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In Italia e nel Mondo Veltroni d’accordo col presidente della Camera

Mercoledì 17 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Megavertice senza Usa COSTA DO SAUIPE (BRASILE) – Un mega-vertice, senza l’Usa e con il Brasile di Lula al centro, in una crescente posizione di forza. È il senso di quattro diversi summit latinoamericani che si svolgono tra le spiagge di Costa do Sahuipe, nel nordest del Brasile. All’incontro partecipano i 'big' della regione, oltre a Lula, grande regista dell’evento, il messicano Felipe Calderon, il venezuelano Hugo Chavez e l’argentina Cristina Fernandez de Kirchner. Senza dimenticare il cubano Raul Castro.

Majorca, crolla un albergo CALA RATJADA – Le forti piogge hanno fatto crollare parte di un albergo sulla spiaggia dell’isola spagnola di Majorca provocando quattro vittime. Lo riportano le autorità locali. L’incidente è avvenuto all’Hotel a tre stelle Son Moll nella parte nord orientale dell’isola. L’Hotel, di 125 stanze, era stato costruito nel 1967 ed era stato ristrutturato nel 1997. Il ministero della Difesa spagnolo ha dislocato sul posto due elicotteri.

Sarkozy difende la riforma PARIGI – La riforma della scuola francese si farà, «ma abbiamo bisogno di più tempo per ascoltare e informarci». Lo ha affermato il presidente francese, Nicolas Sarkozy (nella foto), dopo che lunedì, sull'onda delle proteste degli studenti in tutta la Francia, aveva annunciato il rinvio di un annodell’entrata in vigore del nuovo sistema scolastico.

Sfida al duello morti entrambi CITTA' DEL MESSICO – Un duello che non ha nulla da invidiare a quelli dei tempi del 'far west’: due uomini che si erano sfidati per risolvere una serie di litigi personali sono morti ieri in un’area rurale dello stato di Sinaloa, nord del Messico.

La decisione del Dap

e Rosa Leggi razziali, Fini: «Un’infamia Olindo divisi, vanno nemmeno la Chiesa si oppose» in carceri diverse ROMA - Le leggi razziali furono un'infamia e la Chiesa non si oppose. È una condanna netta, quella del presidente della Camera Gianfranco Fini. A Montecitorio, in apertura del convegno "1938-2008: settant'anni dalle leggi antiebraiche e razziste, per non dimenticare", Fini ha puntato l'indice contro il fascismo che rivelò la propria anima razzista prima delle leggi razziali, poi ha osservato che "l'ideologia fascista non spiega da sola l'infamia di quelle leggi". "C'è da chiedersi - ha osservato - perché la società italiana si sia adeguata nel suo insieme alla legislazione antiebraica e perché, salvo talune luminose eccezioni, non siano state registrate manifestazioni particolari di resistenza. Nemmeno, mi duole dirlo - ha sottolineato Fini - da parte della Chiesa cattolica". Più tardi, di fronte alle veementi repliche arrivate non solo dal mondo cattolico, il numero uno di Montecitorio ha ribadito il concetto. "Ho espresso un convincimento, direi quasi banale, non pensavo che potesse determinare delle polemiche politiche. Io mi riferivo al 1938 e non al

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini

1942". Fini ha usato parole dure, come "infamia", "odiosità" e "vergogna" per riferirsi ai provvedimenti varati da Mussolini: "La loro odiosa iniquità si rivelò in particolare contro gli ebrei che avevano aderito al fascismo". Tra le cause delle leggi razziali, ha ricordato, "c'è l'anima razzista che il fascismo rivelò nel 1938, ma già presente nell'esasperazione nazionalistica che caratterizzava il regime e la politica coloniale".

E alla base della "mancata reazione della popolazione", ci furono altri elementi, come "la propensione al conformismo" o la "possibile condivisione della popolazione, negata ma presente, dei pregiudizi e delle teorie antiebraiche, una vocazione all'indifferenza più o meno diffusa", ha aggiunto. Ha cercato di alleggerire il clima il presidente del Senato, renato Schifani che ha condannato senza riserve le leggi razziali Elisabetta Martorelli

ROMA – «Dov'è l’Olindo?». Lo ripete ossessivamente, Rosa. Lo domanda appena scesa dal cellulare della polizia penitenziaria che l’ha trasferita dalla casa circondariale di Como a quella di Vercelli. «Quando potrò rivedere mio marito?». Non sa ancora che Olindo, l’uomo di una vita, si trova in un altro carcere, a Piacenza. Divisi. Questa è la vera condanna per i coniugi della strage di Erba, condannati all’ergastolo per aver ucciso, la sera dell’11 dicembre 2006, Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef, la madre di lei, Paola, e la sua vicina Valeria Frigerio. «Se ci separano è la fine: mi ammazzo», ripeteva da giorni Rosa, ben sapendo che di lì a poco l’Amministrazione penitenziaria avrebbe deciso sul trasferimento suo e del marito. A Como si incontravano una volta alla settimana, il giovedì, per due ore. Un legame così intenso da essere arrivati a chiedere l’impossibile: una cella matrimoniale. Impensabile anche per l’ex netturbino l’allontanamento dalla 'sua' Rosa: «Se ci dividono la faccio finita. So come si fa, qui in carcere ho imparato», andava dicendo Olindo ad educatori e psicologi. Tanto che loro, in distinte relazioni alla direzione del carcere di Como, avevano sconsigliato il trasferimento dei coniugi Romano, a maggior ragione se in carceri differenti. Ma la decisione è arrivata da Roma, dalla direzione generale detenuti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, guidata da Sebastiano Ardita, al quale si è rivolto il provveditore regionale , Luigi Pagano, dopo aver verificato che nessuna delle carceri lombarde era idonea ad accoglierli.

Rimini, militare muore sulla jeep Superenalotto, nessun 6 né 5+1 centrato dalla pala di un elicottero ilLotto RIMINI – Un’esercitazione fatta mille volte, la simulazione di un check point in un teatro di guerra. Eppure è stata fatale a Fabio Di Giovanni, caporalmaggiore del settimo reggimento dell’aviazione dell’esercito 'Vega'. Il fuoristrada dove si trovava è infatti stato urtato da una pala di un’elicottero Mangusta, non lasciando scampo al giovane militare. L’esercitazione, in programma nella mattina di ieri all’aeroporto militare di Rimini, è una delle più classiche che l’aviazione dell’esercito fa per preparasi alle missioni all’estero. Una colonna di cinque automezzi viene 'affrontata' da due elicotteri: il primo la blocca intimando l’alt, l’altro la sorvola per controllarla. Poco dopo le 11, è stata proprio la manovra di sorvolo e controllo, culminata con una virata di 360 gradi, fatta moltissime volte da piloti con migliaia di ore di volo alle spalle, a diventare un dramma. Per cause in corso di ac-

certamento qualcosa è andato storto e una delle pale del poderoso elicottero da guerra ha urtato la seconda macchina della colonna, il fuoristrada dove viaggiava il caporalmaggiore Di Giovanni. La pala del rotore ha attraversato come una sega circolare l'auto e per il militare, 22 anni, originario della provincia di Teramo, centrato in pieno, non c'è stato scampo. Illeso, ma sotto choc, il suo giovane collega che guidava la macchina e che si è visto passare la pala dell’elicottero a pochi centimetri dalla testa. L’elicottero è immediatamente atterrato e anche i due piloti sono illesi. Nessuna avaria è stata riscontrata nel velivolo. Per cercare di far luce sulle cause che hanno portato alla morte del giovane sono state aperte due inchieste, la prima militare dello Stato maggiore dell’esercito e la seconda della Procura della Repubblica riminese, affidata al Pm Paolo Gengarelli.

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 è stato centrato al concorso di ieri sera (n. 151) del Superenalotto. I 5 sono stati 24, ognuno dei quali vince 25.132,53 euro. Il jackpot a disposizione del 6 per il prossimo concorso sale a 16.800.000 euro. Ai 3.964 vincitori con punti 4 vanno 152,16 euro. Ai 83.896 vincitori con punti 3 vanno 14,37 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 12 vincitori con 4 15.216,00 euro. Ai 310 vincitori con 3 1.437,00 euro. Ai 4.905.vincitori con 2 100,00 euro. Ai 29.033 vincitori con 1 10,00 euro.

estrazione del 16 dicembre 2008

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

39 62 71 48 38 90 20 85 17 80 69

8 48 7 35 32 84 86 41 89 84 41

56 18 60 76 14 18 23 8 23 48 74

44 43 43 60 6 62 80 38 8 44 24

53 44 30 71 82 76 81 23 2 13 72

ilSuperEnalotto Montepremi 4.021.203,75 euro

17 - 20 - 48 - 62 - 85 - 90 numero jolly 69 punti 6 jackpot 15.594.565,43 punti 4 152,16 14,37 punti 5+1 - punti 3 punti 5 25.132,53 Num. Superstar 39


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In Italia e nel Mondo

Mercoledì 17 dicembre 2008

I pacchi trovati nei bagni rivendicati da un sedicente “Fronte afghano”. Se fossero esplosi poteva essere una strage

Parigi, cinque cariche di esplosivo ai magazzini Printemps

IL CASO ENGLARO

L’ingresso dei grandi magazzini

PARIGI - Poteva essere una strage: cinque pacchi-bomba piazzati nei bagni dei magazzini Printemps, i più grandi e famosi della capitale francese insieme agli ancor più noti Galeries Lafayette, accompagnati da una rivendicazione che chiede il ritiro delle truppe francesi in Afghanistan.Una telefonata all'agenzia France Presse ha permesso alla polizia francese di trovarli e disinnescarli in tempo: «Se le bombe fossero esplose i danni sarebbero stati gravissimi», conferma il portavoce della polizia francese: «un dispositivo di sicurezza molto importante, di livello rosso, è scattato immediatamente e ha funzionato bene».

I grandi magazzini Printemps Uomo Haussmann, frequentati da 100mila clienti al giorno e dal 2006 di proprietà del gruppo italiano Borletti e della Deutsche Bank, che li acquistarono per 1,1 miliardo di euro, sono stati evacuati completamente in tempo record dopo l'allarme scattato alle 10,30 del mattino. Oltre alla polizia, sul posto sono accordi il ministro degli Interni Michele Alliot-Marie, e il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe. Alle 3 di pomeriggio, le transenne sono state rimosse e la situazione è tornata alla normalità: «Per ora abbiamo scoperto soltanto dei candelotti di dinamite, senza miccia», ha riferito il ministro: «Sopra c'era solo un

cordone appoggiato. Ma adesso il lavoro devono farlo gli inquirenti». La Alliot-Marie, comunque, ha aggiunto di diffidare della rivendicazione del sedicente "Fronte Afghano" recapitata all'agenzia Afp: «Il periodo di fine anno è particolarmente simbolico. Bisogna diffidare delle indicazioni che c'erano nella lettera perché potrebbero orientare gli investigatori verso false piste», ritiene il ministro che in ogni caso ha annunciato una «rafforzamento» delle misure di sicurezza anti-terrorismo nella capitale francese per il periodo delle feste. «Noi siamo del Fronte Rivoluzionario Afghano», recita il messaggio recapitato all'agenzia giornali-

stica francese: «Abbiamo piazzato diverse bombe nel magazzino Printemps Uomo Haussmann, una si trova al terzo piano nei bagni dietro la catinella del water, smontate la catinella del water e la troverete (nel primo bagno all'entrata). Se non fate intervenire qualcuno prima di mercoledì 17 dicembre esploderanno». Il messaggio dopo questa indicazione insolitamente precisa sulla collocazione delle bombe, prosegue citando il conflitto in Afghanistan: «Fate arrivare questo messaggio al vostro presidente della Repubblica affinché ritiri le truppe dal nostro paese (l'Afghanistan) prima di fine febbraio 2009». Paul Friseau

L’atto di indirizzo del ministro valido anche per le strutture private

Sacconi intima alle cliniche di non sospendere le nutrizioni ROMA – Si riaccendono i riflettori sulla vicenda di Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo dal 1992 alla quale una sentenza della Corte d’appello di Milano ha riconosciuto il diritto alla sospensione del trattamento di alimentazioneidratazione artificiale che la tiene in vita. Mentre sembra prendere corpo la possibilità che la donna possa essere trasferita da Lecco a Udine in una struttura adatta per dare attuazione alla sentenza, arriva, a sorpresa, un atto di indirizzo con cui il ministero del Welfare afferma che la sospensione di tali trattamenti in pazienti in stato vegetativo nelle strutture del Sistema sanitario nazionale è «illegale». Un atto di indirizzo «generale» al fine di «rendere omogenee le pratiche in campo sanitario con riferimento a profili essenziali come nutrizione e alimentazione nei confronti delle persone in stato vegetativo persistente», ha precisato Sacconi illustrando l’atto. Ma è inevitabile il collegamento al caso Englaro. Insomma, era necessario dare un «orientamento di carattere generale», ha detto Sacconi, valido per l’intero SSN: ciò vuol dire che le strutture pubbliche, quelle private accreditate e quelle private 'pure' (ma che devono comunque essere riconosciute dal ministero) – vale a dire la totalità delle strutture sanitarie sul territorio – «non sono abilitate» alla sospensione della nutrizione-idratazione in pazienti in stato vegetativo perchè sarebbe un atto «illegale». A questo punto, si potrebbe ipotizzare che l'unica via per

dare applicazione alla sentenza del caso Englaro sarebbe un ritorno nella casa della famiglia. Ma i pareri sono discordi: secondo il magistrato Amedeo Santosuosso, infatti, dall’atto di indirizzo «sono comunque escluse le strutture sanitarie esclusivamente private, cioè non in regime di convenzione con il Ssn», e parla di atto «illegale al di fuori delle norme» l’avvocato della famiglia Englaro, Vittorio Angiolini. Il provvedimento, ha spiegato il ministro, si basa su precedenti pronunciamenti: in particolare, il parere del Comitato nazionale di bioetica del 2005 (in cui si afferma che alimentazione-idratazione sono «atti dovuti» e l’unico limite è la «capacità di assimilazione dell’organismo») e la Convenzione

sui diritti delle persone con disabilità, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2006 e in corso di ratifica in Italia (si afferma che gli Stati devono prevenire il «rifiuto discriminatorio di assistenza medica o di prestazione di cure e servizi sanitari o di cibo e liquidi in ragione della disabilità»). Su tali basi, è la posizione del ministero, «si invitano le regioni ad adottare le misure necessarie affinchè le strutture sanitarie pubbliche e private si uniformino a questi principi e alla Convenzione Onu». Un provvedimento, ha detto ancora Sacconi, «doveroso» poichè «sarebbe stato ingiusto non considerare l’incertezza del Ssn di fronte a richieste di sospensione di tali trattamenti».

Beppino Englaro, il padre di Eluana (foto sotto). La sua battaglia potrebbe non essere terminata

Ma l’atto del ministero ha innescato, immediata, la polemica. Plaude la maggioranza, che parla di «atto sacrosanto» dal parte del ministro; sulle barricate, invece, l’opposizione, con Barbara Pollastrini (Pd) che

Per Eluana torna l’ipotesi Friuli, terra di Beppino TRIESTE – Per Eluana Englaro torna l’ipotesi dell’«ultimo viaggio» verso il Friuli, terra d’origine della sua famiglia, dove potrebbe venire eseguita la sentenza della Cassazione che consente l’interruzione delle cure. Per la donna, che da 17 anni vive in stato vegetativo, i legali di famiglia hanno approntato ieri un protocollo per l'interruzione dell’alimentazione, presumibilmente nella clinica «Città di Udine». La struttura sanitaria privata convenzionata, che si trova nel centro del capoluogo friulano, fino a ieri mattina aveva negato di aver

avuto contatti con la famiglia Englaro e i suoi legali. Nel pomeriggio, la stessa casa di cura ha annunciato per questa mattina, alle ore 8:00, all’Hotel Là

La nostalgia non è un male è un bene che può rendere felici PUO' riaffiorare mentre siamo felici, anzi, spesso è proprio stimolata da emozioni forti. La nostalgia torna a galla per ricordarci che abbiamo un passato. E che quello che abbiamo vissuto ha avuto senso per noi. Secondo il professor Constantine Sedikides, direttore del Centro di ricerca sull'identità personale dell'Università di Southampton, Regno Unito, non si tratta di una debolezza ma di una risorsa: "Le persone nostalgiche sono in realtà le più forti, perché capaci di rimettere insieme i pezzi del passato e fare della vita un percorso compatto". Con i colleghi del dipartimento di Scienze e psicologia, lo scienziato ha analizzato gli effetti della nostalgia su un gruppo di volontari. Tutti hanno reagito positivamente agli stimoli, raggiungendo uno stato di serenità rispetto a molte brutte esperienze passate.

di Moret, a poca di distanza dal 'Città di Udine', un incontro stampa del proprio amministratore delegato, Claudio Riccobon, che «leggerà un comunicato ufficiale della struttura in merito alla questione della signora Eluana Englaro». Beppino Englaro non ha mai fatto mistero di voler esaudire le volontà di Eluana nella sua terra natia. «E' questa terra che mi ha dato la forza di andare avanti», ha detto un mese fa in un’intervista sottolineando che «la Carnia, la nostra Carnia è il sogno alla fine dell’incubo ed Eluana riposerà accanto a suo nonno».

Parigi, modelli nudi per i bassi salari

NUDI e in posa. E' la protesta del "cartoccio", la mancia che da sempre serve ad arrotondare i loro magri redditi. Modelli e modelle si sono così denudati davanti all'assessorato alla Cultura di Parigi per protestare contro i bassi salari.

definisce quello di Sacconi un «diktat» dallo stile «autoritatrio e disumano». L’Idv afferma che quello del ministro è «accanimento» e la radicale M. Antonietta Coscioni argomenta che siamo «in uno Stato laico» e non in una «pubblica pontificia». Insomma, il clima torna a surriscaldarsi, e se la politica si divide, anche la società civile prende la parola: con una manifestazione davanti a Montecitorio, ieri la Comunità Giovanni XXIII ha consegnato ai parlamentari un appello a favore di un decreto per «far vivere» Eluana. Intanto, la curatrice di Eluana, avvocato Franca Alessio, chiede «riserbo e rispetto» perchè, ha detto, «è un momento delicatissimo». E gli avvocati della famiglia Englaro hanno annunciato un protocollo legale che stabilisce le modalità per l'esecuzione a Udine della sentenza della Cassazione su Eluana. La vicenda continua dunque a complicarsi e l’atto del ministero rappresenta un nuovo, per molti imprevisto, 'stop'. Letizia Bianco

Fate largo, arriva la cucina molecolare ALL'ALTRO estremo della cucina organica e naturale c'è la gastronomia molecolare. Non perché sia necessariamente innaturale ma perché per accentuare la gustosità delle pietanze i suoi seguaci, piuttosto che ricorrere ai prodotti dell'agricoltura organica o ad altre pratiche alimentari ecocompatibili, cercano di influenzare la maniera in cui le molecole degli ingredienti interagiscono tra di loro. E se si usa il termine interagire qui lo si intende nel senso più squisitamente scientifico della parola. Di che cosa si tratta. I gastromolecolaristi per preparare le loro

pietanze non solo usano una buona dose di attrezzature scientifiche e industriali, ma vivono il compito di creare nuovi sapori come un'impresa da laboratorio che mira a produrrepietanze appetitose, dai sapori esotici e dai nomi post-industriali.


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Mercoledì 17 dicembre 2008

Il fatto del giorno: Abruzzo, vince il Pdl La Stampa

Chiodi vince le Regionali uno schiaffo alla sinistra

Veltroni cerca le colpe nella litigiosità interna

D’Alema è allarmato “Solo l’Idv capitalizza”

dalla cronaca di Vincenzo La Manna

dall’articolo di Fabio Martini

dall’articolo di Maria Teresa Meli

Al Nazareno arrivano schiaffoni. Da destra, da sinistra, dal centro. Da Gianni Chiodi, tanto per cominciare, che ribalta i vecchi equilibri, stravince le regionali e si appresta a guidare l’Abruzzo. Da Antonio Di Pietro, che se da un lato perde nettamente con il suo Carlo Costantini la sfida con il Pdl, dall’altro gli fa terra bruciata, porta a casa un risultato record. E manda a dire, senza nominare mai il destinatario dell’affondo, facile però da intuire, quanto segue: «I partiti che non sono né carne né pesce, che fanno riunioni, che dicono “ma anche” e che non si decidono, vengono puniti». Schiaffoni anche dai suoi elettori, quelli che solo tre anni fa spinsero convinti Ottaviano Del Turco [...].

[...] Sul far della sera sono sempre più deprimenti i numeri in arrivo dall’Abruzzo e Walter Veltroni [...] si tiene aggiornato [...]: «Dobbiamo fare di più sulla moralizzazione della vita pubblica. Per essere severi con gli altri, dobbiamo esserlo con noi stessi». Sull’Abruzzo un accenno al diradarsi dei votanti [...] e qualche vaga allusione: «In certe situazioni preferisco pagare subito un prezzo e garantire il futuro del partito». Ma venerdì scorso, chiudendo all’Aquila la campagna elettorale, Veltroni disse: «La sera del 15 Berlusconi guarderà un solo dato: quello dei voti presi dal Pd». Ma con quel dato ha dovuto fare i conti per primo proprio Veltroni, che sembra dare tutte le colpe alla litigiosità interna [...].

«Un risultato prevedibile», per Walter Veltroni, quello abruzzese. E anche se è difficile imputarlo al segretario c’è già chi contesta l’alleanza con Antonio Di Pietro. Ma, premette il leader del Pd, «era l’unica coalizione possibile in quelle condizioni». È facilmente immaginabile, però, che nella direzione di venerdì prossimo il rapporto con il leader dell’Italia dei Valori sarà oggetto di polemiche. Massimo D’Alema è dell’idea che di fronte «a un governo che comincia ad avere delle difficoltà solo Di Pietro capitalizza, prendendo anche consensi che potrebbero andare a noi». E porrà questo problema alla riunione del 19. Ovviamente non sarà il solo. [...]

La migliore di ieri

Perdenti cannibali

Un voto che evidenzia tutte le debolezze del Pd

Alleanze sciagurate

dalla “nota” di Massimo Franco

dal commento di Edmondo Berselli

dall’editoriale di Salvatore Tramontano

Il fatto che Antonio Di Pietro gioisca perché il suo partito ha quasi sestuplicato i voti ufficializza il cannibalismo in atto nel centrosinistra. È, almeno nelle sue intenzioni, l’inizio di una lunga spallata che dovrebbe avere come traguardo un riequilibrio col Pd alle europee di primavera. Nelle elezioni regionali in Abruzzo la scommessa non era tanto su chi avrebbe vinto fra i due schieramenti: il successo del centrodestra era previsto, anche per lo scandalo che a luglio aveva portato all’arresto del governatore Ottaviano Del Turco, del Pd. L’incognita riguardava i contraccolpi nel campo dei perdenti. [...]

Nessuno a sinistra si faceva illusioni sul risultato delle elezioni regionali in Abruzzo. Ma, di fronte ai numeri che si profilano via via che affluiscono i dati, cresce la sensazione che il voto abruzzese non rappresenti un esito soltanto locale, e nemmeno solo il risultato fisiologico dello scandalo nella Sanità che ha coinvolto il presidente Ottaviano Del Turco e ha abbattuto il governo regionale di centrosinistra. Il primo e plateale dato da mettere in rilievo, infatti, è la caduta della partecipazione al 53 per cento, quasi trenta punti al di sotto delle ultime consultazioni politiche e quindici rispetto alle

precedenti elezioni regionali. Dunque occorre prendere atto che la sinistra vede profilarsi una rottura impressionante con il proprio elettorato. Giustificato in larga misura dalla vicenda giudiziaria in cui è rimasto implicato Del Turco: ma come dimenticare, allora, che anche in altre regioni a maggioranza di sinistra, come in Toscana e in Campania, la questione di legalità potrebbe incrinare il consenso più consolidato? [...] Il fatto è che il voto in Abruzzo mette allo scoperto le numerose incertezze e tutti i possibili punti di crisi del Pd. In queste elezioni regionali infatti si era varata un’alleanza simile all’Unione, ossia estesa fino ai partiti della ex Sinistra Arcobaleno [...].

Vauro sul Manifesto

Se lo conosci lo eviti. Ma Veltroni, pur sapendo bene chi sia Di Pietro, cosa rappresenti, che fine abbiano fatto i suoi alleati, e quale sia il suo obiettivo, continua a restargli avvinghiato come una vittima al proprio carnefice. Ora il risultato dell’Abruzzo rappresenta una lezione in salsa dipietrista per il Pd, la batosta è stata terrificante come dimostra la matematica: il Pd passa dal 35% al 20%, mentre Di Pietro dal 3% arriva quasi al 15%. Quindi che qualcosa non vada in un rapporto che segua questa dinamica, non serve un raffinato politologo per capirlo. [...]

La Stampa

Il dato degli astenuti

Il successo di Di Pietro: “Ora dobbiamo fare squadra”

dall’editoriale di Federico Geremicca

dalla cronaca di Alessandro Trocino

In definitiva, punto percentuale in più, punto percentuale in meno, è andata come doveva andare. Ed è andata come doveva andare sotto ogni punto di vista. Il voto abruzzese, infatti, non ha riservato sorprese: nemmeno sul fronte, certamente assai allarmante, dell’astensionismo (che sarebbe ora di cominciare a chiamare «voto d’astensione», per la chiara indicazione politica che ormai contiene). Nella regione ha di fatto votato un cittadino su due: e, francamente, ogni sorpresa in proposito è da considerare ipocrita, se non menzognera. Nel giro di un solo autunno, infatti, gli elettori abruzzesi hanno visto finire in manette la giunta che li governava, hanno assistito alla deprimente rottura tra il governatore Del Turco e il partito che lo aveva espresso (il Pd), per arrivare all’arresto, appena chiuse le urne, del sindaco di Pescara. [...]

I più cauti parlano di «malessere », spiegano che «bisogna riflettere. Il direttore di Europa Stefano Menichini ha già riflettuto: «È ora di rompere questa alleanza fasulla e suicida: subito e per sempre». Antonio Di Pietro non sembra averne alcuna intenzione: «Non voglio umiliare il Pd, né l'anima dialogante del partito, che è rappresentata da Veltroni. Ma il Pd deve scegliere: sconfiggere Berlusconi o tarpare le ali a noi». Quanto a lui, ha già deciso. L'Idv deve prendere a esempio la Lega: «Parliamo chiaro, affrontiamo problemi concreti e siamo premiati dagli eletto-

ri: proprio come loro. Dopo questo voto, cambierò lo statuto: come la Lega si è liberata della figura ingombrante del socio fondatore, così l'Italia dei Valori dovrà camminare da sola, diventando un partito vero, federale, con un forte ricambio generazionale ». Prima di entrare a «Porta a porta», Di Pietro si gode il successo. «Certo che sono contento — ridacchia —. Sono risultati stratosferici. Ma un vero condottiero non si crogiola sulla vittoria della battaglia: bisogna vincere la guerra. Ed esportare il modello Abruzzo su scala nazionale». Non sarà felicissimo il Pd, che nel giorno del trionfo dell'Idv vede il suo tracollo. Difficile non vederci un nesso.

La fotografia

Il Cavaliere esultante dall’articolo di Marco Galluzzo

Berlusconi gongola. Per il bottino ottenuto dal Pdl. Per il distacco inflitto al Pd. Per la lite incombente fra Veltroni e Di Pietro. Persino, per paradosso, per l’affermazione dell’Italia dei Valori, speculare al crollo del Partito democratico. Ieri il presidente del Consiglio era a Milano ed ha seguito passo passo i risultati dello spoglio in Abruzzo. Per il Cavaliere, che in Abruzzo c’è andato tre volte nelle ultime settimane, il risultato di Chiodi è «una vittoria politica che ha valenza nazionale ». Ne ha parlato con i suoi, ed eccone i principali motivi. «Ha perso un modo vecchio di fare politica, quello del Pd, che non sa rinunciare alle alleanze fra tutti i partitini possibili, che non garantisce la governabilità. Gli elettori lo hanno capito e hanno voltato le spalle al centrosinistra. E alle scelte di Veltroni». [...]

Roma, si issano sui ponti i relitti dei barconi sul Tevere (Ansa)

Come fa a «Red» il dalemiano Nicola Latorre, autore del «pizzino» inciucista contestato dai dipietristi: «Bisogna ragionare sul fatto che Di Pietro sta erodendo elettorato più a noi che ai nostri avversari». Lo segue Paolo Fontanelli, responsabile enti locali: «L'Idv ha una grande capacità di traino per se stessa ma non per l'intera coalizione». Aggiunge Beppe Fioroni: «Il rammarico è che con l'Udc avremmo vinto». Di Pietro non vuole sentire critiche: «Dobbiamo fare squadra, non vedere chi prende più o meno voti. Se ogni volta che un alleato fa ombra lo si toglie di mezzo, allora rimane un albero secco». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Non è dai deprimenti numeri abruzzesi che si può giudicare lo stato di povertà e prostrazione della sinistra italiana. E sarebbe ugualmente precipitoso parlare di fallimento del Pd leggendo delle percentuali miserrime, no. Le constatazioni più aspre per un modesto, potenziale elettore stanno nell’enormità del dato di astensione e nell’enormità di bisticci che accompagnano (prima, durante, dopo, sempre) il Partito Democratico. Stavolta è l’Italia dei valori, un’altra volta Rifondazione comunista, e la volta prima l’Udc, e la prossima volta pure. Questo Pd è un partito senza identità, Veltroni o chi per lui hanno rimosso uno per uno, nel tentativo di acchiappare gli indecisi, i tratti distintivi di una sinistra ormai senza volto, che sembra roba da Facebook. Non è che uno non li vota: finisce per scordarsi che esistono.


Mercoledì 17 dicembre 2008

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Addio a Carlo Caracciolo, fondatore di “Repubblica” era l’“amico dei giornali”, dei quali gli piaceva tutto

Pure Scarlett Johansson si presta al comic-movie

dal necrologio di Ezio Mauro

dall’articolo di Giovanna Grassi

Era innamorato della vita, Carlo Caracciolo, probabilmente perché era riuscito a vivere come avrebbe davvero voluto. [...] Al centro del suo mondo, i giornali. Un’avventura editoriale, perché li ha creati dal nulla insieme con Eugenio Scalfari e li ha trasformati in impresa. Ma ancor più un’avventura culturale e politica nel senso più alto e più libero del termine. Carlo era infatti un amico dei giornali, tutto gli piaceva, dalla grafica alle idee, ai titoli, alle fotografie. Grandi o piccoli, non importa. Mentre li leggeva, era l’unico momento in cui perdeva il suo disincanto, li penetrava, ne cercava l’anima, l’essenza autentica, tutto ciò che c’è dietro un articolo o una firma. In una formula, si può dire che capiva, perché sapeva, quanto un giornale faccia parte della vita di un Paese, non della sua rappresentazione. Sfogliandolo, sembrava capace di intravvedere e raggiungere il mondo misterioso e potente che i quotidiani

Carlo Caracciolo con una copia di “Repubblica”

muovono facendosi, ogni giorno. [...] Nella concezione spontanea e naturale di Caracciolo i giornali erano lo strumento per prendere parte al discorso pubblico, risolvendo così il contrasto tra la sua timidezza e la forza della sua passione politica. Perché la politica e la sinistra sono state un’altra passione della sua vita. Aveva un modo lontano e insieme partecipe di seguire le vicende dei partiti, una conoscenza continua-

dal commento di Teodoro Chiarelli

mente alimentata, un sistema di relazioni vasto e quasi senza selezione. Ma aveva un modo naturale e spontaneo di essere di sinistra, qualcosa di profondo e di genetico, probabilmente per l’impronta partigiana, così come accade a Giorgio Bocca. Talmente sicuro, e autentico, da consentirgli il libertinaggio di amicizie eterogenee, distanti, diverse, purché divertenti e intriganti, coltivate con la volagerie curiosa del principe.

La Stampa

L’Alta velocità ferroviaria italiana è partita e con essa poteva mancare? - si è messo in moto anche un convoglio carico di violentissime polemiche. Mentre in altri Paesi, la Francia capostipite, la Germania, la Spagna e persino la Cina, i super treni sono stati accolti come espressione di modernità e sviluppo, accompagnati da una buona dose di orgoglio nazionale, da noi si è riproposta la solita divisione che ci avvelena dai tempi degli Orazi e Curiazi. L’Alta velocità è di destra perché trasporta i «privilegiati», manager e professio-

Alta velocità, solite liti e Orazi contro Curiazi nisti, mentre gli altri convogli, quelli per i pendolari, sono di sinistra. Salvo poi invertire le categorie perché le Ferrovie sono da sempre un feudo della sinistra e allora agli amministratori locali di centrodestra non par vero di non farsi sfuggire l’occasione per cavalcare la (giusta) protesta dei pendolari sui continui disservizi, e non importa che questi ci fossero

ben prima dell’entrata in servizio del Freccia Rossa. Ma, tant’è, la demagogia è una minestra sempre calda da distribuire a piene mani a cittadini esasperati da anni di vessazioni. E cosa c’è di meglio che evocare il «treno pieno di signori» di gucciniana memoria e lanciargli contro una locomotiva-bomba «contro l’ingiustizia»? E così ecco l’assessore-Masa-

Proprio questa concezione del giornale come mezzo per intervenire nel discorso pubblico, strumento culturale di cittadinanza, libero e autonomo dai partiti ma portatore come dicevamo spesso citando Gobetti - di "una certa idea dell’Italia", ha posto naturalmente Carlo al centro di quell’asse che collega la scuola giornalistica dell’"Espresso" e la tradizione del "Mondo" al progetto di "Repubblica". E qui sta il senso più profondo del sodalizio di una vita con Eugenio Scalfari, e dell’incontro e dell’intesa con Carlo De Benedetti, così come sta qui il significato e la ragione della formula con cui "Repubblica" ha selezionato nei trent’anni generazioni diverse di giornalisti e di lettori. [...] Ieri mi sono arrivati due ritagli, uno su Obama, uno su un piccolo fatto di cronaca ad Udine, con un foglio e quella grafia grande e un po’ sconnessa: "Che dici? Chiamami". Non lo chiamerò più, l’ho accarezzato in clinica mentre dormiva e sapevo che non gli avrei più parlato. L’amico dei giornali se n’è andato [...].

niello di turno che sprezzante del ridicolo si dice pronto a bloccare il Freccia Rossa nelle stazioni lombarde se continuerà a correre «passando davanti a tutti gli altri e sulle spalle dei pendolari». Allora, forse, è il caso di stabilire alcuni punti fermi. Il supertreno è un servizio irrinunciabile per un Paese civile che voglia darsi un assetto di mobilità veloce e, perché no, ecologico. Che ci siano degli inconvenienti in fase di rodaggio è quasi inevitabile. Naturalmente le Ferrovie hanno il dovere di ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori, superando la tradizionale tendenza a lavarsene le mani. [...]

Arriva al cinema un’altra ondata di «graphic novel» per la sempre più numerosa legione di fan dei fumetti portati sul grande schermo. A Natale, sfidando film con contenuti ben diversi, Frank Miller, l’estroso creatore di Sin City e 300, lancerà in tutto il mondo The Spirit, la sua prima fatica da regista, che non era pronta sino a pochi giorni fa e che quindi non ha preso parte alla selezione dei Golden Globe. Lui, autentico artista dei comic, se la ride: «Voglio convincere il pubblico, non intascare premi». Vincerà Spirit o arriveranno primi i film drammatici pieni di star, da Brad Pitt a Leonardo DiCaprio? L’attesa è già grande, soprattutto tra le riviste e gli appassionati di fumetti, mentre si leggono saggi di grandi firme su questa forma di cultura. Un caso analogo sarà quello dell’annunciato kolossal Watchmen diretto da Zack Snyder, ma anche per il film di Miller fino dal «Comic Con» di San Diego si è assistito a vere scene di delirio da parte dei fan, tutti con la cravatta rossa del protagonista Spirit, che è a modo suo un eroe ma nasconde una inquietante malinconia ed è anche un donnaiolo. «Attenzione — premette Frank Miller —. I fumetti denunciano molte verità con le loro nuvolette. Spirit combatte il consumismo, il lusso e la povertà di Central City, metafore di tutti gli squilibri di New York. E non è certo la sola megalopoli che sente il bisogno di un personaggio come Spirit». Per interpretare Danny Colt — cioè il poliziotto assassinato che torna dal

mondo dei morti con il nome di Spirit — il debuttante regista non ha scelto una star: «Le graphic novel sono la versione moderna dei film noir e io non volevo un attore riconoscibile alla prima occhiata. Gabriel Match, conosciuto soltanto per alcuni ruoli televisivi, ottimo professionista anche in teatro, mi è parso perfetto. Invece, ho scelto Samuel L. Jackson per il cattivo Octopus e grandi caratteristi per la sua banda. Le donne, al contrario, sono tutte famosissime, da Scarlett Johansson a Eva Mendes a Paz Vega. Scarlett è stata sorprendente nel ruolo infido della segretaria di Octopus e penso che si sia davvero divertita». E la Johansson conferma subito di aver molto apprezzato questo ruolo spericolato, aggiungendo di essere diventata una grande ammiratrice della storia a fumetti ideata negli anni Quaranta da Will Eisner. Già, perché Miller — a sorpresa — non ha voluto scegliere per il debutto dietro la cinepresa uno dei suoi lavori: «Ho sempre pensato che mi sarei sentito più libero e fantasioso se mi fossi affidato a una serie di fumetti altrui. Eisner è stato e resta un grande: lo considero davvero il mio maestro. Mi sono preso molte libertà rispetto all’originale, ma sono rimasto fedele all’anima e ai tratti salienti di questo anomalo eroe che vuole fare piazza pulita a Central City dei criminali e conquistare le donne più belle. Eh, sì, c’è anche una sorta di spiritualità, di idealismo in tutta la vicenda. Spirit è un uomo in maschera anomalo, uno del popolo. Diventa un simbolo invincibile, ma ha come punto debole le donne». [...]

La Stampa

L’Italia si trasformerà nel paradiso degli astemi

Tra libri, musica e tv Luciana Littizzetto “Fateci lavorare: non c’è complotto”

Disparità e crisi

dal corsivo di Michele Ainis

dall’intervista di Silvia Fumarola

dall’editoriale di Carlo Azeglio Ciampi

Dopo una settimana di polemiche, ospiti di destra/ospiti di sinistra, domenica Luciana la peste ha deciso di pareggiare i conti a modo suo. Foglio in mano con una trentina di definizioni lusinghiere del premier Berlusconi: "Sire, Grand marnier, gran visir, gran moka da 12, Ettore di tutte le troie (intese come città), pezzo mancante delle sorprese Kinder...". Uno sberleffo ci seppellirà: Luciana Littizzetto scala le classifiche dei libri (l’ultimo è La Jolanda furiosa, Mondadori), travolge Fazio a Che tempo che fa e accompagnando al piano Bocelli svela la trama gay di Musica proibita di Gastaldon. "Il garzone del testo non vi fa venire qualche sospetto?". [...] Cominciamo dalla tv. "Spero che ci lascino lavorare, non ci sono complotti da nessuna parte. Il più delle volte se uno di sinistra va a parlare in tv porta voti alla destra, e chi è di destra porta voti alla sinistra: si danneggiano da soli. Pazzesco: inviti un Nobel e nessuno se ne accorge, arriva il sottosegretario alla sottominchia e giù polemiche". Si può parlare di qualsiasi argomento? "Non ho soluzioni e non pretendo di averne, vorrei sottolineare l’inversione di ruoli: comici che fanno i politici e poli-

C’è il rischio che, agli effetti di una grave crisi economica internazionale che stiamo vivendo, si aggiungano quelli di una crescente disuguaglianza sociale. Sta in noi evitare che i due processi si combinino con un effetto moltiplicatore negativo non prevedibile nelle sue conseguenze. La principale preoccupazione di chi ha la responsabilità del governo di questa nazione, ma anche di chi guida l’opposizione, deve essere una sola: insistere sulla strada intrapresa del nuovo welfare, occuparsi dei veri bisognosi, di quelli che non hanno nemmeno la cassa integrazione, di chi fa la fame e elemosina alla Caritas un piatto di minestra; occuparsi di tutta quella vasta area di persone [...] che vivono ai confini della miseria, [...] che potrebbero ritrovarsi in breve scaraventati al di sotto della soglia di sopravvivenza. Sta in noi, e sta principalmente nella classe politica tutta insieme, nessuno escluso, vivere questa preoccupazione fondamentale come un’ossessione. Bisogna evitare il rischio capitale: la co-presenza di una crisi economica che viene da fuori, vale per tutti e si aggrava e l’approfondirsi delle nostre disuguaglianze sociali. [...]

La commissione Trasporti della Camera sta per trasportarci nel paradiso degli astemi. Il tasso alcolico consentito per chi impugna un volante già ora è troppo basso: 0,5 per cento, due bicchieri di vino. Dall’anno prossimo la tolleranza scende ulteriormente a 0,2 per cento. Significa che se pasteggi ad acqua minerale, ma poi chiudi la cena con un goccio d’amaro, come minimo ti viene sequestrata la patente. Sicché approfittane, è l’ultimo Natale. Dopo sarà sempre Quaresima. No, la commissione Trasporti vuole trasportarci nell’inferno dei reietti. Perché dopotutto è questa la stazione d’arrivo dell’ultima idea bipartisan [...]. E il mezzo di locomozione è sempre lo stesso da decenni: la Gazzetta Ufficiale. Le cronache registrano un caso di pedofilia? La politica triplica le pene per i pedofili. A Napoli la monnezza lievita come panna montata? Altra legge, altro castigo. Gli incidenti stradali del week-end? Un tratto di penna del legislatore e verranno cancellati. Tanto varrebbe aggiungere nella prossima Gazzetta Ufficiale che d’ora in poi gli uomini possono volare, così magari ci svegliamo con un paio d’ali piumate sulle spalle. Di fronte a questa peste le-

gificatrice non serve impiccarsi sui dettagli. Come le statistiche falsate da soglie alcoliche prossime allo zero, che puntano l’indice contro l’ubriachezza quando l’incidente deriva da ben altre cause. O come la trovata bislacca (e a sua volta bipartisan, come sbagliarsi?) che vorrebbe incrudelire le sanzioni per i trentenni, lasciando indenni gli ottantenni. Ma il guaio, o per meglio dire la tragedia, è che un’idea così suona insieme arbitraria e velleitaria. È arbitraria, perché l’amaro dopocena è un rito un po’ per tutti gli italiani, e perché se tutti sono colpevoli allora nessuno è colpevole davvero. Anzi: sarà colpevole chi incrocia un poliziotto senza compassione, chi ha la faccia antipatica, chi si fa prendere dai nervi gonfiando il palloncino. La repressione di massa trasforma giocoforza il potere dell’autorità in capriccio. Ed è velleitaria perché maschera l’inefficienza dei controlli sotto la falsa efficienza delle norme. In Italia s’esegue ogni anno un milione di alcol-test, contro i 10 milioni in Francia. Sempre in Italia, se vai sotto processo te la cavi quasi sempre con una prescrizione (a Napoli, nel 2007, un reato estinto ogni 13 minuti). La vera emergenza è l’incertezza della pena, ha detto ieri il capo della Polizia. Appunto.

Luciana Littizzetto con Fabio Fazio

tici che usano il linguaggio dei comici, cosa molto pericolosa. I politici devono essere persone a cui prestiamo attenzione perché sono autorevoli". Lei davanti a cosa si ferma? "Non si può ironizzare sulla cronaca. È la vita delle persone, diventi cinico e non è la mia cifra, non ho la cattiveria nel Dna". Però non le manda a dire. "Mi viene lo sberleffo, è vero, ma l’aggressione no". Da un po’ si occupa molto di cacca. "Di cosa posso parlare? La politica è campo minato, la chiesa non ne parliamo. Per far ridere la cacca non fa male a nessuno, non a caso i bambini appena la nomini si sbellicano. Inquieta i puristi, che immagino non la facciano mai.

Sa cosa diceva mia nonna? Al è al tun ca fa la müsica, è il tono che fa la musica. Benigni ne è la prova". Si riferisce al famoso duetto con la Carrà? "Certo: elencava tutti i sinonimi della passera, ma quando pensi a una cosa volgare non pensi mai a quello. Chapeau, dalla sua bocca può uscire tutto, e quando deve essere alto, è alto". A proposito, lei ha ribattezzato l’organo femminile Jolanda, quello maschile Walter. Ha più incontrato Walter Veltroni? "Non l’ho incontrato... Abito a Torino e incontro Chiamparino, che si chiama Sergio, però ci sono alcune Jolande e alcuni Walter che mi fermano: "Abbi pietà di noi, ci prendono in giro tutti". [...]


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Primo piano

Mercoledì 17 dicembre 2008

Primo piano

Petrolio appalti e tangenti

Come ti trucco l’appalto

Il pm: «Corruzione da 15 milioni»

I colloqui registrati di Ferrara con un’amica i soldi a “Salvato’” e le paure dell’imprenditore

Richiesta di domiciliari per il deputato del Pd Margiotta Gli sarebbero stati promessi 200 milioni: oggi decide la Camera GLI INVESTIGATORI

Quelli in carcere:

Pm John Woodcoock

TOTAL SPA: -L'amministratore delegato per l'Italia Lionel Levha Il responsabile del progetto “Tempa rossa” Jean Paul Juguet - Il responsabile dell'ufficio di rappresentanza lucano Roberto Pasi -Il collaboratore dell'ufficio di rappresentanza lucano Roberto Francini

Gip Rocco Pavese

SOCIETÀ IN ACCOMANDITA “GAETANO FERRARA”: -Il socio accomandatario Francesco Rocco Ferrara COMUNE DI GORGOGLIONE -Il sindaco Ignazio Giovanni Tornetta

Quelli agli arresti domiciliari:

Omandante del Noe Sergio De Caprio (Ultimo)

PARTITO DEMOCRATICO -L'onorevole Salvatore Margiotta (se la giunta alla Camera darà l'autorizzazione) PARTITO DEMOCRATICO SOGEMONT S.R.L. -Il socio e consigliere provinciale Nicola Montesano PROVINCIA DI MATERA -Il responsabile del settore lavori pubblici Domenico Pietrocola EDILSTRADE SNC -Il socio amministratore Rocco Nicola Donnoli

Capo della squadra mobile Barbara Strappato

dall’inviato FABIO AMENDOLARA POLICORO - C’era una torta da dividere per le estrazioni di “Tempa Rossa”, una torta per alcune strade statali e una, forse, per i rifiuti. Affari con cifre a diversi zeri. Per politici, imprenditori e faccendieri. «Mercato occulto della corruzione», lo chiama il sostituto procuratore anglonapoletano Henry John Woodcock. A gestirlo c’era un «comitato d’affari» che, secondo gli investigatori, «ha svenduto la Basilicata e le sue ricchezze». Base operativa era, a quanto sembra, la lussuosa Audi di un imprenditore: Francesco Ferrara da Policoro. Stando alle registrazioni alla Camera di commercio ha le mani in pasta nel settore del mattone, nella costruzione di strade, nella trasformazione di inerti, nel turismo e anche in agricoltura. Leggendo, invece, le registrazioni di Woodcock s’intuisce subito che stava brigando per una «grande occasione»: il petrolio.

Una pista porta a un traffico di cocaina Politici coinvolti

Quelli con l'obbligo di dimora PARTITO DEMOCRATICO REGIONE BASILICATA -Il segretario dell'assessore Falotico Donato Antonio Bochicchio COMUNE DI CASTRONUOVO -Il sindaco Antonio Bulfaro COMUNE DI CORLETO PERTICARA -L'addetto agli espropri Michele Schiavello DOLOMITI APPALTI SRL -Il geometra Giancarmine Santomauro SOCIETÀ IN ACCOMANDITA “GAETANO FERRARA”: -La moglie di Michele Ferrara: Marcella Camossi

Nella spartizione tra compagnie petrolifere “Tempa Rossa” è toccata alla Total. Da ieri mattina Lionel Levha, l’amministratore delegato di Total Italia, un ingegnere che per la compagnia francese ha girato il mondo, è ricercato dagli agenti della squadra mobile della Questura di Potenza. Era sua, secondo gli investigatori, la voce captata dalle cimici della procura nella sala riunioni della sede di Potenza della Total. Il 20 dicembre del 2007 - questa è la ricostruzione degli investigatori - qualcuno che era in quella stanza ha deciso «di sostituire una delle buste con l’offerta» per far vincere la gara alla Ferrara holding. «C’erano delle pressioni», spiegano gli investigatori. Ferrara aveva uno sponsor politico. Un uomo importante del Pd: Salvatore Margiotta, deputato, già segretario regionale della Margherita. Secondo l’accusa «avrebbe fatto valere il suo potere e la sua influenza per favorire negli appalti la cordata capeggiata da Ferrara e fare pressioni sui dirigenti della Total».

L’amministratore della Total Italia Lionel Lehva

Il deputato Margiotta

Capoluongo

In alcune telefonate Ferrara parla delle sue preoccupazioni per la gara d’appalto. E parla di «Salvato’». Al quale, se va tutto liscio, darà 200 mila euro. Come promesso. Quel «Salvato’», per la squadra investigativa di Woodcock (polizia, carabinieri del Noe, quelli del colonnello Sergio De Caprio, il famoso “capitano ultimo”, e agenti dell’aliquota di polizia giudiziaria della polizia municipale di Potenza), è Salvatore Margiotta. Lui respinge le accuse e si autosospende dal Pd. Mentre il mondo politico è attento a seguire le sorti del deputato, il vicequestore Barbara Strappato, che dirige la squadra mobile, ferma Ferrara all’aeropor-

to. Ha i biglietti per una città africana (il Quotidiano qualche settimana fa ha pubblicato in esclusiva la notizia di interrogatori, nel centro immigrati di Policoro, di due rifugiati politici eritrei). «Ma non è una fuga», dicono. Il suo avvocato, Giulia Buongiorno, lo sta raggiungendo in carcere. E a Policoro, in piazza Heraclea, qualcuno scherza: «Forse Ferrara partiva per approvvigionarsi». C’è il sospetto che con altre tre persone, tra cui un politico - ma sono indiscrezioni al momento non confermate da alcuna fonte ufficiale «abbia detenuto e spacciato sostanze stupefacenti». A Policoro i poliziotti entrano nei cantieri del grup-

IL PERSONAGGIO CHIAVE

Ferrara, da Policoro ai grandi appalti POLICORO - FRANCO Ferrara ha 43 anni, rappresenta la seconda generazione imprenditoriale di una famiglia di umili origini che in quasi cinquant’anni di attività ha raggiunto livelli di successo irripetibili. Suo padre era Gaetano, scomparso qualche anno fa, capostipite dell’impero insieme al fratello Ottavio con il quale aveva costituito nel 1972, la Ferrostrade snc, specializzata nel campo dei conglomerati bituminosi e cementizi ed avanzatissima dal punto di vista tecnologico. Ma il Gruppo Ferrara con sede a Policoro, è composto non solo da Ferrostrade. Ci sono anche Ferrocostruzioni, Sinnica Inerti, Agrifela a Policoro su via lido (dove si mormora che “fe”starebbe per Ferrara e “la” per Lazazzera, già capo della Procura della

Repubblica di Matera), Agrindustria e Scanzano Due. Una ricchezza enorme. Gaetano iniziò a lavorare con i muli a cavallo tra gli anni ’40 e ’50, il suo settore erano i trasporti, ma soprattutto il movimento terra. Nel ’59 il grande salto: nasce l’Impresa generale di costruzioni specializzata proprio nel movimento terra e nella realizzazione di grandi opere pubbliche. E’ tra le prime aziende italiane impegnate nella realizzazione di dighe in terra battuta e nella costruzione e posa in opera di condotte in acciaio e calcestruzzo. Tra le più grandi realizzazioni di rilievo la diga di Monte Cotugno a Senise, i lavori di emergenza in occasione dell’alluvione in Valtellina, la costruzione a tempo di record dell’acquedotto del Tremila che collega la diga di Monte

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LE INTERCETTAZIONI

Totalgate: arrestati i vertici della multinazionale, l’imprenditore Ferrara uomo chiave. Coinvolto il governatore De Filippo e il suo collaboratore Capoluongo

GLI INDAGATI

Mercoledì 17 dicembre 2008

Cotugno alla provincia di Taranto. Di recente Ferrostrade ha realizzato l’Alta velocità nel tratto Torino-Milano. Indubbiamente In un trentennio di attività, l’azienda ha movimentato s100 milioni di metri cubi di materiale. Ma il connubio tra Ferrara ed il mondo politico è lungo quanto la notte dei tempi. Gaetano era legatissimo a Gaetano Michetti, presidente democristiano della Giunta regionale di Basilicata dall’85 al ’90. Si mormora che ne finanziasse persino le campagne elettorali. Ma allora non esistevano le intercettazioni telefoniche. Tornando a Franco ha “ereditato” anche l’incombenza di tenere a bada gli appetiti dei politici. Di lui si dice: “se parla arrestano tutta la Basilicata”. l.s.

po per i sequestri e a casa del consigliere provinciale di Matera del Pd Nicola Montesano. Per lui il gip Rocco Pavese ha disposto gli arresti domiciliari. «E’ politicamente vicino a Margiotta», dicono. Ma Ferrara ha anche altri amici. Come il presidente della giunta regionale Vito De Filippo, Giuseppe Capoluongo, uomo del suo entourage, e Vincenzo Basentini, imprenditore. Sono indagati per rivelazione di notizie coperte da segreto istruttorio e favoreggiamento. Donato Antonio Bochicchio, segretario dell’assessore Roberto Falotico, ha fatto appena in tempo a festeggiare il matrimonio di sua figlia sabato scorso. Da ieri mattina, su disposizione dell’autorità giudiziaria, non può allontanarsi da Potenza. Un funzionario del Comune di Corleto Perticara è accusato di aver imposto condizioni «capestro» ad alcuni agricoltori per la cessione dei terreni di loro proprietà alla Total. Ai domiciliari anche l’imprenditore Rocco Nicola Donnoli. A Gorgoglione, invece, è finito in carcere il sindaco, accusato di aver ricevuto soldi in contanti, doni, elargizioni varie e un «oggetto prezioso» per la sua attività di intermediazione tra i manager della Total e la cordata di imprenditori. Anche Carmine Nigro, presidente della Provincia di Matera, è indagato. Avrebbe messo il naso nell'appalto per i lavori di una strada. Lo stesso appalto per cui è finito ai domiciliari Domenico Pietrocola, dirigente dell’Ufficio tecnico della Provincia. Secondo l’accusa «si sarebbe fatto dare da Ferrara 200 mila euro». Perché il comitato d’affari, secondo Woodcock, «condizionava e interveniva illecitamente su tutti gli appalti». Nelle sue chiacchierate in auto Ferrara parla anche di rifiuti e

di discariche. Ma è sul business del petrolio che si sono concentrati gli investigatori. «Lo sfruttamento delle ingenti risorse petrolifere avrebbe catalizzato interessi illeciti della più disparata natura», compresi quelli di «taluni politici e amministratori lucani che, oltremodo interessati a trarre il massimo del profitto personale dalla spartizione, non sembrano avere avuto remore nello svilire la pubblica funzione rivestita, incamerando dagli imprenditori lauti compensi in cambio di indebite pressioni per l’aggiudicazione degli appalti alle imprese amiche». E’ lo scenario secondo Woodcock in cui sguazzavano i dirigenti della Total (che affidano a un comunicato ufficiale la loro posizione: «Fiduciosi nella magistratura»). Oltre a Levha, le misure restrittive riguardano Jean Paul Juguet, responsabile del progetto Tempa Rossa, ora all’estero, Roberto Pasi, capo dell’ufficio di rappresentanza lucano e un suo collaboratore, Roberto Francini. Avrebbero favorito l’aggiudicazione delle gare a Ferrara e soci. In cambio sarebbe stato stipulato un accordo commerciale da 15 milioni di euro. Imprenditori, politici e intermediari specializzati «avrebbero concluso - si legge negli atti - i loro scambi, offrendo ciascuno la propria merce». Si è così creata «una vera e propria posizione di rendita politica». Una vera e propria «sponsorizzazione, in virtù della quale il funzionario, l’amministratore e il politico di turno intervengono in modo sistematico e puntuale per propiziare o per favorire nuovi affari del gruppo in questione». f.amendolara@luedi.it

I rifiuti tra gli interessi della holding

I SOLDI a Salvatore, le paure per l’appalto, poi, nelle stanze della Total, una busta salta e lui vince. Francesco Ferrara parla nella sua auto. Tutte quelle chiacchierate sono finite nelle bobine raccolte dalla procura dalle Repubblica di Potenza. Tra le numerosissime intercettazioni c’è quella che – secondo gli investigatori – proverebbe la tangente da 200 mila euro che sarebbe stata promessa dall’imprenditore Francesco Ferrara al deputato del Pd Salvatore Margiotta. Il colloquio si svolge il 21 dicembre del 2007, tra l'imprenditore e una sua amica. Ferrara parla della gara d’appalto, alla quale, dice, partecipano otto società, e dei punteggi che vengono assegnati alle imprese al momento dell’apertura delle buste. Ferrara: «Mi hanno detto: apriamo le otto (buste, ndr) cioè le prime otto...apriamo l’offerta di tutti... chi sta nella media...sopra la media». Amica: «Ho capito». Ferrara: «Praticamente gli assegniamo 40 punti. (omissis)». L’imprenditore non sembra tranquillo delle modalità dell’assegnazione dei punteggi e più avanti, sempre conversando con la sua amica, parla di un col-

loquio da lui avuto con un’altra persona proprio sulla questione dei punteggi, e racconta alla donna quello che lui ha detto al suo interlocutore: «...Salvato’, io voglio il lavoro, lo voglio. Io ti devo portare 200 mila euro il giorno in cui mi assegnano definitivamente e tu lo sai come sono io...». L’imprenditore cita nel colloquio con la sua amica solo il nome «Salvato’», ma per gli investigatori, in base anche ad altri elementi acquisiti nell’inchiesta, non ci sarebbero dubbi: quel Salvato’ è riferito proprio al deputato del Pd Salvatore Margiotta. Il 20 dicembre 2007, nella sede di Potenza della Total Italia, si discute degli appalti banditi dalla società per le estrazione petrolifere del progetto Tempa Rossa. L’ipotesi dell’accusa è che in quella sede sia stato deciso di sostituire una delle buste contenente l’offerta perché la gara fosse vinta dall’imprenditore Francesco Ferrara. Il colloquio tra Lionel Levha, amministratore delegato di Total Italia, e Roberto Pasi, responsabile dell’ufficio potentino della società, e il suo collaboratore Roberto Francini, è intercettato dagli investigatori, come risulta dagli atti depositati ieri alla Camera dei Deputati.

In auto le chiacchierate con l’amico Montesano

Dice Levha: «La busta D (relativa alla gara d’appalto, ndr), dì che la cambino». Francini: «Ma chiaramente». Levha: «ok?». Francini: «Chiaramente». Levha: «E bisogna che si faccia». Francini: «Chiaramente». (omissis) Levha: «Quindi bisogna in effetti che tu abbia accesso alla chiave e alla cassaforte, me ne occupo». Francini: «Ti occupi tu di tutto questo». Levha: «Sì, sì, allora, ti dirò come, non so». Più avanti, nella conversazione, interviene anche Pasi, al quale si rivolge Levha. Levha: «Quando si arriva a far vincere Ferrara, è vinta». Questa frase, secondo l’accusa, indica «inequivocabilmente» l’accordo illecito che era stato definito tra i dirigenti della Total e l’imprenditore Ferrara per l’aggiudicazione dell’appalto per il Centro oli di Tempa Rossa all’associazione temporanea di imprese guidata dallo stesso Ferrara. E pensare che meno di due settimane prima Ferrara era convinto che i suoi appoggi politici non sarebbero bastati. Nella sua Audi gli investigatori hanno piazzato dei microfoni. Ecco quello che hanno raccolto della sua conversazione con il suo amico Nicola Montesano. Montesano: «Della Total

si è saputo qualche cosa?». Ferrara: «E chi cazzo lo sa». Montesano: «Chi è in vantaggio?». Ferrara: «Non lo so. Cibonotti». Montesano: «CibonottiCastellano?». Ferrara: «Sì» Ferrara non si fida, sospetta di essere lasciato fuori dal gioco grande, allora Montesano cerca di rassicurarlo. Montesano: «Noi no, noi dove andiamo? A noi ci devono far fare quello di dopo, così dicono. Dopo si può cambiare sempre, come no? Insomma pure tu sei fissato». Forse Ferrara vorrebbe uscire allo scoperto, e competere direttamente per aggiudicarsi una fetta dell'appalto. Riferisce all'amico quello che ha sentito, in maniera lapidaria: «Dicevano Castellano», punto. Montesano abbozza: «Ma per la storia di Vincenzo (Castellano ndr)? Che là sono stato a pranzo e cose…». Ferrara: «Con chi?». Montesano: «Con Lacorazza. Gli ho detto: non fate sempre… non fare sempre che te ne vai parlando tu con quell'altro, che la prossima volta vi tiro, a te e Vincenzo». Ferrara: «Ma lui va dicendo di no». Montesano: «Che personaggio». Leo Amato Fabio Amendolara

Dopo un pranzo Le critiche a Lacorazza

IL CONSIGLIERE DI MATERA AMICO DI MARGIOTTA

Montesano, giovane emergente Un passato in FI e poi il salto nel Pd NICOLA Montesano, ha 33 anni. E’ l’erede di una piccola dinastia politica locale. Suo nonno, il cavaliere Nicola Montesano, originario di Rotondella, come Gaetano Ferrara, è stato più volte sindaco di Policoro. Sin da piccolo ha avuto a che fare con il mondo politico. Con l’élite. Emilio Colombo a casa sua era un abituè. L’ex senatore ed ex presidente della giunta regionale, Antonio Boccia, è stato il suo padrino di cresima. La sua carriera politica inizia in Forza Italia partito che gli ha consentito di svolgere il ruolo di presidente del Consiglio comunale dal 2001 al 2004, anno in cui è stato eletto consigliere provinciale di Matera. Ma all’opposizione dura poco, infatti nel 2005, è passato al centro sinistra in maggioranza, nella Margherita, quando l’attuale deputato del Pd, Salvatore Margiotta era segretario regionale. Poi l’adesione al Partito democratico che lo ha visto

candidato alle primarie del 14 ottobre 2007 nella lista della mozione Letta capeggiata dall’euro deputato Gianni Pittella. Ma Montesano affianca all’attività politica anche quella di imprenditore, dove lavora nell’azienda di famiglia. Proprio questo doppio ruolo gli è costato un’indagine a suo carico nell’inchiesta “Marinagri” del Pubblico ministero Luigi De Magistris. Di recente infatti ha subito una perquisizione. Aver prodotto vantaggio a Marinagri quando faceva il presidente del Consiglio comunale per poi, qualche anno dopo, aver ottenuto con la sua impresa un subappalto nella cittadella marina policorese. Montesano, rappresenta la perfetta “sintesi” tra politica ed imprenditoria. Da una parte il suo ruolo istituzionale, dall’altra quello di imprenditore. Poco avvezzo ai discorsi in pubblico, si racconta che sono rare le volte che in Consiglio provinciale abbia

Nicola Montesano

preso la parola, così come sono rare le iniziative politiche, a lui ascrivibili che si ricordano. Sul piano politico l’accusa di “camaleonte” gli è stata mossa di frequente, anche per via del suo modo di essere più vicino ad un uomo di centro destra. Di lui si dice che è un gran “parlatore” al telefonino, strumento di cui è un appassionato autentico. l.s.


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Primo Piano

Mercoledì 17 dicembre 2008

Primo Piano 9 Il centrodestra in consiglio regionale contestò il finanziamento Mercoledì 17 dicembre 2008

Petrolio appalti e tangenti

«Un evidente falso»

“Duecentomila euro al dirigente dell’Ufficio tecnico” Pietrocola è ai domiciliari, Nigro indagato

Sui 10 milioni extra le critiche di Pagliuca POTENZA - La questione dei lavori di ammodernamento della Sp 175 fu motivo di dibattito acceso all’interno del consiglio regionale il 25 novembre scorso. Non si parlava ancora di inchieste giudiziarie ma fu polemica accesa con Franco Mattia (FI), Pasquale Di Lorenzo (Pdl) e Nicola Pagliuca (FI) che dai banchi dell’opposizione contestarono la delibera di giunta regionale (approvata poi in sede di voto dai 17 consiglieri del centrosinistra presenti in aula) che apportando alcune modifiche al Piano regionale della viabilità ha previsto la concessione di un ulteriore finanziamento per l’adeguamento della Sp 175. Finanziamento accordato alla Provincia di Matera pari a 10 milioni

Matera-Metaponto nel mirino La Provincia ribolle di PIERO QUARTO MATERA - E’ la Matera-Metaponto, il mega appalto che coinvolge anche la Provincia di Matera nell’inchiesta del Pm Henry John Woodcock. Ed è sempre l’imprenditore jonico Francesco Ferrara il trait d’union che ha portato la Polizia giudiziaria a perquisire gli uffici dell’ente di via Ridola, l’abitazione del presidente della Provincia Carmine Nigro che risulta indagato e quella del dirigente dell’Ufficio tecnico Domenico Pietrocola posto agli arresti domiciliari. L’appalto concorso per circa 26 milioni di euro è finito nel mirino ed ha fatto piombare ieri la Polizia a recuperare documenti dai funzionari e dai responsabili politici della Provincia. Sono arrivati ieri mattina alle 8,15 a casa di Carmine Nigro notificandogli un'informazione di garanzia che fa riferimento a presunte irregolarità nell’aggiudicazione avvenuta nel 2007. «Ci servono documenti sull'appalto della statale 175», e poi cominciando una ricerca serrata per recuperare elementi che potevano essere utili alle indagini. Nulla è stato ritrovato in casa ed allora gli investigatori si sono spostati in via Ridola raggiunti a distanza di pochissimi minuti dal presidente Nigro. L’interesse era sempre lo stes-

so e riguardava documenti sull'appalto concorso per la 175, ma la visita non è stata affatto breve. E’ durata quasi tre ore e si è completata solamente intorno alle 11,20, quando hanno abbandonato la stanza del presidente della giunta provinciale portando via un computer e poco altro. Proprio in quegli attimi, erano le 11,21, è arrivato in Provincia a Matera l’ingegner Domenico Pietrocola, capo dell’Ufficio tecnico, accompagnato da un paio di poliziotti, dopo una perquisizione a casa (nella prima mattinata visto che lo stesso Pietrocola non ha fatto in tempo a presentarsi in ufficio) nella quale è stato notificato al funzionario della Provincia il provvedimento restrittivo che lo pone agli arresti domiciliari, è stato accompagnato in Provincia per recuperare documenti sull’appalto della Matera-Metaponto. Documenti che potevano essere utili per gli inquirenti. Neanche una parola ha pronunciato Pietrocola che, ovviamente, è risultato inavvicinabile. Diversa, invece, la situazione del presidente Nigro che dopo aver ricevuto alcuni componenti della sua giunta con i quali si è confrontato su quanto stava avvenendo, ha accettato di spiegare cosa era successo: «Ho ricevuto un’informazione di garanzia stamane a casa (ieri per chi legge, ndr), mi è stato chiesto se vi era-

di euro. Ma su quello che sembrava un semplice provvedimento consiliare (era il giorno della polemica di Folino contro Repubblica per l’articolo sulla “bancarotta” Basilicata) scoppiò la protesta dell’opposizione di centrodestra. In particolare il capogruppo di FI, Nicola Pagliuca dopo aver annunciato il voto contrario alla delibera disse: «Mi chiamo fuori da questa questione. Ma al posto della maggioranza io non sarei tranquillo perchè questo è un evidente falso che sta commettendo la Provincia di Matera». Prima di questo però, Pagliuca entrando nel merito del finanziamento per il completamento dei lavori aveva dichiarato: «Si tratta di una cifra non

Il dirigente Domenico Pietrocola arriva in Provincia con la Polizia, in basso da destra la sequenza con il computer sequestrato al presidente Nigro, a destra la sp175 (Videouno)

no documenti che riguardano l’appalto della 175. Credo che l’operazione complessivamente riguardi diversi aspetti anche di interesse nazionale. Io ho garantito la massima collaborazione. Da casa non è stato portato via niente, qui dall’ufficio della Provincia hanno preso un computer che però non utilizzo. «E’ chiaro ha spiegato Nigro- che capita ai pubblici amministratori di potersi imbattere in queste situazione,

questo tipo di rapporti con la magistratura sono da mettere in conto. Comunque sono assolutamente sereno». Dopo qualche minuto anche l’ingegner Pietrocola ha lasciato la sede della Provincia di Matera per ritornare a Montescaglioso agli arresti domiciliari. Questa in sintesi la mattinata materana degli uomini della Questura di Potenza che in collaborazione con i colleghi di Mate-

ra. Un filone meno ricco ma comunque importante dell'inchiesta Total. Più tardi ulteriori particolari sull’inchiesta sarebbero emersi e si è saputo che l’ingegner Pietrocola, secondo l’accusa, avrebbe incassato da Ferrara 200mila euro nell’ambito dell’appalto che riguarda la strada provinciale 175. p.quarto@luedi.it

I cantieri dovevano chiudere nel 2009

IL PRECEDENTE DELLA CAVONICA L’APPALTO concorso, la viabilità e il responsabile dell’Ufficio tecnico della Provincia sono questi gli elementi in comune che legano i fatti di ieri a quelli che il 16 gennaio scorso riguardarono la Cavonica. L’opera entrata nell’inchiesta che ha coinvolto direttamente l’Udeur, l’ex ministro della Giustizia Mastella e che ha provocato la crisi del Governo guidato da Romano Prodi. Fatti che sembrano lontani nel tempo ma che appaiono anche, viste le non poche coincidenze, collegati da più di un fattore in comune. Un altro mega appalto che la Provincia di Matera aveva affidato, in quel caso, ad un’azienda beneventana che gli investigatori di Santa Maria Capua Vetere collegavano in qualche modo all’ex ministro della Giustizia Clemente Mastella e comunque all’Udeur. La Cavonica è l’arteria stradale che era destinata a rompere l’isolamento delle aree interne della media Valle del Basento e dell’area montana del materano che si inserisce nell’itinerario di collegamento fra la Valle dell’Agri e la Basentana. Un’opera attesa da anni per la quale solo pochi giorni fa, da fonte sindacale, venivano sollecitati interventi e risposte. Del resto la portata dell’opera è alta-

di 10 milioni di euro, ma di 9.911.067,10 euro». Il motivo della precisazione nella continuazione dell’intervento fu chiaro: a fronte di “arrotondamenti” e di voci di spesa tutti a cifra tonda (un milione di euro per fronteggiare le espropriazioni, 1,7 milioni per le complanari, 900 mila euro per bonifiche e consolidamento pendii, 1,1 milioni di euro per lo svincolo, 500 mila euro per le spese generali) e con l’iva calcolata al 20 per cento «sulle opere pubbliche - fu fatto notare dai consiglieri dell’opposizione - normalmente è il 10 per cento» l’importo finale comunque era ben lontano dall’essere a cifra tonda. Anzi: 9.911.067,10 euro sono tutt’altro che “arrontondati”. Tanto che Nicola Pagliuca disse: «Allora l’arrotondamento normalmente lo si fa per poter poi riportare il saldo terminale a cifra tonda. Qui invece noi siamo partiti dalla cifra tonda per arrivare assolutamente a una cifra complessa. Non capisco la logica». Ma la questione sollevata in consiglio regionale non fu solo di carattere numerico. Franco Mattia, infatti, contestando gli interventi “per mettere in sicurezza” la Sp 175 «ci sono voci di spesa - disse all’aula il vicepresidente del consiglio - che poco hanno a che fare con il grado di sicurezza e con gli incroci a raso» parlò di «valutazioni evidentemente molto superficiali». Mentre il consigliere regionale del Pdl, Pasquale Di Lorenzo in aspra polemica interrogò la maggioranza regionale: «La cosa che vorremmo comprendere è, come mai un’opera che viene cantierizzata, appaltata e preventivamente stabilita negli importi, alla fine ha sempre bisogno di qualcosa in più?». Salvatore Santoro s.santoro@luedi.it

mente “meritoria” visto che si tratta di un altro appalto concorso per un ammontare di poco superiore ai 19 milioni di euro che erano stati aggiudicati dalla Provincia di Matera nel novembre del 2007 e che prevedono 600 giorni complessivi per l’ultimazione dei lavori, finanziati con fondi Por del programma 2000-2006. Anche in quell’occasione l’ingegner Domenico Pietrocola venne posto agli arresti domiciliari nella sua casa di Montescaglioso ed anche in quell’occasione venivano avanzati dagli inquirenti dubbi circa la trasparenza dell’appalto concorso con il quale la Provincia di Matera aveva affidato quell’opera. Anche in quella occasione, è giusto sottolinearlo i vertici della Provincia sottolinearono la massima fiducia nella magistratura e soprattutto la correttezza del proprio operato. Certo però la Cavonica costituiva ieri il principale appalto viario dell’ente di via Ridola, oggi quell’appalto è costituito dalla strada provinciale 175 che prevede una spesa anche superiore, e di molto, ai 19 milioni della Cavonica. E naturalmente anche oggi i responsabili dell’ente con il presidente Nigro in testa confermano la massima tranquillità e correttezza.

I ventisei milioni del mega affare LA STRADA provinciale, ex statale 175 Matera-Metaponto, è statachiusa per l’avvio dei cantieri nel marzo 2008; poi riaperta a luglio per agevolare il traffico estivo da Bari alle spiagge joniche, è stata richiusa il 9 settembre scorso. Il recente finanziamento regionale doveva servire per realizzare opere aggiuntive, volte ad aumentare il livello di sicurezza dell'arteria stradale, attraverso l'eliminazione di alcuni incroci a raso e la costruzione di viadotti. Fino al mese di giugno del prossimo anno, sulla Matera a Metaponto, la circolazione automobilistica si svilupperà con qualche problema, a causa delle attività di cantiere. L'intervento viene eseguito dall'azienda “Ferrara” di Policoro, ed è iniziato nello scorso mese di marzo. A disposizione, per ammodernare i circa 26 chilometri del percorso, su cui si svilupperà l'attività di cantiere, una somma di 26 milioni di euro, rivenienti dai fondi Por,

destinati al Piano regionale della viabilità. Attualmente le maestranze sono impegnate nella realizzazione del lotto intermedio della strada, 11 chilometri, a partire dal bivio di Montescaglioso. Dovrebbe essere completato entro la fine del mese di giugno 2009. Oggi c'è la deviazione del traffico in direzione della superstrada Basentana. La Provinciale 175 rappresenta un'arteria di vitale importanza, sia per il traffico veicolare quotidiano, essendo preferita da tutti coloro che dalla fascia jonica si spostano verso il capoluogo di regione per lavoro o studio. Investire su quest'arteria, dunque, rappresenta una scelta certamente strategica, a prescindere dalle presunte irregolarità nelle procedure d’appalto. I tempi di consegna dell’intervento, affidato all’Associazione temporanea d’imprese guidata dalla società lucana Ferrara, sono stati finora quasi rispettati. In soli quattro mesi (da

marzo a luglio 2008) sono stati già spesi sei milioni di euro, raddoppiando la carreggiata da 6 a 12 metri. Il lotto oggi interessato all’azione di riqualificazione è quello compreso tra il bivio di Bernalda e quello di Ginosa (Ta). Sulla ex statale 175 Matera-Metaponto sono previsti altri interventi che miglioreranno la viabilità lungo

altri 20 chilometri del tracciato con una spesa di circa 20 milioni di euro. Alla luce di quanto è accaduto ieri, sembra verosimile ipotizzare un blocco dei lavori, che comporterà ritardi nella consegna dell’opera finita e immaginabili disagi per gli automobilisti che ogni giorno raggiungono il capoluogo di pro-

vincia, partendo dalla fascia jonica. Senza dimenticare le decine di pullman e mezzi pubblici costretti a praticare tortuosi percorsi alternativi. Un disagio notevole e sopportabile almeno fino a giugno 2009, ma se i tempi si allungassero sarebbe un problema anche per il turismo estivo. regione@luedi.it


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Primo piano

Primo piano

Petrolio appalti e tangenti

Arrestato il sindaco di Gorgoglione, ex Ceppaloni lucana

Mercoledì 17 dicembre 2008

La Total ha offerto per i terreni del Centro Oli un valore considerato esiguo dal pm

di LUCIA SERINO

Corleto Perticara - La storia dell’unico che ha resistito, Antonio Di Lorenzo SU DI LUI le opinioni erano contrastanti: per qualcuno era un uomo che chiedeva il giusto; per altri, un resistente allo strapotere delle compagnie petrolifere; per altri ancora, un individuo interessato a guadagnare il più possibile; e c’era anche chi lo vedeva come l’ultimo dei romantici, attaccato alla propria terra, alla terra del padre. Alla luce dell’inchiesta, le richieste di Antonio Di Lorenzo alla Total - non sei euro al metro quadro per il terreno su cui dovrà sorgere il Centro Olio a Corleto Perticara, ma cento - assumono un valore diverso. Secondo il sostituto procuratore Henry John Woodcock, i dirigenti della società petrolifera, in concorso con un funzionario del Comune di Corleto Perticara, avrebbero imposto condizioni capestro di acquisto ad alcuni titolari dei terreni. Questi avrebbero dovuto accettare una somma di poco superiore a 6 euro al metro quadro, e quindi

considerata dagli investigatori «assolutamente fuori mercato», per evitare di doversi accontentare di una indennità di esproprio di soli 2 euro e 50 che, sostiene l’accusa, sarebbe stata concordata tra i manager Total e il funzionario comunale. Dalle pagine del Quotidiano - attraverso le analisi del suo consulente, l’ingegnere Antonio Losasso più volte Di Lorenzo ha spiegato la sua storia. Quando la Total incontrò i proprietari terrieri della zona, offrendo poco più di 6 euro al metro quadro per i campi che altrimenti sarebbero stati certamente oggetto di esproprio, il giovane Di Lorenzo disse di no. E lo ripetè a ogni tentativo di convinzione. La richiesta di cento euro al metro quadro - molto al di sopra dei prezzi di mercato era motivata da questo ragionamento: l’estimo dei terreni non è più quello di qualche decennio fa; mentre prima per stimare quanto valesse un bene si effettuava un semplice calcolo di valore materiale,

oggi si considera anche l’uso che si farà di quel bene. Dunque, è differente se su un terreno ci andranno le capre a pascolare o se, sullo stesso terreno, sorgerà un impianto industriale. L’alternativa era finire sotto esproprio - atto che si dava per certo, data la valenza nazionale dell'impianto - e quindi vedersi alla fine risarcire con il valore che il Comune aveva accertato per il terreno: due euro e mezzo al metro quadro. Questa invece l’analisi sommaria e utile solo a capire l’entità del business e non per computare il valore del terreno - che Smaldore proponeva il 28 marzo scorso: «Il valore del giacimento Tempa Rossa è di circa 30 miliardi di euro (petrolio intorno ai 100 dollari al barile). Royalty e compensazioni varie definite nel contratto del 2006 comportano entrate alla Regione Basilicata (alla quotazione attuale del petrolio) di oltre 100 milioni di euro all'anno. L'indennità di esproprio offerta dal Comune ai pro-

prietari dei suoli vale complessivamente (per tutti i 55 ettari) meno di 1,5 milioni di euro e corrisponde al ricavo lordo della Total di 10 ore di estrazione sulle oltre 250.000 previste: è come se la Total “devolvesse” a favore dei proprietari dei suoli un piccolo obolo: ogni 3 anni l'equivalente di un'ora di estrazione petrolifera». Il valore del petrolio è calato della metà. Ma anche così, gli affari prevedibili della Total - così come calcolati da Smaldore - sono notevoli. La vicenda di De Lorenzo è andata avanti fra alti e bassi, mentre gli altri proprietari - chi volentieri, chi pentendosene dopo poco, come risulta da alcune interviste pubblicate dal Quotidiano - hanno tutti accettato i 6 euro e rotti offerti dalla Total. Nel frattempo, Di Lorenzo il 23 maggio scorso è stato espropriato e i suoi ricorsi non hanno ottenuto buon esito al Tar e al Consiglio di Stato. I lavori sono cominciati - nonostante le proteste di Di Lorenzo, che ha contestato al-

Corleto, il primo cittadino «sorpreso» Schiavello: «Ho sempre agito nella legalità» CORLETO PERTICARA - Un fulmine a ciel sereno. Il paese è sgomento di fronte alla notizia degli arresti e del coinvolgimento di un tecnico del Comune nell’inchiesta. I sorrisi e le strette di mano del 29 gennaio scorso sono solo un ricordo. Il primo a definirsi «sorpreso» è il primo cittadino. Raggiunto telefonicamente non nasconde la sua sorpresa: «L’amministrazione - ha dichiarato - ha fatto tutte le delibere seguendo l’iter di legge. Altro non so». Dello stesso tenore è la dichiarazione dell’architetto Michele Schiavello, dell’ufficio tecnico del comune di Corleto (il suo nome risulterebbe tra gli indagati). «Le procedure di esproprio su Tempa Rossa sono state fatte nel rispetto della legalità e della normativa». Nella mattinata di ieri gli uomini della Procura sono giunti sul Comune di Corleto e hanno interrogato il funzionario tecnico in riferimento alla stipula della Convenzione tra Total - Comune sull’esproprio per la

A destra Roberto Pasi, al centro Lionel Levha, e a sinistra il sindaco di Corleto Perticara, Pietro Paolo Montano

cune circostanze considerate da lui illegittime - e la questione è sembrata spegnersi. Ma il proprietario terriero non si è arreso. E il 9 ottobre scorso, accortosi che i lavori stavano sconfinando anche in una parte del suo terreno non espropriato, ha chiesto e ottenuto un sopralluogo con i tecnici del Comune di Corleto. I quali hanno accertato l’illecito e chiesto alla Total e alle imprese aggiudicatarie dell’appalto di sospendere i lavori. Ma ancora ieri - dopo gli arresti sia dei vertici di Total che dell’impresa - il cantiere funzionava a pieno

regime. Nel frattempo, il presidente della quinta commissione del consiglio regionale. Sergio Lapenna, aveva riconosciuto alcune anomalie nelle opere del Centro Oli e poi aveva detto che mancava un documento importante per l'esecuzione dei lavori. «Ma da allora - diceva ieri sera Smaldore - non abbiamo saputo più nulla». Di Lorenzo va avanti nella sua battaglia per farsi riconoscere il giusto valore economico per i propri terreni. Ed è ipotizzabile che non sarà il solo. r.pezzano@luedi.it

IL QUOTIDIANO SCRIVEVA

La stretta di mano tra Lionel Levha e Michele Schiavello

costruzione del centro Oli di Tempa Rossa, firmato nel gennaio 2008. «Ho fatto sempre le cose nel rispetto della legalità ha sottolineato l'architetto - Come Ufficio Tecnico abbiamo rila-

sciato solo i permessi a costruire. Non sappiamo niente degli appalti. Il tutto sempre nel rispetto della normativa. Alla fine - ha aggiunto Schiavello - uscirà la verità».

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Regali e favori a Tornetta Promesse per la gara mensa

Quelle pressioni per gli espropri di ROCCO PEZZANO

Mercoledì 17 dicembre 2008

La questione degli espropri e la storia del proprietario terriero che si era opposto all’offerta della Total era stata trattata dal Quotidiano in un articolo del primo aprile scorso.

LA GARA INCRIMINATA

Progetto Tempa Rosaa

L’appalto da 35.400.000 di euro sotto la lente dei giudici LA GARA di cui si occupa la magistratura - da quello che è possibile ricostruire dal sito della Total Italia - si riferisce al “Progetto Tempa Rossa Lavori di preparazione del sito”. Questa una descrizione sintetica dei compiti della ditta aggiudicatrice: “Preparazione del sito del Centro Oli di Tempa Rossa consistente in scavi, sbancamenti e rilevati per realizzare le piattaforme su cui verrà costruito l’impianto industriale (escluso dal presente appalto), predisposizione delle strade interne, opere di presisio idraulico e sistemazione di corsi d’acqua, interventi di stabilizzazione di versanti instabili e/o potenzialmente instabili. E’ prevista la predisposizione di 4 siti per lo stoccaggio del materiale di risulta dagli scavi. Sono esclusi lavori di bitumatura. Realizzazione della strada di accesso al Centro Oli di Tempa Rossa e della strada perimetrale. L’intervento prevede la costruzione di circa 6 km di strada in variante e di circa 4 km in adeguamento alla strada attuale. E’ prevista la costruzione di paratie tirantate, muri in c.a., ope-

re di sostegno in gabbioni ed in terre rinforzate. Sono comprese opere di mitigazione ambientale e rinaturazione e di sistemazione idraulica. Preparazione del sito di stoccaggio del Gpl all’interno dell’area Pip del Comune di Guardia Perticara. L’intervento consiste nella esecuzione di sbancamenti e scavi e costruzione di rilevati per predisporre il piano di lavoro dell’impianto, quest’ultimo escluso dall’appalto. Sono esclusi lavori di bitumatura e finitura superficiale delle aree carrabili”. L’operatore economico aggiudicatario è A.T.I. Impresa Ferrara Snc (capogruppo mandataria), Bulfaro Costruzioni srl, Leone srl, Eredi Bernardo snc, Donnoli Costruzioni srl, Edil Carone snc, Coema Costruzioni snc, Eco Costruzioni Aliano srl. La data di aggiudicazione è il 26 giugno scorso. Il valore totale inizialmente stimato dell’appalto era di 35.400.000 euro. Il valore finale totale dell’appalto è di 24.862.225 e 26 centesimi. Iva esclusa. ro. pe. r.pezzano@luedi.it

Si aggiudica l’intervento lo scorso giugno l’Ati Impresa Ferrara Snc

GORGOGLIONE è un paesello di 800 metri sul livello del mare dai versanti che si affacciano sulla Val d’Agri. Confina con i comuni di Stigliano, Aliano e Cirigliano della provincia di Matera e con diversi altri, Guardia Perticara, Missanello, Pietrapertosa e Corleto Perticara, di quella di Potenza. Proprio con quest’ultimo comune divide un giacimento petrolifero “Tempa Rossa” di dimensioni sterminate, capace da solo di far guadagnare alla Basilicata l’appellativo di “Lucania saudita”. Di conseguenza anche il sindaco di questo paesello non può essere un sindaco qualunque. Come tutti i sindaci del petrolio. Quelli a cui spetta dare le concessioni edilizie sul proprio territorio. Quelli a cui spettano le “briciole” delle royalties petrolifere, il 15 per cento del solo 7 per cento dei proventi che spetta alla Basilicata. Comunque molti soldi per un piccolo centro. Molti interessi. Un sindaco, Ignazio Tornetta, 48 anni, originario di Partinico in provincia di Palermo. Un siciliano “naturalizzato” gorgoglionese. Eletto, per il secondo mandato consecutivo, nella lista “Popolari Udeur” il 30 maggio del 2006. La “benedizione” non poteva darla che lui, l’ex mastelliano Carmine Nigro, presidente della Provincia di Matera, gorgoglionese doc anche se da anni ormai vi-

Il sindaco di Gorgoglione, Ignazio Tornetta

ve a Matera. Ma il suo paese resta indubbiamente il suo “feudo”. Dalla democrazia cristiana, passando per il Cdu (Cristiani democratici uniti, dell’allora segretario Rocco Buttiglione) per arrivare alla creatura mastelliana dell’Udeur, nel 1997. Esperienza interrotta solo dopo la caduta del governo Prodi. Undici lunghi anni che hanno fatto guadagnare a Gorgioglione l’appellativo di “Ceppaloni lucana”. Forte infatti il parallelismo con il comune beneventano, “feudo” di Clemente Mastella. Adesso, dopo

l’abbandono necessario ai fini della sopravvivenza politica, si chiamano “Popolari uniti”. Dove gli “uniti”, verrebbe da dire, sono loro, i gorgoglionesi ed il loro leader, Carmine Nigro. Quest’ultimo dal ’79 all’85 fu sindaco, nella Dc, passò contemporaneamente alla presidenza della Comunità montana “Collina materana” con sede a Stigliano. Poi il salto alla Regione dal 1985 al 2004, da consigliere regionale e diverse volte nella doppia veste di assessore all’Agricoltura ed alle Attività produttive. Proprio

nel 2004 lasciò lo scranno della giunta Bubbico, a Tanino Fierro, per candidarsi e diventare presidente della Provincia di Matera. Il suo capo di gabinetto? Un altro Gorgoglione verace, Giuseppe Filippo, che fece il sindaco proprio dopo di lui dall’85 fino al 1993. Poi due mandati a Enzo Di Pierro dal ’93 al 2001. Questi è attualmente consigliere provinciale di Matera, dei “Popolari Uniti”, naturalmente. Dal 2001 ad oggi Tornetta. Una curiosità: l’Udeur a Gorgioglione si è bastato da solo, sfidando tutti gli alti ed ottenendo il 70 per cento circa dei consensi. Ieri per il sindaco di Gorgoglionesono scattati gli arresti. Per la Procura di Potenza il sindaco avrebbe ricevuto periodiche “donazioni” di denaro in contanti, doni ed elargizioni varie, oltre a un non meglio definito «oggetto prezioso». Come contropartita Tornetta avrebbe assicurato la sua attività di intermediazione tra i manager della Total e la cordata di imprenditori interessata agli appalti del petrolio in Basilicata. Secondo l’accusa, avrebbe ricevuto più volte somme di denaro dall’imprenditore Francesco Ferrara per la sua attività di mediazione illecita. Lo stesso Ferrara, inoltre, avrebbe promesso di affidare ad una società di fatto gestita dal sindaco il servizio mensa per gli operai della sua impresa. l.serino@luedi.it

LA TOTAL IN BASILICATA

Dall’Eni alla compagnia d’Oltralpe Un contratto «vantaggioso». Per chi? LA TOTAL in Basilicata è Tempa Rossa. In realtà la concessione si chiama “Gorgoglione”, nell’area della Camastra - Alto Sauro. Ma il progetto principale, quello su cui la società petrolifera francese punta di più, è chiamato Tempa Rossa. Il territorio è soprattutto quello di Corleto Perticara. Total Italia SpA detiene la quota di maggioranza (il 50 per cento) ed è anche “operatore”, ossia materialmente effettuerà la perforazione e l’estrazione. Due quote del 25 per cento sono della Mobil Oil Italia e della Shell Italia. L’avvio è previsto entro il 2011 (ma il settore petrolifero è sottoposto a tante di quelle variabili da rendere sempre ipotetica ogni previsione). Il programma non prevede solo la coltivazione del campo petrolifero (i pozzi sono cinque, ne è previsto un sesto), ma anche la costruzione di un Centro di trattamento oli a Corleto Perticara. Ci sono poi le condotte dai pozzi al centro e dal centro all’oleodotto che va a Taranto, quelle alla Rete nazionale del gas per il metano e un impianto di stoccaggio del Gpl prodotto, a Guardia Perticara. La produzione prevista da quando i pozzi entreranno in produzione a pieno regime è di 50.000 barili al giorno (secondo l’anacronistico calcolo del petrolio ancora effettuata con i barili, ognuno equivalente a circa 159 litri). Meno delle concessioni dell’Eni in Val d’Agri (adesso si è a circa 80.000 barili) e di qualità anche leggermente inferiore. Un tempo, Tempa Rossa era dell’Eni. Poi l’azienda italiana decise

di vendere la propria quota alla Total, per motivi mai esplicitati. L’accordo fra la Regione Basilicata e Total, firmato nel settembre del 2006, viene considerato dagli amministratori lucani un successo. Da altri - se ne trovano vari echi nei blog - un contratto così vantaggioso per la società d’Oltralpe da fare esclamare a Lionel Levha, il dirigente ieri arrestato: «Qui in Basilicata vogliamo rimanerci 50 anni». Il presidente della Regione Vito De Filippo ne ha invece sempre fatto un punto d’onore. In particolar modo per la condizione che prevede il “dono” di tutto il gas naturale estratto alla Regione. Il progetto è quello di entrare nel mercato del gas e concedere a tutti i lucani, come effetto, sconti sulla bolletta del metano. La promessa è stata mantenuta nell’ultima bolletta arrivata nelle case della Basilicata. Il gas di Tempa Rossa dovrebbe anche diventare il “combustibile” ideale del progetto Sel, la Società energetica lucana, da anni però bloccata nella morchia della politica, pur essendo stata dotata di organi amministrativi. La Total ha anche alcuni permessi di ricerca: Aliano e Teana come rappresentante unico e altri tre come contitolare: Fosso Valdienna, Tempa Moliano e Serra San Bernardo. Quest’ultima concessione contiene anche il pozzo Monte Grosso 2, nel territorio di Brindisi di Montagna, a due passi da Potenza. Monte Grosso ha scatenato, nei mesi scorsi, la reazione di alcuni cittadini potentini che hanno anche creato il Comitato No Oil contro l'attività di prospezione che dovrebbe esse-

La zona interessata dalle estrazioni

re portata avanti (dall'operatore, che è la Medoilgas Italia, società britannica). Con il Comitato si era schierato l’assessore comunale di Potenza Roberto Mancino. A favore del petrolio, invece, con una dichiarazione in conferenza stampa, l‘assessore Massimo Maria Molinari. La Medoil Gas ha il 22,89 per cento, la Total il 13,77 e l’Eni il 63,34. Tre giorni fa, domenica 14, Lionel Levha e altri dirigenti Total avevano partecipato a Corleto Perticara alla presentazione di un libro scritto da studenti su racconti dei loro nonni. Iniziativa sponsorizzata dalla Total. Levha il 16 aprile scorso aveva anche promesso che entro la fine dell’anno a Corleto sarebbe arrivato l’Adsl, la linea veloce su internet. Si attende che arrivi. ro. pe.


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Primo Piano

Mercoledì 17 dicembre 2008

Petrolio appalti e tangenti Parla Salvatore Margiotta: oggi la Camera decide sugli arresti domiciliari

«Sono sereno, nessun reato» De Filippo: «In ufficio tutto il giorno, nessuna notifica» di SALVATORE SANTORO POTENZA - «Sono innocente». Ma la notizia è da copertina del Tg 1. Per il deputato lucano del Partito democratico la magistratura di Potenza ha chiesto alla Camera dei deputati l’autorizzazione a eseguire un’ordinanza di arresti domiciliari in merito all’inchiesta su tangenti per gli appalti petroliferi di Tempa Rossa. Oggi la giunta per le Autorizzazioni della Camera alle 9 si riunisce e deciderà. Nel caso di concessione del permesso sarebbe la quinta volta nella storia della Repubblica che la Camera dei deputati accorda i carceri domiciliari per un deputato in carica. In ogni caso la prima reazione di Salvatore Margiotta e di incredulità. Poi reagisce e commenta: «Ho appreso che è stata avanzata una richiesta di autorizzazione all'esecuzione di arresti domiciliari nei miei confronti. Lo stupore e l'amarezza sono enormi; più grande è la certezza di non avere commesso alcun reato». Il parlamentare lucano quindi aggiunge: «Questa consapevolezza mi dà la forza di affrontare la sofferenza di questi momenti, e mi infonde fiducia: la verità non potrà che emergere, spero prestissimo». Allo stesso tempo però, Margiotta ha anche comunicato la decisione di autosospendersi dal proprio partito, «non voglio che in alcun modo il Pd, partito in cui milito e che amo, sia coinvolto in questa vicenda». Con il passare delle ore c’è la solidarietà dei colleghi parlamentari. Tanto che nel pomeriggio di ieri, Margiotta si è detto confortato dalle manifestazioni di solidarietà espressagli da molti parlamentari del Pd a Montecitorio. E ai giornalisti, nel Transatlantico della Camera Margiotta ha detto: «Non capisco come mi abbiano tirato dentro questa inchiesta tanto più con una richiesta così forte come la richiesta di arresti. So di essere estraneo alla vicenda e quindi sono fiducioso». Per quanto riguarda le manifestazioni di solidarietà Margiotta spiegando di non aver parlato ancora con Veltroni, ha raccontato di aver avuto «un breve colloquio con il capogruppo del Pd alla Camera Antonello Soro». E secondo la cronaca delle agenzie nazionali mentre Margiotta era circondato dai colleghi che gli manifestavano solidarietà ha commentato: «Questo mi conforta molto e mi gratifica. Sono qui dal 2006 e avevo l’impressione di essermi fatto apprezzare per il mio impegno. Ora questa impressione viene avvalorata da queste espressioni di vicinanza e solidarietà». Ma intanto questa situazione in un momento in cui la discussione sulla moralità della politica e sul bisogno di maggiore trasparenza prendeva sempre più spessore rende il quadro generale molto complesso. La crisi della giunta regio-

LE PERPLESSITÀ

Lo Presti e Mantini: la procura potentina sia più chiara

Il deputato lucano del Pd, Salvatore Margiotta

IL presidente della Regione Vito De Filippo

LA REAZIONE DEL PD

Lacorazza: «Si faccia piena luce al più presto» POTENZA - «Si faccia piena luce e lo si faccia velocemente per accertare eventuali fatti e responsabilità che l’inchiesta sugli appalti per l’estrazione del petrolio in Basilicata, almeno da quanto si apprende dalle agenzie, ha sollevato». Il segretario regionale del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza, nel pomeriggio di ieri è intervenuto sulle notizie dell’inchiesta della Procura di Potenza. E Lacorazza in particolare ha scritto: «Chiarire fatti ed eventuali responsabilità è necessario tanto per la comunità regionale quanto per chi può essere coinvolto nell’inchiesta, a partire dal deputato Salvatore Margiotta che, autosospendendosi dal partito, meglio potrà difendersi e dimostrare, come egli stesso ha dichiarato, la sua estraneità ai fatti contestati». Lacorazza aggiunge: «Questa inchiesta giunge in un momento delicato della vita regionale e obbliga tutti ad avere

quella giusta e necessaria consapevolezza di uno scatto di reni che richiama proprio il ruolo delle istituzioni e della politica, la sua funzione, il suo primato, la sua autorevolezza. E’ di fronte a noi una strada molto stretta, un crinale sul quale o si ricostruiscono i fili indeboliti tra istituzioni, politica e società o sarà difficile ridare fiducia e speranza alla nostra regione». E sulle questione morale il segretario regionale democratico ha sottolineato: «Le stesse parole che qualche giorno fa ha pronunciato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il dibattito che in questi giorni è venuto avanti sulla “questione morale”, sono segnali su cui riflettere; sbaglieremmo, però, se anche in questo momento perdessimo la serenità e la lucidità per dare a tutto questo uno sbocco politico». Più strettamente sulle questioni politiche, Lacorazza aggiunge: «E’ su que-

sti temi che si misurerà il progetto del Pd, la nuova alleanza di centrosinistra anche in Basilicata. E su questi temi che ci misureremo e saremo giudicati. Non rinunciare alla speranza significa già dai prossimi appuntamenti misurare autocriticamente le cose che non vanno ed avere la credibilità sulle scelte da compiere. Se sarà così avremo aperto la strada ad una nuova stagione». E sempre sulle inchieste è intervenuto il capogruppo del Pd alla Provincia di Matera, Andrea Bardusi: «In merito agli arresti domiciliari di Nicola Montesano, che mi ha comunicato di autosospendersi dal partito, mi auguro che lo stesso Nicola sappia dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati». «Io stesso - ha aggiunto bardusi - ho sempre avuto la ferma convinzione che un cittadino, fino all’ultimo grado di giudizio, debba assolutamente essere considerato innocente».

IL COMMENTO DI BELISARIO

«L’Idv aveva chiesto chiarezza già da tempo» «E’ da tempo che l’Italia dei valori della Basilicata ha chiesto chiarezza sulle estrazioni petrolifere nella regione, senza ottenere mai risposte convincenti». E’ quanto afferma il capogruppo al Senato dell’Idv Felice Belisario riferendosi ai provvedimenti cautelari richiesti dalla Procura di Potenza. «Nessuno si permetta – ha detto Belisario – di gridare allo scandalo o al giustizialismo, ma dietro ai grandi affari c’è sempre la possibilità che la trasparenza diventi un optional e che la politica ci metta le mani. La politica, invece,

nale, ormai alla terza settimana, è inevitabile che ora si complichi più di quanto lo fosse già. Tanto più che in serata si è diffusa la notizia che anche il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo sia indagato sulla stessa inchiesta giudiziaria. Dal palazzo della Regione non ci sono conferme. Ma le agenzie poco do-

po le 22 diffondono la notizia. Anche se con la precisazione: «La posizione del presidente De Filippo è stata definita “marginale in ambienti investigativi». E sempre secondo le agenzie, fonti della presidenza della Regione Basilicata, contattate in serata, hanno riferito che «oggi De Filippo è rimasto per tutto

deve liberarsi in fretta da tutte le pericolose incrostazioni e il centrosinistra deve smantellare un sistema politico clientelare che, specie nel Mezzogiorno, è purtroppo presente». «La questione morale, problema trasversale agli schieramenti, non aspetta – ha concluso Belisario – e l’IdV si batterà per sostenere il radicale rinnovamento del modo di fare politica in Italia, che continua ad allontanare i cittadini dalle istituzioni come dimostra la bassissima affluenza alle urne alle elezioni regionali in Abruzzo».

il giorno al lavoro nel suo ufficio e non ha ricevuto la notifica di alcun atto giudiziario». E sempre dagli stessi canali è stato diffuso che «il presidente della giunta è assolutamente sereno». Dalla Regione avrebbero anche aggiunto «come De Filippo in molteplici occasioni abbia espresso la sua più ferma condanna

per qualsiasi forma di corruzione». Sempre per cronaca, nel pomeriggio di ieri in via Anzio a Potenza si era proceduto a lavorare per l’approvazione della prossima Finanziaria regionale e ai lavori delle Commissioni ha partecipato lo stesso De Filippo. Fuori dal palazzo però la preoccupazione è alle stelle.

ROMA - Stamattina la Camera dei deputati deciderà se accordare il permesso di arresti domiciliari nei confronti del deputato Salvatore Margiotta. Ma nella giornata di ieri, dalla Camera illustri esponenti politici nazionali hanno reso alcune dichiarazioni. Il deputato del Pdl Nino Lo Presti, componente della giunta per le Autorizzazioni della Camera ha rivelato: «Abbiamo intenzione di chiedere altre carte ai magistrati di Potenza. Forse si sono dimenticati di inviarcene alcune perchè, a una prima e superficiale lettura dell'ordinanza, non mi sembra proprio che si precisi quale ruolo attivo avrebbe avuto Margiotta nell'eventuale alterazione dell'appalto». Lo Presti confessa inoltre «di essere un pò perplesso dopo aver letto le carte inviate a Montecitorio dalle toghe potentine contro Margiotta». «A una prima lettura del documento - aggiunge Lo Presti - non si capisce davvero in che modo Margiotta sarebbe riuscito ad alterare la gara d'appalto. Non si fa, infatti, alcuna specifica accusa. Forse è solo un’accusa di tipo generico basata sul fatto che lui è un parlamentare? Non si capisce bene. Nelle intercettazioni riportate nell'ordinanza il ruolo di attori nella gestione delle varie fasi dell'alterazione dell'appalto sembra che ce l'abbiano solo gli intercettati. Sono davvero perplesso perchè non credo proprio che si possa buttare in galera un parlamentare soltanto perchè qualcun altro aveva pensato di poterne ottenere dei favori». Gli fa eco Pierluigi Mantini, deputato Pd, componente della giunta per le autorizzazioni: «Ho letto attentamente le carte inviate dalla magistratura di Potenza. Non ho minimamente compreso quali siano gli elementi o gli indizi di colpevolezza a carico di Margiotta posti alla base della richiesta di misura cautelare. Provvederò a rileggerle da capo domattina». Mantini fa un affondo: «E’assai preoccupante su un piano generale e sotto il profilo giuridico l'uso disinvolto dell'arresto e della custodia cautelare nei confronti di politici. Perchè è senz'altro giusto indagare su amministratori e politici, ma occorre ricostituire un clima di normalità e di serenità senza confondere gli avvisi di garanzia con le condanne definitive e senza confondere gli avvisi con gli arresti. In questo modo si indeboliscono tutte le istituzioni democratiche: sia la politica che la magistratura».


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Mercoledì 17 dicembre 2008

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Politica lucana Popolari uniti, Rosa per la Basilicata e Centro popolare presentano l’iniziativa con Pezzotta

«Il centro deve schierarsi» Nella prossima coalizione ai piccoli il ruolo da protagonista POTENZA - Sanno di essere gli esponenti della “diaspora” centrista, anche se preferiscono il richiamo ai «moderati riformisti». Su questa linea, Popolari uniti, la Basilicata popolare (il nome si affianca al marchio della Rosa bianca. E’ stato scelto in tutto il Paese, cambiando solo il nome delle regioni, a causa di un contenzioso con una diversa associazione che si chiama Rosa bianca nata prima che il nome diventasse riferimento anche di un movimento politico) e Centro popolare (il nome del movimento racchiuso nel gruppo consiliare regionale formato di consiglieri Flovilla Carelli e De Franchi) hanno organizzato un convegno, previsto per domani presso il Park hotel di Potenza, alle 17.30. Le conclusioni dell'iniziativa (presentata ieri mattina a Potenza alla presenza di numerosi consiglieri comunali e provinciali delle sigle) sono state affidate a Savino Pezzotta, presidente della Rosa per l’Italia e del comitato promotore della Costituente di Centro. «Non è un caso che lo slogan dell'inziiativa sia una frase di Aldo Moro». Luigi Scaglione, consigliere regionale e segretario cittadino dei Popolari uniti spiega così che le “difficoltà del tempo che ci è stato dato” vanno trasformate negli «obiettivi della nostra azione: famiglia, giovani, infrastrutture, piccoli comuni». Non presentano un nuovo partito, ma «mettiamo insieme delle idee, tra due partiti e un movimento per dare nuova forza alla Basilicata». Con sguardo di sintesi anche per le prossime amministrative. Schierato. Perché «anche le ultime amministrative in Abruzzo - aggiunge - hanno dimostrato che la “terza” via non ha senso». Hanno scelto «chiara-

La Finanziaria

Napoli (Destra): «Boccia, brutto spettacolo»

«Attesa approvazione» POTENZA - La legge finanziaria per il 2009 della Regione Basilicata potrebbe essere approvata «già nella prossima riunione del Consiglio regionale, convocata per il 18 dicembre». Secondo una tempistica che supererebbe le migliori previsioni. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Giunta regionale, a conclusione di una riunione congiunta delle commissioni consiliari per esaminare gli emendamenti presentati dalla Giunta e dai consiglieri, alla quale ha partecipato anche il governatore, Vito De Filippo: «Il lavoro – conclude la nota – è stato giudicato fruttuoso e proficuo». Un momento della conferenza stampa di ieri (f.M.)

mente» il centrosinistra che si augurano «possa riscoprire le proprie ragioni. Noi cominciamo dal dialogo sul territorio». Tanto «il centro che non sceglie, che non si schiera, non ha futuro», fa eco Antonio Flovilla (Centro popolare), che richiama il dato “in ribasso” raggiunto dal candidato dell’Udc in Abruzzo, De Laurentiis, proprio l'uomo che alle politiche fu schierato anche in Basilicata (al primo posto utile, precedendo l’ex deputato Giusepep Molinari, con relative polemiche. Nessuno dei due ha raggiunto Montecitorio). Allora, implicitamente, all’Udc dicono che «serve guardare magari in maniera critica, ma sempre da una parte». Con il partito di Casini, però, continuano a dialo-

gare all'interno della Costituente di centro. «Ma sono due cose diverse. La costituente è un processo lungo che speriamo possa concludersi. Ma noi, due partiti e un movimento, ciascuno con proprie origini e provenienze, dialoghiamo subito». E quando dicono «che ognuno è il ben-venuto, ma senza localismi» richiamano i due ex consiglieri del gruppo dei “pentacentristi”, Rosa Mastrosimone (Addc) e Franco Mollica ora Federazione di centro (Gaetano Fierro è già presente con i Circoli liberal). Nel frattempo, «noi siamo già presenti sul territorio - continua - con le nostre organizzazioni». Si sono dati una scadenza: entro il 30 marzo dovranno stabilire come andare alle amministrative. In cui con-

tano anche le alleanze. «Pensiamo che il centrosinistra si debba riformulare». Gianfranco Blasi, portavoce della Rosa lucana, spiega che «nella prossima coalizione si aspettano che il Pd abbia rapporti paritari con i minori, sia alla propria sinistra, con i “massimalisti”, sia alla propria destra, con i “moderati riformisti” («noi, appunto»). Ai piccoli che spetti «un ruolo da protagonisti, non di risulta». In fondo i Popolari e la Rosa bianca (con anche i Liberaldemocratici) si erano già federati da tempo. Magari anche perchè «quando la politica è malleabile - continua De Franchi - ci si ritrova al di là dei motivi personali che nulla contano». Anche tra ex, dopo passaggi a altra sigla «che non significa transumanza, ma transizioni

garbate. Alla fine, l’obiettivo, quello della coerenza, ci ha fatto ritrovare tutti perché parliamo la stessa lingua». Quella della “gentilezza non urlata”. E tanto per chiarire, «diamo atto al governatore De Filippo di fare un grande lavoro. Né la giunta ha perso tempo. Ci sono gli atti che parlano. Non è vero che, come dice il tam-tam negativo, il governo, la maggioranza ha fallito nell’amministrazione. C’è una crisi, è vero, ma è crisi politica, non di governo». Crisi che «non è inefficienza della politica. I fatti ci sono, parlano atti e provvedimenti. E se c’è querelle in consiglio, è solo per la dialettica del dibattito, per un lavoro a volte fin troppo meticoloso». Loro, «continueremo». Sara Lorusso

L’INTERVENTO IL confronto a cui hanno dato vita alcuni esponenti del primo centrosinistra, nell’iniziativa pubblica organizzata dal partito socialista, ha dimostrato plasticamente lo stato di confusione in cui versa il Partito democratico di Basilicata. Gli interventi di Boccia, Colangelo e Luongo infatti, hanno riproposto con forza le divergenze che travagliano il partito di Veltroni, al punto che sembravano appartenere a formazioni politiche diverse e distinte fra loro. In particolare, leggendo il resoconto della stampa, sono rimasto impressionato dalle argomentazione svolte dall’amico Tonio Boccia, che come sempre, è riuscito a stupire gli ascoltatori con un’analisi cruda, rigorosa sulle ragioni della crisi politica in atto e sulle responsabilità dell’attuale classe di governo. Un sistema clientelistico generalizzato, la poca trasparenza nei meccanismi amministrativi della regione, un uso assistenzialistico delle risorse, finalizzato ad alimentare cerchie affaristiche sarebbero, secondo quest’analisi, le cause che hanno portato il Pd al limite dell’implosione e il centrosinistra alla totale paralisi. Ho sempre pensato, e pubblicamente sostenuto, che dopo Verrastro il miglior presidente della Regione sia stato proprio Tonio Boccia. Nonostante una certa inclinazione ad accentrare le funzioni di go-

La “dimenticata” responsabilità del gruppo dirigente del Pd verno e una sorta di provincialismo nel concepire il ruolo della massima istituzione locale è riuscito a dirigere, con autorevolezza e competenza, passaggi delicati e complessi (insediamento Fiat, ricostruzione del dopo terremoto, risorse europee), mettendo al riparo la Regione da fenomeni di corruzione diffusa e da possibili infiltrazioni della malavita organizzata. Questi sentimenti di stima e di amicizia però, non mi impediscono di rilevare che forse bisognava avere il coraggio e l’onestà intellettuale di denunciare prima, come alcuni di noi hanno fatto, pagando con l’isolamento e l’emarginazione politica, lo strapotere delle oligarchie di partito che con metodi di governo assolutamente discrezionali e poco trasparenti hanno sporcato l’immagine e logorato la stessa identità politica e culturale della Basilicata. Fa veramente impressione vedere come, anche quelli che hanno sostenuto e alimentato con il loro silenzio-assenso questo sistema opaco di relazioni politiche e istituzionali, oggi, si ergono a paladini della moralità pubblica e a critici feroci degli amministratori regionali.

La verità è che quando chiamiamo in causa aspetti di questa portata dobbiamo essere consapevoli, per non sembrare disinvolti e superficiali, che solo in pochi possono farlo. Anche chi ha aperto con le dimissioni la difficile crisi regionale non è esento da responsabilità, avendo contribuito non poco a costruire un sistema di comando versato nella mera gestione del potere di apparati e territori e poco incline a produrre innovazioni e processi di autonomia della società, al grado di sviluppo odierno della Regione. C’è dunque un equivoco, un nascondimento della verità, che se non disgelato contribuisce a far avvitare la crisi senza rimedio alcuno. Bisogna dire con chiarezza che gli artefici di quel sistema clientelare e inefficiente, criticato dallo stesso Boccia, non hanno più la credibilità necessaria per tracciare nuove vie di uscita da una crisi aperta quasi come un gioco d’azzardo sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori di questa regione. Nuovi soggetti devono scendere in campo per disincagliare la regione dalla palude nella quale è stata

spinta dall’irresponsabilità del gruppo dirigente del Pd. Non è più il tempo per la sinistra, e per i Socialisti in particolare, per restare a guardare delegando ancora una volta il Partito democratico a trovare una soluzione alla crisi che esso stesso ha determinato. Certo, non è realistico pensare, di superare la situazione attuale senza un ruolo importante del Pd, ma è sicuramente possibile, e a mio avviso necessario, modificare i termini del confronto politico che fino a questo momento ha finito per aggravare, anziché aiutare la ricerca per la soluzione della crisi. Si tratta di creare le condizioni per costringere il Pd a misurarsi con una proposta di governo all’altezza dei problemi della Regione, fuori dalla logica di spartizione e di posizionamenti del ceto politico, su cui si è arenata la barca del governo regionale. A questa proposta può dare un contributo determinante il nuovo Ps, attingendo alla ricchezza della sua esperienza riformista e alla cultura di governo di cui è portatore, ma per essere credibile deve poter contare sull’apporto originale di tutte quelle forze che hanno deciso di investire nella costruzione di un “nuovo centro sinistra storico” in grado di avviare una diversa e più esaltante stagione politica per la Basilicata. On. Vito Gruosso componente Dir. Nazionale PS

POTENZA - In merito alla situazione politica del Pd il consigliere regionale del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli, affida a una nota le proprie considerazioni. «A fare notizia non sono più le cronache politiche delle azioni di governo del centrosinistra, tutto “disimpegnato” a risolvere la crisi istituzionale, ma ex esponenti della vecchia Democrazia cristiana, il senatore a vita Emilio Colombo che lancia appelli all’unità del Partito democratico e l’ex onorevole Tonio Boccia che lancia appelli all'unità “a tavola”». «Autorevole - continua Napoli - l’intervento del senatore Colombo, anche se non condividiamo la reticenza alle elezioni anticipate chieste dall’opposizione per risolvere la crisi, ridicola, poi, la presenza dell’ex onorevole e di tutti i suoi “ex” sulle pagine dei giornali. Cosa può interessare ai lucani degli appuntamenti privati dell’ex onorevole Tonio Boccia che, nella miglior tradizione democristiana, pensa di risolvere tutto con una luculliana mangiata». «Quando ci si riunisce a tavola, anche con degli amici con i quali in passato si è condiviso un percorso politico - sostiene Napoli rimane un fatto strettamente privato e assolutamente legittimo, dare pubblicità a quello che probabilmente l’onorevole Boccia considera un evento, ci fa assolutamente sorridere e anche un po’ pena. E’ evidente - conclude l’esponente della Destra - che spettacolarizzare un evento mondano, con tanto di cuochi al seguito, in un momento di crisi economica, di perdita di posti di lavoro, di grave crisi politica delle istituzioni è cattivo gusto da parte di un autorevole esponente politico che ha trovato il modo peggiore per ritornare al centro delle attenzioni». Solo alcune precisazioni. Innanzitutto la notizia del pranzo a cui l’onorevole Boccia ha invitato i vecchi dirigenti delle giovanili della Dc non è stata diffusa dall’ex presidente della Regione che non ha cercato, quindi, di farsi pubblicità. La notizia è arrivata al cronista da indiscrezioni diverse e che comunque rimarranno segrete. Di più, la politica non si fa solo nelle stanze di palazzo. Spesso è negli incontri informali che si tessono relazioni e reti tra persone: questo vale per il centrosinistra a tavola, come per il centrodestra in occupazione notturna a viale Verrastro. Quanto a noi, siamo fieri di aver cominciato a raccontare lo spazio della politica lucana anche al di fuori del semplice appuntamento istituzionale o facendo capo solo a note stampa.


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Mercoledì 17 dicembre 2008

Gli scandali nel Pd Arrestato il sindaco di Pescara per tangenti: soldi in cambio di favori a imprenditori

La giornata nera dell’Abruzzo Dopo la sconfitta elettorale, arriva un nuovo guaio giudiziario per il partito di ANTONIO ANDREUCCI PESCARA – Se fosse una questione di scaramanzia il Pd abruzzese – che sta vivendo un tremendo travaglio – dovrebbe cancellare dal calendario i giorni 14 e 15: a luglio, il 14, furono arrestati presidente di Giunta, due assessori, capogruppo regionale, segretario alla presidenza; il 15 dicembre ha visto le elezioni anticipate – cominciate il 14 – con il tonfo elettorale – meno 16 punti percentuali – e l'arresto del suo segretario regionale e sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso. In entrambi i casi si tratta di tangenti: sanità e appalti, concorsi e favoritismi a imprenditori (Toto) grandi e piccoli. Se la sconfitta elettorale spinge il PD nazionale a interrogarsi sull'alleanza con Di Pietro, in Abruzzo si tenta di avviare una riflessione che investe anche il rapporto con il potere economico e l’azione amministrativa limpida, tanto invocata dall’alleato ex Pm. Uno stato d’animo che sintetizza bene la presidente regionale del partito (e della Provincia dell’Aquila), Stefania Pezzopane: «La nostra gente è travolta da un’onda di dolore e di rabbia. Alla sconfitta elettorale si è aggiunto

il clamore degli arresti». Un dolore che non viene lenito dalle manifestazioni di solidarietà a D’Alfonso, tra cui quella del neopresidente regionale, Gianni Chiodi (PdL): «Spero che riuscirà a provare la sua estraneità. Un avviso di garanzia è fortemente stigmatizzante nei confronti di un uo-

mo politico che magari, fra 7 anni, sarà assolto, come in Abruzzo è già accaduto». Il vicesindaco di Pescara, Camillo D’Angelo, in una conferenza stampa con la Giunta ha sottolineato: «Non dobbiamo chiedere scusa a nessuno. Abbiamo lavorato nell’interesse dei cittadini, sen-

za riportare a casa nemmeno una penna». Qualche cittadino presente ha invocato il ritorno di D’Alfonso, l’uomo sul quale il partito puntava di più. Ora, invece, da 13 consiglieri e tre sindaci di capoluogo scende rispettivamente a sette e due, con

una grande preoccupazione per la prossima primavera, quando si voterà per il sindaco di Pescara e per le Province, oggi tutte e quattro guidate da persone del Pd. Ma, anche in Abruzzo, più del PdL fa paura l'IdV, salito al 14 per cento puntando proprio sulla questione morale.

LE REAZIONI

Veltroni: «Non abbiamo innovato abbastanza» Il mea culpa del segretario del Partito Democratico. Cautela sull’alleanza con Idv ROMA – Il giorno più lungo di Walter Veltroni (nella foto) si apre con un’analisi impietosa del voto in Abruzzo, che indica la «fuga» di 150mila elettori, aggravata dallo choc per l’arresto del sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso; e prosegue, poche ore dopo, con la richiesta di arresti domiciliari per il deputato lucano Salvatore Margiotta. Non c'è tregua per il leader democratico, ma una sola via d’uscita dalla crisi del partito: «Sento la necessità di fare di più e la responsabilità di non avere reso chiaro ciò che il Pd può essere di nuovo», è il mea culpa di Veltroni che vale anche come avviso a chi è tentato di tornare al passato. L’Abruzzo e gli ultimi arresti non cambiano la rotta che Veltroni aveva intenzione di tracciare nella direzione di venerdì. Cambia semmai l’atteggiamento dei critici interni. In molti, ai vertici del partito, infatti, si vanno convincendo che difficilmente venerdì si potrà arrivare ad una rottura, in particolare da parte

dell’area dalemiana, e quindi non si esclude che alla fine il segretario rinunci a chiedere un voto sulla sua relazione, come continuano a suggerirgli i consiglieri più stretti. Ma, conta o non conta, Veltroni ha intenzione di tirare dritto sull'urgenza di tornare al profilo originario del Pd, «nato – ricorda Goffredo Bettini – per rinnovare la politica» e ora offuscato da scandali, arresti e liti interne tipiche dei partiti simbolo di una vecchia politica. «Ogni volta che il vecchio si aggrappa ai nostri piedi, noi paghiamo un prezzo. Quando invece il Pd è il Pd, i risultati sono venuti», è la convinzione del leader democratico, pronto «a guardare in faccia il risultato particolarmente negativo» del voto ma contrario a «spiegazioni politicistiche». E politicistica è per Veltroni anche una lettura che pone il problema delle alleanze, in primis con Di Pietro, prima del profilo del partito che, e qui il segretario ammette la sua parte di colpa, ancora non si è dispiegato del tutto.

«Con Di Pietro – dice Bettini al termine del coordinamento mattutino – in Abruzzo abbiamo fatto un’alleanza locale e determinatasi in una situazione di emergenza, quindi non è ora di discutere se stiamo con Di Pietro o no, non abbiamo da rompere nulla perchè non abbiamo stabilito alcun matrimonio». Certo c'è parecchia irritazione verso l’ex pm che ieri ha liquidato il Pd come partito «punito perchè nè carne nè pesce». Ma tagliare ora i ponti con l’Idv non è la prima emergenza del Pd che si deve attrezzare alle prossime elezioni in primo luogo rinnovando le classi dirigenti sul territorio e mettendo come regola il divieto di candidatura per chi è indagato. E poi accelerando sul tesseramento che oggi, a quanto si apprende, tocca quota 400mila iscrizioni nell’obiettivo di un milione. «Su tutti i nodi, Veltroni si presenterà venerdì con una proposta chiara. D’altra parte non ho visto in questi mesi emergere una linea alternativa», è la convinzione di Bettini.

Da Firenze a Napoli, diverse le amministrazioni locali coinvolte in questioni giudiziarie

L’inverno “caldo” degli enti locali ROMA – L'arresto di Luciano D’Alfonso, sindaco di Pescara nonchè segretario regionale del Pd, nelle stesse ore in cui il suo partito accusava una dura sconfitta alle regionali abruzzesi, è solo l’ultimo di una serie di vicende che stanno colpendo le amministrazioni locali, sottoposte nelle ultime settimane a particolari tensioni politiche e giudiziarie. L’accusa per D’Alfonso è di aver intascato tangenti in cambio di favori amministrativi: sarebbe l’ulteriore tassello di una questione morale di cui da tempo si dibatte proprio nelle amministrazioni regionali e comunali. Dibattito iniziato proprio in Abruzzo, all’indomani dell’arresto, sempre per tangenti, dell’allora presidente della Regione, Otta-

viano Del Turco, e che ha portato alle elezioni e alla vittoria del centrodestra. È solo di qualche settimana fa la clamorosa protesta pubblica del sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, che si è incatenato ad un palo davanti la sede romana di Repubblica, per protestare contro una cattiva informazione, a suo dire, che lo vedeva coinvolto, falsamente, nell’inchiesta aperta dall procura fiorentina sull'area di Castello di proprietà della Fondiaria-Sai. Inchiesta che vede invece indagato l’assessore comunale alla sicurezza, Graziano Cioni, uno dei candidati alle primarie nel Pd per le prossime elezioni comunali. Un coinvolgimento, il suo, nell’inchiesta su presunte tangenti legate ai lavori di urbanizzazione dell’area, che ha porta-

to alle dimissioni dell’assessore comunale alla casa, Paolo Coggiolo del Pdci. Ed anche le stesse modalità di svolgimento delle primarie nel centrosinistra per indicare il prossimo candidato al comune, sono state modificate, passando da primarie del Pd a primarie di coalizione. Ed è dell’altro ieri la netta presa di posizione del sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, di fronte alle indiscrezioni che annunciano una bufera giudiziaria sulla sua giunta. “Ho le mani candide» ha affermato in pieno consiglio comunale, durante la verifica politica. Niente dimissioni, quindi, «non fuggo», ha ribadito la Jervolino: del resto «ciò che ha sempre caratterizzato il mio lavoro è il rispetto della legalità, con le mani candide, con l’assenza di

clientele, con la più ampia trasparenza». Una giunta quella napoletana, colpita dal suicidio dell’assessore Nugnez, coinvolto nelle indagini sui disordini di Pianura. Sempre in Campania, il Gup del tribunale di Salerno, la scorsa settimana, ha invece rinviato a giudizio il sindaco Vincenzo De Luca, il suo predecessore Mario De Biase, gli ex assessori comunali, Franco Mari e Mariano Mucio, il presidente dell’Asi Felice Marotta, alcuni industriali provenienti dal nord Italia e diversi tecnici comunali. In tutto sono quarantotto le persone rinviate a giudizio in relazione all’inchiesta, cominciata alla fine degli anni '90, sulla realizzazione del parco marino a tema, il cosiddetto Sea Park.

Rosa Russo Iervolino


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Mercoledì 17 dicembre 2008

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La crisi dell’economia La mossa della Federal Reserve sembra richiedere una risposta della Banca centrale europea

In questo modo si spera di stimolare l’economia con operazioni di mercato aperto

Usa, il denaro costa zero La Fed azzera i tassi. Decisione storica anche se limitata nel tempo NEW YORK – Il costo del denaro negli Stati Uniti scende virtualmente allo zero. Con una mossa senza precedenti la Fed ha fissato per il tasso di riferimento una forchetta compresa fra lo 0 e lo 0,25%, tagliando di fatto più dello 0,75% previsto dagli analisti. La decisione storica, che porta i tassi americani al livello più basso del mondo, sembra ora richiedere una risposta quasi obbligata da parte della Banca Centrale Europea, che si pronuncerà all’inizio di gennaio. L'annuncio della Fed spinge l’euro, con il dollaro che scivola ai minimi degli ultimi due mesi. La Fed, che ha optato all’“unanimità» per una soluzione più articolata rispetto al solo taglio dei tassi, ha precisato che il livello in pratica azzerato del costo del denaro continuerà a sussistere per «qualche tempo» in considerazione della gravità della situazione dell’economia. «Dall’ultimo meeting le condizioni del mercato del lavoro sono deteriorate e i dati disponibili sui consumi, gli investimenti e la produzione industriale sono calati. I mercati finanziari resta-

Giù il costo del denaro

no in tensione e le condizioni del credito si sono strette. Complessivamente le prospettive per l’attività economica si sono ulteriormente indebolite», sottolinea la banca centrale americana nel comunicato in cui spiega la propria decisione di abbassare il costo del denaro ai minimi di sempre, in una forchetta compresa lo 0 e lo 0,25%, a seconda delle necessità che si presenteranno.

La soluzione scelta offre alla Fed una maggiore flessibilità rispetto a un secco taglio dei fed funds. Per sostenere l’economia in difficoltà la Fed «utilizzerà tutti gli strumenti a disposizione e mantenere la stabilità dei prezzi». Oltre alla classica politica monetaria di azione sui tassi, la Fed conta di «stimolare l’economia attraverso operazioni a mercato aperto e altre

misure che manterranno il bilancio a livelli elevati». In particolare la banca centrale continuerà a sostenere i mercati finanziari attraverso il riacquisto di emissioni in grande quantità, riferite sia al debito delle agenzie governative che operano nel settore immobiliare che più in generale a securities ancorate a questo stesso comparto. La Fed ha anche annunciato di stare valutando la possibilità di acquistare dei buoni del Tesoro a lungo termine: una soluzione, questa, simile all’azione adottata dal governo giapponese negli anni '90. Si tratterebbe infatti di applicare la cosiddetta politica di 'quantitative easing' per combattere da un lato la recessione e dall’altro la deflazione. E proprio il rischio deflazione è tornato alla ribalta nelle ultime ore in seguito alla diffusione dell’andamento dell’inflazione: in novembre il tasso è sceso dell’1,7% su base mensile, segnando un incremento dell’1,1% su base annua. Il calo mensile rappresenta un record storico.

Marcegaglia: «A rischio 600.000 posti di lavoro»

Confindustria chiede nuove misure di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Imprese, sindacati e forze politiche tutti uniti contro la crisi economica che si aggrava. Mentre l'onda lunga della recessione si allunga sul 2009, Emma Marcegaglia chiama alla mobilitazione generale per far fronte ad un momento difficile. "Chiediamo al governo di convocare un tavolo a cui partecipino tutte le forze politiche e sociali per dare risposte concrete ai cittadini". Il presidente della Confindustria lancia la sua proposta per sbloccare l'impasse. La gravità della congiuntura, che "è molto dura e incerta", impone di superare ogni divisione per dare il via ad una fase di consultazioni con l'obiettivo di "restituire fiducia ai cittadini e alle imprese". Ma, dopo aver tastato il polso alla situazione economica, la ricetta è obbligata. Secondo Marcegaglia, occorrerà intervenire riducendo la spesa pubblica improduttiva e rimettendo mano alla riforma delle pensioni per trovare più soldi per chi ha perso il lavoro. E c'è accordo con il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne: "Non si possono accantonare questi temi affermando che non sono ora una priorità".

I dati del Centro Studi di Confindustria, resi noti ieri, sono da brivido. L'Italia vivrà un biennio di recessione: il pil scenderà dello 0,5% quest'anno e dell'1,3% il prossimo con la ripresa che inizierà a farsi sentire alla fine del 2010. Il deficit si aggraverà dal 2,6 al 3,3% ed aumenterà la

disoccupazione: nella fase più acuta si perderanno 600mila posti con un picco massimo nell'industria. L'unica nota positiva è il crollo dell'inflazione dal 3,4 all'1,7% grazie al tonfo del prezzo del petrolio. Per garantire la pace sociale oltre ai fondi aggiuntivi per gli ammortizzatori sociali serve un intervento più deciso sui crediti nei confronti della Pubblica amministrazione e l'attuazione del provvedimento sulla sottoscrizione di obbligazioni da parte del Tesoro nelle banche. Altro tema le infrastrutture: vanno aperti immediatamente i cantieri delle opere già avviate. E poi è importante finanziare la ricerca visto che - sottolinea Marcegaglia "nelle ultime settimane il credito si è ristretto e c'è molta difficoltà di accesso da parte delle imprese". Un grido d'allarme respinto al mittente dal presidente dell'Abi, Corrado Faissola: "L'erogazione alle imprese è molto elevata e non ha risentito, se non molto marginalmente, del calo degli investimenti". Da Hong Kong, dove ha presieduto la riunione del Financial Stability Forum, anche il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, incalza il governo a fare di più. "È necessario un nuovo pacchetto di misure fiscali, monetarie e normativo".

LE PROPOSTE

Tremonti scommette sui fondi Ue

Giulio Tremonti

di ANDREA LONGO ROMA - Un segnale forte. Nuove risorse dai fondi Ue da destinare agli ammortizzatori sociali e all'occupazione, che sarà il punto critico del 2009. Più investimenti per le infrastrutture. No invece ad una manovra da 16 miliardi per fronteggiare la crisi economica. Dopo il richiamo del presidente Napolitano e nel giorno in cui la Confindustria ha lanciato l'allarme recessione e il governatore Draghi ha sollecitato nuove misure anticrisi, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha incontrato il ministro ombra del Pd. Ha ascoltato la ricetta in cinque punti dei democratici, che chiedono una manovra coraggiosa, anche se non temeraria, che sposti un punto di Pil. "Se Tremonti dice che i soldi non ci sono aveva detto Bersani all'assemblea parlamentare del Pd - noi gli diremo 'i soldi li trovi', perché non possiamo lasciare per strada migliaia di persone". Il ministro ombra dell'Economia ha spiegato al suo 'omologo' che più consistenti risorse - rispetto a misure che Veltroni ha definito 'pannicelli caldi' vanno destinate ai salari, alla Cig, alle piccole e medie imprese e al Sud. Tremonti ha subito sbarrato la strada ad investimenti tanto onerosi per il deficit italiano. E non ha indicato le cifre dei fondi di coesione da destinare al lavoro e soprattutto alla Cig. Il dialogo è comin-

ciato e andrà avanti. Ci saranno altri incontri, anche se ieri su molti punti le posizioni - ha confermato Bersani - "le opinioni sono e rimangono diverse". Il ministro del Pd aveva anticipato l'intenzione di parlare con il titolare di Via XX Settembre non per litigare sulla crisi, "ma con l'animo di chi vuole cooperare per trovare soluzioni". Perché i 40 euro della social card, ovvero le misure 'compassionevoli', non bastano. E ha chiesto al governo di "uscire dal conformismo" del dibattito che evita di tematizzare la gravità della crisi, con l'ammissione anche da parte dell'esecutivo che la Finanziaria di luglio non era centrata". Nonostante i no che Bersani ha incassato il ministro dell'Economia ha sottolineato l'importanza del dialogo con l'opposizione "nell'interesse del Paese". Il Pd incalza dunque il governo con l'obiettivo di rilanciare misure bipartisan. Entra nel vivo del dibattito sul rafforzamento del decreto anticrisi, all'esame delle Commissioni bilancio e finanze della Camera, sul quale sono piovuti 1.300 emendamenti. Tremonti ha assicurato che il governo è disposto ad accogliere anche le richieste dell'opposizione.Lo snodo cruciale resta il vertice di maggioranza fissato per oggi, in occasione del quale dovrebbe essere pronto il quadro contabile cui stanno lavorando i tecnici del Tesoro.


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Mercoledì 17 dicembre 2008

CARTOLINA DA CAMBRID DI UN’ECONOMIA SANA

GIU’ LE MANI DALLA BUONA SANITA’

di MAURO ARMANDO TITA APPROFITTO di questo momento per scriverti. Certe volte le giornate sono molto intense. In altre riesco a recuperare al lavoro un po’ di tempo. Come adesso. Ed approfitto per scrivere ad una serie di amici. Come sai da Aprile scorso mi sono trasferito a Cambridge e anche se l'inverno ormai e' arrivato continuo a essere entusiasta della città. A dire il vero me la godo alla mattina e alla sera quando mi faccio i miei 4,5+4,5=9 km in bicicletta sotto ogni tempo ed il fine settimana. Nei giorni feriali sto in ufficio le mie 10-12 ore o in giro al momento in Europa. Per quanto riguarda la crisi poiché non percepisco ancor un reddito non mi sta toccando. Diciamo che forse tocca meno le imprese che sono nella fase di sviluppare un prodotto e di più quelle che sono nella fase di vendita (mi riferisco alle giovani aziende come Cambridge). Qui a Cambridge ogni mattina mi sveglio e alla radio inglese danno l’annuncio di migliaia di posti di lavoro persi in Italia e in particolare in Basilcata. Leggo sui giornali online solo che il maggiore problema e’ il cdm della Rai o la tassa su SKY. C’e’ qualcosa che stona e purtroppo sta condannando l’Italia ad una marginalità internazionale pur avendo i numeri per riuscire. Sono stato ad un convegno lo scorso venerdì ed e' stato presentata l’Italia come l’unico paese dove l’energia elettrica prodotta dal solare ha un costo competitivo se immessa in rete. Gia’oggi!!. Se pensi che in Germania sul solare hanno costruito una nuova economia e con Obama ci sarà un’iniezione di miliardi sul versante delle energie rinnovabili e dell’efficientamento delle apparecchiature, che e’ il focus di Cambridge, io dovrei aspettare in Italia iniziative massicce su questo fronte. Invece come al solito gli interessi di pochi sono l’unica preoccupazione della maggioranza politica nazionale e locale. Nel lavoro ho approfondito il tema del riscaldamento globale e gli effetti che avrà sulla terra tra nemmeno 10-20 anni se non si prendono misure a livello mondiale per attenuare l’emissione di anidride carbonica. E’ ormai un fatto: il pianeta terra tra nemmeno 40-50 anni non sarà più quello che l’umanità ha conosciuto negli ultimi 3 milioni di anni. I nostri figli/nipoti dovranno confrontarsi con un pianeta alla ricerca di un nuovo punto di equilibrio alla sua superficie. Forse anche noi due, ammesso di vivere abbastanza, saremmo testimoni di questo inizio di viaggio verso l’ignoto. Viaggio che richiede oggi azioni urgenti per evitare di rendere completamente incontrollabile il punto di atterraggio. La nostra tecnologia, se provata su larga scala, sarà un piccolo contributo a controllare dove il pianeta’ si dirigerà. Non sono ancora pagato, lavoro molto e soprattutto, il livello di stress e’ alto, ma almeno ho questa consolazione. Un giorno i mie nipoti, spero, pensino allo zio come qualcuno che ha cercato di contribuire alla risoluzione del problema. Riuscito, non so, ma almeno ci ho provato. Ed ecco che proprio mentre approfondivo la tematica del riscaldamento globale, leggo sui giornali italiani su internet che invece gli aspetti più deleteri dell’egoismo e della cupidigia la fanno da padroni e anche impegni presi dall’Italia in sede europea vengono rimessi in discussione. Condannando il paese all’arretratezza economica e culturale. Purtroppo a leggere i giornali online non esce bene la nostra Basilicata. Fino a quando si continuerà a misurare l’importanza di un azienda con i metri quadrati di occupazione di suolo, non siamo messi bene. Nel mio post-scriptum della scorsa mail ti dicevo come nel mondo gli incubatori in maniera attiva cercano di rilocare nel loro territorio (Califroni, Svezia) aziende innovative. Potenza che fa? Aspetta che ci siano solo idee che escono dal'Università? Nella relazione tra accademia e mondo dell’impresa ti invio un articolo della BBC, che bisognerebbe forse fare leggere a qualche zelante prof che ha dimenticato quale sia la sua vera missione. Un mio caro amico di Torino da un anno si e' trasferito per lavoro ad Amsterdam, e non per motivi personali ma perché a Torino non riusciva a sbarcare il lunario pur essendo ingegnere e pur gestendo progetti importanti con consulenti sotto di lui etc.. Ora lavora in un’azienda leader mondiali della TV via cavo e fa l’architetto di sistemi informatici. Quando sul lavoro ha riferito che 300 ingegneri di Motorola erano a spasso a Torino, i suoi capi gli hanno detto di inviare subito il profilo per alcuni posti da ingegnere. «Se sono come te li assumiamo subito», hanno commentato. Ha chiesto quindi ad una sua amica di mettere nella bacheca di Motorola questi annunci (tieni conto in Olanda il primo 30% del tuo stipendio non e’ tassato se sei un lavoratore qualificato e gli stipendi lordi sono anche un 50 per cento più alti che in Italia, il costo della vita e' forse anche più basso. Quindi riesci a campare alla grande quando a Torino con 2000 euro ce la fai appena). Risultato? Nessuno si e' fatto vivo, nessuno ma neanche per chiedere informazioni. Tanto c’e' Reply...E’purtroppo un riso amaro quello che mi viene da fare. Scusa l’introduzione ma volevo condividere con te questi pensieri sull’Italia osservata da lontano e magari avere elementi di speranza. Al momento mi viene da scrivere che la fantasia e l'innovazione non abitano le stanze del potere italiane. Ora ti racconto un po' di più di Cambridge. Stiamo avanzando sia tecnicamente sia commercialmente. Per quanto riguarda il business developemnt ed il marketing, che sono gli ambiti che sovraintendo, bisogna impegnarsi ma con la fantasia, la pazienza e la caparbietà siamo riusciti fino ad ora a portare a casa progetti di cosviluppo e soldi. Questa esperienza e' anche un modo per valutare come nei vari paesi del mondo si affronta la sfida dell'innovazione (by the way, uno dei temi che tratterò in un intervento a Londra in una scuola di MBA a Londra a metà febbraio dove sono stato invitato a parlare) e purtroppo devo dire che permette anche di valutare il grado di managerialità delle imprese e dei "giovani" manager italiani. Un Caro saluto a te e alla tua famiglia. Lettera firmata

di DONATO VERTONE

Altro che mala sanità Neuroradiologia: «I nostri angeli» di SABATINO LUCENTE* CARO Direttore, ho letto l’articolo pubblicato sul giornale da Lei diretto il giorno 10 dicembre a pagina 16 dal titolo “San Carlo tra luci ed ombre” che mi ha colpito sin dal sottotitolo:” E si apre la discussione sui decessi in Neuroradiologia”. L’interesse deriva dal fatto che io tre anni fa sono stato un paziente proprio di quel reparto. Ho letto l’articolo, dicevo, e l'ho anche riletto, più volte. Se oggi sono qua a scrivere lo devo proprio alla grande professionalità di due dei medici nominati sia pur con differenti giudizi nel pezzo a firma Gianfranco Gallo: il dottor Domenico Mecca e il dottor Giuseppe Nacci. E’ solo grazie a loro che nel giro di un paio d’ore nel gennaio del 2006 mi è stato prima diagnosticato e poi risolto un aneurisma al cervello con una tecnica non invasiva, modernissima, quella della embolizzazione in angioscopia, che non mi ha lasciato segni visibili e che soprattutto mi ha consentito entro pochissime settimane, di ritornare a condurre la mia vita di sempre. Mi ha colpito in maniera più che positiva la grande umanità e la grande professionalità che i due dottori, ma anche tutto il personale del reparto di neuroradiologia, hanno avuto modo di dimostrare in ogni momento ed in ogni occasione: «E poi parlano di malasanità…», era il mio pensiero ricorrente. Il dottor Nacci lo rivedo ormai ogni sei mesi per i relativi controlli, per me è come uno di famiglia, visto - e, mi creda, non esagero - che mi ha

praticamente ridato la vita. Ed ho anche la presunzione di pensare di non essere il solo a dovergli tutto questo. Mia moglie stessa, quando si parla di lui, lo definisce “il nostro angelo”. Di fronte a queste cose mi chiedo che senso abbia nell’articolo in questione, parlare di numeri che giustificano o meno la sopravvivenza al San Carlo di un reparto come quello di Neuroradiologia: serve a salvare vite umane, e questo per me basta perché continui a svolgere la sua opera. Se poi voglio maliziosamente riportare tutta la questione a fattori esclusivamente di opportunità politiche o professionali, allora si abbia il coraggio di dire che sono questi i veri motivi, e non si getti discredito su una struttura e sui professionisti che la guidano dirigendola sempre più verso modelli di eccellenza. Si abbia il coraggio di dire che probabilmente altre opportunità e non l’operato del dottor Nacci e dei suoi collaboratori, sono alla base dell’ipotizzato affidamento del servizio di Neuroradiologia a strutture convenzionate. Non bastano voci di corridoi su presunti decessi in un reparto per decretarne l’abolizione né a creare falsi allarmi dalle pagine di un giornale. La ringrazio per l’ospitalità. *Già sindaco di Tito dal 1990 al 1995, vice presidente della Comunità Montana del Melandro dal 1996 al 1999 nonché elettore degli attuali designatori dei dirigenti degli ospedali.

Con Chiodi un nuovo impegno per la politica L’ELEZIONE di Gianni Chiodi a governatore dell’Abruzzo rafforza l’impegno che vede protagonisti settori del Governo Berlusconi e del Pdl per il rilancio di un nuovo corso per il Sud che passa, innanzitutto, attraverso il ricambio delle classi dirigenti delle Regioni meridionali. Ho inviato a Chiodi un messaggio di auguri, esprimendo l’auspicio di “una più forte cooperazione istituzionale tra le due Regioni, entrambe alle prese con i problemi del superamento della crisi economico-produttiva ed occupazionale e con il più efficace utilizzo dei fondi comunitari. “La cosiddetta questione meridionale presenta aspetti e caratteristiche inedite rispetto al passato e necessita, innanzitutto, del superamento di interpretazioni retoriche e di ricette che si sono rivelate ampiamente superate. Tra le strade da percorrere c’è

una nuova intesa da ricercare tra le Giunte e i Consigli delle Regioni meridionali finalizzata a definire un tavolo unico di confronto con il Governo e i Ministri interessati e ad accrescere il dialogo sui temi del federalismo e delle riforme istituzionali. Una strategia comune che aiuti a vincere localismo e campanilismo per dare prospettive di sviluppo lungo quella che una volta veniva definita l’asse tirrenicoadriatica che vede la nostra Regione in un ruolo di cerniera per infrastrutture, specie viarie, da completare. Anche rispetto ai rapporti con l’Ue sono certo che le Regioni del Sud insieme possano avere un peso maggiore tenuto conto che il problema della quantità delle risorse viaggia di pari passo con quello della celerità e dell’efficienza della spesa. Franco Mattia

CI sono persone a cui auguri tutto il bene del mondo. Persone a cui vuoi bene e basta, perché se lo meritano. Una di questa è il primario Giuseppe Nacci. Io sono debitore a Pino Nacci. Gli devo la vita. Non è un modo di dire. Non è un’esagerazione. Ho subito un aneurisma al cervello qualche anno fa. Era una situazione disperata. Non c’erano molte speranze. Ma grazie al dottor Nacci oggi sono qui, posso abbracciare i miei figli, vivo la mia vita in maniera normale con grande entusiasmo. E devo questo a “Pino” Nacci. Sono stato salvato attraverso un’operazione complicatissima mi hanno spiegato dopo. Un’operazione che sanno fare poche persone in Italia, mi hanno spiegato ancora. Per questo non posso non esprimere gratitudine a Pino Nacci anche per la fase post operatoria. Ogni giorno era al mio capezzale, anche se ero stato trasferito in un altro reparto. Non lo ha fatto solo con me. Ogni giorno controllava tutti i “suoi” pazienti. In pratica il dottor Nacci prima mi ha salvato e poi mi ha accompagnato quasi all’uscita dell’ospedale. E oggi quando lo rincontro casualmente, sono sorrisi e strette di mano sincere. Per questo sono rimasto davvero sorpreso dal leggere sul vostro giornale l'intervista di alcuni giorni scritta da Gallo in cui si parla del reparto di Neuroradiologia come un luogo dove si “muore”. Mi è venuto in mente il dottor Nacci, piegato sulla scrivania a studiare sempre e a lavorare fino a notte tarda. Mi sono immaginato Pino Nacci che leggeva il vostro giornale. Ho immaginato il suo stupore e la sua amarezza. A rattristato molto anche me. Ma la verità è che io non sono morto. E così come me tante altre persone nelle mie stesse condizioni. E lo devo alla perizia di Pino Nacci, non ad altri. Non so perché sul Quotidiano si parla del reparto di Nacci come di un luogo dove si muore. Certo è che non è un reparto normale. Io sono stato operato di un grave aunerisma, non di un appendicite. Ma per quello mi riguarda e per la gratitudine che mi sento di manifestare al mio “salvatore” dico che io non sono morto. E ci sono tanti che sono stati salvati al San Carlo e che devono la vita a Nacci. Alcuni li conosco. Io, la mia famiglia e le persone a me care non smetteremo mai di ringraziare l'uomo che mi ha rimesso in piedi e chi mi ha restituito alla mia famiglia e ai miei amici. Prego per questo la spettabile redazione del Quotidiano di pubblicare questa mia lettera. Sono certo che oggi Nacci sarà triste per quell'articolo. Alle brave persone capita di scontrasi con la cattiveria di qualcuno o peggio con interessi che non hanno nulla a che vedere con la salute delle persone.


Mercoledì 17 dicembre 2008

OBAMA E IL TERRORISMO ISLAMICO di F. BOCHICCHIO DI GRANDE rilevanza si rivela l’interrogativo sulla portata del feroce attacco terrorista a Mombay, se isolato e comunque limitato alle peculiarità dell’India ed al rapporto con il Pakistan, o se invece rientrante in una più ampia strategia del terrorismo islamico. Certamente, la gravità dell'episodio induce alla massima prudenza e quindi ad evitare conclusioni apodittiche od anche generalizzazioni, ma qualche ragionamento preliminare può essere già effettuato, soprattutto in contrasto con la prese di posizione di chi (in Italia Galli della Loggia e Panebianco) tenta di utilizzare tale episodio per gettare un allarme generalizzato nei confronti dell'Islam e per invitare l'Occidente a tenere alta la guardia e in particolare per invitare Obama a adottare una linea di politica estera non dissimile da quella di Bush. Non si ha alcuna difficoltà ad ammettere che non sarebbe affatto sorprendente se l'episodio rientrasse in un progetto più ampio: poco prima delle penultime elezioni, un proclama delle organizzazioni terroristiche islamiche contro Bush e la sua rielezione costituì un elemento decisivo per far spaventare l'elettorato, ancora in bilico tra lo stesso Bush e Kerry, e per farlo pendere a favore del primo, e quel proclama non fu casuale. E' un luogo comune che il terrorismo islamico, al pari di qualsiasi altro terrorismo, preferisca un Presidente debole e aperto al dialogo - e la retorica bellicista e militarista tende a far coincidere le due posizioni, invece ben distinte - rispetto ad uno forte e reattivo, mentre è vero l'esatto contrario: il terrorismo non mira ad una sconfitta dell'avversario a breve, in quanto sa che la vittoria non può che venire da una radicalizzazione del conflitto e dal prolungamento dello stesso, soli fattori che possono provocare un sommovimento delle masse in senso favorevole al terrorismo. E non è un caso che la guerra all'Iraq decisa da Bush - che adesso ha gioiosamente ammesso che le prove addotte contro l'Iraq erano inconsistenti - abbia rafforzato il terrorismo, isolato dopo l'attentato dell'11 settembre. Solo una politica estera americana unilaterale, aggressiva e militarista, può compattare l'Islam sotto la bandiera della violenza e dello scontro con l'Occidente, obiettivi del terrorismo islamico. E' quindi realistico che il terrorismo islamico abbia voluto lanciare un segnale ben preciso nei confronti del neo-Presidente Obama, per spingerlo o comunque prepararlo a reazioni militari e in ogni caso a abbandonare le proprie posizioni di dialogo e di non aggressività. Se ciò sarà confermato, e vi sarà un rinvigorimento del terrorismo, forte sarà la tentazione di spingere Obama a seguire le orme di Bush, in un'ottica di continuità, continuità ritenuta inevitabile di fronte alle minacce dall'esterno: il punto, come sopra visto, viene sollevato già adesso, ma è mal posto, in quanto realizza un'indebita commistione di piani. Di fronte all'aggressione esterna, la reazione è del tutto legittima ed il pacifismo “senza se” e “senza ma” è una posizione nobile ma priva di capacità di traduzione in politica concre-

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LUCANIA, MISERIA GUERRA TRA PROCURE E RASSEGNAZIONE «CORAGGIO PRESIDENTE» di FRANCESCO CURATELLA

CURATE la vostra salute. Voi state benissimo, ma lei è gravemente malata, mentre l’anima è già volata via. La crisi che ingombe non solo l’Italia, ma anche nel mondo, questa può essere una occasione favorevole per poter fare una Grande Lucania. Per riempire la Lucania bisogna fare Melfi e Lagonegro Province. La politica dice fin dal lontano 1866 che non ci sono soldi, questa è una vecchia scusa, per esempio: i fondi europei le royaltes del petrolio e dell’acqua, spariscono nel ventre molle del capoluogo di Regione autentico mostro che divora tonnellate di euro. Più si perde tempo e tanto più la ricca Lucania si impoverisce. La città di Reggio Calabria spenderà 50.000.000 milioni di euro per fare la città sul mare denominata “Museo del Mediterraneo” progettato da ZahahHadid per il Waerfrant. La città di Milano sta realizzando la “Città della Moda Mondiale” con una spesa di 21.000.000 milioni di euro per poter camminare a passo con i tempi. Il ponte della Sicilia sarà costruito entro il 2013 con una spesa di svariati milioni di euro. La strada dei Tre mari “Tirreno-Jonio-Adriatica” che collegherà la Campania-La Lucania e la Puglia si spenderanno circa 20 milioni di euro. La Regione Puglia per il petrolio natalizio spenderà 6.000.000 milioni di euro a giochi equestri e balletti in piazza per far divertire la gente che cerca lavoro..? La Lucania quanti soldi spende ogni anno per manifestazioni inutili, senza ricavarne nulla, solo per motivi politici ed è diventata la regione come Sodoma e Gomorra. Moneta fa moneta e miseria fa miseria. La gente continua a votare perché ignora la politica. I prodotti lucani sono sempre in crisi perché non ci sono lucani che possono consumare. Ogni anno la Lucania perde 400 mila consumatori. Dove sono andati a finire i diritti dei cittadini in Lucania…? Se per un semplice certificato bisogna rivolgersi al politico di turno? I globuli rossi sono stati creati separati da quelli bianchi. Quando si stava peggio ognuno il divertimento se lo inventava..

Oggi per fare la Grande Lucania è necessario che si facciano Melfi e Lagonegro Provincia. Se in Lucani la politica non investe nella costruzione di grandi opere per attirare l'attenzione del mondo degli industriali privati non verranno mai a ripopolare e a creare lavoro. Valutando: le due nuove province Lagonegro diventerebbe il centro di sviluppo del sud della Lucania e del Cilento, mentre Melfi diventerebbe il centro del Nord della Lucania e migliorerebbe anche i paesi abbandonati al loro destino, dell'ofantinoAvellinese e Foggiano. Se i governi regionali e nazionali ritardano ancora nel creare queste due realtà la Lucania rischia di scomparire per spopolamento e srà divisa in tre parti. Per fare le due nuove provincie, basta togliere tutti gli inutili onorevoli a vita, tutti i porta borse e diminuire almeno di 200 gli onorevoli nel parlamento di Roma. Oggi anche il più piccolo imprenditore lucano non investe più perché la Basilicata con la politica sbagliata di programmazione ristretta è diventata di circa 500.000mila lucani. Lo spopolamento costringe alla restrizione perciò non è la crisi monetaria che fa paura, ma è la politica che non ha iniziative di aperture verso il futuro. Oggi la politica lucana essendo in crisi crea fiducia proprio nel popolino e così tutto rimane fermo e nella rassegnazione. E' impensabile che la Bretella Oraziana il quinto lotto che dovrebbe collegare Rionero con Lavello Sata dopo circa venti anni è ancora nel cassetto dei ricordi. La politica lucana ha trasformato i lucani da un popolo di formiche in cicale. Può sembrare strano, ma una volta realizzate le due nuove provincie raramente la Lucani sarà una Regione del sud dell'Italia dove tutti potranno venire ad investire e certamente potremmo dire che la ripresa dell'economia italiana parte della Basilicata. Se queste realtà erano state realizzate fin dal 1966 oggi la Lucania avrebbe avuta una popolazione superiore a 2.000.000 di abitanti e si poteva chiamare veramente a regione più felice d’Italia.

ta, in quanto nient'altro significherebbe che il disarmo di fronte alla violenza altrui. Il problema è quindi rappresentato non dalla risposta energica alla violenza ed all'aggressione, ma dalla legittimità di tale risposta, che sia quindi conforme al diritto internazionale e si inserisca in un apolitica estera non unilaterale. Pertanto, Obama non deve mai seguire le orme di Bush, che - solo per citare alcuni casi - ha violato sistematicamente il diritto internazionale, ed è stato responsabile di una guerra del tutto ingiusta quale quella all'Iraq e del ricorso sistematico - ed addirittura consentito da una legge dallo stesso introdotta- alla tortura.Ma una risposta armata, pur come detto legittima, all'aggressione del terrorismo islamico, esporrebbe Obama al sospetto che in effetti non vi sia di-

scontinuità rispetto alla politica di Bush: è un problema non di contenuti ma di legittimazione di fronte all'opinione pubblica internazionale ed al mondo islamico. Obama, per acquisire legittimazione, si deve porre nel senso di totale discontinuità ed evitare ogni atteggiamento unilaterale: costituisce pertanto per lui un vero e proprio obbligo politico la soluzione della questione palestinese, con la formazione di due Stati, il ritiro di Israele entro i confini in essere prima della guerra del 1967, e la coesistenza di entrambi gli Stati in Gerusalemme. Al diritto internazionale si deve ricorrere per reagire alla violenza illecita, ma si deve ricorrere anche per sanare una situazione ingiusta , quale quella attualmente in essere in Palestina. studiobochicchio@legalebochicchio.it

IL Presidente della Repubblica onorevole Giorgio Napoletano è intervenuto recentemente - dopo il vergognoso attacco della Procura della Repubblica di Catanzaro, per reazione a quella di Salerno - e per tanti altri episodi di corruzione anche nel centro-sinistra sulla questione morale. Così con tale ammonimento ha tentato di sferzare un po’ tutti: politici, partiti, istituzioni, amministratori pubblici e privati per la riscoperta della retta via del rispetto dei valori, della correttezza e della morale. Troppo tardi e forse mal posto il tema. Il nostro Signor Presidente se ne accorge solo ora che il Paese dopo tangentopoli sta sprofondando nella dissoluzione per la immoralità diffusa che si sta allargando a macchia d’olio. Possibile che gli sia arrivato all’orecchio solo ora l’episodio un po’ fantasioso e forse già stereotipato che talvolta racchiude bene lo sviluppo del malaffare? Due amici, onorevoli ministri, si invitano nelle loro sontuose ville per stringere con un pranzo migliori rapporti. L’invitato rimane meravigliato della sontuosità della villa del collega e gli chiede: «Mi sai dire come hai fatto per realizzare questa pregiata opera?». L’ospite gli fa: «Vieni, vieni sulla veranda e gli indica una immensa costruzione. E’ l’ospedale». «Beh», gli fa l’amico, «E questo che significa?». Di rimando la risposta: «Sai basta arrangiarsi….». A distanza di qualche tempo si scambiano le cortesie. L’onorevole invitato rimane impietrito per quel paradiso del collega e per sciogliere la curiosità gli chiede: «E tu come hai fatto?». «Vieni, vieni sul terrazzo gli fa e gli addita un percorso tra due monti. Lo vedi quel lungo ponte?», «No, gli risponde, il curioso ospite». Di rimando il collega ministro gli fa: «Beh, sai, occorre arrangiarsi». Bene, anzi male. Questo era in linea di massima lo schema, effetto inciuci - intrallazzi - complicità, tra politica, impresa e magistratura che il p.m. Luigi De Magistris aveva cercato, prove alla mano, di sconfiggere mediante le note inchieste Why Not - Poseidone e Toghe Lucane, e rappresentare l'accusa nei relativi giudizi penali. Ma gli intoccabili con i poteri forti avevano ottenuto, come per il caso Clementina Forleo, la punizione del giudice inquirente mediante sommario processo (sotto l'influenza mediatico-politica) con il trasferimento e la revoca della conclusione indagini. La Procura della Repubblica di Salerno - competente per territorio - aveva scava-

to in profondità sulla materia - oggetto di denunce/querele antecedenti alla censura di De Magistris - e, visto che gli atti da Catanzaro non pervenivano (perché da insabbiare), si è mossa con il sequestro. Così il Capo della Procura di Salerno Luigi Apicella avrebbe ottenuto uno scontro violento e inusitato con il procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli che, ai tempi di Mastella, andò a sostituire il Capo della Procura Lombardo finito nell'inchiesta Why Not di De Magistris. Malissimo che si consenta di amministrare così la (in) giustizia. Capi, capetti, grandi capi possono utilizzare tutti le armi per impedire che qualche giovane magistrato di assalto possa compiere il proprio dovere. Vanno scoperti questi reati di malaffare e puniti severamente. E' la Giustizia che va applicata, Sig. Presidente. Una lezione di morale non ha senso se l'impianto politico/istituzionale/amministrativo è affetto da metastasi. Difatti, dopo Tangentopoli e con l'avvento del querulo teatrante Berlusconi, che ha convinto tutti o la maggior parte degli italiani che “si può fare”, con la modifica di leggi ad personam, inventando di essere un perseguitato da i media e dalla magistratura, che se tende a processarlo è tutta di sinistra, è evidente che si sia radicato il convincimento che la morale sia un optional. Bando alle chiacchiere, On.le Presidente Napoletano. Insista acchè il Parlamento riveda il reato di falso in bilancio e che vengano revocati i vari lodo: Schifani, Pecorella e ora il lodo Angelino Alfano per l'immunità dai reati comuni. E che la smetta il centro-destra dei furbi di attribuire all'effetto applicazione della legge - uguale per tutti - la dizione di giustizialismo. Veda, Sig. Presidente della Repubblica, la Spagna ha reintrodotto il reato di corruzione anche nel settore privato (Il Sole 24 ore del 15/11/2008). Noi depenalizziamo. E occorre agire, diversamente rimarranno solo delle belle parole i richiami alla morale, quando si continuerà a perpetrare reati finanziari, contro il patrimonio, di malversazione, di truffa, di mazzette, di corruzione e di falso. Più coraggio Sig. Presidente Napolitano se davvero vuole bene al Paese Italia. Perché solo se funziona la Giustizia, funzionerà bene tutta la pubblica amministrazione. Le leggi ci sono. Facciamole applicare senza cincischiare. Saremo tutti più sereni e certamente si vivrà meglio nella certezza del rispetto della morale. Un lettore Tommaso Marcantonio

IL CENTROSINISTRA AL SUD HA LE ORE CONTATE di EGIDIO DIGILIO IL“VENTO D’ABRUZZO” si avvicina: le elezioni regionali con il successo del Pdl e l’elezione di Gianni Chiodi a nuovo Governatore dimostrano che in tutte le Regioni del Sud il centrosinistra ha i giorni contati. Il risultato elettorale in Abruzzo travalica i confini regionali e rappresenta un nuovo chiarissimo segnale di cambiamento che viene dal popolo meridionale che è stanco del malgoverno e della camicia di forza del clientelis m o - a s s i s t e n z i a l ismo, per non parlare delle degenerazioni del potere. Il dato delle urne abruzzesi per- Egidio Digilio ciò rafforza il nostro impegno anche in Basilicata per creare le condizioni dell’a l t e rnanza al centrosinistra. Un passo avanti importante che fa vedere che il Pdl c’è e c’è con la formazione di un movimento con

regole democratiche interne molto forti che stiamo elaborando e con una grande partecipazione popolare è venuto dai gazebo dello scorso fine settimane nelle piazze lucane. An è nata come Alleanza Nazionale perché aveva come obiettivo quello di creare un unico movimento che alleasse al suo interno tutto il popolo di centrodestra. Continuiamo adesso nel Pdl conservando tutta la nostra tradizione ideale. Una missione politica che in Basilicata ha il significato particolare della sfida all’attuale maggioranza sempre più nella palude di una crisi politica che è crisi di dirigenti e di partiti di maggioranza con il rischio di produrre ulteriori danni all’economia e alle comunità locali.


Portafoglio Per il presidente Bernabò Bocca servirebbe a rilanciare i consumi

Mercoledì 17 dicembre 2008

Cai convoca i lavoratori

Alitalia, avviata la procedura di dimissioni e di assunzioni

Turismo, taglio dell’Iva La proposta di Confturismo-Confcommercio di SABINA LICCI ROMA - Abbassare l'Iva per mettere in moto il sistema turistico, dare ossigeno ai portafogli degli italiani e dare lavoro a 3 milioni di persone in un settore che continua a tirare. A proporlo ieri a Roma è il presidente di ConfturismoConfcommercio, Bernabò Bocca che ha tirato le somme dell'annata turistica 2008, registrando un calo medio del 78%. "Il peggio però deve ancora venire", ha detto il presidente chiedendo al governo di fare 'una scelta coraggiosa': abbassare l'Iva su recettività e locali pubblici dal 10% al 5%, per armonizzarla con Spagna e Francia i maggiori competitor; una promessa, del resto, fatta in campagna elettorale alle imprese del turismo. Secondo uno studio condotto insieme al Ciset (Centro internazionale di studi sull'economia turistica), con un costo di 519 milioni di euro da parte dello Stato, il giro d'affari del

Bernabò Bocca, presidente di Confturismo-Confcommercio

settore potrebbe sfondare i 100 miliardi di euro annui (+4,7%), rilanciando un'immagine danneggiata dalla vicenda Alitalia con il relativo taglio del 40% dei voli e dai rifiuti di Napoli. Una sferzata salutare in grado anche di accelerare l'ammodernamento delle 33mila im-

prese e incrementare l'occupazione diretta ed indotta, con 114mila (+4,6%) nuovi posti di lavoro. A penalizzare l'Italia però non è solamente la disparità dell'Iva: oltre al costo del lavoro più elevato rispetto agli altri Paesi europei, gli alberghi devono sostenere tariffe energe-

tiche più alte; il costo medio per il consumo di elettricità e gas per riparazioni e manutenzioni a stanza è pari a 89 euro l'anno, contro i 73 della Francia e i 72 della Spagna; il prezzo unitario per kwh è di 8,7 euro ogni 100 kwh consumati, contro i 5,3 pagati dagli hotel francesi e i 7,9 euro spagnoli. Quanto all'andamento del 2008 ricordato da Bocca, le mete che hanno 'più o meno tenuto' sono state mare e montagna; mentre le grandi città d'arte registrano un calo del 15%-20%, particolarmente accentuato in autunno (Firenze 25%, Venezia -22%, Roma 17%), i piccoli centri d'arte chiudono i bilanci con il segno positivo, come Parma con +9%. Il presidente ha poi ricordato come molti alberghi abbiano abbassato i prezzi per fra fronte alla situazione, soprattutto quelli di fascia alta, da cui si comprende come risultino penalizzati i dati del fatturato, ma non quelli delle presenze.

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ROMA – Sono partite lunedì a Fiumicino e ieri a Linate e Venezia, città quest’ultima dove si concluderanno venerdì prossimo, 19 dicembre, le convocazioni da parte di Cai dei lavoratori che saranno assunti nella Nuova Alitalia. A ciascun futuro dipendente viene consegnato un 'kit' composto da una lettera di dimissioni all’Alitalia ed un’altra di accettazione delle stesse da parte del commissario straordinario Augusto Fantozzi, una proposta di assunzione e la lettera vera e propria di assunzione da parte di Cai. Nella lettera all’Alitalia, il lavoratore comunica di dimettersi chiedendo l’esonero dal preavviso. Il commissario Fantozzi comunica la ricezione della lettera con l’accettazione delle dimissioni e che non c'è interesse alla prestazione del lavoratore nel periodo di preavviso. Pertanto, si legge, «la esoneriamo dal prestarlo in servizio confermandole che nulla sarà reciprocamente dovuto a titolo di indennità sostitutiva». Fantozzi aggiunge che il lavoratore potrà chiedere all’amministrazione straordinaria «le ulteriori spettanze di fine rapporto a lei dovute nelle forme di legge». Il commissario scrive, infine: «Nel ringraziarLa per l’attività da Lei svolta e nell’augurarLe i migliori successi per il Suo futuro professionale, Le inviamo cordiali saluti».

Strasburgo verso la bocciatura La sede centrale rimane a Torino, Chiamparino prudente. Ghiglia attacca

Orario di lavoro dubbi sulle 65 ore

Nasce la banca dei territori

Intesa San Paolo approva il progetto per essere più vicini ai clienti TORINO – Nella nuova Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, uscito di scena Pietro Modiano, Torino conferma il suo ruolo centrale e rimane la sede. La Divisione sarà articolata in otto Direzioni Regionali che coordineranno 22 aree e la guida è affidata, come previsto, Francesco Micheli che rimane direttore generale unico. Al suo posto diventa direttore per le attività operative Pier Luigi Curcuruto. Il progetto, approvato ieri dai consigli di gestione e sorveglianza, dà una linea più snella alla superbanca, avvicinando il territorio con le sue filiali e clienti a Micheli e al consigliere delega-

L’aula del Parlamento europeo di Strasburgo

di DANILA CLEGG STRASBURGO – Il Parlamento europeo si prepara a dar battaglia oggi, a colpi di emendamento, al compromesso faticosamente raggiunto dai ventisette per consentire un orario di lavoro fino a 65 ore nell’Unione europea. La proposta di revisione dell’attuale direttiva sull'orario di lavoro, che ha portato a Strasburgo e alle porte dell’Europarlamento migliaia di lavoratori provenienti da tutta Europa e che hanno sfilato per le strade della città con lo slogan 'no alle 65 ore' e 'sì a condizioni di lavoro decenti' sarà messa in votazione in seconda lettura. Se un solo emendamento verrà approvato dall’aula con un maggioranza superiore a 393 si riaprirà la procedura di conciliazione col Consiglio. Una prospettiva che di fatto rimetterebbe in discussione la possibilità per la direttiva di essere approvata perchè i tempi del negoziato arriverebbero proprio a ridosso delle elezioni europee, che si terranno a giugno del prossimo anno. Dopo la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi, la cosiddetta direttiva Bolkestein, i sindacati europei si sono nuovamente mobilitati per contrastare questa proposta sull'orario di lavoro, che giudicano il primo passo verso un arretramento dell’Europa sociale, proprio in un momento di particolare crisi economica. Obiettivo dell’Europarlamento, ha spiegato il relatore Alejandro Cercas, è mettersi di traverso al compromesso raggiunto a giugno fra i ventisette, in base al quale un lavoratore può dare il suo consenso a lavorare da 60 fino a 65 ore come media trimestrale, in presenza di un contratto collettivo, rispetto al tetto di 48 ore. «C'è in quest’aula un’ampia maggioranza per dire che gli uomini non sono macchine e che la salute, la sicurezza e la vita famigliare vengono prima di tutto», ha affermato il relatore, secondo il quale in ogni caso oggi il Parlamento europeo boccerà l’impostazione del Consiglio, che ha visto la Gran Bretagna fare da battistrada nell’adozione dell’opt out sull'orario di lavoro. «Ci sarà una votazione nominale per ogni emendamento e così i cittadini potranno vedere esattamente come hanno votato i loro europarlamentari», ha indicato Cercas.

to Corrado Passera. Tre gli obiettivi: migliorare l’efficacia dell’azione commerciale sul territorio, rilanciare l’azione di marketing e mantenere un adeguato controllo dei costi. Ogni Direzione Regionale coordina da 2 a 4 Aree e, mediamente, 700 filiali e 6.300 risorse: Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, con sede a Torino, guidata da Adriano Maestri; Milano e Provincia(Milano), da Franco Ceruti; Lombardia (Como) da Bruno Bossina; Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige (Padova) a Francesco Micheli ad interim; Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise (Bologna) a Giuseppe Feliziani; Toscana e

Umbria (Firenze) a Luciano Nebbia; Lazio, Sardegna e Sicilia (Roma) a Franco Gallia; Campania, Basilicata, Calabria e Puglia (Napoli) ad Antonio Nucci. Grazie alle semplificazione organizzativa saranno disponibili più di mille persone, destinate al potenziamento delle attività commerciali. Prudente sul ruolo di Torino il sindaco, Sergio Chiamparino: «Non è il momento di fare valutazioni, vedremo nel tempo i risultati della nuova organizzazione», si limita a dire, mente per Agostino Ghiglia (Pdl) «con Micheli Intesa Sanpaolo è stata definitivamente svenduta a Milano».


Mercoledì 17 dicembre 2008

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24 ore in Basilicata

Mister Day Assemblea tesa e partecipata nel centro sociale di Rionero. I sindaci scendono in campo

«Non siamo terra di conquista» Al fianco dei lavoratori: sindacati e rappresentanti politici RIONERO - «Poche chiacchiere, puntiamo al sodo», questa la richiesta degli oltre centocinquanta lavoratori della Valle di Vitalba facenti parte del gruppo Mister Day, Vicenzi alimentare. Ieri pomeriggio a Rionero presso il Centro Sociale Sacco il lungo incontro con i sindaci dell'area, con i sindacati e con i rappresentanti politici regionali. La sfida è dura. Il gruppo Vicenzi che aveva acquisito lo stabilimento tre anni fa a seguito del crac Parmalat ha deciso per la chiusura. Una decisione piombata come un macigno sulle teste di chi da oltre vent'anni si è dedicato anima e corpo allo stabilimento. La causale della cassa integrazione è la chiusura, obiettivo di tutti è cambiarla in crisi. Così facendo rimarrebbe ancora uno spiraglio, un possibile appiglio diverso dal licenziamento. «La produzione di Atella deve rimanere qui - affermano con forza i lavoratori - solo così potremo ripartire eventualmente con un altro imprenditore». La produzione intanto continua in forma ridotta ed a cassa integrazione alternata tra tutti gli operai. La richiesta è che tale stato continui anche dopo il primo gennaio, data ultima intimata dalla Vicenzi, così da lasciare una speranza. Il clima è teso in sala, i lavoratori sono guardinghi e disillusi, vogliono e chiedono proposte certe e non lesinano di intervenire. Si tratta del loro futuro e non c'è paura di fare brutta figura in un incontro molto partecipato, c'è solo rabbia e tanto desiderio di giustizia.

La platea dei lavoratori

Un incontro, come affermato dal sindaco Placido padrone di casa, che non resterà isolato per seguire insieme tutta la vicenda. Data cruciale il 22, lunedì prossimo, quando a Roma sarà aperto il tavolo istituzionale. Ai sindacati ed ai rappresentanti politici il compito difficile, di ottenere il massimo da un'azienda come quella di Giuseppe Vicenzi che in Basilicata viene accusata di aver «solo preso senza lasciare nulla». Tra i sindaci del Vulture Ernesto Navazio sindaco di Melfi e Roberto Telesca sindaco di Atella. Molto nutrita la parte sindacale. Presenti Vincenzo Esposito Flai Cgil, Antonio Lapadula Fai Cisl, Gerardo Nardiello Uila Uil, Carmi-

Fiat Accordo sindacale di gruppo

ne Vaccaro Uil e Antonio Pepe Cgil, Giannino Romaniello presidente del comitato per le politiche del lavoro della Regione. Dalla provincia l'assessore Giuseppe Telesca mentre dalla Regione intervenuti i consiglieri Luigi Scaglione e Antonio Flovilla. «Cercheremo di essere impegnati per cercare il cavaliere bianco, l'impresa che può arrivare per rilevare lo stabilimento o l'intero gruppo» dice Nardiello. «Dopo tutto quello che è stato fatto per superare le criticità a seguito del crac Parmalat oggi siamo punto e a capo» risponde Lapadula mentre Esposito chiede di mantenere in piedi l'attività per altri sei mesi. «Il ministero delle Attivi-

Conferenza dei servizi sulla Centrale del Mercure

tà Produttive dovrebbe richiamare la Vicenzi perché ha acquisito un marchio industriale per produrre» continua Pepe. C'è chi come Vaccaro parla di crisi mondiale e chi come il sindaco di Atella parla di una trama vista cento volte, «il livello occupazionale nell'area è il più basso degli ultimi 20 anni, il fallimento di una politica industriale del nostro territorio che va rivista». «E' opportuno che il territorio faccia avvertire una pressione nei confronti di questa azienda che deve cambiare opinione - dice Placido - la crisi può dare il tempo necessario alla Regione ed al ministero». Per Navazio è una storia che ha dell'incredibile «la Basilicata non è una terra di conquiste». «Hanno mo-

dificato in modo unilaterale il vecchio piano industriale» precisa Romaniello. Di imprenditore spregiudicato parla Scaglione «riteniamo che nella prossima finanziaria regionale una serie di interventi dovranno favorire le famiglie soprattutto quelle che traggono da questo lavoro una fonte di reddito unico». «Vicenzi è un imprenditore che ha rinunciato ad una serie di benefit proposti dalla Regione - prosegue Flovilla - Ci siamo trovati di fronte un interlocutore che non voleva sentire ragioni. La Regione sta vivendo un periodo particolare ma non è distratta su un tema importante come questo». Lucia Nardiello regione@luedi.it

Daramic, via libera per la cig ROMA - Nuovo capitolo della vicenda Daramic. I cetotrentuno dipendenti dell’azienda che si trova nell'area industriale di Tito (Potenza) e che era specializzata nella produzione di separatori per batteria saranno collocati in cassa integrazione dal primo gennaio 2009. E' questo il risultato dell'approvazione, da parte del Ministero del Lavoro, avvenuta ieri, dell'accordo sulla cassa integrazione. L’accordo è arrivato al termine di una riunione alla quale hanno partecipato, oltre a rappresentanti dello stesso Ministero, anche Confindustria Basilicata, rappresentanti dell'azienda, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil del settore chimico e la Rsu. La riunione romana di ieri al Ministero è servita anche a varare il piano di reindustrializzazione e quello per la bonifica dell'area, da realizzare entro due anni. La produzione alla Daramic di Tito è stata sospesa tempo fa a causa di una contrazione dei volumi produttivi dell’azienda. I vertici della Daramic hanno pertanto ha deciso di trasferire la produzione in un altro stabilimento.

«Mancano condizioni Uffici chiusi per l’incontro per il rinnovo» Enel: «Siamo sconcertati»

De Magistris, sarà il giudice di Salerno a decidere su archiviazione denunce

TORINO - A causa della «grave crisi economica internazionale, non sussistono le condizioni per rinnovare l’accordo sindacale di gruppo»: lo ha detto ieri il gruppo Fiat a Fim, Fiom, Uilm e Fismic, che a Torino hanno presentato all’azienda la piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo. In una nota, le quattro organizzazioni hanno spiegato però che il gruppo Fiat ha espresso «disponibilità ad affrontare alcune questioni normative legate ai temi dell’emergenza produttiva». Nel sottolineare che il Governo «non può continuare a rimanere estraneo vista l’importanza che ha il settore nell’economia nazionale», i sindacati hanno chiesto alla Fiat «verifiche, almeno trimestrali, sull'andamento della congiuntura, la definizione del premio di risultato 2008, da erogare nel 2009, l’impegno a riassumere, di fronte a una ripresa del mercato, i lavoratori con contratti atipici usciti in questo periodo, un sostegno al reddito dei lavoratori in cig a partire dalla prima tredicesima».

CATANZARO – Rimarrà a Salerno il procedimento sulla opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura campana per Luigi De Magistris, fino a pochi mesi fa sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro (e oggi giudice al tribunale di Napoli), oltre che per diversi giornalisti ed agenti di polizia giudiziaria, per calunnia, abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio. La decisione è arrivata ieri pomeriggio, al termine di una lunghissima udienza, dal giudice per le indagini preliminari di Salerno, Stefania Belmonte, che ha rigettato le richieste dei difensori di Felicia Genovese, già pm a Potenza, suo marito Michele Cannizzaro, e Vincenzo Tufano, procuratore generale di Poten-

«SCONCERTO ed indignazione per l'ennesimo immotivato rinvio imposto alla Conferenza dei Servizi decisoria per la Centrale del Mercure. Superato ogni limite alla correttezza procedurale e alla decenza». E’ quanto dichiara l’Enel in una nota. Al centro della polemica l’incontro che si sarebbe dovuto tenere a Vaglio Lise Cosenza ieri e che invece non si è tenuto «perché - spiega la società - gli uffici sono rimasti chiusi». La Conferenza era sta regolarmente convocata presso la Sala Convegni del Centro per l'Impiego Vaglio Lise di Cosenza e alla stessa erano presenti, i Sindaci dei Comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Castelluccio Inferiore, Mormanno e Rotonda, nonché i rappresentanti del Parco del Pollino, dell'Arpa Calabria e di Enel. La convocazione era stata regolarmente inviata a tretatre rappresentati a vario titolo e portata a conoscenza di tre Presidenti. «Gli uffici chiusi - si spiega nella nota - ai quali è stato impossibile accedere, pur a fronte di una formale convocazione, sono l'emblema di una burocrazia che rimane incurante e distratta rispetto alla pesante situazione di crisi in cui versa il Paese e il territorio sia sul versante economico in generale, sia su quello energetico in particolare, calpestando e rendendo inutilizzabili gli investimenti già realizzati da Enel sull'impianto del Mercure su esplicita e diretta richiesta delle Istituzioni».

za, indagati nell’inchiesta «Toghe Lucane», condotta da De Magistris. Erano stati loro a chiedere, alla scorsa udienza del 6 novembre, che il procedimento nei confronti di De Magistris venisse riunito ad un altro, sempre di competenza della Procura di Salerno, che riguarda un’ulteriore richiesta di archiviazione per il pm napoletano ed altre tre persone, tra cui il magistrato Vincenzo Montemurro. Il gip Belmonte non ha ravvisato gli estremi per lo spostamento del principale filone d’inchiesta, conclusosi con una voluminosa richiesta di archiviazione in cui la Procura valuta come legittimo l’operato di De Magistris e degli altri indagati. L’altro fascicolo minore, invece, relativo a quattro contesta-

zioni mosse allo stesso De Magistris, ed ai colleghi Pavese, Iannuzzi e Montemurro, è stato diviso a metà. La trattazione dell’opposizione a questa ulteriore richiesta di archiviazione rimarrà per due capi d’accusa a Salerno, e per gli altri due – rispetto a cui è stata riconosciuta la connessione con la posizione di Montemurro – verrà affidata al gip di Napoli, che a sua volta sarà incompetente visto che De Magistris ora lavora lì. L’udienza, alla fine, è stata rinviata dal gip Belmonte al prossimo 9 gennaio. Sono previste per quel giorno le discussioni in merito alla richiesta di archiviazione che, con le sue mille pagine, destò grande scalpore quando venne presentata, agli inizi dello scorso giugno.


20 24 Ore in Basilicata SanitĂ Ex chirurghi della clinica degli “orroriâ€? tra le firme del volume lucano sull’oncologia MercoledĂŹ 17 dicembre 2008

Il filo rosso tra il Crob e la Santa Rita E si apre il dibattito sull’ “opportunitĂ â€? e il danno d’immagine RIONERO - Fra la sanitĂ lucana e lo scandalo della clinica Santa Rita di Milano, pur se non si intravede un collegamento, c'è un sottilissimo filo rosso. L'oramai piĂš che noto, soprattutto alle cronache giudiziarie, dottor Pier Paolo Brega Massone, ex primario della chirurgia della clinica convenzionata Milanese, arrestato nel corso dell'inchiesta che ha reso pubbliche le “orribiliâ€? vicende che sarebbero avvenute nella clinica, è stato ospitato dal Crob (Centro di riferimento oncologico regionale) di Rionero come curatore di un capitolo in un libro didattico presentato in ottobre scorso alla stampa, dal titolo: “Oncologia Toracica, Tumori della parete toracicaâ€?. Il volume è stato curato dal dottor Cosimo Lequaglie che dal luglio 2003 all'agosto 2004 è stato chirurgo toracico presso la Casa di Cura Santa Rita e dall'agosto 2004 è responsabile di Oncologia Chirurgica Toracica del Crob. Dal febbraio 2005 è anche consulente di Chirurgia Toracica dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Stando a quanto ha riferito nei giorni scorsi il Corriere della Sera, la Corte dei Conti ha chiesto un risarcimento di 13 milioni di euro per il danno d'immagine che ne ha avuto la sanitĂ italiana a causa di questa “tristeâ€? vicenda, al-

La clinica Santa Rita. Al centro il dottor Pier Paolo Brega Massone. A destra il Crob di Rionero

la proprietà della clinica e ad alcuni medici coinvolti. La somma piÚ consistente è stata sequestrata in via cautelare, a Francesco Paolo Pipitone, titolare della clinica Santa Rita, che ha già patteggiato la pena a 4 anni e 4 mesi. La procura della Corte ha disposto, tra le altre cose, il sequestro di molti immobili, di una autovettura Jaguar, 51 mila azioni che valgono 2,6 milioni di euro oltre ad altre somme e titoli.

Al direttore del reparto di chirurgia toracica all'epoca dei fatti contestati, Pier Paolo Brega Massone (che in uno stralcio dell'inchiesta è anche accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà nei confronti di 5 pazienti deceduti), sono stati sequestrati una casa a Diano Marina (Imperia), altri immobili e azioni per 225 mila euro. Nella relazione della procura della Corte dei Conti secondo il Corriere della Sera - è riportato che è cer-

to che nella struttura ÂŤl'obiettivo primario non era la cura dei pazienti, ma ottenere maggiori rimborsi possibili dal sistema sanitario “pompandoliâ€?Âť. L'inchiesta penale, condotta dai pubblici ministeri Grazia Pradella e Tiziana Siciliano è giunta al dibattimento per le accuse minori, mentre è tuttora in corso l'inchiesta riguardante i presunti casi di omicidio volontario. La vicenda che riguarda la clinica milanese e il dot-

tor Massone è stata resa nota alle cronache nel mese di giugno 2008. Ben quattro mesi prima della presentazione a Potenza del volume editato dal Crob. Molti sostengono che sarebbe stato opportuno e corretto, fermo restando il principio della presunzione d'innocenza giudiziaria fino a condanna definitiva degli imputati, che un indagato per reati cosÏ gravi e disdicevoli (truffa al Sistema Sanitario Nazionale

ma anche omicidio volontario aggravato da crudeltà e lesioni personali gravissime) non dovesse essere ospitato nel volume, quantomeno per motivi di opportunità . Soprattutto se si considera che lo stesso titolare della clinica ha chiesto e ottenuto il patteggiamento. Non pubblicare il lavoro di Massone e forse anche degli altri operatori della clinica Santa Rita, avrebbe potuto evitare che il novello Istituto di Ricerca di Rionero affiancasse inopportunamente la propria immagine a quella di questo medico e alla stessa clinica Santa Rita, pur se soltanto per la scrittura di qualche capitolo del volume. Altro dato è che l'ipotesi di reato che ha colpito Massone era nota a tutti e ha sconcertato le coscienze di molti anche in Basilicata. Probabilmente nelle intenzioni del curatore e dell'Irccs il volume in questione dovrebbe rappresentare anche un biglietto da visita. Per ricalcare le ipotesi della Corte dei Conti, se da questa vicenda la sanità lucana ne dovesse ricevere un danno di qualsiasi natura, il risarcimento da chi e a chi andrebbe richiesto? Un cortese e doveroso chiarimento in proposito, probabilmente è opportuno da chi ne ha competenza e responsabilità . Gianfranco Gallo regione@luedi.it

Un gruppo di disabili ha realizzato l’opera nel Dipartimento Formazione

Un presepe simbolo d’integrazione per undici ragazzi di Castelsaraceno CASTELSARACENO - Anche in Basilicata si sopravvive materialmente e qualcuno vive una grande vita "spirituale" . L'esempio è dato da un'azione positiva rivolta agli ultimi. Vi sono 11 ragazzi disabili di Castelsaraceno inseriti nei circuiti regionali sotto il faro attento dell'associazione Libera che vivono un’ esperienza esaltante sul piano umano e sociale. Qualche giorno fa nell'atrio del dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport questi ragazzi disabili del Comune di Castelsaraceno guidati dalla giovanissima assessora ai Servizi Sociali Anna Maria Cirigliano e con la sensibile e oculata guida dell'associazione Libera (D'Elia Rosario) hanno testimonia, ULFRUUHQWL 'RPHQLFR 'L 3DROD QDWR D 5RWRQGD LO HG LYL UHVLGHQWH DOOD FRQWUDGD 0DGRQQD GHOOH *UD]LH Q H )UDQFHVFR 'L 3DROD QDWR D 5RWRQGD LO H UHVL GHQWH LQ *XLGRQLD DOOD YLD 0 7 9DUURQH Q FRQ ULFRUVR H[ / GHSRVLWDWR SUHVVR LO 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR LO KDQQR ULFKLHVWR LO ULFR QRVFLPHQWR GHOO XVXFDSLRQH VSHFLDOH VXO IRQGR UXUDOH VLWR LQ DJUR GL 5RWRQGD GLVWLQWR LQ FDWD VWR DO IRJOLR SDUWLFHOOH Q TXDQ WR DO ULFRUUHQWH 'RPHQLFR 'L 3DROD H SDUWLFHOOH Q TXDQWR DO ULFRUUHQWH )UDQFHVFR 'L 3DROD ,O 7ULEXQDOH FRQ SURY YHGLPHQWR 3UHVLGHQ]LDOH GHO KD RUGLQDWR O DIILVVLRQH GHO ULFRUVR SHU JLRUQL QHOO DOER GHO &RPXQH GL 5RWRQGD H LQ TXHOOR GHO 7ULEXQDOH GL /DJRQHJUR QRQFKp OD VXD SXE EOLFD]LRQH VXO Âł4XRWLGLDQR GHOOD %DVLOLFDWD´ $YYHUVR WDOH LVWDQ]D q DPPHVVD RSSRVL]LRQH GD SDUWH GL FKL QH DEELD LQWHUHVVH HQWUR JLRUQL GDOOD VFDGHQ]D GHO WHUPLQH GL DIILVVLRQH

to tutto il loro impegno con la costruzione di un bellissimo presepe. La bella performance è inserita nelle iniziative a favore dell'inserimento sociale e lavorativo denominate "azioni positive" cofinanziate dalla Regione e dal Comune ai sensi della deliberazione n. 1689 dell' 8agosto 2005. Il progetto è stato rivolto ad undici utenti con svantaggio psico-fisico e sociale. Le attività previste sono state realizzate con impegno ed efficienza. I soggetti coinvolti hanno avuto la possibilità di utilizzare in modo laborioso e propositivo le loro abilità in un percorso di attività laboratoriali con funzioni di aggregazione sociale. Il laboratorio, infatti, ha favorito la costruzione di un

gruppo di lavoro auto-mutuo-aiuto in cui è stato possibile riflettere sulle difficoltà che ognuno di loro incontra nel corso della vita quotidiana. Il progetto ,infine, ha garantito ai soggetti coinvolti l'opportunità di costruirsi uno spazio di integrazione sociale accettato e condiviso dalla Comunità di Castelsaraceno ed apprezzato dalle istituzioni regionali, in primis l'assessore alla Formazione Antonio Autilio che ha voluto che l'opera fosse realizzata nei locali del Dipartimento. L'orario delle visite è il seguente: ore 9.00 ore 13.00 presso l'atrio del Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport- Via Verrastro n. 8 Potenza. Mauro Armando Tita

A Palermo impiantate valvole cardiache senza chirurgo su una sedicenne lucana PALERMO – Una cardiopatia congenita complessa affrontata senza un intervento chirurgico ma con una nuova tecnica: all’Ospedale Civico di Palermo, nell’unitĂ operativa di cardiochirurgia pediatrica è stato eseguito un impianto percutaneo di valvola polmonare su due giovani, una dei quali è una ragazza che viene dalla provincia di Potenza. ÂŤSi tratta di una procedura interventistica moderna e efficace, venti circa i casi effettuati in Italia – sottolinea il cardiochirurgo Fabrizio Follis, responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica – evita l’intervento chirurgico su soggetti che lo hanno giĂ

subito evitandogli in questo modo ulteriori rischiÂť. Nel laboratorio di Emodinamica e Cardiologia interventistica le valvole impiantate sono di tipo biologico ed è possibile ÂŤveicolarleÂť dentro il cuore entrando dalla vena femorale del paziente. La tecnica apre nuove prospettive per molti bambini nati con cardiopatie congenite. I pazienti sono appunto un ragazzo di dodici annidi Roma e una ragazza di sedici anni che viene dalla provincia di Potenza. I due ragazzi sono stati dimessi dodici ore dopo l’applicazione delle valvole, e le loro condizioni sono per fortuna buone.

L’ospedale di Palermo

Uno scorcio di Castelsaraceno

L’appello dell’associazione “Mamme e figli per il lavoro�

La Regione intervenga sulla questione precariato POTENZA - Il problema del lavoro e del precariato coinvolge gli operai, i padri di famiglia ma anche le madri. E sono proprio loro che ieri in una nota hanno espresso alla Regione forti preoccupazioni. Per la giunta regionale e per l’intero Consiglio regionale della Basilicata che, superando situazioni del tutto estranee ed ininfluenti per la vita delle famiglie, possono, con provvedimenti adeguati e tempestivi, entro il 31 dicembre prossimo, mettersi al fianco di migliaia di famiglie e giovani lucani che sono sfiduciati. E’ quanto afferma una

nota dell’Associazione “Mamme e figli per il lavoroâ€?. ÂŤGli interventi per il lavoro – prosegue la nota - a partire dai voucher per diplomati e laureati, al superamento del precariato, all’avvio di concorsi trasparenti, sono improrogabili per il “presenteâ€?dei giovani e per il “futuroâ€? della politica regionale, non perchĂŠ lo chiedono con forza le mamme e i figli, ma perchĂŠ è stato giĂ deciso nella seduta del Consiglio regionale del 31 luglio scorsoÂť. ÂŤAdesso – conclude poi l’Associazione “Mamme e figli per il lavoroâ€? - si tratta di passare ai fatti concretiÂť.


24 Ore in Basilicata

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Secondo Confesercenti solo l’1 per cento degli italiani l’ha scelta come meta delle proprie ferie

Vacanze di Natale, in pochi scelgono la Basilicata POTENZA - Per le prossime vacanze, da Natale a Capodanno, la Lucania non sarà tra le mete prescelte. Solo l'1 per cento degli italiani ha, infatti, deciso di trascorrere qualche giorno di ferie in Basilicata. E' l'indicazione di un'indagine realizzata da Confesercenti-PubblicaRes-Swg sulle intenzioni dei consumatori per le prossime festività natalizie che saranno, in totale, circa 15 milioni, ovvero due milioni in più rispetto al 2007 e spenderanno circa 9 miliardi di euro (1,3 miliardi in più rispetto allo scorso anno), mentre la spesa individuale si attesta sui 593 euro a persona, al di sotto della media del 2007. «Il dato che riguarda la Basilicata commenta Rosa Pafundi, presidente di Assoturismo-Assoviaggi - non ci sorprende perché la nostra regione non è tradizionalmente meta del turismo invernale e ancor meno di quello delle festività natalizie e fine anno. Questo non significa - aggiunge - che non si può fare di più per tentare la “sfida” del mercato nazionale ed internazionale che per le festività vede una presenza forte e competitiva di tour operator, albergatori singoli ed associati, Regioni e

aziende di turismo. L'impegno e lo sforzo che sta producendo da tempo l'Apt in direzione della cosiddetta destagionalizzazione è indiscutibile. Si tratta - continua la presidente di Assoturismo-Assoviaggi - di sostenerlo anche con iniziative dirette degli operatori turistici locali, come accade in altre aree del Sud con caratteristiche turistiche simili alle nostre, attraverso pacchetti tutto compreso a costi contenuti e con programmi accattivanti in grado di incuriosire. E' anche questa la missione che il Centro Studi Turistici Thalia, di intesa con Assoturismo, si pone con l'obiettivo centrale di “smuovere” il clima di attesa o addirittura di chiusura di alberghi e strutture ricettive. Ciò soprattutto perché secondo la nostra indagine, nonostante il Natale “preoccupato” sul fronte dei maggiori risparmi per i regali, un buon numero di italiani comunque non rinuncerà a partire anche se, a confronto con il 2007, aumenta, la percentuale di coloro che alloggeranno presso amici o parenti (il 30 per cento), seguita da un 25 per cento di intervistati che sceglieranno come soluzio-

ne l'albergo o pensione». Ma se i vacanzieri delle altre regioni non prediligono la Basilicata, dove andranno i lucani che faranno qualche giorno di ferie fuori? La differenza la fanno i giovani. Gli under 35 sono quelli che viaggeranno di più. Ma ecco un'altra novità di quest'anno: chi deciderà di concedersi una vacanza durante le feste natalizie non sarà disposto trovarsi di fronte ad incertezze e magari a spendere di più ed in modo sbagliato a causa di una mancata organizzazione in tempo utile. Sempre secondo la ricerca cala, infatti, all'11 per cento la quota di coloro che prenoterà solo una parte del viaggio e diminuisce al 19 per cento la percentuale di coloro che partiranno senza prenotare affatto. Inoltre, rispetto al 2007, cresce contemporaneamente la quota di quanti faranno da sé, il 39 per cento, prenotando il viaggio da soli, attraverso internet o il telefono e la percentuale, il 12 per cento, di coloro che si rivolgeranno ad operatori professionali, agenzie di viaggi e tour operator.

Gli impianti sciistici della Sellata

Un buon 7 per cento di intervistati ottimizzerà la possibilità di risparmiare attraverso le offerte last minute.

Potenza Domani lavoratori e sindacati in sit-in davanti alla sede provinciale dell’Inps

L’agricoltura si mobilita ancora Il 19 nuova assemblea regionale della Cia lucana POTENZA - Il 18 e il 19 dicembre saranno due giorni fondamentali per l’agricoltura lucana. Domani è in programma a Potenza, a partire dalle 9,30, un sit-in di protesta dei lavoratori agricoli presso la sede provinciale dell'Inps. La mobilitazione è stata proclamata dalle segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila a seguito della mancata convocazione presso il ministero del Welfare del tavolo nazionale sul mercato del lavoro agricolo e sull'emersione del lavoro nero. Tra le richieste dei sindacati di categoria: il rinnovo dei contratti provinciali, la riforma della contribuzione previdenziale, la costituzione in ciascuna provincia di una commissione tripartita per la gestione del mercato del lavoro agricolo, l'unificazione del minimale per il calcolo dei contributi e delle prestazioni con quello previsto per la generalità dei lavoratori. Fai, Flai e Uila chiedono inoltre la modifica della norma sugli elenchi anagrafici per una più tempestiva erogazione delle indennità di disoccupazione, la piena applicazione della riforma degli ammortizzatori sociali e, infine, il rafforzamento delle attività di ispezione e controllo per contrastare fenomeni assai diffusi nel settore come il caporalato e il lavoro nero. Per i segretari regionali di Fai, Flai e Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, «questa mobilitazione si propone di contrastare il processo di privatizzazione selvaggia che sta riportando il settore indietro di cinquant'anni. Il lavoro agricolo - proseguono i tre sindacalisti - è ancora ostaggio di caporali e false cooperative senza terra che continuano indisturbati a fare il bello ed il cattivo tempo. Anche la sperimentazione del lavoro accessorio in agricoltura, sperimentazione che ci vede fermamente contrari, e la volontà del governo di estendere il sistema dei voucher a tutte le tipologie di lavoro stagionale si inserisce nel solco di una strategia che mira a smontare il contratto nazionale, riducendo il rapporto di lavoro ad uno scambio di merci, senza diritti e tutele per la parte debole». La mobilitazio-

ne di domani, sottolineano Fai, Flai e Uila, è solo il primo atto di un più intenso programma di lotte a partire dal prossimo gennaio nel caso in cui il governo non dovesse aprire alle richieste del sindacato. E continuano le iniziative di mobilitazione sul territorio anche gli agricoltori della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori. Il nuovo appuntamento è per dopodomani sempre a Potenza al Centro Congressi del Park Hotel, alle 9,30, con l'assemblea regionale degli agricoltori lucani alla quale è prevista la presenza di circa 500 agricoltori in rappresentanza di tutte le aree della Basilicata e l'intervento del vice presidente nazionale della Cia Enzo Pierangioli. Lo slogan resta quello dell'avvio della campagna di mobilitazione: “L'ora dei fatti, dall'emergenza dei costi di produzione a efficaci politiche di sviluppo”, una campagna che nel giro di un mese ha visto in Basilicata lo svolgimento di circa 60 assemblee comunali e territoriali, incontri con i Prefetti di Potenza e di Matera, i parlamentari lucani, i presidenti delle Province, sindaci, forze politiche e sociali, organizzazioni di categoria e dei consumatori. «Alle circa mille imprese agricole lucane “scomparse” tra il 2007 e il 2008 - sottolinea la

Finanziato il progetto di tutela dell’ambiente

Da Fondazione per il Sud più di 500 mila euro al parco del Pollino

Il segretario regionale Flai, Vincenzo Esposito

Cia in una nota - se ne potrebbero aggiungere, entro il primo trimestre 2009, altre centinaia: è lo scenario drammatico che potrebbe verificarsi per l'agricoltura lucana se non si interviene con validi e tempestivi interventi». «La Cia - sottolinea il presidente Donato Distefano - ritiene che una situazione di grande emergenza va affrontata con iniziative straordinarie, tempestive ed incisive, partendo da provvedimenti tesi ad intervenire sul contenimento dei costi di produzione e al contempo attraverso una nuova politica agraria ed utilizzando al meglio le risorse

disponibili, offrire una prospettiva meno confusa alle migliaia di imprese agricole lucane e alle migliaia di famiglie che dal lavoro agricolo recuperano un minimo di reddito. Ci aspettiamo inoltre una rapida conclusione della crisi politica in Regione per ridare autorevolezza piena alla giunta regionale in questa fase drammatica, come continuiamo a sollecitare il pagamento immediato degli aiuti comunitari e del Psr da parte dell'Arbea. Lo stato di indebitamento delle aziende agricole - conclude Distefano - ha superato ogni limite di sopportazione».

Giuseppe Digilio tra i promotori dell’iniziativa

Nasce la rete del sapere ecologista POTENZA - «Nei giorni scorsi, in piazza Montecitorio a Roma, molti iscritti e dirigenti Verdi, insieme agli stati generali degli ambientalisti, hanno dato vita a “la rete del sapere ecologista”. Un incontro di esperienze finalizzato a riportare al centro degli interessi della politica nazionale, le tematiche ambientali facendosi interpreti del rilancio di un ambientalismo del fare bene. Tra i promotori dell’iniziativa, Angelo Bonelli, Loredana De Petris, Mario Tozzi, Giobbe Covatta, Grazia Francescato, Massimo Fundarò e Giuseppe Digilio, leader storico dei Verdi di Basilicata». A renderlo noto è lo stesso Digilio per il quale «l’idea è quella di costruire una rete del sapere ambientalista ed ecologista che divulghi le conoscenze in materia di rispetto dell'ambiente e di sviluppo sostenibile e che consideri la centralità delle politiche ambientali del fare

bene, nelle scelte programmatiche e di coalizione, del partito del Sole che Ride». «I risultati dell’incontro romano sono stati lo spunto per la discussione svoltasi nell’attivo regionale tenutosi a Matera a cui hanno partecipato molti aderenti al partito. L’idea di superamento dell’arcobaleno e la presa di coscienza dell’essere una forza che non può avere radici ideologiche nè di sinistra nè di destra, ha rappresentato l’oggetto di un documento politico di rilancio del partito. Cinque i principali pilastri su cui costruire una proposta concreta del “fare bene”: energie rinnovabili, riduzione del consumo del suolo, investimenti nel trasporto pubblico, smaltimento a freddo dei rifiuti, raccolta differenziata. Su questi cinque semplici punti che superano di fatto la politica degli slogan, si baserà il confronto con le forze politiche di coalizione».

POTENZA - La Fondazione per il Sud ha selezionato i progetti esemplari tra quelli partecipanti all'invito "Tutela e Valorizzazione dei Beni Ambientali 2008", scaduto lo scorso 20 ottobre. Tra i progetti finanziati vi è quello presentato dal Parco Nazionale del Pollino insieme ad altri soggetti (Confcooperative Basilicata e Calabria, Legambiente Basilicata e Calabria, WWF, Astrambiente, Uisp Calabria, Copollino, Associazione Guide) riguardante attività di educazione ambientale e prevenzione incendi. Il titolo del progetto finanziato è: Costruiamo la rete di Protezione Civile nel Parco del Pollino, ed ha avuto assegnato un contributo di 562mila euro. «Siamo molto soddisfatti - ha dichiarato il Presidente del Parco, Domenico Pappaterra - sia per il risultato ottenuto, sia per l'alleanza stretta per l'occasione con altre importanti realtà associative e del mondo cooperativistico. Con il progetto finanziato da Fondazione per il Sud il Parco punta a proseguire il lavoro avviato quest'anno nell'ambito delle attività di prevenzione degli incendi che contempla, ovviamente, anche l'attività di educazione ambientale per favorire la crescita di generazioni sensibili e consapevoli dell'importanza di proteggere la natura. Con "Costruiamo la rete di Protezione ciivle nel Parco del Pollino" - infine - conclude Pappaterra - il nostra grande "capitale sociale", già messo in campo la scorsa estate potrà essere potenziato e implementato, anch'esso ancor più consapevole della fondamentale im-

Uno scorcio del Pollino

portanza che la società civile ha nella partita della protezione e della conservazione dell'Ambiente». Fondazione per il Sud è nata il 22 novembre 2006, quale frutto principale di un protocollo d'intesa per la realizzazione di un piano di infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno firmato nel 2005 dal Forum del Terzo Settore e dall'Acri, in rappresentanza delle fondazioni di origine bancaria e del mondo del terzo settore e del volontariato, per favorire l'infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno. La Fondazione promuove iniziative di economia civile, la cultura della donazione, la partecipazione attiva al welfare di comunità, valorizzando le risorse sociali e culturali del territorio, perchè siano sempre più forza motrice di uno sviluppo che parte dalle radici.


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24 Ore in Basilicata

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Metaponto Mentre i vigili del fuoco rimuovono i danni del maltempo il Pd interroga il governo

«Va tutelata l’incolumità dei cittadini» POTENZA - Dopo il sopralluogo del presidente De Filippo e degli assessori Santochirico, Falotico e Loguercio nell’area del Metapontino flagellata dal maltempo, ieri i Vigili del Fuoco di Matera sono stati impegnati a Metaponto di Bernalda per liberare l’area archeologica dall’acqua e dalla melma che si sono depositati a causa del maltempo dei giorni scorsi. Lo svuotamento della zona è avvenuto con l’impiego di idrovore. Altre squadre di pompieri sono state impegnate a Matera e in altri centri per la rimozione di tronchi e rami di albero, pericolosi per la pubblica incolumità. E sempre ieri i senatori del Pd, Maria Altezza, Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi, hanno presentato un’interrogazione urgente al governo per chiedere «Quali iniziative il Presidente del Consiglio dei ministri, i Ministri dell'Ambiente, delle Infrastrutture e trasporti e delle Politiche agricole e forestali intendono adottare per tutelare l'incolumità dei cittadini dopo gli eventi meteorologici che hanno colpito la Regione Basilicata nei giorni 11, 12 e 13 dicembre 2008 che hanno causato gravissimi danni alle infrastrutture e strutture pubbliche e private nella Regione Basilica-

ta, con particolare riguardo anche al settore produttivo agricolo e turistico». «In conseguenza delle violente piogge - fanno presente i parlamentari - l'Acquedotto lucano ha sospeso, seppure temporaneamente, l'erogazione idrica in 25 Comuni della provincia di Matera; la linea ferroviaria Metaponto-Taranto è stata interrotta per l'esondazione del fiume lucano Bradano, rischiando di provocare il deragliamento di treni in transito; il fiume Basento ha esondato in località Torre Accio, determinando l'inondazione di campi coltivati, distruggendo raccolti di prodotti pregiati; le segnalazioni e le richieste di intervento al Corpo Forestale per il violento nubifragio che si è abbattuto in provincia di Matera sono state 1515; in agro di Miglionico una pattuglia del comando provinciale di Matera è intervenuta in diverse situazioni di emergenza, provvedendo a rimuovere alberi abbattuti dalla pioggia che ostacolavano la viabilità stradale e automobili rimaste in panne che bloccavano la carreggiata». I senatori fanno presente anche che «in conseguenza degli eventi descritti, le scuole di ogni ordine e grado di Matera sono state chiuse su ordinanza del sindaco della

città al fine di prevenire possibili pericoli per l'incolumità della popolazione scolastica, e ritenendo necessario provvedere ad una verifica dei plessi scolastici». Di fronte ai gravissimi disagi di cui ancora non è possibile fare una stima precisa, gli interroganti chiedono al Governo «se intenda dichiarare lo stato di calamità naturale per la situazione di criticità determinatasi nel territorio della provincia di Matera e per la parte interessata della provincia di Potenza, sotto il profilo del sostegno alle attività agricole, e lo stato di emergenza ai sensi dell' articolo 5 della legge n. 225 del 1992 per le situazioni riguardanti le infrastrutture e strutture pubbliche e private distrutte o danneggiate». E ancora «se intenda intraprendere iniziative tese all'urgente monitoraggio degli immobili, soprattutto quelli pubblici, danneggiati dal maltempo che abbiano evidenziato uno stato di grave precarietà strutturale; ove il monitoraggio evidenzi e riscontri gravi danni alle strutture, se si intenda intraprendere iniziative, di concerto con la Regione Basilicata e gli Enti Locali interessati colpiti dagli eventi alluvionali, volte a predisporre un piano di finanziamento straordinario per la messa in sicurezza degli immobili». Infine, con-

Danni causati dal maltempo

cludono i parlamentari del Pd «se non intenda erogare un contributo a titolo di indennizzo in favore dei titolari delle attività agricole e delle altre attività produttive e commerciali, costretti ad interrompere le proprie attività lavorative».

Ieri vertice tra le forze dell’ordine per coordinare le ricerche di Francesco Di Palo

Altamura passata al setaccio Un consigliere: «Ci auguriamo che sia solo un grido di aiuto» MATERA – E’ ancora avvolta nel mistero la scomparsa di Francesco Di Palo, l’imprenditore di Altamura (Bari) allontanatosi da casa venerdì 12 dicembre senza dare più notizie. Titolare di un’azienda che produce vasche per idromassaggio, in contrada Jesce, a Matera, Di Palo aveva denunciato alla polizia di Matera di essere stato messo alle corde dagli estorsori, di aver pagato il pizzo dal 2001 al 2003 e di aver continuato a subire minacce, intimidazioni e aggressioni. Ieri il dirigente dello Sco (Servizio centrale operativo) della polizia, Gilberto Caldarozzi, ha presieduto nella questura di Bari una riunione di dirigenti e funzionari delle Squadre mobili di Bari e Matera per fare il punto sulle ricerche. Da quanto si è appreso, nella riunione è stato predisposto una piano operativo per indi-

L’imprenditore Francesco Dipalo

rizzare le ricerche verso alcune piste precise. Nello stesso tempo il questore di Bari, Vincenzo Maria Speranza, sta coordinando l’attività concreta di ricerca dell’imprenditore. In particolare le ricerche sono state divise territorialmente tra la zona di Alta-

mura e Matera rispettivamente tra le forze dell’ordine delle due aree. E’ da ieri mattina intanto che sul fronte pugliese i carabinineri stanno setacciando palmo a palmo la città di Altamura, passando per i negozi, per la case, mostrando fotografie di Francesco Dipalo, ma dell’imprenditore 47enne non si ha ancora nessuna traccia. Benché quasi tutti in città lo conoscano e la sua vicenda sia ormai argomento di conversazione quotidiana fra gli altamurani, nessuno dice di averlo visto, nessuno dà qualche notizia o qualche pista utile per gli investigatori. Nelle ultime ore la procura di Matera ha passato il fascicolo sulla scomparsa di Di Palo a quella di Bari: se ne occupa il pm Marcello Quercia e le indagini sono ora condotte

anche dalla squadra mobile di Bari, diretta da Luigi Liguori. I militari proseguono le ricerche, anche con elicotteri e unità cinofile. «Ci auguriamo che quello di Francesco Di Palo sia solo l’ennesimo suo grido di allarme e di aiuto e nulla più», ma di certo «si moltiplicano i segnali di un deterioramento del contesto civile e morale in cui la città si muove». Lo scrive in una nota il consigliere comunale di Altamura Vincenzo Colonna (Lista civica). «Da mesi è in corso l’indagine della Direzione distrettuale antimafia su un presunto intreccio tra malavita, politica e affari, ora la scomparsa di un imprenditore che aveva denunciato estorsioni ed aggressioni». Per Colonna non si può dire se le due vicende siano legate.

Tre arresti per presunte estorsioni nella zona della Murgia barese dove si cerca l’imprenditore PALO DEL COLLE – Nella stessa zona della Murgia barese dove da quattro giorni si cerca una traccia di Francesco Di Palo è stato arrestato ieri un terzetto di presunti estorsori. L’arresto è stato eseguito dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari e richiesta dal pm Carmelo Rizzo. In carcere è finito un pregiudicato e sorvegliato speciale di Conversano (Bari), Vito Ignomeriello, di 52 anni, soprannominato 'Vitin crtidd’(Vitino coltello). Agli arresti domiciliari sono invece due suoi presunti complici di 46 e 61 anni, entrambi di Palo del Colle. Tutti e tre sono accusati di tentata estorsione aggravata. L’operazione è stata condotta da 30 carabinieri della Compagnia di Molfetta (Bari) e della caserma di Palo del Colle, che con l’ausilio di unità cinofile hanno eseguito anche numerose perquisizioni alla ricerca di armi ed esplosivi. Le indagini erano state avviate nel dicembre del 2006, dopo alcune telefonate intimidatorie giunte all’imprenditore. Un misterioso inter-

locutore gli aveva più volte ripetuto di «aprire gli occhi perchè le ville sarebbero andate giù, dalla più grande alla più piccola», oppure gli aveva sottolineato che il 25 dicembre avrebbe sentito 'la bomba di Natalè. In un’altra circostanza invece all’imprenditore era stato intimato di non farsi pagare 8.000 euro per lavori eseguiti ad un presunto componente del sodalizio. Un primo risultato per far luce sulle intimidazioni subite venne ottenuto dagli investigatori nel maggio 2007, quando i carabinieri di Palo del Colle arrestarono altri quattro malavitosi dello stesso gruppo, sorpresi ad estorcere denaro all’imprenditore. Ieri i carabinieri hanno chiuso il cerchio attorno agli ultimi presunti estorsori dell’imprenditore, dopo indagini svolte anche con pedinamenti e intercettazioni, in qualche caso all’insaputa della stessa vittima. In passato anche l’imprenditore scomparso Francesco Di Palo aveva subito le vessazioni di un gruppo di estorsori per la sua azienda situata nel territorio di Matera.

Cosmo SkyMed al centro di nuovi progetti di osservazione

Da Matera al Kenia, via spazio ROMA –La base italiana in Kenya, a Malindi, potrebbe tornare ad essere un punto di accesso allo spazio, con un programma che prevede il lancio di palloni stratosferici. È uno dei programmi allo studio per il futuro della base, che da ieri l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) condivide con l'Aeronautica Militare, in seguito all’accordo di cooperazione nei campi della formazione e della ricerca firmato dal commissario straordinario dell’Asi, Enrico Saggese, e dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Daniele Tei. Malindi si prepara a tornare ad es-

sere una base di lancio, ma non solo: fin da ora è attiva come centro di controllo di satelliti e nell’osservazione della Terra, oltre che come centro di ricerca e formazione. E' operativa da tempo la seconda linea di attività di Malindi, relativa alla gestione dei contatti con i satelliti in orbita. E' allo studio la linea di attività per l’osservazione della Terra, con la possibilità di aprire un centro di telerilevamento per i Paesi dell’Africa centroorientale, con sede a Malindi e a Nairobi. Il progetto e rientra negli accordi bilaterali fra Italia e Kenya conclusi fra l’Asi e un insieme di istituzioni kenyane e si

stanno anche esaminando le condizioni di una piccola missione scientifica congiunta fra Italia e Kenya. In quest’ambito il programma per l’osservazione della Terra Cosmo SkyMed acquista un rilievo notevole e si sta discutendo la possibilità di mettere a disposizione dei Paesi africani i dati dei satelliti radar e di favorire la formazione di esperti africani attraverso il sostegno del Centro di Geodesia Spaziale dell’Asi a Matera. I dati preliminari di questo studio saranno disponibili a metà del 2009. Ricerca e formazione sono, infine, le altre attività sulle quali punta la base di Malindi.


Potenza 23

Mercoledì 17 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Prosegue la strategia di concertazione della Provincia per la riorganizzazione scolastica

Riordino verso la condivisione Congelata la strutturazione degli istituti superiori SEMBRAVANO diversi gli animi, ieri mattini, alla Conferenza di organizzazione della rete scuola convocata dalla Provincia di Potenza. Sembra si vada verso una condivisione. E certo avrà aiutato il “dietro front” del governo centrale sulla tempistica di applicazione di parte della riforma avviata dal ministro all’Istruzione Gelmini. Dai comuni, ieri mattina, presso il museo Provinciale, hanno risposto diversi amministratori locali. Con loro il presidente della Provincia Sabino Altobello, l’assessore alla Pubblica istruzione, Domenico Vita, e diversi rappresentanti del mondo della Scuola. L’incontro ha avuto un’ampia partecipazione, in alcuni momenti anche con dialettica severa, ma sicuramente è stato lo spazio per fare emergere diverse posizioni e ampliare il campo delle riflessioni sulla ristrutturazione dell’organizzazione della rete scolastica. C’erano da risolvere alcuni “nodi” presenti sul territorio. Le direzioni scolastiche, sul territorio provinciale, dovrebbero diminuire di una

Un momento dell’incontro organizzato dalla Provincia (in alto, è in primo piano l’assessore Vita) e (a sinistra) l’assessore alla pubblica istruzione del capoluogo Messina (foto Mattiacci)

quindicina. Il numero di partenza è 89. Mentre sono quattro gli ambiti territoriali di riferimento per il piano: in ciascuno l’ente provinciale ha sviluppato un percorso di discussione e confronto con sindacati, dirigenti scolastici, amministratori. E’ stato l’assessore Vita a

confermare, chiudendo i lavori, l’impegno di congelare la situazione sul problema dimensionamento delle scuole superiori di secondo grado anche perché saranno oggetto nell’anno 2009 di riforma da parte del ministro Gelmini. «Mentre per le scuole dell’obbligo - ha sottolineato

Vita - la Provincia ha lavorato e continuerà a lavorare per trovare soluzioni a quei pochi casi che ancora non sono stati definiti. L’unica deroga - ha aggiunto - che al momento sarà possibile è quella della Val Sarmento» dove è presente una minoranza linguistica. L’ultima parola ora spetta

al consiglio provinciale del 19 dicembre, per l’adozione del Piano. «In uno dei momenti di maggiore transizione per la scuola italiana - è l’idea del presidente Altobello - noi corriamo il serio rischio di trovarci di fronte un approccio ragionieristico che porti solo a tagli. Per evitare ciò, la Pro-

vincia di Potenza sta compiendo un grande sforzo con l’obiettivo di proporre un piano che non vada ad impoverire la qualità dell’offerta formativa». Per questo gli incontri sul territorio, «per non rassegnarsi alle conseguenze che la sola logica dei numeri potrebbe consegnarci».

La scelta del comprensivo Il capoluogo di regione ha anticipato il provvedimento sul dimensionamento provinciale con quello comunale. Provvedimento che non è stato varato senza polemiche. Già nello scorso anno la riduzione delle direzioni scolastiche, da 12 a 9, non aveva superato al ratifica della Provincia nei tempi necessari per l’applicazione a causa di forti remore da parte dei sindacati. Per quest’anno, allora, l’amministrazione ha avviato una consultazione più ampia, ratificando una prima delibera di giunta sul dimensionamento (da 12 a 9 direzioni, con la perdita di un posto da direttore ma - è stata la rassicurazione -

Pro L’esperienza di Trotta al “Falcone” di Baragiano

senza alcun cambiamento per i bambini). Avevano fatto seguito le polemiche di alcuni dirigenti scolastici contrari al riordino e le perplessità del sindacato contrario alla diffusione degli Istituti comprensivi (dalle materne alle medie lo stesso direttore). Ma l’amministrazione prosegue lungo la via della verticalizzazione. Pochi giorni fa, una nuova delibera di giunta ha raccolto alcune indicazioni del sindacato aumentando di una unità le direzioni scolastiche che ora nel provvedimento raggiungono quota 10. Di seguito le valutazioni di due dirigenti scolastici che hanno diretto istituti comprensivi. Pro e contro.

Contro I ricordi della dirigente della “La Vista” Gerardi

«Risultati positivi per la didattica» «Non esiste integrazione tra i livelli» RICORDA con «grande entusiasmo» l’esperienza dell’istituto comprensivo. La preside dell’Itc “Da Vinci” di Potenza, Maria Adele Trotta ha gestito la direzione scolastica dell’Istituto comprensivo “Falcone” di Baragiano, che aveva a Balvano una sede distaccata. Dal 2000 al 2003: più di 300 ragazzi. Difende con «consapevolezza» quell’esperienza che ha garantito agli alunni degli istituti coinvolti nel comprensivo «un’importante continuità didattica - spiega - E’ l’istituto comprensivo la forma di strutturazione scolastica che permette di garantire proprio quella forma di continuità che tutte le recenti normative indicano come indirizzo da perseguire». Quella scelta «permette di “risolvere”, quanto meno rispondere, alcuni problemi di logistica» che oggi in piccole realtà con istituti “separati” vengono percepite quotidianamente. Secondo la propria esperienza, la direzione unica che «ha fornito la possibilità di riunire tutte le forze presenti. Tutti impegnati per un progetto complessivo. Non credo che ai docenti sia dispiaciuto, ovviamente racconto della mia esperienza personale». E lo fa con toni positivi. In un istituto comprensivo al dirigente scolastico «tocca sicuramente uno sforzo maggiore perchè deve convogliare il lavoro di docenti, assistenti, del personale in generale, senza scordare il coinvolgimento delle famiglie, in una unica linea. L’obiettivo principale, che poi è anche la spinta che si sta dando alla normativa a livello centrale, sta nella continuità didattica. Sono proprio i bambini ad aver guadagnato da questo percorso unitario Con l’istituto comprensivo si elimina in qualche modo quel “trauma” del passaggio da un livello scolastico a

un altro. Se i docenti, dalle materne alle medie, lavorano insieme e con gli stessi obiettivi e metodi, il bambino non si troverà impreparato. Ho notato che si va incontro anche a un maggiore livello di responsabilizzazione dei docenti: in quegli anni, si incontravano, si confrontavano, dialogavano. E se i professori agiscono insieme, non può accadere che il docente del livello superiore scarichi sul suo predecessore le “colpe” di un cattivo metodo di studio del bambino. In quel caso, tanto i meriti che i punti da migliorare, hanno responsabilità condivise». La dirigente sa che in una dimensione piccola come quella in cui è nato l’istituto comprensivo, il passaggio da una scuola all’altra è «quasi obbligato», fatta salva al scelta del genitore di iscrivere il proprio figlio ovunque creda opportuno. Ma proprio in queste realtà «l’istituto comprensivo può anche tamponare “l’emorragia” di bambini e lo spopolamento delle scuole di periferia». Ora che quell’esperienza è terminata, Trotta riprende alcuni ricordi: «Avevamo persino cominciato a disegnare un lessico scolastico comune. Davvero una bella esperienza». sa.lo.

CARMELA Gerardi è attualmente preside della scuola media di Potenza “Luigi La Vista”. Nel 1998 è stata direttrice del circolo didattico di Vietri di Potenza. Nel circolo erano comprese le scuole materne ed elementari di Vietri, Savoia e Balvano. A questi istituti sono state poi accorpate le scuole medie di Vietri e Savoia di Lucania. «Ero a capo di questo istituto comprensivo racconta - In quegli anni si era resa urgente la soluzione all’emergenza della popolazione scolastica in calo drastico nei piccoli comuni». In queste realtà le scuole medie non avevano più la reale condizione “numerica” per sopravvivere. Nel 1994 era stata varata una legge a livello nazionale che finanziava la nascita degli istituti comprensivi. «Ma non è stato mai fatto un serio monitoraggio. Era la risposta a una esigenza pragmatica, ma dei risultati non si è mai saputo nulla». «Certo - continua Gerardi - ogni nuova esperienza fa crescere e per un dirigente può anche essere interessante trovarsi a gestire una nuova tipologia di organizzazione. Ma non credo che l’istituto comprensivo sia una soluzione valida. I disagi non si notano subi-

to, nè però ho riscontrato grandi miglioramenti sulla didattica e sulla logistica delle scuole coinvolte». Forse «le prime difficoltà sono proprio del dirigente che si trova ad affrontare contemporaneamente livelli di scuola diversi a cui non è sempre adeguatamente preparato. Tra la scuola materna, media ed elementare cambiano metodi, modalità, cultura e normative». Da sempre si invita al dialogo tra i diversi gradi della scuola, «ma la teoria è una cosa, la pratica è tutt’altro». Che si traduce «sempre in una giustapposizione, mai in una seria integrazione. Nei miei quattro anni alla direzione di quell’istituto comprensivo sono stata l’unico punto di riferimento delle scuole. Abbiamo dovuto continuare a tenere i collegi dei docenti separati: le questioni da affrontare erano troppo diverse. Tenevamo un collegio dei docenti unitario solo per i libri di testo, tema che tra l’altro non interessava in modo trasversale i vari docenti coinvolti. In genere, secondo quello che è un invito diffuso, i docenti del livello superiore dovrebbero sempre partire dall’insegnamento e dal metodo lasciato dall’insegnante del livello precedente. Ma non succede mai. E’ difficile nello stesso istituto, nel passaggio da una classe all’altra se cambia il docente, figuriamoci tra scuole diverse». Così, in quegli anni, «i conflitti rimanevano. Magari solo le apparenze lasciavano trasparire un clima di collaborazione. Ma poi nella pratica non c’è mai stata una reale integrazione tra i vari livelli di scuola. E’ difficile». Soprattutto, «può funzionare magari nei piccoli comuni. Ma nella città capoluogo l’istituto comprensivo non è assolutamente adeguato». s.l.


24 Potenza Beniamino Murgante dell’Ateneo lucano ha organizzato un workshop all’Università di Yogin Mercoledì 17 dicembre 2008

Docente lucano sbarca in Corea Si discuterà di pianificazione territoriale mondiale I CERVELLI lucani spopolano dappertutto. E’ il caso di Beniamino Murgante, docente di “Pianificazione territoriale” presso l’Università degli studi di Basilicata, che sarà l’organizzatore del quarto workshop internazionale di “Analisi geografiche, modelli urbani e statistiche nello spazio” che avrà luogo presso la Kyung Hee University Global Campus di Yongin in Corea. Una soddisfazione enorme per il docente nato a Potenza il 10 agosto del 1965 che ormai lavora da anni presso l’Università degli studi di Basilicata. Beniamino Murgante coordinerà i lavori insieme a due docenti universitari, si tratta di Stefania Bertazzon che lavora presso l’Università di Calgary, in Canada, e Giuseppe Borruso, docente presso l’Università di Trieste. I tre docenti presiederanno un comitato scientifico composto da trentacinque docenti di tutto il mondo. Tra gli altri Stefano Crocchianti, dell’Università di Perugia, David Prosperi, Andrea Taramelli, Lemon-Doherty Plannet Earth Observatory, della Columbia University, Alez Hagen-Zanker, Bianca Schoen, Nicola Masini, Davis Tuia, Dimitry Kuertener, Giuseppe Tronfio del dipartimento di Architettura dell'Università di Sassari, Ivan Blecic, del dipartimento di architettura dell'Università di Sassari, Jerome Gensel, Narua Danese, dell’Università di Potenza, Elke Moons, Paola Perchiunno del dipartimento di statistica dell’Università di Bari, Christine Corion-Canicio, Rosa Lasaponara, Pablo Vanegas, Marta Vivano, Massimiliano Petri dell’Università di Pisa, Michela Bertolotto, Urska Demsar della National University di Maynooth, Carmelo Torre del Politecnico di Bari, Dafna Fisher Gewirztmann della Tec-

nhicon Israel Institute di Haifa, Maurizio Lazzari, del Centro Nazionale di Ricerche archeologiche e monumentali, Dimos Pantazis, della Technological Educational Institute di Atene, Salem Chakhar dell'University Paris Dauphine in Francia, Sandro Bisonte, dell'University Lumiere Lyon 2, Laboratory Eric, Silvana Grella del Politecnico di Torino, Belen Palop, dell'Università di Valladolid, Alessandria Lappucci dell'Università di Pisa, Boris Kazar della Oracle Corporation in America, Maurizio Gibin del Center for Avanced Spatial, University College of London e Antonino Marvuglia dell'Università di Palermo. Il comitato scientifico avrà dunque il compito di

Beniamino Murgante

dirigere il simposio che verte su tematiche relative alle statistiche geografi-

aspetti: «Il workshop si occuperà di ambiti tecnici che faranno breccia sui fenomeni sociali ed economici della pianificazione territoriale. Fondamentali saranno le analisi sociali ed economiche che giungeranno dal convegno». Murgante chiude la sua riflessione ammettendo: «partecipo con entusiasmo a questo confronto. Credo che alla base ci sia il miglioramento professionale e scientifico in queste tavole rotonde». La pianificazione territoriale mondiale dunque “parla” anche lucano, grazie al lavoro di Beniamino Murgante, cervello potentino, ormai nell’orbita mondiale. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Francesco Tavolaro si è aggiudicato la quarta edizione del premio “Quaderni del Csci”

A Barcellona trionfa un potentino In Spagna il ragazzo spera di potere coronare il suo sogno: il cinema FRANCESCO Tavolaro, giovane potentino è il vincitore della quarta edizione del premio “Quaderni del Csci” che il primo dicembre scorso si è tenuta a Barcellona. Questo giovanissimo lucano in Spagna c’è arrivato per amore. Dopo essersi laureato in “Scienze della comunicazione” presso l’Ateneo lucano, da due anni, ha deciso di seguire la sua ragazza, studentessa spagnola a Potenza per il progetto Erasmus, nel paese di Zapatero. Ma non solo. In Spagna Francesco spera di poter realizzare il più grande sogno: il cinema. Qui in Italia la laurea che ha conseguito non gli consente di intravedere grossi traguardi per il futuro. Lavoro ce n’è poco e sicuramente non è ancora meno sono le possibilità di sfondare nel mondo che insegue. E decide così di trasferirsi nella città spagnola. C’è da pensare alla quotidianità,

quindi come prima cosa il ragazzo trova un posto da cameriere per vivere. L’occasione per poter emergere gli viene offerta attraverso la sua partecipazione al concorso “Quaderni del Csci” presieduto da Mercè Coll Cantin presidente della Mostra Internacional de Films de Dones, e composta da: Alberto Bougleux documentarista e critico cinematografico, Antonio Josè Navarro storico e critico cinematografico, Rossella Rinaldi critico cinematografico e project manager Filmitalia e Josè Manuel Sande critico cinematografico e responsabile Centro Galego de Artes da Imaxe. “Attraverso la finestra, dietro il vetro ovvero Una critica comparativa tra Pasolini e Villaronga”: questo il titolo del racconta che gli fa vincere il premio per la migliore sceneggiatura. Una giuria entusiasta è quella che

Nuovi servizi informatici per le piccole e medie imprese SONO sei milioni le aziende presenti in Italia. Da oggi con un semplice “click” è possibile visualizzare online - attraverso il portale “registroimprese.it” - informazioni che non fanno altro che accrescere la trasparenza delle aziende, grazie all’accesso di informazioni ufficiali. Nella Sala dell’Economia della Camera di commercio di Potenza, sono stati presentati i nuovi servizi informatici per supportare -grazie anche ad Infocamere - le piccole e medie imprese nello sviluppo del proprio business. “Im +” è il nome dei servizi per lo sviluppo delle imprese, che si caratterizza per la presenza di tre assi: il portale “registroimprese.it“, “Gestirete“ e “Archivierete“. Il portale registro imprese offre la possibilità di ottenere informazioni circa la realtà aziendale desiderata, “Gestirete” è invece il servizio che consente la gestione dei rapporti con la clientela

che negli spazi, agli visioni, alle analisi integrate e all'esplorazione di modelli

agli spazi applicati ai modelli dinamici e a tutte le relazioni di pianificazione territoriale. Per Beniamino Murgante si tratta di una soddisfazione enorme, considerato che già nel 2007 fu tra gli organizzatori di un simile simposio che ebbe luogo presso l’Università di Perugia. Il docente lucano si è soffermato sulle specificità del workshop affermando: «Si tratta di una bella soddisfazione per me. Con la tavola rotonda organizzata presso l'Università di Yongin avrò la possibilità di confrontarmi con i massimi responsabili di settore del globo. Non è semplice arrivare a simili risultati. A Perugia l’organizzazione fu peretta». Murgante parla di altri

e la realizzazione di azioni di marketing, infine “Archivierete” è il servizio che è diretto alla riduzione del rischio di impresa. Presenti al convegno: il presidente della Camera di commercio Pasquale Lamorte, il segretario generale, Nicola Bux, il conservatore del registro delle imprese Patrick Suglia e Michele Silletti consulente di Infocamere. Suglia, sostiene quanto l’informazione sia l’elemento chiave per la produzione di ricchezza per le piccole e

medie imprese, che necessitano di informazioni per stare al passo con quelle di grandi dimensioni. In realtà la sfida telematica non finisce qui. Dal 2009 entra in vigore “Comunicazione unica”, servizio interamente dedicato alle ditte individuali, che dovranno provvedere a inviare le pratiche alle Camere di commercio. «I due software - “Gestirete” e “Archivierete” - secondo quanto afferma Suglia rappresentano dunque, un pacchetto servizi diretto all'incremento del rapporto delle Camere di commercio e le imprese di piccole e medie dimensioni. A illustrare i due software è Silletti. Anticipa che nel corso del nuovo anno i servizi aumenteranno numericamente. Nota dolente del convegno è stata la scarsa presenza numerica in sala. Dei 1200 inviti spediti alle imprese, hanno aderito dieci imprenditori. s.g. potenza@luedi.it

Francesco Tavolaro

proclama Tavolaro vincitore. Lo stile dell’autore viene giudicato maturo e consapevole, soprattut-

to per quel che riguarda la presenza di similitudini e differenze tra i due autori scelti: Pasolini e Villaronga. Il risultato del lavoro, porta a una ricostruzione priva di eccessivi moralismi di due classici del cinema sull’oscura fascinazione del male nei suoi risvolti psicologici, politici ed estetici. Il concorso è accessibile a giovani di qualsiasi nazionalità dai 18 ai 29 anni. Il Premio si articola in due sezioni: “Saggio inedito” e “Recensione inedita”. I saggi devono riguardare qualsiasi aspetto del cinema italiano classico o contemporaneo, mentre le recensioni devono riferirsi a film italiani prodotti tra il 2000 e il 2008. Il concorso è patrocinato dal Consolato generale d’Italia a Barcellona. Simona Grieco potenza@luedi.it

A TUTTA BELLEZZA Da Antonella i consigli di Ragno

IL visagista Franco Ragno, famoso a livello internazionale, è stato il protagonista sabato scorso di una giornata dedicata alla bellezza che si è tenuta nei saloni di “Aldo Coppola by Antonella”. L’artista ha messo a disposizione la sua arte e professionalità attraverso il trucco studiato specificatamente per le clienti che ne hanno fatto richiesta, dispensando consigli e accorgimenti per l’autunno inverno 2008/2009 e per le imminenti feste natalizie. Il trucco deve essere «pallido, intenso o shocking, purché luminoso» suggerisce Franco Ragno, make-up artist per Aldo

Coppola. Per quanto concerne invece il capitolo sguardo «funzionano tutti i toni accesi del fucsia e quelli più freddi per chi ha la carnagione chiara. Sono da preferire invece le cromie dei rosati caramellati e iridati se la pelle è olivastra». Nessuna mezza misura è infine prevista per le labbra. Franco Ragno non si risparmia di concludere che - come per ogni altro appuntamento semestrale a Potenza - «è sempre un piacere per me ritornare nel salone “Coppola by Antonella” per l’entusiasmo con cui vengo accolto dalle donne potentine che vogliono essere all’avanguardia».


Potenza 25 Ieri la stipula di un protocollo d’intesa tra Provincia, l’Ufficio scolastico e Unione ciechi Mercoledì 17 dicembre 2008

Mano tesa agli studenti non vedenti L’obiettivo: dare ai ragazzi azioni di supporto e prevenzione UN protocollo d’intesa per contrastare la disabilità visiva con «azioni di supporto e prevenzione», rivolte agli alunni non vedenti frequentanti gli istituti di scuola superiore del territorio provinciale e, in via sperimentale, i bambini delle scuole materne. E’ stato firmato ieri mattina fra la Provincia di Potenza, l’Ufficio scolastico regionale e l’Unione italiana ciechi. Autonomia e integrazione sociale dei disabili visivi sono stati gli elementi che hanno caratterizzato la conferenza stampa: l’accesso alla scuola, al lavoro, al tempo libero come fondamento per promuovere i bisogni e le necessità della vita quotidiana. Al centro, non le attività scolastiche, ma quello che comunemente viene chiamato «dopo-scuola». Otto operatori, dopo il 6 gennaio 2009, saranno in giro per l’intero territorio della Provincia di Potenza per dare una mano ai ragazzi non vedenti e alle loro famiglie, a domicilio e nelle ore «extrascuola». «Le famiglie sono entusiaste di questa iniziativa - commenta l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Michele Iacovera. La firma di questo protocollo vuole essere da stimolo anche alla Regione Basilicata, affinché legi-

Un momento della sottoscrizione del protocollo

(f.M.)

feri ed intervenga su queste tematiche. La Provincia di Potenza, in questi 5 anni, è stata sempre attenta alle problematiche sociali e, in particolare, vicina all’Unione italiana ciechi». La constatazione di ritrovarsi con un bambino colpito dalla disabilità, che per l'immaginario collettivo risulta la più grave e condizionante, traumatizza profondamente anche la famiglia. L’adattamento alla realtà

inattesa può richiedere tempi a volte assai lunghi e costare notevoli sofferenze. L’ostacolo più difficile da affrontare per la maggior parte delle famiglie è dovuto al fatto che, nel momento di massimo sconforto e disorientamento, non c’è nessuno che le aiuti ad impostare in maniera corretta ed efficace il processo formativo dei loro figli, compito per il quale si trovano del tutto impreparate. L’Unione italiana dei cie-

Anche quest’anno la Provincia promuove gli artisti

Corbisiero dona “Cento” a Sabino Altobello

Altobello e Corbisiero

LA Provincia promuove gli artisti locali. Non a caso anche quest’anno, il dono istituzionale della Provincia di Potenza per le feste natalizie sarà una litografia tratta da un quadro di un artista locale. L’opera “Cento” di Francesco Corbisiero, pittore potentino segnalato favorevolmente dalla critica, è stata consegnata questa mattina dall’autore al presidente dell’ente Sabino Altobello. Si tratta di un quadro che rappresenta, con l’approccio morbido e appassionato che contraddistingue la pittura dell’artista, uno dei comuni della Provincia di Potenza, emblema dei 100 piccoli centri che la compongono. Francesco Corbisiero è nato a Calvello e vive a Potenza. Ha partecipato a numerose mostre collettive. L’ultima è la mostra allestita presso il museo provinciale dal titolo “La scuola potenti-

na di Maria Padula”. Le sue opere, di forte impatto emotivo, vengono realizzate con tecnica mista e plasmate con le mani e scrutano l'inquietudine, la sofferenza, la pace, la tenerezza, la sensualità e “Il paese lucano” che il pittore rappresenta con il suo stile elegante anche se apparentemente sobrio. «La Provincia di Potenza afferma Altobello - continua dunque nell'opera di valorizzazione degli artisti locali, confermandosi punto di riferimento per le diverse forme di arte della nostra regione». La politica culturale dell’ente, fin dall’inizio della legislatura, «è infatti - ha continuato - orientata ad accogliere nella sua “rete” non solo i nomi più affermati del panorama artistico nazionale e internazionale ma anche e, soprattutto, i talenti lucani, creando occasioni e offrendo loro spazi espositivi”.

chi va suggerendo da gran tempo agli amministratori pubblici e agli uomini di governo di adoperarsi, affinché vengano preparati operatori esperti che possano intervenire tempestivamente sulla famiglia e sul bambino, non appena sia stata scoperta la situazione di disabilità, per fornire le necessarie indicazioni sui comportamenti più opportuni da seguire nel rapporto con un bambino cieco o ipovedente. Non è

L’Esercito raffigurato nella Formazione SARÀ presentato oggi, alle 10.30, nella caserma “De Rosa” - sede del Comando militare dell’esercito “Basilicata” di via Ciccotti 32 - il calendario 2009 dell’Esercito italiano. Dedicato alla “FormAzione”. Il calendario che verrà presentato oggi illustra il percorso di preparazione che ufficiali, sottufficiali e volontari di truppa seguono prima di essere impiegati presso i reparti di assegnazione. Accademie, istituti di formazione, scuole di specializzazione, dislocate su tutto il territorio nazionale, costituiscono dei veri e propri poli formativi per eccellenza che permettono agli uomini dell'Esercito di avere una preparazione completa e di alto livello. Tra tutte spicca, ovviamente l’Accademia militare di Modena, il più antico istituto di formazione militare del mondo. Il capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Fabrizio Castagnetti, così conclude la sua prefazione al nuovo calendario: «la nostra è dunque una educazione completa, a tutto campo, finalizzata all'azione e alla risoluzione dei problemi e che costituisce il perno su cui ruota la crescita del soldato moderno. Insomma, una FormAzione che è, e resterà, il centro dell’Esercito».

più solo la scuola l’unica depositaria delle conoscenze e delle funzioni educative. L’educazione avviene nell’ambiente, sul territorio, grazie all'opera di operatori diversi. La scelta del percorso da seguire è un momento di grande responsabilità, per la famiglia come per il ragazzo. Da tale scelta potrebbe rimaner condizionata tutta la vita. Gli interessi, le attitudini, le condizioni visive del figlio debbono avere priorità su tutte le altre ragioni. «I modi e i procedimenti non vanno improvvisati - continua l’assessore ma è necessario affidarsi a coloro che hanno una reale esperienza in materia di educazione dei ciechi e degli ipovedenti, al fine di evitare che l'educazione, specialmente nei primi anni, si riduca ad una serie meccanicistica di stimolazioni e risposte, oppure che l’azione dell’educatore divenga un assillo insostenibile per il bambino. L’educazione dei ciechi e degli ipovedenti deve essere integrale e deve avvenire nel pieno rispetto di tutte le caratteristiche del soggetto, attraverso le diverse fasi del suo sviluppo, senza mai turbarne la serenità e la gioia di vivere». Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it

Ragazzi in visita al Seminario maggiore nel nome della vocazione UN incontro vocazionale, un’occasione per conoscere il Seminario e la realtà ad esso legata, ai più sconosciuta. In sintesi è stato questo il motivo che ha ispirato la visita dei ragazzi delle varie parrocchie della città di Potenza al Seminario maggiore del capoluogo, svoltasi nei giorni scorsi alla presenza del Rettore Don Biagio Colaianni. «Vocazione è la parola che ognuno di noi dovrebbe amare di più. Perché è il segno di quanto si è importanti agli occhi di Dio», queste parole sono di Don Tonino Bello e sono state quelle che hanno accompagnato questo incontro. Il rettore Don Biagio Colaianni ha sottolineato l'importanza della vocazione a tutti i livelli (sacerdotale, matrimoniale, religioso) e ringraziato i ragazzi «perchè con coraggio hanno risposto all’invito dei giovani seminaristi». I giovani hanno pregato e dialogato con i seminaristi proprio al fine di dialogare fraternamente sul tema della vocazione. In tanti hanno espresso le loro curiosità e hanno ascoltato con piacere e stupore le storie vocazionali. Questo è il primo di una serie di incontri che si terranno nei mesi di marzo e maggio per la ricorrenza della festa del “buon pastore” nella quale verrà organizzata una intera giornata da passare in compagnia dei giovani lucani e dei giovani seminaristi per testimoniare la propria gioia nel seguire Gesù e per ribadire il fatto che ogni vocazione è valida per l’edificazione della Chiesa. Sara Azzato potenza@luedi.it

Ordine dei medici Eletto il direttivo

Mazzeo Cicchetti, prima da sinistra (foto Mattiacci)

L’ORDINE dei medici della provincia di Potenza ha scelto il suo nuovo consiglio direttivo. Si è votato nel fine settimana scorso e alle 22 di ieri sera, pur se lo scrutinio non era ancora completato, l'indirizzo che gli iscritti hanno voluto dare era chiaro. La lista capeggiata dal presidente uscente, Enrico Mazzeo, è stata premiata. Circa il 90 per cento dei 520 votanti ha espresso la preferenza per lui. Il nuovo consiglio direttivo sarà composto da: Mazzeo Enrico; Barile Vincenzo; Boezio Antonio; Buchicchio Cosimo; Costantini Fabio; Damiani Maria Donata; De Lisa Michele; Fatigante Rocco; Gallucci Li-

dia; Ioia Nicola; Martini Maria Cristina; Paternò Rocco; Sanginetti Domenico; Saraceno Aldo; Scavone Carmine. Come revisori dei conti sono stati eletti: Murano Giulia; Moreno Giuseppe; Visaggio Pietro e come Revisore supplementare Pappalardo Ilaria. Il nuovo consiglio si riunirà a gennaio per la elezione del presidente che appare scontata nella conferma di Mazzeo per il quale sarà l’ultimo mandato in considerazione dell'accordo non scritto preso all'interno dell'ordine, che prevede che si possa essere eletti per massimo due mandati. g.g. potenza@luedi.it

A vincere è stata la solidarietà HA vinto la solidarietà, la voglia di fare gruppo e il volontariato. E’stato questo il senso della manifestazione promossa dalla Figc di Basilicata, in collaborazione con le scuole, l’Age e il Miur. Ieri mattina disabili e normodotati si sono dati appuntamento nell’Istituto statale d’arte dove il responsabile del settore giovanile della Figc Carlo Maglia ha premiato tutti gli alunni, ben 200 in tutto, in una giornata di festa e animazione. La manifestazione dal titolo: “Psicomotricità e calcio” ha inteso fare breccia sui valori del calcio genuino in una giornata di autentica solidarietà. All’atto finale dell’evento hanno preso parte l’Istituto d’arte, l’Istituto agrario, l’Istituto professionale di Tramutola, l’Istituto agrario di Villa d’Agri, l’Ipaa di Genzano e la scuola media di Tolve. A dirigere le partite un disabile, Raffaele Salvia, alunno di Tito che ha ringraziato i presenti per la partecipazione e la presenza nell'istituto scolastico. Carlo Maglia, accompagnato dal presidente dell’Age, Annamaria Calabrese. ha regalato coppe, palloni e targhe a tutti i presenti. Una festa, all’insegna del volontariato e della solidarietà che ha visto gli alunni cimentarsi con un pallone e un terreno di gioco. Ha preso parte alla manifestazione la vice preside dell’Istituto d’arte, Marolda. Il risultato sportivo è venuto in secondo piano, ha vinto l’aggregazione, l’amore e il rispetto reciproco in una giornata di grande passione per tutti. Alla fine sono stati calciati i rigori. f.m. f.menonna@luedi.it


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Potenza

Mercoledì 17 dicembre 2008

ANTICA OSTERIA

De Franchi parla e De Filippo ascolta

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

Di scena il tango di Zotto LO AVEVA promesso che sarebbe ritornato con il suo spettacolo che tanto successo sta avendo nel mondo. Dopo l'assaggio di Campomaggiore quando si è esibito per i suoi amici e “compaesani” ritrovati, il tanguero più famoso del mondo, Miguel Angel Zotto, sbarcherà nel capoluogo lucano con tutta la sua “Compagnia Tango X2” per due date, il 22 e il 23 dicembre, nel teatro Don Bosco. L'evento, promosso dal Comune di Campomaggiore, in collaborazione con il Comune di Potenza e l'Associazione “La sequoia” di Campomaggiore e con il patrocinio della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata, sarà la prima internazionale del più grande interprete mondiale di tango argentino. Lo spettacolo si intitola “Miguel Zotto nel marzo scorso a Campomaggiore Angel Zotto è Buenos Aires Tango” e vedrà impegnati oltre a Zotto, protagonista e ideatore delle coreografie, la sua sensuale compagna, Diana Guspero e dodici bravissimi ballerini della compagnia. Un'orchestra dal vivo, composta da sei elementi, compreso il famoso bandoneòn, lo strumento fondamentale per il tango. Due cantanti interpreteranno le fantastiche note sugli spettacolari passi di danza delle coppie di ballo e ripercorreranno in due atti i momenti più importanti di una ventennale carriera in un percorso davvero emozionante e coinvolgente. Per informazioni e prevendita è possibile rivolgersi a Info&Tickets (Cose di Teatro e Musica) - Corso XVIII Agosto - Potenza (0971274704)

Chiusa via N. Sauro DIVIETO di transito e di sosta con rimozione in via Nazario Sauro all’altezza del cantiere in cui dovrebbe sorgere la Stazione autolinee - così la definisce il Comune in un comunicato stampa ad hoc - e nel piazzale della Stazione Centrale delle Ferrovie dello Stato per lavori di completamento del collegamento pedonale - meccanizzato Stazione Fs – Stazione autolinee. Il divieto riguarda le giornate di oggi e domani. Lo fa sapere l’ufficio Trasporti e viabilità dell’amministrazione comunale con un’ordinanza, come spiega il dirigente Mario Restaino.

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE turno Festivo

Turno Notturno 17 Dicembre Dente via Pretoria, 25 0971-21449

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 22 DICEMBRE Potenza, Aula magna, ore 20.30 “Rassegna cinematrografica” Proiezione di Good night and good luck

•Adiconsum

•FINO AL 20 DICEMBRE Potenza, galleria “Idearte” “Donzelli opere scelte 2007-2008” Vernissage

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•FINO AL 6 GENNAIO Potenza, Santo Graal “Natale solidale 2008” Quinta edizione

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “Giacomo Di Chirico” Mostra a cura di Isabella Valente

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Come dio comanda 17 - 19.10 - 21.30 Sala 2 Saw 5 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 Bolt- Un eroe a 4 zampe

16 - 18 Changeling 21 Sala 5 La fidanzata di papà 17.10 - 19.20 Torno a vivere da solo 21.30 Sala 6 Twilight 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Solo un padre 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 •DUE TORRI• Twilight 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Mercoledì 17 dicembre 2008

27 Pignola La Regione Basilicata li ha inseriti nell’elenco dei prodotti tradizionali lucani

Riconoscimento per i fagioli rossi Ora si punta alla costituzione dell’associazione dei produttori PIGNOLA - L’associazione dei produttori di fagioli di Pantano si avvia a diventare realtà. Assume concretezza il progetto di recupero della coltivazione dei “fasul ross scritt”, attraverso cui si ambisce anche rilancio e valorizzazione della piana del lago di Pignola. Lo scorso 9 novembre la pro loco “Il Portale” di Pignola in collaborazione con l’Alsia, azienda agraria sperimentale dimostrativa “Pantano di Pignola”, organizzò un convegno per presentare il disegno di messa a sistema dei produttori e hobbisti locali, successivo al recupero dei semi originali e alla coltivazione del legume nei campi sperimentali dell’Alsia. Alla presenza di amministratori e tecnici vennero espresse proposte di sostegno all’iniziativa e furono presentati i fagioli pantanesi descrivendone le proprietà organolettiche e nutrizionali. «Nelle intenzioni dei produttori e degli enti istituzionali - sostiene Michele Catalano, responsabile Alsia - vi è la ferma volontà di avviare un processo di valorizzazione del prodotto affinché lo stesso diventi una valida componente economica per le aziende aderenti, a tal proposito verranno messe in campo una serie di iniziative di assistenza tecnica svolte dall’Alsia e di marketing per il riconoscimento di questo pregevole prodotto sulle mense dei lucani». La Regione Basilicata, dipartimento agricoltura sviluppo rurale, economia montana, nei giorni scorsi ha accolto la richiesta di iscrizione dei fagioli rossi di Pantano nell’elenco dei prodotti tradizionali. Il riconoscimento ottenuto funge da spinta propulsiva per la costituzione dell’associazione dei produttori. Si è tenuto dunque un incontro con questi ultimi per spiegare i termini e i vantaggi dell'associazionismo. All’incontro sono intervenuti il sindaco di Pignola, Ignazio Petrone, il presidente della proloco “Il Portale” Bruno Albano, il presi-

Allo “Sport club” il “Carpine d’argento”

Una coltivazione di fagioli di Pantano

LA SCHEDA APPROFONDIMENTI La pianta rampicante di fagiolo produce un seme, ecotipo di Borlotto, tondo ovoidale, con fondo beige e screziature amaranto e granata. Il prodotto, nell’area del Pantano trova condizioni climatiche estremamente favorevoli, le temperature massime nei mesi estivi non superano mai i 30 gradi, mentre l’umidità relativa si aggira attorno al 70 per cento. La produttività è di circa 14 quintali per ettaro. L’ambiente di coltivazione ideale li rende ottima fonte di proteine, carboidrati complessi, vitamine del gruppo B, ferro, calcio, e fibra alimentare, localizzata nella buccia. Il fagiolo rosso di pantano è un legume dalle ottime proprietà nutrizionali. In 100 grammi di prodotto, 22,4 grammi di proteine, 50,9 grami di carboidrati, 1,4 grammi di lipidi. Nel complesso 293 chilo dente della comunità montana Alto Basento Gerardo Ferretti, Mario Giordano, vice sindaco del Comune di Abriola, nel cui territorio ricadono i terreni dell’azienda sperimentale. Con questa iniziativa s’intende elaborare ed attivare azioni di forte interesse per una delle produzioni più antiche del territorio, oltre a recuperare un prodotto dall’alto valore stori-

calorie. L’alto contenuto di ferro e il potere calorico elevato lo rendono ottimo nei casi di carenze e di deperimento organico. La buccia sottile lo rende particolarmente adatto alla trasformazione. L’iscrizione dei prodotti nell’elenco dei tradizionali è regolato dal decreto ministeriale 350, 8 settembre 1999 secondo cui “sono considerati prodotti agroalimentari tradizionali, da inserire negli elenchi regionali e provinciali, i prodotti destinati all’alimentazione umana le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore a venticinque anni”. s.b. potenza@luedi.it

co. Già dieci coltivatori su circa quaranta hanno sottoscritto la domanda di adesione alla forma associativa, che garantirà loro anche l’assistenza tecnica dell'Alsia. Il presidente Albano ha rimarcato il limite che in passato ha rappresentato l’individualismo. Gerardo Ferretti si è impegnato nel sostegno ai

produttori e nella promozione del prodotto da parte della comunità montana. Si è parlato anche della possibilità di inserimento dei fagioli rossi scritti di Pantano in un circuito breve di commercializzazione presso le aziende agrituristiche della regione e la possibilità di proporre il prodotto ai turisti. Simona Brancati potenza@luedi.it

A Pietragalla grande successo di pubblico per le due giornate storiche del 1861 PIETRAGALLA - Ha avuto grande successo la manifestazione denominata “...due giornate storiche 16 - 17 novembre 1861” svoltasi nella giornata di sabato 13 dicembre a Pietragalla a partire dalle 16 e fino a sera inoltrata. Sono due date che fanno parte integrante della storia cittadina in quanto in questi due giorni la cittadinanza pietragallese resistette all’assalto veemente dei briganti rifugiandosi all'interno del palazzo ducale e inducendo gli assalitori ad abbandonare il paese e a desistere dalla volontà di conquistare Pietragalla. E’ stata grande la partecipazione del pubblico che ha assistito con interesse e curiosità alla riproposizione di una pagina storica importante per questo paese. Organizzato dall’Istituto comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di

Pietragalla in stretta collaborazione con il Comune di Pietragalla, la locale Pro Loco e la sezione comunale dell’Associazione volontari italiani del sangue, nel corso dell’evento si è assistito ad uno scorcio reale della vita che si svolgeva circa centocinquanta anni fa sia dal punto di vista sociale, degli usi, delle tradizioni e dei costumi che per quanto concerne la lotta al brigantaggio. L’ambientazione storica ha visto come luoghi scenici piazza Principe Umberto I° (ai più nota come piazza Maggio), via XVI Novembre, via Roma, piazza Don Donato Pafundi e naturalmente del Palazzo Ducale che è il simbolo della resistenza, che sono gli stessi luoghi del 1861, zone che sono stati i siti reali degli eventi proposti con questa manifestazione. Questo evento storico ha visto la partecipazione di oltre duecento figuranti, che hanno vestito abiti

dell’epoca, interpretati dagli alunni dell’Istituto comprensivo di Pietragalla, da numerosi genitori degli stessi alunni, da volontari e soci dell’Avis e della Pro Loco. In ogni settore delle scene allestite in questi siti è stata riproposta la vita dell’epoca, come il modo di cucinare, lo svolgimento della vita quotidiana in paese e nei campi agricoli ma soprattutto l’assalto e la conseguente difesa di Pietragalla dai briganti che sconfitti abbandonarono la città. I numerosissimi spettatori hanno praticamente ammirato tutti i particolari delle scenografie e delle scene riproposte che hanno fatto riferimento fedelmente alla realtà dell'epoca. Dunque grande apprezzamento è stato evidenziato per la riuscita di questo scorcio della storia locale. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

Gerardino Romaniello

AVIGLIANO – E’ stata la giornata dei riconoscimenti e dei ricordi. I premi li ha assegnati l’associazione “Il carpine” di Possidente, i ricordi li hanno evocati coloro a cui è andata la massima attestazione, il “Carpine d’argento”, che l’associazione assegna a persone o associazioni che si sono distinti per merito nelle comunità. La targa d’argento del “Carpine 2008” è andata allo Sport club Possidente, la squadra calcio del piccolo borgo situato al di là del Monte Carmine, nel territorio di Avigliano. Il motivo è presto detto: “Per l’impegno ed il merito acquisito in quarant’anni di intensa e appassionata attività sportiva a favore dei giovani”. “Nel corso degli anni – a parere della giuria presieduta da Antonio Nenna ha saputo valorizzare lo spirito dilettantistico del gioco del calcio e le risorse giovani della comunità, favorendone l’aggregazione sociale”. All’interno dell’albo d’oro dove figurano, tra gli altri, lo scrittore Vito Fiorellino, l’attore Ulderico Pesce, il giornalista Lello Colangelo e il magistrato Gerardina Romaniello, finiscono anche gli azzurri del Possidente. «Una squadra di calcio che è l’orgoglio della nostra comunità». L’ha detto bene Michele De Lisa, medico, uomo importante della società calcistica ma soprattutto fedelissimo sostenitore, che ha raccontato gli inizi del Possidente, gli uomini che hanno determinato nei successi e negli insuccessi il corso di 40 anni di storia della squadra locale. «Premiare lo sport – ha detto De Lisa, durante la cerimonia di domenica se-

ra al ristorante La Torre – è per me un motivo di grande orgoglio perché 40 anni di calcio sono 40 anni di ragazzi cresciuti nella nostra piccola comunità». Insomma, Possidente nel suo appuntamento annuale con “Il carpine d’argento” si è ritrovata nella giornata dedicata al riconoscimento di coloro che si sono distinti per meriti sociali e scolastici. Infatti, oltre alla targa d’argento alla squadra locale, l’associazione presieduta da Giuseppe Coviello ha consegnato attestati agli studenti del comune di Avigliano congedati con il massimo dei voti, alle scuole superiori e all'università. «Sono dieci anni di attività – ha spiegato Coviello -il consuntivo del Carpine. La nostra è un’associazione di una piccola comunità, sorta per il desiderio di stare insieme, mirando a contribuire al miglioramento della qualità della vita delle nostre comunità, all’aggregazione sociale e di essere da stimolo culturale in un momento di crisi della società e della politica». Questi i laureati che hanno ottenuto l’attestato di riconoscimento del Carpine: Anna Maria Genovese (odontoiatria e protesi dentaria), Carmela Genovese e Marianna Genovese (operatore dei beni culturali), Marianna Lorusso (informatica), Angela Salvatore (linguistica, filologia e letteratura), Caterina Samela (Ingegneria ambiente e territorio) e Vito Lorusso (Scienze politiche). I due delle scuole medie superiori, entrambi del liceo classico, sono Giuliana Gerardi e Tonio Salvatore. Gianni Sileo potenza@luedi.it


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Bella Un Natale di solidarietà quello a cui si prepara la scuola primaria cittadina

La scuola come palestra di vita Da ieri una raccolta fondi con tante iniziative degli studenti BELLA -Da ieri e fino al 20 dicembre gli alunni della scuola materna, elementare e media dell’Istituto comprensivo di Bella sono impegnati nelle animazioni natalizie per raccogliere fondi per i bambini poveri, far compagnia agli anziani del Centro Sociale e soprattutto per incontrare le loro famiglie ed augurare loro un Natale sereno e un nuovo anno pieno di salute e felicità. Le animazioni, i calendari, i giornalini hanno richiesto una preparazione accurata che è cominciata da tempo. Sono stati scelti i temi, preparate le scene, provato le musiche e i canti per settimane. Gli alunni delle seconde medie hanno preparato il recital “Se fosse Natale” con scene, canti e danze per dire no al Natale come consumo. Gli alunni della quinta B della scuola elementare di Bella porteranno due cesti con biglietti d’auguri e dolciumi, comprati con le multe versate nella cassa di classe per comportamenti poco corretti, agli anziani del Centro Sociale di Bella, una struttura che accoglie anziani soli. Con loro trascorreranno qualche ora : canteranno canti natalizi e ascolteranno dagli anziani storie del Natale di una volta, quello del fuoco a terra, dei mandarini e dei dolci fatti in casa . Per il calendario gli alunni delle classi quarte e terze elementari di Bella, classi con alunni di Bella, del Marocco e della Romania si sono ispirati all’attività di educazione alimentare e hanno preparato per i dodici mesi dell’anno che verrà disegni, rifles-

sioni, filastrocche e soprattutto ricette della cucina tipica dei loro paesi d'origine, per ricordare ogni giorno la necessità di una alimentazione corretta . Dopo la presentazione, con uno spettacolo alla presenza dei genitori, il calendario sarà messo in vendita e i piccoli andranno nelle case del paese per raccogliere aiuti per la scuola di padre Antonio Rossi in Monzabico con la quale sono gemellati e che hanno già aiutato nel 2005, 2006 e 2007 con il ricavato delle vendite dei calendari. Gli alunni della III A della scuola media presenteranno , con slides e musiche, il primo numero di quest'anno del loro giornale di classe “ Noi ragazzi della generazione Y “ ai genitori e ai compagni. Hanno ripreso questa attività dall'inizio del nuovo anno scolastico e hanno utilizzato il giornale per raccontare la loro adolescenza, il rapporto con i docenti, la fatica di crescere. La presentazione diventerà occasione di riflessione comune coni genitori con i quali, soprattutto ora, hanno rapporti non sempre sereni. La III B, continuando il loro progetto cinema, che li ha visti autori e protagonisti di due corti presentati a livello regionale e nazionale, hanno preparato un video con interviste al parroco e ad esponenti politici sul senso del Natale oggi. Il titolo del corto è “ A Natale puoi…”. A San Cataldo e S. Antonio Casalini i piccoli della scuola dell’infanzia e quelli della scuola primaria presenteranno la storia di un gruppo di bambini che va alla ricerca del bam-

bino Gesù per il loro presepe e lo trovano solo quando scoprono la strada dell'amore,della giustizia, del perdono.Li accompagna nella ricerca una piccola candela, segno di quella luce che deve rischiarare il nostro cammino. Lo spettacolo è accompagnato dai canti preparati con la maestra Fernanda Lucibello Tutti insieme gli alunni della scuola elementare di Bella canteranno e il Natale con canti in italiano, francese ed inglese,preparati con le insegnanti Lucibello e Leone e con animazioni e riflessioni. Particolarmente toccante la storia di un piccolo pacco rosso, un regalo che non si deve aprire e che passa di mano in mano ed aiuta persone infelici,sole, ammalate a trovare un poco di serenità. I più piccoli, con i costumi tradizionali, raccontano il Natale di una volta quello dei loro nonni che erano felici con piccoli doni. Per tutti gli eventi le famiglie troveranno il tempo per accorrere numerose e ascoltare con partecipazione e attenzione i messaggi dei loro figli. I docenti, che da un mese si sono impegnati, raccoglieranno il frutto delle loro fatiche nel sorriso di soddisfazione dei loro alunni, che vincendo l'ansia, riusciranno ad esprimersi, a mostrare se stessi, a vincere la paura del palcoscenico e del pubblico. E? anche così che la scuola diviene palestra di vita ed afferma con forza i valori che sono la bussola del presente e del futuro.

PROVINCIA, SEDUTA DI CONSIGLIO DESERTA POTENZA - Ennesima seduta di Consiglio andata deserta in Provincia di Potenza. All’appello delle ore 11,30 hanno risposto 12 consiglieri su 30, di cui solo nove superstiti della maggioranza di ben ventitre eletti. Era assente all’appello tra gli altri anche il Presidente Altobello. Iscritti all’ordine del giorno ben 15 punti, argomenti estremamente importati, tra cui il piano di formazione per il triennio 2008/2010 e l’emissione di un prestito obbligazionario di 9 milioni di euro utile a finanziare svariate opere pubbliche. Gli esponenti della minoranza consiliare di AN e Fi verso il PdL Rosa e Cupparo stigmatizzando questo ennesimo incidente di percorso. Imputabile alla scarsa attenzione che i consiglieri dell’intero centro sinistra manifestano verso le problematiche della comunità, pongono nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica il desolante paesaggio che si intravede in Provincia di Potenza. Alla scarsa incisività dell’operato della Giunta si somma «la scarsa propensione dei consiglieri di maggioranza a porre in essere un’azione politica chiara risolutiva delle tante problematiche esistenti». «Sia chiaro ai cittadini - continua la nota dei consiglieri provinciali Rosa e Cupparo - nel 2009 vi sarà l’occasione con le elezioni provinciali di dare una svolta mandando a casa l’armata brancaleone del centro sinistra lucano, propulsore di un sistema oramai moribondo che ancora regge solo grazie al collante della gestione del potere. «Le elezioni della Regione Abruzzo - hanno dichiarato ancora i due consiglieri di An e Forza Italia, Rosa e Cupparo - sono da insegnamento e confermano il principio che i veri protagonisti del cambiamento solo sempre i cittadini liberi». provinciapz@luedi.it

”L’alba del giorno dopo” per un 31 in paese

Ex Standartela

Vietri, un Capodanno con il grande botto

I lavoratori: «Siamo delusi»

VIETRI DI POTENZA - Ormai si sa che, come da tradizione, l’attesa del primo dell’anno nella notte di Capodanno, è il giorno più atteso, il più festeggiato, in un mix tra cene in famiglia, feste tra amici e puro divertimento. Mentre lo scorso anno la popolazione vietrese visse un capodanno particolare (in mille per le vie del paese per protestare contro la discarica di Serra Arenosa), quest'anno spazio al divertimento. E, per far si che il divertimento non si trasformi in spiacevoli sorprese, come purtroppo accade ogni trentuno dell'anno tra incidenti e morti per varie cause, hanno pensato bene i giovani dell'associazione vietrese “LiberiDentro”, che con l'ausilio dello staff dell'ex “Privilege” di Vietri di Potenza, hanno organizzato presso il Woodpecker's Pub la festa di capodanno, con tanto di cena e balli. “L'alba del giorno dopo”: questo il titolo della notte di capodanno orga-

nizzata a Vietri di Potenza. Un'idea venuta in mente ai giovani organizzatori diverse settimane fa, direttamente dal web, dal portale di Facebook, dove sono distribuiti gli inviti a tutti i vietresi iscritti. Oltre centocinquanta già gli inviti distribuiti sul sito, tra i vari utenti. Sarà possibile acquistare in prevendita i biglietti per il cenone al modico prezzo di ventisei euro, mentre sarà possibile anche acquistare, sempre in prevendita, i biglietti del party di capodanno, a soli dieci euro. Un occasione di incontro per giovani e meno giovani del paese vietrese, che raccoglierà nella notte di capodanno decine di universitari e lavoratori vietresi, specie i giovani, sparsi in ogni posto d'Italia. Ma è anche l'occasione di non allontanarsi dal paese, di non spostarsi con la propria auto, per evitare spiacevoli e tragiche occasioni. Ed è anche questo lo spirito degli organizzatori. Un capo-

danno diverso, in un posto sicuro, senza il problema “auto” e preoccupazioni di tutte le famiglie. Il cenone avrà inizio alle nove e un quarto, mentre il party mezz'ora prima del nuovo anno. Alla consolle il giovane Dj Jean Claude di Vietri. Claudio Buono

Vietri, nella Chiesa madre il concerto di Natale La Regione Basilicata

Una veduta di Vietri

VIETRI DI POTENZA - E’ previsto per sabato venti dicembre, presso la chiesa Madre di Vietri di Potenza di Piazza del Popolo, il “Concerto di Natale 2008”, organizzato dall’associazione onlus “Famiglie Vietri”, con il patrocinio del Comune di Vietri di Potenza. Il concerto avrà inizio alle diciannove e trenta e vedrà esibirsi il coro polifonico “Vox Populi”. «L’evento -come sottolinea l'associazione vietrese- ha il duplice intento di concorrere non solo nella realizzazione dei progetti connessi

alle finalità dell'associazione Famiglie Vietri, ma anche di aiutarci a trasmettere gioia direttamente dall'ascolto della musica”. Anche lo scorso anno, nello stesso periodo, si era tenuto un concerto natalizio presso la chiesa Madre. La stessa associazione vietrese invita tutti a partecipare all'evento pre-natalizio della Chiesa Madre: «Saremo lieti -conclude l’associazione negli inviti- della partecipazione a questa iniziativa» cl. bu. provinciapz@luedi.it

SANT’ANGELO LE FRATTE - «Molto delusi». Si dicono così gli ex lavoratori della Standardtela in merito al processo di reindustrializzazione dello stabilimento tessile che ha sede a Sant’Angelo Le Fratte. Molta la sfiducia nei confronti «delle rappresentanze sindacali di categoria e delle istituzioni». I lavoratori che hanno sottoscritto il documento inviato a Cgil, Cisl e Uil invitano le organizzazioni

sindacali a non sottoscrivere alcun accordo nell’incontro in programma per domani senza un preventivo coinvolgimento delle maestranze stesse. A rischio 165 posti di lavoro, dopo che il progetto della Job and Color si è completamente arenato. Ma ora i lavoratori sono stanchi e accusano istituzioni e sindacati di essere “lontani”. Si attendono per oggi nuovi risvolti per la vertenza.


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29 Alto Agri Secondo le organizzazioni l’amministrazione regionale non avrebbe mantenuto le promesse

I forestali chiedono certezze I sindacati chiedono la salvaguardia dei posti di lavoro VILLA D'AGRI - «Una risposta immediata sulla rinegozazione dei fondi EniRegione per il rinnovo per i prossimi dieci anni per dare certezze e salvaguardare ai 400 lavoratori forestali della Comunità Montana Alto Agri insieme ad una seria programmazione delle 151 giornate lavorative». Questa la richiesta che è emersa nel corso dell'assemblea sindacale degli operai forestali dell'ente montano della Val d'Ari. Assemblea convocata dalle Organizzazioni Sindacali di categoria del territorio, Flai - Cgil, Fai - Uil e Uila Uil. Problemi vecchi che ritornano quelli dei forestali. Pochi mesi sono trascorsi dall'ultimo sit-in fatto sotto la Regione, a chiedere puntualità nell'apertura dei cantieri con una definitiva calendarizzazione dei lavori, spettanze non pagate in ritardo, stabilizzazione per le 151 giornate e rivedere accordo Eni. Promesse fatte dalla Regione ma mai mantenute. Ed ecco ritornare nuovamente all'ordine del giorno nell'assemblea “il grido d'allarme” per i problemi irrisolti e che questa volta chiedono un urgenza immediata anche nella previsione della scadenza dell'ac-

Lavoratori forestali

cordo Eni-Regione Basilicata firmato nel 1999. L'assemblea coordinata dai sindacalisti, Carmela Salvia, Pietro Paladino e Angelo Foresto, ha visto l'animata esposizione da parte dei lavoratori dei problemi che puntualmente ricapitano ogni anno: dall'apertura in ritardo dei cantieri con problemi grandi per la programmazione delle attività lavorative, i pagamenti sempre in ritardo, il lavorare nel mese di dicembre con il maltempo e in condizioni

critiche..«Temi affrontati di rilevanza importante per tutta la Valle e che i lavoratori nel corso dell'assemblea con “grande senso di responsabilità e di appartenenza alle sigle sindacali ancora una volta hanno dato atto del loro lavoro svolto, soprattutto, in questo anno». «La richiesta della rinegozazione dell'accordo EniRegione Basilicata - hanno spiegato le tre sigle sindacali - con scadenza a fine Dicembre 2008, ha dato la

Sarconi, restyling per la locale palestra SARCONI - Operazione di restyling per la locale palestra. E' stato, infatti approvato dalla giunta comunale il progetto esecutivo dei lavori di adeguamento e messa in sicurezza della struttura. Lavori che hanno trovato copertura finanziaria nell'ambito del bando emanato dall'amministrazione provinciale di Potenza per il “finanziamento dell'impiantistica sportiva e dei luoghi di aggregazione giovanile”. In tale ottica l'amministrazione comunale ha chiesto un contributo di trenta mila euro per l'esecuzione dei lavori nella palestra. Contributo di cui è stata comunicata la concessione ed a cui ha fatto seguito la progettazione esecutiva. La costruzione della palestra comunale risale ai primi anni novanta e la si potè realizzare ricorrendo alla contrazione di un mutuo con l'Istituto per il Credito Sportivo. Si mise così finalmente termine all'annoso problema della mancanza di un'area sportiva coperta, a servizio sia degli

istituti scolastici sia delle società sportive presenti sul territorio. L'interventi di maggiore consistenza previsto in questa fase, andrà ad interessare l'intera pavimentazione. Questa, realizzata con un manto sintetico in gomma posto su di un massetto in cemento con rete elettrosaldata, negli anni e con l'uso risulta completamente rovinata in diversi punti, con vari pezzi di pavimento mancanti, rendendo l'uso della struttura pericoloso oltre che non ottimale. Il rischio d'inciampare, infatti, è molto alto nella quasi totalità della pavimentazione. Questa sarà perciò totalmente rimossa e sostituita con una in gomma per uso sportivo difficilmente rovinabile, in quanto con uno strato di usura in PVC ad alta concentrazione. La stessa, inoltre, sarà posata non più su cemento armato ma su uno strato di un'apposita malta livellante. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

Pollino, tutto pronto per il corso di polizia ambientale POLLINO - Prenderà il via il prossimo 10 gennaio il 4° corso Polizia Ambientale e Guardia Parchi organizzato da Lipambiente onlus con la presentazione e la consegna del materiale didattico. Un totale di 40 ore distribuite in tre giorni alla settimana dalle ore 17 alle ore 20. Il corso è rivolto agli operatori di polizia locale, a coloro che svolgono mansioni di polizia ambientale e a chi vuole acquisire ulteriore professionalità nel settore, come volontari e guardie ambientali. Le iscrizioni sono in corso e termineranno il 31 dicembre. Le lezioni saranno tenute da docenti della Pubblica amministrazione e

gli argomenti che saranno affrontati riguardano la normativa sull'inquinamento da rifiuti, la tutela degli animali, gli incendi boschivi, nozioni giuridiche in tema di ambiente, legge quadro sulle aree protette, compiti e funzioni delle guardie volontarie e guardia parchi, funzioni e compiti della polizia giudiziaria. Inoltre saranno tenute due lezioni di cartografia e sull'uso del Gps. I corsisti sosterranno un test finale su tutti gli argomenti trattati durante le lezioni e alla fine verrà rilasciato un attestato di frequenza. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

possibilità agli operai di raggiungere le 151 giornate in questi anni. Per questo, oggi, chiediamo - sottolineano i sindacalisti, Foresto, Paldino e Salvia - al governatore De Filippo una risposta immediata per il rinnovo dell'accordo per i prossimi dieci anni, per dare certezze, serenità e salvaguardare ai 400 forestali una seria programmazione delle 151 giornate lavorative». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Area sud

Il Gal Allba incontra il territorio INIZIERANNO oggi gli incontri fra il Gal Allba e il territorio della Basilicata Sud Occidentale per la raccolta delle Manifestazioni di Interesse in riferimento al Bando per la Selezione dei Gruppi di Azione Locale. Si comincia da «Il bando regionale è stato presentato a comuni, operatori economici, amministratori locali e imprese nel corso delle diverse iniziative che si sono succedute in queste ultime settimane dice il presidente del Gal Allba Gaetano Mitidieri - ora è necessario un confronto serrato con il territorio per raccogliere tutte le istanze ritenute di rilevanza».

Sant’Arcangelo, apre lo sportello immigrati

Briamonte

SANT’ARCANGELO L'amministrazione apre le porte agli immigrati. Uno sportello informativo che, a partire da ieri, è stato aperto presso la biblioteca comunale per due giorni alla settimana. Si aggiunge così agli altri sportelli ubicati presso la sede comunale, con l'obiettivo generale di migliorare il rapporto tra i servizi pubblici del territorio e i cittadini immigrati. Un punto d'incontro dove le persone potranno trovare informazioni sul funzionamento dei servizi che il Comune offre sul territorio, sul mondo della scuola, del lavoro, sulle leggi relative all'immigrazione. Solo otto, attualmente in Basilicata gli sportelli, ai quali si aggiunge quello di Sant'Arcangelo, comune capoarea per gli immigrati nel piano sociale di zona, Agri - Sauro. «L' obiettivo che la Regione Basilicata erogando contributi per l'istituzione di tali sportelli si è posto - af-

ferma l'assessore alle politiche sociali del comune di Sant'Arcangelo Rosaria Briamonte - è quello che, attraverso questi interventi ogni territorio possa rendere agevoli rapporti tra singole amministrazioni e stranieri appartenenti ai diversi gruppi etnici, nazionali, linguistici e religiosi, favorendone la fruizione di servizi territoriali e facendo coesistere residenti e migranti». E conclude: «E' un'altra opportunità che la Regione Basilicata ha dato agli ambiti sociali di zona affinché politiche di solidarietà sociale, siano a 360° politiche di sviluppo, di apertura dei confini, di interscambi culturali ed economici. Un tempo, l'Italia ha vissuto patimenti ed umiliazioni in ogni parte del mondo, ora tocca a noi far diventare l'accoglienza e l'interculturalità un fattore di crescita e non di degrado civile». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

Lauria, auguri sotto l’albero con la Croce rossa italiana LAURIA - Si terrà a Lauria presso l'Happy Moments in località Galdo “Auguri sotto l'albero” manifestazione per la Croce Rossa Italiana da parte del gruppo volontari di soccorso di Lauria. Nonostante le difficoltà attuali che sta attraversando l'organizzazione, la Croce Rossa Italiana è sempre presente sul territorio e alla manifestazione che si terrà venerdì 19 dicembre alle ore 20,00 a Lauria parteciperanno anche le delegazioni dei gruppi della Croce Rossa Italiana provenienti dall'intera regione Basilicata. Saranno presenti le massime autorità del sodalizio di volontariato con la partecipazione delle varie auto-

Alcune crocerossine

rità locali e regionali. La serata sarà presentata da Pino Carlomagno con “Il meglio degli Hobby Sound” e si tributeranno una serie di riconoscimenti a quanti si sono distinti nel volontariato.

L'impegno della Croce Rossa Italiana in questa fase è ancora maggiore e per questo ha bisogno di aiuto per poter intervenire a favore di chi più ha bisogno.


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Chiedono un intervento urgenti da parte dell’amministrazione regionale

Genzano, i coltivatori diretti non mollano GENZANO DI LUCANIA - I coltivatori diretti di Genzano non mollano. Dopo essersi resi protagonisti dell'ultimo Consiglio Comunale, ora, alla vigilia della ricorrenza natalizia, intendono continuare a far sentire la loro voce con un comunicato-stampa secco ed incisivo. Poiché tali sono anche le richieste volte al Governo Regionale ed a quello Nazionale, in particolare ai ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dello Sviluppo Economico. Proprio questi ultimi, essi invitano “a ricordarsi della L. n. 204/2004, che rende obbligatoria l'indicazione in etichetta della materia agricola alla base di qualsiasi produzione alimentare proveniente dalla filiera cerealicola, ed in particolare quella utilizzata per la preparazione di pasta

per uso alimentare umano”; e quindi “a dare immediato corso a questa giusta legge già approvata dal Parlamento Italiano”. Alla Regione invece chiedono “di diramare le direttive ai gestori della ristorazione collettiva, eventualmente anche a mezzo di una apposita legge regionale, affinché siano preferite le produzioni agroalimentari lucane, così come previsto dall'art. 59 della L. n. 488/1999”. Di tali fondamentali quesiti, il Consiglio Comunale di Genzano (assieme a quelli di altri comuni lucani) si è fatto pieno carico. Ed i motivi sono facili da comprendere: «La cultura cerealicola - si legge nel testo - rappresenta il 20% della Pvl della Basilicata, alla quale sono destinati oltre 200mila ettari coltivati da circa

30mila aziende agricole»; e c'è da aggiungere che l'agro genzanese, da solo, produce una buona frazione di tali considerevoli quantità, sostenendo da sempre l'economia del paese. La delibera a favore di un impegno forte a fianco della Coldiretti è stata votata all'unanimità; quindi anche dal gruppo all'opposizione “Sinistra per Genzano”, il quale, comunque, ha ritenuto opportuno farci pervenire alcune riflessioni sul tema, che pare siano state molto apprezzate dagli agricoltori presenti al dibattito. Esse riguardano la “Pac”, “il cui ritocco apportato a Bruxelles - scrivono Di Bono e Ventricelli - apparentemente volto a favorire la conservazione e lo sviluppo delle campagne attraverso una dovuta revisione dei

sussidi, in realtà cela un pericoloso inghippo: difatti, la nuova programmazione esclude un sostanziale aiuto alle piccole aziende, che in tal modo diventano l'anello debole della catena alimentare”. “Quindi - continuano -, si va a rendere vulnerabile proprio chi più di tutti paga il prezzo della speculazione selvaggia che ha investito il comparto cerealicolo, col crollo dei prezzi delle materie prime da una parte ed un ingiustificato aumento di pane e pasta dall'altro”. Questa, dunque, essi ritengono sia la spirale da spezzare , e “di qui l'esigenza di rilanciare in Italia ed in Basilicata una cerealicoltura di qualità, al fine di riuscire a riequilibrare domanda ed offerta e tentare di dare più forza al legame produzioni-territorio, valo-

La sede della Coldiretti1

rizzando tipicità e qualità dei prodotti». I consiglieri di minoranza - ma questo è un altro discorso -, fanno anche notare, che altre volte è stato loro rimproverato di presentare temi di discussione non deliberabili in sede consiliare. «Neanche questo lo è - precisano -

ma noi lo abbiamo accettato, e votato, di buon grado poiché siamo convinti che il Consiglio Comunale debba essere il luogo dove la voce dei cittadini possa incontrare quelle della Politica e delle Istituzioni». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Dalle lotte nel Pd alla costituzione del Pdl fino all’outsider Francabandiera e al Pdci

Fermento politico a Venosa Cosa bolle in pentola a pochi mesi dalla tornata elettorale MANCA poco a Natale, ma nessuno a Venosa, politicamente parlando, è intenzionato a fare regali. Da una parte il Pd, spaccato e carico di contraddizioni, dall'altra invece, un Pdl che si sta costituendo e che vuole dare un'immagine di unione e coesione al proprio interno. Del resto la tornata elettorale è alle porte e nessuno vuole fare sconti. Il Pd sta cercando proprio in questi giorni una difficile unità. La mediazioni di un uomo “amico” di entrambe le anime che attualmente compongono il partito ancora non ha dato i frutti sperati. E' difficile ricucire una situazione che si è andata aggravando nel corso del tempo. Prima lo strappo dell'aprile scorso, poi la questione relativa all'Informagiovani, i concorsi e infine il Regolamento urbanistico. Tutti questi “argomenti” hanno sancito la spaccatura all'interno del Pd: da una parte i seguaci del segretario politico Michele Dinapoli scelto anche con la mediazione di Ignazio Petrone, dall'altra i fedelissimi del sindaco Castelgrande (la maggioranza) e poi c'è Giuseppe Dileo

Il comune di Venosa

(candidato sindaco in una lista civica vicina all'Udeur tra le cui fila spiccava il nome di Russo, anch'egli passato nel Pd) che nei giorni scorsi ha sollevato la questione morale. Nemmeno la firma di un accordo su alcuni punti - tra cui il Re-

golamento urbanistico - ha fermato il gene scissionistico che ormai impera all'interno della compagine politica. L'astensione del segretario e dei suoi fedelissimi nell'Odg relativo all'adozione del Regolamento urbanistico, ha fatto

le Pari Opportunità di Azzurro Donna); Luigi Manieri (Segretario Alleanza nazionale), Antonio Pippa (consigliere comunale Alleanza Nazionale), e Antonella D'Andretta. C'è poi una variante nella politica venosina rappresentata da Pasquale Francabandiera. In una nostra intervista di qualche giorno fa non aveva nascosto la sua “disponibilità” a scendere in campo ma solo «se il popolo glie lo avrebbe chiesto». Dalla sua Francabandiera - che si è definito un «uomo di centro che guarda a destra» - ha i successi del comitato pro-ospedale. A sinistra ci sono i socialisti (vedere articolo a fianco) e il Pdci che nei giorni scorsi si è fatto portavoce di un certo disagio in città rimarcando la questione morale in seno alla compagine del Pd. Gli scenari futuri che porteranno allo scontro delle elezioni comunali, non sono stati ancora disegnati. Esiste una bozza dettata da fatti contingenti. I venosini, dal canto loro, stanno a guardare gli sviluppi, nell'attesa di scegliere il proprio futuro politico. g.rosa@luedi.it

Lavello, un albero all’insegna della creatività

Il sigolare albero di Natale di Lavello

LAVELLO - Più di cinquecento bottiglie di plastica per adornare con fantasia e creatività l'albero di Natale che troneggia in Piazza Matteotti accanto al portone di ingresso della scuola.

“scoppiare” il partito. L'assessore all'Urbanistica, Donato Bellasalma (anche lui del Pd) sbotta è accusa apertamente Dinapoli. Di contro il segretario chiede le dimissioni dell'assessore per la «posizione lesiva della dignità del partito e del-

l'intero direttivo». Il primo cittadino, non considera minimamente la richiesta e risponde con un duro comunicato accusando sia Dinapoli che Dileo di aver «leso l'immagine della giunta comunale». Un pastrocchio politico secondo alcuni da cui non si intravede, almeno per il momento una via di uscita. Dal centrodestra invece giungono segnali di unità. Dopo la spaccatura che portò alle scorse elezioni a concorrere separatamente (la lista di Tamburriello e del suo ex assessore Dileo), nei giorni scorsi alla presenza dei vertici regionali si è costituito ufficialmente la compagine politica. Soddisfatti per il risultato raggiunto i componenti del Comitato, eletti dagli iscritti in rappresentanza delle diverse anime della nuova formazione politica : Vito Cavallo (segretario Forza Italia), Gianteo Tamburriello e Pierluigi Fazio (responsabile provinciale Trasporti Forza Italia); Elly Preite (coordinatrice Azzurro Donna- responsabile regionale Pari Opportunità di Forza Italia), Lucia Ruggiero e Anna Ruggiero (responsabile provincia-

E' l'iniziativa dgli alunni della scuola elementare del primo circolo che con gli insegnanti hanno deciso di riciclare le bottiglie di plastica per addobare il loro albero.

L'iniziativa in scena lunedi mattina alla presenza dell'assessore alla cultuera del Comune di Lavello, Franco Finiguerra e degli organizzatori, il Cif con il suo presidente Ferdinanda DI Chicco e la Pro Loco. Una varietà di colori, di materiali e di forme hanno circondato l'albero di circa nove metri allestito in Piazza Matteotti. Una iniziativa senza precedenti che per la prima volta ha visto più associazioni ed il Comune di Lavello , con l'assessorato alla Cultura, agire in rete per orga-

nizzare l'iniziativa. Centinaia di bambini si sono accalcati attorno all'albero per contribuire a dargli forma e colore. All'interno di ogni pallina , abilmente confezionato con le bottiglie di plastica, un messaggio. I messaggio contenuti verranno letti il giorno dell'Epifania e raccolti in un libro. Lo stesso giorno tutto il materiale utilizzato per adornare l'albero verrà differenziato per la successiva raccolta ed il riciclag-

gio. Una iniziativa, quella della scuola elementare di Piazza Matteotti, che ha inteso sensibilizzare al tema del rispetto dell'ambiente tutti gli alunni occupandoli in una singolare raccolta differenziata iniziata diversi giorni prima in vista del grande evento. Particolare soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori della manifestazione per la partecipazione sentita e numerosa di insegnanti ed alunni. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it


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Potenza

SPEZIE E REGALI ASPETTANDO IL 25

Boutique del gusto a Largo Pignatari tra tonno spagnolo e dinamite calabrese di MARIA ANTONIETTA RISOLA

di FEDERICO VALICENTI Il periodo delle festività natalizia è caratterizzato da un'atmosfera particolare. Nelle case, nelle strade, anche nel più piccolo e sperduto casolare di montagna le luci, addobbi, decorazioni e profumi rendono tutto magico. Si preparano dolcetti e biscotti tradizionali che profumano di spezie regionali ed esotiche e che non possono mancare sulle nostre tavole. Quante volte capita di associare un periodo a dei profumi particolari, forse per via dei ricordi che ci suscitano. Cannella, vaniglia, chiodi di garofano sono sicuramente i profumi tipici del Natale, un insieme di sapori, profumi, colori che tornano insieme per accendere le luci della festa. I dolci, le spezie, gli addobbi, ma anche le crespelle, i cuscinetti, la cicirata, i bocconotti, i calzoncelli, le rosette, i sanguinacci. I paesi e le città si trasformano in un grande bazar natalizio dei sogni di grandi e piccini, tra scintillìo di addobbi , candele e palati che si offrono a golosità tipiche di una Italia ricca di tradizioni e sapori. Mercatini di ogni genere affollano le vie, gli angoli e basta affacciarsi , curiosare, incantarsi per acquistare oggetti di artigianato, delizie gastronomiche. Ci si perde nei profumi delle spezie, tra quelli avvolgenti e burrosi dei biscotti e dei dolcetti. Ci si concede nei banchi peccati di gola come torroni, panettoni, dolci ma anche frutta ricoperta di glassa, cioccolato, delicatezze di tutti i tipi. Si possono gustare crespelle che odorano di fritto e formaggi che odorano di montagna . Ma oltre alle delizie per il palato, tante gioie anche per gli occhi: presepi, stelle, candele, addobbi nelle chiese e nelle piazze. Risulta sicuramente divertente per i più piccoli questo viaggio nei Paesi dei regali, e per i più grandi sarà co-

Biscotti, dolci e dolcetti Insieme alle luci dell’albero sono l‘attrazione forte delle festività TRA I FORNELLI me perdersi nei ricordi, nella favola che racconta il calore e la magia delle feste. Segno di tante tradizioni che non vanno a perdersi con il passare del tempo! Oggi è quattordici dicembre, siamo quindi a pieno titolo nel periodo natalizio, le case, le strade e i negozi sono addobbati, ricchi di luci e tanti iniziano a fare shopping per i regali natalizi. Ma si possono fare anche regali originali, decorazioni fatti in casa, sicuramente sani e genuini, personalizzati e indirizzati. Cosi le decorazioni diventano omaggio gradito per chi li riceve. Un ottimo regalo per i più golosi potrebbe essere il muffin alla nocciola o biscotti natalizi chiusi in una scatola di latta, natalizia anche questa. A Natale la voglia di dolci e di dolcezza si fa sentire più che mai, potete stupire gli amici e i bambini con delle dolcissime stelline natalizie che si realizzano utilizzando gli stampi, o appendendo all'albero biscotti speziati. Mentre un regalo sicuramente d'effetto può essere l' albero di biscotti .

STELLINE DI NATALE ingredienti : 300 gr di farina 300 gr di ricotta una bustina di lievito per dolci 200 gr di burro 1 presa di sale nutella. Procedimento: impastate il burro fuso, la farina, la ricotta, il sale ed il lievito. Lasciate riposare in frigorifero per un'ora circa il vostro impasto. Stendete la pasta ottenendo una sfoglia e con degli stampini a forma di stella preparate i biscotti. Metteteli in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti. Sfornateli e ricopriteli di nutella. Albero di biscotti ingredienti : 700 g di farina 00 Un uovo 200 g di zucchero 200 g di miele d'arancio un pizzico di sale un cucchiaino di bicarbonato un poco di zenzero fresco grattugiato un poco di cannella Procedimento: Impastare la farina con un uovo, aggiungere lo zucchero e il miele di

agrumi, il sale, il bicarbonato, lo zenzero fresco grattugiato e la cannella. Si lascia riposare un poco l'impasto e poi si stende a 6- 7 mm e si procede a ricavarne le forme. Per le stelle dell'alberello basta procurarsi delle formine di stella a sei punte di varie misure (5-6) e prima di cuocere i biscotti praticare al centro di ognuno un foro. Una volta cotti si decorano i biscotti lungo i bordi con glassa bianca (3-4 cucchiai di acqua in 100 g di zucchero a velo) e confettini argentati. Dopo asciugati si infilzano partendo dai più grandi ed arrivando ai più piccoli ad uno spiedo di legno fissato in un vasetto con spugna da fioraio. Non vi dimenticate una piccola stella cometa da porre in cima all'albero mi raccomando. Prima di regalare l'albero di biscotti avvolgete in carta trasparente per preservarne il gusto e decorate con nastri colorati. Biscotti speziati Ingredienti per 4-5 biscotti 300 g di farina 1 cucchiaino di polvere di cannella 1/4 di cucchiaino di semi di garofano in polvere 1/4 di cucchiaino di noce moscata 200 g di sciroppo di glucosio

mandorle e uva passa q.b. farina per la spianatoia per la glassa: 150 g di zucchero a velo albume d'uovo succo di limone Su un foglio di carta disegnate la sagoma del cavallo a dondolo e ritagliatene la forma. Setacciate la farina con le spezie in polvere. Preriscaldate il forno a 170°. In una ciotola versate la farina setacciata con le spezie. Aggiungete poco per volta lo sciroppo di glucosio. Mescolate in modo da amalgamare bene gli ingredienti. Date forma ad una palla di pasta, avvolgetela in una pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Trascorso il tempo indicato, spolverate di farina una spianatoia e con un matterello stendete un foglio di pasta spesso 1 cm. Adagiate la sagoma di carta e con un coltello appuntito tagliate la pasta. Foderate una teglia con carta da forno, adagiate le sagome di pasta ed applicate le mandorle pelate e l'uva passa. Infornate a 170° per 10-20 minuti sino a che la pasta non sarà diventata uniformemente dorata. Fate

raffreddare. Preparate la glassa come spiegato nella ricetta dei biscotti ornamentali e con un piccolo cono di carta da forno decorate i biscotti. Lasciate asciugare la glassa prima di appenderli. MUFFIN CON NOCI E NOCCIOLE Ingredienti: 170 gr di yogurt intero 200 gr di zucchero 2 uova 2/3 di bicchiere di olio di semi 1 bustina di zucchero vanigliato 360 gr di farina 00 1 bustina di lievito 100 gr di noci tritate grossolanamente 100 gr di nocciole (senza buccia) tritate grossolanamente Procedimento : Lavorare con le fruste elettriche (o con quelle a mano) le uova con lo zucchero. Unire lo yogurt, l'olio, lo zucchero vanigliato ed amalgamare, Incorporare la farina setacciata con il lievito ed infine la frutta secca tritata. Versare negli stampini dei muffin (fino a 3/4) e cuocere in forno preriscaldato a 170° fino a doratura della superficie.

POTENZA - Procedendo nel nostro tour alla ricerca del regalo ideale, incontriamo in piazza Pignatari una vera e propria boutique del gusto,"la Timpa del cinghiale"dove è possibile fare scorta di prodotti alimentari di origine controllata lucani e non.Provenienti dal laboratorio di San Nicola in Pietragalla sono i salumi di maiale e cinghiale rigorosamente lavorati a mano senza additivi nè conservanti; salsiccie,soppressate,salamini e capocolli legati a mano e conditi esclusivamente con sale e finocchio. Tra i prodotti locali troviamo : i fagioli di Sarcone,la melanzana rossa di Rotonda,o i tocchetti di peperoni fritti croccanti detti "crusky snack".Formaggi lucani per eccellenza sono i pecorini di Moliterno e Forenza entambi marchiati a fuoco e qui rappresentati dalla classica forma tonda.Per gli amanti della pasta fresca ci sono orecchiette,cavatelli, maccheroncini di Acerenza. lavorati al ferro come si faceva in passato.I vini selezionati sono per scelta solo lucani e provengono dalle migliori cantine del vulture-melfese: il "Rosso di Costanza" della tenuta le Querce,l´ultimissima creazione della cantina Paternoster il vino biologico "Giuv",e Il"Pretoriano" dell´azienda Martino raffigurante nell´etichetta la torre potentina Guevara.E´ possibile acquistare anche dell´ottima birra artigianale "B´hannt" nelle varianti Crocco o Ninco Nanco.Uscendo fuori la Basilicata troviamo il pesto genovese, i pesti siciliani ,il tonno spagnolo e il piccante calabrese "la dinamite".In questo locale perciò si confezionano cesti "misti" di produzione locale ed extra lucana per permettere di assaporare bontà tipiche di vari paesi non esclusivante lucani.

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Secondo diversi cittadini gli addobbi sono più poveri

Gli interventi sono urgenti

Potenza-Melfi Melfi, piacciono poco alla gente I lavori mandano le nuove luminarie di Natale in tilt il traffico MELFI - Soltanto chi non fa non commette errori. Potrebbe essere questo lo slogan che l'amministrazione di Melfi potrebbe prendere in prestito per giustificare in qualche modo una scelta che non piace alla gente. Ci riferiamo all'abbellimento natalizio della città, agli ornamenti e all'illuminazione, per qualcuno " talmente bella da essere invisibile". E già perché appare evidente che è stata fatta una scelta precisa rispetto al passato. Quella di abbellire ed adornare solamente alcune zone della città, abbandonando e dimenticandone altre che invece avevano sempre usufruito della divisione di luminarie ed ornamenti delle festività. Viale D'Annunzio ad esempio. Gli alberi che fiancheggiano la larga strada negli anni scorsi, risultavano adornati con luci e fili colorati che rilevavano un effetto scenico di enorme impatto, aspetto importante in considerazione che si tratta di uno degli accessi principali del centro. Quest'anno invece poche stelline messe qua e là, e che risultano sicuramente meno imponenti rispetto al recente passato. Ma non solo, largo Sant'Antonio e Corso Garibaldi sono meno illuminate e con pochi segni natalizi eppure parliamo di vie rilevanti del centro storico. Per non parlare poi di via Bagno, via Foggia e via Aldo Moro, qui le luminarie mancano totalmente, nonostante la presenza di attività commerciali e soprattutto l'alta densità abiMELFI – Si avvicinano a grandi passi le festività di Natale e fine d’anno e con esse la necessità del regalo da fare a parenti ed amici, pur se dovendo fare i conti con la crisi galoppante e le ristrettezze economiche che attanagliano un po’ tutte le famiglie. In loro soccorso, in città, arriva l’associazione Ps2mania che propone, a partire dal domenica 14 e fino al giorno 24 di dicembre, a ridosso proprio del Natale, una mostra mercato dell’arte locale presso il Centro Hospitalis della Caritas di Melfi con ben 26 artisti locali, tutti iscritti alla sezione arte della stessa associazione guidata magistralmente da Giulio Venezia, che esporranno loro piccole e grandi creazioni artistiche che saranno in vendita per sostenere il gruppo e per divenire occasione per un regalo carino senza poi spender una fortuna. “E’ la prima occasione che abbiamo per poter

Le luminarie di quest’anno nella città federiciana

tativa di quartieri popolosi. In via Ronca Battista, la via storica del centro, quella dei negozi, rispetto al passato il regresso è palese e l'illuminazione scarsa, purtroppo non soltanto quella natalizia. Manca anche la filoduffusione che allietava lo shopping con brani e canzoni natalizi a tema. Una bella idea, quest'anno abolita, nonostante costas-

se davvero poco, appena mille e cinquecento euro. A proposito di cifre da sottolineare un piccolo particolare. Questa scelta dell'amministrazione, lascerebbe intuire una mancanza di fondi da parte di chi governa, che invece ha speso su per giù, per il programma Armonie di Natale, la stessa somma degli altri anni, 30.000 euro. Il problema e che l'amministrazione è stata capace di recuperarne altre, tramite sponsor, per un totale di 103.000, mica bruscolini. Soldi evidente spesi male, viste le lamentele della gente. Non si discute il gusto di alcune scelte, il basilisco davanti alla Porta Venosina, o quello che viene chiamato giardino di inverno in Piazza Umberto I, ma il lampante fatto che rispetto agli anni scorsi, Melfi è meno illuminata e coperta, nonostante l'aver speso una somma di molto superiore. A proposito di Piazza Umberto I, da registrare il grosso mal contento degli operatori della zona, perché la scelta di creare un simil giardino ha di fatto eliminato venti posti macchina, proprio nel periodo di maggiore frequenza commerciale, nell'ambito di una situazione già ampiamente collassata in questo senso. Merita un elogio invece Piazza Duomo, davvero suggestiva per come è stata allestita, guarda caso da chi precedentemente ne aveva fatto i lavori di restauro. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Allestimento aperto fino al 24

L’arte locale in mostra a Melfi unire gli artisti della nostra associazione con chi ha la necessità di cercare un regalo carino da fare poi ad amici e parenti – ha detto il presidente Venezia, in sede di presentazione dell’iniziativa in questi giorni – e per questo abbiamo pensato di mettere su la prima edizione della mostra mercato organizzata dalla Ps2mania, e per mostrare il lato positivo di tutto il gruppo di nostri artisti che fanno parte della sezione arte dell’associazione che presiedo”. Poi ha aggiunto “lo scopo è quello di presentare opere artistiche alla gente che loro potranno

SPUNTI «I SINDACI dei comuni lucani considerano fondamentale che la prossima finanziaria, in continuità con le precedenti, continui a sostenere con una specifica voce di bilancio il completamento degli interventi di ricostruzione conseguenti al terremoto avvenuto nel 1980 in Basilicata e Campania. Interrompere dopo 28 anni un processo oggi arrivato ad oltre l'80% rappresenterebbe un atto fortemente discriminante per i cittadini e penalizzante per i territori che verrebbero privati di importanti risorse per sostenere l'economia reale in una fase di grave crisi. Per tali motivazioni viene chiesto: un incontro, già formalmente sollecitato al Ministro per le Infrastrutture, per un confronto sul tema più complessivo della ricostruzione; ai parlamentari lucani e campani di sostenere l'emendamento alla proposta di legge finanziaria n° 2.134 proposto dal Senatore Chiurazzi ed altri; al Governo Centrale un impegno per il completamento delle infrastrutture nate con la ricostruzione, in molti casi già finanziate ma bloccate da iter burocratici, con in primis la NericoBaragiano».

acquistare con donazioni per il sostentamento della nostra associazione, ed al tempo stesso concedere una bella ed interessante possibilità a chi verrà a visitare la nostra mostra, di poter trasformare tali acquisti nei piccoli grandi regali che dovranno fare per le prossime festività di Natale e fine d’anno”. Insomma i 26 artisti espongono le loro opere, siano esse frutto di bigiotteria artistica, pittura, pittura su tessuto, decoupage, lavori artigianali su maiolica o altri materiali e la gente visitando la mostra da domenica al 24, trova qualcosa di

carino da poter acquistare per farne il proprio regalo per le feste, con mostra “e valorizzazione dei nostri talenti locali ad unirsi proprio in questa occasione di Natale, anche per il fatto che gli stessi artisti comporranno le loro opere anche durante il corso della stessa mostra”, ha poi aggiunto lo stesso Giulio Venezia. La manualità degli artisti, la loro bravura, il loro saper operar “in diretta” saranno ulteriore attrattiva per la mostra mercato di arte locale a Melfi, con la gente a poter osservar loro mentre operano, mentre creano arte, mentre esprimono le loro emozioni e le loro capacità con il realizzare altre opere in questi giorni di mostra presso il Centro Hospitalis Caritas di Melfi, “pensando agli altri, all’associazione, all’amore per l’arte e ad un regalo che costi poco ma di grande valore per chi lo riceverà”. Antonio Baldinetti

Un tratto della Potenza-Melfi (Zenti)

BARILE - Da ieri mattina sono in corso dei lavori di sistemazione del manto stradale sulla statale, PotenzaMelfi. All’altezza degli svincoli tra le città di Rionero in Vulture, Barile, Rapolla ed il comune che ospita Fiat Sata, il traffico subisce inevitabili rallentamenti. Si procede a senso unico alternato, così come regolamentato da semafori mobili, appositamente montati sulle carreggiate al chilometro quarantuno. Sul viadotto più imponente, che interessa il tratto in questione della S.S. 658, i tecnici dell’Anas stanno realizzando il rifacimento dei giunti che ogni anno subiscono gelate invernali e sopportano il traffico intenso di mezzi pesanti. Una volta ristabilito il giunto, il lavoro viene completato con la copertura in catrame del tratto interessato. Sebbene le operazioni procedano con estrema celerità e professionalità, al momento si registrano disagi per chi transita su una delle arterie a scorrimento veloce più importanti della Basilicata. Spesso gli automobilisti sono costretti a lunghe soste su una strada già poco comoda per chi guida. Superato il semaforo mobile, per giunta, l’unica corsia a disposizione che si è costretti a percorrere non consente di effettuare le normali mano-

vre di sorpasso, soprattutto degli ingombranti e lentissimi camion. Per chi da Melfi intende raggiungere il capoluogo di regione i disagi non sono finiti. Nella galleria di San Nicola di Pietragalla, infatti, già da diversi giorni altri tecnici specializzati stanno mettendo in sicurezza il sottopassaggio. Le infiltrazioni di acqua vengono tamponate con appositi pannelli il cui montaggio ha richiesto l’innalzamento di ingombranti ponteggi. Se è vero che la strade più trafficata dell’area nord di Basilicata necessita di continua manutenzione è altrettanto vero che in questi periodi si mette a dura prova la pazienza di tutti gli automobilisti. In queste condizioni si impiega anche oltre un’ora di macchina per arrivare a Potenza dalla zona industriale di San Nicola di Melfi. Non resta che mettersi in viaggio in notevole anticipo rispetto al tempo abituale di percorrenza, soprattutto per chi deve raggiungere il proprio posto di lavoro che sia in uffici, scuole od enti pubblici più in generale. Pazienza e prudenza, in questi casi, restano il consiglio migliore da fornire a chiunque si metta in viaggio sulla strada statale 658 in questo periodo prenatalizio. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

Pinto: «Necessario completare la ricostruzione» E' questo il testo redatto dai Sindaci lucani con il presidente Anci Basilicata Vito Santarsiero e consegnato, martedì 9 dicembre, in Prefettura per trasmetterlo al competente Ministero. L'opera della ricostruzione ha impegnato ad oggi, a vario titolo, risorse per oltre 30 milioni di euro, di cui circa 9 destinati alla nostra regione, ed è attuata per oltre l'80%. Stante la dimensione del processo, è questo un dato importante che per la parte abitativa è essenzialmente merito dei Comuni che, chiamati ad una responsabilità diretta, hanno distribuito le risorse agli aventi diritto con rigore e trasparenza come la stessa Commissione Scalfaro non ebbe dubbi a riconoscere. A fronte dei migliaia di cittadini che hanno potuto contare, nella prima fase del processo, sul contributo non solo per la prima abitazione ma anche per la seconda, gli annessi agricoli e le attività commerciali, ci sembra un dovere dello Stato rispondere alle legittime attese, sancite dalle leggi vigenti da rispettare fino a prova contraria,di quanti hanno diritto al contributo per la prima abitazione danneggiata dal sisma o a ricevere le somme che

per tale abitazione hanno già anticipato. Lo stesso Governo con un decreto dello scorso mese di agosto ha riconosciuto complessivamente in 2 milioni di euro,pari al 7-8% delle somme già stanziate, il fabbisogno ancora necessario, di cui 700.000 euro per la nostra Regione. Si chiede di andare avanti con un percorso pluriennale che tenga conto dell'attuale crisi economica ed ottenere le stesse attenzioni riservate ad altri territori dove tali processi sono stati completati. E le stesse attenzioni riconosciute ai Comuni del Belice che, giustamente, anche in questa finanziaria, trovano fondi per la loro ricostruzione a quaranta anni dall'evento. La richiesta di completamento della ricostruzione rappresenta anche un modo per garantire interventi a sostegno della nostra economia reale che in assenza di adeguate politiche per il Sud, sempre più emarginato nei programmi di sviluppo del Paese, non è cosa da sottovalutare. Maria Pinto Assessore alla Ricostruzione Comune di Rionero


Matera Mercoledì 17 dicembre 2008

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Intervento

Garaguso

Montalbano

Fallisce la Inerco

Ex di Cittadinanza solidale

L’imprenditore Bonelli «E’ colpa della Regione»

Nasce un comitato per i diritti

a pag. 41

a pag. 42

Aumentata la dotazione finanziaria a 940mila euro. Dissequestrata l’area privata

Il verde apre alla città In primavera il Parco dei 4 Evangelisti sarà completato

«I lavori proseguono e si concluderanno entro al prossima primavera, quando consegneremo il Parco dei 4 Evangelisti alla città». A sostenerlo è il geometra Antonio Vammacigno, tecnico dell’Ufficio Pisu di Matera che illustra lo stato dell’arte rispetto ai lavori dell’area situata alla periferia della città e finanziata dai fondi Pisu (Progetti Integrati di Sviluppo Urbano). «L’area che era stata assegnata ad un privato , è stata dissequestrata nel luglio scorso e riconsegnata al Comune di Matera, consentendoci di proseguire l’intervento, ampliandolo rispetto a quanto previsto in fase di avvio con la precedente amministrazione». Per fare in modo che il Parco disponga di tutti i servizi e delle infrastrutture necessarie, è stata prevista la realizzazione di una strada di collegamento fra la chiesa dei 4 Evangelisti e il Parco. «I fondi Pisu che erano stati stanziati in un primo tempo, sono stati aumentati passando dai 600 mila euro iniziali ai 940 attuali». Il progetto, presentato dall’ing. Alessandro Terranova, da Fabio Mazzilli e Giuseppe Tataranni suddivideva la zona in quattro aree giochi che prevedevano anche un campo di mini golf. La riqualificazione del Parco, rappresenta un ulteriore strumento di sviluppo di quartieri della città che rischiano di trasformarsi in aree periferiche sotto dotate di trasporti e infrastrutture e nelle quali i cittadini rischiano di non riconoscersi. Il piano dei Parchi urbani, in questo senso, offrirebbe la possibilità di usufruire di un vero e proprio percorso, di un collegamento fra i differenti rioni, all’insegna del rispetto della qualità della vita e del senso della collettività. I progetti Pisu ancora in corso dovrebbero concludersi in tempi brevi e dotare Matera di servizi, aree e strutture di impatto per la collettività e per la crescita di un territorio in continua espansione. Antonella Ciervo

LA STORIA

Oltre 8 milioni di euro per costruire il futuro LE operazioni di recupero del parco dei Quattro consigliere comunale del Pd Carmine Alba aveva Evangelisti hanno avuto inizio nel 2003 e preve- presentato un'interrogazione con la quale aveva devano un finanziamento di 600 mila euro, rive- chiesto di ricomprendere nella superficie del nienti dai fondi europei Pisu (Piano integrato parco, ancora interessato dai lavori, l'area cedusviluppo urbano). Prima della rimodulazione ta. Il parco dei Quattro Evangelisti, situato fra le prevista per alcuni progetti, complessivamente due zone Paip e il quartiere Matera 2000, è stato la somma stanziata per la riqualificazione dei cantierizzato nell'ottobre del 2007. Più di un anparchi urbani di Matera ammonta a 8 milioni e no fa l'Amministrazione comunale rese ufficialmente noto che i lavo900 mila euro, così riri sarebbero terminapartita: 1.200.000 euti entro giugno 2008. ro per il parco IV NoIl parco si estenderà vembre; 1.000.000 di per una superficie euro per Macamarda; complessiva di 18 mi1.300.000 euro per il la metri quadrati. parco del Castello; L'intervento prevede, 600.000 euro (poi rioltre alla messa in simodulati in 940 mila) curezza della vicina per il parco dei Quatchiesetta dei Quattro tro Evangelisti; Evangelisti, la pian3.600.000 euro per il tumazione di 300 alparco di Serra Rifusa. beri, 2.100 siepi e ceNel 2005 il Comune spugli, nonché un privò di 3.500 metri prato verde. L'intero quadrati l'area pubparco verrà dotato di blica destinata al parun impianto di irrigaco dei Quattro Evanzione. All'interno delgelisti, cedendola ad la struttura sarà reaun privato. Il problelizzata una pista cima fu sollevato in clabile e per footing consiglio comunale, della lunghezza di attraverso un'inter- Uno scorcio del Parco dei 4 Evangelisti circa 600 metri, nonrogazione, dall'allora ché un'area nella quaconsigliere di Rifondazione comunista Michele Paterino e ripreso le in futuro sorgerà un punto ristoro. Inoltre, dal Quotidiano della Basilicata. Successivamen- verranno installati numerosi giochi di vario gete, del caso si occupò la magistratura, che dispose nere, un percorso attrezzi ginnici ed un campo da il sequestro dell'area del parco ceduta. Sequestro minigolf. Tutto questo, “ufficialmente”, avrebbe effettuato dalla Guardia di finanza nel novembre dovuto essere usufruibile dai cittadini già dallo del 2005 fino all’estate scorsa quando l’area fu scorso giugno. Ma l'attesa continua. dissequestrata e riconsegnata al Comune. Nel Biagio Tarasco corso dell'attuale amministrazione Buccico il matera@luedi.it

E’ stato sconfitto l’interesse pubblico di MICHELE PATERINO FINALMENTE fra non molto “il Parco dei Quattro evangelisti “ diventerà una realtà concretamente fruibile da parte dei cittadini residenti nel quartiere e che sicuramente andrà a migliorare la qualità della vita in una zona della città (Mulino Dell'Acqua) completamente cementificata e densamente abitata. Una battaglia portata avanti con determinazione ed iniziata sin dal 2001 per l'inserimento del progetto nei fondi Pisu . Diversi sono stati i tentativi di boicottare tale realizzazione in modo particolare nel 2005, quando la struttura comunale ha ceduto ad un privato 3500 mq. dell'area destinata a parco , il cui progetto era già stato approvato e finanziato dalla regione Basilicata nell'ambito dei fondi Pisu ( finanziamenti europei ) nell'anno 2003. A seguito di una mia dettagliata e puntuale interrogazione sulla vicenda , è intervenuta la magistratura che, avendo riscontrato la fondatezza di quanto denunciato, ha disposto il sequestro dell'area interessata, sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza nel novembre 2005. Da allora, nonostante diverse sollecitazioni rivolte alla amministrazione, attraverso interrogazioni, di adoperarsi a richiedere tempestivamente il dissequestro dell'area e a disporre la rimozione coattiva dei manufatti al fine di ricomprendere nella realizzazione del progetto del parco anche quei 3500 metri illegittimamente ceduti al privato, nulla è accaduto. Devo, infatti, constatare amaramente che a distanza di qualche anno dall'accaduto e di sollecitazioni anche alla attuale amministrazione, in particolare con una interrogazione presentata dal consigliere Alba, la situazione è rimasta immutata. L'area illegittimamente ceduta al privato è rimasta esclusa dal parco, con un ridimensionamento di circa il 20% dell'intervento iniziale previsto. Nonostante l'Amministrazione ha avuto tutto il tempo per adottare i provvedimenti necessari affinché il progetto del parco ricomprendesse anche quelle aree, l'evidente inerzia e i comportamenti omissivi da parte di assessori e di dirigenti che hanno trattato la vicenda hanno prodotto questo risultato: la sconfitta dell'interesse pubblico e la perdita di credibilità dell' istituzione comunale.


Matera 37 Nella palestra, alla zona Paip, si allena anche la campionessa olimpionica Adriana Crisci Mercoledì 17 dicembre 2008

Alla fine ha vinto lo sport La federazione di ginnastica ha una nuova struttura «LADDOVE non hanno risposto le istituzioni, hanno risposto i privati». Il presidente della Federazione regionale di ginnastica Lorenzo Cellamare ha commentato così, ieri mattina nel corso di una conferenza stampa, l'apertura in città dell'unica palestra regionale per la ginnastica. Operativa da ottobre nella zona per insediamenti produttivi Paip uno, è il frutto di un investimento imprenditoriale portato avanti dalle società materane Dinamic center e Play Life, dirette rispettivamente dai tecnici Filomena Tralli e Tommaso Zaccaro. Lo scorso anno, i due sodalizi hanno dovuto abbandonare la palestra di via Cappelluti, di proprietà della Regione Basilicata: «A distanza di un anno - ha detto Cellamare - quella palestra è inutilizzata e non sono ancora cominciati i lavori di riqualificazione. Siamo di fronte ad un'inversione di tendenza culturale: abbiamo trovato imprenditori che si sono accollati i costi per ristrutturare questo luogo che prima di essere una palestra era un'officina». Nel primo semestre del 2008 gli atleti hanno dovuto disputare gare fuori regione. «La pratica sportiva, pur tra i disagi iniziali, ha avuto nelle due società la forza per andare avanti e per investi-

Quattro consiglieri provinciali di minoranza attaccano Nigro

«Non resteremo fermi a guardare»

La nuova palestra. Gli atleti lasciarono quella di via Cappelluti

re in un nuovo impianto preso in locazione e ristrutturato. La Federazione vi ha contribuito con la dotazione di una parte di attrezzature e del canone di locazione. Quella di Matera è l'unica palestra che può ospitare allenamenti e pratica sportiva. Spero - ha aggiunto il presidente Cellamare- che si possa fare altrettanto in altre zone della Basilicata». La palestra ha un'estensione di cinquecento metri quadri e ospita, attualmente, circa cento atleti. Cellamare ha ricordato che tra i tesserati della Dinamic Center c'è l'olimpionica Adriana Crisci: «Ultimamente ha ottenuto un titolo italiano (l'atleta piemontese

qualche settimana fa ha conquistato un titolo nazionale nel Trampolino Elastico, per la prima volta nella storia della ginnastica lucana, ndr), nei mesi scorsi si è allenata nel palazzetto di via Lanera anche se le condizioni non erano ideali. Anche questa - ha concluso Cellamare - è una bella inversione di tendenza: una settentrionale che si allena qui, gareggia e conquista un titolo italiano. Adriana Crisci ha trovato le condizioni ambientali favorevoli per lavorare con tranquillità ed è stata motivata a portare a casa un titolo italiano». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

“UN atto assurdo e antidemocratico”. Così i quattro consiglieri della minoranza di centrodestra in Consiglio provinciale Casulli, Mongelli, Ciccimarra e D'Amelio hanno bollato la decisione del presidente della giunta Carmine Nigro di interrompere l'ultimo Consiglio provinciale senza votare un ordine del giorno proposto dallo stesso Ciccimarra sul non trasferimento da Matera a Potenza dei corsi Ssis. «Il presidente Nigro ha spiegato in Consiglio che trattandosi di un provvedimento di carattere elettorale, non l'avrebbe votato e che in futuro non avrebbe votato alcun ordine del giorno - raconta Ciccimarra - che non fosse stato sottoscritto da tutti quanti i capigruppo di maggioranza e comunque mai solo dalla minoranza. Una decisione assurda che va contro i poteri che hanno i singoli consiglieri e che soprattutto blocca un provvedimento che interessa la collettività. Noi già ci eravamo spesi per la Ssis, vedendo con favore il trasferimento da Ferrandina a Matera proprio nell'ottica di un rafforzamento universitario nel capoluogo. Ora non possiamo rimanere fermi di fronte ad un ulteriore intervento, ma riteniamo che l'ordine del giorno che abbiamo presentato avrebbe trovato il consenso dell'intero Consiglio. Invece prima la dichiarazione del presidente Nigro e poi la sospensione decisa autonomamente dal presidente Marino che ha nei fatti provocato il venir meno del numero legale.

Alla ripresa in aula c'eravamo solamente noi - conclude Ciccimarra a cui fa eco Saverio D'Amelio che parla di una scelta «Assurda perché vuole limitare l'autonomia e le prerogative che tutti quanti i consiglieri provinciali hanno, cioè la possibilità di presentare ordini del giorno e interrogazioni e sottoporli al Consiglio. Si tratta di una serie di atti che concorrono a vigilare sull' andamento dell'amministrazione pubblica. E' per questo che la tesi è assurda e antidemocratica». Ad allargare il tiro ci pensano poi i consiglieri di An Cosimo Mongelli e Casulli: «Il nervosismo del presidente Nigro che è sfociato in questi comportamenti, risiede probabilmente in altre richieste che la minoranza aveva fatto. Avevamo infatti avanzato l'ipotesi che vi potessero essere degli elementi non uguali per tutti nel bando per la collaborazione di soggetti esterni , con possibili discriminante verso coloro che vi possono partecipare. Avevamo sottolineato le modifiche dell'ultimo momento del regolamento per le procedure concorsuali che non ci mette in condizioni di verificare la massima trasparenza - racconta Casulli e Mongelli aggiunge: «Il presidente Nigro aveva deciso di creare condizioni per sospendere il Consiglio dopo che non aveva dato seguito anche ad altre nostre richieste. Il suo nervosismo si può spiegare solo così ed è sfociato in un atto inspiegabile, assurdo e antidemocratico». p.quarto@luedi.it


38 Matera Il materiale era in un container sul terreno di un’azienda. Nell’abitazione del titolare trovati altri esplosivi Mercoledì 17 dicembre 2008

Sequestrata una Santa Barbara Artificieri e uomini della Mobile scoprono 950 chili di botti SI fa sempre più stringente l’attenzione delle forze dell’Ordine e il particolare della Questura di Matera nei confronti del fenomeno dei botti illegali. Nell'ambito di servizi di controllo sulla fabbricazione, vendita e uso dei fuochi di artificio, programmati in vista delle imminenti festività natalizie, personale dell'UPGSP, della Divisione PASI e della Squadra Mobile della Questura di Matera, nonché del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato di Taranto ha proceduto, in provincia di Matera, ad un controllo presso una ditta di fabbricazione di fuochi pirotecnici. Nel corso dei controlli, in un terreno nelle immediate adiacenze degli edifici adibiti a deposito, al di fuori delle recinzioni di protezione, è stato notato un container il cui portellone era chiuso con un semplice lucchetto. All'interno della struttura, di proprietà del medesimo titolare del-

I botti sequestrati

la ditta, è stato scoperto un ingente quantitativo di manufatti pirotecnici del peso di circa kg.809, con un

La Scaletta, libri “incrociati” UNO scrittore che ha investito molto sul mondo virtuale e della comunicazione e un poeta che ha scelto l'anonimato più assoluto. Lorenzo Laporta e Framarò, due personalità accomunate solo dalla passione per la scrittura, saranno i protagonisti venerdì 19 dicembre alle 18,30 presso il Circolo La Scaletta di Matera della presentazione incrociata dei libri "Le parole della pioggia" (Il filo edizioni) e "I primi 96". L'evento è promosso dal Circolo Culturale La Scaletta.

principio attivo di oltre kg.160, quasi tutti rientranti negli artifici di IV e V categoria. La scoperta, che indi-

ca una rete di vendita e preparazione particolarmente ingente, in vista del Natale e del Capodanno, ha portato alla conseguente perquisizione nell'abitazione del proprietario della ditta, ove - in un locale sottotetto sono stati rinvenuti all'incirca kg.140 di materiale pirotecnico, con un principio attivo superiore ai kg.40, dello stesso genere di quello rinvenuto nel container, nonché due manufatti esplodenti artigianali, affidati al Nucleo Artificieri al fine di individuarne l'esatta composizione e la relativa pericolosità. In relazione all'esito dei controlli effettuati si è proceduto al sequestro di tutto il materiale pirotecnico, avente un peso complessivo di kg.948,2, in quanto i primi artifici, non registrati, erano custoditi in luoghi non idonei e diversi da quelli individuati nella licenza di deposito e fabbricazione, mentre gli altri sono risultati

illegalmente detenuti nell'abitazione dell’uomo. Il titolare della ditta è stato quindi deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera e nei suoi confronti, inoltre, sono in fase di istruzione procedimenti in merito alla eventuale revoca delle autorizzazioni amministrative. Solo qualche giorno fa a Matera erano stati sequestrati botti illegali custoditi all’interno di un garage nel centro della città. I fuochi erano stati fatti esplodere provcando la rottura dei vetri di alcue abitazioni nei pressi di via Passarelli. L’attenzione, dunque, resta alta come confermano anche i numerosi incontri nelle scuole che le Forze dell’ordine stanno intensificando in questi giorni per sensibilizzare al rispetto delle norme contro l’suo dei botti illegali. matera@luedi.it

TAXI MATERA 3332685173 FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Uva di Motta M. Caterina Via Gravina 40 0835/264331 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

Rinviato incontro WiCare

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

RINVIATA a data da destinarsi, nel prossimo mese di gennaio, la conferenza stampa di presentazione del progetto WiCare della società Iris Consortium srl. distinto in ambito europeo che era prevista per oggi alle 10,30.

Tour d’un monde RIMARRÀ aperta nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 10 gennaio 2009 la mostra fotografica del fotografo francese Georges Rousse dal titolo “Tour d'un monde”. L'evento rientra nell'ambito del medesimo progetto e vedrà la partecipazione di diverse testate giornalistiche nazionali ed internazionali, in un presso tour di alcuni giorni nella città dei Sassi. Georges Rousse associa la fotografia alla scultura, alla pittura o al disegno. La fotografia in Rousse lascia traccia come una vera e propria “scrittura della luce al suo ultimo passaggio”.

Marisa Tantissimi auguri di buon Compleanno dai figli Emanuele, Vito e dal marito Antonio

I Volti della Memoria

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il seme della discordia 16 - 21,30

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Palermo Shooting 19.30-21.30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Bolt 17 - 19 Galantuomini 21,30

•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Solo un padre 18 - 19,45 - 21,30 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.50-19.45-21.40

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Torno a vivere da solo 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060

PRESSO la Mediateca Provinciale “A. Ribecco” di Matera è possibile visitare la mostra di sculture “Volti della Memoria” dell'artista Domenico Sciandivasci. Si tratta di una collezione di 16 opere in terracotta che vengono esposte per la prima volta nella città dei "Sassi". La mostra è visitabile fino al 10 gennaio 2009. Alcuni di questi volti, per l'artista, sono la verosimile immagine di personaggi del Novecento e che pensarono dissero e fecero cose egregie nell’ambito della cultura artistica, sociale, politica. Sciandivasci hHa anche esposto una serie di formelle in ceramite riproducenti le “masserie” di Ferrandina e quest’anno ha realizzato i “portali” storici di Maratea.

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Saw 5 18 - 19,35 -21.40

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


39 Basket Il tecnico Cotrufo: «Era importante il risultato per togliere lo zero dai successi in trasferta» Mercoledì 17 dicembre 2008

Primo blitz per La Fondiaria Pielle vittoriosa a Barletta nell’under 17 eccellenza È FINALMENTE arrivato il primo successo esterno stagionale nel campionato under 17 Eccellenza per La Fondiaria Pielle Matera. Infatti, i giovani piellini, dopo aver collezionato tre sconfitte nelle prime trasferte, seppur contro le squadre che guidano la classifica generale, sono riusciti ad espugnare il temibile parquet di Barletta al termine di un incontro bello ed avvincente e da alti contenuti tecnici ed agonistici. I primi due quarti sono stati molto equilibrati dal momento che i ragazzi allenati da coach Cotrufo sono andati al riposo lungo con il minimo svantaggio di due soli punti ma al rientro in campo il team materano grazie ad un' ottima difesa è riuscito a segnare un parziale di 14 a 7 che li ha portati ad affrontare l'ultimo quarto con un vantaggio di cinque lunghezze. Nell'ultimo periodo è venuta fuori tutta la voglia di vincere della compagine materana che è riuscita ad amministrare il vantaggio accumulato e finalmente portare a casa un successo sicuramente meritato. Ottima è stata la prestazione del play materano Luca Acito e dell'ala Daniele Sacco ma tutta la squadra si è espressa su ottimi livelli di gioco. Nelle file del Barletta da segnalare invece le buone giocate della guardia Chiaratti che al pari di Gaudiano è stato il miglior realizzatore dell' incontro. Ovviamente soddisfatto Luciano Cotrufo al termine del match: “Era importante vincere e togliere finalmente quello zero delle vittorie in trasferta” afferma il coach materano, “ non era sicuramente una partita facile ma noi siamo stati bravi ad interpretarla nel modo giusto. Abbiamo avuto un inizio di campionato difficile avendo dovuto affrontare le migliori squadre del girone e per giunta tutte in trasferta ma ora non ci resta che cercare di centrare un filotto di partite per poterci stabilire in maniera definitiva nel-

La squadra under 17 della Pielle Matera

Innocenzo Vignola

le zone alte della classifica”. Il prossimo impegno per La Fondiaria Pielle Matera è in programma giovedì quando al Palasassi sarà ospite la compagine salentina del Monteroni. Un incontro che non si presenta particolarmente difficile per la squadra materana che ha tutta l'intenzione di continuare la striscia positiva iniziata. Palla a due prevista per le 20.30. Altro successo invece per La Stamperia Matera nel campionato Under 19 regionale. La squadra allenata da Cotrufo ha espugnato il parquet di Melfi con il punteggio di 54 a 67. Al comando sin dalle prime battute del match, la squadra materana non ha avuto problemi a portare a casa una vittoria che li lascia al comando della classifica. Leonardo Filazzola matera@luedi.it

Gaudiano 17 punti BARLETTA LA FONDIARIA

Ok l’under 19 MELFI 54 LA STAMPERIA MATERA 67

59 67

PATALINI BARLETTA: Peres, Grimaldi 4, Fucile 5, Bassi, Traputti 8, Serino 8, Gorgoglione, Chiaratti 17, Miolla 9, Cirillo, Rotomdo 5, Capodivento 3, all. Degni LA FONDIARIA MATERA: D'Ercole 14, Acito 13, Gaudiano C. D. 17, Gaudiano R. , Sacco 4, Vignola 7, Racanelli 6, Latorre 4, De Bartolo 2, all. Cotrufo ARBITRI: Musicco di Trani e Porcelli di Corato PARZIALI: 20-20; 37-35; 44-49; 59-67

MELFI: Casorelli 6, Gliaschera 4, Locoluso 5, Martino 7, Navazio 4, Pugliesi 2, Sibilani 9, Autunno, Di Ruvo, Sinigaglia 9, Nigro 8 LA STAMPERIA MATERA : Acito 8, Vignola 15, Vinciguerra 7, Troisi 15, Losito 3, Alba Ambrosecchia 8, Marcosano 3, Losignore 8, all. Cotrufo ARBITRO: Maruggi di Melfi PARZIALI: 14-21; 27-37; 40-50; 54-67 E’ UN risultato prezioso e voluto quello che la formazione materana ha ottenuto a Melfi al termine di una gara sempre condotta e mai veramente in discussione.

Volley Under 18 Donne

Calcio a 5 Under 21 Turno di riposo del campionato, il Deportivo si gode la vetta

Derby Time-Group Grande equilibrio

Vivilecchia e Gammariello i prodotti del vivaio lucano

ULTIMA gara del duemilaotto per la Time Volley Matera. Questa sera la formazione della città dei Sassi sarà impegnata per la settima giornata del campionato femminile under 18 di pallavolo. La gara odierna si giocherà sul parquet della Erre Volley Group Matera. Per il team del presidente Frangione sarà un match da vincere a tutti i costi. Proprio per questa ragione le ragazze allenate da Brunella Cristallo dovranno dare il massimo per chiudere in bellezza l'anno duemilaotto. In classifica i due team si distanziano di sei punti. Meglio piazzate sono le ragazze della Time Volley che hanno nove lunghezze, che valgono il quarto posto, mentre la Erre Volley è penultima con tre punti. Lontano dalle mura amiche le ragazze allenate da Brunella Cristallo hanno raccolto una vittoria, quella di Montescaglioso con la Vis Saveriana, mentre in casa la Erre Volley non sta disputando un campionato brillante: ben due sono stati i ko sul parquet amico. Il primo contro la vice capolista Camarda Volley per tre set a zero, poi con il medesimo risultato c'è stato il ko contro il Volley Group Pianeta Matera, primo della classe. Per quanto riguarda la Nuova Spes, società affiliata alla Time Volley, il calendario prevede come ultimo match dell'anno due-

milaotto l'incontro interno con la Gi.Elle. Policoro. Le ragazze della città dei Sassi potranno sfruttare a proprio favore, dunque, il fattore campo per mettere in graduatoria i primi tre punti stagionali. Sia Matera che Policoro, infatti, sono fermi ancora all'ultimo posto con zero punti non avendo vinto fino ad ora alcuna gara. La squadra del presidente Incarbona proverà la carta fattore campo per metter in cassaforte la prima vittoria stagionale che servirebbe moltissimo per il morale di un gruppo che è molto giovane e che necessita di acquisire l'esperienza giusta. La Nuova Spes viene dallo stop forzato della settimana scorsa. Il match contro l'Erre Volley, infatti, non è stato disputato a causa dell'inagibilità della palestra della scuola media Torraca per via delle forti precipitazioni della settimana scorsa. Domani una vittoria contro il Policoro sarebbe la medicina giusta per le giovani pallavolista materane che potrebbero ripartire con nuova energia e con il morale alto. I successivi impegni per le due formazioni materane sono in programma per il giorno otto gennai. La Time Volley sarà ospitata dalla Gi.Elle Policoro, mentre la Nuova Spes Matera farà gli onori di casa al Volley Group Matera che è capolista del raggruppamento. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

I due gioielli della Nigro Bng

Nico Gammariello

SETTIMANA di riposo per il campionato under 21, che vede la Bng Nigro Deportivo Matera in testa al girone “U”. I progressi della squadra allenata da mister Damiano Andrisani hanno portato la squadra a recuperare la vetta, dopo alcune giornate di assenza. I ragazzi della Bng Nigro hano ottenuto sinora un percorso importante nel campionato e diverse gratificazioni, non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche delle convocazioni in prima squadra. Infatti, proprio da quest'ultime sono arrivati le consacrazioni di due prodotti del vivaio del Deportivo, Domenico Vivilecchia e Nico Gammariello. Entrambi, nelle scorse settimana, hanno dimostrato il loro valore disputando due match importanti con carattere e determinazione. Il primo, Vivilecchia, ha estrapolato dal suo cilindro una prestazione eccellente contro la capolista tre settimane fa, in una sconfitta che ha visto uscire la Bng Nigro a testa alta dal campo della Licogest Vibo, mentre il secondo ha messo il suo sigillo nella gara contro il Real Altamura, superando il portiere

ospite con il gol del definitivo 6-1. “Ho recuperato palla a centrocampo, superato due avversari e fatto gol”. Così ci racconta a mente fredda la sua perla Gammariello. L'under 21 sta dando grandi soddisfazioni alla società del presidente Nico Taratufolo. “L'under 21 sta andando davvero bene -spiega il capitano della squadra di mister Andrisani, Nico Gammariello- abbiamo buone possibilità di raggiungere il traguardo che la società si è prefissata, quella della vittoria del campionato”. La forza della rosa a disposizione del tecnico materano e il gruppo, condito da ottime individualità, certo, ma soprattutto forte nell'essere una squadra di amici, tutti della città dei Sassi. “Siamo un ottimo gruppo e soprattutto molto affiatati -continua il capitano- siamo tutti materani e questa è una caratteristica che difficilmente si può ritrovare altrove”. Grande merito alla società ed al tecnico Andrisani, che prepara questi ragazzi anche per affrontare anche le insidie del campionato di serie B con la prima squadra. “L'utilizzo in prima squadra è sicuramente

Domenico Vivilecchia

una ottima opportunità -riprende Gammariello- è un passaggio difficile e complicato, da affrontare gradualmente. In questo ci aiutano sia il mister che i giocatori più grandi che ci seguono e ci aiutano molto”. Nico Gammariello è all'ultimo anno di under 21 è spera di rientrare nei piani della società anche la prossima stagione quando, stando alla politica societaria che valorizza soprattutto i calciatori locali, approderà a pieno titolo in prima squadra. “La mia intenzione è quella di integrarmi alla prima squadra e restare qui a dare il mio contributo, e se saranno anche i progetti societari -conclude Gammariello- sarò felice di condividerli”. Intanto, il giovane calciatore materano può godersi il suo quarto gol in serie B, dopo i due realizzati la scorsa stagione e il secondo sigillo del 2008, aspettando la prossima gara della sua squadra domenica mattina per consolidare il primo posto contro il Centro Sociale Giovanile e chiudere l'anno guardando tutti dall'alto verso il basso. Francesco Calia matera@luedi.it


Mercoledì 17 dicembre 2008

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Ferrandina La denuncia di De Grandis al prefetto e alla Corte dei conti

«Il conto consuntivo 2007 è falso» FERRANDINA - I conti del Comune di Ferrandina non quadrano. «Il Consuntivo 2007 indica un avanzo di 168.205,06 che non risponde a verità, perché se si fosse tenuto conto a termini di legge dei debiti fuori bilancio, il conto avrebbe espresso un disavanzo di rilevante entità». A denunciare la grave irregolarità contabile, con un esposto al prefetto di Matera Monteleone e al procuratore generale presso la Corte dei conti di Potenza, il segretario generale del Confsal, Domenico De Grandis. Nel rendiconto relativo all'esercizio finanziario del 2007 e nella salvaguardia degli equilibri di bilancio, denuncia il sindacalista, nessuna menzione dei debiti fuori bilancio. Che pure ci sono. «Nel corso della di-

scussione, infatti, - scrive De Grandis - il sindaco ha candidamente chiarito, come risulta a verbale, che i debiti esistono “e che a grandi linee possiamo parlare delle cifre che in passato ho già accennato” ovvero di circa 6,4 milioni di euro di cui 1,2 milioni in fase di ricognizione e 5,2 milioni di spese previste senza copertura». Non solo. Dall’esame degli atti rileva nell’esposto, il segretario del Confsal che «il Comune di Ferrandina non ha rispettato per l'anno 2007 il patto di stabilità; in meno di un anno la disponibilità di cassa del Comune di Ferrandina si è ridotta di oltre 1,4 milioni di euro». E, come se non bastasse, « anche in occasione della verifica degli equilibri di bilancio , i debiti fuori bilancio sono stati sciente-

mente omessi nonostante la legge faccia espresso obbligo agli enti locali di accertarne l'esistenza al fine di assumere le doverose misure di ripiano». Ragion per cui, sostiene De Grandis, «per tale via, la verifica degli equilibri di bilancio si è risolta in un mero formalismo, disattendendo così le finalità sostanziali del precetto normativo volto ad assicurare che la gestione finanziaria si concluda almeno in pareggio e che eventuali disavanzi o debiti fuori bilancio trovino tempestiva copertura. Il tutto, preme evidenziare, con la consulenza esterna di Bartolomeo Nico, funzionario della Prefettura di Matera». Le conseguenze della denuncia? Da normale procedura il prefetto sarebbe te-

nuto a promuovere la rimozione del sindaco e il conseguente scioglimento del consiglio comunale. Il minimo, dal momento che quella del segretario del Confsal non è la prima segnalazione alle autorità competenti di condotte contabili “poco chiare”. «Nessuno - dice De Grandis- potrà dire di un nuovo caso Taranto o Catania, perchè da tempo denuncio tale situazione. La mia azione è tesa a prevenire anche un disastro occupazionale presso il comune di Ferrandina». Le responsabilità? De Grandis non ha dubbi. «So no in capo alle precedenti gestioni D'Amelio che questo sindaco con il suo silenzio probabilmente ha voluto coprire, invece, di certificarle e denunciare a chi di competenza. Nonostante si

Il municipio di Ferrandina

sia circondati di esperti conclude -e abbia rinnovato la giunta più volte è evidente che non si è all'altezza di trovare soluzioni, come nel caso del rendiconto licenziato dal Consiglio. Non è nascon-

dendo i debiti e palesando un finta cassa positiva o svendendo il territorio che Ferrandina può trovare pace e soluzione ai problemi» . Margherita Agata m.agata@luedi.it

Cerimonia solenne in municipio, ha vinto la lista denominata “Alba di un nuovo futuro”

Miglionico ha il suo baby sindaco Vincenzo Piccinni eletto nel consiglio comunale dei ragazzi MIGLIONICO - Nuovo sindaco nella cittadina del Castello del Malconsiglio. Alla pari di diverse altre realtà italiane, anche Miglionico, dal 10 dicembre 2008, ha un suo baby sindaco. E' il giovanissimo Vincenzo Piccinni, classe 1996, studente di II Media. Da un’idea, resa operativa dalle maestre Rosa Uricchio e Erminia Signorella per la scuola elementare e dalle professoresse Lucrezia Carlucci, Rosanna Ventura e Rosa Difigola per la scuola Media, il progetto Gcr (Giunta Comunale Ragazzi) patrocinato dall'Istituto Comprensivo di Miglionico con mandato del Comune, ha potuto prendere forma. Un progetto voluto dal dirigente in pensione Lascaro e portato avanti dal neo dirigente Armento con la collaborazione del sindaco Borelli e di tutta la giunta. Una campagna elettorale, con una serie di incontri preliminari ad eliminatorie con presentazione di programmi e idee, hanno portato all'elezione finale nella sala consigliare, alla

Il battesimo del consiglio comunale dei ragazzi

presenza delle autorità comunali con fascia tricolore di rappresentanza. Le classi di adolescenti, nate fra gli anni 1995-1998, sono state chiamate dapprima a selezionare i loro 24 grandi elettori, dei quali 12 hanno assunto il titolo di consiglieri effettivi e 12 quello di supplenti della nuo-

va Giunta Comunale Ragazzi. Successivamente dei 12 consiglieri effettivi, i candidati alla ambita carica di baby Sindaco sono stati in 7 con superamento a larga maggioranza delle quota rosa. 4 donne: Mariangela AmicoPadula, Giada Di Vincenzo, Angela Musillo e Angela Ventura

contro 3 maschietti: Simone Grasso, Angelo Digioia e Vincenzo Piccinni. Al termine il più suffragato è risultato Piccinni con la lista da lui coniata e presentata, “Alba di un Nuovo Futuro” e con lo slogan: “Il futuro è nelle nostre regole” di impatto notevole. Un programma incentrato sulle volontà adolescenziali, ovvio. Realizzare un mini parcheggio per le bici nel cortile della scuola, un teatro, rendere fruibile la struttura scolastica compresa la biblico-mediateca nelle ore pomeridiane per attività ludico-ricreative, un autobus per chi vive in periferia, un palazzetto dello sport, la raccolta differenziata, favorire impianti fotovoltaici, formare guide turistiche e altro ancora per una Miglionico dei piccoli ma con una grossa voglia di crescere. Plauso all'iniziativa da Tommaso Calculli e attestazioni di stima verso chi questo progetto ha coltivato e portato a compimento. Antonio Centonze

Non c’è il mercato coperto E’ guerra con gli ambulanti POMARICO - Commercianti di Miglionico in protesta. A fare da portavoce è la Democrazia Cristiana, che con il suo segretario, Domenico Martino, ha ascoltato le lamentele di negozianti e fruttivendoli, che lamentano l'abbandono da parte dell'Amministrazione comunale. Tutto nasce con la demolizione della struttura della piazza coperta avvenuta diversi mesi fa; fruttivendoli e pescivendoli sono rimasti senza dimora, «dopo tante possibili soluzioni proposte dal sindaco Casolaro -spiega Martino- i commercianti hanno deciso di “accamparsi” con delle strutture fatte provvisoriamente da loro stessi in uno spigolo di piazza Primo Maggio, sistemazione scelta da loro, poiché risultata la migliore a differenza delle soluzioni dette dal

sindaco. Però, come un coltello a doppio taglio, i commercianti Pomaricani stanno avendo la peggio, poiché sono pochissimi i cittadini che vanno lì a comprare i loro prodotti, sia perché il punto è molto isolato, sia perché con la divisione dei pescivendoli che hanno trovato collocazione in strutture private e aperti dei punti vendita». Il cittadino, quindi, preferirebbe gli ambulanti, a volte si fermano davanti ai negozi o bancarelle attirando la clientela». Così il segretario Martino, sentite queste lamentele, invita il sindaco a prendere dei provvedimenti urgenti in merito, poichè può con un provvedimento, interdire alcune zone, questo sicuramente non basterebbe ma darebbe una boccata di ossigeno ai nostri commercianti.

Miglionico Appena sufficiente il pareggio contro il Grottole

Passo incerto degli All-Blacks MIGLIONICO - Non è stata una bella partita. Questa volta gli “All-blacks” di mister Paterino, orfani di Rocco Menzella e Antonio Battilomo per infortunio e del faro del loro capitano, Francesco Tataranni, assente per somma di ammonizioni, non sono andati oltre il pari in quel di Grottole. Prima volta con un risultato ad occhiali, dove il Miglionico non ha visto gonfiarsi la rete avversaria. Finora nelle 13 gare un gol lo aveva sempre realizzato. «Un derby è sempre una gara dagli esiti incerti. -è il commento di Piccinni- Il Grottole pur se rinnovato in mezzo al campo, è rimasto una buona squadra e lo si è notato contro di noi. Sia per agonismo che per tecnica sono stati apprezzabili.

In un paio di occasioni sono andati vicinissimi al vantaggio. Capozzi in un occasione con tempestività è uscito sui piedi di Puntillo che nell'altra occasione, ha sciupato colpendo male la sfera e chiaramente buon per noi! Comunque un pareggio è sempre un risultato positivo che allunga la nostra serie a 5 giornate e senza subire gol. Con la difesa guidata da Sabatelli, abbiamo superato i 480 minuti di imbattibilità che in un campionato equilibrato come quello di quest'anno non sono da sottovalutare. E poi anche il Miglionico ha avuto diverse occasioni. La traversa di Galeota a metà della ripresa ha pareggiato quella centrata dal Grottole nella prima frazione di gioco. Il Grottole

è riuscito a prevalere a centrocampo, dove alcuni uomini sono stati, capita, un po' in ombra ed a creare diverse incursioni, ben contrastate da Battilomo, Sabatelli, D'Aria e Galeota». «Una partita equilibrata e corretta -il commento di Centoducati e diretta egregiamente da un arbitro (ndr Petrosino di Bernalda), che non ha esitato ad estrarre un secondo cartellino giallo, per un difensore del Grottole, lasciando la squadra di casa in 10. Purtroppo il Miglionico, nonostante l'uomo in piu' per 25 minuti in mezzo al campo, non ne ha approfittato. E' riuscito anche a correre qualche pericolo, con incursioni, favorite dai centrocampisti del Grottole». Una quattordicesima dove il Miglio-

Luigi Sabatelli

nico pur non brillando è riuscito a portare a casa un punto che grazie ai concomitanti risultati lo fa stazionare, con 28 punti, sempre in prima posizione in coabitazione con Tolve, B. Pleia-

de e Viggiano. Mister Paterino resta però con i piedi ben piantati per terra e smorza ogni velleità di alta quota: «Un altro tassello sulla via della salvezza!». a.ce.


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«Il Basento è pieno di materiale che ne mette a rischio la stabilità e da 10 anni non possiamo prelevarlo»

«La Regione mi ha fatto fallire» Chiude la “Inerco” di Nicola Bonelli, da fine mese 6 operai a casa GARAGUSO - Costretto al fallimento perchè la Regione non gli permette di estrarre inerti dal fiume Basento, pur pagando regolarmente la concessione (che da dieci anni non è stata più rinnovata), e operando interventi di tutela a salvaguardia dell’equilibrio idrografico nell’alveo del fiume. E’ la storia paradossale dell’imprenditore Nicola Bonelli, che oggi, dopo essere rimasto faticosamente a galla, ha dichiarato il fallimento della sua “Inerco srl”, mandando a casa sei operai, tutti di età media intorno ai 35 anni. Un’azienda chiude non per la tristemente nota crisi globale, ma per la paradossale impossibilità, decisa dagli uffici regionali, di estrarre inerti, sabbia e massi, una sorta di “oro bianco”presente in notevoli quantità lungo il Basento, tanto da esporlo alle piene, se non rimosso. Come dimostrano i recenti allagamenti nel territorio di Pisticci e Metaponto. Il caso di Bonelli è raccontato in una lettera aperta scritta dall’imprenditore ai suoi dipendenti, per giustificare l’arrivo traumatico al fallimento. «La vera ragione che ci impone la chiusura è la mancanza di materia prima. scrive Bonelli- Non disponiamo del materiale indispensabile per la nostra produzione. Il fiume Basento è stracolmo di materiale, ma la Regione non ci autorizza a prelevarlo». La Inerco è nata nel 1965 per produrre inerti. E' cresciuta negli anni, investendo miliardi di lire in macchinari e impianti. A partire dal 1980 si è dotata di impianto ed automezzi per la produzione e fornitura di calcestruzzi, raggiungendo un fatturato annuo di 2 miliardi di lire e 14 posti di lavoro. I prodotti sono destinati a terzi, cioè alle imprese che operano nel raggio di 30 chilometri dall’impianto. «In 43 anni di attività, non abbiamo avuto un solo infortunio. -precisa Bonelli- E questo, nel settore delle cave, è un dato raro se non unico in Italia. Possiamo con orgoglio affermare che sotto l'aspetto qualità: sia dell'ambiente di lavoro che della produzione, siamo tra i primi posti in Basilicata. Ovviamente, gli investimenti che hanno portato l'azienda all'attuale livello di grandezza e qualità, sono stati decisi a seguito della crescente richiesta dei nostri prodotti. Ma tali decisioni, che a volte comportavano forte indebitamento, erano anche supportate dalla certezza della disponibilità di materia prima necessaria. Erano cioè fondate sulla esistenza di una quantità notevole di materiale nel fiume Basento, fiume peraltro caratterizzato da ricorrenti piene con considerevole apporto solido: tale da poter soddisfare per lunghi decenni il fabbisogno della nostra attività». La Inerco ha sempre ottenuto e utilizzato concessioni estrattive con quantitativi notevoli e sufficienti a soddisfare il reale fabbisogno. In 15 anni, dal 1980 al 1995, sono stati prelevati dal Basento 400mila metri cubi, versando la somma complessiva di 400 milioni di lire, con una media annuale di 26 milioni a

Il cantiere della Inerco di Garaguso

fronte di un quantitativo di 26.000 mc annui. «L'estrazione da noi praticata nel Basento -spiega ancora Bonelliera considerata intervento di pubblica utilità: doverosa pulizia dell'alveo; rimozione del materiale in eccesso ed ingombrante. Le concessioni erano supportate da pareri ufficiali che riconoscevano “la compatibilità con il buon governo idraulico del corso d'acqua”; pareri che evidenziavano “la necessità inderogabile di provvedere all'asportazione del materiale in eccesso, che allo stato attuale non consente un regolare deflusso delle acque”. Così recitavano i pareri del Genio Civile (attuale Ufficio del Territorio). Questo, fino al 1995». I guai sono iniziati nel 1995, quando sarebbe cambiato radicalmente l'approccio degli uffici regionali verso l'estrazione. «Viene meno il buon senso. -dice BonelliSubentra la follia. In totale spregio della legge regionale 12/79 non rilasciano più concessioni pluriennali, previste per gli impianti industriali come il nostro. Non autorizzano più quantitativi realmente corrispondenti ai fabbisogni annuali. Ma costringono le aziende (oltre trenta sul territorio regionale) ad “arrangiarsi” con autorizzazioni minime ma “elastiche”, cioè col sistema delle “concessioni virtuali”: ti autorizzo un metro cubo, ma ne puoi prelevare 10-100-1000

mc. Difatti, sommando i quantitativi delle 150 concessioni rilasciate in questi ultimi 10 anni, si ha una media di non oltre 3.000 mc annui per ogni azienda. La somma complessiva versata dall'intero comparto in questi 10 anni, è inferiore a quella versata dal sottoscritto (da solo) nei 10 anni precedenti». Un sistema che, secondo Bonelli, istigherebbe all’abusivismo estrattivo, «con assuefazione al malcostume, enorme danno erariale per il materiale trafugato. Sistema che ho denunciato sin dal febbraio 1995. Ma inutilmente». Così una grande risorsa minerale, che potrebbe produrre notevoli entrate per lo Stato, verrebbe trattata senza regole. «Contro questo sistema ho lottato personalmente sin dall'inizio, e non solo con denunce all'autorità giudiziaria, ma anche scrivendo sui giornali, durante gli incontri pubblici e presso l'associazione di categoria. A dire il vero anche i colleghi hanno tentato di opporsi, protestando con i funzionari regionali, durante i vari incontri presso il Dipartimento Ambiente. Ma dal 2007 è calato il silenzio assoluto sulla questione. Bonelli ricorda anche il contenzioso legale aperto su un progetto presentato nel 1998 per l’alveo del Basento e puntualmente bocciato, «pur evidenziando, con rilievi, calcoli e documentazione fotografica -spiega

Bonelli- la presenza di notevoli accumuli di materiale al centro dell'alveo; la deviazione della corrente contro le sponde, l'accentuata erosione al piede della difesa spondale destra (gabbionata realizzata costata 15 miliardi di lire)». Il progetto evidenziava, inoltre, il rischio di crollo della gabbionata, qualora non si fosse intervenuti. «Dopo aver chiesto inutilmente il riesame all'allora direttore generale del Dipartimento regionale -prosegue Bonellifacemmo ricorso al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (Tsap) di Roma. Il quale, con sentenza n. 8/2005, annullò il provvedimento e condannò la Regione, ordinando il prosieguo dell'istruttoria della nostra richiesta. Ma niente: la Regione non esegue; passano altri due anni; ricorriamo di nuovo al Tsap chiedendo la nomina di un Commissario ad acta. Che difatti viene nominato con sentenza a gennaio 2007, con l'incarico di sostituirsi alla Regione e dar seguito alla richiesta del '98. Siamo ora in attesa del responso del Commissario ad acta, Franceso Saverio Campanale, alto funzionario dello Stato, Provveditore in carica alle Opere pubbliche per il Lazio. Il Tsap gli assegnava 60 giorni di tempo. Sono trascorsi 20 mesi, ma non ha ancora iniziato il suo compito: nemmeno un sopralluogo per rendersi conto della situazione. Insomma, siamo passati dalla padella nella brace. Nel frattempo la nostra attività si è ridotta al lumicino: il fatturato si è ridotto ad un quarto, e più che dimezzati i posti di lavoro. Quanto alla situazione nel Basento, nel frattempo la gabbionata da 15 miliardi di lire - che, con la nostra proposta, volevamo salvaguardare a costo zero, ed in più pagando il materiale da asportare - è crollata in parte. Ma è già stata ricostruita (nel 2005) dallo stesso con la spesa di 250.000 euro». Il 31 dicembre la Inerco chiude, sei famiglie non avranno più un reddito. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Successo degli educational tour

Il Parco diventa un’aula scolastica ACCETTURA - Le scuole di ben ventiquattro comuni di 7 province diverse coinvolte in una serie di appuntamenti lungo tutti i weekend di ottobre e novembre. Sono i numeri importanti dell'educational tour organizzato nel Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane e rivolto a dirigenti scolastici ed insegnanti. Un’iniziativa realizzata con il cofinanziamento di Apt Basilicata, Provincia di Matera ed Ente Parco, tesa a far conoscere al mondo della scuola tutte le possibilità offerte dal territorio dell'area protetta, legate alla scoperta della Natura ed alla fruizione di importanti attività di laboratorio gestite dal Centro di educazione ambientale ed alla sostenibilità (Ceas) “Dolomiti Lucane”. Accanto a questo obiettivo, con l'educational tour promosso dal Ceas si è potuto far conoscere ai partecipanti il grande patrimonio culturale, storico-artistico ed ambientale dell'area, un unicum esclusivo che caratterizza il turismo nel territorio del Parco, arricchito dalle tante attività e servizi gestiti dalla cooperativa “Nuova Atlantide”, che gestisce il Ceas. E con il meccanismo dell'educational, dirigenti scolastici ed insegnanti hanno potuto visitare direttamente le strutture del Parco e del Centro di educazione ambientale ed alla sostenibilità, avendo l'opportunità di conoscere in modo diretto tutte le metodologie e le azioni che i gestori del Ceas mettono in campo per formare gli alunni sulle tematiche legate alla biodiversità, alla tutela ed allo

studio degli ecosistemi ed al delicato equilibrio fra l'agire dell'uomo ed il rispetto della Natura. Le scuole partecipanti a queste prima edizione dell'educational tour sono giunte da diverse parti del Sud Italia: dalla provincia di Napoli (Napoli, Afragola, Cardito, S. Maria la Carità, Vico Equense), di Salerno (San Valentino Torio), da quella di Bari (Bari, Andria, Gravina in Puglia, Monopoli, Santeramo in Colle, Terlizzi, Alberobello, Canosa), a quella di Foggia (Foggia, Cerignola, Rignano Garganico, Monte Sant'Angelo), Lecce (Taurisano, Nardò, Galatone, ), Taranto (Mottola, Vinosa, Taranto), ed anche dalla provincia di Chieti, da dove è giunta una scuola di Lanciano. «L'iniziativa -si legge in un comunicato del presidente della cooperativa che gestisce il Ceas Antonio Di Biase- risponde ad un criterio promozionale innovativo, che compensa i tradizionali metodi di divulgazione di attività volte al turismo scolastico, come seminari, fiere, workshop, brochures e materiali informativi classici. A giudicare dai primi risultati ottenuti -continua il comunicato del presidente di Nuova Atlantidee dal giudizio espresso dai partecipanti, possiamo certamente definire l'educational tour un'azione dai riscontri più che positivi, a giudicare dall'entusiasmo dei partecipanti, concretizzatosi in maniera immediata in una serie di prenotazioni di attività didattiche per le scuole delle città interessate». Rocco Olita provinciamt@luedi.it

L’iniziativa promozionale “Opitalità nei borghi” è anche sul sito web de “La Repubblica”

Alla scoperta delle bellezze di Accettura ACCETTURA - “Il viaggio della tua vita? In Basilicata natura non mente. Basilicata d'amare, più la scoprirai, più l'amerai”. Questo lo slogan che da ieri appare sul banner d'apertura della pagina online de La Repubblica viaggi, all'indirizzo www.viaggi.repubblica.it, dedicato al progetto interregionale “Ospitalità nei borghi”, che si sta svolgendo in questi giorni nei venti comuni partecipanti. Cliccando sul banner si apre la pagina che illustra il progetto in tutte le sue fasi e le sue peculiarità. Realizzato dall'Ufficio regionale Turismo del Dipartimento delle Attività produttive e Politiche dell'impresa, il progetto spiega il perché della sua denominazione. «L'ospitalità, fenomeno radicato e diffuso, è certamente una delle chiavi di lettura di una cultura, qual è quella lucana, imperniata

sulla vocazione alla cordialità e all'accoglienza e manifesta magnificamente la condizione dell'essere in relazione, della necessità di rendere comune, condividere esperienze, attività, emozioni e passioni, tutte caratteristiche racchiuse nel termine, ancor oggi, maggiormente diffuso per designare il borgo, e cioè Comune». Dunque, un modo di nuovo per far conoscere lo splendido patrimonio culturale innanzitutto ai lucani e poi al resto del mondo. Lo scorso lunedì protagonisti del progetto sono stati il comune di Accettura, la Chiesa dell'Annunziata e la statua della Vergine Maria. La giornata si è incentrata principalmente su quest'ultima per l'importanza storica e artistica che essa riveste. Si tratta, infatti, di una statua restituita la culto recentemente che durante le fasi del restauro ha svelato precedenti e

inaspettate stratificazioni. All'interno della raffigurazione in cartapesta della Madonna seduta sul trono sono venute alla luce altre due statue, una ascrivibile al XIII secolo ed un'altra al XVI. Si tratta di un'opera di pregio per la sua natura, sin'ora ignota, “una e trina”, individuata come capolavoro da portare a Matera nella fase finale che si terrà nella prossima primavera. La partecipazione alla presentazione di Ospitalità nei borghi è stata, come consueto, entusiastica, soprattutto da parte dei più giovani che hanno affollato la Chiesa per assistere alle proiezioni delle video art, per ricevere il profumato codice d'estetica e per assaporare il profitterol alla crema. Al termine della giornata intensamente vissuta all'insegna della scoperta del proprio patrimonio culturale, i visitatori sono andati via guardando con occhi di-

La chiesa dell’Annunziata a Accettura

versi il proprio comune e i suoi tesori nascosti. Prossima tappa del viaggio di Ospitalità nei borghi Pietrapertosa domani, giovedì 18 dicembre. provinciamt@luedi.it


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Montalbano “Diritto e lavoro” chiede di essere parte integrante dei nuovi progetti

I disoccupati non si arrendono Nasce il comitato degli ex beneficiari di Cittadinanza solidale MONTALBANO - Si è costituito a Montalbano Jonico, un comitato onlus denominato “Diritto e lavoro” in cui confluiscono tutti i beneficiari del progetto di Cittadinanza solidale nato da una legge regionale del 2005 finanziata da circa 42 milioni di euro (per la maggior parte provenienti dai fondi della Comunità Europea), con l'obiettivo di creare percorsi formativi finalizzati all'occupazione e oggi, concluso senza che abbia registrato alcun reale beneficio ai fini di una regolare posizione lavorativa, anche se si pensa ad una prosecuzione. Il progetto è durato due anni con due diversi percorsi: quello formativo in aula e quello di stage presso aziende o laboratori. Per la Provincia di Matera, si ricorda, che l'attività è stata gestita dall'Ageforma e dal Centro per l'impiego. La nascita del comitato montalbanese, presieduto da Francesco Leone, è coincisa con la chiusura del progetto di cittadinanza solidale. I beneficiari si sono confrontati, discutendo gli obiettivi precedentemente stabiliti nel bando, per verificarne l’ effettiva compatibilità con il lavoro svolto. «Dalla lettura - si legge in una nota del Comitato- è subito emersa una discordanza di base: nel bando di riferimento, oltre al discutibile sostegno economico, si prevedeva l'organizzazione di un adeguato percorso formativo, che avrebbe consentito di acquisire competenze tali da ga-

Montalbano

rantire una degna occupazione; in questo modo, avrebbero fatto fronte al disagio e alla condizione di precarietà in cui versano, ancora oggi. Trascorsi regolarmente i due anni considerati per la realizzazione del progetto di cittadinanza solidale, gli stessi beneficiari si ritrovano a non aver compiuto alcun passo in avanti e, si accorgono di essere rimasti esattamente al punto di partenza: nessun sostegno economico e neanche l'ombra di un misero lavoro. I beneficiari non hanno avuto neanche la possibilità di esporre il loro disagio e le loro esigenze ad alcun soggetto referente o ad alcuna istituzione di riferimento. Si procede, poi, - sottolinea ancora la nota- con le defaillances proprie di un corso di orienta-

mento e di formazione informatica che bene ha saputo coniugare le abilità nonchè le competenze disciplinari di sessantenni con quelle di giovani appena ventenni ! Forse hanno desiderato agire nel rispetto del principio di uguaglianza formativa in età, però, cronologiche e cognitive differenti. Lo stesso corso offriva : competenze informatiche di base in una società ormai da tempo tecnologicamente all'avanguardia, e la grande occasione di utilizzare tutti, contemporaneamente, un solo computer, o meglio, l'unico computer da loro messo a disposizione. Il corso, però, a differenza di molti altri, non prevedeva alcun riconoscimento o attestato conclusivo, dunque, che valore avrebbe potuto assumere in termini occupazionali ? E, quale assurda giustificazione alla presenza di tutti quei tutor e docenti che, assegnati uno per ogni classe, non potevano espletare il loro lavoro poichè privi di strumentazione informatica ? Nonostante l'evidente fallimento del progetto concluso- rimarca il comitato- la Regione Basilicata sta lavorando alla progettazione di un nuovo progetto e alla redazione di un relativo bando. Sicuramente, noi non ci arrenderemo così facilmente davanti a qualche porta chiusa, ma faremo sentire la nostra voce, porteremo le nostre cause all'attenzione delle istituzioni di competenza, non per chiedere una miseria al mese pagata a caro prezzo,

Presentato il periodico rivolto alla comunità

“Scanzano Informa” Il Comune apre le porte SCANZANO - E' stata presentata ieri mattina nella Sala Giunta del Comune di Scanzano Jonico la rivista “Scanzano Informa”, il nuovo periodico ufficiale dell'Amministrazione Comunale. Il primo numero del bimestrale al servizio della collettività scanzanese apre una nuova possibilità di dialogo tra Amministrazione e cittadini. «L'esigenza di informare ed informarsi -ha detto il Sindaco Salvatore Iacobellis- è propria del nuovo modello di amministrazione co-partecipata che il Comune persegue sin dal suo insediamento. Ora questa esigenza di comunicazione pubblica trova nuova linfa attraverso uno strumento informativo che si propone di diventare occhio e orecchio dell'apparato politico, in grado cioè di raccogliere suggerimenti, conoscere stati d'animo, individuare punti di difficoltà e contrasto. Per questo ci aspettiamo consigli, spunti e segnalazioni invitando i cittadini di Scanzano Jonico, le associazioni, la scuola, il mondo economico e quello della cultura ad essere parte attiva di questo progetto attraverso il proprio contributo. Insomma un modo per costruire su basi di fiducia il senso di appartenenza alla comunità». Stampato in 3000 copie a due colori, questo primo numero arriverà alle famiglie scanzanesi, mentre è in via di perfezionamento l'accordo con Poste Italiane per recapitare la rivista in ogni famiglia e in ogni impresa di Scanzano. Tra qualche giorno sarà possibile consultare e scaricare la rivista su internet dal sito istitu-

zionale del Comune e sul sito www.scanzanoinforma.it, dove troveranno spazio anche i comunicati stampa comunali oltre a notizie aggiornate sull'attività amministrativa, curiosità ed eventi. «Le sue caratteristiche di house organ -afferma il Direttore responsabile, Giovanni Martemucci- lo rendono fruibile da un pubblico molto esteso, grazie ai contenuti chiari, ad uno stile semplice ed efficace, ad una grafica sobria. «La realizzazione del giornale -ha detto il vicesindaco Antonio Ceruzzo- è un traguardo che ci consentirà di rendere ancora di più il Comune una 'casa di vetro' dove poter dare spazio anche ai consigli costruttivi dei cittadini». «Con il giornale e la sua declinazione sul web, oltre al già esistente sito istituzionale -afferma Alessandro Martemucci, Responsabile Marketing di Scanzano Informa- il Comune ha in mano un innovativo media mix che lo pone all'avanguardia nel campo della comunicazione integrata nel settore pubblico. Il prossimo numero della rivista, sarà presente anche alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano per portare Scanzano su una vetrina internazionale». Commenti positivi sono stati espressi dal Vicepresidente dell'Associazione della Stampa di Basilicata, Pierantonio Lutrelli. «E' un'iniziativa fondamentale -ha detto- per permettere a tutte le famiglie di conoscere l'attività istituzionale del Comune, visto che non tutti comprano i giornali». provinciamt@luedi.it

ma, per tentare di far capire che la gente vuole emergere con dignità dalla situazione in cui si trova». Il comitato chiede di poter partecipare alla realizzazione del nuovo piano di lavoro. Il comitato inoltre, ha inteso avvalersi della consulenza legale di Piero Marrese, della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Bari, che con competenza e professionalità seguirà le iniziative e le attività dell'organismo. Al tal proposito il Legale Marrese ha chiarito: «I giovani imparano e maturano rispetto ai nostri comportamenti, e noi possiamo decidere di farli vivere in un mondo più onesto e confacente alle loro esigenze, oppure, fargli subire passivamente le conseguenze di scelte sbagliate. I cittadini chiedono soltanto di essere ascoltati. siamo pronti ad impegnarci realmente e ad attivarci per contribuire in maniera proficua alla stesura del nuovo progetto, aiutando gli stessi organi gestori dell'iniziativa, ad evitare il ripetersi degli stessi errori e a porre più attenzione a quelle fasi di realizzazione che necessitano di maggiore interesse da parte loro». Soddisfazione è stata espressa, naturalmente, anche dal presidente del Comitato, Francesco Leone, che nel giro di poco tempo ha visto aumentare il numero dei partecipanti all'organismo rappresentativo, provenienti non solo da Montalbano ma anche dai comuni limitrofi . Anna Carone

Policoro, al Municipio la priorità sono i precari POLICORO - Consiglio comunale lampo quello che si è celebrato lunedì scorso, e primo di una serie di due, se non tre, assisi comunali prima della fine dell'anno. Sono stati consegnati gli atti del bilancio di previsione 2009 e pluriennale 2009/11 ai consiglieri comunali che ora hanno 10 giorni per proporre emendamenti. In seguito si passerà al dibattito con relativa approvazione. Poi la massima assise ha discusso un'interrogazione proposta dal Pd, sulla stabilizzazione di 11 Lavoratori socialmente utili (Lsu) che lavorano presso l'Ente da dieci anni. Nella sua relazione il capogruppo, Gianluca Marrese, ha chiesto al sindaco come intende agire dopo che altri Comuni, vedi Potenza e lo stesso Comune jonico, quando egli è stato assessore, hanno stabilizzato personale precario. Inoltre ha ricordato come, in particolare in questa fase di congiuntura economica negativa, si debba dare delle risposte a chi ha un lavoro precario; sottolineando come la nuova Finanziaria del 2009 avrebbe bocciato, salvo casi eccezionali, le aziende municipalizzate pubbliche che potrebbero assorbire queste

maestranze. Nella sua replica il primo cittadino, Nicola Lopatriello, ha spiegato come il quadro normativo attuale sia alquanto complesso e di come fu il Governo Prodi con la legge 296/06 a bloccare le assunzioni dei precari nei Comuni sopra i 5000 abitanti, mentre quelle che sono state fatte prima dell'approvazione della suddetta legge, ovviamente, riguartdano persone assunte e dunque lavoratori in dotazione organica presso l'Ente locale. Poi ha concluso affermando come per la sua amministrazione gli Lsu sono comunque una priorità a tal punto da aver aumentato le ore lavorative per le undici persone, nella speranza che nel più breve tempo possibile venga fatta chiarezza, sotto il profilo legislativo nazionale, soprattutto sui vincoli legati al Patto di stabilità e a quelli del personale di ogni singola Pubblica amministrazione che di fatto rappresentano due ostacoli per le assunzioni; e sulla gestione in house di alcuni servizi comunali, Lopatriello ha affermato che la società, probabilmente mista, nascerà durante l'arco del suo mandato. Gabriele Elia

Bernalda Cucina, refettorio, sale per i più piccoli e alcune camere

Una mano tesa a chi soffre Nuova sede della casa alloggio “Jolanda Statile” BERNALDA - L'attività religiosa, educativa e caritativa portata avanti nel 1800 dalla serva di Dio Isabella De Rosis, fondatrice delle “Suore Riparatrici del Sacro Cuore”, torna a rivivere a Bernalda, grazie alla comunità alloggio “Jolanda Statile”. Nella sede completamente rinnovata di via Venezia, 2, inaugurata lunedì scorso, al momento sono ospitati una madre con i suoi due bambini, ma la struttura può accogliere sino a 10 persone in camere dotate di bagni. Oltre alla cucina, al refettorio, a una cappella interna e a un piccolo ambulatorio, ci sono anche altri due locali, uno dedicato ai bimbi dai 2 ai 6 anni, l'altro a quelli dai sei in su. La comunità alloggio può ospitare mamme in difficoltà o ragazzi in situazioni di disagio affidati dal tribunale dei minori ed è curata da tre suore: l'educatrice, superiora ed economa, suor Maria Matteis, Suor Rizaja e suor Josefine. Con loro c'è anche la psicologa Letizia Braico. Il presidente della comunità è il parroco don Mariano Crucinio, mentre nel consiglio di amministrazione ci sono Rocco Favale, tre membri nominati dal Comune, Massimo Margarita, Giuliana Troiano e Angela Grieco e, infine, c'è la segretaria amministrativa, Felicia Caroli. Per i genitori che lavorano è stato attivato un servizio di assistenza e mensa a pagamento dalle 9 alle 15.30. Sono già dieci i bambini dai 2 ai 3 anni accuditi,

I bambini all’inaugurazione della Casa alloggio di Bernalda

ma si spera di far partire dei corsi pomeridiani di musica e d'inglese rivolti a ragazzi più grandi. La speranza è quella di essere e rappresentare un nodo intermedio tra un “prima” e un “dopo”. Le suore, infatti, non dimenticano

la proposta di spiritualità, che la loro congregazione offre agli uomini, invitandoli con l'evangelista Giovanni a rivolgere lo sguardo «a Colui, che hanno trafitto» (Gv 19, 37). Gianpaolo Palazzo


Sport Mercoledì 17 dicembre 2008

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Coppa Uefa Stasera i rossoneri contro il Wolfsburg di Zaccardo e Barzagli. In campo Senderos e Inzaghi

Milan: Kakà diventa un giallo Dubbio pubalgia per il brasiliano ma Ancelotti e Galliani negano CARNAGO – Nel periodo nero del Milan, spunta anche un piccolo giallo. I protagonisti sono Galliani, Ancelotti e Kakà, con il brasiliano che tiene tutti in apprensione per l’infortunio che gli ha fatto saltare il big match con la Juventus con prognosi e diagnosi ancora da capire. Lunedì lo stesso brasiliano aveva smentito l’ipotesi di un’ernia inguinale e aveva parlato di «infiammazione alla zona pelvica», aggiungendo poi una previsione tutt'altro che definitiva sul suo rientro: «Potrebbe servire un giorno o anche due o tre mesi per guarire». Di conseguenza, si è rafforzata l'ipotesi di un principio di pubalgia, una patologia incubo di molti calciatori. La conferma è arrivata in mattinata da Adriano Galliani. «Kakà ha detto ciò che dicono tutti i giocatori che soffrono di quella che volgarmente si chiama pubalgia, anche se tecnicamente ha un altro nome. Potrebbe giocare già domenica – ha spiegato l’ad rossonero in Lega calcio – ma dalla pubalgia non si sa quando si guarisce». Quasi contemporaneamente, Carlo Ancelotti a Milanello stava rispondendo alle prime domande della conferenza stampa alla vigilia della sfida di Uefa con il Wolfsburg. Data per scontata la pubalgia, puntuale è arrivato il quesito sul recupero del fantasista. «Chi ha stabilito che sia pubalgia?», è caduto dalle nuvole il tecnico: «Non è pubalgia, e penso che possa tornare in campo domenica contro l’Udinese». Ci vorranno pochi giorni per capire chi ha ragione e cioè se si tratta di un’infiammazione passeggera o di una pubalgia vera e propria da trattare con tutte le cautele del caso. Difficile, però che Kakà rischi che si ripeta quanto già accaduto l’anno scorso quando si era trascinato un problema al tendine del ginocchio e, dopo l’intervento di maggio, in agosto era arrivata una ricaduta. Oggi il brasiliano salterà la gara con i tedeschi ma restano in realtà poche anche le possibilità di vederlo in campo domenica sera. Quello che è certo è che per il Milan non è un buon periodo con la sorte. «Dovrei portarli a Lourdes...», ha scherzato il presidente del Consiglio, Silvio Berlu-

Inter: Moratti sicuro

«Adriano e Mancini restano qui»

Ricardo Kakà

sconi ieri sera, di fronte alla lunga lista infortunati. Ancelotti ride meno, anche se non vuol sentir parlare di crisi. Chiede “sacrificio” e si aspetta che alcuni dei suoi alzino la soglia della fatica. E acquistino maggior compattezza. «Non è una questione di uomini, ma di mentalità – avverte respingendo l'alibi di assenze pesanti come quella di Gattuso – ci manca solidità e la difesa si trova spesso scoperta. Ma la responsabilità non è nè dei singoli, nè di un solo reparto, ma di tutta la squadra».

Una riscossa è attesa stasera. I rossoneri al Meazza si giocano con il Wolfsburg di Barzagli e Zaccardo il primo posto del girone di Uefa, utile per evitare di incontrare nei sedicesimi le squadre arrivate al terzo posto nei gironi di Champions. Per l’occasione Ancelotti rimanda in campo Senderos e Dida, sposta a centrocampo Jankulovski e, supportato da Shevchenko, dà a Inzaghi l’occasione per il controsorpasso su Raul in testa alla classifica dei goleador d’Europa. Un altro sorpasso è invece ri-

mandato e Galliani sposta addirittura al 2050 la data in cui Leonardo, attuale direttore tecnico e uomo mercato del Milan, potrà prendere il posto di Ancelotti. «Leonardo fa parte di quel gruppo famoso di 15-20 grandi campioni della presidenza Berlusconi che, teoricamente, nel 2050 quando Ancelotti andrà via, saranno tutti papabili», taglia corto Galliani. E questa volta il tecnico è sulla stessa linea: «Andrà a far parte della lista dei pretendenti che, purtroppo per lui, è lunga».

Moggi boccia il mercato del Milan: «Povero Ancelotti» ROMA – Nuovo attacco di Luciano Moggi al Milan. L’ex direttore generale della Juventus, squalificato in seguito alle vicende di Calciopoli ha bocciato l’operato sul mercato dei dirigenti rossoneri. «Una squadra peggio di così non potevano costruirla, è irrazionale – ha detto Moggi - hanno preso Thiago Silva per giugno, ma intanto a gennaio arriva Beckham: povero Ancelotti, non vorrei essere nei suoi panni». Poi però Moggi si è mostrato più ottimista sul futuro a

lunga scadenza del club rossonero: «Inter e Milan penso si spartiranno lo scudetto un anno a testa per i prossimi campionati, ma solo se il Milan non sarà più questo: peggio di quello di quest’anno non si può». Sul tricolore di quest’anno per l’ex dg della Juve non ci sono dubbi: andrà all’Inter. «Se la Juve è da scudetto? – ha detto Moggi – c'è divieto di sorpasso nei confronti dell’Inter, ma è ancora presto per parlarne. Vedo l’Inter incontrasta-

ta, ma farei attenzione anche alla Roma. Il rientro di Totti è stato salutare per l'autostima della squadra. Ibrahimovic? Gli darei il Pallone d’oro, anzi due. Se lo togli all’Inter, diventa una squadra battibile». Moggi pensa un giorno di tornare nel calcio? «Se tutti se lo chiedono, ci sarà nostalgia di me. Qualcosa di buono allora l'avrò fatto. Gli arbitri? Prima si parlava di complotti, adesso di sbagli. Erano sbagli prima e lo sono anche adesso».

APPIANO GENTILE - «Adriano torna senza dubbio da noi». Il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ha solo certezze in merito al futuro dell’attaccante nerazzurro in Brasile per trascorrere le vacanze natalizie e recuperare dall’infortunio che lo ha costretto a saltare il Chievo. «L'augurio è che guarisca velocemente dal problema muscolare e quindi che torni a fare quello che deve e può fare con noi», ha dichiarato Moratti al termine del pranzo di Natale con staff tecnico, squadra, dirigenti e dipendenti. L’Inter, dunque, aspetta Adriano e intanto si gode un Ibrahimovic in forma smagliante nonostante i problemi legati all’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio accusati all’inizio del 2008. «Noi contavamo sulla sua capacità di crescere perchè ha tanta potenzialità, quindi superato quel problema ha fatto e sta facendo molto bene, ma è quel che speravamo», spiega Moratti che non vuole fare bilanci per il 2008 che sta per chiudersi. Manca ancora una partita, quella di sabato sera in casa del Siena, ma i sei punti di vantaggio sulla Juventus e il passaggio del turno in Champions League sono due ottimi risultati da mettere in conto per questa prima metà della stagione 2008-09. «I bilanci, però, si fanno solo alla fine –dice - mi piace molto lo spirito di squadra di questo gruppo, tutti stanno danno il meglio e quindi il mio premio va a tutti o, se devo ricordare la cosa che preferisco, è questa sorta di collante che esiste tra tutti i giocatori». In queste ultime settimane fatica a trovare una maglia da titolare Amantino Mancini, esterno brasiliano prelevato dalla Roma che secondo la stampa spagnola piace al Real di Juande Ramos. Sarà a Madrid il suo futuro? «No, credo proprio di no».

Oggi i giallorossi contro il Bologna (ore 21). Alle 17 la Fiorentina di Prandelli sfida il Torino

Tim Cup: Spalletti e la Roma ritrovano Montella ROMA - Torna la Tim Cup, cone le sue gare secche degli ottavi di finale. Ieri la Roma, che oggi affronterà il Bologna al “Dall’Ara” (ore 21, diretta Rai3), si è vista annullare l’allenamento per l’allagamento del centro sportivo di Trigoria. Quella di stasera sarà una Roma molto diversa da quella abituale, con grande utilizzo del turn-over : indisponibili Tonetto, Taddei, Aquilani e Doni, oltre allo squalificato Pizarro, in dubbio Juan e Okaka. Spazio quindi a chi fin qui ha giocato

meno con Montella titolare al centro dell’attacco. Dal canto suo, nel Bologna tutti in gruppo, compreso Diego Rodriguez, al rientro, che ha regolarmente lavorato assieme ai compagni. Unico assente, Gabriele Paonessa, che prosegue la riabilitazione dopo l’intervento chirurgico. Mihajlovic ha convocato 26 giocatori per la doppia trasferta a Roma (ottavi di Coppa Italia, stasera) e Lecce (campionato, domenica pomeriggio). Nel pomeriggio (ore 17, diretta Rai2) spazio a Fiorenti-

na-Torino. Dice Prandelli: «Ci teniamo alla Coppa Italia, vogliamo vincere la gara e vorremmo andare in fondo. La Coppa può fare da stimolo per il campionato. Dovremo verificare le condizioni di Montolivo e Frey, poi ci sarà spazio per Pazzini e per molti altri». Ieri però durante l’ultimo allenamento si è infortunato Osvaldo. Novellino prova a dare la carica: «La partita va affrontata con la giusta voglia di far bene, perchè solo attraverso i risultati positivi si può uscire

da questa situazione» ha detto il tecnico. Il tecnico del Torino Walter Novellino, alla vigilia del match con la Fiorentina, spera che la sua squadra ritrovi in Coppa Italia risultati e fiducia in se stessa. «Qualche nostro giovane, in Tim Cup, potrà avere spazio: d’altronde disponiamo di giocatori bravi ed è giusto dar loro spazio. Stiamo lavorando sugli errori e soprattutto sulla testa, perchè non è possibile perdere a Bologna così dopo aver giocato bene per 50 minuti».

Vincenzo Montella


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Sport Prima Divisione Cammarota: «Dopo i 3 punti si lavora decisamente meglio»

Mercoledì 17 dicembre 2008

Un Potenza più sereno Nutrita la rosa dei diffidati, prime voci di mercato COME ampiamente prevedibile, il giudice sportivo ha appiedato per un turno Marco Vianello, per aver raccolto la quarta ammonizione stagionale. Peccato, perchè l’esterno destro di Arleo aveva dimostrato contro il Taranto di vivere un buon momento di forma. L’occasione della squalifica di Vianello è utile per fare un quadro riassuntivo della situazione diffide in casa potentina, ossia di quei calciatori che alla prossima ammonizione resteranno fermi per una giornata. Detto di Nolè e di Di Bella, che hanno già scontato il turno di stop per il quarto cartellino giallo, dopo Vianello, alla prossima sanzione saranno fermati Cuomo e Lolaico, tra i difensori, Cammarota, Berretti e Sabatino tra i centrocampisti, Cozzolino tra gli attaccanti. Un quadro non proprio idilliaco e che impone anche la riflessione sulla necessità di rinforzare la rosa a disposizione di Arleo. Ma da questo punto di vista occorre fare una precisazione: il proprietario del Potenza, Postiglione, ha chiaramente messo in evidenza che, essen-

Cammarota in azione contro il Lanciano in trasferta

do solo suo il portafoglio della società e avendo riscontri sempre più inadeguati alla categoria in termini di presenze allo stadio, oltre a trovarsi gravato di un paio situazioni contrattuali pesanti per le casse, al momento non sono consentite “spese folli”. Un po’ come rispedire al mittente fin da subito le voci che stanno galoppando in città su una campagna di potenziamento della rosa che prevederebbe i nomi di Innocenti del Marcianise, o di Felci del Pe-

scara, o di Ferraro del Cittadella, o di Radi della Juve Stabia. Uomini di “prima fascia”, per così dire, sarà difficile vederne se dal carico del Potenza non saranno sgravate le posizioni più pesanti. CAMMAROTA Al termine della seduta di ripresa della preparazione, in vista della trasferta del Santa Colomba di Benevento che, lo ricordiamo, è stata già vietata ai tifosi del Potenza, è toccato ad andrea Cammarota e Vincenzo Sarno

rispondere alle domande dei cronisti. Il centrocampista centrale ha messo in evidenza il clima con cui si è ripreso a lavorare: «In effetti si sta meglio dopo una vittoria, sia pure sofferta come quella contro il Taranto. In definitiva l’abbiamo meritata, anche se abbiamo giocato a sprazzi: bene all’inizio e dopo che abbiamo trovato il vantaggio, cosa che ci ha sbloccato e ci ha consentito di giocare meglio». La testa è comunque già proiettata all’ultima giornata del girone di andata verso la quale, a detta dell’ex capitano, «il Potenza arriva con una dote di punti assai minore rispetto a quello che abbiamo dimostrato in campo». «Di punti ne mancano parecchi - sottolinea - ed abbiamo la certezza che, eccetuate le gare di Pagani e Cava in cui abbiamo giocato malissimo, mai nessuno seriamente ci ha messo sotto». E uno stimolo in più per il futuro arriva anche da un altro fattore: «Contro le squadre avversarie per la salvezza non siamo mai stati in difficoltà. Possiamo giocarcela fino alla fine». Alfonso Pecoraro

Le decisioni del giudice sportivo

Due gare a Merini una a Vianello e Frasca FIRENZE- Il giudice sportivo Pasquale Marino, in riferimento alle gare della 16^ giornata di andata di Prima divisione, ha squalificato 19 giocatori. Per due giornate fermato Cuffa (Portogruaro), Fracassetti (Pro Sesto) e Di Bari (Taranto) e per un turno Bricca (Arezzo), Statella (Benevento), Scartozzi (Cavese), Battaglia (Legnano), Calliari (Lumezzane), Matteassi (Novara), Finetti (Pergocrema), Giardina (Portogruaro), VIANELLO (POTENZA), Ponzo (Reggiana), Fialdini, Lo Monaco, Panarelli, Strambelli (Sorrento), Sartor (Ternana) e Collauto (Venezia). In riferimento alle gare della 16^ giornata di andata di Seconda divisione, girone C, ha squalificato per due giornate Polani (Cosenza), Ricciardo (Igea Virtus), MERINI (MELFI) e Carbonaro (Monopoli), e per un turno Cazzarò (Andria), Criscuolo (Aversa Normanna), Tangorra (Barletta), Di Nunzio (Cassino), Armenise (Catanzaro), Derose (Cosenza), Battisti, Cecere (Gela), Pirrone (Manfredonia), FRASCA (MELFI), Rana (Noicattaro), Ruscio (Vibonese). VARIAZIONI Pescara-Cavese sarà disputata domenica a Vasto; Real Marcianise-Gallipoli si giocherà domenica a Caserta; Taranto-Sorrento verrà disputata a porte chiuse.

Seconda Melfi pronto a ripartire

I numeri del campionato di Prima Divisione

Palumbo si sfoga

Vale il fattore campo Rigori, la situazione

UNA BRAVISSIMA persona, un tecnico preparato, un esperto che mette applicazione tecnica e tattica nel suo lavorare in settimana per arrivare alla domenica e permettere alla sua squadra di dare il meglio e contro qualsiasi avversario. Questo è Peppino Palumbo, tecnico che sa il fatto suo e che certo non riesce a sopportare senza soffrirne in maniera forte, completa, eccessiva, dentro se questa situazione che si è venuta a creare per la classifica deficitaria del suo Melfi. Una situazione che né lui né società e squadra meritano, ma su cui continuare a lavorare tutti insieme, dalla stessa parte ed in fretta, soprattutto per quel che concerne i puntelli in termini di uomini esperti (il primo potrebbe essere il ritorno del portiere Apuzzo) che devono poi dare ulteriore forza al gruppo, in vista della salvezza. Anche alla ripresa, nel chiuso degli spogliatoi e con i suoi ragazzi non ha mancato di sottolineare gli errori commessi e quello che tutto ciò ha comportato, mandando a monte l’ottima gara svolta per oltre un’ora domenica contro la prima della classe, ma si vede lontano un miglio che la sua rabbia non può sbollire dall’oggi al domani o mandare nel dimenticatoio “quegli episodi che continuano a danneggiarci e a pesare sulla nostra classifica, come successo anche domenica, dopo un’ottima gara e non lasciando all’avversario che una sola occasione in tutto il primo tempo”. Certo dagli errori si impara, si cresce, si dice di solito ma ora tutti questi errori sono diventati un macigno troppo grande in casa gialloverde se si considerano i soli 11 punti in 16 gare e tanti, troppi punti lasciati per strada in que-

Mitra in tribuna seguiva il Melfi contro il Cosenza (Zenti)

sta prima parte della stagione proprio per tali errori a ripetizione. Se poi si aggiunge quanto di negativo fatto in più gare dagli arbitri, allora si ci accorge che davvero la misura è colpa e “se è vero che gli arbitri sbagliano, certo domenica il due a zero ci avrebbe permesso di archiviare la gara molto prima, visto che non abbiamo concesso nulla alla capolista, su azione manovrata, in tutte le zone del campo, loro non avevano trovato spazio proprio per la nostra grande prova”, come il tecnico ha continuato a ricordare. Gli episodi contrari pesano “purtroppo è così e tutta una serie di questi episodi stanno condizionando l’andamento del nostro campionato, lasciandoci in una posizione difficile mentre, per quanto fatto finora, ed in tante partite, avremmo meritato una ben altra classifica” ha aggiunto ancora. Di solito lui parla poco, preferisce farlo sempre e soltanto sul campo, con il lavoro, il gioco delle sue squadre, l’applicazione tecnico tattica di schemi e situazioni, movimenti e sovrapposizioni, aperture sugli esterni e profondità di manovra, ma ora è evi-

dente la necessità di sfogarsi. Non è facile accettare risultati che non arrivano a premiare quello che si fa in settimana con attenzione e cura e poi, per errori propri, episodi negativi, arbitraggi contrari o altro, si trasformano spesso sia in beffe tremende che in sconfitte del tutto immeritate come l’ultima con il Cosenza capolista. “Se si prendono certi gol abbiamo commesso degli errori, ma io non posso gettare la croce addosso a nessuno, nè cerco alibi, ma è chiaro che questi episodi pesano e tanto sulla nostra situazione, anche se essendo il responsabile del gruppo devo continuare a lavorare, ad insistere, ad evitare che ciò si possa ripetere, in attesa che arrivino elementi che diano l’esperienza che serve”. NOTIZIARIO Il giudice sportivo ha fermato per due giornate l’attaccante Merini per la gomitata all’avversario, mentre anche Frasca si trova a saltare la trasferta in terra siciliana contro l’Igea. Il mister cercherà le soluzioni giuste per quello che si presenta come uno scontro diretto per la salvezza. Antonio Baldinetti

23 reti segnate Sono 23 i gol segnati nella 16a giornata di campionato (15 in casa, 8 fuori). Una settimana fa era stato stabilito il primato stagionale (26). Il totale è di 326, di cui 116 fuori casa. L'anno scorso, dopo 16 turni, i gol erano 283, di cui 121 fuori casa (considerando anche uno 03 a tavolino). Doppiette Il cileno Salgado stende la Ternana con una doppietta e firma l’unica marcatura multipla della giornata. Salgado aveva già al suo attivo una tripletta. Il totale è di 23 doppiette e 2 triplette in questa stagione. Le altre doppiette portano la firma di Chianese e Croce (Arezzo), Bueno e Clemente (3) (Benevento), Sorrentino (Cavese), Espinal, Paponetti e Russo (Crotone), Germinale (Foggia), Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli), Alfageme (Lanciano), Caracciolo (Paganese), Zeytulaev (Pescara), Dionigi e Micco (Taranto), Scappini e Rigoni (Ternana), Turchi (Virtus Lanciano). Le triplette sono di Salgado (Foggia) e Mazzeo (Perugia). Nessuno 0-0 Si sono avuti gol in tutte le nove partite del girone B e sono andate a segno 16 squadre su 18 (a secco Paganese e Taranto). In questo torneo ci sono stati 17 pareggi senza reti. L'anno scorso, dopo 16 turni, gli 00 erano stati ben 24. Fattore campo sì Il fattore campo resta determinante in questo campionato. Nell’ultima giornata non ci sono state vittorie esterne: 4 successi casalinghi e 5 pareggi. Il bilancio è ora di 73 segni “1”, 46 segni “X”, 25 segni “2”. Un anno fa, dopo 16 turni, si erano registrati 60 segni “1”, 58 segni “X” e 26 segni “2”. Dunque, rispetto all’anno scorso ci sono 13 vittorie interne in più, a fronte di 12

Salgado, doppietta per lui

pareggi e una vittoria esterna in meno. Arezzo, che tris Terza vittoria consecutiva per l’Arezzo, che ormai si è messo alle spalle la sua crisi. Gli amaranto hanno battuto Benevento (4-1), Crotone (3-2 fuori) e Paganese (30), segnando 10 gol nelle ultime 3 partite, al ritmo di uno ogni 27 minuti. Toscani, miglior attacco La squadra toscana conserva il miglior attacco e tocca quota 30 reti (1,87 di media-partita). Secondo il Gallipoli (27), terzo il Benevento (25). Peggior attacco resta quello della Pistoiese, che però segna 2 gol contro il Pescara dopo averne realizzati solo 6 (3 su azione, 3 su rigore) nelle prime 15 giornate. Pistoiese a digiuno Continua il digiuno della Pistoiese, che in questo campionato ha vinto solo contro il Crotone alla seconda di andata, il 7 settembre. Da allora 7 pareggi e 6 sconfitte per i toscani. Dall’ultima vittoria ad oggi sono passati esattamente 100 giorni. Potenza, sorriso Torna al successo il Potenza dopo due mesi di digiuno: l’ultima vittoria

l’aveva ottenuta il 19 ottobre, 2-0 alla Pistoiese. Da allora 5 pareggi e 2 sconfitte. Taranto flop L’esonero di Dellisanti non evita al Taranto il terzo ko di fila: gli jonici cadono a Potenza (1-0) dopo aver perso contro Cavese (3-0 fuori) e Gallipoli (2-1 in casa). Cartellini rossi Di Bari del Taranto è l’unico espulso del turno. Il totale stagionale sale a 54 cartellini rossi. Questa la classifica di club: Foggia 6; Pescara e Sorrento 5; Potenza 4; Benevento, Cavese, Crotone, Juve Stabia, Lanciano, Pistoiese e Real Marcianise 3; Arezzo, Foligno, Gallipoli, Paganese, Perugia e Taranto 2; Ternana 1. Rigori Sono tre i rigori concessi nel turno, ma solo uno realizzato: quello di Salgado del Foggia contro la Ternana. E l’attaccante rossonero è stato graziato dall’arbitro, che ha fatto ripetere la prima esecuzione. Errori invece per Delgado del Potenza e per Martinetti dell’Arezzo. Per i lucani è il terzo errore consecutivo, il quarto su sei tentativi. Anche per il Foggia si tratta del sesto rigore a favore. Il totale sale a 46 penalty, di cui 33 trasformati. Questa la classifica dei rigori a favore: Foggia 6 (5), Potenza 6 (2), Arezzo 5 (2), Juve Stabia 4 (3), Cavese 3 (3), Paganese 3 (3), Pistoiese 3 (3), Real Marcianise 3 (3), Sorrento 3 (2), Gallipoli 2 (2), Lanciano 2 (2), Taranto 2 (1), Crotone 2 (0), Pescara 1 (1), Ternana 1 (1). Questa la classifica dei rigori contro: Juve Stabia 5 (5), Sorrento 5 (5), Benevento 5 (4), Ternana 4 (4), Pescara 4 (3), Crotone 3 (3), Pistoiese 3 (3), Potenza 3 (3), Cavese 2 (1), Taranto 2 (1), Arezzo 2 (0), Paganese 2 (0), Perugia 1 (1), Foggia 1 (0), Foligno 1 (0), Gallipoli 1 (0), Lanciano 1 (0), Real Marcianise 1 (0).


Sport

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Dopo la prima della classe i sinnici dovranno affrontare un fanalino di coda in salute

Francavilla, il riscatto contro il Venafro FRANCAVILLA – Archiviata la sconfitta in casa della capolista Brindisi, il Francavilla di Ranko Lazic, si appresta ad affrontare la squadra molisana del Venafro. Una bella coincidenza, per i rossoblu, che dopo aver affrontato la prima della classe domenica scorsa, adesso deve vedersela contro il fanalino di coda del torneo. Infatti, i molisani occupano l’ultima posizione in classifica con otto punti e fino ad ora hanno vinto una sola partita, pareggiandone cinque e perdendone nove. La for-

mazione bianconera è reduce dal pareggio interno, ottenuto domenica scorsa contro il Matera, giocando a tratti un buon calcio. L’undici di mister Buccilli, nonostante l’ultima posizione in classifica è una squadra bene organizzata è lo ha dimostrato domenica passata, contro i biancazzurri materani e pareggiando la domenica prinma a Fasano. Le indicazioni, della sfida vista domenica a Brindisi, hanno lasciato, un buon segno all’interno della dirigenza rossoblu, che aveva si pre-

ventivato la sconfitta, ma non di certo, giocando per lunghi tratti alla pari con la corazzata biancazzurra. Per la sfida contro il Venafro, l’occasione diventa imperdibile per Del Prete e compagni. Il Francavilla, contro i molisani deve assolutamente conquistare l’intera posta in palio, per chiudere l’ultima partita dell’anno in bellezza, come ha dichiarato ieri il presidente francavillese Franco Cupparo. In casa sinnica, al rientro dalla squalifica il centrocampista Campo e il bomber Del Prete, quest’ul-

timo, dovrà essere l’uomo che dovrà dare la carica giusta in campo. L’attaccante napoletano, avrà il compito di dare quella spinta in più ad una squadra che ultimamente pare aver ritrovato il gioco e l’affiatamento tra i reparti. Con il nuovo arrivato, l’attaccante Zagaria, il reparto avanzato sembra quello che sicuramente ha beneficiato in termini di qualità e di movimento. Il solo Del Prete purtroppo, non bastava a sopportare tutto il settore di attacco. Ranko Lazic, nella sfida contro

Del Prete che domenica rientrerà con Campo dalla squalifica

Vitaglione e compagni, potrà disporre di tutti i titolari, potendo scegliere la formazione migliore da far

scendere sul terreno di gioco dello stadio “Fittipaldi”. Claudio Sole

Volti nuovi in entrata: Paladino del Forza Matera, un centrocampista e una punta

Matera, novità di mercato Ieri assenti Mari, De Vita, Giroletti e Venezia Impazza il totomercato in ingresso e uscita. Arriveranno dal mercato le risposte per mettere in piedi un discorso tattico diverso e soprattutto per dare verve alla difficile situazione di stallo nella crisi di risultati che si è venuta a creare? Le notizie ufficiali da parte della società alla chiusura delle liste di svincolo prevista per questa mattina alle 12. Momenti di grande apprensione nella dirigenza biancazzurra che non vuole commettere errori e non perdere gli obiettivi che ha già in mente e ovviamente sotto tiro (finchè non firmano è inutile fare dei nomi è la linea della società). Perchè un piano ben definito c’è, ma ieri alla ripresa degli allenamenti le prime avvisaglie di quella che è una campagna di riparazione mirata erano palesi. Dopo le partenze di Principiano, Pedano e Garcia (accasatosi a Campobasso) il Matera ha ingaggiato dieci giorni fa Vadacca. Per l'ex andriese pochi minuti contro il Brindisi e un'altra apparizione a Venafro a fine gara e c'è stato l'addio. Oltre a

Domenico Paladino con la maglia del Forza Matera

Vadacca ieri pomeriggio non erano presenti Alain Giroletti, Daniele Mari, Antonio De Vita e Angelo Venezia. Partenze che non vanno ad intaccare l'intelaiatura base della squadra (Martinelli, Albano, Marsico, Chisena, Cocca, Lonardo, ieri assente giustificato per infortunio, Armento, Ancora e tutta la pattuglia di

under sono in pratica blindati e intoccabili), ma è chiaro che la tifoseria attende qualche innesto a centrocampo. Ieri pomeriggio c'era un via vai di atleti davanti alla sede del Matera, ma non c'è nulla di ufficiale sui divorzi né tantomeno sugli arrivi. C'erano però dei volti nuovi (un centrocampista dell’88 e un at-

Eccellenza Il tecnico: «Si volta pagina e insieme possiamo salvarci»

Vultur, panchina a Finamore stati contattati e presto saranDA ieri, dopo le note vicissituno a sua disposizione. Alla dodini, il Circolo Sportivo Vultur manda, quale saranno i reparti ha voltato pagina. Infatti la che hanno urgente bisogno di squadra è stata affidata a Emainnesti, ha risposto che bisonuele Finamore, 42 anni, di gna rinforzare, con non meno Ferrandina, negli ultimi due di due giocatori per reparto,la anni tecnico della squadra del difesa, il centrocampo e l'attacsuo paese, che, due anni or soco, che ha perso lo svincolato no, tirò fuori dalle sabbie mobicentravanti Giuseppe Libutti. li, salvando da sicura retrocesQuesti molto probabilmente sione. Un miracolo da ripetere nei prossimi giorni si accaserà a Rionero.Un tecnico di sicuro con l'Atella Monticchio, dove valore che, da giocatore centroha militato anche lo scorso ancampista ha cavalcato i campi no. Sono queste le pedine-chiadi gioco dell'interregionale e ve per venire fuori da una sidell'eccellenza, saprà traghettuazione molto critica. La nuotare la Vultur verso la salvezza. va dirigenza, che quasi certa«Il nostro primo obiettivo - ha mente sarà presieduta dall'ex detto mister Finamore -è quello assessore comunale e considi salvare il glorioso Circolo gliere comunale Michele GrieSportivo Vultur. L'intento è Emanuele Finamore co, commercialista, a cui il sinappunto quello di lavorare con daco ha affidato il compito di grande impegno per venire fuori da una situazione già abbastanza critica. traghettare la società bianconera sino a fine L'impresa - ha aggiunto - non è né facile né campionato, si è già mossa sul mercato dicemsemplice, però le condizioni per venirne fuori brino e presto saranno dati anche i nomi dei ci sono e con l'aiuto di tutti, dentro e fuori del calciatori che arriveranno al capezzale della campo, ce la possiamo fare». Il tecnico arago- Vultur per aiutarla a superare la crisi prodotnese subentra al rionerese Antonio Ficarazzi, ta dalle dimissioni della dirigenza e dai negatiche dall'1 dicembre scorso ha rassegnato le di- vi risultati. <Di certo - ha detto mister Finamomissioni nelle mani del sindaco della Città An- re - arriverà gente non solo capace ma anche tonio Placido insieme al presidente Nicola motivata, che sappia giocare e sacrificarsi per Asquino a seguito della contestazione dei tifo- il bene della squadra>. Per intanto sono stati si, dovuta ai negativi risultati dalla Vultur, svincolati, oltre al già citato Libutti, i calciatori che in quattordici partite ha totalizzato soltan- Francesco e Giuseppe Scalise, e Antonio Matato quattro punti. In merito alla rosa dei calcia- rangolo.Per quanto concerne l'organigramtori mister Emanuele Finamore ha detto che ma societario al momento si sa solo dell'incaril'ossatura della squadra è già discreta, a cui si co conferito dal sindaco Placido al consigliere dovrà aggiungere quel qualcosa che manca comunale Michele Grieco con i dovuti rinforzi, alcuni dei quali già sono Michele Rizzo

taccante anch’egli probabilmente under) all'allenamento, tra cui l'interessante difensore dell'89, Domenico Paladino che dovrebbe essere passato al Matera proveniente dall'altra squadra cittadina d'Eccellenza, il Forza Matera di mister Liuzzi. Si tratta di un ritorno, visto che Paladino doveva già partire per il ritiro di Sassocorvaro ma per scelta del tecnico Corino non se ne fece niente e l’esterno basso di difesa tornò al Forza Matera. Una perdita per il Matera, perchè Mari poi è risultato una delle pecche di mercato della squadra biancazzurra e che chiuse le porte oltre a Paladino anche a Milella attualmente al Francavilla, dove è risultato uno dei migliori under della categoria. Oggi se ne saprà di più su altri movimenti e sull’ufficalità di queste anticipazioni, ma è scontato che ad affrontare la vice capolista Nocerina domenica al “XXI Settembre-Franco Salerno” sarà un Matera dal volto rimodellato e probabilmente con qualche stimolo in più. Renato Carpentieri

Inizia l’era Rigoli a Nocera Ingaggiati Palumbo, Colletto Tiscione e torna Mangiapane INIZIA l’era Pino Rigoli a Nocera, il tecnico che nel 2005 condusse il Modica alla promozione in C2. Rigoli è un allenatore giovane, uno che è in cerca di rilancio dopo l'amara esperienza dello scorso anno alla Juve Stabia (esonero lampo dopo la prima sconfitta in campionato ad Ancona). A Nocera troverà un ambiente un po' caotico, decisamente sfiduciato dall'andazzo di questo fine anno. La sua missione è dunque quella di riportare ordine e serenità, e magari tentare una (affannosa) corsa al Brindisi capolista. Rigoli è legato a Piero Lo Monaco, direttore sportivo del Catania, ed è in stretto contratto con Nicola Pannone. In entrata si registra il ritorno di Do-

menico Colletto dal Pianura, che porterà in dote all'organico esperienza e carisma da leader. Sempre dal Pianura è in arrivo il trequartista Sifonetti, un tipo genio e sregolatezza che, all'occorrenza, può decidere le partite con qualche colpo ad effetto. Giunge invece dall'Aversa Normanna Roberto Palumbo, finora due reti in undici presenze in Seconda Divisione. Il suo innesto va ad irrobustire un reaparto "allegerito" dalla partenza di Magliocco. Oltre a Colletto, inoltre, c'è anche il ritorno di Tiscione, già lo scorso anno in forza alla squadra. Probabile reintegro in rosa di Mangiapane. Decisi i tagli dei portieri Montalbano e Ioffrida.

Il Giocagol “Renato Gioia” dell’Acli rinviato a domenica prossima MARCONIA- La pioggia intensa caduta negli ultimi giorni, e segnatamente nella notte del 12 dicembre 2008, ha reso impraticabile anche il campo sportivo di Marconia, causando il rinvio a domenica 21 dicembre p.v. con inizio alle ore 9:30 dell'Anteprima VI edizione di “Giocagol” (campionato di calcio giovanile) valevole per il V memorial “Renato Gioia” e riservato alle categorie primi calci (nati negli anni 2000-2001) e pulcini (nati negli anni 1998-99) gia programmata per domenica 13 dicembre u.s. Sarebbero stati in ducen- Renato Gioia to i minicalciatori a scendere in campo per dare la partenza di Giocagol 2008-09, l'interessante manifestazione che anche quest'anno ha coinvolto 10 comuni della provincia di Matera: Marconia, Scanzano, Policoro, Nova Siri, Montalbano, Pisticci, Salandra, Ferradina, Valsinni, Bernalda. Tanta rabbia manifestata telefonicamente dagli atleti condivisa dai genitori tecnici e dirigenti i quali hanno preso atto, ancora una volta delle grandi difficoltà in cui versa la possibilità di fare sport per tutti nei mesi invernali utilizzando impianti sportivi all'aperto. Un po' meno pessimista il consigliere nazionale dell'US Acli Francesco Nola,

insignito della stella CONI per meriti sportivi durante i trentotto anni di militanza nel mondo dello sport, consegnata nella cerimonia solenne svoltasi a Tito Scalo (Potenza) in data 12 dicembre 2008; “se noi ci adoperiamo per avere l'autorizzazione per l'uso di grandi palazzetti dello sport in provincia di matera, come quello di policoro (costato per altro 10 mld di vecchie lire e non ancora usufruibile) o di bernalda o di altri campi sportivi sintetici calpestabili anche dopo un'ora che ha smesso di piovere, sicuramente potremmo evitare di deludere i nostri giovanissimi atleti di Giocagol che aspettano sempre con ansia di essere anche loro protagonisti per quaranta minuti di gioco (ma anche prima e dopo il gioco) e di alleviare o ridurre notevolmente le spese organizzative del Campionato, ottimizzando il tempo impiegato a tutto vantaggio dello sport sociale”. “Le difficoltà che incontriamo occasionalmente per promuovere lo sport sul territorio non ci scoraggeranno - ha aggiunto Vincenzo Di Sanzo (presidente provinciale US Acli di Matera) - con impegno continuo e costante anche quest'anno si andrà diritti alla meta e cioè al grande successo ormai consolidato di Giocagol”.


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Sport La squadra di Lardo prova a riconquistare la finale persa un anno fa

Mercoledì 17 dicembre 2008

La Murese vuole ripetersi Dopo lo 0-0 a Ferrandina, serva una vittoria OGGI POMERIGGIO allo stadio Rigamonti di Muro Lucano si giocherà il secondo atto della semifinale della Coppa Italia 2008-2009 tra la squadra locale allenata da mister Lardo e il Ferrandina. Dopo ventuno giorni la Murese e il Ferrandina si incontrano per la terza volta in due mesi. Il 9 novembre scorso con le reti di Pierpaolo Di Senso e di Vincenzo Iacullo la seconda della classe del massimo campionato regionale di Eccellenza espugnò di forza l’insidioso campo del Ferrandina. Mentre in Coppa Italia all’andata è finito in parità a reti inviolate. Questo vuol dire che i padroni di casa se vogliono bissare l’approdo in finale dello scorso anno devono solamente vincere. Ma nel calcio nulla è scontato, e c’è un precedente che al solo pensiero fa venire i brividi ai tifosi biancorossi. Nello scorso anno calcistico la Murese con l’identico punteggio, di quello maturato quest’anno in campionato a Ferrandi-

na, conquistò in campionato i tre punti sul difficile campo dell’Irsinese, per poi farsi scippare di mano proprio in finale dalla stessa Irsinese la Coppa Italia di Basilicata. Questa premessa dice chiaramente che il calcio non ammette repliche, ogni partita ha una storia diversa. E la Murese deve stare molto attenta perché il Ferrandina vuole dare significato e motivazioni alla sua stagione calcistica dopo uno scorcio poco esaltante di campionato e soprattutto dopo l’ultima sconfitta subita lontano dalle mura amiche con la capolista Angelo Cristofaro. Mentre la Murese, nonostante la seconda battuta d’arresto subita a Marsico Nuovo con il Lauria Valdiano, sta disputando un ottimo campionato e cerca di bissare l’impresa dello scorso anno con la conquista della seconda finale consecutiva del massimo trofeo che accomuna i due campionati regionali più prestigiosi. La Murese arriva alla partita

L’avvio della gara di andata con i capitani Mastrangelo e Lotano

odierna dopo aver eliminato due squadre di Promozione e una di Eccellenza. Dopo il derby con il Pescopagano, la Murese ha superato ai rigori il Tricarico, e successivamente la matricola terribile della Promozione: l’Atletico Scanzano. Dall’altro canto

Si gioca a Casalbuono alle ore 18

Il miglior Valdiano per un gol al Pisticci A CACCIA DELLA finale. Il Ruggiero Valdiano sfida nel tardo pomeriggio, al "Comunale" di Casalbuono, il Comprensorio Sport Pisticci, in occasione della semifinale di ritorno della Coppa Italia di Eccellenza e Promozione. Il risultato di parità maturato all'andata (00) obbliga l'undici di Franco Masullo a conseguire la vittoria, che nella competizione tricolore manca dal 5 novembre, quando, grazie ad una trascinante rimonta, il Ruggiero Valdiano estromise l'Avigliano dalla corsa per la vittoria del trofeo. Grazie alle scelte tecniche operate domenica contro la Murese, l'allenatore di Montesano sulla Marcellana conterà sull'apporto di alcuni elementi tenuti a riposo in campionato: "Ho volutamente risparmiato calciatori come D'Amato, allo scopo di poter giocare con il miglior schieramento pos-

sibile", afferma Masullo, fermamente deciso a giocarsi il passaggio del turno. Data l'importanza della partita, è difficile supporre che si registrino particolari cambiamenti nella formazione di base: in prima linea, Sanseviero - che domenica è entrato nella ripresa affiancherà dal via Salamone. Sulla mediana, Zuccarelli sarà il sostituto naturale di Antonio Cava, squalificato. Il Comprensorio Sport Pisticci, vittorioso tre giorni fa ad Atella, è l'unica squadra che abbia sconfitto i rosa-nero in partite ufficiali: i materani si imposero a Marconia, alla seconda di campionato, per 2-0. Da quel momento in poi, i valdianesi hanno conseguito 16 risultati utili di fila. Calcio d'inizio alle ore 18. Carmine Marino sport@luedi.it

Gli jonici già hanno vinto in campionato

ECCELLENZA

CLASSIFICA

stesso discorso per i padroni di casa. Il Ferrandina arriva alla sfida odierna dopo aver affrontato ed eliminando prima il Vitalba, poi la Santarcangiolese, ed infine il Picerno di mister Dimase. Grande assente della partita è il portiere Scaldaferri, che

è squalificato, mentre negli ospiti c’è da registrare l’innesto sull’out della fasce destra del brasiliano Gogoni. A proposito della situazione in casa Ferrandina, mister Stigliano afferma: “La situazione del Ferrandina Calcio è un po' particolare –

esordisce Mister Stigliano -. Da inizio stagione ad oggi vuoi gli infortuni, vuoi le squalifiche, siamo sempre in emergenza. Il nostro obiettivo era e rimane la Coppa Italia. Oggi ci attende la Murese e noi puntiamo dritti alla semifinale”. Il tecnico rosso blu ha poi parlato dei suoi ragazzi: “Domenica scorsa il nostro portiere è stato costretto a rimanere negli spogliatoi per un problema fisico. Io spero di poterlo recuperare per questa delicata sfida con la Murese”. Mister Stigliano se da un lato punto alla Coppa Italia, dall'altro afferma anche che in campionato la squadra cercherà di raggiungere una salvezza tranquilla, da conquistare quanto prima possibile: “Domenica abbiamo giocato contro una squadra competitiva, e forse, la più accreditata alla vittoria del torneo. Ho visto la mia squadra fare bene e spero di vedere nei miei ragazzi la stessa voglia di lottare.” Carmine Pepe

I TABELLINI DELLE GARE DI ANDATA FERRANDINA MURESE

0 0

PISTICCI R. VALDIANO

0 0

FERRANDINA: Policano; Granato; PISTICCI Coretti, Amato (1' s.t. LavecAmitrano; Romeo; Mastrangelo; Cozzo- chia), Prisco (1' s.t. Casale), Guarino, Di lino; Forino (all'80' Maria, Iovane, De Nittis, Russo); Matrice; MesFortunato, Magno, Reseri; Grieco; Nacarlo (al gina (16' s.t. Gagliardi), 53' Saulle); a disp. De Grieco. A disposizione: Vincenzo; Pantone; e Clementelli, De Biasi, Cirillo. all. Stigliano; Pierro, Mels All.: ValenF.C. MURESE 2000 te AURORA: Scaldaferri; RUGGIERO VALDIAGerbasio; Zaccardo; NO Serra, Discepolo, CoD'Arca (all'82' Guerra); lombo, Di Falco, SalvitelLotano; Ferracane; Anli (34' s.t. Di Brizzi), Guitohi; Iacullo G.; Dutra; da, Pascuzzo, SansevieIacullo V.; Di Senso; A ro (40' s.t. D'Alto), Cava, disp. Cocina; InnocenDamato (46' s.t. Polito. A ti; Tummillo; Galante; disposizione: LoguerCarlucci; e Glorioso. cio, Romano, Zuccarelli. all. Lardo All.: Masullo ARBITRO: Perrotta ARBITRO: Burgi (sez di Francesco di Venosa; Mels (da gialloble.com) Matera). Collaboratori: Collaboratori: Sofia Ferrara - Alagia: Giovanni di Moliterno e NOTE: Ammoniti: AmaLa Sala Antonio di Moliterno. to, Fortunato, Lavecchia; Guida, Cava, DaNOTE: Ammoniti: al 31' Cozzolino ; al mato. Recuperi 1' e 4'. Spettatori 100 circa. 45' Antohi; all'89' Scaldaferri. Rec.: 1' e Serata fredda con terreno in ottime condi4' zioni.


Sport

Mercoledì 17 dicembre 2008

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La lotta diventa entusiasmante con una favorita

Cristofaro, mezzo titolo di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE L'OTTAVO SUCCESSO consecutivo in campionato è valso il primato in solitudine all'Angelo Cristofaro Oppido, che ha distanziato di tre lunghezze in classifica la Murese, contemporaneamente battuta dal Ruggiero Valdiano. Sul secondo gradino, a far compagnia all'undici di Lardo, è salito il Pisticci, vittorioso sul campo dell'Atella Monticchio con il più classico dei punteggi. A novanta minuti dal giro di boa, l'Angelo Cristofaro è sicuro di chiudere al primo posto il girone di andata. Contro il Ferrandina, la squadra di Manniello ha messo al sicuro i tre punti già nella prima mezzora di gioco, chiudendo i conti con Santagata e Leone A. La Murese, invece, ha perso la testa (della graduatoria) collezionando il secondo ko nelle ultime quattro gare. Un super Valdiano, invece, ha raggiunto quota dodici risultati utili di fila e la quarta piazza, annichilendo l'ex capolista con le reti di Calandriello e Sanseviero. Settimo sorriso di seguito per il Pisticci che ha interrotto la buona striscia positiva interna dell'Atella Monticchio. Gagliardi e Grieco hanno siglato un gol per tempo, mentre Mels si è fatto respingere un calcio di rigore. Sta continuamente perdendo colpi il Policoro di Labriola. In casa del Balvano, nonostante il vantaggio di Panetta, la compagine ionica si è fatta raggiungere nella ripresa. Sta vivendo, invece, un ottimo momento l'Azzurra Tricarico (quarto successo negli ultimi cinque incontri). In rimonta, la squadra di Abrescia ha travolto il fanalino di coda, Vultur Rionero, con un piede e mezzo già in Promozione. E' risorto l'Avigliano che, dopo un poker di ko consecutivi, ha regolato il Ricigliano. Nei bassifondi della graduatoria, Forza Matera a valanga sul Banzi (7-2), mentre l'Irsinese ha dato il settimo dispiacere esterno consecutivo al Picerno.

A.CRISTOFARO Vince e convince: non ha pecche in nessun reparto del campo.

ATELLA M. Troppo netto il divario in campo col Pisticci. Ma la salvezza è alla sua portata.

AVIGLIANO Risorge dagli “inferi” dopo quattro scoppole di fila. Il futuro è più roseo.

A. TRICARICO Sta attraversando un ottimo momento. I play-off sono ad un passo.

BALVANO Un punticino-salvezza che fa morale. E per giunta raccolto in rimonta.

BANZI Gara inguardabile. Ha subito passivamente le sette sberle del Forza Matera.

FERRANDINA Era preventivabile una sconfitta sul campo della capolista. Può crescere.

F.MATERA Sta costruendo la salvezza tra le mura amiche. Ha annientato pesantemente il Banzi.

IRSINESE

8

Ha ritrovato la gioia del successo. Mancava da diverse domeniche.

MURESE

6

Due scoppole in quattro gare: il primato si allontana.

7

PICERNO E’ una vera tragedia lontano da casa. Ad Irsina è arrivata la settima disfatta esterna consecutiva.

7

PISTICCI E sono sette: le vittorie consecutive fin qui ottenute.

POLICORO

6.5

I risultati sono in calo rispetto all’avvio di stagione. Comunque, i play-off sono alla sua portata.

RICIGLIANO

4

Il ko di Avigliano non compromette la rincorsa agli spareggi-promozione.

5.5

R.VALDIANO E’ una squadra formidabile: peccato per i troppi pareggi. Sarerebbe tra le big.

VULTUR

7.5

Sempre più giù. Di questo passo la Promozione è vicinissima.

Oppido e Pisticci un record di vittorie di fila

7 5 5 8 6

QUINDICI VITTORIE consecutive in due. E' questo lo strepitoso ruolino di marcia delle due battistrada del campionato di Eccellenza. L'Angelo Cristofaro Oppido ha centrato la vittoria di fila numero otto contro il Ferrandina domenica scorsa, mentre il Pisticci, espugnando il terreno di gioco dell'Atella Monticchio, ha inanellato la sua settima gioia consecutiva. Va decisamente più lenta, invece, la Murese di Lardo che, negli ultimi quattro incontri, ha raccolto la miseria di sei punti, perdendone, di conseguenza altrettanti nei confronti di Oppido e Pisticci. E pensare che in avvio di stagione, la Murese aveva centrato ben 10 risultati utili di fila, prima di cadere a Pisticci. Dopo la sosta natalizia si riprenderà con un avvincente confronto tra la stessa Murese e l'Angelo Cristofaro Oppido.

I numeri

5.5 7.5 4

TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventotto gol messi a segno in questa quattordicesima giornata (303 marcature in totale in campionato), di cui 20 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 8, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 6 successi interni, 1 vittoria esterna ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (30 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (9 reti). La migliore difesa è quella dell’Angelo Cristofaro Oppido (9 reti subite), mentre è del Forza Matera (31 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Grieco (Pisticci, 1), Bozzi (Azzurra Tricarico, 1), Mels (Pisticci): 9 gol; Di Senso (Murese): 8 gol; Petilli (Avigliano, 1), Salamone (Ruggiero Valdiano), Messeri (Ferrandina, 1): 7 gol.

TOP E FLOP DELLA QUATTORDICESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

P TO

P FLO

P TO

P O L F

FLO

P


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Sport

Mercoledì 17 dicembre 2008

Un campionato avvincente e ricco d’equilibrio

In quattro sul trono di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE REGNA SEMPRE di più l'incertezza sul tetto della graduatoria di Promozione. Incredibile, ma vero, quattro squadre sono appaiate al comando dopo la quattordicesima giornata di campionato. Borussia Pleiade e Viggiano si sono annullati a vicenda nel confronto-diretto, mentre il Miglionico ha impattato a reti bianche nel derby contro il Grottole. Così si è ripreso nuovamente la testa della classifica anche il Real Tolve, corsaro a Sant'Arcangelo con Camelia in panchina. Il match-clou d'alta quota tra la compagine policorese ed il Viggiano è stata decisa nel finale, quando Salera ha pareggiato il vantaggio locale siglato da Gioia. Dopo quattro successi di misura consecutivi, il Miglionico è stato fermato dal Grottole che sta, pian pianino, abbandonando la parte bassa della classifica. Ma la notizia della giornata è giunta da Sant'Arcangelo, dove il team locale ha perso l'imbattibilità casalinga (era reduce da quattordici vittorie e due pareggi) contro il Real Tolve che, nell'ultima settimana, aveva chiamato Camelia in panchina al posto di Romano. Il match si è deciso nell'ultimo quarto d'ora, quando Ragone e Postiglione hanno regalato il sorriso ed i tre punti alla compagine tolvese. L'Atletico Scanzano è sempre più un rullo compressore tra le mura amiche. La sesta vittoria interna stagionale è arrivata a spese del Bella. Bene anche il Moliterno che, dopo lo svantaggio con il Pescopagano, ha ribaltato il punteggio con un doppio Lancellotti e con Sanchirico. Nella parte bassa, è entrato in crisi il Real Irsina, battuto dal Vitalba. Il Varisius Matera si è sbarazzato facilmente dello Sporting Montalbano, mentre il Latronico ha agguantato i primi tre punti in campionato sul campo del Lagopesole, grazie a Lattuga (primo gol termale in esterna).

A.SCANZANO Non perde un colpo in casa. Macina una vittoria dopo l'altra.

BELLA Ha tenuto bene per un tempo (il primo), poi è calato nella ripresa.

B.PLEIADE La parità nel match d'alta quota non scalfisce il primato

GROTTOLE Voto: 6,5 Ha provato a far suo il derby della “collina materana”. Buon pari.

LAGOPESOLE Un'involuzione rispetto alle precedenti gare casalinghe. E' mancata la giusta determinazione.

LATRONICO

PESCOPAGANO

7,5 5,5

Nonostante il vantaggio iniziale, è stato sovrastato dal quotato Moliterno.

REAL IRSINA Gli ultimi risultati sono sconfortanti. E' una piccola crisi.

6

REAL TOLVE Camelia ha già compiuto la prima impresa: vincere a Sant'Arcangelo.

6,5 5,5

SANTARCANGIOLESE E' crollata l'imbattibilità stagionale a domicilio. Ha permesso troppo al Real Tolve.

MONTALBANO Ancora una volta niente da fare. La situazione è sempre più critica.

VARISIUS

7

In casa è un rullo compressore. Difficilmente subisce l'avversario.

Il primo sorriso stagionale vale tre punti preziosi per la salvezza.

MIGLIONICO Passo indietro contro il Grottole, ma la vetta è salva grazie al pareggio.

MOLITERNO In rimonta è stato fin troppo semplice agguantare i tre punti in palio.

6 7

VIGGIANO Ha agguantato il Borussia Pleiade nel finale di gara, conservando la leadership.

VITALBA Prima gioia interna in campionato e quotazioni-salvezza in rialzo.

Latronico brinda alla prima gioia della stagione

5,5 5 8 5,5 5

SE DAVANTI al pubblico amico non hanno ancora centrato la prima vittoria stagionale, in trasferta le ultime tre della classifica (Pescopagano, Latronico e Sporting Montalbano) qualcosina in più hanno fatto. Soltanto il Latronico, finora, non aveva ancora vinto. E naturalmente non è stata centrata tra le mura amiche. Il Latronico, infatti, grazie alla rete di Lattuga, ha finalmente gioito per la prima volta nel corso di questo torneo in casa del Lagopesole. L'undici “termale” ha atteso quattordici domeniche prima di poter festeggiare e sperare in una salvezza che fino a dieci giorni fa sembrava improbabile. Ora, invece, questi tre punti danno sicuramente morale alla formazione di D'Imperio che finora aveva racimolato la miseria di quattro pareggi (e nove sconfitte).

I numeri

7 6 7

TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sedici gol messi a segno in questa quattordicesima giornata (263 totali in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 5, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Moliterno (23 reti), il peggiore è quello del Montalbano (5 reti). La migliore difesa è quella dello Scanzano (6 reti ), mentre la peggiore è quella dell Montalbano (45 reti ). Classifica marcatori: Campisano (Viggiano), Rusciani (Borussia ): 9 reti; Sanchirico L. (Moliterno), Lambertini (Santarcangiolese): 7 reti; Gerardi (R.l Tolve), Molletta (Moliterno), Schettino (BPleiade), Tataranni (Miglionico), Tommasillo (Vitalba): 6 reti.

TOP E FLOP DELLA QUATTORDICESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

P TO

P FLO

P TO

P O L F

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Sport

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Morale alle stelle per la squadra di Potenza

Un super Pietragalla IL ROTONDELLA CREDE NELLA RIMONTA ROTONDELLA I.BURGENTIA

2 0

ROTONDELLA: Manolio R. - Mele - Corsano - Acciardi (45' Pinca) - Scaiella - Rubolino - Santarcangelo (45' Tarantino) - Ripa (85' Guida) Galati - Manolio F. - Oriolo. A disposizione: Agresti - Divincenzo - Mauro - Ricciardi All. Martino I. BURGENTIA: Collazzo Oliveto G. - Oliveto M. - Salviulo (4' Colombo) - Di Bari (84' Loisi M.) - Avino - Grano (35' Ferrarese) - Di Mare R. Di Mare C. - Memoli C. - Loisi G. A disposizione: Memoli R. - Miglionico All. Memoli. ARBITRO De Fina di Moliterno RETI: 65’Pinca (R) - 83’Ripa (R) ROTONDELLA Al Rotondella sono occorsi quasi settanta minuti per aver ragione di un Invicta Burgentia

solido e ben messo in campo. Prima del gol di Pinca, al 65', la squadra di mister Martino non era riuscita a trovare la porta se non raramente. Anzi, nei primi venti minuti, aveva dovuto anche subire tre interessanti incursioni degli ospiti: con Avino al 10', con Loisi al 14' e, ancora, con Di Mare al 22'. Poco tonico il Rotondella, che non a caso si rendeva pericoloso solo al 32' e, per di più, sugli sviluppo di un calcio da fermo, su cui Acciardi colpiva la traversa. Provvidenziale, per i locali, la fine del primo tempo. Dopo la “strigliata” di mister Martino la squadra entrava in campo con ben altro piglio, forse anche giovandosi di un paio di sostituzioni che sarebbero risultate decisive: Tarantino per Santarcangelo (in campo febbricitante) e Pinca per Acciardi. Proprio Pinca, come detto, trovava al '65 la rete liberatoria per la squadra di casa con

un'azione convulsa. Tutto nasceva da una punizione di Ripa, respinta dal portiere Collazzo e finita sui piedi di Oriolo, che serviva Rubolino, lesto a lanciare al centro per Pinca, che non si faceva pregare e insaccava l'1-0. Sospinto dal gol, il Rotondella si lanciava tutto in avanti nel tentativo di chiudere il match, ma Galati e Ripa non riuscivano ad approfittare di un paio di buone occasioni. La rete, però, arrivava all'82', su iniziativa di Ripa che, servito da Tarantino, superava Oliveto e batteva l'incolpevole Colazzo. Due a zero e pratica archiviata, per un Rotondella che si dimostra in piena ripresa dopo un paio di mezzi passi falsi nelle scorse settimane. A Rotondella tutti preferiscono rimanere con i piedi per terra, ma la capolista Lagonegro, fermata sul terreno del Pomarico, è più vicina a -5. Pino Suriano

VERTONE APRE LE DANZE S.ANGELO PIETRAGALLA

1 3

SANT'ANGELO: Marino F., D'Andrea, Pace P. (15' pt Pisani), Genovese A. (20' st Galliani), Rofrano, Pace V., Sabia D., De Vito (39' st Romano G.), Astino, Pace A., Aiuola. All.: Petilli. PIETRAGALLA: Ciriello C., D'Amico, Carlucci, Calocero, De Bonis D., Luongo, Pietragalla (43' st Summa), Villano, Pallotta, Vertone T. (30' st Ciriello R.), Cammarota. All.: Potenza. ARBITRO: Santoro di Venosa. RETI: Vertone 15' pt, Pallotta 27' pt, Luongo 27' st, Pace A. 35' st. POTENZA E' un Pietragalla che non si ferma più. Sesta vittoria consecutiva; 21 reti all'attivo nelle ultime sei apparizioni e solo due gol subiti. Numeri che dicono di una

squadra che non perde un colpo. L'ultimo pareggio, infatti, risale alla settima giornata quando il Pietragalla fu bloccato in casa dalla capolista, il BLN Pignola. Ormai sono queste due squadre che si giocheranno la vittoria finale del torneo. La gara: il Pietragalla parte subito fortissimo e il Sant'Angelo è subito messo alle corde. I padroni di casa non riescono a reagire e dopo 15' il Pietragalla passa grazie a Vertone; direttamente su calcio d'angolo, l'attaccante biancoblu vince un rimpallo e batte l'incolpevole Mariano F.. Il Sant'Angelo non reagisce e il Pietragalla raddoppia al 27'; Pallotta recupera palla dopo un intervento rude su Cammarota, calcia verso la porta e beffa Mariano F.. La gara sembra già archiviata e non succede più niente durante il primo tempo. Si ritorna in campo con gli ospiti che gestiscono il van-

taggio senza subire grossa pressione dei padroni di casa. Al 27' ci pensa Luongo a mettere parola fine al mach. Il centrocampista biancoblu è autore di un gol di rara fattura; dai 40 metri prende la mira ed esplode una sassata micidiale che prima di terminare in rete sbatte sul palo. I padroni di casa quasi non ci credono e il risultato si attesta sul 3-0 in favore degli ospiti. A 10' dal termine Pace A. sigla il gol della bandiera per i locali; direttamente da calcio piazzato l'attaccante del Sant'Angelo, grazie anche ad una deviazione della barriera, batte Ciriello C.. Il Pietragalla è inarrestabile e per i ragazzi di Mister Potenza il morale è alle stelle. Nessuno sembra in grado di poter fermare la corazzata biancoblu e, a braccetto con il Bln Pignola, hanno fatto il vuoto in classifica. Rocco De Rosa

Il punto sul campionato

Il Lagonegro frena Il Bln si conferma IL BAR LA Notte Pignola ed il Pietragalla non si fermano più nei piani alti del girone A di Prima Categoria. Infatti, dopo il pari ricco di reti della settima giornata (incrociodiretto), le due battistrada del primo raggruppamento hanno inanellato, entrambe, sei vittorie di fila. La capolista Bar La Notte Pignola si è imposta di misura a Venosa contro il Ruvo, mentre il Pietragalla ha affossato sempre in esterna il Sant’Angelo. Male il Parco Tre Fontane Potenza, battuto e superato in classifica dal Savoia. Nel girone B, la capolista Lagonegro ha ottenuto il quarto pareggio esterno di fila in quel di Pomarico. A meno cinque insegue il Rotondella che ha piegato la resistenza dell’Invicta Bur-

gentia. Corrono anche Montescaglioso ed Aurora Tursi. GIRONE A Sono sempre due le lunghezze che dividono in classifica il Bar La Notte Pignola ed il Pietragalla. Alle loro spalle ormai c’è soltanto il vuoto. Sul tetto della classifica, il Bar La Notte Pignola vanta il record di vittorie esterne in campionato dell’intera Prima Categoria: ne ha collezionate ben sei in sette incontri. L’ultima ha condannato al secondo stop interno il Ruvo, unica squadra dell’intero torneo a non aver ancora pareggiato. In piazza d’onore, il Pietragalla di mister Potenza (miglior difesa in assoluto) si è sbarazzato con un tris del Sant’Angelo. Le firme del successo hanno portato i no-

mi di Pallotta, Vertone e Villano. In casa, terzo stop di fila per il Parco Tre Fontane Potenza, sconfitto di misura e superato in zona-podio dal Savoia. L’Albatros Oppido sta cominciando a fare buoni risultati anche in trasferta: in parità è terminata la sfida con il Possidente. Il San Chirico Nuovo è stato bloccato con un punteggio “ad occhiali” dal Montemilone, mentre l’Fst Rionero ha espugnato il terreno di gioco del Pantano di Pignola. Un super Petraglia (tripletta) ha permesso all’Abriola di trafiggere il Futura Potenza e di proiettarsi in zone più tranquille. Infine, il Barrata ha annientato il San Cataldo grazie alla rete di Romano F. GIRONE B La capolista La-

gonegro continua a vincere tra le mura domestiche ed a pareggiare in esterna. Sul campo del Pomarico, il match è terminato sull’uno pari. Per la squadra di mister Oliva è andato a segno il bomber Lardo. In piazza d’onore, il Rotondella ha inanellato il quinto successo interno della stagione a spese dell’Invicta Burgentia. Gli ionici hanno siglato entrambe le marcature della vittoria nel corso della ripresa: prima è andato in gol Pinca ed allo scadere Ripa. Implacabile in esterna il Montescaglioso, vittorioso a Valsinni con il tris firmato da Cifarelli S. (doppietta) e da Ciracì. Corre, ed anche parecchio, l’Aurora Tursi che ha travolto nel finale di gara il fanalino di coda, Rigamonti Matera. La compagine tursese, dopo il vantaggio di Digno, è stata raggiunta da Grassani. Negli ultimi sette minuti della gara il Tursi ha dilagato con Santamaria V., Valinoti e grazie ad un’autorete. Inaspettato crollo esterno del Salandra, travolto a Bernalda dalla sestina firmata da Torraco D. (doppietta),

D’Elia mister del Villa d’Agri

Gioia, Margarita, Forcillo e Fusco A. Sul nulla di fatto è terminata la sfida tra la Tramutolese ed il Roccanova. Nel derby valligiano, il Paternicum ha regolato il Villa d’Agri con le marcature di Mazzei e Riso. I ragazzi di D’Elia avevano inizialmente

impattato la contesa con Salera. Infine, il Satriano non è andato oltre un pareggio interno con il Sirino Mercure. I NUMERITurno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Quarantasei gol messi a segno (625 marcature in totale) in questa tredicesima giornata (20 nel girone A, 26 nel B), di cui 26 dalle formazioni che hanno giocato in casa (9 nel girone A, 17 nel B), 20, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (11 nel girone A, 9 nel B). Si sono registrati 6 successi interni (2 nel raggruppamento A, 4 nel B), 5 vittorie esterne (4 A, 1 B) e 5 pareggi (2 nel girone A, 3 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 335 reti, seguito dal B con 290. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (34 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (6 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (5 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (33 reti subite). Donato Pavese


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Mercoledì 17 dicembre 2008

Sport Seconda

Il Castelgrande pareggia Metanauto e Moliterno volano DOPO DIECI vittorie consecutive si è parzialmente fermata la folle corsa al vertice del Castelgrande nel primo girone di Seconda Categoria. La squadra di Dereviziis è stata bloccata in parità, in casa, dal Foggiano Melfi. Alle sue spalle, hanno vinto sia il Ginestracandida che il San Giovanni. Nel raggruppamento B, il Metanauto Picerno si è abbattuto con un tris sull’Atletico Balvano, mentre il Cancellara ha espugnato il campo del La Fiasca Oppido. Nel girone C, la Fortitudo Moliterno ha ottenuto una grande vittoria a spese dello Sporting Chiaromonte; il Castelsaraceno si è imposto sul Real Agromonte. GIRONE A Campionato in parte riaperto dopo il pari casalingo del Castelgrande. La capolista non è andata oltre l’uno ad uno con il Foggiano Melfi (Federici in gol per la squadra leader). A ruota, il Ginestracandida si è sbarazzato in esterna del Ruoti; in casa, invece, il San Giovanni ha piegato la resistenza dell’Atletico Genzano con un gol di scarto. Colpaccio esterno del Palazzo che sta risalendo la graduatoria. Il successo è stato conseguito nella tana del Rapolla. E’ ritornato a correre il Garnet Red Bella dopo un periodo nero. A domicilio, ha superato il San Fele. Nella parte bassa, lo Sport Melfi ha trafitto il Casteldoria (già con un piede in Terza), mentre San Nicola e Fides Scalera hanno chiuso con

SANMARTINO SARCONI

un equo pareggio. GIRONE B Il Metanauto Picerno non perde colpi a domicilio. Contro l’Atletico Balvano, è arrivato il settimo successo consecutivo tra le mura domestiche. In seconda posizione, il Cancellara è attardato di cinque lunghezze. La vice-leader è passata per due volte in vantaggio (Erario e Fanuele) ad Oppido contro il La Fiasca ed è stata sempre raggiunta (De Felice Ma. ed Orlando). Alla fine, per il Cancellara, ha deciso il guizzo di Fanuele. Di misura si è imposto nel derby il Tricarico a Grassano. Sul quarto gradino è salito il Potentia Santa Cecilia. La doppietta di Marcodoppido nel finale di gara ha piegato l’Accettura. L’Atletico Albano è stato bloccato in casa sul due pari dal Marsico (in gol con Pasquariello e Votta). Il Laurenzana si è imposto sul Craco grazie a Troccoli M. e Di Trinco. Infine, primo punto esterno per l’Anzi in casa del Vietri. GIRONE C La Fortitudo Moliterno ha mandato al tappeto anche lo Sporting Chiaromonte. E’ andata ad imporsi in esterna, estromettendolo quasi del tutto dai giochi d’alta quota. A quattro punti, il Castelsaraceno prova a mantenere il passo della battistrada (vittoria con un gol di scarto in casa del Real Agromonte). Il Real Grumento si è nuovamente impossessato della terza piazza grazie al successo sul Castelluccio. Sul

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campo della cenerentola Sanseverinese è caduto l’Oratorio Lentini Maratea, mentre è risalito in classifica il San Martino d’Agri che si è sbarazzato del Sarconi. I F.lli Cafaro si sono imposti sul Trecchina. La rete di Iorio, infine, ha consentito all’Episcopia di violare il campo del Nemus. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantaquattro gol messi a segno (829 marcature in totale) in questa dodicesima giornata (21 nel girone A, 18 nel B, 25 nel C), di cui 34 dalle formazioni che hanno giocato in casa (11 nel girone A, 9 nel B, 14 nel C), 30, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (10 nel girone A, 9 nel B, 11 nel C). Si sono registrati 9 successi interni (3 nel raggruppamento A, 2 nel B, 4 nel C), 8 vittorie esterne (2 A, 3 B, 3 C) e 4 pareggi (2 nel girone A, 2 nel B, 0 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 292 reti, seguito dal B con 269 e dall’A con 268. Il migliore attacco del campionato lo detengono il Castelgrande (38 reti, girone A) ed il Metanauto Picerno (38 reti, girone B), i peggiori sono quelli di Rapolla, Casteldoria Lagopesole (girone A), Nemus e Sanseverinese (girone C): 10 reti. La migliore difesa è quella del Cancellara (8 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del San Fele (32 reti subite, girone A). Donato Pavese

S.C.RUOTI GINESTRACANDIDA

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SAN MARTINO: Leon, Cicala, Iacovino, Bentivenga, Cascini, Carlomagno, Melfi, Lavecchia, (G. Lagrutta), G. Robortella (Golisciano), N. Lagrutta (Gatta), Lammoglia. A disposizione: G. Lagrutta, V. Robortella. SARCONI: Labanca, Distasi, Mastromarino, Albano, Fittipaldi, Fortunato (M. Alberti), Forastiero, Schepisi, Albini, Gallo, Russo.A disposizione: Solimando, C. Alberti, Lagrutta, Ferrara, Carlomagno. ARBITRO: Aletti di Bernalda. RETI: 12’ e 87’ Melfi, 24’ Lammoglia, 40’ Fortunato.

S.C. RUOTI: Santoro, Scavone, Sileo, Paterna Fe., Luongo, Pizzuti, Maitilasso, Troiano, Mancino, Margiotta, Paterna Fr. Allenatore: Foscolo. GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Gaudioso, Pipolo L., Rizzo, Messere, Sepe (al 70' Pipolo G.), Annunziata, Pipolo M., Volonnino ( al 45' Teora), Di Pace T., Cicchiello. Allenatore: Lettieri. ARBITRO: Salvatore di Potenza. MARCATORI: al 5' autogol Paterna Fe., al 55' Paterna Fr., al 93' Messere.

SAN MARTINO D'AGRI - Hanno dato vita ad una bella gara, intensa, con continui capovolgimenti di fronte ed in bilico fino all'ultimo, le due formazioni valligiane. Un tempo per uno, con i padroni di casa bravi nello sfruttare al massimo l'esperienza di Melfi ed ospiti sfortunati, ben tre legni colpiti, ma al solito autolesionisti. Manovra dei padroni di casa che si sviluppa sull'asse Carlomagno Bentivenga Melfi, centoventisette anni complessivi, mentre il Sarconi si affida alla vena realizzativi del bomber Gallo. Prima frazione con la squadra di casa a far la partita. Al 12’ il papocchio ospite. Su retro passaggio di un proprio difensore Labanca indugia nel rinvio di piede, quando si decide colpisce in pieno Melfi e palla beffardamente in rete. Passano solo due minuti e Melfi, lanciato in area, consente a Labanca di riscattarsi. Al 24’, però, ancora Melfi travolgente sulla sinistra, palla a Lammoglia che non sbaglia l'impatto sottomisura. Il colpo è da ko, ma gli ospiti reagiscono ed al 30° timbrano il primo legno. Gallo da trenta metri coglie in pieno la traversa su tiro da fermo. Insiste il Sarconi ed al 40° su azione confusa in area Fortunato batte Leon. Gli ospiti non ci stano ed attaccano a ranghi compatti alla ricerca del risultato positivo, esponendosi al contropiede dei padroni di casa. Al 51° Schepisi è reattivo sulla sinistra, ma il tiro è fermato bene da Leon. Gli ospiti insistono ma la manovra non trova sbocchi concreti, almeno fino al 65°. Russo è bravo a destreggiarsi sulla destra e crossare per Schepisi libero in area. Il tiro supera il portiere ma coglie in pieno il palo prima di ritornare tra le braccia di Leon. Passano tre minuti e per la terza volta il palo spegne le speranze del Sarconi. Punizione a due in area, palla toccata a Gallo che coglie ancora in pieno la traversa. Scampato il pericolo i padroni di casa reagiscono ed al 75’ ci vuole un miracolo di Labanca sul solito Melfi. L'ultimo sussulto ospite all'84’, con Forastiero in ritardo su i un tiro dalla bandierina. All'87’ Melfi chiude “d'esperienza” la partita. Fallo cercato su innocuo contatto con un difensore, punizione da limite e palla in rete seppur toccata da Labanca. Gerardo Tempone

RUOTI. Un Ginestracandida cinico e grintoso, con una prova di carattere e spirito di sacrificio, come vuole il mister Lettieri, pur privo del bomber Loriso, allontanatosi da Ripacandida, per pochi giorni, per motivi sentimentali, la cui assenza si è avvertita, nei minuti di recupero, con Messere, segna il gol vittoria e continua a mantenere la seconda posizione in classifica. Il Ruoti, imbottito di giovani, ha messo in difficoltà la vice capolista, anche se alla distanza, la mancanza di esperienza, si è fatta sentire. Infatti, ha preso due gol, uno all'inizio della partita, l'altro nei minuti finali di recupero. Gli ospiti al primo affondo segnano: lancio lungo di Messere per Di Pace T., che di spalle alla porta, si libera del diretto avversario ed effettua un tiro in sforbiciata, Paterna Fe. nel tentativo di intercettare, spedisce la palla nella propria porta. Al 15' Margiotta, sugli sviluppi di un cross, salta più di tutti, in mezzo ad un nugolo di giocatori, palla diretta in porta, l'estremo difensore ospite, con un tuffo, devia in angolo. Al 25' Volonnino, neo acquisto, proveniente del Ruvo Venosa, dopo aver superato, sulla fascia, l'avversario, mette al centro, dove Di pace T. colpisce a colpo sicuro, ma la sfera si stampa sul palo. Al 40' Santoro deve compiere un autentico miracolo su una punizione di Di Pace T. Nel secondo tempo l'incontro è equilibrato. Ma al 55' il Ruoti pareggia con la complicità di Pipolo M. e Di Pace G., il primo effettua un retro passaggio al proprio portiere ( poteva fare altro), che clamorosamente manca l'impatto col pallone, dovuto sicuramente ad un falso rimbalzo del pallone, interviene il lesto Paterna Fr. che mette dentro, a porta sguarnita. Al 70' il Ginestracandida ha la possibilità di portarsi in vantaggio: in contropiede Di Pace T. con un preciso pallonetto, sfiora di poco la traversa. Subito dopo è Teora, da fuori area, a non centrare lo specchio della porta. Quando tutti si aspettavano la fine della partita, al 93' in pieno recupero, il Ginestracandida segna. su cross di Pipolo G., in una mischia nell'area locale, Messere, interviene e realizza, regalando una vittoria insperata alla sua squadra. Lorenzo Zolfo


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Sport

Mercoledì 17 dicembre 2008

Cortese lavora a parte

Palombita lieve ko

RIPRESA con il sorriso in casa Bawer Matera. Tutto in virtù della vittoria contro il Firenze che ha regalato un pizzico di serenità all’ambiente. «Certamente le vittorie sono distyensive per la squadra e per tutto ciò che gira intorno . Ma sono piccoli sorrosi ancora, perchè-afferma Michele santantonio-c’è da correre e parecchio ancora per allargare il sorriso». in programma un’altra gara in casa domenica, l’avversario di turno è il Molfetta dell’ex Malamov. A Molfetta c’è stato anche Longobardi, ora capitano della squadra di Claudio Corà che sta riprendendo tonicità e forza mentale lavorando a nuovi schemi e metabolizzando altri metodi d’allenamento. Tutto in virtù di una grande voglia di tirarsi via da una situazione abbastanza critica ma che può soltanto migliorare visto quanto è emerso contro il Firenze. Ieri pomeriggio lavoro differenziato solo per Cortese, ma nulla di particolare ed è stato solo a scopo precauzionale la sua semisosta ai box per un leggero affaticamento muscolare. r.carpentieri@luedi.it

TEGOLA in casa Levoni Potenza nel corso della seduta di allenamento svoltasi ieri pomeriggio al Pala Pergola. Giancarlo Palombita si è fermato a causa di un colpo al ginocchio e non ha svolto la consueta seduta di allenamento di ieri. La squadra, ancora arrabbiata e delusa dopo la sconfitta interna patita contro il Consum.it Siena domenica scorsa ha ripreso ad allenarsi a buon ritmo. I giocatori, stando alle indiscrezioni trapelate ieri pomeriggio hanno tutta l’intenzione di puntare al successo contro l’Osimo nel secondo match casalingo consecutivo. La squadra potentina è apparsa consapevole di poter migliorare ancora e fare risultato pieno contro la compagine marchigiana. I ragazzi di Gianni Tripodi hanno svolto il regolare allenamento, con atletica e tattica nel menù giornaliero. I dirigenti intanto si sono riuniti per fare un punto della situazione. Al momento è esclusa l’apertura della campagna acquisti. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Cortese della Bawer

Giancarlo Palombita

Basket B dilettanti Alla base del divorzio problemi di natura tattica

Bernalda, Rossi Pose saluta Il play italoargentino si accasa a Pescara LA NOTIZIA è ufficiale: Gaston Rossi Pose, per tutti più semplicemente “Gas”, lascia la Cestistica ed approda a Pescara dove andrà ad arricchire il roster della Ceteas impegnata nel campionato di C1. Una decisione, quella del talentuoso play italo-argentino, che era nell'aria da qualche giorno dopo che era apparso chiaro che il pur forte cestista non avrebbe più trovato spazio nei quintetti di coach Brogialdi dopo che quest'ultimo aveva provato con successo l'innesto del cesenate Silvestrini. Con la partenza del “gaucho”, che non è tuttavia un addio a Bernalda visti gli interessi umani che lo legano ancora alla cittadina lucana, è come se si chiudesse un ciclo iniziato diversi anni fa quando per la prima volta lo stesso vestì la maglia rossoblu incantando i tifosi ionici con il suo estro e con la sua classe cristallina. Gioie e dolori hanno accompagnato Rossi Pose negli anni bernaldesi, dalla amara finale play off di C1 persa per un niente col Melfi, a quella ancora più lacerante nel successivo spareggio a Roma con Bergamo,

Calcio a 5 B Tortorelli fa il pompiere

«La Bng rimane coi piedi per terra»

Gaston Rossi Pose ed a destra Brogialdi

nonostante il roster di cui era il leader riconosciuto fosse di primissima scelta per quella categoria; poi alcuni anni di “esilio” insieme agli altri gioielli della formazione che aveva mancato la promozione in B2, e quattro anni fa il ritorno, insieme ai vari Valentini, Gramajo, De Leonardis, per una cavalcata trionfale che portò la squadra ionica a vincere tutto, dalla Summer Cup a Ceci-

na, alla Coppa Italia di C1 (un trofeo mai conquistato da altra squadra di basket lucana) a Pesaro, al campionato con il trionfo nella finale play off con Lamezia. Poi di nuovo lontano dallo Ionio per due anni, e quest'estate il ritorno a Bernalda, accolto con entusiasmo dai tifosi ansiosi di rivedere le sue funamboliche giocate e il suo tiro mortifero dalla distanza; invece qualcosa non va,

non è in discussione ovviamente il talento del giocatore, ma lui non sembra adattarsi ai moduli e agli schemi del tecnico pontino, e tra l'altro non sembra nelle migliori condizioni fisiche. Ieri la decisione di abbandonare per recarsi sull'Adriatico, fortemente voluto dalla società abruzzese che, evidentemente, vuole rafforzarsi per coltivare sogni ambiziosi. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Calcio a 5 B La sconfitta nella stracittadina di sabato scorso ha lasciato il segno

Spazio Relax metabolizza la sconfitta HA LASCIATO un segno profondo la sconfitta subita sabato scorso ad opera del Deportivo Matera. Perdere un derby è un boccone particolarmente indigesto da mandare giù, se poi a ciò si aggiungono impellenti esigenze di classifica, allora si possono ben comprendere i provvedimenti che i dirigenti dello Spazio Relax stanno adottando in questi giorni. Ad onor del vero la situazione non è particolarmente disperata poiché la squadra materana è, attualmente, posizionata in terza posizione, in compagnia proprio del Deportivo Matera, a soli quattro punti dalle seconde, Reggio Calabria e Gragnano, e a sette lunghezze dalla capolista Vibo Licogest. Una situazione sicuramente rimediabile, dunque, ma a rendere le cose particolarmente difficili la serie di prestazione davvero poco convincenti. “A questo punto occorre dare una scossa all'ambiente - ci ha detto il vice presidente dello Spazio Relax Gianni Crapulli - una scarica elettrica che rivitalizzi una squadra che si stava progressivamente ripiegando su se stessa. Non è la prima

Gianni Crapulli

sconfitta brutta che subiamo. Anche a Cosenza, pur vincendo, abbiamo giocato davvero male. È dunque chiaro che occorre cambiare, a cominciare da quei giocatori che sembra non abbiamo più gli stimoli giusti. Credo che ciò sia un bene anche per loro poiché in altre squadre probabilmente ritroveranno le giuste motivazioni e, chissà, potrebbero disputare un campionato eccezionale.

Dobbiamo ripartire componendo una squadra attorno a Gasparetto e a Osvaldo Stigliano, due giocatori che sono gli autentici punti fermi dello Spazio Relax. Del resto i ragazzi della under 21 si stanno comportando molto bene e ritengo possano darci una mano sin da adesso. Fermino Lima, purtroppo, si è infortunato ad un ginocchio e in questi giorni verificheremo le sue reali condizioni fisiche, mentre attendiamo pazientemente il recupero completo di Nico Latorre. Per contro è arrivato Hector Arribas, un giocatore serissimo su cui contiamo molto e, inoltre, abbiamo tempo sino a gennaio per effettuare operazioni in entrata. Naturalmente ci muoveremo soltanto se capiterà qualche occasione importante, meglio se si tratta di atleti giovani.”Sollecitato in merito ad eventuali provvedimenti anche nei confronti della guida tecnica il dirigente materano non ha alcun tentennamento: “Mister Stefano Incerto gode di tutta la nostra fiducia, sta lavorando con molto impegno e dunque il suo contratto non è in discussione”. a,s.

Una formazione della Bng

Vince il derby la Nigro BNG. I ragazzi di Angelo Bommino, grazie ad una prestazione perfetta, hanno sconfitto in maniera piuttosto netta i concittadini dello Spazio Relax agganciandoli in classifica a quota 21, uno score che vale la terza posizione di classifica. A consacrare la vittoria gli applausi a scena aperta che i tifosi materani hanno tributato agli atleti della Nigro BNG. A questo punto appare quanto meno riduttivo continuare a parlare di semplice salvezza poiché, oltre alla ottima situazione di classifica, è evidente la crescita della squadra segnata da prestazioni via via sempre più convincenti, l'ultima proprio sabato scorso contro una grande del girone F. “E' stata una grande vittoria - ci ha detto il Francesco Tortorelli, dirigente nonché colonna portante del Deportivo Matera - forse inaspettata nella maniera in cui è arrivata. Abbiamo dominato dal primo all'ultimo minuto la gara, conservando senza interruzioni il pallino del gioco. È stato molto importante l'approccio alla gara, forse perché partivamo con la coscienza di essere tecnicamente inferiori. La nostra forza sta nella fase difensiva sulla quale Angelo Bommino ha tanto insistito, non a caso la nostra difesa è la meno perforata del girone. Questo modo di giocare ci permette di fare a meno di un

pivot, un ruolo che adesso potrebbe ricoprire il neo acquisto Garcia.Mi preme sottolineare, però, che questa vittoria, come del resto tutte le vittorie, è merito di tutto il gruppo, dei giocatori che sono scesi in campo e di quelli che dalla panchina non hanno mai cessato di incitare facendo sentire così tutto il proprio sostegno. In particolare mi riferisco a Vincenzo Martemucci che, pur non giocando molto, non protesta mai e riesce a mantenere compatto lo spogliatoio. Per quello che riguarda gli obiettivi ribadisco che, considerata la difficoltà del girone, resta senza dubbio quello della salvezza. Quando avremo raggiunto quota 34, ritengo sia questa la quota salvezza, potremo considerare, se ci saranno i margini, traguardi diversi. Ma fino ad allora occorre tenere i piedi ben piantati per terra, anche perché il mercato di riparazione potrebbe cambiare la valenza tecnica di squadre fino a ieri più abbordabili. E del resto abbiamo visto come questo girone sia di difficile lettura, ogni incontro è un'autentica incognita. Dalla nostra parte abbiamo la tranquillità mentale di chi non ha l'obbligo della vittoria a tutti i costi, e la guida di un tecnico, Bommino, la cui esperienza si sta dimostrando ogni giorno più preziosa”. Annibale Sacco


Sport 55 B2 Galtieri: «Quella di Scafati è uno stop che era possibile ipotizzare» Mercoledì 17 dicembre 2008

Time Matera, niente drammi Col Salerno l’occasione per riprendere a correre Lo aveva previsto, come un presentimento, segno che conosce molto bene le sue ragazze e le squadre che appartengono a questo girone costatando anche la sosta che, fisiologicamente, crea un calo di tensione per ciò che viene chiamato “clima partita” che precede in settimana l' incontro. Ha di certo un occhio clinico per dire ciò che potrà accadere alla sua formazione. Stiamo parlando del tecnico della Time Volley Matera Tommaso Galtieri che aveva previsto la sconfitta, che prima o poi sarebbe arrivata. Questa gara persa ha fatto si che l'anno 2008 non è finito con l'imbattibilità in questo campionato. sarebbe stato un bel regalo per il mister e alla società. E’ spontaneo tastare il polso al tecnico Galtieri in merito a questa sconfitta e indagare se questa ha lasciato alle sue ragazze. «La sconfitta brucia per tutti, era nell'area perché le ultime tre prestazioni non sono state giocate al

La Ristits infortunata al braccio, a destra Galtieri

meglio nonostante le vittorie, non abbiamo dato il 100 per cento. A Scafati comunque dobbiamo dire-afferma Galtieri- che nei due set persi a 23, durante la gara in vantaggio siamo stai noi, poi

le ragazze per un qualche motivo hanno ceduto, proprio su questo dobbiamo lavorare e capire il perché si ripete questa situazione. La prossima gara di fronte ci vede affrontare il

Salerno, le amnesie non devono più esserci. Quella di Scafati è una sconfitta che ci stà, è una squadra buona con un attacco martellante, e sono sicuro che si giocherà i play off. Se la sconfitta ar-

rivava con un'altra squadra mi sarei arrabbiato tantissimo con le ragazze. Per la prossima gara sono ottimista visto che il Salerno rispetto a Scafati è squadra più quadrata ma non possiede un attacco

come le avversarie che abbiamo incontrato sabato”. Il prossimo impegno in casa è comunque importante, vorremmo sapere a che punto sono le condizioni della Ristits? “ Ieri la Ristits si è fatta una risonanza al braccio e al gomito dove ha dolore, e oggi sapremo le sue reali condizioni e cercare di recuperarla al meglio per le prossime gare visto che dopo questa gara ci sarà la sosta natalizia e riprenderemo a giocare il 4 gennaio contro il Trani. Comunque pensiamo al Salerno.” Appuntamento a sabato 20 dicembre per l'ultima gara di questo fantastico 2008 per la Time Volley Matera sperando in una vittoria che faccia rialzare il morale e che dia una risposta all'inseguimento del Trani che incalza le materane a soli 2 punti di svantaggio e che dirà tra due settimane nello scontro diretto chi sarà la regina del girone d'andata di questo campionato. Vincenzo Bochicchio

B2 Non è riuscito di bissare l’exploit di Molfetta Manca solo la vittoria in casa e ora c’è l’Aversa

Aversa, Semaforo rosso Planitalia Montescaglioso per la Giocoleria Potenza vincente ancora in trasferta

A sinistra Caliendo ed in alto un’azione della Giocoleria

È ARRIVATA ancora una sconfitta, la settima stagionale, per la Giocoleria Potenza nel dodicesimo turno del campionato di serie B2. La compagine biancazzurra si era recata ad Aversa con tutte le intenzioni di dare seguito alla sua striscia vincente, cominciata due turni prima con la vittoriosa trasferta di Molfetta. Ma, dopo aver sfatato il tabù esterno, ad Avena e compagne non è riuscito il bis, che avrebbe rappresentato un ulteriore toccasana per il morale e la classifica delle ragazze di Nello Caliendo. Eppure in terra casertana, nonostante la serata non proprio di grazia, le potentine hanno lottato e sofferto, restando per buona parte del match con il naso avanti; per poi essere, però, costrette a soccombere alla decisiva stretta finale, di fronte alla superiore carica agonistica messa sul parquet dal Centro Santulli, e dopo aver accarezzato la possibilità di chiudere in quattro set una sfida che si era confermata alla portata. E lì sta il rammarico principale espresso, a mente fredda, da coach Calien-

do nella sua analisi post partita. «Nel quarto set siamo stati a un passo dal chiudere. I tre punti sarebbero stati importanti, ma al momento opportuno ci è venuta meno la necessaria determinazione. Così tutto è tornato in ballo, e al tie-break le nostre avversarie l'hanno ancora una volta spuntata sul filo di lana». «Un peccato - ha proseguito il tecnico della Giocoleria -, perché c'erano tutte le possibilità per continuare nella nostra serie utile. Del resto non possiamo nemmeno appellarci più di tanto alle difficili condizioni ambientali trovate ad Aversa: in un palazzetto tanto grande quanto gelido, le due squadre hanno tutto sommato dovuto far fronte agli stessi problemi, a cui le nostre avversarie potevano solo essere un po' più preparate rispetto a noi. Mentre reputo che la differenza, in negativo, per il mio gruppo l'abbia fatta soprattutto il non corretto atteggiamento tecnico e mentale evidenziato nelle fasi più calde dell'incontro». l.c.

Il vice presidente del Montescaglioso Artuso

MONTESCAGLIOSO- La Planitalia Montescaglioso interrompe la serie negativa di otto sconfitte consecutive espugnando, al tiebreak, il campo dell'ultima in classifica US Lightining Ostuni (BR) con il punteggio di 3-2 in suo favore (2520, 16-25, 17-25, 25-23, 915). Con la vittoria esterna di Ostuni, la seconda stagionale, entrambe colte in trasferta (la prima era stata quella vinta a Benevento per 3-1) la formazione montese raggiunge quota sei punti, mentre con il risultato ottenuto contro la Planitalia l'Ostuni riesce finalmente a muovere la classifica e a schiodarsi da zero, conquistando un punto come da regolamento nonostante la sconfitta La trasferta pugliese si è presentata più difficile del previsto, con il primo set vinto dall'Ostuni per 25-20, vantaggio subito recuperato dalle montesi, che dopo essersi imposte per 25 a 16 nel secondo gioco, hanno ribaltato il risultato infliggendo alle pugliesi otto punti di distacco. Il quarto gioco avrebbe potuto dare i tre punti alle montesi ma queste ultime si sono fatte rimontare dalle locali subendo il pareggio con il punteggio di 2523. Il tie-break ha poi visto prevalere la Planitalia, capace di chiudere vittoriosamente per 15-9. Ultimo impegno del 2008 l'incontro casalingo di domenica 21 Dicembre prossimo: al Palauditorium “Wojtyla” di Montescaglioso si presenterà il Centro Santulli Aversa (CE). La gara avrà inizio alle ore 18. C’è da sfatare anche il tabù interno e le campane che hanno otto punti in classifica sembrano essere l’avversario adatto per cancellare anche quest’ultimo zero in classifica. Michele Marchitelli


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Sport Volley B2 Uomini Alamprese: «Il risultato non è stato mai in discussione»

Mercoledì 17 dicembre 2008

Riscatto Medical Center Archiviata in un’ora la “pratica” Mazara RISCATTO doveva essere e riscatto, senza troppi patemi, è stato per la Medical Center nel quarto appuntamento stagionale di fronte al pubblico amico del PalaPergola. Poco più di un'ora e pratica Mazara archiviata per Zuccaro e soci, mai realmente impensieriti nel corso dei tre set disputati dal fanalino di coda del girone I. E così per i rossoblù di coach Draganov sono arrivati tre punti buoni per consolidare la terza piazza in classifica - visto anche il netto stop accusato dal Catona a Castellamare di Stabia - e per recuperare subito un po' del terreno perso sulla capolista Nicosia, battuta al tie-break a Catanzaro ed ora avanti rispetto ai potentini di tre sole lunghezze. «La partita è andata secondo i pronostici - afferma soddisfatto dopo la gara il centrale Luigi Alamprese -. Il risultato non è mai stato in discussione e siamo riusciti ad imporci su un Mazara sceso in campo con poca grinta e convinzione. Un successo netto e pieno quello di sabato sera. Siamo stati bravi a non abbassare mai la guardia ed il ritmo di gioco contro una formazione tecnicamente inferiore, ma da non sottovalutare affatto. Ci serviva questa vittoria

Alamprese della Medical Center Potenza

anche dal punto di vista psicologico, dopo la sconfitta in terra siciliana». «Stiamo mantenendo il proposito - continua Alamprese - di non perdere mai in casa. È questo l'obiettivo di quest'anno e, per il momento, siamo riusciti a non deludere le aspettative dell'allenatore. Speriamo di continuare così. Indipendentemente dalla formazione che affrontiamo, dobbiamo cercare di trovare una buona continuità e per crescere come squadra dobbiamo andare

al di là di certe problematiche e non fare più determinati errori». «Abbiamo ripreso ad allenarci con intensità - conclude il centrale rossoblù e c'è la voglia di far bene nella prossima partita contro il Gela. Con il passare del tempo il gruppo è sempre più compatto e questo si riflette anche sul nostro modo di giocare. In Sicilia non sarà facile. Noi andiamo a giocarcela consapevoli delle nostre qualità e con la volontà di dare battaglia». lu.ca.

Volley B2 uomini C’è il Molino Un grande evento che ha richiamato atleti da ogni parte del Paese

Sidel, obiettivo di chiudere bene La Sidel Lagonegro con tutto l’organico tecnico e dirigenziale

Archiviata la sconfitta contro la Mymamy, sono ripresi gli allenamenti al Palasport di Lagonegro per la Sidel. L'obiettivo dei lagonegresi di sabato sarà quello di riprendere la forma fisica e mentale per conquistare punti importanti contro la formazione di Molino di Sicilia. Un impegno casalingo che dovrà essere una prova di carattere per giovani di Mister Stigliano. Quella di sabato sarà un partita alla portata, perché classifica alla mano, la Sidel se la vedrà contro il fanalino di coda che giungerà da Modica, città della provincia ragusana, che proviene da due sconfitte consecutive. La dirigenza lagonegrese si aspetta il regalo di natale, prima di chiudere l'anno che gli ha dato maggiori gioie sportive, ad iniziare dalla promozione in B2. “Vorremmo chiudere il

2008 - afferma Nicola Tortorella, team manager della Sidel - con una buona posizione in classifica”che servirà a riprendere l'anno nuovo della Sidel con maggiore tranquillità per poi pensare agli impegni futuri del nuovo anno. Agli uomini del Presidente Cosentino toccherà una partita sulla carta “fattibile”, quella del prossimo sabato che sarà l'ultima partita casalinga del 2008, che vedrà come sempre, il tutto esaurito tra gli spalti del Palasport. La pausa natalizia permetterà di pensare poi al primo impegno del nuovo anno. La Sidel nel 2009, infatti, giocherà il derby contro i cugini potentini del Medical Center, che vivono un periodo di gloria vista la posizione alta della classifica e che vorranno conquistare punti davanti il proprio pubblico.

Arti marziali-day a Lagonegro

Successo per la “Coppa del presidente” vinta da Catania LAGONEGRO La F.I.WuK., la Federazione Italiana riconosciuta dal C.O.N.I. per le discipline orientali del Kung Fu, del Wushu, del Taiji Quan e del Sanda ha organizzato durante l'ultimo weekend a Lagonegro la “Coppa del Presidente” un grande evento di arti marziali cinesi, con gare di forme, esibizioni e combattimenti. Nella cittadina di Monna Lisa si sono distinti nelle varie discipline atleti provenienti da Arezzo, Roma e Chieti e dalle regioni di Campania, Sicilia, Calabria e Basilicata. Il gruppo di atleti di Mascalucia, in provincia di Catania, costituito da circa trenta ragazzi si è aggiudicato più punteggi mentre i giovani di Lagonegro, diretti dal maestro Cosimo Ribezzo, nelle varie specialità e categorie hanno ottenuto il primo ed il terzo posto. Per il “Wudang Wushu Club” di Lagonegro, hanno partecipato categoria Cadetti Davide Pagliaro Alessandro Zaccara, Giuseppe Ferri, Giovanni Viceconte, Francesco Ribezzo, Vincenzo De Maria Onesto Nipote, Luigi Piro, Lorenzo Elisio; Speranze Femminili Maria Assunta Bancone, Chiara Verbena, Roberta Pesce; Speranze Maschili Bruno Molinari, Antonio Gioia, Claudio La Guardia, Marco Ribezzo; Juniores Femminile Rossella Bitonte; Juniores Maschile Raffaello Nasti , Antonio Carlomagno ; Seniores Maschile Biagio Nasti. Emilia Manco

Due momenti della kermesse

Ciclocross, la Loco Bikers di Paterno brilla a Vignone con Papaleo e Spadaccia POTENZA – Sempre più Basilicata nel ciclismo che conta. Domenica scorsa è toccato al lucano Domenico Papaleo e alla laziale di Basilicata Elena Spadaccia, entrambi atleti in forza alla Loco Bikers di Paterno, a prendersi la scena principale a Vignone (Verbania) alla 5° prova del Giro d'Italia di ciclocross. Una giornata fredda, quella di domenica a Vignone, che però non ha condizionato più di tanto la manifestazione e, soprattutto, il rendimento degli atleti lucani. I due ragazzi in forza alla società lucana hanno dimostrato di non avere nessun timore riverenziale verso i loro colleghi più blasonati. A Vignone è stato un vero e proprio festival della bici, tante le categorie di scena: Esordienti, Allievi, Juniores e Elite maschile e femminile. La prestazione di Elena Spadaccia ha dell'incredibile; nella categoria Juniores femminile, domina la gara in modo esemplare e coglie una splendida vittoria da-

vanti Elena Valentini (Cicli Fiorin Despar) e Isabella Arman (Moro Scott Bicycle Line). Domenico Papaleo, invece, originario di Lagonegro ha conquistato un ottima quinta posizione a soli 2'06” dal vincitore Bryan Falaschi (Selle Italia Guerciotti Elite) nella categoria Juniores maschile. Il lucano ha tenuto duro dimostrando di poter lottare e di potersi giocare sempre, e comunque, un risultato di prestigio contro avversari di valore. Se la scorsa primavera e per l'intera estate, i fratelli Viola, Stefanile e altri piccoli talenti lucani hanno incantato sulle strade italiane; con l'arrivo della stagione fredda, altri atleti stanno dimostrando grande entusiasmo per la bici. Il ciclismo lucano, quindi, dimostra ancora di essere in forte ascesa non solo su strada o su pista e non a caso nel 2006 Michele Viola, allora Esordiente, conquistò un meritato tricolore proprio nella categoria di ciclocross. Rocco De Rosa


Sport 57 B1 donne Ligrani: «Con il Soverato una grossa manifestazione di forza» Mercoledì 17 dicembre 2008

Lore Lei pronta alla lotta Equilibrio nel girone, ma le potentine ci credono REGNA sempre più sovrano l'equilibrio nel girone D della B1. È ormai evidente che quest'anno, nell'incertissimo raggruppamento meridionale, sarà lotta senza quartiere fino in fondo per accaparrarsi le prime tre piazze, come del resto si intuisce dalla classifica decisamente corta che è venuta fuori dopo le prime otto giornate: cinque squadre raggruppate in appena tre punti, lì in alto, la dicono lunga sul livellamento dei valori nel torneo. Il Pontecagnano (con una lunghezza di vantaggio e una gara in meno) appare l'unico in grado di abbozzare un tentativo di fuga; al quale però, e qui vengono le note liete, potrebbe tentare di opporsi proprio la Lore Lei Potenza, uscita con il morale alle stelle - oltre che con la conferma della seconda piazza dal big match di sabato sera con il Soverato al PalaPergola. Carrozzo e compagne, ancora una volta se ce ne fosse stato bisogno, hanno chiarito di essere in grado di lottare alla pari con chiunque in questo campionato: il 3-2 piazzato sulle forti catanzaresi, oltre che buono per riscattare l'inopinato stop di Messina, è stata

A sinistra Ligrani

l'ennesima dimostrazione di qualità, carattere e compattezza esibita da un gruppo che, mantenendo questo spirito, potrebbe riuscire a togliersi più di una soddisfazione. E che per intanto punta a chiudere alla grande il suo 2008 - domenica a Napoli contro l'Orion altra gara verità per le biancorosse di Nino Gagliardi - per arrivare alla super sfida casalinga di sabato 3 gennaio, contro il lanciatissimo Pontecagnano, con tutte le possibilità di pensare al colpaccio. Come conferma Michele Ligrani, direttore generale della Lore Lei: «Siamo più che orgogliosi per quello che le ragazze hanno fatto vedere

con il Soverato, spuntandola dopo due ore e mezzo di uno straordinario spettacolo di pallavolo, ma abbiamo già la mente rivolta a Napoli, dove vogliamo dare continuità ai nostri risultati. Battere la squadra calabrese non è stata impresa da poco, e battagliare alla pari, in classifica, con corazzate del calibro di Mercato San Severino e Pontecagnano non può che riempirci di soddisfazione. Ma l'importante ora sarà non smarrire la giusta rotta, confermandoci e provando se possibile, attraverso il lavoro, a migliorare ulteriormente gioco e risultati». Luca Carlone

Ceramiche Alberti col vento in poppa

C donne E’prima al giro di boa

CONTINUA la marcia in vetta alla classifica della Polisportiva Ceramiche Alberti Lauria. Il club potentino, sabato scorso, ha centrato la sesta vittoria in sette gare giocate. Un'affermazione, contro la Co.Gi Costruzioni Policoro che ha portato il diciottesimo punto stagionale per i laurioti che guidano così sempre indisturbati la classifica mantenendo tre lunghezze di distanza dalla seconda, Pallavolo Matera. Gara agevole per il Lauria che, dunque, si è sbarazzato del Policoro con un secco tre a zero (17-25; 23-25; 23-25). A seguire a ruota la formazione potentina c'è la Pallavolo Matera che sabato scorso ha battuto tra le proprie mura la Global Aism Potenza con un perentorio tre set a zero. E' stata una gara senza storia a favore dei materani che hanno dominato dal primo al terzo set, lasciando davvero poco spazio alla Global in tutti e tre i parziali. Il primo set è terminato venticinque a diciassette, il secondo venticinque a quattordici, mentre il terzo che è stato più combattuto, venticinque a diciannove. Quindici sono i punti per la Pallavolo Matera, tre in meno della capolista, che deve ancora recuperare la gara contro il Policoro. La settima giornata del campionato maschile di serie C di volley ha visto ancora una volta sconfitto l'Edil Loperfido Matera. I ragazzi allenati dal tecnico Antonio Iacovuzzi sono stati battuti a domicilio dalla Megacom Amatori Potenza per tre set ad uno. Materani in palla solamente nel terzo parziale vinto per ventisei a ventiquattro. Gli altri set sono terminati a favore dei potentini che hanno chiuso sul 25 a 19, 25 a 22 e 25 a 21. Grazie a questa vittoria la Megacom ha raggiunto il quarto posto in classifica con undici punti, mentre l'Edil Loperfido Matera resta ultimo con sole due lunghezze. Infine, hanno diviso la posta in palio la Callipo Maratea - Sapri e la Pallavolo Moliterno. La gara è terminata tre a due a favore dei padroni di casa che quindi si sono fatti soffiare un punto dai moliternesi. E' stato un match giocato bene da ambe le parti che non hanno risparmiato forze in tutti e cinque i set (23-25; 25-20; 22-25; 25-22; 15-7). La formazione tirrenica con i due punti conquistati resta terza in classifica con quattordici lunghezze, mentre la Pallavolo Moliterno scende al quinto posto con dieci punti. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

ANCORA un eloquente 3 a 0 contro il Bernalda nell’ultimo turno di andata e la Bata Livi Volley Potenza ha potuto festeggiare al giro di boa nel campionato femminile di Serie C di volley ancora a punteggio pieno. Sette successi in altrettante gare ed un solo set lasciato alle sue avversarie, al Sapri per l’esattezza, confermano il valore della prima della classe in chiave promozione e la portano con passo spedito verso l’avvio della seconda parte di stagione in cui poter ratificare tale dominio per il salto di categoria a fine play off che è obiettivo del team del capoluogo. Nessuno sconto neanche al giro di boa, visto che la Ricci Costruzioni Bernalda è stata superata nettamente per 3 a 0 e con set a 7, 21 e 15, a testimonianza di una concentrazione mai venuta meno in tutta la gara della capolista. Alle sue spalle, sempre a soli tre punti di distanza vista l’unica sconfitta allo scontro diretto quattro settimana fa, il Sapri che ha sfruttato al meglio il turno accessibile in trasferta, vincendo nettamente a Muro contro il fanalino di coda Marcone Volley ancora a quota 1, con parziali a 14, 20 e 14, ed anche qui confermando tutto il proprio valore, e senza cali di quella concentrazione che nel volley è elemento fondamentale se si vuole arrivare a qualcosa di importante a fine stagione. Bata a 21, Sapri a 18, ma chi continua a far bene, a stupire ed a restare in scia delle prime due è la Giardino Ambiente Lavello, ora a quota 15 dopo il 3 a 0 interno inflitto ad un Matera Volley Group con parziali chiusi a proprio favore rispettivamente a 21, 15 e 18, con buona risposta delle ospiti anche se hanno dovuto alzare bandiera bianca contro la maggiore determinazione, forza di gruppo, voglia di vincere e varietà di gioco messa in campo dalle gialloverdi di Lavello. Tolte le sconfitte con le prima due della classe, il Lavello ha fatto molto bene finora e si candida certo ad un posto tra le quattro dei play off, riuscendo per ora a tener distante a ben cinque punti la Tua Potenza a 10 ed addirittura a 7 lunghezze il Matera, due formazioni che di certo partivano con davvero molti più favori delle lavellesi nella corsa al vertice. Quindi un plauso speciale al Lavello per quanto poi ha saputo fare finora in Serie C, in vista di un ritorno in addirittura provare a fare ancora meglio per le due gare interne, la prima già nel prossimo weekend contro la capolista, da disputare contro Bata e Sapri. A chiudere l’ultima di andata, il successo del Dvd Moda Volley Bella per 3 a 2 proprio sul Tua Assicurazioni Potenza, con locali ora a 4 punti. Partenza ottima per il Bella, 26 a 24 e 25 a 17 i primi due set, poi un attimo per rifiatare e reazione ospite a riportare sotto le ospiti, che hanno vinto i successivi parziali a 17 e 23, prima di uscire sconfitte al tie break per 15 a 12 dal grintoso Bella! Antonio Baldinetti

Bata da favola


Spettacoli & televisione

Mercoledì 17 dicembre 2008

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IN GERMANIA NON CONVINCE IL FILM SUL TENTATO OMICIDIO DI HITLER

PERSONAGGI

Bocciato il von Stauffenberg di Cruise

Dita Von Teese solo “brutta copia” di Betty Page

BERLINO – Stroncatura in Germania per «Operation Valkyrie», il film con Tom Cruise nel ruolo di Claus Schenk von Stauffenberg, l’autore del fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944. Dopo la prima mondiale del film a New York, i critici tedeschi hanno demolito l’interpretazione del protagonista di «Mission Impossibile». Per il quotidiano progressista berlinese «Tagesspiegel», Cruise «ha rovinato definitivamente la sua immagine di attore». Viene definito «grottesco» lo sforzo di credibilità degli attori inglesi di contorno «di fronte ad un protagonista che agisce come se fosse pietrificato». Il film arriverà solo il 22 gennaio nelle sale tedesche, pochi giorni prima dell’inizio della «Berlinale», ma già le prime recensioni dei critici volati a New York non lasciano presagire nulla di buono.

Il 'Tagesspiegel' prevede un «difficile destino» alla pellicola, «sia per gli Oscar che ai botteghini». Sferzante il conservatore «Die Welt», secondo il quale questa volta a Cruise-Stauffenberg «hanno coperto con la benda l’occhio giusto, quello sinistro». Il giornale ironizza anche sul tentativo fatto dallo Stauffenberg del film di convincere un generale a rovesciare Hitler nel mezzo di una battaglia nell’Africa del Nord. «E' una cosa ovviamente assurda», scrive la 'Welt', «poichè con un comportamento tanto dilettantesco, a portata d’orecchio di chiunque, la Gestapo avrebbe scoperto il complotto nel giro di sei settimane». Il giornale rileva che lo Stauffenberg impersonato da Cruise è «serio, solido e rispettabile, ma dalla sua interpretazione non si capisce come abbia fatto ad attirare tante persone dalla sua parte».

Dita Von Teese Tom Cruise

ARRIVA IL FILM A EPISODI DEL TRIO “IL COSMO SUL COMÒ”

Pillole di Aldo Giovanni e Giacomo di MARCO RIZZUTI ROMA - I leggendari Aldo, Giovanni e Giacomo sono tornati. Non serve chiedere se sono felici. Perché quello si vede subito. Sono gli unici raggi di sole in una Roma grigia e piovosa che sembra quasi la loro Milano, da dove arrivano per presentare “Il cosmo sul comò” nelle sale dal 19 dicembre distribuito da Medusa in ben 650 copie. A due anni di distanza da “Anplagghed al cinema” e dopo la lunga collaborazione alla regia con Massimo Venier sin dal primo “Tre uomini e una gamba”, il trio si affida stavolta all'amico Marcello Cesena, meglio conosciuto come il baronetto Jean Claude della soap “Sensualità a corte” all'interno di “Mai dire Lunedì”. Il titolo “Il cosmo sul comò”, «nato perché suonava bene» dichiarano, racchiude l'essenza del film : 4 storie di vita quotidiana, raccontate in chiave umoristica e surreale, che dimostrano come appunto il mondo è proprio lì a portata di mano. La pellicola si

Aldo, Giovanni e Giacomo a Roma; in alto a sinistra Angela Finocchiaro

Nicole suona il didgeridoo Borriello dice addio a Belen e fa infuriare gli aborigeni «Non sarà la madre dei miei figli» NICOLE Kidman si dà al didgeridoo, o almeno ci prova. Parliamo di uno strumento musicale tipico della tradizione degli aborigeni australiani, ma per suonarlo bisogna conoscere bene un “dettaglio” della storia del suscettibile popolo, che infatti non ha gradito l’esibizione della diva. Non si trattava di una nuova stravaganza da artista, ma del frutto di una bizzarra apparizione televisiva dell’attrice, che ha partecipato al talk show tedesco «Wetten das...?» insieme al collega Hugh Jackman per presentare il nuovo film «Australia». La bella Nicole ha iniziato a soffiare nello strumento, senza peraltro riuscire a emettere alcun suono, mentre Jackman, al suo fianco, si produceva in una parodia di una danza aborigena. Divertimento assicurato, dunque, per il pubblico in studio e per gli spettatori a casa. Meno per gli aborigeni. Allan Madden, rappresentante del Consiglio aborigeno della terra di Sydney, ha infatti attaccato l'attrice e il regista del film, Baz Luhrmann, responsabile di «non aver educato il suo cast alle tradizioni aborigene». Secondo la tradizione,

Nicole Kidman

infatti, alle donne è proibito suonare il didgeridoo. «Presumo che Kidman non lo sapesse – ha detto Madden al 'Sydney Morning Herald’- ad ogni modo non avrebbe dovuto suonarlo». Ma c’è di peggio per la bella star, che dopo la nascita della figlia si dice estasiata dall’esperienza e vorrebbe ripeterla. Nicole ignora che, nelle credenze aborigene, il didgeridoo “ruba” la fertilità alle donne che lo suonano.

BASTA prese in giro, basta tapiri, basta essere chiamato cornuto, basta gossip. Marco Borriello vuole tornare a fare una vita normale e mette un punto alla sua storia con Belen Rodriguez. Si sono lasciati, è finita e lui non tornerà sui suoi passi. Mai. E in una lunga intervista a Vanity Fair spiega perché. «E' da due mesi che ne sento di tutti i colori sul mio conto. Ho sempre sopportato in silenzio. Ma adesso ho deciso di parlare». Per quattro anni l'attaccante del Milan, a riposo dopo un infortunio, è stato fidanzato con Belen Rodriguez , la bella argentina diventata sex symbol nazionalpopolare grazie all'ultima edizione dell'Isola dei famosi. Ma sulla spiaggia del reality la loro storia è naufragata. Ora lei, tra memoriali, interviste e comparsate tv, si professa pentita e innamorata, cavalca l'onda della celebrità (sarà nel trio di conduttori, a gennaio, del nuovo Scherzi a parte). Lui, però, preferisce tirarsi fuori dal circo. «Troppo tardi. Io sono capace di giocare a calcio, altri giochi non fanno per me.

Belen Rodriguez

E' molto triste, ma con Belen ormai ci siamo lasciati, e non ho nessuna intenzione di tornare sui miei passi. Voglio mettere una pietra sopra questi anni bellissimi». Ne è proprio sicuro? «Sì: è finita. E prima finisce tutto questo chiacchiericcio, prima potrò riacquistare la serenità di cui ho bisogno». Il dolore c'è? «Certo. Io amo Belen. Ma mi sono reso conto che siamo incompatibili».

apre con i pellegrini Pin (Aldo) e Puk (Giacomo), orientali con l'accento meridionale, tra la neve, alla ricerca del maestro non vedente e dal nome profetico Tsu Nam (Giovanni), che medita sotto uno sfrondato arbusto di Ginko Biloba. Quattro episodi che poi in realtà «sono stati pensati come 4 film più 1, ogni episodio è quasi un film a sé» come sottolineano il regista e i tre comici tascabili. In “Milano Beach” (o meglio “San Siro Beach”), tre famiglie di amici, completamente diverse, come ogni anno si ritrovano in pieno agosto in una Milano deserta per andare in vacanza al solito posto. Nel profano “L'autobus del peccato” Aldo, chierichetto cresciutello e invaghito di Isabella Ragonese (“Tutta la vita davanti” di Virzì), si ritrova a spartire un malloppo “piovuto dal cielo” con il parroco irreprensibile Giacomo e il furbetto Giovanni. “Falsi prigionieri” è l'episodio folle in cui non si è badato a spese per la realizzazione degli effetti speciali quasi hollywoodiani. In una pinacoteca stile Harry Potter i quadri si animano ma sono imprigionati nella loro cornice. Riusciranno a liberarsi? Nell'ultimo “Temperatura basale”, Giacomo, afflitto da problemi di riproduzione con la moglie, le prova tutte per avere un figlio; dalla sessuologa femminista Angela Finocchiaro al medico ayurvedico (un truccatissimo e irriconoscibile Giovanni), ma alla fine sarà il destino a fare la sua parte. Giacomo è il più loquace: «Non tirateci scarpe, quelle le abbiamo già, semmai sciarpe o altro»», esordisce il più bassino dei tre, riferendosi all'episodio che ha visto nei giorni scorsi protagonista un giornalista iracheno e George W. Bush. Uno stralunato Giovanni non riesce a rispondere a più di una domanda altrimenti dimentica le precedenti. E il serafico Aldo mette sempre la battuta al punto giusto. Ma il mattatore è Giacomino: «Noi arriveremo sicuramente alla medaglia di bronzo nel podio dei film di Natale», continua simpaticamente rassegnato alludendo al primo posto del cinepattone “Natale a Rio” e al secondo del cartoon “Madagascar 2”. E sugli attori a cui si ispirano dicono: «I nostri modelli di riferimento sono Totò, Stanlio e Ollio, comunque quelli dalla comicità fisica». Ma, nella realtà, come un po' tutti i comici, anche loro nascondono quel fondo di malinconia che non t'aspetti.

DITA Von Teese è una «brutta copia» di Bettie Page. Parola della scomparsa pin-up che definì l’ex moglie del cantante Marilyn Manson una sua «povera imitazione». La leggendaria modellamorta lo scorso 11 dicembre, all’età di 85 anni, viene ricordata così da una delle sue “figlie putative”: «Quando ci siamo incontrate – ha spiegato la Von Teese – mi ha squadrato dall’alto in basso, dicendomi che ero 'una ragazza attraentè, ma sarei rimasta sempre la sua “brutta copia”. Io le ho risposto che aveva ragione e lei mi ha sorriso».

Santarelli in dolce attesa dal suo Corradi

Corradi e Santarelli

ELENA Santarelli il prossimo luglio diventerà mamma. Lo rivela 'Chi', il settimanale diretto da Alfonso Signorini in edicola oggi. La showgirl, fidanzata da due anni con il calciatore della Reggina Bernardo Corradi, è alla settima settimana di gravidanza. Già da quest’estate la coppia era inseguita da gossip che li volevano futuri genitori. La Santarelli ha scoperto di essere in dolce attesa lo scorso 6 dicembre.

Virzì-Ramazzotti nozze “segrete” in Campidoglio

Micaela Ramazzotti

L'ATTRICE Micaela Ramazzotti e il regista Paolo Virzì si sposeranno nei primi mesi del 2009. Lo rivela il settimanale Diva e donna, che ha scoperto la pubblicazione di matrimonio apparsa in Campidoglio a Roma (le nozze dovranno avvenire entro i 180 giorni dall’affissione). I due si erano conosciuti sul set del film Tutta la vita davanti, ma avevano sempre smentito la storia. E, secondo i gossip, già si parla di gravidanza.


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Mercoledì 17 dicembre 2008

Rubriche

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

State vivendo un periodo di grande apprensività nel lavoro: cercate di mantenervi lucidi e tutto migliorerà. In amore evitate evasioni.

TORO 21/4 - 20/5

Non è con le discussioni che si risolvono i problemi nel lavoro, ma dandosi da fare concretamente. Bene le cose con il partner.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Le complicazioni nella professione vanno affrontate con grande fermezza e sicurezza di sé. Sentimenti da riscoprire.

CANCRO 22/6 - 22/7

Un incontro professionale previsto da tempo riserverà parecchie sorprese positive e costruttive. In amore frenate la gelosia.

LEONE 23/7 - 23/8

In questi giorni non prendete iniziative nel lavoro: fissate le priorità. State giocando troppo con i sentimenti altrui.

VERGINE 24/8 - 22/9

Non è il momento di fare bilanci nella professione: è il momento di agire. Un amore sta diventando sempre più intenso.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Sapete quali sono i vostri obiettivi nel lavoro: tutto sta a convincere i superiori. In amore giocate meglio le vostre carte.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

In questi giorni avrete una fortuna sfacciata negli affari, ma vi conviene essere comunque prudenti. In amore fate sempre gli stessi errori.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Imparate a fare progetti professionali più concreti: eviterete di fare un buco nell'acqua. Un amore spumeggiante.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Oggi sono favoriti i lavori a contatto con il pubblico o quelli autonomi. In amore siete al redde rationem.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

La vostra intraprendenza nel lavoro sarà premiata: i risultati concreti non si faranno attendere. Limpido l'orizzonte sentimentale.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: P ampi nidi; barbe R, A = PAMPINI DI BARBERA.

Vi attendono giornate di grandi battaglie nel lavoro, ma alla fine sarete vincitori. Come innamorati vi sentite incompresi.


Televisioni

21.10

SHOW

21.05

PRIMA SERATA

Raffaella Carrà

FILM

SPORT

21.00

Starsky &Hutch

FILM

21.10

Mercoledì 17 dicembre 2008

20.35

SPORT

21.10

FILM

Francesco Totti

Oliver Twist

Kakà

Penelope

20.30

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ATTUALITÀ Lilli Gruber

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -DocumentarioSeychelle e Bird Island isole da sogno 06.15 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 11.30 -EVENTO Cerimonia di consegna dei collari d'oro del CONI 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 16.55 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 17.00 -SportTim Cup - Calcio 17.45 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Agritre 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaCamera dei Deputati “Question time” 15.40 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.45 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.05 -TelefilmChips 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Film Le nevi del Kilimangiaro con Gregory Peck, Susan Hayward, Ava Gardner - regia di Henry King (USA) - 1952 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.05 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al Grand Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniIdaten Jump 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café

06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film L'aquila solitaria con James Stewart, Murray Hamilton, Barlett Robinson - regia di Billy Wilder (USA) - 1957 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -Telefilm Stargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Carràmba! Che fortuna 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmStarsky & Hutch con Ben Stiller, Owen Wilson, Vince Vaughn, Juliette Lewis - regia di Todd Phillips (USA) - 2004 22.45 -TelegiornaleTg 2 23.00 -RubricaLa storia siamo noi

20.30 -Teleromanzo Un posto al sole 21.00 -Sport Tim Cup - Calcio 21.50 -TelegiornaleTg 3 22.55 -Talk Show Parla con me

20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmOliver Twist con Barney Clark, Ben Kingsley, Jamie Foreman, Harry Eden, Leanne Rowe - regia di Roman Polanski (Fra/GB/Ita) - 2005

20.35 -SportCoppa Uefa - Calcio 22.45 -RubricaI bellissimi di Rete 4 22.50 -FilmAmici miei atto II con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Adolfo Celi, Renzo Montagnani, Philippe Noiret - regia di Mario Monicelli (Italia) - 1982

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmPenelope con Christina Ricci, James McAvoy, Catherine O'Hara, Reese Whiterspoon, Peter Dinklage, Richard E. Grant - regia di Mark Palansky (GB/USA) - 2006

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Film Sindrome cinese con Jack Lemmon, Jane Fonda, Michael Douglas - regia di James Bridges (USA) - 1979

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaMagazzini Einstein 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmCheyenne con Elisha Cook Jr.- regia di Charles Pierce (USA) - 1975

00.05 -RotocalcoMagazine sul 2 - Rotocalco 00.35 -Real TvX Factor - I casting 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -RubricaReparto corse 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.20 -MiniserieLa ragnatela

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario. Cose (mai) viste - Vent'anni prima 02.15 -AttualitàRai News 24

00.00 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.45 -FilmLa guerra del ferro con E. Audray, G. Eastman - regia di Umberto Lenzi (Ita) - 1982 03.30 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 03.35 -TelefilmBlue Murder

23.20 -Talk ShowQuello che le donne... 00.35 -ShowPoker1mania 01.40 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.00 -Serie TvRescue Me 04.05 -FilmRewind

23.30 -TelefilmMurder Call 00.25 -TelefilmTwo Twisted 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

RAI 2

ORE 21.05

L’AQUILA SOLITARIA

LE NEVI DEL KILIMANGIARO

STARSKY&HUTCH

con J. Stewart, M. Hamilton, P. Sweet regia di Billy Wilder (Usa) - 1957

con G. Peck, S. Hayward, A. Gardner regia di Henry King (Usa) - 1952

con B. Stiller, O. Wilson, V. Vaughn - regia di Todd Phillips (Usa) - 2004

Charles A. Lindbergh è un giovane aviatore che sogna di compiere la grande impresa: la traversata dell'Atlantico su un aereo monoposto. Il 20 maggio 1927, dopo vari fallimenti di eroici ma sfortunati piloti, parte da New York con pochi viveri e senza radio, ma con il carburante sufficiente per arrivare alla sua destinazione: Parigi. Sarà un viaggio lungo e rischioso, durante il quale...

"Il romanziere Harry Strett, a caccia in Africa, si ammala gravemente in seguito ad un'infezione. Nel delirio della febbre rivede il suo passato: Parigi, agli inizi della sua carriera, quando sposa la modella Cynthia; in Africa, dove trascura la moglie che, per un incidente, è costretta ad abortire; in Europa, dove si innamora di un'altra donna, ed infine ancora in Africa dove si risposa con Helen.

La strana coppia di agenti formata dal preciso David Starsky e dal rilassato Ken "Hutch" Hutchinson al primo giorno di lavoro insieme devono indagare su un caso di omicidio: un cadavere è affiorato sulla costa di Bay City. Con l'aiuto di Huggy Bear, il loro informatore e di due ragazze pom pom, i due agenti, si mettono sulle tracce di un ricco uomo d'affari sospettato di essere l'autore...

CANALE 5

ORE 21.10

ITALIA 1

ORE 21.10

RETE 4

ORE 22.50

OLIVER TWIST

PENELOPE

AMICI MIEI ATTO II

con B. Clark, B. Kingsley - regia di Roman Polanski (Fra/G.B./Usa) - 2005

con C. Ricci, J. McAvoy, C. O'Hara - regia di Mark Palansky (G.B./Usa) - 2006

con U. Tognazzi, G. Moschin, A. Celi, R. Montagnani - regia di Mario Monicelli (Ita) - 1982

Londra, XIX secolo: sfuggito alle grinfie della famiglia a cui è stato affidato, il piccolo Oliver Twist incontra un ladruncolo di strada che fa capo al vecchio Fagin, sempre pronto ad assoldare nuove reclute. Alla sua prima "impresa", Oliver viene arrestato, mentre gli altri ragazzi riescono a farla franca. Chiarita l'estraneità di Oliver alla vicenda, il facoltoso signor Brownlow ritira...

Penelope è una giovane di una ricca famiglia sulla quale grava una maledizione, pronunciata da una strega di molte generazioni addietro e di cui lei è vittima incolpevole. Il risultato è un terribile naso da porcellino, che la sfigura e la costringe a vivere reclusa e lontana dalla vita che vorrebbe condurre. L'unica condizione che consente di spezzare il maleficio è che la ragazza...

Il conte Mascetti, il geometra Melandri, il chirurgo Sassaroli, l'oste Necchi non hanno perso il gusto per le "zingarate", nemmeno in occasione dei funerali del quinto sodale, il giornalista Perozzi. Senza timori reverenziali per niente e per nessuno, ogni occasione viene sfruttata per feroci beffe, anche fra di loro, nuove di zecca o rievocate...

“Artemisia” vince ma non decolla RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Artemisia sanchez L'eredita' la sfida

ora 20.40 19.49 21.12 18.50

ascolto 7.031 6.513 5.619 4.868

RAI DUE Rush hour 3-missione. Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33 Fbi operazione tata

21.03 13.33 13.55 22.51

3.089 2.229 1.704 1.629

RAI TRE Chi l'ha visto ? Un posto al sole. Blob di tutto di piu' Geo & geo

21.10 20.35 19.57 17.38

3.138 2.887 2.036 1.789

CANALE 5 Striscia la notizia Carnera il campione Chi vuol essere Beautiful

20.47 21.15 19.04 13.40

8.039 5.347 5.327 4.137

ITALIA 1 The adventures of The adventures of I simpson La ruota della fortuna

22.08 21.12 14.33 20.30

3.613 3.347 2.517 2.212

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Presunto innocente Sessione pomeridiana

20.29 19.44 21.14 14.07

2.276 2.008 1.874 1.747



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