QB081218

Page 1

2

Giovedì 18 dicembre 2008

Brevi dal mondo

Usa, primo trapianto di faccia WASHINGTON, - Primo intervento che ha sostituito l'80 per cento della pelle di una donna presso la clinica di Cleveland, in Ohio. L'operazione, che ha sostituito la pelle della donna con quella estratta da un cadavere, e' stata eseguita circa due settimane fa dal team di chirurgia

plastica della Cleveland Clinic guidato da Maria Siemionow. Si tratta del 4/o trapianto facciale mai realizzato. Il paese che ha dato il via a questo tipo di trapianti e' stato la Francia nel 2005.

Gaza, attacco con morti GAZA - Saler la tensione in Medio Oriente. Un palestinese e' rimasto ucciso ieri sera nella Striscia di Gaza in un raid aereo compiuto dalle forze israeliane. L'attacco e' avvenuto in risposta a una serie di lanci di razzi contro lo Stato ebraico. Lo hanno reso noto fonti mediche palestinesi. Il bilancio potrebbe essere non definitivo.

Depenalizzazione gay, oggi all’Onu STRASBURGO - Il ministro francese per i diritti umani Rama Yade depositera' oggi a New York la proposta di depenalizzazione dell'omosessualita'. Lo ha annunciato lo stesso ministro, presidente di turno dell'Ue. 'Ci sono ancora 90 paesi al mondo che puniscono l'omosessualita' e sei che prevedono la pena di morte', ha affermato Yade. 'Dobbiamo essere fieri di questa iniziativa', ha sottolineato il ministro francese, spiegando che sara' domani all'Onu a nome di tutta l'Ue.

In Italia e nel Mondo Processo Mills, la richiesta del pm Olindo trasferito in altro carcere «Condannatelo a 4 anni e 8 mesi» Rosa Bazzi sviene quando lo sa MILANO - E' di 4 anni e 8 mesi l'entità della condanna chiesta dal pm Fabio De Pasquale, al termine della sua requisitoria, durata tutta la giornata di ieri, nel processo in cui l'avvocato inglese David Mills è imputato per corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi, la cui posizione è stata stralciata. De Pasquale ha chiesto che a Mills, accusato di aver incassato 600 mila dollari per dire il falso in due processi in cui era imputato il presidente del Consiglio, non vengano concesse le attenuanti generiche. Questo a causa "del callido comportamento processuale". Secondo il pm, l'avvocato sarebbe stato "stabilmente retribuito" e "a libro paga"

Il pm De Pasquale in aula

del gruppo di Berlusconi. Nella sua requisitoria fiume, il rappresentante dell'accusa ha sostenuto che "questa storia si inserisce in maniera logica nei rapporti tra Mills e Berlusconi".

ROMA - E' sbiancata in volto ed e' svenuta Rosa Bazzi, non appena ha saputo che suo marito, Olindo Romano, non e' stato trasferito assieme a lei nel carcere di Vercelli ma in quello di Piacenza. I coniugi, condannati all'ergastolo per la strage di Erba, hanno lasciato martedì il carcere di Como convinti di ritrovarsi di nuovo assieme, di li' a poco, nello stesso penitenziario seppure in due sezioni diverse. Rosa - secondo quanto si e' appreso in ambienti penitenziari - avrebbe passato la notte in bianco, piangendo e chiedendo di Olindo. Solo stamattina il direttore del carcere di Vercelli le avrebbe comunicato che suo marito era stato trasferito altrove. A decidere in tal senso e' stato il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria

Rosa Bazzi

(Dap), nonostante il parere contrario di psicologi ed educatori che avevano evidenziato, in alcune relazioni, inclinazioni suicide per entrambi. Sia per Rosa sia per Olindo e' stata disposta la sorveglianza a vista.

Scontro aperto con il ministero del Welfare

L’Osservatore all’attacco

Il giudice: «Il decreto su Eluana è già definitivo»

Sulle leggi razziali la Santa Sede bacchetta Fini «Opportunista»

ROMA - Eluana può morire, perché il "decreto è definitivo". La Corte Appello di Milano ha così respinto ieri "un'ulteriore certificazione di esecutività" del decreto, richiesta il giorno prima dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Il giudice della prima sezione civile della Corte, Filippo Lamanna, estensore del decreto con cui Beppino Englaro era stato autorizzato a interrompere l'alimentazione artificiale che tiene in vita la figlia Eluana da quasi 17 anni, ha chiarito che "quando un provvedimento giudiziario non è più soggetto a impugnazione diventa esecutivo". Il giudice Lamanna, pur affermando di non conoscere ancora il contenuto dell'atto di indirizzo del ministro, ha sottolineato che: "se fossero vere le notizie apparse sulla stampa, non potrebbe escludersi la possibilità teorica di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale nei confronti del governo". Ma il magistrato ha già anticipato che la Corte d'Appello civile, che ha emanato il decreto di luglio, "probabilmente riterrà di non sollevarlo per ragioni di opportunità. E cioè perché l'atto di indirizzo sembrerebbe avere solo un contenuto interpretativo equivalente a quello di una semplice circolare che, notoriamente, non impegna i dipendenti della pubblica amministrazione a darvi attuazione quando la stessa circolare sia contraria alla legge". La precisazione del magistrato è dunque la risposta a Sacconi che

Eluana Englaro

aveva diramato un atto di indirizzo per impedire alle strutture sanitarie pubbliche e private del Servizio sanitario nazionale di interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo permanente. Un'azione, quella del ministro, che ha raccolto il plauso degli ambienti cattolici e del centrodestra ma che ha ricevuto critiche dal mondo laico. Per Ignazio Marino del Pd Sacconi "non ha potere di intervenire su una decisione presa dalla Corte di Cassazione", mentre il capogruppo dell'Udc Volontè chiede che "contro i magistrati ideologizzati come Lamanna intervenga il Csm". "Un messaggio di speranza a favore della vita" è stato espresso dal pre-

sidente del Senato Renato Schifani davanti al presidente della Repubblica durante lo scambio di auguri di fine anno, come hanno sottolineato le parlamentari del Pd Emanuela Baio e Paola Binetti. "È con questo spirito che vogliamo impegnarci il prossimo anno ad approvare in Parlamento una legge trasversale che salvaguardi l'intrinseco valore della vita". Ma il braccio di ferro continua. Da Bruxelles, Sacconi ha commentato le parole del giudice di Milano, facendo presente che gli ospedali e le cliniche che non dovessero rispettare l'atto di indirizzo "comporterebbero inadempienza, con le conseguenze immaginabili".

ROMA - Le parole di Gianfranco Fini "sorprendono e amareggiano". E sono figlie di "approssimazione storica" e di "un meschino opportunismo politico". L'Osservatore Romano bacchetta il presidente della Camera e respinge al mittente l'accusa di passività della Chiesa davanti alle leggi razziali promulgate 70 anni fa dal fascismo. Ma, a stretto giro, arriva la controreplica. "Opportunismo sarebbe stato far finta di nulla di fronte a una questione storica più volte discussa in ambienti vaticani" fa sapere l'entourage di Fini. All'indomani dell'esternazione che ha sollevato aspri polemiche suscitando le critiche di esponenti cattolici di entrambi gli schieramenti, l'organo della Santa Sede esprime un giudizio severo in una breve nota non firmata sulle leggi razziali del 1938 che ricadono unicamente sul regime di Benito Mussolini. "Di certo sorprende e amareggia il fatto che uno degli eredi politici del fascismo, che dell'infamia delle leggi razziali fu unico responsabile e dal quale pure da tempo egli vuole lodevolmente prendere le distanze, chiami ora in causa la Chiesa cattolica. Dimostrando approssimazione storica e meschino opportunismo politico". Sul primo punto si rimanda alla dura condanna del razzismo biologico da parte di Pio XI e al successivo impegno della Chiesa in favore degli ebrei ampiamente trattati negli studi degli storici Francesco Malgeri e Andrea Riccardi. Quanto al secondo, l'Osservatore Romano intravede un calcolo politico alla vigilia dello scioglimento di An nel Partito delle Libertà e non l'occasione per aprire una riflessione comune su un momento controverso della storia nazionale dietro all'iniziativa dello speaker di Montecitorio.


In Italia e nel Mondo

IL DIBATTITO POLITICO

BAGDAD - Il premier britannico Gordon Brown arriva a sorpresa a Baghdad con un regalo di Natale per le truppe di Sua Maestà, e ancor più per il governo iracheno di Nuri al Maliki: tutti i soldati di Londra torneranno a casa entro 6 mesi, per l'estate 2009. Una decisione che mette fine a 6 anni di occupazione difficilissima, costata 117 morti alle truppe britanniche. E che aiuta il fragile governo di Baghdad in un momento in cui il terrorismo rialza la testa, ieri con tre attentati, e il patriottismo anti-occidentale viene esaltato dalla vicenda del giornalista che ha tirato una scarpa a Bush, ed è diventato un eroe popolare in tutto il mondo arabo. "Il ruolo giocato dalle forze di combattimento britanniche giunge alla sua conclusione. Queste forze avranno raggiunto il loro compito nella prima

Giovedì 18 dicembre 2008

L’annuncio a sorpresa del premier britannico. Torna il terrorismo a Baghdad e Mosul: 19 morti

Brown in Iraq, inglesi via entro sei mesi metà del 2009 e quindi lasceranno l' Iraq", recita la dichiarazione congiunta diffusa dopo i colloqui bilaterali da al-Maliki e Gordon Brown, giunto ieri mattina a Baghdad in gran segreto, come sono ancora costretti a fare i leader occidentali a più di 5 anni dalla caduta del regime di Saddam. "I rapporti tra i due Paesi proseguiranno assumendo un'altra dimensione e saranno rafforzati da una cooperazione in tutti gli ambiti, tenendo conto in particolare dell'importante ruolo che la Gran Bretagna svolge nell'Unione europea e nel Consiglio di sicurezza dell'Onu", conclude il testo. Lo stesso governo irache-

mato in un paese no, del resto, ha alleato. La situaappena presenzione ieri non tato al Parlamenavrebbe potuto to un progetto di stridere maggiorlegge che chiede mente con qualil ritiro dei consiasi pretesa di tingenti straniesuccesso della ri dall'Iraq entro missione. Tre sanil luglio prossiguinosi attentati mo, ed è del tutto hanno scosso il evidente che la paese, due a Badecisione spontanea di Londra è Gordon Brown (a sinistra) ghdad e uno a Mosul, nella zona setstata attentamente concordata con Ba- tentrionale al confine con il Kurdistan. Gli attacchi nella ghdad. Almeno da parte di Downing capitale hanno fatto 18 morti e Street, si rinuncia così all'ob- sono stati portati a termine con biettivo di lasciare l'Iraq solo la tecnica del "doppio attentadopo averlo pacificato e trasfor- to": una prima autobomba è

scoppiata nella frequentatissima piazza an-Nahda, vicino a una stazione di polizia e a un ospedale. Quando sul posto sono arrivati passanti e soccorritori per assistere le vittime, la seconda autobomba ha fatto strage anche tra loro. A Mosul invece l'autobomba è esplosa presso la strada principale del quartiere di al-Wahda, al passaggio di una pattuglia della polizia. L'attentato ha fatto una vittima e ferito altre due persone. Ma chi c'è ora dietro gli attacchi? Secondo il quotidiano alHayat, a comandarli sarebbe l'ex-numero due di Saddam Hussein, Izzat Ibrahim ad-Duri

ancora vivo e libero nella provincia settentrionale di Khales e ora a capo della "resistenza". Una voce probabilmente fantasiosa, ma che fornisce al popolo un pericoloso mito anti-occidentale. Lo stesso meccanismo che in poche ore ha trasformato Muntazer al-Zaidi, il giornalista che ha tirato una scarpa contro il presidente americano George W. Bush, in un eroe popolare in tutto il mondo arabo. Diversi padri arabi gli hanno offerto di sposare le figlie, in Algeria una linea di scarpe porterà il suo nome, in Giordania i parlamentari si sono schierati con lui e in Pakistan migliaia di persone sono scese in piazza chiedendo la sua liberazione. A Baghdad, però, al Zaidi è comparso ieri davanti al giudice che gli ha contestato, a porte chiuse, il reato di "aggressione a capo di Stato straniero": rischia sette anni di carcere.

E Bossi incalza il premier: «Ora l’accordo con la sinistra»

Giustizia, Napolitano «Riforma subito e condivisa» ROMA - Le riforme sulla giustizia si devono fare subito e devono essere condivise. In un mondo politico ancora sotto shock per gli ultimi provvedimenti giudiziari che colpiscono nel giro di 24 ore tre parlamentari di entrambi i poli, è il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a rompere ogni indugio. C'è un rischio di «arbitrio», spiega il capo dello Stato in un Quirinale bardato festa per lo scambio di auguri natalizi tra le massime autorità dello Stato, che va contrastato. I comportamenti di molti Pm, aggiunge, devono essere regolamentati perchè spesso cedono a «personalismi» che non possono essere accettati. La Costituzione, poi, prosegue, si può benissimo ritoccare anche se questo dovrebbe avvenire d’intesa tra le forze politiche. E si può benissimo riformare il Csm. I poli concordano ed esponenti di maggioranza e opposizione commentano l’appello affermando di «condividere parola per parola». BOSSI OTTIMISTA - Il più ottimista sembra il leader della Lega Umberto Bossi, presente al Quirinale con l’immancabile figlio Renzo. La 'bacchettata' di Napolitano alle toghe, come la definiscono poi diversi parlamentari del Pdl, gli è piaciuta, come l’invito a fare il federalismo. E così, durante il rinfresco che segue al discorso del capo dello Stato, il Senatur sintetizza in puro stile padano: «Stavolta ce la faremo – avverte – faremo la riforma del federalismo e poi quella della giustizia, altrimenti le istituzioni si sputtanano». Le parole di Napolitano sono elogiate dal ministro delle Riforme, che commenta: «La saggezza prima o poi si sparge, prima o poi troverà un aggancio». E sollecita Berlusconi a un accordo con la sinistra sulla

giustizia: «I tempi sono maturi». L'invito al dialogo è stato rivolto dal leader del Carroccio al premier: «Io - ha spiegato al Cavaliere - sul federalismo ho trovato l'intesa; ora tocca a te sulla giustizia». COSA SI DICE NEI “PALAZZI” DELLA POLITICA - Ed è esattamente questo il sentimento che serpeggia nei palazzi della politica all’indomani dei provvedimenti giudiziari che colpiscono Salvatore Margiotta (Pd), Italo Bocchino (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd). Provvedimenti che arrivano proprio quando le polemiche per la guerra tra le procure di Salerno e di Catanzaro ancora non si sono sopite. Anche se in Giunta per le Autorizzazioni della Camera sugli ultimi due ancora non è arrivata nessuna richiesta formale. Il clima, insomma, è teso e in molti, soprattutto nel Pdl, leggono negli

atti giudiziari una sorta di «pressione» che starebbero esercitando le toghe sul Parlamento per evitare che si arrivi a fare una riforma condivisa. Sul punto Gaetano Pecorella (Pdl) è esplicito: «Questo è il momento di dire: potete arrestare anche metà dei parlamentari, ma l’altra metà andrà avanti a fare le riforme!». Sulla necessità di non fare passi indietro sul cammino delle riforme sembrano tutti d’accordo. Anche se la maggioranza sembra voler fare azione di pressing sul centrosinistra. Obiettivo: far capire che non è più tempo di fare barricate in difesa della magistratura. Lo strapotere delle toghe, incalzano deputati Pdl, «è indiscutibile e va fermato». «La tempistica di questi episodi lascia perplessi – ammette il ministro per gli Affari Regionali Raf-

Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ieri il suo monito affinché la riforma sulla giustizia sia «condivisa». Sotto, Umberto Bossi

faele Fitto – ma è finita l’asserita superiorità morale della sinistra». Il Pd, sostiene poi il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, «non parli mai più di questione morale». E pensi piuttosto, incalzano Isabella Bertolini e

E sul federalismo fiscale è scoppiato il dialogo ROMA - Scoppia il dialogo sul ddl sul federalismo fiscale in discussione nelle commissioni Bilancio, Finanze e Affari Costituzionali del Senato. Grazie al lavoro di mediazione della Lega, governo e maggioranza aprono a numerose richieste del Pd sul provvedimento che vengono inserite nel nuovo testo presentato dal relatore, Antonio Azzollini, al comitato ristretto delle Commissioni che si occupano del provvedimento. Una su tutte: l’ok alla commissione bicamerale ad hoc, chiesta dal Pd e proposta per la prima volta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini e

dall’ex ministro degli Esteri, Massimo D’Alema ad Asolo e che avrà il compito di dare il parere sui decreti attuativi del ddl.

Il Pd si dice soddisfatto, ma chiede, in ogni caso, ulteriori chiarimenti su altri cinque punti di merito, che il governo, comunque si riserva di valutare. Messe così le cose, ad ogni modo, i margini per arrivare, il 13 gennaio, data per la quale il ddl è stato calendarizzato per l’Aula di Palazzo Madama, a un testo condiviso ci sono tutti. Di questo hanno parlato, in un pranzo di lavoro a Palazzo Grazioli anche i vertici della Lega con il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Alessandra Chini

Bimba scrive a Babbo Natale e fa arrestare il suo violentatore WASHINGTON - Un uomo di 55 anni è stato accusato in Texas di abusi sessuali ripetuti ai danni di una bambina, che l'aveva denunciato in una letterina a Babbo Natale. Andres Enrique Cantu, arrestato venerdi scorso dalla polizia a McAllen, è comparso davanti a un tribunale del Texas con l'accusa di aggressioni a sfondo sessuale su due sorelline di 9 e 10 anni, appartenenti alla sua stessa famiglia. L'uomo, secondo l'accusa, avrebbe violentato una delle due bambine per quattro anni, dall'agosto 2004 allo scorso febbraio, e l'altra per tutto lo scorso anno. La più piccola

Un videogame le scarpe a Bush delle due vittime ha scritto una letterina a Babbo Natale, chiedendogli di fare in modo che l'uomo smettesse di toccare lei e la sorellina. Il 55enne, secondo il giornale locale Monitor McAllen, rischia una condanna ad almeno 50 anni di carcere.

Jole Santelli, a fare al più presto una riforma della giustizia davvero 'bipartisan'. E proprio arrivare ad una riforma condivisa è l’obiettivo che si prefigge il ministro Guardasigilli Angelino Alfano che incontra, prima una delegazione del Pd a Montecitorio e poi una dell’Udc a Largo Arenula. Per arrivare in serata a Palazzo Grazioli per fare il punto con il premier. I Democratici, guidati dal ministro-ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia, illustrano le loro proposte e lanciano l'idea di un tavolo ministeriale per sentire gli operatori del diritto prima di scrivere le leggi. Anche i centristi Michele Vietti e Giampiero D’Alia spiegano ad Alfano le priorità dell’ Udc e su alcuni punti trovano «convergenze». Dissenso aperto invece su separazione delle carriere e sul doppio Csm: uno per i Pm e l’altro per i giudici. L’importante, comunque, nota Vietti, è che la trattativa sia partita. La strada però, ammette, «è ancora lunga». Anche se dopo l’appello di Napolitano il tempo di percorrenza potrebbe essere breve. Anna Laura Bussa

I film romantici fanno male alla vita amorosa

LA tentazione di prendere a scarpate in faccia il presidente Usa più odiato della storia era troppo grande. L'incidente nel quale un giornalista ha lanciato entrambe le proprie a Bush è diventato un videogioco programmato in flash.

Mundader alZaidi ha mancato il bersaglio, grazie ai riflessi di Bush, ma sul sito www.sockandawe.com è possibile migliorare la sua performance. Le scarpe lanciate al presidente sono state in pochi giorni oltre 20 milioni. Da tutto il mondo.

LONDRA - Guardare troppe commedie romantiche al cinema può far male alla vita sentimentale delle persone: lo afferma uno studio dell'Università Heriot Watt di Edimburgo, sottolineando che questi film creano aspettative poco realistiche nei rapporti amorosi, quasi sempre generando frustrazione quando ci si accorge che la vita non è perfetta come i film. Ricercatori hanno rilevato che fan di pellicole come Runaway Bride (Se scappi ti sposo), Sleepless in Seattle o Notting Hill hanno spesso difficoltà a comunicare con il proprio partner;

3

molti hanno infatti maturato l'idea, grazie ai film, che l'amore arriva perché è predestinato, e che l'altro o l'altra sanno cosa vuoi senza che tu lo dica, grazie a una connessione 'magica' delle menti, come negli amori del grande schermo.


4

Giovedì 18 dicembre 2008

Margiotta e il petrolio : reazioni e commenti La Stampa

È il fantasma di Craxi che si allunga sul Pd

Veltroni vuole risolvere con le primarie locali

La moglie del deputato era il capo della mobile

dall’editoriale di Filippo Facci

dall’articolo di Fabio Martini

dal “retroscena” di Fiorenza Sarzanini

Veltroni potrebbe finalmente andarci, in Africa: ma ad Hammamet, come ci andò Craxi. La battuta è sciocca, ma è l’unica concessione a un panorama poco esaltante anche per chi aspettasse questo momento da quindici anni. Non c’è da compiacersi di niente. Quindici anni è il ritardo con cui la sinistra italiana scopre ogni cosa: si chiami riformismo, atlantismo, consumismo, fine del comunismo, mercato, imprenditoria, ora questione morale. Non quella imbracciata da Berlinguer, ma quella negata da Veltroni e da chi negò anche allora, mentre uno dei più grandi uomini politici del Dopoguerra, sei mesi prima di essere inquisito, pose un problema che toccava la politica di allora e di oggi: ossia il finanziamento illegale della politica [...].

[...] Se davanti alla decisiva Direzione del 19 dicembre, Veltroni terrà fermo il suo progetto, l’idea è quella di proporre [...] a livello locale, tante elezioni primarie quanti sono i comuni nei quali si voterà ai primi di giugno; a Roma, nuove cooptazioni di giovani dirigenti nello staff nazionale del partito. [...] Dunque davanti al tintinnar di manette [...] Veltroni ha deciso: si ripartirà dalla contrapposizione il nuovo scaccia il vecchio, tipica della stagione di Tangentopoli. Insomma, davanti al possibile risorgere di una vera questione morale [...], il nuovo partito si prepara a scegliere la stessa ricetta nuovista che nel 1992-94 consentì al Pds di Achille Occhetto di restare indenne dal contagio giudiziario. [...]

C’è un retroscena nei rapporti tra il pubblico ministero Henry John Woodcock e il parlamentare del Pd Salvatore Margiotta. Perché la moglie di quest’ultimo, Luisa Fasano, era il capo della squadra mobile di Potenza all’epoca dell’inchiesta sui personaggi dello spettacolo che sarebbero stati ricattati da Fabrizio Corona. Era lei a svolgere gli accertamenti. A lei Raoul Bova, al termine di un interrogatorio, inviò un galante sms di ringraziamento. Sembrava filare tutto liscio, finché — indagando sull’attività del faccendiere Massimo Pizza e il principe Vittorio Emanuele di Savoia — il magistrato non ascoltò conversazioni tra i coniugi Margiotta. E avviò una nuova indagine [...].

La migliore di ieri

La mamma ha ragione

Maltempo su Roma maltempo sulla politica

Mancava il progetto

dal commento di Giampaolo Pansa

dall’editoriale di Paolo Graldi

dall’editoriale di Gabriele Polo

Posso azzardare una previsione? Non ci sarà nessuna riforma della giustizia. [...] Intendo una riforma vera. Non una finta. Del resto, è fatale che in Italia vada così. I magistrati sono l’ultima corporazione rimasta intatta, hanno conservato tutti i poteri e i privilegi, formano la lobby più forte nel paese. Aveva ragione mia madre Giovanna che voleva facessi il giudice, non il giornalista. Un concorso pulito l’avrei vinto, poi mi sarei iscritto all’Associazione Nazionale Magistrati, con i vantaggi relativi. E oggi che non ho più l’età per stare in un tribunale, vivrei beato in Parlamento. [...]

C’è una stretta somiglianza, quasi un’identità strutturale, tra i bollettini del meteo di questi giorni, con le sue ricorrenti catastrofi ambientali, le nevicate che raggelano e sigillano interi paesi, le valanghe che travolgono ogni cosa, i fiumi che esondano, le strade che smottano, un’identità strutturale con il meteo-giudiziario con le sue liti tra Procure, i rancori e le invidie tra magistrati, lo sbirciare anche nell’intimità familiare dei Pm nemici e il disseminarsi di arresti per corruzione nei quali i politici (locali, ma non tanto) lasciano le sei di partito per le celle, in stato d’arresto. Due film già visti, girati tante volte, con tanti e diversi

attori protagonisti, film che rappresentano, come in una metafora di stagione, i diversi aspetti di un unico sfascio generale e generalizzato. Dal tempo, anzi dal maltempo, arrivano a bomba tutti i disastri possibili compreso quello, l’occhio vuole la sua parte, lo spettacolo non si deve fermare mai, di giganteschi barconi che si staccano dai fragili ormeggi e s’incastrano nelle arcate di ponte Sant’Angelo [...]. Sull’altra sceneggiatura scorre, gonfiandosi della pioggia d’accuse, il film delle "Nuova Questione Morale" che va a infangare su vaste aree personalità politiche quasi tutte, questa volta, riconducibili al Partito democratico. [...]

Giannelli sul Corriere

Nella notte della sinistra, dopo gli scandali di Napoli, Genova e Firenze, sul Pd si abbattono le inchieste di Pescara e Potenza [...]. Niente male per un partito nato solo al fine di governare e che considera la «buona amministrazione» il centro della politica. Ovvio che Berlusconi se la rida e che Di Pietro diventi la disperata scialuppa di salvataggio di tanti elettori. Doveva essere un partito leggero (o liquido), il Pd. E si sta dissolvendo (o liquefacendo). Veltroni pensava di poter fare a meno di un progetto generale di società e ha finito per perdere il controllo dei «particolari» che compongono l’agire politico quotidiano. [...]

La Stampa

Ha ragione Berlusconi

Rutelli insiste: per uscirne “serve una nuova rotta”

dal commento di Marco Travaglio

dall’intervista di Federico Geremicca

In Abruzzo vince l’inquisito Chiodi”. “Colpa della questionemorale nel Pd”. “Il Pd perde 10 punti, l’Udc ne perde 1, Di Pietro raddoppia, la Sinistra avanza”. “Bisogna scaricare Di Pietro e la Sinistra e allearsi con l’Udc”. “Sei mesi fa votò l’80%, ora solo il 53: un elettore su due è rimasto a casa, soprattutto in casa Pd, dopo l’arresto di Del Turco”. “Colpa di Di Pietro. [...] I giudici fanno politica, contro la destra e contro la sinistra”. “A Potenza chiedono l’arresto del deputato Pd Francesco Margiotta”. “Anche a Potenza i giudici fanno politica”. “Ma l’inchiesta è di Woodcock, quello che ha indagato lo staff di Fini e Pecoraro Scanio”. “Anche lui fa politica contro destra e sinistra”. “Ma Margiotta era indagato da un anno in un’altra inchiesta, e il Pd l’ha ricandidato e riportato alla Camera lo stesso”. “Ha ragione Berlusconi: bisogna riformare la giustizia”.

Chi vuole frantumare quel che resta dell’alleanza con Di Pietro; chi vuole provare a far patti fin da ora con l’Udc di Casini; chi crede, invece, sia meglio aspettare che la vecchia «sinistra radicale» ridiventi un interlocutore possibile. E intanto, mentre si litiga sulle alleanze dopo la disfatta abruzzese, il Pd barcolla sotto una grandinata che è ormai politica, elettorale e giudiziaria assieme: cosicché Francesco Rutelli dice «tutto ciò è surreale, quando non addirittura grottesco». E spiega: «Abbiamo fondato un partito per costruire una identità nuova, che non

fosse definita solo dall’antiberlusconismo e ora stiamo a lacerarci perché dovremmo determinare il profilo del Pd su quanto e come è diverso da Di Pietro? E’ il colmo. A noi serve una politica, non letture politiciste di quel che sta avvenendo e di quel che dovremmo fare». Scusi, presidente Rutelli, ma «lettura politicista» è l’espressione usata anche da Veltroni per commentare la disputa sulle alleanze in atto nel Pd... «Mi fa piacere. Però lui è il capo, e noi lo abbiamo scelto appunto perché guidi il processo di costruzione del Pd. Dire che quello che c’era prima non ci

La fotografia

Compagni nel fango dall’editoriale di Vittorio Feltri

Chi di Pm ferisce di Pm perisce. [...] Al Pd sta toccando la stessa sorte che portò all’annientamento di democristiani e socialisti fra il 1992 e il 1994, quando imperversò Mani Pulite accompagnata dal plauso gaudioso del Pds nato sui ruderi del comunismo patrio. A distanza di tre lustri scarsi, la storia si ripete, fornendo una fotografia degli accadimenti che sbriciolarono la prima Repubblica sostituita da un fantasma istituzionale. Il destino ha voluto fosse ancora Di Pietro il picconatore, protagonista sedici anni orsono come oggi di una operazione incredibile con l’aiuto esterno, stavolta, di ex colleghi Pm ben lieti di imitarne le prodezze. Di Pietro, detto Madonna, entrò in politica dopo aver lasciato la toga con un gesto teatrale. [...]

Roma, ancora allagamenti (Ansa)

piaceva, non basta: è giunta l’ora di indicare con chiarezza la nuova rotta». Vuol dire che fino ad ora questo non è stato fatto? «Mettiamo da parte le polemiche, per favore. Io dico che fino ad ora c’è stato un day by day di azioni politiche che non hanno profilato una proposta sufficientemente incisiva. E ora, invece, è il momento di mandare un messaggio chiaro e forte al Paese. In questo senso, la Direzione che il Pd riunirà venerdì è un appuntamento irripetibile per disegnare una politica, discuterne, approvarla e poi dare ampio mandato a Veltroni per realizzarla». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Meno male che un paio di giornali di destra hanno prontamente messo in copertina Alba Parietti indicandola come un’ipotesi di prossimo leader del Pd. Meno male, perché se no a Veltroni poteva venire in mente per davvero di reclutare la soubrette nel Pd, tanto per dare un segnale di scossa: di certo finora la bella Parietti non rischia infatti avvisi di garanzia o questioni giudiziarie importanti. Del resto quel che sta accadendo in Lucania (ma anche in Campania, e poi chi sa dove ancora) non giova all’immagine del Pd. Soluzione? Per il momento si parla di primarie diffuse a livello locale. Ci mancava solo questa: così se uno alle primarie sceglie un candidato e poi esce fuori che era corrotto qualcuno, da Roma, potrà dire “l’avete scelto voi, che volete?” E l’idea che la politica sia responsabilità? Roba d’altri tempi.


Giovedì 18 dicembre 2008

5

Margiotta e il petrolio: reazioni e commenti La Stampa

Tutto comincia un anno fa, sotto la pioggia di Potenza Il fenomeno di Di Pietro quando sì aprì la “partita di giro” del dare e avere erede dell’antipolitica dall’inchiesta di Giovanni Bianconi

L’incontro è avvenuto a Potenza, domenica 16 dicembre 2007, all’incrocio tra via Mazzini e via IV Novembre. I carabinieri addetti al pedinamento annotarono: «16.44: Ferrara Francesco e Margiotta Salvatore si allontanano in conversazione per via IV Novembre direzione piazza Prefettura. 16.54: Ferrara Francesco e Margiotta Salvatore ritornano da via IV Novembre». Dieci minuti di colloquio all’aperto «nonostante le avverse condizioni meteorologiche che in quei giorni stringevano Potenza e tutta la Basilicata in una morsa di neve e ghiaccio», scrive il giudice; una «sfida alle temperature inclementi», continua, per evitare che da eventuali intercettazioni «si potesse ricostruire la trama delle loro relazioni e dei loro comuni affari». Esattamente un anno dopo [...] quell’incontro tra l’imprenditore Ferrara e il deputato del Partito demo-

L’estrazione petrolifera è al centro dello scandalo

cratico Margiotta è diventato uno dei maggiori indizi alla base dell’arresto del primo e della richiesta di detenzione domiciliare per il secondo. Il contenuto del colloquio non lo conosce nessuno, ma per il giudice è riassunto nelle telefonate intercettate prima e dopo fra lo stesso Ferrara — impegnato nelle manovre per aggiudicarsi un appalto per la realizzazione del Centro di trattamento Oli chiamato «Tem-

pa Rossa» — e altre persone. «Ho urgenza di vedere quell’amico nostro, nel pomeriggio, a qualsiasi ora, stasera, domani mattina... ma tra stasera e domani... dove vuole lui», dice a un intermediario il 15 dicembre, riferendosi proprio a Margiotta, dopo aver saputo delle difficoltà intervenute nell’assegnazione dei lavori. Si videro l’indomani, e il 21 dicembre, nella telefonata con un’amica alla quale

dall’editoriale di di Ezio Mauro

La richiesta d’arresto di un deputato in Basilicata, per presunte tangenti legate al petrolio, l’arresto del sindaco di Pescara per il sospetto di tangenti sugli appalti. Dopo i casi di Napoli e Firenze, sul Pd l’onda giudiziaria cresce e anche se bisogna ripetere come sempre che dobbiamo attendere i risultati dell’inchiesta prima di formulare giudizi, questo è il momento di afferrare quel partito per i capelli, prima che affondi. Nessuno può pensare, onestamente, che il Pd sia un rifugio di faccendieri.

Serve un vero strappo per fare piazza pulita Ma non c’è alcun dubbio che se nel Paese il problema della corruzione è riesploso, nel confine critico tra la politica e gli affari, i Democratici si mostrano oggi vulnerabili e permeabili al malcostume nella loro periferia assessorile, mentre le speranze e le attese che accompagnarono la nascita del Pd erano ben diverse.

Scricchiolano entrambi gli elementi della coppia con cui il Pd presentò la sua novità: la moralità pubblica, l’innovazione politica. È difficile infatti non legare le notizie che arrivano dalle Procure con la débacle elettorale in Abruzzo, e soprattutto con l’astensionismo di sinistra che l’ha preparata, dando spazio solo a Di Pietro, ambi-

svela i meccanismi previsti per lo svolgimento della gara, riferisce un discorso dai lui fatto: «Dico: "Guarda che questi lunedì o martedì vengono in Basilicata a fare dei lavori.. quelli della Total... eccetera. Salvatò, io voglio il lavoro, lo voglio. Io ti devo portare duecentomila euro il giorno in cui mi assegnano definitivamente, e tu lo sai come sono io. Tu mi devi dire le cose come stanno. E poi non è che il presidente... se la vede con te"». Per la Procura di Potenza e il giudice che ha chiesto l’arresto del deputato, quel «Salvatò» è riferito a Salvatore Margiotta che doveva, «probabilmente », convincere «il presidente», cioè il governatore della Basilicata Vito De Filippo, a rimuovere gli ostacoli insorti nell’appalto. E il riferimento al denaro è «una promessa di 200.000 euro al parlamentare Margiotta ». [...] Conclusione di chi vuole l’arresto del parlamentare: «Tra il Ferrara e il deputato Margiotta risulta aperta una vera e propria "partita di giro" di dare-avere [...]».

guo alleato-concorrente. L’unico rimedio è uno strappo di innovazione che faccia piazza pulita di vecchi apparati e di metodi ancora più vecchi, renda il partito trasparente, contendibile e aperto a forze davvero nuove nella società, col rischio necessario del ricambio. Per fare questo, serve una classe dirigente coraggiosa e consapevole del pericolo mortale che corre, perché indulgenze e ritardi oggi - quando il Paese in crisi avrebbe bisogno di un pensiero e di una politica davvero alternativi alla destra - sono peggio che errori: sono colpe.

dall’articolo di Lucia Annunziata

E se fosse proprio Di Pietro il leader che gli elettori del Pd vorrebbero? Domanda provocatoria, ma necessaria per provare a uscire dalla ripetitività della discussione interna al Pd. Al voto in Abruzzo il Pd (in tutte le sue componenti) ha risposto con la lettura di sempre - il dualismo VeltroniD’Alema, il nuovo contro il vecchio, la necessità di fare piazza pulita della vecchia guardia - e con lo stesso dilemma dell’ultimo anno: rompere o no con Di Pietro? Se è tutto quello che il centro sinistra riesce a dire sul proprio declino, ha davanti una sola possibile conclusione: la rottura. Fra Pd e Di Pietro, e\o dentro il Pd fra dalemiani e veltroniani, ma anche fra ex popolari ed ex Ds, e fra rutelliani ed ex popolari. Una spaccatura in un organismo così fragile scuoterebbe come un terremoto tutti gli equilibri che ora rimangono a stento in piedi. La vittoria di Di Pietro in Abruzzo, parte di una veloce crescita del suo partito, andrebbe forse guardata non solo come una «reazione» a qualcosa che il Pd non fa, ma anche come un’indicazione su quello che la base vorrebbe che facesse. L’ex magistrato sta costruendo la sua base nazionale su un paio di temi, non di più, che hanno molta risonanza nel Paese: la giustizia e la critica alla classe dirigente. È difficile non guardare a queste due questioni (Abruzzo docet) intrecciate. L’astensionismo - il dato maggiore del voto di due giorni fa, ma che di fatto dissangua il centro sinistra da tempo - cos’altro è se non un voto di sfiducia nel Pd proprio a causa della questione morale? In fondo, un identico giudizio d’inadeguatezza etica ha fatto crollare il consenso ai partiti della sinistra estrema

quando i loro rappresentanti erano al governo. Se questo è il senso dell’astensionismo, evidentemente Di Pietro è l’unico politico che, direttamente e indirettamente, appare circondato da approvazione. Perché l’unico di tutta la classe dirigente considerato al di sopra di ogni questione «morale»: sia colpa giudiziaria o responsabilità di consociativismo politico o anche solo di eccessiva integrazione nel sistema. Il fenomeno Di Pietro appare così, in questa luce, come l’unico vero erede di quella rivolta che mesi fa venne chiamata l’antipolitica. Si disse allora che il fenomeno era contro tutta la classe politica, ma nella sostanza si è rivelato quasi esclusivamente scagliato contro il centro sinistra. Quelle critiche costituivano una richiesta di coerenza in particolare alle forze politiche che della questione morale avevano fatto una bandiera, un loro segno di «diversità». In questo senso, l’antipolitica, morta nelle sue forme più folkloristiche, non solo non è mai finita ma si è ben radicata nella coscienza profonda della sinistra, diventando richiesta più complessa. Al di là dell’attacco alle furbizie della casta e dell’omaggio alle procure, in quella protesta si è riversata e sedimentata tutta la domanda di ristabilire una vera giustizia sociale. Giustizia richiesta in varie forme: dal rispetto dei deboli nelle questioni economiche all’affermazione di meritocrazia sociale contro i privilegi dei pochi, alla riscoperta dello spirito di servizio da parte della politica.Contro l’antipolitica s’infranse il governo Prodi. Grazie allo scontento della base Pd ha avuto la sua rivincita Berlusconi, e per rispondere al malessere espresso da quel movimento è nato il «rinnovamento» di Veltroni. [...]

Scelti per voi: pensieri, inchieste, reportage La Stampa

Eluana, Udine ci ripensa Parigi, paura ai grandi magazzini altro tempo “per valutare” con cinque ordigni pronti a esplodere

Nostalgia canaglia

dall’articolo di Maria Grazia Mottola

dal reportage di Alberto Toscano

dal corsivo di Massimo Gramellini

L’ennesima «legnata, un nuovo inferno». Quasi al traguardo. Nel giorno del trasferimento a Udine di Eluana. Nelle ore decisive per cominciare a «mettere in pratica le sue volontà». «Non ci crederò fino a quando non sarà tutto fatto»: l’aveva detto papà Beppino. E non lo ha mai dimenticato. Ieri «l’ultimo attacco»: il dietrofront della clinica «Città di Udine» in tarda serata, per «valutare meglio» l’atto di indirizzo del ministero. Una doccia fredda che si palesa già a metà pomeriggio, a minare la certezza di un piano messo a punto nei giorni scorsi: struttura sanitaria e medico disponibili, l’ambulanza pronta per il trasporto, le suore di Lecco avvertite della partenza. Coincidenza di luoghi e persone, secondo il disposto della Corte d’appello di Milano, condizione indispensabile per interrompere alimentazione e idratazione artificiali. Ma l’intoppo arriva a sorpresa. Non il primo. Forse neppure l’ultimo. «Se la vita non mi avesse temprato sin da bambino alle situazioni limite, forse non avrei retto l’urto spaventoso che l’onda d’aria dell’incidente di mia figlia ha provocato alle nostre vite». L’ha scritto nel suo libro, ricordando la tragedia di Eluana. E lo ripete ora papà Beppino, sotto il peso della fatica, degli anni trascorsi con un solo obiettivo: riportare indietro il tempo, a quel 18 gennaio 1992 e lasciarla morire, «come lei avrebbe voluto». Ma è troppo presto per tirare le somme. Se anche «la vita lo ha temprato », Englaro vacilla di fronte al divieto del Ministero. Colpa dell’effetto sorpresa, forse anche della stanchezza. «Sono abituato a camminare sui carboni ardenti, mi aspetto sempre qualcosa all’ultimo minuto», aveva detto in mattinata. Le fughe di notizie sulla clinica udinese che avrebbe accolto Eluana, l’accordo svelato dai giornali locali, appaiono subito l’inizio di un nuovo calvario. Ore di telefonate e riflessioni. Poi l’intervento degli avvocati: «Prima vorrei vedere l’atto di indirizzo del Ministero pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - spiega Vittorio Angiolini -, poi valuteremo ». [...]

I servizi di polizia stanno analizzando la natura dei prodotti che sono stati rinvenuti. Sappiamo comunque che non c’era miccia, né alcun sistema di detonazione. Stiamo anche analizzando il messaggio di rivendicazione. Per il resto io non posso che ripetere ciò che ho sempre detto: la Francia non può abbassare la guardia di fronte ai rischi terroristici», dichiara il presidente Nicolas Sarkozy a Strasburgo, dove è intervenuto di fronte al Parlamento europeo, nel commentare a caldo la notizia del ritrovamento di cinque ordigni esplosivi all’interno del grande centro commerciale parigino Printemps. Ieri mattina la sede centrale dell’Agence France Presse (Afp, la principale agenzia di notizie transalpina) ha ricevuto una lettera attraverso i normali canali postali. All'interno della busta c’era un messaggio delirante, firmato da un misterioso Front révolutionnaire afghan, Fronte rivoluzionario afghano: «Se le truppe francesi non verranno ritirate dall’Afghanistan entro la fine del prossimo febbraio, la popolazione

Avete fatto caso a quanti telefonini adottano la suoneria dei telefononi che strillavano nei tinelli della seconda metà del Novecento? È l’ultimo segnale di un fenomeno che si acuisce in tempi di crisi: la nostalgia. Per gli stipendi che consentivano a un impiegato di comprarsi la casa senza fare mutui. Per i comici che facevano ridere senza usare parolacce. Per la persona che non sposammo o che sposammo ma non le assomiglia più. Per le fatiche di una vita in salita che era comunque meno stressante di una in discesa verso l’ignoto. Nei sondaggi i tedeschi dell’Est difendono la memoria della Ddr, in realtà la loro giovinezza trascorsa sotto quel regime. Da noi chi vota Veltroni (pochi, ultimamente) rimpiange Berlinguer. Gli altri hanno già rivalutato la Dc e qualcuno anche i socialisti. Ogni aspetto della vita è pervaso da una polvere che deforma i ricordi, ripulendoli dalle scorie per restituirceli nella magia dell’incanto che non furono. Persino il tifo calcistico è una forma di nostalgia [...].

Polizia francese davanti al grande magazzino evacuato

civile rischierà di pagare un prezzo molto elevato». Il messaggio aggiungeva che una notevole quantità d'esplosivo era stata collocata all'interno delle toilette, al terzo piano dei grandi magazzini Printemps Haussmann. La polizia ha immediatamente bloccato e evacuato il centro commerciale, situato a due passi dall’Opéra, al centro della capitale. Effettivamente sono stati rinvenuti cinque ordigni privi, però, del dispositivo d’innesco. Immediatamente la capitale francese è stata avvolta da un’atmosfera di paura. Il pensiero di tutti è andato alle ondate terroristiche del 1995 e

del 1986, quando esplosero alla cieca ordigni in mezzo alla folla. In particolare nel 1986 i terroristi, collegati a movimenti internazionali dell’estremismo islamico, seminarono sangue e panico in un grande magazzino del quartiere di Montparnasse. Le forze dell'ordine hanno bloccato per l’intera mattinata di ieri il quartiere commerciale del boulevard Haussmann, in cui si trovano anche i grandi magazzini Galéries Lafayettes. Tanto Printemps che le Galéries Lafayettes sono abitualmente strapieni di folla nel periodo precedente le festività. [...]


6

Primo piano

Giovedì 18 dicembre 2008

Primo piano

Così De Filippo cambiò idea

I rapporti con la politica nella ricostruzione fatta attraverso le intercettazioni dal pm Woodcock Ma il vero affare fiutato dalla holding erano i rifiuti

Tutti gli uomini di Ferrara

Appalto Total: dietrofront su Ferrara quando la Procura avvia le prime indagini

Amicizie, telefonate, cene e fondi neri gestiti dalla moglie: così l’imprenditore tesseva relazioni Iniziati i primi interrogatori

POTENZA - Sono cominciati, nel Palazzo di giustizia di Potenza, gli interrogatori di garanzia delle persone arrestate nell’ambito dell’inchiesta del pm del capoluogo lucano, Henry John Woodcock (ieri in jeans, maglione a collo alto e sigaro Dunhill. Era al bar del palazzo di giustizia con Clementina Forleo. Due chiacchiere, poi in aula per gli interrogatori di garanzia). Il gip ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre agli arresti domiciliari (la quarta è quella per il deputato del Pd, Salvatore Margiotta, sulla quale deve pronunciarsi la Camera) e cinque misure di obbligo di dimora. Sono stati sentiti ieri il sindaco di Gorgoglione, Ignazio Giovanni Tornetta, e di Roberto Pasi e Roberto Francini, il primo responsabile dell’ufficio di Potenza della Total, l’altro collaboratore del responsabile del progetto «Tempa Rossa» (dove Total vuole costruire un centro oli). Secondo quanto si è appreso davanti al Palazzo di giustizia (i giornalisti sono tenuti all’esterno dell’edificio), gli interrogatori dei principali indagati – l'amministratore delegato di Total Italia, Lionel Levha, e l’imprenditore Francesco Rocco Ferrara – si svolgeranno oggi.

di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Per entrare nell’affare “Tempa Rossa” c’era bisogno del benestare politico. Perché in Basilicata la politica può tutto. Può anche interferire nei business di una multinazionale come la Total. E Francesco Ferrara, l’imprenditore del “Totalgate”, qualche amicizia ce l’aveva. Amici come il deputato del Pd Salvatore Margiotta, al quale - secondo l’accusa - era stata promessa una tangente da 200 mila euro. O come il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro, il consigliere provinciale del Pd Nicola Montesano, il sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. Erano loro, secondo il sostituto procuratore Henry John Woodcock, a «influenzare» l’iter degli appalti. E poi, c’era da compensare una delusione. Perché Ferrara aveva partecipato a una gara per un’importante opera pubblica a Potenza, restando a bocca asciutta. Ma ai lavori per l’oleodotto di “Tempa Rossa” proprio non vuole rinunciare. «Appaiono fondamentali», secondo gli investigatori, le parole dell’imprenditore sugli appalti Total. Un affare, secondo la procura, di 15 milioni di euro. In una telefonata intercettata, Ferrara prospetta al suo interlocutore «che conta di aggiudicarsi anche un’ulteriore gara d’appalto». Nel corso della chiacchierata, registrata

Carmine Nigro

Salvatore Margiotta

In un dischetto i nomi dei corrotti. Era l’assicurazione sulla vita dell’imprenditore

Pubblici ufficiali a libro paga POTENZA – Esiste un «segretissimo supporto informatico» che rappresenta il «libro paga» in cui l'imprenditore lucano Francesco Rocco Ferrara – coinvolto nell’inchiesta sugli «affari» legati alle operazioni di Total per lo sfruttamento del petrolio in Basilicata – ha fatto riferimento anche a nomi di alcuni «pubblici ufficiali». Gli investigatori, emerge dall’ordinanza di 500 pagine noti-

dagli agenti della squadra mobile di Potenza, diretti dal vicequestore Barbara Strappato, «lascia intende-

ficata ieri agli indagati arrestati, hanno raggiunto la convinzione che «Ferrara eroghi sistematicamente tangenti per assicurare alle imprese del suo gruppo i favori e le agevolazioni di cui, di volta in volta, egli ha bisogno: aggiudicazioni riferite a gare di appalto, informazioni riservate, decisioni favorevoli, astensioni da controlli, pressioni di politici». Il «dischetto» con i nomi dei pubblici ufficiali sarebbe custodi-

re che ricorrerà agli stessi sistemi che gli hanno già consentito di accaparrarsi l’appalto per i lavori del

to «gelosamente» dall’imprenditore, «come una sorta di “assicurazione”». In un’intercettazione ambientale, nell’automobile di Ferrara, questi spiega «le regole di comportazione che deve adottare l’imprenditore che vuole “stare nel giro”, evidentemente improntate al rispetto di un mutuo patto di omertosa complicità cementata dalla convinzione che “così fan tutti” e tanto vale adeguarsi».

Centro oli». Preso da una carica delirante dice: «Vinceremo. Come vincemmo e vinciamo».

«Parole che si commentano da sole», secondo il giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese. E’ stato

lui a firmare l’ordinanza. E con questa telefonata si è convinto dell’esistenza del «comitato d’affari» individuato dalla procura. Per Pavese, quella che ha aiutato Ferrara a spadroneggiare sui cantieri Total «è un’associazione a delinquere». Politici e amministratori lucani, «interessati a trarre il massimo del profitto personale dalla spartizione - secondo l’accusa non sembrano avere avuto remore nello svilire la pubblica funzione rivestita, incamerando dagli imprenditori lauti compensi in cambio di indebite pressioni per l’aggiudicazione degli appalti alle imprese amiche». Una sorta di «mercimonio» delle funzioni, secondo Woodcock. Emerge «nitidamente come i politici di riferimento abbiano aiutato l’imprenditore» non solo nell’operazione che ha condotto la holding partita da Policoro «ad aggiudicarsi uno degli appalti più importanti tra quelli banditi in Basilicata negli ultimi anni», ma anche negli altri affari targati Total. «Accurata e sistematica opera di intermediazione, di informazione e di persuasione», la definiscono gli investigatori. Era questa l’attività dei politici, dei loro amici, dei loro collaboratori. Ferrara sapeva ricompensarli. Per loro non c’erano solo cene o regali. La procura ritiene che in

cambio arrivassero «tangenti». Come quella per il Centro oli. Prelevata, forse, dal «tesoretto» di fondi neri che l’imprenditore nascondeva a casa sua. Oltre un milione di euro da utilizzare per gli «incontri d’affari». La somma ammonta «in totale» – come scrive a Ferrara la moglie Marcella Camossi in un sms – a «961.500 più centomila». La donna è considerata «cassiera e custode dei fondi neri, peraltro assolutamente consapevole della provenienza e della destinazione» di quei soldi. I fondi neri sono alimentati «con false fatturazioni sui conti riferibili alla galassia di società di Ferrara». E grazie alle telefonate intercettate gli investigatori hanno scoperto che, mentre la Guardia di Finanza stava per arrivare su uno dei cantieri per un controllo, Ferrara ha ordinato alla moglie di «affidare “le mozzarelle”» a un parente. In un’altra occasione, l’imprenditore spiega alla moglie che gli servono «150 litri di vino, in previsione di un ulteriore, tortuoso viaggio d’affari». Ma il vero investimento è sui «fanghi delle estrazioni». Sono rifiuti speciali, da smaltire con certi criteri. E’ lì che punta Ferrara. Ormai è entrato nel giro e si è reso conto che con quegli appoggi non ha concorrenti. f.amendolara@luedi.it

LE INTERCETTAZIONI

Ferrara- Noi abbiamo vinto… abbiamo vinto… la gara per fare il Centro Oli. Camerino- Ah. Ho capito. Ferrara- Ah. E chi è che mi diceva… quel cristiano… Donnoli… Ferrara- Che siamo… Battute incomprensibili. Ferrara- Ora sia che faccio? Adesso li metto tutti quanti… Camerino- Così non … Ferrara- E no, così… per capire se hanno il coraggio di dire di no a otto lucani. Camerino- Sarà difficile Ferrara- Eh. Si devono assumere la responsabilità di dire di no a otto lucani, ai quali fra

POTENZA - Ha mutato parere, sembra, quando ha scoperto che Franco Ferrara era indagato. Il presidente della Regione Vito De Filippo è indagato nel “Totalgate”. Prima si era mostrato solidale e favorevole all'ipotesi che le imprese di Ferrara si aggiudicassero l'appalto della Total per i lavori del Centro oli, poi, di colpo, ha cambiato parere. Forse ha anche remato contro. E alla polizia dice: «Non lo incontro da oltre dieci anni». Falso. A dire di Ferrara, il governatore, allarmato dell'esistenza di un'attività d'indagine della procura di Potenza - sostengono gli investigatori - avrebbe addirittura manifestato l'interesse opposto, auspicando la mancata aggiudicazione dell'appalto all'impresa Ferrara, esprimendosi in questi termini: «Sarebbe opportuno che quelli non vincano. Sarebbe opportuno... se mai dovessero anche risultare buoni... sarebbe opportuno che non vincano». Per Ferrara, quella è «un'inversione di tendenza». Un atteggiamento che, secondo gli investigatori, è inquietante. «In primo luogo perché adombra l'originario coinvolgimento nella vicenda dell'appalto Total del presidente della Regione. Poi, perché le parole di Ferrara evidenziano la circostanza che persone estranee alle attività d'indagine, ma “vicine” agli indagati, fossero pienamente, sebbene indebitamente, consapevoli

dell'esistenza di un procedimento penale aperto della procura, avente come oggetto proprio la gara bandita dalla Total». Secondo gli investigatori, almeno in due circostanze gli uomini dell'entourage di De Filippo hanno avvicinato Ferrara e gli hanno rivelato, in un caso, l'esistenza dell'attività d'indagine, e in un'altra occasione l'oggetto stesso dell'inchiesta, «ostacolando così l'accertamento dei fatti e fornendo un indubbio e prezioso vantaggio sia a de Filippo, sia a Ferrara e ai suoi sodali, messi in condizione, evidentemente di inquinare il quadro probatorio della loro attività criminosa». Il governatore, interrogato dal capo della squadra mobile Barbara Strappato, ha anche negato di aver incontrato Ferrara. Le sue dichiarazioni, sostengono gli investigatori, «appaiono totalmente discordanti con i successivi esiti dell'indagine, non corrispondendo al vero che egli non abbia mai né parlato, né visto, nel corso degli ultimi dieci anni Ferrara». Infatti, era con lui a Piacenza per la campagna elettorale di Enrico Letta. La cena, quella sera, l'ha pagata Ferrara. E con De Filippo, da “Peppino”, uno dei più rinomati ristoranti di Piacenza, c'erano altri sei commensali. Alcuni di loro, come il presidente di Tecnoparco Michele Somma, ora sono testimoni. fab. ame.

Lo snodo avviene dopo una cena a Piacenza

I VERBALI

Le dichiarazioni di De Filippo e Somma al capo della Mobile VITO De Filippo viene interrogato il 15 aprile. E' seduto davanti al capo della squadra mobile Barbara Strappato. In quel momento il presidente della Regione è ancora una persona informata sui fatti. Acquisirà successivamente la qualifica di indagato per favoreggiamento e rivelazione del segreto istruttorio. Con il capo della Mobile De Filippo nega di aver parlato con Ferrara. Domanda: ...torniamo alla telefonata, dicono: “Voglio parlare con quello che con me non voleva parlare”. Quindi, parlano di un'altra persona che, evidentemente, aveva manifestato la volontà di non parlare con Ferrara. Risposta: Io non, non ho mai parlato con questo qui, forse negli ultimi dieci anni. Domanda: Con Ferrara, intende? Risposta: Mai visto, proprio. Non, non so proprio... cioè, francamente mi, mi meraviglia pure... Domanda: Allora. Ascolti: lei esclude che possa essere lei la persona che doveva incontrarsi? Risposta: Assolutamente no. Ma non mi ha mai chiesto appuntamenti, mai, mai. Assolutamente. Non ho mai ricevuto una richiesta di appuntamento da questo imprenditore negli ultimi anni. Mai, mai... Domanda: Qualche suo collaboratore? Vuole fare mente locale un attimo? Risposta: ma nonlo so che rapporti... dottoressa, questi sono, diciamo, ambienti, quella della Basilicata, diciamo che... nella vecchia Democrazia cristiana ci conosciamo tutti. L'imprenditore Ferrara è figlio di un noto imprenditore che non c'è più, che è morto, che era diciamo considerato un grande punto di riferimento della, anche della vecchia Dc. Quindi immagino che Donato Bochicchio lo conosca bene a Ferrara. Forse pure qualche mio collaboratore, hanno... amicizia... Capoluongo credo che lo conosca a Ferrara. Ma insomma, che abbia chiesto a qualcuno dei miei collaboratori un incontro con me, assolutamente no. Ma De Filippo è stato a cena con Ferrara. Lo conferma Michele Somma. Interrogato dal capo della Mobile dice: «Confermo di aver partecipato a Piacenza, insieme al presidente De Filippo, alla cena, nel mese di settembre del 2007. La data precisa non la ricordo, ma ricordo certamente l'occasione. Era il lancio della campagna delle primarie del Pd di Enrico Letta. Confermo che ci fu la cena. Non ricordo il nome del ristorante. Ricordo che era un piccolo locale, il cui proprietario era sicuramente un meridionale. Ricordo la presenza dell’imprenditore Ferrara, probabilmente fu lui a offrire la cena».

IL PERSONAGGIO: AMICI FEDELISSIMI A POLICORO, RAPPORTI IN TUTT’ITALIA

«Vinceremo, come vincemmo» OMISSIS Camerino- A proposito, ma poi che fine ha fatto quel lavoro là, delle terre, al Centro oli? Perché mi… chi è che mi diceva che la lettera è arrivata? Ferrara- Difatti ce l'ho martedì Camerino- Non l'avete vinta voi la gara? Ferrara- No, io adesso… la gara (parole incomprensibili) progetto Tempa Rossa smaltimento fanghi e recupero (parole incomprensibili) Camerino- Eh. Ferrara- Ho l'appuntamento… Camerino- E voi che cosa avete vinto? Chi è che mi diceva che…

7

Ecco il coinvolgimento del governatore nell’inchiesta

Petrolio, appalti e tangenti

L’INCHIESTA

Giovedì 18 dicembre 2008

qualche mese vanno a chiedere il voto. Camerino- Molto presto Ferrara- Molto presto Camerino- Quindi praticamente noi per la… Ferrara- Vogliono il voto OMISSIS Così commenta il gip: «Queste le parole, testualmente pronunciate da Ferrara, il quale con straordinaria chiarezza, coniugando il verbo vincere al passato, al presente e al futuro fotografa e stigmatizza con eccezionale efficacia l’essenza del programma criminoso indeterminato, facente capo al sodalizio criminoso in oggetto»

dall’inviato LUCIA SERINO POLICORO – A Policoro non lo si vedeva più da tempo. Sempre in giro per affari. Per gli appalti. Grandi appalti. Tanti i mezzi e le macchine, le attrezzature messe in campo. Un potere economico senza fine. Un impero destinato a crescere, a non fermarsi mai. Un imprenditore, Franco Ferrara, in grado di “fregarsene” dei politici ma anche di attrarli. Un colosso del settore. Il suo quartier generale a ridosso della statale 106 Jonica ha ben visibile la scritta rossa “Ferrostrade”. Una società solida che non ha bisogno di presentazioni. Un gruppo, quello dei Ferrara che solo a citarlo, in città, incute rispetto. “Hanno dato da lavorare a tanta

Uomo vulcanico e determinato gente, è il commento. Conti correnti sempre a molti zeri, bella vita, grandi auto, un grande patrimonio immobiliare. Un palazzo nel centro di Policoro, è solo uno dei tanti “totem” a testimoniare, o meglio a simboleggiare, semmai ve ne fosse bisogno, il grande patrimonio immobiliare della famiglia. Nei locali a pian terreno si trova il Banco di Napoli, nei tanti appartamenti vi sono inquilini eccellenti. Lo studio professionale di un dottore commercialista molto noto in

città, il sindaco Nicola Lopatriello, una nota agenzia immobiliare, poi studi legali, tecnici, medici ecc. Tutto il palazzo è dei Ferrara, a pian terreno accanto alla banca, c’è un grande bar ristorante, un parrucchiere di tendenza e tante altre attività. Una rendita da mattone creata e costruita negli anni. Una curiosità. Solo un appartamento non è in locazione: quello dell’onorevole avvocato Cataldo, che ne è proprietario. Franco Ferrara è anche cognato del consigliere

provinciale di Forza Italia, a sua volta imprenditore nel campo ortofrutticolo, Paolo Castelluccio, eletto insieme a Nicola Montesano nel 2004 nel partito di Berlusconi, nei due collegi elettorali che spettano a Policoro. Tra loro però, riferiscono i bene informati, non vi sono buoni rapporti. Anzi non esistono buoni rapporti. Ferrara è anche proprietario del castello baronale di Policoro, simbolo della città, una volta del barone Berlingieri. A testimoniare che la borghe-

sia imprenditoriale può coprire permettersi anche i beni che furono dei nobili. Ora è stato restaurato, i locali sono in vendita o in fitto. Si possono fare serate, feste, conferenze. Potenza dei Ferrara. Negli ultimi tempi, poi, la figura di un imprenditore del mattone di Scanzano Jonico, Gionni Giliberti, arrestato insieme a lui nell’inchiesta parallela sul traffico di stuoefacenti, è entrata prepotentemente nella vita di Franco Ferrara, quasi come se fosse un braccio destro, un uomo di fiducia. Tanto è vero che nel Castello, chi volesse acquistare o fittare un locale, c’è scritto su un cartello “Rivolgersi a Gionni Giliberti, con tanto di numero di telefono”. l.serino@luedi.it


8

Primo piano

Primo piano

Petrolio, appalti e tangenti

LA QUESTIONE DEI TERRENI

Giovedì 18 dicembre 2008

Droga e amicizie pericolose

Come era organizzata la tenaglia Total attorno ai piccoli proprietari di Corleto POTENZA - «Anto' cerca di chiudere con la Total perché se no, poi, siamo costretti ad andare avanti con l'esproprio che ti assegnerà una cifra molto inferiore». Non si sa a Dicembre del 2007 perché il prezzo per l'esproprio debba essere fissato in seguito in una cifra molto inferiore all'offerta della Total, ma anche il sindaco di Corleto, l'avvocato Montano, sembra subire la cosa come un dato inevitabile. Nell'ordinanza del gip Rocco Pavese è scritto in proposito: «Gli elementi in-

Sei provvedimenti: Ferrara arrestato per stupefacenti Insieme a lui l’amica Elena Zippo, e altri del suo staff “Sì sono intercettato. Ma sono intercettato per colpa sua, non per colpa mia, per colpa del suo Presidente. Eh… e quindi ha paura a parlare con me. Io credo che si dovrebbe mettere paura a parlare con quelli che sono stati in galera…”. Si dice che Francesco Ferrara sia uno di quelli che “se parla arrestano tutta la Basilicata”, e a volte lo fa: parla, si sfoga, perché qualcuno gli volta le spalle, qualcuno su cui contava un po' troppo. “Ma vedi…vedi…a parte il fatto…guarda, io…io devo parlare perché io ora…” E più avanti: “quattro persone tenevano che lo salutavano, lo incontravano, eccetera, eccetera, e tra quei quattro io… io forse sono tra quei quattro”. Ferrara c'è l'ha con Giuseppe Capoluongo, segretario dell'ufficio di presidenza della giunta regionale, e indirettamente con Vito De Filippo in persona, ritengonmo gli inquirenti. Nell'ordinanza del Gip Rocco Pavese c'è un'intercettazione che è datata 16 Dicembre 2007 e riporta una sua conversazione con Donato Bochicchio, un “interno” della Regione Basilicata. L'introduzione: “la circostanza che Capoluogo abbia rifiutato di incontrarlo perché intercettato indigna il Ferrara che, con accenti particolarmente severi, censura le condotte del Capoluongo e del Presidente De Filippo e paragona i pericoli derivanti dalla frequentazione della sua persona, che non è certamente quella di un mafioso, con i pericoli derivanti dalla frequentazione abituale di gente poco rispettabile e di autentici delinquenti, quali gli spacciatori di sostanze stupefacenti che, a suo dire consegnerebbero cocaina negli uffici regionali. A più riprese, nel corso della conversazione con il Bochicchio, il Ferrara indica gli uffici regionali come luoghi dove avviene un'attività di cessione di sostanze stupefacenti. La circostanza appare particolarmente inquietante ove si consideri che l'interlocutore del Ferrara, il Bochicchio - che ha motivo di conoscere bene quegli stessi uffici per averli frequentati a lungo come dipendente della Regione Basilicata - accoglie passivamente le di-

GLI ARRESTATI Francesco Ferrara Luigi Anaclerio Elena Zippo Gianpiero Vinci Jonnhy Giliberti Antonio Costanza chiarazioni dell'amico e non solo non le sconfessa, ma addirittura le avvalora, lasciando intendere che corri-

spondano alla verità.” “Ti devi preoccupare di quelli che portano la cocaina nella regione”, ripete Ferrara ossessivamente. E Bochicchio rafforza il concetto: “soltanto la cocaina? Io non so come cazzo fanno questi ancora a resistere e mi meraviglio anche dei nostri amici, che nessuno dice niente, perché, guarda, la Regione a questi livelli che stanno non è mai, mai, mai…” È sicuramente la parte più scabrosa dell'inchiesta condotta dal pm John Henry Woodcock, una pista che porta dritto al vertice della pubblica amministrazione lucana. “Ma si preoccupasse - dice Bochicchio riferito a Capoluongo - delle porcherie che fa insieme al Presidente suo

e altri amici suoi. Ma…il problema sai qual è? È che mentre prima non si sapeva, ora…” “Si sa tutto”, è Ferrara a completare la frase. “Ora chiunque… ogni tanto sento qualcuno che dice: “uaglio', ma sai, ho saputo questa cosa, poi ognuno va là e cose”. Dico io: “Sai…”. Cioè… quindi vuol dire che… la voce circola, voglio dire, in un certo modo. Ora, io mi meraviglio pure che nessuno… nessuno…”. Bochicchio riferisce di tutti i problemi che ha dovuto affrontare per trovare una collocazione nonostante il pensionamento. Ferrara nel mezzo della conversazione sarebbe uscito dalla macchina per incontrare in maniera riservata l'onorevole Margiotta.

Poi sarebbe risalito in macchina per riferire l'oggetto del discorso: “Gli ho detto: “Dì agli amici che stanno là che si preoccupassero di quelli che gli portano la cocaina”. Quindi di nuovo a Bochicchio: “Perché se pensano a tutte le porcherie che fanno, ma le porcherie, i furti, e i latrocini che fanno, penso che non avrebbero avuto nulla di cui vergognarsi.” “Viene a nevicare.” Ferarra, martedì, è stato arrestato anche per traffico di sostanze stupefacenti. Con la stessa accusa, verso le 18.00, anche il suo autista, Antonio Costanza, di Policoro, è stato fermato dalle forze dell'ordine a La Spezia. Assieme a lui, l'ordinanza per concorso di persone nella commissione del reato è

stata notificata ad altre quattro persone: Luigi Anaclerio e Johnny Giliberti, di Policoro, amico e collaboratore di Ferrara, Giampiero Vinci, ed Elena Zippo. Quest’ultima, originaria di Taranto, risulta essere, dai verbali delle intercettazioni, un’amica con la quale Ferrara si sente spesso e alla quale confida anche molti particolari dei suoi affari. La donna, dopo aver lavorato al comune di Scanzano, si è trasferita a Milano. Il fascicolo è stato aperto dal pm John Henry Woodcock soltanto nel 2008. Domani gli interrogatori anni,di garanzia.

In alto il castello baronale di Policoro ristrutturato da Ferrara e a destra lo stabilimento di Tempa Rossa

L’ARRESTO DEL PRIMO CITTADINO

Gorgoglione incredula ha fiducia nel suo sindaco GORGOGLIONE - C'è stupore e incredulità tra i cittadini di Gorgoglione, mille anime sospese tra le province di Matera e Potenza. Da martedì tutti commentano, nella piazza e davanti al bar, la notizia del momento: l'arresto del sindaco Ignazio Giovanni Tornetta, che non ha lasciato l'incarico, ma verrà verosimilmente sospeso dal prefetto. “Nù bràv guàglion”, come lo ritengono i più, una persona a cui la piccola comunità si è affidata per ben due mandati, a prescindere dalla sua appartenenza politica. Sì, perché Tornetta è l'uomo di Carminuccio (Nigro), un altro gorgoglionese doc che presiede la Provincia di Matera, militando nel super discusso partito di Mastella. Poco importa alla gente che questa piccola comunità sia stata denominata “Ceppaloni lucana”, perché loro stimano la persona, non certo una “banale” appartenenza politica. E Tornetta ha una storia personale molto toccante, che non può non attirare l'affetto dei suoi concittadini, i quali proprio per questo faticano a immaginarlo come lo “stratega dell'oro nero”, il fattori-

no di potenti imprenditori e politici per intascare qualche regalìa del vero oro giallo e poche briciole, sia pur erogate, secondo l'accusa, con svizzera regolarità. La vicenda umana di Tornetta parte dalla Sicilia palermitana, Partinico, dove il sindaco di Gorgoglione, oggi sposato e padre di due figlie, nacque 48 anni fa. Era poco più che neonato quando perse tragicamente la madre, una lucana di origini gorgoglionesi. Così la zia materna prese in affidamento il nipotino, riportandolo in Basilicata, dove lo ha allevato come fosse suo figlio fino all'età adulta. “Un giovane serio”, dicono i suoi concittadini, da cui è difficile aspettarsi gesti come quello di cui è accusato. Ieri, in poche ore, il paese aveva già ricostruito, e per certi versi smontato, le ipotesi del pubblico ministero Woodcock, pur avendo somma fiducia nella magistratura, ma anche nel proprio primo cittadino. Tutti sanno che Tornetta, insieme con gli altri sindaci dell'area del petrolio, si è sempre battuto per ottenere ricadute positive dalle estrazioni, soprattutto in termini occupazionali. La realtà è che l'unico potenziale giacimento tecnicamente rientran-

te nel territorio comunale è quello di Gorgoglione 2, che deve attendere la partenza del Centro oli di Corleto, prima di poter diventare una vera e propria “coltura”. Da qui nasce la perplessità di molti gorgoglionesi: il Comune non ha mai avuto finora la possibilità di concedere licenze edilizie dirette, né tantomeno ha beneficiato delle cosiddette royalities dirette; allora cosa avrebbe potuto fare Tornetta per condizionare l'investimento della Total, tanto da rendere necessaria una sua opera di mediazione? Da più parti si ritiene inverosimile anche la questione della mensa da realizzare a servizio del pozzo, perché l'investimento praticamente non esiste ancora. Sulla questione si registra anche un atteggiamento cauto da parte dell'opposizione in consiglio comunale, rappresentata da Carmine Di Crisci (Pd), suo antagonista per la carica di sindaco alle elezioni comunali del 2006. I movimenti del sindaco Tornetta sono, infatti, ben noti nella piccola comunità, dove nessuno finora aveva mai sollevato dubbi. Come anche sull'affare della gestione del camping montano, una struttura di proprietà comunale affidata al consorzio materano “Turmat”, di

diziari acquisiti nel corso dell'attività di indagine appaiono univoci e concordanti nel tratteggiare un quadro criminoso in cui Total Italia è riuscita ad accaparrarsi gli appezzamenti di terreno siti nel Comune di Corleto Perticara, e necessari alla realizzazione del Centro Oli, non solo a prezzi decisamente irrisori rispetto al loro effettivo valore venale ma anche “taglieggiando” i piccoli proprietari». L'architetto Michele Schiavello è il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Corleto, e da martedì ha l'obbligo di dimorare nel suo paese di residenza. Nell'ordinanza sono riportati i verbali di alcune “interviste” del pm John Henry Woodcock proprio sul suo conto, e a un certo punto il magistrato domanda al proprietario dell'appezzamento di terreno di 12 ettari destinato, per sua sventura, ad ospitare gran parte degli impianti del Centro Oli: «Lei ha mai visto l'architetto Schiavello e gli uomini della Total insieme?». E lui gli risponde: «Sì, Giliberti (un tecnico della Total) sta sempre insieme a Schiavello. Schiavello e Gi-

la maglietta in vendita a Potenza che inneggia al Pm

liberti, fanno casa e bottega». Quindi Schiavello secondo l'accusa avrebbe fissato il prezzo per l'esproprio su «istigazione e precisa indicazione della Total Italia». E Total Italia in questo modo avrebbe conseguito «un enorme risparmio, per

decine di milioni di euro, attraverso la realizzazione di una manovra “a tenaglia” attuata di concerto tra i suoi tecnici ed il funzionario pubblico». Decine di milioni, perché evidentemente, non bastano mai. le. am.

LE INTERCETTAZIONI

La storia umana di Tornetta, un orfano venuto dalla Sicilia

di ANTONIO CORRADO

9

Un colpo da diverse decine di milioni

In un colloquio con Bochicchio: «Gli ho detto di riferire agli amici che stanno là di preoccuparsi di quelli che so io che gli portano la cocaina in ufficio»

di LEO AMATO

Giovedì 18 dicembre 2008

Ignazio Tornetta

cui, secondo l'accusa, Tornetta sarebbe socio occulto. A Gorgoglione tutti sembrano sapere che quella società è composta da soli materani, quindi il sindaco, a meno di verificare dati divergenti tra le carte dell'inchiesta, non figurerebbe né direttamente, né nascosto dietro qualche suo concittadino prestanome. Insomma, a Gorgoglione la figura di Tornetta è ancora oggi ammantata da una buona reputazione. Solo i puntuali riscontri giudiziari potranno dimostrare il contrario. Resta da capire perchè sia stata disposta la misura della carcerazione cautelare per Tornetta, che ieri è stato ascoltato al tribunale di Potenza. a.corrado@luedi.it

MONTESANO - Quindi praticamente (parole incomprensibili) non è che cambia molto. E quindi? I tuoi associati sono contenti? Ferrara- No, la GESIT domani mattina ci sta il fax, penso. Ha mandato… cioè ha ricevuto oggi il… il campione, domani ci fa le cose, per dopodomani, per giovedì ci potrebbe fare il programma per caricare la settimana prossima, lunedì, martedì… Quindi tu devi vedere il trasporto Montesano- Si. Ferrara- Puoi caricare lunedì, martedì, mercoledì, gioved', quando vuoi. Però per giovedì, questo (parole incomprensibili). Montesano- Uhm (parole incomprensibili). Ferrara- Che se non bloccano… Montesano- Senti… sì, ho capito, senti, oggi sono andato lì, (parole incomprensibili) Scambio di battute incomprensibili. Ferrara- Quindi, ragione per la quale, il programma di carichi… Montesano- Va bene! Senti, sta andando bene… sono stato sul cantiere oggi… OMISSIS Ferrara- Ha chiamato Votta (parole incomprensibili) ma secondo me si sono messi d'acordo con la Bonatti e Castellano per… perché è abbassata la media Ferrara- Sì. Bonatti ha fatto il 6%. OMISSIS Progr. 863 ore 18.47.23 del 14.01.2008 OMISSIS

Il suggerimento del consigliere provinciale di Matera all’imprenditore

Montesano: «Chiama Margiotta» Montesano- Beh, Francù, io vado a fare un poco di politica. (parole incomprensibili) Ferrara- No, (parole incomprensibili). Montesano- Bravo (parole incomprensibili) tanto (parole incomprensibili) Ferrara- A quattro mesi Montesano- Si. Ora diche che deve uscire la gara di urbanizzazione. Ferrara- Quale urbanizzazione? Montesano- Là ci sono (parole incomprensibili) anche parecchi soldi, 10 milioni di euro. E i fanghi… i fanghi (parole incomprensibili). Ferrara- Già fatto tutto? Montesano- Già hai fatto tutto? Ferrara- (parole incomprensibili) Montesano- (parole incomprensibili) Ferrara- Te lo posso dire in partenza Montesano- Che vuol dire, scusa? Ferrara- Dobbiamo fare l'acordo per l'impianto, il prezzo. Montesano- Ma lui partecipa? Ferrara- (parole incomprensibili) e facciamo l'accordo Montesano- Ora ti faccio (parole incomprensibili) Ferrara- Non … lui… su quella questione di Castellano.. quella

questione… (parole incomprensibili), cioè lì trovi terreno fertile (parole incomprensibili) trovi terreno fertile. Chiama a Salvatore Montesano- Ma vuoi andare a fare in culo? Ferrara- Chiama a Salvatore! Montesano- Che gli devo dire? Ferrara- “Salvatore, che fai? Stai bene? Ora ti passo un amico”. Senza dire il nome .Senza dire il nome. Montesano- E che gli diciamo? Ferrara- Niente. “Uhe,Salvatore, stai bene?Ciao. Tutto a posto?” Montesano- E quello dice: “Chi sei?” Ferrara-Non me lo dice: “Chi sei?” Montesano- Lo capisce? Ma chiamalo! Ferrara- Non lo posso chiamare io, se no lo chiamerei Ferrara risponde al telefono. Ferrara(al telefono) Si…Si…Si… Tre mesi sono Tre,quattro mesi, ora ci arriverà la comunicazione ufficiale . (parole incomprensibili). Termina la conversazione telefonica Montesano- Tanto lo so(parole incomprensibili). Ferrara- Chiamalo! Montesano- Lo so che (parola incomprensibile) Lo so! Lo so! Ferrara- Non lo posso chiamare

dal mio, se no lo chiamavo io. Montesano - E (parole incomprensibili) Ferrara- con Salvatore Margiotta? E chi te l'ha detto ? Tu' Montesano- Io ? No! Sono in buoni rapporti, in buoni… (parole incomprensibili) Ferrara- Mi ha fatto quello scherzo a Potenza! Montesano- No, non era uno scherzo! Ferrara(parole incomprensibili) Montesano- Ti ha ricambiato con questa cosa! Ferrara- (parole incomprensibili) Montesano- Ti ha ricambiato Ferrara- A potenza mi ha fatto un bel servizio. Montesano- No, a me l'ha detto a me a Roma. Ferrara-Mi ha fatto proprio un servizio… Montesano- (parole incomprensibili) Ferrara- Con la vasellina me l'ha fatto… Montesano- Sentimi a me, (parole incomprensibili), me l'ha detto a me. Ferrara- Si, ma … il candidato lì… il candidato non eravano noi. Montesano- Eh. Ferrara- Non era (parole incomprensibili) Montesano- E lo so!

Ferrara- (parole incomprensibili) Montesano- E chi era? Ferrara- Noi eravamo sulla linea di partenza all'inizio. Poi per strada c'è stata una inversione di tendenza, perché hanno avuto paura che poi… ritenevano che c'era fascicolo aperto, perché ritenevano che la Procura stesse indagando, che eravamo intercettati, eccetera. E pare che il Presidente abbia espresso una seria considerazione sulla cosa, dicendo: “Sarebbe opportuno… se mai dovessero anche risultare buoni.. sarebbe opportuno che non vincano. Montesano- E poi? Ferrara- Allora io ho appreso questa notizia e mi sono mosso e ho cercato di correre ai ripari, eccetera. Sono corso ai ripari, eccetera. Sono corso ai ripari, senza interferire con gli uffici regionali… Montesano-Eh. Ferrrara-… ho fatto un accordo serio e quindi praticamente ho baipassato gli uffii regionali. Montesano- Che accordo? Ferrara- Con la TOTAL. Che ritiro tutti i carburanti e gli oli dalla TOTAL, per i prossimi cinque anni. Montesano- Ritiri? Come li ritiri? Ferrara- Consumo anziché gasolio AGIP, consumo gasolio TOTAL per i prossimi cinque anni. Olio idraulico che compro… Montesano- (parole incomprensibili).


10

Primo Piano

Giovedì 18 dicembre 2008

Primo Piano 11 Adorisio in Consiglio disse: «Pietrocola nel 2005 fu progettista e Rup» Giovedì 18 dicembre 2008

Petrolio appalti e tangenti

I pasticci del progetto per la provinciale 175

Ferrara: «Si sono tutti allarmati, Nigro, quello dice “Se tieni dove ficcare le carte, Togli...togli le carte Ma io non ne ho, tengo una pennina dove scrivo»

Arresti per la Cavonica Inizia la grande paura Commenti al telefono dopo il primo blitz alla Provincia L’imprenditore pensa di fuggire all’estero E’ l’affaire Mastella a coinvolgere a sorpresa anche Matera e la sua Provincia con l’arresto del dirigente Pietrocola e l’esplodere del caso Cavonica a tenere banco nelle intercettazioni che riguardano Francesco Ferrara e l’appalto della sp 175 con i timori di quest’ultimo su quello che il dirigente Pietrocol magari “potrebbe dire” e sul ricorso all’Autorità di Vigilanza dei Lavori Pubblici fatto dal Presidente dell’Ance regionale Stigliano oltre che sull’opportunità magari di sparire all’estero, Svizzera o Brasile che sia. Ragionamenti che si sviluppano tra il 21 gennaio e il 2 febbraio 2008. A pochissimi giorni dall’esplosione (16 gennaio) del caso Mastella quindi caso Cavonica. «A tal riguardo sotto il profilo amministrativo, occorre tener presente, al fine di inquadrare la vicenda sopra tratteggiata nel suo esatto contesto, che i lavori di adeguamento dell'ex SS 175», si legge nell’ordinanza del Pm «e i lavori di realizzazione della strada Cavonica rientrano, insieme ai lavori di rifacimento dell'ex SS 277, in un unico "pacchetto" di appalti banditi nel giugno 2006 e rientranti in un progetto per il rifacimento e il riassetto di alcuni "assi viarie" finanziato dalla Regione Basilicata, appalti aggiudicati ricorrendo ad una procedura, quella dell'appalto-concorso, che aveva già sollevato le critiche e lo scandalo da parte degli addetti ai lavori, concretizzatesi in una protesta ufficiale scritta da parte delle organizzazioni di categoria, che avevano ventilato l'ipotesi che la procedura dell'appalto-concorso caratterizzata da un alto grado di discrezionalità della stazione appaltante nella scelta del contraente ed esperibile in casi del tutto eccezionali e solo con riferimento ad opere aventi caratteristiche del tutto particolari - prefigurasse, in realtà, l'esistenza di un preventivo "accordo spartitorio" delle tre commesse pubbliche in oggetto, assolutamente banali sotto il profilo tecnico, coinvolgente, da un lato l'apparato politicoamministrativo della stazione appaltante e dall'altro gli imprenditori risultati aggiudicatari evidentemente già preventivamente individuati secondo una logica "spartitoria". Tale circostanza, e cioè il fatto che i tre appalti in questione fossero stato oggetto di una preventiva spartizione illecita - ha trovato, poi, la sua naturale conferma proprio nell'indagine dell'AG di Santa Maria Capua Vetere approdata nell'arresto del Pietrocola, attinto da misura cautelare proprio per aver "dirottato" uno dei tre appalti in oggetto a favore della D.E.C. S.p.A., ipotesi omogenea e speculare rispetto a quella riguardante l'appalto aggiudicatosi dal FERRARA. Proprio in tale contesto, dunque, si colloca la conversazione, riporta-

ta di seguito, tra Ferrara e Cosimo Guida, presidente della Cooperativa, clic insieme all'Impresa Ferrara s.n.c. costituisce l'ATI aggiudicataria dei lavori di rifacimento della ex Ss 175». Ecco il testo delle conversazioni avvenute il giorno 21 gennaio 2008 all'interno degli uffici della Ferrostrade - Ss 106 Policoro di Ferrara. GUIDA - E' venuto a trovarti? Ferrara- No, (parole incomprensibili). Guida - Allora (parole incomprensibili)? FERRARA- Ci hai parlato? GUIDA - Eh, che lui certo, gliele ha fatte perché erano degli amici di là, di Benevento e cose... la Cavonica, il progettista. Solo che io ho paura che metta in discussione tutto. FERRARA- Ma è... parente con quello, De Gennaro? GUIDA - No... (parole incomprensibili). Battute incomprensibili. GUIDA - Loro sono dal... dal... da... da... dal bivio di Grassano... FERRARA- Eh. GUIDA - giù FERRARA- Eh. GUIDA - . . .perché (la là per andare verso Grassano, quella é la cosa... perché là... FERRARA- Ma lì non è GUIDA - Non è Cavonica quella. FERRARA- Non è la Cavonica? GUIDA - No. [...] FERRARA- Questi di Benevento. GUIDA - Di Benevento. [...] FERRARA - Ma Olivieri... GUIDA - Olivieri! Scusa. No, Olivieri. [...] FERRARA - Sì, (parole incomprensibili) sempre quel cretino di Nova Sin (parole incomprensibili). GUIDA - (parole incomprensibili). Diciamo che parlerà fino ad un certo punto che poi quegli elementi là li hanno presi come spunto e cose però il problema più che altro è che Pietrocola è andato là ha incontrato diverse volte i progettisti si sono incontrati (parole incomprensibili). FERRARA- Ma quello (parole incomprensibili). GUIDA - Eh. Battute incomprensibili. FERRARA- A me mi ha chiamato... quando l'hanno preso... praticamente martedì scorso, la mattina alle dieci e mezza. GUIDA - Ti ha chiamato? FERRARA - Sì. Uhm... dice... "Allora, senti, ma tu sei in zona, ci dobbiamo vedere?". Ho detto: "No, ingegnere, io sono a Reggio Calabria. Sto a Reggio Calabria per fare un sopralluogo. Io sono a Reggio Calabria, quindi non ci possiamo proprio.., fisicamente è impossibile. Telefonicamente, se mi dici in che cosa posso esserti utile...". Dice: "No, noi ci dobbiamo vedere, perché c'è quel problema dello svincolo..

In alto i lavori sulla provinciale 175, a lato Domenico Pietrocola e in basso Carmine Nigro

NON NASCE oggi l’attenzione per l’appalto della strada provinciale 175 i cui lavori di riqualificazione hanno richiesto un investimento di oltre 26 milioni di euro ma soprattutto un lungo lavoro preparatorio e preliminare che non è stato esente da piccoli rallentamenti e “incidenti di percorso” determinati anche dai dubbi che sono stati avanzati su alcune procedure e dall’opportunità o meno del ricorso all’appalto concorso. Situazioni che in Provincia e addirittura in Consiglio provinciale sono stati oggetto di confronto e di discussioni, con in particolare un’interrogazione presentata dal consigliere provinciale Luciano Adorisio il 3 aprile del 2007 nella quale si affrontava la questione della censura dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici nei confronti dell’Amministrazione provinciale di Matera in merito proprio all’appalto concorso per la Ss 277, la Cavonica e la sp 175: «con delibera n. 74 del 6 marzo 2007 l’autorità per vigilanza sui contratti pubbli dichiarava che le procedure di scelta per la realizzazione di tre grossi appalti di opere stradali bandite dalla Provincia, non sono avvenute in conformità alle disposizioni legislative vigenti. Per una delle tre opere pubbliche precisamente l’adeguamento della Strada provinciale ex 175 dal bivio di Montescaglioso alla statale Jonica l’Amminsitrazione provinciale con delibera 234 del 15 ottobre 2004 nominava l’ingegner Pietrocola dirigente dell’Ufficio tecnico e responsabile unico del procedimento. Con determinazione n.1134 questa delibera di giunta» racconta ancora Adorisio in quella

seduta del Consiglio provinciale, «è stata poi ratificata da questo Consiglio nell’approvare il bilancio di previsione 2005 quindi fa parte integrante dell’atto che noi abbiamo approvato il 13 maggio 2005. Io trovo una determina in cui il dirigente del settore ha liquidato una somma pari a quarantamila euro (40.584 euro) in favore dell’ingegner Pietrocola come acconto per la redazione del progetto preliminare dei lavori di adeguamento sempre di questa strada statale 175. Nella stessa determina risultano liquidati al dirigente Valentino 8.544 euro in qualità di Rup. Quindi», conclude Adorisio, «mi chiedo se il Rup da noi delegato era Pietrocola come si trova ora Rup Valentino e progettista l’ingegner Pietrocola. Vi voglio far notare che le due operazioni non possono essere cumulative, nel senso che se uno fa una cosa, non può fare l’altra, è vietato dalla legge» dice ancora Adorisio nel suo intervento in Consiglio provinciale del 12 aprile 2007. Ora la questione diventa quantomai attuale e lascia aperto più di un interrogativo. Ma andiamo avanti perchè poi Adorisio fa tutta un’altra serie di valutazioni sull’opportunità di scegliere un dirigente che non sia ingegnere vista la particolarità dell’appalto-concorso. Alla fine l’assessore alle Infrastrutture Dalessandro spiega «che l’individuazione del responsabile unico del procedimento nella persona del dottor Valentino è avvenuta con il Programma Triennale 2006/2008 che è stato regolarmente approvato dal Consiglio provinciale. Le funzioni del responsabile unico

del procedimento prevedono che devono essere svolte da un tecnico abilitato all’esercizio della professione o quando l’abilitazione non sia prevista dalle norme, da un funzionario con idonea professionalità». Insomma l’assessore difende la scelta del nuovo Rup, dice che è stato nominato regolarmente per il 2006-2008 e poi in seguito sottolinea la necessità del ricorso all’appalto concorso, parere evidentemente non condiviso dall’Autorità di vigilanza: «nel giro di qualche giorno anche in merito ai rilievi dell’autorità di vigilanza potremo controdedurre atteso che i rilievi dell’autorità di vigilanza non ci vincolano minimamente a fare marcia indietro, riteniamo che siano semplicemente delle questioni che l’autorità ha voluto evidenziare alle quali noi, credo, non siamo tenuti ad adeguarci». La chiusura di Adorisio spiega: «qua voi non avete fatto altro che affermare che per il 2005 l’ingegnere Pietrocola ha accumulato le due figure di responsabile del procedimento e di progettista perchè la delibera di liquidazione delle somme all’ingegner Pietrocola è avvenuta nel 2005, è avvenuta in contrasto alle disposizioni di legge». Lo stesso Adorisio il 2 aprile del 2007 aveva segnalato la cosa all’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici nella persona del presidente Alfonso Rossi Brigante. Ora la questione torna di stringente attualità. I dubbi avanzati e i fatti di questi giorni hanno un qualche possibile collegamento? E’ questa la domanda che resta e rimarrà ancora insoluta. Almeno per ora. p.quarto@luedi.it

Nigro: «Sono sereno e fiducioso» Non è stato un giorno come gli altri ieri in Provincia di Matera. Un clima irreale e poca voglia di parlare anche nei corridoi dell’ente. Per il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, raggiunto da un'informazione di garanzia per questioni che, secondo gli inquirenti, lo vedrebbero coinvolto nel filone degli appalti facili nello sfruttamento del petrolio in Basilicata, è un giorno come un altro. Nigro non ha disdetto nessuno degli impegni raccogliendo nelle prime ore della mattinata, nel suo ufficio di via Ridola, la solidarietà del consigliere provinciale di Alleanza Nazionale, Cosimo Mongelli con cui c’erano stati dei disguidi di ordine politico nei giorni scorsi. «Aspettiamo con fiducia gli esiti dell'inchiesta della magistratura potentina - ha dichiarato quest'ultimo - convin-

GUIDA - (parole incomprensibili). FERRARA- -"...dello svincolo, eccetera". Dico: "Guarda, io il problema dello svincolo, spero che vi sia arrivata la lettera, poi o quello accetta un acconto o se vuole un acconto, eccetera, oppure dovremmo entrare con le Forze dell'Ordine, perché noi non è che possiamo aspettare...-. "Sì, no, però è opportuno che ci vediamo". "Va bene, io venerdì.., me ne scendo giovedì sera e venerdì mattina sono da voi". Alle dieci e mezza. All'una mi chiamano... l'una e mezza, due meno un quarto, dice: "Guarda che (parole incomprensibili)". "Ma che cazzo dici? Se ci ho parlato io alle dieci e mezza con l'ingegnere!". Dice: "No, guarda che l'hanno arrestato". Dico: "Guarda, da che mondo è mondo, i cristiani si arrestano alle cinque alla mattina". GUIDA - (parole incomprensibili). FERRARA - "D'altra parte, è la prima volta che... veramente è la prima volta che mi risulta che si vanno a prendere negli uffici all'una, a mezzogiorno, eccetera. Io ho sempre saputo che si arrestano la mattina. Ora, dico...". "No, no, ma guarda che è sicuro". "Va bene". FERRARA- Sì. Però la prassi... GUIDA - La prassi... FERRARA- La prassi vuole che questi, da che mondo è mondo.

GUIDA - E quindi lui è per quel fatto là, perché ci sono di mezzo quelli lì, c'è Camilleri e (parole incomprensibili), che è ingegnere, architetto... FERRARA - Meno male che non gliel'hanno detto. (parole incomprensibili). lo poi... non mi ha mai detto (parole incomprensibili). Si sentono squillare due telefoni cellulari. Nessuno risponde. Battute incomprensibili. GUIDA - Sì, però quello perché? Perché ...sono in raggruppamento a tutti gli effetti da quel punto di vista e quindi... FERRARA - Ci sono dentro. GUIDA - E sì! Che pure noi siamo in raggruppamento! (parole incomprensibili). FERRARA - lo mi voglio augurare che non ci siano delle intercettazioni GUIDA - Che quella (parole incomprensibili) l'Unione Industriale,cazzo, pure voi avete lasciato in mano a quel coglione. Battute incomprensibili. FERRARA- Adesso c'è... fra trenta giorni c'è una... GUIDA - Eh. Ma non è proprio possibile che questi... FERRARA- Mi sono incontrato.., addirittura dopo che è arrivata lettera in riposta dalla... GUIDA - Dall'Autorità di vigilanza. FERRARA -- Di vigilanza. Questo voleva fare una conferenza stampa.

lo andai da Moramarco, (parole incomprensibili) direttore dell'industriale. Ho detto: "Voi fate la conferenza stampa domani (parole incomprensibili)". Perché se no questo parla a titolo di chi? Cioè il Presidente, cioè tu caro Moramarco, ti devi sedere a fianco. Tu che sei direttore se devi dire certe cose devi fare un incontro perché... "Loro una sera vennero a Nova Sin, lo incontrarono e il direttore gli diede l'appoggio riguardo alla sua linea, eccetera". Lui rinunciò a fare la conferenza stampa, dopo la lettera della... della cosa. Però comunque è già destinato.., tutto questo perché lui... perché... [...] GUIDA - Però il problema non è tanto quello, perché là c'è l'Autorità di bacino e non si poteva fare quell'appalto, in quel modo là, l'appalto concorso non si poteva fare. FERRARA- Va be', ma non c'è un parere vincolante! GUIDA - (parole incomprensibili). Sì, non è un parere... Quello non ha detto che non puoi fare l'appalto, ha detto che... FERRARA- (parole incomprensibili) ci possono essere complessità di opere, eccetera. Va be'... GUIDA - Non è che ha giudicato a tutti gli effetti il lavoro, per dire: quello è un lavoro che non si può fare l'appalto concorso. (parole incomprensibili). Però mi auguro che non succeda adesso (parole incomprensibili).

FERRARA- Non solo ma voglio dire se io ti chiedo un parere...ma non è un parere vincolante ioè voglio dire tanto ti chiedo un parere non l'autorizzazione GUIDA - Tu ti devi sempre attenere alla legge sugli appalti però. Non è che posso dire che tu non lo sai io sempre alla legge degli appalti mi devo attenere FERRARA- Scusa, domani, se avesse avuto un ricorso al contrario. Tu che fai? Mi porti il parere che ti ha dato il... l'ANCI o che ti ha dato l'autorità.., perché quella è l'autorità dà un parere. Non può essere vincolante, altrimenti ti chiedo l'autorizzazione, ma dovrei fare una procedura piuttosto che un'altra. GUIDA - No, non è che.., però purtroppo (parole incomprensibili). E quindi... qui c'è turbativa d'asta per questo motivo qua. A quel punto i appalti si fanno tutti allo stesso modo dove c'è lui come presidente presidente di commissione FERRARA- Adesso, fra l'altro, lui la turbativa ce l'ha perché lui viene legato allo studio di progettazione. GUIDA - E' sì. La turbativa, perché lui è stato... FERRARA - Nel nostro caso lui non dovrebbe essere legato allo studio di progettazione quindi non c'è una turbativa o non si configura una turbativa se tu..augurandomi che.. che non è stato intercettato da aprile Che non abbia fatto un fottio

di telefonate che può aver fatto al progettista GUIDA - Mi sa che l'ha fatta qualche telefonata al progettista [...] GUIDA - Solo che ora quello è direttore dei lavori. Lui è il direttore dei lavori. FERRARA - Eh. GUIDA - Ora che si fa? Andiamo avanti, per ora? FERRARA -- Avanti credo che in settimana (parole incomprensibili)... GUIDA - Bisogna sapere qualche cosa. FERRARA - O devono farla in Giunta la nomina del nuovo direttore dei lavori oppure devono (parole incomprensibili). Bisogna capire clic provvedimenti loro adottano oppure c'è una dimissione sua... GUIDA - (parole incomprensibili) avrebbe chiamato per informare noi. (parole incomprensibili). FERRARA - Ma noi oggi... (parole incomprensibili) a fine settimana... GUIDA - (parole incomprensibili). FERRARA- Uhm... visto lo scottante... in questa settimana lo interrogheranno, ci sarà uno sviluppo... Il 2 febbraio 2008 Ferrara parla con la sua amica Elena Zippo della vicenda della Cavonica. FERRARA - E quindi in una intercettazione cioè in un pedinamento li hanno trovati li hanno foto2rafati a Bari il consuocero di Mastella De Gennaro.. e pare che è dentro.. lui

ti tuttavia che quanto è fino ad ora emerso possa essere frutto di informazioni distorte che tanto Nigro quanto il responsabile dell'Ufficio Tecnico della Provincia, l'ing. Pietrocola, avranno modo di chiarire nell'interesse personale e della comunità amministrata, fermo restando che rimane alto il nostro livello di considerazione per l'operato della magistratura nell'accertamento della verità». Brevissima la dichiarazione di Carmine Nigro sugli ultimi eventi: 1Per quanto mi riguarda - ha sottolineato - sono a completa disposizione degli inquirenti per fare piena luce sugli episodi contestatimi e cancellare così i dubbi manifestatisi nel corso dell'inchiesta che finiscono con gettare ombre sulla corretta attività dell'ente. In ogni caso sono sereno e aspetto fiducioso la prosecuzione dell'inchiesta».

c'entra dentro.. hai visto quell'appalto che io persi a Potenza che aveva vinto De Gennaro e dietro c'era il consuocero di Mastella insieme a lui.. e ad altri eccetera Quindi praticamente insomma gli.. lui su tre filoni è indagato l'appalto della Cavonica.. ZIPPO - _E una mazzetta (parole incomprensibili). FERRARa - No perché questo pare che abbia trasferito degli atti a Potenza dicendo "Ci stanno delle cose che possono riguardare la Procura di Potenza" che riguarda la 175 e un altro.. ZIPPO.- Che tu hai perso. FERRARa - Che io ho vinto. ZIPPO - Eh. FERRARa (parole incomprensibili). Elì ZIPPO - (parole incomprensibili). FERRARA - Perché evidentemente a loro gli interessa. Siccome loro gli vanno a contestare non solo, diciamo... l'arresto, diciamo, del consuocero come se avesse tecnicamente truccato l'appalto, ma gli contestano anche il metodo dell'appalto. Quindi poi la Procura dice: "Io su questo sto indagando, per (parole incomprensibili)". ZIPPO - E che cos'è un appalto concorso FERRARA - Sì. Allora, Santa Maria Capua Vetere dice: "Qui io mi tengo questo filone perché c'è... c'è un fatto di... di intercettazioni, eccete-

ra. Mentre su quest'altro filone, cioè su quest'altra contestazione potrebbe rimandare.., trasferire gli atti a Potenza, di Nigro... Quel pezzo di merda di Pietrocola! Che l'altro giorno, cioè io sono andato in Calabria mercoledì... sì, gli ho detto che non ci andavo.., il pomeriggio di mercoledì ha incontrato... tant'è che mi aspettavo un (parola incomprensibile).., tutti gli atti della 175 ZIPPO - E lui ha risposto per quello'? FERRARA - (parole incomprensibili). ZIPPO - (parole incomprensibili). FERRARA - Sì, però là nasce tutta una , c'è un pezzo di merda di Comunione e Liberazione, la cooperativa (parole incomprensibili) che fa capo a Latronico. Questo, in questa tornata è stato fatto fuori. Lui venne da me prima di indire la gara dicendo: "Sai, sono stato a Matera (parole incomprensibili). Sono stato a Matera...". [...] FERRARA - Ora l'altra sera si sono andati a prelevare tutte le carte sono andati prendere tutte le carte Però anche lì, voglio dire... ZIPPO- Perché no? FERRARA - Sì no ma anche lì.. sì erano tutti allarmati e mi hanno mandati i messaggi, Nigro quello dice "Guarda ..." ZIPPO - (parole incomprensibili). FERRARA - Se tieni qualcosa.. ZIPPO- (parole incomprensibili).

ERRORE TECNICO Ieri mattina a pagina 8 del Quotidiano è stata pubblicata una foto del presidente della Provincia Carmine Nigro. Per un mero errore tecnico nel ritagliare la foto è rimasta l’immagine, a fianco del presidente Nigro, dell’assessore provinciale Buonanova che è estraneo alla vicenda in corso come del resto emergeva chiaramente da un’attenta lettura di quanto scritto nelle due pagine che contenevano la cronaca puntuale della vicenda. Il nome di Buonanova non figurava in nessun modo, a scanso di equivoci però teniamo a precisare che si è trattato di un semplice errore.

FERRARA - Sì No dice "Se tieni...",no, Nigro "Se tieni dove ficcare le carte" dice "Siccome.. io li avviso a questi sequestrano le carte quindi se hai qualche carta in giro (parole incomprensihili) fogli (parola incomprensibile) eccetera". Dice: "Togli... togli le carte -"Ma io non ne ho carte! Tengo una pennina io su cui scrivo tutto. E quindi praticamente.. insomma erano un po' allarmati perché temevano ulteriori perquisizioni... Due giorni dopo arresti della Procura di Santa Maria Capua Vetere, il 17 gennaio Ferrara scambia degli sms con l’amico Gionni Giliberti. FERRARA - Forse vado fuori Italia e mi dovresti raggiungere con dei documenti che ti devono dare GILIBERTI - Ok fammi sapere tu cosa devo fare. FERRARA - Ancora non so cosa devo fare tu dove sei. GILIBERTI - Sono a casa e tra un pò vado a Policoro. FERRARA - Non so che fare la situazione potrebbe precipitare. FERRARA - Forse vado a Lugano e di lì mi muovo stasera sono vicino Torino. GILIBERTI - Buongiorno pupa allora? Novità? Secondo me altro che Lugano bisogna partire per il Brasile o no? O il viaggio cat. ? FERRARA - Altro che Brasile qui mi sa che il sole si prende a scacchi."


12

Primo piano

Giovedì 18 dicembre 2008

Primo piano

Petrolio appalti e tangenti A margine dell’inchiesta giudiziaria diffuse voci su commissariamento della segreteria lucana del Pd. Smentisce il portavoce nazionale

L’autodifesa di Margiotta

TO

L’INTERVEN

Il parlamentare Pd parla alla Camera rinviata ad oggi la decisione sugli arresti di SALVATORE SANTORO POTENZA - La giunta per le autorizzazioni della Camera dei deputati si è presa altre 24 ore per decidere se concedere alla Procura di Potenza il permesso a procedere agli arresti domiciliari nei confronti del deputato lucano del Partito democratico, Salvatore Margiotta. Nella mattinata di ieri, infatti, la giunta per le autorizzazioni ha ascoltato il deputato lucano che pur escludendo la tesi del complotto si è detto assolutamente estraneo alla vicenda giudiziaria. Non solo, Margiotta ha dichiarato senza mezzi termini «di evitare che sia commessa un’ingiustizia». Il testo completo delle dichiarazioni rese alla Camera dal deputato lucano è al lato. In ogni caso, sebbene per capire cosa deciderà la giunta della autorizzazioni c’è da attendere fino a oggi, già ieri sono emerse le prime valutazioni. Il componente dell’organo della Camera e deputato del Pd, Pierluigi Mantini al termine dell’audizione di Margiotta infatti valutando «inconstistente» la base di richiesta di arresti domiciliari nei confronti di Margiotta da parte del Pm, Henry John Woodcock ha aggiunto: «Noi dagli atti di questo magistrato non riusciamo a capire neanche da chi fosse composta la commissione della gara d’appalto». E Il deputato Pierluigi Mantini ha poi detto: «I magistrati, insomma non ci dicono nemmeno chi sarebbero stati i corrotti. Come è possibile per uno che ha studiato un filo di diritto proporre una custodia cautelare su una base così inconsistente?». Sebbene dunque la Camera ancora deve esprimersi ufficialmente, la posizione già espressa da Mantini (anche il deputato del Pdl Nino Lo Presti ha manifestato la stessa valutazione) fa ipotizzare che difficilmente la giunta per le autorizzazioni concederà, per la quinta volta nella storia della Repubblica italiana, alla magistratura il permesso di agire nei confronti di un deputato in carica.

Al di là di questo però, la preoccupazione nel Pd lucano è alta. Non potrebbe essere altrimenti. Il pericolo ora è che si scateni una sorta di “caccia alle streghe”. Ieri mattina del resto circolava insistentente la voce che Veltroni dopo i commissariamenti delle segreterie regionali della Sardegna e dell’Abruzzo volesse commissariare anche la segreteria regionale del Pd di Basilicata oltre che quella calabrese. La notizia è stata poi smentita dalla stessa segreteria lucana del Partito democratico. Con il passare delle ore la questione è diventata più chiara. Ad alimentare il dubbio di un commissariamento in Basilicata sarebbe stato l’articolo sul Corriere della Sera firmato da Maria Teresa Meli. Non solo. Anche

Margiotta: “Evitate un’ingiustizia contro di me”

un lancio di agenzia nazionale che definiva Margiotta leader del Pd lucano avrebbe creato l’allarme commissariamento in Basilicata. In serata però, cè stato il chiarimento definitivo: il Portavoce nazionale del Pd, Andrea Orlando, avendo appreso delle voci, ha dichiarato: «I commissariamenti ci saranno laddove c’è una “vacatiò”». E’ il caso della Sardegna e dell’Abruzzo. Non della Basilicata. In ogni caso oggi il segretario regionale del Pd è a Roma per la riunione dei segretari regionali del partito. E sul tavolo nazionale Lacorazza probabilmente non parlerà delle vicende giudiziarie ma piuttosto della questione del rinnovamento del partito e delle classi dirigenti con il limite del cumuli dei manda-

ti, già approvato in sede di Statuto regionale del partito. A livello locale comunque il clima non è sereno tanto che sempre a livello di indiscrezioni ieri sera si era diffusa la voce di un vertice convocato con un’urgenza tra i big democratici. Anche questa notizia alla verifica si è dimostrata infondata. Resto il dato di un’incertezza generale. Oltre alla posizione di Margiotta a complicare la questione ci sono le indagini sul presidente della giunta Vito De Filippo che oltretutto è alla prese con la crisi di giunta e con il tentativo di approvazione della Finanziaria. In ogni caso il governatore ieri ha incontrato i sindacati sulla manovra finanziaria e oggi sarà in consiglio regionale per la prevista seduta assembleare.

Mantini: “Non sappiamo chi siano i corrotti”

deputati, te, colleghi d en id es e il mio pr e Onorevol anzitutto per difen erdel ruolo sono qui ia dignità e il decoro o, grazie onore, la mcon il massimo impegn che rivesto,cittadini lucani. al voto dei izione invoo-questa audon re ta n sono nu ro ff a n Potrei utionis: lia, alle iniec rs pe s u m ig cando il fu è nuova la mia fam nella precevo io, non dottor Woodcock. Già occupata di ziative del atura la giunta si è e all'utilizzo dente legislsta di autorizzazion a me e mia una richie azioni telefoniche tr pm. L'accudi convers nzata dal medesimo co. Avendo ideologi one cormoglie, ava zi oca di falso sa era all'epche ogni mia afferma e è stata dimostrato a verità, l'imputazion corso in n co a rispondev mente trasformata in ese di luglio successiva icio, per il quale nel m e indagini. abuso d'uff l'avviso di conclusion tor Woodho ricevutomente, sempre il dotnzò richieva va a si , es to Succ o procedimaen nta, per l'au cock, in altr are lla giuconversazioni tr ol in i d ip altre sta al G e all'utilizzo, ad un'altra, torizzazionriguardanti me, oltre la richiesta e telefonich deputati. Il Gip rigettò ssistenza di decina di a con l'assoluta insu oodcock ha motivandolra e sempre il dottor W rcettazioni reati. Ancoe volte sottoposto a intea Luisa Faper ben du mia moglie, dottoress era il capo telefonicheima volta quando ella, e in tale vesano, la prdra mobile di Potenza chieste imdella Squa tta collaboratrice in inmanuele), e ste sua stre allettopoli, o Vittorio E otesi di reaportanti (V to al suo riguardo ip ha formula to. to di n altro pun utilizzare uto, ma i reati adce ve in i re a Pot in no un avvoc dicamente, vista: non so ggono giurii pubblico uffire on n i m olo d debitati ho alcun ruvicenda appalti - Toquanto non lla a e on zi re decisiola ciale in reuna competenza o pote perché potal, né alc è non si capisce come eggiunta, rinale, sicch stato corrotto. O, in a età privata, trei essere e la Total è una soci are i lavori cordare ch , avrebbe potuto affid effettuare che, ritengoe volesse, anche senza opere puba chiunqu Non si tratta infatti di el lo stato. . d una gara alizzate con i fondi bliche, o re la insussira, invocare per i quali in si Potrei, anco dei tre ca stodia cautelao n u i d za sten nza della cu scatta l'esige re.

L’INTERVENTO

Scriviamo queste cose senza alludere necessariamente alla vicenda lucana sulla quale avrà modo di manifestarsi la verità processuale diradando (questo è l' augurio sincero) l' allarme che i clamori della cronaca hanno diffuso, e soprattutto restituendo serenità e rispettabilità alle persone che sono indagate. D' altra parte l' autosospensione degli indagati e la loro proclamata volontà di collaborare nell' accertamento dei fatti sono una testimonianza da non sminuire. E lo stesso segretario regionale del Pd nelle sue responsabili e misurate parole, ha voluto sottolinearlo. Tuttavia, la politica non muore, non può morire sotto i colpi di vicende drammatiche che sono dentro la fisiologia e la patologia dei processi di sviluppo e di cambiamento della società. Soprattutto la politica non può sottrarsi alle sue responsabilità senza aprire la strada al sortilegio, alla demiurgia, al

13

L’inchiesta Total fa passare in secondo piano la crisi regionale

ostanza del prab i andare alla so Voglio invece ro che l'Impresa Ferrara mgara ve vittoria dellaesso a blema: non è so ldi nel caso di bia promesso on è vero: non ho mai permini. di appalto. N rlare con me in questi term nessuno di pa in alcun mono intervenutoche l'incontro so n no io e tr tare Inol nda: faccio nonuto il 16 dicembre do nella viceFe avve è a ar rr oggi, il il tra me ed iudicazione, come ho letto contat2007, e l'agg 08. Dunque avrei dovutoo di tem14 gennaio 20 della Total in questo lassn ve ne è infatti no istero. tare qualcuno è avvenuto, ed bblico min stapu po: ciò non di l de vo iti no spos traccia nel gran parte di quel periodo so Peraltro per a all'estero. to in vacanz e in tutto il faldon e presente che parola o una mia Faccio inoltrm ia m ai, una nome non vi è mai, lta che si incontra il mio i dubito vo cu di ni og sa e; co , as fr alvatò” sia io o il pm ammesso cheo“Sun'espressione che secondne parhé rc te pe en e pr fortem persona, è sem rsone. indica la mia saputa, terze pe in le ta to ia m lano, a e si ero insolito, ch te strano, e spre base di lla su sto E' francamench ar iesta di codice, subisca unaltrrio non chiare, spesso in l'a a tr i, as fr tre persone. scambiate da al porvi, nel poche voglio sotto tti fa i no per studiaso ne sti io Que o a disposiz a ciascuno di ut av ho e ch volgo co tempo preghiera cheleriggerle con attenziore le carte; la so di la el qu lo è voi, onunciarvi. ne, prima di pr vototalmente alle Mi rimetto poiioni: non chiedo alaz sione stre determinm o o alcuna deci cun favoritiscasta; chiedo solo, se la in spirito di di impedire che io sia riterrete tale,'in giustizia. vittima di un Grazie,

giotta Salvatore Mar

E la questione morale catalizza il dibattito POTENZA - Il mondo politico lucano reagisce alla notizia della nuova inchiesta di Woodcock con veemenza. Tante le posizioni espresse ieri attraverso comunicati stampa, lettere e dichiarazioni. Parole di critica da parte del senatore del Pdl, anche segretario regionale di Forza Italia, Guido Viceconte: «Pur non entrando nel merito delle vicende giudiziarie che vedono coinvolti diversi uomini del Pd lucano rispetto alle quali, per dare un nostro giudizio, attendiamo le decisioni finali della magistratura giudicante, non posso non esprimere e confermare un giudizio estremamente negativo nei confronti del centrosinistra ed in particolare di questo governo regionale». «Infatti, i problemi reali della nostra regione - aggiunge Viceconte - certamente acuiti da questa crisi mondiale, rappresentano una congiuntura sfavorevole che dura da anni all'interno dell'economia lucana. Tutto ciò è evidentemente legato a delle responsabilità ben precise di chi negli ultimi quindici anni, ha governato la Basilicata senza una capacità reale di rendere produttive le risorse finanziarie sia regionali che nazionali cd europee». Viceconte quindi punta il dito contro l’incapacità politica del centrosinistra che «si è messo in evidenza in questi anni soltanto per la sua litigiosità e non certo per la capacità di affrontare le problematiche più emergenti della Basilicata. Per anni sono arrivate ingenti risorse in Basilicata e sono state tutte sperperate nell'utilizzo clientelare delle stesse tutto proteso all'acquisizione di momentanei consensi». «E' necessario ed ormai non procrastinabile - conclude il senatore del Pdl - dare spazio quindi ad un nuovo corso politico, a uomini nuovi con programmi concreti che vogliano ridare speranza alla Basilicata. Un'alternativa seria di

Maurizio Bolognetti

Guido Viceconte

governo, una sintonia politica fatta di valori e di principi moderati con persone capaci che possano dare finalmente una svolta positiva alla nostra regione». Critico anche il commento di Michele fanelli, segretario regionale del Nuovo Psi: «Sarebbe facile oggi per chi ha pagato politicamente per Tangentopoli e le conseguenze del linciaggio a Bettino Craxi, accreditato come “unico grande tangentista” restituire pane per foccaccia. Ma non nascondiamo la profonda amarezza quando leggiamo il segretario regionale del Pd invocare genericamente “chiarezza” senza interrogarsi su cosa sia accaduto nella gestione del petrolio lucano. Ed è ancora più forte l'amarezza di fronte all'atteggiamento di leader importanti nazionali e regionali del Partito democratico i quali pur riconoscendo che qualcosa non funziona nel loro partito, rifiutano di parlare di esplosione di una questione morale che li riguarda, ma si limitano a parlare di singoli episodi». E sulla questione morale è intervenuto anche il consigliere regionale del Pdci, Raffaele Soave citando addirittura Enrico Berlinguer: “Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri?” E Soave spiega: «La frase di Enrico Berlinguer non è un'analisi pesante e voluminosa, eppure in tre righe mette in

crisi un sistema. Perchè quando i partiti non fanno più politica siamo in un baratro profondo pieno di rischi». E ancora aggiunge Raffaele Soave: «La questione moral” sollevata per la prima volta da Berlinguer nel 1981 non è mai stata fuori moda, specie per chi ha il polso del comune sentire di lavoratori, pensionati, cittadini che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e che sono oggi “schifati” della politica. Credo che il ritorno alla politica di servizio delle comunità locali e della gente sia oggi il migliore antidoto per recuperare quella fiducia popolare di cui hanno bisogno le istituzioni ad ogni livello. Di fronte agli ultimi eventi giudiziari non basta rivendicare solo e semplicemente chiarezza e rapidità delle indagini ma è necessario rilanciare il massimo impegno perchè la questione morale, la trasparenza amministrativa non siano enunciazioni di principio di cui occuparci, magari, solo quando si a notizia di provvedimenti e inchieste della magistratura e diventino pratica quotidiana. Il centrosinistra è perciò chiamato a dare prova di una pratica politica che prevenga persino i sospetti, figuriamoci le possibilità di infiltrazioni del malaffare». Sulle questioni più strettamente legate all’inchiesta di questi giorni è intervenuto il segretario dei Radicali lucani secondo cui il deputato Mar-

giotta deve rinunciare all’immunità parlamentare. Bolognetti aggiunge: «Comprendiamo l'amarezza di Margiotta ed apprezziamo la sua decisione di autosospendersi da tutte le cariche ricoperte in seno al Pd; ma, a dire il vero, ci saremmo aspettati da un uomo capace di gesti tanto nobili un ulteriore passo». «Ci saremmo aspettati continua il segretario radicale - che Margiotta rinunciasse all'immunità parlamentare, chiedendo egli stesso alla giunta per le autorizzazioni a procedere di autorizzare la richiesta avanzata dalla Procura di Potenza. Per consentire alla giustizia di fare il suo corso, l'onorevole Margiotta dovrebbe rinunciare all'immunità parlamentare e non limitarsi ad autosospendersi dal partito. Non dico, per carità, che Margiotta dovrebbe dimettersi dalla carica di deputato, ma quanto meno, lo ripeto, dovrebbe avvertire l'esigenza di non farsi scudo dell'immunità. Sicuramente una scelta di questo tipo ha pochissimi precedenti nella storia d'Italia». E Bolognetti fa paragoni con il passato: «Di certo rinunciò all'immunità l'eurodeputato radicale Enzo Tortora, egli sì vittima di un clamoroso e scandaloso errore giudiziario. In queste ore la memoria è tornata ad un'intervista rilasciata da Mario Lettieri (sottosegretario del governo Prodi), che alcuni mesi fa ebbe a dichiarare: “Un partito con la pretesa della novità non avrebbe dovuto fare certe candidature. Il rinnovamento non passa attraverso personaggi inventati, segretarie e collaboratori vari, persone indagate cui garantire le eventuali immunità parlamentari”». «Noi - conclude Bolognetti -al di là delle vicende che in questo momento coinvolgono Margiotta, abbiamo la sgradevole sensazione che l'istituto dell'immunità nel corso degli anni si sia trasformato sempre più in garanzia di impunità».

LA LETTERA

La politica non muore ma riprenda quota segue dalla prima

Giovedì 18 dicembre 2008

governo di poteri che non traggono legittimità dal consenso democratico. E, per non morire o abdicare, la politica ha bisogno di riprendere quota, di ritrovare le risorse etiche e progettuali che possano ridarle misura umana e civile. Soprattutto quando tutto sembra crollare e non si intravede la luce di una possibile via di fuga dall' emergenza politica e morale. Soprattutto in Basilicata ove si sta consumando una crisi regionale esplosa, per quel che è stato finora possibile comprendere, in un passaggio delicato nelle relazioni non solo fra singole personalità ma fra espressioni politiche che hanno dato vita al P.D. Senza dimenticare il non risolto problema della coabitazione, della contaminazione e della sintesi ancora aperto in un partito che cerca a Roma come da noi una linea, una regola, una prospettiva per cui valga la pena di lottare. Alla domanda infine su come sia possibile replicare, in un quadro

così complesso, a una emergenza siffatta, non è facile rispondere. A meno di scegliere la strada della resa senza condizioni alla prospettiva di elezioni anticipate che sancirebbero la chiusura di un ciclo senza inaugurarne un altro per mancanza di alternative che abbiano una qualche consistenza e credibilità. L' unica strada potrebbe, a questo punto, essere quella di rispondere all' emergenza con soluzioni straordinarie che abbiano la qualità, per un verso, di stabilire le condizioni di una non lunga transizione, di una riflessione operosa, di un approccio competente alle soluzioni che la crisi economica e sociale reclama affidate a un personale che, non avendo obbligazioni elettorali, può svolgere al meglio una missione delicata e delimitata nel tempo, e per un altro di riattivare modi e spazi per un reale rinnovamento che apra un ciclo interamente nuovo.Perchè tutto ciò sia possibile, è necessario un salto di co-

scienza e di responsabilità da parte di un Consiglio regionale che vive una stagione post-politica, quasi dadaista, e che potrebbe quanto meno assolvere, nello spirito "repubblicano" , ad una funzione istituzionale sostenendo un "governo dell' emergenza" e riguadagnando così quei meriti che sono andati dispersi per strada. Uno scenario nuovo quindi, quale quello che, come ipotesi di scuola, andiamo da tempo affacciando, non potrebbe che fare affidamento sui doveri che, soprattutto in questo tempo drammatico, competono al Pd in Basilicata. Che non può ritenere che le difficoltà possano contenersi e risolversi dentro una "lettura" ordinaria della crisi, nè dentro soluzioni di comodo o illudendosi di recuperare un improbabile patriottismo interetnico. Sono cose che scriviamo (e diciamo) in spirito di assoluta, sincera cooperazione. Per chi vuole ascoltare. Vincenzo Viti

«Cos’altro serve per dimettersi?» «Ora davvero basta. Se si apre la seconda pagina de La Stampa di Torino si può tranquillamente leggere in una delle intercettazioni telefoniche su un imprenditore ieri arrestato questa affermazione fatta il 16 dicembre 2007 (che sincronia: un anno esatto dagli arresti!) a un suo amico e riferita a un funzionario del presidente della regione De Filippo, che si è rifiutato di parlargli “io sono intercettato per colpa sua, non per colpa mia, per colpa del suo presidente… io credo che si dovrebbe mettere paura a parlare con quelli che sono stati in galera… di quelli che portano la cocaina nella Regione”. E a seguire si può leggere che il presidente ascoltato il giorno prima negli uffici della squadra mobile ammette di aver conosciuto Ferrara ma afferma che “io non ho mai parlato con questo qui forse negli ultimi dieci anni!”. Eppure il giudice scrive “E’

emerso che il presidente non solo ha incontrato Ferrara a Piacenza il 9 ottobre 2007… ma che hanno cenato insieme il 14 settembre 2007 presso il ristorante “Peppino” a Piacenza…. cena organizzata proprio dal Ferrara”. Quante omonimie: Ferrara, Peppino, Montesano (non sulla Marcellana), Bochicchio (non Vito, ma Donato Antonio). Negli Stati uniti d'America per una bugia così evidente (certificata da un giudice e sicuramente oggetto di intercettazioni e controlli ambientali) un presidente si dimette. In Basilicata no. In Basilicata no neanche se si è in presenza di una giunta dimissionaria da tempo. Neanche in presenza di una crisi economica e sociale esplosiva. Neanche in presenza di una “questione” denunciata da un vicepresidente che si dimette, dal nome Vincenzo Folino, da un ex presidente dal nome Tonio Boccia, da un ex pre-

sidente dal nome Filippo Bubbico o da un senatore a vita dal nome di Emilio Colombo. Di cosa c'è bisogno ancora per andarsene a casa? Che arrivino altri provvedimenti? Che alla politica si sostituisca totalmente la magistratura? Noi del Movimento sociale Fiamma tricolore siamo garantisti nel sangue e certamente non esprimiamo sentenze. Quelle toccano ai giudici. Ma alla politica tocca fare pulizia di chi non solo è indagato, ma dice bugie così eclatanti. E noi della Fiamma tricolore abbiamo, come diceva Rauti, comprensione degli imprenditori vittime di un sistema di pressioni e di ricatti, ma non abbiamo alcuna comprensione per i politici che usano il loro potere solo per fare clientela, e in molti casi anche soldi per sé, e non per affrontare i problemi della gente. La Basilicata dice qualcuno “è alla frutta”. A me pare che si

sia consumato anche il “dolce”. E con il “digestivo” pubblicato non solo da La Stampa ma da tutti i giornali locali e nazionali, “il pranzo è finito”. A casa, è quello che dice il popolo lucano. Ma non ci sono orecchie per sentire da parte della maggioranza. Il consiglio regionale, inerte e inoperante da anni, domani (oggi ndr) dirà che occorre approvare la Finanziaria altrimenti i cittadini sono in difficoltà. E magari dirà che occorre approvare lo Statuto regionale (che non si approva da oltre 10 anni) insieme alla Legge elettorale. Basta con i rinvii e la voglia di restare attaccati alle poltrone fino al 2010. “Questa giunta ha fallito, questo presidente ha fallito”, non sto a dirlo solo io ma, ripeto, lo hanno detto e scritto nei giorni scorsi autorevoli esponenti del Pd. E allora davvero basta; pertanto noi non chiediamo come Gianni Rosa, che

De Filippo, “avvalendosi dei poteri attribuitigli direttamente dai cittadini eserciti il suo potere - dovere di esprimere in maniera convincente la sua capacità di gestione e soluzione dei tanti problemi che affliggono la nostra regione presentandosi in consiglio Regionale con l'esecutivo che ritiene più opportuno chiedendone la fiducia” ma che si lasci decidere al pololo: elezioni!». Vincenzo Mancusi (Segretario regionale Movimento sociale Fiamma tricolore)


14

Primo piano

Giovedì 18 dicembre 2008

Petrolio appalti e tangenti Prosegue anche il percorso che porterà alla selezione di 70 operatori nel Centro Oli

Total va avanti. Finché può Il gip dovrà decidere della richiesta di stop ai lavori di ROCCO PEZZANO I LAVORI a Corleto Perticara vanno avanti, Cosa ne è stato della richiesta del sostituto procuratore Henry John Woodcock che chiedeva «l’interdizione dall’esercizio dell’attività, nei confronti della Total Italia spa» e il «sequestro preventivo di beni mobili registrati, beni immobili e rapporti bancari facenti capo al gruppo imprenditoriale Ferrara»? Dalla Total facevano sapere ieri sera che l’interdizione, a parere della società è solo una richiesta della procura e non una decisione del giudice). E in effetti nel dispositivo del giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese si legge che «si riserva di provvedere sulla richiesta di interdizione all’esito del prescritto interrogato-

Giunta Potenza: no alle ricerche Eni UN “NO” corale all’Eni che vuole cercare il petrolio nel territorio di Potenza e dintorni. La giunta comunale di Potenza ha espresso all’unanimità il diniego nei confronti delle richieste di permesso di ricerca denominate “Frusci”e“Anzi”. In particolare la prima coinvolge il territorio del capoluogo. La sua storia è oramai più che decennale: venne presentata il 15 luglio del 1997. Prevede un’estensione di 237 chilometri quadrati. L’istanza Anzi invece è più recente: risale al primo settembre del 2005. Per entrambe l’azienda richiedente è l’Eni. L’esecutivo guidato dal sindaco Vito rio ex art. 289 codice di procedura penale (la “sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio”, ndr) nonché dell’udienza ex decreto legislativo 231 del 2001 (sul-

la responsabilità amministrativa delle società, ndr)». Dunque, bisognerà attendere l’esito degli interrogatori dei vertici della Total (cominciati ieri, pro-

Santarsiero ha motivato la decisione che non è vincolante nei confronti del ministero dello Sviluppo economico, unico soggetto abilitato a decidere, ma ha comunque il suo peso - con i timori per l’ambiente. I documenti inviati dalla società petrolifera non avrebbero convinto primo cittadino e assessori. Da sempre in prima fila contro le istanze di ricerca l’assessore Roberto Mancino (Prc), anche contro le tendenze diverse di altri esponenti di giunta. Ora la delibera - approvata ieri sera finirà sui tavoli della Regione. Che dovrà esprimersi. ro. pe.

seguiranno oggi) La Total comunque va avanti. Sia con i lavori che con le altre attività. Nulla è stato bloccato dall’inchiesta. Meno che mai il percorso

cominciato nella primavera scorsa e che porterà alla selezione di settanta persone che lavoreranno nel Centro Olio di Corleto Perticara. Il percorso - spiegano i

portavoce della società petrolifera - è cominciato con circa 2.500 domande. Circa settecento sono state scartate subito: il procedimento era on-line, e molte persone non hanno allegato tutti i documenti richiesti. Delle 1.800 persone rimaste, l’85 per cento era lucano. E’ seguito un vaglio per titoli e per fascia d’età: si è arrivati a 900 e successivamente a 600 persone circa. Un colloquio ha rappresentato un setaccio a maglie strette che ha lasciato passare 230 candidati. La prossima selezione porterà a scegliere le settanta persone da contrattualizzare e che lavoreranno all’interno dell’impianto di Corleto Perticara. Le assunzioni, assicurano alla Total, entro il prossimo primo aprile. r.pezzano@luedi.it

La vicenda su siti internet di ogni parte del mondo L’unico caso in cui è accusata la società

On line cose turche (e russe)

La questione birmana Osso duro per l’azienda

SULLE PRIME pagine dei giornali internazionali non ve n’è traccia. La carta stampata ha deciso praticamente di ignorare il terremoto giudiziario degli appalti Total. Invece i siti internet dei grandi giornali - che sono diventati oramai, a livello planetario, la principale fonte d’informazione - eranopieni di articoli sulla vicenda. Quasi tutti fatti sui lanci Reuters e Ansa, a riprova che le testate di altri Paesi dipendono dalle agenzie molto di più di quelle italiane (anche se poi fanno più inchiesta). L’unica testata ad affidarsi alla figura del corrispondente era una delle più autorevoli del mondo, il britannico Financial Times. Autore dell’articolo, Guy Dinmore. Lo stesso giornalista che alcuni giorni fa aveva scritto un reportage dalla Basilicata, fortemente critico con l’industria del petrolio, contrapposta a una natura rigogliosa messa a dura prova. Ovvio che a dare più spazio alla questione sia stata la Francia, Paese della casa madre della Total. Si trova un articolo sul maggiore quotidiano francese, Le Monde - uno dei “giornali di qualità” europei - dal titolo “Le patron de Total Italie arrêté pour corruption”, “Il capo della Total arrestato per corruzione”. Il riferimento è ovviamente a Lionel Levha, responsabile dell’Esplorazione e Produzione della società in Italia. Il servizio contava poi diversi commenti da parte dei lettori. Un altro pezzo sul sito di Le Fi-

NON CI sono altri scandali che in Ita- ni Novanta, del gasdotto di Yadana, lia siano riconducibili alla Total: arre- capace di alimenta le centrali elettristi o inchieste non hanno interessato che della Thailandia con una produla parte italiana della società france- zione di 17 milioni di metri cubi al giorno. Indagini internazionali avese. Né si trovano riferimenti in altri vano già puntato il dito sul governo birmano parlando di ricorso a lavori Paesi del mondo. La Total invece è stata interessata forzati con la “supervisione” dell’eserda una vasta campagna comunicativa cito. La Total ha sempre negato di aver come “complice” di crimini contro aderito a questo andazzo. Ma ha indennizzato circa 400 l’umanità. Per la sua operai birmani nel peattività in Birmania, il riodo di apertura dei Paese dal governo pocantieri. co democratico che La denuncia dei qualche tempo fa è quattro era stata restato al centro della spinta perché provecronaca per la represniente da cittadini non sione religiosa applibelgi. In pratica, con un cata senza pietà dal “non luogo a procedegoverno. La questione re”, i quattro non erano ha messo, alla fine stati proprio ascoltati. dell’anno scorso, in Allora si erano rivolti grave imbarazzo il goalla suprema corte. La verno francese. legislazione del Paese La Total, secondo europeo consente di l’accusa, avrebbe lavoprocedere su crimini di rato per la giunta mili- Boicottaggio Total questo tipo. tare birmana, senza La pressione interporsi un problema nazionale è stata così forte che la Total morale. Il presidente Francois Sarkozy ave- ha creato un sito, burma.total.com, in va proclamato la necessità di imporre cui dà la sua versione. Fino al comunisanzioni economiche alla Birmania e cato del 29 ottobre scorso. Vi si legge di congelare investimenti nel Paese che la Corte di Cassazione del Belgio asiatico. Si è trovato a dover dire, per ha respinto l’appello dei quattro rifubocca del suo ministro agli Esteri Ber- giati sulla precedente sentenza. Un nard Kouchner, che la Total non sa- nuovo “non luogo a procedere”. La Torebbe stata esente da eventuali sanzio- tal saluta la decisione come la fine della vicenda giudiziaria. ni. Ma gli attivisti nel mondo non smetQuattro rifugiati birmani avevano promosso una causa nei confronti del- tono di protestare. C’è un sito che si la multinazionale presso la magistra- chiama addirittura Totalout of Burtura del Belgio. I quattro avevano par- ma: Total fuori dalla Birmania. lato dei lavori di costruzione, negli anr. p.

CORLETO PERTICARA Tutto tace, nessuno vuole proferire parola. Le temperature sono fredde e pochi sono i cittadini che si concedono una passeggiata nel paese che da ieri è sotto i riflettori dei media locali e nazionali. Quando ci si avvicina a qualcuno in cerca di un commento sul nuovo terremoto giudiziario che ha coinvolto la Total e la politi-

L’articolo pubblicato dal sito internet del quotidiano francese “Le Figaro”

L’articolo di Guy Dinmore pubblicato ieri sulla versione on line del Financial Times

garo, altro noto giornale d’Oltralpe. Attraversato l’Oceano, troviamo un altro articolo sul sito economico del più noto canale televisivo americano, CnnMoney e su altri siti di giornali minori e di settore, come Monsters & Critics. Anche i lettori di lingua ispanica hanno potuto leggere la notizia. Sia in Spagna (ad esempio sulla versione on line di El Pais, altro “giornale di qualità” del continente) che nei Paesi latinoamericani

(ad esempio sul sito Terra). Anche chi parla solo tedesco ha potuto leggerne: un articolo è uscito su Sudtirol Online. Ma i nomi degli indagati e degli indagatori sono stati traslitterati anche in altri idiomi. Versioni della vicenda sono sul sito russo Sustav.ru e sui siti turchi (forse la prima volta che il nome Basilicata appare sulla stampa di quel Paese) Haber Turk e Hurriyet. Qualcuno avrà commentato: «Cose turche». ro. pe.

Una comunità che preferisce il silenzio Per adesso i corletani non intendono dare giudizi sul sisma giudiziario ca lucana, gli sguardi si fanno seri ma allo stesso tempo sbalorditi. Non è necessario chiedere del coinvolgimento del comune, per i cittadini è la stessa cosa, la stampa non è ben vista e non c'è intenzione di far uscire la propria opinione. C'è chi ti scruta attonito e con aria d'indif-

ferenza, quasi a dire la cosa non ci riguarda e chi, invece, muove la testa sconcertato perché non riesce ancora a realizzare quello che sta accadendo. Fin da subito si nota una certa reticenza a parlare. Del resto, a parte quanto è stato detto dai giornali e dalle televisioni, tra i

vicoli del paese non circolano novità. O meglio quello che circola non si fa sentire a chi potrebbe usarlo per condire un nuovo articolo. Nessuna indiscrezione, non è facile comprendere cosa pensino i cittadini di Corleto Perticara. Se alcuni alzano le spalle e tra i denti af-

fermano «qualcosa ce lo aspettavamo», chiedendo rigorosamente di rimanere anonimi, altri sono meravigliati e soprattutto perplessi perché non credono che tutto possa rispondere a verità. E per non deludere le aspettative, non possono mancare gli indecisi che

non sanno cosa credere o cosa pensare, e in qualche modo le loro espressioni dimostrano una certa indifferenza ai fatti. Difficile dire se questa sia reale o meno, certo è che non vogliono avere a che fare con la faccenda, né tanto meno commentare un «qualcosa che deve essere ancora accertato, aspettiamo il corso della giustizia». Francesca Gresia


Primo piano

Giovedì 18 dicembre 2008

15

“Why Not” Si parla di un comitato d’affari trasversale impegnato a dirottare fondi pubblici e consenso elettorale

“Why not”chiude con 106 indagati Politici, magistrati e imprenditori tra le persone finite nel provvedimento di STEFANIA PAPALEO CATANZARO - “Why not” taglia il traguardo e lascia sul campo ben 106 vittime. Nomi eccellenti del mondo politico e imprenditoriale, finiti nel tritacarne giudiziario della Procura generale che, ieri mattina, ha dato il via al provvedimento che ormai, da mesi e mesi, era prossimo a partire dal primo piano del vecchio Palazzo di giustizia. Lì dove il procuratore generale Enzo Jannelli e il pool di magistrati (il coordinatore Alfredo Garbati, il sostituto procuratore generale Domenico De Lorenzo, il sostituto procuratore di Catanzaro Salvatore Curcio ed i sostituti procuratori di Paola Francesco Greco ed Antonella Lauri) applicati alla maxi-inchiesta su un sistema collusivo mai ipotizzato prima in Italia hanno lavorato a pieno ritmo per mettere insieme dati, nomi e ipotesi di reato che, alla fine, sono confluiti nelle quaranta pagine del provvedimento di conclusione delle indagini che ruota intorno ad un vorticoso giro di affari che, secondo l'originario teorema accusatorio messo su dall'ex pm Luigi de Magistris, si sarebbero concretizzati nel finanziamento illecito ai partiti e in numerose truffe, ordite grazie all'appoggio di funzionari infedeli e appartenenti ad una sedicente loggia massonica segreta. Teorema che, alla fine, ha tenuto solo in parte, ma senza fare sconti a nessuno di quei politici e imprenditori, parlamentari e magistrati, che, stando alla ricostruzione accusatoria, avrebbero agito insieme per accaparrarsi appalti e finanziamenti pubblici, all'ombra di un vero e proprio consociativismo, che avrebbe oltrepassato ogni confine politico, per gestire al meglio l'affare del secolo incentrato sul fiume di denaro erogato dalla Comunità europea. Sullo sfondo, le sacche di precariato, intorno alle quali avrebbero costruito la propria fortuna i faccendieri di turno.

Tra le righe delle quaranta pagine del provvedimento emesso ieri, dunque, la ricostruzione di scenari inquietanti a afre da sfondo a quei collegamenti a doppio filo tra partiti di diversi schieramenti e tra società private e funzionari pubblici, in un contesto di presunti illeciti consumati nei settori del lavoro interinale e dell'ambiente. Numerosi e gravi i reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti degli indagati: dall'associazione per delinquere all'abuso d'ufficio e alla turbata libertà degli incanti, dalla truffa alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, dalla frode nelle pubbliche forniture al peculato, dalla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio all'istigazione alla corruzione, dall'estorsione alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici. Accanto alle norme violate, i nomi eccellenti rinvenuti sugli appunti compromettenti di uno dei principali indagati, l'imprenditore Antonio Saladino, che avevano travolto personaggi di spicco della politica calabrese, fino al più alto grado. Nessuno escluso. Tanto che lo stesso Governatore Agazio Loiero aveva scalpitato per essere interrogato, nel tentativo di tirarsi fuori dal caso “Why Not”, che aveva preso il nome proprio dalla società di lavoro interinale che era stata ritenuta riconducibile ad Antonio Saladino, ex presidente regionale della Compagnia delle opere di Lamezia Terme, accustao di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, della Regione Calabria e dell'Unione europea. Era stato spulciando tra il materiale sequestrato negli uffici dell'imprenditore che i carabinieri del Reparto operativo avevano trovato appuntato, su alcuni elenchi relativi a personale assunto, anche il nome di tale Loiero. Agazio Loiero? «Conosco Antonio Saladino da 30 anni e ho avuto con lui un unico contrasto, che ha riguardato proprio l'utilizzo di questi precari», si era af-

Le toghe dei giudici

frettato a spiegare il Governatore, il cui nome era comunque finito accanto a quello del suo vice di allora, Nicola Adamo, tra i primi ad essere iscritto nel registro degli indagati, in riferimento alla sussistenza di un “sodalizio criminale, con distribuzione di ruoli tra imprenditori, professionisti e pubblici amministratori, finalizzato, attraverso la costituzione di società e/o la partecipazione in società già costituite, a percepire in modo illecito finanziamenti pubblici, per importi ammontanti a diversi milioni di euro». Era stato in relazione a quest'impianto accusatorio che gli inquirenti avevano posato gli occhi anche sulla “Abramotel srl”, società di servizi telematici ed editoriali che opera nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, facente capo al gruppo Abramo, con sequestro della documentazione e del materiale informatico attinente anche alla “Tesi spa”, società al centro di diverse indagini collegate alla maxi-inchiesta Poseidone (sulle presunte illegittimità compiute nella gestione dell'emergenza ambientale), e al consorzio Clic, società consortile, il cui Cda è presieduto dalla moglie di Adamo, Enza Bruno Bossio. Trait d'union tra le due inchieste è l'indagato Giovan Battista Papello, manager vicino alle posizioni di An. Ancora, sotto accusai, parlamentari, amministratori regionali in carica e della passata legislatura, tra cui l'ex governatore Giuseppe Chiaravalloti oggi vice presidente dell'autorità garante della privacy; gli

assessori regionali Luigi Incarnato e Mario Pirillo, l'ex assessore, oggi consigliere regionale, Pasquale Maria Tripodi; l'ex assessore regionale all'ambiente Diego Tommasi, componente dell'esecutivo Nazionale dei Verdi; l'ex assessore ed ex parlamentare Giuseppe Ennio Morrone; l'europarlamentare Domenico Basile, ex assessore della Giunta Chiaravalloti; il consigliere regionale e capogruppo di An Alberto Sarra; l'ex sindaco di Catanzaro, oggi consigliere regionale Sergio Abramo; il deputato Giovanni Dima, coordinatore regionale di An; il sindaco di Cosenza Salvatore Perugini; l'ex assessore regionale alla Sanità Gianfranco Luzzo; l'ex assessore regionale Dionisio Gallo; il consigliere regionale Franco Morelli (An). Ma anche il segretario generale della Giunta, Nicola Durante, e diversi funzionari regionali. E non manca la superteste dell'inchiesta, Caterina Merante, le cui dichiarazioni si erano rivelate decisive nella prima fase all'inchiesta aperta dall'allora pm di Catanzaro Luigi De Magistris. Per lei l'accusa di violazione delle norme in materia di occupazione e mercato del lavoro, in relazione all'attività della società di lavoro interinale “Why not”. Agli indagati, adesso, venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o depositare memorie difensive, alla luce delle quali i magistrati decideranno se procedere con una richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione, da mandare al vaglio del gip.

Chiesta l’archiviazione per Prodi e altri indagati eccellenti CATANZARO - Crollano le accuse per dieci indagati di “Why not”, tra cui l'ex premier Romano Prodi, rimasto coinvolto nell'inchiesta per un presunto finanziamento ottenuto attraverso il “Laboratorio democratico”, un centro studi di giovani a lui vicini, con riferimento all'ipotizzata truffa ai danni dell'Unione europea, messa in atto per veicolare i fondi comunitari verso alcune società, all'ombra di quella presunta "asse Calabria - Bruxelles, passante per San Marino". I magistrati della Procura generale di Catanzaro non hanno, infatti, riscontrato elementi tali da poter chiudere le indagini a carico del potente uomo politico, nei cui confronti è stata già deposita-

ta una dettagliata richiesta di archiviazione sulla quale dovrà pronunciarsi, nei prossimi giorni, il gip Tiziana Macrì. Al cui vaglio sono destinati a finire altri nove analoghi provvedimenti assunti nei confronti del deputato del Pd Sandro Gozi, che è stato nel Gabinetto della Presidenza della Commissione europea, e consigliere del presidente del Consiglio dei ministri; di Piero Scarpellini, imprenditore ed oggi deputato del Pd; di Luigi Bisignani, consulente aziendale; del consigliere regionale della Calabria Antonio Acri; di Gerardo Carnevale, componente dello staff di Acri; di Vincenzo Bifano; di Armando Zuliani, imprenditore; del segretario di Nicola Adamo, Giulio Grandinetti

(deceduto nelle more), e di tale Giulio Grandinetti, finito erroneamente nell'inchiesta per una omonimia. Sono state stralciate, invece, le posizioni di Mario Maiolo (oggi assessore), del Pd; del generale della Guardia di finanza Paolo Poletti; di Massimo Giacomo Gennaro Stellato, capocentro del Sismi di Padova, e di suo fratello Gianmario Stellato; di Brunella Bruno, in servizio al Cesis; di Franco Bonferroni, già consigliere d'amministrazione di Finmeccanica; dell'imprenditore Valerio Carducci; di Luigi Filippo Mamone, dirigente della Regione Calabria; di Luigi Bulotta, dirigente generale del dipartimento Bilancio della Regione Calabria; di Umberto Bernaudo, sinda-

co di Rende (Cosenza); di Mario Bozzo, ex consigliere comunale di Cosenza; di Giangregorio Surace, dipendente della società AbramoTel; Lucio Sconza, Ennio Lucarelli, Giorgio Sganga, Mario Mirabelli; di Francesco Indrieri, commercialista; di Salvatore Domenico Galati, componente dello staff dell'avvocato e deputato Giancarlo Pittelli, la cui posizione era stata stralciata, nei mesi scorsi, dall'inchiesta “Why not”, insieme a quelle del segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, e del deputato dello stesso partito Giuseppe Galati, poichè, secondo gli inquirenti, le loro posizioni corrispondevano a quelle già delineate nell'altra inchiesta della Procura di Catanzaro denominata “Posei-

done”. Nell'ambito della quale, successivamente, per loro, come anche per il generale della Guardia di finanza Walter Cretella Lombardo, è stato chiesto ed ottenuto dal sostituto procuratore Salvatore Curcio un provvedimento di archiviazione. Alla stregua di quello emesso nei confronti dell'ex Guardasigilli Clemente Mastella, sul presupposto che il suo nome non avrebbe dovuto essere proprio iscritto nel registro degli indagati. In quella brutta storia di soldi spariti, di clientelismo spudorato e intrecci perversi tra imprenditoria e politica, non avrebbe mai dovuto entrarci, avevano detto i magistrati della Procura generale. Che, della loro tesi, avevano convinto anche il

gip. Ma non i magistrati della Procura di Salerno che, nel blitz dello scorso 2 dicembre, avevano focalizzato l'attenzione proprio su quel decreto di archiviazione, ritenendolo il frutto di un complotto ordito ai danni dell'ex pm Luigi de Magistris proprio per favorire alcuni dei suoi principali indagati. E, nel caso specifico, non fornendo al gip, Tiziana Macrì, tutte le carte necessarie per giungere ad una valutazione completa della vicenda. Ma questa è un'altra storia, che parla di una “guerra tra toghe” ancora tutta da scrivere. Così come da scrivere resta l'epilogo dell'inchiesta “Why not”, giunta ieri solo ad un primo traguardo. s.p.


16

Primo piano

Giovedì 18 dicembre 2008

Primo piano «Ho le mani pulitissime». Rosa Russo Iervolino nella sala Giunta di Palazzo San Giacomo durante la conferenza stampa di ieri, durante la quale ha detto che non si dimetterà

Tangenti e politica Indagati anche due deputati uno del Pd e uno del Pdl In carcere l’imprenditore Romeo

Giovedì 18 dicembre 2008

17

QUESTIONE MORALE

Pd, partono i commissari nelle zone difficili E Idv esce dalle giunte campane

Napoli, Comune nella bufera Arrestati due assessori per l’indagine sulla delibera “Global Service” Walter Veltroni

di LUCA MASOTTO ROMA - È un terremoto giudiziario annunciato che travolge e smantella di fatto metà della Giunta comunale di Napoli, ultimo crocevia della nuova Tangentopoli che vede coinvolti anche parlamentari di entrambe gli schieramenti, funzionari e persino magistrati. Per quello che viene ritenuto dagli inquirenti "un saccheggio sistematico delle risorse pubbliche", tredici persone sono finite sotto accusa per irregolarità nella delibera per il "Global Service" approvata dal comune di Napoli per la manutenzione di strade e patrimonio pubblico oltre che per la gestione delle mense scolastiche. Un affare da 400 milioni di euro in realtà mai partito dato che la delibera fu varata ma il relativo appalto non si avviò mai a causa della mancanza della copertura finanziaria. In carcere è finito l'imprenditore Alfredo Romeo (già in manette all'epoca di Mani Pulite, condannato a due anni con sentenza poi prescritta), agli arresti domiciliari tra gli altri due assessori del Pd della giunta comunale, due ex loro colleghi, un ex provveditore delle opere pubbliche. Tutte le persone raggiunte dalle misure cautelari sono accusate a vario titolo di associazione

per delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, abuso d'ufficio e corruzione. Ma gli scossoni sismici arrivati da Napoli rischiano di travolgere anche la politica non solo partenopea. La richiesta di utilizzo delle conversazioni telefoniche con l'imprenditore Romeo equivarrebbe ad una informazione di garanzia. Motivo per cui risultano indagati gli onorevoli Renzo Lusetti (Pd) e Italo Bocchino (An) per illecita e sistematica aggiudicazione di

appalti di servizi pubblici. Intercettato anche l'ex ministro Democristiano Paolo Cirino Pomicino. Per gi inquirenti il gruppo Romeo avrebbe accolto tra i suoi dipendenti parenti di 'amici influenti' o anche funzionari pubblici in rotta con le loro amministrazioni avviando una rete di relazioni molto capillare, arrivando anche alla manutenzione del Quirinale, del Senato e del ministero dell'Economia. L'operazione - nata a Caserta nel-

l'ambito di un procedimento avviato dalla Procura di S.Maria Capua vetere su illeciti da parte di amministratori di Orta di Atella - è stata condotta dalla Dia e dai Carabinieri che hanno eseguito le ordinanze cautelari firmate dal gip di Napoli accogliendo le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia napoletana guidata dal procuratore Franco Roberti. Gli assessori del Comune raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare sono

LE INTERCETTAZIONI

Nugnes a Romeo: «Lo scoglio più grosso era in giunta» NAPOLI - «Tu un amico tieni...». Così l'allora assessore comunale al Patrimonio Giorgio Nugnes (nella foto), morto suicida il 27 novembre, si rivolge all'imprenditore Alfredo Romeo in una conversazione relativa alla definizione della delibera per l'appalto «Global service». L'intercettazione risale al 4 marzo 2007. La delibera avrebbe ottenuto il via libera dalla giunta comunale il 24 marzo e poi doveva affrontare lo scoglio del Consiglio. La preoccupazione dell'imprenditore, secondo la procura di Napoli, è che potessero essere avvantaggiate altre imprese, in particolare quelle che fanno parte dell'Acen, se l'appalto non fosse stato caratterizzato con determinati requisiti, ossia come appalto di servizi e non di opere. Nugnes: Tu un amico tieni... Romeo: Eh, Giorgio, ma noi ce la dobbiamo tenere stretta questa amicizia perché se no questi ci fanno, perché...

Nugnes: Sì, sì, no il problema sai qual è? Che questo è il più grande provvedimento di questa consiliatura, allora dice... arriva questo fresco fresco, ragazzino ragazzino, e ci frega a tutti quanti insomma. Romeo: Eh però non hanno capito, perché quelli appartengono alla solita parrocchia delle lobby amministrative locali. Nugnes: Alfredo, comunque lo scoglio più grosso era in giunta. Romeo: Però, Giorgio, teniamo gli occhi aperti perché questi non tengono le palle per promuovere niente di meglio di quello che oggi attualmente c'è sul campo. Nugnes: E vogliono soltanto ostacolare gli altri. Romeo: Sì hai ragione, vogliono ostacolare gli altri, azzuppare nell'orto degli altri... Allora bisogna stare con gli occhi aperti.

Enrico Cardullo fino a novembre assessore al Bilancio, Giuseppe Gambale, assessore alle scuole mentre Ferdinando Di Mezza e Felice Laudadio sono ancora nella giunta Iervolino. Tra i destinatari delle misure cautelari anche un ufficiale della Gdf che avrebbe informato l'entourage dell'imprenditore Romeo delle indagini in corsa. . Coinvolto anche Giorgio Nugnes, l'assessore comunale al patrimonio suicidatosi a fine novembre, coinvolto nell'inchiesta sugli scontri di Pianura durante le manifestazioni antidiscarica. Secondo la Procura - che ha disposto il sequestro di tutte le società e i conti correnti riconducibili a Romeo - l'imprenditore e l'ex assessore Gambale sarebbero venuti a conoscenza dell'indagine per effetto di "illecite rivelazioni di atti investigativi" e avrebbero iniziato ad inquinare le prove. A mettere in atto questo disegno criminoso il colonnello della Gdf Vincenzo Mazzucco, in servizio alla Dia di Napoli fino ad un anno fa, lo stesso corpo investigativo che nell'indagine "Global Service" ha svelato nome e ruolo della presunta "talpa". Ci sarebbe anche qualche magistrato coinvolto nell'inchiesta. Dall'indagine infatti emergerebbe un "Comitato d'affari" (con anche politici e funzionari) che avrebbe aiutato Romeo nelle sue "operazioni". Quanto ai due parlamentari coinvolti, Bocchino e Lusetti, ai quali sono stati notificati due informazioni di garanzia, a metà gennaio fissata dal gip l'udienza per valutare la richiesta della Procura di Napoli di utilizzare le conversazioni telefoniche. Per entrambi l'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta.

«Il mio nome non compare mai negli atti dell’inchiesta»

Il sindaco Iervolino «Non mi dimetto» di ELVIO SARROCCO ROMA - Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, non intende dimettersi dopo l'arresto per tangenti di due assessori della sua giunta. Ieri sera, in un incontro tenuto a Roma nella sede del Pd, lo ha comunicato "con orgoglio" al segretario del partito, Walter Veltroni, che da lei si attendeva una decisione "forte". "Ho intenzione di andare avanti", ha affermato, aggiungendo comunque di essere pronta a "segnali forti di rinnovamento". Veltroni l'ha salutata con un "auguri, buon lavoro", ha riferito ai giornalisti il sindaco Iervolino che ha insistito su un fatto: le mie mani, ha detto, "sono pulitissime". E nelle 500 pagine di intercettazioni "non c'e' una riga che mi riguarda". Il sindaco, intanto, ha deciso di sospendere i due assessori arrestati. L'ipotesi che ora si fa per la sorte della giunta comunale di Napoli non e' un totale azzeramento, come si era pensato in un primo momento, ma un rimpasto. Ci saranno segnali di forte rinnova-

mento, ha spiegato il sindaco, che possono coesistere con alcune presenze che io ritengo assolutamente indispensabili". Un rimpasto e' comunque indispensabile perche' ora in giunta mancano quattro membri. La Iervolino ha intenzione di approfondire con il suo partito quanto e' accaduto a Napoli mettendo in pericolo l'esistenza della giunta comunale di centrosinistra. Voglio discutere anche con tutti gli alleati, ha aggiunto, perche' a Napoli "abbiamo una coalizione ed e' una coalizione forte". Il sindaco ci tiene a precisare che se nel Pd esiste una questione morale, non riguarda certamente soltanto Napoli, ma anche altre citta'. Qualcuno si ricordera', ha detto ancora la Iervolino, che io nel mio partito ho fatto una dura lotta sulla questione morale, e quando ero segretario reggente del Partito popolare ho firmato di mio pugno tutti i provvedimenti di espulsione". Figurarsi ora, ha aggiunto, se non mi battero' per una questione morale. Si e' detta dispiaciuta per quanto e' accaduto a Napoli dove si e'

concretizzato "un fantasma" dopo le voci dei giorni scorsi. Adesso, infatti, si conoscono i nomi delle persone inquisite. La giunta, ha precisato, ha avuto un "incidente", ma "il sindaco non e' stato nemmeno sfiorato personalmente". "Ho le mani pulite e candide", ha insistito, "e nessun rilievo penale e' rivolto a me". Quanto agli assessori arrestati, "umanamente mi dispiace", ha affermato, perche' sono persone con le quali ho lavorato a stretto contatto. Il sindaco ha difeso la sua giunta che, ha fatto presente, ha al suo interno un ex ministro della giustizia (l'assessore alla legalita' Luigi Scotti, ndr) che ha fatto il magistrato per oltre 40 anni". Positivi anche i giudizi espressi sui due assessori coinvolti nell'inchiesta: Felice Laudario, noto avvocato, amministrativista e docente universitario, e Fernando Di Mezza, gia' esponente del mondo ambientalista. Nessuna preoccupazione per la decisione del partito di Antonio Di Pietro (Idv) di uscire dalla giunta. Il commento e' secco: "Benissimo, uno di meno".

di MARINA MARESCA ROMA - Abruzzo, Pescara, Napoli: la questione morale scuote il Partito democratico mentre Antonio Di Pietro annuncia che l'Italia dei valori uscirà da tutte le giunte della Campania. Walter Veltroni, sotto assedio, continua a indicare nel rinnovamento la sola via d'uscita. Intanto stanno per partire i primi commissari che il segretario vuole inviare nelle zone più difficili. "La risposta immediata del partito si è già vista, stiamo addirittura commissariando alcuni partiti regionali", conferma il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, lasciando la riunione del coordinamento del Pd di ieri sera dove al centro della discussione ci sono state le inchieste della magistratura e gli arresti che hanno coinvolto assessori e politici democratici. "È riduttivo dire", afferma però Finocchiaro, "che c'é una questione morale del Pd. Va prima detto che c'é una questione morale in tutto il paese che riguarda anche i partiti della maggioranza". Per il presidente dei senatori del Pd, "la questione è seria. Sono spariti i centri di responsabilità e i partiti rischiano di aver perso il loro ruolo che è anche quello del controllo dei governi locali, delle sezioni e del tesseramento. Bisogna tornare a discutere sul ruolo dei partiti che hanno un filtro di selezione della classe dirigente". L'annuncio di Di Pietro di uscire dalle giunte campane "fino a quando la questione morale sarà risolta" non fa che gettare benzi-

IL COMMENTO

Telefonata tra Romeo e Italo Bocchino (Pdl) sugli appalti della Santa Sede

Lo scandalo campano e la nuova tangentopoli

Il sodalizio puntava anche al Vaticano

di OTTORINO GURGO LO SCANDALO, da tempo annunciato, ma esploso ieri a Napoli con gran fragore e tintinnar di manette, riporta bruscamente in primo piano la cosiddetta "questione morale". Del resto la tangentopoli napoletana, pur apparendo tra tutte la più grave e la più intricata, s'inserisce in un contesto di "casi" (ultimi, in ordine di tempo, quelli di Pescara e della Basilicata) che non possono farla apparire come vicenda isolata o prettamente locale e ripropongono in modo estremamente brutale, all'attenzione di una pubblica opinione giustamente frastornata e allarmata, quel tema della degenerazione del costume politico

che era stata l'elemento scatenante del crollo verticale della Prima Repubblica e che speravamo consegnata ad un passato vergognoso. Non è così, purtroppo. Tangentopoli è più viva che mai ed è tornata con tutto il carico delle sue conseguenze negative colpendo prevalentemente, questa volta, quasi a "chiudere" il circolo delle sue implicazioni, proprio quella forza politica che, nella sua precedente versione, era apparsa meno coinvolta nel sistema tangentizio. Ci riferiamo al partito democratico che vede propri amministratori al centro delle "attenzioni" della Magistratura, in tutti i centri coinvolti nelle inchieste giudiziarie in corso.

Il compito che attende ora Veltroni e gli altri dirigenti del Pd, tra l'altro in un momento per loro tuttaltro che favorevole, è di quelli che fanno tremare le vene e i polsi. Si tratta, praticamente, di procedere ad un'opera di rinnovamento profondo della classe dirigente del partito sul cui esito, data la fragilità di questa forza politica, non è facile scommettere ove si consideri che forze politiche che sembravano di ben più forte caratura, come la Democrazia cristiana e il Partito socialista, non riuscirono a sopravvivere ai devastanti effetti della Tangentopoli numero uno. La questione è di quelle che richiedono un'attenzione tutta particolare perché coinvolge l'intero sistema politico e rischia

d'ingenerare un vero e proprio corto circuito tra i cittadini e la classe politica. Non a caso, con la dilatazione del fenomeno astensionistico, il recente voto abruzzese - e proprio in Abruzzo questa nuova stagione di scandali aveva avuto i suoi prodromi - aveva fatto suonare uno squillante campanello d'allarme, mettendo in chiara evidenza una forte disaffezione degli elettori nei confronti delle forze politiche. Il rischio che questa disaffezione cresca ulteriormente e si traduca in una sfiducia di fondo nei confronti dell'intero sistema politico esiste e va fronteggiato in tempi quanto più possibile rapidi. Ma ci sono da evitare due pericoli.

di PASQUALE FAIELLA

L'assessore comunale Ferdinando Di Mezza, uno dei due arrestati ieri

NAPOLI – «Quindi poi ormai...siamo una cosa...quindi...consolidata, un sodalizio, una cosa solida...una fusione di due gruppi». In questa intercettazione telefonica tra il parlamentare del Pdl Italo Bocchino e l’imprenditore Alfredo Romeo, in una telefonata ritenuta assai significativa dai pm che indagano sulle presunte irregolarità negli appalti del Comune di Napoli, c'è la sintesi del «sistema Romeo», un sistema, scrivono i giudici finalizzato «al medesimo indirizzo operativo finanche per i pubblicandi appalti dello Stato Vaticano». Ma dalla Santa Sede arriva una netta e formale smentita: mai avuti rapporti con Romeo. Un meccanismo collaudato, in cui, a differenza del passato diversamente agli anni di tangentopoli, l’anello «forte» non sono più «i

potenti rappresentanti della classe dei partiti tesi a soddisfare le loro esigenze economiche», ma, in omaggio ad una sorta di rivoluzione copernicana, sono proprio i politici “al soldo dell’imprenditore». L’analisi è dei magistrati della procura di Napoli, contenuta nel provvedimento di quasi seicento pagine. Nell’inchiesta cooordinata dal procuratore aggiunto Franco Roberti, sembra non passi di mano neppure un euro, almeno per la vicenda del Global Service il servizio di manutenzione delle strade. Ci sono solo tante promesse fatte con gli esponenti dei partiti da destra a sinistra – da Italo Bocchino a Renzo Lusetti (per il primo c'è una richiesta di arresto). Nell’indagine è centrale la figura dell’ex assessore Giorgio Nugnes, suicidatosi, forse proprio per la fuga di notizie per cui è indagato il colonnello della finanza Vincenzo

Mazzucco (ai domiciliari) che ha caratterizzato l’inchiesta, il 29 novembre scorso. Illuminante dal punto di vista della pervasività di Romeo, secondo i magistrati, sono i tentativi di acquisire appalti Oltretevere con la mediazione del colonello Mazzucco che – scrivono i pm «procaccia remunerativi affari con lo Stato Vaticano» che le imprese della Romeo possono in prospettiva acquisire «con i consueti metodi». A rivelarlo l’intercettazione tra Mazzucco e Romeo nella quale il primo traccia l’identikit del «contatto»: «Niente, lui fa parte del consiglio di amministrazione della Cei...è il nipote...anzi la moglie è la nipote diretta del segretario di Stato cardinale Bertone...lui fa parte anche del consiglio di amministrazione...si chiama la Fabbrica del Vaticano...poi ha un 150 condomini a Roma nei dintorni del Vaticano».

Italo Bocchino

na sul fuoco delle critiche all'alleanza con l'Idv che nella direzione di domani Marco Follini chiederà ufficialmente di rompere. Nel Pd si affaccia anche la tesi del "complotto" vista la concomitanza, il giorno dopo la sconfitta in Abruzzo, delle iniziative dei giudici scattate in diverse regioni. "Forse è esagerato parlare di complotto", osserva Pierluigi Mantini, "ma è innegabile un clima di veleni e sospetti e c'è un'oggettiva concomitanza di fatti clamorosi". Mantini sottolinea che alla Camera non è ancora giunta alcuna richiesta ufficiale su Bocchino e Lusetti e "non si possono apprendere i provvedimenti giudiziari dagli spifferi della stampa". Nell'attesa direzione di domani Veltroni ha intenzione di tirare dritto sull'urgenza di tornare al profilo originario del Pd, "nato", come ha ricordato Goffredo Bettini, "per rinnovare la politica e ora offuscato da scandali, arresti e liti tipiche dei partiti simbolo della vecchia politica". Ma la discussione sulla gestione Veltroni sarà più che accesa. Il politologo Gianfranco Pasquino chiede una guida collettiva del partito per in questa situazione eccezionale un "direttorio" di persone con l'impegno però che da lì non escano i candidati alla segreteria. Per il sindaco di Torino Chiamparino Veltroni deve essere affiancato da un "gabinetto di crisi" in cui non ci siano i rappresentanti delle correnti interne ma dei territori.


18

Giovedì 18 dicembre 2008

LAVORIAMO INSIEME ALLA COSTRUZIONE DELLA SINISTRA LUCANA LA CRISI economica fa emergere i suoi nodi strutturali. In Italia il PIL è in caduta libera e le scelte politiche del Governo Berlusconi paiono del tutto inadeguate. Il centrodestra infatti, con l'appoggio di Confindustria, sta dilapidando i risparmi prodotti negli scorsi anni, spendendo in manovre assolutamente incomprensibili, come il taglio per l'ICI. La detassazione degli straordinari (per altro accantonata), la Social Card, sono cose del tutto risibili, mentre si prepara una enorme contrazione dell'occupazione, che tra licenziamenti, mobilità e cassa integrazione riguarderà nei prossimi mesi centinaia di migliaia di persone. Sarebbe al contrario necessario detassare le tredicesime, come chiede la CGIL, e intervenire in maniera perequativa sulla tassazione del lavoro dipendente almeno per gli aumenti previsti dai rinnovi contrattuali nei prossimi tre anni. Impoverimento, licenziamenti, cassa integrazione, precarietà hanno già cominciato a concretizzarsi nelle vite di molte persone. Ma la società non è ferma. A partire dalle scuole e dalle università, un movimento inatteso per proporzioni, originalità e radicalità ha occupato prepotentemente la scena. “Noi la crisi non la paghiamo” è la cifra generale di una rivolta che insieme è generazionale e potenzialmente di sistema. E qui si intreccia con la scelta importantissima della CGIL di convocare lo sciopero generale anche senza CISL e UIL di fronte alla crisi e all'attacco congiunto di Governo e Confindustria sul terreno decisivo della riforma del modello contrattuale. La risposta alla crisi del capitalismo finanziario globalizzato è per la sinistra un banco di prova obbligato, tanto più per le spaventose conseguenze sociali e di pesante ristrutturazione del lavoro che, in sua assenza, si produrrebbero. Le forse della sinistra anche in questa regione devono misurarsi mettendo in campo una proposta politica, una cultura e una pratica che diano sostanza al governo egualitario, ecologico e pacifista delle risorse. Oggi la Basilicata è la regione più povera d'Italia insieme alla Sicilia, qui dove il Pil è drogato dalle multinazionali, 12 mila lavoratori di tutti i settori produttivi ed oltre 5 mila precari, rischiamo si essere travolti dagli effetti della crisi, mentre sono inefficaci le misure varate dal governo nazionale. Bisogna affrontare la crisi economica capovolgendo i tabù dell'epoca liberista, aggredendo ad esempio frontalmente l'idea della precarizzazione. Una cosa che passa anche dalle buone leggi come quella approvata dalla regione Puglia contro il lavoro nero che ha fatto emergere 4000 lavoratori da quella condizione, e che noi avanziamo anche in Basilicata come proposta in grado di aggredire un pezzo della crisi che attanaglia questa regione. La crisi politica che attraversa il governo regionale nasce dal Pd all'interno dei suoi gruppi dirigenti ma è anche una crisi prodotta da una assenza politico-progettuale per la Basilicata. I cittadini lucani attendono risposte ai loro problemi che devono essere affrontati con urgenza con un vero e proprio “programma anticrisi” fra misure di sostegno al reddito efficaci in grado di far fronte alla disoccupazione e alla povertà, e investimenti in opere pubbliche in modo da assorbire gli effetti della crisi. Proposte che dovrebbero trovare priorità in questa finanziaria, (noi presenteremo le nostre ) nel confronto con i soggetti sociali, a partire dalle questioni poste al centro dello sciopero generale di oggi della Cgil. Questa crisi regionale, con la consequenziale verifica cade in momento assolutamente particolare della vita amministrativa regionale, ovvero nel pieno della programmazione, verosimilmente, dell' ultimo ciclo di fondi comunitari ( POR 2007/2013 ) destinati alla Regione Basilicata. Ci vuole un “piano straordinario sul lavoro e contro la povertà”che ci permetta di dare risposte immediate alla crisi che attanaglia la nostra regione, lavoratori, precari e famiglie. L'azione del governo nazionale produrrà con il ddl 1441 ter uno scippo delle competenze regionali in materia di risorse energetiche, e un rilancio dei piani sul nucleare sponsorizzati dal ministro Scajola. Insomma, una Basilicata da sfruttare e da trasformare in una discarica di veleni. Ciò rende quanto mai necessario e urgente una conferenza regionale sull'energia in grado di definire in modo partecipativo, una programmazione strategica che non c'è su ambiente, la difesa dei beni comuni, un investimento sulle energie rinnovabili in grado di garantire autosufficienza e nuova occupazione nei prossimi anni. Per questo proponiamo che contestualmente alla moratoria sulle nuove richieste di estrazioni petrolifere la Regione Basilicata vada ad una Conferenza Istituzionale sull' Energia e l' Ambiente dalla quale si avvii l' iter per la redazione del Piano Energetico Regionale. Ci vuole discontinuità. Vedremo in questi giorni se da parte del centrosinistra ci sarà confronto o chiusura, alcune proposte di merito noi le avanzeremo a partire dalla Finanziaria, e intendiamo costruirle insieme a tutte le forze della Sinistra. Serve un profondo rinnovamento delle classi dirigenti del Mezzogiorno e in Basilicata in particolare, e oggi che questa priorità viene indicata non solo da noi, ma anche da autorevoli rappresentanti del centrosinistra, siamo consapevoli che questo rinnovamento potrà prodursi solo attraverso processi realmente partecipativi e democratici, anche nella selezione delle classi dirigenti, di cui la sinistra per prima dovrà farsi promotrice. Vogliamo lavorare alla costruzione della sinistra lucana, come soggetto autonomo dal centrosinistra, dentro un progetto capace di indicare una nuova prospettiva per la Basilicata attraverso la ritessitura paziente di un sistema di relazioni capace di indicare uno spazio pubblico di elaborazione e di azione, in cui possa svilupparsi una nuova stagione di protagonismo e di partecipazione della società lucana per riappropriarsi del futuro di questa regione. La ricostruzione della sinistra dunque. Per questa ragione la costruzione di esperienze di Case della Sinistra sono una priorità del nostro lavoro politico nell'immediato. Comitato politico regionale del Prc

POLITICA L’ARTE DI GOVERNARE di GIOVANNI DI LENA

SALERNO-CATANZARO E I CERCHIOBOTTISTI di MAURIZIO BOLOGNETTI CONFESSO che la presa di posizione dell'ANM sulla vicenda “Salerno-Catanzaro” appare un po' troppo cerchiobottista. Con il suo intervento, l'ANM di fatto sposa la tesi della “guerra tra procure”. Non potevamo aspettarci niente di meglio da chi, solo qualche mese fa, non ha speso una parola per difendere Luigi De Magistris. Tocca far presente agli illustri dirigenti dell'Associazione Nazionale Magistrati che la credibilità dell'istituzione giudiziaria è messa in discussione da inquietanti vicende verificatesi presso le Procure della Repubblica di Matera e Catanzaro. L'inchiesta Why not, così come l'inchiesta Poseidone, non è stata paralizzata dall'operato dei PM salernitani, ma da situazioni che sono ben descritte nel decreto di perquisizione e sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Salerno. Come possa l'ANM mettere sullo stesso piano l'operato di Jannelli e quello di Apicella e dei suoi sostituti, facciamo fatica a capirlo. Eppure è la stessa ANM ad affermare che la Procura Generale di Catanzaro ha compiuto “un atto grave in palese violazione dell'obbligo di astensione che grava sul magistrato che sia sottoposto a indagini in procedimento collegato.” Ripeto, non comprendo il cerchiobottismo dell'ANM. Se Salerno è competente ad indagare sui reati commessi dai magistrati di Catanzaro, perché l'operato di Apicella viene messo sullo stesso piano dell'operato di Jannelli? Cosa doveva fare la Procura di Salerno, dopo che per ben sette volte gli era stata negata la possibilità di disporre di atti indispensabili per poter continuare le indagini in corso su alcuni magistrati in servizio a Catanzaro? L'Anm invece di generalizzare, farebbe bene a fare i nomi e i cognomi dei magistrati “inadeguati” e “troppo legati a poteri locali”. Alcuni nomi emergono nelle 1500 pagine del decreto di perquisizione e sequestro disposto dai PM salernitani, altri ancora emergono dall'inchiesta Toghe lucane. Ma al di là di quanto scritto in certi atti giudiziari, se i signori dell'ANM fossero stati attenti, si sarebbero accorti che ripetutamente la stampa si è occupata dei legami di alcuni magistrati con i poteri locali, vedi i casi di Matera, Potenza e Catanzaro. Ripetutamente, inermi cittadini hanno segnalato al CSM situazioni preoccupanti nell'amministrazione della giustizia, che vanno ben oltre l'eccessiva vicinanza ai “poteri locali” e, a parere di alcuni, sfociano in associazione a delinquere. L'ANM parla di uso distorto da parte dei mezzi di comunicazione del de-

creto disposto dalla Procura della Repubblica di Salerno. Bontà loro, ma a noi sembra che di distorto in tutta questa vicenda ci sia ben altro, ad iniziare dal comunicato di una Associazione Nazionale Magistrati, che occupa con tutte le sue correnti il Ministero di Grazia e Giustizia. Maliziosamente si potrebbe osservare che mentre certi magistrati lucani e calabresi sono “troppo legati a poteri locali”, l'ANM è troppo legata a riti lottizzatori e troppo vicina a certi poteri nazionali. Uso distorto? Quale? Credo che ben abbia fatto la stampa a far conoscere ai cittadini i contenuti dell'inchiesta condotta dalla Procura di Salerno. Visti gli insabbiamenti, le sottrazioni e le avocazioni su cui nulla ha avuto da eccepire l'ANM, ritengo sia stata cosa buona e giusta. Il settimanale materano “Il Resto”(www.ilresto.info) ha pubblicato integralmente gli atti, noi dell'Associazione Radicali Lucani li abbiamo recepiti e pubblicati sul nostro sito(www.lucania.ilcannocchiale.it). Le uniche cose distorte e strumentali, i signori dell'ANM possono leggerle in quanto avvenuto, nel corso degli ultimi anni, in certe Procure, dove è stato impedito a magistrati intenzionati a svolgere il loro dovere di poterlo fare con serenità. Quei magistrati hanno subito una quotidiana, proditoria, vigliacca opera di delegittimazione, senza che l'ANM proferisse verbo a livello locale e nazionale.

CARO Direttore, dire che questo fazzoletto di terra e, a tutto tondo, politico dipendente, è certamente scoprire l'acqua calda anche perché così dovrebbe permeare di sé ogni aspetto della vita, perché ogni aspetto della vita richiede delle scelte ed è quindi politica. Non sempre, però, le cose si svolgono normalmente e, a volte, succede che la politica la fa da padrone confondendo la gente. Incuriosito econfuso dai recenti avvenimenti politici regionali, che molti hanno definito inspiegabili, ho cercato di rinfrescarmi le idee sul significato del termine politica e sul dizionario della lingua italiana A. Niccoli ho letto che “la politica è la scienza e l'arte di governare gli uomini organizzati in uno Stato. Più concretamente: il complesso dei fini posti alla vita pubblica di un popolo e dei mezzi impiegati per attuarli…” Ora, se la politica è questo, mi chiedo come mai un uno dei momenti più difficili per la nostra regione chi ci governa invece di indicarci i modi e offrirci i mezzi per superare la crisi si dimette, compromettendo ulteriormente il nostro stato di precarietà? Non a caso, da quando si è diffusa la notizia della crisi politica regionale tutte le altre vertenze sono passate in secondo piano. Tutto ciò è davvero inquietante perché rende palese che il filo doppio che lega questa regione alla politica invece di essere il punto di forza della nostra terra rappresenta per essa una palla al piede. Per porre fine a tutto questo, credo che la politica debba uscire dalal gabbia del protagonismo individuale e manifestare collegialmente il suo vero carattere e il suo senso di attaccamento, non al ruolo, ma alla gente e alla terrra lucana.

Neuroradiologia: precisazioni PER INIZIARE vorrei esprimere la mia gioia per i signori Sabatino Lucente e Donato Vertone che fortunatamente possono scrivere al giornale e aiutare a tenere alto il dibattito sulla Neuroradiologia interventistica del San Carlo di Potenza. Vorrei sottolineare, però, che due soli esempi positivi non danno il senso dell’efficienza di un reparto. Ci sono, purtroppo, molte altre persone che non possono più lamentarsi. Io mi sono limitato a raccontare ciò che mi è stato riferito, verificandolo con documenti e facendomi aiutare da professionisti accreditati. Del reparto di Neuroradiologia si sente parlare da molti anni e spesso non in termini positivi. Negli ultimi tempi, inoltre, si è

parlato di due persone decedute in poco tempo, trattate per la patologia di cui si occupa la Neuroradiologia interventistica. La vicenda ha fatto il giro della sanità lucana ed è arrivata anche al cronista contestato. Dovere del cronista è quello di informare, dopo le opportune verifiche. Quindi mi sono preoccupato di sentire uno dei massimi esponenti europei del settore, un italiano, che mi ha raccontato ciò che ho riportato. Forse quella parte dell'articolo è stata ignorata. Intendo ribadire, infine, che l'unico interesse che ha spinto me e il giornale a pubblicare l'articolo è stato quello di rendere un servizio alla comunità, senza nulla di personale o di altro genere. Gianfranco Gallo


Giovedì 18 dicembre 2008

OLOCAUSTO E SILENZIO CATTOLICO di ALDO VIVIANO

IN QUALITA’ di semplice cristiano mi rifiuto di accettare l'affermazione gratuita di un alto esponente istituzionale della Repubblica italiana, secondo il quale dinanzi alle leggi razziste antiebraiche, emanate da un suo antenato politico, il “silenzio” della chiesa cattolica ne avrebbe favorito l'appliczione. Diciamo subito che i cattolici non conoscono “le barricate”, né di destra, né di sinistra, bensì l'amore per l'uomo ed il fratello di fede anche se di professione veterotestamentaria. L'illustre oratore del settantesimo anniversario della memoria di quel crimine giuridico perpetrato dal capo storico di quella dittatura esiziale avrebbe fatto bene a distinguere tra arbitrio i potestà e l'uomo destinatario delle inique norme antidemocratiche. Mentre gerarchi ed i succubi esecutori si affannavano alla ricerca e recluta alle vittime, i cattolici - lo si sappia e non lo si ignori strumentalmente - si adoperavano ad accogliere con tutte le strategie lecite i fratelli ebrei, impedendo in tal modo che su molti di essi si abbattesse l'onda dell'odio e della persecuzione diretta. Altro che complicità! Vero e proprio eroismo, spesse volte pagato con la vita, come toccò al questore di Trieste, Palatucci. E' solo un esempio. E quante vite sono state risparmiate con l'immunità diplomatica! La verità è: talora si finge di non sapere, per trovare compagni al tardivo rimorso riparatore della violata dignità umana, civile, religiosa. Oppure si vuole affibbiare ad altri, non colpevoli, innocenti, spettatori impotenti ma amorevoli, la colpa, l'assurdità del regime fin troppo oppressore delle coscienze e della libertà. Cattolici e Cristiani non hanno ricordi corti come qualcuno che non ha operato. Cattolici e Cristiani hanno agito a prò degli ebrei, condividendone le pene, l'estremo sacrificio. Due esempi per tutti: Bonheffer e Kolbe .Ero appena entrato nella fanciullezza quando sedevo a mensa di casa con un trofeo, i cui tratti somatici come quelli di tutti erano uguali ai miei ed i miei erano uguali ai suoi. C'era un'interazione perfetta, al punto tale che quando partì piansi e volevo ad ogni cost accompagnarlo, intuendo già da quell'età dove poteva approdare quella creatura nella bufera dell'odio raziale. Se un consiglio può venir fuori da queste parole è di rivolgere agli omologhi pernsatori del personaggio di turno l'invito a considerare bene la storia. Questa non è opinabile, né mutevole. Parlano chiaramente i fatti, cioè le azioni compiute: le deportazioni, i forni crematori, le discriminazioni scolastico-sociali, i licenziamenti di lavoratori e docenti ebrei. D'altro canto, l'amore fraterno dei cattolici, il bene fatto, i rischi e pericoli affrontati, il dolore condiviso!

AL PRESIDENTE DELLA VICENZI di GERARDO FASANELLA* EGREGIO presidente, Le scrivo nella triplice veste di quarantenne impegnato in politica, di dipendente della Misterday di Atella e di Lucano dall'alto senso civico che non si arrende di fronte alla sua cinica volontà di dismettere il sito produttivo Atellano. Solo tre anni fa, Ella decideva di acquisire la proprietà dello stabilimento e del marchio Misterday dopo le note vicende inerenti al crack Parmalat. Solo tre anni fa veniva visto da tutti noi come un eroe che si metteva in gioco, investiva e ridava speranze a 160 famiglie che vedevano in Lei la panacea che risolveva ogni problema. Forse non avevamo capito che l'allora Commissario Bondi aveva messo in vendita il “nostro” Stabilimento sulle bancarelle degli speculatori. E Lei è stato più lesto di altri a fiutare l'affare. Nulla ha fatto in questi 3 anni perché questo Stabilimento riacquistasse una propria autosufficienza (non aveva interesse a farlo, i suoi interessi erano e sono altri), nulla ha fatto perché questo sito produttivo tornasse allo splendore di non molti anni fa. Non so francamente quanto Lei riesca a fare sonni tranquilli, non conosco il grado della Sua etica morale, ma speculare sulla gente, sui loro sogni, sul loro futuro mi fa fortemente dubitare . Tanti anni fa, lo stabilimento Atellano divenne lo strumento che ci consentì di programmare le nostre vite e quelle di chi ci ruotava intorno; per altri è stato il luogo dove hanno conosciuto la compagna della propria vita, ragazzi che misero su famiglia che son cresciuti ed oggi hanno figli e mutui bancari da onorare. Ragazzi che in un solo colpo hanno perso due stipendi e si ritrovano nella disperazione più totale. Anch'io con due figli (Donato di poco più di due anni e Angelica di un mese appena) dovrò riprogrammare la mia vita, dovrò dire loro che Babbo Natale non c'è più anche se hanno fatto i bravi, dovrò spegne-

re un sogno così come verranno spenti i sogni degli altri 300 bambini figli della “Misterday”. I lavoratori della Misterday di Atella hanno dignità e non vogliono essere le zavorre di nessuno, lungi da loro l'idea di essere un peso, ma ritengono che lo stabilimento ormai in fase di dismissione, abbia enormi potenzialità, bisognerebbe soltanto crederci. Non è mai stato un handicap la qualità dei prodotti, semmai l'handicap è stato ed è la promozione degli stessi, l'incapacità imprenditoriale di inserirli nella grossa rete di distribuzione. Diventa difficile aumentare i fatturati se il prodotto non è presente sul mercato. L'handicap vero, è proprio questo. E qui chiamo in campo tutte le forze politiche, perché organizzino un tavolo di concertazione tra operai, sindacati e imprenditori sfatando il facile luogo comune che li descrive come i “pompieri” di una rivoluzione, gli alleati più o meno consapevoli dei padroni. L'elemento d'incertezza oltre che di improvviso e drammatico cambiamento sono lo stato d'animo delle masse. Non trasformiamo questo stato d'animo in collera. Sicuramente un buon imprenditore ragiona con la freddezza dei numeri. Ma in qualche angolo nascosto anche a Lei batterà un cuore e soprattutto ci sarà una mente capace di pianificare e di rispondere a dei problemi di coscienza personale, ma soprattutto etica, civile, politica. Se dovesse trionfare una linea remissiva la situazione potrebbe diventare gravissima. La serrata delle fabbriche sbocca inevitabilmente in una radicalizzazione della lotta di classe. Noi non vivremo certo un Sereno Natale, ritengo per Lei sia la stessa cosa. Sforziamoci di farlo, sia noi che Lei, lanciando un messaggio con un anelito se non di salvezza per lo meno di speranza, la speranza che il nuovo anno ci ridia quella luce capace di farci rivedere il futuro. *segretario del P.D. di San Fele

19

L’ALLARME PER LA GIUSTIZIA di FRANCESCO BOCHICCHIO NEI GIORNI scorsi, si sono verificati episodi che confermano la delicatezza estrema della situazione della Giustizia in Italia. Da un lato, tra le Procure della Repubblica di Catanzaro e di Salerno è scoppiato un vero e proprio conflitto istituzionale in seguito al sequestro dei fascicoli delle inchieste intraprese da De Magistris , mentre, dall'altro, la sentenza di primo grado di Genova a carico dei componenti le forze dell'ordine imputati per i gravi atti di violenza a danno dei dimostranti “no-global” del G8 nel 2001 ha registrato condanne lievi e senza coinvolgere i vertici, e poi la Corte di Cassazione ha confermato gravi condanne a carico di dimostranti dei disordini della primavera 2006 a Milano, a fronte di difformi conclusioni del Procuratore Generale. Il conflitto tra le due Procure è l'ultimo atto di una serie continua di comportamenti diretti contro De Magistris (Pubblico Ministero) e la Forleo (Giudice per le Indagini Preliminari) , due componenti della Magistratura “responsabili” di indagini a carico di esponenti di spicco del centro-sinistra e rimossi dal loro incarico per profili solo formali. A suo tempo, un luminare quale Vittorio Grevi evidenziò che il provvedimento della Forleo, di disposizione dell'utilizzo delle intercettazioni telefoniche, a carico di D'Alema e di conseguente richiesta dell'autorizzazione al Parlamento a tale utilizzo, era abnorme, in quanto le intercettazioni erano state disposte nell'ambito di un procedimento penale in cui D'Alema non era indagato: il ragionamento è acuto e serio ma non coglie il vero punto, che è uno solo, in caso di procedimento pretesamente ingiusto od anche illecito ci si difende nel processo o dal processo? Ci si difende avvalendosi di tutte le facoltà processuali concesse dal codice di rito penale, od invece si delegittima il processo, ritenendolo non idoneo a giudicare un esponente politico? La seconda strada, la difesa dal processo, è l'elemento centrale dell'azione politica di Berlusconi ed è alla base di tutte le sue leggi sia “ad personam” sia generali, e si estrinseca nella tesi che chi è stato eletto dal popolo non può essere fermato da un organo burocratico e non elettivo quale la magistratura: la tesi fu combattuta con grande vigore dalla sinistra unita prima e poi solo da una scarna frazione della sinistra, perché così si distrugge uno dei fondamenti del costituzionalismo e dello stato di diritto, la divisione dei poteri, fondamenti non solo ottocenteschi ma eterni. Tale battaglia, politica, è anche di civiltà, ed é sacrosanta, sia quando sostenuta contro Berlusconi ed i suoi, sia quando rivolta contro il centro-sinistra. Si tratta non di schierarsi dalla parte dei magistrati, ma di consentire loro di svolgere il fondamentale compito di vigilanza contro gli abusi e gli illeciti, e se la discrezionalità dei magistrati può apparire eccessiva è solo perchè la legge presenta margini di opinabilità. Il riordino della normativa, con la sua razionalizzazione, è la vera condizione per rendere la giustizia veloce ed efficiente e con la minore arbitrarietà possibile, mentre una riforma basata sull'indebolimento dell'autonomia della magistratura è palesemente anticostituzionale e tale da alterare la natura dello Stato. E purtroppo occorre essere realisti e quindi ravvisare l'inevitabilità del collega-

mento tra l'accanimento del centro-sinistra contro De Magistris e Forleo, e la disponibilità sempre del centro-sinistra a discutere con il centro-destra che si prepara ad una riforma del tutto inaccettabile e da rigettare in blocco in quanto tendente solo a bloccare la magistratura. Dall'altro lato, vi sono le sentenze sui fatti Genova 2001 e di Milano-Corso Buenos Aires 2006: per i primi fatti, la sentenza nei confronti dei poliziotti sospettati di violenze a carico dei dimostranti inermi è stata mite, riconoscendo in qualche caso la colpevolezza degli interessati ma evidenziando che il reato di tortura non esiste in Italia, ed in qualche altro caso che era stato impossibile perfezionare la formulazione dei capi di accusa per la scarsa collaborazione ed addirittura per il boicottaggio dei vertici delle forze dell'ordine: quindi si viene a riconoscere che manca la sanzione penale di uno degli abusi maggiori delle forze dell'ordine a carico dei cittadini, senza tentare di percorrere delle strade atte a scardinare tale infamia, quale per esempio la proposizione della questione di legittimità costituzionale, pur tutt'altro che agevole alla luce degli ostacoli rinvenibili in un ordinamento di diritto quale il nostro all'irretroattività dell'introduzione di reati. Ma non solo, si viene a riconoscere che le forze dell'ordine possano impunemente ostacolare le indagini a proprio carico: ma i reati per abuso dei pubblici ufficiali sussistono o no? Per i secondi fatti, le conclusioni del Procuratore Generale che aveva stigmatizzato lo scarso rigore delle forze dell'ordine nel distinguere tra dimostranti pacifici e dimostranti violenti, imputando chiunque capitasse sotto tiro, sono state disattese dalla Corte di Cassazione, che ha confermato le condanne a carico di tutti gli imputati, anche se secondo il Procuratore non sempre individuati con esattezza. Certamente, si sarebbe tentati di ribattere che, anche per questi casi e senza differenze rispetto agli altri, ci si difende nel processo e non dal processo, occorrendo essere conseguenti e quindi non obiettare nulla di fronte a sentenze pur ritenute ingiuste, a meno di non rinnegare il principio prima solennemente dichiarato quale irrinunciabile: : però la contraddizione non sussiste, in quanto nei casi testé evidenziati le sentenze sono ingiuste non nel merito ma perchè rinunziano deliberatamente ad applicare il diritto e, dopo aver preso atto correttamente dei fatti intercorsi, si arrendono in quanto “maiora premunt”. Tra chi attacca la magistratura perché applica la legge nei confronti di chi vuole stare al di sopra della legge e la magistratura che deliberatamente si rifiuta di applicare la legge nei confronti delle Autorità Pubbliche vi è un filo rosso che li unisce. Il filo rosso è la legge, la cui applicazione viene disattesa e combattuta: chi è contro gli abusi del potere deve trarre un profondo insegnamento, non vi è emancipazione sociale e politica senza la difesa profonda della legge e della libertà formale e della democrazia parlamentare costituzionale; la libertà formale non solo è base della libertà sostanziale, ma di per sé, se perseguita con intransigenza, e non sacrificata a miopi calcoli politici, ha una portata sostanziale dirompente. studiobochicchio@legalebochicchio.it

L’OBESITA’ COMINCIA SCUOLA E RIFORME DAL CERVELLO di GAETANO FIERRO*

APPREZZABILE è il modo in cui, pur nel poco tempo disponibile, il presidente, l’assessore e il Consiglio provinciale di Potenza si apprestano all’appuntamento relativo al piano di dimensionamento scolastico provinciale. Inutile dire che la condivisione e la partecipazione attiva sono necessari com’è necessario limitare gli interventi all’assolutamente indispensabile per non dare il colpo di grazia all’organizzazione scolastica di una regione piccola e in seria crisi di crescita e, questa scelta politica, è l’unica possibile per la Basilicata e per i suoi piccoli numeri e in un momento di crisi come l’attuale. Rimane, a chi scrive, l’amaro in bocca per la delibera del Comune di Potenza che pur in presenza di numeri sufficienti pretende sacrificare due dirigenze, sulla città, all’altare degli istituti comprensivi. La scelta è incomprensibile politicamente ed economicamente irrilevante per le casse comunali e, dunque, formulo l’invito ad un ripensamento al sindaco e all’assessore dal momento che se si tagliano posti dove ci sono i numeri e questi non si possono riciclare altrove, per mancanza di numeri, si procura un danno all’occupazione senza alcuna ricaduta di alcun genere e natura. Ritengo che queste scelte sono quelle che la gente punisce quando va a votare per la evidente ragione che la diminuzione, senza ragione, dei posti di lavoro, piaccia o no, è sempre un danno per chi è costretto ad emigrare e ad andare altrove a cercare di campare. Antonio Caivano consigliere provinciale Psdi

LA QUALITA’ della vita e la tutela dei ceti deboli sono l'obiettivo primario che anima la nostra azione a livello politico. La Finanziaria 2009 tenga conto, a livello di sostegno economico, che la istituzione dei centri comunali di educazione alimentare e di benessere alla salute rappresenta una conquista culturale di assoluto interesse in una regione che conta il 12,4% di persone obese, una media alta di gente ammalata non assistita e non informata, che va aumentando giorno dopo giorno. Secondo recenti scoperte l'obesità è più uno stato mentale che fisico: mangiare troppo e non riuscire a controllare il proprio peso potrebbe dipendere maggiormente dalla mente e non solo da uno squilibrio del metabolismo. Forse non è una novità, ma a rivelarlo è uno studio britannico, basato su un'analisi genetica di 90mila persone, secondo la quale sei geni sono legati all'essere grasso. Cinque di questi geni sono «attivi» nel cervello, scrive il quotidiano «The Independent» che riporta la notizia, il che spinge gli scienziati a credere che la scoperta possa aprire la strada a nuove cure per l'o-

besità, improntate più a un mutamento del modo di pensare il cibo, che al desiderio fisico di mangiare. Il Dna dei 90mila «pazienti» è stato analizzato nelle minime mutazioni e comparato con il loro indice di massa corporeo. Gli esperti, un team formato da scienziati britannici, americani e islandesi, hanno trovato sei varianti genetiche, che sembrano essere la causa di un piccolo ma significativo aumento di peso. Se qualcuno presenta tutte e sei le varianti, probabilmente peserà 1,5-2 chilogrammi più del loro peso medio. «Potrebbe essere sorprendente che sia il cervello a essere più comunemente influenzato dalle variazioni genetiche nell'obesità, piuttosto che i tessuti adiposi o i processi digestivi», ha spiegato Ines Barroso, del Well come Trust Sanger Institute, vicino a Cambridge. «Fino al 2007, nessuna associazione genetica è stata trovata per l'obesità comune, ma oggi tutti quelli che siamo riusciti a scoprire possono influenzare le funzioni del cervello», ha aggiunto. *consigliere regionale del Gruppo Federazione dei Popolari di centro


20 Portafoglio Il taglio del costo del denaro non convince i mercati. Fmi e Ue: 2009 da incubo Giovedì 18 dicembre 2008

La “fase” Cai non c’entra

Alitalia, indagati gli ex vertici In otto accusati di bancarotta

Borse giù, Ecofin a Parigi Riunione straordinaria oggi sulla crisi di LUCA RONDANINI BRUXELLES - Le Borse europee non credono alle favole: il taglio deciso del tasso d'interesse da parte della Federal Reserve americana lascia freddi, anzi pessimisti, gli operatori del Vecchio Continente: chiudono tutte intorno allo zero le principali piazze europee, con Milano e Londra rispettivamente a +0,26% e +0,35%, e Francoforte e Parigi a -0,46% e -0,30%. E ieri anche Wall Street, che martedì aveva festeggiato con un rialzo superiore al 5% la notizia dell'azzeramento del costo del denaro, è tornata a perdere a metà seduta circa il 2%. In pratica, il fatto che il denaro non costi praticamente più niente in America significa soltanto che, da oggi, la Fed non ha più margini per aiutare ulteriormente l'economia. Una brutta notizia, che si aggiunge ad altre di segno potentemente negativo. Primo, la decisione dell'Opec di tagliare la produzione di petrolio drasticamente, di 2,2 milioni di barili, non frena la cadu-

Un operatore di Borsa

ta del prezzo del petrolio che scende a 40,2 euro al barile sulle previsioni di recessione globale e prolungata. Secondo, il dollaro affonda e salgono alle stelle di conseguenza le quotazioni dell'euro (oltre 1,4 il cambio di ieri) e dell'oro (868,10 dollari l'oncia). Terzo, il Fondo Monetario Internazionale annuncia che la crisi

Cna e consumatori pronti a dar battaglia

Bonus energia, sono a rischio 200mila posti

sarà ancora più grave del previsto e che "rivedrà nuovamente al ribasso le proprie stime di crescita, probabilmente in modo significativo, nell'aggiornamento del World Economic Outlook che sarà diffuso in gennaio" e chiede "un'ulteriore e vigorosa azione politica per evitare un seria contrazione dell'economia globale".

di SABINA LICCI ROMA - "Se saltano gli sgravi fiscali del 55% per l'efficienza energetica, il ministro Tremonti si assumerà la responsabilità di mandare per strada 200 mila occupati e di bloccare una filiera produttiva in crescita, oltre all'importante sviluppo tecnologico ad essa legato". È il responsabile del dipartimento Competitività' e Ambiente della Cna, Tommaso Campanile, a richiamare con forza il titolare dell'Economia a considerare le conseguenze di un mancato ripristino degli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici. L'occasione è stato un incontro promosso ieri a Roma dalla confederazione degli artigiani insieme a Adiconsum e Ises Italia per fare il punto della situazione tra costi e benefici di una misura che agli italiani è piaciuta. In due anni, da quando è entrata in vigore la detrazione, sono state presentate 230 mila domande, con un volume di 3,3 miliardi di euro di investimenti in ristrutturazioni e isolamento di edifici, installazione di pannelli solari, caldaie a condensazione e impianti a maggiore efficienza. Interventi che hanno permesso di risparmiare 500 mila MWh di energia e oltre 200 mila tonnellate di CO2 non emessa, il cui peso economico non è indifferente alla luce degli obiettivi da raggiungere entro il 2020. Secondo Campanile quindi, che oggi incontra il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo per un'azione di pressing sinergica, ipotizzando un trend analogo a quello 2007-2008 per i prossimi due anni lo Stato incasserebbe 2,1 miliardi tra imposizione fiscale diretta e indiretta, a fronte di un esborso di 1,9 miliardi. "Fare un passo indietro in questo settore - ha sottolineato il segretario generale di Adiconsum Paolo Landi - significa aggravare la situazione italiana in un momento di grave crisi economica e ostacolare gli investimenti delle famiglie che potrebbero apportare grossi benefici alla competitività e allo sviluppo del settore". Insomma per l'Italia si prospetta un'inversione di rotta rispetto a Francia e Germania che hanno introdotto incentivi energetici nei rispettivi provvedimenti anticrisi. Le tre organizzazioni sono dunque pronte a dar battaglia in Parlamento ma anche in Europa, sottolinenado che 'la marcia indietro dichiarata dal Tremonti' che riguarda solo la retroattività della misura, non basta a ripristinare gli effetti positivi del meccanismo di incentivazione; la fissazione di tetti massimi di spesa ipotizzati (82,7 milioni del 2009, 186 nel 2010 e 315 nel 2011), sono inadeguati e creeranno grosse difficoltà alla realizzazione degli investimenti, mandando in crisi un settore di oltre 50 mila imprese e 200 mila addetti.

ROMA - I vertici di Alitalia in carica dal 2000 all'estate 2007 sono indagati dalla procura di Roma per bancarotta, nell'ambito dell'inchiesta aperta nello scorso settembre dopo la dichiarazione di insolvenza della compagnia di bandiera. Sarebbero otto le persone iscritte nel registro degli indagati, tra presidenti, amministratori delegati e direttori generali. Massimo riserbo in Procura sugli sviluppi dell'inchiesta e sui nominativi degli indagati. Nel periodo preso in esame dagli inquirenti sono stati presidenti dell'Alitalia Fausto Cereti (1996-03), Giuseppe Bonomi (2003-04), Giancarlo Cimoli (2004-07) e Berardino Libonati (2007). Gli amministratori delegati sono stati Domenico Cempella (1992-01), Francesco Mengozzi (2001-04), Marco Zanichelli (2004) e Giancarlo Cimoli (2004-07), mentre tra i direttori generali figuravano Giovanni Sebastiani e Marco Zanichelli (2003-04). Il reato di bancarotta preso in esame dagli inquirenti fa riferimento ad ipotesi di distrazione e/o dissipazione. Gli accertamenti sono curati dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dai sostituti Stefano Pesci, Francesca Loy e Gustavo De Marinis. L'indagine non c’entra con la fase culminata nell'inserimento di Cai nella trattativa per l'acquisizione dell'azienda.

La Casa Bianca: «Una decisione poco lungimirante»

Petrolio, taglio record dell’Opec Il prezzo, tuttavia, è precipitato sotto i 40 dollari ROMA - L'Opec decide un maxi taglio di 2,2 milioni di barili al giorno, la più grossa riduzione mai operata, ma la sforbiciata non riesce a convincere né a ridare fiato ai mercati. Tanto che il prezzo del greggio americano è sceso ieri addirittura sotto i 40 dollari al barile, come non accadeva da luglio del 2004. A pesare sulle quotazioni è stato in gran parte il dato sulle scorte americane, salite la settimana scorsa di 525.000 barili a 321,3 milioni di barili. E, dal record di 147,27 dollari dell'11 luglio scorso, i prezzi sono scesi di oltre il 70%. Il taglio deciso dall'Opec, effettivo a

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti

Quarto, il presidente eletto americano Barack Obama, che 3 americani su 4 vedono ormai come il salvatore della patria dalla crisi, ammette che solo "nel 2010 potremo cominciare a vedere una traiettoria dell'economia in ascesa" purché si facciano "le scelte giuste". Per il 2009, insomma, nessuna speranza. L'Europa vede nero anche per conto suo, con la sola Gran Bretagna in attesa di 3 milioni di disoccupati nel prossimo anno. La presidenza francese della Ue ha convocato per stasera a Parigi un Ecofin straordinario per discutere altre misure comuni contro la crisi, nonostante la Commissione Ue abbia dato il via libera proprio ieri al quadro di misure temporanee contro la stretta creditizia, tra le quali "un aiuto forfettario fino a 500 mila euro per le imprese in difficoltà, senza la necessità di dover notificare la decisione all'antitrust europeo" e la Banca Centrale Europea abbia già fatto sapere di avere i margini di manovra per ridurre i tassi d'interesse "sotto il 2%".

partire dal primo gennaio prossimo, si è rivelato leggermente superiore alle attese e ha portato la riduzione della produzione, da settembre ad ora, a un totale di 4,2 milioni di barili al giorno. "Siamo in una situazione molto degradata", ha commentato il presidente del cartello e ministro algerino dell'Energia, Chakib Khelil. Il responsabile algerino ha precisato inoltre che la nuova quota ufficiale dell'Opec, che fornisce più del 40% della produzione mondiale di greggio, si attesta ormai a 24,845 milioni di barili al giorno. Gli operatori, tuttavia, concentrati più sugli svolgimenti e gli esiti della crisi

economica mondiale in atto, hanno reagito in modo molto freddo, facendo scendere l'oro nero addirittura a quota 39,99 dollari. La Casa Bianca ha definito la decisione presa dai Paesi produttori e esportatori di petrolio riunitisi a Orano, in Algeria, "poco lungimirante", ricordando che il cartello ha l'obbligo di mantenere un adeguato livello di offerta sul mercato. Ma l'Opec sta in tutti i modi cercando di contrastare il crollo dei prezzi, alle prese con previsioni fosche circa i deficit cui andranno incontro sia i Paesi del cartello sia Messico e Russia, con il petrolio a 40 dollari.


Giovedì 18 dicembre 2008

21

24 ore in Basilicata

Carmela Saponara è stata trovata morta nella sua abitazione. Si pensa a un tentativo di rapina

Pensionata uccisa a Montemurro Qualche giorno fa aveva detto di aver perso le chiavi di casa dall’inviata ANGELA PEPE MONTEMURRO - E' stata trovata morta martedì sera, nella sua abitazione, in corso Sinisgalli, riversa in un “lago” di sangue, Carmela Saponara, 77 anni, pensionata di Montemurro. Uccisa in casa, quasi certamente durante un tentativo di rapina. «Colpita alla testa» secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri. Ma l'autopsia sul suo cadavere, che dovrebbe essere eseguita oggi, fornirà altri elementi ai carabinieri del comando provinciale di Potenza, che hanno già interrogato alcune persone. La donna, vedova, viveva da sola in casa nel centro storico del paese, a pochi passi dal luogo natale del poeta ingegnere Sinisgalli. Un corso trafficato da auto e gente, ma che in determinati orari, è vuoto, soprattutto, nei periodi invernali. «Nessun segno di infrazione è stato trovato. Ciò - come hanno specificato in una nota i carabinieri - vuol dire che la donna ha lasciato entrare il suo assassino» ma i Carabinieri stanno cercando di stabilire se per caso la

porta non fosse aperta, come spesso avviene ancora nei piccoli centri dove tutti si conoscono. A trovare il corpo della vittima, è stata una vicina di casa, la signora Francesca Di Bosco che allertata dall'unico figlio della donna - invano aveva tentato martedì pomeriggio di contattare telefonicamente la mamma - si è recata nell'abitazione della vittima, trovando la porta socchiusa è entrata e ha trovato l'anziana signora riversa a terra tra la cucina e il corridoio in una “pozza” di sangue. Sconvolta ha chiamato un altro vicino ed immediatamente sono stati avvertiti i carabinieri. I rilievi degli investigatori sono proseguiti per tutta la notte nella casa. Si cerca di verificare se manchi qualcosa che giustifichi per il delitto il movente della rapina. La signora Carmela in paese era conosciuta come “Mlina l'uliarala”, perché il marito morto 11 anni fa, andava in giro nei paesi limitrofi a vendere l'olio. Infatti entrambi erano stati commercianti e avevano proprio un piccolo negozietto sotto l'abitazione. Attività che è

La casa di Carmela Saponara

stata chiusa nel tempo. L'unico figlio, Antonio, sposato, è andato a vivere a Sasso di Castalda e la chiamava tutti i giorni, preoccupato perché viveva da sola e più di una volta aveva insistito che la mamma andasse a vivere a Sasso, ma lei aveva sempre rifiutato per amore del proprio paese di origine. L'ultima volta che Carmela è stata vista - secondo delle indiscrezioni - era intorno alle 15 e 30 di pomeriggio, stava stendendo il bucato. Dopo

quell'orario niente più. E' solo dopo le nove di sera che la vicina di casa, avvertita dal figlio, è andata a vedere. «Non ci credo ancora - ci dice la signora Francesca - quando sono arrivata, ho travato la porta socchiusa e le luci spente, sono entrata e l’ho trovata a terra in un mare di sangue. E' stato orribile». Le supposizioni, in paese sono tante. Qualcuno non ci crede che è stata uccisa e dice «sicuramente è caduta e avrà sbattuto la testa». C'è

chi azzarda l'ipotesi che «la signora sia stata vittima di una vendetta perché tempo addietro aveva chiamato i carabinieri per dei furti avvenuti in Chiesa». Per molti «la signora che aveva un carattere introverso e solitario, non avrebbe mai aperto la porta a degli sconosciuti». «Qualche giorno prima raccontano - aveva chiamato il figlio perché non trovava più le chiavi di casa. Un’ abitudine nei paesi dove tutti si conoscono è di lasciare le chiavi nell'uscio della porta d'ingresso». Comunque, da ieri mattina il piccolo paese di Sinisgalli è sotto choc e i cittadini hanno paura. «Qualche furto c'è stato spiega un signore - ma mai una cosa del genere - Di solito ci si conosce e ci si fida. Ognuno conosce l'altro, ma da ieri mattina le cose sono cambiate». «La paura è tanta - ci dice una giovane dirimpettaia della casa di Saponara - se è stata uccisa. Questo è un paese tranquillo ma da qualche tempo..». Ora si attende l'autopsia. Nel frattempo i carabinieri stanno seguendo tutte le piste e hanno interrogato parenti e vicini di casa della donna.

Pedopornografia via web

Anche lucani fra gli indagati BOLOGNA – Collegati a e-Mule, il più noto sistema di condivisione dei file, hanno scaricato la discografia dei Buena vista social club, noto gruppo cubano. Ma anziché musica, all’interno hanno trovato una 'pedo-collection' con file distinti in base all’età dei bambini (dai 3 ai 10 anni) ritratti in pose hard. È quanto è successo ad alcuni internauti che si sono rivolti alla polizia postale di Bologna. Così dopo mesi di indagini a livello nazionale, sono state arrestate cinque persone, indagate 33 e sequestrati circa 10 mila tra foto e video, definiti dalla polizia «particolarmente scabrosi». Tra i 33 indagati anche alcuni lucani. Il reato è quello di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.

Ieri le forze dell’ordine avevano passato al setaccio la zona di Jesce

Francesco Di Palo ha chiamato la moglie Si troverebbe in una zona del centro Italia MATERA - Ieri, Francesco Di Palo, l'imprenditore quarantasettenne che da venerdì scorso si è allontanato dalla sua abitazione di Altamura senza dare più notizie, si è finalmente fatto sentire. Ha telefonato alla moglie e la conferma è venuta direttamente in serata dal suo avvocato, Giovanni Moramarco. Il legale, interpellato dall’Ansa, ha detto che «c'è stato un contatto telefonico di Francesco Di Palo con sua moglie» e che «questo significa che l'imprenditore è vivo e che non ci sono risvolti negativi. L'augurio è che possa ritornare presto a casa». Secondo quanto si è appreso, Di Palo si troverebbe in una località del centro Italia, da dove avrebbe chiamato la moglie. Secondo informazioni non ancora confermate, la donna, Laura Lorusso, sarebbe partita per raggiungere il marito. Sin dal momento della scomparsa la donna aveva detto di essere convinta che suo marito si fosse allontanato da casa di sua volontà e aveva rivolto un appello perché chi sapesse qualcosa collaborasse nelle ricerche: «Se qualcuno ha visto o incontrato venerdì pomeriggio mio marito – aveva detto qualche giorno fa – lo riferisca ai carabinieri o alla polizia». Ieri la telefonata che l’ha liberata dall’angoscia. Ieri mattina intanto, si era intensificata l'attività di controllo del territorio. Su disposizione del Comitato per l'or-

L’APPELLO DELLA LAV LA Lav di Matera lancia un appello per aiutare i cani di cui si prendeva cura Di Palo. Nell'azienda ci sono dai 150 ai 180 randagi, che accudiva a sue spese. I cani non mangiano da giovedì, la moglie non è in grado di provvedere direttamente perché tutti i conti in banca sono bloccati. dine e la sicurezza pubblica, l'hinterland di Matera è stato diviso in cinque grandi aree assegnate rispettivamente a carabinieri, finanzieri, agenti della questura, uomini della polizia provinciale e del corpo forestale dello Stato. Casolari abbandonati, poz-

zi, ogni singolo anfratto dei terreni che delimitano la città dei Sassi sono stati, ieri, passati al setaccio fino all'imbrunire. Questa particolare attività si aggiunge a quella info investigativa. Ieri la zona di Jesce, in cui

ha sede l'azienda dell'imprenditore, è stata perlustrata dai carabinieri della Compagnia di Matera con l'ausilio del nucleo cinofili di Tito Scalo. Ulteriormente suddivisa in tre sotto-zone (da borgo Venusio verso l'interno, dall'ex ss 271 verso l'interno, Jazzo

I carabinieri al lavoro ieri mattina nella zona di Jesce Al centro l’imprenditore Francesco Di Palo

del Sole e la strada che taglia idealmente in due il settore), l'intera area è stata setacciata da trentacinque militari, divisi in due squadre, comandati dal capitano Donato D'Amato. Gli uomini dell'Arma hanno fotografato ciascun casolare e lo hanno individuato con strumentazione Gps. Fino alla telefonata di ieri le indagini delle squadre mobili di Bari e Matera non avevano dato esito e non avevano privilegiato alcuna pista anche se si è sempre propeso per un allontanamento volontario dell'uomo. «Siamo fiduciosi, aspettiamo che salti fuori», aveva affermato in serata, prima di sapere della telefonata, il capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

SANTACATTERINA A GIUDIZIO POTENZA – Con le accuse di omissione di atti d’ufficio e falsità ideologica, il magistrato Santacatterina è stato rinviato a giudizio dal gup di Potenza, in riferimento alle indagini su presunte minacce giunte al padre dell’ex gip di Milano, Forleo, prima della sua morte, insieme alla moglie, in un incidente stradale. Il gup ha fissato per il 20 aprile l’ udienza dinanzi al Tribunale collegiale. Santacatterina è indagato insieme a un altro magistrato di Brindisi, Antonio Negro, e al tenente dei carabinieri, Pasquale Ferrari. Secondo l'accusa sostenuta dal pm di Potenza, Correale, Ferrari presentò una denuncia contro il gip di Milano con tempi e in modo che ad esaminarla fosse Negro.


22 24 Ore in Basilicata Tito Firmato il piano biennale di gestione degli esuberi Giovedì 18 dicembre 2008

E Angeletti (Uil) inviata a comprare Fiat

Sata, cig scontata Si rientra il 12 In programma anche la bonifica dell’area invece del 19

Daramic, cigs dal 2009

TITO - Un piano di gestione degli esuberi che prevede interventi distinti per il 2009 e il 2010. Questo in sintesi il contenuto dell’accordo sulla cassa integrazione per i lavoratori della Daramic firmato martedì a Roma al termine di una riunione svoltasi al Ministero del Lavoro. Alla presenza di rappresentanti del Ministero, di Confindustria Basilicata, dell’azienda, delle tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil del settore chimico e della Rsu si è arrivati all’accordo sulla cassa integrazione per tutti i 131 lavoratori dell’azienda di Tito Scalo specializzata nella produzione di separatori per batterie. Oltre alla cigs, però, la riunione è servita anche per varare il piano di reindustrializzazione e quello per la bonifica dell’area che dovranno essere realizzati entro due anni. Nello specifico l’accordo tra le parti prevede per il primo anno: ricollocazione guidata all’interno dello stesso settore sul territorio presso aziende specializzate nel recupero ambientale per 10 lavoratori; ricollocazione guidata all’interno degli altri stabilimenti del grup-

po. In particolare l’azienda proporrà ai lavoratori interessati in possesso delle qualifiche professionali necessarie, il trasferimento diretto presso altre aziende del gruppo in Europa e in altri paesi extraeuropei; per sei lavoratori la Daramic darà mandato ad una società di consulenza affinché venga realizzato un programma di collocazione esterna di una parte delle figure professionali di rilievo dell’azienda; la mobilità per quei lavoratori che maturano i requisiti per il pensionamento di anzianità o di vecchiaia entro il periodo di cigs e mobilità, oltre che per quei lavoratori che non vi si opporranno. Per il secondo anno poi, oltre agli strumenti già previsti per il primo è prevista la ricollocazione guidata sul territorio. In particolare verranno individuati gli strumenti da attivare per la riutilizzazione del sito, finalizzata alla ricollocazione dei lavoratori. Un provvedimento che interesserà 65 lavoratori; e poi la formazione. La Daramic ha avviato contatti con una società lucana operante nel campo

della formazione per definire meglio un programma di avviamento e formazione del personale interessato alla ciga per cessazione, nell’ambito di uno specifico progetto finalizzato alla ricollocazione dello stesso personale. Una misura che riguarderà 26 lavoratori. La produzione della Daramic è stata sospesa tempo fa a causa di una contrazione dei volumi produttivi dell’azienda. I vertici dell’azienda hanno pertanto deciso di trasferire la produzione in un altro stabilimento. regione@luedi.it

Operai Daramic

FIM CISL

Stamane attivo sindacale POTENZA - E’ in programma per questa mattina, a partire dalle 10,30, presso la sala Roselli, un attivo sindacale della Fim Cisl Basilicata. Nel corso dell’incontro è previsto anche l’intervento del segretario nazionale Bruno Vitali. In agenda la difficile situazione che sta attraverso il settore industriale regionale e le ripercussioni che la crisi economica internazionale sta determinando sul mondo del lavoro.

MELFI – Il giorno dopo l’inizio del nuovo periodo d cassa integrazione per il lavoratori della Fiat di Melfi, arriva anche una buona notizia. Alla Sata «i lavoratori rientreranno il 12 gennaio e non il 19 gennaio come in tutti gli altri stabilimenti italiani». A riferirlo è il segretario regionale della Basilicata della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis. «Purtroppo – ha spiegato il sindacalista – tutti gli altri lavoratori del gruppo Fiat rientreranno il 19 gennaio, mentre per Melfi vi sarà una settimana di cassa integrazione in meno: questo vuol dire che si sono rivelate giuste le scelte fatte negli scorsi mesi con il mantenimento della produzione del segmento 'B', quello portante per le vendite in Italia e quindi per l’occupazione». Per Cillis, «è necessario un nuovo piano generale, ma noi – ha concluso – continueremo a lottare affinchè a Melfi resti il segmento B». E intanto, all’indomani della novità sulla cassa integrazione, in merito alla situazione della Fiat è intervenuto anche Luigi Angeletti, segretario generale della Uil per l' assemblea dei delegati del sindacato. «Se

un italiano su due comprasse un'auto Fiat noi dovremmo assumere e non mettere in cassa integrazione». Commentando la crisi del settore automobilistico, Angeletti ha sottolineato: «Il problema è che due autovetture su tre vengono importate. Anche quando si parla di rottamazione, bisogna sapere che se le percentuali non cambiano noi finanziamo le aziende tedesche e francesi per due terzi». «Il primo problema da porsi è questo - ha aggiunto - e bisognerebbe vedere se tutti quelli che, finalmente, si accorgono che l' auto è importante, comprano automobili Fiat». «La Fiat vende in Italia poco più di 6 -700mila auto o almeno le vendeva; adesso non si sa perché il mercato è crollato, ma su due milioni e 200mila vetture che gli italiani acquistano, i due terzi sono prodotti in altri Paesi». «Bisognerebbe - ha aggiunto Angeletti - finanziare la ricerca e lo sviluppo di autovetture sempre più ecologiche per ridurre le emissioni e consumare di meno. Questa sì che sarebbe una forma di sostegno più efficace per i problemi che abbiamo».

Atella L’azienda ha inviato ai lavoratori un pacco di Natale contenente delle merendine Pronti a coordinarsi

Dalla Mr Day un “regalo” per gli operai E loro lo hanno prontamente devoluto alla Caritas diocesana di Melfi ATELLA - Quando al danno si aggiunge la beffa. Non bastava la chiusura dello stabilimento Mister Day della Vicenzi nella Valle di Vitalba. Nel clima di festività l'imprenditore veneto che è stato in Basilicata «senza investire un centesimo» ha pensato bene di inviare a tutti i 152 operai del sito di Atella un bel pacco regalo. Un gesto che ha contribuito ulteriormente ad esacerbare gli animi già poco tranquilli dei lavoratori inferociti ed in cerca di giustizia che da un giorno all'altro si sono visti piovere sulle teste l'ipotesi del licenziamento. Impegnati nel presidio dei cancelli dell’azienda i 152 in assemblea permanente, tra i continui via vai dei camion che svuotano il ma-

gazzino, si sono visti arrivare questo regalo che ha fatto discutere soprattutto se si pensa che i pacchi contengono merendine, gli stessi prodotti fabbricati in azienda. «E' una vera e propria presa per i fondelli» tuonano gli operai esasperati. Dopo vent'anni di lavoro dedicato all'azienda ed il difficile superamento del crac Parmalat l'arrivo tre anni fa della Vicenzi sembrava dover risollevare le sorti, ed invece tutto va a rotoli. «Un imprenditore che evidentemente non prova imbarazzo nell'indirizzare pacchi regalo ai suoi dipendenti mentre contemporaneamente gli sta togliendo il sostentamento» sottolineano gli operai. Tutti vorrebbero gridare

la loro rabbia a Giuseppe Vicenzi «tanto lui che se ne importa di noi» mormorano amaramente i lavoratori. Questi “pacchi” non finiranno nelle case dei dipendenti Mister Day «noi non li vogliamo, non abbiamo bisogno di queste farse» così invece di rispedirli al mittente, come pure qualcuno aveva suggerito, i pacchi regalo hanno subito un'altra sorte. Il discusso gesto è diventato, grazie alla generosità dei lavoratori, una fonte di gioia per qualcun altro più sfortunato. I lavoratori della Mister Day hanno deciso di comune accordo di devolvere i pacchi dono alla Caritas diocesana di Melfi. Proprio ieri mattina davanti i cancelli gli operato-

ri Caritas sono intervenuti per prendere i viveri che saranno distribuiti alle famiglie bisognose. Intanto la Rsu dell’azienda ha proclamato lo stato di agitazione. In un comunicato è spiegato che «l'incontro di lunedì con i sindaci della zona ha aperto una piccola speranza per la risoluzione del problema. Infatti si spera ora in un forte impegno da parte di tutte le Istituzioni a coinvolgere il Ministero dello Sviluppo Economico nei confronti del Gruppo Vicenzi affinchè il sito produttivo di Atella rimanga attivo». Ai lavoratori Vicenzi ieri è arrivata anche la solidarietà dei Popolari Uniti di Basilicata. Lucia Nardiello

Lavoratori in presidio

CONFAGRICOLTURA

DIRETTIVO CGIL

«Si anticipino le somme Pac»

«La classe politica deve essere responsabile»

POTENZA - «Non bastava la crisi economica, l’aumento dei costi di produzione e i danni da maltempo, ad aggravare la situazione si è aggiunta la sconfortante notizia che l’erogazione dei premi comunitari previsti per le prossime settimane, non potrà interessare da subito la totalità delle aziende agricole stante la limitatezza delle risorse monetarie rese disponibili dal ministero dell’Economia in attesa delle rimesse finanziarie da parte della Unione Europea». E’ quanto afferma in una nota il presidente regionale della Confagricoltura, Rocco Graziadei, all’indomani dell’ufficializzazione della notizia che le casse di Agea sono vuote e che i fondi del Tesoro potranno ap-

pena garantire un terzo delle somme necessarie. «In un momento di grave crisi economica per il nostro comparto – aggiunge il presidente Graziadei - ulteriori dilazioni sui tempi di erogazione degli aiuti determinerebbero pesanti ripercussioni sulle imprese già in sofferenza per situazioni di mercato piuttosto difficili: in Basilicata sono oltre 52.000 le aziende interessate ai pagamenti dei premi comunitari, il che ci fa presumere alla luce dell’attuale situazione che potrà essere soddisfatta appena il 40 per cento della richiesta. Per questo motivo è quanto mai opportuno che la Regione si adoperi per anticipare parte delle somme necessarie ai pagamenti Pac».

POTENZA - Lunedì mattina presso il Principe di Piemonte di Potenza si è tenuto il direttivo regionale Cgil Basilicata che ha approvato il bilancio di previsione per l'anno 2009 ed ha discusso in merito alla delicata fase politico sindacale. È stato confermato il giudizio positivo sullo sciopero generale del 12 dicembre e si sono analizzati i dati sull'adesione alle manifestazioni di Potenza e Matera. È emersa, inoltre, la necessità da parte del gruppo dirigente della Cgil regionale di dare seguito allo sciopero generale con una serie di iniziative e continuare le assemblee nei territori e nei luoghi di lavoro. In modo particolare per informare i lavoratori sui risvolti delle misure del governo che

«continuano ad essere inadeguate ed insufficienti per la soluzione delle drammatica crisi i cui effetti sono appena iniziati» sottolinea una nota sindacale. «Rispetto alle divisioni sindacali il gruppo dirigente, pur ritenendo di fondamentale importanza un avanzamento, sotto il profilo unitario, con Cisl e Uil, non ha mancato di sottolineare nel corso del dibattito, come le loro scelte siano lesive - continua la nota - per l'intera classe lavoratrice del nostro paese, In modo particolare se si guarda alle manovre che si stanno mettendo in campo per preparare un ulteriore accordo separato sul modello contrattuale. Non è mancato un riferimento all'impianto, complessivamente negativo,

delle iniziative del governo sul federalismo fiscale, sui servizi pubblici in generale, e sul continuo depauperamento delle risorse finanziarie per il mezzogiorno ,che minano alla base, non solo le aspettative di sviluppo delle popolazioni meridionali, ma l'esercizio dei diritti universali e la stessa coesione sociale del paese. Il direttivo, inoltre, ha espresso piena contrarietà all'aumento dell'età pensionabile per le donne. Nel corso del dibattito è emersa una forte preoccupazione sullo stato di crisi in cui versa il governo regionale e che ad oggi non lascia intravedere soluzioni». A parere del direttivo regionale la classe politica di governo deve assumere un forte senso di responsabilità.

Antiracket e sindacati insieme POTENZA - Si è svolto lunedì presso la sede del Comitato regionale per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura un incontro di lavoro tra i componenti del Comitato e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, convocato dal presidente del Comitato, Domenico Potenza, a seguito dei recenti eventi malavitosi «che sembrano segnare una più marcata espansione dei fenomeni dell’usura e del racket sul territorio regionale» si legge in una nota regionale. I convenuti, «nel prendere atto della progressiva infiltrazione di tali attività illecite e del preoccupante rischio di sopraffazione dell’economia legale da parte di organizzazioni illegali ampiamente stratificate nel tessuto socio economico dell’intero paese, hanno concordemente valutato l’opportunità di sollecitare le comunità locali a una condotta di vigile e costante controllo, in termini di prevenzione e contrasto, di detti fenomeni. Ciò anche in considerazione della maggiore vulnerabilità di imprese e famiglie a causa della crisi sistemica in atto». Comitato e sindacati hanno pertanto individuato un programma articolato in tre punti essenziali: diffusione della conoscenza delle provvidenze e degli strumenti di prevenzione previsti dalla legge; individuazione e socializzazione, in dibattiti pubblici di indirizzo propositivo, di tematiche e punti di criticità di possibile degenerazione illegale; vigile mobilitazione istituzionale e civile nei momenti di più grave emersione dei fenomeni illeciti.


24 Ore in Basilicata

Giovedì 18 dicembre 2008

23

LISBONA è ancora lontana: il tasso d’occupazione femminile in Italia, secondo il Rapporto Isfol, è ben inferiore alla media dei paesi Ue (65,4 per cento). In Italia, in media, siamo lontani 10 punti dall’obiettivo prefissato a Lisbona, quello cioè di arrivare entro il 2010 al 60%. In Basilicata, poi, gli obiettivi europei sono davvero un miraggio: solo il 30% delle donne lucane, infatti, può vantare un contratto di lavoro. Almeno questi sono i dati alla luce del sole, perché il lavoro femminile, il più delle volte è in nero. Sotto tutti i punti di vista.

Donne e pensioni

Due lavoratrici del settore privato, le più esposte a tutte le discriminazioni che sul luogo di lavoro possono essere messe in atto

Quello che le lucane pensano della proposta Brunetta

Parità oltre la pensione di ANTONELLA GIACUMMO POTENZA - Il ministro delle sorprese. Forse è così che sarà ricordato Renato Brunetta. Dopo la battaglia contro “quei fannulloni degli statali”, ne è iniziata un’altra: quella per alzare il limite d’età in cui le donne vanno in pensione. Una risposta - è il caso di dire proprio tutta italiana - alla condanna dell’Unione europea perché in Italia si mandano in pensione le donne prima degli uomini, violando l’articolo 141 del trattato Ue, che riguarda la parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore. Siccome due più due fa sempre quattro, Brunetta ha proposto: dobbiamo adeguarci, ma lo facciamo per il bene delle donne. Eppure la proposta non sembra aver convinto molto le donne. Soprattutto sono poche quelle che pensano che il progetto sia immaginato “per il loro bene”. Una posizione di rifiuto che non è pregiudiziale, come sottolinea la presidente della Commissione Pari opportunità della Regione, Antonietta Botta. «Sono decenni - dice - che parliamo di diritti delle donne. Abbiamo spesso detto che gli obiettivi dell’Unione europea non sono stati raggiunti. Ma certamente l’ultimo pensiero era la pensione. Questo può essere un argomento su cui discutere, ma bisogna prima affrontare tanti altri temi, come i servizi pubblici per la cura degli anziani e dei bambini e poi la questione della violenza, sia fisica sia psicologica». Secondo la presidente - che oggi discuterà della questione anche in una riunione della Commissione da lei presieduta questa iniziativa è strumentale: «E’ come dire “Volete la parità? Eccola”». Ma le cose non stanno proprio così. La parità uomo-donna nel mondo del lavoro non si raggiunge eguagliando l’età pensionistica. «Le donne vivono la doppia condizione di produttrici e riproduttrici», sottolinea Vitina Iannielli, segretaria della Provincia di Potenza della Cgil.

Proprio questo, in effetti, era il principio per il quale, nel lontano ‘69, si stabilì la differenza di uscita dal mercato del lavoro: le donne oltre al lavoro esterno devono sobbarcarsi il lavoro domestico. Il “doppio lavoro” merita un riconoscimento. Dai “favolosi anni Sessanta” in Italia le cose non sono molto cambiate. «Tutto il settore dei servizi sociali - continua Iannielli - oggi è gestito dalle donne. Oltre al lavoro, ci sono i figli, magari i genitori anziani. Lo Stato al momento non garantisce nessun aiuto da questo punto di vista. Così una donna a 65 anni come ci arriva? E poi va considerata un’altra questione. Se una donna che sta in ufficio magari è disponibile a lavorare fino a 65 anni, magari anche oltre, lo stesso non si può dire delle braccianti agricole o delle donne che fanno attività usuranti». In effetti le donne hanno già la possibilità di scegliere se restare o no al lavoro. La possibilità la offre una legge (detta di parità) che permette alla donna di prolungare gli anni di lavoro. Ma solo nel caso in cui ne faccia richiesta. «Perché allora mettere dei paletti - si chiede la sindacalista vista la già difficile situazione delle donne? Entrano più tardi nel mondo del lavoro, hanno un’occupazione per lo più precaria, hanno stipendi più bassi e pochi avanzamenti di carriera, di solito abbandonano nel primo anno di vita del bambino. E poi sono le prime a pagare la crisi economica. Quando un’azienda sta per chiudere sono le prime a essere licenziate. Tra un padre di una famiglia monoreddito e una donna che lavora, secondo voi chi scelgono? La verità è che questo governo sta cercando di rastrellare soldi da tutte le parti: ha eliminato il fondo famiglie, quello per i centri anti violenza e ora ci si prova con le pensioni. Oppure c’è un disegno più ampio: le donne tornino a casa a occuparsi dei servizi di cura». Disponibili al confronto si dicono le lavoratrici. Ma a una condizione: parità dall’inizio alla fine del percorso lavorativo. a.giacummo@luedi.it (1.continua)

Si rastrellano fondi dappertutto: questo c’è dietro

GLI ASILI

Un asilo nido

Donne degli anni Cinquanta: lavoro ma solo domestico

Il “no” secco delle donne di Sinistra democratica

«L’ennesima beffa del governo Berlusconi» NO SECCO delle donne della Sinistra democratica alla proposta del ministro Renato Brunetta. «L’ennesima burla del governo Berlusconi», la definiscono. «Questo improvviso interesse - scrivono in una nota forse nasconde qualcos’altro. È davvero strano che non si colga invece l’occasione per ricordare che questo diritto è già sancito dalla legge 903 del 1977 che permette alle donne, se vogliono, di lavorare fino a 65 anni esattamente come gli uomini. Naturalmente l’intento è un altro altrimenti si sarebbe messo mano da tempo alla questione più vasta delle discriminazioni che subiscono le donne nel mondo del lavoro, cercando di risolvere innanzitutto il problema delle retribuzioni e della difficile conciliazione di carriera, maternità e lavoro. E’ necessario ribadire che le pensioni delle donne sono più basse, non perché lavorano per meno anni, ma perché oltre a entrare e uscire dal mercato del lavoro, fanno lavori meno pagati e dunque il problema è la differenza salariale tra le retribuzioni maschili e quelle femminili. Le donne oltre

TRA i problemi che le donne lavoratrici segnalano spesso c’è quello degli asili nido. In Basilicata ce ne sono davvero pochi e con grandi difficoltà a gestire le richieste. Nell’ultimo consiglio regionale si doveva approvare un provvedimenti come il Piano annuale per la concessione dei contributi ai Comuni per il funzionamento degli asili nido, ma la crisi regionale si paga anche in questo modo.

LA MATERNITA’ PRIMA che sulle pensioni, le donne chiedono a Brunetta di intervenire su un altro punto: la maternità e gli aiuti concreti alle madri lavoratrici. E’ questo l’elemento discriminante tra uomo e donna nel lavoro. Nel resto d’Europa c’è una legislazione che tutela le donne che lavorano e offre loro tutta una serie di servizi e aiuti. In Italia questo non esiste: dopo la maternità si può dire addio anche ad avanzamenti di carriera. Il ministro Renato Brunetta

al lavoro produttivo svolgono un lavoro di cura che consente alle famiglie di questo Paese di crescere i figli (solo il 18 per cento di bambini sta negli asili nido e in Basilicata la percentuale scende al 3-4 per cento) e di accudire gli anziani e i non autosufficienti in assenza di servizi pubblici. Invece si strumentalizza un diritto, semplicemente

per risparmiare denaro facendo slittare di qualche anno il momento per andare in pensione per molte, cominciando dal pubblico impiego. In una regione come la nostra dove le donne il lavoro non lo cercano neanche più, parlare di allungamento dell’età pensionabile delle donne come una conquista di parità è una vera beffa». Maternità e lavoro


24

24 Ore in Basilicata

GiovedĂŹ 18 dicembre 2008

Roberto Gaeta, direttore della cardiochirurgia a Messina e ricercatore sulle malattie cardiovascolari

Presentato il nuovo cardiochirurgo del San Carlo POTENZA - Il nuovo direttore della Cardiochirurgia dell’ospedale San Carlo di Potenza si è presentato alla stampa ieri mattina. Ăˆ erede di una difficile situazione che si è creata all’interno del reparto che si appresta a dirigere, una situazione creatasi in seguito alle “discusseâ€? dimissioni del dottor Sergio Caparrotti. Il dottor Roberto Gaeta è stato presentato con tutti gli onori del caso. Alla conferenza stampa è stato accompagnato dal direttore generale, Giovanni De Costanzo, dal direttore sanitario, Agostino Pennacchia, dal direttore amministrativo, Antonio Pedota, dal capodipartimento del cuore, facente funzioni, dottor Francesco Sisto e dal dottor Saverio Cerverizzo, direttore della rianimazione cardiologica. I bene informati indicano la scelta del dottor Gaeta come “obbligataâ€?; lo ha in qualche modo confermato lo stesso direttore generale. Dopo le dimissioni di Caparrotti, all’interno del reparto di cardiochirurgia si sarebbero create due “fazioniâ€? ognuna col proprio candidato. Uno sarebbe il dottor Biagio Tomasco e l’altro sarebbe il dottor Antonio Romiti. Il reparto si è spaccato in due e ognuno

dei due gruppi ha avallato il proprio candidato . Questa condizione ha messo in difficoltĂ la direzione, che probabilmente avrebbe voluto scegliere tra i medici giĂ in forza al reparto, e ha agevolato l’ingresso di un esterno. La scelta è caduta sul dottor Gaeta che è un professore universitario e ha iniziato la sua carriera nella scuola di Pavia che è tra le piĂš note in Europa. Si è laureato a 24 anni, con il massimo dei voti. Dopo essere stato assistente volontario al Gaslini di Genova; nel 1981 è stato assunto nell’ospedale ligure come cardiochirurgo pediatrico e da allora è stato sempre nell’ambiente cardiochirurgico. Ha avuto esperienze a Londra e Boston, ed è diventato aiuto nel 1987. Al San Matteo di Pavia, nel 1988, è diventato primario. Da quindici anni è docente universitario: prima a Pavia e poi dal 2001 come associato a Messina dove è titolare della cattedra di chirurgia cardiaca nel corso di laurea specialistica di medicina e chirurgia. Dal 2005 è stato direttore della cardiochirurgia al Policlinico di Messina. Ăˆ anche ricercatore sulle malattie cardiovascolari, essendo specializzato in cardiochirurgia neonatale. Un curriculum di tutto ri-

spetto che, come ha sottolineato il direttore generale, ÂŤconsentirĂ alla Basilicata di poter immaginare una scuola di specializzazione di cardiochirurgia e un collegamento con l’UniversitĂ della Basilicata per la progettazione della facoltĂ di medicina. Un altro dei punti fondamentali - ha comunicato De Costanzo - sarĂ il potenziamento della cardiochirurgia pediatrica, che oggi esegue circa 60 interventi l’anno e che potrebbe diventare un punto di eccellenza per tutto il meridioneÂť. Il dottor Pennacchia ha assicurato che il nuovo direttore della cardiochirurgia del San Carlo ha le caratteristiche umane adeguate per poter riorganizzare una coesione in tutto il dipartimento. Dal canto suo il dottor Gaeta ha garantito che il dipartimento avrĂ una formazione di uomini che viaggerĂ di fianco e non in fila indiana. Purtroppo, le voci che giungono in proposito dai bene informati non sono su questa linea. Se è vero quanto si sente nei corridoi del San Carlo, il lavoro del dottor Gaeta sarĂ irto di ostacoli se non riuscirĂ a sedare gli animi. Pare che le due coalizioni di cui si parlava, adesso, in seguito alla nomina del dottor Gaeta, si siano accordate, per aumentare le possibilitĂ di eventuali contrattazioni col professore.

Il dottor Roberto Gaeta

L’auspicio, invece, di chi conosce la vicenda, è che il buon senso e la collaborazione prevalgano non dimenticando che la cardiochirurgia del San Carlo ha un’ottima tradizione. Gianfranco Gallo

Finanziaria Disegni di legge approvati a maggioranza. Si astiene l’opposizione

Ok delle commissioni alla manovra E De Filippo incontra i sindacati su imprese e famiglia POTENZA - Le cinque Commissioni consiliari permanenti del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, hanno approvato a maggioranza, ieri, con l’astensione dei consiglieri dell’opposizione, i disegni di legge della Giunta riguardanti il “bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011â€? e le “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e pluriennale della Regione Basilicata – Legge Finanziaria 2009â€?. ÂŤLe Commissioni – hanno precisato Pittella, Simonetti, Mollica, Straziuso e Lapenna – hanno svolto con scrupolo e con la dovuta celeritĂ un impegnativo lavoro di approfondimento. L’auspicio – hanno sottolineato – è che si possa procedere, attraverso un confronto serrato e costruttivo, alla definitiva approvazione della manovra finanziaria nella seduta consiliare in programma oggiÂť. In attesa della definitiva approvazione in Consiglio Regionale della legge Finanziaria dopo il positivo lavoro nelle Commissioni Consiliari, il

$]LHQGD 2VSHGDOLHUD 2VSHGDOH 6DQ &DUOR GL 3RWHQ]D $99,62 5(/$7,92 $*/, $33$/7, $**,8',&$7, $]LHQGD 2VSHGDOLHUD 2VSHGDOH 6DQ &DUOR GL 3RWHQ]D YLD 3RWLWR 3HWURQH VQF &DS 3RWHQ]D ,WDOLD & ) H 3DUWLWD , 9 $ 5 8 3 ,QJ *LXVHSSH 6SHUD WHOHIRQR ID[ (PDLO JLXVHSSH VSHUD#RVSHGDOHVDQFDUOR LW 6LWR LQWHUQHW ZZZ RVSHGDOHVDQFDUOR LW 3URFHGXUD DSHUWD &DWHJRULD GHO VHUYL]LR &39 2JJHWWR GHOO DSSDOWR VHUYL]LR GL HVHUFL]LR H PDQXWHQ ]LRQH GHJOL LPSLDQWL HOHWWULFL H VSHFLDOL D VHUYL]LR GHOOH VHGL RVSHGDOLHUH 6 &DUOR GL 3RWHQ]D H 6 )UDQFHVFR GL 3DROD GL 3HVFRSDJDQR 3=

'DWD GL DJJLXGLFD]LRQH GHOO DSSDOWR &ULWHULR DJJLXGLFD]LRQH RIIHUWD HFRQRPLFDPHQWH SL YDQWDJJLRVD (OHPHQWL 3URJUDPPD]LRQH VHUYL]LR S *HVWLRQH VHUYL]LR S &RQWUROOR VHUYL]LR S &DQRQH VHUYL]LR S 6FRQWR PDWHULDOL IRUQLWL S 6FRQWR LQWHUYHQWL DJJLXWLYL S 1XPHUR GLWWH SDUWHFLSDQWL 1XPHUR GL RIIHUWH ULFHYXWH 'LWWH $JJLXGLFDWDULD $ 7 , ,PSHV 6HULYH 6 S $ & $ 5 62& &223 66 %DVHQWDQD .P %HUQDOGD 07 7HOHIRQR )D[ VLWR LQWHUQHW ZZZ LPSHVVHUYLFH LW HPDL LQIR#LPSHVVHUYLFH LW ,PSRUWR LQL]LDOH VWLPDWR GHO VHUYL]LR Âź 9DORUH , 9 $ HVFOXVD 'XUDWD GHO VHUYL]LR DQQL WUH

3UHYLVLRQH VXEDSSDOWR 6, ,PSRUWR R SHUFHQWXDOH 3XEEOLFD]LRQH EDQGR GL JDUD VXOOD * 8 & ( Q GHO 3XEEOLFD]LRQH EDQGR GL JDUD VXOOD * 8 5 , Q '(/ 'DWD GL LQQYLR GHO SUHVHQWH DYYLVR DOOD * 8 GHOOD 5HSXEEOLFD ,WDOLDQD 2UJDQR &RPSHWHQWH SHU OH SURFHGXUH GL ULFRUVR 7 $ 5 %$6,/,&$7$ 6H]LRQH GL 3RWHQ]D 3RWHQ]D 7HUPLQH JLRUQL GDOOD FRQRVFHQ]D GHO SURYYHGLPHQWR OHVLYR ,O 'LUHWWRUH *HQHUDOH 'U ,QJ *LRYDQQL 'H &RVWDQ]R

presidente De Filippo ha poi nuovamente incontrato le organizzazioni sindacali, con le quali ha ulteriormente affrontato i temi presenti nel provvedimento. I due campi di maggiore interesse sono stati quelli dell’impresa e dello sviluppo e quello delle famiglie e delle povertĂ . In un campo sono stati presentati gli strumenti e le risorse finanziarie per incentivare e aiutare le imprese con nuovi strumenti, quali la legge sulla competitivitĂ e il fondo di garanzia. Nell’altro, sono stati confermati alcuni provvedimenti come la riduzione della bolletta energetica, il nuovo programma di cittadinanza solidale, il fondo delle politiche sociali. E proprio in merito al provvedimento adottato dalla Giunta regionale sulla riduzione sulle bollette del gas metano è intervenuto il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca. ÂŤDopo le critiche rivolte, finalmente nella prossima finanziaria si annuncia una modifica alla precedente impostazione, facen-

$]LHQGD 2VSHGDOLHUD 2VSHGDOH 6DQ &DUOR GL 3RWHQ]D $99,62 5(/$7,92 $*/, $33$/7, $**,8',&$7, $]LHQGD 2VSHGDOLHUD 2VSHGDOH 6DQ &DUOR GL 3RWHQ]D YLD 3RWLWR 3HWURQH VQF &DS 3RWHQ]D ,WDOLD & ) H SDUWLWD , 9 $ 5 2 3 ,QJ *LXVHSSH 6SHUD 7HO ID[ (PDLO JLXVHSSH VSHUD#RVSHGDOHVDQFDUOR LW 6LWR LQWHUQHW ZZZ RVSHGDOHVDQFDUOR LW 3URFHGXUD DSHUWD &DWHJRULD GHO VHUYL]LR &39 2JJHWWR GHO DSSDOWR VHUYL]LR GL HVHUFL]LR H PDQXWHQ ]LRQH GHJOL LPSLDQWL WHFQRORJLFL D VHUYL]LR GHOOH VHGL RVSHGDOLHUH 6 &DUOR GL 3RWHQ]D H 6 )UDQFHVFR GL 3DROD GL 3HVFRSDJDQR 3=

'DWD GL DJJLXGLFD]LRQH GHOO DSSDOWR &ULWHULR DJJLXGLFD]LRQH RIIHUWD HFRQRPLFDPHQWH SL YDQWDJJLRVD (OHPHQWL 3URJUDPPD]LRQH VHUYL]LR S *HVWLRQH VHUYL]LR S &RQWUROOR VHUYL]LR S &DQRQH VHUYL]LR S 6FRQWR PDWHULDOH IRUQLWL S 6FRQWR LQWHUYHQWL DJJLXQ WLYL 3 1XPHUR GLWWH SDUWHFLSDQWL 1XPHUR GL RIIHUWH ULFHYXWH 'LWWD DJJLXGLFDWDULD 'H 9LYR 6 S $ YLD GHOO (GLOL]LD 3RWHQ]D 7HOHIRQR )D[ VLWR LQWHUQHW ZZZ GHYLYR LW (PDLO GHYLYR#GHYLYR LW ,PSRUWR LQL]LDOH VWLPDWR GHO VHUYL]LR Âź 9DORUH , 9 $ HVFOXVD 'XUDWD GHO VHUYL]LR DQQL WUH

3UHYLVLRQH VXEDSSDOWR 6L ,PSRUWR R SHUFHQWXDOH 3XEEOLFD]LRQH EDQGR GL JDUD VXOOD * 8 & ( Q 6 GHO 3XEEOLFD]LRQH EDQGR GL JDUD VXOOD * 8 5 , Q GHO 'DWD GL LQYLR GHO SUHVHQWH DYYLVR DOOD * 8 GHOOD 5HSXEEOLFD ,WDOLDQD 2UJDQR &RPSHWHQWH SHU OH SURFHGXUH GL ULFRUVR 7 $ 5 %$6,/,&$7$ 6H]LRQH GL 3RWHQ]D 3RWHQ]D 7HUPLQH JLRUQL GDOOD FRQRVFHQ]D GHO SURYYHGLPHQWR OHVLYR ,O 'LUHWWRUH *HQHUDOH 'U ,QJ *LRYDQQL 'H &RVWDQ]R

Progetto Anci ÂŤGrande partecipazioneÂť ÂŤGRANDE soddisfazioneÂť esprime il presidente regionale dell’Anci, Vito Santarsiero per la grande partecipazione al progetto finanziato dalla ComunitĂ Europea all’Anci Basilicata, per oltre 230 mila euro, grazie al quale 80 giovani lucani diplomati o laureati, potranno effettuare un tirocinio aziendale dalla durata di 13 settimane a Valencia (Spagna) o a Sofia (Bulgaria) in settori come l’information technology per le imprese o l’organizzazione e gestione eventi. Il progetto proposto dall’Anci sviluppava il tema “Competenze Innovative per l’occupabilitĂ giovanile.â€? Sono 120 i giovani che hanno presentato domanda, di cui 80 lucani.

Basilicata in Tir La sede della Regione

do rientrare nel beneficio dello sconto sul gas tutte le famiglie lucane almeno per il prossimo anno, il 2009Âť ha sottolineato. L’esponente del centrodestra ha sempre sostenuto, che ÂŤnon è giusto dividere i lucani in cittadini di serie A e cittadini di serie B: questo è ciò che è avvenuto con la riduzione della bolletta del metano. Ad usufruirne, infatti, sono stati solo coloro i quali hanno le proprie abitazioni servite dal gas metano, contrariamente a quanti, vivendo nelle periferie della cittĂ o in frazioni non servite dal metano, hanno dovuto subire la “beffaâ€? di non poter godere di tale riduzione ed, anzi, di subire maggiori costi per il riscaldamento delle proprie abitazioni dovendo ricorrere all’acquisto del gpl o del gasolioÂť. Per Pagliuca, comunque, le modifiche annunciate al provvedimento non sono sufficienti, ÂŤperchĂŠ occorre rimediare all’errore fatto per il corrente annoÂť. Per tale motivo il capogruppo di Fi - Pdl ha presentato un emendamento alla finanziaria ÂŤche punta a voler rendere retroattivo tale meccanismo in modo da trattare tutti i cittadini alla stessa maniera, senza privilegiare chi ha giĂ il beneficio di pagare meno perchĂŠ consuma metano e non altri combustibili. Parliamo di circa 50 mila famiglie – evidenzia Pagliuca che quest’anno hanno subito la “beffaâ€?, attraverso cartelloni propagandistici, in cui si annunciava un beneficio rivolto solo ad una parte della

E’ una tesi da 110 e lode RegioneÂť. E’ a loro, in modo particolare, che Pagliuca rivolge questo ragionamento, ÂŤper tranquillizzarli sul fatto che esistono in Consiglio regionale uomini e forze politiche che si battono per evitare i privilegi per alcuni a danno di altriÂť. Sull’argomento è poi intervenuto anche il consigliere di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna. ÂŤSulla base di alcuni emendamenti da me presentati, la Giunta riformulerĂ alcune norme della legge finanziaria regionaleÂť. Lapenna rileva poi che ÂŤnella riunione congiunta delle Commissioni consiliari permanenti sono state in parte accolte alcune modificheÂť. ÂŤIn particolare – afferma Lapenna – è stato accolto il principio che, nell’assegnazione della progettazione e della fase di attuazione degli interventi in materia di energia affidati alla Sel (societĂ energetica lucana), deve essere applicato il decreto legislativo 163 del 2006, il cosiddetto Codice degli appalti che nell’affidamento e nell'esecuzione di opere e lavori pubblici, tutela oltre la qualitĂ delle prestazioni, il corretto svolgimento delle procedure di aggiudicazione, nel rispetto dei principi di economicitĂ , efficacia, tempestivitĂ e correttezza. Inoltre assicura la libera concorrenza, la paritĂ di trattamento, la trasparenza, nonchĂŠ la pubblicitĂ Âť. Altro importante emendamento riguarda il progetto di riconversione dell’ospedale di Muro lucano.

BASILICATA in Tir, il fortunato roadshow ideato dall’associazione potentina IdentitĂ lucana, è diventato l’oggetto della tesi di laurea di una studentessa materana, Laura Fabrizio, iscritta presso la facoltĂ di Discipline della mediazione linguistica all’universitĂ di Macerata. ÂŤNavigando sul web mi sono imbattuta in questa esperienza del tir che mi è sembrata assolutamente interessante, considerato che proveniva da un Mezzogiorno troppo spesso dipinto come povero di idee innovativeÂť. La tesi è stat premiata con un bel 110 e lode.

Eccellenze Enea I risultati della buona ricerca OGGI, a Roma, si terrĂ la cerimonia di premiazione dell’edizione 2008 del premio “L’iniziativa E2 – Eccellenze Eneaâ€? che ha preso in considerazione le ricerche che, dal settembre 2007 al settembre 2008, hanno conseguito premi o riconoscimenti internazionali e sono state pubblicate su testate con elevato impact factor o hanno portato a brevetti. ÂŤL’iniziativa – riferisce una nota dell’Enea nasce con l’obiettivo di premiare e incentivare l’eccellenza scientifica prodotta in Enea, dando il rilievo necessario ai risultati conseguiti attraverso la ricercaÂť.

Taddei su Arbea La questione contributi E’ importante chiarire e approfondire da parte del Governo la questione e le vicende legate all’Arbea e ai contributi che decine di agricoltori ancora aspettano da anni pur avendone maturati i requisiti. Lo ha detto, in una nota, il deputato Vincenzo Taddei (Pdl), il quale ha annunciato di aver chiesto un intervento al Ministero delle Politiche Agricole riguardo il pagamento degli aiuti Ue e del Psr da parte dell’Arbea a tanti agricoltori lucani. In questa fase serve una nuova politica agricola con un miglior utilizzo delle risorse disponibili in tema di competitività e in tema di rilancio dell’intero comparto che rimane uno dei pilastri dell’economia lucana.


Potenza 25

Giovedì 18 dicembre 2008 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Dorino Rocco Stefanutti, sorvegliato speciale sfida i giudici e scrive a Mancino e Napolitano

«Io perseguitato. Fucilatemi» La sentenza: «Adesione alla malavita fino alla morte» QUARANTANOVE anni, 18 trascorsi in carcere, di cui 16 per reati di cui all’articolo 416 bis, e una certezza per il futuro (almeno è questo quello che pensano i giudici): che l’adesione a “certe” associazioni «è destinata a durare per tutta la vita». «Fino alla morte». Quanto basta a Dorino Rocco Stefanutti per sentirsi un vero “perseguitato” dalla giustizia. «Giudici e magistrati - attacca - hanno espresso affermazioni gravi e lesive della mia persona». Accuse che Stefanutti ha raccolto e scritto in una lettera inviata, non solo agli organi di informazione, ma anche alle più alte cariche dello Stato, tra le quali il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e il presidente del Consiglio superiore della magistratura, Nicola Mancino. Ma non finisce qui. Il messaggio è stato inviato anche agli stessi magistrati. Perché, se è «solo la morte naturale (e non) che può far finire la mia attività definita malavitosa», Dorino Rocco Stefanutti sfida i giudici che hanno emesso la terribile sentenza a suo carico: «chiedo che comandino la mia fucilazione», afferma senza esitazioni. E dà loro

Dorino Rocco Stefanutti e il Palazzo di Giustizia di Potenza

appuntamento per il giorno di Natale. Nel piazzale del Tribunale di Potenza. «Così si determinerà la fine dei miei rapporti con gli ambienti malavitosi e la mia morte». Ha una carriera di grande pugile alle spalle, Stefanutti. Poi, quella condanna a 16 anni per associazione a de-

linquere di stampo mafioso. Ma ora che da più due anni, per effetto dell’indulto e «per buona condotta», è fuori dal carcere al quale era stato condannato, dopo un anno di libertà, per l’inchiesta “Iena due”, non riesce a trovare un lavoro che gli consenta di sopravvivere. E di dare sostegno ai due figli

già maggiorenni. Per lui è stata disposta la sorveglianza speciale. Prorio perché - secondo la legge - certi rapporti non si possono spezzare. «Sono pedinato e seguito puntualmente dalle forse dell’ordine. E mi sento un perseguitato». «Hanno calpestato la mia

dignità di uomo», aggiunge. La sentenza del 2007 della sezione penale del Tribunale di Potenza - composta dai magistrati Aldo Gubitosi, Candida De Angelis e Grabriella Piantadosi - con la quale si prolunga di tre anni la sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno

nel comune di residenza, sulla figura dell’ex pugile non lascia molti dubbi: «Invero, che Stefanutti Dorino Rocco - si legge nella sentenza - appena riconquistati spazi di libertà, abbia ripreso ad agire secondo modalità proprie delle consorterie mafiose (…..) non può sorprendere. E non solo perché, secondo le regole proprie di certi “sistemi”, l’adesione a simili associazioni (accertata, per quanto concerno lo Stefanutti, da due sentenze irrevocabili) è destinata a durare per tutta la vita, ovvero per tutta la morte (naturale e non)». «Capite - Stefanutti si rivolge alle istituzioni e in particolare al presidente Napolitano - come si sente una persona che cerca in tutti i modi di reinserirsi nella società dopo aver letto tali affermazioni». E allora la provocazione dell’uomo che sembra non aver più nulla da perdere: «Vi aspetto il giorno di Natale davanti al Palazzo di Giustizia». Nel frattempo assicura Stefanutti - delle «gravi affermazioni emesse nei mie confronti» sono state messi al corrente i presidenti Mancino e Napolitano. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi


26

Potenza

Giovedì 18 dicembre 2008

ANTICA OSTERIA

CELEST.....IALE

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Concerto al Don Uva La Corale Polifonica Polimnia di Grassano, d'intesa con l'Associazione Fidas Basilicata, promuove una rassegna di concerti e manifestazioni dal titolo "Inno alla vita". L'iniziativa, rientrante nel cartellone di eventi messo a punto per celebrare il 30esimo di Fondazione della Fidas Basilicata, si svolgerà in diversi comuni della Regione. Il concerto inaugurale si terrà Potenza oggi, alle ore 18:00, presso il Centro di Riabilitazione “Don Uva”. E' emblematico che l'iniziativa parta da Potenza, capoluogo di regione, e dal Centro di Riabilitazione "Don Uva", col quale la Fidas Basilicata ha sottoscritto lo scorso mese di ottobre un protocollo d'intesa finalizzato a favorire forme di collaborazione per attività di animazione e di informazione. “La scelta del Don Uva per la serata di apertura - ha dichiarato Antonio Bronzino, consigliere nazionale della Fidas - sottolinea ancora una volta l'attenzione della nostra associazione nei confronti di possibili sinergie con altri enti ed organismi operanti sul territorio. Coinvolgere gli ospiti della struttura attraverso un'iniziativa in grado di favorire momenti di integrazione e di sereno intrattenimento, ci è parso il modo migliore per rinnovare il trentennale impegno dell'Associazione a favore della cultura del dono e della solidarietà”. Nel corso della serata saranno declamate le poesie del Prof. Salvatore Accardo, direttore sanitario della Fidas Basilicata. Prevista inoltre la partecipazione di altre associazioni di volontariato, che, con la loro presenza, offriranno un contributo all'animazione dell'evento, fortemente voluto anche dalla sezione Fidas di Potenza e dal Gruppo Donatori Carabinieri del capoluogo.

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE turno Festivo

Turno Notturno 18 GENNAIO Diamante via Pretoria, 165 0971-22532

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

Cimarosa in concerto “NAPOLI in contrappunto”. Questo il titolo dello spettacolo dei Cimarosa che andrà in scena domani sera alle 21 nel teatro nuovo del Seminario maggiore. Il Gruppo storico “I Cimarosa” presenta un viaggio di poesia e musica nella storia della canzone classica napoletana. Tutto lo spettacolo è realizzato con gli strumenti della vera tradizione partenopea: dal mandolino alla mandola, dalle chitarre classiche alle antiche percussioni. Il tutto a supporto di due splendide voci, una maschile ed una femminile.

Scale mobili gratis Dal 13 dicembre al 6 gennaio sarà gratuito l’utilizzo delle scale mobili che collegano viale Marconi a piazza Vittorio Emanuele II (piazza XVIII agosto), di un bus navetta che collegherà rione San Rocco con il centro storico e della metropolitana cittadina. A deciderlo il sindaco Vito Santarsiero e l’assessore alla Mobilità, Donato Coviello al termine di una riunione svoltasi nella sede dell’assessorato, negli uffici comunali di via Di Giura, alla quale hanno preso parte anche i funzionari del Cotrab. «Anche quest’anno – ha evidenziato il sindaco – abbiamo voluto agevolare quanti vorranno trascorrere questi giorni di festa per le vie del centro del capoluogo lucano. Pur trovandoci a vivere un periodo di forti ristrettezze economiche, attraverso questa iniziativa, ci auguriamo che tutti possano trascorrere qualche momento di svago in centro, ammirando le belle luminarie che anche quest’anno l’Amministrazione è riuscita a realizzare, e godendo degli spettacoli che si svolgeranno durante le festività natalizie».

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO al 6 gennaio Potenza, Santo Graal “Natale solidale 2008” Quinta edizione

•FINO AL 20 DICEMBRE Potenza, galleria “Idearte” “Donzelli opere scelte 2007-2008” Vernisagge

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

•FINO AL 28 Febbraio Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “Giacomo Di Chirico” Mostra a cura di Isabella Valente

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Come dio comanda 17 - 19.10 - 21.30 Sala 2 Saw 5 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 3 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20 Sala 4 Bolt- Un eroe a 4 zampe 16 - 18

Changeling 21 Sala 5 La fidanzata di papà 17.10 - 19.20 Torno a vivere da solo 21.30 Sala 6 Twilight 17.30 - 19.45 - 22 Sala 7 Solo un padre 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 •DUE TORRI• Twilight 19 - 21

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 27 Per i dolci natalizi la spesa può aumentare anche del cento per cento a seconda della zona Giovedì 18 dicembre 2008

Panettone, così cambia il prezzo Gli artigiani: «Da tre anni a questa parte nessun riscatto» LA CRISI c’è. Dato assodato. Si compra meno, i prezzi scendono. Oppure no. In periodo di feste al dolce natalizio, soprattutto se è quello della tradizione, non si rinuncia. E se non si è in grado di “fare da sè”, il pasticciere di fiducia rimane l’unica soluzione. Tra le vetrine colorate e illuminate a festa, con le delizie in bella vista, saltano all’occhio non solo le confezioni. A essere evidente anche la differenza tra i prezzi dei prodotti in vendita, spesso con una forbice pari al 100 per cento tra un esercizio e l’altro, tra centro e periferia cittadina. Ma tutti spiegano che per contrastare il calo acquisti «abbiamo mantenuto invariati i prezzi da tre anni a questa parte». Accade allora che un chilo di marzapane costi 30 euro al chilo nei rioni popolari, come Cocuzzo, o 25 in alcune zone di via del Gallitello. Metri più in là in linea d’aria, nel borgo o in alcuni punti vendita storici dei quartieri residenziali, si raddoppia fino a 50 euro al chilo. Con un passaggio intermedio nel quartiere Poggio Tre Galli dove in una pasticceria i dolcetti di marzapane sono venduti a 35 euro al chilo. La verità è che anche agli artigiani tocca mettere in piedi alcune “strategie” di «sopravvivenza». Ai piedi del Serpentone, Antonio è il titolare di una pasticceria che dirige con la moglie: «Non abbiamo alzato i prezzi perchè non avendo dipendenti possiamo stringere da soli la cinghia. Ma le materie prime, dalla farina al cioccolato, pra-

GLI SCATTI

Le vetrine dolciarie delle pasticcerie del capoluogo

(foto Mattiacci)

ticamente hanno avuto un rincaro di almeno il 15 per cento». Diverse le aspettative per quest’anno. «L’anno scorso, di questi tempi, già avevamo prenotazioni su prenotazioni per panettoni artigianali e dolci particolari. Ad oggi non siamo arrivati neanche a dieci richieste». Il segno della crisi è anche in quelle che chiamano “le nuove relazioni” con i clienti. «Capita che a

volte prenotino il dolce. Poi però non lo acquistano e spiegano che per sbaglio il marito o la moglie ha già provveduto senza avvisare. E per noi è una perdita». A volte, però, è tutta questione di abitudine. C’è chi non si scoraggia. «Non è una questione di calo. I clienti potentini sono abituati ad arrivare all’ultimo momento. Da sempre lavoriamo - spiega un

pasticciere in zona Gallitello solo nei due giorni a ridosso del Natale». Anche per i panettoni artigianali i prezzi sono vari ed eventuali. Si passa dai 12 ai 20 euro al chilo per un panettone tradizionale (dipende dall’esercizio commerciale), a cifre decisamente pù alte per quelli decorati con piccole sculture di cioccolata: in questo caso la variazione va dai 18 ai 25 euro al chilo. «Il

marzapane - aggiunge un altro pasticciere - è sicuramente la specialità che negli anni ha avuto un grande calo nel gradimento. Almeno del 60 per cento. E’ una produzione che richiede per una sola infornata almeno 3 settimane di preparazione. Costa un po’ così i clienti non comprano, al massimo si tolgono lo sfizio una tantum con una sola “formina”». Poi, per fare i regali o

comprare i dolciumi in grande quantità, negli ipermercati «trovano prezzi decisamente più bassi. Si arriva anche a pochi centesimi per un pandoro - ammettono - ma quelli sono prodotto industriali. La qualità è molto diversa». Chi sceglie la pasticceria tradizionale, anche a Potenza, «magari prova a risparmiare sulle quantità». sa.lo.

TEMPO LIBERO

QUALITÀ DELLA VITA Rapporto di Euromobility e Kyoto Club

Manzi (Verdi) sul dossier di Italia Oggi

Aria piuttosto pulita

«Poche strutture»

IL LIVELLO di pm10 in Italia è preoccupante. Eppure Potenza risulta tra i 6 capoluoghi in cui la soglia di allarme non viene superata. Il dato viene fuori da un’indagine sulla mobilità sostenibile in 50 città italiane elaborata da Euromobility e Kyoto Club in collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas e con il patrocinio del ministero dell’Ambiente che è stata presentata qualche giorno fa a Roma. Il capoluogo lucano ne esce tutto sommato bene almeno secondo i parametri utilizzati dal rapporto. Secondo la normativa di riferimento il livello massimo di pm10 (le polveri sottili), pari a oltre i limiti di legge di 50 microgrammi al metro cubo nell’aria, può essere raggiunto - prima che scatti l’allarme - solo per 35 giorni in un anno. E proprio secondo il rapporto, sono 44 su 50 le città “fuori legge”. Si salvano, con potenza, anche Ravenna, Reggio Calabria, Catanzaro, Bolzano e Campobasso, capoluoghi che, appunto, hanno mantenuto i limiti di sforamento. L’ultimo posto è occupato da Siracusa che “vanta” l’aria peggiore nella penisola (ha un record di sforamenti pari a 282 giorni in un anno) (la legge prevede solo 35 superamenti).

Il rapporto ha preso in considerazione 50 centri urbani: i 20 capoluoghi di regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore a 100 mila abitanti. Tra gli indicatori con cui è stato stilato il rapporto, il car e bike sharing (la condivisioen dei mezzi), la presenza di taxi collettivi, piattaforme logistiche per i mezzi, mobility manager, stato di salute dell’aria, piste ciclabili, corsie preferenziali. Nella classifica complessiva svetta Parma (nel 2007 era toccato a Bologna), prima città per trasporto pubblico, gestione della mobilità, auto a basso impatto, smog sotto controllo. Fanalini di coda Taranto, L’Aquila, Campobasso. Tra le curiosità, il bike sharing è un’abitudine poco diffusa nel Belpaese. Solo 12 le città in cui c’è il car sharing, una formula che sembra attrarre sempre di più i cittadini tanto che il 2008 ha registrato il 18 per cento in più di utenti rispetto all’anno precedente e 70 auto in più sulla strada (+16,4 per cento). I mobility manager sono poi presenti in 40 città, le 10 città in cui mancano sono tutte del centro-sud. C’è un dato che non stupisce i potentini: la presenza di auto rispetto al numero di abitanti: al se-

condo posto su questo tema. Napoli svetta nella classifica negativa delle auto inquinanti (cosidette “Euro 0”) con circa il 33 per cento. Il tasso di motorizzazione resta in Italia il più alto d’Europa (61,1 auto per 100 abitanti contro la media europea di 46). Le città con più auto sono Latina con il 72,9 per cento e, subito dopo, appunto, Potenza con poco più del 70 per cento. Il capoluogo di regione precede addirittura Roma che non arriva a 70 auto ogni 100 abitanti. I DATI DI PARTENZA Non cambiano molto le “posizioni” del capoluogo lucano nella classifica sulla buona mobilità rispetto alla graduatoria stilata dallo stesso rap-

porto nel 2007. Nello scorso anno Potenza, tra le città monitorate, risultava al quinto posto per la presenza di veicoli, con una densità pari a circa di 70 veicoli ogni 100 abitanti (la media europea è 46 automobili ogni 100 cittadini). Anche nel 2007 Potenza risultava tra le migliori città in tema di qualità dell’aria e presenza (bassa) di “picchi” sulla rilevazione di pm10, ma con qualche posizione in meno nella classifica. Ventinovesima, invece, quando nell’elenco Potenza è stata giudicata per la qualità e la completezza dell’offerta del trasporto pubblico. Al quarantesimo posto, invece, per la presenza di corsie preferenziali.

«BRILLA ben poco, Potenza, sui 103 capoluoghi di Provincia, nel rapporto sulla qualità della vita di “Italia Oggi”». Il commento di Luca Manzi, consigliere provinciale dei Verdi, si riferisce riferimento è al rapporto che il quotidiano nazionale ha pubblicato alcuni giorni fa. Perchè se «guadagna - spiega leggermente terreno nella classifica finale, passando da 73esima nel 2007, a 69esima del 2008», la valutazione sulle singole voci colpisce il consigliere sull’argomento “tempo libero” che «pare piuttosto boccheggiare». Nel «mare di numeri forniti dal quotidiano economico finanziario - continua Manzi - è bene che la politica si soffermi con attenzione per predisporre valide misure che adeguino l’offerta di strutture e servizi per il tempo libero e sostengano, in particolare, le giovani generazioni nella sempre più comune e consolidata tendenza a non voler rinunciare alle attività sportive andando alla ricerca delle opportunità più vantaggiose. Nella classifica generale sul tempo libero - spiega - la nostra città perde due posizioni rispetto al 2007, rimanendo sempre nell’area dell’insufficienza. Perde quota, anche, per quel che riguarda la presenza specifica di strutture dedicate al tempo libero (da 84esima a 89esima). Più consi-

Luca Manzi

derevole - aggiunge - è la perdita di posizioni nella classifica relativa alla presenza di palestre (da 87esima a 95esima), mentre è costante (74esimo posto) la spesa media pro-capite per spettacoli sportivi». La valutazione negativa di manzi non cambia sul versante della diffusione dei libri: Potenza «è in netta controtendenza rispetto alle altre per quel che riguarda le librerie - prosegue - mentre altrove se ne aprono delle nuove, a Potenza, piuttosto, abbassano le saracinesche, perdendo ben 24 posizioni». Nel frattempo aumentano «le associazioni ricreative, artistiche e culturali». Ovvero, «nella più generale scarsezza di opportunità di svago e tempo libero, cioè, si tenta piuttosto di crearsele da sé. Alla politica, dunque - conclude Manzi - le proprie riflessioni».


28

Potenza

Giovedì 18 dicembre 2008

Per l’azienda si era assentato 270 giorni per malattia. Per il Tribunale l’infortunio era dovuto allo sfondamento di un autobus

Effetto Brunetta: Cotrab, licenziato perché «fannullone» Ora il giudice ha deciso che deve tornare al lavoro L’AZIENDA presso la quale lavorava l’aveva ritenuto uno di quelli contro cui il ministro Brunetta ha puntato il dito, aprendo battaglia: un fannullone. Antonio Goglia, autista di autobus urbani, veniva licenziato dalla Cotrab, l’azienda che eroga il servizio di trasporto pubblico in città, lo scorso settembre, sulla scia della nuova stagone inaugurata dal ministro di Berlusconi. Il 12 dicembre scorso, però, il giudice del Lavoro di Potenza, Andreina Gagliardi - come rende noto il segretario provinciale dell’Ugl di Potenza, Giovanni Tancredi - ha disposto l’immediato reintegro nel posto di lavoro

dell’autista. Il magistrato del lavoro spiega il sindacato - «ha sottolineato che il provvedimento di esonero “...si appalesa illegittimo e fondato su presupposti che, allo stato, sembrano configurarsi come non veritieri». L’azienda, infatti, aveva sostenuto che il dipendente aveva fatto 270 giorni di assenza per malattia. Secondo gli accertamenti del giudice, invece, circa 160 giorni di infortunio erano dovuti allo sfondamento del pavimento di un autobus ormai «marcio». Inoltre - sostiene l’Ugl - «il Tribunale di Potenza ha sottolineato come sia stato sicuramente impedito o forte-

mente limitato il diritto di difesa del lavoratore. Il sindacato aggiunge: «In pratica è stato come contestare al lavoratore di non aver proseguito il servizio nonostante i freni rotti». «Insistiamo - conclude la nota del segretario provinciale dell’Ugl - nella necessità di un rinnovamento del mondo del lavoro al fine di meglio tutelare i diritti di tutti, precari o dipendenti, alla uguaglianza sociale, nonché per garantire sempre e comunque la sicurezza sui luoghi di lavoro, stante l’intollerabile prezzo di sangue pagato quotidianamente al principio del profitto ad ogni costo»,

L’assessore provinciale al Bilancio Summa ha incontrato i vertici della società

Poste, nessun ridimensionamento Rinnovati gli impegni per i comuni contro i disservizi A SEGUITO dell’accordo stipulato lo scorso anno per il mantenimento dei servizi nei piccoli comuni, la Provincia di Potenza ha incontrato Poste Italiane al fine di rinnovare l’impegno a collaborare per evitare ogni ulteriore ridimensionamento e disservizio. Lo rende noto la Provincia di Potenza. Con l’obiettivo di valutare eventuali forme di rinnovo della convenzione, dai vari incontri tenuti nei giorni scorsi l’assessore provinciale al Bilancio, Vito Summa ha posto alla direttrice dell’azienda in Basilicata, Loredana Forno, una serie di problematiche oggetto delle preoccupazioni di molti sindaci. «Si tratta – ha riferito l’assessore provinciale al Bilancio, Vito Summa – di soluzioni che mirano a non penalizzare ulteriormente

quelle realtà che oggi fanno i conti già con una spoliazione continua e su queste azioni concrete Poste ha garantito la propria disponibilità. La garanzia ottenuta, come punto di partenza iniziale, è che la situazione attuale non verrà ulteriormente modificata. Dunque nessun ridimensionamento per quegli uffici non ancora interessati da provvedimenti di Poste Italiane e, soprattutto, nessuna chiusura di sportelli o uffici». «Anche gli sportelli - ha proseguito l’assessore dell’ente- che sono stati già destinatari di azioni di ridimensionamento beneficeranno di interventi di miglioramento, come il mantenimento del servizio normale per l’intera prima settimana del mese, interessata da particolari esigenze

della popolazione (innanzitutto le pensioni), riducendo così la riduzione ai soli giorni delle restanti settimane. Miglioramento del servizio si avrà, inoltre, nei cosiddetti “uffici di polo” dei comuni in cui è necessario potenziare l’ufficio principale con una unità aggiuntiva». «La Provincia di Potenza – ha concluso Summa – sta pienamente svolgendo il suo compito di intermediazione in favore delle comunità locali ed auspichiamo che, grazie a questa ulteriore forma di disponibilità reciproca con Poste, possano essere consolidate le basi per un prolungamento dei rapporti di collaborazione finalizzati tanto ad evitare l’impoverimento quanto tesi a migliorare la qualità della vita dei cittadini». potenza@luedi.it

E lancia una petizione popolare per le feste natalizie contro la sfiducia nella politica

La proposta dell’Osservatorio cittadino Assessorati alla Trasparenza negli enti ASSESSORATI alla Trasparenza e alla Cittadinanza attiva al Comune, alla Provincia e alla Regione per «arginare la crescente sfiducia popolare alimentata dalla nuova inchiesta giudiziaria su petrolio e tangenti»: è la proposta che l’Osservatorio cittadino di Potenza lancerà attraverso una petizione popolare che partirà proprio nei giorni della settimana di Natale. «Abbiamo raccolto i sentimenti, molto diffusi tra i potentini, di sconcerto ed anche rabbia, specie perché ricomincia la “storia” di associare Potenza con il malaffare con servizi dei Tg in primo piano e i grandi giornali nazionali che mettono la città – dice il portavoce dell’Osservatorio, Vincenzo Belmonte – al centro di intrecci affaristici tra politica, imprenditoria, finanza, ecc. Noi cittadini che non abbiamo nulla da temere dalla giustizia

non ci stiamo all’ennesima campagna mediatica della “capitale del malaffare” per altro in un settore, come quello dell’estrazione del petrolio, che vede il capoluogo e quindi tutti i ceti sociali completamente tagliati fuori da ogni forma di ricaduta economica (royalties) che occupazionale, fatta eccezione di un paio di impiegati nelle società petrolifere o imprese collegate che hanno uffici da noi. Lo faremo – conclude Belmonte – chiamando i cittadini non solo a sostenere la petizione per l’istituzione degli Assessorati, che già sono in funzione in tante Regioni come in tanti Comuni e in numerose Province ma chiedendo loro di esprimere un pensiero su come riavvicinare i “Palazzi” alla gente anche con messaggi da inviare alla nostra e-mail (oss.cittadino.pz@email.it) che pubblicheremo in una raccolta.


Potenza 29 La Fit Cisl denuncia gli atteggiamenti «irresponsabili» che hanno causato lo sfascio aziendale Giovedì 18 dicembre 2008

Quel «disastro» di nome Acta Per Costa alla base «grossi problemi finanziari» «SONO trascorsi alcuni mesi dalle denunce sulla paralisi produttiva e organizzativa dell’Acta senza che nessuno abbia sostanzialmente modificato il suo irresponsabile atteggiamento circa il riordino finanziario che è alla base dello sfascio aziendale». A denunciarlo il segretario regionale della Fit Cisl, Carlo Costa. «Mezzi autocompattatori, spazzatrici, fornitura di materiale per le attività manuali, fornitori di materiali per l’officina aziendale, tutto fermo e non succede nulla. Ci chiediamo cosa deve ancora accadere alla più grande azienda municipalizzata della regione per avere una reazione positiva da parte del sindaco e dell’assessore all’Ambiente, così come non riusciamo a comprendere quali siano i compiti dei componenti del consiglio di amministrazione, che assistono irresponsabilmente allo sfascio dell’azienda».

«Siamo arrivati veramente all’assurdo. Non è possibile – prosegue – che la situazione più volte denunciata dalla Fit Cisl circa la sofferenza dell’apparato organizzativo dell’azienda, come la mancanza di un direttore a tempo pieno, nonché di una prospettiva serie per i 150 lavoratori, non venga seriamente affrontata da nessuna forza politica della città. Le strade cittadine continuano ad essere invase da rifiuti e il primo cittadino continua a non chiedersi il perché accada tutto questo. Eppure, basterebbe chiedere agli uffici amministrativi dell’azienda oppure agli esperti inviati dall’amministrazione comunale in azienda a spese dell’Acta per comprendere quali siano i problemi della macchina amministrativa aziendale». Secondo Costa «i motivi sono solo finanziari, anche perché l’Acta, come sostiene

lo stesso presidente del Cda, è creditrice nei confronti del comune di Potenza di ben 8 milioni di euro. Questa la reale motivazione per cui fornitori non vengono pagati, i mezzi autocompattatori non possono essere riparati e i lavoratori dell’Ageco continuano a lavorare senza remunerazione da più di 5 mesi. A questo va aggiunto il fatto che ben 7 spazzatrici sono accantonate nell’autoparco aziendale per mancanza di pezzi di ricambio, che i servizi speciali non vengono effettuati per la mancanza dei prodotti di disinfestazione e che le pulizie nei locali aziendali non vengono effettuate perché la ditta assegnataria del servizio è stanca di aspettare i mandati di pagamento che non arrivano. Senza contare che i mezzi per la raccolta dei rifiuti vengono cannibalizzati per tentarne un utilizzo parziale. Insomma, una situazione che non ha prece-

denti». «Eppure in questi giorni i cittadini, tra le tante difficoltà che in questi mesi si stanno registrando sul fronte economico, hanno regolarmente pagato le pesanti bollette della Tarsu, ma non si comprende a cosa siano serviti gli incassi dall’amministrazione comunale vista la gravissima situazione in cui versa l’azienda». Gli iscritti alla Cisl e il direttivo della Fit aziendale sono fortemente preoccupati della situazione e temono circa il prosieguo dell'attività aziendale, sostanzialmente paralizzata dalla proprietà. «Riteniamo pertanto che sia arrivato il momento di mettere in chiaro tutte le responsabilità dello sfascio. I lavoratori dell’Acta - conclude la nota non possono sopportare un simile degrado e non aspetteranno le strategie messe in atto per l’inceneritore di Potenza per difendere quanto determinato in questi anni».

Ieri la presentazione nella caserma De Rosa

Esercito da sfogliare nel calendario 2009 E’ STATO presentato nella Caserma De Rosa di Potenza il calendario dell’Esercito 2009. Il tema scelto per la sua realizzazione la formazione. Il calendario illustra il percorso di preparazione che ufficiali, sottufficiali e volontari di truppa seguono prima di essere impiegati presso i reparti di formazione. Alla presentazione, il maresciallo Salvatore Piscinelli e il maggiore Francesco Guerra hanno illustrato il calendario. Il maggiore Guerra - in rappresentanza del comandante Biagio Sarnicola - si sofferma principalmente sull’Accademia militare di Modena, sul prestigio che da molti anni la contraddistingue e anticipa la novi-

tà di quest’anno: la realizzazione di un inserto. Dedicato al “Tributo di sangue ed eroismo della Basilicata” e alla figura di Giovannino Guareschi - autore di “Don Camillo e Peppone” -, l’inserto è collocato all’interno del calendario. La Basilicata infatti, è stata la regione che durante la seconda guerra mondiale ha dato il maggior contributo alla patria. La figura di Guareschi - parmense d’origine -, risulta essere particolarmente significativa poiché svolge il servizio militare a Potenza, e nella città lucana si integra, tanto da aggirarsi spesso fra i vicoli e le stradine della città lucana munito della sua inseparabile macchina fotografica.

IL consigliere provinciale Nicola Acucella (Democratici con Di Pietro) in una nota descrive il proprio «dispiacere», costretto a «registrare, dopo le rassicurazioni avute dagli accordi tra la Gecomar, la Provincia e le rappresentanze sindacali, che i dipendenti non prendono le loro giuste retribuzioni dal mese di ottobre e che persino le attività ristorative della zona sono nelle condizioni di dover adire le vie legali per recuperare quanto spetta loro di diritto». Visto che «gli operai aggiunge - stanno lavorando su un tratto di strada indispensabile per il territorio, l’auspicio è che si evitino sospensioni dei lavori e il conseguente ritardo nella consegna».

GALLERIA CIVICA Aperture natalizie MANCANO ancora pochi giorni per poter ammirare l’opera “I Panini di Manzoni” esposta in Galleria Civica nella mostra L’Enigma del Vero - percorsi del realismo in Italia 18701980. L’opera infatti partirà ai primi di gennaio per New York per arricchire l’esposizione di Piero Manzoni. L’invito dell’amministrazione è a non perdere l’occasione. La mostra, però, sarà invece visitabile fino al 15 febbraio prossimo e, in occasione delle festività natalizie, anche nella giornata di lunedì quando solitamente la Galleria resta chiusa. Questi gli orari di apertura nei giorni di festa: 24 dicembre 9-13 17-20; 25 dicembre 17-21; 26 dicembre 9-13 17-21; 31 dicembre 9-13 17-20; 1 gennaio 17-21; 6 gennaio 9-13 17-21.

Auguri in carcere Un momento della conferenza

Ma l’Accademia di Modena non è l’unico istituto a comparire nel calendario. Presenti anche la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli, la Scuola sottufficiali di Viterbo, la Brigata aeromobile “ Friuli “ di Bologna e altri istituti italiani noti per il percorso formativo offerto ai giovani che intendono intraprendere la carriera militare. Simona Grieco potenza@luedi.it

Il Natale dell’Unicef a favore del Congo Per tornare alla manifestazione voluta dal Presidente del Comitato Regionale Basilicata Maria Gonnella Schettini e dal Presidente del Comitato Provinciale Potenza Michele Perone, hanno partecipato il Centro Studio Danza Loncar, il Terzo Circolo Didattico del Francioso con le classi quinte, Renato Pezzano, la Moocher’s Band ed il Coro delle Mamma e dei Papà “A. De Gasperi”, Musica Monovella e il Coro Provinciale “Mariele Ventre” diretto da Marisa Melfi. La manifestazione si è svolta con l’apertura da parte della Scuola di Danza Loncar con bambini e bambine di 4 e 5 anni, proseguendo con un intermezzo musicale a clarinetto, con il coro in lingua inglese, rumena africana ed italiana della scuola elementare terzo circolo didattico per poi proseguire con il coro delle Mamme e dei Papà . Una serata molto ben riuscita che si spera possa essere riproposta anche in avvenire per sensibilizzare ancora di più l’intera comunità del capoluogo e per tutelare i diritti dei bambini prima di ogni cosa. Sara Azzato potenza@luedi.it

Acucella: «Risolvere presto»

INIZIATIVA SOCIALE

Allo Stabile “Un dono per te”. Bambini protagonisti, spettacolo di danza e cori

"UN DONO PER TE", è questo il titolo della manifestazione svoltasi nella serata di ieri, in un gremitissimo Teatro Stabile, in favore dell’Unicef, e che ha visto protagoniste diverse realtà della comunità cittadina. Una manifestazione molto ben organizzata e la cui riuscita è stata garantita dalla grande partecipazione dei bambini, vestiti da Babbo Natale, vero motore dell'organizzazione umanitaria. Nell'occasione, si è voluto porre particolare attenzione all’Emergenza Congo. In quella Repubblica Democratica, infatti, oltre 250.000 persone sono sfollate a causa di violenti scontri nel Nord Kivu, tra l’esercito regolare e i ribelli dell’Est. Per donne e bambini le conseguenze sono devastanti. In tali condizioni sono alti i rischi di epidemie, di colera, di morbillo e l’aumento dei casi di malnutrizione infantile dei bambini e delle loro famiglie. L’Unicef attraverso il suo ufficio sul campo, ha già fornito aiuti di prima necessità per 500.000 sfollati, acqua e servizi igienici per 1,7 milioni di persone e 77 punti di clorazione dell'acqua nelle aree colpite dall'epidemia.

OPERAI GECOMAR

Un momento dello spettacolo

SU invito degli operatori dell’ufficio esecuzione penale esterna del ministero della Giustizia, la cooperativa sociale “Venere” di Potenza in collaborazione con l’assessorato alle politiche sociali del comune di Potenza e il club del fornello di Potenza organizzano per venerdì 19 dicembre presso la casa circondariale di Potenza un incontro per lo scambio degli auguri di Natale. L’iniziativa vuole proseguire l’opera di risocializzazione dei detenuti e promuovere lo sviluppo dei contatti tra la comunità carceraria e la società esterna. Ancora, proseguire la comunicazione tra gli ospiti della casa circondariale e la società che vive all’esterno, creando una rete di scambio culturale di solidarietà e umanità.

CACCIA E SICUREZZA La prevenzione e i controlli LA sesta commissione consiliare della Provincia, dopo il tragico incidente accaduto a Marsico Nuovo, ha discusso di sicurezza sui luoghi di caccia. (Con i consiglieri, anche il vicepresidente dell’Atc 2 Pascale e il presidente dell’Atc 3 Cassino. «Per evitare di arrivare a delle situazioni violente - afferma il presidente della commissione Gammone - è necessario esercitare una notevole azione preventiva, attraverso una più efficace regolamentazione, soprattutto per la caccia al cinghiale». Inoltre «è necessario potenziare la vigilanza - dice Pascale - che non può ricadere solo sul caposquadra. Forse la vigilanza online non ha fornito finora delle risposte efficaci». Per Cassino,«bisogna aumentare i controlli e applicare le relative sanzioni. Per la caccia al cinghiale, in particolare, diventa fondamentale la formazione e l’utilizzo di giubbotti e munizioni adeguati». A gennaio, la sesta commissione tornerà a riunirsi.

DIRITTI UMANI Spettacolo al “Giorgi”

....E intanto dietro le quinte

PER celebrare - come suggerito a tutti gli istituti scolastici del Paese dal Governo - l’anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, l’istituto Ipias “Giorgi” ricorda che «la libertà è anche libertà di emozionare emozionandosi». Così, studenti, docenti e il dirigente scolastico, Silvana Gracco, invitano allo spettacolo, tra poesia, canzoni e immagini, con cui racconteranno i diritti negati, non del tutto applicati e quelli da tutelare. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 16 presso la sala Mediafor (nella mattina, invece, sono previste quattro repliche per gli alunni della scuola). Allo spettacolo prendono parte ragazzi di diverse classi dell’istituto: ciascuno di loro ha «messo a disposizione un pezzo del proprio talento, semplicemente -dicono i ragazzi - ciò che sapevamo fare». Ma è stata «l’occasione per raccontare il tema, per parlare della dichiarazione, per rispondere alle domande. Con il risultato che la discussione - aggiunge Lucio Corvino, docente di lettere - non si esaurisce nell’iniziativa. Ci siamo confrontati con i ragazzi. Questo spettacolo diventa lo strumento con cui parliamo di diritti e grazie a cui magari ci accorgiamo - lo hanno fatto con entusiasmo anche i ragazzi - che se ai “perchè” sulle disuguaglianze, sui diritti negati, non si sa dare risposta, semplicemente la risposta è già data». Con lui, anche i docenti Milena Baraglia (educazione fisica), Giovanni Melarancio (lettere) e Antonio Pace (materie tecniche).


Giovedì 18 dicembre 2008

30

Avigliano Rosaria Romano (Pdl) accusa l’amministrazione

La nuova associazione di Potenza

Ecco come nasce Basilicata100% Crolla il muro, nessuno se ne occupa Idee in movimento

«Negligenza e assenza» AVIGLIANO - «Negligenza» e «indifferenza». Rosaria Romano - consigliere della lista civica “Insieme per Avigliano” verso il PdL - esordisce con queste parole quando si riferisce all’amministrazione comunale. Indifferenza per la cura del territorio che - secondo la Romano - va salvaguardato, e nei confronti dei cittadini sia per i loro problemi che per le proteste, che puntuali giungono in sede comunale. Dalla stanza dei bottoni tutto tace. Oggetto dell’ultima interrogazione - sempre della Romano - è il crollo di un muro in Via Labella, episodio già denunciato da gran parte dei cittadini aviglianesi. Va detto che, il crollo del muro nella zona del centro storico è avvenuto un mese fa. Ovvio che i cittadini si siano recati negli uffici comunali per segnalare l’accaduto, e per dare inizio alla loro protesta fatta per lo più da lamentele. Purtroppo dagli uffici preposti a tale compito, non è giunta alcuna risposta. Poca considerazione, se si vuole essere precisi. L’amministrazione però,

Una veduta di Avigliano

tenta di risolvere il problema - seppur provvisoriamente - installando due transenne dirette a segnalare il pericolo dovuto al crollo del muro. «Mi auguro che questa non sia la soluzione definitiva che l’amministrazione comunale intende adottare. Si deve provvedere tempestivamente a rimuovere il pericolo». Cosa aspetta dunque

l’amministrazione? La Romano, si augura che sia l’amministrazione che i funzionari del comune siano tempestivi nella risoluzione, e aggiunge: «Se qualcuno si facesse male, sarebbe abbastanza?». Secondo quanto afferma il consigliere, «c’è indifferenza non solo da un punto di vista territoriale, ma anche rispetto quel che concerne il terreno delle re-

sponsabilità, che per altro risulta essere molto vasto e poco delimitato a livello di competenze. In effetti non si capisce se la colpa di questa negligenza debba essere attribuita all’amministrazione o all’indolenza dei funzionari». Si scaglia anche sull’apatia che la classe politica aviglianese sembra mostrare nei confronti dei suoi elettori e non, e sostiene che questa sia stata scatenata «dall’inoperosità di entrambi». La vicenda dunque, è racchiusa nel concetto di «abbandono» che sembra aver investito il comune di Avigliano. Evidentemente il crollo del muro in via Labella, non è stato altro che la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Vaso, forse già stracolmo. Mentre i cittadini non riescono a cogliere il motivo secondo il quale la propria comunità sia negli ultimi tempi un po’ “ trascurata “, Rosaria Romano spera che questa sua interrogazione possa dare uno scossone all'amministrazione affinchè questa possa dare un preciso contributo nel risolvere le questioni che sono di competenza territoriale». Simona Grieco provinciapz@luedi.it

Vaglio L’incidente era successo nel 2001

Accusati di omicidio colposo, assolti due dirigenti Anas

Un tratto della Basentana

VAGLIO DI BASILICATA - Fu una giornata terribile, quel 13 marzo del 2001, in cui perse la vita un uomo alla guida di una macchina, in un incidente stradale a Vaglio di Basilicata.

Di omicidio colposo vennero accusati due dirigenti dell’Anas: Carlo Valerio e Gerardo Lauletta, all’epoca dei fatti capo del compartimento di Basilicata e capo nucleo dell’azienda.

Entrambi gli indagati ieri sono stati assolti dalle accuse che erano state mosse loro, perchè il fatto non sussiste, dal giudice monocratico del Tribunale di Potenza, davanti al quale sono stati processati con l’accusa di omicidio colposo per il tragico incidente di Vaglio di Basilicata. Valerio che è stato difeso dagli avvocati Filippo Rautiis e Dario Bianchini e Lauletta, a suo volta difeso, dagli avvocati Franco Andretta e Donatello Cimadomo. A determinare le accuse di omicidio colposo,

sarebbe stato l’omesso controllo del tratto di «Basentana» vicino allo svincolo per l’area industriale di Vaglio e per la mancata manutenzione delle barriere di protezione. Il 13 marzo 2001, l’automobile guidata da un uomo sbandò in quel tratto di strada e l’autista morì. Il pm aveva chiesto la condanna dei due imputati. Il loro incubo è finito ieri. I due dirigenti sono stati assolti «perché il fatto non sussiste». provinciapz@luedi.it

Questa la proposta del circolo cittadino Nuova Italia per il futuro del progetto metropolitano

Ad Avigliano l’osservatorio dei giovani AVIGLIANO - Leonardo L. Laguardia, vice presidente del circolo Nuova Italia Solzhenitsyn di Avigliano, prendendo spunto da un disegno di legge finalizzato al riconoscimento ed al sostegno delle comunità giovanili, presentato dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni ed approvato dal Consiglio dei Ministri, lancia una proposta al sindaco Tripaldi: «Perché non istituire ad Avigliano, in occasione della realizzazione della bibliomediateca e del sospirato polivalente, la Comunità giovanile aviglianese? Ovvero, realizzare, così come ha spiegato il ministro Meloni, spazi d’aggregazione dedicati ai giovani ed organizzati da giovani che non abbiano superato i

35 anni. Luoghi reali nei quali sia possibile navigare in internet, leggere giornali e libri, fare musica, teatro, cinema, sport, pittura, fotografia, poesia, ma anche riscoprire i saperi tradizionali. Spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni». Il vice presidente continua affermando che in considerazione della futura città metropolitana di cui Avigliano farà parte, «perché non candidare Avigliano quale osservatorio metropolitano sulle comunità giovanili, con il compito di promuovere e valorizzare il ruolo di sviluppo ed integrazione sociale svolto dalle comunità? L’obiettivo è offrire alle giovani ge-

nerazioni della costituenda città Metropolitana degli spazi che rappresentino un’alternativa alla noia e al disimpegno, che sovente sono alla base di fenomeni di disagio».

Basilicata 100%

POTENZA - E’ nata solo da un paio di mesi, ma già si distingue per l’originalità dei progetti. Stiamo parlando di “100% Basilicata - Idee in movimento”, nuova associazione culturale potentina creata con l’intento di valorizzare i talenti lucani. «Ci poniamo l’obiettivo sostengono i due giovani fondatori, Michelangelo Santomauro e Michela Pinto - di sviluppare, promuovere e diffondere idee e prodotti della terra lucana». All'indirizzo web 100basilicata.blogspot.com i progetti e le finalità dell’associazione, che guarda ad organizzazioni, enti, artigiani, artisti e imprenditori e in genere a chiunque «voglia dare un contributo per migliorare o valorizzare la propria terra». Una delle prime iniziative di “100% Basilicata” è nata dal connubio tra pittura, musica e hair style. “L’arte di creare il tuo stile”, questo il nome della manifestazione svoltasi domenica sera presso il salone di bellezza e coiffeur “I Lucia” in via Braille, zona via Appia a Potenza dove è stata allestita una mostra permanente delle tele dell'artista Vittorio Vertone. La giornata ha visto il connubio tra cura e bellezza, creatività e suono, attraverso il sound design, estro in musica. Nell’arco della giornata capelli e trucco gratuito. Le giovani, acconciate da Vito Lucia, sono state fotografate e le foto sono state poi ritoccate e successivamente impreziosite dalle pennellate di Vertone. Vittorio Vertone è un quotato esponente lucano della corrente “informale gestuale” o “neo vedutismo” «espressione - si legge nella sua biografia dell'istinto gestuale ed in-

conscio, immerso nell’astrattismo del percepito e del percettibile». Questi termini apparentemente astratti e pomposi divengono immediatamente chiari dall'osservazione delle opere che l'artista crea nel suo studio di Pietragalla. Nelle tele di Vertone una natura reale, ma reinterpretata con scelte cromatiche che la rendono immaginifica. I paesaggi, impressi nella mente durante i viaggi, vengono poi rivisti come in una dimensione onirica così che i cieli si virano al viola, rosa e fucsia; in uno specchio d'acqua il riflesso di una vegetazione arancio, pesca, indaco e la terra si tinge di rosso acceso e di giallo ocra. L’effetto è potente, vivo, al contempo definito e indefinito, tangibile e astratto, ottenuto con una pennellata istintiva, un gesto unico che impregna le tele facendo perdere agli forma e contorni e mediante l'impiego di terre, sabbie, pigmenti policromi e gessi, misti a colori ad olio puro. Tra i riconoscimenti, Vertone vanta il primo posto alla XXIII edizione del “Premio Carlo Levi” di Aliano nel 2007 e alla selezione regionale dell'estemporanea di Matera del 2006. Nel 2002 ha inoltre trionfato al concorso indetto dalla camera di commercio di Basilicata, aggiudicandosi il titolo di “Miglior pittore emergente lucano”. Tra i suoi dipinti “Sasso caveoso”, “Basentum- la tana dei briganti” e “Water road”, scelto come copertina del volume “Sequenze” un anno di cinema, 64esima mostra del cinema di Venezia, testi di Giancarlo Giannini ed Ermanno Olmi. Simona Brancati provinciapz@luedi.it


Giovedì 18 dicembre 2008

31

I lavoratori delusi anche dai rappresentanti sindacali

Oggi a Satriano di Lucania

Standard Tela, le rsu disertano il tavolo regionale

Un’iniziativa a favore di Telethon

SANT'ANGELO LE FRATTE - Continua lo stillicidio dei lavoratori della ex Standard Tela. Ieri nel pomeriggio un incontro alla Regione per discutere di una situazione che, con il passare del tempo, si sta facendo davvero complessa. Ma stavolta al tavolo hanno deciso di non sedersi gran parte delle rsu aziendali. Per questo ogni decisione è stata rinviata alla prima decade di gennaio. Troppa la delusione, anche nei confronti dei sindacati, dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto protagonista l’ex stabilimento della Zucchi. I lavoratori, infatti, non solo vedono sempre più allontanarsi la speranza di un posto di lavoro, ma temono anche di perdere quanto previsto negli accordi sottoscritti al ministero del Lavoro: all’epoca, infatti, si stabilì che, qualora i dipendenti Zucchi non fossero stati riassunti, sarebbero stati corrisposti loro 15.000 euro ciascuno. Un discorso che i 110 lavoratori dell’ex Standard Tela avevano messo da parte, in considerazione della possibile riassunzione da parte della Job & Color. Ma ora le condizioni sono cambiate.

L’azienda di Prato non subentrerà alla Zucchi e da gennaio cominceranno a venir meno anche gli ammortizzatori sociali. Per tutte queste ragioni, gli ex lavoratori Standard Tela hanno chiesto che non venisse firmato nessun altro accordo, esprimono «la propria delusione e sfiducia nelle rappresentanze sindacali per come procedono la trattative», considerate lunghe e inconcludenti ai fini della reindustrializzazione dell'ex stabimento. Gli operai si riferiscono soprattutto agli eventi degli ultimi mesi. Il timore, quindi, è che si possa arrivare a un altro accordo pasticcio come quello fatto con la Job & Color, col quale si è tentato questa è l'opinione diffusa di insabbiare il compenso di 15.000 euro pro capite promesso dalla Zucchi. Gli ex lavoratori Standard Tela temono soprattutto di vedersi precludere la possibilità che qualche altra azienda si facia avanti e per questo chiedono anche che la Regione riapra il bando. La storia è complessa e articolata. Il 26 ottobre 2007, la Job & Color, insieme con le segreterie nazionali e regionali, territoriali, la confin-

dusria di Basilicaa e le rsu, decide di costituire presso il sito ex Zucchi, nell'area industriale di Isca Pantanelle di S. Angelo le Fratte una nuova unità di produzione laniera sulla base di un piano industriale che prevedeva una sorta di riconversione produttiva dell'opificio e un assorbimento totale del personale. Ad oggi non solo non è accaduto niente del genere, perchè alla regione non sono mai arrivate le fideiussione bancarie necessarie delle aziende candidate. E poi ultima la doccia fredda: l'11 dicembre 2008, il tribunale di Prato, paese di origine dell'azienda che sarebbe dovuta subentrare alla Zucchi, ha dichiarato il fallimento della Job & Color. Questa dunque esce di scena. Tra quelle che hanno partecipato al bando regionale c'è stata anche l'Undated che avrebbe ultimamente rilevato la Draplane. Questa, insieme alla Job, avrebbero dovuto rilevare lo stabilimento Zucchi. La domanda è: la Undated senza la Job & Color o nessuna delle due subentrerà? O forse subentrerà altra società fantasma, non inserita nel bando, per far finta di ri-

mandare nel tempo l'apertura dell'opificio, illudendo i lavoratori che, intanto, devono ad ogni costo trovare altra occupazione per sopravvivere? Quasi tutti pensano che si voglia evitare alla Zuchi l'esborso di oltre un milione e cinquecento di euro da dividersi per 110 unità che ad oggi non solo non hanno più un posto di lavoro ma stanno vivendo il dramma di una speranza che sempre più si spegne. I lavoratori e quindi le rsu, per questo, sono sul piede di guerra e chiedono un'assemblea chiarificatrice, prima di firmare altri accordi pasticcio a danno sempre e solo dei lavoratori. Antonio Monaco

SATRIANO DI LUCANIA Appuntamento stasera presso il centro sociale di Satriano, con inizio alle 20, per l’annuale serata di beneficenza dell’amministrazione comunale, dedicata a Telethon. Ospiti dell’evento Marcantonio Paciello, primario di Neurologia del San Carlo, Antonio Latorre e Anna Spinillo, medici di base e Ulderico Pesce. «La manifestazione sarà l’occasione - spiega il sindaco Miglionico - per raccogliere donazioni da destinare alla ricerca, con uno spettacolo di balli pop e balli tradizionali locali, pizzica e tarantella, proposti dalle associazioni loca-

Alloggi a Pescopagano PESCOPAGANO - Una notizia positiva per gli abitanti di Pescopagano. Oggi alle 10, in località rione Pascone e precisamente in via Fontanelle, saranno consegnati 10 nuovi alloggi dell’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Potenza) agli aventi diritto. I lavori per la realizzazione degli alloggi sono iniziati nel maggio del 2006 e si sono conclusi nel luglio di quest’anno. Agli aventi diritto saranno consegnati 2 alloggi di circa 50 metri quadri, 4 alloggi di 68 metri quadri e altri 4 di 80 metri quadri.

li, Sara J e Iatrida». Chiusa la maratona televisiva, che ha segnato un nuovo record nelle donazioni, per il Coordinamento della Provincia di Potenza non è ancora tempo di andare in vacanza e il prossimo impegno è nel comune di Satriano. «L’iniziativa ha l’obbiettivo di raccogliere donazioni da destinare alla ricerca scientifica, sono circa 400 le malattie genetiche studiate - afferma Eliana Clingo, coordinatrice di Telethon - e per alcune di esse, la sperimentazione è prossima. La Leucodistrofia Metacromatica, l’Amaurosi e la Talassemia, sono alcuni degli studi dai quali i ricercatori Telethon e tutti i donatori, si aspettano molto». Tante le iniziative messe in atto dal Coordinamento durante tutto il mese di dicembre e ottimi i risultati ottenuti, così anche Satriano inserita nel calendario Telethon Provinciale, darà una mano alla ricerca. Un aiuto importante, considerando quanto sia importante puntare sulla ricerca per combattere malattie terribili.


Giovedì 18 dicembre 2008

32

Venosa Critico sul Regolamento urbanistico della città

Iniziativa del Comune

«Assalto a Bosco Monte»

Venosa si dota di una zona internet libera

La denuncia di Latorraca dei socialisti VENOSA - E' in atto l'assalto a Bosco Monte! A lanciare l'allarme è il segretario della sez. venosina del Partito Socialista Italiano, Vito Latorraca, che evidenzia che sono stati rilasciati permessi per costruzioni edilizie rurali in una zona urbanizzata e illuminata a giorno e denuncia come questa prassi consenta a gruppi di potere economico di fare speculazione, consentendo loro di mettere le mani su terreni agricoli con l'intenzione di trasformarli poi in suoli edificabili. La denuncia fa parte di una serie di osservazioni fatte da Latorraca sulla adozione in Consiglio comunale del Regolamento Urbanistico «con una maggioranza di soli 11 voti, l'undicesimo dei quali solo ultimamente arrivato nel Pd». Il segretario del Psi venosino evidenzia al riguar-

do che neanche nel corso degli incontri tenuti dall' assessore Renato Bellasalma con geometri, ingegneri, architetti, agronomi, edili, artigiani, commercianti sono stati espressi pareri favorevoli al documento di programmazione urbanistica. «A differenza di quanto ha sostenuto il sindaco della città di Orazio, Castelgrande nel suo intervento in consiglio comunale, non vi sono stati altri tecnici che si sono differenziati dal manifesto affisso da geometri,ingegneri, architetti,agronomi - precisa Latorraca - Vi sono stati 7 tecnici che hanno proposto all' Amministrazione comunale osservazioni per la zona B: fra questi anche l'ing. Soligno, che aveva sottoscritto il documento riportato nel manifesto». C'era quindi molta attesa da parte dei cittadini per la posizione che il Consiglio

comunale avrebbe assunto nei confronti del Regolamento Urbanistico. «I vari interventi, pur nella diversità delle posizioni politiche, chiedevano di non adottare il Regolamento urbanistico - sottolinea Latorraca-Non era condivisa in alcun modo né la megastruttura commerciale, prevista nel suolo già di proprietà comunale ex Silano, né l' ipotesi di realizzare interventi edilizi per attività commerciali nelle quattro zone, individuate con le sigle Srauf 20, Srauf 24, Srauff28, Srauf5, aspramente criticate da tutte le associazioni dei commercianti per le disparità di trattamento». Approvato con una maggioranza di soli 11 voti, il Regolamento Urbanistico è ora allo studio per la presentazione delle osservazioni. «Vi sono molti che non solo intendono presentare

delle osservazioni, ma dichiarano di voler produrre opposizioni al Regolamento Urbanistico - anticipa il segretario del Psi Latorraca-, in quanto hanno individuato dei punti che sono contro lo spirito dello stesso e della stessa legge regionale 23 del 1999, che, forse, potrebbero obbligare a fare qualche passo indietro considerato il modo sbrigativo con cui l'amministrazione comunale ha anteposto l'adozione del regolamento urbanistico al Piano strutturale comunale». Conseguenza di tale scelta è che solo alcuni terreni potranno essere immediatamente utilizzabili, dopo l'approvazione del relativo progetto da parte della giunta comunale. E questo è un aspetto particolarmente favorevole ai proprietari di tali terreni. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

VENOSA – Zona libera per poter navigare in internet gratis e senza collegamento. Dell’ hotspot si è dotata anche Venosa: in pratica un’area della città nella quale sarà possibile il collegamento, senza fili e gratis, con Internet. Sara quindi possibile, per chi lo vorrà, attivare, con un computer portatile, un palmare o anche un telefonino dotato di tecnologia wi–fi, il collegamento all’affascinante mondo della rete. Il progetto è stato fortemente voluto dall’assessore ai Servizi Sociali Gennaro Mastro, che nell’ambito delle azioni e strategie volte alla prevenzione di situazioni di rischio e devianza (in modo particolare dall’alcool), ha inteso destinare le aree più a rischio della città a luogo nel quale i giovani soprattutto, ad ogni ora del giorno, potranno mettersi in

rete e utilizzare, anche fuori dalle mura domestiche o scolastiche, il mondo di internet. Le aree scelte, infatti, sono il Parco Giochi di via Appia con le sue adiacenze e la Villa Comunale. E’ evidente che per usufruire di questo servizio, il Comune necessiterà dell’identificazione dell’utente: che, perciò, non dovrà far altro che registrarsi, recandosi presso l’Urp del Comune dovrà portare una copia fotostatica di un suo documento di riconoscimento e riceverà un password di collegamento. Per il collegamento sarà sufficiente, sostando nei pressi delle aree suddette, accendere il portatile, il palmare o il telefonino che catturerà la richiesta di collegamento: l’utente riceverà una pagina di autenticazione, e se autenticatosi in modo corretto.


Giovedì 18 dicembre 2008

33

Venosa L’obiettivo del Comune: sensibilizzare le giovani generazioni sul tema dei rifiuti

La città di Orazio “si differenzia” Circa 2.500 studenti hanno partecipato alla campagna VENOSA- “Differenziare i rifiuti e' un atto d'amore verso la propria citta'”. Con questo slogan l'Amministrazione comunale di Venosa ed il Consorzio Seari, gestore del servizio, hanno condotto una campagna di sensibilizzazione della opinione pubblica fornendo una serie di informazioni finalizzate a modificare atteggiamenti e comportamenti dei cittadini. Nel corso della due giorni sono stati avvicinati circa 2.500 alunni delle scuole di ogni ordine e grado. «Siamo partiti dai più piccoli per arrivare al cuore dei grandi - ha commentato l'assessore comunale, Filippo D'Argenzio, nel corso del convegno organizzato a conclusione della iniziativa e tenutosi il teatro Lovaglio di Venosa - Siamo impegnati a creare occasioni e a fornire stimoli per educare le nuove generazioni ad un

Alcuni momenti del convegno con la “Ricotta”

maggior rispetto del proprio habitat e a vivere positivamente il rapporto con esso». Tutta la campagna ruota intorno a un principio: il rifiuto non è un costo per la comunità ma una risorsa. Per meglio veicolare questo

AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.CARLO DI POTENZA OSPEDALE S.FRANCESCO DI PAOLA DI PESCOPAGANO

S.CARLO una sanità di eccellenza alla portata di tutti

messaggio innovativo è stato utilizzato un testimonial particolarmente comunicativo come il Trio comico “La ricotta”, che con la sua straripante comicità e con il suo linguaggio immediato ha presentato un video sul pro-

getto “Io mi differenzio” e uno su “Occhio al bidone: indovina il colore!”. Tra una battuta, un sorriso una risata il pubblico è stato stimolato a riflettere sull'esigenza di impegnarsi a riciclare per non perdere una sfida

importante per tutta la comunità. «Vogliamo migliorare la qualità della vita: dalla raccolta differenziata ci aspettiamo l'integrità dell'ambiente in cui viviamo - ha sottolineato il sindaco di Venosa,Carmine Miranda Castelgrande - Abbiamo riservato particolare attenzione al Centro Storico, dove partirà la raccolta “porta a porta”. E per non limitare il progetto a semplici slogan, Venosa si è dotata di una gamma di infrastrutture che consentono ai cittadini di essere “ricicloni”». E, ancora, per stimolare gli alunni delle elementari e medie è stato bandito il “Premio Venosa Città Pulita”, che assegnerà 5.000 euro alla scuola che avrà consegnato il maggior numero di lattine all'Eco Centro. «Venosa è il Comune pilota per diffondere un messaggio innovativo - ha sottolineato

Pierpaolo Fabbri, Presidente del Consorzio Seari -Il rifiuto da oggetto sgradevole viene considerato come elemento di un rapporto intelligente con l'ambiente e la comunità». Il convegno ha fornito l'occasion eper fare il punto della situazione delle raccolta differenziata a livello regionale e provinciale. «Stiamo recuperando il ritardo accumulato nel corso degli anni- ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico-Bisogna fare politiche comprensoriali». «I nostri stili di vita non sono più sostenibili né dal punto di vista economico, né da quello sociale - ha aggiunto il Presidente della Provincia,Sabino Altobello - L'esperienza di Venosa è tra le più avanzate non solo a livello regionale ma a livello di Italia Meridionale». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it



Giovedì 18 dicembre 2008

35

L’etica e la bioetica vista da più angolazioni in un incontro al Palazzo degli Stemmi

Melfi, per una cultura della solidarietà MELFI - Alla presenza dI. Mons. Gianfranco Todisco, vescovo della diocesi MelfiRapolla e Venosa, Giuseppe Anelli, direttore del dipartimento Polo didattico turistico per la cultura dell'accoglienza, dell'Istituto Universitario Internazionale “Sapientia Mundi” con sede a Roma, ha presentato le linee guida che caratterizzano il corso di Etica e Bioetica, in particolare ponendo in luce il significato dei percorsi curriculari, dove ogni discente può liberamente esporre il suo punto di vista rispetto alle tesi proposte, non ultimo, il tema della sussistenza in vita, purchè le tesi stesse sia-

no suffragate da scientificità ed esattezza di esposizione. Con questo ha sottolineato il direttore, non si vuole prevaricare la presa di posizione personale del singolo, ma solamente creare le condizioni per un dialogo tra i cittadini che, giustamente osservato anche dalle autorità politiche, possa produrre leggi valide tanto per i credenti che per laici. Tra l'altro alla presenza delle numerosissime autorità civili, tra i quali ricordiamo il Sindaco di Ginestra Fabrizio Caputo, che ha colto l'occasione per ricordare che proprio a Ginestra è presente l'Istituto

Universitario Internazione “Sapientia Mundi” con un progetto formativo che prevede per i cittadini stranieri presenti sul territorio, un giusto inserimento culturale nell'ambito delle attività lavorativi da essi svolte che ha preso il via con l'etnia rumena e le autorità civili, religiose e culturali alle quali gli stessi asseriscono per una corretta integrazione propria delle leggi europee. Sulla stessa lunghezza d'onda del Sindaco Caputo ha fatto eco l'assessore Giuseppina Carbone del Comune di Melfi che su questa linea di interesse ha prospettato l'intervento proprio del Co-

mune di Melfi di attivare con l'Ist. Univ Intern. “Sapientia Mundi” un centro: “Istituto Accademico Ricerche” che aprirà in strutture proprie del Comune nei prossimi mesi attività specifiche di ricerche finalizzate e sostenute economicamente da Enti pubblici e privati per le attività proprie del territorio, inserendo in un momento particolarissimo, cervelli nel mondo della ricerca per una maggiore crescita della Regione tutta. Padre Gianfranco Todisco ha aperto una finestra sulla solidarietà, sull'impegno svolto da quanti praticano la carità della cultura e sulle po-

L’incontro con il vescovo

tenzialità dell'amore che condivide le necessità ma che trae forza, spunto da un amore più grande, quello del Cristo fratello, amico e compagno di ogni uomo di buona volontà, che vo-

glia porre i propri talenti a disposizione di tutti e sappia approfittare delle opportunità che generosamente gli vengono offerte. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Rionero Genitori, insegnanti e studenti si sono riuniti ieri pomeriggio al centro sociale

Fronte comune contro la Gelmini Nasce un coordinamento del Vulture contro la riforma RIONERO - Riforma Gelmini, il Vulture non ci sta e costituisce un coordinamento unitario di insegnanti, studenti, genitori e personale Ata. Ieri pomeriggio a Rionero il primo incontro ufficiale. Presenti soprattutto tanti genitori, bambini e universitari pronti a ribadire il proprio no alla riforma. Obiettivo del coordinamento quello di difendere la qualità della scuola pubblica, della conoscenza e «di impegnarsi unitariamente per modificare la legge Gelmini e i tagli ingiusti previsti da Tremonti». L'incontro «uno dei tanti a venire» precisano, è cominciato con la proiezione di un video sulla drammatica situazione creatasi in Grecia. Portavoce del coordinamento unitario Giuseppe Brescia che afferma “vogliamo discutere le prospettive della scuola pubblica alla luce della legge Gelmini. Dopo le manifestazioni a livello nazionale che hanno visto la partecipazione massiccia degli operatori abbiamo pensato di tenere in piedi la nostra battaglia. Quello che chiediamo è il rafforzamento della qualità della scuola pubblica che non deve essere fatta di tagli ma di investimenti». Sulle ultime novità nel settore scuola prosegue «già qualche piccolo segnale a livello di governo c'è. Prima la Gelmini diceva che non si toccava più nulla, ora

Acucella su Oraziana: «Garantire gli stipendi» RIONERO - Il capogruppo dei Democratici con Di Pietro nel Consiglio provinciale di Potenza, Nicola Acucella è intervenuto sul difficile momento che stanno vivendo gli operai e le maestranze della Gecomar. “È con grande dispiacere - dice Acucella - dover registrare, dopo le rassicurazioni avute dagli accordi tra la Gecomar, la Provincia di Potenza e le rappresentanze sindacali, che i dipendenti non prendono le loro giuste retribuzioni dal mese di ottobre e che finanche attività ristorative della zona siano nelle condizioni di dover adire le vie legali per recuperare loro sacrosanti diritti. Ritengo che in questo momento di incertezza - prosegue Acucella - si debbano affrontare con grande celerità queste situazioni, alfine di risolvere quelle momentanee e allontanare lo spauracchio di altre per il futuro. Siccome gli operai - aggiunge Acucella - stanno lavorando su un tratto di strada divenuto ormai indispensabile per l'intero territorio, l'auspicio è che si evitino sospensioni dei lavori che porterebbero a un ritardo nella consegna degli stessi e la sfiducia nelle popolazioni dell'area. Spero che l'arrivo del Santo Natale - conclude Acucella - possa davvero portare serenità e tranquillità economica a persone che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con professionalità e senso di responsabilità».

dopo le proteste ha spostato di due anni il provvedimento per la scuola media superiore. Se noi lottiamo delle conquiste possiamo averle». Presenti all'incontro anche i rappresentanti sindacali Eustachio Nicoletti coordinatore regionale Flc Cgil, Domenico Telesca segretario provincia-

le Flc Cgil e Marcello Travaglini Cobas scuola. «La Gelmini deve ritornare indietro» dice Nicoletti «noi vogliamo che ritorni almeno nella scuola primaria la modularità, elemento caratterizzante che ha qualificato la scuola italiana. Vogliamo che la scuola si riformi ma non è la

Rionero, una Croce rossa al passo coi tempi RIONERO - Un grande risultato quello conseguito dalle 12 allieve del primo anno di corso per infermiere volontarie di Croce Rossa a Rionero. In questi giorni si sono tenui gli esami di passaggio al secondo anno che tutte le allieve hanno superato con il pieno dei voti. La scuola per infermiere volontarie è una delle poche aperte e funzionanti a pieno ritmo in tutta la Regione e senz'altro la più numerosa. Qui le future crocerossine imparano discipline mediche, infermieristiche unite alla rigida disciplina militare che da sempre contraddistingue il corpo facente parte a tutti gli effetti dell'esercito italiano. Le infermiere volontarie di Cri hanno un forte spirito di appartenenza e tra di loro si chiamano tutte “sorella” senza distinzioni. Dopo un anno passato a studiare e la sperimentazione

diretta sul campo con ben 320 ore di tirocinio svolto presso i reparti del Crob Irccs e del San Giovanni di Dio a Melfi le allieve hanno sostenuto l'esame. Presenti tra i membri della commissione il prof Marco Salvatore direttore del corso e la vice ispettrice regionale sorella Annamaria Scalise. L'ispettrice Erminia Casolino direttrice del corso per II.VV. del comitato locale di Rionero in Vulture dice “ringrazio la dirigenza e tutto il personale Crob e del San Giovanni di Dio per il sostegno morale e l'aiuto pratico dato alla componente per le buona riuscita del corso. Ringrazio ancora tutte le sorelle che mi hanno supportato in questa impresa e la vice ispettrice. Infine tanti complimenti alle allieve per l'ottimo risultato raggiunto”. lu. na.

Il cantiere dell’Oraziana

scuola primaria quella su cui andare ad incidere, vorremo che per la scuola media e superiore si faccia un ragionamento organico di confronto con tutti i soggetti interessati». Uno dei punti centrali è il tempo scuola che soprattutto nella scuola dell'infanzia con il solo orario antimeridiano

sarà notevolmente ridotto. Sulla grande partecipazione in sala commenta poi Travaglini «è un ottimo segnale. La problematica scuola non è corporativa, non riguarda solo i docenti o i dirigenti. Primi interessati sono soprattutto gli studenti. La scuola pubblica va riportata

ad una sua funzione sociale ed istituzionale fondamentale. La presenza di genitori e studenti insieme che si è avuta nelle piazze e oggi qui a Rionero è fondamentale per capire l'unitarietà della lotta in campo». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Regolamento di Rionero, critico Pietragalla RIONERO - Il consigliere comunale di opposizionee e coordinatore cittadino del Pdl, Luigi Pietragalla è intervenuto alla discussione promossa da Udc e Pdl per far conoscere la posizione del suo partito e degli amici dell'Udc in merito al "Regolamento urbanistico", che la giunta comunale si sta apprestando a varare. Il rappresentante del Pdl ha subito esternato le proprie lamentele per il mancato coinvolgimento dei consiglieri di minoranza da parte della maggioranza di centrosinistra in merito allo strumento urbanistico che si sta approntando, così come poco nulla ha fatto per portare a conoscenza la comunità, che pure va informata essendo il regolamento urbanistico materia di interesse generale. «L’idea forte che ci guida- ha detto Pietragalla – è di

rivedere il regolamento urbanistico dal punto di vista dell’efficacia nel senso che invece di rivederlo sotto l’aspetto delle volumetrie (come tradizionalmente si usa fare) per le zone di espansione, lo si vada a modificare dando indici volumetrici maggiorati nel vecchio centro storico per agevolarne il risanamento, che può muovere ingenti somme di denaro, che può muovere interessi forti delle imprese ma anche e soprattutto dei cittadini e per dare decoro e ripopolamento ai vecchi e storici rioni del paese. L’impresa non è facile – ha concluso – ma tutti i sogni si realizzano soltanto se c’è l’impegno ed è ciò che noi chiediamo a chi governa questo nostro paese». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it


Giovedì 18 dicembre 2008

36 Lauria Renato Calceglia, cinquantunenne di Padula, è l’ennesima vittima sul lavoro

Muore cadendo da una scala E’ stato travolto dalla porta di un cassone di un autocarro LAURIA - Renato Calceglia cinquantunenne di Padula, era impegnato nel pomeriggio di ieri in un’opera di completamento di un capannone ubicato a Lauria nel pressi della strada Sinnica che sarà adibito a discount. Per cause ancora in fase di accertamento dai militari dell’Arma, un camion, su cui, sembra non c’era nessuno alla guida, è scivolato a marcia indietro travolgendo la scala su cui stava lavorando. E’ morto così sul colpo senza che i colleghi potessero fare niente, aumentando il numero di morti bianche della nostra regione. Secondo una prima ricostruzione, la scala è stata travolta dal cassone dell’autocarro e l’uomo originario, nel momento dell’impatto si trovava a un’altezza di circa tre metri. I Carabinieri hanno interrogato alcune persone per accertare la dinamica dell'incidente ed eventuali responsabilità. Il corpo senza vita del cinquantunenne di Padula è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Lagonegro.

Maratea Resta il nodo legato alla statale 18

Frana, chiusa strada per il porto MARATEA - L'ondata di maltempo del fine settimana scorsa ha fatto riaffiorare l'emergenza frane sul territorio di Maratea. E' stata chiusa al transito un tratto della strada provinciale Panoramica che conduce al Porto, mentre gli abitanti della costa si chiedono a che punto è il progetto di 22milioni di euro per la messa in sicurezza della Ss18. La strada Panoramica che collega la Ss18 Tirrena Inferiore con la località Porto è stata chiusa sabato notte. Le piogge abbondanti hanno causato la caduta, dal costone sovrastante le carreggiate, di massi e terriccio, danneggiando la barriera paramassi esistente e in quantità tali da rendere necessaria la chiusura del tratto di strada. La Provincia di Potenza ha effettuato i sopralluoghi necessari ed eseguito la perizia di somma urgenza e il lavori per ripristinare la viabilità potrebbero iniziare già da questa mattina. Oltre allo smottamento lungo la strada panoramica, altri sassi di modeste dimensioni sono caduti alla località Acquafredda e a Castrocucco dove sono stati trattenuti dalle reti paramassi. Per questo, la frana di sabato notte, per gli abitanti della costa di Maratea, ripresenta un discorso sicurezza sempre aperto lungo la Ss18, una strada di vitale importante per la cittadina tirrenica perché la mette in collegamento diretto verso sud con la Calabria (Tortora e Praia a Mare) e in direzione nord con la Campania (Sapri). Alla località Castrocucco, poi, permette l'accesso anche al traffico che giunge dalla Fondo Valle del Noce e

Sarconi Finanziamento regionale

In arrivo 500.000 euro per la zona pip di contrada Matinelle SARCONI - Si avvia ad esser completata l'urbanizzazione del zona destinata ad insediamenti produttivi alla contrada Matinelle. 500 mila euro è la cifra che la Regione Basilicata ha assegnato al Comune di Sarconi per la realizzazione di tali lavori. Finanziamento che trova copertura nell'ambito della riprogrammazione delle risorse finanziarie di cui alla delibera Cipe n. 32/2005, per interventi di realizzazione, infrastrutturazione, potenziamento ed adeguamento delle aree produttive ed artigianali. I lavori che si andranno a realizzare hanno visto avviarsi il relativo iter nel 1993, allorquando il Piano venne approvato dal consiglio comunale. La zona in questione, situata all'ingresso nordest del paese, è costituita da un'area ampia ed omogenea per una superficie complessiva di poco meno di ottanta mila metri quadri, sulla quale s'intendono realizzare le opportune infrastrutture idonee a consentire l'impianto e l'esercizio di attività produttive. Negli anni 2003 e 2005, per soddisfare la crescente richiesta di lot-

ti, anche di maggiore estensione, si procedette ad una verifica del dimensionamento del Piano. Nella nuova progettazione venne, pertanto, previsto l'utilizzo dell'area per due funzioni principali: produttivo, per la localizzazione d'insediamenti artigianali, industriali, commerciali e di servizio; pubblico, per dotare l'area di un adeguato supporto di servizi alle stesse attività produttive. Nel contempo, con opportuni e puntuali accorgimenti, il Piano venne pianificato in modo da essere inserito in modo ottimale nel contesto paesaggistico ed ambientale esistente, tenendo conto delle sue caratteristiche urbanistiche ed infrastrutturale. Con il completamento di tale urbanizzazione certamente si avrà la dislocazione di ulteriori nuove aziende, considerato che i lotti del PIP di contrada San Giacomo, sono stati tutti assegnati e la gran parte con aziende già operanti. Si auspica, così, un nuovo impulso per i settori produttivi e, di conseguenza, all'economia del comprensorio. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it

quindi dalla Salerno Reggio Calabria. Solo due anni fa, un tratto di strada alla località Castrocucco è rimasta chiusa al traffico per sei mesi, dal 19 dicembre 2006 al 28 giungo 2007, in inseguito ad uno smottamento di ampie dimensioni che interessò il costone roccioso del monte Serra di Castrocucco. Ripristinata la viabilità, però, restavano in sospeso altri impegni presi dalla Regione e dall'Anas. Un finanziamento di 300mila euro per consentire la riapertura della spiaggia sottostante la Ss18, rimasta chiusa da allora e un altro finanziamento di 22,3 milioni di euro per la sicurezza lungo quelle zone della Ss18 che versano ancora in situazioni di pericolo. Così ora i cittadini di Maratea si chiedono a che punto sono i progetti. Dall'Anas, fanno sapere che l'iter per arrivare all'appalto dei lavori continua e che si sta lavorando al progetto mentre contemporaneamente si susseguono incontri e sopralluoghi congiunti con la Regione. «Ci vorrà un po' di tempo - ha dichiarato Michele Francese, ingegnere capo del Compartimento di Potenza - a breve porteremo una soluzione per avviare l'iter per un progetto definitivo per portare l'opera a gara». Il progetto prevede interventi significativi in due punti lungo la Ss 18. La realizzazione di 2 gallerie nella zona da Acquafredda al confine con la Campania, e un'opera di difesa caduta massa nella zona immediatamente prima della Galleria Apprezzami l'Asino. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Maratea Accolta la richiesta di riesame

Presunto abuso su un’anziana Scarcerato infermiere MARATEA - Il tribunale del riesame di Potenza accoglie la richiesta di riesame presentata dall’avvocato Franco Maldonato di Sapri, ordinando la revoca della misura di custodia cautelare di Michele Maimone, l’infermiere accusato di violenza sessuale nei confronti di una anziana ospite della Residenza sanitaria assistita di Maratea. L’episodio venuto alla luce nell’ottobre scorso fede molto scalpore. Secondo l’accusa infatti, la donna colpita da morbo di Alzheimer, avrebbe subito le attenzioni dell’infermiera. Secondo il presidente estensore del tribunale di Potenza, Luigi Spina: «giova evidenziare che secondo la nuova formulazione dell’art. 609-bis c.p. (indotta con la legge 15 febbraio 1996 n.66), non si ha violenza carnale per il solo fatto che l’agente si sia congiunto con una persona malata di mente o psichicamente inferiore». In pratica il

reato sussisterebbe: «quando vi sia stata induzione all’atto sessuale mediante abuso delle suddette condizioni di inferiorità». «Ne consegue continua il giudice - che è venuta meno la presunzione assoluta di invalidità del consenso prestato a soggetti portatori di handicap fisico o psichico e, in relazione, all’ipotesi di cui all’art. 609 comma 2 n.1) non è più sufficiente verificare la piena consapevolezza da parte del soggetto attivo della condizione di inferiorità psichica della vittima, ma occorre accertare l’esistenza o meno in capo a quest’ultima della capacità di intendere e volere l’atto sessuale e l’induzione abusiva perpetrata dall’agente». Il presidente estensore sostiene che: «spetterà al giudice stabilire se un atto sessuale compiuto da una persona che versi in condizioni di inferiorità sia frutto di una scelta o dell’altrui sopraffazione».

Grumento Nova punta sul risparmio energetico GRUMENTO NOVA - Scaduti i termini previsti dal bando, emanato dall'amministrazione comunale, per accedere ai contributi per l'incentivazione d'interventi in materia di risparmio energetico e riduzione delle emissioni in atmosfera. Dopo aver investito risorse per il risparmio energetico negli immobili di proprietà comunale, sistemi di solare termico nell'impianto sportivo, fotovoltaico nella palestra comunale ed impianti d'illuminazione nelle zone rurali, la civica amministrazione propone la medesima iniziativa alla cittadinanza “finalizzata al miglioramento del livello di efficienza energetica degli edifici esistenti nel territorio comunale”. Nell'ambito dell'utilizzo delle royalties provenienti dall'estrazione petrolifera, s'intende creare un comune “energeticamente sostenibile” sfruttando, nel contempo, energia pulita. Il contributo è concedibile a tutti

coloro che sono di un immobile nel comune di Grumento Nova, a condizione che lo stesso sia l'abitazione principale ed utilizzato quale dimora abituale dalla famiglia del richiedente. Lo stesso immobile, inoltre, negli ultimi due anni non deve aver usufruito di altro contributo pubblico. Sono inoltre ammis-

sibili a contributo gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici e, in particolare, la riduzione del fabbisogno energetico, il miglioramento termico dell'edificio, l'installazione di pannelli solari termici, l'installazione di sistemi fotovoltaico e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Il contributo che sarà concesso per ogni domanda ammessa, è pari al 75% delle spese ammissibili sostenute e, in ogni modo, non superiore ai 30.000 euro. L'obiettivo dell'iniziativa è triplice. Una bolletta notevolmente più leggera, minor consumo di gas e petrolio e, di conseguenza, ridotta emissione di anidride carbonica nell'atmosfera. Energie rinnovabili, dunque, dall'estrazione petrolifera, con vantaggi concreti sia per la comunità sia nell'ottica di un globale miglioramento del clima. ge. te.

LA CURIOSITA’ Una vincitrice da “Guiness” Si chiama Veronica Gesualdi, (nella foto è l’ultima a destra) è di Latronico e ha 20 anni: per il mese di novembre è stata proclamata vincitrice del concorso fotografico lanciato dalla Guinness Storehouse, casa-museo dedicata alla celebre birra scura nel cuore di Dublino nonché principale attrazione turistica dell'intera Irlanda. Il concorso è stato lanciato sul sito della Guinness Storehouse la scorsa estate e da allora ha coinvolto migliaia di giovani visitatori provenienti da tutto il mondo, che hanno condiviso la propria esperienza di visita attraverso i sette piani della Storehouse - tra storia, curiosità e degustazioni con il resto della community di appassionati.


Matera 37

Giovedì 18 dicembre 2008 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Pomarico

Scanzano

Via Manzoni nel degrado

Pd senza segretario

Petizione di 100 firme per la vivibilità

Gli alleati cercano un interlocutore

a pag. 41

a pag. 43

Ieri nuovo presidio al sesto piano del Comune. Una delegazione ha incontrato il sindaco

L’attesa infinita delle ausiliarie Nessuna soluzione contrattuale, la commissione tecnica non è mai nata L’Intervento

Parcheggiatori a rischio dal mese di gennaio e dal Comune ancora silenzio

Alcune ausiliarie del traffico durante il precedente presidio al Comune di Matera il 20 novembre scorso

POTREBBE essere la Regione Basilicata a dare di nuovo speranza nel futuro agli ausiliari del traffico di Matera. L’ipotesi è contenuta in un emendamento che oggi l’ente di via Anazio dovrebbe discutere nell’ambito della Finanziaria. A mettere a punto questo strumento sono stati Giorgio Casiello e Vito Maragno, rispettivamente rappresentanti sindacali della Funzione Pubblica di Cgil e Cisl che sollecitano ancora una volta il sindaco a «Sedersi attorno ad un tavolo e aprire il confronto per giungere ad una soluzione come abbiamo più volte chiesto, esaminando le opportunità che la legge consente e che sono ancora percorribili». All’orizzonte c’è, ad esempio quella legata ai cosiddetti proventi contravvenzionali che, anzichè far confluire gli introiti delle multe nelle casse comunali, li utilizzerebbe per le attività in cui gli ausiliari vengono usati, come i controlli davanti alle scuole o l’assistenza ai turisti. I fondi in bilancio, comunque, non mancherebbero e consentirebbero all’amministrazione comunale di garantire occupazione almeno per qualche altro mese ai lavoratori che invece si apprestano a trascorrere il Natale con la prospettiva della disoccupazione. «Lavorando in dodicesimi - spiegano Casiello e Maragno - è un’ipotesi che si può percorrere». Nemmeno l’incontro che ieri ha avuto una delegazione delle ausiliarie, sembra aver prodotto risultati concreti. Una di loro spiega: «Nel precedente confronto che avevamo avuto, il sindaco ci aveva assicurato che avrebbe trovato la possibilità di farci lavorare ancora per tre mesi. Non è stato così, anzi si è rimangiato tutto, rinviando ogni decisione all’approvazione del bilancio, prevista entro marzo». Da ieri mattina fino a tarda sera, dunque, è scattato un nuovo presidio per protestare contro la scarsa attenzione del Co-

mune di Matera. Non è dello stesso avviso Pasquale Stella Brienza, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale che spiega: «Stiamo valutando tutte le ipotesi con gli altri capigruppo di maggioranza e con il sindaco, deciso più che mai a risolvere questo problema». All’orizzonte c’è l’attività della commissione mista, proposta nel corso del consiglio comunale monotematico di qualche settimana fa, ma mai avviata. «Non ci resta che constatare l’ennesima promessa non mantenura da parte dell’intero centrodestra che amministra con tanto affanno la nostra città da oltre un anno e mezzo - spiega invece una nota del gruppo consiliare del Pd di Matera ricordando, inoltre che:«Il l Partito Democratico , nel corso del famoso consiglio comunale dedicato al tema degli Lsu e degli Ausiliari del traffico, con forza e determinazione cercò, inutilmente, di far approvare un proprio Odg con il quale avrebbe voluto impegnare la maggioranza a fare passi concreti e decisivi per affrontare da un lato l'emergenza, con la proposta di un'assunzione temporanea delle unità lavorative e dall'altro lato per creare le condizioni necessarie per la stabilizzazione , proponendo l'approvazione in tempi rapidi del fondamentale piano di stabilizzazione». Secondo Stella Brienza, invece, le responsabilità sarebbero da ricercare nella mancanza di impegno, in quel consiglio comunale monotematico, da parte dei rappresentanti della minoranza e aggiunge: «Siamo condizionati dalle norme previste dal Patto di stabilità. Stiamo però individuando nuove forme per poter risolvere questo problema». L’esponente forzista risponde alle osservazioni del consigliere Aldo Chietera, capogruppo del Pd, ritenendole incomprensibili. Avevamo raggiunto un accordo nel cor-

so della riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione: saremmo andati in consiglio con un unico ordine del giorno che descriveva un percorso che passava attraverso la nomina di una commissione. Chietera, invece, ne ha presentato un altro, votando contro il nostro e facendoci entrare in difficoltà rispetto all’iter che avevamo previsto. Ci meraviglia che Chietera descriva un’azione di apatìa della maggioranza quando, invece, lui non ci ha permesso di procedere. Norme regionali ci consentivano di ampliare opportunità lavorative per gli enti subregionali e dunque di applicare questa possibilità anche agli enti istituzionali». Il gruppo consiliare del Pd sottolinea, invece, quali avrebbero dovuto essere i compiti significativi di questo strumento: « E' giusto ricordare ai cittadini materani che la “commissione tecnica” , stando agli auspici dell'ordine del giorno approvato, doveva avere il compito di tenere alta l' attenzione sul problema rappresentando l'intera amministrazione comunale e le istanze delle Ausiliari dl traffico e di tutti gli Lsu , in tutte le sedi istituzionali a tutti i livelli , provinciale, regionale, nazionale ,doveva tessere ed intrattenere rapporti con i parlamentari di centrodestra che, avendo una linea diretta con il governo nazionale avrebbero dovuto e potuto incidere positivamente sull'argomento e con quelli di Centro Sinistra per far in modo che continuassero quella battaglia già ampiamente cominciata in Parlamento». La bagarre politica sembra infiammarsi, ancora una volta, su un tema che coinvolge 22 famiglie a cui serve, più che mai, una risposta. Stella Brienza ne èsicuro: «Non tutto è perduto». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

UN incontro urgente cvon il Prefetto per chiarire la situazione dei 21 lavoratori impegnati come parcheggiatori che rischiano di rimanere senza lavoro dal 3 gennaio prossimo. Il loro futuro lavorativo, infatti, potrebbe vacillare come quello degli ausiliari del traffico non ancora stabilizzati dal Comune. Lo sostengono i segretari delle tre sigle sindacali,Filcams-Cgil, FisascatCisl e Uiltucs-Uil che analizzano i particolari del servizio di gestione dei parcheggi cittadini alla luce dell’aumento della disponibilità di stalli e al tempo stesso di mancanza di prospettive occupazionali. «Qualche giorno fa - scrivono in una nota - è stato pubblicato dal Comune di Matera il bando per l'affidamento del servizio pubblico di gestione dei parcheggi a pagamento. Le offerte devono pervenire entro il giorno 3 febbraio prossimo. Nella fase di preparazione del bando, le Organizzazioni Sindacali sono state ascoltate dalla Commissione Consiliare competente sulle questioni riguardanti i lavoratori impiegati nel servizio, che attualmente sono assunti con contratti a tempo parziale per 28 ore settimanali». Secondo i sindacati, il nuovo appalto avrebbe potuto costituire l'occasione per migliorare le condizioni economiche dei lavoratori, anche grazie all'aumento degli stalli a pagamento oggetto del nuovo bando, rispetto al precedente (545 posti in più del nuovo parcheggio di viale delle Nazioni Unite). Il bando non prevede, però, come era stato richiesto dai sindacati, alcuna premialità per le offerte volte ad incrementare le ore di lavoro settimanali per i lavoratori. «I lavoratori -si legge ancora nella nota delle tre sigle sindacali - sono stati raggiunti da lettera di preavviso di licenziamento, perché il contratto con l'attuale gestore ha scadenza il 3 gennaio prossimo». Gli interrogativi, a questo punto, sono comprensibili. «Chi gestirà il servizio fino alla conclusione delle fasi di espletamento della gara? E che fine faranno i 21 lavoratori che dal 4 gennaio perderanno il posto di lavoro? A queste domande, l'Amministrazione Comunale non risponde, nonostante le ripetute richieste di incontro inoltrate al sindaco. A crisi occupazionale si aggiunge altra crisi occupazionale. matera@luedi.it


38 Matera I sindacati: «Rischiano di saltare gli equilibri finanziari di molte aziende. Segnale preoccupante» Giovedì 18 dicembre 2008

Ferrosud, speranze ridotte Dimezzate le commesse delle 901 carrozze di Trenitalia IL dimezzamento della maxicommessa di 320 milioni di euro per il riallestimento di 901 carrozze di Trenitalia rischia di avere ripercussioni negative anche sullo stabilimento Ferrosud spa di Matera, beneficiario di una parte dei lavori. Lo hanno detto, in una nota, i segretari territoriali Gerardo Evangelista (Fim Cisl), Giuseppe Giannella (Fiom Cgil) e Giuseppe Grieco (Uilm Uil) che, al termine di un’assemblea con i lavoratori hanno annunciato la richiesta, rivolta alla Regione Basilicata, di convocare un incontro urgente sulla questione di coinvolgere i parlamentari lucani. «Solleciteremo un incontro urgente con l’assessorato alle Attività produttive della Regione - hanno detto Fim Cisl, Fion Cgil e Uilm Uil cui chiederemo l’attivazione di idonei tavoli ministeriali. Il drastico ridimensionamento degli investimenti di Trenitalia , rappresenta un segnale estremamente preoccupante, in relazione agli effetti negativi connessi a tale decisione. Le ripercussioni legate a un dimezzamento dell’investi-

POLO DEL SALOTTO. CLEMAR PRESENTA IL PIANO DI RILANCIO

mento, che ha fin qui generato benefici effetti su molte realtà produttive del settore, fra cui la Ferrosud, rischiano di far saltare gli equilibri finanziari di molte aziende».

Mostra al II circolo didattico

CLEMAR, azienda tra le più importanti nella lavorazione di poliuretano espanso e nella trasformazione di piume d'oca e fiocco poliestere, ha presentato ai rappresentanti del mondo del credito il piano di rilancio e risanamento per ristabilire l’equilibrio economico in tre anni. L'avv. Maria Augusta Dramisino, alla quale è stato conferito il mandato per la valutazione dello stato della società con il contributo della Cedea s.r.l., società di consulenza aziendale con comprovata esperienza nella analisi della evoluzione del comparto murgiano, ha predisposto un pia-

no di risanamento che prevede la ristrutturazione dei debiti, la riorganizzazione della società ed il suo rilancio. Punti di forza della pianificazione sono stati il cambio di governance, con conseguente modifica di tutti i sistemi di controllo e monitoraggio di tutta l'attività aziendale. Il risanamento è stato progettato avendo quale obbiettivo il contenimento di costi ma ponendosi tra le priorità la conservazione del livello occupazionale. Il trend in crescita che la società ha già cominciato a registrare da quando i primi cambiamenti strutturali so-

TAXI MATERA 3332685173

Giulia

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

La direzione didattica statale II circolo allestirà oggi e domani dalle 16,30 alle 18,30 una mostra nelle sedi di via Fermi e via Lucrezio dei lavori realizzati dai bambini del presso di appartenenza. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività che vengono svolte all’interno della scuola e consente a genitori e figli di condividere esperienze scolastiche. Il Natale è un’occasione per capire che non bisogna lasciare soli i ragazzi che occorre avere tempo per loro che è opportuno ascoltarne i sogni, interpretare i desideri, le paure e le solitudini.

Scatti di George Rousse

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

E' aperta nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 10 gennaio 2009 la mostra fotografica del fotografo francese Georges Rousse dal titolo “Tour d’un monde”.

Immagini dalle nozze Prosegue fino al 10 gennaio la mostra “Il matrimonio: dalle immagini la nostra storia” La mostra, aperta presso gli spazi espositivi della Mediateca Provinciale di Matera,intende proporre uno sguardo sulle nostre tradizioni storico-popolari creando un ponte tra passato e presente. La popolazione materana – protagonista dell’evento - potrà riconoscersi attraverso gli scatti d’epoca, ma potrà fornire materiale fotografico che sarà inserito sul sito web dedicato all’evento sui siti internet di Villa Schiuma e della Mediateca Provinciale di Matera e mandati in onda sulla televisione locale Trm.

Nicola Ranù con i figli Rosita e Massimo di Nova Siri augurano a mamma Giulia buon compleanno e un mondo di bene

Mostra di Sciandivasci Prosegue fino al 10 gennaio nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria”di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio. La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Orari straordinari: sabato 20 dicembre 2008 dalle ore 18,00 alle ore 21,00; domenica 21 dicembre 2008 dalle ore 11,00 alle ore 13,00. Ingresso: gratuito

•COMUNALE• Matera 0835-334116 The hurt locker 17.15-19,30-21,45

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Sala riservata

•KENNEDY• Matera 0835-310016 The Orphanage 17.30-19.30-21.30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Bolt 17 - 19 Galantuomini 21,30

•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Talia Teatro J’ttatìr 21 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 17.30-19.45-21.40

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Riposo •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre

no stati realizzati, ha portato alla assunzione di altri 14 lavoratori di cui 10 a tempo determinato. Si attende ora l'esito delle valutazioni del ceto bancario al quale è stato proposto il pagamento dilazionato in 5 annualità, dell'intero credito compresi gli interessi rinegoziati ed il mantenimento dell'operatività ristretto a 5 delle 13 banche coinvolte. L'azienda occupa 140 lavoratori e nonostante la grave crisi che ha colpito il comparto del mobile imbottito, Clemar non ha mai fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. matera@luedi.it

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Viscanti Via Mattei 76 0835/309098 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Matera 39 L’incontro promosso dalla Camera di Commercio analizza in particolare due sistemi non inquinanti Giovedì 18 dicembre 2008

Piccole imprese alternative Convegno sulle fonti rinnovabili e le opportunità per le aziende I temi legati alle fonti rinnovabili e agli strumenti di produzione di energia alternativa verranno analizzati nel corso di un incontro. Aspetti tecnici, normativi, gestionali e opportunità di utlillizzo di due sistemi innovativi e non inquinanti, per la produzione di energia utilizzando l'azione del vento e del sole, saranno illustrati, infatti, domani a Matera,alle 9.30, presso la sala giunta della Camera di Commercio. L'opportunità è offerta dalla presentazione della pubblicazione “Fonti di Energia rinnovabile:Fotovoltaico ed Eolico'', promossa dall'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Matera Cesp - Centro Servizi per le Piccole e Medie Imprese, con il supporto tecnico-scientifico di Dintec, il Consorzio per l'innovazione Tecnologica tra il Sistema Camerale e l' Ente per le Nuove tecnologie, l'Emergenza e l'Ambiente (Enea). L’incontro consentirà un ulteriore opportunità di confronto su argomenti di stretta attualità, legat soprattutto al risparmio energetico al quale sono chiamati tutti i cittadini e in particolare le imprese per le quali i costi di gestione sono una voce particolarmente significativa. Il seminario sarà incentrato sulla presentazione,a cura del Dintec, dello studio

Le fonti di energia rinnovabile e tutte le opportunità di risparmio energetico saranno i temi attorno ai quali si svilupperà il convegno organizzato dalla Camera di Commercio e dal Cesp e rivolto in particolare alle piccole e medie imprese del territorio e ai loro piani di sviluppo

e sulle le prospettive dell'eolico e proseguirà con un approfondimento delle tecnologie del fotovoltaico a cura del dr. Ivano Olivetti dell'Enea. Sono stati invitati i rappresentanti di associazioni di categorie, ordini professionali e l'Enea. La pubblicazione è stata realizzata nell'ambito del progetto “Potenziamento delle azioni di trasferimento tecnologico”, che è incentrato sulla realizzazione e produzione di uno studio in materia di energie rinnovabili (energie alternative le-

gate al fotovoltaico ed eolico). «La pubblicazione -ha detto il presidente della Camera di commercio, Domenico Bronzino- rappresenta uno strumento, messo a disposizione dall' Ente, con l'obiettivo di fornire indicazioni utili alle piccole e medie imprese del Materano per avviare processi di utilizzo di fonti di energia rinnovabile, così da favorire l'integrazione del fabbisogno energetico necessario a stabilimenti, impianti e linee produttive». matera@luedi.it

Architettura e qualità Matera premiata LA commissione di selezione della Basilicata per i programmi di «Qualità Italia-Progetti per la qualità dell’Architettura» ha attribuito il primo posto al progetto del Comune di Matera denominato «Giardino urbano- Infrastrutture Ipogee-Sistema integrato della MobilitàAccesso agli antichi rioni Sassi». L’intervento previsto riguarda la riqualificazione dell’area compresa tra via Lanera e via Castello, nel centro urbano della città a margine del centro storico e dei rioni Sassi e che verrà inserito nel Piano della Mobilità Urbana (Pum). L'intervento, il cui importo previsto è di tre milioni di euro, potrà essere realizzato con finanziamento pubblico e successivamente potrà essere implementata con partecipazione privata attraverso il project financing. L’amministrazione comunale sta provvedendo in questi giorni alla stesura del bando e alla pubblicità del concorso. Il progetto promuove lo

Una veduta della città

strumento del concorso di progettazione come occasione di confronto e garanzia per la realizzazione di opere pubbliche di qualità, come risulta dalle esperienze di riqualificazione e rilancio di città europee la realizzazione di interventi qualificati può contribuire a innescare o potenziare di riqualificazione del paesaggio, di recupero diffuso del tessuto urbano ed edilizio, di rivitalizzazione di quello economico-sociale. matera@luedi.it

Aato 2, Colucci nominato vicepresidente

E’ Rocco Colucci, consigliere comunale di Forza Italia a Policoro il nuovo vicepresidente dell’Aato2 di Matera. L’elezione è avvenuta ieri nel corso della riunione dell’organismo presieduto da Leonardo Giordano, sindaco di Montalbano. Alla riunione erano presenti tutti i componenti delle amministrazioni comunali della provincia. L’Aato, che ha avuto un iter particolarmente difficile, potrà ora proseguire la sua attività sulla base delle nuove nomine e delle necessità di un territorio composto dai 31 comuni nell’ambito dei quali la struttura provinciale svolge la propria attività di sviluppo e tutela.


40 Basket Under 15 Conterosito: «Realizzati una grande difesa e ripartenze veloci in contropiede» Giovedì 18 dicembre 2008

Rvm Service al primo successo Pronto riscatto dei materani, corsari sul campo di San Severo Pronto riscatto per la RVM Service Virtus Matera nel campionato Under 15 di Eccellenza. I ragazzi allenati da coach Antonio Conterosito, autori di un' ottima prova, hanno espugnato il campo della Marvin School San Severo e hanno così conquistato la prima vittoria in campionato. La Virtus parte in sordina e subito San Severo piazza un importante parziale di 12-3 nei primi minuti di gara e riesce a mantenere inalterato il vantaggio fino al termine della prima frazione, chiusa 156. Secondo quarto con gli ospiti più ordinati e concreti in attacco e più aggressivi in difesa: il parziale iniziale di 15-0 permette alla squadra ospite di andare a riposo in vantaggio per 31-18, con i padroni di casa che realizzano i loro canestri solo su tiro libero. Terzo quarto entusiasmante con le due squadre che si fronteggiano in maniera superlativa ma San Severo riapre la gara: si torna in panchina con i lucani in vantaggio per 44-49. L'ultimo quarto conferma l'equilibrio tra le due squadre, con i dauni che solo nella parte finale si arrendono alle triple di Martulli e Claudio Latorre: partita chiusa sul 62 -54 per Matera. Molto soddisfatto il coach materano al termine del match che ha sottolineato soprattutto lo spirito di gruppo che caratterizza la sua squadra: “Abbiamo disputato un ottima gara e siamo riusciti ad applicare quanto avevamo preparato con grande dedizione in allenamento durante l'ultima settimana, ovvero grande difesa e veloci ripartenze in contropiede. Il parziale del secondo quarto ne è la prova più lampante. E' vero, abbiamo avuto un po' di difficoltà ad entrare in partita soprattutto in fase offensiva ma siamo stati bravi a non disunirci e a rimanere compatti. Tutti i ragazzi hanno giocato con grande spirito di sacrificio e sicuramente il rientro di Claudio Latorre dopo un

Antonio Conterosito La squadra under 15 della Rvm Service Matera

infortunio è stato fondamentale”. Tutta la squadra si è espressa su ottimi livelli ma sono da segnalare la prestazione in fase offensiva di Renato Buono, al termine autore di 27 punti e miglior marcatore della partita, e di Andrea Auletta che ha dominato sotto i tabelloni. In casa foggiana, buone giocate si sono viste dal duo Petruzzellis- Colangelo. Prossimo impegno per la RVM Service lunedì 22 dicembre quando sarà ospite presso il Palasassi la formazione salentina del New Basket 99 Lecce. Sconfitta invece all'esordio per la Lucania Service Virtus Matera nel campionato Under 15 regionale. I ragazzi, allenati da Gianni Caragliano, autori comunque di una buona prova, sono usciti sconfitti sul campo del Tursi al termine di una partita bella ed entusiasmante. Leonardo Filazzola sport@luedi.it

Volley Under 18 Pugliese Uomini

Buono e Latorre sono i mattatori Solo il primo periodo da dimenticare SAN SEVERO RVM SERVICE

54 62

SAN SEVERO : Cocco, Graziano 2, Petruzzellis 19, Colapietra, Petruzzellis A. 9, Santamaria 8, Colangelo R. 8, Pistillo, Chiumenti 4, Dall'Aquila, Fatone 4. All. Costanzucci. VIRTUS MATERA : Gravela 4,Dall'Aglio 3, Surdo, Petralla, Velletri 4, Martulli 3, Latorre, Latorre C. 16, Buono 27, Auletta 5. All. Conterosito. PARZIALI: 15 - 6, 18 - 31, 44 - 49, 54 - 62. ARBITRI: Tavaglione e Crudele di San Severo

Calcio a 5 Under 21 Crapulli: «L’ obiettivo è la salvezza. Ximenes torna a Roma»

Primato dell’EdilLoperfido battuto il Gioia del Colle Materani senza più ostacoli Laccetti e Iacobazzi riportano in alto il team di Gasparetto

Spazio Relax col passo giusto

FINALE d'anno positivo per l'Edil Loperfido Matera. La formazione materana, impegnata nel girone B del campionato under 18 pugliese, ha infatti sconfitto con un secco tre a zero l'Asd Pallavolo Gioia del Colle. Vittoria netta e meritata per i giovani e talentuosi materani che hanno portato a casa altri tre punti importanti per la classifica. Sono ora venticinque i punti per l'Edil Loperfido che garantiscono ai pallavolisti materani il primo posto. Alle spalle c'è sempre il Murgia e Sport Altamura che, però, ha ancora da giocare due gare: quella contro il Nava Gioia del Colle del ventuno dicembre e poi quella contro l'Asd Scuola & Volley che si disputerà martedì ventitrè dicembre. Anche se l'Altamura dovesse vincere entrambe le gare e riconquistare il primato in classifica, più che buono si può considerare il campionato disputato fino ad ora dall'Edil Loperfido Volley Group Matera anche alla luce del fatto che per i giovani matrani si tratta della prima esperienza in un under 18 pugliese che è molto più competitiva del pari campionato lucano. Scelta voluta proprio dalla società della città dei Sassi che ha ritenuto opportuno far fare una nuova esperienza ai propri ragazzi del settore giovanile. Un'esperienza che sicuramente sta dando i suoi frutti facendo accrescere

le capacità di un gruppo che si confronta quotidianamente con società che hanno una storia ambiziosa nei campionati di serie B. Per l'Edil Loperfido il campionato riprenderà il giorno otto gennaio, tredicesima giornata, con il match interno contro l'Asd Scuola & Volley Altamura. Sulla carta la gara appare tranquillamente alla portata dei materani proprio perché il team altamurano occupa il penultimo posto in graduatoria con soli sei punti. Per quanto riguarda il campionato under 18 femminile, la Erre Volley che è affiliata al consorzio Volley Group Matera, lo scorso undici dicembre non ha disputato il match contro la Nuova Spes per impraticabilità della palestra della scuola Torraca. In attesa di decisioni da parte del giudice sportivo, la formazione allenata da Rina Cristallo sta riscaldando i motori per iniziare il nuovo anno con il piglio giusto cercando di mettere in cassaforte altri punti utili per risalire in classifica. Il prossimo impegno per le materane è in programma martedì 23 dicembre quando si giocherà il recupero della prima giornata contro la Vis Saveriana Montescaglioso. La gara si ripeterà, per la prima giornata del girone di ritorno, lunedì cinque gennaio a Montescaglioso. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

SPAZIO RELAX under 21 che si gode la settimana di riposo dei campionati di categoria, dopo essere tornato al successo. La formazione allenata da mister Anderson Gasparetto, causa i campionati europei under 21 che si sono svolti in Russia, ha osservato, come tutte le altre compagini pari età, una giornata di pausa del proprio campionato, tornando a respirare aria positiva in virtù dell'ultimo successo ottenuto. Gli innesti di Antonio Laccetti e Pasquale Iacobazzi hanno dato nuova linfa alla squadra, che ha superato con un netto 6-3 il Gi Effe Castellana. Proprio i neo acquisti della società, realizzati dal direttore generale Nino Crapulli, hanno messo a segno cinque delle sei marcature dello Spazio Relax, fornendo una prova eccellente e aumentando la stima di tutto l'ambiente in questi due giovani innesti. Finalmente Gasparetto può contare su una rosa completa, che mancava di quegli spunti decisivi, nonostante il gioco fosse ampiamente migliorato già in precedenza. Infatti, il lavoro del tecnico italo brasiliano aveva portato, sinora, la squadra a guadagnare consensi e apprezzamenti, ma il quinto posto che attualmente detiene in classifica la squadra, ora potrebbe essere migliorato. I 14 punti ottenuti fino a questo momento sono un buon punto di partenza per continuare a fare bene e, magari, impensierire il terzetto di testa che sta correndo davvero forte. Purtroppo, però, l'iniziale periodo difficile della prima squadra, rischia di influire anche sul gruppo dei giovani di mister Gasparetto. Infatti, stando alle ultime dichiarazioni del direttore sportivo dello Spazio Relax, uno dei migliori atleti a disposizione della rosa under 21, Thomas Rodolfo Ximenes, dovrebbe presto lasciare Matera per fare ritorno a Roma, sua squadra di appartenenza. “Ci assumiamo le responsabilità di un inizio non all'altezza -ha commentato Nino Crapulli- e ci vediamo costretti a rivedere i nostri piani. L'obbiettivo d'ora in avanti del nostro staff

Il tecnico della formazione under 21 dello Spazio Relax Matera, Gasparetto che ha ritrovato il sorriso dopo l’ultima vittoria

Laccetti nuovo arrivo dello Spazio Relax e Ximenes destinato a partire

tecnico e del gruppo atleti che rimarrà a nostra disposizione sarà di raggiungere la salvezza al più presto possibile e di valorizzare i giovani. In questa nuova ottica stiamo formalizzando il ritorno di Ximenes alla Roma ed il passaggio di Marra e Peres ad altre società. Ringraziamo questi tre atleti che hanno dato nei mesi scorsi un grosso contributo professionale ed auguriamo loro tutto il bene che meritano. Purtroppo al momento non escludiamo altre operazioni in uscita”. Questa situazione, anche se inizialmente si potrebbe ripercuotere negativamente

sul settore giovanile dello Spazio Relax con l'addio di Ximenes, potrebbe in un futuro non troppo lontano avvantaggiare proprio le squadre giovanili, con la società intenzionata a sviluppare in maniera esponenziale proprio questo settore. Infatti, puntare sulla valorizzazione dei giovani potrebbe portare ad incrementare la rosa a disposizione di mister Gasparetto in modo tale che l'under 21 possa essere una rampa di lancio verso la prima squadra di importanti individualità. Francesco Calia matera@luedi.it


Giovedì 18 dicembre 2008

41

Pomarico L’arteria urbana sembra una strada di campagna, con buche e un tubo di fogna a cielo aperto

Lo scempio di via Manzoni Petizione di cento cittadini per il ripristino della vivibilità POMARICO - Ancora una petizione per il ripristino di via Manzoni. Oltre cento firme per chiedere la sistemazione definitiva della strada sottostante la Chiesa Madre. Dopo aver già esposto il problema per altre due volte, nel 2004 e nel 2006, un gruppo di cittadini ha scritto nuovamente al sindaco Casolaro. Fotografie alla mano, i firmatari della denuncia vorrebbero che l'Amministrazione comunale inserisse l'intervento nel Programma triennale dei lavori pubblici 2009/2011; per il quale, tra l'altro, “viene dato un periodo per eventuali opposizioni dal 18 ottobre 2008 al 18 dicembre 2008”. Il testo del documento è più che esplicito. «Vogliamo -si legge nell'appello al primo cittadinoal più presto una risposta seria e che si possa passare nel più brevissimo tempo possibile dalle chiacchiere ai fatti, affinché via Manzoni possa ritornare a essere una strada comunale e non una strada di campagna». I firmatari della petizione ri-

Pomarico

cordano alcune questioni aperte al sindaco. «La invitiamo a percorrere a piedi questa strada “interpoderale”, la definiamo così per il pessimo stato in cui versa, e si renderà conto subito che si rischia di cadere e di farsi seriamente male come è successo non molto tempo fa ad alcuni anziani o di fare “un incidente di percorso”

senza accorgersene considerate le innumerevoli buche, lesioni e quant'altro presenti sulla strada, e questo si potrebbe verificare non solo a piedi ma anche con l'automobile». Continuando, «a questo punto le vorremmo segnalare la presenza di un tubo di plastica di colore bianco della fogna che fuoriesce dalla strada

con i conseguenti vari intasamenti e la fuoriuscita di liquami maleodoranti che dai tombini si riversano sulla strada». Il materiale è stato consegnato verso la fine di novembre, ma il problema era già noto da tempo. Con l'atto, i cittadini decidono di nuovo d'alzare la voce. Non contenti, per esempio, che nonostante si siano già mossi più volte nulla per via Manzoni è successo. E nonostante il sindaco Giuseppe Casolaro abbia in più casi considerato l'argomento. In odore di campagna elettorale, il consenso passa per tali situazioni. L'Amministrazione comunale, e il sindaco in prima persona arrivano al 2009, dove saranno giudicati dall'elettorato e in un periodo non facile per nessuno. Scontentare la comunità di questi tempi, potrebbe essere, dunque, molto controproducente. Di contro, invece, assicurare garanzia d'interesse per la salvaguardia del bene pubblico potrebbe giocare a favore dell'attuale maggioranza. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Montescaglioso discute «Si creerebbero due entità non autosufficienti»

«Va bene l’istituto unico» Il dirigente Giovanni Pizzolla è contro lo smembramento MONTESCAGLIOSO - Il dirigente scolastico della Direzione Didattica “don Liborio Palazzo”, Giovanni Pizzolla, in merito alla discussione sulla razionalizzazione prevista nel Decreto Gelmini che richiama il Dpr 233/98, con il quale si prevedono da un minimo di 500 ad un massimo di 900 alunni iscritti per il riconoscimento dell'autonomia scolastica, ha le idee chiare, ovvero in contrasto con quanto asserito dal collega Pietromatera, nella prima puntata di questo dibattito alimentato dal Quotidiano. Pizzolla è, infatti, favorevole al mantenimento della deroga alla scuola media con i suoi alunni, sottolineando, allo stesso tempo, la sua contrarietà allo smembramento della direzione didattica, perché «con due istituti si andrebbe incontro all'agonia di entrambi in quanto sottodimensionati». Questo fatto, inoltre, creerebbe una bagarre infinita nella mobilità degli studenti e dei docen-

ti, «con cessioni e scambi da parte di una nei confronti dell'altra, oltretutto con quali criteri di scelta?». Ha, pertanto, ribadito la sua opinione che lo vede definire, la proposta di istituzione di due istituti comprensivi «di difficile attuazione», a differenza di un solo istituto comprensivo che, «nella sua verticalità creerebbe le occasioni per i parametri numerici richiesti (da 500 a 900 alunni) e garantirebbe anche una certa osmosi delle esperienze, perché basata su tre livelli di istruzione (primaria, elementare e media inferiore)». Secondo Pizzolla, insomma, un unico istituto comprensivo «non sarebbe autoreferenziale ma, al contrario, favorirebbe il confronto tra docenti e, inoltre, consentirebbe anche una sensibile riduzione delle spese attualmente affrontate». Riguardo a quanto indicato nella relazione del consiglio di circolo della “Don L. Palazzo”, Pizzolla ha voluto precisare che il riferimento non era limi-

Giovanni Pizzolla

tato alla Salinari ma, invece, al tipo di situazione alla quale va incontro. Michele Marchitelli

Manifestazioni fino al nuovo anno

Natale di eventi per i pisticcesi PISTICCI - Una serie di manifestazioni invernali allieterà anche quest'anno le festività natalizie, contribuendo a rendere ideale il clima in una fase dell'anno in cui le famiglie si ritrovano e la comunità pisticcese, grazie ai tanti rientri, alle vacanze ed all'ossigeno della tredicesime, vive un momento sociale di fervore e dinamismo. Il programma delle manifestazioni raccolte in un depliant dal Comune di Pisticci è ricco di spunti e momenti di aggregazione. In sala consiliare, a Pisticci centro, ha già tenuto banco una mostra dei Presepi con annesso mercatino di Natale. La Pro loco, invece, ha dato vita a un ricevimento di gruppi di turisti conclusosi con l'esibizione del gruppo folk “La Pacchianella” nei pressi di un'area stand con degustazione di prodotti tipici in corso Margherita. Sabato scorso, inoltre, è stata inaugurata una seconda mostra di Presepi, con esposizione di opere internazionali presso la sala Panetta nel rione Osannale a cura dell'associazione Act ed in collaborazione con il Comune di Pisticci (assessorato alla Cultura e Biblioteche comunali). I Presepi sono in esposizione fino al 6 gennaio. In sala consiliare, invece, è in corso la mostra di pittura dell'artista Lucanino. Ieri l'associazione polifonica “Santa Maria del Casale” ha tenuto un concerto di Natale, sempre nella sala consiliare di piazza Umberto I. Domani, sia a Pisticci che a Marconia, si terrà la decima edizione del Libri Strenna a cura delle biblioteche comunali. La neonata associazione “Le Matine”, in collaborazione con Allelammie e Avis, ha allestito un programma in tre date. Si inizia il 20 nell'auditorium

Cristo Re, con lo spettacolo di cabaret di Dino Paradiso, si prosegue il 23 con il concerto di Vittorio Vitelli e Donato Borraccia nella chiesa Madre, si conclude il 4 gennaio, nuovamente nell'auditorium Cristo Re, con il concerto del chitarrista acustico Pino Forastiere. Il 20 in chiesa Madre, invece, la Pro Loco offre un concerto di Natale con il gruppo Arcadia e Soprano. La stessa Pro Loco replica il 21 con lo spettacolo di animazione affidato a Babbo Natale e Babbo Natalina che prevede divertimento per i più piccoli attraverso sculture di palloncini, baby dance e spettacolo di mimo. I Presepi restano, però, i grandi protagonisti del periodo. Una mostra è prevista anche a Marconia, presso Cecam, a partire dal 21 dicembre. Ad allestirla provvederà l'associazione presepistica Stella Cometa in collaborazione con il Comune. Il 22 anche la chiesa di Sant'Antonio ospiterà un concerto di Natale a cura del tenore Francesco Zingariello, del pianista Roberto Corliano e del clarinettista Rocco Debernardis. Tra Natale e Capodanno va in scena un classico della festività natalizie: la nuova e sempre attesissima commedia della compagnia teatrale in vernacolo Nuova Frontiera di Camilla Cisterna che quest'anno rappresenterà “U cafone 'nnammurate”, anche se i tantissimi stimatori pisticcesi della Compagna rimarranno delusi perché l'opera, che annuncia risate in grande quantità, andrà in scena solo a Marconia, presso l'auditorium Itas il 27 e 28 dicembre ed il 3 e 4 gennaio. Il 29 dicembre si torna in Chiesa Madre con il concerto di Natale del complesso bandistico Città di Pisticci diretto dal maestro Mariano Pastore.

SPUNTI

Appello ai giovani: Ferrandina può rialzare la testa di GIOVANNI SINISI* FERRANDINA deve alzare la testa, noi ci fidiamo dei giovani perché hanno idee ed entusiasmo. L'entusiasmo è il ricostituente che ci aiuta a non mollare quando il cammino si fa difficile e ciò che può trasformare un'idea piccola e casuale in una grande opportunità. Venite con noi per sconfiggere l'apatia, fate affidamento sul vostro coraggio e sfidate le difficoltà clientelari. Siate voi stessi ed aiutateci a cambiare Ferrandina….non più un paese in lotta

per le divisioni politiche ma basato sulla pace politica e sul confronto delle idee. Vogliamo mantenere e onorare l'impegno, non solo in prossimità di competizioni elettorali, ma in ogni momento, a differenza della Provincia e della Regione in questi quindici anni e attualmente l'Amministrazione Ricchiuti, che hanno preso in giro il popolo elettorale non accorgendosi della chiusura delle fabbriche,dell'emigrazione ai livelli degli anni sessanta, aziende in crisi e tanti lavoratori in cassa integrazione. Quindi, è necessario rimettere al centro

della agenda politica regionale, provinciale e locale il grande tema dello sviluppo economico… Ci impegnamo a coinvolgere tutti i nostri politici per riportare fabbriche e lavoro in una Terra stanca di vivere di sole speranze. Però, sappiate che i successi non si raggiungono senza difficoltà e avvenimenti,per raggiungere gli obiettivi dobbiamo superare vari ostacoli. Tutto ciò non ci deve scoraggiare ma dobbiamo insistere e lavorare con serietà.Le idee che si basano sul pessimismo sono sbagliate, insieme

dobbiamo studiare idee giuste guardando al futuro con coraggio perché il nuovo si sviluppa sempre attraverso le difficoltà e i nuovi avvenimenti. Vogliamo entrare subito in sintonia con i giovani ferrandinesi, che già alle elezioni politiche hanno manifestato il loro consenso per il Popolo della Libertà. Il nostro circolo deve essere come una palestra dove si impara a fronteggiare in maniera adeguata ogni situazione. Per noi è iniziata una grande avventura che definiamo rivoluzionaria per far

si che tutti i ferrandinesi che non si riconoscono nella sinistra e nei suoi dogmi, si ritrovino in un unico grande partito dei liberali e dei moderati,una forza politica che partirà dal popolo senza condizionamenti e senza ricatti. Noi di Alleanza nazionale a Ferrandina stiamo lavorando per raggiungere questo cambiamento con un programma fondato su valori e obiettivi precisi,per questo con il tuo aiuto siamo convinti che Ferrandina possa rialzare la testa. Presidente Circolo An verso Pdl Ferrandina


Giovedì 18 dicembre 2008

42

Tricarico Garanzie di De Filippo sul futuro riassetto delle Comunità montane

«Non si perderanno i posti di lavoro» TRICARICO - Con l'incontro svoltosi lunedì scorso, presso la sala consiliare del municipio, tra il presidente della Regione, Vito De Filippo, e i sindaci dell'area del Medio Basento, nonché dell'asse trasversale che va da Irsina ad Aliano, compresi gli amministratori delle Comunità montane “Collina materana” di Stigliano e del “Medio Basento” di Tricarico, si è concluso il tour dei sette incontri promossi dalla Regione Basilicata, finalizzati ad illustrare le linee del nuovo riordino territoriale degli enti locali, in virtù della legge regionale numero 11 del 27 giugno 2008. In una sala affollata da numerosi cittadini i provenienti anche dai comuni interessati,

amministratori locali, e dirigenti politici e da un nutrito gruppo di braccianti forestali (preoccupati del loro futuro in seguito alla soppressione delle comunità montane), De Filippo, presenti anche il vice presidente del consiglio regionale, Mastrosimone, gli assessori Santochirico e Loguetrcio e del vescovo Orofino, ha innanzitutto voluto assicurare il personale degli enti montani che non ci sono problemi, sia per il loro collocamento futuro, sia per il periodo di transizione da un ente all'altro. «Avevamo capito -ha affermato il Presidente della Regionegià a giugno che il clima stava cambiando. Le Comunità montane non sono state chiuse, ma di fatto con i

tagli del governo Prodi prima e del governo Berlusconi poi, veniva resa impossibile la loro sopravvivenza». Dopo aver sottolineato che la nostra è una piccola regione di 131 comuni, ma distribuiti su un territorio vasto e frantumato, per cui è sempre risultato problematico e costoso portare i servizi essenziali, De Filippo ha affermato che il rapporto tra centro e periferia è risultato sempre difficile. Da queste considerazioni è nata la legge del giugno scorso, per il riordino territoriale, che porterà alla nascita delle “Comunità locali” nel 2009, ente sovracomunale che aggregherà unioni di comuni con popolazione complessiva non inferiore a 50mila abitanti. «Sa-

ranno organi di governo del territorio con funzioni molto più estese (pianificazione territoriale e urbanistica, servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, tutela del paesaggio, sviluppo rurale, istruzione, ecc.) rispetto alle Comunità montane che erano semplici enti di gestione». Si è aperto poi il dibattito che ha visto gli amministratori locali delle aree interessate pronunciarsi anche sulle due ipotesi di perimetrazione territoriale delle due “Comunità locali” previste per la provincia di Matera. In linea di massima, sembra che i sindaci siano favorevoli all'ipotesi di unire le aree forti con quelle deboli lungo i due assi fluviali principali, (ossia

L’incontro dei sindaci con De Filippo a Tricarico

la proposta indicata nel documento con la lettera “B”). Secondo tale progetto di perimetrazione nella nostra provincia nascerebbero le comunità locali “Metapontino e “Bradanica”, a quest'ultima farebbero parte 13 comuni (Tricarico, Salandra, Pomarico, Miglio-

nico, Montescaglioso, Irsina Grottole, Grassano, Ferrandina, Calciano e Bernalda), per una popolazione complessiva di 63mila abitanti. Sono, infine, seguiti gli interventi dei vari sindaci. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Scolaresche e amministratori comunali hanno sancito l’unione tra le due comunità

Il Campanaccio sposa la pizzica Doppio gemellaggio tra San Mauro e Melpignano SAN MAURO FORTE - Si sono condensati in una unica giornata due scambi culturali tra le comunità di San Mauro Forte e di Melpignano, comunità del salentino. E' accaduto sabato scorso quando, di prima mattina, in pullman, amministratori, dirigenti di associazioni, semplici cittadini, docenti e studenti sono giunti nella cittadina pugliese, sebbene si trattasse di due distinti impegni, assunti diversi mesi or sono: uno dall'Amministrazione comunale e l'altro dall'Istituto comprensivo. Il primo era nato circa un anno fa con la presenza a San Mauro Forte degli amministratori del paese della “pizzica” per antonomasia, invitato a partecipare con una sua delegazione e le sue sonorità all'edizione 2008 (gennaio) del Campanaccio. Quindi toccava ai sanmauresi ricambiare la visita. Il secondo, invece, è maturato nell'ambito di un progetto contenuto nel Pof (Programma dell'offerta formativa) dell'Istituto comprensivo e doveva essere effettuato prima, nell'estate scorsa. Ma, per ragioni diverse, i due appuntamenti sono stati sempre rinviati sino a che i due percorsi, sebbene autonomi, hanno finito per confluire nella stessa data. La mattinata è stata appannaggio dei ragazzi, che sono stati accolti -verso le 11 nel salone del locale Istituto comprensivo, dove si è svolta una manifestazione che ha visto prima gli ospitanti esibirsi al suono della pizzica e al ritmo dei tamburelli e poi gli scolari ospiti sfilare al tipico, fragoroso ritmo dei campanacci. Il saluto di benvenuto è stato dato dal sindaco del consiglio comunale dei ragazzi, Letizia Rossetti (5^ elementare), a cui ha corrisposto un altrettanto caloroso saluto reso a nome dei giovanissimi sanmauresi da Valerio Racaniello (1^ media). Ad essi si sono aggiunti, poi, i saluti dei dirigenti scolastici di Melpignano (Devito) e di San Mauro Forte (Donato Tricarico, docente che ha surrogato il di-

I ragazzi sanmauresi durante il gemellaggio con Melpignano

rigente assente) e dei due primi cittadini senior (Sergio Blasi e Francesco Diluca). Uno scambio reciproco di doni (targhe ricordo, cesti di prodotti tipici) ha concluso l'incontro della folta delegazione scolastica sanmaurese (circa venti partecipanti) guidata dai docenti Giuseppina Benedetto e Orlando Giannantonio. Dopo la pausa pranzo è stata la volta del gemellaggio con la delegazione degli adulti. L'incontro, che ha assunto la forma di un consiglio comunale aperto, si è tenuto in tarda serata in un suggestivo salone di un ex convento è stato preceduto dalla rumorosa e festosa sfilata di oltre due ore di una squadra di scampanatori per le vie del centro storico. A porgere gli onori di casa è stato il sindaco, Sergio Blasi, che ha ricordato la positiva esperienza fatta a San Mauro Forte nel gennaio 2008 e la calorosa ospitalità ricevuta dall'intera comunità sanmaurese. Il sindaco Diluca ha ringraziato ed ha rinnovato l'invito a ripetere l'esperienza durante l'edizione 2009 del Campanaccio che si terrà dal 14 al 17 gennaio prossimo. Nell'occasione Diluca ha fornito qualche anticipazione sulla kermesse come la pre-

sentazione di un libro, ora in stampa, di note storiche su San Mauro Forte, realizzato dal professor Dino D’Angella. Ha, inoltre presentato in anteprima il dipinto (opera di una giovane artista locale Nunzia Grassano, anche lei

presente all'iniziativa) che diventerà come consuetudine il manifesto dell'edizione 2009 della sagra. Hanno, quindi, preso la parola l'assessore alla cultura Giuseppe Grassano (che ha ricevuto assicurazione circa il ritorno del Sindaco Blasi, addirittura con qualche “sorpresa”) e il neo presidente della Pro-Loco sanmaurese Tricarico Salvatore che ha portato il saluto della propria organizzazione che è coorganizzatrice della kermesse di metà gennaio. Non è mancato, anche in questo caso, il rituale scambio di doni tra le due delegazioni. Il Sindaco Diluca ha donato al collega un campanaccio ed ha ricevuto, dallo stesso, un tamburello. Due simboli della rispettiva cultura popolare che, come abbiamo visto, curata e tenuta viva si sta facendo apprezzare in giro per il mondo ed è stato il veicolo, come in questo caso, per far approfondire la conoscenza tra questi due paesi del Sud che, altrimenti, si sarebbero ignorati. Vito Bubbico

Appalto per la caserma dei carabinieri a Grassano Il municipio di Grassano

GRASSANO - Il comune di Grassano ha appaltato all'impresa “Eco Road” di San Cipriano d'Aversa (Ca) i lavori di costruzione di un edificio per l'ampliamento della caserma dei carabinieri, sita in via della Rimembranza. L'importo delle opere a base d'asta è di 31.170.00 euro.

Inaugurata la nuova sede a Salandra

Ora Forza Italia prepara il rilancio SALANDRA - Un buon numero di cittadini ha risposto all'appello del commissario di FI, Saverio Ciccimarra, alla sua prima pubblica assemblea in tale veste, con inaugurazione della nuova sede. Ciccimarra ha aperto il dibattito facendo gli auguri ai salandresi affinché la nuova sede sia un cantiere, un pensatoio per elaborare una nuova politica, non solo per i militanti di Forza Italia, ma per tutti quelli che si ritrovano negli ideali del centrodestra che presto daranno vita al Popolo delle libertà; che sia ancora un centro di aggregazione aperto a tutti quelli che hanno a cuore il bene della società. Ha poi illustrato la situazione politica locale, provinciale e regionale sintetizzabili nei seguenti punti: a Salandra sopravvive un'Amministrazione comunale che manca di un progetto chiaro e utile al rilancio del paese; l'Amministrazione provinciale al termine del suo mandato presenta risultati negativi sono agli occhi di tutti, sottolineando la scarsa considerazione che ha avuto Salandra nella programmazione e negli investimenti della Provincia; in campo regionale una grave crisi investe la Giunta della Regione Basilicata, con un presidente che si trova a rifare l'esecutivo e a non portare sviluppo al territorio amministrato. Durante il dibattito Ciccimarra, sulla Riforma Gelmini, ha sostenuto che non è il ministro che taglia le cattedre in Basilicata, ma che la realtà è che i lucani, per mancanza di lavoro, stanno svuotando le piccole comunità emi-

grando nel Nord Italia. Durante il dibattito Ciccimarra ha sottolineato che la sua presenza da commissario è pro tempore, pertanto ha fatto un appello a tutti gli uomini dotati di buona volontà a farsi avanti affinché si elegga presto il segretario cittadino e che la sezione possa camminare con le sue gambe. Per Salandra bisogna organizzare una squadra di centro-destra forte perché l'obiettivo è riconquistare l'Amministrazione comunale, quando ci saranno le prossime elezioni, e permettere al collegio di Salandra-SanMauro-Garaguso-Calciano di poter eleggere il proprio consigliere Pdl al prossimo consiglio provinciale. Durante l'intervento ha ringraziato tutti gli eletti di Forza Italia negli enti locali di Basilicata e i parlamentari per il grande lavoro che ognuno sta svolgendo in questo periodo di crisi in cui tutto è più difficile. All'assemblea hanno partecipato anche i consiglieri comunali Emanuele Soldo, Marco Saponara e Giuseppe Pepe i quali hanno illustrato il loro lavoro in consiglio comunale chiarendo alcuni dubbi che si erano creati nell'opinione pubblica nell'ultimo periodo. Infine alcuni veterani della politica locale come Franco Soldo, Nicola Repullone e altri, hanno dato la loro piena disponibilità a lavorare per il rilancio della sezione e per risollevare la politica locale, che da qualche anno a questa parte sembra si sia un po' addormentata. Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it


Giovedì 18 dicembre 2008

43

Scanzano Jonico Gli alleati chiedono interlocutori certi

Al via la fase di proposta e progettazione

Fondi Cosvel Comunità locali Partito orfano dopo l’addio di Bellomusto protagoniste

Pd ancora senza testa SCANZANO JONICO - Sono ormai cinque mesi che il Partito democratico di Scanzano Jonico è ancora senza una guida. Infatti, dopo le dimissioni del segretario, Aldo Bellomusto, avvenute verso la fine dello scorso luglio, non è stata ancora individuata una figura in grado di sostituirlo. Gli esponenti degli altri partiti della coalizione si chiedono come sia possibile non avere ancora un interlocutore ufficiale con il quale avviare il dialogo politico necessario all'interno del centrosinistra scanzanese. «Ho difficoltà -ha detto al Quotidiano Domenico Iannello, segretario cittadino dell'Italia dei Valori - ad avviare un confronto politico con il nostro principale alleato. A mio avviso sarebbe il caso che il Partito democratico provveda subito a colmare questa lacuna che ormai si trascina dietro da molto tempo». Il Pd di Scanzano, è il partito più visibile sul ter-

Aldo Bellomusto

ritorio comunale, basti pensare al fatto che esprime il sindaco, Salvatore Iacobellis, il vice sindaco, Antonio Ceruzzo, e un assessore municipale, Giuseppe Stasi. Una bella rappresentanza istituzionale che per il momento, però, non ha portato ad una sintesi ed amalgama all'interno del partito. Anche se ora, a dire il vero, tra i tre esponenti democratici della giunta, vi è una ritrovata armonia e coesione che mai vi era

stata in precedenza. Sembrano ormai lontanissimi, seppur risalenti a meno di un anno fa, i tempi dell'elezione di Bellomusto, nata da una spaccatura quasi a metà all'interno del partito. La componente vicina a Iacobellis, nel primo congresso cittadino aveva sostenuto senza successo la giovane Cristina De Martino per la segreteria. Bellomusto ce la fece ottenendo solamente sedici voti su trenta, grazie al sostegno delle componenti vicine a Ceruzzo, all'assessore Stasi, ed alle mozioni Bindi e Letta. Bellomusto non ha mai fatto mistero che le sue dimissioni sono state frutto di quella spaccatura, mai sanata tra lui e il gruppo che non aveva inteso votarlo. Non essendo emersa, per il momento, una figura in grado di mettere d'accordo tutti, nei mesi scorsi si è stabilito di nominare due reggenti che hanno traghettato il partito durante la fase del tesseramento. Quest'ultimo, sotto l'a-

spetto organigrammatico, è piuttosto inutile visto che sono ancora i dati delle Primarie a contare nei rapporti di forza interni. Comunque, tornando alla segreteria vacante, c'è da far presto perché gli appuntamenti elettorali (Europee e Amministrative provinciali) della prossima primavera incombono. Impensabile, ma non impossibile un ritorno in sella proprio di Bellomusto, che potrebbe stavolta ottenere un incarico all'unanimità, frutto della “pax” interna che regna da mesi nella giunta municipale dopo i chiarimenti costruttivi tra le due figure cardine dell'Amministrazione. In alternativa a Bellomusto, si fanno anche i nomi dell'assessore Giuseppe Stasi, dell'ex segretario Ds, Luciano Bongiorno e di un “giovane di area” il cui nome è topo secret per il momento. Che fosse proprio lui, il nuovo leader democratico? Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Un nuovo centro di aggregazione per i cittadini

Inaugurata a Colobraro la Casa parrocchiale COLOBRARO - Lo scorso 14 dicembre, terza domenica di Avvento, in occasione della celebrazione del sacramento della Cresima ai quindici giovani della parrocchia di San Nicola di Bari a Colobraro, è stato benedetto ed inaugurato da monsignor Francesco Nolè, vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, il primo Centro parrocchiale di Colobraro. Il presidio è stato ricavato dalla vecchia Scuola Materna del rione “Vignicella”, realizzata subito dopo la seconda guerra mondiale ad opera delle suore del Santo Sepolcro, la cui proprietà era la stessa del Convento dei Frati Cappuccini, cioè della Custodia di Terra Santa, con sede in Gerusalemme. Oggi la struttura è di piena proprietà della parrocchia, acquistata e ristrutturata con i fonti provenienti dall'otto per mille, erogati dallo stato in favore della Chiesa. Sono state cantate dai bambini

delle scuole elementari delle canzoncine beneauguranti e di incoraggiamento agli adulti a frequentare i locali. Poi un breve discorso del vescovo che, prendendo spunto proprio dalla canzone “Dammi la tua mano”, ha incoraggiato i colobraresi a servirsi della nuova struttura di cui si è dotata la parrocchia e seguire da vicino la crescita in santità dei propri figlioli. Alle ore 10, c’è stato il conferimento del sacramento della Cresima nella Chiesa dell'Annunziata ai quindici giovani; poi processionalmente il vescovo, il parroco, il sindaco Bernardo e la cittadinanza si sono portati presso la Casa Famiglia per la benedizione di una immagine dell’Immacolata Concezione. Infine la benedizione e inaugurazione del Centro parrocchiale. Un breve cenno alla storia di questi locali: come già detto, furono costruiti, nel

La cerimonia di inaugurazione della Casa parrocchiale a Colobraro

periodo del dopo guerra in concomitanza con la riapertura del Convento da parte dei monaci francescani, e destinati a scuola materna, gestita da suore, ma molti anni dopo l'ennesima chiusura del convento anche la scuola fu trasferita alla gestione pubblica; poi divenne scuola comunale, infine sede di associazioni. Solo qualche anno fa è stata acquistata dalla parrocchia e ristrutturata. Oggi è sede anche dell’alloggio del parroco don Giovanni Lippolis. Pietro Giovanni Lucarelli

METAPONTINO - Sono stati dodici gli incontri realizzati dal Cosvel (Consorzio per lo sviluppo economico locale), che concludono la fase di concertazione, propedeutica all'elaborazione del Piano di Sviluppo Locale da candidare ai finanziamenti della Regione Basilicata, tra l'altro già indicati per la macro-area “Basso Sinni e Metapontino”, ridisegnata territorialmente sul modello del Pit Metapontino. Le risorse finanziarie per quest'area ammontano a 4.177.379,17 euro (di cui 1.066.564,89 euro rappresentano la quota di cofinanziamento richiesta e che dovrà essere resa disponibili nel corso degli interventi da parte dei soggetti beneficiari, sia pubblici che privati). Altri 10.443.188,525 euro (tra risorse pubbliche e quote di cofinanziamento dei beneficiari) saranno suddivisi da parte della Regione Basilicata tra gli 8 Gal (Gruppi di azione Locale) presenti sul tessuto regionale (3 in provincia di Matera) applicando dei criteri premianti dopo un'attenta analisi dei singoli Piani di Sviluppo Locale. «Risorse probabilmente non eccessive, in considerazione che i comuni interessati sono 10 -si legge in un comunicato stampa- ma con ogni probabilità in grado di sollecitare nuove iniziative; fondi che opportunamente, e con lungimiranza, utilizzati dagli amministratori delle comunità locali e dai soggetti privati, evitando il sovrapporsi con altri programmi della stessa Regione Basilicata o di altri enti comprensoriali, potranno contribuire positivamente alla crescita delle aree marginali all'interno della stessa macroarea. Le linee generali del Piano approvato dalla Regione Basilicata sono state illustrate in questi incontri dal presidente del Cosvel, Enzo Santagata, e in termini più approfonditi dal direttore della struttura Salvatore Lobreglio. Vi hanno

partecipato amministratori locali, imprenditori, responsabili di associazioni culturali e di categoria. L'interesse mostrato dalle comunità locali è stato buono ed è probabile che nelle prossime settimane il Cosvel, prosegua con qualche altro incontro di concertazione. Al momento, il Consorzio per lo Sviluppo dell'Economia Locale ha reso disponibile sul proprio sito (www.cosvel.it) l'intera documentazione e le schede di manifestazione d'interesse che imprenditori, associazioni e altri soggetti possono compilare e rinviare comunicando, in modo sintetico, un eventuale progetto da realizzare. Gli stessi Comuni della macroarea dovrebbero, a breve, far conoscere quelli che sono considerati “i bisogni locali”. Il Piano di Sviluppo Locale, ossia il Psl, e le misure attivabili da parte del Cosvel per promuovere attività volte sia a stimolare che a rafforzare lo sviluppo economico sono riconducibili alla Misura 4.1 del Psr 2007/2013 della Regione Basilicata, a sua volta suddivisa in alcune Sottomisure dove vengono contemplate una serie di azioni a sostegno della competitività (Formazione -Ammodernamento aziendale), dell'ambiente, dello spazio rurale e della gestione del territorio (investimenti non produttivi su terreni agricoli e su terreni forestali), della qualità della vita e della diversificazione dell'economia Rurale (Diversificazione-Sostegno creazione micro imprese-Incentivazione attività turistiche-Servizi essenzialiTutela e riqualificazione patrimonio rurale-Informazione e formazione). Da sottolineare anche il grado di integrazione tra le iniziative che potranno essere sviluppate con ciò che è stato prodotto nell'area Basso Sinni e Metapontino con le precedenti esperienze Leader nel periodo, nel nostro caso, 1997/2008». provinciamt@luedi.it

Il team di Diazenna continua ad arrancare, si cercano altre forze

Montalbano ha fatto 13...sconfitte MONTALBANO JONICO - Alla quattordicesima giornata di questo campionato di promozione lo Sporting Montalbano ha fatto tredici. Non c'è da festeggiare per carità, l'impresa (si fa per dire) riguarda la lunga serie di sconfitte, che la squadra jonica ha inanellato. Insuccessi accompagnati da una caterva di gol subìti, ben quarantacinque, e dalle sole cinque reti messe a segno nelle porte degli avversari. Un cammino tanto accidentato quanto mortificante. Il tunnel in cui si è cacciato il team del presidente Iacovino sembra non aver mai fine, si fa anzi sempre più buio, e man mano che il calendario della stagione si va realizzando si avvicina l'unico traguardo

possibile con questo ruolino di marcia. La retrocessione sembra inevitabile. Ma permane la fiammella della speranza, l'ultima a morire, che resisterà fino a quando la matematica, impietosa, non giungesse a spegnerla e a decretare la caduta nell'inferno della prima categoria. Contro il Varisius ancora una sconfitta secca, che non ammette discussioni, uno 0 a 3, un “cappotto” che avrebbe potuto anche essere più pesante e vistoso. Non hanno per l'occasione portato alcun giovamento gli innesti dei nuovi arrivi, le vecchie conoscenze De Carne, Sgargi e Bisignano e la novità Stucci. Le loro 'iniezioni' hanno solo portato un po' di fiducia nell'ambiente biancoazzurro, ma al momento inefficaci

sul piano dei risultati che rimangono ancora desolatamente negativi. Anche il Latronico, che ha tenuto compagnia agli jonici nei bassifondi della classifica, da un paio di settimane ha voltato pagina, ha inserito una marcia superiore e li ha abbandonati in ultima posizione, abbondantemente staccati. E così il cammino si fa più accidentato e difficile. Il presidente e soci, va dato atto, sono impegnati a scandagliare il mercato per cercare altre forze determinanti, che abbiano la capacità di portare una ventata di ottimismo e di dare una svolta alla compagine, che ha necessità di cominciare a conquistare punti al più presto. Servono due punte, due attaccanti che finalizzino il gioco or-

Miraglia dello Sporting Montalbano

ganizzato da un centrocampo che non è poi tanto male, che riesce anzi ad impostare una buona mole di trame, che si perdono tuttavia nel nulla per l'assenza di attaccanti di qualità. E poi la

società e il mister Diazenna rivolgono un appello agli elementi di esperienza del gruppo e confidano nella loro capacità di mantenere i nervi saldi. Antonio Romano


Giovedì 18 dicembre 2008

LOTTO&CONCORSI

44

Rubriche

Grazie alle nostre previsioni. Il 62 di Bari fuori dopo 101 turni

Esce l’estratto a Bari CON l'uscita di scena del 62 dopo 101 estrazioni si è interrotta a Bari la marcia della coppia regina. Al comando della ruota pugliese è rimasto il 29, secondo ritardatario assoluto con 102 turni, preceduto solamente dal 41 di Torino che vanta 109 assenze continuative. Sul terzo gradino del podio è salito il 68 subalterno della ruota piemontese con 95 ritardi. Gli altri ritardatari che si sono messi in luce sono l'8 terzo di Palermo dopo 66 turni, il 23 quarto di Roma dopo 63 mancati riscontri, il 24 sesto di Venezia dopo 56 sorteggi nulli, il 32 quinto di Genova dopo 52 ritardi, il 60 quinto di Firenze dopo 49 turni, il 13 ottavo di Torino e il 41 nono di Venezia dopo 48 assenze, il 23 ottavo di Napoli dopo 43 mancati riscontri e il 90 settimo di Milano dopo 41 ritardi. Tre gli ambi a valenza doppia: 18-62 uscito a Bari e Milano, 60-71 estratto a Cagliari e Firenze, 8-23 sortito a Palermo e Roma. Nei raggruppamenti numerici eccoi terni di decina (43-44-48) a Bari e (80-81-86) a Napoli, i terni di controfigura 7 (18-62-84) a Milano e controfigura 8 (8-41-85) a Palermo, il terno di figura 8 (8-17-89) a Roma. NAZIONALE - I numeri di cadenza 9 e quelli di figura 3 sono interessanti per ambo, le combinazioni 39-49-69-79-89 e 3-30-57-75-84 possono dare ampi spunti di gioco. Previsione speciale 42-68 per estratto ed ambo. BARI -Vinto l'estratto con il 62 della previsione speciale. Da 102 estrazioni la cifra 6 non sviluppa giochi, per ambo e terno prendete spunti dalla cinquina 26-46-60-68-86. Tra le cadenze, invece, è interessante per ambo quella del 7 con la serie 17-27-37-57-67. Previsione speciale 29-52 per estratto ed ambo. CAGLIARI - Per ambo la decina cabalistica 80/89, prendete spunti dalla serie 80-82-86-88-89. Buona anche la figura 1 con la serie 10-28-37-55-82. Previsione speciale 25-52 per estratto ed ambo. FIRENZE - La decina 90/9 con la serie 90-2-3-4-8 dovrebbe far uscire qualche ambo. Interessante anche la cadenza 3 con la serie 3-13-33-63-73. Previsione speciale 4-10 per estratto ed ambo GENOVA - La cadenza 1 è ferma da 56 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 21-41-51-71-81. In alternativa considerate la figura 6 con la serie 24-33-6069-87. Previsione speciale 69-70 per estratto ed ambo. MILANO - Per ambo e terno cadenza 0 che manca da 59 estrazioni, la serie 2030-50-60-80 può darvi ottimi spunti di gioco. Interessante anche la controfigura 5 con la serie 5-16-27-38-49. Previsione speciale 75-88 per estratto ed ambo

SCACCHI

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

15 19 25 112 51 61 58 25 49 87 110

Pronostico concorso n. 152 (del 18/12/2008) 34 48 50 56 60 67 75 88 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 64 88 127 87 85 124 29 90 122 18 86 121 12 3 120 36 55 120 51 80 120 77 82 120 34 1 119 79

NAPOLI - La cadenza 4 è attesa da 64 za 0 è attesa da 83 estrazioni, per ambo e estrazioni, formate ambi e terni nella se- terno date fiducia alla serie 10-30-40-60rie 14-24-34-54-84. Per ambo e terno te- 70. In alternativa considerate la figura 5 nete presente la figura del 6 con la serie con la serie 14-23-32-41-50. Previsione 15-42-51-69-87. Previsione speciale 48- speciale 53-69 per ambo e ambata. TUTTE - Le terzine da giocare preva54 per estratto ed ambo. PALERMO - La controfigura 2 con la lentemente per ambo: 13-52-90, 7-18serie 2-13-24-35-57 e cadenza 5 con la 71, 2-13-41, 48-57-66, 59-71-84. cinquina 15-35-55-6575 sono interessanti per ambo. Previsione speciale 14-39 per UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO estratto ed ambo. ROMA - La controfigura del 3 è attesa da 66 turni, cercate ambi e terni nella serie 3-1425-36-69. La cadenza 6 IL gioco dell’ambo secco risulta es56 - 29 è statisticamente inte- sere il più seguito da parte di tutti gli ressante, la serie 26-36- appassionati del gioco del Lotto. Il 28 - 66 56-66-76 può darvi “Magico”mondo dei 90 numeri del spunti interessanti per lotto esistono delle combinazioni 62 - 53 ambo. Previsione spe- particolarmente “fortunate” abbiciale 43-79 per estratto nate ai vari mesi dell’anno. Le cop16 - 70 ed ambo. pie di ambi più uscite nei vari mesi TORINO - La figura di Dicembre, si possono giocare 20 - 34 7 è ferma da 65 turni, su tutte le ruote, o su ruota di preformate ambi e terni ferenza per tutto il corso del mese. 1 - 40 nella serie 16-34-61-7088. Buona anche la caMESE DI DICEMBRE Per informazioni e chiarimenti teledenza 8 con la cinquina fonare 348-8024342 da martedì a 18-48-58-78-88. Previ72 - 23 sabato dalle 17.00 alle 18.30 o dosione speciale 41-44 per po le 21,30. Troverete le mie tecniestratto ed ambo. 77 - 43 che su BancoLotto di Dicembre. VENEZIA - La caden-

Ritardo 49 48 45 38 37 37 35 35 33 30

Gli ambi di Dicembre

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

di VITTORIO CATANZARO

Caruana sempre in vetta. Riprende l’attività in Calabria Coppa Italia ad Angelini Roma FABIANO Caruana si riconferma Campione italiano di scacchi. Dopo la superba prova realizzata in prima scacchiera alle recenti Olimpiadi di Desdra, il sedicenne scacchista italo-americano ha dato una ennesima dimostrazione delle sue potenzialità e soprattutto della sua resistenza, difendendo il titolo italiano nel 68° Campionato assoluto svoltosi dal 3 al 14 dicembre a Martina Franca (TA).

Pur perdendo due partite (con Valsecchi e Genocchio), Fabiano è riuscito a condurre in porto questa vittoria, insidiato nella corsa alla vittoria finale solo da Michele Godena, il quale pur concludendo il torneo imbattuto ha pareggiato troppe partite per poter salire sul podio più alto e si è dovuto accontentare del 2° posto. Ottima la prova di Bruno, giunto terzo. Ecco la classifica finale:

Dopo una lunga pausa autunnale, riprende l'attività scacchistica in Calabria con due interessanti appuntamenti tra la fine del 2008 e l’inizio del nuovo anno: Filadelfia (VV), 28 dicembre 2008, hotel "Castel Monardo, 1° galà scacchistico, gara semilampo con due tornei, uno Open (8 turni) ed uno under 12 (6 turni). Per prenotarsi telefonare ai numeri 338.7174618

o 0968.725383. Inizio alle ore 10.00. La manifestazione è frutto dell'impegno dell'amico Vincenzo Serratore, impegnatissimo nell'attività divulgativa del gioco tra i giovani (sta tenendo corsi con circa 200 allievi!). Bagnara Calabra (RC) 2-9 gennaio 2009, 2° Festival internazionale “Costa Viola” Info: 329 8876840, 348 0674995 Fabiano Caruana in una foto del 2003

TUTTO secondo pronostico nelle finali della Coppa Italia men e women. Nella prima vittoria della favoritissima squadra Angelini (3^ vittoria di fila) che ha battuto, in finale, D'Avossa del bridge club Milano, mentre nella seconda vittoria di Fornaciari, che ha avuto la meglio, in finale della squadra Bettiol del nuovo bridge insieme. Vittoria di Del fante, Roma top bridge, nella seconda categoria e di Capitani, Ab Bordighera, nella terza. Ora l'attenzione si sposta sulle attività dell'anno 2009. A tal proposito la FIGB informa che sono aperte le iscrizioni al nuovo anno agonistico. E' importante chiedere il rinnovo del tesseramento prima dell'inizio del nuovo anno, così da poter partecipare a pieno titolo a tutte le attività istituzionali. Il programma di inizio stagione propone due Gran-Prix, il cui regolamento sarà pubblicato a giorni sul sito federale e quindi si proseguirà con il Campionato Societario. Le tipologie di tesseramento sono le seguenti: Agonista che consente di partecipare a tutta l'attività agonistica ed amatoriale. Per

gli Agonisti nati nel 1944 compreso ed antecedenti potrà essere emessa la tessera di Agonista Senior. Per gli agonisti nati nel 1984 compreso e successivi viene emessa la tessera di Agonista Junior e per i nati nel 1989 compreso e successivi la tessera di Agonista Cadetto. Gli Agonisti Seniores, Juniores e Cadetti sono Agonisti a tutti gli effetti. Ll'emissione della tessera di Agonista 2009 è subordinata all'inserimento della fotografia contestualmente al rinnovo del tesseramento con tipologia agonista e fungerà da badge di riconoscimento. Ordinario che consente di partecipare all'attività amatoriale con l'esclusione dell'attività agonistica. Normale che non consente alcuna attività né amatoriale nè agonistica. La tessera Normale deve essere rilasciata ai soci dell'Affiliato per i quali la Asd non abbia richiesto una diversa tessera federale. Allievi scuola bridge che viene rilasciata esclusivamente a coloro che frequentano corsi e lezioni di bridge autorizzati dalla FIGB presso la Scuola dell'Affiliato o Scuola Federale


Sport 45

Giovedì 18 dicembre 2008

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Coppa Uefa Due volte in vantaggio: a segno Ambrosini e Pato. Ancelotti: «Abbiamo problemi»

Milan, pari da secondo posto Con il Wolfsburg le solite lacune a centrocampo e in difesa MILAN WOLFSBURG

2 2

Tim Cup/1. Doppietta a Bologna

Vucinic trascina la Roma ai quarti

MILAN (4-4-2): Dida 6; Antonini 6.5, Senderos sv (8’ pt Kaladze 5.5), Favalli 6, Jankulovski 6; Zambrotta 6.5, Pirlo 5.5 (1’ st Pato 6.5), Ambrosini 6.5, Seedorf 6.5; Shevchenko 6, Inzaghi 5.5. In panchina: Kalac, Darmian, Fondrini, Pedrocchi, Ronaldinho. Allenatore: Ancelotti 6 WOLFSBURG (4-2-3-1): Benaglio 6; Zaccardo 6.5, R. Costa 5, Barzagli 6, Schaffer 6; Hasebe 6 (30’ st Saglik 6), Josuè 6; Dejagah 6.5, Misimovic 6 (39’ st Alvim sv), Gentner 5 (37’ pt Krzynowek 6); Dzeko 7. In panchina: Lenz, Riether, Madlung, Simunek. Allenatore: Magath 6 ARBITRO: Courtney (Irlanda del Nord) 6 MARCATORI: 15’ pt Ambrosini; 10’ st Zaccardo, 11’ st Pato, 36’ st Saglik NOTE: serata fredda e umida, terreno in buone condizioni, spettatori 8.000, angoli 4-3 per il Wolfsburg. Ammoniti Antonini, Josuè. Recupero: 2’-3’. MILANO – Nella quarta gara del gruppo E della Coppa Uefa, il Milan ha pareggiato 2-2 contro i tedeschi del Wolfsburg. In virtù di questo risultato, i rossoneri si qualificano al secondo posto del girone, lasciando la prima piazza proprio ai tedeschi. Passati in vantaggio al 15’ con Ambrosini, i milanisti sono stati raggiunti al 10’ della ripresa da Zaccardo; 1’ più tardi Pato ristabilisce il vantaggio mentre al 36’ il neo-entrato Saglik fissa il punteggio finale sul 2-2 approfittando di qualche sbandamento della difesa. Carlo Ancelotti, a fine gara, ha voglia di archiviare prima possibile il pareggio contro il Wolfsburg: i rossoneri non vanno oltre al secondo posto nel girone, ma soprattutto evidenziano ancora problemi a centrocampo e qualche lacuna in fase difensiva. «Sì - ammette Ancelotti - abbiamo sbagliato un disimpegno da cui è arrivato l’angolo in occasione del loro secondo gol. Non abbiamo giocato bene, abbiamo tanti pronlemi per ora legati all’assenza di centrocampisti. Abbiamo giocato con tre attaccanti, con Zambrotta in una posizione che non conosce più, adesso è importante

BOLOGNA ROMA

0 2

ROMA (4-3-2-1): Artur 6.5; Panucci 6 (1’ st Riise 6), Mexes 7, Loria 6, Cassetti 5.5; Cicinho 5, De Rossi 6, Brighi 6; Julio Baptista 5.5, Menez 7 (43’ st Okaka sv); Montella 5.5 (27’ st Vucinic 7.5). In panchina: Bertagnoli, Totti, Virga, Greco. Allenatore: Spalletti 6 BOLOGNA (4-2-3-1): Colombo 7; Lavecchia 5.5 (24’ st Marchini 5), Britos 6, Castellini 6.5, Rodriguez 6; Adailton 5.5, Volpi 6 (1’ st Confalone 5.5), Carrus 6, Amoroso 5.5 (29’ st Coelho 5.5), Cesar 6; Marazzina 5.5. In panchina: Antonioli, Bombardini, Bernacci, Lanna. Allenatore: Mihajlovic 6 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6 MARCATORI: 38’ e 41’ st Vucinic NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15.000 circa. Ammoniti: Volpi, Marchini. Angoli: 6-4. Recuperi: 1’ pt e 1’ st.

Pato, autore del momentaneo 2-1

cercare di recuperare i centrocampisti». Sulla presenza di Kakà in occasione del match di domenica contro l’Udinese, Ancelotti continua ad essere ottimista: «Penso che ce la può fare per domenica, sta facendo lavoro di fisioterapia, dovrebbe esserci. Saranno giorni importanti per cercare di recuperare qualcuno. In una stagione capita, dobbiamo essere bravi a gestire questi giorni prima della gara dell’Udinese». Il tecnico milanista elogia però la prova dei singoli, in particolare Ambrosini, Antonini e Shevchenko: «Individualmente la volontà e l’impegno ci sono, ma non riusciamo a giocare da squadra in questa situazione. Pirlo? Aveva fastidio e per evitare rischi l’abbiamo tolto; ha sentito un fastidio all’inizio della gara e poi è rimasto frenato».

ROMA – La Roma batte 20 il Bologna grazie ad una doppietta di Mirko Vucinic in gol al 38’ e al 41’ della ripresa. Un successo

che qualifica i giallorossi ai quarti di finale di Coppa Italia e che porta a 8 la serie di vittorie consecutive. Nel primo quarto d’ora occasioni per Montella e Marazzina (bravo Artur ad opporsi), poi al 30’ è bravissimo il portiere del Bologna, Colombo, a opporsi ad una bella giocata di Menez. I rossoblù rispondono nel finale con un sinistro dell’ex laziale Cesar che Artur devia in angolo. Nella ripresa, al 17’, grande chance per Baptista che, su assist di Mexes, si fa respingere il sinistro da Colombo. La Roma fa la partita, ma il Bologna controlla bene e concede poco e, al 32’, spreca una buona chance in contropiede (bravo Mexes su Coelho). Al 36’, Vucinic, in campo al posto di Montella, colpisce la traversa di testa, un minuto dopo spreca su assist di Menez. Al 38’, però, Vucinic non sbaglia e mette dentro in scivolata su assist di Menez. Al 41’ ancora il montenegrino chiude la partita rubando palla a Castellini e battendo Colombo con un preciso piatto destro. Roma batte Bologna 2-0, giallorossi ai quarti contro la vincente di InterGenoa.

Tim Cup/2. A Firenze la prima vittoria di Novellino

Si qualifica il Torino FIORENTINA TORINO

0 1

FIORENTINA (4-3-1-2): Storari 6; Zauri 6.5 (28’ st Comotto sv), Kroldrup 6, Da Costa 6.5, Pasqual 6; Donadel 6 (14’ st Santana 6), Felipe Melo 6, Almiron 5.5 (36’ pt Kuzmanovic 6); Jovetic 5.5; Gilardino 6, Mutu 5. In panchina: Avramov, Gamberini, Vargas, Papa Waigo. Allenatore: Prandelli 6 TORINO (4-4-2): Calderoni 7; Colombo 6, Natali 6.5, Ogbonna 6.5, Pisano 6; Vailatti 6.5 (26’ st Saumel sv), Zanetti 6, Dzemaili 6, Rubin 6; Amoruso 5.5 (1’ st Ventola 5.5), Bianchi 6.5 (32’ pt Stellone 5.5). In panchina: Fontana, Malonga, Franceschini, Abate. Allenatore: Novellino 6 ARBITRO: Damato di Barletta 6 MARCATORI: 19’ pt Bianchi NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 2000 circa. Ammoniti: Natali, Felipe Melo, Da Costa, Rubin, Saumel, Colombo. Angoli: 3-1 per la Fiorentina. Recupero: 1’ pt, 2’ st. FIRENZE – Il Torino ritrova in Coppa Ita-

lia quella vittoria che manca in campionato ormai da cinque giornate. Bel colpo dei granata che espugnano il «Franchi» di Firenze e si qualificano per i quarti di finale dove sfideranno la Lazio. L’undici di Novellino ha fatto fruttare al meglio il gol di Bianchi dopo 19’, grazie anche all’ottimo Calderoni. La Fiorentina è sembrata una sbiadita copia di quella solita, tuttavia non è riuscita a sfruttare alcune preziose palle-gol e nella ripresa avrebbe meritato certamente di più. Ritmi bassissimi da partita amichevole: la Fiorentina si fa apprezzare per qualche bella giocata di prima, ma il Toro non sta a guardare e quando ne ha l’opportunità si affaccia in avanti. E sono proprio i granata a sbloccare il risultato al 19’: cross dalla destra di Vailatti a pescare in area Bianchi che elude una distratta difesa viola e infila Storari. Il finale di tempo è tutto di marca Fiorentina che riesce finalmente ad alzare il ritmo: al 37’ punizione di Mutu dalla sinistra, Calderoni riesce a deviare in angolo; al 41’ colpo di testa di Pasqual con palla di poco alta. Nella ripresa la Fiorentina fa la partita ma sfiora il pari solo al 20’ con Gilardino di testa.

I granata esultano


46

Sport

Giovedì 18 dicembre 2008

Prima divisione Potenza, in attesa del mercato

Sarno, arma in più NELLA PAUSA INVERNALE uno dei principali destinatari del programma di recupero fisico della squadra riguarderà il piccolo Vincenzino Sarno. Arleo e il Potenza puntano molto sulla sua imprevedibilità, sui suoi colpi che già in alcune circostanze hanno messo in difficoltà le difese avversarie. Purtroppo un lutto familiare lo ha tenuto lontano dal campo per otto giorni nei quali avrebbe potuto proseguire nel programma di

crescita, soprattutto fisica, che sta facendo, dal momento che non ha potuto fare la preparazione estiva. Arleo, che pure non gioca con il trequartista lo vede collocato lì, anche se Sarno ha un’idea abbastanza diversa: «Da attaccante esterno mi hanno impiegato anche in nazionale - ha detto - ma per me non ci sono problemi, ho fatto il trequartista o la seconda punta. Sono a disposizione dell’allenatore, ma prima devo ritrovare la migliore con-

dizione fisica e punto proprio in questa sosta per farmi trovare pronto». Adesso, anche se non completamente, il recupero psicologico del napoletano sta per essere compiuto. In tal senso il gruppo sta svolgendo un ruolo fondamentale: è particolarmente stretto il binomio che lui ha con Cozzolino, al quale, durante la partita con il Taranto aveva ceduto la sfera in occasione del rigore: «Per me era lui che dove-

va batterlo. Poi però ha segnato lo stesso e sono stato ugualmente contento». Anche Sarno aveva fatto gol, e sarebbe stato il secondo per lui a Potenza, ma un fischio dubbio (mano?) lo ha invalidato: «Nessun fallo. Avevo stoppato con la pancia. Vuol dire che mi rifarò presto». Magari, a partire dalla sfida di Benevento, che il Potenza preparerà tatticamente nella partita a tutto campo che si svolgerà oggi pomeriggio (inizio pre 15) al Viviani

Decisione shoch: Paganese-J.Stabia non si PAGANI. Il derby tra Paganese e Juve Stabia è stato rinviato a data da destinarsi per motivi di ordine pubblico. Gli stessi che avevano spinto il Casms ad ordinare inizialmente il divieto d’ingresso ai tifosi portando alla protesta sacrosanta della società azzurrostellata ed anche delle istituzioni politiche di Pagani. Lo stesso sindaco Gambino ha fatto sentire la propria voce, al pari del presidente Raffaele Trapani, sentendosi entrambi vittime di una decisione poco comprensibile: “Il trend era chiaro –spiega il numero uno della Paganese – Finora tutte le gare ritenute a rischio erano state vietate alle tifoserie ospiti. Potrei portare decine di esempi dalla serie A alla Seconda Divisione. Non vedo perché non si sia agito in tal senso anche questa volta, chiudendo il settore ospiti del Marcello Torre e permettendo ai tifosi di Pagani di assistere alla partita”. Il presidente Trapani: “Mi sento offeso”. Dalla padella alla

brace, dalle porte chiuse al rinvio e al campo neutro (pare che il Marcello Torre sia stato dichiarato inagibile fino al 10 gennaio del 2009): “Ad una scelta del genere dovrebbero aggiungere anche una serie di spiegazioni. Perché ad esempio per Cavese-Benevento fu ordinata la sola chiusura del settore ospiti e così pure per Cavese-Juve Stabia, nonostante il coefficiente di rischio fosse identico?”. Due pesi, due misure: da una parte decine di provvedimenti “condivisibili” per preservare l’ordine pubblico, dall’altra una mezza stangata sulla Paganese (bisogna ora stabilire se si recupererà al Torre o in campo neutro e se sarà consentito l’ingresso alla tifoseria azzurrostellata). Due le date per il recupero del derby: la prima il 4 gennaio, la seconda (più accreditata) il primo febbraio, approfittando del turno di sosta che dovrà osservare il campionato. Giuseppe Bove

contro la capolista del campionato di Eccellenza, l’angelo Cristofaro Oppido. Sarà l’occasione giusta per Arleo per immaginare un undici che, pensiamo, tatticamente, non sarà dissimile da quello che ha affrontato il Taranto. Rientrerà Di bella, ma non ci sarà Vianello, che poteva rappresentare un’alternativa a Delgado. In mezzo al campo, è atteso al riscatto, dopo una prestazione al di sotto della tendenza recente, Andrea Cammarota. In particolare Arleo potrà risolvere un mezzo enigma tattico che si è venuto a creare domenica. La prestazione di Berretti è salita di qualità quando è andato a prender eil posto di Cammarota, lì, nel cuore del centrocampo. Sul fronte sannita, invece, lo squalificato Statella sarà sostituito da uno tra Palermo e Imbriani, mentre dall’amichevole di questo pomeriggio contro la squadra allievi si saprà se Evacuo potrà giocare dall’inizio oppure sarà impiegato a gara in corso. L’attenzione, ora è rivolta lì, al Santa Colomba, anche se le prime voci di mercato iniziano a circolare. Servirà ancora qualche giorno di pazienza e poi si potrà svelare il nuovo e definitivo volto del Potenza che deve salvarsi. sport@luedi.it

Sarno dopo il gol annullato

Seconda Summit tecnico tra società e Palumbo

Quattro pedine per il Melfi LA FAMIGLIA MORETTI, Peppino Maglione e il tecnico Palumbo alla stesso tavolo per una riunione voluta da Pietro Moretti per fare il punto della situazione, per programmare l’immediato futuro e le mosse di mercato. A confermarlo stesso dso gialloverde, che ha voluto tracciare un bilancio di queste 16 giornate che “ci hanno consegnato una squadra che gioca bene, che risponde alle sollecitazioni del tecnico, che non è stata mai messa sotto finora ma che ha pagato inesperienza e gli errori commessi, anche arbitrali, mettendo insieme solo 11 punti, mancando di almeno 6–7 che invece ci avrebbero messo in ben altra situazione”. Una disamina che è veloce ma attenta e puntuale e porta Pietro Moretti ad aggiungere “Sono venuti a mancare dei giocatori che avrebbero dovuto dare qualcosa d’importante vista la età giovane del gruppo, ma ricordiamo che, per come si era fatto calcio finora, dalla promozione in C/2, non si poteva più andare avanti, e serviva certo un freno alle spese per rimettere a posto quel bilancio che ci potesse poi garantire, da qui in avanti di programmare per gli anni a venire. Per questo si è puntato sui giovani, sulle valorizzazioni, sul contenimento dei costi al fine di risanare il bilancio e costruire qualcosa di più importante”. Una situazione dovuta “Sì, è così, e per ottenere dei risultati in tal senso noi ci siamo affidati a un tecnico capace, che ha idee e gioco per valorizzare questi giovani, ma alcune decisioni arbitrali, qualche errore, le inesperienze e le disattenzioni spesso pagate davvero a caro prezzo in diversi finali, gli infortuni ci hanno certo penalizzato, privandoci di alcuni punti che è chiaro, ora dobbiamo cercare di ar-

rivare almeno a quota 38, per salvarci senza i play out, che potremmo comunque centrare restando con lo stesso organico giovane, ma sarebbe un rischio che potrebbe davvero mandare a monte i progetti per quest’anno e per garantire un futuro al calcio melfitano. Per questo – ha aggiunto il ds – siamo a caccia di quei quattro rinforzi che ci possano garantire esperienza e spinta anche psicologica al gruppo giovane, con qualche sacrificio di alcuni che non hanno dato al meglio o come chi è al momento un punto interrogativo, e sono interventi che faremo subito sul mercato, anche se non è mai facile in questa fase, perché non possiamo più aspettare e dobbiamo dare presto al tecnico gli elementi per il lavoro durante la sosta, per essere pronti a ripartire forte e sfruttare poi al meglio le gare interne con

le dirette concorrenti, e qualche gara su campi esterni caldi e difficili, in cui presentarsi con giocatori in grado di reggere, per esperienza, confronti non facili”. Sono ruoli importanti e ben definiti, noti da qualche tempo, e che servano per interventi mirati sul mercato. Si tratta di un portiere esperto (Apuzzo), che possa permettere a Merlano di crescere con meno pressione, di un difensore centrale, di un esterno di qualità e di un attaccante in grado di garantire quello che Fummo finora non ha potuto dare per il lungo infortunio. Moretti conferma “Sono questi i ruoli, e per farlo agiremo con attenzione, in modo che gli arrivi siano di gente esperta che possa garantire al gruppo e al tecnico di poter continuare a fare bene, crescere ma soprattutto vincere il più possibile da qui in avanti, con la riduzione de-

gli errori che troppe volte non hanno consegnato al Melfi finora, in termini di punti, quel che sul campo aveva meritato grazie al gioco e ai gol di De Angelis e di Merini”. E tutto ciò, a conferma, semmai ce ne fosse bisogno, dell’unità di intenti tra Maglione e i Moretti, e l’amore che tutti loro e il tecnico hanno per il Melfi che deve assolutamente centrare la salvezza. NOTIZIARIO: Intanto la squadra ha continuato il suo lavoro ieri con doppia seduta, al mattino in Sata a livello fisico atletico e al pomeriggio tecnico tattica al Valerio. Proprio qui, oggi, ci sarà la tradizionale partitella di metà settimana, che servirà a Palumbo per verificare soluzioni per poter sostituire domenica a Barcellona Pozzo di Gotto, i due assenti per squalifica, Frasca e Merini. Antonio Baldinetti

Il ds del Melfi Pietro Moretti

Dalle altre sedi della Seconda Sergio resta in attesa di rinforzi e di voltare pagina

Un dicembre nero per la pericolante Aversa AVERSA. Sempre più giù, in fondo all’abbisso della bassa classifica. Adesso l’Aversa ha può contare solo su un punticino di vantaggio rispetto alla linea Maginot che demarca il vertice alto della zona play-out. Già, quell’invisa zona che ora attenta alla salute della squadra di Sergio. È cagionevole di salute questo Aversa targato Raffaele Sergio. Decisamente tutt’altra storia rispetto ai programmi trionfalistici d’estate. Altra storia rispetto ai buoni propositi all’indomani dell’avvicendamento tecnico che ha visto l’allontanamento di Cioffi e l’arrivo di Sergio. Il cambio non ha prodotto ancora nulla di determinante. La squadra non ha ancora trovato una sua identità di gioco ed i risultati certamente non sono in linea con i propositi dell’ambiente. È già dicembre nero. Il clima freddo deve aver “infreddolito” i muscoli dei giocatori che in due partite hanno lasciato anche le penne sul terreno di gioco. Due a zero a Noicattaro, due a zero

in casa con l’Andria Bat domenica scorsa. Tanto per ristabilire un paradigma di squadra decisamente stonato. I risultati non vengono, il gioco latitita, diminuisce la pazienza ed aumenta l’insofferenza dell’ambiente che comincia a non poterne più di questo non-gioco. Inoltre c’è una gestione confusionaria dell’organico che in pochi mesi ha dato vita ad un intricato “andirivieni” che ha affollato lo spogliatoio; lo stesso che, man mano, s’è immalinconito al cospetto di risultati non certo gratificanti. De Angelis è stato messo fuori squadra ed ormai il divorzio è alle porte mentre Palumbo ha preso la via di Nocera. Nell’ultimo periodo poi c’è stato un “chiacchiericcio” intorno alla posizione di Sibilli e Maraucci. I due calciatori sono fermi ai box per infortunio. Calca la mano invece il tecnico che dimostra di non gradire un’assenza ritenuta prolungata. Divorzio in vista anche qui? Sembrerebbe di non ma mai dire mai tentuto conto di un ambiente che va infuocandosi. Intanto sono giunti a rin-

foltire l’organico giocatori del calibro di Franzese, Rosamilia, Gennaro Marasco e Romano. Potrebbe anche tornare Antonio Marasco. L’avvicendamento è stato dunque sostanzioso ma non certo produttivo: dieci punti in dieci gare sono da considerare una minestra riscaldata per chi ivece ipotizzava almeno un primo piatto da leccarsi i baffi. Il tecnico, che probabilmente sente l’ingombrante presenza di Cioffi alle sue spalle, avrà poche altre occasioni per tentare di dare una sterzata al cammino della squadra. Finora il tecnico ha avuto a disposizione dieci partite. Due sole vittorie con Barletta e Vigor Lamezia, quest’ultima al cospetto di un avversario in nove dopo appena dieci minuti, quattro pareggi e quattro sconfitte. Il computo non è assolutamente lusinghiero e fa tornare in auge la precedente gestione di Cioffi. Il quesito è dunque d’obbligo ed anche recidivo: ma che sia stato azzardato quell’avvicendamento di inizio ottobbre? Filippo Zenna


Sport

Giovedì 18 dicembre 2008

47

Il Francavilla dopo la gara con il Venafro deve far visita a Pianura e Nocerina

Lazic vuole mettere fieno in cascina FRANCAVILLA – Il Francavilla, continua la sua preparazione in vista della gara casalinga di domenica prossima contro il Venafro. Sotto lo sguardo attento del tecnico serbo Lazic, si provano schemi e soluzioni tattiche, per fronteggiare al meglio la squadra molisana. I bianconeri allenati dal mister Mario Buccilli, sono reduci dal pareggio casalingo a reti inviolate, contro i biancazzurri del Matera, in una gara che ha visto Vitaglione e compagni, disputare un buon match. «Per noi è una par-

tita fondamentale – dichiara il tecnico Lazic – da vincere a tutti i costi, visto che nelle partite successive avremo due trasferte consecutive, contro Pianura e Nocerina». Il Francavilla, dovrà assolutamente guadagnare i tre punti, per evitare di cadere ancora di più nelle zone basse della classifica. «I tre punti – continua Lazic – devono essere la priorità assoluta nelle mente dei ragazzi. Bisogna subito dimenticare la gara di Brindisi e cercare la vittoria contro il Venafro, perche io reputo la mia

squadra un buon gruppo e dovremo dimostrarlo domenica prossima con tutte le nostre forze». La compagine sinnica, chiuderà l’anno calcistico, con l’incontro casalingo contro i molisani, aprirà il nuovo anno invece, con le insidiose trasferte di Pianura e Nocerina, due squadre che occupano le zone alte della classifica. «Loro sono una buona squadra – continua il tecnico serbo – ultimamente hanno cambiato qualcosa, ma noi non guardiamo in casa degli altri, pensiamo a noi stessi e so-

prattutto alla vittoria che per noi è importantissima». I sinnici attualmente, occupano l’ottava posizione in classifica, con diciannove punti in compagnia del Francavilla Fontana. Invece il Venafro è ultimo in classifica con otto punti. Per la gara di domenica prossima, il tecnico serbo, potrà disporre di tutti gli elementi utili, al di fuori del giovane attaccante De Palo, alle prese con un attacco influenzale, che lo sta costringendo a restare a letto. Claudio Sole

Ranko Lazic

In prova Chirumbolo e Fiorentino. Svincolati 12 atleti. Oggi un difensore under

Matera, organico rinnovato Presi Cilumbriello, Malagnino, Conte e Paladino CAMBIA tanto il Matera, ma la rivoluzione non intacca l’assetto della squadra titolare anzi aggiunge scelte e soluzioni, sia in termini di under che di seniores, al tecnico Antonio Foglia Manzillo. Sono quattro i volti nuovi. Tesserato il portiere Massimo Cilumbriello, classe 1981, proveniente dallo Sporting Genzano, e con molti anni di esperienza in serie C (Brindisi, Nocerina, Sassari in C1, Melfi e Paganese in C2), con lui da Genzano arriva anche Rocco Malagnino, centrocampista classe 1982. L’altro centrocampista ingaggiato è Marco Conte, classe 1988, in arrivo dal Savoia; infine l’interessante giovane martellese Domenico Paladino, difensore del 1989, ex Forza Matera. «Lasciano il Fc Matera-recita il comunicato della società del presidente Tommaso Perniola- gli italoargentini Mauricio Pedano, Vicente Principiano, e Manuel Garcia, ingaggiato dal Campobasso, altra formazione di serie D, inserita però nel girone F; svincolati anche l'italovenezuelano Alain Giroletti, Daniele Mari, Sergio Schiavone, Angelo Venezia, Roberto Cocca, Giovanni Renna, Antonio De Vita, Antonio Dimola, dato in prestito al Forza Matera di eccellenza lucana con cui ha già esordito domenica scorsa, e Massimiliano Vadacca, accasatopsi a Trapani. Non mancano ovviamente i ringraziamenti della società per l'impegno profuso nell'arco del periodo in cui hanno vestito la maglia del Matera». Ieri primo allenamento per i volti nuovi e vecchi del Matera al centro Gaetano Scirea di via Laterza dopo la seduta di ieri mattina al “XXI settembre-Franco Salerno”. Unico assente Gaetano Lonardo, infortunato (problema ad un ginocchio) e quindi indisponibile contro la Nocerina. I volti nuovi non si sono fermati a quelli ufficiali, perchè ieri si sono allenati con il Matera Mariano Chirumbolo (attaccante argentino già in odore di accasarsi a Matera l’anno scorso e presente a Quarto nella gara di ritorno dei play out) e Mino Fiorentino (attaccante del 1988, svincolato dal Forza Matera dove ha siglato cinque gol finora in sei gare). Un rinnovamento, un cambio non stravolgente. Perchè non si puàò parlare di smantellamento della rosa della prima squadra, a cui invece sono giunti giocatori importanti. Ne arriveranno altri, ma ancora under. Perchè oggi è atteso un difensore dell’88. Un reparto, quello arretrato, che è rimasto scoperto dopo la partenza di Roberto Cocca che ha chiesto di essere ceduto. «Vorrei ringraziare tutti-ha affermato il difensore di Benevento-per il rispetto che hanno avuto nei miei confronti. Sono un po’ chiuso e sinceramente devo andare via perchè ho voglia e necessità di giocare. Fare poche presenze in una squadra che vince il campionato è una cosa, mentre le cose sono cambiate e vado a giocare queste altre 18 gare che restano a Ferentino, dove mi chiedono da tempo. Poi l’anno prossimo si vedrà». Un arri-

LA NUOVA ROSA Portieri: Mariano Mirabelli ‘90, Biagio Gatti ‘88, Lorenzo Calò ‘91, Massimo Cilumbriello ‘81

Difensori Pasquale Martinelli ‘78; Gaetano Lonardo ‘78; Nicola Armento ‘86; Pasquale Naglieri ‘89, Domenico Paladino ‘89; Clemente Giglio ‘90; Luigi De Santo ‘90;

Centrocampisti Antonio La Fortezza ‘85; Alberto Marsico ‘84; Rocco Malagnino ‘82; Marco Conte ‘88; Gennaro Acampora ‘89; Giovanni Risi ‘89; Mario Alessio Montingelli ‘89.

Attaccanti Massimo Cilumbriello ed a destra Rocco Malagnino

Diego Albano ‘78; Antonio Chisena ‘78; Cristiano Ancora ‘84; Damiano Cifarelli ‘90.

Allenatore : Antonio Foglia Manzillo

Allenatore dei portieri

Giudice, un turno di stop per Musco Il Giudice ha inoltre squalificato i seguenti Allenatori: per 1 gara Sabella Rosario (Pomigliano), De Naro Felice (Ischia), Musco Alessio (Matera). Tra i Calciatori queste le squalifiche: per 3 gare Monti Vincenzo (Ischia), e Famiano Pietro (Turris); per 1 gara Ianneo Michele (Grottaglie), De Fabiis Andrea (Nocerina), Coccorullo Giuseppe (S. Antonio Abate), Romeo Alessio (Bitonto), Moscelli Fabio (Brindisi), Napolitano Antonio (Pianura), Gallo Salvatore (Francavilla), Mattera Giuseppe (Ischia), Pepe Marco (S Antonio Abate), Follera Mario (Turris).

Alessio Musco

Preparatori Atletici Antonio Capasso e Cristian Parabita

Marco Conte e Domenico Paladino

Mariano Chirumbolo ed a destra Gaetano Lonardo assente con la Nocerina

vederci tra Matera e Roberto Cocca, giocatore dalla faccia pulita e ragazzo speciale, serio e garbato. Un organico rinnovato ma non indebolito, inoltre sono in programma ancora degli innesti quando si aprirà il mercato della lega professionisti. Infatti, potrebbe arrivare ancora un attaccante under. Oggi contro la Juniores al centro Gaetano Scirea si potrà capire quale sarà il volto del rinnovato Matera. Le ipotesi più probabili dello schieramento base per il futuro portano a Cilumbriello tra pali, De Santo (90) a destra e Naglieri (89)a sinistra con Martinelli e Lonardo (o Armento) centrali. A destra del centrocampo Montingelli (89), Marsico (o Malagnino) dall’altra parte, La Fortezza e Conte (88) centrali. In avanti Albano e Chisena (o Ancora). Le alternative a questo disegno di base non mancano, perchè Acampora centrale con Malagnino basso potrebbe anche essere un’altra soluzione. Ma è chiaro che saranno gli eventi, ovvero gli avversari e le diponibilità a variare l’asetto. Almeno ora si può optare, mentre in precedenza le scelte erano quasi obbligate. Quindi parlare di ridimensionamento dell’organico è opinabile. Renato Carpentieri

Mercato, molti movimenti delle “piccole” GIOVANNI Piemonte ex Angri vestirà la maglia del Sant’Antonio Abate. La Turris si rinforza ancora, dopo gli arrivi di Crisantemo, Famiano e Varchetta. Nella giornata di ieri, il club corallino ha definito altri due ingaggi: si tratta del centrocampista Qualano, ex Montevarchi, e dell’esterno Stanzione, ex Savoia, che pochi giorni fa ha rescisso il suo contratto con il Sant´Antonio Abate. L’A.S.D. Pianura ha ceduto a titolo definitivo il calciatore Gennaro Nunziata, classe 1989, all’Orvietana. La società neroverde del Bitonto ha ripreso l’under ‘89 Modesto dal Brindisi ed ha tesserato il centrocampista, proveniente dalla Liberty, Nicola De Santis. Barese, classe 1985, va ad impreziosire il pacchetto mediano dei leoncelli. A favorire la partenza di De Santis l’arrivo, a Bari, di Alessandro Parente.La società Football Brindisi 1912 rende noto di aver ceduto in prestito alla società “Boys Brindisi” il giocatore Antonio Eleni, classe 1990, centrocampista.Massimiliano Vadacca ha firmato per il Trapani, in Serie D come riportato sul sito ufficiale dei siculi.


48

Sport Semifinale Coppa Italia Col Ferrandina stesso risultato dell’andata

Giovedì 18 dicembre 2008

I rigori dicono Murese Decisivi gli errori di Bosso e Ciardo F.C. MURESE FERRANDINA

0 0

4 - 2 D.C.R. F.C. MURESE 2000 AURORA : Cocina; Ferracane; Zaccardo; Nardiello; Lotano; Cella (al 71’ Gerbasio); Antohi; Iacullo G.; Dutra; Iacullo V. (al 71’ Guerra); Di Senso; all. Lardo; A disp. D’Arca; Galante; Glorioso; Carlucci; Cardillo. FERRANDINA: De Vincenzo; Granato; Matrice; Mastrangelo; Ciardo; Lanciano; Bosso; Moscariello; Messeri; Grieco; Gogoni; all. Stigliano; a disp. Fraccalvieri; Russo; Loponte; Luongo. ARBITRO: Colangelo di Potenza; Collaboratori: Brancato di Moliterno e Labanca di Potenza. NOTE: Ammoniti: al 7’ Cocina per gioco falloso; al 16’ Gogoni per gioco falloso; al 43’ Ciardo per trattenuta; al 53’ Bosso per gioco falloso; al 93’ De Vincenzo per perdita di tempo. Espulso: al 59’ Granato per fallo da ultimo uomo. Recuperi: 1’ e 3’. RIGORI: Dutra (GOL); Bosso (PARATO); Ferracane (ALTO); Ciardo (TRAVERSA); Di Senso (GOL); Greco (GOL); Guerra (GOL); Gogoni (GOL); e Lotano (GOL). IN UN CAMPO al limite della praticabilità la Murese di mister Lardo centra per il secondo anno consecutivo la finalissima di Coppa Italia. Ancora una volta la dea bendata ha premiato nella lotteria dei rigori la Murese che sicuramente ha fatto qualcosa di più nel computo del doppio confronto. È stata una gara molto maschia con le due squadre molto corte e che si sono affrontate a viso aperto. La Murese ha sfiorato in più occasioni il vantaggio e una volta acquisita la superiorità numerica per l’espulsione di Granato a mezzora dalla fine della gara. Nel primo tempo Dutra ha avuto un paio di occasioni per passare, ma è stato un po’ impreciso e poco opportunista, mentre nella ripresa Di Senso ha avuto la palla giusta ma non è stato bravo come in precedenza. La partita ci ha messo un bel po’ per decollare, e le squadre si sono studiate a lungo prima di darsi battaglia. Al 4’ un cross di Antohi che ha tagliato pericolosamente tutta l’area ospite. Al 17’ dalla bandierina Iacullo V. calibra sul secondo palo un bel pallone e Antohi ci arriva in ritardo. Al 22’ prima ghiotta opportunità per i padroni di casa. Ferracane fugge sull’out e serve Antohi in area che gira di prima sul primo palo e da buona posizione Dutra sbaglia lo stop favorendo l’intervento del portiere in presa alta. Al 24’ ancora Dutra potrebbe segnare. Di Senso va sul fondo e serve Dutra che con una finta disorienta un avversario, ma calcia centralmente, il portiere non trattiene e con la collaborazione un difensore sventa la minaccia. Al 25’ Grieco va via sul filo del fuorigioco, supera il portiere in uscita, si allarga troppo e mette al centro e Ferracane di testa respinge. Al 32’ punizione di Zaccardo e Iacullo V. di testa sul secondo palo mette fuori. Al 34’ miracolosa deviazione di De Vincenzo in angolo dopo un colpo di testa di Di Senso servito da un cross Cella. Al 36’ cross di Zaccardo dall’altezza della bandierina e Antohi in sci-

POSSIDENTE ALBATROS

2 2

POSSIDENTE: Mecca, Possidente A., D'Andrea, Possidente A., Lorusso, Possidente D., Petruzzi, Masi, Possidente G., Possidente V., De Carlo; Corbo. ALBATROS: Rienzi, Lancellotti C., Lancellotti A., Calogero, Gisonna (33'st Bosco), Calabrese, Mancuso F., Colangelo (33'st Monaco), Lancellotti D., Mancuso A.M. (45'st De Felice), Pepe; All. Cancellara. ARBITRO: Blasi di Potenza RETI: 18' pt e 21' st Mancuso

Anche Gogoni in rossoblù

Gli aragonesi si consolano con gli acquisti di mercato

I nuovi del Ferrandina con il presidente Lofiego

La Murese schierata ieri da Lardo

volata manda la palla tra le braccia del portiere. Al 45’ Bosso ai trenta metri di mezzo esterno mette fuori. Nemmeno il tempo di iniziare la ripresa che la Murese potrebbe passare. Al 47’ Dutra serve Di Senso che è chiuso in uscita al portiere. Al 49’ Antohi supera un uomo e serve al limite Dutra che con un colpo di genio libera in area Di Senso che da buona posizione calcia sull’esterno della rete. Al 53’ lancio di Zaccardo e di Senso non aggancia bene e manda la palla alto. Al 60’ la Murese colpisce il palo. Lotano con un tiro a giro dal limite colpisce la base del palo alla destra del portiere. Al 63’ corner di Ferracane, Nardiello stacca più in alto di tutti

e di testo sfiora il palo alla sinistra del portiere. Al 64’ punizione di Mastrangelo che termina oltre la traversa. Al 70’ Ferracane di mezzo esterno sinistro mette al centro sul primo palo un pallone che Antohi di testa spedisce fuori. All’89’ Di Senso di testa mette fuori. Al 91’ un corner dello stesso Di Senso taglia pericolosamente tutta l’area di rigore sotto gli occhi di tre calciatori di casa. La partite finisce ed entra in gara un super Cocina, che para un rigore e ne sfiora almeno un altro, e il capitano Lotano che di potenza e precisione spedisce la Murese alla finalissima di Venosa. Carmine Pepe

NON SONO finite le sorprese di fine anno che il presidente del Ferrandina Rocco Capalbo ha riservato per tifosi e squadra. Tre gli ultimi colpi di mercato messi a segno, dopo l’ingaggio di Lanciano e del brasiliano Gogoni. Si tratta di due centrocampisti e di un difensore di altissimo valore. I primi due Sergio Bosso, 21 anni, proveniente dal Città di Castello e Raffaele Moscariello, ex Ebolitana, hanno fatto il loro esordio in rossoblu già, ieri, contro la Murese, nella gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. Bisognerà pazientare almeno fino a domenica, invece, per vedere in azione Daniel Guillermo Cardoso. Un autentico lusso per l’eccellenza

Dopo un anno la coppa si gioca a Venosa

lucana. Il giovane argentino ( è dell’82), infatti, viene direttamente dalla serie C spagnola. Il Compostela la squadra in cui ha militato. Perfezionato il transfert sarà anche lui a disposizione di mister Stigliano. E non finisce qui. Preso da un entusiasmo contagioso il presidente ha assicurato di non volersi fermare. Entro sabato potrebbero approdare al Ferrandina altri due o tre elementi necessari a completare la rosa. Tra tanti che arrivano, c’è anche chi lascia, seppur in un clima di immutata cordialità e stima con la dirigenza. Sono stati svincolati, infatti, Romeo, Policano, Cirillo, Nacarlo e Greco. Margherita Agata

Semifinale C.Italia Pisticci pericoloso nel finale: bravo Serra

L’altro posto è del Valdiano VALDIANO PISTICCI

1 0

VALDIANO: serra, Colombo, Torre, Di Falco, Chiacchio, Calandriello, D’amato (45’ st Polito), Discepolo, Salamone, Zuccarelli (38’ st Salvitelli). A disp. Loguercio, D’Alto, Pascuzzo, Li Brizzi, Romano. All. Masullo PISTICCI: Coretti, De nittis, Casale, Guarino, Di Maria, De Biasi, Lorenzatti, Farinola, Regina, Mels, Grieco. A disp. Esposito. All. Valente ARBITRO: Benevento di Potenza (Martinelli-Fantini) RETI: 40’ pt Sanseviero NOTE: ammoniti De Biasi, Farinola, Mels, Polito. Angoli 3-5. rec. 3’ pt 4’ st CASALBUONO Il 17 porta bene

alla Ruggiero Valdiano, che inanellando proprio il diciassettesimo risultato utile tra Coppa e Campionato passa il turno e si andrà a giocare la Coppa Italia Basilicata contro la Murese. ironia della sorte, era stato proprio il Pisticci, in campionato, a frenare la corsa dei ragazzi di Masullo. Ha deciso ancora una volta una rete di Sanseviero, servito da Chiacchio al 40’pt. Serviva una rete per passare il turno, dopo lo 0-0 dell’andata, e questa si è materializzata in un primo tempo in cui i padroni di casa hanno meritato di andare avanti: Le occasioni sono state di Salamone al 13’ e al 20’, poi di Discepolo (bravo Coretti al 29’) e ancora di questi ultimi due con il palo del primo e il tap in fallito dal secondo (46’). Di marca jonica un tentativo di

Sanseviero

Grieco che sfiora il palo e un’occasione di Regina, sulla quale è bravo Serra.

Nella ripresa emozioni a go go, a cominciare dal calcio di rigore che Salomone è bravo a procurarsi nello stesso modo in cui non è preciso a trasformare. Coretti si esalta e dice di no (13’). L’occasione sciupata galvanizza il Pisticci che attacca a testa bassa alla ricerca del gol qualificazione che non arriva esclusivamente per due miracoli del portiere serra che dice di no ai due tentativi di Grieco e Di Biasi, nel breve arco di tempo di un minuto. Correva il 35’ quando Grieco di testa impegnava alla presa a terra sulla linea Serra, mentre Di Biasi si fa ipnotizzare sessanta secondi dopo. Finisce 1-0 per i campani che vanno in finale con la Muresa. L’appuntamento è a Venosa. Biagio Bianculli sport@luedi.it

Prima Categoria Primo tempo sprint. I padroni di casa pareggiano nella ripresa

Mancuso e Possidente: tutti contenti F., 23' pt e 26' st Possidente G.. NOTE: Ammoniti al 28' pt Lancellotti C. e al 17 st Lancellotti D.. POSSIDENTE – Tra Possidente e Albatros finisce 2-2. Le due squadre danno vita ad un primo tempo di altissimo livello nonostante un campo non in perfette condizioni. I primi a rendersi pericolosi sono i padroni di casa che sfiora-

no subito il vantaggio con Possidente V.. L'Albatros non sta a guardare e reagisce colpo su colpo creando qualche grattacapo alla difesa locale. I padroni di casa cercano il gol ma gli ospiti non concedono niente anzi, al 18', passano in vantaggio grazie ad una perla di Mancuso F. direttamente da calcio piazzato. Passano pochi minuti e Possidente G. restituisce il favore a Mancu-

so F. calciando una punizione imprendibile per Rienzi riportando la gara in parità. Il primo tempo continua con le due squadre che si sfidano a viso aperto cercando la rete del vantaggio. Il Possidente centra la traversa direttamente da calcio di punizione di Possidente V.. La seconda frazione di gioco inizia lentamente. Al 20' episodio dubbio in area del Possidente; Pepe

va giù al limite ma per il Signor Blasi è punizione dal limite. Sugli sviluppi del calcio piazzato è ancora Mancuso F. che riporta in vantaggio gli ospiti con un gran tiro che si infila al “sette” battendo ancora una volta Mecca. Il Possidente non si scoraggia e ancora una volta riacciuffa il pareggio con Possidente G.. Dopo il gol del pareggio le due squadre cercano di trovare le

ultime forze nel tentativo di provare un forcing finale. Il Possidente sembra volersi accontentare del pareggio ma l'Albatros cerca la vittoria. A pochi minuti dalla conclusione Mecca è miracoloso su Pepe che è bravo a liberarsi al limite dell'area tirando a botta sicura; Mecca è lesto e compie un vero e proprio miracolo, deviano la palla in angolo. L'Albatros centra il quarto risultato utile di fila e dimostra di poter lottare per la terza piazza. Il Possidente conquista un pari importante contro una delle squadre più in forma. Rocco De Rosa


Sport 49 Gli uomini di Macchia vincono anche ad Accettura: è la terza volta di fila Giovedì 18 dicembre 2008

S. Cecilia, che risalita Decisiva la doppietta di Marcodoppido ACCETTURA G.C. P. SANTA CECILIA

0 2

ACCETTURA GIULIANO COLUCCI: Branda, F. Vespe, An. Vespe (50' Manzione), Quarino (70' Di Biase), Fanuele, Pellegrino, Dimilta (88' Labbate), Piliero, Sansone, Al. Vespe, Pedano. A disp.: Vassallo, Benedetto, Lo Scalzo. Allenatore: Alf. Vespe. POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Iovino, Labella, Marino, Palese, Libonati (44' Alfano), Brancaccio (85' Colucci), Cuminiello, Perna, Marcodoppido, Sannazzaro (70' Fasanella). A disp.: Morlino, Gonnella. Allenatore: Macchia. ARBITRO: Cappella di Matera. RETI: 83' e 85' Marcodoppido. NOTE: Espulsi: 84' Piliero (AGC) e Alfano (PSC). Ammoniti: Fanuele, Dimilta, Sansone (AGC); Iovino, Cuminiello (PSC). ACCETTURA - Continua il buon momento dei galletti che conquistano la terza vittoria consecutiva, la seconda in trasferta, espugnando per la prima volta il comunale di Accettura grazie alla doppietta di capitan Marcodoppido. L’Accettura in casa non vince dal 6 aprile 2008 contro l’Invicta Burgentia. Da quella partita sono arrivate per i materani cinque pareggi e due sconfitte tra questo campionato e quello precedente. Ne ha approfittato del periodo no il Potentia Santa Cecilia che prima di queste due vittorie consecutive in trasferta, lontano da casa in questa stagione ha sempre penato nel trovare i tre punti, se non il

Marcodoppido

punto addirittura. Gli ospiti iniziano bene la gara ma conquistano solo calci d'angolo, mentre i padroni di casa vanno alla conclusione fuori dal limite, prima con Piliero e poi con Al. Vespe. Poi sono i potentini a provarci prima con Marino che mette alto dal limite, poi con Labella con un rasoterra che si spegne sul fondo ed infine due volte con Marcodoppido il cui primo tiro in diagonale debole viene bloccato dall'estremo difensore locale e il seguente dalla distanza viene deviato in angolo da Branda. Nel

finale di tempo ci provano i locali con Piliero e Quarino per due volte, ma tutte le conclusioni vanno fuori. Prima del riposo Libonati è costretto a lasciare il campo ad Alfano, a causa di una ginocchiata subita sul muscolo della coscia destra. La ripresa viene disputata con la nebbia e con una scarsa visibilità che viene migliorata nel finale. Per i materani c’è una conclusione fuori, mentre per gli galletti una rovesciata fuori di Sannazzaro (che a venti dal termine lascia il campo per un colpo subito al ginocchio destro e viene sostituito da Fasanella), Palese che prova a sorprendere, dalla distanza, Branda, che blocca senza problemi e poi con Marino su calcio piazzato che termina sul fondo. Ma all'83’ Marcodoppido s’invola in solitudine verso il portiere materano e lo batte con un rasoterra portando in vantaggio gli ospiti, Un minuto dopo Piliero commette fallo su Alfano che reagisce e il direttore li gara manda entrambi sotto la doccia. Corre un ulteriore giro di lancetta e ancora Marcodoppido dribbla Branda e firma la doppietta e il quinto gol stagionale. Gara chiusa ma non per Fanuele che, nel recupero, commette un fallo cattivo e inutile su Marcodoppido che impedisce al capitano gialloblu di continuare la gara, costringendo i suoi in inferiorità numerica visto che mister Macchia aveva già effettuato i tre cambi. I galletti conquistano altri tre punti salendo in quarta posizione in classifica scavalcando l'Atletico Balvano e sabato prossimo cercheranno di allungare la serie positiva ospitando il Laurenzana. Biagio Bianculli

Il Vietri fermato in casa dal team di Pietrafesa

Paga la difesa dell’Anzi VIETRI ANZI

0 0

VIETRI: Fabio, Macellaro R. (60’ Cupolo), Macellaro M., Macellaro D., Grande, Di Carlo (50’ Russo), Calviello G., Calviello C., Passannante, Guagliardo (75’ Grippo), Giordano. All. Amodeo ANZI: Colasurdo S., Petruzzi, Deasmundis, Sarli P., Cantisani, Tito, Giorgio I. (85’ Rubolino), Romano, Sarli G., Pecora, Cicchetti (50’ Giorgio A.). All. Pietrafesa ARBITRO: Potenza di Potenza NOTE: Spettatori 100 circa. Ammoniti: Calviello C. e Macellaro M. (V). Espulsi al 74’ Giorgio A. (A) e Giordano (V) per comportamento anti-sportivo. Recupero: 1’ p.t. e 4’ s.t. VIETRI DI POTENZA – Altro stop del Vietri, che al cospetto di un Anzi fanalino di coda del campionato, non riesce ad andare oltre il pari a reti bianche al “Santa Domenica”. Una partita alquanto scialba, con gli ospiti che non hanno avuto alcuna limpida occasione da gol e con il Vietri che non è stato lucido nella manovra, ma che comunque è riuscito a creare occasioni da gol, fallite sia per imprecisione sotto porta che da qualche ottimo intervento del bravo veterano Colasurdo S. Ottima partenza del Vietri, che al 10’ con una punizione di Macellaro R. colpisce in pieno la traversa. La reazione ospite arriva al 17’, ma il tiro di Pecora è alto sulla traversa. Al 22’ Di Carlo, servito da Passannante, entra in area ospite, viene agganciato, ma continua l’azione e clamorosamente calcia fuori a tu per tu con l’estremo ospite, bravo a chiudere lo specchio della porta. Dopo tre minuti, caparbia azione di Passannante, che si libera di due avversari ed effettua un cross, ma il tiro al volo di Giordano va di poco fuori. La reazione ospite non

Il Vietri

l’esecuzione al volo di capitan Passannante, ma il suo tiro va oltre il palo. Reazione ospite al 44’, bella azione di prima

arriva, e così il Vietri preme sull’acceleratore alla ricerca del gol. Al 34’, su corner di Macellaro R., è splendida

sull’asse Romano, Pecora, tiro finale di Tito e palla tra le braccia di Fabio. Il primo tempo, che ha visto un Vietri più determinato degli ospiti, si conclude a reti bianche. Pochissime le occasioni nel secondo tempo. Spazio solamente a quelle negative, con un arbitraggio alquanto discutibile, a parte le giuste espulsioni dirette di Giordano del Vietri e di Giorgio A. dell’Anzi. Vietri in attacco al 60’, cross di Macellaro R., mezza rovesciata di Calviello G. e palla di poco fuori. La più limpida occasione da gol capita sui piedi di Giordano del Vietri, ma a tu per tu con Colasurdo S. si fa clamorosamente parare il tiro a botta sicura. Non succederà più niente sino allo scadere, tranne le due giuste espulsioni di Giordano e Giorgio A. per comportamento anti-sportivo. Claudio Buono

Castelgrande beffa oltre il 90’ CASTELGRANDE FOGGIANO MELFI

1 1

CASTELGRANDE: Traficante, Lisanti ( 65’ Cerone V.), Lepore, Federici D., Cianci, Errico, Colucci, Cerone G.( 73’ Sapienza), Silvano (82’ Dereviziis A.), Federici F., Muro. A disp.: Pacella, Zampino, Galizia, Carlucci. All. Dereviziis FOGGIANO MELFI: Cavaliere, Le Caselle (60’ Castellano), Fortuna, Barbetta, Lamorte, Mossucca ( 56’ Ismaili), Gala, Quaranta, Fitti, Del Fonso, Cignarale. A disp.: Mattacchione, Brescia, Barbetta N., Telesca, Di Noia. All. Savino ARBITRO Faraone di Potenza RETI: 68’ Federici F., 91’ Cignarale (rig.) CASTELGRANDE Si infrange nei minuti di recupero il sogno dei locali di centrare l’undicesima vittoria consecutiva. Due punti persi che non pregiudicano niente in classifica visto il vantaggio accumulato, che in caso di vittoria degli avversari, il Ginestra e il S.Giovanni rimangono a sei punti di distacco. La gara disputata al comunale è stata bella e combattuta fino all’ultimo secondo. Nei primi minuti le due squadre si studianosenza creare azioni pericolose. Ad andare vicino alla segnatura sono i padroni di casa con Colucci. La risposta del Foggiano arriva con un tiro da fuori area che mette in mostra le doti di Trafficante in ottima forma. Risposta del Castelgrande con Silvano che si mangia un gol facile sparando a dosso a Cavaliere in uscita. Capovolgimento di fronte e Trafficante nega il gol a Cignarale. Giunge il fischio dell’arbitro per il meritato riposo. Nella ripresa la musica non cambia, con un Foggiano in palla che ribatte colpo su colpo alle azioni dei padroni di casa. Al 49’ Cerone G. ben smarcato in area, calcia debolmente in porta. Punizione pericolosa per gli ospiti che il portiere Trafficante devia in angolo da campione. Incursione di Muro e il Castelgrande va vicino al gol, una sfortunata deviazione di un difensore ospite che per poco non provoca un autogol. Al 68’ finalmente i padroni di casa vanno in vantaggio con Federici F., che sfrutta al meglio un calcio di punizione. Il Foggiano non ci sta a perdere, aumentando il ritmo di gioco, ma il Castelgrande contiene bene gli attacchi. Il tempo trascorre si aspetta il fischio finale, ma a sorpresa arriva la doccia fredda per i padroni di casa, con l’arbitro che decreta un calcio di rigore che viene trasformato da Cignarale. Nei due minuti di recupero rimasti si rischia di capitolare se Traficante non compie una autentica prodezza. Fischio finale e pericolo scampato. Sicuramente il Foggiano è la migliore squadra vista in casa della capolista, va un plauso per l’ottima prova degli avversari. vi.bo.

Il gol di Lapata toglie un punto al Grassano GRASSANO TRICARICO

0 1

GRASSANO: Lafiosca S., Dilorenzo P., Guarino D., Calabrese G., Abate P. (K), Dininno D., Distefano N., Matera G. , Viggiano, Bollettieri A. A disposizione: Siggillino D., Crispo A., Canitano N., Siggillino A. Ditrinco, Frumento, Sarli V. Allenatore: Dartizio. TRICARICO: Orsellini C., lapata S., Benevento P., Debiasi R., Novellino P. (K), Lotito A., Paradiso P., Centola N., Debiasi G., Innella N. Cirillo A.A disposizione: Uricchio R., Cortese L., Santangelo P., Soldo R.Allenatore Malvinni Michele ARBITRO: Sisto di Matera. MARCATORI: 30’ Lapata. UN DERBY che ha fatto registrare un punteggio negativo per la squadra di casa, nella partita gio-

Il Grassano

cata domenica scorsa allo stadio comunale di Grassano valevole per il campionato di seconda categoria tra l’A.S.D. Grassano e il Tricarico. Un pareggio avrebbe appagato entrambi gli schieramenti visto l’andamento dei no-

vanta minuti di gioco. Ad un gol mancato dell’attaccante Bolletieri subito Lapata del Tricarico segna da una palla inattiva. Gli ospiti hanno tenuto il Grassano sotto il loro attacco per i primi quindici minuti di gioco, ma a contrastarli

come sempre una difesa attenta e propositiva composta da Dininno, Dilorenzo, Abate, e Guarino. Il centro campo nella seconda metà della prima frazione di gioco con Dartizio, Calabrese e Viggiano ha cercato di lanciare in diverse occasioni le tre punte Distefano, Bolettieri e Matera che non sono riusciti a trovare il gol. Un secondo tempo che non ha fatto registrare azioni gol eclatanti, da segnalare l’espulsione di Dilorenzo, per le fila del Grassano e di Cortese del Tricarico per proteste. Probabilmente l’arbitro ha deciso di adottare la massima punizione per i giocatori per calmare un inizio di tensione tra gli atleti. Il mister Dartizio ha cercato di dare suggerimenti alla squadra, effettuando qualche cambio con la speranza che i nuovi, più freschi riuscissero a trovare il meritato pareggio. Giovanni Spadafino


Sport

Calcio a 7

Giovedì 18 dicembre 2008

51

Fantaclacio A Fiorentina sempre al comando. Seguono Milan e Inter

Fantalega a mezzo servizio Il maltempo costringe al rinvio di quattro partite MATERA - Seppure con molta fatica procede il campionato di serie A. Le proibitive condizioni meteorologiche, che hanno peraltro causato consistenti danni materiali, hanno di fatto costretto gli organizzatori della fanta lega ad interrompere le gare in calendario che si sono così fermate a quelle disputate mercoledì 10 dicembre. La situazione di classifica, seppure provvisoria, vede così in testa la coppia composta da Fiorentina e Milan con i rossoneri che però hanno disputato una gara in più rispetto ai viola. Un dettaglio certo non trascurabile dal momento che potrebbe significare per la Fiorentina il primato assoluto quando, appunto, il calendario sarà regolarmente rispettato da tutte le squadre. La quattordicesima è stata così caratterizzata dalle contemporanee vittorie della coppia di testa la quale è sempre inseguita dall'Inter a propria volta vittorioso sul Napoli, mentre hanno dovuto rimandare i propri rispettivi appuntamenti il Chievo e l'Udinese. Vince, come detto, la Fiorentina che, con un tranquillo sei a tre ha regolato una Roma capace di andare a segno soltanto nella seconda parte della gara. Risultato in cassaforte già al termine dei primi venticinque minuti in virtù delle reti di

Domenico Cuscianna del Palermo e Angelo Catoggio della Lazio

Antonio Castaldi, Giovanni Di Pede e Francesco Volpe. Nella ripresa sostanziale equilibrio con altre tre marcature, ma questa volta ad opera di entrambe, messe a segno dai viola Emanuele Colucci, al 26' e al 44', e ancora Antonio Castaldi al 29', e dai giallorossi Antonello Caserta, due reti per lui e Giuseppe Dileo. Immediata, seppure sofferta, la risposta del Milan che soltanto ne-

gli ultimissimi minuti di gara, grazie ad Angelo Andrulli e Domenico Ventura, ha avuto ragione di un Palermo che si è dimostrato avversario di tutto rispetto. In precedenza una serie di botta e risposta con il Palermo tre volte in vantaggio, al 2' con Francesco Annese, al 22' con Domenico Cuscianna e al 44' con Pasquale Barbara, e tre volte raggiunto sul pareggio con Ventura al 11' e 36', e con Andrulli al 46'.

Dopo due sconfitte ed un pareggio torna alla vittoria l'Inter. I nerazzurri, infatti, hanno superato piuttosto agevolmente il Napoli cui hanno inflitto un perentorio cinque a due. I tre stop consecutivi, però, costano ai ragazzi di Daniele Pizzolla ben sette punti nei confronti delle due battistrada, un gap piuttosto difficile da recuperare considerato il ritmo di marcia di Fiorentina e Milan. Non hanno impiegato molto i nerazzurri a condurre la gara con il Napoli sui binari più congeniali andando a segno tre volte nel primo tempo, con Giuseppe Vizziello, Gianluca Gammarrota e Simone Bitetti, per poi portarsi sul parziale di cinque a zero nella ripresa ancora con Bitetti al 32' minuto ed ancora con Gammarrota al 35'. Le reti partenopee allo scadere entrambe per merito di Francesco Papapietro. Una rete di Angelo Catoggio al secondo minuto di recupero, priva l'Atalanta di una vittoria che le avrebbe permesso di abbandonare il fondo della classifica a scapito del Catania. Resta tuttavia, per i ragazzi guidati da Franco Perrucci, la consolazione di aver agganciato i rivali siciliani con i quali, adesso, ne condividono la maglia nera. Equilibrio assoluto anche nella prima parte della gara con le reti di

Giovanni Pisciotta al 13' e Tommaso Tota al 16'. Nella ripresa, al 42', il secondo sigillo personale di Pisciotta aveva illuso i bergamaschi che si sono visti raggiungere pochi istanti prima del triplice fischio di fine gara. Perde ancora, invece, il Catania, costretto ad inchinarsi di fronte ad un Lecce implacabile. A segno, per i giallorossi salentini, Leonardo Valentino e Cosimo Iacovone, una doppietta ciascuno, Raffaele Paladino, Donato Braia, Giacomo Venezia e Francesco Lapacciana. Per i rossoblu, invece, una doppietta per Luciano Tamborrino e poi i gol di Pasquale Montemurro, Emanuele Marcosano e Angelo Di Lecce. Ben più rotondo il risultato che il Siena ha imposto al Torino, un undici a sei che è il commento migliore alla gara. Sono state ben sei le reti messe a segno dal bomber bianconero Pietro Innella, mentre hanno timbrato due volte ognuno Paolo Adorisio e Michele Grillo Coppola, al 32' il gol personale dell'inossidabile Salvatore Gammariello. Per i granata, invece, doppietta per Graziano Laginestra e singole reti per Gianluca Draicchio,Carmine Ramaglia, Vito Cancelliere e Giovanni D'Anzi. Annibale Sacco sport@luedi.it

Fantacalcio B I biancorossi spodestano il Grosseto. Il Modena affianca i “galletti”

Il Bari vince e si porta al comando MATERA - Cambio della guardia in vetta alla classifica della serie B. Dopo la prima sconfitta stagionale ad opera del Bari, infatti, il Grosseto è stato costretto a cedere lo scettro del comando alla stessa squadra biancorossa e al Modena che, dal canto proprio, ha superato piuttosto nettamente il Brescia . Dopo nove vittorie consecutive, coincise peraltro con nove turni di comando ininterrotto della classifica, è alla fine caduto il Grosseto che ha lasciato così alle due battistrada il record relativo all'imbattibilità. A decidere la gara tra le due squadre, che è stata sicuramente molto bella e molto incerta, le due reti siglate nel giro di due soli minuti dalle punte di diamante del Bari. Al 39' è infatti andato a segno Daniele Fragasso, e al 41 Daniele Conte. A passare in vantaggio, però,

erano stati proprio i ragazzi allenati da Mario Di Motta che al terzo minuto di gioco, con Donato Ferrandina, avevano trafitto il bravo Gennaro Galante al termine di una bella azione corale. La reazione dei galletti pugliesi si era invece concretizzata al 16' per merito di Giuseppe Di Pede la cui rete, oltre a pareggiare le sorti dell'incontro, aveva anche il grande merito di rincuorare la squadra che da quel momento in poi acquistava nuova vitalità. I tre punti, alla fine, sono andati al Bari ma sicuramente la lotta per il primato è non è certo conclusa. Due gol di Franceso Maragno e uno di Luciano Andrisani e Luigi Di Leo hanno consentito al Modena di mantenere il passo della concorrente Bari e, al contempo, di portare a nove il numero delle vittorie stagionali. Nulla da fare, in-

vece, per il Brescia che continua così a gravitare nella zona bassa della classifica. Mantiene la quarta posizione il Vicenza, bravo a liquidare senza troppi problemi la penultima forza del campionato Sassuolo con un secco quattro a uno, ma sicuramente i biancorossi veneti dovranno difendere l'ultima posizione utile per la promozione alla serie A dalle insidie del Frosinone e della Triestina. I laziali, infatti, con una bella tripletta di Raffaele Argiolas e le reti di Giuseppe Angelastri e Giovanni Mastronardi hanno regolato un buon Avellino capace però di andare a segno una sola volta con Gerardo Dubla, mentre gli alabardati friulani hanno regolato l'Albinoleffe in virtù delle marcature di Donato Albano, Vincenzo Maremoti, Giuseppe Schiuma e Cosimo Coretti.

Molto bene anche il Treviso che, pur distaccato nei confronti del gruppo di testa, conserva la settima posizione di classifica. Tennistica la vittoria ottenuta dai veneti a spese del Piacenza, un sei a due piuttosto eloquente e ottenuto grazie alle doppiette di Antonio Moliterni e Salvatore Di Lecce, e alle marcature di Giuseppe Morcinelli e Angelo Coscia. Per gli emiliani le reti dei senatori Antonio Fasano e Vito Chimenti. Fatica non poco, invece, il Cittadella per avere ragione del fanalino di coda Ascoli. Dopo essersi portati sul tre a uno, per effetto delle reti dei bianconeri Leonardo Fortunato, al 3' e al 14', e Roberto Cappiello all'ottavo, e del granata Damiano Carlucci, gli abruzzesi hanno in seguito dovuto subire, il ritorno degli avversari i quali hanno colpito con Vincenzo Labar-

Daniele Conte del Bari e Luigi Di Leo del Modena

buta, al 27' e al 29', e con Antonio Amendolaggine al 41', cedendo così l'intera posta in palio. Vince con il più classico dei risultati l'Ancona, che supera la Salernitana per due a zero grazie ai gol di Gianvito Mantarano e Pasquale Abatangelo, mentre comincia a respirare l'aria di metà classifica il Parma che, invece, ha superato con il minimo scarto il Mantova. A segno per gli

emiliani Rocco Montemurro, Michelangelo Binchi e Pasquale Tataranni, mentre pei i campani Michele Di Lecce e Francesco Pizzilli. Pareggi, infine, tra Livorno - Rimini e Empoli - Pisa. Notevole il poker di gol messo a segno dal riminese Francesco Calculli cui ha fatto eco la tripletta dell'empolese Luca Coronella. a.s.


52

Sport “Calcio in Città” di Potenza Due le gare che non sono state disputate

Giovedì 18 dicembre 2008

Calcio a 7

Inarrestabile marcia doriana La Samp ha battuto anche l’Inter ed è sempre prima LA SAMPDORIA non è minimamente intenzionata a mollare la vetta della classifica del “Calcio in Città” di Potenza proprio ora che l'ha conquistata. Dopo un lungo ed estenuante inseguimento al Catania, durato diverse settimane, e la vittoria nello scontro-diretto del turno precedente, la squadra doriana sta preservando la leadership dagli attacchi degli “etnei”. In questa lotta al vertice c'è anche il Genoa. Ma andiamo con ordine. La Sampdoria ha affossato l'Inter con nove reti dimostrando, ancora una volta, la sua forza soprattutto in fase realizzativa. La capolista vanta il migliore attacco del torneo potentino di calcio a sette, grazie alle cinquantotto marcature fin qui realizzate. La sfida con i nerazzurri si è conclusa con il punteggio di 9-5. Il Catania, invece, l'ha spuntata con un gol di scarto su una Fiorentina in piena crisi. Il 5-4 finale ha risollevato immediatamente i “siciliani”, dopo lo scivolone (primo stagionale) di una settimana fa. I viola, dal canto loro, hanno rimediato il pokerissimo di scoppole consecutive. In zonapodio, non si è disputata la gara tra il Genoa ed il Palermo (posticipata alla prossima settimana). I rossoblu puntano ad essere i rivali numero uno della Sampdoria, mentre il Palermo è reduce da cinque affermazioni di fila. Insomma, sarà uno scontro molto elettrizzante. In questo ottavo turno non si è disputato neanche il confronto tra il Torino ed il Chievo, due compagini che navigano nella parte media e bassa della graduatoria. Ha sorriso la Reggina, vittoriosa per 7-4 sul Bologna (anemico in fase offensiva). Il Napoli ha centrato il terzo successo stagionale nel fantacalcio potentino di serie A grazie all'ottima affermazione conseguita ai danni del Lecce (8-5). Intanto, l'organizzazione del “Calcio in Città” di Potenza ha stabilito le date per la disputa dei due incontri che non si sono giocati in quest'ultima giornata. Il match Genoa-Palermo

La formazione della Sampdoria

è in calendario lunedì 22 dicembre alle ore 21 sul campo del “Centro Sportivo Rossellino”. Il giorno dopo, allo stesso orario, è in programma il confronto tra il Torino ed il Chievo. Inoltre, si ricorda alle società che martedì 23 dicembre sarà l'ultimo giorno utile per

tesserare altri atleti per il campionato. Dopo questa data non sarà più possibile effettuare nuovi tesseramenti fino alla conclusione del torneo. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Cit-

tà”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. Due incontri non si sono disputati (Genoa-Palermo e Torino-Chievo). Quarantasette gol messi a segno in questa

ottava giornata (492 marcature in totale in campionato), di cui 25 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 22, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del cam-

pionato è quello della Sampdoria (58 reti), il peggiore è quello del Bologna (24 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (21 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (63 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Over 35 La capolista Studio Immagine si sbarazza della Stella Rossa

Vincono tutte le big del torneo TURNO INTERLOCUTORIO nel torneo potentino di calcio a sette over 35. Le grandi hanno ottenuto i tre punti in palio e, dunque, non sono mutate le gerarchie in zonapodio. La capolista Studio Immagine si è imposta per 7-5 sulla Stella Rossa che ha così perso la terza posizione in graduatoria. Era questo il match-clou dell'ottava giornata. E, ad aggiudicarselo è stata proprio la favorita Studio Immagine. In seconda posizione, a quattro lunghezze dal vertice e con un match da recuperare, il Team Rossoblu ha travolto pesantemente il Benfica con nove sberle ben assestate. Il confronto si è chiuso con il punteggio di 9-1 in favore della vice-leader del campionato. Nonostante abbia un attacco

esplosivo (miglior pacchetto offensivo del torneo), il Basinvicta sta pagando molto le due battute d'arresto rimediate ad inizio stagione. Pertanto, è difficile recuperare lo svantaggio dallo Studio Immagine e dal Team Rossoblu. Intanto, nell'ultima settimana calcistica, il Basinvicta ha impallinato l'Azzurra Isomax, caduta sotto una caterva di marcature (8-1 il risultato dell'incontro). In quarta posizione sono saliti gli Amici Ritrovati che non hanno avuto pietà del fanalino di coda, Galaxys, superato per 10-7. Gli All Blacks si sono imposti per 4-2 sul Cosmos. Intanto, l'organizzazione del “Calcio in Città” ha ricordato alle squadre partecipanti al torneo che martedì 23 dicembre sarà l'ultimo giorno utile

per tesserare altri atleti per il campionato. Dopo questa data, infatti, non sarà più possibile effettuare nuovi tesseramenti fino alla conclusione del torneo. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantaquattro gol messi a segno in questa ottava giornata (383 marcature in totale in campionato), di cui 38 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 5 successi interni, 0 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Basin-

victa (60 reti), il peggiore è quello del Benfica (19 reti). Le migliori difese sono quelle dello Studio Immagine e del Team Rossoblu (22 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (63 reti subite). d.p.


Sport

Giovedì 18 dicembre 2008

Il Molfetta è con Carolillo

Palombita ancora fuori

MATERA - Michele Capurro di Reggio Calabria e Amedo Di Francia di Pozzuoli sono i due arbitri designati per la gara tra la Bawer Matera e il Molfetta, che si disputerà domenica al PalaSassi. Intanto dopo la sconfitta interna di domenica scorsa subita dal Molfetta contro l’Igea Sant’Antimo, la dirigenza della Nuova Virtus Basket ha ritenuto opportuno avviare un momento di confronto ed analisi coinvolgendo nella discussione tutte le componenti societarie al fine di valutare le migliori strategie per il prosieguo della stagione. Al termine di una attenta e ponderata analisi, che ha visto coinvolta anche la squadra e l’intero staff tecnico, si è deciso di rinnovare la fiducia incondizionata al capo allenatore Sergio Carolillo cui è stato chiesto di continuare a lavorare per imprimere una necessaria svolta positiva al cammino della squadra. Attorno alla figura di Carolillo hanno fatto quadrato tutti gli atleti che hanno garantito maggiore impegno per dare una risposta concreta alle critiche ricevute nelle ultime settimane. Insomma una ritrovata fiducia nei pugliesi, ma di contro c’è una Bawer che vuole dar seguito a quanto fatto vedere contro il Firenze. a.mutasci@luedi.it

ANCHE nel corso della seduta di allenamento di ieri pomeriggio nella Levoni Potenza non si è allenato Giancarlo Palombita. Il Pistolero risente ancora del colpo al ginocchio patito prima dell'allenamento di martedì e ha deciso di non disputare la seduta di ieri. Tutti, nell'ambiente potentino sperano di recuperare quanto prima il giocatore ex Palestrina che dovrebbe essere della partita domenica prossima contro l'Osimo del coach Franco Ciani. Ieri, il gruppo guidato da Antonino Rato ha svolto la consueta seduta di allenamento, fatta di schemi e tattica per preparare al meglio la sfida contro i marchigiani che hanno in Luca Giuffrida e Nicola Basanisi gli spauracchi nel proprio roster. Oggi i giocatori potentini non disputeranno test amichevoli. Gianni Tripodi, infatti non intende rischiare i propri uomini in vista del delicato appuntamento di domenica al Pala Pergola. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Carolillo, coach del Molfetta

53

Giancarlo Palombita

C Dilettanti L’Invicta prepara l’anticipo di campionato con il Battipaglia

Di Bello direttore tecnico Un ingresso in società per la Centre Corporelle IN CASA Centre Corporelle Potenza tutto sembra delinearsi positivamente. La squadra, reduce dal forzato turno di riposo di domenica a Patti continua la preparazione in vista della partita di sabato pomeriggio contro il Battipaglia. La gara con il Patti sarà recuperata mercoledì 14 gennaio alle 17:30. Nel clan potentino lo stop di domenica non ha creato allarmismi e preoccupazioni, anzi, c'è la consapevolezza di poter recitare al meglio il proprio ruolo nel corso delle prossime fasi della stagione. I giocatori, il tecnico e la società hanno il morale a mille e proprio la dirigenza sembra assumere di giorno in giorno i connotati di una vera e propria corazzata. E' notizia delle ultime ore il conferimento dell'incarico di direttore tecnico al nuovo dirigente Gianni Di Bello, da sempre appassionato di pallacanestro che ha accettato le lusinghe del presidente Antonio Colangelo e del direttore generale Dino Viggiano. Una notizia importante per la società biancoceleste che non sembra essere paga della propria forza e della caratura dirigenziale.

Ginefra in azione (foto Andrea Mattiacci)

Il complesso di Dino De Angelis passando alla cifra tecnica continua meticolosamente ad allenarsi in vista dell'impegno di sabato con il Battipaglia. Migliorano sensibilmente le condizioni fisiche di Simone Ginefra che potrebbe essere convocato da De Angelis per l'incontro di sabato. Il resto del gruppo è impegnato allo spasimo per raggiungere altri risultati di prestigio, nel corso di un campionato sempre difficile e intenso.

Non sono previsti test amichevoli in questa fase della stagione. Il direttore tecnico Gianni Di Bello parla del periodo di forma attraversato da capitan Mimmo Castellitto e compagni affermando: “Siamo in un periodo molto positivo, per la squadra dal punto di vista tecnico i risultati non fanno una grinza. La nostra formazione ha già acquisito la mentalità giusta. La società ha programmato tutto per tempo costruendo un gruppo so-

lido e determinato”. Di Bello appare sereno quando afferma: “Il nostro obiettivo resta il primo posto. Abbiamo le credenziali per arrivare primi nel corso della stagione e giocare in casa i play-off. Il futuro si presenta roseo”. Il direttore tecnico parla del suo incarico: “Sono contento e lusingato dalle proposte del presidente Colangelo e del direttore generale Viggiano, persone stimate che operano per il bene della società. Sono stato nella pallacanestro da giovane, adoro il basket, ho subito detto si alle proposte della società”. L'ultimo pensiero del direttore tecnico è per la squadra: “Purtroppo nel corso delle ultime settimane il nostro organico è stato ridotto all'osso a causa di infortuni che non hanno condizionato il lavoro dei tecnici, peraltro bravi a costruire un gruppo equilibrato e solido. Ho avuto modo di apprezzare le capacità dei due tecnici di dare una fisionomia vincente alla squadra. La partita di sabato appare comunque delicata. Dobbiamo assolutamente vincere il match”. sport@luedi.it

B Donne Puglia Le ragazze allenate da Paradiso sconfiggono il Santeramo

La Pink Bernalda centra il successo PINKBERNALDA SANTERAMO

46 44

PINK BERNALDA: Mazzei 6, Montesano 12, Palmieri 5, Gallotta, Melchiorre 13, Ponte 2, D'Auria, Cassano, D'Amicis 7, Ninno 1. All. Paradiso SANTERAMO: Toscano L. 14, Di Mauro 1, Toscano S. 23, Di Fonzo 4, Algeri, Koenis 1, Martinelli 1, Labarile, Ciliberti. ARBITRI: Lorusso e Buonfrate (Martina Franca) PARZIALI: 17-16, 26-25, 32-35, 46-44 Melchiorre autrice di 13 punti

VITTORIA sofferta ma meritata per la Pink che ottiene i primi due punti in classifica a spese di una diretta concorrente nella lotta- salvezza, quale il volitivo Santeramo. Partita sempre in bilico che inizia con la evidente tensione nelle ragazze di coach Paradiso consce dell'obbligo di non sbagliare; nel team pugliese c'è un grosso scoglio da superare, la bravissima S. Toscano che, soprattutto nel primo

tempo, è un'autentica e devastante spina nel fianco della pur combattiva difesa ionica, perforandola ogni volta con tiri dalla media e lunga distanza, in penetrazione e in contropiede, insomma tutto il repertorio del “manuale della brava cestista”sciorinato sul parquet lucano dinanzi ad un pubblico più numeroso del solito. Tra le “rosa” era attesa la conferma di

Melchiorre e Montesano, e si sperava nella manina calda della Palmieri: le prime due hanno risposto più che bene, la terza, che sembrava destinata ad una partita anonima ed in serata no al tiro, è diventata nell'ultimo minuto l'eroina del match siglando prima una bomba da 3, perfetta sul piano balistico, che ha consentito il sorpasso decisivo e, subito dopo, un difficile canestro in contropiede che ha portato le pink sul +5 ed ha chiuso praticamente la gara nonostante i disperati tentativi finali delle bianconere. La gioia della vittoria nelle parole del tecnico bernaldese: “Pur avendo lavorato malissimo in settimana per aver saltato sedute di allenamento importanti e pur avendo qualche acciaccata come la D'Amicis e la Melchiorre, siamo riusciti col cuore a vincere una partita difficile e faccio i complimenti alle ragazze per la bella impresa e il grande impegno; sarà importante la prossima sfida di Mesagne sperando di prepararla in modo adeguato”. Giovanni Palmieri

B Donne Pecoriello analizza il ko

«La Basilia ha subìto un calo di ritmo»

La dirigente, Marina Pecoriello

CALMA piatta in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza in attesa del confronto di sabato sera al Pala Pergola di Potenza contro il Basket Ragusa. La squadra potentina lavora in palestra al gran completo, avendo recuperato anche Laura Gambardella. La Codra, ormai nella seconda fase dovrà comunque superare il Ragusa nel match di sabato per avere una posizione di rilievo nella seconda fase della stagione. Il gruppo di Marilia Sanza, sconfitto contro il Latina ha tutta l'intenzione di dare il meglio di se nel match con le iblee. La squadra non intende mollare la presa e, anzi cerca di migliorare ulteriormente l'intesa sia sul piano tecnico che tattico. Il ko di sabato ha messo tanta rabbia in seno alla squadra capitanata da Sonia Crovatto. Le ragazze di Sanza hanno tutta l'intenzione di riprendere contatto con la vittoria ma per farlo dovranno mantenere alta la concentrazione in vista della sfida con il Ragusa. Appare evidente che il rendimento complessivo del team potentino deve migliorare ancora in vista della seconda fase che si

preannuncia quanto mai delicata e complessa. Non dovranno essere commessi gli errori della prima fase, forse dettati da imprecisione e voglia di strafare. In casa biancoazzurra è il dirigente responsabile Marina Pecoriello a parlare delle “asperità” del momento rimarcando: “La nostra squadra ha subito un calo di ritmo. Alle ragazze non manca la tenacia. Bisogna ritornare ad essere caparbie e costanti nel ritmo per raggiungere gli obiettivi”. Pecoriello parla della partita contro il Ragusa: “Affrontiamo una squadra molto forte. Siamo comunque con un piede nella seconda fase. Tutte le atlete devono giocare per la squadra”. Pecoriello parla anche delle condizioni atletiche di Laura Gambardella: “Si allena con la squadra. Aspettiamo con ansia il suo rientro”. L'ultimo pensiero è proprio per la fase successiva: “Spero che la fortuna possa girare a nostro favore. Le atlete sono caparbie, grintose e determinate, meritano di raggiungere i migliori risultati nel corso del campionato”. E' vero, ma guai a commettere errori e ingenuità, altrimenti le cose si complicano! f.menonna@luedi.it


54

Sport C2 girone C Adesso lunga pausa fino al 13 gennaio, aspettando il nuovo girone

Giovedì 18 dicembre 2008

Ctr, un traguardo storico Senise centra per la prima volta la “Poule A” SENISE - Perde la gara il Senise a Cercola, ma non assolutamente l'onore. I lucani infatti si erano comodamente qualificati per la poule A, nonostante quattro sconfitte consecutive. Un merito in più per questo team che deve lottare con tutti e contro tutti. Guarda caso infatti, proprio nell'ultima gara di campionato, la corazzata invincibile Agropoli, perde, guarda un po', proprio contro il Solofra (73-68), squadra che aveva 16 punti e che poteva raggiungere il Senise sconfitto, così com'è stato. Ma che non ha potuto superare per la differenza canestri a favore del Senise. Ci è mancato solo che la superasse con la differenza globale che però sarebbe stata praticamente impossibile. Chissà, se sul campo del Solofra erano stati mandati i commissari e cosa avranno poi verbalizzato. In casi come questi, sarebbe necessario e naturale aprire una semplice inchiesta da parte della federazione campana ed appu rare se tutto è filato liscio. Nel rispetto di tutte le società e di tutte le persone che vi gravitano e che hanno optano per lo sport. Ad ogni buon conto, il Ctr La Cascina Senise, purtroppo si è presentato all'ultima gara del girone, con le pesanti assenze di Lino Durante e Gonzalo Marin. Due giocatori che certo non si possono regalare a nessuno. L'inizio poi non è stato affatto positivo, visto il vuoto che avevano fatto quelli del Cercola: più tredici (20-7). Nel secondo quarto, va meglio, vantaggio di un punto, per l'ingresso di Genovese, ma non basta. Terzo quarto e spazio al giovane Rosario Sassano che prende le sembianze di Lino Durante ed in due minuti, diventa una furia. Alla fine però, i ragazzi del presidente mario Totaro, devono cedere le armi ai

padroni di casa, ma questa volta, ci sono le buone prestazioni di Alessandro Venuto, forse liberato dalla tensione di doversi accomodare in panchina ed ancora una volta di Martin Manzotti. Generosa anche la prestazione di Rocco Palazzo che ritorna agli standard suoi spettacolari. Ora l'appuntamento è per l'anno nuovo, 13 gennaio 2009; aspettando nel frattempo il nuovo calendario ed i nuovi avversari. Per una avventura che diventa sempre più interessante. Per una avventura che vedrà il Ctr La Cascina Senise del presidente Mario Totaro e del tecnico Pierino Daraio sempre più protagonista in prima battuta. Gianni Costantino sport@luedi.it

C2 girone A Colpaccio sfiorato

La Lucos resta con l’urlo in gola

Il presidente Mario Totaro

Eccellenza Under 15 C’è lo stop in casa del Flegrea Napoli

Timberwolves, ko a testa alta FLEGREA B. NAPOLI TIMBERWOLVES PZ

47 36

FLEGREA BASKET NAPOLI: Porcillo, Martone 15, Matta 2, Vento 2, Delgado, Birra 12, Fedele 6, Palmiero, Tufano, Allen 6, D'Acunto, Chianese. All. Cecere. TIMBERWOLVES POTENZA: Chiricato, Delle Donne 7, Pietrafesa 13, Scatorchia, Coviello L 3, Becce, Lorusso 13. All. Gianfranco Pace. ARBITRI: Padula e Nova di Caserta. PARZIALI: 11-11, 20-18, 34-27, 47-36. NOTE: Spettatori cento circa. Nessun giocatore uscito per cinque falli. Nessun antisportivo e tecnico fischiato dagli arbitri. ESCE sconfitta con l'onore delle armi la Timberwolves Potenza nel confronto valevole per il campionato under 15 di basket maschile d'eccellenza. La compagine di Gianfranco Pace perde a Napoli contro una signora squadra, il Basket

Flegrea al termine di una partita combattuta ma ben giocata dai potentini. L'equilibrio ha dominato sovrano i quaranta minuti di gioco, che hanno visto le due realtà giovanili esprimersi al meglio in difesa. I campani, sorretti da Martone e Birra, autori di quindici e dodici punti hanno fare il break creando le premesse per il successo. Nella Timberwolves Potenza il tandem formato da Pietrafesa e Lorusso ha cercato di contenere la verve dei campani, ma gli sforzi collettivi del gruppo sono stati vani. Di negativo, insomma solo il risultato, il team di Pace ha impressionato per determinazione e grinta, anche in considerazione del fatto che la gara segnava il ritorno in campo dei lupacchiotti potentini dopo il retour match dal sapore funesto di Caserta contro la Eldo. Domenica per Pietrafesa e compagni è prevista la gara contro l'Air Avellino, in programma alle 11 alla Palestra Vito Lepore di Via Anzio. f.menonna@luedi.it

Lino Santarcangelo e Marcella Destradis

MONTESCAGLIOSOLa Lucos Ingest Montescaglioso ha chiuso la prima fase del campionato di serie C2 girone A ospitando presso il Palauditorium “Karol Wojtyla” la capolista Basket Club Giugliano. I campani hanno legittimato la loro leadership nel campionato imponendosi a Montescaglioso di due punti (77 a 75) e ai ragazzi montesi del Presidente Rocco Santarcangelo, come avvenuto in tante altre occasioni, non sono mancate le recriminazioni per i tanti, troppi errori commessi nei tiri liberi avuti a disposizione. I ragazzi della Lucos Ingest allenati da Marcello De Stradis, in campo senza poter contare su Claudio Castellano, ancora fermo ai box per i postumi dell'infortunio al gomito subito nella precedente gara, a differenza delle ultime esibizioni, hanno iniziato il match con il Giugliano in maniera determinata arrivando all'intervallo lungo due punti avanti agli avversari (39 a 37), dopo aver chiuso il primo quarto con un vantaggio di sette punti (23-16). Rientrati in campo i campani hanno sempre più imposto il loro gioco, fatto di trame veloci e la Lucos Ingest ha dovuto rincorrere

gli avversari, i quali hanno beneficiato della sapienza tattica di Cusitore, elemento che ha garantito copertura e punti. Nonostante gli errori dalla lunetta dei montesi e qualche imprecisione la gara è rimasta apertissima sino a pochi secondi dalla fine, quando l'americano del Giugliano Barker ha atteso il trascorrere dei secondi e la fine della partita trattenendo palla con il palleggio a metà campo. I campani chiudono la prima fase al primo posto con 26 punti (13 vittorie ed una sola sconfitta), mentre i montesi la chiudono con 6 (tre affermazioni e undici sconfitte). La seconda fase si aprirà a metà Gennaio 2009 e forse potrebbero esserci delle novità importanti. In ogni caso la seconda fase della stagione 2008/2009, la prima in serie C per la società di Montescaglioso, dovrà essere disputata non solo con la generosità sinora mostrata dai vari Castellano, Visceglia, Larocca, Giuseppe e Davide Resta ma anche facendo tesoro degli errori commessi in un campionato dove le squadre affrontate non hanno mai perdonato nulla. Michele Marchitelli sport@luedi.it


Sport 55 Pallanuoto B Buone indicazione dai test di Pescara per il tecnico Silipo Giovedì 18 dicembre 2008

Basilicata, conto alla rovescia Tutto pronto per la disputa del Memorial Messina FERMENTO in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza per l'organizzazione del Memorial Luciano Messina, in programma sabato e domenica prossima alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. Alla manifestazione, prenderanno parte la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, la Waterpolis Pescara, lo Sporting Napoli e il Flegreo Nuoto. Una manifestazione di richiamo per gli appassionati di pallanuoto che potranno ammirare dal vivo gli atleti di Francesco Silipo. Ovviamente, vista l'impossibilità della squadra potentina di disputare le gare casalinghe nella piscina potentina si tratterà dell'unica occasione per osservare il settebello biancoverde dal vivo. La manifestazione inten-

Vittorio Bruschini

de commemorare un personaggio che ha dato tanto al movimento pallanotistico del capoluogo, scomparso prematuramente. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza è stata impegnata venerdì e sabato scorso in una due giorni “abruzzese”.

Vittorio Bruschini e compagni infatti hanno disputato due screemage contro la Waterpolis Pescara, evidenziando uno stato di forma complessivo molto alto. Va detto che i pescaresi formano un complesso di livello eccelso, dunque la compagine di Silipo ha fatto bella figura nel corso della due giorni. Venerdì è stata la volta della tecnica e della tattica, sabato del match che ha visto i pescaresi imporsi per 13 a 9. Martedì sera il settebello di Francesco Silipo si è allenato a Monteruscello contro lo Sporting Flegreo, mentre questa sera Vinicio Brigante e compagni saranno di scena a Napoli per affrontare il Pomigliano o in alternativa il Barra. Le condizioni generali degli atleti biancoverdi so-

no positive, ci sono sostanzialmente tutte le credenziali per ben figurare nel corso della manifestazione agonistica di sabato e domenica prossima che vedrà le quattro realtà pallanotistiche affrontarsi con la formula del girone all'italiana. Tanto impegno, il solito interesse verso il torneo Messina, sono queste in sostanza le basi di partenza di una kermesse che ha sempre attratto i tanti appassionati di pallanuoto regionale. La società del presidente Roberto Urgesi confida di arrivare all'appuntamento con la giusta carica e concentrazione, consapevole di poter sfidare tre delle squadre più forti del campionato. Ora non resta che attendere e… buttarsi in vasca nel prossimo fine settimana. f.menonna@luedi.it

Calcio a 5 D Gli “Amici del borgo” espugnano anche Guardia Perticara

La Ergon ingrana la sesta Sono sei le vittorie consecutive della formazione materana GUARDIA PERTICARA 5 ERGON MATERA 12 GUARDIA PERTICARA: Lavella, Giorgio L, De Rosa, Giorgio L, Montano, Maggi, Lauria, Gagliardi. ERGON “AMICI DEL BORGO” MATERA: Festa E, Zaccaro, Ventrella, Festa A, Paladino, Coretti, Ricciardi, Bellacicco, Persia, Tortorelli. All. Grieco. ARBITRO: Sisto di Matera RETI: 10' p.t. Zaccaro, 11' p.t., 24' s.t. Maggi, 13' p.t., 14' s.t. Bellacicco, 16' p.t. De Rosa, 24' p.t., 25' p.t., 31' s.t. Paladino, 17' p.t., 16' s.t., 25' s.t., 29' s.t. Festa A., 13' s.t. Ventrella, 21' s.t. Montano, 26' s.t. Gagliardi, 27' s.t. Tortorelli GUARDI PERTICARA - Regalata una sterenna natalizia al presidente Pasqualicchio con la sesta vittoria consecutiva della Ergon “Amici del borgo” che viaggiano al primo posto solitari. Con un punteggio ampio come quello conseguito la scorsa gara, i materani espugnano anche il campo del Guardia Perticara. Gara equilibrata e vibrante nei primi dieci minuti del primo tempo, poi dopo la fase di rodaggio ecco che gli Amici del borgo passano in

UGGIANO MASCHITO 2002

5 10

UGGIANO: Di Tonio, Leo, Pistoia, Lozito, Rucci, De Biasi, Mutidieri, Paiano. MASCHITO: Martino, Sciarrillo, Bochicchio, Colella E., Barbano, Occhionero A., Cuviello, Colella F., Rinaldi, Occhionero S., Castellano, Di Biase. RETI: 3' ,48' Rinaldi; 6' Colella F.; 16', 41', 51', 57', 58', 59', 60' Castellano; 11', 23', 37', 48' Paiano; 57' Mutidieri. IL MASCHITO piega l'Uggiano. Dopo i primi minuti di studio, le due squadre iniziano a macinare gioco e a portarsi in avanti.Più ordinata la manovre delle padroni di casa, più confusa quella degli ospiti. Al 2' Paiano con un tiro da fuori area si fa vedere dalle parti di Martino che è pronta a respindere in angolo. Subito dopo un minuto è Sciarrillo a calciare dalla distanza ma la palla va fuori. Rilancio di Di Tonio, Colella F. intercetta e passa a Rinaldi che salta De Biasi calcia in porta e centra la rete dell'1-0. Al 4' bella intesa da Colella F. per Rinaldi che calcia sul secondo palo ma trova Di Tonio che blocca la palla.

Tortorelli a segno col Guardia Perticara

vantaggio, a termine di un'azione corale finalizzata in maniera in peccabile dal bomber Zaccaro. Immediata reazione dei padroni di casa che pareggiano con Maggi appena un minuto dopo. Ma gli Amici del borgo oramai hanno carburato e si riporta nuovamente in vantaggio grazie ad una rete di Bellacicco che trafigge il portiere avversario con un tiro da fuori area. Ma i pa-

droni di casa non ci stanno a perdere e nuovamente pareggiano il conto con De Rosa lesto ad approfittare di una disattenzione della difesa materana. Non preoccupa più di tanto il momentaneo pareggio vista l'esperienza e la tecnica della squadra di Grieco, che può contare su uomini che fanno la differenza, infatti prima con Festa e poi con una doppietta di Paladino chiudono il primo tempo . Il secondo tempo è una gara a senzo unico con i materani letteralmente padroni del campo. Bisogna solo ammirare il gioco e contare le reti che sisusseguono una dietro l'altra. Vanno a segno nel secondo tempo tre volte Festa , Bellacicco, Paladino, Ventrella e gol dell'esperto e inossodabile Tortorelli. Mentre per il Guardia Perticara ad attutire parzialmente il divario di reti vanno a segno con un gol a testa, Maggi, Montano e Gagliardi. Incontro ben diretto dal signor Sisto della sezione di Matera agevolato anche dalla grande correttezza e la collaborazione delle due squadre in campo. Il campionato per la Ergon” Amici del borgo” riprende il 24 gennaio in trasferta contro il Nova Siri. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Calcio a 5 Donne Le sue magie piegano l’Uggiano

Maschito, super Castellano Un minuto dopo è l'Uggiano a cercare la porta con Paiano su passaggio di Mutidieri ma la palla va di poco fuori. Castellano entra al posto di Rinaldi ed ha subito un'occasione da gol, brava Di Tonio a bloccare la palla. Al 6' Colella F., su passaggio di Castellano, dalla distanza insacca la palla alla sinistra del portiere. Al 7' punizione per l'Uggiano battuta da Paiano, Martino si fa trovare pronta. Al 10' Paiano ci prova dalla distanza, Martino mette in angolo. All'11 Bochicchio sbaglia l'anticipo sulla Paiano che, solo davanti a Martino, non sbaglia e porta il risultato sul 2-1. Al 13' Occhionero A. effettua un passaggio filtrante a Castellano che parte in contropiede, ma De Biasi commette fallo, batte Occhionero A. ma spedisce la palla sopra la traversa. 15' palla gol per la Paiano ma trova ancora un brava e attenta Martino che non si lascia sorprendere. 16' contropiede del Maschito che con uno preciso passaggio filtrante di Occhionero A. lancia Castellano dritta in porta

realizzando il terzo gol. Al 20' scambio Occhionero A.-Rinaldi che calcia in porta ma Di Tonio butta fuori. Un minuto dopo occasione per Cuviello ma la palla finisce sula palo. Al 23' Colella F. commette fallo su Lozito, calcia Paiano che con una perfetta punizione realizza il 32. Il Maschito non cala di concentrazione e subito si fa vedere con Colella F. ma la palla sfiora il palo. Al 25' angolo della Paiano su Rucci che calcia fuori. Subito dopo è Rinaldi a cercare la porta senza risultato. L'inizio della ripresa vede il Maschito ha varie occasione per chiudere la partita ma non riesce a concretizzarle. Al 34' Mutidieri passa a De biasi che tira in porta ma Martino manda in angolo. Al 37' fallo su Castellano in area dell' Uggiano ma l'arbitro fa proseguire con De Biasi che indisturbata scende ed effutta un passaggio filtrante a Paiano che realizza il gol del pareggio. Al 41' dopo vari capovolgimenti di fronte è il Maschito a trovare il gol del vantaggio con Bo-

Calcio a 5 C2 girone A Brilla Santarsiero

Il Marmo Grifo cede al Bancone Il tris di Mettola non è bastato GRIFO 6 BANCONE2007 9 MARMO IL GRIFO VENOSA: Monteverde; Perrotta; Mettola; Dipalo; Dichirico; Scatamacchia; Capezio; Minutiello; Curatella; D'Urso; Nuzzo. ASD BANCONE 2007: Genovese; Sileo C.; Santarsiero; Grosso R.; Romano N.; Milano; Sileo V; Vaccaro; Grosso V; Sileo S; Sileo D. RETI: nel pt: 4' Sileo C. (B); 7' Dipalo (MG); 10' Mettola (MG); 11' Santarsiero (B); 11' Santarsiero (B); 13' Dichirico (MG); 15' Mettola (MG); 17' Dichirico (MG); 30' Sileo C. (B); nel st: 3' Romano (B); 5' Santarsiero (B); 7' Sileo C. (B); 9' Santarsiero (B); 13' Mettola (GM); 28' Santarsiero (B). GIORNATA no per i ragazzi di Antenori che si fanno fermare in casa dall' ASD Bancone 2007, fino a quel momento terzultima in campionato. Ed è proprio il Bancone a partire meglio impegnando per due volte nei primi due minuti un Monteverde che a inizio partita mostra un po' di ritardo di condizione. Scatamacchia dalla panchina scalpita, ma il mister in una dichiarazione prepartita afferma di tenerlo fuori perché “gioca chi sta meglio”. I venosini tentano una reazione con Mettola che spara alto, ma subito gli ospiti tornano a essere pericolosi impegnando Monteverde prima e trafiggendolo poi al 4' con Sileo C. che alla fine risulterà il migliore in campo. Il Grifo subisce il colpo e inizia a giocare. Dipalo prima calcia sul portiere poi spara alto. Il Bancone si riaffaccia dalle parti di Monteverde che viene graziato da un errore di Santarsiero e poi effettua due parate su altrettante conclusioni di Romano N.. I padroni di casa crescono e fanno la partita e alla fine di una pregevole azione Dichirico serve Dipalo che segna il gol del pareggio facendo passare la palla sotto

chicchio che ruba palla a Paino, scambia con Rinaldi che passa a Castellano che realizza il 4-3. Al 42' Colella F. indisturbata calcia in porta, il portiere respinge e permette a capitan Bochicchio di calciare ma spara in aria la palla. Al 48' fallo laterale per l'Uggiano,la Paiano riceve palla e calcia subito in porta sorprendendo la difesa maschitana ristabilendo la parità. A Rinaldi bastano pochi secondi per riportare la sua squadra in vantaggio.51' con una splendida azione personale e Castellano gonfia la rete con un gran diagonale.Al 57' Bochicchio ruba palla e passa a Castellano che di potenza realizza il quarto gol personale. L'Uggiano non demorde e ci riprova con Mutidieri che vince un rimpallo calcia e realizza. Al 58' Colella F. calcia in porta, Di Tonio non trattiene palla e permette a Castellano di segnare l'ottavo gol. Al 59' magia di Castellano che su rinvio di Martino con splendido pallonnetto all'incrocio dei pali mette a tacere la squadra locale, ricevendo gli applausi anche dagli avversari. Rilancio di Martino su Colella F. che passa a Castellano che salta anche il portiere e sigilla il definitivo 10-5 per il Maschito. lo.zo.

Una scena di gioco

le gambe del portiere. Mettola ci prova con qualche tiro da fuori area e trova il gol del vantaggio su passaggio di Dipalo da calcio di punizione. Siamo al 10' e i venosini hanno 30 secondi di defaillance in cui gli ospiti segnano due gol con Santarsiero che trova due diagonali dalla tre quarti. Il portiere poteva fare qualcosa di più. Il Grifo non demorde e prima crea e fallisce tre palle con con Dichirico, Dipalo e Mettola, subito dopo ribalta il risultato con Dichirico, Mettola e ancora Dichirico. I padroni di casa hanno il gioco in mano e il mister inizia a dar spazio a chi gioca meno. Inizia la girandola dei cambi e i venosini perdono il pallino del gioco lasciando numerose iniziative agli ospiti. Capezio non spinge, Nuzzo giochicchia un po' troppo con la palla fra i piedi, Curatella soffre la rapidità degli ospiti, Monteverde vede arrivare tiri in successione e fa quel che può, alternando vere prodezze ad uscite incerte. Sul finale di tempo arriva il 5-4. Il secondo tempo inizia così come era finito il primo. Ospiti pericolosi quattro volte in due minuti e subito a segno con Romano N.. Nell'azione si infortuna il portiere locale e il mister lo cambia con Scatamacchia. Il nuovo entrato sente la tensione e prende subito un gol evitabilissimo. Ospiti in vantaggio 5-6 e padroni di casa che spariscono nel nulla. Mister Antenori tenta la carta della vecchia guardia facendo entrare D'urso (lento e prevedibile), Minutiello (non demerita e colpisce 2 pali) e Curatella (prova a impostare, ma si fa saltare facilmente), ma non cambia nulla. Gli ospiti ne segnano altri due con Sileo C. e Santarsiero. 5-8, i venosini hanno qualche lampo col rientrante Mettola che segna il 6-8, tentano la reazione ma sbagliano anche occasioni clamorose con Dichirico, Dipalo e Nuzzo. Per fortuna anche gli ospiti sbagliano molto e il risultato resta fermo per più di un quarto d'ora, periodo in cui entrambi i portieri si distinguono in numerose parate. Nel finale sono i padroni di casa a giocare meglio, ma la dura legge del gol non fallisce mai e a due minuti dalla fine gli ospiti segnano il definitivo 6-9 con Santarsiero. Tra i venosini qualcosa da rivedere soprattutto nei cambi e in difesa, tra le file ospiti giornata ok per Sileo C. e Santarsiero, autentici trascinatori. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it


56

Sport Hockey A2 La Pattinomania punterà sulla vena realizzativa di Vivilecchia

Giovedì 18 dicembre 2008

La Raro trova nuovi stimoli E’ alle porte il derby apulo-lucano con il Molfetta Auto, Salvatore Liuzzi è pronto a rilanciare

DOPO UNA stagione non esaltante nel campionato italiano rally-slalom il pilota materano Salvatore Liuzzi è già al lavoro per preparare la nuova stagione 2009. Grazie all'ingresso nel team del nuovo ingegnere meccanico Antonello Calculli e ai contributi garantiti da Ediltermica D'ercole e dal nuovo preparatore della società "Cristallo e Caione Auto", Salvatore Liuzzi è pronto a regalare nuove manifestazioni sportive automobilistiche nella città dei Sassi. sport@luedi.it

MATERA - Settimana di lavoro per la Pattinomania Matera in vista del derby appulo - lucano contro il Molfetta. Assorbita, forse con qualche strascico, la sconfitta interna contro la vicecapolista Montebello, il quintetto biancazzurro si prepara per un'altra battaglia. Anche contro i vicentini la Raro Pattinomania non ha giocato male, anzi ha cercato di mettere in pista tutte le forze possibili per ostacolare la formazione vicentina. Alla fine, però, la differenza di forza tra le due compagini si è fatta notare. Alla Raro sono andati tutti gli elogi di questo mondo ma i tre punti li ha guadagnati il che continua così a tallonare da vicino la capolista Sarzana che la supera di una sola lunghezza il team vicentino. Salgono a cinque, invece, i punti che dividono la Pattinomania Matera dalla zona play - off in virtù del pareggio interno che il la Mela Modena (che occupa l'ul-

Il bomber della Raro Matera, Roberto Vivilecchia

tima posizione utile, ndr) ha raccolto contro il Molfetta. Il campionato è lungo però è anche vero che la Pattinomania se vorrà raggiungere la zona che conta non dovrà più steccare in casa anche se di frante si incontrano squadre di caratura maggiore

come, appunto, il Montebello. La nota positiva per quanto riguarda il club del presidente Xiloyannis è stata la bella prestazione offerta da Roberto Vivilecchia (capo cannoniere dei materani con tredici gol, ndr), che ha messo a segno una pregevole doppietta

che aveva dimezzato il triplice svantaggio maturato nel primo tempo. Sabato, come anticipato, ci sarà il derby contro il Goccia di Sole Molfetta, sarà un'altra gara difficile per capitan Barbano e compagni anche perché si giocherà in tasrferta. Ben quattordici sono i punti di differenza in classifica con i pugliesi che sono prepotentemente inseriti nel discorso play - off anche se, proprio nell'ultima gara contro il La Mela hanno dato segno di stanchezza facendosi rimontare dagli emiliani di ben due reti. Ancora una volta per la Pattinomania si presenta la prova del nove. Un impegno arduo ma che i materani dovranno affrontare con il massimo impegno senza risparmiare forze perché l'obiettivo play -off è ancora alla portata ed anche perché la Raro ha le potenzialità giuste per poter affrontare con coraggio qualsiasi avversario. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Calcio a 5 E’ decisiva la doppietta di Papa

Calcio a 5 C2 girone A Shaolin ko

Cinquina del Venosa

Soccer Five Rapolla porta via i tre punti

Il Sacro Cuore mette alle corde il Genzano GENZANOC5 0 SACROCUOREVENOSA 5 GENZANO C5: Laginestra, Grillo, Quagliara, Logrippo, Anobile, Gallo, Pietrapertosa, Linazalata, Marcoppido, Mandici, Tripari. SACRO CUORE VENOSA: Caloiero, Zotta, Mancusi, Briscese P, Pescuma P, Paulangelo, Papa, Muccilli, Martone, Briscese D, Dinardo. ARBITRO: Traficante di Venosa RETI: 35' Papa, 39' autogol Gallo, 45' Papa, 48' Mancusi, 50' Martone. GENZANO - La gara è attesissima le squadre sembrano da subito non voler regalare punti agli avversari, I padroni di casa non cedono molti spazi agli ospiti e vanno vicini al gola con Gallo. Emerge il Sacro Cuore e inizia l'assedio nei pressi del portiere Laginestra ma quest'ultimo sventa tutte le occasioni degli ospiti. Sembra una giornata stregata, Martone e Mancusi con conclusioni da fuori non riesco quasi mai a trovare la porta. Gli esterni ospiti ci

provano con alcuni inserimenti ma la difesa è molto attenta. Al ventesimo minuto Martone libera Papa che scaglia il pallone sul palo. Un primo tempo che si chiude con timidi assedi degli ospiti ma sono fragili conclusioni, facili per Laginestra. Si va negli spogliatoi, nel secondo tempo sono i padroni a cercare il gol ma Caloiero sventa due conclusioni da fuori. Sale in cattedra il venosa e Martone dopo aver ricevuto il pallone da Muccilli serve Papa sulla linea di porta e sblocca il risultato. Ora è solo il sacro Cuore a fare la partita e Martone batte u angolo e trova l'autogol di Gallo. Il Venosa fa la partita e sono gli esterni quest'oggi a fare la differenza. Arriva le terza di rete di pregevole fattura, Paulangelo salta il centrale di difesa assist per Papa e di tacco infila la porta locale. Continui assedi per gli ospiti e Martone si procura una punizione. Mancusi sul pallone. Inutile chiedersi l'esito. Solita bordata solita rete sull'incolpevole Laginestra. Al 50' arriva il quinto gol, Mancusi libera Martone sull'aut di destra e quest'ultimo mette alla destra di Laginestra. Carambola

SHAOLIN RAPOLLA

Papa del Sacro Cuore Venosa

delle sostituzioni ed arriva uno squillo di Anobile ma Caloiero dice no e serra la porta. Nel finale Briscese ben servito da Paulangelo a porta praticamente sguarnita incredibilmente lambisce il palo. Finisce la gara ed il Sacro Cuore Venosa esce senza subire reti con un risultato rotondo di 5 a 0, ed ora la i riflettori sono puntati sulla gara di cartello di sabato 20 dicembre a Venosa alle ora 14, dove ci sarà la sfida tra le due battistrada di questo girone Tra Sacro Cuore Venosa prima in classifica a quota 18 ancora imbattuta e la Real Murese a quota 16 che ha battuto il Sant'Antonio per 17-4, gara da non perdere. l.z.

Tante le iniziative sportive a favore della raccolta fondi per Telethon

Il Vulture Melfese scende in campo ANCHE quest'anno, diverse le manifestazioni e gli eventi legati allo sport che hanno visto in prima fila tanta gente pensare anche agli altri con un proprio contributo nel Vulture Melfese. Tra quelli da segnalare maggiormente, la partecipazione alla raccolta fondi dell'As Calcio Melfi, che ha devoluto parte dell'incasso contro la capolista Cosenza proprio a Telethon, con dirigenti ad indossare quella sciarpa gialla simbolo dell'edizione 2008 ed i giocatori delle due squadre in campo, accompagnati da piccoli atleti, ad indossare la casacca azzurra della raccolta per la ricerca sulle malattie genetiche. Poi, anche chi frequenta le palestre e pensa al proprio fisico, ha voluto testimoniare il suo impegno a favore

degli altri, e per l'intera giornata di domenica, presso l'Area Sport di Barile, col patrocinio del Comune, vi sono state le esibizioni di spinning, fit boxe, fit ball e total body, tanto apprezzate dai cultori del vivere sano attraverso lo sport, tutte finalizzate a raccogliere fondi. Grande allegria, partecipazione di atleti, gente a dare il proprio contributo a favore di chi soffre, per l'intera giornata conclusiva di Telethon, mentre una mostra di quadri, dell'artista Roberta Lioy e la sciarpa simbolo per tutti, hanno certificato come per lo sport vero necessiti la voglia di fare bene per se ma anche il pensiero rivolto ai meno fortunati. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

5 7

SHAOLIN SOCCER: Delfino, Lorusso D., Telesca V., Giordano, Coppola, Luongo, Zaccagnino, Telesca G., Santarsiero V., Lorusso G., Sarli, Laguardia. SOCCER FIVE RAPOLLA: Burlone, Campagna, Cringoli, Marmo F.A, Marmo F., Picchinenna, Pianta. ARBITRO: Genovese di Potenza. RETI: Telesca G. 3' pt, Telesca V. 13' pt, Campagna 22', 23', 25' pt, Zaccagnino 2' st, Picchinenna 4' st, Zaccagnino 6' st, Campagna 17', 22' st, Marmo 24' st, Luongo 25 st. NOTE: Ammoniti: Telesca G., Marmo F. A.. Espulso: allenatore Soccer Five Rapolla Cersare Borgia. IL RAPOLLA supera gli oranges per 7 a 5 dopo una partita emozionante e decisa da diversi episodi. L'approccio dei padroni di casa è quello giusto: Delfino, Telesca V., Giordano, Santarsiero e Telesca G. mettono subito le cose in chiaro obbligando gli ospiti a chiudersi nella propria metà campo grazie ad un ottima capacità di palleggio e di rotazione coadiuvata da una grande aggressività in fase di corpo a corpo. Rotazione+Palleggio+Aggressività = 1 a 0; A Telesca G. infatti bastano tre minuti per sbloccare il parziale e dieci minuti dopo ci penserà l'omonimo Vito ad incrementare il risultato nuovamente con una sventola da fuori area che si infila sotto l'incrocio dei pali.2 a 0. Mantenere ritmi così alti significa avere un dispendio notevole di energie che obbliga Mr. Gruosso a delle sostituzioni e alla propedeutica perdita dell'equilibrio iniziale. Dall'altro canto il Rapolla,

attendista e conservatore delle proprie energie da inizio gara esplode al 22 e, in tre minuti, capovolge il risultato con la tripletta di Campagna: Shaolin 2 Rapolla 3, ed è doccia fredda. Il secondo tempo però è targato oranges: Zaccagnino cucchiaio ed è pari al secondo minuto. Lo spropositato atteggiamento offensivo degli arancio però è sinonimo di vulnerabilità in fase di contropiede e così al quarto minuto gli ospiti si riportano in vantaggio con Picchinenna. Un minuto dopo la parità è ristabilita dopo una azione da manuale partorita dal duo Luongo-Zaccagnino: 4 a 4, ed è continuo batti e ribatti. Inizia così il festival dei pali: Rapolla chiuso nella sua metà campo con i padroni di casa che colpiscono ben quattro legni senza riuscire a rompere l'incantesimo della jella. Al 17simo (e ditemi se questa non è jella) la partita cambierà definitivamente: il tallone d'Achille dei padroni di casa non è più una novità ed i tre contropiedi successivi portano in rete Marmo e Campagna per ben due volte: 4 a 7. La gara ormai ha preso la sua piega, agli oranges tocca solo il gol della bandiera con Luongo al 25’. Si interrompe così la striscia positiva degli Oranges che non hanno potuto approfittare dei risultati utili degli altri campi per risalire in classifica. La sconfitta è apparsa immeritata agli occhi di tutti, il gioco espresso nel primo tempo e in parte del secondo non rispecchia sicuramente questa posizione di classifica, chiara prova del fatto che alle volte sono gli episodi a decidere partite di questo tipo. In ogni caso complimenti agli avversari per la vittoria.


Sport

Giovedì 18 dicembre 2008

57

Il concentramento di domenica curato dall’Olimpia Melfi

In 500 per la festa del minivolley DAVVERO BELLO e ben riuscito il concentramento di Minivolley, che si è tenuto a Melfi presso il palazzetto dello sport. Impeccabile l'organizzazione curata nei minimi dettagli dalla società Olimpia Volley Melfi, come non ha mancato di sottolineare il Consigliere nazionale Fipav Francesco Canzoniero, presente alla manifestazione. Tra le autorità da rilevare anche la presenza del presidente provinciale Mimmo Lavanga e del vice presidente Vincenzo Viggiano. Numeri impressionati per questo evento capace di richiamare un folto pubblico. 500 atleti, provenienti da tutta la provincia, Potenza compresa, in rappresentanza di 14 società con ben

84 squadre, maschili e femminili, che si sono sfidate su nove campi di gioco ricavati all'interno del Palasport federiciano. Atmosfera gioiosa ed allegra con le ragazze più grandi della società melfitana ad arbitrare gli incontri, vestite da babbo natale. Una kermesse che si è sviluppata durante tutto l'arco della mattinata, con i piccoli impegnati in campo ed i genitori a tifare sugli spalti. Grosso orgoglio finale per l'Olimpia volley Melfi anche perché per la prima volta la giornata inaugurale dell'evento, si è tenuta lontano dal capoluogo. Il tutto a ribadire l'ottima considerazione e la buona reputazione di cui gode l'Olimpia volley Melfi nel contesto del-

l'ambiente pallavolistico lucano. L'evento è stato patrocinato dal comune di Melfi mentre la Barilla, partner ship della giornata ha regalato, merendine, gudget, acqua e caramelle, in segno anche di amicizia e spirito sportivo. Alla fine scambio di auguri fra tutte le società intervenute, meritano un elogio particolare, Sala Consilina, Lauria e Lagonegro capaci di affrontare un lungo viaggio, e riconoscimenti per L'Olimpia Voley Melfi, premiata dalle maggiori autorità istituzionali cittadine per l'attività svolta, l'impegno, la passione e le capacità promozionali nell'incentivare l'attività agonistica giovanile.

Alcuni momenti della manifestazione

Ai premi provinciali, insigniti anche Lavinia Monaco e Donato Labriola

Il Coni dà lustro al Vulture La media Granata di Rionero eccelle nel calcio a 5 PER IL SETTIMO anno consecutivo il Coni Regionale e quello Provinciale ha istituito dei Premi, festa dello Sport, per le società, scuole e atleti che si distinguono, nel campo sportivo, nel corso dell’anno. Alla presenza del presidente regionale del Coni, Eustachio Tortorelli, di quello provinciale, Antonio Pesarini, del segretario Leopoldo Desiderio, delle Dirigente dello sport dell’Ufficio Scolastico regionale, Calabrese e dei consiglieri regionali Fierro e Scaglione, per la zona del Vulture, a ricevere riconoscimenti sportivi, sono stati. la scuola media “Granata” di Rionero in Vulture, l’alunna Lavinia Monaco del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco”di Venosa e l’atleta Donato Labriola di Ginestra. La scuola media “Granata” presente con la dirigente scolastica Sonia Galella e gli insegnanti di Educazione Fisica Pina Normanno e Antonio Castelletto è stata premiata per aver conquistato il 3° posto alle finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi di calcio a 5 femminile, lo scorso mese di maggio, un podio da medagliere mai raggiunto da una squadra femminile della Basilicata. La squadra rionerese ha vinto il proprio girone battendo

PREMI A TITO Bene anche l’Aics PER il Comitato Regionale dell’A.I.C.S. di Basilicata i premi sono stati assegnati a : Veronica Gerardi, Dirigente dell’Aics Regionale; Rocco Eufemia, Tecnico di calcio e Istruttore Settore Giovanile dell’Aics Junior Sport Club Campomaggiore e a Marisa Tramutola, Direttore Tecnico dell’Associazione Centro Dimensione Danza Giselle La scuola di calcio a 5 femminile di Rionero con gli insegnanti e il dirigente scolastico Galella con Lavinia Monaco (la prima da sx) mentre ricevono l’encomio sportivo Coni 2008. a destra Donato Labriola con Fierro

l’Umbria per 5 reti a 0, poi il Friuli per 2 a 0, ha pareggiato contro le Marche per 2-2 ed ha battuto il Trentino per 2-0. Nella semifinale ha pareggiato per 1-1 ed è stata battuta ai rigori dalla Sardegna ( la squadra che ha vinto il torneo), nella finale per il 3° e 4° posto ha battuto la Puglia per 3-2, conquistando il podio del 3° posto. Alla cerimonia di premiazione erano presenti anche le ragazze di Rionero: Francesca Cammarelle (portiere), Marica Di Tolve, Maria Francesca Schirò, Eloisa Nardozza, Maria Lucia Russo, Serena D’Adamo, Maria Assunta Verde, Laura Libutti (capita-

no), che hanno ricevuto una targa Coni per il prestigioso risultato sportivo conquistato. Da alcuni anni, nella scuola rionerese il binomio “ scuola e sport, compagni di banco” procede di pari passo e da quest’ anno viene premiato il miglior atleta, un premio istituito per gli alunni che si distinguono durante l’anno scolastico. Avvicinati i professori Castelletto e Normanno, che hanno già iniziato la preparazione delle ragazze per i prossimi giochi sportivi studenteschi, hanno riferito: “nella nostra scuola il binomio studio-sport corre di pari passo.

In Basilicata cinque nuovi istruttori di karate E IL KARATE lucano continua a crescere con i nuovi insegnanti tecnici. Si sono , infatti, svolti a Matera gli esami di graduazione e gli esami per aspiranti sllenatori della FIJLKAM di Basilicata per il settore Karate. A coronamento di corso la Basilicata ha quattro nuovi insegnanti tecnici: Lauciello Francesca e Calciano, Pasquale Di Pinto e Passio Carmine entrambi di Lavello. Per i nuovi arrivati si avvia così un lungo percorso di formazione-pratica che permetterà al CR di Basilicata di poter contare sulle loro qualità per essere nuovi educatori per i bambini e i ragazzi che vorranno conoscere e praticare il Karate. D’altra parte, proseguono nel loro cammino di formazione tecnica altri cinque lucani: Gigliola Angelo e Castronuovo Sebastiano da Bernalda conquistano il I DAN, Di Pinto Pasquale di Lavello acquisisce il II DAN, De Mare Vincenzo e Iannella Carmela di

Il gruppo degli insegnanti

Castelsaraceno perseguono III DAN. Risultati che confermano l’impegno non solo nell’insegnare il karate ma anche nel voler crescere. A tutti sidente del settore Karate, Claudio Distefano, dell'intera commissione di esami, i maestri Francesco De Lucia e Donato Pastore. Francesca Gresia

Siamo convinti che attraverso una regolare pratica sportiva l’alunno/a raggiunge una preparazione psico-fisica, base fondamentale per affrontare qualsiasi ostacolo, sia di natura mentale e sportiva. Ringraziamo il dirigente scolastico che ci mette in condizione di lavorare con serenità, con i ragazzi in un ambiente-spazio idoneo per svolgere le attività sportive”. A ricevere un altro premio Coni è stata Lavinia Monaco del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa. Questa ragazza venosina, figlia del professore Donato Monaco, Docente di Educazione Fisica, presso la scuola

I premiati dell’Aics

media “De Luca”, per 4 anni di seguito ha partecipato, sia nella corsa campestre, che nella specialità atletica dei 1000 mt piani, alle finali nazionali dei Giochi Sportivi Studenteschi, conquistando posizioni di rilievo. Alle finali nazionali di quest’anno di atletica leggera, svoltisi a Lignano Sabbiadoro (Ud), su 39 partecipanti, nei 1000 mt piani, è approdata nella finale unica, riservata alle prime dodici. Il 9° posto finale è stato il frutto di un intenso lavoro effettuato durante l’anno, migliorando il personale ( 3’05” 04) di ben quindici secondi. L’altro atleta premiato è

stato Donato Labriola di Ginestra. Un ragazzino di 10 anni, tutto pepe, che si è distinto nella categoria Esordienti di Nuoto con l’Asd Venosa Nuoto. Ha raggiunto prestigiosi risultati nella stagione agonistica di quest’anno, denominata: Circuito del Sud”. Anche i proff. Gerardo Zandolino, Domenico Quadrale, Angelo D’Adamo di Rionero e Lorenzo Zolfo di Ginestra hanno ricevuto la targa Coni 2008 per la collaborazione data ed i risultati prestigiosi raggiunti in occasione dei Giochi Sportivi Studenteschi 2007/2008. l. z.

Scherma Alle qualificazioni per gli Italiani bilancio in nero

Tundo batte Tagliarol ma va fuori RISULTATO opaco per gli atleti della Società Schermistica Lucana nella Prima Prova Nazionale di qualificazione ai Campionati Italiani Assoluti in programma dal 4 al 7 giugno 2009. Al Trofeo Candotti di Ravenna, di tre nessun week-end atleta lucano è riuscito a qualificarsi nei 64posti che permettono l'accesso alla grande Distefano gara. Filomena Sulle 23 pedane di allestite nell’impianto romagnolo hanno incrociato le lame complessivamente 700 schermitrici e schermidori, tra i quali c'erano anche tre atleti lucani: lo spadista Matteo Tundo ed i fiorettisti Edoardo Bellino e Francesco D'Aquino, accompagnati dal Maestro Joseph De Carlo. Ospite d’eccezione il campione olimpico Matteo Tagliariol che ha sfoggiato il nuovo taglio di capelli, “ricordo” del programma televisivo “La Talpa”. L'atleta dell'Areonautica Militare ha gareggiato domenica nella prova di spada maschile ma non è riuscito ad aggiudicarsi l’ambito trofeo.

Ed è stato proprio con l'oro olimpico che Matteo Tundo ha avuto l'onore di scontrarsi. L'atleta lucano, contrariamente a qualsiasi pronostico, è riuscito ad imporsi con il punteggio di 5-2 disputando un assalto spettacolare e indimenticabile. Tundo, nonostante abbia completato il girone posizionandosi al 24 posto (5 vittorie e 1 sconfitta), nelle eliminazioni dirette che garantivano l'accesso alle prime 64 posizioni è stato sconfitto da Giorgio Pacifico (105° al termine dei gironi) con il punteggio di 1015 posizionandosi al 74° posto. E' stato Alfredo Rota ad aggiudicarsi la gara di spada maschile. Nella spada femminile si è distinta Rossella Fiamingo (A.S. Methodos CT) che ha sconfitto con un punteggio dida 15parte a 9 Nathalie gli auguri del Moellhausen (Aeronautica Militare); ad occupare il terzo posto Francesca Boscarelli (Centro Sportivo Esercito) e Elisabetta Castrucci (Fiamme Oro).

Nel fioretto maschile, Luca Simoncelli (C.S. Carabinieri) si è imposto in finale con il punteggio di 15 a 5 su Giorgio Avola (Conad Scherma Modica). Sul gradino più basso del podio è salito Tobia Biondo (C.S. Carabinieri) e Simone Vanni (Fiamme Oro), sconfitto per 10-15 da Avola. I fiorettisti lucani, Edoardo Bellino e Francesco D'Aquino, si sono posizionati rispettivamente all'85° e al 96° posto. Il primo è stato battuto da Filippo Guerra (MIMAN Milano) per 11 a 15, il secondo invece sconfitto da Fabio Miraldi (Sicus Siena) per 0 a 15. Le fiorettiste, invece, saliranno in pedana per la Prima Prova il 1° febbraio del 2009 a Jesi. Nella sciabola maschile ha prevalso Luigi Tarantino. Nella sciabola femminile, infine, il successo è andato a Mariangela Postiglione (G.S. Fiamme Gialle). Antonella Mariani


Cultura&Spettacoli Giovedì 18 dicembre 2008

di IRANNA DE MEO POTENZA - Una scenografia nuda ha fatto da sfondo allo spettacolo di e con Ascanio Celestini: una sedia di legno, un manichino e un pennello. Dopo “Scemo di guerra” messo in scena lunedì, l'attore romano si è esibito sul palco del teatro Stabile in “Pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico”, rappresentazione che chiude per quest'anno la stagione teatrale promossa dal comune di Potenza e Voglia di teatro. «Io sono morto quest'anno. Tutti volevano morire quest'anno. Chi ha vissuto fino ad oggi, ha visto tutto quello che si poteva vedere. Ha visto i cani nello spazio, gli uomini sulla luna e i robot a rotelle su marte. Ha visto esplodere New York, Londra e Madrid e non più soltanto Kabul e Baghdad. Ha visto l'ovetto Kinder che trasforma tutti i giorni in una Pasqua infinita. Ha visto il latte in polvere, il vino in tetrapak e le fragole con l'aceto. Tutti volevano morire quest'anno perché dal prossimo non si vedrà più niente di nuovo. Tutto il mondo si ripeterà come la replica di una trasmissione andata già in onda. Il futuro sarà un riassunto delle puntate precedenti. Da domani anche lo sterminio sarà uno spettacolo noioso»: così Celestini, in un coinvolgente monologo, ha iniziato a raccontare una realtà a volte dimenticata, a volte sconosciuta dei malati di mente. Cos'è la vita nei manicomi, chi erano i matti, forse persone soltanto bisognosi d'affetto e non di

Teatro

“La pecora nera” di Ascanio Celestini Allo Stabile un monologo coinvolgente

Da sinistra Ascanio Celestini e il pubblico (foto Andrea Mattiacci)

scariche di watt. Il racconto nasce da indagini sul campo: tre anni di laboratori in giro per l'Italia in luoghi vicini a strutture manicomiali prima della legge 180 del '78. L'esperienza dal vivo è stata solo un pretesto non per raccontare la verità, non per ricostruire le storie di cronaca ma per divagare, per giocare con la bravura e le parole, per creare

una sorta di fiction romanzata su fatti realmente accaduti. La trama, contorta e ingarbugliata, ha coinvolto il pubblico. Attraverso le testimonianze di medici e infermieri ha dato vita a una serie di storie narrandole con toni umoristici. Ogni tanto una voce fuori campo spezzava il ritmo del monologo pronunciando una realtà così vera da non

58

crederci. A momenti pieni di tristezza si sono intervallati quelli comici. Un viaggio in un “mondo altro” grazie al peso delle parole. Egli ha portato sul palco situazioni irreali, gag clamorose e di pura realtà. La realtà che non si vede, che non si osserva, che non si ricorda. <<Raccolgo memorie di chi ha conosciuto il manicomio, un po' come facevano i geografi del passato. Questi antichi scienziati chiedevano ai marinai di raccontargli com'era fatta un'isola, chiedevano a un commerciante di spezie e di tappeti com'era una strada verso l'Oriente o attraverso l'Africa. Dai racconti che ascoltavano cercavano di disegnare delle carte geografiche che spesso erano inesatte, ma erano anche piene dello sguardo di chi i luoghi li aveva conosciuti attraversandoli. Così io ascolto le storie di chi ha viaggiato attraverso il manicomio non per costruire una storia oggettiva, ma per restituire la freschezza del racconto e l'imprecisione dello sguardo soggettivo, la meraviglia dell'immaginazione e la concretezza delle paure che accompagnano un viaggio>>. Continuo è stato il riferimento alla riforma della psichiatria negli anni Settanta, conclusasi poi con la Legge 180 del 1978, la più che nota "Legge Basaglia". Grazie alla sua bravura è riuscito a portare lo spettatore, incollato sulla sedia del teatro, in un luogo forse mai visto prima. Prossimo appuntamento in calendario il 12 gennaio con Sunshine con Sebastiano Somma e Benedicta Boccoli al teatro Don Bosco. cultura@luedi.it

La mostra Realizzato dall’azienda materana a margine dell’esposizione che aprirà a gennaio a Forlì

Canova, documentario firmato Videouno TOCCO di classe tutto materano per la mostra di Canova: è firmato Videouno, infatti, il documentario realizzato a margine dell’esposizione. Mercoledì, nei Musei Vaticani, è stata presentata la mostra: “Canova, l'ideale classico tra scultura e pittura” che si aprirà il 25 gennaio 2009 (fino al 21 giugno) ai Musei San Domenico di Forlì. La conferenza stampa - alla quale hanno partecipato il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci, il curatore Fernando Mazzocca, il presidente della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì, Pier Giuseppe Dolcini - è stata preceduta dalla proiezione del documentario che potrà essere visto a Forlì durante i cinque mesi della mostra. Dedicato all'opera di Antonio Canova, il più grande scultore della sua epoca, a cavallo tra 1700 e 1800, il film, molto applaudito, è stato ideato, scritto e diretto da Tina Lepri e Edek Osser, giornalisti specializzati in film sull'arte. Speciali encomi alle splendide immagini di Michele Buono e alla realizzazione, opera di Videouno di Matera, che da anni collabora con i due giornalisti ad una serie di film-evento sulle grandi mostre italiane (soltanto nel 2008: “Pintoricchio” per la grande esposizione di Perugia, “Pintoricchio a Siena”, “Pompeo Batoni” (la prima si è svolta al Ministero dei Beni Culturali) per la mostra appena aperta a Palazzo ducale di Lucca che sta riscuotendo un successo superiore alle aspettative, e infine questo “Canova”, 25 minuti di pura emozione, con immagini davvero entusiasmanti e raffinate. Le riprese sono state effettuate nei luoghi di Antonio Canova, dalla sua città natale di Possagno (Treviso), a Milano, Venezia, Firenze, Ro-

Il Libro Ta ccuino

Teatro e musica al Cde Osser, Lepri e Buono

ma Forlì, Cesena, Faenza, etc. per la più importante mostra sul grande artista mai realizzata in Italia (160 opere ), da godere insieme con il film che consente di visitare per immagini palazzi, architetture, musei, chiese e altri capolavori che non possono essere trasportate a Forlì. cultura@luedi.it

POTENZA - Terzo appuntamento con la stagione del Cde Potenza nell'ambito del cartellone dal titolo: “Il teatro per tutti” 2008/209. Questa sera, infatti andrà in scena presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore di Potenza, sito in via del Seminario Maggiore, lo spettacolo Maledetto Novecento. L'inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21. Una serata dedicata al teatro e alla musica quella in programma questa sera. Il senso tragico dell'esistenza prende forma con un teatro che va dritto al cuore. Immagini della nostra contemporaneità proiettate in bianco e nero avvolgono lo spettacolo e racchiudono un pensiero che riflette sulla ragione di tante esistenze. Certo un tentativo di riappropriarsi della parola e accostarla alla musica, colonna sonora di vita. Dai versi di Primo Levi a brani di autori meridionali, da Bertold Brecht a David Mamet, da Federico Garcia Lorca a Sam Shepard. Sono queste le scene d'autore che s'intrecciano con famosi brani della musica del Novecento europeo ese-

guiti dal vivo. Alcune immagini inedite dell'Istituto Luce intervallano e sottolineano le atmosfere che lo spettacolo crea. Maledetto Novecento vede la presenza di Luciana Micucci, Angela Covucci, Erma Castriota, le musiche sono eseguite dal vivo da Lucia Pesacane al pianoforte, Michele Rigilio al violino e Vito Stano al violoncello. Le immagini sono tratte dal repertorio dell'Istituto Luce, la drammaturgia e la messa in scena è curata da Mariano Paturzo. Al termine della serata avrà luogo la degustazione di prodotti tipici enograstronomici lucani. Il prezzo dello spettacolo è di 13 euro per due persone. Si tratta di un cadeaux natalizio per gli appassionati di teatro e musica. L'evento è organizzato dal Cde Potenza in collaborazione con il Comune di Potenza, la Provincia di Potenza, la Regione Basilicata, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Basilicata Turistica e l'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio degli Universitari. cultura@luedi.it

IlCar Libro net Nuovo Museo di storia naturale del Vulture POTENZA - Il nuovo Museo di Storia Naturale del Vulture si presenta. Questa mattina alle 11,15 nella sala giunta della Provincia di Potenza si terrà la conferenza stampa di presentazione del nuovo Museo di Storia Naturale del Vulture che sarà inaugurato sabato 20 dicembre alle 10, nell’Abbazia di San Michele a Monticchio. Alla conferenza prenderanno parte il presidente della Provincia Sabino Altobello, l’assessore alla Cultura Giuseppe Telesca e la dirigente del settore Maria Cristina Caricati. L’Abbazia di San Michele è stata inoltre oggetto da parte dell’Amministrazione provinciale di una serie di interventi finalizzati al recupero e al rilancio del complesso. Questi interventi rientrano nell'ambito dell'Accordo di Programma e grazie al Progetto A.P.E (Appennino Parco d’Europa), cultura@luedi.it

Volti di donne negli scatti di Lazzari “VOLTI di donne, ritratti di Paesi nel terzo millennio” è il titolo della mostra documentaria di Silvestro Lazzari che sarà presentata al pubblico nel corso di un convegno che si terrà a Potenza domani alle ore 17,30 presso la “Sala del Campanile” di Palazzo Loffredo e rimarrà esposta sino al 13 gennaio 2009 presso il Museo Nazionale “D. Adamesteanu”, nel centro storico della città negli orari in cui è aperto il Museo. L'iniziativa è promossa dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna, dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici e dall'Archeoclub. Dopo un breve saluto della soprintendente ai Beni Archeologici Caterina Greco e del sindaco di Potenza Vito Santarsiero, interverranno Antonietta Botta, presidente della, assieme alle consigliere regionali Rosa Mastrosimone, Adeltina Salierno ed Emilia Simonetti. Dopo un'intervista all'autore della mostra Silvestro Lazzari, concluderà i lavori il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Prospero De Franchi. Il percorso della mostra si snoda lungo cinque argomenti che trattano le problematiche più importanti dei Paesi emergenti e del terzo mondo.


Spettacoli & televisione

Giovedì 18 dicembre 2008

61

DOPO L’ULTIMA DELUSIONE IN TV, L’ATTRICE TORNA SUL PALCOSCENICO CON BECKETT

I “Giorni felici” di Marchesini a teatro di MAURIZIO GIAMMUSSO ROMA – Per tornare all’amato teatro, dopo le ultime prove televisive non riuscitissime, Anna Marchesini ha scelto un testo ostico e affascinante di Samuel Beckett, più citato che recitato, ma sempre molto amato dalle attrici: Giorni felici. Un testo che - alla prima nazionale all’Eliseo di Roma – le ha guadagnato un applauso caloroso come pochi altri. In questo la Marchesini si inserisce nella scia di celebri interpretazioni, come (la più celebre e applaudita) quella di Giulia Lazzarini, con la regia di Giorgio Strehler, che da anni appartiene al repertorio del Piccolo Teatro di Milano; e questo in attesa di vedere Adriana Asti, che, diretta da Bob Wilson, reciterà lo stesso testo in francese a Parigi e in italiano al prossimo festival di Spoleto. Poco compreso dai critici della prima edizione (1961), Giorni felici rappresenta in realtà uno dei momenti più alti del teatro di Beckett, detto «dell’assurdo», che ha in 'AspettanROMA – Tra cinepanettoni, fantasy e film d’animazione, spunta nelle sale italiane in pieno periodo natalizio, la commedia sulla coppia di gay che diventano papà grazie a una mamma surrogata: è Baby love, la commedia agrodolce del francese Vincent Garenq, che dopo aver incassato circa 7 milioni di euro in Francia, sbarca da noi domani in 20-25 sale distribuita dalla Archibald. Il film, mescolando toni leggeri e spunti drammatici, racconta una storia contemporanea e tratta temi tornati in questo periodo d’attualità e oggetto di grande dibattito negli ambienti cattolici, come il desiderio di alcune coppie gay di avere dei figli. Protagonista della storia è Emmanuel (Lambert Wilson), aitante pediatra parigino, quarantenne e gay che manda in crisi il rapporto con il compagno di molti anni, Philippe (Pascal Elbè), quando gli rivela il suo desiderio di diventare padre. La coppia, di fronte alle resistenze di Philippe sull'argomento, scoppia, ma Emmanuel non si ferma. Quando sfuma per lui la possibilità di adottare un bambino fingendosi eterosessuale, l’incontro con una giovane argentina, Fina (Pilar Lopez De Ayala) senza permesso di soggiorno, appare risolutivo. L'uomo le offre di sposarla per farle avere la cittadinanza e in cambio la ragazza accetta di essere messa incinta attraverso la fecondazione in vitro. Tutto va per il meglio, finché non entrano in gioco i sentimenti della ragazza, che si innamora di Emmanuel. «Per la storia sono stato ispirato dieci anni fa da un mio amico d’infanzia gay preso da un desiderio così forte di diventare padre, da incontrarsi insieme al suo

do Godot' il suo titolo più celebre e il suo manifesto poetico, dove i personaggi sono costretti all’inazione e ad una lenta scarnificazione dei mezzi espressivi del teatro. In Giorni felici Winnie è una donna sulla cinquantina; l'autore la vorrebbe «bionda e grassottella», ma la Marchesini, che è magrissima, non sfigura. Dall’inizio alla fine la donna sta sprofondando in un cumulo di terra, in una landa deserta: nel primo tempo è sepolta fino alla vita; nel secondo solo la sua testa spunta dal terreno. Cosa fa Winnie in questa terrificante posizione? Non fa nulla, anzi fa moltissimo. Parla, parla, parla: e non solo ricorda il passato, ma addirittura si compiace del presente. Da una capiente sporta nera trae molti oggetti, che le danno grandi soddisfazioni: un pettine, uno spazzolino da denti, un dentifricio, un rossetto, una lima per unghie. Ha anche un parasole ed una rivoltella, che ama accarezzare. Il suono stridente di un campanello fuori scena scandisce le ore di veglia

Anna Marchesini

e quelle del sonno. Il dramma inizia proprio con il suono del campanello e l’affermazione: « Un altro giorno divino». E prosegue sullo stesso tono per circa settanta minuti. Du-

rante questo tempo Winnie si proclama felice della sua esistenza, seppure immobile, e afferma senza ombra di dubbio che la giornata sarà «un altro giorno felice».

A ROMA IL REGISTA FRANCESE GARENQ PRESENTA IL FILM IN USCITA DOMANI

“Baby Love”, gioie e dolori di un aspirante papà gay

PERSONAGGI

Con Scamarcio le ragazzine non ci stanno

LE ragazzine basta che fischi e arrivano, «ma non te la danno». Ad esprimersi così su Marie Claire è il sex symbol Ricardo Scamarcio. Che aggiunge: «Vogliono tutte solo fidanzarsi». Con Valeria Golino però le cose vanno a gonfie vele: «È una relazione equilibrata. Lei è la donna, io l'uomo, punto». Netto il giudizio sulla televisione: «Per farla devi essere superficiale».

Valeria Marini «Ho avuto tre aborti»

Quindici fotografi per Nannarella ROMA - Quindici tra i piu' grandi fotografi di scena e un solo volto, quello di Nannarella. Dopo la retrospettiva realizzata in collaborazione con il Festival del Film di Roma, il Centro Sperimentale di Cinematografia chiude le celebrazioni del centenario della nascita di Anna Magnani con la mostra fotografica "15 fotografi per Anna Magnani", curata da Sergio Toffetti, Conservatore della Cineteca Nazionale, e

resa possibile dal supporto della Provincia e della Camera di Commercio di Roma. «Fare il fotografo di scena sui set di Anna Magnani - dichiara Toffetti ha rappresentato una sfida particolarmente impegnativa». La mostra, di cui il Centro Sperimentale pubblica il catalogo, si tiene nella capitale a Palazzo Valentini, sede della Provincia, da ieri fino al 18 gennaio 2009.

TRE aborti e il sogno di adottare un bimbo, irrealizzato perchè single. Racconta così in “Lezioni intime”, Valeria Marini. Il primo aborto è avvenuto per colpa di un libraio, lei aveva 14 anni, lui 30. Poi con Cecchi Gori: «Dopo l'ennesima lite, ho avuto una tremenda emorragia. Quando poi è nuovamente accaduto e gli ho dato la notizia, la sua risposta è stata: "E come facciamo ad andare in barca?"... »

Garenq a Roma con l’attrice Pilar Lopez Ayala

compagno, con una coppia di lesbiche nel tentativo di realizzare questo sogno – ha spiegato il regista, Vincent Garenq, a Roma per presentare la pellicola -. Trovavo l’argomento buffo, ma avendo stima del mio amico ho iniziato a pormi delle domande, sul perchè non si concepissero i gay come genitori. Il film così mescola il sorriso, per certe situazioni raccontate, all’emozione forte che si prova quando ci si inizia a porre la domanda,

perchè no?». Garenq, alla sua opera prima dice di aver «voluto fare un film equilibrato, che mostrasse le ragioni di tutti». È d’accordo Pilar Lopez de Ayala, trentenne spagnola già vincitrice di un Goya (l'Oscar del cinema iberico), qui al suo primo film francese: «Anche riguardo le scelte che fa una madre surrogata, Baby love lascia una porta aperta. Si vuole dare allo spettatore la possibilità di interpretare li-

beramente ciò che avviene». In Francia, ha aggiunto il cineasta «l'omoparentalità ora è un argomento politicamente corretto, si sono fatti moltissimi passi avanti nell’accettarla, anche se siamo partiti tardi. L'omosessualità da noi è stata depenalizzata solo nel 1981; per molto tempo i gay si sono nascosti, spesso in matrimoni di comodo, da cui nascevano dei figli, e che spesso culminavano in nuclei familiari distrutti». Garenq

ha precisato di non voler affermare «che le famiglie omoparentali siano migliori. Ma io, come altri padri eterosessuali, sono arrivato ad essere genitore in modo un pò passivo, attraverso il desiderio di mia moglie di diventare madre. Emmanuel, nel film, invece vuole avere un figlio ardentemente, ma si pone su questa scelta migliaia di domande. Questo forse, lo rende un genitore, migliore, più consapevole».

Rourke rinato solo grazie all’analista

FESTIVAL

Laudadio, il cinema italiano ricomincia da Bari TANTI film italiani, alcuni contesi con la Berlinale; tre sezioni competitive, che vedranno come presidenti di giuria Michele Placido, per i lungometraggi, Davide Ferrario, per i corti, e Corso Salani, per i documentari. L'edizione zero del Festival di Bari promette di essere davvero “Per il cinema italiano", per ricordare – come sostiene il suo direttore artistico Felice Laudadio - come quello della cultura e dell'audiovisivo siano settori in crescita, su cui dirottare le risorse e non ridurle.

«Vediamo il futuro nerissimo – denuncia Laudadio - i nostri film d'autore non sono mai stati così forti al botteghino, eppure si è deciso di tagliare i fondi», dimenticando che il made in Italy non vuol dire solo moda. Il cinema, invece, ha anche un «valore economico: ogni euro investito ne frutta almeno otto», assicura il direttore artistico, che incontra il favore delle istituzioni sponsor del progetto. «Siamo contro un'idea di cultura come attività marginale e parassi-

taria, come dispersione di risorse», dichiara il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che crede nella forza dell'arte e della bellezza nel combattere la recessione. Il sostegno al festival, dunque, non nasce solo dalla passione ma da un progetto di più ampio respiro per riportare il cinema in Puglia.: «Ci siamo accorti che molti professionisti sono dovuti scappare da qui per realizzare i loro film», una tendenza a cui si intende imprimere una svolta decisa.

E' TORNATO alla grande con «The wrestler», Leone d’Oro a Venezia, ma, adesso, Mickey Rourke racconta che il merito del suo applaudito ritorno va al suo analista, che lo segue da nove anni. «Mi imbarazza molto dirlo – sono le parole di Rourke – ma sono stato costretto a incontrare uno psichiatra, a lavorare duro con lui per capire cosa c'era nella mia testa che mi stava mandando in corto circuito». Felice Laudadio


62

Rubriche

Giovedì 18 dicembre 2008

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Sfruttate al massimo e al meglio il vostro momento fortunato nella professione. Incostanti i rapporti sentimentali.

TORO 21/4 - 20/5

Nel lavoro è opportuna una maggiore presenza, un impegno costante se volete arrivare alla meta. In amore non rinvangate il passato.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Avete accettato forse con troppa leggerezza un incarico di lavoro delicato: ora non potete fare marcia indietro. Un amore passionale ed effimero.

CANCRO 22/6 - 22/7

Non fidatevi delle informazioni di lavoro datevi in gran segreto: verificatele personalmente. Guardatevi intorno e troverete l'amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Vi fidate dei collaboratori sono fino ad un certo punto e questo richiede una decisione da parte vostra. Un'amicizia sta diventando speciale…

VERGINE 24/8 - 22/9

Nel lavoro siete sommersi dagli incarichi più banali che difficili. In amore vi conviene seguire l'istinto senza paura.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro vi trovate ad agire in una situazione nuova: vi conviene muovervi con cautela. In amore s'impone una riflessione.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Oggi avrete contatti di lavoro utili e incontri proficui: siete ormai sulla buona strada. Alti e bassi in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Non è il caso di insistere troppo con un superiore per ottenere un incarico: date tempo al tempo. In amore fate qualche concessione.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nelle discussioni di lavoro è bene attenersi ai fatti e soprattutto non perdere di vista l'obiettivo. In amore le trasgressioni non pagano.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

La situazione professionale non è del tutto chiara: in attesa di sviluppi non prendete altre iniziative. In amore cogliete l'attimo.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

L amo; S cane; rane R, A = LA MOSCA NERA

Cercate di conoscere meglio la situazione e le sue prospettive prima di dare una risposta ad un superiore. In amore accettate le critiche.


Televisioni

23.20

ATTUALITÀ

21.05

PRIMA SERATA

Bruno Vespa

ATTUALITÀ Michele Santoro

21.10

FILM

ROTOCALCO

16.55

Il rapporto Pelican

Barbara D’Urso

Giovedì 18 dicembre 2008

21.10

FILM

21.10

Evelyn

SHOW

SPORT

20.30

Enrico Papi

63

Walter Mazzarri

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -DocumentarioDa Pacifico all'atlantico alla scoperta del Costa Rica 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.55 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

06.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.05 -TelefilmChips 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.20 -Film La mascotte dell'aeroporto con Shirley Temple, James Dunn, Jane Darwell, Judith Allen - regia di David Butler (USA) - 1934 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.05 -TelefilmStarsky & Hutch 10.10 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.05 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al Grand Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniSpiders riders 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café

06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film I ragazzi irresistibili con Walter Matthau, George Burns, Richard Benjamin, Lee Meredith - regia di Herbert Ross (USA) 1975 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Documentario Atlantide - Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Ali Babà e i 40 ladroni 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmIl rapporto Pelican con Julia Roberts, Sam Shepard, Denzel Washington, John Heard, Tony Goldwyn - regia di Alan J. Pakula (USA) - 1994

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Miniserie Il capo dei capi

21.10 -FilmEvelyn con Pierce Brosnan, Julianna Margulies, Aidan Quinn, Stephen Rea, Alan Bates, John Lynch, Sophie Vavasseur, Niall Beagan, Hugh McDonagh - regia di Bruce Beresford (Ger/USA) - 2002

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show M&M - Matricole & Meteore

20.30 -SportCoppa Uefa - Calcio 23.00 -FilmIl principio del domino: la vita in gioco con Gene Hackman, Candice Bergen, Richard Widmark, Mickey Rooney, Edward Albert - regia di Stanley Kramer (USA) - 1976

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -RubricaFuoriClasse - Canale scuola lavoro 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmMad Max oltre la sfera del tuono

23.35 -RubricaStracult Show 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaMagazine sul 2 - Galleria 01.55 -RubricaAlmanacco 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieLa ragnatela 2 03.15 -VideoframmentiVideocomic

23.35 -Talk ShowParla con me 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -MusicaleLa musica di Raitre 02.25 -RubricaFuori orario 02.30 -AttualitàRai News 24

23.30 -ReportageTerra! 00.30 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.00 -TelegiornaleTg 5 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.15 -Real TvAmici 03.10 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.25 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.30 -FilmPazzi in Alabama con M. Griffith, D. Morse - regia di Antonio Banderas (USA) - 1999 01.45 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -FilmCin Cin 03.45 -TelefilmBlue Murder

23.50 -ShowPoker1mania 00.50 -ShowPassion 01.15 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.35 -Serie TvRescue Me 04.10 -FilmAssassinio al cimitero...

01.30 -TelegiornaleTg La7 02.00 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice 04.00 -RubricaDue minuti un libro 04.05 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.20

RETE 4

ORE 21.10

I RAGAZZI IRRESISTIBILI

LA MASCOTTE DELL’AEROPORTO

EVELYN

con W. Matthau, G. Burns, R. Benjamin - regia di Herbert Ross (Usa) - 1975

con S. Temple, J. Dunn, J. Withers, J. Darwell, J. Allen - regia di David Butler (Usa) - 1934

con S. Vavasseur, P. Brosnan - regia di Bruce Beresford (Ger/Usa) - 2002

Willie e Al hanno passato una vita in coppia calcando le scene del vaudeville. Quaranta anni di successi, di lavoro in comune, ma anche di liti furiose e sistematiche ripicche. Oggi sono due vecchi bisbetici fuori dal giro da tempo. Ma proprio oggi vengono chiamati entrambi in Tv per rifare il loro classico "sketch del dottore". Le cose nel frattempo non sono migliorate di molto...

RAI 3

ORE 21.10

IL RAPPORTO PELICAN con J. Roberts, D. Washington - regia di Alan J. Pakula (Usa) - 1994 Darby, che si sta per laureare in giurisprudenza, si mette a studiare un caso: la morte, avvenuta la stessa notte di due giudici della Corte suprema e formula un'ipotesi inquietante. Il suo docente, nonché amante, con cui si è confidata, viene anch'egli ucciso; un giornalista di colore l'aiuta a sfuggire ai molti che vogliono farle la pelle (anche in alto, altissimo loco)...

Un vecchio ricco cerca di conquistare il cuore di una vezzosa bimba. Ma anche un pilota d'aereo vorrebbe l'affetto della piccola...

LA 7

ORE 23.00

IL PRINCIPIO DEL DOMINO: LA VITA IN GIOCO con G. Hackman, C. Bergen - regia di Stanley Kramer (Usa) - 1976 Roy è in carcere per presunto omicidio e rischia di restarci un pezzo. Su di lui ha però messo gli occhi una potente e misteriosa organizzazione che lo fa evadere per servirsi di lui. Intanto viene fatto sbarcare su un'isola dei Caraibi dove ritrova la moglie Ellie, una bella villa e un bel gruzzolo in banca. Presto però i suoi "padroni" si fanno vivi...

Desmond precipita nello sconforto quando la moglie abbandona la famiglia, oltrettuto subito dopo Natale. L'uomo è disoccupato e non ha nessuno che possa badare ai suoi bambini, così il tribunale affida Evelyn, Dermot e Maurice a una struttura gestita dalla chiesa, promettendo al padre che potrà ottenere l'affidamento non appena gli sarà finanziariamente possibile...

RETE 4

ORE 23.30

PAZZI IN ALABAMA con M. Griffith, D. Morse, R. Steiger - regia di Antonio Banderas (Usa) - 1999 Nell'estate del '65, in Alabama, Lucille ha ammazzato il truce marito ed è partita alla conquista di Hollywood, portandosi appresso - in una cappelliera - la sua testa mozzata. In California si scontra subito col successo, divenendo l'eroina della soap "Mia moglie è una strega". Riconosciuta, viene riportata nel piccolo paesino del Sud e processata...

“Artemisia” guida la prima serata RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Artemisia sanchez L'eredita' la sfida

ora 20.42 19.49 21.20 18.49

ascolto 7.464 6.441 5.884 4.774

RAI DUE Tg2-costume e societa' Desperate housewives Private practice Squadra speciale cobra

13.32 21.49 21.04 19.35

2.229 2.220 2.022 1.776

RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Geo & geo

21.10 20.34 19.56 17.40

4.128 2.689 1.952 1.728

CANALE 5 Striscia la notizia Carnera il campione Chi vuol essere Beautiful

20.47 21.18 19.05 13.40

7.801 5.584 4.807 3.865

ITALIA 1 I simpson Terminator the sarah La ruota della fortuna Naruto shippuden

14.35 21.13 20.29 14.10

2.468 2.202 2.036 1.964

RETE 4 Walker texas ranger Fantozzi Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

20.29 21.14 19.42 14.09

2.289 2.245 1.953 1.744



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.