2
Lunedì 22 dicembre 2008
Brevi dal mondo
Scarpe di Bush un vero successo NEW YORK – Si chiamano 'Ducati 271' , sono vendute in Iraq a 40 dollari al paio e sono prodotte in Turchia le scarpe lanciate due domeniche fa (nella foto) contro il presidente Bush a Baghdad dal giornalista iracheno Muntazar al Zeidi. Lo rivela il New York Times che ha intervistato il produttore degli ordigni
impropri Ramazan Baydan, travolto dal successo di richieste.
Colombia, rapite dieci persone BOGOTÀ – Almeno dieci persone sono state sequestrate sabato notte da presunti miliziani delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) nel dipartimento di Meta, nel centro del Paese. I sequestrati erano per lo più contadini, fra i 19 e i 60 anni di età, che partecipavano alla preghiera di preparazione del Natale nella località di Cubarral.
Lockerbie dopo vent’anni LONDRA – Nel ventesimo anniversario del più grave attentato nella storia della Gran Bretagna, a Lockerbie sono state celebrate numerose cerimonie per ricordare la strage dell’aereo della Pan Am che causò la morte di 270 persone. Il 21 dicembre del 1988, il boeing del volo 103 Londra-New York con 259 persone a bordo esplose a 9.400 metri di altitudine e i pezzi dell’aereo piovuti a terra uccisero undici abitanti della città scozzese. L'attentato, oltre alla scia di morte (rimasero uccisi 180 cittadini americani), causò una gravissima crisi internazionale con la Libia.
In Italia e nel Mondo Le era stato tolto dal Tribunale ed era ospite di una casa famiglia dell’Unitalsi. I carabinieri lo ritrovano dopo poche ore
Ascoli, bimbo rapito dalla madre a mano armata ASCOLI PICENO – Un bambino di tre anni, tolto alla madre dal Tribunale dei minori per incapacità educativa, è stato sequestrato dalla donna con un blitz a mano armata, condotto con il fratello e il convivente, presso la casa di accoglienza di Ripaberarda di Castignano (Ascoli Piceno). Meno di otto ore dopo i carabinieri hanno ritrovato il bimbo, in buona salute, nell’alloggio materno a Chiaravalle (Ancona), arrestando i tre rapitori e l’affittuario dell’appartamento. La vicenda di Michele – nome di fantasia, una testa di capelli biondi e un carattere «dolcissimo», dice chi lo conosce – è una storia di ordinario disagio sociale e familiare. La mamma, M. A., 20 anni a gennaio (il padre è ignoto) ha vari precedenti di polizia e nessun lavoro. Risiede a Chiaravalle come altri parenti, nomadi di origini siciliane venuti da Mazara del Vallo. Michele vive con lei e il convivente
Posti di blocco dopo il rapimento
ventottenne, N. N., nell’appartamento di un albanese di 22 anni, B. P., finiti anche loro in manette, con lo zio diciottenne del rapito, F. A., per concorso in sequestro di persona aggravato e porto abusivo d’armi. Secondo il Tribunale minorile di Ancona quello in cui Michele sta crescendo è un ambiente totalmente inadeguato, tanto che a settembre il bambino viene affi-
dato alla Casa di Gigi, una comunità educativa residenziale dell’Unitalsi, l’ente ecclesiastico che cura i pellegrinaggi degli ammalati a Lourdes. La struttura ospita minori in difficoltà, per un progetto educativo al termine del quale (24 mesi al massimo) i piccoli vengono riconsegnati alle famiglie, o dati in adozione o in affido. M. A. però non accetta questa scelta, comincia a cercare suo figlio e alla fine scopre dove si trova. Va a Castignano, accompagnata dal fratello e dal compagno, e comincia a fare troppe domande in giro. I carabinieri la scoprono, e pochi giorni fa il questore di Ascoli firma tre fogli di via dal paese. Matura forse così l’idea del rapimento. Sabato sera verso le 20 M. A. fa fa irruzione con i due complici nella casa famiglia, calandosi da una finestra sul retro. Uno impugna un coltello a serramanico, tutti hanno il volto coperto da una calzamaglia. A
L’annuncio dal sottosegretario all’Interno, Davico
Ici, mancano 440 milioni i Comuni sono in difficoltà ROMA – Sembrava potessero offrire un pò di sollievo alle disastrate casse degli enti locali, poi però è arrivata la doccia fredda: i 440 milioni di rimborso Ici che il governo deve ai Comuni dopo il taglio della tassa sulla prima casa sbloccati con un odg, approvato dal governo nell’ambito della legge Finanziaria su proposta del senatore Giovanni Legnini (Pd), difficilmente arriveranno nelle tasche dei Comuni perchè i soldi sembra non ci siano da nessuna parte. A sostenerlo è il sottosegretario all’Interno, Michelino Davico, che nel corso della Conferenza Stato-città, non ha nascosto i suoi timori. Nonostante l’impegno preso («entro il 30 gennaio 2009 – si legge nel testo dell’odg – sono stabiliti i criteri e modalità per il riparto tra i comuni dell’importo di 440 milioni di euro a titolo di parziale regolazione contabile del mancato gettito a seguito dell’abolizione Ici relativo all’anno 2008») tutto sembra nuovamente essere messo in discussione. Niente rimborsi, nessun tavolo istituzionale all’orizzonte per affrontare la crisi così come previsto da un accordo tra i rappresentanti delle autonomie e il premier Berlusconi, i bilanci restano in bilico nonostante la proroga al 31 marzo 2009. Il mese scorso l'Anci aveva lanciato l’allarme invitando i
Michelino Davico, sottosegretario al ministero dell’Interno
consigli comunali a non approvarli in attesa che fossero rivisti i contenuti della Finanziaria. Poi l’ordine del giorno che ha modificato il testo della Finanziaria approvata definitivamente venerdì alla Camera, ha ridato fiducia. Domenici in quella circostanza aveva chiesto: «adesso vengano fatti i passi conseguenti, in modo da mettere i Comuni italiani in condizione di conoscere le rispettive dotazioni finanziarie, utili per la predisposizione dei bilanci». E Legnini: «Da mesi i comuni italiani lamentano la gravi difficoltà di far quadrare i loro bilanci a causa dell’insufficienza
del rimborso previsto dal governo». Lo Stato che ad oggi ha rimborsato dell’Ici 2,8 miliardi di euro su un totale di 3,3 miliardi circa, ha anche bocciato la richiesta dei Comuni di anticipare la data per presentare le autocertificazioni del mancato gettito Ici ad oggi prevista ad aprile. Se i 440 milioni non arriveranno potrebbe perciò risultare inutile aver prorogato i termini per la presentazione dei bilanci perchè a fine marzo le amministrazioni potrebbero ancora non sapere quanto rientrerà nelle loro casse dell’Ici tagliata. Loredana Colace
tavola, davanti all’albero di Natale e al presepio, sono seduti otto bambini e quattro educatrici, che fanno del loro meglio per mantenere la calma generale. M. A. chiama il figlio per nome, lo prende in braccio e si dilegua con gli altri due a bordo di un’Alfa 133, inizialmente non identificata. Scattano ricerche e posti di blocco in tutta la regione, nel timore che Michele possa essere trasferito addirittura all’estero (un piano di fuga pare fosse già pronto), mentre le indagini – con il supporto dei rilievi della Scientifica sulle impronte lasciate dal commando – si indirizzano subito verso l’ambiente familiare del minore. Poco prima delle 3:30 di ieril’auto viene bloccata con i due uomini a bordo, e mamma e bimbo rintracciati nell’abitazione di Chiaravalle, abbracciati nel box della doccia, ultimo rifugio. Letizia Bianco
Crisi, l’Fmi lancia l’allarme «Così non va» LONDRA - Se i governi non metteranno in campo piani di rilancio più ambiziosi presto le previsioni per il 2009 potrebbero diventare «ancora più fosche». A lanciare l'ennesimo allarme sull'aggravarsi della crisi il direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique StraussKahn, in un'intervista alla Bbc radio. Strauss-Kahn ha aggiunto che il Fmi potrebbe tagliare le sue previsioni di crescita economica a gennaio. «In particolare sono preoccupato per il fatto che le nostre previsioni, già molto nere, potrebbero essese ancora più nere se lo stimolo fiscale non fosse sufficiente», ha ribadito. Il Fondo ha chiesto ai governi di avviare stimoli fiscali - come maggiori investimenti o tagli temporanei delle tasse - per un totale di 120.000 miliardi di dollari, pari al 2% del Pil globale, per fronteggiare il calo della domanda. «La minaccia è tale oggi - ha osservato il numero uno del Fmi - che penso che tra i due problemi, l'aumento del deficit, che non è mai positivo, e la lotta contro la recessione, che è ancora peggio, dobbiamo scegliere la soluzione meno negativa». Strauss-Kahn ha aggiunto che comprende le riserve espresse da alcuni Paesi, come la Germania, di fronte all'ipotesi di un aumento di spesa che faccia aumentare il deficit. «Rispetto il punto di vista tradizionale dei tedeschi, tuttavia penso che ci troviamo in un momento in cui dovremmo essere un pò più creativi di quanto lo siamo stati in passato», ha dichiarato. «Non credo che l'atteggiamento generale debba essere quello di adottare una politica fiscale lassista - ha però precisato - ma ci troviamo nel mezzo della più grande crisi degli ultimi 60-70 anni e dobbiamo tenerne conto».
In Italia e nel Mondo
Lunedì 22 dicembre 2008
Il procuratore partenopeo è convinto che cercano di delegittimarlo
Napoli, Lepore: «Vogliono toglierci l’inchiesta» Il colonnello del GdF Mazzucco ha riferito della richiesta a Romeo di un’assunzione
SI RIACCENDE IL MEDIO ORIENTE
Giovandomenico Lepore
NAPOLI - L'accusa di una richiesta di assunzione fatta all'imprenditore Alfredo Romeo è solo un tentativo di «delegittimazione». Lo ribadisce il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore, in riferimento alla vicenda riferita dal colonnello della Guardia di finanza Vincenzo Mazzucco, arrestato nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti al Comune di Napoli. L'obiettivo di chi intenderebbe delegittimare la procura di Napoli, secondo Lepore, è quello di trasferire l'inchiesta su Global Service a Roma. Il procuratore ha il sospet-
to che «quello di ieri non sia un episodio singolo»: «Qualcosa si sta muovendo per intimorirci, ma non ci riusciranno. L'ufficio è coeso e andremo avanti. Si cerca di sollevare un polverone sulla Procura - continua Lepore di intimorire i magistrati, ma l'inchiesta sugli appalti del Comune resterà a Napoli. Ciò deve essere chiaro nel caso in cui fosse questo uno degli scopi del polverone che si sta sollevando in questi giorni sul lavoro della Procura». In settimana Romeo potrebbe essere interrogato nuovamente dai pm. La difesa chiederà che nel prossimo
confronto con i magistrati, in sede di interrogatorio investigativo, sia presente ancora anche il gip. L'avvocato Bruno von Arx, legale di Romeo, spiega che il nuovo interrogatorio «sarebbe utile a rispondere in modo più completo a tutto quello che emerge dall'ordinanza». Romeo potrebbe essere interrogato martedì 23 dicembre. Dopo l'interrogatorio del 18 dicembre, la difesa aveva fatto presente che l'imprenditore aveva avuto il tempo di leggere solo un'ottantina delle circa 600 pagine dell'ordinanza di custodia cautelare. Miriana Sterpetti
Iran, atto intimidatorio del governo contro Ebadi Chiusa la sede dell’associazione del premio Nobel «Non era autorizzata»
Shirin Ebadi
TEHERAN – Atto di intimidazione del governo iraniano nei confronti della dissidente Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003. La polizia ha chiuso ieri l'ufficio a Teheran della sua associazione, il Circolo dei difensori dei diritti umani, dove doveva tenersi una celebrazione del 60° anniversario della Dichiarazione dei diritti dell’uomo. La motivazione ufficiale è che il Circolo non era autorizzato dal ministero dell’Interno. Decine di poliziotti in uniforme e in borghese ieri mattina hanno circondato il quartiere dove si trova la sede della ong e hanno fatto irruzione nei locali.
Si vota a febbraio, opinione pubblica infuriata
Gaza, razzi contro Israele Livni e Netanyahu: «Ora basta» GERUSALEMME – Davanti a un’opinione pubblica infuriata nel sud di Israele dalla ripresa dei tiri di razzi da Gaza – ieri ne sono caduti una dozzina – e in vista delle elezioni politiche del 10 febbraio prossimo, i leader nazionali induriscono il linguaggio e minacciano direttamente il regime islamico di Hamas, al potere nella striscia di Gaza. Il clima elettorale sembra contribuire non poco ai toni accessi e al linguaggio che la signora Tzipi Livni, ministro degli esteri e leader del partito di maggioranza relativa Kadima (centro), ha usato ieri. Un governo da me diretto, ha dichiarato la Livni, avrà come «obiettivo strategico» la caduta del regime di Hamas, e a questo fine ricorrerà a tutti «i mezzi militari, economici e diplomatici». Il diretto rivale della Livni, l’ex premier Binyamin Netanyahu, leader del Likud (centro-destra), al quale i sondaggi danno buone probabilità di vittoria alle elezioni, ha accusato l'attuale governo di restare passivo davanti alle sofferenze di un quarto di milione di cittadini minacciati dai razzi e ha affermato che «nel lungo periodo la caduta del regime di Hamas è inevitabile». I razzi hanno ripreso a cadere con intensità dallo scorso venerdì, quando è scaduta la relativa tregua di sei mesi tra Hamas e Israele, mediata dall’Egitto. Tra venerdì e ieri si stima che almeno una sessantina di razzi e di bombe di mortaio abbiano colpito il territorio israeliano, causando danni materiali e ferendo in modo lieve un lavoratore straniero in una serra. Israele ha reagito negli ultimi due giorni con due raid aerei contro siti di lancio dei razzi, uc-
cidendo un miliziano. La situazione al confine con Gaza ha aperto la riunione di ieri del governo e il premier Ehud Olmert ha assicurato che saranno prese tutte le misure necessarie per porre fine a una situazione ritenuta intollerabile. «Un governo – ha detto Olmert – non si precipita a dare battaglia, ma nemmeno ne ha timore». «Noi – ha continuato – prenderemo tutte le misure necessarie, col necessario senso di responsabilità». Il premier ha poi esortato a evitare dichiarazioni irresponsabili e truculente, che potrebbero solo infiammare ancora di più gli animi, senza con ciò alterare la situazione sul terreno. Tuttavia diversi ministri hanno propugnato una decisa azione militare contro Hamas, senza
porre freni alle forze armate. Il ministro della difesa Ehud Barak ha intanto ordinato ai responsabili militari di preparare un piano d’azione contro Hamas. Malgrado i toni accesi, una vasta operazione militare, come un’invasione di Gaza, appare improbabile, in un momento in cui, a causa delle elezioni, i giorni del governo in carica sono contati. Gli stessi responsabili militari del resto si mostrano finora contrari a una rioccupazione dalla Striscia, sia per le probabili avverse reazioni internazionali al prevedibile alto numero di vittime, sia perchè non si vede come uscire da Gaza una volta entrati. Hamas, dal canto suo, mostra ostentatamente di non lasciarsi minimamente impressionare dalle minacce israeliane. L’espo-
Netanyahu ispeziona i danni causati da uno dei razzi sparati da Hamas. Nella foto sotto, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno
nente del movimento islamico Mahmud A-Zahar ha ammonito Israele che pagherebbe una sua eventuale invasione della striscia con un alto prezzo in numero di caduti. Hamas sembra al tempo stesso indicare di essere
Nahum: «L’Italia dia la cittadinanza a Shalit» ROMA – «Come cittadini italiani ci appelliamo al presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, affinchè il nostro Paese emuli i nostri cugini francesi e assegni anch’esso la cittadinanza italiana a Gilad Shalit». Lo suggerisce in una nota Daniele Nahum, presidente dell’Ugei, Unione giovani ebrei d’Italia, secondo il quale «compiendo questo gesto l’Italia lancerebbe un forte segnale al mondo intero, dimostrando che anche il nostro Paese non dimentica le sorti del caporale israeliano rapito da 908 giorni dal movimento terroristico Hamas». Alla vigi-
lia della festa ebraica di Channukà (festa dei lumi) «questo gesto – afferma il presidente dell’Ugei – sarebbe un segnale importante per la famiglia del
soldato e per l'affermazione dei principi di umanità e di giustizia a cui tutte le nazioni dovrebbero fare riferimento». Shalit, che ha la doppia cittadinanza israeliana e francese, è stato rapito nel giugno 2006 da miliziani palestinesi a Gaza. La risposta è arrivata a stretto giro di posta dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Mi sembra un’ottima idea - ha detto rispondendo alla sollecitazione - dare la cittadinanza romana al soldato israeliano catturato da Hamas, Gilad Shalit. Volevamo dare un segnale di solidarietà alla comunità».
Forse è la barca di Cristo ma di sicuro Gesù la vide QUALCUNO s’inginocchia e prega. Crederci o no, questo grosso guscio di legno, scorticato e restaurato, sorretto da stampelle d’alluminio, ormai è una reliquia. Per tutti, la Barca di Gesù. Per i tour operator in Terra Santa, un’altra irrinunciabile tappa: i pullman scaricano ogni giorno pellegrini convinti, sul piazzale del museo Yigal Alon. Le frecce indicano il percorso, s’attraversano i frutteti e gli ulivi del kibbutz di Ginossar, s’entra in una sala illuminata e a temperatura calibrata. La barca è lì: lunga otto metri, larga quasi due e mezzo, alta uno e 25. Ha ancora i
chiodi e qualche pezzo di ceramica, gl’indizi che hanno permesso di datarla al radiocarbonio, I secolo dopo Cristo, di studiare le tecnica di costruzione dello scafo e alla fine di dirlo quasi con certezza: se Gesù non ci navigò, come minimo la vide.
disposto a una ripresa della tregua, ma alle sue condizioni: la riapertura dei valichi e la fine dell’isolamento di Gaza. Un appello al governo israeliano affinchè parli direttamente con Hamas per mettere fine alle violenze di questi giorni a Gaza e nel Neghev e per ricercare una intesa stabile con il popolo palestinese è stato lanciato oggi dal pacifista israeliano Uri Avnery. Nel corso di un convegno indetto a Tel Aviv dal gruppo Gush Shalom in occasione del suo 85° compleanno, Avnery – da decenni uno dei più noti pacifisti di Israele – ha detto: «Hamas è parte integrale del popolo palestinese. Quindi Israele deve parlare anche con Hamas». Intanto su Haaretz anche il columnist Gideon Levy ha lanciato ieri un identico appello, diretto al premier Ehud Olmert. «Basta con i morti - ha detto - è l’ora della pietà e della pace. E’ necessario da parte vostra un segno di buona volontà. Fate in modo finalmente che la serenità sia conosciuta da questo popolo infelice». Giorgio Raccah
Dal carbonio il cervello con i “super-poteri”
Il bordello della poesia È una casa di appuntamenti particolare quella che si trova a New York. Dove non si vendono corpi ma strofe di poesia. Nel night club "Zipper factory" va in scena "Il bordello della poesia". Versi declamati da poetesse vestite, anzi svestite, come pro-
stitute di bordelli d'annata. Con tanto di boa di struzzo e guepiere. E così, i clienti scelgono versi e ragazza che li declama. Se poi c'è bisogno di una pausa, il locale ha a disposizione musica, un tavolo da blackjack e un bar specializzato in whisky.
3
UN cervello 'superveloce' che scambia informazioni tra aree neurali con prestazioni elevatissime, che tra gli intricati meandri della sua materia grigia nasconde 'componenti' artificiali perfettamente integrate tra i neuroni: non si può non fantasticare su futuri 'ibridi' uomo-macchina di fronte a un esperimento denso di aspettative. Infatti ricercatori italiani e svizzeri hanno 'collegato' ai neuroni nanotubi di carbonio e in questo modo hanno aumentato l’ eccitabilità neurale. L’invenzione è presentata sulla rivista Nature Nanote-
chnology e si deve a Michel Giugliano, prima al Laboratorio di Neural Microcircuitry dell’Ecole Polytechnique Federale di Losanna, oggi all’Università di Antwerp e a Laura Ballerini dell’Università di Trieste presso il centro Brain.
4
Primo piano
Lunedì 22 dicembre 2008
Lo scontro politico Per il leader del Carroccio «è una vecchia idea del Cavaliere e di Fini»
An ribatte: «Cavallo di battaglia del centrodestra». Il Pd: «Il premier distoglie l’attenzione dalla crisi »
Bossi frena Berlusconi «Prima il federalismo, poi sul presidenzialismo discutiamo» di MARIA E. LESTINGI ROMA - Nel dibattito politico sulle riforme irrompe il presidenzialismo e subito la Lega frena: è una vecchia idea di Berlusconi e Fini, "ma prima di tutto c'è il federalismo". Al premier, che l'altro ieri, nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, aveva auspicato una riforma in senso presidenzialista da farsi entro la fine della legislatura, ha risposto il giorno dopo lo stesso leader della Lega Umberto Bossi, ministro per le Riforme. A causa dei decreti e dei provvedimenti già in esame, ha spiegato Bossi parlando a Sky Tg24, il Parlamento "è straoccupato, quindi è impensabile parlare di un grande progetto come il presidenzialismo in questo momento: un progetto che è non molto condiviso". Ironico il ministro leghista per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli: "presidenzialismo? Io con 'ismo' conosco solo il federalismo...". Per il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta le due riforme sono però collegate: "quanto più si va verso il federalismo, tanto più serve il presidenzialismo". Durissimo, invece, il giudizio del Pd che con il portavoce Andrea Orlando ha accusato: "Berlusconi solleva un polverone sul presidenzialismo per non parlare della crisi. Siamo di fronte a una vera e propria irresponsabilità". Sulla stessa linea il ministro ombra delle Infrastrutture Andrea Martella: "è un modo per confondere le acque e distogliere l'attenzione dalla crisi economica e finanziaria". "Non è tempo di dibattiti
QUESTIONE MORALE NEL PD
Violante: «La periferia del partito è stata lasciata troppo da sola»
Umberto Bossi insieme con il figlio Renzo (secondo da destra) assiste al concerto di Natale diretto da Giovanni Allevi ieri al Senato
sul presidenzialismo ma di incisive iniziative di governo per fronteggiare la crisi", ha ribadito Cesare Damiano, vice ministro del Lavoro del governo ombra. Anche per il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa "non è il momento di parlare di presidenzialismo, il governo si occupi di famiglie, precari e ceto medio". Il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha invece insistito sul contrasto tra gli alleati della maggioranza: "dopo gli annunci roboanti di Berlusconi sul
presidenzialismo, Bossi, nemmeno 24 ore dopo, gela gli entusiasmi del Pdl. Siamo alle solite. Dopo le sparate di Berlusconi, arriva il realismo della Lega che ha paura che il federalismo venga messo da parte". Anche Silvana Mura dell'Idv vede da parte del premier "uno sfregio politico in piena regola verso la Lega", mentre il leader dell'Idv ha commentato: Berlusconi "si è sbizzarrito in materia di riforme istituzionali", prospettando "leggi elettorali a
Capezzone media ROMA – «Gli amici della Lega possono stare tranquilli. Presidenzialismo e federalismo stanno benissimo insieme, e insieme assicureranno, nei tempi in cui l’una e l'altra riforma saranno approvate, un assetto istituzionale armonioso e coerente».
Lo dichiara Daniele Capezzone (Pdl), portavoce di Forza Italia commentando le parole di Umberto Bossi. «Entro la legislatura – conclude Capezzone – quindi, l'Italia potrà contare su una nuova architettura istituzionale, solida e funzionante».
suo uso e consumo e riforme costituzionali per farsi eleggere direttamente dai cittadini come presidente della Repubblica". A difendere la riforma presidenzialista è scesa in campo An, che con il capogruppo del Pdl Maurizio Gasparri ha ricordato: "il presidenzialismo è una bandiera del centrodestra". Ma sulla riforma della Giustizia, a cui sta lavorando il Guardasigilli Angelino Alfano, il partito di Fini frena. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, infatti, in un'intervista a Libero ha messo dei paletti: se i principi generali della riforma della giustizia sono condivisi, altrettanto non può dirsi nel merito del provvedimento. "An - ha chiarito La Russa dice ad esempio no all'ipotesi di sottoporre i Pm al potere politico. Si deve assicurare, inoltre, una vera parità tra difesa e accusa. Insomma, il cammino è ancora in salita". Alfano minimizza e sfodera ottimismo: "va tutto bene, benissimo".
Il premier in giro per piazza Navona dopo il discorso di fine anno
E il Cavaliere se ne va per bancarelle di LUCA MASOTTO ROMA - È rimasto a Roma per le ultime incombenze di fine anno prima delle feste natalizie, valutando alcune limature sulla riforma della giustizia da presentare nel prossimo Consiglio dei ministri, verificando le ultime garanzie sulla scelta del partner internazionale per Alitalia ma soprattutto analizzando le urgenti misure del pacchetto anticrisi alle prese con gli ultimi passaggi parlamentari. Dopo la conferenza stampa-maratona di sabato sera nella quale ha tracciato un bilancio del suo governo, il premier Silvio Berlusconi si è preso una pausa all'insegna del "low profile" disertando il concerto di Natale promosso dal Senato a scopo benefico ed evitando controrepliche alla frenata del leader della Lega, Umberto Bossi sul rilancio del presidenzialismo. Le risposte alle critiche arrivate dall'opposizione sulle misure assunte per fronteggiare la crisi, le ha affidate al fedelissimo sottosegretario alla
Silvio Berlusconi
presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti che ha riassunto le strategie prese dall'esecutivo in difesa dei risparmiatori e dei più poveri, dai bonus alla social card: "Dalla sinistra invece non è venuta neppure una proposta concreta, ma di che stanno parlando?". Fedele al suo ruolo di dispensatore di ottimismo (tema più volte ripetuto in conferenza stampa), sabato sera do-
po l'appuntamento con i giornalisti, il premier si è concesso una serata per le vie del centro raggiungendo Piazza Navona, dove quattro anni fa subì l'aggressione di un muratore mantovano che la notte di Capodanno lanciò contro il premier il cavalletto della sua macchina fotografica. Tempi andati, stavolta per il presidente del Consiglio il bagno di folla non ha avuto fuori programmi. Mostrandosi di ottimo umore, spalancando il sorriso delle grandi occasioni, il premier si è fermato davanti ad uno stand di dolciumi gestito da un giovane immigrato accettando in dono dello zucchero filato che ha poi offerto ad alcuni ragazzi incuriositi della scena. Poi si è fermato davanti ad una bancarella specializzata in alberi genialogici e si sarebbe fatto fare la ricerca araldica. All'una e mezza è poi rientrato a casa, non prima però di aver stretto le ultime mani e acquistato alcune statuine del presepe.
Luciano Violante
ROMA - Dopo la Direzione del Pd e l'intervento del segretario Walter Veltroni, nel partito si continua a riflettere sulle cause della crisi. "Sì, nel Pd c'è una questione morale. Le periferie del partito sono state lasciate troppo a sé stesse e non c'è equilibrio tra chi dirige il partito e chi dirige le istituzioni", ha commentato l'ex presidente della Camera Luciano Violante, ospite a "In Mezz'ora". Secondo Violante, "o si interviene rapidamente o ho l'impressione che il problema diventi irrisolvibile". E ha aggiunto: "il partito non ha costruito gli strumenti per capire che cosa accade nelle strutture periferiche". La situazione dunque "si affronta con un cambiamento nella struttura del partito". Violante si è detto anche "critico" nei confronti del governo ombra che è inefficace: il partito, ha concluso, "ha una fragilità di strutture e gambe". L'ex presidente del Senato Franco Marini ha analizzato in un'intervista a "L'Unità" l'assetto interno del partito avvertendo: "abbiamo già sperimentato un giovanilismo superficiale a cui si è dovuto mettere rimedio, ma il problema non si risolve con il mantra "rinnoviamo, cambiamo". Ancora più duro Franco Monaco, esponente ulivista del Pd. "Altro che partito vero, il Pd e' un partito surreale. Votano un documento unitario e, il giorno
dopo, a distanza, Veltroni e D'Alema, riprendono a cantare opposte canzoni su amalgama, primarie, correntismo". In un'intervista a Repubblica Pierluigi Bersani, ministro ombra dell'Economia del Pd, facendo il punto sulla situazione del partito ha sottolineato: per il momento "nessuno sta cercando una alternativa" a Veltroni, "però se serve non mi tiro indietro". Secondo Enrico Letta, ministro ombra del Welfare del Pd, il rinnovamento si fa attraverso le primarie: "solo così nasce un Obama", ha spiegato in un'intervista al Corriere della Sera. Al segretario ha confermato la sua fiducia, ma ha chiesto anche di dare "un segnale ai tanti militanti e amministratori del nostro partito che sono onesti". E il partito deve "de romanizzarsi" e liberarsi dall' "eccesso di centralismo" per diventare "partito dei territori". Una richiesta, questa che è arrivata anche dal presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani: "non condivido l'idea di un partito del nord, perché il Pd è un partito nazionale, ma sono convinto della necessità che si rafforzi sul fronte federale". Intanto, il senatore del Pd Marco Follini dalle pagine del Corriere della Sera lancia un consiglio a Veltroni: "non seguire la strada del segretario contro il partito. m. e. l.
Primo piano
Lunedì 22 dicembre 2008
5
Il Natale della crisi Dal Nord al Sud, fabbriche Alla Fiat cancelli chiusi di ogni tipo costrette dal calo degli ordini fino al 12 gennaio. Giorni bui anche lasciano a casa i dipendenti per il settore degli elettrodomestici
Per i lavoratori feste in cig Tante le aziende a fare ricorso alla cassa integrazione durante le vacanze ROMA – Non sarà un natale felice per molti lavoratori, dal Nord al Sud. E non solo per gli operai della Fiat. Le imprese che, sotto Natale, hanno fatto ricorso alla cassa integrazione, infatti, sono moltissime e sparse su tutto il territorio nazionale. Strette dalla crisi e dal calo degli ordini, fabbriche di ogni tipo, dall’acciaio alle moto, dagli elettrodomestici alla plastica, hanno fatto ricorso alla cig o, come espediente, all’alternanza cassa integrazione, ferie più o meno forzate e di nuovo cassa integrazione. Così decine e decine di aziende grandi e piccole hanno deciso di lasciare cancelli chiusi e lavoratori a casa per un periodo decisamente più lungo delle tradizionali due settimane natalizie. Il caso più eclatante, quello della Fiat – dal 15 dicembre al 12 gennaio – è solo la punta dell’iceberg. La chiusura degli stabilimenti di Mirafiori, di Cassino, Pomigliano d’Arco, Melfi, Termini Imerese ha infatti creato a cascata danni a tutto l'indotto. Tanto che, secondo i calcoli della Fiom, ai 50.000 messi in cassa integrazione direttamente dalla Fiat si aggiungono altri 200.000 lavoratori in cig nella componentistica. Tra i 'big' dell’industria italiana anche Beretta, Piaggio, Indesit si sono già fermati, e così anche la moto Guzzi di Mandello del Lario. Sempre nella provincia di Lecco la Trafileria Passerini Alluminio di Dolzago ha usato l’escamotage delle ferie, mentre la Lucchini ha fatto ricorso alla cassa integrazione. Per il gruppo dell’acciaio le cose non vanno meglio neanche nella sede toscana: l’altoforno di Piombino è stato reso inattivo lo scorso 28 novembre e riprenderà a lavorare il 2 gennaio, con circa 1.600 addetti diretti e, secondo le stime dei sindacati, altri 800 dell’indotto in cassa integrazione. Cig dal 9 dicembre al 6 gennaio anche alla Pirelli di Figline, nella provincia di Firenze, area dove secondo la Cgil sono in crisi quasi 800 aziende, con ammortizzatori sociali per oltre 11.000 dipendenti, di cui circa la metà in cig o mobilità. Anche la Electrolux non fa eccezione. Da questi giorni sono in cassa circa 5.000 dipendenti degli stabilimenti di Porcia, in provincia di Pordenone, di Solaro (Milano), di Forlì e Sesegana, nel trevigiano. Impianti che riapriranno in modo scaglionato tra il 9 e il 12 gennaio. La crisi degli elettrodomestici è testimoniata pe-
raltro in modo drammatico dal caso dell’Antonio Merloni, in amministrazione straordinaria sotto la guida di tre commissari. Gli impianti di Fabriano hanno ripreso a lavorare per quattro giorni tra il 9 e il 12 dicembre, per poi richiudere insieme alle altre fabbriche di Umbria ed Emilia Romagna che riapriranno i cancelli tra il 12 e il 19 gennaio prossimi. Ma a soffrire è anche un altro settore tipico del made in Italy, quello della ceramica. Anche in questo caso il ricorso alla cig è stato maggiore rispetto all’anno scorso e in tutta Italia, spiega Confindustria Ceramica, sono circa 5.000 i cassintegrati a dicembre. La maggioranza degli accordi prevede il rientro tra il 15 e il 20 gennaio. La crisi occupazionale non risparmia infine il Sud, dove la situazione non è dissimile da quella
Prime partenze a Fiumicino ma c’è un calo
Una protesta degli operai della Fiat
delle altre aree industriali del Paese. Emblematico il caso del casertano: con l'arresto della produzione in Casa Fiat si è fermato tutto l'indotto: Tawer, Proma, Sca
Sud. Cig anche alla Indesit, e automaticamente al suo indotto come all’Acroplastica, alla Erreplast e per la ex Manuli (ora Manucor). Tempi difficili, insomma.
FIUMICINO (ROMA) – Al via le partenze per le vacanze di Natale e Capodanno, anche se, almeno per quel che riguarda le mete in Europa o sul Mar Rosso, il numero è minore rispetto allo scorso anno. Fanno registrare, invece, il «tutto esaurito» i voli diretti verso destinazioni lontane come le Maldive, le Seychelles, i Caraibi e le Mauritius. È il quadro che emerge allo scalo romano di Fiumicino dove, nella penultima domenica del mese, che precede il Natale, coppie di giovani, ma anche famiglie, hanno fatto le valigie, mettendoci dentro panettone e torrone da mangiare poi all’estero, magari ai piedi
della Torre Eiffel o sulla spiaggia di Sharm el Sheikh. Si stima, infatti, che, pur con le difficoltà connesse all’avvio del nuovo operativo Alitalia, i passeggeri che transiteranno al Leonardo da Vinci durante le festività natalizie, saranno in numero inferiore rispetto allo scorso anno. «Quest’anno ci siamo concessi una crociera sul Nilo organizzata già da un pò di tempo, anche se in un momento di crisi. Ma –dice un giovane umbro in partenza per il Cairo con la fidanzata –per lasciare a casa problemi e preoccupazioni, che, comunque, torneremo ad affrontare all’inizio dell’anno».
Gli italiani stringono la cinghia ma non risparmiano sulle cose importanti
Ma le difficoltà non fermano la solidarietà Quest’anno doni utili sui cataloghi on line delle associazioni di beneficenza di CARMELA GIUDICE ROMA – Gli italiani stringono la cinghia ma non risparmiano sulle cose importanti, anzi. Nonostante la crisi economica, nonostante la contrazione dei consumi, più italiani hanno deciso quest’anno di fare un dono utile scegliendolo dal catalogo online delle associazioni di beneficenza. «In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, molte persone rifiutano di fare regali futili nella consapevolezza che i loro soldi possano essere spesi
meglio», spiega Raffaele Corazzi, responsabile web marketing Unicef Italia. Anche se non ci sono dati precisi, che saranno disponibili solo a fine gennaio, le associazioni parlano di aumenti sostanziosi rispetto allo scorso anno. Per l’Unicef l’'acquisto di doni natalizi, specie da internet, è cresciuto del 20%. Lo scatto in avanti più significativo è stato messo a segno dall’iniziativa «regali per la vita», che ha quasi raddoppiato le adesioni. Rispetto ai cataloghi «classici» delle associazioni di beneficenza che consentono di com-
prare un oggetto e destinano poi buona parte dell’incasso per sostenere le proprie attività, «regali per la vita» consiste nello scegliere che cosa donare ai bambini: un vaccino, matite per la scuola – per fare solo qualche esempio – ricevendo in cambio gadget (quest’anno magneti da frigo) da donare o scambiare con gli amici in segno del proprio impegno. “Negli ultimi mesi l’ammontare delle donazioni ha sofferto di una contrazione rispetto al 2007 – dice Carlo Garbagnati, vice presidente di Emergency Italia -. La crisi si percepisce
in maniera concreta, l’impegno economico del singolo donatore è calato, ma è rimasto costante il numero complessivo dei donatori, e questo per noi è molto incoraggiante». Discorso a parte merita però il mese di dicembre. «In vista del Natale i regali acquistati su internet e le donazioni di sostegno sono in crescita rispetto allo scorso anno di circa il 25%, con una raccolta di oltre 300.000 euro», conclude Garbagnati. «Molti mi hanno detto di aver scelto un 'nostro’ regalo per non fare brutta figura», aggiun-
ge Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty international, confermando la maggiore diffusione quest’anno della 'candela’, dono simbolo della difesa dei diritti umani. «Le persone considerano 'prestigioso’ offrire un regalo che rappresenti un impegno umanitario, invece che oggetti destinati a non essere utilizzati», dice ancora Noury. Ha riscosso molto successo, ad esempio, il cd musicale di diversi artisti italiani venduto per il 60/o anniversario della difesa della dichiarazione dei diritti umani».
Secondo le associazioni dei consumatori, quest’anno la campagna dei regali sarà ridotta del 17%
Shopping sottotono, si punta sui saldi ROMA – La crisi non risparmia il Natale. Le le prime indicazioni che giungono dalle associazioni dei consumatori indicano per il 2008 una campagna dei regali sottotono. Perfino i mercatini di Natale, ospitati in questi giorni nelle principali piazze italiane, insidiati anche dalle promozioni di ipermercati ed outlet, vedranno quest’anno, secondo le stime di Telefono blu, ridursi il volume di vendite del 17%. Il clima di sfiducia delle famiglie, evocato anche sabato dal Presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa di fine anno, sta provocando una contrazione dei consumi nel mese tradizionalmente più dedicato agli acquisti ed una selezione degli oggetti destinati a finire sotto l’albero. Una tendenza che, salvo sorprese, proietta le aspettative dei commercianti sulla ormai imminente stagione dei saldi.
Non sono pochi, stando alle prime stime, gli italiani che concentrano gli acquisti natalizi su generi alimentari, libri e regali “utili”, rinviando le spese per abbigliamento, calzature e accessori ai primi di gennaio, quando le vetrine esporranno la merce in saldo. La prima città a partire, come ormai tradizione, sarà Napoli dove, fra poco più di una decina di giorni, (venerdì 2 gennaio) i negozi potranno vendere la merce rimasta a prezzo ribassato. Il capoluogo partenopeo non sarà però il solo, quest’anno, ad avviare i saldi dal giorno dopo Capodanno: sempre il 2 partirà anche Trieste, che andrà avanti fino al 30 marzo. Nella maggior parte delle città (Roma, Milano, Palermo, Bari, Catanzaro, Genova, Bologna, Venezia e Torino) bisognerà invece aspettare il giorno successivo, sabato 3 gennaio.
Il giorno dell’Epifania, 6 gennaio, sarà la volta di Ancona. A Firenze, Potenza e Perugia l’ora 'x' scatterà il 7 gennaio, mentre a Cagliari l’8 gennaio. Più in là partiranno Aosta e l’Aquila (10 gennaio) e per ultima Campobasso (15 gennaio). I consumatori avranno tempo tra sei settimane e due mesi per gli acquisti a prezzo ribassato, prestando la massima attenzione al cartellino del prezzo che dovrà mostrare tre numeri: il prezzo originario del prodotto, la percentuale di sconto e il prezzo finale. Secondo Adusbef e Federconsumatori, infatti, questa stagione di ribassi sarà «molto fredda» e solo il 45% delle famiglie, pari a 10,8 milioni di persone, ne approfitterà. Insomma, sarà un Natale votato al risparmio. r. c.
6
Primo piano
Lunedì 22 dicembre 2008
Tragedie della strada La vittima, un uomo di 66 anni Si riapre la polemica è stata travolta, dopo aver sui controlli su chi conduce parcheggiato la propria vettura mezzi pubblici
Ucciso dal bus, autista drogato Il conducente aveva assunto cocaina. È stato arrestato e sarà licenziato di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Aveva assunto cocaina, l'autista dell'autobus Atac che sabato sera a Roma, nel quartiere Monteverde, ha travolto e ucciso Gino Anselmi, 66 anni, originario di San Cesareo. L'autista - ora rinchiuso nel carcere di regina Coeli è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo, sarà licenziato in tronco dall'azienda e Trambus sta anche valutando la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che si aprirà. Oggi intanto il pubblico ministero chiederà la convalida dell'arresto al giudice per l'indagine preliminare. Ma la tragedia riapre il capitolo sulla sicurezza e sui controlli da compiere su chi effettua trasporti pubblici. L'incidente mortale è avvenuto sabato sera verso le 20.30 in via Isacco Newton. Anselmi aveva appena parcheggiato la propria auto, aveva azionato le quattro frecce ed era sceso dalla vettura per controllarne la posizione. Pochi secondi ed è stato travolto dal bus della linea 31, una vettura fuori servizio che stava rientrando in deposito. Per la vittima non c'è stato nulla da fare. L'azienda di gestione del trasporto pubblico, Trambus spa, ha aperto immediatamente un'inchiesta interna. I vigili hanno effettuato i rilievi di rito, in particolare quelli mirati a valutare le condizioni dell'autista, sei anni di esperienza sulle spalle. Il test di alterazione psicofisica è risultato positivo e le analisi ordinate dal pm Giuseppe De Falco hanno appurato che l'autista aveva assunto cocaina. Ora gli inquirenti dovranno stabilire se fosse un consumatore abituale e se avesse precedenti specifici. "Ho parlato con l'amministratore delegato di Trambus e gli ho chiesto di prendere i provvedimenti più pesanti, la magistratura poi farà il resto. Credo che a Trambus, dopo questo episodio, debbano essere fatti dei controlli a tappeto", ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Trambus intanto ha comunicato che l'autista sarà licenziato in tronco e che "qualora ne sussistano le possibilità", l'azienda si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario che si andrà ad aprire. "Non vogliamo e non possiamo accettare - ha dichiarato l'amministratore delegato di Trambus, Adalberto Bertucci - che chi conduce un mezzo pubblico manchi del più elementare sen-
so di responsabilità nei confronti di se stesso, ma soprattutto dei cittadini". "Quindi - ha aggiunto Bertucci - è bene che tutti ne siano consapevoli: Trambus avrà tolleranza zero nei confronti di tutti gli autisti che abusano di alcol o fanno uso di droghe. Mi preme, infine, rinnovare i sensi del mio cordoglio alla famiglia della vittima assicurando loro la vicinanza di tutta l'azienda in questo momento di dolore". La Trambus ha intanto convocato i sindacati martedì per anticipare la campagna aziendale di prevenzione sull'uso di alcol e droghe rivolta agli autisti. Obiettivo: accanto alle consuete visite periodiche, la realizzazione di un'intensa attività di sensibilizzazione per "rafforzare la consapevolezza della pericolosità di certe pratiche nei confronti di se stessi e dei cittadini".
Due foto dell'autista del bus (2/o da sinistra, col berretto) che sabato sera a Roma ha travolto e ucciso Gino Anselmi
Ma non mancano le polemiche. Il presidente dell'Asstra Marcello Panettoni sostiene ad esempio che la tragedia di sabato sera "é ascrivibile a una lunga e perpe-
tuata carenza da parte del legislatore e delle Istituzioni, che sempre in ritardo si sono occupate del problema". "È inconcepibile e gravissimo - ha concluso - che si
debba arrivare a tanto per occuparsi di una questione delicatissima come quella dell'uso di alcol e droghe da parte degli autisti dei mezzi pubblici". Le polemiche, insomma,
non sono destinate a placarsi. E speriamo che almeno gli incidenti mortali diminuiscano, soprattutto quelli causati da consumatori di sostanze stupefacenti.
Scontro con un Tir sulla Ragusa-Catania. Decessi in tutt’Italia, dal Nord al Sud
Strage di giovani nel weekend Quattro morti in Sicilia, un’auto precipita in un fiume in Emilia
L'automobile coinvolta nello scontro con un Tir sulla Ragusa-Catania
PALERMO –È una strage senza fine sulle strade italiane. Il weekend si chiude con un bilancio terribile: quattro ragazzi, di età compresa tra i 19 e i 21 anni, sono morti sabato sera lungo la statale 194 Ragusa-Catania mentre si recavano in discoteca a bordo di una mini-cooper che si è schiantata contro un tir. Il drammatico incidente è avvenuto poche ore dopo il tragico decesso in Emilia Romagna della ragazza di 19 anni che dopo avere festeggiato il compleanno è morta annegata nel fiume Secchia, dove è precipitata l’auto sulla quale si trovava in compagnia di alcuni amici. I quattro ragazzi morti in
Sicilia erano residenti a Giarratana, paese di tremila abitanti della provincia di Ragusa: Giuseppe Di Gaetano, 21 anni; Leandro Renna, 21 anni; Fabio Di Pietro, 19 anni; Gabriele Corallo, 20 anni. Di Gaetano, che guidava l’auto, è stato riconosciuto solo all’alba dai familiari. Secondo una prima ricostruzione, i ragazzi erano diretti a Catania, all’altezza di una curva, in un tratto tra Vizzini e Francofonte, il conducente della mini-cooper avrebbe perso il controllo, l’auto ha invaso la corsia opposta, proprio mentre sopraggiungeva il tir. L’impatto è stato violentissimo: il camionista, rimasto
lievemente ferito è stato trasportato in stato di choc nell’ospedale Civile a Ragusa. I vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore prima di estrarre i corpi dei ragazzi dalle lamiere dell’auto. Il sindaco di Giarratana, Giuseppe Lia, ha proclamato quattro giorni di lutto cittadino, a partire da fino alla vigilia del giorno di Natale. Il comune ha annullato tutte le manifestazioni in programma per il Natale, compreso il tradizionale presepe vivente. «Faremo solo una veglia di preghiera e una fiaccolata – ha detto il sindaco – in memoria dei nostri ragazzi. Giarratana è sotto choc e questo è il momento del dolore».
I funerali si svolgeranno oggi alle 14.30 nella chiesa San Bartolomeo Apostolo. I quattro amici avevano in programma di trascorrere una serata in discoteca e di dormire poi nella casa di uno di loro, a Catania, per non correre i rischi di un rientro a tarda notte e anche perchè ieri avrebbero dovuto assistere all’incontro di calcio Catania-Roma. Fabio Di Pietro, 19 anni, il più piccolo del gruppo non doveva trovarsi in quell'auto, aveva deciso di unirsi agli amici solo perchè a causa del mal di schiena non aveva potuto giocare con la sua squadra di pallavolo, il San Vito Giarratana, che milita in serie B2, in campo proprio ieri
sera. La statale Ragusa-Catania, nota come 'la strada della mortè, è stata costruita 40 anni fa, quando il volume di traffico era un decimo di quello attuale. Da quando la strada è in funzione i morti sono stati oltre 500, i feriti più di 20 mila. Altre tre persone sono morte in altrettanti incidenti. A Piombino (Livorno) è deceduto Mercedes Antonio Cruz, venezuelano di 22 anni; a Crotone la vittima è un uomo che era alla guida di una Alfa 147 che si è scontrata con una Citroen C3 (due i feriti); a Novara è morto Stefano Orbelli, 27 anni, finito fuori strada con la sua Toyota.
Primo piano
Lunedì 22 dicembre 2008
7
I nodi della politica Continuano le consultazioni di Lacorazza per chiudere la crisi apertasi con le dimissioni di Folino
Natale, un regalo chiamato giunta Il segretario regionale del Pd propende per un esecutivo tecnico di SALVATORE SANTORO POTENZA - Casa Pd: si lavora per chiudere la crisi di giunta regionale. Dopo le cinque assemblee territoriali il Partito democratico di Basilicata fa i conti internamente. E sono cominciate le trattative private. O meglio gli incontri tra big. A serrare le fila il segretario regionale Piero Lacorazza, che nelle ultime 48 ore ha incontrato un pò tutti i big democratici. Da Maria Antezza, a Carlo Chiurazzi, ad Antonio Luongo per proseguire con Vincenzo Folino, Erminio Restaino e il presidente della Regione, Vito De Filippo. Nulla di ufficiale. Nè è stata svolta una riunione plenaria. Non ancora almeno. Si tratta essenzialmente di incontri di monitoraggio e confronto tra il segretario e i colonnelli del partito per definire le strategie da mettere in campo sia a livello politico, e sia per smussare (o tentare almeno) le differenze strategiche che ci sono all'interno del Pd. Non è un momento facile per il partito di Walter Veltroni. Non lo è a livello nazionale (sebbene alla Direzione l’ex sindaco di Roma abbia raccolto il voto quasi unanime sulla propria relazione programmatica) e non lo è nella periferia. E in Basilicata con una crisi di giunta aperta da più di 3 settimane, con l’inchiesta giudiziaria su petrolio e tangenti e con una divisione interna (essenzialmente tra ex diessini ed ex diellini) mai ricomposta, il Pd soffre non pochi patemi. Senza contare che all’interno del partito c’è chi cavalca ancora la “boutade” del commissariamento della segreteria regionale nonostante Andrea Lombardo (portavoce nazionale del Pd, e braccio destro di Veltroni) si sia affrettato ben due volte a smentire ufficialmente qualsiasi ipotesi di questo genere. Ma il governatore De Filippo preme per chiudere la crisi della giunta a stretto giro. Prima della fine dell’anno è la volontà. Magari nei prossimi due giorni considerando i “buchi” festivi natalizi. Le ipotesi non mancano. Ma il vero nodo continua a essere la sostituzione o meno nell’esecutivo di Roberto Falotico. L’assessore dimissionario all’Agricoltura, da parte sua, ha fatto sapere di star bene dove sta. E De Filippo non vorrebbe sostituirlo. Ma, «non si può far finta che non ci siano state le dimissioni di Folino» fanno sapere dal vertice del partito. La questione è che al primo piano della palazzo della Regione, incassata l’approvazione della Finanziaria, il presidente della giunta farebbe volentieri a meno di uno stravolgimento. Insomma non è un mistero che De Filippo punterebbe solo per un ritocco della giunta dimissionaria lasciando al suo posto Falotico. «Se lo togliamo se ne va dal partito». E’ l’indiscrezione. Ma Lacorazza ha abbracciato l’idea del rinnovamen-
L’APPELLO
«Anche noi abbiamo diritto a lavorare»
to. L’ha detto a chiare lettere alla riunione nazionale dei segretari regionale del Pd che si è svolta giovedì scorso a Roma. L’idea di Lacorazza dovrebbe essere quella di un cambio totale dei sei assessori: una giunta tecnica con esponenti non ricandidabili alle prossime elezioni. Giunta tecnica del presidente insomma, con De Filippo che avrebbe carta bianca (e responsabilità in prima persona) nella scelta dei nomi. Strada probabilmente non percorribile totalmente per le pressioni e le velleità dei partiti alleati del centrosinistra. Per questo potrebbe essere una giunta a metà tra tecnica più qualche riconferma se non nei nomi (si fa insistentemente il nome di Scaglione per i Popolari uniti) almeno nelle forze politiche rappresentate (probabile una staffetta anche
al’'interno dei socialisti). Ma dalla sede del Pd regionale fanno sapere: «Purchè ci sia il cambio totale degli assessori democratici». La sensazione è che non sarà facile accontentare tutti. Anche perchè l’intenzione sarebbe quella di spostare l’asse dalle posizioni personali correntistiche alla politica. Importante, per capire le prossime scelte, l’incontro che ci dovrebbe essere nella serata di oggi (ieri per chi legge ndr) tra Lacorazza, Restaino, De Filippo e Falotico. Ma in ogni caso nessuna decisione sarà assunta senza aver ascoltato anche gli altri componenti dell’Ufficio politico del Pd regionale. Emergono anche indiscrezioni sulla posizione della segretaria regionale del Pd rispetto all’Italia dei valori. Lacorazza a Roma, come Massimo D’Alema, si è astenuto sul voto chiesto da Marco Follini «mai più al-
leanze con Di Pietro». E questa non è un’apertura ai dipietristi. Anzi: D’Alema e Lacorazza hanno votato sì al programma finale di Veltroni. Un no a Veltroni sulla proposta di Follini sarebbe stato, politicamente, incomprensibile. Per questo l’astensione sulla rottura definitiva con l’Idv è un modo per evitare lo scontro con Veltroni ma allo stesso tempo far capire di essere “sostanzialmente” d’accordo con Follini. Equilibrismi politici. Del resto le parole di Lacorazza giovedì a Roma sono state chiare. «L’Idv non può avere una doppia morale: giustizialisti a Roma e nel potere nei territori». Parola più parola meno, questo il senso. Quindi non è escluso il prosieguo dell’esperienza dell’Idv nella giunta regionale, ma solo a determinate condizioni. Per quanto riguarda invece le alleanze in chiave amministrative, c’è ancora molto da discutere.
SIAMO più o meno 130 cittadini diversamente abili, residenti nella Regione Basilicata, tutti regolarmente iscritti nelle liste provinciali del collocamento obbligatorio. Siamo stati tutti beneficiari delle “Borse lavoro” per 24 mesi presso enti pubblici di codesta regione, con bando pubblico del 10 novembre del 2003, con prolungamento a 24 mesi grazie a una delibera della giunta regionale del 29 dicembre del 2006 in applicazione del decreto ministeriale del 1998 che recita testualmente: “I tirocini formativi e di orientamento, hanno durata massima non superiore a ventiquattro mesi. In questo decreto ministeriale appare evidente la volontà del legislatore il quale vuole esprimere in modo univoco che i disabili dopo due anni di formazione hanno acquisito il diritto all’accesso nel mondo del lavoro come previsto dagli articoli 1,3 e 8. della legge regionale 28 del 20 luglio del 2001 e della legge 68 del 12 marzo 1999. La succitata legge sancisce le assunzioni obbligatorie mediante quote di riserve disponibili presso aziende private e pubbliche”. Questa legge è stata rafforzata nella Conferenza unificata tra Stato e Regioni del 16 novembre 2006. Con il decreto della giunta regionale 1.669 del 22 ottobre del 2008 ai sensi dell’articolo 47 che regola l’inserimento lavorativo dei diversamente abili in base alla legge regionale dello scorso 6 agosto, la Regione Basilicata - Dipartimento Formazione - ha promosso progetti speciali finalizzati a realizzare la prosecuzione del rapporto lavorativo a
tempo determinato tra gli enti pubblici e i lavoratori diversamente abili che hanno svolto esperienze lavorative grazie alle “Borse lavoro” della durata di 24 mesi. A tal fine la Regione ha riconosciuto agli enti promotori un contributo economico di 10.000 euro annui in ragione di una percentuale non superiore al 75 per cento del lavoro lordo, per una massimo di 36 mesi. Dopo quasi due mesi le risposte da parte di quasi tutti gli enti sono state, però, negative. Motivo principale? Mancanza di fondi. L’articolo 3 della legge 68 del 1999 dice che nei posti di scopertura c’è l’obbligo di assunzione. A noi non è dato sapere nemmeno quanti sono i posti scoperti. Noi di tutto questo siamo disgustati, perché sappiamo bene che se ci fossero al nostro posto parenti o amici da poter inserire, queste leggi verrebbero applicate nel minor tempo possibile e con esito positivo. A tale scopo chiediamo di controllare e far rispettare le leggi. Siamo disponibili ad accettare anche progetti partime pur di lavorare, ma la maggioranza degli enti pubblici non ne vuole sapere. Per noi è umiliante e mortificante continuare ad elemosinare ciò che per legge dev’essere un nostro diritto. Vogliamo che la nostra dignità venga rispettata come cita l’articolo uno della nostra Costituzione che il lavoro è un diritto di tutti e specialmente dei più bisognosi perché oltre ad avere dei problemi fisici ci fanno sentire anche come delle nullità. Comitato “Borse lavoro”
I commenti di Emilia Simonetti e dei Giovani comunisti di Potenza
«Dopo la Finanziaria il governo» «UNA finanziaria che presenta luci e ombre». Questa la definizione data al documento approvato dalla Regione dal presidente del gruppo di Rifondazione comunista, Emilia Simonetti. «L’elenco dei problemi e delle questioni irrisolte è lungo spiega - A questo quadro preoccupante, però, non si risponde né con il tatticismo, con la strumentalizzazione e tanto meno con la fuga dalla realtà. L’approvazione del bilancio regionale 2009 è stata dunque un’occasione per affrontare i tanti problemi e le questioni irrisolte, partendo dal programma presentato nel 2005 dall’Unione con le integrazioni resesi necessarie dalla situazione nazionale e dalle politiche comunitarie. Ora bisogna però che ci sia subito una nuova giunta. La vecchia, lo dico con estrema franchezza, è stata ritenuta da me non sempre all’altezza della situazione, e la nuova sarà obbligata ad affrontare con coraggio puntualità e urgen-
za problematiche di grande rilevanza sociale ed economica che aspettano risposte da tanto tempo. E’ sul tipo di risposte da dare che noi identifichiamo il terreno privilegiato di un confronto serrato, ma rispettoso e leale. Naturalmente io continuerò a proporre azioni di lavoro per contribuire nel mio piccolo ad un’azione amministrativa concreta a partire dalla definizione del piano annuale e triennale per l’occupazione». Il Prc, inoltre, ha avanzato la proposta al consiglio regionale di richiedere alla Fiat la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati circa un anno fa in seguito alla ricezione di un avviso di garanzia, relativo a una indagine per presunta eversione e terrorismo conclusasi con un decreto di archiviazione. Preoccupati dall’attuale situazione anche i Giovani comunisti di Potenza. «La Basilicata - scrivono - vive una drammatica crisi democratica, economica e sociale che mette in di-
scussione la vita ed il futuro dei suoi abitanti. Questa crisi pone le sue basi in anni ed anni di gestione poco trasparente della cosa pubblica e delle risorse della comunità, nel connubio tra lobbies economiche e rappresentanza politica, in un affarismo dilagante che sfiora i confini della legalità, in un numero spropositato di enti di sottogoverno, attraverso i quali prolifera il clientelismo ed il controllo dei consensi elettorali. Le numerose risorse che in questi anni sono arrivate nella nostra regione (dai fondi europei alle royalties del petrolio) sono servite più alla produzione e al controllo dei consensi elettorali che al miglioramento delle condizioni di vita della gente. Questa modalità di gestire la cosa pubblica, che oggi appare così drammaticamente fragile, ha trovato la sua massima realizzazione nella svendita del patrimonio ambientale alle multinazionali di turno, dalla questione petrolio (rispet-
Emilia Simonetti
to a cui, è bene ricordarlo, rifondazione in tempi non sospetti ha votato in giunta contro l'accordo con la Total) alla Coca Cola che ha acquisito la concessione regionale per lo sfruttamento delle fonti acquifere del Vulture. La Basilicata ormai ha conseguito l'indegno primato della povertà, della disoccupazione, della precarietà di vita e di lavoro, dell'emigrazione. Finora abbiamo assistito nella maggioranza di governo solo a scontri interni e a guerre di potere. Ma i cittadini lucani attendono risposte ai loro problemi».
8
Lunedì 22 dicembre 2008
Lunedì 22 dicembre 2008
Raccolta firme di “No oil”
Oro nero Le attività di estrazione sono compatibili con l’ambiente? Gli esperti del settore non concordano Il rischio inquinamento per tutta la zona sarebbe molto alto
Val D’Agri dietro il miraggio del petrolio di NUARIO FORTUNATO L'ULTIMO bilancio relativo al “Programma Operativo Val d'Agri”, che ha fatto il punto sulla situazione economico-produttiva, sull'impatto occupazionale e sulla risposta ambientale relativi all'attività estrattiva, ci ha consegnato una versione quasi paradisiaca della Val d'Agri in termini di crescita occupazionale, di indotto economico, di propulsione produttiva e di qualità della vita. Le relazioni inerenti questi vari aspetti, tradottesi entusiasticamente nel tanto decantato “modello lucano” di gestione del petrolio, prestano il fianco a riflessioni, puntualizzazioni. Volendo restare estranei alle diatribe dialettiche ed alle polemiche politiche riguardanti la reale situazione economico-occupazionale derivante dall' “oro nero”, corre l'obbligo di porre l'accento sulle scottanti tematiche ambientali. E'indubbio, infatti, che il ritrovamento del petrolio nella Val d'Agri ha mutato radicalmente le prospettive di crescita e di conseguenza creato un impatto di tipo antropico su un ambiente particolarmente rivolto agli aspetti agricoli e paesaggistici. E' agevole comprendere e ragionevole sostenere, dunque, come di precipua importanza, prima ancora che riuscire a “strappare” concessioni peraltro marginali ed irrisorie o inseguire affannosamente un malcalcolato miraggio occupazionale, sia la necessità di rendere compatibili le attività di ricerca, sfruttamento e trasporto dei prodotti petroliferi con la protezione e conservazione degli ecosistemi terrestri ed acquatici. Precisato che le attività di monitoraggio ambientale delle aree a rischio di inquinamento da idrocarburi sono espletate nell'area delle estrazioni dall'Eni, dall'Arpab, per propria competenza, e dalla “Metapontum Agrobios”, specificatamente incaricata dalla Regione sin dal 2000 per l'esecuzione di un monitoraggio delle diverse componenti am-
bientali. Oltre quanto previsto dalla norme nazionali la Regione Basilicata, in considerazione dei potenziali effetti sul contesto ambientale associati alle attività petrolifere, ha avviato, sin dal 2000, numerose iniziative finalizzate alla verifica delle ricadute sull'ambiente dell'estrazione e della lavorazione del greggio. Dall'ultima nota regionale relativa all'ambiente ed alla situazione epidemiologica in Val d'Agri emerge che «le campagne di monitoraggio sinora condotte mostrano un quadro ambientale dell'area rassicurante. Gli impatti evidenziati nell'asta principale dell'Agri, a monte e a valle della diga del Pertusillo, sono ascrivibili alla presenza di sostanze derivanti dall'attività antropica correlabile alle diverse pratiche umane (agricole,civili e industriali). I risultati analizzati dimostrano che il fiume Agri durante il percorso verso la diga peggiora nel tratto a valle dell'area industriale di Viggiano. Tuttavia la elevata capacità di autodepurazione delle acque per effetto della buona condizione riparia permettono un recupero qualitativo che pone il fiume in condizioni comprese tra sufficiente e buono. I suoli analizzati non hanno mai evidenziato effetti di contaminazione preoccupanti. Le evidenze riscontrate in talune postazioni potrebbero essere attribuibili a piccole contaminazioni accidentali e limitate nello spazio e nel tempo. Il programma di indagini successive prevede oltre che una intensificazione delle indagini in aree pozzo una campagna di misure olfattometriche nelle aree di influenza del Centro Oli». In realtà già nel 2006 una ricercatrice della “Metapontum Agrobios” a margine di un'indagine conoscitiva, condotta a partire dal 2000, scriveva: “La campagna di monitoraggio ambientale ha messo in evidenza un impatto antropico nell'asta fluviale dell'Agri a monte della diga del Pertusillo. La presenza di contaminanti nelle acque e
A monitorare la zona è l’Eni l’Arpab e Agrobios
Sit-in dell’associazione a Sant’Angelo Le Fratte Il Comune ha autorizzato l’Eni a effettuare ricerche di ANTONIO MONACO SANT'ANGELO LE FR. - Nella mattinata di ieri, davanti al municipio, in Largo S. Michele, si è svolta una raccolta - firme per dire no all'Eni ad un'eventuale perforazione del territorio, alla ricerca di giacimenti di idrocarburi. Presenti diversi cittadini che hanno apposto la loro firma di protesta e il responsabile del comitato regionale No Oil Mico Somma che si è reso protagonista di questa singolare manifestazione di sensibilizzazione. La protesta nasce dal fatto che il petrolio non si sposa affatto con la salvaguardia ambientale e non offre neppure livelli minimi di occupazione locale. Il giorno 29 novembre, il consiglio comunale di S. Angelo ha espresso, all'unanimità, parere positivo ad eventuali ricerche sul territorio di S. Angelo da parte dell'Eni. Ora tutti i sindaci della valle del Melandro hanno espresso parere negativo ad eventuali ricerche e quindi la posizione del comune di S. Angelo suona come una nota discordante rispetto ai pareri degli altri comuni vicini. Per questa ragione, alcuni cittadini si sono, per cosi dire, indignati e hanno pensato di dar vita a un comitato No Oil sulla falsa riga dell'omonimo comitato regionale, quello guidato da Mico Somma. Il sindaco Angelo Ruggiero sostiene, da parte sua, che «noi non abbiamo voluto esprimere un no pregiudiziale, ma non abbiamo pro-
L’INTERVENTO DI NARDIELLO E SIMONETTI
soprattutto nei sedimenti (zone di accumulo) dei siti di studio, in direzione di Villa d'Agri e alla confluenza nella diga suddetta, confermano la presenza di zone di immissione laterale al fiume di carichi inquinanti civili e industriali. Analogamente, nell'asta fluviale del torrente Sauro che confluisce nell'Agri è stato evidenziato un carico inquinante di tipo industriale e civile soprattutto nei sedimenti. (…) Sarebbe opportuno ed interessante uno studio approfondito delle falde acquifere. (…) In vista dell'intensificazione delle attività di estrazione degli idrocarburi, diventa altresì essenziale un monitoraggio continuo delle condizioni ambientali e la rilevazione di eventuali perturbazioni indotte dalle attività antropiche, quali estrazione dei prodotti petroliferi, inse-
to il Disegno di Legge 1441-ter che toglie la competenza alle regioni per la Valutazione di Impatto Ambientale, per cui in pratica i permessi di ricerca e le concessioni per l'estrazione di idrocarburi potranno essere rilasciati con un procedimento unico in capo all'Amministrazione dello Stato. Adesso il cosiddetto documento di indirizzo che - hanno aggiunto Simonetti e Nardiello - siamo in attesa di leggere nel testo completo, ancora non presente nel sito ufficiale del Consiglio dei Ministri, di fatto contribuirà ad esautorare la Regione Basilicata da ogni funzione e competenza in tema di autorizzazioni preventive. E' evidente che si impone la necessità di attrezzare un'adeguata iniziativa per contrastare in tutte le sedi istituzionali il comportamento del Governo sino al ricorso al Consiglio di Stato. L'atteggiamento del Gover-
diamenti abitativi, attività agricole». Lascia basiti e provoca inquietudine l'osservazione che, confrontando gli ultimi rilievi addotti dalla Regione e quelli precedenti offerti dalla “Metapontum Agrobios”, a fronte di una costante ed incessante estrazione di prodotti petroliferi la situazione ambientale sia rimasta immutata, se non proprio migliorata. Fa specie, inoltre, rilevare come l'invito rivolto da accreditati esperti del settore, per quanto concerne un monitoraggio continuo e maggiormente approfondito, sia stato vanificato da soluzioni che ancora non hanno dato traccia di efficienza ed efficacia, quali ad esempio l'Osservatorio Ambientale. La Commissione degli Esperti incaricata, a suo tempo, dalla Regione Basilicata si poneva l'interrogati-
no Berlusconi è ancora più grave perché non è solo un atto di forza contro la Regione Basilicata in una fase delicata per l'inchiesta Total in corso ma perché è contro la Conferenza dei Presidenti delle Regioni che ha accolto, nei mesi scorsi, la proposta del presidente De Filippo per riaffermare il principio-diritto delle Regioni in materia di gestione e titolarità delle risorse del proprio sottosuolo, senza per questo non rispettare la normativa nazionale in vigore. Uno degli argomenti di propaganda elettorale del Pdl che in Abruzzo durante la campagna elettorale aveva affermato di essere contrario al Centro Oli, come pure aveva più volte ribadito il neo presidente Gianni Chiodi - concludono Simonetti e Nardiello - rischia di ripercuotersi sugli interessi della comunità lucana oltre che abruzzese».
vo della compatibilità tra ambiente e petrolio. Nel Rapporto Finale sui lavori della Commissione si legge che «dal punto di vista dei risvolti economici appare evidente che lo sfruttamento petrolifero è tendenzialmente conflittuale con lo sviluppo turistico e può avere impatti negativi sullo sviluppo della filiera agroalimentare». Nel medesimo Rapporto si ricorda ai decisori che la Val d'Agri, e la Basilicata, sono aree «sismogeneticamente attive colpite da vasti fenomeni di dissesto idrogeologico», in relazione al rischio di incidente e di contaminazione delle falde idriche. Lo stesso Rapporto riporta, inoltre, la classificazione degli impatti delle attività petrolifere distinguendo tra impatti derivanti da attività ordinarie (impatto paesistico durante
Il logo del comitato “No oil”
nunciato neppure un si a scatola chiusa». «Noi - continua il primo cittadino abbiamo espresso parere favorevole alla ricerca, purché, nei tavoli di trattative successivi, ci garantiscano la salvaguardia dell'ambiente e le precauzioni di sicurezza necessarie per la vita sana dei cittadini. Quindi - continua il sindaco - il nostro è un si subordinato a tutta un serie di condizioni. Io credo che di questa cosa, alcuni stiano montando un caso senza fondamento». In verità gli amministratori si meravigliano come il comune di Satria-
no, Sasso e Brienza, che ricevono da tempo le royalty del petrolio, abbiano espresso parere negativo ad eventuali attività di ricerca e poi forse estrattive. Per coerenza essi dovrebbero, - dicono un pò tutti gli amministratori - sin da oggi, rinunziare a tale provvidenze. Ancora più convinta la posizione del consigliere di minoranza, una volta della Margherita, oggi confluito nel Pd Pietro Spera, quando sostiene che «i comuni di Sasso di C. di Brienza e Satriano versano alla Comunità Montana la bella cifra di 200.000 euro all'anno delle royalty, per consentire agli operai della forestale di compiere 152 giornate lavorative». «Come sarebbe possibile una cosa di questo genere senza il petrolio?» - Si domanda Spera. «E'chiaro - continua il consigliere - che l'estrazione non dovrà essere, eventualmente le ricerche daranno esito positivo, selvaggia e non ci devono essere azioni di accaparramento come a Tempa Rossa, né il petrolio dovrà compromettere l'ambiente e perciò occorrerà un monitoraggio attento e vigile da parte degli enti preposti». «Non possiamo - aggiunge Spera - adottare la politica del no: no agli inceneritori, no ai rigassificatori e poi abbiamo la bolletta energetica più cara d'Europa». «Ovviamene io esprimo anche l'idea che l'amministrazione incontri, a stretto giro di tempo, la gente per ascoltare il loro pare, come è giusto che sia».
Alcune immagini della Val D’Agri
«Il Governo individua la Basilicata come regione petrolifera» «IL GOVERNO ha individuato l’Abruzzo e la Basilicata come regioni petrolifere». Lo dicono in una nota i consiglieri regionali, Emila Simonetti e Giacomo Nardiello. «Il Consiglio dei Ministri - scrivono in una nota - nella seduta del 18 dicembre scorso ha impugnato la Legge regionale n. 14 contro il Centro Oli, approvata dal Consiglio regionale abruzzese lo scorso 30 settembre, che di fatto bloccava la realizzazione del Centro Petrolchimico di Ortona fino al 31 dicembre 2009 e nuove trivellazioni e contestualmemte ha approvato anche un documento di indirizzo che individua Basilicata e Abruzzo come “regioni petrolifere”. Questo significa che il Governo Berlusconi vorrebbe avere carta bianca sulle nuove ricerche petrolifere». «Come si ricorderà a novembre la Camera dei Deputati aveva approva-
9
la fase di perforazione; sottrazione di territorio valutabile in circa 25.000 mq per ogni postazione petrolifera cui va aggiunta la sottrazione di spazio per la realizzazione delle strade di accesso; sottrazione di territorio derivante dalle condotte con il Centro Oli valutabile in circa 33.000 mq/km; rumore dovuto all'attività dei motori elettrogeni; sottrazione di territorio per la realizzazione dell'oleodotto; produzione di grandi quantità di detriti ed inerti da opere civili; produzione di reflui derivanti dalle attività di perforazione; produzione di reflui derivanti dalle attività di trattamento che si svolgono nel Centro Oli; emissioni in atmosfera durante le fasi di perforazione ed estrazione; emissioni in atmosfera conseguenti alle attività di trattamento nel Centro Oli)
pozzi di 4.000 metri di profondità. Una volta estratto il greggio viene separato nella sua componente liquida, raccolta in appositi serbatoi metallici fuori terra e poi trasferita per la raffinazione in apposito centro, e nella componente gassosa sottoposta ad azione di rimozione dell'umidità. L'acqua salata generata dal processo di disidratazione viene provvisoriamente stoccata in serbatoi, prima dello smaltimento che avviene con reiniezione nel sottosuolo o per incenerimento nei forni insieme ad altri gas. I rischi ambientali in questa fase dipendono dalle caratteristiche del territorio, dal collegamento tra i pozzi ed il centro attraverso flow-lines di acciaio che vengono interrate e dai rifiuti della centrale di raccolta. Gli scarichi liquidi sono costituiti da acque di tipo civile provenienti dai servizi della centrale per circa 5 metri cubi al giorno, da acque meteoriche e da acque di strato o formazione. Le emissioni atmosferiche sono quelle prodotte dalla combustione dei gas non utilizzati e dalle acque di strato incenerite in appositi forni e generanti composti stabili come anidride carbonica e solforosa. Ulteriori emissioni sono prodotte dalla fiaccola, dispositivo di sicurezza posto all'apice dell'impianto estrattivo. Poste queste premesse risulta subito evidente che l'attività di
estrazione petrolifera è un'attività ad alto impatto ambientale, in particolare per quanto riguarda progetti di coltivazione di idrocarburi di dimensioni quali quelli della Val d'Agri e di Tempa Rossa. Le principali sostanze inquinanti immesse nell'atmosfera a seguito delle operazioni legate all'estrazione petrolifera sono il biossido di zolfo, le particelle sospese, il metano e gli idrocarburi derivanti dai processi di combustione operati con derivati del petrolio. In modo indiretto, l'attività petrolifera crea ulteriori emissioni per effetto dei derivati del petrolio sotto forma di ossidi di azoto, di biossidi di azoto, ozono e monossido di carbonio. Non va dimenticata la grande immissione in atmosfera di inquinanti dovuta alle operazioni di carico e scarico delle autocisterne impegnate nel trasporto del greggio. E' opportuno evidenziare i rischi sulla salute umana derivanti dalle emissioni di azoto, di idrocarburi e di biossido di zolfo in atmosfera. Il primo riduce la produttività delle culture e crea all'uomo irritazione agli occhi, sintomi alle vie respiratorie e attacchi asmatici nei soggetti più a rischio. Gli idrocarburi invece hanno effetti molto diversificati, vista l'ampia gamma di componenti; tra questi il benzene e gli Ipa sono i più pericolosi, in quanto cancerogeni per l'uomo. Il
«Sfruttare i giacimenti è incompatibile con lo sviluppo turistico»
ed impatti legati ad incidenti (inquinamento di falda durante la perforazione; blow-out; fuoriuscita di petrolio; incidenti in fase di rieniezione dell'acqua di processo; esplosioni e sversamenti). Per ben comprendere la ricaduta ambientale dovuta all'attività estrattiva ed al trattamento del greggio è necessario, in via del tutto preliminare, riportare sinteticamente il processo di estrazione petrolifera. La prima fase consta di attività che si svolgono prevalentemente con l'uso di esplosivo fatto detonare in pozzetti perforati nel terreno alla profondità di qualche metro, metodo però che non andrebbe utilizzato in zone che presentano rischi di natura geologica. Oggi è comunque disponibile un ulteriore tecnica che utilizza il Vibroseis, strumento che tra-
smette al terreno un'oscillazione a carattere ondulatorio di durata variabile tra i 7 ed i 10 secondi. Individuato il giacimento contenente il greggio si passa all'attività di perforazione che spesso comporta l'attraversamento di acquiferi sotterranei che forniscono acqua per usi potabili o industriali e che potrebbero essere contaminati. L'attività del cantiere produce inoltre un'elevata mole di rifiuti che viene raccolta in appositi vasconi e bacini di lagunaggio impermeabilizzati. Altro problema concerne il trattamento delle acque di cantiere accumulate, dei detriti e dei fluidi di perforazione usati per garantire il normale corso dell'attività estrattiva. Il volume complessivo di questi rifiuti è valutabile nell'ordine di 6.000-7.000 metri cubi per
biossido di zolfo, infine, può provocare serie intossicazioni; basti ricordare che nel Golfo Persico, nei primi decenni degli anni '60, morirono quasi 3.000 persone intossicate a causa di inquinamento di biossido di zolfo, generato dall'esplosione di una piattaforma. Ricerche inglesi ed americane hanno scientificamente dimostrato che nell'uomo esiste uno stretto rapporto tra le concentrazioni di SOx e di particolati nell'atmosfera, causa anche del fenomeno delle piogge acide, e l'insorgenza della bronchite cronica e dell'enfisema polmonare, con il raddoppio dell'indice di mortalità per malattie respiratorie; altre ricerche hanno evidenziato un nesso tra le concentrazioni dei prodotti di combustione dell'olio e del carbone degli impianti fissi e l'incidenza delle infezioni delle vie respiratorie. Per quanto concerne, poi, il possibile inquinamento delle acque sotterranee va riconosciuto l'elevato rischio che ha l'attività di estrazione petrolifera in un area come l'Alta Val d'Agri che ospita al suo interno alcune delle sorgenti più rilevanti dell'intero territorio regionale, nonché invasi dai quali dipende l'approvvigionamento idrico non solo di buona parte della Basilicata, ma anche della vicina Puglia, per un totale di circa 4,5 milioni di persone e di grosse aree coltivate come la piana del metapontino. La distribuzione delle installazioni petrolifere, del Centro Oli e del tracciato dell'oleodotto interessa in maniera diretta le principali risorse idriche pregiate dell'area. Solo facendo riferimento a tale installazione, sempre riferendosi all'equazione del rischio, vale la pena evi-
denziare che un possibile incidente con rilascio di inquinante o, ad esempio, una sempre possibile non perfetta cementazione delle installazioni del pozzo, potrebbero determinare una lenta risalita di acque connate o di fluidi con caratteri chimico fisici non compatibili con l'uso potabile ponendo in crisi l'importantissima lifeline rappresentata dall'acquedotto. Altre numerose installazioni petrolifere e il Centro Olii di Viggiano giacciono sull'acquifero alluvionale del fondovalle Agri. Uno sversamento anche episodico di idrocarburi potrebbe facilmente raggiungere il sistema delle acque mediante i diversi corsi d'acqua che attraversano la valle in sinistra del fiume Agri andando direttamente a raggiungere l'invaso del Pertusillo. Altri problemi di impatto ambientale sono relativi al dissesto idrogeologico ed alla sismicità, all'inquinamento del suolo, allo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle attività estrattive, ai ripristini ambientali, agli effetti sulla flora e sulla fauna. Ultimamente, poi, l'Ola, l'Organizzazione Lucana Ambientalista, ha concentrato l'attenzione sulle emissioni di idrogeno solforato, un gas acido corrosivo velenoso che, se assunto in dosi elevate attraverso la respirazione ed il contatto può portare a gravi malattie a carico del sangue e del sistema nervoso, può provocare danni irreversibili che possono causare menomazioni permanenti, tumori e morte. Tale sostanza, nonostante la comprovata pericolosità, sembra non sia oggetto di costante monitoraggio e rilevazione da parte delle centraline dell'Eni e dell'Arpab.
10
Lunedì 22 dicembre 2008
DA SANTO STEFANO VENTO, PIOGGIA E NEVE Tra lunedì e mercoledì tempo soleggiato ma freddo Gelo a Natale ma senza neve per l'arrivo di correnti tese dall'Europa orientale. Da Santo Stefano pioggia in pianura e neve sui monti oltre gli 800-1000 metri. IL RISCALDAMENTOglobale della Terra potrebbe essere in fase di rallentamento. E'quanto riferisce un rapporto preliminare dell'Agenzia Meteorologica giapponese, secondo cui le temperature medie del 2008 hanno registrato aumenti inferiori al previsto. Nel corso dell'anno che sta per concludersi, infatti, la temperatura mondiale si è innalzata di 0,2 gradi Celsius rispetto alla media del trentennio 19712000, l'incremento più basso dal 2001 dopo anni di continua crescita. Per quanto riguarda il Giappone, in particolare, la temperatura media ha segnato nel 2008 un aumento di 0,41 gradi, il tredicesimo più alto dal 1898 (anno in cui si iniziò a raccogliere questo tipo di statistiche), con un margine di incremento inferiore di 0,44 gradi rispetto al 2007. L'Agenzia Meteorologica nipponica, tuttavia, mette in guardia da facili ottimismi. L'apparente frenata del riscaldamento terrestre, infatti, è da addebitare quasi certamente al fenomeno atmosferico della Niña, responsabile quest'anno per l'abbassamento delle temperature in diverse zone del mondo. Resta un rebus di difficile soluzione il tempo che ci accompagnerà nell'ormai prossimo weekend natalizio. Per l'immediato i modelli di previsione sono tutti concordi nel proporre fino alla vigilia, su tutta la regione, giornate fredde ma soleggiate. Da oggi e fino a Natale l'anticiclone delle Azzorre garantirà infatti tempo stabile su gran parte dell'Europa centrale e meridionale, dirottando verso la Turchia i fronti freddi provenienti dalla Lapponia. Proprio questo blocco altopressorio presente sul settore centro-occidentale del Vecchio Continente permetterà però un rapido raffreddamento dell'area Balcanica e della Russia, dando vita un serbatoio d'aria gelida che molto probabilmente raggiungerà l'Italia nella seconda parte della settimana. Dal giorno di Natale, infatti, un nocciolo d'aria fredda con moto retrogrado si sposterà dall'Est Europa in direzione dell'Italia prima, della Francia e della Spagna poi. Sulla Basilicata il 25 avremo un sensibile calo delle temperature che potrà favorire anche qualche breve e debole fioccata fino a bassa quota. Da Santo Stefano, però, complice la formazione di un minimo depressionario ad ovest della Sardegna, giungeranno sulla regione anche le precipitazioni che saranno nevose solo oltre gli 800-1000 metri di quota. Questo per l'arrivo da Est/Sudest di aria leggermente più mite. Situazione che resterà invariata sabato 27, con deboli nevicate solo a partire dalla media montagna. Per domenica, infine, dovrebbe farsi strada un temporaneo miglioramento accompagnato da un nuovo generale raffreddamento. Un sereno Natale a tutti. Lunedì: Poche nubi in giornata su tutta la Basilicata. Correnti fredde ma asciutte di Tramontana garantiranno infatti un tempo discreto su tutta la regione, con cieli sereni o al più poco nuvolosi. Non mancherà comunque qualche nube innocua sul Vulture e lungo l'area tirrenica. Temperature in diminuzione, sia nei valori minimi che in quelli massimi, venti sostenuti e mari molto mossi. Martedì: Poche novità rispetto al giorno precedente. Sarà infatti un'altra giornata di sole su tutta la Basilicata. Qualche foschia comparirà nelle prime ore del mattino ma tenderà a dissolversi rapidamente. Attenzione alle gelate, non solo in montagna. Tra il pomeriggio e la sera nubi sparse si addenseranno in Appennino. Temperature stazionarie o in leggerissimo aumento. Mari mossi. Mercoledì: Mattinata soleggiata su tutta la Basilicata. Tra il pomeriggio e la sera assisteremo ad un parziale aumento della nuvolosità soprattutto su Vulture, Materano e Metapontino ma senza precipitazioni. Nella notte persisterà sulla regione una nuvolosità irregolare ma senza nessun fenomeno. Temperature in ulteriore calo dalla sera per correnti moderati da Grecale, mari mossi. Giovedì: Anche la Basilicata subirà l'effetto dell'arrivo di un nucleo d'aria gelida dai Balcani. La giornata festiva sarà quindi molto fredda con temperature che su gran parte del territorio resteranno al di sotto dello zero anche durante il giorno. Il cielo sarà parzialmente nuvoloso, ma con ampi spazi soleggiati. Possibili, comunque, deboli ed isolate nevicate già da quote piuttosto basse. Venerdì: Tempo in generale peggioramento. La formazione un minimo depressionario ad ovest della Sardegna porterà infatti precipitazioni sparse anche sulla Basilicata. Giungerà però aria leggermente più mite da Sud/Sudest per cui la neve cadrà solo oltre gli 8001000 metri. Più in basso, soprattutto lungo il Tirreno e la Val d'Agri, cadrà la pioggia. Mari da mossi a molto mossi. Sabato: Nuvoloso o molto nuvoloso su tutta la Basilicata. Piogge anche intense cadranno sul settore tirrenico e lungo l'Appennino. La neve cadrà solo a partire dalla media montagna, oltre cioè i 900-1000 metri. Parziali schiarite dal pomeriggio su Materano, Metapontino e costa jonica. Temperature in ulteriore lieve aumento, venti moderati da Est/Sudest e mari mossi o molto mossi. Domenica: Il tempo tenderà lentamente a migliorare. Le ultime precipitazioni interesseranno in mattinata la costa tirrenica, altrove si apriranno ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la sera su tutta la regione avremo un cielo poco o parzialmente nuvoloso con assenza di fenomeni. Le temperature torneranno a scendere, soprattutto dalla sera, i venti giungeranno sostenuti da Est. Giuseppe Pomarico
ISTRUZIONI PER COMPRARE GIOCATTOLI SICURI Il giocattolo più sicuro è il carbone che si mette dentro la calza della Befana ai bambini cattivi che non meritano giocattoli. Per il resto, non c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma anche quello di evitare giocattoli inaffidabili, che in vista del periodo natalizio vengono importati specialmente dall'estremo oriente. Nonostante la legge abbia stabilito i requisiti di sicurezza dei giocattoli fin dal 1991, i controlli sono difficili, anche perchè si tratta di un mercato molto articolato e i prodotti sono tantissimi. A tale proposito, il ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con il Consiglio nazionale consumatori e utenti, ha elaborato e diffuso un'ottima guida all'acquisto del "giocattolo sicuro". Questi i consigli per i genitori. -Tutte le informazioni e le avvertenze in etichetta devono essere anche in lingua italiana; se sono soltanto in lingua estera, il giocattolo è irregolare e sospetto. -Verificare se c'è la marcatura "CE" e il nome (o ragione sociale, o marchio) del fabbricante o del responsabile dell'immissione sul mercato, con relativo indirizzo; se mancano, il giocattolo è inaffidabile. Assai più della marcatura CE, che viene apposta dallo stesso fabbricante o dall'importatore, la sicurezza del giocattolo è garantita dal marchio "Giocattoli sicuri" o IMQ (per quelli elettrici), che ne attestano la conformità alle norme. - Verificare anche che vi siano le avvertenze sulle fasce d'e-
tà consigliate ed eventualmente quelle specifiche legate al tipo di giocattolo, le precauzioni d'uso per la manutenzione e il montaggio, la scritta "Attenzione, da usare sotto la sorveglianza di adulti" per i giocattoli che riproducono apparecchi destinati agli adulti o che contengono prodotti chimici. -I giocattoli non adatti ai bambini di età inferiore a tre anni devono riportare la scritta "non indicato per bambini di età inferiore a tre anni" oppure il relativo simbolo costituito dal cosiddetto "fantasmino" (un cerchio barrato con all'interno una testa di bambino e la scritta 0-3). Ricordarsi che vi sono prodotti che, pur sembrando gio-
cattoli, non lo sono e quindi non devono avere gli stessi requisiti di sicurezza e prescrizioni di etichettatura: per esempio, i puzzle con più di 500 pezzi, le freccette con punte metalliche, i piccoli elettrodomestici e videogiochi funzionanti con tensione superiore a 24 volt, le decorazioni natalizie, eccetera. Non comprare soprattutto i "puntatori laser" venduti sotto forma di piccole torce tascabili, penne e altri oggettini: non sono giocattoli e possono causare lesioni irreversibili agli occhi. Per quanto riguarda in particolare i giocattoli elettrici, il Comitato elettrotecnico italiano (CEI) ha emanato alcune prescrizioni di sicurezza che però non solo vincolanti per i costruttori i quali hanno soltanto la facoltà di affidare all'IMQ la certificazione di queste prescrizioni di sicurezza e, se l'esame viene superato, il giocattolo riporta il marchio "IMQ", istituto delegato per legge a verificare la rispondenza dei prodotti elettrici alle norme tecniche di sicurezza.Viene verificato, ad esempio, che le parti in tensione siano prodotte in modo che anche il bambino più curioso non possa toccarle; che i materiali impiegati non possono danneggiarsi a causa del calore o bruciare violentemente; che il giocattolo abbia una resistenza meccanica tale da escludere rotture inaspettate e pericolose; che non abbia spigoli e bordi che possano ferire il bambino o parti che possano essere inghiottite, eccetera. In genere , la tensione di alimentazione dei giocattoli elet-
trici che utilizzano la corrente di casa è compresa entro 24 volt, ossia un valore non pericoloso, ma bisogna proprio fare attenzione che non sia superiore, perchè in tal caso il prodotto non è considerato giocattolo e quindi non è soggetto alle severe norme che disciplinano il settore.Il componente fondamentale è il trasformatore, che serve per ridurre la tensione da 220 a 24 volt e che deve essere anch'esso costruito in modo tale che l'ìsolamento sia adeguato onde impedire, in caso di guasto, che si abbia la tensione a 220 volt ove deve essere a 24. Anche la sicurezza dell'isolamento è verificata e certificata dal marchio IMQ; quando si acquistano le piste per le automobiline elettriche o i trenini, il trasformatore è normalmente compreso nella confezione, altre volte deve essere acquistato separatamente, ma in ambedue i casi è importante accertarsi che abbia il marchio IMQ. Fra le prove vi è anche quella per controllare la "compatibilità elettromagnetica" : il giocattolo elettrico, in pratica, non deve disturbare il funzionamento delle altre apparecchiature elettriche ed elettroniche, ne essere a sua volta disturbato. Infine, l'IMQ controlla che il giocattolo sia indifferente alle cariche elettrostatiche che si formano, ad esempio, quando il bambino strofina la mano sul pullover accumulando così una piccola carica elettrica che poi, toccando qualche componente del giocattolo, potrebbe provocare un guasto ai microchip o un malfunzionamento.
LE REGOLE APPLICATIVE PER I BIOLOGICI Dal 1 gennaio 2009 entra in vigore la nuova tolleranza di OGM nei prodotti biologici, prevista dal Regolamento CE n.834/2007. Intanto la CE ha emanato il Regolamento di attuazione (n.889/2008) delle nuove norme, che hanno un pò cambiato la disciplina dei biologici, definendo la disciplina di tutti gli alimenti trasformati, eccetto il vino che continua a chiamarsi " ottenuto da uve da agricoltura biologica". Per i biologici di origine comunitaria preconfezionati diventa obbligatorio il marchio europeo in etichetta, costituito da un sole con punte esterne e con la dicitura interna "Agricoltura biologica". Potranno essere etichettati bio soltanto i prodotti che contengono almeno il 95% di ingredienti biologici e in eti-
chetta dovrà essere indicata anche la provenienza del prodotto. Inoltre: -nei prodotti trasformati l'elenco degli ingredienti può riportare quelli biologici, con l'indicazione della percentuale;-i termini abbreviati "io" o "eco" possono essere utilizzati solo se si tratta di veri biologici;quando viene usato il marchio comunitario diventano obbligatorie le diciture "Agricoltura UE" quando la materia prima agricola è stata coltivata nella UE, "Agricoltura non UE" quando è coltivata in Paese terzi o "Agricoltura UE/non UE" quando è mista;-il marchio comunitario non è utilizzato per i prodotti ottenuti nella fase di conversione da agricoltura convenzionale a biologica.Il nuovo Regolamento di attuazione n.889/2008 contie-
ne una serie di regole che riguardano i trattamenti del suolo, l'obbligo di utilizzare solo determinati antiparassitari autorizzati dalla UE, semi biologici, eccetera. Anche i vegetali selvatici (per esempio la cicoria) e le alghe possono chiamarsi biologici se rispondono a determinati requisiti di raccolta e di provenienza, mentre sono stati disciplinati i pesci biologici d'acquacoltura, che devono essere allevati separatamente da quelli convenzionali. Nei prodotti trasformati devono essere utilizzati ingredienti bio, tranne quando qualcuno di essi non esiste sul mercato o abbia una funzione principalmente sensoriale e tecnologica. Infine, vengono abrogati i Regolamenti CE n.207/1993,223/2003 e1452/2003..
Lunedì 22 dicembre 2008
11
24 ore in Basilicata
Il racconto del legale, Filippo Vinci: dalle cimici scoperte per caso fino all’arresto
Le verità di Francesco Ferrara «Non stava scappando e la storia della talpa è inventata» PARLO, o non parlo? Per giorni Francesco Ferrara, il principale indagato nell’inchiesta soprannominata “Totalgate”, si è interrogato. E oggi, dopo giorni di riflessione, ha deciso di dire la sua attraverso il suo legale, Filippo Vinci. Francesco Ferrara è detenuto nel carcere di Potenza e da martedì legge i quotidiani ogni mattina. Gli fa effetto vedere il suo nome al centro dello scandaloso “Totalgate”: politici e mazzette, clientele e traffico di stupefacenti. Chi più ne ha, più ne metta. Si parla di “una talpa in questura”, romantiche fughe verso orizzonti esotici dove prendere il sole al riparo dalla giustizia italiana, “un intrigo internazionale”, data la genealogia degli illustri detenuti del management di Total, e fino a vent'anni di carcere per il principale imputato. «Sono stanco di quest'aggressione avrebbe detto lo stesso Ferrara a colloquio con il suo avvocato - perpetrata giornalmente a mezzo della stampa». Una stampa, secondo il legale Vinci, colpevole di essersi allineata troppo ingenuamente alle tesi espresse dall'accusa. L’imprenditore, davanti al pm Henry John Woodcock e al gip Rocco Pavese, durante l'interrogatorio di garanzia che si è svolto giovedì mattina nell'aula Croce del Palazzo di giustizia di Potenza si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma ieri, attraverso il suo difensore di fiducia, l'avvocato Filippo Vinci di Policoro, sembra aver compiuto una prima significativa “inversione di tendenza”. «Avete scritto che il mio assistito era in partenza per l'Africa, come se stesse per fuggire e gli agenti lo avessero fermato appena in tempo prima che si imbarcasse. È totalmente sbagliato. Ferrara era a Policoro e si è messo serena-
Filippo Vinci, legale di Ferrara
mente a disposizione dei magistrati. Il giorno prima del suo arresto, lunedì 15, aveva effettivamente acquistato due biglietti aerei ma per tratte nazionali: Bari-Roma e Roma-Catania, altro che Africa». Nell'ordinanza che dispone la custodia in carcere a firma del gip Rocco Pavese sono riportate alcune conversazioni in cui Ferrara parla di Montecarlo, Lugano e certi documenti da portare via. Questi per l'accusa rappresentano prove da sottrarre alla ricostruzione dei fatti e delle responsabilità “dell’affaire Tempa Rossa”. Per Vinci è «uno sfogo, niente a che vedere con una vera intenzione di fuga, e che risale peraltro ormai a quasi un anno fa. In tutto questo tempo Ferrara ha continuato a svolgere le sue attività senza modificare in niente le sue abitudini. E c'è un'altra cosa: verso la
fine di febbraio di quest'anno nella sede della Ferrostrade snc (una delle società della galassia di Ferrara, ndr) degli operai che stavano lavorando alla manutenzione degli uffici hanno casualmente - sottolineo casualmente rinvenuto una microspia nascosta in una presa elettrica. Dopo un’ispezione più approfondita ne sono uscite fuori sette o otto diverse, non ricordo, ma una aveva anche un localizzatore Gps, e io ho personalmente preparato due diverse denunce contro ignoti per spionaggio industriale. Spionaggio industriale, mica pensavamo che fossero state messe lì dall'autorità giudiziaria, altro che “talpa in questura”. Se così fosse, se davvero il “gran delinquente” Ferrara avesse saputo da fonti riservate dell'esistenza di quelle cimici, allora si sarebbe attivato per depistare le indagini, facendo ascoltare ai magistrati quello che voleva che ascoltassero loro. E invece no. Due denunce regolarmente depositate negli uffici». Sembra filare, per Ferrara forse i giudici potevano anche aspettare, tanto probabilmente non sarebbe andato da nessuna parte visto che avrebbe potuto farlo già da un anno a questa parte, ma qualcun altro no, qualcun altro andava fermato. Le richieste del pm Henry John Woodcock sono state depositate a fine novembre. Due ipotesi: la querelle Basilicata ministero dell'Ambiente per la nomina del commissario per il Parco della Val d'Agri; il dibattito parlamentare sulla riforma dell'iter per le autorizzazioni delle estrazioni petrolifere. Un comune denominatore, oltre al petrolio: l'attività in Commissione ambiente della Camera di un altro grande indagato, Salvatore Margiotta. Leo Amato
Il Riformista Reportage sulla Lucania LA SITUAZIONE della Basilicata, dopo la nuova inchiesta giudiziaria del pm Henry John Woodcock: questo l’argomento del reportage di Andrea Di Consoli, pubblicato ieri dal quotidiano “Il Riformista”. «Il petrolio - scrive Di Consoli - sembrava la soluzione di tutti i problemi della Lucania. Nel 2008, invece, la terra di Rocco Scotellaro si ritrova con un territorio martoriato e miasmatico, e con un introito annuo nelle casse regionali di appena 70 milioni di euro (di cui il 15% va ai comuni dove si estrae). Una miseria, in pratica».
PRECISAZIONE DELL’ATI L’Ati Logica servizi srl, fa delle precisazioni dopo l’articolo, pubblicato il 19 dicembre scorso, dal titolo “Romeo anche all’Ateneo lucano”. «Nel prendere atto - scrivono i rappresentanti - che il proprio ricorso amministrativo avverso la procedura di affidamento del servizio di Global service dell’università di Basilicata, è stato riassunto nell’essenza nell’articolo, precisa che la volontà dell’Ati di adire l’autorità giudiziaria amministrativa deriva esclusivamente dal ritenere anomala la procedura di revoca del bando e di contestuale affidamento del servizio, la cui valutazione, in corso di istruttoria, è rimessa unicamente all’onorevole Tar adito».
L’URLO DI GORGOGLIONE “IL PAESE delle tangenti”, “Gorgoglione esempio di appalto pilotato”, “l’Ex Ceppaloni lucana”, il “Paese degli over 60”, “Il paese delle opportunità perdute”. Sono questi solo alcuni degli eufemismi utilizzati per “etichettare” un paese, Gorgoglione, in provincia di Matera, fino a lunedì scorso sconosciuto ai più e che in questi giorni è alla ribalta sui mass media locali e nazionali per via dell’inchiesta sul cosiddetto Totalgate, condotta con sapienza dal magistrato anglo-napoletano Henry John Woodcock. Inchiesta che tra i vari filoni d’inchiesta ha coinvolto il primo cittadino del paese, Ignazio Tornetta, in carcere perché secondo le accuse si sarebbe prodigato, in cambio di danaro, nell’opera di intermediazione tra i manager della Total e la cordata di imprenditori interessata agli appalti. Secondo le notizie apparse sui quotidiani locali, il sindaco avrebbe segnalato e raccomandato alcuni disoccupati che, senza lavoro affollano i bar del piccolo borgo, in cambio di soldi e di voti. Quanto ciò sia vero è compito solo e soltanto della magistratura appurarlo. A noi, a questo punto, ciò che interessa è chiederci se
L’ALTRA FACCIA DI UN PAESE FERITO era meglio prima, quando Gorgoglione lo conoscevano in pochi, o adesso che sembra l’unico paese al mondo dove c’è corruzione e illegalità, sbattuto su tutti i giornali e come notizia di apertura dei TG locali e non. Una delle notizie sicuramente vere apparsa sui quotidiani è che la popolazione del borgo attualmente si aggira intorno ai mille abitanti e su questo si potrebbe aprire un lungo dibattito. Tornando indietro solo di alcuni lustri, infatti, le cose stavano certamente su un altro piano. Le case, i tanti bar e le vie del paese erano sicuramente più popolate; era presente più di un supermercato; nel corso del paese c’era addirittura un negozio di abbigliamento, poi trasformato in un negozio di mobili; c’era un frantoio, un negozio di elettrodomestici; c’era un pub dove i più giovani trascorrevano le serate; le piazze e i vicoli erano affollati di giovani che tiravano calci ad un pallone nella speranza un giorno di diventare “qualcuno”. C’era una
squadra di calcio, l’A.S. Gorgoglione, in cui proprio Tornetta era il portiere, che si faceva rispettare, calcisticamente parlando, sia in casa sia in trasferta. Adesso invece, cos’è rimasto di tutto ciò? Il nulla più assoluto. Se togliamo la fiorente attività di estrazione della pietra, che prende il nome dal paese e che, al contrario di quanto riportato su alcuni giornali, fornisce lavoro ai pochi giovani rimasti e ha aperto le porte a cittadini dell’est Europa che ben sono stati accolti nel paese, tutto il resto è completamente scomparso, appannaggio di un passato fin troppo remoto. I gorgoglionesi, come la maggior parte dei comuni del sud, affollano, loro malgrado, le strade delle Metropoli italiane. Trovi gorgoglionesi che abitano e lavorano a Milano, Torino, Roma, Bologna, Napoli, Bari, in Germania e qualcuno che si è spinto, negli anni passati, fino al Sud America. C’è chi fa il carpentiere, il piastrellista, l’idraulico, il muratore, l’imprenditore e chi gestisce ristoran-
ti di cucina tipica lucana e, gorgoglionese in particolare, ma soprattutto c’è un’altissima percentuale di giovani laureati che occupa posizioni di prestigio in aziende del Centro-Nord Italia. Ingegneri, sociologi, psicologi, economisti e designer che per trovare lavoro sono costretti a vivere lontano dai loro affetti perché la “loro” terra non offre loro opportunità di lavoro. L’emorragia dei giovani gorgoglionesi non si arresta ma, al contrario, continua a crescere giorno dopo giorno. Non è fantascienza pensare che tra 30 anni Gorgoglione sarà un paese disabitato, un altro borgo deserto che potrebbe far la fortuna di sceneggiatori di film, come succede nella vicina Craco vecchia. Invertire la rotta non è un’utopia. Gorgoglione e la Basilicata in generale, offrono più di quanto gli stessi gorgoglionesi e lucani possono immaginare, perché oppressi dal bisogno di soldi per vivere. L’ambiente salubre, l’aria pura, i prodotti tipici, i paesaggi montani e gli infiniti boschi che circondano l’area, l’artigia-
nato e l’ospitalità sono soltanto alcuni dei valori che bisogna a tutti i costi conservare e valorizzare per creare quel valore aggiunto che possa garantire uno sviluppo concreto e sostenibile. Tutto ciò non è demagogia, è un’opportunità concreta che è difficile cogliere se non si hanno le giuste competenze e professionalità e soprattutto se viene a mancare quel sostegno economico da parte delle Amministrazioni locali, necessario per formare nuovi professionisti e incentivare la nascita di nuove imprese nel settore del turismo, dell’agroalimentare, dell’artigianato e delle energie rinnovabili con sede a Gorgoglione, come nei paesi limitrofi. Essere cittadini residenti a Gorgoglione non vuol dire essere persone sfortunate, come pensano in molti, anzi al contrario, bisogna assumere quella consapevolezza che porta ciascuno, con impegno e spirito di abnegazione, a dare il proprio contributo per guadagnarsi il “pane quotidiano”. E, a proposito di soste-
gno economico per le nuove imprese, è d’obbligo tornare al petrolio e al “miraggio” delle royalties che potrebbero confluire nelle casse del Comune di Gorgoglione che, seppur modeste, possono servire per le cause e gli scopi di cui sopra. Un posto di lavoro in più, che può garantire la Total o l’Eni o qualsiasi altra impresa, non è sviluppo ma un palliativo per una malattia degenerativa di cui bisogna individuare e conoscere la cura e diffondere il vaccino per prevenirla o la medicina per curarla. Ma, come ogni cura, c’è bisogno di rispettare alcune regole, di seguire i tempi di guarigione e fare attenzione alle controindicazioni provenienti da un cattivo utilizzo dei farmaci. Per questo motivo, noi tutti rinnoviamo la piena fiducia alle indagini condotte dalla magistratura, ci stringiamo umanamente intorno al nostro Sindaco, perché prima del suo ruolo politico è un amico e un paesano, e attendiamo, nel bene o nel male la conclusione delle indagini, sperando che da domani quando si parlerà di Gorgoglione, lo si etichetterà come “paese esempio dello sviluppo”. Gian Paolo Gagliaroli
12
24 Ore in Basilicata Progetto del ministro Brunetta: la voce delle lavoratrici
Lunedì 22 dicembre 2008
Pensione e maternità: sono trattamenti collegati POTENZA
MATERA
POSTI DISPONIBILI
POSTI DISPONIBILI
A Potenza ci sono 5 asili nido per un totale di 190 posti. Quest'anno le richieste di iscrizioni sono state 184, ma sono state soddisfatte solo 106 domande. Quindi 79 bambini sono rimasti in lista d'attesa. Questo perché bisogna vedere quanti bimbi rimangono iscritti dall'anno precedente. La richiesta è grande e ogni anno non si riesce a soddisfarla. Quest'anno il Comune ha introdotto 3 classi primavera, ma non sono state comunque soddisfatte le richieste. Nel capoluogo ci sono poi altri 2 nidi privati, più una serie di ludoteche.
Ci sono solo due asili nido, ma con più posti rispetto ai 5 di Potenza. A disposizione, infatti, 200 posti (100 per ogni struttura). Le richieste però vanno ben oltre la disponibilità: in attesa ci sono circa 170 bambini.
COSTI Le tariffe si stabiliscono sempre in base ai dati Isee. Si va da di 48 euro a un massimo di 315 DA 0 A 4.200 euro di reddito ogni nucleo familiare paga 48 euro Da 4.200,01 A 6.200 euro di reddito 100 euro Da 6.200,01 a 8.100 137 euro Da 8.100, 01 a 10.400 182 euro Da 10.400,01 a 12.300 222 euro Da 12.300,01 a 14.000 263 euro Da 14.000,01 a 15.500 292 euro Oltre i 15.500 315 euro
COSTI A base ai dati Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) Sotto i 4.000 euro di reddito pro capite c'è l'esonero totale. Da 4.000 a 5.000 la retta pagata dai genitori è di 98 euro al mese Da 5.000 a 18.000 euro si fa un calcolo ad personam in base a una serie di varianti. Comunque si va da un minimo di 98 euro a un massimo di 310 euro al mese. Sopra i 18.000 euro si pagano 310 euro al mese, comprensivi di tutto (mensa, per esempio).
PRIORITA’ Stabilite ogni anno dalla giunta. In generale, però, hanno la precedenza i bambini che hanno entrambi i genitori lavoratori, quelli che non hanno qualcuno in grado di assisterli, quelli che hanno un genitore gravemente invalido, quelli in condizioni di grave disagio economico e abitativo
PRIORITA’ Stabilite anno per anno dalla giunta. Comunque in genere si deve raggiungere un punteggio. Si favoriscono le ragazze madri, le famiglie disagiate, entrambi i genitori lavoratori
di ANTONELLA GIACUMMO SE i sindacati sono contrari, le lavoratrici si dicono possibiliste relativamente alla proposta di innalzare l’età pensionabile per le donne. Ma se da un lato lasciare il lavoro a 65 anni non viene visto come un tabù insormontabile, dall’altro tutte le lavoratrici mettono in evidenza che questo Paese ha una grossa pecca: lo Stato sociale è assai poco sociale quando si parla di donne lavoratrici. A sopperire l’assenza di una rete di sostegno alle lavoratrici nel momento più complesso per la loro vita (la maternità) ci sono le nonne. Se non si può fare affidamento sulla famiglia è il caos: gli asili nido dei due capoluoghi di regione hanno pochi posti e costano davvero troppo per una famiglia normale (nei due box laterali i dettagli), quindi il più delle volte il lavoro non si lascia a sessant’anni, ma dopo il primo figlio. A raccontarlo sono tre donne con tre diversi lavori: un’impiegata regionale, un’imprenditrice e una commessa. Rossana Nardozza, responsabile Comunicazioni e relazioni con il pubblico del consiglio regionale, non è pregiudizialmente contro la proposta di Brunetta, anche se - sottolinea - «sulle cose dette dal ministro ho imparato ad aspettare per verifi-
care quanto poi verrà effettivamente realizzato. Non sono contraria, perché in effetti noi stesse rivendichiamo la parità di trattamento e di condizioni, quindi eguagliare l’età pensionabile mi sembra giusto. Non capisco ancora le motivazioni che ci sono dietro. Però, se la proposta è garanzia di eguali opportunità, mi sembra giusto farla». Ma Nardozza tiene a precisare che forse una differenziazione va fatta in base alle tipologie di lavoro. Come sottolineato da più parti, infatti, il problema sta a monte: la pensione è solo il punto finale di un percorso lavorativo. E, in questo senso forse il settore pubblico, rispetto a quello privato, risente meno di discriminazioni di genere. «Nella mia esperienza di dipendente regionale - conferma Nardozza - devo dire che non ho mai avvertito discriminazioni per la differenza di sesso. Magari per l’organizzazione, ma quella è una questione diversa. Forse sono stata fortunata o forse in generale, per il lavoro statale essere donna non è un limite». Non essendoci differenze tra i percorsi lavorativi tra uomo e donna, quindi, Nardozza non può che trovare giusta la proposta Brunetta. Gabriella Megale, presidente dei Giovani imprenditori lucani, lancia una pro-
Caro Renato, ho appreso con gran gioia la notizia del tuo incarico ministeriale. Una sorta di segnale a impulsi continui che riempiva d'orgoglio quanti hanno creduto veramente nell'ormai glorioso partito degli azzurri e delle azzurre e quanti hanno investito ed investono ancora il loro futuro nel PDL. “Uno di noi”, “uno che lavora sodo”, “un genio delle scienze economiche prestato alla politica”, “un amico affezionato”, “uno che metterà le cose a posto”….. si diceva di te. Sono stata a lunga indecisa sullo scrivere questa lettera, poi la spinta emozionale ha prevalso sull'opportunità politica anche perché credo di appartenere ad un partito altamente democratico dove donne e uomini sono fieri di poter far circolare liberamente le proprie idee. Vedi, caro Renato, dopo la vera e propria la tortura ai cagionevoli di salute nel pubblico impiego, la conquista dei pari doveri a fronte dei pari diritti nei confronti delle donne per il raggiungimento dell'età pensionabile, mi è apparsa proprio come la goccia
vocazione: «E se si dessero degli incentivi alle donne per continuare a lavorare oltre i 60 anni?» Anche Megale non considera la proposta di Brunetta un’opzione negativa, anzi. «E' un elemento che può essere preso in considerazione, in effetti la parità deve essere effettiva. Ma, ripeto, se dessero alle donne degli incentivi per prolungare l'attività lavorativa?» E gli incentivi - come già sottolineato da molte donne - sono relativi all’accesso al mondo lavoro. Se parità dev’essere, insomma, così sia, ma sotto tutti i punti di vista. Perché deve esserci parità d’accesso al mondo del lavoro, deve esserci parità nel percorso lavorativo e nel raggiungimento delle posizioni di vertice. E se può sembrare strano che a dirlo sia un’imprenditrice, bastano poche parole per fugare ogni dubbio. «A noi imprenditrici non pagano certo l’aspettativa, la maternità o la malattia. Specialmente nella nostra realtà, fatta di piccole aziende, io impren-
ditrice devo pensare al lavoro il giorno dopo il parto. Serve una presenza costante in azienda e non ci possiamo certo permettere lunghi periodi di assenza». E le discriminazioni? Sono di natura pratica: «Io penso - continua Megale - che un buon imprenditore debba essere premiato per le sue buone idee quindi ci dovrebbe essere parità di accesso alle posizioni apicali in base a questo. Invece questo spesso non succede. Consideri che un imprenditore, al di là del genere, lavora senza orario dalla mattina alla sera. Pensi alle difficoltà che incontra una donna imprenditrice quando deve conciliare lavoro e famiglia. Si potrebbe dire che anche un uomo ma le stesse difficoltà, ma non è così perché è il ruolo stesso della donna che è diverso». E così, si sia imprenditrici o impiegate, il discorso è lo stesso: conciliare il mondo del lavoro e quello della famiglia è talmente difficile che, dopo la maternità inevitabilmente le differenze af-
fiorano. E allora difficile è riuscire a mantenere uno stipendio uguale a un collega, così come difficile diventa fare carriera e raggiungere posizioni di rilievo. «Gli asili nido sono un altro serio problema - conclude Megale - perché le nonne o le baby sitter non sempre sono una soluzione, anche perché a un certo punto i bambini devono confrontarsi con gli altri». «Io vorrei - racconta Francesca, che lavora come commessa in un negozio di Potenza, nonostante la laurea in Lettere conseguita dieci anni fa con il massimo dei voti - che i miei capi e i miei colleghi capissero una cosa: ogni nuovo bambino che nasce è una possibilità in più per l'intera collettività e non solo per noi genitori. Si parla continuamente di calo demografico, nascono pochi bambini, in futuro ci saranno problemi a reggere il sistema pensionistico per lo squilibrio vecchi/giovani, e poi che si fa concretamente per evitare questi problemi? Questo è un Paese di ipocriti, dedicano le manifestazioni alle famiglie e si riempiono tutti la bocca con grossi paroloni: però poi alla fine se ti metti in maternità i tuoi capi ti guardano in cagnesco e i tuoi colleghi ti trattano come una che ruba lo stipendio. Se il bambino si ammala e provi a dire che ti ser-
Critiche da destra
CARO RENATO, PROPOSTA SBAGLIATA che ha fatto traboccare il vaso. A nome di tutte le donne ti ringrazio moltissimo per aver creduto che anche loro, al par degli uomini, sono in grado e devono lavorare fino a 65 anni. Peccato che sono tassate maggiormente in termini di malattia, di equiparazione degli stipendi, di oggetto di violenza, di sfruttamento, di discriminazioni ed, infine, di empowerment. Cinque anni in meno o in più (dipende dai punti di vista) non colmavano certo il gap, ma toglierlo con una punta di sadismo anche da parte di quelli che ti hanno appoggiato sulla stampa, mi sembra davvero insopportabile. Una cattiveria che parla di ebbrezza di potere e di voglia di non so cosa. Di poter diventare madre? Di avere armi intangibili di cui ci si serve inconsapevolmente? Di alimentare ancora e stoltamente (perché è di questo che si tratta) un
neo filone di maschilismo che, più che un colpo di coda verso la rivincita dell'uomo, mi sembra sintomo di un'inciviltà pari all'infibulazione? Cosa risponderti? Se si tratta di una questione di risparmio a tutti i costi e bisogna andare alla caccia spasmodica di qualsiasi espediente che possa rimpinguare le casse deficitarie dello stato italiano, volendone scorrere il display, non credo questa sia la voce di prima battuta. Basti pensare agli appannaggi e ai rimborsi ministeriali, alle convenzioni private che si sottoscrivono in maniera clientelare, ai tanti carrozzoni inutili. Potremmo, certo, ulteriormente apprezzare la raggiunta parità qualora i fondi risparmiati fossero vincolati ad investimenti riservati a politiche di un welfare più vicino alle donne e al loro mondo e giammai per colmare cattive gestioni passate che, per anni, hanno
danneggiato anche la condizione femminile. In molti paesi europei dove l'età pensionabile è uguale per entrambi i sessi, è molto molto molto diversa la condizione femminile e in termini di empowerment e in tema di welfare! Viceversa, assisteremo (comunque austeramente) ad una doppia ritorsione verso quella famosa altra metà del cielo che sarebbe ben lieta di andare in pensione alla stessa età dell'uomo, te l'assicuro, se potessimo riscontrare la stessa percentuale di presenze tra i due sessi in Parlamento, al Senato e nel Consiglio dei Ministri, se potessimo ricevere lo stesso stipendio degli uomini, se non ci fosse più negato o tolto un posto di lavoro in vista di una maternità, se si registrasse lo stesso numero di uomini violentati o avviati alla prostituzione rispetto a quello delle donne, ma anche semplicemente quando si ritor-
ve qualche giorno o devi uscire prima ti fanno sentire in colpa. Professionalmente cominciano a trattarti come una che non vale più niente e ti mettono piano piano in un angolo. Alle donne non restano che due possibilità: smettere di lavorare e fare come le nostre mamme che facevano solo il lavoro domestico o non fare figli. Con la differenza che magari le nostre mamme potevano rimanere a casa perché economicamente un solo stipendio poteva bastare. Oggi un solo stipendio non basta. E allora l'alternativa è non fare figli. E poi? Che fine fa questo Paese? Brunetta si preoccupa delle pensioni: ma di quali pensioni? Non certo della mia, perché io anche se lavoro fino a 70 anni non riuscirò a vivere serena con quello che metterò da parte. Vogliamo fare come in Europa che donne e uomini vanno in pensione alla stessa età? Va benissimo, io non ho problemi, però poi dobbiamo eguagliare l'Europa anche per tutto il resto, non possiamo sempre prendere solo quello che ci fa comodo, caro ministro Brunetta. Tutti i sostegni al lavoro delle donne che in Europa ci sono (e infatti si fanno più figli) qui non ci sono. E se parità deve essere che sia reale». a.giacummo@luedi.it (2. continua)
nerà a dare la precedenza o a cedere il posto sull'autobus ad una donna, a regalarle dei fiori. In pochissime parole, quando si tornerà a rispettarla e a valorizzarla come essere umano di pari dignità, con le sue specificità e i suoi valori aggiunti. Se, qualche volta, le donne ti hanno deluso e, soprattutto, se qualche maschiaccio accanito vuole condizionarti e spronarti a distruggere un temibilissimo nemico del potere, io ti rivolgo una preghiera. Una preghiera che viene nel mentre le donne del tuo partito, da Azzurro Donna si stanno anch'esse fondendo in “Donne per l'Italia” assieme alle amiche di AN e saranno sicuramente in grado di dimostrare quanto valgono. Quindi, sii te stesso e non credere di aver raggiunto il massimo delle tue potenzialità e di giocarti solo adesso la carta più importante della tua vita. Continua a costruire con tutti noi, ad essere giusto ed equilibrato. Andrà bene per tutti. Anche per i comunisti. Lucia Pangaro coordinatrice Provinciale di Azzurro Donna di Potenza
14
Lunedì 22 dicembre 2008
LETTERA APERTA LA NAVE BASILICATA E’ FERMA: ALLA DESTRA... SERVONO NUOVI TIMONIERI di DONATO CAMPANELLA* CARI ministri e leader del centrodestra, siamo stupiti, anzi esterrefatti. In giugno una manovra triennale di politica economica viene approvata dal governo in poco meno di dieci minuti. Pochi giorni fa il pacchetto di misure anticrisi impiega a essere varato appena una manciata di minuti in più. Siete una maggioranza che approva a scatola chiusa. Non si dibatte prima e non si discute durante. Berlusconi e Tremonti decidono e la maggioranza approva. Non vorrei disilludervi ma questa non è efficienza, è assenza di politica. E‚ anche cieca subalternità, l’umiliante posizione di ministri che sono riuniti solo per dire sì. Ma se la cieca subalternità dei membri del governo è più che altro imbarazzante anche per chi li osserva dall’esterno, l’assenza di politica (di cui quella subalternità è solo l’espressione più plastica) è un problema serio. Il ministro dell’economia ha il dovere di fissare i tetti, di indicare quanto lo stato può spendere e quanto deve incassare, ma poi sta alla politica scegliere come spendere e da chi incassare. Senza la mediazione politica - attenzione, parlo di quella dentro la maggioranza - senza la mediazione che la politica effettua tra gli interessi resta il potere di un uomo solo (diciamo due), che coperto dallo scudo delle quantità si assume l‚arbitrio delle scelte. Avete discusso della politica energetica e ambientale? avete definito collettivamente, dialetticamente, un progetto? Oppure è solo il nucleare che prima o poi forse arriverà e intanto chi se ne importa dell’efficienza energetica, del risparmio, delle energie alternative? La politica che vediamo, ma sulla quale non vi abbiamo sentito battere un colpo, di concreto ha solo due cose: la battaglia per bloccare i vincoli europei alle emissioni e la riduzione drastica degli incentivi fiscali per l’efficienza energetica. Quello che questi due fatti ci dicono è che dell’efficienza energetica e dell’ambiente a questo governo e a questa maggioranza non importa nulla. Vi chiedo: è una politica? Avete discusso di politiche redistributive? Se lo avete fatto non se n’è colta traccia. Avete discusso di qualcosa, visto che ci troviamo ad affrontare la crisi più difficile dalla seconda guerra mondiale a questa parte? Alleanza Nazionale si è sciolta nel Partito delle Libertà ed evidentemente ne ha preso rapidamente le caratteristiche di silenzioso ossequio al capo unico e riconosciuto. Ma tu Bossi? La Lega è un partito che sta in mezzo alla gente. Ma la gente è contenta della tessera per i poveri‚? E i tanti imprenditori cosa dicono del grande aiuto‚ offerto da Tremonti alle aziende spostando il pagamento del 3 per cento di qualche imposta da fine novembre a metà dicembre? Cosa fanno, applaudono? Il federalismo è un progetto importante, ma forse è il caso di chiedersi se sia opportuno sacrificare tutto su quell’altare. E poi al federalismo bisogna arrivarci, possibilmente essendo ancora credibili. Ci vuole politica, buona politica, e quella della scatola chiusa non lo è. *Circolo di Rionero in Vulture "Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli"
...E LETTERA A DE FILIPPO di MAURIZIO BOLOGNETTI PRESIDENTE, ancora una volta, e nonostante 18 mesi di assordante silenzio, torno a rivolgermi a lei nella speranza che sappia e voglia ascoltare. Le devastanti inchieste in corso in Basilicata che vedono inquisiti esponenti di primo piano del PD rendono ancor più urgente offrire una risposta politica concreta. In Italia lo stato di non-democrazia si sostanzia nel negare ai cittadini la conoscenza quotidiana di quanto avviene "nei palazzi della politica". C'è però un'iniziativa che se adottata può colmare quel solco tra eletti ed elettori che ormai sembra essere un vero abisso, oltre che scongiurare le tante Tangentopoli che scuotono il paese. La proposta si chiama "anagrafe pubblica degli eletti" e vuole garantire la possibilità di poter "conoscere per deliberare". Garantire la possibilità di poter conoscere con facilità non solo l'attività svolta dai vari enti, ma anche tutti quei dati inerenti l'attività degli eletti e dei nominati, rendendoli disponibili, di facile accesso e consultazione: quante volte sono presenti e assenti; come e se lavorano; con quali metodi ed espedienti; se sono assenteisti o se votano e come votano; quali e quanti strumenti regolamentare usano: interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno. Qual è la loro situazione patrimoniale, immobiliare, finanziaria, fiscale, societaria, quali sono i loro incarichi remunerati... Oggi la moderna tecnologia, internet in particolare, offre gli strumenti che consentono di mettere tutti questi dati a disposizione di tutti; strumenti, informazioni che possono aiutarci a individuare i migliori, i più idonei, capaci e onesti. Presidente De Filippo, se davvero ha a cuore un ritorno alla politica e alla nobiltà della politica, recepisca questa nostra iniziativa. Noi ribadiamo la nostra disponibilità ad illustrarLe nuovamente i contenuti della proposta in un incontro pubblico, magari da tenersi con i capigruppo di tutti i partiti di maggioranza e opposizione, e, perché no, anche con i rappresentati della cosiddetta “società civile” e i sindacati. Potrebbe essere l'inizio di un grande dibattito.
di VITO BUBBICO E’ ASSOLUTAMENTE urgente che bravi timonieri si facciano avanti per portare la nave fuori dal banco di nebbie in cui si è incagliata. Il prima possibile. Parliamo della fragile nave “Basilicata” che, investita dai marosi della crisi economica si è ritrovata, all'improvviso, con l'equipaggio che la dovrebbe governare, visibilmente disorientato sulla rotta da intraprendere. Colto come è stato, nel bel mezzo di una animata discussione, dal peggioramento delle condizioni ambientali per il sopraggiungere di una improvvisa tempesta giudiziaria che sembra averne aumentato lo sconcerto. E' una situazione pericolosamente aperta alla degenerazione di uno sbocco disastroso. Con lo scorrere dei giorni e degli eventi diventa sempre più angosciante la domanda: riusciranno i nostri eroi a rimanere e a farci rimanere con la testa fuori dall'acqua? Il fatto stesso che serpeggi il dubbio la dice lunga sul livello di lucidità percepita verso una classe dirigente (di governo e non) che continua a mantenere un profilo assolutamente inadeguato rispetto alla gravità della situazione. Occorrerebbe, invece, una reazione forte ed immediata. E la questione non riguarda solo il PD perché la scarsa credibilità della classe politica è affare di tutti, in qualsiasi posto dell'arco costituzionale ci si collochi. A ricordarcelo è stato, efficacemente, Sergio Lapenna nel suo intervento in consiglio regionale : “La politica ha il diritto-dovere non di nascondersi ma di reagire in maniera forte. Oramai i politici vengono visti in mezzo la strada come malfattori. A noi dell'opposizione ci dicono che facciamo gli inciuci. Questa è l'accezione che la gente ha di noi politici.” Il tema vero, quindi, al di là delle vicende giudiziarie che devono seguire il loro corso è quello di ridare credibilità alla politica e a chi la rappresenta! Per ridare fiducia alla società e per indicare ad essa una via d'uscita da questo pantano, con tanto di sabbie mobili annesse, in cui rischiano di essere risucchiate le speranze e le aspettative di sopravvivenza di tante famiglie. E', quindi, tempo di capire che le parole da sole non bastano più. Che ad esse occorre far seguire i fatti. Perché il calo di credibilità della politica non è il frutto di improbabili congiure di giudici piuttosto che di giornalisti. Non è nemmeno causato dalle inchieste che si stanno sviluppando in questi giorni in mezza Italia. Essa ha una genesi più lunga ed è frutto di una politica senza partiti che ha consentito, per dirla con le parole di Veltroni, il crescere dentro e intorno ai contenitori finto-partiti di “un'area grigia e paludosa, nella quale la trasparenza è diventata opacità, la competenza professionismo politico e carrierismo arrogante, l'innovazione gestione cinica di un potere fine a se stesso”. Per lungo tempo si è tollerato che questo andasse avanti, considerando “normale” il progressivo abbassamento della soglia di tolleranza rispetto a pratiche e comportamenti che se non necessariamente illegali sono sicuramente non consoni alla buona politica. Si è assistito in modo impassibile al “rovesciamento del rapporto tra potere e consenso: non più il libero consenso dei cittadini che legittima il potere, ma è il potere che viene utilizzato per acquistare il consenso.” E' sempre Veltroni a dirlo e non si può non convenire. Come abbiamo avuto modo di rico-
noscere la giustezza dell'analisi fatta da Piero Lacorazza alla direzione regionale del PD. Ma adesso occorre che le parole vengano messe in pratica per essere credibili. E per farlo occorrono partiti che non siano inanimati come gli attuali. Che non siano ingessati dal peccato originale di gruppi dirigenti figli di prove muscolari, piuttosto che di una scelta vera tra persone capaci di interpretare e rappresentare la realtà. Come spiegare altrimenti, ad esempio, il fatto che la cruda relazione di Lacorazza, per altro disponibile in video, non sia diventata, come sarebbe stato opportuno e necessario, lo spunto per una discussione a tappeto in tutte le sezioni del PD? Eppure la gravità dei fatti l'avrebbe richiesto. E adesso la relazione di Veltroni cadrà nello stesso dimenticatoio? Noi lo diciamo da tempo, in solitaria, che ci vogliono “partiti veri”. Ora lo dicono tutti. Perché si arriva con tanto ritardo a conclusioni così ovvie ed evidenti? E' il coinvolgimento democratico della base che fa un partito vero, la sola vera cura per far crescere la consapevolezza collettiva sulla gravità del momento, per trasformare in energia la indignazione, per evitare il diffondersi dello scoramento (anticamera dell'astensionismo) e per dare una spinta all'innovazione. Ci sembra persino banale dirlo e tedioso ripeterlo nei mesi scorsi. Eppure è semplicemente l'A,B,C della politica. Ora è il tempo del coraggio. E' il momento in cui, se ci sono, vengano avanti gruppi dirigenti veri. Che dimostrino capacità di prendere in mano la situazione e assumere una forte iniziativa politica con l'assunzione di responsabilità verso i problemi da affrontare, lanciando una grande campagna di ascolto e confronto con i cittadini. Raccogliendo critiche e proposte. Lanciando chiaramente un segnale di stop a quei non pochi soggetti che ora abitano abusivamente la politica, spesso prodotti del più becero trasformismo teso al carrierismo e all'affarismo personale, nemmeno in modo tanto sottaciuto. Occorre dirlo con chiarezza e praticarlo con altrettanta coerenza che per i disonesti non c'è posto nei
partiti seri. Occorre, in questa fase, riacquistare quella lucidità che serve a comprendere ad esempio che, può anche dar fastidio, ma ha ragione Di Pietro a sostenere che non può esserci un trattamento diverso di fronte alla giustizia tra un parlamentare e un comune cittadino. E' una posizione coerente con le critiche fatte al famigerato lodo Alfano oltre che opportuna per non ampliare ulteriormente il solco che separa paurosamente “la casta” dei politici dagli elettori. Ci sembrano a tal proposito risibili le argomentazioni di chi oppone la inconsistenza delle accuse avanzate dal giudice a giustificazione dello scudo protettivo alzato a difesa dei parlamentari inquisiti. E' insopportabile la grande ineguaglianza di fronte alla legge che si evidenzia con altri inquisiti che siano non solo cittadini comuni, ma anche sindaci, presidenti di regione o di provincia. E' tempo che la politica combatta la sua partita sul suo terreno per accrescere prestigio e credibilità. Lasci che le indagini abbiano il loro corso e che gli indagati si difendano nelle aule giudiziarie. Anche se questo può costare momentanei o definitivi stop a carriere politiche. E' da metterlo nel conto da parte di chi sceglie di svolgere un ruolo pubblico. Non appaia cinismo ma è la giusta regola per la salvaguardia delle istituzioni. Occorrono, quindi, con urgenza gruppi dirigenti lucidi che risolvano la crisi alla regione. Che evitino - ad esempio - di scivolare verso scelte - non scelte come quelle moratorie che sembrano più un “escamotage” per prendere tempo che il frutto di ragionamenti ponderati. Evitino di cedere alla facile tentazione delle scorciatoie di taumaturgiche “elezioni subito” che non farebbero altro che aumentare la confusione e lo sconcerto generale. Ognuno, piuttosto, faccia meglio la sua parte dal governo e dall'opposizione, assolvendo appieno al proprio dovere verso la comunità. Verrà, poi e comunque, il tempo del giudizio da parte degli elettori. Ora è il tempo di lavorare seriamente.
Potenza Lunedì 22 dicembre 2008
18
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Giornata tra sacro e profano CON il presepe in contrada Cavaliere e i negozi aperti la domenica prima di Natale è trascorsa all’insegna della fede e dello shopping. Negozi aperti tutta la giornata e potentini a caccia di regali che, nonostante la crisi, sotto gli alberi non mancheranno. Rispetto a precedenti Natale sicuramente quasi tutti hanno prestato attenzione ai prezzi ma, chi più chi meno, ha fatto incetta di pacchi e pacchettini da sistemare sotto l’albero. Intanto il proossimo 7 gennaio a Potenza partiranno i saldi.
Oggi e domani al centro Galassia manifestazioni per raccogliere fondi per l’Ant
Continua il “Temporale” Ieri ad Oncologia Marco Lopomo ha “regalato” i suoi sorrisi
Marco Lopomo mentre racconta la sua esperienza con la malattia. A destra una paziente assistita da una volontaria dell’Ant (foto Andrea Mattiacci)
IERI nell’hospice del reparto di Oncologia dell’ospedale San Carlo Marco Lopomo non solo ha incontrato i pazienti in cura nella struttura sanitaria ma ha allietato la loro giornate con i suoi sorrisi e le note del suo sax. Una manifestazione organizzata dall’Ant. Intanto oggi e domani nell’ambito della manifestazione “Temporale d’amore” - primo “Social expo, organizzato dall’associazione Legomania, che terminerà il prossimo 10 gennaio - sarà di scena proprio l’associazione nazionale tumori. Nelle
due giornate dedicate all’Ant si terranno dibattiti e incontri sulle malattie tumorali e si cercherà di fare capire ai visitatori l’importanza dell’attività svolta dell’associazione. In questa occasione i commercianti del centro Galassia devolveranno fino al 5 per cento dei loro incassi proprio all’Ant. La pizzeria “Rossopomodoro” aggiungerà al suo menù la pizza “Temporale d’amore” donando parte del suo costo alle associazioni che sono attive nel sociale. L’Ant opera a Potenza dal 2001 e soltanto nel 2007 ha prestato le cure gratui-
tamente a 360 persone del distretto di Potenza con attività mediche e psicologiche. L’Odo (Ospedale domiciliare oncologico) dell’Ant porta a casa dei malati terminali le cure di tre medici attivi ventiquattr'ore al giorno, di una psicologa e di due infermieri che lavorano a tempo pieno per l’associazione. L’Ant si preoccupa di reperire i fondi necessari per la sua attività, circa 400.000 euro l’anno, per il 60 per cento, con iniziative come quelle in programma oggi e domani al centro Galassia. Questo anche grazie ai molti volontari che
prestano la loro opera gratuitamente. E’ anche grazie a chi contribuisce economicamente che i malati di tumore in fase avanzata, del circondario di Potenza, possono essere curati a casa loro. Il restante 40 per cento dei fondi necessari sono stanziati dalla Asl 2 di Potenza. Il presidente dell’associazione, Giovanni Imbrogna, chiede ai cittadini lucani, che sostengono oramai da 8 anni generosamente l’Ant, pur se la situazione economica è pesan-
FESTA AL GRANDE ALBERGO
Serata di auguri natalizi per i soci del Rotary UN sabato sera di gala al Grande Albergo di Potenza. Nei saloni dell’hotel che si trova nel centro storico cittadino si sono ritrovati, per la consueta festa degli auguri di Natale, i soci del Rotary. Tra gran signore che hanno fatto sfoggio di eleganti abiti da sera e gioielli da indossare appositamente per le grandi occasioni, come quella di sabato, sera, e gentiluomini rigorosamente in giacca a cravatta non mancavano i più piccoli. Anche loro molto ben vestiti e orgogliosi non solo di passare una serata accanto ai loro genitori ma soprattutto di fare propri quei valori che contradistinguono l’operato dei soci del Rotary.
Alcuni degli invitati alla festa del Rotary di sabato sera (foto Andrea Mattiacci)
te, di continuare a contribuire per far proseguire l’attività di assistenza ai malati gravi che non possono e non devono essere essere dimenticati. Come non possono essere dimenticate le famiglie già gravate pesantemente da una situazione così pesante come la malattia acuta di un congiunto. L’Ant tiene a precisare, per tranquillizzare i cittadini lucani, che i fondi raccolti vengono utilizzati interamente per assistere i malati delcapoluogo e della provincia.
Potenza
Lunedì 22 dicembre 2008
19
ANTICA OSTERIA
Piccoli atleti pronti a scendere in campo
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Tre anni appena compiuti e già una recita alle spalle. Il mio cuginetto Matteo è proprio forte! Tanti Auguri dalla madrina Lucia
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE turno Festivo
Polizia San carlo
Turno Notturno 22 DICEMBRE Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
PRONTO SOCCORSO Guardia medica
0971-612564
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
0971-310310
Rossella e Marco i genitori, il fratello e la sorella, i parenti, gli amici augurano alla coppia tanta felicità per una vita serena
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 6 GENNAIO Potenza, Santo Graal “NATALE SOLIDALE 2008” Quinta edizione
•Adiconsum
•FINO AL 30 DICEMBRE Potenza, spazio Redan di via Pretoria “AMORE E PSICHE” di Rocco Santacroce
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•OGGI Potenza, Aula magna, ore 20.30 “GOOD NIGHT, GOOD LUCK” Rassegna sui “Diritti dell’uomo” Strano ma vero: non riusciamo a trovare le parole per esprimerti l'augurio di buon compleanno... Così lasciamo a te la possibilità di esprimere il desiderio che più ti sta a cuore: la realizzazione di quel desiderio è il nostro augurio per te, accompagnato da un dolcissimo bacio!...le tue amiche giornalaie
•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Il cosmo sul comò 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Natale a Rio 17 - 19.30- 22
Sala 6 Solo un padre 16.30 - 18.30 Saw V 20.30 - 22.30
Sala 2 Madagascar 2 16 - 18 - 20 - 22
Sala 7 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20
Sala 3 Come Dio comanda 17.20 - 19.30 - 21.40
•DUE TORRI• Natale a Rio 19 - 21
Sala 4 Come un uragano 17 - 19 - 21 - 23
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
20 Potenza e provincia Val D’Agri Per i sindacati i lavoratori del settore sono «una risorsa per il territorio» Lunedì 22 dicembre 2008
Quale futuro per i forestali? Il 31 dicembre scade l’accordo sulla salvaguardia ambientale VAL D'AGRI - Dopo l'assemblea dei lavoratori tenutasi nei giorni scorsi al Centro sociale di Villa d'Agri, c'è attesa per il settore della forestazione in Val d'Agri, in vista, anche della scadenza (31 Dicembre 2008) dell'accordo Eni Regione sulla salvaguardia ambientale. Un richiamo su un settore quale quella della forestazione, considerata una grande “risorsa per il territorio e per l'ambiente” come è stato indicato dai responsabili zonali, Pietro Paladino della Fai-Cisl , Angelo Foresio della Uila-Uil e Carmela Salvia della FlaiCgil, nel corso dell'ultima riunione. Settore che deve essere valutata per quello che è e per quello che rappresenta per il territorio valdagrino. Nonostante gli ultimi episodi come i sit in e manifestazione sotto le sedi istituzionali, alcuni dei problemi non sono cambiati anzi sono ritornati puntuali all'ordine del giorno: precarietà occupazionale, certezza di lavoro per i forestali anche dopo il 2008, scadenza dell'accordo di programma per l'utilizzo delle royalties petrolifere, spettanze pagate a norma, migliorare le condizione di vita di dei lavoratori, salvaguardare lo spazio rurale, una calenderizzazione del periodo di lavoro nell'arco dell'anno, per una migliore ottimizzazione dei lavori. Procedure amministrative, provocate da ritardi bu-
Filiano
Bilancio di metà mandato per il sindaco
Il sindaco Santarsiero
FILIANO - Bilancio di metà mandato per il sindaco Leonardo Santarsiero. Domani incontrerà i cittadini di Filiano alle ore 19, nella sala dell'ex mercato coperto. Verranno resi noti i risultati conseguiti da giugno 2006 a dicembre 2008 in termini di raccolta differenziata - Filiano è stato premiato come comune “Riciclone” da Legambiente per la percentuale più alta raggiunta in Basilicata nel 2008 -, aggregazione giovanile, promozione e valorizzazione del territorio, miglioramento della viabilità interna e dell'urbanistica. «E' un'azione complessiva che abbiamo realizzato con un ottimo gioco di squadra, non senza difficoltà - anticipa il sindaco - ed era doveroso esplicitarla nel corso di un incontro pubblico per dare trasparenza e visibilità alle cose realizzate. L'auspicio è che questo incontro non sia nè autoreferenziale nè celebrativo, ma piuttosto che inneschi una modalità innovativa di un dialogo continuo e costruttivo degli amministratori con i cittadini, essenziali nel sollecitare il sindaco e la Giunta in merito alle azioni da portare avanti per migliorare le condizioni generali della nostra comunità e per innalzare i livelli della qualità della vita».
Lavoratori forestali
rocratici che creano gravi disagi ai lavoratori, i quali per ricevere le spettanze dovute devono attendere il trascorrere un lasso di tempo dai 4-5 mesi , dimenticando che per la gran parte di essi la forestazione rappresenta l'unica fonte di reddito. Forti sono le posizioni dei Sindacati sul prossimo accordo con l'Eni sulla salvaguardia Ambientale, le 151 giornate per tutto il territorio regionale che senz'altro sarà positivo ma che di fatto non tiene conto delle peculiarità dei cantieri forestali dell'area che dalle 640 Unità del 2.000 ha visto uscire dal mondo della forestazione ben 300 unità. (le unità al 2008 sono 348). Il richiamo è anche sullo
sblocco del turn - over degli addetti forestali per gli anni 2006 e 2007, approvato dalla Regione Basilicata, che ha penalizzato in modo grave un territorio come l'Alta Val d'Agri. Un turn over che ha previsto solo venti unità lavorative per 6 comuni (Grumento Nova con 2 unità, Viggiano 1, Marsico Nuovo 6, Moliterno 5, San Chrico R 4 e San Martino 2). Un problema quello dello sblocco del turn over, sollevato spesso durante convegni e incontri sul tema della forestazione, per il ricambio generazionale, con l'assunzione di giovani qualificati e specializzati, in uno settore considerato una grande risorsa per il territorio valdagrino. Puntualizzazione anche sul fondamentale attività che svolge il settore nella gestione del verde pubblico comunale. «La forestazione e i forestali - ha spiegato La Salvia della Flai - Cgil - hanno un ruolo importante nella gestione del verde pubblico, ma poche sono le giornate a disposizione. C'è bisogno - ha aggiunto - di un incrementazione della giornate sul versante del verde pubblico comunale. C'è bisogno di una programmazione effettiva dei lavori, di progettazione a sostegno di un attività che svolge un ruolo di centralità nel territorio valligiano». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Dito puntato contro l’amministrazione comunale
Un augurio “speciale” dal Pdl di Avigliano AVIGLIANO - Un particolare augurio alla comunità di Avigliano, arriva dal coordinamento cittadino del Pdl. «Chi opera in politica - si spiega nella nota - dovrebbe pensare alle giovani generazioni, ai loro bisogni e cercarne il grande e fattivo contributo di idee. Si dovrebbe pensare ad ogni cittadino, per consentire a tutti di contribuire alla crescita morale e materiale di una comunità con opere, progetti e battaglie concrete. È questa l'idea alla base del nostro operato. In occasione delle festività natalizie abbiamo ritenuto doveroso distribuire alla cittadinanza dei volantini di auguri dove al contempo evidenziamo la situazione esistente nella nostra comunità». Il riferimenti - si precisa nella nota - va all'iniziativa “10.000 gazebo nelle piazze”. Il coordinamento cittadino del Popolo della libertà punta poi il dito con-
tro l’attuale giunta. «Una colpa imperdonabile dell'attuale classe politica al governo della città degli esponenti della Provincia di Potenza e della Regione Basilicata: il sostanziale immobilismo e la malcelata indifferenza per i problemi reali». Non vi è altra ragione, a giudizio di Gianni Rosa e Gaetano Rizzitelli, dietro il permanere e l'aggravarsi dei problemi, spesso banali e quotidiani. «A tutto questo, uno stato di cose di per sé affatto edificante, continua la nota - si deve aggiungere l'assoluta mancanza di idee tradotta nella pratica e nell'assenza di un programma chiaro e lungimirante che ci permetta di capire dove questa classe politica voglia portare la nostra comunità. Il futuro ha bisogno di essere costruito con idee e con progetti reali, pensati per la nostra realtà. Si dovrebbe avere almeno il coraggio di
mettere in gioco la propria visione del mondo, coraggio che invece al centro sinistra manca del tutto perché nella maggior parte dei casi preferisce percorrere le strade della clientela». «L'opposizioneperò non ha il solo ruolo di criticare l'operato dell'altra parte politica, ma anche quello di essere strumento di stimolo, ruolo ribadito dal Pdl nel volantino. L'augurio è che ad Avigliano possano conoscere nuova fioritura idee e progetti per affrontare le sfide che ci attendono con rinnovata forza ed energia». «In fondo la nostra segreta speranza -concludono gli esponenti del Pdl - è di vedere presto ad Avigliano ed in tutta la Basilicata la nostra parte politica alla prova dei fatti, per affrontare con decisione ed energia, come già si sta facendo a livello nazionale, i tanti ed annosi problemi che ci affliggono».
Avigliano, presentato il progetto per l’Itc
Il vecchio Itc di Avigliano
AVIGLIANO – Un edificio nuovo, il cui progetto è stato presentato ieri, e la prima classe che non c'è più, dal primo settembre. Un indirizzo di studi come tanti, a Potenza ci sono tre istituti commerciali, e uno altamente specializzato da sostituire con quello esistente. L'Itc Nitti di Avigliano prova le carte per scacciare l'ombra dei tagli. E la Provincia di Potenza presenta il progetto del nuovo edificio di corso Garibaldi, sede fino a qualche anno fa della “ragioneria” di Avigliano. Docenti e alunni della scuola che tra agosto e settembre è stata al centro di un mobilitazione popolare e i rappresentanti di Comune (Domenico Tripaldi) e Provincia (gli assessori Vita e Summa e i consiglieri Rosa e Bochicchio) ieri mattina si sono incontrati nella sala Andrea Claps della Società operaia per assistere alla presentazione del progetto del nuovo edificio scolastico. Il lavoro, voluto dalla Provincia di Potenza e realizzato dall'èquipe di tecnici guidata dall'ingegnere Enrico Spera, costerà 1,2 milioni di euro. Il finanziamento consentirà l'adeguamento strutturale e il recupero funzionale del plesso, inserito in un contesto urbano particolarmente popoloso come è il
quartiere “Basso la terra”. Oltre all'adeguamento strutturale, l'ammodernamento dell'edificio prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche, il recupero delle aree che presentano un particolare stato di degrado, il recupero dell'aula magna e della palestra, l'atrio all'aperto. «Con questo progetto – ha commentato l'assessore alle finanze della Provincia, Vito Summa – la struttura viene recuperata anche dal punto di vista della funzionalità urbana». Per l'assessore aviglianese, tuttavia, non basta mettere a nuovo la struttura, ma rendere appetibile il percorso di studi dell'Itc. «Per far risalire le iscrizioni – ha detto Summa – occorre qualificare la scuola con una didattica orientata, per esempio, al commercio internazionale o al commercio elettronico». Anche Vita ha parlato, tra l'altro, di nuovi indirizzi per gli Itc: «Bisogna ammodernarli – ha detto – per dare ai ragazzi maggiori sbocchi occupazionali”. Per il consigliere Gianni Rosa, “occorre riempire la strutture di contenuti, quindi guardare a un indirizzo di studi che coinvolga tutto il potentino e non solo Avigliano». Gianni Sileo provinciapz@luedi.it
Senise, inaugurata la mostra “UnitrArt” SENISE - Inaugurata nei locali di via Madonna d’Anglona dall’Unitrè di Senise, la mostra “Unitr Art” di pittura, organizzata da Pasquale Totaro-Ziella, che sarà aperta fino a tutte le feste natalizie, ogni pomeriggio dalla 16, 30 alle 19.00. Cinque artisti della nostra regione: Luca Celano, Nicola Lisanti, Felice Lovisco, Mauro Masi e Mimmo Potenza, ognuno con quattro opere, presenta una parte del proprio percorso artistico. Alla presentazione erano presenti naturalmente gli artisti, che hanno poi ricevuto il plauso dei presenti. La cerimonia era stata aperta dai saluti della presidente della sezione Unitrè di Senise, Giovanna Garruto Campanile Tufarelli, preside in pensione dopo una vita da insegnante, la quale ha ricordato lo spirito che anima l’università delle tre età. Che parte dalla solidarietà e passa attraverso
Alcune delle opere esposte con l’organizzatore del museo
il recupero delle risorse di quanti arrivano alla soglia della terza età appunto, ma anche per quanti credono nella integrazione tra mondi e culture diverse. Oggi, così come ha poi sottolineato Nicola Lisanti nel suo saluto, questa di Senise è una delle più attive unitrè della re-
gione. Grazie dunque alla presidente Garruto Campanile Tufarelli, e grazie anche a Filomena Totaro, sua vice, la quale ha fatto di questa attività, una sua prima ragione di vita. Non lesinando alcuno sforzo, giorno dopo giorno. Il successo naturalmente si raggiun-
ge anche e soprattutto con la stretta collaborazione di tante altre socie come Lucia Gazzaneo, Mariantonietta Panzardi, Marisa Totaro, Maddalena Castronuovo, che poi collaborano alla organizzazione dei tanti corsi che si tengono ogni anno, aperti a tutti. Per il sindaco Giuseppe Castronuovo dunque, questa dell’Unitrè è una risorsa da coltivare e da promuovere assolutamente nell’interesse dell’intera comunità; discorso poi condiviso dall’assessore provinciale all’ambiente, Carmine Rossi, il quale ha ricordato le tante potenzialità ancora nascoste di questo territorio, ove sarebbe necessario fare un punto per poi ripartire con ben altro spirito;anche per dare una speranza ai tanti giovani che pensano all’emigrazione come unica alternativa. gia. cos.
Potenza e provincia 21 Ripacandida Parla il vice sindaco a un anno dell’apertura del primo lotto dell’arteria Lunedì 22 dicembre 2008
Oraziana: eterna incompiuta Lettieri: «Sono ancora diversi i problemi da affrontare» DELLA superstrada veloce, l'Oraziana, che dovrebbe collegare più velocemente Rionero con Venosa, passando per Ripacandida e Ginestra, si continua a parlare, ma in negativo. Finora è stato aperto solo il primo tratto, la Rionero-Ripacandida, dopo tante proteste dei cittadini di Ripacandida. Mentre del tratto Ripacandida-Ginestra, di poco più di un chilometro, nonostante le promesse annunciate il giorno di inaugurazione dei primi lavori, che la consegna del tratto sarebbe avvenuta entro quest'anno, i lavori procedono a rilento e, sembra, siano stati eseguiti solo un terzo di quelli previsti. Procedendo in questo modo della Oraziana si continuerà a parlare ancora per molto tempo e Venosa, città d'arte e monumentale, continuerà ad essere ancora lontana e isolata dal resto della Provincia. A vvicinato il vice Sindaco di Ripacandida, Antonio Lettieri, che è stato, nel passato, presidente del Comitato Cittadino, l'associazione che ha permesso, con forme di proteste, di far accelerare i lavori e l'apertura sulla Rionero-Ripacandida, di questa situazione ingarbugliata della Oraziana, ha detto: «E trascorso quasi un anno dall'apertura del tratto di strada che da Rionero porta a Ripacandida, della cosiddetta superstrada veloce “Oraziana” strada consegnata dalla Comunità Montana del Vulture alla Provincia di Potenza. La stessa nonostante l'apertura aveva già bisogno di una manutenzione straordinaria per gli innumerevoli avvallamenti del manto stradale, sicuramente dovuti all'assestamento dell'opera, oltre che alla messa in sicurezza di alcuni scoli di acqua che con le piogge di questi giorni minano la sicurezza della stessa strada. Quindi c'è l'assoluta necessità e l'urgenza di allontanare dai piloni che sorreggono la strada questi scoli di acqua, questi problematiche più volte segnalate sia dal Comitato Cittadino di Ripacandida, che dall' amministrazione comunale, ma fino ad oggi nulla è stato fatto, neanche una risposta verbale dai responsabili provinciali o dal direttore dei lavori che tace, forse si spera in un ulteriore finanziamento dalla Regione Basilicata che tarda a venire, anche alla luce della crisi
INCIDENTE SULLA PROVINCIALE 6 Grave un giovane di Avigliano DUE persone di Avigliano sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto intorno alle 17 di ieri sulla provinciale 6. Dei due, è rimasto gravemente ferito il giovane alla guida della Fiat Grande punto, sbandata forse a causa del manto stradale viscido e finita contro un albero. L’altro passeggero se la sarebbe cavata con alcuni punti di sutura. Entrambi ieri sera erano ancora ricoverati al San Carlo di Potenza, dove sono stati accompagnati dall 118. Per l’autista di 24 anni di Avigliano, i sanitari si sono riservati la prognosi. Da indiscrezioni, si è saputo che fino alla tarda serata era in corso un intervento chirurgico sul ragazzo. Nell'incidente è rimasta coinvolta la sola auto con i due aviglianesi a bordo, mentre percorreva la provinciale nella direzione di Avigliano. A un certo punto, nei pressi della Masseria Stolfi, l'auto è sbandata ed è finita contro una pianta, poco oltre il ciglio della strada. Nonostante l'apertura dell’airbag, il giovane alla guida avrebbe rimediato contusioni serie. Sul luogo sono intervenuti anche vigili urbani di Avigliano e i Vigili del fuoco. Gianni Sileo potenza@luedi.it Una veduta dell’Oraziana
politica che sta attraversando il governo regionale, ma la sicurezza di tutti gli utenti che giornalmente percorrono tale arteria e che po-
trebbero vederla franare sotto la propria auto da un momento all'altro non è meno importante della crisi regionale. Siamo a pochi mesi
dalla scadenza elettorale per il rinnovo del consiglio provinciale e quindi ci sentiamo di dire a tutti gli amministratori di non lasciare
pendente la sicurezza della strada per una questione di coscienza con loro stessi». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Venosa L’iniziativa è stata promossa dall’istituto “Battaglini”
Viaggio nell’inferno dantesco per riscoprire la magia del Natale VENOSA - Prima di sospendere le lezioni per le festività, alunni, insegnanti, genitori dell'Iss “Battaglini” di Venosa si sono incontrati nell'Auditorium per sviluppare una riflessione a più voci e riscoprire il senso del Natale. «Oggi questa festività si sta riducendo solo agli aspetti esteriori: dobbiamo ritornare alla sua essenza originale.- ha evidenziato Michele Masciale, preside dell'Battaglini- Il Natale è amore. Non è una cosa che si può insegnare. Si può, però, imparare ad ascoltare, ad aprirsi all'altro”. La scuola deve, quindi, fornire gli strumenti per affrontare situazioni fuori della scuola, educando alla pazienza,, abituando alla riflessione, privilegiando letture che rinviino ad ulteriori approfondimenti.. “Il pensare non risolve i conflitti del mondo-ha concluso Masciale- ma è decisivo per la vita di ognuno”. Protagonisti della mattinata sono stati gli studenti, che hanno creato una avvincente atmosfera natalizia e hanno fornito una serie di
Il dirigente scolastico Michele Masciale
stimolazioni per la riflessione. Sul palco dell'Auditorium gli alunni della I b hanno messo in scena “All' Inferno con Dante”, una fantasiosa ricostruzione del famoso viaggio del Sommo Poeta agli Inferi, centrata sullo struggente amore struggente di Paolo e Francesca. “Non è semplice far parlare chi solitamente tace e far vedere ciò che solitamente è nascostoha sottolineato Anna Bellusci, docente del BattagliniLa Divina Commedia è di-
ventata una occasione per analizzare i contenuti del testo, riflettere sulla dimensione personale e interpersonale, e uno strumento per educare alla collaborazione”. Miscelando adeguatamente l'educazione con il divertimento, i docenti del “Battaglini” sono riusciti a vincere dubbi e difficoltà che gli alunni incontravano in corso d'opera. La colonna sonora della manifestazione è stata assicurata dalla “Battaglini's Band”, formata da Pasqua-
le Mirando, Giovanni Lentini, Marco Laconca e Valter Latorre e diretta dal prof. Sinfisi, si è fatta apprezzare nella esecuzione di alcuni pezzi del proprio repertorio. A creare, poi, la magica atmosfera natalizia, la splendida voce di Alessia Viscillo, che ha cantato brani natalizi e ha letto un tema sul significato del Natale. Nel portare il saluto dell'Amministrazione comunale, Pompeo Polidoro, assessore al bilancio, ha evidenziato come la manifestazione “è una occasione di coesione: stare insieme fa bene a tutti”. “La scuola ha dimostrato di saper stare vicino alle famiglie- ha sottolineato Nicolangela Marangelli, Presidente del Consiglio d'Istituto- Il programma che ha messo in scena questa mattina è un inno alla vita! Partendo dalle realtà e dai drammi che i ragazzi vivono quotidianamente, la scuola ha saputo dare i giusti suggerimenti ai nostri figli per gestire al meglio la propria vita” Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Venosa, week end di solidarietà con la Caritas VENOSA - Nella giornata di sabato 20 dicembre, la parrocchia S.Andrea Apostolo della Cattedrale con la Caritas della Concattedrale hanno promosso la giornata della Colletta Alimentare. In questi giorni i supermercati di Venosa sono presi d'assalto dai numerosi cittadini e la Caritas venosina, da sempre vicina ai bisognosi, ha pensato bene di promuovere questa giornata tenendo conto il principio: «condividere i bisogni per condividere il senso della vita. Nulla è impossibili a Dio. La durezza del tempo presente colpisce ormai tutto il nostro popolo. la solitudine e la fragilità dei legami familiari e sociali rendono le persone an-
cora più povere, in uno scenario economico già allarmante. In questa situazione, il semplice gesto di carità cristiana, che è il condividere la propria spesa con il più povero, è come accendere un accendino nel buio. L'estraneità e la paura sono sconfitte, può nascere un'amicizia che rilancia nella realtà col gusto di essere nuovamente protagonisti, sostenendosi nella quotidiana fatica del vivere». Nonostante la crisi economica che investe tante famiglie, sono state in tanti a riempire le buste della Caritas ed offrire questo gesto di solidarietà per chi sta peggio. l.z.
I volontari della colletta alimentare della Caritas della città di Orazio
Melfi
Domenica all’insegna dei falchi MELFI - Una domenica speciale in città, con le splendide traiettorie disegnate dai falchi a rendere più bella l'atmosfera delle feste ed a fare restare in tanti, grandi e piccini, col naso all'insù per veder volare gli esemplari più belli di due associazioni molto attive in città nel settore falconeria. Il tutto è nato dalla idea vincente di Michele Grimolizzi, giovane ed ottimo falconiere melfitano con tutta una serie di eventi ed esperienze alle spalle con il suo gruppo, in giro per la penisola, e dalla presenza in città del “Giardino d'Inverno” un angolo particolare con alberi, siepi e luci in Piazza Umberto I realizzato dall'Amministrazione per regalare momenti particolari in queste feste. «Anche noi certo avevano voglia di dare gioia e momenti di festa per residenti e turisti - ha detto il giovane falconiere - e per questo abbiamo pensato allo spazio doveroso da dar ad alcune associazioni culturali di Melfi unite per questo evento, utilizzando i nostri falchi per creare un'atmosfera speciale per questa che era la domenica che precede il Natale». Detto fatto ed ecco è nata l'iniziativa denominata “Falchi in festa”, che visto lo stesso Giardino d'Inverno ospitare sia l'Associazione De Tempore Exeundi che la De Arte Venandi, due punti di riferimento forti sul territorio per quello che è falconeria e valore della nobile arte che seppe ammaliare il grande illuminato imperatore svevo, ed il coordinamento dell'Associazione Turistico Culturale “Le Terre di Federico”di Melfi, per offrire spettacoli di falconeria, momenti di aggregazione, la presenza di oltre una decina di rapaci nello spazio proprio del Giardino d'Inverno, che è una sorta di “gazebo della cultura e delle attività” per queste festività in città. «L'idea è stata quella di dare forza alla volontà di unirci tra associazioni al servizio della città, della sua crescita culturale, della reale possibilità di poter offrire momenti belli, spensierati, di divertimento e che siano davvero forte attrattiva per tanti visitatori e turisti, che possano venire a Melfi per scoprirla e apprezzarla» come ha affermato uno dei giovani dell'associazione “Le terre di Federico”. Michele Grimolizzi, falconiere di Melfi dal grande valore visto il suo partecipare già da diversi anni a rievocazioni, manifestazioni, eventi in diverse parti della penisola, come iscritto alla Federazione Nazionale del settore, la sua bravura, il supporto di altri colleghi e l'interazione con l'altro gruppo, ha fatto il resto, per una bellissima giornata vissuta coi falchi a mostrare la validità dell'evento. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
Matera Lunedì 22 dicembre 2008
22
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
«Il settore tiene, ma a Matera non ci sono alberghi da scolaresche». Critiche del Pd sul bando marketing
Turismo solo per le buone tasche Il presidente dell’Api, Nunzio Olivieri, commenta i dati 2008 «ANCHE se mancano ancora dati ufficiali possiamo dire che, nella nostra regione, si è registrata per l'anno in corso una sostanziale tenuta del settore turistico». E’ il commento del presidente dell'Api Matera, Nunzio Olivieri, sull'andamento del turismo nel 2008. «Questo -prosegue Olivieri- nonostante la domanda sia ancora marcatamente di carattere nazionale; mentre la domanda proveniente dall'estero è ancora carente. Tuttavia -spiega Olivieri- è proprio la domanda nazionale quella che più ha risentito della crisi, che in Italia montava da molto tempo prima dello scoppio della bolla speculativa statunitense; non dimentichiamocelo mai e non se lo dimentichi soprattutto la nostra classe politica». Secondo il presidente dell'Api, lo sforzo delle istituzioni per la promozione del turismo è stato complessivamente pregevole, al di là di alcune sovrapposizioni di ruoli. Ciò che difetta, invece, è ancora un prodotto turistico completo. Infatti, prodotto turistico sono anche le infrastrutture della mobilità (autostrade, ferrovie, aeroporto); prodotto turistico è anche la creazione di un'offerta alberghiera eterogenea, cosa che manca ad esem-
Una vista dei Sassi
pio a Matera, dove le scolaresche in visita devono essere alloggiate nel Metapontino. «E' giusto che la città punti marcatamente al turismo culturale; -osserva ancora Olivieri- errato è identificare il turista colto con il turista necessariamente ricco». Sul tema è intervenuto anche il presidente della Sezione Turismo dell'Api, Silvio Grassi, che dichiara che l'associazione si è impegnata nella valorizzazione del territorio e nel suo sviluppo turistico attraverso 3 iniziative: Il significativo apporto all'esperienza regionale del Patto Formativo Locale, che ha portato alla pubblicazione di due bandi tesi alla formazione di risorse umane im-
piegate e da impiegare nella filiera turistico-culturale; il sostegno al programma del Gal Bradanica denominato Scatti d'Autore (www.scattidautore.com), che per tutto il periodo estivo ha sviluppato innovative azioni per la promozione e l'animazione del territorio della provincia di Matera; la realizzazione della prima edizione della Borsa del Turismo Lucano (www.borsadelturismolucano.it), cioè della prima fiera turistica di Basilicata, o meglio di Puglia e Basilicata, dotata di un workshop cioè di un momento qualificato d'incontro tra domanda (50 buyers provenienti da Italia ed estero) e offerta (oltre 100 imprenditori turistici luca-
ni). Sul tema delle opportunità turistiche della città è intervenuto anche il gruppo consiliare di minoranza Pd, che in una lettera aperta riflettono sul recente Bando di marketing turistico, di cui si sono concluse le attività. «Avevamo chiesto che il consiglio comunale e gli operatori del settore fossero messi a conoscenza dello stato di avanzamento delle attivita previste dal bando -scrivono i consiglieri- ma anche resoconti dettagliati sui lavori della commissione tecnica nominata per controllare le attività svolte dalla ditta vincente l'appalto e che, invece, ha stravolto gli obiettivi e gli strumenti utilizzati per questa campagna di marketing». I consiglieri del Pd chiedono di sapere, infine, quali siano le realizzazioni effettuate con i fondi a disposizione. «Constatiamo -concludono- che la prima grande operazione di marketing della città, del valore di 1,5 milioni di euro , finanziata con i fondi Pisu dalla passata Amministrazione di centrosinistra, non abbia meritato neanche un minimo di presentazione e/o di discussione, a esclusione di una riunione preliminare fatta in commissione prima di iniziare ogni attività». matera@luedi.it
Obiettivo: Tutelare il prodotto di filiera con un marchio d’area
L’olivicoltura è protetta E’ nata a Matera l’organizzazione “Assoprol Basilicata” SI è costituita a Matera la prima organizzazione di prodotto del settore olivicolo. Si chiama “Assoprol Basilicata” ed è stata promossa dalla Coldiretti Basilicata. Cinque i membri del consiglio di amministrazione, mentre le sottoscrizioni per i soci sono aperte. «L'obiettivo -ha detto Piergiorgio Quarto, membro dell'organismo- è quello di avere un'organizzazione di prodotto a livello commerciale che sappia aggregare e commercializzare notevoli quantitativi di olio a livello regionale. Come Coldiretti abbiamo sostenuto la battaglia per l'etichettatura obbligatoria dell'origine del prodotto, grazie a una grande mobilitazione a sostegno dei nostri soci olivicoltori. L'origine dà garanzia al consumatore finale che è sempre più sensibile ai tempi della sicurezza alimentare e della salute e, aiuta a smascherare le truffe». Nel decalogo dell'Unaprol, l'Unione Nazionale per il settore olivicolo, le linee guida per fronteggiare la crisi dei prezzi e proporre misure urgenti. Alla riunione romana, a cui ha partecipato Piergiorgio Quarto, è stato chiesto al Governo nazionale un piano strategico e organico per il settore. A fronte di un mercato del consumo in progressiva espansione ed un quantitativo di produzione nazionale inalterato, corrisponde un calo dei prezzi ingiustificato. L'Osservatorio economico di Unaprol ha calcolato che siamo ai livelli del 2002/2003 e il prezzo dell'olio di oliva extravergine è sceso del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «La riduzione del costo dell'olio -ha proseguito Quarto- è ingiustificabile a fronte dell'aumento dei costi di produzione: energia, fitofarmaci, carburanti. Il prezzo di mercato si aggira sui 2,60». Tra le misure proposte: il pagamento anticipato e
Un uliveto come tanti in Basilicata. In regione, la superficie coltivata ad olivo è passata dai 23.000 degli anni '80 ai 30.000 di oggi con circa 40.000 aziende, per lo più di piccole dimensioni con una tendenza all'incremento nel Materano. Sono i dati diffusi dal Programma operativo regionale per il settore.
immediato almeno dell'80% del premio Pac per la prossima campagna agli olivicoltori; la fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese che occupano mano d'opera con particolare riferimento alle zone dell'Obiettivo Uno; l'avvio di un progetto di sostegno occupazionale ed al territorio attraverso la costituzione di cooperative di servizi collegate anche al sistema associativo per lo svolgimento di tutte le operazioni colturali (trattamenti, potatura, raccolta); accordo di filiera con la grande distribuzione per la promozione delle vendite di olio extravergine certificato e tracciato con appositi spazi presso le strutture di vendita della grande distribuzione; una campagna istituzionale di promozione gestita dal Ministero per sostenere il consumo del pro-
Promozioni limitate No dei commercianti UNA legge regionale del commercio, la numero 23 dello scorso 30 settembre, che pone alcune limitazioni allo svolgimento delle vendite promozionali e della quale le associazioni dei commercianti sollecitano quindi una deroga. In una nota inviata nei giorni scorsi al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e al sindaco di Matera, Nicola Buccico, i presidenti della Confcommercio e della Confesercenti, Angelo Tortorelli e Gianni Schiuma, spiegano che «la grave e generale situazione economica congiunturale ha delineato anche a Matera una progressiva flessione dei consumi, in particolare nel settore non alimentare. La nuova legge regionale del commercio numero 23, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata del 30 settembre scorso, ha introdotto alcune importanti limitazioni all'offerta di vendita di tali prodotti, disponendo infatti che “le vendite promozionali dei prodotti non alimentari non possono effettuarsi nei periodi delle vendite dei saldi di fine stagione, nei 30 giorni precedenti a tali periodi e nel mese di dicembre' e che quindi dal 1 dicembre 2008 e fino al 7 marzo 2009 tali vendite sono vietate”. Le vendite promozionali, come è noto, si distinguono dai saldi di fine stagione. Questi ultimi, infatti, riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento, se non venduti entro un certo periodo di tempo. Le vendite promozionali, invece, sono effettuate dai dettaglianti, in limitati periodi di tempo, per favorire la vendita di tutti o di una parte dei prodotti
presenti nell'esercizio. Durante le vendite promozionali in genere si applica uno sconto intermedio tra i saldi e la liquidazione. Il Consiglio Regionale della Puglia nei giorni scorsi ha definitivamente fissato al 3 gennaio la data di inizio dei saldi, dopo avere proposto un provvedimento, fortemente contestato dalle associazioni di categoria, con il quale si anticipavano al 13 dicembre i saldi invernali. «Se quel provvedimento fosse stato approvato -ha dichiarato Pasquale Di Pede, segretario della Confesercenti di Matera- avrebbe portato un danno enorme alla nostra già disastrata economia, in quanto si sarebbe aperto da subito un flusso di consumatori verso le vicine città pugliesi. Adesso purtroppo ci scontriamo con la legge regionale della Basilicata, che pone limiti alle vendite promozionali, accolte sempre positivamente dai consumatori. Infatti, alle associazioni di categoria sono pervenute numerose sollecitazioni da parte di operatori e cittadini dirette a correggere la portata limitativa di tale norma. Per questo Confesercenti e Confcommercio hanno scritto al presidente della Regione e al sindaco di Matera affinché vogliano esaminare la possibilità di pervenire ad un apposito atto amministrativo in grado di derogare, relativamente al solo mese di dicembre 2008, alla limitazione stabilita circa le vendite promozionali dalla legge regionale numero 23. Sarebbe un modo per incentivare i consumi, rilanciare l'economia e andare incontro alle richieste della clientela». Biagio Tarasco matera@luedi.it
Auto in fiamme su via Passarelli Paura tra i passanti impegnati a fare shopping
dotto e che ha elevati benefici sulla salute e corrisponde ad una corretta nutrizione; accordi con il sistema delle mense; accordo di filiera per l'utilizzo degli oli lampanti e delle sanse fondamentalmente a scopo energetico; avvio di una sistematica campagna di controlli. «Quest'anno -ha concluso Quarto- la campagna di raccolta è stata di qualità nettamente superiore. Si registrano purtroppo fenomeni diffusi di speculazione e questo è un danno per i produttori». Secondo i dati forniti dal programma operativo regionale (Por), la superficie coltivata ad olivo è passata dai 23.000 ha degli anni '80 ai 30.000 di oggi con circa 40.000 aziende, per lo più di piccole dimensioni con una tendenza all'incremento nel Materano.
PAURA ieri sera intorno alle 18.40 su via Passarelli per un'auto in fiamme. Nella parte finale della strada, nei pressi dell'incrocio con via Lucana, una Volvo V40 diesel ha preso fuoco dal cofano motore. L'auto era parcheggiata vicino ad altre vetture e di fronte ad alcune attività commerciali aperte per lo shopping natalizio. I proprietari del veicolo hanno subito chiamato i vigili del fuoco, che dopo qualche minuto erano sul posto ed hanno prontamente spento le fiamme che non si sono propagate a tutta la vettura perché il cofano anteriore era chiuso. Sul posto sono intervenute anche 3 volanti della polizia stadale chiamate dai passanti che vedevano fumo uscire dal motore. Probabilmente è stato un corto circuito a causare l'incendio che ha bloccato il traffico su via Passarelli solo per qualche minuto. Giovanni Martemucci
Matera e provincia 23 Una Bmw ha urtato un motocarro, poi una terza macchina è piombata sui soccorritori Lunedì 22 dicembre 2008
Tragedia sfiorata sulla comunale Un’anziano di Montescaglioso ferito alle gambe MONTESCAGLIOSO - Poteva finire in tragedia l'incidente accaduto sulla strada comunale di collegamento tra la provinciale ex Ss 175, che collega Montescaglioso a Matera e il centro abitato. Intorno alle 6.30 di ieri mattina, una Bmw di colore nero e un motocarro Piaggio Ape che procedeva in senso di marcia opposto, si sono scontrati per cause ancora in via di accertamento. La Bmw con ogni probabilità ha invaso la corsia opposta, scontrandosi con il motocarro. Nello stesso momento, mentre quattro persone prestavano i primi soccorsi, a forte velocità e in discesa sopraggiungeva una Peugeot 106 di colore verde, che dopo una frenata di oltre settanta metri non è riuscita a evitare l'impatto e si è fermata solo dopo aver urtato violentemente l'Apecar con a bordo un pensionato del posto, che dai primi riscontri si è appurato stesse recandosi in campagna. Proprio l'anziano ha avuto la peggio, rimanendo incastrato tra le lamiere dell'Apecar e ha dovuto attendere i soccorsi dei sanitari del 118 prima di essere trasportato nell'ospedale di Matera “Madonna delle Grazie”, per la frattura delle gambe riportata nel violento impatto. A dare l'allarme sono stati altri automobilisti che si stavano recando nelle vici-
Miglionico Guardia giurata si ferisce con la pistola d’ordinanza MIGLIONICO - Una guardia giurata di Irsina, si è ferita accidentalmente nella nottata di sabato con la pistola in dotazione, mentre era in servizio nella zona industriale di Miglionico. Il ventenne era impegnato in un normale turno di lavoro alle dipendenze di un istituto di vigilanza e mentre ispezionava un'azienda dell'area industriale, per cause ancore ignote, si è ferito accidentalmente, con la propria pistola per un colpo esploso mentre stava scendendo dall'autovettura. Il colpo ha raggiunto il giovane alla gamba sinistra procurandogli due ferite sulla coscia e al polpaccio. Il giovane è stato immediatamente soccorso, se la caverà in 20 giorni.
Il moto Ape coinvolto nell’incidente a Montescaglioso
ne campagne e che si sono adoperati anche per far defluire il traffico su una sola corsia in attesa dell'arrivo degli agenti della stradale che hanno provveduto con l' ausilio dei vigili urbani di Montescaglioso a chiudere al traffico l'arteria stradale per effettuare i rilievi del caso e cercare di ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. La strada è rimasta chiusa al traffico per circa un ora e il traffico deviato sulla vecchia provinciale per consentire le normali
operazioni di rimozione dei mezzi e ripristino della sede stradale alla viabilità del traffico automobilistico. Sempre nella mattinata di ieri, gli stessi agenti della polizia stradale in servizio agli ordini del comandante Rocco Sardone, mentre si dirigevano sul luogo dell'incidente, si sono fermati per prestare soccorso ad una autovettura di marca Kia con quattro giovani a bordo, che per cause imprecisate è uscita fuori strada andando a finire sul guard
rail per fortuna senza gravi conseguenze per gli occupanti. Dai primi riscontri si è potuto appurare che i quattro tornavano da una serata in discoteca e dagli esami effettuati dagli agenti intervenuti con l'ausilio dell'etilometro, è risultato che l'automobilista era alla guida in stato di ebbrezza provvedendo così al ritiro della patente e alla denuncia all'autorità giudiziaria. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it
Policoro Carabinieri sequestrano petardi vietati a un 16enne POLICORO - I carabinieri della compagnia di Policoro, nell'ambito dei servizi disposti per contrastare il fenomeno dell'incauto utilizzo di fuochi pirotecnici, hanno denunciato un 16enne del posto, per detenzione ed esplosione di artifizi pirotecnici di genere vietato di produzione cinese, pericoloso e privo di marchio Ce. Il giovane è stato sorpreso dai militari, all'interno della villetta dopo le lamentele di molti cittadini, infastiditi dalla continua esplosione di petardi e altro materiale pirotecnico.
24
Lunedì 22 dicembre 2008
La storia delle bande SI terrà oggi, alle ore 11.30 nella sala giunta del Comune di Matera, la conferenza stampa di presentazione del Convegno nazionale di studi sulle bande in programma a Montescaglioso il 28 dicembre. Alla conferenza stampa saranno presenti il professor Antonio Corsi, della segreteria particolare del ministro Bondi, responsabile per i rapporti con le associazioni di musica popolare e amatoriale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i sindaci di Matera e Montescaglioso, Emilio Nicola Buccico e Mario Venezia e il maestro Giovanni Pompeo direttore artistico della manifestazione.
Matera TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Mara e Gianfranco oggi sposi Auguri di cuore dalla famiglia Bufano, Lopergolo, Sabatelli e dalla Efix srl
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Supernatura di Bianco PROSEGUE fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
“Natale è presepe” nei Sassi Parte oggi “Natale è presepe”, a cura di Gruppo Teatro Matera.Sarà possibile visitare la Mostra concorso dei presepi fino al 6 gennaio 2009 in Vico Solitario, 14 (Sasso Caveoso). Nel suggestivo scenario dei Sassi si potranno ammirare le opere originali delle varie sezioni in concorso: artigiani e artisti, amatori e presepisti, sezione scuole. Per informazioni 0835.31011 o info@casagrotta.it
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MARGHERITA DINNELLA Via Cappuccini, 22 0835/314308 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
“Teatriamo”
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
Stamane, alle ore 10.30 presso la Sala conferenze della Provincia di Matera, l'assessore alla Cultura Giuseppe Digilio terrà una conferenza stampa per presentare l'iniziativa, in collaborazione con l'Accademia Campo Teatrale di Milano (che sarà presente) “Teatriamo. I Festival di Teatro Emergente”.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Accordo per i Cappuccini •il cenacolo Il gruppo Città Domani accoglie con favore e soddisfazione l'avvio ufficiale dell'Accordo di Programma del comparto B Cappuccini che consentirà finalmente di riqualificare un'area importante della città era troppo tempo dimenticata e trascurata. Intende, però, sollecitare, con una nota, il Consiglio, la Giunta e l'Amministrazione tutta a porre particolare attenzione alla delicata fase propedeutica alla stipula della convenzione con l'impresa realizzatrice, in modo da scongiurare i problemi manifestatisi per quella di Borgo Venusio.
Mostra di Sciandivasci Prosegue fino al 10 gennaio nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria”di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio. La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Orari straordinari: sabato 20 dicembre 2008 dalle ore 18,00 alle ore 21,00; domenica 21 dicembre 2008 dalle ore 11,00 alle ore 13,00. Ingresso: gratuito
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 29 DICEMBRE
•orient express
Lunedì 29 dicembre alle 21,30 nel cinema Duni Rvm produzioni cinematografiche, associazione culturale 31 e Quadrum presentano“Arrivano i mostri”, il nuovo film di Antonio Andrisani, regia di Vito Cea. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.
•basilico
0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Natale a Rio 17,15 - 19,30-21.40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Come Dio comanda 17.30-19.30-21.30
Montescaglioso 0835-208046 Natale a Rio 17.00- 19,00 - 22,0 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Natale a Rio 19 - 21,30
•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il Cosmo sul comò 18.00-19.45-21.30
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Natale a Rio 21.00-
•PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Come un uragano 18.15-20.00-21.40 •CINEMA ANDRISANI•
•CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Sport Lunedì 22 dicembre 2008
25
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
La Juve come l’Inter: gol in fuorigioco e ammissione di Ranieri. Roma battuta dal Catania
Il Milan diverte il tifoso Beckham Travolta l’Udinese: David sorride e applaude in tribuna ROMA – La Juve tiene il passo dell’Inter, il Milan chiude l’anno solare con una goleada ai danni dell’Udinese, sotto gli occhi di David Beckham. Stesso risultato – vittoria esterna - stesse polemiche per un gol in fuorigioco, stesso fair-play degli allenatori nel riconoscerlo: a quattro giorni da Natale, e prima di una pausa di tre settimane, Inter e Juventus proseguono il loro cammino in testa alla classifica, separate da 6 punti. L’Inter aveva vinto a Siena sabato con un gol decisivo di Maicon in fuorigioco, e Mourinho aveva ammesso; ieri è toccato a Ranieri riconoscere che il primo gol di Del Piero all’Atalanta era viziato da un offside iniziale di Marchionni. Poi però è finita 31, conferma che è la Juve l’anti-Inter del momento. Nel posticipo, il Milan acuisce la crisi dell’Udinese, schiacciandola sotto il peso di una cinquina (5-1 finale) e offrendo uno spettacolo tutto brasiliano che illumina San Siro e lascia si sasso lo Spice-Boy venuto dagli States proprio in compagnia della moglie Victoria Adams. Nell’attesa di Beckham ci pensano Pato e Kakà (due gol a testa) a offrire scampoli di calcio-spettacolo. Alle spalle del terzetto tengono il passo la Fiorentina, che scavalca il Napoli battuto a Torino dai granata; il Genoa, vincitore a Verona contro il Chievo; e la Lazio, che ha sconfitto ieri il Palermo. Il Catania interrompe la serie positiva di otto vittorie della Roma, sconfiggendo i giallorossi in una partita molto nervosa e seguita da alcuni incidenti. Al 2-1 della squadra di Mourinho, ieri sera a Siena con rete decisiva di Maicon viziata da un netto off-side, i bianconeri rispondono con una vittoria a Bergamo netta come punteggio (3-1), meno in termini di predominio di gioco. Marchionni, prima di crossare per il 252/o gol di Del Piero in ma-
I rossoneri a Dubai
Il Natale esotico di calciatori e allenatori
sione a fine gara, ma Zenga minimizza: «Non è successo niente». Alla seconda di campionato della gestione Novellino, e dopo il successo contro i viola negli ottavi di Coppa Italia, il Torino riprende fiato sconfiggendo al Comunale, con gol di Bianchi, gli azzurri di Edy Reja. Festa per il Genoa, che a Verona batte per 1-0, con un gol in dribbling di Oliveira, il Chievo, sempre più fanalino di coda. Completano il quadro della 17/a giornata i pareggi Cagliari-Reggina (1-1) e Lecce-Bologna (00). Pato esulta dopo un gol e Beckham sorride divertito in tribuna
glia bianconera, è verosimilmente in posizione irregolare. Poi arrotonda Legrottaglie, che esulta esibendo una maglia inneggiante a Gesù; per l’Atalanta il redivivo Vieri, con un bel colpo di testa, accorcia le distanze, che poi Amauri, pure con una bella incornata, ristabilisce. Come aveva fatto sabato lo “Special One”, anche Ranieri ammette il fuorigioco. A Marassi, una Fiorentina determinata, dal robusto centrocampo e micidiale in
contropiede si impone, con un gol di Montolivo, su una Sampdoria confusa e sprecona; ma il punteggio potrebbe essere più rotondo. Catania si conferma stregata per i giallorossi: al Massimino, dove sfumarono nella scorsa stagione i sogni di scudetto dei giallorossi, si ferma la corsa degli uomini di Spalletti, che parla di sconfitta, per 3-2, meritata. A cui si aggiunge l’infortunio di capitan Totti, bloccato alla mezz'ora da un problema muscolare. Un pò di ten-
Totti rischia un mese di stop CATANIA – «Francesco ha sentito una puntura forte e ha chiesto il cambio. Credo si possa parlare di lesione muscolare». È Luciano Spalletti, tecnico della Roma, a fornire la prima diagnosi riguardante l’infortunio di Francesco Totti. I primi accertamenti a cui è stato sottoposto il capitano giallorosso hanno evidenziato un problema al flessore della gamba destra. Totti si è infortunato dopo una trentina di minuti di gioco della gara al Massimino contro il Catania e ha chiesto immediatamente il cambio. Lo staff sanitario della Roma ha subito provveduto a fasciare l’arto infortunato e Totti ha lasciato il campo zoppicando: per lui si ipotizza uno stop di almeno un mese.
TERMINATE le “ostilità” sui campi da gioco, la serie A si ferma e per le feste, per i protagonisti del calcio si apre la possibilità di riabbracciare i propri cari o puntare alla vacanza esotica. Mourinho, però, sempre con la testa al lavoro, farà solo una breve sosta nella sua Setubal, giusto il tempo di passare il Natale in famiglia, prima di partire per il Brasile per seguire Adriano nel suo recupero fisico. Alla Juve non ci sono in programma viaggi lunghi visto che gli allenamenti riprenderanno già il 29. Lo stesso giorno in casa Milan, invece, tutti chiuderanno le valige per dirigersi a Dubai, sede abituale della preparazione invernale dei rossoneriI gioiellini argentini del Napoli, Lavezzi e Denis, ritorneranno in patria, mentre Gargano e il cognato Hamsik hanno programmato una trasferta in un cottage tra le montagne slovacche con le rispettive compagne. Bucarest è invece la meta scelta da Zenga, città natale della compagna e sede della Steaua da lui allenata in passato. Quest'anno, in casa Totti si pensa di cambiare meta. Invece delle Maldive, Francesco e Ilary stanno pensando di partire per il Kenia insieme ai figli. Programma che però può essere rovinato dall’infortunio subito ieri dal capitano giallorosso. Natale a Dubai per Vucinic mentre i brasiliani Doni, Cicinho e Baptista, partiranno insieme per ritornare in patria. d. b.
Lega Pro
Serie D
Calcio regionale
Potenza ko prevdibile Melfi, un contentino
Il Matera sa vincere e guarda ai play off
Oppido in frenata Bagarre in Promozione
da pagina 28 a 42
da pagina 43 a pagina 46
da pagina 47 a pagina 55
Basket A Dilettanti
Basket B Dilettanti
Volley B1
Levoni col cuore Bawer si fa rimontare
Bernalda straripante davanti ai suoi tifosi
La Lore Lei a valanga Ora è prima della classe
a pagina 56 e 57
a pagina 58
a pagina 60
26
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Juventus
1-3
Cagliari-Reggina
1-1
31’ pt Del Piero, 38’ pt Legrottaglie 3’ st Vieri, 37’ st Amauri 1’ pt Acquafresca, 15’ st Brienza (rig.)
Catania-Roma
3-2
Chievo-Genoa
0-1
Lazio-Palermo
1-0
Lecce-Bologna
0-0
30’ pt Baiocco, 40’ pt Morimoto 11’ st Morimoto, 29’ st Vucinic, 32’ st Menez 44’ st Olivera 21’ st Rocchi
Milan-Udinese
5-1
Sampdoria-Fiorentina
0-1
4’ pt Pato, 13’ pt Kakà, 17’ pt Di Natale 18’ pt Pato, 43’ pt Seedorf, 7’ st Kakà 19’ pt Montolivo
Siena-Inter
1-2
Torino-Napoli
1-0
34’ pt e 38’ st Maicon, 44’ pt Kharja 8’ st Bianchi
Prossimo turno
18ª giornata 11/01/2009 ore 15
Bologna-Chievo Fiorentina-Lecce Genoa-Torino (10/01 ore 18) Inter-Cagliari (10/01 ore 20,30) Juventus-Siena Napoli-Catania Palermo-Atalanta Reggina-Lazio Roma-Milan (ore 20,30) Udinese-Sampdoria
17ª
giornata
Marcatori INTER JUVENTUS MILAN FIORENTINA NAPOLI GENOA LAZIO CATANIA ATALANTA PALERMO ROMA UDINESE CAGLIARI SAMPDORIA SIENA BOLOGNA TORINO LECCE REGGINA CHIEVO
42 36 33 32 30 29 27 25 24 23 23 22 21 19 19 15 15 14 13 9
17 13 3
1 31 11 8
7
1
0 13 5
9
6
2
1 18 6 20 +9
17 11 3
3 30 13 8
6
1
1 18 6
9
5
2
2 12 7 17 +3
17 10 3
4 28 18 9
8
0
1 19 5
8
2
3
3
17 10 2
5 25 14 8
6
2
0 14 4
9
4
0
5 11 10 11 -1
17 9
3
5 25 16 8
7
1
0 18 5
9
2
2
5
7 11 9
-3
17 8
5
4 24 17 8
6
2
0 17 6
9
2
3
4
7 11 7
-4
17 8
3
6 26 22 9
5
2
2 12 6
8
3
1
4 14 16 4
-8
17 7
4
6 18 20 9
7
1
1 14 8
8
0
3
5
4 12 -2 -10
17 7
3
7 21 19 9
6
1
2 15 7
8
1
2
5
6 12 2 -11
17 7
2
8 21 21 8
6
0
2 15 8
9
1
2
6
6 13 0 -10
16 7
2
7 21 23 7
5
1
1 11 7
9
2
1
6 10 16 -2 -7
17 6
4
7 25 26 9
4
3
2 15 10 8
2
1
5 10 16 -1 -13
17 6
3
8 19 21 9
5
2
2 12 7
8
1
1
6
7 14 -2 -14
16 5
4
7 15 18 9
4
3
2 11 6
7
1
1
5
4 12 -3 -15
17 5
4
8 13 18 8
4
3
1
9
1
1
7
5 14 -5 -14
17 3
6
8 19 27 8
2
2
4 11 12 9
1
4
4
8 15 -8 -18
17 4
3 10 18 29 9
4
1
4 12 14 8
0
2
6
6 15 -11 -20
17 2
8
7 14 24 9
2
5
2 10 10 8
0
3
5
4 14 -10 -21
17 3
4 10 15 33 8
2
3
3 12 12 9
1
1
7
3 21 -18 -20
17 2
3 12 9 27 9
1
2
6
1
1
6
4 14 -18 -26
8
4
5 13 8
9 13 10 -2
12 RETI: Di Vaio (2 rig) (Bologna); Gilardino (Fiorentina); Milito (4 rig) (Genoa) 11 RETI: Amauri (Juventus) 10 RETI: Ibrahimovic (Inter) 8 RETI: Floccari (Atalanta); Zarate (2 rig) (Lazio), Di Natale (2 rig) (Udinese) 7 RETI: Mascara (2 rig) (Catania); Kakà (2 rig), Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis, Hamsik (2 rig) (Napoli); Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (3 rig) (Reggina) 6 RETI: Acquafresca (1 rig) (Cagliari); Mutu (1 rig) (Fiorentina); Sculli (Genoa); Del Piero (2 rig) (Juventus); Pato (Milan); Quagliarella (Udinese) 5 RETI: Jeda (Cagliari); Pandev (Lazio); Cavani (Palermo); Totti (1 rig) (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 4 RETI: Paolucci (Catania); Maicon (Inter); Rocchi (Lazio); Tiribocchi (Lecce); Lavezzi (Napoli); Vucinic (Roma); Bellucci (1 rig) (Sampdoria); Amoruso (2 rig) (Torino) 3 RETI: Doni (Atalanta); Conti (Cagliari); Kuzmanovic, Montolivo (Fiorentina); Nedved (Juventus); Castillo (Lecce); Simplicio (Palermo); Brienza (1 rig) (Reggina); Delvecchio (Sampdoria); Kharja (Siena); Bianchi (1 rig), Rosina (3 rig) (Torino); D’Agostino (2 rig), Floro Flores (Udinese) 2 RETI: Cozza (Reggina)
Tre gol della Juventus all’Atalanta che ritrova Vieri ATALANTA JUVENTUS
1 3
ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 5.5; Garics 6, Talamonti 5 (1'st Vieri 6.5), Pellegrino 5, Manfredini 6.5; Ferreira Pinto 6 (35'st Cerci sv), Guarente 6, Padoin 6, Valdes 5 (1'st De Ascentis 6.5); Doni 6; Floccari 6.5. In panchina: Consigli, Capelli, Manzoni, Marconi. All. Del Neri 6. JUVENTUS (4-4-2): Manninger 6; Mellberg 6, Legrottaglie 6.5, Chiellini 7, Molinaro 6.5; Marchionni 6.5, Sissoko 6.5, Marchisio 6 (39'st Zanetti sv), De Ceglie 6.5 (29'st Salihamidzic 6); Amauri 6.5, Del Piero 7. In panchina: Chimenti, Grygera, Ekdal, Giovinco, Immobile. All. Ranieri 6.
TORINO NAPOLI
1 0
TORINO (4-4-2): Sereni 6; Di Loreto 6, Pisano 6.5, Natali 6.5, Ogbonna 6.5; Abate 6.5, Dzemaili 7, Zanetti 6, Rubin sv (21' pt Rosina 6.5); Amoruso 5.5 (33' st Stellone sv), Bianchi 6.5 (22' st Vailatti 6). In panchina: Calderoni, Franceschini, Saumel, Ventola. Allenatore: Novellino 6. NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6.5; Santacroce 6, Rinaudo 6, Contini 6.5; Maggio 5 (27' st Vitale sv), Blasi 5, Pazienza 6 (20' st Russotto 6), Gargano 5, Mannini 5.5 (39' st Bogliacino sv); Zalayeta 4.5, Denis 5. In panchina: Navarro, Grava, Aronica, Montervino. Allenatore: Reja 5.5.
ARBITRO: Farina di Novi Ligure 5. MARCATORI: 31' pt Del Piero, 38' pt Legrottaglie, 3' st Vieri, 37' st Amauri. NOTE: spettatori 24.000. Incidenti con lancio di sassi prima della partita all’esterno dello stadio. Ammoniti: Doni, De Ceglie, De Ascentis, Pellegrino, Manfredini, Marchisio, Sissoko. Angoli 7-4 per la Juventus. Recupero: 1', 3'. I GOL: - 31' pt: Marchionni crossa, non ci arrivano nè Talamonti nè Coppola: Del Piero segna da due passi. 37' pt: corner di Del Piero per la testa di Legrottaglie che segna. - 3' st: angolo di Guarente, Vieri incorna di testa. - 37' st: punizione di Marchionni per Amauri che di testa chiude la partita. ARBITRO: Rizzoli di Bologna 6. MARCATORE: 8' st Bianchi. NOTE: Giornata di sole, terreno in mediocri condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Contini, Rinaudo, Santacroce, Amoruso, Pisano, Gargano. Angoli: 11-5 per il Torino. Recupero: 1' pt; 4' st. I GOL – 8' st: percussione sulla sinistra di Dzemaili, che resiste all’avversario e dal fondo mette in mezzo per Amoruso. Assist dell’attaccante per Alessandro Rosina e gran tiro che finisce sul palo, ma sulla ribattuta arriva Bianchi che insacca segnando così il gol che regala tre punti importantissimi per il Torino di Novellino.
LECCE BOLOGNA
CATANIA ROMA
3 2
CATANIA (4-4-2): Bizzarri 5; Izco 6,5 (39'st Silvestri sv), Stovini 5,5, Terlizzi 6,5, Silvestre 6; Biagianti 6,5, Carboni 6, Baiocco 6, Tedesco 6,5; Mascara 6,5 (44'st Sardo sv), Morimoto 7,5 (41'st Paolucci sv). In panchina: Kosicky, Ledesma, Dica, Martinez. Allenatore: Zenga 6,5. ROMA (4-3-1-2): Doni 5,5; Cassetti 6, Mexes 5, Juan 5, Riise 5,5 (10'st Cicinho 5,5); Perrotta 6, De Rossi 6, Brighi 5,5 (42'st Okaka sv); Baptista 5,5; Totti sv (31'pt Menez 6), Vucinic 6. In panchina: Arthur, Loria, Greco, Virga. Allenatore: Spalletti 5,5. ARBITRO: Rosetti di Torino 6.
MILAN UDINESE
5 1
MILAN (4-3-2-1): Abbiati 7; Antonini 6 (30' st Darmian sv), Maldini 5.5, Kaladze 6 (36' st Strasser sv), Favalli 6; Seedorf 6.5, Pirlo 6.5, Jankulovski 6.5; Kakà 7, Ronaldinho 6.5; Pato 7.5 (26' st Shevchenko sv). In panchina: Dida, Cardacio, Inzaghi, Osuji. Allenatore: Ancelotti 7 UDINESE (4-3-3): Handanovic 5.5; Ferronetti 4.5, Sala 4.5, Domizzi 4.5, Lukovic 6; Inler 5, D’Agostino 6, Isla 5; Pepe 5 (37' st Pasquale sv), Quagliarella 6 (40' pt Floro Flores 6, 20' st Sanchez 6), Di Natale 6.5. In panchina: Belardi, Coda, Obodo, Asamoah. Allenatore: Marino 5 ARBITRO: Saccani di Mantova 5.5
0 0
LECCE (4-3-1-2): Benussi 6; Schiavi 6, Stendardo 5.5, Fabiano 5.5 (39' st Angelo sv), Ariatti 6; Munari 5.5 (21' st Zanchetta 6.5), Vives 6, Caserta 6; Giacomazzi 5.5; Cacia 4.5 (21' st Castillo 7), Tiribocchi 6.5. In panchina: Rosati, Diamoutene, Antunes, Konan. Allenatore: Beretta 5.5. BOLOGNA (4-3-1-2): Antonioli 6.5; Zenoni 6, Moras 6, Terzi 5.5, Bombardini 5.5; Marchini 6 (17' st Amo-
MARCATORI: 30' pt Baiocco, 40' pt Morimoto; 11'st Morimoto, 29' st Vucinic, 32' st Menez. NOTE: spettatori 30.000. Ammoniti: Vucinic, Stovini, Perrotta, Cassetti, Terlizzi, Tedesco, Mexes, Baiocco. Angoli: 5-4 per il Catania. Recupero: 1', 4'. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Adelmo Prenna scomparso lunedì scorso. I GOL - 34' pt: Mascara serve Baiocco, che va a segno di sinistro. - 40' pt: Tedesco imbecca Morimoto che stoppa bene e batte Doni. - 10' st: Biagianti prolunga di testa, Morimoto s'inserisce in area e fa il bis. - 29' st: Vucinic elude in area di Stovini e supera Bizzarri. - 32' st: De Rossi smarca Menez e il francese sorprende Bizzarri sul primo palo. MARCATORI: 4' pt Pato, 13' pt Kakà, 17' pt Di Natale, 18' pt Pato, 43' pt Seedorf, 7' st Kakà. NOTE: Spettatori: 48.000 circa. Ammoniti: Pepe, Antonini, Inler, Strasser, Isla, Jankulovski. Angoli: 7-1 per l’Udinese. Recuperi: 3' pt e 0' st. I GOL – 4' pt: Favalli crossa per Pato che deve solo spingere in rete di testa. – 13' pt: assist di Pato per Kakà che segna da due passi. –17' pt: Quagliarella serve Di Natale che di prima intenzione batte Abbiati di esterno destro. – 18' pt: Pato sfrutta un assist di Antonini, anticipa Sala e segna. – 43': Handanovic respinge una punizione di Pirlo ma sul pallone arriva per primo Seedorf che segna. – 8' st: Kakà si impossessa di un pallone in mezzo all’area e realizza.
roso 5.5), Volpi 6, Mudingayi 6; Valiani 6 (34' st Adailton sv); Di Vaio 6.5, Bernacci 5 (39' st Cesar sv). In panchina: Colombo, Castellini, Mingazzini, Lanna. Allenatore: Mihajlovic 6. ARBITRO: Morganti di Ascoli 7. NOTE: spettatori 9000 circa. Cielo sereno ma giornata caratterizzata dal forte vento, terreno di gioco non in perfette condizioni. Ammoniti: Stendardo, Giacomazzi, Vives, Zanchetta, Terzi, Marchini e Bombardini. Calci d’angolo: 7-5. Recuperi: pt 0'; st 3'.
CHIEVO GENOA
0 1
CHIEVO (4-5-1): Sorrentino 6; Moro 5.5 (40'st Bogdani sv), Mandelli 5.5, Yepes 5, Mantovani 5.5 (19'st Scardina 5.5); Luciano 6, Pinzi 6, Italiano 6 (25'st Esposito 6), Bentivoglio 5.5, Langella 6; Pellissier 6 In panchina: Squizzi, Frey, D’Anna, Marcolini Allenatore: Di Carlo 5.5 GENOA (4-3-3): Rubinho 5.5; Biava 6, Bocchetti 6, Criscito 6; Rossi 5.5, Thiago Motta 6.5, Juric 6.5, Modesto 5 (15'st Papastathopoulos 6.5); Jankovic 6 (38'st El Shaarawy sv), Olivera 7, Vanden Borre 6 (41'st Brivio sv). In panchina: Scarpi, Signorini, Co-
SAMPDORIA FIORENTINA
0 1
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Campagnaro 5.5, Accardi 5.5, Bottinelli 5.5; Stankevicius 6 (30' st Fornaroli sv), Delvecchio 6, Sammarco 5.5, Franceschini 6, Ziegler 6 (9' st Padalino 6); Cassano 6, Bellucci 5.5. In panchina: Mirante, Lucchini, Bonazzoli, Gastaldello, Bonanni. Allenatore: Mazzarri 6. FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 7; Comotto 6, Kroldrup 6.5, Gamberini 6.5, Vargas 5; Montolivo 6.5, Felipe Melo 7, Kuzmanovic 6.5 (35' st Semioli sv); Santana 6 (21' st Donadel 6); Mutu 6.5 (39' st Jovetic sv), Gilardino 6.5. In panchina: Storari, Zauri, Pa-
fie, Lavarevic Allenatore: Gasperini 6.5 ARBITRO: Celi di Campobasso 6.5 MARCATORE: 44' st Olivera. NOTE: pomeriggio soleggiato ma freddo, spettatori 5.000 circa. Espulsi: Ammoniti: Langella, Jankovic, Moro, Italiano, Biava, Pinzi, Bentivoglio. Angoli: 8-3 per il Chievo. Recupero: 1'; 6'. IL GOL – 43'st: la difesa del Chievo respinge il tentativo di El Sharaawy la palla termina a Juric che cerca sull'esterno dell’area gialloblù Oliveira. La retroguardia gialloblù sbaglia il fuorigioco, Oliveira salta due difensori e insacca sul palo alla sinistra di Sorrentino. squal, Pazzini. Allenatore: Prandelli 6.5 ARBITRO: Orsato di Schio 6 MARCATORE: 19' pt Montolivo NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in pessime condizioni. Spettatori: 28.000 circa. Ammoniti: Felipe Melo, Bottinelli, Campagnaro, Vargas, Montolivo, Mutu. Angoli: 9-4 per la Sampdoria. Recuperi: 1' pt e 4' st. I GOL 19' pt: Kuzmanovic fugge sulla destra e dal fondo centra arretrato per l’accorrente Montolivo che di piatto destro centra l'angolino basso alla sinistra del portiere blucerchiato Castellazzi. E’ il gol che consente alla Fiorentina di espugnare il Ferraris e battere così la Sampdoria. Di Vaio contrastato da Stendardo
Sport 27 Serie A. Il Cagliari gioca mezz’ora in dieci (espulso Bianco) ma gli amaranto non ne approfittano Lunedì 22 dicembre 2008
Reggina, un pareggio amaro Al gol lampo di Acquafresca replica Brienza su rigore CAGLIARI REGGINA
1 1
PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6) – E' stato impegnato molto poco. Ha visto partire in ritardo la deviazione di Acuqafresca.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Bianco, Lopez, Agostini; Fini, Cossu, Biondini; Lazzari (41'st Parola); Acquafresca (14'st Canini), Jeda. In panchina: Lupatelli, Matheu, Burrai, Larrivey, Matri. Allenatore: Allegri. REGGINA (4-4-2): Campagnolo; Cirillo, Lanzaro, Santos, Costa; Sestu, Barreto, Carmona, Barillà; Brienza (23'st Stuani), Ceravolo (45'st Di Gennaro). In panchina: Marino, Cosenza, Tognozzi, Hallfredsson, Rakic. Allenatore: Pillon. ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa. Assistenti: Biasutto e De Pinto. Quarto assistente: Ciampi. MARCATORI: 1'pt Acquafresca, 15'st Brienza (rig.). NOTE: giornata di sole ma fredda, terreno scivoloso, spettatori 15.000 circa, una cinquantina i tifosi amaranto al seguito. Ammoniti: Bianco, Barreto, Carmona, Stuani. Espulso Bianco al 14’ st tempo per doppia ammonizione. Angoli: 6 a 6. Recupero: 1’pt; 3’st.
CIRILLO (6) – un paio di rinvii decisi e un controllo da brivido nella ripresa che ha dato via libera al Cagliari. LANZARO (6) – Buon temperamento e gara molto decisa. Ha controllato con efficacia la sua zona. Distratto solo in occasione del gol sardo. SANTOS (6) – Forte nel gioco aereo, bravo nell'anticipo. Anche lui non è stato deciso e puntuale al primo minuto. COSTA (6) – Partita in crescendo, con qualche puntatina anche offensiva. Un clamoroso palo colpito nel secondo tempo. SESTU (6) – Molto vivace nel primo tempo, si è afflosciato nella ripresa. Bravo ad andare al cross, non sempre preciso. BARRETO (6) – ha faticato molto ma non è apparso sempre puntuale in fase d'appoggio. Buona corsa. CARMONA (6) – Un punto di riferimento a centrocampo, con ottimi spunti offensivi e tanti palloni recuperati. BARILLÀ (6) – Non è stato brillante come in altre gare, limitandosi al compitino in fase passiva, senza spingere. Andrea Lazzari del Cagliari si fa largo tra Carlos Emilio Carmona ed Edgar Barreto
di RINO TEBALA CAGLIARI - Un brodino caldo per la Reggina. Un punto d'oro a Cagliari, per come era cominciata la partita, poco confortante per come si sono messe le cose dopo il gol del pareggio, col Cagliari costretto a giocare con un uomo in meno. C'è poco da festeggiare, per la verità, non riuscire a vincere contro quel Cagliari, vulnerabile in difesa ed anche privo di un uomo, lascia parecchi dubbi sulle capacità reattive della squadra amaranto che non è stata in grado di cambiare passo nel momento cruciale della gare ed imporre il suo gioco con efficacia, fino ad andare al gol, arrivato solo su rigore. Per fortuna arriva il mercato di riparazione. Il presidente Foti avrà la possibilità di modificare l'organico e dovrà farlo cercando gli uomini giusti a centrocampo, qualcuno anche in difesa ed un goleador che sia in grado di imporsi in area avversaria. Ieri, di positivo per la Reggina, la buona volontà di noin disgregarsi dopo il gol e di mantenere lo stesso atteggiamento che non significa giocare con lo stesso
ritmo di chi deve solo difendersi. Tatticamente le due squadre si somigliano poco, con il Cagliari che schiera tre centrocampisti e un buon potenziale offensivo con Lazzeri al posto dello squalificato Conti a ridosso delle due punte, Acquafresca e Jeda. La Reggina, con quattro marcatori, tiene a bada i tre uomini offensivi e lascia liberi a turno uno dei due centrali, irrobustendo il centrocampo, ma con due esterni molto mobili, soprattutto Sestu. A Ceravolo e Brienza, veloci nel gioco con la palla a terra, affida il compito di scardinare la difesa rossoblu che non è un modello di perfezione nelle chiusure, ma la fa franca nel primo tempo. La Reggina, infatti, gioca veloce con palla bassa, senza lanci lunghi, ma i cross sono inevitabili e non c'è una torre in area. APPROCCIO. Impatto tremendo. Il Cagliari va subito in gol con Acquafresca, ma da quel momento scompare dal campo. Il miglior momento della Reggina comincia al secondo minuto con un approccio alla gara molto ordinato ed efficace,
ma non risolutivo. La squadra amaranto va vicina al gol più volte ma non concretizza. CRONACA. Primo minuto di gioco: il Cagliari è già in vantaggio. Punizione di Fini, girata di testa di Acquafresca lasciato incustodito e palla in rete. Campagnolo vede in ritardo la deviazione e si è tuffa un attimo dopo. Reggina vicina al pareggio al quarto d'ora. Brienza verticalizza per Barreto che tocca al centro. Ceravolo manda fuori. Un minuto dopo, Brienza lancia anche Barillà che in diagonale tira debolmente. Ventesimo, Brienza sfiora la traversa su punizione. Al ventiquattresimo, la punizione a giro di Brienza trova Costa pronto all'inserimento che dal fondo colpisce il palo. Cagliari pericoloso al trentaduesimo. Bianco riceve da sinistra, ma tira male e debolmente verso Campagnolo. Parata. Contropiede di Jeda al quarantesimo, palla di poco a lato. Nella ripresa, poche le azioni che hanno entusiasmato. Anzi, due sole quelle da ricordare. La prima appunto, al tredicesimo quando Brienza ri-
ceve in area, stoppa il pallone ma Bianco glielo soffia cadendo a terra e toccando prima con la spalla, poi con la mano. l'arbitro non vede, protesta la Reggina. Il guardalinee indica il rigore, l'arbitro lo segue, protesta il Cagliari e ne fa le spese Bianco ammonito per la seconda volta, quindi espulso. Brienza è già sul dischetto, Maqrchetti intuisce, ma non intercetta il tiro angolato ed a mezza altezza del fantasista amaranto che pareggia. Il Cagliari si rende pericoloso con angoli e tiri piazzati, la Reggina manovra di più ma non trova lo stoccatore. MOVIOLA. Bianco è finito col braccio sulla palla cadendo e le immagini lo hanno dimostrato. giustiificate, quindi, le proteste della Reggina, non quelle successive di bianco che ha subito la seconda ammonizione ed è stato espulso. GOL. Bello il gol di Acquafresca di testa, favorito da una leggerezza delle difesa amaranto, angolato il rigore di Brienza che si è coordinato bene facendo centro, nonostante Marchetti gli abbia intuito il tiro.
BRIENZA (6,5) – Ha cercato continuamente l'assist e il gol. Ha trovato l'occasione buona con quella azione che ha portato al rigore, poi trasformato. Dal 45'st DI GENNARO (SV). CERAVOLO (6) – Ha creato tanto movimento in attacco. Ha tirato poco, ma ha impegnato a lungo la difesa di casa. Dal 23' st STUANI (SV) – Poche palle giocabili. r.t.
Acquafresca esulta dopo il gol del vantaggio del Cagliari
Il tecnico tra critiche ed elogi. Sestu: «Non giocavo da tanto tempo, credo di non aver deluso»
Pillon: «Non siamo stati lucidi e tranquilli»
Duello tra Sestu e Agostini
CAGLIARI - Inizio da brivido per Pillon ha subito il gol più veloce della sua storia: «Si, prendere un gol dopo 45 secondi non è facile per una squadra, ma la Reggina ha reagito bene. E' rimasta compatta, ha mantenuto sempre lo stesso atteggiamento ed ha costruito il pareggio che avrebbe meritato già nel primo tempo. Il Cagliari ha segnato subito, ma la Reggina è stata brava a prendere in mano le redini dell'incontro, dimostrandosi meglio organizzata dei sardi sul piano della manovra. Abbiamo costruito tante palle gol, purtroppo non le abbiamo sapute sfruttare tutte». Anche dopo il pareggio la Reggina avrebbe potuto vincere? «Sì, avremmo dovuto sfrut-
tare l'uomo in più, ma non siamo stati a tal punto lucidi e tranquilli. La classifica e le tante sconfitte subite nel finale di gara hanno condizionato i giocatori che avrebbero dovuto avere la presenza di spirito per spingere con maggiore decisione e colpire il Cagliari che ha avuto paura di perdere e invece, gli è andata bene». Il 4-4-2 rimane il modulo definitivo? «Non so, ma è un punto di partenza, oggi la squadra si è espressa bene. Il Cagliari aveva vinto le ultime cinque gare interne e noi li abbiamo limitati molto nella loro manovra, vuol dire che abbiamo lavorato bene in settimana e giocato bene al Sant'Elia. loro ci hanno messo in difficoltà solo sulle palle inattive, dovremo la-
vorare in questo senso, sul piano della manovra siamo stati più bravi noi». Il fallo da rigore, come lo ha visto? «Dalla panchina sembrava rigore, poi ho rivisto il filmato e credo di avere visto quello che hanno visto tutti. L'arbitro che prima non ha concesso il penalty si è ricreduto, grazie anche al guardalinee, credo sia giusto così. Bianco ha colpito la palla con la spalla e poi col braccio, ci è andato sopra e si è anche fermato sulla palla». L'inserimento di Sestu? «Direi buono, lo prevedevo. Ha svolto bene il suo compito, ma dobbiamo essere più decisi e più bravi nello sfruttare le occasioni che si presentano. Resta la consolazione che siamo sulla strada giusta».
La lunga sosta servirà? «Si, avremo l'opportunità di curare la fase passiva ,ma anche quella attiva. Un punto a Cagliari va bene, ma dobbiamo migliorarci anche in attacco per sfruttare meglio le nostre opportunità e durante la lunga sosta avremo modo di lavorare anche in questo senso». Sestu, tra i migliori, al suo esordio dall'inizio, è contento: «Sono felice per la buona prestazione, ma vi assicuro che non è stato facile visto che non giocavo da diverso tempo e che non avevo dimestichezza con i novanta minuti. Io, però, mi sono fatto trovare pronto e credo di non avere deluso. Rin grazio il mister che mi ha dato questo opportunità di giocare tutta la partita». r. t.
28
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Risultati e classifica Benevento-Potenza
2-0
Crotone-Foggia
1-0
Foligno-Pistoiese
1-2
58’ Clemente, 63’ Castaldo 55’ Caetano
13’ (a) Fiuzzi (P), 45’ (r) Coresi (F), 54’ Cipolla (P)
Paganese-Juve Stabia
Rinv.
Pescara-Cavese
1-2
R. Marcianise-Gallipoli
2-2
Taranto-Sorrento
0-0
Ternana-Arezzo
1-1
V. Lanciano-Perugia
0-2
27’ e 83’ Bernardo (C), 33’ Stella (P)
47’ Riccardo (G), 70’ Marzeglia (G), 77’ Innocenti (RM), 86’ Tedesco (G)
16’ Lauria (A), 27’ (r) Rigoni (T) 54’ e 81’ De Giorgio
Prossimo turno
18ª giornata 04/01/09 ore 14.30
Benevento-Perugia Cavese-Arezzo Foligno-Paganese Juve Stabia-Taranto Pescara-Crotone Pistoiese-Gallipoli Potenza-Foggia R. Marcianise-Ternana Sorrento-V. Lanciano
17ª
giornata
Marcatori GALLIPOLI AREZZO CROTONE BENEVENTO CAVESE FOGGIA PERUGIA PESCARA R. MARCIANISE V. LANCIANO PAGANESE SORRENTO TERNANA TARANTO JUVE STABIA FOLIGNO PISTOIESE POTENZA
34 32 30 30 29 26 24 23 22 21 20 19 19 17 16 14 14 11
17 10 4
3 29 17 8
7
1
0 21 7
9
3
3
3
17 9
5
3 31 17 8
5
3
0 17 5
9
4
2
3 14 12 14 +6
17 9
3
5 27 16 10 8
1
1 20 7
7
1
2
4
7
17 8
6
3 27 18 9
7
2
0 18 6
8
1
4
3
9 12 9
-5
17 8
5
4 21 14 8
5
3
0 13 5
9
3
2
4
8
-4
17 7
5
5 17 18 8
6
2
0 11 4
9
1
3
5
6 14 -1 -7
17 6
7
5 15 12 10 3
5
2
7
7
3
2
2
6
17 6
6
5 21 22 8
6
1
1 13 5
9
0
5
4
8 17 -1 -9
17 5
7
5 13 15 9
5
3
1
8
0
4
4
4 11 -2 -16
17 6
3
8 24 27 9
5
1
3 16 10 8
1
2
5
8 17 -3 -15
16 6
2
8 14 19 8
5
1
2 11 8
8
1
1
6
3 11 -5 -12
17 4
7
6 17 19 8
3
3
2 10 8
9
1
4
4
7 11 -2 -14
17 4
7
6 17 19 9
3
4
2
9
8
1
3
4
8 14 -2 -16
17 4
5
8 15 22 9
1
4
4
9 10 8
3
1
4
6 12 -7 -15
16 4
6
6 14 19 8
2
4
2
5
8
2
2
4
9 13 -5 -14
17 2
8
7 13 21 8
1
3
4
7 11 9
1
5
3
6 10 -8 -17
17 2
8
7 11 23 9
1
7
1
8 11 8
1
1
6
3 12 -12 -21
17 3
5
9 11 17 7
2
2
3
8
8 10 1
3
6
3
9 9
4
5 6
8 10 12 0 9 11 -7 9 5
9
7
3 -12
-6 -17
10 RETI: Clemente (Benevento) 8 RETI: Baclet (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli) 7 RETI: Innocenti (1) (R.Marcianise); Dionigi (1) (Taranto) 6 RETI: Mazzeo (Perugia) 5 RETI: Bernardo (Cavese); De Paula (Foligno); Biancolino (3) (J.Stabia); Cozzolino (2) (Potenza); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V.Lanciano) 4 RETI: Chianese e Martinetti (1) (Arezzo); Castaldo L. (Benevento); Favasuli (2) e Sorrentino (Cavese); Caetano, Espinal e Russo (Crotone); Del Core (1) (Foggia); Simon e Zeytulaev (Pescara); Cipolla (3) (Pistoiese); Bolic e Oshadogan (V.Lanciano) 3 RETI: Bondi, Lauria (1) e Terra (Arezzo); Basso, Pacciardi e Paponetti (Crotone); Coresi (1) (Foligno); Cangi e Mounard (Gallipoli); e Tisci (1) (Paganese); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Giampaolo e Myrtaj (Sorrento); Alfageme (V.Lanciano) 2 RETI: Croce (Arezzo); Bueno, Cejas e Statella (Benevento); Aquino (Cavese); Germinale e Troianiello (Foggia); Marzeglia, Riccardo e Vastola (Gallipoli); Artistico, Grieco e Peluso (J.Stabia); Caracciolo, Di Cosmo e Lasagna (Paganese); Cutolo, De Giorgio, Ercolano e Mezavilla (Perugia); Cardinale (Pescara); Bellazzini (Pistoiese); Cammarota e Nolè (Potenza); Biancone, Fialdini, LaVista e Ripa (1)(Sorrento); Caturano e Micco (Taranto); Di Dio e Perna (Ternana); Colussi e Turchi (V.Lanciano)
Due squadre molto rimaneggiate, la partita non è stata entusiasmante
Il Crotone vince sbadigliando Caetano regala un buon Natale ai pitagorici di Moriero CROTONE FOGGIA
1 0
CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6; Galeoto 6, Rossi 6, Pacciardi 6, Morleo 5; Vicedomini 5,5, Galardo 6; Caetano 6 (dal 18' s.t. Scognamiglio 6), Espinal 6, Triarico 5,5 (dal 13' s.t. Petrilli 6); Russo 6 (dal 45' s.t. Figliomeni s.v.). (Farelli, Orosz, Borghetti, Quondamatteo). All. Moriero 6,5. FOGGIA (4-3-3): Bremec 5; Pedrelli 5,5, Zanetti 6, Lisuzzo 5,5, Posillipo 5; Colletti 6, Pecchia 5,5, D'Amico 5,5 (dal 30' s.t. Piccolo 5); Troianiello 5,5, Salgano s.v. (dal 13' p.t. Germinale 6), Mancino 5,5(Milan, Velardi, Burzigotti, Colomba, Agostinone). All: Novelli 5. ARBITRO: Viti di Campobasso 6. MARCATORE: Caetano al 10' s.t. NOTE: spettatori 2500 circa (paganti 659, abbonati 1193, incasso 14145). Espulsi: Morleo e Posillipo per doppia ammonizione. Ammoniti: Espinal, Mancino, Galardo, Zanetti. Angoli: 2-6. di LUIGI SAPORITO CROTONE - Torna la vittoria in casa Crotone (mancava da 5 turni) e matura la quinta sconfitta in casa Foggia. Ma i satanelli farebbero bene a tenere a mente le date. Una in particolare: il 21 dicembre. Sconfitti 1-0 allo Scida nella stagione 2003/04 (gol di Porchia su rigore) e identico punteggio ieri con un gol del brasiliano Caetano che risolve una mischia nella quale brillano per indecisione i difensori pugliesi. Ma andiamo per ordine.
Gara tra incerottate. Assenze importanti ambo gli schieramenti. Più pesanti quelle del Crotone (Basso, Maietta e Paponetti su tutti), tra i foggiani Del Core (non convocato). La gara è stata tutt'altro che bella e questa volta chi ha deciso di restare a casa non può recriminare. Una partita bloccata per quasi tutto il primo tempo nel quale i due schieramenti a fatica si sono superati e spesso erano schierati dietro alla linea del pallone. Palle gol davvero poche e alla fine ha meritato di vincere la squadra che ha fatto meno errori. Inizio col brivido per il Crotone quando all'8' Pacciardi intercettava col braccio un traversone in area di Troianiello ma per l'arbitro non c'erano gli estremi della massima punizione. Il Foggia perde al 10' il suo uomo più pericoloso: Salgado, nel tentativo di calciare in porta, s'infortuna al quadricipite sinistro chiedendo subito la sostituzione. Una tegola per il Foggia? Non lo si saprà mai anche se il nuovo entrato Germinale sarà alla fine l'uomo più importante della squadra foggiana. Intanto Colletto prova ad impegnare Concetti al 14' e Espinal in mischia colpisce il palo con il pallone che termina sul fondo. Il primo tempo non offre niente più se non qualche sporadica accelerazione da una parte e dall'altra ma i portieri non toccano quasi mai il pallone. Nel secondo tempo il primo brivido lo fa correre il Foggia che sugli sviluppi di un angolo incorna alla perfezione ma senza trovare lo specchio. Il Crotone prova a vincere la gara e accelera. Al 10' Morleo opera un traversone in area dove
PAGELLE CROTONE CONCETTI (6) - Preciso e puntuale negli interventi. Prestazione senza sbavature visto anche la scorsa vena degli attaccanti foggiani. GALEOTO (6) - Solito motorino che corre a dispetto dell'età. Non ha mai sofferto la presenza dei suoi avversari di reparto. ROSSI (6) - Non corre nessun rischio e tiene bene il comando del pacchetto difensivo. PACCIARDI (6) - Nuovamente da centrale come nelle ultime settimane, il centrocampista pisano si guadagna ancora una volta la pagnotta guadagnandosi stima e applausi da tutti. MORLEO (5) - Ahi ahi Archimede. Con un arbitro così pignolo va al di là del lecito e si becca due gialli in tra minuti. Lascia la squadra in difficoltà che per fortuna non soffre l'inferiorità numerica. VICEDOMINI (5,5) - Anche oggi non gioca al massimo. È un periodo difficile il suo che spera di poter superare dopo la pausa natalizia. Caetano mentre segna a porta sguarnita
Lisuzzo non interviene, Bremec appare sorpreso dal mancato intervento del compagno e pallone che capita nei piedi di Caetano che comodamente mette in rete a porta sguarnita. Il Crotone prova a complicarsi la vita e ci riesce alla perfezione. Morleo nel giro di 3 minuti si guadagna due gialli e finisce sotto la doccia. Ma il Foggia non ne sa approfittare e non riesce a cambiare marcia alla sua gara. Opaco Fabio Pecchia, un calciatore dal passato glorioso, opachi anche i suoi compagni tranne Germinale che aò 26' s'inserisce in una traiettoria e colpisce il palo esterno alla sinistra di Concetti. Un Foggia spuntato che non impensierisce il
Crotone che intanto aveva fatto entrare Scognamiglio (posizionato indifesa) e Petrilli che ha giocato solo due palloni ma poi è scomparso dal proscenio. Un aggravante per il Foggia che con un Crotone in queste condizioni non è riuscito a cavare il classico ragno dal buco. Il Crotone invece ritrova la felicitò ma solo in classifica. A fine gara proclami per nulla rassicuranti del presidente Gualtieri e di Moriero circa l'immediato futuro della società. Intanto però rallentano le battistrada e il Crotone accorcia le distanze regalando un Natale sereno ai tifosi nella speranza che il nuovo anno possa portare buone notizie sulla crisi economica.
GALARDO (6) - Ci mette l'anima e il cuore e si becca l'ammonizione che gli farà saltare la gar di Pescara. Ma è sempre lui il rappresentante della volontà crotonese in campo. CAETANO (6) - Al punto giusto nel momento giusto. Non è cosa da tutti anche se il brasiliano non ha brillato. Lascia per un difensore dopo il rosso a Morleo (dal 18' s.t. SCOGNAMIGLIO (6) - gioca una gara onesta senza andare mai in affanno). ESPINAL (6) - Tiene bene la sua posizione e prova a innescare gli attaccanti. TRIARICO (5,5) - Come per Vicedomini anche questo scorcio di campionato non è il massimo per il giocatore di scuola Lecce. Un solo tiro nello specchio e niente più (dal 13' s.t. PETRILLI (6)- Entra e cerca di dare brio alla manovra ma le sue condizioni non gli permettono di fare di più). RUSSO (6) - Tiene sulle sue spalle tutto il peso dell'attacco. Torna a dare una mano soprattutto in difesa sui calci piazzati (dal 45' s.t. FIGLIOMENI s.v.). l. s.
Sport 29 Rossoblù bene per un tempo, poi Clemente e Castaldo lanciano il Benevento Lunedì 22 dicembre 2008
Il Potenza dura troppo poco Proteste vibranti per alcune decisioni arbitrali BENEVENTO POTENZA
Gol annullato a Lolaico Delgado espulso dalla panca
2 0
BENEVENTO (4-4-2): Corradino 6; Aquilanti 6, Cattaneo 6, Landaida 6,5, Palermo 6; Imbriani 5,5 (35' st Evacuo 6), Cejas 6, De Liguori 6,5, Tesser 5 (1' st Colombini 6); Clemente 7 (38' st Ignoffo sv), Castaldo 6,5. A disp.: Baican, Cinelli, Bueno, Di Piazza. All.: Soda 5,5. POTENZA (4-3-3): Gropponi 6; Dei 6, Cuomo 5,5, Di Bella 6, Lolaico 6; Sabatino 6, Cammarota 5,5, Berretti 5,5 (30' st Prevete sv); Delgado 5,5 (15' st Sarno 6), Cozzolino 6,5, Nolè 6 (34'st Bacio Terraciano sv). A disp.: Tesoniero, Patarini, Nappello, Volpe. All.: Arleo 6. ARBITRO: Tasso di La Spezia 5,5. RETI: st 14' Clemente; 20' Castaldo. NOTE: giornata soleggiata, campo in buone condizioni. Spettatori 5000 circa. Ammoniti: Palermo, Cuomo. Espulso al 18' st Delgado direttamente dalla panchina. Angoli 6-5 per il Benevento. Recupero: pt 2'; st 4'. BENEVENTO. Finisce male l’anno, e il girone di andata, per il Potenza che riassume in novanta minuti l'andamento in chiaroscuro finora costantemente tenuto. Per una bella fetta di gara, la compagine di mister Arleo ha retto bene il campo, ribattendo colpo su colpo le offensive, a dire il vero velleitarie, del Benevento, apparso un po' in confusione e ben limitato dall'ottima predisposizione tattica dei potentini, che partono con un iniziale 4-3-3, salvo poi variare al 34-3 per qualche iniziale amnesia difensiva. La buona prestazione del Potenza dura troppo poco Il gol di Clemente, una perla vera e propria, è lo spartiacque che segna l'inizio di una nuova partita. Da quel momento in poi il Potenza va in confusione e perde le staffe quando l'arbitro non se-
Il gol annullato a Lolaico. A destra l’evidente fallo su Groppioni, non sanzionato. In basso a sn. Castaldo marcato da Di Bella e Lolaico. A ds. la gioia di Clemente
gnala una carica a Groppioni, regalando in pratica la seconda e definitiva segnatura ai giallorossi, che di lì in avanti non fanno altro che amministrare. Il volto contrariato di mister Arleo, la veemente reazione di Delgado, espulso poi direttamente dalla panchina, sono il manifesto dell'insofferenza nei confronti del direttore di gara, che ha in pratica reso inutili gli ultimi venticinque minuti, con tanto di beffa materializzatasi con la rete annullata a Lolaico per un presunto fuorigioco. Episodio che avrebbe potuto riaprire una partita che, comunque, il Benevento ha meritato di vincere. Arleo rivede lo schieramento tattico, applica un 43-3 abbastanza mascherato,
dando compiti di copertura a Sabatino che aiuta spesso Dei a destra, lanciando Delgado sulla destra, che prova a tenere bassi Tesser e Palermo. In avanti Cozzolino prova ad aprire gli spazi per gli inserimenti di Nolè, defilato a sinistra, e di Cammarota. Il Benevento fa ben poco in avvio, ci mette un po' a carburare e il Potenza pian piano guadagna anche metri. La prima occasione capita sui piedi di Clemente, che su invito di Castaldo dalla sinistra cincischia a pochi metri da Groppioni, lasciandosi sfuggire la sfera. L'azione sannita resta un caso isolato. Il Benevento fa ben poco, limitato dall'asfissiante pressing che gli avanti del Potenza portano sui portato-
ri di palla giallorossi. E intorno alla mezz'ora è il Potenza a rendersi pericoloso. Al 28' Nolè conclude dalla distanza, con Corradino che para a terra. Due minuti più tardi, palla di Delgado a tagliare l'area, Corradino e Cattaneo non si intendono, Cozzolino chiude troppo il diagonale che termina di poco a lato. Il buon momento per i lucani si chiude al 40' con una conclusione di controbalzo di Cozzolino, che si inserisce tra i due centrali del Benevento ma manda a lato. Il tema di inizio ripresa sembra la fedele copia del primo tempo. L'inzuccata di Castaldo al 1' è casuale perché non seguita da ulteriori sussulti. Al 14', quando il pubblico
comincia anche a spazientirsi, Clemente regala loro un'altra delle sue perle. Cejas lancia dalla tre quarti, il fantasista di casa batte Groppioni con un piatto volante di sinistro angolatissimo ed imprendibile. Il classico lampo nel grigiore generale. Il Potenza prova a reagire ma l'arbitro la condanna definitivamente. Angolo corto per Palermo, palla al centro dell'area dove Groppioni viene palesemente caricato da un saltatore sannita. Castaldo ringrazia ed insacca a porta sguarnita. Vibranti le proteste potentine: Groppioni si catapulta sul direttore di gara, che intanto va a placare l'ira di un imprendibile Arleo. Delgado non è da meno e se ne va ne-
gli spogliatoi, nonostante fosse stato già sostituito dal proprio mister. Dopo qualche minuto la tensione va pian piano placandosi ma la gara ha ormai già detto tutto. C'è il tempo per rivedere in campo Evacuo, che fa il suo esordio davanti al suo nuovo pubblico. L'ex attaccante del Frosinone sfiora il gol con una conclusione in diagonale smanacciata da Groppioni. Nel finale viene annullato un gol al Potenza per dubbia posizione di fuorigioco, alimentando le proteste degli ospiti, che tornano a casa con la consapevolezza di aver disputato un'ora alla pari contro la corazzata sannita. Daniele Sauchelli
30
Lunedì 22 dicembre 2008
Sport Le pagelle Berretti non trova il guizzo. Groppioni incolpevole
A Cozzolino manca la porta Combattivo Lolaico, Delgado frenato GROPPIONI (6) - Incolpevole sulla perla di Clemente, viene visibilmente caricato in occasione del raddoppio. Nega ad Evacuo il secondo gol consecutivo dopo il suo rientro.
vento. COZZOLINO ( 6.5) - - Il migliore dei suoi. Ottimizza al massimo le poche palle giocabili. Non trova mai la porta, ma riesce sempre a dettare il passaggio ai compagni. Riesce anche a tenere alta la squadra, limitando il forcing del Benevento.
DEI (6) - Tesser nel primo tempo è un fantasma e il merito è tutto suo. Quando però c'è da offendere, l'ex di turno non riesce a garantire spinta dalla sua parte.
BERRETTI ( 5.5) - Spostato sul centrosinistra, non trova mai il guizzo giusto. In fase offensiva non riesce mai a dire il giusto supporto a Cozzolino. La sua gara finisce con un quarto d'ora di anticipo.
DI BELLA (6) - Senza sbavature la prova del giovane difensore rossoblù. Quando Castaldo passa dalle sue parti, il centrale potentino non si lascia mai sorprendere.
PREVETE ( SV) -
SABATINO ( 6) - Parte centrale destro di centrocampo ma finisce con lo schiacciarsi, diventando spesso il quinto difensore della linea potentina. In fase di spinta è nullo, ma gaIl gol di Castaldo. Una parata di Groppioni e il gruppo rantisce tanta quantità. CUOMO (5.5) - Si distrae un attimo e Clemente lo fulmina. Per il resto gara accorta e senza affanni. Ammonito, salterà la sfida con il Foggia. LOLAICO (6) - Parte bene, la spinta sulle fasce in casa potentina viene solo dal suo lato. Ingaggia una bella sfida con Imbriani, finita in sostanziale parità.
iniziale del Potenza che si dà carica.
L’ammonizione di Cuomo costa la squalifica
NOLE' ( 6) - Tiene bloccato Aquilanti e questo è già un grosso risultato. Viene meno quando c'è da offendere, non riuscendo mai a trovare il guizzo giusto per creare superiorità numerica. BACIO TERRACINO (SV) - La partita è ormai compromessa, ma a diciotto anni è sempre bello giocare davanti a cinquemila persone. d.s
DELGADO (5.5) - Due anni fa fu decisivo in occasione della finale play-off. Stavolta è stato abbastanza limitato, in una posizione che ne limita le sue caratteristiche. Si fa espellere direttamente dalla panchina in occasione della seconda rete giallorossa. SARNO ( 6) - Entra nel momento peggiore, un attimo dopo il primo gol del Benevento. Qualche buona giocata, ma spesso fine a se stessa. CAMMAROTA (5.5) - Inizialmente tiene alto il centrocampo, poi pian piano arretra e schiaccia i suoi. Cala alla distanza, preso nella morsa del centrocampo muscolare del Bene-
IL PROGRAMMA DELLA SOSTA lunedì 22 DOPPIA SEDUTA
martedì 23 DOPPIA
24, 25, 26 SOSTA
sabato 27 ALLENAMENTO POMERIDIANO
28, 29, 30 DOPPIA SEDUTA
31 e 1 Il tiro di Clemente per l’1-0. A sinistra Delgado. Di Bella in azione
SOSTA
venerdì 2 gennaio ALLENAMENTO POMERIDIANO
E’ QUESTO sintetizzato in tabella il programma di lavoro che il Potenza affronterà fino all’inizio dell’anno per arrivare alla data dell’11 gennaio, contro il Foggia per la prima di ritorno, nella migliore condizione fisica e mentale possibile. Potrebbe essere possibile anche l’organizzazione di un’amichevole al Viviani prima del Capodanno o subito dopo. Il lavoro di Arleo sarà concentrato su un richiamo consistente della preparazione attraverso un programma specifico per ciascun atleta, sulla base dei test fatti dal professor Delmorgine. E’ evidente che il tecnico attende anche gli adeguati rinforzi per poter ambire alla salvezza. «Ci serve soprattutto qualche giocatore di personalità, ma la società sa benissimo come operare», ha dichiarato nei giorni scorsi l’allenatore.
LunedĂŹ 22 dicembre 2008
31
32
Lunedì 22 dicembre 2008
Lunedì 22 dicembre 2008
MATERA
La curiosità: libri per tutti i gusti
E per chi non vuole ingrassare la torta-asciugamano
IL PARADISO DEI GOURMET Come viziarsi nella città dei Sassi di MILENA SCALCIONE Vero e proprio “paradiso” per i gourmet, “Paoli food & beverage” in piazza Sedile a Matera racchiude in pochissimi metri quadri specialità, sfizi per il palato che sono uniti da un unico spirito: l'eccellenza delle aree del Mezzogiorno. E così non è difficile trovare panettone ai Pistacchi di Bronte, cioccolato “modicano” (dalla omonima città siciliana le cui prime ricette, nella storia, risalgono all'epoca azteca). In questo caso la lavorazione viene effettuata con zucchero di canna a freddo e che mantiene una granulosità particolare . E tra i panettoni, Paoli, non fa mancare quelli ai frutti di bosco, all'ananas, al vino rosso a prezzi che variano dai 19 ai 29 euro in confezioni d un chilo. Per accompagnare le dolcezze, poi i rosolii isolani e i vini, nei confronti dei quali, la scelta è voltamente ristretta per evitare spreco economico legato, a volte, più alla voglia di sorprendere che non alla effettiva competenza nella scelta. «Non possiamo sottovalure la mancanza di vini dolci come moscato e passito per accompagnare prodotti come i nostri- spiega la titolare Enza Capolupo - e qualche tempo fa, ci facemmo promotori di una sorta di campagna a favore delle grappe del sud, che ci sono ma non hanno mol-
to seguito, non ebbe molto successo». In piccoli contenitori, poi, fanno bella mostra i torroncini confezionati “a caramella”, in carte coloratissime con prezzi che variano dai 0,90 euro a pezzo fino a 1 euro e gusto che passano dal tradizionale limone ai più sfiziosi. «Natale - conferma ancora - è l'occasione in cui, almeno a tavola ci si vuole viziare un po' e così pacchi regalo e confezioni per i buongustai non possono mancare». Le specialità gastronomiche possono essere contenute in confezioni che vanno dalla cappelleriera in cuoio (60 euro circa) , alla scatola in cartone (a partire da 1,50) , fino alle tazze in ceramica francese (l'unica concessione a confini esterni alla Basilicata e al sud). Teiere, zuccheriere, tisaniere colorate possono accompagnare cioccolatini, dolcetti artigianali alle mandorle (di produzione rigorosamente artigianale) o anche creme allo zabaione, ai fichi, al vino, alla birra Le confezioni-regalo in grandi scatole possono contenere anche, per una spesa complessiva di 60 euro anche prodotti differenti come ad esempio il panettone, tartufini al cioccolato, rosolio, e piccoli biscottini. «Sono i dolci, in particolare, ad attrarre l'attenzione e i nostri clienti,
soprattutto i più affezionati, sanno che qui è possibile concedersi il piccolo “pensierino” ma anche la scelta esclusiva». Le barrette di cioccolato da 4 euro, il tortino artigianale, il panettone senza glutine da 19 euro possono essere accompagnati a valigette da viaggio con circa 800 grammi di cioccolato lavorato con pere o altri alimenti e che, a 35 euro, possono accontentare chi non sa farsi mancare le dolcezze, pezzetto per pezzetto ogni giorno. Un chilo di gianduiotto a 29 euro, confezionato nella tipica forma (anche nelle versione senza zucchero) è un altro prodotto della Bernardi di Grottaglie (Taranto) che Paoli ha scelto come partner da tempo insie-
me alla salentina Maglio specializzata in cioccolato (in tutte le sue forme), così come la De Bonds, Rizzati, Donna Elvira Insomma, oltre 100 varietà diverse di cioccolato dal classico, al concato al modicano fino alle varietà più differenti. Riservate a chi preferisce il gusto salato come il caciocavallo podalico, il pecorino della Murgia, conserve di Lampascioni e creme di peperoni o peperoni cruschi. «Il capocollo della Murgia realizzato da macellai ancora oggi su richiesta - aggiunge Enza Capolupo - come altri prodotti di questo tipo, soddisfa soprattutto i nostri clienti del nord». a.ciervo@luedi.it
MATERA - Tutto quello che un uomo vorrebbe sapere e non ha mai osato chiedere. Pare stia andando letteralmente a ruba, da regalare per rendere un po' più sicuri i maschietti del Terzo Millennio, “Il libro per l'uomo che non deve chiedere mai” (Rizzoli, 20 euro), di Augustin Edward-Keisenberg e Philipp Von-Zaschke Christian. “E' uno dei volumi più originali”, afferma Toni Sacco della libreria Mondadori. E' stato definito “un libro che, con ironia, dà risposte concrete a domande essenziali (ed esistenziali) della vita moderna: dai temi più strettamente maschili (come si usa correttamente un rasoio?) a quelli di interesse generale (come si trova il miglior posto a sedere in aereo?)”. Sotto l'albero abbonderanno libri sull'astrologia: “A Natale si impennano le vendite di tutti i libri di oroscopi mentre ormai da due anni continua ad essere venduto soprattutto in questo periodo “E' facile smettere di fumare se sai come farlo” (edizione E.W.I.) di Allen Carr””. Molti, insomma, pensano di trovare una soluzione ai problemi leggendo un li-
bro: un rimedio forse illusorio ma, visto che i buoni propositi non mancano mai, perché non crederci. Per andare sul classico, la lettura può essere abbinata ad un buon vino in linea con il romanzo: è la novità “letteraria” di quest'anno, con “Libri da bere”, un'unica confezione per un prodotto doppio. I titoli proposti sono “Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo” (Marsilio) di Gaetano Cappelli, ovviamente con l'Aglianico, “L'estate del cane nero” (Marsilio) di Gianrico Carofiglio con il Negramaro, “La terra della mia anima” (edizione e/o) di Massimo Carlotto con il Valpolicella, “Il volo della martora” (Vivalda) di Mauro Corona con il Friulano bianco. Intorno ai 35 euro il prezzo delle confezioni. Per libri preziosi, in tutti i sensi, Eustachio Ambrosecchia della Libreria dell'Arco consiglia “Diamanti” (Gribaudo editore, euro 99,90) e “Il libro dei sogni” (Rizzoli, 99 euro) di Federico Fellini. Avete un amico dormiglione che ogni mattina proprio non ne vuole sapere di alzarsi? Ecco la “Sveglia vispa” (euro 49,50) in
vendita da Città del sole: è una sveglia montata su ampie ruote, pronta a buttarsi dal comodino e a scappare in giro per la stanza se non si risponde al suo richiamo. Un regalo indicato per gli escursionisti, invece, il Cappello Tascabile (8 euro), impermeabile, leggerissimo e non ingombrante, si impacchetta facilmente e lo si può tenere in tasca o appendere allo zaino. Infine, per gli appassionati di astronomia, lo “Star theatre” (139 euro): “E' un planetario ad alta definizione - spiega Grazia Rita Montemurro di Città del sole - che ci consente di prepararci a rari incontri con il vero firmamento proiettando sul soffitto di casa un'immagine veritiera del cielo stellato del nostro emisfero. Il cielo notturno può essere osservato sia come si presenta al nostro sguardo, sia con la mappa delle costellazioni”. E, per i romantici, è bene ricordare che ha anche una funzione stelle cadenti. Da Calù, invece, è possibile acquistare un regalo indicato per i golosi perennemente a dieta, da “assaggiare” soltanto con lo sguardo, senza fare troppe rinunce: sembrano dolci e fette di torta, in realtà sono asciugamani confezionati in modo particolare, così curati da essere scambiati per vere leccornie. Il prezzo oscilla degli asciugamani in spugna oscilla dai 7 ai 9 euro per confezione. La responsabile, Bruna Gravela, consiglia anche la Lamp Berger (da 36 a 100 euro), la lampada che profuma gli ambienti e elimina gli odori della cucina. Tra le fragranze più curiose, vento d'oceano e creme brulè. matera@luedi.it
33
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
35
Spogliatoio Arleo: alla prima difficoltà ci siamo sciolti
Come una piccola squadra BENEVENTO. Il ritorno al “Santa Colomba” questa volta ha il sapore amaro della sconfitta. Pasquale Arleo si presenta in sala stampa con animo diverso da quel 17 giugno 2007, ma con la fierezza di chi appare contento della prova dei suoi: “In quella occasione ero addirittura squalificato, quindi non ero presente nemmeno sul terreno di gioco. Oggi ho osservato da vicino i miei ragazzi e devo dire la verità non li ho visti affatto male. Abbiamo perso contro una grande squadra, ma la differenza si è vista a sprazzi. Abbiamo giocato un primo tempo da grande squadra, ma ci siamo sciolti alla prima difficoltà, proprio come una piccola squadra. Forse la verità sta in mezzo: la condizione atletica è ancora un fattore che ci limita molto, avendo alcuni atleti che, arrivati a campionato iniziato, sono ancora alla ricerca dei ritmi giusti. Spero che riusciremo a colmare alla lunga questo gap, perché è fondamentale che molti dei nostri atleti trovino al più presto la giusta condizione, altrimenti sarà molto dura. Lavoreremo molto durante il periodo natalizia per farci trovare pronti alla ripresa. Mi spiego così una ripresa sotto tono, condizionata anche da una decisione arbi-
FOLIGNO PISTOIESE
L’ex Dei rammaricato «Bene per un’ora» Delgado «Non ho detto niente» Proteste vibranti di Arleo e dei calciatori con l’arbitro Tasso di La Spezia. A destra Vincenzino Sarno in azione al Santa Colomba
trale che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Un crollo caratteriale nella ripresa che non deve ripetersi nelle prossime gare, quelle alla nostra portata, quelle contro squadre che lotteranno come noi per obiettivi simili. Il Benevento ha giocatori di calibro superiore e si è vi-
1 2
FOLIGNO (3-4-1-2): Ripa 4,5; Baldanzeddu 5 (1' st Cotza 5), Fiuzzi 4, Guastalvino 6; Pencelli 5,5, Mandorlini 5,5 (29' st Iadaresta 4,5), Furiani 5 (19' st Signori 5), Petterini 5,5; Coresi 5,5; Turchi 5,5, De Paula 6,5. A disp.: Palanca, Cardarelli, De Stefano, Lispi. All.: Indiani 5. PISTOIESE (4-3-3): Conti 6,5; Cutrupi 6, Bartolucci 6, Ghinassi 5,5, Fautario 6; Cortese 5,5 (27' st Di Berardino 6), Lanzillotta 6 (41' st Bianchini sv), Guerri 6; Quadrini 5,5 (17' st Breschi 6), Bellanzini 5,5, Cipolla 6. A disp.: Mareggini, Legittimo, Falomi, Fiasconi. All.: Polverino 6. ARBITRO: Ostinelli Emilio di Como 6. RETI: pt 12' aut. Fiuzzi (P), 45' Coresi rig (F); st 9' Cipolla (P). NOTE: giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 1646 per un incasso di 9955,84 euro. Ammoniti: Furiani, Quadrini. Angoli 5-4 per il Foligno. Recupero: 1' pt; 4' st. FOLIGNO Prima vittoria in esterna della Pistoiese in questo campionato e crisi nera da parte del Foligno, che prolunga ancora di più il suo digiuno di vittorie in campionato. E pensare che le premesse sembravano tutte a favore dei falchetti, con un avvio di gara spumeggiante ed incredibilmente bello. Per l'occasione Indiani preferisce l'incolore Baldanzeddu rispetto a Lispi, ma il modulo (3-4-1-2 ndr) che nelle ultime giornate aveva dato ottime garanzie rimane. Stesso discorso anche per Polverino, la sua Pistoiese, eccezion fatta per
sto. Alla prima distrazione ti puniscono e poi è dura rimettere le cose a posto”. Dopo quella finale playoff si erano dette cose non belle sul conto di Arleo: “Sono stato accolto molto bene qui a Benevento – ha aggiunto il tecnico del Potenza – e non posso affatto la-
mentarmi. Dispiace solo che qualcuno qui creda ad alcune false dichiarazioni che sono state pubblicate su alcuni quotidiani durante questo periodo”. Nel bene o nel male, Delgado al “S.Colomba” è sempre protagonista. Il 17 giugno dello scorso anno se-
gnò la rete della promozione, ieri è stato espulso direttamente dalla panchina, dopo aver giocato una gara impalpabile: “Tengo subito a precisare che non ho detto nulla al direttore di gara. C'era molta confusione e ad un certo punto mi sono sentito chiedere di far prende-
La Pistoiese vince in trasferta con merito
Cipolla, piange Foligno La gioia di capitan Cipolla e mister Polverino della Pistoiese a fine partita
Fautario schierato dal primo minuto, è la stessa delle precedenti uscite. A partire meglio sono però i padroni di casa che al 6' già erano pronti ad esultare: Turchi all'interno dell'area di rigore calcia di prima intensione dopo una roboante azione sulla tre quarti, ma il gluteo di Barto-
lucci spedisce la sfera in corner, con Conti che non avrebbe potuto fare nulla. La risposta della Pistoiese arriva pochi istanti dopo. All'8' è Cipolla che servito splendidamente dalle retrovie calcia al volo a tu per tu con Ripa, ma il suo tiro è debole e centrale. Il portiere biancazzurro
non può far altro che afferrare senza affanni la sfera. Al 12' il pasticcio che non ti aspetti. Quadrini, ben posizionato sulla trequarti campo, calcia in porta ma il suo tiro viene deviato da Fiuzzi. La sfera si impenna velocemente e si insacca sotto il sette difeso da Ripa. Foligno sotto
re il numero di maglia. Una cosa assurda, tra l'altro scaturita da una decisione arbitrale errata. Ma fino al gol loro abbiamo retto bene il campo, dimostrando di essere squadra vera che se la può giocare con chiunque”. Chi ha lasciato un bel ricordo nel Sannio è Tommaso Dei, ex terzino giallorosso: “E' sempre emozionante tornare a Benevento, qui ho un bel ricordo della gente e della tifoseria. Per un'ora abbiamo giocato davvero bene, poi la giocata del singolo ha risolto la gara. Il Benevento è secondo me la squadra più forte e non ha bisogno di decisioni cervellotiche dell'arbitro. Ero vicino all'azione e posso garantire che la carica al portiere era netta. Torniamo a casa – ha concluso Dei – senza punti ma con la convinzione di essere sulla strada giusta”. Daniele Sauchelli
choc e Pistoiese aggressiva, che ringrazia i padroni di casa e dopo il gol appare tutta un'altra squadra. Al 16' è Ripa a metterci una pezza su Bellazzini, ma al 38' l'estremo difensore biancazzurro commette un'ingenuità su Quadrini, atterrandolo in area e concedendo il penalty. Dal dischetto va Cipolla che sbaglia clamorosamente. Sette minuti ed il signor Ostinelli della sezione di Como concede un altro penalty, questa volta in favore del Foligno dopo un calcione di Ghinassi su De Paula. Dagli undici metri va Coresi che non sbaglia e porta il punteggio nuovamente in parità. Proprio sul rigore del Foligno finisce il primo tempo, con i falchetti che hanno da recriminare e non poco per quanto successo. La ripresa si apre nuovamente nel segno del Foligno, con De Paula (4') che apre sulla sinistra per Petterini, il quale sceso sino all'interno dell'area di rigore arancione calcia di prima intensione ma la sua sfera esce di poco fuori. Basta aspettare cinque minuti e l'ennesima beffa per i falchetti: Fiuzzi e Ripa si fanno i complimenti a vicenda per spazzare il pallone, Cipolla si inserisce di prepotenza rubando la sfera segnando. Foligno in panne e tifosi ospiti in visibilio. La reazione dei falchetti stenta ad arrivare. Al momento buono poi ci si mette anche Conti (25') che per ben due volte compie il miracolo su Turchi, prima salvando la conclusione di testa dell'argentino da pochi centimetri e poi sulla susseguente ribattuta. Se poi ci si mette anche il palo sulla rasoiata di De Paula (33'), i toscani non possono far altro che ringraziare la dea bendata ed espugnare il Blasone. Fabio Luccioli
36
Sport Gli abruzzesi chiudono in nove. Il 4 gennaio amichevole di lusso con la Roma
Lunedì 22 dicembre 2008
De Giorgio show, il Grifo vola Sullo 0-1 Benassi respinge il penalty del possibile pari VIRTUSLANCIANO PERUGIA
0 2
VIRTUS LANCIANO (4-4-2) : Bordeanu 5; Bognar 5, Erba 5, Oshadogan 6,5, Mammarella 5,5; Turchi 5,5, El Kamch 5,5, Amenta 6, Romano 5 (28’ st Volpe 6); Morante 5 (13’ st Alfageme 6,5), Colussi 5. A disp.: Aridità, Daleno, Vincenti, Pagliarini, Margarita. All.: Di Francesco 5. PERUGIA (4-4-2): Benassi 7; Zoppetti 6, Cudini 6, Pagani 6,5, Barbagli 6 (5’ st Minieri 5); Cutolo 6, Passiglia 6, Mezavilla 5,5, De Giorgio 7 (41’ st Boldrini sv); Mazzeo 5, Ferrari 6 (33’ st Gatti sv). A disp.: Lucenti, Accursi, Campagnacci, Ercolano. All.: Sarri 6,5. ARBITRO : D’Iasio di Bari 5. RETI : st 9’ e 37’ De Giorgio. NOTE : giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Spettarori circa 1200. Ammoniti: Turchi, Passiglia, El Kamch, Oshadogan, Amenta, Minieri, Zoppetti, Alfageme. Espulso Turchi per doppia ammonizione al 15’st e Erba al 40’st per gioco falloso. Benassi para un rigore a Colussi al 32’ st. Angoli 4-0 per il Perugia. Recupero: 1’ pt; 3’ st. LANCIANO – Il Perugia sbanca il ‘Guido Biondi’ e trova sotto
De Giorgio porta in vantaggio il Perugia a Lanciano
l’albero tre punti importantissimi per la rincorsa alla zona play off. La Virtus Lanciano invece interrompe la striscia po-
sitiva di 4 vittorie consecutive in casa e recrimina per il rigore parato da Benassi a Colussi. Sarri sceglie Ferrari al posto
di Ercolano e schiera un centrocampo di sostanza con la fantasia di De Giorgio sulla destra. Il primo tempo risente del clima natalizio. Il secondo tempo promette subito una partita diversa, con la Virtus Lanciano trascinata dal capitano Oshadogan. Bolic era in tribuna per un affaticamento muscolare ed è stato sostituito da Erba invece che dal solito Daleno. Al 9’ il Perugia riparte veloce cercando lo spunto in velocità di De Giorgio, che ha gioco facile proprio sul passo lungo e poco reattivo di Erba. L’esterno destro perugino prima di battere Bordeanu con un preciso sinistro all’angolino basso, mette a sedere anche Mammarella. Il colpo viene accusato dalla Virtus che però ha una reazione di orgoglio, quando El Kamch ruba palla a centrocampo e lancia Turchi da solo verso Benassi. L’assistente alza la bandierina, Turchi protesta a lungo – “ma in modo garbato”, tiene a precisare Valentina Maio, compagna di Turchi e presidente della Virtus – e l’arbitro lo ammonisce per la seconda volta. Espulsione (15’ st) pesante per i rossoneri. Intanto al po-
sto di uno spento e prevedibile Morante entra Alfageme. L’a rgentino è da subito pericoloso: al 30’ sfonda a sinistra, ma il cross non viene raccolto da Colussi. Al 32’ il neo entrato Volpe crossa, ma Zoppetti colpisce con il braccio – a b b o n d a n t emente staccato dal corpo – il pallone. Rigore sacrosanto e Colussi sul dischetto. Benassi intuisce e para sulla sua sinistra. La Virtus cerca, seppure in 10 contro 11, con tutte le forze il pareggio. Invece il Perugia raddoppia (37’), ancora con De Giorgio, che raccoglie una respinta corta di Bordeanu su bel tiro di Cutolo. La Virtus incassa anche l’espulsione di Erba al 41’ st per un’entrata ritenuta particolarmente pericolosa dall’arbitro D’Iasio di Bari, il più nervoso dei 22 in campo. Sette ammoniti e due espulsi sono numeri che raccontano una partita diversa da quella che è stata. Ha vinto il Perugia, che ha sfruttato meglio gli episodi a proprio favore. Per la Virtus Lanciano un Natale in sordina, in attesa dell’amichevole di lusso del 4 gennaio contro la Roma. Pier Paolo Di Nenno
Capolavoro Cavese, l’allenatore è un ex
Camplone infierisce sul “suo” Pescara fallito PESCARA CAVESE
1 2
PESCARA (4-5-1) : Prisco 6; Camorani 6,5 (16’ st Diliso sv), Sembroni 6, Pomante 6,5, Vitale 5,5; Di Vicino 5,5 (32’st Testardi sv), Felci 5,5 (19’ st Iandoli sv), Ferraresi 6, Stella 7, Zeytualev 6; Simon 6,5. A disp.: Indiveri, Prizio, Pisciotta, Cardinale. All.: Galderisi 6. CAVESE (4-2-3-1) : Marruocco 6,5; Pierotti 6, Ischia 6, Nocerino 5,5, Favasuli 5; Anaclerio 6, Alfano 6; Tarantino 6 (33’ st Porro sv), Bernardo 7, Aquino 5,5; Sorrentino 6 (20’ st Schetter 6,5). A disp.: Petrocco, Andreozzi, Viscido, Siano, Shiba. All.: Camplone 7. ARBITRO : Tidona di Torino 6. RETI : pt 25’ Bernardo (Ca), 33’ Stella (Pe); st 38’ Bernardo (Ca). NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Sembroni, Sorrentino, Marruocco, Pierotti, Alfano, Diliso. Angoli 5-4 Cavese. Recupero: 2’ pt; 5’ st. VASTO - Espugnare l’Aragona era l’obiettivo di una Cavese rabberciata. La missione
riesce a pochi minuti dal 90’ e porta la firma di Bernardo, che condanna il Pescara alla prima sconfitta interna stagionale. La partita del cuore di Andrea Camplone, pescarese ed ex calciatore degli anni d’oro del Pescara, è condizionata dalle assenze, dall’altro ex di turno Scartozzi (squalificato) ai tanti infortunati (tra questi anche Frezza ha trascorsi pescaresi). Per il tecnico della Cavese il pomeriggio non comincia bene: alla lettura delle formazioni, il suo nome è accompagnato da una pioggia di fischi impietosi che si alzano dalla curva pescarese. Anche Galderisi non se la passa bene: prima della partita ha perso Siniscalchi, e da molte settimane fa a meno di Giuliano, Romito, Bazzani, De Sousa e Verratti. Ma le situazioni border line sono ormai abitudine per l’ambiente abruzzese, che da venerdì scorso fa anche i conti con il fallimento dopo 72 anni di storia passata tra serie A (5 stagioni), B (30 campionati) e C. Con la società in curatela fallimentare e aspettando l’asta da cui potrà rinascere il club adriatico, l’ambiente si è compattato trasformando una stagione disastrosa
nell’inseguimento di un sogno: i play off. La Cavese nella griglia c’è già e non vuole uscirne per chiudere alla grande il suo anno solare. Camplone ci prova nonostante le difficoltà, disegnando un 4-2-3-1 con Alfano e Anaclerio mediani e Favasuli arretrato sulla linea dei difensori. La partenza però è difficile perché il Pescara è caricatissimo. Zeytulaev è l’uomo più pericoloso degli abruzzesi. L’uzbeko, a segno da tre domeniche consecutive, da sinistra si accentra suggerendo per Simon o provando le incursioni personali. Ma la Cavese c’è: Aquino a sinistra è una spina nel fianco per Camorani, Sorrentino un brutto cliente per il giovane Sembroni. L’aria è frizzante non solo dal punto di vista meteorologico. In campo c’è voglia di giocarsela e grinta su ogni pallone. Ma i portieri per venti minuti non corrono pericoli veri e con il passare dei minuti il fondo dello stadio Aragona risente della pioggia che ha preceduto la partita diventando un pantano. Le squadre comunque non si risparmiano e tengono alto il ritmo. Al 22’Sorrentino da due passi sfiora il vantaggio con un tiro
Bernardo segna il 2-1 per la Cavese
ravvicinato, provvidenziale Sembroni in recupero. Al 24’ è clamoroso l’errore di Zeytulaev a porta vuota: Simon salta Nocerino e mette al centro per l’ex juventino che di piatto incredibilmente calcia a lato. Sulla ripartenza la Cavese passa. Tarantino fa tutto bene sulla destra, va sul fondo e confeziona un assist con fiocco natalizio per Bernardo che deve solo appoggiarla in rete. Dopo 25’ la partita prende una piega positiva per Camplone. E’ solo illusione però, il Pescara attuale ha sette vite. Passano pochi minuti e arri-
va il pareggio. Al 33’ Camorani da destra sforna un bel cross su cui s’avventano Simon e Zeytulaev (in posizione sospetta) che non riescono a calciare ma involontariamente recapitano il pallone a Stella che prima trova la risposta pronta di Marruocco poi ci riprova in girata e trova il varco per l’1 a 1. Scoppia la rabbia dei giocatori cavesi che accerchiano l’arbitro e poi l’assistente: secondo Nocerino e compagni c’era fuorigioco sul cross di Camorani, ci rimette Sorrentino che si becca l’ammonizione. La ripresa di
conseguenza è più blanda, con i portieri al freddo e al gelo. Marruocco però deve scongelarsi al 26’ per salvare la baracca: Simon è imbeccato centralmente da Di Vicino e davanti al portiere dovrebbe solo metterla dentro. La zampa di Marruocco invece è decisiva per evitare una possibile sconfitta. Che alla fine diventa una bella vittoria grazie alla doppietta di Bernardo che di testa arriva prima di tutti sulla ribattuta di Sembroni e regala tre punti pesantissimi alla Cavese. Orlando D’Angelo
LEGA PRO, I RISULTATI. PROSSIMO TURNO L’11 GENNAIO: COMINCIA IL GIRONE DI RITORNO Prima Divisione Girone A 17ª giornata
Seconda Divisione Girone A 17ª giornata
Seconda Divisione Girone B 17ª giornata
Cesena-Verona 2-1 Lecco-Portogruaro 1-2 Legnano-Ravenna 1-1 Monza-Lumezzane 2-3 Novara-Cremonese lunedì Pergocrema-Spal 0-0 Pro Patria-Padova 2-1 Reggiana-Sambenedettese 1-0 VeneziaPro Sesto 1-2 CLASSIFICA: Pro Patria 33 punti; Spal 29; Cesena 28; Reggiana e Novara 27; Padova 26; Verona 23; Cremonese e Pro Sesto 22; Lumezzane 21; Portogruaro, Pergocrema, Ravenna e Monza 19; Legnano 17; Venezia(-2) e Sambenedettese 16; Lecco 15. Venezia penalizzato di 2 punti. Novara e Cremonese una gara in meno. PROSSIMO TURNO: Cremonese-Pro Sesto Lecco-Pro Patria MonzaSpal Padova-Legnano Portogruaro-Venezia Ravenna-Pergocrema Reggiana-Cesena Sambenedettese-Novara Verona-Lumezzane
Alto Adige-Alghero 0-0 Carpenedolo-Canavese 0-1 Ivrea-Como 0-1 Montichiari-Varese 1-2 Olbia-Alessandria 0-3 Pizzighettone-Rodengo Saiano 1-0 Pro Vercelli-Itala San Marco 0-0 Sambonifacese-Pavia 1-0 Valenzana-Mezzocorona 1-1 CLASSIFICA: Alessandria 32 punti; Varese 30; Sambonifacese, Como e Rodengo Saiano 29; Canavese 27; Olbia 25; Ivrea 24; Valenzana 23; Itala San Marco 21; Mezzocorona e Pavia 20; Carpenedolo 19; Pro Vercelli 18; Pizzighettone 17; Alto Adige 16; Montichiari 14; Alghero 13. Canavese e Olbia una gara in meno. PROSSIMO TURNO: Alessandria-Carpenedolo Alghero-Mezzocorona Alto Adige-Valenzana Como-Rodengo Saiano Ivrea-Pizzighettone Pavia-Canavese Pro Vercelli-Montichiari Sambonifacese-Olbia Varese-Itala San Marco Marco
Colligiana-Celano 2-0 Cuoiopelli-Figline 0-0 Giacomense-Poggibonsi 1-2 Gubbio-Carrarese 3-3 Prato-Bassano 2-0 Rovigo-Giulianova 0-0 San Marino-Sangiustese 3-1 Sangiovannese-Cisco Roma 0-0 Viareggio-Bellaria 1-0 CLASSIFICA: Figline e Viareggio 33 punti; Prato 27; Giulianova 26; Celano 25; Poggibonsi, Bassano e Cisco Roma(-1) 24; Sangiovannese e Sangiustese 23; Colligiana 22; San Marino, Carrarese e Gubbio 21; Bellaria 19; Giacomense e Cuoiopelli 16; Rovigo 10. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO: Prato-Bassano Bellaria-Bassano Celano-Poggibonsi Cisco Roma-Figline Cuoiopelli-Gubbio Giacomense-Prato Giulianova-Carrarese Rovigo-Viareggio Sangiovannese-San Marino Sangiustese-Colligiana
Sport 37 Forse ultima volta dello Jacovone a porte chiuse. Simonelli limita i danni delle assenze Lunedì 22 dicembre 2008
Nella noia giusto il pari Stringara al debutto muove la classifica Suicidio gallipolino al Pinto Marcianise rimonta da 0-2 R.MARCIANISE 2 GALLIPOLI 2
Un miracolo di Botticella del Sorrento su Micco
TARANTO SORRENTO
0 0
TARANTO (3-4-3) Nordi 6; Migliaccio sv (23’ pt Sciaudone 6), Pastore 5,5, Prosperi 5,5; D’Alterio 6, Sosa 6, Pagliuca 5,5 (34’ st Barrios sv), Micco 5,5; Caturano 5, Dionigi 5,5 (32’ st Marolda sv), Cazzola 5. A disp.: Faraon, Cesareo, Dilonardo, Barrotti. All.: Stringara 5,5. SORRENTO (3-5-2) Botticella 6; De Martis 5,5, Minadeo 6, Angeli 6; Vanin 6, La Vista 5,5, Agnelli 5,5, Nicodemo 6, Kras 5,5 (23’ st Ripa sv); Biancone 5,5 (50’ st Maiorano sv), Giampaolo 6 (23’ st Virtanen sv). A disp.: Spadavecchia, Greco, Caccavallo, Ferrara. All.: Simonelli 5,5. ARBITRO: Spadaccini di Vasto 5,5. NOTE : gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Migliaccio, Kras, Agnelli. Angoli 60 per il Taranto. Recupero: pt 1’; st: 5’ TARANTO - Finisce nel modo più giusto. Lo 0-0 tra Taranto e Sorrento era l’unico risultato che potesse scatu-
rire. Due formazioni in difficoltà tecniche, hanno palesato in novanta minuti gli impacci delle ultime domeniche. La zona playout è sempre più reale. Comincia con un piccolo passo in avanti l’avventura di Stringara sulla panchina del Taranto. Il tecnico toscano dovrà però lavorare parecchio. Squadre entrambe in emergenza. Locali senza lo squalificato Di Bari e gli infortunati Giorgino e Paolucci. Shala, ufficialmente acciaccato, è in odore di rescissione di contratto. Il neo tecnico Stringara riabilita gli ex “epurati” Pastore, Pagliuca e il portiere Nordi. Sorrentini senza quattro pedine fermate dal giudice sportivo (Fialdini, Strambelli, Panarelli, Lo Monaco): Simonelli, allenatore del Taranto nella stagione 2001/02, lancia in attacco Biancone e Giampaolo relegando in panchina Ripa. Rossoblù con il reclamizzato 3-4-3, ospiti con un abbottonato 3-5-2. Dopo sei minuti il Sorrento fa capire che non vuole fare la comparsa. Biancone alza la mira da pochi passi. Taranto in versio-
ne sperimentale: il nuovo assetto si sviluppa con il passare dei minuti. Cazzola galleggia tre le linee. I due portieri rimangono a lungo inoperosi e le manovre sono scandite spesso da improvvisazione. Il Taranto fatica nel proporre gioco. Dopo 23 minuti si arrende Migliaccio (infortunio muscolare); al suo posto Sciaudone. Il 3-4-3 non muta perchè Sosa arretra in difesa e il neo entrato si piazza in mediana. Alla mezz’ora si registra la prima occasione: Cazzola in azione personale semina un paio di avversari e dal limite dell’area non trova il giro giusto per il suo destro. La risposta è in un timido tentativo di Biancone che sibila a lato. Il Taranto prende confidenza. Dionigi prova ad aumentare il suo già considerevole bottino di gol (sette). Ci prova due volte al 36’. Le conclusioni di testa terminano fuori. Primo tempo complessivamente modesto e noioso. La ripresa del gioco non vive di sussulti fino al 10’ quando un tiro da fuori di D’Alterio si infila nell’ango-
lo sinistro. L’arbitro convalida, ma il collaboratore segnala una posizione di fuorigioco. Azione molto dubbia e vibranti proteste degli ionici. Il Taranto preme: Micco al 13’ sfiora il vantaggio. Il Sorrento sembra andare in difficoltà alla prima vera accelerazione. Simonelli cambia: entrano Ripa e Virtanen per un 4-4-2 chiaramente offensivo. La gara si addormenta. Il pareggio, forse, può andare bene ad entrambe. Il Sorrento si chiude con ordine anche perché il furore rossoblu si è esaurito con largo anticipo. Stringara getta nella mischia Marolda al posto di Dionigi. Poi Barrios rileva Pagliuca. Sono le ultime carte per sbloccare l’incontro. Ma un vincitore non può esserci. Troppo brutta la sfida per emettere un verdetto unico. Marolda ha un buon pallone al 40’, ma incespica e spreca la buona opportunità. E’ la fotografia di un pomeriggio grigio, come il cielo che circonda lo Iacovone privo di pubblico. Forse per l’ultima volta in stagione. Luigi Carrieri
Tutto in meno di un quarto d’ora. Non basta Lauria all’Arezzo in dieci
Rigoni di rigore, l’Arezzo frena La Ternana non demerita di fronte al più quotato avversario TERNANA AREZZO
1 1
TERNANA (4-4-2) : Ginestra 6; Del Grosso 7, Tedeschi 6, Di Dio 6, Pedotti 6; Concas 6,5, Di Deo 6,5, Papini 6, Noviello 5,5 (29’ st Bussi 5,5); Rigoni 6, Perna 5,5 (40’ st Scappini sv). A disp.: Visi, Bizzarri, Fedeli, Danucci, Alessandro. All.: Baldassarri 6. AREZZO (4-2-3-1) : Paoletti 6,5; Djuric 5,5, Fanucci 6, Terra 5, Grillo 5,5; Matute 6, Beati 6; Bondi 6, Lauria 6,5 (13’ st Cavagna 6), Croce 6 (30’ st Togni sv); Martinetti 6 (30’ st Chianese sv). A disp.: Marconato, Longoni, Pelagatti, Sireno. All.: Cari, squalificato, in panchina Di Stefano 6. ARBITRO: Doveri di Roma 5. RETI: pt 17’ Lauria (A), 30’ rig. Rigoni (T) NOTE: spettatori 4000 circa. Ammoniti: Grillo, Terra, Djuric, Di Dio. Espulso Grillo (doppia ammonizione) e il tecnico della Ternana, Baldassarri, al 7’ st per proteste. Angoli 4-3 per l’Arezzo. Recupero: pt 0’; st 5’ TERNI - Fra Ternana e Arezzo le differenze sulla carta non si sono tradotte nel previsto dominio toscano. Merito di una Ternana che ha messo in campo una buo-
na dose di grinta e non ha commesso i soliti errori. Pronti, via e l’Arezzo tenta subito di mettere sul campo il peso che merita una formazione in lotta per il primato. Martinetti, fin dai primi minuti, mostra di avere il giusto sostegno da parte della squadra e sovente si sacrifica come sponda per far salire i compagni. La Ternana, nei primi minuti, si limita a serrare le fila e cercare in Rigoni, Concas e Noviello il guizzo vincente. La strategia non paga, e al 17’ le cose si mettono male per i padroni di casa. Merito di Lauria, tra l’altro ex di turno, che dal vertice destro dell’area di rigore si accentra e fa partire un gran tiro che finisce sotto al “sette”. Con un gol già subìto, la Ternana si scrolla di dosso qualsiasi timore reverenziale e comincia a giocare palla a terra. L’Arezzo arretra il proprio baricentro, nel tentativo di controllare al meglio Concas e Noviello, fin troppo pericolosi. Al 30’ ci pensa Rigoni, scalciato da Terra in piena area di rigore. Dal dischetto il numero 10 rossoverde ristabilisce la parità. Si va quindi al riposo, e alla ripresa delle ostilità non cambia il profilo della gara: Ternana più intraprendente, Arezzo pericoloso nelle ripartenze. La Ternana perde l’apporto del proprio tecnico, ma l’espulsione comminata dal direttore di gara sembra, ironia della sorte, agevolare i padroni di casa. Al 12’ Rigoni, ben imbecca-
to da Di Deo, si presenta solo soletto davanti a Paoletti: il numero 10 rossoverde ha fin troppe alternative e come spesso accade in questi casi sceglie quella sbagliata, con una conclusione ribattuta da un incredulo Paoletti. Al 13’ Di Deo trova un lancio millimetrico per Concas, che serve ancora a centro area Rigoni la cui deviazione è fin troppo sporca per rappresentare un pericolo. Solo Ternana, Arezzo inerme. Il problema sembra essere di ordine tattico, più che tecnico. Perché la Ternana riesce con continuità a lanciare i propri attaccanti lungo le praterie che si formano fra il centrocampo e la difesa dell’Arezzo. La panchina toscana corre ai ripari: fuori Lauria, dentro Cavagna. Il provvedimento sembra portare buoni risultati, perché la pressione dei padroni di casa diminuisce e l’Arezzo cresce. Al 23’ poi, Martinetti ha fra i piedi il possibile gol del 2 a 1, ma la deviazione sotto misura termina abbondantemente fuori. Il tecnico dell’Arezzo fiuta la situazione e inserisce Togni in luogo di Croce. Matute ci prova dalla distanza ma Ginestra si supera in angolo. L’Arezzo tenta ha l’occasione buona nel finale, con Bondi che si vede respingere un tiro a colpo sicuro da Ginestra. E’ l’ultimo sussulto di una gara combattuta ed estremamente piacevole. Matteo Lattanzi
REAL MARCIANISE (4-32-1) : Fumagalli 6,5; Piscitelli 6,5, Filosa 6, D’Ambrosio 6, Vanacore 6,5; Ciano 6 (11’st Poziello 6,5), Di Napoli 6,5, Montanari 6,5 (37’st Tedesco 7); Romano 6 (11’st Manco 6,5), Galizia 6,5; Innocenti 7. A disp.: Mezzacapo, Russo, Compagnone, Della Ventura. All.: Fusi 6,5. GALLIPOLI (4-1-3-2) : Rossi 6; Vastola 6,5, Molinari 6, Antonioli 6,5, Suriano 6,5; Esposito 6,5; Russo 6,5, Cimarelli 6 (12’st Marzeglia 7), Mounard 6 (31’st Bonatti sv); Riccardo 7 (18’st Zampa 6), Di Gennaro 6. A disp.: Marcandalli, Savino, Carretta, Sissoko. All.: Giannini 6,5. ARBITRO : Pecorelli di Arezzo 5. RETI: st 2’Riccardo (G), 25’ Marzeglia (G), 32’ Innocenti (M), 41’ Tedesco (M). NOTE : spettatori 1500 circa (410 paganti) di cui 50 provenienti da Gallipoli. Ammoniti: Molinari (G) per comportamento non regolamentare, Vastola (G) e D’Ambrosio (M) per gioco falloso, Fumagalli (M) per proteste. Angoli 4-2 per il Real Marcianise. Recupero: pt 2’; st 4’. Al 35’st l’A.D. del Real Marcianise Salvatore Bizzarro è stato allontanato dalla panchina per proteste. CASERTA - Il pari conquistato al Pinto di Caserta vale per il Gallipoli il titolo di campione di inverno, platonico finchè si vuole ma chelascia presagire una probabile promozione in B. Ma quanta rabbia resta a Giannni per due punti gettati via nell’ultimo quarto d’ora. Il suo collega Fusi è costretto a rinunciare ai centrali difensivi Murolo e Porpora, intanto conferma Michele D’Ambrosio al fianco di Filosa e, per il resto, presenta un Real Marcianise identico a quello che ha impattato a Sorrento con una sola novità: Ciano prende il posto di Manco. Il Gallipoli appare più sornione, ma quando decide di accelerare crea non pochi scompigli. Ne è testimone l’azione del 12’: Di Gennaro supera in velocità D’Ambrosio e crossa per Cimarelli che, da buona posizione, si coordina bene ma la sua girata al volo termina alto. Il Marcianise risponde dopo un minuto con un lancio illuminante di Di Napoli per Innocenti, la punta elude il fuorigioco e si presenta a tu per tu con il portiere, Rossi è però bravo nel chiudergli subito lo specchio e sventare la minaccia. Al 26’ si fa vivo il Gallipoli con Riccardo che con un lob fa proseguire sulla corsia Di Gennaro, la punta è brava nel rubare il tempo a D’Ambrosio e tirare, palla fuori non di molto. Il Gallipoli comincia a premere ed al 29’ si rende nuovamente pericoloso grazie ad un liscio in piena area di D’Ambrosio, bravissimo Filosa nel chiudere Mounard in angolo. . Nella ripresa le formazioni si presentano con gli
Riccardo in gol
stessi uomini in campo e dopo soli due minuti il Gallipoli passa in vantaggio. Il direttore di gara decreta una punizione sull’out di sinistra, Vastola pesca bene Riccardo che elude la difesa gialloverde e di testa infila il pallone in rete. Il Real Marcianise accusa il colpo per diversi minuti, ma al 10’ va vicinissimo al pareggio: dalla corsia di destra Ciano mette al centro un invitante pallone, non ci arriva al centro Innocenti, ma sul secondo palo spunta Romano che da due passi riesce incredibilmente a mettere fuori. Al 14’ azione dubbia in area del Gallipoli: Galizia serve Poziello che, appena in area, rientra sul piede sinistro e finisce a terra agganciato da Molinari, vibranti le proteste dei gialloverdi, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Sul capovolgimento di fronte Riccardo, ben lanciato dalle retrovie, elude il fuorigioco e dalla trequarti si presenta tutto solo contro Fumagalli che compie un autentico miracolo sventando la minaccia. Al 18’ ancora Gallipoli pericoloso con Mounard che approfitta di una rimessa completamente fuori gittata di Fumagalli, il francese si invola versa la sua porta ma si allarga troppo e mette il pallone sull’esterno della rete. Dopo un solo minuto il Gallipoli si rende pericoloso con una sventola di Di Gennaro, bravo Fumagalli nel deviare in angolo. Dagli sviluppi arriva il raddoppio dell’undici din Giannini: Esposito mette al centro, nessuno impatta ed il pallone rimane lì, il più lesto di tutti è Marzeglia ed infila imparabilmente Fumagalli. Al 27’ il Marcianise ha una reazione d’orgoglio con Galizia che dal limite dell’area si destreggia molto bene e fa partire un insidioso tiro: la sfera si spegne di pochissimo alla destra del portiere. I padroni di casa continuano a spingere ed al 32’ arriva la rete: Manco guadagna bene la linea di fondo campo sull’out sinistro e mette al centro dove trova puntuale l’incornata di Innocenti. Al 41’ il Marcianise completa l’opera agguantando un insperato pareggio: dalla destra Piscitelli lavora bene un pallone per Galizia che crossa sul secondo palo, Innocenti, ben appostato, rimette di testa al centro dove arriva puntuale il neo entrato Tedesco che appoggia a porta vuota. Pasquino Corbelli
38
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Risultati e classifica Andria-Gela
17ª
Marcatori
0-1
92´ Pasca
Barletta-Cassino
0-0
Cosenza-Pescina Vg
1-1
56´ Arcamone (P), 89´ (r) Cantoro (C)
Igea V.-Melfi
1-1
35´ La Porta (IV); 72´ Mitra (M)
Isola Liri-Catanzaro
1-1
30´ Pignalosa (IL); 71´ Di Maio (C)
Manfredonia-Scafatese
1-0
73´ Napoli
Noicattaro-Val di Sangro 1-0 16´ Siclari
V. Lamezia-Monopoli
2-2
16´ Ceccarelli (M), 24´ (r) Ragatzu (VL); 62´ Ciminari (VL), 82´ Ceccarelli (M)
Vibonese-Aversa N.
Prossimo turno
0-0
18ª giornata 04/01/09 ore 14.30
Aversa N.-Catanzaro Barletta-Cosenza Cassino-Noicattaro Igea V.-Val di Sangro Manfredonia-Andria Monopoli-Pescina Vg Scafatese-Melfi V. Lamezia-Isola Liri Vibonese-Gela
giornata
COSENZA GELA CATANZARO PESCINA VG ANDRIA CASSINO MONOPOLI VIBONESE SCAFATESE BARLETTA NOICATTARO IGEA V. AVERSA N. ISOLA LIRI MANFREDONIA VAL DI SANGRO MELFI V. LAMEZIA
37 35 33 27 27 25 24 24 22 20 19 17 16 15 15 14 12 11
17 11 4
2 20 9
9
6
3
0 11 4
8
5
1
2
17 9
8
0 20 6
8
4
4
0 10 3
9
5
4
0 10 3 14 +2
17 8
9
0 23 10 9
4
5
0 13 7
8
4
4
0 10 3 13 -2
17 6
9
2 20 14 8
3
5
0
8
4
9
3
4
2 12 10 6
-6
17 8
3
6 18 15 9
4
1
4
9
8
8
4
2
2
9
7
3
-8
17 6
7
4 20 16 8
3
2
3 11 10 9
3
5
1
9
6
4
-8
17 5
9
3 26 19 8
4
3
1 15 8
9
1
6
2 11 11 7
-9
17 5
9
3 13 12 9
3
4
2
6
8
2
5
1
6
6
1 -11
17 6
4
7 14 15 8
5
1
2 11 7
9
1
3
5
3
8
-1 -11
17 4
8
5 12 13 9
2
6
1
7
6
8
2
2
4
5
7
-1 -15
17 4
7
6 12 15 9
4
2
3
8
6
8
0
5
3
4
9
-3 -16
17 3
8
6 14 17 9
3
3
3
9
7
8
0
5
3
5 10 -3 -18
17 3
7
7 16 20 8
3
4
1
9
5
9
0
3
6
7 15 -4 -17
17 2
9
6
9 16 9
2
5
2
7
7
8
0
4
4
2
9
-7 -20
17 3
7
7
6 13 8
2
4
2
5
5
9
1
3
5
1
8
-7 -17
17 2
8
7 10 20 8
2
6
0
4
2
9
0
2
7
6 18 -10 -19
17 1
9
7 17 23 9
1
3
5
9 13 8
0
6
2
8 10 -6 -23
17 2
5 10 8 25 8
0
4
4
4 13 9
2
1
6
4 12 -17 -22
7
9
5 11 +2
13 RETI: Ceccarelli (Monopoli). 9 RETI: De Angelis (4 rig) (Melfi) 7 RETI:Caputo (Catanzaro); Arcamone (1 rig) (Pescina VdG). 6 RETI: Montella A. (Catanzaro) 5 RETI: Cunzi (2 rig) (Cassino); Galantucci (1 rig) (Cosenza); Franciel (2 rig) e Pasca (Gela); Mastrolilli (1 rig) (Vibonese). 4 RETI: Menichini (Andria); Romano (Aversa Normanna); Laviano (Barletta); Polani (Cosenza); Scopelliti (Igea Virtus); Pignalosa (Isola Liri); Merini (Melfi); Santarelli (Monopoli); Varriale (1 rig) (Scafatese) 3 RETI: Cavaliere e Rebecchi (Andria); Perna e Sibilli (1 rig)(Aversa Normanna); Alessandrì (1 rig) (Barletta); Giannusa (Cassino); Di Maio (Catanzaro); Cantoro (1 rig) (Cosenza); La Porta (2 rig) (Igea Virtus); Minopoli (Monopoli); Siclari (Noicattaro); Di Pasquale (Pescina VdG); Melis (Vibonese). 2 RETI: Iennaco e Romito (Andria); Palumbo (1 rig) (Aversa Normanna); Guzzo e Lorusso (Cassino); Gimmelli e Iannelli (Catanzaro); Braca e Danti (Cosenza); Battisti, Espinal, Gaeta e Marinucci (Gela); Bongiovanni (Igea Virtus); Mollo (Isola Liri); Bellucci e Napoli (Manfredonia); Lacarra (Monopoli); Lucioni e Rana (Noicattaro); Berra e Cruciani (Pescina VdG); De Luca, Izzo, Martone e Rapino (Scafatese); Cherchi e Memmo (Val di Sangro); Ciminari (Vigor Lamezia); Di Mauro e Pirrone (Vibonese).
Un tempo a testa, ma Fontanella per i padroni di casa spreca il colpo del ko nel finale
Zero totale tra Barletta e Cassino I pugliesi recriminano per un penalty non concesso BARLETTA CASSINO
0 0
BARLETTA (4-4-2): Furlan 6; Mastronicola 6,5, Rizzi 6; Fabbro 6, Iervolino 6; Ruiz 5,5 (14’ st Vignola 5), Daleno 5,5, Salvagno 6, De Cecco 7; Laviano 6,5, Alessandrì 6,5 (30’ st Majella sv e dal 35’ st Fontanella sv). A disp.: Montagna, Polidori, Sabini, Feola. All.: Sanderra 6. CASSINO (4-4-1-1): Mennella 6,5; Martinelli 6; Guzzo 6, Mucciarelli 6,5, Padovani 6,5; Molinaro 6, Maisto 6,5, Giannusa 7, Pippa 5,5 (14’ st Barchiesi); Casoli 6,5; Leccese 6,5. A disp.: Afeltra, Lepre, Gemmiti, Fragiello, Lucano, Bardeggia. All.: Patania 6. ARBITRO: Tramontina di Udine 6. NOTE: spettatori 1300 circa di cui100 provenienti da Cassino. Ammoniti: Daleno, Ruiz, Salvagno, Padovani, Giannusa. Angoli 3-1 per il Barletta. Recupero: pt 1’; st 3’. BARLETTA - Uno scialbo 00 chiude i battenti del girone d'andata del Cassino, a secco di successi dallo scorso 16 novembre: 2-0, al “Salveti”, al cospetto della Scafatese. Seguono i soli tre punti conseguiti nelle ultime 5 gare di campionato. Match condizionato da un manto erboso da rizollare. A rompere gli indugi è il Cassino. Conclusione centrale di Pippa, abbranca Furlan. Al 10' minuto, parabola di Salvagno, illusione del gol, sfera che sorvola la barra trasversale. Nel primo spicchio di gara, più Barletta che Cassino. Alla mezz'ora Mastronicola, tutto solo sulla destra, cicca clamorosamente la conclusione: cuoio alle stelle. Poche le occasioni da gol,
Nel big-matchil Gela espugna Andria con un gol dell’ex
Colpaccio firmato Pasca ANDRIA GELA
Sanderra, tecnico del Barletta
maggior possesso palla da parte della squadra di casa. Al 33', Laviano taglia al centro per Alessandrì. Suggerimento troppo lungo per l'attaccante salentino. Sei minuti più tardi, calcio di punizione di Salvagno, smanaccia Mennella. Al 41' è Alessandrì a tentare il colpaccio, opposizione di Padovani. In chiusura di prima frazione, l'incornata di Fabbro su calcio di punizione di De Cecco. Brivido senza costrutto e che chiude il sipario di un primo tempo deludente da ambo le parti. Nella ripresa, il Cassino pare più aggressivo e lo dimostra ai suoi 50 supporters, presenti al “Puttilli”, sin dalle prime battute di gioco. Dopo quattro giri di lancette, è Molinaro a costringere agli straordinari Furlan, tutt'altro che impreparato in occasione del tiro. Segue, la replica del Barletta. De Cecco ruba palla a centrocampo, rapido scambio con Laviano e sfera all'accorrente Alessandrì che spara sul portiere biancazzurro. Poco dopo, è ancora il
numero 11 locale ad impensierire Mennella. Il suo colpo di testa, però, è facile preda del portierone cassinese. Minuto 27, fortuito contrasto Laviano-Mennella. L'argentino cade giù, l'arbitro lascia proseguire tra le tanti recriminazioni del pubblico di casa. Soli due minuti ed è il Cassino ad avvicinarsi nuovamente all'area di rigore biancorossa. Sugli sviluppi di un calcio-franco Giannusa va vicinissimo allo specchio della porta. Sfera che sfiora il montante destro della porta difesa da Furlan. Il Barletta non ci sta e ci prova prima con Laviano anticipato dall'attento Mennella, poi con il solito De Cecco ma il suo calcio di punizione è tanto innocuo quanto prevedibile. Al 42' l'occasione più ghiotta del match capita sui piedi dei biancorossi. E' il giovane Fontanella a fallire il colpo del ko. L'attaccante biancorosso sciupa clamorosamente a porta completamente sguarnita. A chiudere la contesa, la goffa conclusione di Mastronicola parata da Mennella.
0 1
ANDRIA (4-4-2): Spitoni 6; Goisis 5,5, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 5,5; Romito 6 (31’ st Sy ng), De Santis 6 (20’ st Rizzi 6), Iennaco 6,5, Rebecchi 6; Cavaliere 5 (17’ st Doumbia 6), Menichini 5,5. A disp.: Amadio, Rescio, Losito, Lattanzio. All.: Di Leo 6. GELA (4-4-1-1): Ferla 6; Nigro 5,5, D’Aiello 6, Esposito P. 6,5, Esposito G. 6,5; Gaeta 5,5, Marinucci Palermo 6, Iannini 6, Unniemi 6,5 (24’ st Espinal 6); Alessadrì 6,5 (36’ st Ambrosecchia ng); Franciel 6 (16’ st Pasca 6,5). A disp.: Sciascia, Romaggioli, Fernandez, Uliano. All.: Cosco 6. ARBITRO: Sguizzato di Verona 4,5. RETI: st 46’ Pasca (G) NOTE: spettatori 3.000 circa di cui una decina provenienti da Gela. Ammoniti: Spor-
tillo, Di Simone, Rebecchi, Alessandrì. Espulso al 47’ st Iannini per doppia ammonizione. Angoli 4 a 2 per l’Andria. Recupero: pt 1’; st 5’. ANDRIA - Termina come peggio non poteva una bella gara combattuta e risolta solo in pieno recupero dal fischiatissimo ex, Roberto Pasca. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, nonostante una discreta prevalenza dei siciliani, nella ripresa il Gela preme sull’acceleratore, determinato a fare propria l’intera posta in palio. Le occasioni da rete latitano, a parte un paio di tentativi di Franciel e Marinucci Palermo. Unico lampo dell’Andria con Menichini, ma la sua conclusione è a lato. Al 46’, infine, il gol-partita di Pasca che raccoglie, alla sua maniera, un assist volante di Gaeta imbeccato splendidamente a sua volta da Espinal.
Basta Siclari per superare una Val di Sangro inconsistente
Noicattaro, dominio totale NOICATTARO VAL DI SANGRO
1 0
NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 6; De Giorgi 7, Lucioni 7, Lollini 7, Mercurio 6,5; Colluto 7 (43’ st Perrone sv), Menolascina 6,5, Piccinni 6,5; Siclari 7,5, Baldassare 6,5 (31’ st Russo sv), Ladogana 6,5 (23’ st Coppola 6). A disp.: Cilli, Pezzana, Piano, Lanave. All.: Sciannimanico 7. VAL DI SANGRO (4-4-2): Ameltonis 6,5; Curcio 5,5, Paolacci 5,5, Sensi 5,5, Del Grosso 6; Perfetti 5,5, Carafa 5,5, Cacciaglia 5,5 (16’ st Mangoni 6), Campli 6; Cherchi 6 (26’ pt Costantini 5,5), Maunella 5 (1’ st Ruggiero 6). A disp.: Leacchi, Rogato, Fiorotto. All.: Petrelli 5,5. ARBITRO: Belletti di Trento 6. RETE: pt 16’ Siclari.
NOTE: spettatori 500 circa. Val di sangro con 17 giocatori in distinta. Ammoniti: Menolascina, Russo, Maunella, Sensi, Del Grosso e Curcio. Angoli 5-4 per la Val di Sangro. Recupero: pt 0’; st 3’. NOICATTARO - Il Noicattaro si regala una preziosissima vittoria su una Val di sangro che era partita bene con un diagonale a lato di Maunella. Ma un Noicattaro determinato al 16’, grazie a una dormita generale del Val di Sangro, passa. Baldassarre serve Siclari, che da due passi infila Ameltonis. I rossoneri dominano a centrocampo e al 39’ Piccinni sfiora il raddoppio. Il secondo tempo è un monologo dei rossoneri. Petrelli cambia molto, ma la sostanza non cambia. Nei minuti finali la Val di Sangro mantiene solo uno sterile possesso palla.
Sport 39 Polito nel primo tempo colpisce la traversa. Poi poche emozioni Lunedì 22 dicembre 2008
Vibonese, ancora pari interno I rossoblù fermati dalla Aversa Normanna VIBONESE AVERSA N.
0 0
VIBONESE (4-4-2): Amabile; Di Stani Ranellucci Scozzese Bica; Polito (38' st Napoli) Pirrone Di Mauro (25' st Oudira) Di Franco 5 (13' st Kulenthiran); Melis Mastrolilli. In panchina: Straface, Taua, Villani, Beltrano. All.: Galfano AVERSA NORMANNA (4-2-31): De Giudice 6; Baylon 6 Maraucci 7 Di Girolamo 6,5 Chirico 6; Arini 6 (31' st Romano sv) Ottobre 6,5; Franzese 6 Zolfo 6 Rosamilia 6 (38' st Longo sv); Marasco 6,5 (42' st Prisco sv). In panchina: Polise, Tomacelli, Carbone, Rambone. All.: Sergio ARBITRO: Gambini di Roma 1 (Battista di Barletta e Fontanarosa di Brindisi) NOTE: spettatori 500 circa (sei ospiti). Terreno di gioco non in perfette condizioni. Ammoniti: Kulenthiran (V), Maraucci, Del Giudice, Zolfo e Marasco (A). Angoli: 1 - 4. Rec.: 2'pt; 5' st. di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Voleva la vittoria, ma ha dovuto desistere. Le molte assenze si sono sentite. Inoltre, un terreno di gioco infa-
La formazione della Vibonese
me e un avversario ben messo in campo hanno fatto il resto. La Vibonese, al cospetto di una formazione che non vince in trasferta da circa sette mesi, è costretta ad accontentarsi di un pari, a rete inviolate, che permette ugualmente alla formazione di Angelo Galfano di trascorrere la sosta natalizia nella massima tranquillità: nonostante la vittoria sfumata, gli otto punti sulla quint'ultima rappresentano an-
cora un vantaggio notevole per la Vibonese. TATTICA. Ruscio e Bianciardi sono elementi che la Vibonese non può regalare a nessuno. Inoltre, Galfano che manda in panchina Taua, non in perfette condizioni, a sorpresa deve fare a meno anche di Orefice, volato in Sicilia per motivi familiari. Pertanto, rispetto alla formazione annunciata alla vigilia, c'è il Scozzese al centro della difesa. Dal canto
suo, Raffaele Sergio che deve fare a meno di Sibilli, Perna e Silvestri, schiera in campo una squadra corta, con due metodisti in mezzo al campo e tre trequartisti a ridosso di Marasco, ed opta per un camaleontico 4-2-3-1. CRONACA. La difesa alta dell'Aversa e i ritmi bassi della formazione di Galfano favoriscono gli ospiti che, di fatto, chiudono la Vibonese nella propria metà campo. I rossoblu però si difendono con ordine e si affidano a sporadici contropiedi e, sugli sviluppi di una ripartenza ben avviata da Melis, Polito, dopo sette minuti, si trova nelle condizioni di far male, ma il suo tiro si infrange sulla traversa. Nonostante la squadra alta e l'atteggiamento propositivo, per vedere un tiro degli ospiti bisogna attendere la mezzora di gioco, ma la punizione di Ottobre non impegna Amabile. La partita non offre particolari emozioni, e Galfano per dare una scossa ai suoi cambia subito assetto: Polito si sposta in mediana con Pirrone, e Di Mauro, con Di Franco e Melis, si piazza alle spalle di Mastrolilli. La Vibonese passa, insomma, al 4-2-3-1. Però, la sostanza non cambia, neanche nella ripresa. Almeno fino a
quando Galfano non cambia ancora, e sposta Di Mauro davanti alla difesa, affidandogli il compito di iniziare a tessere il gioco. Così cresce la Vibonese che in pochi minuti si rende pericolosa in quattro circostanze: al 18' il tiro di Melis si perde abbondantemente fuori, un minuto dopo, su contropiede avviato benissimo da Mastrolilli, Di Stani si fa ribattere il tiro, al 25' ancora Mastrolilli di testa impegna Del Giudice e un minuto dopo la Vibonese sfiora il gol: Del Giudice esce con i piedi fuori dall'area per anticipare un avversario, ma il pallonetto di Melis dai quaranta metri si perde di poco fuori. La Vibonese cresce e Galfano inserisce la seconda punta, anche se il forcing rossoblu si attenua. Anche Sergio inserisce un altro attaccante, Romano, e passa al 4-4-2. Ed è proprio il nuovo entrato ad avere sui piedi la palla del vantaggio, ma da buona posizione al 34' manda fuori. Al 42' ci pensa Ottobre da fuori area a scaldare le mani ad Amabile, ma l'estremo difensore si distende e blocca. E' l'ultima azione degna di nota, prima del triplice fischio del direttore di gara che decreta la fine di una gara poco entusiasmante. Ma, per la Vibonese, sarà lo stesso un Natale felice.
In svantaggio i biancoverdi ribaltano il risultato ma il Monopoli recupera
Vigor, sotto l’albero solo un punto A Ragatzu e Ciminari replica Ceccarelli con una doppietta V. LAMEZIA MONOPOLI
2 2
VIGOR LAMEZIA (4-4-2)Panìco; Stroffolino (9’ st Ianni), Ciminari, Filippi, Marinelli; Ciotti, Clasadonte (30’ st Lopetrone), Carraro, Riccobono; Ragatzu, Rondinelli (39’ st Scalese). In panchina: Forte, De Masi, Amita, Sanso. Allenatore: Ammirata MONOPOLI (4-4-2)- Saraò 6,5; Colella G. 5,5, Thahackray 5,5, Turone 6, Pugliese 6,5; Santarelli 5,5, Bonfardino 5,5 (25’ st Lanzolla sv), Minopoli 6, Loseto 6 (28’ st Tinoco 6); Ceccarelli 7, Lacarra 6,5 (11’ st Balistrieri sv). In panchina: D’Urzo, Colella A., Gambuzza, Amodio. Allenatore: Geretto ARBITRO: Pasqua di Tivoli. Assistenti: Palatta di Tivoli e Quadrano di Ostia Li-
ISOLA LIRI CATANZARO
do MARCATORI: 17’ pt e 37’ st Ceccarelli, 24’ pt Ragatzu (rig.), 17’ st Ciminari. NOTE: spettatori un migliaio di cui 50 ospiti. Ammoniti: Saraò, Colella, Thackray e Lacarra (Monopoli); Filippi e Ianni (Vigor). Angoli: 4 a 3 per la Vigor. Recuperi: 1’ pt e 5’ st di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Niente da fare. Un girone di andata senza una vittoria interna. Mai accaduto. Siamo ai minimi storici. Contro il Monopoli (la migliore squadra vista al “D’Ippolito), non è bastata una buona Vigor, dalla cintola in su, però. Sotto di una rete, i biancoverdi prima pareggiano su rigore (primo gol in campionato di Ragatzu) e poi nella ripresa trovano il gol del vantaggio con Cimi-
1 1
ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 6,5; Risi 5,5, Matrisciano 6,5, Sannibale 6,5, Pagano 6,5; Galuppi 6,5, Mollo 6, Giacalone 6, la Cava 6(32'st D'Alessandro sv); Pignalosa 7, Cori 6(34'st Ranalli sv). A disp. Tomei, Cagnale, D'Imporzano, Dolcemascolo, Tortori. All. Zecchini 6. CATANZARO (4-3-3): Mancinelli 6, Montella F. 6,5, Di Meglio 6, Di Maio 7, Tomi 7,5; Berardi 5, Mangiacasale 6 (17'st Frisenda 6,5), Zaminga 6,5; Bruno 5(40'st Benincasa sv), Montella A. 5,5, Cordascio 6 (1'st Marchano 6). A disp. Parisi, De Franco, Sorrentino, Iannelli. All. Provenza 6. ARBITRO: Irrati di Pistoia 6. MARCATORI: 30'pt Pignalosa (I), 27'st Di Maio (C). NOTE: Spettatori circa 800, espulsi: Risi e Montella A. al 33' per doppia ammonizione. Ammoniti: Sannibale (I), Giacalone (I), Cori (I), Di Maio (C).Angoli 3-2 per l'Isola Liri.
nari che aveva colpito prima una traversa procurando anche il rigore del pareggio. Ma un indemoniato Ceccarelli (che sullo 0 a 0 si è fatto parare un rigore da Panìco) che ha fatto soffrire la difesa vigorina ,sigla la sua ennesima doppietta grazie a una dormita collettiva della retroguardia biancoverde e per la Vigor solo un punto. Ammirata, a sorpresa, ripropone il 4-4-2 inserendo Rondinelli in attacco al fianco di Ragatzu. Il Monopoli è privo di Carbonaro. Cronaca ricca, soprattutto nel primo tempo. Dopo 30 secondi la Vigor si rende pericolosa con Clasadonte che sfiora il palo con un diagonale dopo aver ripreso una respinta di un difensore ospite su cross dalla sinistra di Riccobono. Passano 4 minuti e Filippi commette fallo su Ceccarelli: ci pensa
però Panìco a deviare in angolo il tiro dagli 11 metri dello stesso numero 10. La difesa lametina però va in panne e al 17’ Ceccarelli sotto porta anticipa tutti e segna. I biancoverdi reagiscono prima con Marinelli (20’), Saraò si salva con l’aiuto della traversa, e poi con una punizione di Riccobono (22’), sventa ancora Saraò. Il pari si materializza quando al 23’, Ciminari di testa indirizza in porta ma il braccio di Thackray ferma la sfera: è rigore. Ragatzu trasforma. Carraro (25’) impegna il portiere ospite e al 30’ il Monopoli si fa pericoloso con una punizione di Minopoli, Panìco non trattiene, riprende Lacarra ma Panìco salva il risultato. Minopoli riprende e segna ma era fuorigioco. In due minuti Monopoli vicino al gol in tre occasioni: Lacar-
Il rigore parato da Panico a Ceccarelli del Monopoli
ra (35’) diagonale fuori di poco; Pugliese (36’) sfiora l’incrocio e Lacarra di testa impegna Panìco. Nella ripresa Ciminari (3’) colpisce la traversa e al 10’ Loseto manda incredibilmente fuori da due passi. Ragatzu (13’) impegna Saraò dal limite e al 17’ Cimi-
Palo di Cardascio. Espulso Montella per doppia ammonizione
Catanzaro, pareggio meritato Recupero: pt 3'; st 4'. di PIERLUIGI ABALDO ISOLA LIRI. La domande che attanagliano le menti giallorosse erano e restano sempre le stesse. Punto perso o punto guadagnato? Meglio aver mantenuto il distacco dal Cosenza oppure aver salvato l'imbattibilità? Nel mentre il match di Isola Liri, giocato con il cuore quanto con la fatica, l'inferiorità numerica e lo svantaggio avrebbero potuto annebbiare le idee di Provenza. Invece il tecnico calabrese ha azzeccato punto per punto ogni mossa. Certo ha destato perplessità il cambio di Cardascio con Marchano, specie perchè il barese la pagnotta se l'era guadagnata nel primo tempo, però, alla fine, ha avuto ragione il tecnico giallorosso. L'Isola Liri è partita contratta
puntando, dopo pochi minuti, a sinistra dove La Cava era un fulmine di guerra e F. Montella non ce la faceva proprio a stargli dietro. Più volte i centrali, specie Di Maio, sono dovuti intervenire a dare manforte. Fortuna vuole, poi, che Cori non sia un bomber da dieci gol all'anno ma centravanti giovanissimo di manovra mentre Pignalosa non riesca a mettere dentro più di un pallone ogni cinque domeniche. Perchè il folletto napoletano, a sinistra, ha giganteggiato ed è stato difficile trovare rimedi a questa situazione tattica che andava complicandosi con il passare del tempo. Certo c'è stato l'episodio di Cardascio (palo al 23') che avrebbe potuto spostare l'ago della bilancia da una parte ma non è stato così. Alla mezz'ora Giacalone assiste Pignalosa su calcio franco, palla in rete. A questo punto Montella
A. perde la testa e si azzuffa con Risi. Espulsi entrambi. Per un quarto d'ora buono Provenza non prende decisioni tranne quella di mettere il proditorio Berardi come punta centrale e catalizzatore di palloni con Mangiacasale e Cardascio a supporto. Cardascio, al 39' esalta Fiorini che toglie la palla dall'angolo alto. Altro non se ne vede ma, d'altronde, non se ne potrebbe vedere considerato che l'Isola Liri non ha nessuna voglia di forzare mentre il Catanzaro, avendo perso la sua punta centrale, non dovrebbe pungere. Tutt'altra storia, ovviamente, nella ripresa. Machano incaricato di prendere botte tra Matrisciano e Sannibale, Berardi riportato nel suo ruolo originario di centrocampista. Pignalosa ci prova in un paio di circostanze a cambiare l'inerzia del match, Bruno e Tomi fanno grida-
nari porta in vantaggio la Vigor deviando sotto porta sugli sviluppi di una punizione. Al 37’ il pari di Ceccarelli: dalla sinistra cross di Tinoco, Ceccarelli non riesce a deviare, riprende la sfera e questa volta insacca in mezzo a tre difensori e il portiere.
re al gol nella stessa azione. Quando meno te lo aspetti, però, il calcio ti riserva emozioni. Al 27' angolo di Zaminga, Frisenda di testa, la difesa ciociara cincischia, Di Maio mette in gol da pochi passi. Il pareggio fa schiumare rabbia all'Isola Liri che pensava di aver vinto la terza partita tra i professionisti. Così la compagine di Zecchini si rituffa in attacco ma combina solo disastri. Su una veloce ripartenza, anzi, al 39' è il Catanzaro ad andare vicinissimo al raddoppio. Tomi imbecca Frisenda e il bomber non ci pensa due volte a fare la barba al montante con un tiro potentissimo. Dopodichè continua imperterrito l'assedio isolano. Negli ultimi minuti c'è sofferenza giallorossa. L'Isola Liri getta nella mischia tutto l'ardore. Mette tanti traversoni in mezzo all'area di rigore, l'arbitro assegna un recupero sostanzioso ma non è che Mancinelli debba fare particolari miracoli. Anzi la difesa calabrese tiene senza problemi il risultato di pareggio e portando a casa un punto meritato.
40
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Sport 41 Palumbo guarda al mercato per una svolta dopo la sosta Lunedì 22 dicembre 2008
Melfi, un punto in attesa dei rinforzi IGEA MELFI
1 1
IGEA V. (4-4-2): Di Masi 6; Russo 6 Agius 6 Alizzi 6 Panarello sv (19' pt Crimi 6,5); Scopelliti 6 Matinella 5,5 Di Toro 5,5 (44' st Giardina sv) Bongiovanni 5,5; Nabil 5 (28' st Condello 5,5) La Porta 6,5. A disp.: Romano, Bonsignore, Calarco, Cocimano. All.: Castellucci 6. MELFI (4-3-2-1): Merlano 6; Fumai 6 Gabrieli 6,5 Rizzo 6 Gambi 6; Bacchiocchi 5,5 (42' st Caciagli sv) Mitra 6,5 Sciannamè 6; Bizzarri 5,5 (18' st Maio 6) De Angelis 6; Pellicoro 5,5 (1' st Petagine 6). A disp.: Dell'Anna, Ferrato, Gilfone, Fortunato. All.: Palumbo 6. ARBITRO: Romani di Modena 6. RETI: pt 35' La Porta; st 27' Mitra. NOTE: cielo sereno, seicento spettatori con una ventina di tifosi del Melfi. Ammoniti Matinella, Agius, Fumai, De Angelis. Angoli 10-1 (pt 8-1) per l'Igea. Recupero: 3' pt, 4' st. BARCELLONA P.G. – Un tempo da dimenticare, uno da incorniciare. Non foss'altro che per la reazione da squadra matura che il Melfi, fino a ad oggi, raramente aveva avuto. Il pareggio di Barcellona sul campo dell'Igea Virtus vale tanto soprattutto per questo. La squadra di Palumbo ha mostrato una forza di reazione che lascia ben sperare per il futuro. Lo ha fatto dopo aver rischiato grosso ma alla fine è riuscita anche a strappare un punto sul campo di una diretta concorrente per la salvezza. Basta questo per passare un Natale sereno, in attesa del mercato. Palumbo rinuncia a Merini e Frasca, squalificati, e disegna un 4-3-2-1 che si trasforma in fase di attacco in un 4-3-3. Accade però raramente perchè l'Igea concede poco anzi pochissimo e il Melfi deve preoccuparsi soprattutto di difendere. Nel primo tempo Di Masi resta a guardare, e questo la dice lunga sull'andamento della
partita. L'Igea gestisce il gioco e praticamente si gioca ad una sola porta. Il Melfi fatica ad arginare gli inserimenti dei centrocampisti dell'Igea e soprattutto soffre la mobilità di La Porta, in giornata di grazia. La prima occasione capita a Bongiovanni che cerca una rovesciata all11' ma non centra il bersaglio. La sfortuna torna a perseguitare l'Igea al 14' quando Panarello si fa male in uno scontro ed è costretto a lasciare il campo. Al suo posto entra Crimi, grande escluso della vigilia (mancava anche Ricciardo, squalificato) che cambia subito volto all'Igea. Dà finalmente imprevedbilità ad una squadra che sino a quel momento aveva faticato a creare palle gol nonostante un predominio sul piano del possesso palla e della gestione del gioco. Al 27' ancora Bongiovanni si trova a tu per tu con il portiere ospite Merlano, prova a scavalcarlo ma trova la sua ottima risposta. L'azione nasce da un lancio di Matinella che sfrutta un errore nell'impostazione della linea difensiva del Melfi. E' il segno che qualcosa dietro non va. La conferma arriva al 35': Crimi disegna un esterno destro delizioso per La Porta che scatta sul filo del fuorigioco e di collopiede scavalca Merlano. Il vantaggio scuote l'Igea e stordisce il Melfi che rischia più volte di beccare il secondo gol. La Porta prova un altro numero al 39', ma la sua girata angolata è troppo debole e Merlano riesce a deviare in corner. Il portiere lucano è decisivo anche al 43' quando neutralizza un velenoso tiro in scivolata di Crimi. Allo scadere del tempo regolamentare arriva anche un colpo di testa di Scopelliti deviato in corner da un difensore. Sembra una partita segnata ma il Melfi ha sette vite e soprattutto ha grande orgoglio. Così si spiega la reazione della ripresa. A confronto con il primo tempo sembra proprio un'altra partita. Il Melfi gioca il pallone, l'Igea si rintana nella propria metà campo. De Angelis ci prova subito su puni-
«Servono tre innesti» Mitra: «Nessuna rivoluzione. Io resto» BARCELLONA P.G. - E adesso i rinforzi. Lo dice senza mezzi termini l'allenatore Palumbo, lo confermano in modo più soft ma comunque chiaramente anche i giocatori. Non solo i più rappresentativi. Il pareggio di Barcellona è una bella soddisfazione per il Melfi che ha conquistato un punto prezioso contro una diretta concorrente per la salvezza, ma adesso ci vogliono gli acquisti. Per rinforzare la squadra e per non rischiare di complicarsi il cammino verso la salvezza. «Ci servono almeno tre giocatori – dice il tecnico – un portiere, un difensore e un centrocampista. Giocatori validi, non elementi che vengano a fare numero. In quel caso preferirei puntare sui miei giovani che stanno facendo benissimo». Lo conferma il risultato
Rimonta dopo la rete di La Porta Emozioni nel finale Maio manca il gol Gabrieli salva tutto De Angelis e Gabrieli, protagonisti in sicilia. Sotto il Melfi. In basso il portiere Merlano
conquistato contro l'Igea. Un pareggio arrivato al termine di una partita che il Melfi ha giocato male per 45' e benissimo per altri 45'. «Siamo una squadra giovane – spiega Palumbo – capita di commettere certi errori. L'importante è reagire nel modo giusto e noi oggi ci siamo riusciti». Il girone di andata si chiude con il Melfi in zona playout, ma con tante cose positive da segnalare. «E' vero - continua Palumbo - siamo nelle ultime posizioni ma abbiamo perso due sole volte fuori casa e in casa siamo usciti sconfitti quasi solo con le grandi. Sono dati che vanno tenuti nella giusta considerazione». Felice per il gol e per il risultato positivo il centrocampista Damiano Mitra, al primo centro stagionale. Che sottolinea la grande reazione della sua squadra: «Abbiamo giocato un
brutto primo tempo, è vero. Eravamo contratti, appannati, abbiamo lasciato molto l'iniziativa. Però non abbiamo rischiato moltissimo. E poi ci siamo riscattati alla grande nella ripresa, giocando bene e creando molte palle gol nonostante questo terreno di gioco in condizioni impresentabili». Ora che il mercato si avvicina a Melfi c'è chi parla già di una rivoluzione in arrivo. Mitra preferisce parlare in altri termini: «Servono alcuni innesti perchè questa squadra è giovane e inesperta. Però non parlerei di rivoluzione. Direi piuttosto che ci dobbiamo rafforzare, senza cambiare troppo. Sarebbe un errore farlo, si rischierebbe di dover ricominciare di nuovo dall'inizio. Io? Non credo ci siano dubbi sul mio futuro qui, anche se ovviamente non dipende solo da me. Dicia-
Si rigioca tra venti giorni
Inizia subito il lavoro per il ritorno
zione, ma sbaglia mira. L'Igea si vede solo con La Porta che al 17' calcia a lato. Passano dieci minuti ed arriva il pareggio del Melfi. Sciannamè calcia una punizione a girare da 40 metri, Di Masi non trattiene e Mitra da due passi segna il gol dell'1-1. Il pareggio galvanizza i ragazzi di Palumbo e spaventa l'Igea che pian piano arretra
il proprio raggio di azione, sperando in un errore del Melfi. Errore che però non arriva. Ne arrivano in compenso tanti dell'Igea, e su uno di questi Maio ha la grande palla per vincere la partita. Il suo diagonale però viene arpionato da Di Masi che salva il risultato a pochi minuti dalla fine. L'eroe di giornata però è del Melfi e indossa
la maglia numero 5. Al 47' La Porta tira a botta sicura dal limite dell'area piccola. Merlano non sembra poterci arrivare, Gabrieli in scivolata devia il pallone in angolo. E salva un punto che non cambia molto in classifica ma che aiuta a trascorrere un Natale più sereno. A gennaio tante cose cambieranno.
FUMAI (6) - Primo tempo con qualche brivido di troppo, meglio nella ripresa quando non concede più molto. Però sacrifica la spinta.
Mitra ha segnato la rete dell’1-1
previsto e che, pare possa essere evitato per concedere a tutti i calciatori di rientrare a casa con calma per evitare code e pericoli sulle strade in vista della fine d'anno. Il 31 in viaggio ed il primo gennaio la truppa resterà ancora in famiglia per Capodanno, prima di rimettersi in viaggio per rientrare a Melfi il giorno 2 gennaio, venerdì, con lavoro che ripartirà nel pomeriggio per potere proseguire nei richiami di preparazione. Lavoro che continuerà in modo sempre più intenso in casa gialloverde con doppia seduta il 3 e il 4, anche se nel pomeriggio del 4 si potrebbe, il condizionale è d'obbligo, pensare ad un eventuale test amichevole per verificare il lavoro fatto e gli innesti fatti nel frattempo. Poi da martedì 6 si torna al solito lavoro settimanale in vista della ripresa del campionato con il girone di ritorno, prima gara a Scafati l'11 gennaio. Antonio Baldinetti
IL PROGRAMMA lunedì 22 POMERIGGIO
martedì 23 MATTINA
24, 25 e 26 FESTA
sabato 27
POMERIGGIO
28, 29, 30
DOPPIA SEDUTA
mercoledì 31 DA VERIFICARE
giovedì 1 FESTA
venerdì 2
POMERIGGIO
3e4
DOPPIA SEDUTA (POMERIGGIO DEL 4 POSSIBILE AMICHEVOLE)
da martedì 6
SETTIMANA TIPO
Napoli punisce una Scafatese troppo rinunciataria nella ripresa
PAGELLE MELFI MERLANO (6) - Nel primo tempo l'Igea lo tiene spesso impegnato. Risponde con tempestività e sicurezza. Poi però arriva il gol di La Porta sul quale ha sicuramente qualche responsabilità.
NEANCHE il tempo di rientrare dalla lunga trasferta in terra siciliana, che il Melfi si rituffa nel lavoro in considerazione del programma stabilito dal tecnico Palumbo per questa lunga sosta per le feste di Natale e fine d'anno. Già nel pomeriggio di oggi Mitra e soci saranno in campo, e vi ritorneranno la mattina di domani, martedì 23, quando vi sarà anche il “rompete le righe” per il ritorno a casa per il Natale. Tre i giorni di festa che i gialloverdi trascorreranno in famiglia, ovvero il 24, il 25 ed il 26, e poi tutti in viaggio per rientrare a Melfi il giorno 27, quando si tornerà a lavorare al Valerio per poi smaltire pranzi, dolci e panettoni. Il programma prevede anche la prosecuzione del lavoro del Melfi nei giorni 28, 29 e 30, sempre con doppia seduta per iniziare la fase dei richiami di preparazione col responsabile Andrea Santarsiero, e quasi certamente, si salterà il lavoro nella mattinata del 31, in un primo tempo
mo che al 90 per cento sarò qui anche dopo il mercato». Ci sarà presumibilmente anche Gabrieli, autore di un salvataggio allo scadere che vale quasi quanto un gol. Quando glielo facciamo notare sorride felice: «Beh, siamo qui anche per questo – scherza – l'anno scorso ho fatto quattro gol quest'anno ancora sono a secco. Almeno mi levo queste soddisfazioni». Poi analizza la partita: «Il campo era davvero in condizioni terribili, noi però ci abbiamo messo del nostro. Abbiamo iniziato male la partita, forse abbiamo sbagliato approccio. Per fortuna siamo riusciti a reagire, abbiamo giocato un buon secondo tempo e conquistato un buon punto. Adesso aspettiamo di vedere cosa succederà dopo il mercato. Per il momento ci godiamo questo risultato».
MITRA (6,5) - Un gol pesantissimo, il primo dell'anno. Il suo tap-in regala un punto pesante al Melfi. Prestazione buona in generale. SCIANNAMÈ (6) - Dalla sua punizione nasce il gol di Mitra. Ha piedi buoni e buon calcio, gli manca un pizzico di continuità.
GABRIELI (6,5) - Il salvataggio su La Porta al 47' varrebbe da solo un otto in pagella. Il primo tempo però è di grande sofferenza come per i suoi compagni. Le sbavature non mancano.
BIZZARRI (5,5) - Parte da trequartista ma non è mai incisivo. Prova a metterla sulla velocità ma finisce col restare ai margini del match. (18' st MAIO 6. Sui suoi piedi la palla che poteva rovesciare il match. L'errore pesa sul suo voto. Aveva fatto vedere alcune cose buone).
RIZZO (6) - Mezzo punto in meno di Gabrieli perchè gli manca il miracolo finale che tocca invece al suo compagno di reparto. Per il resto il giudizio potrebbe essere analogo.
DE ANGELIS (6) - Tecnica e cuore, ma qualche errore di troppo in fase di impostazione. E' uno degli elementi più esperti ma non sempre riesce a prendere per mano la squadra.
GAMBI (6) - Russo e Scopelliti lo attaccano poco, avrebbe spazio e tempo per spingersi in avanti ma resta un po' bloccato. Insomma, si limita a fare il suo. Forse poteva fare qualcosa in più.
PELLICORO (5,5) - Ce la mette tutta ma non riesce a sfondare. I difensori dell'Igea gli rendono la vita durissima. (1' st PETAGINE 6. Leggermente meglio di Pellicoro, anche perchè trova più aiuto dai suoi compagni).
BACCHIOCCHI (5,5) - Da destra al centro più volte, non brilla in fase di impostazione e soffre un po' troppo gli avversari diretti. (42' st CACIAGLI SV. Pochi minuti per ridare fiato al centrocampo)
ALL.: PALUMBO (6) - Ha una squadra giovane che paga inevitabilmente l'inesperienza. Ma ha anche un gruppo tecnicamente valido e tante idee interessanti sul piano tattico. Con i rinforzi può far bene.
Il Manfredonia si tira su Campani spreconi nel primo tempo, beffati alla fine MANFREDONIA SCAFATESE
1 0
MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6,5; Scarpitta 6,5, Bortel 6, Nossa 6, Patti 6; Giglio 6, Cerchia 6, Vitiello 5,5 (10’ st Tartabini 6), Schettino 5,5 (38’ st Serao sv); Napoli 7, Bellucci 6. A disp.: Fortunato, Indirli, Ambrosio, Mandorino, Hodza. All.: D’Arrigo 6. SCAFATESE (4-4-2): De Felice 6; Lagnena 6, Rapino 5,5, Correale 6, Carbonaro 5,5 (38’ st Di Candilo sv); Izzo 6,5, Corsale 6, Marzocchi 6, Ramora 5,5 (29’ st De Luca sv); Martone 6,5, Varriale 6. A disp.: Spicuzza, Marini, Cozzolino, Orero, Ramaglia. All.: Maurizi 6. ARBITRO: Trentalange di Nichelino 6. RETE: st 27’ Napoli. NOTE: spettatori 698. Ammoniti: Carbonaro (S), Nossa e Napoli (M). Angoli 4-2 per la Scafatese. Recupero: pt 2’; st 3’.
MANFREDONIA - Perde la più incredibile delle partite la Scafatese di Maurizi: superiore al Manfredonia per tutto il primo tempo, capace di portare più volte pericoli dalle parti di Pelagotti e poi sorpresa al 27’ della ripresa da un gol di rapina realizzato da Napoli, che interrompe la striscia positiva dei canarini e consente ai padroni di casa di ritornare al successo dopo oltre due mesi. Maurizi rinnova quindi la fiducia all’undici che domenica scorsa ha battuto la Vigor Lamezia. Il Manfredonia di D’Arrigo ritrova dopo la squalifica il mediano Cerchia e si affida al tandem offensivo Bellucci-Napoli. La gara è subito vivace e piacevole: le squadra non si studiano, ma attaccano con veemenza alla ricerca del bottino pieno. Appena quattro minuti dal fischio d’inizio e Carbonaro esplode un sinistro dai 25 metri, ma la sfera si alza sopra la traversa. Il Manfredonia non sta a guardare e risponde già al 7’ al discreto avvio
della Scafatese: Patti calcia una punizione dalla trequarti, il disimpegno della difesa canarina non è perfetto e Vitiello può così servire Scarpitta, che da buona posizione non aggancia la sfera. La partita dovrebbe farla la formazione di D’Arrigo, ma la Scafatese fa buona guardia, occupa gli spazi e soffre soltanto quando accelera Giglio e gli si sovrappone Scarpitta. L’asse destro dei pugliesi funziona e al 19’ procura un grosso brivido dalle parti di De Felice: Scarpitta crossa in maniera pulita, ma Giglio non ha la lucidità necessaria per stoppare il pallone con precisione permettendo a Correale di ripiegare. Sono della Scafatese, però, le occasioni più nitide per passare in vantaggio. L’undici di Maurizi quando accelera il passo diventa devastante poggiando sul fisico impressionante dell’ariete Martone, che al 22’ va giù in area dopo un contrasto con Bortel, ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per la
L’attaccante del Manfredonia Alessandro Napoli in azione
concessione del penalty. Cresce la Scafatese e per oltre un quarto d’ora tiene in scacco il Manfredonia: al 34’ Varriale scalda i guantoni di Pelagotti con una gran botta dal limite, pochi minuti dopo è Ramora a sciupare sottomisura arrivando di piatto e senza convinzione su un cross meraviglioso di Izzo. Vitiello rompe il monologo canarino con un destro da distanza siderale che fa la barba al palo. Nella ripresa la Scafatese ha il demerito di sentirsi un po’ appagata, di
non insistere (da segnalare soltanto due conclusioni: una di Martone, l’altra di Varriale), di permettere al Manfredonia di avanzare il baricentro e far male nell’unica vera occasione confezionata: cross di Patti e tap-in sottomisura di Napoli, lesto a beffare in velocità la coppia centrale Rapino-Correale. Maurizi gioca anche la carte De Luca, ma il Manfredonia tutto raccolto dietro la linea del pallone non corre più rischi e condanna la Scafatese a una sconfitta beffarda.
42 Sport 2ª Divisione. Partita incolore dei rossoblù. Gli abruzzesi finiscono in dieci uomini Lunedì 22 dicembre 2008
Il Cosenza si salva nel finale Pescina in vantaggio: allo scadere segna Cantoro su rigore COSENZA PESCINA
1 1
PAGELLE COSENZA AMBROSI (SV) - Mai impegnato. Becca gol per un errore dei compagni di reparto.
COSENZA (4-3-1-2): Ambrosi; Bernardi, Parisi, Braca, Musacco (29' st De Miglio); Fabio, Spinelli, Profeta (1' st Catania); Occhiuzzi; Cantoro, Danti (29' st Carli). In panchina: Guizzetti, Moschella, Bacilieri, Viscardi. Allenatore: Mimmo Toscano PESCINA (4-3-2-1): Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Piva (37' st Pomponi); Cruciani (47' st Censori), De Angelis, Pitrobattista (15' st Gentili); Di Pasquale, Laboragine; Ariamone. In panchina: Merletti, Cuomo, Del Signore, Prandelli. Allenatore: Chiappini. ARBITRO: Cervelliera di Taranto MARCATORI: 11' st Arcamone (P), 44' st Cantoro (C, rig.) NOTE:Spettatori 4.500 circa. Espulsi Locatelli (P), per doppia ammonizione ed il secondo portiere del Pescina, Merletti, direttamente dalla panchina. Ammoniti: Danti, Cruciani, Braca, Petitto, Bifulco e De Angelis. Angoli 4-2 per il Cosenza. Recupero: pt 2'; st 6. di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Tenersi stretto il primato in classifica non significa bere acqua rafferma facendo finta di essere sui monti della Sila davanti ad una sorgente. E allora applausi a scena aperta a calciatori, tecnico e società per girone d’andata e titolo di campione d’inverno, ma anche una raccomandazione ai posti di comando: di analizzare la salute della squadra che anche ieri con il Pescina ha fatto vedere un film indigesto. Solo per il carattere di alcuni e la corsa di Bernardi, capace di guadagnare un penalty allo scadere, non siamo qui a raccontare una sconfitta. Che poteva essere clamorosamente una vittoria se Spinelli non avesse fallito maldestramente l’occasione allo scadere con il portiere fuori dai pali. Sarebbe stata una punizione eccessiva per il Pescina (ridotto in dieci uomini), una squadra normale, con il solito e stucchevole tic toc a centrocampo e un vantaggio fortuito frutto di un errore rossoblù e di un rimpallo galeotto. Quello che ha più colpito dagli spalti è come il Cosenza ha giocato la gara: senza grinta, apatica, seppure dinanzi ad una occasione ghiottissima per allunga-
BERNARDI (6) - Il solito “Tardelli del San Vito”. Ci mette intensità e dinamismo, ma non basta a vincere la gara. Serve però a trovare l’azione che vale il rigore del pareggio. PARISI (5.5) - Cuore da capitano, ma con il compagno di reparto a volte sbaglia l’interpretazione difensiva. BRACA (5.5) - Non brilla come nelle precedenti esibizioni e si adegua allo scorso nerbo della squadra. MUSACCO (5.5) - Ci mette tanto impegno e voglia, ma rimane nella media della gara. Può fare di più. Dal 29' st DE MIGLIO (5.5) - Corre con lena, ma non riesce a migliorare la zona di competenza. OCCHIUZZI (6) - Ha bisogno di rifiatare, ma comunque nella ripresa si mette con il randello e prova a scuotere la squadra. PROFETA (5) - Esibizione incolore, non prende il ritmo della gara e nell’intervallo viene sostituito. Dal 1 st CATANIA (5) - Non incide. Evanescente. SPINELLI (5.5) - Il migliore della mediana, ma nel contesto di una prova insufficiente. Ha la palla della vittoria sui piedi, ma sbaglia banalmente. Cantoro in un movimento offensivo: alle sue spalle Occhiuzzi
re sulle rivali. Terminato il girone d’andata, lo possiamo dire, ribadendo il concetto che facciamo nostro dall’inizio del torneo, i Lupi hanno bisogno di qualche correttivo. E se vogliamo dirla tutta, gli indizi portano agli esterni (difesa e attacco) e alla fase finalizzativa, dove Polani, Galantucci e Cantoro hanno nesso a segno solo 12 gol in tre. Pochi. Discutiamo di un problema che parte da dietro dove, una squadra costruita volutamente con due mediani, quando non funzionano gli esterni e senza un talento capace di cambiare la sfida, fa soffrire le punte costrette a fare tutto da se. Come ieri, dove, nel primo tempo non si è vista, una soluzione (una) che potesse favorire gli attaccanti. Sempre che non si voglia cambiare schema e si pensi anche all’acquisto di un regista in mezzo al campo. OBIETTIVO PRIMA DIVISIONE. Il Cosenza ha un unico obiettivo, quello della vittoria del torneo, ma per es-
sere più sicuri di fare centro è necessario dare qualche arma in più all’allenatore. Migliorare si deve e si può. CRONACA. Cosenza rimaneggiato, ma sin da subito senza il carattere che serviva in una simile occasione. Passano venticinque minuti e l’unica nota è il cartellino giallo per Danti (simulazione). Tiene palla, ma senza rendersi pericoloso il Pescina, mentre i rossoblù attendono che succeda qualcosa e senza determinazione. Al 37’ due corner di fila per i padroni di casa non sortiscono nessun effetto. Quarantacinque minuti, forse i peggiori della gestione Toscano, senza un tito in porta. Nella ripresa il tecnico rossoblù inserisce Lele Catania al posto di Profeta. Le immagini del brutto stilistico del primo tempo hanno lasciato il segno e si spera nella riscossa rossoblù. Sarà una mezza delusione. Catania prova a farsi notare, ma dopo un avvio frizzante via via si spegne. Tanto che al
Spinelli nel recupero fallisce l’occasione per i tre punti
minuto numero 56 il Pescina passa in vantaggio. Laboragine entra in area, dopo un rimpallo la sfera termina ad Arcamone che supera Ambrosi proprio sotto la curva sud. Il Cosenza prova a scuotersi e una mano arriva anche dalla superiorità numerica per il doppio giallo inflitto a Locatelli. Corre il minuto numero 64 quando su punizione dal vertice destro, Cantoro sferra un bolide che scheggia la base del palo. Sempre Lucas Cantoro, poco assistito dal reparto, manda a lato di testa al 73’. Il pubblico prova a suonare la carica ad un Cosenza paralizzato. Toscano gioca il tutto per tutto sostituendo Danti e Musacco per Carli, schierato in attacco, e De Miglio. Proprio Carli di testa sfiora il pari. Sembra una gara stregata ma nessuno aveva fatto i conti con Bernardi che lotta come un leone, entra in aerea e viene atterrato. Manca un giro di lancette al novantesimo. Cantoro segna di potenza piegando le mani al portiere. E così, nel recupero, la sorte consegna sui piedi di Spinelli la palla della vittoria. Incredibile errore e urlo del gol strozzato in gola a porta vuota. Finale amaro.
FABIO (5.5) - Giornata mediocre. Lento e prevedibile, nonostante l’impegno che non difetta mai. DANTI (5.5) - Non riesce a incrociare le linee come dovrebbe. Nella ripresa sbaglia un assist facile, due contro due, per Cantoro. Dov’era Dantinho? Dal 29' st CARLI (6) - E’ un calciatore atipico. Crea le condizioni per la rimonta e sfiora il gol di testa. CANTORO (6) - Non riceve una palla giocabile. Colpisce un palo esterno e segna il rigore del pareggio. Deve metterci più piglio, ma la squadra non lo assiste (quasi) mai. al. ru.
Il rigore messo a segno da Cantoro: è 1-1
Mercato. Sul taccuino del dg diversi nomi. Cantoro potrebbe andare in prestito al Lecco
Innocenti, Di Cosmo, Altobelli e Pugliese
Catania, Fabio e Braca nel secondo tempo
COSENZA - Gioca male il Cosenza nell’ultima gara dell’anno e rischia di perdere contro un avversario organizzato, ma per nulla trascendentale che a lungo a cullato il sogno di violare il San Vito. Finale salvato da un penalty procurato da Bernardi e messo dentro da Cantoro; poi un forcing nel recupero che per poco non regalava tre punti ai rossoblù. In sala stampa musi lunghi, ma anche realismo come quello che sfodera Luca Cantoro che nel corso dei novanta minuti non ha avuto neanche una palla giocabile sotto porta. Miracoloso dunque il suo bilancio con un palo esterno e il gol che non a casa è arrivato su rigore. «Quando ho segnato non ho pensato tanto al mio di gol, ma che poteva essere un buon pareggio
e che nei minuti che mancavano si poteva trovare il vantaggio. Potevamo giocare meglio, credo che nel primo tempo avremmo dovuto mettere più grinta e cattiveria. Per quanto mi riguarda, spero che nel girone di ritorno possa fare meglio e che la squadra raggiunga l’obiettivo per il quale stiamo lavorando da inizio campionato». Accanto a lui Alessandro Bernardi, il “Tardelli” del San Vito che ha salvato il Cosenza con una percussione d’autore sulla destra. Quindi il penalty. «Dispiace che sia servito solo al pareggio. Invece potevamo allungare, ma sappiamo che questo campionato sarà duro, perchè Gela e Catanzaro non mollano e quindi dobbiamo stare sempre attenti. Nel finale con un pizzico di
fortuna potevano vincere». Finale con Mimmo Toscano che arriva gesticolando con un sorriso sulle labbra che sembra una liberazione dopo una partita negativa dei Lupi. «Non siamo riusciti a dare quello che volevamo e dovevamo dare nel primo tempo. Non siamo riusciti ad entrare in partita. Nella ripresa ho visto qualcosa di meglio sugli esterni e il solito cuore della squadra. Il grande impegno ha permesso di trovare una soluzione che ci ha dato il pareggio. Poi nel finale potevamo fare tre punti». Capitolo rinforzi. Toscano parla chiaramente. «Questa squadra si può migliorare. Dopo la gara di oggi e non solo per questo, ci siederemo con il direttore generale per cercare di capire dove intervenire».
MERCATO. Il Cosenza sul mercato ci tornerà. Il dg Mirabelli ha sul taccuino la necessità di trovare un terzino sinistro (piace molto Pugliesedel Monopoli e un esterno di qualità (piace Ceccarelli sempre del Monopoli, oppure Altobelli del Lecco) che alzi il tasso tecnico della squadra. Sul fronte degli attaccanti, il brusio su Cantoro (lo vuole il Lecco) in bilico è di dominio pubblico. Un nuovo bomber (Di Cosmo o Innocenti) potrebbe aprire le danze per un cambio. Proprio per Innocenti (ieri in gol) è stato fatto un sondaggio ed esiste la disponibilità del calciatore. Si guarda anche in casa Benevento dove Clemente o Bueno potrebbero partire dal Sannio. al. ru.
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Risultati e classifica Bacoli-Pianura
1-3
Bitonto-Turris
1-2
16ª giornata Marcatori
13` pt e 20` pt Contino (P), 22` pt Manzo (P), 34` pt Pastore (B)
36` pt e 20`st Crisantemo (T), 37` pt De Santis (B)
Fasano-Grottaglie
1-2
19` pt Latartara (G), 37` pt D`Amblé (G), 41` pt Milozzi (F)
Francavilla-Venafro
1-0
Gelbison-Brindisi
0-0
31` pt Zagaria
Ischia-S. Genzano
2-0
Matera-Nocerina
1-0
Pomigliano-Angri
3-1
5`st e 35`st Manzella 1` pt Ancora
6` pt Gasparini (P), 2` st Ausiello (P), 16`st Zerillo (A), 25` st Marzullo (P)
S. Antonio-Francavilla F. 0-2 12’ st D’Ambrosio, 15’ st Galeandro
Prossimo turno
17ª giornata 04/01/09 ore 14.30
Angri-Bitonto Brindisi-Bacoli Francavilla F.-Fasano Grottaglie-Pomigliano Nocerina-S. Antonio A. Pianura-Francavilla S. Genzano-Matera Turris-Gelbison Venafro-Ischia
43
BRINDISI NOCERINA POMIGLIANO PIANURA ISCHIA MATERA FRANCAVILLA F. FRANCAVILLA FASANO TURRIS BACOLI ANGRI BITONTO S. GENZANO GROTTAGLIE GELBISON S. ANTONIO A. VENAFRO
40 33 31 28 25 23 22 22 21 21 21 21 17 16 15 13 9 8
16 13 2
1 35 10 8
8
0
0 24 5
8
5
2
1 11 5 25 +9
16 11 0
5 27 22 8
6
0
2 16 14 8
5
0
3 11 8
16 10 1
5 29 21 8
7
0
1 16 7
8
3
1
4 13 14 8
16 8
4
4 37 23 8
6
2
0 21 7
8
2
2
4 16 16 14 -4
16 7
4
5 22 16 8
5
2
1 13 4
8
2
2
4
9 12 6
-7
16 6
5
5 22 16 8
3
3
2
8
3
2
3 13 10 6
-9
16 5
7
4 20 19 8
3
3
2 13 13 8
2
4
2
7
6
1 -10
16 6
4
6 14 16 8
4
2
2 10 7
8
2
2
4
4
9
-2 -10
16 5
6
5 22 21 8
2
4
2
8
8
8
3
2
3 14 13 1 -11
16 4
9
3 17 16 7
2
4
1
6
4
9
2
5
2 11 12 1
16 5
6
5 17 16 8
2
3
3
8
8
8
3
3
2
9
16 6
3
7 21 25 8
5
1
2 12 9
8
1
2
5
9 16 -4 -11
16 4
5
7 16 24 8
3
1
4 12 16 8
1
4
3
4
16 3
7
6 15 22 8
0
5
3
7 12 8
3
2
3
8 10 -7 -16
16 2
9
5 18 24 8
1
4
3
6
8
1
5
2 12 15 -6 -17
16 2
7
7 20 28 9
2
4
3 15 16 7
0
3
4
5 12 -8 -21
16 1
6
9
7 27 8
0
4
4
4 13 8
1
2
5
3 14 -20 -23
16 1
5 10 11 24 8
0
3
5
3
1
2
5
8 15 -13 -24
9
6
9
9
8
8 8
5 +1 -1
-9
1 -11 -8 -15
16 reti: Galetti (Brindisi) 12 reti: Contino (1) (Pianura) 9 reti: Albano (2) (Matera) 7 reti: D'Angelo (2) (Gelbison) 6 reti: Galeandro (Francavilla F.) 5 reti: Radicchio (1) (Angri); Coquin (3) (Bacoli); Milozzi (Fasano); Del Prete (Francavilla); Pabatunde (Nocerina); Manzo (2) (Pianura); Ausiello (1), Gasparini (Pomigliano) 4 reti: Della Femmina (Angri); Persia (1) (Bitonto); Lenti, Moscelli (Brindisi); Formuso (Fasano); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); D’Amblé, Piperissa (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Verolino (2) (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano); Crisantemo (Turris) 3 reti: Galdi, Zerillo (Angri); Infantino (Bitonto); Chiesa, Cordiano, Fiore (Brindisi); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); Ancora, Marsico (Matera); Magliocco, Mangiapane, Riolo (Nocerina); Del Sorbo (Pianura); Riccardi (S.Antonio); Tortora (Turris) 2 Reti: Dinolfo (Bacoli); Di Bitetto, Logrieco (Bitonto); Di Matera, Gentile, Pistoia (Fasano); D'Ambrosio, Malagnino, Morleo (Francavilla F.); Latartara (1) (Grottaglie); Albino, Capuozzo, Manzella, Mattera (Ischia); Naglieri, Principiano (Matera); Lanzafame, Moro, Steinhaus (Nocerina); Sifonetti (Pianura); Alleruzzo (Pomigliano); Morgigno, Murano (S.Genzano); De Biase, Sullo (1) (Turris); Agbonifo, Patriciello (1) (Venafro)
Proteste per un rigore all’87’ dato ai rossoneri e poi revocato su indicazione dell’assistente
Il Matera sa Ancora vincere Una rete dell’attaccante al 1’ stende la vice capolista Nocerina MATERA NOCERINA
1 0
MATERA (4-4-2) Cilumbriello 6,5; De Santo 6,5, Armento 7,5, Martinelli 7, Giglio 5 (37' pt Acampora 6); Montingelli 6, La Fortezza 7, Conte 6, Malagnino 6; Ancora 7( 30' st Marsico sv), Albano 6 (38' st Chisena sv). A disp.: Mirabelli, Risi, Marsico, Paladino, Branda. All. Foglia Manzillo 7 NOCERINA (4-3-3) Galeano 6; Capezzuto 6, Iossa 6, Cirilli 5,5, Giordano 5,5 (35' pt Giraldi 6); Casale 6,5, Serrapica 6 (32' st Babatunde), Mangiapane 6,5; Stheinhaus 5,5 (19'st D'Esposito 6), Cavallaro 6,5, Riolo 6. A disp.: Lamberti, Ventura, Zappia, Tiscione. All. Rigoli 5,5 ARBITRO: Marini di Roma 1 RETE: 1' pt Ancora NOTE - Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 2500 con sparuta rappresentanza ospite, perchè le forze dell'ordine non hanno fatto entrare coloro che erano sprovvisti di biglietto e almeno una cinquantina non sono entrati nello stadio. Ammoniti: Chisena, Giglio, Malagnino, Armento, Conte del Matera; Capezzuto, Mangiapane, Casale e D'Esposito della Nocerina. Angoli 3-3. Recupero 1' pt; 5' st. MATERA-Ancora scaccia la crisi. Torna nel suo ruolo e decide il match. Dopo sette turni il Matera torna alla vittoria. La prima della gestione Foglia Manzillo. Matera senza gli infortunati Naglieri e Gatti ed inizialmente con Marsico e Chisena in panchina per ragioni di under, visto l'inserimento nell'undici titolate; nella Nocerina Giraldi, influenzato tutta la settimana, parte dalla panchina e il debuttante Giuseppe Rigoli schiera due '90 Casale (esor-
Foglia Manzillo abbracciato al fischio finale, a destra il gol di Cristiano Ancora che ha deciso la gara con la vice capolista Nocerina riaprendo la speranza di raggiungere i play off
dio dal primo minuto) e Stheinhaus (un 89' in meno come fa inizialmente anche Foglia Manzillo). Decide un gol di Ancora. Palla a centro e La Fortezza lancia per Albano che spizza di testa per Ancora che entra in area e dribla Giordano e calcia dove Galeano non può arrivare. Primo tempo stellare del Matera con un La Fortezza in cabina di regia senza sbavature. Tre occasioni per raddoppiare, due Ancora per Ancora e un'altra per Martinelli che di testa su punizione di La Fortezza da' la sensazione del gol ma la palla fa labarba al palo. Nella ripresa è Montingelli al 14' a due metri dalla porta e fallire clamorosamente la più ghiotta delle occasioni dell'intera gara. Poi inizia la Nocerina, vicina al pari con Cirilli e con un tocco da distanza ravvicinata che l'ex Cilumbriello devia in angolo con uno scatto di reni notevole. Albano, in azione difensiva, si scontra in area al 35’ st e rimedia alcuni punti di sutura alla fronte ed è costretto ad uscire. Soffre e resiste il Matera. Fino al 43' della ripresa, momento chiave del match. Rinvio della difesa del Matera, a centrocampo colpo di testa di un giocatore della No-
cerina e l’assistente alza la bandierina per il cosiddetto fuorigioco di rientro. Nel frattempo la palla giunge dalle parti di Babatunde che viene toccato da Martinelli, con l’arbitro che nel cadere riesce comunque a vedere il finale dell’azione. Cartellino rosso per Martinelli e calcio di rigore per la Nocerina. Nel frattempo l’assistente resta con la bandierina alzata e l’arbitro intuisce che le proteste dei calciatori del Matera sono per evidenziare la segnalazione del suo assistente e non sulla legittimità della massima punizione concessa. L’arbitro si consulta con l’assistente e annulla le due sanzioni a danno del Matera e assegna il fuorigioco tra le proteste della Nocerina che non trova più il tempo e la forza di pareggiare nonostante i cinque minuti di recupero assegnati da Marini di Roma. Ancora ha dato un calcio alla crisi del Matera, e quella sua perchè non è un’ala, e riapre le speranze play off. La punta esterna il Matera ce l’ha ed è Ancora che ha messo sotto l’albero di Natale di tifosi, squadra e società il regalo più bello. Il Matera è Ancora vivo. Renato Carpentieri
44
Sport Spogliatoio Matera La Nocerina e Mitro recriminano per il rigore revocato
Lunedì 22 dicembre 2008
«In corsa per i play off» Il tecnico: «Battuta la vice capolista. Crediamoci» FINALMENTE. Prima vittoria per il tecnico Foglia Manzillo con la maglia del Matera che ha conquistato tre punti importanti contro la temibile Nocerina. Una vittoria che acquista ancor più importanza perché ottenuta contro la vice capolista del torneo che, probabilmente, aveva pronosticato e preventivato tutt'altro risultato. Alla vigilia di Natale mister Foglia Manzillo, la società e l'intera tifoseria biancazzurra hanno ottenuto il regalo più bello: la vittoria che mancava ormai da tremesi. Raggiante a fine gara il giovane tecnico campano che ha dedicato la vittoria alla società che sta facendo tanti sacrifici per portare sempre alto il nome di Matera e ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il sostegno anche in questo periodo non molto positivo. “Finalmente è arrivata la vittoria - ha spiegato il tecnico in sala stampa. Sono tre punti importanti anche perché conquistati con una signora squadra, proprio per questo motivo voglio dedicarli alla società e ai tifosi. La dirigenza sta facendo tanti sforzi, mentre i tifosi nonostante il periodo non facile non mi hanno mai criticato, anzi hanno sempre dimostrato tanto affetto nei miei confronti. Il Matera è stato bravo ad aggredire sin dai primi secondi la Nocerina riuscendo a raccogliere il vantaggio con Ancora proprio dopo trenta secondi dal fischio d'inizio. Bravo Cristiano, davvero bella è stata la sua giocata ma d'altronde oggi (ieri, ndr) giocava nella sua posizione ideale. La Nocerina è una buona squadra, ci ha fatto soffrire maggiormente nel secondo tempo ma con tante azioni che nascevano più che altro da calci piazzati ben battuti da Mangiapane”. Nonostante si sia giocata una gara aperta ad ogni risultato, il Matera ha meritato la vittoria anche perché nel corso del match Martinelli e compagni hanno avuto diverse palle gol per chiudere la gara anzitempo. “In effetti è stato così - ha continuato il tecnico materano. Dopo il gol ci sono capitate altre ghiotte azioni per raddoppiare, prima con
PAGELLE MATERA L’esultanza di Ancora De Santo e La Fortezza dopo il gol, sotto l’assistente con la bandiera alzata richiama l’arbitro, rigore nullo
Ancora e poi con Montingelli tra le più nitide. Non siamo stati fortunati nel concretizzarle però alla fine va ugualmente bene così. Per quanto riguarda l'episodio del rigore prima dato alla Nocerina e poi tolto non so se effettivamente c'era fuorigioco, però il guardalinee lo ha segnalato e non credo abbia sbagliato visto che era vicino all'azione” Secondo lei la Nocerina è ancora in corsa per la promozione ed il Matera per i play-off? “Certo, le distanze dal Brindisi non sono abissali, la Nocerina ce la può ancora fare. Per quanto riguarda noi, il nostro obiettivo primario è di riacquistare la fiducia dei nostri tifosi poi il resto verrà di conseguenza”. Infine, Foglia Manzillo ha fatto un'ultima battuta sui nuovi acquisti. “Mi sono piaciuti molto. Cilumbriello ha disputato una buona gara così come Malagnino. Con loro in squadra non siamo più forti ma più equilibrati”. Il lucano Enzo Mitro, dirigente della Nocerina, ha un diavolo per capello a fine gara e chiede il dvd della gara. L'episodio che fa rabbia alla Nocerina è ovviamente quello dell'annullamento delle sanzioni che avrebbero potuto cambiare le sorti del match, visto che era stato espulsi Martinelli e c'era un calcio di rigore da battere. «Sì, c'è rabbia, Perché è il fuorigioco segnalato a non esserci. E' stato troppo impulsivo. Dispiace perché non meritavamo questa sconfitta. E' stata persa una ghiotta occasione per recuperare. Perché con un uomo in meno e cinque minuti da
CILUMBRIELLO (6,5) - : Decisivo e attento nei momenti in cui c’era da esserlo. Bravo su Mangiapane e soprattutto sulla respinta d’istinto da due passi su Stheinhaus. Esordio più che positivo perchè regala sicurezza e grinta al reparto. DE SANTO (6,5) - Soffre un po’ l’esordio in casa, ma è un ragazzo su cui fare affidamento per il futuro. ARMENTO (7,5) - Il migliore in campo in una giornata in cui c’è stata tanta concorrenza tra le prestazioni positive di buona parte della squadra. MARTINELLI (7) - Resta in campo con grande senso di responsabilità stringendo i denti. Si risparma una squalifica e un rosso. Buono per il Matera, perchè a Genzano ci sarà da lottare ancora. GIGLIO (5,5) - probabilmente soffre troppo il fatto di non avere più il posto certo, ma deve essere da stimolo la concorrenza per un ‘90 (37' PT ACAMPORA (6) - Inizia quasi spaesato, poi si ritrova e fa vedere tutti i colpi che possiede. Ha bisogno di fiducia e spazio e sta avendo entrambe ma deve tornare il giocatore di qualità visto l’anno scorso ed a inizio stagione) MONTINGELLI (6) - Poteva mettere il tappo alla gara. Non era in giornata di grazia, ma resta un giocatore di grande importanza e qualità. LA FORTEZZA (7) - A Sant’Antonio gli fu detto di prendere in mano la squadra e ieri l’ha fatto risultando di essere un grande e di poter pilotare questa squadra in alto.
giocare si poteva anche vincere, perché gli stati d'animo gli episodi li cambiano e il Matera era in sostanza alle corde. E' un episodio che farà ancora parlare». Il tecnico della Nocerina è sereno nonostante lo stop. Un tipo di filosofia di interpretazione dei dopo gara solito per il tecnico siciliano. «Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Credo che il loro inizio sia stato esageratamente brillante. Abbiamo sofferto parecchio l'approccio, ma ci siamo ripresi e credo che alla fine se la Nocerina fosse riuscita a raggiungere il pareggio nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo.Credo che la mia squadra abbia espresso un buon gioco e la prestazione la giudico positiva, tranne il risultato. Peccato, perché il Brindisi ha pareggiato e potevamo rosicchiargli punti nel caso di una nostra
vittoria. Questo è il calcio e c'è tanta rabbia per noi sotto l'albero di Natale. Credo che l'esordio di Casale sia più che positivo, inoltre abbiamo in avanti varie pedine. Palumbo non ha ancora dato il suo apporto. Avevamo qualche giocatore non al meglio e l'infortunio di Giordano mi ha costretto a schierare Giraldi che in settimana non era stato bene. Tutto sommato sono sereno, perché ho visto una buona squadra e possiamo solo migliorare. Anche in corsa c'è stato un assetto degli equilibri con Mangiapane che ha agito bene in regia. Bisogna, comunque, dare atto all'avversario di aver prodotto una gara con una motivazione particolare, quasi da finale di Champions mentre siamo solo al giro di boa». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
CONTE (6) - Deve migliore nella condizione ma ha piedi buoni e senso di piazzamento interessante. Un acquisto mirato e azzeccato. MALAGNINO (6) - Inizia alto poi viene abbassato e si nota a centrocampo, poi rimedia una botta che lo limita ma stringe i denti e fa il suo dovere comunque. ANCORA (7) - E’ una seconda punta. Lo abbiamo scritto e ripetuto mille volte e il campo ci ha dato ragione.Ha sfruttato gli spazi che Albano gli ha creato. ( 30' st Marsico sv). ALBANO (6) - : Diegol è l’unico che ieri ha guadagnato più di tre punti. Il taglio alla testa non è nulla di grave, mentre l’assist da tre punti per Ancora vale il gol vittoria. Vietato discuterlo. Criticarlo è un’altra cosa e può anche starci. (38' st Chisena sv). FOGLIA MANZILLO (7) - Ha fatto letteralmente salti di gioia. E’ partito un vapore che può regalargli tante soddisfazione. Gli equilibri in campo sono in grande crescita e la strada è quella giusta. Sette, più due di Coppa, gare di sofferenze. Ora la squadra corre e arriva prima sul pallone, come dire che aveva ragione lui.
DAGLI ALTRI CAMPI SIBILLA PIANURA
1 3
SIBILLA FLEGREA (4-4-2): D’Antonio 5.5; Di Domenico 6, Rainone 5.5, Zinno 6, Criscuolo 6; Lepre 6 (1' st Bavero 5.5), Giliberti 6, Poziello 6 (34' st Niola sv), Venditto 6 (1' st Esposito 5.5); Coquin 6, Pastore 6.5. A disp.: Luongo, Copellino, Zamparelli, Barone. All.: Carannante. PIANURA (4-4-2): Pane 6; De Santo 6 (38' st Carbonaro sv), Allocca 6.5, Palumbo 6, Letizia 6; Manzi 6, Temponi 6, Ianniello 6, Del Sorbo 6; Manzo 6.5 (43' st Russo sv), Contino 6.5 (24' st De Rosa 6). A disp.: Despucches, Scarpato, Castiglione, Pirone. All.: Gargiulo. ARBITRO: Di Giamberardino di Roma. MARCATORI: 13' pt e 20' st Contino (P), 22' st Manzo (P), 34' st Pastore (S). NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Di Domenico (S), Criscuolo (S), Esposito (S), Ianniello (P). Angoli 6-0 per la Sibilla. Rec.: 1' pt, 4' st.
BITONTO TURRIS
1 2
BITONTO (4-5-1): Castelletti 6; Cantatore 6 (26' st Logrieco 6), Falanca 5.5, Camasta 6, Merafina 6.5; Di Bitetto 5.5, Caccavale 6 (20' st Persia 6), De Santis 6.5, Dentamaro 6, Nasca 6 (26' st Martellotta sv); Infantino 6. A disp.: Lima, Modesto, Casisa, Martoccia. All.: Ruisi. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6; Perna 6, De Carlo 6.5, Pepe 6, Semplice 6; Visciano 6, Sullo 6.5, Stanzione 7 (44' st Ruggiero sv), Izzo 6 (41' st Varchetta sv); Crisantemo 6 (28' st De Gaetano 6), Tortora 7. A disp.: Mennella, Amodio, Della Corte, Russo. All.: La Cava. ARBITRO: Dal Cin di Conegliano. MARCATORI: 38' pt Tortora (T), 41' pt De Santis (B), 17' st Tortora (T). NOTE: spettatori 600 circa, di cui 50 ospiti. Ammoniti: Stanzione (T), Merafina (B), Tortora (T). Angoli 51 per il Bitonto. Rec.: 1' pt, 5' st..
GELBISON CILENTO 0 BRINDISI 0 GELBISON (4-3-3): Visconti 7; Ietto 6.5, Della Bianchina 7, Ruocco 7.5, De Marco 7; D’Angelo 7, Gonzalez 7, Pecora 7.5; Cerasuolo 6.5 (37' st Conte sv), D’Elia 6.5 (48' st Santonicola sv), Sica 7.5 (37' st Capuozzo sv). A disp.: Maio, Leccese, Amato, Santonicola. All.: Longo. BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni 6.5; Bartolomucci 6, Taurino 7, Trinchera 7.5, Tidei 6; Idda 6.5, Cordiano 6.5, Fiore 7; Chiesa 5.5 (37' st Corazzini sv); Galetti 6.5, Pinamonte 5 (26' st Dos Santos 5.5). A disp.: Russo, Papa, Kettlun, Cangini, De Giorgi. All.: Silva. ARBITRO: Metelli di Chiari. NOTE: Spettatori 200 circa. Angoli 6-4. Ammoniti Pecora, Ruocco e Sica (G); Idda e Fiore (B). Rec. 2' pt, 4' st
POMIGLIANO ANGRI
3 1
POMIGLIANO (4-3-3): Vigliotti 6.5; Scognamiglio 5, Mauro 7, Pesce 7, Noviello 6.5; Alleruzzo 6 (20' st Porcaro 6.5), Gasparini 7, Ausiello 7.5; Ventre 6, Alterio 6 (45' st Iannini sv), Marzullo 7 (35' st De Rosa sv). A disp.: Violante, Graziano, Cutolo, Tarantino. All.: Bucaro. ANGRI (4-4-2):Cortese 5; Bianco 5, Formisano 5.5, Manzo 5.5, Lambiase 5; Amoroso 5 (8' st Zerillo 7; 31' st Fabbricatore sv), Vezzoli 6, Amarante 5.5, Galdi 5.5 (28' st Picariello sv); Vitale 5, Radicchio 5. A disp.: De Rosa, Del Sorbo, De Sio, Vicidomini. All.: Erra. ARBITRO Podestà di Rimini. MARCATORI: 6' pt Gasparini (P), 2' st Ausiello (P), 16' st Zerillo (A), 25' st Marzullo (P). NOTE: Spettatori 600 circa. Espulso: al 33' st Scognamiglio (P) . Ammoniti: Gasparini (P), Lambiase (A), Bianco (A). Rec.: 1' pt, 4' st.
S.ANTONIOABATE FRANCAVILLAF.
0 2
SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Corcione 6; Agrillo 5.5 (39' st Agnello sv), Velardi 5.5, Itri 5.5, De Girolamo 5; Lucarelli 5.5, Piemonte 6, Somma 5, Vitiello 6; Riccardi 5 (38' pt Chierchia 5), Cocuzza 5. A disp.: D’Auria, D’Aniello E., Circiello, Marrazzo, D’Aniello A.. All.: Nastri. FRANCAVILLA FONTANA (4-42): Laghezza 6; Borromeo 6 (18' st Novielli 6), Anglani 6, Romeo 6, Paglialunga 5.5; De Pasquale 6, Travaglione 6, Perrelli 6.5, Malagnino 7; Galeandro 6.5 (24' st Micieli sv), D’Ambrosio 6.5 (44' st Schirinzi sv). A disp.: Di Punzio, Chirico, Morleo, Misurata. All.: Francioso. ARBITRO: Zinzi di Catanzaro. MARCATORI: 13' st D’Ambrosio, 16' st Galeandro. NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Itri (S), Velardi (S). Recupero: 1'pt, 3'st.
Sport 45 Il Francavilla ha sofferto contro un Venafro in lotta per non retrocedere Lunedì 22 dicembre 2008
Zagaria è Babbo Natale Guizzo da tre punti dell’attaccante sinnico PAGELLE FRANCAVILLA MASI (6) - : Tra i pali, viene schierato il giovane under, vista la necessità che il tecnico Lazic aveva. Fa in pieno il suo dovere, nelle poche volte che viene chiamato in causa. MILELLA (6,5) - : Sulla fascia destra è stato più volte protagonista di numerose discese. Bravo, sia in fase difensiva che di attacco. GIOIA (6) - : L’arcigno difensore rossoblu, si comporta bene nell’arco di tutto l’incontro. Controlla a dovere la sua zona di competenza. ZANGLA (6,5) - : Ancora una volta, l’esperto difensore siciliano ha tirato fuori una prova di tutto rispetto. Insuperabile sul gioco aereo, controlla bene gli avversari che gli capitano davanti. Aggressivo e pungente al momento giusto. NICOLAO (5) - : Meriterebbe la sufficienza per quello che ha fatto in campo, ma l’espulsione, macchia la sua prestazione. Fa il suo dovere sulla fascia sinistra. PIOGGIA (5) - : Una partita giù di tono quella del centrocampista senisese. In qualche occasione, tenta di far ripartire i suoi, ma lo fa con poca precisione. SCARNATO (6) - : Corre sgomita e cerca di spezzare il gioco avversario. Non tutto riesce alla perfezione però, l’impegno di certo non gli è mancato. ROMANIELLO (6) - : Il centrocampista rossoblu, cerca di impostare l’azione della squadra e in parte la spunta. Sui calci piazzati, la sua specialità, tenta di beffare il portiere avversario in un paio di occasioni. CAMPO (6,5) - : Sulla fascia sinistra, si impegna a dovere cercando il dialogo con i compagni di squadra. Serve alcuni palloni interessanti da fondo campo. Buona prova la sua. DEL PRETE (5) - : Il bomber napoletano, al rientro dopo lo stop per squalifica, non offre tutta la sua esperienza e bravura. Le vacanze sicuramente lo rigenereranno. ZAGARIA (6,5) - : Uomo partita. Sfrutta al meglio la palla offertagli per portare in vantaggio la sua squadra. Ma dopo la rete, inspiegabilmente, si perde nella manovra di squadra. Sfiora anche la rete del raddoppio, ma sciupa malamente. DI SENSO ( 6,5) - : Entra in campo al 18’ del secondo tempo al posto di Campo, rendendosi pericoloso in un paio di occasioni. Da vivacità alla squadra, ed impegna il portiere avversario nel finale di gara. Marziale sv. LAZIC (6) - : Il tecnico serbo, cerca in tutti i modi condurre in porto la vittoria e ci riesce anche se con qualche sofferenza.
FRANCAVILLA 1 VENAFRO 0 A sinistra Zagaria che ieri ha siglato il gol partita contro il Venafro (foto in pagina www.lasiritide.it)
FRANCAVILLA: Masi 6; Milella 6,5, Gioia 6 Zangla 6,5 Nicolao 5; Pioggia 5 Scarnato 6 Romaniello 6 Campo 6,5 (18’st Di Senso 6,5); Del Prete 5 Zagaria 6,5 (35’st Marziale sv). A disp.: De Blasio; Simeone; La Neve Di Sanza; De Palo. All.: Lazic 6. VENAFRO: Izzo 7, Marzocchella 5,5, Cianfarani 5, Cavola 5, (23’st Nardolillo 5), De Simone 6,5, Agbonifo 5, La Manna 6, Caruso 5,5, Ricamato 5, Monticelli 5,5, Patriciello 5,5 (35’st De Renzis 5). A disp.: Vitiello, Minauda, Mele, D’Ottavio, D’Elena. All.: Buccilli 5. ARBITRO: Caravita di Cosenza 6. RETE: 32’pt Zagaria. NOTE: spettatori 350 circa. Espulsi al 38’ del secondo tempo De Renzis per il Venafro e Nicolao per il Francavilla, per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Milella, Caruso. Angoli 4-2 per il Francavilla. Recuperi: pt 1’; st 4’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Tre punti pesanti contro un avversario che ha reso la vita non facile ai sinnici. Sul terreno di gioco dello stadio “Nunzio Fittipaldi”, due squadre che tentano di tutto per condurre in porto la vittoria. Alla fine, ci riescono i ragazzi di Lazic, che pur non disputando una bella gara, ottengono un’importante vittoria. In campo, per i sinnici il giovane portiere Masi, che viene schierato per esigenze di under. Ma veniamo alla cronaca. All’8 è il Francavilla a rendersi pericoloso, con un calcio di punizione di Nicola Romaniello, che sfiora il palo alla destra dell’estremo difensore molisano. La gara, non fa registrare altri pericoli, fino al 20’, dove il terzino Milella, accentrandosi dalla corsia di destra, lascia partire un tiro che finisce di poco a lato. I molisani, cercano di controbattere, ma le loro
Di Senso e in basso un’azione in area della gara di ieri
azioni non risultano efficaci. Al 32’ i sinnici passano in vantaggio, punizione da posizione defilata, di Giovanni Campo, con l’attaccante Zagaria, bravo in
area di rigore ad anticipare tutti e a portare i suoi in vantaggio. Il Venafro, accusa il colpo e non riesce a rispondere agli avversari. La prima
Spogliatoio Il tecnico Lazic: «Soddisfatto solo del risultato. Il bel gioco si può fare solo in due»
Cupparo: «La più brutta gara dell’anno» Il Francavilla conquista tre punti nell’ultima gara del 2008 e lo fa in modo abbastanza rocambolesco. Partita non bella, giocata a bassi ritmi da entrambe le squadre. Ben diverso invece, il parere del tecnico rossoblu. «A mio avviso – dice il serbo Ranko Lazic – non si è vista una partita tanto brutta, per vedere del bel gioco, c’è bisogno che tutte e due le squadre accettino di farlo, no con lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, come hanno fatto loro. Da parte nostra invece è mancata la lucidità di manovra tra i reparti è poi il secondo gol ci avrebbe sicuramente sbloccati definitivamente». Quindi, soddisfazione in casa sinnica, per i tre punti incassati nella gara interna. «Era importante vincere –continua Lazic – i tre punti conquistati, ci danno la giusta serenità per affrontare al meglio le vacanze natalizie e poi soprattutto di scalare posizioni importanti in classifica». Il Francavilla, con questa vittoria sale a quota ventidue punti in classifica, allontanandosi quanto basta dalla zona calda. Alla ripresa del torneo, due trasferte abbastanza impegnative, con l’ulti-
La panchina del Francavilla (www.lasiritide.it)
ma del girone di andata a far visita al Pianura e alla prima di ritorno a Nocera. «Questi sono punti preziosi – prosegue il tecnico rossoblu – in virtù anche dei due prossimi impegni che ci aspettano alla ripresa del campionato, due trasferte difficili contro due formazioni che stanno facendo molto bene». In casa molisana invece, umori diversi e tanto rammarico per quello che si poteva
fare e che non si è fatto. «Sicuramente – dice il tecnico Buccilli – usciamo a testa alta da un campo difficile, ma ne veniamo fuori anche con un pugno di mosche in mano. Per noi, la situazione non è felice, ormai ogni gara sarà uno spareggio, almeno se vogliamo tentare di arrivare a disputare i play out». Il Venafro, occupa l’ultima posizione in classifica con soli otto punti, una squadra che,
nonostante sia il fanalino di coda del torneo, ha dimostrato in riva al Sinni, di potercela ancora fare a scalare qualche posizione in classifica. «Abbiamo risentito – continua il tecnico bianconero – dell’assenza del nuovo arrivato Vitaglione, che dopo la buona prestazione di domenica scorsa, non è potuto scendere in campo a causa di un infortunio. E poi, sentiamo molto l’assenza di una prima punta di peso che ci faccia salire la squadra e che nelle palle alte, sia presente nell’aria di rigore avversaria. Purtroppo – conclude – in mancanza di questo, dobbiamo giocare palla a terra e quando si gioca su campi pesanti non è semplice». Il presidente Franco Cupparo: «Domenica scorsa nonostante le tre reti subite a Brindisi, avevamo espresso un bel gioco. Ora tanta soddisfazione per i tre punti, ma delusione per il gioco. In campo si sono visti dei giocatori poco lucidi e vogliosi di dimostrare tutto il loro valore. Io penso che sia stata la partita più brutta che io abbia visto del Francavilla. Sono molto deluso ». c.s.
frazione di gioco termina così senza altri pericoli da entrambe la parti. La ripresa, inizia con i bianconeri allenati da mister Buccilli che tentano di riportare in parità la gara. Al 12’ il nigeriano Agbonifo, calcia da buona posizione, ma la palla è preda della difesa rossoblu. Il Venafro, si ripete al 15’ con Patriciello, ma la sfera va alta sulla traversa. Al 24’ il Francavilla, sfiora il raddoppio con il centrocampista Romaniello, che da calcio piazzato sfiora il palo della porta difesa da Izzo. Al 31’ l’attaccante Zagaria, si divora letteralmente il raddoppio. Davanti alla porta, calcia, ma il suo tiro va al lato, sotto lo sguardo meravigliato dei presenti. Al 33’ il neo entrato Sebastian Di Senso, lascia partire un gran tiro che fa gridare al goal i tifosi francavillesi, ma la sfera va fuori di un niente. Al 44’ ancora Di Senso che salta da fondo campo due avversari e tira verso la porta avversaria, ma il portiere bianconero Izzo compie un grande intervento deviando la palla in angolo. Nei minuti di recupero, i padroni di casa con il centrocampista Scarnato, vanno vicini alla rete in contropiede, ma l’opposizione di Izzo in uscita è determinante. Claudio Sole
Latartara e D’Amblè firmano la vittoria del Grottaglie a Fasano FASANO GROTTAGLIE
1 2
FASANO (4-4-2): Ullasci 5.5; Pistoia 6 (28'st Doria 5.5), Pisano 6, Diallo 6.5 (38'st Esposito sv), Ciuffreda 6; Gentili 5 (17'st Sanna 6), Salvestroni 4.5, Rufini 6.5, Dimatera 5; Formuso 5, Milozzi 5.5. A disp.: Comes, Comandatore, D’Arcante, D’Atri. All.: Maiuri. GROTTAGLIE (4-4-2): Di Leo 6.5; Di Quinzio 6, Camassa 6, Bennardo 6, Favret 5.5; D’Amblè 7.5, Marini 6.5, Latartara 7 (36'st Carteni sv), D’Amario 6; De Angelis 6 (43'st Pinto sv), Piperissa 6. A disp.: Sardella, Pastano, Pirone, Solidoro, Carparelli. All.: Orlando. ARBITRO: Bellotti di Verona. MARCATORE: 19'pt Latartara (G), 37'pt D’Amblè (G), 42'pt Milozzi (F). NOTE: Espulso: Salvestroni (F) al 15'st per doppia ammonizione. Ammoniti: Pisano e Formuso (F), Latartara, Favret e Camassa (G). Angoli 5-1 per il Fasano. Rec.: 2'pt, 4'st. UN BUON Grottaglie grazie ad un ottimo primo tempo stende il Fasano e fa suo il derby. Già in vantaggio gli ospiti al 19’, in rete con una precisa e velenosa punizione di Latartara che batte Ullasci. Il 2-0, realizzato al 37’ con un colpo di testa di D’Amblè sugli sviluppi di un corner. In chiusura di frazione Milozzi riapre il match siglando il 2-1 raccogliendo un calcio piazzato di Rufini respinto dalla traversa. Pari fallito da Formuso.
46
Sport Alla doppietta dell’ischitano non c’è una reazione soddisfacente dello Sporting
Lunedì 22 dicembre 2008
Genzano steso da Mazzella Isola infruttuosa per i biancorossi lucani PAGELLE GENZANO BORRELLI (6) - - E' appena arrivato, conosce solo alcuni compagni di squadra. Si disimpegna bene in una circostanza, attento sulle palle inattive avversarie. Incolpevole in occasione dei due gol. MASTURZO (6) - - Sulla sua fascia c'è un cliente sempre scomodo come Alvino che gli sfugge in due occasioni. In una circostanza l'ischitano manca la rete, nella seconda serve un assist importante. TRIFONE (5,5) - - Inizialmente va un po' in difficoltà nel tenere testa a Marino; quando entra Bianco (che svaria di più) mantiene la posizione. Va in difficoltà quando l'Ischia schiera un uomo tra le due linee, Mazzella; proprio lui segnerà due gol. DAL 9' ST MALITO (5,5) - - Non riesce ad appoggiare l'azione, costantemente tenuto in apprensione da Trofa. CARLINO (6) - - In estate era in predicato di trasferirsi proprio all'Ischia. Al rientro disputa una buona prova. AUTIERO (6) - Inizialmente riesce a contenere le sempre puntuali folate di Trofa. Quando quest'ultimo passa più centrale, cerca di dare una mano al centrocampo.Dal 24' st Ricchiuti sv FISCINA (5,5) - - Ben controllato da Accurso, non riesce a portarsi sul fondo per il cross o per tagliare in area. PAPAGNI (6) - Fronteggia il giovane Buono e spesso i due si annullano a vicenda. Meglio in fase di interdizione. PEPE (6) - Tra i più positivi anche se non conclude ma serve un paio di palloni deliziosi per i compagni del reparto avanzato. SALBINI (6) - Spesso va a dare una mano agli attaccanti, si accentra per andare a chiudere. Dal punto di vista dell'impegno è encomiabile.Dal 38' st Lardiello sv COMPIERCHIO (6) - Dimostra le sue qualità ma non riesce a incidere. MURANO (6) - - Si propone in continuazione, ripiega pure, ma alla lunga il suo lavoro è servito a ben poco.
ISCHIA I.V. SP. GENZANO
2 0
ISCHIA ISOLAVERDE (4-42): Bighencomer 6; Nocerino 6, Sepe 6, Formidabile 6, Accurso 6; Trofa 6 (44' st Sogliuzzo sv), Ciurlia 6, Buono 6 (1' st Mazzella 7), Alvino 6; Marino sv (14' pt Bianco 6), G. Saurino 6. A disp.: Cozzolino, Pilato, Esindi, A. Impagliazzo. All.: Impagliazzo 6,5. SPORTING GENZANO (4-42): Borrelli 6; Masturzo 6, Trifone 5,5 (9' st Malito 5,5), Carlino 6, Autiero 6 (24' st Ricciuti sv); Fiscina 5,5, Papagni 6, Pepe 6, Salbini 6 (38' st Lardello sv); Compierchio 6, Murano 6. A disp.: Veneziano, Gargano, Santangelo, Giglio. All.: Bardi 5,5. ARBITRO: Ferrara di Palermo 6. RETI: st 4' e 42' Mazzella. NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Carlino, Formidabile, Saurino G., Fiscina, Sepe, Mazzella. Angoli 3-2 per il Genzano. Recupero: pt 1'; st 4'. ISCHIA - Il ventenne peperino ischitano doc Daniel Mazzella con due guizzi regala due gol all'Ischia e rende mogio il Natale dello Sporting Genzano, alla ricerca di una nuova inquadratura (se non proprio identità) dopo i movimenti di mercato. Ironia della sorte, Mazzella nell'Ischia ha preso il posto della punta isolana Ciro Impagliazzo che dovrebbe essere ingaggiata in questa settimana. Le dichiarazioni post-partita di mister Bardi lasciano immaginare che la trattativa andrà in porto. Il Genzano ha rischiato poco nel primo tempo, anzi ha iniziato di gran carriera ma col trascorrere dei minuti non è riuscito a rendersi pericoloso nonostante di fronte ci fosse una squadra imbottita di “under”. Infatti, tra squalifiche e infortuni, il tecnico ischitano Impagliazzo ha dovuto rivoluzionare la formazione. Gli under in campo sono diventati otto dopo l'uscita per in-
La rete del vantaggio dell’Ischia ieri al Mazzella
fortunio del centravanti Marino. Una volta subito il gol in avvio di ripresa, ci si aspettava ben altro atteggiamento da parte degli altobradanici che invece sono stati poco incisivi, creando una sola occasione da gol degna di nota. Dopo un pericolo corso al 13', quando Alvino dalla sinistra calcia in diagonale sul fondo graziando Borrelli, al 20' ecco il Genzano. Compierchio riceve dalla sinistra, non colpisce bene da due passi ma il guardalinee (signorina La Via di Cosenza) sbandiera la posizione irregolare dell'attaccante lucano. Al 26' altra buona opportunità per lo Sporting: Fiscina va via a Formidabile, da fuori area carica il destro che si spegne alto sulla traversa. Al 28' Carlino rimpalla da due passi una deviazione di Sepe, ben imbeccato da Accurso sulla sinistra. Il 4-4-2 proposto da Bardi, con Salbini che si sovrappone spesso alla linea offensiva, funziona solo a tratti in fase di possesso. Il 4-3-3 con cui Impa-
gliazzo trasforma la giovanissima Ischia nella ripresa frutta il vantaggio ischitano. Ma prima c'è una palla-gol per il Genzano. Pepe cerca di sorprendere Bighencomer che coi piedi manda in corner. Al 4' l'Ischia passa: Trofa va via sulla destra, tocca per Mazzella che si destreggia bene in area e con un preciso diagonale di destro batte Borrelli, all'esordio. I calciatori e la panchina del Genzano protestano perché l'azione è proseguita nonostante sul terreno, dolorante per un colpo subito, ci fosse un calciatore lucano. L'arbitro in questo caso non ha ritenuto di fermare il gioco e i calciatori in possesso di palla a loro volta hanno proseguito (Mazzella al 91' dirà di non essersi accorto dell'avversario a terra «altrimenti avrei messo il pallone fuori»). Al 14' la squadra di casa potrebbe raddoppiare. Pallone di Trofa in area per Bianco che lo sfiora a due passi dalla porta. E il Genzano? Il terreno fangoso più l'oculata disposizione
tattica della formazione ischitana rendono difficile il compito di raddrizzare il risultato. Troppo raffazzonata la manovra dello Sporting per sperare nel pareggio. Così gli uomini di Bardi ci provano su situazione di palla inattiva. Angolo dalla sinistra e colpo di testa di Fiscina: il portiere Bighencomer deve respinge di pugno. Si arriva al 41' senza che si registrasse la benché minima occasione per gli ospiti. Al 41' calcio di punizione dal vertice sinistro dell'area battuta da Bianco, il pallone sorvola l'incrocio dei pali. Al 42' l'Ischia chiude la partita. Ancora il neo acquisto Mazzella batte sul tempo i difensori del Genzano e con un colpo da sotto beffa Borrelli. E' il colpo di grazia per la squadra altobradanica che era vistosamente calata anche dal punto di vista atletico. In pieno recupero l'Ischia rischia anche di triplicare: discesa di Alvino irresistibile, cross dal fondo per Saurino che si fa anticipare da un difensore. Giovanni Sasso
Spogliatoio Il tecnico degli altobradanici è amareggiato ma non scoraggiato
Bardi: «Con una punta ce la giocheremo» ISCHIA. Peppe Bardi non è abbattuto per la sconfitta, soltanto un po' amareggiato per come si è sviluppata l'azione che ha portato al vantaggio dell'Ischia. «E' stata tutto sommato una partita equilibrata - attacca il tecnico- giocata prevalentemente a centrocampo. Il risultato si stava incanalando verso lo zero a zero che secondo me era quello più giusto. Dispiace per l'episodio del gol dell'Ischia, che capita in un momento in cui si parla di fair-play. Dispiace vedere episodi del genere. Hanno vinto i più furbi, merito ai furbi». L'impressione è che il Genzano non sia venuto a Ischia per approfittare dei tanti problemi di formazione che aveva Impagliazzo. «Sicuramente nel primo tempo abbiamo giocato una partita attenta, costruendo un paio di ripartenze che i ragazzi avrebbero potuto sfruttare meglio. Non dimentichiamo che in attacco sono scesi in campo due ragazzi del '90. Alla lunga - prosegue Bardi abbiamo pagato anche qualcosa sul piano fisico poiché il terreno era pesante e a tratti si faceva fatica a
stare in piedi. E' chiaro che a penalizzarci è stato l'episodio che poi ha rotto gli equilibri». Bardi ammette che «l'Ischia ha avuto un maggiore possesso palla, però nel complesso non abbiamo subito chissà quale pressione da parte dei padroni di casa. Non siamo venuti a Ischia per il punticino, abbiamo cercato di giocare una gara attenta, né chiudendoci in difesa - sottolinea l'allenatore del Genzano - né andando all'arrembaggio. La partita era lunga, il nostro atteggiamento poteva anche cambiare. Ribadisco che i due ragazzi lì davanti sono stati un po' leggeri, ma non voglio buttare la croce addosso a nessuno. E poi aggiungo che non era facile reinterpretare la gara in chiave tattica dopo due partenze così importanti. Pensate che il portiere Borrelli è arrivato sabato e non conosceva nemmeno i compagni. Ma queste da parte mia non sono delle giustificazioni». L'attenzione si sposta sul mercato. Anzi, sul quasi certo arrivo di Ciro Impagliazzo. «L'attaccante è un po' più esperto e ci ritorne-
Borrelli impegnato e in alto Mazzella dell’Ischia
rà utile nel corso della stagione perché i due nostri giovani difettano proprio in esperienza benché bravi. Con il nuovo anno dovremo cercare di inserire in rosa qualche elemento di esperienza -spiega Bardi -. In
settimana c'è stata qualche partenza importante che ci ha un po' spiazzato (Malagnino al Matera, ndr). Ma la società sta provvedendo. Il nostro obiettivo è quello di evitare la retrocessione diretta, comunque di sal-
varci. Se sono fiducioso? La mia squadra sta abbastanza bene, fisicamente ma anche tatticamente. Stiamo inserendo degli uomini, oggi ad esempio in campo c'era Carlino che non giocava da qualche
tempo. Se prenderemo un elemento di esperienza in avanti ce la possiamo giocare». E questo elemento risponde al nome di Ciro Impagliazzo, classe '83, con tanta voglia di riscatto.
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Risultati e classifica Az Picerno-Atella M.
47
15ª giornata Marcatori
2-0
st: 36’ Bochicchio, 40’ Farenga
Banzi-Avigliano
0-1
st: 47’ (r) Petilli
C. Pisticci-A. Tricarico
3-0
pt: 29’ (r) Mels; st: 1’ Guarino, 29’ Cozzolino
Ferrandina-F. Matera
1-1
st: 21’ Di Cecca P. (FM), 38’ Messeri (Fe)
Murese-Balvano
1-0
st: 14’ Di Senso
Policoro-A. Cristofaro
0-0
Ricigliano-Irsinese
1-0
st: 47’ Mincuzzi
Vultur-Valdiano L.
0-2
st: 8’ Salamone, 41’ (r) Chiacchio
Prossimo turno
16ª giornata 04/01/09 ore 14.30
A. Tricarico-Valdiano L. Banzi-Irsinese C. Pisticci-Az Picerno Ferrandina-Avigliano Murese-A. Cristofaro Policoro-F. Matera Ricigliano-Atella M. Vultur-Balvano
A. CRISTOFARO C. PISTICCI MURESE VALDIANO L. POLICORO RICIGLIANO A. TRICARICO AVIGLIANO ATELLA M. FERRANDINA IRSINESE AZ PICERNO F. MATERA BALVANO BANZI VULTUR
36 35 35 28 24 24 22 21 19 17 17 17 16 12 11 4
15 11 3
1 29 8
8
6
1
1 17 5
7
5
2
0 12 3 21 +5
15 11 2
2 33 9
8
7
1
0 19 4
7
4
1
2 14 5 24 +4
15 11 2
2 26 11 7
6
1
0 18 6
8
5
1
2
15 7
7
1 24 11 7
4
3
0 14 6
8
3
4
1 10 5 13 -1
15 6
6
3 16 12 7
4
3
0
1
8
2
3
3
9 11 4
-5
15 7
3
5 17 14 7
5
2
0 10 3
8
2
1
5
7 11 3
-5
15 7
1
7 23 21 7
6
0
1 18 8
8
1
1
6
5 13 2
-7
15 7
0
8 16 18 8
5
0
3 11 9
7
2
0
5
5
15 6
1
8 14 23 8
5
0
3
7
7
1
1
5
5 16 -9 -12
15 4
5
6 15 17 7
3
2
2 10 8
8
1
3
4
5
9
-2 -12
15 4
5
6 13 16 8
3
2
3
8
7
1
3
3
7
8
-3 -14
15 5
2
8 15 28 8
5
2
1 10 7
7
0
0
7
5 21 -13 -14
15 5
1
9 23 30 8
4
0
4 14 13 7
1
1
5
9 17 -7 -15
15 3
3
9 14 23 8
3
3
2 11 7
7
0
0
7
3 16 -9 -19
15 3
2 10 13 29 7
3
1
3
7
8
0
1
7
6 22 -16 -18
15 1
1 13 7 28 7
0
1
6
4 14 8
1
0
7
3 14 -21 -25
7
9 6
7
8
5 15 +6
9
-2 -10
10 Reti: Mels (1) (C.Pisticci) 9 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Grieco (1) (C.Pisticci) 8 Reti: Messeri (1) (Ferrandina); Salamone (V.Lauria) 7 Reti: Di Senso (Murese) 6 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Petilli (1) (Avigliano); Di Cecca P. (F.Matera); Fiorino (1) (Irsinese); Sanseviero (V.Lauria) 5 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Gagliardi (C.Pisticci); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); Libutti (Vultur) 4 Reti: Montenegro, Villano (A.Cristofaro); Scarfone (3) (A.Tricarico); Caivano (AZ Picerno); Russo (Policoro); Di Falco (V.Lauria) 3 Reti: Santopietro (Avigliano); Ciardiello (2) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Bavaro F., Gogoni (Banzi); Farinola D. (F.Matera); Dutra (Murese); Zizzamia (2) (Policoro); Giordano, Sgambati (Ricigliano) 2 Reti: Astudillo, Baldini (A.Cristofaro); Larotonda G. (1), Pascale (1), Rinaldi (Atella); Sparapano (A.Tricarico); Di Pietro, Tornillo (Avigliano); Bochicchio, Farenga (AZ Picerno); Federico (1), Pecoriello G. (1) (Balvano); Cozzolino (C.Pisticci); Greco, Grieco (1), Lengua (Ferrandina); Di Cecca E. (F.Matera); Giancaspero (Irsinese); D'Arca (Murese); Rapolla (Policoro); Carpinelli (2) (Ricigliano); Di Brizzi (V.Lauria)
Mels (capocannoniere) apre su rigore, decisivo il raddoppio a inizio ripresa di Guarino
Pisticci sull’ottovolante Ennesimo trionfo e vetta più vicina per i gialloblù PISTICCI TRICARICO
3 0
PISTICCI: Coretti, De Nittis, Casale (28' s.t. Cozzolino), Guarino, Di Maria, De Biasi, Lavecchia, Fortunato, Gagliardi, Mels (16' s.t. Capobianco), Grieco (30' s.t. Farinola). A disposizione: Esposito, Lorenzatti, Di Pede, Regina. All.: Valente. TRICARICO: Pirchio, Laruccia (23' s.t. Pascazio), Di Girolamo, Grassani D., Chessa, Grassani F., Antini, Roggi (1' s.t. Maino), Sparapano (27' s.t. Basile), Porfido, Bozzi. A disposizione: Peluso, Palasciano, Lorusso, Laguardia. All.: Abbrescia. ARBITRO: Ruttolo (sez. di Chieti). Collaboratori: Mugnolo, Guida. RETI: 29' Mels (R), 1' s.t. Guarino, 29' s.t. Cozzolino. NOTE: Ammoniti: De Biasi; Chessa. Espulsi: Grassani F., Fortunato. Recuperi 2', 3'. Spettatori 400 circa. Giornata fredda con vento che ha condizionato partita soprattutto nel primo tempo. Terreno in buone condizioni. DOMENICA da incorniciare per il Pisticci che batte 3-0 il Tricarico, conquista l'ottava vittoria consecutiva e rosicchia due punti alla capolista A. Cristofaro, portandosi ad una sola lunghezza dalla vetta. La squadra di Valente chiude così un girone di andata fantastico, confermando gli evidenti indici di crescita nel gioco e nella personalità di un gruppo che ha ottenuto più di quanto si poteva chiedere ad una neopromossa partita in sordina e con un organico rinnovato che ha avuto bisogno del tempo necessario per trovare intesa ed affiatamento. I numeri testimoniano lo stato di salute di una squadra che ha vinto tutti gli impegni di campionato in calendario a novembre e dicembre. Pisticci e Tricarico presentavano in campo i tre capocannonieri di Eccellenza, Mels e Grieco per
Mels fa festa dopo la rete del Pisticci Foto gialloble.com
gli jonici, Bozzi per i biancorossi, tutti a 9 reti. Ma alla fine allunga il solo Mels che apre le marcature trasformando un calcio di rigore. Poi in apertura di ripresa è Guarino a regalare il gol partita ai gialloble, a coronamento di un girone di andata giocato sempre su altissimi livelli di rendimento. Al resto ci hanno pensato Coretti, che ha parato il rigore del possibile 2-1 a Bozzi, e Cozzolino autore del definitivo 3-0 ed ancora a segno subito dopo il suo ingresso in campo. Nonostante sia partito con il vento a sfavore, il Pisticci gioca un ottimo primo tempo, nel quale prende le misure all'avversario grazie ad un centrocampo granitico e ad una difesa attentissima. Dopo 12 minuti è già brivido per Pirchio: Grieco ruba palla in zona d'attacco, serve Gagliardi che si libera al tiro dalla distanza e spedisce di un soffio a lato. Il Tricarico replica dopo 2 minuti con Bozzi che riceve da destra nel cuore
dell'area, ma sbaglia il tocco d'esterno e manda alto sulla traversa, senza riuscire a sfruttare l'unica disattenzione nella retroguardia pisticcese. Al 28' episodio chiave: Grieco crossa da sinistra, Gagliardi colpisce di testa a botta sicura, Grassani F. interviene deviando sul palo, ma l'arbitro vede un fallo di mani ed opta per il rigore e la conseguente espulsione. Ne nasce un parapiglia di proteste al termine del quale ne fa le spese capitan Fortunato espulso per una presunta reazione in mischia. Mels non si fa intimorire dal clima incandescente e trasforma superando Pirchio che aveva comunque intuito. Lo stesso Mels, dieci minuti dopo, non capitalizza al meglio una ripartenza da centrocampo. Il Tricarico combina poco ed impensierisce Coretti solo su calcio d'angolo con la complicità del vento. La ripresa si apre con la perla di Antonio Guarino che al termine
della prima discesa dei gialloble scaglia a rete dalla distanza e sorprende Pirchio, che probabilmente attendeva il cross. All' 11', però, il Tricarico ha l'occasione per riaprire l'incontro. Il signor Ruttolo, infatti, assegna un penalty per atterramento in area di Bozzi che s'incarica del tiro, ma trova sulla sua strada un attento Coretti, bravo ad intercettare una esecuzione comunque non irresistibile. Il Pisticci si limita a controllare e gioca con serenità, senza aver bisogno di mostrare tutte le doti espresse nella prima frazione. Il 3-0 arriva al 29' grazie ad un colpo di testa in tuffo di Cozzolino che intercetta al meglio un cross da corner e segna il suo secondo gol in gialloble, questa volta ad un solo minuto dal suo ingresso in campo (contro il Rionero dovette attendere un quarto d'ora). Nel finale è Gagliardi a cercar gloria con una velenosa conclusione dalla distanza, ma il risultato non cambierà più. Roberto D’Alessandro
Valente: «Premiato il nostro lavoro» NEGLI spogliatoi la breve festa di fine anno dei gialloble non poteva avere un contorno migliore. Gli auguri di Natale in casa Pisticci hanno il sorriso stampato sulle bocche di calciatori e dirigenti. “Stiamo giocando bene commenta mister Valente - e riusciamo a capitalizzare nei momenti importanti della partita. Dispiace solo per l'espulsione di Fortunato, ma adesso abbiamo un organico che ci permette di sostituire senza problemi qualche pedina importante”. La situazione di classifica del Pisticci non era semplice da pronosticare ad inizio anno: “sapevamo - prosegue Valente - di aver ingaggiato ragazzi interessanti, che presi individualmente avevano buone referenze, ma trasformare queste doti in una squadra non è operazione semplice e scontata. Il nostro merito è stato quello di lavorare tantissimo ed alla fine il nostro impegno viene premiato con i risultati che stiamo ottenendo”. Gol con dedica per Aniello Cozzolino, che regala idealmente la sua seconda marcatura in gialloble “al procuratore Nicola Annunziata” della cui scuderia il calciatore fa parte. Per mister Abbrescia il Tricarico “ha sbagliato approccio nel primo tempo, pur subendo un rigore che non c'era perché Grassani ha toccato di testa e non di mano. Il gol subito in una ripresa comunque interpretata meglio ci ha tagliato le gambe, così come il rigore sbagliato. Nel complesso il Pisticci, che è la migliore delle squadre incontrate, è stato bravo a sfruttare le occasioni che ha avuto. Niente drammi, comunque, per una squadra che sta facendo bene”. r.d’a.
48
Sport Interrotta la serie d’oro della capolista, che comunque è campione d’inverno
Lunedì 22 dicembre 2008
L’Oppido frena a Policoro Pari sofferto per la Cristofaro con gli jonici POLICORO 0 A. CRISTOFARO 0
Labriola: «Meritavamo il successo»
POLICORO: Maida, Cicchelli, Digno, Battafarano (66' Miraglia), Nuzzi, Malucchi, Fumarola, Ripa (54' Russo), De Stratis, Castoro, Zizzamia. A disp: Labriola, Todaro, Ciaglia, Pierro, Panetta. All: Labriola. ANGELO CRISTOFARO: Di Corato, Giganti Gerardo, Manniello D., Leone A., Santagata, Volturno, Leone G. (77' Manniello F.), Vaccaro, Montenegro, Astudillo, Giganti Giuseppe (79' Villano). A disp: Gioiello F., Gioiello M., Manniello V., Pappalardo, Provenzale. All: Manniello Donato. ARBITRO: Soano di Torre del Greco (Pallotta - Di Leo).
E' SODDISFATTO mister Rocco Labriola della prestazione dei suoi ragazzi, capaci di fermare sullo zero a zero la corsa vittoriosa della prima della classe Angelo Cristofaro. “Abbiamo interpretato bene la gara - ha commentato l'allenatore del Policoro - molto condizionata dal vento e da un terreno di gioco sicuramente non ottimale. Inoltre l'Oppido è un'ottima squadra, anche se non ho visto una grande differenza tra noi e loro. Infatti penso che, se una squadra meritava di vincere questa gara, quella era la nostra. Il Policoro ci ha creduto: nel primo tempo abbiamo creato due - tre situazioni ma siamo stati poco cattivi davanti la porta. Nel secondo tempo siamo scesi in campo decisi a vincere la partita; abbiamo prodotto molto gioco ma sembrava proprio che la palla non volesse entrate in rete”. “Sono contento della prestazione dei miei ragazzi e dell'intensità data alla gara - ha concluso mister Labriola - continueremo a giocare come oggi (ieri), augurandoci di ritornare presto a vincere”. Prossimo appuntamento, dopo la pausa natalizia, il 4 gennaio, con la gara casalinga contro il Forza Matera. e.c. A sinistra Fabio Battafarano del Policoro e accanto il portiere dell’Oppido Di Corato
POLICORO - Il 2008 si conclude con un pareggio per il Policoro 2000 che, tra le mura amiche del “Rocco Perriello”, blocca sullo zero a zero la capolista Angelo Cristofaro. Tuttavia il pari, raccolto nell'ultima giornata del girone d'andata, permette alla squadra di Oppido Lucano di essere campione d'inverno, prima in classifica a 36 punti, uno in più rispetto alle inseguitrici Pisticci e Murese. Invece i 24 punti danno agli jonici la possibilità di
conservare il quinto posto, in condomino con il Ricigliano. Il match si apre subito con il Policoro pericoloso: al 3' un rinvio sbilenco della difesa dell'Oppido regala una palla d'oro a Digno, che però centra la traversa. Le squadre sono comunque attente e concentrano il gioco a centrocampo, anche per difendere la palla da un vento insidioso. Al 29' ci provano gli ospiti con un tiro dalla distanza di
Astudillo, di poco a lato. Un minuto dopo e gli jonici ci riprovano: Fumarola per Zizzamia e infine Ripa che non intercetta bene la sfera e la lancia fuori. La capolista non resta a guardare e, al 32', intimidisce la difesa avversaria con una bella giocata di Leone, di pochissimo sopra la traversa. L'ultimo brivido del primo tempo è regalato dal policorese Malucchi: il suo insidioso tiro di testa è intercettato da Di Corato, che
rinvia in angolo. Il secondo tempo si apre con un’ Angelo Cristofaro più dinamica, capace di creare due azioni pericolose con Astudillo e Volturno. Ma sono i ragazzi di mister Labriola a intessere maggiore gioco offensivo, dimostrandosi ben all'altezza della capolista, imbattuta dalla prima giornata. Al 52' è Fumarola a provarci con un tiro forte, che si blocca all'incrocio dei pali e viene successivamente deviato in angolo.
Al 60' è la giocata Fumarola - Castoro a superare la difesa oppidese, bloccata solo dall'estremo difensore. Due minuti dopo e sono gli ospiti a sfiorare il gol, con un tiro di Vaccaro troppo debole, che si spegne sul palo sinistro. L'ultima frazione del secondo tempo è tutta ad appannaggio del Policoro, mentre alla capolista non resta che difendere il pareggio. Al 78' gli jonici vicinissimi al gol con De Stratis, il
cui tiro centrale, imbeccato da un passaggio di Zizzamia, è bloccato dal portiere avversario. All'84 è Malucchi a sfiorare il vantaggio con un'azione partita da un calcio d'angolo e conclusasi sul lato della porta biancoverde. La gara termina così a reti inviolate, con un Angelo Cristofaro capolista ma sicuramente non irresistibile e un Policoro reattivo e dinamico. Eleonora Cesareo
La rinnovata Vultur ko dopo un buon primo tempo Atella punito nel finale da Bochicchio e Farenga
Salamone-Chiacchio e il Valdiano passa a Rionero VULTUR VALDIANO
0 2
Tre punti pesanti e meritati per i rossoblù PICERNO ATELLA
VULTUR: Lapenna, Barbaro, Larotonda, Di Perna, Lettieri, Moscara (25'st Lanotte), Rapolla, Lamorte, Viggiano, Starna, Di Tolve. A disp.: Sicuro, Cripezzi, Callimo, D'Urso, Filidoro, Marmora. All. Finamore. VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre, Di Falco, Chiacchio, Calandriello, Damato (29'st Colombo), Di Brizzi (15'st Polito), Salamone, Cava, Sanseviero (44'st Zuccarelli). A disp.: Loquercio, D'Alto, Salvitelli, Romano. All. Masullo. ARBITRO: Sapienza di Potenza (RussoPaolillo). RETI: nel s.t. all'8' Salamone (V), al 46' Chiacchio (rigore) (V). NOTE: terreno in discrete condizioni, cielo parzialmente nuvoloso con vento di tramontana. Ammoniti: Larotonda, Rapolla, Viggiano, Lettieri della Vultur; Cava, Discepolo, Polito del Valdiano. Angoli: 5 a 3 per la Vultur. Recupero: p.t. +3'; s.t. +4'. Salamone del Valdiano
RIONERO - Al “Pasquale Corona” il Valdiano, pur senza dominare, ha superato la Vultur con il classico 2-0 raggiunto soltanto nei minuti finali di recupero. Una sconfitta che questa volta, onor del vero, sta piuttosto stretta ai rioneresi, almeno per quello che si è visto in campo. Dagli ospiti, vista la posizione di classifica, ci si aspettava qualcosa di più sul piano del gioco, e invece qualcosa di più l'ha fatto vedere la Vultur sulla cui panchina ha esordito, dopo le note vicissitudini societarie, mister Finamore. Esordio in campo per i nuovi arrivati Di Perna, Moscara, Rapolla e Starna. I rioneresi sin dalle prime battute hanno provato a fare propria la partita senza però riuscirci pur dando il massimo per fare risultato. In avvìo i locali partiti in favore di vento hanno tenuto gli avversari in suggestione non consentendo loro non solo di creare alcun pericolo ma anche di non consentire tiri che avessero potuto impensierire la porta difesa dal giovane Lapenna. Nella prima frazione di gioco la migliore occasione per portarsi in vantaggio è capita ai
Sorriso Picerno
vulturini a conclusione di una incursione sulla destra di Moscara, sul cui cross Viggiano davanti all'area piccola in leggero anticipo non è riuscito a colpire la palla davanti al portiere Serra. E' stata questa l'unica e vera nota degna di essere annotata, per il resto del primo tempo la partita è stata giocata molto a centrocampo con leggera prevalenza dei padroni di casa. Nella ripresa i valdiani in favore di vento vanno subito al tiro al 1' con Sanseviero ma Lapenna blocca a terra in due tempi. All'8' gli ospiti passano in vantaggio con Salamone, lesto a mettere in rete sulla ribattuta della traversa colpita su calcio piazzato di Torre. La reazione dei rioneresi non crea alcun pericolo per la porta difesa da Serra, anzi sono ancora gli ospiti al 22' a mancare il raddoppio con Damato. Il cui tiro è preda di Lapenna. Al 41' Lanotte, tutto solo, angola troppo e la palla finisce sul fondo. Al 46' il Valdiano raddoppia su rigore con Chiacchio, concesso per atterramento in area di Polito. Michele Rizzo
2 0
PICERNO: Perillo; Spera; Bochicchio; Sodo; Salvia; Naturale; Quagliata; Farenga; Paterna (43's.t. Langone); Mastroberti; Santarsiero. A disp.: Notargiacomo, Lottino A., Russo, Albano, Pace, Buonansegna. All. Di Mase. ATELLA: Mariano; Romaniello; Colangelo; Larotonda; Manfreda; Gamma; Strozza; Angelillo (6's.t. Leccese); Rinaldi (43's.t. Guglielmi); Carriero; Libutti. A disp.: Di Biase, Grieco, Lanotte, Telesca, Romaniello. All. Mecca. ARBITRO: D’Alessandro di Bernalda (Brancato-Martinese). RETI: 36' s.t. Bochicchio; 40' s.t. Farenga (P). NOTE: Ammoniti Paterna, Mastroberti (P); Strozza (A). PICERNO - Il “guerriero” Bochicchio risolve, capitan Farenga bissa. Grande prestazione del Picerno che si impone meritatamente al Comunale ai danni di un malcapitato Atella che non ha resistito alla forza d'urto dell'undici rossoblu. I tre punti fanno tirare un sospiro di sollievo agli uomini di mister Di Mase che risalgono la china e si congedano nel migliore dei modi dal pubblico di casa prima della sosta natalizia. Il Picerno deve a fare a meno di due pedine fondamentali, Olita e Lottino V. a centrocampo. Mister Di Mase sposta Farenga in mezzo
al campo e inserisce Quagliata alto a destra con ottimi risultati. L'avvio è bruciante e già al 1' i padroni di casa si rendono pericolosi su palla inattiva. Corner dalla sinistra di Mastroberti, stacco di Farenga in area e palla che esce alla sinistra di Mariano. Dopo pochi minuti ci prova Mastroberti con conclusione dal limite, ma la palla termina tra le braccia del portiere. Ghiotta occasione sempre per il Picerno al 12', Mastroberti di prima lancia in profondità Paterna in solitudine, che entrato in area viene fermato dall'uscita risolutiva di Mariano. Il Picerno continua a spingere e al 17' uno scatenato Mastroberti salta un manipolo di uomini a centrocampo, apre per Quagliata sulla destra, ma il diagonale non è ben calibrato e si spegne sul fondo. Alla mezz'ora ci prova Farenga, che raccogliendo un rimpallo fuori area, carica con tutta la sua forza il destro, ma Mariano c'è e risponde alla grande bloccando a terra la sassata del capitano. L'Atella si fa vivo dalle parti di Perillo al 39', palla vagante in area sulla quale si avventa Libutti, ma Perillo esce di gran carriera e annulla il tutto. Ultimo sussulto al 45' per i locali. Farenga riceve in area spalle alla porta, torsione e tiro di destra che non trova lo specchio da buona posizione. La musica nel secondo tempo non cambia, i padroni di casa sempre padroni del campo cercano in tutti i
modi il gol vittoria. Al 2' Santarsiero dopo una pregevole discesa sulla sinistra entra in area e prova la conclusione di potenza, ma la palla esce di poco fuori alla sinistra del palo. Al quarto d'ora i padroni di casa vanno vicini per ben due volte alla segnatura, prima con Matroberti in percussione sulla sinistra, fermato dalla tempestiva uscita di Mariano; poi con Paterna che non aggancia di testa l'invitante cross dalla destra di Quagliata. L'Atella sembra ormai alle corde, ma al 28' ci pensa Carriero a suonare la sveglia, cross in area e stacco portentoso del numero dieci che costringe Perillo al doppio intervento. Il Picerno non sta a guardare e ribadisce la sua superiorità. Al 30' Mastroberti cerca la giocata spettacolare, e su punizione dai trenta metri coglie in pieno la traversa a portiere battuto. Il gol sembra non voler più arrivare ma al 36' ci pensa il mai domo Bochicchio che su calcio di punizione dalla destra mette in rete di sinistro, complice una deviazione di un uomo in barriera, che non toglie i meriti al centrale difensivo rossoblu. Allo scadere c'è gloria anche per capitan Farenga che con il gol mette la ciliegina sulla torta ad una prestazione tutto cuore e grinta. Punizione dell'inossidabile Matroberti e guizzo vincente del capitano, più lesto di tutti a raccogliere sotto porta e ad insaccare per il definitivo 2-0. Leonida Russo
Sport 49 Derby con un Balvano al di sopra delle attese. Rossi per Simone e Nardiello Lunedì 22 dicembre 2008
Murese, quanta fatica Di Senso risolve nella ripresa una gara incerta MURESE BALVANO
1 0
MURESE: Scaldaferri; Gerbasio (al 46' D'Arca); Ferracane; Nardiello; Lotano; Cella A.; Cardillo; Iacullo G.; Dutra (all'88 Innocenti); Iacullo V.; Di Senso; Antohi; all. Lardo; A disp. Cocina; Galante; Glorioso; Carlucci; e Guerra. BALVANO: Moretto; Simone; Pentagelo; Turturiello P.; Piegari; Notaro; Cilibrizzi; Falcone (all'86' Bovino); Turturiello D.; Morelli (al 61' Zarrillo); Lombardi; all. Turturiello P.; a disp. Villani; Bovino; Bencivenga; e Palladino. ARBITRO: Abbate Salvatore di Potenza (Chiechi-Salvia). RETE: 59' Di Senso. NOTE: Ammoniti: Simone, Lombardi, Morelli, Nardiello, Cardillo e Morette. Espulso: al 75' Simone e all'87' Nardiello. Recuperi: 2' e 4'. Spettatori: 600 circa. SOTTO UN VENTO molto freddo e su un campo al limite della regolarità ha preso vita il derby del Marmo Platano tra Murese e Balvano. I padroni di casa non hanno giocato una buona partita, probabilmente per l'impegno infrasettimanale di Coppa Ita-
lia e per le assenze di Iacullo V. a centrocampo e di Zaccardo in difesa, ma alla fine hanno ottenuto tre importantissimi punti che riportano la Murese molto vicina alla vetta. Nel primo tempo le due squadre non hanno assolutamente giocato con il Balvano più concreto, e capace di avvicinarsi alla conclusione con qualche palla inattiva e con delle sponde aeree dell'intramontabile Turturiello Donato. Mentre nel secondo tempo la Murese ha fatto vedere qualcosa di più, rispetto ad una prima frazione di tempo praticamente nulla, e alla prima conclusione ha trovato la rete con un tiro da fuori di Di Senso. Il Balvano ha provato a reagire e ha recriminato per un contatto in area Murese. Alla fine la Murese potrebbe raddoppiare, ma sarebbe stata una punizione troppo severa per un Balvano ben disposto in campo e anche convincente per lunghi tratti della gara. Nemmeno il tempo di dare calcio di inizio che al 2' il Balvano spreca una ghiotta occasione per passare. Cilibrizzi a due passi dalla porta mette fuori a portiere battuto. Al 10' Iacullo G. libera Ferracane in area e di destro manda
Blitz dell’Avigliano a Banzi
Petilli si vendica con il gol dell’ex BANZI AVIGLIANO
0 1
BANZI: Lobasso, Spineto, Teto (44' p.t. Racanati), Amitrano, Iovine, D'Asta, Pisani,(88' s.t. Faccilongo), Mastrodomenico, Bavaro F., Forino, De Tullio (45' p.t. Madera). All. Angelino. AVIGLIANO: Vaccaro, Coviello, De Mita, Camelia, Muzzillo, Potenza, Fiorino, Santopietro, Di Pietro, Petilli, Verrastro (85' s.t. Darwish), All. Filadelfia. ARBITRO: Santoro di Venosa (Petrone - Diotisalvi) RETI: Petilli 46' s.t. NOTE: Ammoniti: 7' p.t. Pisani, 33' p.t. De Tullio, 2' s.t. D'Asta , Banzi 25' s.t. Camelia 45' s.t. Potenza, 48' s.t. Santopietro (Avigliano). Recuperi 2' p.t. 4' s.t.. Terreno in discrete condizioni. GARA SCADENTE, quella vista al Comunale di Banzi, sia per contenuti tecnici che tattici. Uno spettacolo quello offerto dalle due squadre di categoria inferiore. Condotto da una terna non sempre all'altezza. Entrambe rivoluzionate con nuovi innesti, inevitabilmente con scarsa amalgama ,entrambe sfilacciate in tutti i reparti. Nella prima frazione poche le emozioni degne di nota, al 15' Forino impegna Vaccaro con un tiro da fuori. La risposta dell'Avigliano arriva al 22' con Verrastro che impegna in tuffo Labasso dalla distanza. Il Banzi sembra avere il controllo del gioco, ma la manovra è troppo lenta, alcune incursioni vengono fermate dal guardialinee, tra le proteste del pubblico. La ripresa comincia con una grande occasione per il Banzi, Bavaro lanciato da Pisani vie-
Petilli
ne atterrato in area da Vaccaro, rigore, dal dischetto va Forino che spara alto. Da allora l'Avigliano cresce di tono, al 75' e al 77' Lobasso salva i suoi dalla capitolazione. Al minuto 89' occasione per Petilli ma Lobasso si supera e salva in angolo. Al 91' l'arbitro generosamente concede un calcio di rigore per un presunto fallo di mano. Petilli realizza firmando la rete del l'ex, e del successo. Fine gara con contestazione per la terna arbitrale, con il Banzi che staziona sempre più nei bassifondi della classifica. Da segnalare l'ottima prova dei giovani Camelia e Amitrano. Al termine della gara bocche cucite nel clan Bantino, amareggiati per la condotta di gara, unica voce fuori dal coro è quella del nuovo consulente di mercato Nicola Annunziata, che annuncia ancora interventi sul mercato per sperare nella salvezza. Il Banzi di questi tempi ne ha proprio bisogno. Giulio Carcuro
Lardo: «Brutta prova, pagate le fatiche di Coppa» A FINE GARA nei due spogliatoi tira un'atmosfera quasi elettrica. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica del mister della Murese, Mario Lardo. “Sicuramente è stata la più brutta prestazione dell'anno, probabilmente si è fatto sentire l'impegno settimanale che ci ha tolto tante energie psico-fisiche. In effetti abbiamo sofferto solo su qualche palla inattiva e nel gioco aereo perché loro avevano alcuni giocatori alti in avanti. Alla fine potevamo chiudere la gara e siamo stati poco precisi sotto porta. Complimenti al Balvano per come ha interpretato la gara e per averci tenuti fino alla fine sulle spine”. Sulla stessa lunghezza d'onda il commento dell'allenatore dei portieri della squadra di casa, Nicola Guma: “È stata una gara molto combattuta, nel primo tempi siamo stati quasi inconsistenti. Abbiamo avuto un pes-
simo approccio disputando forse la peggiore gara stagionale. Se il Balvano avesse portato a casa il pari nessuno aveva nulla da recriminare. Sicuramente sono pesate le varie assenze, ma ancora di più ha pesato la gara di mercoledì, la semifinale di Coppa Italia con il Ferrandina”. Dall'altra parte della barricata fa eco la dichiarazione dell'allenatore ospite, Pio Turturiello: “Il risultato non è giusto, abbiamo giocato bene, e abbiamo cercato di tenere alto il ritmo della partita confidando in un calo degli avversari. Ci ha penalizzato anche l'arbitraggio che non ci ha concesso un sacrosanto rigore. Speriamo di chiudere il campionato al disopra dell'ultimo posto, e se giochiamo come abbiamo fatto a Muro Lucano, creando anche sei occasioni da rete, l'impresa è possibilissima”. c.p.
Di Senso
la palla di poco fuori. al 24' Gerbasio mette al centro per Dutra che di testa in bella elevazione mette fuori. Al 25' punizione di Falcone e Scaldaferri blocca in due tempi. Al 27' Piegari, indisturbato, dal limite dell'area calcia alto. Al 45' cross di Di Senso a tagliare sul secondo palo e Cardillo non aggancia. All'inizio della ripresa il Balvano è sempre vivo. Al 46' Lombar-
di ruba un pallone a Lotano ed entra in area, ma il diagonale termina fuori. Al 54' la Murese sfiora la rete. Cross di Ferracane e in spaccata Di Senso manda la palla a lambire il palo. Al 59' la Murese passa in vantaggio. Dopo un'azione concitata con batti e ribatti in area ospite, Di Senso dal limite con un tiro sul primo palo batte un incerto Moretto. Al 62' Cardillo
fraseggia con Dutra, la palla arriva a Di Senso che da sottomisura calcia di poco oltre la traversa. Al 68' corner di Falcone e Turturiello D. in elevazione incorna bene mandano la palla fuori di un soffio alla destra del portiere. Al 70' Antohi va via in dribbling superando quattro avversari e serve Dutra che entra in area e calcia sull'esterno della rete. Al 76' Turtu-
riello D. addomestica bene un pallone si gira a dai 25 metri lascia partire un tiro che sfiora la porta. All'81' Di Senso fugge sulla sinistra entra in area e il portiere respinge aiutandosi con i piedi. Al 93' la Murese sbaglia la rete del ko. D'Arca mette al centro e Antohi da due passi in scivolata spedisce la palla oltre la traversa. Carmine Pepe
50
Sport Felice il ritorno in panchina di Manniello. Inutile forcing finale ospite
Lunedì 22 dicembre 2008
Ricigliano ok con Mincuzzi Il neo granata risolve la sfida con l’Irsinese RICIGLIANO IRSINESE
1 0
RICIGLIANO: Perna, Mele, Schiavo, Piegari, Limmatola, Pignata, Mentarelli (20'st Giordano), Gaudioso, Severino (45'st Verrone), Mincuzzi, Falcone. All. Natiello. A disp: Marcellino, Pietrafesa, Clemente, Saracco, Tomasiello. IRSINESE: Fiore, Cannito (31'st Pecoriello G), Piscitalli, Pecoriello A, Girone (37'st Santacasso), Sansone, Cardano, Vitale, Petraglia, Fiorino, Dinardo. All.Patella. A Disp: Cuprielli, Laurieri, Morelli, Lo Russo, Piccinino. ARBITRO: Blasi di Potenza (Caivano-Masi) RETI: 47'pt Mincuzzi. NOTE: Amm. Mincuzzi, Pignata, Gaudiosi; Fiore,Piscitalli, Pecoriello A, Cardano,Vitale. Recupero:1'+3'. RICIGLIANO - Ricco di regali il Babbo Natale del Ricigliano, che sotto l'albero trova gradite sorprese, ad iniziare dal ritorno in panchina di mister Natiello, che finalmente ha scontato la squalifica che lo costringeva a seguire le gare dalla tribuna. A ciò si affianca il risultato pieno, seppur di misura, e l'ottima prestazione delle new-entry, tra cui spicca quella del match-winner Mincuzzi. Infatti, dando uno sguar-
Pacelli: «Ottimi innesti AL TERMINE della gara c'è soddisfazione tra i dirigenti riciglianesi, che vedono il frutto del loro operato. Il vice presidente Pacelli dichiara: «i nuovi acquisti hanno fatto un'ottima impressione, sono partiti benissimo, ma tutti si sono impegnati al massimo e quindi mi sento in dovere di elogiare tutti. Siamo stati un po' dispiaciuti perché solo venerdì dal comunicato ufficiale abbiamo appreso che la gara non sarebbe stata più ripresa e trasmessa in differita sulle reti locali,come in programma già da tempo. Ci è dispiaciuto davvero molto, perché avevamo già allestito il tutto, e sarebbe comunque stata una bella esperienza. Ma adesso godiamoci questo risultato e questa bella partita,sperando di ritornare ancora più in forma dopo la sosta». I due tecnici, Natiello e Patella
do al tabellino, numerose sono le novità in casa Ricigliano: a parte la difesa, ieri più compatta che mai, gli altri reparti sono ricchi di nomi nuovi, tra l'altro tutti giovanissimi. Tra questi,soprattutto Severino, classe '90, giovane dalle ottime promesse, merita un occhio di riguardo. Le ostilità sono state agonisticamente valide, e alla fine dei novanta minuti hanno meritatamente premiato i padroni di casa, che si riscattano dalla sconfitta subita domenica scorsa ad
Avigliano. Il gioco è stato bello a tratti, in altri è stato interrotto il più delle volte da un arbitraggio risultato un po' titubante, che all'occorrenza si è caricato delle proteste da parte dei locali e non solo, basta dare uno sguardo all'eccessivo numero di ammonizioni. I primi 15 minuti di gioco scorrono con una fase di studio abbastanza veloce su entrambi i fronti,il primo tiro della gara è da parte degli ospiti,con la punizione dal limite di Fiorino,sulla quale
Perna controlla. Al 23' il Ricigliano si rende pericoloso con cross di Schiavo,per poco non intercettato da Severino. Dopo pochi minuti ancora l'Irsinese pericolosa con Fiorino dalla distanza, Perna alza oltre la traversa. Un ritmo pacato si instaura fino al 45', ma il primo tempo non può dirsi affatto concluso, è il pieno recupero quando Mincuzzi con il suo sinistro fa esplodere il Comunale a conclusione di un' azione personale. Al ritorno dagli spoglia-
toi, il Ricigliano ha dalla sua una serie di calci da fermo, ai quali si dedica lo specialista in materia,ossia Limatola: proprio quest'ultimo al 10' calcia dal limite, aggancia Severino di testa, ma l'uno ospite neutralizza. Al 12'ancora Limatola dal limite indirizza di poco a lato. Al 22' si rifà viva l'Irsinese,con Fiorino che dai 30 metri becca la barriera. Segue una fase di gioco sterile,intervallata dalle varie ammonizioni. Al 37' occasionissima per Falcone,che
Ferrandina sciupone nel primo tempo. Espulsi Gagliardi e Ciardo
Messeri risponde a Di Cecca Il gol dell’attaccante aragonese agguanta il Forza Matera FERRANDINA F. MATERA
1 1
FERRANDINA: De Vincenzo, Granato, Matrice (29 st Russo), Mastrangelo, Ciardo, Lanciano, Bosso, Moscariello, Messeri, Grieco, Gogoni. A disp. Fraccalvieri, Luongo, Lo ponte. All. Stigliano FORZA MATERA: Loiacono, La macchia, Acito (48'st Nicoletti), Di Pede, Gagliardi, Palladino, Cancelliere, Biondino, Di Cecca, Farinola, Andriotti (35' st Matera). All. Di Mola, Cambio, Tataranni, Ferramosca. All. Liuzzi ARBITRO: Rubino di Moliterno (assistenti Fantini e La Grotta) RETI: 21' st Di Cecca, 38' st Messeri. NOTE: Ammoniti: Ciardo, Di Cecca, La macchia, Lanciano, Palladino. Espulsi: 42' pt Gagliardi, 4' st Ciardo. E' FINITA in parità tra Ferrandina e Forza Matera. Anche se per qualche minuto gli ospiti hanno cullato il sogno del sorpasso in classifica ai danni proprio dei rossoblu. Gli episodi decisivi per le sorti del match tutti nel secondo tempo. A passare per primi i ragazzi di mister Liuzzi. Il gol del momentaneo vantaggio al 21'. Il Ferrandina, dopo un'azione d'attacco, esita a rischiarare la difesa. Ad approfittarne è la squadra avversaria che, sul filo del fuorigioco, innesca
Una formazione del Ferrandina
un uno contro due fatale per i padroni di casa. Lanciano si trova da solo tra Farinola e Di Cecca che ha gioco facile a depositare alle spalle di De Vincenzo. Per il Ferrandina si tratta di un'autentica doccia fredda. Il Forza Matera colpisce e affonda alla prima occasione costruita fino ad allora. I rossoblu, invece, pagano a caro prezzo le occasioni sprecate, specie nei primi 45 minuti. La prima clamorosa già al 3'. Granato mette in mezzo per Messeri che, da distanza ravvicinatissima, si fa neutralizzare da Loiacono. Al 27' è ancora Messeri ad andare vicinissimo al bersaglio, ma per il guardalinee è fuorigioco. Poi è il brasiliano Gogoni
a mettersi in evidenza, prima al 33' con un diagonale che si esaurisce di poco sopra la traversa, e poi al 44' con un'incursione sventata provvidenzialmente dal portiere avversario. A Gagliardi, intanto, saltano i nervi e dà una testata a Messeri. Per lui la gara finisce qui. Al 1' della ripresa è ancora il Ferrandina a cercare la via del gol con Ciardo, però senza fortuna. Il Forza Matera, arginata la sfuriata iniziale dei rossoblu, inizia a prendere coraggio e farsi più pericoloso. Il primo a farne le spese è Ciardo che per recuperare su Farinola, involato a rete, lo abbatte da dietro. Doppio giallo ed espulsione. Si torna in parità numerica.
Poi al 15' a far tremare il Ferrandina è Di Cecca che, su punizione, lambisce la base del palo. Gli risponde Messeri al 18' con una girata di testa deviata in corner. Solo pochi minuti e il Forza Matera passa in vantaggio. E al 26', approfittando della fase di sbandamento dei rossoblu, sfiora addirittura il raddoppio con un insidioso pallonetto sempre di Di Cecca. A salvare il Ferrandina da un'inattesa sconfitta è solo l'orgoglio. Dopo essere andato vicinissimo al pareggio al 30' e al 34', Messeri al 38' rimette le cose a posto, sbucando per primo in mischia e spedendo di testa in fondo al sacco. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Cell. 347.4046030
ci prova dal limite, ma Fiore non permette. Il finale di gara vede protagonista il forcing dell'Irsinese,che però non produce effetti. Anzi lo scarto sarebbe forse stato maggiore se al 47' il direttore di gara avesse concesso il lucido rigore per fallo in piena area ai danni di Mincuzzi. Proteste sì, ma si consolida la vittoria riciglianese,importante non solo per la classifica ma anche per il morale, accompagnata dall'applauso della tifoseria dopo il fischio finale.
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Risultati e classifica Bella-Vitalba
1-0
Latronico-A. Scanzano
0-2
Miglionico-Varisius
4-2
8’ st (a) Tomasulo
30' st Montemurro, 47' st Prezioso
2' pt e 8' st Bellomo (V), 9' pt, 27' st e 30' st Di Tinco (M), 18' st Galeota (M)
Pescopagano-Grottole
2-1
38’ pt Gonnella (P); 18’ st Scarnato (G), 35’ st Tavarone (P)
R. Irsina-Moliterno
2-1
R. Tolve-Lagopesole
4-1
41’ pt Cirigliano (M), 5’ st Papangelo N. (RI), 37’ st Santangelo (RI) 9' pt Benedetto (RT), 37' pt Mazzacane (RT), 44' pt Tolve (RT), 10' st Mecca D. (L), 17' st Postiglione rig. (RT)
S. Montalbano-B. Pleiade 0-2 18' pt e 37' st Lambertini
Viggiano-Santarcang. 30’ st Piscopia
Prossimo turno
1-0
16ª giornata 04/01/09 ore 14.30
A. Scanzano-Vitalba Bella-Moliterno Latronico-R. Tolve Miglionico-B. Pleiade Pescopagano-Varisius R. Irsina-Grottole S. Montalbano-Santarcang. Viggiano-Lagopesole
51
15ª giornata Marcatori
B. PLEIADE R. TOLVE MIGLIONICO VIGGIANO A. SCANZANO MOLITERNO BELLA R. IRSINA SANTARCANG. GROTTOLE VARISIUS PESCOPAGANO VITALBA LAGOPESOLE LATRONICO S. MONTALBANO
31 31 31 31 29 24 23 22 21 20 16 15 14 13 7 3
15 9
4
2 23 9
8
4
3
1 11 4
7
5
1
1 12 5 14 0
15 9
4
2 25 12 8
5
2
1 15 6
7
4
2
1 10 6 13 0
15 9
4
2 22 12 7
4
1
2 12 8
8
5
3
0 10 4 10 +2
15 9
4
2 17 8
7
5
1
1
3
8
4
3
1 10 5
15 8
5
2 20 6
7
6
1
0 13 0
8
2
4
2
7
15 7
3
5 24 15 8
6
2
0 18 5
7
1
1
5
6 10 9
-7
15 7
2
6 16 14 7
5
0
2
2
8
2
2
4 10 12 2
-6
15 6
4
5 24 20 7
3
3
1 15 9
8
3
1
4
9 11 4
-7
15 6
3
6 19 12 8
6
1
1 16 3
7
0
2
5
3
9
7 -10
15 5
5
5 15 16 8
3
2
3
9
7
2
3
2
8
7
-1 -11
15 5
1
9 20 23 8
5
0
3 14 7
7
0
1
6
6 16 -3 -15
15 3
6
6 20 23 7
1
5
1 10 10 8
2
1
5 10 13 -3 -14
15 3
5
7 17 19 7
1
3
3
6
8
2
2
4 11 11 -2 -15
15 3
4
8 10 22 8
2
1
5
7 13 7
1
3
3
3
15 1
4 10 9 28 8
0
4
4
8 15 7
1
0
6
1 13 -19 -24
15 1
0 14 5 47 7
0
0
7
1 18 8
1
0
7
4 29 -42 -26
7
6
7
8
9 +2
6 14 0
9 -12 -18
9 reti: Lambertini (Santarc.) 8 reti: Rusciani (Borussia P.); Campisano (Viggiano) 6 reti: Troiano (Bella); Molletta (Moliterno); Gerardi (R.Tolve) 5 reti: Montemurro (A.Scanzano); Schettino (Borussia P.); Deceglie, Tataranni (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Savino (R.Irsina); Ragone (R.Tolve); Bellomo (Varisius) 4 reti: Chiruzzi (2), Prezioso F. (A.Scanzano); Di Tinco, Galeota (1) (Miglionico); Papangelo N. (1) (R.Irsina); Postiglione (1) (R.Tolve); Montelli (1) (Varisius); Sanchirico (Viggiano); Tomasillo (Vitalba) 3 reti: Benedetto, Puppio (A.Scanzano); Campea, Scarnato (Grottole); Gonnella (Pescopagano); Bitetti, Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Netti (Varisius); Verdecanna (Vitalba) 2 reti: Laviola (A. Scanzano); Destino (Lagopesole); Cirigliano, Gatta, Lancellotti (Moliterno); Lamorte, Lanza A., Tavarone, Zelante (Pescopagano); Addamiano, Cataldo, Potenza (R.Irsina); Tolve (R.Tolve); Armentano, Lospinuso (Santarc.); Bongermino, Matarrese (Varisius); Di Martino, Mancusi (Vitalba)
Vana la doppietta di Bellomo che illude solo l’undici di Tucci. Segna anche Galeota
Un super Di Tinco fredda il Varisius La sua tripletta mette alle corde i materani nel derby MIGLIONICO VARISIUS
4 2
MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo M., Giordano, Sabatelli, Galeota, D'Aria (19' st Salluce), Corleto (35' st Giampetruzzi), Di Tinco (37' st Grande), Tataranni, Deceglie. A disp.: Lobefaro, Scandiffio, Battilomo A., Fattore. All.: Paterino. VARISIUS: Stella, D'Adamo (11' st Materamarcosano), Caldaralo, Festa, Nocco, Parente, Giuliano, Netti, Montelli, bellomo (19' st Di Lena), Armaiuoli. A disp.: Di Pierro, Tataranni, Galotta, Fabiano, DeBellis. All. Tucci ARBITRO: Viggiano di Bernalda (Galli e Grilli) RETI: 2' pt e 8' st Bellomo (V), 9' pt, 27' st e 30' st Di Tinco (M), 18' st Galeota (M). NOTE: Ammoniti: Menzella, Sabatelli, Galeota, Corleto, Deceglie (M); Festa, Armaiuoli (V). Rec: 2' pt, 3' st. MATERA -Miglionico Primo. Con la quaterna sul Varisius, il Miglionico fa suo il derby e si conferma capolista. Una gara corretta con attori per la maggior parte materani, ha visto una partenza sprintosa del Varisius che dopo due minuti con l'aiuto del vento a favore, è passato in vantaggio. Una punizione, battuta dalla destra dal veterano Bellomo, ha beffato Capozzi fotografandolo al centro della porta. Rabbiosa la reazione del Miglionico. Al 9' da un azione travolgente di Galeota dalla sinistra, la sfera raggiunge Di Tinco sul lato opposto che di controbalzo in area insacca. Ci prova ancora Bellomo su punizione al 15' servendo Armaiuoli che in semirovesciata sfiora il palo. Al 18' è Caldaralo ad arrivare al tiro dalla sinistra. Para Capozzi. Il Miglionico cerca di avanzare e arriva al tiro con Corleto al 25' .Stella c'è. Al 27' D'Aria e Deceglie cercano il vantaggio con colpi di testa su calcio
Il dirigente Piccinni e Di Tinco (www.miglionicocalcio.it)
d'angolo ma la sfera si perde sul fondo. Al 37' il Varisius si salva. Un incursione di Galeota semina il panico in area nero-verde. Sul suo tiro, c'è l'ex Parente che salva sulla linea. Si va al riposo sull' 1-1.
La ripresa si apre con Miglionico in avanti con il vento a favore. Un colpo di testa di Galeota al 2' trova pronto Stella. All'8' in contropiede, il Varisius ritrova il vantaggio. E' ancora Bellomo dal limite del-
l'area a conquistare palla e a centrare il sette alla sinistra di Capozzi. Doccia fredda con vento gelato per il Miglionico che non ci sta e soffre fino al 18' quando Giordano dalla destra serve un assist smarcante per Galeota che di testa anticipa Stella e pareggia. Non pago del risultato il Miglionico preme. Al 24' Stella si oppone ad una punizione di Tataranni e lo stesso fa al 27'. Sulla ribattuta stavolta è lestissimo SpeedyGonzales Di Tinco ad anticipare tutti e insaccare. Di Tinco si ripete al 30'. Lanciato da Corleto, in velocità si sbarazza della difesa e tutto solo davanti a Stella lo supera con un pallonetto realizzando la sua prestigiosa tripletta. Antonio Centonze sport@luedi.it
Nicola Papangelo e Santangelo per il sorpasso al Moliterno
Real Irsina, rimonta da tre punti REAL IRSINA MOLITERNO
2 1
REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano (10’ st Abbruzzese), Potenza, Santangelo, Amoruso, Cataldo, Cataldi (21’ st Magro), Papangelo N, Palo, Savino (43’ st De Biasi). A disp: Carlucci, Papangelo G, Masiello, Gurrado. All. Rizzi MOLITERNO: Lanzolla, Abate, Cirigliano, La Salvia, Frugugòlietti (44’ st Tempone), Mastrangelo,m Petrocelli, Albini, Aresta, Sanchirico, Molletta. A disp: Fittipaldi, Albano, Crisci, Fratantuono, Viceconte, Gatta. All. Vignati ARBITRO: Perrotta di Venosa (Armandi e Amati) RETI: 41’ pt Cirigliano, 5’ st Papangelo N, 37’ Santangelo FINE anno col botto per il Real Irsina. Vittoria importante per i materani contro il Moliterno ed esordio ok per Palp e Santangelo. Partivano subito in avanti i padroni di casa. Al 18’ un bel dialogo tra Cataldi e Savino produceva un’azione pericolosa fermata dal numero uno ospite, mentre al 20’ Sa-
vino veniva anticipato da un difensore al momento del tiro. Al 30’ Molletta per gli ospiti, favorito dal vento, tirava in porta ma Lolaico era attento. Sulla respinta Aresta tirava a botta sicura ma l’estremo difensore locale mandava in angolo. Al 32’ ancora Molletta su calcio di punizione riscaldava le mani a Lolaico. Al 41’ gli ospiti passavano in vantaggio con Cirigliano che batteva gli irsinesi direttamente da calcio d’angolo. Nella ripresa, la formazione allenata da mister Rizzi ingranava la marcia e al 5’ minuto agguantava il pareggio con Nicola Papangelo che sfruttava una corta respinta d Lanzolla. Al 9’ Papangelo falliva il raddoppio, mentre sei minuti dopo Savino andava vicino al vantaggio. Al 20’ Papangelo di testa mandava di poco al lato. Al 37’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Santangelo sfruttava una mischia in area e batteva il portiere ospite realizzando il vantaggio finale. «Una vittoria importante prima della pausa natalizia - spiega il dirigente Luigi Colamassaro. Ottimo è stato l’esordio dei due nuovi innesti, Palo e Santangelo che hanno giocato una buona gara». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Il Viggiano resta primo Ko la Santarcangiolese VIGGIANO 1 SANTARCANG. 0 VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani, Sabia, Racina, La Neve, Salera, Piscopia, Marchese, Campisano, Sanchirico. All. Villani SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Gariuolo, Lacanna, Agata, Lospinuso, Gallitelli, Di Taranto, Casalingo, Bitetti, Gallo, Montano. All.Amendolara ARBITRO: Martone di Venosa (Lasalvia e Alagia) RETE: 30’ st Piscopia IL VIGGIANO conquista tre punti con Piscopia. La rete dell’atleta viggianese, infatti, ha regalato a mister Villani tre punti importanti per la classifica che permettono al Viggiano di restare capolista del raggruppamento. Nel primo tempo la gara è stata abbastanza equilibrata, c’è stata qualche occasione per parte ma in linea di massima gli estremi difensori non sono stati molto operosi. Nella ripresa, i padroni di casa hanno osato di più rispetto alla Santarcangiolese ed hanno raccolto una vittoria importante alla vigilia della pausa natalizia. «Il primo tempo è stato un pò più equilibrato - ha spiegato a fine gara il presidente del sodalizio viggianese, La Neve. Nella prima frazione, il Viggiano ha avuto un’ottima occasione per passare in vantaggio con Campisano, tutto solo avanti al portiere, ma il suo tiro è terminato sul fondo. La ripresa, invece, è stata più movimentata. I no-
Emilio Piscopia del Viggiano
stri ragazzi hanno giocato con il piglio giusto, mentre la Santarcangiolese si è chiusa nella sua metà campo senza cercare di abbozzare azioni pericolose per il nostro portiere». Prima della rete del vantaggio, il Viggiano era già andato vicino al gol con Sanchirico. Vantaggio che arrivava puntuale al 30’ con Piscopia che batteva l’estremo difensore ospite con un bel tiro dal limite dell’area di rigore. «Era importante vincere - ha continuato La Neve. Ci siamo riusciti con merito mantenendo così la testa della classifica anche se in condominio con altre squadre». Con la Vittoria il Viggiano sale a quota trentuno in classifica, mentre la Santarcangiolese resta fermo nella zona centrale della graduatoria con ventuno punti. l.t.
52
Sport Benedetto, Mazzacane, Tolve e Postiglione non danno scampo alla Stenta-band
Lunedì 22 dicembre 2008
Il Real Tolve cala il poker L’undici di Camelia e cinico e spietato col Lagopesole REAL TOLVE LAGOPESOLE
4 1
REAL TOLVE: Villa, Damiano, Santarsiero (23' s.t. Rinaldi), Postiglione, Greppo (35' s.t. Montesano), Mazzacane, Tolve, Benedetto, Ragone, Pietrafesa, De Angelis (10' s.t. Diana). A disp.: Paradiso, Blasi. All.: Camelia LAGOPESOLE: Sabia D., Gerardi R., Lorusso, Coviello V., Coviello T., Verrastro, Strammiello (46' Colangelo N.), Mecca D., Romaniello C., Maiorino (28' s.t. Sabia C.), Gerardi A. A disp.: Lacapra, Colangelo D., Mecca R., Pace, Zaccagnino. All.: Stenta ARBITRO: Santoro di Potenza (Bonavoglia e Marchese) RETI: 9' p.t. Benedetto (T), 37' Mazzacane (T), 44' Tolve (T), 10' s.t. Mecca D. (L), 17' s.t. Postiglione rig. (T). TOLVE - Un Tolve cinico e spietato, che si diverte e fa divertire. Regola con un perentorio 4-1 il malcapitato Lagopesole che du-
Postiglione ieri a segno
rante l'arco dei novanta minuti è stato praticamente nullo. Partita che dura in pratica nove minuti giusto il tempo, per i padroni di casa, di passare in vantaggio. Lancio dalle retrovie per Benedetto che in area, con un perfetto diagonale insacca per il vantaggio tolvese. Ci prova Pietrafesa al 13' con un cal-
cio di punizione che per poco non beffa Sabia. Al 25' ancora Benedetto in evidenza per un servizio a Ragone che in diagonale conclude fuori. Bell'azione al 27': De Angelis per Ragone, palla per Pietrafesa il cui tiro viene ribattuto dal portiere, palla ancora in gioco ma azione che sfuma. Al 37' il raddoppio: punizione, palla per Mazzacane che dall'interno dell'area di rigore insacca per il 2-0. Prima che finisca il tempo, ci pensa un ispirato Tolve a chiudere la contesa con un bellissimo gol che porta le squadre al riposo sul punteggio di 3-0 . Al 7' si vede il Lagopesole con una punizione di Maiorino, ma Villa di pugno devia in fallo laterale. Al 10' il gol della bandiera: conclusione di Gerardi. respinge Villa e sulla ribattuta, nella confusione generale è Mecca ad insaccare per il gol del 3-1. Entra Diana ed è proprio lui a procurarsi il penalty che Postiglione trasforma. Il portiere intuisce ma non ci
arriva ed il capitano ad inchinarsi sotto la tribuna. Partita virtualmente chiusa ma il Tolve si diverte con azioni che ubriacano gli ospiti: al 31' Diana per Benedetto, palla a Ragone che allarga troppo la mira. Contropiede di Ragone che al 33' serve a centro area ma nessuno si presenta all'appuntamento con la palla. Ancora Benedetto al 41' a concludere alto. Ci prova ancora Ragone al 44' ma la sua punizione viene deviata da Sabia in corner. È Montesano a concludere le ostilità con una conclusione a volo bloccata a terra dall'estremo ospite. Finisce il girone di andata e c'è un poker di squadre al comando di un campionato che è il più avvincente degli ultimi anni. L'uomo partita per il Tolve lo possiamo individuare in Benedetto che con le sue giocate ha illuminato il San Rocco. Tra gli ospiti è dura trovare una nota positiva, da premiare la caparbietà di Maiorino. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
Il Latronico non concretizza e nel finale Prezioso chiude il conto
Montemurro, la legge dell’ex L’eurogol del bomber spinge lo Scanzano verso il successo LATRONICO SCANZANO
0 2
LATRONICO: Propato, Pansardi, Grisolia, Messuti, Cozzi, Pasciucco (74' Forastiere), Cantisani (48' Bruno), Cavallo, Genovese, Lattuga, Totaro. A disp. Iacovelli, La Banca, Ponzo, Protano, Viola. All. D'Imperio SCANZANO: Di Stefano, Gallitelli (69' Prezioso), Palermo, Frabetti L., Romano, Chiruzzi, Salerno (45' Puppio), Corleto, Montemurro, Frabetti R., Benedetto. A disp. Schirone, Laviola, Parisi, Cecere, Dattoli. All. Calone ARBITRO: Benevento di Potenza (La Banca e Mariano). RETI: 75' Montemurro, 92' Prezioso. NOTE: Ammoniti: Cavallo, Grisolia, Messuti (L), Corleto (S)
IL LATRONICO non sfrutta le tante occasioni da rete e lo Scanzano grazie a due eurogol dell'ex Montemurro e di Prezioso vince la gara. Partita frizzante sin dai primi minuti con gli ionici che concludono per primi verso la rete con Salerno il cui tiro va di poco al lato. Il Latronico risponde prima con Messuti, tiro che lambisce il palo e poi con un'occasionissima per Genovese il quale, tutto solo davanti a Di Stefano calcia fuori. Gli ospiti rispondono con una grande punizione di Palermo, ma il tiro è deviato da Propato con l'aiuto della traversa. Dopo una punizione di Cavallo deviata da Di Stefano è lo stesso estremo difensore che esce su Genovese ed evita ancora una volta il peggio. Ci prova con altre due conclusioni il solito Cavallo ma il primo tempo si chiude in parità. Il gioco riprende e l'occasione migliore è sui piedi di Lattuga ma, dall'altezza del dischetto il centrocampista
sinnico chiude alto. Al 65' Ci prova Puppio ma il suo tiro termina fuori e, al 75', Montemurro con un sinistro al volo dal limite mette imparabilmente la sfera sotto l'incrocio a conclusione di un'azione corale. Il Latronico prova a reagire e lo fa con un tiro di Bruno dal limite ma il pallone calciato di sinistro termina di un soffio al lato facendo gridare al gol. Nel recupero di gara ancora una conclusione al volo dal limite, questa volta da parte di Prezioso pone fine in pratica al match. C'è sicuramente da fare un po' di “mea culpa”per i locali che, in troppe occasioni non sono stati lucidi nelle conclusioni. Lo Sacnzano dimostra di essere certamente un'ottima squadra, cinica e ben organizzata che ha saputo sfruttare meglio le occasioni avute, con un pareggio che poteva sembrare alla fine più giusto. Carlo Rossi sport@luedi.it
Tomasullo si veste da Babbo Natale e con un autogol fa il regalo al Bella BELLA VITALBA
1 0
BELLA: Uva, Maruggi, Glibizzi. Troiano G, Remollino, Ricigliano, Parisi (1st Tummillo), Vitiello, Angrisani G (28 st Errichetti), Troiano D, Aliano (Angrisani E). A disp: Masiello, Zampino, Maresca. All: De Pino VITALBA: Tomasullo, Verdecanna, Perriello, Mecca A (25 st Colucci), Gerardi, Mecca D, Di Martino, Mecca (20 st Beneduce), Mecca V (25 st Telesca C), Di Bello, Panariello. A disp: Romaniello, Rinaldi, Bochicchio, Telesca A. All: La Capra ARBITRO: Mele di Moliterno (Esposito e Picerno) RETE: 8' st Tomasullo (auto) NOTE: Ammonizioni: Uva 35 pt, Panariello 40 pt, Mecca D 41 pt, Tummillo 9 st, Di Bello 15 st, Angrisani G 28 st, Vitiello 38 st, Aliano 40 st. Spettatori: 150 BELLA- Il Bella vince uno a
zero in casa, contro un Vitalba volenteroso, ma inconcludente in fase offensiva. La partita, scarna di emozioni e nel contempo muscolare, non ha dato notevoli spunti tecnici e di bel gioco. La temperatura vicina allo zero, non ha aiutato i calciatori ad esprimersi al meglio. Passando alla mera cronaca, la prima frazione di gioco ha visto protagonisti gli attaccanti del Vitalba Di Martino e Di Bello. Il Bella, dal canto suo, è uscito dal torpore con capitan Troiano e Troiano G. Il secondo tempo si è aperto con una sostituzione nelle fila della squadra di casa e con il relativo innesto di Tummillo, arrivato direttamente dalla Murese a rinforzare un centrocampo comunque di qualità. Il momento decisivo della partita si è concretizzato all'ottavo minuto del secondo tempo. Un corner battuto da Vitiello ha messo in seria difficoltà Tomasullo, che inspiegabilmente ha indirizzato la sfera dentro la
sua porta. L'allenatore del Vitalba, nel giro di una decina di minuti ha cambiato l'assetto della sua squadra, ma il Bella ha resistito agli attacchi della formazione ospite, in uno stillicidio di ammonizioni per ambo le squadre. Infatti, sempre Di Martino al 23’ st ha cercato l'inserimento di Verdecanna, ma Uva ha anticipato l'avversario. In seguito ci ha provato Di Bello con un tiro da dimenticare. La partita si è conclusa con qualche contropiede della formazione di casa ed Errichetti al 30’ st, per poco non ha beffato per la seconda volta Tomasullo. Il Vitalba non ha demeritato, ma il Bella ha approfittato degli errori altrui e ha saputo difendere il vantaggio, anche se in fase offensiva sembra soffrire ancora dell'assenza di qualche attaccante di peso. La pausa natalizia dovrebbe far bene ad entrambe le formazioni. Giovanni Petilli sport@luedi.it
Ancora semaforo rosso per il Montalbano
Borussia, Lambertini si presenta con due reti Doppietta all’esordio e primato in mano S.MONTALBANO 0 B.POLICORO 2 MONTALBANO: Bellino, Laragione (64' Cipriano D.), Sergio, Bisignano, Sergi S., De Carne, De Francesco (61' Galeazzo), Stucci, Montervino (75' Potenza), Lapiscopia, Sergi R. A disposizione: Buonfiglio, Diazenna, Cipriano F. Allenatore: Diazenna. POLICORO: Pinelli, Schiraldi E., Buongiorno, Giannini, Corvino, Toscano, Margiotta, Graziano (80' Fontana), Nettis (66' Santoro), Schettino, Lambertini (85' Gioia). A disposizione: Suriano, Schiraldi S., De Vito, Fittipaldi. Allenatore: Viola. ARBITRO: Carretta di Potenza (Sofia e La Sala) RETI: nel p.t. al 18' e nel s.t. al 37' Lambertini (P.) NOTE: pomeriggio soleggiato, clima rigido; terreno in buone condizioni. Spettatori 100 circa. Ammoniti: Laragione, Sergio, Bisignano e De Carne (M.) MONTALBANO J. - Ancora una sconfitta per i biancoazzurri di Diazenna, ancora un capitombolo interno ad allungare la serie nera di risultati negativi. Ma questa volta avrebbe meritato qualcosa di più, un pareggio a reti bianche non sarebbe stato uno scandalo. Ma ha avuto la cattiva sorte di avere di fronte un Policoro ordinato, freddo, che ha saputo essere cinico, mettendo a segno un gol per tempo con il suo bomber Lambertini, la cui seconda rete, a pochi minuti dalla fine e nel momento di maggior pressione dei locali, ha stroncato ogni velleità dei padroni di casa di poter raddrizzare il risultato. Profondamente rinnovata la formazione jonica, ma il campo ha detto che quanto è stato fatto non basta: servono due attaccanti, che diano sbocco alla manovra. La cronaca: so-
Luigi Lambertini
lo diciotto minuti di equilibrio e il Policoro passa in vantaggio: punizione dal limite di Graziano, Bellino in tuffo respinge sul palo, ma il più lesto a raccogliere la sfera è Lambertini, che insacca di testa. E tutto si fa più facile per gli ospiti, che controllano la gara, permettendo a Pinelli, l'ex, di avere una domenica di tutto riposo. Nella ripresa il favore del vento spinge il Montalbano in avanti, ma la pressione è sterile, il subentrato Galeazzo è spento, l'attacco non c'è. E le speranze di cogliere almeno un punticino contro la prima della classe sono deluse dalla replica di Lambertini, che ancora di testa all'82' raccoglie di testa un servizio dell'ottimo Schettino e a due passi dalla linea di porta non può che mettere in rete e chiudere la gara. E per il Montalbano l'appuntamento con la vittoria è ancora rimandato. Non era l'incontro con la capolista l'occasione più agevole per cominciare a prendersi qualche soddisfazione. Ma il campionato continua. Antonio Romano sport@luedi.it
Per il Pescopagano arriva la prima vittoria interna stagionale
Tavarone punisce il Grottole PESCOPAGANO GROTTOLE
2 1
PESCOPAGANO: Melillo, Perillo, Califano, Cordasco, Tavarone, Di Fazio, Capasso, Montano (40' st Zelante), Gonnella (47' st Lamorte A.) Pelosi, Lamorte (28' st Roselli). A disp. Altera, Schettino, Laurenziello, Graziano. All.: Toscano. GROTTOLE: Zaccaro, Guerrieri (40' st Perrino), Amodio, Buono, Novello, D'Alessandro, Di Pede (3' st Puntillo), Paladino, Farsame, Scarnato, Alfarano. A disp. Di Brizzio, Iacovino, De Giacomo. All.: D'Ascanio. ARBITRO: Martinelli di Matera (CalamielloPescuma) RETI: 38' pt Gonnella, 18' st Scarnato, 35' st Tavarone. NOTE: Ammoniti: Buono, Scarnato (G); Capasso, Di Fazio, Tavarone, Lamorte (P). RAPONE - Ci sono volute ben 15 gare al team di casa per far registrare il primo segno 1 stagionale. Sfatato il tabù del Comunale di Rapone, che da ormai più di un anno ospita le gare dei rossoblù, i ragazzi del presidente Laurenziello trascorreranno sicuramente questa breve pausa natalizia con maggiore serenità e rinnovate motivazioni. Purtroppo siamo costretti a segnalare la prova meno che mediocre della terna arbitrale. Il match si faceva subito inte-
ressante e già al 12'pt, dopo un corner da sinistra, Pelosi calciava dal limite mandando la sfera a sibilare vicino all'incrocio. Dopo dieci minuti i locali si facevano di nuovo pericolosi con un affondo di Lamorte, pescato dall'ottimo lancio di Califano, terminato con un nulla di fatto per la perentoria uscita di Zaccaro. E' un monologo rossoblu' fino alla rete di Gonnella, che giungeva al 38'pt con una bordata dal limite su calcio piazzato. Nella ripresa ancora i locali a menare le danza e gli ospiti pronti a colpire di rimessa. Al 9'st Capasso, servito in area, concludeva di poco a lato. Passavano cinque minuti e gli ospiti si rendevano ancora pericolosi con un colpo di testa di Gonnella. Al 18'st omaggio Natalizio del direttore di gara, che accordava un penalty agli ospiti, dopo un volo plateale di Puntillo, appena sfiorato dall'intervento di Perillo. Scarnato realizzava per gli ospiti con estrema freddezza. La partita finiva per incattivirsi, quando il direttore di gara annullava ai locali la rete del vantaggio firmata da Tavarone su colpo di testa, a farne le spese era capitan Pelosi espulso per proteste (28'st). Al 35'st lo stesso Tavarone trovava il gol della vittoria con una splendida parabola su calcio piazzato da 30 metri. Gli ospiti sul finire sfioravano il pari con un colpo di testa di Puntillo prontamente neutralizzato dall'intervento plastico di Melillo. Gabriele Lotano sport@luedi.it
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
Risultati e classifica Albatros-Barrata
6-1
Bln Pignola-S. Chirico N.
2-0
Futura Pz-Possidente
3-3
Pietragalla-P. 3 Fontane 3-1 R. Montemil.-Fst Rionero 1-1 S. Angelo-Pantano
1-1
S. Cataldo-Ruvo
0-5
Savoia-Abriola
2-1
Prossimo turno
15ª giornata 04/01/09 ore 14.30
Abriola-Pietragalla Barrata-Futura Pz Fst Rionero-Bln Pignola P. 3 Fontane-S. Angelo Pantano-R. Montemilone Possidente-Savoia Ruvo-Albatros S. Chirico N.-S. Cataldo
53
14ª giornata
BLN PIGNOLA PIETRAGALLA SAVOIA ALBATROS P. 3 FONTANE RUVO S. CHIRICO N. S. ANGELO FST RIONERO POSSIDENTE R. MONTEMILONE PANTANO ABRIOLA BARRATA S. CATALDO FUTURA PZ
38 36 27 24 23 21 20 20 18 18 17 15 12 8 8 6
14 12 2
0 32 14 7
6
1
0 16 6
7
6
1
0 16 8 18 +10
14 11 3
0 36 6
8
7
1
0 26 4
6
4
2
0 10 2 30 +6
14 8
3
3 26 21 8
7
1
0 19 6
6
1
2
3
7 15 5
14 7
3
4 35 25 8
6
1
1 30 15 6
1
2
3
5 10 10 -6
14 7
2
5 23 18 7
3
1
3 11 9
7
4
1
2 12 9
5
-7
14 7
0
7 27 20 6
4
0
2 16 8
8
3
0
5 11 12 7
-3
14 5
5
4 26 19 6
2
2
2
8
3
3
2 18 13 7
-6
14 6
2
6 20 25 8
5
1
2 16 14 6
1
1
4
14 4
6
4 24 19 6
2
3
1 11 5
8
2
3
3 13 14 5
14 4
6
4 21 25 6
2
3
1
9
8
8
2
3
3 12 17 -4 -8
14 4
5
5 17 19 7
4
2
1
9
5
7
0
3
4
8 14 -2 -11
14 4
3
7 24 30 7
3
2
2 20 14 7
1
1
5
4 16 -6 -13
14 3
3
8 17 30 6
3
2
1
8
4
8
0
1
7
9 26 -13 -14
14 2
2 10 14 33 6
2
1
3
5
8
8
0
1
7
9 25 -19 -18
14 2
2 10 12 33 8
1
2
5
7 18 6
1
0
5
5 15 -21 -22
14 1
3 10 14 27 8
1
2
5
9 14 6
0
1
5
5 13 -13 -24
8
6
-3
4 11 -5 -10 -8
A Travolto il Barrata
L’Albatros chiude in goleada ALBATROS BARRATA
Risultati e classifica
6 1
S. LAGONEGRO ROTONDELLA MONTESCAGL. A. TURSI SALANDRA I.F.VALSINNI BERNALDA V. D`AGRI ROCCANOVA SATRIANO PATERNICUM I. BURGENTIA POMARICO SIRINOMERCURE TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI
ALBATROS: Rienzi (32' st Caterini), Monaco (7' st Bosco), Lancellotti A., Calabrese, Gisonna, Calogero, Colangelo, Lancellotti D., Mancuso A.M. (30' st De Felice), Mancuso F., Pagano. All. Cancellara. BARRATA: Costini, Scavone (24' pt Potenza), Coluzzi, Dapoto, Romano M., Accetta, Romano F. (1' st Mattiacci), Margiotta, Rinaldi, Corallo, Soldo. ARBITRO: Petrosino di Bernalda. RETI: 21' pt Lancellotti D., 20' pt e 21' st Mancuso A.M., 25' pt e 41' st Pagano, 25' st Colangelo, 29 st Dapoto. NOTE: vento gelido e temperatura vicina allo zero. Ammoniti: 32' pt Accetta, 10' st Romano M., 33' st Soldo. OPPIDO LUCANO - Una partita dal risultato prevedibile vede l'Albatros imporsi per 6-1 sul Barrata. La gara inizia col botto; dopo appena 60” dal via, Gisonna perde ingenuamente palla in difesa e Rienzi e costretto ad atterrare l'attaccante ospite procurando così un calcio di rigore. Dal dischetto Soldo si fa ipnotizzare dallo stesso Rienzi che salva il risultato. Al 6' è l'Albatros a portarsi in vantaggio con una gran girata di Lancellotti D. che trafigge Costini. Al 16' ancora azione nell'area degli ospiti che sono bravi a liberare. Passano altri 4' e Mancuso A.M., pescato in area da Pagano, sigla il secondo gol per i rosa nero. Altri 4' e Pagano fa tris con un destro chirurgico. Unici brividi per Rienzi al 38' quando Romano M. dai 35 metri centra la traversa e un minuto dopo Margiotta impegna l'estremo oppidese a deviare in angolo. Il primo tempo finisce così, con l'Albatros sopra di tre reti. La seconda frazione di gioco fatica a decollare con l'Albatros che gestisce il risultato e il Barrata che prova a riaprire la partita. Al 21', però, è Mancuso A.M. che fa poker e
mette parola fine al mach. Le emozioni non finiscono perché dopo 5' Colangelo fa pokerissimo grazie ad un'azione travolgente di Pagano sulla sinistra che poi pesca in area l'esterno oppidese che insacca facilmente Costini. C'è tempo per il gol della bandiera per il Barrata con Dapoto che infila Rienzi al 29'. A 4' dal termine Pagano fa sei e la partita finisce così. Per l'Albatros è il quinto risultato utile consecutivo grazie alle quattro vittorie e al pareggio di domenica scorsa contro il Possidente. Per la squadra di Mister Cancellara si tratta anche della sesta vittoria interna consecutiva che vale il quarto posto in classifica. Per il Barrata la situazione si fa sempre più preoccupante e per riuscire a trovare una salvezza tranquilla la squadra è tenuta a migliorare. Il tempo per recuperare c'è e il Barrata ha tutte le carte in regola per riuscire a mantenere la categoria. Rocco De Rosa sport@luedi.it
14ª giornata 34 29 27 25 22 22 20 19 17 17 16 15 14 12 8 4
14 10 4
0 32 11 8
8
0
0 22 4
6
2
4
0 10 7 21 +4
14 8
5
1 26 14 7
5
2
0 18 9
7
3
3
1
14 8
3
3 35 16 7
5
1
1 20 4
7
3
2
2 15 12 19 -1
14 7
4
3 21 12 6
3
2
1 10 5
8
4
2
2 11 7
14 6
4
4 19 15 8
4
3
1 14 4
6
2
1
3
14 6
4
4 18 16 6
2
3
1
5
8
4
1
14 5
5
4 23 16 8
4
3
1 15 6
6
1
2
3
8 10 7 -10
14 5
4
5 22 18 8
3
1
4 15 12 6
2
3
1
7
14 4
5
5 23 19 6
2
2
2 14 8
8
2
3
3
9 11 4
14 4
5
5 15 16 6
3
2
1 11 7
8
1
3
4
4
14 4
4
6 15 21 6
2
4
0 10 5
8
2
0
6
5 16 -6 -10
13 3
6
4 15 23 7
3
3
1 10 9
6
0
3
3
5 14 -8 -7
13 4
2
7 11 23 6
3
1
2
7
1
1
5
5 18 -12 -3
14 2
6
6 24 34 7
1
3
3 12 16 7
1
3
3 12 18 -10 -16
14 2
2 10 11 28 7
2
2
3
7
7
0
0
7
4 20 -17 -20
14 1
1 12 8 36 8
1
0
7
6 15 6
0
1
5
2 21 -28 -26
6
6
5 8
8
5 12 +1 9
-1
5 11 4
-8
3 12 11 2
-4
6 9
4 -11
Bernalda-Tramutolese
2-1
I. Burgentia-A. Tursi
1-3
L. Rigamonti-Paternicum 2-3 Montescagl.-Roccanova
1-0
S. Lagonegro-Satriano
2-0
Salandra-Rotondella
0-2
Sirinomerc.-I.F.Valsinni
2-5
V. d`Agri-Pomarico
3-0
-9
-1 -9
Prossimo turno
15ª giornata 04/01/09 ore 14.30
A. Tursi-Salandra I.F.Valsinni-S. Lagonegro Paternicum-I. Burgentia Pomarico-L. Rigamonti Roccanova-Sirinomercure Rotondella-Bernalda Satriano-V. d`Agri Tramutolese-Montescaglioso
B Il Bernalda incamera i tre punti contro la Tramutolese. C’è gloria anche per Caputi
Plati trova due reti sotto l’albero BERNALDA 2 TRAMUTOLESE 1 BERNALDA: Figliuolo, Viggiano, Santorsola, Favale, Alianelli (53' Bruno), Fusco D., Caruso, Gioia, Plati, Durante Fusco A. (46' Panio). A disp. Fuina, Margoleo. All. Gallitelli TRAMUTOLESE: Tralli, Falvella, Marotta, Nasca, Abelardo R., Troccoli M., Bove, Zito, Caputi, Abelardo V., Troccoli E. A Disp: Tralli V., Lascaleia. All. Morena ARBITRO: Maria Cassano di Moliterno RETI: 19', 37' Plati (B); 94' Caputi (T) NOTE: Ammoniti: Falvella, Marotta, Abelardo R., Zito, Troccoli (T). BERNALDA - Due urli di
Plati e il Bernalda vola. Pausa natalizia con il sorriso in casa rossoblu ed appuntamento al 2009. Freddo in tribuna ma tanto calore in campo offerto dai ragazzi del Presidente Nunzio Santorsola. In una partita a senso unico, da sottolineare l'imperiosa prestazione dell'attaccante bernaldese, Daniele Plati, e dei giovani che stanno dimostrando di abbracciare il progetto della società e di seguire i consigli di chi ha più esperienza in campo. Già dalle prime battute si intuisce l'andamento della gara che di fatto ha visto gli uomini di mister Gallitelli dominare su tutto il rettangolo di gioco per i 90 minuti di gioco. Al 2' Gioia scalda le mani di Tralli. Passano pochi minuti ed arriva il vantaggio del Bernalda firmato Plati, il
quale riceve una splendida palla dai piedi di Viggiano. Al 25' ancora Gioia ci prova ma la sua conclusione sfiora il palo alla sinistra del portiere. Minuto 31', Durante tutto solo spreca spedendo in tribuna la palla del possibile 2 a 0. Ma l'appuntamento con il gol è solo rimandato, infatti, al 37' Caruso lancia Plati che con un perfetto diagonale insacca ancora una volta Tralli. Al 39' gran tiro dai trenta metri di Durante e palla che finisce di poco sopra la traversa. Minuto 40', Alianelli batte lungo da fallo laterale e palla che finisce sulla traversa dopo il velo di Durante. Questa l'ultima emozione del primo tempo con l'arbitro Cassano, in veste rosa, che manda tutti negli spogliatoi. Nella ripresa ancora il Bernalda in avanti con
il giovane Panio che al 49' sfiora l'appuntamento con il terzo gol. Al 53' prima timida reazione della Tramutolese che con un cross di Bove, deviato dal forte vento, costringe Figliuolo ad un gran n colpo di reni; e palla deviata in angolo dal portierone rossoblu. Al 68' e 69' minuto doppia occasione per il Bernalda, ma Panio in entrambe le occasioni manca l'appuntamento con il gol. Minuto 77', il pubblico si alza in piedi dopo il gran tiro al volo di Santorsola che da l'illusione del gol. Al 42' Favale scheggia la traversa direttamente su calcio piazzato. L'ultima firma sull'incontro la mette Caputi al 94' con il gol che fissa il risultato sul 2 a 1 per il Bernalda. Fabio Sirago sport@luedi.it
54
Sport B Varallo, Di Buono e Chirichella rendono amaro l’esordio del portiere Ferri
Lunedì 22 dicembre 2008
Villa d’Agri, rotto il digiuno Gli uomini di D’Elia trovano il successo col Pomarico VILLA D’AGRI POMARICO
3 0
VILLA D’AGRI: Bocca, Lauletta, Chirichella, Iaquinta, Berardone, D’Elia, Sansobrino (11’ st Pisano), Salera (36’ st B. Masino), Varallo, Grande (40’ st A. Masino), Di Buono. A disp.: Tramontano, Magalotti, Varlotta, Lo Bosco. Allenatore: D’Elia. POMARICO: Ferri, Lupo, Ciracì (8’ st Salerno), Di Lucca, Glionna, Nasca, M. Carioscia (34’ st Perillo), Laterza, D’Adamo, Montano, Rivella (2’ st G.. Carioscia). A disp.: Liccese, Lofrumento, Fusillo, Fiore. Allenatore: Di Figola. ARBITRO: Cauzillo di Potenza. RETI: 1’ pt Varallo, 31’ pt Di Buono, 29’ st Chirichella. NOTE: Giornata fredda. Terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: al 32’ il dirigente Cardone (V). Ammoniti: Iaquinta, D’Elia (V); Montano, Rivella, Glionna (P). Angoli: 4-2 per il Villa d’Agri. Recupero: pt 2’; st 3’. Spettatori: circa 60. VILLA D’AGRI – Restare quarantanove giorni senza vittorie non è una cosa facile. Ed è arrivata nel giorno in cui è entrato l’inverno e si chiude il 2008 calcistico. Il Villa d’Agri, reduce da tre pareggi e altrettante sconfitte nelle ultime sei giornate, non vinceva una partita dal 2 novembre a Matera per 1-0 contro la Libertas Rigamonti. Addirittura in casa dal 26 ottobre nel derby contro la Tramutolese per 3-0, lo stesso con il quale è stato battuto ieri il Pomarico, rinvigorito dal precedente pareggio interno contro la capolista Soccer Lagonegro. Davanti al pubblico amico inoltre la squadra rosanero conferma la legge del tre quando vince ed è la terza vittoria interna quella conquistata con-
Francesco Di Buono del Villa d’Agri
tro la compagine di Di Figola. Inoltre quando Varallo, Di Buono e Chirichella, mattatori dell’incontro, segnano il Villa d’Agri vince sempre. La partita. Per vedere il vantaggio dei locali basta aspettare novantadue secondi dal fischio d’inizio. Varallo prende palla a centrocampo, corre palla al piede indisturbato verso la trequarti avversaria e da quasi trenta metri lascia partire un siluro all’angolo destro del portiere ospite che può solo guardare il pallone entrare. Gli ospiti non si affliggono e potrebbero pareggiare la contesa grazie ad un fuorigioco sbagliato dei difensori rosanero ma Nasca angola troppo la palla al lato (5’). I materani cercano il pari e ancora Nasca con una fiondata dalla sinistra sfiora l’incrocio dei pali (17’). Passano i minuti e le due squadre si
annullano in mezzo al campo a vicenda fino a quando non arriva il raddoppio dei padroni di casa. Traversone di Varallo dall’out di destra, uscita avventata di Ferri e pallonetto imprendibile di Di Buono (31’). Il Pomarico non si scoraggia ed è Nasca, prelevato nel mercato di riparazione dicembrino dal Forza Matera, molto attivo là davanti, ad impensierire Bocca che deve negargli la gioia del gol con un istintivo colpo di reni e poi a riprendere la ribattuta dello stesso attaccante biancazzurro (34’). L’estremo difensore valdagrino si supera quando si oppone con una facilità disarmante ad una conclusione insidiosa di Montano che aveva raccolto l’invito di D’Adamo (39’). Nella ripresa gli ospiti partono più pimpanti e in tre occasioni creano pericoli alla retroguardia rosanero. G.. Carioscia crossa in mezzo per Montano che con un tiro da dimenticare calcia sopra la traversa (5’). Un minuto dopo M. Carioscia conclude diretto verso la porta difesa da Bocca che in due tempi blocca la sfera. Lo stesso portiere paternese compie un altro prodigio sul tiro a botta sicura di Montano (21’). Passano otto minuti e il Villa d’Agri vanifica ogni tentativo di rimonta avversaria realizzando il gol del 3-0 definitivo. Glionna interviene da dietro su Varallo molto duramente e viene ammonito con seguente punizione. Chirichella da posizione defilata sorprende tutti indirizzando la palla da una parte all’altra segnando il secondo gol in campionato nuovamente su calcio piazzato. Nel finale Iaquinta potrebbe arrotondare il punteggio con un tiro che sorvola la traversa di un niente (40’). All’ultimo minuto di recupero Bocca conserva il risultato con un miracolo autentico sventando in angolo l’ultimo sussulto di Nasca. Biagio Bianculli sport@luedi.it
B Doppio Petrone e Coviello: così il Paternicum batte la Rigamonti
Masciandaro non basta RIGAMONTI PATERNICUM
2 3
RIGAMONTI MATERA: Latronico, Grassani, Di Cuia, Di Simine, Ricci, Masciandaro, Ricciardi, Nicoletti (46' Armaioli), Nuzzolese (46' Iacobellis), Stifano, Buongermino (51' Mancini). All. Mancini PATERNICUM: Pisano, Giordano, Bove, Mazzei, Riso, Coviello, Lomanto, Rita (78' Laino), Marsicovetere. A disp.: Molina, Barella, Blasi, Cimetti. All. Caso ARBITRO: Muscatiello di Venosa RETI: 10', 27' Petrone, 37' Coviello, 43', 84' Masciandaro NOTE: Ammoniti: 40' Giordano (P), 47' Mazzei (P), 65' Armaioli (R), 75' Mancini (R) MATERA - La vittoria della Rigamonti è stata quella di scendere in campo dopo che la società stava smantellando tutto e ritirarsi dal campionato. Poi si è deciso di continuare ed è stato nominato nuovo presidente Giuseppe Festa. Una gara dai due volti, primo tempo ad appannaggio degli ospiti che con le tre reti siglate si portano a casa i tre punti. Secondo tempo della Rigamonti che stava riuscendo a fare il miracolo di pareggiare la gara meritatamente per la volontà messa. La gara comincia subito in salita per i padroni di casa, primo campanello d'allarme al 2' con una punizione di Coviello deviata in angolo da Latronico. Passani poco meno di otto minuti e al 10' una punizione di Petrone si insacca per il vantaggio ospite. Il monologo è tutto del Paternicum che
ha il possesso della palla e della gara. Al 20' Petrone lancia Votta che al volo tira e grande risposta plastica di Latronico in angolo. Il sempre presente Petrone riceve palla in area evita due difensori e con un diagonale sigla il raddoppio. Sempre Paternicum a condurre il gioco e terza rete di Coviello al 37' su punizione beffando il portiere sul suo palo. La gara scivola via con la Rigamonti sempre a difendersi, gli ospiti sfruttano anche il vento a favore, prima emozione per la Rigamonti al 42' con Bongermino che calcia bene una punizione che il portiere devia in angolo. Sul susseguente angolo Bongermino
mette in area una palla che Masciandaro di testa infila in rete.La gara si riapre ma il tempo scorre in fretta e la brava arbitro Muscatiello manda tutti negli spogliatoi. La ripresa mostra una Rigamonti con il centrocampo rinforzato. Ma sempre gli ospiti si rendono pericolosi con azioni di rimessa, al 58' Mazzei colpisce la traversa su deviazione del portiere. 78' un tiro da 18metri di Petrone colpisce l'incrocio. Poi solo Rigamonti che riapre la gara all' 83' sempre da angolo battuto da DiSimine e colpo di testa di Masciandaro che sigla la doppietta. I ragazzi di mancini ci credono ma il tempo tiranno è insufficiente
Alessandro Masciandaro
triplice fischio e nuova sconfitta. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B, Montescaglioso ringrazia Bubbico MONTESCAGLIOSO ROCCANOVA
1 0
MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Carriero Ciracì Franco Tafuno E.; Simmarano Cifarelli S.; Raddi, Petruzzo (21' Bubbico) Mangia (88' Santochirico) Tafuno A. (67' Mossuti) A disp: Locantore, Venezia All: Cicorella ROCCANOVA: Bellitto A., Di Sario Lo Ponte (52' Marrone) Malaspina L.; De Risi Bianculli Fortunato (91' Malaspina M.) Fortuna Pesce Borneo Lemma (25' Castronuovo) A disp: Di Matteo, Arleo, Figliuolo All:Infantino ARBITRO: Nappo di Moliterno RETE: 61' Bubbico NOTE: Ammoniti: Tafuno A; Petruzzo, Ciracì, Mangia, Cifarelli G; Raddi (M); De Risi, Bellitto, Fortuna, Borneo (Roc). Al 65' Marrone (Roc) si fa parare un rigore. MONTESCAGLIOSO - Il Montescaglioso vince la sua ottava gara stagionale (quinta in casa) e stravince sul piano della beneficenza: l'intero incasso della gara, infatti, è stato devoluto a Telethon; al Comunale erano anche presenti alcuni componenti del Gruppo Pionieri CRI che ha aderito alla lodevole iniziativa. La squadra montese si è imposta sul Roccanova al termine di una gara, ventosa per tutta la sua durata, noiosa nel primo tempo e un po' troppo nervosa nella ripresa, come confermato dai dieci ammoniti nei 90' di gioco. Come avvenuto già in qualche precedente partita casalinga, la squadra allenata da Franco Cicorella ha sbloccato il risultato nei secondi 45' ma ha corso il serio rischio di subire il pari al 65', quando il neo entrato Marrone si è fatto parare il tiro dagli 11 metri dall'attento Giovanni Cifarelli. I locali, senza il laterale sinistro Braj (squalificato), al 3' provano con Petruzzo, che si vedere respingere il doppio tentativo in area. Bisogna attendere il 20' per vedere il tiro di Mangia parato in due tempi dal portiere ospite. Le due squadre non riescono a creare spazi per i loro attacchi e si affidano ai tentativi, velleitari, dalla distanza o in seguito a calci da fermo, senza impegnare i due estremi difensori. Nel terzo minuto di recupero l'azione più bella del primo tempo: tiro destinato nel sette dal limite da Mangia e stupenda risposta di Bellitto che mette in corner. La ripresa vede i montesi gettarsi da subito in avanti e al 60' riescono a passare: assist al bacio di Mangia per Bubbico il quale, sull'uscita di Bellitto, alza un letale pallonetto che si spegne in rete. Dopo 5' il Roccanova usufruisce di un penalty (contatto su Di Sario) apparso generoso; ci ha pensato Cifarelli G. a bloccare sul tiro di Marrone dal dischetto. Nel 4' dei cinque di recupero nuovo brivido in area montese: tocco sospetto di braccio di Franco ma l'arbitro ha sorvolato. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Seconda Categoria Pari pre-natalizio tra Potentia Santa Cecialia e Laurenzana
Marcodoppido risponde a Troccoli POTENTIA S. CECILIA 1 LAURENZANA 1 POTENTIA S. CECILIA: Donadio, Iovino, Labella, Marino, Palese F. Libonati (Palese R.), Brancaccio, Cuminiello, Perna (Colucci), Marcodoppido, De Bonis (Coviello). A disp: Morlino, Fasanella, D'Avenia. All: Macchia C. LAURENZANA: Rossi E., Pavese, Plantamuro M., Cafarelli, Troccoli, Marone, DiTrinco, Trivigno, Nigro, Plantamuro R., Ferrari. A disp: Rendi, Graziadei, Rossi R. All: Cafarelli G. ARBITRO: Salvatore A. di Potenza RETI: 12' Troccoli (L) 30' Marcodoppido (SC). NOTE: Ammoniti: Marino (SC). Plantamuro M., Plantamuro R., Troccoli, Marone (L).
POTENZA - Il Santa Cecilia non riesce a battere i bianco celesti del Laurenzana, nonostante l'occasione al 75' di Marcodoppido che dagli 11 metri si fa parare da Rossi il rigore concesso per l'atterramento di Marino da parte di Cafarelli. Parte bene il S. Cecilia calciando un corner con De Bonis, e due tentativi di Marino finiti alti sulla porta di Rossi. Risponde il Laurenzana con Troccoli su punizione, il tiro si stampa sul palo. 10' Marcodoppido perde palla nell'area del Laurenzana, il contropiede degli ospiti viene interrotto sulla destra da Cuminiello che mette in angolo. Il tiro dalla bandierina respinto dai difensori, è raccolto dagli avversari che ottengono una punizione. Calcia Troccoli, la sfera attraversa una selva di gambe finendo alle spalle di Donadio con una leggera deviazione. La
reazione dei padroni di casa è confusionaria. Brancaccio, Marino e Cuminiello tentano conclusioni da notevole distanza senza successo. 19' Marone del Laurenzana si libera di tre avversari, solo davanti a Donadio che gli nega il raddoppio. 24' e 28' Perna, Libonati, e Marino del Potentia confezionano un'occasione per Marcodoppido ma Rossi non si fa sorprendere. Incalza Marino che colpisce bene ma il tiro è deviato dalla traversa. 30' la tenacia premia i locali che riportano in parità l'incontro, con Marcodoppido presentatosi solo davanti a Rossi, lo trafigge di precisione. 38' Ferrrari per gli ospiti calcia frettolosamente d'esterno destro, il pallone sfiora il palo alla destra di Donadio. 41' ancora Rossi para un tiro di Marino deviato sui piedi di Labella ma l'occasione sfuma. 47' il Potentia
Cosimo Macchia, tecnico del PSC
con Cuminiello su punizione colpisce il palo da notevole distanza. L'incontro scorre fino all'85' e Rossi nega ai padroni di casa di passare in vantaggio con tre interventi strepitosi. La grinta che tutti hanno dimostrato non è bastata per aggiudicarsi i tre punti malgrado le sostituzioni del tecnico Macchia. Leonardo Martino sport@uedi.it
Sport
Lunedì 22 dicembre 2008
13ª giornata
Risultati e classifica A. Genzano-S. Nicola
55
3-1
Casteldoria-Castelgrande 0-2
CASTELGRANDE GINESTRACAND. S. GIOVANNI FOGGIANO PALAZZO GARNET R. BELLA A. GENZANO S. MELFI F. SCALERA S. NICOLA RUOTI S.FELE RAPOLLA CASTELDORIA
F. Scalera-Garnet R. Bella 2-0 Foggiano-S. Giovanni
4-1
Ginestracandida-S. Melfi 4-0 Palazzo-Ruoti
2-0
S.Fele-Rapolla
1-1
Prossimo turno
14ª giornata 04/01/09 ore 14.30
A. Genzano-Garnet R. Bella Casteldoria-S. Giovanni Foggiano-S. Nicola Ginestracandida-Castelgrande Palazzo-S. Melfi Rapolla-Ruoti S.Fele-F. Scalera
E’ pari col Picerno
A Tricarico termina a reti inviolate TRICARICO M.PICERNO
13 11 1
1 40 15 7
5
1
1 26 10 6
6
0
0 14 5 25 +7
13 8
4
1 37 15 6
3
3
0 18 5
7
5
1
1 19 10 22 +3
13 8
1
4 29 18 7
5
0
2 21 8
6
3
1
2
8 10 11 -2
13 7
3
3 21 14 6
5
0
1 14 6
7
2
3
2
7
8
7
-1
13 7
3
3 21 14 6
3
2
1
7
4
1
2 12 8
7
-1
13 6
2
5 21 18 7
4
1
2 13 10 6
2
1
3
8
3
-7
13 6
2
5 20 17 6
5
0
1 13 6
7
1
2
4
7 11 3
-5
13 4
3
6 14 33 7
3
1
3 10 16 6
1
2
3
4 17 -19 -12
13 3
5
5 13 13 7
3
2
2
6
0
3
3
4
13 4
2
7 19 21 7
1
2
4 10 11 6
3
0
3
9 10 -2 -13
13 4
0
9 15 23 6
2
0
4
7
2
0
5
9 15 -8 -13
13 3
3
7 18 33 7
2
2
3 11 10 6
1
1
4
7 23 -15 -15
13 2
4
7 11 23 6
2
2
2
7
7
0
2
5
4 17 -12 -15
13 0
3 10 10 32 6
0
2
4
4 10 7
0
1
6
6 22 -22 -22
9
9 6
6
6 8 6
8
7
0 -13
13ª giornata
Risultati e classifica
A. Balvano-Accettura G.C.0-1 Anzi-A. Albano
METANAUTO CANCELLARA TRICARICO P. S. CECILIA A. BALVANO A. ALBANO ACCETTURA G.C. MARSICO LAURENZANA GRASSANO S. VIETRI CRACO LA FIASCA ANZI
0 0
TRICARICO: Orsellini, Lapata, Benevento, De Biasi R., Novellino, Lotito, Paradiso, Cortese, De Biasi G., Centola, Tolve; Santangelo; All. Malvinni METANAUTO: Salvia, Capece D., Mitidieri, Venetucci, Capece R., Caggiano, Casale, Curcio, Bochicchio (25' st Guma), Rossi, Sabia; Capiello, Marcantonio, Ottati, Croce; All. Ottati A. ARBITRO: Cappella di Matera NOTE: recuperi: 1' pt, 3' st; ammoniti: Benevento, De Biasi G., Tolve (T), Mitidieri (M) TRICARICO - Finisce in parità l'incontro tra la terza e la prima della classe anche se a recriminare di più sono i padroni di casa che, forse per timore reverenziale, non sfruttano al meglio la superiorità territoriale mostrata per tutto l'incontro. Il primo tempo, giocato soprattutto a centrocampo, vede i tiri tricaricesi di Cortese, di De Biasi R. e il colpo di testa di Benevento tutti respinti in angolo da un sempre attento ed efficace Salvia. Il Metanauto invece si rende pericoloso soltanto con un tiro - cross da centrocampo di Curcio che finisce a lato di un soffio. La ripresa è un monologo tricaricese con i ragazzi di Malvinni che non rischiano niente in difesa e stazionano stabilmente nella metà campo avversaria. Ma la predominanza territoriale è sterile e gli unici a rendersi pericolosi sono De Biasi G. al 2'st con un tiro che è ancora una volta deviato in angolo da Salvia; al 4'st Tolve di testa manda di poco alto; al 15'st ancora De Biasi G. con un bel destro rasoterra impegna Salvia costretto all'angolo; al 40'st Paradiso parte in contropiede, arriva davanti a Salvia che, di petto, respinge ancora. Infine al 45'st De Biasi R., con Salvia battuto, colpisce il palo con un destro dalla distanza. Paolo Paradiso sport@luedi.it
34 28 25 24 24 20 20 15 14 14 12 12 10 3
33 30 26 21 19 18 18 17 15 12 12 11 9 6
13 10 3
0 38 11 7
7
0
0 26 6
6
3
3
0 12 5 27 +6
13 9
3
1 34 8
6
5
1
0 22 2
7
4
2
1 12 6 26 +5
13 8
2
3 21 14 7
5
2
0 16 4
6
3
0
3
5 10 7
-1
13 6
3
4 17 15 6
4
2
0 12 6
7
2
1
4
5
2
-4
13 5
4
4 18 17 7
3
2
2 12 6
6
2
2
2
6 11 1
-8
13 4
6
3 20 17 7
2
4
1 12 11 6
2
2
2
8
-9
13 4
6
3 18 19 6
0
4
2
4
2
1 10 6
13 5
2
6 20 19 6
4
0
2 16 9
7
1
2
4
13 4
3
6 26 28 6
3
1
2 15 8
7
1
2
4 11 20 -2 -10
13 3
3
7 18 27 7
3
2
2 12 9
6
0
1
5
6 18 -9 -15
13 3
3
7 17 30 7
3
1
3 11 7
6
0
2
4
6 23 -13 -15
12 3
2
7 14 22 5
2
0
3
3
6
7
1
2
4 11 16 -8 -11
12 2
3
7 12 24 7
2
2
3
5
8
5
0
1
4
7 16 -12 -17
13 1
3
9 12 34 6
1
2
3
8 12 7
0
1
6
4 22 -22 -19
8 13 7
9 6
3
Cancellara-S. Vietri Craco-La Fiasca
-1 -7
4 10 1
0-4
-8
6-0 Sosp.
Marsico-Grassano
2-1
P. S. Cecilia-Laurenzana
1-1
Tricarico-Metanauto
0-0
Prossimo turno
14ª giornata 04/01/09 ore 14.30
A. Balvano-Tricarico Accettura G.C.-Laurenzana Anzi-Grassano Cancellara-A. Albano Craco-S. Vietri Marsico-Metanauto P. S. Cecilia-La Fiasca
Risultati e classifica Castellucio-Sanseverin.
0-1
Castelsaraceno-Nemus
4-1
F. Moliterno-Agromonte
3-0
O.L. Maratea-S. M. d`Agri 3-1 Sarconi-F.lli Cafaro
1-1
Trecchina-S. Chiaromonte 0-0 V.R.Episcopia-Grumento 0-2
Prossimo turno
14ª giornata 04/01/09 ore 14.30
Castellucio-S. M. d`Agri Castelsaraceno-R. Grumento F. Moliterno-Trecchina O.L. Maratea-F.lli Cafaro R. Agromonte-Nemus Sarconi-S. Chiaromonte V.R. Episcopia-Sanseverinese
F. MOLITERNO CASTELSARACENO R. GRUMENTO S. CHIAROMONTE O.L. MARATEA CASTELLUCIO S. M. D`AGRI R. AGROMONTE NEMUS F.LLI CAFARO V.R. EPISCOPIA SANSEVERINESE TRECCHINA SARCONI
13ª giornata 34 30 26 22 22 19 16 15 13 12 12 12 11 11
13 11 1
1 37 15 7
7
0
0 24 7
6
4
1
1 13 8 22 +4
13 10 0
3 31 19 6
6
0
0 22 9
7
4
0
3
13 8
2
3 32 15 7
5
1
1 20 9
6
3
1
2 12 6 17 -1
13 6
4
3 23 9
7
5
0
2 17 6
6
1
4
1
6
13 6
4
3 22 16 6
4
2
0 15 6
7
2
2
3
7 10 6
-3
13 6
1
6 24 24 6
4
1
1 12 5
7
2
0
5 12 19 0
-6
13 5
1
7 21 28 7
4
0
3 12 11 6
1
1
4
9 17 -7 -11
13 4
3
6 19 25 6
3
1
2 12 10 7
1
2
4
7 15 -6 -10
13 4
1
8 11 23 6
3
1
2
7
1
0
6
6 19 -12 -12
13 3
3
7 22 29 7
3
2
2 15 13 6
0
1
5
7 16 -7 -15
13 3
3
7 16 24 6
2
2
2
7
7
1
1
5
9 16 -8 -13
12 3
3
6 11 25 7
2
2
3
6 14 5
1
1
3
5 11 -14 -9
13 3
2
8 12 21 7
2
2
3
6
8
6
1
0
5
6 13 -9 -16
12 3
2
7 16 32 5
2
1
2
9
9
7
1
1
5
7 23 -16 -10
5
4 8
9 10 12 +5 3 14 -5
56
Sport A Dilettanti Serata storta per Palombita, ma l’Osimo e comunque domato
Lunedì 22 dicembre 2008
La Levoni si fa un regalo Ritorno al successo con Rato e Ruggeri sugli scudi LEVONI POTENZA 86 EDILCOST OSIMO 71 LEVONI POTENZA: Chiarastella 14, Grasso 13, Ruggeri 18, Vetrone 7, Ferrara, Rato 11, Palombita 14, Santamaria n.e, Metz 9, Femminini. All. Gianni Tripodi. EDILCOST OSIMO: Giuffrida 8, Marsili, Barsanti 3, Giroli, Pennisi 17, Cardellini n.e, Basanisi 10, Fattori 15, Amoroso 12, Ferrero 19. All. Franco Ciani. ARBITRI: Pecorella di Trani e Triffiletti di Messina. PARZIALI: 24-13, 41-43, 64-58, 86-71. NOTE: Spettatori 800 circa. Uscito per cinque falli Barsanti. Fallo antisportivo fischiato a Basanisi. Infortunio a Ruggeri nell’ultimo quarto a 9:37 dalla fine sul punteggio di 64-58. Rimbalzi: Potenza 38, Osimo 28. Tiri liberi Potenza: 11/17, tiri da due 21/33, tiri da tre 11/30. Tiri liberi Osimo: 20/26, tiri da due 18/33, tiri da tre 5/19. RITORNA al successo la Levoni Potenza che supera al Pala Pergola l'Edilcost Osimo. La vittoria è macchiata però dalla distorsione alla caviglia destra patita da Massimo Ruggeri che nelle migliori delle ipotesi dovrà rimanere fermo dieci giorni. Gara sprint con le due squadre a lottare gomito a gomito. Potenza parte bene con Grasso e Chiarastella illuminati e con Ruggeri super. I lucani vanno avanti con un vantaggio di dodici lunghezze sul punteggio di 17 a 5. L'Osimo reagisce, gli ex materani Giuffrida e Basanisi entrano in partita e segnano canestri preziosi. Osimo gioca a sprazzi e il primo quarto si chiude sul 24 a 13 con i tiri di Palombita che aprono il risultato. Proprio il triestino diventa l'oggetto delle polemiche, vibranti del pubblico per i numerosi errori in fase offensiva, ivi compresa una schiacciata facile facile che manda in bestia i tifosi del Pala Pergola. Non è partita per il Pistolero che viene spedito tardivamente in panca da Tripodi. Osimo ne approfitta e piazza un parziale devastante di 30 a 17 che consente agli uomini di Ciani
le PAGELLE CHIARASTELLA (8.5) - Positivo come al solito. Il giocatore argentino conferma di essere l'uomo giusto per la Levoni che soffre. E' quasi un calmante per tutti, la sua sicurezza rende tranquilli gli ottocento tifosi presenti al Pala Pergola. Segna 14 punti, ha il 100% da due, cattura otto rimbalzi, subisce quattro falli. Tripodi con lui ha tanto denaro in cassaforte.
Sopra Metz e sotto i tifosi della Levoni (foto Andrea Mattiacci)
GRASSO (7) - Se Barsanti non tiene corda il merito è soprattutto il suo. In difesa graffia. Segna 13 punti, è un mastino, otto rimbalzi sono la chicca della partita condita da un positivo 71% da due e tanto impegno sui blocchi.
tanto. RATO (8) - Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Nel primo quarto scardina dall'angolo e da par suo la difesa ospite. Controlla a vista quanti gli passano sotto il naso. Segna la tripla da leggenda al termine del terzo quarto, il pubblico gli bacerebbe i piedi. Nel finale è guerriero indomabile, controlla Giuffrida, mica l'ultimo arrivato.
RUGGERI (8.5) - Monumentale e sfortunato. Continuo, dominatore dell'area dei tre secondi. Diciotto punti, in ventotto minuti, il 50% da tre, il 57% da due, otto rimbalzi. La torre di Tripodi sotto canestro non molla. Peccato per il crack al- Palombita e Giuffrida la caviglia che preoccupa e non poco. di passare in testa nel secondo quarto. Nel terzo è Ruggeri a fare la differenza, l'uomo d'area di Tripodi sostiene la squadra, segna e fa segnare dando spazio ai compagni di squadra con i suoi centimetri. Grasso e Chiarastella fanno il resto ma è il capitano Antonino Rato a salire in cattedra, prima bloccando Giuffrida in difesa, autentico capolavoro del match di Rato e successivamente segnando a un secondo dal termine la bomba che consente alla Levoni di chiudere il terzo quarto a + 6 sul 64 a 58. Il pubblico è in visibilio per il tiro da dieci metri del reggino. Nel quarto parziale subito il duro colpo per la Levoni, Ruggeri
si fa male ma la squadra sorretta da Rato e Chiarastella fa il suo. Osimo perde consistenza. Il match è una commedia con attori di primo piano, sul palco entra Luca Vetrone che segna canestri devastanti per le ossa dei marchigiani e punge in difesa dove piazza una stoppata da cineteca a Barsanti. La Levoni a differenza della scialba prova di domenica con Siena non perde la testa e anzi aumenta il divario nel finale tra l'esultanza del pubblico presente. Il panettone è dolce in casa biancorossa. Osimo recrimina per aver sprecato qualcosina in attacco. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
l’INTERVISTA Il tecnico dei marchigiani Ciani: «Abbiamo giocato solo 12 minuti»
Soddisfatto Tripodi: «Bravo Vetrone Peccato per l’infortunio a Ruggeri» Il coach sul pubblico: «Bisogna stare vicini alla squadra» ENTUSIASMO contenuto in casa Levoni Potenza per il successo colto al Pala Pergola contro il forte Osimo. Una vittoria agrodolce macchiata dal serio infortunio patito da Ruggeri che ha turbato gli animi degli addetti ai lavori della società lucana. Una vittoria figlia della volontà, della determinazione e dell'intensità difensiva che hanno permesso alla Levoni di incamerare due punti al termine di una sfida ricca di colpi di scena, di errori e di momenti esaltanti. Quasi tutti hanno recitato pienamente il proprio copione, una squadra capace di dare il meglio di se in condizioni estremamente complesse, quella di Tripodi che ha vinto una gara piena di suspence e pathos. Onore e merito all'Osimo che fino all'ultimo ha cercato di tenere in scacco la Levoni, una squadra quella di Franco Ciani che ha tutte le carte in regola per recitare il suo ruolo in campionato. La squadra potentina esulta per aver ottenuto un successo prezioso in chiave classifica. Il Natale dei lucani sarà sereno, sul piano complessivo ma pieno di titubanze, visto l'infortunio di Ruggeri. Da recuperare Palombita, giocatore croce e delizia dei tifosi potentini. Il giocatore triestino nel secondo quarto ha fatto letteralmente imbestialire il tifo organizzato della Levoni. Una prestazione poco convincente, quella del Pistolero. Gianni Tripodi analizza il match vinto dai suoi atleti affermando: “Sono dispiaciuto per l'infortunio di
Ruggeri che appare estremamente grave. Spero di rivederlo presto. Anche oggi è stato il regista d'area, dettando passaggi, penetrazioni, fungendo da play maker nell'area dei tre secondi”. Tripodi parla di Palombita: “Tutti pensano che Giancarlo diventi Babbo Natale, anche oggi ha sfornato assist e palloni preziosi ai compagni di squadra. Bisogna guardare agli aspetti complessivi prima di giudicare la prova di Giancarlo”. Una riflessione di Tripodi lascia il segno: “Il pubblico di Potenza è competente, mastica basket. Credo però che in un momento come questo bisogna stare vicini alla squadra. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto con un nostro successo domenica scorsa ai danni del Siena”. Tripodi non nasconde alcuni meriti dei suoi atleti: “Due sono i giocatori che meritano l'encomio. Antonino Rato che ha giocato una partita favolosa e Luca Vetrone, sempre utile. Luca solo nelle ultime partite è tornato a disposizione. Sono contento per lui”. Sulla sponda marchigiana è Franco Ciani ad analizzare il match: “Abbiamo perso contro una signora squadra. La Levoni merita il posto che occupa. Potenza ha giocato con precisione, intensità e continuità elementi che non sono stati nel nostro dizionario. La Levoni ha giocato per 40’, noi per 12, non si può vincere contro una squadra fatta di gente esperta e ben messa in campo dal mio amico Tripodi”. f.menonna@luedi.it
VETRONE (8) - E l'MVP della partita insieme a Rato. Inizia in sordina, tiene a bada un signor giocatore come Pennisi che fa una figuraccia. Gioca sempre positivamente. Nel finale il suo contributo consente al coach Tripodi di sognare. Segna da tre, stoppa da cineteca Barsanti, recupera palloni vaganti. E' come un gatto indemoniato. FERRARA (5) - Mediocre il suo apporto alla gara. Mai in partita, soffre la smania di Basanisi che gli sfugge spesso. In attacco combina pochino, aggiunge qualche piccola amnesia che di fatto permette alla compagine di Franco Ciani di tenere il passo della Levoni. La pausa natalizia gli servirà
PALOMBITA (3) Non c'è proprio. Sbaglia tanto, viene beccato dai tifosi. Una schiacciata fa imbufalire i tifosi. Spreca tanto in attacco. Cerca di fare il suo nel convulso finale ma è davvero troppo tardi. Unica nota lieta chiede scusa ai tifosi quando esce dal campo. METZ (7) - L'acciughino di Tripodi fa il suo. E' un soldatino rapido nelle conclusioni, ringhia in difesa come il miglior Meo Sacchetti. Subisce tre falli, cattura quattro rimbalzi. Ha il 60% al tiro. Bene così.
FEMMININI (6) - Tre minuti di sostanza anche per il lungo di Tripodi che contribuisce a rendere meno insidiosi i marchigiani sotto canestro. SANTAMARIA (N.G.) TRIPODI (7) - Capisce che la gara si può vincere miscelando le varie difese. Se alcuni degli atleti di Ciani non rendono vuol dire che ha ingarrato la strada giusta. Unico neo quello di non aver spedito anzi tempo Palombita in panchina evitando al pistolero gli strali del pubblico. f.menonna@luedi.it
Sport 57 A Dilettanti Due quarti dominati, poi la rimonta di Molfetta guidato dall’ex di turno Lunedì 22 dicembre 2008
Malamov fa male alla Bawer Matera perde in casa e si inguaia in classifica BAWER MATERA 85 MOLFETTA 90 BAWER MATERA: Corvino 21, Sottana 15, Gergati 11, Cortese 6, Ferrienti 3, Squeo 1, Maggioni 3, Giuliani 12, Vinciguerra ne, Longobardi 13. All. Corà MOLFETTA: Maggi, Mapelli 10, Parrino 3, Malamov 19 Stijepovic 4, Nanut 11, Leo 14, Puglia, Di Marcantonio 29. All. Carolillo ARBITRI: Capurro di Reggio Calabria e Di Francia di Pozzuoli (Na) PARZIALI: 22-17, 44-36, 6161, 85-90 NOTE: Spettatori 1200 circa con leggera rappresentanza di tifosi ospiti. Fallo antisportivo fischiato a Maggi, Di Marcantonio e un tecnico alla panchina del Molfetta più un altro tecnico a Mapelli. Tiri liberi Matera 12/19, Molfetta 11/25 LA BAWER si inguaia e trova solo carbone sotto l’albero di Natale. Matera regala, letteralmente, la partita al Molfetta e perde uno scontro diretto casalingo che potrebbe pesare molto in prospettiva play out e che sicuramente peserà sul morale della truppa guidata da coach Corà. La sfida è dominata per due quarti ma Matera non riesce ad ammazzarla e subisce il recupero dei pugliesi che guidati dall’ex di turno Andrea Malamov bucano la retina lucana e puniscono la formazione di Corà. La legge dell’ex al PalaSassi non la impone Longobardi come gli sportivi materani si auguravano ma Andrea Malamov, perfetto negli ultimi venti minuti di gioco e decisivo per la vittoria di Molfetta tanto che una vena di rimpianto per la sua partenza, vista anche l’odierna classifica del Matera, diventa inevitabile. A far la parte del leone insieme a Malamov ci pensa Lorenzo Di Marcantonio pivot pugliese che realizza 29 punti e fa impazzire la difesa di Matera. Giuliani e Longobardi ci capiscono poco ed alla fine con la squadra che si fa prendere completamente dal panico diventa un autentico gioco da ragazzi per Molfetta mostrarsi più decisa e pronta nei momenti che contano. Ma la Bawer ha da prender-
Riccardo Cortese mentre schiaccia e a lato Francesco Longobardi (foto Videouno)
sela soprattutto con sè stessa, nei primi due quarti non sfrutta l’eccessivo nervosismo pugliese punito pesantemente dai due direttori di gara con due tecnici e due antisportivi. Matera sembra in grado di far propria la sfida. Ha più volte l’occasione per chiuderla ma non riesce mai ad avere la necessaria impennata di orgoglio per fare il passo più difficile ed importante. La prima metà del secondo quarto è letteralmente dominata arrivando fino al 38-25 di vantaggio. Poi però subentra la solita paura di vincere, i dieci punti di margine ci stanno tutti e sembrano un vantaggio rassicurante che Matera difende senza però riuscire ad aumentare. Manca più volte il colpo del ko ed alla fine subisce la rimonta di Molfetta. Al 28’ è ancora 61-54 per i padroni di casa ma è qui che comincia il momento nero di Matera. Due minuti di black out che consentono ai pugliesi di riportarsi in parità alla fine della terza frazione. Poi ancora una tripla di Sottana ed un altro lungo black out che porta al 12-0 per Molfetta che fa la differenza ed ammazza la partita. A metà dell’ultima frazione è 64-73 con Matera inerme di fronte all’avversario. Corà prova a scuotere la squadra che si riporta sotto tanto che è 77-82 prima ed 80-84 poi negli ultimi due minuti. Due clamorosi errori di Corvino che perde palla a metà campo e di Giuliani che sbaglia da sotto lasciano però via libera al Molfetta e fanno
urlare di dolore i tifosi del PalaSassi delusi per l’ennesima incompiuta di questa stagione. Un film, purtroppo, già visto che conferma come il Matera non abbia le qualità soprattutto caratteriali per riuscire a fare la voce grossa in questo campionato. Le partite non si vincono nei primi due quarti ma negli ultimi, quanto suc-
cesso la domenica prima con Firenze è stato un episodio unico quanto irripetibile. Ora la Bawer dovrà provare a ripartire. Certo questo Natale per Matera è davvero triste anche perchè questa situazione di classifica non se la poteva aspettare davvero nessuno. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
le PAGELLE
l’INTERVISTA
Corà non nasconde l’amarezza
«Grande demerito 10 occasioni perse» «Abbiamo il grande demerito di aver perso una partita che per molte volte, forse dieci, abbiamo avuto l’opportunità di chiudere senza riuscirci praticamente mai». L’amarezza di Claudio Corà è grandissima, lo sguardo basso e la poca voglia di parlare sottolineano la delusione del tecnico della formazione materana. Non se l’aspettava quest’amarezza, ha provato ad evitarla ma senza riuscirci perchè negli ultimi 15 minuti la sua squadra si è fatta letteralmente prendere dal panico, non ha più trovato la lucidità e la forza per gestire i palloni che contano e che fanno la differenza. «Se si riusciva ad acquisire un vantaggio più rassicurante, forse saremmo anche riusciti più facilmente a difenderlo, la voglia di giocare questa partita non è mancata», analizza ancora Corà, «ma abbiamo commesso davvero troppi errori. E’ stata la partita degli ex con Malamov che alla fine ha fatto la differenza mentre Longobardi la sfida l’ha subita come non ci attendevamo». Poi aggiunge proseguendo la sua disamina di una sfida deludente e dalle troppe occasioni mancate: «nei primi due quarti non siamo riusciti a frenare Di Marcantonio, ci abbiamo provato ma è risultato davvero immarcabile, ha fatto il bello e cattivo tempo e questo ci ha creato grosse difficoltà. Poi nella seconda parte di gara è venuto fuori Malamov e noi abbiamo commesso troppi errori. Davvero troppi». E ora? Si riuscirà ad assorbire una nuova e pesante botta come questa o c’è il rischio di un tracollo psicologico? «Adesso mancano ancora 14 giornate e noi andiamo avanti, la squadra ha lottato e sotto questo profilo non posso imputargli niente. Dobbiamo andare avanti e continuare a lavora-
re per ricreare determinate situazioni». All’amarezza di Corà fa da contraltare la gioia di Andrea Malamov che è tornato a Matera ed ha piazzato il guizzo dell’ex di turno: «siamo partiti con il freno a mano tirato», racconta, «invece di giocare ci siamo messi a parlare anche troppo. Poi però nella ripresa siamo cambiati, in altre partite avevamo giocato per 35, 38 minuti. Oggi siamo riusciti a giocarli tutti e quaranta. Abbiamo cominciato a giocare a pallacanestro e siamo stati bravi. La mia prova? Sono a disposizione dell’allenatore, ad un certo punto ho pensato che fosse giusto prendermi le mie responsabilità anche perchè avevamo una serie di difficoltà. Maggi non si è allenato per tutta la settimana, Nanut non stava bene, ho fatto quello che ho potuto ed alla fine sono contento». L’ultima battuta è per Matera, una squadra diversa rispetto a quella dell’anno scorso: «questo è un campionato strano, noi l’hanno scorso ci siamo tolti belle soddisfazioni ed anche per questo sono contento di questa prova di oggi. Matera è una buona squadra che ha degli ottimi giocatori, mi sembra che non sia cambiata molto anche se con un nuovo allenatore è normale che delle novità ci siano. Io comunque sono contento di essere stato qui ed aver fornito questa prova, è quello che più mi piace sottolineare». Malamov il suo regalo di Natale se lo è fatto. A Matera invece restano preoccupazioni e rimpianti e mai come in questo momento gli auguri diventano necessari. La Bawer deve trovare il modo di tirarsi fuori da questa situazione. p.quarto@luedi.it
Valerio Corvino
CORVINO: (5) - Perde un pallone nel finale di gara, proprio nel momento decisivo, che un giocatore della sua esperienza non può permettersi di sciupare in quella maniera. Va a strappi e senza la giusta continuità. SOTTANA: (5) - Infiamma la partita ma non la domina praticamente mai. Propizia l’allungo del Matera con la tripla in avvio di ultimo quarto. Poi sparisce dal campo per circa quindici minuti, quando prova a rimediare ancora è oramai troppo tardi. GERGATI: (5,5) - Due quarti entusiasmanti in cui propizia la fuga di Matera, realizza tre triple ed appare molto ben ispirato. Poi viene compresso nelle maglie della difesa di Molfetta e si spegne. CORTESE: (5) - Non incide in alcun modo in questa partita, gioca troppo a corrente alternata e si fa anche condizionare dai falli. FERRIENTI (5,5) - Da un punto di vista della voglia sembra tra i più decisi. Ma i quattro falli all’inizio lo tolgono presto dal match SQUEO: (SV) - Troppo poco due minuti per esprimere un giudizio MAGGIONI: (5) - Non riesce ad uscire dal suo momento nero. Letteralmente inesistente, non trova mai il guizzo giusto GIULIANI (5) - Soffre insieme a Longobardi la presenza di Di Marcantonio che domina sotto le plance. Nel finale sbaglia anche un incredibile canestro da sotto VINCIGUERRA: (NE) LONGOBARDI (5) - Gioca male anche in quella che è la sua solita ancora di salvezza: i rimbalzi. Impreciso nel tiro dalla lunga distanza e discontinuo in attacco. La peggiore partita da quando è tornato a Matera. CORÀ: (5) - Difficile imputargli delle colpe specifiche. Ma una sfida come questa non si può perdere. Il problema, è chiaro, sono gli interpreti ma anche lui non riesce a trovare la forza per insistere e pigiare sull’acceleratore nel momento propizio.
58
Sport B Dilettanti Gara dominata dai padroni di casa, Russo mattatore con 29 punti
Lunedì 22 dicembre 2008
Bernalda, marcia devastante Superato anche il Sarno, jonici terzi in classifica BERNALDA SARNO
87 77
BERNALDA: Filloy 7, Carpineti 4, Gabrielli 2, Perrucci, Di Giacomo 5, Azan 8, Albana 8, Russo 29, Silvestrini 11, Faggiano 13. All. Brogialdi SARNO: Parlato 2, Cavalieri 8, Ricciardi, Di Napoli 12, Corvo G. 17, Mascolo 4, Rusciano 4, Ciampi 16, Falco, Menzione 14. All. G. Corvo ARBITRI: Bernardi e Faustoferri (CB) PARZIALI: 22-18, 43-38, 6147, 87-77 NOTE: Fallo tecnico a Corvo G., Albana e Cavalieri.
Roberto Russo
LA CESTISTICA va e, senza soffrire più del dovuto, affonda anche la formazione di coach Gigi Corvo, matricola terribile del campionato. Dopo la bella prestazione di San Severo c'era il timore che i rossoblu potessero pagare un calo di tensione come spesso capita dopo le grandi vittorie; in realtà la concentrazione e l'impegno dei ragazzi di Brogialdi non sono venuti meno, tranne che negli ultimi minuti del quarto finale a risultato ormai acquisito quando qualche distrazione collettiva e qualche giocata individuale forzata hanno ristretto un pò la forbice che poteva essere più larga di quanto dica il risultato finale: peccati veniali che non guastano una prestazione più che positiva contro un team, quale quello dei saler-
nitani, dimostratosi all'altezza della tradizione del suo allenatore. Il tecnico gialloblu manda in campo un quintetto alto (Cavalieri, Corvo, Rusciano, Ciampi e Menzione) per mettere subito in difficoltà i lucani, ma Filloy, Carpineti, Russo, Faggiano e Silvestrini fanno capire subito che vogliono passare un ottimo Natale, e difatti si portano sul +13, poi due falli fischiati a Filloy (arbitraggio pessimo, con errori da torneo amatoriale) costringono Brogialdi a rimescolare le carte; ne approfittano i campani che recuperano parzialmente con un momentaneo 9-0 che consente loro di chiudere dignitosamente sul -4. Silvestrini non è in grande serata realizzativa, ma la sua regia resta illuminante e i ritmi che detta alla partita sono senza possi-
bilità di appello per gli avversari; Russo e compagni non aspettano altro per andare a canestro, esaltando anche le buone penetrazioni di Albana e le solite giocate della 2F (Faggiano, Filloy), e nel secondo periodo anche Gabrielli esalta il PalaCampagna con qualche bella entrata e con una ordinata regia. Sarno ha il merito di non disunirsi e di reagire, e la gara è tutto sommato piacevole. La gara si decide praticamente nel terzo periodo con gli ionici che realizzano 18 punti contro i soli 9 degli avversari; da qui in poi per i rossoblu solo il compito di controllare la gara, cosa che regolarmente accade tranne qualche fatua fiammata del Sarno, e la partita, diventata nel frattempo anche un pò noiosa, si trascina fino alla sirena finale nel tripudio del numeroso pubblico presente. Insomma diciamo che il panettone e lo spumante se li sono guadagnati tutti gli uomini in casacca bianca, con Russo (top scorer dell'incontro) a volte dilagante con tutto il suo repertorio di penetrazioni, tiri dalla distanza e i soliti contropiedi devastanti; bene anche gli altri e alla fine applausi meritati per tutti. Non è vietato sognare per la ripresa del campionato quando la squadra lucana sarà attesa da due trasferte difficilissime a Massafra e Ruvo: ma ora è il momento di godersi la vittoria e le feste. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Spogliatoio Rossoblù di buon umore B Donne La Codra perde l’occasione di chiudere al meglio il 2008
Il capitano insiste «Due punti d’oro» Il presidente della Cestistica Bernalda Domenico Gallotta
BROGIALDI scalpita dovendo partire subito per Latina dove trascorrerà le festività in famiglia, ma non ci nega il suo commento alla gara: «Innanzitutto faccio gli auguri di buone feste a tutti, dirigenti, giocatori e tifosi. La partita è stata dura perché Sarno è una buona squadra che fa della difesa il suo punto forte, ma nonostante ciò siamo stati bravi a condurre il match sui binari da noi voluti, per cui l'esito finale mi sembra più che giusto; siamo stati sempre intensi e proprietari del risultato, del resto avevo visto i nostri avversari in Dvd e mi aveva colpito la loro capacità di non mollare mai, come avevano fatto a Massafra riaprendo il match nel finale. Siamo stati abbastanza fluidi in attacco e forti in difesa, a parte qualche difficoltà a tratti, ma complessivamente va bene così». Più in
là un soddisfatto presidente Gallotta afferma: «Ci facciamo un bel Natale tranquillo come volevamo, contenti di un gruppo che si sta esprimendo proprio come ci aspettavamo; quando riusciamo a difendere come nel terzo periodo non ce n'è per nessuno, perché Brogialdi ha cementato il gruppo che ora sta dimostrando di poter vincere contro chiunque. Inutile parlare dei singoli, dico solo che con l'innesto di Silvestrini tutti stanno esprimendo le loro qualità. Ed in conclusione lasciatemi fare a tutti i migliori auguri da parte mia e da parte dei dirigenti”. Infine capitan Russo : «Ci voleva questa vittoria per non buttare via quanto di buono fatto a S. Severo; ora stacchiamo la spina per qualche giorno onde tornare più carichi ed entusiasti di prima». g.p.
Basilia, l’impresa è solo sfiorata
Sanza: «E’ mancato un pizzico di cattiveria e rabbia in più» ERA ALLA ricerca di una vittoria che le restituisse un po' del morale perso nell'ultimo periodo, ha dovuto invece incassare un altro stop che non le permetterà di trascorrere un Natale sereno come avrebbe voluto. La Basilia Codra Mediterranea non è riuscita sabato sera al PalaPergola nell'impresa che a detta di coach Marilia Sanza non sarebbe poi stata troppo lontana dalle proprie possibilità - di battere la capolista Ragusa, in quella che era l'ultima gara ufficiale del suo 2008. Per Filograsso (trascinatrice contro le siciliane) e compagne è così arrivato il tempo delle vacanze, forse nel momento più propizio e opportuno per staccare la spina; e recuperare preziose energie psico-fisiche con cui prepararsi al meglio alla seconda fase a gironi del campionato di serie B, alla quale comunque le lucane si erano già qualificate con largo anticipo. Certo battere il Ragusa, e ottenere due punti che le biancazzurre potentine si sarebbero portati dietro nel successivo barrage, avrebbe rappresentato un'importante iniezione di fiducia per loro. Che nell'ultima gara hanno ancora una volta dimostrato di poter competere ai massimi livelli in questa stagione, palesando però al contempo la mancanza di quella continuità necessaria per puntare davvero in alto. "In effetti non so cosa ci manchi per spuntarla su quelle che sono le avversarie più forti, contro cui spesso e volentieri ce la siamo gioca-
ta alla pari quest'anno", ha spiegato dopo l'ultima battuta d'arresto coach Sanza. "Forse un pizzico di cattiveria e rabbia agonistica in più, o qualcos'altro che non so ben definire. Anche con il Ragusa abbiamo fatto la nostra onesta figura, rimanendo a contatto nel punteggio e applicando piuttosto bene gli schemi tecnicotattici preparati in settimana”. “Come al solito - ha evidenziato il tecnico della Basilia Codra Mediterranea - il nostro gioco si è basato su difesa forte e ripartenze veloci, e
se le ragazze nella fase di non possesso mi hanno sicuramente soddisfatto, quello che ci è venuto un po' a mancare al cospetto del Ragusa è stata la rapidità di esecuzione nella fase offensiva. La partita è stata combattuta, e piuttosto bella e vibrante, ma alla fine il rammarico per la sconfitta resta, perché abbiamo concretamente intravisto la possibilità di portare il match dalla nostra parte. E se non siamo riusciti a farlo è dipeso, in buona sostanza, da noi stessi”. Luca Carlone sport@luedi.it
Il pivot De Rosa
Triangolare di calcio a 5 si gioca oggi al PalaPergola Raccolta fondi per l’Unicef
Pallanuoto, torneo Messina La vittoria va al Pescara Terzo posto per il Potenza
L'ASSOCIAZIONE Sportiva Dilettantistica Rossellino Potenza ha organizzato per oggi un triangolare di calcio a 5 denominato “Futsal for you”. L'evento consiste in un torneo a carattere regionale di “Calcio a 5” con la partecipazione delle squadre ASD Spazio Relax Team Matera (Serie B Divisione calcio a 5), ASD Rossellino Potenza (Serie C1 Figc Basilicata), ASD Sporting Palazzo (Serie C2 Figc Basilicata), al fine di promuovere le attività svolte dal Comitato provinciale per l’Unicef di Potenza. La manifestazione si svolgerà presso il palazzetto dello sport PalaPergola sito in Contrada Rossellino - Potenza. Nel corso della serata verranno raccolti fondi a sostegno del progetto Eritrea - Acqua e igiene nelle scuole 2006-2009. L’iniziativa ha importanti finalità sociali che soprattutto in un periodo come quello natalizio rischiano di essere particolarmente apprezzate. sport@luedi.it
E' ANDATA con pieno merito alla Waterpolis Pescara la decima edizione del Trofeo Luciano Messina di pallanuoto maschile svoltasi nel corso dell'ultimo fine settimana presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. I pescaresi hanno superato nell'ordine lo Sporting Napoli, giunto secondo, la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, terza. I risultati della manifestazione sono stati i seguenti: Flegreo Sporting Napoli: 4-16, Basilicata Nuoto Potenza-Waterpolis Pescara: 10-17, Basilicata Nuoto-Flegreo: 10-9, Waterpolis PescaraSporting Napoli: 12-8, Waterpolis PescaraFlegreo: 22-11, Basilicata Nuoto-Sporting Napoli: 10-12. Le premiazioni hanno riguardato il miglior under 20 Vincenzo Renzuto del Potenza, miglior giocatore del torneo Vittorio Bruschini (Potenza), miglior portiere, Perfetto del Pescara, miglior cannoniere con 14 reti Matteo Casini. Una targa è stata consegnata alla famiglia di Luciano Messina.
Sport 59 C Dilettanti Invicta meno brillante del solito nell’anticipo contro Battipaglia Lunedì 22 dicembre 2008
Corporelle cinica e concreta Ginefra: «Troppi errori ma contava vincere» UNA VITTORIA sofferta, due punti di platino. E' questo il leit motiv del successo colto dalla Centre Corporelle Potenza contro la Virtus Battipaglia nel confronto disputato sabato pomeriggio al Pala Pergola. La squadra di Dino De Angelis non ha mostrato il suo volto classico di formazione schiacciasassi, ma ha ottenuto ugualmente un successo di platino contro un cliente per niente arrendevole, qual è la Virtus Battipaglia. Il 74 a 68 è il frutto di una gara molto caotica, decisamente brutta sul piano tecnico e atletico, disputata da ambo le formazioni. La squadra di Dino De Angelis ha sofferto il serrate iniziale dei campani, abili a mettere in difficoltà la compagine lucana. L'esperienza di Mimmo Castellitto, autore di 22 punti ha fatto la differenza, le bombe dell'esperto cestista biancocelesta sono state davvero letali per la squadra campana che, nonostante l'inferiorità tecnica, ha cercato di mantenere viva la fiammella della speranza. Tanti, troppi errori sono stati il dato negativo di una partita che ha visto la Corporelle brava a non disunirsi nelle fasi finali, quando il team campano ha cercato a più riprese di riprendere per i capelli
Il play della Corporelle, Simone Ginefra
una partita combattuta. E pensare che proprio l'inizio gara è stato l'unico campanello d'allarme per la compagine di De Angelis, costretta a subire l'irruenza dei campani, abili a produrre un break di otto punti. A questo punto, però, De Angelis, da abile
condottiero ha rimescolato le carte, mettendo in campo uomini freschi e motivati, il riferimento va a Dimitriu e Armentano, bravi a farsi trovare pronti per la gara contro i campani. Onore e merito alla Virtus Battipaglia per aver dato filo da torce-
re alla Corporelle, ma la squadra lucana è ugualmente riuscita a mettere in cassaforte due punti che proiettano i lucani al primo posto e al titolo di campione d'inverno. Simone Ginefra ha affrontato i temi salienti della partita affermando: “La gara è stata molto sofferta, giocavamo contro una squadra difficile che recuperava tanti infortunati. Il Battipaglia non merita l'attuale posizione di classifica. Siamo stati sotto sul punteggio di 8 a 0 e 10 a 2. Progressivamente abbiamo giocato la nostra pallacanestro che ci ha consentito di incamerare un break di 20 a 10”. L'analisi di Ginefra va oltre: “Il Battipaglia è stato bravo ad affrontarci a viso aperto, creandoci non poche difficoltà. Gli errori? E' vero, durante la gara abbiamo perso troppi palloni, in difesa siamo stati tesi, in attacco non eravamo pronti a fare la nostra parte”. Un pensiero, il play maker lo rivolge a De Angelis: “Il nostro tecnico è stato bravo a capire le nostre difficoltà, ordinando un time out provvidenziale. Gli errori possono esserci sempre. L'importante era vincere la partita”. sport@luedi.it
Basket D Rinviata Corema Virtus-Salandra
Avanti Levoni e Pielle Posticipo al Cus Potenza NEL SETTIMO turno d'andata del campionato maschile di serie D regionale si sono giocate quattro gare. La sfida prevista al Palasassi di Matera tra la Co.Re.Ma. Virtus Matera e il Basket Salandra non si è disputata vista la richiesta dei salandresi di rinviare il match a data da destinare. L'incontro potrebbe essere recuperato prima dell'Epifania. Le altre partite sono state caratterizzate da alti e bassi. Vince a mani basse al Palasport Peppino Campagna di Bernalda la Levoni Potenza di Donato Fiore. I potentini si sono imposti sulla Cestistica Bernalda del coach Busco con il punteggio di 102 a 58 al termine di un match a senso unico. La squadra potentina ha dominato la gara annichilendo il team bernaldese. Successo esterno per la Datacontact Climacenter Pielle Matera al Pala Pastore di Melfi. Gli atleti di Luciano Cotrufo hanno maramaldeggiato contro il quintet-
to di Antonio Russo sconfitto pesantemente per 81 a 47. Troppo forti gli atleti di Cotrufo per la squadra di Russo nel match di sabato pomeriggio che ha confermato le buone cose che la Pielle aveva mostrato in questa fase iniziale del campionato di serie D di basket regionale. Vince e convince anche il Ciumnera Potenza che ha superato alla Palestra Vito Lepore di Potenza l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture con il punteggio di 64 a 44 in un match che non è mai stato davvero in discussione.. Facile davvero il successo del quintetto orchestrato in campo da Salvatore Molinari al cospetto degli atleti di Salvatore Brenna poco abili in fase offensiva. Vince nel posticipo domenicale del Pala Itis di Picerno il Cus La Cartotecnica Potenza di Antonio Luongo. I potentini si sono aggiudicati la posta in palio con il punteggio di 65 a 48.
Luciano Cotrufo
Gara controllata con autorità dalla squadra universitaria che ha fatto leva sulla migliore cifra tecnica per avere la meglio sugli atleti di German Ripepi e portare a casa due punti importanti in questa fase del campionato. Ha osservato il turno di riposo la Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza del tecnico Salvatore Della Monica. sport@luedi.it
Hockey A2 Di Vivilecchia la rete decisiva nel derby con Molfetta. Matera esulta
Un super primo tempo aiuta la Raro COLPACCIO della Pattinomania Matera a Molfetta. I biancazzurri hanno sconfitto per sei a cinque i baresi portando a casa tre punti essenziali per la classifica e raccogliendo la seconda vittoria esterna dopo quella della prima giornata di campionato a Follonica. Eppure, la gara per i materani si presentava tutta in salita considerato il valore del Molfetta che è quinto ed in piena zona play-off. Proprio i pugliesi aprivano le danze con il gol di Cirilli a quarantadue secondi dal fischio d'inizio. Vantaggio molfettese che durava solamente un minuto e mezzo, poi il gol di Gaetano Nicoletti riportava tutto in parità ed apriva il “Nicoletti” show. Al 9' e al 14' infatti Luca Nicoletti portava la Raro sul tre ad uno. Il po-
Roberto Vivilecchia
ker veniva realizzato ancora da Gaetano Nicoletti che faceva terminare il primo tempo sul quattro ad uno. Nella ripresa, il Molfetta provava ad accorciare le di-
stanze riuscendoci con i gol di Azzolini e di Cirilli. La Raro restava in partita e ritornava in vantaggio con Barbano, seguito poi da Sinisi che riportava ancora una volta in parità. La gara non finiva qui perché ad un minuto e mezzo dal fischio della sirena, era Vivilecchia a mettere a segno la rete del vantaggio e della vittoria. La tredicesima giornata ha regalato anche la prima vittoria al Follonica che tra le mura amiche ha sconfitto lo Sporting Amatori Lodi per quattro a tre raggiungendolo in classifica con quattro punti. Protagonisti del match sono stati Salvini e Franchi che hanno segnato una doppietta poi Pagnini, Frugoni e Dattanasio. Per quanto riguarda la capolista Sarzana, c'è stato il pareggio esterno sulla pi-
sta del La Mela Modena. La gara è terminata due a due. Un pari che fa scivolare il team ligure al secondo posto alle spalle della nuova capolista Montebello. Per gli ospiti ad andare in rete sono stati Ramirez e Cuppari, mentre per i padroni di casa c'è stata la doppietta di Ferri. Pareggio anche per il Correggio. Tre a tre è finito il match tra gli emiliani e il Thiene. Infine, l'unica squadra di alta classifica che ha vinto è stata il Montebello che ha battuto il Sandrigo per tre ad uno. Vittoria piena che ha premiato i vicentini con il primo posto solitario in classifica. I gol della gara sono stati segnati da Piroli (doppietta), Caneva e Meneghini. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Ciclocross Papaleo ottavo in Francia OTTAVO posto per il ciclista lucano Antonio Papaleo nel corso della gara di Coppa del Mondo di ciclocross disputata a Nommay in Francia,. Il lucano si è distinto durante una competizione dagli elevati toni tecnici e agonistici. Papaleo, convocato dal Ct Scotti ha conquistato un piazzamento lusinghiero considerate le asperità della gara vinta da Daniele Dell'Oste che ha preceduto, Bryan Falaschi. I primi due gradini del podio hanno “parlato” italiano, mentre Papaleo si è difeso con onore. Il talento lucano ha corso in maniera positiva mettendo in luce grandi risorse tecniche e temperamentali. Per Papaleo si chiude un 2008 ricco di soddisfazioni e successi che confermano i tanti progressi fatti registrare dal ciclista della Basilicata . Soddisfazione negli ambienti ciclistici regionali per un risultato straordinario e inatteso. sport@luedi.it
60
Sport Volley B1 Donne Le potentine salutano l’anno con una bella vittoria esterna
Lunedì 22 dicembre 2008
Lore Lei prima in classifica Battuto nettamente Napoli. Risultati favorevoli NAPOLI LORE LEI
0 3
B2 Donne Sconfitta al tie break per il Montescaglioso
Planitalia, bis fallito d’un soffio
23-25; 18-25; 12-25
ORION VOLLEY NAPOLI: Erbetta, Escher, Di Cristo, Armonia, Montenegro, Lentini, Califano (L), Pizzabiocca, De Marinis, Trimaldi. All.: Nica. PM LORE LEI POTENZA: Fiore, Torrisi, Carrozzo, Pericolo, Mascaro, Sarcina, Ligrani (L), Pagano, Alexandrova, Frasca, Quintini, Santamaria. All.: Gagliardi. ARBITRI: Cassisi e Bernazza IMPLACABILE Lore Lei. Tre a zero secco a Napoli che regala il ventesimo punto alle potentine allenate da oach Gagliardi. Una gara senza storia che ha premiato la costanza e la grinta della Lore Lei. Il primo set è stato più tirato ma vinto dalle lucane che hanno saputo correggere qualche errore di concentrazione portando a casa il parziale sul 25 a 23. Nel secondo set ancora una volta sugli scudi la Lore Lei che ha brillato a muro e in ricezione. Il set è stato chiuso sul 25 a
PLANITALIA CENTROSANTULLIAVERSA
2 3
25-23 (26'); 23-25 (27'); 25-19 (24'); 22-25 (26'); 11-15 (15')
PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli, Piscopo 22; Dasco 3; Tuselli; Cianflone 14; Petkova 18; Deleo 6, Timpanaro (L), Ambrosecchia n.e. All. Rampino - Motola SANTULLI AVERSA: niello (L); Battiniello 10; Carechino 2, Gargiulo 9, Guadagnino 17; Iorio, Luisi (L) ne; Pelosi 17; Pisano ne; Russo 8; Sigala 2. All: Varriale- Laurenza ARBITRI: Gratis di Lecce e De Pascale di Bari La Lore Lei Potenza in azione (foto Andrea Mattiacci)
18. Stessa storia nell’ultimo parziale terminato addirittura sul 25 a 12. «Non abbiamo dato spazio al Napoli che comunque non è una squadra da buttar via - ha spiegato Nicola Martinelli. Le ragazze hanno messo in pratica tutto quello che il tecnico ha spiegato loro durante la settimana. Il primo set è stato più animato e caratterizzato da qualche nostro piccolo
errore d’attenzione, mentre il secondo e terzo set sono stati giocati più in scioltezza con un ottimo muro e una stratosferica ricezione. Siamo soddisfatti di quanto fatto fino ad ora. Tranne qualche incidente di percorso, come per esempio a Messina, le ragazze ci stanno dando tante soddisfazioni». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
LA PLANITALIA Montescaglioso chiude il 2008 andando molto vicina a sfatare il tabù Palauditorium “Karol Wojtyla”, dove non è ancora riuscita a vincere e a bissare la vittoria, per 3-2, colta nel turno precedente sul campo dell'Ostuni. Alla fine deve però arrendersi, nuovamente al tie-break, all’Aversa, al termine di una gara che ha denotato un notevole equilibrio tra le due formazioni ed è stata decisa da episodi che hanno premiato la determinazione e maggiore freddezza delle ospiti. Sulla panchina della Planitalia faceva il suo esordio casalingo il nuovo tecnico,
Adolfo Rampino, affiancato da Egidio Motola, mentre tra le atlete si vede per la prima volta a Montescaglioso la nuova Deleo, arrivata da Brindisi pochi giorni fa. L'inizio di gara è ampiamente a vantaggio delle ospiti, che si portano subito sull'8-1 in loro favore. Le ragazze di casa iniziano a fare ordine nel loro gioco e, punto a punto, chiudono il primo set con un vantaggio di 2 punti sulle casertane (25-23). Il secondo gioco ricalca il copione del primo, con le due squadre che si rincorrono punto a punto e mettono in evidenza la prolificità offensiva, da parte montese, della Piscopo, da parte aversana di Guadagnino. A spuntarla sono le ospiti, che pareggiano i conti. Il terzo gioco dal 1414 vede le montesi portarsi in avanti e conservare sino alla fine i sei punti che le riportano in vantaggio (25-19). Il quarto set, decisivo per l'eventuale affermazione casalinga della Planitalia, vede le locali condurre sino al 22-20; da quel momento inizia un black out che consente all'Aversa di portare la partita al tie- break con cinque punti consecutivi realizzati. L'ultimo gioco è vinto dalle campane, concrete nel portarsi avanti dal 5 pari in poi e mantenere, alla fine, quattro lunghezze in più delle Planitalia (1115). Michele Marchitelli sport@luedi.it
B2 Donne Il team di Caliendo reagisce dopo aver perso i parziali più equilibrati
Giocoleria, successo in rimonta Due punti strappati solo dopo cinque set combattuti GIOCOLERIA TURI
3 2
24-26, 25-8, 25-27, 25-22, 15-11
GIOCOLERIA POTENZA: Avena, Felicetti, Sinisi, Taddei, Muscillo, Santangelo (L), Carbonara, Di Camillo, Di Lucchio, Pontillo. All. Caliendo. V. MENELAO NOJATURI : Boccuzzi, Fonsdituri, Gassi, Rodriguez, Grassano, Raguso, Ricciardi, Sanitate, Spinelli, Topputi A., Topputi S., Tortora All. Moramarco. ARBITRI: Flavio Guarino e Roberto Aliberti di Caserta NOTE: durata set: 26', 17', 29', 29', 14' per un totale di 2 ore. VITTORIA sofferta in casa per la Giocoleria Potenza che vince al tie-break contro la Menelao Nojaturi di Bari. Le condizioni per assistere ad un match interessante c'erano tutte anche perché, al di là della caratura dell'avversario, quando la Giocoleria è riuscita ad imporre il proprio gioco non è stata seconda a nessuno. Invece, pur senza incantare, a Sanitate e compagne è bastato mantenere per tutto l'arco dell'incontro una condotta di gara lucida e razionale per portare a casa un punto importante. Nel primo set partono subito bene le padrone di casa, con le avversarie sempre costrette ad inseguire. Tuttavia, sul punteggio di 18-15, le pugliesi infilano ben 4 punti di fila. Carbonara e Felicetti, con i loro attacchi vincenti, riescono a mantenere l'equilibrio. La gara va avanti punto a punto. L'ex Tortora, insieme a S. Topputi non sbagliano nei momenti decisivi: diventa una
vera e propria lotta di nervi e, alla fine, decide una svista arbitrale a favore delle ospiti. La rabbia per il set perso si vede tutta nel secondo set, dove le potentine letteralmente annichiliscono le avversarie. Il primo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 81. Avena e compagne non lasciano respirare le avversarie e chiudono in tranquillità per 25-8. Le pugliesi, però, non ci stanno. Il terzo e il quarto set sono combattutissimi e durano quasi mezz'ora l'uno. Nella terza frazione di gioco, coach Moramarco sfrutta la carta Ricciardi e non sbaglia. Sul punteggio di 20-16 le ragazze allenate da coach Caliendo hanno la possibilità di chiudere la gara con facilità, ma commettono errori in difesa e in attacco. Le pugliesi ne approfittano e si arriva sul 25 pari: proprio la Ricciardi mette a segno due punti importanti e trascina la sua squadra alla vittoria del set. Nella quarta frazione di gioco, invece, sul punteggio di 8-6, le potentine peccano di poca grinta e concentrazione e le avversarie infilano ben 6 punti di fila, grazie anche a due ace di Spinelli e alle schiacciate vincenti di A. Topputi. Sull'altro versante, Felicetti risolleva le sorti della gara con i suoi attacchi. Le pugliesi continuano a lottare, ma una caparbia Carbonara chiude sul punteggio di 25-22. Si arriva al tie-break. Si lotta su ogni palla: ognuna delle due formazioni cerca di dare il massimo, ma alla fine a spuntarla sono le padrone di casa che chiudono con un attacco vincente della solita Felicetti su 1511. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Carbonara, Sinisi e Avena della Giocoleria Potenza
Per chi viaggia
LunedĂŹ 22 dicembre 2008
61
62
Rubriche
Lunedì 22 dicembre 2008
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Farete presto ulteriori passi avanti nella carriera riuscendo a soddisfare la vostra ambizione. Rapporto affettivo in ripresa.
TORO 21/4 - 20/5
Se volete ottenere finalmente dei risultati nel lavoro dovete lavorare con metodo e impegnarvi a fondo. Sentimenti confusi.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Ogni nuova iniziativa di lavoro comporta qualche difficoltà, ma voi siete in grado di metabolizzarle in fretta. Incontro folgorante.
CANCRO 22/6 - 22/7
Oggi sono possibili nuovi contatti positivi per la vostra professione: sfruttateli bene. In amore giocate d'astuzia.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel lavoro c'è sempre qualcosa da imparare: l'umiltà è la vostra carta migliore. Momento di crisi per gli affetti.
VERGINE 24/8 - 22/9
I colleghi invidiosi dei vostri risultati nel lavoro cercano di fare qualche resistenza. Un amore sta sbocciando…
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Avete la stima dei vostri superiori: non potete deluderli quando vi affidano qualche incarico delicato. Inquietudine in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Collaborate con i vostri superiori e impegnatevi al massimo per raggiungere la meta. In amore state perdendo tempo prezioso.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Una brillante idea nel lavoro migliorerà la vostra immagine agli occhi dei superiori. L'amore riprende quota.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel lavoro vi sarà concessa una maggiore libertà d'azione: approfittatene per arrivare dove volete. In amore potete farcela.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Giornata di lavoro molto intenso: organizzatevi bene se volete concludere il più possibile. In amore evitate salti nel buio.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
MU sicomoro = MUSICO MORO;
Non correte dietro ai sogni, nel lavoro puntate su progetti concreti e realizzabili. Legami del cuore sempre più forti.
Televisioni
PRIMA SERATA
16.15
ATTUALITÀ
16.15
TALKSHOW
21.10
ATTUALITÀ
FILM
21.10
Lunedì 22 dicembre 2008
21.10
FILM
21.10
FILM
20.30
63
SHOW
Lamberto Sposini
Alda D’Eusanio
Federica Sciarelli
The Family Man
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -DocumentarioCina, dalla Grande Muraglia alla foresta di pietra 06.10 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -TelegiornaleTg 2 Notizie 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -SportSlalom Parallelo di Natale Sci alpino 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Sit ComFinalmente soli 09.10 -Film Tv Un cane per Natale - Commedia 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.10 -FilmUn bianco Natale a Beverly Hills con Poppy Montgomery, Camryn Manheim, Jennifer Esposito, Eric Szmanda, Mary Tyler Moore, Jason Priestley - regia di Peter Werner (USA) - 2005 16.25 -Sit ComIl mammo 17.00 -TelegiornaleTg5 minuti 17.05 -Film Tv The Christmas Card - Drammatico 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 06.05 -TelefilmChips 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.10 -FilmLe piogge di Ranchipur con Lana Turner, Richard Burton, Fred MacMurray, Michael Rennie, Joan Caufield - regia di Jean Negulesco (USA) - 1955 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
07.25 -Cartoni 08.40 -FilmBarbie e il castello di... - regia di Gino Nichele (USA) 2008 10.20 -Film TvBibi piccola strega 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.05 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al Grand Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniIdaten Jump 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di... 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -FilmLa città prigioniera con David Niven, Lea Massari, Ben Gazzara, Martin Balsam, Michael Craig, Daniela Rocca - regia di Joseph Anthony (Italia) - 1962 09.30 -RubricaDue minuti un libro 09.40 -DocumentarioGli straordinari viaggi di Tippi 10.10 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film La grande illusione con Jean Gabin, Pierre Fresnay, Erich von Stroheim, Dita Parlo, Marcel Dalio - regia di Jean Renoir (Francia) - 1937 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -TelefilmIl commissario Scali 19.05 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Artemisia Sanchez 23.05 -TelegiornaleTg 1 23.10 -OPERA Tosca nei luoghi e nelle ore
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmHarry Potter e il prigioniero di Azkaban con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Robbie Coltrane, Gary Oldman - regia di Alfonso Cuarón (USA) - 2004
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -AttualitàChi l'ha visto? 23.10 -SportUn goal per la pace - Calcio
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmThe Family Man con Nicolas Cage, Téa Leoni, Don Cheadle, Troy Hall, Jeremy Piven, Harve Presnell, Josef Sommer regia di Brett Ratner (USA) - 2000
21.10 -Film Il secondo tragico Fantozzi con Paolo Villaggio, Liù Bosisio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder regia di Luciano Salce (Italia) 1976
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna Vip 21.10 -Film xXx con Vin Diesel, Samuel L. Jackson, Asia Argento, Marton Csokas, Joe Bucaro III, Danny Trejo regia di Rob Cohen (USA) - 2002
20.30 -ShowCrozza Italia Exclusive 21.10 -Real TvAdolescenti: istruzioni per l'uso 23.15 -FilmUna bionda sotto scorta con Tom Berenger, Erika Eleniak, Gary Busey - regia di Dennis Hopper (USA) - 1994
01.05 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaIn Italia 02.50 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmCominciò tutto per caso con M. Buy, R. Bova - regia di Umberto Marino (Ita) - 1993
23.25 -TelegiornaleTg 2 23.40 -FilmIl giardino segreto con K. Maberly - regia di Agnieszka Holland (USA) - 1993 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaSorgente di vita 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaNella profondità di Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24
23.45 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Sit ComWill & Grace 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.40 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.35 -FilmJoyeux Noel con D. Kruger - regia di Christian Caron (Fra/GB/Ger) - 2005 01.45 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -RubricaVivere meglio 03.10 -FilmUna meravigliosa notte (Non è mai troppo tardi)
23.45 -FilmBabbo Bastardo con B. Bob Thornton, J. Ritter - regia di Terry Zwigoff (USA) - 2003 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.35 -FilmFinal Fantasy - regia di Hironobu Sakaguchi (Giap) - 2001
01.05 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaL'intervista 02.00 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice 04.00 -RubricaDue minuti un libro 04.05 -AttualitàCNN News
Il secondo tragico Fantozzi
leTrame
LA 7
ORE 14.00
LA GRANDE ILLUSIONE con P. Fresnay, E. von Stroheim, J. Gabin - regia di Jean Renoir (Fra) - 1937 Scene da un campo di prigionia tedesco durante la Grande Guerra. Un ufficiale francese di origine aristocratica si sacrifica per favorire la fuga di due suoi subalterni di origine popolare. Specchio del francese è il tedesco comandante del campo, anch'egli di vecchio stampo, minato nel fisico e nel morale. Entrambi incarnano un mondo destinato a scomparire mentre i fuggiaschi...
RETE 4
ORE 21.10
IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI con P. Villaggio, A. Mazzamauro, G. Reder - regia di Luciano Salce (Ita) 1976 Da Montecarlo dove si gonfia d'acqua fino a levarsi in volo come un palloncino, a Genova dove gli si infrange in testa la bottiglia di champagne destinata al varo di una nave, a Roma dove lo segue un ferocissimo alano, ad Agrigento dove viene sparato come uomo proiettile da circo, a Capri dove provoca...
RAI 2
ORE 21.05
CANALE 5
HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN con D. Radcliffe, R. Grint, E. Watson, G. Oldman - regia di Alfonso Cuarón (Usa) - 2004 Appena giunto a Hogwarts per il terzo anno di corso, Harry scopre che il pericoloso assassino Sirius Black è fuggito dalla prigione di Azkaban, dove sono rinchiusi i maghi malvagi, e si è messo sulle sue tracce. E stavolta Harry non può contare nemmeno sugli amici più cari, poiché fra loro si nasconde un traditore...
ITALIA 1
ORE 21.10
ORE 21.10
THE FAMILY MAN con N. Cage, T. Leoni, D. Cheadle, J. Piven - regia di Brett Ratner (Usa) - 2000 Jack lascia Londra a tredici anni per fare pratica presso una società americana. Al momento della sua partenza aveva promesso a Kate la sua fidanzata che sarebbe rimasto lontano da lei solo un anno. Vigilia di Natale, Jack è un single con un buon stile di vita, che non si ricorda più che volto abbia Kate. Al riparo delle mura domestiche l'uomo si addormenta e si risveglia accanto a...
RAI 2
ORE 23.40
XXX
IL GIARDINO SEGRETO
con V. Diesel, S. L. Jackson, A. Argento, M. Csokas - regia di Rob Cohen (Usa) - 2002
con K. Maberly, H. Prowse - regia di Agnieszka Holland (Usa) - 1993
Xander Cage, giovane specializzato in sport estremi, viene reclutato dal governo americano per una missione speciale. Il suo compito è raccogliere informazioni su di un'organizzazione che sta progettando la distruzione del mondo, sotto la guida del temibile Yorgi...
Figlia di inglesi residenti in India, Mary viene ospitata, dopo la morte dei genitori, nel maniero di uno zio. Questi, vedovo, ha un figlio infermo che vive recluso nella propria stanza. Mary scopre un giardino segreto e, con l'aiuto di un contadinello, riesce a coinvolgere nelle sue scorribande in questo giardino il cuginetto, che così guarisce dalla sua malattia. Anche lo zio ne trae benefici..
Vin Diesel
Maurizio Crozza
32
Lunedì 22 dicembre 2008
Lunedì 22 dicembre 2008
MATERA
La curiosità: libri per tutti i gusti
E per chi non vuole ingrassare la torta-asciugamano
IL PARADISO DEI GOURMET Come viziarsi nella città dei Sassi di MILENA SCALCIONE Vero e proprio “paradiso” per i gourmet, “Paoli food & beverage” in piazza Sedile a Matera racchiude in pochissimi metri quadri specialità, sfizi per il palato che sono uniti da un unico spirito: l'eccellenza delle aree del Mezzogiorno. E così non è difficile trovare panettone ai Pistacchi di Bronte, cioccolato “modicano” (dalla omonima città siciliana le cui prime ricette, nella storia, risalgono all'epoca azteca). In questo caso la lavorazione viene effettuata con zucchero di canna a freddo e che mantiene una granulosità particolare . E tra i panettoni, Paoli, non fa mancare quelli ai frutti di bosco, all'ananas, al vino rosso a prezzi che variano dai 19 ai 29 euro in confezioni d un chilo. Per accompagnare le dolcezze, poi i rosolii isolani e i vini, nei confronti dei quali, la scelta è voltamente ristretta per evitare spreco economico legato, a volte, più alla voglia di sorprendere che non alla effettiva competenza nella scelta. «Non possiamo sottovalure la mancanza di vini dolci come moscato e passito per accompagnare prodotti come i nostri- spiega la titolare Enza Capolupo - e qualche tempo fa, ci facemmo promotori di una sorta di campagna a favore delle grappe del sud, che ci sono ma non hanno mol-
to seguito, non ebbe molto successo». In piccoli contenitori, poi, fanno bella mostra i torroncini confezionati “a caramella”, in carte coloratissime con prezzi che variano dai 0,90 euro a pezzo fino a 1 euro e gusto che passano dal tradizionale limone ai più sfiziosi. «Natale - conferma ancora - è l'occasione in cui, almeno a tavola ci si vuole viziare un po' e così pacchi regalo e confezioni per i buongustai non possono mancare». Le specialità gastronomiche possono essere contenute in confezioni che vanno dalla cappelleriera in cuoio (60 euro circa) , alla scatola in cartone (a partire da 1,50) , fino alle tazze in ceramica francese (l'unica concessione a confini esterni alla Basilicata e al sud). Teiere, zuccheriere, tisaniere colorate possono accompagnare cioccolatini, dolcetti artigianali alle mandorle (di produzione rigorosamente artigianale) o anche creme allo zabaione, ai fichi, al vino, alla birra Le confezioni-regalo in grandi scatole possono contenere anche, per una spesa complessiva di 60 euro anche prodotti differenti come ad esempio il panettone, tartufini al cioccolato, rosolio, e piccoli biscottini. «Sono i dolci, in particolare, ad attrarre l'attenzione e i nostri clienti,
soprattutto i più affezionati, sanno che qui è possibile concedersi il piccolo “pensierino” ma anche la scelta esclusiva». Le barrette di cioccolato da 4 euro, il tortino artigianale, il panettone senza glutine da 19 euro possono essere accompagnati a valigette da viaggio con circa 800 grammi di cioccolato lavorato con pere o altri alimenti e che, a 35 euro, possono accontentare chi non sa farsi mancare le dolcezze, pezzetto per pezzetto ogni giorno. Un chilo di gianduiotto a 29 euro, confezionato nella tipica forma (anche nelle versione senza zucchero) è un altro prodotto della Bernardi di Grottaglie (Taranto) che Paoli ha scelto come partner da tempo insie-
me alla salentina Maglio specializzata in cioccolato (in tutte le sue forme), così come la De Bonds, Rizzati, Donna Elvira Insomma, oltre 100 varietà diverse di cioccolato dal classico, al concato al modicano fino alle varietà più differenti. Riservate a chi preferisce il gusto salato come il caciocavallo podalico, il pecorino della Murgia, conserve di Lampascioni e creme di peperoni o peperoni cruschi. «Il capocollo della Murgia realizzato da macellai ancora oggi su richiesta - aggiunge Enza Capolupo - come altri prodotti di questo tipo, soddisfa soprattutto i nostri clienti del nord». a.ciervo@luedi.it
MATERA - Tutto quello che un uomo vorrebbe sapere e non ha mai osato chiedere. Pare stia andando letteralmente a ruba, da regalare per rendere un po' più sicuri i maschietti del Terzo Millennio, “Il libro per l'uomo che non deve chiedere mai” (Rizzoli, 20 euro), di Augustin Edward-Keisenberg e Philipp Von-Zaschke Christian. “E' uno dei volumi più originali”, afferma Toni Sacco della libreria Mondadori. E' stato definito “un libro che, con ironia, dà risposte concrete a domande essenziali (ed esistenziali) della vita moderna: dai temi più strettamente maschili (come si usa correttamente un rasoio?) a quelli di interesse generale (come si trova il miglior posto a sedere in aereo?)”. Sotto l'albero abbonderanno libri sull'astrologia: “A Natale si impennano le vendite di tutti i libri di oroscopi mentre ormai da due anni continua ad essere venduto soprattutto in questo periodo “E' facile smettere di fumare se sai come farlo” (edizione E.W.I.) di Allen Carr””. Molti, insomma, pensano di trovare una soluzione ai problemi leggendo un li-
bro: un rimedio forse illusorio ma, visto che i buoni propositi non mancano mai, perché non crederci. Per andare sul classico, la lettura può essere abbinata ad un buon vino in linea con il romanzo: è la novità “letteraria” di quest'anno, con “Libri da bere”, un'unica confezione per un prodotto doppio. I titoli proposti sono “Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo” (Marsilio) di Gaetano Cappelli, ovviamente con l'Aglianico, “L'estate del cane nero” (Marsilio) di Gianrico Carofiglio con il Negramaro, “La terra della mia anima” (edizione e/o) di Massimo Carlotto con il Valpolicella, “Il volo della martora” (Vivalda) di Mauro Corona con il Friulano bianco. Intorno ai 35 euro il prezzo delle confezioni. Per libri preziosi, in tutti i sensi, Eustachio Ambrosecchia della Libreria dell'Arco consiglia “Diamanti” (Gribaudo editore, euro 99,90) e “Il libro dei sogni” (Rizzoli, 99 euro) di Federico Fellini. Avete un amico dormiglione che ogni mattina proprio non ne vuole sapere di alzarsi? Ecco la “Sveglia vispa” (euro 49,50) in
vendita da Città del sole: è una sveglia montata su ampie ruote, pronta a buttarsi dal comodino e a scappare in giro per la stanza se non si risponde al suo richiamo. Un regalo indicato per gli escursionisti, invece, il Cappello Tascabile (8 euro), impermeabile, leggerissimo e non ingombrante, si impacchetta facilmente e lo si può tenere in tasca o appendere allo zaino. Infine, per gli appassionati di astronomia, lo “Star theatre” (139 euro): “E' un planetario ad alta definizione - spiega Grazia Rita Montemurro di Città del sole - che ci consente di prepararci a rari incontri con il vero firmamento proiettando sul soffitto di casa un'immagine veritiera del cielo stellato del nostro emisfero. Il cielo notturno può essere osservato sia come si presenta al nostro sguardo, sia con la mappa delle costellazioni”. E, per i romantici, è bene ricordare che ha anche una funzione stelle cadenti. Da Calù, invece, è possibile acquistare un regalo indicato per i golosi perennemente a dieta, da “assaggiare” soltanto con lo sguardo, senza fare troppe rinunce: sembrano dolci e fette di torta, in realtà sono asciugamani confezionati in modo particolare, così curati da essere scambiati per vere leccornie. Il prezzo oscilla degli asciugamani in spugna oscilla dai 7 ai 9 euro per confezione. La responsabile, Bruna Gravela, consiglia anche la Lamp Berger (da 36 a 100 euro), la lampada che profuma gli ambienti e elimina gli odori della cucina. Tra le fragranze più curiose, vento d'oceano e creme brulè. matera@luedi.it
33