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Venerdì 2 gennaio 2009
Brevi dal mondo
Clinton verso il Senato Usa NEW YORK – Bill Clinton (nella foto)senatore dello Stato di New York: il nome dell’ex presidente è tornato a circolare tra i potenziali successori della moglie Hillary, ma solo come possibile 'scalda poltrona' fino al 2010 nel caso in cui il governatore David Paterson non riesca a decidere se nominare, al posto della ex
In Italia e nel Mondo I malviventi dopo averlo picchiato selvaggiamente e colpito con otto coltellate hanno trovato solo pochi euro
Lodi, tabaccaio ucciso durante una rapina dopo la chiusura MILANO – E' stato ucciso la notte di Capodanno nel suo bar, quello che aveva gestito per una vita e che da tempo aveva passato alla figlia. Dei rapinatori lo hanno picchiato selvaggiamente e poi accoltellato otto volte, prima di fuggire con poche centinaia di euro in monetine e in biglietti da 5 euro. I valori, infatti, erano stati ritirati alla chiusura. È accaduto la scorsa notte a Sant'Angelo Lodigiano, in piazza Vittorio Emanuele, una delle due più grandi della cittadina. Mario Girati, 75 anni, la vittima, era in pensione da anni ma in realtà la sua vita continuava a ruotare intorno al bar-tabacchi, il più grande di Sant'Angelo. L’anziano, dopo la chiusura, si fermava spesso nel locale, con la ser-
randa alzata per metà e la porta chiusa a chiave, per rilassarsi un pò guardando la televisione e sfumacchiando qualche sigaretta, dato che in casa non gli era permesso. Mercoledì sera, ancora una volta, l’uomo si è messo a guardare la tv, seduto a uno dei tavoli del locale. E proprio lì, intorno alle 4 di notte, lo hanno trovato la figlia e il genero, scesi nel bar dall’abitazione, che si trova nello stesso stabile, dopo che la moglie della vittima aveva chiamato la figlia, allarmata. Si era svegliata, infatti, ma nel letto il marito non c'era come le altre volte, quando silenziosamente tornava a casa dopocena e si metteva a dormire. Girati era a terra, tra i tavolini, con i segni di un pesante pestaggio sul volto e otto ferite da col-
Uno dei posti di blocco attivati
Due decessi per cause naturali. Un terzo trovato vivo First Lady, Caroline Kennedy o il suo rivale Andrew Cuomo.
Grave il premier della Turingia VIENNA – Il premier della Turingia (uno dei land orientali della Germania) Dieter Althaus è rimasto gravemente ferito in Austria ieri in un incidente di sci nel quale è morta una sciatrice. L'incidente è avvenuto sulle piste di Riesneralm, nella Stiria (Austria centrale). «Althaus – ha detto un portavoce della polizia Michael Franz – è stato ricoverato in condizioni gravi» a Schwarzach im Pongau, nella regione di Salisburgo.
Furti aumentati per la crisi LONDRA – Nel timore che la dirompente crisi economica in corso porti ad un forte aumento dei crimini contro la proprietà Scotland Yard ha lanciato una prima grande operazione che ha permesso di arrestare nell’ultimo mese e mezzo circa seicento persone ricercate a Londra per furto. Il numero degli arresti per questi tipi di crimine (593 dal 15 novembre ad oggi) è praticamente raddoppiato rispetto alla media dei mesi passati e fonti di Scotland Yard hanno spiegato al quotidiano 'Daily Telegraph' che il buon risultato è dovuto al lancio di 'Operation Spotlight', un’offensiva voluta dall’attuale capo facente funzione di Scotland Yard – Paul Stephenson – «con un occhio alla crisi».
Messina, fratelli abbandonati morti in casa da molto tempo MESSINA – Sono morti uno dietro l’altro a distanza di settimane senza che nessuno se ne rendesse conto. La gente intorno festeggiava il Natale e si accingeva a brindare per il Capodanno e nella casa-tugurio in via Gerobino Pilli, nel degradato quartiere messinese di Camaro, i cadaveri dei due fratelli Giovanni e Francesco Di Giovanni, di 60 e 66 anni, andavano in putrefazione mentre l’altro fratello di 68 anni, Melo, non sembrava accorgersi di nulla. Sono stati i vicini di casa mercoledì pomeriggio ad avvertire il «113» perchè sentivano provenire un cattivo odore un pò più forte del «normale» dall’appartamento. Gli agenti sono entrati in casa e hanno trovato uno dei due fratelli morto sulla poltrona e l’altro a terra con una coperta sul volto. Melo, vivo, ma quasi incapace di parlare giaceva sul letto. Soffre di una forma di schizofrenia ed è taciturno e chiuso. È stato portato subito in ospedale. Parla dei fratelli come se fossero vivi. Il pm ha disposto l’autopsia sulle salme e ha sequestrato l’abitazione. I due uomini sono morti, probabilmente per cause naturali, in epoche diverse: uno da alcune settimane l’altro da alcuni mesi. E compito del magistrato è anche scoprire come sia stato possibile che gli altri due, dopo il primo decesso, non abbiano detto nulla. La tragedia della povertà e dell’abbandono poteva essere evitata secondo le testimonianze dei vicini di casa. «La situazione era stata segnalata agli assistenti sociali e anche ad un consigliere di quartiere – dice Gennaro D’Errico vicino di casa – Era una morte annunciata. Nel 2007 erano venuti gli assistenti sociali ma
La polizia sul posto del ritrovamento
non è accaduto nulla. Quei tre fratelli vivevano abbandonati in una casa-immondezzaio da quando una decina d’anni fa era morta la madre che era il bastone della famiglia». «Uscivano raramente – dice l’altro vicino Carmelo Messina – e sempre uno alla volta». Francesco, dicono i vicini, aveva lavorato in un negozio di ferramenta. Giovanni era stato visto chiedere l’elemosina. Sempre secondo D’Errico la sorella dei Di Giovanni gli avrebbe confidato che non sarebbe più andata a trovare i fratelli perchè non volevano più che lei entrasse in casa. L'assessore comunale ai servizi sociali Pinella Aliberti allarga le braccia: «Non ero a conoscenza della situazione dei fratelli Di Giovanni – spiega – ma come assessore prendo le mie responsabilità, e chiederò spiegazioni agli uffici dei servizi sociali per capire quando era stata segnalato il caso e perchè non ci sono stati interventi immediati». «E' strano – aggiunge – che il caso non mi
sia stato segnalato viste anche le numerose associazioni di volontariato che sono attive in quel quartiere e vista la grave situazione di degrado in cui vivevano queste persone. Sono profondamente rammaricata». «Siamo stupiti e angosciati, noi della parrocchia più volte ci eravamo recati in casa dei Di Giovanni, ma gli anziani ci aveva detto di non aver bisogno di nullla e che tutto andava bene». Lo ha detto don Nino Fazio parroco della chiesa di Santa Marta dopo aver saputo la notizia del ritrovamento dei cadaveri dei due anziani fratelli nella loro abitazione a Messina dove vivevano con un terzo fratello in stato di totale abbandono. «Noi della parrocchia – ha aggiunto il parroco – dopo le richieste dei vicini che segnalavao lo stato di degrado in cui vivevano gli anziani più volte avevamo sollecitato i servizi sociali, ma non sono intervenuti: è una cosa inspiegabile». Ruggero Farkas Ruggero.Farkas@Ansa.it
tello al torace. Chi lo ha colpito lo ha fatto senza timore di uccidere. Forse lo ha picchiato per farsi dire dove fosse il grosso dei valori, forse perchè ha reagito. Tutte le ipotesi, al momento, sono aperte perchè il delitto non ha avuto testimoni. Nemmeno la figlia e il marito si sono accorti di quello che stava accadendo di sotto dato che la morte, secondo il medico legale, risalirebbe a mezzanotte, quando i botti e le grida dei festeggiamenti per il Capodanno potrebbero aver coperto le sue invocazioni d’aiuto. Le indagini, condotte dai carabinieri di Lodi, partono quindi dalle evidenze trovate sul luogo dell’assassinio e dai risultati scientifici, che saranno pronti a breve. Letizia Bianco
Neonata morta trovata nel cappotto della madre ROMA – E' un dramma dell’emarginazione quello della ragazza madre albanese di 22 anni trovata mercoledì sotto un cavalcavia nella periferia di Roma con la figlia morta, nata da non più di 24 ore, che avvolgeva nel suo cappotto. La ragazza, ora sotto la vigilanza della polizia, da qualche giorno era arrivata nella Capitale. Si era allontanata da Caserta, in particolare da un uomo, non si sa se sia il padre della neonata, come stanno accertando i poliziotti romani che lavorano con la collaborazione con quelli di Caserta. La ragazza era conosciuta dalle forze dell’ordine della città campana. Gli agenti stanno anche vagliando se l’albanese, che mercoledì era stata ricoverata nell’ospedale Sandro Pertini, abbia partorito in un nosocomio oppure in un’abitazione. Sarà l'autopsia disposta dalla magistratura ad accertare se la bambina sia morta prima o dopo il parto. Ai sanitari del 118 che l’avevano soccorsa in seguito alle segnalazioni fatte alla polizia da automobilisti che avevano visto quella donna, al freddo, con un fagotto in braccio sotto il cavalcavia in via Lunghezzina, l’albanese in stato confusionale aveva detto di aver partorito qualche giorno fa la bambina senza dire chi fosse il padre. Alla polizia del commissariato Nuovo Casilino, diretta da Stefania Strada, aveva detto di non sapere quando fosse morta la bambina. A Santo Stefano c'era stata a Roma un’altra tragedia dell’emarginazione. Una madre e un figlio di 3 anni romeni erano morti nel rogo di una baracca nella pineta di Castelfusano. Alla piccola albanese morta ha rivolto ieri un pensiero il sindaco Gianni Alemanno, quando ha visitato il primo bambino nato quest’anno a Roma: «Sono i due volti di questa città, la città che può garantire tutte le cure e l’assistenza che merita l’infanzia e la città in cui una neonata muore e non sappiamo nemmeno perchè è morta e come. La nostra sfida è riunire queste due città, quella bella e quella brutta, e garantire che tutti abbiano i diritti dei cittadini». L’assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso ha sottolineato che «va tutta la vicinanza del Comune per il momento estremamente difficile che questa ragazza sta vivendo». Daniela Navi
IL CASO Il Pd disponibile, ma Gasparri boccia l’idea
Unioni civili, Rotondi rilancia Ghana, elezioni da rinviare ACCRA – Il Nuovo partito patriottico (Npp al potere) ha annunciato ieri di volere il rinvio delle votazioni previste per oggi nella circoscrizione chiave per il risultato del ballottaggio presidenziale in Ghana. «Siano convinti che non ci siano le condizioni perchè si svolgano elezioni libere ed eque e se ci saranno noi non parteciperemo», ha detto Arthur Kennedy alla radio nazionale.
ROMA – In attesa della ripresa ufficiale dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia, torna a far discutere la proposta di istituire i 'Didore', acronimo utilizzato per sintetizzare l’iniziativa di legge per il riconoscimento delle coppie di fatto lanciata dai ministri Gianfranco Rotondi e Renato Brunetta. E poi scritta nero su bianco da Stefano de Luca, deputato della democrazia cristiana per le autonomie che ad ottobre depositò il testo alla Camera. Ma se il Pd è disponibile a discutere, chiedendo però di mettere da parte furori ideologici, la vicenda
è più complicata per la maggioranza, divisa tra favorevoli e contrari. A difendere il provvedimento, firmato da 80 parlamentari del Pdl, è lo stesso Rotondi: «La proposta è ben fatta», dice il segretario della Dca senza nascondere però lo scetticismo: «La sua approvazione – osserva - è legata a una mediazione culturale che mi sembra ancora faticosa». Tra i firmatari della proposta c'è poi Giuliano Cazzola che però invita ad abbassare i toni: «Non credo che si tratti di una priorità – precisa – perciò è meglio chiudere subito ogni polemica». Contrario
all’ipotesi di un ritorno dei Didore, dopo l'archiviazione in autunno, è il capogruppo dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri: «Il caso è chiuso – taglia corto – perchè i Didore non saranno mai, dico mai, messi all’ordine del giorno dell’aula del Senato. Il che per questa legislatura, ma mi auguro anche per il fu- Gianfranco Rotondi del turo, – precisa ancora il senatore Pdl – chiude definitiva- Consiglio con delega alla famimente l’argomento». Linea condi- glia, che richiama la Carta costituvisa anche da Carlo Giovanardi, zionale sottosegretario alla presidenza Yasmin Inangiray
In Italia e nel Mondo
Venerdì 2 gennaio 2009
Cerimonia del passaggio di consegne fra gli americani e le autorità locali
Baghdad, la zona verde in mani irachene Il presidente al-Maliki «Sembrava un sogno impossibile ma oggi si è avverato»
LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
La cerimonia di ieri
BEIRUT/BAGHDAD – La 'Zona verde' di Baghdad, 'città proibita' interdetta alla maggior parte degli iracheni e controllata dalle forze Usa, è passata ieri sotto il controllo delle autorità locali a circa sei anni dall’invasione anglo-americana, mentre nella città meridionale di Bassora la responsabilità dell’aeroporto, in mano dai britannici, è tornata ieri mattina agli iracheni. L’ex residenza presidenziale di Saddam Hussein, che nel 2003 ha ospitato gli uffici del governatore Usa Paul Bremer e successiva-
mente è stata la sede dell’ambasciata americana, è stato teatro ieri della cerimonia del passaggio di consegne del perimetro super-protetto di Baghdad, sulle carte denominata 'Zona internazionale', dove continueranno ad avere sede molte ambasciate straniere e i palazzi governativi. Per timore di attentati terroristici, prima e durante la cerimonia, non presenziata da alcun rappresentante di Washington, strettissime misure di sicurezza sono state messe in atto in tutta la capitale. «Un anno fa, si pensava che un
simile evento potesse essere solo un sogno, ma oggi il sogno è diventato realtà», ha affermato il premier Nuri al-Maliki dalla pedana posta sotto le volte della sala centrale dell’ex residenza presidenziale. «E' il giorno che aspettavamo, la sovranità è stata ripristinata», ha aggiunto fiero Maliki, parlando ai giornalisti poco lontano dalla 'Sala dell’Arsenale', celebre per i dipinti, che ancora la ornano, commissionati dall’ex rais e raffiguranti l’arsenale militare dell’Iraq che non c'è più. Lorenzo Trombetta
Cuba, Raul: «Il socialismo non è assolutamente fallito» I festeggiamenti per il 50° anniversario della rivoluzione cubana
Raul Castro
L'AVANA – Nei 50 anni trascorsi dal trionfo della rivoluzione, Cuba «non ha avuto pace, non abbiamo avuto tranquillità».Lo ha sottolineato il presidente cubano, Raul Castro, in un’intervista televisiva poco prima della cerimonia in programma a Santiago de Cuba per celebrare il mezzo secolo dalla vittoria della 'revolucion'. «Il nemico sostiene che il socialismo è stato un fallimento. Per quale ragione non ci lasciano tranquilli in modo da poter lottare a parità di condizioni», ha sottolineato Raul Castro, precisando che in realtà il socialismo «non è fallito».
Il ministro degli Esteri israeliano rifiuta la tregua
Gaza, la Livni a Sarkozy «Non c’è crisi umanitaria» PARIGI – «Non c' è bisogno di una tregua a fini umanitari, perchè a Gaza non c' è una crisi umanitaria». Il ministro degli esteri israeliano, Tzipi Livni, lo ripete – in un colloquio di un’ora, all’Eliseo – al presidente francese Nicolas Sarkozy, che con il suo ministro degli esteri Bernard Kouchner aveva avanzato la proposta di un cessate il fuoco umanitario, per far arrivare aiuti alimentari, sanitari, alle popolazioni di Gaza. Ai giornalisti – al termine del colloquio con Sarkozy – la Livni non cita nemmeno una volta la parola 'tregua', e si mostra decisa: sarà Israele a decidere «quando sarà il momento» di cessare le sue operazioni militari, che sono «una guerra contro il terrorismo, contro Hamas». Il capo della diplomazia israeliana ha ringraziato Sarkozy «per la sua comprensione. Capisce la natura della minaccia che Israele deve affrontare. Insieme cerchiamo di vedere qual è la migliore strategia, la migliore tattica per raggiungere questo obiettivo». Ma Sarkozy non si rassegna ed è impegnato in un’opera di mediazione per ottenere un cessate il fuoco nella regione mediorientale, dove andrà in visita lunedì e martedì. Anche se il suo mandato di presidente di turno dell’Ue è scaduto il 31 dicembre – passato al primo ministro della Repubblica ceca, Mirek Topolanek – il presidente francese non è infatti intenzionato a rinchiudersi a Parigi: il protagonismo a livello internazionale gli è servito per tornare quel 'iper-presidente', che si era imposto agli inizi del suo mandato e che era poi quasi scomparso di fronte alle diffi-
coltà incontrate nel governo del paese. Anche perchè la Francia – se ha perso la guida dell’Ue – è da gennaio presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell’Onu, dove è stato appena esaminato, ma non votato, un progetto di risoluzione presentato dalla Libia che chiedeva un cessate il fuoco «immediato». Nel suo tour nella regione, Sarkozy incontrerà per primo, lunedì, il presidente egiziano Hosni Mubarak. L’obiettivo dell’Eliseo – scrive Le Monde – è quello di riposizionare Il Cairo – «che ora ha cattive relazioni con Hamas» - al centro delle iniziative per trovare una soluzione alla crisi. La cosa peggiore sarebbe infatti, per Parigi, assegnare una «vittoria diplomatica» a Hamas, privilegiando altri interlocutori, come l' Iran e la Siria.
Sarkozy vuole aiutare Mubarak, che co-presiede con lui l’Unione per il Mediterraneo. Sempre lunedì, Sarkozy andrà a Ramallah a sostenere il presidente dell’Autorità palestinese, Abu Mazen. Andrà quindi a Tel Aviv per incontrare il premier israeliano Ehud Olmert. Martedì il presidente francese farà tappa a Damasco: lì vedrà Bashar Al Assad, che ha influenza su Hamas, e dove risiede il capo dell’ufficio politico del movimento integralista islamico, Khaled Meshaal. Poi a Beirut, anche per salutare i militari francesi impegnati nell’Unifil. Il viaggio in Medio Oriente di Sarkozy, fanno sapere dell’ Eliseo, è stato preparato in «stretta concertazione» con la presidenza Cca dell’Ue. Inizialmente Sarkozy aveva proposto una visita a
Nicolas Sarkozy e Tipzi Livni. Nella foto in basso, la casa bombardata del dirigente di Hamas, Nizar Rayan
livello dei capi di Stato: Francia, Repubblica Ceca e Svezia, che subentrerà fra sei mesi a Praga. Ma il premier ceco, secondo Le Monde, avrebbe preferito una delegazione a livello ministeriale, perchè consapevole delle dif-
Sesto giorno di bombardamenti: ucciso Rayan GERUSALEMME - Sesto durissimo giorno di bombardamento ieri per la Striscia di Gaza, dove sono stati ancora presi di mira palazzi del governo di Hamas e i tunnel del contrabbando con l'Egitto e dove i morti superano ormai la soglia dei 400, e i feriti sono oltre i 2000. Tra questi c'è anche un importante dirigente ultra-radicale di Hamas, Nizar Rayan. Ma con lui sarebbero perite anche altre persone presenti nella palazzina colpita da una bomba israeliana da una tonnellata: una delle quattro mogli di Rayan, tre dei suoi figli e cinque vicini di casa. L'eliminazione di Rayan è co-
munque un successo importante per Israele, perché si tratta dei "falchi" dell'organizzazione islamica, sia come esponente politico-religioso sia come capo
La regina delle maggiorate vince ma si era sottoposta a 18 operazioni LA sua dote particolare è evidente al primo sguardo: Sheyla Hershey è la regina delle maggiorate ed ha conquistato l'equivalente brasiliano del Guinness per il seno più grande grazie ad una lunga serie di interventi chirurgici. La misura del reggiseno equivale ad una coppa KKK, ovvero decisamente extralarge. Al titolo Sheyla è arrivata dopo essersi sottoposta a diciotto operazioni per aumentare il volume del seno. E non ha tralasciato ritocchi via bisturi anche al naso, labbra e lato b. Insomma non solo una super maggiorata, ma anche una super ritoccata. In ogni caso Sheyla ora deve far fruttare questo suo primato non solo per guadagnarsi da vivere, ma anche per coprire i costi degli interventi chirurgici che pare siano costati oltre centomila dollari.
militare, in prima fila nel preparare attentati suicidi e attacchi contro i civili israeliani, e sostenitore della prima ora della strategia del bombardamento con i razzi delle città israeliane. Secondo fonti locali, Ryan sarebbe stato preavvertito del bombardamento in arrivo un quarto d'ora prima, con una telefonata proveniente da Israele, forse di un informatore, ma non avrebbe accettato di allontanarsi. La sua morte è stata confermata ufficialmente da Hamas poche ore dopo la distruzione della palazzina di quattro piani che occupava con la famiglia. Curly Amerin
Ossessionato dagli ombelichi femminili
UNA vera ossessione per gli ombelichi femminili, tanto forte da spingere l'autore del sito navelmaniac.com a raccogliere centinaia di immagini di pance scoperte di donne incontrate per caso nelle strade di Bruxelles.
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ficoltà della missione: «Niente garantisce che sarà un successo». Così domenica partiranno i tre ministri degli esteri – ceco, francese e svedese – per Egitto, Israele e infine Ramallah, dove s'incontreranno con Sarkozy. Il no israeliano alla tregua con Hamas ribadito ieri a Parigi dal ministro degli esteri Tzipi Livni ha verosimilmente allontanato la possibilità di un accordo in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Ne sono convinti in molti a New York, dopo una riunione straordinaria dei Quindici al Palazzo di Vetro, convocata poche ore prima del capodanno per un primo esame di un progetto di risoluzione preparata dai paesi arabi. La bozza è stata presentata dalla Libia, l’unico paese arabo del Consiglio, e nel testo – giudicato sbilanciato dai paesi occidentali – si esprime la «forte condanna degli attacchi militari israeliani», si chiede un cessate-il-fuoco «mmediato», oltre alla «l'immediata apertura dei valichi di frontiera della striscia di Gaza» per consentire il passaggio degli aiuti umanitari. Fausto Belia
Navigatori in rete gli italiani al terzo posto PRIMA i tre grandi Paesi asiatici, per cultura da sempre affascinati dalla socialità e dalle attività online. Poi arrivano gli italiani, che malgrado le piazze, la pizza e il sole, si piazzano al quarto posto mondiale tra chi più naviga durante il proprio tempo libero. I nostri connazionali lo fanno per il 31% dei momenti che hanno a propria disposizione. La ricerca è di quelle serie: l'ha condotta il gruppo Tns su una base di 27.522 persone, tra i 18 e i 55 anni, intervistate in 16 Paesi. E i risultati, anche se più incentrati sui naviga-
tori britannici - risulta che in assoluto il gruppo sociale più presente online sarebbero difatti le casalinghe inglesi (con il 47% del loro tempo libero), assai disperate si suppone -, fanno comunque pensare.
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Primo piano
Venerdì 2 gennaio 2009
Primo piano Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante il tradizionale discorso di fine anno
La politica e la crisi «Come nel Dopoguerra e nel terrorismo i partiti riscoprano la coesione nazionale» Poi l’invito a fare «riforme condivise»
Venerdì 2 gennaio 2009
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L’AGENDA
Le tappe del cammino tracciato dal premier
Federalismo, giustizia e misure anticrisi
«Un’occasione per migliorare» Sul difficile momento economico l’appello di Napolitano: «Ne esca un’Italia più giusta» Il presidente del Consiglio attraversa il cortile di Palazzo Chigi
di ALBERTO SPAMPINATO ROMA - Dalla crisi deve e può uscire un'Italia migliore. Nel messaggio di fine anno, il terzo da quando Giorgio Napolitano è al Quirinale, il più breve di tutti, c'è stato un afflato speciale del presidente della Repubblica. C'è un richiamo ripetuto, insistito al Paese affinchè si difenda dalla crisi economica riscoprendo, come nel Dopoguerra, come contro il terrorismo, la capacità di unire tutte le forze, di valorizzare le energie vitali, di superare le debolezze, di risolvere di slancio i problemi che ci trasciniamo. Se sapremo fare questo, dice il presidente, la crisi diventerà l'occasione per costruire un'Italia migliore, più giusta, più forte, più efficiente. Lo ha detto dopo un'introduzione sulla crisi di Gaza, in cui ha espresso sgomento e ha rilanciato l'appello a fermare la «tragica spirale di violenza e di guerra» in Medio Oriente. Innovando lo stile di questi messaggi, Napolitano ha dedicato l'intero intervento alla «forte preoccupazione» degli italiani per gli effetti della crisi dei mercati, affermando di condividerla. Nel 2009, ha detto, ci attendono prove più ardue. Dobbiamo «guardare in faccia i pericoli» senza sottovalutarli, senza paura, agen-
do «con coraggio e lungimiranza». Se faremo leva sui nostri punti di forza, sulle energie vive disponibili, se «uniremo le forze», riusciremo a superare la crisi. Se agiremo così, ha insistito più volte Napolitano, nei 14 minuti del la sua perorazione, la crisi diventerà «un'occasione» per risolvere problemi annosi, quali le riforme (istituzionali, della pubblica amministrazione, «del modo di operare dell'amministrazione della giustizia»), delle disparità sociali.
Questo è possibile, ha sottolineato il capo dello Stato, sollecitando una maggiore consapevolezza delle potenzialità del paese. Altre volte, in passato, l'Italia ha saputo esprimere questa coesione sociale e questa forza. È possibile anche oggi, a condizione che l'Italia concerti le sue scelte con l'Europa e nel quadro internazionale, per concorrere a «definire nuove regole capaci di assicurare uno sviluppo sostenibile e di porre fine alla frenesia finanziaria che ha
provocato stravolgimenti e conseguenze così gravi». È possibile a condizione che l'unità nazionale, di cui il presidente si conferma garante e difensore, si esprima, oggi come altre volte, come «unione degli italiani». A condizione che le misure anticrisi siano «efficaci, ispirate a equità e solidarietà», si facciano carico pienamente dei soggetti più deboli e delle aree più esposte: lavoratori, giovani, precari, famiglie a bas-
ASCOLTI RECORD
In 13 milioni davanti alla tv per il discorso di fine anno ROMA - Il terzo messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano è stato seguito lasera di Capodanno in diretta da tredici milioni di italiani. Il livello molto alto degli ascolti, in linea con gli anni precedenti, conferma l'attenzione per questo tradizionale appuntamento nel quale, insieme agli auguri, il presidente della Repubblica si rivolge direttamente ai cittadini e svolge considerazioni politiche sul nuovo anno. Il dato, frutto di una stima degli ascolti anticipati dalla Struttura Rai Quirinale, tiene conto delle rilevazioni Auditel e dell'andamento degli ascolti non monitorati su altre emittenti, in particolare sulle reti satellitari e sul web. Sulle tre reti Rai più Canale 5 e La7, l'Auditel ha rilevato 10 milioni 299 mila spettatori, con uno share del 65,47%: cioé 848 mila spettatori meno dell'anno scorso (11 milioni 147 mila) ma con identico share (era del 65.49%). Questo dice che Mercoledì sera,
in complesso c'erano meno spettatori su tutte le reti, ma l'identica percentuale si è sintonizzata su Napolitano. Il calo di 848 mila spettatori è quasi interamente compensato dall'amento degli ascolti satellitari, saliti da 648 mila a 1.191 mila (+548 mila). Questo dato è frutto di una stima Auditel sulle reti non monitorate in aggiunta alla rilevazione di 460 mila ascolti sui canali stavolta effettivamente monitorati, per la prima volta (Sky Tg24, Rtl, e "altre"). Ci sono ancora da aggiungere un milione e ventimila ascolti sulle cosiddette altre emittenti terrestri (a diffusione regionale) e le molte migliaia di ascolti sui sito web, digitali e altro che non sono rilevati e sono in progressione di anno in anno. Sommando questi dati si arriva a quasi tredici milioni, dato che conferma il livello di ascolto degli ultimi quattro anni e l'interesse degli italiani per il Quirinale e per i discorsi del suo “inquilino”.
so reddito, donne, bambini, Mezzogiorno. Il presidente si è detto «vicino» a ognuno di questi soggetti, e ha aggiunto: non bisogna dimenticare che c'è «povertà in Italia, che sono troppe le persone e le famiglie che stanno male e bisogna evitare che l'anno prossimo siano di più o stiano ancora peggio». Bisogna certamente aiutare le imprese, ma con interventi sempre rispettosi dei termini della questione energetica ed ambientale, tali da incoraggiare il rinnovamento dell'economia, promuovere «stili di vita più sobri e lungimiranti», e con un limite, ineludibile per chiunque: il peso dell'ingente debito pubblico. Tutto ciò «non basta». Occorre anche impiegare in modo più produttivo le risorse pubbliche, «ristabilire trasparenza e rigore nell'uso del danaro pubblico» attraverso «un confronto aperto e costruttivo», che è sempre possibile, come insegna la vicenda del movimento degli studenti. Tocca a ognuno fare la sua parte in un clima di reciproco ascolto e senza pregiudiziali chiusure». Per Napolitano è anche importante «come» si prendono le decisioni. Per affrontare la crisi, «la capacità di giudizio e di proposta del Parlamento resta fondamentale», ed è “essenziale - ha sottolineato - che le le forze politiche escano da una logica di scontro sempre più sterile», riconquistino fiducia «mostrandosi aperte all'esigenza di impegno comune e ed esprimendo un nuovo costume, davvero ispirato solo all'interesse pubblico». Napolitano non ha pronunciato la parola 'dialogo' che risultava inflazionata, ha detto che la crisi «senza precedenti» «richiede un serio sforzo di corresponsabilità fra maggioranza e opposizione.
Plauso bipartisan. Veltroni: «Siamo pronti» di MARCO DELL’OMO ROMA - Plauso bipartisan per il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: il suo appello a fronteggiare la crisi con la massima unità trova concordi tutte le forze politiche e i vertici istituzionali: «Ci riconosciamo tutti nelle parole del capo dello Stato», dice il presidente del Senato Renato Schifani; mentre il presidente della Camera Gianfranco Fini osserva che le riforme strutturali, di cui il Paese ha estremo bisogno, richiedano necessariamente «una azione di ampio respiro che deve essere condivisa, con senso di responsabilità, da tutte le forze politiche di maggioranza». Al capo dello Stato, dopo il discorso, arriva la tele-
fonata di congratulazioni e auguri del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il segretario del Pd Walter Veltroni raccoglie subito l'invito a cooperare con la maggioranza per consentire all'Italia di superare le difficoltà della crisi economica. Del resto, ricorda il leader democratico, già durante la campagna elettorale il Pd aveva sposato la linea «di una più profonda coesione nazionale». Oggi, annuncia quindi Veltroni, «nel rispetto della distinzione dei ruoli tra opposizione e maggioranza lavoreremo in Parlamento alla ricerca delle necessarie convergenze per affrontare i problemi reali, avendo a cuore innanzitutto l'interesse del Paese». Come spiega la capogruppo del Pd al senato Anna Finoc-
chiaro, quello di Napolitano «è il giusto approccio per ripartire». Il Pd ha un altro motivo di apprezzare il discorso del capo dello Stato: le parole chiare con cui Napolitano ha sottolineato la gravità della crisi, che sono piaciute a Veltroni e che osserva Pierluigi Bersani, «spazzano via banalità e sottovalutazioni», cioè contraddicono l'ottimismo a tutti i costi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anche Antonio Di Pietro, per una volta, non dice no all'appello del capo dello Stato. L'Italia dei Valori, assicura, è «pronta e disponibile» a lavorare con spirito bipartisan, ma rimanda la palla a Berlusconi: «Il presidente del Consiglio - si chiede - vuole davvero occuparsi degli interessi di tut-
ti i cittadini o continuare solo ad occuparsi dei suoi?». Per l'Udc, Lorenzo Cesa parla di una «iniezione di fiducia» venuta dal Colle e invita i partiti a raccogliere l'appello del capo dello Stato. Il centrodestra non è da meno nell'esprimere apprezzamento e condivisione. Il più entusiasta è il leghista Roberto Calderoli, che solo un anno fa accusava Napolitano di essere “un perfetto comunista». Oggi gli dà un bel «dieci e lode», sostenendo che il suo è stato «il discorso di un riformista a tutto tondo». A Calderoli, in particolare, è piaciuto il passaggio sulle riforme: «Ha parlato da vero riformista, richiamando giustamente la maggioranza e l'opposizione alla loro corresponsabilità in Parlamento».
«Occorrono giustizia e modelli nuovi». Napolitano: «Condivido»
Anche Ratzinger accende i riflettori sull’economia di ELISABETTA MARTORELLI CITTA’ DEL VATICANO - «I rattoppi» non bastano, la crisi economica internazionale va letta «in profondità», con modelli economici di sviluppo da cambiare, più solidarietà, meno ingiustizie, più attenzione all'ambiente. Lo ha raccomandato Papa Benedetto XVI, dedicando il primo Angelus del nuovo anno in piazza San Pietro alla crisi e agli sforzi che la Comunità internazionale deve compiere per fronteggiarla. Il Pontefice ha dunque esortato a «mettere i poveri al primo posto», nel nome di una «solidarietà globale». Ai responsabili delle Nazioni e degli Organismi internazionali il Papa ha dunque offerto «il contributo della Chiesa cattolica per la promozione di un ordine mondiale degno dell'uomo». All'inizio di un nuovo anno, ha ricordato prima dell'Angelus, «il mio primo obiettivo è proprio quello di invitare tutti, governanti e semplici cittadini, a non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà e ai fallimenti, ma di rinnovare il loro impegno». «La seconda parte del 2008 - ha spiegato - ha fatto emergere una cri-
si economica di vaste proporzioni. Tale crisi va letta in profondità, come un sintomo grave che richiede di intervenire sulle cause. Non basta come direbbe Gesù - porre rattoppi nuovi su un vestito vecchio. Mettere i poveri al primo posto significa passare decisamente a quella solidarietà globale che già Giovanni Paolo II aveva indicato come necessaria, concertando le potenzialità del mercato con quelle della società civile». Già nel Te Deum di mercoledì sera, il Papa aveva parlato delle nubi che offuscano il 2009. Poi nella solenne messa cantata celebrata ieri mattina alle 10 nella Basilica vaticana, aveva lanciato una veemente esortazione alla comunità internazionale perché sia affrontata con «solidarietà e sobrietà» la crisi economica mondiale e combattuta una povertà che genera sempre più ingiustizia, disuguaglianza e minacce per la pace. Di fronte alle malattie, alla morte infantile, alla crisi alimentare, Ratzinger ha denunciato una volta ancora - la corsa agli armamenti. Poi ha chiesto a tutti una marcia in più per affrontare la crisi con una risposta di lungo respiro, con «una revisione profonda del mo-
dello di sviluppo dominante». Lo esigono - ha osservato - «le difficoltà finanziarie immediate, lo stato di salute ecologica del Pianeta e soprattutto, la crisi culturale e morale, i cui sintomi da tempo sono evidenti in ogni parte del mondo». Le parole del Papa sono state apprezzate dal presidente della Repubblica. È giusto ed «é imperativo dispiegare ogni sforzo per debellare la povertà e rimuovere la causa profonda di risentimenti e frustrazioni che troppe volte si traducono in conflitti», ha scritto Giorgio Napolitano a Benedetto XVI, dichiarando di condividere l'appello affinché politica e diplomazia mettano al centro di ogni iniziativa la lotta alla povertà e la ricerca della pace. L'Italia, ha assicurato il presidente della Repubblica, farà la sua parte in occasione del G8, a marzo. «Condivido il Suo appello affinché - ha aggiunto il Capo dello Stato - siano condotte politiche in grado di migliorare il livello di vita di quanti, in numero intollerabilmente elevato, rimangono ai margini dei processi di sviluppo economico. Il Suo forte e autorevole richiamo è tanto più opportuno nell'attuale fase di incertezza economica».
di FRANCESCO BONGARRA’ ROMA - Federalismo, riforma della Giustizia e della normativa sulle intercettazioni. Ma anche contrasto alla crisi economica ed un’intensa attività internazionale con la presidenza italiana di turno del G8: sono questi i temi su cui il governo Berlusconi concentrerà la propria attività all’inizio del 2009. Il presidente del Consiglio detta i primi punti dell’agenda del nuovo anno: una agenda che avrà immediate ricadute anche sull'attività delle Camere che riparte da Montecitorio, alla vigilia della Befana, con la fiducia sul decreto legge in materia di scuola e di università. FEDERALISMO - Il disegno di legge, che la Lega avrebbe voluto approvare a ogni costo prima della fine dell’anno, è stato finora licenziato solo in commissione al Senato. L’esame riprende il 13 gennaio nell’Aula di Palazzo Madama con l’impegno di un via libera in Senato entro la fine del mese. Per il Carroccio quel termine non è derogabile: il primo sì al federalismo fiscale è la condizione per cominciare a discutere qualsiasi altra riforma. SCUOLA E UNIVERSITA' Alla Camera i lavori d’Aula riprendono già prima della Befana: e subito con una fiducia sul decreto legge Gelmini che scade il 9 gennaio ed è stato già approvato dal Senato. GIUSTIZIA - Un ddl di riforma, ha promesso Berlusconi, sarà varato nel primo Consiglio dei ministri dell’anno. Punti centra-
li del testo dovrebbero essere la separazione delle carriere fra giudici e pm, l’affidamento delle indagini alla sola polizia giudiziaria. Berlusconi ha annunciato che la maggioranza cercherà il consenso dell’opposizione. INTERCETTAZIONI - Il ddl del governo è fermo ormai da qualche mese in commissione alla Camera. Ma il Cavaliere vuole accelerare per «fermare il teatrino mediatico», preannunciando un emendamento per restringerne l'uso solo ai reati puniti con oltre 15 anni di pena: in pratica quelli di terrorismo e di mafia. Contraria l’IdV ma molto scettici anche Lega Nord e An. CRISI - La Camera accelera sull'esame del decreto anticrisi, che scade a fine gennaio e deve essere ancora approvato anche dal Senato. Il Pd e la Lega hanno già presentato emendamenti per incrementare gli interventi a sostegno di famiglie e imprese; il governo dovrà dunque barcamenarsi tra richieste degli alleati, dell’opposizione e i vincoli di bilancio, e alla fine non si esclude un ricorso alla fiducia. 'TAGLIALEGGI' E 'FANNULLONI': Montecitorio dovrà occuparsi anche del decreto «antifannulloni» di Brunetta e del decreto “taglia-leggi» di Calderoli, che manda al macero la bellezza di 29mila leggi inutili. Un tema, quest’ultimo, reso particolarmente caldo dalla decisione annunciata dallo Stato della Città del Vaticano di non recepire più automaticamente le leggi italiane perchè- spiega La Santa Sede – fra l’altro sono troppe.
Berlusconi: «Apprezzamento al nostro lavoro» di FEDERICO GARIMBERTI
Walter Veltroni
ROMA - Apprezzamento per quello che considera un «sostanziale riconoscimento» all’operato del governo, pur se mitigato dal tono «necessariamente imparziale» proprio di un capo dello Stato. È soddisfatto Silvio Berlusconi: il discorso di fine anno del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli è piaciuto molto. Il premier, che ha seguito in televisione la diretta dal Quirinale da villa la Certosa (il buen retiro sardo dove sta trascorrendo alcuni giorni di riposo) non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Ma tramite i suoi più stretti collaboratori, ha fatto trapelare di aver molto apprezzato le parole di Napolitano. Il presidente del Consiglio, riferisce chi ha potuto parlargli in
queste ore, vi ha letto un riconoscimento all’azione di governo, soprattutto nel passaggio in cui il capo dello Stato ha ricordato le misure adottate dall’esecutivo per garantire la stabilità del sistema creditizio di fronte alla crisi. Allo stesso modo, il ringraziamento del presidente della Repubblica ai militari italiani impegnati all’estero «per garantire la pace e sradicare il terrorismo nelle regioni più critiche», è stato ascoltato con soddisfazione da Berlusconi, che l’ha interpretato come un implicito sostegno alla politica estera di palazzo Chigi (fu proprio il Cavaliere, nel precedente governo, a inviare le truppe in Afghanistan). Ed anche il senso generale dell’intervento di Napolitano, con quel richiamo alla possibilità che l’Italia
esca dalla crisi più forte e migliore, è piaciuto al premier, convinto che sia un modo di dire ciò che lui stesso va dicendo da tempo: serve ottimismo per superare questo momento difficile. Un giudizio positivo che nemmeno quei passaggi che, al contrario potrebbero essere letti come implicite bacchettate all’indirizzo del governo, sembrano offuscare: a cominciare dal richiamo al ruolo «fondamentale» del Parlamento nella democrazia e dalla richiesta di maggiori interventi in favore delle fasce deboli fortemente penalizzate dall crisi. Il primo richiamo del Colle viene giudicato, nell’entourage berlusconiano, «inevitabile» da chi, come il presidente della Repubblica, è garante della Costituzione. Nessun legame, secondo il
presidente del Consiglio dunque, con alcune recenti affermazioni di Berlusconi proprio sulla necessità di agevolare l’azione di governo a scapito dell’organo legislativo. Così come l’appello in favore delle classi meno agiate non viene interpretato come una critica, ma anzi viene considerato un sostanziale sostegno del Quirinale alle misure adottate dal governo: a cominciare dalla social card e dagli aiuti alle famiglie. Considerazioni simili vengono fatto per l’auspicio del capo dello Stato che i poli, di fronte alla crisi, «escano da una logica di scontro sempre più sterile». In questo caso, anzi, la lettura che ne viene data è che quell'invito sia più indirizzato all’opposizione che alla maggioranza. Su questo, però, la posizione del Cavaliere resta pessimista.
Silvio Berlusconi
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Tangenti, appalti, petrolio Le decisioni del Tribunale delle Libertà Cronaca della giornata del 31 dicembre Ai domiciliari Ferrara e Levha
Il Riesame libera tutti Qui a fianco l’auto di un avvocato mentre esce dal carcere di rione Betlemme a Potenza In basso a sinistra l’imprenditore Francesco Ferrara, nascosto in parte dalla sorella A destra il sorriso dell’ex amministratore delegato di Total Italia Lionel Levha (foto Mattiacci)
magine della società per cui si lavora, magari in anticipo sulle decisioni dei giudici. Soltanto «strategia processuale», si dice. Luigi Spina, il presidente, Lucia Gesummaria e Antonio Cantillo, membri del collegio del Tribunale del riesame, per prima cosa si sono occupati del filone sul traffico di droga. Uno stralcio dall'inchiesta principale di nemmeno
18 dicembre Il deputato Margiotta si difende alla Camera
cinquecento pagine. Roba da poco. Difatti alle 13 e 12 la notizia è cominciata a circolare, non dalla cancelleria del Tribunale del Riesame, come ci si potrebbe aspettare, dato che gli avvocati sono appostati proprio lì davanti, ma da Policoro, con un messaggino telefonico. “Scarcerati Ferrara e Giliberti”. In pratica il dispositivo è in corso di esecuzione, e co-
19 dicembre Cominciano gli interrogatori di garanzia
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30 dicembre Avvocati e pm a confronto davanti al Riesame
«Il no della Camera non è stata una scelta della casta»»
«E’ una buona notizia l'accoglimento, da parte del Tribunale del riesame di Potenza, della richiesta di Salvatore Margiotta e della revoca delle misure a suo carico»: lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario regionale della Basilicata del Pd, Piero Lacorazza. «Si tratta – ha aggiunto – di una decisione che fa venir meno la corretta e giusta decisione dell’on. Margiotta di autosospendersi dal Pd per meglio dimostrare la sua estraneità ai fatti. Avere fiducia nella Magistratura, fare piena luce sull'inchiesta, e farlo in fretta, significa accertare verità e responsabilità, garantire e tutelare l’immagine delle persone coinvolte – ha concluso il segretario del Pd Piero Lacorazza – ed aiutare ad offrire elementi di maggiore valutazione ad una società più esigente e più attenta a chi la rappresenta».
minciano ad arrivare fax nelle carceri e negli studi degli avvocati, quindi la voce, rapidamente, comincia a diffondersi. Non è finita. Di solito in un ordine di scarcerazione è scritto: «Se non è detenuto per altra causa». Quindi Gionni Giliberti va libero, da subito, perchè è accusato solo per aver portato della marijuana a casa di un amica di Francesco Ferrara, a Taranto. Ma
Venerdì 2 gennaio 2009
Il deputato Margiotta commenta la decisione del Riesame
«Una buona notizia»
di LEO AMATO
te dal ruolo operativo che si ricopriva all'epoca dei fatti, perché i giudici valutino cessato il rischio che vengano commessi di nuovo gli stessi reati, quindi crollino i presupposti necessari per la custodia cautelare in carcere». Lineare. Niente a che vedere, almeno in generale, con alcuna, suggestiva, valutazione sull' “opportunità” di rimanere al proprio posto rispetto all' im-
16 dicembre Vengono arrestate sei persone per l’affare Tempa Rossa LACORAZZA (PD)
Il 7 gennaio si terrà l’udienza dal gip per la richiesta interdittiva per la Total POTENZA - L’esame di una richiesta interdittiva di sospensione dell’attività per due mesi di Total Italia – il prossimo 7 gennaio, davanti al gip di Potenza – segnerà la ripresa del confronto fra accusa e difesa nell’inchiesta su tangenti e petrolio. Il pm di Potenza, Henry John Woodcock, il 7 gennaio chiederà al gip, Rocco Pavese, di ordinare la sospensione di ogni attività della Total Italia per due mesi. Una richiesta basata su una legge del 2001 e sull'accusa di corruzione e turbativa d’asta in relazione alla gara di appalto per la realizzazione del Centro oli di «Tempa rossa» da parte della compagnia petrolifera. I giudici del collegio del Tribunale del riesame si sono ritirati in camera di consiglio verso le nove di sera del 30 dicembre, quando l'ultimo degli avvocati, dopo più di dodici ore di udienza, ha terminato di discutere sugli elementi raccolti dal pm Henry John Woodcock nel maxi-fascicolo già soprannominato “Totalgate”. Hanno studiato le carte, in particolare gli appunti annotati certosinamente per tutta la giornata, più o meno fino allo scoccare delle due di notte. Sono andati a riposare, soltanto qualche ora, e di mattina presto sono ritornati in Tribunale. Il Palazzo di giustizia verso le undici era ancora semideserto, illuminato da un timido sole attraverso una coltre di nuvole basse. Solo a mezzogiorno si sono cominciati ad affacciare i primi avvocati, pressoché tutti in abiti informali: Antonio Casalaro, che assiste l'imprenditore Giancarmine Santomauro, Gaetano Basile, per Vito Romano, responsabile Commerciale di Total Italia, Dino Donnoli per Nino Donnoli, imprenditore che è anche un suo lontano parente, e Donatello Cimadomo, che assieme al collega di Roma, Maurizio Bellacosa, difende i tre arrestati del management di Total Italia. “Ex-management”, a dire il vero, date le dimissioni del giorno prima. Un avvocato, nei corridoi, spiega: «E’ un espediente classico. Ci si dimet-
Primo piano
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Venerdì 2 gennaio 2009
di FABIO AMENDOLARA
Un furgone cellulare della polizia penitenziaria all’uscita del palazzo di giustizia di Potenza
Ferrara resta detenuto, in attesa di una decisione sulla parte principale dell'inchiesta: l'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e la turbativa d'asta per pilotare gli appalti per le opere pubbliche in Basilicata; e l'episodio della gara per le opere civili del Centro oli “Tempa Rossa” di Corleto Perticara, in cui sarebbero state scambiate intenzionalmente le buste con le offer-
te per far vincere l'associazione di imprese capeggiata da Ferrara. Verso le due è pronta anche questa. C'era tempo fino a stasera, ma i giudici sono riusciti a decidere con largo anticipo. Vengono revocate le misure a carico della moglie di Ferrara, Marcella Camossi, il consigliere della Provincia di Matera del Partito democratico, Nicola Montesano, il responsabile del settore lavori pubblici sempre della Provincia di Matera Domenico Pietrocola, e Salvatore Margiotta, deputato del Pd, membro della Commissione ambiente della Camera. Arresti domiciliari per Ferrara, e l'ex management Total, e il sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. Interdizione rispetto all'attività imprenditoriale per Donnoli. Vince l'impostazione della difesa di Salvatore Margiotta, rappresentata in udienza dall'avvocato Tuccino Pace. «Ferrara il giorno prima dell'apertura delle buste sapeva che la sua offerta sarebbe risultata la migliore, ma questo non può significare necessariamente che ci sia stato un intervento dall'esterno sulle relazioni tra Ferrara e la Total da parte di Margiotta. Non ci sono prove che Margiot-
ta abbia accettato l'offerta di 200 mila euro da parte di Ferrara e nemmeno del suo intervento». Casca l'accusa contro Salvatore Margiotta in relazione all'appalto per le opere civili del Centro Oli “Tempa Rossa”, quindi anche l'associazione a delinquere, ma questa volta per tutti. Gli avvocati, d'accordo con i cancellieri, tengono la notizia fin quando non vengono eseguite le notifiche, poi si attaccano al telefono e scappano via. Davanti al carcere di Betlemme i parenti di Francesco Ferrara aspettano la sua liberazione vicino al cancello. Sguardi cattivi verso fotografi e giornalisti. Uno schiocca la lingua sul palato, ritmicamente, mimando un cavallo, poi formalizza un “generico” invito a cambiare mestiere. Vanno via, ma poi tornano. Minacciano querele ai fotografi. I primi ad uscire sono i dirigenti della Total. Lionel Levha è provato, pallido. Si siede davanti e si concede anche un sorriso. Dopo circa un quarto d'ora è il turno del sindaco di Gorgoglione, sorride anche lui, segnato. Poi Ferrara. Si copre il viso, e l'auto scappa via veloce in direzione Policoro.
POTENZA - Ha mandato una mail ai colleghi deputati, perché quella di «dire no» al pm Henry John Woodcock «non è stata una scelta di casta». E anche quando la Giunta per le autorizzazioni a procedere ha rigettato la richiesta di arresto che arrivava dalla procura di Potenza lui non era soddisfatto. Voleva che un giudice entrasse nel merito. Subito. Ecco perché ha fatto istanza al Tribunale del Riesame. Il deputato del Pd Salvatore Margiotta, 44 anni, ingegnere e docente universitario, non si sente uno della casta. Lo dice a chiare lettere. E' a casa il giorno di capodanno. «Con la famiglia», dice al telefono. «Per passare un capodanno sereno». Visto che a rovinargli il Natale ci ha pensato il magistrato che aveva ordinato la privazione della sua libertà. Ha da poco spento il computer. Dice: «Ho mandato una mail anche ai dirigenti del mio partito». L'hanno sostenuto nei giorni del Totalgate. Giorni difficili. La notizia era sulle prime pagine di tutti i giornali. In apertura. Tra le inchieste di Napoli e Pescara. Scandali. Lui la vede così: «Sono stato sottoposto a una gogna mediatica per quello che stava accadendo al Pd». E mentre i columnist insistevano sulla «questione morale» lui incassava in silenzio. Si è autosospeso dal partito senza rilasciare un commento. «Non ce n'era bisogno», dice. «Chi mi conosce lo sa che non avrei mai preso soldi». Cambia tono. Pensa a tutto ciò che dovrà fare per tornare al punto in cui era. «Questa cosa - dice - mi è capitata proprio quando le cose cominciavano ad andare bene». Margiotta era in crescita nel Pd. «E questo avrebbe fatto del bene alla Basilicata». Ora dovrà ricominciare a lavorare. Il punto da cui ripartire è il Riesame. «Ha accolto in pieno il ricorso del mio avvocato». Proprio come voleva lui. I giudici sono entrati nel merito. «Ho sempre avuto fiducia nella giustizia e, consapevole della mia estraneità ai fatti che mi
Laratta (Pd)
«Di Pietro in malafede»
Il deputato del Pd Salvatore Margiotta
contestava il pm, ho mantenuto, pur in questi giorni di grande, ingiusta e ingiustificata sofferenza e di massacro mediatico, la consapevolezza che la verità sarebbe emersa». Sente il bisogno di ringraziare quelli che non l'hanno lasciato solo: «Ringrazio tutti gli amici, alcuni autorevolissimi, ma anche i tanti elettori, i simpatizzanti, i cittadini che mi sono stati vicini». E annuncia: «Riprendo a pieno titolo il mio impegno istituzionale e nel partito, per lavorare con rinnovato entusiasmo per il bene comune». Il bene comune. Proprio quello che secondo il pm aveva calpestato Margiotta. Due euro ai proprietari dei terreni e 200 mila al deputato che aiutava il potente imprenditore a pilotare gli appalti. Il Totalgate si può riassumere così. E la tangente? Dice Margiotta: «Mi sono chiesto a lungo
perché quelle persone parlassero di me a telefono. E sono giunto alla conclusione che, forse, si tratta di un equivoco». O, forse, «di millanterie». «Posso avere mille difetti, ma proprio questo no». Il no del deputato è secco. Ma quell'imprenditore lo conosceva. E l'ha anche incontrato. Dice: «Incontro gente da quando ho cominciato a occuparmi di politica. In giro ci sono tantissime persone che hanno il mio numero di telefono». La Basilicata è piccola. Le relazioni sono corte. E allora può anche accadere di dare confidenza all'imprenditore che poi finisce nelle inchieste di Woodcock. «Una cosa è certa chiosa Margiotta - proprio perché la Basilicata è piccola in questi giorni sono riuscito a rendermi conto che nessuno ha mai creduto a questa storia». Parola di deputato. f.amendolara@luedi.it
ROMA - «Ma Di Pietro che in Aula di Montecitorio ci spiegava il perchè e per cosa Margiotta andava assolutamente arrestato, in quel momento era un incompetente o in malafede?». Lo afferma in una nota Franco Laratta (Pd), circa la decisione del tribunale della libertà di Potenza che ha annullato gli arresti domiciliari al deputato lucano Salvatore Margiotta. «Il caso Margiotta – ha aggiunto Laratta – ha diviso il Paese, prodotto un sofferto dibattito alla Camera, e provato non poco il Partito democratico che è stato processato sui giornali e nella gente. Dobbiamo smetterla di gridare ogni volta e di scannarci senza che i fatti si compiano. Dobbiamo abbassare i toni, evitare processi sommari, dare i mezzi e le competenze giuste ai magistrati affinchè facciano indagini approfondite e individuino i colpevoli. Dobbiamo evitare le sentenze anticipate, fatte sui giornali e in tv». «Abbiamo bisogno – ha concluso il parlamentare del Partito Democratico Laratta – di politici e cittadini più onesti e di inquirenti più competenti, che sappiano valutare bene le decisioni che adottano, evitando colpi ad effetto che poi si sgonfiano subito dopo ma fanno molti danni alla credibilità delle istituzioni e della stessa magistratura».
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Venerdì 2 gennaio 2009
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Venerdì 2 gennaio 2009
GLI SCATTI DELL’ADDIO AL 2008
L’addio al 2008
Da sinistra a destra, un tuffo nel Tevere gelato; i 200mila in piazza a Roma per la Nannini; un ferito in ospedale e la prima nata d’Italia del 2009, Micaela Perfetto in braccio alla madre a Pescara
Un tragico bilancio per l’uso irresponsabile di fuochi d’artificio e armi durante i festeggiamenti. Molti bambini tra le vittime
Botti, un morto e quasi 400 feriti La vittima a Napoli: è un giovane di 25 anni ma è stato colpito da un proiettile vagante Neve e pioggia ma nessun disagio sulle strade
ROMA - Neve al Nord e pioggia al Centro-Sud: Capodanno all’insegna del maltempo ma senza troppi disagi sulla circolazione stradale. Dopo i festeggiamenti della notte di S. Silvestro i rientri sono stati pochi e alla spicciolata. Per la giornata da 'bollino rosso' bisognerà attendere l’Epifania, momento clou per la fine delle vacanze natalizie. La neve cade da ieri su 600 km della rete del gruppo Autostrade, in particolare su Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana, ma i disagi sono stati limitati anche grazie al divieto di circolazione dei mezzi pesanti.
di BRUNO COSMINI ROMA - E' di un morto e di 382 feriti, molti dei quali bambini, il tragico bilancio dell’uso irresponsabile di armi da fuoco e botti durante i festeggiamenti di Capodanno. Il morto a Napoli, ma tre persone sono rimaste ferite da proiettili vaganti in Campania (dove i feriti sono stati un centinaio), tre nel milanese ed altre in diverse città. Vittima di Capodanno, ma l’episodio non è stato ancora del tutto chiarito, pure un uomo di 40 anni, gettatosi nelle acque ghiacciate di un laghetto verso le tre di stamani, dopo il cenone di fine anno a casa di un fratello. Gli investigatori stanno verificando se l’uomo soffrisse di crisi depressive. MA C’E’ UN CALO DEGLI INCIDENTI - Tornando ai botti e agli spari, anche nel 2007 ci fu un morto, sempre nel napoletano, per un proiettile vagante, ma i feriti furono 473, quasi cento in più. In aumento quest’anno gli arresti (64 rispetto i 36 del 2007) e i sequestri di botti illegali (294 tonnellate contro 165, +78%), mentre sono diminuite le persone denunciate a piede libero: 439 (erano state 496). In calo, poi, gli interventi per i danni causati dai fuochi d’artificio, come spiegano i vigili del fuoco: sono stati complessivamente 783 contro i 1.200 che costituiva la media degli anni passati. I numerosi feriti per proiettili vaganti comunque confermano, come sottolinea il direttore sanitario dell’ospedale Cardarelli di Napoli, Giuseppe Matarazzo, che
Al centro, la folla in piazza a Napoli; qui sopra, un vigile del fuoco dopo il rogo di Bangkok; qui accanto, Nicola Sarpa, morto a Napoli
«ormai a suscitare la maggiore preoccupazione è il fenomeno delle armi e non quello dei botti». IL DRAMMA DI NAPOLI - Lo dimostra l’incidente di cui è rimasto vittima Nicola Sarpa, che avrebbe compiuto 25 anni tra nemmeno un mese: è stato colpito da un proiettile mentre era affacciato al balcone della sua abitazione, al secondo piano di Vico Lungo Trinità degli Spagnoli a Napoli. Nicola si era affacciato al balcone per assistere ai festeggiamenti ma anche, probabilmente, per cercare alcuni amici; nessuno ha distinto il rumore dei botti da quello dei proiettili. FERITI FUORI PERICOLO - I tre feriti da proiettili nel milanese sono tutti fuori pericolo: la situazione più delicata riguarda
Giulia, una bambina di 11 anni raggiunta al fianco da un proiettile vagante mentre con i genitori era scesa in strada per guardare delle 'fontane luminose'; la prognosi è riservata. A Limbiate è rimasta ferita una donna di 39 anni, raggiunta da un colpo esploso dal convivente, una guardia giurata. Il terzo ferito, un uomo di 43 residente a Cologno Monzese, è stato già dimesso dall’ospedale: è stato raggiunto di striscio alla nuca da un proiettile che gli ha procurato solo una piccola ferita. ROMA - A Roma il bilancio è di 25 feriti; per 4 la prognosi è superiore ai 40 giorni. Una giovane di 25 anni ha denunciato di essere stata violentata nel corso della mega festa di Capodanno (30 mila persone e super lavoro per le ambulanze del 118, a causa di numerosi malori) che si è svolta nella nuova fiera di Roma. La giovane è ora ricoverata nell’ospedale San Camillo. NEL SUD - Una ventina i feriti in Puglia, tra cui due bambini di 4 e 8 anni, nel foggiano. A Taran-
to un colpo di pistola ha infranto la vetrata della veranda di un’abitazione al sesto piano di un edificio: solo per caso il proiettile non ha colpito una delle persone che stavano brindando in un’altra stanza. A Bologna un proiettile che ha sfondato il vetro di un’auto in sosta. Sono 20 in Calabria i feriti: tra i più gravi c'è un bimbo di 5 anni che ha riportato ustioni al collo di terzo grado. A Reggio Calabria vandali hanno provocato con petardi danni ad abitazioni, all’Accademia delle Belle Arti, alla sede del coordinamento antimafia Riferimenti, a cabine Telecom e centraline Enel, mentre a Mileto, nel vibonese, un incendio di natura dolosa ha distrutto il presepe allestito in piazza. Una bambina di 3 anni è rimasta ferita da un petardo a Cittadella (Padova), così come un bimbo di 4 anni a Palermo. Sempre in Sicilia, vicino ad Augusta, una guardia giurata ha sparato un colpo con la sua pistola d’ordinanza ferendo accidentalmente alla gamba la figlia di 15 anni anni.
LA FESTA IN MUSICA ROMA - E' stato l'anno delle popstar in piazza, mai così tante come per festeggiare l'arrivo del 2009. Dai 200 mila a Roma per ascoltare Gianna Nannini in concerto nella più scenografica delle location, il Colosseo, a Lorenzo Jovanotti che nel porto antico di Genova ha concluso il suo tour da record senza dimenticare l'omaggio a Fabrizio De Andrè morto 10 anni fa, da Daniele Silvestri che ha cantato un brano tenendo appeso al microfono un pupazzetto con le sembianze del premier Berlusconi nell'affollata Piazza del Plebiscito a Napoli a Pino Daniele a Cosenza e Antonello Venditti a Siena. Non in piazza, non da una popstar ma dal maestro George Pretre alla direzione del concerto di Capodanno al teatro La Fenice di Venezia è arrivata a sorpresa la protesta: una coccarda viola appuntata sul petto per protestare, in modo discreto
Jovanotti a Genova, un concerto all'insegna dell'amore per i tanti fan accorsi nonostante freddo e pioggia alla chiusura in bellezza del suo 'Safari tour 2008' con l'immancabile 'A te', il romantico brano campione di incassi del 2008, che a grande richiesta Jovanotti ha bissato, trasformando l'arena in un tripudio di baci ed effusioni tra innamorati. A Napoli, malgrado la pioggia, la folla in piazza ha applaudito l'esibizione neomelodica di Maria Nazionale, le percussioni di Capone con Bungt & Bangt, le hit di Daniele Silvestri, assente il sindaco Rosa Russo Iervolino. Il napoletano Pino Daniele era invece a Cosenza, per il live di piazza dei Bruzi che ha chiuso simbolicamente il tour partito lo scorso luglio a Napoli: ha ripercorso la sua carriera tra successi vecchi e nuovi davanti a migliaia di persone.
Da Nannini a Jovanotti, tutti in piazza ma visibile (grazie alla diretta su Raiuno), contro i previsti tagli del Fondo unico per lo spettacolo (Fus). Prima dell'inizio del tradizionale concerto con le musiche di Wagner e Ravel, Verdi, Bellini, Bizet e Rossini, andato tutto esaurito, è stato letto un comunicato sindacale in cui si è parlato del «difficile e travaqliato momento storico che il mondo della musica e della cultura in generale sta attraversando a causa dei pesanti tagli al Fus previsti». E dal vicepresidente della commissione cultura del Senato, Vincenzo Vita (Pd) è arrivata ieri la solidarietà. Il più affollato dei concerti è stato quello di Roma: circa 200 mila, secondo gli organizzatori, le persone accorse al Co-
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losseo per assistere all'esibizione di Gianna Nannini, presente anche il sindaco Gianni Alemanno. Oltre ai componenti della sua band c'erano il comico Antonio Giuliani e i Baustelle. La folla ha riempito tutta via dei Fori Imperiali fino a piazza Venezia, via Cavour e le traverse adiacenti. Tra i grandi successi della senese ha trovato posto in scaletta anche Roma Capoccia di Antonello Venditti che, il caso ha voluto, stava in quel momento cantando proprio a Siena in una Piazza del Campo gremita di oltre 20 mila persone come per il Palio. Suggestivo, per la location del porto antico e per il riarrangiamento di Bocca di Rosa in omaggio a De Andrè, è stato poi il concerto di Lorenzo
Tragedia in Thailandia: 60 morti nel rogo di un night club
Nel mondo tra feste e lutti Celebrazioni sovrastate dalla cappa della crisi economica ROMA - Milioni di persone sono scese in piazza in tutto il mondo per dire addio al 2008, in una festa funestata da una tragedia in Thailandia, dove 60 persone sono morte nell’incendio divampato in un night club. Le celebrazioni sono state sovrastate dalla cappa della crisi economica LA FESTA INIZIA IN OCEANIA - I primi a festeggiare l’arrivo del 2009 sono stati i neozelandesi, poi due ore dopo, un milione e mezzo di persone – un record – si sono riversate sulla baia di Sydney, in Australia, per un colossale spettacolo pirotecnico. LA TRAGEDIA DI BANGKOK In una discoteca, un boato e un incendio, forse dovuti ad un corto circuito, hanno scatenato il panico provocando la morte di almeno 60 persone ed il ferimento di altre più di 200 nella calca e nel fumo. HONG KONG E MUMBAI - La Cina aspetta il Capodanno a fine gennaio, ma a Hong Kong si è brindato sotto il cielo illuminato dai fuochi d’artificio lanciati dai principali grattacieli. In India, a poche settimane dagli attacchi terroristici, si è festeggiato sul lungomare di Mumbai. Ingente lo schieramento di polizia. LA PIAZZA ROSSA - Malgrado il freddo polare, in migliaia hanno partecipato alla tradizionale festa sulla Piazza Rossa di Mosca, dopo le rassicurazioni del presidente Dmitri Medvedev sulla capacità dei russi di superare i problemi che li aspettano. BERLINO E PARIGI - Il gelo non ha impedito la festa neanche a Berlino, dove un milione di persone si sono radunate davanti alla Porta di Brandeburgo, quasi il doppio di quelle che a Parigi hanno affollato gli Champs Elysees. Ma i festeggiamenti sono stati caratterizzati da molte violenze: in varie città tedesche, gruppi di hooligan, estremisti e anarchici hanno at-
taccato la polizia ferendo numerosi agenti. Alcune decine le persone fermate. In Francia, teppisti hanno dato alle fiamme 445 auto: la polizia ha arrestato 288 persone. LONDRA E LA CRISI - Nella capitale britannica, in 400 mila hanno ammirato i fuochi d’artificio sul London Eye, la grande ruota di fronte a Westminster. Ma la crisi si è fatta sentire: significativo il ribasso del 50% del prezzo dei biglietti del concerto di Elton John all’ex Millennium Dome, deciso dagli organizzatori per attirare spettatori altrimenti latitanti. NEW YORK, I CLINTON A TIMES SQUARE - Fra le centinaia di migliaia di persone che come ogni anno a New York affollano Times Square per la discesa della palla di cristallo, anche la futura segretario di Stato, Hillary Clinton insieme al marito Bill, che hanno fatto compagnia al sindaco, Michael
Bloomberg. GELO RECORD IN QUEBEC - A Quebec, in Canada, il Capodanno coincideva con la fine dei festeggiamenti per il 400.mo anniversario della fondazione della città. Ma alla mezzanotte i termometri segnavano -32 gradi. 2 MILIONI A COPACABANA E QUASI 3 A SAN PAOLO - Al contrario, era il caldo a regnare sovrano sulla spiaggia di Copacabana, a Rio de Janeiro, dove secondo le autorità due milioni di persone hanno assistito allo spettacolo pirotecnico allestito dall’italiano Giancarlo Zanotto. ALLE HAWAII CON GLI OBAMA - Dal 20 dicembre vi si trova in vacanza con la famiglia il presidente eletto statunitense. LA FESTA FINISCE IN POLINESIA - Gli ultimi festeggiamenti hanno segnato il passaggio al nuovo anno dell’intero Pianeta.
A TAVOLA
Sorpresa: la crisi economica non ferma la spesa per il cenone ROMA - La crisi non ha inciso più di tanto sulla spesa alimentare: a Natale e a Capodanno, fa sapere la Cia, Confederazione italiana agricoltori, si registra solo un meno 0,5% rispetto alle festività dell'anno passato, mentre la spesa, in termini monetari, è aumentata del 5%, con un esborso di oltre 6 miliardi di euro dal 24 dicembre ad oggi. Tra le carni e gli insaccati per il cenone, che si è svolto soprattutto a casa, sono stati mangiati pollo e tacchino, maiale, cotechini e zamponi, che sono stati preferiti ad ostriche, caviale e salmone (-35%). Fortemente negativi i consumi di frutta esotica (tanto ricercata negli anni passati): ananas, avocado, banana, e mango hanno, infatti, avuto una diminuzione superiore al 25%.
Tuffi al gelo a Garda
Roma, è una 25enne
Tra freddo e baci record per l’addio al 2008
Stuprata dal branco nel pieno della festa
ROMA - Piazze piene, dunque, in tutta Italia, nonostante il cattivo tempo, per festeggiare il 2009. Un capodanno in cui la crisi economica si è fatta sentire visto che sono stati milioni gli italiani che hanno deciso di fare il cenone in casa oppure di assistere alle centinaia di iniziative in strada e agli spettacoli di fuochi di artificio organizzati ovunque. Venezia, Roma, Napoli sono state le tradizionali piazze più affollate, ma brindisi e festeggiamenti si sono svolti da Nord a Sud, anche nelle affollate località di montagna, cariche di neve come non accadeva da anni. E per nel primo giorno del nuovo anno non sono mancati i tanti tuffi in fiumi, laghi e mari italiani. BIMBA NATA TRE SECONDI DOPO MEZZANOTTE - È venuta alla luce, con parto naturale, a Pescara. Ma nei primi attimi del 2009 è nato, ad Agrigento, anche Gioacchino. Sembra piazzarsi poi al terzo posto Giulia, nata a Padova, a trentasei secondi dallo scoccare del nuovo anno. A Milano, le prime due nate, a mezzanotte e trenta, sono state due gemelline ecuadoriane. Pochi secondi dopo a Roma è arrivato Pietro. In Friuli, poco dopo l'una è nata Vittoria all’ospedale di Monfalcone (Gorizia), che ha «vinto» mezzo quintale di miele messo in palio da un apicoltore della zona. IL BACIO DI VENEZIA Un bacio collettivo di oltre 60 mila persone ha salutato la mezzanotte in piazza San Marco. La seconda edizione del progetto Love, «copiato» anche da New York, è stata resa suggestiva dalla neve che ha iniziato a scendere sulla città un’ora prima dell’addio al 2008. A BOLOGNA -In migliaia in piazza Maggiore per il tradizionale falò del «vecchione». NAPOLI - Concerto e brindisi in piazza del Plebiscito per il capodanno dei napoletani con finale pirotecnico a mare a Castel dell’Ovo. CIBI AVARIATI, CENONE BLOCCATO - Cibo scaduto, anche da un anno, prodotti in cattivo stato di conservazione, assenza di autorizzazioni: è quanto è stato scoperto nell’Avellinese, a Flumeri, dove i carabinieri hanno bloccato il cenone. TUFFI AL GELO - Dall’acqua ghiacciata del lago di Garda alla pioggia di Napoli, gli italiani non rinunciano alla tradizione di un tuffo a Capodanno. Dal Lido di Venezia ai 110 tuffatori di Livorno, non sono mancati gli storici appuntamenti di Roma, con quattro tuffatori nel Tevere e di Firenze, con bagno in Arno.
ROMA - Violentata da un branco di giovani la notte di Capodanno in un festival musicale a Roma dove c'erano trentamila ragazzi. Lo ha denunciato una giovane di 25 anni, romana, che alle 6:30, barcollante, insanguinata, con ematomi alle gambe, i vestiti lacerati e sotto choc, si è avvicinata ad un’ambulanza del 118 in servizio davanti alla nuova fiera di Roma, dove in 24 sale 28 dee-jay di livello mondiale sparavano musica a tutto volume, e al personale sanitario ha chiesto aiuto raccontando di essere stata stuprata da un gruppo di giovani. La giovane, che presentava evidenti segni di violenza sul corpo, graffi sul viso e lividi intorno alla bocca, come hanno riferito fonti del 118, è stata portata con l’ambulanza nell’ospedale San Camillo e ricoverata in ginecologia e ostetricia. Qui, ancora in stato di choc, come ha spiegato un investigatore della squadra mobile della questura di Roma, che sta indagando sul caso, è stata sentita con l’aiuto di psicologi dai poliziotti, che hanno già raccolto testimonianze sulla sua denuncia. La giovane era andata al festival internazionale di musica dance ed elettronica «Amore 09 – Capodanno a Roma», con un gruppo di amici. Aveva ballato tra la folla, migliaia di giovani di Roma e altre città italiane, quando ad un certo punto si è persa tra la gente e non ha più trovato gli amici. La giovane – questo il suo racconto – è stata quindi avvicinata da un gruppo, forse di 5-6 ragazzi, che l’hanno aggredita, in qualche parte degli enormi padiglioni lontani dalla folla, picchiata e violentata. Poi la ricerca di aiuto, la richiesta di soccorso al personale di quell'ambulanza, una delle tante intervenute – dalla scorsa notte fino a questa mattina, per tutta la durata del festival – in favore di giovani intossicati da droghe e alcol o crollati a terra per la stanchezza o per la ressa e che avevano subito abrasioni o contusioni. Sessanta le persone soccorse; sette sono state portate in ospedale per essere curate dalle intossicazioni di droga e alcol. I primi a condannare «la grave violenza», sono stati gli organizzatori del festival, curato da «Roma for Music», che si sono messi a disposizione dell’autorità giudiziaria per contribuire a far luce sulla vicenda ed hanno detto di aver mobilitato per la serata 470 addetti alla sicurezza. «Tra migliaia di persone – ha detto 'Roma for Music' – ci sono anche i balordi e la nuova Fiera è praticamente in mezzo al deserto, ma noi, proprio per garantire sicurezza abbiamo messo la massima attenzione e buona volontà. Quella ragazza l’ha trovata uno della sicurezza all’esterno della fiera», che si trova tra Roma e l’aeroporto di Fiumicino. Il Comune di Roma ha annunciato che si costituirà parte civile.
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Primo piano
Venerdì 2 gennaio 2009
Violenza a Curinga Sessant
Tanaro
Cristian Galati, 23 anni vive a Filadelfia, nel Vibonese Lo ha ritrovato un contadino
Prima di essere intubato ha fatto in tempo a rivelare che lo hanno aggredito in due
Lo legano e lo bruciano vivo Si salva solo perché le fiamme si spengono da sole: è ricoverato in gravi condizioni di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Lo prelevano alle due di notte nel centro di Filadelfia, lo portano in una zona di campagna, località Corda, del confinante comune di Curinga, nel lametino. Quì lo legano e gli danno fuoco dopo averlo preso a bastonate e picchiato selvaggemente. La vittima è Cristian Galati, 24 anni, incensurato giovane di Filadelfia, fratello di Valentino scomparso misteriosamente nel dicembre del 2006. In due compiono l’azione, e probabilmente, credono che il giovane è morto, gli cospargono il corpo di benzina e gli danno fuoco. Alle nove di ieri mattina, un agricoltore è attratto da alcuni lamenti che arrivano dal bosco, si avvicina ad un'area circondata da parchi eolici e scopre il giovane arso vivo ma, per sua fortuna, le fiamme, che gli hanno ustionato il 70% del corpo, si sono spente da sole e forse questa circostanza gli salva la vita. Arrivano i carabinieri della stazione di Curinga con l'ambulanza verso il pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia. Sono le 10 e c'è superlavoro per i medici del pronto soccorso visti i feriti della notte di Capodanno. Ma Cristian Galati arriva in “codice rosso”, presenta ustioni di terzo grado e dopo circa sei ore viene trasferito a un centro specializzato di Bari con l’elisoccorso. Intanto, i carabinieri della compagnia di Girifalco guidati dal capitano Porcedda e coordinati dal sostituto procuratore di Lamezia, Alessandra Ruberto, cercano di inquadrare il grave episodio. Ricostruire come e quando il ventiquattrenne è
LA VICENDA
Suo fratello Valentino è scomparso due anni fa e si teme la lupara bianca di CATERINA PELLEGRINO
Tracce di fuoco e di sangue sul luogo in cui è stato ritrovato Cristian Galati
stato portato in quel posto ma soprattutto chi e perché. Il giovane, nonostante le urla lancinanti al pronto soccorso, riesce a dire a un maresciallo dei carabinieri di Curinga di essere stato prelevato e portato in quel posto da due persone di Filadelfia. Altro non riesce a dire perché poi i sedativi cominciano a fare effetto e le sue condizioni si aggravano. Oltre alle ustioni il giovane presenta un trauma cranico che mette in pericolo la sua vita. Ha il cranio fracassato con conseguente emorragia cerebrale e forse a Bari potrebbero decidere di intervenire chirurgicamente. Condizioni del paziente che quindi non consentono agli
investigatori, allo stato, di sentire il racconto di Galati utile alle indagini per l'individuazione dei responsabili della brutale aggressione. Ci sono comunque già alcune persone sospettate. A loro si è giunti dopo che i carabinieri della Compagnia di Girifalco e quelli del reparto operativo di Catanzaro hanno sentito parenti e conoscenti della vittima. Fra questi il padre che avrebbe fornito agli investigatori un possibile movente. Secondo il genitore di Cristian Galati, una persona di Filadelfia, per errore, accuserebbe il figlio di avergli incendiato l'auto e quindi questo avrebbe causato la vendetta. Si è sempre comunque sul campo delle ipotesi. I carabi-
nieri infatti non stanno lavorando solo su questa pista. Sarebbe comunque esclusa l'ipotesi riconducibile alla scomparsa del fratello della vittima. Valentino Galati scomparve a dicembre del 2006. Tra le ipotesi prese in considerazione allora ci fu quella che Valentino, seminarista, avesse una relazione sentimentale «pericolosa». Una circostanza di cui la madre ha sempre detto di non essere a conoscenza. Fondamentale, quindi a questo punto è sentire Cristian Galati non appena sarà possibile. Gli investigatori comunque sono fiduciosi e non si escludono provvedimenti di fermo nelle prossime ore.
LO SCENARIO. A cavallo tra Vibonese e Lametino una sequenza da brividi
Vent’anni d’orrore nel quadrilatero delle sparizioni di FRANCESCO RIDOLFI RICOSTRUIRE le scomparse attribuibili a casi di lupara bianca avvenuti nel territorio vibonese, e più in generale regionale, negli ultimi anni non è cosa semplice. Ciò non perché non vi siano fonti documentali sufficienti, anzi, ma perché si tratta di un elenco lungo, per alcuni territori molto lungo. Solo negli ultimi venti anni sono stati registrati e classificati come casi di lupara bianca almeno sei sparizioni per la maggior parte concentrate nella zona dell’Angitola ma non solo. A questi casi deve necessariamente aggiungersi una lunga lista che si arricchisce tristemente man mano che si risale nel tempo. Le persone scomparse nel nulla aumentano fino a diventare diverse decine. Di molti, ancora oggi, non è stato ritrovato nulla, i familiari non hanno avuto neppure la possibilità di piangere i propri cari sapendo che la lapide che porta il loro nome ne contiene i resti, di altri solo una scarpa o magari un computer e null’altro. Una morte spietata che toglie all’ucciso tutto, compreso il diritto di essere
pianto, il diritto di essere sepolto. La lupara bianca è questo, è sparire nel nulla lasciando a chi resta l’eterno dubbio sulla vita e sulla morte. La lupara bianca è un venire strappati con violenza e cancellati fisicamente dalla realtà in cui si vive. Spesso si muore di lupara bianca per un amore proibito, è il caso di Santo Panzarella fatto uccidere nel luglio 2002 dal boss Rocco Anello perché aveva avuto una relazione con sua moglie. Una morte che, purtroppo, non è rimasta isolata perché cinque anni più tardi ancora una volta la lupara bianca colpisce inesorabilmente questa volta però non nella zona dell’Angitola ma a Stefanaconi, un comune a pochi passi da Vibo Valentia dove il 19 ottobre 2007 scompare Michele Penna, segretario cittadino dell’Udc e assicuratore. Penna, poco più che trentenne, ha pagato con la vita il suo amore per un donna legata a degli esponenti di una delle cosche del territorio e al tempo stesso il cambiamento degli equilibri locali della malavita. Come Santo Panzarella, ma non solo. Il triste elenco delle persone morte di
lupara bianca prosegue anche con Valentino Galati, fratello di Christian (il giovane arso vivo ieri a Curinga che versa in gravissime condizioni presso l’ospedale di Bari) e la cui sparizione risale al 2006 del quale sono stati ritrovati solo pochi effetti personali fra i quali un computer, e ancora più dietro nel tempo Francesco Aloi, del quale è stata ritrovata solo una sua scarpa da tennis sulla spiaggia, scomparso nel 1995 a Pizzo Calabro, e poi Francesco Stillitano e Domenico Serraino il primo di Filadelfia e il secondo di Francavilla Angitola entrambi vittime sul finire degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90. Nomi che oggi testimoniano nel silenzio il dolore di famiglie che si sono viste strappare figli in modo atroce ma che non si arrendono e chiedono a gran voce che almeno vengano restituiti i corpi, venga indicato il luogo in cui sono stati abbandonati, venga concesso loro di dare sepoltura ai propri cari. E in quest’ottica rientrano tutti gli appelli lanciati attraverso trasmissioni televisive e processioni religiose a che non scenda il silenzio su questi casi, appelli che però ad oggi sembrano caduti nel vuoto.
FILADELFIA – A pochi giorni dal secondo anniversario della scomparsa del giovane Valentino, un’altra atroce tragedia si è abbattuta ieri mattina sulla famiglia Galati. Aumenta così l’angoscia, cresce la rabbia dei genitori, Vincenzo Galati e Anna Fruci, consumati da un’ulteriore sofferenza per un altro figlio, Christian, vivo per miracolo dopo essere stato percosso, legato e dato alle fiamme. Per Cristian Galati e (sotto) suo gli inquirenti che stanno se- fratello Valentino guendo le indagini è prematuro ad oggi stabilire se fra la scomparsa di Valentino e il tentato omicidio di Christian vi sia qualche legame. Di Valentino non si hanno più notizie ormai da due anni. Quarto di sette figli, è ancora ricordato da tutti come un ragazzo tranquillo e di buon cuore, che mai si sarebbe allontanato da casa senza informare la famiglia. Il giovane ex seminarista, conseguita la licenza superiore, aveva preferito la- ambienti legati alla crimisciare gli studi e al momento nalità organizzata locale, della scomparsa lavorava ipotesi resa sempre più crecome guardiano presso il dibile anche dalle indagini complesso turistico Garden che hanno quasi escluso l'ilungo la litoranea di Pizzo potesi dell'allontanamento Calabro. Vent’anni tutti da volontario accreditando la vivere svaniti nel nulla, nes- scomparsa nel nulla come suno sa niente, tutti imma- caso di “lupara bianca”. In effetti sin da subito i ginano. La scomparsa del ragazzo magistrati hanno cercato risale al 26 dicembre 2006, resoconti soprattutto fra data da cui non si hanno più quanti avevano avuto rapsue notizie. Quel giorno Va- porti con Valentino negli ullentino come ogni pomerig- timi mesi prima della sparigio si era recato sul posto di zione e nei giorni che hanno lavoro, ma al villaggio ci sa- preceduto la scomparsa poirebbe rimasto solo mezz'ora chè si ipotizza che il giovane facendosi poi sostituire da frequentasse da un paio un collega al quale avrebbe d'anni persone poco “pulite” detto che sarebbe andato a e che abbia pagato per qualfar sistemare l'auto che per- che sgarbo commesso che, deva olio. La vettura di sua come si sa, in alcuni ambienproprietà, un'Alfa 147, sa- ti non viene perdonato. La storia di Valentino porebbe stata ritrovata poche ore dopo la scomparsa nei trebbe legarsi ad altre cinpressi della stazione ferro- que scomparse avvenute nel viaria di Vibo-Pizzo. La mac- distretto territoriale. I china al momento del ritro- drammi dei ‘desaparecidos’ vamento aveva i finestrini calabresi come Domenico abbassati, mancavano lo Serraino di Francavilla Anstereo e le freccette laterali, i gitola, Francesco Aloi di Pizcoprisedili invece erano sta- zo, Francesco Stillitano di ti chiusi nel bagaglio. Il ri- Filadelfia, la tragedie di trovamento successivo del Santo Panzanella di Accocomputer portatile di Valen- nia di Curinga e di Valentitino avrebbe in seguito of- no Galati sono state anche ferto agli inquirenti ulterio- trattate dalla nota trasmisri elementi per capire cosa ci sione “Chi l’ha Visto?”. Il nuovo anno si è presenfosse di inquietante nella vita del giovane. L'ipotesi più tato alla comunità filadelfieaccreditata sin da subito, e se con un carico di sbigottiche ha giocato un ruolo de- mento e incredulità. La colvastante nell’alimentare lettività, come in un déjà vu, l'angoscia dei familiari, ha rinnova solidarietà e partefatto presumere che il giova- cipazione al drammadella ne si sia potuto imbattere in famiglia di Christian.
12 Portafoglio L’intesa sarebbe stata raggiunta alla fine dell’anno. Ai francesi il 25% Venerdì 2 gennaio 2009
«Non bilancerà la stasi»
Saldi i commercianti prevedono una flessione
È l’ora di Air France Scelto il partner internazionale di Alitalia di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Air France-Klm sarà il partner internazionale della nuova Alitalia guidata da Roberto Colaninno. L'intesa di massima tra le due parti sarebbe stata raggiunta alla fine dell'anno e prevede l'ingresso del gruppo franco-olandese con una quota del 25% del capitale ad un prezzo di 310 milioni di euro che valorizza l'intera società circa 1,2 miliardi. La stretta finale tra i vertici della Compagnia Aerea Italiana e quelli di Air France è andata a buon fine dopo una lunga serie di contatti interlocutori in cui sono state risolte le ultime questioni rimaste sul tavolo cioè il sovrapprezzo sulle azioni, la ripartizione di costi e proventi la governance. L'accordo definitivo dovrebbe essere ufficializzata sabato 10 gennaio al termine della ricognizione dei legali delle due compagnie sugli ultimi dettagli tecnici. Un'ulteriore conferma arriva dal fatto che è stato cancellato l'appuntamento tra Roberto Colaninno e il suo braccio
Peter Hartmann , capo dell’ufficio Operativo di Air France-Klm
destro Rocco Sabelli e la delegazione di Lufthansa che aveva chiesto tempo per formulare una controfferta. L'obiettivo rimane quello di far decollare la nuova compagnia il 13 gennaio con a bordo anche il partner francese. Intanto, dopo la cessione di AirOne alla Cai ad un prezzo di 300 milioni di euro più l'accollo
di mezzo miliardo circa di debiti, si avvia a soluzione la vertenza con i sindacati sui criteri di assunzione. La trattativa sulla verifica dei criteri di assunzione del personale di terra e sull'esternalizzazione del servizio pulizie di bordo ripartirà lunedì prossimo dopo che martedì 30 dicembre è stato siglato un verbale di intesa tra Cai e Filt-Cgil,
Fit-Cisl, Uil e Ugl che conferma gli accordi di palazzo Chigi dello scorso ottobre. Gli assunti a tempo indeterminato saranno 10.150, comprese le lavoratrici in maternità, più i 2.500 in forza ad Air One. Nel frattempo l'adesione alle lettere di assunzione ha raggiunto quota 95%. Intanto si riapre il fronte del Nord. "Il piano Cai ha ucciso Malpensa nel silenzio generale del mondo economico, finanziario e imprenditoriale" accusa il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, che attacca anche il governo. "Non solo tace sullo scalo lombardo, ma non ha nemmeno mosso un dito per la liberalizzazione delle rotte di volo". E con la fine d'anno è giunto l'aggiornamento del commissario straordinario Augusto Fantozzi sui conti di Alitalia. Al 30 novembre il passivo era di 1.228 milioni di euro (20 in più rispetto al 31 ottobre) esclusi i 300 milioni del prestito-ponte fornito dal governo Prodi. La liquidità ammontava a 250 milioni di euro, (21 in più rispetto a fine ottobre).
ROMA – A Natale la crisi è stata affrontata con acquisti poco costosi e quasi il 75% dei consumatori aspetterà i saldi per fare acquisti, ma i negozianti sono pessimisti e oltre il 70% di essi prevede una flessione delle vendite. È quanto emerge da un’indagine campione del Centro Studi della Confederazione degli Esercenti Commercianti (Cidec), secondo la quale i ribassi sono attesi soprattutto nel Mezzogiorno (83%) contro il 69% registrato al nord e il 72% al centro. Per quanto riguarda il budget acquisti, il 62% è orientato a spendere fino a un massimo di 300 euro; solo il 10% andrà oltre i 400 euro, mentre il restante 28% ha detto di «non sapere» ancora quanto spenderà. Tra i prodotti di maggior interesse, capi di abbigliamento e calzature, seguiti da articoli sportivi e pelletteria. Quanto ai commercianti, il 78% di essi attribuisce «molta importanza» al periodo dei saldi in termini di fatturato ma la maggior parte del campione (oltre il 70%) prevede una flessione rispetto allo scorso anno. Pessimismo, dunque, per gli addetti ai lavori secondo i quali i saldi non aiuteranno a bilanciare la stasi degli ultimi mesi del 2008. Tra i negozianti intervistati, inoltre, il 70% afferma pochi saranno i clienti occasionali.
L’anno si apre con il caso Agcom Rischia la chiusura il gasdotto che trasporta il metano russo in Europa
Tlc, Telecom sotto la lente Ue
Mosca-Kiev, accordo saltato Il 2009 inizia con “la guerra del gas”. Scenario preoccupante di BEATRICE OTTAVIANO
Viviane Reding
di FLORENCE CIOMEI BRUXELLES – Si apre con il caso italiano Agcom-Telecom il 2009 del commissario europeo alle Telecomunicazioni, Viviane Reding. Dopo un 2008 denso di vittorie sul fronte tlc (taglio delle tariffe sms all’estero e del roaming, nonchè l’avviata riforma del settore), il nuovo anno del commissario si annuncia all’insegna del consolidamento del lavoro svolto e dell’intervento sulle tariffe di terminazione, cioè quelle che un operatore fa pagare agli altri operatori per far terminare sulla propria rete una chiamata. Sarà infatti la decisione di Agcom sullo scorporo della rete Telecom ad impegnare il mese di gennaio del commissario. Dopo lo stop di dicembre di Bruxelles su Open Access – che aveva ottenuto il via libera dall’Agcom – per la mancata notifica alla Commissione, Reding aspetta ora la notifica formale. Secondo quanto riferiscono fonti comunitarie, il prossimo 10 gennaio l'Agcom dovrebbe riferire a livello tecnico alla Commissione tutti i dettagli del piano Open Access, il modello aziendale scelto da Telecom per garantire una maggiore concorrenza nell’accesso alla rete fissa. Dopo la notifica da parte di Agcom sia alla Commissione che alle altre 26 Authority per le tlc, Bruxelles ha un mese di tempo per valutare se le misure vanno realmente nella direzione di quella separazione funzionale più volte auspicata dall’esecutivo comunitario. A febbraio è invece in programma una riunione informale dei ministri delle Telecomunicazioni che farà di nuovo il punto sul pacchetto telecom attualmente rimpallato tra Consiglio e Parlamento. Finora gli Stati membri hanno approvato circa il 40% della proposta della Commissione Ue, mentre il Parlamento, più ambizioso, ha detto sì a un testo che conserva l’80% delle proposte originali. Tra i punti di maggiore conflitto, Reding ha proposto di dare vita ad un’autorità europea che vigili sulle decisioni delle Authority nazionali, il Parlamento ha detto sì ma solo a un 'controllore' meno potente, e i ministri Ue hanno invece dato il via libera a una figura che si limita al «coordinamento» dei 27 regolatori.
MOSCA – Il 2009 comincia in Russia e Ucraina con lo sperimentato scenario di una 'guerra del gas': alla mezzanotte di mercoledì, alla scadenza del contratto 2008 per le forniture di metano russo a Kiev, non c'è stato accordo sulle condizioni per il 2009. L’Ucraina non ha poi saldato in toto il debito accumulato nei confronti del gigante russo Gazprom, che stamane, alle 10:00 ora di Mosca (le 08:00 italiane), ha chiuso i rubinetti al vicino. Scontata la replica ucraina: Naftogaz Ukraini, l’azienda statale responsabile del settore, si è detta «costretta» a prelevare ogni giorno 21 milioni di metri cubi del gas in transito verso gli altri mercati, per pagarsi i costi di servizio. Attraverso i tubi ucraini passa la maggior parte del metano russo destinato ai mercati Ue. L’Italia, come gli altri Paesi dell’Ue, segue attentamente la vicenda, ma il ministero dello Sviluppo economico guidato da Claudio Scajola esclude che la crisi avrà ripercussioni. Gli stoccaggi sono oltre il 90%, e sono già state prese misure per aumentare, se necessario, l’import da altri tubi. «Questa nuova crisi, comunque – si legge in una nota del dicastero – conferma l'urgenza di varare un piano energetico nazionale che diversifichi
La Timoshenko col premier russo Putin
le fonti energetiche e le aree geografiche di approvvigionamento». Per mezzo della presidenza ceca, l’Ue esorta i contendenti a «onorare i loro impegni» su transito e rifornimenti. Anche l'amministrazione americana uscente del presidente George Bush auspica garanzie per la stabilità dei mercati energetici, sottolineando le possibili «conseguenze umanitarie». Ma la reazione appare per ora molto distante dal panico scatenato in Occidente per la 'guerra
L’euro sbarca in Slovacchia la moneta unica in 16 Paesi di BEPPE COLONNA ROMA – L'euro festeggia il 2009 sbarcando anche in Slovacchia, che diventa così il sedicesimo Paese dell’Unione europea a utilizzare la moneta unica. La Banca Centrale Europea, «accogliendo con soddisfazione questo ulteriore allargamento dell’area dell’euro», fa sapere di aver adeguato lo schema di sottoscrizione del suo capitale e delle quote delle banche centrali nazionali. «Con l’introduzione dell’euro da parte della Slovacchia – si legge in una nota della Bce – la Narodna banka Slovenska partecipa a pieno titolo all’eurosistema, il sistema di banche centrali dell’euro che comprende la Bce e, da ieri, le sedici banche centrali nazionali
degli Stati membri dell’Ue che hanno introdotto la moneta unica. Conformemente al protocollo dello Statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea – aggiunge il comunicato – la Narodna banka Slovenska ha versato la rimanente parte della quota del capitale della Bce da essa sottoscritta e ha trasferito alla Bce il proprio contributo alle riserve ufficiali di quest’ultima». L’integrazione delle istituzioni finanziarie monetarie slovacche nel sistema bancario dell’area euro – ricorda la Bce – era già stata considerata nella pubblicazione del fabbisogno di liquidità dell’area dell’euro del 29 dicembre scorso: le controparti slovacche potranno quindi partecipare alle operazioni di mercato aperto dell’Eurosistema annunciate a partire da ieri.
del gas' russo-ucraina del 2006. Il presidente ucraino Viktor Iushenko blandisce Bruxelles: i clienti europei di Gazprom e della rete di gasdotti ucraina non subiranno conseguenze dal braccio di ferro in atto. Iushenko si è detto convinto che, «entro pochi giorni» (forse prima del Natale ortodosso del 7 gennaio, ritiene il consigliere del governo Oleksi Gudima), si troverà una intesa. Gazprom e Naftogaz Ukraini si pronunciano entrambe per una tempestiva ripresa del negoziato, senza però indicare appuntamenti concreti. La parte russa è diffidente: il portavoce di Gazprom, Serghei Kuprianov, imputa il flop negoziale di mercoledì a una precisa volontà ucraina di far saltare l'accordo per prendere tempo. «Non è un segreto» che la delegazione di Kiev «aveva ricevuto l’ordine di non firmare nulla. Il loro compito era arrivare alla crisi, tirare la corda al massimo», ha detto il portavoce. Per la leadership russa la vertenza nasce da lotte politiche interne in Ucraina legate alla scomoda alleanza-coabitazione fra due ormai irriducibili rivali, Iushenko e la premier Iulia Timoshenko. Timoshenko – mercoledì impedita per ordine presidenziale dal partire per Mosca e tentare uno sblocco delle trattative – dice di avere un piano di compromesso in grado di risolvere l’impasse.
Londra, la sterlina crolla ma gli inglesi la vogliono ROMA – Potrà anche scendere sotto la parità, ma per gli inglesi la sterlina non va sostituita. È quanto rileva un sondaggio realizzato dall’istituto Icm per la Bbc Radio Four, in base al quale a larga maggioranza (71%) i cittadini britannici continuano a rimanere ostili all’adozione della moneta unica europea, che oggi festeggia i suoi dieci anni di vita. Gli intervistati – riferisce l’Afp – si mostrano generalmente insensibili al recente crollo della sterlina, che nel corso dell’ultima settimana si è fortemente avvicinata alla parità con l’euro: la sterlina è infatti arrivata a valere 1,02 euro, un livello mai registrato dall’introduzione della moneta unica. Ma per il 69% dei britannici intervistati, lo scivolone della sterlina non è una ragione sufficiente perchè la Gran Bretagna entri nella zona euro, ed anzi il 14% di questi ritiene che il rafforzamento dell’euro contro la sterlina sia un argomento in più contro l’adozione della moneta europea.
Venerdì 2 gennaio 2009
IL MEDIORIENTE TRA RISCHIO DI GUERRA E SVOLTA DIPLOMATICA
BASILGATE, LA GRANDE DELUSIONE E UN TENTATIVO DI ANALISI
di PINO AGNETTI ESISTE uno sbocco diplomatico alla Prima Guerra di Gaza? La domanda al centro anche del vertice straordinario Ue di ieri pomeriggio a Parigi è destinata a rimanere a lungo senza una reale risposta. E, ciò che è ovviamente peggio per le vittime che continuano a crescere di ora in ora, senza che nessuno sia in grado di dire per quanto. Eppure, forse mai un conflitto ha seguito una "tabella di marcia" politico-diplomatica tanto precisa e cadenzata. Basta riavvolgere il nastro delle dichiarazioni di parte israeliana. Fase uno: dopo il rifiuto unilaterale di Hamas di prorogare la tregua metteremo fine al suo dominio su Gaza e ai lanci indiscriminati di razzi contro le nostre città. Fase due: i raid aerei sulla Striscia sono solo un primo stadio, cui se necessario (cioè se Hamas non si piegherà accettando un cessate il fuoco a condizioni ben più rigide di prima) seguiranno anche le operazioni terrestri. Fase tre: nella Striscia di Gaza governi chiunque, tranne loro. Più chiaro di così. Talmente chiaro che i 27 ministri degli Esteri dell'Unione convocati d'urgenza da Sarkozy (il nostro Frattini è rimasto a Roma per riferire al Parlamento degli sviluppi della crisi) hanno potuto solo invocare l'apertura di un corridoio umanitario a Gaza. Richiesta accolta da Israele che già aveva risposto positivamente agli analoghi appelli della regina Rania di Giordania e del governo turco. Riepilogando, il panorama del cosiddetto "pressing internazionale" è dunque il seguente. A fine settimana, Sarkozy riceverà a Parigi il ministro degli Esteri di Gerusalemme, quella Tzipi Livni che fra meno di due mesi potrebbe diventare la nuova Golda Meir d'Israele. Ma, a quel punto, il capo dell'Eliseo non sarà più il presidente di turno Ue, dato che dal 1 gennaio lo scettro dell'Unione passerà nelle mani del premier ceco. E sarebbe folle pensare che il pur bravo Mirek Topolanek possa avere più voce in capitolo di "Sua maestà Sarkò". Vero è che in queste giornate drammatiche è tornata farsi sentire la voce del cancelliere tedesco Angela Merkel. La quale ha comunque chiarito che Israele è più che legittimata a difendere i propri civili e il proprio territorio e che la responsabilità della tragedia di Gaza appartiene "chiaramente ed esclusivamente" ad Hamas. Lasciando da parte le proteste e le preoccupazioni (ambedue scontate) di Russia e Cina, e sorvolando sugli appelli al solito più impalpabili dell'aria del Palazzo di Vetro, resta da esaminare la posizione dei Paesi arabi moderati (segnatamente dell'Egitto e dell'Arabia) e dell'America. I primi, nonostante le roboanti condanne dell'"aggressione israeliana", in realtà felicissimi dei bombardamenti che stanno bersagliando Hamas. La seconda, costretta a una latitanza forzata (e secondo molti provvidenziale) dalla transizione in corso fra l'attuale e la futura amministrazione. Conclusione dell'exucursus: diplomazia, sia pure non immobile, sostanzialmente al palo. E parola ancora alle armi, con un'escalation da parte israeliana che - a giorni o forse ore - potrebbe evolversi dai raid aerei all'invasione di terra. A questo punto, la vera domanda è se il conflitto resterà circoscritto a Gaza. Cioè, se l'operazione "Piombo fuso" non finirà col riattizzare l'incendio libanese (vedi i bellicosi proclami del leader di hezbollah, Hassan Nasrallah), se non una guerra totale nella regione come minacciato dall'Iran. Ma proprio questo rischio estremo potrebbe sortire la svolta che il Medio Oriente attende ormai da 60 anni: l'avvio di un negoziato finale fra palestinesi e israeliani, supportato da una missione internazionale col mandato di vigilare sul cessate il fuoco e sulla successiva nascita di due stati finalmente in pace e in sicurezza. Inutile dire che l'unico in grado di far da "levatrice" a uno sbocco del genere è lui, Barack Obama. Ma la pre-condizione perché Mr "Yes we can" possa riuscire in un miracolo siffatto è la definitiva sconfitta politico-militare di Hamas per mano dei palestinesi moderati e di Israele. Un'alleanza mai come in queste tragiche ore necessaria e, purtroppo per chi soffre e continua a morire in Terra Santa, da fantascienza.
GLI STUDI CLASSICI DEI NOSTRI MAGISTRATI SI LEGGE di un bizzarra sentenza per cui il romeno stupratore e assassino è meno colpevole perché la vittima ha opposto fiera resistenza. Suscita sdegno, e, assieme, pesante umorismo. Ma io, da linguista appassionato, ho l'impressione che il giudice volesse dire: il mascalzone voleva solo violentare o rapinare, e la resistenza della donna lo ha indotto all'omicidio al di là delle sue intenzioni iniziali. Si chiama, infatti, omicidio preterintenzionale, art. 584. Perciò il giudice si è regolato più o meno bene. Però si è espresso malissimo, ha usato maldestramente la lingua italiana, è andato a spasso con le parole vaghe invece di usare la corretta terminologia. Non è il solo, e altrove e nella sua nobilissima categoria dei magistrati. A questo punto, mi si consenta di chiedermi quanti giudici, siano pure tecnicamente preparati, hanno anche un sufficiente bagaglio di filosofia del diritto, e, per dirla esplicita, di buoni studi classici, e perciò di italiano? la. b. Potenza
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di GIULIO SAVINO CARO direttore, nel tuo recente articolo sulle vicende della Regione, ho colto una sorta di smarrimento, di difficoltà a trasmettere a te stesso, prima che ai lettori, il senso di quanto avvenuto. Una grande delusione, propria di chi ha il coraggio intellettuale della verità, attento a quella massa di giovani, di disoccupati, di nuovi poveri, obbligati a vivere, come nell'immaginario paese dei corrotti di Calvino, al margine della società dominante, “senza altra pretesa che quella di vivere la propria diversità”. Il vicepresidente Folino, con le sue dimissioni, aveva dato inizio a una crisi tragediabile e relativa catarsi finale; aveva cioè posto, consapevolmente o meno, le condizioni per fare della Basilicata, un laboratorio di innovazione della Politica e delle Istituzioni. Ma nessuno ha voluto rispecchiare l'intreccio di questa crisi, né gli altri attori-protagonisti hanno voluto calcare la nuova scena. Hanno preferito il Palazzo. Una brutta pagina. La più brutta pagina di storia politica della nostra Regione. Per il PD di Veltroni e di Lacorazza, l'occasione mancata, per ridefinire obiettivi e programmi, per darsi un'identità. Un partito condannato, per chi sa quanto tempo ancora, a restare un involucro vuoto, a servizio della cosiddetta politica del “fare” (pro domo sua) di miserevoli capetti, quegli stessi che hanno determinato il successo della destra a Matera e favorito il ritorno del sempre uguale, alla Regione. E il significato di questa brutta pagina va oltre gli specifici episodi. Partito legale e partito reale Allarga la frattura tra Istituzioni e cittadini e, a mio avviso, con rammarico di chi non vuol esserne l'apripista, introduce la novità di una distinzione oppositiva tra partito legale (gruppi e clan familistici) e partito reale (quello dei cittadini), tra voto contrattato e non-voto, tra necessità e libertà. Dicotomie, che potranno dare forma al futuro, se non si risolvono, ora, i problemi sorti dall'assenza della Politica e dalla qualità della classe dirigente, le sole due chiavi di lettura dell'unico racconto possibile della Basilicata attuale. Capibastone Un racconto, che si dipana tra le dimissioni di Folino, la crisi dell'apparato produttivo, il Totalgate, lo spopolamento dei paesi, il diffondersi della povertà di molti, la crescita della ricchezza di pochi, il caso Margiotta-Ferrara, Marinagri, la ricomposizione della crisi intorno al Potere. Ed è intorno a quest'ultimo, che è avvenuta la selezione di un gruppo di politici, che l'uso di un termine desueto e volgare come “capibastone” da parte del segretario Veltroni, fa comprendere di quale natura sia. A leggere il costituzionalista ed ex-senatore DS Villone (La Stampa, 22/12/'08), il gruppo è formato “da signorotti feudali, clan, bande e truppe cammellate…per gestire il consenso in funzione del potere…con contratti e società d'azione di fratelli, mogli, amici e gare d'appalto su misura del concorrente più uguale di altri…e per questo, oggi la politica regionale e locale è guerra di tutti contro tutti”. Questo il “cancro” della Politica, degenerata dagli anni '90, in rapporti feudali fra centro e periferia e in potentati personali che hanno reso i partiti, subalterni alle rappresentanze istituzionali (Bassolino e Giunta regionale lucana insegnano). Altro che spirito di servizio! I politici formatisi in questa “struttura di campo”, di-
rebbe Bourdieu, non possono e non hanno nessun interesse a mutare il proprio habitus, cioè quei comportamenti e quelle azioni, ormai documentati da una vasta letteratura (da La Casta a Il costo della democrazia). Questione morale In questo contesto, dibattere sulla “questione morale” o sul rapporto tra “giustizia e politica”, diventa per questi politici, un'operazione di mistificazione culturale e di riscatto personale. Sembra un paradosso, ma lo si comprende facilmente, se si parte dalla verità evidente che la Morale e la Giustizia sono altro dalla Politica. Da Machiavelli a Weber, l'antico del rapporto tra etica e politica è risolto in un giudizio di volgare inintelligenza di chi “si disperde in predicazioni e qualunquismi appassionati”. Alla politica appartengono la convinzione e la responsabilità e, come fine, il bene comune, l'interesse collettivo. I drammatici problemi dell'oggi non vanno perciò spiegati con una posticcia ed estranea “questione morale”, ma con l'assenza della Politica per il suo ridursi ad identità con l'economia (sistema Romeo, sistema Ferrara, sistema Total…) cioè per il suo esaurirsi nel rapporto politica-affari. Questione giustizia Sul tema della “giustizia”, la situazione non cambia. Che vada riformata, è convinzione comune, ma continuare a parlare di supplenza della magistratura nei confronti della politica o addirittura, di processo come lotta politica per Craxi e Berlusconi, è più che un errore, un assurdo teorico e storico. Capisco che si possa creare una favola e restarci dentro, per giustificare il proprio “fare”, ma la realtà storica non si lascia manipolare facilmente. È stata la politica stessa e non la magistratura, a parlare di politicità della corruzione, sin dal 1974 e addirittura, nella Direzione del PCI. Del 1981 è l'intervista-denuncia di Berlinguer e, a seguire, Calvino, Bocca, Galli della Loggia, Scoppola (La Repubblica dei partiti, 1991), Lanaro e tanti altri. La Magistratura ha solo svolto e con ritardo, il suo compito, pur con errori, com'è proprio di qualsiasi attività umana. Si vuole modificare il funzionamento della Giustizia?
La Politica ha gli strumenti per farlo, non ha senso alcuno richiamarsi ad un inesistente disegno della Magistratura di volerla distruggere (ohibò!). È un'argomentazione vieta, che neppure Berlusconi fa più, per un certo senso del pudore. D'altronde, non occorre che De Rita ci spieghi che “oggi si assiste ad un crescente policentrismo dei poteri e dei conflitti. Le vicende sono tanti duelli incrociati tra politici e magistrati; tra politici tra di loro e magistrati tra di loro; tra autorità politiche centrali e periferiche”. Esodo Sono questi, signori miei, gli aspetti della società liquida in cui viviamo, aldilà della nostra consapevolezza. Folino non può essere un “emendamento”, come autorevolmente qualcuno ha scritto, ma l'incipit di una narrazione che il segretario Lacorazza ha il dovere di completare, per riscrivere le regole per la selezione e la formazione della classe dirigente, e dare così ai cittadini, criteri certi di trasparenza e di controllo sui candidati.Diversamente, la Sinistra non potrà più scrivere…
LA VOCE DEGLI STUDENTI NON ASCOLTATA DALLA GELMINI SONO uno studente al terzo anno d’università e chiaramente partecipo al movimento, che coinvolge tutta Italia, contro questa riforma dell’università (ma anche della scuola media e elementare). Quello che più mi impressiona è la totale e assoluta sordità del governo che continua (soprattutto attraverso la Gelmini) ad accusare gli studenti di non aver neanche letto il decreto, con questo eliminando ogni fondamento alla protesta, che si ridurrebbe puramente a una presa di posizione anti governo, anti riforma. A volte viene proprio voglia di andarsene non solo da questa nostra regione, ma proprio da questo strano Paese di sordi e ciechi. E ti domandi, forse un po’ ingenuamente, perché non si tenga mai conto delle possibili richieste (o bisogni) degli studenti quando ci si accinge a una riforma della scuola. Mirko L.
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Venerdì 2 gennaio 2009
24 ore in Basilicata
Davanti allo stabilimento della Malhe di Potenza organizzata una manifestazione
Una fiaccolata contro la paura «Chiediamo attenzione e nuove politiche sul lavoro» POTENZA - I bicchieri si sono alzati per un’intera notte. Ognuno ha espresso il suo desiderio per il nuovo anno, ognuno ha chiesto al 2009 una speranza in più. Speranze che l’ultimo scorcio del 2008 ha cancellato: fabbriche chiuse, spettro della disoccupazione, cassintegrazione, mobilità. Parole che fanno paura e che, proprio nella sera del primo dell’anno, una lunga fiaccolata ha idealmente cercato di bruciare. Davanti allo stabilimento della Malhe (ex Mondial Piston) si sono ritrovati ieri coloro che in questi ultimi mesi hanno perso il loro lavoro. Oppure temono di perderlo e si aggrappano a ogni speranza. Nella giornata dedicata alla pace si è pensato, allora, a chi quella pace l’ha persa improvvisamente quando è stato messo in discussione il futuro. A chi, da quando il cancello della fabbrica è stato chiuso, non riesce più a guardare con serenità i propri figli. L’hanno raccontata due testimoni - un lavoratore della Daramic e uno della Malhe quell’angoscia, il dolore di veder crollare, da un giorno all’altro, ogni certezza, ogni sicurezza. Per molti - che ieri davanti alla Malhe hanno tenuto accesa una fiaccola - il nuovo anno fa paura. E con una candela in mano hanno chiesto attenzione. E serietà. I destinatari sono ovviamente i politici, ai quali si chiede una seria programmazione relativamente alle politiche del lavoro. Una richiesta analoga a quella fatta, in più occasioni, dal vescovo di Potenza, Agostino Superbo, anche lui presente alla manifestazione. Accanto a lui e ai lavoratori anche consiglieri comunali, il sindaco Santarsiero, l’ex assessore al Lavoro, Vincenzo Folino, i segretari di Cigl, Cisl e Uil, rappresentanti di diverse organizzazioni. La fiaccolata, che si è
In arrivo 48 milioni per la ricostruzione
Due immagini della fiaccolata. Accanto alcuni partecipanti. In basso i rappresentanti istituzionali. Si riconoscono Santarsiero, Superbo, Mancino e Folino (Foto Mattiacci)
conclusa con una celebrazione eucaristica nella chiesa di rione Betlemme, ha rappresentato un momento di confronto e riflessione. In una giornata idealmente dedicata alla festa, infatti, non si possono certamente dimenticare le difficoltà che il nuovo anno dovrà affrontare. Non sarà semplice far fronte a una situazione così grave. Gli ultimi mesi del 2008 sono stati un terribile bollettino di guerra. E riuscire a riportare serenità in
questa infuocata situazione non sarà semplice. Soprattutto perché, a livello regionale, la crisi della politica non sembra essersi risolta nel migliore dei modi. In una situazione esplosiva come quella attuale, servirebbe un’inversione di tendenza netta, uno “scatto di reni” come più di qualcuno ha sottolineato. E invece le cose non sembrano andare proprio in questa direzione. an. gi.
POTENZA - Una buona notizia per tutti i sindaci e i cittadini che ancora attendono la fine della ricostruzione dopo il sisma del 1980. Il senatore Guido Viceconte (Pdl), in una nota diffusa anche a nome degli altri parlamentari lucani del Pdl, ha espresso «soddisfazione per il trasferimento dei fondi, per circa 48 milioni di euro, per il proseguimento della ricostruzione nei comuni lucani colpiti dal sisma del 23 novembre 1980, così come disposto con decreto del Sottosegretario di Stato, Mario Mantovani, lo scorso 30 dicembre». Nel rilevare che la ripartizione dei fondi permetterà di “avviare gli investimenti già dai primi mesi del 2009», Viceconte ha sottolineato «l'attenzione del Governo per la Basilicata e per i lucani. Ho chiesto personalmente al sottosegretario la possibilità di individuare ulteriori risorse per integrare quelle disposte con il decreto firmato lo scorso 30 dicembre e mi ha assicurato che
L’INTERVENTO IL 2009 entra nelle case dei lucani con un carico di futili speranze. Avremmo potuto scrivere che entra con i presagi che accompagnano le fasi difficili della nostra vita pubblica, ma sarebbe apparso subito un segno di resa, di avvilimento e anche di cattiva educazione. Ogni inizio d'anno infatti indossa gli abiti della festa: si illude e illude nel calor fatuo degli ottimismi e delle retoriche. Dal mio personale punto di vista, osservo tuttavia che non c'è una sola ragione per immaginare una stagione se non felice, almeno promettente. Intendo la stagione della politica, ch'è quella nella quale si riverberano i drammi della crisi economica e sociale e dalla quale sarebbe lecito attendersi un indizio di rinascita, di ottimismo dell'intelligenza, di generosità e di disinteresse se non per la ragione prima che dovrebbe ispirarla: rendersi servizio senza contropartite, sfidare il campo aperto le difficoltà governandole dal punto di vista delle grandi regole. L'abbassamento di quota del profilo etico-civile della società lucana è, a mio avviso, il primo degli effetti della diserzione delle virtù
Guido Viceconte
non lascerà nulla di intentato in proposito. Elemento a base della ripartizione dei fondi è stata la capacità di spesa degli enti locali che ha consentito ai comuni più 'virtuosì un’assegnazione anche superiore a quella proporzionalmente prevista, limitando, di converso, le assegnazioni ai comuni che non sono riusciti, a distanza di diversi anni, a 'svuotarè le casse dei finanziamenti a suo tempo assegnati per gli interventi di ricostruzione concedendo i relativi buoni contributo».
Prevenzione cecità
Lettera sull’anno nuovo dalla politica e quindi della sua rinuncia a cambiare il mondo (anche il piccolo mondo domestico nel quale siamo chiamati a vivere). Questa premessa, che spero non risulti fastidiosa, vuole introdurre alla lettura dell'ultima fatica di Paolo Albano "Luoghi Forzieri Fantasmi" (Guida editore): libro che sembra calato dentro gli umori fossili di questo tempo, con il carico di disillusioni, di occasioni mancate e tuttavia con una riserva di energia e di speranza che sembrano alludere a un tempo altro, riscattato dalle opacità ed aperto a un nuovo inizio ( «l'Unica gioia al mondo è cominciare»). Paolo Albano è stato per anni un raccoglitore di aforismi, di pensieri colti, di frammenti preziosi intorno ai quali invitava a costruire un percorso di vita: e la vita, si sa, è il tutto che precede la politica e la oltrepassa. E' nella vita infatti che vanno ritrovare le ragioni profonde del senso ed anche le risorse per illuminare il tempo. Non deve perciò stupire che Albano si ritragga dalle citazioni per osservare, più organi-
camente e con rabbia civile, le rovine di un mondo che declina senza dignità, che regge su stampelle malferme e che non viene «salvato» né dall'ironia né dall'innocenza. Perciò sceglie, come Brecht , di «stare dalla parte del torto, perché da quella della ragione non c'è più posto». E lancia una civilissima invettiva, quasi una rivolta morale contro il mondo «corto», contro le lenti che riflettono solo ciò che vedono, per scrutare nel «cassetto», in un tempo senza Dio e senza profeti, se vi siano tracce di un possibile itinerario che colleghi presente e futuro e che ritrovi nelle persone, nella loro reciproca relazionalità, nel territorio come incubatore di storia e in una società che non sia «di fantasmi», il succo di una verità che renda liberi. Per Albano una nuova relazionalità, una forte visione progettuale che sconfigga «angosce e nuovi millenarismi» e disveli le «ambiguità del progresso» eleggendo il Sud e il Mediterraneo a “topoi” di un nuovo incantamento, sono gli anticorpi verso una triste decadenza. Così come solo un cambiamento vis-
suto come «condizione della mente», un nuovo agire etico in funzione di »valori da ritrovare» e »riclassificare», possono ancora aiutare ad aprire i «forzieri» nei quali, come risorse da riscoprire, giacciono «il territorio, l'ambiente, le identità e le persone» sui quali deve sapere e poter operare quella nuova cultura animata dall'innovazione, dalla capacità creativa, dalla ricerca e scoperta dei significati: che sia capace di sconfiggere l'autismo sociale ch'è il male oscuro di una società che non ha più risorse di senso, né intimità da difendere dalla pervasività della comunicazione e dei suoi vettori più moderni. Albano infine percorre il lungo e in largo vizi e problemi della Pubblica amministrazione, aporìe delle istituzioni, vischiosità delle procedure democratiche, ipocrisie della vita pubblica. Fino ad evocare la vera sconfitta storica del meridionalismo ch'è la qualità della classe dirigente, la lentezza dei «processi di combustione» e di formazione delle leadership. Ma di qui potrebbe sorti-
re una nuova indagine, con strumenti ancor più elaborati, sulle relazioni fra Sud e globalizzazione che sono la cifra della questione sociale, morale e politica sulla quale ci arrovelliamo. E' bene fermarsi qui. Un editoriale di inizio d'anno è troppo breve per dar conto di un'ambizione così vasta qual'è quella che circola nel libro di Albano. Ma è sufficiente per farci cogliere tutti i limiti di una cultura politica, quella che circola nella nostra vita regionale, nella quale sembrano sopravvivere nostalgie parrocchiali e tic leninisti, rigurgiti identitari e preoccupazioni terzinternazionaliste: un laboratorio nel quale vecchi slogan vestono le retoriche di sempre per una società estenuata. Non so se siano oggi in grado di cogliere la distanza siderale fra i gesti che compiono e le attese della gente o a percepire la disillusione che ormai allarga i varchi fra il sentimento popolare e la politica. Se i primi dell'anno sapranno ispirare (come fa il libro di Albano) una riflessione seria e forte, forse avranno assolto alla loro rituale, simbolica funzione. Vincenzo Viti
Bilancio positivo ANCHE quest'anno, l'attività svolta presso il Centro regionale per la prevenzione della cecità e la riabilitazione di Potenza, con la collaborazione dei comuni e delle scuole, e con l'unità mobile oftalmica, nei comuni lontani dai presidi sanitari, va considerata più che positiva. La riabilitazione si rivolge agli adulti con residuo visivo non superiore a 3 decimi e con un campo visivo inferiore al 30 per cento, e ai bambini con gravi patologie oculari congenite che riducono le loro esperienze di vita e lo sviluppo psicomotorio, la capacità di orientamento, le abilità in attività pratiche, interferendo con lo sviluppo emotivo. I buoni risultati ottenuti, dimostrano la necessità di un serio incremento anche in questo settore. A seguito dei protocolli d'intesa sottoscritti con le Aziende Sanitarie Locali, per evitare disagi ai cittadini ipovedenti residenti lontano dal capoluogo, la riabilitazione in ipovisione viene effettuata, dal personale di questo Centro, anche, il lunedì, presso l'ambulatorio del distretto sanitario di Matera, e, il giovedì, presso l'Ospedale di Chiaromonte.
24 Ore in Basilicata 15 Si apre oggi in anticipo la stagione dei saldi ma è previsto un calo dei consumi rispetto all’anno scorso VenerdÏ 2 gennaio 2009
Aperta la caccia all’“occasioneâ€? Questi i consigli delle associazioni dei consumatori INIZIA il conto alla rovescia, questa volta in trepida attesa non del nuovo anno, ma dell’arrivo della stagione dei saldi. Tutto pronto per l’apertura della caccia alle grandi occasioni. Soprattutto da parte di chi non ha ceduto alla tentazioni natalizie e ha atteso tenacemente gli sconti. A partire da oggi, con largo anticipo rispetto al passato, a Napoli, a Trieste e in tutti i negozi della Basilicata arrivano i saldi. Quest’anno gli esercenti hanno deciso di anticipare i tempi per cercare di fronteggiare il calo dei consumi dettato dalla crisi internazionale. Per la gioia degli acquirenti che avranno cosĂŹ piĂš tempo e occasioni per lo shopping “convenienteâ€?. Riduzioni del presso del 20, ma anche del 30 e del 50 per cento: le vetrine sono giĂ pronte attirare l’attenzione. E, come ci si può facilmente attendere, i negozi saranno presi di mira a giĂ a partire dalle prime ore del mattino. Per molte famiglie i saldi rappresentano un’occasione. Ma perchĂŠ lo siano veramente, l’Adiconsum di Basilicata offre dei “buoniâ€? consigli. Innanzitutto, comperare solo ciò di cui si ha realmente bisogno. ÂŤAltrimenti - spiega il presidente dell’associazione lucana dei consumatori, Angelo Festa, in una nota stampa - anche il miglior affare si trasforma in uno sprecoÂť. Ancora bisogna diffidare degli esercizi che applicano sconti esorbitanti: a volte si tratta di merce di scadente qualitĂ o delle precedenti stagioni. E’ piĂš opportuno rivolgersi a negozi giĂ conosciuti o di cui si è clienti, di cui si conosce quindi giĂ la merce esposta ed i relativi
Sulla nomina dei nuovi dirigenti di Asl e Crob
Arrivano i saldi
Infuria il dibattito politico Idv, sostegno ad Autilio e riflessione
prezzi. Ancora, fare attenzione che quello che si sta comprando sia effettivamente un capo in saldo. A volte merce in saldo e non sono esposte insieme. Bisogna controllare, quindi, sempre il cartellino del prezzo dove deve essere riportato il costo originale e la percentuale di sconto applicata. E’ consigliabile diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce. Chi vuol fare regali sappia che si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello. Meglio conservare lo scontrino per eventuale cambio di merce difettosa. Anche in periodo di saldi è possibile, infatti, è possibile cambiare il
prodotto difettoso, pagare con carte di credito o di debito (se l’esercizio è abilitato). Qualora il commerciante si rifiuti di seguire le suddette regole - consiglia Festa - bisogna rivolgersi senza indugio alla Polizia Municipale o alla sede dell’Adiconsum. Previsioni ottimistiche a parte i consumatori concordano nel prevedere un periodo gelido per i consumi, dopo già il crollo delle vendite natalizie. E se aumenteranno i consumatori in giro per saldi, diminuirà tuttavia la spesa delle famiglie. Secondo la stima dell’Adoc nazionale andrà male l’abbigliamento di media-bassa qualità (30%), che soffre la concorrenza di outlet e centri commerciali, e le calzature (-10%). Perdite piÚ contenute, invece, per l’abbigliamento sportivo, che contiene le perdite (-2%), e per quello di marca (-6%).
FI, il duro atto di accusa di Nino Garramone ai suoi QUELLI che chiama ÂŤparrucconiÂť della politica ÂŤsono appannaggio di tutti i partitiÂť e ÂŤci sono anche nel nostroÂť. Nino Garramone, consigliere comunale di Forza Italia verso il Pdl, qualche settimana fa ha rassegnato dal partito le proprie dimissioni, dopo essere stato ÂŤescluso, anzi no, estromessoÂť dal gruppo di delegati al congresso nazionale. ÂŤEppure - spiega - i consiglieri comunali avevano indicato me in rappresentanza della cittĂ Âť. Il segretario cittadino, Lorenzo Larocca, ha subito rifiutato le dimissioni e in un’intervista rilasciata al Quotidiano ha spiegato come apprezzi il lavoro dei consiglieri e degli uomini impegnati con gli Azzurri nella cittĂ di Potenza. Ma proprio l’intervista di Larocca, diventa lo spunto per una ÂŤmiglior precisazioneÂť di Garramone, come spiega di seguito. Perchè è cosĂŹ critico nei confronti del suo partito? ÂŤSia chiaro, non mi riferisco all’ambito cittadino che ha messo in piedi un ottimo lavoro. Ma prendo atto che, soprattutto ai livelli maggiori di coordinamento della dirigenza, l’incapacitĂ di rispondere ai bisogni della gente non è solo del centro sinistra. Questo, però, nella convinzione che il centrosinistra sia assolutamente incapace di lavorare per il bene di questa regioneÂť. Le accuse di mal governo mosse dall’opposizione valgono per lo stesso centrodestra? ÂŤSenza generalizzare, anche in Forza Italia ci sono “certeâ€? pratiche. Anche da noi ci sono personaggi che provengono dalle vecchia Dc e che oggi approfittano della permanenza in politica per mantenere delle poltrone. C’è chi, tra l’alta dirigenza, ha finito con l’appiattirsi sui me-
Nino Garramone
todi del centrosinistra. Ma a cosa si riferisce, a quali pratiche? Faccio solo un esempio. Il nostro segretario provinciale, prima, e regionale, poi, per diversi anni, l’attuale deputato Vincenzo Taddei, non ha certo rifiutato l’incarico di vicepresidente dell’Asi, mentre avrebbe dovuto portare avanti il mandato di segretariato. Non mi risulta che il segretario regionale del Pd abbia incarichi in commissioni o enti subregionali. Oggi mi auguro che, vista la trasparenza messa in campo dall’attuale commissario dell'Asi, Ernesto Navazio, si rendano pubblici tutti gli sprechi, anche quelli portati avanti dal centro destra. Ma di casi ce ne sono anche altri, con posti di lavoro e collaborazioni decise dai vertici regionali del partito. Non sarà che la critica arriva per il rancore dopo l’esclusione dal congresso? Parlo da semplice iscritto, da tesserato. Sono deluso visto che sono stato uno dei fondatori di Forza Italia in Basilicata. Il comportamento di parte del partito ha fatto in modo da rendere anche noi un esempio di malgoverno. Finisce che non abbiamo piÚ il diritto di criticare il centrosinistra che pure, però, fa acqua da tutte le parti. Che credibilità possiamo avere ora che parliamo di allargare il
partito, di aprirci?Âť. Parla di convenienze negli enti pubblici. Anche lei, però, si è trovato implicato in alcune vicende giudiziarie. ÂŤSo bene che qualcuno potrebbe obiettare sul mio richiamo alla moralitĂ politica visto che sono stato indagato. Ma ci sono da fare due precisazioni. Dal punto di vista giudiziario, e non è questa la sede, resto tranquillo perchè, per Iena due, gli avvocati hanno giĂ depositato le carte e io ho la coscienza posto. Ma resta fuori da ogni dubbio il fatto che io non abbia come imprenditore mai usato il denaro pubblico per arricchirmi. Come privato magari mi sono anche arrivate pressioni per qualche assunzione, ma la cosa pubblica e i soldi pubblici non c'entranoÂť. Da “fondatoreâ€? lucano degli azzurri, che cosa recrimina ai suoi colleghi? ÂŤAlla fine degli anni '90, io con altri colleghi di partito appoggiamo la nomina di Taddei a segretario provinciale. Fino a qualche anno prima avevamo un partito che sul capoluogo era il primo, secondo per consensi in Regione. La campagna elettorale potentina del 1995 fu un’esperienza incredibile, di una vera squadra contro la corazzata del centrosinistra. Qualche anno dopo, nel 2004, dei 40 candidati nella
lista di Forza Italia, oltre la metà non ha ottenuto piÚ di 10 voti. Che cosa aveva fatto in quegli anni la segreteria provinciale?. Cosa chiede in vista delle prossime amministrative del 2009? Il dubbio è che, oggi, chi dirige il nostro partito non abbia davvero intenzione di vincere la battaglia elettorale. Il coordinatore regionale, Guido Viceconte, è un politico esperto, ma qui in Basilicata ha spesso delegato la gestione a una piccola e inadeguata dirigenza. E se in qualche comune abbiamo vinto è per il merito delle singole persone. Nel corso degli anni tanti amici del partito, a partire da Gianfranco Blasi (oggi Rosa bianca, ndr) e Agatino Mancusi (oggi Udc, ndr) sono andati altrove, la maggior parte confluiti proprio nell'Udc. L’alternativa, quello che provo a fare io, è provare a denunciare le contraddizioni della pratica rispetto alle indicazioni dello stesso Berlusconi, dall’interno. Che cosa si augura allora per Forza Italia? Per le amministrative 2009 nella città di Potenza, mi chiedo se l’attuale dirigenza sia pronta a candidarsi. Sono sicuro che in tanti stiano spingendo per arrivare direttamente alle regionali senza fare la gavetta prima a Palazzo di città . Mi auguro che ci sia un tavolo di confronto e che si arrivi a candidare anche parlamentari e consiglieri regionali, per dimostrare al nostro elettorato che facciamo sul serio. Ma allo steso modo, proprio come detto da Larocca, spero che l’impegno di chiunque risulterà eletto duri per i cinque anni di legislatura. Sara Lorusso provinciapz@luedi.it
SI amplia il dibattito intono alla nomina dei nuovi dirigenti e del Crob di Rionero. Dopo la scelta dell’assessore Autilio di non partecipare alla votazone, e di consegna delle dimissioni, l’Italia dei Valori ha ribadito la condivisione delle valutazioni politiche e dei dubbi del suo assessore. Tutta la vicenda delle nomine alle Asl e al Crob di Rionero in Vulture - è scritto nella nota del partito del senatore Belisario sta a dimostrare due grandi atti di coerenza e di responsabilità da parte dell’Idv e dell’assessore Autilio. La non partecipazione dell’Assessore alla votazione di atti cosÏ importanti e significativi, senza che vi fosse una preliminare valutazione politica da parte dei partiti del centro sinistra ed una condivisione sulle modalità con cui pervenire alle stesse nomine, ha voluto significare in maniera inequivocabile che su tali scelte, non vi può essere il disinteresse o l’atteggiamento di abdicazione da parte dei partiti. Italia dei Valori conclude la nota - non rinuncerà mai al proprio ruolo. Poi, il partito di Di Pietro annuncia un’approfondita riflessione politica, avendo l’assessore Autilio rimesso nelle mani del coordinatore regionale il proprio mandato. Per Sinistra democratica la nomina dei direttori generali, insieme alla riconferma della giunta, sono due scelte del presidente De Filippo che seguono l’approvazione della Finanziaria regionale 2009 dai contenuti deboli ed
inadeguati ad affrontare la difficile situazione sociale esistenteÂť. ÂŤUn’azione di governo che ha mostrato tutti i limiti di una coalizione costruita su equilibri interni al Pd, solo in parte rotti dalle dimissioni di Vincenzo Folino. Scelte che allontanano sempre piĂš la possibilitĂ di ricostruzione di un nuovo centro sinistra capace di cogliere i segnali che vengono dalla societĂ lucana. ÂŤSiamo fiduciosi che di fronte a questa situazione regionale tutta la sinistra lucana, e in particolare il Pdci e Prc (in perenne conflitto tra partito e rappresentanza consiliare) si convincano che sarebbe negativo continuare a sostenere acriticamente la Giunta De FilippoÂť. Duro l’attacco del consigliere del gruppo misto “la Destraâ€?, Michele Napoli, che accusa la giunta di “insensibiliĂ â€? rispetto ai problemi veri dei lucani che si preparano a un anno durissimo. ÂŤLe nomine dei nuovi direttori generali delle Asl e del Crob di Rionero - è la sua considerazione - hanno subito riacceso le litigiositĂ all'interno della giuntaÂť. ÂŤE’ evidente - conclude che tutto ciò che accade al di fuori delle stanze della giunta non sembra interessare gli esponenti del governo lucano, che, ancora una volta, hanno dato piena prova di immaturitĂ politica che segna gravemente il cammino futuro di questa giunta che a nostro avviso non saprĂ cogliere le sfide che attendono la BasilicataÂť.
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Potenza Venerdì 2 gennaio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Viaggio nella prima notte del 2009 fra locali e piazze
I pionieri dell’anno nuovo di LEO AMATO Ore 00.00 Faustino Raimondi compie 102 anni. Il fondovalle riecheggia dei colpi esplosi alle spalle dell'anno che è appena trascorso. Ci si augura che il 2009 sia migliore. In città qualche cassonetto pieno di immondizia va a fuoco, ma è soltanto un incidente. Meglio non uscire di casa: dalle finestre piovono anche qualche bottiglia e diversi bicchieri di vetro. Ore 00.40. In piazza Mario Pagano si esibisce la cover band di Lucio Battisti. La gente continua ad arrivare. Sulle scale dietro il palazzo dell'Ina, quelle che portano fino in via del Popolo, un gruppo di ragazzi, pantaloni larghi e bassi, giubbe abbondanti, cappellini da baseball e scarpe da ginnastica, ascoltano rap in mp3 dal telefonino cellulare, e “taggano” con un pennarello (in gergo, significa “marchiare” con un logo, una firma, o più spesso uno pseudonimo) l'unica vetrata rimasta pulita, come ricordo. Ore 01.00 Il ponte Musmeci dall'alto è una fila ininterrotta di luci, automobili, che arrivano fin dentro la città. Si procede lentamente verso l'uscita. Alcuni preferiscono parcheggiare da basso verso via della Fisica, nella zona industriale, e proseguire a piedi verso i locali in contrada Rossellino. Si fa prima così, oppure tornando indietro. Ci si immette sulla Basentana a Bucaletto, in direzione Salerno, si arriva fino all'uscita di Potenza est, e poi ci si reimmette sulla Basentana ma questa volta in direzione Metaponto. Così si taglia la fila. Quelli a piedi, invece, sono arrivati da un pezzo. Ore 01.45 Davanti al Palarossellino Dj Ralf, alias Antonio Ferrari, nasce a Bastia Umbra nel 1957. Per qualcuno è il migliore. Per qualcuno lo è stato. Secondo il programma è l'ospite speciale della serata: suona dall'una alle tre, poi parte e arriva a Castellaneta Marina per altre due ore e mezza di esibizione. Pagato bene. All'una e quarantacinque, proprio davanti all'ingresso del Palarossellino, si cala i pantaloni, dietro un'ambulanza. Una ragazza lo vede, e urla: “oddio!”. Ma nessuno sembra farci caso. Il 2009, almeno per lei, comincia in un modo del tutto particolare. Quando ha finito di farla, sotto l'occhio premuroso di un buttafuori, dj Ralf combatte con i pantaloni che non vogliono sentirne di tornare su, così ci regala anche un pezzo del suo posteriore. Si avvia verso l'entrata riservata della festa, che è proprio affianco alla consolle del dj. Senza esitazioni, lo seguia-
I Carella saltano il cenone: alle 4.45 nasce Marco In alto, una suggestiva immagine di Potenza mentre “esplode” di fuochi pirotecnici. A sinistra, alcune persone in piazza Mario Pagano (Foto Andrea Mattiacci) A destra, ragazzi che si divertono nella discoteca Basilikos a Potenza
mo anche noi assieme ai membri del suo staff che gli portano le valigette coi dischi. Si passa proprio in mezzo ai buttafuori, e non ci ferma nessuno. Siamo imbucati. Ore 02.00 «Massimo rispetto per dj Ralf! Massimo rispetto per dj Ralf!». Il vocalist lo annuncia così, in un tripudio di bassi, e lui saluta tutti col pugno sinistro alzato. I presenti avranno meno della metà della sua età, ma si divertono da matti. Un alcolico qualsiasi, al bar, costa 10 euro. Si va avanti fino alle 8 di mattina. Ore 3.20 Cincillà Il locale è strapieno, e fa mol-
to caldo. Suonano musica anni '90, e divertentismo (termine di probabile conio potentino. Significa balli di gruppo e musica commerciale molto allegra). Rocco Biscione è dietro al bancone del bar. La sua famiglia ha costruito il locale, che ultimamente si è sdoppiato in Basilikos e Cincillà, e lo gestisce da una ventina d'anni. Questo è l'ultimo capodanno. Ci dice che a Febbraio vendono a un gruppo di compratori della Val d'Agri. Colpa della crisi? «Quest'anno per la prima volta abbiamo offerto il free bar al costo del biglietto d'ingresso. Abbiamo fatto la stessa scelta in 5 locali su 8 che hanno organizzato feste in
città per il capodanno. Non è solo una moda, insomma, la crisi si fa sentire. A Potenza bisogna anche confrontarsi col fatto che il pubblico è molto ridotto, a parte periodi come questo, quando i più giovani tornano da fuori dove frequentano l'università». È probabile che partirà anche lui, ma su questo non ha ancora le idee chiare. Intanto le persone, attorno, ballano e si divertono. L'età media è sui vent'anni, e l'estrazione sociale medio alta. Ci salutiamo. Ore 4.40 Country Inn “White Inn: il primo capodanno dell'era di facebook”. Il locale, come al solito è curatissimo anche nei dettagli.
Belli i drappi di raso bianco che arrivano fino al soffitto. Qui non c'è il free bar, eppure la serata ha fatto il pienone lo stesso. Ragazzi tutti dalla ventina in su, ben vestiti, e molto a modo. Rosario, il titolare, da dietro al bancone ci spiega il segreto del suo successo: «Bisogna credere nelle cose che si fanno, avere fiducia in se stessi e cercare di trasmettere questa cosa anche agli altri. Se fai qualcosa nella maniera migliore, poi i risultati verranno da soli. Questo locale ad esempio è come il mio salotto di casa, e i miei clienti sono come amici». Poi rivolge un augurio, per finire, a tutti i lettori del Quotidiano. Suonano musica house, molti ballano, anche se qual-
cuno, data l'ora, sta già cominciando ad andarsene. Ore 5.30 Ospedale San Carlo Non si è fatto male nessuno, per fortuna, anche al pronto soccorso soltanto qualche codice verde. Siamo andati a incontrare il primo bambino nato a Potenza. Si chiama Marco Carella, ed è l'ultimo di tre figli. È nato alle 4.45, ed è arrivato secondo in Basilicata per una ventina di minuti. Il padre, che ha quarant'anni, sorride nonostante la stanchezza. «Vi aspettavamo», ci hanno detto le nonne. E anche a stomaco vuoto, dopo aver saltato il cenone, questa bella famiglia ha continuato a festeggiare.
Potenza
Venerdì 2 gennaio 2009
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LA LUNGA FESTA
RIFLETTORI SU...
L’amicizia
Tutto tranquillo
LA NOTTE di Capodanno ci si può ritrovare abbracciati a persone mai conosciute prima. Magari i sorridenti protagonisti della foto qui sopra erano già amici, ma si tratta comunque di una festa in cui la ritrosia cade e si diventa subito intimi.
IN ALTRI anni per le forze dell’ordine la notte di Capodanno è stata una notte lunga e difficile. Il posto di polizia dell’ospedale San Carlo, poi, era naturalmente esposto a situazioni delicate. Quest’anno pare proprio sia filato tutto liscio.
Nessun ferito
L’amore
CI SONO stati anni in cui il pronto soccorso dell’ospedale a Capodanno si riempiva di gente. Soprattutto per ferite da “botti”. Oggi, vuoi la lotta ai fuochi illegali delle forze dell’ordine, vuoi una accresciuta coscienza civile, hanno modificato la situazione. Nessuna tensione.
E’ LA notte in cui ci si promette amore. Almeno per un altro anno. Forse solo San Valentino può rivaleggiare con Capodanno, ma non in durata: le coppiette, fra 31 dicembre e primo gennaio, trascorrono tante ore insieme. Divertendosi.
La cover-band di Zucchero, in alto a sinistra, Raffaele Tedesco, in alto a destra, e gli Ivan Doc di Tiziano Cillis hanno allietato piazza Mario Pagano a Potenza. Per la prima volta da anni senza grossi nomi dello show business. Ma i cittadini (nelle due foto qui sopra) sembra abbiano gradito (IL SERVIZIO FOTOGRAFICO E’ DI ANDREA MATTIACCI)
18 Potenza A contrada Cavalieri celebrata la tradizionale iniziativa dell’associazione La Pira Venerdì 2 gennaio 2009
Crisi, speranza e solidarietà Anche l’usura prodotto «di un sistema impazzito» DIPENDE da che posizione lo si guardi, ma il primo dell’anno è sempre momento di bilanci. E se - visto lo scenario diffuso proprio non si può fare a meno di fare i conti con economia, crisi e lavoro, vale la pena parlarne pensando al futuro. Propositi, programmi e, soprattutto, riflessione profonda. Che poi è anche professione di fede, non necessariamente religiosa. Allora, anche un po’ di fiducia. Negli uomini. Da qui parte Nicola Lovallo, consigliere comunale (Pd) e presidente dell’associazione La Pira che ieri mattina ha organizzato ormai è una tradizione - la celebrazione del nuovo anno in contrada Cavalieri. Per il dodicesimo anno di fila, l’iniziativa racconta di solidarietà, bisogni e usura. Quest’anno con lo sguardo rivolto anche alla crisi economica. Testimoniata, nelle sue peggiori conseguenze, dalla presenza di una delegazione degli operai della Daramic e della Mahle, due delle fabbriche lucane in chiusura. La messa è stata celebrata dal sacerdote antiusura, don Marcello Cozzi, da sempre impegnato in temi di rilevanza sociale, coordinatore regionale dell’associazione “Libera” di Basilicata. Subito dopo, un dibattito a cui hanno preso parte il presidente dell’associazione “La Pira”, Nicola Lovallo. Presenti anche il sindacato Santarsiero, alcuni sindacalisti, uomini politici e normali cittadini. Il senso dell’iniziativa, «la voglia di ricominciare, pur nella consapevolezza della gravità della crisi, con fiducia - aveva spiegato Lovallo - Con questa iniziativa, si intende creare uno stato di consapevolezza nei cittadini, tale però da non creare angosce,
Fiamma tricolore critica l’intervento di Lovallo
«Scena di cattivo gusto»
Due momenti dell’iniziativa
(foto Andrea Mattiacci)
paure che non consentano di avere la lucidità e la freddezza per affrontare in maniera costruttiva il momento oggettivamente complesso». L’iniziativa è stata anche l’occasione per consegnare i proventi di alcune raccolte fondi, proprio all’associazione Libera. «Pur trattandosi non di grandi cifre auspichiamo - aveva annunciato Lovallo - che, anche attraverso il nostro gesto, le istituzioni ai diversi livelli, nazionali, regionali e provinciali, sappiano im-
pegnarsi sempre di più per far sì che il lavoro sia un diritto costituzionalmente garantito così da debellare o almeno ridurre al minimo il triste fenomeno dell’usura». L’auspicio è che «nel 2009 amministratori e politici si concentrino affinché la famiglia, cellula fondamentale della nostra società, torni a recitare il ruolo di centralità che le compete». In attesa della celebrazione di un consiglio comunale aperto sul tema dellla crisi che investe la
«L’ANNUALE funzione religiosa che da tanti anni ormai si tiene a contrada Cavalieri di Potenza il primo dell’anno, questa volta ha avuto un “fuori programma” inaspettato e assolutamente inopportuno per non dire di basso profilo se non di cattivo gusto». La denuncia arriva da Vincenzo Mancusi, segretario regionale della Fiamma tricolore. All’iniziativa, dice, si è assistito «all’apertura della campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Potenza». L’omelia «di grande rilievo e spessore è stata tenuta da Don Marcello Cozzi che, con argomentazioni puntuali, ha sviluppato una riflessione sul disagio e sulle difficoltà dei meno abbienti e sulla crisi economica a partire da quella che ha investito il comparto industriale lucano». Del sacerdote richiama «l’impegno nelle principali battaglie per i diritti dei più diseredati e perché venga alla luce la verità sui tanti misteri che pesano sulla società lucana» e la citazione «dell’analisi di Papa Paolo VI preoccupato per le crisi economiche che, più volte, si sono affacciate nel mondo occidentale trascinando nel vortice i paesi del Terzo Mondo da sempre in affanno». Ancora, «la presenza degli operai della Daramic e di alcuni sindacalisti ha ancora di più reso importante l’iniziativa che, a differenza degli anni scorsi, si è presentata in tono mi-
realtà lucana - è stato richiesto da Lovallo che è anche consigliere a Palazzo di città - il tema entra in tutte le riflessioni degli accorsi. Don Marcello Cozzi, come ogni anno, era stato invitato a parlare dell’usura, di quel dramma che conosce bene per le battaglie che lo vedono protagonista. «Mai come quest’anno - spiega il sacerdote - diventa evidente che il fenomeno, il disagio, il dramma, sono figli di un sistema malato». La valutazio-
nore e con una scarsa partecipazione esterna». Poi, però, «l’iniziativa ha avuto un momento di caduta quando, alla fine della cerimonia religiosa, ha preso la parola il presidente dell’associazione La Pira, Nicola Lovallo» che «invece di intrattenersi nell’ambito della difficile situazione economica e sociale della Regione e della città capoluogo, Lovallo si è lanciato in un bilancio del lavoro e dei risultati dell’amministrazione comunale di Potenza e negli impegni e nelle promesse per il futuro». Ecco «la vera e propria apertura della campagna elettorale per le amministrative che si terranno all’inizio di giugno». Mancusi «agli operai della Daramic e delle tante aziende in crisi, al comparto agricolo in difficoltà, ai giovani costretti ad abbandonare la regione, ai tanti nuovi emigrati e ai tanti e tanti lucani che vivono con apprensione l’avvio del nuovo anno che non promette nulla di buono» affida «la solidarietà della Fiamma tricolore. L’impegno per il nuovo anno da parte nostra è di mandare a casa la classe politica oggi al governo». Visto «che la Regione Basilicata e la città di Potenza hanno bisogno di una nuova classe dirigente e non di ballerine e nanetti della politica che, come è accaduto oggi, pensano di trarre vantaggi elettoralistici perfino dalle difficoltà economiche da loro stessi create».
ne va oltre perchè «se consideriamo “delinquenti” gli usurai - prosegue - allora anche chi ha creato questo folle sistema impazzito deve essere equiparato alla categoria». Il problema «non va risolto solo a valle, dove è possibile tamponare fornendo ausili momentanei, cerotti su gravi ferite. Bisogna intervenire a monte, ma ognuno faccia la propria parte. Tanto la politica, quella dei partiti, che la gente». «Non ci si deve meravi-
gliare più di tanto - conclude il sacerdote antiusura Quella che stiamo vivendo non è solo una crisi economica. E’ una crisi etica, crisi di valori». Altri, prima, avevano toccato il problema. E’ ancora don Marcello a richiamare le parole, questa volta di Papa Paolo VI che, nell’enciclica “Populorum progressio”, aveva spiegato come “il liberismo che sta regolando le relazioni internazionali farà scoppiare il sistema”. potenza@luedi.it
Il consigliere provinciale Schettino sugli incarichi dirigenziali Negozi e novità
Ministro Brunetta ti scrivo «così provi a verificare un po’» HA deciso di chiamare in causa proprio il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, così, dice, «potrà avanzare il cammino sulla linea del garantismo e della legalità all’interno dell’ente provinciale». Dove, secondo Giuseppe Schettino, capogruppo di Forza Italia verso il Pdl, «proprio non si può andare avanti». L’ultimo caso sollecitato, quello per cui chiede l’intervento di Brunetta, riguarda «alcune nomine dirigenziali in violazione alle norme di legge». Non è la prima volta che Schettino interviene sul caso. Alcune settimane fa aveva prodotto un’interrogazione consiliare in cui spiegava che «dopo la sollecitazione di alcuni lavoratori dell’ente, è sorto il dubbio che alcuni incarichi dirigenziali fossero stati affidati a funzionari interni privi dei requisiti professionali necessari». Ma «dopo avere atteso invano una risposta oggettiva da parte del presidente della Provincia di Potenza sulle questioni più in generale e in particolare proprio sul tema degli affidamenti degli incarichi dirigenziali», non resta altro da fare se non ricorrere al ministro. Tutta via - prosegue Schettino - «una risposta, anche se limitata a un singolo aspetto, è ar-
Il consigliere Schettino
rivata. A scrivere è stato il segretario generale della Provincia, e non il presidente Altobello, primo destinatario dell’interrogazione. Nella stessa risposta - continua il consigliere d'opposizione - si intuiscono chiaramente forti dubbi sulla legittimità del provvedimento». Basti pensare che «lo stesso funzionario - aggiunge in una nota di denuncia - asserisce di non essere a
conoscenza di alcuni fatti attinenti gli incarichi dirigenziali affidati dal presidente Altobello. Non è forse un fatto grave visto che il segretario generale è il funzionario “apicale” dell’ente, al di sopra degli stessi dirigenti?». L’iniziativa di Schettino che ha deciso di sollecitare Brunetta sulla vicenda ha avuto anche un passaggio “intermedio”: il consigliere ha già sottoposto all’attenzione dei parlamentari lucani azzurri «una dettagliata nota, sulla più che ragionevole ipotesi che alla Provincia di Potenza alcune funzioni dirigenziali siano state illegittimamente conferite, nel corso degli ultimi anni, a dipendenti interni, privi della laurea o a mancati vincitori di uno specifico concorso». La conseguenza di questa ipotesi non può che essere «un danno erariale alla pubblica amministrazione». L’augurio è che «si verifichi un intervento efficace e circostanziato alle problematiche sollevate e che si possa ristrutturare dalle fondamenta questa nostra pubblica amministrazione provinciale». Magari, «costruirla con una nuova organizzazione, basata sul rispetto e sulla valorizzazione del personale impegnato, premiando contemporaneamente esperienza, capacità e professionalità».
I primi test del nuovo orario DA oggi sulle vetrine spunteranno le prime scritte invitanti: parte la stagione dei saldi di fine stagione anche a Potenza. La nuova legge regionale sul commercio che ha anticipato il periodo delle svendite è stata, però, affiancata nel capoluogo del nuovo calendario per le aperture dei negozi nei festivi. Così, il primo banco di prova per le nuove “abitudini” del capoluogo sarà domenica prossima, prima del mese, in cui è stata concessa la possibilità di apertura della saracinesca.
Mobilità Avviso agli utenti IN occasione della “Cavalcata dei Magi” che le vie del centro storico il prossimo 6 gennaio, è stato istituito il divieto di sosta con rimozione dalle 14 alle ore 24, in piazza Duomo, via Scafarelli, via Addone, via San Luca, via Pretoria e piazza Mario Pagano. Dalle 6 alle 24, sarà divieto di sosta con rimozione dei veicoli in tutta piazza Pagano. Ma in tutto il centro storico sono stati istituiti alcuni divieti di transito differenziati per orario. Sul sito del comune l’ordinanza completa.
Concorsi video Corti di città SI chiama “Potenza dell’Ultracorto” il primo concorso cittadino dedicato a cortometraggi ideati per essere visti su siti web, schermi cinematografici e telefonini. organizzato dal circolo culturale Angilla vecchia, in collaborazione con “Ameno cinema” è indirizzato ai giovani tra i 18 e i 32 anni, con l’obiettivo di diffondere, soprattutto tra i ragazzi, la cultura del rispetto della propria città. C’è tempo fino al 28 febbraio. Tutte le informazioni e il bando di partecipazione sono sul sito dell’associazione, www.circoloangillavecchia.it.
Potenza 19 Dopo l’annuncio dei lavori di manutenzione ordinaria, la denuncia dell’opposizione Venerdì 2 gennaio 2009
Piscina chiusa «a ciclo continuo» L’ultimo intervento risale alla scorsa primavera «LA chiusura inaspettata della Piscina Comunale di Potenza, dapprima prevista per il 2 gennaio, e poi prorogata fino al 12 gennaio 2009, è l’ultima dimostrazione di inefficienza e mancanza di programmazione, senza dimenticare l’insensibilità verso il mondo sportivo, da parte dell’ufficio Sport e dell’amministrazione comunale di Potenza in generale». La denuncia arriva da Fernando Picerno, vicepresidente del consiglio comunale e uomo di opposizione (Pdl). La sollecitazione arriva nella consapevolezza che «nonostante decine di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di ristrutturazioni, riqualificazioni e adeguamenti negli ultimi anni, pagati milioni di euro dai contribuenti potentini, ancora oggi» si cerca di portare a termine «il ripristino delle condizioni minime di sicurezza», secondo «quanto dichiarato dal dirigente dell’ufficio Sport del comune». Non sono passati molti giorni dalle polemiche sollevate dalla possibilità di ampliare la vasca per permettere alla squadra di pallanuoto cittadina di giocare in casa il campionato (oggi le dimensioni della vasca non sono regolamentari). Le altre società di nuoto del-
IL PROVVEDIMENTO I giorni di chiusura si allungano fino al 12 gennaio. Salvo proroghe IL TESTO del provvedimento emesso nei confronti della struttura comunale spiega che «il comune di Potenza gestisce direttamente alcuni impianti sportivi tra cui la piscina comunale». Struttura che è composta «da due vasche a uso natatorio e due palestre destinate alla pratica della disciplina pallavolo, pallacanestro e attività scolastiche». Ma «a seguito di recenti sopralluoghi tecnici è emersa la necessità di effettuare dei lavori di manutenzione ordinaria per garantire il perfetto stato della struttura ai sensi di Legge». Di più, «detti lavori sono indifferibili e urgenti e non possono essere effettuati in concomitanza delle attività sportive». E’ stata rilevata «l’impossibilità a garantire, come previsto dalla licenza per l’esercizio di piscina pubblica n. 355, rilasciata in data 8.3.2008, la costante presenza di 2 unità per le operazioni di assistenza ai bagnnati in caso di ferie, malattie e permessi vari». Allora, si dispone «con decorrenza immediata il prolungamento della chiusura dell’impianto dal 2 al 12 gennaio 2009». Salvo «eventuale proroga per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza e i livelli standard organizzativi». Inoltre, «il personale ivi in servizio dovrà effettuare l’orario nella fascia oraria 8.00 – 14.00».
La piscina e in alto Fernando Picerno
la città, però, lamentano l’eventualità che l’intervento di adeguamento costringerebbe alla chiusura della piscina comunale per diversi mesi. da oggi, però, la chiusura per i lavori di messa in sicurezza durante i quali «decine di atleti agonisti di varie società di nuoto del capoluogo - prosegue Picerno - nel pieno dell’attività
agonistica, si ritrovano a doversi allenare ancora una volta nelle piscine private dei paesi limitrofi, con un enorme dispendio economico». Così, «non si spiega perché al termine dei lavori di adeguamento alle norme di sicurezza della primavera 2008, che hanno determinato l’ennesima chiusura della piscina per un mese, le
commissioni preposte per legge hanno dichiarato l’impianto idoneo alla riapertura, mentre oggi a distanza di pochi mesi il comune dichiara che l’impianto non è a norma». A rimetterci, «nel balletto di inadempienze e incapacità» solo «i cittadini e gli atleti, costretti quotidianamente ad affrontare altri proble-
mi cronici della piscina e mai risolti dall’amministrazione comunale come il divieto di sosta permanente nella zona, la mancanza di cloro per la disinfezione dell’acqua, più volte registrata per mancanza di fondi, l’assenza quasi totale di un costante monitoraggio della qualità dell’acqua». L’elenco di Picerno prose-
gue con «la presenza di norme comunali che di fatto ostacolano la crescita del movimento natatorio, come il divieto di ingresso degli agonisti nei mesi di luglio e agosto». Ora, «gli atleti e le loro famiglie - conclude Picerno - sono stufi di dover continuare la propria attività in mezzo a tante incognite».
Continua l’esposizione delle opere di Arnaldo Mazzoni
E il quadro dell’artista «dimenticato» fu donato al presidente Marcello Pera CONTINUA con successo l’esposizione di Arnaldo Mazzoni, pittore lucano, molto apprezzato per la sua abilità artistica con il pennello e i quadri d’autore. Le opere dell’artista di Viggiano sono esposte dal 27 novembre al 10 gennaio 2009 presso il Centro commerciale Galassia nella sala convegni nell’ambito della rassegna Temporale d’Amore, promossa dal Comune di Potenza, dalla Regione Basilicata e dalla Provincia di Potenza. Secondo una famosa riflessione di Sofocle, “l’opera umana più bella è di essere utile al prossimo”, una frase che si forgia alla perfezione con le opere di Mazzoni. Il pittore ha testimoniato attraverso quadri da osservare con particolare attenzione per scoprire cosa c’è dietro
l’amore per la terra lucana. Una natura incorrotta, trasognata, morbida che prende un volto e un’anima a significare una presenza mutevole e perenne. Arnaldo Mazzoni dunque continua a far breccia nei cuori degli appassionati che stanno apprezzando le sue opere. Arnaldo Mazzoni si è diplomato presso la scuola degli Artefici di Brera in provincia di Milano ed è morto a Potenza nel 1989, dove ha vissuto con la propria famiglia. Una manifestazione e un vernissage, quello di Mazzoni che intende continuare a suscitare emozioni e sensazioni differenti grazie a una serie infinita di colori e miscellanee d’autore. Mazzoni, molto amato a Viggiano ha dato tanto alla pittura lucana degli ultimi quarant’anni.
Ospiti d’eccezione si sono alternati presso il Centro Commerciale Galassia di Potenza, in particolar modo Gaetano Fierro e Sergio Lapenna, consiglieri regionali, Angela Cancro e Angela Pecora, della Basiproduction il responsabile ufficio stampa Eva Bonitatibus. Gaetano Fierro nella sua breve ma significativa partecipazione al dibattito e al vernissage ha sostenuto che «Arnaldo Mazzoni appartiene alla schiera degli artisti lucani dimenticati per i quali auspico ben presto la creazione di una pinacoteca regionale, valida per una giusta riconoscenza nei confronti della famiglia». Fierro ha ricordato che nel 1980, quando guidava il Comune di Potenza, nelle vesti di Sindaco fece omaggio del quadro di Mazzoni in do-
Il pittore in compagnia del cantante Roberto Murolo
tazione alla municipalità all’allora presidente Pera che si trova tuttora al Senato della Repubblica. Sergio Lapenna ha evidenziato che «la pittura di Mazzoni è ricca di umiltà, intuizione e grandezza». Anche Mario Santoro, oratore noto nel mondo della cultura ha dichiarato: «La pittura di
Arnaldo non fa rumore ma penetra nell’animo». Durante la mostra hanno preso parte anche Rocco Montone, vice sindaco di Viggiano e Vincenzo Prinzi, sindaco del comune lucano a fine anni ‘80. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Marco Smiles tra musica, parole e integrazione Va avanti Potentialbus per la mobilità dei disabili
Marco Smiles Quintet su My Space
«PER FARE integrazione ci vuole solo un sorriso in più, soprattutto verso se stessi», queste le parole di Marco Lopomo, il musicista potentino che alcuni giorni fa ha aperto il concerto al teatro Stabile organizzato dall’associazione “Potenzialmente Onlus”.
Quest’associazione è nata dalla passione di un gruppo di amici di aiutare tutte le persone in difficoltà e svantaggiate. Lo scopo principale è quello di trovare, attraverso il dibattito, le soluzioni migliore al fine di garantire una vita, che si possa definire realmente tale, a tut-
ti. Il teatro Stabile ha aperto le sue porte al progetto “Marco Smiles” che vede come protagonista principale questo straordinario ragazzo, affetto da sclerosi multipla, che trasmette voglia di vivere solo guardandolo nei suoi splendidi occhi pieni di voglia di fare e di “esserci”, accompagnato, in quell’occasione, dalla banda di Pietrapertosa. Il presidente dell’associazione, Giuseppe Calabrese, ha parlato di un progetto in via di attuazione, “Potenzialbus”, «finalizzato alla resa in pratica delle norme legislative ed etiche che regolamentano il trasporto pubblico in relazione all’accessibilità per i passeggeri con
disabilità con l’intento di alleviare le difficoltà che queste persone incontrano quotidianamente». Atmosfera magica creata anche dalla simpatia di un ragazzo affetto dalla sindrome di down, Orazio Cammarota, che ha presentato i vari pezzi insieme ad Agata. Nella stessa occasione, è bastato che marco prendesse in mano il microfono perchè fosse chiaro che «l’energia circola dappertutto». Vero, perché la sua è una musica che entra nell’anima e che crea una specie di aura che avvolge chiunque l’ascolti. Ed ecco arrivare Duchan, amico sloveno di Marco, in compagnia di un curioso
strumento, il “Digididù”, che insieme a Giorgio Bruno e a Lopomo, ha suonato un pezzo molto conosciuto in Basilicata soprattutto dai contadini, “La Pesatura”. E’ stanco marco - lo ammette senza timidezza - perchè è dalla scorsa estate che va in giro per la Basilicata a fare concerti. eppure conta poco, «perché sono vivo». Come non lasciarsi emozionare da parole del genere? Lui racconta aneddoti e storie, descrive persone e luoghi. Spazi e uomini che lo hanno ispirato. Parla della sua esperienza all’Hospice (un reparto dell’ospedale San Carlo dedicato ai malati terminali. Incontrandoli, è stato accolto con un sorriso e con energia). «Mi hanno
commosso». Qualche attimo di silenzio e poi, guardando la platea, in una sera di inverno pieno, nel teatro cittadino, ha semplicemente detto: «Ma perché non andiamo tutti a trovarli così come siamo? Siete venuti al mio concerto e non andate da loro? Siete dei pazzi». Poche parole per spiegare l’animo di questo ragazzo, parole attraverso cui capire che essere vivi e vivere non significa avere un organismo perfetto. Meglio avere un cuore grande che mette la vita e l’amore al primo posto. Musica, solidarietà e magia: ecco, anche questo significa integrazione. Rossella Mancusi potenza@luedi.it
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Potenza
Venerdì 2 gennaio 2009
ANTICA OSTERIA
...Per una dolcissima “attesa”...
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
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AMBROSIA
A Rosa per i suoi 32 anni. Auguri di felice compleanno, e perché no, anche di un felice anno nuovo. E mi raccomando ricordati degli amici quando sarà ora del brindisi. Auguri dalla comitiva.
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
Sunshine al Don Bosco IL prossimo 12 gennaio, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco, Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma porteranno in scena “Sunshine” di William Mastrosimone per la regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna, l’incontro tra un principe azzurro in agrodolce e una giovane da salvare e redimere. Nel rincorrere questi due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure sbirceremo nelle pieghe del rapporto nato per caso tra un uomo e una donna. Le storie di vita di entrambi si definiranno nella Genova dei nostri giorni. Genova, città portuale di arrivi e partenze, con la sua anima malinconica e schiva, ma ricca e vivace.
La cavalcata dei magi SI rinnova il tradizionale appuntamento dell'Epifania con La Cavalcata dei Magi nella suggestiva cornice di Piazza Mario Pagano della città. Torna dunque il significato profondo dell'Epifania, che sta a simboleggiare un lunghissimo viaggio, una missione di pace, di speranza, di carità cristiana, di rispetto e di tolleranza tra popoli diversi. La novità di questa edizione è costituita dall'Agripresepe vivente, che intende mettere in evidenza il forte legame tra il territorio e i suoi prodotti, tra la tradizione contadina (così fortemente presente nel presepe lucano) e le opportunità di lavoro e di sviluppo che possono nascere dal comparto primario.
“L’enigma del vero” LA mostra, che si compone di 104 opere tra dipinti, sculture e disegni di artisti italiani, è impostata sul piano della ricerca e intende valutare, attraverso tematiche sviluppate nelle sezioni preposte, come l'idea del vero, e soprattutto il rapporto dell'artista con il problema della rappresentazione della realtà, abbia rappresentato uno dei temi fondamentali dell'arte dagli ultimi decenni dell'800, attraverso il '900, fino alle espressioni sviluppate dagli artisti contemporanei. L'Enigma del Vero, Percorsi del realismo in Italia, 1870 - 1980 è divisa in cinque sezioni che saranno illustrate nel corso della conferenza stampa dai curatori della mostra ed ampiamente descritte nel catalogo.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Natale a Rio 15.45 - 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 Madagascar 2 16 - 18 - 20 - 22 Sala 3 Come Dio comanda 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 4 Come un uragano
17 - 19 - 21 - 23 Sala 5 Il cosmo sul comò 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 6 The spirit 17.10 - 19.20 - 21.30 Sala 7 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20 •DUE TORRI• Natale a Rio 19 - 21
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 2 GENNAIO Mallamo via Toti 9/13 0971-473447 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 6 GENNAIO Potenza, Santo Graal “NATALE SOLIDALE 2008” Quinta edizione
•Adiconsum
•FINO AL 30 DICEMBRE Potenza, spazio Redan di via Pretoria “AMORE E PSICHE” di Rocco Santacroce
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 14 GENNAIO Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “PROMEMORIA” Con Marco Travaglio •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza e provincia 21 Servizio pubblico, accordo la tra Provincia e Cotrab Venerdì 2 gennaio 2009
Sant’Angelo Ex Standardtela
Ostuni ai lavoratori «Chi non ha fiducia cambi strada» Nuovi orari per la tratta Senise-Potenza
Potenziati i trasporti
La ex Standardtela
SANT’ANGELO LE FRATTE - Il presidente della comunità montana del Melandro, Vincenzo Ostuni, risponde alla «rabbia» e - a suo dire - alle «insinuazioni pretestuose e tendenziose» degli ex Standardtela. Fra il presidente e i lavoratori, in questi giorni, si è aperta una querelle a mezzo stampa. Il motivo sarebbe costituito da un’espressione utilizzata da alcuni lavoratori a: «Vogliamo i 15000 euro e chiudiamo la partita». Ostuni avrebbe, quindi, stigmatizzato tale atteggiamento e avrebbe così espresso la ferma convinzione che invece è molto meglio la conservazione del posto di lavoro, piuttosto che l’erogazione della somma risarcitoria. In tal senso, il presidente, sempre a mezzo stampa, ha invitato quei lavoratori che non avessero più intenzione di continuare a sperare nella riconversione del sito di Isca PanTanelle, ex Standard Tela, «a dimettersi, trovarsi un lavoro alternativo e lasciare il posto ai giovani». «Noi sostiene Ostuni - vogliamo provarci fino in fondo a riconvertire il sito, del resto non capisco perché non bisognerebbe». «Ad oggi continua il presidente - gli unici che hanno risposto al bando di gara della Regione sono stati la Job and Color, con la quota dell’80 per cento, e la Draplane con la quota del 20 per cento. L’unica novità - precisa Ostuni - sarebbe che la Job è fallita ed è pertanto subentrata la Draplane con una quota di partecipazione invertita pari all’80 per cento». «Certo farà bene - continua Ostuni - la Regione, nell’incontro che si terrà nella prima decade del mese di gennaio, a chiedere garanzie pari a 20 milioni di euro». Se così non sarà, i lavoratori avranno diritto al rimborso di 15000 euro, come promesso da accordi con la Zucchi. Del resto il verbale controfirmatola fra la Draplane e la Zucchi, il giorno 15 dicembre 2008, recita testualmente: «Draplane si impegna a convertire a tempo indeterminato detti lavoratori. In caso di non conversione del rapporto di lavoro indeterminato per decisione dell’azienda, Draplane ero-
gherà l’importo di 15000 euro a titolo risarcitorio». «Queste le proposte ufficiali, - continua Ostuni - I lavoratori, ad oggi, non hanno fatto alcuna proposta alternativa; questi hanno saputo dire no ai sindacati, no alla regione e no alla Job, oggi, Draplane; noi, amministratori, non abbiamo capito per niente la loro volontà». «Io dico - aggiunge il presidente - proviamoci e poi si vedrà». «Amareggiato - aggiunge il presidente - noi siamo stati presenti a tutte le loro manifestazioni, da tre anni e ciò lo possono testimoniare i filmati, gli articoli di giornali; abbiamo, come ente montano, finanziato il pullman per andare a manifestare a Milano; io, allora, come vice presidente, insieme con l’allora presidente Rotundo, ero fisicamente presente alla manifestazione e ciò lo testimonia anche la presenza del gonfalone». «Chi afferma il contrario - sbotta polemicamente Ostuni - vuol dire che era assente». «Certo io non potevo essere presente là dove il ruolo istituzionale non me lo consentiva. Non capisco l’accostamento con le prossime amministrative; del resto se pensavo a questo mi conveniva tacere e fare orecchio da mercante. E’ mio desiderio comunque conoscere la posizione dei lavoratori, ove ve ne fosse una, e l’incontro potrà verificarsi, non appena si incontreranno le parti, cioè i sindacati regionali e nazionali, la regione e le Rsu, nella prima decade di gennaio». «Sarò io stesso - conclude Ostuni - a convocare una riunione nella sede della comunità montana, per un confronto sereno e, contestualmente, confermo così l’impegno che ho sempre avuto, nel passato e voglio avere in futuro, solo ed esclusivamente negli interessi dei lavoratori. Io sono per una soluzione ottimale della questione e cioè per la riconferma di tutti i posti di lavoro». Queste le parole di Ostuni. Ma la verità è che i lavoratori, già allo stato attuale, tutti licenziati, non si fidano più tanto delle reiterate promesse. Antonio Monaco provinciapz@luedi.it
SENISE - Sembra essere arrivata ad una svolta, la sofferenza ed il disagio di studenti e lavoratori dell’area sud della regione che debbono raggiungere con mezzi pubblici il capoluogo. Le Province di Potenza e Matera, hanno infatti firmato un contratto di servizio del trasporto pubblico, con il consorzio Cotrab (consorzio di trasporti Basilicata), aprendo una importante fase per la liberalizzazione dei servizi del trasporto pubblico. Un risultato eccezionale, che pone la Basilicata in primo piano sulla innovazione ,essendo una delle prime regioni ad aver concluso questo iter. Grazie naturalmente all’azione insistente del governo della Provincia, dell’intero consiglio e dall’incessante lavoro degli uffici tutti. Ne dà notizia, il consigliere Sandro Berardone, il quale precisa che con questo accordo, si aprono nuove prospettive per i viaggiatori. Se finora, infatti, c’era stato tantissimo disagio, derivante dagli orari delle varie corse che non sempre soddisfacevano le necessità degli studenti e men che meno dei pendolari lavoratori, quelli che dovevano raggiungere gli uffici del capoluogo e magari l’ospedale. Costretti ad adeguare ogni loro azione sulle coincidenze dei pullman. Ora invece si prevedono tre partenze e tre arrivi da Potenza a Senise. La mattina infatti, da Senise, le partenze saranno: 5 e 20, 8 e 30 e 14. Per il ritorno, invece, questi gli orari: 14,18 e 19. Insomma, anche per quanti poi dovranno raggiungere luoghi ancora più remoti, come Carbone ed il Serrapotamo o Terranova e la Valsarmento, diventerà più agevole e meno stressante. Per Berardone dunque, il contratto di servizio apre una nuova fase, poiché sarà in un prossimo futuro, possibile mettere in essere un collegamento dal Senisese a Matera ed a Bari e questo grazie all’azione della Provincia. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Ginestra, incidente e furto sulla “strada di nessuno” GINESTRA - Lo scorso 24 dicembre, sulla strada che da Ginestra conduce all’imbocco della superstrada Potenza-Melfi e a Barile, la cosiddetta “strada di nessuno” una panda 4x4, guidata da un giovane di Venosa, è uscita fuori strada, terminando la sua corsa in fondo a un burrone. Per fortuna, per i due che erano a bordo nessun danno grave. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Ripacandida per i rilievi del caso. Il luogo dove la macchina si è fermata è impervio e difficilmente raggiungibile a piedi. Qualche giorno dopo, il proprietario dell’autoveicolo, ha deciso di recuperare la panda, ridotta in condizione tali da non poter essere più riutilizzata, per portarla al centro di rottamazione. Giunto sul posto, col figlio e un amico, non ha trovato più la macchina, ma segni di ruote che conducevano fino all’imbocco di una strada interpoderale. Evidentemente, qualche “collezionista” di Panda ha pensato bene di impossessarsene, anche se non può farla girare liberamente per le strade. «Ringrazio questi ladri di gallina - ha detto il proprietario - per avermi fatto risparmiare i soldi per il carro attrezzi e quelli per la rottamazione. La macchina con i suoi oltre 200 mila chilometri di strada e con la carrozzeria rovinata, dopo l’uscita fuori strada, era pronta ormai per la pensione. Mi auguro che
La vettura rubata
gli autori di questo furto non siano minorenni, in quanto non essendo perseguibili dalle vigenti legge, potrebbero provocare delle bravate e gesti sconsiderati. Comunque, anche se gli autori di questo furto volessero occultare l'autoveicolo non potrebbero perché dal numero del telaio dell'autovettura si può arrivare al legittimo proprietario, dopo un'apposita visura al P.r.a”. P.L.ha dovuto ancora una volta andare dai Carabinieri di Ripacandida ( qualche giorno prima è stato col figlio per raccontare la dinamica dell'incidente) a denunciare la “scomparsa” della sua autovettura. l.z. provinciapz@luedi.it
Le webcam di Avigliano La commedia alla titese tra le migliori del mondo torna a far ridere AVIGLIANO – Le telecamere “spione” di aviglianonline.eu sono finite tra le prime dieci migliori webcam scelte dal portale earthcam.com. Grazie all’occhio per nulla indiscreto della “webcam” di piazza Gianturco sono entrati nella “topten”, per tre settimane, del sito internet che raccoglie e monitora le migliori “webcam” piazzate sui paesaggi di tutto il mondo. Nei giorni scorsi la telecamera di “aviglianonline” è scivolata oltre il ventesimo posto di una lista che contempla decine di telecamere, ma non è escluso che possano risalire la classifica. E, soprattutto, la visibilità ottenuta grazie al sito americano ha permesso di mandare piazza Gianturco, monumento compreso, in giro per la Cina, Stati Uniti, Giappone. Miracoli del web. Stupore e divertimento sono i criteri che guidano quelli di eartcam.com nella scelta dei migliori occhi elettronici pubblicati sul loro portale. Avigliano è in compagnia delle webcam che riprendono le spiagge di Tenerife (che guida la classifica), Vancouver, i paesaggi della California o dei più vicini Paesi Bassi. Una vetrina per conoscere in tempo reale altri posti e per curiosare tra piazza Gianturco e viale della Vittoria. Il sito www.aviglianonline.eu è nato nel giugno del 2007 da un’idea di Leonardo Lovallo e Domenico Cantalupo (webmaster) che in seguito a un banale esperimento con una webcam amatoriale si convin-
Webcam su Avigliano
sero di far nascere un sito che potesse raccontare la loro città attraverso le immagini in diretta. E così è stato. Oggi aviglianonline conta 87 mila contatti, tanti dall'Italia, molti dal mondo. Ospita due webcam: una riprende il centro storico e un'altra viale della Vittoria. In futuro, nella rete potrebbe finire anche corso Gianturco. Un forum, particolarmente partecipato, si anima con discussioni sugli aspetti sociali e politici della comunità aviglianese. Ma più di tutto, il sito permette a tanti cittadini, che per forza di cose sono lontani da casa, di poter guardare il loro paese d'origine. «In futuro pensiamo di migliorare il sito e potenziarlo attraverso nuovi strumenti – ha detto il suo fondatore, Leonardo Lovallo - Vogliamo che diventi il punto di riferimento di tutte le anime del paese, dai cittadini comuni, alle associazioni, ai partiti politici». Gianni Sileo provinciapz@luedi.it
TITO - Anche quest’anno a Tito è stato rispettato l’appuntamento con il teatro, una splendida manifestazione che ormai si ripete con successo da oltre quindici anni. L’associazione Anspi, con il patrocinio del Comune di Tito, ha portato in scena per la stagione 2008/2009 la propria compagnia teatrale “Li cumm’diandi” con la commedia “figlia mia t'amma spusa’” (tre atti in vernacolo titese). Una vicenda familiare che racconta dei maneggi e degli intrighi che i coniugi Giovanna e Annibale pongono in essere per maritare la propria figlia Serena. La madre, donna forte e furba, trama in tutti i mogi per far sposare la figlia con Riccardo (ottimo partito, figlio di un senatore) che in realtà ama Angela (cugina di Serena); il padre, uomo semplice e succube della moglie, cerca invece di realizzare il matrimonio con il nipote Michele (modesto operaio) che effettivamente vuol bene a Serena. Lo scontro tra le opposte volontà e le estreme diversità caratteriali dei due coniugi genera momenti di grande e incalzante comicità che, con il crearsi di altre situazioni di forte impatto comico, raggiungono progressivamente scene di esaltante teatralità. A rendere più completa la rappresentazione è la presenza sulla scena della simpatica domestica Iuzza, dell'irascibile notaio Don Arturo e dell'ironico
Sipario
amico di famigli Peppino. Nel cast accanto agli attori di consolidata bravura come Luciana Giosa, Luciano Lo Tito, Katia Laurino, Saverio Giuzio, Gerardo Perrone e Rocco Pagano, anche tre nuove proposte provenienti dal Centro Teatrale Amatoriale di Tito, Nunzia Pagano, Floriana Galligano e Andrea Di Lascio che hanno ben figurato. La regia è stata curata da Francesco Spera, coadiuvato dall'aiuto regista Lucia Giuliano, dalla scenografa Maria Ramaglia e dal responsabile tecnico Angelo Oddone; i volontari dell'ANSPI hanno contribuito alla buona riuscita della serata sotto il valido coordinamento dei responsabili Pasquale Scavone e Angelo Giannotti e con la supervisione del Presidente Giuseppe Palazzo. La commedia, rappresentata il 27 , 28 e 29 Dicembre, ha ottenuto un grande successo di pubblico che per le tre serate ha fatto registrare il tutto esaurito.
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Potenza e provincia
Venerdì 2 gennaio 2009
Potenza e provincia 23 A Muro Lucano tra aspettative e proposte per il 2009 Venerdì 2 gennaio 2009
Capodanno
Si alzano i calici pensando ai problemi
Viaggio tra le feste nel Potentino Cenoni e danze, guardando l’orologio
Notte ballerina fino all’alba A Vietri di Potenza un fine anno indimenticabile per giovani e famiglie VIETRI DI POTENZA Una notte di capodanno indimenticabile quella trascorsa a Vietri di Potenza dagli oltre duecentocinquanta partecipanti, nella festa del primo dell'anno intitolata “L'Alba del giorno dopo” (è così è stato davvero, sino all'alba), tenutasi presso il Woodpecker's Inn Pub di contrada Santa Domenica. Oltre duecentocinquanta, forse di più, i giovani e meno giovani che hanno partecipato all'indimenticabile evento (nottata per i tanti coraggiosi fino ad oltre le sette del mattino, con la colazione e tanto di cornetto). L'inizio della serata è avvenuto poco dopo le venti e trenta, con l'aperitivo e l'inizio del cenone a cui hanno partecipato circa cento persone, tra gruppi di giovani, coppie ed intere famiglie. Lo stesso cenone si è concluso mezz'ora prima dell'anno nuovo. Da quel momento in poi, si è scatenato il divertimento dei giovani e meno giovani vietresi, famiglie e coppie. Tutti in pista sotto l'effetto della spettacolare musica giostrata magistralmente dai “Jean Claude dj with JdJ”. Tutti ad attendere la fatidica ora, la mezzanotte, che arriva e viene festeggiata con un tremendo boato e un innumerevole stappo di spumanti in pista durante il conto alla rovescia. Una festa in cui c'è stato spazio solamente al tanto divertimento e sballo estremo, con qualche bicchiere di troppo, ma senza alcun problema, grazie al sapersi gestire dei tantissimi giovani, che non hanno voluto guastarsi la festa più attesa dell'anno. Una festa ideata ed organizzata dalla giovane associazione vietrese “Liberi Dentro”, con l'ausilio dello staff dell'ex Privilege di Vietri di Potenza. Tutto è filato liscio come l'olio. Tantissimi tipi di musica fino ad oltre le sette
A Venosa grande successo di pubblico
Le note della banda nella chiesa dell’Immacolata Sopra i barman Gianfranco e Alessandro. In basso un’immagine della festa in un locale di Vietri di Potenza
del mattino. Massiccia la presenza dei giovani vietresi, che hanno subito capito l'appello dell'associazione, quello di restare a Vietri di Potenza e di non allontanarsi nella notte di Capodanno per evitare spiacevoli conseguenze negative. E, fortunatamente, la maggior parte ha deciso di fermarsi a Vietri, presso il Woodpecker's Inn Pub, divertendosi non poco. Pochi invece in paese e nei pressi della festa i fuochi d'artificio. D'altro canto, le famiglie non hanno avuto preoccupazioni,
visto che in molti hanno deciso addirittura di lasciare la macchina in garage e raggiungere la festa a piedi. Unico problema per le famiglia, qualche bicchiere di troppo, ma che ormai è stato già smaltito. Una festa di capodanno che ha convinto anche i più scettici, coloro che non credevano alla buona riuscita, ma che alla fine si sono convinti e hanno deciso anche loro di aderire e di ammirare una splendida festa di Capodanno. Claudio Buono
VENOSA - Grande successo di pubblico e di consensi ha riscosso il Concerto “Natale in Musica” del Complesso bandistico “G. Albergo” di Venosa, composto da 28 elementi e diretto dal M° Pino Lioy. La chiesa dell'Immacolata era stracolma di gente, che ha gustato circa due ore di musica. Il programma presentato da Enzo Lagala è stato vario: è stata eseguita una marcia d'apertura dal titolo “Pierpaolo”, scritta dal capobanda Giuliano Pippa e dedicata al figlio. In seguito l'operetta La Vedova Allegra di Franz Lehàr. Una Polka Pizzicata, tipico brano del repertorio danzettistico austriaco di Strass e di frequento uso nel concerto natalizio. Il Nabucco, opera di genere patriottico scritta da Verdi che propone argomenti come la libertà, l'unità e la giustizia tra i popoli. Glenn Miller Medley, un arrangiamento del giapponese Naohiro Iwai. In The Mood. E' seguita una grande fantasia Schubertiana, Angeli in Paradiso, un romanticismo musicale. E'stata la volta di Moment For Morricone, la famosa colonna sonora per un pugno di dollari e le altre musiche originali per Sergio Leone e per altri registi italiani, come Pontecorvo, Pier Paolo Pasolini, Bertolucci e Tornatore. La serata non poteva terminare senza ascoltare alcuni dei brani natalizi più conosciuti in una trascrizio-
Un momento del concerto
ne del M° Lioy dal titolo: stelle di Natale. A seguire il Concerto c'era padre Orlando e padre Roberto ed alcuni amministratori comunali, in quanto il concerto aveva il patrocinio del Comune di Venosa. Padre Orlando, ha detto: «l'anima di Peppino Albergo, fondatore del complesso bandistico aleggia in questa chiesa. Questi bravi musicisti hanno dato il meglio di sé, ben guidati dall'instancabile maestro di musica, Pino Lioy. la musica mette tanto entusiasmo e gioia
nei nostri cuori. Tutta la nostra vita sia una marcia musicale verso il Paradiso». Il Complesso Bandistico “G. Albergo” svolge gratuitamente, per chiunque voglia avvicinarsi alla musica, attività formativa, avviamento alla musica e alla pratica bandistica. Da poco si è concluso un corso formativo strumentale regionale diretto dai prof. Pietro Manca e Pino Lioy e di clarinetto col M° Bruno Falanga di Barile, Docente al Conservatorio di Foggia. I prota-
gonisti del concerto “Natale in Musica” sono stati: Anna Carlucci, Sandro Nardulli, Chiara Mongiovì, Emanuele Alamprese, Anna Chiara Griesi, Ivano Lioy, Giuliano Pippa, Vincenzo Esaurito, Mara e Sara Petta, Claudia Doria, Antonio Craca, Nico Mongiovì, Stefania Di Tommaso, Rocco e Paolo Nardulli, Claudio Giuralarocca, Matteo e Marco Soldo, Donato Elefante, Francesco D'Andretta, Rocco Francesco Mastro, Vincenzo Lioy, Piergiorgio Luongo, Roberto Quaglietta, Pa-
squale Latorraca, Pietro Paolo Di Napoli. Il Direttore d'orchestra prof. Pino Lioy si è diplomato presso il Conservatorio di Lecce e in direzione e musica corale presso il Conservatorio di Salerno. Laureato in direzione d'orchestra presso l'Università degli Studi di Basilicata, sede staccata di Matera. E' compositore di musica da camera, per teatro, sinfonica e bandistica. Trascrittore di musiche per diversi complessi strumentali. Lorenzo Zolfo
E’ DA poco scoccata la mezzanotte a Muro Lucano tra i botti dei petardi e dei tappi di spumanti che volano per i brindisi di rito che ci ritroviamo nel 2009. Così tra un sorso di spumante, panettone e le beneauguranti lenticchie abbiamo voluto, girando per i vari locali della città, carpire dalla viva voce dei muresi le aspettative e le attese per il 2009. E se come spesso si usa dire: vino veritas, dopo l'ennesimo brindisi, è stato molto curioso ed interessante ascoltare alcune battute e commenti sul nuovo anno. Alcuni fantasiosi e ottimistici, altri realisti e più o meno pessimistici, ma spesso con l'auspicio di superare l'attuale austerity e magari trovare un lavoro per uscire dalla precarietà occupazionale. Il primo che incontro all'uscita di un locale è Gerardo Ferrara, presidente dello Speleo Club Marmo Platano che confida il suo augurio per il 2009: «spero che il nuovo anno porti tanta felicità e serenità a tutti i muresi, e magari sia un anno di riflessione e presa coscienza per qualcun altro evitando di fare demagogia con cattedrali nel deserto». Il messaggio è chiaro con l'avvento del nuovo anno si pensa già alle prossime scadenze elettorali e Muro Lucano dovrà rinnovare il proprio consiglio comunale. Nel nostro viaggio ci fermiamo al Garden Club un ritrovo giovanile di Capodigiano di Muro Lucano. Marco, Piero, Mimmo, Silvia e Luca quasi all'unisono, dopo gli auguri di rito, invocano un anno più prospero di serenità e felicità. Giovanni si augura tanto amore e denari. La dolce Mariateresa spera in tanta felicità e serenità per le persone malate, mentre gli fa eco Nico che spera di diplomarsi. Il nostro viaggio verso il 2009 ci porta in località San Vito dove una comitiva di venti giovani hanno appena sollevato il bicchiere per dare il benvenuto al 2009. I temi dominanti degli auguri di questi amici è la valorizzazione di Muro Lucano, la socialità, la solidarietà e la sfera professionale. Andrea Farenga: «mi auguro che in Regione Basilicata si dia attuazione a quanto previsto dal Por e in particolare si materializzi lo spot che prevede il 50% di sconto sui carburanti». Molto categorica e sulla stessa scia la dolce metà di Andrea, Sara Lioi: «Spero che la Regione prenda seri provvedimenti per il rilancio dell'ospedale di Muro Lucano, al fine di contribuire al miglioramento della vita della nostra comunità». Marco Pacella spera nella ripresa dell'economia mondiale in modo da avere un posto di lavoro più sicuro. Maria Antonietta Cardillo spera nella salute sua e del suo amato e magari in un lavoro adeguato alla sua prossima laurea. Alberto Iuzzolino vorrebbe contribuire alla rinascita del suo paese e dare un contributo sociale alla comunità. Giuseppe Pacella salomonicamente chiede un anno privo di problemi e stress. Rosanna Paolina si augura di continuare a condividere i momenti belli con le persone più care, rafforzando con queste i rapporti. Luigi Farenga vorrebbe maggiore rispetto per le persone e per la loro dignità, soprattutto oggi che l'austerità potrebbe portare a scelte poco ragguardevoli. Molto toccante il proposito di Gianni Pucillo e Donatella Nardiello, che dopo aver dedicato un pensiero alle morti bianche si augurano di vivere per tutto il
A i ragazzi del Garden. In alto la festa al Delle Colline. In basso i ragazzi di San Vito
2009 la gioia dei magnifici minuti che hanno fatto seguito alla mezzanotte del nuovo anno. Molto particolare è il pensiero di Gianmarco Zeccola che oltre a fare i complimenti all'estetica della ministra della Pubblica Istruzioni invita la Gelmini a proseguire su questa strada. Non poteva mancare un augurio sportivo. Giovanni Setaro augura alla sua Inter l'accoppiata scudetto - Champions
League, e spera di trovare la ragazza. Il nostro giro verso il 2009 si ferma presso l'Hotel delle Colline dove ci accodiamo al trenino finale che chiude la mattinata di festeggiamenti. Anna e Ernesto sono raggianti: «Abbiamo fatto 700 chilometri per passare il capodanno a Muro Lucano, ma non ce ne pentiamo». Altri ospiti della Puglia che hanno festeggiato il capodanno nella ridente città del Marmo Platano hanno voluto far conoscere il loro augurio. Emilia Francioso ha intonato “Volare”: «Felice di stare qui e aspettare il 2009 con questa gente e in questo locale». Livia spera in una maggiore prosperità economica, nella salute e in tanti sogni, perché a suo parere i sogni sono l'anticamera del paradiso. Maria estasiata dal paesaggio che offre la struttura delle Colline ha intonato il suo augurio: «La vita ci riservi quello che di più bello questa realtà offre affinché possiamo con meraviglia ancora guardare un tramonto con grande stupore come un bambino». Il 2009 è appena iniziato e con i primi bagliori dell'alba si sono spente le luci e in silenzio Muro Lucano guarda verso un anno assai importante pieno di speranze e attese, e all'amministrazione che sarà. Carmine Pepe
Matera 24
Venerdì 2 gennaio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Miglionico
Scanzano J.
Incidente sulla Statale 7
Ex Cit Holding
Guida ubriaco e senza patente
Senza stipendio davanti ai cancelli
a pag. 29
a pag. 30
Nessun contrattempo legato ai fuochi, ha funzionato l’attività di prevenzione
Vince il Capodanno in piazza Turisti e materani festeggiano il 2009 con il concerto delle Mani Feste, allegria e contrattempi
Veglioni affollati musica per tutti i gusti Salta anche la luce spariscono i cappotti
E’ il Capodanno in piazza la grande novità 2009 per Matera. Il concerto del gruppo locale “Le Mani” costituisce il pretesto giusto per festeggiare insieme e nel modo migliore il nuovo anno che è arrivato. L’esperimento, che a Matera in realtà mancava da tempo se non si tratta proprio di un caso unico, ha dato le risposte attese e non ha in nessun modo tradito soprattutto la voglia di festeggiare dei tanti turisti che si sono visti negli alberghi e nei ristoranti dei Sassi. Sono stati proprio i non materani a gradire maggiormente la scelte del Capodanno in piazza con la musica che è andata avanti per tutta la notte e l’aria di festa che ha permeato come non mai il centro cittadino. Detto degli aspetti positivi e dell’idea indubbiamente azzeccata, va aggiunto che in futuro sarà forse opportuno programmarla con maggiore tempestività permettendo anche alle attività commerciali del centro, non sempre pronte a farsi coinvolgere in questi casi, a poter essere parte di un avvenimento di festa. E’ il classico abbinamento tra programmazione che manca (tocca all’Amministrazione comunale provvedere) e cultura turistica che non cresce (su questo un contributo può essere necessario da parte di tutti). In generale comunque il bilancio della notte di Capodanno in città non può che considerarsi tranquillo se poi si aggiunge la lieta notizia della
nascita nell’Ospedale jonico di Policoro di un maschietto – figlio di una coppia di Scanzano Jonico –intorno alle ore 3.20 la festa può certo considerarsi completa. Non si sono verificati episodi di rilievo per incidenti o per scoppio di petardi, a conferma della positiva attività di Piazza Vittorio Veneto festeggia il 2009, in basso i fuochi e le controllo ef- Mani (Videouno) fettuata dalle forze dell’ordine e dall’effetto preventivo seguito da un recente episodio di cronaca, che ha portato il titolare di un pub di Policoro a perdere una mano. Rispetto al passato si sono registrati meno botti, concentrati intorno alla mezzanotte. A Matera c'è stata la festa in piazza Vittorio Veneto, promossa dal Comune e c'è stato anche uno spettacolo di fuochi pirotecnici con gli auguri di fine del Presidente del consiglio comunale, Romeo Sarra. Intenso è stato il traffico sulla statale 99 per l'organizzazione di veglioni in alcuni alberghi della zona e lungo la statale 7 verso locali e agritu-
rismi. Anche i rioni Sassi, addobbati con luminarie di vario tipo, hanno fatto registrare consistenti presenze a piedi e in auto di visitatori per una foto in notturna particolare. Tra gli sfondi più utilizzati quelli con la Madonna dell’Idris, sulla quale campeggia un angelo azzurro illuminato, del palazzotto del Casale e delle grotte di Murgia Terlecchia nel parco rupestre. Matera insomma conferma la sua vocazione per queste giorni in cui la suggestione dello scenario naturale aiuta a coinvolgere e sentire come non mai il clima di festa. Un’occasione da ripetere con qualche inconveniente di cui fare tesoro in futuro. p.quarto@luedi.it
DIVERTIMENTO, musica e compagnia le parole d'ordine del Capodanno materano 2009. Numerose sono state le feste organizzate per salutare l'ultimo giorno del 2008 ed aprire al nuovo anno in allegria. Al Capodanno in piazza, infatti, si sono aggiunte le grandi feste organizzate da Tenuta la Volpe e Hilton Garden, che hanno raccolto una gran quantità di giovani materani e non, oltre alle innumerevoli feste private organizzate in case di campagna, tavernette e locali. Grande affluenza per entrambe le feste in musica organizzate, che hanno raccolto diverse centinaia di partecipanti. Musica house, salsa, merengue e divertentismo per chi ha voluto partecipare, in attesa del nuovo anno e dopo lo scoccare della mezzanotte fino a mattina. Cancelli aperti alle 21 per Tenuta la Volpe, mentre l'Hilton ha permesso ai suoi ospiti l'ingresso dalle ore 23. Tenuta la Volpe ha offerto ai partecipanti un buffet di apertura, spumante per festeggiare il nuovo anno, lenticchie e pennette all'arrabbiata per continuare la nottata, oltre al servizio bar, a pagamento, aperto per tutta la notte. L'Hilton ha risposto con l'open bar per le bevande analcoliche e alcoliche. Non solo divertimento, però, per i partecipanti delle due feste organizzate. Leggero incidente di percorso per i dj e per i partecipanti alla serata sulle rive della Diga di San Giuliano quando, un calo di tensione del quadro elettrico ha portato il buio in sala ed al momentaneo silenzio. L'occasione è stata comunque sfruttata appieno dai giovani in pista, che hanno immediatamente intonato cori urlando e saltando, senza perdersi d'animo sino al ritorno delle luci e della musica, per poi tornare a muoversi a ritmo di house music. Inconvenienti più spiacevoli, invece, sono risultati quelli riscontrati all'Hilton Garden, dove il clima e la grande quantità di festanti presenti ha mandato in tilt il servizio bar. Molti ne hanno approfittato per ritrovarsi con una bottiglia in mano ad elaborare cocktail per se e per gli amici boicottando i barman. Ma molto peggio è andata ad altri ospiti dell'Hilton, che, dopo la serata danzante e il divertimento per festeggiare il nuovo anno, in mattinata si sono ritrovati senza cappotti e giacche, spariti durante la serata. Infatti, un’assenza di personale nella zona del guardaroba a controllare, ha permesso a qualche furbo di portare via un capo d'abbigliamento in più, creando grande scompiglio e sgomento. Nella migliore delle ipotesi un brutto scherzo per iniziare l’anno. Certamente, nonostante il grande divertimento creato, per questi ultimi sfortunati, il Capodanno poteva andare molto meglio. Francesco Calia
Matera e provincia 25 La famiglia Panetta alle 3,20 del nuovo anno festeggia il secondogenito all’Ospedale di Policoro Venerdì 2 gennaio 2009
Maurizio, primo nato lucano Pesa 3,620 Kg: felici mamma Maria Rosaria e papà Giuliano POLICORO - Non poteva aprirsi nel migliore dei modi il 2009 per la famiglia Panetta di Scanzano Jonico. Infatti alle 3, 20 del primo gennaio la signora Maria Rosaria Santeramo ha dato alla luce il suo secondogenito: Maurizio Panetta. Il primo nato in Basilicata del nuovo anno. Pesa 3,620 Kg e il parto è stato indolore. E il merito va dato al dirigente medico Giovanni Manolio, del reparto ginecologia-ostretricia dell'ospedale di Policoro “Karol Wojtyla”, e alla sua equipe se tutte le operazioni pre parto sono scivolate via sempre senza complicazioni: “il parto è stato spontaneo -ammette il medico- e non c'è stato bisogno del taglio cesareo”. Speriamo che questo lieto inizio del nuovo anno continui con la stessa serenità che ha accompagnato la signora Maria Rosaria durante i nove mesi di gravidanza e lo stesso personale sanitario che ha proceduto alle operazioni di nascita del piccolo Maurizio. Ovviamente c'è stata festa grande ieri nella struttura di via Salerno presa d'assalto dai familiari della giovane coppia scanzanese che tra un bicchiere di spumante e un pasticcino hanno rallegrato tutto il reparto dove tirava aria di doppia festa: il capodanno e la nascita del bambino. Particolarmente contento un familiare dei coniugi Panetta che porta lo stesso nome del neonato: “questo
Due immagini di Maria Rosaria e Giuliano Panetta con il piccolo Maurizio venuto alla luce all’Ospedale di Policoro alle 3,20 del 1 gennaio 2009. Maurizio è il primo nato dell’anno in Basilicata
è il Maurizio II”, ha sussurrato con gli occhi che gli uscivano fuori dalle orbite per la gioia incontenibile che lo ha trascinato per tutta la mattinata. Più serafico lo sguardo di papà Giuliano, il quale forse non credeva ancora ai propri occhi per essere diventato padre di uno splendido bambino per la seconda volta in trentacinque anni. Il nome del piccolo Maurizio ha fatto il giro della regione entrando nel guinness dei primati per la scansione temporale della
nascita proprio con l'arrivo del 2009. Ma il bell'inizio dell'anno potrebbe anche continuare: “non sono escluse -spiega l'aiuto primario Manolio- altre nascite da qui a qualche ora”. E poi traccia un bilancio del 2008: “abbiamo chiuso l'anno con 499 bambini nati nel reparto e il cinquecentesimo, per chiudere in bellezza, solo per qualche ora non ha chiuso il cerchio di un 2008 così prolifico di nascite”. Finalmente una buona notizia dopo i tragici eventi dei
giorni scorsi, soprattutto quello che ha visto Antonio Gallitelli perdere una mano per l'esplosione in mano di un petardo non acceso da lui. E gli appelli immediati lanciati da più parti sono stati raccolti dalla cittadinanza del centro jonico che nella serata di San Silvestro non ha registrato nessun ferito grave per l'esplosione di botti che caratterizza ogni anno in Italia il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Si segnala solo un intervento dei Vigili del Fuoco
della locale caserma in via Siris intorno all' 1,48, che hanno dovuto spegnere un cassonetto dell'immondizia capovolto e dato alle fiamme con oggetti contenenti polvere pirica. Così come nella stessa via altri cassonetti sarebbero stati messi fuori posto e alcuni vasi sono stati rotti senza però nessuna conseguenza per l'incolumità personale di residenti e passanti. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Irsina Niente festa in piazza, veglioni fuori per i più giovani
Bernalda Brindisi per tutta la notte
San Silvestro senza sprechi
Auguri insieme per il 2009
ANCHE il Capodanno segue a ruota il Natale, avremmo voluto scrivere tutt'altra cronaca, ma la realtà locale purtroppo parla di “Nessuna festa in piazza, nessun maxi schermo, nessuna attrazione e le famiglie si riuniscono come si faceva una volta, i giovani si sono organizzati nei veglioni, qua e la, nei paesi limitrofi : Genzano, Oppido, Grassano e nella vicina puglia, Gravina ed Altamura, le mete preferite. Infatti, come avevamo già anticipato le festività di Natale ad Irsina sono state sottotono; non ci sono state manifestazioni di particolare rilievo, fatto eccezione per le iniziative parrocchiali, in particolare quelle di Sant'Agostino e di Cristo Salvatore con le attività teatrali e celebrative del Santo Natale. Sarebbe il caso di dire che questo appena trascorso, sia stato un Capodanno povero sia di idee che di contenuti; nonostante il pullulare della nascita di circoli ed associazioni culturali ad Irsina, le iniziative che essi solitamente intraprendono, non riescono a prendere il via in maniera continuativa ed organica. E qualcuno ricorda: «Una decina di anni fa, noi del circolo Futuro organizzavamo il veglione di fine anno senza chiedere sponsorizzazioni, nè all' ammi-
Fuochi pirotecnici per salutare il 2009 I giovani che festeggiano l’arrivo del 2009 e le leccornie del cenone di San Silvestro (foto Videouno)
nistrazione comunale, nè a fantomatici sponsor, e tuttavia riuscivamo ugualmente a riempire la sala dell'hotel DF, divertendoci e restandoci fino all'alba del mattino seguente». In piazzetta “ERG” (gli adolescenti la chiamano così, per via del vicino di-
stributore di carburanti), abbiamo incontrato un gruppo di giovanissime ancora assonnate per la notte trascorsa a festeggiare : «Sono andata con i miei genitori e alcuni amici ad un veglione a Gravina - dice Giorgia. La sua amica Alessia ag-
giunge :«Ciò che mi ha colpito di più, oltre al fatto di essermi divertita fino a tardi, è stata la presenza in sala di tanta gente di Irsina». Cambiando il target demografico, la sostanza non cambia, Enza ed il suo Fidanzato Giuseppe sono stati a Oppido lucano, invece ci imbattiamo in un nutrito gruppo di persone, che commenta la festa di Capodanno appena trascorsa nel garage di casa di uno di loro. Il buonumore che traspare è evidente il compiacimento per la serata trascorsa, tutto esattamente come vent'anni prima. Ad Irsina, sembra sia giunto il momento di riflettere su quella celebre frase pronunciata dall' indimenticabile presidente degli USA J.F. Kennedy rivolgendosi agli americani : «Non chiedetevi cosa l'America potrebbe dare a voi, ma invece, cosa voi potreste offrire all'America ». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
BERNALDA - 3, 2, 1.. Buon 2009. Questa la frase che i bernaldesi hanno usato allo scoccare della mezzanotte per salutare l’arrivo del nuovo anno. Qui Bernalda dove nell'ultimo giorno del 2008, da San Donato a Piazza Plebiscito, da Piazza San Bernardino alla zona campo sportivo, la gente tutta ha festeggiato con quintali di zampone e cotechino a cui si sono aggiunti le lenticchie che di fatto portano bene e di cui nessun ha voluto fare a meno. Una notte lunghissima dove i giovani e i meno giovani si sono ritrovati per scacciare le paure e la crisi che il 2008 ha portato, e per accogliere il 2009 con la speranza che sia di grande cambiamento; soprattutto per le tasche delle famiglie. Poi, dopo i succosi piatti e i grandi cenoni, è arrivata l'ora di stappare le centinaia, anzi migliaia di bottiglie di spumante,
ma soprattutto quello di dare il via al conto alla rovescia che ha visto il cielo di Bernalda colorarsi di mille colori e di tantissime fantasie pirotecniche che si sono succeduti. E qui i più facoltosi si son dati battaglia fino all'una dove anche gli ultimi bagliori e le ultime scatole magiche hanno finito di tuonare. E poi cosa fare? Ebbene, i bernaldesi e la gran parte dei giovani hanno scelto la piazza per radunarsi e per darsi un unico e grande “Buon 2009”. Una grossa tradizione che da qualche anno ha preso piede e che sta richiamando sempre più gente di ogni età. Infatti, durante il tour di Piazza Plebiscito, si incontravano le facce dei bambini e quelli degli anziani, dei giovani e di tanti padri e madri di famiglia. Tutti uniti per lo scambio di auguri e per augurarsi un 2009 migliore. f.s.
26 Matera Federconsumatori chiede anche la presenza della Caritas. Spi-Cgil: «Monteleone ci sostiene» Venerdì 2 gennaio 2009
Paniere, finora solo parole Il Prefetto incontrerà le associazioni nei prossimi giorni IL “paniere” a basso costo potrebbe diventare uno degli strumenti più importanti per combattere la crisi economica. L'incontro che nei prossimi giorni Spi-Cgil, associazioni di categoria e dei consumatori avranno con il Prefetto di Matera, Monteleone, conferma l'intenzione di giungere all'individuazione di un progetto complessivo. Il primo esperimento, avviato nel periodo natalizio, sta ottenendo giudizi alterni. Giuseppe Cotugno, presidente di Federconsumatori, spiega: «I cittadini materani si sono dovuti organizzare da soli, come hanno sempre fatto. Non avendo potuto contare su un accordo unitario per un paniere istituzionale, hanno dovuto scegliere i prezzi più convenienti ed acquistare di conseguenza, girando tra differenti supermercati. Abbiamo condiviso con il Prefetto l'intenzione di incontrare il prefetto per individuare un percorso comune. Non vogliamo - prosegue definire un paniere che valga solo in occasione delle feste di Natale, ma cercare di sensibilizzare le organizzazioni di categoria e quelle dei commercianti, in particolare, per avviare iniziative in collaborazione con la grande e piccola distribuzione. L'ìniziativa potrebbe così essere coordinata tra tutte le parti coinvolte. Il risparmio, infatti, è ancora legato alle iniziative che la grande distribuzione realizza in occasione delle festività ma che, comunque, riguardano beni voluttuari e non di largo consumo». I farmer's market, ovvero i luoghi di vendita diretta di prodotti ortofrutticoli, rappresentano l'ulteriore ganglio della catena che però non si è ancora riusciti a collegare. «Si tratta di un problema istituzionale. Un decreto del 2007, inserito nella Finanziaria 2006, invita le amministrazioni comunali a mettere a disposizione delle associazioni dei produttori, locali idonei per vendita diretta tra produttore e consumatore. In questo modo, annullando, il gap creato dalla filiera che finora ha incrementato le tariffe. Non possiamo non registrare che sia a Matera che nei comuni della provincia, queste iniziative nonostante siano state sollecitate ripetutamente, stentano a decollare. Federconsumatori solleciterà, comunqe, il Prefetto a far partecipare al prossimo incontro anche la Caritas che ha il polso della situazione territoriale e può rappresentare un valore aggiunto nell'individuazione dei percorsi da effettuare». Angelo Eustazio, segretario della Spi-Cgil, intravede, comunque, elementi di ottimismo: «L'impegno e l'attenzione con cui il Prefetto di Matera intende condurre a termine questa iniziativa, convocando un altro incontro subito dopo le festività, è un segnale importante perché conferma che intende spendersi per questa vicenda. Ci ha, invece, stupito il voltafaccia delle associazioni dei commercianti che hanno detto al Prefetto che durante le festività natalizie sarebbe stato impossibile applicare riduzioni, perché
Il “paniere” alimentare proposto a Natale, non ha avuto successo
gli sconti erano già previsti. Ulteriori ribassi sarebbero stati, secondo loro, troppo dannosi». La Spi-Cgil ha chiesto al Prefetto di non arrendersi e di svolgere un ruolo attivo nella vicenda. «In un fax che abbiamo ricevuto la Prefettura conferma che subito dopo le festi-
vità natalizie sarà convocato un incontro per studiare misure strutturali di riduzione dei prezzi dei prodotti di largo consumo da realizzarsi in città. Il giudizio ènegativo, invece, sulle organizzazioni dei commercianti e dei consumatori che non stanno facendo molto. I
commercianti in un primo momento si erano detti disponibili a studiare ipotesi che andassero incontro alle esigenze della famiglie disagiate, per poi fare marcia indietro. In questo senso, oltre a non fare gli interessi dei consumatori, non tutelano nemmeno quelli dei
propri associati che avrebbero potuto approfittare dì questa iniziativa per incrementare le vendite. D'altronde le difficoltà delle categorie più deboli stanno emergendo anche dopo l'applicazione della social card che finora ha interessato una platea minore rispetto a quella prevista, ovvero circa 400 mila persone. In molti casi che ci sono stati segnalati le carte non sono state nemmeno caricate. Sotto il profilo territorile, vogliamo che Matera possa contare su strumenti di lotta al disagio come, appunto, il paniere, così come accade in altre città. Questa città che dovrebbe rappresentare un volàno rispetto ad altre realtà, invece, non riesce ad esserlo. Quanto alla filiera corta, infine, le responsabilità maggiori vanno attribuite all'amministrazione comunale che un anno e mezzo fa si era impegnata ad individuare i locali da adibire ai farmer market e oggi non ha fatto ancora niente. Sono però fiducioso perché la resistenza delle associazioni dei commercianti può essere piegata dalla nostra convinzione e da quella del Prefetto». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Piace il teatro con Andrea Santantonio e Nadia Casamassima
Tradizione e storia dei Sassi Il fascino misterioso della favola del pane “La favola del pane”, rappresentata martedì scorso presso l'auditorium “R. Gervasio” di Piazza Sedile, si snoda attraverso una scansione di parti sceniche accompagnate da una musica dolce e suadente, atta a creare il substrato psicologico di un racconto fantasioso animato da una fanciulla, di nome Bella, chiamata Bellina per le sue fattezze fisiche. La protagonista, interpretata da Nadia Casamassima, orfana di padre e madre, s'improvvisa massaia di casa e svolge le incombenze di cucina, cucito, pulizia ed impasto del pane. Quest'ultima attività viene particolarmente amata da Bellina, tanto da superare le donne più esperte della contrada. La bontà del pane, da lei impastato, diventa oggetto di stupore ed ammirazione da parte di tutte le vicine di casa. Si creano diverse ipotesi sulla qualità del pane: il lievito tramandato di generazione in generazione, l'intervento del padre defunto o della mamma e l'acqua di purissima fonte. Ancora il mistero fitto rimane, il pane continua ad essere frutto di una favola bella che ammaglia tutti. Regia, costumi e luci Dario Carmentano e Andrea Santantonio. Testi della favola e scenografia Dario Carmentano. Musiche in prima esecuzione e direzione Loredana Paolicelli. Attori Andrea Santantonio e Nadia Casamassima. Ideazione progetto teatro in musica contemporaneo Ivan Focaccia ed Albino Taggeo. Arrangiamenti ed interpretazioni Nucleo Theatron: Stella Nuzzolese Giuseppina Latorre, Milena Orlandi canto di Bellina, Francesco Paolicelli chitarre, Francesco Clemente violino, Biagio Orlandi flauti dolci e sax, Francesco Cappiello fisarmonica electric guitar, Antonio Carmentano contrabbasso, Lorenzo Guarino batteria percussioni e Loredana Paolicelli piano hardpsichord pipe organ e synth. Coordinamento Grazia Lascaro e Grazia Scialpi. Comunicazione Gianni Andrulli. Stampa La Stamperia Liantonio. Promozione Natascia Zagaria. Scenotecnica Simone Ribba.
La favola del pane è andata in scena martedì all’Auditorium
Servizi stampa Resolvis. Gestione sito web Exent. «È un valido intreccio tra teatro, musica, tradizioni culinarie popolari e storia dei Sassi. - interviene Andrea Santantonio È una favola semplice ed elementare, incanta con la sua freschezza e riporta una tradizione alimentare millenaria. La parte testuale domina la scena e si colora d'immaginazioni, rese misteriose ed evanescenti da una musica soffusa. Nel monologo iniziale è come se parlasse l'inconscio collettivo di intere generazioni. La voce narrante trascina il pubblico verso visioni suggestive con la scansione delle parole musicate secondo un ritmo spontaneo ed adeguato alla comprensione del sentire popolare ». «Il gruppo teatrale è stato composto per l'occasione. - afferma Dario Carmentano - Questa è un'esperienza eccezionale per la folta presenza del pubblico. Lo spettacolo, prima esibizione in assoluto, s'inserisce
nell'ambito del teatro contemporaneo in musica. Ci siamo cimentati in una nostra produzione e lo staff è costituito da dodici artisti locali». «La colonna sonora di questo spettacolo è promanazione spontanea dello spirito della favola. - asserisce Paolicelli Loredana - Queste musiche, di contaminazione, rievocano folk, jazz, classico e contemporaneo. Non mi ritengo una compositrice colta, ma gioco con le note. L'orchestra è composta da solisti, d'estrazione classica, che si occupano di vari generi musicali. Questo è un laboratorio artistico creativo reinventato da tutti i componenti del progetto». «Canto e mimo alcune coreografie della danza come parte integrante della sceneggiatura teatrale. - confessa Milena Orlandi - La mia partecipazione diventa fisica quando è richiesto dal testo teatrale. Le “Belline”, tre cantanti, volta per volta rappresentano un aspetto emotivo della protagonista “Bellina”». Nunzio Longo matera@luedi.it
Lombardi (Caritas)
La causa delle guerre è la povertà
Bombe sulla Palestina
Il messaggio del Papa Benedetto XVI, Combattere la Povertà, costruire la Pace, interpella le coscienze dei governanti e di ogni uomo e donna della storia, così come siamo tutti fortemente interpellati dalla spirale di violenza e di guerra che attanaglia la striscia di Gaza in Palestina e i focolai di guerra, spesso dimenticati, nel Congo, in Sudan e in altri paesi dell'Africa. Tra le maggiori cause della povertà vi sono la violenza e la guerra e spesso causa delle guerre è la povertà. Caritas italiana tempestivamente e sempre in prima fila, a sostegno delle Caritas del posto, si rende presente nei luoghi dove maggiormente la povertà e la guerra privano le popolazioni della dignità umana e dell'essenziale per vivere. La Caritas diocesana di Matera - Irsina, anch'essa interpellata da questi eventi, in collegamento con Caritas italiana, intende sollecitare tutti gli uomini e donne di buona volontà del nostro territorio a rendersi solidali e partecipi del destino di tante persone che soffrono la povertà e la violenza, non solo attraverso la preghiera, quanto soprattutto attraverso il sostegno economico per sostenere la speranza di tanti nostri fratelli. Contro la povertà non bastano gli sforzi dei potenti e dei ricchi, che forse non ci saranno mai, è necessario che si diventi solidali tra tutti cambiando il nostro stile di vita, eliminando il superfluo, vivendo dell'essenziale e con sobrietà, rispettando l'ambiente e aprendo il cuore e le mani ai fratelli più bisognosi. Combattere la povertà è già costruire la pace in maniera concreta. E' questo l'augurio della Caritas per un 2009 che ci veda tutti più solidali, più generosi e aperti alle esigenze degli ultimi, più capaci di costruire la pace deponendo le armi dell'egoismo e della superficialità. Buon 2009 di Pace a tutti Don Filippo Lombardi direttore Caritas
28 Matera Ritorna in commissione e c’è il mandato al dirigente di provvedere all’affidamento temporaneo Venerdì 2 gennaio 2009
Trasporto, atto da ridiscutere Lo decide il Consiglio comunale nel giorno di San Silvestro L’atto di indirizzo per il nuovo bando sul trasporto pubblico locale torna in commissione. Mentre il Consiglio comunale dà mandato al dirigente del settore di regolare la fase di passaggio fino all’aggiudicazione del nuovo bando. Si è concluso in questo modo il punto più importante e atteso del Consiglio comunale di San Silvestro. L'Assise ha approvato a maggioranza, con 17 voti favorevoli e 11 astenuti, la proposta di dare atto che il dirigente provvederà all'affidamento provvisorio dell'attuale servizio di trasporto pubblico urbano alla società Casam, per il periodo di sei mesi, nell'attesa che vengano predisposti gli atti e le procedure relative al nuovo bando per la gestione del servizio. Maggioranza e opposizione hanno trovato un punto di incontro che va
nella direzione di ridiscutere il contenuto dell’atto di indirizzo così come lo stesso sindaco aveva già preannunciato in commissione e ribadito mercoledì mattina in Consiglio. Ma la seduta si era aperta sulla questione dei parcheggiatori presenti nell’assise comunale. «Il trattamento definitivo dei lavoratori è già garantito - ha rassicurato Buccico - dobbiamo solo trovare una soluzione tecnico-giuridica, che spero sia soddisfacente per tutti, e che risolva il problema nel medio termine, nell'attesa del nuovo bando». Il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha spiegato così la posizione dei parcheggiatori che sono in sciopero da qualche giorno e che oggi alle 9, al Palazzo Municipale saranno ricevuti . Il Consiglio Comunale
Supernatura di Bianco Prosegue fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia di coloro che lo abitano e sul concetto di giardino e paesaggio, a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera.
dell’ultimo dell’anno che ha quindi nominato i consiglieri Giovanni Angelino, Silvana Bianculli e Teresa Gullà quali membri della commissione comunale per il diritto allo studio, ed ha approvato a maggioranza, con 17 voti favorevoli e 11 astenuti, il piano comunale per il diritto allo studio per l'anno 2008/09. In tal senso, l'Amministrazione Comunale ha mantenuto tutti i servizi essenziali, che si riferiscono alla mensa scolastica, al trasporto, al contributo alle scuole per interventi di potenziamento delle strutture, progetti, acquisto testi scolastici e per borse di studio, con una previsione per il 2008/09 di un importo a 1.151.000,00, finanziati in parte con fondi regionali e in parte con fondi comunali e con contribuzione dell'utenza per la mensa.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Montesano Via Cappelluti,61 0835/335921 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
I parcheggiatori incontreranno oggi il sindaco Buccico
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Api sul fondo di garanzia Con una lettera inviata al presidente della Regione, de Filippo, il presidente dell’Api Nunzio Olivieri ha chiesto di dare immediata operatività al nuovo fondo regionale di garanzia previsto dalla Finanziaria 2009. «Occorre rendere - scrive - immediatamente utilizzabili le risorse stanziate che, per quanto cospicue, non avrebbero utilità senza un regolamento attuativo del fondo che tenga conto di alcuni fattori tra cui la rapidità di entrata in funzione dello strumento e la necessità di estendere l’operatività del fondo agli investimenti produttivi.
Mostra di Sciandivasci Prosegue fino al 10 gennaio nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria”di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio. La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Da oggi il via ai saldi
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe
DA VEDERE Il 3 gennaio alle 17 al cineteatro Duni si terrà la serata di beneficenza del film “Il Cappellino” diretto da G iuseppe Marco Albano con Aurora Di Giorgio, Regina Orioli, Antonella Genga, Antonio Andrisani e Lucio Montanaro. I fondi raccolti nel corso della proiezione verranno devoluti a favore di Telethon. Prevendita (posto unico 5 euro) presso il botteghino del cinema Duni o Quadrum, via Lucana La programmazione del film continuerà al cinema Duni nei giorni successivi.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
Questa mattina cominceranno anche a Matera i saldi del 2009 che si svilupperanno per i prossimi due mesi e che sono stati anticipati su indicazione dei massimi organi istituzionali.
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Natale a Rio 17,15 - 19,30-21.40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 La Duchessa 17.30-19.30-21.30
18.15-20.00-21.40 •CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Natale a Rio 17.00- 19,00 - 22,0 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Natale a Rio 19 - 21,30
•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il Cosmo sul comò ore 18 e 19,45 Arrivano i mostri ore 21,30
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Natale a Rio 21.00-
•PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Come un uragano
•CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Matera e Provincia
Venerdì 2 gennaio 2009
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Statale 7 Scontro frontale tra due auto. Tragedia sfiorata fra Pomarico e Miglionico
Ubriaco alla guida e senza patente MIGLIONICO - Gli avevano sospeso la patente dal luglio scorso quando, ubriaco alla guida della sua auto era uscito di strada. Il tasso alcolico di un giovane di 23 anni di Ferrandina era talmente alto che i carabinieri avevano imposto questa misura per il periodo di un anno. Fino allo stesso mese del 2009, dunque, non avrebbe potuto salire in auto e guidarla. Un divieto che, però, non lo aveva spaventato tanto che ieri mattina verso le 7, primo giorno del 2009, il giovane ha preso la sua auto e da Ferrandina si è diretto verso Matera, ancora senza patente e con un livello alcolemico molto alto.
Sulla Statale 7, all'altezza dello svincolo per Pomarico, subito dopo la galleria di Miglionico si è scontrato frontalmente con un'altra auto che proveniva in direzione opposta. Nell'impatto il 37enne di Garaguso che era alla guida ha riportato contusioni varie e dopo le cure del caso nell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni. Quanto all'automobilista “recidivo” è ricoverato sotto osservazione nel nosocomio materano per sospetta frattura al bacino in prognosi riservata. Sul luogo dell'incidente sono subito intervenuti i
carabinieri del Comando provinciale di Matera che hanno effettuato i rilievi per accertare le cause dell'incidente e che hanno sottoposto il giovane di Ferrandina al test alcolemico che si è rivelato positivo. Una “carriera” cominciata in giovane età, quella del 23enne che in soli pochi mesi è stato scoperto per la seconda volta dopo aver alzato il gomito ed essersi messo alla guida. Il pericolo di una nuova tragedia della strada è stato evitato solo per un caso fortuito e ancora una volta ripropone il rischio concreto che ogni giorno, inconsapevolmente gli automobilisti possono correre.
Alcol e stupefacenti si stanno trasformando infatti nel nemico numero 1 delle forze dell'ordine. In un mix micidiale con l'alta velocità, infatti, gli incidenti mortali stanno assumendo i connotati di una vera e propria emergenza sociale. Se a ciò si aggiungono le occasioni eccezionali, come il Capodanno, il rischio è sempre dietro l’angolo. L’attenzione delle forze dell’ordine resta alta e per il giovane ferrandinese la revoca definitiva della patente per guida in stato di ubriachezza è quasi una certezza Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Ferrandina «Il partito ha risorse e potenzialità per fare meglio»
Una pattuglia di servizio. Controlli più intensi per le festività
La Cig scade il 5 gennaio prossimo
Crisi del salotto chiesta la ripresa Il segretario del Pd apre al dialogo dell’attività di Soften
«Non è troppo tardi»
FERRANDINA - E' un bilancio in chiaroscuro quello tracciato dal segretario del Pd cittadino Paolo Schiavone. Il 2008 appena trascorso, in effetti, non è stato certo facile per il centro sinistra ferrandinese. Avvio più in salita non poteva certo esserci, come ricorda lo stesso Schiavone, con il Pd ancora da costruire e la famigerata letteramanifesto del sindaco, madre di tutte le crisi che hanno dilaniato quella che fu la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni amministrative del 2007 e che si sono trascinate finora senza approdare a una soluzione definitiva. Sul tavolo, infatti, ancora l'affaire Plati. La delega ai Lavori pubblici, assegnata al tecnico di Pisticc allorquando il sindaco Ricchiuti ha nominato l'ultima giunta e la triade dei saggi, innescò un vero caso politico, accelerando di fatto l'uscita di Rifondazione comunista dalla maggioranza. Ed è proprio dal superamento di queste criticità che il segretario del Pd Schiavone intende ripartire. «Ritengo che la questione dell'assessore forestiero debba essere affrontata e risolta una volta per tutte. Diversamente dovremmo riaprire la discussione anche sugli altri
Il segretario cittadino del Pd, Paolo Schiavone
cinque assessorati, scegliendoli in base ai curriculum, magari aperti a tutta Europa. Al sindaco è stato concesso tutto il tempo necessario per poter restituire serenità alla macchina amministrativa, questo è un nodo che va sciolto». Una sorta di atto dovuto, lascia intendere Paolo Schiavone, in virtù della lealtà politica ampiamente
dimostrata dal Pd. «Il Partito democratico - ricorda il segretario cittadino- non ha fatto mancare il suo apporto nei momenti più critici della gestione Ricchiuti, assumendosi insieme alle altre forze della coalizione la responsabilità di approvare un bilancio di previsione fatto di lacrime e sangue per i cittadini. Né abbiamo arretrato nel mo-
mento in cui il primo cittadino ha aperto la crisi, facendoci promotori di una soluzione in grado di tenere insieme la coalizione. Il sindaco ha fatto altre scelte e ne prendiamo atto. Ma riteniamo non sia troppo tardi per recuperare il terreno perduto. Il Pd ha potenzialità e risorse umane a sufficienza da mettere a disposizione per fare meglio. L'entusiasmo di partecipazione che, nonostante il clima di sfiducia alimentato dalla questione morale, ha contraddistinto le Primarie dei giovani del Pd ne è la prova. Il Partito democratico a Ferrandina continua a essere un punto di riferimento per la comunità. Ragion per cui non ci possiamo sottrarre al compito di assicurare il miglior governo possibile alla città. Che l'amministrazione abbia rispettato il Patto di stabilità e, con ogni probabilità, sarà tra i primi ad approvare il bilancio di previsione, non può che essere accolto positivamente». Come dire: chi ben comincia è a metà dell'opera. Al primo cittadino adesso raccogliere l'invito del Pd e restituire piena cittadinanza alla politica all'interno dell'Amministrazione. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Le segreterie territoriali di Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil hanno chiesto alla Prefettura di Matera di verificare le condizioni per la ripresa produttiva dello stabilimento Soften spa di Pisticci, che opera nel settore della produzione di tessuto non tessuto per i settori salotti e automotive, in vista della conclusione della cassa integrazione guadagni ordinaria prevista per il 5 gennaio 2009. La richiesta è stata ufficializzata nel corso di un incontro che i rappresentanti sindacali Maurizio Girasole, Emanuele Nicoletti e Filippo Viggiano hanno avuto con il prefetto vicario Alberico Gentile e con il capo di gabinetto Francesco D’Alessio.
Tra le questioni segnalate nel corso del vertice al palazzo di Governo, vi sono la ripresa della fornitura di energia elettrica, per l’attivazione degli impianti, la mancata corresponsione di spettanze arretrate per i 30 lavoratori a partire dal settembre 2008 e la posizione con la Regione Basilicata circa l’erogazione di finanziamenti pubblici. La Prefettura, che si è impegnata a verificare le preoccupazioni espresse dai sindacati, ha fissato un nuovo incontro per affrontare la vicenda per l’8 gennaio quando dovrebbero partecipare oltre ai rappresentanti dell’azienda, anche quelli di Confindustria e della Regione. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Un presepe nei nuovi locali restaurati dal Museo della Civiltà contadina
Rivivono gli ipogei del Monastero
L’abbazia di Montescaglioso dedicata a San Michele Arcangelo
MONTESCAGLIOSO - Nei locali sotterranei dell'antico monastero benedettino dedicato a San Michele Arcangelo è stato inaugurato e presentato il presepe realizzato in occasione delle festività natalizie, oltre al nuovo allestimento dei locali sotterranei. Erano presenti all'iniziativa il senatore Filippo Bubbico, il sindaco Mario Venezia, gli assessori Fabio
Disabato, Michele Zaccaro e Vincenzo Zito, don Domenico Monaciello, Parroco della Chiesa di S. Lucia; Assunta Anna Dorazio di Arte e Cultura (Roma), oltre al Presidente dell'Associazione Civiltà Contadina Rocco Locantore. L'iniziativa era sostenuta da Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Montescaglioso, Museo della Civiltà Conta-
dina montese e dall'associazione “Good Angels”, con il patrocinio offerto dallo stesso Comune di Montescaglioso. L'interessante iniziativa, che d'ora in poi permetterà di visitare uno degli angoli forse meno conosciuti dell'immenso monumento benedettino, è stata sostenuta da numerose attività commerciali montesi ed è stata preceduta da un incontro tenutosi nella Sala abbaziale del Capitolo. Nel corso dell'incontro Locantore ha ripercorso i passi compiuti dal Museo della Civiltà Contadina, cui sono seguiti gli interventi del Senatore Bubbico e del Sindaco Venezia. La dr.ssa Dorazio, molto partecipe all'iniziativa, a sua volta ha espresso il suo gradimento per l'attività svolta. Si è ipotizzato anche un ampliamento dei sotterranei e dello spazio antistante, da mettere a disposizione delle attività turistiche. Ci si è poi spostati ai locali posti al di sotto dell'Abbazia, dove ai citta-
dini presenti è stata offerta una degustazione di fragranti pettole fritte in loco e di ottimo vino locale. La Civiltà Contadina di Montescaglioso, associazione Onlus nata 12 anni fa e composta da anziani coltivatori diretti e braccianti agricoli, il cui museo negli anni è stato visitato da circa 50 mila turisti, la scorsa estate aveva chiesto al Comune di Montescaglioso di poter usufruire dei locali abbaziali sotterranei, ampi 200 mq. Appena ricevuta l'autorizzazione, l'associazione, nella persona del socio e segretario Giovanni Colamonico, ha provveduto all'allestimento elettrico degli impianti nei locali. Con la collaborazione dell'altro socio Francesco Fortunato è stato realizzato il caratteristico presepe e con l'aiuto degli altri soci sono stati spostati numerosi attrezzi agricoli conservati nel Museo, ubicato al pianterreno dell'Abbazia montese, inaugurato nel 2000, nel quale, in questi
anni, sono stati custoditi oltre 300 oggetti di uso popolare (agricolo e pastorizio). Per il nuovo allestimento è stato impiegato un mese circa, durante il quale si è provveduto a pulire il terriccio presente, a pavimentare i locali sotterranei e predisporre tappeti verdi in tutti i locali. I lavori hanno richiesto una spesa, da parte dell'associazione, di 5.000 euro, “per fare un'esperienza nuova nei locali abbandonati da tanti anni e quindi per un bene della città valorizzata”, come si legge nel comunicato diffuso per l'evento. Si sottolinea come nell'offerta turistica di Montescaglioso, oltre ai locali abbaziali posti nella parte superiore, d'ora in poi si potranno offrire anche quelli sotterranei allestiti a Museo della civiltà contadina. Nel corso della presentazione dei nuovi locali è stato donato un trofeo a Giovanni Colamonico per l'allestimento dei nuovi locali. Michele Marchitelli
30 Matera e Provincia Scanzano Senza stipendio dall’ottobre scorso. Nei villaggi, però, posti a dipendenti esterni Venerdì 2 gennaio 2009
Davanti ai cancelli senza lavoro Protesta dei lavoratori di Porto Greco e Torre del Faro SCANZANO JONICO - E' un film già visto. Purtroppo. Era già accaduto, infatti, anche qualche anno fa, sempre alla vigilia di Capodanno, che i lavoratori impegnati nelle strutture turistico-ricettive di Scanzano Jonico, Hotel Porto greco e Villaggio “Torre del Faro” manifestassero dinanzi ai cancelli lamentando la mancata corresponsione delle spettanze retributive. Così anche lo scorso 31 dicembre un centinaio di lavoratori hanno protestato pacificamente con un sit-in dinanzi i cancelli dell'Hotel Portogreco con tanto di striscioni con su scritto: “Soglia, vogliamo gli stipendi”. Il riferimento è a Gerardo Soglia, tra l'altro parlamentare del Pdl, il nuovo proprietario dei villaggi-vacanze, succeduto a Cit Holding (nel frattempo finita al Tribunale fallimentare e non solo, dopo la “storiaccia” dell'Accordo di Programma naufragato - Polo turistico integrato, cinque villaggi, 284 milioni di euro, delibera Cipe del maggio 2001). Tante le forze dell'ordine sul posto a garantire l'ordine pubblico, c'era sia la Polizia di Stato del locale commissariato, con il dirigente Cirelli che i carabinieri della Compagnia di Policoro con il capitano Carbone. A rischio infatti c'era il cenone dell'ultimo dell'anno, che stando a quanto riferito dai lavoratori scioperanti era stato organizzato anche con lavoratori esterni alle unità in organico per le sole strutture di Scanza-
Metaponto Si calcolano ancora i danni
Maltempo e mareggiate la costa rischia il collasso definitivo
Alcuni momenti della protesta dei dipendenti e il consigliere regionale Antonio Di Sanza
no: 25 dipendenti fissi e circa 300 stagionali. Tutti in sciopero con la disperazione che muove chi non percepisce reddito dallo scorso ottobre, ma solo metà stipendio e che lamenta pertanto il mancato pagamento di due mensilità e mezza più la tredicesima. «Possibile che qui continui questo malcostume? Tutti con lo stesso vizio di non pagare noi dipendenti». Ci racconta uno dei lavoratori che preferisce non esporsi. In un volantino auto stampato, poi, gli scioperanti dipingono una situazione che vedrebbe il Gruppo Soglia sul lastrico. «Dopo il successo di un'ottima stagione estiva - scrivono
sarcastici - con 240mila presenze nei quattro villaggi del Sud (i due di Scanzano, più “Cava dei Normanni” a Taormina e “Santa Sabina” a Carovigno, ndr) il Gruppo Soglia desidera condividere questo successo con i suoi lavoratori non pagando da quattro mesi gli stipendi, chiedendo la Cassa integrazione per 246 lavoratori e non pagando i fornitori nel 2008. Non possiamo permetterlo, rialziamo la testa». Disperazione, rabbia ed incertezza per il proprio futuro. Sul posto anche alcuni esponenti politici preoccupati per l'allarme sociale che questa situazione ha creato: l'asses-
sore comunale Sante Pantano, il vice sindaco Antonio Ceruzzo, il sindaco, Salvatore Iacobellis ed il consigliere regionale Antonio Di Sanza. «Sono arrabbiato - dice quest'ultimo - non si può più assistere a situazioni di questo tipo. Presenterò nel Consiglio regionale del 13 gennaio una mozione in favore dei lavoratori per fare in modo che il governo regionale intervenga nei confronti del Ministero dello Sviluppo economico per fare in modo che questo adotti tutti i provvedimenti del caso a salvaguardia delle unità occupazionali in un'area già di per sé in forte crisi». Pierantonio Lutrelli
Policoro Disagi per i cittadini che dovevano sottoporsi agli esami
La sala prelievi rischia il tilt Durante le feste, lunghe attese per problemi informatici POLICORO - Le festività natalizie non hanno alleggerito il numero delle richieste di prestazioni all'ospedale Giovanni Paolo II di Policoro. Tutt'altro, considerato il numero di persone alle casse nei giorni scorsi. Né, per una volta, c'è stato il miracolo della celerità delle prestazioni, anzi, solo problemi in più e tempi di attesa più lunghi per i malcapitati cittadini a causa di problemi insorti ai sistemi informatici. E' quanto si è registrato presso la sala prelievi del laboratorio analisi, tanto almeno è stato riferito agli utenti; molti dei quali arrivati in ospedale alle otto di mattina, alcuni anche molto prima e, non ne sono POLICORO - Per alcuni giorni delle scorse settimane dello stesso mese, l'hotel “Summit” di Roma è stato teatro del congresso nazionale di “Cittadinanzattiva”, l'associazione nazionale che si occupa di denunziare disservizi all'interno di ospedali civili, pubblica amministrazione, sanità in generale, scuola ma è anche un'associazione consultiva sugli stessi temi e qualità della vita più in generale. Conta migliaia e migliaia di soci tra cui anche 1700 lucani le cui sedi sono anche tra quelle più attive tra tutte quelle regionali. E sicuramente il
usciti che prima di mezzogiorno. Logoranti ore di attesa per le persone che dopo aver “ballato” fra la cassa della sala prelievi e le casse
centrali per registrare la richiesta o per pagare il ticket, hanno dovuto attendere ulteriormente per ricevere la prestazione o, anche solo per consegnare
Delegati lucani al congresso nazionale che si è tenuto a Roma
Cittadinanzattiva in prima linea per la difesa dei diritti di tutti merito maggiore va dato alla tenace presidentessa di Basilicata, Maria Antonietta Tarsia, rieletta a furor di popolo nell'assemblea del 26 ottobre e delegata di diritto al congresso nazionale. Ad accompagnarla, anche nel voto nazionale che ha rieletto per un altro mandato quadriennale Teresa Petrangolini, hanno votato anche, oltre alla Tarsia, i lu-
cani Mauro Torciano e Maria Rosa La Becca. L'operato della riconfermata Petrangolini è stato accolto con favore dalla maggior parte dei delegati regionali, tanto da ridarle la fiducia consapevoli delle tante emergenze e delle tante sfide che ancora oggi sono i cavalli di battaglia di “Cittadinanzattiva”. Infatti al congresso regionale che si tenne in via Fede-
la provetta delle urine o di sangue, prelevate a domicilio del paziente, per le quali non esiste alcuna corsia, se non preferenziale, almeno diversa. A ciò fanno poi da corollario gli animi esacerbati di chi, invece, per etica e solo per etica, è preposto ad accogliere la gente che, sicuramente, piuttosto che stare in ospedale avrebbe gradito luoghi più confortevoli, se non costretta da necessità. Una pietra in più nel bilancio negativo di fine anno di tanti cittadini che, almeno per l'assistenza sanitaria vorrebbero un 2009 che segni definitivamente il contrappasso . Anna Carone provinciamt@luedi.it rico Fellini (nei locali del 118), prese parte anche il vice segretario generale, Antonio Gaudioso, il quale sostenne come la scuola fosse tra i problemi più urgenti della nazione; il basso numero di asili nido; un nucleo di valutazione anti-sprechi all'interno degli Enti pubblici con un rappresentante esterno che possa contrastare la loro autoreferenzialità; la deduzione fiscale degli affitti e la reintroduzione del tempo pieno nella scuola e un federalismo sussidiario che non penalizzi i cittadini più deboli. Gabriele Elia
METAPONTO - Anno bisesto, anno funesto per Metaponto. La mareggiata di qualche settimana fa ha portato via circa 400mila metri cubi di sabbia. Gregorio Giannini, consigliere comunale ed ex assessore all'ambiente di Bernalda, dopo un sopralluogo dice: «L'altezza della spiaggia è scesa di un metro su un fronte di sei chilometri, mentre la linea di costa è arretrata di 10 - 15 metri. C'è bisogno di progettare e realizzare delle opere di difesa costiera, ma è difficile pensare ad una soluzione definitiva entro la prossima estate». Da ambientalista Giannini non può fare a meno di condannare l'alterazione degli equilibri costieri e di sottolineare il preoccupante fenomeno erosivo della costa lucana, in buona parte determinato dalla costruzione di opere di sbarramento lungo i fiumi, che impediscono l'arrivo al mare dei sedimenti utili al ripascimento della costa. «La Regione nell'immediato - continua Giannini - dovrà intervenire con opere di difesa della spiaggia leggere e compatibili, ma occorre non sprecare l'acqua, pensando ad un progetto di risparmio idrico. Dobbiamo valorizzare la risorsa acqua, perché chi ne usufruisce partecipi finanziariamente per ristabilire l'equilibrio naturale che qui a Metaponto è saltato». Ci sono cattive notizie pure per la vegetazione della duna e del retroduna, che è stata compromessa dalla mareggiata. Gli operatori turistici hanno poche speranze per la prossima estate. Secondo Bernardo Plati servono le barriere frangiflutti «altrimenti qui siamo messi male. Vedremo dopo la passerella dei politici se succede qualcosa». Lunedì 15 dicembre si recarono a Metaponto, per una visita nelle zone più colpite dalle piogge e dalle esondazioni, gli amministratori comunali bernaldesi, il presidente della Regione, Vito De Filippo, gli assessori Roberto Falotico, Vincenzo Santochirico e Innocenzo Loguercio, accompagnati dalla senatrice del Pd, Maria Antezza. Antonio Vena pone l'accento sul fatto che: «il mare ha spianato la strada alle prossime mareggiate e troverà una via già pronta per risalire ancora di più». Gianfranco Sortiero del ”Lido Nettuno” e presidente dell'associazione “Leucippo”, che raccoglie molti imprenditori turistici, afferma: «Non possiamo fare ancora una stima precisa dei danni, ma certo ci sarà un mancato guadagno, come accade già da qualche estate. Sicuramente la spiaggia che
Campi allagati
avremo non sarà più quella del 2007. A me mancheranno più o meno 80 ombrelloni. Se calcoliamo mediamente 10 euro ad ombrellone per 100 giorni, tra alta e bassa stagione, si può capire che il danno sarà notevole sia dal punto di vista economico, sia occupazionale. È una duro colpo per l'economia locale». Non sorride neanche l'ingegner Fabio Civitarese della Ge. Co. Group (Gestione Coste), l'impresa che ha curato sino a pochi mesi fa, per conto della Regione Basilicata, la manutenzione del B.M.S. (Beach Management System), un metodo di protezione delle spiagge, adottato su un tratto di 200 metri: «Abbiamo saputo della mareggiata e dei danni, ma la Regione non ci ha più contattato per rimettere in funzione il nostro impianto. Nel 2009 verremo a Metaponto solo per assicurare la manutenzione del Bms e per evitare problemi di sicurezza, dovuti ad eventuali cavi elettrici scoperti». Il direttore del museo nazionale di Metaponto, Antonio De Siena, riguardo alla situazione degli scavi archeologici, invasi dall'acqua dopo la rottura di un muro d'argine del fiume Bradano, racconta: «Il problema più grosso resta quello della melma e dell'argilla, che impediscono il completo funzionamento dell'impianto di bonifica. Le piogge recenti non aiutano, anzi favoriscono la formazione di acquitrini. Ora l'impianto elettrico e quello per l'espulsione dell'acqua dall'area degli scavi sono stati riparati, ma speriamo che il tempo migliori. Per la rimozione della melma, che danneggia le malte dei muri già restaurati, abbiamo chiesto aiuto al Comune, alla Regione e alla Protezione Civile». Il sogno per tutti è, quindi, che si avveri l'augurio «anno nuovo, vita nuova». Giampaolo Palazzo
Sport Venerdì 2 gennaio 2009
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Serie A Probabile lo scambio con Suazo, meno quello con il brasiliano. Rientrano Vieira e Cruz
Mourinho vuole Owen. E subito L’Inter riprende con il rebus Adriano e un sogno nel cassetto MILANO – L’Inter campione d’inverno scalda i muscoli in vista della ripresa del campionato. Josè Mourinho ha dato appuntamento a tutti i calciatori nel pomeriggio di oggi al centro sportivo di Appiano Gentile per la prima seduta di lavoro del 2009 e il primo giorno del ritiro invernale. I nerazzurri si prepareranno al girone di ritorno con una quattro giorni fatta di doppi allenamenti quotidiani, mattina e pomeriggio. Dal 6, invece, solo una seduta giornaliera fino al 9 e a seguire il classico ritiro della vigilia di Campionato dove gli undici di “Mou” dovranno affrontare in casa il Cagliari nel match di anticipo di sabato sera. Dopo la sfida con i sardi, il calendario prevede la trasferta a Bergamo con l’Atalanta di Gigi Del Neri per l’ultima del girone di andata e, come inframezzo, l’esordio stagionale in coppa Italia del 13 gennaio, con il Genoa: partita a eliminazione diretta per l’accesso ai quarti. Per il derby bisognerà invece aspettare fino al 15 febbraio per il match di ritorno col Milan. Obiettivo, vendicare l’unica sconfitta subita in campionato dai nerazzurri. Alla ripresa di oggi, Mourinho, che potrà finalmente vedere vuota l’infermeria, aspetta sul campo tutti i suoi giocatori: per diversi elementi nerazzurri le porte di Appiano si spalancheranno nuovamente dopo un periodo di infortuni. È il caso di Julio Ricardo Cruz e Patrick Vieira, quest’ultimo fondamentale per dare sostegno, e un po’ di respiro, a Cambiasso e Muntari a centrocampo. Atteso, come conferma la società nerazzurra, anche Adriano, al centro di tante voci di mercato. Non è un segreto che l’Inter stia dando la caccia alla punta da affiancare a Ibrahimovic per dare con-
Micheal Owen con la maglia del Newcastle
tinuità e solidità alla squadra impegnata in campionato e Champions. E tutto gira intorno all’Imperatore e al suo futuro. Sul fron-
te italiano si continua a parlare di Milito e Di Vaio. Il primo sembra un’ipotesi ormai irrealizzabile visto il veto posto da Preziosi,
mentre per la punta del Bologna l’opzione pare aperta anche perché Mihajlovich sembrerebbe allettato dal possibile arrivo di Rivas come parziale contropartita. E’ invece di ieri la notizia apparsa sul quotidiano britannico “Sun” che vuole Moratti invaghito del Pallone d’oro del Newcastle, Michael Owen, e pronto a consegnare al club, per arruolarlo, il cartellino di David Suazo, attualmente in prestito al Benfica, accompagnato da 4,5 milioni di sterline (pari a poco più di 4,6 milioni di euro). Il nome di Owen sarebbe stato fatto a Moratti dallo stesso Mourinho che vorrebbe l’inglese già a disposizione in questo mese di gennaio. Meno probabile, invece, l’altra ipotesi formulata dal giornale inglese, ovvero uno scambio diretto con Adriano. Il presidente nerazzurro non vorrebbe allontanare definitivamente il brasiliano. Senza contare che il cartellino dell’Imperatore, anche in caso di cessione, viene valutato almeno 15 milioni di euro, cifra decisamente superiore a quella che Moratti è disposto a investire sull’inglese, in scadenza di contratto a giugno e, a quel punto, riscattabile a parametro zero.
Il Liverpool si stringe intorno a Gerrard LIVERPOOL – Tutti per il capitano. Rafael Benitez e il Liverpool si stringono intorno a Steven Gerrard, protagonista degli ultimi giorni del 2008 in campo e fuori. La rissa, l’arresto, la notte in cella e il rischio di una condanna a 5 anni le ultime vicende extracalcio vissute dal capitano dei reds, accusato di aver aggredito e ferito in un pub di Southport il dj del locale mandandolo all’ospedale. Gerrard è tornato ad allenarsi con i compagni e ha parlato a lungo con Benitez. Il tecnico spagnolo ha assicurato, così come aveva già fatto il club, il massimo sostegno al suo centrocampista. «E' il nostro capitano, un giocatore chiave per noi, ma è anche molto di più perchè Ste-
ven è una brava persona – ha spiegato Benitez -. Ho parlato con lui, abbiamo fatto una lunga chiacchierata su quanto è successo e ho parlato anche con il nostro avvocato. Steven mi ha spiegato cosa è successo, gli ho detto che continua ad avere tutto il mio sostegno e il mio rispetto, la stessa cosa vale per tutti le persone che lavorano del Liverpool. Si è allenato regolarmente e adesso vuole concentrarsi solo sul calcio». Il 23 gennaio, però, Gerrard comparirà davanti ai magistrati della corte di North Sefton. Intanto secondo i tabloid inglesi l’altro protagonista della vicenda, il dj Marcus McGee, teme di essere oggetto di qualche aggressione da parte dei tifosi del Liverpool.
È in ritiro con il Milan a Dubai
Gattuso: «Tornerò più forte di prima» DUBAI (EMIRATI ARABI) – Il 2008 per Rino Gattuso non si è chiuso certamente bene. Il grave infortunio al ginocchio potrebbe costringerlo a rientrare soltanto nella prossima stagione, ma al centrocampista del Milan e della Nazionale non manca nè la voglia di lottare nè l’ottimismo. A Dubai è con i suoi compagni di squadra per il ritiro invernale «E' terminato un 2008 di cui non butterei via nulla, a parte l’infortunio che mi ha coinvolto, ma anche questo fa parte del gioco e devo solo saperlo accettare – ha spiegato Gattuso -. Sono già passati sedici giorni, piano piano sto guarendo. La voglia di tornare è tanta, in particolar modo per come sono fatto caratterialmente, sempre pronto ad analizzarmi e a giudicarmi, vorrei poter tornare ancora più forte di prima, ma in questo momento l’unica cosa che posso fare è aspettare». Lo aspetterà anche il Milan che dovrà fare a meno di lui nella corsa allo scudetto e nell’avventura in Coppa Uefa, competizione che va un pò stretta al «Diavolo», ma che i rossoneri vogliono vincere per arricchire ancor di più la propria bacheca. In più la finale si giocherà ad Istanbul, una città particolare per Gattuso e i suoi compagni che in Turchia persero in maniera incredibile la Champions League contro il Liverpool. Gattuso spera di recuperare in tempo per l’ultimissima parte della stagione, magari proprio per giocare la finale Uefa.
Rino Gattuso
«Solo il pensiero che il Milan possa partecipare ad una finale, in particolare modo ad Istanbul, è per me motivo di grande orgoglio. Sarebbe una grande soddisfazione esserci – spiega Gattuso -, ma se a causa del mio ginocchio non potessi farcela, sarei comunque presente a bordo campo a sostenere i miei compagni e a trasmettere loro la mia forza». Infine si chiude con un augurio per il 2009. «Speriamo che possa essere l’anno dello scudetto visto che l'ultimo risale al 2004. Un augurio particolare va anche ai tutti i tifosi rossoneri che sono sempre in numerosi allo stadio e ci sostengono sempre – spiega Gattuso -. Spero che sia un anno in cui potremo toglierci qualche soddisfazione in modo da rendere felici tutti i cuori rossoneri».
L’ex giocatore di Lazio e Inter vince a 33 anni il pallone d’oro americano. Per tre voti ha preceduto Riquelme
Juan Sebastian Veron diventa “Re d’America” ROMA – Juan Sebastian Veron ha stregato l'America. È lui, l’ex mezzala di Parma, Lazio ed Inter, 33 anni compiuti, il vincitore del premio 'Re d’Americà, in pratica il Pallone d’Oro sudamericano che ogni anno viene assegnato dal giornale uruguayano 'El Pais', tramite referendum fra la stampa specializzata. Ha preceduto di soli tre voti il connazionale Juan Roman Riquelme, l’asso del Boca Juniors, che in patria dà spettacolo ma in Europa non riesce
a farsi valere perchè ritenuto troppo lento (ma, sottolineano gli estimatori, fa viaggiare a velocità supersonica il pallone). In Europa c'è perfino chi pensava che Veron si fosse ritirato, invece gioca alla grande e lo fa nelle file di quella che è sempre stata la sua squadra del cuore, l’Estudiantes di La Plata, glorioso club argentino in cui giocò anche suo padre Juan Ramon, negli anni '60. E da quando c'è Veron jr. l’Estudiantes è tornato se non
all’antica grandezza almeno ad essere protagonista: due anni fa ha vinto il titolo d’Apertura, quest’anno è stato finalista della Coppa Sudamericana, battuto di misura nella doppia finale dall’Internacional di Porto Alegre di Nilmar ed Alex. Adesso Veron, forte del trofeo di 'El Pais', vuole vincere un’altra sfida all’apparenza impossibile, ovvero di riprendersi un posto in nazionale. Appena insediatosi come nuovo ct dell’Argentina Ma-
radona fece capire di voler richiamare l’ex compagno nel Boca, ed ora, già in occasione dell’amichevole dell’11 febbraio a Parigi contro la Francia, potrebbe passare alla fase 'operativà e convocare l’ex laziale. Intanto, a 33 anni, 'Sebà Veron si ritrova anche al centro del mercato: dopo aver preso Ronaldo, il Corinthians vuole ad ogni costo l’argentino. Si è fatto avanti anche il Santos, squadra un tempo di 'O Reì e che ora si 'accontenterebbè di un Pallone d’Oro.
Juan Sebastian Veron
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Sport
Venerdì 2 gennaio 2009
ARGENTIINA
MANCHESTER UNITED
Maradona in giro per l’Europa
C. Ronaldo: «Io voglio restare qui»
BUENOS AIRES – C’è anche l’Italia tra i paesi europei che il ct della nazionale argentina Diego Armando Maradona visiterà da oggi, per incontrare alcuni dei giocatori della “seleccion”, in vista dei futuri impegni della squadra. In quella che sarà la prima tappa del suo viaggio, Maradona incontrerà l’allenatore del Barcellona, Josep Guardiola, al fine di assicurarsi che la squadra catalana non porrà alcun problema alla convocazione di Lionel Messi in vista dell’amichevole che l’Argentina giocherà a Marsiglia l’11febbraio con la Francia. Diego intende seguire da vicino anche altre squadre europee, tra cui l’Inter.
LONDRA – L’attaccante portoghese del Manchester United, il Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, ha ribadito la sua voglia di rimanere al club inglese, nonostante molte voci di mercato. «C’è sempre molta speculazione intorno al futuro dei giocatori, per me, ma anche per tutti gli altri. La gente parlava molto di me ed era normale dopo la mia stagione. Ma le recenti notizie (il Real Madrid sarebbe in pressing per provare ad ingaggiarlo, ndr) sono completamente false. Sono molto felice al Manchester United - ribadisce Cristiano Ronaldo - e voglio restare qui».
Il sondaggio. Mourinho e Ballardini si astengono. I partenopei e il Catania le sorprese
Inter e Ibrahimovic su tutti Genoa, Napoli e Juventus esprimono il miglior calcio PALERMO – Napoli e Catania le sorprese, l’Inter la conferma, Torino e poi Milan e Sampdoria le delusioni. Con il Genoa che è la squadra che esprime il miglior calcio e Ibrahimovic che ha preso più citazioni come giocatore più importante di questa prima parte del torneo. Sono questi i principali dati di un sondaggio tra i tecnici di serie A. Tutti naturalmente d’accordo, i tecnici, nell’indicare l’Inter come la favorita per lo scudetto, mentre la mediavoto nel giudicare gli arbitri nel secondo anno della gestione Collina è vicina al 7, anche se molti allenatori non hanno voluto esprimere un parere.
DEL NERI- Atalanta
1) Juventus, Inter, Samp 2) Juventus 3) Floccari (Atalanta) 4) 5.5 5) Inter
MIHAJLOVIC-Bologna
1) Inter, Catania, ------2) Juventus 3) Di Vaio (Bologna) 4) 8 5) Inter
ALLEGRI-Cagliari
1) Catania, Inter, Torino 2) Inter 3) Ibrahimovic (Inter) 4) 8 5) Inter
PRANDELLI- Fiorentina
GASPARINI-Genoa
MOURINHO-Inter
1) Catania, Fiorentina, -----2) Atalanta 3) Amauri (Juventus) 4) 7 5) Inter
1) Juventus, Genoa, Bologna 2) Genoa 3) Zarate (Lazio) 4) 6 5) Inter
Non ha inteso
BERRETTA-Lecce
ANCELOTTI-Milan
REJA-Napoli
ZENGA-Catania
1) Napoli, Siena, ------2) Inter 3) Brighi (Roma) 4) nessuna risposta 5) Inter
RANIERI-Juventus
DI CARLO-Chievo
1) Napoli, Inter, Torino 2) Juventus 3) Ibrahimovic (Inter) 4) 9 5) Inter
ROSSI-Lazio
Le cinque domande rivolte ai tecnici della massima serie 1. Sorpresa conferma delusione
rispondere al sondaggio
1) Napoli, Inter, ------2) Genoa 3) Del Piero (Juventus) 4) nessuna risposta 5) Inter
BALLARDINI-Palermo
1) Catania, Napoli, ------2) Genoa 3) Milito (Genoa) 4) nessuna risposta 5) Inter
PILLON-Reggina
2. Squadra che esprime il miglior calcio 3. Giocatori in evidenza
1) Catania, Napoli, Milan 2) Udinese 3) Gilardino (Fiorentina) 4) 7 5) Inter
SPALLETTI-Roma
1) Genoa, Inter, Udinese 2) Milan 3) Ronaldinho (Milan) 4) 6 5) Inter
MAZZARRI-Sampdoria
1) Napoli, Inter, Udinese 2) Roma e Napoli 3) Ibrahimovic (Inter) 4) 6 5) Inter
Non ha inteso rispondere al sondaggio
GIAMPAOLO-Siena
NOVELLINO-Torino
1) Napoli, Juventus, Milan 2) Genoa 3) Rossettini (Siena) 4) 7 5) Inter
1) Napoli, Inter, Sampdoria 2) Udinese e Napoli 3) Ibrahimovic (Inter) 4) 6 5) Inter
1) Napoli, Inter, ------2) Genoa 3) Amauri (Juventus) 4) 6.5 5) Inter
MARINO-Udinese
4. Un voto agli arbitri nel secondo anno di Collina 5. La favorita per lo scudetto
1) Napoli, Fiorentina,-----2) Juventus 3) Hamsik (Napoli) 4) ------5) Inter
1) Siena, Inter, Torino 2) Napoli 3) Lavezzi (Napoli) 4) 6 5) Inter
1) Genoa, Fiorentina, ------2) Udinese 3) Milito (Genoa) 4) 6.5 5) Inter
Sport 33 Prima divisione Per il Mercato oltre a Gerardi c’è la candidatura di De Luca Venerdì 2 gennaio 2009
Potenza, bilancio in rosso Galasso: «Speriamo che il peggio sia passato» E' un bilancio dal retrogusto amaro quello tracciato per il 2008 dal direttore generale del Potenza Rocco Galasso, che proprio nella seconda parte dell'anno appena trascorso ha acquisito tale ruolo nell'organigramma societario. Partiamo dalle cifre: il Potenza a cavallo delle due stagioni ha totalizzato nell'anno solare trentatre punti in altrettante partite, frutto di otto vittorie e nove pareggi al netto della penalizzazione. Decisamente pochi. “Innegabilmente le vicende giudiziarie di questa estate sono state una spina nel fianco”,punta dritto il dg senza perdersi nella diplomazia che di solito gli è cara. Ma il messaggio, ci mancherebbe, non può che essere di fiducia: “speriamo che il peggio sia passato, società e settore tecnico stanno facendo fronte comune per non vanificare il lavoro fin qui svolto”. Le note dolenti però non mancano nell'analisi a tutto tondo: “quello che più ci preoccupa - spiega Galasso è aver riscontrato una graduale perdita di entusiasmo in città nei confronti del fenomeno calcio”. Significativo in tal senso un flash sull'ultima partita interna contro il Taranto: “al di là dei pochissimi paganti, fa riflettere che abbiamo destinato gratuitamente l'intero settore ospiti ai bambini delle scuole arrivando a contare non più di cento persone”. L'antidoto più ovvio restano i risultati, ma bisogna anche recuperate fiducia da chi non si limita a comprare il biglietto: “per fortuna quast'anno è arrivato Rosario Pellegrino con il suo sponsor sulle maglie (la Pelplast, ndr), altrimenti per gli altri supporti pubblicitari riscontriamo una contrazione del 70% rispetto alla passata stagione”. Un altro fronte, secondo la società, nel quale manca l'abbraccio decisivo con la città. MERCATO Ma al di là dei discorsi sui massimi sistemi, per quanto condivisibili, c'è l'esigenza concreta di tuffarsi a con la massima applicazione nel mercato che prende il via ufficialmente mercoledì'. In tal senso è previsto il rientro in tempo utile del patron Postiglione dall'estero, anche se le linee guida sono condivise anche da Arleo e Pellegrino che poco prima di capo-
La tifoseria rossoblù
danno hanno fatto il punto seduti allo stesso tavolo. Innegabilmente le parole del tecnico nella conferenza stampa del 30 dicembre hanno delineato l'identikit del centravanti che sogna il Potenza: “serve un giocatore ben strutturato fisicamente - ha dichiarato Arleo che sappia far salire la squadra e ci consenta soluzioni alternative al fraseggio stretto quando giochiamo contro squadre chiuse”.
Espressa a chiare lettere la preferenza per Federico Gerardi, prima punta classe '87 dell'Udinese ma in forza alla Salernitana, spuntano altre due candidature. La pista in teoria più praticabile porta al centravanti della Scafatese Fabio DeLuca, salernitano di Mariconda classe 1982 che tutti consideravano una grande promessa quando nel 2001 debuttò in serie B con la maglia granata mettendo a segno due re-
ti. Poi si è perso anche per problemi fisici, è a Scafati da cinque anni - vissuti tra D e C2 - in cui ha messo a segno quasi 40 gol. Dieci l'anno scorso, in cui ha mostrato anche buone doti sui calci piazzati. Risponderebbe al profilo tracciato da Arleo e a Potenza ci verrebbe di corsa considerato che la Scafatese gli ha promesso di lasciarlo andare gratis per liberarsi del suo stipendio e del contratto in scadenza 2010. Ovviamente sarebbe da valutare in Prima Divisione, ma a suo favore potrebbe giocare l'essere assistito dall'agente Fifa Candido Fortunato che ha la procura di parecchi elementi della rosa rossoblu. E' tornato in ballo anche il nome di Florian Mjrtay, 32enne albanese del Sorrento che non ha bisogno di presentazioni ma è rimasto ai box nelle ultime sei partite per un fastidioso stiramento. E' stato accostato al Potenza già in estate e mantiene vivi i contatti con Postiglione. Il suo contratto con la società campana scade a giugno e non sarebbe assurdo provare a concretizzare un approccio. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Melfi, una salvezza da centrare al Valerio Un nuovo anno è sorto e con esso i buoni propositi di tutti per questo 2009. Tra i più importanti, in città, di certo la certezza che il Melfi Calcio possa arrivare a centrare la salvezza, obiettivo di questa stagione, un qualcosa che accomuna società, tecnici, tifosi e squadra, anche se per i calciatori, dopo aver trascorso il Capodanno nel calore delle proprie famiglie ora è già tempo di rimettersi in viaggio per raggiungere la sede dove, da domani pomeriggio, si tornerà a fare sul serio lavorando in maniera intensa per poter arrivare al meglio alla prima di ritorno, domenica 11 gennaio a Scafati. Il girone d’andata alle spalle quello di ritorno ancora lontano oltre una settimana e, tra bilanci di quanto fatto e previsioni per una seconda parte da disputare certo in maniera diversa, e da protagonista, il Melfi appare pronto a dare il massimo, per arrivare all’obiettivo. Certo, a ben guardare, i soli 12 punti messi in cascina finora sono davvero pochi e non rendono merito ad una squadra gialloverde che, seppure molto giovane e per motivi di bilancio da far quadrare quest’anno per potersi garantire un futuro per diversi anni nel calcio che conta, ha fatto la sua parte su ogni campo e contro ogni avversario, ma la salvezza diretta è a portata di mano, e dista solo quattro punti, con tutto il ritorno da giocare e la consapevolezza che tutti insieme, e con la collaborazione, l’esperienza, la spinta dei nuovi pronti ad indossare la casacca gialloverde, si possa guadagnar il settimo anno di fila tra i professionisti. Come detto, al cosiddetto “giro di boa” del campionato, l’analisi non è delle migliori per il Melfi, con soli 12 punti ed un penultimo posto in classifica frutto di una sola vittoria, di nove pareggi, tre in casa e sei fuori, e di ben sette sconfitte di cui cinque in casa e con squadre di vertice, anche se molte a tempo scaduto, cosa che fa arrabbiare ancora di più in considerazione di errori e disattenzioni che hanno condizionato, e non poco insieme anche a più di un errore del-
la terna, un campionato che era partito male, con la sconfitta interna con la Scafatese firmata dall’ex Izzo nel recupero. Potevano essere almeno 7 o 8 di più, i punti in classifica, e sarebbe stato decisamente diverso sia l’umore che la carica di tutti, ma la voglia di far bene non manca e, con il lavoro fatto durante la sosta, i nuovi arrivi promessi dalla società, e quello che si dovrà fare da domani fino alla ripresa del campionato, si dovrà partire davvero con un altro passo e soprattutto si dovranno sfruttar al meglio le otto gare in casa del ritorno, sette delle quali dal valore doppio per il fatto che il Melfi ospiterà al Valerio squadre che lo precedono in classifica, oltre al Monopoli che per ora guida il gruppo di ben dodici formazioni che va dai 24 agli 11 punti del fanalino Vigor Lamezia. Sei pareggi esterni, cosa non da poco se si considera che sono stati ottenuti in scontri diretti, hanno confermato il fatto che spesso la squadra ha saputo reagire e portare a casa punti, mentre due sole le sconfitte esterne finora, contro l’Aversa al 92’ ed a Manfredonia, con non poche colpe imputabili ad errori arbitrali, compresa la lunga squalifica, ben sei le giornate poi comminate al tecnico Palumbo da un giudice sportivo che non ha tenuto conto neanche del ricorso presentato da tecnico e società, con l’assenza del proprio trainer che, di certo, si è sentita eccome sulla giovane squadra gialloverde. Tre punti tutti insieme solo nel successo interno sul Lamezia, con doppietta firmata da De Angelis, uno che con i suoi dieci gol ha tenuto su le speranze della squadra ed ora, come capitano ed insieme agli altri ed a coloro che arriveranno per apportare qualità ed esperienza al gruppo, è pronto a ripetersi e a dare ancora il suo contributo al Melfi che vuole salvarsi. “La salvezza è distante appena 4 punti ed abbiamo 17 partite a disposizione per centrarla – ha affermato prima della sosta Mauro Rizzo – con 8 gare interne che saranno soprattutto scontri diretti”. Antonio Baldinetti
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Speciale
Venerdì 2 gennaio 2009
Speciale
Venerdì 2 gennaio 2009
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Forum Cinque allenatori di categoria giudicano la squadra rossoblù e il cammino fatto dalla stessa finora in questa frazione di campionato
Antonello CUCCUREDDU
Guido UGOLOTTI
Fulvio D’ADDERIO
Aldo AMMAZZALORSO
Andrea AGOSTINELLI
Burbero e pragmatico: sardo per antonomasia. Antonello Cuccureddu (nato ad Alghero il 4 aprile del 49) inizia la carriera nel settore giovanile della Juventus. Una straordinaria palestra di formazione che gli permetterà di diventare uno dei migliori allenatori della terza serie. La prima esperienza con l'Acireale nel 97/98 (prestigioso ottavo posto), poi una parentesi in B con la Ternana (esonerato dopo appena dieci turni). La C1 era ed è la sua dimensione: vince a Crotone nel 99/2000 (primo posto con 19 vittorie, 12 pareggi ed appena 3 sconfitte), si ripete ad Avellino nel 2004/05 (esonerato prima dei play-off, poi vinti sotto l'egida di Oddo), fa tris a Grosseto nel 2006/07. L'anno scorso col Perugia fu eliminato in semifinale dall'Ancona.
Cinque anni nel settore giovanile della Roma (dal 98 al 2003) per diventare allenatore vero. Nato a Massa il 28 agosto del 58, Ugolotti ha avuto la prima grande chance professionistica nel 2003/04 quando fu chiamato dal Gela e riuscì a centrare senza affanni la salvezza. L'anno dopo però si sarebbe scottato: prese in gestione l'Acireale ormai allo sbando, lo portò fino alle soglie della salvezza, ma fu punito ai play-out dalla Juve Stabia (la retrocessione fu scritta da un gol di Agnelli in pieno recupero). Nel 2006/07 l'annata migliore alla Sambenedettese. Subentrò a Calori e portò i marchigiani ad un passo dai playoff. Nella passata stagione è stato invece esonerato dopo diciannove giornate.
Nessuno meglio di lui conosce la C1 (adesso Prima Divisione) perché per quindici anni consecutivi non ha mai cambiato categoria. Ha iniziato con la Lodigiani nel 97/98 e non ha mai voluto saperne di accettare un declassamento. Ha fatto bene un po' ovunque e lo conferma la media di vittorie (33%) e di pareggi (30%) su 264 panchine accumulate in terza serie. Dal 2001/02 è diventato specialista in subentri: chiamato in causa per risolvere delicate situazioni prima alla Torres, poi al Giulianova ed ancora al Manfredonia ed al Foggia (nel 2006/07 arrivò in finale contro l'Avellino e perse la B soltanto in pieno recupero). Lo scorso anno ha allenato il Venezia prima di essere stranamente esonerato (era in piena zona play-off).
Argentino di nascita (nato ad Escobar il 27 gennaio del 51), italiano d'adozione. Risiede da anni in Abruzzo, ha collezionato ben trecento panchine tra i professionisti. Ma prima di arrivare nel calcio che conta ha fatto tanta gavetta tra i dilettanti: col Pineto, con la Vastese (promozione in C2 nell'89/90), con la Santegidiese. A Teramo l'esplosione: vince la D nel 93/94 e sfiora la C1 per due anni consecutivi. La promozione la ottiene con L'Aquila nella stagione 99/2000. Fa benissimo ad Avellino, ancor meglio a Treviso (2002/03) dove ottiene la prima promozione in B. L'anno scorso prese il posto di Cioffi alla Cavese, ma rassegnò le dimissioni dopo sedici panchine.
Nato ad Ancona il 20 aprile del 1957, inizia la carriera da allenatore giovanissimo. Appena trentaquattrenne quando prende posto sulla panchina della Lodigiani. Per una stagione resta fermo (93/94), poi riparte dal Latina in serie D (esonerato dopo sedici giornate). Si rifà con l'Astrea nel 96/97 guadagnando la promozione in C2. Alla guida della Pistoiese i risultati migliori: vince la C1 nel 98/99 ed ottiene una miracolosa salvezza nella stagione successiva. Arriva anche in A guidando il Piacenza (esonerato dopo sedici giornate), ha il prestigio di allenare il Napoli,ma incassa licenziamenti in serie: l'ultimo nella passata stagione con la Salernitana in vetta alla classifica. Ora è commentatore tecnico per Mediaset.
«Noi il Potenza lo vediamo così» di FILIPPO ZENNA Si tirerà fuori dalle sabbie mobili della classifica e brinderà per il secondo anno consecutivo ad una straordinaria salvezza: il Potenza c'ha le carte in regola per abbandonare quell'umiliante ultimo posto in graduatoria, per scalare rapidamente posizioni e non disperdere così quell'eccezionale patrimonio tirato su con enormi sacrifici. Non è matematicamente verificabile, ma quasi certo se ad assicurarlo sono cinque allenatori prestigiosi, che conoscono la categoria più di tanti altri e che attualmente la osservano da spettatori disinteressati. Andrea Agostinelli, Antonello Cuccureddu, Fulvio D'Adderio, Guido Ugolotti ed Aldo Ammazzalorso puntano quasi ad occhi chiusi sulla formazione di Arleo: l'han vista all'opera, ne hanno seguito evoluzioni di mercato e progressi tattici ed hanno tutti la piena convinzione che ce la farà. Perché allenata da un maestro - secondo Ugolotti - perché pratica, smaliziata ed esperta - ad avviso di Agostinelli ed il pragmatico Cuccureddu perché piena zeppa di talento ed imprevedibilità - è il giudizio di Ammazzalorso - perché - è l'opinione di D'Adderio - uno come Cozzolino non ce l'hanno nemmeno le corazzate che lottano per la promozione in serie B. Per un motivo o per un altro, con o senza play-out: ciò che conta è la salvezza. Che non sfuggirà, soprattutto se la mano sul fuoco ce la mettono cinque grandi allenatori, restati alla finestra per logiche calcistiche sempre più difficili da comprendere. I pareri sono autoritari ed accompagnati da una discreta conoscenza della categoria. Utile per entrare nei dettagli, per approfondire la questione, per motivare sensazioni e sentenze, per evitare risposte banali. Ed allora via col forum: la parola agli esperti. Quante possibilità di sal-
Ugolotti: «La difesa è il punto di forza dell’organico»
Agostinelli: «Penso che saranno evitati addirittura i play out»
Cuccureddu: «Non c’è una formazione su cui fare la corsa»
Per Ammazzalorso al ritorno verranno fuori il carattere e la determinazione
varsi ha il Potenza? “Sicuramente tante - il primo a parlare è Agostinelli - E penso che perfino i play-out siano evitabili se la squadra ingrana la marcia giusta ed assume ulteriore consapevolezza nei propri mezzi. Il Potenza ha avuto grandi difficoltà in partenza e chiaramente ha pagato le conseguenze col trascorrere delle giornate. Ma poi s'è assestato sia a livello societario che tecnico, assicurandosi giocatori importanti e trovando discreti equilibri: in alcuni casi, senza la frenesia che genera l'ultimo posto in classifica, avrebbe potuto vincere in scioltezza ed invece ha pareggiato o addirittura perso. Mi riferisco ovviamente alla clamo-
rosa beffa di Vasto sul campo del Pescara”. C'era anche Aldo Ammazzalorso allo stadio Aragona, che restò affascinato dalla bontà del gioco potentino: “Mi lasciò di stucco la formazione di Arleo: non m'aspettavo che una squadra con così pochi punti in classifica sciorinasse una prestazione del genere. Per 45 minuti il Potenza fu padrone del campo, passò in vantaggio, sciupò almeno dieci occasioni per raddoppiare e poi fu punito nella ripresa dai propri limiti atletici piuttosto che dal Pescara. Ma con quel materiale tecnico e con la sosta che capita a pennello la squadra di Arleo si tirerà fuori nel girone di ritorno”. Ne è sicuro anche Guido
D’Adderio: «Ora sul mercato c’è davvero poco» Ugolotti: “Arleo è una garanzia - spiega - Sa ricavare il massimo dal gruppo e conosce perfettamente l'ambiente. Ho visto la gara contro il Taranto ed ho capito che il Potenza può farcela, ha tutti i mezzi per tirarsi fuori dalla bassa classifica”. Meno entusiastici i commenti di Cuccureddu e D'Adderio, che riconoscono comunque al Potenza discrete possibilità di salvezza: “Una piazza così - spiega il primo - ha il dovere di salvarsi ed ha anche il potenziale tecnico per farlo. Il girone di ritorno in fondo è un secondo campionato, cambiano fisionomie e gerarchie, ma non è mai facile tirarsi su quando si è ultimi in classifica”. “Per la salvez-
za diretta - aggiunge D'Adderio - servirebbe un girone di ritorno da record: il Potenza dovrebbe viaggiare ad una media promozione. Ma almeno l'ultimo posto può evitarlo tranquillamente soprattutto considerando il fattore ambientale”. Quali sono i punti di forza del Potenza? “Il reparto di centrocampo è quello che mi convince di più - analizza Andrea Agostinelli - Montesanto è una garanzia: l'ho allenato a Napoli ed ha una generosità incredibile, è uno che non molla mai. Ci sono poi Cammarota e Berretti, dotati di grossa qualità. In più c'è l'esperienza acquisita dopo un avvio difficile che sicuramente tornerà utile ne-
gli scontri diretti e nelle fasi salienti della stagione”. L'attacco è, invece, secondo Ammazzalorso, l'arma in più del Potenza: “Quando prendono palla Nolè, Cozzolino, Berretti o lo stesso Sarno, giovane di grosso talento, c'è sempre la giocata imprevedibile dietro l'angolo. E, nonostante il discreto potenziale offensivo, la squadra mantiene comunque un buon equilibrio tra difesa e centrocampo”. Va un po' in controtendenza Ugolotti, riconoscendo la bontà dell'attacco, ma puntando deciso sulla difesa: “Di Bella è un vero e proprio gigante, Dei ha portato esperienza e malizia alla retroguardia,Groppioni è tra i migliori portieri della categoria”.
Come a voler dire: per salvarsi bisogna saper difendersi. Concetto che accomuna Ugolotti e Cuccureddu: “Sono sempre stato uno pratico - riconosce l'ex tecnico del Perugia, specializzato in promozioni - Certo, i singoli sono importanti, spesso determinano le partite, ma la prima regola è non prenderle. Ed il materiale che a disposizione Arleo è buono per organizzare una discreta fase difensiva”. Ha un debole per Cozzolino Fulvio D'Adderio e non lo nasconde: “Lo allenavo a Giulianova quando era ancora giovanissimo: un talento così è sprecato in Prima divisione. È sicuramente il calciatore più forte e l'uomo a cui aggrapparsi per raggiungere
la salvezza”. Quali sono, invece, i punti deboli del Potenza? “La qualità collettiva non è eccelsa, ma nessuna squadra di bassa classifica, fatta eccezione per la Juve Stabia, ha un organico completo. Il vero handicap - secondo Agostinelli - è stata la penalizzazione di tre punti. Sembrano pochi, ma per una squadra che deve salvarsi sono tanti e soprattutto non fanno vivere serenamente”. Della stessa opinione Antonello Cuccureddu e Fulvio D'Adderio : “Partire da meno tre complica la vita, soprattutto se nell'immediato non arrivano subito risultati importanti” spiega il primo, “E la costruzione a rate dell'organico - aggiunge il
secondo - ha finito per complicare la situazione”. Il limite, secondo Ammazzalorso, sta invece nella tenuta fisica: “Mi attengo a quanto visto col Pescara: primo tempo perfetto, ripresa da panico con un crollo incredibile. Ecco perché la sosta capita a pennello per consentire ad Arleo di iniettare benzina nelle gambe dei calciatori”. C'è dell'altro, infine, secondo Ugolotti: “La penalizzazione ha avuto il suo peso, così come la decisione di affidarsi ad un tecnico neofita per la categoria come Chierico. Hanno influito parecchio anche le tormentate vicende societarie d'inizio stagione, ma dal punto di vista squisitamente tecnico, ora come ora non
vedo punti deboli, circoscrivendo ovviamente la mia analisi al discorso salvezza”. Dove dovrebbe intervenire il Potenza per assicurarsi la permanenza in Prima divisione? “Dal punto di vista tecnico - spiega Agostinelli - non credo ci siano lacune strutturali così evidenti. Servono soprattutto serenità, equilibrio e volontà di remare tutti nella stessa direzione”. Qualcosa, considerando la potenza dell'attacco, andrebbe fatta nelle retrovie secondo Cuccureddu: “È fondamentale avere una retroguardia granitica, soprattutto quando arriveranno gli scontri diretti ed in maniera particolare se la
salvezza dovrà passare attraverso gli spareggi playout”. Per Ammazzalorso servirebbe soltanto un pizzico di malizia in più: “Quella che garantiscono giocatori di esperienza: con un paio di veterani ben motivati sarebbe completo il Potenza”. Ugolotti la pensa diversamente: “L'intesa va perfezionandosi, probabilmente sono necessari ricambi validi tra difesa e centrocampo”. L'ultima considerazione è di D'Adderio ed è antitetica a tutte le altre: “Non comprerei nessuno a gennaio: l'esperienza mi insegna che un calciatore acquistato nel mercato di riparazione entra in forma soltanto verso marzo-aprile. Ora come ora c'è da intervenire
sulle motivazioni: la squadra va stimolata”. La classifica resta preoccupante: su chi fare la corsa per evitare almeno l'ultimo posto? “Fermo restando che il Potenza deve guardare a se stesso, credo che abbia discrete possibilità di scavalcare nell'immediato sia la Pistoiese che il Foligno perché ha un organico superiore”. Non c'è una squadra in particolare da rincorrere secondo Cuccureddu: “La classifica è corta ed il Potenza ha il dovere di fare la corsa sul sestultimo posto per evitare anche i play-out”. Ammazzalorso indica la via e come Agostinelli è convinto che Pistoiese e Foligno sono raggiungibili: “Il Foligno s'è ridimensionato parecchio e non ha un budget corposo per rimediare a gennaio. La Pistoiese poi sta andando oltre le più rosee previsioni: sulla carta è la più debole”. Opinione condivisa pure da D'Adderio: “Polverino ha perso finora una sola partita con la Pistoiese, ma non può di certo fare miracoli con un organico giovanissimo e con una società in difficoltà, che deve innanzitutto badare ai costi. Il Foligno è poco pratico, s'è smobilitato dopo i risultati della passata stagione e non ha trovato rimpiazzi ugualmente efficaci. Nelle ultime cinque giornate ha raccolto soltanto un punto”. Conclude il giro Guido Ugolotti tirando in ballo anche la Lega: “Spero che non ripeta gli errori della scorsa stagione quando soltanto a fine anno furono comminate le penalizzazioni ed il Perugia si ritrovò nei play-off per grazia ricevuta. Lo scorso campionato è stato falsato. Spero che la Disciplinare faccia adesso il proprio corso e punisca le società che non sono in regola. Se l'operato degli organi competenti sarà limpido non è da escludere che nei bassifondi si ritrovino anche squadre che adesso viaggiano nella medio-alta classifica. Detto questo - termina Ugolotti penso che il Potenza sia di gran lunga superiore alla Pistoiese ed allo stesso Foligno, fin troppo ringiovanito e ridimensionato rispetto alla passata stagione”.
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Sport
Venerdì 2 gennaio 2009
Cenone e panettone devono lasciare il posto all’impegno con la squadra di Gargiulo
Francavilla, la testa è alla gara col Pianura FRANCAVILLA – Nuovo anno e nuovi stimoli per il Francavilla. La squadra allenata dal serbo Ranko Lazic, riprenderà ad allenarsi oggi pomeriggio presso lo stadio “G.B. Rossi” di Senise, agli ordini dello staff tecnico. Quindi, vacanze terminate e tutti nuovamente al lavoro, in vista della delicata trasferta in casa dei napoletani del Pianura, squadra che sta attraversando un buon periodo di forma. Ricordiamo che nelle ultime tre partite, i biancazzurri allenati da Gargiulo,
hanno ottenuto tre successi, che hanno proiettato la squadra nei quartieri alti della classifica. Intanto, prosegue la preparazione dei campani, recuperati tutti i febbricitanti, il tecnico avrà l´intera rosa a disposizione, per una gara che, il team della squadra cara ai fratelli Cafasso, definisce abbastanza impegnativa. In casa Francavilla invece, molta concentrazione e impegno nelle sedute di allenamento, che saranno incentrate molto su esercizi di atletica e tattica.
In campo, dopo la sosta di fine anno, i rossoblu dovranno smaltire le abbuffate del cenone e riprendere il ritmo necessario a far si che si continui ad ottenere dei risultati tali, da permettere alla squadra di raggiungere la quarta salvezza consecutiva nel campionato nazionale dilettanti. Dopo Pianura, altro match lontano dalla cittadina in riva al Sinni. Per Del Prete e compagni, visita alla Nocerina, seconda forza del campionato per una gara molto impegnativa.
Una squadra che dopo i problemi finanziari dei mesi scorsi, sembra aver ritrovato la strada giusta per proseguire la rincorsa all’armata Brindisi. Ritornando in casa sinnica, in vista della gara del 4 gennaio contro il Pianura, il Francavilla dovrà fare a meno di due pedine importanti, come il terzino sinistro Nicholas Nicolao, che dovrà scontare due giornate di stop, dopo l’espulsione rimediata contro il Venafro e l’altro assente, il giovane centrocampista Fabio Pioggia,
Una formazione del Francavilla
per lui una sola giornata di riposo forzato, per somma di ammonizioni. Quindi, il tecnico Lazic, dovrà ridise-
gnare un po’ la squadra in vista di queste due assenze. Claudio Sole
Bene i nuovi Porzio e D’Arienzo, ma anche Chisena è in gran spolvero
La Fortezza valore aggiunto Ha preso per (in) mano il Matera rigenerandolo PORZIO fa sorridere i tifosi del Matera, Chisena a sprazzi fa vedere di essere di un altro pianeta ma è Antonio La Fortezza la sorpresa più bella. Un leader. Come serviva e mancava al Matera. Un interessante test contro la Juniores alla vigilia di Capodanno per il Matera nel quale sono stati puntati i fari sugli esordienti in maglia biancazzurra. Ciro Porzio ha fatto vedere buone cose, dimostrando di essere un giocatore capace di dare quel tocco di imprevedibilità negli ultimi sedici metri e di poter dare una grossa mano al Matera, visto che non disdegna nemmeno di concludere da lontano essendo in possesso di buone doti balistiche e di potenza. E’ cambiato il mondo in casa biancazzurra. Dai lanci lunghi per Albano si è passati finalmente alla manovra e soprattutto grazie ad un giocatore tornato su livelli eccellenti. Un piacere vederlo correre e dettare i tempi di una squadra che fa girare a piacere. Antonio La Fortezza ha le chiavi del Matera e non solo del suo centrocampo. E’ piacuto nelle sue due ultime
Villa d’Agri in vetrina molti baby
Chisena in campo a Genzano, a destra Antonio La Fortezza
apparizioni, la personalità con la quale ha guidato soprattutto i più giovani. La Fortezza è di varie categorie superiori ed a Matera ha trovato la squadra e l’ambiente giusto per ritornare alla ribalta. Un valore aggiunto che servirà al Matera già a Genzano domenica, ma anche in futuro visto che Chisena dovra essere assente per un periodo
di tempo nel quale dovrà recuperare al meglio. C’è da dire che nella frazione di gara giocata contro la Juniores l’altro giorno Antonio chisena ha fatto vedere cose eccellenti, al pari della gran classe di cui dispone e che finora per un motivo o per l’altro non ha potuto mostrare. Chisena ha giocato da trequartista, forse per la prima vonta e non da
Seconda categoria La squadra di Prete è terza in campionato
Un Real Grumento in salute VITTORIE e sconfitte, gioie e disfatte, soddisfazioni personali e giocatori avuti che vanno e vengono in continuazione. Il 2008 di Carlo Prete è stato un anno in bellezza, una stagione da ricordare per la salvezza conquistata ad aprile e il terzo posto acquisito in graduatoria. Il 2009 si presenta pieno d'incognite. Il Real Grumento, deve risalire, e quattro mesi sono restati per cercare quantomeno di accedere agli spareggi promozione per il salto in Prima Categoria. Cominciamo dall'anno che si chiude. Quanto è migliorato il Real Grumento dalla scorsa stagione a quest'anno? «Diciamo poco. La rosa è identica a quella dell'anno scorso con gli unici due innesti del portiere Chiappa e del centrocampista Innella. E' una squadra basata sui vari Scaldaferri, Sacco, Petrocelli, Morello e che quindi già conoscevo. E' cambiato soltanto che ho avuto la fortuna di averli tutti dall'inizio della preparazione estiva. Io quello che posso avere dato in più sono state le nuove idee e l'attaccamento al sacrificio che sono il frutto che ci hanno portato al terzo posto». Al 2009 cosa chiede a se stesso e alla squadra? «Innanzitutto il terzo posto è un risultato abbastanza buono. Abbiamo lavorato sempre con il sudore, la determinazione e la passione meritando il massimo in campo soprattutto». La Fortitudo Moliterno a +8 vi costringe a guardare solo ai play - off oppure voi ci credete ancora al primo posto? «La Fortitudo Moliterno sembra che stia facendo un campionato a se nel senso che purtroppo non ha avversari e sta stravincendo ovunque. Io speravo in una battuta d'arresto a Chiaromonte due settimane fa, cosa che non è avvenuta, ma la squadra di Canzoniero dispone di un organico di giocatori che hanno
militato in Eccellenza e Promozione e i risultati si vedono. Penso che la Fortitudo Moliterno alla fine avrà strada e vita facile». Il Real Grumento ha dimostrato in questa stagione di essere grande con le grandi e piccola con le piccole. A cosa è dovuto questo sbalzo? «E' vero abbiamo battuto in casa Castelsaraceno e Fortitudo Moliterno e purtroppo qualche partita vedi quella con il Nemus e il Trecchina le abbiamo perse. Dobbiamo vedere alla ripresa del campionato il giorno del prossimo anno se a Castelsaraceno abbiamo la stessa reazione. Il team di Iacovino è una squadra veloce, pronta alle ripartenze e a metterti in difficoltà. Noi ovviamente andremo lì per cercare di fare risultato pieno per restare più vicini, altrimenti ogni discorso si può chiudere». Una sfida da dentro o fuori contro il Castelsaraceno. Come la sta preparando? «Io già dopo la vittoria di Episcopia avevo la mente a Castelsaraceno per verificare la situazione con il richiamo della preparazione in modo da ottenere possibilità di vittoria eventualmente. Però non voglio che i ragazzi subiscano pressioni, ma che si godano le vacanze e il richiamo della preparazione. Poi quando arriverà la settimana decisiva dell'incontro, mi metterò di impegno affinché i ragazzi possano dare il meglio per la trasferta di Castelsaraceno». Capitolo mercato: è vero che serve un difensore centrale? «Non è che ci manca o abbiamo bisogno di un difensore centrale, il vero problema è che non abbiamo una panchina lunga per tenere un certo passo e che ti dia garanzia. Bisogna avere dei ragazzi su cui puoi contare. Vorrei incrementare la rosa soltanto con qualche elemento in più» Biagio Bianculli
seconda punta. Recuperando Chisena il Matera potrà avere un potenziale atmico, visto che negli altri reparti le cose girano bene. Il neo acquisto D’Arienzo ha mostrato di essere un giocatore di categoria e di essere almeno sullo stesso gradino di Armento. Quindi buone novità per il tecnico Foglia Manzillo a cui il sorriso più palese l’ha strappato la
prova di Luciano Cifarelli che ha messo a segno una tripletta e mostrato di poter essere una bella soluzione in più per il tecnico visto che si tratta di un attaccante e di un under del ‘90. Rimessosi anche Marsico, rimasto bloccato dall’influenza solo un giorno. Ieri squadra in sede e oggi ripresa degli allenamenti. Renato Carpentieri
Memorial Pisicchio, oggi Melfi Allievi conto il Bari “Sarà un importante momento di confronto e crescita sia per i nostri ragazzi che per tutto il settore giovanile dell'As Calcio Melfi, e siamo lieti di essere stati invitati per verificare contro gli Allievi del Bari anche il livello raggiunto dai nostri elementi che compongono la formazione Allievi”. Con queste parole, il responsabile del settore giovanile del Melfi Calcio Natale Iorio ha annunciato ieri il grande appuntamento di oggi a Lavello, nell'ambito del Memorial Franco Pisicchio, in cui gli Allievi gialloverdi si confronteranno con gli Allievi Nazionali del Bari Calcio guidati dall'allenatore Giorgio De Trizio, indimenticabile giocatore della formazione biancorossa anni addietro. “Sarà per noi una occasione anche per dimostrare che, il lavoro fatto in questi sei anni, con grandi sacrifici e il supporto della società, ha portato dei frutti importanti, su cui continuare ad insistere nel lavoro per il prosieguo di una politica volta a far crescere nel nostro settore giovanile elementi di Melfi e di tutta la zona, per un futuro importante dei colori gial-
loverdi nel calcio di domani” ha poi aggiunto Iorio. A dare lustro all'iniziativa in ricordo del giovane giocatore di Lavello, prematuramente scomparso in un incidente stradale dopo aver giocato a buoni livelli con Bari, Salernitana, Cagliari, Siena, poi la presenza anche delle Vecchie Glorie del Bari Calcio, guidate da Pietro Maiellaro, prima che siano consegnati attestati di partecipazione e targhe ricordo. “Anche noi consegneremo due targhe a nome dell'As Calcio Melfi - ha detto ancora Iorio - una alla famiglia di Pisicchio, per il lustro dato a tutto il calcio lucano da Franco, e poi al Bari, con cui si inizia ad instaurare una fattiva collaborazione di cui andare fieri, per la crescita ulteriore del nostro settore giovanile”. Infine, da ricordare che lungo questo periodo di Natale e fine d'anno la Scuola Calcio Iorio è stata molto attiva, con una sessantina di bambini tra i 6 ed i 9 anni che hanno inviato una lettera ai loro genitori, per sensibilizzarli verso il mondo dei bambini meno fortunati di loro, con l'iniziativa. Antonio Baldinetti
VILLA D'AGRI - Nella giornata di martedì scorso è andata in scena la manifestazione "Torneo di Natale" riservata alla categoria Pulcini per i ragazzi nati nel 1998, 1999 e 2000. Si è svolta al Palasport di Villa d'Agri ed è stata organizzata dalla società Junior Val d'Agri in collaborazione con la Figc e con Telethon, i cui fondi raccolti saranno devoluti a scopo benefico. Le squadre partecipanti sono state otto. Francavilla (con ragazzi del 98'), Santarcangiolese (98', 99' e 00'), Caso Paterno (99' e 00'), Pressing Moliterno (99' e 00'), Basilicata (98', 99' e 00'), Brienza (98', 99' e 00'), Libertas Val d'Agri (99' e 00') e Libertas Sala Consilina (99' e 00'). I bambini che si sono messi in mostra erano circa un centinaio e gli spalti erano gremiti da parecchi genitori curiosi di vedere all'opera i loro piccini più da vicino. Ne sono rimasti tutti contenti di questa manifestazione ed è stato un momento di rinconciliazione con il calcio e l'occasione per scambiare gli auguri passati del Natale e quelli futuri dell'anno nuovo. Per quanto riguarda i ragazzi nati nel 98' sono state giocate quattro partite e per quelli classe 99' e 00' ben nove. Tutti hanno avuto quindi la possibilità di giocare e divertirsi affinchè il gioco del calcio continui ad essere uno sport di sana e pura passione e che possa riportare la gente a ritornare negli stadi a partire dai più piccoli. Nei prossimi giorni ci saranno altre manifestazioni organizzate da altre squadre in collaborazione sempre con la Figc che serviranno per far divertire e spingere i piccoli ragazzi a giocare con entusiasmo. b.b. sport@luedi.it
Sport
VenerdĂŹ 2 gennaio 2009
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Domenica si giocano i campionati regionali
ECCELLENZA
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Venerdì 2 gennaio 2009
Sport Pagellone d’andata delle squadre di seconda categoria
Un Ginestracandida da otto QUESTO il pagellone dei tre gironi della Seconda categoria A. GENZANO 6,5 Il settimo posto nella graduatoria generale della classifica è frutto della continuità di vittorie interne. Vince sempre e ha perso soltanto alla terzultima di andata contro la capoclasse Castelgrande mostrando bella figura. CASTELDORIA 5 Peggior attacco e terza peggior difesa dopo Sport Melfi e San Fele. E' l'unica squadra di Seconda Categoria ancora a secco di vittorie. Solo tre pareggi e dieci sconfitte all'attivo. Con questi numeri la retrocessione potrebbe diventare sicura. CASTELGRANDE 8,5 Miglior attacco della Basilicata dall'Eccellenza alla Seconda Categoria. Il primo posto occupato in classifica è merito soprattutto di un attacco a mitraglia che va puntualmente a segno. L'unica sconfitta del campionato quella in casa contro il Ginestracandida è dimenticata e alla ripresa lo si incontrerà in trasferta. FIDES SCALERA 6 In trasferta non riesce ad ottenere successi ed è costretta a cogliere la maggior parte dei punti tra le mura domestiche. E' la squadra che in campionato pareggia più di tutte ed evidentemente tutti i pari acquisiti con qualche vittoria la stanno aiutando a disputare un campionato dignitoso. FOGGIANO 7 Il pareggio a Castelgrande e la vittoria contro il Foggiano Melfi nelle ultime due giornate ne hanno
rialzato le quotazioni. Davanti al pubblico amico è una macchina perfetta. Ha vinto cinque gare su sei. L'unica non vinta è quella persa alla settima giornata contro il Ginestrcandida. G.R. BELLA 6,5 Ha vinto il campionato di Terza Categoria girone D stravincendolo e da matricola si sta ben comportando. Alla fine del giro di boa è posizionata al settimo posto in classifica a pari punti con l'Atletico Genzano e il mantenimento della categoria è una sicura realtà per quest'anno. GINESTRACANDIDA 8 I troppi pareggi le hanno fatto perdere il contatto con la vetta. Rischia la nomina di eterna seconda se dovesse piazzarsi anche quest'anno dietro la vetta. Può riaprire il campionato battendo il Castelgrande in casa. L'attaccante Loriso con 22 reti in 12 partite è il capocannoniere della Seconda Categoria. PALAZZO 7 Ha battuto Ginestracandida e San Giovanni e ha bloccato sul pari il Foggiano. Con le grandi ha perso soltanto con la capolista Castelgrande. Forse è quella più accreditata con il nome di "ammazzagrandi". RAPOLLA 5 Solo due pareggi in trasferta. Deve invertire la rotta. Gli altri otto punti gli ha guadagnati in casa ma sono comunque pochi. Per uscire fuori dalla zona rossa della classifica dovrà disputare un girone di ritorno grandioso. RUOTI 5,5 Non pareggia mai. Vince o perde. Le vittorie
sono quattro e sono equamente divise tra casa e trasferta. Quasi lo stesso per le sconfitte. Quattro a domicilio e cinque fuori casa. L'anno scorso si salvò mandando agli spareggi salvezza il San Fele appaiato in classifica anche quest'anno. Deve incrementare il suo bottino di punti. S. FELE 5,5 Ripescato in seguito alla retrocessione subita in casa per lo scontro diretto perso con il Sarconi agli spareggi salvezza, come ogni anno soffre e puntualmente come nella passata stagione si trova in coabitazione con il Ruoti. Deve necessariamente tirarsi fuori dalle secche della classifica. S. GIOVANNI 7,5 Al primo anno di partecipazione in questa serie per la squadra aviglianese il voto in pagella è più che meritato e giusto. Ha pareggiato in trasferta contro il Ginestracandida alla seconda giornata, una diretta concorrente per i play - off ed è ottimo visto che al ritorno la sfiderà in casa. S. NICOLA 6 E' tra quelle compagini tipiche da trasferta. Nove punti lontano in trasferta e cinque davanti al pubblico locale. E' reduce da due retrocessioni di fila e l’emorragia va fermata. S. MELFI 6,5 Retrocesso dalla Prima Categoria, non ha avuto problemi a riambentarsi nel torneo dove c'era stato già due anni prima. La squadra melfese con questo andazzo può assicurarsi con largo anticipo la permanenza in categoria.
GIRONE B, METANAUTO DOC
GIRONE C,
A. BALVANO 6,5 Il ripescaggio ha avuto esiti positivi e l'obiettivo salvezza lo sta rispettando, ma la sconfitta casalinga contro il Potentia Santa Cecilia è stata fatale perchè non trova più punti. Deve guardarsi alle spalle. A. ALBANO 6,5 La classica outisder. Conferma di essere una squadra di centro classifica. Gli elementi di spicco su cui la squadra fa affidamento sono la fantasia di Locuoco, la velocità di Losasso e i gol di Soldo. ACCETTURA G.C. 6,5 In trasferta ha un rendimento da capolista insieme al Cancellara. In casa ha un rendimento da ultimo posto dove l'anno scorso era difficilissimo prendere punti e non vince ormai dal 6 aprile 2008 contro l'Invicta Burgentia. ANZI 5 Ha vinto soltanto lo scontro diretto con La Fiasca che in trasferta perde quasi sempre. Per salvarsi è troppo poco. Sta pagando lo stentato avvio di stagione. Peggior attacco del campionato e difesa più perforata. CANCELLARA 7,5 Si fa rispettare in casa e fuori. Staziona al secondo posto a tre punti dalla vetta. E' la vera antagonista del Metanauto. Secondo miglior attacco e miglior difesa torneo. CRACO 5,5 E' reduce dal campionato vinto di Terza Categoria girone E ma vista la terzultima posizione di classifica non aveva fatto i conti con un torneo diverso. GRASSANO 6 Sta costruendo la salvezza a domicilio. Fuori casa ha racimolato solo un pari e cinque sconfitte. Alla ripresa del torneo ci sarà lo scontro diretto ad Anzi. LA FIASCA 5 Detiene il peggior attacco del campionato con l'Anzi. Gli altobradanici come la formazione della Val Camastra e il Grassano hanno raccolto solo un punto fuori casa. LAURENZANA 6 E' una squadra che gioca e fa giocare. Segna e subisce molto. Deve stare attento perchè al ritorno dovrà andare a Grassano, Vietri, Craco e Anzi che sono scontri diretti per la salvezza. Solo il La Fiasca sarà ospitato. MARSICO 2002 6 Dopo un inizio di campionato non proprio incoraggiante la compagine di Votta sta risalendo la china di giornata in giornata. Il successo casalingo contro il Potentia Santa Cecilia è stato il viatico per il proseguo delle seguenti gare. METANAUTO P. 8 Ottati in panchina sta ben figurando e non sta facendo sentire la partenza di Rauso. E' l'unico team imbattuto dell'intera categoria e ha il miglior attacco e la seconda miglior difesa del campionato. P.S. CECILIA 6,5 E' a ridosso dal podio e merita pienamente la posizione che occupa. Ha battuto fuori casa le dirette concorrenti Atletico Balvano e Accettura ed è un segnale positivo. S. VIETRI 6 Ha cambiato lievemente il cambio di panchina a campionato in corso. Amodeo che ha preso il testimone lasciato da Ciarliero ha mosso la classifica ma non basta. TRICARICO 7I ragazzi di Malvinni al loro primo anno di Seconda Categoria già si stanno trovanno a loro agio con la loro freschezza e tenacia.
CASTELLUCCIO 6,5 La squadra di De Marco offre talvolta un bel calcio condito da gol e spettacolo. Durante la stagione la macchina si è spesso inceppata. CASTELSARACENO 7,5 Costante in casa, altalenante in trasferta. A domicilio vince sempre. Lontano dalle mura domestiche ha collezionato quattro vittorie e tre sconfitte. Al ritorno avrà tutti gli scontri diretti in casa. F. MOLITERNO 8,5E' una squadra che sta facendo la corsa su stessa. Praticamente non ha rivali. 31 risultati utili consecutivi casalinghi. Miglior attacco e seconda miglior difesa del campionato con i cugini del Real Grumento. F.LLI CAFARO 5,5 Di questo campionato è l'unica a non aver vinto mai in trasferta. Prima del pareggio di Spinoso contro il Sarconi nell'ultima sfida del torneo aveva sempre perso. Ad oggi sarebbe salva. NEMUS 6 Il margine di vantaggio sulla zona retrocessione è di due punti. Però in tre lunghezze sono racchiuse sei squadre e quindi la possibilità di salvarsi c'è. Numeri alla mano ha un rendimento di alti e bassi uguale all'anno scorso. O.L. MARATEA 6,5 L'anno scorso mandò in frantumi all'ultima giornata i sogni di promozione al Real Agromonte. Quest'anno con un risultato all'inglese ha arrestato la corsa del Real Grumento verso le prime posizioni. I marateoti sono un vero osso duro in casa. R. AGROMONTE 5,5Cinque sconfitte di fila a partire dalla fine di novembre. E' stato un dicembre decisamente nero. Se non fossero stati per i punti raccolti all'inizio, ci sarebbe da piangere. R. GRUMENTO 7 Diventa squadra quando i fratelli Scaldaferri non hanno pietà di nessuno. Prete è il mentore e Mauro e Massimo sono i bracci perfetti. Unico problema il calendario: le prime due della classe saranno incontrate in trasferta al ritorno. S.M. D'AGRI 6L'esperto Melfi è il trascinatore di questa squadra. La compagine valligiana è ritornata ai suoi livelli di centro classifica e non a patire come nello scorso campionato. SANSEVERINESE 5 La settimana scorsa ha avuto gara persa contro il Sarconi per non essersi presentata e condivide l'ultimo posto con il Trecchina. SARCONI 5,5 Dipende dalla punta Gallo. Eccetto i tre punti avuti dalla giustizia sportiva contro la Sanseverinese una settimana fa, gli altri sono stati colti quando è stato presente in campo. S. CHIAROMONTE 6,5 Miglior difesa del campionato e la seconda dell'intero torneo. Come si evince dai numeri la retroguardia è il pezzo forte dei sinnici. TRECCHINA 5 Il pari casalingo ad occhiali con lo Sporting Chiaromonte lo hanno fatto precipitare all'ultimo posto. Nell'ultimo periodo si era ripresa. V.R. EPISCOPIA 5 A parità di classifica con le squadre cugine F.lli Cafaro e Sanseverinese, dopo aver faticato a far punti all'inizio del campionato.
Sport 39 Il Trivigno steso dalla doppietta di A. Marino e dal gol di Larocca Venerdì 2 gennaio 2009
Gamesa, tris per sognare Vittoria nel recupero e vertice a un tiro di schioppo GAME.BRINDISI 3 TRIVIGNO 0 GAMESA BRINDISI: Gianfredi D., Larocca A., Larocca D., Albano A., Allegretti, Albano G., Benedetto (al 63'Petrone), Marino A.74( al 80' Addesio), Pecora F.( al 54' Larocca V.), Marino A. (89), Gianfreda A.( al 75'Pecora N.). A disp.: Tolve, Mariano. All. Sabia Giovanni B. TRIVIGNO: Balsamo, Lapetina, Rotunno (al 66' Bollettino), Paccione, Padula, Prete, Trivigno, Lence, Brindisi, Candolfi, Santangelo. A disp.: Valluzzi. All. Rossi Angelo S. RETI: al 55', 75' Marino A., 83' Larocca V. NOTE: Espulso al 55' Prete per proteste. Spettatori 200 circa con folta rappresentanza dei tifosi ospiti, e la presenza sugli spalti del vescovo di Acerenza Mons. Giovanni Ricchiuti. BRINDISI DI MONTAGNA Gamesa Brindisi campione d'inverno. Con la vittoria conseguita ai danni del Trivigno per 3 a 0 il Brindisi
balza in vetta. Il derby che tra le due compagini e le tifoserie è molto sentito, ci si apetta una gara pirotecnica e senza tatticismi. Le squadre scendono in campo accompagnati dai cori delle rispettive tifoserie, una coreografia che meriterebbe altre categorie.Inizia la gara e già si intravede che i padroni di casa mettono pressione agli ospiti, ma di concreto solo tre azioni pericolose del Brindisi con Gianfreda A., Marino A. e Albano. Il Trivigno ha una sola occasione che giunge da calcio di punizione dal limite battuta da capitan Prete con una risposta di pugni da parte di Gianfredi, poi nulla più fino al fischio della chiusura del primo tempo. La ripresa ha tutt'altro tenore, dopo soli 9' minuti i padroni di casa passano in vantaggio. Una palla rubata a centrocampo, fuga sulla sinistra di Gianfreda cross rasoterra in area, si fa trovare pronto Marino che sigla il vantaggio del Brindisi tra la gioia dei propri tifosi. Sulla rete siglata contestazione deigli ospiti, e l'arbitro si vede costretto ad
espellere il capitano Prete. L'espulsione subita è come una condanna, con l'uomo in meno la squadra di mister Sabia pigia sull'accelleratore e al minuto 75' raddoppia con Marino che sigla la sua doppietta su tiro di Larocca V. appena entrato che colpisce il palo ma lesto il compagno di squadra con un tapin insacca il due a zero. La partita è finita per il Trivigno che non riesce a recuperare anche se la volontà dei giocatori non manca, ma l'uomo in meno si vede e si sente, e a sette minuti dal termine arriva la terza segnatura di Larocca V. lanciato da Albano, percorre circa venti metri tutto solo e quando il portiere esce lo trafigge con un preciso diagonale. Un tre a zero che lascia l'amaro in bocca ai tifosi ospiti accorsi numerosi speranzosi di concludere l'anno con un bel regalo, mentre da una gioia immensa ai padroni di casa che con la vittoria sono campioni d'inverno. Alla fine saluti e auguri per tutti con annessa benedizione del Vescovo. vi. bo.
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Sport A Dilettanti Petrullo: «Questi sono risultati figli della programmazione»
Venerdì 2 gennaio 2009
Levoni autorizzata a sognare La prima parte di stagione apre le porte ai play off BILANCIO positivo per la Levoni Potenza nel 2008. I numeri danno ragione alla società del presidente Francesco Petrullo, alle prese prima con la difficile matassa dello sponsor e successivamente con la realizzazione del progetto tecnico guidato da Gianni Tripodi. Una stagione intensa quella appena conclusa che ha visto la dirigenza svolgere un lavoro massacrante sul piano delle risorse organizzative e della qualità dei progetti tecnici e umani a disposizione dell'intero entourage organizzativo. La società ha ottenuto sotto il marchio Mach 20 la storica salvezza contro Firenze e puntato su un gruppo nuovo e esperto per affrontare il difficile e tortuoso cammino della serie A Dilettanti. I risultati danno ragione al gruppo dirigente che ha dato linfa e sostanza ai programmi di settore e alle istanze dei dirigenti potentini. La società ha dunque risposto positivamente alle sollecitazioni dell'ambiente, ottenendo un risultato molto incoraggiante in prospettiva futura. In questa direzione il ritorno in estate della Levoni come main sponsor rappresenta più di una garanzia per il futuro della società. Tutto questo è avvenuto grazie alla dura e fattiva attività svolta dal vice presidente Mimmo Santamaria che ha avuto il merito di credere nel rilancio organizzativo legato alla sponsorizzazione con la ben nota azienda di salumi mantovana. Un 2008 positivo per tante ragioni, sia tecniche che agonistiche. La squadra nel primo scorcio di campionato ha fatto vedere ottime cose, i quattordici punti in classifica dimostrano a chiare lettere la bontà delle scelte fatte in sede di campagna acquisti dal diesse Toruccio Cerverizzo. Tutto sembra andare per il verso giusto, ivi compresa la questione Palombita. Il presidente Francesco Petrullo ha affrontato i temi caldi del 2008 affermando: “Siamo molto soddisfatti, in primis perché nella stagione che va a terminare sotto il marchio Mach 20 abbiamo fatto registrare la storica salvezza. Successivamente l'avvento della Levoni, quale main sponsor ha consentito a tutti noi di crescere e creare le premesse per forgiare un gruppo capace di raggiungere risultati importanti”. Il presidente non ama parlare dei rimpianti e afferma: “Non siamo una società che vive di rimpianti e ricordi ma di programmazione attenta e di sviluppo concreto di prospettive”. Parole che suonano come una cassandra per tutto l'ambiente, Petrullo continua nella sua analisi parlando del campionato in corso: “Speriamo di continuare a disputare una stagione da protagonisti. Mi auguro di ottenere un risultato di prestigio al termine del campionato”. Il presidente chiude il suo commento con una frase importante e significativa: “Il nostro gruppo non ha bisogno di compattezza. Siamo una società solida in ogni contesto e abbiamo tante risorse capaci di sviluppare una programmazione attenta e mirata”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
I tifosi della Levoni e a destra il presidente Francesco Petrullo (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
Palombita e a sinistra Ferrara
Il tecnico della Levoni, Gianni Tripodi
Sport 41 A Dilettanti La Bawer Matera guarda al 2009 con rinnovato vigore Venerdì 2 gennaio 2009
Corvino si gioca il jolly «Ferentino occasione giusta per il colpaccio» MATERA - “Prima o poi un colpaccio dobbiamo pur farlo, l'occasione giusta potrebbe essere Ferentino”. Valerio Corvino commenta così la marcia, intensa, di avvicinamento al match di domenica che la Bawer Matera non ha interrotto nemmeno nelle festività del Capodanno. La Bawer prova a guardare avanti e voltare pagina, soprattutto a dare consistenza al lavoro di queste settimane senza piangersi addosso, coach Corà sta intensificando gli allenamenti proprio in prospettiva futura: “non è più il caso di guardare indietro, in situazioni come questa è bene non farlo perché rischi di deprimerti, noi stiamo lavorando tanto e non stiamo più pensando a quanto avvenuto contro Molfetta. Pensiamo al prossimo match contro il Ferentino” racconta Valerio Corvino tra i giocatori più esperti della formazione materana. Una sfida in casa della capolista che sulla carta sembra proibitiva e nella quale Matera potrebbe avere almeno il vantaggio di una pressione psicologica e di un pronostico che sono tutti dalla parte dei ciociari: “in realtà questo per noi non vale” precisa Corvino, “perché siamo in una situazione di classifica che non ci consente di fare ulteriori passi falsi. La società e i tifosi si aspettano una vittoria e noi dobbiamo provarci. A Ferentino è importante fare una buona gara, giocarsi la partita il più a lungo possibile e poi se arriva anche il risultato sarebbe perfetto. Certo però non possiamo permetterci di perdere malamente questa sfida. Ci serve un'iniezione di fiducia anche sul morale”. Insomma Matera proverà a cercare il risultato pieno ma ha almeno bisogna di dimostrare a sé stessa di essere sulla strada giusta, di crescere e lavorare per un colpaccio in trasferta: “ci stiamo impegnando molto e vogliamo che il lavoro di questi giorni dia i propri frutti anche per avere la giusta carica morale che ci permetta di andare avanti
Corvino e i tifosi della Bawer Matera
con lo spirito migliore”. Certo l'avversario è di quelli che fanno paura. Non solo l'ex di turno Cucinelli ma un gruppo di uomini importanti come Rajola, Ianes, Modica, Provanzano, Circosta che può fare la differenza in qualsiasi momento e che coach Friso ge-
Il tecnico Claudio Corà
stisce alla perfezione. Non per niente Ferentino è reduce da cinque vittorie consecutive ed è stata capace di vincere il derby pontino con Latina espugnando il Pala Bianchini e balzando da sola al primo posto della classifica. “Si tratta di una buona squadra che ha fatto be-
ha ottenuto notevoli risultati. Noi proveremo a metterli in difficoltà magari anche approfittando del match dopo la sosta natalizia che riserva sempre qualche sorpresa e difficoltà”. La voglia è quella di centrare il colpaccio. Il tanto lavoro di questi giorni verrebbe così
ripagato e Matera potrebbe iniziare al meglio il 2009: “noi a Ferentino ci proveremo e chissà che non sia l'occasione giusta”. Corvino ci crede, la Bawer anche. D'obbligo è quantomeno provarci. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne Roberto Sanza tira le somme della prima parte di stagione della Basilia
«Abbiamo fatto il nostro dovere» UNA STAGIONE difficile, una prima fase decisamente ardua per la Basilia Codra Mediterranea Potenza. La squadra potentina punta senza mezzi termini a migliorare le ottime prestazioni fornite nel corso della prima parte del campionato. Il collettivo di Marilia Sanza ha tanta rabbia in corpo e l'obiettivo di far bene nel corso della poule promozione che vedrà le atlete biancoazzurre confrontarsi con squadre di rango e ben attrezzate per il salto di categoria. Un campionato per certi versi atipico quello che ha visto finora protagonista nel bene e nel male la Basilia Codra Mediterranea Potenza impegnata in una difficile rincorsa verso posizioni di prestigio. Tante le sconfitte che hanno avuto un peso nell'economia della classifica del quintetto allenato da Marilia
Sanza, gli infortuni, lo stato non eccellente di forma di alcune ragazze che hanno condizionato pesantemente il cammino della Basilia Codra Mediterranea Potenza in questo scorcio iniziale di stagione. Ora serve il riscatto, brucia ancora la sconfitta patita con il Ragusa che ha ulteriormente ridimensionato le ambizioni di classifica di Sonia Crovatto e compagne. La seconda fase dovrà essere preparata meticolosamente dal gruppo potentino che intanto ha provato gli schemi nel test amichevole di Battipaglia svoltosi martedì sera. In casa Basilia Codra Mediterranea Potenza è l'assistent coach Roberto Sanza, uomo che lavora nel silenzio facendo della concretezza il suo “chiodo fisso” a parlare del bilancio del 2008 della Basilia Codra Mediterranea: “Fondamentalmen-
Esperienza marchigiana per i giovani della Virtus ESPERIENZA unica ed indimenticabile per i ragazzi della Virtus Matera nei tornei di Pesaro e Fano, impegnata in terra marchignana con le squadre delle categorie under 17, under 13, esordienti ed aquilotti. Quattro giorni di puro divertimento per i ragazzi materani, che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con pari età provenenti da diverse regioni italiane e di affrontare le squadre più prestigiose dell'intero movimento cestistico nazionale. In particolare al Torneo di Fano la Virtus Matera under 13 si è piazzata al 15esimo posto con due vittorie contro Aurora Jesi e Fossombrone e tre sconfitte contro Varese, Roma e Riva del Garda; mentre la selezione under 17 ha raggiunto il nono posto con una vittoria contro Milano e tre sconfitte contro Monza, Pesaro e Brescia. Aquilotti ed esordienti hanno chiuso i rispettivi tornei all'ottavo posto. Mi-
nissimo finora, hanno molti uomini in grado di far male, non un solo punto di riferimento ma diverse frecce al proprio arco” aggiunge ancora Corvino, “i risultati di queste settimane dimostrano poi che è stata trovata la giusta quadratura per cui questo gruppo
I ragazzi della Virtus Matera
chele Di Gioia, general manager della Virtus Matera, racconta l'esperienza vissuta da tutto il team materano nei tornei natalizi di Pesaro e Fano. «Sono stati giorni intensi e straordinari, sia per i ragazzi che per noi accompagnatori, avendo avuto la
possibilità di poter trascorrere dei giorni all'insegna dello sport sano e condito dal giusto agonismo. Siamo contenti soprattutto per molti atleti che hanno partecipato ai primi tornei lontano da casa". sport@luedi.it
te abbiamo fatto il nostro dovere. Peccato davvero per la sconfitta con il Ragusa, in caso di successo parleremmo una lingua differente”. Sanza parla delle problematiche avute dalla squadra affermando: “Dobbiamo recuperare necessariamente Stefania D'Arenzo infortunata. Anche Marilia potrebbe dare un contributo tecnico e tattico alla squadra. Sono convinto che nella seconda fase la squadra saprà farsi trovare pronta per vincere le partite che contano”. L'assistent coach della Basilia parla di altri aspetti: “Sono fiducioso per il prosieguo del campionato. Ai playoff passano le prime otto formazioni, dunque non bisogna desistere e continuare a credere nel nostro obiettivo”. L'ultimo pensiero di Sanza va ad un particolare aspetto: “Credo che la Dea Bendata debba
Sonia Crovatto
darci una mano. Finora non abbiamo avuto fortuna nei momenti chiave del campionato”. Dunque fortuna, coraggio e forza per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel 2009. f.menonna@luedi.it
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Sport
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B Dilettanti Gli jonici incroceranno l’argentino Nocioni, ex di turno
Bernalda, testa al derby La “Terme di Abano” pronta per il Massafra BERNALDA - Per tutti è il “derby dello Ionio” questa sfida che si protrae da diversi anni tra la Terme di Abano Bernalda e la Cisa Massafra; potremmo chiamarlo anche “derby della Magna Grecia” o in chissà quanti altri modi, ma senza modificare di una virgola il fascino che esercita sulle rispettive tifoserie, fascino per di più esasperato dalle rocambolesche vicende della gara in casa tarantina lo scorso campionato con la vittoria all'ultimo secondo dei rossoblu grazie ad un canestro dalla propria metà campo quando tutti si erano ormai rassegnati all'over time. La società del presidente Castiglia da due anni mette in piedi (e chissà con quanti lodevoli sacrifici) un roster molto competitivo che però, stranamente, non riesce a decollare, addirittura rischiando la catastrofe nel torneo 2007/2008 quando è stata costretta ai playout; e quest'anno le cose non sembrano andare molto meglio con i ragazzi di coach Roggiani (sostituto in panchina di Cantone che pure tante speranze aveva acceso al suo arrivo) fermi a 10 punti al terzultimo gradino della classifica. Era stato chiaro in estate il disegno dei dirigenti biancorossi di ricreare
I tifosi del Bernalda e accanto Nocioni ai tempi della Cestistica
in casa propria una delle tangenti vittoriose del Potenza di due anni fa, quella che passa attraverso il duo Nocioni-Soro con l'aggiunta del play argentino De Marco (ancora infortunato) anche lui componente della squadra lucana che conquistò brillantemente la promozione in B1
a spese del Ruvo; e il disegno strategico è diventato ulteriormente visibile con il recente ingaggio di Santiago Paparella che, a parte gli inqualificabili atteggiamenti in semifinale nei confronti della tifoseria bernaldese, fu uno dei maggiori artefici della travolgente cavalcata po-
tentina. Ancora i risultati non sono quelli sperati, ma a Massafra si augurano che ciò possa accadere presto; non troppo presto, invece, si augurano i tifosi rossoblu che sperano nel colpaccio domenica al “Pala Giovanni Paolo II” sulla spinta morale e tecnica degli ultimi positivi ri-
sultati e del buon gioco espresso. Oltre ai già citati giocatori ex Levoni il roster pugliese si avvale di altri nomi importanti come Saborido (203 cm., '72) in grado di giocare da ala o da pivot indifferentemente e protagonista già di tante sfide con gli ionici lucani, l'ex duo terribile del Canicattì, ovvero Ricci (guardia del '79) e Birindelli (ala di 200 cm., '84), e l'unico rimasto della squadra dello scorso anno, Helale (guardia-ala di 193 cm., '76): una vera e propria colonia argentina con ben sette “gauchos” sugli otto principali protagonisti del team biancorosso. Di contro una Cestistica che sembra aver trovato la verve migliore sia a livello individuale che collettivo, che si sta preparando all'evento con intensità ed entusiasmo, e che, proprio in vista dell'importante appuntamento di campionato, ha risparmiato tutto il quintetto base nel “Torneo Chiriaco” di Potenza dove ha dato spazio ai contitolari; è vero che le speranze di un successo non sono infondate, ma è altrettanto certo che sarà grande e sportiva battaglia, e che ci vorrà la migliore Cestistica per imporsi. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
C Dilettanti Il presidente della Centre Corporelle traccia un positivo bilancio per il 2008
Colangelo si coccola la sua creatura LA CENTRE Corporelle Potenza ha chiuso positivamente la sua stagione. Il successo colto dai ragazzi di Dino De Angelis nel corso del memorial Luigi Chiriaco ha confermato la bontà del lavoro svolto finora dalla società potentina che ha fatto breccia nel movimento cestistico con una serie di iniziative e progetti di ampio spessore, non ultimo quello riguardante il minibasket e il rapporto con le scuole. La società potentina punta tutte le sue carte sul consolidamento della struttura tecnica e sulla qualità di un gruppo capace di dare immediate risposte in ordine alla fame di vittorie e alla versatilità tattica. La Centre Corporelle Potenza ha dunque meritato il primo posto finora ottenuto, grazie ad una squadra allestita con
bravura, visti i risultati raggiunti dagli atleti di Dino De Angelis dal direttore sportivo Enrico Torlo e dal direttore generale Dino Viggiano. Tutte le componenti funzionano alla perfezione. C'è in sostanza la consapevolezza di poter lavorare in prospettiva con grande entusiasmo e determinazione. Nell'ambiente il successo colto nel Luigi Chiriaco è solo il primo passo verso una conferma definitiva dei valori tecnici e umani che la squadra ha garantito. Tutti sono contenti nell'ambiente potentino. Il presidente e uomo simbolo della Nuova Invicta Centre Corporelle Potenza, Antonio Colangelo ha parlato della stagione e del 2008 affermando: “Tutto è andato bene finora, abbiamo dimostrato una coesione invidiabile in tutte le
Mimmo Castellitto e a sinistra Gigi Delli Carri
componenti tecniche, umane e societarie. Sono contento per come sono andate le cose fino a questo momento. Siamo soddisfatti”. Colangelo appare fiducioso per il futuro del campionato: “Certamente i risultati finora conseguiti sono per noi un punto di partenza importante. Il campo ci ha dato ra-
gione. Bisogna continuare nel lavoro svolto con profitto”. Il massimo dirigente della Centre Corporelle Potenza parla anche dello stato di salute dei suoi atleti: “Nel corso delle ultime settimane siamo stati orfani di un atleta molto importante sul piano tecnico e tattico, ovviamente il riferimento
va ad Antonello Marchese, uomo e pedina indispensabile per noi. Anche Gigi Delli Carri è in ripresa dopo l'influenza patita nel corso delle ultime giornate. Tutti gli altri atleti stanno bene”. L'ultimo pensiero di Colanbelo è rivolto al memorial Luigi Chiriaco: “Aver vinto con merito la manifestazio-
ne intitolata al mio amico Gigi è un motivo di orgoglio e di vanto. Sono sicuro che se fosse con noi, Gigi sarebbe sempre al fianco della squadra tifando per i nostri ragazzi. Per me è stato come un fratello. Sotto l'aspetto umano è stato bello vincere il torneo in suo onore”. sport@luedi.it
Spettacoli & televisione
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INIZIATIVE IN TUTTA EUROPA PER RICORDARE IL CENTENARIO DELLA MORTE DEL COMPOSITORE ROMA – Nel mondo della musica il 2009 è dedicato a Franz Jospeh Haydn del quale viene celebrato il bicentenario della morte. Il celeberrimo compositore austriaco succede così alle celebrazioni per il centocinquantesimo della nascita di Giacomo Puccini dello scorso anno. Il clou dell’omaggio si avrà in maggio a Vienna, quando nella capitale austriaca si riuniranno le orchestre di numerosi Paesi per eseguire le opere del grande autore, in particolare Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce. La prima ad aprire l’anno haydiano sarà Roma dove l’8 gennaio sarà eseguita, nell’ambito della stagione dell’Accademia nazionale di S, Cecilia, La creazione diretta da Renèe Jacobs, eseguita dall’orchestra Freiburger. Questo primo evento è l’inizio di una fitta serie di appuntamenti musicali che per il volume e la qualità delle proposte appaiono un pò in contraddizione con le grida di allarme lanciate dalle fondazioni liriche per i tagli ministeriali. Nell’arco dei dodici mesi, gennaio è uno dei più ricchi. Roma è in questo senso una delle più attive. Per il giorno 9 annuncia il Requiem di Giuseppe Verdi diretto da Antonio Pappano alla guida dell’orchestra ceciliana con due assi del belcanto Sonia Ganassi e Roberto Villanzon, quest’ultimo il tenore emergente della nuova generazione. Il mese, oltre a segnare l’inizio della nuova stagione dell’Opera (la pri-
Musica, il 2009 Valeria Marini è l’anno di Haydn in politica SHOWBIZ
Franz Joseph Haydn
ma è per il 20) con 'Aidà di Verdi per la regia di Bob Wilson (il maestro americano torna nel teatro che nel 1894 lo vide insieme a Philip Glass, alle prese di 'Guerre civilì ), ha in programma due debutti mondiali. Il primo è 'Freud Freud i love yoù, opera in un atto
di Luca Mosca su libretto di Gianluigi Melega, in scena il 15 all’Olimpico per l’Accademia Filarmonica; il secondo è al Nazionale, si intitola 'The Blue Planet' con musiche di Goran Bregovic e regia di Peter Greenaway. Intanto alla Scala di Milano il 15 arriva 'L'affare
Makropulos' di Leos Janacek per la regia di Luca Ronconi, il quale aveva già diretto sulle nostre scene il dramma teatrale originale di Karel Capek. Un’altra novità, in prima assoluta per l’Italia, si avrà il 23 ad Ancona, al Teatro delle Muse, dove andrà in scena 'The Emperor Jones', dal dramma teatrale di O'Neil, autore Louis Gruenberg, regista Henning Brockaus, direttore Bruno Bartoletti. Nello stesso giorno, sempre nelle Marche, a Civitanova, al Teatro Rossini, l’esordio italiano del Balletto nazionale di Pechino con uno spettacolo di danze classiche cinesi. Davvero importante gennaio se si pensa che il 16 al Comunale di Piacenza, in coproduzione con il San Carlo di Napoli, debutta in prima esecuzione moderna italiana Partenope di Haendel, una vera e propria chicca frutto delle ricerche di agguerriti studiosi. Contemporaneamente non mancano le opere di repertorio: il 24 è il turno al Massimo di Pa-
lermo di un sontuoso 'Lohengrin' con prestigiosi cantanti wagneriani per la regia di Hugo de Ana. A Torino, al Regio, ci sarà invece 'I racconti di Hoffman' di Offenbach con scene e costumi della coppia Ezio Frigerio- Franca Squarciapino. Il resto del calendario, per i mesi successivi, è pieno di belle promesse. La riapertura in marzo del restaurato Petruzzelli di Bari, la seconda volta di Riccardo Muti all’Opera di Roma con Ifigenia in Aulide di Gluck, 'Alcinà di Haendel alla Scala per la regia di Robert Carsen, e poi alla Scala Daniel Barenboim dirigerà Aida e inoltre, dopo Roma, vi approderà Bob Wilson per Orfeo di Monteverdi. Tutto questo mentre anche la musica, oltre che il teatro di prosa, festeggia il centenario del futurismo, ricorrenza che nel 2009 sarà onorata un pò ovunque (è del 1909 il primo manifesto di Marinetti): un primo concerto è in programma, il 18 gennaio, all’Argentina di Roma.
LA FICTION NEL TV MOVIE IN ARRIVO SU RAIUNO È LA SIMPATICA BENIAMINA VOLO
La spiritosa Veronica Pivetti da superprof a Befana NIENTE naso adunco, nè fazzoletto in testa o capelli bianchi ma sempre, come vuole la tradizione, a cavallo di una scopa. Pasticciona, spiritosa e dotata di una notevole capacità di mettersi nei guai. È Veronica Pivetti a dare il volto a Beniamina Volo, una befana dei nostri tempi, nel film tv Miacarabefana.it, diretto da Lodovico Gasparini e realizzato da Endemol Italia per Rai Fiction, che su Raiuno il 5 gennaio in prima serata inaugura la stagione della fiction. Nel tv movie – ideato da Giovanna Gra che firma anche la sceneggiatura con Dido Castelli – Beniamina Volò è una maldestra aspirante befana che la notte del 30 dicembre partecipa al concorso per diventare Befana dell’anno. Pur essendo impacciata, riesce a vincere: sarà lei, entro l’alba del 6 gennaio, a consegnare i doni a tutti i bambini del mondo. Ma non sarà facile: il suo altruismo e il suo spirito intraprendente finiranno col metterla nei
Veronica Pivetti
guai, distogliendola dalla sua missione. In particolare, Beniamina sarà toccata dalla realtà difficile di una famiglia in crisi. «La Befana è un conosciutissima, ma nessuno sa come vive»,
dice l’ex prof Pivetti. «Il mio personaggio è diverso dall’iconografia classica alla quale siamo abituati e il suo carattere è probabilmente differente dall’idea di befana che abbiamo tutti fin dall’in-
fanzia. Quindi la sfida è stata ancora più stimolante. Entrare e uscire dal mondo magico è stato bellissimo – racconta ancora l’attrice – e mi ha costretto ad avere una visione ingenua della vita, cosa che nell’età adulta capita di rado». Alla Pivetti anche il ruolo di Babbuccia Bucata, vecchissima e arzilla nonna di Beniamina, spiritosa è un pò ribelle come la nipote. Nel cast anche Yari Gugliucci (Giacomo, netturbino pronto ad aiutare chi ha bisogno), Lucia Poli (Penelope Buonanotte, la direttrice del castello), Cristina Golotta (Frau Holde, la befana tedesca), Loredana Martinez (Conchita, la befana spagnola), Graziella Polesinanti (Madame Cherì, la befana francese) e Felicitè Mbezele (Mamie Jo, la befana americana). Per realizzare il film – girato tra Roma, Ariccia, Anagni, Ronciglione e dintorni – è stato fondamentale l’ausilio di tecniche digitali, per creare gli effetti visivi: dal volo della Befana sulla scopa alle magie, dalle apparizioni e sparizioni della direttrice Buonanotte alla creazione del magico paesino di Rocca di Luna. Oltre ad essere adatto a grandi e piccoli, il film è anche sul web: sul sito miacarabefana.rai.it è possibile, infatti, trovare videointerviste, immagini del backstage, foto, curiosità e, nell’area 'junior', giochi per i più piccini.
Alessia Delli Veneri è la prima miss dell’anno nuovo RIMINI – Alessia Delli Veneri, nata a Milano il 26 settembre 1991 ma residente a Roma dall’età di cinque anni, è la Prima Miss dell’Anno 2009 del concorso Miss Italia: è stata eletta a Rimini dal pubblico, tramite il televoto, durante il programma L'anno che verrà condotto da Carlo Conti e trasmesso da Raiuno la notte di San Silvestro. Occhi e capelli castani, alta 1,72, Alessia, che frequenta il quarto anno del Liceo scientifico, sarà ammessa direttamente
alle finali di Miss Italia che si svolgeranno a Salsomaggiore a settembre. Il pubblico l’ha preferita a Chiara Salvatori, romana, e a Veronica Cardini di Ascoli Piceno, le altre due finaliste di questa gara della bellezza di inizio anno che ha inaugurato anche il settantesimo anniversario del concorso di Enzo e Patrizia Mirigliani. È stata proprio l’organizzatrice, insieme a Miss Italia 2008 Miriam Leone e al direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, a pre-
miare Alessia. Il titolo è un portafortuna: un anno fa fu conquistato proprio da Miriam Leone, eletta poi Miss Italia. La nuova miss aspira a diventare pediatra e ricercatrice scientifica. Ma ovviamente tra i suoi sogni c’è anche il mondo dello spettacolo e poi il grande obiettivo delle miss, tutte “ragazze della porta accanto” come vuole Patrizia Mirigliani, ovvero l’obiettivo di sposarsi con il grande amore e mettere su famiglia. Alessia Delli Veneri
Valeria Marini
PUNTUALE come il cotechino, le lenticchie e lo champagne. Valeria Marini ha rilasciato un'intervista a Diva e Donna per dire che nel 2009 vuole sposarsi e avere un figlio. Esattamente come aveva fatto lo scorso anno: stesso giornale, stessi propositi (ecco l'articolo). Con chi dovrebbe sposarsi e magari metter su famiglia non lo dice, anche se il nome di Vittorio Cecchi Gori sembra sempre lì lì per uscir fuori. Peccato però che il 2008 di Valeriona sarà ricordato solo per la settimana passata sull'Isola dei Famosi: per gli slip di pizzo lasciati in eredità a Luxuria, per gli impietosi primi piani a tutto schermo del suo didietro, per le sconcertanti osservazioni in materia di cibo e sesso e per le sue imitazioni (tra le sue performance migliori di sempre). C'è una novità, però. Una vera bomba, un botto col fischio. Presa dagli entusiasmi, la Marini ha dichiarato di volersi buttare in politica, più precisamente candidarsi alle prossime Europee nelle file del Pdl («se me lo chiedono, dico di sì»). Un'ipotesi tutt'altro che campata in aria secondo i suoi progetti visto che a precisa domanda Valeriona ha risposto: «Tra abito bianco e politica ancora non so bene cosa realizzare per primo». Meglio un marito o un seggio? Meglio sentirsi chiamare signora oppure onorevole? Meglio un microtanga tempestato di diamanti o un rigoroso tailleur blu? Meglio un calendario o una foto di gruppo con Berlusconi? Sono scelte, Valeriona ci aggiornerà nella prossima intervista.
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Rubriche
Venerdì 2 gennaio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nella professione in questo periodo non siete molto stimolati ad agire, ma dovete scrollarvi di dosso l'apatia. In amore frenate l'impazienza.
TORO 21/4 - 20/5
Meditate a fondo su certi progetti di lavoro e soppesate ogni rischio. I progetti personali vanno selezionati per non avere delusioni.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Maggiore prudenza nelle iniziative professionali. Qualche piacevole novità nella vita affettiva.
CANCRO 22/6 - 22/7
Vi sentite in ottima forma e pieni di voglia di agire, ma nel lavoro ogni mossa va studiata. Grandi manifestazioni di affetto.
LEONE 23/7 - 23/8
Non rinunciate ai vostri obiettivi professionali anche se imprevisti rallentano il percorso. Maggiore prudenza in amore.
VERGINE 24/8 - 22/9
Le energie non vi mancano, allora sfruttatele per un buon progetto di lavoro. Investite di più in un amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Non sfogate i vostri malumori nell'ambiente di lavoro, eviterete pericolose tensioni. In amore avete fiuto, non c'è dubbio.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Vivete un periodo di euforia, che potrebbe essere positivo anche per la vostra attività. In amore si impone una pausa.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
In questo periodo riuscirete a produrre nuove idee per il vostro futuro lavorativo. Voglia di tenerezza insoddisfatta.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Amate le sfide e la curiosità vi spinge ad esplorare sempre nuove strade nella professione. In amore riceverete quanto date.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dovrete intensificare i ritmi di lavoro: avete perso fin troppo tempo prezioso. In amore sviluppi interessanti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
gambero T; onde T,T,E = Game rotondette;
Datevi da fare nel lavoro con maggiore convinzione se volete arrivare alla meta. Non mettete in crisi una relazione importante.
Televisioni
PRIMA SERATA
23.20
ATTUALITÀ
16.15
TALKSHOW
21.10
DOCUMENTI
21.10
FILM
Venerdì 2 gennaio 2009
23.25
FILM
55
TELEFILM
21.10 DOCUMENTARIO
CSI:Miami
Francesca Mazzalai
21.10
TV7
Alda D’Eusanio
Elisabetta II
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.25 -VarietàAspettando Ballando con le stelle 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.15 -Film TvAsso di cuori - Commedia 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -TelegiornaleTg 2 Notizie 11.00 -RubricaRagazzi c'è Voyager - Feste di Natale 11.30 -Film4 bassotti per 1 danese con Dean Jones, Suzanne Pleshette, Charlie Ruggles - regia di Norman Tokar (USA) - 1965 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -DocumentarioKilimangiaro Album 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Sit Com Finalmente soli 09.10 -Film Tv Il tesoro dei templari - Avventura 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Film Tv La fabbrica del Natale - Commedia 16.15 -Real Tv Amici 17.00 -TelegiornaleTg5 minuti 17.05 -Film TvIl desiderio di Eve - Commedia 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.00 -TelefilmKojak 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Film Lo sport preferito dall'uomo con Rock Hudson, Paula Prentiss, John McGiver, Maria Perschy, Charlene Holt, Roscoe Karns - regia di Howard Hawks (USA) 1964 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.50 -Sit ComPrima o poi divorzio! 07.25 -Cartoni 08.50 -Film TvLa leggenda di Till, il re e l'uovo d'oro - Animazione 10.35 -FilmIl maestro cambiafaccia 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.05 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.05 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al G. Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniIdaten Jump 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.25 -TelegiornalePunto Tg 09.30 -RubricaDue minuti un libro 09.40 -TelefilmIl tocco di un angelo 10.50 -TelefilmMatlock 11.50 -RubricaSenti chi viaggia 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -FilmCammina, non correre con Cary Grant, Samantha Eggar, Jim Hutton, John Standing, Miiko Taka, Ted Hartley - regia di Charles Walters (USA) - 1966 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Film1855: la prima grande rapina al treno con Sean Connery, Donald Sutherland, Lesley-Anne Down - regia di Michael Crichton (USA) 1978 19.05 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmPrincipe azzurro cercasi con Anne Hathaway, Callum Blue, Julie Andrews, Hector Elizondo, Heather Matarazzo - regia di Garry Marshall (USA) - 2004 23.15 -TelegiornaleTg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Private Practice 21.50 -Telefilm Desperate Housewives
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -DocumentiLa Grande Storia 23.10 -TelegiornaleTg 3 23.20 -TelegiornaleTg Regione
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmIn questo mondo di ladri con C. Buccirosso, L. Gullotta, V. Marini, M. Pisu- regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2004 23.15 -Film TvDomani è un'altra truffa
21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.25 -FilmMalice - Il sospetto con Alec Baldwin, Nicole Kidman, Bill Pullman, Bebe Neuwirth, Peter Gallager, Gwyneth Paltrow - regia di Harold Becker (USA) - 1993
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 23.05 -Telefilm Standoff
20.30 -Talk ShowLe interviste barbariche 21.10 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 23.10 -FilmFargo con F. McDormand, H. Presnell regia di Joel Coen (USA) - 1996
23.20 -AttualitàTv7 00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.10 -DocumentiRewind 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -DocumentarioOverland 8
23.25 -TelegiornaleTg 2 23.40 -TeatroPalcoscenico presenta: "Bu... come buleta!" - Prosa 01.35 -Real TvX Factor - I casting 02.00 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieNon ti parlo più
23.25 -FilmLa morte sospesa con S. Yates, J. Simpson - regia di Kevin Macdonald (GB) - 2003 01.15 -RubricaEconomix 01.45 -RubricaApriRai 01.55 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -FilmPer amore con J. Agren, Capucine, M. Craig regia di Mino Giarda (Ita) - 1976 03.50 -FilmChi lavora è perduto con T. Buazzelli, S. Rebbot - regia di Tinto Brass (Ita) - 1963
00.00 -Miniserie Quo Vadis, baby? 02.05 -Musicale Talent 1 Player 02.50 -Film TvFantaghirò 5 - Il ritorno di Fantaghirò 05.50 -Serie TvRescue Me
01.10 -TelegiornaleTg La7 01.35 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.35 -TelefilmAlla corte di Alice 03.35 -RubricaDue minuti un libro 03.40 -AttualitàCNN News
In questo mondo di ladri
Malice - Il sospetto
leTrame
LA 7
ORE 14.00
CAMMINA, NON CORRERE con C. Grant, S. Eggar, J. Hutton - regia di Charles Walters (Usa) - 1966 A Tokyo la situazione delle abitazioni è piuttosto complicata. Durante le Olimpiadi del 1964 trovar casa è ancor più difficile. Il miliardario inglese Sir William Rutland, in Giappone per affari, si trova così a condividere un appartamento con Christine Easton, una bella ragazza inglese, e con un atleta americano. La convivenza si concluderà con un matrimonio. Chi sarà il prescelto...?
RAI 1
ORE 21.10
RTETE 4
ORE 15.55
LO SPORT PREFERITO DALL’UOMO con R. Hudson, P. Prentiss, M. Perschy - regia di Howard Hawks (Usa) - 1964 Costretto dal principale a partecipare a un torneo di pesca, Roger, inesperto commesso di un negozio di articoli sportivi ma autore di un esauriente manuale sulla pesca, chiede aiuto all'organizzatrice della gara, Abigail Page. Roger, che non ha mai preso in mano una lenza in vita sua e che non sa neppure nuotare, grazie al suo aiuto riesce a...
RAI 3
ORE 23.25
CANALE 5
ORE 21.10
IN QUESTO MONDO DI LADRI con V. Marini, C. Buccirosso, M. Pisu, B. Izzo, L. Gullotta, R. Tognazzi - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2004 A Livigno una multiproprietà in un residence che non è mai stato costruito, viene venduta a più persone per lo stesso periodo. I cinque truffati - Fabio, Monica, Nicola, Walter e Lionello - che fino a questo momento non si conoscevano, si ritrovano al ristorante dopo aver sporto denuncia...
RETE 4
ORE 23.25
PRINCIPE AZZURRO CERCASI
LA MORTE SOSPESA
MALICE - IL SOSPETTO
con A. Hathaway, J. Andrews, H. Elizondo, J. Rhys-Davies - regia di Garry Marshall (Usa) - 2004
con N. Aaron, R. Hawking, B. Mackey, O. Ryall - regia di Kevin Macdonald (G.B.) - 2003
con N. Kidman, B. Pullman, A. Baldwin - regia di Harold Becker (Usa) - 1993
Dopo aver scoperto di essere l'erede al trono di Genovia, Mia si è assunta le sue responsabilità. Ma ora una nuova legge la obbliga a sposarsi nel giro di un mese...
Ispirato alla vicenda realmente accaduta a Joe Simpson e Simon Yates nel 1985. I due amici, appassionati di alpinismo, scalano la Siula Grande nelle Ande peruviane. Joe scivola e cade, restando sospeso nel vuoto, attaccato a Simon solo dalla corda di sicurezza...
Andy è il preside di un college del New England nel quale un killer sta facendo strage di studentesse. Andy è preoccupato da questo e dai dolori addominali di cui soffre sua moglie Tracy. Dopo un po' l'assassino viene trovato, ma non si placano i dolori di Tracy che, trasportata d'urgenza in ospedale, viene operata da Jed, il nuovo chirurgo arrivato da poco in città...
Su Raiuno per aspettare l’arrivo dell’anno nuovo RAI UNO L'anno che verra' L'anno che verra' Messaggio del L'eredita'
ora 24.21 20.48 20.30 19.49
ascolto 5.620 5.584 5.315 4.595
RAI DUE Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33 Mary poppins Ricomincio da qui
13.33 13.54 21.19 16.14
2.456 1.707 1.403 1.129
RAI TRE Festival int.circo Geo & geo Cose dell'altro geo Tgr-leonardo
20.46 17.48 17.03 14.50
2.416 2.247 1.385 1.225
CANALE 5 Beautiful Chi vuol essere Messaggio del Capodanno 2oo9
13.44 19.04 20.29 20.49
3.515 3.214 3.078 2.516
ITALIA 1 I simpson Tutti all'arrembaggio Studio sport Dragon ball what's my
14.35 14.08 13.04 13.39
2.164 1.632 1.621 1.548
RETE 4 Sessione pomeridiana Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore
14.08 20.29 19.41 18.43
1.573 1.512 1.490 1.319
Televisioni
PRIMA SERATA
23.20
ATTUALITÀ
16.15
TALKSHOW
21.10
DOCUMENTI
21.10
FILM
Venerdì 2 gennaio 2009
23.25
FILM
51
TELEFILM
21.10 DOCUMENTARIO
CSI:Miami
Francesca Mazzalai
21.10
TV7
Alda D’Eusanio
Elisabetta II
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.25 -VarietàAspettando Ballando con le stelle 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.15 -Film TvAsso di cuori - Commedia 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -TelegiornaleTg 2 Notizie 11.00 -RubricaRagazzi c'è Voyager - Feste di Natale 11.30 -Film4 bassotti per 1 danese con Dean Jones, Suzanne Pleshette, Charlie Ruggles - regia di Norman Tokar (USA) - 1965 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TeleromanzoJulia - Sulle strade della felicità 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -DocumentarioKilimangiaro Album 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Sit Com Finalmente soli 09.10 -Film Tv Il tesoro dei templari - Avventura 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Film Tv La fabbrica del Natale - Commedia 16.15 -Real Tv Amici 17.00 -TelegiornaleTg5 minuti 17.05 -Film TvIl desiderio di Eve - Commedia 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.00 -TelefilmKojak 07.30 -TelefilmQuincy 08.30 -TelefilmHunter 09.35 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -Rubrica Sessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Film Lo sport preferito dall'uomo con Rock Hudson, Paula Prentiss, John McGiver, Maria Perschy, Charlene Holt, Roscoe Karns - regia di Howard Hawks (USA) 1964 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.50 -Sit ComPrima o poi divorzio! 07.25 -Cartoni 08.50 -Film TvLa leggenda di Till, il re e l'uovo d'oro - Animazione 10.35 -FilmIl maestro cambiafaccia 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.05 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.05 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al G. Hotel 16.50 -CartoniGormiti 17.05 -CartoniIdaten Jump 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di magia 18.05 -CartoniHolly e Benji due fuoriclasse 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.05 -Sit ComDon Luca c'è 19.35 -Sit ComMedici miei 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.25 -TelegiornalePunto Tg 09.30 -RubricaDue minuti un libro 09.40 -TelefilmIl tocco di un angelo 10.50 -TelefilmMatlock 11.50 -RubricaSenti chi viaggia 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -FilmCammina, non correre con Cary Grant, Samantha Eggar, Jim Hutton, John Standing, Miiko Taka, Ted Hartley - regia di Charles Walters (USA) - 1966 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Film1855: la prima grande rapina al treno con Sean Connery, Donald Sutherland, Lesley-Anne Down - regia di Michael Crichton (USA) 1978 19.05 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmPrincipe azzurro cercasi con Anne Hathaway, Callum Blue, Julie Andrews, Hector Elizondo, Heather Matarazzo - regia di Garry Marshall (USA) - 2004 23.15 -TelegiornaleTg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Private Practice 21.50 -Telefilm Desperate Housewives
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -DocumentiLa Grande Storia 23.10 -TelegiornaleTg 3 23.20 -TelegiornaleTg Regione
20.30 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmIn questo mondo di ladri con C. Buccirosso, L. Gullotta, V. Marini, M. Pisu- regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2004 23.15 -Film TvDomani è un'altra truffa
21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.25 -FilmMalice - Il sospetto con Alec Baldwin, Nicole Kidman, Bill Pullman, Bebe Neuwirth, Peter Gallager, Gwyneth Paltrow - regia di Harold Becker (USA) - 1993
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 23.05 -Telefilm Standoff
20.30 -Talk ShowLe interviste barbariche 21.10 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 23.10 -FilmFargo con F. McDormand, H. Presnell regia di Joel Coen (USA) - 1996
23.20 -AttualitàTv7 00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.10 -DocumentiRewind 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -DocumentarioOverland 8
23.25 -TelegiornaleTg 2 23.40 -TeatroPalcoscenico presenta: "Bu... come buleta!" - Prosa 01.35 -Real TvX Factor - I casting 02.00 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieNon ti parlo più
23.25 -FilmLa morte sospesa con S. Yates, J. Simpson - regia di Kevin Macdonald (GB) - 2003 01.15 -RubricaEconomix 01.45 -RubricaApriRai 01.55 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -Sit ComOtto sotto un tetto 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -FilmPer amore con J. Agren, Capucine, M. Craig regia di Mino Giarda (Ita) - 1976 03.50 -FilmChi lavora è perduto con T. Buazzelli, S. Rebbot - regia di Tinto Brass (Ita) - 1963
00.00 -Miniserie Quo Vadis, baby? 02.05 -Musicale Talent 1 Player 02.50 -Film TvFantaghirò 5 - Il ritorno di Fantaghirò 05.50 -Serie TvRescue Me
01.10 -TelegiornaleTg La7 01.35 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.35 -TelefilmAlla corte di Alice 03.35 -RubricaDue minuti un libro 03.40 -AttualitàCNN News
In questo mondo di ladri
Malice - Il sospetto
leTrame
LA 7
ORE 14.00
CAMMINA, NON CORRERE con C. Grant, S. Eggar, J. Hutton - regia di Charles Walters (Usa) - 1966 A Tokyo la situazione delle abitazioni è piuttosto complicata. Durante le Olimpiadi del 1964 trovar casa è ancor più difficile. Il miliardario inglese Sir William Rutland, in Giappone per affari, si trova così a condividere un appartamento con Christine Easton, una bella ragazza inglese, e con un atleta americano. La convivenza si concluderà con un matrimonio. Chi sarà il prescelto...?
RAI 1
ORE 21.10
RTETE 4
ORE 15.55
LO SPORT PREFERITO DALL’UOMO con R. Hudson, P. Prentiss, M. Perschy - regia di Howard Hawks (Usa) - 1964 Costretto dal principale a partecipare a un torneo di pesca, Roger, inesperto commesso di un negozio di articoli sportivi ma autore di un esauriente manuale sulla pesca, chiede aiuto all'organizzatrice della gara, Abigail Page. Roger, che non ha mai preso in mano una lenza in vita sua e che non sa neppure nuotare, grazie al suo aiuto riesce a...
RAI 3
ORE 23.25
CANALE 5
ORE 21.10
IN QUESTO MONDO DI LADRI con V. Marini, C. Buccirosso, M. Pisu, B. Izzo, L. Gullotta, R. Tognazzi - regia di Carlo Vanzina (Ita) - 2004 A Livigno una multiproprietà in un residence che non è mai stato costruito, viene venduta a più persone per lo stesso periodo. I cinque truffati - Fabio, Monica, Nicola, Walter e Lionello - che fino a questo momento non si conoscevano, si ritrovano al ristorante dopo aver sporto denuncia...
RETE 4
ORE 23.25
PRINCIPE AZZURRO CERCASI
LA MORTE SOSPESA
MALICE - IL SOSPETTO
con A. Hathaway, J. Andrews, H. Elizondo, J. Rhys-Davies - regia di Garry Marshall (Usa) - 2004
con N. Aaron, R. Hawking, B. Mackey, O. Ryall - regia di Kevin Macdonald (G.B.) - 2003
con N. Kidman, B. Pullman, A. Baldwin - regia di Harold Becker (Usa) - 1993
Dopo aver scoperto di essere l'erede al trono di Genovia, Mia si è assunta le sue responsabilità. Ma ora una nuova legge la obbliga a sposarsi nel giro di un mese...
Ispirato alla vicenda realmente accaduta a Joe Simpson e Simon Yates nel 1985. I due amici, appassionati di alpinismo, scalano la Siula Grande nelle Ande peruviane. Joe scivola e cade, restando sospeso nel vuoto, attaccato a Simon solo dalla corda di sicurezza...
Andy è il preside di un college del New England nel quale un killer sta facendo strage di studentesse. Andy è preoccupato da questo e dai dolori addominali di cui soffre sua moglie Tracy. Dopo un po' l'assassino viene trovato, ma non si placano i dolori di Tracy che, trasportata d'urgenza in ospedale, viene operata da Jed, il nuovo chirurgo arrivato da poco in città...
Su Raiuno per aspettare l’arrivo dell’anno nuovo RAI UNO L'anno che verra' L'anno che verra' Messaggio del L'eredita'
ora 24.21 20.48 20.30 19.49
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RAI DUE Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33 Mary poppins Ricomincio da qui
13.33 13.54 21.19 16.14
2.456 1.707 1.403 1.129
RAI TRE Festival int.circo Geo & geo Cose dell'altro geo Tgr-leonardo
20.46 17.48 17.03 14.50
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CANALE 5 Beautiful Chi vuol essere Messaggio del Capodanno 2oo9
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