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Domenica 4 gennaio 2009
Brevi dal mondo
Indonesia, sisma al largo della Papuasia GIACARTA - Una scossa di terremoto di magnitudo 7,6 ha investito il braccio mare a largo di Papua ovest, nell'arcipelago indonesiano a sud-ovest di Manokwari. Lo ha riferito il servizio geologico di Giacarta che ha lanciato l'allerta tsunami con un sms di avvertimento. L'allarme è rientrato dopo circa 50 minuti. L'epicentro della scossa, verificatasi alle 4,43 locali (le 20,43 di ieri in Italia) è
stato localizzato a 135 chilometri dalla costa di Manokwari e - da qui l'allerta tsunami - a profondità estremamente bassa, appena 10 chilometri.
Cade ultraleggero tre vittime LONDRA - Tre persone, due passeggeri ed il pilota, hanno perso la vita nello schianto dell'aereo leggero nello Staffordshire, in Gran Bretagna. Lo ha reso noto la polizia, che inizialmente aveva parlato di due vittime. I passeggeri, marito e moglie di 35 e 29 anni, lasciano due figli di 10 anni e 18 mesi. Lo schianto e' avvenuto nei pressi di una linea ferroviaria, ed ha costretto le autorita' a chiudere la linea, che collega Londra con Manchester, Liverpool e Glasgow.
Francia, da domani niente spot in tv PARIGI - La Tv pubblica francese sara' da domani priva di pubblicita'. La misura, annunciata un anno fa dal presidente Sarkozy, ha comportato una serie di modifiche nei palinsesti di France 2 e France 3 e in
particolare l'anticipazione del prime time, la prima serata, alle 20:35, qualche minuto dopo la conclusione dei tg della sera. Ma nella principale rete privata, Tf1, il prime time resta per il momento fissato alle 20:50.
In Italia e nel Mondo Genova: fiamme su una nave due marinai intossicati GENOVA - Due marittimi sono rimasti leggermente intossicati per un principio di incendio che si è sviluppato su una nave cisterna nel porto petroli di Genova. Secondo le prime informazioni, sembra che durante le operazioni di carico di gasolio, una valvola della cisterna della nave, la Stellaria, battente bandiera italiana, non abbia funzionato ed abbia provocato una esplosione. C’è stata grande paura e concitazione, mentre il locale caldaie veniva invaso dal fumo e dalle fiamme, che sono state però subito domate dai vigili del fuoco insieme ai Guardafuochi del porto e dagli uomini della Guardia Costiera.
Aggredisce la madre a martellate la donna è in gravi condizioni
Il porto petroli di Genova
I due marittimi rimasti intossicati, dei quali non sono state fornite le generalità, sono stati trasportati d’urgenza all'ospedale Villa Scassi in osservazione in codice giallo.
BERGAMO - Tragedia familiare a Costa di Mezzate, in provincia di Bergamo. Durante l'ennesima lite un ventenne ha aggredito la madre con un martello. La donna, 54 anni, è stata colpita ripetutamente al capo e agli arti. E' riuscita a trascinarsi fuori dall'abitazione, fino al pianerottolo, attirando l'attenzione dei vicini di casa che hanno chiamato i soccorsi. Medicata dai sanitari del 118, è stata portata in ospedale, dov'è ricoverata in prognosi riservata. Il giovane è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. E' stato contattato dai carabinieri che, mentre stavano arrivando sul po-
sto, lo hanno trattenuto al telefono impedendogli così di scappare. E' stato quindi catturato nella sua abitazione e portato in carcere.
La tragedia di Capodanno a Napoli. La donna: «Sono innocente»
Ipotesi: rapina o delitto mascherato
Morto per una pallottola vagante si è costituita la figlia del boss
Tabaccaio ucciso Si scava nella vita privata
NAPOLI - Ha detto di aver saputo dalla tv di essere ricercata, ha chiamato l'avvocato e, frastornata, gli ha ripetuto: "Sono innocente, non ho mai sparato". Con il suo legale ha maturato la decisione di costituirsi per dichiarare la sua estraneità. Così si è conclusa ieri la caccia a Manuela Terracciano, la ragazza di 23 anni nei confronti della quale la Procura di Napoli ha emesso un decreto di fermo con il quale viene accusata di aver ucciso, la notte di Capodanno, il giovane Nicola Sarpa, 25 anni il prossimo 24 gennaio. Probabilmente domani l'interrogatorio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove si è consegnata, e l'udienza di convalida. In quella sede fornirà la sua ricostruzione dei fatti con la quale intende affermare la sua estraneità all'omicidio. Secondo quanto ha riferito l'avvocato Gaetano Inserra, la Terracciano avrebbe saputo di essere ricercata guardando la tv. Si è rivolta così a lui con l'obiettivo "di fare chiarezza", travolta dagli eventi, prima dalla notizia della morte di un giovane che conosceva bene e poi dalla pesantissima accusa di omicidio volontario con dolo eventuale nei suoi confronti. "Nessuno - dice il legale - ha mai bussato alla sua porta di casa o al suo luogo di lavoro". La giovane si dice pronta a sottoporsi all'esame di paraffina, allo stub, a qualsiasi esame - ripete che possa consentirle di farla uscire da questa vicenda. Manuela Terracciano è incensurata. Viene descritta come una ragazza esuberante, lavora in un bar. Quella notte stava festeggiando il Capodanno in strada, insieme con
ll vicolo dei Quartieri Spagnoli dove abitava Nicola Sarpa
un'amica. Qualche bicchiere di champagne per salutare l'arrivo del 2009, poi la tragedia. Secondo l'accusa, e in particolare le indagini condotte dalla Squadra Mobile, sarebbe stato accertato con chiarezza che la donna avrebbe sparato colpendo accidentalmente Sarpa mentre era affacciato al balcone della propria abitazione, al secondo piano del civico 4 di vico Trinità degli Spagnoli. Un colpo che lo ha raggiunto alla testa, tra la tempia e l'occhio sinistro non lasciandogli scampo. In base alla ricostruzione effettuata dalla polizia, la ragazza si era recata presso lo stabile dove risiede la famiglia della vittima per salutare sua nonna e, nell'allontanarsi a bordo di un motorino, avrebbe esploso un colpo d'arma da fuoco verso l'alto. Ad accusarla, reagendo alla notizia della costituzione, è Valentina Sarpa, sorella di Nicola.
"Manuela Terracciano non si è costituita di sua spontanea volontà, ma l'hanno costretta a costituirsi. Il fatto é gravissimo, perché così avrà una riduzione della pena. Invece noi della famiglia chiediamo una punizione esemplare, che vendichi l'uccisione di Nicola e che faccia sparire le pistole dai Quartieri". Il questore Antonino Puglisi ed il capo della Squadra Mobile, Vittorio Pisani, hanno salutato positivamente il gesto della ragazza. Puglisi, nelle ore precedenti alla costituzione, aveva sollecitato la ragazza a consegnarsi ed evidenziato che in questa vicenda era stata importante e quasi una novità rispetto al passato la collaborazione della gente. Manuela Terracciano è figlia di Salvatore, attualmente detenuto e capo dell'omonimo clan della zona dei Quartieri Spagnoli, composto soprattutto da donne.
MILANO - Potrebbe arrivare dai primi esiti degli esami dei Ris di Parma sui reperti raccolti sulla scena del crimine e sul materiale prelevato durante l’autopsia, l'indicazione sulla pista da seguire per far luce sull'omicidio di Mario Girati, il tabaccaio di 75 anni ucciso a coltellate nella notte di San Silvestro nel bar tabacchi della figlia a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi). Mentre la Procura di Lodi per ora ritiene che si sia trattata di una rapina finita nel sangue, le indagini stanno proseguendo in tutte le direzioni. Tra le varie ipotesi al vaglio degli inquirenti e degli investigatori si è affacciata anche quella di un delitto 'mascherato' da rapina e cioè che quelle poche centinaia di euro in monetine portate via in fretta e furia siano servite all’assassino per confondere le acque. Nonostante ciò per ora l’inchiesta condotta dai carabinieri e coordinata dal pm Michela Versini prosegue a 360 gradi e, comunque, fa dire al procuratore Giovanni Pescarzoli che «allo stato il movente predominante rimane quello della rapina perchè di primo acchito rimane il più plausibile, anche se non si possono escludere ipotesi di altra natura». Ieri all’istituto di medicina legale di Pavia il dottor Marco Ballardini – lo stesso del caso di Chiara Poggi – ha effettuato, alla presenza dei Ris, l’autopsia sul corpo di Girati: come era già stato subito appurato la morte del tabaccaio risalirebbe attorno alla mezzanotte del 31 dicembre, i colpi inferti sono otto e ci sono segni di una colluttazione. Cosa che lascia pensare che la vittima abbia litigato con il suo aggressore, una persona che forse conosceva. In questo quadro vanno collocati gli esami di laboratorio che gli uomini guidati dal colonnello Luciano Garofano stanno eseguendo in queste ore e che riguardano non solo tutto quanto è stato repertato nella tabaccheria di Sant'Angelo ma anche sul materiale organico prelevato dal cadavere, tra cui quello sotto le unghie, proprio per capire se la vittima si è difesa. Una prima relazione del medico legale verrà consegnata forse già oggi al pm. Intanto si prosegue a scavare nella vita del tabaccaio, a partire dalle ultime ore e andando indietro nel tempo.
Superenalotto, nessun 6 né 5+1 ilLotto
Nigeria, attaccato un oleodotto Agip LAGOS - Sabotatori hanno fatto saltare in aria un oleodotto di proprieta' dell'Agip nella regione nigeriana del Delta del Niger. Lo hanno riferito fonti militari. Non e' ancora chiaro se l'attacco ha avuto un impatto sulla produzione. Nella regione si susseguono da tempo attacchi contro gli oleodotti condotti dai guerriglieri nigeriani del Mend (Movimento di emancipazione del Delta del Niger).
Un’auto dei carabinieri
ROMA - Nessun 6, né 5+ sono stati realizzati al concorso di ieri (il numero 2 del nuovo anno) del Superenalotto. I 5 sono stati 16, ciascuno dei quali incassa 39.616,76 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale così a 26.200.000,00.
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 3 gennaio 2009
51 58 67 64 81 24 25 40 17 56 27
78 41 4 25 70 21 8 46 60 41 39
ilSuperEnalotto
33 11 14 6 68 35 89 43 55 79 52
47 74 65 89 55 9 43 29 68 5 81
71 12 84 12 66 63 27 6 41 17 6
Conc. 2
Montepremi 4.225.786,85 euro
17 - 24 - 25 - 40 - 58 - 64 numero jolly 27 punti 6 jackpot 25.142.346,59 punti 4 388,63 18,40 punti 5+1 - punti 3 punti 5 39.616,76 Num. Superstar 51
In Italia e nel Mondo
Domenica 4 gennaio 2009
Castel di Sangro, il Comune impugna la decisione dell’Asl con il “no” a indennità e accompagnamento
Malata di tumore chiede l’eutanasia, gara di solidarietà Il 23 dicembre scorso la decisione della donna di chiedere di morire
Angela Scalzitti
CASTEL DI SANGRO (L'AQUILA) - Angela Scalzitti deve vivere in modo dignitoso e sereno la sua malattia: è questa la ragione che ha spinto l'amministrazione comunale di Castel di Sangro, il Comitato Civico interregionale Abruzzo e Molise e i cittadini a una gara di solidarietà che ha permesso finora alla donna, malata di tumore, di continuare le cure, nonostante lo stato di indigenza che l'aveva spinta prima di Natale a chiedere l'eutanasia e a ribadire in questi giorni il suo proposito. L'unica fonte di reddito della signora è la pensione d'invalidità, 250 euro al mese, dei quali 100 sono destinati alla figlia
che studia all'Università di Siena. A metà ottobre la commissione di Medicina Legale della Asl di Avezzano-Sulmona aveva rigettato l'istanza di accompagnamento presentata dalla donna per la grave malattia che la costringe a percorrere 250 chilometri per sottoporsi alle cure che deve sostenere nel reparto di oncologia dell'ospedale di Pescara. Da qui, il 23 dicembre scorso, la decisione della malata di chiedere l'eutanasia. “Se devo continuare a vivere in questo modo senza la possibilità di potermi curare - aveva detto la donna - mi si dia la possibilità di avere una morte di-
gnitosa. Se in Italia non è possibile, lo Stato mi dia la possibilità di poterla avere in un altro Paese. Meglio che morire di umiliazioni, di freddo, di fame, di inedia”. La richiesta shock ha mosso le istituzioni locali, primo fra tutti il Comune di Castel di Sangro, che attraverso un contratto di solidarietà con la locale Comunità Montana ha provveduto a garantire alla donna un autista privato per accompagnarla in ospedale. Inoltre lo stesso Comune impugnerà, accollandosi le spese di giudizio, il provvedimento che rifiuta l'assegnazione dell'indennità di accompagnamento alla malata.
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Studente in divisa nazista minaccia gli agenti: ucciso E’ successo a Seattle I vicini avevano chiamato la polizia sentendo degli spari
Allen Murphy
SEATTLE - Un studente di 22 anni vestito con una uniforme militare nazista è stato ucciso da agenti di polizia nel suo appartamento La polizia era intervenuta in seguito alle chiamate dei vicini di casa della vittima che avevano sentito sparare nell'abitazione. Miles Murphy, alla vista degli agenti, è uscito di casa in uniforme d'epoca e ha puntato contro di loro un fucile in dotazione alla fanteria tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante le intimazioni, il giovane si è rifiutato di abbandonare l'arma ed è stato raggiunto da sette colpi d'arma da fuoco.
Stato d’attenzione a Sarno, difficoltà a Napoli
Gelo e neve al Nord, pioggia al Sud il maltempo durerà fino all’Epifania ROMA - Il nord nella morsa del gelo, neve sugli Appennini, pioggia al centro e al sud, dove il fiume Sarno e straripato: l’Italia anche ieri è stata sferzata dal maltempo e, per i prossimi giorni, è già stato emesso un nuovo allerta meteo per temporali al sud e, durante il ponte dell’Epifania, gelo e neve al nord, anche in pianura. STATO DI ATTENZIONE NEL SALERNITANO - A San Marzano il fiume Sarno è straripato in diversi punti, inondando le colture. A Sarno, Siano e Bracigliano, comuni già duramente colpiti dall’alluvione del 1998, è scattato lo stato di attenzione. Anche gli affluenti del fiume Tanagro hanno rotto gli argini in diversi punti. Momenti di pericolo per i tesori archeologici di Paestum: a Precuiali si sono allagati i terreni situati a poche centinaia di metri dal «Museo narrante di Hera Argiva». NAPOLI, FRANE E ALLAGAMENTI – Difficoltà pure a Napoli. In via Soffritto, tra Pianura e Chiaiano, un automezzo dell’Anm è finito in una apertura che si è prodotta sul manto stradale, ma non ci sono state conseguenze per le persone. Una frana nella zona di Marechiaro ha causato il crollo di un muro di contenimento e di terriccio finiti sulla tettoia di un appartamento: anche in questo caso non ci sono state persone ferite. La forte pioggia ha anche allagato gli spogliatoi e le palestre dello stadio San Paolo, ma sono scattati subito gli interventi per ripristinare l’agibilità. GELO AL NORD, -22 NEL VICENTINO – Nonostante il sole, nel Veneto le temperature minime sono precipitate, soprattutto in montagna. Il record del freddo spetta a Piana di Marcesina e Cimabanche, nel vicentino, dove in
Al via la stagione dei saldi
Saldi, partenza tiepida. Le associazioni dei consumatori: «Attenti ai “falsi”» Al Nord c’è chi spala la neve
mattinata si sono toccati i -22 gradi. Gelo sulle montagne friulane, con -14 gradi sullo Zoncolan (Udine), e bora a 105 chilometri l’ora a Trieste. Le temperature sono scese sotto lo zero in tutto il Friuli. Meno 6 gradi a Tarvisio (Udine), -1 a Pordenone. A Caprino Veronese 40 cavalli d’allevamento sono costretti da un paio di giorni al digiuno forzato: la neve ha infatti bloccato le strade d’accesso alla struttura. L’autostrada A26 Voltri-Gravellona Toce è stata chiusa nel tratto iniziale, tra Genova e Masone, per il ghiaccio; due gli incidenti, senza feriti gravi. NEVE SUGLI APPENNINI – Nevicate su numerose strade statali degli Appennini, ma senza particolari intoppi per la viabilità. In Abruzzo neve nell’entroterra e pioggia sulla costa nel comprensorio di Lanciano (Chieti). Neve oltre i 600 metri e pioggia in pianura in provincia di Isernia, anche se nessuna località è rima-
sta isolata. Allarme, nella notte tra venerdì e sabato a Roma, nel quartiere Salario-Parioli, dove un grosso albero è crollato e si è abbattuto su sette automobili in sosta. La strada è stata chiusa al traffico da mezzanotte alle sei. PREVISIONI, FREDDO E TEMPORALI ANCHE PER L’EPIFANIA – Secondo la Protezione civile proseguiranno i temporali al sud e, per il ponte dell’Epifania, il gelo e la neve al nord. Le forti precipitazioni nelle regioni del basso versante tirrenico continueranno, in base alle previsioni, fino a domenica mattina. Al nord, tra il 5 e il 6 gennaio, in coincidenza con il previsto rientro dalle vacanze natalizie, sono in arrivo frequenti gelate e temperature al di sotto della media stagionale, con minime che raggiungeranno, in alcune città, anche i 10 gradi sotto zero. Sempre per l’Epifania attese abbondanti nevicate su tutte le regioni settentrionali e in Toscana.
MILANO - Una partenza a corrente alternata per il primo giorno di saldi a Milano. Durante la mattina, ieri, le strade erano poco affollate nel quadrilatero della moda. Al contrario, molto buona l'affluenza nei negozi del centro e nelle grandi firme della galleria Vittorio Emanuele, visitate in buona percentuale anche da stranieri: russi e giapponesi in primis ma anche spagnoli, greci e turchi. Anche a Roma è partita la stagione delle occasioni, in programma fino al 13 febbraio, con file soprattutto nei negozi delle grandi firme in centro che propongono sconti fino al 50%. All'apertura delle saracinesche, tra le 9 e le 10, nonostante la pioggia, si sono formate parecchie file anche se non c'è stato un vero e proprio assalto. Secondo il Codacons, che denuncia «parecchie irregolarità», i saldi invernali nella capitale «sono partiti malissimo» Da parte sua L'Ascom-Confcommercio avverte: «Diffidare da percentuali di sconto eccessive dato
che è quasi impossibile applicare sulla merce di qualità sconti che superano il 50-60%». Tante gente per negozi a Torino. Letteralmente presi d'assalto alcuni dei principali negozi delle grandi catene di abbigliamento. Il primo giorno di sconti parte bene, invece, nel capoluogo piemontese. Le associazioni dei consumatori anche quest'anno invitano comunque all'attenzione negli acquisti: «Attenti ai saldi veri e non fasulli. Il consiglio è quello di acquistare prodotti di marca che magari sono stati visti nelle vetrine in precedenza e a prezzo normale». Per quanto riguarda Napoli, dove i saldi sono cominciati venerdì, c'è una denuncia dell'Associazione contribuenti italiani. «I saldi partono male. Nel primo giorno a Napoli, il 42,3% dei commercianti non ha emesso lo scontrino fiscale» ha dichiarato Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it, che con lo Sportello del contribuente monitora costantemente l'evasione fiscale in Italia.
L’insonnia addormenta l’economia: costa l’1% al Pil
Australia, obesi in aumento aeroambulanze più grandi
ROMA - L'insonnia costa cara a chi ne soffre ma sono alte anche le perdite in termini di giornate di lavoro perse e produttività nazionale ridotta. E chi disperatamente è alla ricerca di una notte di riposo si rivolge troppo spesso all’alcol piuttosto che alle cure adatte. In totale l’insonnia, che solo in Italia colpisce 12 milioni di persone in modo più o meno grave, costa fino all’uno per cento del Pil di un paese. Più precisamente, secondo uno studio canadese guidato da Meagan Daley, psicologo dell’Universite Laval di Quebec, pub-
SYDNEY - La crescente diffusione dell'obesità ha spinto uno stato australiano a cercare aerei più grandi per il servizio dei "medici volanti", i sanitari che raggiungono per via aerea i pazienti nelle località rurali più isolate. Lo Stato del Nuovo Galles meridionale ha emesso un bando per valutare il costo di due nuovi velivoli per la sua flotta di aeroambulanze, gestita dal Royal Flying Doctor Service. I due aerei dovranno essere dunque in grado di portare pazienti fino a 260 chili, quasi il doppio dell'attuale limite di 140 chili,
Crolla il soffitto, salvata da Fido blicato sulla rivista Sleep emerge che la perdita di produttività per anno e per individuo che soffre di insonnia è pari a 27,6 giorni lavorativi, mentre le assenze dal lavoro sono pari a quasi quattro giorni e mezzo l’anno.
RIVOLI (TORINO) - Ha salvato la sua padrona dal soffitto che stava crollando. Protagonisti della vicenda una donna di 50 anni di Rivoli, in provincia di Torino, e il suo cane (nella foto). Venerdì pomeriggio
l'intervento dell'animale ha salvato la vita della sua padrona. Il cane, mettendosi ad abbaiare e sbarrandole la strada, le ha vietato di entrare nella stanza dove, dopo pochi minuti, si è verificato il crollo.
ha reso noto un portavoce del governo. Recenti studi hanno ripetutamente messo in luce che gli australiani sono fra i popoli più obesi del mondo, nonostante il paese venga spesso associato ad uno stile di vita sano e sportivo.
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Domenica 4 gennaio 2009
Il fatto del giorno: Effetto crisi, raddoppia il deficit La Stampa
Ma Tremonti è sereno “Siamo in linea con l’Ue”
La benzina è meno cara su il potere d’acquisto
Per uscire dal pantano c’è bisogno di regole
dall’articolo di Vittorio Puledda
dall’articolo di Diodato Pirone
dall’editoriale di Franco Bruni
Il fabbisogno del settore statale chiude il 2008 a quota 52,9 miliardi di euro, in deciso rialzo rispetto ai 26,5 miliardi del 2007. Per trovare un risultato peggiore bisogna tornare indietro di tre anni e risalire al 2005. Un dato che, però, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti definisce "in linea con gli impegni assunti con l’Unione europea". Il risultato, fornito dal Tesoro, è più elevato anche rispetto all’ultima stima ufficiale che ammontava a 45,2 miliardi ed è stata pubblicata nella Relazione previsionale [...] per il 2009. Sempre secondo i dati forniti dal ministero dell’Economia, ad essere in forte discesa è l’avanzo primario: a dicembre è stato di 2,9 miliardi di euro, mentre nel dicembre 2007 si attestò attorno ai 15 miliardi di euro. [...]
A dispetto della crisi torna a crescere il potere d’acquisto di milioni di famiglie italiane. Il crollo dei carburanti (-50 centesimi al litro rispetto all’estate) si traduce in una riduzione della spesa di circa 400 euro annui. Dalla sforbiciata alle bollette elettriche (-5% da ieri) arriva un aiuto di 25 euro l’anno, mentre il calo dei mutui variabili assicurerà una maggiore disponibilità di oltre 2 mila euro annui a tre milioni di famiglie che ne hanno acceso uno negli anni scorsi. Da ieri, infine, per circa 16 milioni di pensionati è scattato un aumento del 3,3% mentre gli economisti prevedono un’inflazione 2009 al di sotto del 2%. Intanto è scattata la corsa ai saldi. [...]
[...] La crisi è esplosa in una fase della crescita globale caratterizzata da crescenti disuguaglianze. Esse sono una ragione di fragilità dello sviluppo e rendono la recessione socialmente e politicamente più preoccupante. Combattere la crisi facendo attenzione agli aspetti distributivi e di giustizia sociale sembra l’unica via per ottenere risultati duraturi. Come si fa? Il cattivo funzionamento e l’inadeguata regolazione di alcuni mercati hanno favorito lo scoppio della crisi. È diffusa la tentazione di dedurne che dalla crisi e dall’ingiustizia si esce andando «contro il mercato». È un’idea sbagliata. Va invece migliorato il quadro di regole e politiche pubbliche. [...]
La migliore di oggi
Miracolino all’italiana
Sono i saldi il vero test che parte da Potenza
Microsoft si adegua
dall’articolo di Umberto Mancini
dall’analisi di Gianluca Schinaia
dall’articolo di Arturo Zampaglione
Un dato in linea con l’Europa, con gli impegni presi dal nostro Paese in sede comunitaria, e, soprattutto, che non avrà effetti sul deficit. Un dato in linea con le previsioni e la strategia del ministro dell’Economia Giulio Tremonti. E in effetti il fabbisogno dello Stato è cresciuto sopratutto per effetto della recessione e delle misure messe in atto per contrastarla. Ma è cresciuto, anzi è stato lasciato crescere, proprio per dare liquidità e ossigeno al sistema. Evitare la paralisi dell’economia. Tutto questo rispettando i vincoli europei. Un capolavoro targato Tremonti in un contesto economico mondiale molto difficile. [...]
Proiezioni contrastanti e primi consuntivi per i saldi invernali nei negozi di moda e abbigliamento, partiti da Trieste, Napoli e Potenza [...]. Buon esordio anche per le città della Basilicata. Ieri mattina i negozi d’abbigliamento di Matera e Potenza erano affollati. Piccoli e grandi esercizi come, ad esempio, la United Colors of Benetton di Matera e il Max Mara di Potenza. Il negozio potentino Stile libero, addirittura, smentisce le previsioni al ribasso. «Ci aspettavamo meno clienti e quindi siamo soddisfatti», fa sapere il gestore. Falsa partenza, invece, a
Napoli, dove molte persone si sono messa in fila fuori dagli esercizi per poi provare capi che non avrebbero acquistato. «La gente non ha più soldi, vedono una maglia a 25 euro e si spaventano», afferma il gestore di Uomo Capresi in via Pessina. E a Mondi Moda, negozio vicino alla prestigiosa zona di Piazza Martirio, provano a spiegare il perché: «Molti commercianti hanno fatti sconti scorretti, fino al 70%, già nei giorni scorsi», afferma un addetto. «Ma siamo fiduciosi - continua - dal 7 gennaio si dovrebbe tornare a sperare, certo che è strano vedere così poca gente in una zona come questa».
Giannelli sul Corriere
[...] È vero che la Microsoft si appresta a varare i primi licenziamenti in quasi 34 anni di storia aziendale? É [...] possibile, come ha scritto "Fudzilla", un blog su temi tecnologici, che il gigante del software si appresta a mandare a casa 15 mila persone, cioè il 17 per cento dei suoi 90mila dipendenti? [...] L’operazione scatterebbe il 15 gennaio e coinvolgerebbe soprattutto il portale del gruppo, Msn, e le attività in Europa, Medio Oriente e Africa. Era inevitabile che anche la Microsoft risentisse della violenta recessione americana e mondiale, che ha portato a un brusco calo della domanda dei consumatori. [...]
La Stampa
E i ristoranti resistono
Soltanto gli inglesi sono più pessimisti di noi
dall’analisi di Luca Fornovo
dal commento di Roberto Rizzo
Nessun crollo dei consumi a Natale e Capodanno: le vendite hanno sostanzialmente tenuto, anche se sono state all’insegna della cautela. È questa l’analisi di Confcommercio. Sulla base di un primo monitoraggio, l’associazione dei consumatori precisa che «si confermano sostanzialmente le previsioni che per un verso smentiscono il crollo dei consumi, ma al contempo confermano una profonda debolezza della domanda interna che risente del primo impatto della crisi e delle incertezze sul future». [...] La ristorazione durante le festività ha tenuto registrando un lieve calo dell’1%, a fronte dei circa 10 milioni di clienti che hanno scelto di festeggiare al ristorante le festività, incoraggiati anche dalle politiche di prezzo della gran parte dei ristoratori che per oltre il 70% ha tenuto i prezzi dello scorso anno. Mentre il 20% li ha diminuiti. [...]
Missione inutile a leggere le risposte date da uomini e donne dai 15 anni in su (campione di 1.022 italiani) a precise domande riguardanti: aspettative personali per l’anno appena iniziato, previsioni per economia e disoccupazione, sicurezza del proprio lavoro, conflitti sindacali e conflitti internazionali. Prendiamo le aspettative personali per il 2009, termometro principale del grado di felicità e speranza in ogni Paese. Gli italiani stabiliscono un nuovo record con il 47 per cento di pessimisti (la media internazionale di chi vede nero per i prossimi dodici mesi è del 35 per cento) e solo il
15 per cento degli intervistati prevede che l’anno appena iniziato sarà migliore di quello passato. Ci battono solo gli inglesi con il 52 per cento di pessimisti. Rispetto a un anno fa sono aumentati del 32 per cento i britannici che pensano che il 2009 non porterà nulla di buono. Un dato significativo se raffrontato al periodo 2001-05 quando, rispondendo alle stesse domande, la percentuale di pessimisti era pari a quella degli ottimisti. «Il risultato di queste nuove interviste non ci ha colto di sorpresa — dice Vilma Scarpino, amministratore delegato di Doxa —. Negli ultimi mesi si è parlato molto di crisi e le risposte ricevute sono in linea con il clima di questo periodo. I numeri espressi
La fotografia
Segnali positivi dall’articolo di Antonio Signorini
[...]Pare che gli italiani non si siano fatti convincere dal saio e dalle autoflagellazioni e che siano, molto più prosaicamente, andati a fare la spesa. Alla fine ne sono risultate delle festività che hanno fatto registrare un po’ di «cautela» e una «sostanziale tenuta» dei consumi. Dati definitivi firmati dalla Confcommercio che «per un verso smentiscono il crollo dei consumi di questo periodo annunciato da più parti, ma al contempo confermano una sostanziale e profonda debolezza della domanda interna, che risente del primo impatto della crisi e soprattutto delle incertezze future circa la sua evoluzione», spiega il centro studi degli esercenti. [...] Segnali che fanno sperare bene per i saldi. Nelle città dove sono iniziati, come a Napoli, già si sono registrate le prime file davanti ai negozi [...].
Saldi a Napoli, per ora niente code (Ansa)
dal sondaggio sono importanti, rappresentano un trend negativo in crescita dal 2000, segno che la sostanza del problema esiste». Rincara la dose Domenico De Masi, professore di Sociologia del Lavoro alla Sapienza di Roma: «Data l’attuale congiuntura economica, l’ottimismo è un segno di incoscienza. Il pessimismo è un segno di saggezza. La diagnosi per i primi mesi del 2009 è che ci sarà minore ricchezza. Non è obbligatorio che sia un male, può essere la via a un nuovo modello meno dedito al consumismo». In un mare di pensieri foschi, per trovare un’isola felice bisogna andare fino in India dove l’ottimismo resiste [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Insomma, passate le feste, si ricomincia a pensare alle nostre crisi fatte in casa invece che guardare il Medio-oriente: stiamo ancora tirando il fiato per un Natale complessivamente più difficile degli altri e zac arrivano i saldi: l’immagine virtuosa, già propagandata riguardo gli acquisti natalizi, è quella di chi compra, compra, compra, sempre e comunque. Eh sì: se uno non consuma danneggia la comunità, così si sente dire. E quindi tapparsi in casa (o viceversa a lavorare) mentre i negozianti stanno aperti e un po’ magari sbadigliano, stufi pure loro, non andrebbe bene, visto che i quattrini non girano. Poi si scopre che le riserve di liquidità in Italia sono buone: insomma c’è chi incassa e mette da parte. Non saranno proprio i commercianti la parte terminale della nostra economia?
Domenica 4 gennaio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Stampa
Gaza, il fattore tempo è diventato fondamentale e Israele ora ha bisogno di fare tutto più in fretta
Le intercettazioni sono una letteratura popolare
dall’editoriale di Carlo Jean
dall’editoriale di Lucia Annunziata
Secondo una stretta logica strategica, il tempo dovrebbe giocare a favore di Hamas. Primo, perché aumenta il prestigio del movimento. Come nel caso dell’Hezbollah libanese nel 2006, non gli è necessario vincere; gli basta resistere a lungo. Secondo, perché l’attacco aereo israeliano, con il passare dei giorni, perde di efficacia e provoca una maggiore percentuale di vittime civili. L’individuazione degli obiettivi da colpire e la discriminazione fra obiettivi militari e civili divengono più difficili. Il 2 gennaio, Israele ha effettuato solo trenta attacchi aerei. Terzo, la piazza e non solo quella musulmana si mobilita naturalmente a favore del più debole. I media giocano sul vittimismo. Un crescente numero di persone accusa Israele d’impiegare una forza sproporzionata. La mera contabilità delle perdite sembra dare ragione a chi lo sostiene: dall’inizio degli attacchi aerei, i morti palestinesi sono stati 400; quelli israeliani 4. Gli attacchi aerei han-
Dusseldorf, una manifestazione antiisraeliana
no conseguito risultati inferiori a quelli sperati. Solo un terzo dei missili e razzi di Hamas è stato distrutto. In segno di sfida, il bombardamento del territorio israeliano è aumentato d’intensità. I nuovi razzi, sembra di provenienza iraniana, hanno una gittata doppia di quella dei rudimentali Qassam, finora lanciati da Gaza. Sembra ripetersi quanto avvenuto sul fronte settentrionale nel 2006. Viene messa in dubbio la
possibilità che Israele possa raggiungere gli obiettivi che ha dichiarato. Essi non consistono solo nel distruggere il sistema di comando militare di Hamas e le sue scorte di missili e razzi. Lo Stato ebraico si prefigge anche il ripristino della credibilità della propria dissuasione. Solo così potrebbe convincere Hamas dell’invincibilità della Tsahal, indurlo a riconoscere il diritto di Israele di esistere ed a procedere d’intesa con Al-Fa-
dall’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia
[...] Come sempre in ogni crisi israelo- palestinese anche questa volta, da parte delle opinioni pubbliche europee, dei loro giornali e delle loro cancellerie, è tutto un invocare la necessità di una mediazione. Politici e osservatori accreditati si affannano a sottolineare che bisogna trovare a tutti i costi una mediazione, individuare un punto d’incontro. Esigenza sacrosanta. Se non fosse per un piccolo particolare: perché ci sia una mediazione deve esserci qualcuno con cui mediare, vale a dire qualcuno non solo convinto dell’opportunità di
Mediazione impossibile se manca la parte araba un accordo basato sul do ut des, ma che dia garanzie di voler lui stesso per primo rispettare un tale accordo, nonché di poter farlo rispettare a chicchessia. La crisi mediorientale non ha mai trovato una soluzione perché finora da parte araba una figura, un’autorità, una cultura del genere, sono sempre mancate. Israele si trova dunque periodicamente confrontato
militarmente da forze radicali [...] le quali si prefiggono né più né meno che la sua eliminazione (Hamas auspica anche l’eliminazione di tutti gli ebrei dalla faccia della terra), senza che però si trovi mai nel mondo islamico qualche leader o qualche governo importanti, qualche voce autorevole, in grado di condannare recisamente e pubblicamente, prima ancora che la ferocia, il
tah nelle trattative di pace. Beninteso, esse potranno avere successo solo con un forte impegno americano. Il nuovo presidente Usa dovrà imporre dure condizioni ad Israele: l’abbandono di gran parte degli insediamenti in Cisgiordania e la divisione di Gerusalemme. Non potrà farlo in assenza di un unico interlocutore palestinese. Oggi sono due. Ogni accordo sarebbe privo di valore. Ritornando alla situazione militare, sembra quasi che Israele abbia dimenticato quanto avvenuto in Libano due anni e mezzo fa. Beninteso, non è così. Sta comunque perdendo ogni opzione diversa da quella di un massiccio attacco terrestre. In tal caso, Hamas giocherebbe in casa. Ha fortificato i 360 kmq della Striscia di Gaza, usando tecniche analoghe a quelle dell’Hezbollah. La Tsahal israeliana dovrebbe combattere casa per casa, come avvenne a Jenin nel 2002. Allora i soldati israeliani caduti furono 38, contro 52 miliziani palestinesi. Ma la città era piccola. [...]
nullismo politico suicida del radicalismo. Dai colloqui riservati di queste ore, ad esempio, trapela che la maggioranza dei paesi arabi giudica assolutamente sbagliata la linea terroristica di Hamas, ne condanna la politica di divisione del fronte palestinese, l’intolleranza fondamentalista. Ma nessuno di essi ha il coraggio di gridarlo con forza e di schierarsi apertamente contro. Il perché si sa: perché quei governi hanno paura di essere travolti, complice il terrorismo, dalle rispettive popolazioni, conquistate da tempo a un antiisraelismo cieco e violento, nutrito spessissimo di antisemitismo. [...]
Non regolate le intercettazioni, non mettete il lucchetto ai verbali. Se non potete evitarlo per la politica, fatelo per la letteratura. Le intercettazioni e i verbali costituiscono il miglior romanzo popolare che da anni si vada scrivendo in Italia. Nessuno scrittore, tranne forse Saviano, è mai riuscito finora a eguagliare per verità inattese e sorprese linguistiche l’intensità del racconto del Paese che i documenti contengono. L’ultimo capitolo, dal titolo «L’amministrazione pubblica secondo Romeo», ci sta accompagnando a puntate e, come i buoni romanzi di appendice, è pieno di disvelamenti. Il mio preferito - considerando i miei gusti terroni - è quello che riguarda le gare d’appalto a Milano. «Ho vinto la prima volta, la questione è finita in Giunta», racconta Romeo. «Albertini [...] in Giunta ha detto: “Questo camorrista di Napoli amico di Bassolino non può venire”. Ah, gli atti! Andatevi a prendere gli atti del Comune di Milano! Ho fatto ricorso e loro: “Ah, che facciamo? Siccome c’è Edilnord (concorrente all’appalto, ndr) non può perdere Edilnord perché non può vincere Romeo. E siccome Romeo è bravo e se facciamo un’altra gara vince lo stesso, spacchiamo i lotti, ne facciamo tre così anche se vince Romeo noi ce lo teniamo fra le scatole però entra Edilnord..."». Finì che a Milano con la spartizione a tre entrarono tutti: Romeo, Edilnord e Pirelli. È vero, è falso? Fu saggia decisione o preparazione a una spartizione di favori? Romeo non lo dice e tocca in ogni caso ai giudici deciderlo, ma è un meraviglioso sprazzo di realismo che irrompe nella rappresentazione politica. Così come accade a Roma, dove le gare virano verso il surreale: «Non ero io che dovevo
vincere!», dice Romeo ai magistrati. «Chiamatevi Rutelli (sindaco all’epoca, ndr), non ero io che dovevo vincere! Hanno trovato il cilindro aperto e hanno trovato il prezzo migliore... mi sono trovato vincitore con l’ira della Lanzillotta [...] e Rutelli». L’imprenditore napoletano è lo specchio, tanto efficace quanto involontario, delle viscere della pubblica amministrazione. Nelle telefonate e negli interrogatori di Romeo colpisce l’emergere di figure politiche di struttura psicologica del tutto infantile, in cui sono evidenti i bisogni di rassicurazione, l’affidamento all’imprenditore, e una continua sbruffoneria. L’assessore napoletano Giuseppe Gambale, in una telefonata dice a Romeo: «Ho parlato con il sindaco. Lo sai che lei è molto contenta (del progetto Global Service, ndr); io sono stato un po’ criptico...». Romeo lusinga: «Eh, ma lei non ha capito che ha degli assessori intelligenti». Gambale ribatte: «Ma quella è scema completa... non si rende conto». Ingenuamente autocongratulatorio è anche il povero Nugnes che poi si ucciderà: «Tieni nu’ grande amico assessore», dice a Romeo. «Questo è il più grande provvedimento di questa consiliatura, allora dice... Arriva questo fresco fresco, ragazzino ragazzino, e ci frega a tutti quanti». Parole quasi amorose, quelle di affidamento. Romeo chiama un giorno Renzo Lusetti, parlamentare del Pd, e apre la conversazione con uno strepitoso: «Ti sei scordato di me». E Lusetti, invece di sobbalzare per l’intimità della frase, subito rassicura: «No, sto lavorando, invece», per poi fare un sfoggio di potenza: «Ho un incontro operativo alle 8 - spiega Lusetti - direttamente con il grande capo e parliamo di tutto, capito? Stai tranquillo». [...] La Stampa
Addio a Donald Westlake umorista dei libri gialli
La seconda vita di Sergio Leone rinato per i giovani grazie a Facebook
L’eternità degli alberi
dall’articolo di Davide Turrini
dall’articolo di Paolo Conti
dal corsivo di Paolo Pejrone
Ragazzi under 25 che citano a memoria interi dialoghi dei suoi film. Sergio Leone, scomparso il 30 aprile 1989, oggi avrebbe festeggiato i suoi ottant’anni scoprendo con soddisfazione che le generazioni del nuovo millennio riversano su Facebook tutta la loro passione per il suo cinema. La pagina di Sergio Leone conta 21.534 fan. Tanti, tantissimi per un regista italiano scomparso. Dino Risi ne conta 1.121, Vittorio De Sica 4.102, Luchino Visconti 875, Roberto Rossellini 524. Antonio Di Carlo da El Paso, Texas, probabilmente nato quando Leone morì, cita «al cuore, Ramon, al cuore...» («Per un pugno di dollari»). Il giovanissimo Claudio Fattori dall’Italia preferisce «Ogni pistola ha la sua voce...e questa la conosco», in «Il buono, il brutto, il cattivo». Jean Victor Staco da Montreal, in Canada, assicura che Sergio leone «was the best of the best», il miglior regista tra i migliori, Oscar Broc dalla Spagna ringrazia il maestro «por todo», la bella Davor Kanijr dalla Croazia ripete più volte il suo amore per «Giù la testa». Il fenomeno è culturalmente e generazionalmente
Gli alberi se felici e soddisfatti del posto a loro assegnato dall’uomo e dalla natura, crescono molto meglio e più in fretta di quanto si creda, e la terra è sempre ben felice di esser la grande madre tutrice e feconda di tanti, tantissimi alberi (e tantissimi arbusti...). Questa grande unione vive e gode di una conoscenza matura e fruttuosa: l’equilibrio nella sua semplice complessità «vive» di una intensa e correlata vita vegetale e animale. Ed è particolarmente e decisamente fragile: Elzéard Bouffier, il pastore di Jean Giono l’uomo che piantava gli alberi, seminò partendo dalle ghiande. Piantò infatti innumerevoli querce, ne piantò per tutta la vita a migliaia di migliaia, ghianda dopo ghianda. E dopo neanche tanti anni, la «sua» regione si riempì. La terra, infatti, vive felice e gode degli alberi: le radici la trattengono, la curano e la rendono molto spesso meno sterile e più ricca... e sempre Elzéard Bouffier, l’indefesso piantatore, riuscì a creare, da solo, forte della sua esperienza e della sua intuitiva e profonda conoscenza, giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, anno dopo anno, una grande foresta. [...]
Chissà chi tra Richard Stark, Tucker Coe e Samuel Holt è morto mercoledì notte, durante il veglione di Capodanno a San Tacho in Messico. Di sicuro sappiamo che causa un infarto cardiaco se n’è andato Donald E. Westlake, il settantacinquenne scrittore di origine newyorchese che per primo introdusse dosi di spassoso umorismo nei suoi numerosissimi libri gialli. «Credo che Amazon sappia ben più di me in merito ai libri che ho scritto». Così è stampigliata l’epigrafe sul sito web del giallista scomparso. Proprio perché dietro la sua produzione letteraria, tra la firma originale e gli pseudonimi Stark, Coe e Holt, perfino lo stesso Westlake aveva perso il conto. C’è chi dice poco meno di cento romanzi, chi magari calcola anche i racconti brevi e oltrepassa la fatidica quota del centinaio. Unico dato certo, Westlake era una sorta di bulimico della scrittura: scriveva continuamente, senza pause, perfino sceneggiature. Eccetto un paio di episodi pilota per la televisione americana, tra adattamenti e script per il cinema anche qui la cifra si aggira attorno alla quarantina. A cui aggiungiamo gli interventi, i romanzi brevi o a puntate
che sono stati pubblicati perfino tra seni e chiappe della rivista Playboy . Per capire l’ardimentosa produzione di Westlake, per comprenderne la precisa e densa prosa, come il notevole successo mondiale, basta dire che lo slancio letterario dello scrittore newyorchese prende corpo all’alba dei 60 con I mercenari firmato come Westlake. Poi nel 1962 è il turno del primo pseudonimo, Richard Stark, e dell’avvento dell’antieroe Parker: protagonista del libro The hunter [...]. Il periodo d’oro dell’icona Parker continua fino a metà anni 70, ma intanto Westlake sente il bisogno di dar vita al nuovo personaggio e a tutto il brillante mondo narrativo che ne deriverà: parliamo dello scalognato rapinatore John Archibald Dortmunder che, attorniato da altrettanti bizzarri colleghi di sventura (il ladro di automobili e amante di nuovi gingilli tecnologici Andy Kelp; l’autista Stan Murch, ecc…) è il continuo ideatore della più classica delle rapine mancate. [...] Per questo magnifico killer della contemporaneità, un uomo che espleta tutto l’impeto sopraffattore che le disumane dottrine neoliberiste hanno imposto al vivere sociale, Westlake se la starà ancora ridendo.
Sergio Leone
trasversale visto che Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea, il 25 novembre scorso ha citato a Madrid il Maestro durante il Forum internazionale «Economia e società aperta» organizzato dalla Bocconi e dal Corriere della Sera: «John Ford e Sergio Leone ce l’hanno insegnato, lo sceriffo non deve rimanere senza munizioni se non vuole finire accerchiato». Il mito di Leone, invece, è pieno di munizioni e nei luoghi più impensabili. Se dal 1993 il piccolo comune di Torella dei Lombardi, provincia di Avellino, va orgoglioso della sua Associazione Sergio Leone, motore di un festival cinematografico, proprio ieri l’irlandese dvd Club
dell’Irish Times on line metteva in vendita «Per un pugno di dollari», «C’era una volta in America », «C’era una volta il West». Il telegiornalista Fabio Santini ha trasformato Sergio Leone non solo in un’ossessione culturale personale ma anche in uno spettacolo viaggiante («C’era una volta il cinema») che gira per l’Italia da undici anni, ha totalizzato 273 repliche e ha già un’altra ventina di piazze prenotate per i prossimi mesi. Perché, Santini? «Semplicemente perché il cinema di Leone è veramente popolare nel senso più nobile del termine. E continua ad esserlo con le nuove generazioni. Ai tempi la grande critica lo capì poco e male [...]».
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Primo piano
Domenica 4 gennaio 2009
Sangue in Medio Oriente Le truppe israeliane sono entrate ieri sera per «distruggere i razzi di Hamas»
Israele invade la striscia di Gaza Iniziata l’operazione di terra. L’Ue: «Azione difensiva» di CURLY AMERIN GERUSALEMME - È cominciata col buio l'offensiva di terra israeliana, ma non ha colto di sorpresa i miliziani di Hamas che ormai attendevano l'invasione di Gaza di minuto in minuto. I soldati dello Tsahal, con l'incarico di "occupare le aree di lancio dei razzi palestinesi" sono penetrati contemporaneamente, protetti dai blindati e dai tiri dell'artiglieria iniziati già a fine mattinata, a nord al centro e a sud, in vari punti nevralgici. Un fronte complessivamente lungo più di 40 chilometri. E pochi minuti dopo si sono potuti sentire i primi scambi di armi da fuoco, proseguiti poi tutta la notte. Ci sarebbero anche vittime civili: a Gaza City, nel quartiere di Zeitun, un bambino sarebbe morto per la cannonata di un carro armato israeliano, che ne avrebbe feriti altri undici. Hamas ha subito dichiarato che "Israele pagherà un pesante tributo" e affermato di aver "ucciso diversi soldati israeliani", notizia che l'IDF (Israeli Defense Force) non conferma. L'operazione di terra, che secondo il governo israeliano è solo la "seconda fase" dell'offensiva e "durerà parecchi giorni", segna un'escalation molto pericolosa del conflitto, già aggravatosi ieri pomeriggio quando una bomba israeliana ha centrato una moschea dove Hamas nascondeva miliziani e armamenti. La moschea a Beit Lahya, nel nord della Striscia, era però anche affollata di fedeli, e i morti sarebbero 14 secondo le fonti palestinesi. A conferma che l'escalation può avere conseguenze imprevedibili ci sono due significative notizie: Israele ha decretato lo stato di allerta in tutto il nord del paese, quello esposto a un'eventuale attacco da parte degli Hezbollah libanesi e forse anche dell'esercito siriano; il governo ha autorizzato la mobilitazione di altre decine di migliaia di riservisti, dopo i quasi 10.000 già richiamati
DIPLOMAZIA AL LAVORO
Oggi arriva la missione dell’Ue Domani ci prova Sarkozy di MARISA OSTOLANI
Un ferito soccorso durante gli attacchi israeliani a Gaza
durante la prima settimana dell'operazione "Piombo fuso": il paese si prepara cioè a un conflitto su larga scala. Secondo il portavoce delle forze armate, l'operazione di terra è affidata a "ingenti forze di fanteria, carri armati, unità del genio militare, di artiglieria e di intelligence, con il sostegno dalla aviazione, della marina e dello Shin Bet (servizi di sicurezza, ndr)". In un comunicato, la difesa israeliana respinge anche ogni responsabilità rispetto alle vittime civili: "gli abitanti della Striscia di Gaza non sono un obiettivo per questa operazione. Coloro che usano i civili, gli anziani e i bambini come 'scudi umani' sono responsabili per ogni perdita tra la popolazione". Che è esortata a non farsi usare da Hamas: "Chiunque nasconda un terrorista o armi nella propria abitazione sarà considerato alla stregua di un terrorista". Lo stesso comunicato militare, precisa gli obbiettivi dell'operazione: "Distruggere la infrastruttura terroristica di Hamas nelle zone di operazione" e "assumere il controllo di alcune zone di
lancio di razzi utilizzate da Hamas, allo scopo di ridurre in maniera significativa la quantità di razzi sparati contro Israele e contro i suoi civili". In serata, il ministro della Difesa Ehud Barak conferma questi obbiettivi ma ha esclude una guerra-lampo: "Non sarà facile e nemmeno breve. Non voglio illudere nessuno e anche gli abitanti nel sud di Israele passeranno giorni non facili", dice Barak ripetendo un avvertimento già dato nei giorni scorsi. E accredita anche il timore di un attacco di Hezbollah dal Libano: "Noi seguiamo con attenzione la situazione sul confine nord.Non vogliamo uno scontro e speriamo che il fronte nord resti calmò ma siamo pronti a ogni eventualità". La prima reazione internazionale all'escalation arriva dalla presidenza dell'Unione Europea, ed è favorevole a Israele: "Al momento noi percepiamo questa mossa come difensiva, non come un' azione offensiva", dichiara Jiri Potuznik, portavoce della nuova presidenza ceca della Ue.
BRUXELLES – Mentre è da poco iniziato l’attacco di terra imminente delle truppe israeliane, una missione dell’Unione europea arriva oggi in Medio Oriente con l'obiettivo di ottenere «un immediato cessate il fuoco» per la Striscia di Gaza, mentre domani è atteso in regione anche il presidente francese, Nicolas Sarkozy, che si propone di «cercare le vie della pace». Le due delegazioni incontreranno insieme domani a Ramallah il capo dell’Autorità palestinese, Abu Mazen (Mahmoud Abbas). La missione europea rappresenta il primo importante impegno diplomatico della Repubblica ceca, dal primo gennaio presidente di turno dei 27. La delegazione, che sarà guidata dal ministro degli esteri ceco, Karel Schwarzenberg, sarà composta dall’Alto rappresentante della politica estera europea, Javier Solana, dalla commissaria alle relazioni Nicolas Sarkozy esterne, Benita FerreroWaldner, e dai ministri degli esteri della Svezia, Karl Bilt, e della Francia Bernard Kouchner, che rappresentano rispettivamente la futura e la passata presidenza Ue. I diplomatici europei incontreranno oggi al Cairo il ministro degli esteri egiziano, Ahmed Aboul Gheit. Domanì avranno colloqui in Israele col presidente, Shimon Peres, il premier, Ehud Olmert, il ministro della difesa, Ehud Barak, e il ministro degli esteri, Tzipi Livni. Lo stesso giorno discuteranno a Ramallah col primo ministro delle finanze dell’ Anp, Salaam Fayad. L’agenda del programma prevede per martedì un incontro, ancora da confermare, con il premier della Giordania, Nader Dahabi. Intenso anche il programma della visita di Sarkozy, che doman si recherà in Egitto, Cisgiordania e Israele e martedì in Siria e Libano.
L’ottenimento di una tregua «immediata e permanente» a Gaza è stato l’ultimo impegno della presidenza francese dell’Ue, che ha chiuso il mandato con una riunione straordinaria dei ministri degli esteri dei 27. Sarkozy ha poi inaugurato l’anno nuovo con un incontro con il ministro Livni all’Eliseo. Nonostante l’attivismo, però, Sarkozy non è riuscito a doppiare il successo diplomatico ottenuto in agosto nella guerra tra Russia e Georgia. La Repubblica ceca, preoccupata di essere relegata a un ruolo di comprimaria, ha organizzato in un paio di giorni la missione in Medio Oriente, facendola coincidere con il viaggio del presidente francese. Sia Praga che Parigi negano però l’ esistenza di una diplomazia parallela. All’Eliseo ricordano che Sarkozy aveva già programmato la sua visita in Medio Oriente fin dalla scorsa settimana e che il 6 gennaio è atteso nel sud del Libano per portare gli auguri di Capodanno al contingente francese dell’Unifil, la forza di pace dell’Onu schierata nel sud del Paese. Mentre fonti della presidenza ceca a Bruxelles sottolineano che in un colloquio telefonico il premier ceco, Mirek Topoleneck, e Sarkozy hanno concordato l’agenda dei colloqui. Lunedì a Ramallah, in Giordania, il presidente palestinese, Abu Mazen, incontrerà congiuntamente le due delegazioni prima di partire per New York, dove parlerà al Consiglio di sicurezza dell’Onu. «Sarebbe ridicolo mettersi in competizione con Sarkozy», afferma un diplomatico ceco. «L' obiettivo è lo stesso: ottenere un immediato cessate il fuoco e verificare le condizioni umanitarie di Gaza». Fare tacere le armi è la priorità assoluta dell’Unione europea, che si prepara a fare la sua parte, anche inviando osservatori ai valichi tra Gaza con Egitto e Israele.
LE PROTESTE di BRUNELLA COLLINI ROMA - L'intervento israeliano nella Striscia di Gaza infiamma anche le piazze italiane. Ieri, nonostante il maltempo, migliaia di persone sono scese in piazza in varie città per manifestare solidarietà al popolo palestinese, aderendo alla giornata di mobilitazione promossa dal Forum Palestina. La manifestazione più imponente si è svolta a Roma, con corteo da piazza della Repubblica a piazza Barberini. Momenti di tensione, invece, al corteo milanese: sono state date alle fiamme bandiere israeliane e urlati slogan soprattutto contro lo Stato ebraico, George W.Bush e anche, per la prima volta in Italia dalla sua elezione, contro il neo presidente americano Barack
E Italia scende in piazza per la Palestina A Bologna e Milano incendiata la bandiera con la stella a cinque punte Obama. Il lungo corteo è stato aperto da giovani palestinesi: alcuni avevano degli striscioni con la stella di David sormontata dalla svastica e sono state date alle fiamme bandiere israeliane. Alcuni iracheni avevano in mano delle scarpe, diventate un simbolo dopo il lancio contro Bush da parte di un giornalista tuttora in carcere. Presenti esponenti di Rifondazione comunista e quelli del movimento pacifista. Una volta giunto in piazza San Babila, dove avrebbe dovuto sciogliersi, il corteo è invece proseguito lungo
corso Matteotti. Le forze dell'ordine, per evitare tensioni, hanno lasciato che i manifestanti arrivassero in piazza Duomo; un migliaio di manifestanti ha occupato la zona antistante il sagrato, dove è stata bruciata anche la bandiera statunitense. Poi, di fronte alla cattedrale circa 200 persone si sono rivolte verso la Mecca per pregare. La preghiera è stata scandita al megafono dall'imam della moschea di viale Jenner, Abu Imad. "Gravi atti sono stati compiuti contro Israele e Piazza Duomo è stata trasformata in una moschea", ha commentato il vicesindaco
di Milano Riccardo De Corato. Anche a Torino è stata organizzata una manifestazione contro l'intervento militare: i partecipanti, tra cui molti immigrati di origine araba, hanno raggiunto l'associazione Italia-Israele dove c'è stato un lancio di uova. Altri cortei, a cui hanno partecipato i rappresentanti di quasi tutte le comunità arabe e musulmane presenti in Italia, si sono svolti a Bologna - dove è stata bruciata una bandiera israeliana - Pisa, Parma, Salerno, Reggio Emilia, Massa, Varese, Pordenone, Viareggio, Salerno. E le bandiere israeliane
in fiamme hanno subito alimentato la polemica politica. "Provo vergogna", ha commentato il portavoce di FI Daniele Capezzone. Gli ha risposto con nettezza il responsabile esteri del Pdci, Jacopo Venier: "siamo stati in piazza per dire basta ai massacri e per dimostrare che in Italia non ci sono solo gli amici di Israele". Dura condanna per il rogo dei vessilli anche da parte del capogruppo dell'Udc alla Camera Luca Volonté: "sono gruppuscoli di nazisti rossi che inneggiano allo sterminio di un popolo". Ha incalzato Furio Co-
lombo (Pd): "chiunque abbia bruciato quelle bandiere ha compiuto un atto delinquenziale, totalmente inutile per la pace". Anche Alessandra Mussolini si è detta sdegnata: "ma si condannino anche i bombardamenti israeliani". Simile il pensiero di Marco Rizzo (Pdci): "quando i nazisti uccidevano le chiamavano rappresaglie, oggi che il governo di Israele uccide tutti tacciono, sinistra compresa". Ma "quelli che hanno bruciato le bandiere di Israele e degli Usa, dovranno fare i conti con la giustizia italiana", ha preannunciato il presidente della Comunità ebraica romana Riccardo Pacifici. Insomma, il clima politico si fa incandescente, anche perchè le proteste si sono estese in tutto il mondo.
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Appalti, tangenti e sanità L’inchiesta di Woodcock sulla sanità: un giro di soldi per scalare la lista d’attesa
«Ho pagato per il trapianto» Dodici milioni di lire e altro: un teste conferma di FABIO AMENDOLARA POTENZA - All'Ospedale San Carlo dicono di non aver mai sentito questa storia. Ma ci sono medici e testimoni pronti a giurare che in quel reparto ci sia qualcosa di torbido. «Da quello che ho potuto constatare, però non so indicarvi i motivi, in passato ci sono state delle persone che hanno avuto in breve tempo il trapianto di un rene, mentre altre attendevano da tanto». La fonte della procura è una donna. Fa il medico e, secondo gli investigatori, «esprime dubbi sulla linearità e la trasparenza dei criteri di scelta dei pazienti che dovranno sottoporsi a trapianto». La nota investigativa della squadra mobile di Potenza - raccolta nei faldoni della maxinchiesta sulla sanità, condotta dal sostituto procuratore Henry John Woodcock - ricostruisce quello che potrebbe essere accaduto con i trapianti. C'è un infermiere. Si chiama Vito Romaniello e, secondo l'ipotesi della procura, «promette trapianti d'organo in tempi rapidi e si fa pagare». C'è chi ha dovuto sganciare fino a 12 milioni di lire. L'infermiere Romaniello, emerge dai verbali dei testimoni, «vanta sistematicamente le sue credenziali politiche e il ruolo di componente della commissione trapianti per il meridione, di cui è responsabile il dottor Vito Gaudiano». Secondo gli investigatori «Romaniello appare rivestire un ruolo strategico nell'ambito del settore dei trapianti del rene». E infatti è stato incaricato dal Centro trapianti d'organo di Matera di raccogliere le dichiarazioni di volontà alla donazione degli organi. Gli investigatori convocano medici e funzionari dell'ospedale e raccolgono un'altra conferma. Una dottoressa racconta: «Sono venuta a conoscenza di un giro di soldi legato alla lista dei trapianti». I sospetti crescono. E qualche telefono viene messo sotto controllo. Vito Gaudiano è il responsabile del Centro regionale trapianti. Da pochi giorni è anche diventato direttore generale dell'Asl di Matera. Riceve una telefonata dal suo predecessore Domenico Maroscia. L'ex direttore generale ha bisogno di un consiglio. Vuole sapere in quale lista far iscrivere un suo amico che ha bisogno di un trapianto di rene. Gaudiano dice: «Mah, io per esempio, se dobbiamo considerare che è amico del mio direttore, lo... lo manderei a Parma, dai miei amici...». Ma è Romaniello che interessa agli investigatori. Hanno appena raccolto le conferme di un testimone. Nel 1999 ha subito un trapianto e dichiara di «aver consegnato all'infermiere otto milioni di lire». La storia dei 12 milioni, invece, la confermano agli investigatori tutti gli infermieri in servizio nel Centro di emodialisi del San Carlo. E c'è anche chi racconta che «Romaniello era giunto al punto di promet-
L’ospedale di Matera
LA PARTITA TRA HENRY E SALVATORE segue dalla prima
Il ruolo dell’infermiere Romaniello (ex candidato Pdci)
La via crucis per un rene nuovo di LEO AMATO POTENZA - Emodialisi: terapia sostitutiva della funzionalità renale nei casi in cui questa è criticamente ridotta, o addirittura insufficiente. Il sangue del paziente, in pratica, viene fatto scorrere attraverso una “fistola”, che è una congiunzione tra una vena e un'arteria, creata a mezzo di un intervento chirurgico, all'esterno del suo corpo, in un apparecchio che grazie a un filtro e a un sistema di pompe elimina le sostanze tossiche, che si desiderano rimuovere, e alla fine glielo lo restituisce depurato. La seduta dura di norma quattro ore e viene eseguita fino a tre volte la settimana. Gaetano Trabucco è uno psicologo, e il responsabile del Modulo di psicologia clinica dell'ospedale civile maggiore di Verona. In una relazione spiega bene gli effetti sulla psiche della terapia: “La perdita della funzione renale e della possibilità della minzione producono nel paziente una importante modificazione dell'immagine di sé, e del proprio schema corporeo, generalmente associata ad un vissuto di angoscia e di dolore, che sul piano affettivo equivale ad una vera e propria esperienza di lutto. (…) L'allestimento della fistola è vissuto dal paziente come un momento di grande ansietà e angoscia. Questo stato è ulteriormente aggravato dal fatto che la fistola rappresen-
tere il trapianto dell'organo di un paziente ancora in vita, ma che versava in condizioni irrecuperabili in sala rianimazione». I potenti, poi, scalano le liste d'attesa. Un medico sostiene: «Molti pazienti rappresentano la circostanza che altre persone ricevono il trapianto prima di loro, perché sono conosciute o perché occupano un ruolo importante nella società». Per il magistrato anglonapoletano «sono tutti aspetti da approfondire». Delega per le indagini la polizia di Stato e chiede al gip di poter intercettare i sospettati. f.amendolara@luedi.it
ta un delicato “punto debole”, qualcosa su cui egli non ha la possibilità di effettuare alcun controllo, può soltanto sperare che funzioni bene. (…)” Poi c'è l'ambiente della dialisi e i suoi ritmi. “La seduta dialitica si svolge sulla base di gesti terapeutici preordinati che, nel corso del tempo, diventano dei veri e propri rituali che coinvolgono pazienti ed operatori. Questo rituale si interrompe solo quando un evento esterno fortunato, come la possibilità del trapianto renale, oppure sfortunato, come una complicazione o la morte del paziente, ne decreta la fine.(…) Non esiste nessun tipo di trattamento cronico, fatta eccezione per coloro che sono collegati ad un respiratore automatico, ove un gruppo di persone così grande sia dipendente da una procedura, da una macchina, da un gruppo di operatori sanitari.” Medici e infermieri. Si parla anche, a proposito, di una “seconda famiglia” o una “famiglia allargata”. “Se gli operatori sono dotati di competenze emotive e psicologiche adeguate possono utilizzare lo spazio della relazione terapeutica come strumento, per capire i bisogni del paziente, e fornire risposte alle sue necessità”. Se invece sono malintenzionati, viene da sé, può succedere anche che se ne approfittino. Vito Romaniello è stato già vice sin-
daco del suo paese, San Giorgio di Pietragalla, e candidato, nel 2005, alle elezioni regionali nella lista dei Comunisti italiani. Attualmente presta servizio come infermiere presso il Centro di Emodialisi dell'Ospedale San Carlo. I colleghi hanno raccontato agli investigatori che avrebbe preso dei soldi da alcuni pazienti, per scalare la lista regionale per i trapianti del rene. È scritto nelle carte dell'inchiesta di Woodcock: “Si recava con la sua autovettura presso l'ospedale di Matera dal dottor Vito Gaudiano, che è il responsabile del Centro trapianti, per accompagnare alcuni pazienti in attesa del trapianto.” Qualcuno riferisce di avergli anche chiesto spiegazioni in merito a quelle strane trasferte: “mi rispose che era andato per motivi personali, e che aveva approfittato per accompagnare il parente che effettuava il controllo presso quel centro”. Il primario del Centro Emodialisi del San Carlo, Mario Procida, sarebbe stato avvisato per tempo, ma non avrebbe preso nessun provvedimento nei suoi confronti. “So che Romaniello ha, come tutti noi, buoni rapporti col dottor Procida, - ha riferito un medico - ma non so quali siano le ragioni della sua frequentazione a Matera; desumo che Romaniello, dato che va spesso a Matera, ha identici rapporti con il dottor Gaudiano.”
LA PRECISAZIONE
“Romaniello lavora a Potenza” Egregio Direttore In riferimento a quanto pubblicato oggi su “Il quotidiano'' nel servizio a firma del giornalista Fabio Amendolara dal titolo “Ospedali sotto scacco'' circa il coinvolgimento del Centro Trapianti di Basilicata in una ipotesi di reato di concussione, si precisa che quanto riportato non risponde al vero . L'infermiere Vito Romaniello, citato nell'articolo , è in servizio presso il Centro Dialisi dell'ospedale di Potenza e nulla ha a che fare con il Centro regionale trapianti che ha sede a
Matera presso l'ospedale Madonna delle Grazie. Tanto Le chiedo di precisare, per il buon nome e per l'operato del Centro Regionale Trapianti di Basilicata, e di quanti a vari livelli di responsabilità vi operano tutti i giorni, con impegno e serietà. Il Coordinatore Regionale Dott. Vito Gaudiano La risposta alla richiesta di precisazione del dottor Gaudiano è nei pezzi che pubblichiamo in questa pagina
Sul tavolo pende la legge Pecorella. Ricordiamo infatti che se la Suprema Corte dovesse riconoscere l'inesistenza di gravi indizi in sede cautelare rispetto al ricorso della Procura a quel punto ne deriverebbe l'obbligo di archiviazione per l'ex indagato Margiotta nella vicenda Totalgate. E' da considerare che al momento non si conoscono le motivazioni scritte dal Tribunale del Riesame che sono molto al centro di questa delicata contesa giudiziaria. Si tratta di una sorta di partita a poker molto delicata e dove il deputato del Pd e uno dei pm più celebri d'Italia si giocano molto su un contraddittorio che non nasconde un'antipatia reciproca nota a tutti in Basilicata.Ne parliamo con una persona molto vicina a Salvatore Margiotta e alla sua linea di difesa. Una sorta di ombra del parlamentare che quando sente il mio argomentare subito mi fredda con queste testuali frasi: “Un magistrato - che amministra, o dovrebbe farlo, giustizia - non ha il diritto di giocare a poker con le persone”. A casa Margiotta dove l'animo è molto più sereno ragionano in questo modo: “Secondo Woodcock Salvatore doveva essere arrestato? Ora che il Riesame gli ha dato torto, ha il dovere di fare Appello, altrimenti dimostrerà ancora una volta che il suo interesse non è la giustizia, ma finire sulle pagine dei giornali a spese di un umile deputato di un'umile regione, che fino a questo momento era in brillante crescita nazionale. Un pm che bada essenzialmente ai risvolti mediatici fa un pessimo servizio al Paese”. L'ombra di Salvatore Margiotta ritiene che quel pm “Da dieci anni sta distruggendo la Basilicata”. Non è l'unico a pensarlo, ma in tanti la pensano in modo diverso. La Basilicata di Ferrara, al di là degli esiti giudiziari, che emerge dalla carte dell'inchiesta non è una bella regione. Ma questo fa parte di altre analisi. Per il momento resta lo scontro giudiziario tra difesa e accusa. Una partita che passa attraverso la presentazione di un ricorso in Cassazione. Paride Leporace p.leporace@luedi.it
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Primo piano
Domenica 4 gennaio 2009
Primo piano Una delle recenti sedute nell’aula del Senato
Politica e giustizia Il Pd chiede che il confronto parta dalle questioni relative all’economia Resta il problema dei rapporti con Idv
Domenica 4 gennaio 2009
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NAPOLI NELLA BUFERA
L’ultimatum della Iervolino «Nuova giunta o si vota» Veltroni assicura sull’intesa
Prove di dialogo sulle riforme La proposta di Tenaglia sulla giustizia avvicina maggioranza e opposizione Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino
di GIOVANNI INNAMORATI ROMA – La proposta del Pd sulla giustizia, e in particolare l’idea di affidare le decisioni sulla libertà personale a un collegio di tre giudici anziché a un singolo gip, ha il merito di spezzare le reciproche diffidenze tra i due Poli sulla possibilità di varare riforme condivise, come auspicato dal presidente Napolitano. Ieri è stato il giorno delle aperture, con Sandro Bondi e Italo Bocchino da parte del Pdl e Andrea Orlando sul fronte del Pd. Resta nei due schieramenti il timore che l’avversario politico abbia una «riserva mentale» e questo spiega i paletti che centrodestra e centrosinistra pongono per far partire il dialogo. Ieri la proposta avanzata dal ministro ombra della Giustizia, Lanfranco Tenaglia, di rafforzare le garanzie per i cittadini contro gli abusi delle misure cautelari, ha ricevuto ulteriori consensi dal centrodestra, con Niccolò Ghedini e Giulia Bongiorno. Altri esponenti del PdL, poi, invitano l’opposizione ad allargare ad altri settori il confronto. Secondo il ministro della Cultura, Sandro Bondi, «un confronto, tra maggioranza e op-
posizione, è già iniziato». Su politica estera, politica economica, federalismo, della pubblica amministrazione, della scuola e della giustizia, spiega Bondi «è in corso o sta per partire in Parlamento un confronto che promette di giungere per la prima volta a convergenze significative e tali da condurre a risultati concreti». Il vicepresidente dei deputati del PdL, Italo Bocchino, va oltre:
le Commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Camera e Senato, spiega, potrebbero subito avviare una breve indagine conoscitiva «per verificare se esistono i presupposti per una convergenza tra maggioranza ed opposizione sulle riforme» da quelle istituzionali alla giustizia. Il Pd non fa retromarcia dopo l’apertura di Tenaglia sulla giustizia. Il portavoce Andrea Orlando, dice che «ha ragione
Bondi» a dire che c'è un terreno comune, ma chiede alla maggioranza due passi importanti: il primo è che il confronto parta sui temi dell’economia, quelli che toccano i primi problemi dei cittadini, come ha sottolineato anche Napolitano. Su questo il governo deve avanzare «una seria proposta» su cui aprire il confronto» «senza ultimatum o diktat». Il secondo paletto posto da
GOVERNO
La Lega frena Berlusconi sui nuovi ministri di YASMIN INANGIRAY ROMA – L'ipotesi di allargare la squadra del governo con la “promozione” di Ferruccio Fazio a ministro della Salute e Micaela Vittoria Brambilla da sottosegretario a viceministro al turismo non piace alla Lega Nord. A frenare l’idea, circolata anche prima della pausa natalizia, di un ampliamento dell’esecutivo è il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli (nella foto). Il senatore del Carroccio si dice «perplesso» su nuovi ingressi al governo perchè «più ministri a Roma si traduce in meno ministri sul territorio». In particolare, a preoccupare la Lega è la promozione di Fazio al dicastero della Salute che rappresenterebbe una minaccia per il federalismo fiscale. «Sanità e turismo – precisa infatti il coordinatore delle segreterie leghiste – sono materie di competenza regionale e – avverte ancora Calderoli
– nel momento in cui si fa il federalismo non si possono accentrare due materie come queste». Una presa di posizione che Umberto Bossi ribadirà la prossima settimana direttamente al Cavaliere. Il Carroccio dal canto suo mira ad evitare che ci siano ostacoli sul cammino per l’approvazione del federalismo fiscale. Il disegno di legge, bandiera del Carroccio arriverà in aula al Senato il 13 gennaio con l’impegno di arrivare ad un primo via libera entro la fine del mese. Un sì, quello dei senatori, a cui il Carroccio lega la disponibilità a discutere poi le altre priorità del governo. A ribadire però la necessità che il governo istituisca il ministero della Salute è Francesco Storace, ex ministro della Sanità nel precedente governo Berlusconi. «Un ministro della Salute – dice il leader della Destra – serve come il pane e Berlusconi, almeno su questo, farebbe bene a respingere al mittente i diktat della Lega».
Orlando riguarda le riforme istituzionali: il centrodestra «eviti diversivi», come la proposta di presidenzialismo lanciata da Berlusconi prima di Natale. Piuttosto si riparta dalla Bozza Violante su cui nella precedente legislatura c'era ampio consenso. Peraltro il partito di Veltroni deve gestire spinte contrapposte al suo interno. Da una parte c'è chi, come Pierluigi Mantini, chiede «di non fermarsi alla proposta Tenaglia» sulla riforma e di avanzarne di più incisive; dall’altra il senatore ed ex pm Felice Casson, esprime perplessità sull'idea di far prendere ad un collegio di tre giudici le decisioni sulla custodia cautelare: «rischia di creare problemi consistenti» nei Tribunali medi e piccoli, con poco personale. Nel pacchetto del Pd illustrato prima di Natale al ministro Alfano c'è anche una risposta a questo problema, con l’adozione dell’organico unico tra diverse sedi. Ma anche sulla giustizia per il Pd il vero problema è che ancora non c'è una proposta del governo. «Non s'è mai visto al mondo che l'opposizione faccia più proposte del governo» ha fatto notare Walter Veltroni a chi lo ha sentito. Per il Pd poi resta il problema del «convitato di pietra», cioè l’Idv. Leoluca Orlando ha posto quattro condizioni, tra cui il “no” alla separazione delle carriere, senza peraltro chiudere la porta. Ma i toni e l’evocazione delle leggi «ad personam» e alle «impunità di casta» fanno capire che Idv intende giocare ancora sul terreno giustizialista.
Procura soddisfatta: «Riscontrati reati molto gravi»
Romeo resta in carcere Regge l’impianto accusatorio L’IMPRENDITORE Alfredo Romeo resta in carcere. L’uomo, al centro del terremoto giudiziario che ha travolto l’amministrazione comunale di Napoli e non solo, non potrà lasciare la casa circondariale in cui si trova detenuto dal 17 dicembre. Lo ha deciso ieri pomeriggio la dodicesima sezione del Tribunale del Riesame del capoluogo campano (presidente Annalisa De Tollis, giudici Luigi De Magistris Srefania Daniele) respingendo le istanze di scarcerazione avanzate dai legali dell’imprenditore e confermando, sostanzialmente, l’impianto accusatorio costruito dalla Procura. I legali di Romeo - collettore di importanti appalti del Comune di Napoli - Bruno Von Arx e Francesco Carotenuto, in una memoria depositata venerdì scorso, avevano sostenuto che è detenuto ingiustamente, che non ci sono gravi indizi. I pm che indagano su Global Service ed altri appalti erano convinti invece che era lui, «re famelico e onnivoro» a muovere le pedine-assessori del comune di Napoli. I giudici del Riesame hanno confermato la tesi della procura. Il tribunale della libertà ha confermato, inoltre, gli arresti domiciliari
Alfredo Romeo
nei confronti di Luigi Piscitelli, funzionario comunale nel settore dell’edilizia e manutenzione scolastica, e di Paola Grittani e Guido Russo, collaboratori dell’imprenditore Romeo (per loro è stato annullato un solo capo di imputazione, riguardante l'appalto per la refezione scolastica). Annullati i provvedimenti dei domiciliari, che erano del resto già stati revocati dal gip, per il geometra Niccolò Muratto e per l’architetto Salvatore Russo, nonchè
per il dirigente del servizio manutenzione stradale del Comune di Napoli e responsabile del progetto Global Service, Vincenzo Salzano. La stessa sezione del tribunale di Napoli ha annullato per carenza di esigenze cautelari il provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal gip Paola Russo nei confronti dell’ex assessore alle risorse strategiche al Comune di Napoli, Enrico Cardillo, il quale si era dimesso a fine novembre mettendosi così nella condizione di non poter reiterare il reato. Probabilmente si sarà anche fatta una valutazione positiva sull'inesistenza del pericolo di fuga. All’esito delle decisioni prese ieri dal Riesame, il commento positivo del procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, a detta del quale è stato confermato l’impianto accusatorio costruito dalla Procura. «Le accuse che sono state contestate hanno retto al vaglio del Riesame – ha spiegato il procuratore – È normale che vi sia qualche modifica, ma nel complesso l’impianto accusatorio, compresi i reati più gravi come l’associazione per delinquere, sono stati riscontrati».
ANCORA tensione tra il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, e i vertici del Pd. «O si finisce con questa tarantella sul rinnovamento della giunta - ha detto ieri pomeriggio il primo cittadino partenopeo - o si va elezioni a primavera. La mia pazienza dura al massimo fino a lunedì». La Iervolino è andata all'attacco pesantemente: «Ho da difendere una storia e una dignità personale, una responsabilità istituzionale che i cittadini hanno affidato a me e non ad altri. Ho avuto una infinita pazienza, un grande rispetto innanzitutto per il segretario del mio partito. Ma ho anche da impedire che sia mortificata la volontà di cooperazione di tutte le forze della coalizione che si sono comportate in modo esemplare». «La città ha bisogno di governo - ha concluso Rosa Russo - io ho sempre detto “amplissimo rinnovamento”, ma non sono disposta a fare vendette trasversali attraverso di esso». E, dopo l’affondo del primo cittadino, in serata Walter Veltroni ha telefonato alla Iervolino rientrando da Parigi, manifestando la volontà ferma di affrontare il nodo del rimpasto della giunta di Napoli. Un richiamo forte e annunciato, sul cambiamento profondo voluto dal partito; ma anche il tentativo di ritrovare una intesa col sindaco, che nel pomeriggio aveva minacciato per la prima volta – dopo la bufera giudiziaria sugli appalti del Comune – le dimissioni. Invece di annunciare i nomi della giunta, dunque, come aveva detto in mattinata, oggi il sindaco do-
vrebbe incontrare di nuovo a Palazzo San Giacomo Luigi Nicolais e Tino Iannuzzi, vertici locali del partito. Alla fine della telefonata, il sindaco ha riferito di «un cordiale scambio di vedute, con l’intenzione di risentirsi presto» con Veltroni. Poi ha ribadto: «Ieri con Nicolais l’accordo era pieno, se lui ha cambiato idea, dica lui a me perche». È stato questo, dunque, l'epilogo di una giornata di colloqui febbrili, fra il partito e gli amministratori per ritrovare una intesa che ieri aveva registrato un momento di stallo. Ma proprio l’impasse è tuttora negato dal sindaco: «Sono rimasta dello stesso parere di ieri io...». Iervolino si è detta però disposta a un «amplissimo rinnovamento», purchè non si facciano «vendette trasversali attraverso il rinnovamento». In realtà il gelo fra Pd e primo cittadino era calato ieri proprio sulla consistenza del rinnovamento: il partito chiede da tempo una sorta di azzeramento, concedendo poco, due-tre punti fermi, della squadra attuale. Su questo, però, Iervolino avrebbe fatto un passo indietro. Una giornata lunga, iniziata con l’annuncio dell’intenzione di divulgare i nomi della giunta già domani. Poi la sostanziale smentita di Nicolais sull'intesa raggiunta, e l’annuncio di una telefonata di Veltroni. Nella giornata di ieri la Iervolino ha incontrato in mattinata anche il presidente della giunta regionale Antonio Bassolino, precisando di non avere chiesto a Bassolino di entrare nella sua giunta
Il ministro in un intervento
Camera, si riparte dal decreto sull’università VACANZE quasi finite per i deputati: in anticipo rispetto agli altri anni, domani riprenderà l'attività della Camera. La seduta è convocata per le 16 e all’ordine del giorno c'è il decreto università, i cui termini di conversione scadono il 9 gennaio. Proprio l’urgenza di varare il provvedimento ha costretto a ridurre la pausa natalizia che solitamente si protraeva oltre la Befana. Con ogni probabilità, per assicurarsi il via libera entro la scadenza prevista, il governo porrà la fiducia sul dl 180. L'annuncio dovrebbe arrivare domani, prima della discussione generale del testo licenziato senza emendamenti dalla commissione Cultura. Il voto in Aula sarà invece mercoledì, sempre nel tardo pomeriggio per
dare tempo ai parlamentari di rientrare di nuovo a Roma. Licenziato il dl università, i lavori di Montecitorio si concentreranno sul decreto anticrisi. Per mercoledì sera, dopo la fiducia, è in programma l’ufficio di presidenza delle commissioni Bilancio e Finanze per predisporre il calendario dell’esame del dl 185. Giovedì mattina, alle 9, dovrebbe iniziare l’esame degli emendamenti. Al vaglio dell’ammissibilità sono sopravvissute oltre 800 proposte, dalle quasi 1400 originarie, di maggioranza e opposizione, ma non è detto che non si arrivi a un’ulteriore drastica riduzione. Gli aggiustamenti al testo originario del governo riguarderanno principalmente gli ammortiz-
zatori sociali, il bonus famiglia, il bonus energia e gli studi di settore, come ha confermato Maurizio Bernardo, relatore del testo insieme al collega Massimo Corsaro. Non si prevedono correzioni all’articolo che limita al 4 per cento il tasso per chi ha contratto mutui a tasso variabile, nonostante l’allarme dei tecnici della Camera su possibili ricorsi dei mutuatari a tasso fisso, ha assicurato Bernardo. È probabile invece che si aggiunga un intervento a favore degli affittuari. Già mercoledì sera, dopo l’ufficio di presidenza, dovrebbero essere precisati tutti gli emendamenti e si dovrebbe sapere chi li presenterà, se i relatori o il governo. Il passaggio nelle commissioni si profila rapido visto che il 12
il testo arriverà in Aula e sul rispetto dei tempi, ha assicurato Bernardo, «c'è il consenso anche dell’opposizione». L'esame del dl, per i pareri previsti, sarà impegno quasi esclusivo anche delle altre commissioni. Con l’eccezione della commissione Giustizia, dove il lavoro entrerà subito nel vivo anche su un tema che ha tenuto banco nelle ultime settimane: le intercettazioni. Mercoledì mattina, alle 11, la commissione presieduta da Giulia Buongiorno ha in programma un’audizione del prefetto Francesco Cirillo, direttore centrale della polizia criminale, proprio nell’ambito dell’esame in corso dei progetti di legge in materia di intercettazioni, compreso quello del governo.
Scarcerati e fermati in poche ore
Manifestazione contro il decreto Gelmini
SCARCERATI e poi fermati nel giro di poche ore. L’ex assessore comunale Giuseppe Gambale e l’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise Mario Mautone, ieri, sono stati protagonisti di un inconsueto balletto giudiziario, dal momento che il Tribunale del Riesame nel primo pomeriggio ha annullato gli arresti domiciliari e , in serata, i sostituti procuratori titolari dell’inchiesta hanno notificato loro un provvedimento di fermo che li ha riportati agli arresti domiciliari. La dodicesima sezione del tribunale del riesame di
Napoli - alla quale sono state presentate le istanze di scarcerazione nell’interesse degli indagati dell’inchiesta sulla “tangentopoli napoletana” aveva emesso un provvedimento che dichiarava l'inefficacia della misura cautelare per difetto di notifica per l’ex assessore alla legalità Giuseppe Gambale, accusato fra l’altro di associazione a delinquere con l’imprenditore Alfredo Romeo, e per l’ex provveditore alle opere pubbliche, Mario Mautone. L'eccezione era stata avanzata dai difensori di Gambale, Domenico Ciruzzi, e di Mautone, Salvatore Maria Lepre, sul fatto che non
avevano ricevuto l’avviso di fissazione dell’udienza del riesame. In serata è arrivata, poi, la mossa a sorpresa dei magistrati titolari dell’indagine ribattezzata “Magnanapoli”, che - nei giorni scorsi - avevano proposto appello contro la concessione degli arresti domiciliari, chiedendo la custodia in carcere per tutti i destinatari delle ordinanze. La decisione adottata stasera – hanno sottolineato fonti della procura – è in linea con l’atteggiamento assunto dall’ufficio nei casi di annullamenti di provvedimenti cautelari per questioni formali.
Mario Mautone
Bondi: «Un confronto sulle riforme è già in corso» «AL DI LÀ delle parole e dei pronunciamenti ad effetto della propaganda, è in corso un cambiamento significativo e promettente. Si può dire, infatti, che un confronto sui contenuti, tra maggioranza e opposizione, sia già iniziato». Lo afferma il ministro per i Beni culturali Sandro Bondi in un intervento che sarà pubblicato domani (oggi per chi legge ndr) su “Il Tempo». Secondo Bondi su politica estera, politica economica, federalismo, riforma del mercato del lavoro, della pubblica amministrazione, della scuola e della giustizia «è in corso o sta per partire in Parlamento un confronto che promette di giungere per la prima volta a
convergenze significative e tali da condurre a risultati concreti». E il ministro riconosce a Silvio Berlusconi il merito di far convivere decisionismo e confronto: «Portato per natura e disposizione personale al confronto e all'intesa - sostiene - segue questo cammino con realismo e speranza, senza tuttavia mitizzare parole come ‘confronto’ e ‘dialogo’. Il presidente Berlusconi sa che la politica ama crogiolarsi nel caldo letto dei dibattiti e delle discussioni infinite, che non portano quasi mai a risultati concreti, mentre è consapevole dell'urgenza di prendere decisioni, specialmente in un momento delicato come questo.
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Primo piano
Domenica 4 gennaio 2009
Primo piano
«L’Idv non ha partecipato»
La nomina alla Direzione dell’Asl di Matera è stata preceduta da azioni burocratiche per dribblare gli impedimenti legali
Sulla questione morale: «Qui non è la Campania» POTENZA - La questione morale per l’Idv di Basilicata rimane di fondamentale centralità: «La magistratura deve andare avanti», perchè «la gente deve tornare ad avere fiducia nelle istituzioni». Il segretario lucano dell’Italia dei valori Michele Radice però precisa: «La situazione in Basilicata non è la stessa della Campania o dell’Abruzzo». Il riferimento è alla posizione del partito di Di Pietro rispetto all’inchiesta giudiziaria portata avanti da Woodcock e quindi all’uscita o meno dalla maggioranza regionale guidata da De Filippo. «Il coinvolgimento di rappresentanti della giunta regionale è solo a livello di indagine. Non c’è stato nessun arresto. La magistratura sta solo appurando la verità. Per questo noi rimaniamo all’interno dell’esecutivo. Nel caso poi risultassero dei reati accertati allora l’Idv uscirebbe immediatamente dalla giunta». Radice quindi, chiarisce che l’attuale assessore dipietrista, Antonio Autilio rimane a tutti gli effetti in giunta. Nonostante sulla scelta dei direttori generali lo stesso Autilio abbia comunicato il dissenso dell’Idv prima dell’avvio dei lavori della giunta per poi non partecipare alle riunioni. E’ sempre Radice che spiega come stanno le cose: «Non abbiamo condiviso la scelta di nominare i direttori generali delle due Asl e del Crob. Era necessario un maggior appro-
Gli espedienti per fare Gaudiano direttore dell’Asm MATERA - I retroscena della nomina a direttore generale della novella Asm (Azienda sanitaria Matera) del dottor Vito Gaudiano, già direttore sanitario della Asl 4 di Matera, sono sconosciuti ai più e hanno lasciato perplessi molti cittadini lucani. C'è una legge regionale, frutto di una nazionale, che regolamenta le modalità di nomina a direttore di aziende regionali e nazionali e prevede anche i casi d'incompatibilità. Uno di questi si verifica quando il candidato lavora, all'atto della nomina, nella stessa azienda per la quale ha inoltrato domanda di nomina. La legge prevede che l'incompatibilità vada sciolta entro venti giorni dalla nomina e prima della firma del contratto. Ma non al momento della candidatura. In questo caso, la confusa situazione politica che ha preceduto le nomine e la scadenza del 31 dicembre prevista dalla legge del riassetto delle Asl, hanno imposto che la nomina e la firma dei contratti avvenissero di fretta e furia in poco tempo e a poche ore dalla scadenza. Forse, anche un difetto di comunicazione ha ingenerato il tam tam che sta travolgendo la vicenda. Il presidente De Filippo, il 31 dicembre scorso ha comunicato che la firma dei contratti coi nuovi direttori generali è avvenuta. Senza specificare che il dottor Gaudiano non ha potuto, a causa dell'incompatibilità del momento, firmare il contratto. Per rimuoverla è stato necessario un tanto farraginoso quanto
inutile giro burocratico; prima è stata necessaria la nomina di un commissario straordinario della Asm: il dottor Giuseppe Montagano, già dirigente regionale della Sanità, che ha curato il trasferimento del dottor Guadiano al Crob (Centro di riferimento oncologico regionale) di Rionero. E poi, rimossa l'incompatibilità, la firma del contratto a direttore generale di Gaudiano e il rientro a casa madre di Montagano. Un bel giro tutto burocratico che ha impegnato risorse e un posto al Crob, che rimarrà inutilizzato per almeno i prossimi tre anni, ma che fa anche da preludio alla possibile nomina di Montagano a direttore sanitario della Asm. Da questa vicenda è agevole intuire che la legge che regolamenta la nomina dei direttori, è tutta da verificare e forse da modificare. Anzi, a rigor di logica è evidente che in alcuni casi crea anche l'aggrovigliamento di atti e delibere da attuare in breve tempo. Il caso del dottor Gaudiano è emblematico ed è soltanto l'ultimo di una lunga serie. Alcuni suggeriscono che sarebbe opportuno fare riferimento alla legge che regolamenta le candidature politiche. In questi casi è previsto che i direttori generali si dimettano sei mesi prima, se vogliono candidarsi. Altri sostengono che forse anche la regione Basilicata farebbe bene, così come ha fatto il governo nazionale, istituendo il ministero della semplificazione, a dare mandato a un assessorato di snellire la burocrazia regionale che spesso crea ostacoli al buon funzionamento della macchina istituzionale lucana.
L’assessore Antonio Potenza difende le “ottime” scelte della Sanità lucana
«Una legge e una riforma per i prossimi 10 anni» capace di rispondere alle sfide dei prossimi dieci anni. Cioè innovare, migliorare, trasformare il sistema senza poter contare su risorse aggiuntive di una certa consistenza: come dire , una strategia che non scada in una visione ragionieristica del mero contenimento della spesa, ma sappia individuare le aree di disfunzione, di non appropriatezza sulle quali intervenire per recuperare risorse da investire in obiettivi strategici. Che sia possibile andare in questa direzione, lo dimostra l'esperienza di una Regione che non ha chiuso un solo ospedale, ma che è riuscita a trovare per ognuno scelte strategiche ponderate, basate su elementi di conoscenza, che hanno portato ad una diversificazione delle attività in linea con le esigenze dell'utenza regionale ed interregionale. Non è un caso che, nel momento in cui si è varata la nuova legge di riordino del sistema sanitario (la 12 del 2008 , che
razionalizza le Asl, introduce i “macrodistretti” e detta le regole per l'integrazione sociosanitaria) la giunta regionale ha affidato all'Agenzia nazionale sanitaria l'incarico di supportare la Regione nella redazione del nuovo piano sanitario e sta già predisponendo per la discussione in consiglio le linee guida che dovranno caratterizzare il lavoro dei tecnici. Con ciò evidenziando il concetto di una architettura istituzionale che non è fine a se stessa ma è strumento di una nuova pianificazione dichiaratamente diretta a spostare il baricentro del sistema dall'ospedale al territorio, favorendo lo sviluppo di quei processi assistenziali a rete integrata tra territorio, ospedali per acuti e centri di eccellenza regionali che rappresentano i modelli di riferimento per i sistemi di qualità. La nostra impostazione di un protagonismo della periferia, che ha portato a modifiche importanti al testo legislativo sull'accorpamento delle Aziende
LA LETTERA dalla prima «-ne in Sanità si siano concentrate su dirigenti, certamente di provata esperienza e capacità, ma tutti facenti capo alle diverse componenti interne al Pd, dimostra come - nel quadro delle relazioni determinate dalla lotta interna al Partito democratico - le forze minori del centrosinistra rischiano di essere ridotte a mere portatrici d'acqua di questa o quella fazione del partito maggiore. Nemmeno una considerazione di puro buon senso come il fatto che sarebbe stato opportuno che l'amministratore unico del Crob, Donato Greco, che ha realizzato il traguardo della sua trasformazione in Irccs, venisse riconfermato almeno per il biennio di prova del nuovo Istituto - è prevalsa rispetto alle logiche spartitorie all'interno del Pd. Dovrebbe essere del tutto
fondimento e una partecipazione diretta dei partiti politici. Senza togliere nulla alle prerogative e ai poteri della giunta in una fase come questa bisogna agire con una concertazione e un coinvolgimento diretto dei partiti che non c’è stato». «Per questo - ha aggiunto il segretario regionale dell’Idv - Autilio in sintonia con tutto il partito non ha partecipato a quelle decisioni». E sulle scadenze lo stesso Radice spiega: «Si poteva benissimo spostare il termine delle nomine con una legge o con un provvedimento nella Finanziaria in modo da permettere alla politica tutti gli approfondimenti necessari». «Perchè - sottolinea Radice - una giunta dove non è ancora stato trovato il sostituto di Folino e che è chiaramente temporanea non pùò assumere decisioni così importanti e fondamentali per i cittadini di Basilicata». Rimane la questione legata al futuro di Autilio che per Radice: «Non ci sono problemi. Entro il 9 o 10 gennaio all’interno della dirigenza del partito approfondiremo la questione». Ma il problema per Radice rimane il quadro nebuloso «che c’è dentro il centrosinistra e soprattutto all’interno del Partito democratico. Noi pertanto auspichiamo che già dai prossimi giorni ci siano incontri tra i partiti per capire il futuro di questa maggioranza». sal.san.
L’INTERVENTO
Il superamento di tutte le verifiche dell'apposita Commissione Stato - Regioni, fino a tutto il 2008, dimostra che la Basilicata ha preso sul serio la sfida dell'efficienza e della qualità della spesa nel settore sanitario, ponendosi, alla vigilia, dello scenario federalista in una condizione di assoluta competitività. Di fronte a regioni che presentano deficit strutturali grandi cinque - sei volte l'intero bilancio annuale della sanità lucana, poter presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione dell'autonomismo con le carte in regola di un settore che si fa bastare la quota di riparto del fondo sanitario senza abbassare, ma anzi migliorando la qualità dei suoi servizi, è cosa di non poco conto e tale da destare positivi giudizi anche tra i valutatori indipendenti delle dinamiche economiche pubbliche (Moodys, rapporto Ceis ecc). Il conforto di un risultato positivo delle politiche sin qui seguite non può far dimenticare il vero tema che abbiamo di fronte e che riguarda la capacità di costruire, a parità di risorse, un modello di sanità che sia
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Radice sulle nomine delle Asl prende le distanze dal metodo e dalle scelte
Politica lucana
di GIANFRANCO GALLO
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sanitarie, ha visto la valorizzazione del Distretto della salute come punto iniziale e allo stesso tempo unico e strategico per l'accoglienza delle istanze di salute dei cittadini: dall'assistenza primaria, al trattamento delle cronicità, alla risposta integrata e multidisciplinare di malattie che privilegiano un approccio domiciliare . Scelta strategica di non poco conto se si pone mente al fatto che la Basilicata registra un profondo aumento della popolazione anziana (oltre il 20 per cento supera il soglia dei 65 anni) insieme a un consistente incremento delle cosiddette fasce fragili (anziani non autosufficienti, disabilità psico - sensoriali, disabilità fisiche, pazienti con pluripatologie ecc). Sul modo di organizzare il Distretto si gioca dunque gran parte del successo della nuova programmazione sanitaria, nel senso che non si tratta solo di potenziare l'offerta dei servizi territoriali, ma di ridefinire il rapporto tra ospedale e territo-
rio, anche spostando risorse da un macrolivello all'altro, ovvero sviluppando sinergicamente regimi alternativi al ricovero ordinario. Da qui la scelta forte, non sufficientemente sottolineata, di un manager di distretto, capace di delineare al meglio le risorse assegnate, in relazione alle specificità territoriali e ai bisogni delle popolazioni rappresentate. Cioè la continuazione dell'esperienza positiva dei manager delle Asl, che sono stati i coprotagonisti del successo della sanità lucana in relazione al contenimento della spesa ed al miglioramento della rete assistenziale. Sul rapporto tra Aziende sanitarie provinciali e manager di distretto si gioca il futuro del sistema sanitario, nel senso che alle prime non può che ricondursi un ruolo di coordinamento, di indirizzo, di controllo, di individuazione delle economie di scala, di programmazione dei servizi, di monitoraggio delle attività, di verifica dei risultati, lasciando ai manager
di distretto l'ampia autonomia nella gestione dei budget e la capacità di muoversi per accorciare le distanze con i cittadini utenti. Guai a pensare che il tutto si debba ricondurre ad un sistema decisionale verticistico ed accentrato , sarebbe la morte del sistema. Da qui la esigenza di un supplemento di lavoro legislativo e normativo, diretto a organizzare un modello gestionale del Distretto della salute , nel quale non solo siano assicurate le sinergie di cui si parlava pocanzi, ma siano valorizzati e potenziati gli apporti dei medici di base e dell'intero sistema delle cure primarie , anche attraverso forme nuove di associazionismo (le Utap). Per giugno 2009 è previsto il varo dei Distretti. Questo significa che è tempo di portare a compimento il lavoro di riflessione sulle comunità locali e sull'identificazione servizi - territori. La stagione delle riforme non può avere pause. Le priorità politiche non possono che riguardare i bisogni veri dei cittadini. Antonio Potenza
IL COMMENTO
Fuori dal gioco dei quattro cantoni di VINCENZO VITI Caro Direttore, è difficile dissentire dallo stile olimpico con il quale, pur segnalando glieccessi della magistratura,inviti la politicaa “farsi adulta” a “scrutare nel suo ventre e nella propria coscienza”. E tifai unpunto dionore dievitare (unprogetto, converrai,impegnativo) di “essere gendarmeria scritta sia della prosa giudiziaria sia della retorica partitica”. Prendo spunto tuttavia dalle tue riflessioni per tornare sui doveri della politica, e sulla sua missione spesso volatile, per dirti (e per dire a chi ha la ventura di leggerci) che considero fastidiosa la posizione oracolare di quanti, anche fra noi, pretendono di impartire lezioni, di illuminare dall'alto di un superiore carisma morale, spesso dimenticando che non basta vantare specchiatissime storie personali per considerarsi fuori dalla caduta generale di valori collettivi e dall'inaridimento delle grandi sorgenti ideali e civili. Perchè l'arretramento della società dentro il ghetto della barbarie egoistica e qualunquistica non è la ragione ma, se mai, l'effetto di un orizzonte del potere vissuto come filiera, come gemmazione, in una parole come “riproduzione”. E quando l'etica viene brandita come argomento politico, con un evidente rovesciamento genetico, dimenticando che la politica, affonda le sue radici nell'etica, allora si apre la strada alle peggiori avventure: non ultima quella che sta portandoci un malinteso, e talvolta preordinato, uso della questione morale per fini domestici quando non tribali. La mia opinione è quindi identica alla tua: misura! E' la misura che manca, che è mancata drammaticamente. E la misura non è la distillazione delle convenienze, ma la regola dell'intelligenza e del senso comune (quello che Gramsci distingueva dal “comune buon senso”). In nome della misura la politica dovrebbe riprendere coscienza di sè (sono contento che tu risalga alla primigenia ispirazione “sciasciana”), poi risalire di quota fino a rendersi capace di uscire dalla strettoia di luoghi comuni che sono il cappio che tiene serrata la “ragion pratica” (quella che kantianamente definisce la sostanza della politica). Immaginare che politica “vecchia” e “nuova”abbiano un senso in relazione a giudizi di valore è chiaramente un errore. Così come è un errore valutare il vecchio migliore del nuovo o viceversa. La “misura” pretenderebbe di guardare oltre categorie come queste per trarne il succo della saggezza, delle scelte di valore ed anche del rispetto umano. Il ragionamento mi porta in conclusione a dirti che, proprio per queste ragioni, chi pensasse di utilizzare i pochi talenti di cui disponiamo per futili ragioni (o per appagare un'ambizione che non avrebbe senso) non si illuda minimamente. Nessun di noi (io meno che mai) si sente in riserva della repubblica", innanzitutto per difetto di titoli. E poi perchè in tempi così amari sarebbe molto più comodo osservare che non sporcarsi le mani o tornare a fare sperimentati, e nobili mestieri e pagare i prezzi della sovraesposizione: con gli effetti che tristemente assistiamo. Scusami, se mi sono spinto fin qui. Fino a confidarti le sensazioni che traggo dal chiacchiericcio mediatico che sale dalle cucine della poltica. L'ho fatto partendo da premesse di valore che immagino tu condivida. Ma è utile e giustocheancheinostripensieri einostrigestivenganogiudicati al di fuori del “gioco dei quattro cantoni”. Nei quali chiunque voglia, può continuare a dilettarsi. Ballando sul Titanic.
L’OPINIONE
Responsabilità (anche di Folino) ... evidente che, se non si vuole consegnare la Regione su un piatto d'argento alla destra, così non è possibile andare avanti. Tra il partito principale della coalizione ormai balcanizzato, un consiglio regionale i cui componenti sono per lo più ormai staccati da qualsiasi organizzazione politica di riferimento, e quindi per forza di cose ridotto a mera rappresentazione di un trasformismo ormai imperante, una “questione morale” che sussiste indipendentemente dalle più o meno opinabili inchieste della magistratura, l'esito allo stato delle cose rischia di essere per le forze del centrosinistra un disastro senza precedenti. E sarebbe pura illusione se qualcuna di esse pensasse di
salvarsene chiamandosi fuori in dirittura di arrivo rispetto alle prossime scadenze elettorali. Ci vuole serietà e bisogna essere privi di ogni indulgenza verso ogni manifestazione demagogica. Per esempio il Folino “operaista” del dopo dimissioni sarebbe oggi più credibile se accompagnasse questa scelta con una seria autocritica del suo operato e delle sue posizioni di un ventennio. Cosa che la Fiom prima di prodigarsi in attestati di stima, in verità imbarazzanti per un sindacato che ha fatto dell'indipendenza dalla politica il suo principale tratto identitario, avrebbe dovuto chiedere. In questa situazione affrontare, da parte della sinistra lucana, in modo uni-
tario la crisi del centrosinistra non è una scelta come tante altre, che possa essere sottoposta a revoca, ma un dovere verso la comunità regionale. E' questa una posizione che, del resto, sostiene da tempo la segreteria regionale di Rifondazione comunista. E' quanto, sia pure con un incomprensibile ritardo, in un comunicato uscito l'ultimo dell'anno hanno dichiarato i dirigenti di Sinistra democratica. Che cosa si aspetta a dare seguito a queste posizioni, non attraverso conciliaboli tra gruppi ristretti ma in una iniziativa pubblica nella quale anche orientamenti diversi possano essere discussi alla luce del sole? E' mia opinione poi che la sinistra unita, se vuol dare
un contributo positivo alla soluzione della crisi politica, debba porsi immediatamente l'obiettivo di creare con socialisti e Italia dei Valori (non avrei preclusioni nemmeno se settori del centro moderato fossero disponibili) un'intesa, una sorta di patto di consultazione, un fronte comune con cui affrontare il confronto con il Pd. Uno dei primi effetti di questo atto politico potrebbe essere quello che nello stesso Pd, per reazione, ritorni un certo spirito di corpo e un senso reciproco di responsabilità, che sarebbe comunque meglio di questa guerra di tutti contro tutti. Naturalmente una tale intesa dovrebbe avere a suo oggetto un programma
politico capace di affrontare gli effetti devastanti che la crisi economica sicuramente avrà sulla Basilicata e porre il tema di un rilancio della moralità pubblica di chi amministra su cui da tempo si addensano ombre. Sarebbe altresì importante che a tutto ciò si accompagni un rinnovamento profondo delle classi dirigenti del centrosinistra (il quale non può essere ridotto a un problema di avvicendamento tra generazioni), che produca una soluzione di continuità con la storia politica dell'ultimo quindicennio, una storia nella quale ci sono stati anche molti meriti ma che le vicende delle ultime settimane ci dicono definitivamente esaurita. Prima tra le forze del centrosinistra lucano si capirà che questa via d'uscita dalla crisi non ha alternative e meglio sarà». Piero Di Siena
dalla prima «Il centrosinistra di questa Regione ha esaurito il suo potenziale di forza avendo tradito le attese e le aspettative della nostra comunità, invece di garantire uno sviluppo diffuso sul territorio, anche in presenza di risorse significative, non solo finanziarie provenienti dai bilanci degli anni scorsi, dei programmi operativi, ma anche in presenza di risorse come il petrolio e i vari distretti produttivi e ha realizzato sacche di povertà che si amplificano sempre di più e che creano situazioni di degrado e di regressione economica e sociale. Rispetto a questo arretramento, a questo degrado, a questo quadro desolante e allarmante, il presidente si ostina a perdere altro tempo nel tentativo di trovare uno, due, forse tre nuovi assessori, come se si trattasse di pedine del gio-
De Filippo gioca a scacchi... co degli scacchi. Ma la crisi economica è troppo seria per pensare a giochi e a pedine intercambiabili, a giunte che rinascono e che muoiono nel giro di poche ore. Le forze politiche di maggioranza e di opposizione sono sottoposte quotidianamente al loro interno a prove difficili, a prove molto difficili nelle quali si riflettono lo stato della Regione, una regione piegata su sé stessa, con l'opinione pubblica che invoca un'inversione di marcia e soprattutto le difficoltà del mondo del lavoro e dei ceti direttamente interessati dalla crisi che chiedono aiuto per uscire dal tunnel della sofferenza, della mortificazione e della disperazione.
Si fanno strada tendenze disgregatrici che ci avvalgono dell'impressione dell'impotenza che manifestano le forze politiche e che in contrapposizione alle soluzioni non realizzate, innalzano la bandiera del qualunquismo, degli scontri e delle accuse frontali. E' la tipica situazione in cui si possono far strada i predicatori delle maniere forti che tendono di allargare il loro auditorio tra la platea degli insoddisfatti e gli agitatori delle illusioni giacobine che cercano gli applausi del disorientamento delle frustrazioni. In questo senso il problema dei tempi, come abbiamo sottolineato anche ieri, è di grande importanza. Lo abbiamo posto con insistenza noi dell'opposizione
nelle giornate anche di occupazione dell'aula consiliare, non per petulante diligenza, ma perché il tempo, il ristretto tempo che ci rimane segni o il ritmo della volontà per conseguire un risultato di riparazione o al contrario il fallimento di una trattativa che non può protrarsi oltre un certo limite. Ecco perché è necessario accelerare i tempi della chiarificazione politica, perché al più presto il consiglio regionale sia posto nelle condizioni di conoscerne i risultati, perché ci sia una giunta nella pienezza di organico e responsabilità. Il livello istituzionale regionale non può rimanere soffocato dall'attuale momento politico di crisi, è necessario che si elevi ma
che si elevi con un nuovo governo, di un governo promozionale di reali governi in termini di legislazione e di programmazione. Occorre cioè puntare ad avere aree competitive di livello europeo coniugando economia di mercato e stato sociale, nella consapevolezza che una regione può essere competitiva, deve essere appetibile nella sua globalità, in una logica comunitaria non esiste modernità e flusso di investimenti come noi stiamo facendo in questa finanziaria, in un contesto di degrado ambientale e di tensione sociale. La tensione sociale è diffusa, soprattutto in tutti gli apparati produttivi di questa regione, così come non è pensabile la crescita della qualità
della vita in un quadro di regressione economica di stagnazione e di dismissione come oggi avviene nella nostra regione. Per queste ragioni, la terza giunta De Filippo o meglio la “giunta fotocopia”, rimasta azzoppata dopo le dimissioni di Folino mostra tutta la sua fragilità e la sua inadeguatezza cominciando il nuovo anno nel peggiore dei modi con legittime preoccupazioni per l'immediato futuro dell'attività amministrativa e di gestione della regione. Di qui la necessità più volte sostenuta dalle forze di opposizione di mettere fine al calvario di giunte improvvisate e soprattutto allo spettacolo indecoroso con le dimissioni del governatore della Regione e di riconsegnare all'elettorato la libertà di scelta per un governo regionale autenticamente di svolta». Franco Mattia
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Domenica 4 gennaio 2009
2009 PENSANDO AI LAVORATORI VORREI simbolicamente scrivere questa mia personale considerazione in riferimento ai migliaia di lavoratori che hanno vissuto questa ultima parte dell'anno e vivranno l'inizio del prossimo nell'amara incertezza di un futuro lavoro. Da più parti a tutte le latitudini del nostro paese fioccano i licenziamenti e le casse integrazioni, altri parlano di “ferie forzate” ma il comune denominatore è la mancanza di lavoro. La preoccupazione per il futuro non può essere nascosta e i prossimi mesi saranno decisivi per capire quale sarà il nostro futuro. Analizzando le dinamiche dei consumi,però, si scopre che, negli ultimi anni, gli italiani hanno cambiato il modo di spendere, forse è anche colpa di noi consumatori se, nel 2008 nonostante la crisi, trenta milioni di italiani hanno speso nei giochi autorizzati dallo Stato 1650 euro a testa! Auspico che il 2009 possa portare a tutti noi una maggiore consapevolezza nell'utilizzare le risorse a disposizione, cercando giornalmente di spendere, programmare e creare, per quanto ci è possibile, nella prospettiva di portare un miglioramento alla comunità che da questi gesti, trae sicuro beneficio, presente e futuro. Ragionare su questo passaggio è fondamentale per far muovere l'economia. Chiedo, infine, che le aziende, le industrie e il mondo economico in genere, non approfittino di questo particolare momento economico per ridimensionare, ristrutturare organicamente i lavoratori e i contratti… poiché è facile per loro giustificare queste drastiche decisioni che cambiano, comunque, il corso della vita di tante famiglie. E smettiamola con il gigantismo! Questa rincorsa a unirsi, fondersi, omogeneizzarsi, creando solo enormi sacche di disoccupazione e… naturalmente utili per gli azionisti (questo ci può anche far piacere); ma gli stessi si ricordino che i lavoratori (domani disoccupati) non consumeranno! Auguro per quanto ci è possibile un 2009 eticamente corretto. Lidia Romelli Potenza
IL SENSO DEL NATALE CHE bello! Basta muoversi un po’ durante le vacanze, arrivare con la nostra “utilitaria” alle pendici del Pollino per ritrovarci immersi in uno scenario dimenticato. Altro che presepe vivente! La povertà del luogo, la semplicità dei suoi abitanti, il freddo pungente e magari la stella cometa. E poi il silenzio e la pace. Se poi incontriamo, nel nostro incespicato peregrinare per vicoli e anfratti, un falegname, il gioco è fatto. La sua casa, come la grotta, ha ridato ai nostri occhi il senso pieno del Natale. L'amore, che lì cogliamo come vera ricchezza, scaccia via quella malsana opulenza di un quotidiano vissuto all'insegna di simboli illusori. Basta poco, e per poco, giusto il tempo della festività, ci sentiamo purificati e pronti a sferrare critiche a quel mondo che pure ci appartiene. Così, gratificati da un casto sentire, facciamo ritorno nella nostra accogliente dimora arricchiti da sentimenti persi nell'artificio di luminarie accese, nella lista dei regali, nella prima del teatro, nella nostra nuova cravatta griffata. Dissociati tra essere e dover essere, tra il nostro perbenismo giornaliero e quell'atavica religiosità che cammina dentro le nostre ombre, dentro la nostra coscienza quasi a sollecitarne una rinascita, proferiamo parole. Ma si sa, “tra il dire e il fare”… E i due mari che bagnano la nostra terra bastano ad archiviare ogni proposito e ogni Natale della nostra vita. Il resoconto vien da sé. Lo svolgimento dialettico del reale esige le opposizioni. E in esse il ricco ha coscienza di sé perché trova innanzi a sé, opposto da sé, il povero. E viceversa. In questa antitesi, il Natale ha fatto da sintesi mai risolta. Le opposizioni restano, conciliate solo nelle parole, belle e tante. Ma domani è sempre un altro giorno. atorre@libero.it
GAZA GUERRA DA CAPIRE
2008, ANNO BISESTO E DAVVERO BRUTTO di TOMMASO MARCANTONIO TRACCIARE il bilancio dell'anno appena concluso è un compito non troppo difficile. Il 2008 è stato pregno di tanti fatti e avvenimenti politici, finanziari, giudiziari, economici, industriali e sociali di pessima moralità che la Storia registrerà come il periodo più buio dell'umanità. Non solo per l'Italia, per la nostra regione - la Basilicata - quanto per il mondo intero. Il 2008 è stato l'anno “bisesto” davvero funesto per il mondo occidentale e non solo. Che in previsione fosse stato un anno brutto e con ripercussioni di notevole gravità, che avrebbero lasciato il segno, era nell'aria. Ma, così tragico no! Nel campo politico italiano la scellerataggine del miscuglio chimico e farmacologico del centro-sinistra non ha retto. La crisi di rigetto provocata dal borioso e trasgressivo Mastella ha consegnato il Paese nuovamente al grande “farfariello” capobastone. L'America di Bush ha dovuto ammettere, anche grazie alla vittoria dell'abbronzatissimo Obama, la squallida vicenda dell'intervento armato in Iraq. È stata una falsità. Per arraffare il petrolio. Dell'uranio e delle armi di distruzione di massa nessuna traccia. La guerra in Medio Oriente ora si è estesa tra Israele e Palestina per la striscia di Gaza. Così si è visto implementare lo spargimento di sangue, non sufficiente quello del Pakistan e per gli attentati in India. Il liberismo dei mercati finanziari degli USA, senza regole e scarsa vigilanza, ha comportato il tracollo dei mercati borsistici di tutto il pianeta grazie alla globalizzazione. Sono sotto gli occhi di tutti le tante tragedie partite da Wall Street, che ha provocato il crollo dei mercati con il tragico fallimento di colossi bancari e istituzioni finanziarie non solo negli Usa, quanto in tutta la vecchia Europa. La crisi sembrava conclusa con Madoff, che è stato capace di far sparire solo 50 miliardi di dollari. Le conseguenze sono gravissime perché con il crollo della industria della finanza vi è stata una ripercussione imprevista di tutta l'economia reale: immobiliare, industriale, dell'auto e del manifatturiero in particolare. È stata distrutta la Speranza che, dal punto di vista psicologico, crea scompensi e preoccupazioni per il ripetersi di allarmi inconsueti in assenza di una prospettiva migliore. E in Italia nemmeno l'ottimismo di facciata di Berlusconi riesce a infondere un barlume di tranquillità. L'annus horribilis 2008 ha colpito anche Potenza e la Basilicata in uno stato di vero precipizio del quale si cerca di parlarne facendo gli opportuni
scongiuri. Politicamente il centro-sinistra regionale sta sbandando come un'auto condotta da un autista brillo o sotto l'effetto droga. Ed è ben lungi dall'essersi conclusa la crisi della giunta regionale se, dopo l'assunzione ad interim dell'Assessorato alle Attività Produttive, già condotto brillantemente da Vincenzo Folino, anche Falotico minaccia o ha già rassegnato le dimissioni. Mentre la crisi industriale della Basilicata si fa sentire più intensamente che altrove producendo disperazione nelle famiglie dei lavoratori che hanno partecipato alla veglia di preghiera davanti della Mahle con la presenza di S.E. Mons. Agostino Superbo, con il sindaco Santarsiero, numerosi politici e sindacalisti. La crisi industriale della Basilicata non è imputabile come stoltamente ventilato da fantasiosa strumentale demagogia. L'annus horribilis ha visto guastare già la brutta Potenza, Capoluogo di regione, ulteriormente imbrattata oltre ogni ipotesi. A parte le tante opere sgradevoli e spregevoli realizzate già ripetutamente e aspramente criticate da professionisti e semplici cittadini - con dispendio di ingenti risorse pubbliche (non giustificabili solo perché fondi europei) - dopo la “Nave al salmone” ora è il “Cippo marmoreo funerario” realizzato recentemente in Piazza delle Regioni. Così in materia di Giustizia la collettività lucana è stanca delle vicende giudiziarie che hanno senso se i reati sono effettivi con prove inconfutabili. Le macchie di qualche peccato veniale non possono essere fatti passare per uragani dalla stampa nazionale per immelmare di fango la nostra Regione. Le speranze per il nuovo anno. Dare seguito coerentemente ai propositi di rinnovamento morale e spirituale. E che l'industria ritrovi vigore in uno sforzo di creatività e fantasia perché possa concretizzarsi un rinnovamento generale. Occorre sensibilizzare e riappropriarsi della fiducia e della certezza nella Speranza incoraggiata dal Papa. Un augurio per il 2009 pertanto, vada a tutta la collettività, ai responsabili dell'attività politica e istituzionale e amministrativa, industriale ed imprenditoriale ciascuno per il proprio ruolo. Infine la Chiesa e il laicato, sorreggano sempre con lo stesso impegno e la stessa energia spirituale i più deboli e indifesi, i giovani, le donne e gli uomini di buona volontà. Potenza
CARO direttore, vorrei contribuire in qualche modo a far chiarezza su quanto sta accadendo in Medioriente, anche per inquadrare correttamente l’aggressione, a mio modo di vedere premeditata, da parte di Israele nei confronti della popolazione di Gaza e del legittimo governo di Hamas, si veda a tal proposito il puntuale commento di Gilbert Achar su “Il Manifesto” del 28 dicembre, quando spiega che è opportuno riprendere quanto disse lo scrittore Harold Pinter, recentemente scomparso, l’undici settembre del 2001, il giorno dopo aver ricevuto a Firenze una laurea Honoris Causa: «Ho saputo quello che succedeva a New York dagli schermi televisivi dell’aeroporto, proprio mentre tornavo dall’Italia a Londra. E ho pensato subito che era prevedibile, in qualche modo inevitabile, dopo tanti anni di terrorismo di stato, che potesse esserci una reazione così violenta. Il popolo americano non immaginava neppure che ci potesse essere un odio così profondo nei suoi confronti, perché tenuto nell’ignoranza più assoluta delle azioni del suo stesso paese». Riprendo questa dichiarazione a caldo di Pinter, perché la precondizione per non sottostare alle menzogne veicolate dal circo mediatico internazionale imperialistico, a direzione Usa, e sub-imperialistico, con Israele braccio armato degli Usa in Medio Oriente, consiste nel porsi la seguente domanda: è terrorista lo stato d’Israele o è terrorista l’organizzazione palestinese di Hamas? Una domanda, si badi bene, che a ritroso ha avuto la medesima valenza demistificatrice e orientativa quando nel 2006 Israele aggredì il Libano contro i “terroristi” di Hezbollah. E che può essere reiterata per demistificare le vicende relative alle aggressioni terroristiche da parte degli Usa nei confronti dell’Iraq, dell’Afghanistan, della Jugoslavia, ecc.. Credere ipocritamente al lancio di razzi come giustificazione della politica criminale d’Israele, significa non conoscere o non voler approfondire il regime di occupazione praticata da sessant’anni da Israele, significa non voler approfondire le motivazioni di carattere nazionale e internazionale che hanno spinto Israele a massacrare in questi giorni una popolazione che storicamente si batte per la sua autodeterminazione. Marco Battaglia
Domenica 4 gennaio 2009
IL DOMINIO DELL’OVVIO E DEL BANALE di IVAN RUSSO CHIAMIAMO banalocrazia il dominio del banale, dell'ovvio, dello scontato: insomma, ciò che regna agli antipodi della specificità, della pertinenza, della concludenza. La capacità di centrare l'essenziale che è nel particolare, quel difficile che spesso è dirimente, è da millenni giudicata come dote primaria tra quelle umane. Già Sofocle, per richiamare i meriti e le trascorse fortune dello sventurato Edipo, fa di lui così parlare il coro: «Chi, chi come te, avendo colpito nel segno(...)». Come dire che il centro, il piccolo, il definito, simboleggia l'essenza delle dinamiche, l'ambìto porto che occorre guadagnare per realizzare un obiettivo: in altre parole, il rischioso ma ineludibile approdo che è indispensabile per la soluzione dei problemi. E tale approdo è stato, appunto, puntualmente eluso dal discorso di fine anno di Napolitano, assolutamente scentrato. Al cospetto di tanti problemi, annosi e nuovi, il presidente, anziché addentrarsi in prospettazioni articolate e pertinenti, se la cava con enunciazioni di principio buone per tutte le stagioni. Insomma, ci si attendeva che la massima autorità ci dicesse se occorre o no tornare al nucleare; se è o no indispensabile dialogare con l'Iran e Hamas; se l'aiuto finanziario va dato solo ai pescicani della finanza o anche ai cittadini; come e quando le emissioni di gas e vapori devono essere ridotte; se è mai accettabile il disegno della politica e della massoneria di ammanettare giudici e Pm; come recidere il filo che lega criminalità organizzata e delinquenza politica; e così via. E invece, niente! Con abilità degna di cause migliori, egli riesce a imbastire un discorso che non scontenta un solo politicante o un solo giornalista. Divaga sulla necessità di riforme (esiste forse un solo italiano che neghi la riforma, se intesa come categoria di pensiero?); auspica che alle riforme partecipi l'opposizione (e che ci vuole a convenire sul principio che è meglio una riforma condivisa?); esprime la speranza che l'Italia esca dal tunnel e veleggi verso un futuro migliore (e credo che neanche i marziani professino lo sprofondamento totale dell'Italia). E il peggio è che, di fronte a consimili ovvietà, giornalisti e parlamentari, come gran parte dei cervelli annacquati degli italiani, anziché denunciarne il ridottissimo spessore tecnico e politico, ne osannano l'equilibrio: beh, non risulta che occorra l'equilibrio del funambolo, se si sta su un lastrico piatto in modo sconfortante! Tutte queste voci in coro mi ricordano quelle di certi familiari che, avendo chiesto al primario notizie circa il loro congiunto ricoverato in gravi condizioni, anziché ottenere una risposta puntuale su diagnosi, terapia e prognosi, si sentirono rassicurare genericamente: «L'equipe che io dirigo impronterà il proprio operato al più scrupoloso rispetto delle regole della medicina e della deontologia affinché il degente possa un giorno godere di un'esistenza gratificante e migliore». Essi, rapiti e ammaliati da quelle espressioni, contro le quali nessuno aveva da ridire alcunché, esclamarono: «Che fortuna essere capitati in quest'ospedale!». Ah, a proposito, e per completezza d'informazione: il malcapitato guadagnò l'aldilà.
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ATTENTI AI FALSI LA POLITICA DIMENTICA PROFESSIONISTI L’ALTO BRADANO di ANTONIO GALIZIA
L'INCHIESTA: 15 mila gli abusivi: tra loro sarti e falegnami. Attenti ai falsi dentisti. Il servizio di “Il Giorno”, quotidiano lombardo, ha messo un dito in una piaga fetida che nessun farmaco è riuscito mai a guarire e nemmeno a lenire. Forse, i 15 mila abusivi sono riferiti alla sola Lombardia, ma diventano esorbitanti in tutta l'Italia ed enormi nella Basilicata, dove ogni vigilanza è caduta e cade nel più gretto neglettismo per fannullaggine imprudente e travisata, degli addetti ai lavori, quelli che dovrebbero esercitare quel delicato e serio lavoro. Tuttavia va elogiata l'iniziativa del giornale lombardo che con la speciale annotazione allerta la gente a prendere le distanze dai falsi mestieri, dalle false professioni e dai falsi dentisti, responsabili questi ultimi dei gravi danni arrecati alle persone. L'esortazione: "Attenti ai falsi dentisti" è davvero un ammonimento a non incappare nel rischio di danni reali che danneggiano la salute dei cittadini ingenui e non per sfortuna. E' un avvertimento forte che parte dalla consapevolezza di qualcosa che si intromette tra la buona salute e la pericolosità di intaccarla. E un incitamento che "Il Giorno", quasi rompendo quella specie di omertà a non parlarne, diventa una chiara esortazione, fra l'altro, encomiastica, per discostarsi da un pericolo, che purtroppo esiste ed è a portata di mano. Leggi sicuramente efficaci ci sono, ma non sono applicate. L'abusivismo odontoiatrico è florido quantitativamente e qualitativamente. Per porvi riparo, ho inoltrato esposti e denunzie agli organi preposti, ma ho avuto la deludente sensazione che le mie segnalazioni sono state cestinate. Partendo da una riflessione circostanziata, corre l'obbligo di chiedersi, come mai, così deliberatamente si verificano queste pericolosità. Riferendoci alla nostra Regione, forse, sarà necessario, richiamare i responsabili della noncuranza o della sbadataggine o dell'omissione che hanno ignorato, ignorano o fanno finta di ignorare per chissà quali motivi, il delicato problema, florido nei capoluoghi di provincia e nella Regione, nei paesi, nei contadi di frazioni, nelle campagne addirittura, in maniera sbalorditiva. Molto verosimilmente a quei falsi dentisti, fanno capo anche coloro che dovrebbero esperire indagini per stroncarli e non si sa se presso i loro covi trasformati in ambulatori odontoiatrici, i "vigilanti" capitano per ignoranza o per altri motivi terapeutici, consapevoli dell'abusivismo. Certo è che questo accade e i falsi dentisti, praticano tutto, a volte associati a medici che fanno da prestanome. Il fenomeno dilaga e si moltiplica in maniera impressionante e mai qualcuno s'interroga sul perché. Forse si potrebbe scoprire la verità, se il fisco prendesse nota sulla interpretazione della venalità mestierante di chi vive nell'abuso. E' sbalorditivo che l'inserimento dei sedicenti dentisti, provenienti dalle regioni limitrofe, in particolare Puglia e Campania, invadendo i paesi interni del territorio, girano anche per la campagna e snobba-
no ogni regola di igiene, di sicurezza e garanzia della salute. Si è parlato sempre della salute dei cittadini, ma in questi miei cinquant'anni di attività ho tristemente assistito, con somma delusione, al decadimento dei pensieri, delle parole e dei fatti che quasi sempre hanno portato ad ignorare l'argomento. Il Nas, Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri, sarebbe l'organismo elettivo a scoprire e concorrere, con gli organi della finanza alla cancellazione delle false professioni, ma, non ricordo provvedimenti presi né nel recente né nel passato. Ho uno spettrale ricordo del comportamento del NAS in un blitz di sicura grave responsabilità penale effettuato in un laboratorio di chimica clinica, in concorso coi dirigenti dell'Asl 2 e funzionari e politici Regionali, dall'Assessorato alla Giunta per un decreto di inqualificabile chiusura, basato su un accertamento superficiale e auto valutativo del comandante per l'assenza, perché il laboratorio era chiuso per ferie, ed errata rispondenza cronologica e temporale della ispezione, nell'interferenza di data e di orario e non considerevole, per la mancanza di fragranza, di esattezza di tempo utilizzato e di funzione di un apparecchio incriminato. I componenti del nucleo asserirono, come da prassi decisionale già confermata, che il laboratorio era aperto al pubblico e funzionante, mentre in un giorno di chiusura per ferie, mancavano l'apertura al pubblico e la funzione. Queste due verità furono invertite e cominciò l'odissea del prosieguo scriteriato fino alla chiusura, molto discutibile per tutta la vicenda e per la miserevole conclusione. Di questo particolare ne ho già parlato su questo giornale e trovo giusto rievocarlo, ponendolo in paragone con l'assenza della categoria di indagine, per affrontare il grave problema, dei falsi dentisti che si flette pericolosamente e drammaticamente sulla popolazione consapevole o inconsapevole nell'usufruire, è sicuramente, superfluo suggerire al Nucleo antisofisticazione che la salute della gente vale molto di più delle norme capestro e inoppugnabili, che rigettano le discolpe pur cozzando con decisioni già prese, proprio dove reati contro la salute, non sono mai esistiti. Il Nas, organo dell'Arma Benemerita all'atto di vigilare, deve e non dovrebbe approfondire le responsabilità, laddove mancano i presupposti di accusa: truffa aggravata a persone corrette e lungi da attestati disonesti o profitti illeciti. L'odontoiatria abusiva costituisce una motivazione grave e importante di accertamento igienico sanitario, come importantissimo è di indagare sui laboratori di analisi dell'Asl per chiarire sulle pratiche seguite a Picerno, a Balvano, Bella, Muro Lucano, forse negligentemente ignorate per chiarire da chi e dove vengono effettuati i prelievi, da chi sono gestiti e dove sono trasportati, visto che fanno lunghe e sbattute corse col 118 verso l'ospedale della Val D'Agri, per essere esaminati. Se, inoltre i sieri sono centrifugati, nell'immediato prelievo o il sangue inte-
E’ DIFFICILE continuare così. Finchè la politica lucana non ci assicura che la Bretella-Oraziana sarà completata al più presto, noi faremo sempre azione d'informazione a tutti i lucani e non, tramite il "Quotidiano" della Basilicata che ringraziamo. Il nord della Lucania senza la BretellaOraziana che è di grande collegamento e di sviluppo rischia lo spopolamento e il turismo del Vulture è il primo ad essere penalizzato: la Funivia di Monticchio non funziona perchè, non ci sono turisti che potrebbero favorire la gestione. Intanto segnaliamo che i comuni di Ginestra e Ripacandida per mancanza di nuovi cittadini rischiano di scomparire, invece con il completamento della Bretella -Oraziana il rischio verrebbe a diminuire notevolmente. Il Quinto lotto è decisivo e determinante per tutta la zona del Vulture-DaunoMelfese e alto Bradano. La zona industriale del comune di Ginestra è rimasta deserta e abbandonata al suo destino ed alcune industrie hanno chiuso i battenti proprio per mancanza di collegamento stradale. I comuni di Ginestra e Ripacandida non hanno la Ferrovia, la bretella oraziana una volta completata darà a questi comuni una reale sicurezza per la continuità della vita e certamente non continueranno a spopolarsi. Il Comune di Ripacandida con il gemellaggio fatto con la città di Assisi certamente avrà una occasione favorevole per essere visitata dai tanti religiosi che ogni non la conoscono. In tanto diamo uno sguardo alla città di Barile, proprio grazie alla super strada e alla vecchia statale che l'attraversa è diventata popolosa e facoltosa, mentre Ginestra e Ripacandida essendo isolate
al centro rischiano di scomparire e finire nel nulla proprio per mancanza di strade che dovrebbero collegare per poterle farle vivere. Il quinto lotto della bretella oraziana che nasce da Venosa e termina a Venosa Est-Bradanica-Lavello darebbe sicura vitalità e speranza non solo a Ginestra e Ripacandida, ma a tutta la zona del nord della Lucania e la provincia di Barletta si avvicinerebbe con molta facilità alla Lucania. Facciamo presente anche che i comuni di Ginestra e Ripacandida non sono soggetti a inquinamenti atmosferici. Noi intanto invitiamo l'assessore alle infrastrutture della Basilicata a inserire nei programmi di svilupo 2013 anche il quinto lotto per il completamento della bretella oraziana. I laghi di Monticchio, l’abbazia di San Michele, le acque minerali, il vino aglianico, la castagna di Melfi, l'antica Venosa, la storica città di Melfi Federiciana ecc. tutte queste realtà sono legate al discorso turistico che certamente ci porterà la bretella oraziana una volta che sarà completata. Il vero guaio di oggi è che del quinto lotto gli organi preposti non ne parlano, anzi non si sa niente di niente come andrà a finire, se almeno la politica lucana ci assicurasse che l'arteria si completerà in poco tempo molti giovani non abbandonerebbero il proprio paese natio e si potrebbero preparare ad accettare e affrontare il nuovo domani. Ci auguriamo che la politica lucana sia sensibile ad affrontare con senso di scrupolosità e celerità questa arteria stradale della massima importanza . "La speranza è l'ultima a morire". Francesco Curatella
DOVE SI BLOCCA UNA DEMOCRAZIA IL DIBATTITO politico di questi giorni obbliga a una riflessione sul contenuto della democrazia, parlo di contenuto perché ho sempre pensato che la democrazia fosse un "contenitore", mi spiego: destra, sinistra, liberismo, statalismo, deregulation e politiche keynesiane, solidarismo e etica del capitalismo alla Max Weber, neo conservatorismo e chi più ne ha più ne metta; la democrazia deve contenere tutto, tutti devono avere la possibilità di esprimersi fino al massimo estremo di permettere anche ad alcuni movimenti politici di essere antidemocratici e forse anche razzisti e a ciascuno di dire la sua sulla gestione dell'economia e della finanza statale; perché è questa la forza della democrazia, tutti contano (one man one vote) tutti hanno la possibilità di decidere esprimendosi come elettorato attivo candi-
ro è esposto a lisi della parte corpuscolata, senza garanzia dei risultati. Queste peculiarità, inoltre vanno tenute presenti presso tutti i punti di prelievo pubblici e privati, perché sembrano affidate a personale non specifico ed a personale non qualificato restano affidate anche le pratiche successive. Quali e quante, le responsabilità ignorate a danno dei cittadini? Il Nas vive ed esercita sul territorio le sue mansioni? Non è che andando in giro per le vie cittadine e altrove si distrae qualche volta, come sul caso citato? o forse è
dandosi o come elettorato passivo semplicemente votando. Ma quali sono gli strumenti per poter divulgare il proprio pensiero sia politico che economico? Mi si dirà i "media": i giornali, le televisioni, Internet... È vero ed è proprio questo il limite della democrazia. La pubblica opinione è soggetta a un continuo bombardamento di annunci, dichiarazioni, allarmismi nei confronti della quale è totalmente impreparata. Come fa l'opinione pubblica a "scegliere"? Ma sceglie veramente oppure è semplicemente manipolata? Non è forse che la democrazia così realizzata serve soltanto a concentrare la ricchezza, a cristallizzare la società e a creare delle "dinastie" di regnanti che semplicemente si scambiano il testimone tra una tornata elettorale e l'altra? Daniele, studente Unibas
all'oscuro ed ha bisogno che qualcuno lo informi oppure ne ignora la sostanza? La stessa cosa accade per l'abusivismo odontoiatrico. Il quotidiano il Giorno qualche settimana addietro ne ha parlato e anche pesantemente. Il Nas, dove andrà a ispezionare: i centri in regola o gli abusivi? Così è accaduto per il passato. Si spera che d'ora in poi vengano aperti gli occhi e denunziati i veri abusivi per eliminare il disastroso movimento, a garanzia dei regolari. La salute dei cittadini va garantita nella forma più
certa e più protetta, dalle Istituzioni che a loro volta devono essere condotte da gente credibile e non manovrabile dalla volontà vacillante di organismi " sospesi " nel decalogo del Ministro Brunetta. Purtroppo certe cose accadono là dove qualcosa non segue la giusta linearità per imperfezioni psicologiche o istigazioni illecite ispiratrici di calunniose obbedienze. A questo punto, vale la pena ripetere la metafora: non vi è una notte così lunga da impedire il risorgere del sole.
14 Portafoglio Il 9 gennaio il Consiglio dei ministri confermerà la recessione. La Bce: verso un nuovo taglio dei tassi Domenica 4 gennaio 2009
Conti pubblici, allarme crescita Da rivedere la stima del Pil, si aggiorna il Patto di stabilità di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Il deficit pubblico si fermerà al 2,6% nel 2008. Ma il ministro dell'Economia Giulio Tremonti deve fare i conti con la crescita negativa per i prossimi 12 mesi. Non c'è ancora la conferma ufficiale ma il governo è pronto a rivedere al ribasso le stime del pil nell'ambito del Programma di Stabilità che sarà ufficializzato il 9 gennaio dopo la prima riunione del consiglio dei Ministri al termine della pausa natalizia. AL LAVORO PER GLI AGGIORNAMENTI - All'indomani della diffusione del dato sul fabbisogno di cassa, che nel 2008 è stato pari a 52,9 miliardi di euro quasi il doppio rispetto a quello dell'anno precedente, i tecnici del ministero dell'Economia lavorano all'aggiornamento dei documenti ufficiali attesi a Bruxelles. Il tempo stringe e si stanno ultimando le verifiche e le simulazioni per definire il nuovo quadro degli impegni da adottare per rispettare i parametri di Maastricht tenendo conto anche del piano anti-crisi già adottato. Secondo alcune indiscrezioni, il taglio delle stime sarà netto: il Tesoro prevede una crescita intorno al -0,5%, mentre nella Relazione previsionale dell'autunno viaggiava sul mezzo punto percentuale, allineandosi con l'ultimo rapporto del Fmi (0,6%). Restano pesanti invece le stime dell'Ocse (-
Gas ed energia, multe a 9 società Antitrust: «Pratiche scorrette»
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti
1%) e della Confindustria (1,3%). Se queste anticipazioni saranno confermate bisognerà riformulare il rapporto deficit-pil che inevitabilmente risentirà del calo delle entrate. Nel 2009 potrebbe anche scattare uno sforamento temporaneo del tetto del 3% ma senza mettere a rischio l'obiettivo del pareggio di bilancio. A tal fine sarà modificato l'iter di riduzione del deficit. LA STRATEGIA DI TREMONTI - La strategia di Tremonti prevede di anticipare al 2008 alcune spese (i fondi alle Regioni per estinguere i debiti sanitari, il nuovo contratto
del pubblico impiego, l'erogazione alla Cassa Depositi e Prestiti) e di spostare al 2009 l'incasso di alcune entrate fiscali (vedi gli acconti Ires e Irap) la cui entità complessiva è stimata in circa 6 miliardi di euro con l'obiettivo di sostenere l'andamento delle entrate su cui grava l'effetto della crisi. A preoccupare è invece il debito atteso al 103,7% in leggero calo dal 104,1% registrato nel 2007. In questo caso la buona notizia è che il crollo dei tassi di interesse nel 2008 si farà sentire nei conti di quest'anno. LO SCENARIO - Lo scenario sarà più chiaro la
BORSA
bioraria di energia elettrica e gas. In particolare, a giudizio dell'Autorità, "in tali offerte non è stata sufficientemente specificata la presenza di componenti di prezzo regolamentate dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas e, quindi, soggette a variazioni. Tali componenti - ricorda l'Antitrust - possono ammontare anche a oltre il 40% del costo complessivo sostenuto dal consumatore per i consumi di energia elettrica e gas. Inoltre, non sono stati adeguatamente indicati i maggiori costi dell'energia previsti nelle fasce diurne delle proposte reclamizzate". Le pratiche commerciali scorrette sanzionate vanno inquadrate, secondo l'Autorità, "all'interno della recente liberalizzazione del settore della vendita dell'energia, avvenuta per il mercato del gas nel gennaio 2003 (ma che sta avendo effetti solo recentemente), e nel luglio 2007 per il mercato dell'energia elettrica. La liberalizzazione ha comportato l'ingresso sul mercato di numerosi nuovi operatori che, come anche gli ex-monopolisti, hanno cercato di guadagnare rapidamente quote di mercato investendo soprattutto in massicce campagne di comunicazione.
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Positiva la prima seduta del 2009 IL passaggio dal 2008 al 2009 è avvenuto all'insegna della positività per i principali mercati azionari internazionali che, in queste ultime giornate, hanno beneficiato soprattutto degli spunti rialzisti inviati dalla piazza americana. La salita è stata accompagnata da una progressiva riduzione della volatilità che si è allontanata con grande decisione dai massimi storici. L'indice Vix, infatti, dopo aver sfiorato l'area dei 90 punti, ha chiuso la prima seduta del 2009 a ridosso dei 37 punti, su valori decisamente più accettabili. Proprio questo rientro della volatilità sta favorendo da una parte un recupero dei listini dai minimi segnati nella parte finale del 2008, e dall'altra dovrebbe mettere al riparo dal rischio di nuovi crolli. Le Borse europee hanno salutato il nuovo anno con una seduta decisamente positiva, durante la quale gli indici sono riusciti ad estendere il buon rialzo messo a segno nelle ultime giornate del 2008. Il rientro alle contrattazioni dopo la pausa del Capodanno ha visto scendere da subito in campo gli acquirenti, grazie alla spinta arrivata dall'opposta sponda dell'Atlantico. Mentre il Cac40 ha chiuso gli scambi con un rally di oltre il 4%, il Dax30 e il Ftse100 sono saliti rispettivamente del 3,39% e del 2,88%. E'rimasta più indietro, invece, Piazza Affari che ancora una volta non si è smentita e ha mostrato una minore forza relativa rispetto agli altri listini europei, in linea con quanto già accaduto durante l'ultima parte del 2008. L'indice S&P/Mib ha terminato gli scambi sui massimi intraday a 19.953 punti, con un progresso del 2,53%, allontanandosi di circa 2mila punti dai minimi segnati il 5 dicembre scorso in area 17.800 punti. Da quest'ultimo livello si è avuto un recupero di circa 12 punti percentuali che ha con-
prossima settimana. Lunedì si conoscerà il dato dell'inflazione. Giovedì 8 toccherà all'andamento del pil nell'Ue, il giorno dopo a quello della Germania. Per sostenere famiglie ed imprese la Banca Centrale Europea non esclude un nuovo intervento sui tassi di interesse dopo un aver praticato un taglio pari all'1,75% nel giro di due mesi. "Se i rischi relativi alla stabilità dei prezzi dovessero cambiare, la politica monetaria potrebbe essere ulteriormente allentata" ha annunciato ieri il vicepresidente Lucas Papademos.
ROMA - L'Antitrust ha condannato 9 società di vendita di elettricità e gas per pratiche commerciali scorrette, infliggendo loro multe per un totale di un milione e 275 mila euro. Secondo l'Autorità, le aziende multate hanno attuato pratiche commerciali scorrette nelle modalità di pubblicizzazione dei prezzi praticati nel mercato libero dell'energia e del gas. Le sanzioni decise dall'Antitrust ammontano in particolare a 250 mila euro per Enel Energia, 260 mila per Eni, 135 mila per AceaElectrabel Elettricità, 140 mila per Aem Energia, 110 mila per Asm Energia e Ambiente, 90 mila per Trenta, 95 mila per Enia Energia, 100 mila per Mpe Energia e 95 mila per Italcogim Energie. Secondo l'Antitrust, le nove società sanzionate hanno organizzato campagne pubblicitarie, attraverso diversi mezzi di comunicazione, in grado di indurre in errore i consumatori sul prezzo complessivo applicato per l'erogazione del servizio richiesto, con indicazioni non rispondenti al vero, inesatte o incomplete. Le campagne hanno riguardato in particolar modo le offerte "prezzo fisso", "prezzo certo", "prezzo bloccato" e quelle relative alla tariffa
dotto l'indice ad un passo dalla soglia dei 20.000 punti. Quest'area assume un'importanza di rilievo e proprio in corrispondenza dello stesso si potranno giocare le sorti del mercato nel breve, dando vita ad un movimento direzionale più o meno significativo. Il superamento di area 20.000, infatti, aprirà le porte ad un upside rialzista di oltre il 10%, visto che il primo target lo si individua a 22.000 punti, ma non sono da escludere apprezzamenti ancora più significativi in direzione dei massimi relativi in area 23.000 punti. Tale scenario sarà negato, invece, almeno nel breve, con la mancata rottura di area 20.000 o in caso di parziale superamento della stessa, con successivo ripiegamento dei corsi. L'indice S&P/Mib, infatti, potrebbe realizzare una falsa rottura, tornando a testare i 19.500 prima e i 19.000 punti in seguito. Solo al di sotto di questo livello scatterebbe il vero campanello d'allarme, con il rischio di una prosecuzione della correzione verso i 18.500, prima di approdare nuovamente sui minimi dello scorso anno in area 18.000/17.800 punti. Lo scenario più probabile è che il rimbalzo in atto prosegua nel breve, ma molto dipenderà dall'intonazione che il mercato assumerà nel momento in cui torneranno gli operatori. Con la conclusione del periodo festivo la prossima settimana, si assisterà ad un graduale ritorno dell'attività di Borsa ai ritmi normali, con volumi di scambio in aumento rispetto a quelli delle ultime giornate. Se la volatilità si manterrà su livelli relativamente bassi e comunque non molto distanti da quelli attuali, non è da escludere una prosecuzione del rimbalzo che potrà riservare sorprese più o meno interessanti, visto che il potenziale di upside è nell'ordine del 10%/15% dai livelli attuali.
Ultimissime dal Fisco VI proproniamo alcune delle più interessanti comunicazioni dell'Agenzia delle Entrate oltre a novità e chiarimenti in genere. Cartella di pagamento E' illegittimo notificare l'accertamento a un indirizzo diverso da quello di residenza. La Cassazione, sentenza 26542/08, ha accolto un ricorso in merito affermando che, ai fini delle notificazioni degli accertamenti, i cambi di residenza del contribuente hanno effetto dal momento dell'avvenuta variazione e non dal sessantesimo giorno successivo. Di conseguenza anche una notifica eseguita solo alcuni giorni dopo il cambio di indirizzo è nulla. Dichiarazioni Decorso un anno dal termine della presentazione della dichiarazione dei redditi, termine che consente di presentare la dichiarazione integrativa a favore, si può chiedere la restituzione delle somme versate in più a seguito di errori commessi a proprio danno, presentando una semplice istanza di rimborso entro anni dalla data del versamento. Truffe Diversi contribuenti hanno ricevuto per posta fasulli moduli e fittizie comunicazioni tributarie allo
scopo di ottenere informazioni con la minaccia di ritorsioni di carattere sanzionatorio a seguito di presunte verifiche fiscali. La falsità di tale materiale si desume anche dalla documentazione che riporta citazioni di normative fiscali inesistenti e intestazioni ad uffici non più operativi quali “Ufficio Iva” o mai esistiti come il fantasioso “Ufficio verifiche ed evasioni”. Addirittura, altri contribuenti, sono stati invitati telefonicamente, da parte di truffatori, a fornire gli estremi dei propri conti bancari o postali, ai fini dell'accreditamento di rimborsi d'imposta. Diffidate, nessuno può chiedervi queste informazioni a mezzo telefono. Per tali incresciose vicende contattate immediatamente gli organi di Polizia e l'Ufficio delle Entrate. Detrazione del 36% Ampliato il bonus fiscale del 36%. Lo sconto compete anche se si acquista una unità immobiliare ristrutturata e l'acquirente subentra nell'agevolazione spettante al venditore sebbene questi non ne abbia usufruito. L'agevolazione spetta a condizione che il beneficiario sia in possesso di una dichiarazione valida e attestante la ristrutturazione effettuate dal venditore
corredata dall'atto di compravendita, copia della concessione edilizia e dichiarazione di ultimazione lavori. La detrazione si calcola applicando il 36% a un importo forfetario di spesa del prezzo dell'immobile, come risulta dalla compravendita, non eccedente il limite massimo di 48mila euro. Modello 770/2009 Modifica al modello 770/2009 semplificato e ordinario. Nella sezione altri dati è stato inserito il punto 33bis in cui va indicato l'ammontare del credito per famiglie numerose riconosciuto, ma che il sostituto in sede di conguaglio ha provveduto a recuperare. Nuovo punto anche con il 38bis, credito d'imposta per locazioni, per indicare la somma che il datore di lavoro ha recuperato in sede di conguaglio. Nella sezione conguagli sono stati inoltre inseriti i codici: 68bis, 70bis e 70ter relativi alle prestazioni di lavoro straordinario, supplementare e premi di produttività assoggettati alla sostitutiva del 10% da altro soggetto. Le caselle devono essere compilate se il precedente sostituto ha applicato il 10%, ma in sede di conguaglio vengono interamente assoggettate a tassazione ordinaria.
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I soldi della Total fanno anche belle cose in Basilicata. Nelle librerie italiane Mondadori manda lo splendido volume “Basilicata vista dal cieloâ€?. Testo bilingue italiano e inglese e le straordinarie foto anche di Guido Alberto Rossi. Q vi offre in anteprima un assaggio di immagini e la prefazione di Mariolina Venezia. Buona visione GL 0$5,2/,1$9(1(=,$ DELLA Basilicata mi ha sempre colpita il silenzio. Un silenzio tangibile, di una consistenza che immagino simile a quella dell'acqua. Fiumi di silenzio scorrono fra i solchi delle colline aride, nelle spaccature dell'argilla,costeggiano le rotabili, immergono i paesini sui cucuzzoli nella stessa invisibile sostanza. O forse, come se col tempo si condensasse e diventasse materia, il silenzio è proprio ciò di cui sono fatti i calanchi di Craco., le colline che costeggiano il Bradano e il Basento, il tufo dei Sassi di Matera, le rocce delle Dolomiti lucane, i campi di grano. Tutta la Basilicata mi sembra fatta di questa sostanza immateriale, e forse è il motivo per cui guardandola dai finestrini di una macchina o di un treno non ha mai avuto dubbi: mi trovavo in un paesaggio interiore, uno specchio di ciò che avevo dentro, che nello stesso tempo mi conteneva. Per anni sono arrivata in Basilicata da Bari,col trenino delle Calabro-Lucane. Venivo in genere da un lungo viaggio, che dal luogo dove avevo scelto di abitare mi riportava nella mia terra di origine. La CalabroLucana era lentissima. Ci metteva circa due ore per percorrere i cento chilometri che separano Matera da Bari. Era una specie di trenino del Far West, che si fermava in stazioni deserte dove non saliva e non scendeva nessuno. Dopo un pò che ero lĂŹ sopra il paesaggio pugliese iniziava a spogliarsi, a diventare piĂš essenziale, la terra cambiava colore, finchè verso Altamura mostrava le sue ossa. Pietre disposte in forme andropomorfe aggioravano nelle ondulazioni dei campi. Antichi ripari di pastori o villaggi preistorici, ricordo di vicinanze ormai incomprensibili fra l'uomo e la natura. Avanzando, si entrava nella leggenda. Il tragitto della Calabro-Lucana era per me una specie di percorso iniziatico, che mi permetteva di lasciarmi alle spalle il tempo concitato da cui venivo per quello della Basilicata, cosĂŹ lento da diventare ingannevole. Un pò sovrappensiero per le emozioni del ritorno e la stanchezza del viaggio, non mi sarei meravigliata di veder spuntar gli apache. Perchè in quel rallentamento sembravano poter coesistere i dinosauri, gli sceriffi degli spaghetti western e visioni venute dal futuro. Stretta fra la nostalgia, l'ansia e la stanchezza, nascevano lĂŹ quasi tutte le mie storie.Vecchie strutture mitiche ridiventavano attuali tracciando dei drammi piccolo-borghese. L'immagine di una vecchia masseria persa nel nulla, sullo sfondo delle linee precise e ondulate dei campi, diventata il punto di partenza di una storia di fantascienza in cui non si parla di marziani ma di sentimenti. Un paese lontano mi faceva pensare a una Giocasta venditrice di corredi.Sono i miei film non realizzati, quelli rimasti nel cassetto, in un luogo sospeso fra l'antica Grecia e l'America. Perchè non potevo vedere una pompa di benzina in mezzo al grano senza pensare a uno di quegli stati americani dal nome esotico, Texas o Wyoming, e qualche storia di sesso torrido, oppure un paese arroccato senza immaginarlo abitato da antiche dinastie di re pastori, coi loro drammi passionali. Il paesaggio spoglio della Basilicata permette di sognare, i suoi spazi vuoti reclamano inventiva. PiĂš tardi mi sono trasferita a Roma, e ho comprato una macchina, cosĂŹ la Basilicata ho iniziato ad approcciarla dall'altra parte. Provenendo dalla Campania, dalla strada che da Sicignano va verso Potenza, e poi di lĂŹ attraverso la Basentana fino a Matera. Ho visto il cielo diventare azzurro come i colori a matita dei bambini, mentre attraversavo le Dolomiti Lucane. Ho visto volare uccelli che supponevo essere falchi. Ho immaginato i briganti che scendevano dalle foreste. Ho fantasticato sul nome di un paesino, Savoia di Lucania, immaginando le truppe di re Vittorio Emanuele inerpicate sulle colline. Altre strorie, altre fantasie venivano a farmi compagnia durante il viaggio. L'eleganza del paesaggio, certi giorni, mi ha suggerito sfilate immaginarie. Vestiti di oro opaco come il grano maturo. Accostamenti piĂš audaci e raffinati ,col marrone bruciato della terra e l'azzurro leggero del cielo. Stoffe impreziosite dal grigio delle pietre sul verde scuro dei licheni. I mille colori dei fiori sui prati primaverili. Mai una caduta di gusto, un eccesso, una nota stonata. La Basilicata è un luogo dove non si arriva mai. Sta tutta nel viaggio, nelle sue proiezioni e nei suoi ricordi, nelle luci lontane di un pozzo di petrolio nella notte, nei colori uniformi del grano. Attraversarla vuol dire immergersi nei sentimenti, lasciarsene penetrare, perdersi, ritrovarsi.
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Domenica 4 gennaio 2009
24 ore in Basilicata
Convegno a Villa d’Agri organizzato dal Comitato No Oil, presente una scienziata Usa
Non è tutto oro (nero) quel che c’è Sottolineati i pericoli dell’H2S e l’assenza di dati in merito VILLA D'AGRI - “Eniganno Totale!! Lettura critica dell'affare petrolio tra promesse mancate e disastri annunciati“. Dal centro sociale di Villa d'Agri lancia il messaggio il Comitato No Oil Lucania alla presenza di una platea non numerosa ma attenta e curiosa. Obiettivo è stimolare una presa di coscienza e riportare una criticità sul sistema petrolio nella Valle. Come? Fare più informazione possibile - fonte di benessere per tutti - in merito al sistema estrazione petrolifera. Quali benefici e quali gli effetti negativi sul territorio e sulle persone. E' ad “aprire” gli occhi sui “danni da idrogeno solforato ed il Centro Oli di Viggiano” cioè gli effetti dell'H2S, è l'esperta scientifica Maria Rita D'Orsogna, docente alla California State University Northridge, 36 anni, abruzzese di origine. Laureata in Fisica e ricercatrice sui modelli matematici e sistemi biologici, vive da dieci anni a Los Angeles. Per la quarta volta in Italia a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle problematiche legate all'estrazione e alla lavorazione del petrolio. Fa tutto questo perché in Abruzzo vogliono fare il centro oli. «Ho sentito - chiarisce nell'apertura della sua relazione - l'esigenza di sensibilizzare con umiltà quelle cose che so. Dare un contesto scientifico all'esperienza della vostra vita». Leva la voce su tutto ciò che riguarda il petrolio e i suoi effetti, iniziando da cosa siano il petrolio e il processo di disolforizzazione, il primo passo per raffinare il petrolio. Dal processo di lavorazione con la perforazione dei pozzi all'utilizzo di fanghi, utilizzando sostanze nocive alla salute. «Fra le varie ditte - spiega la ricercatrice - c'è la Schulnberger che perfora in Val d'Agri dal 1999 utilizzando
Maria Rita D'Orsogna
E oggi Vola replica a Sant’Angelo le F. UNA MANIFESTAZIONE analoga a quella di ieri si terrà oggi alle 18 nella sala cinema del comune di S. Angelo le Fratte. E’ un convegno dal titolo “Il petrolio, una risorsa o una iattura per noi e per le generazioni che verranno” e l’hanno organizzata dall'associazione Vola (volontari per l'ambiente) e dall'Università dell'eta saggia. Il convegno sarà preceduto da un raduno alle 16,30 in piazza dei Martiri. E’ prevista anche qui la partecipazione di Maria Rita D'Orsogna docente dell'Università della California. materie radioattive. Scavare un pozzo utilizzando materie inquinanti. Dove va immesso il materiale di scarto? Una volta fatto il pozzo arriva la fase di estrazione e ci sono già delle sostanze inquinanti immesse nell'atmosfera. Il petrolio italiano e quello lucano è di cattiva qualità con alta concentrazione di zolfo, pesante e amaro, difficile da trasportare. Prima bisogna togliere lo zolfo e poi mandarlo in una raffineria. Deve essere raffinato in loco vicino ai pozzi. E per questo è più facile creare un centro Oli che fare un oleodotto. Non tutto l'H2S viene eliminato. Nel processo bisogna tenere conto di vari fattori. Non esiste a giorno
DIECI anni di incidenti petroliferi. Alcuni quasi sconosciuti. Alcuni invece noti per i quali però non ci sono ancora relazioni ufficiali. L’associazione ambientalista Ola comincia l’anno con un atto di accusa nei confronti dell’Eni. Ne pubblichiamo una selezione (il documento è lunghissimo). Trasporto 29.11.1996: sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano, una autocisterna sfonda la barriera di protezione del viadotto Perolla e precipita in fondo alla scarpata sottostante esplodendo. Il calore delle fiamme danneggia il viadotto della carreggiata nord, che viene chiuso al traffico e poi demolito: sarà riaperto al traffico il 3 giugno 1998. 21 Gennaio 2000: Collisione tra due cisterne. Ribaltamento dell'autotreno per la rottura dell'asse posteriore sinistro del rimorchio carico nella sottostante scarpata con perdite consistenti di petrolio (circa 27.000 litri secondo dati Eni) che cosi si riversava sul sottostante terreno. Ha perso la vita il conducente dell'autotreno mentre l'altro resta gravemente ferito, e viene inquinato il Torrente “Fosso delle Fornaci”, un abbeveratoio ed alcuni fondi
d'oggi una tecnica di smaltire tutto l'idrogeno solferato e ci sarà sempre la sostanza emessa nell'atmosfera». Molte le domande e gli interrogativi che rivolge lla platea alla docente californiana. Il centro Oli esiste dal 1999, quali le tecniche utilizzate a Viggiano per migliorare i fumi che il Centro Oli emette? Poi la relazione di Orsogna si concentra sull'idrogeno solforato, H2S. «E' un gas incolore - evidenzia - facilmente infiammabile ha una tossicità paragonabile al cianuro, ha una puzza di uova marcia ed è un forte inquinante. Arriva all'uomo tramite aria e cibo. Se se ne inge-
Il senatore chiede un nuovo rapporto con il petrolio
Digilio (Pdl): bisognerà lottare per la benzina meno cara LE CONDIZIONI di mercato e le contingenze di cronaca sono la base ideale per ripartire con un nuovo rapporto Basilicata-petrolio: se ne dice certo Egidio Digilio, senatore del Pdl. Ma non solo: il senatore annuncia eurobattaglia perché la proposta del Pdl - carburanti a prezzo ridotto in Basilicata, promessa ma mai attuata - possa divenire realtà. Spiega Digilio: «Ci sono due condizioni favorevoli, forse irripetibili, per dare con il nuovo anno una svolta nella gestione delle risorse petrolifere lucane e per prendere tempo prima di autorizzare la ricerca e la perforazione di nuovi pozzi: la discesa dei prezzi di petrolio e gas spinge le aziende energetiche nazionali ed internazionali a mostrare un interesse crescente per le fonti rinnovabili e il nucleare; la vicenda giudiziaria risce troppo diventa letale. I morti per idrogeno solforato. In America ne morirono 9 persone. Dal 1976 non si costruiscono opere di raffinamento sul suolo degli Stati Uniti. I morti esistono e sono reali. Se uno ne respira poco e tutti i giorni della sua vita, a lungo andare si creano problemi nella salute. Danni documentati e scientifici. Danni neurologici, alla respirazione, al sistema circolatorio, aumento di aborti spontanei, aumento di tumori, in particolare al colon. Riscontrati problemi di apprendimento e di sviluppo intellettivo nei bambini. Limiti legali per l'idrogeno solforato nell'atmosfera? In Italia è sconcertante
che ha coinvolto i manager della Total richiede forte discontinuità nei rapporti compagnie petrolifere-istituzioni locali-politica». «In un momento di profonda crisi - aggiunge - come quello che il Paese e la comunità lucana stanno attraversando lo sconto-carburanti deve essere sostenuto in tutte le sedi istituzionali, con un atteggiamento responsabile bipartisan, attrezzandosi sia come Governo Berlusconi che come Giunta Regionale ad una necessaria battaglia in sede di Commissione Europea per vincere le ultime resistenze della Commissione Europea che ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dello Stato per il provvedimento di riduzione accise sui carburanti approvato in Parlamento, di recente, a favore di aree del Friuli». è di 0,005 mentre nel Massachussets è di 0,0006. E' strano anche che nelle tabelle che l'Eni affigge fuori al centro Oli non viene messo l'indicazione di quanta H2S viene emessa nell'atmosfera. Come fanno negli altri Paesi del mondo? In America , i grandi laghi sono protetti e in più c'è il divieto di trivellare fio a 160 chilometri dalla costa, la Norvegia ha solo due punti di raffineria. In più in Norvegia hanno creato un fondo pensione per quando non ci sarà più. Il governo norvegese sebbene si arrichisce con il petrolio sa che il petrolio inquina: c’è un sistema di monitoraggio». «L’Italia - prosegue - è di-
Dieci anni di incidenti e misteri Atto di accusa dell’associazione ambientalista Ola contro l’Eni agricoli. L'Eni rigetta sull'accaduto le proprie responsabilità imputandole al Consorzio degli autotrasportatori. Nessuno ha pagato i danni. 25 Febbraio 2000 Una cisterna perde 200 litri di greggio nei pressi di Calvello (secondo Sos Lucania il quantitativo è di molto superiore). Il greggio finisce nel torrente "La Terra" che confluisce nel lago della Camastra. L'invaso serve le condotte idriche di Potenza e di altri comuni. Per le autorità non si è verificata alcuna contaminazione del fiume mentre le associazioni ambientaliste sostengono la tesi opposta. 29 Febbraio 2000 A Sant'Arcangelo un'autobotte piena di petrolio cade da un viadotto e si riversano 30.000 litri di greggio vicino il corso del fiume Agri. L'incidente provoca la chiusura per alcuni giorni della fondovalle dell'Agri. Non vengono forniti i dati sulla contaminazione. 12 maggio 2000 Un piccolo agricoltore denuncia Eni e Comune di Corleto Perticara per lo smottamen-
to del terreno ove si sta realizzando una postazione petrolifera. Analogamente fanno numerosi cittadini che denunciano danni alle proprie abitazioni ed inquinamento di sorgenti (fonte: Sos Lucania). 4 maggio 2004Alle ore 19 in agro di Abriola, c.da Ponte Marsicano un autobotte per il trasporto del greggio dai pozzi “Cerro Falcone 1 e 2” diretto al Centro Oli di Viggiano si ribalta e finisce fuori della sede stradale riversando un enorme quantità di greggio sui terreni di un azienda agricola. Attività petrolifera Gennaio 2001 Alcuni cittadini di Viggiano che abitano nelle vicinanze del Pozzo "Monte Alpi 1 Ovest" riferiscono che a Gennaio del 2001 sono stati spettatori di un incidente al suddetto pozzo. 17 Marzo 2002 Dalle condotte del centro oli di Viggiano, secondo Eni per errore, vengono scaricati nella notte, mentre imperversava un forte temporale, 3.000 litri di greggio. I quantitativi di greggio per gli am-
bientalisti sarebbero stati migliaia di litri. Il petrolio si riversa in un bacino naturale per la raccolta delle acque piovane e, in parte, in una vasca del consorzio di Bonifica (utilizzata per l'irrigazione dei campi limitrofi) della Val d'Agri. Non vengono forniti dati esaurienti sull'inquinamento. Le misure di sicurezza vengono emanate dalla Regione il 28 marzo. 4 Ottobre 2002 Avviene un grave incidente all'impianto di desolforizzazione del Centro Oli di Viggiano. Il presidente della Regione Basilicata si precipita a Potenza da Roma per firmare in tarda serata del 4 un ordinanza di sospensione dell'attività del Centro Oli. Sono stati immessi nell'atmosfera notevolissimi quantitativi di gas inquinanti e persino mortali. Poche le informazioni diramate dal TG3 regionale che il 6 usa toni tranquillizzanti. Nessuna campagna epidemiologica è stata effettuata, nonostante il blocco dell'attività per grave incidente che riguarda uno stabilimento soggetto
ventata il paradiso dei petrolieri». Perché vogliamo tutto questo? Per lo sviluppo dei nostri figli? Dalla scienza all'ambiente con il presidente del Wwf, Vito Mazzilli, che si sofferma sulla situazione del “parco nazionale della Val d'Agri tra Eni, Regione e Stato”: «Contraddizioni interne tra le aree decise a protezione del Parco e poi a estrazione del petrolio. Dobbiamo esercitare un controllo totale su tutte le attività e stabilire effettivamente se i tumori possono essere causati dall'estrazione del petrolio». A tenere alta l'attenzione sui vari incidenti causati dal petrolio, Giuseppe Di Bello, tenente della polizia provinciale e responsabile del distretto di Potenza. La sua relazione è sui “rifiuti del petrolio” alzando la guardia sui fanghi industriali come una discarica a Tito, dentro il Consorzio industriale, dove è presente una discarica di fanghi industriali, denunciati,che stanno ancora là. Petrolio e nucleare, argomento dibattuto da Felice Santarcangelo di No Scorie Trisaia: «In Basilicata petrolio e nucleare viaggiano sullo stesso binario, stesso interesse sul territorio. Oggetto tutte e due del decreto 14/41 in discussione al Parlamento e hanno come oggetto lo sfruttamento del territorio a svantaggio dell'economie locali di cui vive realmente la Regione, ad esempio l'agricoltura che nel suolo metapontino fa diecimila addetti (la nostra vera Fiat). E' necessaria una legge che limiti le emissioni inquinanti come idrogeno solforato, diossina, radiazioni ionizzanti, intervenendo sui processi aziendali per tutelare la salute delle popolazioni che vivono vicino agli impianti petroliferi, siderurgici e centri nucleari (Itrec)». Angela Pepe
alla normativa Seveso. L'ordinanza del Presidente parla di rischio sanitario per le popolazioni dell'area circostante. Nonostante ciò la Regione revoca l'ordinanza di sospensione dell'attività del Centro Oli il 9 ottobre. 6 Giugno 2002 Nei pressi di Grumento Nova salta la valvola del condotto del pozzo "Monte Alpi 1 Est". Secondo fonti Eni sarebbero stati 500 i litri di greggio nebulizzati. Per gli ambientalisti le quantità sarebbero maggiori. Il petrolio uscito a forte pressione, si è nebulizzato ed è stato spinto da un forte vento impregnando una vasta superficie (3 ettari circa) coperta da piante (bosco "Aspro"). A un km c’è il Pertusillo. 21.11.2008 Forte boato, fiamme alte fino a 40 metri e olio nebulizzato e gas sprigionatosi per diverso tempo dalle torce del Centro Oli di Viggiano. Successivamente l'impianto è stato evacuato ed è intervenuta una squadra d'intervento con maschere antigas. La Ola chiede all'assessore Santochirico di conoscere senza risposta le quantità e le tipologie degli inquinanti che si sono riversati nell'aria, sul suolo e nei bacini idrici e come mai non è stato attuato il Piano di emergenza capace di evacuare la popolazione.
24 Ore in Basilicata
Domenica 4 gennaio 2009
25
Per Tortorelli e Vaccaro della Uil la Grande Punto non è una garanzia
Fiat, ci vogliono nuovi modelli LA GRANDE Punto non basterà a salvare l’occupazione alla Sata Fiat di San Nicola di Melfi, ci vogliono modelli nuovi: lo dicono il segretario provinciale Uilm Vincenzo Tortorelli e quello confederale provinciale Uil Carmine Vaccaro. I due non sono del tutto convinti degli entusiasmi diffusi sulla performance della Grande Punto prodotta a Melfi e sui dati conclusivi della Fiat che vedono salire la quota del mercato italiano del gruppo automobilistico nel 2008 al 31,87% dal 31,32% dell'anno precedente. «L'auto piu' venduta del 2008 spiegano i sindacalisti - è stata la Punto (157 mila gli esemplari immatricolati) seguita dalla Panda (148 mila) e dalla 500 (oltre 93 mila). Sono dati che non danno margini di ottimismo tanto più che l'anno si è chiuso con la cassa integrazione guadagni per produrre
meno a Melfi. La Uilm e la Uil da tempo stanno lanciando l'allarme anche per il settore auto e continuano a sostenere che lo stabilimento Sata di Melfi potrà avere un futuro solo se produrrà due nuovi modelli perché su questi volumi produttivi che è stato costruito e solo mantenendo questi volumi potremo garantire gli attuali livelli occupazionali». «La strada da seguire pertanto anche nel 2009 - aggiungono - è quella di creare le condizioni perché a Melfi si producano due modelli tecnologicamente avanzati soprattutto sul piano della difesa della qualità dell'ambiente che rappresenterà la frontiera del futuro». Insomma, per Vaccaro e Tortorelli gli investimenti pubblici dovranno essere finalizzati a garantire queste opportunità. E poi c’è l'altra priorità per rilan-
ciare i consumi e sostenere la ripresa economica o limitare gli effetti della recessione: «Gli interventi a sostegno dell'occupazione e dei salari. La crisi, come testimonia la fiaccolata del primo dell'anno con i lavoratori della Mahle, è grave e pertanto, senza distrazioni, va affrontata con misure adeguate indirizzando tutte le risorse verso il sostegno al sistema produttivo e ai salari che devono crescere anche per rilanciare i consumi. In questa ottica - dicono Tortorelli e Vaccaro - va sostenuta la trasformazione del sistema industriale e produttivo che va indirizzata verso la realizzazione di manufatti tecnologicamente avanzati, perché le attuali produzioni industriali lucane vanno bene per i mercati dell'Est e dei paesi in via di sviluppo non certo per quelli europei o in genere per i paesi ricchi dove ormai su 1000 abitanti si conta-
Un reparto della Sata Fiat di San Nicola di Melfi
no ben 600 autoveicoli». «Perciò - concludono - è indispensabile eliminare gli sprechi che la “brutta politica” produce e convogliare le risorse (che di qui al 2013 in Basilicata saranno ingen-
ti, tra royalty e fondi comunitari) verso le innovazioni e la ricerca da una parte e il finanziamento di un Welfare capace di far fronte alla disoccupazione e alla perdita dei posti di lavoro dall'altra».
Manifestazione a Potenza organizzata dall’assessore Roberto Mancino. Tante le adesioni
Voci lucane per la pace a Gaza Ci saranno anche i bimbi dei “Piccoli flauti magici” LA MANIFESTAZIONE di oggi a Potenza contro il sangue nella Stiscia di Gaza arriva in un momento fondamentale: ieri è cominciato l’attacco di terra da parte di Israele. La guerra tecnologica - i razzi che per giorni hanno reso la vita nell’area un incubo - viene sostituita dalla battaglia casa per casa, dai carrarmati, dai fucili, dal massacro di strada. Oggi alle 17.30 si terrà a Potenza, in piazza Mario Pagano, un presidio per quanto avviene in Medioriente. A organizzare il tutto l'assessore comunale Roberto Mancino insieme alla Tavola della Pace di Potenza, a Cgil, Cisl e Uil, alla Caritas e alla Associazione per la Pace. Mancino invita i cittadini, le associazioni, i partiti, a partecipare a questo appuntamento a favore della pace e di una soluzione che nella formula di due stati per i due popoli israeliano e palestinese possa risolvere definitivamente la tragedia del medio oriente. Saranno presenti anche i bambini della banda “Piccoli Flauti Magici” per sottolineare che le vittime delle guerre sono sempre gli innocenti. La motivazione dell’iniziativa è spiegata in un comunicato stampa dell’assessorato alla Pace del Comune di Potenza:
L’appello di Emilia Simonetti (Rifondazione comunista)
Una donna che abita nella Striscia di Gaza piange sulla rovina della sua casa distrutta da un missile
«Il silenzio diventa complicità col massacro» ANCHE il consigliere regionale di Rifondazione comunista Emilia Simonetti aderisce alla manifestazione organizzata dall’assessore comunale di Potenza, Roberto Mancino (anch’egli Prc), per far cessare il fuoco a Gaza. Ecco il suo intervento
«Ogni sforzo possibile deve essere compiuto a favore di un immediato cessate il fuoco che impedisca ulteriori drammatici escalation di questo ennesimo massa-
cro. La comunità internazionale e in particolare i governi dell' Unione Europea possono fare molto perché si fermino le armi».
«Far parlare le armi è il modo peggiore per affrontare i problemi»
I lavoratori della Daramic aderiscono all’iniziativa Ci saranno anche i lavoratori della Daramic all’iniziativa di oggi perché a Gaza si smetta di bombardare e uccidere. La Daramic è - dicono i lavoratori con un comunicato stampa - «l’azienda che subisce le conseguenze di una imprenditoria priva di etica, cieca e ingorda che produce danni sociali incalcolabili». I dipendenti danno la loro adesione all'iniziativa promossa dall'assessore alla Pace del comune di Potenza, Roberto Mancino, insieme alla Tavola della Pace di Potenza, Cgil, Cisl e Uil, Associazione della Pace e Caritas. Spiegano i lavoratori: «La nostra presenza scaturisce dalla consapevolezza che far parlare le armi sia il modo peggiore per affrontare i problemi dal momento che le conseguenze ricadono inevitabilmente sulle persone più deboli, tra cui i bambini: vittime inconsapevoli del "saggio" mondo degli adulti». «Già da tempo - aggiun-
I lavoratori Daramic nel corso di una manifestazione del novembre scorso
gono - con una modestissima azione di tutela, abbiamo cercato di porre un piccolissimo rimedio alla violenza che si manifesta sui bambini, specie dei paesi
più poveri, adottandone 4 di loro; speriamo in futuro, visto la nostra situazione, di continuare a tenere in piedi questo debolissimo legame, ma sicura-
mente saremo sempre pronti a dare il nostro sostegno a tutte le iniziative che servano a far cessare le armi e dare la parola al dialogo».
«Le immagini strazianti di donne e bambini palestinesi, le prime vittime dell'attacco israeliano a Gaza, richiedono una mobilitazione popolare anche in Basilicata. Per questo alla manifestazione promossa per lunedì 5 gennaio a Potenza dall'assessore alla Pace Roberto Mancino chiedo che partecipino il consiglio regionale e tutti gli Enti Locali della Basilicata per far sentire ancora più forte la richiesta di pace che è un sentimento che appartiene da sempre alla nostra gente. C’è una situazione nei territori palestinesi disumana, con condizioni di vita sempre più misere: più di un milione di persone senza cibo, medicinali, elettricità, acqua. Questa è la Gaza che viene bombardata indiscriminatamente dall'esercito israeliano. Questa è la Gaza che subisce una rappresaglia di violenza inaudita, sproporzionata e completamente ingiustificata, per la rottura del cessate il fuoco e l'irresponsabile lancio di missili qassam da parte di Hamas. In realtà la situazione è paradossalmente ancora più grave di quella che si possa immaginare guardando le immagini delle centinaia di morti di Gaza. Il problema vero è che oggi in Palestina non ci troviamo di fronte ad un
processo di pace interrotto o che procede a rilento. Ci troviamo di fronte alla costruzione concreta di un regime di apartheid, che strutturalmente rende impossibile la realizzazione di quanto stabilito dagli accordi e cioè la costruzione di due stati per due popoli. Oggi in Medio Oriente non abbiamo un territorio palestinese e uno israeliano ma bensì un territorio israeliano che si espande progressivamente con nuovi insediamenti di “coloni” che vengono difesi dalla polizia e dall'esercito israeliano. I diritti dei palestinesi semplicemente non esistono perché possono essere sospesi in ogni momento, in ogni luogo, per qualsiasi motivo, dalle forze dell'ordine. E' quindi tutto il processo di pace e la possibilità di costruire due stati per due popoli che viene bombardato a Gaza. Per questo è necessario che un aiuto immediato venga dall'esterno. Occorre lavorare da subito e mobilitarsi per richiedere la fine dell'aggressione a Gaza e la fine dell'operazione militare che negli annunci dell'esercito israeliano dovrebbe durare vari giorni ed estendersi ulteriormente. Dobbiamo chiedere che il governo italiano e l'Europa rivendichino con nettezza la fine incondizionata dell'aggressione da parte israeliana. Il silenzio sul boicottaggio continuo, quotidiano degli accordi di pace diventa complicità e questa complicità deve essere denunciata per poter essere fermata». Emilia Simonetti Capogruppo Prc consiglio regionale
26 24 Ore in Basilicata L’invito del presidente di Turismo Verde, Carbone
Nuovo tariffario delle sanzioni
Cia: com’è bello passare l’Epifania in agriturismo
Multe piĂš salate per tutti dal primo gennaio
Domenica 4 gennaio 2009
L’EPIFANIA tutte le feste porta via, dicevano giĂ i nostri nonni. E porta via anche le grandi abbuffate del periodo festivo, le madie colme di dolci, gli spuntini pronti a ogni ora. Per chi voglia concludere alla grande, anche dal punto di vista culinario, le feste natalizie a cavallo fra 2008 e 2009 ci sono i consigli della Cia, la Confederazione italiana agricoltori. I responsabili lucani dell’associazione puntano sugli agriturismi, che in Basilicata sono tanti. ÂŤDalla “notte dei cuciboccaâ€? a Montescaglioso alla “festa del maialeâ€? con l’avvio della lavorazione dei salumi ed insaccati - raccontano dalla Cia - Le circa 250 aziende agrituristiche lucane si preparano ad accogliere gli ospiti per l’Epifania all’insegna della tradizione contadinaÂť. Ed è sempre la Cia a raccontare una tradizione antichissima e che nasconde significati misteriosi. In Basilicata - dicono infatti - forse la piĂš antica manifestazione popolare è la ÂŤnotte dei cuciboccaÂť, in programma alla vigilia dell’Epifania tra le strade di Montescaglioso. I figuranti, i ÂŤcuciboccaÂť, tenteranno di spaventare i bambini con un mascheramento che si perde nella notte dei tempi. Vestono di scuro, mantello o vecchi cappotti, in testa un cappellaccio o un disco di canapa da frantoio, il viso incorniciato da folte barbe bianche. Portano legata al piede una catena spezzata che striscia sul selciato con un sordo rumore. I ÂŤcuciboccaÂť bussano alle porte delle case e chiedono offerte in natura. In mano un canestro con
Sopra, un tipo di soppressata. Sotto, tavolata in agriturismo
una lucerna ed un lungo ago con cui minacciano di cucire la bocca ai bambini. Scompaiono nel buio con l’avanzare della notte. A riportare il discorso sulla questione gastronomica è il presidente di Turismo Verde-Cia, Paolo Carbone. Il quale ricorda un’abitudine lucana che accomuna persone che abitano in pae-
si anche molto lontani e di cultura differente. Spiega Carbone: A parte le tante tradizioni differenti tra paese e paese con protagonisti i bambini che, almeno nelle aree rurali a differenza delle città , aspettano ancora la Befana l’Epifania è soprattutto legata alla festa del maiale, con numerose aziende che consentono agli ospiti di parte-
cipare alla preparazione delle salsiccia, al “pezzenteâ€? e alla soppressata svolgendo il ruolo di fattoria didattica e di “casa di campagnaâ€?Âť. Insomma, se i bambini attendono la Befana per tuffare le mani in una calza ricca di cioccolate e carbone dolce, i lucani un po’ piĂš grandicelli aspettano l’Epifania per gustare salami, soppressate, pancetta e altre specialitĂ del maiale. ÂŤSi sta diffondendo - prosegue il dirigente della Cia lucana - la tendenza a prenotare salsiccia e soppressata direttamente nell’azienda agrituristica dove è stata gustata a tavolaÂť. Pare proprio, come dicono da Turismo Verde della Cia, che per gli agriturismi dunque si prospetta un inizio d’anno da tutto esaurito con una riscoperta del mangiare contadino. ÂŤSecondo la Cia e Turismo Verde - aggiunge Carbone - il merito di questa ulteriore performance non è solo della voglia di relax degli italiani e dalla scelta effettuata da molti stranieri. Merito è anche dei prezzi convenienti. Solo pochi, infatti, i casi di aziende che hanno ritoccato in rialzo i listini rispetto al 2007Âť. ÂŤSempre vincente è, dunque, il buon rapporto qualitĂ -prezzo - conclude Carbone della Cia - sono proprio gli agriturismi che hanno saputo leggere le richieste degli ospiti ed hanno investito sulla qualitĂ ad avere i risultati piĂš positiviÂť. Il presidente di Turismo Verde-Cia si dice convinto che andare in un agriturismo sia conveniente. Saranno i lettori che passeranno l’Epifania in una delle tante strutture lucane a dire se sia cosĂŹ o meno.
Turismo & Lavoro Chiesto l’intervento della Regione
Strutture di Scanzano Jonico Il Ps punta il dito contro il deputato Soglia e il Pdl PUNTANO il dito contro il deputato del Pdl Gerardo Soglia, gli esponenti del Partito socialista lucano. Soglia è il proprietario di alcune strutture turistiche, in cui ultimamente 25 persone hanno perso il posto. In un comunicato, l'assessore regionale Innocenzo Loguercio e il gruppo consiliare regionale del Partito socialista condannano fermamente l'irresponsabile decisione - si legge - assunta unilateralmente dal gruppo imprenditoriale Soglia di catapultare, con un telegramma, i 25 dipendenti delle strutture Torre del faro e Portogreco di Scanzano Jonico nella platea dei cassintegrati (generando scoramento, angoscia e sfiducia) dopo aver attinto a piene mani benefici e risorse grazie alla professionalità la competenza e la disponibilità sia dei dipendenti che delle istituzioni e delle imprese locali. Esprimiamo solidarietà - proseguono - sia ai suddetti lavoratori abbandonati al proprio destino che ai tanti artigiani e prestatori di opera che ancora non sono stati ristorati nelle proprie spettanze. Ancora una volta si rivedono film arcinoti nei quali imprenditori invisibili in carne ed ossa predano il territorio e poi con fax o telegramma lo abbandonano ignari dei propri doveri e irriguardosi nei confronti di persone,istituzioni e territori. I socialisti fanno appello ai tanti rappresentanti del centrodestra: Solerti spiegano - nel responsabilizzare il governo regionale di centrosinistra nel caso Daramic e non solo (colossi multinazionali) apostrofandolo incapace nel
A sinistra, l’assessore regionale Innocenzo Loguercio. Sopra, il deputato del Pdl Gerardo Soglia
fronteggiare tali situazioni, affinchĂŠ con altrettanta veemenza e solerzia inducano a miti consigli un loro imprenditore, deputato Pdl ,che, affetto dalla “sindrome di sdoppiamentoâ€? in Parlamento, propone emendamenti a favore dell'occupazione ed in Basilicata liquida i propri dipendenti con un telegramma. Allo stesso modo i socialisti si fanno carico di sollecitare il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo affinchĂŠ prosegua nell'apprezzabile azione di sostegno ai piĂš deboli e ai cassintegrati (vedi la Finanziaria approvata giorni orsono) convocando una conferenza di servizio al cui tavolo siedono il Comune di Scanzano, le parti sociali e l'imprenditore deputato Pdl, Gerardo SogliaÂť. ÂŤPrende sempre piĂš consistenza concludono - l'idea che il nome di Scan-
zano Jonico e piÚ in generale del Metapontino evochi tristi ricordi a questo governo per lo smacco subito allorchè si voleva fare di questo territorio il cimitero nazionale di scorie nucleari. Ci chiediamo‌ può essere una vendetta?. Intervengono anche il coordinatore socialista del Metapontino, Sergio Stigliano e il segretario provinciale di Matera, Piero Raucci, che esprimono sconcerto per l'assordante silenzio dei parlamentari e senatori del Pdl - dichiarano - su questo ennesimo dramma sociale che si abbatte sul metapontino, essi pronti a spendersi generosamente in interrogazioni su crisi della coniglicoltura e quant'altro,tacciono allorchÊ ad essere investiti sono persone ed imprese, solo perche la parte in causa è un deputato del Pdl che risponde al nome di Gerardo Soglia.
A PARTIRE dallo scorso primo gennaio è entrato in vigore il nuovo tariffario delle multe per le infrazioni al codice della strada. E’ un’adeguamento deciso a livello centrale, dal ministero della Giustizia, di concerto con il ministro dell’Economia e con quello dei Trasporti. E’ naturalmente valido in tutto il Paese (sono state escluse dall’adeguamento alcune sanzioni entrate in vigore nel 2007 perchè trascorsi meno di due anni. Per maggiori dettagli, l’intero decreto, approvato il 17 dicembre 2008 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre scorso). Gli importi delle sanzioni sono stati adeguati in base a parametri Istat. Le somme delle sanzioni pecuniarie del codice della strada, secondo un mero calcolo matematico, hanno prodotto alcuni valori decimali da arrotondare all’unitĂ di un euro se la frazione decimale è pari o superiore a 50 centesimi). Ecco, allora, che anche per le multe vale la regola dell’aumento del costo della vita. I lucani, come tutti gli italiani, dovranno fare i conti con i nuovi importi. Decisamente meglio comportarsi “beneâ€? alla guida. Tanto per evitare. /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH /D VDQ]LRQH
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Potenza Domenica 4 gennaio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Debiti al Municipio
Raccolte 1.000 firme per sollecitare il Comune a risolvere i problemi
«Si deve fare chiarezza nei bilanci»
Una petizione popolare per la piscina comunale
La sede del Comune di Potenza (foto Andrea Mattiacci)
DEBITI al Comune di Potenza: «si istituisca un comitato di esperti che faccia chiarezza nei bilanci». Questa la proposta avanzata dal portavoce dell’Osservatorio cittadino, Vincenzo Belmonte. Belmonte che propone che del comitato facciano parte il presidente del Collegio dei ragionieri e commercialisti, docenti universitari e rappresentanti della società civile che analizzino i documenti di bilancio e contabili. L’idea di dare vita a un comitato di esperti è nata dalla constatazione che «ogni potentino ha un debito tra i 3 mila e i 5 mila euro pro-capite accumulato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi 15-20 anni». Una massa debitoria che potrebbe essere colmata se si trovasse qualcuno disposto ad acquistare il tribunale di Potenza messo in vendita proprio per fare cassa e ridurre i debiti. «Ma - spiega Belmonte come cittadini contribuenti che pagano tutte le tasse e i tributi municipali abbiamo diritto di conoscere l’entità precisa dell'ammontare del
debito». Il portavoce dell’Osservatorio cittadino, tra l’altro, non crede che il montedebiti, secondo quanto sostenuto da amministratori comunali, sarebbe quantificato in 120 milioni di euro, tenuto conto che ci sono procedimenti espropriativi o di occupazione per la realizzazione di opere pubbliche e di beni immobili che hanno generato contenzioso a vario titolo e hanno determinato l’insorgenza di debiti fuori bilancio». «Troppe partite contabili aggiunge Belmonte - sono ancora incagliate per non parlare del debito conseguente alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune che non si sa quando sarà possibile estinguere e con l’ammontare di quante rate contratte a quale tasso. Una situazione finanziaria destinata pertanto a pesare e a condizionare l’amministrazione comunale che verrà». E’ pertanto necessario che si dia il via «a un’operazione di verità e trasparenza e predisponga un piano di rientro dal debito specie se il bando di vendita del Tribunale dovesse essere disertato».
LA QUESTIONE relativa all’utilizzo della piscina comunale Michele Riviello di parco Montereale ha fatto registrare nelle ultime ore una nuova presa di posizione da parte di un professionista del capoluogo, nonché rappresentante del comitato promotore di una petizione popolare di 1.000 firme contro la gestione amministrativa attualmente in carica. Luca Santoro, a nome degli utenti e utilizzatori della struttura agonistica, ha posto in evidenza «il totale disinteresse da parte della stessa amministrazione nei confronti di 1.000 e più cittadini firmatari di una petizione popolare rappresentati dal sottoscritto». Una lettera aperta alle istituzioni, con in testa il Comune di Potenza, nella quale Santoro chiede apertamente di tutelare ogni libertà di pensiero circa una problematica «degna della migliore inchiesta giudiziaria» come afferma il professionista potentino. Santoro parla di accanimento da parte dell’«amministrazione comunale di Potenza negli ultimi quattro anni nei confronti della piscina comunale Michele Riviello e dei suoi utenti». Un vero e proprio attacco all’attuale gestione politica che verte su cinque punti precisi: l’apposizione di telecamere dentro la struttura, Santoro evidenzia in questo senso: «che si tratta dell’unica struttura agonistica a montare tali strumenti, utilizzate per pochi giorni e successivamente, dietro denuncia, spente per non conformità alle leggi sulla privacy, il tutto ovviamente a spese dei cittadini». Il secondo punto all’ordine della critica mossa dal cittadino verte sui parcheggi a pagamento. Santoro ha dichiarato: «Da zona libera a parcheggio, l’amministrazione inventa un’area di parcheggio a pagamento, inserendovi i parcheggi
VI SEGNALIAMO
Come farsi rimborsare i danni subiti a causa delle buche sulla strade cittadine DOPO la pubblicazione su ViviPotenza del “bollettino delle buche” sono arrivate segnalazioni da parte di alcuni cittadini che lamentano danni alle loro automobili per essere finiti in delle buche disseminate lungo le strade comunali. In effetti dopo il maltempo di novembre e dicembre la situazione del manto stradale in più punti della complessa rete stradale cittadina è di molto peggiorata. A coloro che lamentano danni subito transitando lungo le vie cittadine quelli di ViviPotenza hanno deciso di fornire queste “istruzioni per l’uso” per chiedere, e facilmente ottenere, il risarcimento del danno da parte dell’ente proprietario della strada, nel nostro caso il Comune di Potenza. Varie possono essere le cause di sinistro che accadono sulle strade cittadine, ne affrontiamo, per il momento, due tipologie. Il caso più frequente è quello che si finisca in una buca molto profonda o in un tombino ribassato, l’altro è quello di osta-
coli disseminati sulla carreggiata senza la segnalazione prescritta dal codice della strada. Per entrambi i casi l’automobilista che subisce un danno deve comportarsi nel modo seguente: non appena avviene l'incidente telefonare al pronto intervento della Polizia municipale (097146507) o far intervenire la Stradale o i Carabinieri; fare delle fotografie che documentino il danno subito e il sito ove è avvenuto, se ci sono testimoni annotarsi i nominativi. Dopo l'intervento delle forze dell’ordine si deve chiedere copia del verbale della constatazione dell'intervento. Inoltrare al più presto richiesta di risarcimento danni all’Ufficio legale del Comune allegando la copia del verbale e copie delle foto scattate. Dichiarate che siete disponibili a far visionare il danno e che trascorsi pochi giorni fate riparare l’auto (o la moto) riservandovi di consegnare la fattura del carrozziere o del meccanico.
L’interno della piscina “Michele Riviello”
(foto Mattiacci)
gratuiti per i convenzionati Aci di tutto il centro storico, ovviamente a spese dei regolari utenti dell’impianto». L'analisi di Santoro si sposta sul posizionamento del solarium: «E’ stato indetto un bando per l’utilizzo della struttura nel periodo estivo per i cittadini con un solarium sovrastante l’impianto e fin qui tutto bene!. L’unico neo è quello del funzionamento per una sola stagione si spendono come bilancio quattordicimila euro e poi da due anni si perdono le tracce della novità, a anche dei materiali acquistati, al momento spariti dall’impianto, vedi lettini, sedie a sdraio, forse utilizzati in altre strutture». Il quarto punto all’esame è quello delle docce e phon a pagamento: «Viene indetto l’utilizzo delle docce e phon a pagamento anche qui solo per questo impianto». «E’ stato affermato - continua Santoro - che questo servirà per sgravare i costi onerosi che detto impianto ha, unico neo che tutti i proventi vanno alla ditta appaltatrice dei lavori, ossia la ditta che monta i sistemi prende il 100 per cento dei guadagni portandoli nella
sua sede a Bari, grazie ad una gara, con appalto diretto, senza ritorni per la cittadinanza». Il divieto di sosta dinanzi la piscina è il penultimo tassello della polemica scatenata da Santoro: «Qui tocchiamo il fondo, a inizio del 2008 la piscina comunale viene chiusa dai Nas per l’assenza di balneazione e per esigenza di accesso per mezzi di soccorso di conseguenza, del divieto di sosta. L’ingresso viene limitato per ora». I tornelli all’ingresso sono l’ultimo tassello del commento di Santoro: «Il sistema di controllo con tornelli al momento non disponibili nemmeno allo stadio Viviani». Nella sua lettera Santoro evidenzia che si comincia a discutere su una possibile operazione di ampliamento dell'impianto per venire incontro alle esigenze giustificate della Basilicata Nuoto 2000 che milita nella serie B di pallanuoto disputando i tornei fuori regione. A questo punto iniziano una serie di accertamenti da cui si evince che la Fin centrale dà parere sfavorevole a detti lavori per varie ragio-
Esonda il Basento Intervento dei Pompieri
IL fiume Basento è esondato e ha ricoperto di acqua il marciapiede utilizzato dai potentini per correre, come testimonia la foto di Andrea Mattiacci. A contribuire all’esodazione, oltre alle precipitazioni di questi giorni, ci si sono messi i rami di alcuni alberi che hanno ostacolato il defluire delle acque. Non a caso si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco.
ni, vedi l’età strutturale, l’assenza di parcheggi, la mancanza di idoneità alle normative di sicurezza l'insufficienza di servizi igienici. Santoro sottolinea che l'ufficio sport e tecnico del Comune di Potenza danno parere sfavorevole. Tutto questo con una spesa di cinquecentomila euro previsti per i lavori di ampliamento previsti per il giugno del 2009. A questo punto due sono le considerazioni da fare, la prima riguarda l'assoluta mancanza di dialogo tra i cittadini e le istituzioni su una materia sempre più complessa, la seconda ed è questo il tasto dolente riguarda la questione dell'impiantistica sportiva in generale che vede Potenza perdere l'occasione di sostenere con forza la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, impegnata fuori sede (alla piscina Felice Scandone di Napoli ) per disputare le proprie gare del campionato maschile di serie B. Ora non resta che ragionare sulla questione e fare quadrato, altrimenti tutte le polemiche e prese di posizione “annegheranno” nel buio. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Alla guida ubriaco Denunciato ALLA guida della sua auto in stato di ebrezza e per giunta con un falso contrassegno dell’assicurazione. A denunciare il trentaduenne del capoluogo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile. Gli uomini dell’Arma hanno fermato l’uomo mentre era alla guida della sua auto. Ci è voluto poco per capire che il trentaduenne era alla guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche e che esibiva un falso contrassegno assicurativo.
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Domenica 4 gennaio 2009
Potenza
Potenza
Domenica 4 gennaio 2009
Così andò a finire la seduta consiliare di cui chiede la Corte dei conti
Un progetto per pannelli fotovoltaici sulla struttura
Ponte attrezzato, era il 1997
Sul progetto i giudici contabili contestano danno erariale LA CORTE dei conti contesta un danno erariale nelle procedure per l’affidamento del progetto esecutivo dell’impianto. L’istruttoria è ancora in corso e il procuratore generale della Procura contabile, Massimo Balestrieri, ha mandato un invito a dedurre a 46 persone (tra ex assessori o consiglieri comunali, dirigenti dell’ente o responsabili del consorzio “Potenza 90”, il consorzio di imprese cittadine che più tardi entrerà con il comune nella società mista “Ponte attrezzato spa” per la realizzazione dell’intero progetto). Il danno contestato dalla Corte dei conti riguarda l’affidamento del progetto esecutivo per un importo pari a 334.690 euro. Una cifra pari alla differenza tra quanto versato dal comune al consorzio, 471 mila euro, per redigere il progetto e quanto quel progetto è stato pagato dal consorzio che, a sua volta, ha affidato l’incarico a Nicola Volonnino (pagato una cifra decisamente inferiore, 148 mila euro). Contestata inoltre un’eccessiva velocità nelle procedure. Solo 5 giorni il tempo concesso dalla giunta per la presentazione del progetto, con il consiglio che ratifica il giorno dopo la presentazione dello stesso. I giudici contabili dicono che il progetto ratificato come esecutivo, in realtà, sembra solo preliminare. Sollevato un dubbio sulla condotta anche per responsabili del Consorzio Potenza 90, sia nel 1997 che nel 2000, anno in cui è stato assolto il mandato di pagamento del progetto esecutivo. Ancora, la Corte chiede delucidazioni anche ad alcuni responsabili della società Ponte attrezzato spa e allo stesso Volonnino.
QUELLA, fu una seduta alquanto movimentata. Se la ricordano bene i consiglieri comunali allora presenti. Era il 23 novembre 1997. L’assemblea comunale torna a riunirsi sul progetto esecutivo del Ponte attrezzato. E’ la seduta richiamata dalla Corte dei conti che ha sollevato il dubbio su un possibile danno erariale nell’affidamento del progetto esecutivo del Ponte. Ha inviato a 46 persone tra amministratori comunali e di società, tecnici e responsabili dell’eterno progetto del ponte, un invito a dedurre. Contesta la tempistica delle procedure per l’affidamento del progetto. LA VOTAZIONE I giudici contabili spiegano nell’atto inviato che non hanno avuto la possibilità di capire il dettaglio della votazione. Nonostante fosse arrivata una mozione firmata da 9 consiglieri con la richiesta dell’appello nominale, sulla delibera è riportato solo il voto generico: 23 favorevoli, 2 astenuti (Pietro Campagna e Donato Coviello per il Cdu) e 6 contrari. Sarà stralciata subito la posizione di chi dimostrerà di aver votato in modo negativo il progetto. L’AVVIO DI SEDUTA Sono più o meno le 16 quando i consiglieri rispondono all’appello in una saletta del Grande Albergo. Allora, come oggi, il consiglio comunale ancora non dispone di un’aula assembleare. Il presidente del consiglio, Vito Mancusi, come da legge, è assente perché ha legami di parentela con alcuni interessati dal provvedimento. Così, è il vicepresidente Vito Lomonaco a convocare la seduta. Ma siccome pure lui ha legami di parentela con alcuni membri del consorzio Potenza 90, manca pure lui. La presidenza è affidata a Cesarina Locantore. PREGIUDIZIALI Gianluigi Laguardia (ex forzista allora nel Ccd) rinforza la pregiudiziale sul caso già sollevata dal consigliere Camardese (ex An poi indipendente). Sarà Antonino Imbesi (FI) a richiamare anche l’inadeguatezza dell’aula della seduta. Ancora Camar-
dese richiamerà, con un’altra pregiudiziale (tutte saranno respinte) «la convocazione del consiglio comunale che è arrivata alle 12 del 24 novembre, mentre erano in riunione sia la giunta che la terza commissione». IL DIBATTITO E’ l’assessore Giuseppe Pontrandolfi a relazionare sul Ponte attrezzato e sulla struttura che potrà garantire il collegamento tra Cocuzzo e Portas’alza e «una serie di servizi e attrezzature che si integrano con il collegamento meccanizzato». Oggi, però, dell’idea iniziale, case, negozi, parcheggi, resta solo il Primo stralcio funzionale del programma, il collegamento vero e proprio. UN “SENSO” L’opposizione spiega che tutto sommato sul ponte avrebbe potuto anche dare un voto positivo perché, in linea generale, la struttura può servire alla città. La contestazione politica è, però, sul metodo, per «la stranezza delle procedure adottate» che, dice Laguardia, sembrano «testimonianza di un interesse prettamente privato che riguarda pochi». La struttura acquista un senso se prima «si parte dal centro storico» che va rivalutato visto che è «abbandonato». La maggioranza spiega come anche alcuni dubbi avuti precedentemente sono stati fugati. Come le perplessità sul parere negativo rilasciato tempo prima dal dirigente dei piani urbanistici, Giancarlo Andrulli. «POPULISTI» Quelli erano giorni di fermento politico. Una settimana prima c’era stato un rimpasto di giunta. Tra i consiglieri di maggioranza, è Michele Maggio (Laburista) a contestare l’atteggiamento «populistico» degli accusatori. Luigi Mongiello invece spiega che il Partito popolare non ha partecipato «a nessuna spartonza», convinti come sono «della bontà dell’iniziativa». L’INCARICO Citando un articolo pubblicato sulla Gazzetta, tra i quotidiani dell’epoca, Laguardia dice che il progettista a
Sull’argomento “Ponte attrezzato”, nel 1997, l’opposizione fece una battaglia dai toni durissimi. Contestava metodo e merito, facendo comunque il proprio ruolo politico. E nel gioco delle parti entra la satira. In queste pagine pubblichiamo un volantino diffuso all’epoca dai gruppi d’opposizione che ripercorrono “a fumetti” le sedute consiliari sull’argomento durante quelle settimane. Compresa quella pre-rimpasto di giunta del 20 novembre. E’ chiaro che si tratta del punto di vista dell’opposizione. Ma a fare satira non è solo il centrosinistra.
cui il consorzio affida l’incarico ha uno studio associato con Luigi Albano, segretario cittadino del Pds. «Voloninno è anche marito della segretaria del sindaco Potenza». Altri dell’opposizione, però, precisano. Raffaello Mecca non rileva «sul piano amministrativo eccezioni sulla designazione», piuttosto «sul piano politico non è
una cosa di buon gusto». Ma la parentela «non toglie nulla alla legittimità - fa eco Maggio - perché è il Consorzio 90 che fa l’affidamento». Forse, aggiunge Massimo Molinari, «una gara doveva essere fatta». Poi Pasquale Lamonica: «sfugge che il consorzio già dal ‘95 ha affidato l’incarico all’ingegnere Volonnino». Proprio il sin-
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daco Potenza chiuderà ai dubbi: «perché, al di là delle insinuanti implicazioni che se ne vogliano dedurre, il progettista in questione non debba essere nella condizione di essere prescelto alla pari di tanti altri progettisti che operano sulla città?». RITARDI Non tornano i conti «quando mi si viene a dire che la neces-
sità dell’affidamento della progettazione con trattativa privata è stata determinata dall’urgenza a sua volta determinata da avvenimenti imprevedibili - Campagna sul voto si asterrà - La cosa assume proprio i contorni della farsa, del ridicolo. Quali sono questi avvenimenti imprevedibili?». L’urgenza è spiegata, però, nella delibera
di giunta 620 approvata cinque giorni prima. Del resto, già un finanziamento è stato perso per un ritardo negli adempimenti. E’ Pontrandolfi a spiegare che i ritardi non sono certo stati “voluti”. La ratifica del finanziamento regionale risale a pochissime settimane prima. CHIARIMENTI «La giunta ha dato 4 giorni
fa l’incarico al consorzio - dice l’assessore - di provvedere alla redazione del progetto esecutivo adeguando quell’attività di progettazione che era stata posta in essere. Quindi anche sotto questo aspetto le procedure sono del tutto trasparenti». VOTO DICHIARATO Il voto favorevole è annunciato da Maggio (Laburisti),
da Belmonte, da Russo per Rinnovamento italiano, da Clemente per il Partito popolare, da Mongiello e Lamonica. Il voto contrario è annunciato da Mecca, Molinari (Cdu), Imbesi (FI), Laguardia (Ccd). Camardese annuncia di abbandonare l’aula. Si asterranno Coviello e Campagna (Cdu). Sara Lorusso
A PALAZZO di città, ieri mattina, è stato presentato il progetto per dotare il Ponte attrezzato di Potenza di un sistema fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. A dettagliarlo, il sindaco Vito Santarsiero e il preside dell’Istituto tecnico “Einstein”, che ha curato lo stesso progetto, Rocco Colonnese. Durante la conferenza stampa, è stato spiegato che «il progetto prevede l’installazione sulla copertura del Ponte attrezzato di un rotolo di silicio, più efficace dei tradizionali pannelli e che consentirà di produrre meno inquinamento. In 20 anni di “vita”, il progetto (che ha un costo di circa 490 mila euro) consentirà di avere ricavi per circa 667 mila euro». Inoltre, è prevista anche l’illuminazione notturna, con led ad alta tecnologia, del Ponte che «dovrebbe – ha detto Santarsiero – aprire presto al pubblico». Santarsiero ha anche evidenziato che «questo progetto si inserisce in un percorso comune che vede impegnati il comune e quindi la pubblica amministrazione, da un lato, e la scuola che è un’altra istituzione. Attraverso cinque progetti, che candideremo a finanziamenti regionali, abbiamo l’obiettivo – ha aggiunto – di riuscire a produrre in maniera alternativa il 15-20 per cento dell’energia consumata dall’amministrazione comunale». Il sindaco ha anche annunciato che «il comune di Potenza è capofila di un progetto da due milioni di euro presentato all’Ue» per cui però bisogna superare una fase di selezione per essere tra i formatori sui temi dell’energia alternativa nei paesi dell’Est. «Questo – ha concluso Santarsiero – vuol dire che da Potenza è possibile, grazie a eccellenti professionalità, esportare la cultura dell’energia alternativa».
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Potenza
Domenica 4 gennaio 2009
ANTICA OSTERIA
La famiglia al completo
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Sunshine al Don Bosco
A POTENZA, il servizio urbano il prossimo 6 gennaio 2009 osserverà un orario particolare. Per avere il dettaglio delle partenze utili entro le 21 dal capolinea basta consultare il sito del Comune. Per il prossimo 6 gennaio, giorno della Befana, il servizio di trasporto urbano seguirà l’orario di un festivo normale. Insomma il prossimo 6 gennaio i trasporti saranno assicurati come se si trattasse di una domenica qualsiasi
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Il cosmo sul comò 16 - 18.10 - 20.20 - 22.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Natale a Rio 15.45 - 18 - 20.15 - 22.30
Sala 6 The spirit 17.10 - 19.20 - 21.30 Sala 7 Ultimatum alla terra 18 - 20.10 - 22.20
Sala 2 Madagascar 2 16 - 18 - 20 - 22 Sala 3 Come Dio comanda 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 4 Come un uragano 17 - 19 - 21 - 23
•DUE TORRI• Natale a Rio 19 - 21
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO Brienza piazza Europa, 12 0971-444822 TURNO NOTTURNO 3 GENNAIO Perri piazza Matteotti, 12 0971-211481 Brienza piazza Europa, 12 0971-444822 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
0971-310310 0971-612564
Ritratti di donna
Trasporto il 6 gennaio
0971-58310
AL NORD
Quelle Alkimie musicali
FINO al 13 gennaio, sarà aperta al pubblico, presso il museo archeologico di Potenza, in largo Duomo, la mostra “Volti di donne, ritratti di Paesi nel terzo millennio”. L’iniziativa è un omaggio che la Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna ha voluto riservare alle donne, testimoniando realtà e culture diverse e utilizzando alcuni suggestivi scatti fotografici di Silvestro Lazzari. Le testimonianze fotografiche sono una sintesi di momenti di incontro, di riconoscimento degli altri. Si tratta di ritratti, ma senza che siano fissati solo tratti somatici. La ricerca individua tratti esistenziali e caratteriali delle donne incontrate in vari paesi extracomunitari.
0971-34501
LA PRIMULA
IL prossimo 12 gennaio, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco, Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma porteranno in scena “Sunshine” di William Mastrosimone per la regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna, l’incontro tra un principe azzurro in agrodolce e una giovane da salvare e redimere. Nel rincorrere questi due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure sbirceremo nelle pieghe del rapporto nato per caso tra un uomo e una donna. Le storie di vita di entrambi si definiranno nella Genova dei nostri giorni. Genova, città portuale di arrivi e partenze, con la sua anima malinconica e schiva, ma ricca e vivace.
SI terrà oggi la serata di premiazione della mostra concorso “In Viaggio tra i Presepi”. Durante l’evento conclusivo, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, sarà ospitata l’ensemble Coincidencia di Firenze che proporrà il progetto Alkimie. Il gruppo è il “risultato” di un incontro tra musicisti che, provenienti da esperienze diverse, ricreano e sperimentano inseguendo come tratto distintivo l’abilità nel fondere le diverse sonorità degli strumenti. Alla sperimentazione si abbina la duttilità vocale di Donatella Alamprese, di origini potentine, capace di passare dai registri più ardui dell’improvvisazione jazz all’intimismo lirico delle romanze del tardo Ottocento. Senza disdegnare i successi dei Beatles. Il progetto Alkimie (dall’arabo “fusione”) propone un percorso musicale e culturale attraverso lingue e popoli del mondo. Alla musica il compito di fare da collante.
0971-471312
AMBROSIA
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 6 GENNAIO Potenza, Santo Graal “NATALE SOLIDALE 2008” Quinta edizione
•Adiconsum
•FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•IL 14 GENNAIO Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “PROMEMORIA” Con Marco Travaglio •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
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Domenica 4 gennaio 2009
31 Avigliano Leonardo Summa, 51 anni, vive con una pensione di 530 euro al mese
Una storia di disagio e solitudine Il segretario della Fiamma, Mancusi, accusa le istituzioni AVIGLIANO – Vive a due passi dal benessere, ma per lui ci sono solo 530 euro al mese, compreso la pensione d'invaliditĂ riconosciuta dallo Stato una ventina di anni fa. Gli agi si fermano davanti alla porta di casa sua, in via Roma, quartiere antico di Avigliano, dove Leonardo Summa, aviglianese di 51 anni, vive da solo: il padre scomparso quattordici anni fa, la mamma alla Casa di riposo del Comune, una sorella a Potenza. Ăˆ una storia di solitudine, questa. Comincia e finisce in quella casa di quaranta metri quadrati, dove i muri divisori provano a dare l'aspetto di una casa: una cucina, una stanza da letto, un ripostiglio e un bagno forse di un metro quadrato. Lui, Leonardo, una persona tranquilla e conosciuta da tutti in paese, introduce i suoi ospiti nella sua dimora. Un tavolo, una sedia, una cucina e una stufa sono l'arredo della stanza piĂš grande. Ai piedi di uno specchio e su un asciugamano bianco, sono impressi i segni di una ferita: è il sangue sgorgato da un grosso taglio all'occhio che l'uomo ha rimediato cadendo in casa alla vigilia di capodanno. Il suo capodanno, dove di rosso non c'erano tovaglie o accessori o abiti. ÂŤQuesta è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di questa storiaÂť, rivela Vincenzo Mancusi, segretario regionale della Fiamma Tricolore, primo a denunciare le condizioni dell'uomo. ÂŤMi chiedo: dove sono le istituzioni, l'amministrazione comunale, i servizi sociali, le istituzioni religiose in questa storia?Âť. Domande che cercano una risposta. Leonardo Summa, che evidentemente dimostra anche altri disagi, lamenta il suo stato economico. ÂŤVorrei una pensione piĂš altaÂť. Parla in dialetto stretto. Lui spera che i giornalisti lo possano aiutare concretamente, poi confida nella denuncia e quello che verrĂ . Di
Vaglio, riapre al culto la chiesa di S. Antonio VAGLIO - Alle 17.30, con una messa celebrata dall’arcivescovo di Acerenza, Giovanni Ricchiuti e dal parroco don Teodosio Avigliano, verrà riapertà al culto la chiesa di Sant’Antonio abate. La chiesa fa parte dell’antico convento dei frati conventuali di San Francesco. La chiesa è stata edificata nel 1.500 cosÏ come tutto il complesso dell’ex convento francescano che ora appartiene a privati. L’interno della chiesa è ricco di opere d’arte del XVII secolo con 6 altari lignei e l’altare maggiore, una cantoria e un pulpito, una grata monastica, il tutto finemente indorati e un polittico del pittore lucano De Laurentis. A impreziosire questo piccolo gioiello ci sono diverse tele seicentesche del pittore Francesco Paterno da Buccino, del De Laurentis e di altri pittori lucani. La chiesa è ricca anche di tante statue lignee tutte del XVII tra queste la statua di San’Antonio Abate, Sant’Antonio di Padova e San Leonardo. Entrando compare sulla parete laterale un meravi-
Leonardo Summa nella sua abitazione
(foto di Antonio Chianese)
andarsene da casa sua non ne vuole sapere. I vicini, che insieme alla sorella lo assistono con qualche pasto e la pulizia saltuaria dell'appartamento, confermano l'aiuto che piÚ volte gli è stato proposto, di andare a vivere altrove. Ma un aiuto in casa Leonardo non lo negherebbe. E se poi c'è un aumento di pensione tutto potrebbe andare meglio. Sembra di capire che il 51enne aviglianese non viva una solitudine soltanto economica. Io penso che a Leonardo occorra di piÚ – dice Mancusi, che la rete
delle istituzioni preposte alla cura delle persone si faccia avanti. Mai un amministratore comunale a chiedergli come stai. Leonardo mostra le bollette pagate. Le ricevute di gas e spazzatura sono nel portafogli. Dei rimborsi comunali sui tributi e dello sconto sul gas dice di non saperne niente. Quello di Summa è un caso difficile, lo si capisce anche dalla ricostruzione che ne fanno altri di questa storia. L'assessore alle politiche sociali del comune di Avi-
gliano, Ivan Vito Santoro, dice la verità dell'ente. Summa gode dell’esonero dei tributi comunali, al 90 per cento, ed è stato oggetto dei Servizi sociali (non è in affidamento, ndr) che gli hanno dimostrato tutte le attenzioni dovute. Abbiamo trovato un muro anche da parte sua ma laddove Leonardo dovesse dimostrare la disponibilità a farsi aiutare, cosÏ come abbiamo fatto per la mamma, lo faremo anche per lui. Già da domani mattina. Gianni Sileo potenza@luedi.it
Pietragalla Il programma del 2009 della sezione Avis
Donazioni del sangue Positivo il bilancio annuale PIETRAGALLA - Il 2008 è stato un anno intenso di iniziative costellato da tante attivitĂ sia di carattere istituzionale che di tipo sociale per quanto concerne l’impegno della sezione comunale di Pietragalla dell’Associzione volontari italiani del sangue, la cui sede sociale è ubicata in piazza Principe Umberto I°. Infatti in primavera ha preso parte ad un torneo di calcio al quale hanno partecipato numerose sedi Avis della provincia di Potenza mentre in estate, nei mesi di luglio e agosto, si è svolto il centro estivo per ragazzi con circa cento partecipanti. PiĂš recentemente, l’8 dicembre, c’è stata la vendita per beneficenza dei piccoli arbusti conosciuti con il nome di “Stelle di Nataleâ€? a favore della lotta contro la fibrosi cistica ed inoltre c’è la collaborazione con la scuola pietragallese il 13 dicembre con la riproposizione storica delle due giornate - 16 e 17 novembre 1861 - della
difesa del paese dall’assalto dei briganti. Questi sono i tasselli principali dell’impegno sociale dell’Avis guidata da Peppino Alfano che si avvale della collaborazione di un gruppo consistente di soci nel corso dello scorso anno. Dal punto di vista prettamente istituzionale la raccolta del sangue avvenuta mensilmente con le donazioni ha raggiunto livelli soddisfacenti per la partecipazione dei soci a questo momento di aiuto verso chi ne ha bisogno. Ogni mese per ciascun appuntamento con la donazione circa una ventina di persone vi ha preso parte e quindi nel bilancio annuo all’incirca 250 cittadini pietragallesi si sono dedicate all’aiuto verso il prossimo donando il proprio sangue mentre il numero degli associati è di poco inferiore alle 200 unità . Si tratta quindi di numeri che per
un piccolo paese costituiscono un valore significativo . Per il 2009 l’impegno di tutti i soci dell’Associazione italiana volontari del sangue si rinnova con immutato entusiasmo, impegno, abnegazione e sacrificio. Tutto questo affinchÊ giungano risultati sempre positivi cosÏ come avviene praticamente da undici anni a questa parte. Da quando, cioè, la struttura è sorta (giugno del 1998) ed infatti il primo appuntamento del nuovo anno, con la donazione del sangue, è programmato per venerdÏ 23 gennaio sempre presso la sede dell’ambulatorio comunale cittadino ubicato in via San Demetrio mentre sono in fase di programmazione tutta una serie di iniziative sociali e culturali collaterali all’attività istituzionale dell’associazione. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
L’ingresso della chiesa
glioso affresco del pittore lucano Girolamo Todisco datato 1618 raffigurante la Vergine con Sant’Anna e GesÚ Bambino. Alle spalle dell’altare maggiore è conservato un coro ligneo del XVII secolo e la sacrestia con tutti mobili del 1.600. La comunità di Vaglio potrà cosÏ riavere un preziosissimo monumento di arte e di fede dopo quasi 2 anni di lavori di consolidamento, i lavori eseguiti dalla ditta Parnaso sono stati seguiti e diretti dalla Soprintendenza ai monumenti di Potenza. Al termine della messa la serata sarà rallegrata da un concerto del trio Gesualdo che eseguirà musiche e canti natalizi e religiosi.
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Domenica 4 gennaio 2009
32 Le piogge degli ultimi giorni fanno danni a Muro Lucano: l’arteria chiusa al traffico
Massi sulla strada del Pianello Si rilancia l’idea di un ponte tra Capodigiano e il paese MURO LUCANO - Un enorme masso, dopo un volo di oltre venti metri, si è abbattuto nello sterro adiacente la strada sottostante al Borgo del Pianello a Muro Lucano. Non è il primo caso di frana lungo il costone che porta dall'ex Numistro al Ponte del Pianello. Il costone che fiancheggia la strada, dopo l'evento sismico del 1980 ha dato segnali preoccupanti, ma è attorno al 1995 che la situazione si è aggravata, tanto è vero che l'amministrazione comunale - con il contributo economico del Genio Civile della Regione - ha incastonato con delle reti le rocce sedimentarie. L'ultimo evento, verificatosi ieri mattina attorno alle 11 per il distaccamento di una roccia nella prima curva dopo la discesa di via Madonna del Carmine che porta alla frazione di Capodigiano, ha visto il pronto intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri, della polizia municipale e dei dipendenti del locale comune oggi commissariato. Dopo un primo sopralluogo dei tecnici si è deciso di isolare la zona transennando e bloccando il traffico della strada in entrambi i versi. È una decisione sicuramente saggia, ma che potrebbe riaprire nuovamente la discussione sul ponte che deve collegare Muro Lucano a Capodigiano, dove tra l'altro vi èil presidio ospedaliero San Gerardo Maiella. Non è la prima volta che la strada resta chiusa completamente al traffico, e molti cittadini avvicinati per parlare del problema hanno capito l'entità del danno e il timore concreto che si verifichi quanto successo nel recente passato: per raggiungere l'ospedale, la Posta e la Farmacia comunale si dovrà fare la strada alternativa che tra andata e ritorno porterebbe a un giro turistico poco gratificante con oltre otto o nove chilometri in più di strada. E per chi usufrui-
Sopra uno dei massi caduti e che hanno costretto a chiudere
BARAGIANO E BELLA
Lievi disagi per la circolazione
Problemi sulla sp 62
E’ tornata la neve tra Vietri e Balvano
Sono diversi i danni che, in diversi comuni della Basilicata sta creando il maltempo. La pioggia, caduta ininterrottamente per tutta la giornata di ieri in buona parte del Potentino, ha provocato diversi allagamenti. Diversi gli interventi che hanno dovuto effettuare i Vigili del Fuoco. In particolare, i disagi maggiori sono stati segnalati nei pressi di Baragiano dove, a causa di uno smottamento, è stato istituito il senso unico alternato sulla strada provinciale 62. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia provinciale. Stato di allerta anche a Bella, dove una frana ha creato qualche problema a un’azienda agricola. Nei prossimi giorni, se la pioggia continua a cadere così copiosa, i problemi però non potranno che peggiorare.
Nelle contrade tra Vietri di Potenza e Balvano è tornata abbondante la neve, con conseguenti lievi disagi per la circolazione delle autovetture
sce dei servizi ospedalieri alla fine avrà non solo un costo economico, ma anche un forte disagio considerato che all'ospedale sono attivi i reparti di fisioterapia, dell'emodialisi, del poliambulatorio e del consultorio. Un cittadino della zona (Vincenzo Confuorti) ha chiesto un immediato incontro con i cittadini per organizzare un summit in piazza Mario Pagano a Potenza, per sollecitare l'amministrazione provinciale a dare inizio quanto prima i lavori del nuovo ponte. Sull'argomento sono intervenuti anche i dirigenti regionali della Fiamma Tricolore: «Noi sappiamo che il professor Lucio Della
Sala ha redatto da tempo il progetto per il nuovo ponte che verrà realizzato a una sola travata, e questo vuol dire che si potrà realizzare in tempi molto ridotti e a impatto ambientale minimo. Ma sappiamo anche che i fondi sono disponibili, ma sono passati un bel po' di anni dalla produzione del progetto, e questo vuol dire che se la Provincia tentenna ancora, il progetto dovrà essere nuovamente adeguato alle norme sismiche del momento. Considerata quindi l'evoluzione repentina del quadro normativo in campo sismico degli ultimi anni, si determinerà di conseguenza un aggravio delle spese di progetta-
zione e di esecuzione, e di rimbalzo: ritardi e ulteriore sperpero di danaro pubblico. E il ponte ultramoderno a Travata può essere anche un'occasione di sviluppo sia turistico e sia tecnologico, oltre a garantire la sicurezza dei cittadini che si servono della strada attualmente a rischio. Avremo quattro ponti di grande interesse tecnologico e scientifico: i due sottostanti di epoca Medievale, il primo ponte in cemento armato in Europa per opera di Nitti, e quello ultramoderno a travata che sarebbe anche l'unico, anche al mondo, nel suo genere». Carmine Pepe
VIETRI DI POTENZA Dopo qualche giorno di tregua e i violenti temporali con conseguenti danni di metà dicembre, è ritornato il maltempo anche a Vietri di Potenza, specie nelle contrade tra il territorio vietrese e il comune di Balvano, dove è caduta tantissima neve, che si è raccolta sul manto stradale e nei terreni, oltre che sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza tra gli svincoli di Vietri, senza creare però notevoli problemi. Nel centro abitato di Vietri di Potenza e nelle contrade, tantissima l'acqua che è caduta e che continua a cadere oramai da venerdì pomeriggio, continuando nella nottata fino ad ieri sera. Diverse le strade di collegamento allagate, ma comunque percorribili. Ed è arrivata anche la neve, che ha interessato la zona di contrada Cugni di Vietri, nei pressi dei collegamenti con Bal-
La manifestazione prevista per il prossimo 7 gennaio al teatro Anzani
Il Tricolore italiano
A Satriano la Festa del Tricolore SATRIANO - Sarà il Comune di Satriano di Lucania a ospitare la Festa del Tricolore organizzata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (Unuci). La festa è prevista per il prossimo 7 gennaio nel teatro “Anzani”, in piazza Garibaldi. Le celebrazioni avranno inizio alle 10, con l’esibizione della banda della Brigata Pinerolo. Sono previsti, poi, i saluti e gli interventi di Gennaro Finizio (presidente Unuci), Michele Miglionico (sindaco di Satriano), Vito Antonio Telesca (dirigente scolastico), prospero De Franchi
(presidente consiglio regionale di Basilicata), Luigi Riccio (prefetto di Potenza). A mezzogiorno, poi, è prevista la consegna delle bandiere agli studenti delle locali scuole Materna, Elementare e Media inferiore. L’intera celebrazione si terrà con il Patrocinio del consiglio regionale della Basilicata e con la partecipazione del comando militare Esercito Basilicata e dell’amministrazione comunale di Satriano di Lucania. Con la manifestazione si vuole celebrare l’anniversario della na-
scita del Tricolore: cade quest’anno, infatti, il 212° anniversario. Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta «che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti». Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numero-
vano e per la strada che collega lo svincolo autostradale verso la zona industriale di Balvano. Il fiume Melandro è ritornato in piena e tutti i viali fluviali del territorio hanno ricominciato a far scorrere acqua incessantemente. Qualche problema ieri pomeriggio, poco dopo le quindici, in contrada Cugni, interessata da una fitta ed intensa nevicata, creando qualche piccolo problema al traffico, anche se alla fine, se non per qualche rallentamento, tutto è filato liscio. Imbiancate le varie montagne del territorio, dalla Piana Cerrastra fino al monte Vetrice nei pressi del raccordo autostradale. Delusi coloro che speravano in un miglioramento delle condizioni atmosferiche per la fine della raccolta delle olive. Ma purtroppo per loro la raccolta è slittata ancora. Claudio Buono
se repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colo-
re, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790.
Domenica 4 gennaio 2009
34 Asl 1 Venosa Si chiude una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera zona
Punti salute: prorogato il servizio Summa: «I lavoratori hanno evitato un pessimo inizio anno» VENOSA - E' stata salutata con viva soddisfazione dai cittadini del Vulture Alto Bradano la decisione del nuovo Direttore generale dell'Asl provinciale di Potenza, Pasquale Amendola, di prorogare la gestione del servizio Punti Salute in attesa dell'espletamento della relativa gara di affidamento. Tra le prime reazioni quella del segretario regionale della Cgil, Angelo Summa, che nel dare notizia della proroga sottolinea «Con questo atto 21 lavoratori hanno evitato di passare un pessimo inizio di anno, ed è stata assicurata, peraltro, la continuità del servizio dei Punti Salute per tutti i cittadini del Vulture Melfese». In precedenza preoccupazioni per la mancanza di decisioni e per il silenzio caduto sulla vicenda, sia a livello di Consiglio che di Giunta regionale, erano state espresse nei giorni scorsi oltre che dalla Cgil,anche da Giovanni Sarli della Cisl, e dal consigliere regionale Franco Mollica. La proroga dei Punti Salute decisa dal neo Direttore Amendola oltre ad assicurare lavoro e reddito a 21 famiglie consente di non abbassare i livelli di qualità delle prestazioni assicurate e di garantire la continuità
A lato il punto salute di Barile
di un servizio, apprezzato non solo dagli utenti ma anche da esperti e da ricercatori per la sua capacità di anticipare gli elementi contenuti nella recente legge di riordino della sanità e per la capacità di rispondere ai bisogni reali del territorio. Come si ricorderà nei giorni scorsi , proprio nel bel mezzo del silenzio assordante che aveva avvolto la vicenda, avevamo dato notizia
dell'attenzione riservata ai Punti salute e alla “Casa della Salute”dell' ex-'Asl 1 di Venosa dal Ceis (Centro di Studi Economici ed Internazionali) dell'Università Tor Vergata di Roma. Nella relazione trasmessa alla Regione Basilicata a conclusione dell'approfondimento a livello regionale dei contenuti del Rapporto “CEIS Sanità 2008”, il Ceis scriveva: “Altra interessante iniziati-
va che individua una struttura a rete di servizi eterogenei interfunzionali e interorganizzativi è il Progetto “Casa della Salute”, di cui alla D.G.R. n. 140/2008 ed evoluzione del progetto sperimentale dei Punti Salute dell'Asl n. 1 di Venosa”. Il documento, tra l'altro, evidenzia che la Casa della salute “ si pone l'obiettivo di realizzare nella Regione Basilicata i 10 requisiti indivi-
duati dal Ministero della Salute, puntando in particolare sulla creazione delle condizioni per rendere i servizi più prossimi ai cittadini e moltiplicare le possibilità di interazione tra questi ultimi e gli operatori e tra gli operatori stessi, in un'ottica di continuità dell'assistenza socio-sanitaria”. Secondo il Rapporto Ceis la Casa della salute e i Punti Salute anticipano e concretizzano il
processo di riorganizzazione disegnato dalla Regione Basilicata. Le scelte effettuate dall'ex-Asl 1 mirano infatti alla valorizzazione dell' ambito territoriale, che costituisce il livello ottimale di programmazione “dal basso” su cui costruire un rapporto integrato tra servizi sanitari e servizi sociali e alla persona; alla programmazione a livello di zona dell''analisi dei bisogni, dell'offerta dei servizi, della individuazione di obiettivi di crescita del benessere territoriale. Il Rapporto Ceis sottolinea anche quelle che sono le problematiche da affrontare alla luce del progetto dell'ex- Asl 1. Come la necessità di definire le modalità di accesso al sistema dei servizi e le forme in cui si possa esprimere la responsabilità del sistema di welfare nei confronti della comunità territoriale.; la “presa in carico” dei bisogni del cittadino utilizzando percorsi di cura ed assistenza che utilizzano al meglio il ventaglio di offerta sanitaria; le funzioni assegnate al medico di medicina generale, che assume ruolo di case-manager dei percorsi assistenziali e lettore/interprete dei bisogni sanitari e l'associazionismo tra i medici di base.
Invariata la situazione nella contrada di Lavello
Gaudiano: solito degrado
Un’immagine di Gaudiano dei giorni scorsa
LAVELLO - Nessun regalo di Natale per gli abitanti del borgo di Gaudiano di Lavello a pochi chilometri dal centro abitato. Per loro nessuna promessa, nessuna certezza ma soprattutto nessuna speranza per quello che sembra essere una stato di abbandono cronico che interessa ormai da anni l'intera zona. Sos Gaudiano. Il villaggio frazione della cittadina dauna lancia così un grido d'allarme. Marciapiedi divelti, rifiuti abbandonati ovunque, un campetto di calcio pieno di erbacce, strade impraticabili, l'illuminazione pubblica fatiscente e, da ultimo, spesso, telefoni in tilt. Questo lo scenario che si presenta ai visitatori del villaggio di Gaudiano. Abitato ormai da circa trenta famiglie, la frazione di Lavello vive , ormai da diverso tempo, un pe-
renne stato di abbandono. Popolata solo durante il periodo estivo soprattutto da extracomunitari e gente di passaggio impegnata nei campi vicini nella raccolta del grano e del pomodoro, la borgata di Gaudiano sta lentamente cadendo in uno stato di completo degrado. Oltre alla sede di alcune associazioni di produttori ortofrutticoli , Gaudiano di Lavello è sede del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano e dista poche centinaia di metri dell'industria agroalimentare Eugea Mediterranea. Nonostante gli interventi di metanizzazione e di manutenzione attuati dall'amministrazione comunale, il villaggio di Gaudiano versa in cattive condizioni. Un campo di calcio ormai inutilizzabile, sommerso dalle erbacce
e ricettacolo di rifiuti di ogni genere, marciapiedi inesistenti o impraticabili a causa delle radici degli alberi che ne hanno divelto la pavimentazione. Anche la scuola per l'infanzia è circondata da sterpaglie e priva di spazi all'aperto per i bambini e l'unica farmacia esistente rischia, da qui a poco , di essere invasa da erbacce e sterpaglie. L'ufficio postale lavora a singhiozzo e l'unico bar aperto dispensa bibite e caffè agli agricoltori, agli impiegati del consorzio ed ai tanti autotrasportatori di passaggio. Un panorama alquanto inquietante più volte sottoposto all'attenzione dei governanti ma che attende da tanto forse troppo tempo una risposta concreta. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Presa di posizione del comitato cittadino “Nuova Venosa”. Non bastano gli interventi dell’Ente
«Strade provinciali ancora pericolose» VENOSA - Più volte è stato ribadito che lo sviluppo di un territorio passa attraverso le infrastrutture. Più volte è stato evidenziato lo stato di degrado di alcune strade provinciali nel Vulture-Melfese. Ultimamente anche un comitato cittadino di Venosa “Nuova Venosa” si è interessato alle problematiche della viabilità di questa zona che collegano il centro Oraziano con l'interland. Al fine di sensibilizzare gli organi competenti a tale problematica, infatti, il Comitato ha inteso sottolineare la pericolosità di queste vie di comunicazione, evi-
denziando la totale assenza di quei requisiti che rendono idonea e sicura un'arteria stradale, mettendo in risalto come detto handicap viario abbia nel tempo isolato la cittadina, procurandone un enorme danno economico. Successivamente a queste “denunce”, i vari politici di turno redigevano volantini e manifesti ostentando cospicui finanziamenti stanziati proprio per l'ammodernamento e messa in sicurezza delle arterie stradali in questione. Addirittura, dopo pochi giorni, iniziavano i lavori di ripristino della Sp 10 che collega i Comuni di Venosa
e Ginestra, lavori che avevano termine dopo circa un mese. L'occhio vigile del comitato Nuova Venosa rilevava, purtroppo, che lo stanziamento di Euro 240.954 ed il lavoro di circa 30 giorni, non avevano reso gli effetti sperati e tanto attesi. Tuttora, infatti, in loco mancano le più elementari caratteristiche di sicurezza. Non è possibile, infatti, ultimare i lavori di messa in sicurezza di una strada tralasciando il rifacimento del manto stradale proprio nei punti critici (come i tornanti), tra l'altro privi dei previsti guard-rail. Esempio lampante di co-
me detti lavori siano stati effettuati in maniera approssimativa è il ponticello Lapillosa (vedere foto a lato) le cui protezioni laterali sono inidonei e pericolanti. «A questo punto Nuova Venosa - spiega il comitato in una nota - si chiede se la Provincia - Ente proprietario delle strade extraurbane - conosca o meno il significato di “sicurezza”». Nell'ultimo periodo, infatti, due autovetture nel percorrere proprio la Sp 10 a causa delle precarie condizione della strada stessa, si sono ribaltate fermando la propria corsa nei terreni agricoli confinanti. «Nuova Venosa, quindi,
Una tratto della sp 10
denuncia l'ennesimo tentativo dei nostri politici di buttare “fumo negli occhi dei cittadini”», chiedendo in maniera esplicita quando verranno effettuati dei veri e propri lavori di mes-
sa in sicurezza delle strade Sp 10, Sp 18 ed Ss 168. «Bisognerà forse aspettare delle vittime su questa strada? Speriamo di no»! Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Domenica 4 gennaio 2009
35 Diversi gli allagamenti sul tratto della “strada di nessuno”
Ad Atella un deferito per tentato furto
Barile-Ginestra, molti disagi a causa della pioggia
Minaccia con un’ascia una donna Denunciato melfitano
BARILE-GINESTRA - Alcune strade provinciali e non della zona del Vulture-Melfese in questi giorni di pioggia sono un disastro. La strada provinciale Ginestra-Venosa, da poco risistemata dalla Provincia, su interessamento anche del consigliere provinciale Tommaso Gammone, per una cifra di 240 mila euro, non ha ancora tutti i requisiti di sicurezza: la strada in prossimità del ponte “lapilloso”, è una insidia per chi vi transita, la linea di mezzeria non è stata ancora messa su tutto il tracciato, per cui in caso di nebbia (e noi stiamo in una zona interessata da questo fenomeno) ci sono problemi per la viabilità. Sono in molti a sostenere che questi lavori bisognava farli in primavera e non aspettare il cattivo tempo. Gli addetti alla posa in opera della linea di mezzeria, utile all'orientamento e alla sicurezza del guidatore, hanno sostenuto, durante il loro intervento, che per realizzare questa posa in opera la strada deve essere asciutta, altrimenti la vernice non attacca bene. Un'altra strada che crea problemi agli automobilisti, specie durante queste giornate di nebbia e di pioggia è la famosa “strada di nessuno” la Ginestra-Barile, di solo 5 km, che conduce alla superstrada PotenzaMelfi ed a Barile. La fatidica strada Ginestra-Barile, costruita negli anni '70 dall'Ente di Irrigazione non è di nessuna. Da quando questo Ente di Irrigazione ha smesso di funzionare, nessun altro Ente si è presa la briga di assumersi la responsabilità di questa strada. Strada sicuramente più sicura di tante altre, della stessa Ginestra-Venosa, ultimamente migliorata sensibilmente dalla Provincia. La Ginestra-Barile è stata interessata da miglioramenti grazie alla pressione fatta, più di venti anni fa, dall'allora Sindaco di Barile, dott. Giuseppe Mecca al Ministro delle Infrastrutture, Di Pietro, che inviò finanziamenti per questa strada che sono serviti ad allargarla e renderla più sicura. Nel 2004, su pressioni fatte dagli amministratori di Barile e Ginestra, sul totale abbandono in cui versa la Ginestra-Barile, basti pensare che ad ogni temporale o pioggia battente, il ponte sull'Arcidiacono, che divide i confini di Ginestra con Barile, si allaga e diventa un pericolo per chi tran-
La segnalazione Numerose le segnalazioni che in questi giorni si susseguono incessanti di cittadini che sono giornalmente costretti a percorrere il tratto di strada in località Don Onofrio, strada che da Melfi porta allo svincolo Rapolla –Lavello passando per le “serre” che risulta in pessime condizioni. «Non si capisce come mai – afferma un pendolare – questa strada presenti già segni di cedimen-
MELFI: VIOLENZA DOMESTICA Picchia la figlia. Arrestato dalla polizia MELFI - Poteva avere conseguenze peggiori. Da una parte lei, giovane ventenne, se la caverà in dieci giorni per una ferita da taglio procurato da un coltello, dall’altra il padre che l’ha picchiata, secondo una prima ricostruzione, senza un’apparente motivo. Ma veniamo ai fatti. E’ il tardo pomeriggio di ieri. Una segnalazione al locale commissariato di Melfi, squarcia la quiete di un normale sabato pomeriggio. Gli agenti del Commissariato di Melfi diretti da Mario Russo, si sono recati a casa della donna, in via Livorno a Melfi e hanno tratto in arresto C. A. di anni 53. Secondo una prima ricostruzione l'uomo, venuto a diverbio per futili motivi con la propria figlia nella abitazione di famiglia, ha cominciato a picchiarla stante le dichiarazione fornite della madre della giovane agli agenti intervenuti sul posto. Impugnato poi un coltello da cucina, ha tentato di colpirla ripetutamente, anche in parti vitali. L'azione tempestiva della mamma, che ha subito richiesto l'intervento della Polizia, frapponendosi fra il marito e la figlia, ha consentito che i colpi sferrati con inaudita efferatezza dall’uomo, finissero per ferire la giovane alla sola mano sinistra, procurandole una lesione da taglio dichiarata guaribile, salvo complicazioni, in 10 giorni. l'uomo, già noto alle forze di Polizia perché resosi responsabile in passato di delitti similari, è stato associato presso la Casa Circondariale di Melfi e dovrà rispondere di tentato omicidio, lesioni personali e minacce. Il ponte dell’Arcidiacono
sita, in Prefettura si è svolto un incontro con amministratori provinciali e di Governo, nel quale si è deciso che in caso di emergenze, neve, ghiaccio, frane, allagamenti, la Provincia sarebbe intervenuta.Inoltre, questo ponte, nel territorio di Barile, manca di transenne di ancoraggio, per cui se un automobilista perde il controllo del mezzo, rischia di finire nella sottostante fiumara. Più volte è stato sollecitato il Comune di Barile a sistemare questo pericolo. Ma finora i miglioramenti non se ne vedono. Il Comune di Ginestra, più sensibile al problema di questa strada, a fine novembre, ha inviato alla Provincia e per conoscenza al Prefetto, dott. Luigi Riccio un sollecito per la messa in sicurezza della strada Ginestra-Barile precisando che “ad ogni evento atmosferico questa strada diventa pericolosa. I problemi principali sono la segnaletica orizzontale mancando perfino la linea di mezzeria utile all'orientamento e alla sicurezza dei guidatori ed il ponte sull'Arcidiacono che è l'area dove confluiscono le acque dei crinali di Ginestra e Barile e dove quindi la inefficiente regimazione delle acque di superficie provoca un enorme disagio. Il Comune di Ginestra non può intervenire perchè non ha risorse nemmeno per la gestione basilare della viabilità urbana”. Fino ad ora nessuna risposta è giunta da Potenza. Sono in molti a pensare che queste strade
rischiano di essere “dimenticate” ed “abbandonate” perché si voglia investire sulla superstrada “Oraziana” Rionero-Venosa. Di questa superstrada, dopo oltre venti anni, è stato aperto solo il tratto Rionero-Ripacandida. La Ripacandida-Ginestra doveva aprirsi nel settembre 2008, invece sono stati eseguiti solo un terzo dei lavori previsti, per cui, dell'ultimo
DUE DENUCE distinte per due diversi reati. E’ questo il risultato degli interventi operati dai carabinieri del Vulture Melfese negli ultimi giorni. A Melfi i militari dell’Arma hanno denunciato alla procura della repubblica una persona di 48 anni in quanto resasi responsabile di inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza cui era sottoposto, minaccia aggravata e porto di armi o oggetti atti ad offendere. L'uomo, a seguito di una lite scaturita da futili motivi, armato di ascia, ha minacciato di morte una donna, costringendola a darsi alla fuga. Quest'ultima, scampato il pericolo, ha ri-
chiesto l'intervento dei carabinieri che, giunti sul posto, hanno rivenuto l'arma del delitto, ponendola sotto sequestro. Ad Atella, i carabinieri della stazione hanno denunciato un uomo del posto con l’accusa di tentato furto aggravato in danno degli uffici della locale sede comunale. Le indagini condotte dai carabinieri hanno permesso di acclarare come l'uomo, presumibilmente nella notte compresa fra il 28 ed il 29 dicembre 2008, dopo aver forzato la finestra dell'ufficio anagrafe, si è introdotto nell'edificio, senza tuttavia riuscire ad asportare nulla, perchè l'attivazione del sistema d'allarme che lo ha costretto alla fuga.
Gli ospiti della centro comunale protagonisti del presepe vivente
Gli anziani di Rionero in Vulture fanno rivivere la “natività” RIONERO – Dopo il caloroso successo riportato nella serata-notte della vigilia di Natale, il locale Centro Comunale Anziani, presieduto da Mauro Sasso, ripropone per la festività dell’Epifania il “Presepe vivente” al rione “Piano delle cantine”, a partire dalle ore 18,00 di martedì 6 gennaio 2009. Il Centro Comunale Anziani, ancora una volta dà quindi prova di essere non solo e sempre presente, ma anche proficuo e completo nel modo di organizzarsi nelle varie attività che svolge o meglio mette in cantiere nel corso di ciascun anno. Ora, in occasione delle festività natalizie, è stata presentata, in modo naturale e semplice, la “Nascita di Gesù” con un “Presepe vivente”, che ha visto impegnati tutti gli anziani del centro comunale anziani. E fin qui nulla di nuovo, si dirà. Sì, ma c’è da tener presente che i personaggi sono gli stessi anziani e la novità è che nella progettazione hanno rivelato
Strada nuova vecchi problemi to così evidenti , nonostante sia stata ripristinata e riaperta al traffico così di recente , sono bastate le piogge dei giorni scorsi a creare delle buche rovinose , peraltro rattoppate in modo evidente, come i rattoppi della nonna. Questa strada è un bene prezioso per la viabilità e ci permette ogni giorno di raggiungere i campi, vorremmo farlo nel migliore dei modi».
tratto Ginestra-Venosa, non si sa quando inizieranno i lavori. Per questi motivi, è meglio preoccuparsi e migliorare le attuali strade! Bene farebbe la Provincia a provincializzare la Ginestra-Barile, come promesso dall'assessore alla viabilità Robortella, in una visita effettuata a Ginestra, nel lontano 2004. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Carabinieri
La rappresentazione del Natale scorso
gioia ed entusiasmo come fossero stati dei ragazzi. Chi li ha seguiti da vicino ha notato, entusiasmo a parte, una dolcezza particolare racchiusa in uno scrigno nostalgico in cui loro custodiscono gelosamente tanti ricordi del passato. In questa occasione esternare il ricordo, il desiderio di fare il pre-
Nelle foto di Alessandro Zenti le buche presenti
sepe dal vivo, li ha fatti tornare indietro nel tempo. C’è stato chi ha ricordato quando lo allestiva con la propria mamma e chi meno fortunato non aveva avuto i mezzi per farlo e si accontentava di guardare quello degli altri. Questi nostri cari, operosi e volontari anziani sono anche dei forti sostenitori del ripristino delle tradizioni e dei valori etico-sociali e pensano che anche in questo modo semplice e modesto possono offrire un piccolo esempio di un incoraggiamento ai giovani genitori a voler allestire nelle proprie case prima il presepe e poi anche l’albero. Chissà forse, da quello che ci hanno detto, intendono lanciare anche un messaggio e questo è molto importante. Sono circa una ventina di anziani-figuranti tra uomini e donne, che nella serata dell’Epifania daranno vita dal vivo al presepe con la tradizionale grotta della nascita di Gesù con personaggi viventi rappresentanti la Madonna, San Giuseppe, il Bambino Gesù, il bue, l’asinello e pecore, animali veri, i pastori, i Re Magi giunti alla grotta, nei cui pressi sono state allestite delle vere e proprie botteghe artigianali dei mestieri di un tempo. I visitatori potranno ammirare le donne intente a filare la lana, a fare la calza, il pane, a lavare i panni, oppure soffermarsi davanti all’osteria, alla bottega del fabbro e del calzolaio. Sono questi soltanto alcuni quadri del presepe vivente allestito dagli anziani di Rionero, che al di là della semplice rappresentazione, sia esso impersonato da bimbi innocenti o da giovani oppure come in questo caso da anziani, è comunque importante perché in ogni caso suscita una forte emozione e lancia un messaggio profondo e vivo. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
Domenica 4 gennaio 2009
36 Alta Val D’Agri Dopo le precipitazioni di ieri pomeriggio via libera agli amanti della coltre bianca
Cade la neve e riaprono gli impianti Sospiro di sollievo per gli operatori del settore della zona Si torna a sciare sulle montagne dell'Alta Val d'Agri: da questa mattina riaperti gli impianti di Viggiano e del Volturino. Si è fatta desiderare la “dama bianca”. Dopo
le false illusioni delle scarse precipitazioni dei giorni scorsi è arrivata quell'abbandonate nevicata che tutti attendevano. Il merito della perturbazione di ieri
QUI VIGGIANO VIGGIANO - Dopo una flessione degli ultimi due giorni, torna un po' di serenità sul viso degli operatori che da questa mattina hanno riaperto gli impianti della montagna di Viggiano. Due giorni di chiusura, il 2 e 3 gennaio 2009, e oggi, 4 gennaio, grazie alla coltre bianca che è caduta copiosa e abbondante nella giornata di ieri, gli impianti sono nuovamente aperti.Una situazione che nelle prime ore della mattina di ieri, non era delle migliori, lentamente cambiata, poi, riaccendendo le speranze degli operatori del settore. Infatti per i responsabile della società “Sogis” , gestori dell'impianto, Francesco e Vincenzo Nigro, incontrati ieri mattina “ l'inizio dell'anno non è stato proprio entusiasmante, infatti per la poca neve hanno chiuso le piste” riaperte poi questa mattina. Dal 27 Dicembre al 1 gennaio 2009 - hanno sottolineato i responsabili - si è lavorato, anche se la stagione 2008 non è stata positiva proprio per mancanza della materia prima. Stiamo valutando - hanno aggiunto i gestori - anche l'innevamento artificiale, abbiamo fatto già richiesta al Comune di Viggiano. Anche perché è da tre anni che non abbiamo una stagione positiva, l'ultima nevicata ad hoc è stata nel 2005”. L'impianto di Viggiano è l'unico impianto che non ha delusole aspettative dei turisti per le festività natalizie, nonostante le precipitazioni nevose non siano stati abbandonanti, la struttura ha aperto, permettendo agli amanti della coltre bianca di trascorrere le giornate di Natele sul manto nevoso. E'
da venti anni che l'impianto sciistico di Viggiano è attivo, con il richiamo dalle regioni limitrofe, soprattutto, Puglia e Campania, di un turismo in crescita e di una valorizzazione per le risorse ambientali della montagna. L'ottimo risultato ottenuto negli anni è stato anche dall'impiego di finanziamenti regionali e comunali che hanno dato i loro frutti La stazione sciistica della montagna Grande di Viggiano, situata a 1.410 sul livello del mare, è immersa nei fitti boschi di faggio. La zona sciistica presenta tre piste di discesa per uno sviluppo complessivo di 1 chilometro e un anello di tre chilometri di pista da fondo, servite da due sciovie e una manovia di 250 metri.. “Piste per lo sci alpino come viene descritto nel sito della Sogis - che soddisfano le esigenze di sciatori esperti e principianti, poiché le discese non sono molto ripide. Un impianto d'illuminazione notturno, in occasioni speciali quali gare, festività ecc. dove è possibile sperimentare l'ebbrezza dello sci sotto le stelle”. A dar mano forte per lo sviluppo del turismo da neve, offrendo un diversivo nella scoperto del mondo naturalistico della montagna di Viggiano è anche la nascita del Museo del Lupo, situato in una baita di legno, nei pressi degli impianti scioviari, gestita da volontari della protezione civile.. Ma non solo ai piedi della pista troviamo anche aperti regolarmente due locali adibiti a bar e a tavola calda che consentono agli utenti della neve di ristorarsi. an .pe
mattina, lasciando sulle piste abbondante neve, riaccendendo la speranza negli operatori del turismo invernale. a. p.
QUI MARSICOVETERE
Alcune immagini del Volturino di ieri
Rotonda Il circolo locale accelera l’iter e chiama alla collaborazione le forze politiche
Grandi manovre per la costituzione del Pd ROTONDA - Il Pd di Rotonda vuole accelerare l’iter che porta alla formazione del partito in paese. Lo rende noto la segreteria del circolo del Partito democratico e parla espressamente di «responsabilità e coerenza» nonostante «il momento di difficoltà del Partito Democratico, sia a livello nazionale che regionale». «La segreteria del circolo del Partito Democratico di Rotonda si spiega nella nota - è impegnata nella ricerca di un percorso condiviso con i consiglieri, che hanno aderito al Partito Democratico, presenti nell'attuale Amministrazione. Si è scelto di distinguere il percorso amministrativo da quello politico. All'interno dell'attuale Amministrazione si è stabilito che ogni consigliere rimanesse nel proprio ruolo sia per evitare di vanificare il proprio percorso politico, finora portato avanti, sia per non creare confusione nei cittadini che hanno determinato questo scenario alle ultime elezioni amministrative.
Uno scorcio di Rotonda
Mentre il percorso politico vedrà i membri del coordinamento di circolo, che svolgeranno anche il ruolo di garanti di questa scelta, e i consiglieri lavorare insieme per esprimere, valutando singolarmente le vicende che interesseranno la comunità ro-
tondese, una posizione unitaria ma soprattutto per mettere in campo un grande progetto lungimirante di sviluppo per Rotonda. Questo progetto, basato sulla responsabilità politica e la chiarezza ma anche sul rinnovamento della classe politica locale, si
vuole avvalere di un percorso politico compiuto, in cui le esperienze e le speranze di tutti gli elettori rotondesi possano sintetizzarsi, e nel quale gli attori, cioè le idee e i loro portatori, devono poter essere riconoscibili per essere scelti e valutati alla scadenza elettorale». «Per questo la segreteria del circolo democratico rotondese, - conclude la nota - nel ringraziare i propri consiglieri, per aver sentito la necessità sia di manifestare il proprio senso di appartenenza al partito sia per condividere un progetto unitario per l'importante appuntamento elettorale della prossima primavera, convocherà, il 24 gennaio, un'assemblea pubblica, aperta alla partecipazione degli iscritti e di tutti i cittadini simpatizzanti delle idee del Partito Democratico, per presentare i punti cardine del proprio programma affinché attraverso la discussione politica che si genererà, si possa arricchirloe renderlo il più largamente condiviso».
MARSICOVETERE - Finalmente, anche sull'impianti del Volturino, torna a sorridere la neve. Dopo il 31 Dicembre - l'unico giorno in cui le piste sono state aperte ai turisti - la coltre bianca è tornata a scendere copiosamente ed abbandonate sulla montagna del Volturino, consentendone la riapertura questa mattina, 4 gennaio.Apertura che nei giorni scorsi è stata sofferta proprio per la mancanza di abbondanti precipitazione nevose, anche perché rispetto all'impianto di Viggiano, la neve deve raggiungere i 30 centimetri per consentire di sciare. Ma da ieri mattina sembra che la situazione sia notevolmente cambiata, grazie all'abbondante nevicata. Occasione che ha acceso immediatamente gli animi dei gestori dell'impianto, società “Galassia60” e del responsabile degli impianti il consigliere comunale, Giovanni Vita. “Impegno e sforzo hanno contraddistinto il lavoro ha spiegato il consigliere comunale Vita - che è stato fatto sull'impianto del Volturino. Purtroppo se non vi è abbondante neve l'impianto non può essere aperto perchè si rischia di non tutelare la salute e l'attrezzatura dei turisti stessi. Pur tra mille difficoltà - ha aggiunto Vita - abbiamo iniziato con la società che ha preso in gestione l'impianto, Galassia 60, un percorso di rinascita dell'impianto, realizzando un progetto di innovazione tecnologica. E'stato fatto un progetto per la messa in sicurezza della pista che ha comportato i seguenti interventi:opere di canalizzazione e drenaggi, di spietramento, di montag-
gio di reti di protezione e segnaletica, di sistemi di video sorveglianza. Grazie - ha chiarito il consigliere comunale - al ripristino di una vecchia pista sci anni 80, si sta cercando di baipassare la vetta, che molte volte presentava il problema dello scarso innevamento. Il rifugio in cima al Volturino è stato completato, funziona da bar, tavola calda, servizi e solarium sul tetto. Purtroppo il problema è sempre uno che se manca la neve, non si può sciare”. Gli impianti scistici del Comune di Marsicovetere si trovano sul massiccio del Monte Volturino, che si erge maestoso alle spalle del centro storico, dominando l'intera Valle dell' Agri dall'alto dei suoi 1865 m sl. L'impianto di risalita è dotato di una seggiovia biposto ad attacchi fissi ed è lunga circa 1200 metri , il dislivello tra la stazione motrice e quella di rinvio è di 400 m circa , questa ultima si trova a quota 1848 m slm. La pista, si snoda lungo le pendici della montagna, in una cornice di boschi, ruscelli e sentieri per un totale di circa 2600 metri. La pista è stata riconosciuta dalla Fisi come pista rossa ed è sede di gare invernali, sulla pista principale si immettono due varianti: una pista nera per utenti esperti, ed un'altra per principianti. Questa ultima è servita da uno skilift avente una lunghezza di circa 300metri. Sull'impianto è possibile trovare ogni comfort per trascorrere una incantevole settimana bianca: hotel-ristorante con parco giochi per i bambini, rifugio in vetta. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Teana, inaugurato il centro culturale TEANA - Intitolato a Giacomo Cantisani, geometra scomparso circa un mese fa, il centro culturale di Teana. Il giovane era membro attivo della organizzazione che spera di dare vitalità al piccolo centro interno del Serrapotamo. Il nuovo centro, si compone di biblioteca, sala polifunzionale, cineforum e internet socialforum. Insomma tutto quanto significa socializzazione che vedeva ogni anno, il giovane geometra scomparso, tra i più attivi ed intraprendente per la divulgazione delle attività comunitarie. Molto bello il momento delle dediche, da parte dei bambini delle scuole elementari, che hanno voluto tributare un vero e proprio omaggio allo scomparso. Parole che hanno commosso, sono state anche quelle di Vincenzo Lovaglio, presidente della locale proloco,
che ha ricordato la intensa applicazione di Cantisani, primo assoluto anche nel tesseramento annuale. E proprio per questo, la sua tessere è stata ancora una volta rinnovata dagli amici e colleghi ed è stata donata nell’occasione, alla giovane moglie presente alla manifestazione, mentre una targa ricordo è stata poi donata ai genitori ai genitori. La manifestazione, alla quale hanno partecipato decine di persone di ogni età e censo, è stata resa possibile anche grazie alla partecipazione dell’amministrazione municipale, presente il sindaco Nicola Trupa e gli altri amministratori e consiglieri. Il nuovo centro, si spera possa diventare un momento concreto di crescita sociale e civile di Teana e non solo. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Matera Domenica 4 gennaio 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’azienda: «Abbiamo consegnato le chiavi, disponibili a continuare ancora a gestire»
Comune-Sisas, è guerra aperta «Immobili occupati, serve nuovo contratto, no a proroghe» E’ SUL CONCETTO di proroga che è nato ieri lo scontro tra Amministrazione comunale di Matera e Sisas a seguito dell’incontro che i vertici dell’azienda hanno avuto con il dirigente del settore Franco Gravina. «Noi ribadiamo il nostro no alle proroghe, siamo pronti a trovare soluzioni nuove ma fino all’assegnazione del nuovo bando» ha spiegato al “Quotidiano”il sindaco di Matera, Nicola Buccico sostenuto dal dirigente del settore Franco Gravina: «Diciamo no alle proroghe e non rinnoveremo il contratto in essere con la Sisas. Vogliamo chiudere il rapporto, prendere possesso completo anche solo per un’ora degli immobili che ci devono essere consegnati e poi siglare, laddove vi siano le disponibilità e dopo il parere del Consiglio comunale, un accordo completamente nuovo senza continuità con il precedente che gestisca il periodo di vacatio. Su questo si può discutere. E comunque ci aspettiamo di avere gli immobili vuoti e liberi, non certo come ci sono stati consegnati» spiege Gravina. «La Sisas ha fatto trovare i parcheggi, anziché liberi e vuoti di persone e cose, pieni di automezzi, e gli uffici annessi completi di tutte le suppellettili, talchè la struttura tecnica comunale non ha, giustamente, preso in consegna gli immobili, come invece si afferma nel comunicato Sisas». Parole che sono la risposta a Michele Grieco responsabile della Sisas che in una nota ha spiegato: «La Sisas service srl ha consegnato le chiavi dei parcheggi all'Amministrazione comunale, pertanto, i proprietari di automezzi ancora presenti nei locali di via Lucana e di piazza Cesare Ferrao, nonostante i ripetuti avvisi di fine attività, per ritirarli, devono rivol-
Il sindaco di Matera, Nicola Buccico
gersi al Comune di Matera - sezione viabilità - in via Aldo Moro. Sisas ha appreso da notizie stampa e dal dirigente comunale competente che la volontà del Sindaco è di proporre un nuovo contratto a SISAS per la gestione del servizio “parcheggi a pagamento” fino all'espletamento della gara. Di fronte a questa scelta Sisas srl ha ribadito la propria disponibilità a firmare immediatamente il nuovo contratto alle stesse condizioni di prima per evitare l'interruzione del servizio che è causa di gravi disagi. Sisas srl ritiene che fino alla nuova assegnazione della concessione passeranno dei mesi e che, perciò, prima si firma il nuovo contratto e meglio è per tutti». Ma il vero nodo del contendere sta nella richiesta della Sisas che «invita tutti ad essere altrettanto chiari ed operativi perché, se non si firma lunedì 5 gennaio 2009 il
nuovo contratto si provocano seri danni ai lavoratori, gravi disagi ai cittadini, ulteriori aggravi di spese per Sisas service srl e una notevole perdita di introiti da parte dell'Amministrazione Comunale che fino ad ora ha intascato, oltre a parte rilevante dei canoni, l'intero ammontare delle sanzioni per diverse centinaia di migliaia di euro». Così però non ci sarebbe interruzione del rapporto contrattuale ma proroga. Il problema è tutto in questi termini tanto che il sindaco Buccico ha aggiunto: «mi dispiace che venga usata la posizione dei 20 lavoratori coinvolti per questo tipo di cose che sono inaccettabili. I lavoratori sono tutelati dal bando che abbiamo predisposto, l’unico problema resta la vacatio. Vogliamo trovare una soluzione ma noi non faremo proroghe. Questo è chiaro. Il linguaggio utilizzato nel comunicato Sisas è comunque inaccettabile ed irricevibile e, nel-
la comparazione con il verbale redatto e sottoscritto in contraddittorio tra dirigenti comunali e rappresentanti Sisas, fa emergere in maniera chiara e corposa un gravissimo inadempimento contrattuale, suscettibile di ogni adeguata valutazione in tutte le sedi opportune». Critiche però alla posizione del Comune sono giunte dalla Cgil che in una nota del segretario provinciale Manuela Taratufolo spiega: «Non sono chiare le ragioni che portano il Sindaco Buccico a prediligere una misteriosa soluzione tecnico - giuridica, piuttosto che la strada della proroga del contratto stipulato con la vecchia gestione, nelle more dell'aggiudicazione della nuova gara. A maggior ragione alla luce della disponibilità espressa pubblicamente dalla SISAS di continuare a gestire il servizio in questo periodo di transizione, alle medesime condizioni contrattuali. Non si comprende l'orientamento dell'Amministrazione Comunale, che, solo nel caso in questione, decide di non avvalersi dello strumento della proroga, contrariamente a quanto è stato invece deliberato proprio pochi giorni fa su altri 2 servizi in scadenza: igiene ambientale e trasporto pubblico urbano. Questo atteggiamento offende la dignità dei 21 parcheggiatori che legittimamente si sentono figli di un dio minore se non proprio figli di nessuno dato che l'amministrazione comunale con tale inspiegabile atteggiamento compie un ingiusto distinguo tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B». L’atteggiamento della Cgil è stato bollato dal sindaco Buccico come: «incomprensibile e sconcertante». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Fallimenti Sedici nel 2008 Nel 2008 sono stati 16, rispetto ai 27 del 2007, i fallimenti di imprese decretati dal Tribunale di Matera: il settore maggiormente colpito è quello delle costruzioni (sei), seguito dal commercio (cinque), dall’industria dei salotti (tre), dai servizi (uno) e dai trasporti (uno). Tocca a Matera con nove aziende la «maglia nera» dei fallimenti, seguita da Irsina e Policoro con due ciascuno, e da Pisticci, Ferrandina e Tursi con uno. Tra le maggiori realtà che hanno chiuso figurano le aziende del mobile imbottito Sud Imbottiture, Suglia Salotti, Sofà e Dintorni.
Cantieri aperti Appello Fillea Il segretario della provincia di Matera della Fillea Cgil, Michele Andriulli, ha rivolto un appello alle istituzioni «affinchè vengano attivati progetti o riaperti cantieri, come quelli posti sotto sequestro della Magistratura, che potrebbero risollevare le sorti del settore della costruzioni con benefici per le imprese e per le occupazioni». «Il fermo di cantieri – ha spiegato Andriulli – come quelli ancora sotto sequestro dalla Magistratura hanno di fatto aggravato la crisi del settore delle costruzioni e, di riflesso, quella dei settori dell’indotto. È auspicabile che possano essere sbloccati per non vanificare gli investimenti fatti dagli operatori economici, consentire alle imprese di poter operare e di riassumere i lavoratori. Ma è anche opportuno che si mettano in campo eventuali risorse inutilizzate, bandi e progetti nel settore delle opere pubbliche che – ha concluso il sindacalista - possano dare respiro all’intero comparto».
LA FESTA DI CAPODANNO ALL’HILTON
«Solo due i cappotti spariti»
Caso aperto che tiene banco su internet La Questura: «Ci sono verifiche in corso»
RICEVIAMO e pubblichiamo la nota dell’Associazione culturale Cinqueventi Quadrum che ha organizzato la festa denominata “Notte di San Silvestro 31.12.2008” presso Hilton Garden Inn e che precisa quanto segue: «per quanto riguarda la fila ai bar che offrivano free drink a tutti i clienti presenti alla festa è opportuno ricordare che il bar allestito per l'occasione era gestito da camerieri professionisti che hanno cercato di servire tutti nel più breve tempo possibile. Evidentemente quando si riversava al bar, lungo peraltro ben ventidue metri, un maggior numero di persone il servizio non poteva essere così rapido ma in ogni caso tutti sono stati serviti cercando di ridurre comunque i tempi di attesa. Per quanto riguarda l'episodio contestato relativo allo smarrimento denunciato di due cappotti dobbiamo precisare che alle ore 4.40 oltre duecento persone del migliaio presente durante tutta la notte si riversavano nella zona del guardaroba dove erano custoditi tutti gli indumenti rilasciati al momento dell'ingresso. L'attesa era naturalmente determinata dal fatto che il personale doveva ricevere il bigliettino con il numero per individuare l'indumento della persona interessata ma circa trenta persone preferivano a quel punto evitare la fila e trasgredendo le buone maniere invadevano
“SIAMO intervenuti sul posto nella notte di Capodanno, non possiamo aggiungere altro perchè ci sono delle attività in corso”. E’ questa la conferma ufficiale della Questura di Matera intervenuta nella notte del 1 gennaio per la festa in corso all’Hotel Hilton, ora ci sono attività in corso senza che ci siano conferme, nè smentite circa eventuali denunce di partecipanti si continua solo a sottolineare che il fatto di cronaca descritto ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Un fatto che sta facendo parlare e molto come è anche confermato dai tantissimi commenti che si rincorrono su internet, in particolare su social network di grande attualità come Facebook. Non mancano anche foto che documentano, come si vede a lato, la situazione dei cappotti ammassati e ci sono testimoni che raccontano: “Intorno alla 4 e 30 di mattina -afferma Gianni Cellura, tra i partecipanti al party- quando il dj ha detto che la festa era praticamente conclusa, tutta la gente che era in sala si è diretta verso il guardaroba per ritirare il proprio cappotto ed andare via. Ma proprio questo dirigersi, contemporaneamente, di centinaia di persone verso il guardaroba ha creato dei problemi. Infatti la gente si è accalcata creando una fila enorme, così prospettandosi tempi lunghissimi per ritirare i giubbotti ha cominciato a protestare. La tensione saliva poiché, ormai stanchi, volevano tutti tornare rapidamente a ca-
La Cinqueventi Quadrum racconta il fine serata di San Silvestro
la zona del guardaroba provocando la caduta di numerosi indumenti. In quel momento di confusione l'organizzazione non riusciva più a controllare che ciascun indumento venisse consegnato al legittimo proprietario e così alla fine risultavano assenti due cappotti. Dopo i dovuti chiarimenti necessari per smentire una fuga di notizie non rispondenti alla realtà dei fatti contestati anche nel citato articolo, l'organizzazione di Cinqueventi-Quadrum intende ringraziare l'Hilton Garden Inn per aver offerto un servizio impeccabile a circa un migliaio di persone presenti alla festa organizzata per la notte di San Silvestro, dimostrando elevata professionalità nel garantire l'ospitalità richiesta in un'occasione del genere».
sa. La ragazza addetta al guardaroba ha chiesto più volte l'intervento dei buttafuori per tenere a bada le persone che premevano contro il banco del guardaroba, ma non è servito a niente perché, pochi secondi dopo, la gente ha spostato il tavolo, è entrata nel guardaroba ed ha cominciato a fare da se, cioè a rovistare in cerca del proprio cappotto. Io ero lì insieme ad altri amici ma noi non avevamo lasciato il cappotto al guardaroba perché al nostro arrivo i posti erano già tutti pieni. Quando la gente è entrata nel guardaroba si è creato un gran disordine ed era impossibile risalire ai capi attraverso il numerino che è diventato praticamente inutile. Molti hanno protestato e sicuramente più di qualcuno ha chiamato le forze dell'ordine visto che 10 minuti dopo, davanti all'Hilton, c'erano 4 volanti della polizia intervenute forse per sedare gli animi della gente visibilmente scocciata per quanto accaduto”. I più fortunati sono stati coloro che anziché usare il guardaroba hanno lasciato i giubbotti in macchina. Loro sono andati via subito e, soprattutto, non anno rischiato di veder sparire giubbotti, portafogli o altri effetti personali. Sono queste le conferme che, fatte salve le precisazioni a lato, attimi di caos si sono succeduti sul finire della serata all’Hilton. Individuare dubbi e responsabilità non è nostro compito. Noi ci limitiamo a riportare i freddi fatti di cronaca.
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Domenica 4 gennaio 2009
Matera a cura di Videouno
Natale è presepe E’ in corso “Natale è presepe”, a cura di Gruppo Teatro Matera. La Mostra concorso dei presepi rimarrà aperta fino al al 6 gennaio in vico Solitario, 14 nel Sasso Caveoso. Nel suggestivo scenario del Sasso Caveoso di Matera si potranno ammirare le opere originali delle varie sezioni in concorso: artigiani e artisti, amatori e presepisti, sezione scuole. La rassegna consente, ogni anno, di offrire espressioni diverse del Natale, visto con gli occhi dei presepisti.
TAXI MATERA 3332685173 Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Il Capodanno dei vandali
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Epifania coi Vigili del Fuoco Il giorno 6 gennaio alle 10 nel piazzale interno della sede centrale del Comando avranno luogo i festeggiamenti in occasione della ricorrenza della Epifania. Tutti i bambini che vorranno intervenire con lo sguardo rivolto verso il cielo, attenderanno fiduciosi l’arrivo della befana. E’ una grande occasione di festa ma non ci saranno regali per tutti. Il Vigile del Fuoco e il personale amministrativo consegneranno simbolicamente dei doni a due ragazzi ospiti dell’Istituto Sacro Cuore di Matera. Interverrà alla manifestazione il Vescovo di Matera, monsignor Salvatore Ligorio.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Supernatura di Bianco Prosegue fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.
Concerto della speranza
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO via Don Luigi Sturzo 55 0835/264428
Sert Cooperativa -
Associazione
0835/253704 Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
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emergenza sanitaria
118
PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045
XVII concerto della Speranza a favore di Telethon e dell’associazione italiana per le ricerca sul cancro. L’iniziativa che si terrà questa sera alle 19,30 nel Palauditorium Karol Woityla di Montescaglioso, è promossa dall’associazione culturale D’Ambrosio e dal Lams, laboratorio Arte Musica e spettacolo.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
“Inno alla vita” dalla Fidas •il cenacolo Domani alle ore 19:30, presso l'Auditorium del Conservatorio in Piazza del Sedile si terrà il Concerto “Inno alla Vita”, promosso dall'Associazione Fidas Basilicata. L'evento, che rientra in un più ampio cartellone di iniziative approntato dall'Associazione Donatori Sangue per celebrare il trentesimo anniversario della sua costituzione, vedrà la partecipazione di tre Associazioni Corali, “I Cantori Materani”, “Pierluigi da Palestrina” - Matera e “Polimnia” - Grassano, che si avvicenderanno nell'esecuzione di brani tratti dal repertorio classico e natalizio.
Mostra di Sciandivasci Prosegue fino al 10 gennaio nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria”di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio». La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingresso è gratuito.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express
DA VEDERE Domani alle 21 al Teatro Duni Talia Teatro presenta la replica di J'ttatir (Iettatura), di Antonio Montemurro.
0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 17,30 - 19,30-21.30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Natale a Rio 17.30-19.15-21.30 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il cosmo sul comò ore 18 - 19,45 Arrivano i mostri 21.30 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Come un uragano 18
The Spirit 19,45-21,40 •CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il cosmo sul comò 19.00- 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il cosmo sul comò 17-19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò ore 18,30-21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 39 Chietera del Pd: «Questa Amministrazione non li farà mai partire, non li ha nel programma» Domenica 4 gennaio 2009
Comitati di quartiere incompiuti Stella Brienza: «Critiche strumentali, una politica vecchio stile» CITTÀ in testa nella classifica sulla sicurezza, Matera tuttavia scivola nella zona più bassa della graduatoria quando si parla di democrazia partecipata. La politica materana esercita così il proprio mestiere ben sicura nelle stanze del potere, mentre la quasi totalità della cittadinanza, dal ricco professionista al più povero dei disoccupati, ignora le scelte, il linguaggio e la pioggia di finanziamenti che creano fermento nella stretta cerchia dei politici locali e di pochissimi altri del loro entourage, tutti interessati, e soprattutto ben informati, su argomenti quali, per esempio, Pisu (Pianto integrato sviluppo urbano), Por (Programmi operativi regionali), Zona franca urbana ed altri lucrosi, che alla maggioranza dei cittadini risultano indecifrabili e, purtroppo, completamente ignoti. Benedetta ignoranza. D'altronde basta chiedere in giro dove si tengono le sedute del consiglio comunale, ufficialmente aperte a tutti, e ci si renderà conto che sono in pochissimi a saperlo. Colpa della pigrizia dei cittadini? Anche, ma soprattutto colpa di chi quella pigrizia ha interesse a non smuoverla. La disinformazione, insieme con la diffusione della paura generalizzata e del timore verso i potenti, è da secoli l'arma migliore per esercitare il potere seguendo i propri desideri, senza subire fastidiose richieste dal basso. Richieste che improvvisamente a Matera esplodono solo quando si prospetta un pericolo sotto casa, come l'installazione di un ripetitore per la telefonia mobile. E' l'effetto nimby (not in my back yard - non nel mio cortile), che porta alla creazione di agguerriti comitati di quartiere, destinati a durare una stagione. Già, i Comitati di quartiere, strumento di democrazia partecipata, che in moltissime città, compreso Potenza, sono stati istituzionalizzati e rappresentano ormai una realtà. A Matera invece sembrerebbe che negli anni si sia lavorato per affossarli del tutto. Previsti nello Statuto comunale, una prima bozza sul regolamento dei Comitati di quartiere era pronta già nel 2002, pochi mesi dopo l'insediamento della giunta di centrosinistra del sindaco Porcari. In cinque anni di Amministrazione, nonostante le periodiche promesse, il centrosinistra in pratica non ha fatto decollare i Comitati, preferendo discutere lungamente intorno ad alcuni aspetti formali riguardanti il loro regolamento. Una tattica burocratica dietro cui si nascondeva la paura che prendesse forma una reale democrazia partecipata. Stranamente ora il Pd, in un recente volantino, denuncia l'attuale Amministrazione di centrodestra del sindaco Buccico di avere affossato i Comitati di quartiere. «Sotto questa Amministrazione - ha dichiarato il consigliere comunale del Pd Aldo Chietera - i Comitati non partiranno mai per il semplice fatto che non sono previsti
L’Intervento
Cittadini coinvolti di più nelle scelte di MICHELE PATERINO
Il capogruppo di Forza Italia, Stella Brienza e del Pd Chietera
nel programma elettorale presentato dal sindaco Buccico, il quale, fra l'altro, ha eliminato lo sportello di Cittadinanzattiva dal Comune, presso cui si rivolgevano molti cittadini». Una critica dura, ma che può essere letta anche come un elogio alla coerenza del centrodestra, che almeno avrebbe espresso chiaramente la propria posizione sui Comitati di quartiere fin dall'inizio, senza impantanarsi nell'ambiguo gioco delle promesse e dei rimandi condotto sulla questione per cinque anni dal centrosinistra. “La precedente Amministrazione, - ha affermato Pasquale Stella Brienza, consigliere comunale del Pdl-Forza Italia - nonostante abbia avuto tutto il tempo a disposizione, non ha realizzato i Comitati di quartiere ed ora usa l'argomento solo a fini demago-
gici. E' il solito vecchio modo di fare politica”. La parola Comitati di quartiere sarebbe in effetti sparita dal programma del centrodestra. Inutile, tuttavia, cercare di leggere il programma elettorale sul sito del Comune, visto che cliccandovi sopra non compare niente. Sparito anche il programma. Meglio non diffondere le promesse sbandierate in campagna elettorale. Sul sito, invece, è possibile leggere le delibere integrali di giunta e consiglio. Una novità assoluta rispetto alla precedente Amministrazione di centrosinistra e un buon esempio di trasparenza, se solo il computer fosse effettivamente usato quotidianamente ed in modo appropriato dalla maggioranza dei cittadini.
Infatti, risale solo a quale mese fa la notizia della lotta degli abitanti di Venusio per ottenere la possibilità tecnica di navigare in rete. Sicuramente, supponiamo, non spinti dalla voglia impellente di leggere le delibere comunali. In ogni caso, la vittoria, è inutile dirlo, è arrivata dopo che si è mosso lo spontaneo Comitato di quartiere. Benedetto effetto nimby. Per il resto, l'istituto ufficiale e costante dei Comitati di quartiere nella città dei Sassi è un traguardo ancora utopico ed i cittadini possono continuare a “dormire” sonni tranquilli. C'è sempre qualcun altro che conduce il gioco al posto loro. Un gioco nel quale alla fine il premio è riservato solo a chi vi partecipa. Biagio Tarasco matera@luedi.it
La proposta fatta da Morelli nel 2002 Previsti otto o nove in tutta la città LA bozza dello statuto e del regolamento sui Comitati di quartiere è stata inviata dall'ex assessore alla Democrazia partecipata, Michele Morelli, nell'agosto del 2002 all'apposita commissione, affinché avviasse le procedure necessarie per la definitiva discussione in consiglio. Previsti dallo statuto comunale, i Comitati di quartiere, del numero di otto o nove per l'intera città, promuovono e favoriscono la partecipazione dei cittadini verso l'attività dell'amministrazione locale. I cittadini riuniti in Comitati possono formulare proposte in ordine alla gestione pubblica di servizi sociali e promuovere iniziative per migliorare lo sviluppo culturale, i trasporti pubblici, la salute degli abitanti, la tutela dell'ambiente. Inoltre, i Comitati di quartiere possono esprimere un parere preventivo, ma non vincolante, su alcuni provvedimenti comunali, come il bilancio, il piano regolatore, il piano commerciale, il piano del traffico. Per essere nominati consiglieri dei Comitati occorrono la residenza nel quartiere e la maggiore età. Per votare, invece, basta avere compiuto sedici anni. Il Comune mette a disposizione dei Comitati appositi locali in cui riunirsi ed adeguate attrezzature. Tramite i consiglieri eletti nel direttivo, che non possono superare il numero di quindici, gli abitanti di ogni quartiere hanno la possibilità di far sentire assiduamente la loro voce presso i funzionari e gli amministratori comunali sui problemi inerenti la pro-
L’ex assessore Michele Morelli
pria zona di appartenenza. A loro volta, i consiglieri dei Comitati sono tenuti ad affrontare le questioni sollecitate da gruppi di cittadini, dopo che questi ultimi abbiano presentato apposita richiesta accompagnata da un determinato numero di firme. In alcuni casi ai rappresentanti dei Comitati è data facoltà di partecipare alle riunioni delle commissioni consiliari. Tutto questo, però, finora è solo una proposta vecchia ormai di quasi sette anni ed imbalsamata su inutili pezzi di carta. b.t.
SOLO la partecipazione può aiutare a recuperare la fiducia dei cittadini nella politica e nelle istituzioni. Il distacco, la disaffezione, la critica e l'indifferenza dei cittadini verso la politica e le istituzioni a tutti i livelli sono sempre più evidenti. La crisi nel rapporto tra istituzioni e cittadini, tra partiti e società sta allontanando persone, risorse, competenze dalla politica, impoverendo e indebolendo conseguentemente la democrazia. Forte del convincimento che la partecipazione dei cittadini è fondamentale per superare la crisi di rapporto tra istituzioni e cittadini e per rinnovare forme e contenuti della politica, nella passata amministrazione comunale di centrosinistra fu portato a conclusione, nonostante anche una forte opposizione interna alla stessa coalizione di centrosinistra, il provvedimento (regolamento) relativo alla attuazione dei Comitati di Quartiere. Ciò nella convinzione che i cittadini, al di la del diritto di designare, con le elezioni, i loro rappresentanti negli organi degli enti locali, ritengo abbiano il diritto di avere la possibilità di contribuire alla ricerca di soluzioni ai problemi della propria comunità e di pronunciarsi sulle scelte importanti che l'amministrazione deve effettuare. Non a caso nella nostra “Costituzione Comunale” sono stati espressamente previsti i Comitati di Quartiere, proprio per favorire la partecipazione attiva dei cittadini, nonché il diritto di accesso e di informazione sulla attività comunale, nella convinzione che la prima condizione per facilitare i cittadini ad intraprendere una qualsiasi attività partecipativa è che essi siano informati del complesso dell'attività dell'ente. Purtroppo, l'attuale amministrazione di centrodestra invece di procedere, così come previsto dallo Statuto e dal successivo regolamento , a indire entro sei mesi dall' insediamento , l'elezione dei rappresentanti di Comitati di Quartiere, per dare concreta realizzazione alla democrazia partecipata, ha ben pensato di poter fare a meno del contributo critico dei cittadini contribuenti. Mentre inspiegabilmente ha celermente proceduto alla istituzione dell'Ufficio del Difensore Civico, ruolo di garante dell'imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione, pure previsto dallo Statuto Comunale il cui costo grava sul bilancio comunale per diverse decine di migliaia di euro/annue. Atteso il difficile momento di crisi finanziaria che attraversa anche il comune di Matera sarebbe stato opportuno rinviare l'istituzione del Difensore Civico a momenti migliori,
Michele Paterino
in considerazione che la tutela dei cittadini materani nei confronti della amministrazione comunale è comunque garantita dall'intervento del Difensore Civico Regionale ai sensi dell'art. 4 ,comma 2 della L. R. nr. 5 del 2007. Come pure nessun seguito è stato dato ad un altro strumento di controllo democratico come “l'Osservatorio sui servizi pubblici comunali” , pure approvato dalla precedente amministrazione di centrosinistra, con cui i cittadini utenti vengono messi nelle condizioni di valutare la qualità e i costi dei servizi erogati,di proporre modifiche delle modalità di erogazione, di verificare il rispetto delle convenzioni e delle carte dei servizi,ecc. ecc., sempre con l'obbiettivo di affermare la centralità del cittadinoutente e per rafforzare la fiducia nelle istituzioni. Devo anche constatare che i consiglieri comunali, quali massimi rappresentati dei bisogni della collettività locale, molto spesso sono stati mortificati nelle loro funzioni in quanto altri organi si sostituiscono impropriamente; ciò contribuisce a diffondere nell'opinione pubblica la convinzione, sempre più diffusa, secondo la quale i consiglieri non contano più, riconoscendo nella figura del sindaco eletto direttamente dai cittadini, il segnale di novità, mentre nei consigli il vecchio, qualcosa che va superato se non addirittura ignorato. E' vero che siamo in un epoca in cui si invocano esecutivi forti, che decidano da soli senza il consenso della rappresentanza elettiva, dimenticando che il ruolo del consiglio comunale, delle assemblee elettive, è un ruolo strettamente legato al valore della democrazia , il luogo dove avviene il confronto, lo scambio di vedute, di proposte per perseguire il bene comune. Mi auguro che i consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza nella consapevolezza del difficile momento di crisi che stanno attraversando la politica e le istituzioni possano deliberare quanto prima la concreta attuazione dei Comitati di Quartiere per consentire il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte della amministrazione ed elevare quindi la qualità della nostra democrazia.
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Montescaglioso Farmacia cittadina e servizi sociali nell’analisi di Garbellano e Montanaro
«Poche le iniziative da ricordare» Pd e Adc tracciano un bilancio dell’amministrazione comunale MONTESCAGLIOSO - Bilancio di fina anno dell’Amministrazione comunale 2008 tracciato da Angelo Garbellano, segretario cittadino del Partito Democratico e Michele Montanaro, consigliere comunale di opposizione e portavoce pro tempore a livello provinciale dell'Adc (Alleanza di Centro) nella quale si riconoscono ex militanti Udeur e Verdi. Garbellano ha aperto l'incontro con la stampa sottolineando come, ad oggi, gli unici due partiti di opposizione a Montescaglioso siano Pd e Adc, proseguendo poi con la considerazione che tracciare un bilancio dell'attività svolta dalla maggioranza di centrodestra «è facile e difficile allo stesso tempo», affermando che «sono ben poche le iniziative che hanno lasciato il segno». Si è poi soffermato su alcuni aspetti relativi alla farmacia comunale e alla chiusura di due plessi scolastici. Per quel che riguarda il primo argomento, ha sottolineato come la farmacia si trovi in una condizione «irrimediabilmente disastrosa, con la confusione sui conti, disagi continui e un accordo con la Vim (ditta fornitrice di Matera) per pagare 50.000 euro ogni mese». Passando poi ai Servizi Sociali, si è chiesto quali siano le iniziative strutturate, parlando del depauperamento che ne conseguirà con la quasi certa perdita della presidenza della scuola media di Montescaglioso. Ha inoltre evidenziato come il Piano di ridimensionamento scolastico non sia mai-
Montescaglioso; a destra l’Abbazia
stato oggetto di discussione in Consiglio Comunale, mentre si è cercato di discuterne in un incontro “pubblico/privato”. Garbellano ha sottolineato che se da un lato è stata magnificata la possibilità di creare «un mega istituto», adducendo motivazioni di tipo pedagogico, dall'altro si è verificato un «palese conflitto di interessi». Ha poi fatto notare che creare un istituto con un totale di 1100 alunni richiederebbe a sua volta una deroga, visti i limiti fissati tra 500 e 900 alunni, «una deroga che è chiesta dalla Giunta Comunale senza che
questo però avvenisse a livello unitario». Il segretario cittadino del Pd ha ricordato come già nel 1999 si fosse presentata una simile situazione e come fu scongiurata «da una battaglia unica ed unitaria» ed ha annunciato la proposta, avanzata, come gruppo consiliare, all'assessore provinciale all'Istruzione, per la creazione di due istituti, rispettivamente di 600 e 500 alunni, al fine di mantenere una scuola media a Montescaglioso, «autonoma ed autorevole» e non impoverire l'offerta formativa e pedagogica della scuola elementare.
In merito alla chiusura dei plessi delle scuole materne di via Salvo D'Acquisto e via Silvio Pellico, a rischio vulnerabilità medio-alta, Garbellano si è poi chiesto come mai le relazioni tecniche che accertavano i problemi siano state consegnate dai tecnici incaricati nel mese di giugno 2008 e gli istituti poi chiusi solo alla fine di novembre, «correndo un rischio di notevole gravità in quei mesi di apertura delle scuole». Montanaro ha esordito affermando che l'Amministrazione Venezia ritiene più importante la Giunta rispetto al Con-
siglio Comunale, inserendo in questo riferimento anche il progetto relativo alla costituzione di un centro d'alta formazione presso l'Abbazia di San Michele Arcangelo. «In un solo atto il Consiglio Comunale è stato bypassato e si è scelti da soli la strada da seguire». Ha poi richiamato l'attenzione sulla bocciatura di un progetto di finanziamento dalla Regione Basilicata di 300.000 euro «per un errore nelle pratiche presentate». Riguardo alla raccolta differenziata in atto a Montescaglioso dal 12 novembre 2008, ha sottolineato che l'opposizione non è contraria ad essa «ma alle modalità con le quali è stata attuata». Ha lamentato la partenza da una situazione di «non raccolta differenziata» e la campagna informativa prevista non è stata effettuata nella maniera dovuta. Ha quindi sollevato un altro problema: dagli atti in possesso della minoranza pare che la ditta appaltatrice abbia ricevuto spettanze già da luglio 2008 mentre l'attività vera e propria è partita da metà novembre. A tal proposito è stata presentata un'interrogazione scritta che non ha ancora ricevuto risposta. Prima di concludere, ha portato all'attenzione la mancata riduzione delle tasse e di idee progettuali, la presenza di tante microdiscariche illegali e la mancata attuazione, dopo due anni, del Piano Urbanistico, che si chiederà sia discusso in Consiglio Comunale. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
Questa sera nel Palauditorium Wojtyla
Grassano Fino al 12 la quinta edizione nelle sale di Palazzo Materi
Torna dopo dieci anni a Montescaglioso il Concerto della speranza
Il presepe tra arte e tradizione
MONTESCAGLIOSO - A distanza di dieci anni dall'ultima edizione, torna il “Concerto della Speranza”, giunto alla XVII edizione. Sul palco allestito nel Palauditorium “Karol Wojtyla” di Montescaglioso, oggi dalle 19.30, si esibirà la famosa banda “Rocco D'Ambrosio Città di Montescaglioso Banda D'Europa”, complesso bandistico che dal 1983 al 1999 ha avuto la capacità di imporsi sulla scena musicale nazionale ed estera ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. L'imponente formazione bandistica, composta da oltre 100 musicisti e la Polifonica “Rosa Ponselle” (maestro del coro Giuseppe Ciaramella) saranno dirette dai maestri Rocco Eletto, Nicola Samale e Giovanni Pompeo, tra coloro che hanno segnato le tappe fondamentali del percorso della stessa Banda. I tre maestri proporranno al pubblico un repertorio pensato appositamente per una serata dedicata alla beneficenza, il cui ricavato sarà interamente devoluto all'Airc (Associazione italiana ricerca sul cancro) e a Telethon. I brani proposti vanno dall'Ottocento sino ai nostri giorni, per offrire uno spazio il più ampio possibile del repertorio per fiati, cercando di incontrare i gusti più diversi del pubblico. Sono in programma musiche di tre compositori montesi: Agostino Panico
(autore della marcia tradizionale “Nonno Checco”), Vincenzo Simmarano (nello spumeggiante collage di musiche da film) e Damiano D'Ambrosio (del quale sarà eseguita la prima assoluta della trascrizione dei “Quadri di un'esposizione” di Mussorgsky). Completano il programma “Celebration fanfare” del campano Cardaropoli, la classica versione di Abbate dell'Ouverture 1812 di Ciaikovsky e, per concludere, la “Sinfonia funebre e trionfale” di Berlioz, brano originale per grande banda e coro, brano di rarissima esecuzione, presentato alcuni anni fa dal maestro Riccardo Muti a Il Cairo per il Ravenna Festival. L'evento è organizzato dal Lams (Laboratorio Arte Musica e Spettacolo) e dall'Associazione “R. d'Ambrosio” e conclude la rassegna “Harmoniemusik dalla popolare alla colta”. mic.mar. provinciamt@luedi.it
Esposte le opere del maestro Raccagni e dell’artista D’Aria GRASSANO - Si rinnova anche quest'anno , siglando il raggiungimento della quinta edizione, la tradizionale rassegna dei presepi ospitata a Grassano nelle sale del signorile Palazzo Materi. La rassegna “Il presepe nell'arte e nella tradizione” resterà aperta ai visitatori fino al prossimo 12 gennaio e quest'anno ha come ospite d'eccezione il maestro Guido Raccagni che espone 14 dei suoi 30 diorami ispirati alla vita di Gesù. Diorami raffinati quelli di Raccagni che suscitano nello spettatore un'ammirazione profonda per un'arte tanto antica quanto attuale nella ricerca della qualità e della creatività dei particolari evidenti grazie alla spettacolare “profondità” data ad ogni scena. La passione di Raccagni per l'arte del presepe, e del diorama in particolare, nasce da circa quarant'anni fa con la creazione di una piccola natività “casalinga” . Poi il lavoro continua, dando i suoi frutti artistici, fino al 2000 quando il suo sogno nel cassetto finalmente si realizza con una mostra permanente a Cividino Quintano (Bg) e la nomina a dirigente della sezione di Cividino-Quintano dell'Associazione Amici del Presepio. Alle prime importanti apparizioni pubbliche segue la nascita di un laboratorio per la programmazione annuale della cultura del presepio. Da qui, oltre a numerose mostre nazionali e internazionali, Raccagni
Da sinistra Luberto, Raccagni, Pascale e le statuine di D’Aria
realizza una mostra permanente e mette su un laboratorio-scuola dedicato ai giovani con la passione per l'arte del presepe e più in generale con l'amore per la contemplazione dei misteri della vita di Gesù. Quello che colpisce di Raccagni è proprio la profonda fede che si esprime con grande naturalezza nei suoi diorami. «Io sono un credente - ci ha detto quando lo abbiamo incontrato - e rispetto tutti, anche i non credenti, ma nella realizzazione delle mie opere vado oltre il presepe, rappresento nel mistero della vita e del mistero della vita stessa di Gesù il Vangelo nel suo insieme: dalla nascita passando per i fatti più importanti della sua vita fino al mistero della sua morte. M auguro - confida Racca-
gni - di riuscire a trasmettere emozioni a quanti guarderanno i miei diorami dando così un senso più profondo al nostro Natale». Espone, sempre nelle sale di Palazzo Materi, anche Franca D'Aria artigiana di pregevoli statuine in terracotta rivestite dei costumi tradizionali lucani. Decine i modelli in mostra che oltre a evidenziare la bellezza e la particolarità del costume lucano (simbolo di storia e tradizione tramandata nel tempo ) risaltano i mestieri, le attività e il quotidiano degli uomini e delle donne di un tempo . «E' un modo diverso e innovativo di valorizzare le nostre tradizioni - ha spiegato D'aria - con un viaggio che ci conduce alla scoperta dei costumi dei nostri paesi , caratteristici e diversi per
stoffe, colori e accessori». Così, nelle sale di palazzo materi il visitatore potrà ritrovare la magia del presepe con le opere di Raccagni e Artese e riscoprire la bellezza e la raffinatezza del costume lucano dei nostri paesi. L'appuntamento si rinnova tutti i giorni fino alle 22 come spiegano gli assessori Filippo Luberto e Pasquale Pascale: «Quello con i presepi è ormai un appuntamento fisso che ci fa riscoprire le peculiarità della nostra comunità, l'auspicio è che le scuole e i gruppi di turisti che affollano la città dei sassi e i dintorni per queste feste possano fare tappa a Grassano così da superare le 15.000 presenze dello scorso anno». Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it
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Bernalda Per molti «punto di partenza per altri traguardi da raggiungere insieme»
Un «Sì» lungo dieci anni Oltre venti coppie hanno festeggiato le nozze di stagno BERNALDA - Nozze di stagno per oltre venti coppie bernaldesi. Sono passati dieci anni dal più bel “Sì” che le coppie nel 1998 hanno detto davanti all'Altare. Molti di loro si sono ritrovati nuovamente all'interno della Chiesa Mater Ecclesiae di Bernalda per rinnovare e continuare il cammino insieme. Un viaggio che per la maggior parte non è più solo di coppia: tanti i bambini che hanno contribuito a vivacizzare la routine di coppia. Una giornata questa che ha delle emozioni diverse da quelle del matrimonio, ma che rappresenta un traguardo importante e soprattutto un esempio ed un modello da seguire. A celebrare la messa è stato il parroco di Bernalda Don Mimì D'Elia, il quale ha sottolineato l'importanza dell'unione e del rispetto. Lo stesso poi, durante l'omelia, si è soffermato sull'importanza della fedeltà e dell’educazione dei figli. Dopo le parole di Don Mimì, in ogni suo discorso non mancano gli esempi
abbiamo vissuti splendidamente. In ogni nostra giornata - hanno continuato i due - abbiamo condiviso tutto. Per i prossimi anni - hanno concluso i loro volti sorridenti - abbiamo dei sogni nel cassetto che vogliamo realizzare insieme». Alle parole di gioia e dei progetti futuri, si aggiungono quelle di Domenico e Maria Sarubbo, i quali, come le altre coppie, parlano dei loro dieci anni e del futuro insieme. «Non nascondiamo la felicità di essere qui oggi hanno detto i due - soprattutto perché siamo coppia e genitori di due splendide bambine. Sono passati dieci anni hanno continuato Domenico e Maria - e l'emozione e grandissima, anche se diversa, soprattutto perché nel giorno del mio matrimonio ho pianto per la felicità e per il coronamento di un sogno. Il messaggio che noi lanciamo ai giovani - ha concluso la coppia - è quello di giungere a questo giorno con l'amore e con la voglia di essere coppia». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi Bagno di folla per ammirare i 60 figuranti
In serata a Bernalda
I figli delle coppie che hanno festeggiato le nozze di stagno
da prende in considerazione, tutte le coppie, insieme ai loro figli, hanno voluto immortalare l'evento con una foto ricordo e con il taglio della torta. Emozionante, oltre alle
Tursi Orchestra Bulgara
Note dell’Est in concerto TURSI - Concerto di Natale offerto dall'amministrazione comunale ed eseguito nella chiesa cattedrale "Maria Santissima Annunziata". Il concerto è stato eseguito dall'Orchestra da Camera bulgara di Gabrovo, che ha visto la partecipazione straordinaria della soprano Vladislava Garvalova, solista del teatro dell'Opera di Russe e diretto da Ivan Stoyanov. E' il secondo anno che il Comune offre un concerto natalizio. Musica classica, musica barocca e canzoni della tradizione religiosa hanno formato il repertorio che questi artisti venuti dall'Est, tutti con anni di conservatorio alle spalle, che hanno offerto al pubblico tursitano. Le persone, per un'ora e mezza, hanno ascoltato un concerto di musica colta, immaginando di essere a teatro, visto che i musicisti, il direttore d'orchestra e la cantante, osservavano il rituale che si svolge nei teatri. Si è respirata quindi un'atmosfera da “fin de sciecle”, con il pubblico attento e silenzioso che ha applaudito al momento giusto e che non ha esitato ad alzarsi in piedi per un doveroso tributo agli artisti. Poi tutti in fila come a scuola i dodici artisti sono usciti. Dopo i ringraziamenti di rito della presentatrice, i musicisti sono tornati
mi progetti che abbiamo in cantiere e che vogliamo realizzare. Le difficoltà ci sono, ma insieme si superano prima e meglio; soprattutto se al primo posto si mette Dio e il suo amore». Alle parole di Gaetano e Lucia Carella si sono aggiunte quelle di Michele e Anna Uricchio, anche loro coppia che ha preso parte a questo grande giorno, i quali hanno parlato di anni passati insieme con l'amore che si rafforza e cresce. «In questi anni - hanno detto - in noi è cresciuta la voglia di essere coppia e di vivere insieme. Questo - hanno continuato Michele e Anna - significa che l'amore c'è. Per il futuro? Ebbene - ha concluso la coppia - in noi c'è la voglia e la speranza di festeggiare tanti dieci anni insieme». Giacomo e Lara Vitelli si aggiungono alla felicità dei loro amici parlando di un tempo che passa e di un amore che diventa sempre più grande. «Siamo felici - hanno detto Giacomo e Lara - di essere qui oggi, soprattutto perché questi dieci anni li
L’orchestra della Bulgaria
dalla sagrestia e hanno suonato l'Ave Maria di Schubert, con la soprano che cantava. Nel pubblico, anche il vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro, monsignor Francesco Nolé, i due parroci, le suore "Figlie dell'Oratorio" e il sindaco Antonio Guida. C'erano anche gli assessori comunali ed alcuni consiglieri e numerosi appassionata di questo genere di musica. Purtroppo, però, mancavano i giovani. Fiori rossi sono stati donati al soprano. Questi i brani in repertorio: Barbiere di Siviglia: overture; Adeste Fideles; Valzer di Tchaikovskij; Jingle Bells; In notte placida; We wish you a Merry Christmas; e conclusione con le note del valzer di Strauss: Danubio Blu. sal.mar. provinciamt@luedi.it
parole del parroco, e a quelle delle coppie, è l'aver assistito, all'interno del salone adiacente alla Chiesa, alla foto che ha visto tutti i bambini procedere al taglio della torta per i loro
genitori. «E come si fa a non essere felici in momenti come questi. - hanno detto Gaetano e Lucia Carella, una delle coppie che ha festeggiato le nozze di stagno Dieci anni di matrimonio sono un punto di arrivo ma anche un punto di partenza per gli altri traguardi da raggiungere insieme. Noi eravamo prima amici, poi fidanzati e dopo finalmente abbiamo deciso di sposarci. Un percorso che abbiamo condiviso insieme. Questi anni sono passati velocemente ma intensamente. E’ un cammino che vogliamo continuare per noi e per i figli: sono tantissi-
La Rabatana trasformata in un presepe vivente
Atmosfera natalizia nella chiesa del Convento
TURSI - E’ giunto alla terza edizione il presepe vivente organizzato e preparato dalla Pro Loco tursitana, in collaborazione con la comunità parrocchiale. L'allestimento scenico è stato preparato nel quartiere della Rabatana, che come paesaggio somiglia tantissimo alle case della Palestina. C'era la bottega del fabbro, del falegname e c'era il grande palazzo di Erode con le ballerine della scuola Lady Deborah, c'era una intera famigliola, madre padre ed i due figli piccoli (che si sono tanto divertiti) a rappresentare i personaggi di duemila anni fa. E c'era la capanna, ma senza Giuseppe e Maria. Infatti due giovani sposi, che hanno impersonato la Madonna e San Giuseppe, erano partiti dalla cattedrale insieme alla folla di fedeli. Hanno attraversato le strade del centro storico e sono saliti, fin sopra la Rabatana. Ci sono state varie soste, dove i due figuranti con il loro asinello, chiedevano alloggio. Arrivati alla capanna, si sono accomodati dentro con il loro bambino ed hanno dato un volto alla scena della Natività. C'era anche una grande stella proiettata nel cielo della Rabatana con una luce stroboscobica.Per realizzare l’evento è stato necessario un mese di lavoro con incontri e riunioni, nel salone parrocchiale. La sceneggiatura era stata scritta dai parroci. Dietro le quinte Francesco Ottomano componente della Pro Loco e i suoi collaboratori, i giovani figuranti, gli uomini del servizio d'ordine, i vigili urbani, i parroci don Batti-
BERNALDA - «Adeste fideles / laeti triumphantes /venite, venite in Bethlehem…». Sembra già di sentirle le prime parole del canto natalizio “Adeste fideles”, che aprirà questa sera alle 20, nella chiesa del Convento, la terza edizione del “Concerto di Natale”. L'evento è stato organizzato dalla parrocchia “San Bernardino da Siena” e dalla Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari). Ad esibirsi saranno il soprano, Sonia Margarita, il mezzosoprano, Giuseppina Pistoia e il coro “San Bernardino da Siena”, nato nel 1997 come gruppo di cantori parrocchiale, grazie all'impegno di alcuni appassionati e all'incoraggiamento costante dei parroci, dal compianto monsignor Giuseppe Eufemia, a don Mariano Crucinio e a don Gabriele Chiruzzi. Al violino e alla viola ci sarà Antonella Feraco, al pianoforte Maria Antonietta Dimonte e Grazia Conforti, cui è affidata anche la direzione del concerto. Oltre ad “Adeste fideles”, saranno cantate: “Amazing Grace”, “Over the Rainbow”, anche nota con il titolo “Somewhere Over the Rainbow”, “The first Noel”, “Astro del ciel”, “Ave Maria”, “Minuit chrétiens”, “Chantez noël”, “Tu scendi dalle stelle” e “White Christmas”. Il repertorio soddisferà certamente gli amanti della tradizione classica e dei canti natalizi. Il concerto, negli anni, sta diventando per molti bernaldesi un appuntamento particolarmente sentito e da non perdere. Gianpaolo Palazzo
La grotta, in basso foto di gruppo per i figuranti
sta e don Giovanni e le suore che hanno permesso la realizzazione di questa terza edizione dell'Evento Presepe. L’auspicio degli organizzatori è che possa ripetersi anche l'anno prossimo, perché è un grande momento di aggregazione e tanti giovani si stanno appassionando. Onore al merito ai tre che hanno impersonato i Re Magi, che erano posizionati davanti all'ingresso della capanna e alla giovane famiglia Verde che ha rappresentato dal vivo, la Natività insieme al loro figlioletto Domenico che era sempre sorridente, mentre
stava sulla culla nella capanna. Più in là, c'era anche una piccola taverna, che forniva i classici panini con il salame arrostito alla brace ed un buon bicchiere di vino. In un'altra casetta, tre signore hanno lavoratoper preparare la "crispellata" offerta gratis a tutti i visitatori. Sessanta i figuranti e il pubblico che ha visitato le scene del Presepe vivente era molto più numeroso degli altri anni, nonostante la pioggia ed il freddo imperante. Sono venuti anche dai paesi vicini. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Policoro Nelle realtà periferiche il partito è all’inizio del suo processo costitutivo
Grandi manovre verso il Pdl A colloquio con Rocco Leone (An) e Paolo Castelluccio (Fi) POLICORO - Il Pdl (Popolo della libertà) ha vinto le elezioni Politiche dello scorso anno, sostiene in gran parte il governo Berlusconi, è il partito del 40 per cento, ha gruppi unitari nei due rami del Parlamento, ma nelle realtà periferiche è appena all'inizio del suo processo costitutivo. A Policoro uno dei più grandi comuni della Basilicata, così come a livello nazionale i partiti e le forze di centrodestra sono al governo a sostegno del sindaco indipendente Nicola Lopatriello. Il primo cittadino, infatti, non ha attualmente un'appartenenza partitica. Di lui si sa solo che ha sempre fatto parte di coalizioni di centrodestra. Non è detto, affatto, però, che entri nel Pdl. Vediamo intanto di capire come sta nascendo il Pdl policorese. A tal proposito abbiamo interpellato il vice sindaco, Rocco Leone, di An, che con 474 preferenze è risultato essere il più suffragato di sempre nella storia della preferenza unica da quando nella cittadina jonica si è votato con il sistema proporzionale. «A Policoro - ha spiegato l'esponente di spicco del costituendo Pdl - ci sono tre componenti importanti, i Circoli (confluiti nella civica “Città nuova” del leader Cosimo Ierone e assessore i Lavori pubblici, lista più suffragata alle Amministrative del maggio 2008, ndr), Al-
Da sinistra Rocco Leone e Paolo Castelluccio
leanza nazionale e Forza Italia, dalla loro sintesi uscirà fuori il partito. Guai a pensare di fare il Pdl con investiture dall'alto, perché la forza di questo nuovo soggetto politico dovrà essere quella di dare voce ai cittadini, agli iscritti, per fare in modo
che sia la base a scegliere i propri dirigenti che la rappresenterà». Si può andare - chiediamo- verso un gruppo del Pdl in consiglio comunale, superando i rispettivi steccati? «Se non ci saranno prevaricazioni di parte ha risposto il vice sindaco - e trovere-
mo le motivazioni per fare sintesi, il gruppo unico sarà l'approdo naturale, senza che questo vada a creare squilibri politici e traumatismi all'Amministrazione comunale». Alle provinciali, come vi regolerete nella scelta dei candidati? «Anche qui de-
Policoro Discussione nel corso del Consiglio comunale
Zona D/7, da otto anni futuro imprenditoriale incerto POLICORO - Quale futuro imprenditoriale per la zona D/7? Nell’ultimo Consiglio comuna l'opposizione del Partito democratico (Pd), ha interrogato l'Amministrazione comunale su come intende muoversi in merito ad una spinosa questione che Policoro si porta dietro da anni (dal 2001), relativa ad un investimento turistico mai partito e che doveva essere complementare a Marinagri, poiché l'area interessata, la D/7 appunto, si trova proprio nelle vicinanze di “Torre Mozza”. Il consigliere di opposizione, Franco Labriola, ha spiegato come ci siano seri rischi per le casse comunali, oggi solide, se tale vicenda si dovesse protrarre ancora “al buio” dopo che il Commissario prefettizio e l'ufficio
Una panoramica di Policoro
legale del Comune qualche tempo fa avevano applicato la clausola risolutiva espressa al contratto di vendita di quei terreni dove si doveva costruire entro una data certa e non lo si è fatto, facendo così ritorna-
re i terreni nella sfera di competenza del Comune. Inoltre lo stesso Labriola ha spiegato anche come ci siano in corso delle azioni legali da parte degli ex proprietari terrieri per ritornare in possesso degli stessi terreni agricoli di quell'area. Il sindaco, Nicola Lopatriello, nella sua risposta ha affermato come i terreni degli agricoltori della zona siano stati acquistati dall'Alsia, poi rivenduti al Comune e di conseguenza ceduti alla società che doveva provvedere all'investimento. Dunque, secondo lo stesso, gli agricoltori dovrebbero prendersela con l'Alsia e di conseguenza con la Regione Basilicata in quanto il Comune non c'entrerebbe nulla. Inoltre Lopatriello ha sostenuto come con molta probabilità con la so-
cietà si aprirà un contenzioso giudiziario visto che difficilmente, dopo l'applicazione della clausola risolutiva espressa del Commissario prefettizio, ci sarà un accodo bonario con la società per la trascrizione, presso l'Agenzia del territorio, dei terreni a favore del Comune per inadempimento degli obblighi contrattuali. In conclusione ha invitato la minoranza ad un grande senso di responsabilità su questa vicenda senza strumentalizzazioni di sorta e lavorare esclusivamente per l'interesse della comunità. Una volta ritornato in pieno possesso dei terreni, l'Amministrazione si riserva poi di utilizzarli sulla base delle proprie esigenze programmatiche. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
v'essere la base, il cuore del partito a scegliere i candidati. La cosa più bella sarebbe che ogni candidato in pectore una volta manifestata la volontà di misurarsi nella competizione elettorale del giugno prossimo, possa essere scelto dalla base con una votazione, tipo primarie, in modo - ha concluso Leone -da non mortificare le aspettative di nessuno». Su tredici componenti della maggioranza, sindaco incluso, sono certi di approdare nel nuovo partito-coalizione solo quattro consiglieri: Giuseppe Callà e Livia Lauria di An, Domenico Bianco, Rocco Colucci e Otello Marsano di Fi. L'alter ego di Rocco Leone è indubbiamente il consigliere provinciale, Paolo Castelluccio di Forza Italia: «A Policoro - ha detto al Quotidiano - il Pdl si è testato dando 4500 voti ai nostri parlamentari. Insieme ad An saremo alla guida del nuovo partito. Qui si vola più alto rispetto a quanto si profila a livello nazionale di assegnare a noi il 70 % e ad An il 30. Ritengo che siamo sullo stesso piano. L'invito va anche alle civiche locali di farne parte. Non dobbiamo studiarci l'uno con l'altro, dobbiamo abbandonare le diffidenze. Alle provinciali poi probabilmente andremo con due liste separate per dare più forza al candidato presidente». Pierantonio Lutrelli
Scanzano Precisazione
Edilizia L’assessore residenziale Pantano Quattordici non fa parte di Idv nuovi alloggi POLICORO - Quattordici nuovi alloggi comunali. Il Comune di Policoro ha infatti pubblicato il bando per l'assegnazione in locazione semplice di quattordici alloggi di edilizia residenziale pubblica. Cinque degli appartamenti sono riservati a categorie specifiche. In particolare, due a giovani coppie, anziani, ragazze madri e persone divorziate, uno a portatori di handicap e due a situazioni di emergenza abitativa. Le domande vanno presentate al Comune entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando, che fissa i requisiti per gli aventi diritto. provinciamt@luedi.it
Montalbano Nella parrocchia Santa Maria delle Grazie l’opera di Follino e Martino
La magia del presepe dei borghi MONTALBANO - La magia del Natale trova sempre più corpo nelle raffigurazioni, spesso delle vere opere d' arte, dei presepi. Singolare, anche quest'anno, il presepe della parrocchia dei borghi periferici di Montalbano Jonico, Santa Maria delle Grazie, realizzato, ancora una volta, dal maestro Angelo Follino e dal suo bravo collaboratore Franco Martino. E' diventato un vero culto per i due artisti montalbanesi la realizzazione di un presepe che sia in grado di esprimere all'uomo di oggi, il messaggio evangelico della semplicità con cui il Cristo è giunto sulla terra, coniugato con quelli che sono gli aspetti più salienti della moderna civiltà.
Gesù Bambino così, fra Maria e Giuseppe, il bue e l'asinello, deposto su un giaciglio di paglia, in un angolo che vorrebbe ancora oggi distinguersi dal mondo circostante, ma da cui ne è imprescindibilmente circondato. La grotta con la sacra famiglia di Nazaret, stigmatizzata come simbolo di povertà evangelica e intorno ad essa, le case e il movimento di una civiltà nuova, diversa, dinamica perché presa da altro fare, tranne alcuni timidi pastori che, incuranti del frastuono e della diversità della moderna civiltà, si spingono verso la grotta per dare una risposta all'invito, mai superato, nella storia, di un angelo: “Ecco vi annuncio una grande gioia, oggi è na-
to per voi il Salvatore”. Angelo Follino e Franco Martino sull'insegnamento di Francesco d'Assisi, primo cultore della Divina Natività, hanno così inteso dare ancora oggi un messaggio ad ogni uomo e donna di buona volontà perché siano sempre capaci di fermarsi dinanzi al mistero della divina Incarnazione e mai nulla passi più per essere superato. Soddisfazione è stata ampiamente espressa per la realizzazione dell'opera anche dal parroco di Santa Maria delle Grazie, don Vincenzo Sozzo che, a conclusione della messa della notte di Natale, ha invitato i fedeli ad accompagnare processionalmente il Bambinello al presepe
per deporlo nella grotta, simbolo tanto antico tanto provocatorio per la civiltà moderna, dove, fra tanta opulenza c'è ancora chi se ne muore di stenti e povertà. Anna Carone
SCANZANO JONICO - Riceviamo e pubblichiamo da Domenico Iannello, coordinatore Italia dei Valori Scanzano Jonico. «In merito all'articolo del 24 dicembre 2008 dal titolo “I nove cavalieri di Iacobellis” mi corre l'obbligo di precisare un punto molto importante, che molto spesso suscita interrogativi da parte di molti miei interlocutori. L'Assessore Sante Pantano non fa parte del partito “Italia dei Valori”. Già nell'aprile scorso, all'indomani delle Politiche, con una nota della Segreteria Regionale pubblicata da questo giornale, veniva comunicata l'espulsione dal Partito di Sante Pantano, la cui appartenenza politica, per la verità, da tempo era equivoca. L'aver distribuito o fatto finta di distribuire qualche volantino per l'Italia dei Valori negli ultimi giorni della campagna elettorale certamente non poteva servire a sanare la sua ambiguità. Il cosiddetto “comportamento concludente” - specifica il coordinatore Italia dei valori Domenico Iannello - vale più di una tessera. Ed infatti, dopo l'ammodernamento della strada Provinciale Scanzano Montalbano, lo stesso Pantano chiariva la sua appartenenza al Partito del Presidente della Provincia, Popolari Uniti, con un volantino che molti concittadini hanno ricevuto dallo stesso Pantano, che si firmava “Consigliere Provinciale Popolari Uniti Sante Pantano”». provinciamt@luedi.it
Sport Domenica 4 gennaio 2009
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Serie A «Adriano non si muove dall’Inter. Il Milan più che Hagger cerca Alex del Chelsea»
Pasqualin svela le strategie Uno dei guru del mercato detta i tempi degli affari ROMA - Liquidità poca, movimenti tanti. Scambi più o meno alla pari di calciatori a costo zero. La crisi economica comincia a farsi sentire e molti presidenti preferiscono stringere la cinghia. Mercoledì partirà l’ultima trance di Calciomercato, una specie di festival delle illusioni, e chi ha sbagliato indirizzo avrà la possibilità di rimediare. Anche le grandi cercheranno di rimescolare le carte, a cominciare dall’Inter. Parola di Claudio Pasqualin, procuratore di diversi calciatori e grande esperto di mercato. «La storia con Adriano, per la società nerazzurra, è destinata a continuare; se dovesse cederlo, e vederlo segnare magari con un’altra maglia, Moratti rischierebbe l’infarto. Resisterebbe solo a vederlo segnare in Brasile. Se Adriano dovesse tornare nel proprio Paese, bene. Siccome Moratti se lo può permettere, credo che Adriano resterà all’Inter e questo metterebbe in discussione la posizione di Crespo, che magari è tagliato fuori dalla Champions, ma ad alcune buone squadre della Liga tornerebbe utile». Il bello e il brutto del Calciomercato, secondo Pasqualin, è che vi sono «considerazioni extra-economiche che lo determinano». L’aspetto economico oggi è troppo importante per certi club e «mette in secondo piano anche la voglia di successo». «Qualche presidente – sottolinea – pensa di poter vincere di meno, o di non vincere affatto, e preserva i bilanci del proprio club da pericolosi harakiri. La crisi si farà sentire ma, siccome la fame aguzza l’ingegno, ci saranno tantissimi scambi. Andrà via Pazzi-
FA Cup in Inghilterra
Il Chelsea al “replay”
Adriano: secondo Pasqualin non si muove dall’Inter
ni, ma è difficile che la Fiorentina possa pretendere soldi liquidi: al posto di Pazzini arriverà qualcun altro». Dunque, scambi o al massimo cessioni con diritto di riscatto «che non verrà mai esercitato – spiega Pasqualin – e intanto si tira a campare». L’uomomercato? Il procuratore non ha dubbi: «Non ci saranno grossi nomi. Potrebbe essere proprio Pazzini. Per il resto non ci sono giocatori in grado di accendere la fantasia dei tifosi. Anche dietro il possibile interessamento del Milan per il difensore Agger, ci potrebbe essere una manovra del suo procuratore, per ottenere un rinnovo dell’ingaggio. Il Milan fa
Mourinho scherza su tutto anche sulle vacanze MILANO - L'ennesimo ritardo di Adriano non turba più di tanto l’ambiente nerazzurro. Ieri mattina, l’attaccante si è però presentato di buon'ora alla Pinetina di Appiano Gentile, dove ad attenderlo c'erano Josè Mourinho ed il respon- Mourinho sabile dello staff medico Franco Combi. Ha poi svolto un lavoro differenziato, mentre il resto della squadra si allenava davanti ai tifosi ed ai giornalisti. Adriano è poi arrivato sul campo dove ha salutato lo staff tecnico e si è fermato a parlare con l’allenatore, salutato con un 'cin-
què, a tiro di telecamere e sotto lo sguardo dei cronisti. Tanto che Mourinho ha messo una mano davanti alla bocca. Per non far capire cosa vi siete detti? «Parlavamo di Julio Cesar – ha spiegato il tecnico -. Durante le vacanze sono stato a Rio due giorni: l’ho chiamato al telefono per andare con lui al ristorante, insieme alla mia e alla sua famiglia, e non mi ha mai risposto... Mi ha lasciato solo a Rio! Commentavo questo, con Adriano. Se Julio viene a Lisbona, lo lascio solo anch’io per due giorni».
bene a puntare su Alex, per aumentare il numero dei suoi giocatori brasiliani. Il Milan ormai è una squadra dalla forte connotazione brasiliana». In prima fila fra le squadre attive anche la Roma. «Il problema dei giallorossi non è Totti – osserva Pasqualin – Nei giorni scorsi ho parlato con il ds Pradè, che mi ha manifestato la volontà di fare qualcosa. Mi auguro che il club giallorosso si muova. Fontana del Palermo come secondo portiere andrebbe benissimo, anche se è ancora presto per parlarne. Uno che invece non ha fatto breccia nel cuore di Spalletti sembra essere Cicinho: se dovesse andar
via, si potrebbero realizzare delle operazioni. Lo scambio Okaka-Bogdani? Gioverebbe solo al Chievo. La Roma cercherà di cedere Montella, che ha un ingaggio importante». All’estero la situazione cambia: «Se ne fregano degli scambi, vogliono solo i soldi. Sento parlare di Owen, ma ci vogliono i soldi, non giocatori in cambio. La gente partirà per Milano con la voglia di fare tante cose e le farà, ma ci saranno tanti scambi, i giornali comunque avranno di che scrivere». Un mercato particolare, dunque, dove le situazioni in entrata e in uscita sono condizionate dalla mancanza di soldi sonanti.
LONDRA - Arriva la FA Cup e le sorprese non mancano. Come tradizione vuole, non tutti i pronostici sono stati rispettati nel terzo turno della Coppa d’Inghilterra dove le ricche e quotate formazioni di Premier League hanno trovato più di una difficoltà. Eliminato lo Stoke City, il Chelsea di Felipe Scolari, prossimo avversario della Juventus in Champions League, sarà costretto al replay dopo l’1-1 casalingo contro il modesto Southend, formazione di terza divisione. I Blues, in vantaggio con Kalou al 31', vengono beffati al 91' da Clarke e dovranno ripetere l'incontro. Al replay sono costretti anche i campioni uscenti del Portsmouth, bloccati sullo 0-0 a Fratton Park dal Bristol, e lo stesso dovranno fare Hull City e Newcastle che con lo stesso risultato hanno concluso una delle poche sfide di Premier League presenti nel terzo turno di coppa. Eliminato a sorpresa il Manchester City di Hughes, che crolla in casa per 0-3 contro il Nottingham Forest, quart'ultimo in seconda divisione, mentre andrà al replay il West Bromwich, fermato sull'1-1 dal Peterborough. Vittorie di misura per Everton (1-0 sul campo del Macclesfield) e
Steve Gerrard
Middlesbrough (2-1 sul Barrow) mentre superano il turno agevolmente Arsenal e West Ham. I Gunners, che negli ottavi di Champions affronteranno la Roma, hanno superato 3-1 il Plymouth (seconda divisione) con una doppietta di Van Persie e un’autorete di Gray mentre gli Hammers di Gianfranco Zola hanno avuto la meglio per 3-0 sul Barnsley, con Ilunga, Noble su rigore e Carlton Cole a siglare il successo. Il Liverpool, invece, vince due a zero con Gerrard in campo.
Il bomber: «Sono entusiasta di questi primi sei mesi con la Fiorentina»
Gilardino è diventato tutto viola SPAGNA - Dal ritiro di Marbella, l'attaccante della Fiorentina Alberto Gilardino ha tracciato un bilancio del suo personale 2008, mettendo la lode ai primi mesi passati in maglia viola. «Il bilancio di questo 2008 che è appena passato è più che positivo nonostante alcuni mesi non facili per me -si legge sul sito viola-. Ho girato diversi club e questo mi ha fatto crescere sotto tanti punti di vista. Quest’estate sono arrivato a Firenze, mi sono concentrato per ritrovarmi e dare continuità al mio lavoro. Qui mi trovo bene e sono entusiasta di questi primi sei mesi in maglia viola. Con il mister facciamo un tipo di lavoro che aiuta moltissimo la fase offensiva
piano tattico. Qui a Marbella troveremo la forma migliore. Jovetic? È un giovane di talento, ha tutte le qualità per fare il trequartista, dobbiamo dargli solo tempo».
Gilardino esulta dopo un gol
e questo probabilmente gratifica il mio lavoro quotidiano». Il ricordo più bello del 2008 è la nascita della sua bambina, mentre per il 2009 un pensierono alla Scarpa d’oro l’ex attaccante di Parma e Milan lo fa. «Ci penso
sicuramente, tutto è possibile, adesso però voglio dare il massimo per questa squadra, per questa società e per questa città. Siamo un grande gruppo, possiamo migliorare ancora sia sotto il piano fisico che sotto il
44 Sport Il portiere bianconero guarda al 2009 e fa l’occhiolino anche alla competizione europea Domenica 4 gennaio 2009
Il sogno segreto di Gigi Buffon «Fare lo sgambetto all’Inter sarebbe una goduria» VINOVO (TO) - Gigi Buffon è pronto, il suo ritorno è atteso a giorni. Esattamente 6 gennaio prossimo, nell'amichevole a Messina contro il Monaco. A Vinovo fa freddo e c'è la neve ma il numero uno bianconero si allena con la determinazione di sempre, stamattina ha dato il cambio a Manninger nella partitella 11 contro 11, un segnale più che chiaro. RIENTRO - "Fa proprio freddo, direi la temperatura ideale per non invecchiare e rimanere integri. Ho in programma di giocare un tempo a Messina, di sicuro ci sarà in Coppa Italia, col Siena l'11 vediamo. Manninger? Mi tengo la Coppa Italia e gli lascio campionato e Champions...Scherzi a parte è stato bravissimo a sostituirmi in un momento non facile, ha sbagliato pochissimo. Penso di poter giocare ai massimi livelli ancora per molto tempo, non so fino a quando. Finchè non sfiguro, fin quando mi sento Buffon". SPETTATORE - "Mi spiace aver saltato in particolare due partite. Il Real Madrid e l'Inter. Ci tenevo, ma alla fine mi sono sempre tolto le mie soddisfazioni e preso le mie rivincite. Col mio ritorno mi auguro di regalare qualche punto alla Juve per vincere qualcosina. Senza di me la squadra ha fatto benissimo, ha reagito alla
Buffon, portiere della Juventus
grande in un momento difficile dimostrando una compattezza incredibile. Senza Trezeguet, Buffon e Camoranesi il futuro non sembrava così roseo. Invece la Juve ha dimostrato di poter fare a meno di me, spero che col mio ritorno le cose vadano meglio". INTER - "La Juve ha dimostrato di essere più squadra dell'Inter perché è riuscita a vincere, superando un momento difficile, nonostante le assenze importan-
ti. Per noi è stato un grande segnale. I nerazzurri invece non sono abituati a giocare senza Ibra, quando non c'è lui forse faticano di più. Ma loro non solo soltanto Ibrahimovic, meritano i complimenti perché ripetersi ai vertici per 2-3 anni consecutivi non è facile. L'Inter ha una rosa e una completezza superiore alle altre ma la Juve sta facendo un grandissimo campionato. Per lo scudetto potremmo toglierci una bella soddisfazione
facendo uno scherzetto ai nerazzurri se dovessero inciampare. Non sempre vincono i più forti sennò il Brasile avrebbe 30 Mondiali e non solo uno più di noi". OBIETTIVI - "Cosa ci manca? Una vittoria, nel momento in cui vinci tutto viene rivalutato. Non siamo i più forti ma possiamo vincere contro ogni avversario. A luglio sono stato il primo a dire che potevamo battere chiunque e vincere la Champions. Per lo scudetto invece ci vuole grande continuità, nonostante il nostro sforzo siamo ancora distanti dall'Inter. Dobbiamo sperare che loro rallentino, con la Coppa ci potrebbero essere delle svolte. I campioni sognano una vittoria, la più prestigiosa, la Coppa dei Campioni. A me manca, e sono convinto che in una partita secca possiamo vincere contro tutti". EREDE - "Qualche tempo fa sono stato a Coverciano a parlare con i giovani portieri. Bordon e gli altri allenatori mi hanno definito un'eccezione, spiegavano ai ragazzi che non dovevano diventare Buffon ma essere soltanto sé stessi. Secondo me è vero, io non sono la regola ma sono un'eccezione. Ma la Juve ha sempre vinto anche senza Buffon, magari tra qualche anno ci sarà un altro portiere più forte di me".
Ronaldo doppiato dai compagni BRASILE - La strada verso il rientro è ancora davvero lunga per Ronaldo. Che il Fenomeno sia ancora lontano dalla migliore condizione è cosa risaputa e la prova si è avuta oggi nell’allenamento del Corinthians dove l’ex attaccante di Inter e Milan, chiamato a correre per il campo, si è visto doppiare dai compagni. Partito al fianco di Wellington Saci, Jean, Otacilio Neto, Souza e William, Ronaldo non è riuscito a reggere il loro ritmo, finendo prima dietro e poi addirittura sorpassato. Il Fenomeno, comunque, non ha perso il buon umore, scherzando sull'alto ritmo imposto dagli altri compagni di squadra. La sua
corsa è comunque apparsa lenta e affaticata anche se il preparatore atletico non è rimasto sorpreso. «Dobbiamo avere pazienza con lui e rispettare i suoi limiti – spiega – E' stato fermo per molto tempo, è reduce da un infortunio ed è normale che non corra allo stesso ritmo degli altri». Secondo Oliveira il ritardo di Ronaldo non è dovuto ai chili di troppo e non vuole che si ironizzi sul peso dell’attaccante anche se «tutti sanno che deve perdere 5-6 chili, è evidente». «Si sta sottoponendo a un lavoro per fortificare la regione lombare e le articolazioni ma voglio che lavori il più possibile col gruppo».
Ronaldo
Il fantasista azzurro
Lavezzi giura «Amo il Napoli»
Lavezzi del Napoli
NAPOLI - Ezequiel Lavezzi lancia il suo proclama: "Amo il Napoli. Ancora non ho rinnovato il contratto, ma questo non è un problema ora. Se ne parlerà quando sarà il momento giusto. Io ora penso solo a giocare e a dare il massimo". La dichiarazione, forte e chiara, è quindi un atto d'amore alla maglia azzurra. NON SONO MARADONA - L'attaccante, di ritorno dall'Argentina dove ha trascorso le vacanze natalizie, è atterrato a mezzogiorno, come da programma, all'aeroporto di Capodichino insieme a Bogliacino, Denis e Navarro. Ma il Pocho, prima di imbarcarsi sull'aereo a Buenos Aires, ha spiegato alla stampa sudamericana il suo attaccamento alla maglia del Napoli. "Io non sono come Maradona - ha precisato
Lavezzi -. Non facciamo questi paragoni con uno come Diego. A Napoli però è bello e complicato girare in città per il troppo affetto che c'è nei miei confronti. Questo significa che stiamo lavorando bene. Ringrazio la gente di Napoli per questa manifestazione d'affetto. Io spero di ripagare la loro fiducia in campo". BARRIENTOS - Infine una battuta sulle voci di mercato che vorrebbero Barrientos, centrocampista del San Lorenzo, presto sotto il Vesuvio: "A Napoli c'è Pierpaolo Marino che sa quello che deve fare. Io comunque spero che arrivi prima Barrientos che la firma per il rinnovo del mio contratto. Prima di rinnovarmi il contratto spero che la società trovi il modo di farlo arrivare a Napoli. Così ci saranno più argentini in azzurro".
Le stelle rossonere rilanciano Gasperini, tecnico del Genoa, parla dei grifoni senza freni
Milan: «Rimonta» «Ma non parliamo di Champions» DUBAI - Agguantare l'Inter perchè abbiamo la possibilie trionfare in Europa. Mes- tà di recuperare gli infortusaggio chiaro quello che ar- nati che tanto ci sono manriva da Dubai a firma Ronal- cati in questo periodo. Al dinho, e non solo. Il fuori- rientro abbiamo subito una classe brasiliano è da pochi partita difficile contro la Romesi al Milan ma la fase ma, in un ambiente dove c'è d’ambientamento è ormai tanto entusiasmo, ma dobsuperata. 'Dinhò ha zittito biamo partire subito bene. Per questo stiagli scettici ed è mo lavorando sopronto a dare il do». La sfida consuo contributo tro i giallorossi anche nella seconpotrebbe dire da parte di stagiomolto anche sulle ne che vedrà i rosambizioni del Misoneri impegnati lan in chiave scusu più fronti con detto perchè se è un obiettivo univero che il camco: arrivare dapionato non è anvanti a tutti. «Dicora giunto al gisputare una granro di boa, è altretde Coppa Uefa, è tanto vero che il questo il nostro ritardo dai cugiobiettivo, oltre a Ronaldinho ni nerazzurri è concludere il campionato nei primissimi posti già consistente. «Non sarà in classifica per poter torna- facile, ma solo preparandoci re a disputare la Champions forte e giocando bene posLeague l’anno prossimo - le siamo recuperare i 9 punti parole di Ronaldinho ripor- che ci separano dall’Inter – tate dal sito rossonero -. E commenta il brasiliano -. questa preparazione è fon- Abbiamo tutte le possibilità damentale per la seconda perchè il 2009 sia un granparte della stagione, anche dissimo anno».
GENOVA – «Voci di mercato su Milito? Preferisco però non entrare nel merito. L’unica fonte è il presidente che più chiaro di così non poteva essere. L’interesse intorno a Diego è normale ed è un attestato importante: sia per lui, che per il club. Mi sa che ci trascineremo il tormentone delle voci sino al 2 febbraio quando chiuderà il mercato. È appena arrivato, ma sembra che le cose vadano meglio. Non è rimasto fermo durante il soggiorno a Buenos Aires e, per la gara con il Torino, potrebbe essere recuperabile. Se tutto andrà bene». GianPiero Gasperini a ruota libera, affronta vari argomenti in vista della ripresa del campionato. Il tecnico del Genoa fa il punto della situazione per il club rossoblù: «Si riparte e questi giorni servono ad accentuare la preparazione. Ci aspetta un mese di gennaio difficile e condensato di impegni tra campionato, coppa e turni infrasettimanali. Siamo arrivati alla sosta con un pò di fatica e qualche acciacco –spiega Gasperini –ora inizia un nuovo campionato e il girone di ritorno è noto che sia più impegnativo. A parte lo scorso anno, siamo sempre andati forte nella seconda parte. Abbiamo raggiunto una posizione importante e non sarà agevole difenderla, considerando la concorrenza e il valore delle squadre che ab biamo alle spalle. A tutti chiedo di riprendere con forti motivazioni, in attesa di definire gli obiettivi ma per ora è
prematuro». «Non possiamo parlare di Champions o di qualificazione all’altra coppa europea anche se sarebbe bello – aggiunge Gasperini – il mio obiettivo è di continuare a esprimere un buon calcio, valorizzare i giocatori e consolidare se possibile la posizione acquisita. È nella nostra mentalità, fa parte del nostro spirito cercare sempre di migliorare per diventare più competitivi e più forti. Non resteremo a guardare cosa faranno gli altri a gennaio in maniera passiva, fermo restando che alla fine potremo anche restare così come siamo. Come obiettivo il Genoa deve avere, lo ripeto, quello di provare a progredire, poi che ci si riesca è un altro discorso e dipende da molte variabili. Preziosi è in vacanza ma è sempre attento a valutare eventuali opportunità. Si possono muovere delle pedine tramite scambi, mediante investimenti o, come è successo lo scorso anno, cedendo elementi che erano scontenti ma non è la situazione, per la verità, che ci ritroviamo adesso. È fondamentale ripartire e, scusate se insisto, sono fondamentali le motivazioni. Se si resta statici, non si è dinamici, vuol dire che la pancia può essere piena e questo non è un atteggiamento positivo. Non ci accontentiamo per il gusto di accontentarci, se si presenterà l’occasione giusta, cercheremo di rinforzarci ed esistono diverse strade».
Gasperini del Genoa
Sport 45 Prima In mezzo al campo si punta a chiudere con Barrionuevo Domenica 4 gennaio 2009
Potenza, idee d’attacco Altinier, Morante e Mendil potrebbero interessare MERCATO LE NEWS PRIMA DIVISIONE Giuseppe Rinaldi vicino alla Juve Stabia. Il difensore del Foggia, cercato da Avellino, Sorrento e Paganese, ha ricevuto dal club gialloblu una proposta molto interessante. L’esperto difensore del benevento, Gregori è ad un passo dal Foligno. Il Gallipoli ha due ideee per presentarsi all’avvio ancora più forte: una è La Vista, centrocampista del Sorrento, l’altro è Coletti, esterno del Foggia. Nonostante òe richieste di B, Ercolano, centravanti del Perugia dovrebbe restare. La società umbra sta trattando con Del Core che dovrebbe lasciare il Foggia. SECONDA DIVISIONE L’ex centrocampista dell’Aversa, Pasquale Ottobre, ha firmato per l’Andria Bat. Dopo aver rescisso il contratto con il club casertano l’ex Sorrento si era allenato per qualche giorno col Vico in attesa di chiudere la trattativa col club pugliese. Manuel Panini va all'Aversa: il 26enne terzino, lo scorso anno diviso tra Foggia e Juve Stabia, ha rescisso il contratto che lo legava al Catania ed ha firmato col club granata un contratto annuale. Il Catanzaro ha proposto il rinnovo contrattuale al tecnico Nicola Provenza. Sul fronte acquisti la società sta lavorando per riportare in Calabria l’argentino Bueno che a Benevento è chiuso da Clemente, Castaldo e Evacuo. L'Andria ingaggia in comproprietà dal Perugia il difensore Luca Ceppitelli, e risolve in maniera consensuale il contratto con l'esterno destro Falzone, ex Martina. Il centrocampista Antonio Galardo del Crotone e il Cosenza si sono improvvisamente allontanati, proprio quando il contratto sembrava fatto.
IL NOME nuovo per quanto concerne l'attacco del Potenza è quello del mantovano Cristian Altinier. Il calciatore oggi è uno dei punti di forza della Sambonifacese (girone A della Seconda Divisione), squadra veronese attualmente terza in classifica e per la quale il centravanti ha segnato già 8 reti in 15 apparizioni (è uno dei capocannonieri del girone). Numeri che inducono a credere che possa essere difficile qualsiasi trattativa, ma intanto se la voce è corsa veloce, qualcosa di vero deve pure esserci e per questo potrebbe essere cavalcata al pari di tutte le indiscrezioni che galoppano di questi tempi. Altinier vanta un recente passato nel Verona (10 gare da gennaio) e prima ancora Mantova tra B e C2 e Cittadella. Compirà 26 anni a febbraio ed ha ottime credenziali. Si potrebbe provare anche in relazione al fatto che l'atleta ha esperienza nella categoria, pur non avendo mai giocato in un campionato meridionale, ma occorre valutare anche una circostanza di non poco conto: il Mantova lo ha dato in prestito alla sambonifacese in uno stock di cinque calciatori. Niente di più evidente che la piccola società veronese funga da succursale per la società virgiliana e che mai e poi mai si immaginerebbe di indebolirla in questa fase del campionato. Ipotesi suggestive come quelle che portano a Daniele Morante del NESSUNA novità alla ripresa del lavoro al Valerio di ieri pomeriggio, sotto una pioggia battente, con il tecnico Palumbo, il preparatore dei portieri Nolè ed il nuovo arrivato, Salvatore Ciullo come si era anticipato, a guidare un gruppetto ridotto a soli 21 elementi, compreso Falanga e i due portieri della Berretti. Un lavoro di tipo fisico atletico, poi partitella per lavorare sulla pressione, sugli scambi, sui cambi della direzione di palla, tutti passaggi importanti per continuare la fase dei richiami che porterà, da qui in avanti, a preparare il ritorno alla gara agonistica, con la prima di campionato dopo il giro di boa, a Scafati. Oggi, doppia seduta di lavoro, al mattino alla Sata, al pomeriggio al Valerio, con i tifosi a darsi appuntamento spesso sugli spalti in attesa di nuovi arrivi e di comprendere
GRUPPO ANCORA NON COMPATTO Pires assente perchè malato. Mamede, due giorni ancora ERA PREVISTO nel pomeriggio di ieri il ritorno dell’intera truppa a disposizione del tecnico Arleo. Ancora non è stato possibile per via di defezioni dettate dall’influenza. Ieri è toccato a Nolè, Vianello e Montesanto disertare la seduta. I tre si sono aggiunti a Cozzolino che dovrebbe rientrare oggi con il gruppo. Un ostacolo di non poco conto proprio nel momento in cui si sarebbe dovuta intensificare la preparazione fisica. Il programma di allenamento prevede comunque una doppia seduta anche per oggi, con una partita a tutto campo nel pomeriggio. Qualche dubbio era stato causato dall’assenza di Pires all’allenamento del giorno 2. Originariamente, si sapeva che lui e Mamede sarebbero dovuti tornare in sede il 3, ma per il Potenza non è così, tanto da considerare il difensore assente ingiustificato (per quanto anche la sua partenza per il Portogallo non era stata comunicata alla dirigenza). Fatto sta che nella serata di ieri è arrivato in sede il certificato medico che giustificherebbe l’assenza dell’atleta, ma l’episodio rischia seriamente di diventare il motivo ufficiale di una rottura già ampiamente annunciata. Per quanto concerne Mamede, invece, si è appreso che l’atleta sarà al massimo domani in sede per farsi visitare, stante anche il suo infortunio. Sul fronte delle iniziative societarie, c’è da segnalare che il Potenza presenterà martedì 6 il calendario per il 2009. sport@luedi.it Daniele Morante
Lanciano o a un ritorno di fiamma per Paponetti del Crotone, la cui cessione al Potenza era stata già perfezionata l'estate scorsa, in maniera però errata tanto da determinare la squalifica per Postiglione e per il calciatore. Per dire di Morante, sembra essere chiuso a Lanciano da Alfageme e Colussi. Ha un ingaggio alto (ma, dopo tutto, se si vuole rinforzare la squadra è logico attendersi richieste di un certo spessore), ma sarebbe l'ideale per il gioco di Arleo. Alla fine delle giostra e anche prendendo visione dei movimenti e delle idee di mercato altrui, il nome più gettonato potrebbe essere quello di Mirtay del Sorrento, anche se non va sottovalutato che
uno degli obiettivi estivi del Potenza, il francese Nassil Mendil, è vicino alla rescissione con la Paganese che seppe soffiarlo ai rossoblù. Mendil ha 30 anni e una discreta esperienza. Potrebbe essere un nome da non sotovalutare. Ma, come detto, si tratta di voci e di nomi e come tali le portiamo a conoscenza del lettore. E' chiaro che nell'immaginario collettivo la campagna di rafforzamento resta sempre strettamente legata al nome di un centravanti. Occorre capire in che modo una punta possa rappresentare la prima (o primaria) necessità per i rossoblù. Alla luce di quanto visto anche il discorso relativo al regista di centrocampo non va sot-
tovalutato. Anzi, è proprio questo il primo passo da compiere, perdurando l'assenza di Mamede. Il giocatore con caratteristiche molto simili a quelle del portoghese, ma con sette anni di meno, è Carlos Barrionuevo, da poco svincolatosi dalla Salernitana. I campani lo prelevarono dal Celano di C2, squadra con la quale seppe mettersi in mostra a cavallo tra il 2007 e il 2008. E' un regista con un buon tiro dalla distanza, forte fisicamente (è alto 1.80). Attualmente è in Argentina, il suo cellulare è muto, ma niente di più facile che in poche ore possa arrivare la chiamata giusta (oltre a un contratto almeno biennale) per la sfida di Potenza. Un altro nome di pre-
Seconda: il Melfi può ripartire Moretti chiaro: «Siamo pronti» come ci si muoverà in società per rafforzare il gruppo. Ieri, un pizzico di delusione era evidente negli aficionados, ma a confermare che si sta lavorando in maniera intensa “avendo le idee chiare”è stato il team manager Marco Moretti. “Certo non è facile ma noi sappiamo quelli che sono gli interventi da fare per mettere a disposizione del mister quegli elementi che possono dare qualità ed esperienza al gruppo in vista del girone di ritorno e la caccia alla salvezza, a cui tutti crediamo”. Poi ha aggiunto “i contatti ci sono, le nostre idee sono chiare ma spesso tutto dipende dall'in-
telligenza del giocatore, che può scegliere una piazza piuttosto che l'altra, durante la fase del mercato di gennaio. Ricordo che due anni fa, ad esempio - prosegue il giovane dirigente - uno come Brutto preferì essere da noi perché qui poteva dare il fattivo contributo, come uomo di esperienza e la piazza era più tranquilla rispetto ad altre. Quindi noi proseguiamo il nostro lavoro e i contatti già in corso, e cercheremo di portare qui gli elementi giusti, speriamo il prima possibile”. Gli chiediamo di Tufano, elemento da noi indicato come esterno giusto per far bene a Melfi ed in cima alla lista
dei possibili arrivi in gialloverde. Moretti conferma “sì, è uno dei nostri elementi di punta, per avere quell'esterno di valore che ci serve per fare un salto in avanti, ma è bastato seguirlo per un po' ed ecco spuntare l'interessamento anche del Cosenza, squadra in testa alla classifica, con un bilancio ben diverso dal nostro ed in grado di offrire ben altre somme rispetto a noi, squadra penultima in classifica, anche se certo davvero non disperiamo di chiudere la trattativa e le altre che ci servono per mettere a punto i nostri programmi”. Quindi le conferme di Marco Moretti anche per i diversi
stigio per la linea mediana potrebbe essere quello di Fabio Ferraresi del Pescara (è uno dei più richiesti nel clima di smobilitazione della società abruzzese), anche se potrebbe non escludersi a priori un ritorno di fiamma per Fabrizio Romondini dell'Avellino. Non è comunque troppo distante dalla realtà considerare che quello del Potenza, specie in due ruoli cardine come il centravanti e il regista, rischia di diventare un mercato molto difficile per via della posizione in classifica. Per convincere prima le società a operare cessioni e poi i calciatori ad accettare proposte degne di tal nome, non sarebbe errato pensare a qualche cessione importante. ruoli, con portiere, difensore centrale esperto, esterno destro ed eventuale attaccante da affiancare a De Angelis “visto che sono i punti fermi, necessari puntelli proprio in vista della salvezza che vogliamo centrare tutti insieme, ed a cui crediamo fermamente. Il tutto è poi in previsione anche del recupero totale di Gilfone, importantissimo per noi come esterno sinistro ed ormai pronto a rientrare con la ripresa del campionato”. Nel frattempo arriva una telefonata, con un procuratore che chiede di un attaccante svincolato e Moretti aggiunge, con un sorriso “siamo noi a cercare nuovi giocatori, mica ne abbiamo da girare ad altri”. Poi la conferma che i vari Pettinari, Mastroieni, Scappaticci, Stucchi e Caciagli sono andati via dal Melfi. Antonio Baldinetti
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Sport
Domenica 4 gennaio 2009
De Blasio e Del Prete
Marziale ai box. Potrebbe essere Cecina a giocare esterno sinistro
Francavilla, gara in salita Trasferta in Campania senza Nicolao e Pioggia FRANCAVILLA – Ritorna in campo dopo la pausa natalizia, questo pomeriggio la F.C. Francavilla che farà visita alla formazione del Pianura. Gara valida per il diciassettesimo turno di campionato, ultima giornata del girone di andata. Un match che ha tutti gli ingredienti, per essere molto spettacolare ed avvincente, visto il buon momento di forma che le due formazioni stanno attraversando. Tutti abili e arruolabili i giocatori a disposizione del tecnico Gargiulo, che avrà solo l’imbarazzo della scelta per mandare in campo l’undici iniziale. I napoletani, vengono da tre successi di fila, con l’ultima gara vinta per 3-1 sul campo del Bacoli Sibilla. I lucani invece, sono reduci dall’importante affermazione casalinga contro il fanalino di coda Venafro per 1-0, con rete dell’attaccante Marco Zagaria. Nelle
Due azioni del Francavilla al Fittipaldi
ultime tre gare, i ragazzi di mister Lazic, hanno intascato sei punti, frutto di due vittorie ed una sconfitta, quest’ultima subita in casa della prima della classe Brindisi. Adesso in casa sinnica, la concentrazione è alta in vista di due trasferte consecutive,
oggi in casa del Pianura e domenica prossima nella tana della vice capolista Nocerina. Due gare che, ricoprono un’importanza fondamentale per il cammino dei rossoblu, che in caso di risultati positivi, potranno dare una svolta inaspettata al proprio
Del Sorbo: «Il Pianura ha i mezzi per puntare al secondo posto» IL PIANURA ha effettuato ieri mattina la seduta di rifinitura al termine della quale il tecnico Gargiulo ha diramato l’elenco dei 22 convocati che prenderanno parte al match casalingo di oggi contro il Francavilla sul Sinni. Il centravanti Del Sorbo giudica fondamentale la sfida del Simpatia di oggi pomeriggio: “E’ una gara che dobbiamo vincere assolutamente – afferma l’ex gragnanese -. Vogliamo aprire l’anno con una vittoria per prepararci al meglio alla sfida contro il Brindisi. Obiettivi? Il nostro intento è quello di arrivare almeno secondi anche se da qui a maggio proveremo a vincere sempre e vedere dove ci proietterà la classifica”. Del Sorbo ringrazia pubblicamente società e mister Gargiulo: “Ho sofferto molto all’inizio perché ero reduce da un infortunio e non riuscivo a ricambiare gli attestati di stima che arrivavano al sottoscritto anche attraverso la carta stampata dalla dirigenza. Poi quando è arrivato Gargiulo ho iniziato a giocare con maggiore frequenza e ciò mi ha dato molta fiducia e finalmente mi sento un giocatore ritrovato che sta dando il suo umile contributo al Pianura. Ringrazio la società per avermi atteso tanto tempo e mi auguro che oltre alle soddisfazioni personali arrivino anche quelle dell’intera squadra”. Questo l’elenco dei convocati: Portieri: De Spucches (’91) Pane (’90) Difensori: Allocca (’80), Carbonaro (’89),
Palumbo del Pianura
De Santo (’89), Letizia(’90), Manzi (’81),Russo(’79), Palumbo (’88), Rea(’80). Centrocampisti: Castiglione (’89), Costabile(’91), De Rosa( ’86), Ianniello (’76), Napolitano(’88), Scarpato(’85), Temponi(’86). Attaccanti: Contino(’82), Del Sorbo (’84), Improta(’91),Manzo(’80), Pirone(’90).
campionato. Per la formazione del patron Franco Cupparo, qualche problema di formazione, viste le assenze per squalifica del terzino difensivo Nicolao e del centrocampista Pioggia. Problemi anche per l’esperto difensore centrale Zangla, alle prese
con l’influenza e che ieri, nonostante tutto, ha svolto la consueta seduta di rifinitura. Non convocato invece, il difensore Rocco Marziale, che in uno scontro di gioco, ha ricevuto un colpo alla fronte, per lui sono stati necessari applicare alcuni pun-
ti di sutura per curare la ferita. Per quanto riguarda la formazione, il serbo Lazic, dovrà mandare in campo i seguenti giocatori: tra i pali il portiere De Blasio, davanti a lui difesa a quattro, composta da Milella a destra, centrali Gioia e Zangla e a sinistra dovrebbe essere schierato il giovane Cocina. A centrocampo agiranno sulle fasce, Campo e D’amico, al centro la coppia RomanielloScarnato. In avanti, il duo formato dal bomber Del Prete e Zagaria. Siederanno in panchina, il secondo portiere Bruno, i difensori Simeone e D’Agostino, i centrocampisti Di Senso, Di Sanza e gli attaccanti La Neve e De Palo. Gara affidata all’arbitro Zinzi di Catanzaro che sarà coadiuvato dagli assistenti Cucè di Messina e Santoro di Catania. Fischio di inizio alle ore 14.30. Claudio Sole
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L’altro volto nuovo è Schiavone, ma c’è l’esordio interno pure per Borrelli
Genzano con la novità Impagliazzo
Papagni ed adestra un’altra fase della gara di Coppa Italia
GENZANO prova a sfatare il tabù interno nella prima gara del 2009. La squadra altobradanica finora non ha mai vinto in casa in questo campionato che l’ha vista tornare in D dopo un anno di purgatorio soltanto in Eccellenza. Una matricola che ha avuto qualche problema a inizio stagione con molte incertezze, ma i buoni risultati ottenuti in particolare in trasferta hanno tenuto l’ambiente carico al punto giusto. Arriva un derby importante e sentito in casa biancorossa in particolare dopo il passaggio di Cilumbriello e Malagnino nelle fila materane. Un altro ex è anche atteso a Genzano. Si tratta di Alessio Musco che è stato a Genzano. Tre atleti
nati a Venosa con il quale non scorre ottimo sangue a Genzano. Tutta roba di contorno, perchè è chiaro che ci
saranno punzecchiature e sfottò ma è il campo il giudice supremo dove servirà dimostrare tante cose per
chiunque giocherà questo derby. Guardando i numeri della squadra di Peppe Bardi, sono convincenti quelli maturati fuori casa,con tre vittorie e altrettante sconfitte e due pareggi, mentre al Comunale il bilancio è in rosso perchè solo cinque pareggi non possono essere un bottino congruo per una squadra che lotta per non retrocedere. Basterà l’esordio di Impagliazzo in avanti a sanare questa anemia negli ultimi sedici metri? La risposta la si avrà oggi. Unico alleato della squadra di Bardi il fondo di gioco, ma è una considerazione che regge poco visto che è prevedibile un grande agonismo. vi.bo.
Il tecnico per la prima volta può valutare diverse soluzioni tattiche
Matera cerca continuità Foglia Manzillo: «Ora credo in squadra e play off» UN DERBY che vale la continuità per il Matera. Foglia Manzillo in cerca della prima vittoria esterna della sua gestione. «Esagerato dire che vale doppio però, ma è importante. Perchè dopo aver vinto contro la Nocerina, dare continuità a quella bella prestazione sarebbe davvero importante per noi. Voglio subito precisare che se un mese fa avevo qualche timore per raggiungere il traguardo dei play off, oggi posso aggiungere che sono certo che li centreremo e che, inoltre, faremo la nostra bella figura anche in quella coda di campionato. Abbiamo lavorato bene e ci sono stati degli innesti giusti. E’ la prima volta che posso pensare sulla formazione da mandare in campo e non sono obbligato da questa o quell’assenza, in particolare dal punto di vista degli under». Unico con febbre rimasto a Matera è Domenico Paladino. Quindi scelte già fatte, almeno al 90 per cento? «Dobbiamo togliere qualcosa a questa perchè. Parlerò con Parabita e Capasso per essere più informati sulle condizioni degli atleti singolarmente. Dobbiamo affrontare una partita con un campo molto pesante ed è chiaro che bisognerà valutare anche questo aspetto. Devo sottolineare che tutti si sono allenati per bene e che il solo Lonardo non è a disposizione. Quindi ci sarà da fare delle scelte e la squadra mi ha messo molto in difficoltà da questo punto di vista. Chiaramente partiamo dagli under, perchè è sempre attorno a loro che va costruito tutto il resto ma ho parecchie frecce nella faretra e valuterò assieme al mio staff tutti gli aspetti che possono aiutarmi nel decidere. Comunque chiunque andrà in campo conta poco, perchè l’obiettivo lo si conquista con il gruppo del quale fanno parte soprattutto coloro che non trovano spazio per ragioni di under». Ieri mattina allenamento di rifinitura che ha visto brillare in particolare Ancora, Marsico e Chisena, ma sembra un po’ difficile che vadano in campo tutti e tre. Non impossibile. La sensazione è che Foglia Manzillo varierà il meno possibile lo schieramento che ha vinto e convinto contro la Nocerina. Unico dubbio tra Gisonna e Naglieri a sinistra. Un 89 e un 88.
Diego Albano
Ancora esulta a Genzano in Coppa, a destra i tifosi del Matera
Quindi se gioca Gisonna in mezzo al campo c’è spazio per un seniores da scegliere tra Chisena e Marsico che andrebbero ad aggiungersi a Malagnino e La Fortezza che sembrano punti intoccabili, come pure Albano e Ancora. Martinelli e Armento coppia centrale con De San-
to, un ‘90, a destra. Il tecnico ha varie soluzioni tra cui c’è anche la possibilità di inserire Acampora dal primo minuto. Il tecnico però non si sbottona, nemmeno quando gli viene chiesto direttamente se Chisena ci sarà. «Antonio è con noi come lo è stato finora. Ovvero non al
meglio delle sue enormi capacità. Dobbiamo considerare che c’è un campo pesante, quindi prima vediamo il fondo di gioco e poi deciderò. Mi è stato detto qualcosa da Cilumbriello e Malagnino, ma certe sensazioni vanno prese anche in merito all’avversario. Credo che se entra Im-
pagliazzo dovrà uscire un under. In sostanza come lo è per noi non facile anche gli avversari dovranno schierarne almeno quattro. Noi in questo momento possiamo scegliere in una rosa ampia e motivata e non è poco». TIFOSI A SEGUITO- Oltre ai gruppi organizzati, sem-
pre presenti finora, sono previsti almeno una cinquantina di sostenitori che raggiungeranno Genzano in maniera autonoma data la vicinanza tra i due centri. Il prezzo d’ingresso per gli ospiti è sette euro e il settore destinato non è coperto. Renato Carpentieri
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Domenica 4 gennaio 2009
Sfida di cartello in ottica leadership
Nel bunker murese le ambizioni dell’Oppido LA PARTITA che prenderà vita oggi a Muro Lucano, è la gara più importante di Eccellenza. Tante sono le pagine di passione e di emozione che hanno parlato delle sfide avvincenti legate alle partite che hanno visto di fronte la F.C. Murese 2000 Aurora e l'Angelo Cristofaro di Oppido. Il passato recente riporta senza dubbio ai trepidanti duelli al vertice del campionato di Prima categoria di quattro anni fa, quando l'Angelo Cristofaro vinse il campionato con soli due punti di vantaggio proprio sulla Murese dell'allora tecnico Vito Pantuosco. Oggi tante cose sono cambiate. Sulla panchina di casa siede mister Lardo, e su quella ospite c'è sempre mister Manniello. E come allora la partita di ritorno si gioca al Rigamonti e la Murese è nuovamente nella con-
PISTICCI-PICERNO
POLICORO-F.MATERA
dizione di poter scavalcare gli avversari. Le due squadre sono separate solo da un punto. L'Angelo Cristofaro detiene attualmente lo scettro di regina del torneo, e la Murese gli è subito addosso come immediata inseguitrice. Sono questi i fattori che rendono la partita molto affascinante ed emozionante. Anche se siamo solo alla prima gara di ritorno, la vittoria di una delle due squadre avrebbe un valore molto importante. L'Angelo Cristorfaro ottenendo i tre punti, potrebbe respingere decisamente l'assalto di una delle squadre più insidiose del momento, mentre se la Murese dovesse fare bottino pieno ritornerebbe nuovamente in vetta e infliggerebbe la prima sconfitta esterna stagionale alla squadra di mister Manniello. Ed è stata propria
la Murese a far conoscere l'onta della sconfitta alla capolista che cedette i tre punti alla squadra di mister Lardo davanti al pubblico amico, nella gara di andata, per via di una rete di Di Senso. Nell'ultimo turno la Murese ha piegato a fatica il Balvano, mentre l'Angelo Cristofaro viene dal pari esterno a reti inviolate di Policoro. Il Rigamonti è un bunker, la Murese ha concesso un punto agli avversari e i tifosi hanno fatto sapere tramite il sito ufficiale www.murese.it che prepareranno grandi scenografie. La Murese ha qualche problema di formazione: in difesa non ci sarà Nardiello perché squalificato, e Zaccardo, Dutra e Iacullo V. sono ancora infortunati. Mentre mister Manniello potrà contare di tutti gli effettivi. Carmine Pepe
FERRANDINA - AVIGLIANO
Un’occasione per i gialloblè Labriola cerca conferme Stigliano vuole i tre punti IL PISTICCI ospita il Picerno nella prima di ritorno, una giornata chiave essendo in calendario la super sfida tra Murese (seconda a pari punti con il Pisticci) ed A. Cristofaro (capolista con un solo punto di vantaggio dalla coppia di inseguitrici). Conquistando la nona vittoria consecutiva la squadra di Valente potrebbe ambire a trarre vantaggio dallo scontro diretto di Muro Lucano e puntare così alla leadership nonché a mettere fieno in cascina in vista del doppio ed impegnativo appuntamento esterno ci Ruggiero Valdiano e Ricigliano. Indicazioni che, da sole, crea le motivazioni giuste per affrontare una squadra di medio bassa classifica. Motivazioni che vanno ad aggiungersi al desiderio dei gialloble di riscattare la sfida dell'andata, quando il Picerno vinse per 1-0 allo scadere dando il primo dispiacere alla neopromossa compagine jonica. Gli ospiti stanno provando a costruire la loro salvezza in casa dove hanno conquistato tutti i 17 punti della loro classifica, mentre in trasferta i potentini non hanno conquistato alcun punto, perdendo tutti i sette incontri esterni del girone di andata. Uno score impietoso che attribuisce al Pisticci il ruolo di favorita, tanto più che al “Michetti” i gialloble, se si fa eccezione per il pareggio con il Ferrandina, sono a punteggio pieno e concedono pochissimo alle avversarie di turno. In vista del primo incontro del 2009 Valente dovrà fare a meno degli squalificati Fortunato e De Biasi, due titolari inamovibili che, con tutta probabilità, saranno sostituiti rispettivamente da Farinola e Cozzolino. Roberto D’Alessandro
VULTUR-BALVANO
POLICORO - Archiviata la pausa natalizia, riprende il campionato d'Eccellenza per il Policoro 2000 che, questo pomeriggio davanti al pubblico amico del “Rocco Perriello”, affronterà il Forza Matera, nella prima giornata di ritorno del massimo torneo regionale. I ragazzi di mister Labriola ripartono dalla buona prestazione offerta nell'ultimo match prima di Natale, contro la capolista Angelo Cristofaro, fermata sullo zero a zero da una buona squadra, capace di creare gioco offensivo e schiacciare la campionessa d'Inverno nella propria metà campo. E anche oggi gli jonici cercheranno di dare il meglio, per ritornare alla vittoria (che manca dallo scorso 23 novembre, uno a zero casalingo contro la Vultur Rionero), conquistare il bottino pieno e confermare così il quinto posto in classifica generale. Dall'altro lato, sicuramente gli ospiti non resteranno a guardare e daranno il massimo per ottenere punti utili ad abbandonare il pantano delle ultime posizioni della classifica (il Forza Matera è quartultimo, con 16 punti) e raggiungere zone più tranquille. A favore del Policoro gioca il risultato ottenuto nel girone d'andata: lo scorso 14 settembre, gara d'esordio in Eccellenza, gli jonici vinsero a Matera per due a zero. Per quanto riguarda le formazioni, i bianco azzurri scenderanno in campo con i nuovi acquisti Battafarano, Miraglia, De Stratis e Pierro, giocatori capaci di unire l'esperienza all'impeto e alla voglia di vincere. L'appuntamento è per questo pomeriggio alle 14.30. Eleonora Cesareo
TRICARICO-VALDIANO
Bianconeri per la risalita
Una sfida da play off
RIONERO - Per la Vultur, relegata in fondo alla classifica, una posizione non consona al suo glorioso passato, la ripresa del campionato con il Balvano rappresenta il punto di partenza reale dopo le note vicissitudini seguite alle dimissioni della vecchia dirigenza, dell'allenatore e alla deludente prima parte del campionato. La società, ora affidata al commercialista ed ex assessore Michele Grieco, si è ricompattata, grazie all'impegno profuso dal sindaco Antonio Placido, a cui erano state rimesse le dimissioni dei dirigenti e del tecnico, e sta facendo ogni sforzo possibile per allestire una squadra che possa venir fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. L'undici bianconero, che affronta il Balvano l'unica squadra che è riuscita a battere nel girone di andata, è stata affidata a mister Finamore, che alla vigilia ha detto: <Abbiamo già la nostra prima occasione per iniziare a venir su da questa situazione precaria. E' uno scontro diretto e quindi lo affronteremo come tale, facendo leva sul gruppo che ha lavorato bene in questo periodo, che crede nella salvezza e confida nel sostegno dell'ambiente che da quello che ho visto sta vicino alla squadra, che è un fatto fondamentale per una piazza come questa di Rionero>. In questi ultimi giorni, dopo l'arrivo di Moscara, Rapolla, Starna, Di Perna, è stato tesserato l'attaccante di colore di nazionalità italiana Edvin Salnistro di Sezze, che con molta probabilità farà il suo esordio nel pomeriggio. Michele Rizzo
L'AZZURRA riprende il cammino verso i play - off contro una delle principali contendenti, la Ruggiero di Lauria. I tricaricesi sono reduci da un girone d'andata a copione unico: tante vittorie casalinghe (una sola sconfitta contro l'Irsinese) e tante sconfitte esterne (quattro i punti conquistati). Da evidenziare anche la particolarità del calendario dell'Azzurra: le squadre affrontate tra le mura amiche sono tutte negli ultimi sette posti della classifica; le squadre incontrate fuori casa si trovano invece tutte (tranne Avigliano e Atella Monticchio) nei primi sei posti della graduatoria. Si prospetta quindi un giro di boa ricco di belle partite, da affrontare a viso aperto contro tutte le pretendenti al primato e ai restanti quattro posti “buoni”, sul “Paolo Carbone” e trasferte ostiche su campi sulla carta più facili ma in pratica molto più difficoltosi soprattutto sul piano dell'agonismo. Guardando i numeri dell'Azzurra si potrebbe credere che i maggiori problemi stiano nella fase difensiva con 22 reti incassate (di cui 14 fuori casa e 8 tra le mura amiche), ma ciò non renderebbe giustizia alle buone prestazioni dell'intero pacchetto arretrato; un'attenta analisi mostra che ciò che dovrebbe migliorare è sicuramente l'andamento esterno dell'attacco: solo 6 gol fatti in otto trasferte a fronte dei 18 casalinghi in sole sette gare. Durante la pausa tanto lavoro per l'Azzurra che, agli ordini di Abrescia e del prof. Romano si sono ricaricati per affrontare al meglio il girone di ritorno. p.p.
SARà un Ferrandina ancora una volta profondamente rinnovato quello pronto a scendere in campo contro l’Avigliano, nel primo turno del girone di ritorno. Due le principali novità. Si tratta di Ivan Filippelli, un under proveniente dall’eccellenza calabrese, pronto a colmare le lacune di organico in difesa, e Pitter Reis Ladeira, trequartista estroso, ex Baronissi, che andrà a far coppia con l’altro brasiliano Gogoni. Debutto ancora rinviato, invece, per l’argentino Cardoso in attesa del transfer. Non sarà della partita nemmeno Ciardo, fermato per due turni dal giudice sportivo. Ma il tecnico Stigliano è ottimista. «La condizione generale è buona, anche se le festività hanno un po’ rallentato il lavoro d’insieme. Adesso non possiamo che inaugurare il 2009 con un bel risultato». La priorità per il “nuovo” Ferrandina calcio plasmato con il mercato dicembrino dal presidente Rocco Capalbo? «Tirarsi fuori quanto prima dalle sabbie mobili dei play out - risponde senza esitazione mister Stigliano- i troppi infortuni non hanno consentito finora alla squadra di esprimere a pieno tutte le sue potenzialità. Ora, invece, ci sono tutte le condizioni per poter far bene. Bisogna solo dare un po’ di tempo ai nuovi arrivi di familiarizzare con l’ambiente e trovare i giusti sincronismi in campo». Le manovre di mercato, intanto, non sono ancora finite. «Mancano giusto 3 o 4 elementi - conferma Stigliano- per completare la rosa». Margherita Agata m.agata@luedi.it
RICIGLIANO-ATELLA
Mecca a caccia di riscatto
Natiello del Ricigliano
TENTA di restare agganciato al treno play off il Ricigliano di Natiello, che attende al comunale un’Atella reduce da due sconfitte consecutive. Il turno interno può essere sfruttato anche in relazione al derby che attende il Policoro con il Forza Matera. Ma i vulturini guidati da Mecca hanno il dente avvelenato per i ko casalingo col Pisticci e di Picerno, in uno scontro diretto per la salvezza. sport@luedi.it
BANZI-IRSINESE
Angelino cambia tutto SI RITORNA IN campo per la prima di ritorno: reduce da sei sconfitte consecutive oggi il Banzi ospita l'Irsinese per ritornare al successo che manca ormai dall'undici novembre contro la Vultur. Anno nuovo, vita nuova, completamente rivoluzionata nel mercato di riparazione, se si pensa che dei 25 elementi a disposizione di mister Angelino ad inizio stagione ne sono rimasti solo sei , questo giustifica il duro lavoro del tecnico materano. Nelle prossime ore sono previsti nuovi arrivi, oggi dovrebbe fare il suo esordio l'attaccante messinese Foti classe 1987 con esperienze nelle giovanili della Reggina. Formazione tutta in alto mare, certo il forfait di capitan Teto. Nella formazione ospite mister Patella dovrà fare a meno del portiere Fiore e del centrocampista Vitale fermati dal giudice sportivo. Gara importante per la classifica di entrambe, il Banzi per il miracolo salvezza, l'Irsinese per non essere risucchiata nei bassifondi della classifica, ma la gara è a forte rischio per via della pioggia caduta nelle ultime ore. Mercato chiuso? Chiara la risposta del nuovo consulente Nicola Annunziata: «Crediamo nella salvezza diretta, siamo ancora un cantiere aperto, ma oggi sarà importante tornare alla vittoria., classifica corta campionato ancora lungo» Banzi ed Irsinese sono ad un bivio della loro stagione, il campo dirà chi comincia l'anno col botto. Giulio Carcuro
Sport PESCOPAGANO-VARISIUS
SCANZANO-VITALBA
Domenica 4 gennaio 2009
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VIGGIANO-LAGOPESOLE
Il pericolo è la neve
Calone pensa al vertice
E’ sfida tra bomber
UNA gara tutta da gustare quella che vedrà impegnate (neve permettendo) il Pescopagano e il Varisius. Le due compagini provengono da un girone di andata “affannoso” che le ha viste conquistare rispettivamente 15 e 16 punti . Entrambe mirano ad una salvezza diretta per evitare la roulette russa dei play out. Si affrontano due squadre che hanno uno score non proprio esaltante: il Pescopagano ha ottenuto fra le mura amiche una sola vittoria, mentre i materani, in campo esterno, hanno conquistato un misero punticino nella prima gara della stagione ad Irsina.Fra i locali, probabilmente per l’ ultima volta impegnati sul neutro di Rapone, c’è aria di moderato ottimismo dopo la bella prova offerta contro il Grottole. Sicuro assente capitan Pelosi, dovrebbe essere della partita Adriano Lanza reduce da un risentimento muscolare. Ancora da decifrare chi, fra gli attaccanti, affiancherà Gonnella alla ricerca del gol per garantire la seconda vittoria interna stagionale.Tra i giocatori del Varisius più temuti dai locali vi è il bomber Bellomo, a segno con una doppietta nell’ultima gara contro il Miglionico e protagonista del gol decisivo nel match dell’andata quando, con una sua punizione bomba, costrinse Perillo al più classico degli autogol.Insomma una partita che si preannuncia combattuta e vibrante: i 3 punti di oggi valgono davvero il doppio. Gabriele Lotano
SCANZANO JONICO - Sulla carta quella di oggi è una gara facile quella che lo Scanzano affronterà oggi alle ore 14,30 contro il Vitalba. Ma come tutti i turni favorevoli, questi lo diventano quando il pronostico si tramuta a fine gara in + 3 punti in classifica. Ne avrebbe proprio bisogno il team allenato da mister Franco Calone per rosicchiare qualche punto al quartetto di testa apparigliato a quota 31 punti in classifica. Cosa che avverrà inevitabilmente in caso di vittoria poiché la squadra ospitante quinta in classifica a quota 29 punti, sfrutterebbe in ogni caso l'esito finale del derby di vertice Miglionico-Policoro. “Dopo la ripresa dalla pausa per le festività natalizie - ha detto il tecnico scanzanese al Quotidiano - ci sono sempre delle incertezze. Inoltre il tempo inclemente non ci ha permesso di allenarci bene. Il campo sarà tra l'altro pesante, cosa che finisce il più delle volte per favorire le squadre che giocano per difendersi. Ma non è un “mettere le mani avanti” - ha concluso Calone - giocheremo come sempre e siamo pronti per vincere.” La formazione che scenderà in campo sarà piuttosto simile a quella dell'ultima partita disputata nella vittoriosa trasferta sul campo del Latronico per 2 a 0, gara in cui il nuovo acquisto Montemurro ha deciso la gara con una rete ed un'ottima prestazione. Sarà ancora lui l'uomo partita? Per il resto oltre all'infortunio di Carlomagno che difficilmente calcherà più i campi in questa stagione, salterà la gara odierna anche il difensore Domenico Lanzara che non ha recuperato l'infortunio muscolare. Pierantonio Lutrelli
VIGGIANO - Potrebbe essere il giorno della vetta solitaria visti gli impegni delle altre dirette concorrenti. Il Viggiano per confermare la tradizione che ad ogni prima partita dell'anno casalinga vince sempre ha un'occasione ghiotta per spuntarla sulle altre. Ospite di turno il Lagopesole che ha chiuso il 2008 con una sconfitta a Tolve contro il Real di Camelia per 4-1. Il momento dei castellani non è dei più felice visto che da quando hanno perso davanti al pubblico amico contro il Latronico sembrano essere sbandati. Un match di campionato migliore non poteva capitare agli uomini di Villani per iniziare il nuovo anno. Poi ci sarà il big match di Tolve tra una settimana e nuovamente il calendario offre due partite interne consecutive contro le ultime della classe Latronico e Sporting Montalbano. Quindi i valligiani hanno l'obbligo morale di crederci e di continuare e mantenere fino in fondo il passo e il ritmo avuto sinora. In questo pomeriggio il Real Tolve dovrà andare a Latronico e Miglionico e Borussia Pleiade si scontreranno tra loro a La Martella di Matera. Ovviamente questo potrebbe favorire l'ascesa dell'Atletico Scanzano distante due punti e impegnato a domicilio contro il Vitalba dove è praticamente imbattibile. Nel Lagopesole sarà assente per essere stato appiedato dal giudice sportivo Mecca, mentre tornerà Cloroformio che ha scontato il turno di squalifica nella giornata precedente. Villani può contare su tutti gli elementi a disposizione. Ci sarà anche una sfida tra bomber in questo pomeriggio. Campisano a nove reti contro Gerardi tornato dal Real Tolve a sei. Biagio Bianculli
Le altre due capoliste sperano in un pareggio
In gioco c’è il primato tra Miglionico e Pleiade ALLA Martella in gioco fra Miglionico e Borussia Policoro c'è il primato. Miglionico-Borussia: incontro di cartello dall'alto coefficiente di attenzione per l'anno nuovo di Promozione. Qualche emozione potrebbe regalarla questa sfida. Uno scontro al vertice fra due delle attuali quattro capoliste, che potrebbe servire a far luce su una classifica ingarbugliata. Due squadre in salute quelle che si affronteranno sul neutro di La Martella. 9 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte il loro score comune per 31 punti conquistati nel girone di Andata. 22 i gol fatti e 12 quelli subiti dal Miglionico contro i 23 fatti e 9 subiti dalla squadra di Policoro che ha posto due uomini al vertice della classifica marcatori: Rusciani con 8 reti e
BELLA-MOLITERNO
MONTALBANO-SANTARCANGIOLESE
L’ex Luigi Lambertini
l'ex Lambertini fresco acquisto con 9 gol. Uno spareggio per la vetta, che giunge a chiusura delle feste e quindi dall'esito incerto dopo bagordi e botti. Un Miglionico che dopo l'affermazione "casalinga" sul Va-
LATRONICO-REAL TOLVE
risius con la tripletta di speedyTinco, ambirebbe brindare al nuovo anno con un successo per sfatare il tabù La Martella. In casa la squadra di Mister Paterino ha tentennato. 4 vittorie 1 pareggio e 2 sconfitte, le uniche due di stagione contro Real Irsina e Real Tolve. La squadra di mister Viola, fuori casa, ha subito invece, in tutto il girone di andata 1 sola sconfitta, a Sant'Arcangelo. Le restanti gare lontano da Policoro, hanno fruttato 16 punti con 5 vittorie e 1 pareggio. Da La Martella, questo pomeriggio potrebbe venir fuori il nome della squadra il cui sogno, di antagonista del rinforzatissimo Real Tolve per la vittoria finale di questo appassionante campionato, potrebbe continuare. Antonio Centonze
REAL IRSINA-GROTTOLE
Cammino simile Jonici vogliosi Termali a caccia Rizzi non si fida per entrambe di riscatto del colpaccio del Grottole BELLA-Ricomincia il campionato di promozione dopo le feste natalizie e il calendario immediatamente offre degli spunti interessanti per smuovere una classifica, quanto mai corta. Bella - Moliterno, potrebbe essere un incontro avvincente sotto questo profilo. Due squadre distanziate in classifica da un solo punto. Il Bella, oggi pomeriggio tenterà di far valere il fattore campo, fondamentale in questo torneo, per ripartire col piede giusto e continuare ad occupare una posizione di tutto rispetto ed edulcorare le pretese del Real Irsina e della Santarcangiolese, attestate rispettivamente a ventidue e ventuno punti. Il Moliterno, dal canto suo, non verrà a Bella per fare la presenza, anche se i conti fuori casa per Sanchirico e compagni, non tornano. Stando ai numeri, il Moliterno ha perso ben cinque incontri fuori casa, mentre gli uomini allenati da mister Del Pino, tra le mura amiche, hanno collezionato cinque vittorie. Il Moliterno, vero mattatore in casa, sconfisse il Bella 2-1 nel corso della prima giornata di campionato. Da quel quattordici settembre, sembra che le due formazioni abbiano fatto un percorso simile . Il Moliterno dovrà ospitare Scanzano, distante solo quattro punti, la prossima domenica. Questo particolare, potrebbe caricare maggiormente il team di mister Vignati. Il Bella, cercherà di fare la partita e di sopperire all'assenza di capitan Troiano, schierando un sempre attento Ricigliano al centro della difesa, contro una delle coppie di attacco più prolifiche del campionato. Giovanni Petilli
INIZIA il girone di ritorno di questa Promozione più travagliata che mai per gli jonici. E si spera di poter finalmente cambiare registro. Occorre abbandonare al più presto l'ultima posizione in classifica, cominciare a fare punti e risalire puntando all'aggancio delle altre concorrenti alla salvezza. La società si è mossa sul mercato, ha operato una vera rivoluzione dell'organico a disposizione di mister Diazenna, acquisendo le prestazioni di ben otto giocatori, alcuni dei quali hanno già esordito nello scorso turno nel derby contro la capolista Borussia Pleiade. Ma non basta, perché nulla è stato fatto per il reparto avanzato; è fondato il rischio di non approdare a risultati concreti, in assenza di qualcuno che abbia doti idonee a finalizzare il gioco. A nulla sono approdate le trattative per acquisire i cartellini di due attaccanti, ma la fumata nera non ha fermato il patron Iacovino, che continua a cercare sul mercato. E' evidente che anche la gara con la Santarcangiolese sarà ostica. Non sarà facile far punti per il team jonico. Ma la determinazione è tanta, c'è voglia di vincere anche per dedicare il successo e l'inizio della risalita ad un tifoso speciale, scomparso in settimana: Maurizio Mercorella, novantaseienne e non li dimostrava, che non potrà più essere sugli spalti del 'Dellorusso'. La probabile formazione: Bellino, Gorgoglione, Sergi S., De Carne, Sergio, Lapiscopia, Bisignano, Montervino, Stucci, Sgargi, Sergi R., De Francesco. Antonio Romano
UNA vittoria è quello che ci vuole per il Latronico per uscire in maniera definitiva dalle sabbie mobili della classifica. Il primo turno del 2009 però è molto difficile in quanto i ragazzi di D'Imperio dovranno affrontare questo pomeriggio tra le mura amiche una delle quattro attuali capolista, il Real Tolve. La compagine del tecnico Camelia è avversario tutt'altro che malleabile, anzi si tratta di una squadra che da quando è arrivato il nuovo allenatore è reduce da due vittorie consecutive contro Santarcangiolese e Lagopesole ed intenzionato ad infilare il tris. Un avversario di tutto rispetto quindi per il Latronico che dal canto suo cercherà di cancellare la sconfitta patita prima delle festività natalizie sempre in casa contro l'altra capoclasse Atletico Scanzano provando a raccogliere un successo per allontanarsi dalle zone pericolose della graduatoria che significano play - out. La compagine sinnica in casa non vince dal 20 aprile 2008 contro il Viggiano per 1-0, che è stata l'unica delle squadre che stazionano in vetta a non vincere anche quest'anno a Latronico. L'unico successo del team di D'Imperio in questo campionato risale al 14 dicembre 2008 a Lagopesole con Lattuga che decise la partita. Il ruolino di marcia casalingo per il Latronico è di 4 pareggi e altrettante sconfitte. Invece il bilancio tutto sommato positivo per il Real Tolve è di 4 vittorie 2 pareggi e una sconfitta. b.b.
TERMINATA la lunga sosta natalizia, si ritorna a lavorare per affrontare il girone di ritorno. La Real Irsina che ha chiuso il girone di andata con una bella vittoria, ha ripreso gli allenamenti in un clima positivo e ricco di entusiasmo. Abbiamo intervistato il mister della squadra Giacomo Rizzi che ci ha parlato della gara di domenica contro il Grottole : «essere andati a riposo dopo aver chiuso con una vittoria – dice Rizzi - è stata proprio una buona cosa, sia sotto il profilo morale, sia per aver mantenuto quella distanza in classifica con le altre squadre che ci precedono, che ci consente di rimanere al passo delle altre. Sono oltretutto fiducioso –continua Rizzi – per aver recuperato quasi tutta la rosa che ho a disposizione. Penso che unitamente ai nuovi arrivi, che hanno subito dimostrato di aver colmato quelle lacune a centrocampo ed in difesa che avevamo, dovremmo in questa seconda fase, salvo complicazioni poter dimostrare meglio il nostro valore. Abbiamo recuperato Graziadei, ma con lui ci vorrà adesso ancora un po’ di pazienza per vederlo al top della forma, anche Magro ha assorbito definitivamente i postumi degli acciacchi che negli ultimi tempi lo avevano un po’ frenato». La partita col Grottole? «Il Grottole è una compagine, che quando vuole riesce a trovare i giusti stimoli, è logico – conclude Rizzi – che ha questo punto non dobbiamo commettere passi falsi, bisogna invece mettercela tutta per concludere questo campionato nel modo come ce lo siamo auspicato fin dall’inizio». Mimmo Donvito
50 Sport Prima Categoria Oggi ospita il Pietragalla SECONDA, SI RIPARTE IL 18 GENNAIO Domenica 4 gennaio 2009
Abriola, ambizioni di salvezza ABRIOLA - Tra alti e bassi, ad un turno dal giro di boa, l'Abriola di Ramaglia naviga in acque tranquille. La compagine abriolana, infatti, in trasferta ha racimolato appena un punto (contro il Possidente), mentre in casa ha fatto la voce grossa con tutte le contendenti che ambiscono alla permanenza. Nell'ordine, sono caduti sotto i colpi di Petraglia e soci il Barrata Potenza, il San Cataldo ed il Futura Potenza. Queste tre squadre veleggiano negli ultimi posti della classifica del primo raggruppamento del torneo. Dunque, almeno nel girone di andata, la salvezza è passata da casa per il team di Ramaglia. Si confermerà anche nel girone di ritorno, e soprattutto in trasferta, dove affronterà tutti gli scontri-diretti? Sicuramente, l'innesto dell'esperto portiere potentino Calzaretta darà maggiore sicurezza all'intero pacchetto difensivo. In effetti, il nuovo numero uno dell'Abriola, visto all'opera qualche settimana fa nel match casalingo contro il Futura Potenza (sua ex squadra), si è esibito in parate strepitose ed alla fine è stato trafitto soltanto da un calcio di rigore. Fortunatamente per il suo nuovo team, in quella circostanza, il bomber Petraglia ha realizzato una tripletta che ha spento ogni velleità di vittoria all'undici
potentino del Futura. La questione-portiere era un nodo che la società doveva sciogliere il prima possibile e lo ha fatto tempestivamente. Infatti, alla quarta di campionato, il precedente numero uno dell'Abriola, Carella, reagendo probabilmente ad un'ingiustizia che aveva subito la sua squadra, ha rimediato un lungo stop per squalifica. Da allora, la compagine di Ramaglia si è affidata a Videtta che, ad onor del vero, ha ben difeso la sua porta. Ora, con l'arrivo di Calzaretta sembra che tutto si sia rimesso al giusto posto nel pacchetto arretrato. Anche in attacco l'Abriola ha avuto i suoi problemini. La partenza del calvellese Salvatore Caso ha pesato come un macigno sull'economia del gioco. Finora tutto girava sull'abriolano doc, Petraglia, autore di numerosi gol in questo primo scorcio della stagione. Nel mese di dicembre, alla corte di Ramaglia, è arrivato. Sarà lui a far coppia in attacco con Petraglia. Non dobbiamo, poi, dimenticarci dell'innesto di Maraglino. Oggi l'Abriola ospiterà la corazzata Pietragalla (vice-leader del torneo). Riusciranno Larocca e soci ad interrompere la striscia positiva di 7successi di seguito della squadra guidata dallo squalificato Potenza? Donato Pavese
BENE IL FUTURA. NON SI GIOCA A PIGNOLA
LA CAPOLISTA LAGONEGRO A VALSINNI
Sport
Domenica 4 gennaio 2009
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Il campionato di Terza Categoria riprenderà a partire dal 18 gennaio Durante la pausa per le feste di Natale si sono giocati alcuni recuperi e in particolare nel girone B qualcosa è cambiato. Infatti, il Gamesa Brindisi è balzato a ridosso della vetta grazie alla vittoria sul Trivigno per tre a zero. Fa notizia anche il pareggio interno delò Progetto Tito con l’Aics Sport che guadagna un punto e aggancia in classifica l’Asi all’ultimo posto che ora dividono in condominio. I campionati di Terza Categoria riprenderanno il 18 gennaio, ma sono in programma ancora dei recuperi per completare il quadro di risultati e classifiche. In alto il Giarrossa che guida la classifica nel girone B, sotto il Gamesa Brindisi che ha recuperato posizioni ed ora è secondo e punta decisamente al sorpasso
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Sport A Dilettanti Lo Sardo: «Visto il forfait cambieremo il nostro modo di giocare»
Domenica 4 gennaio 2009
Levoni, si ricomincia Trasferta a Trapani con l’assenza di Ruggeri PRIVA di Massimo Ruggeri ma con tanta voglia di stupire ancora la Levoni Potenza è partita ieri mattina alla volta di Trapani dove oggi pomeriggio affronterà alle 18 al Pala Ilio del capoluogo siculo la Banca Nuova Trapani del coach Mauro Calvani. Pesante l'assenza dell'esperto lungo biancorosso per il coach Gianni Tripodi che dovrà contare sull'apporto di Christian Femminini e Luca Vetrone per arginare la furia sotto le plance di Mattia Soloperto e Cristiano Masper. Gara difficile per la squadra potentina che punta a confermare quanto di buono fatto vedere fino a questo momento. Da un lato la forza fisica dei siciliani dall'altra la velocità dei potentini, sarà questo il leit motiv di una partita dai contorni tutti da definire e dalle prospettive di classifica quanto mai interessanti per entrambe le squadre. La pausa natalizia, i panettoni e i pandori sono ormai un lontano ricordo per tutte e due le squadre che dovranno gettare sul parquet tutte le risorse necessarie a far bene. La squadra potentina si è allenata regolarmente in settimana e vista l'assenza di Ruggeri giocherà una partita tutta velocità e aggressività per incutere timore alla corazzata allenata da Calvani. Il complesso di Gianni Tripodi è fermamente intenzionato ad ottenere i due punti dalla trasferta di Trapani e confida ciecamente nella sua voglia matta di fare risultato pieno per incamerare due importantissimi punti in chiave play-off. Una partita da vivere intensamente per la formazione potentina, quella che verrà arbitrata dai signori Flammini di Ferrara e Morante di Livorno. Il team capitanato da Antonino Rato affronta un complesso che si presenterà al gran completo nel corso della partita di questo pomeriggio. I ragazzi di Tripodi sono
L’AVVERSARIA
Sandro Lo Sardo
consapevoli di dover affrontare una compagine capace di far bene e dare immediate soddisfazioni al pubblico amico. In casa potentina è l'assistent coach Sandro Lo Sardo ad analizzare le chiavi di lettura del match partendo dalla pesante defezione di Massi-
Massimo Ruggeri
mo Ruggeri: “Massimo è rimasto a Potenza a far terapia, la sua defezione è molto importante, cercheremo di non farci trovare impreparati e giocare in velocità”. Parla della partita mostrando comunque una certa sicurezza: “Siamo ab-
bastanza tranquilli, giocheremo la nostra partita con la consapevolezza di poter recitare la nostra parte”. Lo Sardo analizza gli aspetti tattici della sfida: “Speriamo tanto di giocare con la giusta carica nel tentativo di mettere la par-
tita sui nostri binari. Giocheremo in transizione, l'assenza di Massimo Ruggeri determina questi stravolgimenti”. Lo Sardo chiude con una riflessione legata alla sosta: “Abbiamo ripreso da una settimana la preparazione.
Non abbiamo problemi sotto questo punto di vista”. La squadra si allenerà questa mattina al Pala Ilio di Trapani con la classica seduta di rifinitura tecnica e di tiro. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Dilettanti Il coach non si fida della gara odierna: «Il Massafra è un “brutto” avversario»
Brogialdi avverte il suo Bernalda BERNALDA - Due arbitri della tirrenica Campania, i signori Cannoleta di Caserta e Rinaldi di Salerno, per il derby dello Ionio che vivrà il suo momento di esplosione emotiva alle 18 di questo pomeriggio al “Pala Giovanni Paolo II” di Massafra. Un match che si presenta teso e difficile per la forza della compagine del presidente Castiglia, come riconosce lo stesso coach rossoblu Brogialdi: “A mio parere Massafra, insieme a Ruvo, resta sulla carta la squadra più titolata per il successo finale, il team più completo in ogni reparto ed il più pericoloso in fase offensiva; certo ha avuto fin qui qualche problema ma ora, con l'arrivo del nuovo allenatore, ha inanellato tre vittorie su quattro, insomma un brutto avversario da domare per chiunque, ma noi vogliamo confermare l'atteggiamento
delle ultime gare”. Come giudica l'andamento della sua squadra finora?: “Direi complessivamente bene, ma purtroppo questo girone è troppo equilibrato perché ciò possa bastare, bisognerà continuare così e fare ancora meglio per raggiungere l'obiettivo minimo di una tranquilla salvezza attraverso i playoff”. Dopo Massafra vi aspetta Ruvo e poi Maddaloni in casa, un bruttissimo trittico: “Sì, ma dobbiamo guardare avanti partita dopo partita, la vittoria a S. Severo ha dimostrato che noi possiamo vedercela con tutti e fare risultato ovunque purché restiamo umili e concentrati: ora pensiamo al Massafra, per il resto si vedrà al momento opportuno”. Insomma la fiducia in casa lucana non manca, ma non mancano nemmeno i cosiddetti piedi di piombo perché l'imprevisto è sempre in
agguato, come l'infortunio occorso a Faggiano (finora il più continuo degli uomini affidati al tecnico di Latina) proprio nell'ultima seduta di allenamento e che ne mette seriamente in dubbio la presenza sul parquet tarantino: “Siamo stati bravi afferma il forte giocatore di Cegliea riprendere dopo le feste con il piglio giusto; affrontiamo quelli che a mio parere sono i più forti del campionato in una trasferta che ritengo ancor più difficile di quella a S. Severo. Comunque mi auguro di avere tanta gente sugli spalti, sia di parte pugliese che bernaldese, per vivere una bella partita”. Si dice che le pause fanno male a chi stava giocando meglio: “E allora diciamo che stavamo giocando malissimo…! Scherzi a parte, è vero che qualche problema può crearsi dopo una lunga sosta, ma tutto dipende da come
Faggiano del Bernalda
ognuno di noi in questi giorni si è comportato da professionista. Comunque spero vivamente di esserci”. Ed è lo stesso augurio di tutta la tifoseria ionica. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Sport
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L’ala pivot del Matera Paolo Giuliani atteso da ex oggi a Ferentino
A Dilettanti Corà aspetta un Matera diverso a Ferentino. Forfait di Cortese
Bawer, tempo di risposte «Voglio una squadra che lotti all’ultimo sangue» «SERVE la voglia di lottare fino all’ultimo sangue, voglio avere delle risposte che vanno al di là del risultato. Dovremo essere compatti, consistenti, sapere cosa fare e saper stare in campo poi se il Ferentino sarà più bravo tanto di cappello». Così Claudio Corà presenta la sfida alla capolista che la Bawer Matera affronta questo pomeriggio a partire dalle ore 18 e senza Riccardo Cortese che, tranne sorprese dell’ultimo secondo, viene fermato a letto da una sindrome influenzale. L’intensa settimana di allenamenti, dodici addirittura, programmati da Corà costituisce il sintomo della voglia di arrivare al meglio all’appuntamento odierno, sfruttando il massimo della concentrazione e dell’attenzione possibile: «si lavora molto sulla concentrazione in queste partite, Ferentino non è una squadra vezzosa ma lineare e tranquilla che punta soprattutto su giovani di belle qualità. Il fattore vacanze? Quelle ci sono state per tutti, certo è vero che noi puntiamo sulla possibilità di giocare con la mente sgombra e sfruttare queste partite che arrivano dopo la sosta e che sono sempre un tantino particolari». Corà non si nasconde e sa che l’ultimo risultato contro Molfetta ha lasciato il segno ma aggiunge: «inutile negarlo le scorie ci sono, ma bisogna andare avanti e dare continuità al nostro gioco. Ora qualcosa vogliamo vedere. Questa partita contro Ferentino dovrà dare delle risposte». Il tecnico chiarisce che Matera è giunto ad una svolta e che ora deve cambiare marcia: «mi attendo un giro di vite, niente posti assicurati, chi va in campo deve dare le sue garanzie. Mi rendo conto che andare avanti per inerzia è più facile ma qui il cambiamento deve essere chiaro e percepibile. Proveremo anche» aggiunge Corà, «a portar via la partita anche se andiamo in casa della capolista». Insomma Matera ci crede e ci spera, proverà a fare bottino pieno ma di certo dovrà uscire da Fe-
L’AVVERSARIA
Il tecnico Claudio Corà
rentino con un modo di giocare profondamente diverso, dovrà dimostrare di aver cambiato marcia e svoltato seguendo le indicazioni dell’allenatore: «nessuno deve pensare di essere indispensabile e di poter da solo decidere le sorti della squadra. Ci sono
Riccardo Cortese verso il forfait
alcuni giocatori che possono essere certo il valore aggiunto ma è necessario che ci sia fiducia reciproca e voglia di aiutarsi. Pensare da squadra e non da singolo e per il singolo». Corà è chiaro nel definire cosa si aspetta dal match contro il Ferentino, un test in piena re-
gola per capire i progressi e la crescita della nuova Bawer: «voglio vedere la crescita di un nuovo modo di interpretare questo tipo di impegni». Infine un’ammissione che è anche uno sprone a superare le difficoltà: «il gruppo? Non lo scopro io
che ci sono delle tensioni nello spogliatoio, non c’è mai stata tranquillità ma credo che questo possa essere solo uno stimolo a fare bene ed andare avanti. Basta capire che non si può restare su posizioni individuali, se la barca affonda si affonda tutti quanti insie-
me. Adesso più che mai non ci sono più alibi». Parole che fotografano una realtà. Parola che si ripetono da tempo. Adesso però questi giocatori sul campo devono dimostrare di avere voglia e capacità di intenderle. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
C Dilettanti Senza Marchese e Armentano per continuare la marcia di testa
Invicta, trasferta delicata ad Acireale SCENDE in campo questo pomeriggio al Palazzetto dello Sport di Corso Italia ad Acireale la Centre Corporelle Potenza nel confronto valevole per il quindicesimo turno d'andata del campionato maschile di serie C Dilettanti. La squadra lucana affronta il Nike Group Acireale in una gara che potrebbe dire tante cose sul futuro del complesso capitanato da Mimmo Castellitto. I biancocelesti affrontano una squadra capace di grandi imprese ma anche di brucianti sconfitte. In pratica la partita di questo pomeriggio non va presa sotto gamba e, anzi per gli uomini del coach Dino De Angelis sarà necessario fare dell'accortezza il punto di forza del confronto. Nel quintetto potentino mancherà Antonello Marchese, ancora alle prese con il problema al ginocchio. L'atleta è stato ugualmen-
te convocato dal coach Dino De Angelis a causa della concomitante assenza di Guglielmo Armentano a letto con la febbre. Tra i dieci ci sarà anche il giovane Di Nuzzo, Il confronto di questo pomeriggio sarà diretto dai signori Melillo di San Filippo del Mela e La Monica di Piazza Armerina. I due quintetti si sfidano in una gara dal grande valore in termini di classifica. Le due formazioni punteranno sulla precisione al tiro e sulla qualità dei singoli per superarsi. Tra i siciliani, allenati da Giuseppe Foti i migliori atleti sono Bosio, Grassitelli, Campi, Casiraghi e Ravazzani. Un complesso quello etneo che ha cominciato con il piede giusto l'avventura in campionato smarrendosi con il passar delle giornate. A descrivere le speranze di successo della Centre Corporelle Potenza è l'assistent coach
Vito Pierri che ha dichiarato: «La gara è difficile, i siciliani hanno cominciato bene il proprio campionato, perdendo molte partite di misura, vedi quella di Siracusa e Ragusa. Si sono rinforzati con un giocatore molto prezioso, qual è Bosio». Il tecnico dei biancocelesti parla delle caratteristiche tattiche del match: «A mio avviso sarà necessario fare dell'aggressività il nostro punto di forza. La difesa e le percentuali al tiro faranno il resto”. Pierri parla anche delle rotazioni elemento sempre determinante ai fini del risultato: «Saranno le solite. Abbiamo un giocatore in più, il riferimento va a Nicolas Dimitriu che si è inserito alla perfezione nei nostri schemi anche nel corso del torneo Luigi Chiriaco». Ultimo tasto quello della lotta sotto le plance, Pierri giudica la sfida sotto canestro af-
Il vicecoach Vito Pierri
fermando: “Abbiamo Stefano Marino, Marco Pellegrini e all'occorrenza Mimmo Castellitto. L'esperienza dei tre atleti ci darà quella giusta carica e serenità per affrontare la partita”. sport@luedi.it
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Sport B1 Donne Mascaro prende per mano la squadra e il primato è consolidato
Domenica 4 gennaio 2009
La Lore Lei spicca il volo Potenza batte e distacca il Pontecagnano LORELEI PONTECAGNANO
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25-20, 14-25, 25-23, 25-20.
PM LORE LEI POTENZA: Fiore 2, Alexandrova 3, Carrozzo 6, Pericolo 20, Mascaro 12, Sarcina 8, Ligrani (L), Pagano, Torrisi 4, Frasca ne, Quintini ne, Santamaria ne. All.: Gagliardi. COGEMAL PONTECAGNANO: Picerno, Kostadinova 18, Romanò, Fattaccio, Franco, Abbruzzo, Spaccarotella (L), Gramaglia ne, Gaido, Fanelli 2, Fasolino ne, Polito ne. All.: Jimenez. ARBITRI: Arseni e Di Bari. NOTE: Durata set: 24’, 21’, 28’, 25’. Batt.vinc.: PM 0, Pontecagnano 3; b.s. PM 9, Pontecagnano 7. IN UN PALAPERGOLA gremito all’inverosimile come meritavano due delle più forti squadre di questo campionato, la Lore Lei ha piazzato il colpo da tre punti nel big match del decimo turno contro la Cogemal Pontecagnano. Al termine di una partita forse non bella come ci si attendeva - il che era normale vista la posta in palio - ma sempre giocata sul filo della massima tensione agonostica, Carrozzo e compagne sono riuscite nell’impresa di fare loro l’intera posta in palio al cospetto di quella che a sprazzi ha confermato di essere la principale candidata al salto diretto in serie A2. Per ora, però, è bene sottolinearlo, a comandare con pieno merito la classifica resterà per almeno un’altra settimana la Polizia Municipale di coach Nino Gagliardi, eccezionale al pari delle sue ragazze nella lettura tecnico-tattica di un match che si sapeva complicatissimo. E le cui battute iniziali non parevano davvero promettere nulla di buono: il 5-0 con cui Abbruzzo e socie si presentavano al pubblico potentino sembrava il preludio per un primo set a senso unico. Ma sull’1-7 le biancorosse di casa cominciavano a giocare (4 i punti di fila sul turno in battuta di Pericolo) e da lì in avanti era una battaglia punto a punto, con continui sorpassi e contro sorpassi, fino al 19 pari. Quando il pri-
Due scatti dal PalaPergola: grande serata per la Lore Lei (foto Andrea Mattiacci)
La Lore Lei in azione contro il Pontecagnano (foto Andrea Mattiacci)
mo tempo a segno di Sarcina e la contestuale ammonizione per qualche parola di troppo sotto rete di Fattaccio davano il +2 alla Lore Lei. La stessa Fattaccio rimediava subito con un pallonetto vincente (21-20 PM), ma quello dell’opposto gialloblù era l’ultimo punto del parziale per il Pontecagnano.
Impotente sotto i colpi finali (3 imprendbili attacchi sul 22-20) di una Pericolo sempre più trascinatrice della sua squadra. Avvio fotocopia della seconda frazione, con il 5-0 Cogemal che stavolta dava alle salernitane la possibilità di menare sempre le danze (8-4 e 16-10 ai tempi tecnici), e pa-
B2 Donne Solo il terzo set positivo del Montescaglioso
reggiare in scioltezza il conto dei set. L’ennesima partenza ad handicap della Lore Lei nel terzo set (1-8) pareva un macigno sulle speranze delle potentine di tornare a giocarsi una sfida equilibrata, ma rosicchiando un punto dopo l’altro Mascaro (che a quel punto, insieme a Pericolo, prendeva per mano la
squadra) e compagne si rifacevano sotto (5-10), e con un tramortente parziale di 10-1 mettevano pure il naso avanti (15-13). Quindi (sul 22 pari) un finale analogo a quello della prima frazione, con la PM abilissima nel chiudere - con i punti conclusivi firmati da Mascaro, Carrozzo e Perico-
lo - sul filo di lana. Affossando psicologicamente Picerno e socie, che difatti partivano (una volta tanto) male nel quarto set. Continuando poi a sbagliare un po’ troppo e lasciando strada a una Polizia Municipale, invece, praticamente inappuntabile. Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Si fa rimontare nel secondo set e non conquista il tie break
Planitalia, semaforo rosso Giocoleria, occasione persa TARANTO PLANITALIA
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BENEVENTO GIOCOLERIA
25-14, 25-17, 24-26, 25-19
NULLA da fare per la Planitalia Montescaglioso che rende durissima la vita al Taranto, riesce a strappargli anche un combattutissimo terzo set ma non riesce a portare a casa punti. Le montesi si devono arrendere per 3-1 al termine di una sfida che le ha viste costrette sempre a rincorrere con i primi due set che sono andati nettamente a favore del più quotato avversario. Nel terzo set si è visto il carattere del Montescaglioso che ha giocato con il cuore e la grinta ed è riuscito a prolungare la partita, facendo covare la speranza di portare a casa qualche punto prezioso in ottica salvezza. La formazione montese però non è riuscita a ripetersi nel quarto parziale dove ha provato a tener testa al quotato avversario ma non ci è riu-
3 1
25-20, 26-24, 21-25,25-22
AS BENEVENTO VOLLEY: Lonardo, Agozzino, Bernardi, Mauriello, Napolitano Ma., Napolitano Mi., Leone (L), Sigala, Petito, Piscopo, Musto. All.: Feleppa. GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Avena, Carbonara, Muscillo, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Di Lucchio. All.: Caliendo. ARBITRI: Brasiello ed Esposito.
I tifosi della Planitalia Montescaglioso
scita ed ha dovuto arrendersi per 25-19 consegnando al Taranto l’intera posta in palio e tornando ancora a casa
con una sconfitta. Le occasioni per il riscatto e la risalita in classifica comunque sono ancora tante.
TORNA senza punti la Giocoleria Potenza da Benevento al termine di una sfida che poteva dare ben altre soddisfazioni alla formazione di Caliendo. L’obiettivo del risultato pieno è sfuggito probabilmente con la rimonta nel secondo parziale dal 24-21 al 2426 per le campane e poi la speranza del tie break è sfuggita nell’ultimo parziale vinto ancora una volta in rimonta dalla formazione di Feleppa. La Giocoleria ha accusato in quest’ultimo parziale la condizione non ottimale di una giocatrice importante come Paola Felicetti che, dopo aver tenuto fisicamente nei primi tre set, è calata inevitabilmente nell’ultimo. Per l’Asci una delusione ed un’occasione persa soprattutto perchè la partita è parsa
La schiacciatrice Paola Felicetti
nettamente alla portata ed almeno il tie break avrebbe fotografato in maniera più sincera l’equilibrio che si è visto in campo tra le due squadre.
Sport
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B2 Donne Il sestetto di Galtieri a caccia del riscatto contro la capolista
Time Matera, big match in casa del Trani RITORNO in campo con l'obbiettivo di riprendersi la vetta per la Time Volley Matera. La prima gara ufficiale del nuovo anno, la suqadra di Tommaso Galtieri, la giocherà sul campo dell'attuale capolista, Trani, che proprio prima delle festività natalizie ha soffiato la prima piazza alle materane. Le due sconfitte consecutive contro Scafati e Salerno hanno lasciato l'amaro in bocca alla Time, che non vede l'ora di tornare in campo per riscattarsi. “Se la sconfitta contro Scafati ci poteva stare, dopo undici successi consecutivi -spiega coach Galtieri- quella contro Salerno poteva essere evitata, anche se con l'infortunio del libero le cose si sono complicate. Inoltre, la vo-
glia di riscatto è tanta perché vogliamo ancora dimostrare di poter dire la nostra in questo campionato”. La settimana di assoluto riposo ed i quindici giorni sospensione del campionato sono state condizioni utili per rifocillarsi sia fisicamente che mentalmente. “La settimana di Natale è stata utilissima per riprenderci -continua Galtieri- poi con una partita difficile e fondamentale davanti, non si possono che trovare grandi stimoli. Dobbiamo solamente ritrovare il ritmo gara, perché le motivazioni sono tante, tutte le ragazze vogliono tornare a fare bene. L'obiettivo, naturalmente, è quello di tornare il più presto possibile in vetta”. L'occasione, puntual-
mente, si presenta alla Time Volley sotto forma di scontro al vertice contro Trani, che proprio nell'ultima giornata di campionato ha superato in vetta le materane. Raffaella De Vita, libero della Time è tornata a lavorare dopo una settimana di stop, causata dalla distorsione alla caviglia rimediata contro Salerno. Anche se ancora dolorante e leggermente impaurita per la forte contusione rimediata, la giocatrice classe '85 è pronta ed a tutti gli effetti disponibile per la gara di oggi. Anche Michela Ristits, capitano e simbolo della grande prima parte di stagione della Time, nonostante il continuo fastidio causato dall'infammazione al gomito, continua ad allenarsi
con le compagne. L'avversaria di turno, il Trani, è squadra molto organizzata ed ha nella sua pallegiatrice il punto forte. Come lo stesso coach materano ricorda, infatti, Rosa Ricci è stata protagonista anche a Matera nella stagione 2003/04, quando Galtieri era assistent coach di Guidetti alla Spes e la suqadra materana non raggiunse i play off di A2 per un solo punto. “Trani è una buona squadra e, soprattutto, è giostrata da due mani fantastiche come quelle di Rosa Ricci, pallegriatrice di alto livello e della quale ho un ottimo ricordo nella stagione 2003/04 ricorda l'allenatore materano- il resto della squadra, inoltre, è formato da due buoni centrali e due buoni
Tommaso Galitieri mentre da consigli alla Vecerkova
martelli, tra cui la Montillo, lo scorso anno in panchina ad Altamura in A1”. Le motivazione non mancheranno da ambo le parti e la gara si preannuncia difficile e anche di buon livello. “Entrambe le squadre giocheranno con grandi motiva-
zioni. Speriamo -conclude Tommaso Galtieri- che la paura di sbagliare non condizioni troppo le giocatrici”. Appuntamento alle ore 18 al Palazzetto dello Sport di Trani. Francesco Calia sport@luedi.it
B2 Uomini Scalcione: «Allunghiamo la serie positiva». Stigliano: «Siamo pronti!»
E’ l’ora del grande derby Potenza e Lagonegro si sfidano al PalaPergola QUI MEDICAL CENTER VIRTUS POTENZA E' TEMPO di derby, nella prima gara ufficiale del 2009, per la Medical Center Potenza. Al PalaPergola arriva il Lagonegro (si gioca dalle 18), e sul campo di casa Zuccaro e compagni, al di là del sentito e inedito confronto con i cugini di Lagonegro, puntano senza indugi a mantenere l'imbattibilità casalinga e compiere un ulteriore passo avanti in classifica. Il terzo posto, sostanzialmente confermato con il punto portato via da Gela nell'ultimo turno, va difeso a denti stretti e se possibile migliorato nella fase finale del girone di andata. Che sulla carta propone ai rossoblù di Giorgio Draganov un calendario un po' più abbordabile. Anche se l'ammonimento che arriva, a tal proposito, dal direttore generale virtussino Gennaro Barra, è forte: «Al di là delle avversarie che ci troveremo di fronte, quello che dobbiamo proporci ogni volta che scendiamo in campo è di mettere tutto quanto abbiamo in corpo, come se dall'altra parte della rete ci fosse sempre la prima della classe. Solo pensando a noi stessi, ed esprimendoci costantemente al top, potremo pensare di andare lontano in questa stagione». «Del resto i ragazzi - ha proseguito Barra -, al di là dell'ottima figura fatta a Gela, avevano già dato ampia dimostrazione contro il Trapani, nell'ultima uscita casalinga, di riuscire a tenere altissimo il livello della loro concentrazione. Quello che dovremo fare anche oggi per riuscire a spuntarla su un complesso arcigno come il Lagonegro di coach Stigliano». Sulla stessa lunghezza d'onda le parole di Vincenzo Scalcione, che ha ribadito la bontà della prestazione della Medical Center, nonostante la sconfitta al tie-break, sul campo della seconda forza del girone: «A Gela abbiamo dimostrato di esserci, lottando alla pari con la squadra che reputo la favorita per la vittoria del campionato». «La pausa è stata utile per recuperare preziose
energie psico-fisiche, l'ambiente nel gruppo è sereno - ha rassicurato lo schiacciatore materano -, e ora cercheremo di dare continuità ai nostri risultati per
arrivare nella migliore posizione al giro di boa di metà stagione. Il derby non sarà una partita semplice, ma al PalaPergola ci teniamo a pro-
QUI SIDEL INFISSI LAGONEGRO seguire nella nostra striscia positiva, che vogliamo tenere aperta il più a lungo possibile». Luca Carlone sport@luedi.it
Un attacco del Lagonegro contro la Medical Center nella gara di questa estate (foto Mattiacci)
Scalcione e sotto il tecnico della Sidel, Stigliano
LAGONEGRO - Dopo la pausa natalizia riprende il campionato. Un derby storico vede oggi in campo il Potenza che ospiterà nel posticipo, al Palapergola a partire dalle ore 18, la compagine della Sidel di Lagonegro del Presidente Cosentino. «E' una partita dai contenuti storici, giocata nel tempo», ha dichiarato mister Stigliano, che in questi giorni di vacanze natalizie ha seguito i suoi atleti con la solita precisione e accortezza. Lagonegro e Potenza sono due squadre che si sono sempre affrontate negli anni passati quando anche il Lagonegro militava nel campionato di B2. «In passato -commenta Stigliano- ci sono stati tanti derby molto combattuti e il nostro auspicio è quello di ripeterci anche oggi. Noi, dal nostro canto, dovremmo riuscire creare difficoltà all'avversario e fare il nostro gioco», sottolinea il Mister della Sidel.
Con le festività natalizie la compagine lagonegrese, ha attraversato un periodo difficile che ha visto più di un atleta con problemi fisici, ma la rosa a disposizione di Stigliano oggi sarà completa, grazie al recupero di tutti. Avvio dunque del nuovo anno importante ma anche impegnativo per la Sidel, che affronta una Medical Center raggiante da molte giornate, confermata dalla posizione nella zona play off della classifica. La Sidel dal canto suo vive l'attesa del derby con trepidazione, e pensando al fischio d'inizio il tecnico lagonegrese conclude affermando di «aver preparato la partita al meglio» e sperando «di mettere in pratica quello che è stato fatto in questi giorni». Con questo augurio il tecnico della Sidel Infissi Lagonegro spera di spezzare la serie di vittorie interne dei cugini di Potenza. sport@luedi.it
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Sport Motori Una donna leggermente ferita per colpa di un’auto che la investe
Domenica 4 gennaio 2009
Dakar, grande entusiasmo Una folla festante ha salutato l’avvio del prologo BUENOS AIRES – Il primo Rally Dakar sudamericano è iniziato ieri con la partenza della gara delle moto, per la prima tappa di 733 chilometri, da Saladillo (in provincia di Buenos Aires) a Santa Rosa, nel centro dell’Argentina. I responsabili della corsa – arrivata alla 30/a edizione, ma che per prima volta si svolge fuori dal continente africano – hanno indicato che la fase di partenza concluderà intorno alle 12 ora locale (le 13 italiane) con le ultime squadre della gara delle auto. Ieri sera si è svolta invece la «partenza simbolica» della gara, con una esibizione degli oltre 500 veicoli che partecipano alla Dakar, che hanno invaso le strade di Buenos Aires, sfilando in un circuito di 5 km a partire dall’Obeliso e festeggiati da circa 500 mila spettatori. Durante il passaggio delle automobili del quartiere di Palermo, una donna è rimasta leggermente ferita dal veicolo della squadra argentina Otano-Monti: soccorsa dai due piloti è stata portata in ambulanza al vicino Ospedale Fernandez, dove è stata accudita dai medici. La stampa locale riporta oggi molte critiche al modo in cui era stato organizzato il dispositivo di sicurezza intorno alla «partenza simbolica» del rally. Lo spagnolo Marc Coma (Ktm) ha vinto ieri la prima prova speciale nella categoria moto del Rally Dakar Argentina – Chile, che è iniziato stamane a Buenos Aires. Coma ha raggiunto Trenque Lauquen, punto di arrivo del percorso cronometrato di 371 km iniziato a Saladillo -in provincia di Buenos Airescon un tempo di 2 ore 46' 17», segui-
Ciclismo
Luca Gelfi si è tolto la vita
BERGAMO – Tragedia nel mondo del ciclismo. L'ex corridore bergamasco Luca Gelfi si è suicidato ieri pomeriggio nel suo negozio di biciclette ad Albano Sant'Alessandro (Bergamo), impiccandosi nel magazzino del locale. A trovare il suo corpo senza vita è stato, poco prima delle 15, un socio del negozio, che ha chiamato gli agenti del Consorzio di polizia locale dei Colli. All’arrivo dei soccorritori, però, Gelfi era già morto. Corridore professionista per dieci anni dal 1988 al 1998, Luca Gelfi aveva 42 anni e pare che da tempo soffrisse di depressione. In carriera aveva collezionato quattro vittorie, tra cui due tappe al Giro d’Italia del 1990. Dopo il ritiro aveva continuato a operare nel mondo del ciclismo, come tecnico del Team Fratelli Giorgi. Ieri pomeriggio la tragedia: dopo aver pranzato in famiglia, Luca Gelfi è tornato in negozio e, forse in un momento di depressione, si è impiccato. Pare che l’ultima telefonata l'abbia fatta all’amico Carlo Giorgi, che attualmente si trova in Romania. Luca Gelfi viveva a Seriate (Bergamo), lascia la moglie e un figlio.
Schumacher ha nostalgia
«Ho pensato di ritornare»
Una delle prime immagini della Dakar del Sudamerica e il pilota italiano Massimo Biasion
to a 22' 5» dal polacco Jacek Czachor (KTM). Il francese Cyril Desprès (KTM), che ha dato dura battaglia a Coma nella prima parte della prova speciale, ha avuto un problema di navigazione, accumulando un ritardo che non è riuscito a compensare. Conclusa la prova cronometrata, i motociclisti proseguono ora con il percorso di 166 km che separano Trenque Lauquen e Santa Rosa, in provincia di La Pampa, dove inizierà domani la seconda tappa del Dakar. Secondo fonti localo, fra le 60 e le 70 mila persone hanno seguito il passaggio delle moto e degli altri veicoli in questo primo segmento del Rally Dakar, che per prima volta e alla sua trentesima edizione si è spostato dall’Africa in America Latina.
Il Principe Nasser Al Attiyah del Qatar, al volante di una Bmw, ha vinto ieri la prima prova speciale per automobili del Rally Dakar Argentina-Chile, durante la quale un bambino di otto anni è rimasto ferito dopo essere stato investito da uno dei partecipanti alla gara. Al Attiyah, 37 anni, è arrivato a Trenque Lauquen, punto finale della tappa speciale di 371 chilometri iniziata a Saladillo (nella provincia di Buenos Aires) dopo 2 ore 36'15». Il Principe del Qatar, che ha gareggiato in coppia con la navigatrice svedese Tina Thorner, ha concluso con un vantaggio di 2'17» sul due volte campione del mondo di Rally, lo spagnolo Carlos Sainz (Volkswagen), mentre terzo si è piazzato il sudafricano Gilles de Villiers (Vol-
kswagen). Durante la frazione odierna un bambino di otto anni ha riportato la frattura di una gamba ed una forte contusione alla testa dopo essere stato investito da una 4x4 Mitshubishi che partecipava alla gara e che è uscita fuori pista vicino a Hortensia, investendo il pubblico che seguiva la corsa. Il bambino, di cui non sono state rese note le generalità, è stato trasportato d’urgenza fino all’ospedale di Bolivar, la cittadina più vicina, a bordo di un elicottero della polizia argentina. Poi le forze dell’ordine hanno voluto precisare con un comunicato che «fra la zona di transito dei veicoli e quella dove è ammesso il pubblico si trovano circa cinque metri di distanza di sicurezza». sport@luedi.it
AMBURGO - Da quando si è ritirato in molti hanno sognato il suo ritorno ma Michael Schumacher ha sempre detto no. Eppure il sette volte campione del mondo di Formula Uno è stato tentato in più di un’occasione dalla possibilità di rientrare in pista, come confessa lui stesso al quotidiano tedesco «Bild», rispondendo alle domande di personaggi famosi. «Ho avuto un paio di possibilità interessanti – racconta Schumi, ritiratosi al termine della stagione 2006 – Una o due volte ci ho pensato ma poi ho scartato subito questa possibilità». A spingerlo a dire no la difficoltà di trovare le motivazioni e l’energia «per essere al 100 per cento. Limitarmi a correre al fianco degli altri no, non fa parte del mio carattere». Schumi, che oggi compie 40 anni, ha vinto due Mondiali con la Benetton e cinque con la Ferrari eppure la sua storia, e di conseguenza quella del Cavallino, avrebbe potuto prendere un’altra strada perchè nel destino dell’ex pilota tedesco ci sarebbe potuta essere la McLaren. «Perchè non l’ho mai guidata? Il rosso mi sta meglio – scherza – ma rispondendo seriamente, una volta sono stato sul punto di farlo ma poi non se n'è fatto nulla».
Basket Giovanile Bene i materani nel torneo aquilotti
Pielle ai quarti ad Aosta Tre vittorie convincenti TRE VITTORIE con Alba, Aosta e Firenze sono valse agli “aquilotti” (nati negli anni 1998 e 1999) della Pielle Matera la qualificazione ai quarti di finale del torneo che si svolge nei primi giorni del nuovo anno. Questa la successione dei risultati: prima vittoria 45-25 contro Firenze, seconda con Alba 71-16 e terza con Aosta 62-34. Questa mattina l’appuntamento dei quarti di finale con un’avversaria che nella tarda serata i piellini non conoscevano ancora. Il torneo di Aosta che si concluderà nel giorno dell’Epifania è diventato
una tradizione per la Pielle che quest’anno ha già raggiunto un risultato di prestigio giungendo tra le migliori 8 su 26 squadre impegnate provenienti dall'intera penisola. Alla Pielle è toccato rappresentare la Basilicata. Durante la settimana in Val d'Aosta i bambini, oltre alle gare previste dal torneo, hanno la possibilità di visitare la regione, fare delle escursioni, ma soprattutto andare in montagna, presso il parco giochi di Flassin. «Queste manifestazioni, rivolte a bambini ancora in età di minibasket - interviene Giovanni Cotrufo,
presidente del sodalizio materano - serve in primo luogo alla loro formazione e crescita, poi viene il lato agonistico e tecnico, che sicuramente i nostri tecnici non trascurano. I bambini hanno la possibilità di crescere confrontandosi, e non solo sul campo da gioco, con i loro coetanei provenienti da altre zone d'Italia. Sono convinto questa sia la strategia giusta per ottimizzare il percorso formativo dei nostri ragazz». I risultati ottenuti confermano che il lavoro svolto sta dando i frutti sperati. Un altro gruppo di
I piccoli materani nel torneo aquilotti di Aosta
“Aquilotti” partecipa al torneo nazionale del fischietto in terracotta, dove saranno presenti squadre provenienti da Puglia,
Campania e Basilicata. Anche in questo caso i giovanissimi atleti della Pielle avranno l'onore di rappresentare la Basilicata.
Fipav di Potenza, bilancio positivo BILANCIO più che soddisfacente per l'anno appena andato in archivio e prospettive incoraggianti a proposito del 2009 per il movimento pallavolistico provinciale. Il comitato Fipav di Potenza, attraverso il neo eletto consigliere nazionale Francesco Canzoniero (ex arbitro di B1 e attuale dirigente della Virtus Potenza), ha fatto il punto della situazione al termine di un 2008 che ha rappresentato un ulteriore passo avanti per il volley potentino e più in generale lucano; dando così seguito al positivo trend del quadriennio che ha visto Domenico Lavanga - fresco di rinomina nelle elezioni di novembre, come il numero uno regionale Lorenzo Delfino - al timone. «Le conferme di Delfino e Lavanga rappresentano un segnale di fiducia per l'ottimo lavoro svolto dai comitati regionale e provinciale», ha spiegato Canzoniero. «Potenza, in particolare, è diventata la prima provincia italiana (alla pari con Parma) per numero di tesserati in rapporto alla popolazione: un traguardo che ci riempie di orgoglio. La programmazione di
questi anni è stata evidentemente attenta e mirata, e nonostante la difficile congiuntura economica che stiamo attraversando, l'attività pallavolistica nella nostra provincia è in crescita esponenziale. Siamo consapevoli che non potrà andare sempre così, e che arriverà giocoforza una fase di assestamento, ma il nostro impegno resterà lo stesso. Calibrato se mai, da qui in avanti, all'incremento della qualità più che all'ulteriore progresso numerico». E proprio i numeri del resto confermano in pieno la disamina del consigliere federale. Le società nell'orbita del comitato provinciale sono passate dalle 32 della stagione 2004-2005 alle 42 di quella in corso. Allo stesso modo si è incrementato il numero di atleti, sia nei primi tesseramenti che nel conteggio totale degli affiliati. Le squadre iscritte ai campionati nazionali sono diventate ben cinque (con l'inclusione del Sala Consilina), e al via dei campionati regionali (serie C e D) si sono presentate 14 società. Note ancora più liete sono quelle che arrivano dai tornei giovanili -
continua fucina di talenti, come dimostrano i “casi” Postiglione (Asci Potenza) e Mandarino (Polisportiva Lauria), oltre che l'ottimo comportamento delle rappresentative provinciale e regionale -: sempre più affollati risultano i campionati di categoria (dalla under 14 all'under 18), come pure quelli promozionali (under 13 e minivolley), tutti imprescindibili serbatoi per il volley di domani. E alla fine, ma non ultimo, l'aspetto legato all'informatizzazione e all'organizzazione delle attività del comitato. Il sito internet della Fipav provinciale (potenza.federvolley.it) garantisce visibilità a tutte le società, oltre che agli eventi ospitati sul territorio: seguiti in modo sempre più capillare (come nel caso dei campionati provinciali, i cui risultati sono ora aggiornati in tempo reale), e per tener conto dei quali sono allo studio innovativi e ancor più intuitivi strumenti di comunicazione. l.c.
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Spettacoli & televisione
Domenica 4 gennaio 2009
MORTA LA VENTINOVENNE SECONDA A SANREMO NEL 2002. E C’È UN ALBUM POSTUMO
Incidente fatale per Valentina Giovagnini AREZZO - È morta venerdì notte, al policlinico senese Le Scotte, Valentina Giovagnini, la cantante di 28 anni di Pozzo della Chiana, protagonista di un gravissimo incidente avvenuto lungo la strada che collega Pozzo della Chiana a Foiano. Valentina Giovagnini era al volante della sua Nissan Micra quando è uscita di strada ribaltandosi contro un albero e finendo la sua corsa in mezzo ad un campo. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime e la ragazza era stata trasportata al policlinico senese dove è stato tentato anche un intervento chirurgico. Nata nel 1980 in un piccolo paese della Val di Chiana in Toscana, sin da bambina aveva studiato canto, pianoforte e per nove anni danza. Aveva frequentato il liceo musicale, poi si è iscritta alla facoltà di lettere, approfondendo soprattutto la cultura medioevale, la storia della danza, del mimo, del teatro e la letteratura europea. In questo percorso si era appassionata alle sonorità celtiche che si ricollegano alla tradizione, alla terra, alle origiROMA – Dati per morti, accusati di volgarità, sesso e gossip spinto, i reality sono tutt'altro che in crisi. Anzi, godono di ottima salute, come hanno dimostrato i record della terza edizione de La Talpa e la sesta dell’Isola dei famosi, vinta dal trans Vladimir Luxuria, e tornano in gran forma e numero a inaugurare il nuovo anno sul piccolo schermo. Ad aprire le danze, non solo in senso metaforico, sarà il 10 gennaio, nel prime time di Raiuno, Ballando con le stelle, in onda di sabato, in dieci puntate condotte sempre da Milly Carlucci, dopo l’ultima stagione in onda il venerdì. Lo show dell’ammiraglia Rai, che si scontrerà così con La Corrida di Gerry Scotti, vedrà scendere in pista l’ex calciatore ed ex marito di Simona Ventura, Stefano Bettarini, il principe Emanuele Filiberto di Savoia, la top model Carol Alt, la schermitrice Valentina Vezzali e l’imitatrice Emanuela Aureli. Folto il gruppo di concorrenti attori in cui figurano: Corinne Clery, Maurizio Aiello, Alessio Di Clemente, Andrea Roncato, i giovani Andrea Montovoli, 23 anni, Metis Di Meo, 22 anni e Lucia Nunez, 28 anni. La giuria è la stessa della scorsa edizione con Fabio Canino, Amanda Lear, Lamberto Sposini, Guillermo Mariotto e Caroline Smith. Il 12 gennaio si apre la sfida in prima serata fra Grande Fratello 9, ancora con Alessia Marcuzzi su Canale
ni, anche perchè aveva vissuto una zona dai forti richiami del passato. Nel 2001 aveva incontrato il produttore Davide Pinelli che ha portato avanti il suo progetto artistico coinvolgendo anche l’autore Vincenzo Incenzo. Partecipò al Festival di Sanremo nel 2002, affrontando la platea dell’Ariston e il vasto pubblico televisivo, con il brano "Il passo silenzioso della neve". Si classificò seconda nella categoria giovani, aggiudicandosi il premio della giuria di qualità per il miglior arrangiamento. Questo brano anticipa l’album "Creatura nuda". In seguito ha partecipato al Festivalbar ed ha girato l’Italia proponendo le sue canzoni affiancata da un gruppo ricco di riferimenti celtici, gli Ogam. E c'è un suo album pronto, di almeno dodici inediti, che dopo le tante difficoltà incontrate per essere pubblicato potrebbe uscire postumo. «Sarebbe un bel modo di celebrarla ma rimane – spiega Incenso – il grande rammarico di non essere riusciti a fare di più quando Valentina era viva. Ora mi auguro che di questo materiale si faccia
Valentina Giovagnini
qualcosa, anche a costo di una divulgazione no-profit». A Sanremo «quest’anno ci siamo rifiutati di partecipare, con un regolamento così complicato è difficile per un giovane se non è ac-
compagnato da un santo protettore». Anna Tatangelo è «sconvolta e molto addolorata» per l’improvvisa scomparsa di Valentina: «Era così giovane... ci sono rimasta malissimo».
MARCUZZI SFIDA VENTURA. NO DELLA GREGORACI ALLA FATTORIA
La stagione dei reality con Gf contro X Factor
PERSONAGGI
Jolie pigrona
SUL magazine americano OK! Angelina Jolie: «Non sono una brava casalinga! - dichiara candida - non so fare nulla in casa e con le faccende domestiche non me la cavo granchè bene. Meno male che c'è Brad (Pitt, ndr.) che pensa a tutto». Stando all’attrice, Pitt ne sa una più del diavolo in gestione della casa: «S'intende di arte e design e ha messo su un ambiente adatto per allevare i nostri sei figli».
Pattison, no al nuovo Twilight per le lenti
Iva Zanicchi a Sanremo nonostante la politica «LA PAR condicio? A Sanremo vado gratis e solo come cantante, a proporre con disinvoltura e coraggio la mia canzone. Non intendo affatto usare il festival come vetrina politica e non ho deciso se mi ricandiderò». Iva Zanicchi, eurodeputata per il centrodestra, risponde così alla provocazione lanciata da Pierluigi Diaco sulla possibilità che la sua partecipazione alla gara possa ledere la par condicio in vista delle europee, in programma il 6 e 7 giugno. «Non mi sono
posta il problema delle europee – spiega la Zanicchi – perchè la par condicio scatta 40 giorni prima delle elezioni e quindi non riguarda il festival, che si tiene a febbraio. E poi non ho ancora preso decisioni su una mia eventuale ricandidatura, visto che si tratta di un impegno molto gravoso. Faccio la cantante da più di 40 anni – sottolinea la Zanicchi – e voglio togliermi la soddisfazione di tornare a Sanremo a 40 anni esatti dalla vittoria con Zingara»
FORSE niente sequel di 'Twilight' per Robert Pattinson. La causa sarebbero le lenti a contatto color topazio che l’attore è costretto a indossare per interpretare il ruolo del vampiro Edward Cullen. Pattinson, che ha interpretato Cedric Diggory in Harry Potter e il Calice di fuoco, ha rivelato che con le lenti la sua espressività era calata e il dolore era troppo intenso, «come avere sempre sabbia negli occhi», ha detto.
Sopra Alessia Marcuzzi; a sinistra Paola Perego
5, e la seconda edizione di X Factor condotta da Simona Ventura in tredici puntate su Raidue. Il talent show che ha lanciato il talento Giusy Ferreri, parte lo stesso giorno di Gieffe. Tante le novità della nona edizione del reality show dell’ammiraglia Mediaset, a partire dalla casa completa-
mente ecologica, costruita secondo i criteri della bioarchitettura, totalmente autonoma dal punto di vista energetico grazie all’utilizzo di pannelli solari, che sfoggia una piscina con idromassaggio e una sorta di piccola spiaggia, giardino di 130 mq con bambù e un terrazzo in cristallo dove i concorrenti potranno prendere il sole. L’unica parte invariata è il luogo simbolo di Gf: il Confessionale di 9 mq rivestito in po-
liuretano espanso. Top secret ancora i 14 concorrenti di questa nona edizione che vedrà la Marcuzzi in versione più aggressiva, anche nel look, per quello che si annuncia un Grande fratello più rockettaro che riflessivo. A fine febbraio, o potrebbe darsi dopo il Festival di Sanremo, arriva nel prime time di Canale 5 La fattoria condotto da Paola Perego, reduce dalla stagione record de La Talpa, con fra i
concorrenti l’agente delle star Lele Mora che nel reality vorrebbe essere un «contadino-chef». Alla Fattoria ci saranno anche l’ex tronista di Uomini e donne Giovanni Conversano e il cummenda del Grande fratello 8 Roberto Mercandalli. Fra i nomi che circolano anche quello dello showgirl Nina Moric e dell’ex velina Melissa Satta. Inviata del reality avrebbe dovuto essere Elisabetta Gregoraci che però ha rifiutato.
Efron innamorato «Solo Vanessa mi completa»
TELEFILM
Per il Dottor House svolta sexy e finale tragico QUATTRO episodi con un finale decisamente tragico: torna il dottor Gregory House (Hugh Laurie), con la sua squadra ormai allargata, da oggi in prima serata su Canale 5. È l'epilogo della quarta stagione di Dr.House M.D. della fortunata serie già in onda a pagamento su Joy di Mediaset Premium: poi, praticamente in contemporanea con gli States, si andrà avanti con il quinto ciclo, per cominciare dieci puntate sempre su Canale 5 totalmente inedite. Difficile continuare a stupire
dopo circa quattro anni, una pioggia di premi, un centinaio di puntate. Eppure, la vena creativa dell’ideatore David Shore sembra tutt'altro che prosciugata e il dottore più anticonformista e istrionico del pianeta appare più in forma che mai, il che significa più burbero, più sarcastico, più politicamente scorretto. Tornati sotto la sua ala i collaboratori di sempre, Allison Cameron, Robert Chase e Eric Foreman, House ha assoldato Lawrence Kutner, Chris Taub e Remy Hadley o Thirteen (13 come il nu-
mero che portava al collo durante la selezione del personale). Nuova linfa per la serie della quale fanno parte stabilmente James Wilson, il più caro amico di House, e Lisa Cuddy, il suo capo al Princeton Plainsboro Teaching Hospital del New Jersey dove House imperversa. E in queste ultime quattro puntate della quarta serie mostrerà il suo lato sexy. Ma non sarà l’amore a dominare la fine della quarta serie bensì la tragedia in un doppio episodio premiato con l'Emmy 2008 per la miglior regia.
L'AMORE rende tutti più buoni e belli e Zac Efron non fa eccezione. La star di High School Musical, infatti, ha detto che la sua fidanzata, la collega Vanessa Hudgens, lo rende «una persona migliore». Il ventenne idolo delle ragazzine ha conosciuto la ragazza proprio sul set del film Disney nel 2006, dove se n'è innamorato sia nella finzione che nella realtà. Adesso Zac dice che lei riesce a «completarlo». Hugh Laurie
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Rubriche
Domenica 4 gennaio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Cercate di smussare alcuni lati del vostro carattere se volete avere rapporti proficui con i collaboratori. In amore troppa esitazione.
TORO 21/4 - 20/5
Nella professione imparate ad ascoltare con attenzione anche il parere degli altri. Un amore tormentato vi toglie il sonno.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Le possibilità di successo nella vostra attività sono in continuo aumento: non sprecatele. In amore non avete rivali.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro attenti a non farvi bruciare le vostre idee da qualcuno: tenete la bocca chiusa. In amore allontanate le tentazioni.
LEONE 23/7 - 23/8
Impegnatevi a fondo per dare un tocco speciale al vostro lavoro: i superiori lo apprezzeranno. In amore momenti indimenticabili.
VERGINE 24/8 - 22/9
Nel lavoro avete perso parecchio tempo: datevi da fare al più presto. In amore il vostro comportamento ambiguo rischia di essere punito.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
L'ottimismo può solo migliorare l'andamento della vostra attività. Intesa non facile con un partner ermetico.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Una buona organizzazione può essere fondamentale quando di hanno tanti incarichi di lavoro. In amore chiedete di più.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Il periodo negativo per la vostra professione si sta pian piano allontanando. In amore non potreste sperare di più.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
I vostri affari in questo periodo hanno un andamento lento e incerto, ma presto le cose miglioreranno. In amore siete troppo esigenti.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nel lavoro in questo periodo i segnali non sono troppo chiari: vi conviene muovervi con prudenza. In amore vince chi fugge.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
M ila; nodino TI è = Milano di notte;
Non siate precipitosi: nel lavoro la fretta potrebbe compromettere il risultato finale. L'amore vi aspetta a braccia aperte.
Televisioni
TALKSHOW
14.00
21.00
TELEFILM
PRIMA SERATA
Massimo Giletti
RUBRICA
21.30
14.10
Domenica 4 gennaio 2009
REALTV
19.35
TELEFILM
FILM
19.00
Peter Falk
18.15
Il principe delle donne
63
FILM
NCIS
Michele Mirabella
Maria De Filippi
20.000 leghe sotto la Terra
06.00 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -RubricaStella del Sud 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -RubricaA sua immagine 10.55 -Religione Santa Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 16.35 -SPETTACOLO Domenica In - 100 e lode 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.55 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 13.45 -FilmSuperbables - Baby Geniuses 2 15.25 -SportC. del mondo - Sci nordico 16.30 -FilmRed e Toby nemiciamici 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -FilmGeorge re della giungla 2 con C. Showerman, J. Benz - regia di David Grossman (USA) 2003 19.25 -Sit ComPiloti 20.00 -Telefilm Friends
06.00 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste 07.00 -RubricaAspettando E' domenica papà 07.50 -RubricaE' domenica papà 08.40 -CartoniTaratabong 09.00 -CartoniAia! 09.40 -DocumentarioTimbuctu 11.10 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -RubricaTGR Buongiorno Europa 11.45 -RubricaTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -SportCoppa del mondo - Sci nordico 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 10.00 -Sit ComFinalmente soli 11.00 -Film Può succedere anche a te con Nicolas Cage, Bridget Fonda, Rosie Perez, Seymour Cassel, Red Buttons - regia di Andrew Bergman (USA) - 1994 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Show Questa domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.10 -TelefilmCommissariato Saint Martin 06.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 07.25 -Serie TvSei forte maestro 09.30 -DocumentarioStorie di confine 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -ComicheLe comiche di Stanlio e Ollio 14.20 -FilmExcalibur con Nicol Williamson, Nigel Terry, Helen Mirren, Nicholas Clay, Cherie Lunghi, Patrick Stewart, Gabriel Byrne, Liam Neeson - regia di John Boorman (GB) - 1981 16.50 -FilmYado con Brigitte Nielsen, Arnold Schwarzenegger, Sandahl Bergman, Paul Smith - regia di Richard Fleischer (USA) - 1985 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmColombo
07.00 -Sit Com Prima o poi divorzio! 07.45 -Cartoni 10.55 -Sit Com Raven 11.25 -Sit Com Willy il principe di Bel Air 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -Sit Com La vita secondo Jim 13.35 -Film Tv La leggenda di Earthsea 17.00 -Film Fievel IV - Niente paura! - regia di Larry Latham (USA) 2000 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Film Il principe delle donne con Eddie Murphy, Robin Givens, Halle Berry, Grace Jones, David Allan Grier - regia di Reginald Hudlin (USA) - 1992
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.30 -AttualitàLa settimana 09.45 -DocumentarioI segreti dell'archeologia 10.30 -FilmL'ultima conquista con John Wayne, Gail Russell, Harry Carey, Bruce Cabot, Irene Rich - regia di James Edward Grant (USA) - 1947 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 15.55 -FilmCuster eroe del West con Robert Shaw, Mary Ure, Jeffrey Hunter - regia di Robert Siodmak (Spagna/USA) - 1967 18.15 -Film20.000 leghe sotto la Terra con Vincent Price, Tab Hunter, Susan Hart, David Tomlinson - regia di Jacques Tourneur (GB/USA) - 1965 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Tutti pazzi per amore
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm NCIS 21.50 -TelefilmCriminal Minds 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia
21.30 -Rubrica Elisir 23.20 -Telegiornale Tg 3
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Telefilm Dr. House Medical Division
21.30 -Telefilm Siska 23.45 -Film Dì di sì con Paz Vega, Santi Millan, Costantino Romero - regia di Juan Calvo (Spagna) - 2004
21.30 -FilmIl dottor Dolittle con E. Murphy, O. Davis - regia di Betty Thomas (USA) - 1998 22.20 -TelefilmBionic Woman 23.00 -FilmPluto Nash con E. Murphy - regia di Ron Underwood (USA) - 2002
20.30 -Documentario 10 l'avventura dell'Italia nel 6 Nazioni 21.30 -DOCUFICTION Prehistoric Park
23.40 -TelegiornaleTg 1 23.45 -AttualitàSpeciale Tg 1 00.45 -RubricaOltremoda 01.20 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaCinematografo 02.40 -RubricaCosì è la mia vita... 03.40 -VideoframmentiSuperStar
23.30 -RubricaRai Sport 00.35 -TelegiornaleTg 2 00.55 -RubricaSorgente di vita 01.25 -Real TvX Factor - La settimana 02.10 -RubricaInconscio e magia 02.45 -MiniserieNon parlo più 03.15 -VarietàCercando cercando
23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -ShowWomen in Glob 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
23.30 -AttualitàSpeciale Bettino Craxi 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 02.45 -FilmAlien con S. Weaver, T. Skerritt - regia di Ridley Scott (GB) - 1979 04.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
02.05 -Rubrica Tg 4 Rassegna stampa 02.20 -Film La belle histoire con G. Lanvin, B. Dalle - regia di Claude Lelouch (Fra) - 1992 05.10 -Soap OperaFebbre d'amore
01.10 -FilmQuattro fantasmi per un sogno con R. Downey Jr., C. Grodin - regia di Ron Underwood (USA) 1993 03.15 -TelefilmHighlander 05.10 -Serie TvClasse di ferro
23.30 -Attualità Reality 00.30 -Telegiornale Tg La7 00.55 -Film Tv La contropartita - Azione 03.00 -AttualitàCNN News
leTrame
RETE 4
ORE 14.20
RAI 2
ORE 18.05
LA 7
ORE 18.15
EXCALIBUR
GEORGE RE DELLA GIUNGLA 2
20.000 LEGHE SOTTO LA TERRA
con N. Terry, H. Mirren, N. Williamson, N. Clay - regia di James Head (G.B.) 1981
con C. Showerman, J. Benz, C. Pickles - regia di David Grossman (Usa) - 2003
con V. Price, T. Hunter, S. Hart, D. Tomlinson - regia di Jacques Tourneur (G.B./Usa) - 1965
Arthur è il re designato dal mago Merlino per la Corona d'Inghilterra e sua è Excalibur, la spada meravigliosa. Intorno a lui si sono raccolti i cavalieri della Tavola Rotonda, ma l'unione dei vassalli va in frantumi per il presunto tradimento della regina Ginevra con Lancillotto...
La suocera Beatrice non ha nessuna intenzione di lasciare la figlia Ursula e suo nipote in compagnia del re della giungla George. La donna grazie all'aiuto di Lyle, ex ragazzo di Ursula, mette quindi in atto un elaboratissimo piano che prevede anche l'ipnosi di Ursula. Lo scopo? Farle lasciare George. Ci riuscirà?...
ITALIA 1
ORE 19.00
ITALIA 1
ORE 21.30
Jill scompare misteriosamente da una villa, situata sull'orlo di una scogliera, durante una notte di tempesta. Il suo innamorato Ben e l'amico di quest'ultimo Harold, seguendo le tracce dei rapitori, scoprono un passaggio segreto che conduce a una città sotterranea...
ITALIA 1
ORE 23.00
IL PRINCIPE DELLE DONNE
IL DOTTOR DOLITTLE
PLUTO NASH
con E. Murphy, R. Givens, H. Berry - regia di Reginald Hudlin (Usa) - 1992
con E. Murphy, O. Davis, O. Platt, P. Boyle, R. Schiff - regia di Betty Thomas (Usa) - 1998
con E. Murphy, J. Pantoliano, R. Quaid - regia di Ron Underwood (Usa) - 2002
Marcus, vicedirettore per un'agenzia pubblicitaria, è uno spietato playboy. L'azienda si fonde con una grande società di cosmetici e Marcus si trova in mezzo fra un'affascinante direttrice marketing, una graziosa pittrice e una star tanto sexy quanto sboccata. Tra aspirazioni carrieristiche, incontri erotici del quarto tipo, cene imbarazzanti, innamoramenti e complicazioni...
Il dottor Dolittle vive a San Francisco, ha una bella casa, una moglie e due bambine. A causa di una botta riportata in un incidente, la propensione infantile a comunicare con ogni specie faunistica si riaffaccia in lui. Maiali, topi, tigri, uccelli faranno la coda nella sua sala d'attesa...
2087. Pluto Nash, ex contrabbandiere e proprietario di un bar sulla Luna che porta il suo stesso nome, cerca di resistere alle offerte di Mogan. Costui, una sorta di mafioso dello spazio che sta aiutando il misterioso Rex a conquistare la Luna, cerca di soffiargli il bar. Punto sul vivo Pluto Nash, che non vuole vendere il locale, diventerà il leader di un movimento indipendentista...
Raiuno vince la serata con il Principe azzurro RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Principe azzurro L'eredita' la sfida
ora 20.41 19.49 21.12 18.51
ascolto 6.695 6.457 6.198 4.882
RAI DUE Tg2-costume e societa' Desperate housewives Tg2-si,viaggiare Squadra speciale cobra
13.32 21.47 13.45 19.35
2.730 2.075 2.068 1.957
RAI TRE Un posto al sole Geo & geo La grande storia Blob di tutto di piu'
20.36 17.50 21.08 19.59
2.659 2.426 2.108 1.860
Canale 5 Striscia la notizia In questo mondo di Chi vuol essere Belli dentro
20.45 21.18 19.04 13.46
6.671 4.322 4.146 2.604
ITALIA 1 Csi:miami I simpson Tutti all'arrembaggio Standoff
21.13 14.35 14.08 22.58
2.871 2.461 2.330 2.243
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.26 19.39 21.13 14.06
2.049 1.964 1.779 1.729