2
Venerdì 9 gennaio 2009
Brevi dal mondo
Forte terremoto in Costa Rica SAN JOSE' – Un forte terremoto ha colpito ieri il Costa Rica. È stato avvertito anche nella capitale dove però per il momento si segnalano solo danni di lieve entità, come la caduta di cornicioni. Non si segnalano vittime. La magnitudo del sisma è stata calcolata dall’Istituto geologico statunitense in 6,2 gradi sulla scala Richter. L'epicentro è stato localizzato 35 chilometri a nord di San Josè e a una profondità di
28 chilometri.
Gotti, scoperto il “vendicatore” WASHINGTON – Grazie alla collaborazione di un pentito, l’Fbi avrebbe individuato l’uomo che nel 1980 avrebbe ucciso a New York John Favara, il vicino di casa del boss della famiglia Gambino John Gotti, colpevole di aver accidentalmente investito e ucciso il figlio dodicenne del capomafia, Frank. Secondo il sostituto procuratore di Brooklyn, Roger Burlingame, un pentito della famiglia Gambino, ha fatto alle autorità il nome di Charles Carneglia, un affiliato della stessa famiglia, che avrebbe materialmente sciolto il corpo di Favara in 200 litri di acido (il cadavere non è mai stato trovato). Carneglia, 62 anni, è accusato di cinque omicidi e in attesa di processo.
Donna uccisa dallo shopping STOCKPORT – Di shopping si può anche morire, se se ne è fortemente malati e se si accumulano gli acquisti di una vita intera. Una montagna di oggetti ha sepolto viva una pensionata di 77 anni, nel suo bungalow a Stockport, nella contea metropolitana inglese della Greater Manchester. Ci sono voluti due giorni di lavoro e due squadre di poliziotti per rimuovere tutta la roba.
In Italia e nel Mondo Maltempo, tregua al Nord attesi temporali e freddo al Sud ROMA – La neve concede una tregua al nord Italia, dopo esser caduta incessantemente per oltre 60 ore, ma ora il pericolo è il ghiaccio: una nuova perturbazione si affaccerà nelle prossime ore sull'Italia portando temporali al Sud e, soprattutto, un brusco abbassamento delle temperature minime su tutte le regioni settentrionali con il rischio serio di gelate anche in pianura. Per far fronte alla situazione il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un nuovo allerta meteo, invitando tutte le strutture locali a predisporre le necessarie misure affinchè si evitino disagi alla viabilità e invitando tutti coloro che si metteranno in viaggio nelle prossime ore ad informarsi prima di partire e ad essere prudenti alla guida. Allerta
Torino sotto la neve
meteo valido anche per le regioni meridionali, dove a preoccupare non è il ghiaccio ma le piogge, che soprattutto sul versante ionico potranno essere anche molto intense e accompagnate da forti raffiche di vento.
Camorra, i ristoratori di Portici hanno lasciato ieri la Campania ROMA – Hanno lasciato la Campania, alle 8 in punto di ieri mattina, Massimo e Raffaele Rossi, i titolari del ristorante 'Ciro a mare' di Portici (Napoli) chiuso per camorra dopo l’ennesimo attentato intimidatorio di qualche giorno fa. Con le rispettive famiglie, hanno salutato il loro legale cui è affidato il disbrigo delle pratiche burocratiche e sono partiti, diretti in due località diverse del Centro-Nord. Prima di andarsene, hanno espresso il desiderio di rilassarsi e riprendere i giusti equilibri familiari, dopo il clamore di questi giorni. Nessun ripensamento a ritornare, è trapelato dalle loro parole. A quanto si è appreso, un ristoratore umbro ha offerto loro la possibilità di investi-
L’esercito schierato è servito a poco
re nel campo della ristorazione e sarebbero già in corso contatti. Continuano, intanto, gli attestati di vicinanza ai due ristoratori. Solidarietà arriva sia dal mondo produttivo sia dalla politica.
In Sardegna è già tempo di campagna elettorale
Arrestato un albanese
Pd, lite Fassino-Mantini e Soru fa l’anti-Berlusconi
Trento, ucciso un giovane con una coltellata
ROMA – Walter Veltroni ha un bell'insistere, nella riunione del governo ombra di ieri, «a stare ai problemi del Paese» e a evitare che le beghe, locali o interne, offuschino il lavoro del partito. La realtà è che nel Pd i nervi sono tesi. A perdere le staffe ieri è stato l’ex segretario Ds Piero Fassino che, a suon di parolacce, si è scagliato in Transatlantico contro l’ex Dl Pierluigi Mantini, reo di un’intervista nella quale accusava la Quercia di continuare a finanziare il vecchio partito. E alimenta un clima di sospetti anche un’intervista al governatore della Sardegna Renato Soru, che si accredita come l’anti-Berlusconi per dimostrare che «la sconfitta non è per sempre». Veltroni spera di far calare il sipario mediatico sulla bufera napoletana: la decisione di 'benedire' il neocommissario Enrico Morando resta, così come la determinazione ad aprire una nuova fase politica in Campania. Ma è probabile che la manifestazione a Napoli slitti di qualche giorno per consentire a Morando di prendere le coordinate della situazione e magari calmare un pò le acque. Clima che ieri si è infuocato nel Transatlantico di Montecitorio quando, in due round, l’ex segretario dei Ds si è infuriato con Mantini. «Sui conti degli ex Ds, hai detto un sacco di cazzate, io mi sono rotto i coglioni di gente che parla senza sapere le cose», l’ha attaccato Fassino, furibondo perchè l’ex Dl, in un’intervista a 'Libero', accusava la Quercia di alimentare i suoi conti ai danni del Pd a differenza della
TRENTO – Morto a 29 anni per una coltellata al cuore sulle scale di una biblioteca, dopo un diverbio con uno sconosciuto. Questo il destino di un laureato in Scienze dei beni culturali, Luigi Del Percio, residente con i genitori a Trento. Il suo presunto assassino è stato fermato dai carabinieri. Si tratta di un imbianchino albanese di 21 anni, Lorenc Smoqi, ora in carcere con la pesante accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Il dramma si è consumato nel primo pomeriggio di mercoledì davanti alla biblioteca comunale di Grigno, in Valsugana, dove Del Percio, grande appassionato di archeologia, si era recato per consultare un libro su Modigliani, utile per preparare un concorso, e che non aveva trovato a Trento. «Ti conviene prendere il treno, in auto c'è il pericolo del ghiaccio», le ha detto la madre. Luigi è arrivato a destinazione prima delle 14, orario di apertura della biblioteca. Quello che è successo dopo è stato ricostruito dai carabinieri in base ad alcune testimonianze. Una persona ha detto agli inquirenti di aver visto due giovani, uno dei quali era Luigi, discutere animatamente davanti all’edificio. Ad un certo punto il testimone, che era a distanza di una trentina di metri, ha notato uno dei due afferrare l’altro per il bavero e poi estrarre dal giaccone qualcosa di luccicante e dirigerlo verso il rivale. Luigi è crollato a terra in una pozza di sangue mentre l’aggressore si è allontanato. Una corsa disperata all’ospedale ma i medici si sono dovuti arrendere: Luigi è morto per un fendente al cuore. Nelle ore successive alcune persone avrebbero notato in paese un individuo con uno zainetto scuro, lo stesso che aveva Luigi, e con in testa un berretto rosso. I carabinieri, dopo aver raccolto tutte le testimonianze, hanno concentrato i loro sospetti su un giovane albanese residente in paese, incensurato. In serata si sono presentati a casa dei nonni. Dopo una perquisizione il giovane albanese, portato in caserma è stato sottoposto ad un lungo interrogatorio. Letizia Bianco
Renato Soru. Sta “studiando” da candidato a presidente del Consiglio?
Margherita che aveva devoluto tutto alla nuova creatura. Una sfuriata a voce alta, intercettata da Radio Radicale, e sotto gli occhi di deputati e giornalisti con Mantini che ascoltava basito, salvo poi ribadire le sue tesi e sostenere che «è meglio un congresso dopo le elezioni in Sardegna che la maleducazione e l’arroganza». La realtà è che le difficoltà alimentano in alcuni esponenti del Pd nostalgie per il passato. «Non si può tornare indietro – avverte il vicesegretario Dario Franceschini – come qualcuno pensa, ai Ds e alla Margherita, perchè questo indietro non c'è. C'è il deserto ed è una follia il solo teorizzarlo». Guarda al futuro, invece, il presidente della Sardegna Renato Soru, già a pieni giri nella campagna elettorale per le regionali in Sardegna. «Se vincia-
mo – afferma Soru all’Espresso – il centrosinistra ha una ragione in più per considerare che la sconfitta non è per sempre. E che si può tornare a vincere e battere Berlusconi, come ha fatto Prodi per due volte». Toni da campagna elettorale, certo, che tirano l'applauso dell’anima più critica del Partito democratico: gli ulivisti di Parisi. Tra loro e il vertice del Pd la frattura si allarga, come conferma oggi 'Il Regno', il mensile dei padri dehoniani di Bologna, da sempre vicini alle posizioni prodiane, per il quale «il Pd di Veltroni e D’Alema, con corredo di ex popolari, è avviato al declino». E da Bologna a Londra, un giudizio tranchant arriva dall’Economist che con il titolo 'Scuola di scandali' dedica un articolo alla sinistra alle prese con la questione morale. Cristina Ferrulli
Milano, quattro minori Superenalotto, nessun 6 né 5+1 sabotavano la ferrovia ilLotto MILANO – Nessuna recrudescenza terroristica solo una bravata, ma molto pericolosa, di una baby-gang tra cui addirittura un bambino di nove anni: i sabotaggi che da più di un mese si verificavano sulla linea ferroviaria Milano-Varese erano opera di cinque ragazzini: due di 14, due di 13 ed uno di soli 9 anni. A scoprirlo è stata la polizia ferroviaria di Rho che ha dovuto sottoporsi ad appostamenti anche notturni, e nelle avverse condizioni meteorologiche di questi ultimi giorni, per cogliere sul fatto l’improvvisata banda di ragazzini. Una bravata, dunque, ma con la quale rischiavano, ponendo grossi ostacoli sui binari, di far deragliare i treni che percorrevano la MilanoVarese con gravissimi rischi per i passeggeri. Mercoledì sono stati colti in flagrante e i quattro più grandi denunciati in stato di libertà. Il più piccolo dei cinque, la mascotte, ha ammesso subito le bravate compiute dal gruppo; solo uno dei giovani ha mantenuto il silenzio. Collaboranti con la Polfer i genitori, tre operai e un impiegato italiani, tranne uno che – ha riferito la Polfer –ha esclamato in tono risentito: «Perchè non arrestate i Riina, invece di occuparvi dei giochi dei ragazzi».
ROMA – Nessun 6, nè 5+1 sono stati realizzati al concorso di ieri sera (n. 4) del Superenalotto. I 5 sono stati 14, ciascuno dei quali incassa 35.228,44 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 28.700.000,00. Ai 1.483 vincitori con punti 4 vanno 332,56 euro. Ai 54.808 vincitori con punti 3 vanno 17,99 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 5 vincitori con 4 33.256,00 euro. Ai 234 vincitori con 3 1.799,00 euro. Ai 3.464 vincitori con 2 100,00 euro. Ai .21.842 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 49.119 vincitori con 0 5,00 euro.
estrazione del 8 gennaio 2009
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
33 24 75 73 75 71 23 14 41 29 63
27 43 13 85 10 9 80 21 69 26 54
ilSuperEnalotto
52 17 77 89 32 26 73 76 34 52 13
77 60 64 16 74 40 67 51 50 78 5
63 50 73 29 18 5 56 15 89 82 46
Conc. 4
Montepremi 3.287.987,45 euro
14 - 23 - 24 - 41 - 71 - 73 numero jolly 63 punti 6 jackpot 27.383.243,36 punti 4 332,56 17,99 punti 5+1 - punti 3 punti 5 35.228,44 Num. Superstar 33
In Italia e nel Mondo
Venerdì 9 gennaio 2009
Il presidente eletto lancia un duro atto d’accusa contro Wall Street e la politica
Obama: «Agire subito o la crisi durerà anni» Annunciati tagli fiscali per mille dollari a famiglia e tre milioni di nuovi posti di lavoro
Barack H. Obama
WASHINGTON - Mille dollari di tagli fiscali per il 95% delle famiglie, 3 milioni di posti di lavoro in più, interventi urgenti ed energici per impedire il fallimento delle grandi istituzioni finanziarie. Anche se mancano ancora 11 giorni al suo ingresso alla Casa Bianca, Barack Obama anticipa i tempi e si presenta alla stampa con il suo piano economico per lanciare subito un segnale forte sia all'economia sia all'opinione pubblica americana. E inizia con un pesantissimo atto di accusa: la crisi non è stata «un semplice incidente» o un «normale cam-
biamento del ciclo economico. Siamo arrivati a questo punto a causa di un'era di profonda irresponsabilità che ha spaziato dai saloni dei consigli di amministrazione alle sale di potere di Washington». Avidità di Wall Street e corruzione di Washington: raramente un politico Usa, tantomeno un presidente, aveva puntato l'indice tanto chiaramente contro le istituzioni portanti del paese: «Per anni troppi manager di Wall Street hanno assunto decisioni imprudenti e pericolose, cercando profitti senza preoccuparsi del rischio. Le banche hanno concesso pre-
stiti senza preoccuparsi se questi potessero essere poi ripagati. I politici hanno speso soldi dei contribuenti senza disciplina. Il risultato è stata una devastante perdita di fiducia nella nostra economia, nei mercati finanziari e nel nostro governo». A tutto questo c'è rimedio, secondo Obama. Ma ammette che «non sarà facile». E che lo Stato dovrà fare e comandare molto più che in passato: «Solo il governo può rompere il circolo vizioso, per questo bisogna agire rapidamente e in modo sostenuto». Paolo Bellucci
3
Afghanistan, gli alleati uccidono diciassette civili Lo ha reso noto il presidente Karzai «Questi episodi rafforzano i terroristi»
Hamid Karzai
KABUL – Un’operazione militare in Afghanistan delle truppe alleate a guida Usa avrebbe causato la morte di 17 civili, di cui una donna e alcuni bambini, nella provincia orientale del Laghman. Lo ha reso noto ieri il presidente afghano Hamid Karzai in un comunicato. «Simili episodi allontanano la lotta al terrorismo dal suo binario principale, mettendo seriamente a rischio il successo finale», ha sottolineato Karzai, che ha anche accusato i ribelli taleban di usare civili come scudi umani.
Difficile il recupero degli alpinisti a oltre seimila metri di quota
Aconcagua: italiani vivi raggiunti i tre superstiti BUENOS AIRES – Sono vivi. I tre italiani e la guida argentina rimasti da mercoledì intrappolati vicino alla vetta dell’Aconcagua sono riusciti a superare la notte e una temperatura di circa -25 gradi, e nel corso della giornata sono stati raggiunti dai soccorritori. Le loro condizioni sono critiche, hanno precisato le fonti, confermando la morte avvenuta mercoledì di uno degli italiani della spedizione. Uno dei tre italiani è inoltre ferito gravemente. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri i soccorritori (in tutto una quarantina, divisi in quattro squadre) partiti alle 05,30 dai campi base verso la vetta della cima più alta del Sudamerica, sono riusciti a raggiungerli e a portare sacchi a pelo, tende barelle, medicine, e la strumentazione necessaria per farli scendere di quota, e cioè dai 6.600-6.700 metri dove si trovano inchiodati da mercoledì. A confermare che i tre erano vivi è stata nel pomeriggio di ieri la Farnesina, smentendo così la notizia sulla morte di un secondo alpinista italiano. «Gli alpinisti soffrono di ipotermia, disidratazione, congelamento delle estremità», ha d’altra parte detto all’Ansa Guido Losa, uno dei responsabili del salvataggio, precisando che un componente della spedizione «ha un edema polmonare». «Sul posto sono inizialmente giunti otto soccorritori, mentre sulla vetta sono rimasti in attesa altri 15», ha aggiunto, precisando che «l'obiettivo dei soccorsi è quello di fare scendere gli italiani quanto prima di quota». Secondo i media locali, il gruppo ha trascorso la notte a temperature che hanno anche superato i -25 gradi, con venti di circa 70 km all’ora. Nel corso della giornata le condizioni meteo sono migliorate,
Elena Senin, una dei 4 scalatori
fatto che ha sensibilmente agevolate i soccorsi, ma nel pomeriggio si temeva l’arrivo di una tempesta. Anche per questa ragione, l’evacuazione potrebbe richiedere molte ore. Poco prima che la pattuglia dei soccorsi riuscisse a raggiungere i superstiti, un elicottero inviato dalla gendarmeria argentina era riuscito a vedere in lontananza il gruppo. «Due degli alpinisti sono stati avvistati poco fa da un elicottero», aveva annunciato in mattinata il capo della squadra di soccorso della polizia locale, Armando Parraga, precisando che a quelle altitudini è impossibile intervenire con gli elicotteri. L’avvistamento è stato comunque la notizia attesa per
ore, fin da mercoledì, dai familiari in Italia, ma anche in Argentina, dove i media e la tv hanno seguito passo passo la vicenda. Ora il gruppo si trova nell’area del pericoloso 'ghiacciaio dei polacchi', una vera trappola per gli alpinisti, dove qualche giorno fa è morto un tedesco e nel 2000 è stato scenario della peggior tragedia dell’Aconcagua, con la morte di quattro andinisti argentini: e proprio quel micidiale ghiacciaio è il luogo dove la spedizione italiana si è infilata mercoledì sbagliando strada per il rientro alla base, subito dopo aver raggiunto la vetta del 'Cerro Aconcagua'. A provare l’avventura nel massiccio argentino sono stati Matteo Refrigerato (35 anni), Mirko Affsio (39), Marina Attanasio ed Elena Senin, entrambe di 38 anni. Una quinta italiana della spedizione, Antonella Targa, è invece scesa prima dalla montagna ed è in salvo. Intanto sono ore di angoscia in Italia per le quattro famiglie degli alpinisti. Uno dei loro cari è morto, un altro è ferito gravemente ma non si sa chi siano; ad accrescere lo strazio, la notizia giunta nella serata di ieri della morte di un secondo alpinista, poi smentita sia in Argentina sia dalla Farnesina. A Bragno, una piccola frazione di Cairo Montenotte, in val Bormida, provincia di Savona, abitano i due uomini della piccola comitiva: Matteo Refrigerato, 35 anni, e Mirko Affasio, di 39. Le loro famiglie risiedono in corso Stalingrado, a poche decine di metri l’una dall’altra. Una pattuglia di carabinieri vigila sulla loro privacy. «Legatissimi e soprattutto innamorati della montagna, passione che condividevano insieme da tanto tempo», dicono di loro in paese. Jerico Catura
Lo studio da dove la Bbc trasmetterà in lingua farsi
Iran, il regime attacca la Bbc «Non guardatela, è un covo di spie» LONDRA – E' guerra aperta tra il regime iraniano e la BBC. Che la prossima settimana darà finalmente il via – dopo due anni di prove generali – al suo servizio satellitare in lingua farsi: BBC Persian TV (PTV). Ovvero un canale interamente gratuito che vuole offrire notizie indipendenti e intrattenimento televisivo di qualità. Nel segno della grande tradizione BBC. Fumo negli occhi per il regime di Teheran. Che ha accusato il blasonatissimo network di voler in realtà reclutare «spie», condurre «guerra psicologica», e favorire una «rivoluzione morbida». Ecco perchè i Guardiani della Rivoluzione hanno intimato ai cittadini iraniani di evitare ogni contatto con il canale «spandi menzogne». Speranza vana, visto che chiunque abbia una parabola satellitare non avrà nessuna difficoltà a ricevere il segnale – trasmesso da Londra. «La reazione di Teheran è figlia della disperazione perchè non riescono ad arginare il flusso della libera informazione», ha detto al
Jurassic Park è più vicino dal Dna in vita specie estinte JURASSIC Park non è poi così lontano: grazie al Dna infatti, gli scienziati potrebbero presto far tornare in vita una serie di specie estinte da migliaia di anni, una volta ricostruita la loro sequenza genetica. Immaginando questo possibile zoo del passato, la rivista britannica New Scientist ha pubblicato una 'resurrection list’ delle specie che con più probabilità gli scienziati riusciranno a ricreare: in cima alla lista, la tigre dai denti a sciabola, il dodo e anche il nostro più vicino antenato, l’uomo di Neanderthal. Per 'resuscitare' le specie estinte, gli scienziati dovrebbero prima
Lingua italiana in Usa sospeso il programma
L’eco-battello dei record riuscire a recuperare abbastanza Dna da un tessuto e poi trovare una specie simile tutt'oggi esistente nella quale impiantare l’embrione. Gli esseri umani, ad esempio, sarebbero dunque i candidati ideali per l’uomo di Neandertal.
Guardian Sina Motalebi, responsabile della redazione contenuti interattivi di PTV. Nonostante la lunga scia di arresti ai danni di giornalisti e blogger attivi sul territorio iraniano. Il nuovo canale, forte di uno staff di 140 unità, avrà a disposizione un budget annuale di 15 milioni di sterline. E andrà ad affiancarsi al servizio radiofonico, in onda sin dal 1941. Ma se nel mondo la BBC è famosa per la sua tradizionale indipendenza editoriale rispetto alla sfera politica, in Iran la situazione è un pò diversa: quasi tutti, sottolinea il Guardian, la credono la voce del governo britannico. «E' una combinazione tra amore e odio», spiega un giornalista di PTV. «Gli iraniani discutono senza sosta su tutte le cose negative fatte dai britannici. Ma nonostante tutto –continua –guarderanno la BBC». La BBC, dal canto suo, vuole evitare lo scontro frontale con il regime. «Noi non attaccheremo nessuno», mette in chiaro Behrouz Afagh, capo di BBC Asia. Mattia Bernardo Bagnoli
LA forma sembra quella di una delle imbarcazioni uscite dai romanzi di Jules Verne. Invece l'Earthrace è il prodotto di una sofisticatissima tecnologia che ha permesso a questo ecobattello di frantumare un record mondiale di veloci-
tà: nel giugno scorso ha circumnavigato il globo e percorso le 24mila miglia nautiche nel minor tempo mai registrato da un motoscafo, utilizzando solo ed esclusivamente biodiesel rinnovabile. nella foto mentre attracca a Sydney.
BATTUTA d’arresto nella battaglia per mantenere la lingua italiana tra gli esami liceali Usa che garantiscono crediti universitari. Il College Board, l'organizzazione Usa che gestisce questi esami, ha deciso di sospendere per l’anno scolastico 2009/10 i test di lingua italiana perchè il basso numero di partecipanti (meno di duemila) non consente di recuperare le spese sostenute per tali esami. Il College Board aveva già inserito in aprile i corsi di italiano tra quelli a rischio: solo la raccolta di fondi per 1,5 milioni di dollari per finanziare gli esami avrebbe
potuto salvare la situazione. La comunità italiana negli Usa si è mobilitata per raccogliere i fondi necessari, sotto la spinta di Margaret Cuomo (figlia dell’ex governatore di New York), ma la somma di 650 mila dollari si è rivelata insufficiente.
4
Venerdì 9 gennaio 2009
Il fatto del giorno: Alitalia-Air France, il sì di Berlusconi Da Lufthansa non c’è nessuna offerta in piedi
Il Cavaliere e Bossi divisi: non c’è accordo
Ma Umberto lo sa che è l’unica strada
dalla cronaca di Fabrizio Rizzi
dal retroscena di Marco Galluzzo
dal servizio di Claudio Tito
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi approva l’alleanza Alitalia-Air France, anche se il leader della Lega Nord Umberto Bossi rincara la dose («è una stupidaggine, la partita è ancora aperta»). Intanto il consiglio di amministrazione della compagnia di bandiera, preventivato per domani assieme a quello francese, secondo quanto risulta a Il Messaggero, slitta a lunedì. Il premier ha spiegato il suo via libera ai francesi assicurando che non c’è alcuna offerta della compagnia tedesca. Il leader della Lega, però, sottolinea che per assicurare all’aeroporto di Malpensa una maggiore quantità di traffico è possibile cedere i diritti sulle rotte di proprietà Alitalia. [...]
[...] Bossi aspetta, aspetta, fumando un sigaro, seduto su una poltroncina del Transatlantico, ma aspetta invano. L’incontro non c’è. Berlusconi lascia l’Aula senza prendere il caffè con l’amico. Sono le otto di sera e i due sono a Montecitorio da più di un’ora. Invece di incontrarsi parlano a distanza, con i giornalisti. Il capo della Lega per dire che «circolano troppe balle, che non è vero che l’accordo con Air France è chiuso». Il capo del governo per affermare il contrario, negli stessi minuti, a poca distanza: «Lufthansa non esiste, non si è mai fatta presente né fisicamente, né con un’offerta». Due versioni opposte, due sceneggiature che seguono lo stesso copione di questi giorni, anche a dispetto della cronaca. [...]
"È tutta una storia che stanno montando perché già pensano alla campagna elettorale. Ma Umberto lo sa che l’unica soluzione è Air France. E io non mi faccio trascinare nel teatrino della politica. Tanto alla fine anche loro dovranno accettare la soluzione francese". Un tempo sul banco degli accusati dei "politicanti", Silvio Berlusconi ci metteva i centristi di Pier Ferdinando Casini. Adesso è il turno dei lumbard del Senatùr. Certo, lo scontro con i leghisti non ha ancora toccato i picchi raggiunti dai battibecchi con gli ex dc. Anche perché il Cavaliere è sicuro che oggi, quando vedrà a quattr’occhi il capo del Carroccio, "tutto si risolverà, come ho sempre risolto tutto con Umberto". Ma è infastidito. Considera la posizione lumbard "sterile" [...].
La migliore di ieri
Ma la gente Malpensa teme lo stop vola ancora e la Lega si preoccupa
Reguzzoni favorevole
dall’articolo di Mauro Evangelisti
dal servizio di Roberto Farneti
dall’intervista di Gian Maria De Francesco
Fiumicino, aerei pieni per le vacanze di Natale. Voliamo, nonostante tutto. Nonostante le immagini delle proteste dei dipendenti dell’Alitalia, nonostante la crisi, nonostante la pubblicità negativa dei passeggeri che hanno dormito nei terminal a causa delle cancellazioni dei voli. All’aeroporto Leonardo Da Vinci dalla vigilia di Natale all’Epifania hanno contato 1.200.000 passeggeri, dicembre si chiude con 2.300.000 transiti, il 2008 tocca 35,5 milioni e un incremento del 6 per cento rispetto al 2007. Mete preferite per le vacanze di Natale: soprattutto New York per il solito super Euro, ma bene anche le spiagge esotiche. [...]
L’Alitalia ha scelto Air France-Klm come partner e Silvio Berlusconi non si opporrà a questa scelta, come invece gli chiedeva di fare la Lega Nord. Sono questi i due passaggi salienti dell’incontro [...] tra il presidente del Consiglio e i vertici di Cai. [...] Roberto Colaninno e Rocco Sabelli avrebbero spiegato a Berlusconi le ragioni della preferenza di un’alleanza con il gruppo franco olandese e dal governo non vi sarebbero state «controindicazioni». La riunione si sarebbe svolta in un clima di «piena sintonia». Anche perché Cai, sul nodo Malpensa, non ha avuto difficoltà ad assumere i generici impegni richiesti del premier per assi-
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Lo scontro Bossi-Moratti contro Berlusconi vede quest’ultimo vincitore. L’accordo di Alitalia si fa con Air France punto e basta. E se Malpensa ci rimette un poco... sti cazzi! Intanto c’è allarme sindacati che potrebbero far saltare il decollo il 13 gennaio. Continua questa grande buffonata. Per adesso l’unico contento è il padrone di Airone che ha venduto alla nuova Alitalia, coperto una marea di debiti, guadagnato un pacco di soldi e sta alla grande in vacanza in Madagascar con tre escort. – Lite Vaticano-Israele su Gaza. Il cardinale Renato Martino ci va giù duro definendo gli ebrei dei nazisti. Al Vaticano non è mai andata giù che il loro Dio abbia scelto di scendere in terra nei panni di un pezzente ebreo sotto l’impero romano, ma quello che l’ha mandato sempre in bestia è che l’abbiano pure ucciso. Anche se poi l’hanno fatto subito risorgere. L’antisemitismo vaticano è sempre stato ben presente. Anche nei fatti. – Continua l’ondata di maltempo che colpisce il nordovest italiano. A Milano e Torino sono andati in tilt trasporti e scuole. Sarà ma a me pare normale. E’ gennaio e siamo al nord. Dovrebbe esserci il sole ei i bagnanti al mare? – Per la serie “i soldi chiamano i soldi”. Berlusconi nel 2005 (stranamente a corto di soldi) aveva ceduto il 17% della sua quota Fininvest (principalmente a Jp Morgan), che aveva portato la finanziaria di fami-
glia al misero 34,4%. Nel 2008 il titolo ha perso circa un terzo del suo valore e Berlusca ha sganciato in questi mesi di crisi 148 milioni di euro per riacquistare quote e risalire al 40,17%. Anche Marina Berlusconi ha investito 500mila euro il 10 ottobre quando il mondo era sotto choc del crac Lehman e Mediaset valeva i l 10% in meno di oggi. – Governo. Gli alleati di Berlusconi non vogliono Brambilla a Fazio nuovi Ministri. Berlusca schiuma di rabbia. – Opposizione. Sembra siano ancora tutti in vacanza. A parte Campania-Napoli non si hanno notizie. – A proposito del quotidiano di partito “Liberazione”, pare che il sostituto del licenziato Sansonetti debba essere la Giuliano Sgrena, l’ex inviata speciale del “Manifesto, quella sequestrata etc etc. Questa la scelta di Paolo Ferrero. In stand bye l’acquisto del giornale da parte dell’editore Luca Bonaccorsi. – Università. Sul “decreto Gelmini” sì alla fiducia. Oggi la riforma diventa legge. Cambiano molte cose. – Qualche giorno fa Frattini: “ Non c’è problema”. Oggi si scopre che abbiamo già bruciato il 57% delle scorte di gas e reggiamo fino al 26 gennaio. Poi i riscaldamenti si fermano. – La ministra della difesa spagnola, Carme Chacòn, sotto tiro per aver indossato uno smoking maschile alla cerimonia delle forze armate. C’è poco da fare. Saranno in crisi pure loro, ma gli spagnoli restano avanti.
curare comunque lo sviluppo dello scalo milanese. Non ci sta Umberto Bossi, costretto ieri dal maltempo a rinviare l’incontro con Berlusconi, con cui si vedrà oggi a pranzo: «Il discorso è ancora aperto tuona il leader della Lega - è una stupidaggine fare l’accordo con i francesi che chiudono Malpensa e portano i turisti a Parigi». Piccata la replica del premier: «Lufthansa non si è mai fatta presente, nè con un’offerta nè fisicamente», mentre per quanto riguarda l’assegnazione delle bande orarie di utilizzo di Malpensa «l’Enac - ricorda Berlusconi - ha sempre concesso a tutti i richiedenti tutti gli slot richiesti; quindi non c’è nessun problema al riguardo». [...]
Giannelli sul Corriere
Marco Reguzzoni, deputato e vicesegretario della Lega Lombarda, nonché ex presidente della Provincia di Varese, sta tornando da Malpensa quando lo raggiungiamo telefonicamente. «Abbiamo fatto una manifestazione a favore del settore cargo perché ci sono stati 50 licenziamenti e considerando pure la cassa integrazione ci sono 500 persone che stanno rischiando il posto di lavoro», dice subito. [...] Quindi vi impegnerete a oltranza per la difesa dello scalo?«A Roma si sta creando una situazione di monopolio che costringerà tutti i viaggiatori del Nord a passare da Fiumicino». [...]
L’ipotesi tedesca non è ancora tramontata del tutto dall’articolo di Luca Iezzi
Il rilancio di Lufthansa non è arrivato, ma la compagnia tedesca «è ancora in corsa» per diventare il partner di Alitalia. Lo ha dichiarato un portavoce della compagina da Francoforte pur negando che i due presidenti, Roberto Colaninno e Wolfgang Mayrhuber, ieri si siano sentiti per discutere di una possibile contro offerta a quella fatta da Air France-Klm. In realtà i contatti tra le due società ieri ci sono stati, anche ad altissimo livello, solo che i tedeschi non avevano pronta un’offerta circostanziata da presentare ai manager Alitalia. La decisione finale sul
partner industriale verrà presa alla fine della settimana, ma non prima di aver saputo l’esito dell’incontro di domani tra il premier Silvio Berlusconi e il leader leghista Umberto Bossi. Comunque in tempo per l’avvio dell’attività prevista per il 13 gennaio. Nonostante il pressing di Lufthansa, la distanza tra i due contendenti non è cambiata. La cordata di imprenditori che ha costituito la nuova Alitalia mantiene i canali aperti con entrambe, ma le trattative con la compagnia francese sono a uno stadio più avanzato e vedono i legali alle prese con le specifiche tecniche. Air France è talmente in vantaggio che dalla Francia arriva-
La fotografia Malpensa, l’aeroporto è stato comunque fermato per la neve (Ansa)
no voci, non confermate, di un cda della compagnia previsto già venerdì per sancire l’alleanza nei termini concordati con Cai. A questo punto per ribaltare l’esito finale Lurghansa dovrebbe presentare dei termini molto migliori di quelli già concordati con Air Grance che sono di per sé già molto favorevoli come dimostra il pagamento di 300 milioni di euro per un 25% di una società capitalizzata per cieca un miliardo. Il sovrapprezzo è giustificato dalla possibilità di crescere nel corso degli anni nel controllo e nel capitale della società. I tedeschi dovrebbero anche assumersi l’onere connesso al cambio dell’alleanza internazionale [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Insomma, riecco Air France: intanto è passato un anno, le cose si sono messe peggio, ma perlomeno Berlusconi e Colaninno possono invocare quel benedetto parafulmine universale che è la crisi della finanza. E quella che ai tempi di Prodi sembrava l’orrenda resa alle truppe napoleoniche ora passa per una scelta opulata della cordata imprenditoriale. Nel panino, ai francesi, gli ci hanno messo anche Air One (che ringrazia) e invece che tutta la pagnotta gliene danno un quarto, ma a questo punto non è difficile immaginarsi che sia quel quarto salvabile, tolte le parti bacate, insomma. I francesi, se hanno deciso di partecipare, avranno calcolato i loro benefici. La cordata pure, non è che stiano là per ragioni diverse dal fare un po’ di soldi. E i dipendenti di Alitalia? Eccovi Air France, come previsto: ma per voi sarebbe stato meglio che arrivasse prima.
Venerdì 9 gennaio 2009
5
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Il caso della giunta di Napoli e il degrado della politica Gas, tra i due litiganti quando incollarsi alla sedia va contro ogni necessità il terzo stavolta soffre dall’editoriale di Paolo Pombeni
Il caso Napoli mostra come meglio non si potrebbe il degrado della politica. Non è stata davvero una bella pagina quel che è successo col problema del rinnovo della Giunta, e non solo per l’episodio poco edificante della registrazione di una delicata conversazione fra il Sindaco e il responsabile del Pd. Il fatto grave, che ha una valenza che travalica il caso, è la iattanza di un gruppo politico locale che davvero non ha meriti da mettere sul tavolo di fronte a chi cercava di trovare soluzioni capaci di mandare segnali di rinnovamento all’opinione pubblica. I problemi di Napoli hanno certo molte responsabilità alle spalle e radici profonde che non sarà facile estirpare. Tuttavia proprio per il rilievo nazionale assunto da quei problemi c’era da aspettarsi che tutti, a cominciare dai vertici dell’amministrazione comunale, capissero che per ricostruire una fiducia nella politica è necessario mettere in campo gesti straordinari e coraggiosi.
Rosa Russo Iervolino
Incollarsi ad una sedia è, per dirla brutalmente, un messaggio che va nella direzione contraria a quanto è richiesto dall’emergenza. La capacità di fare un passo indietro, di assumersi responsabilità oggettive che derivano dalla carica che si ricopre, è piuttosto rara, ma, ricordiamolo perché è giusto, non del tutto assente. Per citare qualche caso emblematico possiamo ricordare le dimissioni di Cossiga da ministro dell’In-
terno dopo l’uccisione di Aldo Moro e il recente passo indietro che hanno fatto personaggi del calibro di Romano Prodi o Giuliano Amato. Persone che pur avendo operato bene hanno lasciato il posto ad altri nel momento in cui è sembrato pesassero delle riserve sulla loro strategia e azione politica. A Napoli è pesato qualcosa di più di una riserva o di un’ombra, visto lo sfascio istituzionale che era rimbalzato
dall’intervista di Matteo Tonelli
"Che vuole che le dica, la situazione è difficile ma bisogna fare di tutto per far sapere come stanno realmente le cose. Chiarire a chi non l’ha vissuto cosa è stato quel periodo storico". Giuliano Vassalli, presidente emerito della Corte Costituzionale, classe 1915, è amareggiato ma non rassegnato. A lui, arrestato e torturato durante il fascismo, il nuovo tentativo di "equiparare" per legge partigiani, deportati e militari ai repubblichini di Salò, proprio non piace. Per farlo il Pdl ha presentato una proposta che ha come primo firmatario Lucio Barani del Nuovo Psi (schie-
Riconoscimenti a Salò Vassalli è contrario rato con il centrodestra). Un disegno di legge, il numero 1360, con il quale la maggioranza pretende di istituire l’Ordine del Tricolore, con tanto di assegno vitalizio. Assegnandolo indistintamente sia ai partigiani, sia "ai combattenti che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime ferito e languente e aderirono a Salò". Un testo che l’Anpi bolla come "l’ennesimo ten-
tativo della destra di sovvertire la Storia d’Italia e le radici stesse della Repubblica". Presidente Vassalli un’operazione analoga fu tentata anche nelle precedenti legislature, ma venne respinta. Adesso il tentativo riprende vigore. Perché è contrario? "Perché non si può riconoscere che ci sia stata una continuità dello Stato anche dopo l’8 settembre e non si può riconoscere a
su tutti i media anche fuori d’Italia. La situazione richiede, è banale scriverlo, grandi capacità amministrative e decisionali che certo è difficile riscontrare nel gruppo dirigente che ha gestito l’attuale fase politica. Può persino darsi che queste capacità siano tanto eccezionali da non risultare disponibili, ma era dovere di chi chiaramente non le aveva avute di lasciare campo libero perché si verificasse che davvero non era possibile fare nulla. A chi andava delegato questo potere di verifica? Evidentemente al partito che aveva fatto eleggere quel gruppo, se vogliamo che i partiti abbiano ancora un ruolo e un significato. In caso contrario, come dimostra purtroppo il caso di Napoli, il partito finisce solo per essere una sigla all’ombra della quale fanno politica gruppi di potere che rispondono solo a se stessi. Conosciamo l’obiezione: ma i sindaci sono eletti direttamente dai cittadini, quindi più legittimati dei dirigenti di partito e non sottoposti a loro. [...]
chi l’ha combattuto il titolo di combattente. [...] Tutte quelle pronunce sono concordi nel definire i repubblichini come nemici". Lo scorso 2 giugno il ministro della Difesa Ignazio Larussa chiese di accumunare i morti "di entrambe le parti". I firmatari parlano di "un progetto coerente con la cultura di pace della nuova Italia". "Ma cosa vogliono ancora? Hanno avuto tutto, l’amnistia di Togliatti, la legittimazione democratica immediata, l’Msi in Parlamento, adesso sono al potere. Eppure vanno avanti, incuranti del fatto che non esiste paese in Europa dove i collaborazionisti del nazismo sono premiati". [...]
dal commento di Livio Caputo
Contrariamente al detto popolare, tra i due litiganti il terzo non gode, ma soffre. Undici Paesi europei, tra cui l’Italia, non ricevono più da ieri quel 50% di gas russo che arriva loro attraverso i metanodotti dell’Ucraina e sono costretti o a ridurre subito i consumi, come le «povere» Bulgaria e Slovacchia, o attingere alle scorte come i Paesi più ricchi e meglio attrezzati, come Italia e Germania. Gli ottimisti pensano che la crisi potrebbe risolversi in settimana, visto che russi e ucraini riprenderanno le trattative già oggi e l’Unione europea ha minacciato contromisure se i rifornimenti non saranno ripristinati in 24 ore. Ma lo stop alle forniture potrebbe anche prolungarsi, sia perché le posizioni di Mosca e Kiev rimangono lontanissime, sia perché non si capisce bene a che gioco stia giocando Vladimir Putin (nella foto): la partita è davvero solo economica, o «lo Zar» vuole mandare anche un messaggio politico? La disputa è una riedizione di quella di due anni fa, che fece nascere le prima serie perplessità sulla eccessiva dipendenza della Ue dal petrolio e dal gas russi. Mosca pretende da Kiev l’immediato saldo degli arretrati e un aumento dagli attuali 179,50 dollari per mille metri cubi di gas a 450. Kiev risponde chiedendo un aumento del 20% dei diritti di transito per il gas inviato in Europa attraverso il suo territorio. Per esercitare pressioni sul partner, la Russia gli ha prima tagliato le forniture, e poi lo ha accusato di «rubare» una parte del gas destinato ai clienti europei, ma l’Ucraina, in preda a una gravissima crisi finanziaria che l’ha già costretta a
chiedere l’aiuto del Fondo monetario, non si è lasciata intimidire e sembra contare sull’intervento europeo per far venire Putin a più miti consigli (o, temono alcuni esperti, per farsi pagare da Bruxelles una parte della bolletta). Una cosa è certa: con la decisione di ieri di chiudere i rubinetti proprio in coincidenza con un’ondata di gelo, Putin ha messo una volta di più a repentaglio l’affidabilità della Russia come principale fornitore di energia della Ue, e indurrà gli europei a intensificare la loro ricerca di fonti alternative. Sul perché lo abbia fatto, circolano varie teorie. Alcuni ritengono che, pressato dalle difficoltà finanziarie, abbia forzato la mano nella trattativa con l’Ucraina nell’illusione di poterla chiudere senza creare un incidente internazionale; altri sospettano che il suo obiettivo sia di far lievitare i prezzi internazionali del gas, inducendo i consumatori a cautelarsi con il potenziamento delle scorte; altri ancora pensano che il suo obiettivo sia di vincere le residue resistenze europee al finanziamento di due nuovi gasdotti, sotto il Baltico e sotto il mar Nero, che taglierebbero fuori l’Ucraina e quindi eliminerebbero il pericolo di ulteriori blocchi. Ma la tesi più accreditata è che il braccio di ferro con Kiev faccia parte del disegno putiniano di ristabilire una forma di egemonia sulle repubbliche dell’ex Urss che, come la Georgia e appunto l’Ucraina, flirtano troppo con la Ue e, soprattutto, con la Nato. Nella fattispecie, potrebbe avere avuto la sua parte anche la ben nota animosità di Putin nei confronti del presidente ucraino Yuschenko e del primo ministro Yulia Timoshenko. [...]
Il fatto del giorno: La tregua ad ore La Stampa
La retorica della tregua indebolisce chi la chiede
Gli aggrediti e gli aggressori, a volte si scambiano semplicemente di posto
Le vecchie menzogne
dall’editoriale di Pierluigi Battista
dal commento di Avraham B. Yehoshua
dal commento di Robert Fisk
Inumerosi appelli alla «tregua» non possono lasciare indifferente chi sostiene il buon diritto delle operazioni militari condotte da Israele. Di fronte allo scenario straziante di Gaza, dei civili e dei bambini uccisi, delle case sventrate, degli ospedali sovraffollati e drammaticamente a corto di medicinali, l’invocazione di una tregua parla a chiunque abbia a cuore le ragioni dell’umanità e disvela la natura essenzialmente, irrimediabilmente atroce della guerra, persino di quella più «giusta». Anche i civili massacrati nelle guerre di Bagdad e di Beirut, di Kabul e di Belgrado richiamavano l’urgenza di una «tregua». Per fortuna è passato il tempo in cui (basta compulsare le antologie letterarie per sincerarsene) anche gli intellettuali più sensibili cantavano l’ebbrezza bellica, l’estetica della guerra, la mistica della morte, la poesia del combattimento. La morte e la devastazione provocate dalla guerra, oggi, rendono invece improrogabile l’esigenza di una «tregua». Sono le autorità morali e religiose che chiedono la tregua. La chiede il presidente francese Sarkozy. Chiede il «cessate il fuoco » Tony Blair sebbene, come ha maliziosamente notato il suo successore Gordon Brown, in diciotto mesi da che è rappresentante del «Quartetto» in Medio Oriente non abbia mai messo piede nella striscia di Gaza. In Italia si spendono Massimo D’Alema per chiedere la «trattativa» con Hamas, Emma Bonino per la «tregua duratura», Lamberto Dini per il «negoziato». Tutti interventi animati da argomenti che non attengono solo alla sfera «morale», ma anche a quella del realismo politico. Non è dettata dal candore delle «anime belle» la preoccupazione (peraltro, non proprio inedita) che tra i giovani palestinesi l’irruzione a Gaza possa acuire un distruttivo furore anti-israeliano. E non è un argomento capzioso quello di chi invita a non sottovalutare il radicamento di Hamas, partito dedito alla lotta armata terroristica che però è sostenuto dalla maggioranza della popolazione di Gaza. Il fronte della «tregua » non è privo di basi politiche, oltreché morali. Ma è la «retorica della tregua» che rischia di renderle fragili e destinate all’inconcludenza. [...]
La vigilia del nuovo anno, io e la mia famiglia abbiamo ritenuto opportuno mostrare solidarietà ai civili israeliani costretti nei rifugi del Sud e, anziché festeggiare, siamo rimasti a casa a guardare la televisione. Ci siamo sintonizzati sul canale televisivo ARTE che trasmetteva un balletto con la coreografia di Béjart eseguito dal corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. Non riuscivamo però a dimenticare la guerra e, premendo un pulsante, passavamo da L’uccello di fuoco di Stravinskij ai devastanti uccelli di fuoco in volo tra Khan Younis e Sderot, tra Gaza e Beer Sheva; dal ritmo incalzante, insistente e straordinario del Bolero di Ravel a quello tragico, ripetitivo, infinito del conflitto israelo-palestinese. Solo due anni e mezzo fa noi, residenti del Nord, eravamo rintanati nei rifugi per difenderci dai razzi di Hezbollah e ora sono i civili del Sud a trovarsi nella stessa situazione. Le armi cambiano e si fanno più sofisticate, i mezzi di comunicazione migliorano e il mondo
E così ancora una volta Israele ha aperto le porte dell’inferno ai palestinesi. 40 civili che cercavano rifugio sono morti in una scuola dell’Onu, altri tre in un altra. Non male per una notte di lavoro a Gaza da parte di un esercito che crede nella "purezza delle armi".[...] Abbiamo dimenticato i 17.500 morti, quasi tutti civili, molti dei quali donne e bambini, dell’invasione israeliana del Libano nel 1982; i 1700 civili palestinesi morti nel massacro di Sabra e Chatila; la strage di Qana presso la base Onu dove trovarono la morte 106 civili libanesi, metà dei quali bambini; l’assassinio dei profughi di Marwahin a cui venne ordinato di lasciare le loro case per poi essere falciati da un elicottero israeliano; i 1000 morti, quasi tutti civili, provocati sempre nel 2006 nel corso dell’invasione, sempre in Libano? [...] Molti leader occidentali, tanti presidenti e primi ministri, e, io temo, molti editori e giornalisti, hanno accettato la solita vecchia bugia: gli israeliani hanno fatto molta attenzione per evitare vittime innocenti. [...]
Un carroarmato israeliano al confine con Gaza
è sempre più globalizzato ma nella nostra regione il conflitto rimane immutato. La caparbietà, l’idiozia, l’integralismo, l’ipocrisia, l’odio, la disperazione e l’utopia sono prerogativa di entrambi i fronti. Sì, entrambi i fronti! Non c’è quindi da meravigliarsi se cercammo rifugio dalle immagini della tv israeliana nella meravigliosa danza di Maurice Béjart che concludeva il reboante Bolero in un formidabile crescendo. Anche il conflitto israelo-palestinese, che prosegue da più di 130 anni, si concluderà in un formidabile crescendo? Sarà
una catastrofe o una positiva catarsi di rappacificazione e accettazione della realtà «dell’altro»? Forse però posso dire ancora qualcosa di nuovo a quei lettori italiani che non ne hanno abbastanza del conflitto mediorientale e sono disposti a leggere l’ennesimo articolo sulla situazione, magari per tentare di capire, nella farragine di analisi e resoconti, da che parte stare, a chi garantire il proprio appoggio morale, chi - in questa fase - è l’aggressore, chi merita pietà e chi solo rabbia e biasimo e se la violenta reazione dell’aggredito sia legittima. [...]
6
Primo piano
Venerdì 9 gennaio 2009
Primo piano
Le inchieste di Woodcock Nelle conversazioni intercettate i commenti di Nigro e Mastrosimone sul mondo politico lucano
Le trame del potere secondo gli ex Udeur Critiche alla gestione di assunzioni e appalti «Gestiscono tutto i Ds, dalla a alla zeta» di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Se la prendono con Antonio Potenza, perché a loro non lascia niente. Non gli piace come vengono gestiti i concorsi all’Asl di Montalbano. Mal digeriscono le scelte di Vincenzo Santochirico alla società Ato. Ma soprattutto non sopportano gli interessi dei Ds nella Sanità. Perché «gestiscono tutto. Dalla a alla zeta». Carmine Nigro, 60 anni, un’adolescenza nel Fuan, la gioventù con la Dc, poi con i Popolari, un passaggio per l’Udeur, e oggi con i Popolari uniti alla presidenza della Provincia di Matera. E’ suo il telefono intercettato. Per la sanità e anche per gli appalti della Total. Con la sua ex collega di tessera Rosa Mastrosimone, 44 anni, fondatrice di Alleanza dei democratici di centro, parla e sparla al cellulare di quanto sta accadendo. E sta accadendo che i giornali pubblicano le intercettazioni del loro segretario regionale Antonio Potenza. Perché l’anno scorso, a gennaio, era appena partita una delle inchieste che hanno portato l’Udeur allo sfascio. Nigro: «Ti sei svegliata?». Mastrosimone: «Da mo’». Nigro: «Ma hai letto i giornali stamattina?». Mastrosimone: «No. Perché, che dicono?». Nigro: «Hai visto nelle telefonate di Antonio Potenza ci siamo anche io e tu...». Mastrosimone: «No...». Nigro: «A me dice... “me l’ha detta Nigro questa cosa... è parente con la donna”. Tu sei la donna. Tu non sei nominata... a proposito dell’Ater di Matera. Dice che io non so che cosa gli ho detto a questo scemo qua. Ma cose da pazzi». Mastrosimone: «E che c’entro io? In che cosa? Per... parente della...». Nigro: «Sono le intercettazioni delle telefonate di Tonino Potenza... dove si parla di Ater di Matera... si parla del Cococo che... chi ha raccomandato per l’Ater di Matera, con nome e cognome... che ne so se... se ti ha detto qualche cosa o a chi gliel’ha detta?». Mastrosimone: «E certo che me l’ha detto tante volte. Tanto è vero che dissi, “ma vedi che non si può fare questa cosa”. Vedi, quanto è vero iddio». Nigro: «Leggiti pure gli incarichi che ha... perché è vicepresidente dell'Unile». Mastrosimone: «Ah, non lo sapevamo questo». Nigro: «Leggiti come
anche tutte le altre cose che attengono a quegli altri figli di (...) che stanno con loro». Poi tornano a parlare dell’Unile. Nigro: «Cusumano (Stefano Cusumano, ex senatore Udeur ndr) che è presidente della commissione agricoltura ha detto, “parlo col ministro che ti dobbiamo nominare vicepresidente dell'Unile”... quella cosa dei cavalli». Mastrosimone: «E che competenza ha lui, diciamo... in
materia di cavalli? Cioè, non capisco...». Nigro: «E si vede che prima cavalcava... quando era giovane...». Rosa Mastrosimone ride. Poi dice: «Capisco». E si arrabbia: «E noi facciamo le campagne elettorali... e noi portiamo i voti... e questi pensano ai cazzi personali... e questo fa il segretario del partito e ci rappresenta tutti». Nigro: «Le altre cose sono pure stronzate... voglio dire... Ma un deputato che tiene la pen-
Le verità di Donato Bochicchio davanti al gip Pavese
L’auto blu per Rosa e le richieste di rimborso a Radice
Coca in Regione «Il mio giudizio»
Aldo Michele Radice è il segretario regionale dell’Italia dei valori, ma è anche dirigente regionale dell’ufficio economato. Chiama Rosa Mastrosimone e le fa presente che la Regione paga nove mila euro al mese di leasing per le auto blu e lei «per raggiungere la sede della Regione chiede il rimborso spese». Rosa Mastrosimone chiama Nigro. I due ne parlano a telefono. M: ...sul fatto che ci sono tre auto impolverate giù che costano novemila euro al mese soltanto di leasing... e ci sta il discorso dei rimborsi. Allora ho detto: “Mentre per Mattia il problema non si pone”, perché lui dice che viaggia da Tolve, ma pare che non sia vero... Mancusi uguale, perché sta a Potenza. Nardiello uguale. L’unico problema sarebbe per te... Io gliel’ho spiegato, ho detto: “Vedi che non è volontà mia. E’ perché mi hanno reso impossibile.... allora, considerato che io non posso venire certo qui da sola... è chiaro che mi sono dovuta organizzare a malomodo. Però, se tu mi dici che hai disponibile un autista di Matera e non solo, anche un autista di cui mi posso fidare proprio perché sono una donna e non li conosco tanti personaggi e io subito prendo l’auto
Ore d’interrogatorio per descrivere la decadenza degli uffici regionali vista da dentro di LEO AMATO
Il sostituto procuratore Henry John Woodcock mentre spinge il carrellino con gli atti dell’inchiesta
sione da onorevole, tiene la pensione da consigliere regionale... poi Acqua Spa... dopo il vicecommissario Unile». Per Antonio Potenza non è un bel momento. Ma loro sperano che presto diventi ancora peggio. Mastrosimone: «Dobbiamo chiedere immediatamente una convocazione». Nigro: «Non devi dire niente. Devono continuare con la pubblicazione delle intercettazioni, perché io penso che chi
amministra queste cose le somministra per dosi sempre più... diciamo... incisive. Allora, l'alto giorno hanno cominciato con una cosa così. Poi oggi...». Mastrosimone: «Se non è venuto niente fuori in merito a tutte le questioni di Antezza (Maria Antezza, ex presidente del consiglio regionale, oggi senatore della Repubblica ndr) alla gestione degli appalti... come se fossero cose loro. Al fatto che introducono pa-
IL PERSONAGGIO
Il segretario di De Filippo lascia il suo posto in Regione
Capoluongo molla l’ufficio di presidenza POTENZA - Il capo della segreteria del presidente della giunta regionale lucana abbandona il suo posto. Giuseppe Capoluongo, una vita nell'establishment politico regionale, prima democristiano, poi Margherita, poi traghettato dentro il Partito democratico, è stato coinvolto solo indirettamente nell'inchiesta soprannominata “Totalgate”, per un'intercettazione, equivoca, tra il presidente De Filippo, e l'imprenditore potentino Vincenzo Basentini, tanti interessi in tanti settori, ma in particolare in quello “chiave” della sanità pubblica. De Filippo: «Mi può passare Enzo?» (rivolto alla segretaria di Basentini ndr) Segretaria: «Chi lo desidera?» De Filippo: «Capoluongo» Poi il colloquio con l'imprenditore.
De Filippo: «Adesso ti viene a trovare Peppino, io sono in un … nella biblioteca di Moliterno» Basentini: «Ok, grazie preside’» De Filippo: «Ma tutto a posto?» Basentini: «Tutto bene» De Filippo: «Tutto benissimo o bene?» Basentini: «Benissimo, benissimo, preside’» L'imprenditore di Policoro Francesco Ferrara, al centro della presunta turbativa d'asta per l'appalto delle opere civili del Centro oli “Tempa rossa”, vuole incontrare il presidente De Filippo e con Vincenzo Basentini organizza un “abboccamento” con il suo segretario personale, presso la sede della sua ditta in via del Gallitello a Potenza. Capoluongo, a dire il vero, resiste e rifiuta categoricamente di incontrarlo. Così Ferrara, attraverso un
7
LA TELEFONATA
Qui sopra Carmine Nigro, a destra Rosa Mastrosimone
contrattava gli incarichi delle Asl con... eh... di revisore... vai... leggi...». Mastrosimone: «Oddio». Nigro: «Quando veniva da te a dire “ma a noi che ci tocca? No, niente. Non ci tocca niente”». Rosa Mastrosimone è sorpresa. Esclama: «Senti, scusami... ma questo... questo significa che a parte tutte le cose di cui noi siamo a conoscenza, ma se dovessero dire veramente... io sarei felice... se venissero fuori
Venerdì 9 gennaio 2009
altro “storico” dei corridoi della politica, Donato Bochicchio (vedi articolo sopra ndr), si rivolge al deputato Salvatore Margiotta. Il capo della Squadra mobile di Potenza, Barbara Strappato, lo scorso 15 aprile chiede conto al presidente De Filippo di quella telefonata e del falso nome speso con la segretaria dell'imprenditore Basentini. «Lo faccio spesso per non far sembrare che il presidente direttamente telefona alle persone, lo faccio spesso, mi capita. Per non fare aspettare il presidente in linea… comunque era con me sicuramente». Questa la sua risposta. E Capoluongo il 13 Ottobre sulla stessa circostanza: «Il presidente è il presidente e può fare quello che vuole». Fine dell'idillio. l. a.
Giuseppe Capoluongo
renti e amici con Maroscia (Domenico Maroscia, ex direttore generale dell’Asl di Matera ndr)? Queste cose non le dicono. Quindi significa che chi è che le fa queste indagini ha solo uno scopo, quello di colpire una persona, ma non di andare a vedere tante altre questioni». Nigro un’idea se l’è fatta: «La cosa strana di queste intercettazioni... fino a mo’... è che i Ds non vengono attaccati minimamente... solo Bubbico (Filippo Bubbico, ex governatore, oggi senatore ndr)... però tutte le schifezze che ci sono state...». Mastrosimone riprende: «Che fa Antezza? Che fa Maroscia? Non parla nessuno... Santochirico che... che la moglie, l'eolico, tutto quanto l'interesse personale? ’ste cose non le dicono?». Nigro: «La cosa strana è che i Ds non vengono proprio intaccati». Mastrosimone: «E grazie». Nigro: «Perché tra l’altro, questi gestiscono tutto loro, quindi le maggiori schifezze le fanno loro... per cui, Tonino Potenza forse è fin troppo dentro a queste telefonate pur parlando di puttanate. Almeno fino a questo momento. Però, se... diciamo... la medicina va somministrata... evidentemente l’altro giorno c’era una pilloletta, mo’ c’è una pillola... domani ci sarà la supposta insomma. E dopodomani, quando decideranno...». Mastrosimone: «E non vengono fuori tutti gli imbrogli seri di cui noi supponiamo, e molte volte abbiamo anche...». Nigro prende un altro discorso. Parla dell’Asl di Montalba-
no: «...se tutti i potentini che poi una volta che hanno vinto li trasferite a Potenza. Sei, sette, otto concorsi... stranamente i primi che hanno vinto sono tutti di Potenza. Una volta che hanno vinto e sono entrati nella Asl li trasferiscono a Potenza. E poi i materani raccomandati da Pierino Quinto e compagni arrivano tutti secondi, terzi. Ma era una tattica. Allora facevano... pigliavano due piccioni con una fava. Accontentavano lo sponsor potentino e quindi lui sembrava integerrimo, perché non vinceva nessun materano», Mastrosimone: «Ma che schifo». I materani, secondo Nigro, «arrivavano secondi o terzi, perché poi quelli se ne andavano a Potenza e scattava. Hai capito? Per cui non si pensava alla raccomandazione del materano, perché quello scattava perché l’altro chiedeva il trasferimento». Rosa Mastrosimone è arrabbiata. Dice: «Sai cos’è che mi fa male? L’unica cosa che gli ho chiesto a ’sto stronzo è di evitare che mio marito messo in mobbing potesse avere un infarto. Questa cosa che non comportava né soldi né niente... Maroscia è uno stronzo perché è preso dai problemi suoi... ma andassero affanculo... anche le persone per strada le sanno tutte le porcherie che fanno gli altri partiti qua...». Nigro: «E non parlare di tutto questo schifo che fanno i Ds, che gestiscono dalla a alla zeta... persino quando uno deve andare in bagno». f.amendolara@luedi.it
POTENZA - «Conosco il padre di Ferrara, ho conosciuto i figli, è un'amicizia che ci lega da tantissimi anni». Donato Bochicchio, cinquantanove anni, il 20 di Dicembre compare nell'aula Croce del Palazzo di giustizia di Potenza, davanti al giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese. E’ indagato nell'inchiesta sul petrolio del pm Henry John Woodcock, e da quattro giorni ha l’obbligo di non allontanarsi di notte dal suo domicilio. «Obbligo di dimora» è scritto nel codice, tanto per evitare il pericolo che scappi (ieri, invece, si è diffusa la notizia che per Antonio Bulfaro l’obbligo di dimora sarebbe stato revocato). Decide di rispondere alle domande del giudice. «Ho conosciuto Ferrara a casa sua, perché il padre era un esponente della Democrazia cristiana, e io sono sempre stato legato al partito, quindi…» Pavese: «Ma prima di pensionarsi qual era il suo lavoro?» Bochicchio: «Sono stato nella segreteria del presidente della giunta regionale negli anni '90-'95, poi all'ufficio di gabinetto della giunta regionale, poi nella segreteria del presidente della provincia e attuale sindaco di Potenza». Funzionario della regione distaccato presso altri enti, poi il pensionamento nel 2007, e subito il rientro “dalla finestra”, grazie a una collaborazione con l'Associazione Provinciale Allevatori. Una prassi acquisita negli uffici della regione. Per il giudice Pavese è «un escamotage». Nient'altro. Quello che interessa veramente ai fini dell'indagine è l'incontro del 16 dicembre del 2007 tra il suo amico imprenditore Francesco Ferrara, e il suo amico deputato Salvatore Margiotta, giusto un anno esatto prima degli arresti richiesti per entrambi dal pm Henry John Woodcock. Donato Bochicchio accompagna Ferrara in macchina nel luogo stabilito, e gli investigatori che hanno piazzato delle microspie ascoltano la loro conversazione. Pavese: Ferrara dice delle cose piuttosto pesanti, perché si lamenta di non essere stato ricevuto dal presidente della regione Vito De Filippo. Cose alle quali lei, in verità, non si oppone. Bochicchio: Io ascoltavo. Pavese: Dì agli amici che stanno là che si preoccupassero di quelli che gli portano la cocaina; dice a un certo punto, e lei dice “bravo”. Bochicchio: No, non dico “bravo”. Pavese: No, lo dice. Bochicchio: Va bene, può darsi. Pavese: Lei è a conoscenza che c'è la cocaina in regione? Bochicchio: No, assolutamente no. Pavese: Allora perché dice bravo? Bochicchio: Io… Pavese apre una parentesi: Se un amico dicesse a me che c'è cocaina nell'ufficio Gip io direi che non è assolutamente vero, ma se avessi un minimo sospetto al riguardo agirei immediatamente, farei il diavolo a quattro, come si suol dire. Lei, invece, dicendo “bravo”fa capire che in un certo senso lei è d'accordo, cioè che lei…non che è d'accordo che ci sia la cocaina, ma che è a conoscenza di questa problematica. Bochicchio: No. Io non so se… quando due persone amiche hanno una conversazione, alla fine il peso di una parola che uno dà, lo dà in maniera… che rende l'idea di quello che vuole dire. Io dico “bravo”, ma è un modo di dire. Pavese: Sa perché le faccio queste domande, signor Bochicchio, perché non è finita qua. - il giudice legge ancora un pezzo dell'intercettazione - Ferrara insiste: “Ti devi preoccupare di quelli che ti portano la cocaina in regione”: sono parole di Ferrara, quindi Ferrara allude a qualcuno che porta la cocaina alla regione, proprio al presidente o a Capoluongo (capo della segreteria del presidente - vedi articolo
sotto ndr). Ma queste sono parole di Ferrara, sottolineo. Poi lei dice: “Solo la cocaina? Io non so come fanno questi ancora a resistere, mi meraviglio anche dei nostri amici, che nessuno dice niente, perché guarda, la regione, a questi livelli che stanno, non è mai, mai, mai…” Poi lei dice anche: “Si preoccupasse delle porcherie che fa insieme al presidente suo e ad altri amici suoi”.Bochicchio: Si. Pavese: Che sono queste porcherie? Bochicchio prova a spiegarsi: In questo momento io do un giudizio… cioè per me questo era un giudizio politico. Io dico: visto che la regione è scesa ai minimi termini dal punto di vista politico… cioè io sto alla regione da quando è nata, dal 1970 praticamente, e ho visto man mano un declino dal punto di vista della… quindi io in quel momento, forse con parole poco appropriate… però mi rendo conto che se io dovessi dire ora a lei quello che volevo dire, mi guarderei dall'usare quelle parole. Con un amico lo sfogo che faccio è questo: “Si, è vero, la regione è arrivata ai minimi termini”. Pavese: Lei dice che è un giudizio… va bene, però… Bochicchio: Il giudizio che do io… Pavese: è un giudizio politico, capisco…però qui si parla proprio di cocaina, cioè lei dice : “Solo la cocaina?”. Sembra che lei alluda anche ad altre cose che prendono o che fanno: “Io non so come fanno questi ancora a resistere”, “Solo la cocaina?”. Sembra che prendono l'eroina, non lo so. Bochicchio: Le spiego: nel momento in cui io sento quella affermazione… è il modo in cui uno dice la cosa… io dico: “Solo quello? Ma si preoccupasse del modo generale in cui funziona la regione, che non funziona”. Questo è quello che volevo in-
tendere, e mi pare compatibile con quello che è la conversazione, cioè: lui si lamenta del fatto che non viene ricevuto, che non viene… allora gli dico: “Il problema non è questo. Il problema è che non funziona niente”. Questo è quello che volevo dire. Il giudice non la prende tanto bene. Gli risponde seccato: «Da un punto di vista strettamente logico, proprio lei Bochicchio non se ne può lamentare, perché subito le hanno trovato questa convenzione per ritornare in regione». «Teniamoci su un buon livello logico-intellettuale», è il suo invito. «Lei è una persona che mi può capire. Ha detto che non si parlava di cocaina in senso proprio, forse era una metafora per indicare il malfunzionamento della regione. Al che io ho obiettato che proprio lei non può lamentarsi, perché quando lei ha avuto l'esigenza di tornare a lavorare in regione subito è stato accontentato». E si ritorna all'oggetto delle indagini della magistratura. Pavese: «Qui si parla di un imprenditore che è molto arrabbiato per non essere stato ricevuto, parla di cocaina in regione e lei acconsente. Non si fa un discorso sociologico o generale». L'interrogatorio viene sospeso. Si va avanti, ma la musica è la stessa. La difesa cerca di frapporsi, ma per poco non peggiora le cose. L'avvocato Paolo Galante rivolto al giudice: «Probabilmente in quest'ultima fase c'è stato un frainteso fra lei e il Bochicchio. Io vorrei aiutarla ad una corretta ricostruzione». Pavese: «La domanda, poi eventualmente riserviamo del tempo per altri commenti». Galante: «Io non ho domande, perché ritengo esaustivo l'interrogatorio». Pavese: «Quindi possiamo chiudere l'interrogatorio».
L’INTERVENTO
STAMPA E VELENI
Belisario boccia Mancino
Poliziotti offesi
«L’Italia dei Valori non ritiene che la proposta del vicepresidente Nicola Mancino per riformare il Csm sia la ricetta giusta, anzi, pare sia una intromissione impropria visto che le leggi, comprese quelle di riforma della Costituzione, sono di competenza del Parlamento». Lo afferma il capogruppo dell’Idv al Senato Felice Belisario, che sottolinea come per il partito di Di Pietro «riformare la Giustizia significa aumentare il numero dei magistrati, dei cancellieri, dare più risorse a tutto il comparto, eliminare le lungaggini dei processi e i vari formalismi che rallentano la macchina giustizia». «Non è, non può essere – spiega Belisario – una riforma fatta contro qualcuno ed in particolare contro i magistrati: la giustizia deve solo funzionare, per tutelare tutti i cittadini, senza privilegi e senza accanimenti». Riguardo alle inchieste giudiziarie in corso, il presidente dei senatori dell’Idv sostiene che «i politici, la cosiddetta casta, devono difendersi nelle aule di giustizia; i pregiudicati devono uscire dal Parlamento e chi è indagato per vari reati non può deliberare sulla giustizia, indipendentemente dal partito di appartenenza».
RICEVIAMO e pubblichiamo una nota del Silp, il sindacato italiano lavoratori di Polizia. Egregio Nino Grasso, nei suoi articoli pubblicati sul quotidiano “La Nuova”, ancora una volta la vediamo impegnato in analisi e commenti sull'operato delle forze dell'ordine ed in particolar modo sui metodi investigativi della polizia di Stato. Ci vediamo costretti a commentare nuovamente le sue affermazioni ed in particolare là dove ritiene che, per i motivi che lei adotta, “le forze di polizia consegnano un'immagine da operetta”. Pur convinti che le sue congetture vadano provate, lei è liberissimo di pensarlo e ci dispiace per la sua mancanza di fiducia nel nostro lavoro; d'altro canto veniamo confortati dalle innumerevoli testimonianze di stima e riconoscimenti da parte di tanti cittadini che non possono esprimere le loro opinioni sul nostro operato, sia sui media che su giornaletti di provincia. Malgrado tutto, ciò per cui maggiormente esprimiamo disappunto non è l'analisi critica sulla conduzione dell'azione investigativa poiché risulta chiaro che non ha alcuna idea su come vada espletata, essendo appunto lei un giornalista e non un investigatore, ma è essere definiti braccio destro di qualcuno. Non lo siamo
8
Primo piano
Venerdì 9 gennaio 2009
Primo piano 9 Ci pensano Chiurazzi, Ferrara e Moliterni. Polemici con Lacorazza Venerdì 9 gennaio 2009
Politica lucana
Aria di dimissioni nel Pd
Attesa per la conferenza annuale della presidenza della giunta. La quarta dell’era De Filippo
I vertici materani: «Scelte calate da Potenza» di PIERO QUARTO
Il governatore parla alla stampa Non si esclude un annuncio “ufficiale” tra le ipotesi la non ricandidatura per il 2010 Bubbico e Antezza sull’università
ROMA - I senatori lucani, Maria Antezza e Filippo Bubbico del Partito democratico a Roma a favore delle Università e contro il decreto del ministro Maria Stella Gelmini. I due senatori insieme ai loro colleghi democratici, Teresa Armato, Alfonso Andria, Vincenzo De Luca, Costantino Garraffa, Maria Fortuna Incostante, Colomba Mongiello, Antonio Papania in una nota a comune hanno infatti dichiarato: «Le università italiane hanno bisogno di più risorse. Francamente non crediamo possibile un profondo cambiamento e un rilancio degli Atenei con la pesante decurtazione dei fondi decisa dal ministro Gelmini e dal governo Berlusconi. Ma è ancora più grave che le poche risorse da destinare alle università vengano attinte dal Fondo delle aree sottoutilizzate e quindi sottratte al Sud del Paese». E i senatori tra cui i due esponenti lucani hanno aggiunto: «E' evidente che si tratti di un’operazione di facciata, dove la valorizzazione del merito, che noi riteniamo fondamentale, diventa però in questo contesto una scappatoia per la maggioranza per nascondere i tagli indiscriminati, che danneggiano le università italiane e in particolare quelle del Mezzogiorno».
di SALVATORE SANTORO POTENZA - I riflettori oggi saranno tutti puntati sul presidente della giunta regionale Vito De Filippo. Alle 10, infatti, nella sala Verrastro al primo piano del palazzo della Regione a Potenza, è prevista la conferenza di fine anno. E’ la quarta del governatore De Filippo. E di certo è la più complicata da quando il presidente della giunta è stato eletto nel 2005. Non era mai accaduto, che la rituale conferenza di fine anno (per la prima volta organizzata dopo le festività natalizie) coincidesse con una crisi di giunta. Inevitabile che i giornalisti presenti incalzino De Filippo proprio sulle questioni relative alle vicende che hanno portato all’apertura della crisi e agli scenari che si vanno configurando per la risoluzione. Difficile ovviamente però, che il governatore possa svelare qualcosa della quarta squadra di assessori che si sta tentando di formare. Anche perchè il vertice dei partiti di maggioranza di centrosinistra si dovrebbe svolgere nei primi giorni della prossima settimana. E prima di allora, al di là di qualche indiscrezione di corridoio e della cronaca degli umori dei protagonisti del Pd e degli altri partiti del centrosinistra, tutto è in attesa. In ogni caso al cospetto dei numerosi giornalisti che come consuetudine affolleranno la sala
Verrastro De Filippo è atteso da una vera e propria prova del nove. C’è attesa, in ogni caso, per un annuncio del governatore lucano. Dagli ambienti della Regione non ci sono state conferme. Anzi. C’è il massimo riserbo su quelle che saranno le “strategie” comunicative” del presidente - giornalista, ma la sensazione è che Vito De Filippo catalizzerà l’attenzione su un annuncio. Azzardando si può immaginare che Vito De Filippo (come in qualche modo anticipato nella Direzione regionale del Pd che si è svolta all’inizio di dicembre scorso) possa ufficializzare la sua volontà di non ricandidarsi alla guida della presidenza della Regione nelle prossime elezioni regionali previste per la primavera del 2010. Questo (se dovesse realmente avvenire) non chiarirebbe quale scelta ci potrebbe essere sui nomi del prossimo esecutivo, ma di certo aggiungerebbe elementi alle prospettive di soluzione della crisi in tempi più rapidi. Tornando alla conferenza, come da protocollo al fianco del governatore siederanno i 5 assessori in carica (Roberto Falotico, Vincenzo Santochirico, Antonio Autilio, Innocenzo Loguercio e Antonio Potenza). Non ci sarà rispetto all’anno scorso il solo Vincenzo Folino. Ma al di là di questo dato, la conferenza di quest’anno sarà profondamente diversa. Sarà sicuramente quasi tutta politica e poco
amministrativa. Ma la politica lucana sta lavorando a cercare soluzioni alla crisi di giunta anche lontano da via Anzio. E’ certo, infatti, che negli scorsi giorni il segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza abbia avuto incontri con molti esponenti degli altri partiti di maggioranza. Nulla di definito ovviamente e non potrebbe essere diversamente. E quindi, rimane ancora in pole l’ipotesi di un De Filippo quater figlio degli equilibri politici dell’ultimo esecutivo. Per il Pd sempre Gennaro Straziuso al posto di Roberto Falotico ed Erminio Restaino al posto di Vincenzo Folino le possibili staffette. Si fa più complessa la riconferma di Vincenzo Santochirico per le vicende (raccontate a lato ndr) che si intersecano con i mal di pancia del Partito democratico del materano e le candidature di centrosinistra per le elezioni provinciali di giugno. Per il resto, socialisti, centristi e Italia dei valori rimangono alla fi-
nestra in attesa che in casa “democratica” le cose diventino più chiare. Ma non sembra semplice al momento, per questo di ora in ora si fa largo anche l’ipotesi di una soluzione di crisi con la nomina di assessori tutti completamente esterni agli attuali consiglieri regionali. s.santoro@luedi.it
POTENZA - E convocato per lunedì 12 il Coordinamento regionale dell'Italia dei valori di Basilicata «per discutere dell'attuale e non ancora risolta crisi regionale». E’quanto si legge in uno stringato comunicato stampa della segreteria lucana del partito di Di Pietro. La riunione che era stata anticipata già dal nostro giornale e che avverrà prima del vertice delle forze politiche di maggioranza regionale sarà l’occasione per i vertici dell’Idv di chiarire le proprie strategie politiche a livello lucano e definire la posizione dell’attuale assessore Antonio Autilio che ha rimesso ogni decisione di eventuale riconferma alla segreteria del partito.
«Rituali da vecchissima politica»
Michele Napoli
avuto l’effetto desiderato, cioè di incidere, a proprio vantaggio, su quelle nomine. Bella presa di coraggio non assumersi la responsabilità delle proprie dimissioni in sede istituzionale e rimettere il mandato nelle mani del proprio partito per riaprire i giochi delle poltrone. Ci sembrano rituali da Prima Repubblica e, quindi, siamo daccordo con Belisario che questo non va considerato un rituale da vecchia politica ma, aggiungiamo noi, da “vecchissima” politica”».
I senatori Carlo Chiurazzi e Maria Antezza punti di riferimento del partito a Matera
dice nemmeno il contrario. Ma potrebbe essere anche il caso, da qui a qualche giorno della scelta del candidato alla presidenza della Provincia di Matera. Da Potenza il nome che si continua a fare è quello della senatrice Maria Antezza ma la diretta interessata secondo più fonti a lei vicine avrebbe fatto sapere: «sto bene dove sto e voglio continuare con il lavoro intrapreso». Insomma nessuna concessione ed il tira e molla che continua. La realtà è che Matera «vuole garantirsi una propria autonomia rispetto alle scelte
La rottura nasce dalla scelta del dg dell’Asl del Materano e dalla conferma di Santochirico
del partito a livello regionale. Non vogliamo scelte calate da Potenza. Vogliamo poter decidere noi» continua la gola profonda “Democratica”. In quest’ottica rientra l’idea di dimissioni di massa dei vertici provinciali, i malumori di Chiurazzi ed Antezza che continuano ad andare avanti alla ricerca di una soluzione comune per far quadrare il cerchio alle prossime provinciali del resto, bisognerà puntare nel Pd su queste armi. E’ questa la convinzione interna alla gran parte del partito materano, come è forte la consapevolezza che la destra proprio nel Materano è in forte cre-
scita. Qui Buccico, Leone, Venezia, Lopatriello ed altri già governano e per non lasciargli anche via Ridola bisognerà trovare la giusta quadratura. E’ in quest’ottica e non solo che nasce l’esigenza di «contare di più e di poter dire la nostra a livello regionale» che il Pd Materano esprime in queste ore. Una convention nel giro di una decina di giorni, forse il 18, dovrebbe definire strategie e richieste. Oggi le dimissioni sembrano più che mai una realtà concreta. Ma sarebbe davvero la fine dell’unità del Pd lucano. p.quarto@luedi.it
Sullo sfondo pesa la scelta del presidente della Provincia C’è l’idea Antezza ma lei: «No grazie»
La legge nazionale sui distributori in contrasto con le norme regionali
Di Sanza propone modifiche
Giovani del Partito democratico
Il consigliere Napoli attacca Belisario e la lettera pubblicata dal Quotidiano
paradosso e, a guardare lo “sconquasso” provocato da una giunta di centrosinistra, con chiare responsabilità anche dell’Italia dei valori per un operato fallimentare che ha portato la Basilicata a vivere una profonda crisi economica, sociale, politica, è un tentativo maldestro di indossare un nuovo abito, scaricando le responsabilità tutte addosso agli alleati. Le azioni di questa giunta – continua l’esponente di La Destra - sono state intraprese con il pieno appoggio dell’Idv che, ancora una volta, ha consentito il varo del De Filippo ter con il semplice scopo di tirare a campare senza apportare quella concreta spinta propulsiva auspicata da Belisario. Rimettere il proprio mandato per incompatibilità con le scelte attuate per la nomina dei nuovi dirigenti delle Aziende sanitarie nelle mani del proprio partito dimostra ancora una volta la totale superficialità della nostra classe dirigente, incapace di assumersi le proprie responsabilità». «Probabilmente – afferma Napoli - l’appoggio apportato alla giunta De Filippo, per consentire proprio la nomina dei nuovi direttori non ha
«Siamo i sicuri protagonisti»
VERTICE IDV
LA RISPOSTA
POTENZA - Il Capogruppo al Senato dell’Italia dei valori, Felice Belisario in una lettera inviata in esclusiva al Quotidiano della Basilicata (il 5 gennaio scorso) ha parlato delle posizioni dell’Idv e dei motivi alla base della decisione di Autilio di rimettere la delega di assessore nelle mani del partito. In relazione a quella lettera, ieri, il consigliere regionale di “La Destra”, Michele Napoli, ha dichiarato: «Belisario, in una lettera pubblicata dagli organi di stampa, afferma che la volontà dell’assessore Autilio di rimettere il mandato nelle mani del suo partito di appartenenza, Italia dei valori, non può essere considerato un rituale da vecchia politica, ma un atto di responsabilità per favorire il chiarimento all’interno dell’alleanza di centrosinistra e ammette che la presa di posizione di quest’ultimo ha riaperto la crisi all’interno della giunta, una crisi che, a suo dire, non si era mai chiusa e auspica che i partiti della coalizione possano ritrovare la coesione su temi importanti, non più rimandabili, cambiando lo stile di vita e i contenuti della politica del centrosinistra». «Tutto ciò –sostiene Napoli - è sicuramente un
A Nova Siri i giovani del Pd
La lancetta del tempo sembra essere tornata indietro di circa due anni. Allora infatti iniziava il braccio di ferro tra i vertici regionali di Ds e Margherita e una parte dell’ala materana sulla scelta del candidato sindaco della città. La storia è più che conosciuta ma forse non ha insegnato niente, nè da una parte nè dall’altra. Perchè a distanza di tempo si riapre un vero e proprio braccio di ferro nel Pd lucano. Un braccio di ferro che rischia di portare a conseguenze impensabili e che potrebbe provocare una spaccatura insanabile all’interno del Partito Democratico. Per il momento ciò che è certa è l’idea di dimettersi da tutte le cariche rappresentative del partito. Non solo Carlo Chiurazzi da presidente del partito ma anche Anna Ferrara segretario provinciale ed Espedito Moliterni segretario cittadino. Un’idea confermata nel ventre del Pd: «abbiamo la necessità di dare una scossa e richiamare tutti alle proprie responsabilità» ci dicono da fonti interne al Pd, «gli aspetti relativi alla territorialità non possono essere dimenticati. Non è possibile continuare ad avere scelte calate dall’alto». E’ il caso della nomina dei direttori generali dell’Asl, decisi senza alcun coinvolgimento del territorio. E’ il caso anche della conferma in giunta dell’assessore regionale Vincenzo Santochirico che certo oggi non è espressione forte del partito a livello materano. Nessuno lo dice apertamente ma nessuno ci
NOVA SIRI - Si è tenuta nella località della costa jonica la prima assemblea dei giovani democratici dopo le primarie regionali per le elezioni dell’Assemblea e del segretario del movimento giovanile. E a margine dell’incontro politico dell’associazione giovanile del Partito democratico dalla segreteria del Pd di Nova Siri è stata diffusa una nota per la stampa in cui si legge: «E’ stata una riflessione socio - politica di ampio respiro. Un dibattito, aperto, franco e costruttivo sulle questioni sociali e politiche del centro jonico». «Un’assemblea – continua la nota - partecipata da tanti giovani che hanno posto la loro attenzione sull’incertezza che il Paese sta vivendo, un’incertezza che riverbera in modo negativo sul mondo del lavoro, sulla famiglia, sui valori». «I giovani democratici di Nova Siri - si legge ancora nella nota - avranno un protagonismo attivo e non solo come spettatori nel percorso politico che porterà a giugno prossimo gli elettori alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione diretta del sindaco». «Un protagonismo – sottolinea il segretario cittadino democratico Carlo Guida – ipotizzabile in una presenza giovanile nelle prossime elezioni primarie che vedranno il Partito democratico chiamare tutti i novasiresi a scegliere chi sarà il candidato sindaco».
POTENZA - Il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, è il primo firmatario (gli altri proponenti sono i consiglieri Marcello Pittella e Franco Mollica) di una proposta di legge in materia di impianti e distribuzione di carburanti. «In data 21 agosto 2008 – spiega Di Sanza - è stata pubblicata sulla gazzetta Ufficiale numero 195, supplemento ordinario 196, la Legge del 6 agosto 2008 numero 133 che ha dettato, al comma 17 dell’articolo 83 - bis, disposizioni in materia di liberalizzazione delle rete distributiva dei carburanti, vale a dire l’eliminazione dei vincoli e delle restrizioni di tale attività. Tali disposizioni, entrate in vigore il 22 agosto 2008, sono la risposta del governo ai rilievi sollevati dalla Commissione europea nel corso della procedura di infrazione 2004 - 4365, in ordine alla normativa, sia statale che regionale, in materia di distribuzione dei carburanti che risulta essere in contrasto con l’articolo 43 del Trattato europeo. Con le disposizioni che prevedono la soppressione dei “vincoli con finalità commerciali” di cui all’articolo 83 bis, comma 17, vale a dire l’eliminazione di distanze e superfici minime commerciali nonché le restrizioni o obblighi relativamente all’offerta di attività e servizi integrativi, lo Stato ha esercitato la propria competenza in materia di “tutela della concorrenza” e di “determinazioni dei livelli essenziali delle prestazioni” ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione». «In particolare – continua Di Sanza – la nuova disciplina legislativa prevede che l’apertura di un nuovo impianto non possa essere subordinata alla chiusura di impianti esistenti né al rispetto di vincoli, con finalità commerciali, relativi a contingentamenti numerici, distanze minime tra impianti e tra impianti ed esercizi o su-
Dall’alto in senso orario i consiglieri regionali Antonio Di Sanza, Marcello Pittella e Franco Mollica
perfici minime commerciali o che pongono restrizioni o obblighi circa la possibilità di offrire, nel medesimo impianto o nella stessa area, attività e servizi integrativi». «Ne consegue - aggiunge il consigliere regionale Antonio Di Sanza - pertanto che le disposizioni regionali e degli enti locali, qualora contenenti vincoli e restrizioni all’accesso e all’esercizio dell’attività di distribuzione di carburanti, sono in contrasto con le disposizioni statali sopravvenute nell’ambito della competenza esclusiva statale, ai sensi del citato articolo 117. Il settore della distribuzione dei carburanti in Basilicata è attualmente disciplinato dalla Legge regionale numero 20 del 13 maggio 2003 “Razionalizzazione ed ammodernamento della rete distributiva dei carburanti”, che prevede l’adozione del “Piano regionale” avente efficacia triennale, approvato con decreto di giunta regionale il 3 maggio 2004. La Legge 133 -
2008, pertanto, stabilisce, dalla data di entrata in vigore del 22 agosto 2008 che le domande di autorizzazione per l’installazione e l’esercizio di nuovi impianti sono soggette esclusivamente all’osservanza della normativa in materia urbanistica, fiscale, di sicurezza, ambientale, stradale, alla posizione per la tutela dei beni storici e artistici nonché alle norme regionali non in contrasto con i principi comunitari». «In virtù di tutto ciò - conclude Di Sanza – si ravvisa l’opportunità di proporre tale disposizione legislativa che, nelle more della entrata in vigore di nuove norme regionali di riordino del settore della distribuzione di carburanti, non trovano applicazione nella Legge regionale numero 20 del 13 maggio 2003 e nel decreto di giunta numero 1071 del 3 maggio 2004 le disposizioni in contrasto con l’articolo 83 bis, comma 17, della legge di conversione 6 agosto 2008, numero 133».
10
Primo piano
Venerdì 9 gennaio 2009
EnergiEconomiEcologiE Tra timori per la salute e per l’ambiente e quesiti sull’utilizzo economico del territorio
Una Valbasento a tutto gas Gli interessi in gioco attorno ai depositi della Geogastock di ROCCO PEZZANO SALUTE, ambiente, economia internazionale, autonomia amministrativa, dirigismo statale: c’è di tutto nella vicenda legata ai depositi per il gas che i russi vogliono costruire in Basilicata. La questione - all’ordine del giorno data la chiusura dei rubinetti russi di gas in questi giorni viene sollevata ancora da due senatori di opposti schieramenti, Egidio Digilio del Pdl e Felice Belisario di Italia dei Valori. Se ne potrebbe parlare per giorni. La salute, innanzitutto. Al di là del rischio che due magazzini da settecento milioni di metri cubi di gas rappresentano, la Valbasento sembra attirare progetti industriali come il miele le mosche. A poca distanza dovrebbe sorgere, ad esempio, l’Ecoil dell’imprenditore Gerardo Giuratrabocchetta, una struttura per riciclare gli olii esausti. Secondo il progetto, ne potrà lavorare 65.000 tonnellate all’anno, come ha ricordato Margherita Agata il 3 gennaio sul Quotidiano. Il progetto peraltro, bocciato dalla Regione alcuni anni fa, è stato recuperato per i capelli alla fine dell’anno scorso dallo stesso ente, su proposta dell’assessore all’Ambiente Vincenzo Santochirico, con la proroga del Giudizio favorevole di compatibilità ambientale. Scontato che ambientalisti e alcuni politici abbiano drizzato le antenne, paventando rischi per l’area, in particolare per le acque e per l’aria. Ergo per i cittadini. In un raggio di pochi chilometri quadrati è prevista anche la realizzazione di una centrale a turbogas da 400 megawatt. Per sovrannumero, mettiamoci anche la me-
Anche l’estate diventa business per il settore NEL DOPPIO sito di stoccaggio progettato dalla Geogastock fra Pisticci e Ferrandina dovrebbe trovare posto quasi il dieci per cento della capacità totale italiana. Una quantità tale da spiegare perché anche la società russa Renova ne parli nel suo sito internet come di un progetto importante. Doppia stagione C’è una tendenza che rende l’investimento nel settore “gas” molto più redditizio che un tempo. Il combustibile non si usa più solo d’inverno, per riscaldare i termosifoni di tutta Europa. L’estate è divenuta la nuova stagione d’impiego: serve molta più energia perché ne hanno bisogno i climatizzatori che si diffondono a macchia d’olio. Insomma: primavera e autunno sono stagioni utili per immagazzinare gas, estate e inverno per bruciarlo. Il pozzo FE 17 (dal progetto della Geogastock)
gadiscarica da 370.000 metri cubi di rifiuti pericolosi (della Basento Ambiente) e una centrale a biomasse (della società Iea). In un fazzoletto di terra, quello che gli ecologisti considerano un incubo ambientale. E siamo a ciò che riguarda strettamente la salute e la natura. Poi c’è la questione economica. Di chi sarà quel gas da stoccare? A chi sarà venduto? Che tipo di controllo avrà la società russa, ossia la Renova (e non la Tnk come sostiene Digilio: la Tnk-Bp è un colosso anglorusso partecipato da vari miliardari dell’ex Urss fra cui Viktor Vekselberg, patron della Renova)? Quesiti che molti leggeranno sotto la luce di un pericolo coloniale: se oltre all’Eni e ai francesi della Total spuntano pure i russi a dominare l’economia lucana, che peso avranno fra qualche anno gli enti locali, Regione in testa?
Ma la disamina economica non si ferma a questo. Il ministro dello Sviluppo Claudio Scajola ieri, intervistato a “Panorama del giorno” su Canale 5, ha promesso che l’Italia non resterà al freddo per colpa degli interessi russi. Ha spiegato che c’è del gas nel mare Adriatico (al largo di Venezia, sulla cui estrazione la Regione ha espresso un secco “no”). E ha poi nominato la Basilicata, spiegando che racchiude ancora molte risorse. Le parole del ministro possono voler dire molte cose. O nulla. I suoi portavoce e addetti stampa, pur interpellati dal Quotidiano, ieri non hanno dichiarato niente. A quale gas si riferiva Scajola? Se parlava di quello dell’Eni, si tratta di una risorsa in mano a un’azienda che lo estrae e lo piazza sul mercato. Se invece faceva riferimento a quello della Total, forse Scajola non sa che appartiene per intero alla Regione Basilica-
ta, cedutole dalla società francese in base a un accordo ad hoc. Ma soprattutto che è ancora di là dall’essere estratto (le previsioni parlano del 2010-2011, ma le inchieste della procura di Potenza potrebbero anche far ritardare il programma dei lavori). Le parole del ministro in ogni caso sottolineano l’importanza di avere scorte di gas in un Paese in cui il riscaldamento civile si basa essenzialmente su questo tipo di combustibile. Sulle strutture della Valbasento c’è un quadruplo punto di vista: di chi le vuole costruire e farsi i soldi (i russi della Renova), di chi ha necessità di una risorsa (il Paese), di chi teme che possa diventare l’ennesimo caso di sfruttamento del territorio lucano (alcune forze della Basilicata), di chi sta a guardare cercando di capire cosa accadrà. E questi ultimi sono, come sempre, i cittadini. r.pezzano@luedi.it
Tubature Il gas arriverà nei depositi lucani attraverso un metanodotto. Attraverso il quale verrà anche diffuso, in senso inverso, nelle reti di distribuzione. Le condotte esistono già, ma hanno una diametro insufficiente. Verranno sostituite da tubi più grandi. D’altronde, si tratta di infrastrutture degli anni Settanta. Sabbia L’idrocarburo verrà immagazzinato nel sottosuolo, non in un magazzino artificiale ma in vecchi pozzi da cui l’Eni estraeva, decenni fa, proprio gas. Dal 1977 al 1984 quei giacimenti sono stati già utilizzati come siti di stoccaggio. Il gas - così come il petrolio non giace come l’acqua in un otre - non sta nel sottosuolo come potrebbe stare in una bombola. E’ contenuto nelle porosità di una sorta di cuscino di sabbia delimitato da strati di argilla. Carte Il progetto della Geogastock è articolato in una serie di documenti, tutti depositati al ministero dell’Ambiente, dal quale ha incassato recentemente il parere positivo della Via, ossia della Valutazione d’impatto ambientale. In altre parole, la Commissione specifica del ministero ritiene che l’opera non potrà danneggiare significativamente l’ambiente in cui sorgerà. Ci sono voci in regione che non sottoscrivono questo parere (Ola e Prc in testa). E che non vogliono che i depositi di Cugno le Macine e Serra Pizzuti sorgano. r. p.
I COMMENTI DELLA POLITICA
Filippo Massaro (Csail) sul Totalgate
Che rapporti fra Eni e Vekselberg? Non siamo una pattumiera
«Alla Total colonialisti e anche maleducati»
«NON vorremmo che la guerra del gas tra Russia e Ucraina coinvolgesse anche la Basilicata sia perchè come ricorda il Ministro Scajola citando la Basilicata e l'Adriatico, “sotto il nostro territorio c'e' un valore inestimabile, si parla di 100 miliardi di euro di energia che abbiamo nel territorio italiano che non andiamo a prendere" che per la vicenda (tutta da definire) dei siti di stoccaggio del gas acquisiti in Valbasento da una società russa”. A luglio scorso presentai sulla questione un'interrogazione al ministro Scajola e ancora attendo risposta. Quella dei siti di stoccaggio è una partita fondamentale nello scacchiere internazionale del gas tenuto conto del massiccio ricorso agli stoccaggi di gas in Italia in seguito alla crisi fra Ucraina e Russia che ha comportato il blocco dell'import verso l'Italia. L'utilizzo delle riserve è infatti cresciuto del 57% in un solo giorno, per citare dati di EniSnam rete gas, passando dai 101,6 milioni di metri cubi di ieri a 159 milioni. Per tutte queste ragioni è necessario che il Governo Italiano acquisisca i progetti industriali di Viktor Vekselberg, proprietario della Tnk, una delle maggiori
compagnie petrolifere russe, che ha comprato miniere esauste in Basilicata (nell'area della Valbasento) per trasformarle in depositi di stoccaggio gas sino ad un miliardo e mezzo di metri cubi di gas. Come è noto il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva che vieta la vendita di infrastrutture energetiche (gasdotti, linee di distribuzione di energia elettrica, ecc.) a strutture non europee. L'acquisto di miniere esaurite non si può considerare l'equivalente dell'acquisto di infrastrutture energetiche ma è evidente che quando queste saranno trasformate in depositi di stoccaggio gas lo diventeranno a proprietà russa o magari con società ex novo costituite in Italia. Vorrei conoscere dal ministro i rapporti tra Eni e la compagnia petrolifera russa Tnk e quella elettrica Tgk tenuto conto che l'Eni sarà l'unica società straniera a vendere gas nel mercato interno russo. Il contratto firmato il 1° luglio 2008 prevede la fornitura di 350 milioni di metri cubi di gas alla centrale termoelettrica di Perm, da effettuare con la controllata russa di Eni, Eni Energia». Egidio Digilio Senatore Pdl
«LE dichiarazioni del ministro Scajola sugli approvvigionamenti di gas naturale aumentano le perplessità che già avevo sulla centrale di stoccaggio in Val Basento. La Commissione valutazione impatto ambientale del ministero dell'Ambiente, oltre a non aver consultato i sindaci del territorio interessato (che non sarebbero stati neppure informati del progetto integrale), non avrebbe nemmeno preso in considerazione gli impatti sul territorio, malgrado l'impianto di stoccaggio sia previsto al di fuori dell'area industriale della Val Basento in quanto in essa, secondo la società proponente, la Geogastock di Parma, sarebbero tuttora in corso lavori di bonifica. La centrale di compressione e trattamento dovrebbe sorgere a ridosso di una centrale di distribuzione elettrica limitrofa alla centrale gas Ferrandina dell'Eni e vicino a dove dovrebbe sorgere una centrale termoelettrica alimentata a gas. La Commissione si è preoccupata di conoscere cosa accadrà con una simile concentrazione di fonti inquinanti in un territorio relativamente ristretto? Dell'impatto sulle componenti floro-faunistiche della zona, interessata peraltro da progetti di riqualificazione forestale? Il ministro dovrebbe sospendere l'iter autorizzativo per verificare la corrispondenza del progetto in questione alle norme nazionali e comunitarie. Soprattutto dovrebbe indicare quali sono le ulteriori soluzioni che intende assumere a salvaguardia dell'ambiente, della salute pubblica e del territorio di una regione come la Basilicata che, pur mantenendo una forte vocazione agricola e turistica, viene trattata alla stregua di uno snodo energetico e di produzione di idrocarburi a livello nazionale e comunitario, con rischi gravissimi per l'ambiente e la salute dei cittadini. La Basilicata non diventerà mai la pattumiera d'Europa». Felice Belisario Capogruppo Idv - Senato
Filippo Massaro del Csail
CHE SIANO colonizzatori lo sapevamo già, ma che abbiano anche scarsa considerazione dei lucani è davvero troppo. Se la prende con i dirigenti della Total Filippo Massaro, presidente del Csail, il Comitato per lo sviluppo delle aree interne della Lucania. Dice Massaro: «Non possiamo tollerare che oltre al comportamento neocolonialista da parte dei dirigenti della Total, così come sta emergendo dall'inchiesta giudiziaria in corso, si passi persino alle offese definendo “buzzurri”». «Le considerazioni dei funzionari della compagnia petrolifera francese, così come emergono da stralci di intercettazioni telefoniche pubblicate sui giornali - aggiunge - avvalorano la nostra decisione di costituirci parte civile a tutela degli interessi in particolare dei cittadini del Sauro (Corleto, Guardia e Gorgoglione) e in generale di tutta la regione nel processo “tangenti e petrolio”. Sono infatti gli stessi magistrati titolari dell'inchiesta a giudicare l'atteggiamento degli uomini della Total “indice di spregiudicatezza e mancanza di scrupoli non comuni”».
Primo piano
Venerdì 9 gennaio 2009
11
Guerra in Medio Oriente Gli Hezbollah smentiscono la loro responsabilità. Ma l’Onu interrompe l’assistenza ai rifugiati
Razzi anche dal Libano Sparati su territorio israeliano, si teme l’apertura di un nuovo fronte di CURLY AMERIN GERUSALEMME - I razzi dal Libano sono arrivati, come temeva Israele fin dall'inizio delle operazioni di terra a Gaza. Ma la buona notizia è che gli sciiti di Hezbollah non c'entrano, e che il governo libanese condanna fermamente l'azione ostile contro il vicino stato ebraico. Il temuto secondo fronte della guerra, quindi, non dovrebbe aprirsi. L'attacco dal confine settentrionale di Israele è arrivato ieri mattina alle 7.00, quando tre razzi katiusha da 120 mm. (cinque secondo la tv araba Al Manar) hanno colpito Nahariyha ferendo leggermente due israeliani. Immediata la reazione dello stato ebraico: i caccia israeliani hanno sorvolato il Libano del Sud andando a rompere il muro del suono nello spazio aereo libanese, mentre l'artiglieria ha sparato "con precisione direttamente verso l'origine dei tiri di razzi, provenienti dal Libano": Tayr Harfa, a circa sette chilometri da Naqura. Poche ore dopo, la notizia di una nuova salva di razzi partita dal Libano ha fatto temere davvero per l'apertura del nuovo fronte, ma si è trattato di un falso allarme. E da Beirut sono arrivate invece rassicurazioni sia dalle milizie sciite sia dal governo libanese: gli Hezbollah negano ogni responsabilità nel lancio di razzi, che il premier Fuad Siniora condanna senza mezzi termini: "È un comportamento inaccettabile ed è stato messo in atto da alcuni elementi che non vogliono la stabilità in Libano e vogliono imporre al Paese qualcosa che esso non vuole". Questi "elementi" sarebbero gli uomini del "Fronte popolare per la liberazione della Palestina - Comando generale" uno storico gruppo ar-
DIPLOMAZIA AL LAVORO
Il Papa: «Nuovi dirigenti per la pace» E Obama esprime apprezzamento per gli sforzi dell’Unione europea di LUCA RONDANINI
Il fumo che si alza da Gaza City dopo il lancio di missili
mato minoritario dell'Olp, con base in Siria, che non ha "né confermato né smentito" la propria responsabilità. Gli Hezbollah, però dovrebbero aver perlomeno consentito l'azione, partita da un territorio sotto il loro totale controllo, forse per valutare la reazione israeliana. Che è stata pronta ma non eccessiva. Il generale Claudio Graziano, comandante della forza Onu nel Sud del Libano, "é in stretto contatto" sia con gli israeliani sia con i libanesi, che ha esortato a mantenere "la massima moderazione per evitare qualsiasi escalation della situazione". Sul fronte di Gaza, invece per il secondo giorno Israele ha proclamato una "tregua umanitaria" di tre ore, dalle 13 alle 16, per consentire l'afflusso di aiuti umanitari. Ma proprio in queste ore un carro armato israeliano ha sparato su un convoglio dell'agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa), uccidendo due au-
tisti palestinesi. Per protesta, l'Unrwa ha deciso di sospendere tutte le sue attività nella Striscia di Gaza. Secondo il portavoce Richard Miron l'esercito israeliano era stato avvertito del passaggio del convoglio, colpito mentre si avvicinava al valico di Erez, fra Israele e la Striscia. Forte la reazione internazionale: sia la Ue sia l'Onu hanno subito condannato l'episodio, "accaduto durante le tre ore di tregua decretate da Israele", e gli Usa hanno chiesto a Israele di prolungare la durata della tregua quotidiana per evitare il ripetersi di simili errori. Anche la Croce Rossa Internazionale denuncia come "semplicemente scioccante" la situazione a Gaza, dove Israele ritarderebbe colpevolmente l'evacuazione dei feriti: citato il caso di quattro bambini che per quattro giorni sono rimasti in casa senza cibo e acqua accanto al cadavere della madre.
Lettera aperta della cantante Noa ai palestinesi «Il fanatismo nostro comune nemico» di FURIO MORRONI TEL AVIV – Il fanatismo, qualunque sia la sua origine, ma soprattutto quello del movimento integralista palestinese Hamas al potere nella Striscia di Gaza è in questo momento l’unico e vero nemico che israeliani e palestinesi hanno in comune. Ne è certa la nota cantante israeliana Noa che, per ribadire questa sua convinzione, ha scritto una lettera aperta «ai miei amici palestinesi» il cui testo è apparso ieri sul sito internet Ynetnews. Dopo aver ricordato tutte le occasioni in cui, come donna e come artista, si è schierata in passato a favore della pace, Noa torna indietro alla sera del 4 novembre 1995 quando, al termine di un comizio a Tel Aviv, un giovane estremista israeliano uccise a colpi di pistola l’allora premier laburista Yitzhak Rabin. «Da quel giorno fatale quando Rabin venne ucciso a pochi passi da me –scrive Noa – da quel terribile momento, ho dedicato la maggior parte della mia vita pubblica a cantare e parlare a favore della pace». «Ho cantato e ho parlato – prosegue la lettera -, ho litigato ed ho abbracciato, tante volte mi sono commossa sino alle lacrime, ho trovato gli amici più improbabili, amici per i quali darei il mio braccio destro, amici per proteggere i quali correrei sotto il fuoco alla frontiera». «Ed oggi, oggi dico questo – scrive la cantan-
te – noi abbiamo un nemico comune, un unico terribile nemico comune e dobbiamo lavorare tutti insieme per sradicarlo! Questo nemico, amici miei, è il fanatismo. Questo nemico è l’estremismo in tutte le sue abiette reincarnazioni e manifestazioni. Questo nemico sono tutti quegli uomini che mettono «dio» al di sopra della vita, che rivendicano «dio» come la loro spada ed il loro scudo, che dichiarano che «dio» è dalla loro parte». «Ebrei, musulmani, cristiani – scrive ancora Noa – tutti condividono questo punto nero. Tutti, in qualche momento della loro storia, sono precipitati in questo orribile e distruttivo fanatismo ed i risultati sono stati devastanti. Io ho spesso parlato contro il fanatismo nel mio Paese perchè lo giudico repellente e insopportabile. Che si trovi negli ambienti di governo, nelle colonie, nelle sinagoghe, io sono in maniera veemente contro di esso ed ho rischiato la mia carriera e il mio benessere per questa mia convinzione». «Adesso io vedo l’odiosa testa del fanatismo – continua la lettera -, lo vedo grande e orrido, vedo i suoi occhi neri ed il suo sorriso agghiacciante, vedo il sangue sulle sue mani e conosco uno dei suoi tanti nomi: Hamas. Anche voi, fratelli miei, sapete questo. Voi conoscete questo mostro orrendo. Voi sapete che esso sta violentando le vostre donne e le menti dei vostri figli. Voi lo sapete che esso educa solo all’odio e alla morte».
ROMA - Benedetto XVI torna a condannare la guerra con un nuovo appello perché tacciano le armi. Ma il Papa, nel discorso al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha invocato anche il ricambio della classe dirigente in Terra Santa, capace di guidare i popoli alla riconciliazione e alla pace. L'"opzione militare non è una soluzione" e "la violenza, da qualunque parte essa provenga e qualsiasi forma assuma, va condannata fermamente", ha detto il ai diplomatici. "È molto importante", ha poi sottolineato, "che, in occasione delle scadenze elettorali cruciali che interesseranno molti abitanti della regione nei prossimi mesi, emergano dirigenti capaci di far avanzare con determinazione questo processo e di guidare i loro popoli verso la difficile ma indispensabile riconciliazione. A questa non si po- Il Papa trà giungere", ha aggiunto, "senza adottare un approccio globale ai problemi di quei Paesi, nel rispetto delle aspirazioni e degli interessi legittimi di tutte le popolazioni coinvolte". Solo un giorno fa era scoppiata una polemica tra Gerusalemme e il Vaticano per le dure parole del cardinale Renato Martino, ex nunzio all'Onu, su Gaza che "assomiglia sempre più a un grande campo di concentramento". L'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Mordechai Lewy ha però smorzato le polemiche invitando a non lasciarsi andare a facili interpretazioni del discorso di Benedetto XVI nel quale lui non vede una critica agli attuali leader di Gerusalemme.
L'iniziativa diplomatica avviata dai presidenti egiziano e francese Hosni Mubarak e Nicolas Sarkozy ha registrato ieri un primo no di Hamas. Ma due inviati di Israele sono stati ieri al Cairo per esaminare il piano proposto dal leader egiziano per il cessate il fuoco e negoziati sono ancora in corso. Per il rappresentante di Hamas in Libano Osama Hamdam non può essere accettato perché "non stabilisce la revoca del blocco a Gaza e il ritiro israeliano". Critiche sono state espresse dai gruppi palestinesi in Siria che giudicano alcuni articoli del piano inaccettabili perché rischiosi "per la resistenza palestinese e il suo futuro. No anche allo spiegamento di una forza multinazionale. Ma fonti di Hamas hanno fatto sapere che il partito islamico sta ancora esaminando la proposta egiziana e non si è ancora pronunciata. E il presidente francese Nicolas Sarkozy ha parlato al telefono con vari leader mediorientali compresi il re Abdallah di Giordania e il premier israeliano Ehud Olmert. Francia, Gb e Usa hanno presentato una bozza di risoluzione per ottenere il cessate il fuoco. La Libia, unico paese arabo del Consiglio di Sicurezza, ne ha presentato una a nome dei paesi della Lega Araba, che per la prima volta cita apertamente Hamas in quanto responsabile del lancio di missili contro Israele. Dopo aver fatto sapere di non essere affatto indifferente alla guerra a Gaza, il presidente ha chiamato il premier ceco Mirek Topolanek, presidente di turno dell'Ue, esprimendo "apprezzamento" per l'iniziativa europea in Medio Oriente.
12
Primo piano
Venerdì 9 gennaio 2009
Primo piano
Il Governo incassa la fiducia La riforma degli atenei dopo il voto alla Camera è realtà
Non si chiudono le porte a Lufthansa Critiche durissime dall’opposizione «Alitalia svenduta ai francesi»
Il premier: avanti con Air France Vertice serrato tra Berlusconi e Cai E Bossi chiede garanzie su Malpensa di ELVIO SARROCCO
Le proteste inscenate ieri nell’aeroporto di Milano durante il “Malpensaday”
La commissione Giustizia della Camera
di ANNA LAURA BUSSA ROMA – La commissione Giustizia della Camera adotta il disegno di legge del governo sulle intercettazioni come testo base e fissa al 21 gennaio il termine per la presentazione degli emendamenti. La decisione viene presa con i soli voti della maggioranza e con il no del Pd. Assenti, infatti, i deputati di Udc e Idv. L’intenzione del centrodestra, spiega il capogruppo del Pdl in commissione Enrico Costa, è quello di licenziare il testo entro la fine di gennaio per farlo poi arrivare in Aula entro i primi di febbraio. «Il clima politico – aggiunge – è favorevole per arrivare ad una proposta che non passi con i soli voti della maggioranza». Ma se il voto per adottare il ddl del governo come testo base viene preso all’unanimità da Pdl e Lega, le divisioni restano sulle modifiche che si intendono apportare. A cominciare da quella suggerita
dal premier Silvio Berlusconi di limitare l’uso delle intercettazioni ai soli reati di mafia e terrorismo. Su questo punto, infatti, An e Lega non la pensano come Forza Italia. E sarebbe questo uno dei motivi per cui si è deciso di fissare al 21 gennaio e non prima il termine per la presentazione degli emendamenti. Il presidente della commissione Giulia Bongiorno (nella foto) esprime soddisfazione per l’andamento dei lavori e avverte che anche lei, relatore del provvedimento, presenterà delle proposte di modifica. Alcune delle quali terranno conto dei suggerimenti avanzati dal procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, nella sua audizione soprattutto sul fronte della lotta alla criminalità. Il ddl prevede limiti più severi sui reati per i quali si possono chiedere le intercettazioni e un freno per i giornalisti che le pubblicano (fino a tre anni di carcere).
Sulla giustizia la maggioranza Paralizzato Fiumicino: cancellati oltre 100 voli non trova l’intesa: salta il Cdm di oggi ROMA - Torna la protesta a Fiumicino. Il personale di terra di Alitalia è stato protagonista di una nuova giornata di caos nello scalo romano dovuta alla protesta contro i criteri di assunzione e la sorte dei servizi di pulizia ed handling che l'azienda vuole esternalizzare. Il bilancio definitivo registra 114 voli cancellati tra nazionali ed internazionale, gravi disagi, attese interminabili al ritiro bagagli con il consueto corollario di passeggeri infuriati. A mandare in tilt l'attività sono stati i dipendenti di Alitalia Airport. Al termine di un'assemblea spontanea quattrocento tute verdi hanno formato un corteo e dal piazzale antistante la mensa hanno
raggiunto i terminal. «È il segnale dell'esasperazione dei lavoratori di fronte alle iniziative di Cai», denuncia il leader della Filt-Cgil, Mauro Rossi. Invece di giocare al ribasso, rincara il segretario generale della Fit-Cisl Claudio Claudiani, l'azienda onori «gli accordi sottoscritti» a Palazzo Chigi. La tensione sale a pochi giorni dal decollo della nuova Alitalia previsto martedì 13 gennaio. Il garante sugli scioperi Antonio Martone ha dichiarato illegittima la protesta selvaggia, andata avanti fino a tarda sera, in violazione «dei limiti previsti dallo Statuto dei lavoratori e dal Contratto collettivo». Opposta la versione delle sigle sindacali e la mobilitazione si allarga. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno indetto altre assemblee: oggi toccherà
al personale della manutenzione, il 12 e il 13 gennaio a tutti i settori. Intanto l'Sdl ha proclamato per il 19 uno sciopero di quattro ore (dalle 10 alle 14). Anche il fronte del Nord è in fibrillazione. Dal Malpensa Day, a cui hanno partecipato le Camere di commercio, i sindacati, le associazioni degli imprenditori e dei consumatori del varesotto, rimbalza l'ultimatum: Palazzo Chigi liberalizzi i diritti di volo. «La strada per il rilancio di Malpensa passa dalla liberalizzazione dei diritti di volo. Il governo continua a latitare ma noi andremo avanti», attacca il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. Venezia segue l'esempio e per il 15 gennaio ha convocato il "Marco Polo Day".
adotta il disegno di legge di Palazzo Chigi
Dura stretta sulle intercettazioni
SCALI NEL CAOS
di ANTONIO PENNACCHIONI
13
SÌ AL DECRETO GELMINI
Dibattito politico
tri svoltisi a palazzo Grazioli, residenza romana del presidente del Consiglio. La discussione si è ROMA - Due ore di colloquio tra Berlusconi e Bos- svolta contemporaneamente su due tavoli. Ad si ma la posizione della Lega è rimasta invariata. Il uno hanno preso posto Silvio Berlusconi e Umberpresidente del Consiglio ha ribadito che l'accordo to Bossi, accompagnato dai ministri leghisti Caltra Cai ed Air France per ora è l'unico possibile e deroli, Maroni e Castelli. Nell’altro si è svolto il facche la trattativa è in fase molto avanzata, visto che cia a faccia tra i vertici della Cai, il presidente RoLufthansa (l'alleata caldeggiata da Bossi) non ha berto Colaninno e l'amministratore delegato Rocpresentato alcuna offerta. Se dovesse presentarla co Sabelli, ed i sindaci di Milano, Letizia Moratti, e di Roma, Gianni Alemanno. Ai nelle prossime ore, «nulla impedisindaci i vertici della Cai hanno asrà alla Cai di prenderla in considesicurato che garantiranno l'imperazione». Berlusconi ha comunque gno a sostenere lo sviluppo dello rassicurato il leader della Lega suscalo di Malpensa (difeso dalla Legli slot dello scalo lombardo di Malga) aumentando il numero dei voli pensa. intercontinentali previsti nel giro Umberto Bossi, al termine del dei prossimi due anni. colloquio ha riconosciuto che da Per il sindaco di Roma, Alemanparte di Berlusconi c'è «la volontà no, l'incontro di ieri dimostra che di affrontare e di risolvere il probletra Roma e Milano c’è «la volontà di ma di Malpensa». Ma ha anche detcostruire un progetto complemento di prendere atto che la scelta del tare». Siamo tutti d'accordo, ha ripartner di Cai «non è ancora definibadito il ministro Altero Matteoli, ta a fronte della manifestata volonche non possiamo penalizzare tà di Lufthansa». In una nota, infatMalpensa. L'accordo con Air Franti, la compagnia tedesca, pur conce, comunque, sembra in arrivo. Lo fermando che non c'è nessuna sua ha confermato il ministro della Diofferta, non ha escluso che ci possa Bossi va via dal vertice fesa, La Russa: «Non ci sono molti essere in futuro, se dovesse fallire la trattativa con Air France. In serata si è parlato dubbi in proposito, purtroppo e per fortuna», ha di una lettera dei vertici Lufthansa a Colaninno detto. A causa dei contrasti ancora sul tappeto è (Cai). Ma Berlusconi ha precisato che non si tratta stata congelata l'ipotesi di Berlusconi di nominare nuovi ministri, contestata da Lega ed An. di un'offerta. Per l'opposizione i fatti di queste ultime ore diQuanto alle liberalizzazioni degli scali, Bossi ha affermato di aver ottenuto da Berlusconi assicu- mostrano che Berlusconi ha «svenduto» l'Alitarazioni «circa lo sblocco dei negoziati relativi agli lia. Lo ha affermato Walter Veltroni facendo preaccordi bilaterali che consentono di attirare vetto- sente che sulle spalle degli italiani è stato caricato ri e destinazioni internazionali su Malpensa». Ed «un peso di più di tre miliardi» ed ora e' stata asseha infine avvertito la Cai ed il governo: «È evidente gnata ad Air France una quota consistente del che chi pensa di far operare una compagnia aerea gruppo. A trarre vantaggio dal «disperante bracsenza considerare Milano come un hub è destina- cio di ferro» in atto nel governo, quindi, è solo Air to al fallimento e al ripetersi degli stessi errori di France, ha concluso Veltroni che non si è però detto contrario all'alleanza con la compagnia aerea Alitalia». Il caso Alitalia è stato discusso ieri in due incon- francese.
Venerdì 9 gennaio 2009
ROMA – Sulla giustizia la maggioranza stenta a trovare un’intesa. «È il primo tema che affronteremo al rientro dalla pausa festiva», avevano assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Guardasigilli Angelino Alfano prima di Natale. E, invece, il Consiglio dei ministri previsto per oggi, nel quale si sarebbe dovuto fare il punto anche su riforma della giustizia ed intercettazioni, non è stato neanche convocato. Forse, ipotizza l’opposizione, proprio per non dover affrontare un’altra questione spinosa, oltre alla “grana” già esplosa di Malpensa, proprio ora che la Lega è di nuovo sul piede di guerra. I parlamentari del Carroccio non sarebbero in linea con il Pdl su una serie di temi legati alla giustizia: dalle soluzioni individuate per il problema carceri a quella delle intercettazioni. Anche su questo fronte, infatti, la maggioranza prende tempo. Anche sulle intercettazioni una soluzione condivisa ancora non si è trovata. Berlusconi e Forza Italia, ad esempio, vogliono che le intercettazioni siano possibili solo per reati di mafia e terrorismo,
mentre An e la Lega non vogliono rimettere mano alla lista dei reati contenuta nel ddl del governo, che infatti hanno deciso di adottare all’unanimità. L’accusa lanciata dall’Anm, che restringendo il campo dei reati si sarebbero bloccate le indagini contro la criminalità organizzata, non è proprio qualcosa che i partiti che si definiscono da sempre paladini della sicurezza possano ignorare. Anche nell’esecutivo di An di ieri Ignazio La Russa sul punto è chiaro: le intercettazioni dovranno essere previste per diversi reati, spiega ai suoi, tra cui anche quelli contro la Pubblica amministrazione, ma il pm che ne farà richiesta dovrà motivare puntualmente perchè le consideri necessarie e quali saranno gli obiettivi dell’indagine. Il ministro della Difesa, poi, prende le distanze anche su un altro punto: basta con la crociata a favore della separazione della carriere. È sbagliato pensare di poter passare come «un rullo compressore sulle toghe. Le riforme vanno fatte ma a favore dei cittadini e non contro la magistratura». a. l. b.
VIA IL MAGISTRATO CHE PARLA TROPPO La toga che rilascia “pubblicamente dichiarazioni» sul procedimento che gli viene affidato ha l’obbligo di astenersi. E dovrà essere sostituito se iscritto nel registro degli indagati per rivelazione del segreto d’ufficio. DIVIETO PUBBLICAZIONE Non si possono più pubblicare gli atti dell’indagine preliminare, o quanto acquisito al fascicolo del Pm o del difensore, fino alla conclusione delle indagini preliminari o fino al termine dell’udienza preliminare. REATI INTERCETTABILI Possono essere “spiati” solo quelli con pene dai 10 anni in su, ma anche i delitti per i quali indaga la Direzione distrettuale antimafia; quelli contro la Pubblica Amministrazione per i quali è prevista la reclusione non inferiore a 5 anni (ci rientrano concussione e corruzione); i reati di ingiuria, minaccia, usura, molestia. LIMITI DI TEMPO Non si potrà intercettare per più di tre mesi. Per reati di criminalità organizzata, terrorismo o di minaccia col mezzo del telefono si può arrivare a 40 giorni prorogabili di altri 20. AUTORIZZA UN COLLEGIO Non sarà più il gip, ma un tribunale a dare il via libera alle intercettazioni chieste dal Pm, e serve un «decreto motivato, contestuale e non successivamente modificabile o sostituibile, quando vi siano gravi indizi». ARCHIVIO RISERVATO E DIVIETO DI ALLEGARE VERBALI A FASCICOLO Le telefonate saranno custodite in un archivio presso il Pm. DIVIETO UTILIZZO IN PROCEDIMENTI DIVERSI Le intercettazioni non potranno essere utilizzate in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Ad eccezione dei reati di mafia e terrorismo. CARCERE PER I GIORNALISTI Chi pubblica le intercettazioni è punito con l’arresto da uno a tre anni e con un’ammenda da 500 a 1.032 euro. CARCERE PER CHI DIVULGA Chiunque «rivela indebitamente notizie inerenti ad atti del procedimento penale coperti dal segreto» o ne agevola la conoscenza è punito con al reclusione da uno a cinque anni.
ROMA – Il decreto Gelmini in materia di docenti contro un taglio insostenibile alle università è legge. Il testo, su cui a no- risorse da destinare alle università, si è vembre si è scatenata la protesta di stu- alimentata una vera e propria campagna denti e docenti ha ricevuto il via libera alla contro le università del nostro paese, faCamera con 281 voti a favore, 196 contra- cendo di tutta l’erba un fascio, dipingendole tutte come sprecone, corrotte, incari, e 28 astenuti. A favore del provvedimento, su cui il go- paci di formare e fare ricerca». L’Udc, invece, lascia con la sua astensioverno ha incassato la fiducia, ha votato solo la maggioranza; quanto all’opposi- ne una porta aperta al governo. Il ricorso zione, il Pd e l’Italia dei Valori hanno a un decreto blindato con la fiducia, ha espresso voto contrario mentre l’Udc si è spiegato Giuseppe Drago, «ha impedito astenuta sul voto finale «“per offrire un costruttivo dibattito parlamentare, un’apertura di credito nei confronti del che sarebbe stato essenziale». Tuttavia, ministro Gelmini». «L'università oggi resta «necessaria ed improrogabile una cambia – esulta il ministro dell’Istruzione riforma organica dell’Università, di cui Mariastella Gelmini, che nei mesi scorsi «vanno rivisti i modi di finanziamento ed i programmi». La maggioera stata duramente conteranza difende il provvedistata – Valorizzato il merito, mento. «Questo decreto – ha premiati i giovani, affermaspiegato Stefano Caldoro ta la gestione virtuosa degli (Pdl) – ha avviato un percoratenei e introdotta più traso di rinnovamento e riquasparenza nei concorsi lificazione del sistema uniall’Università per diventare versitario volto al perseguiprofessori o ricercatori. Da mento degli obiettivi del mequesti tre pilastri non si porito, della trasparenza, della trà prescindere». qualità e della competitiviCritiche a pioggia, invetà». Per questo bolla come ce, dall’opposizione. A par«strumentali e non veritietire da un gruppo di senatore» le accuse dell’opposiziori del Pd (Teresa Armato, ne di attribuire alla maggioAlfonso Andria, Maria Anranza un atteggiamento tezza, Filippo Bubbico, Vinostile al mondo universitacenzo De Luca, Costantino rio. «In ogni caso – ha conGarraffa, Maria Fortuna cluso – resta la necessità di Incostante, Colomba Monprocedere ad una riforma giello, Antonio Papania), i quali criticano il fatto «che Uno striscione esposto dopo organica della nostra università». Giudizio positivo le poche risorse da destina- l’approvazione del decreto anche dalla Lega, che con te alle università vengano attinte dal Fondo delle aree sottoutilizzate Roberto Cota auspica l’abolizione del valo(Fas) e quindi sottratte al Sud del Paese». re legale del titolo di studio, ed «un mag«E' evidente che si tratta di una operazio- giore riconoscimento del radicamento dene di facciata – prosegue la nota – dove la gli atenei sul territorio». E, nel pomeriggio di ieri, non si sono valorizzazione del merito, che noi riteniamo fondamentale, diventa però in questo fatte attendere le reazioni dal mondo accacontesto una scappatoia per la maggio- demico e studentesco. A Torino, un centiranza per nascondere i tagli indiscrimi- naio di studenti dell’Assemblea No Gelminati, che danneggiano le università italia- ni, la maggior parte dei quali fanno capo ne e in particolare quelle del Mezzogior- all’area antagonista torinese, hanno dato vita ad un corteo nel centro cittadino per no». Marina Sereni del Pd bolla il decreto co- protestare contro la riforma dell’Univerme «un’occasione mancata». «L'Universi- sità. La protesta spontanea è nata a Palaztà italiana va cambiata – ha detto – ma per zo Nuovo, sede della facoltà umanistiche, affermare questa necessità non c'era e e si è sviluppata lungo via Po con slogan non c'è nessun bisogno di una campagna contro il ministro dell’istruzione. Obiettidenigratoria sugli atenei italiani. In que- vo degli studenti è raggiungere la vicina ste settimane invece, per contrastare una sede del Miur, l’ufficio scolastico regionapacifica e razionale protesta di studenti e le di via Pietro Micca.
Concorsi trasparenti e premi ai virtuosi la nuova vita delle università italiane
Ferranti: «Confermata l’esistenza dell’archivio Genchi» «IL GOVERNO ha confermato l’esistenza del cosiddetto archivio Genchi, replicando ad una interpellanza che ho presentato insieme a Lanfranco Tenaglia». Lo rende noto Donatella Ferranti, capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera. La parlamentare spiega che «abbiamo alcune certezze relative a questa preoccupante vicenda. La banca dati del consulente Gioacchino Genchi, è costituta da 578 mila record anagrafici, 1402 tabulati utilizzati nell’ambito dei procedimenti Why Not e Poseidone, e da 1 milione di contatti telefonici tra i quali anche quelli di parlamentari, magistrati, esponenti dei servizi segreti e di altre istituzioni». «Il sottosegretario Giacomo Caliendo - aggiunge Ferranti – non ha spiegato quale dei tre procedimenti disciplinari a carico di De Magistris riguardi proprio l'archivio Genchi e dunque quale ne sia l’esito. È certo che l'abnormità dei dati forniti alla Camera ci preoccupa molto e dunque speriamo che le autorità giudiziarie e disciplinari chiariscano la vicenda in tempi brevi».
TRASPARENZA nei concorsi, stop alle baronie, più spazio ai giovani, premi agli atenei con bilanci virtuosi: sono questi gli obiettivi che, secondo il ministro Mariastella Gelmini, dovrebbero essere raggiunti con il decreto legge sull'università approvato oggi in via definitiva alla Camera. MODIFICATE COMMISSIONI CONCORSI Le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accadeva finora, da 4 professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta da una lista di ordinari del settore disciplinare oggetto del bando e da 1 solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il bando. Lo scopo – spiegano al ministero – è quello di evitare di predeterminare l'esito dei concorsi e di incoraggiare un più ampio numero di candidati a partecipare. Per quanto riguarda i ricercatori, in attesa di un riordino organico del sistema di reclutamento, le commissioni che giudicheranno i candidati al concorso saranno composte da 1 professore associato nominato dalla facoltà che richiede il bando e da 2 professori ordinari sorteggiati da una lista di commissari eletti tra i professori appartenenti al settore disciplinare oggetto del bando. La valutazione dei candidati avverrà secondo parametri riconosciuti in ambito internazionale. NIENTE ASSUNZIONI PER ATENEI SPENDACCIONI Le università con una spesa per il personale troppo elevata (più del 90% dello stanziamento statale) non potranno fare nuove assunzioni. La norma vuole porre un freno alle gestioni finanziarie non adeguate (soprattutto nel rapporto entrate-uscite). Da oggi, dunque, gli atenei che spendono più del 90% dei finanziamen-
ti statali (Fondo di Finanziamento Ordinario) in stipendi non potranno bandire concorsi per docenti, ricercatori o personale amministrativo. PIU' RICERCATORI ASSUNTI Per favorire l’assunzione dei giovani ricercatori, il blocco del turn over (a quota 20% nelle altre amministrazioni) viene elevato al 50%. Delle possibili assunzioni presso le Università, almeno il 60% dovrà essere riservato ai nuovi ricercatori. I bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi sono esclusi dal turn over (2300 ricercatori) e anche gli enti di ricerca sono esclusi dal blocco delle assunzioni entrato in vigore per tutte le amministrazioni pubbliche. Con questi interventi si potranno assumere 4000 nuovi ricercatori. PIU' SOLDI A UNIVERSITA' MIGLIORI Più finanziamenti (cioè il 7% del Fondo del Finanziamento Ordinario e del Fondo Straordinario della Finanziaria 2008) saranno distribuiti alle Università migliori: quelle con offerta formativa, con qualità della ricerca scientifica, efficienza delle sedi didattiche migliori. Le università più virtuose saranno individuate –in tempi molto brevi, assicura il ministero – attraverso i parametri di valutazione Civr (Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca) e Cnvsu (Comitato nazionale valutazione del sistema universitario). BORSE DI STUDIO A RAGAZZI MERITEVOLI Tutti gli aventi diritto avranno la borsa di studio. Un incremento di 135 milioni di euro sarà, infatti, destinato ai ragazzi capaci privi di mezzi economici. Oggi 180 mila ragazzi sono idonei a ricevere la borsa di studio e l’esonero dalle tasse universitarie, ma solo 140.000 li ottengono. 65 milioni di euro saranno destinati a progetti per residenze universitarie (1700 posti letto in più).
Venerdì 9 gennaio 2009
PALESTINA BASTA AL MASSACRO IN QUESTE ore la Striscia di Gaza è stata trasformata in una trappola mortale: l'esercito israeliano ha già fatto centinaia di morti e migliaia di feriti che moriranno nelle prossime ore, perché gli ospedali sono al collasso già da due anni a causa dell' embargo che ha bloccato anche i medicinali. I palestinesi di Gaza sono chiusi da ogni lato, dai militari israeliani e da quelli egiziani, sottoposti a micidiali bombardamenti e impediti a uscire da questo nuovo “ghetto di Varsavia” per cercare rifugio, alimenti, assistenza medica e protezione. Gaza è assediata per terra e per mare da due anni: sono chiusi in trappola un milione e ottocentomila persone. La tregua non è stata rotta da Hamas o dalle altre organizzazioni palestinesi attive nella Striscia di Gaza, come dice la maggior parte dell'informazione occidentale, ma dalle autorità israeliane che durante la tregua hanno ucciso 25 palestinesi, effettuato arresti e rastrellamenti in Cisgiordania, mantenuto chiusi i valichi impedendo ai palestinesi di Gaza di entrare, uscire o ricevere i rifornimenti necessari per sopravvivere. Lanciare dei razzi è stata la carta che alcuni militanti palestinesi hanno tentato per rompere l'assedio, visto che la marina israeliana ha bloccato, tentando di speronarla, l'ultima delle navi pacifiste che portava a Gaza generi di prima necessità. Ogni equivalenza tra il lancio di razzi palestinesi a dicembre e i feroci bombardamenti israeliani è una ingiuria alla verità e alla giustizia. Va precisato che il conflitto israelo-palestinese non è né millenario né religioso, e non ha nulla a che vedere con la sopravvivenza della popolazione ebraica: la Palestina è una terra dove numerose etnie e religioni hanno sempre coesistito (per esempio, un quarto della popolazione palestinese è cristiana) e non si può usare l'argomento dell'Olocausto, dato che i palestinesi non hanno nulla a che vedere con le atrocità della Germania nazista e dell'Italia fascista. Quindi smettiamola anche di parlare di questo argomento in maniera assolutamente inesatta. Ma la funzione di sentinella strategica dell'Occidente consente ai governi israeliani di infischiarsi dal 1947 di qualsiasi risoluzione ONU, mentre per l'Iraq ignorarne una è stato pretesto formale per scatenare una guerra. Non solo, nelle ultime settimane non c'è nemmeno, da parte delle Nazioni Unite, una delle solite condanne retoriche e senza conseguenze pratiche nei confronti dello Stato di Israele. Motivo contingente dell'operazione militare israeliana è il tentativo di instaurare un governo collaborazionista a Gaza: il ministro israeliano Tzipi Livni ha confermato che l'offensiva militare andrà avanti fino a quando non ci sarà un nuovo equilibrio di potere funzionale agli interessi israeliani. Sulla situazione in Palestina, inoltre, emergono le gravissime complicità dell'Egitto, che é arrivato a schierare le forze armate
15
NUOVI VALORI MISURE ANTICRISI PER IL 2009 TRA LUCI E OMBRE di MICHELE TREMATERRA
LA RECENTE scomparsa di uno dei fondatori de La Repubblica, Carlo Caracciolo, ci offre l’opportunità per una breve storia del gruppo editoriale Espresso, un vero impero mediatico che oltre a Repubblica, comprende 15 quotidiani, due mensili, due trimestrali, tre emittenti radiofoniche nazionali, oltre che al più che famoso settimanale italiano, L’Espresso. È un impero che ha plasmato e continua a plasmare buona parte della cultura italiana e dove collabora il fior fiore del giornalismo progressista: Gad Lerner, Umberto Eco, Natalia Aspesi, Miriam Mafai, Aldo Schiavone, Umberto Veronesi, Corrado Augias, Umberto Galimberti, un’élite di opinionisti, tutti omogenei alla cultura anticristiana dominante, che hanno fatto della lotta alle radici cristiane dell’Italia il loro principale obiettivo. “All’origine di questa potentissima corazzata ideologica che ha sostenuto le campagne a favore del divorzio e dell’aborto, e che ora promuove l’eutanasia, oltre che ogni altro cambiamento di costume che vada in una ben precisa direzione, c’è un’operazione culturale ben precisa, portata avanti dalla grande finanza laicista del nostro Paese, che data a partire dal 1955”. (Francesco Agnoli, Il Timone, dicembre 2008). Il 1955 fu anche l’anno della nascita del Partito Radicale e proprio la trasformazione degli italiani in un “Partito Radicale di massa” sembra l’obiettivo di questa élite culturale. Nella corazzata de La Repubblica, non si può non parlare di Eugenio Scalfari, il principale fondatore, che esordì come giornalista su Roma fascista, dimostrando una forte pas-
sione per il duce, lo stato etico, l’impero, la guerra. Nell’ultimo libro di Scalfari, “L’uomo che non credeva in Dio” il pensiero del fondatore di Repubblica è ben sintetizzato: ogni uomo è solamente una delle “forme che la natura casualmente produce”, un insieme di “cellule neuronali” casualmente connesse e intrecciate tra loro e gettate, quasi per uno scherzo maligno, “nel caos di una vita ancora tutta da inventare”. Per Scalfari, l’uomo rimane sempre “un animale tra i tanti, una forma tra le innumerevoli forme”. Per lui l’uomo agisce semplicemente spinto da un “istinto di sopravvivenza”, esattamente come gli altri animali e dove nulla ha un senso. Da qui l’odio gnostico per la vita, odio che si concretizza nell’antinatalismo, nell’abortismo, nella proposizione dell’eutanasia. L’odio per la famiglia monoganica e per tutto ciò che può essere riflesso di norme morali. Quando incontrando molti contemporanei, noteremo i loro occhi spenti e infelici, quando scruteremo preoccupati tanta gioventù sconvolta dalla cultura del nulla, dobbiamo ricordare che questo scenario è stato preparato, voluto, ha avuto delle seminagioni culturali. Da qui i nostri auguri. In questi giorni tutti sperano in un 2009 migliore degli anni precedenti, ma perché i prossimi anni siano realmente fecondi di ogni bene è necessario un cambio di rotta. Gli uomini di buona volontà orientino la propria vita facendo attenzione ai “cattivi maestri” e lavorando per realizzare una società fondata sui valori della nostra tradizione. Appunto una società a misura d’uomo. Alessandro Pagano Domenico Bonvegna
ai confini, facendo sparare contro i palestinesi che cercavano di fuggire dalla trappola di Gaza cercando rifugio e protezione in Egitto. Anche gli stati arabi sostanzialmente coprono l'operazione, mentre la popolazione di quei paesi, scende in massa in piazza per dimostrare la propria solidarietà nei confronti dei palestinesi (3 milioni di persone solo in Marocco). I governi europei (incluso quello italiano) hanno preso posizioni formalmente equidistanti sulla mattanza in corso. Hanno però accettato e sostenuto l'embargo contro i palestinesi di Gaza ed hanno mantenuto i rapporti di collaborazione militare, scientifica, economica con le istituzioni israeliane. Il governo israeliano ha messo non solo l'Europa ma anche la nuova amministrazione USA di fronte al fatto compiuto, potendo godere di un livello di impunità per i propri crimini di guerra e contro l'umanità che la storia dal dopoguerra a oggi non ha assicurato a nessun altro stato. Fino a quando vedremo, sentiremo e leggeremo nei mezzi di comunicazione che tutto ciò che sta accadendo oggi a Gaza, ieri in Cisgiordania e prima in Libano è colpa di coloro che sono aggrediti e massacrati e non dell'esercito israeliano, che cerca in tutti i
modi di far scomparire dalla faccia della terra la Palestina? Fino a quando continuerà la campagna per “giustificare l'ingiustificabile”, chiamando terroristi i membri di Hamas, gli unici vincitori delle elezioni più trasparenti che si sono celebrate in Medio Oriente? Fino a quando ascolteremo quelle voci ipocrite che dicono di cercare “una soluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese” senza dire alcunché sulla politica dello Stato d'Israele, preferendo creare la teoria dell'equidistanza, che mette sullo stesso piano sia i carnefici che le vittime? Fino a quando lasceremo morire la Palestina, occupata da un esercito i cui metodi sono di una ferocia inaudita, senza dire nulla? Il popolo palestinese vive un momento estremamente difficile dal quale potrebbe uscire ridotto ad una esclusiva questione umanitaria che negherebbe la sua aspirazione ad avere i diritti che spettano a ogni popolo. Chiediamo che il massacro in corso cessi immediatamente, che si assicurino ai palestinesi i diritti che spettano a ogni popolo, che sia ristabilita la corretta informazione. Invitiamo tutte le associazioni, i partiti, i collettivi e le realtà organizzate presenti sul territorio a firmare questo appello. Slai Cobas
LE MISURE varate dal Governo e dalla maggioranza parlamentare per fronteggiare la grave crisi in atto presentano alcuni aspetti indubbiamente positivi e meritevoli di attenzioni ed altre insufficienti e lacunose costruite, peraltro, su una serie di tagli ingiustificati al Sud. Quali sono le cose che, con un giudizio obiettivo e nell'interesse del Meridione, possono essere giudicate positivamente? I finanziamenti alle famiglie sotto forma di bonus vanno bene, per quanto sarebbe stato più corretto allargare il nucleo dei componenti agganciandolo a redditi più alti. Mille euro di sostegno come elargizione massima rispetto ad un reddito di 22 mila euro annui per cinque componenti sono veramente troppo pochi. Parimenti, risulta essere insufficiente il sostegno di 500 euro annui per una famiglia di quattro persone con reddito inferiore ai 20mila euro, dal momento che tale intervento si concretizzerebbe in un flebile palliativo quantificabile in poco più di 30 centesimi di euro attribuibili al giorno ad ognuno dei componenti del nucleo familiare. Occorrerebbe, pertanto, porre più attenzione ad una seria politica di sostegno alle famiglie, poiché, purtroppo, gran parte di esse resteranno escluse dal provvedimento proposto dal Governo; in definitiva, sarebbe stato un intervento più efficace se l'esecutivo avesse ascoltato le proposte dell'Udc come l'attribuzione di 100 euro al mese per il primo figlio a carico e 50 euro al mese per i successivi figli per tutte le famiglie con figli dai zero ai diciotto anni e con redditi lordi complessivi inferiori ai 50.000 euro. Vanno bene le misure che allentano i ritardi della burocrazia per il pagamento alle imprese e il congelamento dell'Iva in base all'economia reale, così come è corretto allentare la morsa verso i piccoli e medi commercianti costretti alle comunicazioni in tempo reale dello scontrinaggio alle Agenzie per le Entrate. Così come vanno bene (e la discesa dell'Euribor ci induce a sperare in meglio) le forme d'intervento sul mutuo prima casa. Si tratta complessivamente , fino a qui, di accorgimenti opportuni, che abbracciano pure le cinquemila euro di una tantum per i neonati. Ma l'ottica di interventi strutturali manca in molti provvedimenti, iniziando
proprio da questo ultimo provvedimento. Il collegato dovrebbe guardare al quoziente familiare nella tassazione per come proposto da Casini e finanziare quelle necessità improcrastinabili che riguardano tanti nuclei non abbienti. Così come sembra francamente assurdo utilizzare il sistema di garanzia Confidi assorbendo le risorse per il Mezzogiorno, dimenticando come il costo del denaro e le difficoltà, spesso insormontabili, di accesso al credito riguardino in special modo il Sud. Manca una visione d'insieme sulle condizioni di intervento possibili a garanzie dei risparmiatori che, seppure certe, non costituiscono una certezza assoluta. Il rischio è che si combinino dei pasticci nella formulazione di strumenti che si rifanno ad una certa devoluzione federale che poi, stranamente, scompare o si attenua laddove si creano le vere necessità di perequazione. Per le imprese e le microimprese in particolare le forme di sostegno e di avviamento alle attività sono fondamentali e né si può dire che l'utilizzo criminale fattone da qualcuno ne giustifichi la soppressione o il ridimensionamento. Ci siano controlli seri e inflessibili su chi usa il denaro pubblico, ma si lascino le misure di sostegno. Così come gli ammortizzatori sociali devono essere ampliati in ragione delle atipicità apparse nel mondo del lavoro: siamo stati tutti d'accordo nella introduzione di una flessibilità più vicina alle esigenze della crescita dell'occupazione, ma anche qui ci vuole par condicio. Insomma, se dovessimo dare un giudizio su come il Governo ha affrontato la crisi complessivamente questo non sarebbe negativo, ma certamente si può e si deve fare di più, specie per quelle regioni, come la nostra, ingabbiate da una secolare arretratezza. Da ultimo, il progressivo innalzamento dell'età pensionabile, ritornato alla ribalta grazie ai recenti cenni alla completa parificazione dei generi anche in questo campo, dovrebbe spingere il Governo ad utilizzare il maggior gettito erariale che ne deriverebbe per stipulare finalmente quel patto generazionale, quel sostegno alle giovani generazioni in termini di istruzione, ricerca e incentivi.
FONDI STRUTTURALI UE ALCUNE RIFLESSIONI di GIOVANNI RIBELLINO IL TAGLIO dei voli in Puglia previsti dall'Alitalia e il convegno tenutosi nel dicembre scorso a Reggio Calabria, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico su "Sviluppo e Sud ", meritano alcune riflessioni per dei collegamenti sussistenti fra i due argomenti. Al convegno di Reggio Calabria, giustificabili appaiono le obiezioni mosse da Cristiana Cappala, Vice Presidente degli industriali e dal segretario della C.I.S.L., Raffaele Bonanni. Cui questo Centro è in collegamento per tali tematiche in ordine a un proficuo utilizzo dei fondi strutturali europei 2007/20013 per il Sud (112 miliardi di Euro) Tali obiezioni riguardano gli scarsi risultati conseguiti con la frammentazione dell'uso dei fondi europei 2000/2006 e la necessità di utilizzare al massimo tale risorse a favore delle regioni meridionali, ricorrendo a nuove procedure sia per evitarne dispersioni, sia per controllare i fondi. Pertanto, sarebbe importante un coordinamento Governo - Regioni meridionali per individuare strategie e obiettivi da raggiungere anche nell'interesse dell'intero Paese. Anche per uscire dall'attuale crisi, sarebbe importante investire sull'industria turistica e attività collaterali (trasposti, agriturismo, industria alberghiera, ecc), valorizzando al massimo le nostre potenzialità artistiche e archeologiche per le quali, com'è noto, l'Italia detiene un incontrastabile primato a livello internazionale. Infatti, in tale campo, detiene il 40% del patrimonio mondiale, il Mezzogiorno il 70% di quello regionale; la Basilicata è la regione italiana più dotata di patrimonio archeologico. Purtroppo, il nostro Paese da alcuni anni, ha perso il primato, a livello internazionale, del movimento turistico annuale, occupando, attualmente, la 5° posizione, a
causa della frammentazione degli interventi regionali e della mancanza di un coordinamento nazionale in campo turistico. Pertanto, per poter essere più incisivi in tale campo, occorrerebbe un coordinamento fra Ministero dei Beni e Attività culturali, Ministero dei Trasporti e Regioni meridionali ai fini di una comune strategia operativa e con una gestione mista pubblica - privata di determinate attività. In tal modo le Regioni meridionali, compatibilmente con delle deroghe previste dall'articolo 87 del trattato dell'Unione europea, sarebbero legittimate anche a ricevere aiuti di Stato. In tale prospettiva, le Regioni meridionali potrebbero essere coinvolte in un processo di partenariato con l'Alitalia. In tal modo, si raggiungerebbero anche i seguenti fini: verrebbero superate le attuali situazioni di precariato della C.A.I. Alitalia, evitando il partenariato straniero. Inoltre si eviterebbero i tagli di volo preindicati, garantendo, altresì, un buon funzionamento del previsto aeroporto di Pisticci. Sempre nell'ambito della politica dei trasporti anche per finalità turistiche- produttive, potrebbe essere finanziato il tratto ferroviario Ferrandina - Miglionico Matera, quale presupposto per la costruzione del tratto ferroviario Metaponto Matera, onde poter operare un successivo collegamento con Foggia. In tal modo, verrebbe operato anche nell'interesse del Paese, una riduzione della linea ferroviaria adriatica, riducendo, in tal modo, le distanze fra Cento - Nord e Sud. Infine, il superamento dell'isolamento del Materano potrebbe essere completato con adeguato utilizzo dei "Sassi" di Matera (istituzione di musei, alberghi per specifici movimenti turistici) e valorizzazione agrituristica della circostante area del lago di San Giuliano.
16 Portafoglio Oggi osservatori Ue in Ucraina per le verifiche, ma Putin non ci sta Venerdì 9 gennaio 2009
Gas, Mosca non molla Braccio di ferro con Kiev. Il metano non passa di ANDREA VESALIO BRUXELLES - Le prove di riappacificazione in tre mosse sono fallite. Se la telefonata tra i presidenti russo e ucraino Medvedev e Yushchenko e i colloqui tra i rappresentanti di Gazprom e la Naftogaz sembravano annunciare una svolta, il complesso incontro a Bruxelles delle due compagnie energetiche con i vertici Ue si è rivelato un flop. La "disfida del metano" che rischia di mettere all'addiaccio mezza Europa continua e non sembra incanalarsi nel verso auspicato per le forti resistenze di Mosca che non cede di un passo annunciando di fatto una pericolosa fumata nera che allunga i tempi per sbloccare la crisi. Le prime confortanti parole di distensione del presidente della Gazprom, Alexei Miller, al presidente del Parlamento Europeo, Hans-Gert Pottering, al quale ha assicurato la ripresa immediata delle forniture di gas appena gli osservatori europei arriveranno in Ucraina, si sono scontrate in serata con la presa
L’amministratore di Gazprom, Alexei Miller (a destra), accoglie Barroso
di posizione del Cremlino che pretende di mandarne dei suoi alla frontiera per verificare e accertare di chi è la colpa. Lo stesso premier russo Vladimir Putin ha mostrato il pugno di ferro, incalzando Kiev a firmare un nuovo contratti sui rifornimenti: ("Solo così si può chiudere la disputa") accusandolo di poca tra-
Turismo, “guerra” delle cifre
Agriturismo fra boom e flop
sparenza e sciacallaggio: "Trattiamo solo a prezzi di mercato, la questione del gas di transito, pur essendo connessa a livello pratico, non lo è dal punto di vista commerciale, dato che dalla crisi del 2006 esistono due contratti separati". Gli osservatori europei incaricati di vigilare sul transito del
di SABINA LICCI
di BRUNELLA COLLINI ROMA - "La situazione per l'Italia non è di emergenza". Il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola torna a rassicurare. Spiega che il momento è delicato, senza dubbio, ma che non c'è "nessun allarmismo". E ieri sera Silvio Berlusconi ha confermato. Ha reso noto di aver parlato al telefono con Putin e che è vicina la ripresa dei rifornimenti. "Non ci sono motivi per essere inquieti - ha assicurato - abbiamo scorte sufficienti per alcune giornate e siamo contenti che la situazione si avvii a essere superata". Dopo la riunione del Comitato di emergenza sul gas - che ha fatto il punto sullo scenario delle forniture di metano dalla Russia a seguito di quella che è stata definita la "guerra del gas" tra Mosca e Kiev -, Scajola ha gettato acqua sul fuoco. Dalla riunione è emerso che la situazione non presenta carattere di emergenza, anche se per il Paese il gas russo rappresenta comunque il 30% degli approvvigionamenti, "qualora quindi mancasse per un lungo periodo questo rappresenterebbe un problema". Tuttavia, ha osservato, "anche la Russia ha interesse a vendere il suo prodotto quindi confido che troverà a breve una soluzione".
Pronto il piano di rilancio Ue A Parigi conferenza con Sarkozy, Merkel, Blair e Tremonti di FLORENCE CIOMEI
ROMA - Le vacanze finiscono e scoppia la polemica delle cifre negli agriturismi: da una parte si è parlato di grande successo confermato da 350.000 presenze nel periodo di fine anno, dall'altra invece di oltre 20.000 posti letto rimasti vuoti. "È stato imbarazzante ascoltare la cascata di numeri sul presunto boom dell'agriturismo per Natale, Capodanno e l'Epifania - ha dichiarato il presidente di Agriturist (Confagricoltura), Vittoria Brancaccio - impossibile alla luce delle generali difficoltà economiche del paese; a questo si aggiunge che l'offerta delle strutture in tutta Italia è in costante aumento e che i soggiorni sempre più brevi, stanno determinando un rilevante aumento dei costi di gestione, senza la possibilità di aggiornare i listini dei prezzi". Una cosa è certa: gli italiani ormai si trovano a prediligere le micro vacanze, con soggiorni della durata massima di 3 notti. Quanto al bilancio di fine anno, secondo le stime di Agriturist, il fatturato del settore sotto le feste di fine anno, è stato di 70 milioni di euro; la domanda non ha evidenziato come negli scorsi anni, il tradizionale picco di richieste in prossimità del Capodanno, forse scoraggiata dal meteo, visto che dicembre verrà ricordato, come sottolinea il Cnr, come il sesto mese più piovoso degli ultimi 2 secoli; unica eccezione il 29 dicembre che ha fatto registrare su tutta la rete internet, il mezzo più utilizzato per effettuare le prenotazioni, un aumento delle ricerche di circa il 40%. A beneficiarne sono state soprattutto le zone vicine a Roma (Lazio, Abruzzo e Campania), la Sicilia e la Valle d'Aosta, con recuperi di prenotazioni fra il 10% e il 20%. In senso assoluto, la regione più richiesta è stata, come sempre la Toscana, seguita da Sicilia, Lombardia e Lazio. Ma è proprio la Toscana che ha sofferto maggiormente la crisi, considerando che offre 4200 strutture contro i 400 della Sicilia, i 1100 della Lombardia e i 500 del Lazio; fatto 100 il rapporto fra domanda e offerta in Toscana, la Sicilia ha fatto segnare 550, il Lazio 480, la Lombardia 240.
Berlusconi telefona a Putin «Vicina la ripresa dei rifornimenti»
La disoccupazione cresce in Eurolandia e si cercano i rimedi
PARIGI Nel giorno in cui da Bruxelles arrivano nuovi dati degli effetti della crisi sulle economie, a Parigi in una conferenza internazionale cui hanno partecipato rappresentanti di Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna sono state esaminate le ragioni che hanno portato alle difficolta' degli ultimi mesi. Ieri Eurostat ha confermato la perdita di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione nell'eurozona è infatti
Campagna e comfort, un binomio che piace agli italiani
gas russo attraverso il territorio ucraino saranno comunque operativi in Ucraina già oggi dopo che la stessa società ucraina Naftogaz ha garantito di pompare il totale del volume ricevuto, a condizione che Gazprom garantisca e fornisca gas tecnologico in modo da fare funzionare il sistema di transito dell'Ucraina. La partita però è ancora molto lunga, per lunedì prossimo è previsto un vertice straordinario dei ministri europei dell'energia a Bruxelles che farà il punto della situazione e per quella data la situazione si dovrebbe sbloccare definitivamente. L'Unione Europea, che sta pagando le conseguenze della crisi, sta dunque cercando di fare la voce grossa sia con Mosca che con Kiev ricordando che per i partner non affidabili al piano energetico potranno esserci conseguenze economiche: "I contratti vanno rispettati". Ma se Yushchenko ha firmato senza indugi il protocollo d'intesa sull'utilizzo degli osservatori, è Mosca a fare maggiori resistenze.
Scajola: «Nessun problema»
salito a novembre al 7,8% dal 7,7% di ottobre. In cifre rispetto all'ottobre 2008, il numero di senza lavoro è cresciuto di 274.000 unità nell'Ue-27 e di 202.000 nella zona euro. Se si guarda invece al novembre 2007, l'incremento è pari a ben 1.134.000 unità nell'Ue complessiva e a 1.059.000 unità nei paesi della moneta unica. La classifica e' abbastanza eterogenea per aree geografiche con squilibri marcati tra i singoli Paesi. Tra i Paesi virtuosi sono citati infatti
Olanda (2,7%), Austria (3,8%) e Cipro (3,9%) mentre tra i paesi con il livello più alto di disoccupazione vengono segnalati Spagna (13,4%), Slovacchia (9,1%) e Lettonia (9,0). L'Italia si attesta al 6,7%, ma il dato è riferito al terzo trimestre 2008. A fronte di questo andamento la Commissione europea spera che il piano di rilancio concordato tra tutti gli Stati membri dell’Unione "possa portare i suoi frutti e possa permettere di evitare una recessione lunga e difficile".
Venerdì 9 gennaio 2009
17
24 ore in Basilicata
Finisce in tragedia la notte di divertimento di Gaetano Falciglia, 28 anni, e Giovanni Tarsia di 29
Strada assassina: due vite spezzate I corpi senza vita sono stati ritrovati solo ieri mattina POLICORO – Sgomento e commozione mai come stavolta non sono parole di circostanza. Policoro piange per la scomparsa di Gaetano Falciglia e Giovanni Tarsia, due amici per la pelle, rispettivamente di 28 e 29 anni. Li hanno ritrovati privi di vita soltanto ieri mattina, dopo che un tragico incidente ne aveva spento sogni, speranze e voglia di vivere. Già, perché Gaetano e Giovanni amavano molto la vita, gli amici, il sano divertimento e le loro famiglie. Un dipendente dell’Anas ha ritrovato la Ford Focus nella scarpata sulla strada Statale Basentana, all’altezza di “Macchia” di Ferrandina, dove, stando alle ricostruzioni, ci sarebbe finita intorno alle due di notte. I soccorsi in base alla dinamica che ha determinato l’impatto, anche se fossero giunti sul posto tempestivamente, con molta probabilità, non avrebbero potuto nulla. I funerali si svolgeranno forse domani, sempre se il magistrato che indaga sull’accaduto darà il placet. Ma non dovrebbero esserci problemi, visto che non è stata disposta nemmeno l’autopsia, a fronte della chiara ricostruzione dei fatti. La morte, stando alla perizia necroscopica, sarebbe avvenuta alle due di notte. Pare che i due ragazzi si stessero recando a Matera o Altamura, ma su questo non vi possono essere conferme. La serata di mercoledì scorso per Gaetano, che lavorava nell’azienda agricola di famiglia e che era figlio unico, e Giovanni, carpentiere molto stimato in paese, era iniziata a cena in un noto locale del centro cittadino della loro amata Policoro. A cena con loro c’era anche il compagno inseparabile, Gianluca Vizziello, campione affermato di motociclismo, passione condivisa con Gaetano. Successivamente i due si erano recati in un locale molto frequentato da giovani per bere qualcosa. Proprio lì avrebbero maturato l’intenzione di andare a fare un giro. Pare che l’invito, era stato rivolto a Vizziello ed ad un altro amico, entrambi, però, avrebbero deciso di non accettare. Così sono partiti in due, senza fare più ritorno. Sul posto una volta che il dipendente Anas, tra l’altro residente nella vicina Scanzano Jonico, ha dato l’allarme, sono giunti i vigili del Fuoco e la Polizia stradale di Matera, i primi per rimuovere il veicolo ed i secondi per effettuare i rilievi del caso. A Policoro in poco tempo si è sparsa la notizia e, purtroppo, i genitori hanno dovuto apprenderla dalle forze dell’ordine. Come la madre di Giovanni che è stata raggiunta sul luogo di lavoro, un magazzino ortofrutticolo, donna purtroppo già tediata di recente dalla tragica scomparsa di un altro figlio. I due ragazzi sono stati trasportati presso l’obitorio del cimitero di Ferrandina, dove di lì a poco appresa la notizia si è recato anche il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello:
Giovanni Tarsia
Gaetano Falciglia
«Sono sconcertato - ha dichiarato al Quotidiano – Inizia proprio male questo anno per la nostra comunità. Ringrazio il sindaco di Ferrandina, i vigili urbani ed i volontari per la solidarietà verso i miei concittadini». L’amministrazione comunale ha fatto affiggere per la città an-
che dei manifesti di condoglianze. Intanto i tantissimi amici e parenti per tutta la giornata di ieri hanno fatto visita per l’ultima volta a Gaetano e Giovanni le cui vite spezzate non hanno portato via il sorriso e la gioia che essi avevano verso gli altri. Pierantonio Lutrelli
I soccorsi sul luogo dell’incidente, poco lontano una corona di fiori
Centrale Mercure, nulla di fatto nella conferenza
Laino chiama in causa la procura Pandolfi ribadisce il secco “no” COSENZA - Alla fine, probabilmente, sarà la magistratura a dire l’ultima parola sulla centrale del Mercure. Durante la conferenza dei servizi che si è tenuta ieri presso il centro per l’impiego di Cosenza, da più parti, si è invocato l’intervento delle Procure di Calabria e Basilicata. E, addirittura, il comune di Laino Borgo, sul cui territorio si trova la centrale Enel, ha già consegnato ai carabinieri le registrazioni su nastro magnetico di una recente riunione tra i sindaci dell’area interessata, durante la quale alcuni dei presenti facevano riferimento a presunte irregolarità negli elaborati progettuali dell’impianto e a illegittimità amministrative che sarebbero state commesse da chi avrebbe dovuto controllare. Insomma, ancora nulla di fatto sull’iter per la riattivazione dell’impianto da 41 megawatt lordi di energia che si trova nella valle del Mercure, in pieno Parco del Pollino, ferma da oltre undici anni. Tecnicamente il parere è richiesto solo alla modifica dell’autorizzazione del 2002 (autorizzazione già accordata alla riattivazione con conversione a biomasse, ma che includeva anche i rifiuti nel concetto di biomassa, mentre oggi, come previsto dall'Ue, è consentito solo l'utilizzo di materiale vegetale vergine proveniente da attività di disboscamento). Ma il nuovo iter ha dato la possibilità ai contrari di far valere norme e pareri non prese in considerazioni all’epoca. Ieri, alla fine della seduta, il dirigente del settore attività economiche e produttive della Provincia di Cosenza, Eugenio Gaudio, che presiede la conferenza, non ha potuto fare altro che rinviare in attesa di
maggiori delucidazioni sulla possibilità che siano decorsi i termini e sulla volontà o meno della regione Basilicata di porre rimedio a un vizio di forma, sollevato dall'ente Parco, poiché la Regione ha dato la sua valutazione di incidenza ambientale senza il previo parere del Parco stesso. Ma, al di là di tale illegittimità, a minare seriamente il cammino dell'iter sono proprio le notizie di reato emerse durante le dichiarazioni di parere: il sindaco di Laino Borgo, Giuseppe Caterini, non ha dato parere favorevole ritenendo l’istruttoria ancora non espletata. E ha fatto mettere agli atti il suo esposto relativo alle notizie apprese nella riunione con gli altri sindaci; mentre il primo cittadino di Rotonda, Giovanni Pandolfi, non solo si è detto contrario alla riattivazione, ma ha diffidato gli altri enti a dare parere favorevole prima che una commissione tecnicoscientifica (la stessa chiesta dagli altri sindaci e dall'Asl di Cosenza) non sia in grado di dare risposte sull’impatto ambientale delle emissioni della centrale, delle dispersioni delle sue ceneri, della eventuale radioattività, dell’inquinamento acustico, dal traffico veicolare (180 corse di tir per il trasporto di 600.000 tonnellate di biomasse da reperire nel Pollino). Pandolfi ha fatto inoltre notare che negli elaborati progettuali si fa riferimento alla centrale come a un impianto “adiacente” al territorio del Parco, mentre in realtà si trova al suo interno. E questo, insieme ad altre “imprecisioni”, avrebbe viziato le valutazioni degli enti proposti a concedere le relativa autorizzazioni alla riattivazione della cen-
Due momenti della conferenza dei servizi a Cosenza.
trale (autorizzazioni - sempre secondo Pandolfi - comunque già scadute). Alla conferenza, oltre ai rappresentanti dell’Enel - che più volte hanno chiesto al presidente di non concedere la parola alle associazioni ambientaliste presenti (da Legambiente, Greenpeace, Wwf, Pensieri Liberi, Medici per l'Ambiente, Forum Ambientalista e Cosa Pollino) - c’erano anche il responsabile
dell’ufficio tecnico dell’ente Parco del Pollino, Giuseppe Bruno, i rappresentante dell'Arpacal (favorevole alla riattivazione), i sindaci di Laino Castello e Mormanno (favorevoli a condizione di una costante monitorizzazione dei parametri ambientali), e quello di Vigianello (nettamente contrario). Prossima convocazione a data da destinarsi. Francesco Mollo regione@luedi.it
18 24 Ore in Basilicata Per alcuni la tessera di Tremonti risulta priva del credito: disavventure di anziani lucani Venerdì 9 gennaio 2009
Ecco la beffa delle social card Aspettare è la parola chiave per molti destinatari IL ministro dell’economia Giulio Tremonti rifiuta categoricamente l’interpretazione della social card come «visione compassionevole della società». Secondo il ministro «coloro che hanno bisogno ci sono, e non sono mai stati sufficientemente considerati». Tremonti definisce la social card «un bancomat di colore azzurro». Allora ben venga la social card, se questa può offrire un sospiro di sollievo alle fasce della popolazione più deboli. Ben venga allora. Se solo fosse ricaricata del suo credito di 40 euro mensili. Simile in tutto e per tutto a una carta di credito ha una validità di un anno e i beneficiari possono utilizzarla subito, grazie all’utilizzo pin personale, uno codice personale che consente l’accesso. Sembra molto semplice il funzionamento della carta acquisti, ma “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, come recita un vecchio proverbio. E’ il caso di un’anziana signora potentina, beneficiaria della social card che, alla prima occasione di utilizzo, ha scoperto che la carta acquisti era scoperta. Priva dell’importo che l’Inps avrebbe dovuto versare. Fortuna ha voluto che l’anziana signora fosse in compagnia della propria figlia al momento del’utilizzo della carta, che prontamente ha provveduto a saldare il conto di tasca propria. Ad Acerenza invece un signore di 88 anni non ha potuto pagare la bolletta della luce all’ufficio postale, perché anche la sua carta risultava priva del credito. Gli impiegati postali del paese hanno detto di aspettare. Erano già trascorsi 5 giorni prima dell’arrivo della carta acquisti corredata del pin. Adesso dovrà attendere altri cinque giorni e sperare che la carta venga ricaricata.
Ma è difficile tirare avanti con 572 euro di pensione al mese. «La vità è cara, - dice meno male che delle faccende burocratiche di questa carta se ne occupa mio figlio». Vediamo di capire allora in cosa consiste la social card, e qual è il suo funzionamento. Per prima cosa, la social card deve sostenere le spese alimentari e quelle domestiche di luce e gas di alcuni nuclei familiari disagiati. La carta viene concessa ai cittadini ultrasessantacinquenni aventi un reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ai seimila euro. Allo stesso modo, va alle famiglie con un reddito Isee che non superi i seimila euro, che abbiano non più di una casa, non più di un auto, con a carico dei figli fino ai tre anni di età. Per chi ha più di settanta anni, la soglia di reddito Isee che dà accesso alla carta sale ad ottomila euro. Nel corso del 2009 la carta acquisti verrà ricaricata ogni due mesi con 80 euro sulla base degli stanziamenti disponibili. Stime dichiarano che i beneficiari sono circa 1 milione e 300 mila persone. Intanto, nonostante tutto sia pronto già da un po' di tempo, nonostante ci siano dati e numeri precisi che parlano chiaro, per molti l'utilizzo della social card rimane solo un miraggio. E pensare che a molti destinatari, si era detto che l'utilizzo della carta fosse concesso già dal secondo giorno successivo alla consegna. Simona Grieco
Emilia Simonetti (Prc)
«Cresce la povertà delle famiglie»
Ma Di Lorenzo risponde: «Il vero guaio è il centrosinistra» “PIÙ che commentare sarcasticamente l’efficacia della social card del Governo Berlusconi, la consigliera regionale di Rifondazione comunista, Emilia Simonetti, dovrebbe dedicarsi con maggior attenzione e riflettere con coerenza su quanto fa la sua maggioranza regionale in tema di politiche sociali”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo. “E’ appena il caso di ricordare alla consigliera regionale Simonetti – continua Di Lorenzo – che, a causa della litigiosità della sua maggioranza ed alla sua negligenza irresponsabile, i tanti lucani che fino a novembre hanno beneficiato del Reddito di cittadinanza solidale non otterranno per il mese di dicembre e chissà ancora per quanto, alcuna somma in attesa che la Giunta regionale riproponga il
Gal Vulture, incontro a più voci sul programma Leader VULTURE - Lunedì e martedì prossimi, alle 10 e 30 rispettivamente nella sala del consiglio della Comunità montana Alto Bradano e nella sala del consiglio della Comunità montana del Vulture si terrà un incontro di concertazione per manifestazioni di interesse su Programma Asse 4 Leader 2007- 2013 con le associazioni culturali, turistiche, aziende, imprese e organizzazioni sindacali dell’Area Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. Lo rende noto l’ufficio stampa del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. «In continuità con l’esperienza Leader + la Regione Basilicata – riferisce la nota diffusa nella giornata di ieri - ha confermato per il periodo 2007- 2013 l’approccio Leader nell’area Vulture - Alto Bradano comprendendo i comuni di Barile, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Maschito, Melfi, Montemilone;, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture Ripacandida, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Fele, Tolve, Venosa e Melfi ricadenti nelle Comunità Montane del Vulture e dell’Alto Bradano». «La nuova programmazione - si legge ancora - potrebbe essere l’occasione per implementare da una parte le azioni già consumate con il Leader +, dall’altra creare sinergie e patti locali e per ripristinare e rafforzare l’immagine d’area equilibrata nei sistemi di sviluppo».
Il Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano organizza una serie d’incontri di concertazione in collaborazione con le amministrazioni comunali al fine «di reperire conclude la nota del Gal - proposte e idee progettuali da sviluppare nel nuovo documento di programmazione Psl (Piano di Sviluppo Locale) 2007- 2013».
nuovo programma, augurandoci che non si perda in lungaggini senza comprendere la vera e propria emergenza quotidiana che stanno vivendo le famiglie lucane più che in ogni altra regione. E tutto questo – aggiunge l’esponente del Pdl - in presenza di una disponibilità di risorse che andrebbero spese tutte ed immediatamente se solo non si perdesse tempo in chiacchiere demagogiche, in liti interne alla maggioranza stessa ed in estemporanee dichiarazioni cicliche contro il Governo nazionale”. “Prima di criticare il Governo nazionale – conclude Di Lorenzo la consigliera di sinistra farebbe bene a fare autocritica su quanto ella fa effettivamente per le famiglie lucane bisognose essendo un componente di maggioranza che decide e governa la nostra Regione”.
Viceconte sui fondi del post terremoto
Sbloccati 48.000.000 «Respiro alle aziende» POTENZA - «Abbiamo ritenuto utile sbloccare una situazione di stallo che vedeva assegnate somme (in parte da anni) non utilizzate, per il mancato perfezionamento dell’accordo di ripartizione tra gli enti interessati, Regione e comuni, in modo da contribuire in questo periodo di crisi a dare impulso alle attività economiche del settore edilizio lucano, indipendentemente dal colore politico degli enti locali destinatari». Lo ha detto, in una dichiarazione, il coordinatore regionale della Basilicata del Pdl, senatore Guido Viceconte, riferendosi allo sblocco dei 48 milioni di euro per la continuazione della ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 1980. «Con questa ripartizione – ha aggiunto – sono state privilegiate le amministrazioni che in maniera “virtuosa” hanno dimostrato capacità di spesa impegnando tutte le risorse precedentemente assegnate, riducendo le risorse per le amministrazioni no altrettanto capaci nell’impegno dei fondi. Ci è sembrato, in tal modo, di perseguire gli interessi di un territorio a suo tempo martoriato dal sisma, ora da una politica miope che – ha concluso nella nota inviata nella giornata di ieri – non riesce a vedere le reali necessità delle comunità lucane presa com’è a mantenere innaturali equilibri politici che non trovano più natura di esistere». regione@luedi.it
Emilia Simonetti
“I numerosi casi di ‘beffa’ denunciati dalla Federconsumatori ai danni di pensionati lucani che si sono visti recapitare le ‘carte della povertà’ scariche, cioè senza disponibilità, sono la testimonianza delle politiche sociali del Governo Berlusconi improntate sulla propaganda ad effetto, a cui contrapporre politiche sociali regionali più efficaci e soprattutto concrete”. E’ il commento della presidente del gruppo Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti per la quale “è necessario ripartire dai 6 milioni di euro contenuti nella Finanziaria regionale 2009 e destinati alla nuova annualità del Reddito di Cittadinanza solidale, che pure abbiamo da sempre considerato una parziale risposta ai problemi legati alla crescita della povertà tra le famiglie lucane”. “E’ un fatto importante ed è positivo – sostiene Emilia Simonetti - che la nostra richiesta di proroga della sperimentazione sia stata accolta con le dovute innovazioni migliorative. Come risultano utili le decisioni relative alla proroga del progetto Sfera, l’attuazione delle misure relative ai voucher, l’indizione dei concorsi e la proroga dello scorrimento delle graduatorie ancora valide della Regione e degli enti sub-regionali nonché la definizione del Piano per l’Occupazione. Il nuovo anno in Basilicata – aggiunge - si deve perciò caratterizzare per un impegno maggiore a favore delle categorie sociali più deboli e, nel caso specifico del Reddito di Cittadinanza solidale, per rafforzare ogni sforzo per favorire il superamento dello stato di difficoltà economica attraverso l’occupazione. La poderosa crescita dell'inflazione che, nel corso di tutto il 2008, si è attestata al 3,3 per cento, il massimo dal 1996, contro l'1,8 per cento del 2007, nel bel mezzo di una recessione internazionale e interna di proporzioni mai viste prima, testimonia una cosa sola: a pagarne le conseguenze sono sempre lavoratori a reddito fisso, pensionati e anziani, mentre il Governo non fa nulla per tutelare il loro potere d'acquisto. Inflazione economica e speculazione finanziaria vanno a vantaggio dei grandi profitti e delle grandi rendite e a danno di stipendi e pensioni”. “Per questo le iniziative promosse dai Gap (Gruppi di acquisto popolare) – afferma Simonetti - anche nelle nostre città sono strumenti importanti per affermare la necessità di prezzi contingentati per i prodotti alimentari. Anche le immagini che ci ripropongono i giornali in questi giorni di anziani e pensionati in fila agli uffici postali per riscuotere la pensione con le irresponsabili decisioni dei manager di Poste Italiane di ridurre i servizi richiedono un atteggiamento da parte della Regione e degli Enti locali più deciso nel tutelare i bisogni delle nostre popolazioni e delle categorie più penalizzate». regione@luedi.it
24 Ore in Basilicata
Venerdì 9 gennaio 2009
19
Stato di agitazione alla PerSud di Tito Nardiello: «Si nomini il nuovo assessore» TITO - Avviare una trattativa per dare sbocco all’ennesima vertenza aziendale, quella della PerSud di Tito, l’azienda che sta attraversando un duro periodo di crisi in quanto lavora prevalentemente per il gruppo Fiat, i cui lavoratori da quasi un mese sono in stato di agitazione. E’ quanto propone il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Nardiello (Pdci). I quaranta posti dei lavoratori della PerSud sono, il che, per Nardiello, ha lo stesso peso occupazionale di un’unità produttiva intera dello stabilimento della Fiat di Melfi. Il vicepresidente ha anche commentato i dati sul ricorso alla cassa integrazione dif-
Un’azienda metalmeccanica
fusi dal ministro del Lavoro: «Numeri che confermano - ha dichiarato in una nota - che gli effetti della crisi finanziaria e, in particolare, dei grandi gruppi automobilistici, stanno duramente colpendo il tessuto produttivo locale». Per Nardiello le misure messe in atto dal Governo centrale non sono sufficienti: «Niente sulla detassazione delle tredicesime - dice - nessuna misura di sostegno all’economia, nessuna idea per una possibile ripresa industriale e produttiva. Qualche soldo, ottenuto con qualche partita di giro e non certo con risorse fresche per gli ammortizzatori sociali: previsti 289 milioni per il 2009, 304
milioni per il 2010 e altrettanti nel 2011, in tutto circa 1,2 miliardi di euro da qui al 2011, ma senza una vera riforma del sistema degli ammortizzatori sociali». “E’ perciò necessario – spiega Nardiello - sostenere tutte le iniziative istituzionali avviate dalla Giunta regionale, in particolare dal presidente De Filippo e completare la Giunta con la nomina dell’assessore alle Attività produttive, perché c’è bisogno di un responsabile del dipartimento a tempo pieno, dando una risposta di alto profilo e costruendo un fronte unico, per nulla formale, con sindacati e lavoratori, e parlamentari lucani».
Delicio commenta i dati diffusi dal ministero sulla cassa integrazione
Allarme Uil sull’economia lucana Lavoro, ricerca e unità nella ricetta del sindacato POTENZA - A lanciare l’allarme è la Uil di Basilicata: «Il dato nazionale fornito dal ministro Sacconi sul ricorso a dicembre alla cassa integrazione ordinaria, che in un anno è aumentata del 525 per cento - dice il segretario regionale, Michele Delicio - è ancora più preoccupante in regione». Qui, sempre secondo i dati ministeriali, già nel primo semestre del 2008 è stato raggiunto il record negativo su scala nazionale con il 195 per cento in più. Va ancora peggio per la provincia di Potenza, dove si è verificato l’incremento più sensibile con il più 258 per cento. A Matera l’aumento è stato del 65 per cento. Se si considera poi che negli ultimi mesi del 2008 la situazione è ulteriormente peggiorata con le numerose vertenze aperte nel secondo semestre dell’anno, oltre al nuovo ricorso di cig alla Fiat, il quadro si fa ancora più complesso. Secondo la stima del sindacato di Angeletti in Basilicata sono ottomila i lavoratori coinvolti in crisi aziendali, oltre seimila inseriti negli elenchi degli ammortizzatori sociali. «Si tratta - commenta preoccupato il numero uno della Uil lucana - dei numeri di una crisi devastante, che sta interessando l’industria lucana, nel quadro di una congiuntura sfavorevole che ci trasciniamo in questo primo scorcio di nuovo anno». Anzi, per il segretario, le previsioni per il 2009 di tutti gli osservatori economici «forniscono un quadro destinato a far tremare i polsi». Le previsioni di Unioncamere sull’economia lucana con indicatori tra i più negativi, come quello riferito al Pil e all’occupazione, rispetto alle altre regioni del Sud, che fanno seguito ai dati dell’Istat sulla povertà che cresce tra le famiglie lucane con un nuovo primato negativo nel Mezzogiorno, «parlano chiaro». Ecco perché, sottolinea il segretario della Uil di Basilicata c’è un’urgenza primaria: «Quella di un sindacato, autenticamente riformista, che non dica solo “no”, ma che faccia fino in fondo il suo mestiere che è quello di intervenire e concludere accordi con le parti datoriali e le istituzioni». La Uil, nei giorni scorsi, ha proposto l’istituzione di un nucleo di monitoraggio e intervento sull’occupazione. Delicio parla di misure urgenti da parte del Governo per il Mezzogiorno e la Basilicata e misure altrettanto urgenti che spettano al governo regionale. Dalla conferenza naziona-
le 2008 della Uil è arrivata una proposta chiave: una politica economica che contrasti in modo efficace e lucida una recessione che oggi è un evento sempre più vicino e non esorcizzabile. Il lavoro come fattore fondamentale per creare valore, ricchezza in tutti i sistemi, dall’industria, all’agricoltura, dal turismo al commercio, dalla Sanità alla Pubblica Amministrazione. La Uil di Basilicata lancia alla Regione un “patto per il buon lavoro”, quello che crea valore. Una manovra che impegni subito alcune decine di milioni di euro attraverso misure di aiuto fino al 50 per cento del costo salariale lordo per l’attivazione di contratti a tempo indeterminato. Ma nel frattempo il segretario Delicio si dice preoccupato per le divisioni che si presentano nel mondo del lavoro e per l’instabilità del quadro politico lucano. «La Uil farà ogni possibile sforzo per garantire l’unità». L’invito rivolto a Cgil e Cisl è a recuperare l’unità d’azione tra i lavoratori e i pensionati lucani. Alle istituzioni il leader della Uil chiede politiche di maggioranza e di opposizione all’insegna della cooperazione. «Perché solo così - spiega - si potrà creare quel clima di fiducia per affrontare il nuovo anno e gettare le basi per uno sviluppo duraturo della nostra regione». Rispetto agli strumenti da mettere in campo, la Uil ritiene che, di fronte al collasso del nostro sistema industriale occorra partire dalla difesa delle risorse della regione, sostenendo le attività produttive e i redditi e privilegiando quelle imprese e quei settori che più investono in ricerca ed innovazione. «Per realizzare tutto ciò aggiunge Delicio - lo sfruttamento e l’accrescimento delle nostre disponibilità energetiche rappresentano una priorità assoluta. Per cui non devono esserci più timidezze o manfrine circa la necessità di dotare la Sel di quegli strumenti operativi capaci di svolgere a pieno il compito di accrescere le disponibilità di energia, di venderla e di metterla a disposizione del sistema produttivo e dei cittadini». Contestualmente, per Uil vanno rinegoziati in modo significativo gli accordi con tutte le compagnie che producono energia sul nostro territorio, utilizzando queste nuove risorse per completare e realizzare quelle infrastrutture materiali ed immateriali di cui la regione ha urgente bisogno. Il segretario però sottoli-
nea: «La Basilicata ha bisogno anche di modernizzare il suo sistema scolastico e formativo, collegandolo meglio con il mercato del lavoro, la pubblica amministrazione e il suo assetto istituzionale». Si parte dal completamento della riforma del sistema socio-sanitario e delle Comunità montane, per misurarsi con la sfida del federalismo fiscale. «A questo proposito, la Regione deve assumere un ruolo attivo per trasformare il “federalismo fiscale” in una grande opportunità per la Basilicata di accrescere le sue risorse e trarre maggiori benefici dalle sue ricchezze naturali ed ambientali». Per esempio - dice il segretario - i lucani dovrebbero poter contare su un regime fiscale che lasci in loco la tassazione delle imprese che producono sul loro territorio ed avere riduzioni significative sulle attività estrattive di idrocarburi. Ci sono poi le “partite” relative al presente e al futuro per il polo del Salotto e la Valbasento: «nel nuovo anno ci aspettiamo per entrambi i comparti produttivi della provincia di Matera una svolta, con programmi in grado di garantire il mantenimento dei posti di lavoro e la ripresa industriale». Nella pratica l’interlocuzione con il Governo (e i ministri interessati), attraverso i cosiddetti tavoli tecnici, dovrebbe produrre risultati concreti per il rilancio della produzione del Mobile imbottito nel polo murgiano mentre la Regione dovrebbe fare di più, non solo per assicurare gli ammortizzatori sociali, quanto piuttosto per interventi di riqualificazione professionale dei lavoratori e negli investimenti a favore dell’innovazione. «Per la Valbasento non siamo affatto rassegnati alla fine del processo industriale dell’area e poniamo come obiettivo raggiungibile con un impegnativo lavoro di concertazione con le organizzazioni imprenditoriali il reinsediamento di piccole e medie imprese». C’è poi la Fiat che merita un’attenzione particolare. La UIl lo dice ormai da tempo: «La Grande Punto non basta a salvare l’occupazione ed occorrono nuovi modelli». «Se un italiano su due aggiunge - comprasse un’auto Fiat noi dovremmo assumere e non mettere in cassa integrazione. Il problema è che due autovetture su tre vengono importate. Anche quando si parla di rottamazione, bisogna sapere che
I NUMERI Cassa integrazione Nel primo semestre del 2008 la cassa integrazione in Basilicata è aumentata del 195 per cento. Nella sola provincia di Potenza l’incremento è stato del 258 per cento. A Matera del 65 per cento
Occupazione Sono 8.000 i lavoratori coinvolti da crisi aziendali. In tutta la Regione più di 6.000 sono i dipendenti interessati dagli ammortizzatori sociali
se le percentuali non cambiano noi finanziamo le aziende tedesche e francesi per due terzi. Il primo problema da porsi e' questo e bisognerebbe vedere se tutti quelli che, finalmente, si accorgono che l’auto e' importante, comprano automobili Fiat». La Fiat vende in Italia poco piu' di seisettecentomila auto. O almeno le vendeva. «Adesso, non si sa perché, il mercato è crollato, ma su due milioni e duemila
Dati Istat sulle province
Cresce l’occupazione Ma i dati si fermano al 2006 LA buona notizia è che nelle due provincie della Basilicata il dato relativo all’occupazione ha segno positivo. La cattiva è che i dati dell’Istat dedicati alle province diffusi ieri riguardano il periodo che va dal 2001 al 2006 e che quindi non tengono conto dell’andamento dell’economia regionale degli ultimi anni, che sono stati, soprattutto il 2008, quelli più “bui”. Secondo i dati Istat, dal 2001 al 2006, è stato il nord-est l’area geografica italiana che ha fatto registrare i migliori risultati per occupazione, produttività e valore aggiunto. Il nord-ovest è fanalino di coda in questa speciale classifica, superato dello 0,3% dal Mezzogiorno. La provincia con i più elevati tassi di crescita è Campobasso, che con 16,742 euro ha fatto registrare un aumento del 6,2% nel periodo 2001-2006. La “maglia nera” va a Latina, che ha fatto segnare un calo dello 0.9% . vetture che gli italiani acquistano, i due terzi sono prodotti in altri Paesi. La Uil punta sulla ricerca, a partire dall’attività del Centro che entrerà in attività quest’anno a Melfi, e dallo sviluppo di autovetture sempre più eco-
logiche per ridurre le emissioni e consumare di meno. Ma l’atteggiamento nei confronti della Giunta regionale è chiaro: «Il sindacato lucano non può più attendere il Governo regionale, perchè i tempi della politica devono coincidere con quelli dell’emergenza sociale che stiamo vivendo». Questo il messaggio secco e chiaro del segretario Delicio. m.labanca@luedi.it
20 24 ore in Basilicata Unibas a luci rosse, lo sfogo di Tamburro alla notizia della condanna del professore Venerdì 9 gennaio 2009
Il rettore: «Proteggere gli studenti» Zampa (Pd) chiede al ministro l’allontanamento di Giordano STESSE parole di qualche mese fa. Esattamente di luglio. E’ amareggiato il rettore dell’Università degli studi della Basilicata, Antonio Mario Tamburro per lo scandalo a luci rosse scoppiato in estate. La notizia del patteggiamento da parte del professore Emanuele Giordano, docente di dialettologia alla facoltà di Lettere e filosofia, accusato di concussione sessuale e falsificazione di atti e registri, che sconterà una pena di due anni e sei mesi di reclusione, l’ha appresa dalla stampa. Ma fresca di giornata è un’altra notizia: l’onorevole Sandra Zampa (Pd) in un’interrogazione parlamentare ha chiesto al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, di valutare “se non sia il caso di allontanare definitivamente dall’insegnamento universitario” Emanuele Giordano. L’esponente politico ha definito «gravissimo» il comportamento del docente e ha chiesto anche «se non sia il caso di interdirlo per sempre dall’insegnamento universitario». «Innanzitutto ha precisato - non ci sarebbe niente di male se si dedicasse ad altra attività professionale. E poi sarebbe un atto dovuto nei confronti delle donne, dell'università e di tutto il mondo universitario, in particolare dei professori che svolgono con serietà il loro lavoro. Se non si avvia un’azione di questo tipo – ha concluso l’onorevole Zampa – non solo è inutile parlare di restituire valore alla scuola, ma anche di chiedere il ri-
Emanuele Giordano e Antonio Mario Tamburro
spetto degli studenti». Prima di commentare la posizione del deputato del Pd, ci tiene a fare una precisazione Tamburro, a dare un messaggio soprattutto agli studenti e in particolar modo alle studentesse. Una rassicurazione e una promessa prima di tutto: «Noi faremo tutto il possibile per proteggere e difende i nostri studenti». Poi aggiunge: «L’onorevole Zampa ha ragione quando sostiene che il rispetto degli studenti è fondamentale. Sarà anche vero che sono un barone rosso, anzi uno “rosso”, ma gli studenti li ho sempre rispetta-
ti. Se dovesse esserci un altro caso, la prima cosa che chiedo alle studentesse è di venire da me e di andare insieme dalla polizia». Per ora il rettore aspetta che gli sia notificato il procedimento dal tribunale, e poi, come da prassi, invierà la pratica al Consiglio universitario nazionale (Cun) che ha una commissione disciplinare. «Non è nelle mie competenze prendere decisioni diverse – ha chiarito - Se poi il ministro vuole decidere diversamente, lo faccia pure. Per ora bisogna aspettare. Lo stesso docente potrebbe dimettersi o fare altro».
«Sin dal primo momento, da quando è scoppiato il caso - aggiunge - non mi ero fatto illusioni. Le accuse erano provate, ma c’è sempre la presunzione d’innocenza. Il sentimento è di estrema amarezza per un docente del mio ateneo si sia macchiato di una colpa così grave. Non voglio dare colpi di mannaia, ma se dipendesse da me avere docenti di questo tipo...». Si interrompe e lascia che lo sfogo non prosegua. L’emergenza morale è più di un sentimento sentito e condiviso. «Dall’alto e dal basso della mia
vecchiaia – ha continuato - mi chiedo: ma dove sono finito?». Una vicenda che lo ha provato molto. La comunità accademica si sente offesa per l’immagine denigrata dell’ateneo. «Io quello che dovevo fare l’ho fatto immediatamente - ha proseguito - Avevo detto che se ci fosse stato un provvedimento giudiziario, avrei sospeso dall’attività didattica chiunque, senza guardare in faccia a nessuno. Da sei mesi il professore è stato sospeso dalla sue funzioni». Iranna De Meo regione@luedi.it
Fino a marzo in vetrina in 15 “santuari” della creatività italiana in Russia Compensi massimi per gli enti pubblici
Incarichi ai dirigenti Limiti di spesa Dopo il press tour dell’Apt esposte le opere di Dubitski nella proposta di Lapenna
Scatti lucani in mostra a Mosca
BASILICATA oltreconfine, negli scatti dell’artista russo, Dimistri Dubitski. Le bellezze della regione, a partire dallo scorso dicembre, e fino al prossimo mese di marzo, saranno esposte in vetrina nei santuari della creatività italiana a Mosca. Saranno 15, le location per la suggestiva mostra fotografica dell’artista visivo russo. Questa iniziativa è il frutto di un press tour internazionale organizzato l’anno scorso dall’Apt Basilicata, nel quadro delle iniziative di promozione e di proiezione della Regione oltre confine. E, del resto, proprio la recente Borsa del turismo lucano, che si è svolta il mese scorso a Matera, ha confermato l’interesse dei tour operator russi per la Basilicata, un mercato dalle potenzialità esplosive, in cui gioca un peso significativo la realtà artistica e spirituale degli insediamenti bizantini. In questi giorni sono tre i locali del centro della capitale russa in cui è possibile visitare la mostra: Il Tartufo, ristorante italiano di grande prestigio, Milano fashion, lo show room di un consorzio di moda e Italian tour, un tour operator specializzato appunto nella vendita di pacchetti per il Bel Paese. Per il prossimo 23 gennaio è in programma la presentazione dell’intero progetto artistico e comunicativo, con un rinfresco al Tartufo a cui parteciperanno cento ospiti di prestigio. Alcune delle foto della mostra sono visibili nel sito in lingua russa del portale dell’Apt Basilicata, all'indirizzo www.italia-basilicata.ru .
Alcuni scatti ospitati a Mosca
In Basilicata osservate 88 specie d’uccello
Salva la biodiversità LA Basilicata, con 88 specie differenti specie di uccelli osservate, pari al 30 per cento di quelle censite, mantiene una elevata presenza di biodiversità. E' il dato che emerge da un monitoraggio ambientale e ornitologico effettuato da un gruppo di esperti in riserve e zone umide della Basilicata dal 3 al 4 gennaio scorso. Sono stati visitati 13 siti diversi tra cui i laghi di Pertusillo, Pignola, Senise, San Giuliano, Basentello, Camastra, Gannano, Saetta, oltre alle foci di tutti i fiumi lucani che si affac-
ciano sul mar Ionio. Tra le specie avvistate vi sono Airone guardabuoi, Volpoca, Moretta tabaccata, Canapiglia, Gru, oltre a numeri importanti di anatidi come mille esemplari di alzavole e 700 fischioni, 12 specie di rapaci, un raro Gufo di palude, un’Albanella reale e due Falchi smerigli e 70 nibbi reali e un centinaio di poiane, oltre ad un considerevole numero di gheppi: «Scopo dell’iniziativa – hanno detto i naturalisti lucani Matteo Visceglia ed Egidio Fulco, che hanno coordinato a livello locale il pro-
getto – è quello di dare un contributo scientifico alla conoscenza della nostra fauna, così ricca ma allo stesso tempo poco studiata e seguita».
POTENZA - Il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, ha presentato una proposta di legge in merito alla fissazione di un limite di spesa per gli incarichi dirigenziali. «La normativa - afferma Lapenna – mira a fissare un tetto retributivo massimo per gli emolumenti ed i compensi che la Regione, gli enti dipendenti e subregionali, le società partecipate dalla Regione, possono corrispondere a persone fisiche legate alle amministrazioni e organismi indicati nella norma da un rapporto di lavoro dipendente o autonomo. È prevista una deroga alla norma solo in caso ricorrano ‘motivate esigenze di carattere eccezionale e per un periodo di tempo non superiore a tre anni’. Inoltre, la norma prevede che il conferimento di questo tipo di incarichi deve essere idoneamente pubblicizzato, utilizzando tutti gli strumenti e le forme di comunicazione». «Tale proposta - aggiunge Lapenna - trova il suo fondamento nella norma della legge finanziaria del 2008 – precisa Lapenna – che disciplina le retribuzioni a carico delle pubbliche amministrazioni e delle società partecipate, ponendo tetti retributivi e prevedendo, al contempo, un particolare regime di pubblicità e di comunicazione, necessari in un’ottica di ottimizzazione della spesa pubblica. Il vincolo economico posto dalla normativa consiste nell’imposizione di un tetto non superabile per il compenso o la retribuzione
Sergio Lapenna
che i destinatari possono percepire per l’espletamento di uno o più rapporti». «Il nuovo regime – prosegue - riguarda chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali agenzie, enti pubblici anche economici, enti di ricerca, università, società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica nonché le loro controllate, ovvero sia titolare di incarichi o mandati di qualsiasi natura nel territorio metropolitano, escludendo dall’applicazione delle norma i corrispettivi per incarichi conferiti a soggetti diversi dalle persone fisiche. La disciplina – conclude l’esponente del Pdl - mira ad un contenimento della spesa pubblica nell’ottica di una più efficiente, trasparente e razionale utilizzazione e gestione delle pubbliche finanze».
Potenza Venerdì 9 gennaio 2009
21
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Su sette chilometri solo 500 metri sono stati asfaltati di recente. L’abbandono della zona
Strade-gruviera per la periferia... Camel Trophy sulla via fra Verderuolo e contrada Serra LA STRADA comunale che da via Messina porta alle vicine contrada Serra e contrada Montocchino è, ormai da tempo, abbandonata al suo triste destino. Negli ultimi dieci anni nessun intervento è stato mai effettuato, se si eccettua un piccolo tratto di cinquecento metri che solo recentemente è stato asfaltato. Cinquecento metri su una strada di circa sette chilomertri. Dopo dieci anni. Una media invidiabile. La strada in questione è percorsa quotidianamente, oltre che dai tanti residenti, da molti pendolari dei comuni di Ruoti ed Avigliano, che ne usufruiscono per recarsi nel capoluogo. Una mole di traffico, dunque, non certo irrisoria. Chi ha la sforuna di percorrere tale strada giornalmente è costretto ad uno slalom per niente facile tra voragini profonde oltre trenta centimetri presenti, ripetiamo, da oltre dieci anni, e avvallamenti che hanno ridotto questa strada, se così possiamo ancora definirla, ad una mulattiera che ricorda tanto il dopoguerra. Le teoriche due corsie sono inesistenti. Voragini enormi, frane sottostanti a quello che era il tappeto d'asfalto e, con le piogge e la neve degli ultimi giorni il regalo per i residenti di contrada Serra e contrada Montocchino è stata una invasione di fango che ha ridotto la strada ad un percorso da rally. Sono passate due settimane ma il fango è sempre lì. Nessuno si è preoccupato di intervenire e oramai si viaggia su una sola carreggiata. Le voragini aumentano di giorno in giorno, le cunette sono inesistenti e le acque di queste ultime settimane invadono tranquillamente le due carreggiate. Una situazione a dir poco vergognosa. Percorrendola si ha la sensazione di salire una rampa di scale. A questo punto, dopo i solleciti e le proteste che i tanti residenti hanno inviato, viene da chiedersi se il Comune di Potenza sia a conoscenza del fatto che anche gli abitanti di contrada Serra e Montocchino pagano le tasse, come tutti. Sembrerà strano, ma è così. Avranno
COMMENTI & SARCASMO Petrullo (An) ironizza sul riutilizzo dei cubi di porfido
...ma nel borgo c’è un giallo
La condizione di precarietà della strada (Foto Andrea Mattiacci)
diritto ad avere una strada decente dopo dieci anni? Chi lo sa. Nel frattempo la città, anzi, il Comune che appalta nodi viari per svariati milioni di euro, progetta e mette in opera piazzette di dubbia utilità da centinaia di migliaia di euro, non trova tempo, volontà e fondi per mantenere un minimo di decoro nelle campagne potentine. Si dirà che quelli sono fondi dell'Unione Europea, vincolati. Ma è senza dubbio paradossale una tale disparità: da un lato opere milionarie, certamente utili come il “nodo del Gallitello”, dall'altro una totale disattenzione e noncuranza verso le campagne potentine. Eppure anche nelle contrade i cittadini votano. E ci credono alle promesse fatte in campagna elettorale. E' curioso che nessuno degli amministratori si accorga di questi problemi.
A meno che i loro spostamenti non avvengano in elicottero. Ma forse al Comune di Potenza hanno impegni ben più impellenti, tra “città della cultura” e “nodi viari” che faranno del capoluogo lucano un modello da imitare. Intanto, però, nelle vicine campagne regna il menefreghismo assoluto. Non si garantisce il minimo indispensabile sia in termini di decoro e, soprattutto, di sicurezza stradale. La speranza dei cittadini è che, viste le vicine elezioni, qualcuno si ricordi, tra i tanti impegni e problemi che attanagliano il nostro Comune, di fornire un minimo di servizi anche a chi ha scelto di non stabilirsi in città, preferendo la tranquillità della campagna. L'augurio che gli abitanti si fanno è che non debbano passare altri dieci anni prima di avere delle risposte. Vito Mancusi
Sopra, a sinistra, e qui a destra alcuni dei cubetti di porfido gialli riutilizzati per ripavimentare la strada davanti alla caserma dei carabinieri in via Pretoria In alto a destra, uno sguardo sull’intera zona (F. Mattiacci)
ANCHE il consigliere comunale di An Luciano Petrullo denuncia problemi sulle strade. Ma del centro storico, non delle contrade. NEL MENTRE la giustizia e la politica tengono banco, approfittando anche dell'assenza del campionato di calcio, la vita quotidiana, dopo le ferie, pian pianino, si riaffaccia ai nostri occhi, sotto forma, per esempio, di pietre gialle. Potenza, via Pretoria, tratto prospiciente la Caserma dei Carabinieri. Di recente è stato rifatto il manto stradale, col recupero, encomiabile, delle vecchie mattonelle. Alcune di queste erano dipinte di giallo perchè contrassegnavano le strisce riservate a parcheggio delle forze dell'ordine. Ebbene
queste pietre non sono state pulite, sono rimaste gialle, ma non sono state riallineate. Troppa fatica. E ora costituiscono dei simpatici pois sul tratto di strada. Mancanza di voglia di lavorare, o genialità compositiva? Il dubbio ognuno potrà risolverselo da sè. Il risultato è quello sotto gli occhi di tutti. Il giudizio? Ai posteri l'ardua sentenza, diceva il poeta, noi, possiamo solo supinamente subire. Semmai, poi ci diranno che è un'opera d'arte.......tipo la Nave di rione Cocuzzo, o l'anfiteatro della piazza del vecchio ospedale San Carlo, tiè! Il Difensore Civico, se tante di quelle volte dovesse avere voce in capitolo, potrà onorarci del suo giudizio. Luciano Petrullo Capogruppo An - Cons. comunale
Ateneo Polemica della Uilpa-Ur dopo le dimissioni del direttore amministrativo IMMEDIATA la reazione del mondo sindacale dopo la notizia delle dimissioni del direttore amministrativo dell'ateneo lucano, Antonio Schiavone. Il neodirettore, entrato in servizio lo scorso giugno e il cui contratto scadeva il 30 settembre 2010, si è dimesso dall'incarico dopo meno di sei mesi. Le motivazioni, come spiegato dal rettore Antonio Mario Tamburro ieri sul nostro giornale, sarebbero di carattere familiare. «Con uno scarno comunicato di quattro righe - si legge nel co-
Forfait di Schiavone, il sindacato dice no municato inviato dalla segreteria della Uilpa-Ur aziendale - l'amministrazione ha affidato al responsabile della segreteria di direzione, la signora Antonietta Milano, il compito di annunciare la risoluzione dell'incarico del direttore amministrativo». Luciano Brindisi, segretario della Uilpa - Ur aziendale, ha affermato che il comportamento di
Schiavone è del tutto «scorretto poiché ha deciso improvvisamente di abbandonare l'ateneo. Se la decisione era maturata un paio di settimane fa, perché non l'ha comunicata ai presenti durante la riunione del consiglio di amministrazione dello scorso 29 dicembre?». Era quella, secondo Brindisi, «l'occasione utile per comunicare la scelta a coloro che gli
hanno dato fiducia e votato il mandato fino al 2010. Inoltre, a nostro avviso, il direttore ha tradito la fiducia del rettore che in modo incondizionato gli aveva dato mandato a tempo indeterminato». Diversi gli interrogativI posti dall'organizzazione sindacale che vuole capirne di più. Prima di tutto le motivazioni che hanno
portato Schiavone a fare questa scelta e poi, se nel suo contratto è prevista una penale in caso di rescissione. «L'università non è una zona franca per tutto - ha continuato a ripetere telefonicamente Brindisi. Nei contratti generalmente è previsto un periodo di preavviso. Questa clausola è prevista per tutto il personale universitario e soprattutto amministrativo. Non vedo perché sia fatta eccezione per Schiavone». Si chiede di fare chiarezza sulla vicenda e dare spiegazioni. Iranna De Meo
22
Potenza Il presidente di Legambiente, Marco Di Biasi presenta il nuovo progetto
Venerdì 9 gennaio 2009
Al via i gruppi di acquisto ecologici Tra le novità anche la sede nel parco Baden Powell PRIMA il progetto denominato “Gruppo di acquisto ecologico”, poi il cambio di sede. La sezione di Legambiente di Potenza fa le cose in grande stile e programma meticolosamente le tappe per il 2009. La struttura attualmente ubicata a Portasalza sarà traslocata nei locali del Parco Baden Powell di Rione Risorgimento fra un mese. Troppo scomoda sul piano logistico la sede per continuare a lavorare in condizioni difficile. I tanti problemi strutturali hanno creato non pochi disagi agli addetti ai lavori, costretti a dover fare i conti con i disagi legati al traffico e alla location. La struttura di Parco Baden Powell sarà dunque un punto di richiamo per gli ambientalisti che potranno ritrovarsi a Rione Risorgimento in una sede tutta nuova e confortevole. Tutto questo grazie agli sforzi e sacrifici fatti da Marco Di Biasi, presidente di Legambiente e dai suoi più stretti
Marco Di Biasi (terzo da sinistra)
collaboratori. Per quanto riguarda il programma dal titolo “Gruppo di acquisto ecologico” i responsabili organizzativi di Legambiente puntano ad un netto e deciso miglioramento strutturale delle condizioni ambientali in città. I referenti nell'ottica di contribuire a realizzare la “filiera corta” fra i produttori locali e i consumato-
ri ha organizzato il sopra citato gruppo. Il gruppo di acquisto ecologico è un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquisire prodotti alimentari o di uso comune, solitamente di produzione biologica o ecocompatibile, ovvero rispettosi dell'ambiente e dei lavoratori. L'associazione non ha scopo di lucro ed è mossa
da finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale. Il GAE nasce dalla convinzione che ognuno dei soggetti interessati possa dare una mano a cambiare il mondo, partendo dal carrello della spesa. Realizzando la “filiera corta” si avvicina sensibilmente il consumatore al piccolo produttore locale, con indubbi van-
taggi economici per entrambi, permettendo inoltre al consumatore di avere precisa conoscenza dei prodotti che acquista, dalla loro qualità, potendo “constatare” di persona le aziende e i sistemi produttivi. Dal mese di novembre del 2008, presso la sede di Legambiente Basilicata Potenza è attivo un gruppo di acquisto, per ora limitato ai prodotti agricoli e al commercio equo e solidale. Privilegiando i piccoli produttori locali, le cooperative e le associazioni di piccoli produttori, che i responsabili di Legambiente considerano le realtà ideali per il tipo di produzione e per lo stile di vita ecologico adottato è dunque possibile, trovare prodotti di qualità a prezzi competitivi con i prodotti reperibili nella grande distribuzione, con la certezza che non fanno male agli uomini, non sono il frutto della sofferenza di altri, non distruggono la vita e l'ambiente. Legambiente sem-
pre tramite il GAE intende promuovere i cosiddetti “acquisti verdi” anche nelle pubbliche amministrazioni, con l'introduzione di criteri ecologici nei bandi di gara e l'acquisto diretto di prodotti a basso impatto ambientale, prodotti sfusi, merci con imballaggi ridotti, maggiormente riciclabili e riciclati, il tutto all'insegna della riduzione dei rifiuti. Legambiente mette in sostanza a disposizione le proprie strutture fisiche e organizzative e un portale informatico al fine di favorire il contatto diretto tra i consumatori e le aziende produttrici/distributrici di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale. Il Gae promuoverà visite guidate presso le sedi aziendali aderenti all'iniziativa. Tutto questo nell'ambito della campagna dal titolo: “Riduzione si può”. Come dire, ridurre è meglio che curare… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
A Malvaccaro cala il sipario sull’iniziativa del centro Newman
Concorso sui presepi Questa sera i vincitori SI terrà questa sera, a partire dalle 18.30, nel centro sociale di Malvaccaro la premiazione dei vincitori della trentaduesima edizione del concorso presepe artistico e cristiano, organizzato dal centro Newman, nel ricordo di don Mimì Sabia. Con la cerimonia di premiazione di questa sera si è conclusa anche per quest’anno la trentaduesima edizione del concorso presepe portata avanti ininterrottamente dal centro culturale Newman. Un’iniziativa fortemente attesa da esperti presepisti e veri artigiani del presepe espressione del lavoro di enti e famiglie che concorrono ogni anno alla gara di arte e cultura che affonda le radici nella fede cristiana. Circa una sessantina i concorrenti di quest’edizione che raccoglie adesioni anche da numerosi centri della provincia: Campomaggiore, Albano di Lucania, Vaglio di Basilicata, Baragiano, Lagopesole, Pietragalla,Trivigno, Satriano di Lucania. Un’esperta commissione esaminatrice si è recata in ogni casa, parrocchia, scuola, ente che hanno inteso partecipare al Concorso
Due diverse interpretazioni della natività
Presepe con manufatti di un certo pregio, con evidenti caratteristiche artistiche ma –condizione essenziale per essere ammessi al concorso – che devono esprime chiaramente la tematica redentiva, scevra da condizionamenti o da interpretazioni problematiche che non devono avere, a parere de-
Trapianti, interrogazione di Di Lorenzo IL consigliere regionale del gruppo misto –Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato un’interrogazione a risposta orale all’assessore alla Sanità in merito alle liste di attesa per i trapianti di organi. «Una efficace gestione delle problematiche connesse ai trapianti e ai prelievi di organi –afferma - in armonia con la legislazione vigente in materia, presuppone la necessità di organizzare un servizio efficiente e trasparente attraverso la puntuale tenuta di un apposito registro regionale interconnesso con tutte le altre strutture sanitarie nazionali al fine di rendere agevole il reperimento degli organi, nel rispetto, ov-
viamente, delle date di presentazione delle domande e delle priorità di quei pazienti per i quali il trapianto rappresenta la soluzione salvavita». Alla luce di questo il consigliere ha chiesto di conoscere «l’esatta composizione del numero dei pazienti lucani iscritti nelle liste di attesa distinti per tipologia di trapianto e quali siano i dati in possesso relativi ai tempi di attesa per ciascuna tipologia di trapianto». Di Lorenzo ha chiesto anche di conoscere «i dati storici, qualora disponibili, relativi al numero dei trapianti effettivamente effettuati grazie all’attività svolta da Centro regionale trapianti».
gli organizzatori, per pretesto il presepe. Il Concorso presepe nato nella metà degli anni settanta, in un contesto di prepotente affermazione degli aspetti consumistici del Natale, ha inteso ribadire l’importanza di recuperare le tradizioni religiose del nostro popolo e sti-
molare la creatività “degli uomini di buona volontà”. Nel corso degli anni si è venuto a creare un forte entusiasmo ed una sana competitività tra i diversi concorrenti, alcuni dei quali hanno raggiunto livelli altissimi di arte e competenze ed abilità davvero sorprendenti. Sarà anche l’occasione di ricordare il fondatore del concorso euno dei più grandi animatori della tradizione presepiale, l’indimenticato Don Mimì Sabia che ha diretto il concorso per 31 anni. Un premio speciale si istituirà quest’anno intitolato proprio alla sua memoria e riconoscerà il meri-
to artistico e di fedeltà del miglio presepe realizzato in una chiesa, tra le partecipanti. La commissione giudicatrice redigerà questa sera la classifica di merito con premi di lode e partecipazione. Essa è costituita da Rocco Galasso (Presidente), Antonio Picciano, Pietro Biscardi, Vincenzo Matasini, Nicola Marcantonio, Lusa Triani, Michele Laviani, Francesco Siciliano. Nel corso della serata verranno premiati anche i piccoli partecipanti alla Rassegna Natale Fanciulli nel Mondo con poesie, lettere e disegni sul Natale coordinata dall’ins. Margherita Romaniello.
Il piano del Comune per arginare il fenomeno del randagismo
E anche io “Ho bisogno di te” DUE gli obiettivi principali del programma di intervento 2008-2009 stilato dal Comune di Potenza in collaborazione con Regione Basilicata Direzione Sanità ufficio Veterinario, Ausl 2. Da una parte la campagna straordinaria di sterilizzazione chirurgica dei cani randagi e padronali, dall’altra il progetto: “Ho bisogno di te” L’amministrazione comunale mira così a ridurre il disagio dei cittadini causato dal numero eccessivo di cani randagi e nel contempo ad attuare specifiche azioni volte a migliorare la qualità della vita degli animali che non hanno la fortuna di avere un amico che se ne occupi.
Gli interventi programmati sono finalizzati a: favorire la conoscenza (per l’utenza) di norme e regole relative alla giusta convivenza con gli animali, limitare l’abbandono dei cani e a promuoverne l’adozione (anche presso rifugi diffusi), individuare referenti
(disponibili a monitorarne la qualità della vita successivamente alle reimmissioni) per ciascuna area cittadina, favorire l’acquisizione di competenze per i detenuti della Casa circondariale cittadina (che dovrebbero educare i randagi per facilitarne l’adozione), ottimizzare le ‘risorse’ già poste in essere per la risoluzione della problematica del randagismo. Per quel che attiene l’adozione il Comune, le associazioni “Università popolare lucana”, Dna e la “Key service”, hanno organizzato, tra l’altro, la diffusione di manifesti e volantini attraverso i quali pubblicizzare la possibilità di accogliere nella propria famiglia un cane. L’iter pre-
vede momenti di preadozione con consulenza veterinaria gratuita sulla scelta del cane idoneo, nei giorni di mercoledì e venerdì dalle 16 alle 17,30 o anche tutti i giorni, esclusa la domenica, previo appuntamento con la direzione del canile Eco il cui recapito telefonico è 097163327. Intanto, per mitigare i disagi dei cani randagi (aggravati anche dal freddo), l’ amministrazione comunale con l’apporto della Eco e delle associazioni sopra giù menzionate ha predisposto un piano di interventi volti a fornire alimenti e all’occorrenza cure ma anche rcovero, ai randagi che dovessero risultare in stato di bisogno.
Potenza 23 Bilancio di fine anno per il presidente della Provincia che tira le somme sul suo mandato VenerdĂŹ 9 gennaio 2009
ÂŤResto a disposizione del partitoÂť Dalle scuole alle infrastrutture, alle politiche sociali QUELLA di inizio anno, ieri, a Potenza, è la conferenza che - visto l'imminente appuntamento elettorale - serve a stilare anche un bilancio dell'intero mandato. CosĂŹ, Sabino Altobello, presidente della Provincia di Potenza, percorre azioni realizzate e “coseâ€? che avrebbe voluto avviare, lasciando magari una traccia per il “poiâ€?. Il futuro, appunto. ÂŤResto a disposizione del partito e della coalizione, nel senso totale. Ovvero - spiega - sia per favorire l'accordo piĂš autorevole possibile, sia per una fase di consultazione ampia come le primarieÂť. Strumento ÂŤpositivo per la scelta del candidato di istituzioni importanti o grandi centri, ma di cui, però, non si deve abusareÂť. Il mandato ÂŤfatto di poco clamore e molta concretezzaÂť ha mostrato una coalizione (ampia, con la sinistra radicale e il centro moderato, ndr) che ÂŤha retto nonostante le fisiologiche frizioni e il cambiamento radicale dello scenario nazionaleÂť. Sicuro che ÂŤla coalizione del 2004 possa ricandidarsi alla guida dell'enteÂť. Con Altobello, parte della giunta e il presidente del consiglio provinciale, Antonio Salicone: suo il richiamo alla polemica sull'utilitĂ dell'ente intermedio che, invece, è spazio di ÂŤterritorialitĂ Âťcon una spesa pari solo all'1,8 per cento di quella nazionale. Poste Altobello si dice allora ÂŤindignatoÂť per quello che sta accadendo in Provincia con Poste italiane. ÂŤL'anno scorso avevamo chiuso una convenzione con l'azienda per-
Due momenti della conferenza stampa di Altobello (f.M.)
chĂŠ mantenesse aperti sportelli nei piccoli centri assegnando risorse pubbliche. Quest'anno nonostante noi fossimo pronti a replicare con nuovi fondi, ha unilateralmente deciso di non ratificare l'accordoÂť. Infrastrutture L'ente ÂŤha messo mano a 40 milioni di euro per la viabilitĂ â€œminoreâ€?Âť. Certo, ÂŤc'è ancora da fareÂť, soprattutto per quelle strade dette “di nessunoâ€? di cui non si capisce la titolaritĂ . Un caso è quello del tratto di strada che va da Ginestra e Rionero. ÂŤAndrebbe, in generale, disegnato un accordo tra Regione, Stato e Provincia per trasferire strade simili alla Provincia. C'è un problema di risorse, non sempre sufficientiÂť. Risolte ÂŤla questione Oraziana e della galleria di CastelmezzanoÂť.
Scuole All'edilizia scolastica sono stati destinati circa 50 milioni di euro, tra interventi sulla vulnerabilità degli stabili grazie ai quali siamo riusciti a intervenire preventivamente su strutture a rischio, sia per istituti da realizzare. La scuola non è piÚ solo lo spazio dello studio, ma è luogo di socializzazione e crescita. In questa direzione, sia le Cittadelle dei saperi che stiamo realizzando a Melfi e Senise, sia i Patti formativi locali un programma di integrazione della formazione tra vari livelli di scuola che sarà sperimentato proprio in aree a rischio spopolamento. Rifiuti Alla Provincia, nel settore rifiuti, spetta solo la programmazione che abbiamo
Prosegue il progetto “CittĂ rifugioâ€?
Lo scrittore Zirem ospite del capoluogo Il sindaco Vito Santarsiero
(foto Andrea Mattiacci)
“POTENZA cittĂ rifugioâ€? e pronta ad ospitare un nuovo ospite. Continua, infatti, il progetto internazionale promosso dal Comune di Potenza, dall’assessorato alle Politiche per la pace e l’immigrazione- UnitĂ di direzione servizi dociali, nell’ambito del programma europeo Interreg III b “Archimedâ€? progetto “Peoplesâ€? - Nuove relazioni tra i popoli nel Mediterraneo orientale. Il Comune di Potenza infatti ha aderito alla rete internazionale delle “CittĂ rifugioâ€?, rete che si propone di sviluppare poli di solidarietĂ nel mondo mettendo a disposizione di artisti e scrittori in pericolo e ostacolati nella loro libertĂ di espressione l’ospitalitĂ per un anno ed una borsa di studio, agevolandone la loro integrazione nel territorio ospite. La rete delle “CittĂ rifugioâ€? comprende oltre Potenza decine di cittĂ nel mondo quali Barcellona,
Stoccolma, Francoforte, la Regione dell’Ile de France e, per l'Italia, la Provincia di Napoli e la Regione Toscana. Dopo la regista Francisca Uriri, proveniente dallo Zimbawe, un altro ospite è nella città capoluogo. Si tratta dello scrittore algerino Hamza Zirem. Il prossimo 10 gennaio, alle 11, nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città lo scrittore si presenterà alla città che lo ospiterà nel corso di una conferenza stampa, presenti insieme al sindaco Vito Santarsiero anche gli assessori Mancino e Casella. E’ motivo di grande orgoglio per la Città di Potenza - ha detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - essere nel prestigioso circuito internazionale finalizzato a promuovere la cultura della pace e dei diritti umani in collaborazione con il Parlamento internazionale degli scrittori.
portato avanti con un'ampia consultazione tra le amministrazioni localiÂť. In generale, nella gestione, ÂŤc'è una metodologia quasi irresponsabile nella definizione di competenze e titolaritĂ : si chiede di predisporre gli impianti, ma poi non è chiaro quale ente se ne deve fare caricoÂť. Avevano chiesto ÂŤche la Regione delegasse alle Province la competenza del settore, ma è stato deciso di istituire l'Ato unico per i rifiuti. Adesso chiediamo che ci sia un soggetto anche responsabile delle scelteÂť I piu' deboli Cita le convenzioni per il trasporto scolastico degli studenti portatori di handicap e l'assistenza a domicilio per i ragazzi con patologie della vista. “Deboliâ€? anche i precari storici dell'ente ÂŤstabilizzatiÂť. Poi, l'annuncio:
Dal 20 al 23 febbraio prossimo
Uno spazio dedicato all’agroalimentare LA borsa agroalimentare “De Gustibusâ€? che si terrĂ dal 20 al 23 febbraio prossimo nel quartiere fieristico Efab di Tito Scalo è l’evento dedicato al business to business del settore agricolo, nell’ambito della piĂš ampia manifestazione BtoBe, il salone dell’imprenditoria. Uno spazio, infatti, sarĂ interamente dedicato alla borsa agroalimentare “De Gustibusâ€?, luogo di incontro tra i produttori dei principali settori agroalimentari: lattiero caseario, olivicolo, vitivinicolo, ortofrutticolo, delle conserve e delle produzioni zootecniche in generale. Per la prima volta in Basilicata un evento che propone l’incontro tra espositori nazionali e rappresentanti delle realtĂ locali. Distributori, negozi di prodotti tipici, consorzi agroalimentari, portali per il mercato on line, avranno la possibilitĂ di farsi conoscere da agriturismi, ristoranti, enoteche ed associazioni enogastronomiche. La manifestazione che consisterĂ in momenti di assaggio dei prodotti e nella presentazione delle aziende, è organizzata in collaborazione con partner qualificati e con i piĂš importanti compratori nazionali e locali. Hanno giĂ aderito alla manifestazione AgriBe, oltre a Confagricoltura, la FacoltĂ di Agraria dell’UniversitĂ degli studi della Basilicata, il Certa, (Consorzio centri regionali per le tecnologie alimentari), Cia, Coldiretti, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura. La manifestazione può vantare il patrocinio del ministero dello Sviluppo economico, ministero per i Rapporti con le regioni, ministero della GioventĂš e rapporti di partenariato con Regione Basilicata, Confindustria, Legautonomie, Legacoop, Club del marketing e della comunicazione, Eurispes, associazione Futuridea, Camera di commercio di Potenza, e, Fondazione Istud, Confesercenti e Confagricoltura Basilicata.
ÂŤstiamo studiando le forme per poter estendere ai lavoratori in difficoltĂ , il microcredito. Tanti dipendenti all'improvviso si trovano in cassintegrazione e senza prospettive. Per loro proveremo, con la fondazione antiusura di don Marcello Cozzi e la Banca Etica, a favorire la concessione di un microcredito per il pagamento di rate mutui non piĂš solvibiliÂť. Energie rinnovabili Il presidente richiama ÂŤl'imponente programma per l'installazione di impianti per le energie rinnovabili, giĂ attrezzati sul musoe provinciale e su 5 istituti scolastici. Abbiamo avviato anche una nuova gara per 1,5 milioni di euro per altri 73 impianti. Le spese non coperte dalla cifra dell'appalto saranno soddisfatte
interamente dal conto energia statale. Il desiderio Qualcosa in piÚ, ammette, avrebbe voluto si facesse in tema di politiche sociali. Ma servono fondi. Sono proprio le Province gli enti che potrebbero contribuire a disegnare un welfare adeguato alle esigenze dei singoli territori: oggi, quello del Paese non è sempre attento. Ecco, mi sarebbe piaciuto realizzare una società destinata a essere un'immobiliare etica con cui rispondere alle esigenze abitative dei piÚ deboli, anche mettendo a disposizione il patrimonio immobiliare degli enti pubblici. Resta debole la relazione tra Regione e Provincia nelle programmazione dei fondi europei. Sara Lorusso potenza@luedi.it
75,%81$/( ', 327(1=$
6(=,21( &,9,/( 8)),&,2 (6(&8=,21, ,002%,/,$5, 9(1',7$ ', %(1, ,002%,/, 6(1=$ ,1&$172 ,1 '$112 ', 3URFHGLPHQWR GL (VHFX]LRQH LPPRELOLDUH 1 ,/ &$1&(//,(5( 5(1'( 1272 &+( LO JLRUQR DOOH RUH QHOOD VDOD GHOOH DIILVVLRQL 3XEEOLFKH 8GLHQ]H GL TXHVWR 7ULEXQDOH DYDQWL DO *LXGLFH GHOO (VHFX]LRQH VL SURFHGHUj DOOD YHQGLWD VHQ]D LQFDQWR GHL EHQL LPPRELOL VRWWR GHVFULWWL '(6&5,=,21( '(, %(1, /2772 81,&2 IDEEULFDWR LPPRELOLDUH VLWR LQ 3LHWUDJDOOD DOOD F GD 5LVFLXGGR SLDQR WHUUD H SULPR SLDQR FRQ DQQHVVD DUHD FLUFRVWDQWH GL PT DWWXDOPHQWH LQ FDWDVWR ULVSHWWLYDPHQWH IDEEULFDWR DOOD SDUWLWD DO IRO S OOD WHUUHQR DOOD SDUWLWD IRO S OOD &21',=,21, ', 9(1',7$ *OL LPPRELOL YHQJRQR SRVWL LQ YHQGLWD QHOOR VWDWR GL IDWWR H GL GLULWWR LQ FXL VL WURYDQR FRVu FRPH LGHQWLILFDWL GHVFULWWL H YDOXWDWL GDOO HVSHUWR GL XIILFLR FRQ UHOD]LRQH GHSRVLWDWD LQ GDWD FRQ WXWWH OH VHUYLW DWWLYH H SDVVLYH LQHUHQWL H TXRWH FRQGRPLQLDOL UHODWLYH ,O SUH]]R EDVH q GL Âź QRYDQWDVHWWHPLODGXHFHQWRRWWR DO QHWWR GL , 9 $ VH GRYXWD / DJJLXGLFD]LRQH VDUj GHSRVLWDWD LQ IDYRUH GL FKL YUj IRUPXODWR O RIIHUWD SL DOWD LQ DXPHQWR ULVSHWWR DO SUH]]R EDVH D VHJXLWR GL JDUD WUD JOL RIIHUHQWL 6L SURFHGHUj DOO DJJLXGLFD]LRQH DQFKH LQ SUHVHQ]D GL XQD VROR RIIHUWD YDOL GD VHQ]D JDUD /H RIIHUWH GL DFTXLVWR VRQR LUUHYRFDELOL H GRYUDQQR HVVHUH SUHVHQWDWH LQ UHJROD FRO EROOR LQ EXVWD FKLXVD H VLJLOODWD LQGLUL]]DWD DOO 8IILFLR (VHFX]LRQL ,PPRELOLDUL GHO 7ULEXQDOH GL 3RWHQ]D HQWUR OH RUH GHO JLRUQR SUHFHGHQ WH TXHOOR GL JDUD (VVH GRYUDQQR FRQWHQHUH OH JHQHUDOLWj GRPLFLOLR FRGLFH ILVFDOH VWDWR FLYLOH UHFDSLWR WHOHIRQLFR GHO VRJJHWWR FXL VDUj LQWHVWDWR O LPPRELOH VH SHUVRQD ILVLFD UDJLRQH VRFLD OH VHGH UHFDSLWR WHOHIRQLFR SDUWLWD ,9$ GDWL DQDJUDILFL GHO OHJDOH UDS SUHVHQWDQWH H UHODWLYL SRWHUL VH WUDWWDVL GL VRFLHWj R HQWH 1RQ VDUj SRVVLELOH LQWHVWDUH O LPPRELOH D VRJJHWWR GLYHUVR GD TXHOOR FKH VRWWRVFULYH O RIIHUWD GDWL LGHQWLILFDWLYL GHOO LPPRELOH SHU LO TXDOH O RIIHUWD q SURSRVWD LQGLFD]LRQH GHO SUH]]R GL DFTXLVWR RIIHUWR DOO RIIHUWD GHYRQR HVVHUH DOOHJDWL GXH DVVHJQL FLUFRODUL QRQ WUDVIHULELOL LQWHVWDWL DOOH 3RVWH ,WDOLDQH 6 S D 3RWHQ]D SHU JOL LPSRUWL ILVVDWL LQ SHU FHQWXDOH VXO SUH]]R EDVH LO SULPR SDUL DO SHU VSHVH GL YHQGLWD VDOYR FRQJXDJOLR LO VHFRQGR SDUL DO SHU FDX]LRQH HG LQ FRQWR SUH]]R GL DJJLXGLFD]LRQH / DJJLXGLFDWDULR GRYUj YHUVDUH OD GLIIHUHQ]D GHO SUH]]R GHWUDWWD OD FDX]LR QH GL FXL VRSUD HQWUR JLRUQL GDOO DJJLXGLFD]LRQH VX /LEUHWWR 3RVWDOH LQIUXWWLIHUR QHOOH IRUPH GHO 'HSRVLWR *LXGL]LDULR 'HWWR OLEUHWWR VDUj GHSRVLWDWR LQ &DQFHOOHULD SUHYLD UHGD]LRQH GHO UHODWLYR 3URFHVVR 9HUEDOH ,Q PDQFDQ]D GL SURFHGHUj D QRUPD GHOO DUW & S F DOO HVLWR GL WDOL DGHPSLPHQWL VDUj HPHVVR LO 'HFUHWR GL 7UDVIHULPHQWR DL VHQVL GHOO DUW & S F 0DJJLRUL LQIRUPD]LRQL LQ &DQFHOOHULD 327(1=$ ,/ &$1&(//,(5( 'RWW &DQLR 0XUR
24
Potenza
Venerdì 9 gennaio 2009
ANTICA OSTERIA
Alberi annaffiati un po’ troppo
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Gianmarco Punella annuncia l’arrivo del fratellino Lorenzo.
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE
TURNO NOTTURNO 9 GENNAIO Dente via Pretoria, 25 0971-21449 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
Per nonno Antonio, un nonno speciale, amorevole, generoso, altruista, premuroso, tutto fare, insomma unico al mondo. Ti auguriamo tanta serenità per i tuoi 80 anni e ......ancora 100 di questi giorni! Dai tuoi cari nipotini Francesca, Laura, Antonio, Emanuele, Giuseppe ed Anna.
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444
I “Diritti dell’uomo” PROSEGUE la rassegna “Diritti dell’uomo”. L’appuntamento è per il prossimo 18 gennaio, alle 18.30, al cineteatro Don Bosco dove verrà proiettato il film “Rosso Malpelo”. Con Antonio Ciurca, Marcello Mazzarella, Omar Noto, Raffaella Esposito, Vincenzo Albanese e per la regia di Pasquale Scimeca. Alla proiezione parteciperanno il regista e l’autrice delle musiche, Miriam Meghnagi. Il film, tratto da una novella di Giovanni Verga, narra la storia di Rosso Malpelo, un bambino che vive in una famiglia talmente povera che il padre, per necessità, lo porta a lavorare in miniera. Un giorno il padre muore, schiacciato da una frana e Rosso Malpelo rimane solo, perché la madre se ne va dal paese con il suo nuovo marito e poi la sorella parte con il fidanzato.
•FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli
•Adiconsum
•IL 14 GENNAIO Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “PROMEMORIA” Con Marco Travaglio
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•FINO A DOMANI Potenza, biblioteca nazionale “SACRO E PAGANO” Mostra fotografica di D.Possidente
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Madagascar 2 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 Yes man 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Lasciami entrare
18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 5 Natale a Rio 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 The strangers 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 Il cosmo sul comò 17 Come un uragano 19 - 21 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Venerdì 9 gennaio 2009
25 Bella Un progetto dell’Apa e dell’Alsia per far sì che si conosca quello che si mangia
Bisogna conoscere i propri polli Tre le tipologie genetiche autoctone individuate BELLA - E’ venuto dal Belgio negli scorsi mesi l’allarme per i polli alla diossina. Si tratta dell’ennesimo caso di sostanze chimiche cancerogene o comunque dannose per l’organismo umano che assumiamo quotidianamente con gli alimenti. Come dimenticare la mucca pazza e l’aviaria, per proseguire con le contaminazioni della fauna ittica da metalli pesanti, del latte contraffatto con le plastiche, della frutta e della verdura innaffiate con acque di falde inquinate. Nessuno è immune, poichè tutti dobbiamo nutrirci. E’ il prezzo che stiamo pagando per la politica delle produzioni massicce, del marketing, delle strategie imprenditoriali. Meglio un vitello ingrassato in fretta, che sia alimentato con farine animali è un dettaglio; meglio un salume dal bel colore rosso vivo, che importa che sia conferito dall’aggiunta dei nitrati. Gli aromi, i colori, i quantitativi proteici, tutto accuratamente creato in laboratorio, un uso criminoso della nobile scienza chimica. E’ vero, c’è la tracciabilità di filiera, tutto è registrato e schedato, le merci avariate o contraffatte possono essere tolte dal mercato, riuscendo a individuare con esattezza la partita, l’azienda o l’allevamento di provenienza, il numero di scarpe del produttore. Ma a questo punto chi si fida più? Altro aspetto da non tra-
Esemplari di gallina mediterranea
scurare, poi, i costi legati al trasporto delle merci. Da qui l’importanza della tutela delle biodiversità locali e delle specie autoctone. Assume dunque grande rilievo il progetto sui polli del comune di Bella con la collaborazione di Apa - Associazione provinciale allevatori e l’assistenza della struttura divulgativa delle aziende sperimentali Alsia per il recupero della razza Mediterranea, promosso attraverso la costituzione di un’asso-
ciazione di allevatori custodi. Un progetto che ha portato alla individuazione di tre tipi genetici autoctoni di avicoli: la Mediterranea, la Nera foggese e la Rossa di Calabria. «La presenza di questa biodiversità - spiega Michele Catalano, responsabile Alsia di Pantano - è giustificata dall’attività del pollaio provinciale di Bella che agli inizi del secolo scorso fu impegnato in un efficace lavo-
ro di recupero e selezione del pollame locale. Dalla documentazione storica risultano chiare le caratteristiche fenotipiche dei tre tipi genetici e da un primo monitoraggio del territorio è stato possibile accertare, in Romagna, alcuni gruppi di animali che possono essere identificati con le popolazioni tipiche della Basilicata». Gli animali individuati appartengono alla razza italiana comune locale che da oltre mezzo secolo è stata dimenticata e abbandonata nel nostro paese. L’obiettivo è di favorire la biodiversità promossa anche da regolamenti Cee e leggi nazionali e regionali grazie al lavoro di divulgazione operato dalle aziende agricole sperimentali dimostrative dell’Alsia con incontri, seminari e visite aziendali. «L’idea - conclude Catalano - è quella di sviluppare interesse verso questo tipo di pollicoltura che attraverso il recupero di popolazioni avicole tipiche del territorio lucano possa promuovere le sue produzioni come sane, genuine, naturali, legate alle abitudini della cucina locale, e possa abituare il consumatore a prediligere cibi del territorio risparmiando e magari riducendo i costi d'inquinamento dovuti al trasporto delle merci da fuori regione». Mai come oggi, insomma, è di fondamentale importanza “conoscere i propri polli”. Simona Brancati potenza@luedi.it
Pietragalla, positiva la raccolta differenziata PIETRAGALLA - E’ iniziato esattamente da un mese il nuovo sistema di raccolta differenziata su tutto il territorio comunale di Pietragalla e i primi risultati, seppur provvisori ed indicativi, sono decisamente positivi. I cittadini partecipano in maniera fattiva a questa iniziativa che nasce dalla stretta collaborazione tra il Comune di Pietragalla e la Econet spa Logisitica ambientale ditta pietragallese che gestisce la raccolta dei rifiuti su tutto il territorio cittadino costituito oltre chè da Pietragalla da numerosissime frazioni dislocate sul vasto territorio comunale. Dati statistici precisi in questo breve intervallo di tempo non ve ne sono ancora ma ciò che si nota visivamente nei luoghi preposti per la raccolta autorizza ad essere fiduciosi per il prosieguo del progetto attuato. In pratica nei pressi dei vari cassonetti, e naturalmente al loro interno, che sono diversamente colorati ed indicanti ciascuno un determinato rifiuto da depositare, spicca una raccolta quantitativamente apprezzabile di carta, cartoncino, alluminio, metalli, plastica,
vetro e di tanti altri materiali, segno tangibile che la consistente campagna pubblicitaria svolta tra la fine del mese di novembre e i primi giorni del mese di dicembre che ha preceduto questo progetto e soprattutto il senso civico della popolazione pietragallese, ha prodotto esiti concreti, tenuto conto che la raccolta differenziata rappresenta un modo importante e primario per preservare e mantenere le risorse naturali. La popolazione pietragallese quindi ha inteso perfettamente il senso positivo ed ambientale di questa iniziativa che ha come conseguenza ulteriore il rispetto della natura, evitando in tal modo di gettare alla rinfusa ogni tipo di rifiuto che provoca danni incalcolabili all’ecosistema naturale così come accadeva negli anni passati. Ovviamente risultati statistici più precisi e puntuali si avranno nel prosieguo delle prossime settimane e dei prossimi mesi ma già da questa fase iniziale il percorso intrapreso è decisamente positivo. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
Pietragalla Esibizione del “Coro delle voci bianche”
I bimbi salutano l’Epifania PIETRAGALLA - Il lungo periodo natalizio, conclusosi con l’Epifania, a Pietragalla è terminato con un concerto dove note le musicali si sono mescolate con il canto. Infatti presso la palestra comunale di Pietragalla in via San Demetrio si è tenuto il “Concerto dell’Epifania 2009” organizzato dall’associazione bandistica “Giuseppe Pafundi Città di Pietragalla”, struttura artistica presente sul territorio ormai da oltre un quarantennio che ha rappresentato e rappresenta attualmente una fucina di musicisti in quanto in questa associazione tanti giovani pietragallesi hanno
appreso le basi e le fondamenta della musica per poi spiccare il volo verso mete locali, regionali e nazionali. A questo avvenimento ha partecipato il “Coro di voci bianche” coordinate dalle insegnanti elementari Maria Muscio e Lina Potenza, gruppo canoro che si è preparato in maniera appropriata grazie a continue e costanti prove di preparazione all'evento. Il concerto è stato diretto dal maestro Francesco Archetti che si è avvalso della collaborazione dell’assistente Teresa Scibelli. Nel corso della manifestazione l’associazione bandistica ha suonato alcuni brani carat-
teristici del proprio repertorio musicale fatto di brani classici e melodie moderne così come il coro dei bambini e delle bambine ha cantato motivi musicali tipici e caratteristici del periodo natalizio e non è mancata ovviamente l’esibizione in contemporanea di entrambi i gruppi. Si è potuto apprezzare quindi la capacità vocale delle bambine e dei bambini che seppur emozionati si sono disimpegnati con sicurezza e determinazione. Alla stessa maniera è stata apprezzata anche l’esibizione del gruppo concertistico pietragallese basato su tutta una varietà di bra-
ni. L’ambientazione della palestra comunale ha permesso di avere una sonorità tutta particolare per apprezzare le caratteristiche sa-
lienti del concerto così come un folto pubblico ha seguito la manifestazione. an.be. potenza@luedi.it
Concerto nella chiesa di Santa Maria alla presenza di Altobello e Ricchiuti
Da Banzi un messaggio di pace
Sabino Altobello. A destra Giovanni Ricchiuti
BANZI -Il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, ha partecipato ieri sera nel comune di Banzi, gemellato con la città di Betlemme, al tradizionale concerto per la pace. Erano presenti a una manifestazione raccolta e sobria, svoltasi nella chiesa di Santa Maria, oltre al sindaco Nicola Vertone, il vescovo della diocesi di Acerenza, Giovanni Ricchiuti, e una folta rappresentanza di sindaci e amministratori locali. «Il devastante conflitto in atto nella striscia di Gaza, in medio oriente, che ha già provocato una enorme quantità di vittime civili - ha affermato Altobello conferisce quest’anno al concerto per la pace un rilievo ancora maggiore e chiama i poteri pubblici ad assumere un for-
te ruolo di pressione e condizionamento».«Proprio dal sistema dei poteri locali italiani e internazionali, infatti, può e deve venire - ha aggiunto - una richiesta di immediata tregua e un’azione pressante sulle diplomazie, affinché si aprano prospettive di soluzione di un conflitto che appare sproporzionato, per riaffermare un percorso di pace e di reciproco riconoscimento a vivere in sicurezza per gli stati di Palestina e Israele».«Da qui l’importanza - ha concluso il presidente della Provincia di Potenza di iniziative come quella organizzata dal comune di Banzi a cui va il plauso dell’amministrazione provinciale e che dovrebbero essere replicate, coinvolgendo l’intera società civile in un comune appello alla pace».
Venerdì 9 gennaio 2009
26
Dallo stupefacente si potevano ottenere 50 dosi. Operazione della Guardia di Finanza
Balvanese in manette per droga Il ventitreenne è stato sorpreso con 16 grammi di eroina POTENZA - La guardia di finanza di Potenza in un'operazione effettuata durante il giorno dell'Epifania ha sequestrato eroina pura e ha fatto finire in manette un giovane di Balvano per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Soglia di attenzione sempre molto alta, soprattutto durante le festività natalizie, per le fiamme gialle del comando provinciale di Potenza, tra le più impegnate della Basilicata nella lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. L'ultima operazione ha riguardato soprattutto l'area del raccordo autostradale A/5, all'altezza dello svincolo di Balvano, interessata dal fenomeno in maniera massiccia e alquanto cronica. Nel giorno dell'Epifania, i militari della compagnia di Potenza, coordinati dal capitano Vitantonio Pignataro e dal maresciallo Rispoli, hanno individuato un'Alfa Romeo 146 sospetta, il cui occupante G.T. 23enne di Balvano invece del carbone deteneva ben oc-
La droga sequestrata
cultati all'interno dell'auto 16 grammi di eroina equivalenti a circa una cinquantina di dosi già pronte per essere immesse sul mercato. Il giovane, a seguito del ritrovamento del quantitativo di eroina, è stato asso-
ciato presso la casa circondariale del capoluogo e dovrà rispondere al magistrato inquirente della procura potentina di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La droga, si presume, destinata al consumo
da parte di giovani lucani di quella determinata zona e le indagini, tuttora in corso, sono dirette ad individuare i possibili canali di approvvigionamento puntando ad interrompere quel circuito perverso in una realtà quale quella della Basilicata interessata dal fenomeno in modo meno drammatico rispetto ad altre regioni del sud Italia. L'azione di contrasto al traffico ed allo spaccio di droga sarà sempre più incrementata da parte delle fiamme gialle per tutelare la salute dei cittadini. Il sequestro effettuato mette anche in luce la sempre più preoccupante diffusione tra i giovani lucani delle cosiddette droghe “pesanti”, il cui spaccio non solo alimenta la formazione di proventi illeciti da cui trae “linfa vitale” la criminalità, ma, soprattutto, minaccia alla base l'affermazione di quel valore della vita di cui la droga è da sempre sinonimo di negazione. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Baragiano S. Oggi ritorna l’acqua
Campomaggiore Salvata dalla Polizia
BARAGIANO SCALO Ancora qualche ora e l’acqua a Baragiano dovrebbe tornare. Acquedotto Lucano, infatti, per consentire il collegamento della condotta provvisoria che attraversa la fiumara di Avigliano, dovrebbe ripristinare il tutto entro mezzogiorno. Baragiano scalo è senza acqua praticamente da quasi una settimana. La causa è dovuta all’eccessivo ingrossamento della fiumana. La violenza dell’acqua, infatti, ha fatto saltare la condotta nel fiume. I tecnici di Acquedotto lucano hanno lavorato anche ieri ma il cattivo tempo e le non agevoli condizioni lavorative, ha ritardato le operazioni.
CAMPOMAGGIORE - Il marito ne aveva denunciato la scomparsa nel primo pomeriggio. Lei invece, con ogni probabilità, voleva farla finita. E’ stata trovata in un fiume nei pressi dello svincolo di Campomaggiore, dagli agenti di polizia arrivati con il marito e dai militari dell’Arma. Secondo una prima ricostruzione la donna che sarebbe di origine bernaldese, intorno alle 16 di ieri pomeriggio, parcheggiata la macchina sul ciglio della strada voleva buttarsi nel fiume. La polstrada l’ha contattata per telefono. Saputo dove fosse, è stata raggiunta e convinta a non uccidersi.
Scalera Raccolte 650 firme. Donato Mecca: «Non molliamo» LA PROTESTA degli abitanti della frazione di Scalera, comune di Filiano, prosegue coinvolgendo la cittadinanza. Senza distinzione d'età tutti partecipano attivamente alla difesa del proprio ufficio postale che Poste Italiane pretende di ridurre a giorni alterni. Una frazione non proprio piccola quella di Scalera che conta 1200 abitanti di cui 250 pensionati tutti con libretto di risparmio e conto corrente alle poste. Una risorsa di cui evidentemente non si tiene conto data la decisione unilaterale. A Scalera si è composto anche un comitato cittadino costituito il 24 dicembre e capeggiato da Donato Mecca che ha raccolto già 650 firme a sostegno dell'apertura, anzi del potenziamento dell'ufficio postale paesano che ha sempre funzionato con un unico operatore. «Tale decisione ci sembra dovuta ad una diminuzione dell'afflusso di utenza che invece è massiccia. Basti pensare che l'ufficio postale di Scalera è il quarto a livello provinciale per efficienza e per livelli prodotti inoltre nel tempo ha anche ricevuto dei premi». Un ufficio necessario alla vita comunitaria. «I cittadini subiscono già nume-
Poste: continua la protesta Tutti uniti a difesa dell’unico ufficio postale della frazione CGIL: SOLIDARIETÀ AI CITTADINI: «INACCETTABILE L’ATTEGGIAMENTO DELL’AZIENDA» «Inaccettabile e pretestuoso» l'atteggiamento dei vertici dell'azienda Poste Italiane che in modo unilaterale cancellano un servizio essenziale per i cittadini di alcuni comuni e frazioni del potentino come Filiano, Bella, Lauria e Maratea, aggravando ulteriormente la situazione con la soppressione del turno pomeridiano dell'ufficio postale di Matera 4». Non usa mezze parole la Cgil regione ch, in una nota, «che la direzione generale di Poste Italiane apra un confronto immediato con il governo della nostra regione, con l'Anci e con il sindacato, per scongiurare definitivamente la chiusura di tali sevizi, fondamentali per la stessa qualità della vita delle popolazioni interessate». La segreteria generale della Cgil, pertanto, sollecita il Presidente della Giunta Regionale, oltre che il presidente dell'Anci e delle altre istituzioni interessate, «a met-
rosi disagi e difficoltà dalla chiusura settimanale del mercoledì figuriamoci l'estensione a più gior-
ni - prosegue Mecca - in oltre l'ufficio di Scalera serve anche i centri limitrofi come Rionero che essen-
Frana a Calvello I lavori posticipati per la pioggia
Sgomberato un appartamento CALVELLO - E' ritornato a piovere incessantemente su Calvello e sull'intera Val Camastra. A due giorni di distanza dal vasto movimento franoso che ha danneggiato gravemente il piano terra di una palazzina in contrada “San Giuseppe”, nella parte alta di Calvello, le abbondanti precipitazioni atmosferiche hanno messo nuovamente in allarme i residenti della zona. L'appartamento colpito dalla frana al piano terra è stato, al momento, dichiarato inaccessibile. Ricordiamo che l'alloggio appartiene ad una giovane coppia di futuri sposi di Calvello ed è in fase di ristrutturazione. Lo smottamento ha lesionato gravemente le pareti delle due camere da letto. Fortunatamente, l'altro appartamento,
ter in campo tutte le azioni utili a fare pressione nei confronti di Poste Italiane, affinché venga rispettato il contratto di programma che prevede un impegno del governo nazionale a finanziare la presenza di servizi postali nei territori più svantaggiati. La Cgil regionale sostiene la vertenza aperta dai sindacati di categoria e dai sindaci dei comuni interessati, in modo da giungere quanto prima ad una definizione strutturale dei servizi postali dell'intero territorio regionale. È inammissibile -conclude - che, dopo le manifestazioni degli anni precedenti, si ritorni, da parte di Poste Italiane, a mettere in discussione la rete dei servizi sul territorio lucano. Pertanto sosteniamo che bisogna giungere, quanto prima, ad una intesa che garantisca la rete attuale dei servizi sul territorio, migliorando la qualità e rafforzandone la quantità».
ubicato al piano terra della palazzina ed abitato da una famiglia, non ha riportato conseguenze. L'immobile si eleva complessivamente su quattro piani ed è abitato da sei nuclei familiari (in totale sono otto appartamenti). Intanto, sono stati posticipati i primi lavori di consolidamento dell'area per contrastare la furia distruttiva della frana. Pare anche che lo smottamento si sia perlomeno stabilizzato. Inoltre, dovrebbe essere in cantiere un progetto, di comune accordo tra l'amministrazione calvellese e la Regione Basilicata, per fronteggiare il vasto smottamento, originatosi a monte della palazzina di contrada “San Giuseppe”. Donato Pavese provinciapz@luedi.it
do sottodimensionato a livello di sportelli rispetto al numero di abitanti costringe parte delle popola-
zione a rivolgersi a Scalera per evitare code di alcune ore». Con il dimensionamento degli uffici postali nei piccoli centri, che in Regione ammontano ad 8, si avrà anche una conseguente riduzione dei posti di lavoro. «Le poste non licenziano ma se un ufficio lavora a tempo dimezzato i posti saltano» ha detto Tonino Palermo della Slp Cgil. La tensione resta alta e la necessità manifestata da tutti è quella di ricercare il vero interlocutore di Poste Italiane. Il problema è che in Basilicata non c'è nessun centro decisionale della spa, il punto più vicino è Bari. Per il momento si parla di un incontro con il Country Manager del sud ma Palermo raccomanda “non bisogna abbassare la guardia, ci devono garantire una figura che stia sul nostro territorio a rappresentare il gruppo così sapremo con chi confrontarci. Il Country Manager che verrà all'incontro rappresenta solo gli sportellisti, una sola parte delle poste. Non ci dobbiamo accontentare di obiettivi parziali”. Intanto sabato prossimo è previsto un incontro dei comuni con l'Anci e la Provincia per delineare le modalità di svolgimento della protesta. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Vietri, no al mercato mensile VIETRI DI POTENZA - Dopo diversi decenni i vietresi, almeno per questo mese, dovranno rinunciare al mercato mensile che si tiene lungo le vie principali del paese. E' questa la notizia che in questi giorni sta creando alcuni malumori nel mondo politico locale e tra la cittadinanza. Alla base della rinuncia, ci sarebbe la scadenza della sperimentazione dei sei mesi del mercato alla seconda domenica del mese e altri problemi di adeguamento riguardo ad alcune norme regionali in materia. La decisione presa nel consiglio comunale dello
scorso cinque aprile riguardo alla soppressione del mercato mensile e alla conseguente istituzione e spostamento del mercato alla seconda domenica del mese, sembra già svanita, anzi al momento eliminata. Ma andiamo nei dettagli e ripercorriamo passo passo la vicenda. Il mercato mensile a Vietri di Potenza è stato istituito nel 1955, è si è tenuto nei giorni domenicali di ogni mese fino al mese di settembre del 1979. Da lì, la decisione di spostarlo al primo venerdì del mese. E così è stato fino al cinque aprile scorso, quando l'amministrazione Pitta, su
richiesta dell'assessore delegato Zirpoli, ha votato prima alla soppressione del mercato e poi alla conseguente istituzione del mercato alla seconda domenica di ogni mese. Una decisione questa presa con gli operatori commerciali dell'undici ottobre duemilasette e del primo febbraio del duemilaotto, trovandosi d'accordo sullo spostamento del giorno. Ma ora i sei mesi di sperimentazione sono scaduti e a quanto pare, alcune leggi regionali scrivono che è vietato far svolgere mercati nei giorni festivi. Claudio Buono
Venerdì 9 gennaio 2009
28
Dopo gli articoli de “Il Quotidiano” Primavera lavellese denuncia la situazione nella zona
«Pals: 4 milioni di sprechi» Dossier fotografico promosso dalla lista civica di opposizione LAVELLO - Una storia di spreco , ritardi e disagi . E' quella delle aree Pals alla periferia del centro abitato. “Uno spreco di oltre 4 milioni di euro di denaro pubblico! E' una vergogna!” questa la lapidaria denuncia in un dossier fotografico degli esponenti della lista Primavera Lavellese che hanno realizzato una vera e propria raccolta di scatti dell'area pals. Una storia infinita quella delle aree Pals alla periferia del centro abitato della cittadina dauna. Centinaia di etterari di terreno espropriato per consentire l'insediamento di nuove attività artigianali. Tra i primi ad insediarsi , ormai diversi anni fa, le aziende del settore della corsetteria su cui pendeva la spada di Damocle della revoca dei finanziamenti. Insediamenti in fretta e furia nonostante la mancanza di opere di urbanizzazione, dell'energia elettrica, delle linee telefoniche e del gas metano. Poi l'affidamento dei lavori . a seguito dell'erogazione dei fondi Regionali. Contenziosi infinti, legati agli appalti ed ai sub appalti hanno bloccato per mesi i lavori paralizzando di fatto un'area per cui giorno dopo giorno gli imprenditori reclamavano servizi ed attrezzature. 1.528.302,28 euro e 2.500.000,00 euro . Questi gli importi dei finanziamenti erogati dalla Regione Basilicata tra il 2003 ed il 2004 , dapprima per il completa-
RISSA NEL LOCALE
Lavello, tornano in libertà i 4 giovani arrestati LAVELLO - Sono tornati in libertà i quattro lavellesi arrestati la notte tra il 5 ed il 6 gennaio scorso per rissa aggravata all'interno di un noto locale della cittadina dauna. Nessuna ulteriore misura cautelare per loro. Lo ha deciso il Tribunale di Melfi all'esito dell'udienza di convalida dell'arresto. I militari, giunti sul posto avevano tratto in arresto, in flagranza di reato, R.P., P.M., D.S. e P.S., rispettivamente di 38, 25, 29 e 23 anni, in quanto resisi responsabili del reato di rissa aggravata. Tre di loro difesi dall'avvocato Pasquale Pettorruso, l'altro dagli avvocati Pia Tummolo e Ameriga Petrucci tutti appartenenti al Foro di Melfi. Sono le 04.30 del mattino del giorno della Befana, quando i carabinieri della locale stazioni hanno proceduto a fermare i quattro uomini che avevano dato origine ad una rissa scaturita per futili motivi. Gli arrestati dopo essere stati sottoposti alle cure mediche a seguito delle lesioni riportate, erano stati associati alla casa circondariale di Melfi in attesa dei provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria. d. m.
Alcune immagini della Zona Pals di Lavello presenti nel dossier di “Primavera Lavellese”
mento dell'urbanizzazione primaria della zona Pals e successivamente per la realizzazione delle opere di urbanizzazione del secondo lotto. Ben 4 milioni di euro di cui non si riescono ad apprezzare tangibili segnali.
Tra ritardi burocratici, difficoltà tecniche ma soprattutto seri problemi e contenziosi infiniti con le ditte appaltatrici, le aree Pals alla periferia della cittadina dauna rappresentano l'ennesima incompiuta , cattedrale nel
deserto, tra le opere pubbliche lavellesi. Le aree intanto continuano a popolarsi anche in ragione di nuovi spazi richiesti dagli imprenditori locali. Alcune aziende stanno ritardando l'insedimento in
considerazione dei notevoli disservizi che potrebbero subire. Qualche imprenditore si è già rivolto ad un legale al fine di poter far luce sulla vicenda ed accellerare i tempi dei lavori.
Quello della aree Pals è un problema che ha interessato le giunte comunali precedenti ma che non ha trovato al momento ancora una soluzione definitiva. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Usata la cosiddetta “tecnica delle terre rinforzate”. Soddisfatto il sindaco Cancellara
Genzano, costone messo in sicurezza GENZANO DI LUCANIA - Stabilità, rispetto totale della morfologia del luogo e fruibilità da un punto di vista meramente antropico. Tutto questo - e non è poco - è riuscito ad ottenere l'ing. Nunzio Di Trani lungo il perimetro del centro storico di Genzano, «che - ci dice con convinzione - fra tutti i paeselli antichi del circondario è l'unico ad offrire la suggestiva particolarità di ritrovarsi per intero su uno sperone 'sospeso' fra due burroni». Nel 2004 erano stati consegnati i lavori di consolidamento del “vallone Michele”, sul versante orientale. Quindi si è passati ad Ovest per concludere questa fondamentale opera di “messa in sicurezza”; presa in appalto (complessivamente per un importo di circa 600mila euro) dall'impresa “Medoro Trotta” di Rivello. È il sindaco a darci la notizia che, ormai, anche sul secondo versante quello in effetti più “difficile” e delicato, visto che ivi insiste il Monastero dell'Annunziata, di notevole valore storico ed architettonico - il grosso è fatto. «Da qualche giorno - fa infatti sapere Rocco Cancellara - sui costoni resi definitivamen-
te stabili sono stati 'sparati' con l'ausilio di una sorta di cannoneseminatrice migliaia di semi di ginestra, che andranno a colorare di giallo il contorno a strapiombo di quello che tutti, non senza un brivido di nostalgia, chiamiamo 'paese vecchio'». Per rendere l'idea di quanto l'intervento si rendesse indispensabile, facciamo notare che appena sabato scorso (in occasione del 103-esimo tragico anniversario), abbiamo scritto a proposito della frana che, una fredda sera d'inverno, ingoiò un intero vicolo mietendo ben 15 vittime. E vico Metastasio - così si chiamava - si trovava appunto a ridosso del “vallone dei Greci”, quello ora reso bello quasi come Madre Natura lo aveva fatto, ma ormai anche fermo e sicuro. «Se ora si continuasse con piccoli lavori di incanalamento delle acque un po' più a sud, lungo la fascia occidentale del perimetro - precisa l'ingegnere -, roba davvero di poco conto rispetto a quanto è stato già fatto, si potrebbe seriamente pensare ad una ristrutturazione globale delle tante costruzioni, rimaste intatte nella loro purezza di stile, che su
di essa si affacciano. In tal modo conclude -, si riuscirebbe forse a ripopolare di vita questa appendice urbana sempre più dimenticata, pur se palesemente ancora nel cuore di tutti». Anche l'amministrazione ha delle idee in proposito, ma mira piuttosto ad inframmezzare alle abitazioni degli spazi aperti che facilitino la circolazione veicolare. L'interesse al tema è vivo e si fa sentire da più parti, dunque, e la pluralità di idee è sempre (o quasi) un fattore positivo di crescita. Cosicché qualcosa, di certo, si farà. Per concludere, un dovuto accenno al 'modus operandi' utilizzato per questi lavori di recupero. «Si chiama tecnica delle 'terre rinforzate' - ci spiega Di Trani - e permette di ottenere risultati duraturi ed a bassissimo impatto ambientale con un rapporto qualità-prezzo che non ha eguali». Per modestia, egli non si sbilancia, ma cogliamo comunque la notizia 'fra le righe': è la prima volta, in Italia, che la succitata tecnica viene utilizzata a scopo di consolidamento di aree urbane in così grande scala, essendo stata per lo più 'relegata' alla costruzio-
Il costone prima e dopo
ne di discariche o alla stabilizzazione di costoni in aperta montagna. A cose fatte, si può ben affermare, dunque, che la fiducia nel progettista è stata premiata. Ed il sindaco si dice anche “entusiasta della rete viaria (per ora, solo pedonale) che si è potuta ottenere attorno alla lingua di terra fra i valloni, la quale, tra l'altro, si ritrova
a costeggiare una serie di suggestive grotte scavate nel terreno». «Magari un giorno - conclude - , questa atmosfera da 'presepe' potrebbe diventare anche il posto ideale per una sagra enogastronomica volta a valorizzare luoghi e tradizioni del nostro paese». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Venerdì 9 gennaio 2009
31
Intanto continuano i lavori di rifacimento di Piazza Fiume
Il gelo lascia il segno a Rionero Buche e avallamenti sull’asfalto IL freddo intenso di questi giorni ed il gelo notturno non hanno risparmiato le strade di Rionero. L'asfalto presenta crepe piuttosto evidenti in più punti e su tutte le strade principali sono comparse nuove buche, per fortuna, dalle dimensioni ridotte, ma il disagio permane. Tre sono le strade principali che circondano la città di Rionero a formare un anello: via Galliano, via Roma e la strada statale 93 che si congiunge con la ex extramurale. Seguendo il percorso battuto più volte al giorno dai rioneresi ci si accorge subito delle crepe che diventano più evidenti lungo via Galliano. Primato per le buche va invece alla già non percorribilissima via Roma. Anche la rotatoria all'ingresso dal paese percorsa spesso da Tir, dove un tempo sorgeva la cosiddetta colonnina cara alla memoria dei cittadini, ha il manto stradale irregolare. Questa la situazione lungo le strade principali dove il traffico è sempre intenso, nelle strade secondarie lo scenario non è da meno. In via Fernando De Rosa, proprio davanti un noto albergo cittadino,
A lato i lavori a Piazza Fiume. Sopra buca in via Roma. Sotto alcune crepe sull’asfalto
campeggia una grossa buca che crea disagio oltre agli automobilisti anche ai passanti. Il tempo piovoso ha infatti coperto le buche di acqua rendendo difficile ai veicoli la valutazione della profondità, poi quando qualche pedone passa accanto viene inevitabilmente schizzato a rischio di buscarsi un raffreddore
viste le temperature gelide. “Stiamo provvedendo alla chiusura delle buche con il catrame a freddo” risponde l'assessore ai Lavori Pubblici Maria Pinto “gli impianti di bitumazione sono chiusi in questo periodo dell'anno, inoltre sarebbe materialmente impossibile far aderire il catrame a caldo con le condi-
zioni climatiche presenti”. Per il momento, dunque, la sistemazione è provvisoria. “Stiamo procedendo per tamponare l'emergenza” prosegue Pinto “siamo consapevoli che non è la soluzione ideale, i lavori più approfonditi saranno rinviati a questa estate”. La squadra operativa del comune ridotta all'osso, com-
posta da due sole unità, intanto cerca di riparare alle necessità cittadine. Le strade di Rionero, poi, hanno una lunga storia che non è partita al meglio sin dall'inizio. Nel frattempo procedendo i lavori di ripavimentazione del rione Costa. Via Fiume è stata completata con il porfido e la sagoma è ritornata otti-
male. I lavori sono ora al livello di piazza Fiume. In tutto il rione i cubetti esistenti sono stati sostituiti da lastroni di basolato per avere interstizi meno numerosi e rendere impermeabile la vasta rete di cantine che corre lungo tutta la zona. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Rionero Al 70 per cento
Una ricostruzione Sanità, la Cgil e i sindaci da completare in un confronto a Palazzo LA nuova legge Finanziaria continuerà a mantenere la voce di bilancio inerente il completamento degli interventi di ricostruzione conseguenti al sisma che nel 1980 colpì la Campania Centrale e la Basilicata Centro-Settentrionale. In bilico fino all'ultimo il trasferimento dei fondi alla fine c'è stato. “Questo” ha detto l'assessore ai Lavori Pubblici del comune di Rionero Maria Pinto “attraverso il decreto del sottosegretario di Stato Sen. Mario Mantovani rappresenta la doverosa risposta sollecitata anche dai sindaci dei comuni lucani e dal presidente ANCI Vito Santarsiero”. Rionero in Vulture è uno dei comuni lucani gravemente colpito dal sisma che ancora attende di portare a compimento il processo di ricostruzione sia delle abitazioni private che delle opere pubbliche, e dei Palazzi Gentilizi. Per le abitazioni private la percentuale degli edifici ricostruiti si attesta sul settanta per cento. Sul versante delle opere pubbliche, in particolare, per quanto riguarda il comparto 102 nella piazza cittadina, dopo una battuta d'arresto dovrà ripartire l'iter del bando riguardante la creazione di un opera per il centro di Rionero secondo le correzioni apportate dal mistero. Infine per i palazzi gentilizi obiettivo primario è Palazzo Ciasca per cui si ipotizza una convenzione con la sovrintendenza ai beni culturali. “Attra-
verso manifestazioni a Roma e Potenza” prosegue Pinto “gli amministratori hanno richiesto con forza un impegno del Governo affinché ne garantisca le risorse utili al completamento nella Finanziaria che, in origine, non prevedeva alcuno stanziamento destinato alla ricostruzione stessa”. Il trasferimento di risorse, ammontanti ad oltre quarantotto milioni di euro, comprende fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per 33.560.000,00 euro previsti dalla finanziaria 2007 e resi immediatamente disponibili, ed altri 14.516.000,00 euro già autorizzati dalla finanziaria 2005 e sottoposti all'approvazione del C.I.P.E. “Elemento a base della ripartizione dei fondi è stata la capacità di spesa degli enti locali” spiega l'assessore “che ha consentito ai comuni più virtuosi un'assegnazione anche superiore a quella proporzionalmente prevista, limitando, di converso, le assegnazioni ai comuni che non sono riusciti, a distanza di diversi anni, a svuotare le casse dei finanziamenti a suo tempo assegnati per gli interventi di ricostruzione concedendo i relativi buoni contributo. Si tratta di risorse che, utilmente impiegate, garantiscono interventi a sostegno della nostra economia reale e dello sviluppo delle nostre comunità”. lu. na.
PALAZZO SAN GERVASIO - “Il ruolo del Territorio nel diritto alla salute: la riorganizzazione della sanità lucana” è il significativo titolo scelto per il convegno che si terrà stasera presso la Camera del Lavoro Cgil di Palazzo San Gervasio. L'inizio del dibattito, fra sindacato, cittadini e sindaci della zona, è previsto per le 17.30. Introdurrà Lella Romano (Fp Cgil Potenza), mentre le conclusioni saranno affidate al Segretario Confederale Angelo Summa. Ed è appunto quest'ultimo che abbiamo contattato per ottenere qualche notizia in anteprima su quelli che saranno i temi della serata. «Con la nomina dei direttore generali delle 2 ASL provinciali - ci dice Summa -, finalmente si dà avvio alla riforma del sistema sanitario regionale, il quale adesso, finalmente, ha gli strumenti necessari per uscire
dall'immobilismo che finora lo ha caratterizzato: nuove opportunità di offrire servizi innovativi e di qualità, agevolando in tal modo la piena ed equa fruizione dei servizi per tutti i cittadini, in misura proporzionale al bisogno». «La legge 12/08 - puntualizza il Segretario Cgil - rappresenta sicuramente la prima vera riforma della sanità regionale degli ultimi 20 anni; essa apre la strada ad una profonda evoluzione del Ssr, con una coraggiosa riduzione del numero delle aziende sanitarie: processo che dovrà essere governato in maniera efficace, riorganizzando la rete ospedaliera, soprattutto tramite un deciso sviluppo della sanità territoriale e delle cure primarie; ma anche ottimizzando l'offerta e prestando attenzione all'innovazione tecnologica». «Questo disegno di legge - tiene ancora a precisare Summa - va ad aggiungersi alla
Barile, presentato il libro di Paternoster NEI giorni scorsi, nel centro sociale “Don Domenico Telesca”,in occasione del 1° Festival delle lingue di minoranza e delle culture migranti, per la tutela e la valorizzazione della lingua arbereshe, è stato presentato il libro di Renato Paternoster: l’Arberesh e l'Italiano a Barile, patrimonio lessicale, quale didattica per l’Arberesh? Questo libro è una ricerca discussa nell'anno accademico 2000-2001, da Paternoster, a conclusione di un corso di perfezionamento in Educazione Linguistica
presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Bari, relatore il prof. Vincenzo Minervini, docente di Filologia Romanza. Il poeta in erba barilese Paternoster ringrazia quanti hanno contribuito alla realizzazione di questo opuscolo, che offre un contributo alla riscoperta e alla valorizzazione della lingua arbereshe, vale a dire lo sportello linguistico regionale e il Comune di Barile. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Paternoster
LR n 4 - “Rete regionale integrata dei servizi di cittadinanza sociale»: entrambi principi fondamentali per un welfare attento all'universalità dei diritti di cittadinanza ed equità sociale, nonché per un'auspicata integrazione sociosanitaria in Basilicata». E conclude: «La Fp Cgil, pur consapevole che nella nostra regione c'è ancora molto da fare per mettere al centro dell'assistenza sanitaria il complesso sistema di cure primarie che sono il perno del patto per la salute, esprime soddisfazione, dopo averla sollecitata e aspettata per anni, per l'avvio della riforma delle ASL che rappresenta l'inizio di un processo di governo più efficace della 'sanità' regionale. Poiché i cittadini Lucani hanno il diritto di accedere ad una sistema sanitario di qualità che tuteli il loro diritto alla salute». gia. gue.
Venerdì 9 gennaio 2009
32
Gallicchio La settimana prossima il tanto atteso incontro tra le parti
Sovracanoni, la questione al ministero GALLICCHIO - Forse solo sette giorni per il tanto sospirato incontro presso gli uffici ministeriali per discutere del bacino imbrifero dell' Agri. Una data ancora da definire ma resta fermo il cuore della discussione: la vicenda del pagamento dei sovracanoni, in favore dei comuni rientranti nell'ambito del bacino. Secondo quanto sostenuto dalle amministrazioni, si potrebbe riscontrare un mancato pagamento da parte dell'Enel dei primi quattordici anni, quelli antecedenti il 1974 e sarebbe necessaria la verifica della reale legittimità di non versare il sovracanone negli anni a seguire. Tutto prende il via quando il sindaco di Gallicchio, Gaetano Pandolfi, decide di capire co-
me mai, nonostante la presenza sul suo territorio di una centrale idroelettrica con una capacità massima di 17 milioni di kilowatt, i comuni dell'area non ne traessero alcun vantaggio. Dopo mesi e mesi di acquisizione di materiale, il primo cittadino ricostruisce la vicenda con l'aiuto di alcuni tecnici. Il bacino imbrifero montano del fiume Agri fu delimitato con Decreto ministeriale in data 14 dicembre del 1954, in osservanza della legge 959 del 1953. Un legge che stabiliva anche la misura di 1300£ per ogni chilowatt di potenza nominale di concessione degli impianti idroelettrici che avessero la presa situata nello stesso bacino. Ed è qui che scatta
il primo punto di contestazione dei comuni. L'impianto idroelettrico dell'Agri, è situato a quota altamente superiore ai 500 metri sul livello del mare quindi rientrava nel sovracanone. Eppure questo non è mai stato versato e secondo una rivalutazione, calcolata dai tecnici che hanno coadiuvato l'azione dei comuni, ammonterebbe a 3 milioni di euro. Nel frattempo il tempo scorre, e nel 1974, il Ministero dei LL.PP su richiesta dell'Enel procede ad una riperimetrazione del bacino montano dell'Agri, annullando l'obbligo di pagamento del canone. Ma secondo i comuni, lo spostamento della curva di livello inferiore, motivo che ha de-
terminato il non pagamento, sarebbe illegittima per diverse ragioni. Scatta quindi la richiesta presso l'ufficio legale della Regione Basilicata affinché si faccia propria la causa e si approfondisca la questione nei modi più adeguati e nelle sedi appropriate. Senza dimenticare le nuove norme sulla materia che, divenuta di competenza regionale, necessita di una rivisitazione per permettere ai territori, qualora ne abbiano diritto, di recuperare quanto a loro spetta. Posizioni discordanti che forse potranno essere chiarite nell'incontro che dovrebbe tenersi nella prossima settimana. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Uno scorcio di Gallicchio
Il Pdl: «Mitidieri non riesce a far riunire un consiglio municipale». Il sindaco getta acqua sul fuoco
Lagonegro: crisi al Comune, anzi no Botta e risposta tra la minoranza e il primo cittadino LAGONEGRO - Aria di crisi al comune di Lagonegro. Lo sostengono i consiglieri di minoranza del Popolo della Libertà dopo l'ennesimo Consiglio comunale andato deserto per mancanza del numero legale. Il primo cittadino Domenico Mitidieri, intanto, butta acqua sul fuoco: «Problemi non ce ne sono - dice - Assolutamente non parliamo di crisi, perché non c'è nessuna crisi». «Ormai è prassi consolidata - dicono invece dal gruppo consigliare del Pdl - Il Sindaco di Lagonegro non riesce a far riunire il Consiglio Comunale, anche quando è egli stesso a richiederne la convocazione in seduta straordinaria e urgente. Siamo alla terza riunione non apertasi perché la maggioranza di centro-sinistra non garantisce il numero legale per l'assemblea». Eppure, spiegano sempre i consiglieri del Pdl, la richiesta del Consiglio di mercoledì pomeriggio, era stata inoltrata al Presidente del Consiglio Vito Di Lascio, dal sindaco Domenico Mitidieri quale Consiglio comunale urgente e straordinario per approvare l'adesione al Consorzio “La Cittadella del Sapere”. «Ben cinque consiglieri di maggioranza hanno disertato l'assemblea cittadina rendendo vano il desiderio del Sindaco», sottolineano il consiglieri
Il sindaco Mitidieri
del Pdl. «Erano impegnati fuori» -, risponde il sindaco sdrammatizzando le ipotesi di crisi. «I consiglieri comunali erano assenti ieri pomeriggio, ma c'è la seconda convocazione».
Seconda convocazione programmata per oggi pomeriggio alle 18,30. Sempre a proposito dell'ordine del giorno del consiglio di mercoledì pomeriggio, i consiglieri assumono un ulteriore posizione critica nei confronti dell'amministrazione per la pubblicazione del bando per la selezione di personale per il Consorzio “La cittadella del sapere” avvenuta a ridosso delle festività natalizie, precludendone un'ampia pubblicità. «Siamo ad una situazione di ridicolo e di impotenza politica e amministrativa - rincarano la dose i consiglieri del Popolo della Libertà - Un paese che ha significato sempre qualcosa nella politica regionale, con rappresentanti anche governativi, non merita e non meritava una simile caduta di stile politico. E pensare che uno degli slogan del Sindaco Mitidieri era di far volare alto la politica di Lagonegro. Non possiamo non constatare che la politica è stata fatta si volare, ma dalla finestra!». L'amministrazione del sindaco Mitidieri non ha dato risposte ai cittadini, dicono infine dal Gruppo consigliare del Pdl e al sindaco Mitidieri, concludono, non resta che “prendere atto del fallimento della sua Amministrazione». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
IL PERSONAGGIO Il riconoscimento è arrivato dopo la poesia dedicata a Giovanni Paolo II
Attestato da Vaticano per Capuano FRANCAVILLA - Non è proprio consuetudine ricevere un attestato dal Vaticano, men che meno da papa in persona. E’ successo invece ad Antonio Capuano, poeta, scrittore, editore di Francavilla sul Sinni, che ha ricevuto, tramite il suo parroco don Lorenzo Melfi, ora in pensione, un attestato di Papa Benedetto XVI. Capuano aveva composto una apposita poesia per Papa Giovanni Paolo II quando ancora era in vita, ma lo aveva quasi tenuto nascosto. Pur se la poesia era bella e presen-
tata con ottima fattura anche dal punto di vista grafico, con tanto di foto del pontefice in sottotraccia. Questo lo ricordiamo, avveniva quando Papa Giovanni Paolo II era in pieno esercizio del suo mandato. La poesia però è capitata, chissà come, in mano a don Lorenzo Melfi, il quale dopo averla fatta leggere ad amici e conoscienti, ha deciso di propria iniziativa, senza dire nulla all’autore di inviarla al nuovo Papa, Benedetto XVI appunto. Un semplice gesto di partecipazione cortese di un componimento che
non nasconde l’amore di un fedele verso il papa. Senonchè, all’improvviso, verso la fine dell’anno, dalla segreteria di Stato del Vaticano, il cardinale mons. Gabriele Caccia, scrive a don Lorenzo, a nome di Papa Benedetto XVI. Sottolineandogli l’apprezzamento del Pontefice per le sensibili parole gesto, manifestando poi la volontà di impartire al parroco stesso, a Maria Rosaria Oliveto ed all’autore Capuano, una speciale Benedizione apostolica . Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
La lettera dal Vaticano
«Perchè sprecare risorse finanziarie regionali?»
Commissione ospedale di Lagonegro Interrogazione di Mollica LAGONEGRO - Perchè i membri della commissione per l’ospedale di Lagonegro non sono stati pagati? E’ quanto si chiede in una nota il consigliere regionale Francesco Mollica che ha presentato un’interrogazione sulla questione al Presidente della Giunta regionale e all'assessore alla Sanità rivolta a conoscere le motivazioni dei mancati compensi spettanti alla commissione giudicatrice della licitazione privata per l'affidamento del contratto di concessione per la realizzazione dell'Ospedale Unico per Mollica acuti dell'Azienda sanitaria Usl n. 3 di Lagonegro. «Nel mese di maggio 2007 - afferma Mollica - la Giunta regionale ha, con apposita delibera, nominato e costituito detta commissione, provvedendo successivamente con determina n. 1179 del 29 ottobre 2007 a liquidare i compensi della Commissione composta fra l'altro da personale esterno alla regione Basilicata». «L'anomalia - prosegue l'esponente della Federazione dei Popolari di Centro - sta nel fatto che dall'ottobre 2007 ad oggi, nonostante i decreti ingiuntivi emessi contro l'amministrazione regionale, non si è provveduto al pagamento
delle spettanze a favore dei membri esterni della medesima commissione, i quali in un successivo incontro tra i legali rappresentanti dei commissari ed il dirigente generale del Dipartimento Sanità, avevano formalizzato anche la rinuncia agli interessi e alle spese legali ai quali la Regione Basilicata era stata condannata. Nell'interrogazione - continua Mollica - sostanzialmente si chiede di conoscere le motivazioni che hanno causato e causano tutt'ora ingiustificati ritardi nei pagamenti dovuti al personale di questa commissione, soprattutto considerando che la stessa Regione Basilicata con propri provvedimenti continua a corrispondere compensi a favore di altri commissari per analoghi incarichi oltre che ai dirigenti esterni, provocando di fatto un'ingiustificata disparità di trattamento tra questa commissione ed altre similari». «Eventuali altre azioni legali da parte degli aventi diritto - conclude Mollica - potrebbero far aumentare l'esborso economico da parte della Regione, con l'aggiunta di interessi e rimborso spese legali». Pertanto si chiede Mollica: «Perchè sprecare risorse finanziarie regionali?»
Matera Venerdì 9 gennaio 2009
33
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Valbasento
Grassano
Vertenza Soften in prefettura
Crisi in maggioranza
Incontro rinviato per il maltempo
Magnante alla ricerca di una nuova intesa
a pag. 38
a pag. 39
Il sindaco Buccico assicura in Commissione un gestore per i prossimi 3 mesi
«Parcheggi, svolta in 2 giorni Sisas lasci gli immobili vuoti»
Parcheggi, servizio affidato nuovamente entro pochi giorni. E’ questa la disponibilità ribadita dal sindaco Buccico ieri in Commissione Lavori Pubblici, Sassi e Mobilità Urbana che ha affrontato la questione relativa al servizio dei parcheggi a pagamento. Il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha relazionato ai consiglieri presenti in merito alla vicenda, ribadendo la massima disponibilità a provvedere con immediatezza ad affidare il servizio ad una ditta disponibile, anche la stessa Sisas, per la durata di tre mesi, periodo necessario per l'aggiudicazione del nuovo bando. Ma questo potrà accadere solo nel momento in cui avverrà la consegna, da parte della Sisas, degli immobili oggetto di concessione, quando cioè i parcheggi saranno liberati da automezzi e gli uffici da oggetti e suppellettili. Il sindaco ha ribadito la posizione già espressa nei giorni passati che fa riferimento sostanzialmente alla nascita di un nuovo rapporto contrattuale e non ha mancato di tranquillizzare sul futuro dei lavoratori. «Ad oggi - ha ribadito Buccico - non è assolutamente possibile procedere alla proroga, sia in quanto la legge non lo permette, sia perché la fattispecie contrattuale in questione presenta diversi contenziosi ai quali bisogna trovare una soluzione. Siamo disposti
sin d'ora a riaprire il negoziato per tamponare l'emergenza nella transitorietà fino all'aggiudicazione del nuovo bando”. Quanto alla situazione dei dipendenti, pur non essendo quello dei parcheggi un servizio essenziale, come può essere ad esempio quello dei rifiuti, e pur non esistendo quindi obblighi di legge in materia, l'Amministrazione si attiverà immediatamente affinché possano riprendere a lavorare prima possibile, al fine di garantire continuità ai lavoratori, per i quali il trattamento definitivo è comunque già garantito. L'Amministrazione, quindi, confida che, al massimo nei prossimi due giorni, la Sisas proceda alla consegna degli immobili e allo sgombero dei locali e ci si possa attivare per la ripresa del servizio. In riferimento, infine, ai tempi per la definizione del nuovo bando, il Comune precisa «che la sfasatura di 40/45 giorni circa è conseguente alle lungaggini procedurali dovute decisione di scegliere la via più corretta, quella di attribuire la competenza in materia al Consiglio Comunale (cosa che inevitabilmente ha comportato un allungamento dei tempi, anche per via degli oltre venti emendamenti approvati). Lungaggini evidentemente non erano preventivabili a monte, considerato, altresì, che la bozza del nuovo bando era pronta già dal 12 settembre».
CLIK SULLA CITTA’
Auto contro scooter in via Dante Traffico in tilt ieri mattina
Traffico in tilt ieri mattina, intorno alle 10, 30 in via Dante a causa di uno scontro tra un'auto e uno scooter di Poste Italiane. L'incidente, per fortuna senza gravi conseguenze, è avvenuto di fronte all'istituto professionale per i servizi sociali “Isabella Morra”, in quella che è un'arteria nevralgica della città dei Sassi. Gli automobilisti che transitavano in
via Dante subito dopo l'incidente sono rimasti bloccati in una lunga coda. L’attesa si è protratta anche per quindici minuti. Per tanti, ieri, raggiungere il centro cittadino si è rivelata una missione piuttosto ardua. Sul posto, per i rilievi del casi, è intervenuta la Polizia stradale. matera@luedi.it
Regolamento urbanistico La domanda è: quali interessi prevarranno? di FRANCO DI PIERRO Anno nuovo, vecchi problemi. Tutto come prima. All'orizzonte non cambia nulla e Matera resta immobile in un'attesa senza fine di un'inversione di rotta. Una città che continua a restare nel limbo delle buone intenzioni sostenuta solo dalla speranza che alla fine accada qualcosa di finalmente positivo, dall'occupazione, che è scesa ai minimi storici dopo la crisi del mobile imbottito che si è aggiunta a quella della chimica in Valbasento, alla realizzazione di opere infrastrutturali di fondamentale importanza: il tratto lucano della statale jonica, il collegamento stradale in direzione di Bari, la linea ferroviaria FerrandinaMatera, il completamento dell'aviosuperfice di Pisticci scalo tanto per citare solo gli interventi indispensabili per superare l'isolamento e sostenere in maniera più compiuta lo sviluppo. Ma in compenso ci sono gli annunci destinati a stemperare una crisi drammatica: Matera che si candida nel prossimo decennio a diventare capitale della cultura, Matera che rilancia il progetto di un gemellaggio con Petra per sottolineare le analogie storico culturali tra la città lucana e quella giordana. Grandi progetti. Ma vedranno mai la luce? E se tutto andrà per il verso giusto, sarebbe interessante conoscere in anticipo le ricadute che sul piano economico deriverebbero alla città dei Sassi. Si vola alto al Palazzo di Città, ma l'altezza è tale da perdere di vista i problemi reali della comunità cioè sviluppo ed occupazione che continuano a non godere della necessaria attenzione. Così la navigazione verso il futuro resta difficile e complessa, si viaggia a vista senza progetti e programmi. Nessuna rotta che sia appena credibile, solo annunci che rimandano di anni una ipotetica ripresa dell'economia locale. In questo quadro di corpose e colpevoli incertezze spicca la vicenda casa, un mercato tutto concentrato nelle mani dei privati che offrono una vasta gamma di opportunità, ma a prezzi impossibili, inarrivabili, completamente fuori scala rispetto a quelli praticati in altre realtà del Paese dove le condizioni economiche generali sono di gran lunga migliori rispetto alla asfittica realtà materana.
34 Matera Il presidente di Federfarma Guerricchio: «Inutile l’apertura serale, serve più sicurezza» Venerdì 9 gennaio 2009
Farmacia rapinata, pista lucana La Polizia ottimista conta di risolvere il caso in 48 ore HANNO le ore contate i malviventi che tre giorni fa muniti di fucili a canne mozze, hanno rapinato intorno alle ore 22 la farmacia Dinnella nel rione Cappuccini. “Stiamo seguendo una pista tutta lucana afferma Nicola Fucarino dirigente della squadra mobile della questura di Matera e, nelle prossime quarantotto ore ci potrebbero essere degli sviluppi significativi”. La rapina ai danni della farmacia nel giorno dell'Epifania anche se da considerarsi un fatto sporadico, è il segno di una situazione incresciosa e che la questione non è da sottovalutare, nonostante la città dei Sassi in termini di sicurezza occupi i primi posti nelle classifiche nazionali. Negli anni scorsi fortunatamente si sono registrati solo furti ai danni delle farmacie, mai un episodio così grave e per giunta nella periferia sud della città che negli ultimi anni ha raccolto un alto numero di residenti. “Dopo l'ultimo episodio di cronaca dichiara Antonio Guerricchio presidente di Federfarma Matera, unitamente all'ordine dei farmacisti, abbiamo richiesto un incontro con il sindaco della città e il prefetto per operare nei giorni di turno a battenti chiusi oltre a chiedere alla Regione Basilicata una modifica della Legge Regionale, o una deroga così come accaduto in passato. E' nostra intenzione continua Guerricchio anche la possibilità di poter stipulare una convenzione con un istituto di vigilanza per una maggiore sicurezza delle attività farmaceutiche”. La legge regionale prevede che il turno sia effettuato a battenti aperti dalle ore 13 alle 16 e dalle 19.30 alle 22. Il servizio di turno prosegue nelle ore notturne dalle 22 alle 8 .30 a battenti chiusi. I “ battenti aperti” nelle ore di chiusura delle altre attività commerciali e quando la città è deserta, pone il problema della sicurezza da affrontare con le forze dell'ordine. Molto spesso si tratta di farmacie che oltre a trovarsi nelle zone periferiche della città, non sono dotate di sistemi di sicurezza (telecamere a circuito chiuso, sistemi di allarme e antirapina) collegati con le centrali operative delle forze dell'ordine e quindi più vulnerabili ad episodi di criminalità compiuti con una certa rapidità. In realtà questi sistemi di prevenzione, potrebbero scoraggiare i malviventi che si appostano per cogliere il mo-
BOX CRONACA Camera di Commercio
«Si completi il cda» IL PRESIDENTE della Giunta regionale, De Filippo ha firmato il Decreto di nomina del Consiglio della Camera di commercio di Matera: senza dubbio un segnale di grande responsabilità politica. Il governatore ha difatti ritenuto di dover completare la normale procedura di rinnovo “per assicurare il regolare funzionamento dell'Ente Camerale ed evitare gravi, negative ricadute sul tessuto economico della provincia di Matera, è necessario dover procedere, comunque, alla nomina del consiglio della C.C.I.A.A. di Matera”. Le Associazioni della Piccola e Media Impresa confermando la forza e la valenza della loro alleanza sul progetto di radicale rinnovamento della gestione e del ruolo della CCIAA di Matera ed auspicano una tempestiva integrazione del Consiglio con i rappresentanti del settore agricolo per una fattiva collaborazione.
Cinese espulso
Era irregolare La farmacia Dinnella che si trova ai Cappuccini
«Vogliamo una convenzione con un istituto di vigilanza per tutelarci» mento più opportuno nel tentativo di un “ colpo” che il più delle volte lascia il segno morale per la gravità dell'episodio più che per il bottino recuperato dai malviventi che nella maggior parte dei casi potrebbe trattarsi di individui del posto. Altro accorgimento utile che i farmacisti potrebbero adottare è quello di liberare le vetrine da poster e materiale pubblicitario, in modo tale che da fuori si possa vedere quello che accade all'interno. Sarebbe così possibile anche per i cittadini essere utili e dare tempestivamente l'allarme alle forze dell'ordine. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Proseguono le indagini dopo il furto nell’esercizio dei Cappuccini
Sgombero nei Sassi 40 ordinanze nel 2008 SONO state 40 le ordinanze di sgombero emesse nel 2008 dall’Ufficio Sassi del Comune di Matera per il recupero di immobili occupati impropriamente da privati negli antichi rioni di tufo, patrimonio dell’Umanità per decisione dell’Unesco. I provvedimenti hanno consentito di recuperare al patrimonio demaniale ambienti affidati successiva-
mente in subconcessione per i diversi usi attraverso una continua opera che ha visto impegnati i dipendenti comunali nei mesi passati proprio per il recupero di questi immobili. Le ordinanze hanno riguardato anche immobili occupati abusivamente e previsti dal bando pubblico destinato all’attivazione di servizi.
LA QUESTURA di Matera ha proceduto all'espulsione di un sedicente cittadino cinese non in regola con le norme sull'ingresso ed il soggiorno degli stranieri in Italia. Lo straniero era detenuto nella Casa Circondariale di Matera e non appena scarcerato, poiché irregolare, a suo carico è stato adottato dal Prefetto decreto di espulsione, come previsto dalla legge. Non essendoci disponibilità di posti presso i Centri di Identificazione ed Espulsione, nei suoi confronti è stato quindi disposto e notificato l'Ordine del Questore di Matera a lasciare il Territorio Nazionale entro cinque giorni.
Gesto eroico
Gli elogi di Buccico “UN GESTO che non può sfuggire all'attenzione di chi quotidianamente opera al servizio della comunità”. Così il Sindaco Emilio Nicola Buccico ha voluto ringraziare, a nome dell'Amministrazione Comunale, il vice brigadiere della Polizia Municipale di Matera Francesco Masciandaro, che nei giorni scorsi, con il suo intervento, ha evitato che una giovane donna si lanciasse nel vuoto da Vico Solitario, la strada che conduce da piazza San Pietro Caveoso ai Sassi. “Salvare una vita umana - ha detto il Sindaco - non capita tutti i giorni, specialmente in una realtà continuamente distratta da avvenimenti di altro genere. Non si è trattato del compimento di un'azione quasi dovuta, ma di un gesto esemplare ed emblematico, effettuato con timidezza, ma anche con capacità di intuizione e prontezza di riflessi. Ai ringraziamenti dei familiari della donna, unisco volentieri la mia particolare gratitudine e l'apprezzamento per il nobile gesto”.
Il regolamento all’esame dovrà scegliere tra i bisogni di case e le esigenze dei costruttori
Urbanistica: quali interessi prevarranno? DA oltre due anni gli occhi sono puntati sul regolamento urbanistico che se costruito con criteri che salvaguardino gli acquirenti potrebbe innescare la tanto auspicata inversione di tendenza nei prezzi di vendita. Sarà così? Oppure alla fine tutto si risolverà da un lato in una generalizzata sanatoria nei confronti di coloro che hanno immesso sul mercato case con un'utilizzazione diversa da quella abitativa (per esempio residenze alberghiere) e dall'altro in un'ulteriore attribuzione agli imprenditori privati di ulteriori superfici da ricoprire con mattoni e cemento da mettere in vendita a peso d'oro? Gli addetti ai lavori sono convinti che in città, senza stravolgere il piano regolatore, ci sono spazi residui per poter realizzare un migliaio di alloggi, case affidate alla progettazione e alla costruzione del pubblico tra cooperative, edilizia sovvenzionata e convenzionata. Quali i vantaggi di un simi-
le progetto? Le imprese lavorerebbero tutte, si allargherebbe la base occupazionale, i prezzi sarebbero più contenuti rispetto agli attuali senza considerare che si potrebbero mettere in cantiere realtà immobiliari di più alta caratura sul piano delle tecnologie sul fronte del contenimento della spesa energetica. Inoltre, per gli imprenditori del mattone, che nell'ultimo ventennio hanno realizzato affari d'oro, non sarebbe una diminutio semmai un riposizionamento sul mercato a condizioni diverse sul piano della rendita finale. Insomma, guadagnare meno perché guadagnino tutti in maniera più equa. E di fronte ad un diniego? Semplice, non c'è un ente pubblico, nella fattispecie l'Ater, che potrebbe farsi carico della progettazione e della realizzazione di un corposo programma di edilizia a basso costo? La crisi che sta travolgendo tutti e tutto impone un cambio di direzione, un ritorno
al passato quando l'edilizia pubblica disegnò sapientemente il quadro della nuova città permettendo a moltissimi materani di dotarsi di un tetto a costi accettabili. Vinceranno le esigenze della comunità locale, saranno tutelate le famiglie, avranno più attenzioni i giovani? Oppure si rafforzerà la lobby dei costruttori lasciando tutto immutato rispetto alla situazione attuale quasi a sostenere la presenza di un cartello tra i big locali di cemento e mattoni aprendo dubbi su nefandezze ed intese segrete tra loro e la politica di casa nostra? E' quello della casa uno dei fronti su cui, trovando forza e coraggio, la pubblica amministrazione può avviare a Matera una profonda inversione di tendenza, mettendosi alle spalle il periodo più buio dell'edilizia materana. In quanti si predisporranno ad affrontare questo percorso innovativo e di alto valore sul piano sociale? Franco Di Pierro
Alcune case popolari
Matera
Venerdì 9 gennaio 2009
35
Simbolico lancio sul tetto dell’edificio a dodici mesi dallo sgombero da piazzetta Garibaldi
Teatro dei Sassi, fiori dopo un anno MATERA - I fiori dopo lo sgombero. Quelli del Teatro Sassi, attori e attrici guidati dal maestro Massimo Lanzetta, a un anno di distanza dallo sgombero della sede di piazza Garibaldi tornano per un funerale laico. Il portone principale e una facciata dell'ex scuola situata nel Sasso Barisano, sono stati ornati da un cartello funebre che ricorda la morte dell'edificio che ospitava la compagnia materana. La struttura è adesso in stato di abbandono. Niente di niente ora è garantito né come presente fatto di attività, manifestazioni, né quale scuola per bambini. E niente è previsto per l'immobile. Massimo Lanzetta torna di fronte alla sede che fu luogo di tante attività e spettacoli, per ricordare che come prima cosa la Regione Basilicata ha detto che i locali non sono adatti per ospitare un asilo. Per dire nuovamente che il fattac-
cio di un anno fa non è giustificabile con nessun dato di natura pratica o logistica. Il Teatro Sassi ha dovuto trovare una nuova sede, fuori città, in contrada Gavatina, per continuare a tenere in piedi tutto quello che vuole fare per il futuro. I fiori lanciati sul tetto dell'edificio, attualmente scelto come casa da erbacce e desolazione, rappresentano esattamente il ricordo della morte di un pezzo di cultura. Eppure Lanzetta, continuerà a dire, “morta la Regina evviva la Regina”, continuerà a fare cultura con la compagnia che non si ferma. Anche se dopo la grande rabbia è subentrata persino una specie di rassegnazione. “Da allora - dice l'attore nessuna comunicazione ci è arrivata dal Comune di Matera”. Forse si attende di capire che mossa è necessaria, dopo che i fatti hanno dimostrato che non esiste alternativa pensata con lo strumento della volontà di fare welfare. Paura per la demolizione.
Un abbattimento che non stonerebbe con la già stonata anzi evidente mancanza di sintonizzazione della struttura in cemento con il resto del patrimonio dei Sassi. I tempi passano, i miti invecchiano. Ovviamente non è tempo di mitizzazione neppure di esperienze consolidate; allo stesso tempo, comunque, non si può non riconoscere a Lanzetta e gli altri più giovani pezzi della compagnia del Teatro dei Sassi di aver dato senso e sentimenti, arte e cultura a un posto che avrebbe potuto nel frattempo aver incontrato morte ancora più giovane di questa. Si vedrà, dunque, cosa si vorrà fare andando avanti col tempo. Possibilmente prima che i pezzi cadano e che l'abbandono mangi tutto l'edificio. Intanto, ieri sera, il Teatro Sassi ha incontrato gente nella sua nuova casa di Gavatina. Nunzio Festa matera@luedi.it
I fiori ad un anno dallo sgombero del Teatro dei Sassi
In attesa di scegliere il nuovo gestore si apre il dibattito su una risorsa fondamentale
Più forza al trasporto pubblico Le proposte di Cittadinanzattiva per rafforzare il servizio UN'OCCASIONE per potenziare il trasporto pubblico, accrescerne la qualità e conseguentemente disincentivare l'uso del mezzo privato in città, causa di inquinamento e pericolo per la salute. Sono questi in sintesi, secondo Cittadinanzattiva, i punti che l'Amministrazione comunale dovrebbe tenere particolarmente in considerazione nella stipula della delibera, in fase di discussione, relativa al bando di affidamento del trasporto urbano. «Bisognerebbe - ha dichiarato Angelo Bianchi di Cittadinanzattiva - rendere più onerose le condizioni per ottenere da parte delle imprese concorrenti un punteggio più elevato in sede di aggiudicazione della gara, e ciò per rendere più vantaggi al Comune in termini di migliori prestazioni e servizi. Così si dovrebbe mettere tra le condizioni, per avere un punteggio più elevato, l'aumento dei chilometri di
Angelo Bianchi di Cittadinanzattiva e Franco Porcari della Casam
percorrenza quotidiana, in modo da servire nuove aree della città, che negli ultimi anni si è estesa e continue-
rà a estendersi nei nove anni di durata della convenzione con l'impresa aggiudicataria.
L'attuale proposta circa la possibilità di aumentare la percorrenza fino al 20 per cento, date le nuove esi-
genze, dovrebbe essere ritoccata fino al 30 o al 40 per cento. Inoltre, è necessario un aumento delle corse, affinché siano ridotti i tempi di attesa alle fermate ed i cittadini trovino così più comodo e vantaggioso spostarsi con il pullman». Attualmente il trasporto urbano è gestito dalla Casam, il cui contratto, ormai scaduto, è stato prorogato fino al prossimo mese di giugno. Nella bozza di delibera sono previste misure per il trasporto dei disabili e per l'uso di mezzi ecologici. «Matera - ha aggiunto Angelo Bianchi - ha bisogno di incrementare l'uso di mezzi ecologicamente attrezzati, che dovrebbero essere in numero superiore a quello stabilito nella proposta di delibera. All'impresa aggiudicataria, che incassa i costi dei biglietti ed in più riceve cospicui finanziamenti pubblici, dovrebbe essere imposto di investire maggior-
mente in mezzi ecologici ed anche attrezzati per facilitare l'accesso ed il trasporto dei diversamente abili». Ma la mobilità urbana non dovrebbe trascurare le potenzialità offerte dalla metropolitana delle ferrovie Appulo-lucane, finora sottoutilizzata. “La vera novità - ha concluso Bianchi - potrebbe venire dall'integrazione del servizio reso su pullman con quello su ferro. Incentivando l'uso della metropolitana l'Amministrazione comunale attuerebbe una vera innovazione del trasporto urbano nella nostra città. A tal proposito dovrebbe prevedere un unico biglietto a tempo valido su entrambi i mezzi, su gomma e su ferro, per incoraggiare il ricorso al mezzo pubblico e permettere ai cittadini di spostarsi comodamente, senza essere costretti necessariamente a ricorrere all'automobile”. Biagio Tarasco matera@luedi.it
SPUNTI Un bando da concordare con il sindacato di PIERO VOLPE* Prendo spunto dall'intervento del Segretario cittadino di Idv Giordano per intervenire sulla situazione in cui versa la nostra città. Inizio con il dire che concordo in pieno sull'analisi da egli evidenziata di mal governo della città da parte dell'attuale amministrazione di centro destra, che a mio avviso. E' peggiorato molto rispetto alle passate amministrazioni di centro sinistra anch'esse responsabili. La pulizia della città, la manutenzione delle strade ormai quasi tutte dissestate, la manutenzione del verde, i problemi del traffico. Le segnaletiche orizzontali e verticali, i sensi unici sulle vie nazionali, annunziatella, XX settembre e lucana e le corsie preferenziali per i mezzi pubblici compresi quelli di soccorso tra l'altro già previste nel superato piano urbano traffico(giunta Manfredi), l'individuazione di piste ciclabili. L'ingorgo quotidiano del traffico soprattutto su via annunziatella incrocio con via gattini, via giolitti via rosselli, che potrebbe essere risolto con banali interventi di adeguamento delle attuali rotatorie esistenti se così si potessero definire. La pianificazione degli incroci eliminan-
do negli stessi tutte le svolte a sinistra che creano intralcio ai flussi veicolari etc. A tutto ciò aggiungo che è indispensabile incentivare l'uso da parte dei cittadini del mezzo pubblico potenziandone e sviluppandone la sua peculiarità e capacità di trasporto di massa rispetto al mezzo individuale, facendo si che l'utilizzo di quest'ultimo risulti meno conveniente sotto tutti i punti di vista. Gli strumenti a mio avviso per rendere più appetibile, quindi più produttivo il trasporto pubblico urbano, sono il bando di gara che questa amministrazione si accinge a redigere ed approvare contestualmente agli indirizzi che il nuovo piano della mobilita' urbana, attualmente in fase di redazione dovrà individuare. A tale riguardo e' emblematico in quanto dimostra l'attuale scarso utilizzo del mezzo pubblico, il dato indicato al punto tre della delibera relativo agli introiti derivanti della vendita della bigliettazione e degli abbonamenti (solo il 13%) e comunque aggiornato al 2007. In merito al bando di gara in questione. La segreteria provinciale della Filt Cgil nei prossimi giorni unitamente a Cisl e Uil chiederà un incontro al sindaco per approfondire i contenuti dello stesso, in quanto dopo un'attenta lettura e studio della proposta di deliberazione del consiglio comunale nr 502 affidamento provvi-
sorio del servizio di tpu alla società Casam) non si evince nessuna novita' rispetto al servizio che viene svolto attualmente se non quella dell'offerta economicamente più vantaggiosa, tra l'altro senza specificarne la percentuale limite di abbattimento della stessa che solitamente deve essere fissata per evitare poi le ricadute sull'efficienza del servizio offerto e sui carichi lavorativi che graverebbero sui lavoratori. Altresì il punto 12 della delibera in questione prevede la possibilità di ridurre e/o aumentare la percorrenza del servizio attualmente offerto; francamente riteniamo elevata tale percentuale di scostamento. In primis come Filt pensiamo che un'azienda di trasporto della mobilita' urbana deve essere messa nella condizione di interagire con le altre diverse modalità di trasporto sia esse su ferro che su gomma, tanto da decongestionare il traffico nel centro abitato e permettere una più rapida penetrazione. In conclusione così come già avviene nella stragrande maggioranza del territorio nazionale ed europeo. L'azienda della mobilità urbana deve poter inglobare anche altri servizi quali ad esempio il controllo e rimozione dei veicoli in sosta vietata e magari attraverso questa via risolvere le questioni che ulti-
Un pullman del servizio pubblico di trasporto
mamente interessano i lavoratori e lavoratrici ausiliari del traffico e della sosta ai quali va la nostra totale solidarietà. *componente segreteria provinciale della Filt Cgil
36
Venerdì 9 gennaio 2009
Matera Foto Videouno
Open trio Interaction
TAXI MATERA 3332685173
Mini discarica in città
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
QUESTA sera partire dalle 22 al ristorante Sant’Agostino via D'Addozio, 6-8 “Open trio Interaction”. Dopo la recente pubblicazione per la EmArcy/Universal dell'ultimo disco di Dino Plasmati col suo Open Trio, incomincerà oggi, dal ristorante Sant’Agostino a Matera, una serie di concerti che porteranno questo splendido trio a girare l'Italia, promuovendo il loro cd dal titolo "Interactions". Il trio è composto da Dino Plasmati , Giorgio Vendola e il grande Massimo Manzi. Le composizioni e gli arrangiamenti sono tutti di Dino Plasmati.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Iunema in concerto IL cantautore materano Iunema continua il suo “Nononline tour” e questa sera alle 21 sarà sul palco del Teatro Duni di Matera. In uno splendido scenario di luci, immagini e musica, Iunema sarà accompagnato sul palco dai musicisti che formano la sua band e dai ragazzi dell'Officina dei Pensieri di Altamura. Il concerto viene organizzato dall'Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). Nel corso dello spettacolo, inoltre, sono previsti gli interventi di due ospiti: Domenico Pozzovivo, ciclista lucano di fama internazionale e testimonial Admo, e Max Lo Turco, cantautore emergente genovese.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Bianco alla Southeritage PROSEGUE fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.
“Sunshine” al teatro Duni
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Uva Motta M. C. via Gravina 40 - 0835/264331
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
IL 13 gennaio alle 21 al teatro Duni Sebastiano Somma e Benedicta Boccoli presentano “Sunshine” di William Mastrosimone regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine di William Mastrosimone è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.
Mostra di Sciandivasci SI conclude domani nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria” di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio». La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingresso è gratuito.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express
DA VEDERE Fino a domani nella Mediateca provinciale Ribecco è possibile visitare la mostra mostra fotografica “Il matrimonio: dalle immagini, la nostra storia”. Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle ore 18,30 venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingressoè gratuito.
0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 18- 19,45- 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 The Millionaire 17-19,15-21,30 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Iunema in concerto ore 21 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 18,15-20-21,45 •CINEMA ANDRISANI•
Montescaglioso 0835-208046 Come un uragano 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il cosmo sul comò 17-19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 37 La promessa del primo cittadino e l’entusiasmo dei 150 tesserati che frequentano il sodalizio Venerdì 9 gennaio 2009
Una sede nella calza della Befana I soci di “Anziani Uniti” hanno festeggiato con Buccico LA promessa di una nuova sede nella calza della Befana: non poteva esserci regalo più gradito, martedì sera, per i 150 tesserati dell'associazione “Anziani Uniti”. Ospiti dell'iniziativa promossa dal sodalizio per festeggiare l'Epifania, il sindaco Emilio Nicola Buccico e il presidente del Consiglio comunale Romeo Sarra che hanno potuto rendersi conto dell'inadeguatezza della sede di piazza Firenze. L'assenza di spazi idonei in cui svolgere le attività dell'associazione è un problema che si trascina da diversi anni: dopo lo “sfratto” da un locale ubicato nella struttura del liceo Classico, gli anziani stanno usufruendo di alcuni spazi nello stabile occupato anche dal “Punto salute”, nel rione Villa Longo. «Attualmente i nostri soci sono circa 150 ma continuiamo a ricevere richieste di tesseramento che purtroppo non possiamo soddisfare proprio per la mancanza di una sede adeguata. - spiega Maria Pia Volpe, assistente sociale e responsabile dell'associazione - Il 20 dicembre e il 6 gennaio, in occasione di alcune nostre iniziative per le festività, siamo stati lieti di avere tra noi il sindaco Buccico che, dopo averci fatto gli auguri, ci ha promesso un locale nuovo. Ab-
Sarà presentato il 27
Servizio consulenza notarile L'AMMINISTRAZIONE Comunale ha incontrato le associazioni dei consumatori, per verificare la possibilità di avvio del servizio di consulenza notarile gratuita che verrà offerto ai cittadini di Matera, con la collaborazione del Distretto dei Notai. All'incontro, promosso dall'Assessorato al Patrimonio, hanno preso parte il Sindaco Emilio Nicola Buccico, l'Assessore Michele Domenichiello, i dirigenti comunali di settore, il notaio Brunella Carriero, per del Distretto dei Notai, e le associazioni Federconsumatori, Unione Consumatori, Movimento Difesa dei Cittadini, Adiconsum e Cittadinanzattiva. Il notaio Carriero, nell'illustrare l'iniziativa, ha spiegato che il servizio prevede l'organizzazione di una serie di incontri con i cittadini, ai quali verranno forniti utili consigli, notizie e ogni genere di informazione attinenti alle problematiche sulla casa, ed ha consegnato ai partecipanti le guide “Vivere in condominio” e “Mutuo informato”, predisposte sul tema dal Consiglio Nazionale del Notariato. L'iniziativa verrà pubblicamente illustrata martedì 27 gennaio al Comune.
Alcuni scatti della festa della Befana nella sede di “Anziani Uniti”
biamo apprezzato molto l'umanità dei nostri amministratori». Canti in vernacolo hanno preceduto l'arrivo della Befana, del tutto originale e autoironico: è giunta a bordo di uno slittino trainato da alcuni infermieri del 118 in divisa. Si sono concluse, quindi, nel migliore dei modi le feste per i soci dell'associa-
zione Anziani Uniti che non hanno mai smesso di combattere per ottenere una sede idonea. Quella di piazza Firenze crea non pochi disagi agli over 65: all'esiguità degli spazi (non è possibile realizzare tutte le iniziative, dalle serate danzanti ai laboratori, che da sempre animano il gruppo) si aggiunge l'ubicazione in una zona decen-
trata della città, difficilmente raggiungibile dalla maggior parte dei soci. “Anziani Uniti” è ormai diventata un punto di riferimento per i pensionati materani: «A maggio - sottolinea Volpe - l'associazione compirà 20 anni. In programma abbiamo un convegno e una mostra fotografica sul ventennale. In quel periodo sarà ricam-
biata la visita dei pensionati del centro sociale “Il Pilastro” di Viterbo. A maggio 2008 - ricorda Volpe - “Anziani Uniti” ha sancito un gemellaggio con “Il Pilastro”: un evento che ha avviato una collaborazione tra le due realtà e che vedrà, per i festeggiamenti del ventennale, gli over 65 laziali far tappa nella città dei Sassi».
Per le venti candeline del sodalizio materano si preannunciano anche iniziative collaterali, ancora in via di definizione. «Vorremmo ricreare negli antichi rioni un vero e proprio percorso itinerante in cui allestire vari angoli con prelibatezze locali. Un modo per far conoscere anche la vita e le tradizioni dei Sassi», conclude Volpe. “Anziani Uniti” svolge le sue attività ogni mercoledì, sabato e domenica dalle 18,30 e si avvale del supporto dell’assistente sociale Margherita Lionetti. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
In corso contatti per concretizzare l’iniziativa
Via all’esame dei progetti per la riqualificazione
Gemellaggio con Petra Delegazione giordana invitata dal sindaco
Piazza della Visitazione al lavoro la commissione
PROSEGUONO i contatti tra le città di Matera e Petra per concretizzare il progetto di gemellaggio. Dopo la visita ufficiale all'Ambasciata Giordana a Roma di una delegazione dell'Amministrazione Comunale composta dal presidente del Consiglio Comunale Romeo Sarra e dal consigliere comunale Adriano Pedicini, il sindaco Emilio Nicola Buccico ha inviato nei giorni scorsi una lettera all'ambasciatore Giordano, sua Altezza reale Principessa Wijdan Al-Hashemi, rinnovando l'interesse del Comune di Matera a portare a compimento le procedure per il gemellaggio tra le due città, entrambe riconosciute patrimonio dell'umanità dall' Unesco. «Questa Amministrazione - ha detto il sindaco attribuisce ai gemellaggi e ai patti di amicizia e fratellanza un ruolo basilare per lo sviluppo delle relazioni sociali e internazionali. E' fondamentale sentirsi vicini ad una città lontana, ma con la quale si condividono radici, assonanze morfologiche e spiritualità». Buccico ha quindi au-
spicato una rapida definizione della stipula di un patto di gemellaggio tra Matera e Petra, considerata la funzione attiva di due città operatrici di pace e divulgatrici di cultura e storia, con la certezza del raggiungimento di un armonico futuro, fatto di scambi turistico-culturali, sviluppo economico e aiuto reciproco per la diffusione della pace tra i popoli. Il sindaco ha infine invitato a Matera una delegazione municipale di Wadi Muosa Petra con l'intento di programmare un incontro per elaborare comunemente i punti fondamentali da inserire nel concordato dee patto che si andrà a sottoscrivere. Le numerose costruzioni dalle facciate tagliate direttamente nella roccia presenti a Petra ne fanno un monumento unico, che è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'Unesco il 6 dicembre 1985. Anche la zona circostante è stata costituita dal 1993 parco nazionale archeologico. Nel 2007, inoltre, Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del mondo moderno. matera@luedi.it
COMINCERANNO questa mattina i lavori della commissione di esperti che valuterà e sceglierà il progetto vincitore del concorso internazionale di idee per la progettazione e riqualificazione urbanistica di Piazza della Visitazione. La commissione istituita è presieduta per legge dal dirigente comunale dell'Ufficio Tecnico Giuseppe Montemurro, ed è composta dal prof. Angelo Lucchini del Politecnico di Milano, esperto di progettazione elettronica, dal prof. Francesco Karrer della Sapienza di Roma, esperto in urbanistica, incaricato tra l'altro della redazione del Piano Strategico del Comune di Matera, dal prof. Amerigo Restucci dell'Università di Venezia, esperto di storia dell'architettura, dal prof. Nicola Costantino del Politecnico di Bari, esperto di management edilizio, dall'arch. Giuliano Colombini di Pisa, in rappresentanza del Consiglio Nazionale Architetti, e dall'arch. Ornella Segnalini in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture. Come è noto, sono cinque i progetti in corsa per aggiudicarsi il concorso che mira a rendere la piaz-
L’assessore Guida e il sindaco Buccico
za materana il nuovo simbolo architettonico della città; l'Amministrazione Comunale li ha affidati ad altrettanti architetti di fama internazionale, ovvero i portoghesi Manuel e Tomas Salgado, lo svizzero Mario Botta, lo spagnolo Josè Maria Tomas Llavador, il francese Dominique Perrault e l'argentino Mario Ambasz. I lavori della commissione proseguiranno nella massima riservatezza fino al giorno 24 gennaio, quando si terrà un convegno alle 9,30 nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi,
nel corso del quale i cinque progettisti illustreranno le loro idee alla cittadinanza. Al termine, il Sindaco Emilio Nicola Buccico proclamerà il progetto vincitore del concorso. Un progetto molto atteso sia per le professionalità che se ne occupano sia perchè si annuncia come la vera occasione per mostrare un volto nuovo della città in un punto nevralgico che tocca il cuore vecchio e nuovo di Matera a stretto contatto con il centro urbano. matera@luedi.it
Venerdì 9 gennaio 2009
38
Valbasento Ora i 31 dipendenti chiedono le spettanze subito o la messa in mora dell’azienda
Maltempo tiranno per la Soften Slittato l’incontro dal prefetto. Lavoratori ancora in sit- in VALBASENTO - Quando si dice la malasorte. Adesso a intralciare il confronto con la Soften ci si è messo di mezzo anche il maltempo. Il vertice convocato ieri mattina dal prefetto, Francesco Monteleone, è slittato di 48 ore a causa delle cattive condizioni metereologiche che non hanno consentito al management dell’azienda di partire in aereo da Milano. Il tavolo con i sindacati e la rsu aziendale è stato aggiornato a lunedì, alle ore 12. L’incontro sarà preceduto da un tavolo regionale fissato per le ore 10 a Potenza. Evidentemente, prima che rassicurare i 31 dipendenti circa il futuro dello stabilimento, mai più ripartito nonostante la fine del lungo periodo di Cassa integrazione, Soften deve rendere conto dei finanziamenti pubblici ricevuti in dote dalla Regione al momento dell’insediamento in Valbasento. Oggi, inve-
Striscioni dei lavoratori e il prefetto Monteleone
ce, l’amministratore delegato della società dovrebbe incontrare i vertici di Tecnoparco per affrontare la spinosa questione dell’energia elettrica. La società di servizi ha maturato un credito di circa due anni e prima di tornare ad assicurare la fornitura allo stabilimento di Pisticci
scalo si aspetta il pagamento delle somme arretrate. I lavoratori, dal canto loro, ancora senza stipendi da settembre, continuano a stazionare davanti ai cancelli della fabbrica da lunedì. L’intenzione è quella di tornare quanto prima al proprio posto di lavoro e non intendono far-
si cogliere impreparati, nel caso in cui ci siano le possibilità per ripartire. Anche se nessuno si fa illusioni. «Il tempo delle favole è finito; vogliamo certezze», dicono i dipendenti di Soften in un comunicato. E anche a breve, «visto che di tempo, se pur in silenzio, ne abbiamo conces-
so sin troppo, per via del nostro alto senso di responsabilità, nonostante la società ci abbia abbandonato a noi stessi, non facendosi nè sentire nè vedere con i suoi rappresentanti». «Ci aspettavamo -sostengono i lavoratori- che insieme alla richiesta di “un minimo posticipo” di 48 ore richiesto dall'amministratore unico ci fosse stata la sensibilità di ricordarsi di questi poveri “fessi” di lavoratori che stanno da giorni davanti ai cancelli dell'area industriale perché la fabbrica Soften è chiusa e nessuno ne ha mai dato comunicazione. Un atteggiamento fuori logica aziendale, al punto che è difficile stabilire se si può parlare di azienda o di fantasmi». Le condizioni per avviare una trattativa? I 31 lavoratori in proposito sono intransigenti: prima i soldi e poi il confronto. «Potremmo iniziare trat-
tative -dicono- solo se l'azienda si prende carico di pagare immediatamente tutte le spettanze arretrate. Diversamente confermiamo la nostra piena volontà della messa in mora dell'azienda, come già comunicato, nei giorni scorsi, a Soften a mezzo raccomandata . Fermo restando la nostra piena volontà di proseguire e, quindi, di iniziare con Soften un nuovo percorso lavorativo esprimiamo tutta la nostra volontà e “pazienza” nell'ascoltare». Ma i lavoratori hanno di che lamentarsi anche con la Regione, «che non ha fatto sentire la propria voce. Eppure è evidente che se in passato e tutt’ora non si è lavorato per una programmazione giusta ed equa, diventa quasi inevitabile che situazioni di crisi come quello della Soften siano all'ordine del giorno». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Montescaglioso A disposizione dei consumatori anche un numero di consulenza Miglionico L’idea di Ribellino
Sportello per i saldi sicuri Iniziativa del Movimento per la difesa del cittadino MONTESCAGLIOSO - Il Mdc (Movimento Difesa del Cittadino) di Montescaglioso, sede per la Basilicata, fornisce, in una nota, utili indicazioni sui saldi, per orientarsi all'acquisto davvero conveniente. Innanzitutto, si deve, in ogni caso, prestare sempre la dovuta attenzione se non si vogliono correre rischi di subire fregature. Proprio per evitare tutto questo, anche per il 2009 il Mdc ha aperto lo Sportello “Pronto Saldi”, per offrire consulenza e informazione ai consumatori attraverso la mail stafflegale@mdc.it e il fax 06/4820227. Dal 7 gennaio è possibile telefonare (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30) al numero 06/4881891 per ricevere informazioni ed essere messi in contatto con le sedi locali. Per il corretto acquisto degli articoli in saldo il Mdc consiglia ai consumatori di ricordare sempre 5 importanti punti. Per quel che riguarda il cambio della merce e diritto di recesso: poter effettuare il cambio del capo in seguito all'acquisto in genere è a
discrezione del negoziante, salvo che il prodotto non sia danneggiato o non conforme perché in tal caso vi è l'obbligo per il venditore di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione del capo in oggetto. Se non possibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Non risponde al vero che i capi in saldo non possano essere cambiati. Il diritto di recesso, esercitabile normalmente entro 10 giorni dall'acquisto, riguarda vendite a domicilio, per corrispondenza, a distanza e non ha nulla a che vedere con gli acquisti conclusi all'interno di un esercizio commerciale. E' sempre importante conservare lo scontrino per un eventuale sostituzione in caso di prodotto difettoso entro il termine di 2 mesi dalla data in cui è stato scoperto il vizio. La garanzia è infatti valida per due anni dal momento dell'acquisto ed è utile mantenere integro lo scontrino di acquisto. I capi proposti in saldo possono essere oggetto di notevole deprezzamento se non venduti entro un dato termine. Per evi-
tare un acquisto scontato ma di merce considerata “resto di magazzino” bisogna sapere che i veri saldi sono quelli applicati su merce della stagione che sta finendo. Il suggerimento è quello di acquistare principalmente nei negozi di fiducia tenendo presente che se lo sconto supera il 50% c'è il dubbio che si tratti di un capo delle stagioni passate. Da evitare, poi, l'acquisto di prodotti senza etichetta relativi alla composizione e alla manutenzione necessaria a evitare eventuali danneggiamenti del capo. I cartellini della merce vanno analizzati con attenzione per verificare in primis che sia presente il prezzo di partenza del capo, quello scontato e il valore in percentuale dello sconto applicato e confrontati il prezzo vecchio e quello ribassato eventualmente chiedendo spiegazioni al venditore sulla misura dello sconto praticato.Diffidare sempre dei negozi che coprono le vetrine e non consentono di vedere la merce esposta. Michele Marchitelli
“Lucania oggi” per l’ambiente MIGLIONICO - Ribellino per sport, salute e ambiente. Fra le ultimissime iniziative nate e sviluppate dal Centro promozionale “Lucania Oggi”, giorni or sono, un incontro nel quale si è parlato soprattutto di sport e salute. Miglionico per Giovanni Ribellino, potrebbe, dunque, accogliere spunti per diventare migliore. L'incontro è stato uno dei momenti della collettiva di pittura, “Sport - Salute - Ambiente”. L'intervento di Ribellino è stato caratterizzato da sottolineature all'importanza dell'attività fisica e sportiva all'aperto, “nell'ambito di una natura non contaminata”. Al centro della discussione anche l'oramai
sempre più significativa Strabradanica di ciclismo, che lo stesso centro culturale miglionichese è riuscito a far arrivare all'VIII edizione. All'appuntamento, è stato anche ricordato, “Partecipano cicloamatori di ogni età”, e che la Strabradanica potrebbe essere «di stimolo alla ricerca sportivo-sanitaria e alla valorizzazione ambientale della zona». Questo piccolo evento permette a tante e tanti di entrare in contatto con bellezze che possono essere futuro della progettazione per una vita più toccata dagli elementi naturali. Che non sono i rifiuti spesso abbandonati fra le campagne. nu.fe.
I ragazzi di Valente diposti a tutto per difendere la leadership
Pisticci cerca la conferma in vetta PISTICCI - Arriva subito un test molto impegnativo per il Pisticci che, fresco di primato, dovrà difendere la leadership in classifica sull'inviolato campo della Ruggiero Valdiano. La squadra del comprensorio valdianese, che d'estate ha rilevato il titolo dal Lauria, mostra sin dall'inizio del torneo solidità e compattezza tanto che al passivo ha incassato una sola sconfitta, quella alla seconda giornata proprio per mano del Pisticci. Da allora sono arrivati 14 risultati utili consecutivi che hanno fruttato il quarto posto in classifica ed il ruolo di prima candidata ad insediare il terzetto che si alterna alla guida del campionato sin dall'inizio. Per il Pisticci, dunque, un incontro utile a testare
la reale consistenza della sua forza. Sicuramente si tratta della trasferta più difficile dopo quella di Oppido, ma bisognerà abituarsi, perché nel girone di ritorno gli impegni esterni dei gialloble presenteranno più di qualche insidia. Sulla carta la seconda metà della stagione sembra la più impegnativa, non solo per il calendario, ma anche alla luce dell'ottimo rendimento ottenuto finora, che non sarà semplice replicare. Contro la Ruggiero Valdiano, poi, conta anche il doppio desiderio dei padroni di casa che vorranno vendicare l'unica sconfitta di stagione e, nello stesso tempo, provare a rientrare definitivamente nei piani alti della classifica. Un successo dei campani,
infatti, porterebbe la Ruggiero a ridurre sensibilmente l'attuale margine di 7 punti dalla vetta. Il Pisticci conosce i pericoli che la trasferta di domenica nasconde e sa che la leadership, con un solo punto di vantaggio, è concetto relativo. Non perdere terreno con la Ruggiero significherebbe, tuttavia, trovare conferme definitive rispetto a quanto di buono mostrato soprattutto in questi ultimi due mesi di Eccellenza, nei quali i gialloble hanno solo vinto, inanellando una impressionate serie di 9 successi consecutivi. Ci sono tutti i fattori, dunque, per assistere a un incontro molto agguerrito, nella consapevolezza che la posta in palio inizia a essere alta anche se, in ogni caso, con altre 13 par-
Il Pisticci
tite ancora da giocare, il big match di domenica non pronuncerà sentenze definitive. Valente, per l'occasione, dovrà fare ancora a meno del capitano Giuseppe Fortunato, che sconta il secondo ed
ultimo turno di squalifica e non è ancora sicuro della disponibilità di Cozzolino, operato per riparare la doppia frattura al setto nasale rimediata con il Picerno. Roberto D’Alessandro
Venerdì 9 gennaio 2009
39
Grassano Spiragli dopo le dimissioni del presidente del Consiglio e la nuova segreteria dei Popolari Uniti
Magnante alla ricerca di un’intesa Riprendono le trattative politiche dopo la crisi in maggioranza GRASSANO - Proseguono gli incontri del sindaco Vito Magnante con le forze politiche della coalizione di centrosinistra per raggiungere un accordo e mettere finalmente la parola fine alla crisi in atto ormai dallo scorso luglio. Nei giorni scorsi, con esattezza il 2 gennaio, l'opposizione ha protocollato una richiesta di consiglio comunale, chiedendo tra i vari punti la discussione la verifica della maggioranza. Il consiglio che, come prevede lo statuto comunale deve essere convocato entro 20 giorni dalla richiesta dei consiglieri, potrebbe tenersi a breve, ma la data non è stata ancora comunicata. Si rincorrono, intanto, le voci su una possibile soluzione della crisi, ma nulla è trapelato da fonti ufficiali degli addetti ai lavori; infatti da indiscrezioni sembrerebbe che ci sia una strada di riappacificazione con il gruppo dei Popolari Uniti. La crisi che si trascina da mesi risale allo scorso 17 luglio 2008, quando a seguito delle
Vito Magnante
dimissioni dell'assessore al bilancio Marinelli, ci fu l'azzeramento della giunta; allora si prospettarono nuovi e diversi scenari, ma l'accordo non è mai stato siglato per divergenze di vedute sulla composizione della giunta tra i partiti della coalizione. Una situazione di stallo ma anche di ricerca di possibili “ricongiungimenti” , resa difficile anche da una dichiarata contrapposizione dei
Popolari Uniti, che hanno sempre chiesto al sindaco di ripristinare la situazione così come era prima dell'azzeramento come atto dovuto visto il risultato elettorale portato dal Partito a questa maggioranza. Intanto, notizia di queste ore, si è dimesso per ragioni personali dall'incarico di presidente del Consiglio, Giuseppe Vignola, del Partito democratico. Questa poltrona libera potrebbe probabilmente offrire a Magnante una possibilità in più da portare al tavolo delle trattative, che proseguono in queste ore, con il nuovo coordinatore dei Popolatri Uniti Mario Dileo. E se dal punto di vista politico Magnante si prodiga per ristabilire l'equilibrio, sul fronte amministrativo il sindaco raccoglie i primi frutti. Obbiettivi, come più volte da lui detto pubblicamente, che solamente restando ad amministrare possono essere raggiunti, allontanando in primis lo spauracchio del dissesto finanziario. Ma sul nuovo anno sembra soffiare un
vento buono; infatti nelle casse comunali sono giunti i tanti attesi fondi e con precisione: 1.100.000 euro di finanziamento dalla ex legge 219, una parte di questa somma sarà destinata, così come lo prevede la legge, al pagamento degli espropri, alla copertura dei debiti, contenzioni e ineludibili pagamenti. Altri 350.000 euro sono giunti dal ministero dell'Ambiente per la progettazione e il consolidamento del cimitero, per cui è stato già dato l'incarico previa gara di appalto. Poi 200.000 euro sono arrivati dalla Regione Basilicata per la sistemazione della zona cinti e la raccolta dell' acqua piovana in via Roma e nel raccordo con corso Umberto I. Trentamila, inoltre, dalla Provincia di Matera per la segnaletica sempre di via cinti e per un progetto di ricognizione delle cantine. Duecentomila ancora dalla Regione Basilicata per la sistemazione del parco delle frane di via Garibaldi. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Pro loco entusiasta della vetrina televisiva che ha suscitato tanta curiosità
Tricarico prepara il Carnevale Incontro organizzativo per la tradizionale sfilata del 17 TRICARICO - Oggi pomeriggio, alle ore 18.30, si svolgerà un incontro presso il municipio di via Don Pancrazio Toscano per mettere a punto i dettagli organizzativi per la sfilata delle famose maschere tradizionali del Carnevale di Tricarico del 17 gennaio prossimo, ovvero per il primo giorno di carnevale, che cade in occasione della festa di Sant'Antonio Abate, protettore del fuoco e degli animali. L'invito a partecipare all'incontro porta la firma del sindaco, Raffaello Marsilio, che in questi anni, insieme a molti componenti dell'Amministrazione comunale, ha partecipato in maniera diretta alla manifestazione, indossando il vestito multicolore da “mucca”. La Pro loco, già da alcuni mesi, è al lavoro, anche sull'onda dell'entusiasmo suscitato dall'apparizione delle “Maschere” in televisione in occasione della puntata di “Sereno variabile” dedicata a Tricarico, trasmessa l'otto no-
vembre scorso sul secondo canale della Rai (che si può ancora rivedere su You Tube). Infatti, come riferito dal presidente, Roberto Incudine, molte sono state le persone che da ogni parte d'Italia hanno chiamato per conoscere ulteriori informazioni e si sono dette interessate a vedere dal vivo le maschere di Tricarico, un carnevale tra i più originali ed antropologicamente interessante dell'area meridionale, del quale si sono occupati nel tempo molti studiosi e scrittori, tra cui Rocco Scotellaro e Carlo Levi. Quest'anno, anche fuori dal periodo carnevalesco, le maschere si sono esibite in diverse occasioni e città, anche all'estero, come a Basilea, in Svizzera. Ad oggi non si conoscono ancora i dettagli del carnevale tricaricese per il 2009, ma pare che il programma preveda gemellaggi con altri gruppi tradizionali italiani altrettanto interessanti. Michele Santangelo
Nelle tabaccherie il resto non si dà più
Febbre da Gratta e vinci a Salandra SALANDRA - Anche a Salandra, come in molti locali pubblici, o aperti al pubblico, che coprono l'intero territorio nazionale e frequentati da tutti, quali bar, edicole, tabacchini, per cui ubicati dai più sperduti villaggi della Penisola alle grosse città, è entrata ormai di moda una fatidica frase: “E col resto dammi uno da due euro”. Oppure: “Questa volta mi dia quello da cinque”. Altri invece prendono anche “quello da dieci”, con i richiedenti in numero minore rispetto al maggiore costo in euro. Non si tratta di un gioco di parole, ma del fatidico “Gratta e vinci” diventato ormai parte integrante della vita quotidiana per un pubblico sempre più vasto. La casalinga di tutte le età, il disoccupato, il cassintegrato, il professionista. Ben pochi ormai sfuggono alla tentazione di farsi qualche grattata. E vada per le lotterie a cadenza saltuaria, vada per le schedine del totocalcio, il lotto, l'enalotto e il superenalotto, le corse tris ed altro ancora. Quanto più la cadenza dell'estrazione era lontana nel tempo tanto più il principio etico era sostenuto, mentre è scemato sempre più con l'aumento delle cadenze da settimanale a bi e trisettimanale. Anche l'approccio è diverso, con la compilazione di schede e numeri, che spesso non predispongono il cliente ad accingersi nell'impresa, ma solo coloro che hanno già deciso per precedente conoscenza e scelta. Il Gratta e vinci preso dal resto, immediatamente, in ogni momento, da chiunque, senza predisposizione, sembra un invito a trabocchetto, una
droga dalla quale a poco a poco non se ne esce più. Da una volta ogni tanto, a due volte, poi di tanto in tanto, poi ogni giorno, poi ancora ad ogni resto e magari anche per più volte al giorno. E con le difficoltà economiche che la maggior parte delle famiglie italiane incontra per arrivare a fine mese l'accumulo di due, più due, e poi più altri due, e tanti altri ancora Gratta e vinci, in un mese può costituire una discreta somma che pur con qualche, a volte, misera vincita, non rientra più nel bilancio di spesa familiare. Tanto, se la vincita è piccola, con la somma vinta si prendono altri biglietti. Se qualche volta, per pochi, la vincita è un po' più consistente, diciamo intorno ai 500-1000 euro, entro poco tempo comunque si saranno consumati. Un tempo con il resto del Carlino si faceva cultura; oggi col resto del grattino si impoveriscono le famiglie e si arricchisce chi è già ricco. Il Gratta e vinci in una società civile non dovrebbe trovare alcuna giustificazione morale, nè dal punto di vista teologico e né filosofico. Probabilmente è anche anticostituzionale, sia come principio generale perché va contro la difesa della famiglia e del suo benessere, sia come principio particolare richiamato nell'articolo 47 della Costituzione: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”. Concordiamo allora con don Marcello Cozzi: «La crisi non è solo economica, ma etica e al centro c'è l'uomo con le sue esigenze, e non il profitto». Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it
Le tradizionali maschere di Tricarico
Tante le occasioni da gol, ma il team di Patella si è fermato sul pari a Banzi
L’Irsinese propone ma non vince IRSINA - Anno nuovo vita vecchia per l'Irsinese di Patella. La prima di ritorno contro il Banzi non è andata oltre il pareggio, nonostante la squadra sia rimasta in vantaggio per l'intera gara, ancora una volta i rossoneri si fanno raggiungere negli ultimi minuti di gioco con il solito goal occasionale. 1-1 il risultato finale. La partita, iniziata sotto buoni auspici per i rossoneri, sembrava scivolasse verso un sicuro successo, ma così non è andata. Abbiamo chiesto al mister della squadra Enzo Patella come in realtà siano andate le cose: «Ci siamo allenati e preparati bene per affrontare la gara contro il Banzi -spiega Patella- sembrava una sfida a portata di mano, ma
così alla fine non è andata, il solito goal beffardo, che mette purtroppo in discussione tutto il lavoro fatto. Sembra un annata stregata -continua Patella- non c'è nulla da fare, non riusciamo a portare a casa una vittoria agevolmente neanche per sogno. Proprio la partita di ieri, ha dimostrato per l'ennesima volta i nostri limiti, costruiamo tante occasioni da gol, ma non le sfruttiamo, io penso che quando in una gara si costruiscono ben cinque palle gol limpide, una, bisogna metterla dentro, anche perché quando poi andiamo in vantaggio e non riusciamo a chiudere la partita, l'avversario fino alla fine riesce a trovare quansi sempre il modo come pervenire al pareggio, è una co-
stante per la quale sembriamo impotenti. Anche se, questa mia affermazione non vorrebbe essere un alibi, tuttavia a guardarci intorno, questo in corso, sembra essere un anno difficile un po' per tutti. Dal campo sul piano del gioco, arrivano anche delle buone risposte, molti giovani infatti si stanno confermando, insieme a qualche veterano come Francesco Lorusso, che sembra essersi ripreso bene, certo in campo ci devo mettere undici giocatori per volta, ed io cerco di mandarci come tutti gli allenatori innanzitutto quegli più in forma, mi dispiace se qualcuno non trovando i giusti spazi, non viene accontentato». Domenica prossima sarà già la seconda di ritorno, e verrà a farci visita un
Il mister Enzo Patella
altro “brutto cliente”, il Ferrandina, che si trova in classifica a più due rispetto a voi, abbiamo chiesto a Patella cosa intendi fare per fermare i cugini di Ferrandina. «Non ci sono strategie particolari -dice Patella- il Fer-
randina è sempre un avversario ostico. Non temiamo nessuno, questa settimana proveremo a stringere i denti per provare a portare finalmente un risultato positivo domenica prossima». Mimmo Donvito
Venerdì 9 gennaio 2009
40
Bernalda Il gestore del servizio wireless allestirà un’area franca nella zona urbana
Internet gratis in piazza Plebiscito Garanzie dal sindaco dopo la petizione di “Giovani Orizzonti” BERNALDA - E’ appena nata, ma già matura. Questa la scheda tecnica dell'associazione bernaldese “Giovani Orizzonti”, la quale, dopo i sorrisi e gli applausi per la sua costituzione nei giorni scorsi, sta mettendo in cassaforte il progetto della “Wireless gratis in piazza Plebiscito”. Un momento questo che ha visto dapprima i ragazzi impegnati con la raccolta firme, il 5 e 6 gennaio, e poi la grande disponibilità, come si legge nel comunicato di Giovani Orizzonti, del sindaco di Bernalda, Francesco Renna. E visto che la raccolta è stata tenuta nel giorno della Befana, possiamo dire che Giovani Orizzonti ha ricevuto un bel dono dalla simpatica vecchietta. Davide Lombardi e Nicola Caputi, entrambi dell'associazione bernaldese, spiegano i particolari della “conquista”: «Il 5 e il 6 gennaio -si legge in una nota- abbiamo allestito degli stand su corso Umberto e raccolto le firme per installare una zona wireless gratis in piazza Plebiscito. Abbiamo fatto questa richiesta -continuano i due universitari- perchè la ritenevamo una cosa fattibilissima, in quanto la predisposizione già c'è, basta installare un ripetitore sul tetto del municipio. In base ad una relazione tecnica dell'ingegner Antonio Matera, i costi non superano i 1000 euro; quindi una spesa da poter affrontare senza fare tanti conti in tasca. La partecipazione è andata al di là di ogni più rosea previsione; infatti, in un solo giorno e mezzo abbiamo raccolto circa 600 firme. Ma la cosa più importante è l'aver constatato non solo, come noi ci aspettavamo, l'interesse dei giovani, ma anche di adulti e
Torinese in possesso di droga fermato sul treno a Metaponto
Il banchetto dell’associazione “Giovani Orizzonti” in piazza Plebiscito
anziani. E questo ci deve far riflettere su quanto internet sia importante, sia come mezzo di lavoro che associativo. Nella mattinata di mercoledì, con i fogli delle firme raccolte, ci siamo recati al Comune, e dopo aver protocollato le stesse e la richiesta, siamo andati a parlare col sindaco. Abbiamo felicemente constatato una totale disponibilità. Queste sono le risposte che noi ragazzi ci aspettiamo. Ora, le modalità probabilmente non saranno quelle previste dalla relazione tecnica del nostro Ingegnere. Infatti, il sindaco Renna ci ha spiegato che è già stato appaltato ad “AreaDigitale” il progetto di installare una wireless a pagamento che copra l'intero comune. Ma, grazie alle nostre pressioni il sindaco si è impegnato a chiedere ad “AreaDigitale” di prevedere nel suo progetto una zona franca, appunto in piazza Plebiscito, che do-
vrebbe essere a spese del Comune e dovrebbe essere gestita dalla stessa azienda vincitrice dell'appalto. Una grande vittoria! Infine, giusto per toglierci qualche sassolino dalla scarpa: vogliamo dire a tutti i detrattori dell'iniziativa che le loro motivazioni erano insussistenti; in primis, nessuno, neanche il sindaco, ha interpretato questa raccolta firme come un attacco all'Amministrazione, e poi per chiudere, non è assolutamente vero che l'amministrazione aveva un progetto per creare una zona wireless gratuita, ne in villa, ne in qualsiasi altra zona di Bernalda. Ora -hanno concluso i due promotori- aspettiamo l'evolversi della situazione, dandoci appuntamento in piazza Plebiscito per festeggiare tutti insieme il primo accesso alla rete wireless». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
La stazione ferroviaria di Metaponto
METAPONTO - Proseguono senza sosta, da parte della Polizia di Stato, i servizi predisposti per contrastare il fenomeno diffuso dello spaccio e del consumo di droga. Nei giorni scorsi, personale della Polfer di Metaponto ha sorpreso un giovane 26enne residente a Torino che era in possesso di stupefacenti. Il giovane viaggiava a bordo del treno espresso proveniente da Torino e diretto a Catanzaro. Gli operatori della Polizia di Stato sono saliti a bordo del convoglio durante la sosta alla stazione di
Metaponto per svolgere un servizio di prevenzione. Insospettiti dall'atteggiamento preoccupato del giovane, lo hanno sottoposto a controllo, trovandogli in una tasca dei vestiti che indossava 3 grammi di hashish avvolti in altrettanti involucri di cellophane. L’uomo è stato, pertanto, segnalato al prefetto di Torino, come prevede la normativa in materia ai sensi dell'articolo 75 del decreto del presidente della Repubblica numero 309/90. provinciamt@luedi.it
Cerimonia solenne in cattedrale con la commemorazione degli amici
Addio commosso a Rocco Bruno E’ scomparso a 70 anni un grande studioso di Tursi Lo storico tursitano Rocco Bruno
TURSI - Grande commozione ha destato nel paese di Albino Pierro la scomparsa dello storico tursitano Rocco Bruno. Aveva compiuto 70 anni il giorno prima. Con lui se ne è andato un pezzo della storia tursitana degli ultimi cinquantanni. Rocco Bruno era impiegato comunale, dove lavorando nei vari uffici, conosceva la vita di tutti i suoi paesani. Uno dei primi giovani a frequentare la scuola media, che negli anni '50 era stata fondata dal vescovo di allora monsignor Pasquale Quaremba, formando insieme agli altri compagni di quell'epoca l'ossatura della classe dirigente tursitana negli anni Sessanta, quando il paese si avviava lentamente alla modernizzazione. Bruno aveva la passione per la ricerca storica. Suo il bellissimo libro sulla storia
di Tursi, stampato la prima volta nel 1977, con una seconda edizione nel 1989. Il suo grande amore per il paese, lo ha portato a pubblicare altri libri come: “I Canti del Ricordo” , le monografie sul santuario di Anglona, sulla Rabatana e sulle Famiglie di Tursi. Annoverava tra i suoi amici il rettore Cosimo Damiano Fonseca storico anche lui. E' stato tra i fondatori del circolo culturale “Unione due”, oltre che giovane socio del primo Circolo Unione. In chiesa il parroco don Battista ha ricordato la sua figura di amico, di credente e di innamorato della cattedrale, tanto da donare alla chiesa la statua di Santa Lucia. L'ultima sua fatica è stata la pubblicazione di un libro di fotografie, in cui compaiono quasi tutti i tursita-
ni vissuti nel secolo scorso. Al funerale, svoltosi mercoledì in cattedrale, oltre alle gente di Tursi, c'era una rappresentanza istituzionale, con il vice sindaco Tommaso Tauro, i consiglieri comunali, i vigili, gli impiegati, il gonfalone della città, per onorare “l'ex collega quale amico che ha dato esempio a tutti di grande serietà e laboriosità”. C'erano i soci del Centro anziani “Anteas”, di cui era socio. C'era gente venuta da fuori e c'erano i parroci don Cesare Lauria e don Aldo Viviano, grandi amici dello scomparso. Sul sagrato della chiesa ci sono stati i discorsi di commiato del cognato Nicola Rondinelli che ha letto uno scritto a nome dell'amico Luigi Caldararo e di Antonio Rondinelli: «Tursi ti saluta e ti piange. Lasci un vuoto incolmabile nella tua famiglia e lasci un vuoto anche negli amici. Nessuno sta continuando la tua lezione di storico. Tu rimani nella storia del nostro paese. Ci hai spinti nel futuro. Per i tuoi scritti, Tursi è stato fatto conoscere in regione e fuori». Poi la folla lo ha accompagnato silenziosamente nel suo ultimo viaggio. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
IL RICORDO di ALDO VIVIANO* Lettera aperta allo storico di Tursi, il professor Rocco Bruno nel giorno della morte. Nessuno nasce solo; nessuno muore solo. Sessantanove anni fa in tanti intorno alla tua culla; oggi siamo in molti intorno alla tua bara. Il mondo della cultura non è in lutto per la tua scomparsa dalla scena di questo mondo. Siamo riconoscenti a Dio per averti avuto tra noi, ed averti ancora. Perché tutto vive in Lui. Chi torna alla casa del Padre celeste resta nella famiglia: è solo andato avanti. Pensiamo ad una vetrata staccata dalla cornice o dalla intelaiatura, che cade rovinosamente a terra e si riduce in frantumi. Ogni pezzo appartiene alla vetrata, ma non è più la vetrata. Possiamo pure provare a ricomporla assemblando i frammenti, però non è più quella di prima. Il riferimento ci introduce alla storia dell'uomo, prima e dopo la caduta nell' Eden. L'uomo è come scomposto dalla colpa originale. A ricomporlo è stato mandato dal Padre, a noi, Gesù Cristo che ci ha rialzati. Ma l'uomo rialzato non è più quello della prima creazione. Tant'è che è ricaduto e ricade nella colpa, nonostante i sacramenti della fede che riceve. Ognuno di noi nasce con una ferita intima, di cui la morte reale non è che l'ultimo gemito. Noi subiamo la morte. Cristo l'accoglie per riscattare la nostra morte ed assicurarci la risurrezione. "Io sono padrone di dare la vita e padrone di riprenderla (vang. Di Giov. X, 18): scende nella tomba per tre giorni. Vorremmo fermarla, ma non è in nostro potere! Svaniscono imperi millena-
ri, epoche, secoli, scompariamo pur noi. "Tutto al mondo passa, e quasi orma non lascia" (G. Leopardi). Un sottile strato di polvere copre tutte le cose, questa coprirà anche il nostro corpo mortale. Con la morte fisica muore il corpo, però non muoiono i sentimenti, le idee, non muore la personalità, la realtà interiore. Il corpo perde vigore, ma i sentimenti restano intensi: sono la vita. Non si perdono mai quelli che si amano, perché si amano in Dio che non si può perdere. Come Gesù, la chiesa deve proclamare che il suo regno non è di quaggiù: ha il volto d'una comunità costitutivamente orientata all'aldilà. La chiesa non propone una sua dottrina dell'aldilà, ma di esso vive. La comunione a cui tende è con Dio e con quelli che a Lui sono arrivati.. Il cristiano come te, caro Rocco, conclude l'esistenza terrena con una buona morte come la tua. La si chiede al Signore. Buona è aggettivo qualificativo: un giudizio che suppone il superamento di una prova, la prova del tempo negli anni che ci è dato vivere.. I nostri sguardi si spegneranno sulla terra per meglio vedere il gran giorno senza tramonto. La nostra voce si spegnerà sulla terra quando inutili saranno le parole per i superstiti. La nostra vita finirà sulla terra, però non muore sotto la pietra: domani risplenderà lo spirito. Il tuo è un volo di gabbiano: scompari dalla nostra vista, ma ti aspettano altri che ti scorgono e ti vedono spuntare all'orizzonte, arrivare verso di loro per accoglierti nella schiera dei più. Noi siamo solo in attesa del nostro turno, pertanto il saluto è un arrivederci. *Sacerdote
Venerdì 9 gennaio 2009
41
Scanzano Mozione dei consiglieri regionali Di Sanza e Vita
Richiesta di allaccio a maggio 2008
Operatori dei villaggi turistici senza stipendio e lavoro
Scuola al freddo Iacobellis: «Colpa di Enel Rete Gas»
SCANZANO JONICO - E’ stato un triste Natale per i lavorator dei villaggi turistici del gruppo Soglia a Scanzano Jonico. Lo scorso 31 dicembre come si è verificato già qualche anno fa, un centinaio di lavoratori (dopo aver ricevuto un telegramma da dal quale venivano “sospesi dal lavoro”), hanno protestato con un sit-in davanti ai cancelli dell'hotel “Porto Greco”, rivendicando i propri diritti e in particolare il mancato pagamento delle mensilità dallo scorso ottobre. Oltre ai lavoratori, hanno manifestato anche alcuni titolari di imprese artigiane, fornitori della società, che hanno situazioni creditorie ancora aperte con il gruppo, così come il sindaco del Comune di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, che rivendica un credito di circa 400 mila euro tra Tarsu e Ici. Sul caso sono intervenuti i consiglieri regionali, Antonio Di Sanza e Rocco Vita, presentando una mozione. «Conosciamo perfettamente -hanno spiegato i consiglieri- tutte le vicende e gli accadimenti del gruppo Cit Holding e del gruppo Soglia che si sono susseguiti dal 2001 ad oggi: prima il Cipe approvava il contratto di
L’hotel “Portogreco” a Scanzano Jonico
programma “Centro turistico integrato Torre del Faro” (comprensivo di aviosuperficie, 6 villaggi, 2 colonie, 1Rsa, 1 centro servizi) per un importo totale pari a circa 550 miliardi delle vecchie lire e finanziato al 50% con fondi pubblici; di seguito, nonostante il cospicuo finanziamento pubblico ottenuto e dopo avere iniziato la costruzione del primo progetto del contratto di programma, il gruppo Cit vive un tracollo finanziario nel bienno successivo, tanto che nel marzo del
2006 viene nominato dal Governo nazionale il commissario straordinario dello stesso gruppo. Così furono messe a bando le strutture, esse furono aggiudicate a favore dell'imprenditore Soglia il quale, sostenendo e dimostrando di avere le qualità tecnicoprofessionali, garantiva il rilancio dei villaggi e il recupero operativo di tutta la forza lavoro disponibile pari a 318 unità; considerando che la scorsa stagione estiva ha registrato circa 240mila presenze -proseguono Di Sanza
e Vita-nei quattro villaggi del Sud del gruppo Soglia e, di conseguenza, nulla lasciava immaginare un eventuale rischio di crisi; considerando il passaggio della gestione dei villaggi turistici di Scanzano Jonico a Soglia sembra, a questo punto, non aver risolto i problemi occupazionali che hanno caratterizzato la precedente gestione. E’ inammissibile che si verifichino ancora casi del genere soprattutto quando si parla di strutture costruite con i contributi dello Stato come insediamenti produttivi. Nella prossima seduta consiliare -concludono Di Sanza e Vita -con questa mozione chiederemo al presidente della Giunta regionale di impegnarsi a voler insediare con urgenza un tavolo negoziale con la società proprietaria, le parti sociali e il comune di Scanzano, affinché sottoponga questa inaccettabile situazione all'attenzione del ministero dello Sviluppo economico invitandolo ad adottare, nel più breve tempo possibile, tutti i provvedimenti del caso a salvaguardia delle unità occupazionali in un'area già di per sé in forte crisi». provinciamt@luedi.it
Nova Siri Prima assemblea molto propositiva
Giovani protagonisti per la crescita del Pd NOVA SIRI - E' stata una riflessione socio-politica di ampio respiro, la prima assemblea dei Giovani democratici di Nova Siri, il primo incontro dopo le primarie regionali per le elezioni dell'assemblea e del segretario del movimento giovanile. «Un dibattito, aperto, franco e costruttivo -si legge in una nota del partito novasirese- sulle questioni sociali e politiche del centro jonico. Un assemblea partecipata da tanti giovani che hanno posto la loro attenzione sull'incertezza che il Paese sta vivendo, un'incertezza che riverbera in modo negativo sul mondo del lavoro, sulla famiglia, sui valori. Sul lavoro: creare un raccordo fra Comune,
mondo del lavoro e giovani. Sulla famiglia: predisporre politiche attive di sussidiarità e sostegno. Sui giovani: favorire il dialogo e il confronto, creare nuovi spazi di aggregazione per contrastare fenomeni dilaganti e preoccupanti come droga e bullismo. Dal generale al particolare. I Giovani democratici di Nova Siri -prosegue la nota- avranno un protagonismo attivo e non solo come spettatori nel percorso politico che porterà a giugno gli elettori alle urne per il rinnovo del consiglio comunale e la elezione diretta del Sindaco. Un protagonismo ipotizzabile, così come anticipato dal segretario cittadino Carlo Guida: «In una presenza giovanile nelle prossime elezioni
Nova Siri
primarie che vedranno il Partito democratico chiamare tutti i novasiresi a scegliere chi sarà il candidato sindaco». provinciamt@luedi.it
Il Centro anziani di via Morlino dove si svolgono le lezioni
SCANZANO JONICO - Sulla questione del riscaldamento nel Centro anziani di via Morlino a Scanzano Jonico, che ospita provvisoriamente 3 quinte classi della scuola elementare e gli uffici di segreteria dopo la chiusura del plesso di Largo Dell'Aia, il sindaco, Salvatore Iacobellis, precisa che i ritardi nell'allacciamento del gas sono da imputare esclusivamente alla società “Enel Rete Gas” e non all'operato dell'Amministrazione. «Se i termosifoni sono ancora spenti -sostiene il sindaconon dipende dal Comune, ma dai tempi tecnici della società Enel Rete Gas, che gestisce il gas di città a Scanzano. Infatti, la nostra richiesta di allacciamento alla rete pubblica per il Centro anziani che ospita le 3 classi è stata fatta a maggio del 2008; dunque in tempi non sospetti rispetto al provvedimento di chiusura della scuola per vulnerabilità sismica che risale al 13 agosto 2008. La società Enel Rete Gas ha allacciato l'utenza alla rete solo qualche giorno prima di Natale». Ma l'allacciamento materiale alla rete cittadina non consente di ottenere subito la fornitura del gas per accendere i termosifoni. «Occorre precisare, a questo proposito -spiega l'ingegnere Rocco Di Chio, re-
sponsabile dell'Ufficio tecnico comunale- che in base a una delibera dell'Autorità per l'Energia e il Gas, la 40/2004, alla quale dobbiamo attenerci, la fornitura del gas non può essere richiesta prima che non sia stato certificato dal gestore della rete, cioè da Enel Rete Gas, l'avvenuto allacciamento. La documentazione per il contratto di fornitura del gas è giunta in data odierna (ieri per chi legge ndr), cioè 8 gennaio. Non appena è giunta la comunicazione con tutta la modulistica a corredo ho provveduto a rispedire il contratto per la fornitura del gas a Enel Energia, una delle società del mercato libero che forniscono il servizio, che è una società differente da chi gestisce la rete cittadina. Da questo momento, si confida che entro 10 giorni possa essere attiva la fornitura e dunque possa funzionare l'impianto di riscaldamento». Dunque il disagio per le tre classi interessate sarà presto superato anche se occorre precisare che il Comune di Scanzano ha fatto in modo che le lezioni partissero regolarmente, e senza particolari difficoltà, per 410 alunni e soprattutto senza dover ricorrere al doppio turno. provinciamt@luedi.it
Il ciclista di Montalbano Jonico pronto a rappresentare l’associazione di volontariato
Pozzovivo testimonial illustre dell’Admo MONTALBANO JONICO Che Domenico Pozzovivo, ciclista di fama internazionale di Montalbano Jonico, sia oltre che un corretto campione, anche persona generosa, viene fuori anche dal suo impegno umanitario nelle associazioni di volontariato sociale, quale Admo, Associazione donatori midollo osseo. E, questa sera, al teatro “Duni” di Matera, sarà il campione di Montalbano a essere presentato come nuovo “testimonial” dell'associazione. Domenico, ciclista della Csf Navigare, a disposizione dell'Admo di Basilicata si fa così portavoce del più importante messaggio della
donazione. Entusiasmo è stato in tal senso espresso dalla Presidente dell'Admo Basilicata, sempre di Montalbano, Bruna Giannattasio: «Avere fra i nostri testimonials Domenico Pozzovivo, entrato nella storia del Giro d'Italia come primo ciclista lucano classificatosi al nono posto della corsa rosa, per noi di Admo, è molto più che un grande orgoglio. Anche lui come tutti gli altri testimonials Admo è stato tipizzato, per entrare così nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo. Il testimonial Admo è, dunque, un donatore, effettivo o potenziale, che molto può fare in
termini di comunicazione di sé e dunque del progetto Admo per incentivare la donazione di midollo osseo». Il bisogno di testimonials per l'associazione, oggi, è più che mai determinante, in quanto si tratta di persone entrate nel cuore della gente che, più degli altri, possono contribuire a chiarire tutti gli equivoci che ancora girano intorno al messaggio della donazione, quali ad esempio, il confondere il midollo osseo con il midollo spinale e temere, di conseguenza, in un atto in qualche modo invalidante per il donatore. Sono diversi i testimonials che in questi anni si sono spesi
per l'associazione Admo, risultando essi per prima dei potenziali o effettivi donatori, si ricordano: Paolo Maldini, Fabio Cannavaro, Roberto Mancini, Vincenzo Montella, Lorenzo Minotti; Giorgio Rocca, Pietro Piller Cottrer, Isolde Kostner, Peter Fill, Davide Simoncelli, Giorgio Di Centa, Karen Putzer, Matteo Anesi, Verena Stuffer, Ermanno Ioriatti, Magda Genuin; Federica Pellegrini, Tania Cagnotto, Francesco Dell'Uomo; Kristian Ghedina, ecc. Questa sera, dunque al teatro Duni il primo testimonials Admo 2009, Domenico Pozzovivo che, per chi ha la fortuna di cono-
Domenico Pozzovivo
scerlo, sa quanto sia fortemente persuaso della giusta ragione del suo gesto al fine, non ultimo, di poter con fatti e non solo con parole, aiutare quanti si trovano a combattere la leucemia o altre gravi neoplasie
del sangue. A seguire il concerto di “Iunema” che ritorna a Matera per la presentazione ufficiale del suo nuovo cd di inediti “Nononline”. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Sport 42
Venerdì 9 gennaio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio e scandali L’indulto li salva, ma Calciopoli resta in piedi. Assolti Lippi jr, Zavaglia, Ceravolo e Gallo
Gea, condannati solo i Moggi A Luciano un anno e 6 mesi, al figlio Alessandro 14 mesi di FRANCESCO TAMBURRO ROMA – Sono le prime pene inflitte dalla magistratura ordinaria dopo lo scandalo passato alle cronache come calciopoli. Luciano Moggi, ex re del più popolare sport italiano, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione per violenza e minaccia nel quadro dell’attività esercitata dalla Gea World, la società presieduta dal figlio Alessandro fino al 2006 quando, sulla scia del clamore suscitato dalle inchieste giudiziarie, fu sciolta. Insieme con “Big Luciano” è stato condannato dal tribunale di Roma ad un anno e due mesi di reclusione il figlio Alessandro. Nessuna conseguenza pratica per i due imputati poiché sono coperti da indulto i fatti che hanno determinato la loro condanna: le pressioni su Nicola Amoruso (passaggio al Perugia e revoca della procura ad Antonio Caliendo) e Emanuele Blasi (rinnovo del contratto previa revoca della procura a Stefano Antonelli) attribuite a Luciano, e quelle sui russi Victor Budiansky e Ilia Zetulayev (affidamento procura) contestate ad Alessandro. In fin dei conti solo episodi marginali rispetto al quadro tratteggiato dal pm Luca Palamara, il quale aveva parlato apertamente di un’associazione per delinquere che mirava «al controllo del mondo del calcio». E non è un caso che sia caduta la principale accusa, appunto quella di associazione per delinquere. Tutti assolti gli altri imputati
Luciano Moggi con il suo strumento di lavoro
del processo: Franco Zavaglia, Davide Lippi, figlio del ct della Nazionale, Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo. Dopo la lettura del dispositivo da parte del presidente della decima sezione del Tribunale di Roma, Luigi Fiasconaro, Luciano Moggi ha lasciato l’aula da un’uscita secondaria e ha così evitato l’assalto dei giornalisti. Uno dei suoi legali, Marcello Melan-
dri, ha annunciato che impugnerà la sentenza. Amareggiato per l’esito del processo il figlio Alessandro: «Io non ho fatto nulla - ha commentato - i giudici hanno detto che non c’è alcuna associazione per delinquere perché non c’è mai stata alcuna associazione a delinquere. Mi aspettavo l’assoluzione piena per tutti gli imputati, comunque la Gea è stata assolta completamen-
te». Il pm Luca Palamara, rappresentante dell’accusa che aveva chiesto la condanna di tutti gli imputati, attende il deposito delle motivazioni prima di un giudizio finale. A suo parere è fondamentale il «riconoscimento che episodi di violenza privata ci siano stati» e lamenta la mancanza di collaborazione da parte dei calciatori interrogati: «Nessun contributo è arrivato da loro perchè fanno parte del mondo del calcio», ha detto. «Alla fine la giustizia, rispetto a tutto il processo mediatico, è arrivata» è stato il commento di Zavaglia che però si è detto dispiaciuto per Luciano e Alessandro Moggi. L’inchiesta sul presunto dominio esercitato sul mercato dei calciatori e sul condizionamento delle scelte di alcuni club, così come denunciato da alcune “mosche bianche” in varie epoche e troppo spesso sottovalutato da addetti ai lavori, era partita nel 2006 dopo il trasferimento a Roma, per competenza territoriale, di atti raccolti dalla magistratura di Torino. Tra le persone coinvolte, e poi uscite di scena, anche Chiara Geronzi, ex socia Gea, Giuseppe De Mita e Tommaso Cellini, ex dipendenti della società. Non sono mancati strascichi e fascicoli stralcio aperti in seguito a dichiarazioni fatte in aula. Ne sanno qualcosa l’attuale ct della nazionale inglese Fabio Capello, l’ex dt della Juventus Antonio Giraudo ed Emanuele Blasi, finiti sotto inchiesta per reticenza.
«E’ caduta l’accusa di associazione a delinquere, ma ora ds e società devono insorgere»
Big Luciano: «In appello vincerò al golden gol» di PASQUALE FAIELLA ROMA – «Io me lo aspettavo. Mi aspettavo questa sentenza. Mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro». Così l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, commenta la sentenza che lo ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione per la vicenda Gea. Parla di «montagna che ha partorito un topolino», di «vergogna» per quello che si è trasformato in un processo ai Moggi, e soprattutto di un “gol-
den gol” da segnare in appello, l’ex dg Juventus. «Dopo quello che ha detto il Pm Palamara non tutto poteva cadere: è caduto il masso (il reato di associazione per delinquere, ndr), ma il mattone doveva rimanere», spiega l’ex direttore generale della Juventus, che si dice tranquillo e sereno. E per mattone Moggi intende il reato di violenza privata che riguarda le presunte pressioni nei confronti dei calciatori Emanuele Blasi e Nicola Amoruso, contestazioni che Big Luciano giudica «ridicole». «Voglio vedere dopo questa sentenza - spiega - se non insorgeranno tutti i direttori sportivi, la Lega e le società di calcio in genere: nessuno potrà più trattare con un calciatore, nessuno potrà fare gli interessi delle proprie società cercando di risparmiare sugli ingaggi come ho fatto io quando ho avuto a che fare sia con Blasi sia con Amoruso». Per quanto riguarda l’attuale centrocampista del
Alessandro Moggi
Napoli, Moggi spiega che lo stesso Blasi si recò da lui. «Veniva da una squalifica per doping di otto mesi, mi telefonò il suo procuratore Antonelli - aggiunge - Io gli spiegai che non doveva farmi telefonare da questa persona e che gli avrei fatto l’adeguamento del contratto solo se avesse dimostrato di essere all’altezza». Analogo discorso Moggi fa per Amoruso. «Avete sen-
tito tutti - continua - cosa ha detto Carlo Ancelotti, quando è venuto a testimoniare in aula. Disse: “Per quanto mi riguarda dev’essere venduto”. Insomma, sono stato condannato perchè gli ho detto “o giochi bene, o vai in tribun”». Poi l’ex dg juventino spiega: «Queste accuse non reggeranno in appello. Il processo di secondo grado non saranno i tempi supplementari di questa vicenda. Lì andiamo al golden gol. Ma ripeto, dopo questa sentenza mi aspetto che direttori sportivi e società di calcio insorgano perchè tutti potrebbero essere accusati di violenza privata». L’ultimo giudizio sull’impianto accusatorio del processo Gea: «E’ la montagna che ha partorito il topolino, ma non è stato un parto naturale, è stato un topolino clonato in laboratorio. Insomma, ripeto, sono sereno, mi aspettavo questo esito e mi dispiace soltanto per mio figlio Alessandro, lui è giovane».
IL CALCIO IN TRIBUNALE
18 mesi di processo e 400 testimoni
Il pm Luca Palamara
ROMA – Il processo per i presunti illeciti legati all’attività della Gea World segna il suo inizio il 21 giugno del 2007. In più di un anno e mezzo di dibattimento, davanti alla decima sezione del tribunale di Roma, è sfilato il gotha del calcio italiano. Oltre 400 i testimoni di accusa e difesa: tra gli altri gli allenatori Zdenek Zeman, Carlo Ancelotti e Fabio Capello (le dichiarazioni di Marcello Lippi furono acquisite senza la sua presenza in aula), nonché tanti calciatori, tra i quali David Trezeguet, Pavel Nedved e Alessandro Del Piero. Dopo l’audizione degli investigatori della Guardia di finanza, il 28 febbraio 2008 sul banco dei testimoni salì l’attaccante della Juventus David Trezeguet.«All’inizio del 2002 Alessandro Moggi - disse - mi chiese di incontrarmi. Anche se la cosa mi parve strana ci vedemmo nella sede della Juventus. Mi parlò della Gea e delle opportunità che avrei avuto se avessi firmato con loro. Non mi sono mai affidato a quella società anche se all’epoca mi feci l’idea che con la Gea avrei ottenuto il rinnovo contrattuale prima del 2004». Il 25 marzo davanti al tribunale fu il turno dell’allenatore Zdenek Zeman, il quale sostenne che alcuni procuratori gli confidarono di aver avuto problemi con i propri assistiti che avevano preferito
passare alla Gea, forse per avere più vantaggi. Poi, una delle testimonianze più “accese”: quella dell’ex Ds della Roma, Franco Baldini, nel marzo 2008. che durante il processo ha polemizzato con Luciano Moggi (in una occasione disse di essere stato minacciato dall’ex Dg della Juventus prima di entrare in aula, ma in precedenza Moggi aveva detto che il processo era frutto di una “macchinazione” tra lo stesso Baldini e l’investigatore Auricchio). Ma quello fu anche il giorno di Fabio Capello, attuale Ct della nazionale inglese, e di Antonio Giraudo, ex Ad della Juventus. Troppo reticenti, per il pm Luca Palamara che al termine dell’udienza chiese la trasmissione dei verbali delle audizioni per procedere per falsa testimonianza. Poi fu la volta dei big della Juventus: Gianluigi Buffon, Alessandro Del Piero, Pavel Nedved, Nicola Legrottaglie, l’ex Ciro Ferrara, Gianluca Pessotto, attuale team manager bianconero, l’attuale ds Alessio Secco. Tutti a dire di non aver avuto mai alcuna minaccia da Luciano Moggi, né pressioni per cambiare procuratori e passare alla Gea. Dopo l’estate, si ripartì con gli allenatori di Milan e Bari, Carlo Ancelotti e Antonio Conte, e l’11 novembre ci fu la requisitoria del pm Luca Palamara, con le sue richieste di condanna. Ieri la sentenza.
Dalle accuse di Baldini alle reticenze di Giraudo e Capello
Sport 43 L’attaccante del Catania: «Mi bastano e pesano molto i rimproveri di mia madre» Venerdì 9 gennaio 2009
Plasmati, niente deferimento Graziata la punta materana che si abbassò i pantaloncini ROMA .Cristiano Doni deferito per aver rivolto gesti offensivi ai tifosi, Gianvito Plasmati «perdonato» per quei pantaloncini abbassati (per confondere Sereni) in occasione della punizione vincente di Mascara durante Catania-Torino dello scorso 16 novembre. Tornando al capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni, la Procura «esaminati gli atti di indagine e le risultanze istruttorie, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale il calciatore della Atalanta per la violazione dell’art 1, comma 1, del C.G.S., per avere rivolto gesti offensivi a parte dei sostenitori presenti sugli spalti dello stadio «Bentegodi» di Verona, in occasione della gara Chievo Verona > Atalanta disputata il 19 ottobre scorso. Per violazione dell’art.4 comma 2 è stata inoltre deferita l’Atalanta Bergamasca Calcio per responsabilità oggettiva». Per quanto riguarda l’attaccante del Catania, Plasmati, «non essendo emerse fattispecie di livello disciplinare, è stato archiviato il procedimento per «preteso comportamento antisportivo» disposto dalla Procura Federale nei confronti del calciatore del Catania Gianvito Plasmati, protagonista di un insolito episodio verificatosi nel corso dell’incontro CataniaTorino del 16 novembre scorso, consistente nell’essersi abbassato i pantaloncini della tenuta di gioco». PLASMATI PARLA- «E’ andata bene-ha affermato l’attaccante materano,
A sinistra Gianvito Plasmati con il numero 16 ed i pantaloncini abbassati nella gara vinta in casa dal Catania contro il Torino con il gol decisivo su punizione di Mascara (foto.Catania.it)
Gianvito Plasmati- ma già il designatore Collina alla domenica sportiva simpaticamente mi bacchettò facendomi intendere che il regolamento non contempla il gesto, ma che non è il caso di ripeterlo. Inoltre-conclude Gianvito Plasmati-anche mia madre mi ha richiamato e questo è un fatto molto più importante per me». Infine la Federcalcio ha comunicato che «il Procuratore Federale ha archiviato l’indagine vertente sul presunto contemporaneo controllo da parte di Leonardo Covarelli, delle società di calcio Pisa Calcio S.p.A. e Perugia Calcio
S.p.A., non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare». Covarelli ad inizio stagione aveva ceduto il Pisa, rilevando il Perugia. QUI CATANIA- Allenamento pomeridiano ieri per il Catania di Walter Zenga che domenica affronterà il Napoli al San Paolo. Tutti a disposizione del tecnico nerazzurro, fatta eccezione per l'assente Pablo Alvarez e per Christian Llama, quest’ultimo verrà sottoposto sabato a nuovi controlli. Dalla prossima settimana potrebbe tornare a lavorare in campo. Per quanto riguarda l'allenamento di oggi palestra, quindi campo
SERIE A
IN BREVE
I consigli di Carminati ai calciatori
Riprende il campionato tra gelo e rischio infortuni ROMA - Il grande freddo, che ha avvolto negli ultimi giorni l’Italia, rischia di avere pesanti ripercussioni sulla ripresa del campionato di calcio. Mentre il Comune di Genova assicura che l’anticipo di sabato GenoaTorino si potrà giocare nonostante la fittissima nevicata sul Ferraris, e divampa la polemica tra Aic e Lega, ci si interroga sui rischi connessi all’attività atletica dei calciatori, alle condizioni dei terreni di gioco (nella migliore delle ipotesi molto allentati), ma non solo: al tipo di preparazione fisica. C'è chi ha scelto i paesi più caldi per allenarsi (il Milan, la Fiorentina) e chi (Juventus e Inter), invece, ha preferito rimanere in sede, evitando pericolosi sbalzi di temperatura. Un altro rischio potrebbe essere rappresentato dalla pausa del campionato che, in alcuni casi, può portare a un decadimento della forma complessiva degli atleti di una squadra. “I terreni ghiacciati possono causare infortuni non indifferenti – fa notare il professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale azzurra campione del mondo in carica -. In alcune partite giocate in notturna il campo è borderline, cioè ai limiti dell’agibilità. Questo si sa da tempo, è un vecchio problema. Su un
Adriano
terreno ghiacciato è già difficile camminare, ma è molto facile cadere, farsi male anche da soli». C'è un altro aspetto che tiene sui tizzoni i medici sportivi: sono gli infortuni muscolari che, con il freddo, aumentano a dismisura. «Con la Lega avevamo concordato cose diverse sui posticipi», tuona il presidente dell’Assocalciatori Campana, che dice non alla proposta di accorciare le ferie natalizie. «Non è vero – replica il dg della Lega Brunelli – I posticipi serali di disputano a Sud di Roma, o sui campi riscaldati». Sarà un pò più difficile 'riscaldarè i muscoli dei calciatori per preservarli dal freddo e dal rischio
con approfondimenti tattici basati prevalentemente sul possesso palla. Per chiudere la seduta partitella a campo ridotto e allenamento specifico sui calci d’angolo sotto la supervisione dello «specialista» Gianni Vio. MERCATO- In Sicilia, Pablo Alvarez e il Catania sono a un passo dalla separazione: il difensore argentino, 5 presenze in serie A, non è rientrato in Italia dopo la sosta natalizia, ed ora è in procinto di trasferirsi al Rosario Central. Anche Spinesi sta per lasciare Catania: il suo futuro dovrebbe essere la Salernitana.
infortuni. “Il muscolo – aggiunge il prof. Castellacci – risente molto dell’umidità, così come del freddo. Prima di ogni partita è opportuna una prolungata fase di riscaldamento, ma sono necessarie anche delle protezioni per scaldare i muscoli. Avere una protezione vuol dire molto, perchè sappiamo che il muscolo, al contatto con il freddo e l’umidità, si contrae e così aumentano le probabilità che si verifichi una lesione di tipo distrattivo. Per evitare rischi bisogna comunque scendere in campo nelle migliori condizioni fisiche possibili, la preparazione deve comunque essere sempre ottimale». Le condizioni dei terreni di gioco sono l’incubo maggiore dei preparatori atletici, più del freddo e di qualunque altra cosa. “E' vero – ammette Ivan Carminati, in passato preparatore di Inter, Lazio, Parma, Borussia Dortmund e Nazionale inglese . Il ghiaccio può procurare molti più danni della pioggia, perchè rende instabile l’equilibrio. In quei casi l’infortunio è dietro l’angolo. Non ci sono antidoti contro il ghiaccio, per il freddo si possono invece prendere adeguare contromisure; basta riscaldarsi bene o coprire altrettanto bene i muscoli».
Milan con Abbiati Dubbio Seedorf IL MILAN ha sostenuto ieri pomeriggio l’ultimo allenamento di questo ritiro invernale prolungato a Dubai: dalla seduta odierna sono uscite importanti indicazioni per Carlo Ancelotti in vista del posticipo di domenica sera contro la Roma. In porta giocherà Abbiati: il portiere rossonero si è allenato regolarmente e ha smaltito la brutta contusione alla caviglia sinistra che gli ha impedito di giocare contro l’Amburgo in amichevole. Ancora da risolvere invece l’altro dubbio di formazione, ossia Clarence Seedorf: l'olandese ha iniziato la seduta allenandosi a parte ed ha giocato solo la fase finale della partitella. Probabile che possa accadere la stessa cosa anche domenica, con Flamini pronto a cedergli il posto a gara in corso: partitella che ha visto protagonista David Beckham, in rete per la prima volta da quando è aggregato al gruppo di Carlo Ancelotti. Completamente recuperato Ricardo Kakà che ha svolto l’intero allenamento con il gruppo: sarà lui ad affiancare Ronaldinho sulla trequarti domenica sera, l’unica punta, invece, sarà Pato.
Napoli: Zalayeta sogna la Champions NAPOLI - Nessun divorzio, Napoli e il bomber Zalayeta che continueranno ancora insieme: «Assolutamente sì. In testa ho un solo pensiero: dare il massimo per il Napoli e lottare per l’alta classifica. Puntiamo alla Champions League. Sarebbe un sogno inredibile per tutti noi».
LA CRONISTORIA
Tutte le tappe del quarto scandalo calcistico italiano ROMA - Dalla scoperta delle intercettazioni alle dimissioni di alcuni big, dalle sentenze della giustizia sportiva alle condanne di oggi. Calciopoli può essere considerato il quarto grande scandalo del calcio italiano, dopo i due legati alle scommesse e quello dei passaporti falsi. Tutto comincia nel 2004,in seguito ad alcune intercettazioni operate dai Tribunali di Torino e Napoli nei confronti delle dirigenze di quattro club italiani: Juventus, Fiorentina, Lazio e Milan. Nel mirino degli investigatori Giraudo anche, in un secondo filone d'indagine, anche Reggina e Arezzo. Ma della vicenda si apprende solo due anni più tardi, il 2 maggio 2006. L'accusa principale per la giustizia sportiva - mentre le procure di Napoli e di Roma per altre vie proseguono le loro indagini per i grandi indagati è di illecito sportivo, finalizzato all'aggiustamento delle designazioni arbitrali, alla corruzione o all'intimidazione per favorire alcune squadre. Si parla anche di frode sportiva. Le accuse coinvolgono Luciano Moggi e Antonio Giraudo, per la Juventus; i patron della Fiorentina, Diego Della Valle, e della Lazio, Claudio Lotito; il presidente della Reggina, Pasquale Foti; l'addetto agli arbitri per conto del Milan, Leonardo Meani. Coinvolti nello scandalo anche i due designatori arbitrali al tempo delle intercettazioni, Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo, oltre ad alcuni arbitri, soprattutto Massimo De Santis, ma anche Paolo Dondarini, Paolo Bertini, Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Tagliavento e Pasquale Rodomonti. Accusati gli stessi vertici della Federcalcio, in particolare Franco Carraro e Innocenzo Mazzini; dell'Aia, come Tullio Lanese. Tutti vengono deferiti al Giudice sportivo. Il 2 maggio del 2006 escono i primi nomi dei personaggi coinvolti nelle intercettazioni: sono quelli di Moggi, Giraudo, Pairetto L'11 maggio il Cda della Juventus rimette il proprio mandato agli azionisti. Il
processo sportivo è veloce: il procuratore federale Stefano Palazzi chiederà durissime pene per gli imputati, quella di retrocessione in C per la Juve piomba sul ritiro della nazionale ai Mondiali. Il 19 maggio il ct azzurro Marcello Lippi è ascoltato dai pm dell'inchiesta romana sulla Gea, in pieno svolgimento di ritiro mondiale. Parte dell'opinione pubblica ne chiede le dimissioni per il coinvolgimento del figlio Davide, procuratore, nell'inchiesta romana. Il 27 maggio, prima della partenza azzurra per Germania 2006, Lippi dice: non mi dimetto, sono amareggiato per mio figlio. Il 14 luglio la prima sentenza sportiva: Juve retrocessa in B con 30 punti di penalizzazione, revocati due scudetti; Milan -44 punti per il campionato finito, Fiorentina e Lazio meno 30, inibizioni a raffiche per i dirigenti: Moggi e Giraudo 5 anni e proposta di radiazione, Della Valle 4 anni, Carraro 4 anni e sei mesi, Pairetto e Lanese 2 anni e sei mesi. Il 26 luglio 2006, all'indomani delle sentenze di secondo grado, la Figc assegna lo scudetto 2005/2006 all'Inter. Lo scudetto 2004/2005 viene revocato alla stessa Juventus e rimane non assegnato. In appello sportivo, la Juve si vede ridurre la penalizzazione da 30 a 17 punti, la Fiorentina a -19, la Lazio a -11; ridotte anche molte della squalifiche dei dirigenti (Galliani 9 mesi, Dalla Valle 3 anni e 9 mesi, per Carraro resta solo una multa da 80 mila euro), restano i cinque anni a Moggi e Giraudo. Nel marzo 2007 viene fuori un secondo filone d'inchiesta, legato al traffico di schede telefoniche svizzere tra Luciano Moggi e alcuni arbitri, sulla base dell'inchiesta di Napoli; la Juventus patteggia e viene multata di 300 mila euro, divisi in tre rate da 100 mila annui; gli arbitri coinvolti, Paolo Bertini, Gianluca Paparesta e Tiziano Pieri, sospesi in via cautelare nell'aprile 2007 e in maniera definitiva dall'Aia nel luglio 2008.
Nel mirino molte società di spicco come Milan e Juve
44
Sport Presentati Cantoro e Scardini. L’argentino: «Sono già pronto per giocare»
Venerdì 9 gennaio 2009
Potenza, telenovela Kone L’ivoriano flirta col Cassino, ecco le alternative UN GIALLO di nome Kone. L’ivoriano, parole del patron Postiglione, rappresenta ancora l’obiettivo principale per il centrocampo del Potenza, nonostante il sito della Pro Sesto - società di provenienza - dia per ufficiale il trasferimento del giocatore al Cassino. E’ un po’ il mistero di queste prime battute di mercato, comunque generose con il Potenza per gli arrivi di Cantoro e Scardini. Ma torniamo al mediano africano, con il ds della Pro Sesto Cristiano Giaretta che inizia a spiegarci l’arcano: “abbiamo approntato il modulo di trasferimento, ma manca ancora la firma del giocatore che domani (oggi, ndr) deve incontrare il Cassino per siglare l’accordo”. Seconda tappa telefonica, quella con il procuratore. Valentino Sidella - che cura anche gli interessi di Cozzolino - ci spiega come a mancare non sia solo la firma del ragazzo, ma anche l’indicazione sul modulo di trasferimento della società di destinazione. In soldoni: Kone oggi incontra il Cassino, se dovesse trovare l’accordo finirebbe li’ senza problemi ma, nel gioco delle parti, il procu-
Scardini, Postiglione e Cantoro
ratore conta ancora di strappare quantomeno lo stesso ingaggio a Potenza, prescelta a parità di condizioni per la categoria superiore. Postiglione giustamente, venuto a conoscenza di tutto ciò, smorza un po’ i toni: “la trattativa è aperta e ci crediamo
MOVIMENTI E CERTEZZE DI MERCATO Paganese, se ne va anche Tisci IL DIFENSORE Daniele Fruci si trasferisce in prestito per sei mesi dal Pescara all'Andria. Dopo Shala, rescindono il contratto anche Umberto Cazzola e Salvatore D'Alterio, entrambi legati alla squadra jonica fino a giugno 2010. La notizia è stata ufficializzata durante la conferenza stampa di presentazione del ds Pagni. Ora i due rossoblù sono vicinissimi rispettivamente alla Spal e al Portogruaro, entrambe militanti nel girone A della Prima Divisione. La Paganese comunica la rescissione consensuale del contratto con il trequartista Ivan Tisci. Causa di ciò, il bisogno da parte della Paganese di ridimensionare il bilancio vista la crisi economica che ha colpito anche le casse della società campana. Il nome nuovo spuntato a Cava de’ Tirreni è quello di Massimo Margiotta attaccante del Vicenza. Una trattativa ancora in embrione e che appare difficile perchè il bomber di origini venezuelane non è particolarmente convinto di lasciare Vicenza. Il Benevento è vicino all’accordo con la Salernitana per ottenere l’esterno di centrocampo Giampaolo Ciarcià. Trattativa che sarebbe in dirittura d’arrivo. Primi acquisti per il Foligno. Si tratta del portiere Francesco Conti, che arriva dalla Pistoiese e del difensore Gregori dal Benevento. Il tecnico Indiani ha preparato un elenco di nomi da cui pescare per provare a cambiare faccia al Foligno: Marolda (Taranto) e Dal Rio (Lumezzane) per l'attacco, per gli altri reparti le piste portano a De Angelis (Esperia Viareggio), Quondamatteo (Crotone), Ambrogioni (Salernitana) e Di Vicino (Pescara). Praticamente chiusa la trattativa per il passaggio del regista Antonio Cardinale dal Pescara) al Lanciano. Un altro centrocampista che potrebbe arrivare è Gabriele Pacciardi (Crotone) che resta in ballottaggio con il forte Tommaso Coletti (Foggia) e con Micco (Taranto). C'è stato un sondaggio con il Pescara per far tornare in maglia rossonera il portiere Indiveri. Terzo innesto per la Sambenedettese che, dopo Cammarata e Sirignano, ingaggia in prestito dal Bari il centrocampista Andrea Carozza. L'atleta pescarese ha disputato questa prima parte di stagione con la Pistoiese. sport@luedi.it
ancora, il giocatore ci interessa ma ovviamente non a qualsiasi condizione, abbiamo pronte eventuali alternative”. Chiariamo: nel caso in cui Kone non dovesse firmare con il Cassino il modulo di trasferimento preparato dalla Pro Sesto potrebbe essere
tranquillamente riutilizzato per concludere col Potenza. Ma è evidente coma la strada si sia complicata. VOLTI NUOVI Ma ieri, come accennato, è stato soprattutto il giorno della presentazione dei primi due acquisti. Lucas Cantoro “arriva a Po-
tenza con un trasferimento che non voglio sia solo un’avventura”. Postiglione cita a braccio Battisti e spiega: “il Cosenza voleva cedere il giocatore solo in prestito ma su un attaccante di questo valore abbiamo ritenuto di fare un investimento”. Il risultato è il contratto fino al 2011 che lega ai colori rossoblu il 29enne cresciuto nel Velez prima di iniziare il suo giro d’Italia del gol. “Fisicamente sono già pronto, spero di poter esordire domenica” - esordisce l’argentino - descrivendo le sue caratteristiche come quelle di una “punta centrale che però ama muoversi su tutto il fronte d’attacco per cercare il tiro dalla posizione migliore”. Qualche approccio tra il Potenza e Cantoro c’era già stato: “nel gennaio 2007 si è stabilito un primo contatto quando giocava a Padova spiega il patron - da quel momento i rapporti sono rimasti sempre buoni fino alla conclusione felice della trattativa che ha portato in rossoblu un giocatore che non ha bisogno di presentazioni”. Prima conferenza stampa anche per il giovane Gianlu-
ca Scardini, arruolato dopo il periodo di prova che gli ha consentito di mettersi in luce agli occhi di Arleo, che probabilmente ne avrà apprezzato le doti di duttilità e velocità. “Cerco un occasione di riscatto dopo aver trovato poco spazio a Grosseto” - queste le prime parole del 20enne romano - che racconta di aver giocato in carriera sia da punta centrale che da esterno sinistro sulla trequarti, posizione che ama perchè gli consente di rientrare sul destro per calciare in porta. Nel suo curriculum i campionati Primavera disputati con le maglie di Cisco Roma e Grosseto, qualche presenza in nazionale Under 19 e l’esperienza in Toscana ai margini della rosa di Gustinetti. Arriva a Potenza in comproprietà. Una nuova abbondanza in attacco, quindi. Tale da far credere che non sarebbe uno scandalo cedere magari un esterno offensivo tra Delgado e Vianello, quest’ultimo in scadenza di contratto a giugno. Ma ci sarà tempo per parlarne la prossima settimana. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
A PICERNO DUE VOLTE A SEGNO CANTORO IL TEST infrasettimanale del Potenza è finito con un 5-0 abbastanza confortante al cospetto del Picerno. L’amichevole, per preservare il manto erboso del Viviani è stata disputata nell’impianto sportivo in erba sintetica del centro potentino. E analoga cosa, sempre sul sintetico, ma di Oppido, accadrà anche giovedì prossimo, in preparazione della trasferta di Gallipoli dove c’è un terreno di gioco simile. 5-0, si diceva, con un primo tempo nel quale sono andati a segno due volte Berretti e Cozzolino, mentre nella ripresa è toccato a Cantoro timbrare due volte il cartellino. Esordio buono da parte dell’argentino, ma è una considerazione che potrebbe lasciare il tempo che trova. Arleo nella prima frazione di gioco, quella dei titolari, per intenderci, ha schierato l’undici probabile da opporre al Foggia (che è quello riprodotto nello schema qui accanto). Per Cantoro, salvo ripensamenti di queste ultime due sedute settimanali, potrebbe esser-
ci solo panchina iniziale. Nella ripresa si è mosso bene, al posto di Nolè, Scardini apparso abbastanza pimpante. Fatto sta che, per ricapitolare, Arleo ha puntato sul collaudato 4-2-3-1 inse-
rendo al posto dello squalificato Cuomo, ovviamente, Patarini, mentre per l’altro assente certo di domenica, Delgado, è toccato a Sarno. Quindi, davanti a Groppioni, Dei, Patarini, Di Bella
e Lolaico. Sabatino e Cammarota a protezione della difesa, Sarno a destra, Nolè a sinistra e Berretti al centro, a coMporre il tridente di supporto a Cozzolino. p.s.
Sport
Venerdì 9 gennaio 2009
45
SECONDA DIVISIONE
Nove gol all’Avigliano di un Melfi rigenerato dai nuovi innesti e Gilfone UN BUON allenamento per ritrovare il ritmo gara dopo il tanto lavorare in questa sosta e per vedere all’opera vecchi e nuovi giocatori in vista della ripresa del campionato domenica prossima. È stato questo il senso dell’amichevole svolta ieri al Valerio e che ha visto il Melfi giocare, imporre il suo gioco, realizzare ben 9 reti e mancarne molte altre anche per la bravura del portiere ospite e della buona prova di un coriaceo Avigliano, e soprattutto dare importanti segnali a Palumbo in vista della Scafatese, gara non facile che segna il ritorno del campionato dopo le festività. Bene un po’ tutti, con i tifosi e gli occhi anche dei tecnici sui due nuovi, gli ex beneventani Tufano e Castaldo, che si sono disimpegnati davvero al meglio, tanto da meritare anche applausi dal folto pubblico presente per i rispettivi gol con cui hanno bagnato l’avvio dell’esperienza in gialloverde ed al momento poi di lasciare il campo. Il tutto dimostrando il loro valore, la buona condizione fisica e soprattutto di poter essere da subito negli schemi gialloverdi. Ma davvero molto bene in particolare un grintoso e sgusciante Gennaro Gilfone, anche due marcature per lui, a mostrare di aver recuperato del tutto dal lungo infortunio e pronto, insieme al portiere Merlano apparso attento e reattivo, per ora in attesa dell’arrivo di un
estremo esperto come Orlandi che resta sempre prima scelta e più abbordabile per il Melfi dopo l’arrivo a Lecco di Zappino dal Foggia, ad essere ulteriori acquisti per il ritorno. I due nuovi arrivati e Gilfone, quindi pronti ad essere in rampa di lancio per il match di domenica anche se, è chiaro, sarà Palumbo a decidere se utilizzarli o meno a Scafati, uno o tutti e due, o preferire l’andare sul sicuro,
mandando in campo i suoi ragazzi che conosce meglio e che lavorano con lui e i suoi schemi fin dal ritiro di Serino in luglio e lungo tutto il girone di andata, e che, per giunta, hanno svolto anche la fase dei richiami in questa sosta. E la conferma dall’utilizzo subito in avvio ieri pomeriggio, nella formazione titolare schierata con un 4 – 4 – 1 – 1 che prevedeva in avanti il solo De Angelis, stante la squalifica di
Merini per domenica, con l’appoggio di Frasca. Per il resto Merlano in porta, difesa a quattro con Castaldo al fianco di Gabrieli come centrali ed i soliti Fumai e Gambi sugli esterni. In mediana Bacchiocchi e Mitra, con Gilfone a spingere a destra e Tufano a sinistra. Una squadra che è partita subito bene con gli ex beneventano subito protagonisti, Tufano al tiro deviato in angolo al 3’, Castaldo a deviare di testa in successivo cross dalla bandierina. Poi al 5’ il vantaggio di Gilfone, proprio lui, a sfruttare al meglio un grande lancio di Bacchiocchi per metter fuori causa il portiere con un tocco di petto, prima di spedire il pallone sotto la traversa. Poi ecco De Angelis sugli scudi, prima facendosi ribattere alla grande il tiro dal portiere, poi sorprendendolo per il 2 a 0 con un gran tiro da fuori. Ancora gol trasformando un rigore che lo stesso capitano si era di fatto procurando sfruttando l’assist di Tufano, nel frattempo cresciuto in dialogo con Gambi sull’out sinistro e nel proporsi anche al tiro. A chiudere le marcature del primo tempo, l’asse beneventano ed il colpo di testa vincente di Castaldo, molto bene in anticipo sugli avversari e nel proporsi su tutte le azioni d’angolo, cercato e trovato sul secondo palo da Tufano proprio dall’angolo. Nella ripresa vari cambi, Della Luna tra i pali, Bizzarri, Castaldo, Rizzo e
Ferrato in difesa, Tufano, Maio, Falanga e Sciannamè in mezzo al campo, Petagine davanti con Merini, prima dell’ingresso del baby melfitano Carmine Tomasulo al 18’, che ha anche sfiorato il gol nel finale. Gara sempre viva e col Melfi che, anche con le seconde linee a spingere con forza e continuità, per aumentare gruppo ed amalgama, oltre che per Palumbo il verificare l’attuale condizione di tutta la rosa a disposizione. Bene Merini, mandato in gol da Falanga, poi a metter dentro il primo gol melfitano ecco Marco Tufano pregevole esterno destro dopo una buona prova, e successiva uscita con applaudi convinti del folto pubblico a cui l’esterno napoletano ha risposto felice. Ancora rete di Gilfone, per lui doppietta e buone giocate e soprattutto la convinzione di “riaverlo” come arma in più per il ritorno, prima che a chiuder i conti ci pensasse Davide Petagine, con una doppietta in 3’ che fissava il punteggio sul 9 a 0, che potrebbe essere l’arrivederci del prodotto del vivaio melfitano, pronto all’avventura di Benevento con Marco Pellicoro, ieri rivistosi ma solo per alcuni giri di campo. MELFI – AVIGLIANO 9 – 0 RETI nel pt di Gilfone al 5’, De Angelis al 16’ e 23’ secondo su rigore, Castaldo al 32’, mentre nel st in rete Merini all’11’, Tufano al 16’, Gilfone al 26’, Petagine al 37’ e 40’ Antonio Baldinetti
In evidenza Ancora con tre gol contro la Juniores
Fatale il rapporto coi tifosi
Malagnino: «Ora il Matera dovrà vincere a Grottaglie»
Genzano e Bardi divorziano. Oggi squadra affidata a Claudio Pirone
LA CARICA di Rocco M;alagnino. «Dobbiamo vincere a Grottaglie». Ieri pomeriggio amichevole con la formazione Juniores per il Matera di Antonio Foglia Manzillo. assenti La Fortezza, Chisena e Lonardo. Mentre tutti gli altri hanne regolarmente disputato mezzo match a testa. Molto attivo nella prima frazione di gara Cristian Ancora, autore di tre reti, ma determinanti gli spazi e gli assist di Diego Albano. Non è certo un momento d’oro in termini di reti per l’attaccante materano, comunque la sua parte la fa in pieno e manda sistematicamente in rete Ancora tornato sui livelli della passata stagione. Tutto sommato al Matera potrebbe anche andare bene c’osì, ma è chiaro che recuperare in pieno Diego Albano sarebbe un grosso risultato per una squadra che punta al rilancio definitivo. Una partitella dove la cosiddetta prima squadra non è sembrata tanto brillante. «Abbiamo lavorato molto mercoledì pomeriggio e siamo un po’ pesanti. E’ vero. Ma non è certo
Rocco Malagnino in azione
un motivo di preoccupazione. I fischi-afferma Rocco Malagnino- ricevuti a Genzano fanno parte della vita di un calciatore. Sto bene ed ho smaltito la botta rimediata a fine gara a Genzano. Domenica sarà un’altra battaglia, ma lo sappiamo e la dispu-
teremo con la stessa tenacia con la quale abbiamo affrontata quella di Genzano. L’obiettivo è di non interrompere la serie positiva». Il tecnico Antonio Foglia Manzillo ha schioerato la stessa squadra di domenica scorsa, tranne la novità di Paladino al posto di Armento e quindi un under in più in campo. Probabilmente ha voluto sperimentare Paladino a fianco di Martinelli, una soluzione che in partita potrebbe dargli la possibilità di inserire un seniores in più (Marsico?) in mezzo al campo. Molto probabile che va Grottaglie sarà Armento ancora a fianco di Martinelli, ma una soluzione del genere permetterebbe in partita di avere più forza in mezzo al campo o addirittura sulle fasce dove Alberto Marsico è devastante perchè salta l’uomo con facilità. Bene nella ripresa anche Cifarelli, ma tutta la squadra si è mossa bene compreso il claudicante Porzio (leggera contrattura) che è rimasto in campo tutta la prima parte di gara come il resto dei compagni. «Persinalmente sono
molto più sereno-conclude Malagnino- perchè si sono risolti al meglio alcuni problemi di famiglia. Una ragione in più per dare alla squadra e alla causa un contributo ancora più rilevante». Quello di Genzano è stato il secondo gol stagionale per Rocco Malagnino. Rete altrettanto pesante, perchè siglata a Pomigliano contro la terza in classifica e valsa tre punti di platino. Uno che ci prova spesso e che si assume le responsabilità Malagnino, perchè non era da tutti mettere in porta quel pallone in una gara vissuta da ex e confischi ad ogni tocco della palla. Anche a Grottaglie sarà schierato come esterno alto, ma il suo apporto in mezzo al campo assieme a Conte ed Acampora dovrà dare sostegno a Porzio tra le linee. A proposito del biondo centrocampista napoletano, sta tornando sui livelli di inizio stagione. Fiducia e serenità lo hanno rigenerato ed il Matera non può che sorridere visto che Acampora è un under dell’89. Quindi importante. Renato Carpentieri
Del Prete potrebbe esserci a Nocera, dove servirà una mentalità diversa da quella di Pianura
Francavilla, atteggiamento molle alla sbarra FRANCAVILLA – Bisogna, assolutamente cambiare atteggiamento rispetto alla gara di domenica scorsa. E’questa la soluzione, in vista del difficile impegno di domenica prossima in casa della Nocerina. Dopo la pesante sconfitta, subita in trasferta contro il Pianura, la formazione rossoblu cerca il riscatto nella tana della vice capolista del campionato. Intanto, l’attaccante Genny Del Prete, dovrebbe testare le sue condizioni fisiche, dopo il brutto infortunio di domenica scorsa, che l’ha visto uscire dal campo in barella è trasportato in ospedale, a causa di uno scontro violento con il palo della porta avversaria. Da verificare le condizioni fisiche, per il suo impiego contro la Nocerina. Anche Rocco Marziale, dovrebbe riprendere gli allenamenti, dopo lo scontro di gioco avvenuto la settimana scorsa nella partitella in famiglia, che ha causato al “picchio” la sutura di una ferita alla fronte con diversi punti. Certe invece, le assenze dei difensori squalificati, Zangla, Milella e Nicolao. Con quest’ultimo
che, dovrà scontare ancora una giornata di stop. Quindi, difesa in piena emergenza, per il tecnico serbo Lazic, che dovrà inventarsi lo schieramento arretrato, facendo scendere in campo alcuni giovani, o arretrando qualche giocatore di esperienze sulla linea difensiva. Al rientro invece, il centrocampista Pioggia, che dopo aver scontato una giornata di squalifica è pienamente arruolato. Per lui, anche la gradevole notizia di una convocazione per la rappresentativa di serie D, che lo vedrà raggiungere lunedì 12 Gennaio, i suoi colleghi a Roma, per sostenere gli allenamenti agli ordini di mister Roberto Polverelli, per poi svolgere un’amichevole mercoledì pomeriggio, contro la società Pescatori di Ostia. Nel frattempo abbiamo discusso con il tecnico serbo, della gara in programma domenica prossima allo stadio San Francesco di Nocera Inferiore. «Affronteremo una squadra – dice Lazic – che vuole vincere il campionato, che insieme al Brindisi, lotta per il primato. Un organico che è stato co-
struito due volte, a causa di problemi societari. Adesso, risolti questi intoppi, ha riacquistato nuovi giocatori, ed è nuovamente in corsa per la vittoria finale». La Nocerina, dopo il burrascoso problema societario che l’ha vista coinvolta nelle prime giornate di campionato, ha ripreso nuovamente la sua rincorsa alla corazzata Brindisi, che dista dai campani sette punti. «Noi dobbiamo fare la nostra partita – dice il tecnico dei rossoblu – cercando a tutti i costi di cancellare la sconfitta di Pianura, con una buona prestazione, come è avvenuto nel primo tempo, domenica scorsa. A noi, mancheranno tre titolari in difesa e dovremo vedere le condizioni di Del Prete, ma questo non vuol dire che andremo lì rassegnati anzi, scenderemo in campo con gli stimoli giusti, per fare ritorno a casa con dei punti in tasca». Una gara quindi, tutta da gustare, dove le due formazioni si daranno battaglia fino al fischio finale, cercando di raggiungere i loro obbiettivi di campionato. Claudio Sole
Peppe Bardi ed a destra Claudio Pirone
GENZANO volta pagina. Divorzio consensuale tra Peppe Bardi e lo Sporting Genzano. Fatale al tecnico del ritorno in serie D degli altobradanici il rapporto non idilliaco con la tifoseria e senza dubbi l’andamento casalingo della squasdra, non ultima la sconfitta nel derby con il Matera. «C’era bisogno di una svolta-afferma il presidente dello Sporting Genzano, Donato Nei- e c’è stato un arrivederci di comune accordo con Peppe Bardi. Non c’era un rapporto eccellente con la tifoseria e c’è stata la necessità di voltare pagina. Abbiamo mezzo campionato ancora di fronte e già da domenica c’è da attendersi la svolta. Il tecnico chiamato al capezzale dello Sporting Genzano è Claudio Pirone. Esperto del girone e molto motivato». Il tecnico di Avellino sarà a Genzano in mattinata e dirigerà il primo allenamento. Certamente ci saranno anche novità d’organico dove serve un centrocampista capace di dettare i tempi. Claudio Pirone conosce il girone H e l’anno scorso ha raggiunto il traguardo dei play out con il Quarto, nonostante un organico non eccelso e un ambiente in cui non era facile lavorare. I play out hanno avuto un esito negativo perchè di fronte c’era la peggiore squadra che si potesse incontrare: il Matera e una società forte alle spalle. Strane coinciodenze nel calcio, l’ultima volta che Pirone e il Matera si sono trovate di fronte per il tecnico c’è stato da ingoiare amaro. Invece, proprio la vittoria del Matera nel derby gli ha spianato la strada verso la panchina dello Sporting Genzano. Chiaramente la gara contro il Sibilla Cuma di domenica, la seconda consecutiva in casa, assume un aspetto diverso. Pirone conosce bene Borrelli (e molti altri) che ha visto all’opera con il Sapri, piazza nella quale il tecnico avellinese ha conquistato i play off tre anni fa. «Ringrazio i ragazzi-.ha aggiunto Bardi-per quanto mi hanno dato e ci mancano 3 o 4 punti ma abbiamo fatto il nostro dovere. Sono dispiaciuto per questa decisione della società». r.carpentieri@luedi.it
46
Sport A Dilettanti Matera deve cambiar marcia a partire dal match con Fossombrone
Venerdì 9 gennaio 2009
Bawer, ora servono i fatti Longobardi: «Alle parole devono seguire le vittorie» «ORA DOBBIAMO cambiare atteggiamento, dare a questo campionato la svolta attesa ma non solo a parole, bisogna cominciare a dar seguito ai fatti». Il capitano della Bawer Francesco Longobardi sintetizza così la marcia di avvicinamento al delicato confronto di domenica contro Fossombrone. Due squadre in crisi che necessitano di due punti d’oro per prendere ossigeno e respirare una migliore aria in classifica. I marchigiani dall’alto di quattro punti in più e della larga vittoria nello scontro diretto costituiscono un ostacolo per nulla agevole: «si tratta di una squadra con tanti giovani, corrono molto e sono forti fisicamente. Dovremo affrontarli con grande attenzione e senza permetterci alcuna distrazione dando seguito ai progressi che stiamo mostrando in queste ultime settimane ma che necessitano ancora della dovuta continuità per gli interi quaranta minuti». Proprio un rendimento quantomai alterno è tra le cause della sconfitta di Ferentino dove la Bawer ha fornito un’ottima prova per oltre venti minuti di gioco, mettendo a tratti in ambasce la capolista e centrando percen-
Il capitano della Bawer, Longobardi
tuali al tiro di assoluto rispetto. Numeri da incorniciare ma che hanno prodotto l’ennesima sconfitta: «è chiaro che con quelle percentuali potevamo sperare in qualcosa di più,
siamo stati bravi in attacco per oltre venti minuti ed abbiamo tenuto gli avversari in difesa, poi però non siamo riusciti ad insistere e la situazione si è capovolta. Dovremo fare attenzione a quei particolari come le palle perse ed i rimbalzi che sono il sintomo di una difficoltà generale che si crea nella squadra», spiega ancora Longobardi, «che ci fa diventare precipitosi. Dobbiamo imparare a rimanere concentrati per quaranta minuti». Proprio l’ala-pivot sembra trovare maggiore difficoltà a tenere la posizione a rimbalzo dove il suo rendimento è alto ma meno brillante che in passato: «avverto anch’io queste difficoltà ma ci sono delle situazioni tattiche che mi spingono fuori posizione. Anche a rimbalzo del resto abbiamo la necessità di adeguarci per andare incontro alle altrui esigenze». Proprio la voglia di vincere e di aiutarsi saranno decisivi per la vittoria della Bawer che contro Fossombrone non può sbagliare: «speriamo davvero di dare la svolta al campionato, il ritorno comincia domenica e noi non possiamo permetterci di lasciare nulla di intentato. Bisogna cominciare a far punti». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
D Sostituisce Di Gioia (a Montescaglioso) alla Virtus
Conterosito in panca ANTONIO Conterosito in panchina alla Virtus di D. Il ventinovenne coach materano Antonio Conterosito, reduce da cinque stagioni all'Olimpia Matera come vice di Roberto Miriello, dopo aver rassegnato le dimissioni in seguito all'esonero del primo allenatore della Bawer guiderà per la prima volta una squadra senior, la squadra di serie D della Virtus Matera, società nella quale già svolge il ruolo di allenatore delle squadre giovanili. Antonio Conterosito prende il posto di Michele Di gioia, che ha deciso di accettare l'offerta del Montescaglioso, formazione impegnata nel girone campano di serie C2, chiamato dalla società montese per sostituire Marcello De Stradis, che in passato è stato anche un atleta dell'Olimpia Basket. La Lucos Basket Montescaglioso sta disputando attualmente la poul retrocessione dopo aver collezionato tre vittorie e undici sconfitte nella
Antonio Conterosito ed a destra Michele Di Gioia passato al Montescaglioso
prima fase. Per quanto riguarda invece coach Conterosito, il nuovo allenatore arriva in panchina dopo una buona partenza in serie D della Virtus Matera agli ordini di coach Di Goia. Il bilancio è sicuramente
soddisfacente visto che si tratta della prima esperienza nel difficile campionato regionale: quattro vittorie e tre sconfitte con una gara da recuperare in casa contro il Basket Salandra martedì 13 gennaio.
L'esordio del nuovo coach Conterosito sulla panchina della Virtus Matera è previsto sabato prossimo sul parquet della Vito Lepore Potenza, dove i ragazzi biancoazzurri sfideranno la formazione del CUS Potenza.
Le lucane possono recitare un ruolo da protagoniste
Comincia il ritorno con rinnovate ambizioni di Donatello VIGGIANO NELLA prima giornata di ritorno della A dilettanti c’è ancora la capolista Ferentino sulla strada delle lucane. La squadra laziale infatti, dopo aver battuto a domicilio e con più di qualche sofferenza la Bawer (100-92) nella prima gara del 2009, è attesa domenica al Pala Pergola. La striscia positiva della squadra di coach Friso è arrivata a quota sei vittorie consecutive, ma la Levoni ha tutta l’intenzione di interromperla, anche per riscattare la beffarda sconfitta esterna dell’esordio di campionato (74-70), dopo aver dilapidato gli otto punti di vantaggio dell’intervallo e arrendendosi alla rimonta guidata soprattutto dai playmaker Rajola e Circosta( 42 punti in due). Tuttavia i potentini anche a Trapani, con la pesante aggravante dell’assenza di Ruggeri, hanno dimostrato di essere in palla e seriamente in grado di uscire con i due punti in tasca dal primo confronto del girone di ritorno. Occhio oltre che al citato Circosta all’altro under Provenzano(12.6 di media), nonché alla esperta regia di Rajola ed alle triple di Cucinelli, mentre sotto canestro 18 rimbalzi di media arrivano dal trio Modica-Ianes-Zivic ex di turno). Ben più netta(10080) è la sconfitta dell'andata che deve vendicare la Bawer contro la Bartoli Fossombrone. In terra marchigiana arrivarono le prime avvisaglie della crisi di risultati manifestatasi successivamente, ma anche la Bartoli, dopo la brillante partenza (cinque vittorie nelle prime sette gare),
Under 17 eccellenza Sul parquet di Foggia ennesima prova doc dei materani
La Fondiaria Pielle, quarta gioia di fila FOGGIA 53 LA FONDIARIA 68 ZULLI CERAMICHE LIBERTAS FOGGIA: Russo8, Palmieri 6, Bratti 2, Stilla, Vero 4, Macchiarola D. 8, Dell'Aquila, Papeo 5, Gatta, Ventrudo 4, macchiarola A., Infante 16. All. Morelli. LA FONDIARIA PIELLE MATERA: Gaudiano C.D. 19, Di Pede, Vignola 19, Racanelli 10, De Bartolo 6, Sacco 6, D'Ercole 5, Latorre 2, Acito 1, Gaudiano R. All. Cotrufo. ARBITRI Mazzilli di Corato e Lastella di Bari. PARZIALI: 17-11, 23-35, 40-54, 53-68; NOTE: uscito per cinque falli Palmieri (F).
QUARTA vittoria consecutiva per La Fondiaria Pielle Matera , questa volta sul parquet di Foggia, contro la Libertas Foggia allenati da coach Morelli, nel campionato nazionale “Under 17 eccellenza”. Una squadra che sta regalando molte soddisfazioni a tecnici e dirigenti. La gara è cominciata con i materani decisamente sottotono a causa di un approccio poco intenso alla partita, e logico vantaggio dei dauni al termine della prima frazione di gioco per 17-11. Dopo una strigliata fatta ai ragazzi da coach Cotrufo è seguito un secondo quarto di altissimo livello che ha permesso, con una difesa attenta e pressante,
ripartenze veloci ed efficaci contropiedi con Racanelli e Vignola alla realizzazione. Meritato vantaggio per i materani, al riposo lungo, per 23-35. Negli ultime due quarti di gioco i ragazzi della Pielle hanno cercato di controllare il risultato, ma hanno dovuto subire il veemente ritorno dei padroni di casa. Importante, nella circostanza l'apporto di Sacco che con 2 triple realizzate su tre tentativi dava fiducia e tranquillità a tutta la squadra in un momento delicato della gara, con i foggiani schierati a zona per limitare gli attacchi dei materani. Continua, così la rincor-
sa della Pielle ai quartieri alti della classifica Due vittorie esterne consecutive certamente sono una iniezione di fiducia per coach Cotrufo che dichiara: «Bisogna comunque continuare a migliorare per cercare di applicare gli schemi, trovare i giusti sincronismi di squadra per avere un apporto importante da tutti i giocatori, evitando gli alti e bassi che hanno caratterizzato fino ad oggi il nostro campionato». Prossimo impegno per i Piellini giovedì 15 gennaio al Palasassi contro il forte San Severo, un altro test importantissimo per il processo di avvicinamento alla testa della classifica. sport@luedi.it
Domenico Sacco
non vive un momento particolarmente felice, essendo reduce da ben sei sconfitte consecutive e lo scontro del PalaSassi può essere una utile occasione per avvicinare proprio Fossombrone (10 punti contro i 6 della Bawer) e magari agganciare Molfetta, attesa dal duro incontro casalingo contro la seconda della classe Latina. In B dilettanti continua il magic-moment di una Abano Terme Bernalda baciata anche da quel po’ di fortuna che non guasta mai. I lucani sono secondi in classifica al pari del Maddaloni e reduci da quattro successi di fila, ma attesi da un compito, almeno sulla carta, alquanto proibitivo, sul parquet del Ruvo. Come noto, però, i baresi non hanno fatto alcunché per confermare sul campo quanto di buono compiuto in sede di campagna acquisti e navigano, con appena sei vittorie, in piena zona playout, ma comunque a soli quattro punti dal Bernalda, indice dell’equilibrio che regna sovrano in questo torneo. Il roster resta di livello assoluto e categoria superiore, coperto in tutti i reparti, con le novità a stagione in corso rappresentate dalla guardia Tisato e dal coach Valerio Napoli, il cui esordio in quel di Catanzaro è stato però tutt’altro che promettente (-20). Infine è tempo di poule promozione in B d’eccellenza femminile, con uno scontro subito difficile per la Basilia: Laura Gambardella e compagne, nell’anticipo di domani, saranno di scena sul campo della capolista Battipaglia, per cominciare la lunga rincorsa verso un posto nei playoff.
Sport
Venerdì 9 gennaio 2009
47
B dilettanti Per il Terme di Abano di coach Brogialdi c’è un test probante in Puglia
Bernalda, la testa è alla gara col Ruvo REDUCE dalla tonificante affermazione di domenica scorsa a Massafra la Terme di Abano Bernalda lavora in vista del confronto di Ruvo di Puglia contro l'Adriatica Industriale Ruvo di Puglia. Per Alberto Brogialdi sarà una sfida densa d'amarcord visto che l'allenatore romano è stato il coach dei pugliesi fino a due stagioni fa. Una partita importante quella per la Terme di Abano Bernalda che nutre speranze di successo anche se dovrà fare i conti con le insidie di una squadra, quella pugliese composta da elementi in grado di dare preoccupazioni a tutte le avversarie, vedi Vincenzo Di Pierro, salandrese doc che vivrà la partita come un derby, Marco Mlinar, Davi-
de Zambon, Davide Tisato, Francesco Teofilo e Antonio Giordano. La squadra jonica, fatta eccezione per Damiano Faggiano, ancora alle prese con qualche problema al ginocchio ha svolto ieri pomeriggio al Pala Campagna la solita seduta di allenamento. I giocatori, protagonisti dell'importante exploit di domenica a Massafra sono consapevoli di poter giocare le proprie carte anche a Ruvo. Per Carlo Azan e compagni una gara tutta da vivere e un giovedì particolarmente intenso visto e considerato che la squadra pugliese non vive un periodo particolarmente favorevole. Il secondo posto in classifica ottenuto dai lucani è un dato consistente per le ambi-
zioni della squadra di Alberto Brogialdi. Il complesso bernaldese sta disputando una stagione da protagonista e non maschera le proprie ambizioni di vertice, anche se l'obiettivo dichiarato dei dirigenti bernaldesi è quello della salvezza. Coach Alberto Brogialdi ha parlato del momento di forma attraversato dai suoi atleti sottolineando: “Viviamo un periodo particolarmente tranquillo. Il risultato positivo di Massafra è per noi sicuramente significativo, visto che abbiamo giocato contro una squadra competitiva e molto motivata”. Sulla prova fornita dai suoi atleti in terra tarantina è categorico: “Mi è piaciuto tanto l'atteggiamento avuto dalla
squadra che fino al termine ha lottato e vinto una partita importante. Il gruppo è stata la ciliegina sulla torta di una prestazione impeccabile”. Contro il Ruvo sarà l'ex di turno: “Proverò forti emozioni, gli anni di Ruvo sono stati intensi, per la mia carriera. Un successo contro i pugliesi costituirebbe l'ennesima ciliegina sulla torta. I baresi vivono un momento difficile, la classifica non è delle migliori. La gara vivrà su episodi e situazioni”. Brogialdi chiude con un diktat: “Spero che la squadra confermi l'atteggiamento mentale espresso contro il Massafra. E' questo il dato che mi interessa maggiormente”. f.menonna@luedi.it
Il Bernalda in azione al Palacampagna
A Dilettanti Assenti per infortunio Ruggieri, Palombita e Femminini
Levoni, buone indicazioni Amichevole contro il Sarno al Palapergola TEST amichevole ieri pomeriggio per la Levoni Potenza al Pala Pergola. La squadra potentina ha affrontato il Sarno, compagine campana, priva di Massimo Ruggeri ancora alle prese con il recupero fisico alla caviglia, Giancarlo Palombita, influenzato e Christian Femminini, assente a causa delle noie alla schiena. Hanno invece recuperato Maurizio Ferrara, Francesco Santamaria e Antonino Rato, i primi due alle prese con l'influenza, il capitano reduce da un colpo alla schiena. Lo staff tecnico potentino conta di recuperare i giocatori acciaccati in vista della sfida di domenica prossima al Pala Pergola contro il Ferentino capolista del campionato. I laziali, vittoriosi domenica scorsa contro la Bawer Matera per 100 a 92 incutono timore e rispetto. Il roster dei pontini, allenati da Massimo Friso è di primo livello, i giocatori che stanno facendo volare la squadra laziale portano il nome di Valerio Circosta, Stefano Raiola, Maurizio Cucinelli, Mauro Bonaiuti, Diego Zivic, ex di turno, Luca Janes, Francesco Modica e Stefano Provenzano. Prima in classifica con 1088 punti segnati e 1004 subiti i laziali sembrano attraversare un momento di forma splendido. L'amichevole disputata contro il
Ferrara della Levoni Potenza in azione in gara al Palapergola di Potenza in questo campionato
Potentini al torneo di Cesenatico
Pozzecco applaude la Timberwolves Gianmarco Pozzecco
Sarno sembra aver dato utili indicazioni al coach Gianni Tripodi che conta di riprendere il cammino interrotto a Trapani domenica scorsa. Nel gruppo c'è tutta la consapevolezza di poter giocare da pari a pari il delicato match di domenica, ovviamente evitando di compromettere il risultato finale con errori e sbavature di qualsiasi genere. In casa potentina è il segretario Giovanni Lamorte ad analizzare il periodo della Levoni Potenza. Lamorte ha parlato del ko di Trapani: “Penso che alla fine ci può stare una sconfitta contro il Trapani, siamo stati in parti-
ta al cospetto di una formazione molto forte e ben accreditata. Per tre quarti di gara siamo stati al top, l'assenza di Ruggeri ci ha tolto una pedina importante, penalizzando il nostro gioco”. Il segretario di via Ponte Nove Luci parla del prossimo impegno, con il Ferentino: “E' un cliente difficile, contiamo di mantenere il nostro ruolino di marcia casalingo. Non dobbiamo sottovalutare gli avversari. Ferentino è squadra di categoria”. La partita è fondamentale per mantenere il ritmo in campionato, Lamorte rimarca: “Abbiamo chiuso positivamente il gi-
rone d'andata, non dobbiamo perdere terreno nel ritono e tenere il nostro ritmo”. Il dirigente lucano non cerca scuse ne alibi circa infortuni e contrattempi, legati alla preparazione atletica: “Non credo siano dipendenti dal lavoro dello staff tecnico e atletico. In una stagione può capitare di dover fronteggiare simili vicissitudini. Bisogna mettere in conto gli infortuni che per tutte le formazioni dipendono dalla preparazione atletica”. Lamorte ha ragione, come dire mente sana in corpo sano… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Pallanuoto C Potrebbe esserci a breve un torneo per testare la preparazione
Tritone e Potenza nuoto senza calendario PROSEGUE a ritmo intenso la preparazione delle due squadre potentine di pallanuoto impegnate nel campionato maschile di serie C. Potenza Nuoto e Tritone Potenza sono al lavoro e programmano le tappe di avvicinamento alla prossima stagione che vedrà le due squadre ai nastri di partenza del torneo di C. Il campionato partirà nella prima metà del mese di marzo. La Fin nazionale non ha ancora varato il calendario ufficiale della manifestazione che vedrà le due squadre impegnate in un campionato molto difficile. La Potenza Nuoto allenata da Pasquale Miglionico oggi pomeriggio sfiderà la Basilicata Nuoto 2000 Potenza under 20 nel canonico test di metà settimana. I giocatori del presidente Teo Nigro sono in ottime condizioni di forma. La società confida ciecamente nel lavoro dello staff tecnico e ha già avviato contatti per la definizione di due trattative importanti di mercato. Al momento i nomi dei pallanotisti rimangono top secret e tutto sembra andare per il verso giusto. Il complesso
Pasquale Miglionico
potentino mira ad un campionato tranquillo, la società programma meticolosamente le tappe per la prossima stagione e non nasconde comunque di far bella figura. Una squadra in salute, quella del presidente Teo Nigro che conferma il suo impegno in serie C. Stesso discorso va fatto per il Tritone Potenza, allenato
da Giorgio Pappalardo. La squadra dopo i bagordi festivi e la chiusura della Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale ( problema che ha assillato anche i cugini della Potenza Nuoto ) ha ripreso lentamente la preparazione in vista della prossima stagione. Tutti i giocatori sono apparsi motivati e desideriosi di misurarsi al cospetto di formazioni di buon livello tecnico. La società intanto è sempre vigile sul mercato. Pappalardo ha avviato contatti con un portiere di provata esperienza. Al momento nessun nome ma tanto lavoro per il massimo dirigente potentino. La società come anticipato qualche tempo fa ha ceduto al Circolo Nuoto Salerno, compagine di serie A il giovane talento Mastrogiovanni, classe 1990 che ha fatto parlare di sé nel corso delle ultime stagioni vista la sua bravura e il talento innato. Il campionato si preannuncia equilibrato. Non è esclusa l'organizzazione di un torneo a cavallo dei mesi di gennaio e febbraio. f.menonna@luedi.it
UNA PRESENZA significativa, un banco di prova davvero prestigioso per i giovani potentini della Timberwolves che hanno partecipato dal 2 al 6 gennaio a Cesenatico al Poz Nike Contest di basket. Una manifestazione ricca di appuntamenti, intrattenimento e aggregazione che ha visto la presenza di Gianmarco Pozzecco, indiscusso leader della nazionale azzurra. Pozzecco ha salutato con affetto gli atleti della Timberwolves Potenza sfoggiando anche il giaccone sociale della compagine lucana, guidata in terra adriatica dall'intero staff tecnico composto da Titti Barbato, Andrea Romano, Vincenzo Bochicchio, Antonio Statuto, Donato Fiore e Gianfranco Pace. Una bella esperienza condita da partite disputate in simbiosi con gli eventi della manifestazione che ha visto l'organizzazione di convegni, feste della Befana e accoglienza che hanno visto protagonisti tutti gli atleti provenienti da Bergamo, Arezzo, Siena, Udine, Caserta, Porto Torres e Castelgandolfo, uniti per quattro giorni in una festa giovanile del basket. Particolarmente significativa la presenza di Francesco Petrullo, presidente della Levoni Potenza, alla kermesse agonistica. La Timberwolves Potenza riveste il ruolo di società satellite e fucina di giovani talenti della pallacanestro potentina. Una festa, quella di Cese-
natico che ha visto i potentini giungere al quarto posto nel torneo under 14 e quinti in quello under 13. Particolarmente significativo il quarto posto nella categoria under 14, visto e considerato che i lucani si sono arresi in semifinale al Porto Torres che ha vinto il torneo. Le gare si sono disputate sulla distanza di due tempi da quindici minuti ciascuno. Due piazzamenti di prestigio, quelli ottenuti dai giovani lupacchiotti della Timberwolves che hanno condiviso momenti di crescita, nuove istanze tecniche e tanto divertimento nel segno tangibile della smania di mettersi in luce che ha animato la truppa del capoluogo. Quattro giorni di svago, spensieratezza e forte legame con i sodalizi presenti a Cesenatico, quelli trascorsi dagli atleti lucani che ormai figurano tra le formazioni più presenti nei tanti tornei giovanili organizzati in giro per l'Italia dalla Fip nazionale. Un quarto e un quinto posto testimoniano la smania di successo della nouvelle vague allestita nel corso degli ultimi anni, davvero impegnativi per la crescita della società potentina, vero e proprio punto di riferimento per il movimento cestistico giovanile della palla a spicchi. La Timberwolves Potenza sarà ancora protagonista nel corso del 2009 in tutta Italia nell'ambito dei tornei giovanili. f.menonna@luedi.it
48
Sport Volley Uomini Il libero di Potenza autore di una ottima prova nel derby
Venerdì 9 gennaio 2009
Medical con un Sergio in più Crichigno: «Fiducia anche in chi non fa i punti» E' TEMPO DI riflessioni in casa Medical Center. Archiviata la vittoria del derby con il Lagonegro, il direttore sportivo dei rossoblu, Piero Crichigno, fa un'analisi della gara e, in particolare, si sofferma sulla figura che maggiormente impersona il fondamentale della difesa: il libero. «Mi fa piacere sottolineare la prova del nostro libero Vittorio Sergio, che ha fatto un lavoro difficile e oscuro: senza togliere meriti agli altri compagni di squadra, Vittorio è stato autore di un' ottima prestazione: impeccabile nel terzo set e determinante nella quarta frazione di gioco, quando ha concesso ben poco agli avversari, consentendo alla squadra di recuperare il set e, in definitiva, di vincere la partita. Quindi, per una volta, credo che sia giusto dare spazio a chi non marca punti sul cartellino, ma fa in modo che gli altri compagni lo possano fare. Senza i recuperi di Vittorio non credo avremmo vinto la partita». Ormai il ruolo del libero è diventato un pezzo fon-
Il libero della Medical Center Vittorio Sergio
damentale della pallavolo, al punto tale che nell'allestimento delle squadre di alto livello non si può prescindere dalla scelta di un giocatore che possa fare la differenza. «La caratteristica più importante di un buon difensore - continua Crichi-
Un’azione del derby tra Potenza-Lagonegro
gno - è senz'altro la determinazione ad andare su ogni palla e la volontà di non farla mai cadere. Insomma, occorre avere una mentalità vincente. Vittorio ha delle buone qualità tecniche, delle ottime qualità come persona: è un professionista a tutti gli ef-
fetti. E' ancora molto giovane, ha appena 21 anni e ha ancora molta strada da fare. In primis, deve imparare a non scoraggiarsi e a non mollare mai, anche quando i compagni di squadra più esperti lo riprendono. Deve continuare a lavorare con serietà e
impegno per fare in modo che la fiducia nei suoi confronti sia totale. Il rapporto con il mister è fondamentale: è necessario che ci sia dialogo e confronto». «In tutte le prossime gare - conclude Crichigno - sicuramente verrà cercato con regolarità dalla battu-
ta avversaria e quindi sarà sempre sotto pressione. Deve essere bravo a farsi trovare pronto in ogni occasione e a migliorare il rendimento e l'approccio mentale nelle partite esterne. La società ha piena fiducia in lui». sport@luedi.it
Pallanuoto B Donne A 10 giorni dal via sfida all’Under 17 della Basilicata
Invicta, test per il campionato A DIECI giorni dalla partenza dal campionato femminile di serie B nazionale la Libertas Invicta Potenza continua la preparazione in vista del primo appuntamento stagionale che vedrà le ragazze di Vincenzo Ostuni impegnate alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale contro la compagine della Salernitana. Il team potentino sarà opposto al Catania nella seconda gara di campionato. Il varo dei calendari è ancora legato alla decisione delle squadre siciliane di confermare orari e piscine di gara. Dai palazzi romani potrebbero emergere novità sostanziali nel corso delle prossime ore. Intanto dopo l'addio di Miriam Figliuolo e Maria Rosaria Arcieri il tecnico
Vincenzo Ostuni punta tutte le sue risorse sulle giovani leve della squadra chiamate a dare una risposta importante in termini di qualità e di minutaggio. Le favorite del campionato sono Catania, Salerno e Palermo, per la squadra potentina si profila il ruolo di Cenerentola del campionato. Nelle ultime ore Vincenzo Ostuni ha avviato trattative con la Waterpolis Pescara per il passaggio di una giocatrice nella sua formazione. Il presidente Ostuni non è riuscito nell'impresa di portare a Potenza l'elemento chiave per chiudere al meglio la campagna acquisti. Troppo distante Potenza da Pescara per trovare una soluzione conveniente tra le parti. Intanto, la squadra questa sera affronterà in amichevole alla Pi-
scina Comunale Michele Riviello di Parco Monterale la selezione under 17 della Basilicata Nuoto 2000 Potenza. C'è attesa nella squadra di Vincenzo Ostuni per il confronto di questa sera, vista la caratura tecnica degli atleti della Bn 2000 Potenza. Il test servirà alle ragazze della Libertas Invicta Potenza per provare schemi e affinare tattiche di gioco in vista dell'inizio della stagione agonistica. Le condizioni di forma della compagine potentina sono positive, il gruppo si è allenato in queste ultime settimane con la grinta necessaria per ben figurare nel debutto con la Salernitana. La voglia di confrontarsi con una delle sicure protagoniste del campionato rende davvero eufo-
Atletica, domani maratonina per tre scolaresche di Policoro POLICORO - Continua la solidarietà a favore di Telethon. Dopo il 50% dell'incasso della partita di calcio del Borussia Pleiade, una raccolta fondi della Fidapa, durante il convegno scientifico, e altre iniziative benefiche per la lotto contro le malattie genetiche promossa da anni dal coordinamento nazionale di Telethon, che con la maratona televisiva del 2008 ha raccolto ben 38 milioni di euro, anche l'associazione podistica dilettantistica amatori Policoro, guidata egregiamente da Luigi Cappucci, per domani organizza una maratonina su strada con gli studenti delle scuole joniche. Perteciperanno i ragazzi dell'Ipsia Pitagora, Liceo Scientifico Enrico Fermi e la scuola media Aldo Moro, tutte di Policoro che aderiranno con circa 250 partecipanti. E' il secondo appuntamento, dopo quello di un anno fa, che vede Cappucci e i suoi soci organizzare un evento dallo scopo così benefico: “in genere -spiega Cappucci- tutte le nostre corse su strada non hanno finalità agonistiche bensì amatoriali. Nel senso che per noi non è importante vincere ma partecipare e dare il nostro contributo ad ogni tipo di causa
alta e nobile dalla finalità etica come quella di Telethon. E siccome per i miei soci lo sport, e in particolare l'atletica, viene visto come un'attività che serve prettamente per tenersi in forma, sia sotto il profilo spirituale che fisico, da sempre siamo portatori dei valori insiti in ogni essere umano e che spesso rimangono nascosti come: l'onestà, la lealtà, il rispetto dell'amicizia, il sacrificio e la solidarietà verso coloro che non sono stati molto fortunati nella vita; domani mattina abbiamo in programma questa corsa con le scuole di Policoro che è un antipasto della StraHerakleia dell'anno venturo. Non a caso abbiamo coinvolto le scuole, trovando anche la disponibilità dei dirigenti scolastici, che ringrazio, perché è anche sui banchi di scuola che i valori suddetti si coltivano. La scuola, proprio come lo sport, è una palestra di vita dove si cresce e ci si educa a vicenda. In questo caso specifico ad aiutare che si trova in difficoltà. Ecco perché per il secondo anno di fila sposiamo la causa di Telethon”. Gabriele Elia sport@luedi.it
Vincenzo Ostuni
rico il cammino delle potentine fino all'esordio in serie B/1 femminile. Il tecnico e presidente della Libertas Invicta Potenza, Vincenzo Ostuni ha parlato del momento della sua squadra affermando: “Non ci sono particolari
problemi per noi, abbiamo tutte le giocatrici a disposizione. Nel 2009 puntiamo tutto sul rinnovamento all'interno della squadra. Guai ad abbassare la guardia!”. f.menonna@luedi.it
Calcio a 5 Semaforo rosso per i potentini a Putignano
Shaolin, brutto scivolone CSG PUTIGNANO SHAOLINSOCCER
7 1
PESANTE sconfitta per lo Shaolin Soccer Potenza che porta a casa un passivo di -6. Gli avversari, oltre a mostrare ottime doti tecniche, hanno molta più grinta e questa sarà l'elemento determinate della larga vittoria del C.S.G Putignano. Nei primi 5' le due formazioni si studiano e la prima a prendere l'iniziativa è lo Shaolin che tenta un tiro da quasi centrocampo con Laguradia Rocco che colpisce il palo, poi il C.S.G si fa sentire con due marcature al 5' intervallate da soli 26''. Da qui in poi il C.S.G domina la partita fino alla fine del primo tempo e segna altre 3 reti. Per lo Shaolin solo qualche altra occasione che non gli permette di rientrare in partita; al 12' ci prova il duo Laguardia che prende un palo ed una respinta del numero uno avversario. Il secondo tempo inizia con alcuni cambi, i giocatori molto più reattivi, ci provano e al 2' Amati dopo alcuni tentativi riesce a superare il portiere avversario tirando quasi dalla linea di fondo. Subito dopo un minuto i putignanesi segnano la sesta rete e al decimo si chiudono le marcature con l'ultima rete dei padroni di
casa. Lo Shaolin però continua a giocare bene e cerca in molte occasioni il goal che però non arriva , il più sprecone è stato Sarli, che nonostante l'esordio gioca senza nessun timore, ma spreca tre limpide occasioni da rete dinanzi al portiere, provando anche una improbabile rovesciata, del resto è un difensore. La sconfitta ci sta tutta ma, comunque, i ragazzi non meritavano un parziale negativo così netto, hanno dato l'anima, giocando al cospetto di avversari di tutto rispetto e sicuramente più esperti nella categoria. Molti dei goal subiti sono scaturiti dalla voglia di strafare degli Oranges che nell'impostare le manovre di attacco hanno perso diverse palle da ultimo uomo mostrando il fianco agli avversari che, cinicamente, in contropiede sono andati sempre a segno. Ora attendiamo la prima partita del girone di ritorno che ci vedrà impegnati in quel di Matera, contro un'altra grande del campionato, il Deportivo. Il tecnico Faraone dovrà caricare al massimo i suoi ragazzi e convincerli che si può ritornare a far punti. Una vittoria limpida per i pugliesi ma bisogna capire dove iniziano i meriti del Putignano e dove i dem,eriti dei potentini che in sostanza non sono mai entrati in partita o quasi. sport@luedi.it
52
Venerdì 9 gennaio 2009
Kaos latino
Domenica nuovo appuntamento con “Kaos Latino”. A partire dalle 20, al “Touch Down” di Metaponto in consolle un trio di grande esperienza : Nino dj, Domingo, noto conduttore del programma “Onda Latina”di Studio 100 Radio, e il maestro e animatore Andrea, con tanta voglia di coinvolgere tutti i presenti a ritmo di salsa, merengue, bachata e reggaeton.
Fashion model Al via il Leon d’oro
Stamattina a Matera, alle ore 10,45, sarà presentata la finale del concorso interregionale di canto, ballo, recitazione e moda “Model fashion baby”. L’evento finale del concorso, riservato a bambini dai 12 mesi ai 13 anni, avrà luogo domenica 11 gennaio 2009, a partire dalle ore 9,30, presso il cinema Comunale di Matera. Coinvolti circa 70 bambini.
E' giunta alla terza edizione la manifestazione Il Leon d'Oro, ripresa da Dino Bavusi in arte Zi Gerard. Quest'anno la manifestazione, promossa dal Comune di Potenza insieme al Centro Artistico Basilicata,vede la partecipazione di 20 compagnie provenienti da tutta la regione. Il primo spettacolo si terrà sabato al Teatro Stabile.
Eart training
Tango per single
Sabato sera al “Mirage caffè” di Ferrandina in Viale mazzini 259, «si esibirà il gruppo “Eart traning”, con musica funk e latin jazz a partire dalle ore 22.30» -comunica il direttore artistico della serata Piero Manicone. Ingresso gratuito, saletta fumatori e possibilità di degustare i prodotti degli “artisti del caffè”. m.a.flum
Chi l’ha detto che per ballare il tango occorre essere in coppia. Corsi per i single. Il tango per i single con prima lezione dimostrativa gratuita. Ecco cosa propone il maestro Franco Aresta per il prossimo giovedi, dalle ore dalle 20 alle 22,30. L’ appuntamento è con “Matera tango” in Via dei Mestieri a Matera. m.a.flum
Da Agromonte alla finale del Da Bomb di Roma
La “Rural chic revolution” degli Smania Uagliuns di GIANNI COSTANTINO
Gli Smania Uagliuns tra i finalisti del concorso Da Bomb in uscita con “Rural chic revolution”
AGROMONTE - Si intitola “Rural Chic Revolution” il primo vero disco degli “Smania Uagliuns” di Agromonte. Diciotto tracce, due delle quali soltanto parlate di musica prevalentemente hip hop. Gli Smania Uagliuns altro non sono che Enzo Lofrano e Gennaro Suanno, due ventiquattrenni studenti universitari, con laurea breve già in tasca: il primo in lingue straniere a Roma ed il secondo in ingegneria meccanica a Mo-
dena. Enzo,in arte The agronomist e Gennaro in arte Cynar(u shkash) hanno bruciato ogni tappa, avendo iniziato a soli quindici anni ad affrontare la musica nelle sue diverse accezioni e contaminazioni. Soffermandosi, naturalmente, su quella che più li attirava e li ispirava. Non pensando affatto di trovarsi ad Agromonte, laddove cioé sarebbe stato impossibile o quasi trovare simpatizzanti, ancorchè proseliti. Eppure come sempre, la passione vince ogni remora di
ogni genere ed i due cercano grazie anche alla radio, di ascoltare pezzi americani: hip hop, soul, fank ecc. Nel 2004, il primo vero tentativo di uscire dall’anonimato, con la proposta, attraverso il primo nome “Uagliun ca smania” di un cd fatto in casa, per davvero: “Ne vedo due”, raccoglie soltanto sei pezzi ma ha la capacità di far conoscere i nostri alla gente che conta. Partecipano a ben quattro edizioni di Arezzo Wave, riuscendo sempre ad accedere alla seconda fase ed anzi, nel 2007, arrivano al secondo posto. Partecipano alla selezione dell’ Mc urban music Kontest dedicata ai gruppi emergenti e si classificano tra i primi otto, guadagnandosi la finale di Riccione, alla quale hanno partecipato proprio il 4 gennaio scorso e dove era in palio una intervista al periodico specializzato Groove. Ma il crescendo di questi ragazzi, non finisce certo qui. Partecipano anche alle selezioni per Sanremo off 2008 e vincono il diritto a partecipare a Radio Kiss Kiss. Insomma per questi ragazzi, che per le esibizioni più impegnative danno spazio anche a Gianni Lofrano (fratello
Gli Smania Uagliuns
di Enzo) e a Nicola Guida e Marco Deodati di Lagonegro, non ci sono ostacoli. Anche perché hanno già testato il gradimento della loro vena artistica, attraverso le esibizioni al Basilicata Music festival, al Terme live, dove hanno suonato con Bandadardò, e Pollino music festival. La speranza ed anche più, questa volta però è quella di poter imporre sul mercato degli appassionati a questo genere di musica il loro cd, usci-
to dopo oltre due anni di duro lavoro, arricchito tra l’altro dalla preziosa copertina disegnata a mano da Demi (Chiara Suanno - sorella di Gennaro). Il 18 gennaio saranno a Roma per partecipare alla fase finale del Da Bomb 2008-9. Per eventuali contatti ci si può rivolgere al sito ufficiale: www.myspace.com/uagliuncasmania, oppure:enz.theagro@tiscali.it; shkash@libero.it cultura@luedi.it
CABARET E DINTORNI
Beppe e il mago Eta Beta a Xxl di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Ingresso gratuito per una serata nel nome del cabaret e della magia. Stasera al club materano “Xxl” in via La Martella con i milanesi Beppe Altissimi e Francesco Palmisano in arte “Mago Eta Beta”. La loro tournée fa tappa anche nelle città dei Sassi. Consociamoli meglio. Beppe debutta nell' 85 durante un derby come imitatore, per poi passare nel corso degli anni, al cabaret puro, quello fatto di monologhi, improvvisazioni, parodie , buon gusto, e qualche imitazione. La
sua compagna? La chitarra. Con questo strumento alla mano riesce a coinvolgere gli spettatori più giovani con parodie musicali idonee anche a platee adulte, grazie a nonno Adelio che, ad 80 anni suonati, “nuota” in internet e guarda tutte le pubblicità, arrabbiandosi «perchè vengono interrotte dai film» -così dichiara nei suoi spettacoli. Con grande garbo riesce a trattare anche temi delicati, come la Chiesa, “Clinton, trapianti di microchirurgia”, per arrivare alle cose più futili, come Maradona che «per disintossicarsi sceglie Cuba, o la Bindi che
scrive al Brutto Anatroccolo». L' attualità fa da padrona nello spettacolo che Altissimi porta avanti ormai da quasi 20 anni. Spazio anche alle imitazioni? Spazio a Vasco Rossi che invece di una "Vita Spericolata", vuole una "Villa in Basilicata...di quelle ville fatte fatte fatte così". Tanti i lavori in radio, in televisione e di doppiaggio. Attualmente su Rete otto network conduce "Mi fai vedere la tua password?”. Giochi di magia con il mago “Eta Beta”, che da dieci anni frequenta il Club di Magia “Piero Pozzi” di Milano, partecipando a conferenze tenute
da maghi di tutto il mondo. Lo spettacolo? E' presentato in modo molto allegro coinvolgendo il pubblico, creando così non solo momenti di grande stupore per gli effetti magici dei vari giochi, ma anche momenti di grandi risate. Specializzazione? In magia da ristorante o cene di lavoro ed esperto scultore di palloncini. Tra le numerose partecipazioni: crociere, meeting e nel suo corposo curriculum figura anche il laboratorio di Zelig . Fantasista e prestigiatore esilarante. Un venerdì sera post natalizio da non perdere. cultura@luedi.it
Venerdì 9 gennaio 2009
il VIP
senza segreti
Weekend
53
Alla vigilia della nona edizione del Gf la Marcuzzi si dice libera. Sarà vero?
«Io single? Sì, no, forse»
ALLA VIGILIA della nona edizione del Grande Fratello, Alessia Marcuzzi esce allo scoperto e si dichiara single. O meglio, non che la bionda conduttrice sia stata molto chiara. Ma sembra proprio che stia vivendo un momento di tranquillità dal punto di vista sentimentale. E da sola. E così tra i due litiganti, o meglio spasimanti, alias Carlo Cudicini e Pietro Sermonti a godere della libertà ritrovata è lei, la bella Alessia. «Ho avuto una rivoluzione interiore -racconta la conduttrice dalle pagine di Chi - Mi sono presa una pausa da Carlo Cudicini, ma siamo più uniti che mai». E con Sermonti? «
Non sono indecisa tra due uomini». Insomma, la bella Alessia dà l’impressione di non volersi sbilanciare troppo, lasciando aperta ogni tipo di porta. Ammette di essersi presa una pausa di riflessione da Cudicini, ma glissa quando le viene chiesto di Sermonti. C’è puzza di bruciato. Una sensazione confermata anche dalla risposta che la Marcuzzi dà quanto le viene chiesto del suo attuale momento dal punto di vista sessuale. «Non si vede come sto bene»?, ha detto, misteriosa, al giornalista di “Chi”. E allora, appuntamento alle prossime puntate di quella che potrebbe diventare una telenovela.
Montesi-Falchi
L’ex del Gf sarà Gesù
Anna, torna il sorriso
Tersigni a teatro
COSI’ coinvolta in una storia d'amore non la si vedeva da tempo: Anna Falchi sembra aver trovato l'uomo giusto. E’ stata pizzicata durante le feste natalizie al Circo Medrano di Roma, in compagnia proprio di Denny Montesi, l'imprenditore romagnolo che le sta facendo battere forte il cuore. I due sono apparsi innamoratissimi e disponibilissimi a farsi immortalare insieme dai fotografi. Baci, abbracci e tanti sorrisi: il 2009 comincia col piede giusto per la bionda Anna. La bella e prorompente showgirl e attrice italiana, infatti, non sta facendo mistero del sua love story, e in più “ospitate” televisive si dice innamorata e felice del suo compagno, “che la adora e la riempie di attenzioni”. Proprio quello che ci voleva per Anna, dopo un periodo di sofferenza.
ALESSANDRO Tersigni, dopo qualche esperienza in video, ha debuttato al Teatro di Roma col musical “Maria di Nazareth - Una storia che continua”, in scena fino al 31 gennaio nel ruolo del protagonista: “Interpreto Gesu’, indosso parrucca, barba finta e per truccarmi e pettinarmi ci vogliono due ore”. Ha dichiarato l’ex concorrente del Grande Fratello 7 e ha spiegato di essersi ritrovato sul palcoscenico per caso: “Ho fatto il casting grazie a un mio caro amico che, sul palco, interpreta Barabba. Fu lui, a fine agosto, a dirmi che cercavano un ragazzo per la parte di Gesu’ e mi ha invitato a provare. Così sono andato al provino e la regista, dopo avermi fatto leggere una pagina di copione e fatto intonare una canzone, mi ha preso dicendo che ero perfetto per il ruolo. Subito dopo ho urlato per la gioia”.
I due hanno trascorso separati le festività natalizie
Nemmeno Aron li unisce Ferrari e Yespica in crisi nera NEPPURE la nascita, poco più di un mese fa, di Aron è riuscita a riportare il sereno nel rapporto tra Aida Yespica e Matteo Ferrari. Da tempo infatti le cose tra la bella soubrette venezuelana e il difensore del Genoa non vanno bene e anche i nove mesi di gravidanza sono stati decisamente burrascosi. Ora la situazione è precipitata e i due hanno trascorso separati il periodo delle festività natalizie. Aida ha passato il Capodanno a Milano da sola con il piccolo. Tira aria di crisi tra la Yespica e Ferrari. ida e Matteo infatti non hanno passato insieme il Natale e l'ultimo dell'anno e il piccolo è rimasto solo con la mamma a Milano. La crisi sembra essere all’apice. Riuscirà a tornare il sereno?
Laura desidera il matrimonio ma Leonardo non corrisponde
I due non negano la nuovissima love story
Sarà davvero finita la love story Raffaella Zardo e Manuel Casella tra Pieraccioni e la Torrisi? beccati insieme appassionatamente
E’ FINITO l’amore tra Leonardo Pieraccioni e Laura Torrisi. I due, che avevano iniziato la loro storia sotto i riflettori del set di “Una moglie bellissima”, interpretato e diretto da Pieraccioni e con la Torrisi come protagonista, si sono lasciati dopo una relazione durata circa un anno e mezzo. A rivelar-
lo è il settimanale Diva e donna. La rottura della relazione dipenderebbe dal desiderio di matrimonio di lei non corrisposto da Pieraccioni. Ma c’è anche chi attribuisce all’attore un nuovo amore con la figlia dell’immobiliarista Toscano. Secondo alcune indiscrezioni, i due si starebbero già frequentando.
LA PRIMA coppia del 2009 è di quelle che non t’aspetti, ma decisamente bellissima. Lei è la bionda collaboratrice di Emilio Fede a Sipario, lui è l’affascinante ex naufrago ed ex fidanzato di Amanda Lear. Tra Raffaella Zardo e Manuel Casella pare davvero sbocciato l'amore. A rivelarlo Diva e donna che li ha beccati baciarsi appassionatamente in auto come due piccioncini e ha pubblicato le foto. Nessun dubbio: tra i due la passione è alle stelle. Raffaella da parecchio non si vedeva in compagnia di un uomo che non fosse il suo direttore, Manuel invece nonostante continuasse a vedere Amanda aveva detto più volte di essere single. Ora non lo è più.
54
Rubriche
Venerdì 9 gennaio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
I vostri progetti di lavoro sono validi, anche se non daranno soddisfazioni immediate. In amore siete poco affidabili.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro ci vuole l'elasticità mentale per reagire bene ai cambiamenti. Incontro folgorante con un Acquario.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Finalmente riuscirete a capire in cosa avete sbagliato nel lavoro e a porvi rimedio. Un amore folle ma esaltante.
CANCRO 22/6 - 22/7
Risolvete in fretta le questioni di lavoro rimaste in sospeso e poi potrete pensare a nuove mete. In amore avete fatto parecchi errori.
LEONE 23/7 - 23/8
Il vostro giro d'affari sta cominciando ad allargarsi: continuate così. Siete pronti per una nuova storia d'amore.
VERGINE 24/8 - 22/9
State pretendendo troppo da voi stessi: nel lavoro spesso i tempi lunghi sono fisiologici. L'amore va alla grande.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Soprattutto nel lavoro sapete bene dove volete arrivare: attenzione nella scelta dei mezzi. In amore vi piace essere tenuti sulla corda.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non fatevi coinvolgere in un affare che non vi convince del tutto. In amore fate voi il primo passo.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro con la vostra determinazione state guadagnando terreno: non cambiate atteggiamento. È amore, non ci sono più dubbi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Troverete il coraggio di parlare con i superiori dei vostri progetti. Una storia d'amore è cominciata con il piede giusto.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Lasciatevi guidare dall'intuito e nella professione non farete passi azzardati. Con il vostro fascino attirerete una persona speciale…
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
condottiero SI = Condotti erosi
Nel lavoro riuscite sempre a vedere il lato positivo delle cose e questo vi pone in una posizione di vantaggio. L'amore è in primo piano.
Televisioni
QUIZ
18.50
21.50
PRIMA SERATA
Carlo Conti
TELEFILM
21.10
RUBRICA
Desperate Housewives
21.10
SHOW
Andrea Vianello
Claudio Bisio
Venerdì 9 gennaio 2009
23.25
FILM
21.10
Mato Grosso
TELEFILM
23.10
CSI:Miami
55
FILM Saturn 3
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -AttualitàFocus 06.05 -RubricaCaro amore caro, scene da un matrimonio 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Cifre in chiaro 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.30 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 15.45 -Sit Com Il mammo 16.15 -Real TvAmici 17.00 -TelegiornaleTg5 minuti 17.05 -Film TvLove Notes - Drammatico 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.05 -TelefilmQuincy 08.05 -TelefilmHunter 08.55 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.45 -Film Pugni pupe e pepite con John Wayne, Stewart Granger, Ernie Kovacs, Capucine (Germaine Lefèbvre) - regia di Henry Hathaway (USA) - 1960 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.50 -ShowPomeriggio con Retequattro 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComLa tata 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComWill & Grace 10.50 -Sit ComE alla fine arriva mamma! 11.20 -TelefilmFriends 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny... 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.55 -Sit ComZack & Cody al G. Hotel 16.50 -CartoniSpiders riders 17.05 -CartoniIdaten Jump 17.30 -CartoniCattivik 17.50 -CartoniMy Melody sogni di... 18.05 -CartoniHolly e Benji due... 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.35 -Sit ComLove Bugs 3 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.20 -TelegiornalePunto Tg 09.25 -RubricaDue minuti un libro 09.35 -Documentario Animal face off: gorilla vs leopardo 10.30 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Uragano con Jason Robards, Mia Farrow, Max von Sydow, Trevor Howard regia di Jan Troell (USA) - 1979 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -TelefilmStreghe 19.05 -TelefilmStargate SG-1 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Ciak... si canta! 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàTv7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Private Practice 21.50 -Telefilm Desperate Housewives
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Arcizelig
21.10 -Soap OperaTempesta d'amore 23.20 -RubricaI bellissimi di Rete 4 23.25 -FilmMato Grosso con Sean Connery, Lorraine Bracco, Jose Wilker, Rodolfo de Alexandre - regia di John McTiernan (USA) - 1991
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 23.05 -Telefilm Standoff
20.30 -Talk ShowLe interviste barbariche 21.10 -DocumentarioAtlantide - Storie di uomini e di mondi 23.10 -FilmSaturn 3 con F. Fawcett, K. Douglas - regia di Stanley Donen (GB) - 1980
00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -DocumentiRewind 02.30 -ShowAspettando Ballando sotto... 03.10 -DocumentarioOverland 8 03.50 -Film TvFinché morte non vi...
23.25 -TelegiornaleTg 2 23.40 -MusicalePalcoscenico presenta: De André, la musica della poesia (Concerto live reg. al Teatro Brancaccio di Roma - 2/98) 01.20 -RubricaTg Parlamento 01.30 -TelefilmWolff
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai 01.50 -RubricaFuori orario 05.10 -FilmE il Casanova di Fellini
23.30 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -MusicaleClip Parade 02.50 -FilmLo spadaccino misterioso con F. Latimore, T. Lees, F. Mari regia di Sergio Grieco (Ita) - 1956 04.10 -RubricaPeste e corna e gocce di storia
00.00 -MiniserieQuo Vadis, baby? 01.50 -NewsStudio Sport 02.20 -MusicaleTalent 1 Player 02.55 -Serie TvRescue Me 04.00 -FilmDon Franco e Don Ciccio nell'anno della contestazione 05.30 -NewsStudio Sport
01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -Telefilm Star Trek: Deep Space Nine 02.25 -Telefilm Alla corte di Alice 03.25 -RubricaDue minuti un libro 03.30 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.45
LA 7
ORE 23.10
URAGANO
PUGNI PUPE E PEPITE
SATURN 3
con M. Farrow, M. von Sydow - regia di Jan Troell (Usa) - 1979
con J. Wayne, S. Granger, Capucine regia di Henry Hathaway (Usa) - 1960
con K. Douglas, F. Fawcett, H. Keitel regia di Stanley Donen (G.B.) - 1980
In un'isola dei mari del Sud un giovane capotribù, ambizioso e intraprendente, si scontra con il governatore bianco. La figlia del governatore è però innamorata del giovane capo e, quando questi finisce in prigione, ne favorisce l'evasione. I due scappano, braccati dai soldati. Verrebbero riacciuffati se madre natura non ci mettesse lo zampino con una terribile tempesta...
A Nome, in Alaska, nel 1900, Sam e i fratelli George e Billy hanno scoperto per caso una vena aurifera. Sam ritorna a Seattle per cercare la fidanzata di George, ma questa, stanca di aspettare, si è nel frattempo sposata. Per non tornare a mani vuote, accompagna allora in Alaska come "sostituta" Michelle, una graziosissima "entraîneuse" che, però, è innamorata di lui...
Il capitano James va in soccorso della base lunare dove lavorano il maggiore Adams e la sua assistente Alex. Durante il viaggio, James viene eliminato e sostituito dal criminale Benson. Sulla base, però, il robot Hector lo accusa d'omicidio e Adams comincia a nutrire dubbi. Hector elimina Benson, ma le cose si complicano quando il robot si innamora di Alex...
RETE 4
ORE 23.25
RETE 4
ORE 2.50
MATO GROSSO
LO SPADACCINO MISTERIOSO
con S. Connery, L. Bracco, J. Wilker regia di John McTiernan (Usa) - 1991
con F. Latimore, T. Lees, G. Landry, F. Mari - regia di Sergio Grieco (Ita) - 1956
Robert è uno scienziato che vive da anni nella foresta amazzonica, alla ricerca di un rimedio contro il cancro partendo da alcuni farmaci della medicina tribale degli indios. Poiché i risultati non sembrano soddisfacenti gli viene affiancata, dalla multinazionale farmaceutica, che lo finanzia una giovane ricercatrice che, dopo i primi battibecchi, dimostra il suo valore...
Il duca Ubaldo, tiranno di Roccamontana, ordisce una congiura contro Alfonso I d'Este allo scopo di impadronirsi del territorio soggetto agli Estensi per consegnarlo agli spagnoli. Per conseguire i propri fini, Ubaldo fa assassinare dai suoi scherani il conte Maurizio d'Arcidosso, fedele agli Estensi; poi chiede a Laura, figlia ed erede del conte, di sposarlo, ma non tutto va liscio...
ITALIA 1
ORE 4.00
DON FRANCO E DON CICCIO NELL’ANNO DELLA CONTESTAZIONE con F. Franchi, C. Ingrassia, E. Fenech - regia di Marino Girolami (Ita) -1970 In un paesino siciliano c'è una forte rivalità tra i due parroci del luogo. Don Franco, che ha simpatie progressiste, viene accusato di aver dato corda ai comunisti durante uno sciopero con successivo blocco stradale. Il suo sospetto è che a denunciarlo al vescovo sia stato proprio don Ciccio, il conservatore...
In prima serata domina “Il mistero del lago” RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Super quark speciale
ora 20.39 19.49 18.51 21.12
ascolto 7.154 7.141 5.298 4.242
RAI DUE La mia super ex ragazza Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33 Squadra speciale cobra
21.03 13.32 13.52 19.35
4.381 2.766 2.089 1.954
RAI TRE Un posto al sole Un caso per due Geo & geo Un caso per due
20.35 21.10 17.43 22.11
2.777 2.029 1.966 1.897
CANALE 5 Striscia la notizia Il mistero del lago Chi vuol essere Beautiful
20.47 21.18 19.03 13.41
8.121 5.692 4.484 4.284
ITALIA 1 I simpson La ruota della fortuna Tutti all'arrembaggio Gossip girl
14.36 20.30 14.10 21.12
2.961 2.146 2.133 1.980
RETE 4 Uno sceriffo Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
21.14 20.29 19.42 14.09
3.107 2.552 2.003 1.785