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Sabato 10 gennaio 2009

Brevi dal mondo

Usa, uccide bimbo in un’asciugatrice WASHINGTON - Una babysitter e' stata rinviata a giudizio per omicidio dopo aver infilato un neonato nell'asciugatrice di casa, ed averla accesa. E' successo in un sobborgo di New Orleans. La ragazza di 19 anni, che stava assistendo in casa altri due bambini, secondo l'accusa ha prima

In Italia e nel Mondo Napoli, disabile picchiata e derubata muore d’infarto poco dopo la rapina NAPOLI - Una disabile è morta d'infarto dopo essere stata rapinata a Casandrino, nel Napoletano. Felicia Castaniere, affetta da insufficienza respiratoria e costretta a vivere su una sedia a rotelle, era uscita dall'ufficio postale dove aveva ritirato la pensione quando si è accorta di essere seguita. Ha cercato riparo in un portone ma i malviventi l'hanno trovata, picchiata e derubata. Poco dopo la donna è stata colta dal malore che l'ha uccisa sul colpo. A Casandrino e in altri centri a Nord di Napoli è scattata subito la caccia ai banditi e sono stati istituiti numerosi posti di blocco. Felicia, che avrebbe compiuto 50 anni il 25 gennaio, era molto conosciuta a Casandrino. Da sempre impegnata nel sociale e nel volontariato

Un’immagine di Felicia Castaniere

cattolico, era tra i responsabili della sezione locale dell'Associazione provinciale dei disabili. Un fratello è consigliere comunale e la sua è una famiglia di commercianti molto conosciuta in tutto l'hinterland.

Tre i sopravvissuti sulle Ande morti un’italiana e la guida BUENOS AIRES - I tre alpinisti italiani sopravvissuti all'incidente sulle Ande sono stati portati giù dall'Aconcagua, dove hanno trovato la morte una loro compagna e la guida argentina. Il gruppo era rimasto bloccato mercoledì scorso e giovedì pomeriggio era stato raggiunto dai soccorritori a circa 6.700 metri d'altitudine, in un punto in cui la temperatura ha toccato i 25 gradi sottozero. Nella spedizione è deceduta, già mercoledì, Elena Senin, 38 anni, di Ivrea, residente a Milano. Dopo l'arrivo dei soccorritori, è morto anche Federico Campanini, la guida argentina che accompagnava il gruppo e che era in condizioni molto gravi.

La madre di Maria Antonietta Multari: «Uccisa due volte» chiuso i due bambini piu' grandi in una stanza, quindi ha infilato il piccolo di 5 mesi, che piangeva, nell'asciugatrice. La babysitter lo avrebbe fatto per non essere disturbata mentre guardava la tv.

Latte contaminato 60 arresti PECHINO - La Cina ha annunciato di aver complessivamente operato 60 arresti per lo scandalo del latte contaminato con la melamina. Ventuno delle persone arrestate per 'produzione e vendita di prodotti alimentari tossici e pericolosi' sono gia' comparse davanti a un tribunale, tra cui l'ex patron della Sanlu, la principale azienda sotto accusa per lo scandalo, secondo un comunicato del ministero della sicurezza pubblica. Alcuni degli accusati rischiano la pena di morte o l'ergastolo.

Atene, nuovi incidenti ATENE - Incidenti anche ieri nel centro di Atene dopo la manifestazione di protesta dei studenti universitari e liceali e dei loro insegnanti. Un piccolo gruppo di manifestanti incappucciati, che si trovavano alla fine del corteo hanno lanciato sassi e barattoli di vernice contro i poliziotti che hanno risposto con il lancio di lacrimo-

geni. In seguito il gruppo di anarchici si e' spostato verso l'Universita' e le strade intorno.

Diritti alle donne aderisce il Marocco ROMA - In Marocco non vi sarà più alcuna discriminazione per donne e persone con handicap. Questo è l'impegno del governo di Rabat, che ha ritirato ogni riserva dalla Convenzione internazionale sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna, ratificando allo stesso tempo la Convenzione internazionale sulla protezione delle persone con handicap. L’annuncio è stato dato dal re del Marocco Mohammed VI.

Affasio (a sinistra) e Refrigerato

I tre sopravvissuti sono Marina Attanasio, 38 anni, Matteo Refrigerato, 35 anni, Mirko Affasio, 36 anni. Una ventina di soccorritori li hanno portati giù in barella.

La vedova: «Giusto così»

ergastolo Massacrò la ex con 40 coltellate Biagi, confermato sentenza shock: 16 anni a Delfino per la Blefari SANREMO (IMPERIA) - Sedici anni e otto mesi di carcere, più altri cinque anni di ricovero in una struttura psichiatrica. E' questa la condanna che il tribunale di Sanremo ha inflitto a Luca Delfino, il 32enne genovese che nell'agosto del 2007 massacrò per strada a Sanremo con 40 coltellate, l'ex fidanzata Maria Antonietta Multari, originaria, come i genitori, di Oppido Mamertina, nella provincia di Reggio Calabria. I giudici hanno accolto la tesi dell'accusa ma hanno riconosciuto la semi infermità mentale dell'uomo. Un elemento che, nel conteggio degli anni di condanna, ha bilanciato di fatto l'aggravante della premeditazione. Delfino ha potuto usufruire della riduzione di pena per il rito abbreviato. LA MADRE DELLA VITTIMA SVIENE - Alla lettura della sentenza la madre della vittima, Rosa Tripodi, è svenuta in aula e quando si è ripresa ha continuato a ripetere «l'avete ammazzata due volte». La donna, soccorsa in tribunale, ha chiesto di essere condotta in ospedale con l'ambulanza della Croce Azzurra di Vallecrosia dedicata a Maria Antonietta. I volontari di Vallecrosia l'hanno subito accontentata e hanno inviato a Sanremo l'auto che da questa estate reca la scritta «Dedicata a Maria Antonietta Multari». Rosa Tripodi ora è stata ricoverata all'ospedale di Bordighera per accertamenti. In precedenza, in una breve uscita dall’aula, mentre si stava svolgendo la requisitoria, la signora Rosa aveva detto: «Sto rivivendo tutta la sofferenza che ha passato mia figlia».

La disperazione dei genitori di Maria Antonietta Multari

LE LACRIME DEL PADRE - Il padre di Maria Antonietta, Rocco Multari, in lacrime, ha commentato «bisogna farsi giustizia da soli», aggiungendo che «siamo in un paese dove la giustizia non esiste, questa è una sentenza indegna». Anche lui, precedentemente, aveva rilasciato qualche dichiarazione. «So che non gli daranno il massimo della pena, ma spero almeno in qualcosa di concreto», aveva detto. LA REQUISITORIA - Durante la requisitoria il pm Eduardo Bracco aveva chiesto la condanna all'ergastolo per omicidio volontario premeditato. Secondo alcune indiscrezioni per Delfino potrebbe arrivare, nelle prossime ore, dal tribunale di Genova, il rinvio a giudizio per l'omicidio di un'altra sua ex fidanzata, la ballerina Luciana Biggi. Ieri mattina, nel corso di Mattino cinque, in onda su Canale 5, sono stati resi noti i contenuti inediti della perizia psichiatrica

Influenza, un milione di italiani a letto ROMA - Sono circa 1 milione gli italiani che sono già stati colpiti dall'influenza 'australiana', mentre attualmente sarebbero almeno 120.000 gli adulti ed i bambini costretti a letto dall'epidemia stagionale. La stima è dell'Università di Milano. «L'epidemia influenzale - spiega il virologo Fabrizio Pregliasco - sta seguendo le previsioni ed il picco è atteso per febbraio. L'effettiva portata dell'epidemia influenzale dipendereà, però, anche dall'andamento delle temperature nelle prossime settimane». Ad ogni modo, avverte, «per quest'anno si prevede un'incidenza di casi quasi doppia rispetto agli anni scorsi, e questo non per la maggiore virulenza dei virus influenzali ma per il fatto che si tratta di virus 'nuovi' verso i quali la popolazione non ha alcun tipo di immunizzazione». I CONSIGLI - Quanto ai consigli, «per vaccinarsi è ormai tardi, anche se é sempre possibile; Fondamentale - afferma Pregliasco - è ora limitare i rischi di contagio». Dunque, 'occhio' agli sbalzi termici, non sottovalutare i primi sintomi e non ricorrere agli antibiotici («non combattono i virus ma vanno usati solo su indicazione del medico, soprattutto per combattere le complicanze dell'influenza»). Infine, un accorgimento semplice ma molto efficace: «Lavarsi spesso le mani - consiglia l'esperto - per evitare la trasmissione indiretta dei virus».

su Delfino. Secondo l'esame, Luca Delfino sarebbe affetto da «gravissimo disturbo misto di personalità in cui predominano tratti borderline, paranoidei, antisociali, narcisistici e sadici». Non una malattia psichiatrica ma un vizio parziale di mente. E' questa la conclusione a cui è arrivato il professor Murgia, perito del giudice di Sanremo dopo esami, test e soprattutto dopo quattro incontri con l'imputato. Per il perito Murgia, «la premeditazione di quei giorni, i suoi ricordi fasulli, sono legati a un'assoluta incuria della propria autotutela (per esempio telefona pur sapendo di avere il cellulare intercettato), si collocano al di fuori di una condotta illecita gestita da un io normale». Delfino, è la conclusione, «aveva una capacità di intendere e volere grandemente scemata ma non esclusa, abbinata a una pericolosità sociale di lunga durata».

BOLOGNA - «E' giusto così». Sono le parole di Marina Orlandi, moglie del professor Marco Biagi, per la sentenza di appello - giunta nel pomeriggio di ieri dopo circa cinque ore di camera di consiglio - che ha confermato l'ergastolo a Diana Blefari Melazzi per l'omicidio del marito, ucciso dalle Br il 19 marzo 2002 a Bologna. Si e' trattato di un processo di rinvio dalla Cassazione dopo che era stata annullata, per una nuova valutazione delle condizioni psichiche dell'imputata (la perizia ha stabilito che puo' stare in giudizio, ma la Blefari non e' mai comparsa in aula), la condanna all'ergastolo nel primo processo di secondo grado. La nuova sentenza conferma l'impianto di quella precedente (compresa la liquidazione dei danni patiti dalla presidenza del Consiglio e dai ministeri degli interni e del lavoro con cui collaborava il professor Biagi, che in primo grado non erano stati riconosciuti) anche se e' caduta una aggravante non rilevante. Per l'omicidio di Biagi sono gia' definitive le condanne all'ergastolo per Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma e a 21 anni per Simone Boccaccini. Cinzia Banelli, la pentita delle nuove Br, con un separato rito abbreviato e' stata condannata per l'omicidio del giuslavorista a 10 anni cinque mesi e dieci giorni. Marina Orlandi Biagi, comunque, ha preferito non essere presente alla lettura del dispositivo da parte del presidente della Corte di assise di appello di Bologna Carlo Vecchio, dopo che aveva assistito alle repliche della mattinata, ed ha affidato il suo commento all'avvocato di parte civile Aldo Savoi Colombis. «E' la dimostrazione che la giustizia esiste», ha detto la moglie del giuslavorista. '«Con questa sentenza - ha aggiunto l'avvocato Savoi Colombis - a quasi sette anni di distanza dai fatti, e' stata affermata la penale responsabilita' di tutti gli imputati per l'omicidio del professor Biagi. Si tratta di un importante momento per la famiglia e per la giustizia'». «La sentenza - ha commentato l'avvocato Andrea Speranzoni, che ha assistito il comune di Bologna come parte civile - conferma l'impianto accusatorio che la Procura ha costruito fin dall'inizio».

FLASH

Antille, atterraggi da brivido in spiaggia NON è un film, ma gli aerei che giungono all'aeroporto sulla parte olandese dell'Isola di Saint Martin (Antille). Lo scalo è quasi sulla spiaggia, e i velivoli sono costretti ad abbassarsi fino a pochi metri sopra la superficie del mare e le teste dei bagnanti.Ci sono grandi cartelli che invitano a tenersi alla larga per evitare di essere colpiti o risucchiati dai motori.


In Italia e nel Mondo

Sabato 10 gennaio 2009

Il presidente eletto Usa alla presentazione del neocapo della Cia, Panetta: «Servono ideali alti»

Obama: «Lotta al terrorismo, ma basta torture» Per il nuovo inquilino della Casa Bianca l’Iran resta una minaccia

LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE

Obama con Leon Panetta

WASHINGTON - Per un'efficace lotta al terrorismo servono ideali forti, non la tortura. Lo ha sostenuto il presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, che a pochi giorni dal proprio insediamento ufficiale alla Casa Bianca prende posizione contro la tolleranza sin qui mostrata dagli Usa nei confronti di metodi di trattamento duri riservati alle persone sospettate di appartenere a organizzazioni terroristiche. Gli Stati Uniti, sotto la nuova amministrazione, saranno contro la tortura e «rispetteranno la convenzione di Gi-

nevra». Obama è intervenuto nel corso della presentazione alla stampa del nuovo direttore della Cia, l’italo-americano Leon Panetta. Proprio la Cia era stata messa sul banco degli imputati in questi anni con il sospetto di aver fatto ricorso a forme di tortura nell' interrogare presunti terroristi, mentre il Pentagono è finito nel mirino accusato di non rispettare la convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. Obama ha detto che manterrà la promessa elettorale di portare avanti una guerra al terrorismo che tenga conto «dei valori e degli ideali americani».

Gli Stati Uniti - ha detto in particolare il neo presidente devono «tenere fede ai propri valori, con la stessa diligenza con cui tutelano la loro sicurezza, senza eccezioni». Obama ha inoltre sottolineato che un sistema di intelligence efficace «non è un lusso, è una necessità». Nella stessa occasione Obama ha parlato dell'Iran, spiegando che questa nazione rimane una minaccia per gli Stati Uniti. Ma Washington - ha precisato - deve «trovare la volontà di dare il via a un'iniziativa diplomatica» con la Repubblica islamica.

Raid della Cia in Pakistan «Ucciso capo di Al Qaeda» Perdono la vita Usama Al-Kini e il suo braccio destro Sheikh Salim Swedan

Esercitazioni di terroristi

WASHINGTON - Quattro esponenti di Al Qaeda, tra cui due leader coinvolti negli attentati in Kenya e Tanzania del 1998 e al Marriott Hotel di Islamabad a settembre, sarebbero stati uccisi con un'operazione della Cia lo scorso primo gennaio in Pakistan. A rivelarlo è la stampa statunitense, tra cui il Washington Post e il New York Times, che citano fonti anonime dell'antiterrorismo americano. Il keniota Usama alKini, che viene descritto come il numero uno operativo dell'organizzazione in Pakistan, e il suo luogotenente Sheikh Ahmed Salim Swedan.

Casa Bianca «preoccupata». Vertice alla Farnesina sugli aiuti

Israele e Hamas “bocciano” l’Onu e dicono no alla tregua WASHINGTON - L'Onu trova l'accordo per chiedere il cessate il fuoco ma sono sforzi e parole che cadono nel vuoto. Neanche la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, arrivata dopo lunghe trattative tra i paesi arabi e i ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti (che al voto si è astenuta), è riuscita a indirizzare la crisi verso il canale della speranza. Lungo la Striscia si continua a sparare, ad uccidere e a morire. Il governo israeliano e Hamas hanno reagito allo stesso modo all'atto giudirico più importante ma evidentemente ormai scarsamente efficace delle Nazioni Unite, rispendendo al mittente l'invocazione ufficiale che chiedeva la fine dei combattimenti con un stop agli scontri duraturo e pienamente rispettato e il conseguente ritiro completo delle forze israeliane a Gaza. Il Palazzo di Vetro si è sentito rispondere dal premier israeliano Ehud Olmert che il suo esercito continuerà ad agire per difendere i propri civili e che non abbandonerà affatto gli obiettivi affidatigli in questa operazione "perchè Israele non è mai stata d'accordo su alcuna influenza dall'esterno che decidesse del suo diritto di difendere i propri cittadini". L'operazione "Piombo fuso" dunque andrà avanti, "la solidità del cessate il fuoco, anche con la prevenzione del contrabbando di armi a Gaza, non è concreta e in pratica non sarà rispettata dalle organizzazioni omicide palestinesi" ha concluso Olmert chiudendo dunque la porta ad una pace, anche se armata. Dall'altra parte Hamas ha replicato con la stessa durezza fa-

cendo sapere tramite una fonte del gruppo dirigente a Beirut, Raafat Morra, che la risoluzione non "tutela" gli interessi dei palestinesi "perché non parla della fine del'assedio e dell'apertura dei valichi". La crisi dunque perdura mentre l'Onu stordita dalla sua stessa incapacità di bloccare lo scontro dopo aver sospeso gli aiuti a Gaza, va avanti a denunce sottolineando le gravi violazioni dei diritti umani e annotando il numero dei bambini vittime degli scontri (almeno 260 dall'inizio delle operazioni militari, oltre mille i feriti dal 27 dicembre). A segnalare un clima di profonda incertezza, alla luce delle reazioni successive agli sforzi diplomatici spesi a New York, è la posizione della Casa Bianca secondo cui la situazione a Gaza

non migliorerà se Hamas continuerà a lanciare missile contro Israele. "Siamo molto preoccupati" ha riferito il portavoce Scott Stanzel appoggiando di fatto la posizione israeliana. "È difficile per Israele evitare di colpire i civili ha detto il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice. Il piano franco-egiziano continua a non convincere le parti ma è l'unico al momento sul tavolo delle trattative. Ieri sera è arrivato al Cair il presidente palestinese Abu Mazen per un incontro con il presidente egiziano, Hosni Mubarak, oggi sarà la volta di una delegazione di Hamas. Mentre si tratta si cerca si studiano le strategie per portare aiuti in sicurezza. L'esortazione dell'Onu a permettere la distribuzione di generi di prima necessità e assistenza sanitaria

Gaza, l’orizzonte delle abitazioni “illuminato” dalle esplosioni

israeliani hanno aperto il fuoco violando la sospensione decisa dallo stesso stato ebraico nei giorni scorsi. Mentre si contano i morti (oltre 780 le vittime al quattordicesimo giorno di scontri e più di 3.200 feriti) e la Croce Rossa si mostra impotente limitando le sue attività sulla Striscia, la situazione nell'area è sempre più fuori controllo. Per tutto il giorno il sibilo dei razzi e il crepitio dei mortai non hanno mai smesso di risuonare, si sono verificati numerosi scontri, molte vittime anche sul lato israeliano ma non ci sono conferme dalle autorità di Gerusalemme. L'esercito israeliano sarebbe entrato molto più

in profondità, vicino a Gaza City. Agli attacchi missilistici palestinesi (una ventina solo al mattino) a Beer Sheva, Sderot e Asqelon, l'aviazione ha risposto proseguendo le incursioni a Gaza provocando almeno la morte di sei palestinesi. Secondo gli inviati della tv Al Jazeera sulla città palestinese è in atto da giorni un massiccio lancio di bombe al fosforo bianco, secondo quanto certificano le immagini che rivelano dense colonne di fumo provocate da questi ordigni. Hamas, che come Israele ha bocciato la risoluzione dell'Onu negando la tregua, ha subito replicato annunciando che estenderà le pro-

La zanzara Dengue danza prima di fare l’amore ROMA - Che il fastidioso ronzio delle zanzare fosse una melodia d'amore gli scienziati lo sapevano da tempo. Ma scoprire che maschi e femmine della specie di zanzara Aedes aegypti, che diffonde febbre gialla e la Dengue, sbattono le ali per comporre un armonico duetto amoroso che precede l'accoppiamento è stata una vera sorpresa. La scoperta, che si deve a un gruppo di entomologi e neurobiologi americani dell'università di Cornell, è pubblicata online sul sito dello stesso istituto viene spiegata da una delle au-

prie operazioni prendendo di mira le località israeliane "più distanti dal confine della Striscia" come ha minacciato un portavoce delle brigate al-Qassam. In questo sanguinoso braccio di ferro fatto di lanci missilistici e raid notturni, continua a lasciare il segno il massacro alla scuola dell'Unwra (alcuni militari avrebbero ammesso l'assenza di militari armati) e l'attacco del 4 gennaio in un rifugio vicino Gaza City. Le Nazioni Unite hanno rivelato che l'esercito israeliano ha ucciso in quell'attacco 30 civili che facevano parte di un gruppo di 110 palestinesi che avevano riunito in un edificio a Zeitun. Secondo una stima delle Nazioni Unite, inoltre, almeno 257 bambini palestinesi sono rimasti uccisi dall'inizio delle operazioni israeliane.

«Donna-oggetto», pene più pesanti per i boss

Sbancano le modelle-dj trici, Laura Harrington. «La frequenza alla quale maschi e femmine producono un'accordata melodia è di circa 400 hertz per le femmine e di 600 hertz per i maschi», ha spiegato uno degli autori, il neurobiologo Ron Hoy.

(nonché della Commissione e della presidenza dell'Unione Europea) per mettere a punto un'azione di coordinamento per l'invio degli aiuti umanitari a Gaza, giudicata utile e tempestiva. Paolo Bellucci

nell'area ha spinto il governo italiano, su indicazione del ministro degli Esteri, Franco Frattini, a tenere alla Farnesina una riunione con i rappresentanti delle ambasciate dei Paesi membri del G8 accreditati a Roma

E’ strage di civili. Gli ospedali: «Oltre 800 morti» GERUSALEMME - Neanche la breve tregua umanitaria di tre ore quotidiane riesce a reggere più. Mentre ieri sera fonti mediche parlavano di più di 800 morti provocati dall’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, è in un sanguinoso vortice che la diplomazia internazionale non è in grado di fermare, Hamas e l'esercito israeliano continuano a combattere senza sosta. Missili palestinesi e raid dei militari dello stato ebraico che hanno preso di mira una trentina di obiettivi lungo la Striscia hanno reso drammatica l'ennesima giornata di sangue durante la quale secondo i miliziani i tank

QUANDO essere belle non basta allora conviene imparare anche un mestiere. E’ ciò che succede presso l'agenzia newyorkese StaDj: la prima fucina al mondo di modelle dj che dopo mesi di allenamento con i migliori maestri della console sbar-

cano nei club più alla moda degli Usa per far girare la testa a centinaia di persone. Fisici mozzafiato e look studiati, le tredici bellezze attualmente in forza presso la StaDj sono già diventate un caso. E i clienti fanno la fila per vederle all'opera

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ROMA - Meritano il massimo della pena - ossia l'ergastolo, con l'aggravante di aver agito per «motivi abietti» - i boss, e i loro sicari, che considerano le loro donne «come un oggetto di propria appartenenza» e che puniscono, con la condanna a morte, il rivale in amore che gliele porta via. La Cassazione sottolinea che è un comportamento «vile e spregevole, dettato da intolleranza per la libertà di autodeterminazione della donna considerata come 'res' di propria appartenenza e di cui non si accetta l'autonomia delle scelte di vita». Così la Suprema corte ha confer-

mato il carcere a vita per il boss di camorra Luigi Iannaco e per il killer Antonio Antonucci, colpevoli per essere stati mandante e omicida di Antonio Fulgido. Di Antonio si era innamorata la fidanzata di Iannaco, che era stato perciò lasciato.


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Sabato 10 gennaio 2009

Il fatto del giorno: Usa, le misure anticrisi di Obama La Stampa

Riappare lo spauracchio dei due “deficit gemelli”

Il cambiamento è urgente Sarko non sta a guardare “Deve cominciare subito” e risponde per l’Europa

dall’editoriale di Paolo Savona

dal reportage di Paolo Valentino

dal “punto” di Maurizio Molinari

Le dichiarazioni rese ieri da Obama confermano che la nuova dirigenza americana è più preoccupata della severità della crisi economica interna di quanto non siano del loro indebitamento pubblico e di quello sull’estero. Gli altri 800 miliardi di dollari che Obama intende spendere per sostenere i settori produttivi in difficoltà e i consumi delle famiglie dovrebbero portare il disavanzo del bilancio federale a 8,5 punti percentuali di Pil, quasi tre volte il limite che l’Europa stima essere sopportabile. Se a questo si sommano gli 850 miliardi di dollari di disavanzo commerciale verso l’estero già in essere, forse destinati a salire a 1.000 miliardi, riappare lo spauracchio dei "deficit gemelli", forieri di recessione e inflazione. [...]

Se il Congresso non approvasse in tempi rapidissimi un massiccio piano di stimolo all’economia, gli Stati Uniti potrebbero ritrovarsi in una situazione molto, molto più grave di quella attuale già cattiva. Uno scenario da Grande Depressione, con la disoccupazione sopra il 10% e la perdita di un’intera generazione di giovani, costretti a dar via ogni speranza di lavoro e di affermazione. [...] «Il cambiamento deve cominciare adesso — ha detto Obama in un discorso alla George Mason University [...] — per ogni giorno di attesa, di accuse o di resistenze, altri americani perderanno il loro lavoro, altre famiglie vedranno dissolversi i loro risparmi, altri sogni verranno rinviati o negati. E la nostra nazione affonderà ancora di più». [...]

[...] Obama espone [...] il progetto di «ricostruire» l’economia nazionale e [...] Sarkozy da Parigi ribatte che l’America non è più l’unico leader del mondo e dovrà scendere a patti per realizzare il «nuovo capitalismo». [...] I due leader partono da bisogni differenti. Per Obama la priorità è scongiurare la depressione nazionale facendo leva su energie alternative, grandi opere, riforma sanitaria, tagli fiscali e sviluppo di Internet al fine di «trasformare l’America indirizzando la ricchezza verso la classe media», come suggerisce il rapporto «Progressive Growth» firmato dal co-presidente del team di transizione John Podesta. Per Sarkozy invece la priorità è disegnare un nuovo sistema economico internazionale che metta al riparo l’Europa [...].

La migliore di ieri La Stampa

La replica di Tremonti

Alla Casa Bianca si invecchia più in fretta

Abbassare le tasse

dall’articolo di Marco Zatterin

dal servizio di Mario Calabresi

dal servizio di Davide Giacalone

[...] Tremonti propone un passaporto etico-giuridico per l’economia globale. Lo ha battezzato «Legal standard» in memoria del «Gold standard», il meccanismo di ancoraggio delle monete all’oro che nel dopoguerra è stata la stella polare dell’economia mondiale. Il ministro del Tesoro vorrebbe discuterne coi partner del G8 [...] come contributo al processo di riforma dei mercati globali sconvolti da una crisi [...] che «ci impegna coi suoi mostri come fosse un videogame». Si tratterebbe di definire un insieme di «criteri giuridici, di trasparenza e tipicità» su cui far convergere gli stati per stabilire [...] riferimenti virtuosi. [...]

Alla Casa Bianca si invecchia al doppio della velocità. I volti dei presidenti al loro ultimo giorno, nel momento in cui salgono sul "Marine One", l’elicottero che li porterà via dallo Studio Ovale per sempre, sembrano essere le mappe su cui sono segnate le guerre, le crisi economiche, gli scandali, i sondaggi negativi e i disastri del loro regno. Basta osservare l’aspetto di George W. Bush quando giurò nel 2001 e confrontarlo con le immagini di questi giorni [...]. Sono passati solo otto anni ma sembrano due decenni. Non lo dicono solo le foto, quella che era una sensazione oggi è una certezza: in ogni anno passato alla Ca-

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Esce la sentenza su caso Gea. I Moggi vengono condannati ma solo a metà (a Luciano 18 mesi, 14 al figlio, in quanto negata l’associazione a delinquere). Assolti tutti gli altri, il figlio di Lippi etc etc. Comunque arriva l’indulto e quindi tutti liberi. Festeggia Moggi: “In appello demolirò anche quel che resta delle accuse”. Alè. Continua la lotta tra Israele e il Papa dopo che il Vaticano ha definito gli interventi degli ebrei sulla striscia di Gaza peggio dei nazisti. Ieri Ratzinger interviene di nuovo, auspicandosi un cambio di leadership in Israele. Annullato il programmato viaggio in Israele a maggio. Un sindacato di commercianti a Roma consiglia di boicottare i negozi ebrei. Anche i calciatori dicono la loro. Legrottaglie: “Israele ha ammazzato Gesù e adesso ne paga le conseguenze”. Oddio. Esce il nuovo libro di Adriano Sofri dove spiega la morte di Pinelli e il commissario Calabresi. In fibrillazione i “sofrino’s”. Tutti i mass media ovviamente lo accolgono a braccia aperte. Alitalia ormai verso Air France nonostante le proteste dei leghisti (bossi, Moratti, Formigoni etc) sulla riduzione di Mal-

pensa. Bossi chiede in cambio la presidenza della Regione Veneto per Luca Zaia. Non molla suor Jervolino a Napoli. Bassolino l’appoggia. Schiumano di rabbia i leader del Pd. Continuano le manifestazioni in tutta Italia per il decennale della morte di Fabrizio De Andrè. Obbiettivamente non se ne può più. Anche perchè tutte queste celebrazioni (spesso pompose e finte) a lui piacerebbero poco. Si preparano le elezioni in Sardegna dove Soru sfida Berlusconi facendo anche un pensierino a sostituire Veltroni a capo del Pd. Nell’isola Forza Italia schiera Cappellacci. Cina. Sei anni di carcere a un dissidente. Ammazzato nello Sri Lanka un giornalista, direttore del principale settimanale di opposizione. Passo indietro dell’insegnamento della lingua italiana nei licei del Nord America. Roma non dà più fondi. Mucchio in edicola non prima di martedì-mercoledì. Buon week end. Ci leggiamo lunedì.

sa Bianca si invecchia di due, il deperimento fisico corre molto più veloce di quello che tocca in sorte ai comuni mortali. Lo certifica uno studio sulle cartelle cliniche dei presidenti dell’ultimo secolo, che smentisce il vecchio motto andreottiano "il potere logora chi non ce l’ha": lo stress del comando è capace di cambiare la salute dei "leader del mondo libero", il colore dei capelli, perfino la fisionomia e soprattutto li condanna a invecchiare molto più velocemente. "Non conta se sono democratici o repubblicani, se sono stati degli atleti oppure dei fumatori: dopo otto anni da presidenti saranno invecchiati di sedici", ha raccontato al Boston Globe il geriatra Michael Roizen [...]

Giannelli sul Corriere

Obama si prepara al debutto annunciando un taglio delle tasse. All’inizio della campagna elettorale lo accusavano di volerle aumentare, senza che lui smentisse con troppa convinzione. Il fatto è, come scrivemmo subito, che la crisi aveva cambiato i programmi elettorali, così come l’agenda dei governi. Da noi, del resto, ha vinto le elezioni chi ha sempre sostenuto di volerle abbassare, mentre oggi, semmai, le aumenta (anche se odiose ed anacronistiche, come quella che finanzia il carrozzone clientelarspartitorio della Rai). Contro Obama si sentono le voci degli economisti keynesiani, che gli furono favorevoli. [...]

Un supereroe alleato: ci si mette anche l’uomo ragno dall’articolo di Elmar Burchia

Barack Obama incontra l’Uomo Ragno - non a New York ma a Washington. Il presidente eletto aveva confessato già in campagna elettorale di preferire Spiderman agli altri supereroi e di essere un accanito collezionista delle graphicnovel. La Marvel Comics ringrazia, e dedica ora al futuro presidente Usa una particina nel prossimo numero della rivista. «È stato grandioso scoprire che abbiamo un geek alla Casa Bianca», ha detto l’editore della Marvel, Joe Quesada. La striscia comincia col fotoreporter Peter Parker, l’alter-ego di Spiderman, che scatta delle foto in occasione

dei festeggiamenti per il giuramento del nuovo presidente, il 20 gennaio a Washington. In quel momento scopre due Obama identici. È a questo punto che il supereroe decide di smascherare l’impostore e di aiutare il vero presidente. Il mezzo che userà? Una palla da basket. E Obama ringrazia con l’oramai celebre «pugno chiuso». «Sapevamo che prima o poi questi due personaggi di rilevanza storica si sarebbero incontrati», ha spiegato Quesada. «Momenti storici come questi possono trovare riscontro nei fumetti, perché le nostre storie sono ambientate nella realtà. E se un fan dell’Uomo Ragno diventa presidente, la cosa deve essere asso-

La fotografia Obama in Virginia col governatore Tim Kaine (a sinistra, Ansa)

lutamente celebrata nel fumetto». Già in precedenza la Marvel aveva portato alcuni presidenti nei suoi fumetti, ma solo in ruoli secondari: l’ex presidente John Fitzgerald Kennedy è stato protagonista di un’avventura di Superman, mentre Richard Nixon è stato citato per due volte ne «I Fantastici Quattro» e nell’«Incredibile Hulk». Il numero 583 di «The Amazing Spider-Man», in edicola dal 14 gennaio negli Usa, sarà pubblicato con due diverse copertine: su una c’è un ritratto sorridente di Obama, e la sagoma dell’uomo ragno appeso a testa in giù alla sua ragnatela sullo sfondo. C’è da aspettarsi che andrà a ruba, non solo tra i collezionisti [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo

Come immagine, competenze, comportamenti e contenuti, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti stride enormemente con il governo in carica. Inutile precisare che si tratta di un complimento a Tremonti, che in mezzo a un contesto festaiolo e allegrone, che ripete all’infinito di volerci salvare dai comunisti, dai giudici e via dicendo, ci dà invece, di volta in volta, l’impressione di essere all’altezza del suo difficile compito. L’idea di un codice etico per l’economia mondiale non sarà magari tutta sua, ma si tratta di una replica dignitosa, tempestiva e plausibile alle istanze americane espresse nel discorso di Obama. Segno che Tremonti non è un passante, uno che sta lì per caso. E che parla la stessa lingua di suoi colleghi di altri paesi, dove uno finisce a fare il ministro perché sa il fatto suo: non è poco, ci rifletta pure l’opposizione, se possibile.


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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Giorni caldi per Alitalia, ma la scelta di Fiumicino potrebbe rivelarsi quella giusta anche per Malpensa

Il conflitto di Gaza e la Cisgiordania che tace

dall’articolo di Nicola Porro

dall’editoriale di Antonio Ferrari

[...] A Fiumicino cento voli sono stati cancellati. Per un’agitazione improvvisa (selvaggia, si tende stancamente ormai a definire) del personale Alitalia. La consuetudine al disagio non ci deve però distrarre. Proprio nei giorni caldi della Nuova Alitalia e della sua «scelta romana» per i voli internazionali. Banalmente un aeroporto è tanto migliore per i suoi clienti, quanti più voli ha nel suo menù e quanto più è vicino e collegato a casa propria. La qualità dei suoi servizi, puntualità, efficienza, sono altrettanto fondamentali, ma rappresentano il software della macchina aeroportuale. Sotto questa luce, razionale, siamo così certi che l’abbandono di Malpensa da parte di Alitalia iniziato anni fa sia un vero danno per il Nord? La risposta è in parte sì. Ma solo se le amministrazioni del Nord (e anche i suoi imprenditori) continuano a piagnucolare. Dal governo ottengano (e in questo ha perfettamente ragione la Lega) la possibilità

Roma, il caos all’aeroporto

che Malpensa si sviluppi liberamente con accordi sui diritti di volo. E dunque che Alitalia molli tratte internazionali che oggi ha in portafoglio. Ma subito dopo il gestore di Malpensa si getti sul mercato, come ha iniziato finalmente a fare. Che corteggi le compagnie aeree di tutto il mondo, che operino voli diretti proprio da Malpensa. Siamo così sicuri che al «dicaaaa» di un certo personale Alitalia, non sia meglio sostituire un fre-

dal corsivo di Gianni Vattimo

Cinquant’anni dalla rivoluzione cubana. La stampa «indipendente» mi ripete che la rivoluzione è fallita, ma io non ci credo. Come molti intellettuali «vintage», anch’io ho attraversato disciplinatamente almeno le prime due fasi della parabola castrista: l’entusiasmo per la rivoluzione vittoriosa, il Che e le canzoni dei barbudos, il progetto di un allargamento del movimento fuori dai confini di Cuba; persino l’accettazione rassegnata della caduta dell’isola nella sfera d’influenza sovietica - perché non si poteva fare altro. Poi, certo anche a partire dalla dipen-

sco «hallo» di un’Easyjet tanto sbrigativa quanto efficiente? Insomma perché perdere tempo su Alitalia, pur nuova che sia. Se la Lombardia, il Nord, come si sostiene, è tanto efficiente e bisognoso di voli, apra Malpensa e la renda un gioiellino. La smetta di conservare le prerogative di Linate, che non fanno altro che alimentare gli hub del resto del mondo. E soprattutto si guardi un po’ in casa. È mai possibile che per partire dal

La Stampa

Cuba, compie 50 anni la rivoluzione di Castro denza verso Mosca, la crescente delusione per le promesse non mantenute: povertà, limitazioni severe delle libertà politiche e civili; con le storie di persecuzione di scrittori e intellettuali gay, che mi vengono ancora puntualmente rinfacciate con sempre meno verosimiglianza. Oggi, a quanto pare, non «si può» decentemente professarsi castrista nel mondo

della cultura predominante; è quasi una caduta grave come dubitare del diritto di Israele di affamare e poi bombardare Gaza, o porre troppe domande sull’11 settembre... Io mi trovo però nella (minoritaria) condizione di un intellettuale italiano che non ha solo percorso le prime due fasi della parabola dell’immagine del castrismo, ma che ne ha vissuto di recente una ter-

vecchio terminal di Malpensa (oggi affollatissimo dalle low cost) si debba fare un gimcana di mezzi pubblici, poiché il trenino dal centro della città là non si ferma? È mai possibile che la giunta regionale abbia recentemente alzato il prezzo della corsa dei taxi per Malpensa a livello di Tokyo e doppio rispetto a quello oggi esistente a Roma? È mai possibile che, convinti dell’ineluttabilità del caldo dal verde Al Gore, a Milano e dintorni un fiocco pesante di neve paralizzi una città e i suoi aeroporti? Insomma un po’ meno pianti per favore. E un po’ più di sano realismo lombardo. Si strappi al governo la concessione di una Malpensa dalle ali libere e poi ci si muova a rincorrere altre compagnie per occupare quegli spazi che inefficientemente e spesso solo sulla carta aveva occupato la vecchia Alitalia. Ma si renda Malpensa ben funzionante. E si vedrà come potrà rinascere senza Alitalia. Anzi, verrebbe da dire, proprio grazie alla sua assenza. E a quella dei suoi insopportabili scioperi selvaggi.

za, che si potrebbe chiamare la sintesi dialettica delle prime due. Sono stato a Cuba, ho potuto incontrare faccia a faccia Fidel, non più solo per speculum et in aenigmate (ho raccontato l’incontro su questo giornale nell’aprile 2003, non senza suscitare un fiera, e per me molto onorevole, reazione del Miami Herald). Ma soprattutto ho visto molti cubani, certo non oppositori del regime ma nemmeno privilegiati o personaggi ufficiali. Gente che crede ancora nella rivoluzione, e sopporta i tanti disagi quotidiani, anzitutto perché ricorda, personalmente o per memorie ricevute, che cos’era Cuba ai tempi di Batista [...].

È un silenzio assordante e significativo. Un silenzio forse strano, certamente inatteso, quello della Cisgiordania dei palestinesi moderati, che desiderano laicamente un’esistenza più dignitosa. Non perché a Ramallah, a Nablus o a Betlemme il cuore non sanguini per le immagini dei civili uccisi e dei feriti, ostaggi di Hamas e bombardati da Israele. Ma perché la gente, nella Cisgiordania che vuol vivere in pace, ha capito che l’unica alternativa è accettare realisticamente l’inevitabile compromesso necessario per risolvere un conflitto tra due diritti: quello di Israele ad essere riconosciuto entro frontiere sicure, senza missili che cadano sulla sua testa, e quello dei palestinesi ad avere il loro Stato. Diciamolo subito. E’ un mutamento antropologico e, insieme, intriso di buon senso. Che va oltre le ambizioni del presidente dell’Anp Abu Mazen, fiero sostenitore del dialogo; e che va ben oltre il risentimento del laico Fatah nei confronti del fratello integralista, che non ha esitato ad agire con feroce violenza per neutralizzarlo. E’ un mutamento che coinvolge il diffuso sentire di un popolo più maturo, consapevole dei rapporti di forza, degli equilibri internazionali, del desiderio di poter vivere senza essere vittima dell’appartenenza islamica, della coercizione, della paura e del fanatismo. E’ stato indubbiamente un grave errore puntare sulle ultime elezioni politiche, nella speranza che gli uomini del Fatah potessero vincerle. Vien da sorridere per le paradossali ingenuità dei palestinesi laici, che in molte circoscrizioni presentarono tre candidati contro quello solitario di Hamas, pur sapendo che uno soltanto sarebbe sta-

to eletto. Era sincero Abu Mazen quando diceva amaramente, anche a noi, che con un po’ più di scaltrezza, il risultato sarebbe stato diverso. Verissimo, perché la maggioranza dei palestinesi, che tanto hanno imparato dalla democrazia israeliana, mai si sarebbero piegati alle regole dei bacchettoni estremisti di Hamas, pronti a sacrificare tutto, per conto proprio o per conto terzi, all’appartenenza religiosa e a strategie che non erano nell’interesse del loro popolo. Se si vuole, è questa la novità più dirompente che affiora dalle macerie di Gaza, e che Abu Mazen, pur costretto a ricorrere in pubblico a formule verbali ambigue, ha saputo cogliere. Nel suo pensiero moderato e profondamente laico ormai si identificano gli arabi palestinesi della Cisgiordania, che hanno imparato sulla propria pelle le lezioni della storia. Penso agli impiegati, ai commercianti, agli artigiani che, in un conflitto così delicato e particolare, non hanno mai rinunciato a cercare un accordo con quello che una sterile e pericolosa propaganda descrive come il nemico. Se così non fosse, la Cisgiordania sarebbe in fiamme, pronta a sostenere le pulsioni e le sfide di una «terza intifada», probabilmente suicida ben più della «seconda». Cioè la seconda intifada condotta dall’ormai logoro Arafat. Ma non è soltanto dal mondo palestinese che giunge la novità. L’onda del realismo si allunga all’Egitto di Mubarak, stanco di Hamas dopo aver cercato ostinatamente di convincerlo alla ragionevolezza, e timoroso che il contagio possa riaccendere la rivolta della Jama’a Islamiya, l’ala più estrema del fanatismo egiziano. E si allunga anche alla Giordania del saggio re Abdallah [...].

Processo Gea: condannati i Moggi, padre e figlio Non c’è proporzione fra sport e codice penale

Un anno e mezzo a Luciano, poco meno Sono reati ad Alessandro: era “violenza privata” da bar Sport

dal commento di Mario Sconcerti

dall’analisi di Fabrizio Bocca

dall’articolo di Renato Farina

La prima cosa da chiarire è che questa sentenza non ha niente a che vedere con lo scandalo del calcio che portò alla revoca degli scudetti della Juventus. Questo era il processo alla Gea, sede Roma. Quello è il processo a Moggi eventuale architetto del male del calcio, sede Napoli, udienza il 20 gennaio. La seconda è che non esiste sentenza del calcio che trovi proporzione in una sentenza penale. Regalare ad arbitri tessere telefoniche per poter parlare senza essere intercettati ha rilevanza penale zero ma rilevanza sportiva massima. Il presidente del Genoa Preziosi è stato condannato a pochi mesi per aver comprato una partita, ma per quella partita il Genoa è passato dalla serie A alla serie C. La terza è che una condanna a un anno e mezzo non è cosa piccola. Attenzione a gridare al trionfo. Infatti, mentre da molte parti si alzano respiri di sollievo, l’unico a essere veramente infuriato è proprio Moggi. E’ forse anzi la prima volta che il vecchio navigante ha una debolezza evidente, ammette la sconfitta e lancia la maledizione contro tutti per aver coinvolto nella macchia il figlio. Ma c’è anche da dire che la Gea è stata assolta. L’esemplificazione del male, del potere mafioso nel calcio, della grande collusione non c’è, non è mai esistita. Da un’ipotesi di associazione per delinquere, si è passati a una condanna per violenza privata, minacce e risse tra un dirigente e un dipendente, fatte con arroganza, con posture e intonazioni da piccolo western all’italiana, ma niente più che un mobbing aziendale abbastanza cialtronesco. La Gea è passata così incolume da dieci mesi di inchiesta federale ai tempi della presidenza Carraro, da due anni di indagini della magistratura e infine da un processo. E’ giusto il tempo di dire che i figli di padri banchieri, politici e imprenditori d’assalto non avevano costruito nessuna piovra. Ma sono stati fatti chiudere. L’assoluzione arriva quando l’innocente non c’è più. Questo dovrebbe far riflettere. La quarta ed ultima cosa da chiarire è che non bisogna mai dare troppa importanza al calcio. La pochezza delle sentenze rispecchia la pochezza dei suoi personaggi. Non esiste un grande vecchio, ma tanti piccoli nipotini che si azzannano intorno a una torta troppo facile. [...]

Il sistema Moggi esisteva, avvelenava il calcio e se qualcuno avesse avuto ancora dubbi ecco un’altra conferma: una condanna da un anno e mezzo a Luciano e un anno e due mesi al figlio Alessandro. Violenza privata. I responsabili di uno dei più grandi scandali sportivi condannati per aver usato metodi minacciosi con alcuni giocatori per convincerli a entrare nella famigerata Gea: l’agenzia dei figli di papà, ormai disciolta. Per i nostalgici, per chi pensa che Big Luciano sia stato il più grande, bravo e illuminato dirigente sportivo del Novecento, per chi rimpiange sempre quella Juve lì, quella degradata di due scudetti, è invece quasi una riabilitazione, il crollo di quasi tutto il teorema accusatorio (il pm aveva chiesto addirittura 6 e 5 anni per il duo Moggi), il riscatto di Big Luciano, bruciato dall’invidia di chi gli arrivava sempre dietro: la Gea, per il giudice, non era un’associazione a delinquere. Moggi ha sbattuto il pugno come fa dal 2006: "Una vergogna: vinceremo al golden gol".

Moggi Padre: diciotto mesi di carcere. Moggi Figlio: quattordici mesi. Se ci fosse stato in giro anche un Moggi Spirito Santo un annetto glielo appioppavano pure a lui. Gli altri: assolti. La clamorosa inchiesta romana che doveva decretare l’esistenza del calcio come sistema mafioso dominato da Moggi è finita nella condannuccia per reati da bar sport: violenza privata e minacce. Infatti Moggi padre (e un po’anche il figlio) avrebbero costretto un calciatore a giocare per meritarsi un aumento di stipendio, e avrebbero fatto sapere a un altro che l’allenatore non lo voleva e se non accettava il trasferimento sarebbe finito in tribuna. (Non è passata invece l’accusa orribile del calciatore Fabrizio Miccoli, il quale si era lamentato coi giudici perché una volta la squadra lo aveva dimenticato in pullman: per una condanna forse occorreva almeno lo abbandonassero a un autogrill). Dimenticavo un’avvertenza: spogliarsi per un attimo delle sciarpe colorate della propria squadra di appartenenza calcistica. [...]

Luciano Moggi

E così ora qualcuno suonerà la grancassa della revisione di Calciopoli come la più grande montatura mai vista nel pallone. E già Cobolli Gigli vorrebbe indietro i due scudetti bianconeri: facendo finta di dimenticare che lui è lì proprio perché Giraudo e Moggi furono travolti dallo scandalo e che la Triade se la diede a gambe anche perché la famiglia Agnelli non gradì che un club storico con oltre 100 anni di vita fosse stato trascinato nel fango (e in B) da loro. La Juventus di oggi è certamente migliore di quella di ieri: ma per due scudetti si fa presto a tendere la mano

al passato. Tanto Moggi & C. non torneranno comunque. Si fa troppo presto soprattutto a dimenticare che questa sentenza è solo un piccolo pezzo di questa sporca storia. Prima - due anni e mezzo fa c’è stata una sentenza sportiva che ha condannato Moggi a 5 anni di squalifica e richiesta di radiazione. Varie sentenze amministrative che hanno respinto la riabilitazione. E siamo in attesa del processo di Napoli, dove c’è il grosso del marcio di Calciopoli. Sempre con Moggi al centro, ma stavolta insieme ad arbitri, designatori, presidenti e compagnia bella. [...]


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Sabato 10 gennaio 2009

Sabato 10 gennaio 2009

PROCESSO IENA 2

Mafia e antimafia

Cinque magistrati giovani al lavoro in procura a Potenza

Gli investigatori ritengono di aver risolto il giallo Blitz all’alba di polizia, carabinieri e fiamme gialle In manette Vincenzo e Michele Ruberto di Melfi

Lanera ucciso per pochi euro

Qui sopra il boss Renato Martorano, indicato dalla procura come il massimo esponente della ’ndrangheta in Basilicata A destra il pm che l’ha arrestato Henry John Woodcock

Cinque uomini in tutto, la sua nuova squadra, e poi lui, Henry John Woodcock, seduto a capotavola con le spalle rivolte all'entrata, del caffè del Palazzo di Giustizia di Potenza. Giovani, molto sotto i quaranta, a parte un paio di loro, e il magistrato anglonapoletano che ne compie 42 soltanto quest'anno. Da dieci è in servizio a Potenza. Tovaglia di carta, piatti e posate di plastica. Insalata, verdura cotta, e qualche mozzarella. Acqua. Il procuratore capo Giovanni Colangelo arriva da solo, e un po' dopo degli altri. Gli apparecchiano un angolo del bancone e mangia in piedi. Un piatto di frutta, e uno yogurt. Dalle ampie ve-

La squadra del procuratore Colangelo

MELFI - Auto «undercover» le chiamano gli agenti della polizia di Stato. Sono le vecchie auto civetta. Ce ne sono due, alle sei del mattino, in via Bologna. Ferme. Cinque uomini si allontanano in fretta. Se non fosse per le pettorine con la banda argentata che s’intravedono sotto i giacconi passerebbero inosservati. Un magistrato gli ha ordinato di arrestare due persone: padre e figlio. Sono passati cinque anni da quando Francesco Lanera, un avvocato civilista di cui tutti parlavano bene, è stato ucciso nel suo studio di largo Marconi. Anni durante i quali gli investigatori hanno interrogato amici, parenti, pregiudicati e clienti. Hanno raccolto indiscrezioni e informazioni. Hanno seguito le piste possibili. Anni di domande, di sospetti, di ombre. Un mistero. Fino al mese scorso. L’ipotesi Il vicecommissario della polizia di Stato Antonio Mennuti, un passato di inchieste antimafia alla squadra mobile, il maresciallo dei carabinieri Roberto Di Noia e il maresciallo della Guardia di finanza Giovanni Merlino chiedono di incontrare con urgenza Domenico De Facendis, capo della procura di Melfi. Hanno un’ipotesi. E sostengono di avere anche i riscontri. Hanno un’impronta digitale, dei tabulati telefonici e le confidenze di un uomo. Quanto basta per accusare due persone di «concorso in omicidio volontario premeditato». Raccontano a Melfi che «era appena stata scartata una pista legata al fallimento di un’azienda». E prima ancora era stata scartata la pista passionale. Anche quella della criminalità organizzata era durata poco. Il pool investigativo interforze che ha 20 mesi di vita adesso ha un’ipotesi: l’avvocato civilista aveva accettato di difendere in un processo penale un pregiudicato. Il processo era andato male e l’imputato aveva deciso di fargliela pagare. L’indizio I poliziotti salgono al secondo piano della casa di via Bologna. Sul campanello c’è il cognome: Ruberto. Bussano. E dopo poco uno di loro, con voce ferma, dice: «Polizia». Michele ha 27 anni, qualche vecchia grana con la giustizia nel suo curriculum e un padre in galera. Gli dicono che devono perquisirgli casa. E

Un momento del blitz di ieri

anche l’auto. Lo ha chiesto il procuratore. Lo dispone un giudice. Michele è ancora un po’ stordito. Stava dormendo. Ma non si oppone. Accompagna i poliziotti. Qualche tempo fa i tre del pool interforze, quelli dell’incontro con il procuratore, l’avevano interrogato. Un verbale poco interessante. Le solite domande. Risposte scontate. Tranne una. Alla domanda «è mai stato nello studio dell’avvocato Lanera?» Michele risponde: «Mai». Risposta sbagliata. I poliziotti hanno un’impronta digitale. Un pollice che si è stampato sul vetro della porta dello studio di largo Marconi. «Dal lato interno», precisano gli investigatori. Ma è solo il primo indizio. Il movente Dalla caserma del comando compagnia carabinieri esce un’Alfa. E’ diretta a Lecce. In carcere, a Lecce, c’è Vincenzo. Ha 52 anni, una mano offesa e una condanna per violenza sessuale sulle spalle. E’ il padre di Michele. Quando gli comunicarono che era indagato per violenza sessuale nominò suo difensore in quel procedimento Francesco Lanera. La cartellina con quella pratica era ancora nello studio il 10 aprile del 2003. La sentenza di primo grado condannava Vincenzo. Ma Francesco, che era un legale preciso, dopo il suo lavoro pretendeva l’onorario. Anche se il processo era andato male. «Le prove erano

schiaccianti», ricordano gli investigatori. Tanto che la sentenza è poi stata confermata nel giudizio d’appello e in Cassazione. La parcella arriva a Vincenzo per posta. Una raccomandata. Gliela consegna il postino in ospedale, dove Vincenzo lavora da qualche anno, assunto perché disabile. Quasi duemila euro per aver ottenuto una condanna. Per il pool è il movente. Le investigazioni Alle 17 del 10 aprile del 2003 l’avvocato Lanera esce dal suo studio di largo Marconi. Questa volta è coperto da un lenzuolo bianco. Il suo assassino, per cinque anni, non avrà un volto. Niente confessioni, nessun testimone, poche prove materiali. Quattro colpi vengono sparati a distanza ravvicinata con una pistola calibro 7,65. Due raggiungono l’avvocato: uno alla testa, l’altro al collo. Dieci persone vengono indagate per favoreggiamento ma, subito dopo, le loro posizioni vengono archiviate. Nessuno ha visto o sentito nulla, nonostante a quell’ora nei dintorni dello studio vi fossero diverse persone. Forse si è sparato con un silenziatore. O, forse, come sostiene il procuratore De Facendis «a Melfi la gente non parla». Mentre i killer sono nello studio dell’avvocato, un collega cerca di mettersi in contatto con lui telefonicamente. Non ottenendo rispo-

sta si rivolge al più stretto collaboratore del giurista, Maurizio Perna. Con l’intento di agevolare il contatto tra i due colleghi il collaboratore di Lanera corre allo studio. Parte la corsa in ospedale, ma non c’è nulla da fare. Francesco Lanera muore alle otto di sera nell’ospedale San Giovanni di Dio per le gravi ferite alla testa. Delle indagini si occupano la procura della Repubblica, polizia e carabinieri di Melfi. Segue l’inchiesta, in un primo momento, anche la procura antimafia, per le modalità del delitto. E interviene un nucleo dell’Unità crimini violenti del ministero degli Interni. «C’erano già alcune ipotesi», raccontano gli investigatori. Un uomo di passaggio? Un tossicodipendente? Un marito geloso al quale l'avvocato aveva notificato il divorzio? Sembra un omicidio commesso da chi di armi se ne intende poco e, soprattutto, si tratta di una persona che voleva uccidere. E’ dimostrato dal fatto che sono stati sparati più colpi. Ma per quale motivo? A chi aveva pestato i piedi l'avvocato Lanera? Esclusa la pista passionale, quella mafiosa, quella di un folle. Esclusa anche l’ipotesi di una esecuzione a seguito di uno sgarbo, non rimane molto altro. I colleghi dell’avvocato suggerivano di cercare nelle carte dello studio. Nei fascicoli dei processi. La pista professionale è quella più accreditata. Qualcuno parlava di minacce. Minacce relative a un caso di cui si stava occupando. Ma si parlava anche di una persona che l’avrebbe inseguito in auto, costringendolo a una brusca manovra nel cortile di casa. I contorni del delitto sono di quelli su cui si può costruire un romanzo di successo. Francesco Lanera era sposato, aveva tre figli ed era tra i più conosciuti avvocati di Melfi. Civilista e amministrativista, si occupava solo marginalmente di cause penali. Era anche impegnato politicamente. Una vita senza eccessi, ma anche senza ombre. Nulla che poteva far pensare a un regolamento di conti. La scena del delitto Dal numero e dalla forma delle ferite d’arma da fuoco, dal tipo di pistola, dalla posizione in cui il cadavere è stato trovato, gli investigatori hanno ricavato un’altra conferma. Il computer è spento, segno che l’avvocato era appena arrivato e non aveva ancora cominciato a lavorare. Due i proiettili trovati nella

COLANGELO

L’accusa regge tutti a giudizio

D «E' stato giudicato utile ricorrere al dibattimento perchè vi erano imputazioni solide e quindi meritevoli di essere approfondire»: così il Procuratore della Repubblica di Potenza, Giovanni Colangelo, ha commentato all’ANSA la decisione del gup, Luigi Barrella, che oggi ha rinviato a giudizio 47 persone, tra le quali l’onorevole Antonio Luongo (Pd), nell’ambito dell’inchiesta «Iena due» su mafia, affari e politica. Colangelo, riguardo alla posizione di Luongo e di altri imputati, si è limitato a far notare che il pubblico ministero, Henry John Woodcock, ha chiesto e ottenuto il proscioglimento dall’accusa di associazione mafiosa: «Sono stati riconosciuti, però – ha aggiunto il Procuratore – i reati fine, a cominciare dalla corruzione, così che è stata dimostrata la fondatezza dell’impianto accusatorio». Infine Colangelo ha voluto sottolineare che «si tratta solo di un rinvio a giudizio, che non va commentato con alcun tono trionfalistico: si inserisce in una normale e corretta dialettica processuale.

portafogli lo sapevano solo gli investigatori e la famiglia. Irene, la vedova, dice di essere «fiduciosa nel lavoro che stanno svolgendo i magistrati» e di attendere «l’evolversi della storia». La storia Gli investigatori sono convinti che la storia sia andata più o meno così. Ruberto padre quel giorno era in ospedale. Ha lasciato il posto di lavoro e raggiunto il figlio a casa. I due sono andati in Largo Marconi e hanno citofonato allo studio legale. L’avvocato riconosce gli ex clienti e apre. I due si siedono. Litigano. Poi Vincenzo spara. Ha una sola mano e non ha una grande mira. Spara più volte. Da seduto. Poi in piedi. Colpisce il soffitto. Un termosifone. Alla fine centra il bersaglio. Però non lascia impronte. Ne lascia una suo figlio. E da lì cominciano i loro guai. «Da Porta Venosina a Porta Calcinaia» ne parlano tutti. «Hanno risolto l’omicidio?», si chiedono per strada. Come se quello di Francesco Lanera fosse l’unico a Melfi. La notizia si è già diffusa. E in tanti sanno che «alle undici, in procura, c’è una conferenza stampa». Gli avvocati non mancano. Il procuratore è elegante. Con lui c’è il questore Romolo Panico, il capo della mobile Barbara Strappato, il comandante provinciale dei carabinieri Domenico Pagano. Ci sono ufficiali della Guardia di finanza. Poliziotti, carabinieri e finanzieri in divisa e senza. Schierati dietro il procuratore. Parla piano. Si avvicina al microfono e dice: «Abbiamo eseguito due arresti». L’omicidio Lanera, per gli investigatori, è risolto. f.amendolara@luedi.it

sposta - vuol dire che il reinserimento funziona se per una volta non sono solo in mezzo a pregiudicati, come dite voi”. Ovviamente, l'interrogatorio, si è concluso così. Quando esce la decisione si fa sentire anche Antonino Garramone, imprenditore, consigliere comunale, e accusato, tra le altre cose, anche di associazione mafiosa. “Sono sereno, mai come adesso. Mi aspettavo che si arrivasse al processo, per un semplice motivo: è un'inchiesta enorme, e il gup non poteva materialmente entrare in tutti i suoi dettagli. Per

maxi-inchiesta Iena2. Quella finita agli atti di “Toghe lucane”, l'indagine che è costata al pm di Catanzaro Luigi De Magistris il trasferimento ad altro ufficio, quello del giudice per le indagini preliminari, e ad altra sede, quella di Napoli. L'inchiesta sulla mafia, la corruzione, gli appalti in Basilicata, condotta dal 2000 al 2004 da Henry John Woodcock e Vincenzo Montemurro, che va in decisione davanti al Giudice dell'udienza preliminare. Non solo le singole posizioni, ma l'inchiesta in sé. Per stabilire per quelle accuse se

ACCUSE SOLIDE

stanza. Uno colpisce un termosifone, l’altro il soffitto (forse si è sparato dal basso verso l’alto). Non ci sono segni di effrazione alla porta d’ingresso. L’avvocato Lanera è solo. Entra nel suo studio poco dopo le 16. Qualcuno bussa alla porta dello studio. L’avvocato apre tramite un citofono interno. Quattro colpi di pistola vengono sparati in veloce sequenza. Un primo colpo viene deviato con la mano dalla vittima e si schianta contro il termosifone. Il secondo colpo è quello mortale: colpisce Francesco Lanera alla testa. Il terzo proiettile attraversa la regione occipitale e va ad incastonarsi nel soffitto. Il quarto colpo raggiunge l’avvocato alla schiena. Francesco Lanera rimane seduto sulla poltrona, dietro la scrivania, con la testa chinata su un lato del corpo. «Proteso verso il telefono», scrivono gli investigatori. «Come se volesse tentare di chiedere aiuto». Nessun oggetto sembra essere stato portato via dallo studio, eccetto il portafogli dell’avvocato. Le rivelazioni Un pregiudicato svela agli investigatori che Vincenzo Ruberto gli aveva raccontato che era stato lui a uccidere l’avvocato. Una confidenza pericolosa, ma che serviva a Vincenzo ad accreditarsi per un «servizio» che il pregiudicato voleva fare a una donna. Forse voleva dimostrare di essere freddo e determinato. Potrebbero sembrare millanterie. Se non fosse per un particolare. Il pregiudicato ricorda che Vincenzo gli parlò del portafogli. Gli disse che lo portarono via, per far credere che era una rapina. E che da quella stanza mancava solo il

quelle persone meritano un processo per cercare di dimostrare la loro innocenza, o vanno prosciolti da subito, cioè, da quattro anni, quanti ne sono passati, insomma, dal blitz del Novembre del 2004. Dorino Stefanutti, secondo i pm uno dei fedelissimi del boss Renato Martorano, nell'atrio si ricorda di quando gli furono notificate in carcere anche queste accuse, e dell'interrogatorio di garanzia davanti al sostituto Vincenzo Montemurro. “Io in mezzo a tutte queste persone che non conosco nemmeno - sarebbe stata la sua ri-

certi versi sono persino contento, perché ho le carte per dimostrare il contrario, altro che corruzione, se c'è stato qualcosa, è stata una concussione da parte di altri nei miei confronti, sempre per farmi assumere quello, e quell'altro. Un processo come questo finisce sempre in Appello, e poi in Cassazione. E la Cassazione potrà mai dire una cosa diversa da quella che ha già detto, dichiarando inammissibile il ricorso della procura contro la mia scarcerazione e quella di tanti altri? Poi le cose sono andate in maniera strana, per alcuni quella decisione è valsa l'archiviazione, secondo la legge, e per altri no”. l. a.

trate della sede del tribunale si vede a stento viale Marconi, attraverso le nuvole basse e la pioggia che fa luccicare i tetti delle case e delle macchine parcheggiate lì sotto. Al telegiornale danno la notizia della richiesta del ministro della Giustizia Alfano di trasferire tutti i magistrati coinvolti nella disputa tra procure. Woodcock, che si è appena alzato in piedi, sorride amaro e abbassa la testa. Significa che pensa. Dietro, i suoi uomini si scambiano un cenno, poi anche a loro scappa un sorriso. È il giorno della “madre di tutti i veleni”: la

Da ricercare nella parcella per una causa persa il movente del delitto commesso nel 2003 dall’inviato FABIO AMENDOLARA

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La conferenza stampa di ieri a Melfi. Nel riquadro l’avvocato Francesco Lanera (foto Alessandro Zenti)

Tutti i rinviati a giudizio RENATO MARTORANO PIO ALBANO GIANVITO AMENDOLA RITA AMENDOLA, GIOVANNI BOLLETTINO, GIOVANNA BRIENZA, GIOVANNI BRUNO, CANIO CARLUCCI, ORESTE CARMIGNANO, NICOLA COLUZZI, MARIO CUTRO, FRANCESCO DAMIANO, VINCENZO ANTONIO DRAGONE, GENNARO ESPOSITO, MAURIZIO ESPOSITO, ROMEO FELITTI, MASSIMILIANO GALASSO, ANTONINO GARRAMONE, CARMINE GARRAMONE, ROCCO GARRAMONE, CATERINA ANNA GERARDI, NICOLA GIORDANO, CARMINE GIUSEPPE GUARINO, PASQUALE LAMORTE, ROCCO LAPELOSA, ANTONIO LUONGO, VITO ANTONIO MECCA, ESPEDITO MOLITERNI, ROCCO PACE, GIOVANNI PETRUZZI, LUIGI POSTIGLIONE, SAVERIO POSTIGLIONE, VITO POSTIGLIONE, ANTONIO POTENZA, GIOVANNI QUARATINO, GIUSEPPE SANTANGELO, MICHELE SOMMA, RAFFAELE SOMMA, GIUSEPPE SONNESSA, DORINO ROCCO STEFANUTTI, GIUSEPPE ANTONIO STILLITANO, NICOLA TAMMONE, DELIA TOMMASELLI, DOMENICO UVA, TEODOSIO VERTONE, GENNARO VIGGIANO, VITO ANTONIO ZACCAGNINO

A dibattimento, insieme a Martorano, anche Luongo, Lamorte e Garramone di LEO AMATO POTENZA - Antonio Luongo, del Partito Democratico, per la parte politica, il presidente della Camera di commercio di Potenza Pasquale Lamorte, Michele Somma, della dinastia della ferriera poi anche Banca Mediterranea, Nicola Tammone, funzionario del comune di Potenza, e Nicola Giordano, dell'Ente irrigazione, Teodosio Vertone, ex direttore generale del CROB di Rionero, Vincenzo Dragone, ex direttore generale dell’ Asl 4 di Matera, Giovanni Bruno e Antonio Potenza, due agenti del corpo della Polizia di stato, Antonino Garramone, imprenditore e consigliere comunale di Forza Italia, infine Renato Martorano, presunto boss dell'omonimo clan mafioso: tutti a giudizio assieme ad altri 38 il prossimo 6 maggio a Potenza. In totale, fanno 47 imputati, e a Matera arriva un filone della stessa inchiesta per altre 6 persone. Vince l'accusa dei pm Henry John Woodcock e Vincenzo Montemurro. Praticamente è un 3 a 1. Escono dal processo solo in 16, ma una volta per sempre: tra tutti Mimmo Iacobuzio, del Partito Democratico, vicepresidente in carica della provincia di Potenza, Ignazio Petrone, sindaco di Pignola e segretario provinciale sempre del Partito Democratico, Nicola Brenna, già consigliere dell'attuale presidente della regione Vito De Filippo, e Roberto Silletti, poliziotto. Il giudice dell'udienza preliminare, Luigi Barrella, si è allineato sulle tesi dei due magistrati. Ha accolto in pieno la loro richiesta, evidenziando paro paro, nel decreto che dispone il giudizio, le loro stesse parole. Decideranno in tre, togati, membri del collegio della sezione penale del Tribunale, e discuteranno per anni, questo è poco ma sicuro, ogni virgola, ogni elemento, ogni intercettazione. Il teorema innanzitutto. “La richiesta da parte di un politico, o del funzionario di turno, o l'offerta da parte di questo o quell'imprenditore, di assumere uno o più lavoratori, non è mai fine a se stessa. Non assume, mai, le caratteristiche di quel fenomeno politico clientelare che è deprecabile, ma in un certo senso tristemente fisiologico in una realtà come quella lucana, ampiamente dominata dalla disoccupazione, e da una concezione della pubblica funzione per certi versi “bizantina”. Assume piuttosto i connotati e le caratteristiche, ine-

quivocabili, di una vera e propria prestazione, vale a dire di un'utilità alternativa rispetto al denaro, a volte persino più sostanziosa e appetibile in termini di acquisizione e rafforzamento del potere pubblico. Una prestazione data o promessa a fronte di vantaggi ben precisi e determinati, collegati ad atti e attività pubblicistiche (atti della pubblica amministrazione ndr) altrettanto determinati, che vengono posti in essere da funzionari e politici senza scrupoli, disposti a scambiare l'esercizio delle loro funzioni o della loro influenza politica, a favore proprio di questo tipo di prestazioni ben determinate, rappresentate dall'assunzione di lavoratori “sponsorizzati”, o da finanziamenti pseudolettorali.” Sono parole contenute nell'ordinanza che nel Novembre del 2004 ha disposto gli arresti per 52 persone, una cosa mai vista in Basilicata. Fin qui, come fa notare l'avvocato Tuccino Pace, è la stessa analisi, la stessa motivazione che è alla base anche dell'ultima inchiesta di Henry John Woodcock, quella sul petrolio e la corruzione per la costruzione del centro oli di Corleto Perticara. Ma più avanti è anche scritto: “Rapporti tra politici, imprenditori, faccendieri e mafiosi, ciascuno con il proprio ruolo in uno scenario criminale ben definito”. E ancora: “Un malaffare diffuso e generalizzato… il sistematico e metodologico ricorso all'illecito… il costante e immancabile ricorso alla corruzione per aggirare ogni tipo di ostacolo… tutto sotto l'egida e l'influenza di Renato Martorano, e per suo tramite di taluni esponenti, di spicco, della criminalità organizzata calabrese.” “Imprenditori disponibili ad assumere alle loro dipendenze associati detenuti assumono la qualità di indagati”, poi imputati. Un sodalizio mafioso che risale agli anni '80, e che, secondo le parole di alcuni pentiti, decideva anche il risultato delle elezioni politiche, agli inizi del secondo millennio compie il “salto di qualità”, privilegiando il sistema degli appalti ai tradizionali settori di attività illecite come il traffico d'armi e di sostanze stupefacenti. Peccato che in udienza, a discutere la causa, non ci sarà nemmeno il magistrato anglonapoletano. Dopo Montemurro, che è andato via a settembre, il suo trasferimento, a Napoli, diventerà effettivo soltanto tra pochi giorni.

LE TAPPE DELL’INCHIESTA

Sotto la lente dal 1992 1992, Melfi Scatta l'operazione “Penelope”. Renato Martorano è accusato di associazione mafiosa. Il Tribunale conferma l'impianto accusatorio, e nel 2005 la condanna per associazione mafiosa diviene definitiva. 2 Settembre 2000, Quadrivio Campagna (Salerno) L'allora consigliere regionale di Forza Italia Gianfranco Blasi, partecipa al matrimonio della figlia di Pio Albano, con cui è anche imparentato. I carabinieri riprendono la scena. 21 Novembre 2001, Potenza In un ristorante si svolge il “summit” tra Renato Martorano, alcuni esponenti della cosca calabrese dei Pesce di Rosarno, altri degli Alvaro-VioliMacrì di Sinopoli, e diversi imprenditori impegnati nel settore delle pulizie. Gli agenti fingono un controllo sanitario nei locali del ristorante, e registrano i nomi dei presenti. 11 Settembre 2003, Annotazione della Sezione anticrimine dei Carabinierip È scritto: “A seguito della loro scarcerazione i maggiorenti del sodalizio capeggiato dal Martorano riprendono le loro attività con straordinaria vitalità…evoluzione criminale”. 22 Novembre 2004 Il blitz all'alba: 52 arresti, e 86 indagati. Viene chiesto l'arresto alla Camera anche per il deputato Gianfranco Blasi. Gli avvocati scioperano. 10 Dicembre 2004 Il Riesame scarcera 44 persone. In seguito la Cassazione rigetta il ricorso della procura per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. 12 Gennaio 2006, Roma Entra in vigore la legge Pecorella. Il pm, se ha chiesto gli arresti quando mancavano i gravi indizi, deve archiviare per forza. Vale anche per il passato. L'indagine è azzoppata. 12 Aprile 2007 Henry John Woodcock chiede il rinvio a giudizio per 69 persone. Porta nuovi elementi, ed elude l'obbligo di archiviazione per molti che erano stati ingiustamente detenuti


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L’altra faccia del San Carlo

I carabinieri fermati allo scalo internazionale vengono sospettati di essere terroristi

Viaggio tra le corsie oltre l’inchiesta I punti di forza al di là di Woodcock

Milano-Bucarest Stop alla frontiera

di SIMONA GRIECO

Fallisce uno degli inseguimenti di Francesco Ferrara In una relazione di servizio il racconto dei militari

In alto Ferrara davanti alla Tecnomedical di Basentini

Le foto scattate dagli investigatori mentre seguivano gli spostamenti di Francesco Ferrara

toscritti, giunti al banco di accettazione mostravano i biglietti. L’addetto rumeno in divisa, insospettito per la tipologia del volo effettuava un controllo antiterrorismo, chiedendo spiega-

zioni in merito al fatto che partiti da Roma volevamo far rientro in Italia senza entrare in territorio rumeno. Contemporaneamente veniva effettuato un con-

trollo con metaldetector su persona e bagaglio a mano. L’addetto ribadiva richiesta di spiegazioni insospettendosi ulteriormente sul contenuto del nostro bagaglio. L’addetto non ritenen-

do sufficienti i chiarimenti incalzava, impedendo il nostro transito. Vista la situazione di stallo i sottoscritti decidevano di qualificarsi mostrando rispettivamente i tesserini di riconosci-

CONFRONTO SULLA GIUSTIZIA

Belisario: «Sono offeso da quanto emerge nelle inchieste»

Digilio: «Basta intercettazioni» POTENZA - «Come parlamentare lucano non mi sento denigrato dalle iniziative giudiziarie in corso in Basilicata; come cittadino sono invece offeso da quanto sta emergendo nelle varie inchieste». Lo ha detto, in una dichiarazione, il capogruppo al Senato dell’Italia dei Valori, Felice Belisario. «Non sono solo i risvolti penali che lasciano perplessi – ha aggiunto il parlamentare dell’Italia dei valori Felice Belisario – su questi la Magistratura si esprimerà nelle sedi competenti. Si rimane invece senza parole quando le regole vengono di norma infrante o aggirate per appalti e concorsi al solo fine di dar vantaggi agli amici, mortificando il mercato, il merito e persino il libero convincimento elettorale. Un sistema tal-

mente perverso da rendere assai difficile qualsiasi ripartenza. Su questo – ha concluso il parlamentare del partito dell’ex magistrato Antonio Di Pietro – la politica deve interrogarsi ed affrettarsi a mandare in soffitta metodi ed uomini ormai impresentabili». Sulle intercettazioni interviene invece Egidio Digilio. «Lo stillicidio di conversazioni telefoniche dai toni chiaramente privati e gli stralci di interrogatori che con quotidianità ci vengono propinati hanno non solo il risultato di alimentare ulteriore sfiducia tra cittadini e politica (oltre a colpire uomini e donne coinvolti a vario titolo in inchieste che, non va mai dimenticato, sono alle prime fasi di indagine) ma anche e soprattutto contribuisce ad

accrescere quella sorta di 'sindrome della giustizia che pervade i Palazzi della Regione e le istituzioni frenando, di fatto, l’attività amministrativa e di gestione». Per Egidio Digilio, senatore del partito di Gianfranco Fini, «la politica non deve in nessun caso rinunciare al proprio compito prioritario che è quello di dare risposte ai bisogni della gente, senza delegare nessuno a farlo, e assumendone fino in fondo la responsabilità. Ridurre il ricorso alle intercettazioni telefoniche e impedirne la pubblicazione è soprattutto una battaglia di civiltà contro l'accanimento personale che – ha concluso il senatore di Alleanza nazionale verso il Pdl Egidio Digilio – ha già 'distruttò l’immagine di più persone e famiglie». Belisario e Digilio

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L’OSPEDALE AL CENTRO DELL’INCHIESTA

Appalti e tangenti

POTENZA - Lo fotografano a Roma, davanti all’hotel Holiday Inn o in viale Castello. A Potenza, davanti alla Tecnomedical del coindagato Vincenzo Basentini. E’ Francesco Ferrara da Policoro. E’ l’imprenditore del Totalgate del pm Henry John Woodock. I carabinieri lo seguono in aereo. Ma vengono scambiati per terroristi. Ecco come due carabinieri del Noe raccontano il viaggio con Ferrara. Riferiamo quanto segue: il giorno 20 novembre del 2007, alle 6 e 45 minuti i militari partivano da Roma Fiumicino con volo Alitalia destinazione Milano Malpensa. Allo scalo internazionale si recavano al Gate B09 in attesa della persona oggetto dell’indagine. Ferrarra giungeva in compagnia di Bruno Carta e vedendo le poltrone della sala d’attesa occupate si recava nella sala Vip Alitalia. Gli scriventi, individuati i soggetti, si posizionavano alle loro spalle e attivavano il dispositivo di registrazione vocale occultato nella borsa a tracolla. Alle 9 e 25 i due abbandonavano la sala Vip perché veniva annunciato il volo. Alle ore 11.40 l’aereo atterrava allo scalo di Bucarest. I due si dirigevano separatamente verso l’area di controllo visti d’ingresso. I sot-

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mento. L’addetto quindi si tranquillizzava e permetteva loro di entrare nella zona internazionale. Ma i due hanno perso troppo tempo e Ferrara è già andato via. In Romania.

Tempa Rossa: la seconda società fa ricorso al Tar POTENZA - La seconda classificata nella gara per la realizzazione delle opere civili del Centro Oli “Tempa Rossa” di Corleto Perticara ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Un primo pronunciamento dei giudici è stato fissato per mercoledì prossimo, 14. Si tratta della Aleandri s.p.a., una grossa ditta di Bari, che si occupa di costruzioni, e edilizia stradale. Generalmente ricorsi di questo genere devono essere presentati entro sessanta giorni dal momento dell'aggiudicazione della gara, ma un principio generale permette di rinnovare questo termine ogni qual volta emergano fatti nuovi, ovvero si venga a conoscenza di episodi che mettono in discussione la correttezza delle procedure eseguite, come nel caso dell’inchiesta della magistratura potentina appena svelata. Gli elementi emersi dall'indagine condotta da Henry John Woodcock puntano proprio sulla gara vinta nel gennaio del 2008 dal consorzio di imprese guidato dall’imprenditore di Policoro Francesco Ferrara. Gli amministratori di Total Italia, in primis l’amministratore delegato Lionel Levha, avrebbero concordato di aprire la cassaforte che conteneva le buste con le offerte ben prima del termine stabilito per permettere a Ferrara di presentare l’offerta migliore. Per il momento è solo un’ipotesi, ma tanto basta. Per lunedì 19 è attesa, a Potenza, anche la decisione del giudice delle indagini preliminari, Rocco Pavese, sulla richiesta del pm Henry John Woodcock di una sospensiva dei lavori. l.a.

POTENZA -L'OSPEDALE San Carlo è il più grande ospedale della Basilicata. Vanta reparti di rinomata eccellenza come quello di cardiochirurgia e un personale sanitario composto da 1600 dipendenti. Da una regione così piccola, non ci si aspetta una struttura così ampia. Il San Carlo, non è solo quell'ospedale che oggi molti associano all'inchiesta sulla sanità di Woodcock, e non è del tutto quel luogo in cui affari e politica si intrecciano perché eccessivamente intimi. Questa è l'altra faccia del San Carlo. Quella di cui pochi se ne curano, fatta di gente che lavora e che lo fa anche bene. Fatta di gente sensibile, perché l'ospedale si sa, è un luogo dove i sorrisi sono dei beni preziosi proprio perché rari. A colpire, non è solo l'ampiezza della struttura, ma anche la pulizia presente all'interno della stessa. Infatti il personale della ditta Auxilium (per essere precisi), - quella dell'appalto da 25 milioni di euro -, sembra essere zelante. Quattro volte al giorno gli operatori provvedono alla pulizia dei sanitari, e la cera ai pavimenti viene passata una volta a settimana. In effetti almeno per quel che riguarda l'igiene dei reparti e degli uffici non sembra esserci nulla da dire. Assomiglia quasi a quegli ospedali del Nord, di quella Padania che per Bossi è tutta da scoprire proprio perché così ligia al dovere. Negli uffici della direzione, le impiegate - la maggior parte donne - con il capo chino sono intente a lavorare al pc. Assorte nel proprio lavoro e con la scrivania sommersa di fascicoli. Quest'ultimi sono collocati pure sulle sedie del corridoio, quelle sedie poste lì per l'attesa. File ordinate di persone attendono il proprio turno per poter pagare il ticket. Raccontato così il San Carlo sembra essere il paradiso terrestre. L'Eden dei nostri giorni. In realtà il fenomeno delle intercettazioni al proprio interno è presente da diverso tempo. Nessuno può dire che non ci sono stati comportamenti illeciti, ma ciò che si può dire è che l'azienda ha fatto di tutto per poterli evitare. L'ospedale potentino si pone oggi come in passato, parte attiva offrendo la sua collaborazione all'attività giudiziaria, affinchè si percepisca all'interno come all'esterno un'unità produttiva fatta di figure professionali impegnate a fornire prestazioni di alto livello. Dunque la posizione dell'ospedale sembra essere particolarmente vivace in tal senso, e respinge nettamente tutte quelle correnti di pensiero che la vedono acconsentire alle magagne dei più potenti. Da diverso tempo ha ridotto i tetti di spesa ai primari che lì vi lavorano. L'inchiesta sulla sanità, ha prodotto inevitabilmente una trama intrecciata i cui protagonisti (Basentini - Romeo) in tutto questo sembrano aver costituito un vero e proprio “ comitato “ volto a

AL REPARTO DI ORTOPEDIA

I pazienti soddisfatti di Romeo ROCCO ROMEO è un chirurgo ortopedico, primario del reparto di ortopedia del San Carlo specializzato per gli interventi del ginocchio e della spalla. Occhi azzurri e vivaci, maglione dal colore come quello della senape, potentino doc è “ l'angelo “ dei suoi pazienti di ortopedia. Il reparto di ortopedia del San Carlo è diviso da quello di traumatologia. Dieci in tutto le stanze disponibili per i pazienti, due invece quelle per il day hospital. Il reparto è raccolto, per nulla dispersivo e pulito. I suoi pazienti sono estremamente soddisfatti. Soddisfatti del personale sanitario, perché dicono « è gentile e cortese», estremamente entusiasti del dottor Romeo, sia per la sua professionalità, sia per il rapporto umano che è riuscito a instaurare con ognuno di loro. Chiacchiera con i suoi pazienti, chiede loro come si sentono. Tutti i pazienti gli sorridono, così come si fa con una figura che si percepisce amica. All'unisono sono concordi nell'affermare che si sono trovati bene in quel reparto e con quel medico. In quel reparto che annesso possiede anche un centro di riabilitazione ortopedica, corredato ovviamente di una palestra. E'determinato quando parla del suo lavoro. E lo è anche quando espone gli obiettivi del reparto di ortopedia. La fidelizzazione della clientela lucana è il suo scopo, e per raggiungerlo dice «lavoro dodici ore al giorno». Dottor Romeo, lei per diverso tempo è stato intercettato con l'imprenditore Basentini ( della Tecnomedical ), qual è la vera natura di questo rapporto? «Si è vero sono stato intercettato con Basentini. Siamo legati da un rapporto di amicizia che dura da circa venti anni. Le nostre famiglie tra l'altro si conoscono da diverso tempo. E'inevitabile, Potenza è una città piccola. Proprio perché è un amico capita di sentirci al telefono. La Tecnomedical è una ditta che ha anche una rivendita di articoli sanitari. In qualità di dirigente del reparto di ortopedia, io ho una scheda in cui la richiesta di qualsiasi tipo di presidio sanitario viene distribuita a tutte le ditte». Perché nelle intercettazioni si fa spesso riferimento alla Tecnomedical? «E' un falso. Non è vero, pensi che dicono pure che io li mando da Tombolini. Io e Tombolini siamo andati insieme a scuola, e abbiamo fatto insieme anche l'università». La sua immagine nel corso di questa vicenda ne ha risentito? «Sì. Io sono potentino. Provi lei a immaginare che meccanismo si è generato nella mente delle persone». Qual è il suo stato d'animo in questo momento? «Sono sereno. Continuo a lavorare tranquillamente. Ricordi che nelle intercettazioni non si parla mai di sold». Perché nelle intercettazioni si parla anche di interventi programmati? «L'ortopedia lavora solo sulla base di programmi. Gli interventi sono programmati, e il chirurgo in base alla clinica del paziente e degli accertamenti effettuati decide l'ordine dell'operazione. Facciamo quattro o cinque protesi fisse a settimana». E' tranquillo? «Tranquillo, certo». s.g.

favorire i reciproci interessi. Entrambi intercettati per lungo tempo nell'inchiesta di Henry, sembrano essere legati da un rapporto riassumibile in una breve frase: “ do ut daes “. In realtà la burocrazia al San Carlo è davvero complessa. Ad esempio, l'acquisto delle forniture sanitarie - prendiamo a caso il reparto di ortopedia, e ipotizziamo una protesi all'anca - non è una pratica molto semplice. Dagli uffici della direzione vengono emessi dei

documenti in cui deve essere tassativamente e dettagliatamente spiegato perché quel determinato acquisto deve essere fatto. Va spiegata anche la struttura dell'articolo sanitario in questione e perché quella protesi deve essere impiantata nel paziente. Se le cose stanno davvero così, l'ospedale San Carlo di Potenza si presenta davvero come la perla di questa piccola regione che è la Basilicata.


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Primo piano

Sabato 10 gennaio 2009

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SCATTI DA VIA ANZIO

Politica lucana

Assembramento di telecamere nella sala Verrastro alla conferenza del presidente della giunta

Il passato e le prospettive della Regione nella conferenza di inizio anno del governatore

De Filippo prende fiato e pensa al futuro I concorsi ai raggi x

Progressioni Verticali Dopo l'accordo sindacale sono stati emanati i bandi per la rivalutazione e progressione del personale regionale: dalla categoria A alla B posti 6; dalla categoria B alla C posti 23; dalla categoria C alla D posti 30. 1) Concorsi esterni a) Laureati in discipline giuridiche (26 circa, il numero è ancora in corso di definizione); b) 22 diplomati quali esperti amministrativi; c) 5 diplomati quali esperti tecnici; d) 2 posti di profilo specialista tecnico addetto alla tutela e valorizzazione del patrimonio museale e dei beni culturali; e) 2 posti specialista tecnico addetto alle relazioni internazionali; f) 2 posti di categoria D1 specialista tecnico addetto all'area della comunicazione istituzionale; g) 3 posti profilo professionista tecnico -farmacista; h) 2 posti di categoria D1 profilo specialista tecnico veterinaio; i) 11 Ingegneri: civili, edili, minerari, dei Trasporti, dell'Energia e Architetti (totale 11); J) Esperti nel settore turistico (1).

di SALVATORE SANTORO POTENZA - Non è la solita conferenza di fine anno del presidente della giunta. La tensione è più alta rispetto alle tre precedenti che il governatore De Filippo ha svolto. Uguale solo la sala Verrastro, il protocollo, l’assembramento di telecamere e taccuini e la Stella di Natale al centro del tavolo. Il resto no. Perchè questa volta il presidente della giunta regionale è più teso. A tratti nervoso, anche se alla fine delle domande dei giornalisti recupera il solito aplomb presidenziale e rispolvera il sorriso per le strette di mano e i saluti. Ma prima, nonostante il canovaccio sia già ampiamente collaudato - con l’elencazione dei provvedimenti approvati e i numeri positivi enunciati con tanto di citazione e riferimenti statistici - De Filippo non riesce a mascherare il fastidio per «le feste di Natale, che sono le feste della luce, per me non sono state tali». Il governatore ha fatto riferimento all’inchiesta giudiziaria sulle tangenti della Total e sulle intercettazioni telefoniche in cui alcuni indagati parlano di sostanze stupefacenti che circolerebbero negli ambienti del palazzo della Regione. De Filippo ha ribadito la propria estranietà ai fatti, dicendo: «La mia coscienza è totalmente a posto, non arretrerò di un millimetro e non mi farò intimidire da nulla. Non vedo una terra di malaffare e malversazione e amministratori che si arricchiscono, anzi». De Filippo ha quindi difeso anche la sua “squadra” di collaboratori: «Io li conosco be-

ne. Per questo credo che chi ha collaborato con la presidenza della giunta in questi anni sia integerrimo, ma se dovessero emergere responsabilità penali personali siamo pronti, come Regione, a costituirci parte civile nei loro confronti». Poi però il contrattacco contro chi «cerca di delegittimare la Regione». Il governatore ha infatti sottolineato: «Ma se le accuse non sono vere quando la verità emergerà vi saranno conseguenze sui responsabili. Sarò il primo a intervenire su chi ha responsabilità sulla delegittimazione della Regione. Perchè sono certo che non c’è nessuno che potrà dimostrare malversazioni di questo ente». E’ un De Filippo d’attacco. Anche dal punto di vista politico. Ai giornalisti che fanno notare il numero di crisi di giunta, il presidente De Filippo risponde: «Questo esecutivo sta producendo ottimi risultati anche in queste ore. Io credo che questi assessori dovrebbero essere portati in gloria». C’è anche l’annuncio anticipato dal nostro giornale. De Filippo infatti alla fine del proprio intervento ha detto: «Non ho mai chiesto di essere candidato alle prossime elezioni regionali. Quando fui candidato nel 2005 dai partiti e poi premiato da tantissimi elettori si crearono delle condizioni che non possono essere imposte». La Stampa incalza e chiede: «Non si candiderà alla presidenza della Regione quindi?». Lapidaria la risposta di De Filippo: «E’ certo». C’è chi chiede poi a quando la nuova giunta. De Filippo però, prima risponde, «non è detto che

La reazione del centrodestra

Per Tisci, Pagliuca, Di Lorenzo e Napoli: «La solita conferenza»

I consigliere del centrodestra nei giorni dell’occupazione dell’aula

ci sia una nuova giunta» e poi aggiunge: «Nella prossima settimana si svolgerà un vertice con le forze della maggioranza. Spero che tutto possa concludersi al più presto». Riferimenti ai nomi però, nemmeno a parlarne. Conclude il ragionamento sul lavoro da fare: «Non è importante se sia una giunta tecnica o del presidente o politica. L’importante è che sia composta da uomini determinati a concludere questa legislatura nella maniera migliore». L’approvazione dello Statuto regionale la priorità dichiarata dal governatore lucano «per consegnare una Regione pronta ad affrontare gli anni difficili che ci attendono». E sul 2008, De Filippo ha poi insistito: «Sono state fatte molte cose buone. Abbiamo messo in atto riforme importantissime in tutti i settori e tra poco sarò presentata anche quella che riguarda l'Agricoltura». C’è poi la difesa del proprio partito: «Il Pd non è dilaniato». E sulle difficoltà generali dell’intero centrosinistra, il presidente della giunta ha ricordato la sparizione di vari partiti presenti al momento delle elezioni 2005 e il cambio degli scenari generali con «una difficoltà straor-

dinaria del quadro politico regionale e con una coalizione che è in cerca di un nuovo baricentro». In ogni caso De Filippo prima di pensare al domani ha annunciato che giovedì la giunta «ha approvato i bandi per 73 nuovi concorsi alla Regione per giovani laureati e diplomati in diverse discipline e a breve ne saranno approvati un'altra ventina, per arrivare a un totale di cento». Concorsi possibili grazie alle politiche per il prepensionamento messo in atto all’ente Regione negli scorsi mesi. Concorsi nei quali ha poi assicurato il governatore: «Non ci saranno raccomandazioni». C’è stata però, anche la classica “buccia di banana”. Sulle nomine dei Direttori generali della Sanità effettuate dalla giunta il 30 dicembre scorso il presidente assicurando «sono stati scelti i migliori» ha poi aggiunto sulla decisione di non ricorrere a manager provenienti da fuori regione: «La maggioranza di loro erano della Calabria e non ci è sembrato il caso di nominare un calabrese». Quale il “pericolo” di nominare un calabrese non è stato specificato. s.santoro@luedi.it

IPSE DIXIT

Direttori delle Asl «Abbiamo nominato questi perchè quasi tutti i curriculum arrivati erano di calabresi. E non si poteva nominare un calabrese»

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Clima politico Il Pd non è dilaniato. C’é una difficoltà straordinaria del quadro politico regionale e la coalizione è in cerca di un nuovo baricentro

Elezioni 2010 Non ho mai chiesto di essere candidato. E lo ribadisco non ho intenzione di essere ricandidato alle prossime elezioni regionali. Sono determinato a chiudere il mandato.

Totalgate La mia coscienza è totalmente a posto. Integerrimi i collaboratori ma se vi sono responsabilità la Regione pronta a costituirsi parte civile.

L’APPROFONDIMENTO SULLA SANITÀ

Il governatore sulle nomine alle Asl e sui tumori

Erano davvero i migliori? POTENZA - Uno dei temi che ha attirato particolarmente l’attenzione durante la conferenza stampa del presidente Vito De Filippo, è stato quello che riguarda la Sanità. I giornalisti hanno tirato in ballo anche le nomine dei direttori generali; dell’Asp (Azienda sanitaria Potenza), dell’Asm (Azienda sanitaria Matera) e del Crob (centro riferimento oncologico) di Rionero, e anche le incidenze dei tumori causati dalle attività correlate all’estrazione del petrolio. Sulla nomina dei direttori, DeFilippo ha risposto che la scelta è caduta sui tre nomi, Rocco Maglietta al Crob, Pasquale Amendola all’Asp e Vito Gaudiano all’Asm, soprattutto per i curricula. E poi ha affermato: «abbiamo anche considerato che i tre sono profondi conoscitori del territorio delle aziende che dirigeranno. E poi scorrendo i curricula di tutti i candidati quelli dei nominati sono risultati i migliori». A chi conosce bene la sanità regionale questa affermazione appare un tantino “azzardata”. Se il ragionamento della conoscenza del territorio può valere per Gaudiano, che è stato il presidente dell’ordine dei medici della provincia e direttore sanitario dellAsl 4 di Matera, rimanendo quindi nel suo territorio, lo stesso non può valere per Amendola che ha avuto una carriera prettamente ospedaliera vivendone buona parte nell’ospedale San Carlo di Potenza, per poi raccogliere la sfida dell’Istituto di ricerca di Rionero. Esperienze che nulla hanno avuto a che fare con le aziende sanitarie che per vocazione si occupano dei servizi sul territorio. Maglietta, cresciuto professionalmente nel San Carlo, è stato

direttore sanitario dell’Asl 2 di Potenza, ha quindi avuto esperienze in azienda di territorio e conosce bene l’ambiente sanitario di Potenza. Forse l’inversione dei ruoli dei due, Amendola al Crob e Maglietta alla Asp, sarebbe stata una scelta più “azzeccata”. Uno degli aspetti fondamentali che forse è sfuggito a DeFilippo è che i 3 direttori non hanno avuto altre esperienze al di fuori di quella sanitaria. Si sa, altra cosa è essere manager strategico e gestionale di aziende così grandi e importanti. E non si può pretendere da persone con una età non più giovane, che debbano imparare in un batter d’occhio, magari avendo seguito soltanto corsi, tutte quelle esperienze economiche e gestionali che un buon manager deve avere. Così come accade nelle migliori aziende private. La domanda che molti si fanno nasce spontanea. Possibile che nessun altro manager di rilievo in Italia, con curricula migliore, abbia voluto presentare la domanda per dirigere un Istituto di ricerca, o una delle due, come ha detto lo stesso DeFilippo, tra le più grandi, territorialmente, Aziende sanitarie d’Italia, a parte la “componente

calabrese”? Il sospetto che la tendenza e le credenziali politiche abbiano avuto un peso in questa vicenda è forte e legittimo. È anche la storia d’Italia che ce lo insegna. E soprattutto la Basilicata è nota per essere una delle massime espressione del partitismo che gestisce. Anche l’altra dichiarazione di DeFilippo, sulle incidenze dei tumori, ha lasciato perplesso chi conosce bene la sanità. Il Presidente ha sostenuto che il numero di malati di tumore della Basilicata è minore di quello delle altre regioni italiane. Forse ha dimenticato che i dati disponibili sinora sono quelli che indicano quanti malati si presume ci siano e sono d’istituzioni di fuori regione. Questi dati, tra l’altro, dicono che la Basilicata è in linea con le altre regioni, nonostante la scarsa industrializzazione. Il Registro tumori, dato in carico al Crob, fondamentale per conoscere le incidenze della malattia, fino a oggi ancora non ha prodotto dati affidabili. In una “sortita” del Crob di qualche mese fa vennero forniti alla stampa dati la cui attendibilità venne messa in dubbio dallo stesso Quotidiano. Nessuna smentita o precisazione seguì. Stabilire oggi che le attività correlate all’estrazione di petrolio o della Trisaia di Rotondella non hanno alcuna incidenza sui lucani non è frutto di dati scientifici così come la materia richiede. Ben venga, come ha annunciato De Filippo, uno studio di monitoraggio che farà l’assessorato alla Sanità, su un gruppo di persone esposto nelle zone sospettate. Questo si chè è un annuncio atteso da tempo. Gianfranco Gallo

POTENZA - De Filippo parla e l’opposizione ascolta. Potere del web: i consiglieri regionali del centrodestra hanno visto sul sito della Regione la conferenza di De Filippo. Immediate le reazioni. Non di giubilo ma di critica. Parte il capogruppo di Forza Italia, Nicola Pagliuca: «Privo di entusiasmo l’intervento del presidente il quale non ha potuto che aggrapparsi a vecchi progetti per illudere la stampa presente che la nostra crisi, ormai atavica, è risolvibile ancora una volta con i famosi concorsi per i 100 posti da spalmare fra tutti i precari della giunta, il disegno di legge sulla competitività già preannunciato a suo tempo dall’ex assessore Folino e oggi annunciato per Febbraio». «Ammirevole - sottolinea Pagliuca - il modo con cui si è arrampicato sugli specchi il nostro presidente. La realtà è ben altra, e ormai sono in pochi a non vederla. Da queste stesse promesse il popolo lucano si è fatto illudere già un anno fa. L’auspicio è che i cittadini lucani, nella disperazione di una crisi che non ha precedenti, non si facciano abbindolare ancora da inutili e vane promesse». «Ricordo - continua il forzista – quando il presidente De Filippo affermò che la Basilicata è una regione autentica! Certo, una regione caratterizzata fortemente da un’autentica crisi: industriale, occupazionale e, quindi, sociale. Possiamo “vantare” infatti, la peggiore performance fra le regioni italiane». «Quando De Filippo e la sua maggioranza sapranno dare un senso concreto alle loro ripetute promesse di cambiamento, di cambio di passo, di accelerazione e di rinnovamento della politica?”. E’ la domanda che si pone il rappresentante consiliare di An, Antonio Tisci che poi dichiara: «Si continuano a sentire i soliti slogan e le solite parole d’ordine, le solite promesse e i soliti bilanci, è il vecchio adagio del “va tutto bene ma faremo meglio”, che mi sembra alquanto fuori dalla realtà rispetto a quanto accade in una regione che registra tassi di disoccupazione, di povertà e di emigrazione fra i più alti in Italia anche se rapportati alla condizione di difficoltà in cui versa l’intero mezzogiorno. Resta da chiarire come il presidente e il suo nuovo - vecchio governo inten-

dano affrontare i nodi irrisolti della nostra regione, come intendano dare una maggiore capacità al nostro territorio ed un migliore futuro ai suoi abitanti, soprattutto in considerazione del fatto che il finto rimpasto non ha certo risolto i problemi della sua maggioranza». «Mi pare - sottolinea Tisci - che si tratti del solito tirare a campare, dell’attesa degli eventi, della volontà di affrontare la burrasca senza alcuna idea della rotta da seguire e degli obiettivi da raggiungere, con un grande nocumento per l’intera popolazione regionale che si troverà ad affrontare un anno difficilissimo per la congiuntura internazionale senza neanche un’autorevole e ben illuminata guida politica». «Prosegue la politica degli annunci, mentre la Basilicata affonda. Ora si venga in consiglio per il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata dall'opposizione». E’ quanto afferma invece il consigliere del Pdl, Pasquale Di Lorenzo che poi aggiunge: «Due cose sono emerse chiaramente, una esplicita, allorquando ha annunciato la sua non ricandidatura, l’altra implicita, che questo centro sinistra non governerà più la nostra Regione perché sarà bocciato senza appello dai lucani». «Chi si aspettava annunci roboanti - ha poi sottolineato Di Lorenzo - sarà rimasto deluso, così come coloro i quali, nel centrosinistra, attendevano un cambio di passo e metodo, ormai tardivo, per poter sperare di governare davvero e non già tirare a campare. E’evidente che la scelta del governatore è quella dell’andare avanti senza meta, un pò confusamente e ignorando il dato conclamatosi della fine di una coalizione e di un progetto di governo che ha perso coesione, identità e progettualità». Sulla stessa linea le parole di Michele Napoli di “La Destra”, che in particolare ha detto: «La solita conferenza stampa di fine anno, i soliti slogan: quanto siamo stati bravi, tutto va bene e tutto andrà meglio. Non ci aspettavamo nulla di diverso dal massimo esponente regionale del centro sinistra. Presentarsi all'incontro con la stampa in maniera esclusiva senza una Giunta nel pieno delle sue funzioni è quanto mai singolare e la dice tutta sullo stato di confusione in cui versa il centro sinistra».


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Primo piano

Sabato 10 gennaio 2009

Primo piano

Apicella ricusa la sezione del Csm

Lunghissimo atto di incolpazione a carico dei magistrati che si sono resi protagonisti dello scontro tra Procure

di TERESA ALOI CATANZARO - L'atto di incolpazione più pesante è quello a carico del procuratore di Salerno, Luigi Apicella, per il quale la Cassazione ha già chiesto il suo trasferimento cautelare. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano che giovedì sera ha firmato la richiesta in via d'urgenza che sarà inviata alla sezione disciplinare del Csm, già convocata per stamattina, usa il pugno di ferro senza il guanto di velluto per il procuratore campano per il quale chiede la sospensione dalle funzioni, dallo stipendio e la collocazione fuori dalla magistratura. «Resto sereno, per quanto riguarda il provvedimento del ministro Alfano mi rimetto ad una dichiarazione che potrebbe fare nelle prossime ore il mio difensore Stefano Racheli», il commento a caldo del magistrato al quale seguirà infatti nelle ore successive la dichiarazione del legale. Ma non solo. Perché il procuratore Luigi Apicella reagisce con un colpo di mano. Una mossa a sorpresa che si materializza in un'istanza di ricusazione nei confronti della sezione disciplinare del Csm che oggi alle 9,30 dovrà decidere se trasferirlo d'ufficio in via d'urgenza, come chiesto dal pg della Cassazione Vitaliano Esposito. Una mossa che «lascia sconcertati» per il responsabile Sicurezza di FI e vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Iole Santelli. «Una condotta - aggiunge - che potrebbe acuire ulteriormente lo scontro istituzionale in atto all'interno della magistratura». «La circostanza appare ancora più grave - conclude Jole Santelli - dal momento che, sull'operato della Procura di Salerno, di cui Apicella è a capo, si era espresso lo stesso presidente della Repubblica, Napolitano». Apicella dunque ritiene di non poter

Alfano: «A casa sette toghe» Il ministro della Giustizia ne chiede al Csm il trasferimento urgente di sede e funzione CATANZARO - I pm di Salerno hanno compiuto atti abnormi con il sequestro del fascicolo “Why not” e le perquisizioni ai colleghi di Catanzaro, nell'ottica di una “acritica difesa” di Luigi De Magistris, con l'intento di “ricelebrare” i processi che gli erano stati avocati, attribuendo, decisiva e esclusiva rilevanza alle dichiarazioni dell'ex pm. Di contro i pm di Catanzaro hanno mostrato scarso equilibrio nel mettere sotto inchiesta i colleghi di Salerno, che pure li stavano indagando, compiendo un “atto abnorme” nel disporre il contro-sequestro del fascicolo “Why not”. Nessuno sconto, dunque, ai protagonisti della cosiddetta “guerra tra toghe” dal ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che questa mattina presenterà alla sezione disciplinare del Csm la richiesta in via d'urgenza del trasferimento di sede e di funzione per sei magistrati di Salerno e Catanzaro al centro dello scontro senza precedenti tra Procure e, come ulteriore misura peggiorativa nei confronti del procuratore di Salerno, Luigi Apicella, di cui il pg della Cassazione ha già chiesto il trasferimento cautelare, la sua sospensione dalle funzioni e dallo stipendio. A supporto, il lunghissimo atto di incolpazione stilato nei confronti di Apicella, dei suoi sostituti Gabriella Nuzzi e Dionigio Versani, del procuratore generale di Catanzaro Enzo Jannelli e dei sostituti Alfredo Garbati, Domenico De Lorenzo e Salvatore Curcio. In questo modo, al termine di un'istruttoria avviata dal suo ispettorato, il ministro Alfano ha esercitato con pugno di ferro l'azione disciplinare, potere che condivide con il procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito. Con la differenza che mentre per quest'ultimo l'azione disciplinare è un obbligo di legge, per il Guardasigilli è una facoltà, che Alfano ha voluto esercitare appieno, andando anche oltre la misura cautelare chiesta dal Pg della Cassazione soltanto per Apicella. La procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità aperta dalla prima commissione nei confronti dei sette magistrati sarà, chiaramente, messa da parte nel caso in cui la sezione disciplinare del Csm dovesse accogliere la richiesta del ministro Alfano (e del pg di Cassazione per quanto riguarda Apicella) di trasferire gli stessi magistrati. LE ACCUSE AI PM DI SALERNO. Spulciando tra le righe dell'atto di incolpazione, si entra, dunque, nel merito delle accuse mosse da Alfano ai singoli magistrati. Pesantissime quelle relative agli atti compiuti dai pm di Salerno, che il Guardasi-

Il Guardasigilli Angelino Alfano

gilli definisce “abnormi”, con riferimento in particolare al sequestro del fascicolo “Why not”e alle perquisizioni ai colleghi di Catanzaro, “non per cercare prove - scrive Alfano -, ma nell'ottica di una acritica difesa di Luigi De Magistris, e con l'intento di ricelebrare i processi che gli erano stati avocati. E hanno motivato i reati contestati attribuendo, decisiva e esclusiva rilevanza alle dichiarazioni dell'ex pm, con un completo travisamento della funzione della motivazione degli atti e della sua strumentalizzazione per fini estranei a quelli strettamente connessi all'indagine in corso. La lettura della motivazione degli atti in questione - scrive il ministro fornisce la sensazione di un'interpretazione distorta da parte dei magistrati salernitani della funzione e del ruolo del magistrato”. Alfano incalza: “I pm di Salerno hanno dimostrato un'assoluta spregiudicatezza nell'esercizio delle loro funzioni, un'assenza del senso delle istituzioni e del rispetto dell'ordine giudiziario e un'eccezionale mancanza di equilibrio. Ampio capitolo viene poi dedicato ai rapporti tra Luigi de Magistris e la procura di Salerno: “Il procuratore Luigi Apicella e i suoi sostituti Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani hanno motivato la configurabilità dei reati ipotizzati a carico dei colleghi di Catanzaro attribuendo, senza alcun vaglio critico, decisiva e esclusiva rilevanza alle dichiarazioni e alle memorie depositate da De Magistris, al quale si consentiva di rendere ben 65 deposizioni”. Ancora, secondo il Guardasigilli, emerge chiaramente che lo scopo delle perquisizioni e del sequestro del fascicolo “Why not”

«Acritica difesa dell’ex pm da parte di Salerno e scarso equilibrio da Catanzaro»

non “non era tanto la ricerca di ulteriori messi di prova sui reati per i quali procedevano, ma un'acritica difesa di De Magistris e una critica serrata di quanto era stato fatto dai magistrati della procura generale di Catanzaro dopo l'avocazione all'ex pm delle inchieste “Why not” e “Poseidone”. In questo senso il ministro ritiene “significativo che nella motivazione vi sia un'aperta manifestazione di disapprovazione della richiesta di archiviazione per l'ex Guardasigilli Mastella che la procura generale di Catanzaro aveva avanzato dopo l'avocazione”. Secondo Alfano, inoltre, i pm di Salerno hanno leso i diritti di persone indagate e di “estranei” al loro procedimento e hanno arrecato un “danno ingiusto”, soprattutto ai colleghi di Catanzaro, “additati all'opinione pubblica come favoreggiatori di criminali”, con uno spiegamento eccessivo di forze dell'ordine”. Ancora: il ministro punta l'indice contro la motivazione di quei provvedimenti di “inusitata lunghezza” (1418 pagine) e con passaggi non pertinenti. “Si riproducono integralmente dichiarazioni rese da persone informate sui fatti del tutto superflue”, lamenta Alfano, comequelle sui “costumi sessuali” dell'ex presidente dell'Anm Simone Luerti, e articoli di stampa, informazioni e foto di personaggi estranei alle indagini”. LE ACCUSE AI PM DI CATANZARO. Di “scarso equilibrio nell'esercizio delle loro funzioni e di atto abnorme compiuto con il contro-sequestro del fascicolo “Why not”, parla Alfano nella parte dell’atto di incolpazione riguardante i pm di Catanzaro, rei di aver messo sotto inchiesta i colleghi di Salerno che pure li stavano indagando. “La ritenuta ingiustizia della perquisizione subita - scrive Alfano - non giustifica la mancanza di ponderazione, e l'omesso ricorso alle legittime forme di contestazione consentite dall'ordinamento, da parte di magistrati di qualifica e esperienza. Loro e il Pg Enzo Jannelli avevano l'obbligo di astenersi; invece hanno adottato un provvedimento abnorme, visto che disponendo il sequestro preventivo di atti già sequestrati piegavano questo istituto a finalità diverse da quelle sue proprie. Di più. Secondo Alfano, i pm di Catanzaro hanno anche compiuto “una grave violazione delle norme sulla competenza territoriale dei magistrati, visto che l'unica autorità giudiziaria competente a indagare su Salerno era la Procura di Napoli. Il loro comportamento essendo indice di incapacità di operare con equilibrio in condizione di tensione - incalza il ministro -, è incompatibile con l'ulteriore svolgimento delle funzioni di pm, e il clamore suscitato dalla loro stessa condotta impone il trasferimento ad altra sede. A Jannelli, infine, viene contestato di aver violato i doveri di riserbo e equilibrio per le sue dichiarazioni alla stampa.

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IL CASO

“Caso De Magistris”

di STEFANIA PAPALEO

Sabato 10 gennaio 2009

Il procuratore Luigi Apicella

essere giudicato dal «tribunale delle toghe», in quanto tra gli addebiti a suo carico c'è quello di aver fatto proprie, integrandole nel provvedimento di sequestro del fascicolo Why not, «accuse allusive» e «giudizi denigratori» su decisioni giurisdizionali assunte non solo da altre autorità giudiziarie ma dalla stessa sezione disciplinare del Csm. Inoltre ritiene che non possano giudicarlo quei componenti della sezione disciplinare che hanno partecipato ai lavori della Prima Commissione del Csm che nei suoi confronti ha aperto la procedura di trasferimento d'ufficio. Tuttavia proprio alla luce dei nuovi risvolti è possibile che si vada a un rinvio. Uno slittamento che potrebbe essere determinato tanto dall'istanza di quanto dall'iniziativa del ministro Alfano di chiedere per lui una misura ancora più drastica con gli stessi requisiti di urgenza: la sospensione dalle funzioni e dallo stipendio e il suo colloca-

mento fuori dal ruolo della magistratura. Preliminare sarà la questione della ricusazione, su cui si pronuncerà un collegio diverso presieduto dal laico di An Gianfranco Anedda da quello guidato dal vice presidente del Csm Nicola Mancino che deve valutare se ci sono gli estremi per un trasferimento d'urgenza del procuratore. Bisognerà prima decidere se allo stato degli atti la richiesta appare ammissibile o no: nel primo caso sarà necessario convocare nei prossimi giorni un'altra camera di consiglio per verificare nel merito la fondatezza dell'istanza di Apicella; e dunque si andrebbe a un sicuro rinvio. Ma il rinvio della decisione sul trasferimento si potrebbe avere anche nel caso l'istanza di Apicella fosse dichiarata inammissibile: se la Sezione disciplinare decidesse, su richiesta delle parti o di una sola, di unificare al procedimento sul trasferimento quello sulla sospensione chiesta da Alfano, dovrebbe necessariamente stabilire una nuova data, almeno tre giorni, per dare il tempo alla difesa di esaminare le nuove carte. «Dimostreremo nelle sedi competenti la temerarietà delle accuse al dott. Apicella e l'illegittimità degli addebiti». «Dimostreremo nelle sedi competenti la temerarietà delle accuse al dott. Apicella e l'illegittimità degli addebiti». L'avvocato Stefano Racheli ha spiegato che «in ordine alle ripetute fughe di notizie risultate le stesse fuorvianti rispetto al reale svolgimento dei fatti nessun abuso è stato commesso dall'ufficio del dott. Apicella; del tutto illegittimamente è stata aperta nei suoi confronti una procedura ex art.2 legge sulle guarentigie, procedura aperta in assenza dei presupposti di legge; quanto agli illeciti disciplinari dimostreremo nelle sedi competenti la temerarietà delle accuse».

Berlusconi è deciso. Da Idv netto no

La richiesta del pm Genovese all’udienza contro l’archiviazione di Luigi De Magistris

«Giustizia, avanti con o senza opposizione»

«Il processo si sposti ad altra sede»

di MARINA MARESCA ROMA - Berlusconi aveva promesso che nel primo consiglio dei ministri del nuovo anno il governo avrebbe presentato la riforma delle giustizia, e che questa insieme a quella delle intercettazioni telefoniche, sarebbero stati gli obiettivi privilegiati del governo per i primi mesi del 2009. Proprio per realizzare questo progetto il premier ha discusso la questione per un paio d'ore a Palazzo Grazioli insieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano. Berlusconi intende andare avanti con o senza l'opposizione ed ha rifiutato per ora l'ipotesi di tavoli con il Pd e l'Udc sulla giustizia. «Siamo aperti anche agli apporti delle opposizioni», ha detto il presidente del Consiglio che ha però avvertito: «Non ho nessuna intenzione di sedermi al tavolo con questi signori della sinistra davanti ai miei elettori». Ciò non esclude, ha però aggiunto, che «ministri e gruppi parlamentari lavorino nella più ampia autonomia». Uno dei temi meno controversi sul quale si potrebbe trovare un terreno comune con l'opposizione è quello delle modifiche al processo penale, mentre sembra assai più difficile l'intesa sulle riforme costituzionali. Il centrodestra ha accolto come un segnale di disgelo l'intervista dove il vice presidente del Csm Nicola Mancino ha aperto le porte a una riforma dello stesso Csm e alla fine dell'obbligatorietà dell'azione penale. Altre novità nell'opposizione sul fronte giustizia sono state le critiche del segretario del Pd Walter Veltroni ai magistrati dopo le inchieste sulle amministrazioni abruzzesi e campane. Un ulteriore cambio di marcia ha rappresentato un'intervista all'ex presidente della Camera Luciano Violante con una sorta di autocritica per la difesa, fatta spesso a priori, sem-

pre e comunque, dei giudici. Le proposte avanzate da Nicola Mancino «hanno un alto valore istituzionale» perché «evidente conseguenza delle sollecitazioni a procedere verso la riforma della giustizia venute dal presidente della Repubblica», ha dichiarato ieri il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, che parla anche a nome dell'Anci di cui è presidente. Domenici sottolinea come Mancino abbia anche chiesto regole più severe per la pubblicazione delle intercettazioni che, ha denunciato, «a livello locale hanno un impianto dirompente», e che dovrebbero essere a completamento di un'indagine e non per darvi inizio. Sostiene quindi che nel dibattito sulla riforma della giustizia debba entrare a pieno titolo il tema del ruolo e della responsabilità degli amministratori locali. Il Pd, secondo il presidente dell'Anci, dovrebbe fare proposte «più ampie, in grado di raccogliere le istanze non solo dalla magistratura ma anche dagli avvocati e dagli amministratori locali». Se il Pd cerca il dialogo con la maggioranza sulla giustizia, l'Italia dei valori, dopo aver dichiarato guerra al governo con il referendum contro il lodo Alfano che assicura immunità alle più alte cariche dello Stato, boccia anche la proposta di Mancino. Il presidente dei senatori di Di Pietro Felice Belisario non solo non la ritiene una ricetta giusta ma giudica «un'intromissione impropria» quella del vice presidente del Csm, «visto che le leggi, comprese quelle di riforma della Costituzione, sono di competenza del parlamento». Per l'Idv, spiega Belisario, la riforma della giustizia «non può essere una riforma fatta contro qualcuno ed in particolare contro i magistrati, la giustizia deve solo funzionare, per tutelare tutti i cittadini, senza privilegi e senza accanimenti».

CATANZARO - Giovedì ha giudicato a Roma Luciano Moggi e il figlio Alessandro, condannandoli all'esito del dibattimento del processo Gea rispettivamente ad un anno e mezzo di reclusione e ad un anno e due mesi. Ieri Felicia Genovese, svestita la toga di giudice, e indossati i panni dell'imputata ma al contempo querelante dell'ex pm Luigi De Magistris, a Salerno ha, con la presentazione di una richiesta di rimessione atti, spiegato che l'intero ufficio della Procura campana, a cominciare dal procuratore Luigi Apicella, «non è sereno» e «non può svolgere eventuali supplementi di indagine». Chi giovedì era giudice a Roma, e ieri parte lesa, nonchè coinvolta nel procedimento cosiddetto “Toghe lucane”, era in aula, insieme con il marito Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'ospedale San Carlo del capoluogo lucano, davanti al gup Maria Teresa Belmonte, per l'udienza durante la quale si sta esaminando la opposizione alla richiesta di archiviazione formulata proprio dal legale della Genovese, l'avvocatessa Licia Polizio, per l'ex pm Luigi De Magistris, anche lui presente in aula a Salerno. Una mossa a sorpresa, quella della Genovese, con la consegna al suo legale della richiesta di rimessione del processo ad altra sede per “legittima suspicione”, anche se di norma è l'imputato che può sollevare legittimo sospetto sui giudici e non la parte lesa. Invece, in questo caso sono stati Felicia Genovese e suo marito Michele Cannizzaro a chiedere che venisse spostata da Salerno ad altra sede la trattazione della loro opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura campana per Luigi De Magistris, fino a pochi mesi fa sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro (e oggi giudice al tribunale di Napoli), oltre che per diversi giornalisti ed agenti di polizia giudiziaria, indagati per calunnia, abuso d'ufficio e rivelazione di segreto d'ufficio. Il “legittimo sospetto” che il giudice campano non sia nelle necessarie condizioni di serenità per decidere

si basa, per Genovese e Cannizzaro, sulle ben note vicende che nell'ultimo mese hanno coinvolto le Procure di Salerno e Catanzaro nell'ambito del “caso De Magistris” (il primo ufficio conduce un'inchiesta su alcuni colleghi del secondo e, a dicembre, ha disposto un sequestro di atti cui i magistrati catanzaresi hanno risposto con un controsequestro ed una controinchiesta a carico dei pm di Salerno), nonchè sulle iniziative conseguentemente assunte e sfociate in una richiesta di trasferimento disciplinare avanzata dal ministro della Giustizia Angelino Alfano per i magistrati catanzaresi e salernitani coinvolti nella vicenda. Sull'istanza il gip si è riservata di decidere, e giorno 14 gennaio si saprà se la riterrà irricevibile, proseguendo così l'udienza, o se rinvierà

gli atti alla Corte di Cassazione perchè decida se spostare il procedimento. Già in precedenza le presunte parti offese avevano puntato a far spostare la trattazione altrove, chiedendo che il fascicolo fosse riunito ad un altro sempre di competenza della Procura di Salerno, che riguarda un'ulteriore richiesta di archiviazione per il pm De Magistris ed altre tre persone, tra cui il magistrato Vincenzo Montemurro. La richiesta di unificare i due casi “per connessione” era stata avanzata al fine di sostenere l'incompetenza del gip salernitano a trattare le due questioni, in quanto Montemurro è attualmente in servizio in quella città, dopo la decisione del Consiglio superiore della magistratura di trasferirlo proprio a Salerno, nonostante fosse indagato da quella Procura. Il

gip Belmonte, comunque, alla fine non ha ravvisato gli estremi per lo spostamento del principale filone d'inchiesta, conclusosi con una voluminosa richiesta di archiviazione in cui la Procura valuta come legittimo l'operato di De Magistris e degli altri indagati. L'altro fascicolo minore, invece, relativo a quattro contestazioni mosse allo stesso De Magistris, ed ai colleghi Pavese, Iannuzzi e Montemurro, è stato diviso a metà. La trattazione dell'opposizione a questa ulteriore richiesta di archiviazione rimarrà per due capi d'accusa a Salerno, e per gli altri due - rispetto a cui è stata riconosciuta la connessione con la posizione di Montemurro - verrà affidata al gip di Napoli, che a sua volta sarà incompetente visto che De Magistris ora lavora lì.

Il pm Felicia Genovese

LE REAZIONI

Anm: «Nello scontro è venuta a mancare la professionalità dei magistrati» NELLO scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro è venuta a mancare la professionalità dei magistrati. Nel giorno in cui il ministro della Giustizia chiede il trasferimento dei protagonisti della contrapposizione l’Anm richiama il giudizio espresso nel documento un mese fa in cui parlò di «cortocircuito istituzionale e giudiziario che richiede risposte istituzionali da adottare con rapidità». «Nel nostro documento – sottolinea il presidente del sindacato delle toghe Luca Palamara – abbiamo criticato non il merito delle questioni ma il metodo seguito. Noi abbiamo un ruolo culturale, ciò che vogliamo è che alla difesa dell’ autonomia corrisponda la professionalità del magistrato». Palamara ricorda che nella sua presa di posizione la Giunta dell’Anm criticò sia il decreto di perquisizione disposto dai magistrati di Salerno (sostenendo che il provvedimento non può essere un affastellamento di atti ma deve contenere la spiegazione tecnica e giuridica su cui si fonda) sia la reazione dei magistrati di Catanzaro che disposero il controsequestro degli atti e iscrissero nel registro degli indagati i loro colleghi campani. Sulle vicende ammini-

strative e disciplinari che riguardano i colleghi di Catanzaro e di Salerno, conclude Palamara, «nulla possiamo esprimere se non attendere gli esiti degli accertamenti da parte degli organi competenti». La richiesta del ministro Alfano di trasferire dalla sede e dalle funzioni i magistrati di Catanzaro e Salerno dimostra, per il segretario dell'Anm, Giuseppe Cascini, la capacità del sistema istituzionale di dare risposte pronte ed efficaci di fronte a vicende, difficili, che destano preoccupazione. «Possiamo registrare con soddisfazione il fatto che in una vicenda particolarmente difficile il sistema istituzionale ha dato una risposta pronta ed efficace, a conferma del fatto che aveva torto chi pensava di strumentalizzare la vicenda per proporre interventi di riforma del sistema di governo della magistratura», osserva Cascini . «Fiducia nel Csm» ma le decisioni del ministro Alfano contro alcuni magistrati di Salerno e Catanzaro contengano il rischio «che si arrivi ad affermare due ragioni e due torti, così nulla verrà chiarito». Lo ha affermato il portavoce dell'Idv

Leoluca Orlando che ha spiegato come «in ogni episodio c'è qualcuno che ha sbagliato e deve pagare e qualcuno è vittima e deve essere risarcito». «Non sono a conoscenza degli atti e quindi non posso esprimere nessun giudizio. Credo che a questo punto la magistratura debba disinnescare questo ordigno di segreti che gravitano su queste inchieste affidate ai magistrati di Catanzaro». È quanto afferma il presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Salerno, Americo Montera, dopo le ultime vicende che riguardano i vertici della procura salernitana. «Tengo a precisare che non assumo la difesa di nessuno prosegue Montera - anche perchè quando si è trattato di difendere l'avvocatura nessuno l'ha mai difesa. Come cittadino - aggiunge - però mi chiedo: ma può essere mai che per anni siamo stati governati da magistrati per così dire inaffidabili, e mai nessuno se ne è accorto?. Tra l'altro ha concluso - uno di questi magistrati salernitani si è occupato anche di inchieste sulla pubblica amministrazione quindi, bene o male, interessanti anche la politica»


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Primo piano

Sabato 10 gennaio 2009

Primo piano Aumentano ogni anno gli arrivi di extracomunitari in Italia e le richieste di permesso di soggiorno inoltrate

Politica e crisi Lite nel Pdl sulla proposta del Carroccio Il Governo precisa di non avere dato alcun parere favorevole

Sabato 10 gennaio 2009

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OLTREOCEANO

Disoccupazione record negli Usa Bruciati 2,6 milioni di posti di lavoro Previsioni nere per i prossimi anni

Permessi a 50 euro ma Fini non ci sta Emendamento al decreto anticrisi la Lega propone che si paghi il soggiorno di ANNA LAURA BUSSA ROMA – L'emendamento presentato dalla Lega al decreto anti-crisi, che punta a far pagare allo straniero una tassa di 50 euro per ottenere il permesso di soggiorno e obbliga a una fideiussione di 10.000 euro l’immigrato che voglia aprire una partita Iva, fa andare su tutte le furie il presidente della Camera Gianfranco Fini che chiede alla maggioranza di non fare leggi discriminatorie nei confronti degli immigrati. E scatena la polemica tra le forze politiche. Eppure una tassa sul permesso di soggiorno era già stata introdotta dal Carroccio al ddl Sicurezza ed era stata approvata a novembre da tutta la maggioranza in commissione Giustizia del Senato. Con una proposta di modifica, presentata come primo firmatario dal capogruppo Federico Bricolo, era stato inserito nel provvedimento del governo il pagamento di una tassa di 200 euro per lo straniero che chiede il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. L’emendamento era passato e il ddl era stato licenziato dalla commissione presieduta da Filippo Berselli. Ora il ddl Sicurezza, che attende di essere discusso dall’Aula di Palazzo Madama, dovrà essere messo in calendario dalla conferenza dei capigruppo convocata per martedì. E il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano spiega che per l'esame in Assemblea il governo ha già messo a punto un emendamento per rivedere l’iniziativa della Lega: un contributo lo straniero dovrà versarlo per soggiornare in Italia, ma il suo importo verrà fissato «di concerto tra il ministero dell’Economia e quello dell’Interno». A provocare la reazione di Fini, però, era stata anzitutto la parte dell’emendamento che prevede il pagamento di una fideiussione di 10.000 euro per l’immigrato che volesse aprire una società in Italia. L’idea della fideiussione, incalza il ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi, «è un’enorme stupidaggine se non una follia». Il capogruppo del Carroccio alla Camera Roberto Cota difende la proposta di modifica che porta la firma del collega Claudio D’Amico dicendo che si tratta di una proposta di «buon senso». Mentre lo stesso D’Amico ricorda che si tratta semplicemente di una soluzione per evitare che i costi per la gestione

dell’immigrazione non ricadano solo «sulla fiscalità generale». Non la pensa così il segretario del Pd Walter Veltroni che condivide le parole di Fini e bolla quello della Lega come un “emendamento discriminatorio». Un giudizio condiviso dal segretario del Prc Paolo Ferrero che parla di «misure razziste». Gli stranieri, ricorda l’ex ministro della Solidarietà sociale, pagano già 70 euro per avere il rinnovo del permesso di soggiorno, trasformare

ora questo 'ticket' in una tassa, commenta, sarebbe «davvero pazzesco». Anche l’Idv si scaglia contro la norma anti-immigrati e lancia, con il capogruppo alla Camera Massimo Donadi, un appello al Carroccio a smetterla «con le proposte razziste, sciocche e demagogiche». Ma non è solo l’opposizione ad alzare la voce. Anche nel centrodestra il malessere è palpabile. «Non si tassa la disperazione e la volontà d’integrazione per un futuro mi-

I presidenti degli Stati Uniti Barack Obama e George Bush

di LAURA CAFARO

gliore», osserva il capogruppo del Pdl in commissione Cultura Fabio Granata. E gli fa eco il segretario del Pri Francesco Nucara: «La proposta della Lega è dettata più dall’emotività che dalla razionalità. Sono d’accordo con Fini». In serata il governo, che in mattinata ricorda il Pd, aveva dato parere favorevole alla proposta della Lega, fa marcia indietro. Un «parere in realtà – dice il sottosegretario Giuseppe Vegas –ancora non è stato da-

to». E sono sufficienti pochi numeri per capire il numero importante di persone interessate, in particolare, al provvedimento sulla fideiussione: negli ultimi 5 anni le imprese con titolari extracomunitari sono aumentate del 20%. E il fenomeno è in crescita. Nel 2007, il dato è di Unioncamere, sono diventate 225.408 le imprese con un immigrato al comando, segnando un 8% in più.

LE NOVITÀ DEL DL

Cassa integrazione differenziata per regioni di MANUELA TULLI ROMA – In arrivo una cassa integrazione in deroga differenziata per regioni e l’obbligo di accettare un lavoro o un percorso di formazione per avere un sostegno al reddito. Sono le novità sugli ammortizzatori sociali contenute in emendamenti dei relatori di maggioranza al decreto anti-crisi presentati ieri alla Camera. Ancora una volta nessuno stanziamento aggiuntivo. C'è poi l’emendamento salva-Malpensa: se la Lega si dice «molto soddisfatta», dall’opposizione Sergio D’Antoni del Pd fa presente che la proposta di modifica «è la dimostrazione del totale fallimento dell’operazione Alitalia da parte del governo». Ma anche nella maggioranza ci sarebbe una diversità di opinione, in una dialettica tutta campanilistica. Giornata dunque difficile per i lavori delle commissioni: il via libera per l’Aula è atteso oggi. Il passaggio alla

Camera è cruciale, in quanto non ci sarà tempo per altre modifiche al Senato. In ogni caso la maggioranza, attraverso i due relatori Massimo Corsaro e Maurizio Bernardo, entrambi del Pdl, ha messo a punto tutto un pacchetto di emendamenti che, insieme a quelli presentati ieri e quelli ai quali è stato dato parere favorevole, dovrebbe costituire l’ossatura delle modifiche. Sempre che riusciranno ad essere votate dalle commissioni. Per gli ammortizzatori sociali ancora qualche ritocco senza però l’indicazione di ulteriori stanziamenti: da una parte arriva il principio di una possibile differenziazione tra regioni per la cassa integrazione in deroga (criticato dalla Cgil che parla di «ritorno alle gabbie salariali»); dall’altra si specifica che nessun sostegno al reddito verrà dato a chi non accetta un lavoro o un percorso di formazione. Scatta poi un sostegno al reddito anche per chi lavora nel turi-

smo e nel commercio, se è costretto a tirare giù la serranda tre anni prima di andare in pensione. L’importo del sostegno al reddito è pari a quello di una pensione minima, quindi 516 euro. È la riproposizione della cosiddetta «rottamazione dei negozi» che ha aiutato la categoria nel passato. Sul cosiddetto bonus energia, la detrazione fiscale al 55% sui lavori di ristrutturazione che garantiscono risparmio energetico, viene tolta la retroattività delle nuove norme e viene allungato il periodo in cui il beneficio può essere spalmato, dagli attuali 3 anni a 5. Cambiano anche le norme sul bonus ricerca, che interessa le imprese più grandi. Infine una norma che tende una mano ai consumatori quotidianamente alle prese con la crisi. Niente balzelli bancari vessatori se il conto in banca va in rosso solo per pochi giorni. La norma stabilisce che «sono nulle le clausole contrattuali aventi ad oggetto la commissione di massimo scoperto se il saldo del cliente risulti a debito per un periodo continuativo inferiore a 30 giorni ovvero a fronte di utilizzi in assenza di fido»

con una incidenza positiva sul Pil pari al 2,2 per cento (più 2,7 per cento nel corrispondente trimestre del 2007). Complessivamente nei primi nove mesi del 2008 il saldo corrente in rapporto al Pil risulta positivo e pari allo 0,8 per cento (più 1,9 per cento nei primi nove mesi del 2007). Il saldo primario, cioè la differenza fra le entrate e le uscite di cassa del settore pubblico al netto degli interessi sul debito, è risultato positivo e pari a 16.426 milioni di euro (più 16.791 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2007), con una incidenza positiva sul Pil del 4,3 per cento (più 4,4 per cento nel corrispondente trimestre del 2007). Nei primi nove mesi del

2008 il saldo primario rispetto al Pil risulta positivo e pari al 3,0 per cento (più 3,8 per cento nello stesso periodo dell'anno precedente). Nel terzo trimestre 2008 le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali del 3,1 per cento con un'incidenza sul Pil del 44,8 per cento (44,4 per cento nel corrispondente trimestre del 2007). Le entrate correnti registrano un aumento in termini tendenziali del 3,3 per cento dovuto all'effetto combinato dell'aumento delle imposte dirette (più 7,6 per cento) e dei contributi sociali (più 7,3 per cento) e ad una diminuzione delle imposte indirette (meno 2,9 per cento) e delle altre entrate correnti (meno 4,6 per cento).

Consumi ancora in calo giù le auto, tiene il cibo CONSUMI freddi anche a novembre 2008, con la domanda interna che è scesa del 3,3%. Lo rende noto la Confcommercio che stima per i primi 11 mesi del 2008 una flessione del 2,2%. Si ferma, dunque, intorno al -2% per l’anno 2008 la domanda interna per consumi, secondo la metrica dell’Icc, l’Indicatore dei Consumi Confcommercio. Il dato peggiore che emerge è certamente quello delle immatricolazioni delle auto, si legge nello studio, che sfiora il -30%, mentre il dato positivo è rappresentato dalla tenuta dei consumi alimentari che sembra essere confermata in qualche misura anche dai primi consuntivi sulle spese di Natale. Il dato di novembre, si legge nello studio, «continua a riflettere un’evoluzione negativa della domanda di beni (-4,6% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007) a cui si associa una modesta riduzione per quella relativa ai servizi (-0,1%). Nella media del periodo gennaio-novembre 2008, la domanda rivolta al comparto dei servizi registra una flessione dello 0,7% a fronte del +2,3% dell’analogo periodo del 2007. Un analogo peggioramento viene registrato nella media dei primi 11 mesi dell’anno, anche per la domanda di beni (2,9% a fronte del +0,6% per il 2007)». Nessuna pressione sul fronte dell’inflazione invece che, spiega il Centro Studi di Piazza Belli, «sembra non essere più un problema per l’economia italiana. L’Italia continua ad

importare dall’estero le spinte al ribasso dei prezzi, in modo particolare quelle derivanti dalla discesa delle quotazioni delle materie prime energetiche. La sensibile tendenza al ridimensionamento delle dinamiche inflazionistiche è ben evidenziata dai prezzi relativi al paniere di beni e servizi che compongono l’Indicatore che, nel complesso, ha fatto registrare a novembre una crescita dell’1,6% a fronte del 3,3% di giugno. In termini tendenziali una sensibile flessione è stata rilevata per i beni ed i servizi per la comunicazione mentre l’incremento più significativo ha interessato l’aggregato alimentari, bevande e tabacchi» . In termini reali, il dato di novembre accentua la tendenza negativa dei consumi per quasi tutti i beni e servizi che compongono l’Indicatore, con le uniche eccezioni rappresentate dai beni per le comunicazioni e, in misura più contenuta, dai beni e servizi per la cura della persona. Dopo il +1,9% registrato nel mese di ottobre, la domanda per beni e servizi ricreativi subisce nuovamente un arresto (-1% in termini tendenziali) dovuto principalmente alla componente della spesa per spettacoli, cinema e manifestazioni sportive. Ad eccezione della domanda di supporti magnetici e digitali e della spesa per lotterie e concorsi a pronostico, le restanti componenti dell’aggregato confermano la tendenza negativa che ha caratterizzato l’ultimo biennio.

La Chiesa chiede al Governo lo stipendio per madri e casalinghe

L’Istat: peggiorano i conti pubblici sale l’indebitamento delle amministrazioni ROMA - L'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni è salito nei primi 9 mesi del 2008 al 2,1% rispetto al Pil. Era all'1,2% nello stesso periodo 2007. Lo ha comunicato ieri l'Istat, elaborando una serie di dati relativi alla situazione economica del Paese negli ultimi mesi. Nel terzo trimestre l'indebitamento si è attestato allo 0,9% contro lo 0,6% del terzo trimestre 2007. Nel terzo trimestre 2008, sottolinea l'istituto di statistica, il saldo corrente, ovvero il risparmio, è risultato positivo e pari a 8.306 milioni di euro, contro il valore positivo di 10.203 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell'anno precedente,

Confcommercio: a novembre flessione del 3,3%

La sede dell’Istat

ROMA - Un fisco più equo. E lo stipendio alle casalinghe. La Chiesa entra in campo contro la crisi economica. E chiede al governo di varare il “coefficiente familiare” e forme di riconoscimento per il lavoro delle donne che che si prendono cura dei bambini e degli anziani e fanno risparmiare una montagna di soldi allo Stato. «Le famiglie e le loro associazioni - ha detto il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - devono essere interlocutori della politica, ed è bene che i politici conoscano le possibili ricadute delle loro scelte, si confrontino con i diretti interessati e ascolti-

no le loro necessità di accesso alla casa, di un lavoro non precario, alla libertà educativa e alla conciliazione dei tempi di lavoro e di cure familiari». «È importante - ha spiegato Antonelli - applicare equità nel prelievo fiscale alle famiglie, un riconoscimento dovuto che reca beneficio all'intera società». Ma anche al lavoro domestico deve essere dato il giusto valore. «Non si capisce come possa valere di meno se svolto da una madre anziché da una

colf: quest'ultimo entra nel Pil e l'altro non è considerato per nulla» dichiara il cardinale. Il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia ha anche annunciato che a Città del Messico sarà presentata la petizione pper il sostegno della famiglia fondata sul matrimonio e per la tutela della vita dal concepimento fino al suo termine naturale che verrà proposta in Europa e forse estesa anche ad altri paesi extra-europei.

Il cardinale Antonelli «Riconoscimento al lavoro domestico»

ROMA – L' emergenza disoccupazione negli Stati Uniti torna ai tempi della seconda guerra mondiale. Il brusco peggioramento della crisi nell’ultimo scorcio dell’anno, ha fatto sì che nel 2008 venissero bruciati 2,6 milioni di posti lavoro. Una emorragia che non si vedeva dal 1945, da quando, all’inizio del dopoguerra, il numero dei posti di lavoro cancellati sfiorò i 2,8 milioni. Basta confrontare i dati del 2007: la tempesta finanziaria era appena scoppiata negli Usa, e l'economia a stelle e strisce chiuse l’anno con un bilancio positivo di oltre 1 milione di nuovi occupati. Poi la crisi si è allargata e ha contagiato l’economia reale con un’onda d’urto sempre più violenta: solo negli ultimi quattro mesi del 2008 si sono volatilizzati 1,9 milioni di posti di lavoro e a dicembre il tasso di disoccupazione è salito ai massimi da 16 anni, passando dal 6,8% al 7,2%, il livello più

alto dal 1993. In totale, il numero dei senza lavoro rilevati dal Dipartimento del Lavoro Usa, ha raggiunto a dicembre quota 11,1 milioni. Si fa ancora più cupo dunque lo scenario che dovrà affrontare il presidente eletto Barack Obama, che ieri ha parlato di ulteriore «deterioramento» della situazione economica. Mancano ormai pochi giorni al suo insediamento (il 20 gennaio prossimo) e per spingere il Congresso a una rapida approvazione del suo piano anti-crisi da 800 miliardi di dollari, Obama ha puntato il dito sulle cifre della disoccupazione che rendono ancora più urgente l’azione del governo. Ma i numeri della recessione rischiano di rendere già inadeguato l’obiettivo del suo New Deal di creare o difendere tre milioni di posti di lavoro nel giro di due anni. La stessa Federal Reserve ha ipotizzato un «significativo aumento della disoccupazione nel 2010», mentre per alcuni economisti

gli Usa nel 2009 rischiano di veder svanire altri 4 milioni di posti di lavoro. Più in dettaglio, nel mese di dicembre negli Usa sono state cancellate 524.000 posizioni lavorative, poco meno delle 525.000 previste dagli economisti, ma il Dipartimento del lavoro Usa ha rivisto in peggio il dato del mese prima con 584.000 posti di lavoro spariti, circa 50.000 in più rispetto ai 533.000 comunicati nella precedente rilevazione. Ed è stata nuovamente rivista in peggio anche la statistica di ottobre con 423.000 posti evaporati, vale a dire 183.000 in più di quanto comunicato nella prima lettura (che a sua tempo era già stata rettificata al rialzo di 80.000 unità a quota 320.000). La paralisi dell’industria ha innescato una moria di posti di lavoro e a dicembre nel settore sono state cancellate 149.000 posizioni, la cifra più alta dal 2001 (104.000 a novembre). Solo nell’industria dell’auto sono stati persi 21.400 posti.


18 Portafoglio Ma da Francoforte Lufthansa non cede: «I colloqui proseguono» Sabato 10 gennaio 2009

Alitalia, ok di Air France Il cda ratifica l’operazione. Assemblee a Fiumicino di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Air France dice sì alle nozze con Alitalia. Il consiglio di amministrazione, presieduto da Jean Cyril Spinetta, ha approvato l'acquisto di una quota del 25% al prezzo di 310 milioni di euro. L'intesa dovrà essere formalizzata dal board della compagnia guidata da Roberto Colaninno che si riunirà lunedì 12 gennaio alla Magliana. Si scioglie così il nodo dell'alleanza internazionale anche se le cifre potrebbero subire qualche ritocco in extremis e non sono stati ancora rivelati i dettagli della governance e della ripartizione dei profitti. È l'epilogo più logico dopo l'alleanza commerciale siglata tra le due compagnie nel 2001 e la partecipazione incrociata del 2% che ha visto la luce un anno dopo per concludersi alla fine di marzo 2008. Nell'attesa dell'ufficialità arriva il placet della Borsa: a Parigi il titolo Air France-Klm è volato a quota 10 euro (+3,3%). Intanto sullo sfondo resta il terzo incomodo. Lufthansa tiene aperto uno spira-

Una “coda” Air France all’aeroporto di Fiumicino

glio in attesa di vedere se il pressing della Lega produrrà gli interventi sui diritti di traffico a Malpensa o sulla Roma-Milano che costituiscono il suo reale obiettivo. "I colloqui continuano e riteniamo che il mercato italiano sia molto importante. Finora non abbiamo presentato alcuna offerta, ma ciò non significa che

non lo faremo in futuro" conferma una portavoce. Un'eventualità che non piace alla Borsa di Francoforte dove il titolo della compagnia tedesca ha perso l'1% scivolando a quota 11,2 euro. Lunedì, dopo il via libera del cda della Magliana all'alleanza con i franco-olandesi, ci sarà il passaggio delle consegne. L'ap-

puntamento è fissato alla 21,30 presso la sede dell'Enac a Roma dove il commissario straordinario Augusto Fantozzi e l'amministratore delegato Rocco Sabelli firmeranno l'atto di nascita della nuova Alitalia. Successivamente scatterà l'ultimo adempimento tecnico. Lo stop operativo di circa sette ore circa, dalle 22 alle 5 di martedì 13, che consentirà agli ispettori dell'authority per l'aviazione civile le verifiche su flotta, licenza di volo e sicurezza. Intanto il fronte sindacale resta in fibrillazione. Dopo i quasi 140 voli cancellati giovedì a Fiumicino, il personale di terra ha ripreso servizio ed è stata smaltita la coda dei disagi ricollocando gli ultimi passeggeri rimasti a terra sui voli di altre compagnie. Ma ieri a protestare contro il piano assunzioni sono stati gli addetti alla manutenzione e al cargo aderenti a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Ugl che hanno tenuto due assemblee senza provocare disagi all'attività dello scalo romano. L'Sdl invece ha occupato l'ufficio assunzioni della Magliana fino all'arrivo della polizia.

La Lega canta vittoria

E nel dl anticrisi spunta anche la norma “salva Malpensa” ROMA - La battaglia della Lega Nord in difesa dello scalo lombardo di Malpensa ha ottenuto intanto un primo successo. I relatori al decreto anti-crisi hanno fatto propria una vecchia proposta del partito di Bossi ed hanno presentato un emendamento "salva Malpensa" da inserire nel decreto all'esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Nel testo si chiede al ministro delle Infrastrutture di raggiungere in 30 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento "accordi bilaterali nel settore aereo al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi a operare sulle rotte nazionali, internazionali ed intercontinentali". La Lega e' ovviamente soddisfatta. Per il ministro Roberto Calderoli e' il segno che la maggioranza "inizia a recepire gli input usciti dall'incontro tra Bossi ed il premier Berlusconi". Ok all'emendamento anche da parte del sottosegretario Roberto Castelli, il quale conferma pero' che per la Lega il partner ideale per un accordo con la Cai resta Lufthansa. Adesso, e' l'invito che il capogruppo leghista alla Camera, Roberto Cota, rivolge a tutti i partiti, basta votare questo emendamento «per passare dalle parole ai fatti». Ma dall'opposizione arrivano i primi no. L'emendamento, sostengono dal Pd in commissione Trasporti alla Camera, è «una pezza maldestra».

Dopo l’invio dei controllori a Kiev

Passaggio fondamentale per consentire alle Regioni l’erogazione dei fondi

Gas, c’è la possibilità di riaprire i rubinetti

Il ministro Zaia firma il decreto: tempo fino al 16 febbraio

Vigneti, riconversione prorogata «IL MINISTERO ha dimostrato ancora una volta la capacità di ascoltare le esigenze delle Regioni, che rappresentano le istanze del territorio e degli agricoltori». Con queste parole il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, commenta la firma del decreto che proroga, come richiesto dagli assessori regionali nell’ambito del Comitato tecnico dell’11 dicembre scorso, il termine ultimo per accedere ai fondi destinati alla riconversione e ristrutturazione dei vigneti, come pre-

Gli osservatori dell’Ue insieme alle autorità ucraine

di ANDREA VESALIO MOSCA - Pare imminente la riapertura dei rubinetti del gas da parte della Russia, chiusi giorni fa per una disputa con l'Ucraina che ha messo in una situazione difficile anche l'Unione europea. La ripresa delle forniture dovrebbe avvenire, secondo il gigante energetico russo Gazprom, immediatamente dopo la firma di un protocollo che costituisca meccanismi internazionali per garantire il transito del gas russo attraverso l'Ucraina verso gli altri Paesi europei. Ottimismo in questo senso è stato espresso ieri dal numero uno di Gazprom, Aleksei Miller, dopo l'arrivo a Kiev degli osservatori della Commissione di monitoraggio di forniture del gas, organismo a cui prendono parte gli esperti dei 27 e anche esponenti di colossi energetici di altri Paesi, tra i quali l'Eni. "Il team di osservatori dell'Ue - spiegano dalla Commissione - sarà in grado di verificare, su basi indipendenti, i dati sul transito del gas consegnato all'Ucraina e di compararli con i dati dei volumi di gas che raggiungeranno i clienti nell'Unione europea". Se nel pomeriggio da Bruxelles era stato detto che ormai tutto era pronto e che la ripresa delle forniture sarebbe potuta avvenire già ieri, in serata una frenata è giunta dalle parole del ministro dell'Industria e del Commercio ceco, Martin Riman. Riman, che ha accompagnato il premier ceco Mirek Topolanek, presidente di turno dell'Ue, in un giro di consultazioni a Kiev e poi a Mosca, ha infatti comunicato che l'accordo sul dispiegamento degli osservatori internazionali non si sarebbe potuto concretizzare in giornata. Il protocollo potrebbe dunque divenire operativo oggi. Comunque, secondo la Commissione europea, dal momento in cui Gazprom riaprirà i rubinetti serviranno almeno tre giorni per la ripresa delle forniture di gas verso i Paesi dell'Ue. Intanto a Bruxelles si è riunito il Gruppo europeo di coordinamento sul gas, che ha tracciato un bilancio della crisi. Secondo i dati di Bruxelles, l'Italia rientra nel gruppo di quei Paesi che "sebbene seriamente colpiti" dallo stop di forniture "sono stati capaci di prendere le giuste misure ed hanno una situazione gestibile", come Germania e Francia.

visto dalla Ocm vino. Il provvedimento posticipa al 16 febbraio 2009 la data entro cui Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), dovrà provvedere a informare Mipaaf e Regioni sugli importi totali degli aiuti chiesti dai produttori al momento della presentazione delle domande e degli importi ripartiti per ciascuna Regione e Provincia autonoma. Sulla base delle informazioni assunte in merito all’importo degli aiuti chiesti dai produttori, le Regioni e

le Province autonome potranno poi chiedere al ministero delle Politiche agricole e forestali lo spostamento dei fondi tra le varie misure contenute nel piano di sostegno. La data entro la quale far pervenire tale richiesta è stata spostata al 16 febbraio 2009. «La misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti è una misura centrale del piano di sostegno ed è quindi importante – conclude Zaia – per i produttori poter presentare domande in modo agevole».


Sabato 10 gennaio 2009

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24 ore in Basilicata

Il presidente De Filippo annuncia i concorsi per 73 laureati e diplomati esterni

Lavoro, la Regione assume Presto altre 20 bandi. La promessa: 100 posti in un anno POTENZA - Al via i concorsi alla Regione. Tra il 2009 e il 2010 laureati e diplomati potranno avere la possibilità di dire addio al precariato e sperare nel tanto agognato «posto fisso». Cinquantanove posti sono ad accesso esclusivamente interno, per il personale della Giunta. Stiamo parlando delle cosiddette «progressioni verticali», nello specifico così suddivise: 6 dalla categoria «A» alla categoria «B», 23 dalla «B» alla «C» e 30 dalla «C» alla «D». Settantatre posti, invece, sono riservati ai cosiddetti «esterni» e sono quelli che “fanno gola” ai tanti giovani della nostra regione e non (potranno, infatti, partecipare non solo i lucani, ma tutti gli italiani e gli appartenenti alla Comunità Europea), costretti a vivere «sospesi» tra un lavoro a tempo determinato e una collaborazione. Ventidue posti sono riservati ai diplomati (ovviamente il requisito di base è il diploma di scuola superiore, ma ciò non esclude che vi possano partecipare anche i laureati): la categoria è la «C1» e la qualifica «esperti di servizi amministrativi». Cinquantuno posti, invece, sono riservati ai laureati. In particolare, diciannove per “specialisti giuridico-amministrativi” (categoria «D1»), quindici per “professionisti giuridico-amministrativi” (categoria «D3»), due per “specialista tecnico addetto alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio museale dei beni culturali” (categoria «D1)», quattro per “professionista tecnico” (categoria «D3»), tre per “specialista tecnico” (categoria «D1»), tre per “professionista tecnico farmacista” (catego-

Uilm e Fiom: «Anticamera della crisi»

E intanto l’indotto trema Alla Proma di Melfi cigs di un anno per 219

La sede della Regione Basilicata

ria «D3»), due per “specialista tecnico addetto alle relazioni internazionali” (categoria «D1»), due per “specialista tecnico addetto all'area della comunicazione istituzionale (categoria «D1») e uno per “specialista tecnico veterinario” (categoria «D3»). Per la categoria «D1» il requisito minimo è la laurea, mentre per la categoria «D3», oltre alla laurea, è necessario anche essere iscritti all’albo professionale relativo alla posizione per la quale si concorre. Il “pacchetto” dei concorsi è stato approvato giovedì scorso dalla Giunta regionale e reso noto, a sorpresa, nel corso della conferenza stampa del governatore De Filippo, che si è svolta ieri. Entro una quindicina di giorni, verranno pubblicati i singoli bandi, sia sulla Gazzetta ufficiale, che sul sito www.basilicatanet.it. A

«Valore aggiunto all’iniziativa»

Il patrocinio del Cnr al BtoBe IL BtoBe riceve il patrocinio dal Cnr Basilicata, un importante riconoscimento che darà valore aggiunto all'iniziativa, perché introduce fortemente al suo interno i temi dell'innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico alle aziende, ovvero le migliori strategie per affrontare e superare la crisi. L'edizione 2009 di BtoBe avrà infatti il filo conduttore “Superare la crisi”, con un fitto programma di workshop, seminari e convegni tesi ad individuare le giuste strategie da utilizzare per superare il rallentamento dell'economia mondiale e le soluzioni per sopravvivere a questo periodo di recessione. In tale ambito il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) rappresenta un interlocutore fondamentale, per il suo ruolo di realizzazione, promozione, diffusione, trasferimento e valorizzazione delle attività di ricerca nei principali set-

tori di incremento delle conoscenze per lo sviluppo scientifico, tec-nologico, economico e sociale del territorio. Alla base c'è il convincimento che l'attività di ricerca e sviluppo, determinante per la competitività del sistema economico nazionale, possa generare nuova occupazione, maggior benessere e maggiore coesione sociale. «Per noi questo patrocinio rappresenta un risultato importantissimo», afferma Michele Franzese, Presi-dente di BtoBe. «L'innovazione e la ricerca, infatti, sono uno dei punti cardinali di BtoBe, che, quest'anno, si propone come invito ad affrontare con coraggio l'attuale situazione economica. Una provocazione, una speranza, un obiettivo e soprattutto una convinzione: che gli imprenditori abbiano le energie e le competenze per affrontare la crisi con grande ottimismo e concretezza»

breve, poi, ne saranno approvati un’altra ventina in diverse discipline, per arrivare così al totale di 100 concorsi promessi, un po’ di tempo fa, dal governatore lucano. «La Basilicata - ha commentato De Filippo - è stata tra le poche regioni a mettere in campo un’azione del genere, anche grazie agli incentivi all’esodo degli scorsi mesi. Si tratta di un’operazione importante per il futuro dei nostri ragazzi che si aggiunge agli accordi con la Fiat sul centro di ricerca, al sostegno all’Università, agli investimenti per l’innovazione e ai contributi a circa 800 imprese per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani laureati». «Questa misura - ha dichiarato il presidente del gruppo regionale di Rifondazione comunista, Emilia Simonetti - va rafforzata con ulteriori interventi che

prevedano, come proposto dal nostro partito, l’attuazione del progetto di circa 700 voucher per laureati e diplomati da utilizzare per due anni, anche con momenti formativi nell’ambito della Pubblica amministrazione regionale». Soddisfatto anche il mondo del sindacato. «Finalmente - ha commentato il Segretario generale regionale della Cisl, Giovanni Sarli - con l’approvazione del piano occupazionale della Regione, si avvia un processo di valorizzazione del personale interno, di stabilizzazione dei precari e di nuove assunzioni di giovani leve. La Cisl continuerà nella sua azione di stimolo al cambiamento per il miglioramento in tutti i settori dei servizi pubblici, dalla sanità, ai servizi alle persone e alle imprese». Anna Maria Calabrese

MELFI - I sindacati sono preoccupati. La Promo, azienda metalmeccanica dell’indotto Fiat, fino a ieri una delle aziende più solide del circuito, ha fatto richiesta di cassa integrazione straordinaria di 12 mesi per i suoi 219 lavoratori. «La crisi economica internazionale - è scritto nella nota inviata ieri della Uilm Uil - dovuta alle irresponsabili speculazioni finanziarie degli ultimi anni, il crollo dei consumi e i provvedimenti del sistema bancario che sta praticando politiche creditizie restrittive e penalizzanti per le aziende manifatturiere e non solo, stanno incidendo drammaticamente sul mercato dell’auto, in forte contrazione, e sono alla base delle difficoltà che un gruppo così importante come la Proma sta attraversando». La decisione sarebbe in controtendenza rispetto alle assicurazioni date a tutto il sindacato dal presidente dell’ Acm nell’incontro del novembre 2008 presso la Confindustria di Basilicata. La Uilm, nell’esprimere solidarietà a tutti i lavoratori colpiti dalla scure del-

la cassa integrazione, «si attiverà in tutte le sedi - dice ancora la nota - per contribuire ad evitare che una crisi che fortunatamente presenta ancora caratteri congiunturali diventi strutturale». Di diverso avviso la Fiom «che - rincara la dose la categoria della Cgil - già nell’incontro del maggio 2008 aveva richiesto impegni precisi sul piano industriale, «in quanto la direzione aziendale già segnalava elementi di criticità interni allo stabilimento che portarono la direzione aziendale al ricorso alla cassa integrazione ordinaria già prima che scoppiasse la crisi per l'intero settore auto». La Fiom Cgil pur non avendo delegati all’interno dello stabilimento annuncia si attiverà nei confronti della direzione aziendale per chiedere il rispetto degli impegni assunti, dal Consorzio Acm, che raccoglie le fabbriche dell’indotto del gruppo automobilistico torinese, nell’ultimo incontro tenuto in confindustria a Potenza, circa l'utilizzo degli strumenti ordinari utilizzati nell'intero sito Fiat di Melfi. regione@luedi.it

Oggi la cerimonia funebre di Gaetano Falciglia e Giovanni Tarsia

Policoro piange i suoi figli Fiori dal cielo per i due amici POLICORO – Ci sarà tutta la città sta- Gaetano giungerà in chiesa dalla tero lanci dall’alto oggi fiori in simmattina alle ore 10,30 ad affollare la sua abitazione in località Panevino, bolo di festa. Come potrebbe essere altrimenti Chiesa del Buon Pastore dove saran- mentre Giovanni dalla zona Castello per due ragazzi che dove abitano i no celebrati i funerali hanno fatto della gioia suoi genitori, congiunti di Gaetano di vivere e dello stare affranti da un Falciglia e Giovanni insieme il loro essere. dolore che si Tarsia, i due giovani Gaetano aveva una rinnova a soli amici di 28 e 29 anni, ripassione sfrenata per due anni dalla masti vittime di un trale moto che condividetragica scomgico incidente stradale, va con l’amico-campioparsa di so fraavvenuto nella notte tra ne Gianluca Vizziello tello maggiomercoledì e giovedì che ieri è stato a lungo re. Un destino scorso, intorno alle due presente durante la vecrudele quello di nott,e sulla strada glia. Sconcertato. dei suoi geniStatale 407 Basentana, «Non me la sento di agtori, il padre all’altezza di Borgo giungere nulla», ha con molta diMacchia di Ferrandina. commentato. La dispegnità affronta Gaetano lavorava presrazione per la perdita il momento, e so l’azienda agricola di di quello che era per lui ha commosso famiglia, mentre Giocome un fratello è evitutti, quando vanni faceva il carpendente. gli è stata chie- Giovanni Tarsia tiere. Sono rimasti Gaetano Falciglia La morte di questi sta una foto schiacciati dalla loro due ragazzi ha “gelato” del suo caro fiauto, una Ford Focus, grigia guidata da Gaetano, probabil- glio. Tanti gli amici e numerosissimi il mondo dei coetanei dei quali erano mente dopo un’improvvisa sbandata parenti che non hanno fatto manca- soliti circondarsi ogni giorno, soin corrispondenza di un tratto retti- re la veglia di preghiera. La messa prattutto nelle ore serali. Proprio colineo, ma subito dopo una curva. Gli funebre sarà celebrata dal parroco me l’altra sera, poco prima di decideamici ed i parenti, ma la città tutta si don Salvatore De Pizzo. Pare che gli re di partire verso la Basentana, sensono stretti nella giornata di ieri in amici delle due sfortunate vittime za fare più ritorno. un vortice di dolore. Perdere la vita della strada stessero raccogliendo i Pierantonio Lutrelli in questo modo è davvero crudele. soldi per fare in modo che un elicotregione@luedi.it


20 24 Ore in Basilicata L’ex sindaco di Scanzano davanti ai giudici il 3 aprile per omissione in atto di ufficio Sabato 10 gennaio 2009

Flap Fruit, Altieri rinviato a giudizio Celano: «Non posso più attendere i tempi della giustizia» SCANZANO JONICO – Un’azienda con potenziale produttivo già dimostrato ai suoi esordi, poi costretta a fallire per settantamila euro; l’ex sindaco di Scanzano Jonico, Mario Altieri, rinviato a giudizio per non aver dato seguito agli impegni assunti in sede istituzionale e l’imprenditore, Fabiano Celano, ormai pronto a tutto pur di tornare in pieno possesso della sua attività. Questo il quadro attuale della vicenda “Flap Fruit” di Scanzano Jonico, un opificio per la trasformazione di prodotti ortofrutticoli nato con cospicui finanziamenti pubblici, fermo ormai da otto anni in seguito al controverso caso di pasticci burocratici e superficialità amministrativa. Il prossimo atto della vicenda giudiziaria avviata da Celano, che ha già prodotto una condanna per diffamazione all’ex primo cittadino di Scanzano, promette nuovi sviluppi in seguito a un’altra indagine condotta dalla Guardia di finanza di Policoro e coordinata dal procuratore della Repubblica di Matera, Giuseppe Chieco. Altieri, infatti, dovrà presentarsi davanti al giudice il prossimo 3 aprile per difendersi dall’accusa di omissione in atti d’ufficio. L’ex sindaco di Scanzano è accusato di non aver dato se-

L’ex sindaco di Scanzano, Mario Altieri

guito alla garanzia di assegnazione per un nuovo lotto adiacente allo stabilimento, dove avrebbero dovuto essere ricollocate le utilities aziendali, in seguito all’esproprio disposto dall’Anas per consentire la realizzazione della nuova Statale 106 jonica, che ha di fatto paralizzato l’attività. Altieri è anche accusato di non aver effettuato il

completamento delle opere di urbanizzazione primaria (rete idrica e gas), pur essendo stati regolarmente versati gli oneri relativi e nonostante impegni assunti in sedi ufficiali. Tra le parti offese, insieme con Celano, difeso dall’avvocato Nicola Stigliano, compare anche il Comune di Scanzano Jonico nella persona del sindaco pro tempore,

Salvatore Iacobellis. Intanto l’imprenditore lamenta un cospicuo danno patrimoniale, sentendosi ingiustamente scippato della sua azienda. «Dopo aver avuto ampiamento ragione in più sedi, compresa quella amministrativa regionale – commenta Celano - oggi ho bisogno di tornare a lavorare e sono pronto a inscenare ogni forma di protesta. Non posso aspettare i tempi lunghi della giustizia, mentre c’è chi lavora nella mia azienda per giunta abusivamente». Nello stabilimento della Flap Fruit opera una società materana che si occupa di confezionamento di panettoni per conto del marchio Maina. «Loro oggi lavorano senza alcun contratto nella mia azienda – spiega Celano - affidata dalla curatela fallimentare per un affitto mensile di 2.500 euro. L’attività è abusiva –prosegue Celano - perché non regolamentata da contratto e perché la struttura è stata dichiarata formalmente improduttiva, dopo una conferenza di servizi in Regione. Producono reddito a danno della mia famiglia – conclude Celano - utilizzando un impianto industriale che mi appartiene, come attestano i recenti atti giudiziari e amministrativi». Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Boom di nascite senza precedenti nel piccolo centro del Vulture

Una cicogna generosa a Ginestra Quindici bimbi nel solo 2008 GINESTRA - Storico incremento di nascite nel piccolo centro arbereshe del Vulture nel 2008. Ben 15 i bambini nati in quest’ultimo anno. Alla faccia del fenomeno di spopolamento dei piccoli centri. Un record senza precedenti. La media annuale delle nascite nel paese è intorno alle cinque unità. Solo nel 2001 ci sono state 14 nascite. Basti pensare che l’attuale scuola elementare del paese conta 30 bambini, vale a dire la metà dei nati del 2008. Forse anche a causa della crisi economica, si potrebbe pensare, con un pò di romanticismo, che nel paese, si tenda a “risparmiare” il consumo di energia elettrica, compreso quello della televisione, lasciando più tempo a disposizione per le relazioni familiari. Il responsabile dell’ufficio Anagrafe stato civile del Co-

mune, Donato Petagine, che, per questo record di nascite, ha dovuto aumentare del 50 per cento il lavoro di registrazione delle nascite, ha riferito: «Perché no, anche grazie alla Fiat, che ha consentito ad alcune coppie di giovani di lavorare stabilmente, si può ancora incrementare lo sviluppo e la crescita di un piccolo centro come Ginestra, dove si vive ancora in maniera sana e genuina». Ginestra gode anche di una buona posizione geografica, vista la vicinanza di centri più grandi e facilmente raggiungibili, anche se le strade lasciano a desiderare. Un invito a venire ad abitare a Ginestra per incrementare la popolazione e lo sviluppo del paese. L’auspicio è che tante altre coppie possano seguire il buon esempio. l.z. regione@luedi.it

Ma calano i consumi interni. Per la Cia di Basilicata serve una nuova stagione di politica agraria

Produzione vinicola, bene l’export IL ministero alle Politiche agricole ha affidato alla Cciaa di Potenza per controllo delle produzioni vinicole Doc “Terre dell’Alta Val d’Agri” e “Matera”. «Un fatto che rafforza l’impegno dei viticoltori lucani sulla qualità dei nostri vini e allontana (almeno per ora) l’allarme che nei mesi scorsi avevamo lanciato con l’entrata in vigore, dal primo agosto 2009, della nuova classificazione dei vini dettata dall’Ue e prevista dalla nuova Ocm vino, con il rischio di un solo Dop (“Aglianico del Vulture”) e una sola Igp Basilicata in sostituzione delle attuali denominazioni». E’ quanto sostiene il vicepresidente della Cia Basilicata, Paolo Carbone, per il quale «si creano, dunque, le condizioni per lavorare con maggiore serenità intorno ai programmi vitivinicoli. Si pensa, quindi, ad attuare gli investimenti previsti per il 2009 dai tito-

lari delle aziende, oltre che dagli imprenditori del settore, in attesa che in quest’anno sia predisposto l’atteso Piano di settore vinicolo». «Intanto aggiunge - mentre i consumi interni continuano a calare, tanto che secondo l’Assoenologi oggi siamo a 49 litri procapite contro gli oltre 100 degli anni Settanta, le esportazioni, sia pure tra alti e bassi, sono tornate a volare anche per i doc lucani». È difficile, però, pensare ad un sensibile incremento dei consumi interni. Pertanto, nei prossimi anni lo sviluppo si giocherà sulla capacità di individuare e conquistare sempre maggiori spazi all’estero. Ma questo non sarà facile visto che i concorrenti stranieri aumentano e con sempre maggiore aggressività. Dunque, per la Cia Basilicata, l’andamento del comparto vinicolo è a due facce: discesa dei consumi nazionali sia in quantità (meno 5 per cento) che

in valore (meno 2 per cento) nell’ultimo anno; forte aumento, sempre lo scorso anno, dell’export (più 7,8 per cento). «E’ necessaria pertanto – dice Carbone - una svolta positiva. Si deve tracciare una strategia che apra una stagione nuova di politica agraria ed agro-alimentare in Basilicata che permetta agli agricoltori di operare con reali certezze e nella prospettiva di un rilancio dello sviluppo e della competitività. L’individuazione di un marchio come la «Girandola di Orizzonti Lucani» deve rappresentare l’avvio di questa nuova fase . Il tutto va riempito di contenuti, a partire dalla definizione di un regolamento che disciplini il funzionamento del marchio, all’adozione di scelte politiche per sostenere ed accompagnare le imprese agricole verso il mercato, alla costruzione di nuove relazioni nell’ambito delle filiere».

Unibas a luci rosse, caso Giordano

Il gup dispone la remissione in libertà MATERA - Il gup di Matera ha disposto la remissione in libertà di Emanuele Giordano, docente di Storia della Letteratura italiana presso la sede di Matera dell’Università della Basilicata, che ha patteggiato una pena a due anni e sei mesi di reclusione per concussione sessuale e falsificazione di atti e registri. Giordano si trovava agli arresti domiciliari dal 9 luglio 2008, ed è stato pure interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena. Tutto era partito con la denuncia di una studentessa, costretta a subire le «attenzioni» del professore in cambio di facilitazioni all’esame e di un buon voto. Durante le indagini, gli investigatori raccolsero le testimonianze di altre studentesse, che raccontarono di aver subito abusi sessuali in cambio di voti alti o di voti «aggiustati» per non rovinare la media.

L’appuntamento è per oggi a partire dalle ore 9

Ufficio Pari opportunità Diritto antidiscriminatorio, secondo incontro POTENZA - Si terrà questa mattina, alle ore 9, la seconda lezione del corso di Diritto antidiscriminatorio organizzato dall’ufficio della consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli in collaborazione con il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Potenza e con la rete delle consigliere di Parità. L’incontro di oggi segue l’importante e qualificata lezione tenuta il 7 gennaio scorso dal professor Domenico Garofalo, docente di Diritto del Lavoro dell’Università di Bari. Il professore Garofalo, partendo dalla nozione della discriminazione di genere nel diritto comunitario, ha ampiamente illustrato il recepimento delle direttive nel nostro Ordinamento, con riferimento particolare alle discriminazioni di genere e alle sentenze della Corte di Giustizia Europea e della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Ampi sono stati i riferimenti agli organismi di Parità a livello nazionale e territoriale e all'importante ruolo della Consigliera Regionale di Parità, che ha il compito non solo di rilevare situazioni di squilibrio di genere e di promuovere azioni positive per le politiche attive del lavoro, ma anche di individuare e rilevare violazioni della normativa di Parità perseguendo a tale proposito azioni di conciliazione e giudizio verso discriminazioni sia individuali che collettive sulla base degli art. 37 e 38 del codice antidiscriminatorio. Il corso è coordinato dalla Consigliera regionale di Parità Maria Anna Fanelli, la quale ha sottolineato che «la necessità di approfondire il Diritto antidiscriminatorio nasce dalla consapevolezza che il ricorso agli strumenti normativi, alle azioni e ai rimedi offerti dalla tecnica antidiscriminatoria non sono sempre assunti e praticati, per cui l’obiettivo è quello di far sì che

le norme europee e nazionali diventino pratica quotidiana». Ad avviso della consigliera Fanelli e della consigliera di parità Tonia Giacoia, coordinatrice dell’analogo corso in svolgimento a Matera, «poiché si è profondamente consapevoli che gli strumenti giudiziari ci permettono di compiere un tratto molto limitato di strada, l’intento è quello di promuovere e favorire quella cultura sociale che richiede una gamma ricca e diversificata, tesa a realizzare l'eguaglianza di opportunità che è il concetto veramente ampio da porre alla base delle politiche antidiscriminatorie». Al corso di formazione sono intervenuti in apertura dei lavori il presidente del Consiglio regionale Prospero De Franchi, il quale ha sottolineato «la necessità di una riscrittura dello Statuto regionale fortemente caratterizzato dai principi paritari oltre che antidiscriminatori», l’assessore alla Formazione e Lavoro, Antonio Autilio, che ha presentato l’ampia offerta formativa per gli ordini professionali di prossima attuazione, e l'avvocato Rocco Liccione, in rappresentanza del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Potenza, che ha motivato la piena condivisione dei principi del corso; è intervenuta inoltre la Consigliera di Parità della Provincia di Potenza Liliana Guarino. Notevole e qualificata la partecipazione degli avvocati del foro di Potenza e non solo, oltre che di operatori ed operatrici di istituzioni, Organismi di parità, enti e realtà varie. Il corso proseguirà domani con la lezione di Fausta Guarriello, docente di Diritto del Lavoro all'Università di Chieti-Pescara, che affronterà ulteriormente le competenze, i procedimenti, e la giurisprudenza comunitaria in materia di discriminazione.


24 Ore in Basilicata 21 E’ morta a 55 anni la dirigente della Regione, di elevato profilo professionale e umano. Oggi i funerali Sabato 10 gennaio 2009

Si è spenta Cecilia Salvia Cordoglio delle istituzioni: «I lucani perdono una grande donna» Lutto alla Regione. Dopo un periodo di malattia si è spenta ieri, all’età di 55 anni, l’avvocato Cecilia Salvia, dirigente di prestigio della Regione Basilicata, che ha ricoperto diverse cariche, offrendo un esempio di grande impegno umano, sociale e professionale, e distinguendosi in modo particolare nei settori del volontariato e dell’impegno in favore della condizione femminile. Tra le funzioni ricoperte, l’avvocato, di origini titesi, è stata responsabile dell’Autorità per i Diritti e le pari opportunità, dirigente responsabile dell’Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione, dirigente Autorità di gestione delle politiche comunitarie e dirigente generale dei dipartimenti Attività produttive e Formazione della Regione Basilicata. Cecilia Salvia ha anche profuso grande impegno nell’Unione donne italiane e nell’associazione Telefono Donna, di cui è stata fondatrice, svolgendo in particolare nel centro Donne e Giustizia dell'Udi, attività di consulenza alle donne vittime di violenza e ai giovani con problemi sociali. E promuovendo attraverso l’associazione Telefono Donna la costituzione della Commissione pari opportunità, al fine di rendere le

Cecilia Salvia

donne consapevoli dei loro diritti. L’attenzione verso le pari opportunità si è espletata anche attraverso il suo ruolo istituzionale, che ha svolto fino agli ultimi giorni, senza dimenticare mai nel suo lavoro i valori che avevano ispirato la sua attività di avvocato.

Donna di grandi doti umane e professionali, che si è distinta per la grande disponibilità al confronto e all’ascolto: è così che ieri è stata ricordata la sua figura nei tanti, tantissimi messaggi di cordoglio, espressi da tutte le istituzioni.

Il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, ieri mattina, prima di iniziare la conferenza stampa, con tono commosso ha voluto ricordare e ringraziare Cecilia Salvia per il lavoro e l’impegno profuso in questi anni al servizio della comunità lucana. «Cecilia è stata una dirigente brava, operosa, intelligente, che ha favorito processi di crescita importanti nel settore del rilancio della formazione professionale e non solo. A lei - ha concluso De Filippo - il nostro grazie per quanto ha saputo fare». Cordoglio alla famiglia e in particolare al figlio è stato espresso pure dal senatore del Pd ed ex governatore lucano, Filippo Bubbico. «Il suo impegno quotidiano per lo sviluppo del territorio e le sue battaglie civili per l’emancipazione della nostra comunità - ha dichiarato in una nota - rimarranno segni indelebili di una generosa passione per il prossimo. La improvvisa perdita di Cecila Salvia, priva la Regione Basilicata di una professionista esemplare, ma soprattutto, di una donna eccezionale». Il presidente del Consiglio regionale, invece ha ricordato la serenità che sapeva infondere nei collaboratori, le grandi capacità professionali, il valore di gran-

de umanità ed il culto dell’amicizia che Cecilia alimentava quotidianamente». Toccante il messaggio del capogruppo del Prc in seno al consiglio regionale, Emilia Simonetti, che ha espresso «profondo dolore per la scomparsa della dirigente di prestigio della Regione Basilicata che ha offerto un esempio di grande impegno umano». Un ricordo particolare della figura di Cecilia Salvia è quello del presidente della Provincia, Sabino Altobello, che con lei ha collaborato negli anni da assessore regionale alla Formazione. «Una collaborazione frutto di un lungo scambio e arricchimento. Un rapporto denso di valore, al servizio delle Istituzioni, con una dirigente di grande qualità e responsabilità, ma innanzitutto con una persona distintasi per aver fatto della sensibilità una bussola di vita, tanto nella vita professionale quanto in quella sociale». «Nel breve periodo in cui ho avuto la responsabilità dell’assessorato alle Attività produttive - ha detto di lei il capogruppo del partito socialista, Rocco Vita - ho potuto apprezzare l’infaticabile impegno e le grandi qualità professionali di una donna che ha dato molto alle istituzioni della Basilica-

ta». «L’alta professionalità unita alle elevate doti morali - ha dichiarato il presidente della terza Commissione consiliare permanente, Franco Mollica rendevano i rapporti umani e istituzionali degni di riguardo». «Cecilia Salvia lascia un vuoto incolmabile nella giusta affermazione dei diritti delle donne», è l’accorata affermazione della presidente della Commissione regionale per la parità e le pari opportunità, Antonietta Botta. «Il suo agire, la sua determinazione, il suo lavoro concreto per la parità di genere , ha accompagnato tutti gli atti da lei seguiti nell’attività presso la Regione Basilicata». «Le lucane - conclude Botta - hanno perduto un presidio importante a garanzia delle pari opportunità». Cecilia Salvia ha dato un «contributo straordinario allo sviluppo della nostra regione», è il messaggio di cordoglio della Uil di Basilicata. «La tua forza - recita la nota della Cgil di Basilicata ci mancherà, la tua determinazione resterà per noi un fondamentale punto di riferimento. Grazie Cecilia». I funerali di Cecilia Salvia verranno celebrati questa mattina alle 11, nella chiesa di Betlemme.

Ma il Ful Cgil si dice preoccupato: «Un attacco agli atenei»

Riforma dell’Università, per Fierro e Latronico «più ricerca e trasparenza» Latronico - il reclutamento di 4.000 nuovi ricercatori. Più risorse economiche saranno distribuite alle università piu' virtuose per accelerare scelte di qualificazione del sistema di spesa delle università italiane. Risorse aggiuntive pari a 135 milioni di euro saranno distribuite ai ragazzi capaci e meritevoli e per la prima volta saranno soddisfatte le esigenze di tutti gli studenti aventi diritto alle borse di studio e all’esonero delle tasse universitarie. Nuovi fondi sono stati previsti per la realizzazione di residenze universitarie». «Alle solite critiche dei parlamentari del centro sinistra - conclude - replichiamo che purtroppo hanno perso un’altra occasione per dimostrare il loro profilo riformatore e per contribuire a realizzare riforme strutturali per ammodernare il Paese». Per il consigliere regionale della Federazione dei Popolari di Centro, Gaetano Fierro, positivo è stato l’atteggiamento del partito di Pierferdinando Casini in aula in merito alle questioni dell’Università e del suo riordino. «L’Università italiana sta cambiando - ha di-

chiarato Fierro in una nota Dopo l’approvazione alla Camera, in via definitiva, del decreto legge in materia universitaria, il modello dei nostri Atenei si adegua alla tendenze culturali ed organizzative europee. Con questo provvedimento – sostiene Fierro - tutto da sperimentare, avanzano alcuni principi morali che rendo- Il polo universitario di Macchia Romana no oltremodo credibile un’istituzione, come l’Università, che in questi ultimi tempi arrancava nell’immagi- sottofinanziata». «Tutto già previsto - dice la nario collettivo. Meritocrazia degli allievi, tra- nota del Ful - tutto a danno della qualità sparenza dei concorsi, reclutamento dei ricer- dell’istruzione: è chiara la volontà di far pagacatori: «sono obiettivi - continua - che sincera- re all'università e al pubblico in generale la crimente aprono nuovi scenari in una realtà for- si finanziaria. All'insegna di un discorso ipotemente condizionata dalla politica e dalle crita sugli sprechi e sulla meritocrazia si vuole clientele». Ma per il Ful Cgil, la categoria degli far passare la devastazione dell'università e universitari, il decreto convertito in legge por- della ricerca pubblica. Questa votazione, rinterà «blocco del turn over, finanziamenti diffe- viata più volte negli scorsi mesi, avviene non a renziati in favore degli “atenei virtuosi”, caso in un periodo in cui le università sono desmantellamento della ricerca già precaria e serte».

Lapenna sull’approvazione del piano di dimensionamento scolastico

Programma Leonardo all’Unibas Riaperti i termini per le domande

POTENZA - Nuove norme per il reclutamento dei docenti, più assunzioni di ricercatori, finanziamenti per borse di studio per gli studenti e per residenze universitarie. Sono questi i grandi elementi di novità introdotti dal decreto legge sull’università, varato venerdì scorso dalla Camera dopo il voto espresso nelle scorse settimane dal Senato, secondo il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. «Tra le principali novità - ha sottolineato il senatore - vale la pena segnalare la previsione di una maggiore trasparenza nello svolgimento dei concorsi, sia per il reclutamento dei docenti che dei ricercatori». «In questo modo - ha aggiunto Latronico - si risponde all’esigenza avvertita nel Paese di garantire un maggiore accesso negli organici delle università e si assicura una maggiore obiettività nella gestione delle selezioni». Ancora, per il senatore, si favorisce l’assunzione di giovani ricercatori, elevando il limite del turnover dal 20 per cento al 50 per cento, escludendo dal turnover i 2.300 ricercatori i cui posti sono già stati banditi. «Queste iniziative consentiranno nel loro insieme - prosegue

«E’ mancato il confronto politico» POTENZA - La neo Giunta regionale ha approvato nella seduta del 29 dicembre scorso il nuovo Piano di dimensionamento scolastico. «Un atto fondamentale e pregnante per il nostro territorio - ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Lapenna - che è però è stato caratterizzato da una decisione unilaterale, senza una discussione in seno al Consiglio regionale che avrebbe garantito una maggioranza più ampia, giustificata dalla urgenza dell’approvazione dell’atto stesso». È quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl,

Sergio Lapenna. Per Lapenna questo è il segno che «anche con la neo giunta la politica non cambia e si continuano ad adottare provvedimenti di estrema importanza per la nostra realtà con la solita arroganza di potere, senza l’apertura alle parti interessate». Infatti - continua - «La Giunta ha approvato il Piano attraverso i poteri sostitutivi previsti, in casi di urgenza, quando non sia possibile la immediata convocazione del Consiglio». In realtà - a parere di Lapenna - i termini per una convocazione urgente del Consiglio negli ultimi giorni dell’anno trascorso, sussiste-

vano. «In questo modo l’atto sarebbe stato discusso anche nel merito, attraverso un confronto pubblico e sulla base di una razionale organizzazione del sistema scolastico in considerazione, soprattutto, delle caratteristiche orografiche e socio-economiche del nostro territorio». «Il Governo di centro sinistra , invece ha concluso - ha continuato ad adottare decisioni sommarie e non ponderate». Uno dei risultati tangibili – continua l’esponente del Pdl - è l’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Calvello che, invece di essere aggregato a quello di Laurenzana.

POTENZA - Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande per il conferimento di borse di mobilità nell’ambito del Programma settoriale Leonardo da Vinci, finanziato dall’Unione Europea, che ha l’obiettivo di promuovere la formazione professionale e l’occupazione dei laureati attraverso tirocini negli stati membri Europei. L’Università degli Studi della Basilicata, in partenariato con l’Università degli Studi di Foggia, ente promotore del Progetto “Universities and Enterprises Together for Occupation” (Unientogether), selezionerà giovani laureati da inserire nel mercato del lavoro comunitario. Il programma prevede il finanziamento di borse di mobilità. I tirocinanti dovranno effettuare stage formativi nel periodo compreso tra marzo

e dicembre 2009, compatibilmente con la disponibilità di accoglienza degli enti ospitanti. Gli interessati dovranno presentare domanda per coprire sei posti rimasti vacanti in fase di prima assegnazione. Nello specifico: un posto in Belgio per l’area “Comunicazione o editoria o organizzazione eventi”; due posti in Francia per l’area “Economia o linguistica o sociale o ingegneria”; un posto in Germania per l’aerea “Turismo o traduzioni o sociale”; un posto in Grecia per l’area “Grafica e fotografia dell’ambiente marino, studi agronomici e chimici sull’ambiente marino, energie rinnovabili, impatto ambientale, mansioni amministrative”; un posto in Spagna per l’area “Beni culturali o economia o turismo o architettura”. regione@luedi.it


Potenza Sabato 10 gennaio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Sull’inceneritore si attende per il 23 gennaio la decisione del cda della multinazionale francese

Ora la parola passa a Veolia Poi per riaprire l’impianto dovrebbero servire pochi giorni E’ ATTESA per il prossimo 23 gennaio la riunione del cda di Veolia Propreté, la multinazionale del settore rifiuti e acqua che alcuni mesi fa è entrata a far parte dell’associazione temporanea di impresa che ha gestito per alcuni anni l’inceneritore potentino e che adesso dovrà portarne a termine il collaudo. La multinazionale francese, infatti, ha acquisito la Tmt, società controllata da Termomeccanica Ecologia specializzata nel trattamento dei rifiuti in Italia che, con l’impresa lucana Tolla, ha dato vita all’ati Tep. Ora, nella società consortile c’è pure la multinazionale francese che dovrà decidere la settimana prossima se ratificare la proposta per l’affidamento per la riapertura dell'impianto che è spento a San Luca Branca da un anno e mezzo. L’amministrazione comunale sembra fiduciosa: in fondo, il cda dovrebbe esprimersi su un’accordo già trovato in precedenza e semplicemente da ratificare con procedure burocratiche. Nel frattempo, i lavoratori che avevano prestato servizio nell’impianto, circa una ventina, con il sindacato, attendono. L'inceneritore di Potenza aveva iniziato la sua attività nel luglio 2005 per fermarsi, due anni dopo, nel giugno 2007. Il comune di Potenza non ha infatti rinnovato la convenzione per la gestione della struttura visti gli eccessivi oneri e gli scarsi risultati ottenuti. L’amministrazione versava 2 milioni e 600 mila euro più iva senza avere in cambio una garanzia sui quantitativi minimi di rifiuti smaltiti. Rispetto alla aspettative, l’impianto ha bruciato decisamente meno, solo 10mila tonnellate. In un impianto che dal 1999, tra realizzazione e adeguamenti, era già costato almeno 23 miliardi di lire. E nel costo accumulato negli anni entrano an-

Una delle proteste e l’impianto

che i 130 giorni di stop subiti dall’impianto, tra autorizzazioni e inter burocratici lenti. Due anni di attività, tra il 2005 e il 2007, senza però che la struttura sia arrivata al collaudo. Poi la chiusura dell’inceneritore. Sono seguiti mesi di proteste, tavoli di trattativa, accordi e riunioni. Tra comune e azienda, tra azienda e lavoratori, tra sindacato e amministrazione. I lavoratori dell’inceneritore erano stati assunti con contratto a tempo indeterminato. Hanno atteso per mesi sono ancora in attesa di una definitiva buona notizia sulla riattivazione dell’impianto - e hanno anche dato vita a manifestazioni di protesta “rumorose”. Come quella vota che nell’agosto 2007, alcuni di loro, sono saliti sul tetto di Palazzo di città. Ci è voluto un po’ perchè scendessero giù e sono servite le rassicurazioni dell’amministrazione

comunale nei confronti dell’azienda (da cui i lavoratori avanzavano alcuni pagamenti). Ma l’inceneritore è stato anche il protagonista di dure polemiche politiche, anche all’interno della stessa maggioranza, tra chi riteneva di doverlo riattivare per una risposta alle esigenze del settore e chi chiedeva, invece, di scegliere politiche alternative, magari la raccolta differenziata porta a porta, piuttosto che finanziare un impianto ormai obsoleto. Alcune settimane dopo, verso la fine dell’estate, l’amministrazione ha approvato la delibera di affidamento temporaneo in cui detta i canoni di una nuova convenzione, che dovrà «comunque essere temporanea - aveva spiegato il sindaco Santarsiero - giusto il tempo di portare a termine il collaudo, in attesa poi della gara definitiva». E con

Pietro Campagna sulle elezioni dei comitati di quartiere

chiare indicazioni sui quantitativi minimi di rifiuti da smaltire. L’affidamento per il collaudo dell’impianto costerà al comune 1.100.000 euro più iva, a fronte di 24 tonnellate giornaliere di rifiuti bruciati che salgono a 48 se il collaudo dovesse arrivare prima dei sei mesi. Di più, sull’impianto sono state montate le turbine per la produzione di energia elettrica: il 50 per cento di quella realizzata dalla combustione dei rifiuti sarà del comune. Ma alla bozza di convenzione, non segue subito la ratifica. Passano ancora giorni di riunioni, incontri, telefonate di sollecito. Passano ancora mesi. Fino a quando, di recente, Veolia acquisisce la Tmt e la società consortile dell’inceneritore cambia nome. Solo che durante l’inattività, l’impianto si è deteriorato. L’ipote-

si prevista per la messa in sicurezza pari a 250 mila euro, sale prima a 750 mila poi a un milione e 300 mila euro. Altro tempo necessario a recuperare i soldi. Adesso sembra che il “grosso” sia stato fatto. Anche perchè sembra che la società francese abbia già dato un parere positivo informale. Se la multinazionale approverà nel proprio consiglio di amministrazione la proposta di convenzione per portare a termine il collaudo fatta dal comune di Potenza, le procedure burocratiche per la riattivazione dovrebbero chiudersi in pochissimi giorni. Resta la consapevolezza che - anche se attivo - «l’impianto sarà comunque - ha spiegato Santarsiero durante la recente conferenza di fine anno - insufficiente per le contemporanee esigenze del settore». s.lorusso@luedi.it

La sollecitazione di un cittadino sulle difficoltà di fare la raccolta differenziata

«Nessun ritardo. Sarò garante»

Molinari: «E’ aumentata la quantità multimateriale Stiamo provvedendo a risolvere la problematica»

«NESSUN ritardo anzi, come è stato fino a oggi, il consiglio comunale e la commissione consiliare competente hanno tutto l’interesse a deliberare la ratifica delle avvenute elezioni dei comitati di quartiere per dare piena attuazione a quella che è una precisa volontà politico-amministrativa». Così il presidente dell’assemblea consiliare, Pietro Campagna, è intervenuto a seguito di alcuni interventi sul tema. Dopo alcune settimane dalle elezioni dei comitati, avvenute lo scorso 29 novembre, la delibera di ratifica non è ancora stata prodotta, ma solo per la normale attuazione dell’iter. «E’ appena il caso di ricordare - aggiunge Campagna - che, con un’ulteriore intensificazione negli ultimi mesi, si è registrato il massimo impegno da parte di tutti gli organi consiliari così che l’iter procedurale per l’attivazione di questo fondamentale strumento di partecipazione democratica potesse concludersi, con celerità ed efficacemente». Il consiglio comunale ha fortemente voluto l’appro-

ECCO «come il comune facilita la raccolta differenziata dei rifiuti. I volenterosi cittadini non sempre riescono ad accedere ai cassonetti». Questo è il testo di una sollecitazione arrivata al Quotidiano da un cittadino che ha provato a fare il conferimento dei rifiuti in modo separato in viale Verrastro. Non è stata un’operazione semplice visto che nella sollecitazione aggiunge un commento: «Siamo ai prodromi di una grave emergenza imminente. La capitale del Regno delle due Sicilie è sempre stato il modello». In realtà, la motivazione per alcuni accumuli di sacchetti per la differenziata c’è ed è “tecnica”. Girata la sollecitazione, è l’assessore all’Ambiente del comune, Massimo Molinari, a spiegare che «c’è bisogno di una rimodulazione delle modalità di raccolta della differenziata perchè negli ultimi tempi la quantità di rifiuti conferiti dai cittadini nei cassonetti del multimateriale è aumentata di molto». L’Ageco è l’azienda che si occupa dello raccolta differenziata: il servizio è esternalizzato, dato in appalto dall’Acta, la municipalizzata delegata al sistema dei rifiuti

Il presidente del consiglio Pietro Campagna

vazione del nuovo regolamento sui comitati di quartiere, varato a palazzo di città lo scorso agosto. Alla vecchia conformazione dei comitati se ne è sostituita una che amplia a 26 il numero die comitati. «Allo stato - conclude la rassicurazione il presidente Campagna - non ci risultano a tal riguardo pratiche in giacenza presso i nostri uffici e, men che mai, una qualsiasi forza politica che compone l’assemblea municipale ha manifestato volontà contrarie all’attivazione dei comitati di quartie-

re». Di più, «mi farò garante in prima persona affinché, immediatamente dopo la ricezione della documentazione necessaria, possa essere approntato il deliberato da discutere in consiglio nella prima seduta utile». Dopo questo passaggio sarà possibile per i comitati in cui è stata convalidata l’elezione popolare - il quorum necessario era del 20 per cento degli aventi diritto - procedere con l’elezione del presidente e le prime convocazioni dell’assemblea generale.

cittadino. L’assessore spiega di aver ricevuto alcune sollecitazioni dai cittadini e che «l’amministrazione - assicura - si sta muovendo». Lunedì è previsto un incontro con Acta e Ageco per affrontare

la problematica. «Se serve una correzione ai vecchi programmi visti i nuovi volumi di raccolta differenziata avviati dai cittadini, faremo il possibile per trovare una soluzione in tempi brevi».


Potenza I complimenti di Piano per piazza Mario Pagano

Sabato 10 gennaio 2009

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IL RICONOSCIMENTO

IL nuovo progetto per la riqualificazione di piazza mario Pagano trova il plauso del noto architetto Renzo Piano che ha voluto complimentarsi con l’amministrazione comunale. «È un progetto fantastico - ha detto - espressione di dinamismo e modernità. La presenza delle piscine e degli alberi esprime l’attenzione verso la natura e l’astrattismo. Sentiti complimenti vanno a chi ha saputo concepire simile progetto, che resterà certamente nella storia della vostra città e nel cuore dei suoi abitanti. Questo rinnovato luogo di incontro sarà sicuramente tra i posti più amati dalle nuove generazioni di abitanti della città di Potenza». Un messaggio che avrà fatto felice il sindaco Santarsiero

Due immagini di come sarà piazza Mario Pagano

Infiltrazioni d’acqua nella struttura di Macchia Romana gestita dal “Club atletico”

E piove sul campo scuola Palestra e docce versano in uno stato di degrado MACCHIE sul soffitto, tracce di umido sulle pareti, pavimento allagato. E’questo il quadro d’insieme, invero sconcertante e desolante, degli spogliatoi e della palestra del campo scuola di atletica leggera “Roberto Caruso” di Macchia Romana. Una situazione paradossale, vista la bellezza estetica dell’impianto sportivo di proprietà del Comune di Potenza, gestito dal “Club atletico Potenza”. Un quadro della situazione a tinte fosche e deprimente quello che giornalmente accompagna gli utilizzatori dell’impianto sportivo potentino, costretti a dover fare i conti con l’orribile umidità che rappresenta soprattutto in questo periodo invernale un vero e proprio incubo per gli utenti e gli appassionati di atletica leggera. La palestra, ove sono presenti macchie di umidità, acqua piovana e incrostazioni sulle pareti e sul soffitto viene utilizzata in condizioni di estremo disa-

Chiriaco, amante dell’atletica leggera. In tal senso il consigliere comunale Matteo Trombetta ha rimarcato le sue perplessità circa l’indecoroso stato dell’arte in cui versano entrambe le strutture all’interno del campo scuola di Macchia Romana affermando «Devo ammettere che non è bello frequentare la palestra e gli spogliatoi di proprietà del Comune. Bisogna dire grazie al “Club atletico Potenza” che ha fatto ingenti sacrifici pur di mantenere la struttura in condizioni per lo meno dignitose. Senza i sacrifici della società sportiva entrambe le strutture vivrebbero condizioni di totale abbandono». Il “Club atletico Potenza”, formato da dieci soci ormai gestisce tutte le attività interne alla struttura agonistica. Per dirla con una canzone di Jovanotti: “Piove, senti come piove, senti come viene giu…” Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Cinquanta metri di superficie per lo stand Italia

Colpa di un disguido

L’umidita su uno dei soffitti (foto Andrea Mattiacci)

gio dai praticanti. Nel corso delle ultime due settimane la situazione è a dir poco peggiorata, anche a causa della piog-

Il servizio di Poste italiane attivo in provincia

Lettura telefonica del telegramma anche a Potenza DA OGGI anche i cittadini di Potenza e provincia possono richiedere, se lo vorranno, il servizio di Poste Italiane che consente la lettura telefonica del testo di un telegramma al destinatario. Questo prima del suo effettivo recapito attraverso il portalettere. Inviando infatti un telegramma tramite il numero 186 da telefonia fissa o il 49186 da cellulare Tim, è possibile, attraverso l’attivazione di questo innovativo servizio già attivo in altri territori, chiedere che il testo venga anticipato telefonicamente al destinatario. Per usufruire del servizio accessorio basta fornire all’operatore del Call Center di Poste Italiane il numero di telefono (fisso o mobile) del destinatario. Entro due ore dall’accettazione della richiesta, l’operatore tenterà tre volte di contattare il destinatario. Il testo del telegramma viene anticipato esclusivamente al destinatario, previo il suo consenso alla lettura.

zione oggettivamente insopportabile (le foto a corredo del pezzo di Andrea Mattiacci sono la testimonianza del degrado che regna nelle due strutture ). Gli spogliatoi sono in una situazione paradossale, il pavimento luccica ed è sempre in condizioni ottimali ma il soffitto… piange. L’acqua piovana non consente agli appassionati di fare la doccia con comodità. Le aree che delimitano le medesime strutture idriche versano in condizioni a dir poco incredibili. Eppure il Comune di Potenza ha stanziato un finanziamento di 35.000 euro derivante dal mutuo con la Cassa depositi e prestiti. Un vero e proprio segnale di disdoro e incuria quello che appare agli occhi degli utenti che giornalmente svolgono le attività agonistiche all’interno della struttura sportiva, voluta fermamente dal compianto assessore allo Sport del Comune di Potenza, Luigi

La telefonata per l’anticipazione viene registrata da Poste, per avere traccia del consenso al trattamento dei dati fornito dal destinatario. Nella copia del telegramma inviata tramite Posta prioritaria al mittente, vengono indicati tra l’altro: l’esito e l’ora dell’anticipazione ed i costi. Il servizio può essere richiesto tramite 186 (49186 da cellulare Tim), 7 giorni su 7 (compresi i festivi), 24 ore su 24. La telefonata al destinatario per l’anticipazione del testo viene effettuata dal call center dalle 8 alle 20 dello stesso giorno feriale della richiesta, se questa è stata effettuata entro le ore 18:00. Per le richieste oltre tale orario, l’anticipazione verrà effettuata dalle ore 8 alle ore 20 del primo giorno feriale successivo. Il telegramma sarà poi recapitato al destinatario. Secondo i tempi di consegna previsti dalla Carta della Qualità di Poste italiane. potenza@luedi.it

gia e della neve caduta sul capoluogo, visto e considerato che i gestori del “Club atletico Potenza” sono stati costretti a dover ricorrere

alle bacinelle, alla carta e alle conche pur di consentire un adeguato svolgimento della pratica sportiva agli atleti. Una condi-

Ccia, 8 aziende lucane alla Prodexpo di Mosca LA Camera di Commercio di Potenza parteciperà con otto aziende dell’agroalimentare alla manifestazione fieristica “Prodexpo” che si svolgerà a Mosca dal 9 al 13 febbraio 2009, con uno spazio di 50 metri quadri presso lo stand Italia Sapori d'Italia nel mondo. Sarà dunque questa una ghiotta opportunità per presentarsi su uno tra i mercati più promettenti nei prossimi 5 anni. Con una dinamica superiore al 30 per cento di importazione su base annua, la Russia è infatti un obiettivo importante per l’enoagroalimentare italiano, considerato che i margini di business sono ancora notevoli, a detta degli esperti. «Per le imprese del potentino export oriented, il futuro sarà legato sempre più alla capacità di esportare la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti - dichiara il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte - Partecipare a queste grandi vetrine mondiali significa far in

Prodotti lucani

modo che tutti gli imprenditori, soprattutto quelli medi e piccoli che hanno deciso di investire all'estero, possano affinare sul campo la conoscenza delle potenzialità e delle criticità

che questi nuovi mercati racchiudono, avendo al contempo la possibilità di tessere relazioni privilegiate che solo i grandi eventi fieristici possono assicurare».

Nessuna autorizzazione per barbieri e parrucchieri NESSUNA scadenza per barbieri, parrucchieri ed estetisti messi in allarme da una nota pubblicata sul sito dell’amministrazione comunale. L’assessore al Commercio e alle attività produttive e al turismo, Filippo Gesualdi ha fatto sapere che, a causa di un disguido tecnico, sul sito internet del Comune di Potenza era stata pubblicata, tra le scadenze del mese di gennaio, la presentazione della richiesta del rinnovo annuale delle autorizzazioni, attraverso l’apposizione del visto, per le attività di parrucchiere, barbiere ed estetista. «Come è noto, e come da noi stessi comunicato un anno fa - precisa l’assessore Gesualdi - per gli effetti del decreto legge del 31 gennaio 2007, meglio noto come decreto Bersani, in vigore dall’inizio del 2008, nessun adempimento è più previsto per parrucchieri, barbieri, acconciatori o estetisti in relazione all’apposizione del visto annuale sull’autorizzazione all’esercizio dell’attività».


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Potenza

Sabato 10 gennaio 2009

ANTICA OSTERIA

Occhio al microfono

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

Fabiano Delfranco Auguri a mamma Tatiana e papà Angelo.

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO FESTIVO Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430 Dente via Pretoria, 25 0971-21449 Trerotola via Nitti 0971-472839

TURNO NOTTURNO 10 GENNAIO Trerotola via Nitti 0971-472839

Barbara festeggia il suo terzo compleanno tra le coccole di mamma Lina e papà Angelo, tra le premure di zia Caterina e l’affetto dei nonni Grazia, Peppino, Titina e Antonino

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

0971-310310 0971-612564

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli

•Adiconsum

•IL 14 GENNAIO Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “PROMEMORIA” Con Marco Travaglio

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

Atina Di Ciesco che ha compiuto 16 anni. Nella foto (quella indicata dai compagni) ripresa con alcuni compagni di classe di prima A del liceo classico di Venosa.

•FINO A OGGI Potenza, biblioteca nazionale “SACRO E PAGANO” Mostra fotografica di D.Possidente

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Madagascar 2 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 Yes man 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Lasciami entrare

18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 5 Natale a Rio 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 The strangers 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 Il cosmo sul comò 17 Come un uragano 19 - 21 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 25 Don Gennaro Curcio, appena tornato dal Togo, spiega il senso delle missioni Sabato 10 gennaio 2009

«Vi racconto la mia Africa» La colpa della loro povertà è solo dell’Occidente SACERDOTE da poco più di 8 anni, nato 33 anni fa a Potenza, anche se le sue origini sono di Picerno, paese dove ha mosso i primi passi in tutti i sensi. Oggi, don Gennaro Curcio, è il viceparroco della chiesa più importante della regione, la cattedrale del capoluogo, è il responsabile del centro studi e ricerche di pedagogia sociale “Jacques Maritain”, è assistente al corso di Filosofia morale all’Università Roma Tre, e docente di diversi corsi di filosofia al Seminario maggiore di Basilicata e alla Pontificia facoltà teologica meridionale. Grande l’affetto che nutrono nei suoi confronti parrocchiani, amici e studenti. Insomma il prototipo di un presbitero “perfetto” che però, nel corso di questa intervista, proveremo a scandagliare anche attraverso punzecchiature, certi del fatto che “i migliori”, sotto “pressione”, danno il meglio di sé. Sei appena giunto dal Togo, una lunga striscia di terra centroafricana, realtà estremamente diversa da quella occidentale, fatta di automobili, telefonini, confusione e tanto, forse troppo superfluo del quale un po' tutti siamo vittime e artefici. Perché e con quale spirito sei andato? «Lo Spirito che può condurci in questa terra così bella, vergine e viva, ma tanto martoriata da guerre, malattie ed egoismi di noi occidentali è solamente quello di Cristo umile e sofferente. Il perché credo che sia solo nel ministero e nella vocazione che il Signore ha voluto donare ad ognuno di noi». Perché sei tornato? «Questa è una domanda non naturale … è come se dicessi a un africano di non tornare più nella sua terra o a uomo di non tornare più nella sua casa! Andare e riandarci, vivere le povertà che questa terra contiene, guardare i bisogni, gli aiuti che si possono dare, ma tornare per far partecipi gli altri delle tante ricchezze che questo popolo ha e vive nel silenzio della sua terra». E’ più importante aiutare il prossimo spiritualmente o fisicamente, quando quel prossimo magari fa qualche ora di cammino per attingere un secchio d’acqua da bere? «Non si può distinguere tra spiritualità e fisicità. L’aiuto e l’amore verso il prossimo non possono essere solamente spirituale, poiché l’altro ha bisogno del sostegno culturale, economico, fisico e materiale; né tanto meno si può fare a meno della spiritualità, in cui si trova la forza per aggrapparsi a quella continua speranza che deve continuamente sostenerci lungo il nostro cam-

mino. Mi sento di dire con coraggio che l’Africa non è un paese povero né spiritualmente, né materialmente. La loro vera povertà siamo noi occidentali». Molti fanno beneficenza lontano dalle proprie case, dalle proprie famiglie, in qualche caso lasciando tutto e partendo. E’scomodo fare del bene a chi ci è accanto quotidianamente? «La beneficenza che si fa dalle proprie case è importante, ma sarebbe ancora più alta e profonda se si facesse partendo per venti giorni o un mese, visitando questi luoghi e facendo sentire il proprio affetto e la propria gioia del dare…. Questo diviene, allora, un aiuto non solo a loro, ma soprattutto a noi, tornando nelle nostre case più forti e più essenziali nel nostro vivere quotidiano. Alla seconda parte della domanda risponderei che non è scomodo fare del bene a chi ci sta accanto, ma è naturale! Il bene, però, non e solamente gioire e accondiscendere a tutto, ma saper crescere e far crescere, che certamente non è facile, ma tante volte porta sofferenze e turbamenti». Insegni, organizzi convegni internazionali con studiosi di fama mondiale, soprattutto sei sacerdote a capo di una comunità, quella potentina, complessa, borghese, immersa in ritmi di vita estenuanti. Cosa hai portato a quei bimbi, in quei villaggi? «Non ho portato nulla a quei bambini, perché nella loro povertà avevano tutto! Mi hanno donato tanto, i loro sorrisi, i loro abbracci, la loro ingenuità… Il loro modo di vivere mi ha colpito tanto. Basta poco per divertirsi con loro, una lattina di coca cola che noi buttiamo senza neppure farci caso! Guardarli giocare con i loro piedi nudi, passandosi quella lattina mi ha fatto comprendere quanto siano ricchi, belli, semplici e autentici. Organizzo convegni, sì è vero, amo la cultura e credo che sia proprio questo che un giorno potrà arricchire l’Africa a livello materiale; sconfiggere chi non ama questa terra, non perché sia un odio innato, ma semplicemente per

Don Gennaro Curcio. In basso alcune foto dei bambini cui presta assistenza

portare avanti i propri bisogni e arricchire le proprie tasche…. Qui mi riferisco alla grande America e all’Europa, così premurose di parlare continuamente nel G8 dei problemi del Terzo Mondo! Imparassero a rispettare tutti gli uomini nella loro digni-

tà!». Cosa ti sei portato sull’aereo che ti ha ricondotto in Italia? «La grande povertà di cuore, molto più pericolosa di quella materiale!». L’istruzione, l’educare, il tirar fuori da quelle persone il meglio di loro stesse è

un programma ambizioso. Al di là delle strutture e dei finanziamenti, che restano fondamentali, il progetto prevede un seguito? «L’istruzione è, secondo me, l’unica cosa che potrà salvare l’Africa dalla povertà. Come può avvenire? Con il nostro aiuto, non quello falso, ma quello che fa crescere. Quanti di noi, in Occidente, guardando un giovane capace, intelligente lo facciamo crescere? Sappiamo che può essere un pericolo per le nostre tasche! L’Africa è schiava dei nostri modi di fare, delle nostre debolezze, di tutto ciò che ci allontana da una cultura di crescita e di “amorevolezza”. Solo un padre da tutto ai propri figli e cerca di dare di più a chi è più bisognoso … sappiamo fare lo stesso? Chiaramente comprendendo prima da quale parte sta la povertà!!! Il progetto finanziario prevede, dopo la costruzione della scuola, l’inizio di un centro di pronto soccorso dove trovare cure e medicinali nello stesso villaggio di Nangbeto». L’umanesimo integrale di Maritain, diametralmente opposto all’antropocentrismo, vuole la persona al centro. Evitando di smarrirci nei meandri di saccenti disquisizioni filosofiche, la persona è più al centro da noi uomini dei “Paesi industrializzati” o da loro uomini dei “Paesi in via di sviluppo”? E ancora, appena 15 giorni fa abbiamo celebrato l’incarnazione di Gesù nel bambino della mangiatoia. Da un lato Aids (o essendo loro francofoni la Sidà), carenti o inesistenti politiche sulla natalità, dall'altro aborto, anticoncezionali. Come trovare una sintesi valida al di qua e al di là del Mediterraneo? «Parlare di centralità della persona umana è sempre una meraviglia soprattutto quando il concetto che ne abbiamo è completamente errato! Essere persona umana non significa avere tutto e sentirsi tali rispetto a chi non ha nulla, perché davanti a Dio tutti siamo persone. Rispondere a questa domanda facendo una distinzione tra chi veda di più la centralità della per-

sona mi sembra ripetitiva! Chiediamoci, invece, chi rende schiavo dell’altro? La persona deve essere al centro quando si parla, e in questa maniera rispondo anche all'altra domanda, di aborto, eutanasia e tutto ciò che, ormai, per gli occidentali è divenuto un argomento risolto! Ma quale persona sta al centro del nostro vivere? Quando un figlio è in più o un anziano non lo si vuole più vedere tra i piedi? Questa non è vita, ma amore disgustoso per la vita, una vita che, infine, non si sa neppure esattamente cosa sia! Ogni giorno che passa è un dono di Dio, eppure sembra quasi che tutto ci è dovuto! Ma cosa abbiamo fatto per avere tutto quello che abbiamo? Il centro che noi abbiamo dato alla nostra esistenza è solo la felicità data dalle ricchezze, dal degrado e da ogni cosa che possa darci qualcosa di nuovo, la quale non ci porterà lontano, ma ci accorgeremo col passare del tempo che sarà un suicidio, come quello di un ragno soffocato nella sua tela!». A proposito di Francia, come vive il Togo il rapporto con i transalpini? «Ciò che mi ha impressionato tantissimo è il loro regime militare. La Francia, ed è quello che ho colto, domina questa popolazione togolese… Usa una forma di intimidazione attraverso il suo presidente. Il Togo non è povero di risorse, poiché ha caffè, cacao, zolfo e piantagioni di frutta, ma non c’è una fabbrica per la lavorazione di queste materie prime… dove finiscono? In Francia, che prende queste e le rivende a un prezzo molto più alto o addirittura le elabora nel suo territorio per rivenderle rifinite. L’unica fabbrica, di cui ringraziano, è quella della birra donata dai tedeschi. Questo piccolo spunto ci fa comprendere come il discorso che facevamo precedentemente sia vero. Ciò di cui si ha paura di questi stati africani è che possano comprendere e acculturarsi per potersi governare autonomamente. Ma quale democrazia si finge di portare?». Per concludere una parola, o meglio, la Parola che riuscirà a farti godere appieno il tempo trascorso nel deserto del continente nero e che ti aiuterà a ritagliarti dei momenti di deserto qui a Potenza. «Più che una parola voglio gridare una frase che ha guidato questa mia prima esperienza in terra di missione: “Grazie Africa per avermi fatto capire per cosa vale la pena vivere in questo mondo!”. Arrivederci al prossimo agosto». Marco Fasulo potenza@luedi.it

Ieri al centro sociale la premiazione del concorso del centro Newman

I vincitori del “Presepe 2008” IERI al centro sociale di Malvaccaro si è tenuta la cerimonia di premiazione della trentaduesima edizione del concorso “Presepe 2008” organizzato dal centro culturale Newman. Il premio speciale intitolato allo scomparso parroco della Trinità, “Don Mimì Sabia”, è stato vinto dalla chiesa madre di Albano di Lucania. Per quanto riguarda la “Categoria enti” il podio se lo è aggiudicato la vicaria dello Spirito Santo. Premi di Lode sono andati alla scuola elementare di rione Francioso, alla chiesa di San Pietro e Paolo di Vaglio di Basi-

licata, alla chiesa Madonna della Rocca di Satriano di Lucania e alla Pro Loco di Trivigno. Premi di merito sono stati conferiti alla scuola elementare di via Lazio, alla casa famiglia “Lo scoiattolo” di di Campomaggiore, alla chiesa di Santa Lucia e alle parrocchia di Santa Maria, di San Michele Arcangelo, di San Pietro e Paolo di Potenza, alla chiesa di Sant’Antonio Abate di Pietragalla, al Comando regionale dei carabinieri e al Novantunesimo battaglione. Attestati di partecipazione per la scuola elementare di via del

I premiati per la “Lettera a Gesù”, per la Poesia e a sinistra per i Disegni

Popolo, all’Arbea, al Punto incontro dell’Unicef. Sergio Saporito si è aggiudicato il primo premio nella categoria “Famiglie”. La rassegna nata-

le fanciulli è stata vinta da Gessica Conte dell’Istituto comprensivo di Viaggiano. Flavia della scuola della scuola media di vaglio si è aggiudi-

cata il premio come migliore Poesia. Nella categoria Disegni il primo premio è andato alla IV C della scuola di Santa Maria.


Sabato 10 gennaio 2009

26 Continua l’acceso dibattito dopo le richieste di nuove perforazioni da parte dell’Eni

«Perché puntare sul petrolio?» Dall’inquinamento al traffico: parola a Zaccagnino AVIGLIANO - Renato Zaccagnino, presidente del circolo Nuova Italia “A. I. Solzhenitsyn”, interviene in merito alla questione petrolio e, in particolare, sull’avvio delle operazioni di perforazione, da parte dell'Eni, alla ricerca di eventuali giacimenti nell'area compresa tra le località di Frusci (frazione di Avigliano), San Fele, Atella, Filiano e Pietragalla. Secondo Zaccagnino, infatti, è opportuno muovere tre considerazioni. «La prima ha un carattere prettamente procedurale, e riguarda lo strumento giuridico-amministrativo che il governo locale utilizzerà per esprimere il suo parere, favorevole o contrario, all'inizio delle trivellazioni. Si avvarrà del silenzioassenso o silenzio-rifiuto? Se l'amministrazione comunale ricorrerà al silenzio-assenso, trattandosi d’attività che interesseranno settori delicati (patrimonio culturale e paesaggistico), dovrà esprimersi categoricamente, entro i termini temporali prescritti dalla legge, attraverso atti formali e scritti. Tali documenti di valutazione giungeranno, come risultato, al termine di una o più conferenze di servizi, presiedute dai tecnici e dai funzionari che avranno in esame la pratica. In alternativa, se l'amministrazione co-

L’incidente in cui è rimasta coinvolta un’autocisterna

munale riterrà strategico garantire il perdurare della situazione attuale, cioè, esprimendo una sostanziale contrarietà alle operazioni di sondaggio, ricorrerà al silenziorifiuto. Tuttavia, questo diniego non avrà carattere perentorio e irreversibile, in quanto il governo locale potrà ulteriormente pronunciarsi dopo il termine temporale prescritto, eliminando le cause del precedente dissenso in seguito a nuove valutazioni relative alla tutela ambientale. In entrambi i casi, è opportuno che la formulazione del parere da parte dell'amministrazione dovrà essere la risultante di un lungo ed arti-

colato processo informativo, partecipativo, consultivo. La seconda considerazione riguarda l'utilizzo delle eventuali royalties derivanti dall'estrazione del petrolio. L'amministrazione comunale sarà chiamata a non tergiversare, distratta da giochi di potere, nell'utilizzo di questo flusso finanziario e senza ripetere quanto fatto dai paesi della Val d'Agri che hanno impiegato mediamente solo il 20% degli introiti petroliferi (dati pubblicati da Il Sole 24 ore). Il governo locale dovrà individuare, fin dall'inizio, le linee d'investimento ed impiego delle risorse finanziarie. Attuare strumenti incisivi di

sostegno al reddito familiare? Incentivare forme d'edilizia popolare? Sarà strategico redigere un piano di sviluppo e le sue linee guida, al fine di evitare una distribuzione a pioggia delle risorse. La terza considerazione che, a nostro avviso, resta la più importante e per la quale tutti sono chiamati a vigilare, riguarda l’impatto diretto e indiretto sull’ambiente che l'estrazione del petrolio sortirà. In una prima fase, si assisterà a un aumento considerevole del traffico derivante dal movimento delle autocisterne. Il sistema viario attuale non è in grado di sostenere tale incremento. Conseguenza logica, sarà un rapido deterioramento del manto stradale con il rischio per l'incolumità degli altri utenti. Altri rischi, remoti ma non impossibili, riguarderebbero la possibilità di inquinamento di falde acquifere e, in generale, la modifica determinante dell'assetto territoriale: un territorio già sismicamente sensibile. In conclusione, l'interrogativo chiave è il seguente: “E' strategico puntare su un sistema energetico, basato sulle sfruttamento di fonti fossili, che continua a provocare danni ambientali a livello locale e globale? Vi è la volontà di lasciare a nostri figli un mondo ancora vivibile?».

In agenda c’è lo Statuto

Pietragalla: soddisfazione del presidente

Sulla sp 5 ancora un incidente

Il Volontariato ha di nuovo una sede

PIGNOLA - Ennesimo incidente sulla sp 5, la strada che da Potenza conduce a Pignola. Dopo i due sinistri a ridosso del Capodanno, ieri pomeriggio intorno alle 14.30, una Fiat Punto di colore blu si è schiantata contro un palo della luce. Il conducente è uscito illeso, ma la macchina ha riportato notevoli danni. Con molta probabilità, così come i precedenti, il motivo dello sbandamento dell'automobile è dovuto al fondo stradale reso particolarmente sdrucciolevole dalla pioggia. Vi è comunque una particolarità che accomuna tutti e tre gli incidenti: sono, infatti, avvenuti nel medesimo punto. Complice la curva a gomito e le particolari condizioni climatiche, ma anche un pizzico di imprudenza da parte degli automobilisti, resta il fatto che rimane una strada pericolosa che in passato è stata oggetto anche di incidenti molto gravi.

PIETRAGALLA - «Abbiamo decisamente completato il lavoro di allestimento e adeguamento funzionale della nostra nuova sede sociale che è ubicata all'interno della vecchia sede comunale di Pietragalla, in via Municipio, 8, in pieno centro storico». Esprime soddisfazione il presidente dell'associazione Volontariato di Pietragalla Luigi Bevilacqua, in carica da poco più di un anno, per avere a disposizione nuovamente un luogo di incontro e di riferimento funzionale al fine di poter lavorare in maniera efficace. Egli inoltre sottolinea che «un plauso va all'amministrazione comunale cittadina che ci ha dato la possibilità di utilizzare una delle stanze presenti nel vecchio comune mentre tutto il lavoro per rendere fruibile il locale è stato fatto da soci e in particolar dai componenti il consiglio direttivo per cui sono sta-

ti recuperati e comprati mobili e suppellettili, sedie, oggettistica varia e ci si è adoperati per pittare il locale sempre in maniera autogestita. Per quanto concerne l'attività di volontariato - continua il presidente - il nostro lavoro si basa nel dare una mano sostanziosa e concreta a chi ne ha bisogno ed in particolare utilizzando la nostra autoambulanza per portare ad esempio a visita medica chi richiede il nostro sostegno oppure per ricoverare o riportare a casa i degenti. Da circa quindici anni l'associazione è presente sul territorio comunale e la nostra operatività va avanti sia con l'impegno di chi la dirige ma soprattutto con il sostegno dei nostri numerosi soci che ci permettono ad ogni modo nel proseguire nel nostro impegno a favore del prossimo». Antonio Bevilacqua

Il fiore all’occhiello dell’associazione pietragallese resta la casa della civiltà contadina

Il ricco carnet della Pro Loco per il 2009 PIETRAGALLA - Il fiore all'occhiello dell'attività della Pro Loco Pietragalla nel corso del 2008 è senza dubbio l'inaugurazione della casa-museo della civiltà contadina pietragallese avvenuta a metà agosto che con il passare dei mesi sta ottenendo un significativo successo grazie ad una continua affluenza di numerosi visitatori non solo del posto ma anche provenienti dal resto della Basilicata e da fuori regione che apprezzano l'iniziativa. Ma altre attività sono state organizzate come la festa dell'emigrante e la sagra del migliatiedd, per citarne solo qualcuna. Anche per quanto concerne il 2009 il programma dell'associazione

Stasera nella sala consiliare

guidata da Rocco Manzella risulta consistente sia con iniziative già consolidate che con progetti nuovi. Da qualche settimana è stato presentato e distribuito ai cittadini, a fronte di un simbolico contributo economico, il calendario 2009 che presenta scorci di Pietragalla degli anni 50, degli 60 e 70. Nelle prossime settimane verrà organizzato il carnevale dei bambini che coinvolgerà tantissimi adolescenti e la festa dell'albero nel mese di marzo. Sarà proposta la manifestazione "cantine aperte" che consentirà di apprezzare questi tipici luoghi di conservazione del vino facendo altresì apprezzare questo prodotto locale così come ci sa-

rà l'appuntamento con la manifestazione " balconi in fiore" che darà un tocco di colore in più all'ambiente cittadino. In estate vi sarà la riproposizione della sagra du lu migliatiedd e della festa dell'emigrante. Infine dal punto di vista artistico è programmato l'apppuntamento con la manifestazione denominata "Premio Città di Pietragalla" e la rassegna intitolata "Incontri con...", una avvenimento dove verranno invitati scrittori, musicisti, attori, imprenditori. Dunque ci si trova al cospetto di una programmazione variegata che si svilupperà nel corso dell'intero 2009. ant. bev.

La sede del Comune. In basso il sindaco Tripaldi

AVIGLIANO - Si è parlato nei mesi scorsi di riforma dello statuto comunale. E oggi, pubblicamente, si riapre il dibattito sulla “carta” fondamentale. Dopo una lunga inattività della commissione istituzionale preposta alla sua modifica, una serie di incontri pubblici organizzati dalle associazioni e più interventi sulla stampa hanno calamitato l'attenzione sulle regole fondamentali della comunità aviglianese. Più precisamente, si parla di adeguamento degli statuti degli enti locali alle norme che ne disciplinano la loro natura. A quello di Avigliano mancano, in particolare, norme attuative che avrebbero dovuto consentire l'eventuale utilizzo degli istituti di partecipazione. In una proposta firmata da numerose associazioni, che sarà presentata stasera alle 18.30 nella sala consiliare del Comune, si parlerà proprio di bilancio partecipativo, di come organizzare e far funzionare le consulte, di nobilitare il forum delle associazioni, di consentire una maggiore integrazione e partecipazione agli immigrati. Queste sono solo alcune delle proposte di modifica

e integrazione allo statuto comunale in discussione nell'incontro pubblico di questa sera, dal titolo “Lo statuto comunale di Avigliano e gli strumenti di partecipazione popolare”. All'incontro parteciperanno il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, l'avvocato Domenico Pace, che svilupperò le ipotesi di modifica dello Statuto comunale, Piermassimo Chirulli, il quale tratterà il referendum consultivo negli enti locali e Pierpaolo Fanesi, che racconterà l'esperienza del bilancio partecipativo nel Comune di Grottammare (Ascoli Piceno). L'incontro sarà moderato da Carlo Onorato, già amministratore comunale e membro dell'associazione Franco Venturi. Hanno firmato il documento che accompagna una ipotesi di modifica dello statuto le associazioni Arci, Auser, il circolo giovanile Don Mimì Mecca, Colacatascia, Franco Venturi, Gruppo coordinamento donne, l'Abete, Legambiente, l'Idea, Peter Pan, Scuderia Ferrari club, la Società di mutuo soccorso, Spazio ragazzi e la Commissione pari opportunità. Gianni Sileo


Sabato 10 gennaio 2009

27 Oppido Lucano L’amministrazione vara un’iniziativa per agevolare gli acquisti

Una quarta settimana a colori Cinquanta negozi hanno aderito. Si replica anche a febbraio OPPIDO LUCANO - Lo scorso 3 gennaio si è conclusa la prima settimana di prova dell’iniziativa “La quarta settimana a colori” organizzata dal sindaco di Oppido Lucano, Rocco Pappalardo, e dal consigliere comunale con deleghe sulle politiche giovanili, sport e associazionismo, Domenico Lancellotti. L’iniziativa che prevedeva sconti dal 5 al 50 per cento ha avuto un discreto successo nel comune alto bradanico. Le attività commerciali che hanno aderito a questa iniziativa sono circa cinquanta e nella settimana a cavallo tra il 2008 e il 2009 hanno permesso ai loro clienti di acquistare alcuni prodotti a prezzi scontati. Il periodo di prova di

Lo sconto è valido in vari negozi che hanno aderito all’iniziativa

questa iniziativa è estesa ai mesi di gennaio e di febbraio, precisamente dal 26 al 31 gennaio e dal 23 al 28 febbraio.

Gli sconti apportati dai commercianti oppidesi serviranno soprattutto a quelle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Come

sottolinea lo stesso sindaco di Oppido Lucano, «è una sperimentazione che abbiamo inteso mettere in atto per sostenere il potere d’ac-

quisto delle famiglie oppidesi e non, per cercare di contrastare la lotta al “caro vita” in una prospettiva di patto sociale grazie al quale nessuno deve restare solo nel momento del bisogno». “La quarta settimana a colori” prevede sconti nelle ultime settimane del mese nel tentativo di arginare, o per lo meno, di tamponare l’effetto crisi che anche in un piccolo comune come Oppido Lucano comincia a farsi sentire. Da ricordare, inoltre, che dallo scorso 29 dicembre, presso il comune di Oppido Lucano, possono essere ritirate gratuitamente le tessere che permetteranno ulteriori sconti ai giovani. La tessera potrà essere ritira-

ta dai ragazzi dai 15 ai 29 e ogni esercizio commerciale (che aderisce) potrà scontare un prodotto ai possessori di questa carta. Questa iniziativa voluta fortemente da Domenico Lancellotti per sostenere i giovani di Oppido e non, è stata chiamata “La carta delle giovani opportunità” e avrà valore per l’intero 2009. Le aziende ristorative, a differenza degli esercizi commerciali, aderiranno in modo leggermente diverso. Se per i commercianti lo sconto sarà esteso alle ultime settimane del mese, i ristoratori hanno preferito adottare gli sconti un giorno durante la settimana. Rocco De Rosa

La voce della politica sul mercato domenicale mensile “a rischio” COMUNI

«Buoni effetti nella sperimentazione» L’opposizione: «Adempimenti in ritardo» VIETRI DI POTENZA -E’ “difficile” rinunciare alle abitudini. Soprattutto se erano il frutto di un accordo ampio. Così, dopo una sperimentazione durata alcuni mesi, a Vietri non ci sarà il consueto mercato mensile, almeno per questo mese. E’ infatti scaduta la sperimentazione del mercato della seconda domenica e sembra che siano sorti alcuni impedimenti tecnici rispetto alle norme regionali sul commercio per continuare a organizzare l’appuntamento. L’amministrazione Pitta aveva deciso di “recuperare” il mercato domenicale, soppresso nel 1979 a vantaggio dell’appuntamento con le bancarelle nel primo venerdì del mese, durante la scorsa primavera. Erano stati gli stessi commercianti della cittadina ad approvare la scelta dell’appuntamento commerciale nel giorno di festa. Alla base del provvedimento ci sono state, infatti, diverse motivazioni: la scarsa partecipazione all’evento mensile e l’occasione di richiamare più persone tra le bancarelle. Ora che, però, i sei mesi di sperimentazione sono scaduti e sembra che alcune leggi regionali impediscano di far svolgere mercati nei giorni festivi. Sulla questione abbiamo interpellato il vice-sindaco di Vietri di Potenza, Rocco Carleo: «I sei mesi di sperimentazione sono finiti, si sta valutando sia una legge regionale

e sia la riuscita della sperimentazione per trovare una soluzione al problema. I cittadini - continua Carleo - hanno avuto benefici nel mercato di domenica e hanno partecipato in massa». E sulla scelta della domenica, Carleo sottolinea: «la domenica si è rivelato anche un giorno di aggregazione, più partecipazione della cittadinanza, sia locale che di paesi limitrofi, il nostro obiettivo - conclude Carleo - è quello dello sviluppo economico locale anche attraverso il mercato, che nella domenica ha trovato un ottima idea». D’altro canto, abbiamo interpellato il capogruppo di opposizione, Michele De Biase: «In consiglio comunale non ci siamo opposti a tale provvedimento perché coscienti della necessità di trovare una alternativa valida, mettendo

però in evidenza il difetto di procedura in cui era incorsa la maggioranza. Questo fatto negativo ci pone davanti a una riflessione: purtroppo chi paga per gli errori degli amministratori è sempre la cittadinanza - continua De Biase - spero il problema si risolva il più presto possibile, anche se temo che sia difficile per i numerosi adempimenti che occorrono e che - sottolinea De Biase - era necessario ottemperare già in occasione del deliberato di aprile scorso che ha stabilito il nuovo mercato a Vietri». Contrastanti anche le dichiarazioni dei cittadini. C’è chi vuole il mercato al venerdì perché reputa la domenica un giorno di riposo, specie i lavoratori, c’è chi invece vuole che il mercato si svolga di domenica per dare la possibilità a chi lavora nella settimana di poterne usufruire. Ma c’è anche chi avanza la possibilità di spostare la zona del mercato, presso la zona del campo sportivo, dove diversi anni fa furono disegnate già le aree. Ma la legge vuole che le aree dove si svolge il mercato debbano essere adeguate con le giuste norme igienico-sanitarie e gli allacci dell’elettricità. Ma al momento tutte le situazioni sono da valutare, sperando, come pensano tutti, di trovare una soluzione semplice e nel più breve tempo possibile, per il bene della collettività. Claudio Buono

Seduta su scuola SI TERRA’ domani una seduta congiunta dei consigli comunali di Abriola, Anzi, Calvello, Laurenzana. Il consiglio unitario è convocato per le 9.30 in prima convocazione (la seconda convocazione è per l’11 gennaio alle 9.30) nella sala polifunzionale del comune di Laurenzana. All’ordine del giorno ci sono diversi argomenti da discutere. Si parte dalla nomina del segretario di seduta (atto formale, ma necessario al prosieguo della riunione congiunta tra le assemblee dei vari enti locali). Subito dopo sarà il momento della discussione sul piano di dimensionamento scolastico con riferimento all’area della Camastra. Sarà l’occasione per dibattere su provvedimenti e proposte. Spetterà ai singoli sindaci dei comuni interessati convocare i rispettivi consigli comunali alla seduta congiunta.

PRESEPI Premiazione a Baragiano Presso la parrocchia di Santa Maria Assunta di Baragiano si terrà la premiazione del concorso “Il presepe nella tradizione popolare e religiosa”. L’appuntamento è per domani alle ore 18.30. La serata sarà un momento di festa e la premiazione sarà accompagnata dalla “Grande orchestra italiana della città di Bari”. A dirigere gli orchestrali il maestro Pietro Palmisano. Così, in attesa di conoscere l’opera vincitrice del concorso, la manifestazione regalerà al pubblico un repertorio musicale basato su brani di musica classica, su canzoni popolari natalizie e su canzoni napoletane. Il comitato organizzativo assicura che c’è da aspettarsi una serata da non perdere e che rimarrà a lungo nella memoria dei cittadini. Non resta che provare per credere.

L’INTERVENTO

I tempi del ponte del Pianello PER il Ponte del Pianello occorre fare presto. Ancora una volta le comunità del Marmo Platano versano nell’ennesima situazione di forti disagi sul fronte della viabilità. Da una settimana il Ponte del Pianello è isolato dal cuore del centro abitato di Muro Lucano. Dopo un incontro con i funzionari provinciali, i tempi per un intervento di messa in sicurezza provvisoria del costone sembrerebbero certi. Già da oggi partiranno i lavori per un ripristino cele-

re della viabilità sul tratto interessato dalla frana. Un tratto di fondamentale importanza per l’abitato murese e la zona di Capodigiano, poiché funge da collante tra il paese e il presidio ospedaliero, la seconda farmacia e il liceo scientifico Un intervento di piccola entità che permetterà di evitare altri distaccamenti di materiale roccioso nei pressi della discesa in località Madonna del Carmine che congiunge la frazione di Capodigiano. I muresi per raggiungere l’abitato di Bella debbono

percorrere la Sp ex Ss numero 381, allungando di non poco i tempi di percorrenza con notevoli disagi vista la presenza di curve e tornanti nel tratto in questione. Intanto sono già stati fatti dei sopralluoghi da parte dei tecnici della Provincia di Potenza e sono stati individuate soluzioni per ottemperare al problemi di cedimento del costone che costituisce un serio pericolo, soprattutto durante la stagione invernale. La messa in sicurezza del costone quindi dovrebbe es-

sere assicurata già per la prossima settimana. Per evitare nuovi smottamenti sarà di certo necessario installare una rete con sistemi di protezione per stabilizzare la roccia almeno nel tratto interessato dall’ultimo smottamento. Un intervento di piccola entità che doveva essere fatto in altri tempi, ma che l’amministrazione comunale ha preferito trascurare. Ecco le lungaggini sempre a discapito dei cittadini. Gerardo Mariani Presidente di “Basilicata Turismo”

La strada del Pianello chiusa


Sabato 10 gennaio 2009

28 Melfi Continuano le celebrazioni per l’anniversario dell’istituzione della chiesa di Foggiano

San Giuseppe, 50 anni dopo Musica, convegni, feste e persino un calendario FOGGIANO – Continuano con buona lena dallo scorso novembre, le celebrazioni nella frazione di Foggiano per il cinquantesimo anniversario della parrocchia di San Giuseppe: 11 novembre 1959 – 11 novembre 2009, recita un apposito documento fatto stampare dalla comunità e dal parroco, don Vincenzo D’Amato. Nel testo si ripercorrono le tappe salienti di questi 50 anni di presenza viva e attiva sul territorio della chiesa, e dopo una messa, un primo convegno e un musical, altre iniziative si attuano e sono in programma fino alla scadenza della celebrazione. C’è poi la conferma in un calendario fatto stampare e distribuito a cavallo della fine del 2008 e in questi primi giorni del nuovo anno, ma anche e soprattutto nel concerto svoltosi in loco grazie alla presenza della Corale Polifonica di Melfi “Mistycus Concentus”. Un momento particolarmente bello, con la musica ad avvolgere tutti i parrocchiani presenti insieme al

Gli alloggi Ater di Melfi

loro parroco che, dopo la messa, ha seguito in religioso silenzio lo svolgersi

del concerto, in prima fila e alla presenza del consigliere comunale di Melfi Gio-

vanni Lamorte, che nella frazione di Foggiano vive e risiede.

Un’occasione in cui si è concretizzato un altro momento di queste celebrazioni organizzate per ricordare l’istituzione della chiesa in questa zona che si trova ad una quindicina di chilometri da Melfi e a pochi chilometri dalla splendida Monticchio e dai laghi di natura vulcanica. In apertura, una breve presentazione di questa corale melfitana, reduce dal successo nel concerto del teatro Ruggiero prima di Capodanno, con ricordi speciali per don Vincenzo. Il sacerdote, infatti, ha visto molti di quei cantori che compongono tale validissima e affiatata corale diretta dal Maestro Giannini, oggi tenori o bassi tra i maschi, soprani o contralti nelle voci femminili, essere giovani cresciuti come suoi parrocchiani nella chiesa del Sacro Cuore di Valleverde anni addietro. Poi spazio a un intenso e validissimo programma, in cui la Mistycus Concentus di Melfi ha puntato dapprima su sei interpretazione a cappella, e quindi senza alcun accompagna-

mento musicale, prima di tre brani finali, invece con la melodia di una pianola elettrica. Dapprima l’Ave Maria di Ludovico da Vittoria, poi sempre a cappella, Sicut Cervus di Pierluigi da Palestrina e “O Sacrum Convivium di Bartolucci. Ancora programma a prevedere “l’Alma” di Frisina, Abete di Natale melodia natalizia e poi “Adeste Fideles” di Bartolucci. Ultime tre esecuzioni della bella e applaudita serata con Ave Verum di Mozart, Cantata 147 di Bach e “I Cieli Immensi” di Benedetto Marcello. Tutti brani che la Corale Polifonica Mistycus Concentus della cattedrale di Melfi ha eseguito col mix perfetto tra le quattro voci di cui si compone, nel quadro di un gruppo ormai affiatatissimo di oltre venti elementi insieme da sette anni. Poi momento conviviale finale, in attesa di altre celebrazioni per i 50 anni di presenza della parrocchia di Foggiano di Melfi. Antonio Baldinetti

Genzano Oggi la nomina del nuovo direttivo dell’Avis

Un anno di successi per le donazioni: 470 sacche di sangue in pochi giorni GENZANO DI LUCANIA - Questo pomeriggio, alle 18, presso la sede-Avis di Genzano-Banzi si fa il punto dei traguardi conseguiti nel 2008, e si nomina il nuovo direttivo che dovrà farsi carico della gestione per i prossimi 4 anni. A partire da questo mese, infatti, è previsto il rinnovo di tutte le cariche anche a livello provinciale e regionale. Vale la pena di tirare fuori anticipatamente qualche numero, per rendere l’idea dell’efficienza di questa associazione volontaristica che in zona ha ormai radici profonde: 470 sacche di sangue intero (raccolte in 24 mattinate) e 20 di plasma (in soli 2 pomeriggi, essendo le attrezzature adatte allo scopo disponibili appena dallo scorso novembre), a fronte delle 418 totali dell’anno precedente; 5 incontri con lo staff di “Progetto Cuore”, durante i quali so-

no già stati passati al vaglio (per quanto riguarda la percentuale individuale di rischio-patologiecardiovascolari) ben 110 donatori. E ancora: una giornata straordinaria di donazione effettuata a Banzi il 7 settembre con l’ausilio del pullman-Avis; il festeggiamento dei 20 anni di ininterrotta attività, il 3 agosto, con la presenza di un clown della “V.I.P. Volontariato”; un coinvolgente “sodalizio” fra i colori di Babbo Natale e quelli dell’associazione, sfociato, per il quarto anno consecutivo, in un tour con slitta attraverso le vie del paese per consegnare doni ai bambini; l’intensa attività divulgativa e di sensibilizzazione effettuata nelle scuole, in particolare presso l’istituto professionale per l’Agricoltura “G. Fortunato”; infine, la domanda inoltrata al ban-

do per il Servizio Civile, per l’assegnazione di una persona (età, 18-25) che possa prestare il proprio servizio d’ausilio nella sede locale. Meritano quantomeno di essere nominate, le poche persone che sono riuscite a fare così bene tutto questo: si tratta Pasquale Genghi, Giovanni Di Stasi, Michele Mazzoccoli, Pasquale Sardone e Pasquale Muscillo. Loro, invece, tengono a ringraziare i tanti donatori che non hanno reso vano l’impegno profuso; e a chiedere un “aiuto” a chi volesse dedicare un po’ del proprio tempo al futuro dell’associazione, medici di base inclusi. Ma hanno già un’idea chiara di quelli che saranno gli obiettivi da raggiungere in questo 2009 appena inaugurato. Ancora 24 raccolte programmate di sangue intero e 12 di pla-

Il team dell’Avis

sma. Poi si continuerà con “Progetto Cuore”, in seno al quale a metà anno inizieranno già le verifiche (semestrali) per quanto riguarda i donatori cui sia stato riscontrato un rischio alto; infine, è previsto un controllo dei valori relativi a prostata e tiroide

Avevano rubato uno scooter

Un convegno del Cif su Basilicata Verde

VENOSA - I Carabinieri della compagnia di Venosa, coordinati dal capitano Enrico Galloro, nel corso di una serie di servizi finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, hanno arrestato e condotto presso il carcere di Potenza due uomini e una donna, di età compresa fra i 19 e i 32 anni. Sono tutti romeni e si sono resi responsabili di furto aggravato in concorso e ricettazione. I Carabinieri della stazione di Genzano di Lucania, unitamente a quelli del nucleo operativo e radiomobile di Venosa li hanno trovati in possesso di uno scooter mo-

MELFI - Il Cif (Centro Italiano Femminile) regionale, presenterà oggi alle 10, nella sala consiliare Nitti Bovet di Melfi, il convegno “Basilicata Verde” Bellezze Naturalistiche e degrado ambientale”. Alla manifestazione saranno presenti la partecipazione della presidente del Cif regionale, Bibiana Iacobone e del sindaco di Melfi, Ernesto Navazio. Tra gli altri interverranno anche Vito Mazzilli, presidente WWF Basilicata, Giuseppe Cavaliere, Comandante stazione forestale, Marco De Blasi, presidente Legambiente Basilicata, Antonio Bufano presidente della comunità montana del Vulture.

I Carabinieri di Venosa arrestano tre rumeni per furto e ricettazione

Un momento dell’arresto

dello “Vespa” appena trafugato dall’interno di un garage di un cittadino del posto. Le indagini condotte subito dopo hanno permesso ai mi-

litari di accertare che la Renault laguna sulla quale viaggiavano i malfattori era stata rubata il 23 ottobre 2008 scorso in Spagna.

per tutti gli associati ultraquarantenni. Insomma, donare sangue aiuta non solo salvare altre vite, ma mette al riparo anche la propria da tanti mali per i quali la prevenzione è il migliore dei rimedi. Gianrocco Guerriero

Melfi Manette per un uomo di 37 anni

Prima le minacce, poi l’incendio alla porta di casa della ex fidanzata MELFI - E’ stato arrestato un uomo di trentasette anni accusato di aver appiccato un incendio al portone dello stabile in cui vive l’ex fidanzata. Intorno alle ore 19.00 del pomeriggio di ieri, i Carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Melfi nei confronti del trentasettenne. L’attività investigativa, che è stata condotta dai Carabinieri della stazione competente per territorio, ha permesso ai militari di accertare che l’uomo avesse minacciato l’ex fidanzata. Ma l’azione di minaccia non è bastata all’uomo che ha portato avanti nei confronti dell’ex compagna un’ulteriore azione di aggressione. Infatti, successivamente, il trentasettenne ha usato violenza nei confronti della malcapitata, appiccando il fuoco al portone d’ingresso dell’appartamento in cui vive la donna. Così, l’uomo è stato portato nella casa circondariale di Melfi.


Sabato 10 gennaio 2009

29 Continua la mobilitazione del comitato “Nuova Venosa�. Arrivano le telecamere

Occhi puntati sulla viabilitĂ Denunciata la pessima situazione delle strade dell’area VENOSA - Continua la mobilitazione del Comitato cittadino “Nuova Venosaâ€? per una ricognizione del degrado in cui versano alcune strade del Vulture-Melfese. GiovedĂŹ scorso, infatti, dopo le numerose segnalazioni, sul posto sono arrivate anche le telecamere della Rai. Era presente il vice presidente del Comitato “Nuova Venosaâ€?, Massimo Curatella con una folta rappresentanza del comitato e in piĂš l'ex presidente del Comitato Cittadino di Ripacandida, Antonio Lettieri, che attualmente ricopre la carica di vice sindaco del centro vulturino, famoso per il gemellaggio con Assisi. Il Comitato Civico “Nuova Venosaâ€? si è costituito pochi mesi fa con l'intenzione di denunciare anche il degrado e la pericolositĂ in cui versano alcune strade per raggiungere Venosa, cittĂ d'arte e di monumenti. Il Comitato cittadino di Venosa ha mostrato la situazione in cui versa Ginestra in prossimitĂ della frana di una scarpata sulla provinciale n° 10 IV° tronco venosina. Sempre sulla provinciale Ginestra-Venosa sono stati ripresi gli ancoraggi di fortuna che non danno per niente sicurezza al ponte Lapilloso e le linee di mezzeria, realizzate un mese fa dall'Impresa per conto della Provincia di Potenza, giĂ scomparse e coperte dalla fanghiglia che si riversa sulla strada, dai terreni limitrofi, ad ogni giornata piovosa. Il gruppo poi si è riversato sulla provinciale 18 che da Venosa conduce a Gaudiano di Lavello. Infine, è stata fatta una ricognizione sulla SS 529, una strada iniziata 20 anni fa e mai ultimata, che

La “Cantina di Venosaâ€? cambia Pietrafesa è il nuovo presidente

Alcuni dei rappresentanti del comitato civico “Nuova Venosa�

divide la Provincia di Potenza con quella di Foggia e costeggia il fiume Ofanto. Su questa strada, l'anno scorso, morirono alcuni giovani di Venosa. Avvicinato il vice presidente del Comitato Cittiadino “Nuova Venosaâ€? Massimo Curatella, che nel comitato è responsabile della viabilitĂ e infrastrutture si avvale della collaborazione di Francesco D'Urso e Raffaele Talucci, ha riferito: ÂŤfinalmente riusciamo a far sapere a tutta la Basilicata le condizioni pessime in cui versano alcune strade del venosino che compromettono lo sviluppo dell'intera zona del Vulture-Melfese. In alcune di queste mancano i requisiti minimi di sicurezza. Per non parlare di strade che non hanno un proprietario, come la Ginestra-Barile, importante snodo per raggiun-

gere la superstrada PotenzaMelfi e la nostra cittadina, vuoi per motivi sanitari, vuoi per turismo. I nostri governanti provinciali e regionali non si preoccupano piÚ di tanto della viabilità . E, pensare che l'articolo 14, comma 1, del codice della strada demanda la responsabilità a chi realizza la strada. Il comma 1 si suddivide in cura e manutenzione (a), messa in sicurezza (b) e ripristino della segnaletica orizzontale e verticale (c). Tutto ciò non avviene nelle nostre strade. Se non avremo risposte e miglioramenti sulle nostre strade, siamo disposti a marciare su Roma, al Ministero delle Infrastrutture. Il servizio di Rai Tre Basilicata andrà in onda il prossimo 19 gennaio durante la nuova trasmissione regionale. Lorenzo Zolfo

VENOSA - Giuseppe Pietrafesa è il nuovo presidente della “Cantina di Venosaâ€?. Subentra a Teodoro Palermo, che ha guidato con competenza l'azienda per undici anni, portandola a livelli inimmaginabili. Collaborano con il nuovo presidente Giuseppe Pietrafesa nel consiglio direttivo: Rocco Sileo (vice presidente), Alberto D'errico, Michele Santoliquido, Rocco Manieri, Teodoro Palermo, Francesco Perillo, Tommaso Briscese, Vincenzo Murante. La Cantina di Venosa nei soi oltre cinquanta anni di attivitĂ ha scritto pagine gloriose e importanti della vita venosina. Il quelle pagine viene documentato il passaggio della comunitĂ locale da una cultura contadina a una cultura imprenditoriale. Motore del cambiamento che ha spinto verso l'innovazione è stata la forza della cooperazione. E, cosĂŹ, i 27 soci fondatori, che avevano intuito le enormi potenzialitĂ di sviluppo del settore vitivinicolo, hanno fatto da lievito coinvolgendo nella iniziativa oltre 500 soci, che si sono consorziati, riuscendo a superare gradualmente l'atteggiamento di sudditanza e sottomissione nei confronti dei grandi commercianti e a modificare la tendenza a vendere subito il prodotto per capitalizzare immediatamente il lavoro di un anno. Nel corso degli anni è cambiato anche il ruolo svolto da quella che inizialmente era la “Cantina Cooperativa per la Riforma Fondiariaâ€?. Dalla funzione di supporto e sostegno all'agricoltore la Cantina Sociale ha iniziato a svolgere poco alla volta una funzione di stimolo alla imprenditorialitĂ , caratterizzata da scelte che miravano a puntare sulla qualitĂ , sulla promozione dell'immagine, sulla ricerca dei collegamenti tra il vino Aglianico del Vulture e la cultura, le tradizioni, i prodotti tipici del territorio. Tappe fondamentali dello sviluppo Il

Giuseppe Pietrafesa

riconoscimento nel 1970 della Doc all''Aglianico del Vulture e l'inizio dell'imbottigliamento negli anni '80. Da allora è stato un continuo susseguirsi di valutazioni positive e apprezzamenti da parte di esperti e riconoscimenti ufficiali ne tanti concorsi enologici. Pietrafesa e il suo direttivo dovrà ora confrontarsi coi anti problemi che assillano il settore vitivinicolo. Primo fra tutti il ricambio generazionale, curando il rapporto con i giovani, presentando loro la reale possibilità che la vitivinicoltura rappresenti una reale possibilità di occupazione e di guadagno; incremento della quota di trasformazione diretta del prodotto, individuare le strade a battere e le strategie comunicative piÚ idonee per far conoscere e apprezzare sui mercati internazionali un prodotto di qualità , fortemente radicato al suo territorio, di cui rappresenta storia, tradizione, cultura, ambiente. Giuseppe Orlando

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Sabato 10 gennaio 2009

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A Chiaromonte si annuncia con un manifesto funebre la chiusura di un locale

La triste dipartita del “Dia Tribe pub” CHIAROMONTE - Dopo tanti litigi e denunce da parte dei vicini, chiude le saracinesche lo storico Pub di Chiaromonte. I proprietari del locale, per ringraziare sarcasticamente chi ha contribuito alla sua chiusura, fanno affiggere sui muri del paese un provocante manifesto funebre: «Dopo 15 anni, è venuto a mancare - si legge il Dia Tribe Pub. I soci fondatori, ne danno il triste annuncio». L'amaro sfogo, non è passato inosservato, anzi, nel giro di poche ore la notizia ha fatto il giro del paese, suscitando la curiosità delle persone che, nonostante le rigide temperature notturne, non hanno potuto resistere alla tentazione di infilarsi scarpe e giaccone per leggere con i propri occhi l'originale annuncio. Quello che in ogni caso, è stato un atto creativo per divulgare la notizia, deve anche

far riflettere e non poco, sulle catastrofiche conseguenze commerciali che sono state portate più di una volta all'attenzione del primo cittadino se l'ordinanza non fosse stata modificata e in fretta. Purtroppo il pugno di ferro è stato irremovibile, e la situazione è precipitata inesorabilmente. Il Pub, è soltanto l'inizio di una lunga lista di prossimi locali che chi per un motivo, chi per un altro, intravedono lo spettro della crisi, e giurano di essere al collasso se non si prenderanno in considerazione soluzioni serie e concrete che si adeguino soprattutto alla nostra condizione sociale, culturale ed economica. I duri attacchi rivolti al Pub, nascono da quest'estate, quando la discussa ordinanza n° 7 del 11/06/2008 firmata dal sindaco Luigi Viola, «che vieta concertini e piccoli intrattenimenti musicali

sia pubblici sia privati», ha dato i suoi frutti, o meglio, ha condotto alla frutta un locale ben avviato e molto frequentato dai giovani dei paesi limitrofi. Più di una volta il locale, quest'estate è stato bersagliato da denunce e telefonate alle forze dell'ordine proprio dalle famiglie residenti in prossimità del locale, infastiditi sembrerebbe, dalla musica alta e quasi spesso prolungata fino a tarda notte. I frequenti sopralluoghi dell'arma dei carabinieri, avrebbero costatato il reato segnalato, infliggendo salatissime multe (ben 4, per un totale di mille e 500 euro), ai giovanissimi gestori del Pub, e 5 giorni di chiusura forzata, inflitti dall'amministrazione comunale, proprio sotto le festività del Santo Patrono San Giovanni Battista. Dopo la dura presa di posizione da parte dell'amministrazione, una raccolta

firme, promossa dai ragazzi del paese non è servita a smuovere la decisione del sindaco di modificare la discussa ordinanza, creando non poche polemiche. Ora, la geniale trovata escogitata dal primo cittadino per placare le lamentele di qualche sporadico cittadino, si è rivelata un vero fallimento, tanto da indurre a chiudere con questo provvedimento un'attività ben avviata. «Non bisogna essere del mestiere - hanno dichiarato i gestori del Pub l’estate scorsa - per capire che un'attività come la nostra senza la musica nel fine settimana non può funzionare». A distanza di pochi mesi, le profetiche parole si sono avverate, innescando le irreparabili conseguenze. Di sicuro, dopo il polverone sollevato, qualcuno sta festeggiando per i successi ottenuti, ma il manifesto non di-

Il manifesto funebre fatto affiggere dai titolari del pub

mentica di ringraziare anche loro. Un nota sarcastica, infatti, ringrazia «i vicini, i sommi, e l'eventuale concorrenza - si legge ancora i quali in pochi mesi e con i loro potenti mezzi, hanno contribuito alla soppressione del locale. Ora, - termina il manifesto - potranno dormire e realizzare sogni tranquilli e incassi fantastici». I titolari, in ogni caso dopo il durissi-

mo sfogo, non si arrendono e sono già a lavoro per ribaltare una situazione squallida e desolante, impugnando tutti i mezzi a disposizione per riaprire le saracinesce. Anche l'opinione pubblica si schiera in difesa dei proprietari del locale e non si escludono colpi di scena interessanti. I vicini e i tira piedi sono avvisati. Lucio Vitale

Seduta della commissione Ambiente della Provincia dedicata alla discarica di Lauria

Rifiuti, preoccupati i sindaci Moliterno: no allo smaltimento di spazzatura di altri territori LAURIA - Hanno partecipato anche i rappresentanti dei Comuni di Lauria e Moliterno e delle Comunità Montane Lagonegrese e Alto Agri alla riunione della quinta Commissione Ambiente della Provincia di Potenza, in una seduta in cui è stata esaminata l'ordinanza di fine anno della Regione Basilicata, che regola l'organizzazione dei rifiuti nell'area Sud-occidentale della Basilicata. Nella riunione è stata espressa apprensione, perplessità e non condivisione. Se da una parte viene considerata positiva l'accelerazione che vuole darsi all'attuazione dei progetti comprensoriali di raccolta differenziata, dall'altra non si comprende perché viene messo in conto che dalla fine di marzo i Comuni del Lagonegrese dovrebbero smaltire presso le discariche di Moliterno, o Sant'Ar-

Camion al lavoro in una discarica

cangelo, pur avendo la discarica di Lauria una capacità residua sufficiente almeno fino alla fine del 2009. «Preoccupa fortemente

tale ipotesi - è il commento della Commissione - sia per il consistente aggravio dei costi, al quale sarebbero sottoposti i cittadini in un momento già tanto difficile, sia

Ad Atena si parla di Grande Lucania ATENA LUCANA - Della “Grande Lucania” ne parla il Rotary Club alla presenza dei lucani della Val d'Agri e di Lauria. I rotariani del Golfo di Policastro e del Vallo di Diano, nonché quelli lucani della Val d'Agri e di Lauria, si incontreranno oggi pomeriggio al ”Villa Venus” di Atena Lucana per discutere del progetto “La Grande Lucania”, che prevede il passaggio alla Basilicata dell'area più meridionale del Salernitano. Dopo i saluti di Giuseppe D'Elia, presidente del Rotary club di Sala Consilina, promotore dell'incontro, parleranno del progetto Tiziana Bove Ferrigno, presidente del Comitato comprensoriale “Grande Lucania”, Francesco Sisinni, già direttore del ministero per i Beni culturali ed ex sindaco di Maratea e Raffaele De Dominicis, consigliere della Corte dei Conti. Il progetto “La Grande Lucania” ha l'obiettivo di realizzare l'aggregazione alla regione Basilicata dei territori del Vallo

di Diano e del Cilento. Il progetto fa riferimento alla storia, ma esprime disagi e difficoltà di intere popolazioni che vogliono contare di più in termini di democrazia e di valorizzazione e distribuzione di risorse. Apre uno scenario che esige dialogo e coinvolgimento delle popolazioni, si tratta di un ricongiungimento ad un territorio che le vicende storiche hanno separato e che la determinazione delle comunità locali vuole realizzare. Sono per questo necessari dibattiti, incontri non solo nel Cilento e nella Valle di Diano, ma anche in Basilicata per informare le giovani generazioni, per combattere i pregiudizi, per risolvere difficoltà, per indicare obiettivi. Si tratta di ricostruire un popolo lucano in cammino, più grande, più ricco di energie culturali e materiali. Un’idea che da tempo viene inseguita. All'incontro di oggi pomeriggio seguirà un confronto-dibattito. Emilia Manco

per i precarissimi collegamenti stradali che, appare strano, sfuggono a chi tale provvedimento ha concepito. Appare fortemente contraddittorio, inoltre, che si

metta in conto un ampliamento della discarica di Moliterno, quando nel Piano Provinciale adottato se ne prevede la chiusura». Il sindaco di Moliterno ha manifestato la sua netta contrarietà a tale disegno e ha informato che il Consiglio comunale all'unanimità ha votato un provvedimento di opposizione all'ordinanza citata. Il presidente della Comunità montana Alto-Agri ha spiegato che l'iniziativa dell'Ente comunitario, finalizzata all'ampliamento della discarica di Moliterno, non riguardava l'ipotesi di smaltimento nell'infrastruttura stessa dei rifiuti di altri territori, anche alla luce del sovraccarico di traffico a cui è già sottoposta la viabilità dell'area. Il rappresentante della Comunità montana Lagonegrese ha sottolineato, da

parte sua, i tempi tecnici necessari ad avviare il progetto comprensoriale di raccolta differenziata, mentre l'assessore all'ambiente del Comune di Lauria ha evidenziato che i rilievi attestanti la capacità residua della discarica di Lauria sono dati certi e verificati dai tecnici della Provincia. Infine, il vicepresidente dell'amministrazione provinciale Domenico Iacobuzio, presente all'incontro, è stato sollecitato a definire una “diversa” concertazione con la Regione Basilicata e si è impegnato ad attivare un tavolo tra le istituzioni Regione-Provincia-Enti locali interessati. La Commissione, preoccupata di quanto possa determinarsi, ha convenuto sulla necessità di monitorare costantemente i vari procedimenti che saranno messi in atto.

Senise, piccoli ma grandi capolavori SENISE - E’ uscita in questi giorni la raccolta della quinta edizione del premio di poesia e pittura “Suor Orestina e don Pino Terracina”. Si tratta del compendio, con il patrocinio della giunta regionale, di quella provinciale e della banca popolare di Bari, di tutte le opere presentate dai ragazzi delle scuole medie di Senise, Noepoli, Teana, Fardella e Castronuovo. Ideato dalla docente Gina Francese, con l’approvazione del preside Franco Dursi, il premio piano piano, si sta ritagliando un preciso proprio posto all’interno delle iniziative culturali delle scuole di questa parte della regione. I ragazzi infatti, sono sollecitati naturalmente da insegnanti e genitori ad affrontare tematiche che fanno parte del loro mondo e che dimostrano di sentire e conoscere. Pronti ad essere poi giudicati dagli adulti, ai quali sottopongono le loro riflessioni. La giuria, come sempre guidata dalla poetessa Teresa Armenti, e composta dal dirigente Franco Dursi, dal dirigente Maria Ciancio, da Renato Cantore, dalla poetessa Gina Labriola, da suor Emanuela

Terracina e dal poeta Pasquale TotaroZiella, si ritrova puntualmente in estrema difficoltà a scegliere le opere più meritevoli, essendo tutte piuttosto belle. Così come pure la giuria che deve giudicare la sezione riservata alla pittura, composta dall’architetto Flaviano Miccoli, dal pittore Mimmo Potenza e dall’architetto Egidio Sassone. Nel libro, anche un breve profilo di Suor Orestina Grigoletto e di don Pino Terracina. La prima morta di malattia, dopo varie sofferenze, ha prestato la sua opera a favore dei bambini di questa comunità di Senise, fin dagli anni Sessanta; il secondo morto tragicamente a soli 33 anni a causa di un incidente stradale assurdo. I premi lo ricordiamo, sono stati assegnati in una apposita cerimona al Primo posto per Carmela Tuzio (La vita): Fragile/ intristita/ allegra/ imprevedibile/ misteriosa/ a volte poco rispettata/ cammina la vita/ per le nostre vie. Secondo posto per Giovanni Appella (Il silenzio); terzo per Alessia Lerose (Il libro è..). Per tutti gli altri, menzione d’onore. Gianni Costantino


Matera 31

Sabato 10 gennaio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Oliveto L.

Rotondella

Servizi sanitari

Nettezza urbana e pulizia

Va in pensione l’unico medico di base

E’ pronta a partire la municipalizzata

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a pag. 39

Non pagata la tredicesima mensilità e l’ultimo stipendio. Si temono provvedimenti drastici

Ferrosud, ora è crisi aperta Martedì incontro in Confindustria sulla situazione aziendale Lunedì sindacati in piazza

Striscia di Gaza manifestazione anticrisi

La commessa dell’Orient Express resiste, niente da fare invece per la questione Trenitalia

TORNA ad alzarsi forte il grido di allarme sulla Ferrosud di Matera. Il principale motivo di preoccupazione che serpeggia tra i lavoratori riguarda la perdita della commessa con Trenitalia che si pensava di poter recuperare ma che per il momento è stata bloccata. Lo stato di incertezza è quindi aumentato e l’ultima riunione a dicembre presso la Regione Basilicata non ha contribuito affatto a migliorare la situazione così come l’attesa per la tredicesima mensilità che ancora tiene in ansia i lavoratori. Il clima in questi giorni è quantomai caldo e le voci sempre più preoccupanti si rincorrono. Se ne capirà di più martedì pomeriggio alle 15,30 quando ci sarà un incontro presso la sede materana di Confindustria per un esame congiunto (azienda-sindacati) della situazione aziendale. Nulla che lasci presagire il peggio ma certo un nuovo e delicato faccia a faccia: «vogliamo risposte anche perchè le ultime non ci hanno certo tranquillizzato» spiega al Quotidiano Giuseppe Giannella della Fiom Cgil, «innanzitutto chiederemo all’azienda il pagamento di tutte quante le spettanze che i lavoratori ancora attendono. Questa sarà l’unica pregiudiziale che porremo sul tavolo del confronto e poi ascolteremo quello che ci verrà detto.

Certo le notizie che provengono da Trenitalia con quest’ultima che non intende recedere dalla propria posizione, non possono contribuire a tranquillizzarci». A preoccupare soprattutto la frase pronunciata nell’ultimo incontro in sede regionale quando l’azienda ha spiegato che «senza la commessa di Trenitalia non ci sarebbe più convenienza ad attività in questo stabilimento». Parole che pesano e che preoccupano non poco i lavoratori della Ferrosud. Parole sulle quali sarà necessario avviare un confronto nell’appuntamento previsto per martedì. «Dobbiamo chiarirci su quelle che sono le prospettive e le possibilità future di quest’azienda, dobbiamo evitare situazioni che non possono certo essere sostenibili» spiega Giannella. E sarebbe del resto clamoroso che la Ferrosud, proprio dopo una serie di annunci di crescita, una commessa importante come quella dell’Orient Express, una serie di partnership da avviare (così come annunciato in un’occasione ufficiale) facesse marcia indietro a pochi mesi da tutto questo. I lavoratori e i sindacati però lo temono. La voce, senza conferma di una richiesta di cassa integrazione ordinaria imminente serpeggia nello stabilimento senza trovare conferme. Martedì le risposte ufficiali. I timori restano. La crisi è aperta. Piero Quarto

Trenitalia ha ritirato commessa allettante

Manuela Taratufolo

LA REPLICA

Prevale interesse della città In relazione all'intervento pur con le trasformazioni di Franco Di Pierro pubbli- sempre finalizzate verso cato sul Quotidiano (Rego- l'area pubblica - che si dolamento Urbanistico - La vessero rendere necessadomanda è: quali interessi rie. Regolamento urbanistiprevarranno?), il Sindaco co, piano di Matera strategico e Emilio Nicopiano strutla Buccico turale, insieha così dime con la Zochiarato: na Franca, “La rispopossono desta che, con terminare scetticismo, una storica attende svolta positiFranco Di va. Pierro, è Certasemplice: mente occorprevarranre volare alno gli inteto. e in queressi della sto mese iniCittà. E' terziano i lavori minato il ladel Comitato voro della Scientifico Commissiodel Museo ne Comuna- Il sindaco Nicola Buccico Demoetle, che ha noantropoesaminato le osservazioni: la Giunta, logico e si concludono i lacon la maggioranza, pro- vori - il 24 gennaio - per le porrà le linee da affidare al Archistar di Piazza della prof. Nigro. Rimane ferma Visitazione. Tanto per rela corsia preferenziale per stare a due grandi appunl'edilizia sociale e la perma- tamenti volti ad internazionente destinazione pubbli- nalizzare la Città di Mateca dei grandi spazi (Stadio), ra”.

CGIL CISL UIL della provincia di Matera indicono per lunedì prossimo alle ore 18, nello spiazzale antistante la sede della Prefettura, un sit in per sensibilizzare l'opinione pubblica materana e il governo centrale sulla crisi israelo - palestinese. «La scelta delle armi, come soluzione del conflitto, non può che portare altre morti, altro odio, altri lutti e sofferenze nelle famiglie palestinesi ed israeliane. Occorre cessare il fuoco e riprendere la strada del negoziato e del dialogo, imboccando con determinazione e chiarezza la soluzione politica che rappresenta l'unica soluzione possibile per la sicurezza di Israele e per la sorte dei palestinesi. Pace, benessere, sviluppo e sicurezza devono essere assicurati a tutti. Si deve affermare il diritto di entrambi gli stati e le popolazioni ad esistere: senza questo riconoscimento e convincimento non potrà verificarsi crescita democratica, sviluppo economico, sicurezza e stabilità per queste due popolazioni». Cgil, Cisl e Uil dicono basta ai lutti, ai morti, ai muri, alle rappresaglie, alle minacce e missili sui villaggi israeliani, alle colonie nei territori palestinesi, alle discriminazioni, alle provocazioni e rappresaglie. Urge che torni subito il negoziato. «Nel denunciare il silenzio del Governo Italiano sulla crisi in atto e la mancata risoluzione da parte dell'Onu, nel richiedere a tutti, ciascuno per il proprio ruolo, di attivarsi per una tregua immediata nella Striscia di Gaza, Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera invitano la cittadinanza a partecipare attivamente al sit in indetto per lunedì alle ore 18 e chiedono di essere ricevuti, durante lo svolgimento della manifestazione, dal Prefetto.


32 Matera I lavori interesseranno il pavimento e gli impianti elettrico e di climatizzazione Sabato 10 gennaio 2009

Cattedrale riaperta nel 2010 Finito il primo lotto, il secondo da 1,4 milioni avviato a breve CI vorrà oltre un anno per poter disporre nuovamente della Cattedrale di Matera. I lavori che la interessano continueranno ancora. Di due milioni e mezzo circa l’investimento complessivo diviso però in due tranche. Il primo lotto sta per essere completato a breve: «mancano solamente dei piccoli interventi che richiedono un clima asciutto e che volontariamente abbiamo deciso di rinviare» spiega l’ingegner Antonio Persia della Soprintendenza per i Beni Ambientali e del Paesaggio della Basilicata. «Nel frattempo abbiamo realizzato oltre il 95 per cento dei lavori del primo lotto. Ci restano da sistemare le guaine per le coperture in prossimità dell’abside e dei transetti, che ultimeremo non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno. Si tratta comunque solo di qualche settimana, se non ci fosse il secondo lotto avremmo già consegnato la Chiesa prima di Natale. Ora aspettiamo il momento più opportuno per gli ultimi ritocchi che mancano». La vera novità di queste ore sta nel fatto che è stato definito il progetto integrativo alla progettazione generale per il secondo lotto dei lavori, pari a 1.400.000 euro, che dovrà consentire opere di riqualificazione e di impianti nella Cattedrale di Matera. Sono previsti, infatti, la realizzazione degli impianti elettrici nel rispetto delle norme di sicurezza e di riscaldamento, con pannelli radianti a pavimento. «Si tratta di un intervento molto delicato che ci porterà a muoverci, soprattutto per la pavimentazione all’interno della Cattedrale. Contiamo – ha detto Persia – di appaltare i lavori in primavera per una durata di 12 mesi. Ritengo che gli interventi di restauro e riqualificazione della cattedrale possano essere completati per il 2010, non credo si possa dare una data precisa ma certamente abbiamo bisogno di un anno di tempo per terminare gli interventi. Non pensiamo di trovare sorprese, le uniche potrebbero arrivare da ciò che c’è sotto la pavimentazione ma le nostre ricerche ci inducono a non avere dubbi e ritenere che si possa concludere tutto nei tempi stabiliti». Ciò che è certo come ha confermato lo stesso Persia è che la Cattedrale non sarà disponibile neanche per quest’anno 2009 così come è stato già per le ultime occasioni: «proprio ora che i lavori interesseranno l’interno e il pavimento diventa quantomai improbabile riuscire a poter rendere disponi-

L’Api per le aziende non finanziate

Bando Pisu il Comune rimoduli i fondi

Nunzio Olivieri presidente dell’Api L’interno della basilica Cattedrale a Matera

La chiesa resta indisponibile per la festa della Bruna anche nel 2009 bile la struttura per cui credo che i materani dovranno pazientare per almeno un altro anno. Nel 2010 i lavori saranno certamente completati. Non abbiamo motivi per non rispettare i tempi tecnici necessari, non credo ci saranno sorprese». Il Duomo è interessato attualmente da lavori di restauro, a seguito dei crolli che si verificarono nel gennaio e nel novembre 2003 e che hanno reso necessari una serie di interventi e soprattutto il reperimento dei fondi per un completo recupero della Chiesa. Proprio il reperimento dei fondi per il primo lotto, circa un milione di euro proveniente proprio dal gioco del Lotto, ha provocato un protrarsi eccessivo dei tempi e l’indisponibilità ad un utilizzo pieno della Chiesa.

E’ dal 2003 che un crollo impedisce una fruizione piena della struttura

Nasce il periodico “Logos” IL 13 gennaio 2009, alle ore 16 nella sede dell'Acivescovado di Matera in piazza Duomo, si terrà la conferenza stampa di presentazione del periodico "Logos le ragioni della verità". L'Arcivescovo di MateraIrsina, Mons. Salvatore Ligorio, il direttore responsabile e il direttore editoriale, don Giampaolo, illustreranno i contenuti della pubblicazione. Contestualmente sarà presentato anche il “Progetto Lidia: Il Microcredito a servizio della Micro - impresa nell'Arcidiocesi di Matera - Irsina”.

L'Arcivescovo di MateraIrsina, Mons. Salvatore Ligorio, parteciperà anche a questo momento, insieme al direttore della Caritas diocesana, don Filippo Lombardi, alla responsabile del Servizio di pastorale sociale e del lavoro, Tina Cardinale, alla responsabile del Servizio di pastorale giovanile, Apollonia Nicoletti, e all'animatrice di comunità del progetto Policoro, Valeria Tozzi. I relatori illustreranno il progetto in tutti i suoi particolari e le caratteristiche che lo animano. matera@luedi.it

CON il bando “Rianimazione Economica - Centro servizi alle Pmi”, il Comune di Matera ha finanziato con oltre 900mila euro dei fondi Pisu, 17 imprese locali che potranno così rafforzare la propria competitività nel settore delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Ict). Su 28 domande presentate, tuttavia, 11 aziende sono rimaste escluse per mancanza di fondi, poco più di 450mila euro che adesso l'Api torna a chiedere al Comune di reperire per completare lo scorrimento della graduatoria. Il presidente Olivieri ha chiesto nuovamente agli amministratori comunali di rendere disponibili ulteriori risorse finanziarie al fine di erogare i contributi previsti anche alle imprese ammesse ma non finanziate per esaurimento dei fondi. In particolare, il presidente dell'Api evidenzia l'opportunità di procedere ad una rimodulazione delle risorse in modo da poter disporre della somma necessaria da destinare alle 11 aziende interessate. Il tempo stringe, in considerazione dell'iter procedurale richiesto e della scadenza della rendicontazione dei fondi Pisu, posta al 30 aprile 2009. Per Olivieri si tratta di un problema di volontà politica, più che di fattibilità tecnica, atteso che il Consiglio Comunale potrebbe rimodulare le risorse per tempo previa concertazione con la Regione. La questione non è di poco conto se si pensi che rafforzare il tessuto produttivo locale attraverso l'apporto delle tecnologie innovative in grado di potenziarne la competitività sui mercati nazionali di riferimento, oltre che essere un obiettivo del Comune di Matera rientrante nel Progetto Intergrato di Sviluppo Urbano, è soprattutto una delle principali esigenze del tessuto produttivo locale. matera@luedi.it

Un progetto della Provincia valorizzerà le produzioni, la tutela dei consumatori e l’educazione alimentare

La cultura della tipicità anche a scuola «PARTIRÀ nei prossimi giorni un progetto di informazione per la valorizzazione delle produzioni, la tutela della salute dei consumatori e l'educazione alimentare promosso dall'Assessorato alle Attività produttive della provincia di Matera. Si tratta di un'iniziativa finanziata dal Ministero dello Sviluppo agricolo e che ha come obiettivo specifico quello di individuare i prodotti che possono essere definiti “tipici”, di conoscere la loro situazione produttiva e di prendere consapevolezza di quelle che sono le loro potenzialità di sviluppo. Il progetto mira alla loro valorizzazione ed a garantire loro un aumento di visibilità, facendone da un lato la base di partenza per il potenziamento del turismo eno-gastronomico della provincia di Matera ed attivando dall'altro, un modello di sviluppo, al fine di recuperare la tradizione e la cultura locale ma anche di inserirla nei moderni circuiti di valorizzazione economica, attraverso forme, tecniche ed organizzazioni appropriate. Altro punto cruciale del progetto è

la promozione di una corretta abitudine alimentare ed una sana igiene di vita per conoscere e prevenire malattie legate ad una cattiva alimentazione soprattutto nei soggetti in età adolescenziale. «Il progetto - ha spiegato Nicola Buonanova assessore alle Attività produttive della Provincia di Matera - è indirizzato a tutta la popolazione con particolare riferimento agli alunni e studenti delle scuole elementari e medie, nonché alle associazioni di categoria che saranno anch'esse coinvolte, le quali sono state convocate nella prossima settimana presso il mio assessorato. Ne divulgheremo le finalità su tutto il territorio, in tutte le scuole dove saranno coinvolti direttamente gli alunni delle classi quarta e quinta elementare. Oltre a fare delle lezioni teoriche ci saranno delle visite guidate nelle aziende per vedere da vicino come si producono i prodotti agro-alimentari, olio, pasta, vino, miele, prodotti lattiero caseari e salumi per i quali sono previste delle degustazioni.

La Provincia di Matera, a tal proposito - ha continuato l'assessore - ha sottoscritto un protocollo d'intesa con l'Ufficio scolastico provinciale. Abbiamo organizzato tre seminari per aree: mare, montagna e capoluogo di provincia. I lavori infine - ha concluso Buonanova resteranno nel tempo grazie alla realizzazione di quattro filmati a carattere informativo - promozionale ed un Dvd. Ogni filmato avrà la durata di sette/otto minuti e riguarderà le più importanti aree della provincia». Entusiasta anche il presidente della Provincia, Carmine Nigro: «Teniamo molto - ha detto - ai produttori dell'agro-alimentare di qualità di cui il nostro territorio è ricco. Attuare un progetto con le scuole, significa portare nelle famiglie la cultura della buona e sana alimentazione basandosi sul consumo prevalente di prodotti tipici locali e alimentando difatti lo sviluppo di una filiera corta che metta direttamente in contatto le famiglie di consumatori con le aziende dei produttori. Tra l'altro - ha

L’assessore provinciale Buonanova

continuato Nigro - il progetto svilupperà esperienze dirette nelle aziende agricole attraverso la materiale visualizzazione dei procedimenti di produzione e di lavorazione dei progetti stessi. Noi ci auguriamo che con gli alunni delle scuole, questi appuntamenti siano frequentati anche dai genitori oltre che dagli insegnanti. Quindi - ha concluso - la conoscenza delle aziende può essere utile a creare la filiera corta».


Matera 33 Le difese presentano delle eccezioni procedurali, il giudice rinvia tutto al 10 aprile Sabato 10 gennaio 2009

Davanti al Gup l’ex giunta Carelli Prima udienza sul concorso vinto da Pietrocola e Menzella E’ INIZIATA ieri mattina l’udienza preliminare dinanzi al Gup Rosa Bia dell’ex giunta provinciale guidata da Giovanni Carelli per il concorso che ha riservato due posti ai dirigente della Provincia di Matera Domenico Pietrocola e Francesco Menzella. Le difese degli avvocati Petrachi, Buccico e Santochirico hanno presentato una serie di questioni procedurali che hanno indotto il giudice ad esaminare i documenti presentati e rinviare l’udienza al prossimo 10 di aprile. Quello di ieri mattina è stato dunque solamente il primo approccio di una questione che si trascina da tempo e per la quale il pubblico ministero, Giuseppe Chieco, ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti quanti gli imputati. L’inchiesta era partita da due degli “altri candidati” ai posti di dirigente della Provincia cioè Giuseppe Giordano e Franco Aiello. Spetterà al Giudice per le udienze preliminari Rosa Bia, probabilmente non in una sola udienza, decidere se rinviare o meno a giudizio Carelli, i suoi assessori e i dirigenti. Giordano e Aiello sono parte offesa nel procedimento, così come l'attuale presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro. Le persone per cui il pm Chieco ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d'ufficio continuato in concorso sono l'ex presidente della Provincia Giovanni Carelli, già presidente della Provincia di Matera e attuale consigliere regionale che ha recentemente aderito ad una formazione di centro, insieme ai componenti della sua giunta Francesco Bitondo e Francesco Labriola, Leonardo Calciano, Rosa Maria Benevento, Paolo Emilio Stasi, Giuseppe Filippo e Nicola Tauro, nonché il segretario generale dell'ente Filippo Fortunato, anche come presidente della commissione giudicatrice. Per la ricostruzione dell'accusa tutte quante le persone coinvolte nella loro qualità di pubblici ufficiali indicevano i concorsi pubblici ma senza tener conto dell'«obbligo di approvazione del programma triennale assunzioni, dell'obbligo di individuazione piante organiche e pianificazione assunzioni con accertamento delle competenze informatiche e di lingua straniera, dell'obbligo di deliberazione annuale della giunta per l'avvio di procedure concorsuali».

Il procuratore Chieco, l’ex presidente Carelli e Pietrocola

«Il traffico cittadino è nel caos mentre l’amministrazione temporeggia»

«Una politica di soli proclami» Il consigliere del Pd, Trombetta esamina i disagi della città «IL traffico cittadino è nel caos, e ciò avviene mentre l'Amministrazione cittadina incomprensibilmente temporeggia e tergiversa». E' stato forte il disappunto mostrato dal Consigliere Comunale Nicola Trombetta, gruppo Pd, che, intervenendo in merito agli ultimi avvenimenti che stanno interessando gli ausiliari al traffico della società Sisas, non ha mancato di indicare la fumosità dei comportamenti assunti da questa giunta. «Il sistema di sorveglianza e sanzionamento della sosta automobilistica è oramai fuori controllo» - ha dichiarato il Consigliere Comunale Trombetta - dal 24 dicembre 2008 è in atto difatti lo sciopero degli Ausiliari della Sosta, perché licenziati dalla società Sisas, oramai ex gestore dei parcheggi pubblici in città; la mancata proroga del servizio, lasciata scadere il 3 gennaio dal Comune di Matera, abbandona così all'arbitrio le aree blue del centro storico ed impone la chiusura dei parcheggi coperti di Piazza Cesare Firrao e di via Lucana. A ben vedere, a poche settimane dalla cessazione del servizio in passato assicurato dagli Ausiliari - ha quindi sottolineato Trombetta

- le aree blu hanno finito per ospitare, in pianta quasi stabile, le autovetture dei soli residenti del centro storico, e parliamo - ha rimarcato l'esponente del Pd - di oltre 500 posti macchina con altrettanti veicoli, lasciati lì in sosta permanente». La situazione appare poi in tutta la sua drammaticità se si considera che dal mese di ottobre l'attuale maggioranza cittadina non ha provveduto al rinnovo del contratto dei 21 Ausiliari del Traffico, così contribuendo a creare un grande disagio alla viabilità urbana. «Oggi, tutto è lasciato nelle mani del Comando di Polizia Municipale, che - ha rammentato il consigliere Trombetta - con un organico di 60 Agenti di Polizia di cui 4 invalidi e circa 20 con prescrizione all'impiego da parte del medico della Legge 626, svolge tuttavia la propria attività con grande spirito di servizio. A proposito di Polizia Municipale vorrei ricordare ai Capigruppo di maggioranza Cappella, Lorusso e Stella Brienza che da settembre, contrariamente a quando dichiarato in risposta ad una mia precedente sollecitazione, il vestiario per i vigili non è stato ancora acquistato e si è lontani

anni luce da una qualsiasi prospettiva di intervento in tal senso». Eppure i disagi sono sotto gli occhi di tutti. «Alla città - ha rincarato Trombetta - è mancata progettualità e capacità decisionale: le 500 aree blu, destinate al parcheggio a pagamento ed ora adoperate gratuitamente dai residenti del centro per la sosta senza tempo della propria autovettura, si sommano infatti all'assenza delle Ausiliare del Traffico, in passato utilizzate nel controllo dei divieti di sosta, di fermata e doppie file, divenuti fenomeni quotidiani in città. E, infine, quasi a voler porre una pietra tombale sulla vitalità ed efficienza del traffico cittadino ha dichiarato Trombetta - ci hanno pensato ancora le scelte di questa amministrazione, con la protrazione dei lavori di via Ridola, a suo tempo inaugurata dal Sindaco con tanto di taglio di nastro, che sembrano oramai ricalcare i tempi dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria (maglia nera dei lavori pubblici). La strada continua oltretutto a rimanere sprovvista di adeguata segnaletica - ha spiegato il Consigliere - se non si vogliono conside-

Il consigliere Braia chiede che la gratuità valga anche per la sosta sulle strisce blu

Parcheggi, norme più chiare per i disabili «SAREBBE utile che in tempi brevi l'amministrazione di destra pubblichi una precisazione che faccia chiarezza sull'Art. 3 del Bando di affidamento del servizio pubblico di gestione dei parcheggi, in scadenza il prossimo 3 Marzo e nel quale si indichino, tra coloro che sono esentati dal pagamento della sosta, i nostri concittadini disabili, ma solo se gli stessi parcheggiano sulle strisce gialle a loro già riservate la cui gratuità è già previste per legge». Lo sostiene in una nota il consigliere del Pd, Luca Braia che aggiunge: «Un vero paradosso per il quale si chiede al Sindaco ed al Dirigente di porre immediato rimedio o attraverso una specificazione dell'Art. 3 del bando che renda la sosta gratuita anche nelle strisce blu per i veicoli a servizio del titolare del contrassegno (per i quali andrebbe però effettuata una attenta e sistematica verifica dei requisiti per la titolarità) per disabili con l'obbligatorietà della sua esposizione o attraverso l'eliminazione dello stesso articolo che così formulato risulta oggettivamente inutile e fuorvian-

te. Questo darebbe a chiunque trasporti in concreto, un disabile e solo in quella occasione, la sosta gratuita anche nelle strisce blu come avviene in città importanti come per esempio Milano, Firenze, Bologna, Cesenatico, Trento, Benevento, Cesenatico. Si ribadisce inoltre -- prosegue - la necessità di dare seguito , sul tema delle disabilità , nel più breve tempo possibile all'Ordine del giorno proposto dal sottoscritto al consiglio comunale di qualche settimana fa ed approvato all'unanimità che impegnava l' amministrazione comunale a formare una commissione tecnica che esegua il censimento di tutte le barriere architettoniche presenti in città e che secondo il criterio della priorità le stesse - conclude Braia - siano inserite in un piano di abbattimento sistematico le cui risorse necessarie debbano essere trovate dal capitolo di bilancio comunale approvato relativo ai “servizi sociali” ed attraverso la richiesta di fondi Regionali oggi già disponibili». matera@luedi.it

Il consigliere Luca Braia

Il consigliere Nicola Trombetta

rare i due vasi di alberi di mandarino collocati all'ingresso di Via Ridola a mo' di segnaletica verticale. Ed ancora, la pericolosa apertura del doppio senso in Via Rocco Scotellaro ingolfa ulteriormente il traffico cittadino. Di fronte a questo grave caos ha ammonito il Consigliere Trombetta - non servirà proseguire in questa politica affabulatoria, fatta solo di proclami: è tempo che l'amministrazione, dopo quasi 2 anni dall'insediamento, inizi ad assumere le proprie responsabilità, e sappia riconoscere i propri limiti senza nascondersi dietro strumentali paraventi del passato». matera@luedi.it

In un libro della Provincia la caccia dalla A alla Z LEGISLAZIONE, zoologia,armi e munizioni, nozioni di ecologia e di pronto soccorso sono gli argomenti che la Provincia di Matera ha trattato in una pubblicazione per l’abilitazione all’esercizio venatorio. La dispensa, redatta in 500 copie dall’Ufficio Aree protette, Tutela della Fauna, Caccia e Pesca, è integrata da quesiti ricorrenti su alcuni argomenti di stretta attualità per cacciatori e addetti ai lavori. Dagli organismi delegati all’attività venatoria, ai periodi e modalità delle specie cacciabili, fino all'esercizio in prossimità di fabbricati, infrastrutture, l’impiego di fucili e munizionamento.

La pubblicazione elenca, con l’apporto di illustrazioni, la fauna stanziale e migratoria, quella protetta e cacciabile nei vari periodi dell’anno. Spazio ulteriore, inoltre, è stato riservato in particolare alla tutela della natura e alla salvaguardia delle colture agricole, alla cinofilia, alle norme di soccorso e ai quiz per sostenere gli esami. «Il sapere – ha spiegato l’assessore provinciale alla Caccia e alla Pesca Nicola Buonanova – la conoscenza e il rispetto delle regole sono elementi fondamentali per coniugare le esigenze del mondo venatorio con quelle agricole e ambientali». matera@luedi.it


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Sabato 10 gennaio 2009

Matera TAXI MATERA 3332685173

Conferenza Asm

Luigi Pio

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, dottor Vito Gaudiano, illustrerà obiettivi e programmi della nuova Asm – istituita dalla Regione Basilicata – nel corso di una conferenza stampa che è stata convocata nella sede aziendale di Matera per oggi. L’ incontro con il dott. Gaudiano, si terrà alle 10.00 presso la sede della direzione sanitaria dell’Ospedale Madonna della Grazie che si trova al piano -1, scala C e verterà sul futuro dell’Azienda sanitaria di Matera e sui relativi programmi.

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Incontro su S. Paolo Si terrà oggi alle 16.30 nell’istituto tecnico commerciale e per geometra Olivetti, in via Mattei, il Laboratorio per docenti sul tema «San Paolo, comunicatore in ascolto della cultura del suo tempo», promosso dall’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica. La relazione principale sarà tenuta dal prof. don Pasquale Giordano. I lavori prevedono un confronto-dialogo.dibattito su un tema che coinvolge i docenti scolastici di ogni ordine e grado e si rivolge in particolare all’approfondimento di un argomento che mai come oggi assume fondamentale importanza: la comunicazione.

I migliori auguri per il tuo primo compleanno da mamma Chiara e papà Pino e da tutto lo staff della "Tana del Blasco", amici e compari al piccolo Luigi Pio, con l'augurio che il futuro sia sempre a colori....

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Supernatura di Bianco PROSEGUE fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.

“Sunshine” al teatro Duni

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Uva Motta M. C. via Gravina 40 - 0835/264331

Cooperativa Associazione

“Jan

Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704

Il 13 gennaio alle 21 al teatro Duni Sebastiano Somma e Benedicta Boccoli presentano “Sunshine” di William Mastrosimone regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine di William Mastrosimone è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.

Mostra di Sciandivasci PROSEGUE fino al 10 gennaio nella Mediateca Provinciale di Matera la mostra di sculture “Volti della Memoria” di Domenico Sciandivasci. E’ una collezione di 16 opere in terracotta. «L’interrogativo era, e rimane, il seguente - spiega Sciandivasci - è possibile servirsi ancora delle idee e degli ideali di tantissimi spiriti eletti come strumenti operativi, per la ricerca di mondi migliori? E ancora: il pensiero umano, nella sua accezione più generale, è costretto, a perdersi nei meandri dell’oblio». La mostra è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 18,30; venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingresso è gratuito.

0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express

DA VEDERE Fino al 10 gennaio nella Mediateca provinciale Ribecco è possibile visitare la mostra mostra fotografica “Il matrimonio: dalle immagini, la nostra storia”. Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle ore 18,30 venerdì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30. L’ingressoè gratuito.

0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 18- 19,45- 21,40

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Il cosmo sul comò 19.00- 21,45

•KENNEDY• Matera 0835-310016 The Millionaire 17-19,15-21,30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Il cosmo sul comò 17-19 - 21,30

•CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sette anime ore 17,15-19,30-21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 18,15-20-21,45

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò ore 18,30-21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


Matera 35 Si trascina una vicenda che doveva sbloccarsi in pochi giorni come ancora ribadisce Di Pilato Sabato 10 gennaio 2009

La burocrazia frena la mensa Un equivoco sul contratto con l’Ardsu ritarda l’apertura ANCORA in stand-by, probabilmente per qualche altra settimana, l’apertura della mensa universitaria della città dei Sassi. Negli auspici del dottor Giovanni Di Pilato, direttore dell'Ardsu, l'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, il servizio avrebbe dovuto essere attivato entro la fine del 2008. Già nelle scorse settimane, a rallentare l'apertura delle mensa in vico XX Settembre, erano stati, sottolineava Di Pilato «Problemi tecnici non imputabili all'Ardsu che sono però in dirittura d'arrivo. I lavori di completamento, in corso di ultimazione, per quanto ci riguarda devono essere fatti dalla Vivenda che è aggiudicataria della gara (l'azienda si è aggiudicata l'unica gara che riguardava le mense sia di Potenza sia di Matera, ndr) - ha precisato telefonicamente il direttore Di Pilato - La Vivenda sostiene che c'è stato un qui pro quo durante la stesura del contratto: in pratica, in fase di partecipazione alla gara, avrebbe escluso il subappalto, cosa di cui invece intende avvalersi ora. Siccome ci sono atti di gara, se in fase di par-

La sede dell’Ardsu

tecipazione alla gara ha escluso il subappalto, non può avvalersene oggi. L'inghippo è questo. Ho chiesto all'ufficio di verificare procurandosi tutti i pregressi atti di gara per vedere se ha ragione la Vivenda sul qui pro quo o se invece l'impegno a non subappaltare c'era e c'è. Con questo vincolo, la Vivenda deve mettersi l'a-

nimo in pace». Passaggi alquanto delicati, quindi, che per il direttore Di Pilato entro qualche settimana dovrebbero risolversi. La gara di appalto per la mensa si è svolta nel 2007: il contratto di locazione di durata novennale per la sede della mensa è stato firmato il 21 settembre 2004, men-

tre il 13 settembre 2007, è stato siglato il contratto di appalto tra l'Ardsu e la Vivenda Ci saranno cinquanta posti e nel capitolato d'appalto è previsto che “la somministrazione dei pasti agli utenti dovrà avvenire mediante il sistema self service. Il ritmo di distribuzione dovrà essere tale da consentire anche in caso di affollamento il servizio di almeno tre utenti al minuto”. Situata in una zona strategica, l'attivazione permetterà agli studenti universitari materani di usufruire di un servizio finora non presente in città. Nel 2007 sono stati 23075 i pasti consumati tramite convenzione dell'Ardsu con alcuni ristoranti materani. L'Ardsu si occupa anche di borse di studio, alloggi in residenze studentesche, esonero o riduzione delle tasse universitarie e convenzioni. Gli uffici, in vico XX Settembre 42/46, sono aperti il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 12,30 mentre il martedì e il giovedì anche dalle 15,30 alle 17,30. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

«Mi ha insegnato tanto e per questo gli sarò sempre riconoscente »

Mons.Cavalla, eredità spirituale Il ricordo di Franco Conese nel libro “Profeta di gioia” «La sua vita interiore, il suo apostolato sacerdotale e la sua immolazione hanno sempre avuto il tono della gioia». In questo modo i materani, ma soprattutto don Franco Conese, ricordano monsignor Vincenzo Cavalla, arcivescovo di Matera e Acerenza dal 1946 al 1954. Il presule è stato ricordato giovedì sera nella chiesa di San Francesco D'Assisi in occasione della presentazione del libro “Profeta di Gioia”, scritto da monsignor Franco Conese ed edito dalla Bmg editrice. La serata è stata introdotta dal coro della Polifonica “Rosa Ponselle”, diretto dal maestro Giuseppe Ciaramella e accompagnato all'organo da Andrea Zaccaro. Sono state eseguite le “Ave Maria” di Rossini, Liszt e Saint- Saens. Dopo l'intervento di Franco Palumbo, che ha ricordato le qualità umane e cristiane di monsignor Cavalla, è seguita da parte di monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera- Irsina, la presentazione del libro, alla sua seconda edizione, che è stato arricchito di inserti pubblicati nel 1954.«Il messaggio costante della gioia che monsignor Cavalla trasmetteva ha detto l'arcivescovo - aveva come fonte la santità; egli, che amava vivere in mezzo alla gente, ha offerto al mondo la gioia, la serenità e la speranza. Don Franco ha delineato la figura di questo vescovo straordinario, tanto amato dalla comunità, mettendone il risalto la grande spiritualità e il grande equilibrio interiore. Importante fu il suo rapporto con i giovani, con i sacerdoti, con gli operai e con le autorità; accoglieva tutti, non lasciava nessuno senza una buona parola». L'amore che la città di Matera provava nei confronti di monsignor Cavalla è stato testimoniato dalla

presenza di tanta gente, accorsa per ricordare la bontà, la pazienza e la mitezza di questo grande uomo; tra gli altri, erano presenti alla presentazione il vescovo di Acerenza monsignor Giovanni Ricchiuti, il vescovo emerito di Acerenza monsignor Michele Scandiffio e il vicario generale della diocesi Matera-Irsina don Pierdomenico Di Candia. Tra i tanti avvenimenti della vita di monsignor Cavalla, il vescovo Ligorio ha ricordato anche la realizzazione del giornale della diocesi “L'Eco di Matera e Acerenza”, come mezzo per avvicinarsi alle famiglie, alla gente, alle comunità. La seconda edizione del testo è nata dalla necessità di esaudire le tantissime richieste di sacerdoti e laici, perché da diversi anni non si trovano più copie della prima stesura. Ha preso poi la parola monsignor Conese che, visibilmente commosso, ha ricordato i sette anni vissuti vicino a monsignor Cavalla. « Mi ha insegnato tante cose ha detto il sacerdote - e per questo gli sarò sempre riconoscente; ho imparato tanto, soprattutto la sua linea di spiritualità. La santità era la sua palestra quotidiana, dove ritmava l'impegno più serio della donazione a Dio e del servizio ai fratelli». Don Franco Conese, che è stato vicario generale dell'arcidiocesi Matera-Irsina, direttore dell'Ufficio Catechistico, assistente della Fuci e del Movimento Laureati (solo per citarne alcuni), per le sue numerose pubblicazioni è stato insignito del premio letterario “Icilio Felici”, della medaglia d'argento per la Cultura e l'Arte dal Ministero della Pubblica Istruzione e per quattro volte del premio letterario della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Dodici persone denunciate per reati vari

Controlli nei cantieri e sull’intero territorio guardia alta dell’Arma

Una pattuglia dei carabinieri

I Carabinieri del Comando Provinciale di Matera e del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro, nell'ambito di un controllo straordinario del territorio, hanno nel complesso deferito all'Autorità Giudiziaria 12 persone per reati vari. In particolare, nell'ambito dei predisposti servizi finalizzati a contrastare il fenomeno della manodopera abusiva e degli incidenti sui cantieri edili, i militari del locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, insieme al personale tecnico della Direzione Provinciale del Lavoro ed ai militari della Stazione Capoluogo, hanno controllato 4 cantieri edili in città, deferendo all'Autorità Giudiziaria altrettante persone ritenute responsabili di violazioni della normativa in tema di sicurezza sui cantieri. Tra le maggiori infrazioni riscontrate vi è la mancata predisposizione di idonee opere provvisionali, la mancanza di adeguata protezione di ponti di lavoro disposti ad un'altezza superiore ai due metri, la mancata presentazione della documentazione necessaria per verificare la regolarità del ponteggio, la mancanza di adeguata protezione del posto di lavoro fisso utilizzato per la preparazione delle malte e delle postazioni di carico. Ancora a Matera, i mili-

tari della locale Compagnia hanno deferito 5 persone, tutte ritenute responsabili a vario titolo della realizzazione, presso una struttura ricettiva del luogo, di un immobile in totale difformità rispetto al permesso di costruzione loro concesso. L'immobile è stato sottoposto a sequestro. Un'altra persona è stata deferita per l'inosservanza di provvedimenti dell'Autorità in quanto non ha ottemperato ad un'ordinanza di immediata cessazione dell'attività emessa dal sindaco a seguito di un ulteriore controllo effettuato dai Carabinieri nelle settimane precedenti. L'attività, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stata altresì sottoposta a sequestro preventivo per evitare la reiterazione del reato. Il titolare di un'altra struttura ricettiva, inoltre, è stato denunciato per aver organizzato delle serate di spettacolo ed intrattenimento senza la prescritta licenza di Pubblica Sicurezza. Infine, i militari della stazione di Matera hanno deferito un giovane 21enne incensurato di Matera ritenuto responsabile del reato di ricettazione in quanto colto in possesso di un telefono cellulare risultato provento di un furto perpetrato a Matera alla fine del 2006. matera@luedi.it

Il coro Ponselle

La strada che divide lo spazio per le auto e l’ingresso dell’asilo di via Bramante invasa dal fango

Pioggia in città, parcheggio in tilt LE forti piogge che cadono sempre più frequentemente in questa stagione invernale, complicano la situazione dei genitori che quotidianamente si recano in Via Bramante per accompagnare i bambini all'asilo comunale. Il piccolo tratto di strada che separa il parcheggio delle auto dall'ingresso dell'edificio scolastico, è stato letteralmente invaso dal fango nelle prime ore della mattina, rendendo quindi difficoltoso da raggiungere per i genitori che nella maggior parte delle volte hanno in braccio i loro figli e quando piove cercano di percorrere quel tratto nel minor tempo possibile.

L'area diventa impraticabile a causa del fango nell’assenza del quale, invece, non si verificano problemi. Con l'acqua piovana, al contrario, si formano enormi buche, al punto tale da rappresentare un serio pericolo per l'incolumità di cose e persone, soprattutto bambini. Diventa difficile spiegare ai bambini, quando si verificano questi inconvenienti a causa del maltempo, che tale situazione è frutto della mancanza di volontà di risolvere il problema che si trascina ormai da tempo e che una semplice passerella potrebbe risolvere. Michelangelo Ferrara


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Montescaglioso Negli ipogei dell’abbazia, la mostra dedicata alla transumanza

Antiche immagini della storia lucana MONTESCAGLIOSO - Nel periodo natalizio l'antico monastero benedettino dedicato a San Michele Arcangelo non solo ha mostrato il nuovo allestimento dei locali sotterranei dove era ospitato il presepe appositamente realizzato in occasione delle festività. Nei locali posti al pianterreno è stata anche ospitata una mostra fotografica il cui tema era la Transumanza. Le foto della selezione sono state realizzate da Pietro L'Annunziata, Michele Morelli e Michele Di Lecce, legati tra loro dai medesimi interessi fotografici, amicizia e interesse al confronto. Alla base della ricerca documentaria fotografica, proprio il richiamo a questa antica consuetudine, che com-

porta il trasferimento stagionale delle greggi dai pascoli di pianura a quelli montani e viceversa, presente anche in alcune feste popolari lucane. In particolare si è fatto riferimento al carnevale di due centri della provincia di Matera come Tricarico e San Mauro Forte. Nel documento che ha accompagnato la mostra si esprime la consapevolezza che si tratta di una pratica molto ridotta rispetto ai tempi passati, il tutto non solo a causa della diminuita presenza di allevatori ma anche della scomparsa di quei tratturi (spesso di collegamento tra regioni) che erano percorsi negli spostamenti. La mostra fotografica, realizzata seguendo la transumanza di una

mandria di mucche di razza podolica formata da più di cento capi, ha il merito di mantenere sempre viva l'attenzione e raffigurare, in maniera naturale, il fascino che ancora oggi è emanato da un lavoro che affonda le sue radici in una pratica antichissima. I luoghi nei quali sono state realizzate le immagini sono la Murgia materana (in primavera); in estate e autunno nella zona collinare della zona Rifeccia, mentre in inverno in agro di S. Mauro (attraversi i tratturi che vanno da Picciano a Timmari, da Salandra a Grottole attraversando il fiume Basento). Il lavoro presentato è stato realizzato in un arco non breve: il materiale fotografico, infatti, è stato

raccolto nel corso di tre anni di impegno e, da parte dei realizzatori, non è ancora da ritenersi concluso. I fotografi, infatti, sottolineano come “ogni volta si creino nuove situazioni e stimoli e col tempo cambia anche il nostro modo di vedere e questo ci porta a scoprire cose nuove”. Un particolare, importante, è posto nella giusta luce: non tutto si riesce a riportare in fotografia ed il riferimento è agli odori, ai suoni e ai rumori che sono parte essenziale di questo viaggio nel passato. L'inaugurazione della mostra, che con estrema vividezza di colori e particolari riesce a trascinare nel mondo bucolico, era avvenuta alla presenza del senatore Filippo Bubbico, del

Un pastore transumante

sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia, degli assessori comunali Fabio Disabato, Michele Zaccaro e Vincenzo Zito, della dr.ssa Assunta Anna

Dorazio di Arte e Cultura (Roma), oltre che del Presidente dell'Associazione Civiltà Contadina di Montescaglioso Rocco Locantore. Michele Marchitelli

Pisticci Esperti e appassionati hanno confrontato tesi e dati per valorizzare un bene pubblico

I calanchi fra tutela e valore Un convegno presentato ufficialmente l’omonima associazione PISTICCI - Un contributo sinergico finalizzato a conoscere in tutti i suoi aspetti le ricchezze che i calanchi contengono e le problematiche che li riguardano, con l'obiettivo di comprendere l'importanza della loro salvaguardia e le potenzialità conseguenti alla loro valorizzazione al fine di innescare processi utili a trarre adeguato beneficio da un sistema geologico -ambientale che, per le sue peculiarità, rappresenta una importante risorsa. Sulla base di queste finalità si è svolto il convegno “I calanchi: tutela e promozione”, organizzato dall'associazione “I Calanchi”, al suo primo appuntamento ufficiale, presso l'agriturismo il Sigillo nell'intera giornata di giovedì 8 gennaio scorso. Ha aperto i lavori, moderati da Alessandro Corrado, la presidente de “I Calanchi” Barbara Taddei che ha presentato l'associazione. Subito dopo il geologo Pietro Cisterna ha illustrato la morfologia calanchiva nell'argilla grigio - azzurra di Pisticci; in seguito ha preso la parola il Comandante del Corpo Forestale dello Stato della Provincia di Matera Giuseppe Giove , nel merito della tutela giuridica delle aree protette, una tematica importante anche alla luce dei diversi abusi consumati a danno dei calanchi. L'area nella quale essi sorgono ha ospitato anche forme insediative dell'antichità che hanno lasciato pregiate produzioni: sul tema è intervenuto l'archeologo Antonio De Siena direttore del museo di Metaponto. Le prospettive di salvaguardia e valorizzazione dei calanchi passano attraverso una ipotesi finora soltanto concettuale, ovvero l'istituzione del Parco dei Calanchi in una vasta area in condivisione tra i diversi Comuni nei quali il sistema calanchivo si sviluppa, in questa direzione ha voluto puntare l'intervento del presidente del Wwf Basilicata Vito Mazzilli.

Barbara Taddei, presidente dell’associazione e il sindaco

Le caratteristiche della zona e la sua collocazione latitudinale nel bacino del Mediterraneo determinano una esposizione dei calanchi alla progressiva desertificazione. Il dottor Vito Pelazza ha trattato la tematica sotto diversi aspetti incentrati soprattutto nella direzione dello sviluppo sostenibile da perseguire da parte delle comunità locali. Il Sindaco di Pisticci, Michele Leone, ha portato al convegno il suo filmato - documentario sui calanchi di Pisticci e sull'abitato di Pisticci centro, quanto mai attinente al contesto. Il sindaco, in seguito, ha individuato nei giovani dell'associazione I Calanchi un gruppo motivato a «Dare il loro contributo verso il territorio cui appartengono, a testimonianza dell'amore che essi gli mostrano e del desiderio di credere ed investire ancora in questa terra». Per i saluti, fuori programma è intervenuto il senatore Cosimo Latronico. Il professore Rocco Gaeta dell'Itas “Cerabona” di Marconia ha illustrato i risultati di alcune escursioni nei calanchi cogliendo l'occasione per far conoscere le varie specie floristiche in esso contenute ed aprire alla prospettiva di cogliere le diverse occasioni di sviluppo che

l'area offre. In conclusione è intervenuto Paolo Plescia dell'istituto di studi sui materiali nano strutturati del Cnr sul tema delle metodologie ed innovazione per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, una problematica attinente ai calanchi dove sorgono diverse discariche. Dal ricercatore è stato possibile apprendere alcuni concetti: «L'approccio alla problema-

tica dei rifiuti, in Italia e non solo, avviene sulla base di un'arretratezza ecologica che porta a commettere degli errori, il peggiore dei quali è credere nella soluzione degli inceneritori, in quanto ogni tipo di inceneritore consuma energia per bruciare i rifiuti e soprattutto inquina. Meglio, allora, gestire una discarica in maniera intelligente. Bisogna puntare inoltre sulla filiera completa della raccolta differenziata». In tal senso sono stati illustrati dei progetti pilota: il Thor project, che consente di ottimizzare i processi di differenziazione e rendere indipendenti le comunità dal punto di vista energetico ed il progetto Energyland che trasforma le discariche in grandi pile in grado di fornire energia. La presentazione dei progetti “Accalanchiamoci” ed “In e out” ad opera delle associazioni I Calanchi, Lykeios e Radio Cb Soccorritori ha concluso la manifestazione con il preciso obiettivo di rendere concreto e subito operativo il percorso di salvaguardia e valorizzazione dei calanchi. provinciamt@luedi.it

Sportello catastale decentrato a Ferrandina FERRANDINA - Il Sindaco Raffaele Ricchiuti ed il Dirigente dell'Agenzia del Territorio di Matera - Dott. Giuseppe Carlomagno hanno sottoscritto, in data 3.12.2008, un protocollo d'intesa per l'attivazione a Ferrandina di uno Sportello Catastale decentrato e gestito direttamente dal Comune. Il servizio sarà attivato entro fine anno e consisterà, inizialmente, nel rilascio di visure catastali desumibili dalla banca dati meccanizzata. Successivamente, entro giugno 2009, saranno attivati ulteriori servizi. Lo Sportello Catastale sarà aperto al pubblico secondo l'orario degli uffici comunali.

Pomarico Corte dei Conti

Occhi puntati sul Comune POMARICO - La Corte dei Conti in consiglio comunale. Il 12 dicembre scorso, va spiegato e ricordato per dovere, il consiglio comunale pomaricano ha approvato una deliberazione che in oggetto recava: “sezione regionale di controllo della Corte dei Conti: delibera n. 178 del 4/11/2008. Comunicazione per adozione misure correttive”. Il sindaco aveva l'impegno obbligatorio di riferire in sede di massima assise, dopo le pressanti sollecitazioni giunte appunto dall'organo di controllo. La Corte dei Conti era più che dubbiosa su almeno un paio di questioni di bilancio; per esempio, ci si riferiva alla destinazione delle entrate di carattere straordinario che finanziano, in parte spese correnti. Come, ancora, “al rapporto costi benefici della esternalizzazione dei servizi effettuate per il 2007 e previste per il 2008” e le previsioni di spesa del personale con riferimento alla spesa dell'anno 2004. La Corte, inoltre, aveva pure inviato la nota 125/2008 in relazione al bilancio consuntivo anno 2006, “con particolare riferimento a redazione dell'inventario”, oltre che per esempio: “consistenza e anzianità dei residui attivi e passivi”. E lo stesso organo aveva chiesto al primo cittadino di comunicare le varie questioni avanzate al consiglio comunale per l'adozione dele necessarie ed eventuali misure correttive.

Il Comune

La deliberazione di consiglio comunale n. 29 del 12/12/2008 si chiude con alcune semplici considerazioni: “considerato che si rende necessario procedere all'adozione di regolare atto deliberativo al riguardo; delibera di sottoporre al consiglio comunale le deliberazioni della Corte dei Conti n. 178/2008 e 125/2008 per l'adozione di eventuali misure correttivi”. Soggetto di questa formula, di nuovo, il Consiglio Comunale. L'atto racconta davvero poco rispetto soprattutto a quello che si pensa di fare per risolvere la situazione. Ma il discorso, chiaramente, avanza su un altro binario. Quello dei tanti debiti accumulati e dei contenziosi “aperti” che il Comune di Pomarico deve necessariamente fronteggiare. Nunzio Festa


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Allarme del consigliere regionale Mastrosimone. Intanto si tampona con il dottore di Calciano

Oliveto senza medici di base In pensione l’unico professionista che assicurava il servizio OLIVETO LUCANO - Piccoli comuni sempre più depredati dei servizi essenziali e amministratori pubblici costretti ai salti mortali pur garantire il minimo indispensabile alle loro comunità colpite da un cronico spopolamento. L’ultimo episodio riguarda il Comune di Oliveto Lucano, rimasto senza il suo storico medico di base, in pensione dal 31 dicembre scorso. La popolazione di Oliveto è di circa 400 abitanti ed è costituita per circa l'80% da ultrasessantenni. Sulla questione è intervenuto ieri il consigliere regionale dell’Associazione dei democratici di centro, Rosa Mastrosimone, evidenziando che per una popolazione così composta, la presenza del medico è essenziale. «Una delle caratteristiche proprie della terza età -spiega Mastrosimone- è la particolare predisposizione alle malattie, per una diffusa debolezza che sopraggiunge più o meno intensamente con gli

Rosa Mastrosimone

anni. Nell'individuo anziano si riduce il margine di sicurezza che preserva l'uomo in ogni fase della vita dai cambiamenti, interni ed esterni, che possono determinare l'insorgere di una o più patologie, come quelle cardiovascolari, il diabete, la malattia di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative, tumori, malattie polmonari croniche ostruttive e problemi musco-

loscheletrici». Vecchiaia, malattia, perdita dell'autosufficienza, sembrano inesorabilmente essere i passaggi legati al progressivo allungamento della durata della vita. Più longevi i nostri anziani ma anche più fragili. Come conseguenza, la pressione sul sistema sanitario aumenta. Le malattie croniche impongono alla popolazione anziana un peso elevato in termini di salute e economico a causa proprio della lunga durata di queste malattie, della diminuzione della qualità della vita e dei costi per le cure. «La valutazione dei bisogni nelle persone anziane spiega ancora Mastrosimone- richiede, quindi, un approccio più complesso che per il passato in cui si deve tener conto non solo delle malattie, in essere o pregresse, ma anche del contesto sociale e delle peculiarità psichiche. L'assenza, piuttosto frequente, dei figli che lavorano in

luoghi talvolta molto distanti dal paese d'origine, rende più critica dal punto di vista psicologico la situazione di profonda incertezza degli anziani e di ansioso distacco della famiglia. In questa situazione la figura del medico curante si arricchisce di aspetti che si caratterizzano per il legame affettivo e la sicurezza di un rapporto continuativo che può garantire l'intervento immediato in situazione che esulano dalla cronicità delle patologie. In questa fase di transizione l'assistenza medica è assicurata dalla presenza in alcuni giorni della settimana del medico del comune di Calciano -conclude il consigliere regionale- ma ci si augura che presto gli organismi preposti sappiano trovare soluzioni che, tenendo conto di tutte le variabili in gioco, riescano a dotare la comunità di una presenza continuativa. provinciamt@luedi.it

Grassano L’assessore Pascale: «Potranno entrare fino a 199 tifosi»

Il Palazzetto riapre al pubblico Oggi la prima partita di calcio a 5 con gli spalti pieni GRASSANO - Il palazzetto dello sport di Grassano “Caruso” riapre finalmente al pubblico dei tifosi grassanesi, dopo mesi di partite giocate a porte chiuse. A darne notizia l'assessore allo Sport del comune di Grassano, Pasquale Pascale, che ha così commentato la notizia aspettata con ansia dai tifosi: «Fino ad oggi si è giocato a porte chiuse per ottemperare al decreto sulla sicurezza negli stadi attenendoci così alle disposizioni prefettizie. In questi mesi ho studiato il nostro caso partendo anche da una indagine conoscitiva della situazione attuale delle realtà a noi limitrofe, e approfondendo tutti gli aspetti della legge che regolamenta l'ingresso del pubblico negli stadi e nelle strutture sportive. Abbiamo, quindi, verificato con gli uffici di competenza, e in base agli atti e documenti in nostro possesso che il nostro palazzetto dello sport di via Tilea può ospitare fino ad un massimo di 199 spettatori. Il mio

Pasquale Pascale

impegno -ha continuato Pascale- sarà quello di superare il numero di capienza, ma per farlo è necessario reperire fondi per adeguare la struttura. Per il momento abbiamo attivato

questa procedura per rendere fruibile il palazzetto ai tifosi dando loro la possibilità di seguire la squadra. Naturalmente la responsabilità di questa autorizzazione ricade sull'Amministrazione e mi auguro che i tifosi sappiano essere responsabili interpretando al meglio i valori dello sport dando il buon esempio. Ritengo -ha concluso l'assessore Pascaleche lo sport nel suo insieme sia una parte integrante della comunità e in particolare della nostra, perché aiuta non solo alla crescita fisica dei bambini e dei ragazzi, ma li educa allo stare insieme secondo le regole di civile convivenza». Dunque, i ragazzi di mister Carbone oggi potranno finalmente contare sull'incoraggiamento dei tifosi, sperando che il tifo e l'allegria contagiosa del pubblico possano dare una spinta in più ai giocatori e far registrare un risultato positivo. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it

Il sindaco Garofalo incontrerà l’Asl

«L’Amministrazione non sta a guardare» OLIVETO LUCANO - Un medico per due. Non è il titolo di una fiction televisiva, ma la situazione transitoria che stanno vivendo i piccoli comuni di Calciano e Oliveto Lucano. Una situazione che oggi tocca Oliveto Lucano, ma che in futuro (neanche troppo lontano) potrebbe interessare altre realtà della Basilicata. Infatti, dal 28 dicembre scorso, col pensionamento del dottor Pietro Uricchio, dopo 30 anni di servizio spesi egregiamente ad Oliveto Lucano, la comunità si è ritrovata senza la presenza fissa e continuativa di un medico di medicina generale. Una “perdita” importante (tanto che l'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Garofalo, ha deciso di conferirgli a breve un attestato di gratitudine e benemerenza, a nome dell'intera comunità) non solo sotto l'aspetto squisitamente sanitario, ma anche sociale e istituzionale. Non fosse altro per il prezioso riferimento che lo stesso Uricchio ha rappresentato nel corso del suo lungo “mandato”. Ancor di più in quanto svolto in uno di quei comuni che, con i suoi 587 residenti all'ultimo censimento Istat del 2001, si articola in pieno con quello che Manlio Rossi Doria chiamava “l'osso della Basilicata”. Dove la qualità della vita risulta fortemente condizionata da un'offerta complessiva dei servizi non sempre rispondente alle istanze quotidiane della popolazione civile. Almeno da questo punto di vista, la presenza in loco di un medico di medicina generale vuol dire tanto. E non solo per il prezioso

contributo che può offrire alla “causa”. Ora che il dottor Uricchio, questo contributo non è più in condizioni di darlo, la comunità olivetese si chiede chi potrà prendere il suo posto. Un domani. Per il momento si affida alla professionalità del dottor Francesco De Pascale, già medico di base nella vicina Calciano. Dall'inizio dell'anno fa la spola per garantire un minimo di assistenza ai cittadini olivetesi. La sua presenza, però, è tutt'altro che minimale. Quattro giorni su cinque riceve ad Oliveto, alternando -con Calciano- gli orari di apertura ambulatoriale. E non è poco. Purtuttavia, l'Amministrazione comunale non è rimasta a guardare. Anzi. «Già alla fine dello scorso mese di dicembre sottolinea il sindaco, Cipriano Garofalo- mi sono personalmente attivato presso l'Azienda sanitaria del Materano, chiedendo un incontro urgente con la Direzione generale. Incontro che fino ad ora non c'è stato per via della recente rimodulazione regionale delle Asl e per la “ritardata” assunzione di ruolo del neo direttore Gaudiano. Quanto alle preoccupazioni espresse a mezzo stampa dalla consigliera regionale Rosa Mastrosimone -conclude Garofalo- le riteniamo apprezzabili ma tardive. Sarebbe stato, sicuramente, più corretto manifestarle in occasione della sigla dell'accordo integrativo regionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale. Così come ogni consigliere di maggioranza avrebbe dovuto fare». provinciamt@luedi.it

Irsina Iniezione di fiducia dopo la vittoria di misura contro il Grottole

Il Real inizia in buona forma IRSINA - Inizia con una vittoria Il nuovo anno per il Real Irsina. Con un gol di misura, i gialloblu si aggiudicano la gara contro il Grottole, e si portano in settima posizione a ridosso delle prime. Gli auspici espressi dal mister nella presentazione della gara si sono confermati nei fatti; la squadra ha chiuso in bellezza l'anno e così lo ha riaperto, è del tutto evidente che la sosta natalizia abbia caricato bene le pile ai ragazzi di mister Rizzi. Abbiamo ascoltato il parere del dirigente Luigi Colamassaro sulla gara di domenica scorsa: «Siamo più che soddisfatti del risultato -dice Colamassaro- di sicura per la vittoria, ma

anche per la prestazione offerta dai ragazzi. Un primo tempo combattuto da tutte e due le squadre per cercare la supremazia a centrocampo, ritengo che la squadra si sia comportata bene a non regalare niente all'avversario, se non in sporadiche occasioni, mentre noi già dal primo tempo eravamo più voglioso e determinati. Eravamo preoccupati prima della gara -afferma Colamassaro- per le condizioni di alcuni nostri giocatori che all'improvviso sono stati presi da colpi influenzali, ma tutto ciò è stato ampiamente ricompensato dalla prestazione dei rientranti Graziadei e Savin, che oltre a disputare un ottima gara, sono riusciti a dare i giusti

equilibri alla squadra. Ma la partita di domenica, è stata caratterizzata positivamente anche dalla prestazione dei giovani under che avevamo in squadra, Mafro, Masiello e Debiase. Infatti, il gol che ci ha regalato la vittoria è stata ottenuto sugli sviluppi di una azione di rimessa e ben sfruttata dal nuovo acquisto Santangelo veramente bravo a servire Magro che non s'è lasciato sfuggire la ghiotta occasione di infilarla a rete, complimenti a tutti e due e soddisfazione per Magro che sembra vermante aver ripreso il passo giusto, utile al cammino della sua crescita. La squadra con tutti gli scongiuri del caso, sembra essere tornata quella

Graziadei del Real Irsina

dell'anno scorso superato la crisetta di fine anno dovuta ad infortuni e squalifiche, i ragazzi hanno ripreso quella sicurezza che le propria, la nostra squadra -conclude Luigi Colamassaro- riesce a dare il

meglio di se, quando scende in campo non vincolata da fattori esterni e con la spensieratezza di chi va in campo soprattutto per divertirsi e per divertire». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it


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Metaponto Sortiero: «Crediamo in questo lavoro, ora chiediamo piani seri ed efficienti»

Un aiuto che guardi al futuro Bilancio amaro del presidente degli operatori turistici METAPONTO: «La furia del mare si abbatte sul lido di Metaponto. Ingenti i danni alle strutture turistiche. In una notte spazzati via i sacrifici di un'intera vita”. Questo quanto scritto all'indomani della mareggiata che lo scorso 11 dicembre mise in ginocchio la cittadina jonica. Ed oggi a distanza di un mese cosa si è fatto per Metaponto per evitare che il ricordo diventi di nuovo attuale? A darci queste risposte è il Presidente dell'Associazione degli Operatori Turistici del metapontino, Gianfranco Sortiero, il quale parla di un incontro che si terrà oggi per parlare della mareggiata e delle promesse della politica. L'incontro, a sentire il Presidente della Leucippo, sarà un momento per incontrare l'Assessore all'ambiente del Comune di Bernalda, Arcangelo D'Alessandro, e per mandare un messaggio alla Regione e agli organi competenti sul problema erosio-

I danni provocati dalla mareggiata dell’11 dicembre

ne. «Siamo molto preoccupati - ha detto Sortiero - per questo evento che ci ha messo in ginocchio. Ora le istituzioni non possono più tirarsi indietro o trovare scuse - ha continuato il giovane presidente - ma devono met-

tere su un piano serio che deve essere adottato nel più breve tempo possibile. Nei giorni della fortissima mareggiata molti esponenti della politica si sono recati sul posto e hanno potuto constatare della violenza e

della distruzione che il mare ha portato con le sue onde. Ecco, ora vogliamo non solo le promesse ma bensì un piano serio che sia tutelante per il nostro territorio e per i nostri sacrifici. E' da anni che parliamo di erosione e di

barriere. E dopo il 10 e l'11 dicembre, ecco i risultati; strutture spazzate via e i sacrifici di una vita buttati al vento; anzi, inghiottiti dal mare. Noi in questo lavoro ci crediamo ed investiamo la nostra vita. Se ci fossero state le barriere artificiali forse tutto questo non si sarebbe verificato. Ora la politica non può rimanere in silenzio. Dal livello regionale come operatori non abbiamo sentito nessun commento operativo sul problema erosione. La politica, come detto prima, è venuta a Metaponto, non solo durante la catastrofe, ma anche prima. Ora basta! Vogliamo sapere cosa si è deciso su Metaponto e sul problema dell'erosione. Le passerelle sono state fatte, ora chiediamo dei piani seri ed efficienti. Certo, sappiamo che ci sono tanti problemi in regione, tra questi il cosiddetto “Totalgate”, ma noi eravamo prima di questo e chissà di quanti altri problemi, visto

«Girerò per tutti i comuni affinchè siano più sensibili al problema»

In catene per difendere i disabili Protesta a Bernalda del materano Eustacchio Sacco BERNALDA - «In Italia e nella nostra regione si fa poco per i disabili». Questo lo slogan della protesta del materano Eustacchio Sacco, che giovedì si è incatenato davanti al municipio di Bernalda. Una singolare protesta che ha avuto il suo inizio dall'inizio dell'anno e che, a sentire Sacco, continuerà per tutti i comuni della Basilicata e dell'Italia. «Protesto -ha detto Saccoper tutti quei disagi che i disabili incontrano durante la loro giornata. E non solo per le barriere architettoniche -ha continuato il materano con le catene ai polsi- ma anche per tutte quelle situazioni che rendono difficile una già non facile vita a chi ogni giorno deve affrontare la giornata da diversamente abile. Ecco, la mia protesta la rivolgo ai sindaci dei Comuni e alle istituzioni,che potrebbero fare di più. In famiglia ho mia moglie che è disabile e quindi so quanto è difficile trovare strutture idonee a persone con determinati problemi di vita. In questi giorni sono a Ber-

nalda e poi mi sposterò per gli altri Comuni della provincia materana. Quindi -ha concluso Sacco- il mio invito è quello di fare di più e di adoperarsi per la gente che soffre e che quindi va aiutata». Parole forti, quelle di Sacco, il quale affronta una protesta che affonda le radici nel rispetto delle persone e di chi soffre. Anche se, sulla base di esperienze e di articoli già prodotti, nella cittadina bernaldese si fa tanto e si continua a fare tanto per chi soffre; e gli esempi sono le tante associazioni e il premio “Serte di Pace”, che il Comune ha ricevuto a Roma nei mesi scorsi. E su quanto appena detto, è intervenuto anche l'assessore Dino Paradiso, il quale ha confermato il grande impegno dell'Amministrazione e delle associazioni presenti sul territorio, e poi ha sottolineato la vicinanza alla protesta di Sacco. fa.si. provinciamt@luedi.it

che da oltre dieci anni si parla di erosione. Allo stato attuale la situazione è critica, in quanto milioni di metri cubi di sabbia sono stati inghiottiti dal mare. L'arenile si è drasticamente ridotto e per la prossima estate non sappiamo quanti ombrelloni potremo impiantare visto che di giorno in giorno la situazione cambia. Ci hanno detto, mi riferisco alle persone che sono venute a Metaponto in questi giorni, che non saremo abbandonati e che avremo tutto l'aiuto. Ecco, io vorrei evidenziare che noi non chiediamo solo l'aiuto per i danni causati dalla mareggiata, ma anche un piano che eviti l'11 dicembre. Ora è giunto il momento di lavorare sul serio, per quelle persone che lottano giorno per giorno per un territorio che amano. E' giunto il momento che la nostra voce - ha concluso Sortiero - venga ascoltata e presa in considerazione». Fabio Sirago

Metaponto Canti di solidarietà

Un grande coro per l’Albania METAPONTO - “Note di Solidarietà” nella cittadina metapontina. La Pro Loco di Metaponto, ribadendo il suo interesse ed impegno nel sociale, per questa sera, organizza il Concerto “Note di Solidarietà”, con arie e brani a cura del Coro Polifonico Alleluja di Bernalda. Il sipario sulla manifestazione si leverà alle ore 19.15 nei locali del Salone Parrocchiale, sito in P.zza Giovanni XXIII. Durante la serata sa-

ranno raccolti fondi ed antibiotici per gli Istituti Religiosi d'Albania, a cura dell'Associazione “Un Cuore per… l'Albania”, l'associazione materana promossa dal dott. Carlo Gaudiano e dall'infermiera professionale Giovanna Zuccalà, in collaborazione con altre figure sanitarie locali, da anni impegnata nella prevenzione e cura dell'anemia mediterranea (trapianto di midollo osseo) e di altre malattie del sangue, in Albania.

Eustachio Sacco davanti al municipio

Tursi L’Aurora Nicola Russo supera la sfida in casa col Salandra

La vittoria per guardare avanti TURSI - L'Aurora "Nicola Russo" ha vinto in casa il confronto con la squadra del Salandra. E' stata una vittoria ottenuta già alla fine del primo tempo. La squadra ospite si era presentata solo in undici, senza rincalzi, perche' molti suoi titolari erano assenti per l'influenza. La squadra allenata dal giovane Policarpo era reduce da infortuni. Mancavano all'appello un centrocampista ed un difensore. Mancava capitan Marra, che doveva scontare una giornata di squalifica, avuta per sommatoria di ammonizioni. Ma lui era ugualmente a vedere la partita, dietro la rete di recinzione (nel vecchio campo Angelo Cuccarese non c'è la tribuna, si trova solo nel nuovo stadio, ma li non ci si può

andare) ad incitare i suoi compagni, a dare consigli a commentare la partita insieme a Tortorelli, arrivato da Policoro per incitare la squadra. Fortunatamente, nel ruolo di libero c'era Vincenzo Santamaria, stopper di professione, che nell'occasione ha svolto benissimo il suo ruolo di ultimo difensore. Hanno giocato bene, i rientranti Filippo Adduci e Luigi Sundas, gli attaccanti Alessio Digno e Mario Iacovino. Quest'ultimo, dopo aver ricevuto un pallone calciato dal bravissimo Trupo, aveva segnato il secondo gol. Ha esultato ed è corso ad abbracciare il mister e gli altri giocatori in panchina). Gradita sorpresa è stato vedere il bravo Angelo Bucchieri tornare a giocare per i colori dell'Au-

rora Tursi, dopo un po' di tempo che era rimasto assente. Bravi il giovane Nicola Marra, che sta riacquistando maggiore fiducia nei propri mezzi (soprattutto fisici), Rocco Viceconte, un difensore con la vocazione di andare all'attacco ed il giovanissimo Modarelli, che domenica scorsa ha esordito da titolare, ha difeso bene e si è procurato il calcio di rigore che poi Digno ha trasformato in rete. Non ha ancora i 90' nelle gambe, ma si allena con serietà e ne sentiremo parlare. Oltre ai numerosi tifosi, la partita era stata trasmessa in diretta sul campo, di una radio locale: Radio Navigator, con un cronista d'eccezione: il dirigente Salvatore Cosma. Adesso bisogna pensare alla prossima partita

Valentino Vita

che si giocherà ancora tra le mura amiche. Inizia infatti la prima del girone di ritorno, ed il Tursi affronterà il Bernalda, squadra che si è rinforzata, e che venderà cara la pelle domenica prossima. Biso-

gnerà affrontare la gara con la mentalità giusta, in modo da non fare brutte figure e continuare nella serie positiva dei risultati utili. Salvatore Martire


Sabato 10 gennaio 2009

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Il giudice ha confermato la legittima difesa per il commerciante d’auto Domenico Bianco

Lite a Bitritto, libero il giovane di Nova Siri NOVA SIRI - E’ stato subito rimesso in libertà, Domenico Bianco, il giovane commerciante d’auto di Nova Siri, rimasto coinvolto mercoledì in una violenta lite, avvenuta a Bitritto nel Barese, con il ferimento a colpi di pistola di Marino Trentadue, un militare pugliese dell’Aeronautica. Dopo una giornata di fermo, il magistrato inquirente, Marcello Quercia, avrebbe ravvisato gli estremi della legittima difesa da parte di Bianco, assistito dall’avvocato Amedeo Cataldo, disponendo l’immediata revocando dello stato di fermo. In base ai primi accertamenti, effettuati dai carabinieri della Compagnia di Policoro, a cui Bianco si è subito rivolto per raccontare la sua versione dei fatti, pare che il giovane sia stato aggredito da Trentadue perchè vantava un credito di 515.000 euro. Infatti, nei mesi scorsi, Bianco aveva venduto diverse auto al salone di cui è titolare

la moglie di Trentadue, incassando alcuni assegni che sono risultati poi scoperti. Secondo la ricostruzione del giovane novasirese, ritenuta attendibile dal giudice, il militare gli avrebbe dato ap-

puntamento davanti la sua abitazione, mercoledì mattina intorno alle 8, per ribadire l’impossibilità di coprire il debito. Ma di fronte alla determinazione di Bianco a incassare il denaro, l’uomo avrebbe estratto una pistola calibro 9. A quel punto Bianco avrebbe cercato di impedire l’uso dell’arma e nella colluttazione sarebbe partito un colpo (o più colpi), che ha ferito Trentadue al gluteo, alla gamba e all’addome. Bianco è subito fuggito, recadosi dai carabinieri di Nova Siri per denunciare i fatti. Il brutto episodio si è concluso, per il momento, con una duplice denuncia per lesioni, da parte del ferito pugliese, e per aggressione da parte del commerciante lucano, che ha avviato intanto la procedura legale per l’incasso degli assegni. Una storia di soldi che poteva finire in tragedia. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Scanzano, da lunedì il riscaldamento a scuola SCANZANO JONICO - Con largo anticipo rispetto ai tempi previsti, nel primo pomeriggio di ieri, Enel Energia provvederà ad attivare la fornitura di gas presso l'edificio del Centro anziani di Scanzano Jonico che ospita, dall'inizio dell'anno scolastico, 3 quinte classi della scuola elementare e gli uffici di segreteria. Per oggi l'Ufficio tecnico comunale ha disposto le prove per verificare la corretta funzionalità dell'impianto di riscaldamento che dunque, da lunedì sarà attivo. «Effettuate le opportune verifiche tecniche -ha detto il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis- già lunedì disporrò la revoca dell'ordinanza di chiusura, quindi da martedì i ragazzi delle 3 classi elementari torneranno a seguire, al caldo, le lezioni nel centro anziani. Ringrazio le società Enel rete Gas e Enel Energia, che avendo compreso la situazione di disagio ha provveduto immediatamente alla fornitura del gas per permetterci di accendere il riscaldamento nel giro di pochi giorni. Grazie alla collaborazione e alla solerzia dei tecnici di Enel Energia, siamo riusciti a porre fine a questo disagio e a far riprendere le lezioni regolarmente, evitando ai ragazzi il doppio turno di questi giorni». provinciamt@luedi.it

Dal conferimento dei rifiuti alla pulizia delle strade. Minoranza critica sulla convenienza economica

Intesa per la municipalizzata Curerà i servizi essenziali del Comune di Rotondella ROTONDELLA - Della costituzione di un'azienda municipalizzata si parlava da molto tempo, forse troppo. Più di qualcuno aveva pensato di attivarla già nel 2008. Per varie ragioni non è andata così. Adesso, però, il sindaco Vito Agresti dovrà fare alla svelta, se vorrà farla partire prima che termini il mandato amministrativo. Quella della municipalizzata è una scelta che, in un primo momento, non aveva trovato d'accordo tutti i componenti della giunta Agresti. Qualcuno, a quanto pare, aveva espresso dubbi sulla sua effettiva convenienza per la comunità. Solo da qualche tempo pare si sia trovata la quadra. Lo ha annunciato lo stesso sindaco, che ha pronosticato l'avvio dei primi servizi già per marzo. L'azienda, secondo il progetto degli attuali amministratori, dovrà espletare “in house” tutti i servizi spettanti all'ente comunale: raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti urbani, spazzamento delle strade, etc. A questi si aggiungeranno i servizi di trasporto e accompagnamento degli alunni pendolari, la manutenzione del patrimonio

Il municipio di Scanzano Jonico

comunale e della pubblica illuminazione. Alcuni di questi servizi sono già espletati grazie ad alcuni lavoratori assunti dal Comune con contratto temporaneo. Si tratta di sei lavoratori che, usciti dalla platea Lsu, si sono trovati negli anni scorsi praticamente senza lavoro, rimanendo a galla solo grazie alla continua proroga di contratti temporanei con l'ente. La municipalizzata, secondo il sindaco, sarebbe la soluzione ideale per stabilizzarli defini-

tivamente. Non la pensa allo stesso modo Vincenzo Francomano, capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Gli attuali amministratori continuano a prospettare l'azienda municipalizzata come la soluzione per i problemi occupazionali dei lavoratori ex Lsu, di quelli addetti alla raccolta rifiuti e di altri ancora, ingenerando aspettative che, molto probabilmente, rischiano di essere tradite. Basti pensare a quello che è l'orientamento dell'attuale governo nazio-

nale sugli affidamenti in house dei servizi pubblici e sui vincoli che già gravano sulle aziende municipalizzate (leggi l'art. 23 bis della c.d. manovra d'estate - Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 - convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133)». Secondo Francomano, insomma, le belle prospettive della municipalizzata potrebbe infrangersi sullo scoglio delle nuove leggi, che obbligano il Comune ad offrire una serie di solide garanzie sulla convenienza della gestione in house dei servizi pubblici. Il Comune, insomma, potrebbe trovarsi nella paradossale condizione di dover conferire servizi a una ditta esterna pur essendo dotato di una propria azienda. Questi dubbi, però, non sembrano scalfire le certezze degli amministratori, che per il capitale dell'azienda hanno già stanziato circa 90mila euro dei fondi di compensazione ambientale e messo a disposizione tutti i mezzi di proprietà dell'ente (camion, spalaneve, gruppo elettrogeno, etc.). Le azioni per l'avvio, inoltre, sono seguite da una società del settore, cui l'amministrazione ha conferito un incarico di

consulenza. Ma gli incarichi che incuriosiscono di più, naturalmente, sono quelli del domani, quelli che riguarderanno la gestione dell'azienda. Ci sarà un manager? Chi sarà? Con quali criteri sarà scelto? «Non abbiamo fatto ancora scelte definitive in questo senso -spiega il sindaco Agresti- sebbene ci sia l'intenzione di utilizzare personale già in servizio presso il comune. L'idea iniziale è quella di dotare l'azienda di un revisore dei conti e un consiglio di amministrazione formato da tre membri, due di maggioranza e uno di opposizione. Per il resto è tutto da vedere». E sarà da vedere in tempi brevi, come si diceva, per non far slittare troppo i termini di un progetto che sarebbe dovuto partire da tempo. Già nel maggio scorso, per dirne una, il comune prorogò il servizio di raccolta rifiuti (senza la gara) a un'azienda che aveva gravi contenziosi con gli operai. «Lo facciamo solo per cinque mesi fino a ottobre -si disse allora- tanto poi ci sarà la municipalizzata». Siamo quasi a metà gennaio, e la municipalizzata ancora non c'è. Pino Suriano

Policoro Il lutto in città fa saltare per la terza volta l’evento sportivo per Telethon

Ancora un rinvio per la maratona POLICORO - Per la terza volta in un mese, la maratonina organizzata dall'Associazione podistica amatori di Policoro con le scuole medie inferiori e superiori cittadine viene rinviata. Questa volta non è il maltempo ad aver spinto l'organizzatore, Luigi Cappucci, a spostare a data da destinarsi la corsa su strada, la cui valenza, come un anno fa, è di natura sociale visto che i proventi sono destinati all'associazione Telethon, ma, purtroppo, le cause sono ben più tristi: la morte dei due giovani policoresi, Giovanni Tarsia e Gaetano Falciglia, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì in un incidente stradale in contrada Macchia di Ferrandina. Le ennesime vittime della strada cui la città jonica sta pa-

gando un grosso tributo, hanno lasciato il segno tra i cittadini di Policoro. Sembra una maledizione per Policoro, che nell'arco di poche settimane ha visto scomparire anche un altro giovanissimo ragazzo, Ivan Miccichè, e prima ancora tantissime altre persone, molte delle quali appunto giovani e ben voluti proprio come Giovanni e Gaetano. I cui funerali si svolgeranno questa mattina, ore 10.30, presso la chiesa del Buon Pastore: «Era il minimo che potessimo fare commenta Luigi Cappucci- quello di rinviare la manifestazione sportiva per ricordare due giovani vite spezzate così prematuramente da un maledetto incidente stradale. Li vogliamo ricordare in silenzio come si fa per

qualunque evento funesto che colpisce così tragicamente la vita umana. Speriamo che questa catena interminabili di morti sia finita». La maratona è l’ennesima iniziativa di solidarietà a favore di Telethon. Dopo il 50% dell'incasso della partita di calcio del Borussia Pleiade domenica scorsa, una raccolta fondi della Fidapa durante un convegno scientifico, e altre iniziative benefiche per la lotto contro le malattie genetiche promossa da anni dal coordinamento nazionale di Telethon, che con la maratona televisiva del 2008 della scorsa settimana ha raccolto ben 38 milioni di euro. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Una maratona

Tamponamento sulla Statale 106 Ferito a Nova Siri NOVA SIRI - Un giovane cittadino polacco è rimasto ferito in maniera non grave in seguito a un tamponamento tra un autocarro e una vettura, avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 17.30, sulla Statale 106 jonica all’altezza del distributore Agip di Nova Siri. Secondo quanto si è appreso, i due mezzi procedevano entrambi in direzione Policoro, quando l’auto guidata dal giovane, ha svoltato a destra per entrare nel distributore, ma il mezzo pesante che la seguiva non sarebbe riuscito a frenare urtanto l’auto sulla fiancata nel tentativo di evitarla. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e i vigili urbani per la disciplina del traffico.


Sabato 10 gennaio 2009

LOTTO&CONCORSI

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Rubriche

Può uscire a Firenze, Roma e Torino. Vinto 1 ambo e 2 estratti

Cadenza 7 su tre ruote di GIOIA GASPARINI LA QUARTA estrazione dell’anno ha scoperto nove ritardatari. A Bari il 24 (le guardie), il 50 (il pane) e il 17 (novità in arrivo), rispettivamente quinto, sesto e decimo dopo 58, 55 e 38 turni, a Genova il 10 (i fagioli) secondo della ruota della lanterna dopo 63 assenze, a Milano e Venezia il 5 (la mano) quarto atteso lombardo e settimo della ruota lagunare dopo 53 mancati riscontri, a Napoli il 56 (la caduta), il 73 (l’ospedale) e il 67 (la chitarra) rispettivamente secondo, quarto e settimo ritardatario partenopeo dopo 69, 49 e 46 assenze. Continua la striscia negativa dell’unico ritardatario a tre cifre, il 68 (la minestra) di Torino giunto a quota 105. Alle sue spalle, molto più distanziati ci sono il 77 di Roma che conta 91 assenze e la coppia 59 di Bari e 1 di Palermo con 88 estrazioni nulle. Nei raggruppamenti numerici in evidenza l’ambo gemello 33-77 sulla Nazionale, il terno di consecutivi dispari della settantina 73-75-77 e il terno di controfigura 9 (64-75-77) a Cagliari, il terno di controfigura 1 (23-56-67) a Napoli, la quaterna di cifra 1 (14-15-21-51) a Palermo e quella di cifra 2 (26-29-5282) a Torino. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppate nei diversi raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE. I numeri di cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 e quelli di figura 3 con la serie 3-30-57-75-84 sono attesi al varco con ambi e terni. Previsione speciale 16-74 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo e terno sono buoni sia la controfigura del 9 con la serie 20-31-42-53-64 che la figura 1 con la cinquina 10-28-55-64-73. Previsione speciale 29-59 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Avevamo proposto la figura 1 ed è uscito l’ambo 64-73. Per ambo segnaliamo la controfigura 10 con la serie 10-21-32-43-54 e la figura 8 con la serie 17-26-35-53-89. Previsione speciale 27-35 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno la prima decina offre ottimi spunti con la serie 2-3-4-8-10. Interessante anche la cadenza 7 con la serie 7-17-37-67-77. Previsione speciale 48-73 per estratto ed ambo GENOVA. La cadenza 1 non va esclusa dal gioco, combinate ambi e terni nella serie 21-41-51-71-81. In alternativa considerate la decina 81/90 con la serie 82-83-86-88-89. Previsio-

2 59 37 30 83 33 9 1 77 68 40 ne speciale 39-79 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo e terno la decina del 30 con la serie 30-33-35-36-38 e la cadenza 2 con la serie 2-22-32-42-62. Previsione speciale 14-85 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo e terno tenete presente la cadenza del 5 con la serie 15-45-55-65-85. Interessante anche quartina radicale 1-10-11-19 che è fortemente scompensata. Previsione speciale 45-56 per estratto ed ambo. PALERMO. Vinto l’estratto con il 21 della previsione speciale. La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e la cadenza 7 con la cinquina 7-1737-57-77 sono valide per ambo. Previsione speciale 27-64 per estratto ed ambo. ROMA. Per ambo e terno sono in luce la controfigura del 10 con la serie 1021-32-43-54 e la cadenza 7 con la combinazione 27-37-57-67-77. Previsione speciale 4-44 per estratto ed ambo. TORINO. Vinto l’estratto con il 52 della previsione speciale. La controfigura 8 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 8-19-30-41-63. Buona anche la cadenza 7 con la cinquina 17-47-57-7787. Previsione speciale 15-68 per estratto ed ambo. VENEZIA. La cadenza 0 è ferma da

88 88 56 63 68 67 73 88 90 105 85

3 64 26 44 30 25 63 79 38 32 29

84 86 55 53 54 63 65 81 57 74 73

69 1 19 79 11 27 57 45 19 21 25

60 67 48 43 51 60 48 72 53 62 71

89 78 9 37 42 36 1 70 57 49 38

53 63 44 41 49 47 47 66 48 61 63

93 estrazioni, per ambo e terno date fiducia alla serie 10-30-40-60-70. In alternativa considerate la figura 5 con la serie 14-23-32-41-50. Previsione speciale 12-54 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 22-26-45, 1864-76, 6-45-60, 4-37-71, 3-29-68.

Pronostico concorso n. 5 (del 10/01/2009) 22 29 37 45 60 73 75 89 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 18 88 127 36 85 125 77 90 123 11 80 121 78 82 121 88 86 121 42 3 120 57 55 120 6 64 120 10

PREVISIONI

Ritardo 48 47 45 37 32 31 29 28 25 25

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 10 gennaio 2009 Roma e Tutte 45, 65, 32, 64, 28, 90 Napoli, Firenze e Tutte 43, 63, 30, 62, 26, 88 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 13 GENNAIO 2009 Roma e Tutte 48, 68, 35, 67, 31, 3 Napoli, Firenze e Tutte 46, 66, 33, 65, 29, 1

UNDICI RUOTE

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di Gennaio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Gennaio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI GENNAIO 8 - 35 9-8 6 - 20 84 - 90 11 - 29 58 - 87 52 - 54 51 - 60 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di gennaio.


Sport Sabato 10 gennaio 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Questa sera contro il Cagliari i neroazzurri in campo per difendere il primato

Inter, pugno duro con Balotelli Mourinho non convoca l’attaccante e neanche Adriano MILAN - Il mercato di gennaio dell’Inter è come la porta di un saloon del Far West: si apre nei due sensi. La similitudine cinematografica è di Josè Mourinho che, alla vigilia di Inter-Cagliari, spinge fuori da Appiano tra i non convocati Adriano e Mario Balotelli. Ma, se per il brasiliano si tratta per ora solo di turn over in vista della gara di Coppa Italia di martedì contro il Genoa, per il baby capriccioso potrebbe invece equivalere ad un 'via liberà per una cessione in prestito. Se, infatti, secondo i piani del tecnico portoghese che alla Coppa Italia afferma di tenerci eccome (“Da me non sarà certo snobbata – dice – io non l'ho mai vinta») Inter-Genoa sarà la partita di Adriano, un’altra occasione per SuperMario non è al momento neanche in calendario. «Le sue opportunità le ha avute – sottolinea Mourinho che sull'argomento è preparatissimo e non ha bisogno di consultare appunti -. Balotelli ha giocato 712', è il secondo attaccante più utilizzato dopo Ibrahimovic, è stato in campo quasi il doppio di Cruz e quasi il triplo di Crespo e Obinna. Poi non so se sia lui che non vuole restare o il fratello che vuole che vada via. A me però piacciono i giocatori che, in campo e fuori, ragionano con la loro testa». L’argomento stimola domande sul mercato in entrata, sui «circa cinquanta attaccanti di cui si è parlato per l’Inter. Ce n'è qualcuno che mi piace scherza Mourinho – qualcuno che mi piace tanto e, infine, qualcuno che mi piacerebbe tanto tanto. Ma siamo in 29 e siamo già in troppi». Domani contro il Cagliari si riapre il campionato dopo la pausa e i nerazzurri vogliono vincere per non ridare fiato ai propositi di riscatto espressi dalla concorrenza. «Il Caglia-

L’obiettivo del centrocampista

Gattuso vuole lo scudetto

ri mi piace –dice Mourinho –e prevedo una partita difficile. Non solo per segnare un gol, ma anche per non prenderne. Non sarà una gara a senso unico, diciamo che in campo prevedo traffico nei due sensi». Osservato speciale Acquafresca, bomber del Cagliari ma soprattutto nerazzurro in prestito e in predicato di tornare a casa. «Mi piace già, non serve che dimostri

quanto è forte contro di noi». In quanto poi ai fieri propositi della concorrenza, Mourinho si dice d’accordo. «E' normale che dicano che è possibile per loro vincere lo scudetto, perchè è vero. La rimonta diventa realtà se noi sbagliamo, se non siamo sempre carichi e attenti, se pensiamo che sia già fatta. Non c'è bisogno che lo dicano. D’altra parte non si getta la spugna

con sei mesi di anticipo». Nell’Inter, ancora fuori Stankovic e Vieira (“il suo è un infortunio difficile e non vogliamo rischiarlo prima che sia del tutto pronto») squalificato Maicon, a riposo Burdisso, il 4-4-2 dovrebbe contemplare Zanetti (o Santon) terzino destro, Chivu a centrocampo con Cambiasso, Muntari e Jimenez dietro le due punte Ibrahimovic e Cruz.

MILANO - Ringhio Gattuso è un calciatore che non si accontenta mai delle briciole e allora. «Vogliamo lo scudetto che ci manca da un pò di anni». L’obiettivo numero 1 del Milan è sempre stato questo sin dall’inizio della stagione. Il centrocampista del Milan e della nazionale, uno dei calciatori più amati dai fan, conferma che è questo il desiderio dei rossoneri e anche se l’Inter ha 9 punti di vantaggio il Diavolo continua a crederci. Lui, però, non ci sarà per tanti mesi, potrebbe rientrare alla fine della stagione, ma la sua presenza, anche solo nello spogliatoio, è comunque importante. «Sto lavorando per star bene e recuperare prima possibile – ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport 24 -. Speriamo bene, ma con il ginocchio c'è poco da scherzare. L’impegno c'è e i miglioramenti si stanno vedendo». Gattuso sogna di rientrare in tempo per giocare la finale di Uefa. «Sarebbe bello, però dovrei rientrare prima, altrimenti sarà impossibile avere i 90 minuti sulle gambe – spiega il centrocampista rossonero -. Mi basterebbe vedere i miei compagni in campo». Chiusura sul ritiro invernale di Dubai e sul match di domenica con-

tro la Roma all’Olimpico. «La squadra ha lavoratro bene, domenica sera sarà una gara molto impegnativa, ma la squadra ha fatto quello che doveva fare», assicura Gattuso. John Arne Riise carica la Roma in vista del match di domenica contro la Roma, Rino Gattuso gli risponde. «So come si batte il Milan, l’ho già fatto con il Liverpool», ha detto nei giorni scorsi il norvegese riferendosi alla finale di Champions League vinta ai rigori dai reds nel 2005 ad Istanbul. La replica di Gattuso è affidata ai microfoni di Sky Sport 24. «A Riise rispondo che nemmeno lui sa come ha fatto a batterci, perchè penso che sia stato un miracolo – spiega il centrocampista rossonero riferendosi all’incredibile rimonta inglese, dallo 0-3 al 3-3 per poi vincere ai rigori -. nella vita ci vuole anche un pò di fortuna e in quel frangente Riise è stato fortunato». Nei giorni scorsi il forte Gattuso è stato incoronato sogno erotico delle italiane, il centrocampista rossonero commenta con una battuta l'esito del sondaggio: «vuol dire che siamo messi male, c'è qualcosa che non va». Per la serie: Ringhio è re non solo sul terreno di gioco ma anche in quello dell’ironia.

Ressa a Fiumicino per il rientro del Milan da Dubai. Permesso per il fuoriclasse inglese

Beckham e Victoria in giro per Roma

Beckham scortato all’aeroporto di Fiumicino

REDUCE dal ritiro invernale a Dubai, il Milan è giunto poco dopo le 13 di ieri a Fiumicino per il posticipo della 18/ma giornata di campionato di domani sera allo Stadio Olimpico con la Roma. All’arrivo, cori da stadio e entusiasmo alle stelle per i rossoneri, ma soprattutto per David Beckham. I giocatori, attesi già al gate di arrivo dalle forze dell’ordine e da alcuni operatori aeroportuali tifosi dei rossoneri a caccia di autografi e foto ricordo, hanno calamitato su di sè l’attenzione degli altri passeggeri in transito. Ma gli obiettivi di tutte le macchine fotografiche erano puntati su David Beckham, giubbotto di pelle nera, pantaloni dello stesso colore e, a diffe-

renza degli altri compagni di squadra, una sciarpa di raso scura al collo. Per tutto il percorso all’interno e all’esterno dell’aerostazione, dove invece erano schierate troupe televisive, fotografi e decine di supporters rossoneri, Bechkam è stato il più bersagliato dai flash delle macchine fotografiche. Bechkam, entrato ora anche nelle figurine Panini, ha mandato letteralmente in visibilio i numerosi tifosi, ma soprattutto donne e ragazzine. L’arrivo del Milan si è di fatto tramutato in una vera e propria ressa all’uscita con i giocatori che, scortati da polizia e carabinieri, hanno fatto fatica a raggiungere il pullman che li aspettava all’esterno del terminal. Applausi e cori

di incitamento hanno quindi accompagnato il Milan per tutta la durata del breve transito in aeroporto, Un pranzo rapido e poi via per il centro di Roma. Questo è stato il programma del pomeriggio della stella Milan David Beckham. Il centrocampista inglese, dopo essere arrivato nell’albergo che ospiterà il Milan in questa tre giorni romana, ha pranzato assieme alla squadra e subito dopo è riuscito per salire a bordo di una vettura che lo portato in giro per Roma fino a sera, quando rientrerà dove alloggia la squadra rossonera. Fra l’altro ha avuto l’occasione di incontrare, anche se per poche ore, la moglie Victoria, arrivata nel frattempo a Roma. Bec-

kham ha infatti deciso di trascorre le ore libere al di fuori dell’albergo in virtù di un permesso concesso dalla società e non si riposerà assieme ai resto dei compagni che sono rimasti in albergo.


42 Sport Serie A. Dopo il pareggio a Cagliari torna il campionato e la prima davanti al pubblico amico Sabato 10 gennaio 2009

Reggina, emozione Pillon Esordio al Granillo per il nuovo tecnico amaranto di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA. Il tecnico della Reggina Bepi Pillon indica la strada per battere la Lazio, alla ripresa del campionato e si dichiara pronto ad esordire col botto, al 'Granillo' sulla panchina della Reggina. C'è un po' di emozione? “Un po' si, non lo posso nascondere, ma dopo il fischio d'inizio, quando saremo immersi nelle vicende calcistiche, tutto passerà. Sto vivendo questa vigilia in tutta tranquillità, gli allenamenti, l'attenzione alla preparazione tecnica e tattica della gara mi sorgono a tal punto che non ci penso nemmeno”. Come bisogna affrontare, quindi, questa forte Lazio? “Senza stravolgimenti di programmi, facendo leva su quelle che sono le caratteristiche peculiari della mia squadra che deve sfruttare gli spazi vuoti e ripartire in velocità per sorprendere gli avversari. Credo sia questo il modo migliore per mettere in difficoltà una formazione così forte, di grande spessore tecnico, ben dotata soprattutto in attacco”. Vi siete preparati a dovere, quindi? “Abbiamo svolto un periodo di preparazione molto intenso sul piano fisico e della velocità, mi sono accorto anche a Cagliari che questa squadra avrebbe avuto bisogno di più sprint nelle gambe e tanta convinzione nell'affondare i suoi colpi. Spero di avere lavorato bene, ma lo potremo sapere dopo la partita”. Vedremo una Reggina brillante che dovrà sfruttare il fattore campo? “Si, lo spero tanto. In casa dobbiamo fare di più, indipendentemente dal nome dell'avversario, se affronteremo una Lazio molto pericolosa, dobbiamo essere molto concentrati e determinati per presentarci più forti che mai per sfruttare al meglio il fattore campo”. Non ci sarà Carmona per squalifica, è un handicap che si può superare? “Credo che chi andrà in campo non farà sentire la sua mancanza,ma è certo che perdiamo rispetto a Cagliari un elemento importante per il peso tecnico, ma anche perché non credo di dover variare molto l'atteggiamento tattico rispetto a quella partita. L'unica diversità, sta nel fatto di dover dare più rapidità di

L’allenatore della Reggina Bepi Pillon

azione alla squadra”. Non ci potrebbe essere neanche il neoamaranto Krajcik? “In effetti il transfert non è arrivato ancora e se non arriverà neanche oggi, non potrà giocare. Io devo pensare ad una formazione senza l'esterno destro slovacco e pertanto, valuterò le condizioni dei difensori a mia disposizione tenendo in considerazione quegli elementi che stanno meglio fisicamente e che mi danno più garanzie. In allena-

mento ho seguito un po' tutti, anche quei giocatori che vanno meno in campo e mi hanno dato garanzie. Non mi sfugge niente, c'è una sana competizione, terrò in considerazione anche coloro che mi metteranno in imbarazzo nelle scelte”. E’ arrivato il transfert di Krajcik, potrebbe essere utilizzato anche in mediana? “No, preferisco farlo partire basso, perché costituisce una sorpresa ed anche per dare ancora fiducia a Sestu, in

posizione più avanzata. Il giocatore ha fatto bene a Cagliari e merita di giocare”. Campagnolo, Cozza e Brienza che hanno accusato qualche fastidio, saranno della partita? “Campagnolo sarà il portiere, punto e basta. Cozza è rimasto a lungo fermo ed ha ripreso gli allenamenti col gruppo, solo lo scorso due gennaio. In campo andrà chi mi darà garanzie di tenuta e me lo dovrà dimostrare, altrimenti rimanderemo il suo rientro. Per Brienza, spero di recuperarlo. Sta meglio, sarà con noi, deciderò all'ultimo momento”. In attacco, ci sarà Corradi? “Credo di si, per noi è un giocatore importante, soprattutto nel gioco aereo. Andremo al cross, cercando di sfruttare le fasce laterali, sarà una delle nostre armi più importanti. Credo che il centravanti abbia ormai messo alle sue spalle, ogni velleità di trasferimento e pertanto, penserà solo alla Lazio. E' un professionista serio, si è allenato bene, lavora tanto e mi aspetto molto da lui”. Ha già pensato a come sostituire Carmona? “Ho a disposizione due elementi, Viola e Tognozzi. Sceglierò i giocatori più in forma anche per il centrocampo, valuterò all'ultimo momento. Non vedo l'ora di vedere giocare tutta la squadra, soprattutto quegli elementi che mi daranno affidamento. In partita è diverso e proprio in una gara ufficiale dovranno arrivare le conferme. Quando si gioca una partita vera è diverso dalle gare di allenamento settimanali, in quelle occasioni emergono il carattere e la personalità vere di un giocatore e domani avrò l'opportunità di toccare con mano”.

E’ arrivato il transfert per Krajcik REGGIO CALABRIA. Seduta tattica molto importante per la Reggina, ieri pomeriggio. Le scelte del tecnico sulla formazione da varare per la gara con la Lazio, dipenderanno da quanto ogni giocatore saprà dimostrare in campo. Con Campagnolo in porta, dovrebbero giocare Cirillo, Lanzaro, Santos e Costa; Sestu, Barreto, Tognozzi e Barillà; Brienza; Corradi. I dubbi riguardano Krajick o Cirillo (ma il transfert del giocatore slovacco è arrivato in serata e dunque le sue chance aumentano), Tognozzi o Viola al posto di Carmona. Oggi, allenamento di rifinitura, per le ultime verifiche e poi tutti in ritiro. La gara di domani contro la Lazio, al 'Granillo', ore 15:00, la prima del 2009, sarà diretta da Bergonzi di Genova.

MERCATO.Tutto fermo, per il momento, in attesa di importanti verifiche in campionato. Nella prima gara del 2009, c'è in ballo la conferma di qualche giocatore. Corradi che ha dichiarato di volere solo e soltanto la Reggina, potrebbe ritornare sui suoi passi sa lunedì, ma a giudicare dalla convinzione delle sue dichiarazioni, non dovrebbe verificarsi alcun dietro front, a meno che il Bologna e il Chievo non dovessero tornare alla carica. Per Tognozzi che potrebbe essere il sostituto di Carmona, preferito a Viola, è un banco di prova importante. Anche Campagnolo dovrà convincere. Per Cascione, Cosenza, Stuani, Ceravolo, Hallfredsson e Vigiani, invece, ci sono buone possibilità di essere ceduti.

Calci nostri

di EMANUELE GIACOIA

Finita la lunga attesa Torna la calciomania RISPOLVERIAMO proverbi. “L'Epifania ogni festa spazza via”. Ma ci diverte ricordare un proverbio tipicamente napoletano che dice, quando ci si incontra dopo natale e capodanno “buone fatte feste”, anche se nel frattempo vostra moglie si è fratturata una gamba per mettere le palline sull'albero di Natale, vostro suocero è ancora in ospedale per un attacco di broncopolmonite e metà della vostra famiglia è ancora a letto con l'influenza. Ma a proposito di feste grandi ricorsi alle farmacie e alle parafarmacie per comprare il “meta calcio” praticamente un sostituto del metadone per gli intossicati dal pallone che, finalmente, ritorna a saziarci occhi, orecchie e tifo dopo una lunghissima astinenza a cominciare da oggi con gli anticipi della serie A ovvero Genoa - Torino e ancora più Inter - Cagliari, dove mezzo mondo calcistico è in agguato in attesa che lo “Special One” cioè Mourinho diventi quantomeno “Special Second”, tutto questo in attesa di un Reggina - Lazio che naturalmente ci riguarda direttamente, non mancano partite importanti per la classifica e per il futuro del campionato come un Roma Milan o Fiorentina - Lecce mentre la Juve se la vede in casa un coriaceo Siena e ancora più il Napoli che ospita il Catania, ma torniamo sui nostri passi per ricordare anzitutto come in queste ore e in questi giorni impazza il mercato dei piedi buoni che coinvolge naturalmente anche la Reggina anzi con gli amaranto - per quanto ci riguarda - in primo piano. La prima notizia che giudichiamo decisamente importante è che Corradi, che è il capocannoniere della Reggina in questo campionato, dovrebbe al 99 % rimanere a Reggio Calabria come ci ricorda il suo procuratore Roggi. Una notizia davvero per un

buon inizio dell'anno con un Corradi che partita dopo partita ha sempre dimostrato un grande attaccamento per la squadra dello stretto e un impegno continuo per ogni 90 minuti giocati c'è poi un nuovo personaggio che arriva alla corte di Pillon e cioè Krajcik, il nuovo giocatore e forse il difensore che mancava alla squadra di Foti che, lo ricordiamo - purtroppo - ha dimostrato finora di avere una delle difese più perforabili del campionato. Krajcik è disponibile comunque per tutti i ruoli difensivi da destra a sinistra. Comunque pensiamo all'arrivo della Lazio, domani, al Granillo, una partita ancora tutta da inventare per Pillon in questa ripresa del campionato pare intanto che Campagnolo - che consideriamo un eccellente portiere - rimanga con la Reggina così pare pure per Barreto e Barillà, mentre Tognozzi - che ha ben reso con la squadra dello Stretto - sarebbe in partenza quasi certamente. La formazione è in qualche modo ancora tutta da inventare. Dirigenza, tecnici e tifosi contano su una formazione di alto livello contro questa Lazio che però sta navigando nei mari alti della classifica con Fiorentina, Napoli e Genoa. La squadra di Rossi sta conducendo un campionato sicuramente d'eccellenza però è spesso alle prese con improvvisi alti e bassi; speriamo che i “bassi” li trovi tutti a Reggio Calabria domani. Fra le maglie amaranto mancherà Carmona squalificato per una giornata mentre Cascione, Vigiani e, speriamo di no, Brienza potrebbero mancare all'appello. Il penultimo posto in classifica della squadra di Pillon impone un impegno straordinario per risalire una china cui non è più permesso scendere. Che il 2009 sia finalmente, come negli anni passati, ancora una volta l'anno della salvezza.

SERIE B SERIE B

Rinviata Sassuolo-Brescia. Avellino (-4) ROMA –Finita la sosta si ricomincia. Campionato cadetto di nuovo in campo: ieri il via con l’anticipo della 20ª e penultima giornata del girone d’andata. La sfida al vertice tra Sassuolo e Brescia (entrambe le squadre fanno parte del quintetto di testa) è stata rinviata per il campo ghiacciato. Forse si recupera alle ore 16. Oggi il resto della giornata, mentre lunedì il posticipo sarà tra Pisa e Rimini. Impegni in trasferta per le altre tre capolista. Il Livorno di Acori, privo degli infortunati Emanuele Filippini (stiramento al polpaccio destro) e Migliorini (distorsione alla caviglia sinistra), sarà di scena sul campo dell’Albinoleffe, dove i bergamaschi si affideranno al nuovo arrivato Karamoko Cissè per interrompere la lunga striscia positiva (12 gare utili di fila) degli amaranto. L’Empoli di Baldini, che ha chiuso il 2008 con il pari interno col Mantova sarà invece ospite della Triestina, pronta a entrare definitivamente nella lot-

ta play-off, ma più difficile, almeno sulla carta, appare l’impegno del Parma, che farà visita al Vicenza con i biancorossi che, reduci da due pari di fila, misureranno le proprie ambizioni contro una delle grandi favorite alla vittoria finale del torneo cadetto. Il 20° turno, però, viste le sfide che attendono le cinque di testa, potrebbe favorire la prima inseguitrice, ovvero il Bari di Antonio Conte. I pugliesi inaugureranno l’anno al San Nicola contro la pericolante Salernitana e con tutta probabilità ci sarà spazio per il “figliol prodigo” Lanzafame, di ritorno dopo una prima parte di stagione anonima al Palermo, nel tentativo di inanellare la terza vittoria consecutiva. Sfide calde anche quelle che metteranno di fronte le ultime quattro in classifica. L’Ascoli, in netta ripresa, ospiterà al “Del Duca” il Treviso, che si presenterà con la novità Mezzano, mentre l’Avellino (penalizzato di 4 punti e ora ultimo a 13) proverà contro il Mo-

dena a ritrovare una vittoria che manca ormai dal 21 novembre scorso (2-1 a Piacenza). Tra gli irpini possibile esordio dell’ultimo arrivo, l’attaccante Ferdinando Sforzini, proveniente dal Grosseto in cui è invece approdato dall’Avellino Pellicori, che guiderà l’attacco toscano nella sfida interna all’Ancona. Esordio casalingo nel 2009 per il Mantova di Billy Costacurta, che dopo i tre pari consecutivi con cui ha chiuso il passato anno chiederà strada al Piacenza che proverà invece a ripartire dal convincente successo ottenuto sul Pisa nell’ultimo turno. Sfida salvezza tra Cittadella e Frosinone, con i ciociari in emergenza ma pronti a puntare sin da subito sui due nuovi acquisti Cavalli e Rajcic. A chiudere la penultima giornata, come dicevamo, il posticipo di lunedì che opporrà Pisa e Rimini: nei nerazzurri possibile esordio dell’ex Catania Antenucci, romagnoli che proveranno a centrare la quarta vittoria esterna di fila.

PROGRAMMA E ARBITRI

20ª giornata, oggi ore 16 Albinoleffe-Livorno Marelli di Como Ascoli-Treviso Banti di Livorno Avellino-Modena Romeo di Verona Bari-Salernitana Candussio di Cervignano Cittadella-Frosinone Calvarese di Teramo Grosseto-Ancona Ciampi di Roma Mantova-Piacenza Velotto di Grosseto Pisa-Rimini (12/1, 20.45) Scoditti di Bologna Sassuolo-Brescia (Rinviata) Triestina-Empoli Giannoccaro di Lecce Vicenza-Parma Rocchi di Firenze

CLASSIFICA Livorno, Sassuolo, Parma, Empoli e Brescia 32; Bari 31; Grosseto 29; Vicenza e Triestina 28; Albinoleffe 27; Pisa 26; Mantova 25; Ancona e Rimini 23; Frosinone 22; Salernitana, Cittadella e Piacenza 20; Treviso e Ascoli 18; Modena 15; Avellino 13.


Sport 43 Prima Il difensore si fa male nell’ultimo allenamento: forfait quasi certo Sabato 10 gennaio 2009

Di Bella, brutta tegola Potenza in emergenza in difesa: Dei cambia posto MERCATO LE NEWS IL PERUGIA SI conferma molto attivo sul fronte mercato e, dopo il colpo Stamilla, la società biancorossa ha ufficializzato anche l'ingaggio del portiere Juri De Marco, prelevato dall'Avellino. La società umbra ha in agenda un viaggio a Londra dove ha fissato un appuntamento con i dirigenti del Nottingham Forest per chiudere una triplice cessione: Ercolano, Campagnacci e Fiorucci. E sempre in tema di uscite, l’Avellino è sulle tracce di Nello Cutolo. Il fantasista del Perugia è uno dei tanti obiettivi di Francesco Maglione. Sempre alla ricerca di un attaccante supplementare, il Monza potrebbe acquistare - dalla Paganese - il francese Nassim Mendil. Il calciatore sembrava vicino a un trasferimento a Lecco. Il Crotone ha preso in prestito il centrocampista Carcuro, condiviso da Fiorentina e Treviso, ma con Moriero a Lanciano l’anno scorso. La Pistoiese sonda la disponibilità del Gubbio alla cessione di Marco Briganti (26). Il difensore di Città di Castello era arrivato in Umbria nell'estate del 2008 proprio dal club arancione. Il Lanciano ha risolto consensualmente il contratto con il portiere Rosellini. Il Gela ha comunicato l'ingaggio del centrocampista Luca Galuppi, il quale aveva appena rescisso il contratto che lo legava all'Isola Liri. Movimento in uscita per la Vigor Lamezia. I biancoverdi hanno ufficializzato la cessione del difensore Mauro al Grottammare (serie D girone F). La Cisco Roma ha avanzato una proposta al centrocampista della Vibonese Ruscio. L’attaccante individuato dalla Scafatese per sostituire il partente De Luca è Luciano Pignatta. L’argentino milita in serie D con il Sapri.

NON SI PUO’ certo dire che inizi sotto una buona stella l’anno del Potenza. Fabrizio Di Bella si è fatto male calciando l’ultima punizione dell’allenamento del venerdì ed è seriamente a rischio. Lo staff tecnico e medico sospetta addirittura uno stiramento al muscolo della gamba sinistra, una tegola di non poco conto e che potrebbe tenere lontano dal rettangolo verde il giovane centrale per non meno di tre settimane. Ovviamente solo nella giornata odierna saranno esperite tutte le verifiche del caso e si conoscerà esattamente l’entità dell’infortunio. La speranza di Arleo in testa è che si possa trattare solo di una semplice elongazione e che il ragazzo, anche con un antidolorifico, possa onorare la gara di campionato con il Foggia, ma oggettivamente sembra molto difficile. E la circostanza non va presa piacevolmente anche perchè sarà già assente dalla contesa l’altro difensore centrale titolare, il capitano Gigi Cuomo, che è stato squalificato per una giornata. Al cospetto dei satanelli pugliesi, quindi, si presenterà un Potenza in emergenza difesa, con l’unica scelta, obbligata per Arleo, che pre-

IL BUON TEST di giovedì condito da ben nove reti con l'Avigliano e l'innesto immediato di Tufano e Castaldo, già utilizzabili per Scafati, hanno confermato che il Melfi è pronto a ripartire. Il gran lavoro della sosta ha fatto il resto e il Melfi sembra davvero in grado di dire la sua per continuare a lottare, cercare vittorie interne negli scontri diretti e importanti punti lontano dal Valerio, per risalire in fretta la graduatoria e poter aspirare alla salvezza nonostante i soli 12 punti delle 17 gare di andata. Una sola vittoria con il Lamezia, ben 9 pareggi di cui 6 ottenuti in trasferta e 7 sconfitte, di cui 5 al Valerio con tutte le prime della classe, eccezion fatta per la Scafatese, sono la base da cui ripartire ed in particolare, al ritorno, sembrano esser amiche del Melfi le ben 8 sfide interne, contro dirette concorrenti alla salvezza, per match dal sapore speciale e da vincere tutte visto che varranno molto più dei tre punti che saranno in palio.

Fabrizio Di Bella

Kone, ore decisive. Sfortuna per Masini SONO ORE decisive per l’intesa con Kone. Il procuratore dell’ivoriano, Sidella, incontrerà Postiglione nella giornata odierna. Questo lascia effettivamente credere che il calciatore non si sia ancora accordato con il Cassino e che stia appunto valutando altre offerte. Postiglione è stato comunque abbastanza deciso nell’affermare: «La nostra proposta l’abbiamo fatta e non la cambiamo nemmeno di un euro. Attendo solo che il procuratore dica sì, altrimenti Kone è libero di andare a giocare dove vuole». MASINI Una curiosità: la stagione agonistica dell’ex attaccante del Potenza Gerardo Masini sembra essere definitivamente

terminata. Il Ravenna, infatti, non potrà tesserarlo dopo averlo tenuto alcuni giorni in prova. Il club romagnolo spiega sul proprio sito ufficiale che "la Lega Pro, in un fax, ha confermato che il calciatore, dopo aver rescisso con la Salernitana il 4 agosto scorso, si era accasato al Potenza ma aveva risolto il contratto il 18 dicembre. Un terzo tesseramento non sarebbe pertanto possibile in quanto non consentito dall'articolo 117 comma 3 delle Noif il quale stabilisce che nel caso di risoluzione del rapporto contrattuale…il calciatore professionista può tesserarsi per altra Società… per una sola volta nel corso della stessa stagione sportiva".

Seconda, Melfi pronto a risalire Frasca: «La salvezza al Valerio» Monopoli, Barletta, Noicattaro, Igea Virtus, Aversa Normanna, Isola Liri, Manfredonia, Valdisangro sono tutte formazioni che precedono il Melfi in classifica e a loro sarà necessario, per ravvivare sempre più le speranze salvezza, infliggere sconfitte capaci di far risalire i gialloverdi più in fretta, mentre a Scafati alla prima, a Vibo Valentia e Lamezia i melfitani dovranno esser ancora più bravi nel fare punti. Senza dimenticare di dare il massimo anche in match meno agevoli, come quelli esterni con squadre in lotta per successo finale e playoff. Inoltre bisognerà ridurre amnesie nei finali di gara ed errori che sono costati carissimo nella prima parte di stagione. Questo certo è il compito importante che toccherà anche ai giocatori più esperti,

Tufano e Castaldo per ora, in attesa di almeno altri due elementi nel corso del mercato, ma non prima ormai della prossima settimana, come confermato anche dal team manager Marco Moretti. Per il portiere resta sempre in pole Federico Orlandi del Lecco, divenuto più abbordabile ora con l'arrivo di Zappino dal Foggia, ma andrebbe bene anche Antonio Castelli ex Paganese. Inoltre Di Pasquale, De Luca Longobardi o Cavaliere per l'attacco, che insieme a De Angelis, che ha confermato di esser un grande uomo oltre che un ottimo attaccante, giurando fedeltà ai colori sociali rimanendo a Melfi nonostante le sirene importanti di altri lidi e di categorie superiori, dovranno tirare il gruppo gara dopo gara. Dieci gol per il capitano, 4 per Merini e reti di Stucchi,

Bacchiocchi, Mitra sono la conferma che in avanti bisognerà dare ancora di più, nonostante 17 marcature sianobuon bottino, in media una rete a partita ovviamente da rimpinguare semmai col contributo di difensori e centrocampisti, mentre sarà importante ridurre quelle subite, 23 per ora, che certo pesano molto ed hanno tolto punti importanti finora. Alla vigilia della rifinitura, che oggi vedrà il Melfi concludere il lavoro in vista della partita a Scafati, e con il tecnico a capire se far già esordire i due arrivati, soprattutto dopo la buona prova di entrambi nell'amichevole con l'Avigliano di giovedi, in cui tra l'altro hanno bagnato con gol “la loro prima volta in gialloverde”, Simone Frasca ha ribadito le componenti positive del ritorno “continuare a lavorare con

vederà il dirottamento di Dei in posizione centrale, accanto a Patarini, e l’inserimento di Vianello (oltretutto reduce da un periodo di influenza intestinale che lo ha molto debilitato) sull’out destro della difesa. Per il resto sembra scontato che l’argentino Cantoro farà parte dei 18, ma non giocherà dall’inizio. Sia lui che Scardini saranno carte utili per scardinare la retroguardia del Foggia, nel caso in cui la gara non dovesse sbloccarsi. Chiaramente, nell’immediata vigilia della prima sfida del girone di ritorno, l’attenzione sul calciomercato è leggermente scemata, anche se resta una priorità assoluta reperire il centrocampista centrale che serve ad Arleo. Fermo restando che non va sottaciuta l’attenzione che il Potenza sta dedicando anche al capitolo delle cessioni. Le prossime ore potrebbero essere decisive in tal senso, anche riguardo nomi di un certo spessore per l’organico. Dipenderà molto dalle richieste che arriveranno e dall’atteggiamento che la società vorrà tenere rispetto a trattative in entrata che restano strettamente collegate. Alfonso Pecoraro

impegno e costanza in settimana, come fatto finora. La nostra arma in più per poter arrivare alla salvezza possano essere tutti gli scontri diretti in casa con squadre che ci precedono, da vincere per togliere loro punti e poter noi risalire in fretta in classifica”. Il centrocampista ex Rieti poi conclude “sarà fondamentale per noi vincere le sfide in casa, davanti al nostro pubblico che deve sostenerci e aiutarci, tutti, senza fischiare qualcuno come qualche volta avvenuto. Possiamo centrare la salvezza, sono arrivati dei punti da varie trasferte ma ora servono i successi in casa al ritorno, oltre ad attenzione in ogni partita che vale davvero tanto per l'obiettivo nosteo, anche in considerazione della classifica corta che abbasserà la quota salvezza. Ed il tutto, è chiaro, partendo già dalla gara di Scafati, da provar a vincere per partire bene”. Antonio Baldinetti sport@luedi.it


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Sport D Anche Gisonna è arruolabile. Assenti solo La Fortezza e Chisena

Sabato 10 gennaio 2009

Matera, si rivede Lonardo Il difensore è guarito e sarà pronto tra 15 giorni Si è rivisto Lonardo. Ancora assenti Antonio Chisena a Cesenatico e Antonio La Fortezza influenzato. Per il difensore avellinese c’è la guarigione dal problema alla cartilagine del ginocchio e quindi riprenderà a lavorare con il resto del gruppo non a breve. «Credo che in un paio di settimane-afferma il tecnico del Matera, Antonio Foglia Manzillo- Lonardo potrà essere nuovamente utilizzato. E’ un importante recupero per il nostro organico». Ieri pomeriggio regolare seduta d’allenamento al “XXI Settembre-Franco Salerno” con la squadra che ha scaricato i carichi di lavoro fatti fino a mercoledì. Oggi in mattinata ci sarà l’allenamento di rifinitura e poi nel pomeriggio partenza alla volta della provincia tarantina dove il Matera sosterà per poi raggiungere l’Atlantico D’Amuri di Grottaglie per la prima gara del girone d’andata. Ieri pomeriggio l’altra novità in positivo è stato il recupero di Gisonna che la settimana scorsa aveva rimediato una brutta botta. «Gisonna sta bene ed è arruolabile. Ho mandato Paladino e Cifarelli con la Juniores perchè voglio vederli in partita. C’è la possibilità, visto che la partenza è prevista per la fine della gara che disputeranno allo Scirea. Personalmente-afferma il tecnico-andrei a vedere anche gli Allievi e altro ma non c’è concomitanza con gli orari». In casa biancazzurra si guarda con attenzione alla gara di Grottaglie, campo che ha visto il Matera uscire vittorioso nel campionato 2000-01con una rete di Galeano su punizione che bucò la porta di Leone, una delle bestie nere dei biancazzurri in termini di portieri. Sulla sponda tarantina c’è da segnalare l’assenza di Piperissa squalificato, mentre sono parecchi gli acciaccati e Orlando dovrà in sostanza inventarsi l’attacco. Probabile che D’Amblè possa essere spostato in avanti, ma il tecnico dei tarantini sta giocando con il rombo e quindi difficilmente varierà il modulo perchè la qualità che gli può assicurare l’esperto attaccante non ce l’ha nessuno degli altri elementi in organico. Ianneo si è allenato in separata sede e non potendo essere al top è prevedibile che anche domani non sia dell’undici titolare e che venga riconfermato Di Quinzio dal primo minuto. Problemi di influenza per Giovanni Pinto. Guai invece per Gaetano Pirone. Il mancino napoletano ha ricevuto un

Arriveranno anche due under

Genzano, preso Buonocore

Gaetano Lonardo

Naglieri e Chisena (foto www.fc.matera.it)

Juniores Nazionali, si riprende il campionato con un derby lucano All'andata il match terminò in parità. INIZIA subito con un derby il girone di ritorno del campionato nazionale Junio- Sarà impegnato in casa, invece, il Matera che riceverà la visita del Francavilla res di serie D. Nel girone M, dove sono inserite le tre Calcio. I materani saranno chiamati al riscatcompagini lucane, questo pomeriggio si to per due ragioni: cancelgiocherà il match tutto lulare la sconfitta subita in cano tra il Francavilla sul casa nella tredicesima Sinni e lo Sporting Genzagiornata contro il Francano. villa sul Sinni per due a zeSubito una gara in salita ro e poi per riscattare il ko per la compagine allenata subito all'andata sul camda mister Conversano che po brindisino sempre per troverà sul proprio camdue reti a zero. mino un buon Francavilla Il team di mister Robergalvanizzato anche dalla ti, però, rispetto alle prime vittoria ottenuta nell'ultibattute di questo entusiama gara d'andata a Matesmante campionato, è crera. I biancorossi bradanici, sciuto in esperienza ed ha invece, hanno chiuso l'anassimilato la mentalità data con la pesante scongiusta per far bene. fitta di Fasano per quattro Le ultime gare, tranne la a zero. parentesi negativa contro Avvantaggiato il club il Francavilla sul Sinni, sinnico che può vantare su Vito Roberti del Matera hanno confermato questi un organico più competitiprogressi che hanno porvo e un'organizzazione migliore rispetto a quella dello Sporting tato il Matera ad occupare una posizione Genzano. Inoltre, i rossoblu potranno più che dignitosa in classifica come non contare sul fattore campo per portare a accadeva da diverso tempo. casa altri tre punti importanti ai fini delLorenzo Tortorelli la classifica. sport@luedi.it

colpo alla caviglia ed ha dovuto abbandonare il rettangolo di gioco anzitempo. Tutta da verificare l’entità del danno subito. Assodato invece il rientro di Francesco Latartara sulla linea di centrocampo. In casa tarantina c’è gran-

de attesa per questa gara contro il Matera perchè l’ambiente è rinfrancato dalla buona scia di risultati e la squadra di Orlando è alla seconda gara consecutiva in casa. LUTTO PER TAFUNI- Il responsabile del servizio

d’ordine del Matera, Angelo Antonio Tafuni ha perso in maniera improvvisa lo zio Peppino (appena 60 enne). A Tafuni vanno le condoglianze della redazione. Renato Carpentieri

GENZANO DI LUCANIA Vigilia tutto sommata ricca di novità per il nuovo mister Claudio Pirone. Una vigilia di gara con il Bacoli che potrebbe avere subito la novità Giuseppe Buonocore, centrocampista dell’82 giocatore che è già stato con il tecnico avellinese l’anno scorso a Quarto e che ieri si è allenato con i nuovi compagni. Quindi soluzione ufficiosa, ma le novità non finiscono perchè dovrebbero arrivare anche due under. La squadra ha lavorato bene durante questa settimana svolgendo lavoro tattico e potenziamento muscolare; il neo acquisto, Ciro Impagliazzo, uscito anzitempo domenica scorsa contro il Matera per un risentimento muscolare, ha lavorato a parte ma dovrebbe farcela a recuperare per domani. Lo Sporting Genzano proverà a portare a casa i tre punti a scapito di un Bacoli non in condizioni ottimali. All'andata, lo Sporting si impose per uno a zero conquistando i prime tre punti della stagione e battezzando alla perfezioni il ritorno in Serie D. L'ormai ex, Mister Bardi, domenica scorsa ha affermato che ha visto il miglior Sporting di tutta la stagione. I tifosi bianco rossi sperano di poter esultare al triplice fischio finale non solo per il bel gioco ma soprattutto per i tre punti. In classifica il Bacoli e lo Sporting Genzano sono divisi da cinque punti in favore dei campani. La squadra ospite attualmente occupa la prima posizione utile per la salvezza e per gli alto bradanici c'è la possibilità di accorciare le distanze sin da subito. La prima giornata di ritorno, quindi, rappresenta subito un bivio per i ragazzi di Pirone. Ciro Impagliazzo, dopo l'esordio non proprio felice con il Matera, proverà a dare un contributo fondamentale alla sua squadra, magari siglando la sua prima rete con la maglia bianco rossa. Sull'altra sponda ci sarà

Claudio Pirone

un Bacoli tutt'altro che tranquillo e in cerca della vittoria dopo due mesi di pareggi e sconfitte. La sfida tra le due squadre si preannuncia carica di tensione agonistica. Da una parte ci sarà una squadra, lo Sporting, con la voglia di rivincita dopo il doppio ko delle ultime due apparizioni e, dall'altro lato il Bacoli, pronto a giocarsi tutto pur di portare a casa i tre punti e allontanarsi, così, dalla zona a rischio della classifica. La sconfitta, sia per i lucani che per i campani, sancirebbe una situazione parzialmente negativa in ottica salvezza ed è per questo che entrambi i tecnici metteranno in campo il miglior undici che hanno a disposizione. Per la squadra di casa da segnalare le assenze di Gilio, Castelgrande e Fiscina; tutti e tre molto probabilemente fuori anche dall'undici titolare che scenderà in campo domani pomeriggio sul manto erboso del Comunale di Genzano. Allo Sporting serve la vittoria scaccia crisi e tutto fa pensare che domani potrebbe arrivare, Bacoli permettendo. Rocco De Rosa

Nel test di rifinitura si potranno sciogliere gli ultimi dubbi sulla sua presenza a Nocera

Francavilla, oggi si decide per Del Prete FRANCAVILLA – In casa Francavilla giorno di rifinitura in vista della delicata e impegnativa trasferta in casa della vice capolista Nocerina. Mister Lazic, per la gara in programma domani pomeriggio, non potrà contare sui difensori Zangla, Milella e Nicolao, fermati dal giudice sportivo. Invece, per quanto riguarda l’attaccante Genny Del Prete, sono ancora incerte le sue condizioni fisiche e di conseguenza il suo impiego per la gara. Per lui sarà decisiva la rifinitura di questa mattina, che potrà dire se il bomber napoletano farà parte dell’undici che dovrà fron-

teggiare i campani. La presenza dell’attaccante, in questa gara è importante per tutto il gruppo, che dopo la brutta sconfitta subita sul campo del Pianura, deve subito rifarsi per non scivolare ancora più in basso in classifica. Se Del Prete non dovesse farcela, allora sarebbe pronto al suo posto molto probabilmente Sebastian Di Senso, che dovrebbe affiancare Marco Zagaria, nel reparto avanzato rossoblu. Nella giornata di ieri, nel lavoro svolto sul campo, agli ordini dello staff tecnico, con fase imperniata molto sulla tattica e con l’impiego senza e con

palla per i giusti movimenti in sincrono di difensori e centrocampisti, il tecnico serbo è apparso molto deciso e concentrato come sempre, prima di ogni impegno ufficiale, spronando i suoi ragazzi durante la seduta di allenamento. Il match in terra salernitana che vale quale avvio del girone di ritorno, dovrà essere disputato in modo diverso da quello di domenica scorsa contro il Pianura. «Mi aspetto – dice Lazic – una gara affrontata con molta concentrazione e soprattutto con tanto orgoglio nel dimostrare che il Francavilla non è quello visto contro il Pianura». I sin-

nici, nella gara sul terreno di gioco dello stadio San Francesco di Nocera Inferiore, non può e non deve fallire, perché anche se è pur vero che non sono quelli i campi dove bisogna cercare punti importanti, non deve neanche però partire sconfitta in partenza. «La gara – commenta il tecnico serbo – non sarà per niente facile, ma io mi aspetto che i miei ragazzi affrontino l’impegno con molta concentrazione, sperando di poter conquistare qualche punto prezioso. Sappiamo benissimo – conclude – che loro sono una buona squadra e che per noi giocarci

il tecnico del Francavilla Ranko Lazic (www.lasiritide.it)

contro, non è semplice, ma ci proveremo lo stesso, a fare lo sgambetto alla vice capolista». Quindi, un Francavilla deciso a disputare

un buon match nonostante la formazione largamente rimaneggiata, a causa delle squalifiche. Claudio Sole


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Gambini al Viviani Melfi, c’è Fatta Bottegoni di Terni per il Matera

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Sport Eccellenza Ostica trasferta per la capolista a Marsico col Valdiano

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Pisticci, prime insidie L’Oppido può approfittarne. Anche la Murese fuori PRIMO TEST probante per la neo-capolista Pisticci che, sul terreno di gioco di Marsico Nuovo, farà visita al Ruggiero Valdiano di mister Masullo. La seconda giornata del torneo di Eccellenza mette già a confronto due grandi corazzate. I gialloble di mister Valente, dopo essersi impossessati della vetta della graduatoria nell'ultima domenica calcistica, punteranno a consolidarla ed a strappare il decimo sorriso stagionale consecutivo (sarebbe il nuovo record di questo campionato). Dall'altra parte, ci sarà un Ruggiero Valdiano agguerritissimo che viene da ben quattordici risultati utili di fila. L'unica sconfitta dei salernitani è maturata proprio alla seconda giornata di andata in casa del Pisticci (il risultato finale fu di due a zero). Da allora, la compagine di Masullo ha sempre portato a casa punti preziosi. Non sarà sicuramente del confronto lo squalificato valdianese, Giovanni Polito. Sul secondo gradino del podio, l'Angelo Cristofaro, reduce da due pari “ad occhiali” consecutivi, non dovrebbe avere grossi problemi contro la Vultur Rionero, fanalino di coda dell'Eccellenza. I bianconeri, però, hanno rinforzato la squadra proprio in queste ultime settimane ed i primi risultati si sono già visti domenica scorsa, quando il team rionerese ha centrato il secondo successo stagionale a spese del Balvano. La differenza tecnica tra l'Angelo Cristofaro e la Vultur, comunque, è netta. La Murese, distante due lunghezze dalla leadership, si recherà in casa del Forza Matera che, finora, ha viaggiato a corrente alternata tra le mura domestiche (quattro affermazioni ed altrettanti ko). L'undici di Lardo ha bisogno del successo pieno per proseguire la sua rincorsa alla vetta. Si giocherà sul campo di “La Martella” a partire dalle ore 14.30. Scorrendo la classifica, in quinta posizione il Policoro (privo di Malucchi e Cicchelli) farà visita all'Avigliano. I granata sono gli unici a non aver mai pareg-

L’argentino Mels prova a trascinare il Pisticci nell’ostica trasferta di Marsico Nuovo contro il Valdiano

L’Angelo Cristofaro reduce dal pareggio di Muro Lucano

giato finora in campionato e soprattutto alternano belle vittorie a disfatte clamorose. Anche in trasferta giocherà il Ricigliano che insegue un piazzamento nei play-off. Sarà ospite di un Picerno che, tra le mura

amiche, difficilmente lascia punti agli avversari. Nella parte bassa, il Balvano farà gli onori di casa all'Azzurra Tricarico, mentre l'Irsinese riceverà il Ferrandina. Infine, l'Atella Monticchio andrà nuovamente a caccia dei

tre punti contro la vice-cenerentola, Banzi. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Francesco Liuzzi (allenatore Forza Matera) fino al 27 gennaio, Giuseppe Angelino (allena-

tore Banzi) fino al 20 gennaio, Salvatore Mecca (allenatore Atella Monticchio) fino al 13 gennaio; Vincenzo Cicchelli (Policoro): 3 giornate; Ignazio Digirolamo (Azzurra Tricarico), Lorenzo Falcone (Balvano), Si-

mone Gramato (Ferrandina), Antonello Farinola (Forza Matera), Serafino Malucchi (Policoro), Rosario Piegari (Ricigliano), Giovanni Polito (Ruggiero Valdiano): 1 giornata. Donato Pavese

Promozione Scontro diretto tra Tolve e Viggiano. Il Borussia ospita il Pescopagano

Il terzetto potrebbe sfaldarsi di nuovo IL TERZETTO di testa del campionato di Promozione potrebbe sfaldarsi nuovamente. Dopo il Miglionico, che si è perso per strada domenica scorsa perdendo con il Borussia Pleiade, domani pomeriggio una tra Real Tolve e Viggiano potrebbe abbandonare la testa della classifica. Infatti, la diciassettesima giornata del torneo regionale cadetto ha in calendario la supersfida al vertice tra la compagine di Camelia ed il Viggiano di Villani. Nel confronto di andata, il Tolve dell'allora trainer Romano andò ad imporsi di misura in Val d'Agri. Ora sulla panchina del Real c'è un guru del calcio lucano come Pinuccio Camelia che, finora, ha già inanellato tre vittorie di seguito. Il Viggiano, dal canto suo, è reduce da ben otto risultati utili consecutivi e vanta un pacchetto avanzato esplosivo, formato da Campisano e Sanchirico. Dando uno sguardo alle statistiche, il Real Tolve di Camelia non ha mai lasciato punti agli avver-

sari. In trasferta, il Viggiano di Villani ha perso in un'unica occasione (di misura in casa del Bella all'ottava giornata). In caso di parità nel bigmatch di giornata, potrebbe spiccare il volo in solitudine sul gradino più alto del podio, il Borussia Pleiade di mister Viola. In riva allo Ionio arriverà, infatti, una squadra non trascendentale come il Pescopagano che viaggia nei bassifondi della graduatoria. Con l'innesto di Lambertini (quattro gol nelle ultime due gare), la formazione policorese sogna alla grande e difficilmente si farà sfuggire i tre punti contro il team allenato da mister Toscano. Alle spalle del “trio delle meraviglie” insegue l'Atletico Scanzano che viaggia a mille sul proprio campo, ma che ha qualche problemino (troppi pareggi) lontano da casa. La squadra di Calone farà visita ad un Moliterno che ha smarrito il binario giusto per raggiungere la zona play-off. Un altro scontro di spessore sarà quello tra la

Santarcangiolese ed il Miglionico. I valdagrini sono reduci da tre sconfitte e un pari negli ultimi quattro confronti disputati. Il Miglionico di Paterino, invece, deve dimenticare al più presto l'insuccesso interno di sei giorni fa. Il Grottole ha una grossa chance per allontanarsi definitivamente dalla parte bassa della classifica, affrontando il Bella a domicilio. Il Real Irsina giocherà in casa del Varisius Matera. Sul fondo sono in programma due delicatissimi scontri incrociati: si affronteranno, infatti, le ultime quattro della classe. A Filiano, il Vitalba riceverà la visita del Latronico, mentre sempre nel comprensorio aviglianese giocherà lo Sporting Montalbano (sul campo del Lagopesole). Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Domenico Grisolia (Latronico): 2 giornate; Davide Palermo (Atletico Scanzano), Gianpaolo Angrisani (Bella), Marco Ricigliano (Bella), Alfio Giannini (Borus-

Campisano del Viggiano

sia Pleiade), Armando Scarnato (Grottole), Michele Totaro (Latronico), Eustachio Galeota (Miglionico), Luigi Sabatelli (Miglionico), Michele Albini (Moliterno), Vito Mecca (Vitalba Filiano): 1 giornata. d.p.


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Allievi regionali quattordicesima giornata Giovanissimi regionali quattordicesima giornata

Big, prove d’appello Il match di cartello è un derby Asso-Varisius Dedalo “fresca” terza Campagna senza problemi a Policoro? POTENZA - Uno dei tre incontri che non si sono giocati nello scorso fine settimana si è recuperato mercoledì 7 e siccome si è trattato di un derby, come molte volte capita, i pronostici sono stati capovolti e così a Potenza a far festa è stata la Dedalo che con i tre punti conquistati ha strappato il terzo posto al Santamaria. Questo però non è stato il risultato più eclatante della tredicesima giornata che ne ha avuti ben altri due: i pareggi, entrambi in trasferta, delle due battistrada. Hanno rischiato grosso il Padre Minozzi e soprattutto l'Invicta Matera che a Policoro ha raggiunto il pari solo negli ultimi secondi. Un peso relativo, almeno per quel che concerne la sfida giocata a Policoro, lo ha avuto il terreno di gioco, ridotto oramai ad un vero e proprio pantano. Prima di tornare sul sintetico del “Gaetano Scirea” la formazione di Michele Fontana dovrà fare visita al Lauria, formazione che in casa ha sempre fatto ottime cose. Un'altra trasferta impegnativa per i materani che a Policoro hanno dimostrato di avere carattere e tanta voglia di non arrendersi mai, caratteristiche che contraddistinguono le grandi squadre, co-

m'è appunto il Padre Minozzi che dopo il primo pareggio della stagione vuole ritornare a fare bottino pieno contro la Pro Murese, formazione impegnata a lottare per la “salvezza”. Per i ragazzi di Michele De Pietro il compito si prospetta più facile rispetto ai giovani materani che non vogliono dare spazio nemmeno alla Dedalo che si trova a giocare il secondo derby in solo quattro giorni. Un'altra prova non facile per la compagine di mister Cavasoli che comunque se non dovesse risentire troppo della “fatica” contro il Santamaria ha tutte le chance per battere l'Assopotenza. A Potenza i derby fioccano perché c'è anche Don Bosco-Santamaria. Sulla carta il pronostico sembra scontato ma chi segue il calcio giovanile sa che non sempre è tutto come si prevede. Così bisogna che il Santamaria, che rigioca dopo pochi giorni, stia molto attento ad affrontare un avversario che però non può vantarsi di una buona classifica, un pò come accade(con le dovute proporzioni) per il Varisius ed il Picerno '81 che si affrontano per uno scontro decisivo per l'ultima posizione. A Matera sono molto fiduciosi così come a Rionero dove

aspettano di affrontare un Policoro 2000 che ultimamente ha avuto qualche difficoltà in trasferta. La Vultur non ha completato la gara con il Bella e questo pensiamo abbia alimentato la voglia di giocare sia dei giovani rioneresi che dei ragazzi del team di mister Del Pino che a Bella ospitano un Deportivo anch'esso pronto a scendere in campo per muovere una classifica che per la settimana non vedrà partecipare lo Sporting Genzano ospite del Melfi.

POTENZA - Troppo poca cosa si è rivelato il Deportivo Montescaglioso davanti alla capolista che ha fatto suo l'incontro segnando ben otto gol. Un divario netto, di gol e di punti, che serve a tenere distante dalla vetta l'Assopotenza, il Real Peppino Campagna e il Varisius. Sono queste tre squadre che vincendo i rispettivi incontri stanno cercando di rendere meno facile la cavalcata dei materani affidati a Savio Acquasanta. Se

dell'Invicta Matera, per posizione di classifica, bisogna parlare per prima dicendo che nella seconda gara casalinga consecutiva si troverà di fronte un avversario ben diverso ma certamente non irresistibile come il Padre Minozzi, i riflettori vanno puntati per forza di cose su Assopotenza-Varisius, incontro di cartello di questa quattordicesima giornata. Contro una squadra di Matera la squadra di Leo Albano ha già perso e il tecnico di Pignola è intenzionato a non lasciare più punti per strada; siamo sicuri che spronerà a dovere i suoi a cui raccomanderà massima concentrazione sia in fase offensiva che in quella difensiva. Si preannuncia, dunque, una sfida intensa perché il Varisius difficilmente reciterà il ruolo di “spalla”; l'intenzione della squadra cara al dirigente Piero Loschiavo è quella di muovere la classifica per non perdere terreno dal Real Peppino Campagna che a Policoro, contro l'undici di Vito Leone, non dovrebbe avere grossi problemi ad uscire con i tre punti. Il gioco del calcio impone sempre il rispetto de-

gli avversari, obbliga tutti a non sottovalutare nessuno e quindi Mario Narciso e Salvatore De Biase, che esperienza ne hanno da vendere, motiveranno a dovere un gruppo che ha qualche giocatore veramente molto interessante. Di bravi giovani calciatori ce ne sono anche nell'Aviglianese che ospita la Dedalo e punta dritta alla vittoria per migliorare la propria posizione che attualmente è tra le migliori della classifica. Alla Dedalo l'arduo compito di sovvertire i pronostici che danno favorita la compagine di Vincenzo D'Andrea che con un gioco veloce e che predilige la profondità, proverà a tenere alla giusta distanza le altre formazioni di Potenza, Santamaria e PGS Don Bosco, avversari in un derby dove pronostici non ne facciamo. Con lo Scanzano alla finestra per il turno di riposo, il nostro sguardo va verso il basso dove il Picerno '81 proverà a battere in trasferta il Deportivo e dove il Doria cercherà con il Melfi quella vittoria che possa ritornare a dargli una felicità che manca da qualche turno.

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

Allievi

Giovanissimi

CATEGORIA

Juniores

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


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Sport I calabresi, in crisi economica, hanno disertato l’ultima trasferta in sicilia

Sabato 10 gennaio 2009

Calcio a 5

Bng, Catanzaro ci sarà? Taratufolo: «Sarebbe un colpo per il campionato» MATERA - Nigro BNG Matera e Catanzaro C5 si affrontano, questo pomeriggio alle ore sedici, sul rettangolo di gioco della tensostruttura di viale dei Sanniti. Un incontro coperto però da grande incertezza poiché i giallorossi di Calabria, dopo non essersi presentati a Mazara del Vallo nell'ultima giornata del girone di andata precedente alla lunga sosta natalizia, sembrano adesso in grave difficoltà economica e societaria, così come ci conferma il presidente Nico Taratufolo: ”Al momento non sappiamo se il Catanzaro si presenterà all'appuntamento di questo pomeriggio. Se ciò dovesse accadere mi dispiacerebbe davvero sia per un fatto di solidarietà nei confronti di una società di calcio a cinque, e anche perché in questa maniera il campionato, che sino ad oggi è stato così appassionante, subirebbe un duro colpo. Per quello che mi è dato di conoscere

La squadra della Bng a sinistra e in alto Nico Taratufolo

so che hanno ceduto numerosi giocatori tra cui Fernando Ammirabile, un atleta capace di fare la differenza e che è approdato al Fasano. Purtroppo in questo periodo di congiuntura economica è basilare tenere

d'occhio i bilanci e non fare mai passi più lunghi della gamba. Ad ogni modo noi siamo pronti a scendere in campo, mancherà soltanto lo squalificato Verrone, mentre per il resto siamo praticamente al gran com-

pleto”. Sollecitato su un parere più ampio per quello che riguarda gli attuali obiettivi della Nigro BNG, alla luce dei risultati ottenuti dopo il girone di andata, il massimo dirigente si è così

espresso: “A mio parere sarà importantissimo il risultato che riusciremo ad ottenere a Gragnano sabato prossimo poiché la chiave di volta del nostro campionato sarà da ricercare negli scontri diretti. Se riuscire-

mo ad ottenere i tre punti allora non potremo più nasconderci e cercheremo di puntare dritto verso i play off. A rendermi particolarmente fiducioso il fatto che non abbiamo modificato la rosa dei giocatori e dunque non occorre sperimentare più nulla. I ragazzi si conoscono perfettamente e sanno come muoversi in campo. Altro particolare da non trascurare la conoscenza di tutte le altre squadre del girone per cui sappiamo, almeno per grandi linee, come comportarci di volta in volta. Il mercato di riparazione piuttosto che rafforzare ha indebolito le altre formazioni e dunque i valori delle nostre avversarie sono complessivamente rimaste inalterate. Per quello che riguarda la Nigro BNG siamo pronti a qualsiasi discorso, se saremo chiamati ad impegni più importanti non ci tireremo certo indietro.”. Annibale Sacco

Crapulli non avrà Stigliano, Ximenes e Latorre

Spazio Relax per l’impresa in casa della capolista Vibo MATERA - Conclusa la lunga pausa natalizia, coincidente peraltro con il compimento del girone di andata, si riaccendono i riflettori sui campionati nazionali di calcio a cinque. L'impegno che questo pomeriggio attende lo Spazio Relax non è certo dei più agevoli dal momento che i ragazzi del presidente Francesco Tamburrino affronteranno, questo pomeriggio a Vibo Valentia, la capolista Licogest. Nella gara di andata i calabresi destarono una ottima impressione, che del resto nel prosieguo del campionato si è ampiamente confermata, e riuscirono a superare i biancoazzurri al termine di una gara combattuta e molto ben giocata da entrambe. Da allora di cose ne sono successe parecchie: sulla panchina adesso siede Nino Crapulli e la rosa dei giocatori è stata notevolmente sfoltita per fare spazio a

giovani promesse e anche ad alcune “vecchie” conoscenze. Sulla carta la squadra sembrerebbe leggermente indebolita, ma la cartina torna sole, come sempre, è il campo, saranno i risultati a stabilire se l'attuale rosa è davvero più debole della precedente. Alle volte le motivazioni rappresentano un fattore più importante della effettiva e pura cifra tecnica. “I ragazzi hanno lavorato con molto impegno - ci ha detto l'allenatore della squadra materana coscienti dell'importanza e della difficoltà che ci aspetta sul campo della capolista. Purtroppo Osvaldo Stigliano e Rodolfo Ximenes sono stati appiedati dal giudice sportivo, mentre Nico Latorre non è ancora pronto al rientro. Dovremo fare di necessità virtù e gettare nella mischia anche i ragazzini, ma sono sicuro che sapranno farsi valere così

A sinistra l’esultanza dello Spazio Relax in alto Osvaldo Stigliano

come hanno fatto sul campo di Messina contro una squadra che, oltre a rinforzarsi, si giocava le ultime chances per rientrare nella lotta play out. È stata una vittoria davvero importante poiché, al di là dei tre punti comunque fondamentali, ha rappresentato un segnale di fiducia nei propri

mezzi e allo stesso tempo di fiducia nei confronti della società. Fortunatamente sono rientrati a disposizione Vincenzo Sacco e Carmine Pavone, due giocatori che il vecchio staff aveva ritenuto non indispensabili. Naturalmente manca loro ancora il ritmo partita, per cui penso di impie-

garli con il conta gocce. Mi dispiace soltanto che dovranno fare l'esordio in una partita non certo facile proprio contro la capolista, ma sono certo che anche loro daranno tutto quello che, al momento, è nelle loro possibilità”. an.sa,


Sport

Sabato 10 gennaio 2009

Maggioni a mezzo servizio

Palombita influenzato

ALLENAMENTO a mezzo servizio nel pomeriggio di ieri per Matteo Maggioni alle prese con dei fastidiosi problemi alla schiena che non ne consentono l’utilizzo a pieno per preparare la sfida di domani contro il Ferentino: «vista l’importanza della sfida e le qualità del giocatore non possiamo privarcene contro Fossombrone per cui ritengo che sarà regolarmente in campo» ci spiega il direttore tecnico Nicola Filazzola, «purtroppo non potrà essere al meglio ma ci darà comunque il suo contributo. Il resto della squadra si è allenato con la dovuta continuità e senza altri inconvenienti. Oggi l’ultimo test prima della delicata sfida salvezza contro la formazione di coach Paolini assetata di successi e reduce da sei sconfitte consecutive. Un appuntamento cruciale per la stagione, finora con troppe ombre, della Bawer Matera che deve risollevarsi in questa prima giornata di ritorno. Gli arbitri della sfida di domani sono i signori Pecorella di Trani e Moretti di Perugia. p.quarto@luedi.it

NOTIZIE altalenanti per la Levoni Potenza sono giunte dall'allenamento di ieri pomeriggio. Giancarlo Palombita non si è allenato a causa di un virus influenzale che continua a condizionare il cammino del giocatore triestino. La guardia della Levoni Potenza dovrebbe essere in campo domani pomeriggio contro il Ferentino, capolista del campionato. Chi invece rischia di saltare la partitissima del Pala Pergola è Massimo Ruggeri ancora alle prese con i postumi dell'infortunio alla caviglia patito contro Osimo. C'è preoccupazione per le condizioni dell'esperto lungo bolognese. Hanno ripreso ad allenarsi Maurizio Ferrara, Antonino Rato e Christian Femminini. La seduta di allenamento ha visto i potentini impegnati negli schemi difensivi e nel miglioramento dei giochi offensivi. Oggi i lupacchiotti di Gianni Tripodi saranno impegnati nell'ultimo test di rifinitura in vista del match di domani contro la capolista del campionato. f.menonna@luedi.it

Matteo Maggioni

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Palombita della Levoni

C dilettanti De Angelis senza Marchese ed è convocato Armentano

La Corporelle cerca riscatto C’è da cancellare la brusca frenata di Acireale E' ATTESA ad un pronto riscatto la Centre Corporelle Potenza nell'anticipo della prima giornata di ritorno del campionato maschile di serie C Dilettanti. La squadra potentina sarà di scena questo pomeriggio al Polifunzionale Soccavo di Napoli contro il Dennerlein Pontano Napoli, attestato a quota quattordici in classifica e fortemente intenzionata a vendicare il pesante cappotto rimediato nella gara d'andata vinta dalla squadra potentina al Pala Pergola con il punteggio di 105 a 67. Il team di Dino De Angelis sarà ancora una volta orfano di Antonello Marchese, uomo di grande duttilità ed esperienza. Al suo posto De Angelis ha convocato Guglielmo Armentano, che ha smaltito i postumi del virus influenzale patito nello scorso fine settimana. Tra i campani, allenati dal coach Antonio Barbuto, gli uomini da tenere in considerazione sono Armando De Pisapia, Giovanni Maglione, Arturo Erbaggio e Claudio Astuto. Una partita nella partita dunque per la Centre Corporelle Potenza che dovrà recuperare lo smalto perduto, confrontandosi con una formazione, quella partenopea che ha tanta voglia di risalire la china in classifica. Una partita importante per le future aspettative della squadra potentina, chiamata a dare il meglio di se al cospetto dei napoletani. Ieri pomeriggio la squadra del presidente Antonio

D Si potrà normalizzare la classifica Il play della Corporelle, Marchese

Colangelo ha svolto la seduta di rifinitura al Pala Pergola. Gli uomini di Dino De Angelis hanno lavorato con il giusto piglio e la determinazione dei giorni migliori per superare il complesso napoletano. Nonostante il ko di domenica ad Acireale le condizioni psicologiche del gruppo sono tutto sommato positive. Il gruppo, formato da gente di grande e consolidata esperienza è abituato a vivere situazioni di questo tipo. Il calo fisico fatto registrare nel corso delle ultime prestazioni non deve preoccupare più di tanto, visto che la forza della Corporelle è un dato di grande rilievo. Vito Pierri, assistent coach della compagine lucana ha parlato del match alla vigilia. Il tecnico biancoceleste ha dichiarato: “Per noi

si tratta di una partita molto importante, veniamo da un periodo poco brillante, sia tecnicamente che fisicamente. Dobbiamo riprendere a vincere per recuperare psicologicamente le energie”. L'assstent coach parla anche del Napoli: “Non è assolutamente la squadra della prima giornata. Ha tanta voglia di fare bene. Il Pontano va rispettato, attualmente è una squadra pericolosa”. Pierri parla delle caratteristiche tattiche del confronto: “Dobbiamo giocare come sempre, facendo leva sulle nostre caratteristiche tecniche e agonistiche. Dobbiamo giocare contro la difesa schierata”. Arbitreranno la gara i signori D'Errico di Pulsano e Ferraro di Lucera. sport@luedi.it

Tempo di recuperi oltre al turno regolare TUTTI in campo nel decimo turno del campionato maschile di serie D regionale. Cinque le gare in programma dopo che nelle ultime tre giornate si sono giocati quattro incontri. A tal proposito lunedì sera alle 20:30 sarà giocata la gara tra Levoni Potenza e Pielle Matera, martedì 13 sarà recuperata la partita tra la Vito Lepore Renudo Potenza e il Salandra alle 20:30, nella medesima struttura agonistica e giovedì 15 la Co.Re.Ma Virtus affronta il Basket Salandra. I tre recuperi daranno il look definitivo alla classifica, almeno momentaneamente. Per quanto riguarda le gare del decimo turno, ben tre gli incontri previsti alla Palestra Vito Lepore di Potenza, il primo in programma alle 16 tra la Cestistica Renudo Vito Lepore e la Levoni Potenza. I complessi guidati da Alessandro Galella e Paolo Auria saranno in campo per ottenere punti pesanti in chiave classifica. Entrambe le squadre sono attrezzate per ottenere risultati di prestigio e daranno vita ad un match intenso. Alle 18, il Ciumnera Potenza di Mi-

chele Montemurro sfida la New Olimpia Pallacanestro Melfi. La squadra di Montemurro parte con i favori del pronostico e non dovrebbe avere problemi nel superare i melfitani. Chiude il tour de force alla Vito Lepore di Via Anzio, l'interessante sfida tra il Cus La Cartotecnica Potenza e la Virtus Co.Re.Ma Matera, del nuovo corso Antonio Conterosito. Le due squadre promettono battaglia e il pronostico appare incerto. Da un lato l'esperienza degli universitari, dall'altra l'esplosività dei materani. Derby acceso e sentito al Pala Campagna di Bernalda, con inizio alle 18 tra la Cestistica Bernalda e il Basket Zagaria Salandra. I due complessi della collina materana hanno tutta l'intenzione di superarsi in una sfida di cartello. Chiude il programma il match del Pala Gaudo di Rionero in Vulture tra l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture e la Lucana Salumi Picerno. Pronostico incerto. Riposa la Datacontact Climacenter Matera di coach Luciano Cotrufo. f.menonna@luedi.it


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Sport B2 donne Roberta Calculli: «E’ l’occasione per riprendere a vincere»

Sabato 10 gennaio 2009

Time Matera, test facile Arriva opportuno il match col fanalino di coda Ostuni ULTIMA gara del girone di andata per la Time Volley Matera che riceve in casa il fanalino di coda Ostuni. Gara facile che potrebbe risollevare le ragazze da questo momento negativo, la vittoria fa si che si continua a restare nella scia della prima in classifica. Ma la cosa più importante è quella di ridare il morale e gli stimoli per proseguire in questa avventura iniziata nel migliore dei modi, con il primo posto in classifica tenuto fino a tre giornate dalla fine del girone di andata, cominciato a metterlo in discussione con la trasferta di Scafati. Il punto della situazione lo facciamo con la materana Roberta Calculli. Come giudica il vostro girone di andata, era questo che vi aspettavate? «Il mio giudizio è positivo, è andato tutto bene anche se ultimamente qualcosa ci è andata storta. Comunque c'è da considerare che ad inizio campionato siamo partite per la salvezza, poi abbiamo conquistato undici vittorie consecutive e il primato, che sembrava non essere in discussione fino alla sosta e alla sconfitta in trasferta di Scafati, sconfitte che ci stanno e di-

La materana Calculli

pendenti da un nostro calo e non da altri motivi, il gruppo c'è ed è compatto e vuole lottare fino alla fine di questa avventura. Ora non dobbiamo fare altro che riprenderci già da stasera, conquistare la vittoria contro l'Ostuni e cercare di riprendere il passo perso ». Lei è stata impiegata poche volte dal coach che vi conosce da tanto,si sente delusa? «Assolutamente no. Io ero consapevole già ad inizio stagione che sarei stata riserva, comunque le opportunità le sta dando, come a Trani,penso di aver giocato bene, e cerco sempre di farmi trovare pronta, poi dobbiamo cercare di re-

cuperare al più presto la Russo che si è infortunata, perchè non possiamo permetterci di mancare, siamo tutte indispensabili vista la panchina corta ». Tutto sommato a inizio campionato le prospettive per fare un girone di andata così ad alto livello non erano nei pensieri e nei programmi della società, è stata una sorpresa in positivo. Oggi bisogna ricominciare a vincere contro l'ultima in classifica, un secco tre a zero potrà ridare morale alle ragazze e alla società. Inoltre, aspettando buone notizie dai campi esterni e non perdere contatto con le dirette concorrenti. Vincenzo Bochicchio

C Uomini, il derby Potenza-Matera

C Donne Inizia il girone di ritorno

RIPARTE il campionato di volley maschile di serie C. Oggi pomeriggio si giocherà la nona giornata che vedrà subito impegnata tra le mura amiche la Global Aism Potenza contro l'Edil Loperfido Matera. Derby tra i due capoluoghi e tra due formazioni che occupano le parti basse della graduatoria. I potentini sono penultimi con tre punti, mentre i materani chiudono la classifica con solamente due lunghezze. Indispensabile per le due formazioni sarà mettere fieno in cascina, conquistare punti importanti per risalire la china a cinque turni dalla fine del campionato. Il match avrà inizio alle ore 18.30 presso la palestra Caizzo di Potenza. Sempre oggi si giocherà la gara tra la Pallavolo Matera e la Co. Gil. Costruzioni Policoro. Conquistata la prima piazza insieme al Lauria, dopo la vittoria nel recupero proprio con il team jonico giocato sabato tre gennaio, la compagine allenata dal duo Rizzi - Lozowy si troverà ad affrontare di nuovo il Policoro. Sulla carta appare un match tranquillo per i ragazzi della città dei Sassi, evidente è il divario di punti in classifica; Matera a quota ventuno e spinto dalla voglia di mantenere la testa della graduatoria, Policoro terzultimo con cinque lunghezze. Il match avrà inizio alle 20.30 presso il Pala Sassi. Si disputeranno domani le altre due gare della nona giornata. La Megacom Potenza farà gli onori di casa al Callipo Maratea - Sapri. Sarà un match importante per tutte e due le squadre che occupano una posizione abbastanza buona in classifica. Il club tirrenico è terzo con diciassette punti, mentre quello del capoluogo è quarto con tre punti in meno. Proprio per questa ragione la Megacom proverà a sfruttare al massimo il fattore campo (vantaggio non indifferente anche perché su tre gare giocate in casa ne ha vinte due, ndr), per conquistare l'intera posta in palio e raggiungere in classifica proprio il Callipo. Il match si giocherà alle ore 18.15 presso la palestra di via Bramante a Potenza. Infine, chiuderà la nona giornata la partita tra la Ceramiche Polisportiva Lauria e la Pallavolo Moliterno. Per i laurioti non sarà una passeggiata considerato il buon momento che i moliternesi stanno attraversando. Nelle ultime due gare sono quattro i punti conquistati che hanno portato il team moliternese a quota tredici. Per i padroni di casa, che giocheranno conoscendo già il risultato dell'altra capolista Matera, sarà fondamentale vincere per mantenere ben salda la testa della classifica. Fischio d'inizio alle ore 18.30 presso il Polifunzionale D'Amico di Lauria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Riparte nel weekend la Serie C di volley femminile dopo la lunga sosta e lo fa con la disputa della seconda giornata di ritorno e con la imbattuta capolista Bata Livi a caccia di nuovi successi. Tutti in campo sottorete per provare a fermare la marcia del team potentino che ha dimostrato finora di esser una spanna superiore a tutte le avversarie, con il solo Sapri Volley finora capace di restare in scia al treno lanciato della prima della classe verso la promozione finale, vincendo un set e perdendo solo nello scontro diretto di Potenza. Sono 24 i punti della Bata, 21 quelli del Sapri e da qui si riparte per la seconda di ritorno che vede la capolista ospitare il Muro, fanalino di coda a quota 1 in un match a dir poco facile facile e versione testa coda, mentre la sua più diretta avversaria ospiterà l’altro team del capoluogo, quella Tua Assicurazione De Gasperi che ha solo 10 punti finora ed è reduce dal ko interno con il Bernalda per 1 a 3. Quindi anche per le salernitane una gara che, seppur affrontata col massimo impegno e con l’attenzione che merita, non dovrebbe riservare particolari difficoltà per un Sapri tonico e disposto a non mollare certo la scia della battistrada. Dietro le prime due, ancora quel Giardini Ambiente Lavello che sta dimostrando di avere davvero tutte le carte in regola per far bene anche in Serie C, con un onorevole terzo posto finora e quattro punti di margine sul Matera Group e 5 sulla coppia formata da Ricci Costruzioni Bernalda e Tua Assicurazioni Potenza, squadre che con lei si giocheranno gli altri due posti in chiave playoff. Proprio la sfida molto interessante tra joniche e Lavello, appare essere il match clou di questa seconda di ritorno, con all’andata Lavello a vincere per 3 set a 0 mentre ora, a parte il disputarsi della sfida al PalaGalilei di Bernalda, vi è una squadra di casa in grande crescita e pronta a continuare la propria risalita dopo un avvio da dimenticare. La Ricci Costruzioni appare favorita, ma occhio come detto al Lavello, da affrontare con la massima ed anche continua attenzione, per non commettere errori da pagare semmai caramente per le ragazze di Dino Briglia che, ora a 10 punti, cercheranno il successo pieno per arrivare a quota 13 e rilanciare la propria aspirazione ad uno dei posti playoff, a due sole lunghezze dal terzo posto, occupato proprio dal Lavello Volley. Un terzo posto che, anche in caso di sconfitta le gialloverdi del Vulture davvero potranno mantenere ancora, visto che la quarta in classifica, la formazione materana Volley Group è in casa contro il Bella che di punti ne ha solo 4 ed il successo che appare alla loro portata, permette loro di arrivare a quota 14. Bella e Muro quindi, salvo sorprese, costrette a restare con 4 ed 1 punto, in fondo alla classifica, viste le trasferte a Matera e Potenza. Antonio Baldinetti

Bata da battere


Sport 51 B2 Uomini Gli uomini di Draganov di scena a Salerno per la continuità esterna Sabato 10 gennaio 2009

Medical a caccia di acuti Di Tommaso: «Orgogliosi del terzo posto» B2 A Lagonegro punti pesanti

Sidel, Acireale da battere

La squadra del Lagonegro

TORNA A GIOCARE in casa, in questo inizio d'anno, la Sidel Infissi Lagonegro. L'ospite di oggi è la Kerakoll Metal Acireale che proviene da due pesanti sconfitte e si colloca in classifica in decima posizione, ad un solo punto di distanza dalla compagine del presidente Cosentino. L'obiettivo dei siciliani sarà quello di guadagnare la maggiore posta in palio ma gli uomini di Stigliano, dal canto loro, non vorranno cedere. La Sidel Lagonegro è, infatti, alla ricerca di una riconferma casalinga dopo aver chiuso il 2008 con una vittoria tra le mura amiche. Il nuovo anno pare sia cominciato sotto la buona stella vista la bella presta-

zione con i cugini potentini. Nonostante la sconfitta, la squadra lagonegrese ha dimostrato di avere nelle gambe e nella mente la qualità per competere con le altre del girone. Come sempre mister Stigliano preferirà il sestetto base ma la panchina sarà a completa disposizione dei tecnici. La dirigenza è fiduciosa e spera in una vittoria che faccia migliorare l'attuale posizione di classifica. L'appuntamento per i sostenitori della Sidel è per oggi a partire dalle ore 18:30 presso il Palasport di Lagonegro. La marcia della Sidel Infissi è pronta a ripartire anche se la partita contro i siciliani dell’Acireale resta un opstacolo arduo e dal pronostico apertissimo.

MESSO brillantemente alle spalle l'insidioso derby con il Lagonegro, per la Medical Center è tempo di tornare a giocare - e possibilmente a vincere - lontano dal PalaPergola. Dopo le ultime due trasferte siciliane che le hanno consegnato un solo punto (seppure al cospetto delle prime della classe, e lasciando un'ottima impressione nel caso di Gela), la Virtus si reca questo pomeriggio a Salerno per cercare di mettere ulteriore fieno in cascina in vista del giro di boa di metà stagione. Zuccaro e compagni puntano a chiudere al meglio il girone di andata, che nella sua coda gli proporrà altri due probanti impegni con Mymamy Reggio Calabria (in casa) e Vibo Valentia (fuori). Match - compreso quello odierno in programma dalle 19 alla palestra “Matteo Senatore” - che potranno dire qualcosa di più sulla consistenza e la solidità, tecnica e mentale, raggiunte dal gruppo di Giorgio Draganov. La classifica del resto continua ad essere più che incoraggiante per i rossoblù potentini, chiamati dunque a non distrarsi in questa fondamentale fase centrale del campionato per continuare a far sentire il proprio fiato sul collo della coppia capolista. A cominciare dalla sfida di Salerno, contro un'Indomita (dell'ex Giancarlo Pesca) assolutamente da non sottovalutare per l'infelice posizione di classifica. Sul campo di casa, dove ha ottenuto le sue due uniche affermazioni stagionali, la neopromossa compagine del tecnico Corvo sa trasformarsi: come ha dimostratola cospetto del Reggio Calabria, costretto al quinto set per spuntarla. E si può immaginare che la fame di punti necessari per risalire la china, per i campani, potrebbe fare il resto. In casa Medical Center

Di Tommaso e, a destra Draganov

però, come chiarisce Simone Di Tommaso, la fiducia non sembra mancare: «A Salerno non saremo attesi da un compito semplice, ma abbiamo tutte le carte in regola per proseguire sulla scia delle ultime positive prestazioni».

Volley D Il coach Urbino: «Uno scontro diretto in cui serve attenzione»

La Pallandia riparte da Tricarico FESTE ORMAI alle spalle e tanto lavoro per le pallavoliste melfitane che bene si stanno comportando in Serie D. Questo il quadro attuale del Pallandia Volley Melfi che è già proiettato al futuro e pronto a scendere in campo a Tricarico, per una gara importante da provare a vincere trattandosi di uno scontro diretto. La voglia di far bene c’è tutta nel gruppo che ha lavorato alacremente in questi giorni e la conferma arriva proprio dalle parole di coach Urbino. “La nostra attenzione è su una gara non facile ma che dobbiamo affrontare con la massima attenzione e concentrazione, per provare a farla nostra, essendo uno scontro diretto, in modo che noi si possa partire con il piede giusto in questo 2009”. Parole chiare, quelle del tecnico, che si uniscono al gran lavoro fatto dallo stesso con le sue ragazze, in vista di “una trasferta che stiamo preparando al meglio, con l’obiettivo di poter confermare i notevoli progressi mostrati dalla mia squadra nelle recenti sfide di campionato. Di contro avremo una squadra

Urbino

forte, di tutto rispetto – ha aggiunto poi lo stesso Enzo Urbino – ma se lo spirito sarà quello giusto e la voglia di lottare e vincere simile alla maggior parte delle ultime gare, che ci hanno permesso di crescere e migliorare notevolmente, certo potremo dire la nostra e così andare a caccia di un risultato positivo, e importante per il futuro della nostra stagione”. Il 2009 parte con un impegno

non facile ma prospettive buone da parte del gruppo del Pallandia Melfi ha voglia “di provare a migliorarsi, per cercare di ottenere una crescita generale e poter sperare di andare a caccia di un primo posto che qualifichi ancora di più quello che davvero stiamo facendo al meglio, tutti insieme”, come ricordato dal tecnico melfitano. Propositi positivi ed anche volti all’avvicinare sempre maggiore gente a questo sport ed alla squadra, soprattutto ora che il “calendario ci mette davanti a diversi scontri diretti che, se affrontati al meglio, possono darci una reale crescita ulteriore e l’occasione per avvicinarsi alla prima posizione, anche se dovremo fare alla grande, contro squadre attrezzate per il salto di categoria. Per fare bene – conclude Urbino – per noi sarà necessario lavorare sodo e restar uniti e concentrati, con comunione d’intenti tra le componenti per provarci fino in fondo, a costruire qualcosa di importante, quest’anno e nell’immediato futuro”. Parola al campo, quindi. Antonio Baldinetti sport@luedi.it

«Il momentaneo terzo posto nel girone non può che renderci orgogliosi prosegue il palleggiatore rossoblù -, ma dobbiamo pensare che nessun obiettivo è stato ancora raggiunto e che tutto d'ora in poi dipenderà da noi: non

possiamo sederci sugli allori, ma sarà necessario dare continuità al lavoro e alle ottime cose fin qui dimostrate per riuscire ad essere protagonisti fino in fondo in questa stagione». Luca Carlone sport@luedi.it

Basket B2 Donne, rinviata la gara tra Bisceglie e Pink

La Pink Bernalda

BERNALDA-Rinviato a data da destinarsi il match di Bisceglie tra le locali della “Caggianelli” e la Pink Bernalda per la prima del girone di ritorno della B2 femminile. La gara, prevista per domani 11 gennaio alle ore 18.45, non può essere disputata per l'impossibilità delle lucane di avere un allenatore in panchina (cosa che è obbligatoria per regolamento) in quan-

to il tecnico delle “rosa”, Nino Paradiso, sarà contemporaneamente impegnato come vice coach nella importante sfida della “Cestistica Terme di Abano” a Ruvo per la B/Dil. maschile. L'attesa per la ripresa del campionato si sposta quindi a sabato 17 quando al PalaCampagna arriverà la fortissima 3R Brindisi. Giovanni Palmieri


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Sport

Sabato 10 gennaio 2009

Basket Donne D’Arenzo assente, possibile il debutto anche del coach Sanza

La Basilia ci prova a Battipaglia PRIVA del lungo Stefania D'Arenzo, infortunata al ginocchio e in fase di rieducazione dopo l'artroscopia svolta nel corso della settimana scorsa, la Basilia Codra Mediterranea Potenza affronta questo pomeriggio al Pala Zauli di Battipaglia la lanciatissima Carpedil con inizio alle 19:30. La squadra di Marilia Sanza (al debutto come giocatrice in questo campionato) sarà opposta ad un cliente scomodo e competitivo che ha nei lunghi Bona e Strano i suoi elementi di punta. La Basilia si è allenata duramente in settimana e ha preparato ogni dettaglio in vista del confronto di questa sera. Il resto della truppa vive

un momento estremamente positivo sotto l'aspetto fisico, le festività natalizie hanno permesso al coach Sanza di recuperare una giocatrice importante, si tratta di Laura Gambardella, elemento nevralgico per gli schemi di gioco della formazione lucana. Il complesso potentino non dovrà commettere errori nel corso di un confronto dalle mille prerogative e dalle caratteristiche sempre differenti. In casa biancoceleste si registra la massima serenità. Tutte le giocatrici sono state strigliate a dovere dal coach Sanza in questo periodo di intensa preparazione atletica. Una gara fondamentale

per la Basilia Codra Mediterranea Potenza che dovrà dunque dare confortanti segnali di maturità e compattezza alla dirigenza. Gli arbitri della partita saranno i signori Desposati di Bari e Lucarella di San Benedetto del Tronto. Marilia Sanza, coach della partita ha parlato del match che dovrebbe vederla protagonista in campo: “Se dovesse servire il mio apporto mi farò trovare sempre pronta. Mi sono allenata con la squadra anche se non ho il ritmo partita”. Marilia Sanza parla del Carpedil Battipaglia: “E' la squadra più forte del campionato, esprime una pallacanestro veloce, la migliore in assoluto, insieme al Città

Futura. Non bisogna far correre la compagine campana, altrimenti saranno dolori”. Sanza non nasconde che la sua squadra potrebbe diventare la sorpresa del match: “Beh, non so come sarà la partita. La partita non è fondamentale per noi, alla terza fase, quella dei play off vanno otto squadre, la nostra squadra ha le carte in regola per centrare il traguardo”. Il tecnico potentino parla dell'atteggiamento della sua squadra: “Tutto dipende da noi. Partiamo con quattro punti in classifica, possiamo giocarcela contro tutte le squadre”. L'ultimo aspetto della gara riguarda quello della lotta sotto le plance: “La mia

Marilia Sanza

squadra sarà priva di Stefania D'Arenzo, dobbiamo fare tesoro della nostra esperienza e sfruttare l'altezza

dei nostri lunghi”. Ovviamente, compresa la sua… f.menonna@luedi.it

Hockey A2 Nel centro lombardo c’è molta neve e collegamenti difficoltosi

Raro in missione a Lodi C’è la possibilità del blitz con l’ultima in classifica TUTTO pronto per la quattordicesima giornata del campionato nazionale di serie A2 di hockey su pista. Dopo la pausa natalizia, questa sera la Raro Pattinomania Matera sarà impegnata in trasferta sul campo dello Sporting Amatori Lodi in un match che si presenta molto importante per entrambe le formazioni. Il team lodigiano è ultimo in classifica insieme al Follonica con quattro punti, dunque spacciato a disputare i play - out salvezza. Questa circostanza spingerà ulteriormente il Lodi a conquistare quanti più punti possibili per occupare la miglior posizione per gli spareggi. La Raro Pattinomania Matera, invece, è ancora pienamente in corsa per strappare un posto nella zona play -off, occupando il settimo posto a tredici lunghezze, tre in meno del La Mela Montale ultima, ad oggi, a entrare nella zona promozione. All'andata la gara finì sette a quattro a favore della Raro Pattinomania Matera trascinata da un superlativo Luca Nicoletti, autore di ben quattro reti. Il match di questa sera, dunque, si annuncia avvincente per tutti e due i club che sognano una vittoria ben augurale per il nuovo anno sportivo. La Raro do-

Iniziativa della Provincia di Matera

Scuola e sport ci sono i fondi

Luca Nicoletti e Michele Barbano

vrà interpretare nella maniera ottimale la gara di Lodi scendendo in pista con il piglio giusto e quella voglia di lottare che ultimamente ha contraddistinto i ragazzi allenati da mister Massari. Quella voglia che ha permesso a capitan Barbano e soci di portare a casa i tre punti nel difficilissimo derby del Sud giocato a Molfetta. Nell'ultima gara del duemilaotto, infatti, i

materani si sono aggiudicati la seconda vittoria in trasferta, dopo quella di Follonica, con grande merito e contro una signora squadra quale è il Goccia di Sole Molfetta degli ex, Persia e Trombetta. Superato un ostacolo così duro, non appare difficile il match di questa sera con il Lodi anche se per Barbano e soci sarà fondamentale entrare in pista concentrati e con-

sapevoli dell'importanza della posta in palio senza prendere sotto gamba l'avversario. Ripetere l'exploit di Molfetta sarà doveroso anche perché i tifosi materani appassionati di hockey si attendono una nuova gioia dai propri beniamini. A Lodi c’è molta neve e difficoltà nei collegamenti. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Ciclismo La società rionerese “Il Velocifero” rinnova il direttivo per il prossimo triennio

Ricci riconfermato presidente RIONERO – Per il triennio 2009-2011 il geometra Giuseppe Ricci è stato riconfermato presidente dell’Unione Ciclistica Dilettantistica “Il Velocifero” di Rionero per votazione palese nel corso dell’assemblea generale tenuta presso Palazzo Catena. Nell’occasione, scaduto per fine mandato, è stato eletto all’unanimità, per lo stesso triennio 2009-2011, il nuovo direttivo, che risulta così composto: Giuseppe Ricci, presidente; Aldo Cammarota e Pietro Prisco, vice presidenti; Alberto Lagreca, Vito Lucia, Claudio Lapolla, Sandro Sicuro, Francesco Traficante, Donato Traficante, Giancarlo Colaianni e Costantino Brenna, componenti. Il neo gruppo dirigente dopo l’insediamento ha subito iniziato ad lavorare per il tesseramento 2009 ed ha già fissato il calendario delle attività sportive per il corrente anno, mirate alla pratica e promozione dello sport del ciclismo, i cui destinatari sono persone senza limite di età, di sesso e di provenienza

Cicloamatori al via di una gara

georgrafica. Questo le manifestazioni previste in calendario: 5^ Cronoscalata del Vulture, gara per amatori, da tenersi presubilmente nel mese di maggio 2009; 7° Giro dei “Castelli Federiciani, gara per allievi e juniores, prevista per il mese di luglio 2009; 7° Granfondo del Vulture, gara per amtori, da

tenersi nel settembre 2009; 4^ edizione della gara di Mountan-Bike “Nei sentieri del Vulture” da disputarsi nel prossimo ottobre. Nel corso dell’anno sono previsti anche incontri e seminari riguardanti il ciclismo amatoriale da tenersi in date ancora da stabilire. Michele Rizzo

MATERA-Lo sport non è più solamente un fenomeno di massa, ma un' azione radicata nel costume quotidiano di vita del cittadino. La pratica sportiva è un diritto di tutti i cittadini e svolge una funzione sociale di fondamentale importanza. Per i suoi valori intrinseci sul piano sociale, culturale, sanitario ed educativo, riconosciuti a livello internazionale, lo sport contribuisce all'organizzazione di una società fondata sulla centralità dell'essere umano, sulla solidarietà, sulla cooperazione ed è quindi annoverato tra i settori guida della crescita. Il Piano regionale triennale per lo sviluppo dello sport 2008-2010, approvato nei mesi scorsi dal Consiglio Regionale all'unanimità, per la parte predisposta dal Dipartimento Formazione-Lavoro-Cultura-Sport, promuove una nuova metodologia di programmazione basata su una logica di sistema e di sussidiarietà tra Enti ed organismi sportivi in attività in Basilicata con l'obiettivo di operare per un'ottimizzazione delle risorse, dei mezzi e delle competenze disponibili nell'ambito dello sport lucano. Quanto alla ripartizione dei contributi sono state introdotte cinque fasce: la prima a favore delle Province per il cofinanziamento di interventi di attività fisico-motorie e ludico-sportive contenute nei Piani Provinciali e proposti da Comuni, istituzioni scolastiche, società ed associazioni riconosciute dal Coni. La Provincia di Matera, in applicazione delle disposizioni previste dall'art. 9 della Legge Regionale n. 26 del 1° dicembre 2004 e del “Programma Regionale triennale per lo sviluppo dello sport 2008-2010, ha pubblicato un avviso per la concessione di finanziamenti per interventi di promozione delle attività fisico- motorie e ludico- sportive. Le istituzioni scolastiche della provincia di Matera, potranno accedere ai fondi attraverso la presentazione di una domanda. “I progetti che potranno

Il professor Grilli

usufruire del finanziamentoriferisce il prof. Giuseppe Grilli, coordinatore di Educazione Fisica e Sportiva dell'ufficio Scolastico provinciale di Matera- dovranno rispondere ad almeno uno dei seguenti requisiti: Promozione della Attività Motorie e Sportive in ambito scolastico Tali progetti, dovranno avere come finalità la massima attivazione motoria di tutti gli studenti frequentanti la scuola, la diffusione nel mondo giovanile di una cultura dello sport come veicolo di coesione sociale, di benessere e di salute psico- fisica. I progetti proposti dovranno rispondere ad almeno uno dei seguenti requisiti: coinvolgimento di alunni diversamente abili o di soggetti comunque svantaggiati; attività a carattere mutidisciplinare, anche in riferimento al giocosport; insegnamento di base del nuoto nelle scuole primarie. Le domande per beneficiare di contributi devono pervenire al protocollo della provincia entro il giorno 14 gennaio 2009. “Queste iniziative premiano finalmente l'impegno dei Docenti di Educazione Fisica e dei Dirigenti Scolastici, da sempre sensibili e vicini alle problematiche motorie, fisiche e sportive” conclude il Prof. Giuseppe Grilli. Lorenzo Zolfo


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Sabato 10 gennaio 2009

I misteri del cosmo A 400 anni dalla scoperta dei pianeti Medicei proclamato l’Anno dell’Astronomia

di LUCIO SAGGESE NELLA notte tra il 9 e il 10 gennaio del 1610, Galileo Galilei, come già aveva fatto nelle notti da novembre in poi, accostò il suo nuovo cannocchiale alla finestra di casa e, ben imbacuccato per combattere il freddo pungente di Padova, lo puntò verso Giove, inanellando un'altra scoperta sensazionale, forse quella più dirompente per la mentalità dell'epoca. Il 1609 era stato un anno eccezionale. All'inizio della primavera a Parigi erano stati venduti tre cannocchiali come giocattoli; in maggio un forestiere aveva portato a Milano uno di questi aggeggi inventati dai fiamminghi. Galilei, venuto a sapere di questo nuovo congegno giocattolo, iniziò a

Galileo con il suo cannocchiale rivela l’esistenza dei satelliti di Giove fabbricarne, migliorando enormemente le ottiche. In agosto, con uno strumento che ingrandiva 10 volte gli oggetti, stupì il Doge e la sua corte, e fece intravedere ai generali le potenzialità militari del cannocchiale quando, puntandolo verso il mare aperto, scorse due galee che avrebbero dovuto navigare altre due ore a vele spiegate prima di poter essere avvistate ad occhio nudo da Venezia. A Galileo, sempre alla ricerca di quattrini, interessava certamente l'aspetto economico della nuova invenzione, ma ancor più gli premeva adoperarla nel campo scientifico, e astronomico in particolare.

Per tutto l'autunno, con fervore mistico, attese al miglioramento delle prestazioni dello strumento: si rivolse prima a valenti ottici fiorentini e poi, spendendo senza risparmio, attrezzò un laboratorio in casa sua, giungendo a dei risultati tecnologici magnifici. Man mano che aumentavano gli ingrandimenti del cannocchiale, il cielo svelava i suoi segreti. Con lo strumento a 400 ingrandimenti la Luna si mostrò qual è: non una superficie liscia, uniforme e perfettamente sferica come creduto per secoli, ma irregolare, accidentata, piena di cavità e protuberanze, proprio come la Terra.

Vista con uno strumento ancora più potente, anche la Via Lattea, quella lattiginosa striscia che attraversa il cielo, mostrò la sua vera natura: era un insieme innumerevole di stelle. Anche alcuni astri, considerati finora come singole stelle, all'occhio otticamente potenziato dell'attonito astronomo risultarono degli ammassi di più stelle, di tante stelle. Ma è nelle prime notti del nuovo anno, il 1610, che Galileo Galilei, disponendo ormai di un cannocchiale che ingrandisce mille volte, osservò qualcosa di veramente rivoluzionario e che fornirà una prova evidente, visibile, quasi tangibile, a

quel cambiamento epocale che prenderà il nome di rivoluzione copernicana. Sedendosi come al solito davanti alla finestra, un'ora dopo il tramonto seguì il moto di Giove alto sopra le cupole della Basilica del Santo e individuò prima tre e poi quattro stelle, piccole ma molto luminose, vicine al pianeta, allineate lungo l'eclittica. Ma la cosa sensazionale è che non erano fisse, ma ruotavano intorno a Giove: erano i satelliti Io, Europa, Ganimede e Callisto, da lui chiamati Medicei in onore della famiglia Medici di Firenze. L'ordine immaginato dagli aristotelici e codificato nei secoli, la netta distinzione tra il terreno e il

Il Libro Musica

Il libro

Incontro con l’autore Donato Martiello

“Risonanze” dal passato di MICHELE RIZZO RIONERO – “Risonanze” di Donato Martiello, già dirigente scolastico e già consigliere ed assessore regionale, è il libro che sarà presentato oggi alle ore 17,30 presso l’auditorium del Centro sociale “Sacco”, nell’ambito dell’iniziativa culturale “Incontro con l’autore” allestita dall’assessorato comunale alla Cultura. Alla presentazione del libro, che ha come sottotitolo “Risonanze storiche e di cultura politica – Risonanze di fede e di pensiero religioso – Risonanze lontane”, sono previsti, dopo il saluto del sindaco Antonio Placido, gli interventi, coordinati dal professor Michele Pinto, dirigente scolastico, di Giampaolo D’Andrea, storico; Padre Gianfranco Todisco, vescovo della diocesi di Melfi; Valeria Verrastro, Archivio Storico di Potenza; Lidia Giansanti, lettrice. All’autore Donato Martiello le conclusioni. Per saperne di più, abbiamo chiesto all’autore cosa è “Risonanze”. «Il libro non è un romanzo, non è un’opera di narrativa – ha risposto – ma un insieme di pagine sperse e sparse di miei lavori che si stavano smarrendo di qua e di là. E’ un insieme di schegge di memoria, frammenti di pensiero, rievocazioni, emozioni, giudizi e pensieri, talvolta maturati anche con una certa sofferenza, stati d’animo che io ho riportato e cerco di riportare all’attenzione degli amici». Professore, lei ha sempre sostenuto che scrivere un libro è un esercizio di dignità ma anche un atto di grande coraggio, che a lei, come soleva dire, è sempre mancato. Ora però lo ha trovato, come ha fatto? «E’ successo che il suggerimento e la sollecitazione di

tanti amici e di quelle voci, che ciascuno di noi si porta dentro, mi hanno convinto ed indotto a recuperare una parte del mio lavoro di tanti anni, che – come ho detto – si stava smarrendo di qua e di là». “Risonanze”, perché questo titolo? «Questo termine proprio per significare il ritorno di memorie, ma anche il ritorno di giudizi sul presente». Come è articolato il suo lavoro? «Al fine di agevolare un po’ la lettura, il libro, come si può evincere dal sottotitolo, si divide in tre parti. Nella prima parte ci sono risonanze storiche e rielaborazioni del pensiero politico, laddove la storia non è mai intesa come dogma ma, un po’ provocatoriamente, come reinterpretazione, prendendo spunti dalle grandi tragedie della 1^ e 2^ guerra mondiale sino all’avvento della democrazia, della prima repubblica, allo sviluppo della democrazia, al depauperamento della democrazia, al fenomeno attuale della grande crisi mondiale della politica e dell’economia. E naturalmente in questo excursus ci sono riferimenti ai grandi avveni-

menti, ai grandi personaggi del passato come Fortunato, Nitti, Salvemini, Gramsci, a quelli attuali con cui ho lavorato anche sul piano politico come Emilio Colombo». Professore, cosa può dire sulla seconda parte, che da quanto si è capito tratta di “risonanze” di fede? «Esattamente, la seconda fase riguarda la mia educazione cristiana, ricevuta in famiglia, già da piccolo, da mia nonna Luigia Tancredi, fondatrice della Casa di Riposo “Virgo Carmeli” di Rionero. Formazione cristiana che spiega così la mia scelta politica di adesione alla Democrazia Cristiana, perché ho capito che la vera rivoluzione sociale è quella voluta dalla Chiesa. La Chiesa è messaggera di fede per i credenti ma è anche messaggera di socialità per credenti e non credenti. Per questa ragione sulla copertina c’è la fotografia di Papa Giovanni Paolo II, un Papa che è stato un po’ l’incantatore della mia vita politica e che io ho incontrato più di una volta». Nella terza parte di cosa si occupa? «La terza parte riguarda le persone che non ci sono più, sia a livello privato che a livello politico, come Enzo Cervellino, Nino Calice, Vincenzo Verrastro, il quale per me è stato un vero grande maestro, che aveva, come ho più volte detto, il carisma del leader ma non l’arroganza del potere». Per concludere, professore, a parte gli amici, il suo libro a chi è diretto, quali saranno i suoi lettori? «Credo sia diretto un po’ tutti, ai lucani, ai miei concittadini, a coloro che vivono nella politica e a coloro che guardano con grande speranza alla politica, che io la vedo sempre con grande solidarietà». cultura@luedi.it

celeste, immagine della separazione tra umano e spirituale propria del medioevo, vengono messe in discussione dalle osservazioni e dai tanti dati che lo scienziato pisano accumula e diffonde. Sarà uno shock per l'umanità e un sacrilegio per la Chiesa. Ripensando a ciò che ha significato il 1609 per il cammino dell'umanità, l'Unesco e la comunità scientifica tutta hanno proclamato quello appena iniziato Anno Internazionale dell'Astronomia in concomitanza con il quarto centenario dell'utilizzo del cannocchiale per lo studio del cielo, che qui ho velocemente sintetizzato. Tante sono le iniziative già programmate, a partire dalla cerimonia di apertura che si terrà il 15 gennaio a Parigi presso la sede dell'Unesco. Il Quotidiano, oltre a seguire le più importanti e quelle che interesseranno la nostra Regione, propone ai lettori una rubrica settimanale, questa per l'appunto, con lo scopo di avvicinare i non addetti ai lavori all'affascinante scienza del cielo. cultura@luedi.it

Il Libro A Sarconi

Epifania in note di GERARDO TEMPONE SARCONI - Un applaudito concerto del Coro Polifonico della Val d'Agri, ha chiuso le festività natalizie nel centro valligiano. Il coro, composto da venticinque elementi, è un gruppo corale amatoriale costituitosi nel dicembre del 2006 da un'iniziativa dell'associazione “Musicanto Ensemble”. I componenti, provenienti dai vari paesi della Val d'Agri, formano un gruppo attivo e motivato con la direzione professionale del maestro Rosa Torraca e della direzione artistica dell'arrangiatore Aldo Franceschi. Nonostante costituito da poco il Coro ha già riscosso diversi successi. Su tutti il terzo posto conseguito nel dicembre del 2007 al “Festival internazionale Giovanni Paolo II” svoltosi a Battipaglia, trasmesso in mondovisione da varie emittenti televisive. E' un gruppo corale che si propone con un repertorio professionale che spazia da brani di musica sacra, tradizionale lucana e napoletana, fino a celebri cori d'opera. Si esibisce in concerti, manifestazioni e rassegne corali condividendo, insieme al pubblico, la grande passione per la musica ed in particolare per il canto. Il maestro Rosa Torraca ha conseguito il diploma di canto al Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza, ed il diploma accademico di secondo livello in Disci-

pline Musicali. Solista, grande interprete eclettica, spazia dal canto leggero ai classici napoletani ed al canto lirico. Quattro le fasi del concerto svoltosi nella locale chiesa madre. Nella prima parte il coro si è esibito nel “Bianco Natale” di Berlin, nel “Gloria in excelsis Deo”, nel “Joy to the world” di Haendel, “La Vergine degli angeli” di Verdi e nel “Gloria” di Vivaldi. L'inno nazionale italiano ha preceduto la seconda fase con a tema i celebri cori d'opera. Hanno cantato, difatti, “O Signore, dal tetto natio”, “Tace il vento è queta l'onda” e “Vedi le fosche notture”, tutte e tre di Giuseppe Verdi. Hanno conclusa questa seconda parte con “Gli aranci olezzano” tratto dalla Cavalleria Rusticana di Ma scagni. Terza parte dedicata alle tradizioni della Val d'Agri. “A' voria”, canto popolare di Moliterno, e “Bella figliola”, canto tramutolese. La quarta parte, invece, dedicata ancora ai celebri cori d'opera. “La zingarella” e “Libiamo ne' lieti calci”, tratti dalla Traviata di Giuseppe Verdi, e “Gloria all'Egitto”, tratto dall'Aida di Verdi. Ha concluso l'esibizione “Va' pensiero” dal Nabucco ancora di Verdi. La manifestazione è stata resa possibile grazie al patrocinio del Gal Akiris e la collaborazione dell'amministrazione comunale e della parrocchia. cultura@luedi.it

Plasmati a Roma per Cristina di MARIA ANNA FLUMERO MATERA -Il jazz materano per Cristina. “LJP” Big Band di Matera a Roma per solidarietà. La LJP, diretta da Dino Plasmati e con ospite il sassofonista americano Michael Rosen, saranno i protagonisti del concerto che si terrà a Tivoli Terme, alle porte di Roma, domenica 11 gennaio presso l' Hotel Duca d'Este, per la raccolta fondi in favore di Cristina. La bambina, «di quasi 11 anni, è malata di tetraparesi spastica. Visitate il sito www.amicidicristina.org e se potete aiutateci per raccogliere quanti più fondi, con la speranza che per questa bimba torni a splendere il sole!- è l’appello che rivolgono gli organizzatori -sono invitati a partecipare anche tutti i materani e i lucani fuori sede che risiedono nella capitale». «Ho bisogno del vostro aiuto per riuscire a stare in piedi da sola - si legge nella home page del sito di Cristina, una nota toccante a firma della stessa piccola malata - devo affrontare un'operazione e successive terapie intensive presso il Nyu Hjd Medical Center di New York e la mia famiglia non ce la fa da sola». Ma gli impegni per il chitarrista jazz e docente Plasmati non finiscono qui. Il materano prodotto dalla “Universal Music” ricorda, per il 16 gennaio l' ultimo appuntamento del cartellone “MiFaJazz! Winter 08/09” con il “Jazz collective” presso il ristorante Sant' Agostino di Matera. Una chiusura in grande stile per una rassegna di alto livello. cultura@luedi.it


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Spettacoli & televisione

Sabato 10 gennaio 2009

SIMONA VENTURA SFIDA IL GRANDE FRATELLO E DICE: «DAVIDE CONTRO GOLIA»

X Factor in cerca della nuova Giusy Ferreri MILANO – Si parte da un successo alla ricerca di un altro: dopo la fortunata stagione che ha portato alla rivelazione Giusy Ferreri, trasformata da cassiera di supermercato a regina della classifiche discografiche italiane, la squadra di 'X Factor' sta scaldando i motori per azzardare il bis. A partire da lunedì 12 gennaio, Francesco Facchinetti guiderà ancora una volta il trio dei giudici (Simona Ventura, Mara Maionchi e Morgan) alla scoperta di un talento da affidare alle mani della Sony-Bmg. La sfida è di quelle a cui Simona Ventura giura di «essere abituata»: dall’altra parte del fiume, infatti, Mediaset propone nella stessa serata un programmazione forte di dieci anni d’esperienza. 'X factor' contro Il grande fratello. Ossia, secondo la Ventura, «Da-

vide contro Golia». Una lotta diffcile che tuttavia perde d’importanza nel momento in cui tutti i presenti alla conferenza stampa di presentazione del programma, dal direttore di Raidue, Antonio Marano, alle stessa Ventura, da Facchinetti a Morgan, assicurano che «l'obiettivo non sono gli ascolti immediati», bensì l'individuazione di talenti che passano poi vendere dischi. Il meccanismo sarà lo stesso che ha portato all’incoronazione degli Aram Quartet: 13 puntate a disposizione dei 12 finalisti dei 20.000 provini condotti in questi mesi per mettere in vetrina il proprio talento e lasciarsi guidare da capisquadra, vocal coach e stylist nel tentativo di migliorarsi e raggiungere l’obiettivo della vittoria. Nel corso del programma, in particolare alla terza, quinta, set-

tima e nona puntata, sono previsti dei nuovi ingressi (sorte che l’anno scorso toccò proprio alla seconda classificata Giusy). Le categorie non sono mutate, ma a cambiare sono stati i capisquadra: sarà Simona Ventura a curare i piccoli sotto i 24 anni, Mara Maionchi erediterà da Morgan la squadra dei gruppi vocali mentre quest’ultimo si cimenterà con gli over 24 (tra i quali figura anche una futura mamma, al terzo mese di gravidanza). Felici sono sembrate più le prime due che non Morgan, affezionato ai gruppi vocali. «Mi piace ricominciare da capo – ha detto la Maionchi – è una cosa fondamentale e l’idea di seguire i gruppi mi diverte»; «contenta» si è detta anche Simona Ventura, soddisfatta di poter essere «quasi una mamma» per dei

Simona Ventura

«ragazzi che hanno bisogno di tutto». «Non hanno esperienza – ha spiegato – sono talentuosi ma ingenui e insicuri». Diversamente la vede il componente dei Bluvertigo: «mi sembra siano cresciuti in cattività, con l’ansia di apparire e troppo maturi. Davvero li vorrei

più ingenui, perchè se sei ingenuo sei aperto, se sei aperto sei curioso e se sei curioso diventi colto. Tra i ragazzi che abbiamo visto ci sono delle eccellenze ma poi anche un mare di omologazione pazzesca. Vorremmo riuscire a far capire che è bene essere diversi».

DOMANI L’ANNIVERSARIO DEL CANTAUTORE TRA OMAGGI E RICORDI IN TUTTA ITALIA L' 11 GENNAIO 1999 è una delle date più tristi della musica italiana: a Milano moriva per un tumore Fabrizio De Andrè, l’artista che più di ogni altro nel nostro Paese ha dato al termine di cantautore un significato universale. La sua eredità artistica è incalcolabile e va ben al di là dell’influenza sui suoi contemporanei e sulle generazioni successive alla sua: Faber, il soprannome usato dai suoi amici più cari, anche a dispetto della sua personalità schiva, è stato un maitre a penser, un personaggio che ha cambiato il modo di fare musica in Italia pur tenendosi lontano dalla tv, dalle più grandi manifestazioni musical-popolari, incidendo relativamente poco ed esibendosi in pubblico con proverbiale parsimonia. Non è un caso che I primi a riconoscerne la grandezza siano I suoi colleghi che non mancano di rendergli omaggio come accadrà domani nello speciale di Che tempo che fa in cui alcuni dei più importanti interpreti della canzone italiana canteranno le sue canzoni. De Andrè è stato un esempio di coerenza e di curiosità musicale che, come I suoi amici della «scuola Genovese», è partito dall’amore per Brassens e Brel per approdare, nella maturità, in anticipo sui tempi, a una sintesi musicale che figure come David Byrne, che ha un’ammirazione sconfinata per Creuza de ma, hanno definito world music. Dopo aver preferito la musica a una più comoda scelta di figlio dell’alta borghesia industriale e i primi soldi guadagnati grazie alla Canzone di Marinella cantata da Mina, con i primi dischi Tutto Fabrizio de Andrè, Tutti Morimmo a stento e La buona novella ha fatto scoprire al mondo musicale italiano gli “ultimi» della società, I diseredati,le prostitute e i marginali e una lettura del cristianesimo lontana dalla dottri-

SUL SET A ROMA

Ambra torna al cinema in un ruolo a tinte forti ROMA – Dopo la moglie borghese e tradita di Bianco e nero di Cristina Comencini, Ambra Angiolini torna al cinema con un ruolo estremo in Ce n'è per tutti, commedia corale di Luciano Melchionna sul disagio esistenziale dei trentenni di oggi, prodotta da Anna Falchi (che appare anche in un cameo) con il fratello Sauro, e distribuita da Medusa, di cui si sono concludono le riprese ieri a Ro-

Già dieci anni senza Faber

Cinema FILM-REALITY DEL REGISTA

Tra gli “Ex” di Brizzi manca solo la Cortellesi

LA POLEMICA

La Corrida chiama Pregadio e Tempera spara su Sanremo

De André; sotto con Dori Ghezzi

«NOI siamo lì, speriamo che dell’ottava edizione condotil maestro Pregadio cambi ta da Gerry Scotti, al via staidea, prenda un taxi e venga sera su Canale 5. Presenti da noi in trasmissione. Il anche la valletta Michela contratto è lì..». Marina Do- Coppa e il nuovo direttore d’orchestra, nato, curatrice Vince Tempede La Corrida – ra, che polemizdilettanti allo za con Sanresbaraglio, e il mo: «La selezioconduttore ne fatta è una Gerry Scottiaufotocopia di spicano che Roquattro anni berto Pregadio fa... Forse pertorni sui suoi chè non ci sono passi e sia ancodei migliori opra una volta tra pure non ci soi protagonisti no canzoni?». A dello show, angiudizio del che se non più il da direttore Coppa, Scotti e Tempera maestro, prossimo sarà d’orchestra ma con partecipazioni straordi- «un Festival di Sanremo di transito», e «basarsi su Ponarie. Lo hanno detto nel corso via e i gay come promozione della conferenza stampa mi sembra troppo...».

na ufficiale. Con Non al denaro, non all’amore nè al cielo, che è del 1971, libero adattamento delle poesie dell’Antologia di Spoon River ha firmato uno dei must della canzone d’autore italiana. Pur rimanendo fedele alle sue tematiche, De Andrè è stato un osservatore attento e originale dell’attualità, dai tempi del maggio francese e del '68 fino all’aborto, l’omosessualità, la camorra (Don Raffaè), arrivando a tracciare un parallelo tra gli indiani americani e il popolo della Sardegna, la sua seconda terra, descritti come vittime della colonizzazione. Quando negli anni '70 ha

accettato di andare in tournèe, vincendo la sua allergia per il palco, ha lasciato ricordi straordinari, impossibile non citare almeno quelli con La Pfm, fissati in due live di grande successo e il tour di Creuza de ma. I dischi della seconda fase della sua carriera sono legati alla collaborazione con Massimo Bubola e a quella con Mauro Pagani con il quale ha compiuto lo straordinario viaggio nella cultura musicale del Mediterraneo di Creuza de ma e poi ha firmato, Le nuvole insieme a Ivano Fossati che partecipa anche all’ultimo album della sua carriera, Anime salve.

Infine una curiosità. «Cosa ha fatto il Genoa?». Tutte le domeniche pomeriggio Fabrizio De Andrè chiedeva a qualcuno dei collaboratori notizie della sua squadra del

ma. «Luciano mi ha chiesto di espormi e io l’ho fatto. Ho scene forti in tutti i sensi – spiega l’attrice che è tra i protagonisti del film insieme, fra gli altri, a Lorenzo Balducci, Stefania Sandrelli e Arnoldo Foà -. Ho i capelli biondi, il gel sulle unghie, il trucco pesante. Dopo tutti i soldi che ho speso per togliermi il dialetto romanesco, qui ho dovuto ritirarlo fuori e così anche la mia gestualità di tanti anni fa». Ambra recita la parte di Eva, «una donna totalmente diversa da me. Nella vita la farei fuori dopo sei minuti ma sono stata contenta di interpretarla – aggiunge -. Mi ha messo di fronte a un passato che avevo buttato ma che è stato bello ritrovare, anche per la leggerezza

che avevo in quel periodo». Dopo il successo di Saturno contro e Bianco e nero, aggiunge Ambra «sono stata presa dal terrore di dover dimostrare qualcosa, una sensazione già avuta ai tempi della tv, e che so essere negativa perchè non mi fa scegliere lucidamente. Per tornare al cinema ho preferito aspettare un ruolo liberatorio, totalmente diverso dagli altri». Poi una domanda di rito su Sanremo: «Sì, ho sentito la canzone del mio compagno Francesco Renga. È un bella romanza. Però spero che non vinca. E anche lui preferirebbe così perchè sarebbe più sereno...».» La pellicola, in uscita nella seconda metà del 2009, parte dalla decisione improvvisa di un ragazzo,

Gianluca (Balducci), di salire in cima al Colosseo, come protesta contro la volgarità e le contraddizioni di un quotidiano che non riesce più a reggere. I genitori (Giorgio Colangeli e Giselda Volodi) e gli amici (tra gli altri, Marco Aceti, Yari Gugliucci e Ambra) credendo il ragazzo voglia buttarsi, si precipitano per cercare di dissuaderlo, ma l’unico che riesce a raggiungerlo e a trovare un dialogo con lui è la nonna (Sandrelli). «Racconto il disagio di una generazione che non potendo essere veramente autonoma non sa vivere il presente ma si arrabatta senza progetti», spiega Melchionna. Un tema trattato anche nella sua opera prima Gas,

cuore. Per rendere omaggio a uno dei tifosi più illustri, il Genoa dedicherà oggi prima della partita contro il Torino un video e alcune canzoni al cantautore genovese.

Ambra Angiolini

«fortemente censurata perchè considerata troppo violenta» ricorda . Stavolta «ho deciso di cambiare totalmente genere, vedendo se ricorrendo al cinismo e al divertimento, qualcosina in più riesce ad arrivare».

Fausto Brizzi

ROMA – «Sono convinto che quando vedrà sullo schermo l’episodio che ho scritto per lei, Paola Cortellesi si pentirà di non aver voluto recitare in 'Ex' accanto al suo ex fidanzato Valerio Mastandrea». Fausto Brizzi si dice soddisfatto dell’esito del suo attesissimo film corale, «Ex», che uscirà il 6 febbraio. Le storie di ex fidanzati e amanti, racconta, sono state scritte pensando proprio agli attori che poi li avrebbero interpretati. Unica eccezione riguarda Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea. La storia che Brizzi e Martani avevano scritto su di loro, è stata invece affidata a Claudia Gerini e Flavio Insinna, che interpretano una sposa che all’altare trova, nelle vesti talari del sacerdote, il suo ex fidanzato. Cosa che provoca ovviamente un piccolo terremoto. «Paola Cortellesi si mangerà le mani per non aver voluto fare il film – ribadisce sorridendo il 'golden boy' del cinema italiano, campione d’incassi con i due Notte prima degli esami e sceneggiatore di molti cinepanettoni campioni d’incasso («In dieci anni ho perso la battaglia del boxoffice a Natale solo due volte: col secondo film di Aldo Giovanni e Giacomo e con Il Paradiso all’improvvisO di Pieraccioni», racconta) -. «Avevamo scritto quell'episodio di 'Ex' per lei e Valerio, ma in realtà la loro presenza nel film è tramontata subito perchè Paola Cortellesi non ha accettato. Non lo ha fatto perchè non amasse il soggetto – precisa – ma perchè, per una sua scelta, ha deciso di non fare commedie».


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Cultura e Spettacoli

Sabato 10 gennaio 2009

CINEMA

Weekend

Dopo “La ricerca della felicità”, la coppia si ricompone con “Sette anime”

Muccino-Smith Parte seconda

di DARIO BUDELACCI SE CON “La ricerca della felicità”, ha sbancato i botteghini, ora l'italianissimo Gabriele Muccino ci riprova. Questa volta, con Sette Anime, l'obiettivo è l'Oscar. Ispirato a fatti realmente avvenuti, la nuova pellicola del regista romano, narra la storia di Ben che in seguito ad un incidente nel quale perdono la vita sette persone, è divorato dai sensi di colpa. Decide allora di cercare la redenzione, attraverso il suicidio, così da poter poi donare gli organi a sette estranei. Tutto parte da una lista di sette nomi scelti accuratamente da Ben. In comune hanno il fatto di aver bisogno di aiuto. Il protagonista, fingendosi suo fratello, conosce Emily, una ragazza affetta da una malattia cardiaca. Questo incontro stravolgerà il

Non basta a Jim dire sempre sì

UN UOMO si iscrive ad un programma per aiutare se stessi nel quale è richiesto di dire di sì a qualsiasi cosa. All'inizio la sua vita si trasforma in qualcosa di meraviglioso, ma poi le cose cominciano ad andare male. Jim Carrey permette al suo personaggio di liberarsi in un attimo dalle maglie di un percorso troppo scritto: gli basta una smorfia, un sorriso tirato dei suoi, che sembrano voler dire “è tutta una presa in giro e io posso prendervi in giro meglio di chiunque altro” per far reagire commedia scenica e tragedia umana in modo esplosivo.

La scheda YES MAN titolo originale Yes Man nazione U.S.A. anno 2008 regia Peyton Reed genere Commedia durata 104 min. distribuzione Warner Bros cast J. Carrey, Z. Deschanel, B. Cooper, J. Higgins, R. Darby, D. Masterson, S. Alexander, T. Stamp, F. Flanagan, M. Sims. sceneggiatura N. Stoller J. Paul, A. Mogel fotografia R. Yeoman montaggio C. Alpert

La scheda SETTE ANIME titolo originale Seven Pounds nazione U.S.A. anno 2008 regia Gabriele Muccino genere Drammatico durata 1 25 min. distribuzione Sony Pictures cast W. Smith, R. Dawson, W. Harrelson, M. Ealy, S. Morris, B. Smitrovich, E. Carrillo, R. Lee, G. Hecht, J. Nunez, B. Novakovic, J. Elder. sceneggiatura G. Nieporte musiche A. Milli fotografia P. Le Sourd montaggio H. Winborne

Azione ed emozioni forti ma solo in teoria JACK Crawford, coraggioso e spericolato agente dell'Fbi, sconvolto dalla morte di un suo collega e amico, inizia una caccia personale ai mandanti dell'omicidio, che appartengono alla mafia giapponese. Anche all'interno dell'organizzazione però ci sono tensioni e tradimenti e mano a mano che l'indagine di Jack procede, la situazione precipita… Ci sono progetti che, perfetti sulla carta, evaporano come neve al sole allorquando vengono messi in scena. Rogue - Il solitario, in potenza, poteva rappresentare un validissimo action movie, vista la presenza di due star del genere (Jet Li e Jason Statham) e di un plot teoricamente interessante, visto che il confronto tra Oriente e Occidente, per quanto supersfruttato, è stato in passato ottimo volano per ottimi film. All'atto pratico purtroppo, tutto è andato come peggio non avrebbe potuto: una serie infinita di cliché ripetuti fino alla nausea, star annoiate e assenti, plot sconclusionato e soprattutto pochissima azione. Proprio l'assenza di una qualsivoglia scena realmente "action" lascia sbalorditi, dato che in un'ora e quaranta di pellicola, si perde troppo tempo a chiacchierare di mafie e complotti vari, mentre si relega quello che dovrebbe essere il fulcro del film ad un paio di sequenze mal coreografate e poco spettacolari. La trama, inoltre, è a dir poco contorta ed il colpo di scena finale risulta più ridicolo che emozionante. Il difetto peggiore di Rogue - Il solitario però è il suo prendersi terribilmente sul serio, cosa che, ahinoi, fanno anche i protagonisti.

Weekend Sold out per il concerto di Milano Da oggi in radio il nuovo singolo

Killers: tutto esaurito Esce l’album di Nek

MUSICA

Yes man

piano di redenzione di Ben, che finirà per innamorarsi di lei. La pellicola vuole commuovere con la sorprendente storia d'amore, ma vuole anche provocare toccando le corde di temi molto discussi dall'opinione pubblica, come il suicidio. Il film in uscita, nelle sale italiane oggi, avrà come protagonista Will Smith. In America, uscito da quasi un mese, è stato premiato dal pubblico che lo ha portato al secondo posto nei botteghini. Non è stata così buona la critica di qualche testata giornalistica americana, che lo ha stroncato definendolo scontato. Il sodalizio artistico con uno degli attori di maggiore spicco di Hollywood è solo la conferma di una consacrazione che Muccino ha ottenuto oltreoceano. Terreno non facile per i registi nostrani.

In Dvd

MILANO – Continua il momento magico dei The Killers, dopo il successo dell’album «Day and Age» (che ha già venduto oltre 2 milioni di copie) e del singolo «Human» (ancora tra i brani più suonati in radio), sono andati tutti esauriti i biglietti per il concerto milanese del 17 marzo al Forum. Un ennesimo riconoscimento per la band di «Somebody told me», che, a fine anno, ha conquistato anche il premio di 'miglior band’ per i lettori del 'Guardian', e di disco dell’anno (oltre che miglior canzone e miglior video per «Human") per quelli di 'Rolling Stone Usà. Il tutto mentre sulla stampa inglese riporta si scatenano le voci su una possibile futura collaborazione con Paul McCartney, innamoratosi della band dopo aver assistito al concerto del novembre scorso alla Royal Albert Hall.

ROMA – Sarà in rotazione radiofonica da domani “La voglia che non vorrei”, il primo singolo che anticipa il nuovo album di inediti di Nek (il decimo della sua carriera) in uscita il 30 gennaio, a più due anni di distanza dalla pubblicazione del disco 'Nella stanza 26'. 'Un’altra direzionè, questo il titolo dell’album (prodotto da Nek, Alfredo Cerruti e Dado Parisini per Warner Music Italy), sarà disponibile in due formati: una versione standard contenente 12 brani inediti e 'Walking Away' duetto con Craig David e una versione speciale contenente 6 brani disponibile al pubblico al prezzo speciale di euro 9.90. Nek, con quasi vent'anni di carriera, 10 album di inediti pubblicati e oltre sette milioni di dischi venduti nel mondo, è uno degli artisti italiani che riscuote più successo anche all’estero.

Ubriachi di vinile

Quel rock intenso e melodico dei Lynyrd di ANTONIO LUDOVICO Lynyrd Skynyrd: Second Helping (1974) SCOPERTI e prodotti da quel mago di Al Kooper, la band di Ronnie Van Zandt, morto nel 1977, dimostra subito di saperci fare e codifica, una volta per tutte, quel rock potente e a tratti melodico, che va sotto il nome di rock sudista. Questo è il loro secondo album e segue, ad un anno di distanza, il felicissimo debutto. Qui troviamo il brano probabilmente, anzi sicuramente, più famoso, Sweet Home Alabama, un

rock intenso e melodico, a più chitarre, e con un refrain sin troppo accattivante. In più, nei testi, si può notare un'acida risposta al Neil Young di Alabama e Southern Man. Ma i sei di Jacksonville, Florida, non si limitano certamente a questo magnifico pezzo. Tutte le tracce sono infatti degne di nota e provengono direttamente dalla speciale ditta RossingtonKing-Van Zandt, come ad esempio Don't ask me no questions, Swamp music o la superba I need you. L'ultimo brano dell'album, Call me the breeze, è invece firmato da J.J. Cale, ed è un rock grezzo e veloce con i

I Lynyrd Skynyrd e la copertina del disco

soliti cori e gli immancabili assolo di chitarra fantastici. I Lynyrd Skynyrd purtroppo non si proposero più a questi livelli, soprattutto dopo il tragico incidente aereo nel quale persero la vita - il 20 ottobre 1977 - il cantante Van Zandt (poi sostituito dal fratello minore, Johnny), il chitarrista Steve Gaines, una corista e il manager. Gli altri miracolosamente si salvarono e andarono avanti alla meno peggio, con live e raccolte di ogni tipo. Comunque, grande band. Disco da ascoltare ad alto volume. Superbo. Canzone più bella: Sweet Home Alabama

Le classifiche 1 Primavera in anticipo Laura Pausini 2 Canzoni per natale Irene Grandi 3 Safari Jovanotti 4 Fleurs 2 Franco Battiato 5 Gaetana Giusy Ferreri 6 Alla mia età Tiziano Ferro 7 San siro live (2008) Negramaro 8 Spirito libero Giorgia 9 Incanto Andrea Bocelli 10 L'animale Adriano Celentano 11 Piu' di me Ornella Vanoni 12 Live in italy Zucchero 13 Chinese democracy Guns n' roses 14 Il cielo ha una porta sola Biagio Antonacci 15 Questo sono io Gigi D'Alessio 16 2005-2008 Giovanni Allevi 17 Il movimento del dare Fiorella Mannoia 18 Viva la vida or death and all his friend Coldplay 19 The greatest hits 25 Simply red 20 Black ice Ac/dc 21 Effedia sulla mia cattiva strada Fabrizio De Andrè 22 Secondo tempo Ligabue 23 Abba gold their greatest Abba 24 And winter came... Enya 25 Amore infinito Placido Domingo 26 Il nuotatore Giovanni Allevi 27 Psiche Paolo Conte 28 A little bit longer Jonas brothers 29 Nel mondo delle donne Anna Tatangelo 30 Road to revolution: live at milton keyne Linkin park (fonte www.fimi.it)


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Rubriche

Sabato 10 gennaio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

È arrivato il momento di liberarvi di tutto ciò che nel lavoro ostacola la vostra carriera. Il colpo di fulmine esiste.

TORO 21/4 - 20/5

Grazie a nuove collaborazioni finalmente riuscirete a guadagnare di più. In amore tutto va come desiderate.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Dopo una pausa forzata nel lavoro potete ricominciare a guardare avanti e a fare progetti. In amore sapete cosa volete.

CANCRO 22/6 - 22/7

A livello professionale ora sapete esattamente dove volete arrivare. L'amore non deve farvi perdere il controllo.

LEONE 23/7 - 23/8

Siete finalmente sicuri di ciò che volete nel lavoro e come ottenerlo. In amore capirete di avere sbagliato.

VERGINE 24/8 - 22/9

Cautela nelle nuove iniziative professionali: la situazione è piuttosto confusa. In amore combattete invece di rinunciare.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nella vostra attività non è proprio il caso di fare il passo più lungo della gamba. È il momento di grandi sentimenti.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nuove responsabilità nel lavoro: forse vi pesano troppo, ma saranno ben remunerate. Buona stabilità affettiva.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nell'ambiente di lavoro cercate di resistere alle provocazioni e andate per la vostra strada. Vivete l'amore attimo per attimo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Cambiamenti in atto nel vostro settore professionale: siate prudenti. Nei rapporti di coppia siete ai ferri corti.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Concentratevi di più sul lavoro: è un momento delicato e soprattutto decisivo per il futuro. In amore siete al settimo cielo.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Prima; timo N; D,I ali = Primati mondiali;

La vostra intraprendenza nella professione sarà premiata: farete notevoli passi avanti. Clima non proprio idilliaco in amore.


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Televisioni

Sabato 10 gennaio 2009

VARIETÀ

21.30

21.05

PRIMA SERATA

Ballando con le stelle

TELEFILM

RUBRICA

21.30

Cold Case Delitti Irrisolti

21.10

SHOW

19.35

TELEFILM

Piero Angela

La Corrida

Chuck Norris

21.10

FILM

21.10

Peter Pan

FILM Sciuscià

06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -RubricaSabato & domenica 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -Rubrica ApriRai - di media e comunicazione 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -Rubrica Tuttobenessere 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -RubricaEffetto sabato 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VarietàCercando cercando 06.10 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.25 -RubricaL'avvocato risponde 06.30 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.25 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmThe District 19.00 -Real TvX Factor - La settimana 19.35 -Sit ComPiloti 19.50 -TelefilmFriends 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

07.35 -RubricaIl videogiornale del... 08.45 -CartoniIl mondo di Stefi 09.00 -Talk ShowTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.15 -RubricaTGR EstOvest 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 17.10 -SportCoppa del mondo - Slittino 17.30 -SportCamp. italiano - Pallanuoto 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.05 -Film Tin Cup con Kevin Costner, Rene Russo, Cheech Marin, Don Johnson - regia di Ron Shelton (USA) - 1996 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Il supermercato 14.10 -Real Tv Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.40 -Sit ComVita da strega 07.40 -MiniserieL'avvocato Porta 09.50 -Film Tv Sherlock Holmes - Il mastino dei Baskerville - Giallo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -MiniserieDio ci ha creato gratis 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Poirot: testimone silenzioso Giallo 17.00 -TelefilmDetective Monk 18.00 -Documentario Acque ghiacciate 18.50 -ShowPomeriggio con Retequattro 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger

06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComUna pupa in libreria 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -Film Supercop con Jackie Chan, Michelle Kahn (Michelle Yeoh), Maggie Cheung, Kenneth Tsang Kong, Yuen Wah, Lo Lieh, Bill Tung - regia di Stanley Tong (Hong Kong) - 1992 16.00 -FilmLa tenera canaglia con James Belushi, Alisan Porter, Kelly Lynch, John Getz - regia di John Hughes (USA) - 1991 18.00 -Sit ComLa tata 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -Sit ComTutto in famiglia 19.25 -FilmIl gatto... e il cappello matto con Mike Myers, Spencer Breslin, Dakota Fanning, Alec Baldwin, Kelly Preston, Sean Hayes - regia di Bo Welch (USA) - 2003

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.30 -RubricaL'intervista 10.00 -DocumentarioI segreti dell'archeologia 10.35 -FilmSindbad contro i sette saraceni con Dan Harrison, Gordon Mitchell, Bella Cortez - regia di Emimmo Salvi (Italia) - 1964 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -Film TvLassie: le avventure di Neeka - Avventura 17.30 -Film Base artica zebra con Rock Hudson, Ernest Borgnine, Jim Brown, Patrick McGoohan, Tony Bill, Lloyd Nolan, Alf Kjellin - regia di John Sturges (USA) - 1968 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Varietà Ballando con le stelle

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 21.50 -Serie Tv Justice 22.45 -RubricaSabato sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2

21.30 -Rubrica Speciale Superquark

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show La Corrida (dilettanti allo sbaraglio)

21.30 -Film Wallander: Profughi ed eroina con Krister Henriksson, Johanna Sallstrom, Ola Rapace - regia di A. Engstrom (Sve) - 2006 23.25 -Rubrica Guida al campionato

21.10 -Film Peter Pan con Jeremy Sumpter, Rachel Hurd-Wood, Ludivine Sagnier, Olivia Williams, Jason Isaacs - regia di P.J. Hogan (USA) - 2003 23.20 -AttualitàBorders

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -Film Sciuscià con Rinaldo Smordoni, Franco Interlenghi, Aniello Mele - regia di Vittorio De Sica (Italia) - 1946 23.00 -RubricaLa valigia dei sogni

00.05 -TelegiornaleTg 1 00.10 -RubricaApplausi 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.15 -FilmBlue Steel - Bersaglio mortale 02.35 -FilmAl bar dello sport 04.15 -RubricaSpeciale Lino Banfi

23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvX Factor - La settimana 02.30 -DocumentiAffettuosamente Bicio - Fabrizio De Andrè 03.05 -Talk ShowIl caffè 04.00 -VarietàCercando cercando 04.15 -RubricaNET.T.UN.O

23.30 -TelegiornaleTg 3 23.45 -TelegiornaleTg Regione 23.50 -RubricaCorreva l'anno 00.45 -TelegiornaleTg 3 00.55 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.10 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.35 -RubricaFuori orario

23.30 -Film TvTsunami - Azione 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Film TvQuesta è la mia famiglia Drammatico 04.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.00 -Sit ComWill & Grace

00.15 -Reportage Top Secret - Aldo Moro 00.50 -Reportage Top Secret 02.25 -Rubrica Rassegna Stampa 02.50 -ShowPremiatissima 82

00.50 -News Studio Sport 01.45 -Film Tv Dune - Fantascienza 05.05 -News Studio Sport 05.35 -Serie TvClasse di ferro

23.40 -TelefilmThe Practice - Professione avvocati 00.35 -TelegiornaleTg La7 01.00 -FilmRoma con P. Gonzales, A. Sordi, M. Mastroianni, A. Magnani - regia di Federico Fellini (Ita) - 1972

leTrame

ITALIA 1

ORE 14.05

ITALIA 1

ORE 16.00

SUPERCOP

LA TENERA CANAGLIA

con J. Chan, M. Khan - regia di Stanley Tong (Hong Kong) - 1992

con J. Belushi, K. Lynch, A. Porter - regia di John Hughes (Usa) - 1991

Al detective Kevin Chan viene chiesto di mettere fuori gioco Chaibat, un boss molto potente a capo di un imponente traffico di droga che domina il mercato del Sudest asiatico. Il superpoliziotto, che nel frattempo si è fatto rinchiudere in un campo di lavori forzati per mettersi in contatto con Pantera, fratello del pericoloso malvivente, viene raggiunto dal suo nuovo capo, il Comandante Yang...

Curly Sue, orfanella di nove anni, viene data in affidamento a Bill Dancer, piccolo truffatore dal cuore d'oro. La vita che i due conducono è piuttosto movimentata e piano piano emerge l'esigenza di trovare anche una mamma. La scelta cade su Grey Ellison, un'avvocatessa di successo con un solo handicap: è fidanzata con l'insopportabile Walter McCormick. Ma non per molto...

LA 7

ORE 21.10

ITALIA 1

ORE 21.10

ITALIA 1

ORE 19.25

IL GATTO...E IL CAPPELLO MATTO con M. Myers, D. Fanning, S. Breslin, A. Baldwin - regia di Bo Welch (Usa) 2003 Sally e Conrad, rimasti soli a casa con il loro pesciolino rosso, si annoiano: fuori piove e non sanno come passare il tempo. All'improvviso bussa alla porta uno strano personaggio: un gatto parlante che li trascina in una serie di divertenti avventure...

LA 7

ORE 1.00

SCIUSCIÀ

PETER PAN

ROMA

con F. Interlenghi, R. Smordoni, A. Mele - regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1946

con J. Isaacs, J. Sumpter - regia di P.J. Hogan (Usa) - 2003

con P. Gonzales, M. Mastroianni - regia di Federico Fellini (Ita) - 1972

Giuseppe e Pasquale sono due giovani amici che si guadagnano la vita facendo i lustrascarpe e, talvolta, anche con qualche piccola iniziativa illecita. Coinvolti in un furto, finiscono nell'inferno del riformatorio, dove entrano in contatto con una realtà di soprusi e di violenze. I loro animi si induriscono, persino la loro amicizia si incrina e Giuseppe, nel tentativo di fuggire, perde la vita...

Wendy racconta ai due fratelli più piccoli le storie che hanno per protagonista Capitan Uncino, il mitico pirata che non ha paura di nulla. Il padre di Wendy, su consiglio della severa zia Millicent, ha però deciso che è tempo che Wendy lasci da parte le favole e cresca. Ma anche Peter Pan adora le storie che la fanciulla racconta e viene appositamente ad ascoltarle...

Un ragazzino che vive a Rimini e che conosce la città eterna solo attraverso le nozioni imparate a scuola, i pochi ruderi locali e le descrizioni dei suoi maestri di scuola, ormai cresciuto, arriva alla stazione Termini alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Inizia quindi un viaggio che si snoda per le vie della città mettendo in luce fantasmi di un tempo, vicoli e stradine...

Debutta con successo il commissario Manara RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Il commissario manara Il commissario manara

ora 20.38 19.49 21.12 22.08

ascolto 7.285 7.167 6.446 5.457

RAI DUE Lara croft tomb raider Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33

21.01 13.33 19.35 13.56

3.327 2.340 1.918 1.656

RAI TRE Un posto al sole Medium Medium Medium

20.38 22.35 21.53 21.09

2.745 2.311 2.201 2.049

CANALE 5 Striscia la notizia Due mamme di troppo Beautiful Chi vuol essere

20.46 21.15 13.41 19.03

7.990 5.524 4.493 4.282

ITALIA 1 I simpson Naruto shippuden La ruota della fortuna Dragon ball what's my

14.34 14.10 20.28 13.43

2.669 2.220 2.091 2.008

RETE 4 Thirteen days Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.14 20.29 19.44 14.10

2.613 2.612 2.046 1.684



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