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In Italia e nel Mondo

Domenica 11 gennaio 2009

I 90 ANNI DI ANDREOTTI

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È nato il 14 gennaio del 1919. Nel ’46 era già sottosegretario

Giulio, un’epoca vissuta da divo simbolo del potere che non logora ROMA – È sulla scena politica da più tempo della regina Elisabetta. È il politico italiano più blasonato, sette volte alla guida del governo, uno dei leader democristiani più votati; ma per i suoi nemici e detrattori è stato «Belzebù», circondato da una fama di politico cinico e machiavellico che lui stesso, in fondo, amava coltivare. In più di mezzo secolo di vita pubblica, più di ogni altro governante, Giulio Andreotti è stato identificato come l'emblema di un potere che nasce e si alimenta nelle zone d’ombra. Quando Tommaso Buscetta raccontò la storia del bacio a Totò Riina i colpevolisti erano di gran lunga più numerosi. Si illudevano se pensavano che Andreotti sarebbe uscito politicamente distrutto dalla vicenda: ma lui, passato dall’altare alla polvere nel giro di poche ore, affrontò la prova con animo da combattente, sfidò i giudici andando a tutte le udienze del processo che lo vedeva imputato, la testa china sui suoi appunti, contestando l’accusa fino alla sentenza definitiva di assoluzione. Andreotti è nato a Roma il 14 gennaio 1919. «Quell'anno sono nati il Ppi di Sturzo, il fascismo e io. Di tutti e tre sono rimasto solo io», si è gloriato ultimamente. Da giovane, era un ragazzo religioso, studioso, molto serio, la schiena già lievemente incurvata e le idee chiare sul suo futuro. Unici divertimenti le partite della Roma (al vecchio stadio di Testaccio) e le corse dei cavalli all’ippodromo delle Capannelle. Si dice che fu il Papa in persona, Pio XII, a volerlo alla presidenza della Fuci , l’organizzazione degli universitari cattolici, al posto di Aldo Moro. Dopo pochi anni si ritrovò catapultato nelle stanze dei bottoni grazie all’ottima impressione che aveva fatto al leader della Dc Alcide De Gasperi. Nel 1946, a 28 anni, era già sottosegretario alla presiden-

za del Consiglio, con una dele- rivare alla presidenza del Conga particolare per lo spettaco- siglio. Lo scelsero con scarsa lo. La «legge Andreotti» del convinzione, per dar vita a un 1949 servì a finanziare il cine- governo di centro dalle scarse ma italiano. Di quegli anni si prospettive. E infatti fu il goricorda la polemica con Vitto- verno più breve della storia rerio De Sica, accusato dal giova- pubblicana: solo 9 giorni, dalla ne sottosegretario di aver reso fiducia alle dimissioni. Ma il «un pessimo servizio all’Italia» nostro non si scoraggiò. Già allora sapeva che con il suo pessi«il potere logora mistico film Le accuse di Buscetta chi non ce l’ha» e “Umberto D”. Ma che «a pensare l’ambizione lo per il bacio a Riina male si fa peccaspingeva verso lo segnarono ma riuscì to ma di solito ci altri palcoscenisi indovina». ci. Nel 1954 fece a risalire la china Queste due masil salto e diventò sime rappresenministro. Il suo feudo elettorale era la campa- tano la sintesi perfetta del pengna a sud di Roma, da dove siero politico andreottiano e proveniva la sua famiglia: sono ormai espressioni comuFiuggi, Anagni, Alatri, anti- ni. Per una di quelle curiose alchi possedimenti delle nobili chimie della politica che caratfamiglie capitoline, diventaro- terizzavano la Prima Repubno centri della sua rete eletto- blica, fu lui, l’uomo della derale e clientelare. Politicamen- stra Dc, a essere chiamato a te rappresentava l’ala più con- guidare i governi di solidarieservatrice e clericale della Dc, i tà nazionale, alla fine degli ansuoi avversari interni erano i ni Settanta, con l’appoggio fautori del centrosinistra, co- esterno del Pci. I leader della me Moro e Fanfani. Ottime le Dc avevano capito quale era la sue entrature in Vaticano, sua più grande dote: conciliaestesissima la sua rete di con- re gli opposti, smussare gli angoli, digerire le difficoltà. tatti internazionali. Fu nel 1972 che riuscì ad arMarco Dell’Omo

Uno schedario dell'archivio del senatore a vita Giulio Andreotti. Nella foto a sinistra e in basso, un fascicolo e alcune foto

Si tratta di 3.500 “buste” di grande interesse storico custodite con grande cura

L’archivio nel caveau blindato dell’Istituto Sturzo ROMA – E' una leggenda politica. Un mito archivistico. Il «grande armadio» della Prima repubblica. Per ora è ancora chiuso, tranne particolari autorizzazioni, alla consultazione pubblica e ci vorrà ancora del tempo anche perchè Giulio Andreotti continua ad «alimentarlo» quotidianamente e a consultarlo per i suoi libri, interventi, discorsi. Eccolo l’archivio più temuto e ambito della Repubblica depositato nel caveau blindato dell’Istituto Don Sturzo dove tutti i principali esponenti della Dc hanno lasciato le loro carte. L’Ansa ha avuto la possibilità di visitarlo e, per la prima volta, di fotografarlo. Ci sono voluti due mesi per trasferirlo in via delle Coppelle 35 nell’antico Palazzo Baldassini (opera dell’architetto Sangallo il giovane) da via Borgognona 47 dove in

uno appartamento era custodito l’Archivio per antonomasia. Sono 3.500 grandi faldoni – «buste» secondo la denominazione archivistica – conservati in due grandi archivi a scomparti mobili che hanno occupato due stanze dei sotter-

ranei dell’Istituto che già accoglie le 1.400 buste di Luigi Sturzo, l'intero archivio della Dc, quello di Flaminio Piccoli, le trecento «buste» Giovanni Gronchi e le 350 di Mario Scelba. L’Archivio Andreotti è già stato definito due anni fa di «interesse

Craxi lo definì Belzebù EMBLEMATICO il suo rapporto con Craxi. Il leader socialista non lo vedeva di buon occhio e fui lui a coniare il soprannome di Belzebù. Andreotti era «la volpe che finirà in pellicceria». Ma qualche anno dopo dopo, di nuovo a Palazzo Chigi, Andreotti strinse un patto di ferro proprio con Craxi: erano gli anni del «Caf» (dalle iniziali di Craxi , Andreotti e Forlani) e l’opposizione di sinistra lo considerava come il peggio del peggio della politica italiana. La seconda Republica non lo ha mai convinto. Con Sergio D’Antoni ha tentato di resuscitare una forza di centro

fuori dagli schieramenti. Fu un flop elettorale. Ma l’indole andreottiana, mobile nelle alleanze e allergica agli schieramenti precostituiti, non è mai venuta meno. Accettò la candidatura del centrodestra come sfidante di Franco Marini alla presidenza del Senato. Perse. Ma al momento di votare la fiducia a Romano Prodi, si espresse con un sì.

storico particolarmente importante». Il lavoro di classificazione è quasi definito per le prime carte, quelle del giovanissimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giulio Andreotti che aveva la delega per il cinema e lo spettacolo tra il '47 e il '53. Sulle singole scaffalature dei due grandi armadi che scorrono su rotaie appare la scritta «G. A.» e alcune sezioni recano la scritta «riservato» per le carte di natura personale. Ancora oggi la scheda di Giulio Andreotti sul sito del Senato reca, alla voce professione, la dicitura «giornalista» e questo è l'archivio di un politico che non ha mai dimenticato il suo mestiere. Infatti, da ogni faldone spuntano ritagli di giornali, appunti, foto, discorsi, documenti vari ed anche, in molti casi, libri, pubblicazioni inerenti l’argomento. Paolo Cucchiarelli

Palermo, disabile aggredito da minori per una scommessa

Torino, gli rubano il portafogli Superenalotto, nessun 6 né 5+1 reagisce e lo massacrano di botte ilLotto

PALERMO – Avevano scommesso due euro a testa su chi avrebbe avuto il coraggio di dare fastidio a un disabile di 46 anni del paese, Patti, piccolo centro in provincia di Messina. Ma il 'gioco' è finito male per gli 8 minori protagonisti della vicenda che hanno aggredito e offeso la vittima e sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, ingiuria e lesioni personali. A rivolgersi ai carabinieri è stato un parente del disabile. Così i militari hanno scoperto che, prima di Natale, la banda ha costretto a uscire di casa la vittima rompendo un vetro della sua abitazione, poi ha cosparso l’uomo di schiuma da barba. Più pesante la seconda aggressione: i ragazzini, tutti quindicenni, hanno tirato addosso all’uomo una bottiglia e l’hanno ferito alla testa. I minorenni sono tutti figli di professionisti e impiegati del paese.

TORINO – Un’aggressione feroce, gratuita, violentissima, senza la minima ragionevolezza, che ha lasciato a terra un giovane di 25 anni con la testa fracassata da una mazza di ferro. È avvenuto la sera del 3 gennaio al Mc Donald’s di corso Giulio Cesare a Torino: due ragazzi, poi arrestati dopo giorni di indagini, hanno rubato con destrezza il portafoglio alla vittima, questa se ne accorge, reagisce e i due lo massacrano. Il giovane è ora in prognosi riservata all’ospedale Giovanni Bosco di Torino: i medici lo mantengono in coma farmacologico per evitare traumi peggiori, probabilmente non rischia la vita, ma la paralisi si. Quello che emerge da questa storia all’apparenza banale, è, ancora una volta, come ha sottolineato ieri il colonnello Crescenzio Nardone del Comando provinciale di Torino, la gratuità di una violenza stile Arancia Meccanica messa in atto da due ragazzi ventenni balordi ai danni di

un altro giovane. Il tutto nasce da un diverbio da nulla, poche parole dette male, forse dopo un apprezzamento alla ragazza della vittima. Era quasi la mezzanotte: la vittima stava per uscire dal locale con la ragazza quando scatta il litigio e i due riescono a sfilare il portafoglio al 25enne. Appena fuori, l’uomo si accorge di essere stato derubato e torna indietro per farsi ridare il portafoglio. I due glielo gettano sul tavolo, ma quando il ragazzo esce di nuovo per raggiungere la sua auto dove lo attende la ragazza, lo inseguono e lo aggrediscono con una pesante mazza di ferro usata per schiacciare l’immondizia nei bidoni, sulla testa, poi, quando è caduto, ancora sulla testa e sul dorso. E scappano. Scatta l’allarme e il giovane viene portato all’ospedale, ma la madre denuncia il fatto solo due giorni dopo, il 5 gennaio. I carabinieri riescono ad individuare ed arrestare i due balordi.

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 sono stati realizzati al concorso di ieri sera (n. 5) del Superenalotto. I 5 sono stati 10, ciascuno dei quali incassa 71.811,61 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 30.000.000,00. Ai 1.721 vincitori con punti 4 vanno 417,26 euro. Ai 69.562 vincitori con punti 3 vanno 20,64 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 7 vincitori con 4 41.726,00 euro. Ai 332 vincitori con 3 2.064,00 euro. Ai 4.622 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 32.108 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 74.170 vincitori con 0 5,00 euro.

estrazione del 10 gennaio 2009

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

64 78 37 54 78 15 60 2 35 31 27

3 87 58 50 20 37 20 69 3 18 9

ilSuperEnalotto

71 37 9 49 90 7 80 45 63 77 57

17 15 90 27 36 85 74 89 22 53 12

8 5 4 33 29 65 22 83 69 74 74

Conc. 5

Montepremi 4.787.440,45 euro

2 - 15 - 35 - 54 - 60 - 78 numero jolly 27 punti 6 jackpot 28.669.530,19 punti 4 417,26 20,64 punti 5+1 - punti 3 punti 5 71.811,61 Num. Superstar 64


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Domenica 11 gennaio 2009

La gente che ha assistito alla rapina in pieno giorno è reticente: nessuno ha visto

Napoli, disabile scippata: un muro d’omertà Felicia Castaniere è morta dopo che due balordi le avevano strappato i soldi

LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE

Le indagini a un punto morto

NAPOLI – Il vantaggio di essere in grado di scappare a piedi, e di poter saltare su una moto e sparire a tutto gas, dopo aver rapinato una disabile, non bastava ai balordi che l’hanno fatto. Felicia Castaniere è stata sorpresa alle spalle: da qualcuno che l’ha immobilizzata e le ha strappato i soldi, custoditi sotto il busto, vicino al seno. È morta poco dopo. Ad amplificare l’amarezza di amici e familiari, ieri, la reticenza della gente. Felicia è morta in pieno giorno, nel suo paese, e ieri la gente del posto non collabora a prendere quei fara-

butti, che hanno agito in due: uno era in sella a una motocicletta Honda Transalp. All’ufficio postale hanno detto però di non ricordarla: nessuno avrebbe notato la donna sulla sedia a rotelle, che in mattinata aveva prelevato quel denaro. Le indagini sulla rapina di Casandrino continuano dunque, mentre si attendono una data per l’autopsia (oggi o domani) e i funerali. La polizia – sul fatto procede il commissariato di Frattamaggiore guidato da Angelo Lamanna – sta analizzando i filmati delle videocamere installate nei negozi della

zona; ne era dotato anche l’ufficio postale. Il fratello di Felicia, Alessandro, ieri ha risposto con un filo di voce al telefono, gentile, frastornato: «Mia sorella non ha avuto paura, e ha certamente fatto resistenza: ma quelli sono stati talmente feroci che stavolta non ce l’ha fatta», si sfoga, provando a ricostruire gli ultimi istanti di vita di sua sorella, a partire dall’unica certezza che gli è rimasta: quel carattere forte, indomito, con cui la donna sapeva indignarsi e ribellarsi di fronte agli abusi. Nando Petti

Romania, 43 persone morte per il maltempo Un’ondata di gelo ha investito il Paese nelle ultime due settimane

Il ghiaccio a Bucarest

BUCAREST – Almeno 43 persone sono morte in Romania dall’inizio dell’anno per il freddo. Lo ha annunciato ieri il sottosegretario alla Sanità, Raed Arafat. La Romania è stata investita da un’ondata di gelo nelle ultime due settimane, con temperature che hanno raggiunto i meno 31 gradi. Tra le vittime, figura anche un bambino di tre mesi. Molte delle vittime erano dei senzatetto. Secondo la stampa romena, decine di persone sono state ricoverate in diversi ospedali del Paese con sintomi di assideramento.

La tregua per gli aiuti umanitari interrotta da tiri d’artiglieria

Gaza, lancio di volantini annuncia l’avvio della terza fase dell’offensiva TEL AVIV/GAZA – Le tre ore di tregua umanitaria, che ieri mattina erano state confermate da Israele per consentire alla popolazione palestinese di rifornirsi di viveri e altri generi di prima necessità, sono state interrotte da ripetuti tiri delle artiglierie israeliane mentre velivoli con la stella di David lanciavano su Gaza volantini in cui si diceva che le forze armate «stanno per entrare in una nuova fase nella lotta al terrorismo». Lasciando quindi presagire ai palestinesi una temuta «terza fase» dell’operazione 'Piombo fuso' giunta ieri al 15° giorno. Prosegue frattanto l’attività diplomatica nel tentativo di arrivare ad un cessate il fuoco. Al Cairo continuano i colloqui tesi a trovare una via di uscita. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) ha incontrato il presidente egiziano Hosni Mubarak ed ha ribadito la sua richiesta per un cessate il fuoco immediato. Nella capitale egiziana sono giunte anche due delegazioni di Hamas mentre oggi arriverà, per la seconda volta in una settimana, il generale Amos Ghilad, un dirigente del ministero della difesa israeliano. Sul terreno, ieri pomeriggio si sono verificati intensi scambi a fuoco tra israeliani e palestinesi e durante la tregua tra le 13:00 e le 16:00 (ora locale) si sono uditi numerosi colpi d’artiglieria israeliana. Dal canto suo, il portavoce dell’Unrwa a Gaza, Adnan Abu Hasna, ha affermato che la situazione umanitaria è vicina al crollo «perchè la gente che fugge dalle proprie case è in continuo aumento. Da una nostra ultima stima, sono oltre 27.500 i profughi che si sono rifugiati nelle no-

stre scuole e nei nostri edifici. Ma hanno bisogno di tutto: cibo, vestiti, coperte ma soprattutto acqua». «In questo momento nella Striscia di Gaza ci sono un milione di persone senza corrente elettrica e almeno 750 mila senza acqua –ha aggiunto il portavoce –A noi è rimasto materiale umanitario solo per pochi giorni». Durante la giornata l’esercito israeliano ha inferto due duri colpi ai militanti integralisti uccidendo due loro capi. Il primo a cadere sotto il fuoco israeliano è stato Shams Omar, uno dei capi militari delle Brigate al-Quds, rimasto ucciso quando l’abitazione in cui si trovava è stata colpita da un bombardamento compiuto sul campo profughi di Ash-Shati, sulla costa settentrionale della Striscia di Gaza. Il secondo a morire è stato Emir Mansi, un re-

sponsabile militare di Hamas che, secondo la radio militare, era il coordinatore dei lanci verso Israele di razzi di tipo Grad da 122 mm. Mansi è stato identificato dalle forze di terra e subito colpito da un razzo sparato da un velivolo mentre era impegnato a manovrare un mortaio. La radio ha detto inoltre che nell’ultima settimana – da quando è iniziata a Gaza l’operazione terrestre israeliana –sono stati uccisi circa trecento miliziani di Hamas. Anche i civili palestinesi continuano a morire. Otto membri della stessa famiglia sono deceduti stamane dopo che un proiettile esploso da un carro armato israeliano è caduto in una strada del campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia. Lo hanno riferito fonti mediche palestinesi, ma le autorità militari israeliane

Il presidente palestinese Abu Mazen visita un ferito in un ospedale del Cairo. Nella foto in basso, la preghiera dei palestinesi ieri a Milano

hanno smentito qualunque coinvolgimento dell’esercito in questo episodio. Sempre secondo fonti mediche, un missile israeliano è caduto all’interno di una struttura ospedaliera nel centro di Gaza City provocando il feri-

Milano, i palestinesi d’Italia contro Bush e Barack MILANO – Le proteste contro l’offensiva israeliana a Gaza sono tornate in piazza a Milano, dopo la manifestazione di una settimana fa che aveva scatenato polemiche per la preghiera islamica in piazza Duomo e le bandiere d’Israele bruciate. Il corteo di ieri, promosso dall’ Associazione palestinesi d’Italia, si è svolto senza incidenti anche grazie a un corposo servizio d’ordine interno che ha evitato che si ripetessero episodi simili. Un lenzuolo con disegnata la stella di David è comunque andato in fiamme e non sono mancati nei cartelli gli accostamenti tra lo Stato

ebraico e il nazismo. E anche stavolta una preghiera c'è stata, però davanti alla stazione Centrale. Per quasi due ore circa cinquemila manifestanti –

palestinesi, arabi, assieme ad esponenti dei centri sociali e di alcune sigle della sinistra radicale – hanno sfilato da piazzale Loreto alla stazione Centrale, passando per corso Buenos Aires e via Vitruvio, inneggiando alla liberazione della Palestina e accusando il presidente Usa George W. Bush e il ministro della Difesa israeliano Ehud Barack di essere «assassini» e «terroristi». Tra decine di bandiere palestinesi, libanesi, di Hamas e Hezbollah, i partecipanti hanno mostrato foto delle vittime civili dei bombardamenti nella Striscia, fantocci e bambole insanguinate.

mento di una persona. Sempre a Gaza City, è rimasto ucciso un miliziano di Hamas mentre un membro della Jihad islamica è morto in uno scambio di colpi nel campo profughi di Beach Camp, nella parte Nord della Striscia. Sinora, stando ai servizi di emergenza di Gaza, i palestinesi uccisi sono ormai più di 800 e quelli feriti più di 3.350. In nottata, i caccia israeliani avevano colpito 40 obiettivi tra cui 10 postazioni per il lancio di razzi, 14 magazzini di armi e munizioni e cinque tunnel utilizzati per il contrabbando di armi dall’Egitto. Tra la notte di venerdì e la giornata di ieri sono comunque proseguiti anche i lanci di razzi palestinesi in direzione del territorio israeliano, in particolare sul Neghev e sulla città di Ashqelon, che hanno provocato 20 feriti leggeri in quest’ultima località. Sirene di allarme sono risuonate in giornata anche nella città di Ashdod (35 km a sud di Tel Aviv) dove, secondo fonti locali, due razzi esplosi da Gaza sono poi caduti in zone disabitate senza fare vittime. Sempre ieri razzi palestinesi sono caduti anche a Yavne e Sderot. Furio Morroni

Amsterdan “invasa” dai pattinatori dei canali

Trasforma la stanza d’ospedale in una centrale di spaccio

UNO spettacolo che non si verificava da anni, giurano le Tv olandesi nel mostrare le immagini dei veri e propri sciami di pattinatori che in questo weekend – complice il bel tempo – hanno invaso le migliaia di canali ghiacciati in tutto il Paese, compresi quelli più caratteristici della città di Amsterdam. Secondo un sondaggio, nell’ultima settimana – da quando la morsa del gelo ha attanagliato i Paesi Bassi con le minime sempre ampiamente al di sotto dello zero – sono stati oltre 2 milioni gli olandesi che hanno rispolverato i propri pattini per una scivolata sui tanti

SFUGGITO miracolosamente alla morte in un agguato il 9 aprile 2008, durante la degenza in ospedale aveva trasformato la stanza in cui era ricoverato nell’ospedale di Trani in una centrale dello spaccio di droga. Ma Saverio Marcone, 37 anni, ritenuto a capo del gruppo di spacciatori, non sapeva di essere intercettato telefonicamente e soprattutto che i carabinieri, grazie ad una telecamera installata sul soffitto della stanza, stavano filmando tutta la sua attività di preparazione e vendita della co-

La pista sulla spiaggia corsi d’acqua ricoperti da una spessa coltre di ghiaccio. Quella di pattinare sui canali è una tradizione che negli ultimi anni in Olanda si era un pò affievolita, visto che le gelate sono divenute più rare a causa dell’innalzamento delle temperature.

NON è una scena di un film, né un atterraggio di emergenza su un'isola remota. Sono i voli regolari degli aerei che giungono all'Aeroporto Internazionale Principessa Giuliana sulla parte olandese dell'Isola di Saint Martin, nelle

Antille. Lo scalo è praticamente sulla spiaggia. Con una pista di appena due chilometri, i velivoli sono costretti ad abbassarsi fino a pochi metri sopra la superficie del mare e le teste dei bagnanti della spiaggia di Maho.

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caina. Marcone è così finito in carcere, arrestato insieme a quattro presunti complici, tutti come lui di Trani e accusati di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.


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Domenica 11 gennaio 2009

Il fatto del giorno: Immigrati, la Lega propone una tassa Era nel pacchetto anticrisi Fini prende le distanze ma il governo dice di no l’esecutivo gli va dietro

Ma D’Amico insiste “Succede in altri Paesi”

dalla cronaca di Gian Maria De Francesco

dal servizio di Luca Liverani

dall’articolo di Stefano Sofi

[...] Il Carroccio ha presentato due emendamenti di sicuro impatto al decreto anticrisi. Il primo [...] prevede l’introduzione di un contributo di 50 euro per il rilascio dei permessi di soggiorno. Il secondo [...] prevedeva l’istituzione di una garanzia bancaria o assicurativa a favore dell’Agenzia delle Entrate di almeno 10mila euro per l’apertura di una partita Iva da parte di una società o di un cittadino straniero non comunitario. [...] Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha auspicato che «la maggioranza rifletta prima di varare norme discriminatorie [...]». [...] I due sottosegretari all’Economia in quota Fi hanno chiuso la porta. [...] «Il governo è contrario all’aumento delle tasse», ha detto Giuseppe Vegas. [...]

Prima l’altolà di Fini, poi la sconfessione del governo. Giornata di imbarazzo nella maggioranza sulla tassa proposta dalla Lega di 50 euro per i permessi di soggiorno. L’emendamento del Carroccio al decreto legge anticrisi – dopo uno analogo ma da 200 euro nel disegno di legge sicurezza approvato in commissione al Senato – scatena dure proteste dell’opposizione. Ma anche le critiche del presidente della Camera, che non perde occasione per ribadire una personale linea politica in materia di immigrazione, inaugurata a suo tempo dalla proposta del voto amministrativo agli immigrati. E a prendere le distanze nell’esecutivo sono in diversi [...].

[...] Claudio D’Amico, firmatario dell’emendamento leghista, replica a Fini che, visti i costi per la gestione dell’immigrazione, «ritiene necessario che anche gli stessi immigrati contribuiscano, come avviene in altri Paesi». Insomma, un emendamento di «buon senso» insiste Roberto Cota. Del resto, una simile imposta sui permessi di soggiorno (di 200 euro) era già stata approvata dalla commissione Giustizia del Senato (è ora in attesa dell’esame in Aula) su proposta della Lega, all’interno del disegno di legge sulla sicurezza. La Lega ci riprova, dunque. E il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano (An) non ci trova nulla di strano. «Attualmente le pratiche per i permessi di soggiorno costano oltre 72 euro ciascuna» ricorda. [...]

La migliore di ieri

Un balzello sbagliato

Il Carroccio contro tutti sfida anche quelli di An

Rimpatri in diretta

dall’editoriale di Vittorio Feltri

dal commento di Carlo Fusi

dal servizio di Laura Malandrino

Qualche volta restiamo senza parole perfino noi che viviamo di queste. Davanti alla notizia secondo la quale la Lega ha proposto [...] di imporre una tassa di 50 euro su ogni permesso di soggiorno concesso agli immigrati, siamo rimasti basiti, come si dice a Milano. Non comprendiamo la ratio di un simile balzello, e neppure ci convince la destinazione prevista del cespite: “Attuazione di politiche sociali di sostegno alle famiglie e per la vigilanza e il controllo del territorio”. Come dire che gli stranieri corretti sono obbligati a finanziare, con una tassa speciale a loro riservata, i guai provocati da quelli scorretti. [...]

Mentre sono ancora forti gli echi dello scontro tra Berlusconi e Lega su Malpensa, una nuova crepa polemica si apre nella maggioranza e riguarda l’immigrazione. E stavolta contro il partito di Bossi (ma anche il governo, che poi ha fatto dietrofront) scende in campo Gianfranco Fini. Il Carroccio, infatti, d’accordo l’esecutivo, inserisce nel decreto anti-crisi una norma che prevede per gli immigrati 50 euro di tassa sul permesso di soggiorno e ben 10 mila di fidejussione se aprono una partita Iva. Per il presidente della Camera si tratta di una norma «discriminatoria» che non c’entra nulla con la «doverosa» lotta all’immigra-

zione; per il ministro Ronchi, pure di An, la fidejussione «è una enorme stupidaggine, se non una follia». La Lega ribatte che si tratta di «misure di buon senso» ma il capogruppo alla Camera Cota ne conferma indirettamente il carattere selettivo ricordando «quante tasse pagano gli italiani». Se non è un autogol gli assomiglia: non a caso il leader Pd Veltroni si incunea alla grande nella nuova divergenza schierandosi con Fini e bacchettando la Lega (che però voleva alleata nel no al piano Cai su Malpensa). Al di là del contenuto dell’emendamento, comunque sconcertante, è impossibile non registrare l’impennata divaricatoria nelle file della coalizione di governo. [...]

Vincino sul Foglio

Rimpatri rapidi direttamente da Lampedusa, una risoluzione definitiva per il fenomeno degli sbarchi di clandestini sulle coste lampedusane prima dell’inizio della stagione estiva e l’isola pelagia sede della riunione dei ministri dell’Interno e della Giustizia del G8 che si terrà alla fine di maggio. Ad annunciare queste novità proprio da Lampedusa dove si trovava in visita è stato ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni. [...] «Spero che il 2009 sarà l’anno della fine dell’emergenza sbarchi clandestini a Lampedusa, così come il 2008 è stato l’anno record per gli arrivi» ha detto Maroni. [...]

Costituzione addio

È il parto ideologico di una strategia della paura

dal corsivo di Concita De Gregorio

dall’editoriale di Massimo Giannini

L’idea che per esserci, per esistere legittimamente si debbano pagare 50 euro può venire in mente solo a chi non abbia la minima cognizione non solo della legge - della Costituzione, per esempio - ma del diritto sostanziale, dei principi fondamentali della convivenza e dell’uguaglianza tra esseri umani. La Lega, partito di un governo sostenuto dalla maggioranza degli italiani, propone questo: che gli immigrati regolari – le badanti che assistono i nostri vecchi, le babysitter che portano a scuola i nostri figli, i lavoratori che mandano avanti le nostre imprese con mansioni e paghe inaccettabili persino per i milioni di italiani disoccupati – oltre a fare qualcosa che nessun altro vuole fare, paghino una tassa per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno. Cinquanta euro per non essere clandestini. Se poi per caso volessero aprire un’attività queste stesse persone dovrebbero dare una fideiussione bancaria di 10 mila euro. [...]

Nella sua teoria del "cittadino pre-sociale" Renè Girard ricorda che, ovunque regnino l’ostilità e il sospetto reciproco, gli individui ansiosi di ritrovare un habitat sicuro tendono a "scegliere un nemico comune" e "unire le forze in un atto di atrocità collettiva". Una tassa da 50 euro per il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno agli extracomunitari e una fideiussione bancaria da 10mila euro per chiunque di essi richieda l’apertura di una partita Iva. Il doppio emendamento della Lega è il frutto politico di questa subcultura pre-sociale. È il parto ideologico di un "governo della paura", arcaico

ed autarchico, e di un "partito degli uomini spaventati", xenofobo e populista. La norma proposta dal Carroccio riflette un’idea di destra becera e antistorica. Interpreta negativamente il problema della modernità: la solitudine del cittadino globale. Individua cinicamente il "nemico comune": l’immigrato. E introduce arbitrariamente l’atto di "atrocità collettiva": la gabella punitiva per chi entra in Italia per lavorare, o chiede di continuare a farlo nel rispetto delle leggi della Repubblica. Per l’intera giornata, quell’odiosa misura è risultata "fatta propria dal governo e dalla maggioranza". E se almeno a tarda sera è arrivata la goffa retromarcia di qualche sottosegretario e

La fotografia

Una misura anti regolari dall’articolo di Corrado Giustiniani

Ma che succede? Si è deciso di condurre una lotta contro gli stranieri regolari, anziché contro quelli irregolari e clandestini? Li preferiamo tutti senza permesso di soggiorno e, se lavoratori autonomi, privi di partita Iva? La tassa da 50 euro sui permessi e i rinnovi (che, se venisse decisa, si aggiungerebbe ai 72 euro e 50, tra spese di bollo e postali, sborsati già adesso) e la fidejussione da 10 mila euro, che rende certamente più difficile l’apertura di una regolare partita Iva, sono l’ultimo atto di una sequenza di proposte della Lega, alcune delle quali, fortunatamente, non ancora andate in porto, che lasciano basiti gli osservatori della politica dell’immigrazione. [...]

Will Smith a Roma per presentare il nuovo film di Muccino (Ansa)

del relatore al decreto legge anti-crisi (al quale l’emendamento leghista è agganciato), questo non si deve certo all’intelligenza e al senso civico del presidente del Consiglio: Berlusconi infatti si è ben guardato dal correggere la malsana iniziativa delle camicie verdi. Si deve invece al coraggio e al buon senso del presidente della Camera: Gianfranco Fini non ha esitato ad intimare al Pdl il rifiuto di norme "oggettivamente discriminatorie nei confronti dei lavoratori stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale". E si deve all’autonomia e alla tenuta di An: Andrea Ronchi, a nome dei ministri del suo partito, ha definito quella norma "del tutto inaccettabile". [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Come spesso accade ci si perde dietro ai dettagli. Sì: cinquanta euro di tasse per ciascun permesso di soggiorno è un argomento netto e comprensibile più di altri, ma tutto questo rumore è eccessivo. Per la maggior parte degli immigrati che lavorano in Italia messi in regola i cinquanta euro di spesa sarebbero ricaduti infatti sul datore di lavoro, perlomeno così è pensabile. Questo perché il fatto d’impiegare immigrati, là dove questo accade, l’nteresse di farlo è prevalentemente per chi li impiega: in maggioranza si tratta di manovalanza, che si occupi dei lavori domestici o della catena di montaggio in una fabbrica. Curioso che la proposta venga proprio la Lega, visto che al Nord la classe operaia è in gran parte composta di migranti, ed dei cinquanta euro si sarebbero fatti carico le amministrazioni delle fabbriche. Niente di fatto, comunque.


Domenica 11 gennaio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Non bastano i ritardi a Fiumicino: sull’aeroporto si abbatte anche il “ciclone David Beckham”

Gaza, la risoluzione Onu che non cambierà le cose

dall’articolo di Marcello Di Dio

dall’editoriale di Franco Venturini

Tra ritardi aerei e consegna dei bagagli rallentata, su Fiumicino si abbatte anche il ciclone David Beckham. Il Boeing 777 della Emirates proveniente da Dubai con a bordo la truppa del Milan atterra nello scalo romano mezz’ora dopo l’orario previsto, quanto basta per il passaparola tra i passeggeri a caccia di un autografo e per affollare il salone degli arrivi. Applausi, cori da stadio ed entusiasmo alle stelle, con lo Spice boy che calamita su di sé tutte le attenzioni: giubbotto di pelle nera, pantaloni dello stesso colore e una sciarpa di raso scura al collo. Nel percorso interno ed esterno dell’aerostazione, dove sono schierate troupe televisive, fotografi e decine di supporters rossoneri, Beckham è il più bersagliato dai flash di almeno un centinaio di tifosi (seguito da Dinho e Kakà). L’arrivo del Milan diventa così una vera e propria ressa all’uscita con i giocatori che, scortati da polizia e carabinieri, fanno fatica a raggiungere il pullman che li

Beckham all’aeroporto di Roma

aspetta all’esterno del terminal. Nessuna dichiarazione dei calciatori, solo una battuta di Ancelotti che risponde ad un’affermazione di un tifoso su uno scontato successo del Milan sulla Roma: «Me lo auguro, ma nel calcio può succedere di tutto». Facce stanche dopo il lungo viaggio e relax in albergo per tutti, solo una seduta di stretching in albergo nel tardo pomeriggio. Per David Beckham, invece, pranzo insieme alla

squadra e qualche ora di permesso per un giro nel centro storico con la moglie Victoria. Al dubbio dell’ex general manager dei Los Angeles Galaxy Alexi Lalas («l’inglese potrebbe anche decidere di non tornare più a giocare nella Major League e rimanere di più in rossonero») ha replicato in modo perentorio il portavoce di Beckham, Simon Olivera («Lalas non ha avuto nessun ruolo nella stipula dell’accordo per il prestito al Milan, tra

dall’articolo di Renato Franco

Striscia la notizia torna a parlare di pubblicità occulta, mostra un tariffario e fa anche i nomi. Personaggi tv disposti ad indossare, dietro pagamento, accessori moda in vari programmi: un malcostume già bacchettato dall’Antitrust. L’inviato del programma Max Laudadio ha incontrato un agente che ha mandato «a tappeto», a molte aziende, una lista di personaggi con tanto di prezzi. Ha cercato di giustificarsi: «Diciamo che lo fanno in tanti. In realtà abbiamo appreso da voi che sono cose non consentite. Non sapevamo che non si potesse fare questa cosa e credo

Svelato il tariffario della pubblicità occulta non lo sapessero nemmeno gli artisti». Il servizio del tg satirico di Canale 5 prosegue mostrando la mail incriminata: la voce fuori campo spiega che la lista dei personaggi è lunga e articolata e comprenderebbe, tra gli altri, il calciatore Nicola Berti in occasione di ospitate a Controcampo, Randi Ingerman all’Italia sul 2, Marco Balestri, Rettondini a La vita in diretta. Laudadio

invia quindi l’agente a fare i nomi. E lui sciorina: Antonio Cabrini. La sponsorizzazione cosiddetta occulta, per ex calciatori e allenatori, per 10 puntate di Controcampo, andrebbe dai 20.000 euro per indossare maglieria firmata ai 10.000 euro per portare un gioiello con ciondolo a 7000 euro per mostrarsi con al polso un orologio. Poi tocca all’insegnante di

l’altro lo stesso David ha recentemente confermato che il 9 marzo tornerà negli Usa»). Argomento chiuso, dunque, mentre la febbre Beckham infuria anche a Modena costringendo la Panini a inserire la sua foto nella collezione 2009. Del gruppo giunto a Roma non fanno parte l’infortunato Gattuso, già rientrato a Milano per proseguire la rieducazione al ginocchio, e Ambrosini che raggiungerà la squadra solo in giornata. Il centrocampista è rimasto a Dubai al fianco della compagna, in dolce attesa e vittima di un’infezione che non ha però creato problemi al bambino. Ambrosini andrà in panchina contro la Roma così come Beckham: i titolari del reparto nevralgico rossonero saranno quindi Flamini, Pirlo e Seedorf. Sul presunto interessamento per Mexes, Galliani ribadisce la posizione: «Non faremmo mai uno sgarbo alla Roma sfruttando la clausola rescissoria, confermo la mia amicizia sincera con Rosella Sensi, Mexes è un grande difensore, ma a giugno avremo Thiago Silva».

Amici Steve La Chance: i prezzi per vestire con un capo di maglieria sarebbero 2.000 euro per una diretta pomeridiana di Amici e 2.500 euro per una puntata serale del programma. Poi un altro insegnante di Amici, Luca Jurman: avrebbe un prezziario diverso per portare in trasmissione eventuali sponsor: per quattro puntate di Amici versione serale si andrebbe dai 9.000 euro per la maglieria ai 3.000 euro per un orologio. Cita ancora Sara Varone e Selvaggia Lucarelli (1500 euro) a Buona Domenica. Altra nota dolente. Chiede Laudadio: «Tu hai fatture che documentano tuttoquesto? «Ni». Non finirà qui.

La risoluzione adottata ieri notte dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu cambierà poco o nulla nella guerra di Gaza. Perché Israele e Hamas l’hanno respinta, ma anche perché il braccio di ferro che potrebbe un giorno sfociare in un cessate il fuoco decretato dall’Onu è soltanto ai primi passi. E non arriverà al traguardo se prima Israele non avrà la certezza di aver vinto (bloccando i razzi palestinesi) oppure quella di non poter vincere (come accadde in Libano nel 2006) . Eppure sarebbe un errore non vedere che la risoluzione, al di là della sua irrilevanza immediata, lancia qualche segnale interessante. Il primo è che reclamando una tregua immediata e durevole, il pieno ritiro delle forze israeliane da Gaza e la ripresa della distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia (sospesi dopo l’uccisione di due dipendenti delle Nazioni Unite), il testo offre copertura diplomatica alla non molto diversa iniziativa franco-egiziana dei giorni scorsi. Il secondo è legato alla posizione degli Stati Uniti, unici tra i 15 membri del Consiglio ad aver scelto l’astensione. Qualcuno potrebbe vedere nella singolare linea enunciata da Condoleezza Rice (siamo favorevoli alla risoluzione ma preferiamo aspettare notizie dal Cairo) una volontà di lasciare il terreno sgombro per l’ormai vicino insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca. Ma in realtà è assai più probabile che l’amministrazione Bush abbia giocato in proprio, optando per un atteggiamento (l’astensione) non inedito

ma raro. Questo nonostante fossero state cancellate tutte le espressioni considerate anti-israeliane, e nonostante la parola chiave voluta dagli Usa (tregua «durevole», cioè con l’eliminazione della minaccia missilistica di Hamas) fosse stata inserita nel testo. Perché, allora, approvare ma non votare? Gli americani sanno benissimo che altre cruciali parti della risoluzione (tregua immediata, ritiro completo) non trovano il consenso di Israele. In altre circostanze gli Usa non avrebbero fornito il loro sostegno al testo, e avrebbero votato contro, non si sarebbero astenuti. Cosa è cambiato, allora? È cambiato che le posizioni di Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna, molto diverse subito dopo l’inizio della guerra a Gaza, sentono oggi l’opportunità di convergere verso una tregua man mano che le pesanti implicazioni umanitarie degli scontri creano imbarazzo anche nelle cancellerie più vicine alle ragioni di Israele. E infatti non si tratta di schierarsi «contro» Gerusalemme. Sarkozy, che per primo ebbe parole dure contro l’attacco israeliano, ha avuto anche parole durissime sulle responsabilità di Hamas. Come la Gran Bretagna. E mentre Germania e Usa compivano un tratto di strada in senso inverso. Insomma, quando l’Onu parla di 257 bambini uccisi, nessun sistema democratico può rimanere indifferente. E l’astensione Usa, invece del solito voto contrario, vuol dire questo: cari israeliani, noi rimaniamo e rimarremo vostri amici (e Obama precisa: non parlerò con Hamas) ma sappiate che il tempo non è illimitato.

La Stampa

Con la crisi certi ministri guadagnano prestigio

La polizia aveva schedato De Andrè messo sotto controllo, fra il ’69 e il ’79

Giorni amari

dall’articolo di Gian Domenico Picco

dall’articolo di Mimmo Franzinelli

dal corsivo di Marco Travaglio

Tra i possibili approcci alla musa di Fabrizio De André, il tema del potere è tra i più suggestivi, considerato che attraversa l’intero arco della sua produzione, dalla traduzione delle ballate di Georges Brassens (da "Il gorilla" a "Morire per delle idee") a un brano come "Il testamento di Tito", grondante ribellione esistenziale. Un potere non soltanto politico, ma che snatura la religione e s’insinua anche in ambito familiare. L’intero canzoniere del musicista genovese dispiega valenze libertarie, che hanno influenzato una parte significativa della generazione del ’68 e ancora oggi parlano ai giovani. De André non si è mai atteggiato ad agit-prop. Ciò nonostante, la polizia lo ritenne un personaggio infido e pericoloso. A ridosso dell’attentato di piazza Fontana gli attivisti dell’ultrasinistra sono sottoposti a perquisizioni e interrogatori. Tra le centinaia di extraparlamentari inquisiti figura un certo Isaia Mabellini, in servizio di leva con gli alpini, considerato dal questore di Brescia un marxista-leninista; in calce alla relazione inviata il 20 dicembre 1969 alla Direzione generale della PS, un’osservazione significativa: "É in rapporto di amicizia con tale De André Fabri-

Ogni tanto,in certi quartieri infestati dalla malavita, la gente aggredisce le forze dell’ordine per impedire l’arresto di mafiosi. Ma nessuno si sogna di parlare di “scontro tra gente e forze dell’ordine” e di punire gli uni e gli altri. Un mese fa la scena s’è ripetuta al palazzo d’ingiustizia di Catanzaro, dove i pm di Salerno hanno sequestrato le carte di Why Not che chiedevano invano da 10 mesi. Ma stavolta, a tentar di impedire il sequestro, erano i pm calabresi, i quali non han trovato di meglio che controsequestrare le carte sequestrate e indagare i colleghi che li avevano indagati. I Ponzio Pilato delle istituzioni e della stampa al seguito hanno liquidato la cosa come “guerra fra procure” invocando pene esemplari per aggrediti e aggressori. Ora, la soluzione finale. Il Pg della Cassazione e il cosiddetto ministro Alfano, fra gli applausi di Anm e partiti di destra e sinistra, chiedono di cacciare sia i pm di Salerno [...], sia quelli di Catanzaro (che hanno agito fuori competenza e in conflitto d’interessi). [...] Ha ragione chi respinge i paragoni fra questo regime e il fascismo: questo è peggio.

La crisi economico finanziaria che ha colpito gli Stati Uniti e buona parte del mondo ha già prodotto un cambiamento concreto nella gestione degli affari internazionali. Nei prossimi due o tre anni alcuni Paesi - che oggi si presumono di prima classe - perderanno buona parte del loro peso specifico, non solo in campo economico, mentre altri saliranno dalla serie B alla serie A. Il ruolo più influente a Washington, dopo quello del Presidente, è da sempre affidato al segretario di Stato. In queste settimane s’è visto che non sarà necessariamente così in futuro. Il segretario al Tesoro è già salito al rango di «ministro dei ministri» nel futuro governo del presidente Obama [...]. Il premier inglese Gordon Brown, per 10 anni ministro delle Finanze di Tony Blair, si è giovato della esperienza finanziaria per gestire il governo. La geoeconomia delimiterà come non mai i confini della geopolitica, che dopo l’11 settembre 2001 non aveva rivali. Qualcuno dirà che è sempre stato così. Certo non in queste proporzioni. Il livello d’interdipendenza e interconnessione del mondo è stato dimostrato dalla velocità del contagio che ha toccato

Borse, monete, produzione e consumi nei quattro angoli del globo. La Russia e l’Iran del dicembre 2008, ad esempio, sono due realtà molto diverse rispetto a giugno: la loro immagine economica e finanziaria è profondamente cambiata, riflettendosi su quella più strettamente politica. Questo vale anche per altri Paesi. Mentre gli esperti suggeriscono di ridisegnare l’architettura internazionale del sistema finanziario, la riunione del Gruppo dei 20 a Washington a novembre ha inevitabilmente attirato una particolare attenzione. Alcuni pensano che il G-8, e ancor più il G-7, non riflettono più la realtà dell’economia mondiale. Le critiche al G-7 ricordano quelle fatte da anni alla composizione del Consiglio di sicurezza dell’Onu. La prova del nove del vero cambiamento verrà nei prossimi due o tre anni - al massimo tra cinque - quando potremo valutare quali paesi emergeranno dalla crisi finanziaria con un peso specifico da serie A, e quali con un peso da serie B. In ogni caso la proposta di allargare il G-7 al G-20, e quella di creare un Consiglio di sicurezza con 25 o 30 membri, invece dei 15 attuali, sono tutti segnali che rivelano l’insufficienza delle strutture che oggi esistono, non, a mio avviso, la soluzione da scegliere. [...]

Fabrizio De Andrè

zio, non meglio generalizzato, ligure, universitario a Milano, filo cinese, noto cantautore e contestatore". Con inflessibile logica burocratica, la segnalazione coinvolge il musicista nelle indagini; dal ministero dell’Interno chiedono infatti ragguagli al questore di Brescia, Manganiello che il 25 maggio 1970 aggiorna il fascicolo Milano - Roma Attentati dinamitardi del 12.12.1969: "Le Questure di Milano e Genova sono pregate di identificare il De André Fabrizio e fornire sul suo conto dettagliate informazioni direttamente". Nel giro di un paio di settimane la questura di Genova redige una circostanziata scheda: "Il De André Fabrizio, noto cantautore, pur essendo studente universitario fuori

corso in giurisprudenza, si interessa di questioni artistiche, provvede alla incisione dei dischi delle proprie canzoni, ha effettuato qualche spettacolo in televisione, ma non appare mai nei pubblici teatri. Accompagnato sempre dalla moglie, viaggia a bordo dell’auto Fiat 600 targata GE293864 ed è titolare del passaporto nr. 5191279 rilasciato a Genova il 10.12.1969. Non risultano precedenti penali a suo carico, salvo una denuncia, risalente al 28.8.1959 ad opera della Polizia di frontiera di Bardonecchia, per danneggiamento su edificio destinato al culto. In linea politica, pur non essendo aderente ad alcun partito o movimento - viene indicato come simpatizzante per l’estrema sinistra extraparlamentare [...].


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Primo piano

Domenica 11 gennaio 2009

Primo piano Il premier Silvio Berlusconi ieri a Cagliari Il Governo ha bocciato la proposta della Lega sugli immigrati

Lo scontro politico Ma il partito di Bossi protesta spiegando che il principio è stato già approvato in Senato nel decreto sicurezza

Domenica 11 gennaio 2009

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IL CASO ALITALIA

Chiuso il caso Malpensa Castelli: «Garantito il rilancio dello scalo»

Immigrati Lega bocciata Il Governo dice “no” alla proposta del Carroccio sui permessi di soggiorno di FRANCESCO BONVINI ROMA - Scontro aperto nella maggioranza sulla tassa sui permessi di soggiorno proposta dalla Lega e bocciata ieri dal governo. Il Carroccio protesta spiegando che il principio è stato già approvato in Senato nel decreto sicurezza. Da Cagliari il premier Silvio Berlusconi rivendica come sua la decisione di fermare gli emendamenti sull'immigrazione accusando però i giornalisti di fare «disinformazione» nell'evidenziare frizioni con la Lega Nord all'interno di maggioranza e governo. IL RIFIUTO DI PALAZZO CHIGI - Alla ripresa dei lavori sul decreto legge anticrisi ieri mattina la Camera ha dato parere negativo sull'emendamento del Carroccio che prevedeva una imposta di 50 euro per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno agli extracomunitari. L'emendamento, a firma Claudio D'Amico, era stato accantonato in attesa di riformulazione prima che l'esecutivo esprimesse parere contrario durante la riunione mattutina delle commissioni Bilancio e Finanze della Came-

ra impegnate a esaminare il decreto legge 185. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: «LO STOP E’ STATO DECISO DA ME» - «Quando ho conosciuto il senso dell'emendamento - ha detto ieri il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ai giornalisti a Cagliari, spiegando come si è arrivati al no del governo agli emendamenti della Lega ho immediatamente dichiarato di essere contrario. Era una pro-

posta che non era stata fatta al tavolo del governo e quando l'abbiamo conosciuta ho di mio pugno firmato il no, consegnandolo alla mia segreteria, che subito ne ha informato i nostri parlamentari. Anche i rappresentanti del governo in commissione lo hanno accantonato, per non dire immediatamente no a una componente importante della maggioranza. Ma eravamo tutti d'accordo».

IL CARROCCIO: TASSA GIA’ VOTATA - Pronta è arrivata la replica della Lega: «Sono stupito dalla reazione di alcuni esponenti della maggioranza - ha affermato il capogruppo Roberto Cota - perché il principio della tassa sul permesso di soggiorno, oltre a essere giusto e previsto in diversi paesi europei, era già stato discusso e votato dalla maggioranza con il parere favorevole del

LO SBARCO

E Lampedusa è al collasso: arrivano nella notte in 500 di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Gli immigrati clandestini approdati nelle ultime 48 ore a Lampedusa "non saranno trasferiti in altri centri ma resteranno sull'isola in attesa di essere rimpatriati". Lo ha deciso il Viminale, dopo la nottata di sbarchi che hanno visto approdare quasi 500 disperati al termine di tre operazioni di soccorso coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di porto di Palermo. Dopo l'auspicio del ministro dell'Interno Roberto Maroni che, proprio ieri a Lampedusa, aveva ipotizzato un 2009 senza attracchi massicci, nella notte c'è stata la prima importante smentita. Un'ondata di arrivi, dunque, che ha visto giungere complessivamente 490 clandestini, giunti a bordo di tre imbarcazioni, e che hanno portato a 1.500 gli ospiti del Centro di permanenza dell'isola, ormai prossimo al collasso, posto che la normale accoglienza ne prevede al massimo 700.

Il gruppo più numeroso di extracomunitari è stato intercettato da una nave della Marina militare a circa 58 miglia a sud dell'isola, dove è stato soccorso un barcone con 326 immigrati, tra cui 21 donne e 9 bambini, che erano stati avvistati alle 15.48 di venerdì. Sono intervenute tre motovedette e la nave militare "Spica. Alle 2.35 sono giunti altri 159 migranti, tra cui tre donne, avvistati alle 23.34 di venerdì. Una ventina di loro si sono tuffati in acqua e hanno raggiunto la riva a nuoto, poi sono stati trovati su alcuni scogli. In questo caso le operazioni di soccorso si sono concluse alle 2.35. Altri 5 migranti sono infine giunti sull'isola all'1.15 e sono stati poi fermati a terra, nei pressi della spiaggia della Guitgia. Le operazioni di soccorso in questo caso si sono concluse alle 3.55. Nelle Pelagie da Natale non si registravano sbarchi. E ora, nel giro di poche ore, sono arrivati a centinaia, mettendo in serie difficoltà la struttura.

governo in Senato, addirittura prevedendo un importo di 200 euro, ed è inserito nel testo del decreto legge sicurezza licenziato dalle commissioni. Abbiamo solo voluto presentarlo come emendamento al decreto anticrisi per anticiparne gli effetti». EMENDAMENTO RITIRATO Come previsto, intanto, questa mattina non è andato ai voti l'emendamento, sempre del Carroccio, che prevedeva una fideiussione di 10mila euro da parte delle società o da parte dei cittadini stranieri non comunitari intenzionati ad aprire una partita Iva. Anche su questo il governo era pronto a dare parere negativo, e la Lega ha deciso di ritirare il provvedimento relativo all'apertura di attività economiche. “AVVENIRE”: «IMPOSTA SU CITTADINI SPECIALI» Proprio ieri il quotidiano dei vescovi Avvenire ha criticato in una nota la proposta della Lega, prima sostenuta dal governo e poi sconfessata, di far pagare una tassa di 50 euro agli immigrati che chiedono la concessione o il rinnovo del permesso di soggiorno. «Non basta pagare le imposte come viene richiesto a ogni cittadino - ha scritto Avvenire -. Alcuni sono tenuti a pagarle con una maggiorazione, come fossero cittadini 'speciali' e destinati a restare tali». «Se il provvedimento ricevesse l'approvazione del Parlamento ha concluso il quotidiano cattolico - sarebbe un bello scherzo con gli spiccioli dell'integrazione».

Sul decreto anticrisi si profila la fiducia di CHIARA SCALISE ROMA - Il decreto legge anticrisi supera dunque il primo giro di boa: le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno infatti dato il via libera, dopo una lunga maratona notturna, al pacchetto di novità. Il timing prevede che il testo approdi in Aula a Montecitorio lunedì; dopodichè tocca al Senato, che però avrà pochissimo tempo a disposizione: il provvedimento deve diventare legge entro fine gennaio. Si profila dunque l’ipotesi della fiducia, anche se ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha spiegato che si tratta di «ragionamenti prematuri». «Non offriremo alcun alibi all’Esecutivo per consentirgli di

blindare il decreto», assicura il Partito democratico. Il che non vuol dire, dice il deputato Pier Paolo Baretta, rinunciare a dare battaglia: «Le misure messe in campo finora sono inadeguate». Un giudizio negativo condiviso anche dall’Udc e dall’Idv. La soluzione? Allentare i cordoni della borsa, è il leit motiv dei Democratici: servono almeno altri 2,5 miliardi di risorse, spiegano, in favore delle famiglie e delle imprese. Sul fronte della maggioranza, per il momento, si continuano a registrare fibrillazioni fra il Pdl, il governo e la Lega: il nulla di fatto registrato in commissione sulle proposte che puntavano a introdurre una tassa sul permesso di soggiorno e un balzello per aprire una partita Iva ha fatto storcere la bocca ai leghi-

sti, che annunciano che la la battaglia proseguirà al Senato. In attesa che il confronto si riapra in Parlamento, ecco l’elenco delle novità principali di carattere più popolare approvate durante l’esame in commissione alla Camera. AMMORTIZZATORI - Niente Cig differenziata per regioni. L’assegno di mobilità sarà omogeneo in tutta Italia. Ciò che potrà variare è solo il mix di contributi regionali e statali ma non il tetto massimo del sostegno. ROTTAMAZIONE NEGOZI Scatta un sostegno al reddito anche per chi lavora nel turismo e nel commercio, se è costretto a tirare giù la serranda tre anni prima di andare in pensione. BONUS ENERGIA - Torna l’ecosconto fiscale al 55% sui lavori di

riqualificazione energetica di edifici e appartamenti, ma spalmato in 5 anni. MASSIMO SCOPERTO - Stop alla commissione di massimo scoperto sui conti correnti bancari in 'rosso' per un periodo continuativo non superiore a un mese. FAMIGLIA E ASSEGNI - Slitta dal 31 gennaio 2009 al 28 febbraio il termine per la domanda. Aumentano gli assegni familiari. BONUS PANNOLINI - Arriva un contributo per l’acquisto di pannolini e latte artificiale per i figli da 0 a 3 mesi. L’aiuto è riservato alla platea che ha già diritto alla social card. AFFITTI - In arrivo 20 milioni per l’anno 2009 per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.

«Non ci sono polemiche con la Lega, né divergenze con Fini»

Berlusconi va all’attacco «Opposizione agghiacciante» ROMA - Nessuno scontro con la Lega, nessuna divergenza con Fini, assicura Silvio Berlusconi che a Cagliari per l'apertura della campagna elettorale in vista delle Regionali di febbraio, ha affrontato un po' tutti i problemi dell'attualità politica e non. SARDEGNA: BATTAGLIA INFUOCATA - La battaglia tra Renato Soru, il governatore della Sardegna uscente e il candidato del centrodestra Ugo Cappellacci si annuncia infuocata anche perché il premier è deciso a impegnarsi in prima persona nella sfida come "primo tifoso della Sardegna". Ieri è stato contestato da una trentina di universitari e precari che nell'area della Fiera di Cagliari hanno disteso striscioni contro i tagli alla ricerca. "Avete visto che cosa è successo. È per questo che questi altri non debbono prevalere mai": così il premier ha commentato le proteste. Berlusconi ha dunque assicurato, come visto, che il governo è sempre stato contrario all'emendamento della Lega per introdurre la tassa sul permesso di

soggiorno e sulla partita Iva degli immigrati. Lui stesso anzi lo ha fermato e fatto accantonare in commissione non appena ne ha conosciuto il contenuto. Quindi quello dei problemi con il Carroccio è stata solo una questione montata ad arte. LA RIFORMA DELLE INTERCETTAZIONI - Sulla riforma delle intercettazioni ha dichiarato che c'è pieno accordo con il presidente della Camera Gianfranco Fini e quanto lui ha scritto nella lettera al Corriere della sera. "Non c'è nemmeno un punto di diversità", ha garantito, rivelando che il leader di An aveva fatto leggere in anticipo al Guardasigilli il suo intervento sul quotidiano. "La corruzione è solo uno tra i reati contro la pubblica amministrazione. E noi non abbiamo mai messo in discussione che questo tipo di reato potesse essere intercettato", ha precisato Berlusconi a Cagliari aprendo così a un possibile dialogo sulla riforma con il Pd. Ancora una volta ha poi difeso le scelte del governo su Alitalia, "oggi in mano

a imprenditori italiani che stanno decidendo se accogliere una grande compagnia straniera nell'ambito azionario". "Ho sentito che il segretario del Pd ha definito agghiacciante la situazione di Alitalia. Agghiacciante é avere una opposizione di questo tipo", ha attaccato il premier replicando a Walter Veltroni che aveva definito proprio con quest'aggettivo l'epilogo della vicenda della compagnia di bandiera. A proposito degli attacchi dell'opposizione alle misure del governo per fronteggiare la crisi Berlusconi ha sostenuto che "la nostra ricetta, basata sulla fiducia e sull'ottimismo, sta dando buoni frutti". PAROLA D’ORDINE: OTTIMISMO - E l'ottimismo sarà un argomento che il premier vuole mettere anche al centro della campagna elettorale in Sardegna. "Non ho mai visto un pessimista che fa alcunché di buono", ha detto con una stoccata al governatore Renato Soru che qualcuno vorrebbe in ascesa anche come leader nazionale del Partito democratico.

Un aereo Alitalia a Malpensa

di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Alla vigilia del decollo della nuova Alitalia la Lega chiude il caso Malpensa. È bastato il via libera della Commissione Bilancio della Camera all'emendamento al decreto anti-crisi per ricucire lo strappo con Palazzo Chigi sul partner estero della nuova compagnia che, salvo sorprese dell'ultimo minuto, sarà Air France-Klm. Il testo approvato nella notte - sottolinea il sottosegretario ai Trasporti Roberto Castelli - "pone fine a tutte le polemiche e alle diatribe" in quanto offre lo strumento adatto "per rinegoziare tutti gli accordi e stipularne di nuovi". In questo modo si ottiene la quadratura del cerchio: si rilancia lo scalo varesino senza chiudere Linate. Dopo aver ribadito la preferenza per Lufthansa Castelli, cui la Lega ha affidato la verifica degli impegni assunti da Alitalia, rivendica la difesa degli scali milanesi davanti "alle solite logiche romanocentriche" ma ammette che "la maggioranza ha dimostrato di essere coesa". È l'ultima versione che chiude una questione complessa fatta di slot, tratte e contratti da rinegoziare. Nel frattempo l'Enac, l'ente per l'aviazione civile, dovrebbe rilasciare autorizza-

zioni provvisorie non inferiori a tre anni. La palla passa ora ai dicasteri interessati (Trasporti ed Esteri) che entro 30 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento dovranno promuovere accordi bilaterali per ampliare il numero dei vettori ammessi ad operare sulle rotte nazionali ed internazionali. "Ho l'obbligo di eseguire. Con il collega Frattini inizieremo parlando con l'Europa" conferma il ministro Altero Matteoli. Intanto Venezia scende sul piede di guerra contro il depotenziamento del suo scalo. Il 15 gennaio è stato indetto il "Marco Polo Day" per protesta contro il taglio dei voli (da 11 a quattro) e del personale. Il ministro (leghista) dell'Agricoltura Luca Zaia attacca: "Difendere Malpensa o il Marco Polo significa difendere un interesse strategico per il Nord". Secca la replica del sindaco Massimo Cacciari. "Di Malpensa non me ne frega niente. Mi interessa solo che i miei concittadini possano avere un servizio efficace". Infine, riprende domani la trattativa sul piano assunzioni della nuova Alitalia. Filt-Cgil, FitCisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti hanno confermato le assemblee indette dal personale di terra.

Giustizia, prove di dialogo. Parte Fini di ANDREA LONGO

L’Aula della Camera dei deputati

ROMA - Sulla giustizia Gianfranco Fini rilancia una riforma condivisa. Con una lettera al Corriere il presidente della Camera è intervenuto su un tema caldo, terreno di scontro, chiedendo un ampio confronto in Parlamento. Fini ha definito prioritario che le nuove regole passino anche per modifiche al Csm, per superare "nefaste logiche correntizie". E spiegato che l'eventuale separazione delle carriere non può avvenire "a discapito dell'autonomia e indipendenza del pm". Un'iniziativa in 6 punti, quella della terza carica istituzionale, che affronta anche il nodo delle intercettazioni ed è stata accolta con favore dal Pd, a cominciare dal leade Veltroni e da Violante, e pure da Russo Spena di Rifondazione e

dall'Anm. Ma anche se sono in molti tra i Democratici ad essere convinti che cambiare le regole non sia più rinviabile, alla luce del recente cortocircuito istituzionale provocato dalla guerra tra procure e del ripetuto uso mediatico delle intercettazioni, rimane la cautela. Perché, malgrado Silvio Berlusconi abbia sostenuto che non c'è nessuna divergenza con l'alleato sulle intercettazioni (Fini vuole estenderle anche ai reati contro la pubblica amministrazione), non ha convinto del tutto. Anche se una conferma alle parole del premier è arrivata dal Guardasigilli. Angelino Alfano, che come tutto il Pdl condivide nel merito e nel metodo le parole di Fini, - da Roccaraso dove anche Luciano Violante ha partecipato alla manifestazione "Neveazzurra" - ha detto che il

dialogo va bene, purchè non sia "un bla bla infinito". E ha precisato i tempi della riforma: al consiglio dei ministri del 23 gennaio porterà il suo ddl sulla giustizia (il processo penale conterrà alcune proposte del Pd) e illustrerà le linee guida della riforma costituzionale (che prevede la separazione delle carriere e degli ordini e il doppio Csm) che dovrebbe essere varata entro febbraio. Veltroni giudica le considerazioni del presidente della Camera una "utile base per una riforma condivisa", ma sono diverse dall'atteggiamento del governo. Attende perciò "di capire quale sia la reale posizione della destra in materia". Ottimista Luciano Violante, per il quale la proposta Fini "rende possibile una svolta per il dialogo sulle riforme". Un'apertura è arrivata perfino dall'Italia

dei Valori. Certo - ha osservato il capogruppo alla Camera Massimo Donadi - la proposta Fini presenta luci e ombre (solo sull'ipotesi di sospendere temporaneamente l'obbligatorietà dell'azione penale il no dell'IdV è categorico), ma "è seria e utile". Il partito di Antonio Di Pietro ha fatto notare però che la proposta del presidente della Camera "è molto distante dalle posizioni del premier, eversive rispetto all'ordinamento costituzionale". Da parte sua l'ulivista Franco Monaco, che ritiene condivisibili solo in parte le proposte, si è chiesto Fini "a che titolo parla". Come capo di An o come presidente della Camera? Un interrogativo che Monaco si è posto per Nicola Mancino, al vertice di un organo di garanzia, "che non dovrebbe farsi attore politico".

Gianfranco Fini


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Primo piano

Domenica 11 gennaio 2009

Primo piano Le dichiarazioni di Mimmo Iacobuzio e Ignazio Petrone

Domenica 11 gennaio 2009

Politica lucana

La fine dell’angoscia

Il governatore chiarisce la frase detta in conferenza stampa sui manager da escludere

De Filippo Cannizzaro e i “calabresi” D’Amelio su Luongo «Auguro all'onorevole Antonio Luongo di poter dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati dalla Procura di Potenza circa il suo coinvolgimento nel controllo degli appalti per l'assegnazione dei servizi di pulizia dell'Asl 4 nell'ospedale di Matera». E’ quanto ha dichiarato l’ex parlamentare lucano, Saverio D’Amelio. «Ovviamente se la notizia fosse vera - osserva D'Amelio - essa mostrerebbe davvero l'esistenza di un intreccio di potere che porta addirittura un parlamentare potentino a interessarsi degli appalti di pulizia dell'ospedale di Matera. Evidentemente, se così fosse, gli ex comunisti hanno perso davvero la testa».

di PARIDE LEPORACE POTENZA - Confesso di aver avuto qualche incertezza nel commentare la frase proferita dal presidente De Filippo nel corso della conferenza d'inizio anno su una sua dichiarata conventio ad excludendum decisa nei confronti di manager provenienti dalla Calabria. L'incertezza era causata dalle mie radici di cui vado orgoglioso e anche dal fatto che un giornalista concorrente nelle ultime ore l'ha adoperata come forma di insulto nei miei confronti. La frase incriminata e il citato articolo hanno in modo errato indotto molti colleghi a ritenere che ci poteva essere un nesso tra i due fatti. Non è così ed è interessante comprendere giornalisticamente quello che è veramente accaduto. Innanzitutto riportiamo la frase espressa da De Filippo sulla recente nomina dei direttori generali dove nella scelta “dei migliori” non si è voluto ricorrere a manager provenienti da fuori regione perché: «La maggioranza di loro erano della Calabria e non ci è sembrato il caso di nominare un

calabrese”. La frase detta in questo modo sembra voler dire che la nomina al San Carlo di Michele Cannizzaro, il manager di origine calabrese e marito del magistrato Licia Genovese, ha provocato tanti scompigli politici e giudiziari (sia il manager che il presidente della Basilicata sono indagati nell'inchiesta Toghe lucane avviata da De Magistris) che non ci sembrava il caso di nominare un altro manager di quella regione. Concetto che viaggia a metà tra razzismo e gaffe. Per molteplici motivi. In Basilicata non mancano manager campani e pugliesi che hanno fortificato da anni uno dei migliori sistemi sanitari meridionali. E' la stessa storia della Regione ha avuto molti calabresi tra i principali protagonisti: basti pensare al ruolo recitato dal presidente Carmelo Azzarà e alle stesse origini contaminate di Emilio Colombo. Ho provato per l'ennesima volta - il ruolo del giornalista è quello di provarci - di sentire sul fatto specifico il dimissionario manager dell'ospedale San Carlo, che poteva sembrare il bersaglio del-

Cade l’accusa di “concorso corruttivo” di SIMONA GRIECO POTENZA - Prosciolti. E’ questa la parola che mette fine al processo Iena 2, che mette fine all'angoscia di un qualcosa che fino ad ora era irrisolto per Iacobuzio e Petrone. Questo lieto fine appartiene solo a Domenico Iacobuzio assessore provinciale all'ambiente, Nicola Brenna ex consigliere di De Filippo e Ignazio Petrone sindaco di Pignola e segretario provinciale del Partito democratico. Indagati dal pm Woodcock e da Montemurro con l'accusa di aver preso parte a un vero e proprio «concorso corruttivo». Tutto ha inizio tra il 2001 e 2002, quando Iacobuzio e Petrone, avevano garantito alla società “2 Enne” un' impresa di pulizie - la proroga, l'allargamento e l'ampliamento contrattuale al di là dei limiti imposti dal bando in questione, riguardante il servizio di pulizia degli uffici provinciali. Vengono accusati inoltre di essersi fin troppo «prodigati» a esercitare determinate pressioni sugli organi preposti a tale “allargamento”, promettendo inoltre anche la stabilizzazione di 9 lavoratori socialmente utili, propo-

La conferenza stampa dell’operazione Iena2

l'incidente retorico. Ma anche in questa occasione, Cannizzaro, fedele alla condotta che ha deciso di assumere, con fermo garbo mi ha spiegato che preferisce restare in silenzio fino a quando non avrà chiarito il suo ruolo nelle vesti di indagato. Ho ovviamento sentito sulla questione il diretto interessato: il presidente De Filippo. Il quale ha affermato che è stata una frase in libertà rivolta ai guai provocati da Toghe lucane senza voler addossare nessuna responsabilità a Michele Cannizzaro, persona verso cui nutre profonda stima. A questo punto viene da pensare che si è trattato di un lapsus freudiano che mostra dei nervi scoperti sulla non conclusa vicenda Cannizzaro. Un manager dalle doti riconosciute e che ha raggiunto valutazioni eccellenti per i risultati fatti ottenere all'Ospedale San Carlo. Un’azione citata ancora oggi con apprezzamento da operatori sanitari, politici e da molti cittadini comuni. In seguito alle inchieste Cannizzaro diventa l'uomo nero della Basilicata. Da democratico e non da calabrese, ho l'obbligo di ricordare

che esiste la presunzione d'innocenza. Su Cannizzaro pendono molte ombre e qualche indizio. Il manager si è dimesso sull'onda dell'esposizione mediatica preferendo mettersi da parte e restare in silenzio. C'è molto da comprendere sul caso Cannizzaro. E non solo sulla sua vicenda giudiziaria. Molta politica non gradiva un manager non avvicinabile per condizionare decisioni programmatiche e nomine dirigenziali. Si è spesso raccontato di un assessore messo alla porta e di una lettera mai resa pubblica che informò il presidente dell'epoca di quello che era accaduto. In molti temevano una sua discesa in politica e infatti non mancarono agguati mediatici studiati a tavolino sulle pagine di Totem. Il depotenziamento in ibernazione di Cannizzaro non può essere letto sotto la lente giudiziaria qualunque essa sia. Restano molte pagine oscure da chiarire rispetto alle scelte e agli scontri della politica di centrosinistra che arrivano ai giorni nostri. E in tutto questo onestamente “i calabresi” come etnia ci azzeccano poco.

LA CRITICA POTENZA - Uno dei (purtroppo numerosi) inquisiti per reati contro la pubblica amministrazione ha detto: «La politica significa sostanzialmente assicurare favori per raccogliere voti». Si tratta di un rapporto bilaterale tra eletti ed elettori che perseguono il proprio tornaconto: gli uni il successo, la carriera, i soldi; gli altri l'attenzione, la raccomandazione, una riserva di futuro. Qualcuno invece preferisce chiamare questa concezione della politica, con un linguaggio più elegante, “relazioni corte”, qualcun altro evoca il "familismo amorale" (l'inchiesta di Edward Banfield) e c'è chi tira dal cassetto gli studi sull'autoreferenzialità della politica. Eppure quando nel 2006 ho ripreso a far politica attiva per rifondare la DC in Basilicata tra i primi progetti su cui ho lavorato ho pensato ad un Osservatorio regionale sulla raccomandazione, un centro a metà strada tra il politico e il sociologico che rompesse il velo di

Politica familista: non un’invenzione ipocrisia su un aspetto sociale così diffuso da apparire normale. In tanti mi hanno dato del “pazzo” (oltre ad ostacolarmi). A distanza di qualche anno mi fa piacere constatare che il mondo politico lucano, abbia “riscoperto” che il fenomeno della “politica familista” in Basilicata non è una mia invenzione. Dagli anni cinquanta, dagli studi di Banfield ci portiamo dietro l'etichetta di regione-terra di raccomandati, mentre studi anche più recenti, come il libro “La raccomandazione” della ricercatrice degli Usa, Dorothy Louise Zinn, in parte realizzato dopo studi nel Materano, arrivano comunque a conclusioni non molto diverse dalle tesi di Banfield. L'inchiesta di Banfield è dunque diventato uno dei grandi classici della scienza sociale moderna

che ha aperto nuove vie di esplorazione; tra cui lo studio di Putnam sulla «Tradizione civica nelle regioni italiane» e quello di Bagnasco sulla «Società fuori squadra». Queste analisi sono tuttora al centro degli interessi degli studiosi per spiegare l'anomalia italiana come dimostrazione in negativo dell'importanza della cultura per lo sviluppo politico ed economico: se 7 italiani su 10, come segnala la società Astra in un sondaggio realizzato, solo qualche anno fa, per il Sole 24 Ore, ritengono le raccomandazioni “utili e necessarie”, con una percentuale da noi vicina al 100%, vuol dire che le pratiche di vecchio e nuovo clientelismo sono talmente radicate nella nostra società da richiedere iniziative ed azioni straordinarie e anche simbolicamente forti e non più limitate ad analisi sociologi-

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che. Sostengo però, nell'attuale fase politico-amministrativa, l'esigenza di “rasserenare” il clima politico-istituzionale che sta emergendo negli ultimi giorni. Non giova a nessuno esasperare toni e caricare di significato vicende giudiziarie non ancora concluse. Tanto meno “ascoltare e leggere” telefonate dal sin troppo evidente contenuto privato. La lunga stagione dei veleni (che non sembra finire mai) in Basilicata ha già prodotto numerosi guasti, primo fra tutto l'acuirsi della sfiducia dei cittadini nello Stato e l'allontanamento dalla politica. Ma è pur vero che forse questa diventa un'occasione irripetibile per ristabilire le regole delle relazioni ad ogni livello, tra partiti ed esponenti politici, tra questi e il mondo

dell'informazione, tra politica e magistratura, tra istituzioni e cittadini. Ovviamente non c'è una “ricetta” o come dire una strada tracciata. Si può procedere per tentativi, purchè ci sia buona volontà e tanta determinazione. Un primo passo può essere quello di ridare dignità alla politica con piccoli comportamenti quotidiani, senza invadere le redazioni con inutili comunicati, senza gridare pur di farsi sentire o di fare opposizione per il gusto di dire “no”. Il secondo passo è sicuramente la trasparenza in modo da fare terra bruciata a lobby (di varia natura) sempre in agguato e pronte a condizionare le scelte dei partiti. Il tasso di corruzione, come quello dell'inquinamento, dipende dalla quantità e dalla qualità dei veleni in circolazione

che, nella politica, sono altissimi. Non meraviglia pertanto che la politica sia percepita come un malaffare ma, più esattamente, essa è lo specchio deformato della società: la politica italiana non ha capito che la causa dell'antipolitica è il deficit di "capitale sociale", altrimenti non avrebbe distrutto i partiti popolari di massa radicati nel territorio e fondati sulla partecipazione popolare. Restituire alla politica un ruolo concreto sui problemi reali e sulla capacità di affrontarli e risolverli. Dire basta alla politica delle formule, degli schieramenti e delle dichiarazioni. Una strategia di valori che restituisca alla politica il senso di scelte fondate su chiari principi e precisi punti di riferimento: è su queste basi che deve avvenire il rilancio in Basilicata dell'impegno dei politici , mettendo da parte, prima di ogni cosa, interessi personalistici. Giuseppe Potenza (segretario Dc Basilicata)

Doppia Basilicata: C’è chi intercetta e chi dichiara

Domenico Iacobuzio

Ignazio Petrone

sta dalla stessa “2 Enne”. Per loro, questa è la fine di un intricato percorso giudiziario, un percorso in cui sistematicamente non hanno fatto altro che sostenere la propria estraneità ai fatti che li hanno coinvolti. Così come per il deputato Margiotta, anche per Petrone, Iacobuzio e Brenna cascano le accuse di Woodcock. L’assessore provinciale all'ambiente è felice. Quasi come se si fosse liberato di un peso opprimente al petto. «Felicità. E' questo quello che provo - dice - dopo aver dimostrato in tutti i modi la mia in-

nocenza. Sono sempre stato fiducioso nei confronti della magistratura. Ho detto tutto ai giudici, tutto quello che sapevo. E la mia innocenza è stata riconosciuta». Simile è lo stato d'animo del sindaco Petrone. Lo si percepisce dalla sua voce. Ma si dimostra coerente. Ha voluto parlar poco di questa vicenda e tuttora non vuole sbilanciarsi. «I fatti sono sempre stati insussistenti. Io nell'ambito di questa storia sono sempre stato sereno, proprio perché convinto della mia estraneità a tutto questo».

Carretta parla in veste di avvocato difensore

«Il vice presidente prosciolto con la più ampia forma» Devo evidenziare con grande soddisfazione, unitamente al mio assistito Domenico Antonio Iacobuzio, vice presidente dell’amministrazione provinciale di Potenza, che all’udienza svoltasi in data odierna, in relazione al procedimento penale denominato “Iena 2”, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Potenza, dottor Luigi Barrella, nel deliberare il decreto che dispone il giudizio per 47 imputati, ha invece pronunciato sentenza di non luogo a procedere perchè il fatto non sussite in relazione al capo “E” della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Henry John Woodcock. Occorre sottolineare, che dopo circa sei anni di indagini, l’arresto domiciliare subito, nel mentre si trovava ricoverato nel reparto di cardiologia riabilitativa dell’ospedale San carlo di Potenza, per infarto del miocardio, la successiva pronuncia del Tribunale del riesame, che già allora annullò l’ordinanza cautelare, a partire dai gravi indizi di colpevolezza, e un anno circa di udienze svoltesi innanzi al giudice dell’udienza preliminare, Domenico Antonio Iacobuzio, prima nella sua qualità di consigliere provinciale della Margherita e poi quale vicepresidente della stes-

La lista dei potentini

Brenna: «Ho atteso questo giorno con fiducia» «Ho atteso con serenità e profonda fiducia nella Magistratura le decisioni del Gup del Tribunale di Potenza perché ho sempre ispirato i miei quotidiani comportamenti alla correttezza ed alla legalità. La sentenza emessa nei miei confronti pertanto non mi ha sorpreso. Non potrò - tuttavia - dimenticare di questa amara vicenda il linciaggio mediatico, gli accostamenti capziosi e la gravità delle contestazioni formulate a mio carico dai Pubblici Ministeri che il Gup - viceversa - ha ritenuto di assoluta vacuità. Ho trascorso - insieme alla mia famiglia - cinque anni difficili, nei quali la mia reputazione è stata - in più di una circostanza - duramente lesa ed offeso il mio onore. Per queste ragioni, l'ampia formula assolutoria utilizzata dal Giudice (per non aver commesso il fatto) solo in parte mi ripaga delle tante amarezze patite. Desidero - infine - ringraziare l'Avv. Dino Donnoli che sin dall'inizio del procedimento - mi ha seguito con passione e dedizione. sa amministrazione per conto del Partito democratico, si vede finalmente riabilitato, come uomo e come politico, con la più ampia forma assolutoria del “fatto non sussite”.

POTENZA - «Il Censis avverte: troppa influenza della politica, scarsa capacità di “fare rete” con gli altri enti, eccessivo peso della burocrazia e una diffusa propensione all'autoreferenzialità sono i principali freni all'innovazione delle Pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno. Un'indagine, tra il politico e il sociologico, che ha un significato tutto particolare per l'attuale fase che vive la politica in Basilicata. C'è un clima di smarrimento generale che attraverso pagine intere dei quotidiani regionali rimbalza nell'opinione pubblica, tra la gente lucana. Per questo ha fatto bene ieri il presidente De Filippo a ribadire che la Basilicata non è “terra di malaffare” come qualcuno si ostina a ripetere e spingendosi anche oltre ad affermare che se ci sono responsabilità individuali, senza remore, devono essere accertate. Per i Comunisti italiani la “questione morale” sollevata da Enrico Berlinguer continua ad essere il punto di riferimento perché a differenza di altri pensieri politici non è mai passata di moda. Come abbiamo sostenuto in occasione delle inchieste giudiziarie che

I PROSCIOLTI

Bisogna da ultimo sottolineare che la vicenda processuale che ha riguardato Domenico Antonio Iacobuzio, si riferiva a un presunto episodio di corruzione aggravata, circa la proro-

Michele Badolato, Mariano Biscione, Massimo Blasi, Francesco Paolo Bollettino, Vito Bortaccio, Nicola Brenna, Rocco Mario Calabrese, Maria Elisabetta Carbone, Rocco Cavuoto, Rocco D'Elia, Nicola Di Chiara, Nicola D'Oronzo, Donato Salvatore Galasso, Domenico Iacobuzio, Giuseppe Liberatore, Giuseppe Linsalata, Vita Crescenzia Lucia, Giovanni Palazzo, Ignazio Petrone, Angelo Salluce, Roberto Silletti, Ciro Tanzola.

ga, l’allargamento e l’ampliamento contrattuale, in favore della società “2 Enne” del servizio di pulizia degli uffici provinciali nonchè la stabilizzazione di 9 lavoratori socialmente utili. E’ di palmare evidenza, anche alla luce della decisione del Gip, presso il Tribunale di Potenza, e copme da sempre sostenuto dagli imputati e dai propri difensori, che le procedure tecninco - amministrative, messe in essere dall’amministrazione provinciale di Potenza, erano improntate alla massima correttezza e trasparenza e finalizzate politicamente alla realizzazione del bene comune.

Pdci e questione morale hanno interessato negli ultimi anni livelli politici, economici e della magistratura lucana, siamo preoccupati se realmente ci dovesse essere un disegno per mettere la politica, quella che per noi è motivazione di vita, vale a dire i valori di giustizia sociale, libertà, progresso, solidarietà che rappresenta, in un angolo. Ciò pertanto rafforza a nostra convinzione a non abbassare mai la guardia e a intensificare i momenti e le occasioni di confronto e partecipazione popolare, insieme agli strumenti dell'informazione sul lavoro quotidiano istituzionale e amministrativo, che sono i più efficaci antidoti a tentativi di delegittimare la classe dirigente della Basilicata. Non è un caso che sempre, quando si parla di Enrico Berlinguer si parla anche di Aldo Moro e del loro comune, seppur diverso nei fi-

ni propri di ognuno, tentativo di spezzare i vincoli allo sviluppo della nostra democrazia difficile. La lezione di Berlinguer oggi serve anche a cercare di capire quali profonde trasformazioni, ma anche quali tragiche amnesie, si siano aperte nella nostra società, e nelle forze politiche, anche della sinistra in Italia. Il nostro popolo, quello che ci ha dato il sostegno necessario per governare, chiede in primo luogo segnali di netta discontinuità. Discontinuità, diversità di contenuti come di comportamenti e nessuna tentazione, che sarebbe incomprensibile agli occhi della grande maggioranza del nostro elettorato, di accordi o pasticci con nuovi e vecchi moderati. Chi ci ha votato chiede due cose semplici: unità della coalizione, ma anche incisività nell'azione di riforme e politiche sociali. Noi non chiediamo e non chiederemo alcunché

«In questi giorni, si legge di 2 Basilicate: quella “intercettata” e quella che”dichiara”. 2 facce della stessa medaglia? Nella seconda spicca il Magnifico Rettore sul caso Giordano. Ribadito che si sente “barone rosso, anzi uno rosso” il Nostro dichiara 3 coerenze, quasi a richiederne la verifica in relazione al caso Colella, già direttrice del Dipartimento di Scienze geologiche. La prima: «Non è nelle mie competenze prendere decisioni diverse dalla “commissione disciplinare del Cun», ma lo fa rispetto alla delibera della medesima (adunanza 31 marzo 2005), che sospende il “provvedimento a carico della professoressa Colella fino alla conclusione del procedimento penale. La seconda: «C'è sempre la presunzione d'innocenza», ma nel caso Colella reitera la sospensione facoltativa dall'insegnamento sebbene non sia nemmeno iniziato il dibattimento. La terza: «Non voglio dare colpi di mannaia» ,ma il 29 luglio 2008 ha risospeso la stessa docente, nonostante, nella stessa data,il Consiglio di Stato ri-ordinasse la permanenza in servizio della professoressa Colella “per il prevalere del suo interesse, considerando il tempo ormai trascorso dai fatti contestati”. Per di più,con le medesime motivazioni già respinte e riaprendo il provvedimento disciplinare dinnanzi al Cun. Insomma, un pò come il circolo vizioso: procedure che sembrano inseguirsi in perpetuo e in attesa, il 2 settembre il commissariamento del Dipartimento di Scienze geologiche invece di nuove elezioni, come dal comma 4 dell'articolo 19 Statuto. E nonostante il Tar, nel respingere l'istanza di risarcimento per omessa datazione di un certificato ,abbia riconosciuto “una molteplicità di atti e comportamenti che denotano strategia persecutoria nei confronti del ruolo e funzione di direttore del Dipartimento di Scienze geologiche. Una situazione di accerchiamento, di isolamento e di emarginazione all'interno del contesto lavorativo”. La vicenda appare tanto più originale e incredibile (da cui il motivo di questa nuova sottolineatura all'attenzione delle istituzioni e delle organizzazioni politiche di qualsiasi “colore”) perché, a vantaggio dell'Unibas, sarebbe stato quanto mai opportuno evitare che i conflitti aperti intorno all'istituzione del citato Dipartimento fossero interpretati (Il Quotidiano dell’11 e 12 marzo ‘08- Il Resto del 2 agosto ’08 e 20 settembre) come un'opzione a favore dell'analogo di Strutture, Geotecnica e Geologia applicata all'Ingegneria, retto dalla Professoressa Caterina Di Maio, consorte del Magnifico,il quale, da Preside di Scienze aveva già inviato al Senato accademico (come da lettera protocollata numero 23 / 2000 della Professoressa Colella allo stesso) un “esposto”avverso a Geologia e sporto la denuncia (il 20 marzo 2002) che ha innescato il circuito giudiziario a carico della Direttrice di geologia. Un circuito che si sarebbe esteso anche alle consulenze sulla materia comune e alla vicenda Marinagri. E qui le due Basilicate sembrano intrecciarsi: per imporre la sensazione, speriamo infondata, di una realtà che, a onta di tutte le retoriche dichiarazioni, non ama i giovani perché ne brucia e deturpa il futuro. Nicola Savino

che non sia già previsto nel programma che tutti abbiamo sottoscritto per rinnovare il patto con i lucani, facendo tesoro dei risultati dell'indagine del Censis specie sul “peso” della politica nell'incoerenza tra missione e obiettivi. Non sempre gli obiettivi da raggiungere fanno riferimento a principi guida coerenti con la missione delle strutture pubbliche. “Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri?”. La frase è di Enrico Berlinguer a testimoniare che quando i partiti non fanno più politica siamo in un baratro profondo pieno di rischi. Di fronte agli ultimi eventi giudiziari non basta rivendicare solo e semplicemente chiarezza e rapidità delle indagini ma è necessario rilanciare il massimo impegno perchè la questione morale, la trasparenza amministrativa non siano enunciazioni di principio. Il centrosinistra è perciò chiamato a dare prova di una pratica politica che prevenga persino i sospetti, figuriamoci le possibilità di infiltrazioni del malaffare». Giacomo Nardiello


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Primo piano

Domenica 11 gennaio 2009

Caso De Magistris Rinviata a sabato la decisione sulle sanzioni sollecitate dalla Cassazione e dal ministro Alfano

No alla richiesta di ricusazione Il Csm ha detto no all’istanza presentata dal procuratore Apicella di TERESA ALOI CATANZARO - La richiesta di ricusazione presentata dal procuratore di Salerno Luigi Apicella nei confronti della sezione disciplinare del Csm che ieri mattina avrebbe dovuto decidere se trasferirlo d'ufficio in via d'urgenza, come chiesto dal procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito, è stata respinta. Il collegio presieduto dal laico di An Gianfranco Anedda ha bocciato la richiesta di ricusazione in quanto i difensori di Apicella, Stefano Racheli, sostituto Pg presso la Corte d'appello di Roma, e Nicola Saracino, giudice del Tribunale di Tivoli, che l'hanno presentata non erano legittimati a farlo perchè- è stato spiegato - la difesa, senza un apposito mandato, non è legittimata a presentare una simile richiesta. Era lo stesso procuratore campano a presentare a Palazzo dei Marescialli ieri mattina al fine di superare l'ostacolo una propria istanza di ricusazione con il medesimo contenuto della precedente. Ma non è servito a nulla considerato che anche quest'ultimo atto è stato rigettato «perchè manifestamente infondato». E proprio in relazione alle “bocciature” il procuratore di Salerno, Luigi Apicella, sta valutando, insieme con i suo difensori, la possibilità di opporre ricorso per Cassazione contro la decisione del Csm. Apicella e i suoi difensori, a quanto si è appreso, hanno anche presentato una eccezione sulla mancata «pubblicità della seduta della commissione che si è riunita in camera di consiglio e a porte chiuse». La tesi che ha portato il procuratore Apicella a presentare l’istanza di ricusazione è che il “tribunale delle toghe” non può giudicarlo in quanto tra gli addebiti a suo carico c'è quello di aver fatto proprie, integrandole nel provvedimento di sequestro del fascicolo Why not, «accuse allusive» e «giudizi denigratori» su decisioni giurisdizionali assunte non solo da altre autorità giudiziarie ma dalla stessa sezione disciplinare del Csm. Secondo Apicella, inoltre, non dovrebbero giudicarlo quei componenti della sezione disciplinare che hanno partecipato ai lavori della Prima Commissione del Csm che nei suoi confronti ha aperto la procedura di trasferimento d’ufficio. Sul fronte del disciplinare la sezione del Consiglio superiore della Magistratura, guidata dal vice presidente Nicola Mancino ha rinviato a sabato prossimo, 17 gennaio, la

TRIBUNALE DEL RIESAME

Why not. Annullato quello di Concolino

Perquisizioni e sequestri respinti i ricorsi

Il procuratore Luigi Apicella con i suoi legali Stefano Racheli, sostituto pg presso la Corte d'appello di Roma, e Nicola Saracino, giudice del Tribunale di Tivoli davanti al Palazzo dei Marescialli, sede del Csm

decisione sulle sanzioni sollecitate dal procuratore generale della Cassazione e dal ministro della Giustizia Angelino Alfano per il capo della procura campana in relazione allo scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro sulle inchieste condotte da Luigi De Magistris. Un rinvio secondo quanto spiegato dal difensore del magistrato, Stefano Racheli, lasciando insieme con Apicella la sede del Csm deciso su richiesta del Pg della Cassazione. La richiesta del pg di Cassazione Esposito verrà così dunque esaminata dal “tribunale delle toghe»” sabato prossimo quando la sezione disciplinare di Palazzo dei Marescialli non deciderà soltanto la posizione di Apicella unificando il procedimento sul trasferimento in via d'urgenza proposto dal Pg della Cassazione a quello che prevede anche la

sospensione dallo stipendio e dalle funzioni sollecitata dal ministro Alfano, ma dell'intero pacchetto di trasferimenti chiesti dal Guardasigilli per i sette magistrati coinvolti nello scontro sulle inchiesta condotte da Luigi De Magistris. Oltre al capo della procura di Salerno, le richieste del ministro riguardano i sostituti Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani (che hanno messo sotto inchiesta i colleghi di Catanzaro e che hanno firmato il sequestro del fascicolo “Why not” dopo le denunce dell’ex pm Luigi De Magistris); il procuratore generale d Catanzaro Enzo Jannelli, e i sostituti Alfredo Garbati, Domenico De Lorenzo e Salvatore Curcio (che hanno disposto il controsequestro del fascicolo “Why not” e messo sotto inchiesta i colleghi salernitani.

Saranno esaminate le posizioni di tutti i magistrati

IL PROVVEDIMENTO di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura campana nei confronti di Vincenzo Concolino, ex sottufficiale dei carabinieri e titolare di un’agenzia investigativa che collabora con la difesa di Antonio Saladino, principale indagato dell’inchiesta Why not, non regge alla prova del Tribunale del Riesame di Salerno che ieri ha annullato il provvedimento. La perquisizione a Concolino era stata effettuata nell’ambito di quelle disposte il 2 dicembre scorso dalla Procura di Salerno a carico di magistrati della Procura generale catanzarese e di altre persone. Di fatto, i giudici del riesame di Salerno, accogliendo il ricorso dei legali di Concolino, gli avvocati Francesco Gambardella e Italo Reale, hanno disposto la restituzione del materiale sequestrato. Respinti al contrario, i ricorsi contro il provvedimento di perquisizione e sequestro emesso dalla procura campana, nei confronti di alcuni dei catanzaresi indagati nell’inchiesta su presunti illeciti connessi alla sottrazione dei casi “Poseidone” e “Why not” all’ex pm De Magistris. Il Collegio ha rigettato i riesami proposti da Mariano Lombardi, ex procuratore della Repubblica di Catanzaro, sua moglie Graziella Muzzi, ed il figlio di quest’ultima, Pierpaolo Greco, Luigino Mazzei, ed Antonio Saladino, imprenditore lametino già leader della Compagnia delle opere in Calabria e principale indagato di “Why not”. Non hanno invece ritenuto di impugnare il provvedimento della Procura di Salerno altri indagati cui pure il decreto di perquisizione e sequestro era stato notificato il 2 dicembre scorso: Salvatore Curcio, sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, cui fu assegnato il caso “Poseidone” dopo la revoca della delega al pm de Magistris, nonchè successiva-

mente parte del pool titolare di “Why not”; Salvatore Murone, procuratore aggiunto vicario di Catanzaro; Dolcino Favi, l’avvocato generale presso la Corte d’appello di Catanzaro; Alfredo Garbati, sostituto procuratore generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, coordinatore del pool assegnatario di “Why not” dopo l’avocazione a De Magistris; Domenico De Lorenzo, sostituto procuratore generale presso la Corte d’appello di Catanzaro, che fa parte dello stesso pool; e poi ancora Enza Bruno Bossio, Luigino Mazzei, Francesco Indrieri, Antonino Gatto. Il provvedimento del Riesame, le cui motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni, ha in sostanza confermato – fanno notare fonti giudiziarie a Salerno – e legittimato la perquisizione fatta ad alcuni magistrati di Catanzaro il mese scorso: insomma, ha ritenuto valido l’impianto elencato nelle oltre 1.400 pagine del decreto di sequestro firmato il 2 dicembre scorso dal procuratore Luigi Apicella e dai sostituti Nuzzi e Verasani, decreto eseguito anche con perquisizioni su alcuni magistrati della procura generale di Catanzaro per i reati, a seconda delle posizioni, di corruzione in atti giudiziari, falso e altri reati. Il decreto di perquisizione, passato al vaglio del Riesame è lo stesso da cui poi è scaturito il procedimento del Csm, e poi l’iniziativa disciplinare del pg della Cassazione, e in ultimo del ministro Alfano, nei confronti dei magistrati salernitani. La decisione del Riesame, ovviamente, non influirà sulla questione disciplinare al vaglio di Palazzo dei Marescialli, ma secondo ambienti della procura salernitana rappresenta un passo in avanti dell’inchiesta sui presunti illeciti commessi da alcuni degli indagati di “Why Not” e da alcuni magistrati della procura di Catanzaro. t. a.

Violante: «I trasferimenti adeguati alla gravità del caso»

Parla il legale del magistrato che si oppone all’archiviazione dell’ex pubblico ministero di Catanzaro

no e Catanzaro «I TRASFERIcoinvolti nella MENTI sono state “guerra tra toghe” decisioni prese sfociata nel provdal ministro della vedimento di seGiustizia nella questro e poi di dissua responsabilisequestro dei faltà su cui deciderà doni riguardanti il Consiglio supel’inchiesta “Why riore della maginot” su presunti ilstratura. Ma quelleciti nella gestiola è stata una vine dei finaziamenti cenda gravissiper milioni di euro, ma. E la risposta è sborsati dalla Restata adeguata algione Calabria e la gravità di quandall’Unione euroto è avvenuto» pea. Lo ha detto LuUn’indagine che ciano Violante, Luciano Violante proprio l’ultima esponente del Partito democratico, parlando a settimana di dicembre si è matemargine di “Neve Azzurra”, a rializzata nel provedimento di proposito dei trasferimenti chie- conclusione indagini a carico di sti dal Guardasigilli Angelino 106 persone tra politici e imAlfano per i magistrati di Saler- prenditori.

LA RICHIESTA di rimessione dell’udienza in corso davanti al giudice per le udienze preliminari di Salerno che deve decidere sull'archiviazione di un’inchiesta per diffamazione nei confronti dell’ex pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris, «è stata proposta dalla difesa pur nella consapevolezza che l’ordinamento non consente alla persona offesa di avanzare tale richiesta». Lo afferma l’avvocato Antonio Russo, legale del magistrato Felicia Genovese, che nell’inchiesta è parte offesa, specificando che «per tale motivo la difesa ha pure dedotto l'illegittimità costituzionale della norma contenuta nell’articolo 45 del codice di procedura penale». «La rimessione del processo – ha sostenuto Russo in una di-

«Ecco perché il pm Genovese chiede la rimessione del processo a De Magistris» chiarazione – è giustificata dalla nota guerra tra procure, fatto anomalo quanto inedito nella storia giudiziaria italiana». «Il procedimento a carico dell’ex pm De Magistris – ha proseguito – non può procedere nella sede giudiziaria di Salerno poichè i magistrati inquirenti sottoposti a procedimento disciplinare sono oramai portatori di un interesse personale che converge con quello dell’indagato. Tale situazione inquina il procedimento». « La peculiarità e la gravità del caso - ha conclusol’avvocato Antonio Russo - dovrebbe giustificare l’invocato intervento della Corte costituzionale e il mutamento della norma sì da riconoscere nel nostro ordinamento pure alla persona offesa il diritto a un processo giusto».

Il pm Felicia Genovese


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24 ore in Basilicata

Il direttore traccia gli obiettivi della neo nata azienda sanitaria in una conferenza di 40 minuti

Asm, il debutto di Gaudiano «Nessuna pressione per l’assunzione dei 40 professionisti» MATERA - Giacca marrone in tweed, cravatta in tinta e camicia celeste. Vito Gaudiano neo direttore dell’Azienda Sanitaria Matera è un fiume in piena. «Nè la politica, nè il mio direttore generale hanno mai imposto regole per l’assunzione dei 40 profesisonisti che ho portato in questo ospedale», spiega chiarendo eventuali equivoci. La sua conferenza stampa dura oltre 40 minuti nel corso dei quali passa in rapida, ma precisa, successione le tappe della sua carriera professionale, l’iter che ha condotto alla sua nomina e le priorità del nuovo soggetto sanitario che si appresta a guidare. Il riferimento all’incompatibilità della carica è solo accennato. «Non ho sollecitato questa nomina, nè l’ho richiesta. L’incompatibilità si rimuove attraverso la legge 502. Mi sono trasferito in un’altra struttura, dalla precedente sono in aspettativa, ma senza occupare un posto che non mi spetta perchè sono in staff alla direzione strategica di Rionero. Per questa scelta ho perso il mio posto di primario». Torna a parlare come neo direttore generale: «I primi sei mesi saranno durissimi», avverte. In merito alla scelta per le nomine, Gaudiano lascia che a parlare siano le dichiara-

Nei corridoi dell’ospedale LA sua giornata è cominciata presto «Come sempre», dicono nei corridoi in attesa dell’inizio della conferenza stampa. Dipendenti della Asm (ex Asl), medici, infermieri, lo seguono con lo sguardo e i sorrisi mentre si avvia a percorrere il corridoio. Il neo direttore generale dell’Asm (Azienda sanitaria Matera), Vito Gaudiano percorre i locali della sede della direzione sanitaria, all’ospedale Madonna delle Grazie entrando in ogni stanza. E’ entusiasta, elargisce sorrisi e battute per ogni dipendente, medico, dirigente e primario. Lo staff è presente quasi al completo, il resto lo attende nell’Auditorium del nosocomio materano. Il dottor Orazio Pennelli, neo direttore sanitario è il primo ad entrare per un colloquio vis à vis con Gaudiano. Pochi minuti e poi porte aperte per la stampa. L’ex direttore della Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo che

Un momento della conferenza stampa

zioni del presidente della Regione, Vito De Filippo che ha spiegato che le domande giunte erano state 50, nessuna di particolare rilievo manageriale se non quelle scelte. Il tributo al suo predecessore Domenico Maroscia è dovuto e sincero: «Intendo continuare e rafforzare il suo lavoro eccezionale». Gaudiano ri-

corda più volte le tappe più significative del suo curriculum svolto «in un quasi tutti gli ospedali della Basilicata». Parla di sfide, il nuovo direttore generale. Sfide economiche, tra cui non nasconde quelle legate ai debiti (non fa cifre anche se numeri non ufficiali indicherebbero un deficit di circa 30 miliardi). «Dai due

Il dato lucano in linea con quello nazionale anche per il 2008

Trapianti del rene a Matera Il 19 visita della Commissione europea MATERA - «In un futuro prossimo i trapianti di rene potranno essere effettuati presso l’ospedale di Matera». Ad annunciare questo ambizioso obiettivo è stato il nuovo direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano che da tempo, come presidente dell’organizzazione Centro Sud Trapianti, lavora in questa direzione con risultati positivi che hanno portato la Basilicata, in pochissimi anni, nella media nazionale per quanto concerne la donazione degli organi. Un traguardo che rende giustizia non solo della professionalità del Centro di Riferimento Regionale per i Trapianti d'organo (che raggruppa 9 regioni del centro sud), diretto per anni dallo stesso Gaudiano, ma anche all’opera continua di sensibilizzazione portata avanti localmente. Meriti riconosciuti anche dal ministero della Sanità che, nel 2003, con decreto ha nominato Gaudiano membro del centro nazionale per i Trapianti presso l’Istituto Superiore di Sanità, carica che continuerà a ricoprire perché compatibile col nuovo impegno di Direttore Generale. «Anche per il 2008 - spiega Gaudiano - il dato lucano relativo al prelievo di organi è in linea con quello nazionale. È questo il presupposto principale, insieme agli altri parametri che l’ospedale di Matera già possiede, per arrivare in tempi brevi

alla creazione di una struttura specializzata per effettuare qui i trapianti di rene, senza sovrapporsi al San Carlo di Potenza che si occuperebbe invece dei trapianti di fegato». Per questo il prossimo 19 gennaio arriverà presso l'Ospedale di Matera la Commissione europea dell'Efi (European Federation for Immunogenetics) per procedere all’accreditamento del laboratorio di tipizzazione tissutale presente nella struttura materana. Questo laboratorio effettua i test necessari ad accertare l’idoneità al trapianto di pazienti e donatori oltre a svolgere attività di ricerca scientifica. Senza considerare che già da parecchi anni la tipizzazione presso l’ospedale di Matera, evita costose trasferte ai pazienti verso altre strutture fuori regione per aggiornare le liste di attesa dei trapianti. «Abbiamo a Matera tutte le professionalità e i requisiti oggettivi ha sottolineato Vito Gaudiano per poter fare i trapianti di rene. Quello che è importante è continuare a diffondere la cultura della donazione, sul modello di quanto fatto dalla Spagna». «Altrimenti - conclude - non sarebbe giustificabile la creazione di una struttura per effettuare i trapianti se mancano gli organi da trapiantare». Giovanni Martemucci regione@luedi.it

commissari liquidatori Quinto e Maroscia, la Asl deve avere il trasferimento di debiti, ma la Regione deve dirci come fare». Sulla rete ospedaliera è ottimista, dopo l’esperienza difficile con l’ospedale di Tricarico che oggi è «Un polo di eccellenza in alcune attività», così come il Madonna delle Grazie è il suo «fiore

ha guidato fino al 2005, ha insegnato epidemiologia al San Raffaele di Milano ed è uno degli ultimi “acquisti” della Asl, insieme, ad esempio, al professor Gianni De Maio, che dal febbraio scorso dirige la Struttura Complessa di Gastroenterologia e Endoscopia digestiva. La stanza del dottor Gaudiano registra un andirivieni inarrestabile di medici, amici e colleghi che si congratulano per l'incarico, ormai ufficializzato. Una composizione di rose rosse compare al centro del tavolo di presidenza, segnale di una occasione importante da festeggiare; pochi secondi prima dell'inizio dell'incontro con la stampa, vengono sistemate anche due bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea. Nell’Auditorium dell’Ospedale, intanto, dipendenti e personale attendono il neo direttore generale. E poi, di nuovo al lavoro. a.ciervo@luedi.it

all’occhiello». «Non una sanità aziendale ma regionale - aggiunge - Dobbiamo evitare duplicazioni. Il Pronto Soccorso Attivo di Policoro deve riacquistare, riconfermare e consolidare le attività». Per le medicina territoriale e i distretti, Gaudiano dovrà ancora attendere. «Chiederò alla Regione di emanare al più

presto gli indirizzi per nominare i direttori di distretti». Il nuovo soggetto porterà cambiamenti positivi per tutti, spiega entusiasta. Debolezze di questa formula? «I piccoli ospedali che devono avere un ruolo diverso, ma non per questo prevederne la chiusura». Antonella Ciervo

I chiarimenti dell’ex dirigente sulle presunte mazzette per avere prima il trapianto

«Io ho denunciato. Impossibile scalare le liste» MATERA - Vito Gaudiano, neo direttore dell’appena nata Asm di Matera offre alcuni chiarimenti al Quotidiano rispetto ala questione che ha coinvolto il centro regionale del trapianto da lui diretto. In proposito si è letto di presunte “mazzette”, che alcuni pazienti in lista per il trapianto di rene avrebbero pagato a un infermiere per poter scalare la lista che richiede un’attesa media che va dai 3 ai 5 anni. Tutto è partito da una indagine della magistratura che ha intercettato telefoni e ha fatto interrogatori. Le loro trascrizioni sono state pubblicate dal Quotidiano. Nell’intervista di seguito Gaudiano chiarisce aspetti tecnici e strettamente legati a questa vicenda. «Già a maggio del 2008 c’erano dei sospetti su un infermiere dell’ospedale San Carlo che avrebbe approfittato economicamente di pazienti in lista d’attesa per il trapianto - dice Gaudiano - Subito ho preso carta e penna e ho interessato della vicenda lo stesso San Carlo e ho chiesto al magistrato Henry John Woodcock di ascoltarmi. Era mio dovere tutelare il centro trapianti e prendere la distanza da chi avrebbe “commesso” fatti così disdicevoli. Ho anche incontrato i pazienti in lista a Matera e a Potenza dopo questa vicenda, dicendo loro di non fidarsi di coloro che promettono scalate della lista, perchè è impossibile che avvenga». Teme qualche conseguenza per il centro? «Purtroppo, questi eventi sono molto pericolosi per i pazienti. Queste

faccende, che garantisco sono rarissime e vengono subito scoperte e censurate in tutti i centri d’Italia, come in questo caso, se arrivano all’opinione pubblica si ha l’effetto di una sensibile diminuzione delle donazioni». Può garantire credibilmente ai lettori che le liste vengano rispettate? «È da 15 anni che lavoriamo per offrire un buon servizio a chi purtroppo è nella condizione di dover essere trapiantato. Il meccanismo è complesso ed è lo stesso in tutta Italia. I pazienti ci vengono inviati dai vari centri di dialisi della regione, accompagnati da una cartella clinica che contiene tutti gli esami necessari. Noi al centro facciamo la tipizzazione che serve a individuare una serie di parametri con i quali si verifica la compatibilità col donatore e facciamo anche una visita chirurgica e psicologica per verificare l’idoneità del paziente a sottoporsi all’intervento chirurgico». Ipotizziamo la disponibilità di un organo. Come avviene la scelta del paziente? «C’è un programma del computer che ci consente di visualizzare da il risultato di un calcolo matematico che tiene conto di età del ricevente e del donatore, gruppo sanguigno e compatibilità generale con altri quattro parametri. Solo allora possiamo decidere chi inviare al chirurgo dell’ospedale romano col quale siamo convenzionati. I parametri sono ferrei, matematici e non posso-

no essere manipolati. Se una qualsiasi manipolazione avvenisse non potrebbe passare inosservata. E comunque l’ultima parola spetta al chirurgo romano». In quanto tempo avviene tutta l’operazione? «Dal prelievo all’impianto dell’organo ci vogliono circa 10 ore per il rene, molto meno tempo abbiamo per il cuore» Insomma secondo lei pur volendo forzare la lista è impossibile farlo? «Ripeto, il meccanismo è il frutto di un lungo lavoro. La probabilità che un organo sia compatibile col ricevente è complessa. Se tentassimo di forzare, scegliendo i pazienti senza tener conto dei parametri, daremmo un pessimo servizio al paziente, che da raccomandato diventerebbe un disgraziato in quanto il rigetto sarebbe grandemente più probabile. Tra l’altro non avrebbe senso visto che la nostra lista ha i tempi che hanno tutte le altre in Italia. Noi, per far si che il rigetto sia sempre meno probabile, siamo soltanto al 15 per cento, chiediamo un paio di parametri in più per la compatibilità. Questa modalità fa si che i nostri pazienti vengano trapiantati tutti e con garanzie migliori per la durata del rene». Cosa vuol dire ai lettori per concludere? «La donazione è un atto profondo per andare al di sopra delle vicende terrene di qualche disonesto». Gianfranco Gallo


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L’addio a Giovanni e Gaetano Una folla immensa e 5 parroci per la cerimonia POLICORO – Le bare di Gaetano Falciglia e Giovanni Tarsia sono entrate nella Chiesa del Buon Pastore insieme. E insieme sono uscite. A sottolineare l’amicizia fraterna che c’era tra i due giovani ragazzi scomparsi in un maledetto incidente stradale a Macchia di Ferrandina, nella notte tra mercoledì e giovedì. A salutarli una folla immensa. Tutta la città si Policoro si è fermata ieri mattina e si è stretta intorno alle famiglie Tarsia e Falciglia, molto conosciute in città, per la perdita dei loro figli. Un dolore che ha lasciato un segno indelebile, tanto da portare ad officiare la santa messa il parroco della parrocchia Buon Pastore, don Salvatore De Pizzo; quello della Chiesa San Francesco, don Antonio Mauri della Chiesa Madre, don Carlo Ferrarrotti del Santuario di Anglona (riferimento della famiglia Falciglia), don Saverio, don Antonio di Scanzano Jonico e don Galante di Matera. Tutti insieme. In prima fila anche le autorità civili tra cui il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e quello di Ferrandina, Ricchiuti, oltre ai consiglieri comunali della città jonica. Nella sua omelia Don Salvatore ha ricordato come solo un mese un altro giovane di Policoro, di appena 18 anni, Ivan Miccichè, ha perso la vita in un altro incidente stradale e l’alto tributo che Policoro sta pagando in termini di vite umane spezzate così prematuramente. Ha rivolte parole di solidarietà e di partecipazione alle cattolicissime famiglie Tarsia e Falciglia: «La vita non si ferma con la morte - ha detto - ma continua nella sua eternità». Poi il monito: «Dare un senso alla vita nei comportamenti aiutando giovani, anziani e disabili;

Aiuti all’edilizia residenziale

Prima casa 8,5 milioni dalla Regione nel solo 2008

La moltitudine di gente che ha voluto portare l’ultimo saluto a Giovanni Tarsia e Gaetano Falciglia

ma anche nel linguaggio e nel pensiero bisogna rispettare la vita di ognuno di noi perché è il dono più bello che si possa ricevere». Ha invitato tutti i presentiì «a stare vicini alle famiglie non con le lacrime ma moralmente e spiritualmente e far ritrovare loro nei limi-

ti del possibile la serenità perduta». Era talmente tanta la folla che la chiesa più grande di Policoro non ce la faceva a contenere amici, parenti e cittadini comuni che hanno partecipato emotivamente al dramma non solo cittadino, ma che ha toccato i sentimenti di tutta

la regione. Qualcuno si è addirittura sentito male durante la santa messa. Alla fine della quale più di un applauso, tutti lunghissimi, hanno salutato per l’ultima volta i due Angeli Giovanni e Gaetano. Gabriele Elia regione@luedi.it

NEL 2008 è stato di circa 8,5 milioni di euro il sostegno concesso dalla Regione Basilicata per l’acquisto della prima casa (con 344 domande liquidate) nell’ambito dei programmi di edilizia residenziale pubblica agevolata: è quanto scritto nella relazione sulle attività annuali dei dipartimenti regionali. Altri otto milioni sono stati liquidati nell’ambito degli incentivi alle cooperative edilizie e alle imprese di costruzione. Per l’edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, invece, sono stati avviati interventi a Rionero in Vulture, Pignola e Policoro. Nel corso del 2008 sono anche stati sottoscritti accordi di programma per la realizzazione dei Programmi innovativi in ambito urbano, nel potentino, a Melfi (3,1 milioni di euro) e a San Severino Lucano (due milioni di euro) e del programma di recupero del rione Cappuccini di Matera (516 mila euro). Nell’ultimo anno, infine, sono state previste nuove risorse (circa 3,5 milioni di euro) per il Piano di interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, a cui si aggiungono 16 milioni per l’adeguamento alle norme antisismiche.

Istituzioni, parenti e amici per l’ultimo saluto alla dirigente regionale

Ciao Cecilia, con te vanno via la sensibilità e il coraggio POTENZA - C'era un profondo silenzio nella chiesa di rione Betlemme. Un silenzio grande quanto il vuoto che ha lasciato la perdita di Cecilia Salvia. Non è stata solo una donna delle istituzioni, che si è contraddistinta negli incarichi ricoperti per grande professionalità ed elevato senso di responsabilità sociale. Cecilia ha lasciato in tutti coloro che l'hanno conosciuta l'esempio di una donna dalla grande umanità e l'indiscutibile coraggio. E, ieri, la testimonianza di tante istituzioni alla cerimonia funebre dell’avvocato e dirigente regionale, non era solo una presenza formale. A Cecilia l'ultimo saluto hanno voluto offrirlo in primo luogo in qualità di amica. Tanto dolore e commozione nella chiesa forse troppo piccola per ospitare tutti i presenti. Il presidente della Regione Basilicata seduto ai primi banchi, il presidente della Provincia, Sabino Altobello, il senatore Filippo Bubbico, i consiglieri regionali Vincenzo Folino, Roberto Falotico, Luigi Scaglione, Donato Salvatore, il deputato Salvatore Margiotta, il segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza, il consigliere comunale Roberto Speranza, il sindaco di Tito Pasquale Scavone, e ancora tanti altri rappresentanti istituzionali, dirigenti e dipendenti della Regione, della Provincia, i compa-

IL RICORDO DEL PRESIDENTE DE FILIPPO

I funerali di Cecilia Salvia. La dirigente regionale è ripresa nella fotografia al lato.

gni del partito, gli amici di Tito. E poi loro, i figli, il marito, il fratello e i parenti più prossimi raccolti in un composto dolore. «Beati i puri di cuore», è l'omelia di don Angelo. All'entrata della chiesa ci sono ancora tante altre persone che non riescono a entrare. Alle pareti, tanti i manifesti con i messaggi di cordo-

glio di vari enti. Cecilia Salvia si è spenta dopo una lunga malattia, ma fino alla fine ha continuato a garantire il suo impegno nell'incarico ricoperto in qualità di dirigente presso l'ufficio della Giunta regionale. In passato l'avvocato di origini titesi è stata responsabile dell'autorità per i Diritti e le pari opportunità, dirigente respon-

sabile dell'Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione, dirigente Autorità di gestione delle politiche comunitarie e dirigente generale dei dipartimenti Attività produttive e Formazione della Regione Basilicata. Cecilia Salvia ha anche profuso grande impegno nell'Unione donne italiane e nell'associazione Telefono Donna, di cui Cecilia Salvia è stata fondatrice, svolgendo in particolare nel centro Donne e Giustizia dell'Udi, attività di consulenza alle donne vittime di violenza ed ai giovani con problemi sociali e promuovendo attraverso l'associazione Telefono Donna la costituzione della Commissione pari opportunità, al fine di rendere le donne consapevoli dei loro diritti. Mariateresa Labanca

Ha la voce che gli trema dalla commozione, il presidente De Filippo, mentre legge il suo messaggio personale a Cecilia Salvia, sua collaboratrice per anni e soprattutto amica. La messa è finita, ma nessuno osa uscire dalla chiesa. In religioso silenzio tutti ascoltano. Parole che ognuno avrebbe voluto rivolgerle per l’ultima volta: Non era facile parlare in questa circostanza. Ho provato a difendermi dalla emozione scrivendo pochi pensieri. Ho conosciuto Cecilia molti anni fa. Io ero quasi un ragazzo. Frequentavamo amici comuni. Mi colpivano già allora le sue qualità. Una competenza giuridica profonda e creativa. Una curiosità culturale ampia, una sensibilità sociale coraggiosa, nei tempi di una parità di genere ancora sottovoce, forse addirittura clandestina, in una Basilicata che iniziava finalmente a guardare il mondo con lo sguardo più largo che solo insieme, uomini e donne di questa terra possono garantire. Aveva una dolcezza a volte irriverente e un modo tutto suo che ha mantenuto fino alla fine, di essere giovane, quella ragazza elegante e pungente che vedevamo in azione sulle grandi questioni. Come succede a chi ha carattere: non è mai cambiata. Sempre lei, comunque e dovunque. Al di là del ruolo e delle situazioni. Era rimasta di questa antica frequentazione un 'intesa umana e personale, quasi una confidenziale complicità, negli anni in cui io arrivai in Regione. Cecilia ha sicuramente rappresentato il tempo nuovo della vita regionale, ai vertici dell'amministrazione, guidando uffici, strutture e dipartimenti, e ribaltando, finalmente, un tacito, ma sicuramente presente pregiudizio, che provava a mantenere in ombra quella parte ricca, prorompente ed innovativa della Basilicata che erano le donne. Potrei ordinare un filo interminabile di ricordi, in questi anni di vita regionale. Da qualsiasi responsabilità nella quale ero occupato con Cecilia era rimasto un legame che era affollato di spunti, di situazioni di uomini e di donne, a partire dalla indimenticabile Ester, che nella grande battaglia della vita arrivano i nostri sentimenti, li rendono capaci di ospitare passioni. Cecilia era lì nella guida degli uffici che le venivano assegnati, ma sempre collaborativa con i colleghi, ma incline a certa indolenza burocratica, sempre fantasiosa e ricca di soluzioni. Non è troppo, lo sanno tutti, se l'abbiamo considerata un cardine dell'amministrazione Regionale. Dalla ragione e quando si finisce di nascere non c'è tregua alla nostra sofferenza e ai ricordi. Dobbiamo essere tutti insieme amici e familiari, convinti che abbiamo avuto una grande fortuna nell'angolo dei grandi problemi del mondo e in questa parte di vita a conoscerla, frequentarla ed apprezzarla. Ci porteremo a tutela di questa memoria, tutti un debito con Cecilia. Ma il suo racconto professionale non lo dobbiamo fare solo oggi ma nei prossimi anni. Ai familiari, al marito, ai figli, agli amici vorrei con il cuore, avvolto nel più grande dei dolori, consegnare semplicemente, la grandissima riconoscenza di tutta l'amministrazione regionale.


24 Ore in Basilicata

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Riunione “segreta” oggi degli ex diellini invitati da Roberto Falotico

Ammessi solo i “doc” della Margherita di SALVATORE SANTORO POTENZA - Un incontro tra amici. Tra amici di partito. Lo stesso per tutti: il Partito democratico. Ma con un comune denominatore doppio: sono tutti ex dirigenti della Dc e poi della Margherita. Nella giornata di oggi si incontreranno nella stessa stanza almeno una decina di big. L’organizzatore della “convention” dovrebbe essere l’assessore regionale all’Agricoltura (ed ex segretario lucano della Margherita fino al giorno della fusione con i Ds per dare alla luce il Pd) Roberto Falotico. Sulla riunione degli ex diellini però, c’è il massimo riserbo. Anche in tarda serata di ieri, i diretti interessati smentivano “cadendo dalle nuvole”. Anzi a un certo punto Falotico era dato per un weekend “familiare” nella capitale. Ma c’è anche chi giurava di averlo visto a Potenza

poche ore prima. Insomma, l’incontro doveva rimanere segreto. Ma non è certo un mistero che l’area ex diellina del Pd lucano sia in fermento e che viva anche con disagio la coabitazione con gli ex diessini. E che da più parti si descriva un tentativo di riorganizzare le fila degli ex della Margherita per “constrastare” i vertici della segreteria lucana democratica dell’ex diessino Piero Lacorazza e dei suoi mentori Vincenzo Folino e Filippo Bubbico è un dato di cronaca. Più che un’indiscrezione. In ogni caso non è emerso dove e quando precisamente Falotico avrebbe dato appuntamento ai big ex Dc. Ma se non c’è notizia del luogo si sa invece, chi sono gli invitati. Tra loro ci sono l’ex parlamentare Romualdo Coviello, insieme all’ex dirigente democristiano Donato Martiello e Antonio Papaleo. Insieme a loro, Vincenzo Viti e il deputa-

to Salvatore Margiotta. E secondo le indiscrezioni ci dovrebbe essere anche il parlamentare Carlo Chiurazzi. Sicuramente invitato il presidente della giunta Vito De Filippo anche se non è certa la sua presenza per non intaccare gli equilibri politici all’interno del Pd proprio in piena fase di risoluzione della crisi di giunta. Tra gli invitati figura anche l’ex presidente della Regione, Tonio Boccia che secondo le indiscrezioni però non dovrebbe essere della riunione. Non sono stati invitati (sempre secondo i bene informati) il consigliere regionale Gennaro Straziuso, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e il capogruppo Pd in consiglio regionale, Erminio Restaino che nonostante il loro recente passato diellino si sono integrati più facilmente all’interno del nuovo partito con gli ambienti ex diessi-

Roberto Falotico

ni. Che questo sia il primo incontro “politico” di una corrente che punta alla segreteria del Pd ancora non

è certo, anche se a dirla con il democristiano Andreotti «a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca».

La denuncia dell’amministratore dell’Aristeo: nell’Alto Bradano incassi di Natale saltati

Strade pericolose, i turisti vanno via La proposta: collegamento Fal veloce con la Puglia QUESTA volta proprio non l’ha mandata giù. L’amministratore unico della società consortile per lo sviluppo rurale Aristeo, Saverio Lamiranda, ha scritto ai presidenti della Provincia, della Cm Alto Bradano, della Cciaa di Potenza, ai sindaci di Acerenza e Forenza, alla Confesercenti provinciale per segnalare quanto segue: durante le festività natalizie e di fine anno gruppi turistici, in gran parte pugliesi, che avevano effettuato prenotazioni per soggiorni in strutture ricettive dell’Alto Bradano (Acerenza e Forenza in particolare), di fronte alle cattive condizioni metereologiche, hanno disdetto le prenotazioni per la preoccupazione di dover percorrere strade assolutamente insicure ed anche prive di sufficiente segnaletica sia orizzontale che verticale. Quindi, carta e penna alla mano, ha scritto così alle istituzioni locali: «Investimenti produttivi e turistici già realizzati e quelli in corso, in particolare a Forenza ed Acerenza - è il contenuto della lettera - risentono negativamente delle difficoltà di percorrenza delle strade esistenti. Infatti, l’insufficiente manutenzione e la mancanza di interventi strutturali di risanamento

Il comune di Forenza

sulle strade provinciali numero 10 e 122 rendono le due arterie assolutamente impercorribili e pericolose». «Le stesse - evidenzia ancora l’amministrazione di Aristeo - costituiscono vie d’accesso “essenziali” per tutta l’area da parte di numerosi utenti provenienti da Bari e provincia». Nel ricordare le disdette di prenotazioni di soggiorni, Lamiranda sottolinea come il mercato di Bari e provincia sia molto importante per lo sviluppo turistico dell’area, candidata ad ospitare un centro di eccellenza per la gastronomia mediterranea. «L’ambizione - scrive l’amministratore unico - che

riteniamo perseguibile, di poter diventare meta e dimora di un turismo ambientale, enogastronomico e culturale mediterraneo non può fare affidamento su un’infrastrutturazione viaria accidentata ed insicura». Sono, quindi, - sottolinea - assolutamente indispensabili ed urgenti interventi in grado di risolvere definitivamente le condizioni rappresentate. L’amministratore di Aristeo lancia quindi una proposta in grado di sostenere lo sviluppo ricercato: richiedere alle Fal di attivare un collegamento (almeno per i fine settimana) “veloce” (una sorta di treno espresso), da Bari al casello di Tor-

re Vosa, assicurando la percorrenza della tratta in un tempo non superiore ad un’ora circa. Il Consorzio si dichiara «fin d’ora disponibile» a concordare misure specifiche di accoglienza, fin dalla partenza da Bari, ed anche valutare l’ipotesi di “gestire” una o due carrozze, allo scopo specificatamente dedicate, secondo ipotesi da condividere. Il presidente provinciale della Confesercenti Prospero Cassino, ha condiviso l’ iniziativa e ha espresso il pieno sostegno, perché i problemi evidenziati siano risolti attraverso una conferenza di servizio promossa dalla Provincia, con gli enti locali interessati e il coinvolgimento degli operatori di settore e delle loro organizzazioni professionali e di categoria e, per la corsa Fal, attraverso l’intervento della Regione. «Per la Confesercenti - ha detto Cassino - il turismo ambientale, enogastronomico e culturale è sicuramente una carta importante per lo sviluppo di aree, come quella dell’Alto Bradano, che hanno risorse attrattive significative che in altre zone del Paese producono flussi turistici, lavoro per imprese e occupazione anche nell’economia locale dell'indotto».

Il direttore Perri ha incontrato gli operatori e i consorzi

Territorio, il programma dell’Apt UNA spinta decisa verso il coordinamento delle politiche per il turismo e il marketing territoriale e una strategia integrata per la promozione sui mercati nazionali e per l’internazionalizzazione della Basilicata, che faccia perno sul rafforzamento delle quote di mercato già acquisite in mercati consolidatiò, come Inghilterra, Germania e Olanda, e sull’avvio di azioni sperimentali in Russia e Svezia, mercati emergenti. Sono queste le principali linee operative delineate dal direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri. Linee condivise dai ventiquattro operatori turistici lucani presenti, in rappresentanza di undici consorzi, associazioni ed agenzie incoming, all’incontro promosso dall’Apt nell’ambito delle attività di definizione ed elaborazione partecipata degli obiettivi strategici per il prossimo triennio. I partecipanti hanno manifestato apprezzamento e consenso per la metodologia di lavoro adottata dall’Apt

che vede il protagonismo degli attori del sistema di intermediazione organizzata lucana in sinergia con gli attori istituzionali e che punta sul coinvolgimento di un partner, dotato di adeguata sensibilità culturale e di specifiche competenze linguistiche, promotore dell’offerta e del brand Basilicata nei paesi obiettivo. A supporto di tale strategia di comunicazione è prevista una campagna informativa e mediatica e la progettazione e organizzazione di eventi in concomitanza con lo svolgimento di Borse del turismo così da aumentare la visibilità del sistema turistico regionale ed attivare relazioni con stakeholder ben definiti quali tour operator, opinion leader, giornalisti. Nel corso del meeting gli operatori intervenuti hanno, inoltre, sottolineato la necessità di un incremento, ad opera della Regione Basilicata, delle risorse finanziarie destinate alla promo commercializzazione e hanno richiesto una maggiore par-

tecipazione degli enti territoriali alle questioni inerenti l’offerta turistica locale al fine di garantire la sistematizzazione e messa a valore di tutte le risorse turistiche, in particolare, attraverso la strutturazione di un calendario di manifestazioni ed iniziative ben programmate per lo sviluppo del turismo leisure che presenta un carattere di trasversalità con segmenti turistici, come quello enogastronomico, dalle significative ricadute economiche. Opinioni favorevoli sono, infine, state espresse in merito alle attività promozionali intraprese dall’Apt nelle regioni contermini e in alcune città campione italiane. E il considerare capitali europee che beneficiano di voli diretti con Bari e Napoli, come mercati di “prossimità”, proponendo così una strategia apprezzabile sotto il profilo della concretezza e maggiormente idonea a rafforzare la conoscenza e la competitività del territorio lucano. regione@luedi.it

DI LORENZO A LOGUERCIO NELLA stessa direzione va anche l’intervento del vice presidente della Commissione attività produttive, Pasquale Di Lorenzo, ha formalizzato una richiesta di audizione in terza commissione dell’assessore alle Infrastrutture e mobilità e del commissario delle Ferrovie Appuro Lucane. «In un momento particolare come questo - dice Di Lorenzo - dove sembrano tramontate ipotesi ottimistiche ed utopistiche di stanziamenti pubblici per ipotetici collegamenti ferroviari di Matera riteniamo si logico e giusto ripartire da quello che si ha . Le Fal rappresentano ancora oggi l’unico collegamento di Matera con Bari e quindi con lo snodo strategico Adriatico, pur tuttavia, espletando un servizio in termini di qualità e tempi di percorrenza da terzo mondo. Per questo motivo riteniamo doveroso puntare tutti gli sforzi economici statali e regionali per agire sul lato dell’abbassamento

dei tempi di percorrenza, sull’elevamento della qualità dei servizi offerti ai viaggiatori e affrontare d’intesa con la Regione Puglia lo snodo importantissimo del terminal con l’aeroporto di Bari Palese, nonché le disponibilità esecutive e concrete per verificare l’ampliamento del servizio metropolitano nella città di Matera». Di Lorenzo ritiene anche che sia indispensabile costruire un tavolo di programmazione che deve coinvolgere Governo, le due Regioni interessate ed il comune di Matera. «In un recente incontro avuto con il ministro Matteoli - conclude - c’è stata una piena condivisione di intenti sulla indubbia razionalità di puntare a rendere il collegamento delle Fal di Matera con Bari un servizio metropolitano di superficie veloce con standard di livello europeo e con la disponibilità da parte del Governo di impegnare le risorse finanziaria necessarie».

Guerra del gas

Franco Mattia: «I ritardi della Sel ci penalizzano» «MENTRE il Governo è impegnato a prevenire gli effetti della cosiddetta “guerra del gas” tra Russia e Ucraina che potrebbe avere ripercussioni dirette sulle forniture di gas al nostro Paese, i ritardi nella piena operatività della Sel (Società energetica lucana), proprio nel caso della gestione delle risorse lucane di gas, diventano ancor più irresponsabili». A sostenerlo è il consigliere regionale di Fi-Pdl, Franco Mattia, ricordando che in attuazione dell’accordo regione Basificata -Total, la Sel ha l’incarico della gestione di tutti i giacimenti di gas che sono associati a quelli petroliferi. Nel settore della distribuzione del gas alle terminazioni di utente la Sel, in base all’intesa intercorsa - sottolinea Mattia - non opererà diret-

tamente, ma tramite una propria controllata che sarà costituita insieme ad altri enti locali, alcuni dei quali già titolari, anche tramite municipalizzate, di reti di distribuzione. Inoltre potrà contare sul contributo di circa 25 milioni di Euro previsto nell'intesa tra Eni e Regione sul petrolio della Val d’Agri, per l'ultimazione dello schema delle reti del metano. «Dunque una strategia volta a sfruttare le opportunità che si apriranno con la fine del regime transitorio previsto dalle norme di liberalizzazione».« Entrambi questi aspetti dovrebbero consentire di ottenere per i lucani migliori condizioni di mercato, ma conclude - si continua a perdere tempo e a sprecare l'occasione delle risorse lucane di gas».


14 Portafoglio Il premier russo, Putin, punta il dito «contro la lotta politica interna in Ucraina» Domenica 11 gennaio 2009

Mosca-Kiev, accordo vicino Sottoscritto un protocollo con l’Ue per il monitoraggio di CLAUDIO SALVALAGGIO MOSCA – Sembra vicina ad una soluzione la 'guerra del gas' tra Mosca e Kiev, almeno sul fronte delle forniture di gas russo all’Europa attraverso l’Ucraina: nel pomeriggio di ieri Mosca ha sottoscritto con la Ue un protocollo per il monitoraggio internazionale del transito del proprio metano e stasera potrebbe firmarlo anche Kiev, come ha preannunciato il viceministro degli esteri ucraino Kostiantin Eliseiev. A tessere la tela di questa difficile mediazione è stato il presidente di turno della Ue, il premier ceco Mirek Topolanev, che dopo un incontro di cinque ore a Mosca con il premier Vladimir Putin è tornato nella capitale ucraina per incontrare nuovamente la sua collega Iulia Timoshenko. Il protocollo definisce le modalità del monitoraggio e la composizione della commissione incaricata, di cui faranno parte non solo esperti ucraini, russi e della Ue ma anche di compagnie europee importatrici, come annunciato da Putin e avversato da Kiev, nel timore dell’inclusione di società controllate in qualche modo da Gazprom. Il premier russo ha assicurato che i rubinetti, chiusi mercoledì scorso con l’accusa – respinta da Kiev – di furti di gas, riapriranno «non appena il meccanismo di controllo comincerà a lavorare». Da quel momento, però, occorreranno circa tre giorni per far arri-

Detroit, apre il Salone che spera nel “rilancio” di GRAZIELLA MARINO

vare il metano all’Europa, che importa il 25% del gas dalla Russia, l’80% del quale passa attraverso l’Ucraina. Gli 'osservatori' sono già partiti per i siti prestabiliti ma appare difficile il ripristino della normalità prima di lunedì-martedì: i Paesi europei più colpiti dall’emergenza nel pieno di un’ondata di gelo, come la Serbia, la Bosnia-Erzegovina e la Slovacchia, dovranno stringere ancora i denti. Putin ha inoltre minacciato la riduzione delle forniture in caso di nuove furti da parte ucraina e non ha rinunciato ad attaccare l’ex repubblica sovietica, accu-

sandola di un vero e proprio «blocco del gas» di cui i Paesi rimasti vittima dovrebbero chiedere conto ad un tribunale speciale, come previsto dalla carta energetica. Il capo del governo russo non ha esitato a puntare il dito contro «un’aspra lotta politica interna» che sta degenerando «in una lotta tra clan» e di cui «siamo diventati ostaggio»: evidente l’allusione allo scontro fratricida tra il presidente Viktor Iushenko e la premier Iulia Timoshenko, entrambi in corsa per le presidenziali di fine anno. Un duello nel quale la Timoshenko sembra voler giocare la car-

BORSA

ta del dialogo con Mosca, isolando sempre di più il suo ex mentore, accusato nella mattinata di ieri da Gazprom di boicottare l’intesa sul monitoraggio del transito del gas russo. Ma Putin si è spinto oltre, sostenendo paternalisticamente che Mosca vuole «aiutare l’Ucraina a sbarazzarsi di truffatori e corrotti» che speculano nel rivendere internamente il gas russo a prezzi quasi raddoppiati. Un colpo assestato pensando anche alla trattativa, ancora in alto mare, sul prezzo del gas all’Ucraina per il 2009, che il Cremlino vuole portare a livelli di mercato europeo.

DETROIT – Sarà pure un Salone di crisi che, per la prima volta nella sua storia, vede la defezione di importanti protagonisti del mercato americano come Nissan, Land Rover, Mitsubishi, Suzuki, Porsche, Ferrari e Rolls-Royce, eppure all’edizione 2009 del Naias, il Salone dell’auto di Detroit che oggi, fino al 13 gennaio, apre i battenti alla stampa, c'è la corsa per essere presenti. Sono infatti oltre 4.000 i giornalisti, provenienti da tutto il mondo, che hanno chiesto di essere accreditati, ovvero circa il 50% in più rispetto al 2008. Quest’anno, infatti, a Detroit, sono di scena le prove del rilancio e il futuro dell’auto. Ma non quello solito delle altre edizioni, ricco di 'concept e dream car' tanto stravaganti quanto lontane da un progetto di produzione. Le circa 50 novità (di cui oltre una ventina anteprime mondiali) che le case automobilistiche presenteranno al pubblico americano, invece, comprese le numerose concept, quasi certamente saranno i modelli che nei prossimi anni popoleranno le strade degli Stati Uniti e del mondo. La maggior parte sono di dimensioni ridotte rispetto al passato, più 'verdi' e, soprattutto,

parlano prevalentemente europeo o giapponese. A causa della crisi che le ha travolte, infatti, le proposte delle padrone di casa appaiono abbastanza sottotono. Tra le proposte 'verdi' spopolano le ibride e le elettriche. Il pubblico americano, a cui il Salone sarà aperto dal 17 al 25 gennaio, potrà ammirare in anteprima mondiale il nuovo restyling della Toyota Prius, la cui commercializzazione è attesa ad inizio estate. La nuova versione dell’ibrido di Toyota dovrebbe offrire anche un sistema plug-in per ricaricare le batterie con una normale presa di corrente. Anche Lexus aggiungerà alla sua gamma un nuovo ibrido: la berlina HS 250h, mentre è targato Toyota l’EV Concept, una citycar mossa esclusivamente da un motore elettrico che potrebbe essere la versione elettrica della nuova iQ ed arrivare sul mercato già nel 2010. Altra primizia mondiale del Salone sarà la ibrida Honda Insight, unica vera concorrente della Prius, mentre la Mercedes rivelerà la concept car 'BlueZero' basata sul pianale della nuova Classe A e B e con tre motorizzazioni: elettrica, ibrida e a pila combustibile. Anche il concept della nuova Legacy di Subaru dovrebbe avere una opzione ibrida.

CONSULENZA FISCALE a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista

Pensioni, domande entro il 26 di SERGIO D’ONOFRIO ROMA - Scadenza in vista per il personale della scuola che vuole lasciare il servizio dal 1° settembre del 2009. Il 26 gennaio è l'ultimo giorno per presentare all'istituto di appartenenza la domanda per il collocamento a riposo con la pensione di anzianità o di vecchiaia. Come ogni anno, entro lo stesso termine vanno presentate anche le richieste per restare nella scuola da pensionati con un rapporto a part time o per essere trattenuti in servizio oltre il 65° anno di età. USCITA ANTICIPATA Per garantire il regolare svolgimento dell'anno scolastico, gli insegnanti e il restante personale possono accedere alla pensione di anzianità con una sola finestra nel corso dell'anno. Il concentramento delle uscite al 1° settembre ha comportato una correzione dei nuovi requisiti previsti dalla legge 247/2007 per l'anno 2009. Mentre infatti per la generalità dei dipendenti 35 anni di contributi e 58 di età sono sufficienti solo se raggiunti entro il 30 giugno, per il personale della scuola le stesse condizioni valgono per ulteriori sei mesi. Come per il passato, inoltre, i requisiti di età e di contribuzione si considerano acquisiti se raggiunti entro il 31 dicembre dell'anno. Questo significa, tanto per fare un esempio, che si può ottenere la pensione di anzianità dal 1° settembre del 2009 anche se a tale data si hanno solo 34 anni e 8 mesi di servizio e un 'età di 57 anni e 8 mesi. A partire dal 2010 anche il personale della scuola dovrà rispettare, come mostra la tabella, i requisiti più severi previsti per le altre categorie, ferma restan-

do la possibilità di lasciare il servizio a qualsiasi età con 40 anni di contributi. PENSIONE E PART TIME Dopo la pensione si può lavorare anche senza lasciare definitivamente la scuola. La legge 662/96 consente infatti ai dipendenti di ruolo che hanno maturato il diritto alla pensione di anzianità di passare dal tempo pieno al part time. Chi si avvale di questa possibilità percepirà una parte pensione e una di retribuzione commisurata alle ore lavorate. Al momento della cessazione dal servizio, l'Inpdap ricalcolerà il trattamento pensionistico, maggiorandolo per i contributi acquisiti durante il periodo di lavoro a part time. L'indennità di buonuscita sarà invece liquidata una sola volta al termine dell'attività lavorativa. USCITA PER VECCHIAIA Una sola finestra di uscita, dal 1° settembre di ogni anno, è prevista anche per la pensione di vecchiaia. Per le donne, che rappresentano l'80% del personale docente, il diritto scatta a al compimento del 60° anno di età. Non si tratta comunque un obbligo, visto che come i colleghi maschi possono continuare a lavorare fino al compimento del 65° anno di età. Non è più lasciata invece alla libera scelta del dipendente la permanenza in servizio per altri due anni fino al 67° anno di età. Alla luce delle nuove regole varate con la legge 133/2008 per il pubblico impiego, il trattenimento in servizio è rimesso alla decisione dell'amministrazione,la quale potrà stabilire per esigenze di funzionalità il collocamento a riposo di coloro che hanno raggiunto il 65° anno di età. Sulla base delle stesse norme potrà essere mandato a casa, con un preavviso di sei mesi, anche chi ha maturato 40 anni di contributi.

Perdono fiscale con sanzioni ridotte COLORO che hanno saltato gli ultimi appuntamenti con il Fisco possono regolarizzare il tutto attraverso il ravvedimento operoso che consente di cancellare le violazioni commesse versando il dovuto con sanzioni ridotte. Ici I soggetti che non hanno eseguito il versamento dell'Ici a saldo, scaduto il 16 dicembre scorso, rischiano l'irrogazione della sanzione pari al 30% dell'importo non versato, unitamente all'applicazione degli interessi di mora. Tuttavia, vi è la possibilità di regolarizzare la violazione pagando una piccola sanzione. Peraltro, il decreto legge 185/2008, articolo 16, comma 5 ha ridotto le sanzioni dovute per il ravvedimento operoso previste dall'articolo 13 del decreto legislativo 472/1997. In seguito a queste modifiche, chi non versa l'Ici nei termini si può ravvedere entro trenta giorni dal momento in cui ha commesso la violazione, beneficiando della sanzione non più ridotta ad un ottavo bensì a un dodicesimo del minimo. In altri termini, non si applica la penalità del 3,75% (un ottavo del 30%) del tributo dovuto, ma del 2,5% che rappresenta un dodicesimo del 30%.

Chi non si ravvede entro il prossimo 15 gennaio potrà ancora regolarizzare l'omesso, parziale o tardivo versamento entro un anno dal momento in cui ha commesso la violazione con una sanzione, ridotta dal decreto legge 185/2008, dal 6% al 3%. In entrambi i casi, il versamento della sanzione deve essere eseguito contestualmente alla regolarizzazione del pagamento del tributo nonché a quello degli interessi legali pari al 3%. Il versamento deve essere effettuato utilizzando gli stessi bollettini di conto corrente postale che servono per versare l'Ici con l'accortezza di barrare la casella “ravvedimento operoso”. Nelle caselle dedicate alle voci “terreni”, “aree fabbricabili” o “altri fabbricati”, a seconda del motivo per cui si paga, va indicata l'imposta dovuta, senza sanzioni né interessi, che vanno invece cumulati all'imposta e riportati nello spazio dell'importo totale del versamento. Il pagamento può anche avvenire con l'utilizzo del modello F24. Irpef e Irap Chi non ha pagato la seconda o unica rata degli acconti 2007 Irpef e/o Irap, scaduti il primo dicembre scorso, può regolarizzare il

dovuto con sanzioni ed interessi che si calcolano con le identiche modalità dell'Ici. Pertanto, chi si mette in regola entro la data di presentazione della prossima dichiarazione dei redditi oltre all'imposta non versata, dovrà pagare la sanzione del 3% più gli interessi del 3% calcolati dal 2 dicembre 2008 fino alla data del versamento. Le maggiori imposte dovute, le sanzioni e gli interessi si versano con la tradizionale delega F24. Le sezioni della delega da adoperare sono le stesse che si sarebbero dovute utilizzare per il pagamento dell'imposta. Anche il codice tributo, da indicare per il versamento di tributi ed interessi, è lo stesso relativo all'imposta dovuta. Gli interessi vanno sommati direttamente al tributo mentre la sanzione va indicata separatamente con il relativo codice e quindi: 8901 sanzione pecuniaria Irpef - 8907 sanzione pecuniaria Irap. Caso contrario, l'Agenzia delle Entrate chiederà il pagamento della sanzione pari al 30% oltre agli interessi. Tuttavia, se si versa il dovuto entro trenta giorni dal ricevimento dell'apposita comunicazione del Fisco, la sanzione si riduce al 10%.


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Domenica 11 gennaio 2009

GIUSTIZIA DIBATTITO VIVO

GUERRA DEL GAS E RISORSE

di ALBERTO VIRGILIO dalla prima conseguenti modifiche nella struttura e nei compiti del Consiglio superiore della magistratura); la stessa composizione di tale organo mediante la riduzione da due terzi a un terzo della quota dei membri eletti all'interno della magistratura e con designazione degli altri due terzi ad opera del Parlamento e del Presidente della Repubblica; il principio di obbligatorietà dell'azione penale (nel senso di affidare al Parlamento la indicazione dei reati da perseguire di preferenza); l'uso e i limiti da stabilire per le intercettazioni telefonicche quale mezzo di prova ; l'attribuzione a un organo collegiale e non monocratico del potere di decidere sull'istanza di ordinare misure cautelari (come l'arresto in carcere o soltanto domiciliare) . Sono inoltre all'ordine del giorno altre modifiche di dettaglio rese recessarie rispetto alle innovazioni avanti indicate. Come emerge dalla elencazione che precede , si tratta di promuovere mutamenti profondi nell'attuale sistema giudiziario , che vanno meditati con grande attenzione perchè comportano , ove accolte in tutto o in parte , una nuova prospettiva nel ruolo e dell'attività giudiziaria , il cui svolgimento si riflette sull'interesse di tutta la collettività. Intanto , è opportuno sottolineare che per la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e magistrati giudicanti , come per la modifica del Csm nell'attuale formazione , nonchè per intaccare il principio di obbligatorietà dell'azione penale , si renderebbe comunque necessaria la speciale procedura di revisione costituzionale, con le incertezze e i tempi lunghi ad essa relativi. Da tale procedura non si può assolutamente prescindere per l'attuazione delle menzionate proposte , le quali sono in netto contrasto con le disposizioni della Carta che ora regolano quelle materie Ma anche per le altre innovazioni realizzabili con legge ordinaria bisogna procedere con il massimo impegno nel valutarne l'opportunità e le conseguenze che ne deriverebbero. Nel coacervo delle questioni che il delicato argomento necessariamente offre all'attenzione degli esperti in sede dottrinaria e processuale non è facile esprimere preferenze per l'una o l'altra delle soluzioni ipotizzate dagli esponenti della politica. Quella che si i può invece sicuramente affermare è la necessità che su ciascuna delle indicate proposte siano ascoltate non soltanto le voci di provenienza politica ma anche quelle dei soggetti che per esperienza specifica acquisita nel settore possano apportare preziosi contributi di riflessione e di chiarezza. Ciò potrebbe eventualmente avvenire in sede di commissioni parlamentari. E' un'esigenza che viene appagata in ogni branca della vita sociale ed è pertanto giusto che eguale sistema sia adottato nel campo della giustizia e della sua efficienza. Le classi che operano direttamente nell'espletamento del pubblico servizio della giustizia , come gli stessi magistrati ( attraverso i loro organi rappresentativi ) e anche gli ordini professionali forensi , hanno infatti pieno titolo per esprimere le loro valutazioni sulla base della quotidiana esperienza acquisita nella rispettiva loro attività. Quanto sopra esposto vale a giustificare l'esortazione alla massima cautela , che ci sentiamo di rivolgere a tutti , allo scopo di evitare il rischio di procedere con spirito di superficialità o di semplice fretta in un comparto delle funzioni istituzionali che riveste la massima importanza per la civile convivenza.

CONFERENZA CON IL SOLITI SLOGAN

LA SOLITA conferenza stampa di fine anno, i soliti slogan: quanto siamo stati bravi, tutto va bene e tutto andrà meglio. Non ci aspettavamo nulla di diverso dal massimo esponente regionale del centrosinistra. Presentarsi all’incontro con la stampa in maniera esclusiva senza una Giunta nel pieno delle sue funzioni è quanto mai singolare e la dice tutta sullo stato di confusione in cui versa il centro sinistra. sulla conferenza stampa tenuta ieri dal presidente della Regione De Filippo. Le dimissioni dell’ex assessore Folino hanno segnato decisamente gli eventi politici di questi mesi aprendo di fatto una crisi ancora oggi irrisolta e avviando quella sorta di regolamento dei conti all’interno del Pd che ha monopolizzato le cronache politiche distogliendo l’attenzione dai reali problemi. La politica fallimentare e logorante del centrosinistra, incapace di dare risposte concrete e di indicare una giusta via che possa garantire un futuro alla nostra regione ha aleggiato come un fantasma all’interno della sala Verrastro dove il presidente della Giunta Vito De Filippo ha prodotto il suo exploit nel tentativo di ammaliare l’opinione pubblica con una serie di proclami che cozzano duramente con le tante questioni mai affrontate e che tante volte abbiamo ribadito. La voglia di apparire ancora una volta è prevalsa sul buon senso, crediamo che il centrosinistra abbia perso una ulteriore buona occasione per tacere. Michele Napoli consigliere regionale (gruppo misto - la Destra)

IL RITORNO DEL CODICE DI HAMMURABI di ANNA R. G. RIVELLI* A QUESTO PUNTO vale la pena guardare in faccia la realtà, deporre le armi e prendere coscienza dell'arcaico progresso del nostro Diritto. Si vuole, però, prima specificare tra parentesi che l'espressione “deporre le armi” è del tutto metaforica, dal momento che si vorrebbe almeno evitare di incappare in un'accusa di violenza privata con l'uso delle armi, come paradossalmente già successo al giornalista materano Nicola Piccenna, reo di aver fatto ricorso in un suo articolo ad una poetica e medievaleggiante metafora (http://www.toghelucane.blogspot.com:80/). Davvero conviene ormai dire almeno a se stessi come stanno realmente le cose. La riforma della giustizia bisogna chiederla a gran voce: rivogliamo il codice di Hammurabi, quello in cui senza ipocrisie si poteva trovare scritto che la legge è diversa per tutti. Bei tempi, in fondo, quelli in cui quanto meno si era consapevoli di andare incontro a un differente trattamento a seconda dell'appartenenza ad una piuttosto che ad un'altra classe sociale. Non c'è nulla di più umiliante, infatti, per un uomo libero del dover fingere ancora di credere che oggi, dopo le Forleo, dopo i De Magistris, la Giustizia vera continui ad essere destinata al trionfo; nulla di più umiliante del dover dichiarare verso le Istituzioni dello Stato una stima che da tempo si è affievolita ed ormai quasi non esiste più. Nella vicenda, già di per sé più che scandalosa, delle numerose inchieste sottratte a De Magistris, si continua ad aggiungere scandalo a scandalo e si ha poi l'ardire di chiedere ancora fiducia nell'operato della magistratura. Ci domandiamo: di quale magistratura? Di quella che vive nel serafico blu dipinto di blu dell'attuale Governo, di quella che dorme tra i sette guanciali dell'inerzia o di quella bipartisan che funziona col timer? Di chi avere fiducia? Certo non di un Woodcock, men che meno di un Apicella. Folli, paranoici, mistificatori questi ultimi; aspiranti prime donne del foro, nientemeno si permettono di fare il loro lavoro come se davvero la legge fosse uguale per tutti. Folli, paranoici, mistificatori e distratti;

non si sono accorti, infatti, che l'emporio Giustizia ha già chiuso i battenti, i locali sono in vendita e la distribuzione delle sentenze avviene porta a porta laddove tutto può permettersi di rimanere ambiguo, come la domanda del deputato Salvatore Margiotta sull'operato di Woodcock. Se su sette parlamentari per cui è stato chiesto l'arresto - diceva in sostanza Margiotta nel salotto di Bruno Vespa - quattro sono lucani, o non funziona Woodcock o non funziona certa politica lucana. La domanda è rimasta sospesa, ma non perché non ci sta una risposta. Come una risposta dovrebbe esserci, e ci piacerebbe che qualcuno volesse fornircela, al perché nella cosiddetta guerra tra le procure di Salerno e Catanzaro ad avere la peggio sono stati quelli che hanno preso ad indagare avendone dovere e competenza e non quelli che hanno applicato una sorta di taglione (indagine per indagine, sequestro per sequestro) assolutamente privo di qualsiasi legittimità e correttezza procedurale. Nella solerzia, infatti, con cui si è inteso prendere per i magistrati delle due procure un provvedimento dai contorni sommari, una punizione esemplare è stata destinata al Procuratore Capo di Salerno Dott. Luigi Apicella, sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. Onestamente tale atto appare una specie di avvertimento più esplicito ancora di quelli finora posti in essere, una sorta di “chi tocca i fili muore” destinato a quanti altri tra i magistrati non si fossero ancora accorti dell'alta tensione che paralizza certe inchieste e fulmina gli incauti che non si tengono alla larga. Al Dott.Apicella, pertanto, va tutta la nostra solidarietà e la nostra stima; al Ministro Alfano, ovviamente, né l'una né tanto meno l'altra. Al Presidente della Repubblica, invece, di fronte al tentativo di snaturamento del CSM proposto dal Vicepresidente Nicola Mancino, è il caso di rivolgere l'invito a fare meno chiacchiere, a pontificare meno (benché tanto lo esalti paragonarsi al Papa) e a farsi più concretamente garante della Costituzione e della democrazia. O almeno di quello che di esse rimane. *presidente NoiCittadiniLucani

SE la “guerra del gas” tra Russia e Ucraina rilancia il valore strategico delle risorse petrolifere e di gas della Basilicata c'è un'opportunità energetica che non va sottovalutata che si basa su circa 100.000 ha di aree marginali, che si aggiungono a circa 200.000 ha di aree demaniali di natura agro-silvoforestali, a un patrimonio di 355.000 ha a superficie forestale e 2,5 milioni di quintali di biomasse disponibli da residui e scarti legnosi, a cui aggiungere altre “risorse” quali i reflui zootecnici, che possono svolgere un ruolo importante e aggiuntivo all'attuale produzione energetica. Sulla prima Gazzetta Ufficiale del 2009 è stato pubblicato il decreto del Ministero dello sviluppo economico che dà il via libera agli incentivi per la produzione di energia elettrica da parte di piccoli impianti, installati in aziende agricole e stalle, alimentati a biomassa agricola come le colture energetiche, i residui di potature o letame proveniente dagli allevamenti. Il decreto è dunque lo strumento per avviare l'attuazione de il “pacchetto energetico Cia” in agricoltura messo a punto con l'Aiel (Asociazione Italiana Energie Agroforestali) attraverso alcuni progetti sperimentali. Intanto la Cia sta definendo un sistema di servizi di consulenza-assistenza alle aziende agricole per la realizzazione di impianti micro-idreoelettrici, micro-eolici, micro-fotovolatici, e micro-biomasse, attaverso un reticolo di imprese agricole e zootecniche. Ciò perché gli agricoltori lucani siano pronti a diventare produttori di bioagroenergia sia pure nella maggioranza dei casi limitatamente all'auto-approvvigionamento energetico della propria azienda. La Cia ha fatto i conti in tasca agli agricoltori per i rincari del gasolio agricolo e in generale della bolletta energetica (30% in più in un anno) ed ha rilanciato la predisposizione di un Piano di sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura che preveda finanziamenti a quei produttori agricoli che possano produrre bioenergie o partecipare alla gestione di impianti di piccola e media taglia. Tra le proposte che la Cia ribadisce per il nuovo anno: il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale deve prevedere il segmento delle bioagrienergie e garantire un nesso inscindibile con il territorio e lo spazio agro-rurale e le aziende agricole; prevedere all'interno del piano energetico regionale un piano agrienergetico regionale ed in particolare da fer bioagro-rurali; riconoscere il ruolo centrale del comparto e delle aziende agricole nelle politiche di produzione di fer in Basilicata. Cia Basilicata


Potenza 21

Domenica 11 gennaio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Il noto penalista è stato colpito da alcuni pallini. E’ in grave condizioni, ma non rischia la vita

Battuta di caccia, ferito Donato Pace Un compagno di squadra avrebbe sparato per sbaglio È’ STATO colpito da una rosa di pallini agli occhi, al cranio e al torace. Donato Pace, uno tra i più stimati avvocati penalisti potentini, è rimasto ferito, ieri mattina all’alba, durante una battuta di caccia nei boschi del comune di Campomaggiore. Attualmente è ricoverato in condizioni serie, ma non gravissime, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza. Soltanto nei prossimi giorni i medici dovrebbero sciogliere la prognosi e dettare i tempi dettagliati per il suo pieno recupero. Secondo una prima ricostruzione degli eventi sarebbe stato davvero un banale incidente. Il colpo sarebbe partito per sbaglio dal fucile di un compagno di “squadra” dell’avvocato, come si dice in gergo, anche se i Carabinieri, per scrupolo, sembra che abbiano preferito comunque effettuare alcuni rilievi nel luogo in cui l’avvocato è stato colpito. Donato Pace nasce ad Avigliano il 5 ottobre del 1938, dunque esattamente 70 anni fa, da una famiglia che già vantava alcuni noti avvocati del foro potentino. Supera l’esame di Stato a 27 anni, e per quaranta affronta tutti, ma proprio tutti, i maggiori processi

L’avvocato Donato Pace

imbastiti nel Palazzo di giustizia del capoluogo. Soltanto pochi giorni fa l’udienza davanti al Tribunale del riesame contro gli arresti richiesti dal pubblico ministero Henry John Woodcock nei confronti del deputato Salvatore Margiotta. Grande vittoria. Pacato, senza mai alzare la voce, ha dimostrato con una semplicità

disarmante l’estraneità del suo assistito alla presunta turbativa d’asta messa in piedi nella gara d’appalto per le opere civili del centro oli “Tempa rossa” di Corleto Perticara. «E’ l’unico capace di fare la guerra al dottor Woodcock», disse una volta di lui un alto magistrato di Potenza, scatenando, peraltro, una ridda di polemi-

che. Perché Tuccino Pace, chiamato così, confidenzialmente, proprio da tutti, è molto stimato anche dai suoi rivali. Lo scorso marzo è riuscito a far assolvere l’ex presidente della giunta regionale, e senatore del Pd, Filippo Bubbico, dall’accusa di abuso d’ufficio per la vicenda del licenziamento dell’ex direttore generale della Asl di Venosa, Giuseppe Panio. In passato ha difeso anche Carlo Lamiranda, nel processo per gli affari legati alla privatizzazione del comparto agroalimentare dell’Iri, e i fratelli De Sio nello scandalo Tangentinail, Eni-Agip. Un baluardo. Facile immaginare la preoccupazione di quanti attendono a giorni l’esito delle ultime inchieste della magistratura, in particolare quella sulla sanità. Senza di lui, in udienza, le cose potrebbero andare molto male per le difese. Donato Pace, oltre alla carriera forense, è stato eletto, nel ‘94, deputato per la coalizione dei Progressisti, poi sindaco del suo paese, Filiano, per una consiliatura, e ancora consigliere regionale, nella scorsa legislatura, per i Ds. Leo Amato

«Doveva essere trattato a Potenza il processo per il killer delle vecchiette» BARI - La causa in corso contro Mohamed Sebai Ezzedine, il 44enne immigrato tunisino accusato di essere il serial killer delle vecchiette, «doveva essere trattata non a Taranto, ma a Potenza, in quanto nel corso del procedimento si potevano rilevare elementi di un conflitto di interessi nella parte accusatoria». Lo sostiene in una nota il presidente dell’associazione “Contro tutte le mafie”, Antonio Giangrande. Quest’ultimo appoggia la tesi del legale di Sebai, Luciano Faraon, secondo il quale «i pm Montanaro e Petrocelli, che hanno chiesto l’assoluzione del tunisino per tre dei quattro omicidi confessati dall’imputato, avrebbero dovuto astenersi per evidenti situazioni di incompatibilità, per un conflitto d’interesse», visto che per quegli omicidi «hanno sostenuto l’accusa di persone», poi condannate, «che alla luce delle confessioni di Sebai risultano essere innocenti, e quindi forieri di responsabilità per errore giudiziario». Per Giangrande «incompatibile era anche il foro del giudizio, in quanto da quei procedimenti addivenivano responsabilità delle parti giudiziarie, che per competenza erano di fatto delegate al foro di Potenza».

Don Marcello e le amministrative 2009

L’opposizione comunale traccia un bilancio “negativo” del centrosinistra

«Io sponsor di una lista? E’ una bassa illazione La politica è un’altra cosa»

«Non avendo mai governato la città siamo una garanzia di rinnovamento»

«CHI mette in giro “certe” voci, forse ha paura», quanto meno un’idea “diversa” della politica. Don Marcello Cozzi, il prete antiusura, sa bene che da giorni, in tempo di toto-candidature per le imminenti amministrative nel capoluogo, anche il suo è uno dei nomi che circolano tra la gente, sulla stampa e nei corridoi. «C’è chi persino ha insinuato che io fossi uno dei candidati alla poltrona di sindaco. E’ assurdo», oltre che tecnicamente “difficile”. Ma soprattutto «è una bassezza dire che io sia lo sponsor di questa o di quell’altra lista. Piuttosto il tema è un altro. Chi fa queste affermazioni crede probabilmente che la politica sia solo appannaggio dei politici “di mestiere” e che per praticarla bisogna occupare poltrone, dunque, candidarsi. Io, invece, faccio “politica” da sempre», nel senso letterale del termine. Ovvero, «occupandomi dei problemi della polis, della gente, della comunità. E questo significa parlare di economia e disagio. Vuol dire portare avanti una denuncia costante contro alcuni meccanismi perversi che sono alla base, ad esempio, dell’usura». Ecco, «forse in generale fa paura la comunità che si muove, che si interessa, che fa politica in questo senso». E come il suo, di nomi ne circolano altri. Compreso quello dell’ex senatrice del Prc, Anna Maria Palermo. «Anna era nel cda del Cestrim spiega don Marcello - anco-

Don Marcello Cozzi

ra prima di arrivare a Palazzo Madama». E’ vero, c’è un movimento cittadino fatto di associazioni e singoli che ha deciso di costruire un progetto di città “possibile” sottoscrivendo un manifesto. Palermo è uno dei firmatari. «Ma questo - dice l’ex senatrice - non c’entra nulla con le candidature». Il prossimo 17 gennaio è convocata un’assemblea pubblica di quelle associazioni e di quei singoli in cui «dal basso» si deciderà come affrontare il progetto di cambiamento. E solo a quel punto eventuali candidature. In questo senso, «per una città diversa dal basso, tutti, ma proprio tutti sono candidabili». s.lorusso@luedi.it

ANCHE l’opposizione ha un bilancio da fare. E lo traccia parlando del mandato legislativo a cui si oppone, quello dell’amministrazione Santarsiero. Lancia pure qualche spunto per l’amministrazione che verrà visto «che siamo convinti di potercela fare». Amministrative alle porte. Si parte dal giudizio - naturalmente negativo - degli ultimi anni di amministrazione cittadina. A partire da quel «buco nelle casse comunali di 170 milioni di euro accumulati tra le due gestioni recenti, quella di Gaetano Fierro (costituente di centro, ndr) e di Santarsiero». L’aggravante spiega il segretario cittadino di Fi verso il Pdl, Lorenzo Larocca - è che proprio l’attuale sindaco «ha finto di non vedere i debiti, mettendo in piedi nuove opere sulla cui utilità abbiamo molti dubbi». Nell’elenco, nodo complesso del Gallitello, le piazze di Cocuzzo e a Santa Maria. In mano hanno uno stralcio del vecchio programma elettorale del centrosinistra, “Sarà Potenza 2009”, di cui - dicono i consiglieri del centrodestra non si è realizzato «nulla». Si parte da Bucaletto, «una vergogna durata 30 anni. Hanno accusato il governo Berlusconi di aver eliminato i 500 milioni di euro destinati dal governo Prodi per le case popolari della Cittadella, ma la verità - continua - è che quei soldi non erano disponibili. Piuttosto sono giacenti nelle casse dell’Inpdap 19 milioni di euro che dal 1998 non vengono spesi». E poi c’è il ritratto della città «del quotidiano - fa eco

Larocca

Petrullo

Lucano Petrullo, segretario cittadino di An verso il Pdl Una città fatta di edifici storici, ma in decadenza, che popolano le strade, di trasporti pubblici carenti con gli autobus vuoti anche quando sono gratis». Senza parlare «dei rifiuti che sono diventati un problema serio: solo l’inceneritore, spento e inutilizzabile, costato diversi milioni di euro, è nato già vecchio e ora non certo adeguato ai parametri europei di settore». Ancora, «possibile che si costruiscano opere pubbliche enormi solo per non perdere finanziamenti e poi, solo a posteriori, ci si preoccupa della città che attorno a quelle infrastrutture sorgerà?». E poi, «che cosa ne è poi della sicurezza?». Alle critiche dei due segretari cittadini si sono aggiunte quelle dei consiglieri comunali che a Palazzo di città fronteggiano la maggioranza

“bulgara”. Se Antonino Imbesi (FI verso il Pdl) richiama «la tendenza di questa amministrazione a decidere in maniera autoritaria, in un contesto generale di depotenziamento dell’assemblea consiliare» e «a suon di spese che però non servono a migliorare la qualità della vita», alle opportunità per i giovani pensa Rocco Coviello (An verso il Pdl): «I ragazzi fuggono da questa città, fatta di poco svago e di un’offerta culturale inadeguata, con una dotazione di impianti sportivi praticamente nulla». Però - è la volta di Rocco Lepore (FI verso il Pdl) - vorrebbero «dare anche dare un messaggio di speranza: possiamo vincere per un forte cambiamento, a patto che - ecco la sollecitazione interna - si abbandoni il pessimismo del non poter battere la corazzata del centrosinistra». Nino Garramone (Fi verso il Pdl) - protagonista di

una recente polemica interna contro i vertici regionali del proprio partito - non sarà ricandidato «per coerenza» visto che è al terzo mandato. Ma ai cittadini chiede «fiducia per poter iniziare a risolvere i piccoli problemi quotidiani e non andare avanti solo a furia di grandi opere». Ricorda «l’assenza di trasparenza», Fernando Picerno (FI verso il Pdl): «Manca una di reale attenzione ai bisogni della popolazione. E’ il caso del piano campagne abbandonato per un piano strutturale metropolitano non ancora realizzato e posticipato rispetto al regolamento urbanistico che pure langue». Eppure, proprio alcuni uomini delle precedenti amministrazioni che criticano ora sono parte del dialogo con il centro moderato in vista di Potenza 2009. E’ che «Il Pdl spiegano - non è un partito chiuso. E’ vero ci sono delle trattative con il centro, ma stiamo dialogando con tanti». Altri, però, tra gli stessi consiglieri, fanno notare che «mentre noi stiamo cercando di portare avanti una proposta di cambiamento, al centro sembra si stia facendo solo tatticismo». Non resta che continuare a programmare. Entro marzo saranno definiti i candidati. «Quella attuale è l’amministrazione che vogliamo sostituire, per il bene di questa città, insieme a parti sociali, ordini professionali, categorie». E loro, «che non abbiamo mai governato, siamo l’unica garanzia utile per ricostruire tutto da zero». sa.lo.


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Potenza

Domenica 11 gennaio 2009

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Piccole tragedie minimali

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“MAMMA - Piccole tragedie minimali”. Questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena il prossimo 29 gennaio alle 21 al teatro Stabile. Sul palco Rino De Martino per la regia di Antonella Morea. “Mamma - Piccole tragedie minimali”, sono quattro monologhi dove mamme malefiche raccontano ancora fiabe e che poi via via si trasformano nei vari episodi in figure irrimediabilmente corrotte dai mass-media, una folla di donne attorniate da ragazzini che si chiamano Deborah, Samanta, Morgan, nelle cui conversazioni si confondono messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi; dove la pubblicità si sovrappone alle confidenze – le telenovelas alla sfera privata e gli inni liturgici alle canzonette di Sanremo. Deliri verbali fondati sulla contaminazione e alterazione del linguaggio. La perdita di rituali propiziatori e liberatori usati nel mondo contadino come protezione e rivelazione dell’inconscio. La contaminazione cui tali rituali sono stati sottoposti dall’ingresso dei media con la conseguente perdita dell’identità collettiva.

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Con occhio di donna CHIUDERA’ oggi i battenti, nel museo provinciale di Potenza, la quarta edizione della mostra fotografica “Con occhio di donna”. La mostra fotografica con occhio di donna 2008 si compone di oltre centocinquanta fotografie con più di 50 partecipanti da tutta Italia, quest’anno è stata dedicata ad Alessandra Bisceglia, scomparsa recentemente.

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Sunshine al Don Bosco IL prossimo 12 gennaio, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco, Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma porteranno in scena “Sunshine” di William Mastrosimone per la regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna, l’incontro tra un principe azzurro in agrodolce e una giovane da salvare e redimere. Nel rincorrere questi due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure sbirceremo nelle pieghe del rapporto nato per caso tra un uomo e una donna. Le storie di vita di entrambi si definiranno nella Genova dei nostri giorni. Genova, città portuale di arrivi e partenze, con la sua anima malinconica e schiva, ma ricca e vivace.

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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli

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Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 23 L’Osservatorio cittadino aderisce alla campagna nazionale dell’associazione Contribuenti italiani Domenica 11 gennaio 2009

Quanto costa piangere i propri cari La denuncia di eccessivi rincari persino sui lumini LA campagna si chiama “Lasciare stare in pace i morti”: il provocatorio slogan è stato scelto dall’associazione Contribuenti italiani per una “battaglia” nazionale contro gli eccessivi costi delle sepolture nei cimiteri pubblici. A Potenza, la campagna è stata “adottata” anche dall’osservatorio cittadino che «condivide la battaglia di contrasto alla tassazione - spiega il portavoce dell’Osservatorio, Vincenzo Belmonte - che in Italia sono aumentate in un anno del 12 per cento e in Basilicata del 10,9». Questi «veri e propri odiosi balzelli» non mancano neanche nel tariffario del comune capoluogo che, secondo l’Osservatorio cittadino, sarebbero troppo elevati. Il tariffario 2008 del servizio di tumulazione e sepoltura del comune di Potenza varia da «da un massimo di 283,24 euro per “esumazione straordinaria” e 206,71 euro per tumulazione in loculo a un minimo di 21,23 euro per apposizione o rimozione di lapide per celletta che si trovi tra il primo e l’ottavo piano». Ma se «la celletta è al 22esimo piano si paga di più, vale a dire 67,74 euro». Il problema allora “scatta”

IL NUOVO CIMITERO La «fine del mercato nero» con 70 mila metri quadrati LO dice da sempre il sindaco Santarsiero che quando si è insediato il problema del mercato nei dei loculi era «una delle piaghe cittadine, con tariffe illegali salite anche a 20 mila euro e gente disperata che si rivolgeva al comune solo per poter seppellire i propri cari». per loro non c’era risposta. Oggi, qualche prospettiva si affaccia con la realizzazione del nuovo cimitero in contrada Montocchino. Provvedimento che pure non è esente da polemiche sulla gestione privata della nuova struttura e il rischio di generare cimitero di serie A e B (quello ormai “pieno” di rione San Rocco). Il nuovo cimitero infatti sarà gestito dall’impresa che lo realizzerà - ma il tariffario resta affidato a una convenzione con la pubblica amministrazione comunale - secondo una modalità innovativa di finanza che si chiama Project financing. Non era infatti possibile, per le scarse casse comunali, recuperare la cifra necessaria all’intervento: circa 25 milioni di euro (la previsione iniziale, alcuni anni fa, era di 18 milioni). L’impresa che lo realizzerà finanzierà l’intera costruzione, in cambio di una gestione trentennale della struttura. Il primo bando di gara per la realizzazione del solo progetto è stato vinto dalla Socomer Grandi Lavori srl che ha disegnato il nuovo cimitero su un’area di circa 70 mila metri quadrati. Sono previste la realizzazione di 14.132 loculi per tumulazione collettiva (dei quali 2.452 ubicati nelle edicole private), un’area complessiva destinata alle inumazioni di 12.400 metri quadrati per 3.154 fosse (delle quali 2.112 saranno private), 8.128 cellette-ossario, due ambienti destinati a ossario comune, parcheggi e aree verdi. Lo scorso 22 agosto è scaduto il termine per la presentazione delle domande al bando di gara per l’affidamento dei lavori sulla base del progetto. Uno scorcio del cimitero di Potenza

per «quanti dopo tanti anni sono costretti a rimuovere una lapide dal loculo del proprio congiunto, per cui scatta un meccanismo di calcolo per dimensione del loculo e per altezza». Ovvero, «per un loculo di dimensione 2,1 per 0,7 metri dal primo al quinto piano si paga 77,73 euro. Ma se lo stesso loculo si trova tra il sesto e il decimo piano si arriva a pagare sino a 134,58

euro». A conti fatti - ci pensa a farli Belmonte - è certamente più economico il ricorso all’inumazione in fossa con un costo di 208,47 euro per l’apertura della fossa a cui aggiungere 80,22 euro per l’operazione di inumazione». Senza contare che c’è «il problema del costo effettivo dell’illuminazione votiva: trattandosi di una lampadina a bassa tensione,

compreso il servizio di sostituzione periodica, grava sul cittadino per una tariffa inferiore a un euro». Eppure, «le società, anche private, che gestiscono l’intero servizio, ottenuto con appalti spesso ventennali, hanno aumentato i prezzi di questo servizio». Se «nel 2009, per una lampada votiva, hanno chiesto, nei cimiteri di alcuni comuni lucani, 25,64 euro contro i

22,89 del 2008», all’Osservatorio il rialzo appare «privo di giustificazione se non dettato da un’ingiusta speculazione». Anche perchè - prosegue la denuncia - la cifra «si raddoppia se si vuole santificare il giorno dei morti accendendo 5 lampade votive, al caro defunto». Così, i potentini restano «sempre in attesa del nuovo cimitero dove è prevista la

CAPOLUOGO RIFUGIO Progetto Icorn: il capoluogo ospita lo scrittore algerino Hamza Zirem, perseguitato per motivi religiosi

Per un anno di libera integrazione in città TRISTE notare che alle soglie del 2009 la libertà di espressione, in qualche parte del mondo, sia ancora un privilegio per pochi. Il sindaco Vito Santarsiero, nella sala dell’Arco del comune di Potenza, insieme a Roberto Mancino, assessore alle Politiche della pace, alla dirigente del comune di Potenza Rosamaria Salvia e a Vincenzo Trivigno della Regione Basilicata hanno organizzato una conferenza stampa per presentare Hamza Zirem. Professore algerino di storia della letteratura francese, arrivato a Potenza due settimana fa, ha pubblicato due libri di poesie in Francia, un saggio sul poeta latino Terenzio e due libri in Algeria. Fino a queste pubblicazioni tutto bene. Ma subito dopo l’uscita della sua intervista a Jean Pierre, “qualcuno”ha iniziato a minacciarlo per aver dato la parola a uno scrittore ateo che criticava tutte le religioni compreso l’Islam. Così ha inizio il calvario. Fugge in Francia e, dopo ripetute ricerche su internet, scopre il progetto internazionale “Icorn”, Città di rifugio, che è una associazione per la libertà di espressione che tutela tutti gli scrittori. Coloro i quali sono in pericolo di vita

Al centro, accanto a Santarsiero, Hamza Zirem (f. Matticci)

posso chiedere aiuto e protezione e il comitato dell’associazione si preoccuperà di accertarsi del reale problema manifestato quasi sempre in maniera diretta. Dopo aver accettato la richiesta, la Città rifugio si impegna a organizzare il trasferimento e a fornire l’assistenza necessaria per un periodo non superiore a due anni. Il sindaco sottolinea la forte collaborazione della Regione e, soprattutto, del comune di Potenza per la

risoluzione e per una adeguata accoglienza e integrazione nei confronti di coloro i quali sono perseguitati di guerra, politici e per tutto ciò che riguarda le questioni umanitarie. La città di Potenza, insieme a Grosseto e a Chiusi, è tra le uniche in Italia ad aver abbracciato questo progetto al fine di «allargare simbolicamente le mura metaforiche di questa città», queste le parole della Dottoressa Salvia. Le attività di sen-

sibilizzazione verso questi problemi, secondo Trivigno, dovrebbero partire dalle scuole per arrivare a ramificarsi con forza in tutto il territorio. Hamza Zirem dice di essere stato accolto nel migliore dei modi. Nonostante cerchi di celarlo, il suo sguardo manifesta una profonda tristezza per una vita negata e per un futuro incerto. Sarà ospite a Potenza per un anno dove vorrebbe cercare di integrarsi nel vero senso della parola, collaborando con l’Università, continuando a scrivere. Tanti pensieri, tanti progetti che nell’immediato sembrano potersi concretizzare e realizzare senza molte difficoltà. Ma cosa succederà al termine dell'anno di “protezione”? Che ne sarà di quest'uomo strappato via dalla sua terra per la sola “colpa” di aver intervistato liberamente uno scrittore? Dalla richiesta di rifugio rifiutatagli dalla Norvegia al suo arrivo a Potenza, chi è realmente in grado di comprendere quello che Hamza Zirem ha nel cuore? Aiuti, sensibilità, integrazione queste sono le uniche cose che la città di Potenza gli potrà offrire. E alla fine del 2009 che succederà? Rossella Mancusi

realizzazione di 1.200 nuovi loculi per far fronte alla carenza che si registra da tempo», tema che si aggiunge conclude la denuncia Belmonte - agli «alti costi di cosiddetto fitto in cappelle private o la tumulazione presso loculi già acquistati, con canoni che possono raggiungere anche i 1.300 euro l’anno». potenza@luedi.it

La “Potenza dell’Ultracorto” sbarca a CinemadaMare IL circolo Angilla Vecchia di Potenza, Ameno Cinema e CinemadaMare hanno sottoscritto un accordo secondo il quale i corti che parteciperanno al concorso “Potenza dell’ultracorto”(il bando scaricabile sul sito dell’associazione) saranno proiettati durante il festival internazionale “CinemadaMare”, il più grande raduno di giovani filmmakers provenienti da tutto il mondo. Il bando di Potenza dell’Ultracorto promuove le produzioni video, di giovani, esperti e non, sulla città capoluogo: formati “compatti”, destinati anche ai telefonini. Con questa intesa, i corti selezionati dalla giuria saranno anche proiettati nelle serate sul grande schermo della rassegna con la possibilità per i relativi registi di introdurre le loro opere presso un pubblico molto vasta e tecnico, composto da cinefili, addetti ai lavori, giornalisti e giovani autori provenienti da tutto il mondo. Saranno accompagnati dalla traduzione immediata in inglese.

LA SEGNALAZIONE IN questi giorni di festa mi sono accorta che per Potenza è diventato sempre più difficile circolare con i mezzi pubblici, con le macchine e con le scale mobili. La cittadinanza intera è ancora fermamente intenzionata a prendere la propria auto per spostarsi da una parte allaltra della città. E a volte ci si vede costretti a prendere la macchina perchè non si riesce a fare diversamente. Vivo a Poggio Tre Galli, un rione che si sta sviluppando. In particolare, la zo-

Quando il trasporto pubblico complica la vita na di via del Gallitello è ormai affollata di macchine. A volte si ha l’impressione che escano anche dai tombini. Recentemente mi è capitata un episodio triste: mentre ero nei giardinetti sotto casa, il mio cane è scappato ed è stato investito da un’automobile con una violenza inaudita. L’autista non si è fermato, procedeva velocemente nonostante fosse ora di punta. Credo che se avessi tenuto al guinzaglio il cane, avrei rischia-

to di fare la stessa fine. Il cane non ce l’ha fatta. Morto in strada, nei pressi del palazzo.

Che senso ha vedere in giro mille telecamere? Ecco perché quest’anno niente provini del “Grande fratel-

lo”, questa è già la “grande casa” di Potenza. E le mille telecamere che dovrebbero garantire al cittadino più sicurezza servono allo scopo? Che sicurezza può esserci con opere architettoniche esagerati, seppure insignificanti, nel bel mezzo di una strada ad alta concentrazione di traffico? Amo questa città, come pure la gente che ci vive. Ma non sopporto le voci che sento camminando per la strada, voci di chi anche a

cinquant’anni decidono di andarsene via dalla nostra città. E tra i fattori c’è anche l’inefficienza del trasporto pubblico. Proverò a camminare ancora per Potenza. Forse l’amministrazione dovrebbe pensare a realizzare piccole carte della città. Non è semplice, tra grandi cantieri aperti e strade dissestate e prive di pavimentazione, provare a dare indicazioni. Sempre che i ragazzi non continuino a sentire “lontana” la propria città, sognando solo di scappare. Sara Azzato


Domenica 11 gennaio 2009

24 Consiglio congiunto di Calvello, Laurenzana e Anzi sul Piano di dimensionamento scolastico

«Corleto non è la nostra scelta» Vicino: «Solo campanilismo, non sono stati fatti danni» LAURENZANA - Un no ufficiale al Piano di dimensionamento scolastico varato dalla Provincia di Potenza lo scorso 18 dicembre. Ieri a Laurenzana, in una seduta unitaria dei consigli comunali di Anzi, Calvello e Laurenzana, i sindaci hanno firmato un documento in cui chiedono alla Regione di non lasciar passare un piano che considerano assolutamente incapace di andare incontro alle necessità dell’area della Camastra. Il Piano - secondo i sindaci - sarebbe frutto non di una seria programmazione, ma di una volontà politica precisa: favorire il comune di appartenenza di Rosaria Vicino, consigliere provinciale ed ex sindaco di Corleto Perticara. Pertanto si chiede alla Regione di interromperne l’iter, modificando le suddivisioni delle dirigenze scolastiche. «Abbiamo avuto degli incontri con l’assessore all’Istruzione Domenico Vita - spiega il sindaco di Calvello, Mario Gallicchio - il 15 e 16 dicembre. In quell’occasione avevamo spiegato all’assessore la nostra situazione e avevamo fatto le nostre proposte sul dimensionamento scolastico». In seguito alla Riforma Gelmini, del resto, bisogna fare delle scelte. Con meno di 300 alunni un istituto non può avere la dirigenza, quindi Calvello non può essere autonomo con soli 130 studenti. Necessario è, allora, un accorpamento con altri istituti. Ma qui sorge il problema: Calvello, Laurenzana e Anzi chiedono di essere uniti. I sindaci Mario Gallicchio, Rocco Martoccia e Giovanni Petruzzi lo chiedono all’assessore Vita anche per motivi logistici: «Per arrivare da Calvello a Corleto si devono fare 50 km. Per arrivare a Laurenzana solo 10». Ma il consiglio provinciale, il 18 dicembre scorso, ha

Autilio: «Esperti sono al lavoro» «ALIMENTARE una polemica sul piano regionale di dimensionamento scolastico 2009-2010, approvato dalla giunta regionale, nella seduta del 30 dicembre scorso, non giova a nessuno». Queste le parole dell’assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura, Antonio Autilio. Il piano ora sarà esaminato dal consiglio regionale e dalla competente commissione consiliare che hanno facoltà di introdurre modifiche. «Non a caso - affema Autilio - ho auspicato un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione con l'obiettivo di perseguire l'interesse della formazione degli studenti e quindi delle famiglie. Vorrei ricordare l'ampia fase di consultazione, di confronto di carattere istituzionale, politico e culturale che ha preceduto l'approvazione del piano che ha recepito, innanzitutto, le indicazioni venute dalle Province di Potenza e di Matera. Allo scopo di pervenire in maniera concertata alla elaborazione dei criteri da utilizzarsi da parte delle Province per la predisposizione dei Piani provinciali di organizzazione, la Regione con DGR n. 1464 del 16.9.2008 - evidenzia l'assessore - ha istituito un Gruppo di lavoro tecnico-politico composto da due rappresentanti regionali, un rappresentante per ciascuna Provincia, da un rappresentante dell'Ufficio scolastico regionale, un rappresentante dell'Anci e un rappresentante dell'Anci Piccoli Comuni, un rappresentante per ciascuna organizzazione sindacale di settore, e presieduto dall'as-

Ragazzi in aula

deciso diversamente. I 130 alunni di Calvello dovrebbero passare, infatti, al Comprensivo di Corleto Perticara, che può vantare già (insieme al Comune di Guardia) 260 alunni. Si andrebbero così a superare i 300 studenti con i quali si può avere la dirigenza. «Non ho assolutamente voluto favorire il mio Comune - si difende Rosaria Vicino - vedi un po’ quanto potere mi attribuiscono. L’obiettivo del consiglio provinciale - continua - è stato semplicemente quello di salvaguardare le dirigenze scolastiche e i relativi posti di lavoro. Voglio anzi dire a gran voce che il consigliere Vicino si sarebbe preoccupata comunque anche se altri Comuni si fosse-

ro trovati in difficoltà. Stavolta è capitato a Calvello, ma questo non dipende da me. Voglio ribadire, però, che in questo modo non è stato fatto un danno a nessuno. Non è che si devono spostare gli alunni. I plessi restano dove sono, così come pure gli studenti. E’ solo la dirigenza che viene spostata. Il consiglio provinciale ha fatto questo ragionamento: Laurenzana con Anzi supera già i 300 alunni e si conserva una dirigenza. Se Calvello si accorpasse a Laurenzana e Anzi non salveremmo una dirigenza, quella di Corleto, e non aggiungeremmo nulla a Laurenzana. Io credo che questi consigli non facciano altro che alimentare inutili campanilismi. Si deve

Ufficiale la decisione del Comune di Vietri

Il mercato è sospeso VIETRI DI POTENZA - Se nei giorni scorsi la notizia della sospensione del mercato mensile a Vietri di Potenza era solamente una voce di corridoio, ieri è arrivata l'ufficialità. A renderlo noto, il Comune tramite alcuni manifesti. Si è reso noto che «a seguito della conclusione del periodo di sperimentazione del mercato mensile di domenica e con l'entrata in vigore della legge regionale numero 23 del settembre 2008 riguardo la disciplina del commercio al dettaglio su aree pubbliche, il mercato mensile è sospeso». Lo stesso mercato è sospeso fino alla redazione del nuovo regolamento di riordino. Ricordiamo che lo stesso mercato mensile a Vietri, che si teneva il primo venerdì del mese, era stato soppresso ad aprile 2008 per poi essere conseguentemente istituito alla seconda domenica di ogni mese. Ma il vero motivo della questione, a quanto pare, sarebbe la modifica della legge regionale numero 19 del 20 luglio del 1999, anche se come ha sottolineato la minoranza consiliare in questi giorni, già al momento della procedura d'istituzione del nuovo

mercato furono segnalati dei difetti nella procedura durante il consiglio comunale. La stessa legge, modificata dalla Regione Basilicata, è stata approvata il 30 settembre 2008 e proposta nella legge 23. La stessa, all'articolo 22 sottolinea, al comma due: «Nel caso in cui il giorno di un mercato periodico ricada in una festività riconosciuta a tutti gli effetti di legge, esso deve essere anticipato al giorno precedente; se quest'ultimo è anche festivo, il mercato deve essere posticipato al giorno feriale successivo, salva diversa determinazione dell'autorità comunale». Inoltre, il comma successivo dello stesso articolo, sottolinea che «nel caso di fiere o mercati che si svolgono di domenica o in altri giorni festivi, i commercianti su aree pubbliche osservano l'orario stabilito dal sindaco. In tal caso, può essere consentito di tenere aperti gli esercizi per tutta la durata della fiera e del mercato anche agli operatori al dettaglio diversi dai commercianti su aree pubbliche». Claudio Buono

sessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport. Tale gruppo - sottolinea Autilio - ha efficacemente supportato la struttura regionale nella elaborazione degli indirizzi oggetto del documento, e, tenuto conto dei compiti allo stesso attribuiti dalla giunta, si auspica che esso possa diventare un tavolo permanente di concertazione sui temi della programmazione integrata dell'offerta formativa del sistema educativo sul territorio regionale. Il lavoro prodotto, sicuramente emendabile e migliorabile a seguito del confronto che si svolgerà in consiglio e nella commissione consiliare competente muove dall'analisi del contesto regionale, di quanto in precedenza elaborato dalla Regione, dall'esperienza maturata nell'ultimo decennio e dallo stato di evoluzione del sistema di governance territoriale». Autilio ha quindi ribadito che sono stati sono stati salvaguardati tutti i presidi nei piccoli comuni non riducendo in alcun modo l'offerta formativa esistente. Inoltre sono state previste alcune deroghe ai parametri minimi in alcuni comuni particolarmente svantaggiati in ragione della peculiarità del terrritorio regionale, delle condizioni socio-economico-culturali e della consistenza demografica. La Regione in questa prima fase ritiene che per l'anno scolastico 2009/2010 l'obiettivo prioritario debba essere focalizzato sulla organizzazione delle istituzioni scolastiche autonome, contenendo le modifiche agli attuali assetti ed indirizzi.

«Il problema - secondo il sindaco di Calvello - si potrebbe risolvere accorpando Corleto Perticara ad Armento. Così si salverebbe comunque quella dirigenza scolastica. Invece, non sappiamo per quale motivo, questa possibilità è stata scartata». Martedì prossimo, quindi, spetterà al consiglio regionale la decisione. In quella sede si deciderà il futuro di comunità che chiedono di essere ascoltate. Ma, che si decida a favore degli uni o degli altri, sicuramente il problema non si risolverà facilmente. E la scuola, invece che essere luogo di dialogo diverrà motivo di scontro. Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it

spiegare bene alla gente, invece, che in tal modo non si fanno danni a nessuno, anzi manteniamo l’occupazione. E poi Calvello e Corleto sono nella stessa Comunità montana, finora abbiamo sempre avuto interessi e problemi comuni. Ora non capisco questa situazione». Ma i sindaci non sono convinti della bontà del Piano. «Mi fa arrabbiare questa decisione - spiega Gallicchio - soprattutto perché in questi anni abbiamo fatto di tutto per superare i nostri campanilismi. La scuola è solo un elemento da cui si vuole partire. Vogliamo mettere insieme le risorse. Per esempio noi abbiamo a Calvello una piscina. Sono 150 i bambini che abbiamo

qui. Se arrivassero anche i ragazzi di Laurenzana e Anzi raggiungeremmo quota 500 e riusciremmo a coprire tutti i costi di gestione senza nessun problema. Da Corleto chi verrebbe qui per la piscina? Si devono fare 50 Km, superare una montagna». E allora contro la decisione della Provincia si annuncia battaglia. «Se anche la Regione (il consiglio regionale si riunirà martedì prossimo) non dovesse ascoltarci, ci rivolgeremo direttamente al ministro Gelmini. E poi - conclude Gallicchio - abbiamo sempre un’ultima arma: iscrivere direttamente i ragazzi a Laurenzana o Anzi. Così comunque Corleto non otterrebbe quello che vuole».

Calvello Pioggia fonte di preoccupazione

Un gruppo operativo sulla ricostruzione

CALVELLO - Si continua a tenere sotto controllo la situazione della frana che minaccia un palazzo in rione San Giuseppe a Calvello. Stamattina ci sarà un nuovo sopralluogo dei tecnici comunali che stanno monitorando costantemente la situazione. L’allerta resta alta soprattutto a causa di un motivo: continua a piovere incessantemente. Per il momento, quindi, la situazione è sotto controllo, ma non si sa cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni. Del resto il problema è più generale e non riguarda soltanto la palazzina interessata dalla frana sabato scorso. Per mettere in sicurezza l’intera area, tutta a rischio smottamento, si è calcolato che servirebbero più o meno 300.000 euro. Una cifra enorme che, ovviamente, il Comune non può sborsare. Si dovrà chiedere, pertanto, l’intervento economico della Regione.

POTENZA - Si è svolto, convocato dal presidente dell'Anci regionale Vito Santarsiero, un incontro per discutere delle iniziative da porre in essere per il completamento della ricostruzione. E' stato istituito un gruppo di lavoro coordinato dal sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, per mettere a punto una proposta legislativa con la quale chiedere il completamento della ricostruzione e innescare un meccanismo virtuoso, economico e finanziario, per la messa in sicurezza di tutti gli immobili non adeguati sismicamente. La proposta sarà poi portata all'attenzione dei livelli istituzionali competenti. Nella riunione è stato evidenziato che tale iniziativa si rende necessaria alla luce della mancata previsione di fondi per la ricostruzione nella finanziaria che ha interrotto, dopo 28 anni, il finanziamento della ricostru-

zione. Nella stessa riunione è stato affrontato anche il tema di Poste italiane e della soppressione di uffici postali in otto comuni. Il presidente Santarsiero ha annunciato che, per affrontare le problematiche in atto, è stato definito un incontro con una delegazione di Poste italiane guidata dal Country Manager dell'Area Sud per il 15 gennaio prossimo alle ore 12 nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città. In merito l'Anci Basilicata unitamente all'Upi, presente alla riunione con l'assessore Vito Summa della Provincia di Potenza, ha auspicato che venga ricostituito il tavolo tecnico istituzionale che negli scorsi anni ha consentito di poter governare le difficili questioni connesse alla organizzazione di Poste italiane in maniera concertata tra Poste, Istituzioni locali e sindacati.


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25 Avigliano L’amministrazione comunale e “Basilicata soccorso” hanno sottoscritto un protocollo

Tutto pronto per il “Codice rosso” A breve verrà istituito un presidio del 118 di secondo livello AVIGLIANO – “Basilicata soccorso 118” e il Comune di Avigliano hanno firmato un protocollo d’intesa che prevede l’impiego, in caso di bisogno, di defibrillatori semiautomatici sul territorio di Avigliano. Due apparecchi sono già in dotazione ai Vigili urbani, che insieme ad altri cittadini di Avigliano (in tutto 60 persone) hanno partecipato a un corso di preparazione specifica per l’utilizzo di questi strumenti. Il progetto di defibrillazione precoce è stato denominato “Codice rosso” e prevede, in futuro, l’acquisto di altri apparecchi del genere da parte dell'amministrazione comunale. Tutti coloro che opereranno in qualità di soccorritori mediante l’utilizzo dei defribillatori, fanno sapere i firmatari dell’accordo, hanno frequentato un apposito corso di “Basic life support – Defibrillation (Bls-D) tenuto ad Avigliano a cura di Basilicata Soccorso. «L’obiettivo del progetto dicono in una nota congiunta il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi e l’assessore alla politiche sociali Ivan Santoro - mira sia a ridurre la mortalità derivante da episodi di arresto cardiocircolatorio che a sensibilizzare e favorire l’assunzione di un ruolo attivo da parte della cittadinanza in rapporto alle problematiche inerenti le patologie cardia-

A Pietragalla rassegna cinematografica sul lavoro

Il sindaco Tripaldi. In basso un defibrillatore

che acute e il soccorso sanitario in generale». Spiegano i due amministratori che «questa iniziativa rientra in un più complesso e ambizioso progetto che l’amministrazione co-

munale sta perseguendo: l’istituzione della postazione territoriale di soccorso di secondo livello presso la città di Avigliano». g.sil. potenza@luedi.it

PIETRAGALLA - E’ in pieno svolgimento a Pietragalla la rassegna cinematografica organizzata dal circolo iniziative culturali “Mamma de Bonis” del paese in stretta collaborazione e con il contributo della Regione Basilicata, denominata “Sicurezza e lavoro: un binomio possibile?". Si tratta di un tema di pregnate attualità soprattutto se si tiene conto che nel corso degli ultimi mesi in tutta Italia si sono verificate tante morti sui luoghi di lavoro che hanno visto come vittime tanti uomini e numerosi giovani. La manifestazione pietragallese è articolata sulla proiezione di un film dove il tema centrale è appunto il lavoro a cui fa seguito un dibattito, che affronta l’argomento trattato dalla pellicola cinematografica, a cui prendono parte gli stessi spettatori che hanno seguito la visione del film. Le proiezioni, che avvengono presso la sede del circolo su schermo gigante a partire dalle 18, hanno preso il via con i film “Morire di Lavoro” (lo scorso 27 dicembre) e “Metello” (il 28). Dopo la pausa di inizio anno sono riprese venerdì 9 gennaio con la pellicola “Il grande capo” per proseguire con il film “Tutta la vita davanti” e “Marcinelle”, in programma oggi. Nei giorni 12,13 e 14 gennaio verranno invece proiettati, rispettivamente, “Good morning Babilonia”, “Mi piace lavorare mobbing” e “La classe operaia va in paradiso”, un film quest’ultimo che fa parte del grande repertorio delle cinematografia italiana.

La locandina del film in programma oggi

Dunque a Pietragalla il 2009 ha preso il via con una manifestazione di grande spessore e impatto sociale inerente un tema che le istituzioni, ad ogni livello, si adoperano per affrontarlo e risolverlo nella maniera più appropriata per il bene dei lavoratori e delle lavoratrici. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it


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Melfi Convegno sulla bellezza del territorio lucano e sui nemici che lo insidiano

Una regione da difendere Invitati i giovani a partire dai piccoli gesti quotidiani MELFI – Una mattinata dedicata all’ambiente, alla sua salvaguardia, ai piccoli grandi passaggi per la conservazione di una Basilicata verde come l’attenzione da avere per il contenimento dei rifiuti e delle minacce ecologiche alle bellezze paesaggistiche della nostra regione. Questo il senso di quello che è stato un interessante incontro voluto dal Cif di Melfi in collaborazione con l’amministrazione comunale, e svoltosi ieri nella Sala Consiliare alla presenza di una numerosa platea fatta di ragazzi e studenti di vari istituti cittadini. “Basilicata Verde, bellezze naturalistiche e degrado ambientale” il titolo del convegno a cui hanno partecipato, oltre al sindaco di Melfi Navazio ed all’Assessore alla Cultura Carbone, anche Gianfranco Botte del Wwf e Marco De Biase di Legambiente. A coordinare i lavori e il susseguirsi degli incontri la responsabile regionale del Centro Femminile Italiano (Cif) Bibiana Iacobone, che ha parlato di «argomento interessante per tutti, ma soprattutto per i ragazzi ed il loro futuro, dovendo oggi compiersi dei passaggi importanti per poter lasciare loro un mondo che sia ancora bello ed il

meno inquinato possibile». Anche il sindaco, nel suo intervento, ha trattato un argomento caro a tanti come «il risparmio energetico, attraverso il ricorso massiccio a quelli fonti di tipo rinnovabile, come il so-

lare, senza dimenticare però che è importantissimo per tutti salvaguardar l’ambiente, ridurre l’inquinamento, fare attenzione massima all’utilizzo della raccolta differenziata, come avviene nel nostro pae-

se». Lo stesso argomento, prima che fosse sviscerato dai due esperti, è stato ripreso anche dall’assessore Carbone che, rivolgendosi ai ragazzi presenti, li ha invitati «a dar il proprio contributo

Genzano di Lucania Proseguono le indagini dei carabinieri

Rintracciati altri 22 dei pannelli solari rubati in una scuola. Da trovare 13 IL FURTO di pannelli fotovoltaici sta diventando una delle tendenze criminali in espansione. I carabinieri della stazione di Genzano di Lucania hanno rintracciato ventidue dei 92 pannelli solari rubati qualche tempo fa da una scuola della zona. I dispositivi energetici si trovavano abbandonati lungo lungo la strada provinciale 33. Ne erano già stati trovati 57, grazie a un’indagine ad hoc imbastita dai militari. A rintracciarli, il 2 gennaio scorso, gli investigatori delle stazioni di Genzano di Lucania e Banzi. I pannelli erano in una località a ridosso dei Comuni di Irsina e Gravina in Puglia. Trovati in totale 79 pannelli, ne mancano ancora 13 all’appello. Le indagini proseguono per risalire agli autori. I furti di pannelli solari si vanno diffondendo anche in Basilicata. L'azienda portoghese Martifer Solar sta installando un megacampo solare in Basilicata, a Vaglio. Non ha fatto in tempo a concludere la prima parte del progetto, a novembre, che ladri hanno sottratto numerosi impianti. Peraltro tecnologicamente avanzati: bioassiali, ossia capaci di seguire il percorso del sole per tutta la giornata, e quindi di rendere al massimo. E’ la più grande installazione fotovoltaica in Basilicata (che produrrà più di tutte le altre installazioni solari della regione). Ma la regione in cui vengono rubati i pannelli è soprattutto la Campania. E proprio da Portici (Na) arriva un dispositivo che potrà risolvere il problema dei furti. Si tratta di un meccanismo sviluppato dall’Enea e ancora non commercializzato da alcuna azienda (perciò parlarne non

implica la promozione di chicchesia). Il fatto è che i furti avvengono soprattutto nelle zone remote, dove il fotovoltaico ha un ruolo particolarmente strategico per coprire l'esigenza locale di generazione di energia. Il Centro ricerche di Portici dell’Enea ha realizzato un dispositivo innovativo. E’ stato chiamato dagli scienziati “PV-Guardian”. Così ne spiegano il funzionamento i responsabili: «Grazie all’applicazione del Global Position System-Gps, tramite una scheda laminata che è parte integrante del pannello fotovoltaico, impossibile da rimuovere se non distruggendo il modulo stesso,

Pv-Guardian è in grado di rilevare le coordinate geografiche di un’eventuale nuova installazione rispetto alla precedente, per la quale erano state impostate le procedure di protezione (semplici codici Pin/Puk, quelli che si usano per i cellulari ad esempio). Uno spostamento non autorizzato del modulo dal sito inibisce totalmente il suo funzionamento come generatore di energia elettrica rendendo vana l’azione stessa del furto. La funzione di generazione elettrica viene nuovamente ripristinata ricollocando il modulo nel luogo originario, oppure riprogrammando, con codici protetti, la nuova posizione geografica», concludono dall’Enea di Portici.

per salvare le bellezze della nostra zona, attraverso piccoli gesti, come il gettar la carta nei contenitori appositi e non per terra, con la gomma masticata da non disperdere ovunque in vista di un mondo che possa essere pulito e bello, oggi e soprattutto domani, quando apparterrà a voi giovani, lavorando in tal senso già da oggi, ad esempio con la raccolta differenziata in casa». Un convegno che ha visto poi l’intervento dei due rappresentanti delle maggiori organizzazioni, Wwf e Legambiente; che in Italia e nel mondo combattono in favore del verde, della natura, del ridurre gli sprechi e soprattutto tutte le componenti inquinanti, dalle emissioni nell’aria ai rifiuti, per far si che il mondo possa esser in grado di rispettare i polmoni verdi così importanti per noi e la nostra salute. «La nostra è una regione ancora verde - ha esordito Gianfranco Botte del Wwf e la situazione per noi è positiva, con due parchi nazionali, Pollino e Val d’Agri, quelli regionali delle Chiese Rupestri di Matera e di Gallipoli Cognato, in attesa di quello del Vulture, su cui continuiamo a batterci per la sua istituzione. Se aggiungiamo anche 8 ri-

serve, 6 zone protette, altre 48 di interesse naturalistico e tra esse il Vulture, ci accorgiamo che la Basilicata ha un’area protetta del 20 per cento del suo territorio e di certo può ancora migliorare, avendo condizioni particolari, come la scarsa densità abitativa e alcune qualità biologico ecologiche rispetto ad altre regioni». Una situazione quindi buona, ma che bisogna «preservare ricordandoci che ogni aspetto positivo di una zona verde o di una regione, non riguarda solo quella area ma con la globalizzazione, ogni atto svolto in ossequio alla salvaguardia ambientale vale per il mondo intero», come ribadito da Marco De Biase nel suo intervento. Importante «è certo il ridurre i rifiuti, col ricorso alla differenziata - ha poi concluso il sindaco Navazio - e noi diamo tutti il nostro contributo, con il porta a porta in centro e i cassonetti diversi nel resto della città, con la speranza che tutti i cittadini collaborino, e cresca l’educazione della gente, a Melfi ed ovunque». E i tanti giovani presenti sono i primi protagonisti per lavorare in tal senso. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it


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Realizzato a Venosa un bassorilievo dedicato all’amato presule

Il bassorilievo in marmo raffigurante il vescovo Virgilio realizzato. L’opera è stata realizzata in marmo e pietra da Bardino

In ricordo dell’amato vescovo Virgilio VENOSA - Nella cittadina oraziana è ancora vivo il ricordo di monsignor Emanuele Virgilio, nato a Venosa nel 1868, eletto vescovo dell'Ogliastra, in Sardegna, dalla Santità di Pio X nel 1910 e morto a Tortolì nel 1923. Educatore, scrittore, oratore sacro, cultore di questioni economico-sociali, mirò all'incremento dell'agricoltura ed al benessere dei lavoratori; istituì, in Sardegna, opere a favore dell'infanzia e degli orfani. «Ha fatto di tutta la sua vita, prima come sacerdote a Venosa è poi come Vescovo in Sardegna - lo ha ricordato il vescovo della Diocesi Gianfranco Todisco, in una giornata di studio alla sua memoria - un amato servizio alla Chiesa ed ai fratelli; non è soltanto un motivo di orgoglio perché egli è originario della nostra Chiesa

parrocchiale, ma dovere di credenti il non far perdere la memoria di così illustri testimoni della fede che, anche a distanza di anni, non solo conservano la loro attualità, ma continuano ad ispirare il cammino di vita di ogni credente, siano essi pastori di anime oppure semplici fedeli». Il sindaco di Venosa, Carmine Castelgrande, nella stessa giornata dedicata all'impegno civile e azione pastorale di mons. Virgilio, aggiunse: «Accanto all'attenzione verso le esigenze dello spirito non mancò di prestare viva considerazione per le questioni legate alle condizioni materiali delle popolazioni locali. Si fa promotore, con l'appoggio dell'intero clero venosino, della istituzione della Cassa Rurale di Prestiti San Felice Martire. E' stato sempre

a fianco dei poveri per una loro redenzione umana». Qualche anno fa, il biografo don Vincenzo Pirarba dalla Sardegna scrisse un libro dal titolo “Ii problemi del Meridione di Monsignor Virgilio. Un pioniere di Venosa per la rinascita dell'Ogliastra”. Nel 2005 a Venosa al castello Pirro del Balzo si tenne una giornata di studio su mons. Virgilio e dal Consiglio Regionale della Basilicata per questa occasione, a cura di Michelangelo Morano ed Ezio Lavorano, fu stampato un Quaderno Documentazione Regione. Pochi mesi fa, l'amministrazione comunale di Venosa era presente in Sardegna a ricordare la memoria e la diffusione delle opere del Vescovo, originario di Venosa Pochi giorni fa, un mae-

stro del marmo e della pietra di Venosa, R. Bardino, ha realizzato una scultura, un quadro basso rilievo di mons. Virgilio che campeggia nel suo laboratorio di via Gesualdo da Venosa. Avvicinato questo maestro artigiano della pietra e del marmo ha riferito: «L'idea di realizzare questa scultura mi è venuta dopo aver appreso le grandi opere realizzate da mons. Virgilio, raccontate dall'amico Francesco Curatella, ricercatore di personaggi illustri di Venosa. Cerco di dare lustro ai personaggi di Venosa, realizzando opere in marmo e pietra, per un loro giusto riconoscimento.Tutti possono tenere in casa questo quadro di Mons. Virgilio, dalle dimensioni sottili e di poco peso». Il maestro Bardino non è

nuovo per questi lavori. Ha scolpito il monumento a Venosa in via Toti, in ricordo del fotoreporter-chirugo plastico A. Raffaele Ciriello, originario di Gine-

stra, ucciso in Palestina da un carro armato israeliano nel 2002 mentre riprendeva la guerra infinita del Medio-Oriente. l. z.

Atella Vertenza all’ex Mr Day: spiragli di dialogo dopo l’inamovibilità iniziale

Vicenzi, fra paure e disillusioni Rinviato al 19 gennaio l’incontro previsto per ieri LA VERTENZA dei lavoratori Vicenzi prosegue. La nuova data nella mente degli oltre 150 ex lavoratori della Valle di Vitalba facenti parte del gruppo Mr. Day è ora il 19 gennaio quando Regione e sindacati incontreranno a Roma presso il Ministero gli amministratori delegati del gruppo Vicenzi. Un ulteriore incontro previsto nella mattinata di ieri a Potenza nei fatti non si è svolto. «L'incontro serviva per ricercare un accordo politico d'intesa tra Regione e Vicenzi spiega Vincenzo Esposito sindacalista Flai Cgil raggiunto telefonicamente - Un accordo che nei fatti già c'è». Da ciò l'annullamento dell'incontro e il rinvio al 19. «In seguito ci sarà l'accordo tecnico per la cassa integrazione», continua Esposito. Il gruppo dolciario che tre anni fa aveva accorpato la produzione da forno Mr. Day a seguito del crac Parmalat sembra essere giunto a più miti pretese. Dall'inamovibilità della presa di posizione si è passati ad un dialogo con le parti. Fermo restando che l'azienda è comunque intenzionata a lasciare definitivamente la Basilicata si sta cercando una linea comune che consenta ai lavoratori una nuova opportunità con un altro imprenditore. Sono attualmente in corso interlocuzioni tra azienda e sindacato per delineare le bozze sulla gestione degli esuberi e il piano per i prossimi due anni. Si possono dire placate, in qualche modo, le ansie dei lavoratori che volevano evitare a tutti i costi lo smantellamento dello stabile ed il trasferimento di tutti i costosi macchinari presenti al suo interno. Il che avrebbe significato la fine. Ma la paura resta. Lo stato di allarme tra gli operai ormai a casa ed in cas-

Sopra lo stabilimento dell’ex Parmalat oggi di proprietà della Vicenzi. In basso due operai. A destra i lavoratori della Vicenzi di Atella durante una manifestazione di protesta davanti alla sede della Regione Basilicata a Potenza

sa integrazione è pessimo. «Siamo desolati - commenta amaro Potenza ex dipendente Vicenzi - restare a casa e non poter far nulla è terribile, si rischia di perdere la speranza». La causalità per la cassa integrazione intanto resta ancora per cessazione. Da più voci intanto si dice che già per il prossimo martedì 13 sia prevista la visita di un misterioso acquirente industriale interessato allo

stabile. Il che farebbe ben sperare. Per il momento però nulla di definito. A seguito di una assemblea interna tra i lavoratori le rsu hanno incontrato, poi, nella mattinata di ieri i sindaci dell'area. «L'intento è quello di andare al tavolo del 19 preparati - afferma Michele Giura rsu Flai Cgil - La nostra richiesta ai sindaci è di aiutarci ed essere da stimolo alla Regione per capire quali sia-

no le prospettive reali che ci attendono, nonché per avere tutti i supporti possibili a questa vertenza che è appena iniziata». Da parte dei sindaci di Atella, Rionero e Melfi, i principali centri interessati, c'è stata la piena disponibilità, infatti già lunedì prossimo partirà congiuntamente una richiesta ufficiale alla Regione. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Ritrovati due trattori rubati a Lavello LAVELLO - COSI’ come per i gioielli rubati (vedi articolo a pag. 28), quando viene sottratta un’auto il proprietario solitamente si rassegna ad averla persa. Idem per i mezzi agricoli. Invece questa volta, grazie alle capacità investigative dei carabinieri della compagnia di Venosa, coordinati dal capitano Enrico Galloro, sono stati ritrovati. I militari hanno ritrovato e poi restituito al legitti-

mo proprietario due trattori rubati a Lavello il 30 dicembre scorso. I mezzi agricoli sono stati trovati dai carabinieri della stazione di Lavello in una campagna. Il ritrovamento è avvenuto come esito di una specifica indagine avviata dall’Arma, utile proprio «ad arginare - si legge in un comunicato dell’Arma - il fenomeno dei furti di macchine operatrici».


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Ultimo incontro sul Piano di sviluppo del Gal Akiris

Castronuovo S. A. L’Arma

Trovati gioielli rubati, denuncia Confronto fra categorie e sindaci per il ricettatore

Un futuro in loco

ULTIMO incontro territoriale per discutere del Piano di sviluppo locale. Organizzato dal Gal Akiris, domani, presso la Masseria Crisci, l'incontro vedrà la discussione con i Comuni appartenenti al territorio della Val D'agri e Alto Sauro interessati, delle opportunità offerte dal Piano di sviluppo regionale, in relazione alle dinamiche di sviluppo territoriale. Un'occasione per raccogliere gli ultimi suggerimenti e integrazioni al Piano di sviluppo locale Val d'Agri Alto Sauro, da comprendere, valutare ed eventualmente inserire prima della scadenza del relativo bando. Ad aprire il tavolo di confronto, la riunione, alle ore 17, tra i rappresentanti del Gal Akiris e le associazioni di categoria, mentre alle 18,30 sarà la volta dei sindaci dei 19 comuni. Dedito al conseguimento delle priorità appartenenti agli assi 1-2 ma soprattutto 3, il piano appartenente all'asse 4 del programma Leader, dovrà dare priorità al miglioramento della governance e alla mobilitazione del potenziale

Una veduta della Val d’Agri

di sviluppo endogeno delle zone rurali. Da qui la necessità di sviluppare capacità progettuali e gestionali, ma anche di migliorare la partecipazione locale alla definizione di politiche di sviluppo, anche mediante i partenariati locali, interterritoriali e transnazionali.

Una strategia di sviluppo locale multisettoriale che sia coerente con le caratteristiche dei territori per cui vengono elaborate, che coinvolga diversi attori locali, mediante approccio bottom up, e che sia supportato da continue attività di concertazione. In primis azioni a sostegno della competitività dei territo-

ri e degli attori che vi abitano, ma anche azioni a sostegno dell'ambiente, dello spazio rurale e della gestione del territorio. Senza dimenticare le attività che possano migliorare la qualità della vita, contribuendo alla diversificazione dell'economia rurale. Una miscellanea, quindi, di operazioni immateriali e materiali. Le prime volte all'accrescimento degli strumenti di conoscenza, alla valorizzazione integrata delle risorse territoriali e alla realizzazione di iniziative che mirino a migliorare le condizioni di vita nelle aree rurali, le seconde che prevedano investimenti fisici per un miglioramento dell'ambiente competitivo nel quale si trovano a operare gli attori delle filiere produttive e delle filiere istituzionali locali. Progettazione complessa che non può prescindere dalla discussione con il territorio, terreno battuto nei mesi scorsi e che troverà completamento proprio nell'ultimo incontro di lunedì. Francesca Gresia

istituto giuridico che puCASTRONUOVO SANT’ANDREA - Quan- nisce chiunque acquista, do un ladro ti ruba dei riceve o nasconde denaro gioielli, pensi sempre che o cose provenienti da un non riuscirai mai a ria- furto. Il Codice penale italiaverli. no, all’artiIn questo colo 648, caso i caraprevede la binieri della reclusione compagnia da 2 a 8 andi Senise ni e una mentre il remulta da sponsabile 516 a del furto an10.329 eucora non si ro. conosce - soLa perno riusciti a quisizione recuperare eseguita il maltolto dai carabidi un furto a nieri ha Castronuopermesso vo Sant’Andi ritrovadrea e a rintracciare Un carabiniere a un posto di re monili in oro per anche un ri- controllo un valore cettatore. di 800 euro Infatti, alla fine di un’indagine mi- circa che erano stati runuziosa, i militari hanno bati il 3 e l'8 gennaio denunciato alla procura 2009 a due persone didella Repubblica un uo- verse. I legittimi proprietari mo di 32 anni: secondo loro si è reso colpevole del hanno riavuto dunque quanto pensavano di reato di ricettazione. La ricettazione è un aver perso per sempre.

Senise Consegnati i premi ai lavori più belli

Una gara pacifica a colpi di presepe

Il presepe a San Francesco

SENISE - Cerimonia di premiazione, nella chiesa S.Francesco di Senise, del concorso “Il borgo dei presepi 2008”, intitolato al

MENTRE tutti piangono miseria e lamentano gli effetti della crisi, gli amministratori di un comune del Sud della Basilicata, San Severino Lucano, si dicono assai soddisfatti di come siano andate le cose nel periodo natalizio. Buono - dicono - il numero delle presenze turistiche hanno affollato le strade di San Severino Lucano nelle festività. Si legge nel comunicato stampa: «Non sono mancati neanche nelle festività natalizie i turisti a San

compianto dottore Carlo Fortunato. Molto più della scorsa edizione, allorquando aveva vinto senza problemi Enzi-

na Greco che aveva realizzato un intero presepe utilizzando esclusivamente formati incredibili di pasta secca, questa volta la scelta è ri-

sultata davvero ardua. La giuria infatti, composta da Franco Fiore, sindaco di San Severino, da Giuseppe Sassone, dall’architetto Egidio Sassone, da Rosa Gentile e da Emma Fortunato, figlia del medico Carlo, ha dovuto visitare uno per uno i siti scelti dai concorrenti, sparsi all’interno del centro abitato, per lo più del centro storico. Angoli suggestivi, che potevano essere casupole abbandonate, androni di vecchi palazzi gentilizi, grotte e caverne utilizzati un tempo per deposito di attrezzi e vivande. Insomma per un percorso che più invitante non poteva essere non solo per quanti sono arrivati da fuori, ma anche e soprattutto per i giovani ed i bambini del luogo, i quali non sempre hanno occasione di addentrarsi tra i vicoli stretti e poco illuminati del vecchio abitato. Tanti e variegati anche i materiali utilizzati; che an-

davano dal polistirolo, assai duttile per ogni lavorazione, al decoupage, al feltro, alla pittura con varie tecniche, fino alla rappresentazione di un insieme di personaggi delle favole. A dimostrazione di una capacità di inventiva, assolutamente incredibile. Questi i partecipanti, edizione 2008: Francesco Di Giacomo di Francavilla; ospiti casa alloggio Auxilium di Vallina, frazione di Calvera; gruppo Pietro Polito; Eleonora Larocca-due proposte; Gabriella Policicchio; Maddalena Cuccarese; Patrizia Polito; Lucio Milano che ha presentato quattro proposte; Associazione Insieme; Gruppo di Santa Croce; Associazione Gioia e Speranza; Luciano Pellegrino; Associazione Assa; Antonio Gargaglione; Mariangela Sassone e Rocco Lista. La giuria ha deciso alla fine di dare il Primo premio ex aequo a due partecipanti.

Il sindaco soddisfatto delle presenze a Natale: «La nostra industria è il turismo»

San Severino Lucano non sente la crisi Severino Lucano, nonostante la crisi economica e le incertezze climatiche. Diversi gli ingredienti che l'amministrazione comunale guidata da Francesco Fiore insieme ai suoi concittadini hanno inserito nel menù dell'accoglienza, in primis naturalmente qualità e cortesia ma poi

animazione, promozione e ospitalità diffusa e soprattutto diversificata, ognuno può decidere o scegliere in una rosa di offerte per il soggiorno che vanno dall'albergo d'elite al camping, dal cinque stelle all'agriturismo». Il sindaco Fiore («Considerato anche che a livello

economico la crisi avanza») gongola e commenta: «Nostro primario obiettivo - spiega il primo cittadino - è la crescita socio economica e produttiva del nostro territorio, la nostra industria non è la Fiat ma il turismo, la nostra economia per la maggior parte è legata alla “vendita”

delle bellezze del territorio». «Il risultato positivo prosegue il primo cittadino - è indubbiamente frutto delle iniziative e dell'impegno messo in campo da parte di tutti dall'operatore commerciale all'animatore, da chi si occupa di servizi all'amministrazio-

La prima è Eleonora Larocca che ha realizzato il presepe tutto all’uncinetto. Una vera e propria opera d’arte giacché tutto quanto, personaggi, addobbi, strade, alberi eccetera, erano stati lavorati all’uncinetto appunto. Così come bello è stato quello realizzato da Luciano Pellegrino, il quale ha avuto la pazienza di riprodurre in cartapesta tutti i personaggi del presepe, a grandezza naturale. Un’altra grande idea ed opera d’arte. Ai due vincitori, premiati da Emma Fortunato e Franco Fiore, un premio piuttosto simbolico di 250 euro ciascuno, mentre a tutti i partecipanti, una targa ricordo. Visti gli eccellenti risultati, gli organizzatori - parrocchia, proloco e museo etnografico - sperano per il prossimo anno di allargare l’orizzonte. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

ne, ognuno può e deve fare la propria parte, e insieme continueremo a raggiungeremo risultati positivi». Tra le altre cose che il turista ha potuto fare per trascorrere la giornata nel periodo delle feste a San Severino Lucano: fermarsi in paese ad ammirare i vicoli, per natale tra l'altro arricchiti da presepi in ogni angolo, o fare delle escursioni. Ogni sera, invece, c’era una proposta diversa da parte della Pro Loco o delle altre associazioni.


Matera 29

Domenica 11 gennaio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Ieri i tecnici del Comune hanno effettuato sopralluoghi verificando la presenza di auto posteggiate

Parcheggi, lo stallo non si sblocca La Sisas non restituisce gli immobili rallentando l’affidamento Si è arenata, per ora, sullo scoglio della consegna degli immobili liberi dagli automezzi e dalle suppellettili la questione della società Sisas Service srl, che in città ha gestito per anni le aree blu ed alcuni parcheggi al coperto. L'Amministrazione comunale, come è noto, ha emanato il nuovo bando per la gestione, senza ricorrere al regime della proroga e creando così, di fatto, in attesa dell'espletamento, una serie di disagi per gli automobilisti e, soprattutto, mettendo venti parcheggiatori nelle condizioni di trovarsi da un giorno all'altro senza stipendio. Adesso fra Sisas e Comune la comunicazione avviene con la voce, sempre spiacevole a sentirsi, dell'implacabile burocrazia, mentre sui lavoratori e le loro famiglie continua a pesare l'incertezza di un futuro ancora poco chiaro. Dietro sollecitazione dell'Amministrazione comunale, lo scorso nove gennaio la Sisas Service srl ha comunicato agli uffici competenti, attraverso un telegramma, la propria disponibilità alla consegna degli immobili liberi da persone e cose. Una comunicazione ufficiale che, tuttavia, non ha convinto l'architetto Franco Gravina, dirigente dei Trasporti. «Quel telegramma - ha dichiarato Gravina - non indica né il giorno né l'ora di quando dovrebbe avvenire la consegna. La Sisas conferma in questo modo di continuare a perseguire un atteggiamento poco costruttivo. Questa mattina (ieri per chi legge), insieme con altri tecnici comunali,

Il consigliere provinciale Antonio Montemurro:«Questa amministrazione interviene sulle imprese locali»

«Il Comune può utilizzare lo strumento delle proroghe» «E' davvero strano che il sindaco Buccico continui ad affermare che la proroga per la società che per anni ha gestito i parcheggi non si poteva fare, mentre sappiamo benissimo che in passato sono state tranquillamente effettuate numerose proroghe per altri servizi, come per l'igiene ambientale ed il trasporto pubblico urbano. La legge dovrebbe essere uguale per tutti, soprattutto quando in ballo c'è il destino di venti famiglie».

ho effettuato un sopralluogo presso gli immobili che la società deve consegnare al Comune ed abbiamo constatato che vi sono ancora automezzi parcheggiati. E' stato quindi redatto un apposito verbale di sopralluogo nel quale viene attestato che non abbiamo riscontrato la disponibilità da parte della Sisas Service srl di consegnare gli immobili completamente liberi, come richiesto dall'Amministrazione comunale. Nei parcheggi al coperto - ha aggiunto Gravina - vi sono custodite automobili che costano decine e decine di migliaia di euro. In un caso, il proprietario attualmente si trova in Trentino Alto Adige e tornerà a Matera solo fra qualche giorno. D'altronde, la società che gestiva i parcheggi ha stipulato con diversi automobilisti contratti che scadono ben oltre l'inizio di

Ad affermarlo è l'ex assessore comunale all'Igiene urbana, Antonio Montemurro, attualmente consigliere provinciale. «L'attuale Amministrazione comunale di centrodestra - ha dichiarato Montemurro - ha avuto tutto il tempo a disposizione per far partire il bando sui parcheggi già tre mesi fa, avendo così la possibilità di evitare che venti parcheggiatori si trovassero dal primo gennaio senza lavoro e senza stipendio. E' bene ricordare che si tratta di lavoratori con famiglie che in molti casi dipendono completamente da un unico salario. Inoltre, quattro parcheggiatori risultano essere invalidi. L'Amministrazione doveva decidere di ricorrere alla proroga del servizio nel caso si fossero verificati, come si sono verificati, ritardi nella procedura relativa al nuovo bando. Purtroppo questa Amministrazione sta intervenendo pesantemente su tutte

quelle attività che venivano svolte da ditte locali». Fra gli automezzi che attualmente risultano in deposito nel parcheggio di via Lucana ve ne sono anche alcuni dell'Amministrazione provinciale. «Si tratta - ha spiegato Montemurro - di mezzi di servizio. Alcuni sono già stati spostati in altri immobili appartenenti alla Provincia, mentre per gli altri stiamo provvedendo a trovare un'altra collocazione in giornata. Bisogna dire che il parcheggio di via Lucana era usato anche dagli amministratori provinciali. Soprattutto i consiglieri provenienti dai paesi della provincia adesso hanno difficoltà a trovare un parcheggio ed è successo che per questo motivo le commissioni siano iniziate anche con oltre un'ora di ritardo». b.t. matera@luedi.it

Demoantropologico c’è il comitato scientifico

Il Comune attende la restituzione degli immobili dalla Sisas

gennaio. Un cittadino che, quindi, ha pagato per la custodia della propria macchina fino, per esempio, all'otto o al nove di gennaio, pretende di stare tranquillo fino alla scadenza e, conseguentemente, ha organizzato i propri programmi in relazione a questa sicurezza». Altri automobilisti, che si servivano del parcheggio al coperto di via Lucana della Sisas, si

sono trovati improvvisamente senza un garage per la propria macchina e costretti quindi a cercarsene uno qualsiasi all'ultimo momento. Che è sempre il male minore rispetto a chi, come i venti parcheggiatori, ha perso lo stipendio, impotenti di fronte all'imperversare della vecchia logica delle carte e dei timbri. Biagio Tarasco

Il vice sindaco Francesco Saverio Acito

SI insedierà martedì prossimo il comitato scientifico che supporterà lo studio di fattibilità per la realizzazione del Museo Demo-EtnoAntropologico nella città di Matera, sulla base delle esperienze internazionali già esistenti.

Le zone umide sono state oggetto di un monitoraggio dell’Ispra

Binocoli e cannocchiali sulla natura

Studi approfonditi nelle zone umide

DAL 3 al 5 gennaio alcune importanti zone umide della Basilicata sono state oggetto di studi e ricerche naturalistiche con particolare attenzione al censimento dell'avifauna acquatica svernante e ai rapaci. Tale iniziativa nasce dalla collaborazione tra alcuni ornitologi lucani e campani che hanno in comune l'interesse per lo studio delle peculiarità faunistiche dei laghi e dei fiumi lucani. Sono stati visitati 13 siti diversi tra cui i laghi di Pertusillo, Pignola, Senise, San Giuliano, Basentello, Camastra, Gannano, Saetta oltre alle foci di tutti i fiumi lucani che si affac-

ciano sul mar Ionio. Una quindicina di esperti ed appassionati, suddivisi per squadre di 2-3 persone, hanno scandagliato con i loro binocoli e cannocchiali le zone più interessanti allo scopo di identificare e censire tutte le specie di uccelli che, partendo dal nord e centro Europa, vengono qui a trascorrere l'inverno rimanendovi fino all'inizio della primavera. Lo studio degli svernanti riveste particolare importanza sul piano nazionale tanto che ogni anno vengono realizzati su scala nazionale appositi censimenti coordinati dall'Ispra Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex Istituto Nazionale Fauna Selvatica) in riferimento alll'International Waterbird Census, IWC, progetto analogo a scala internazionale. I dati emersi sono particolarmente interessanti ed hanno permesso di osservare 88 specie differenti che rappresentano oltre il 30% di tutte quelle finora osservate in Basilicata

sulla base di un recentissimo studio pubblicato su una prestigiosa rivista scientifica di Ornitologia. L'analisi dei dati ha permesso di stabilire anche una netta differenza in termini di biodiversità tra aree soggette a protezione ed aree non tutelate o solo parzialmente tutelate. Dati che dimostrano senza ombra di dubbio come la ricchezza faunistica è sempre correlata alla sussistenza di basilari forme di tutela rispetto alla caccia e all'antropizzazione. Lo scopo di questa iniziativa -dichiarano i naturalisti lucani Matteo Visceglia ed Egidio Fulco che hanno coordinato a livello locale il progetto- è quello di dare un contributo scientifico alla conoscenza della nostra fauna, così ricca ma allo stesso tempo poco studiata e seguita. Gli appassionati e ornitologi lucani sono pochissimi, sicuramente il numero più basso d'Italia, è anche per questo che in alcune occasioni chiediamo la collaborazione di amici e colleghi di altre regioni, sempre di-

sponibili ed entusiasti di venire nella nostra terra per ammirarne le bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Studiare il territorio dal punto di vista faunistico è molto difficile e complesso. Le sorprese però non mancano quando ci si impegna a censire i siti di pregio. In questa occasione tra le specie avvistate figurano Airone guardabuoi, Volpoca, Moretta tabaccata, Canapiglia, Gru, oltre a numeri importanti di anatidi come 1000 esemplari di alzavole e 700 fischioni. Inoltre tra i rapaci sono stati complessivamente censite 12 specie tra cui, oltre ai più comuni, figuravano anche un raro Gufo di palude, un'Albanella reale e due Falchi smerigli. Da segnalare che durante i percorsi automobilistici sono stati complessivamente osservati oltre 70 nibbi reali e un centinaio di poiane, oltre ad un considerevole numero di gheppi. Quando si parla di valorizzazione ambientale e turistica non ci si deve

A presentare il lavoro dei cinque esperti saranno il Sindaco Emilio Nicola Buccico e il vice Sindaco Saverio Acito, nel corso di una conferenza stampa che si terrà martedì 13 gennaio alle 10,30 a Palazzo Lanfranchi. matera@luedi.it

solo riferire alle bellezze storiche, artistiche ed enogastronomiche. La fauna e la natura sono elementi di grande fascino e se adeguatamente conosciuti e valorizzati possono creare un turismo alternativo o complementare a quello già esistente. In molti paesi d'Europa e del mondo intero vi sono aree che vivono essenzialmente di turismo naturalistico. Chiediamo agli Enti locali e agli Enti Parco di incrementare la divulgazione dei siti più interessanti facendo azioni di promozione di una forma particolare di turismo naturalistico che in Basilicata ha molte opportunità per svilupparsi grazie alla presenza di moltissimi ambienti di pregio che ospitano specie di grande interesse”. Danila Mastronardi e Maurizio Fraissinet, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Asoim (Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale) nonché organizzatori della “spedizione ornitologica” dichiarano:«Alle emozioni ornitologiche vanno aggiunte quelle dei paesaggi selvaggi che questa regione offre. I dati molto interessanti che sono emersi in soli 3 giorni di monitoraggio sono stati raccolti dal lavoro di 14 persone (9 campani e 5 lucani). matera@luedi.it


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Domenica 11 gennaio 2009

Matera TAXI MATERA 3332685173

Sit in di Cgil, Cisl e Uil

Nicola

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

CGIL, Cisl e Uil della provincia di Matera indicono per il giorno 12 gennaio alle ore 18, nello spiazzale antistante la sede della Prefettura, un sit in per sensibilizzare l'opinione pubblica materana e il nostro governo centrale sulla crisi israelo - palestinese.«La scelta delle armi, come soluzione del conflitto - spiegano i rappresentanti sindacali - non può che portare altre morti, altro odio, altri lutti e sofferenze nelle famiglie palestinesi ed israeliane. Occorre cessare il fuoco e riprendere la strada del negoziato e del dialogo».

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Logos, le ragioni della verità IL 13 gennaio 2009, alle ore 16 nella sede dell'Acivescovado di Matera in piazza Duomo, si terrà la conferenza stampa di presentazione del periodico "Logos le ragioni della verità". Contestualmente sarà presentato il “Progetto Lidia: Il Microcredito a servizio della Micro - impresa nell'Arcidiocesi di Matera - Irsina”. L'Arcivescovo di Matera-Irsina, Mons. Salvatore Ligorio, il direttore della Caritas diocesana, don Filippo Lombardi, la responsabile del Servizio di pastorale sociale e del lavoro, Tina Cardinale, la responsabile del Servizio di pastorale giovanile, Apollonia Nicoletti, e l'Animatrice di comunità del progetto Policoro, Valeria Tozzi, illustreranno il progetto.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Caro Nicola, Volevi tenerlo nascosto che oggi compi 50 anni? Ma noi siamo riusciti a saperlo!! Sei tremendo!!!! Auguri per il tuo compleanno dai tuoi colleghi Nicola, Maddalena, Pietro, Luca, Maria Rosaria, Francesco

Supernatura di Bianco PROSEGUE fino al 12 gennaio alla Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.

Raccolta sangue Avis

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO via Pasquale Vena, 3 bis- 0835/333901

Cooperativa Associazione

“Jan

Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704

L’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) comunale di Matera, presso i locali della sede sociale in piazza Sedile oggi dalle 8,30 alle 12,30 organizza la prima raccolta domenicale del sangue del 2009. Un medico ed un infermiere, coadiuvati dai volontari Avis, assisteranno i donatori.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.

Mal di pietre sul ring

0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep

Dopo gli incoraggianti risultati del primo match, dedicato ai "Mille anni che sto qui" di Mariolina Venezia, torna martedì 13 gennaio a Matera il Ring Letterario organizzato dall'associazione Women's Fiction Festival e il Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione con la Libreria dell'Arco. Gli ideatori lo definiscono proposta di lettura, incontro, scambio, confronto e "scontro" letterario, tra amici, simpatizzanti, lettori amanti delle narrativa contemporanea e moderna». Con inizio alle 18.30 presso la sede del Circolo Culturale La Scaletta (in via Sette Dolori, 10 nei Rioni Sassi) il prossimo incontro culturale sarà dedicato a "Mal di pietre" (Edizioni Nottetempo), un racconto breve firmato da Milena Agus, che ha raccolto un forte consenso di pubblico e critica.

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 17,30- 19,30- 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 The Millionaire 17-19,15-21,30 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sette anime ore 17,15-19,30-21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 18,15-20-21,45 •CINEMA ANDRISANI•

Montescaglioso 0835-208046 Madagascar 2 18-20 Come un uragano 18,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Madagascar 2 17-19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò ore 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137



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Matera 35 I consumatori preferiscono evitare lungaggini e complicazioni dei mutui per l’acquisto Domenica 11 gennaio 2009

Caro-mattone, meglio l’affitto Una ricerca della Gabetti rivela i nuovi meccanismi del mercato IL valore del mattone diminuisce, a favore della locazione, formula di minore difficoltà e maggiore convenienza. I canoni, comunque, sono rimasti stabili e non hanno subìto alcuna modifica. La crisi economica in atto si ripercuote sulle scelte delle famiglie materane che preferiscono affittare un appartamento piuttosto che avventurarsi nell'iter complicato e di non sicuro risultato, come quello della richiesta di finanziamento. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio Studi Gabetti, nel primo semestre del 2008 il mercato degli affitti è stato, comunque, caratterizzato da un andamento regolare e da valori costanti. Canoni stabili fra le differenti zone, eccezion fatta per il centro storico che registra ovviamente i valori dovuti all'area di maggior prestigio in una città come Matera in cui l’ampliamento dei quartieri si muove con particolare vivacità e riguarda sia la periferia che la città. Secondo i dati emersi, a Matera il calo medio dei canoni di locazione è stato pari allo 0,8% a fronte di una diminuzione dei prezzi del 2,7%, in linea, comunque, con l'andamento delle grandi città italiane. Nel quadro complessivo

Casa, dolce casa. Agna è il rione meno caro UN monolocale può costare dai 250 euro al mese al rione Agna o in via Nazionale, fino a 350 euro in centro. Si può arrivare, però, a spendere fino a 1000 euro per un pentavani in centro o affittarne uno a 450 euro in via Lucana. Il mercato degli affitti a Matera risente in modo significativo dell’elemento territoriale, o meglio della collocazione geografica nei differenti quartieri cittadini. Il borgo La Martella è una delle zone in cui affittare un appartamento costa meno. E per le tasche di chi deve prevedere ogni mese una parte dello stipendio per l’alloggio, il dato economico è fondamentale. La differenza è particolarmente significativa confrontando i prezzi per le locazioni riferiti ad appartamenti di 4 anni che vanno dai 400 euro mensili al del settore immobiliare emerso dalla ricerca di Gabetti, pur in un contesto generale che risulta sempre più difficile, il mercato degli affitti tiene meglio rispetto a quello delle compravendite. Le grandi città italiane, intanto, segnalano fenomeni particolarmente singolari. A cominciare da Roma dove i canoni più elevati rispetto ad esempio a quelli di Milano, riguardano soprattutto i piccoli tagli, ovvero

rione Agna, in via Lucana o nei Sass, salendo fino a 500 in via Dante fino ai 700 euro in centro. La ricerca non è semplice perchè deve tenere conto anche dei servizi e delle in-

le soluzioni abitative di minore grandezza, monolocali o al massimo appartamenti di due vani. Poche differenze, invece, sulle tipologie di grandi dimensioni. Gli elementi emersi nel contesto territoriale secondo la ricerca dell'Ufficio Studi della Gabetti, vengono confermati anche dalla lettura a livello regionale, emersa dalla ricerca dell'Osservatorio dell'Agenzia del Territorio.

frastrutture, a cominciare dai trasporti pubblici che in alcuni rioni (vedi La Martella) risentono di maggiori difficoltà. La ricerca, però, non è impossibile. a.ciervo@luedi.it

Il volume delle compravendite di immobili aveva subito nel 2007 una flessione del 3,2% dopo un modesto incremento registrato nel 2006 del 2,7% e con il passare dei mesi, complice la crisi economica, non ha migliorato la situazione. Se in passato le certezze, per le famiglie, erano rapprestate dalle quattro mura domestiche oggi si devono fare i conti con elementi esterni di particolare difficoltà. Le realtà territoriali,

pur presentando sostanziali differenze, registranotutte le conseguenze della crisi economica in atto. Le coppie appena sposate, le famiglie con più di due figli, i pensionati, a qualsiasi regione o provincia appartengano, hanno in comune una caratteristica: la prudenza. Spesso mista al timore di perdere tutto, la prudenza ha imposto negli ultimi mesi scelte all’insegna della chiusura, di una difesa che passa anche dai rapporti

con le banche alle quali ci si rivolge con il timore che tempi e burocrazia rendano impossibile l’acquisto di una casa. Se a tutto questo si aggiugnono poi le tariffe che da regione, provincia e città differenti indicano sbalzi e parametri di un mercato già difficile, il gioco è fatto. E il ricorso all’affitto diventa la pratica più utilizzata. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Trasporti, servizi idrici e parcheggi devono pensare alle esigenze della comunità Tra via Carlo Levi e via Montescaglioso

Servizi, la parola ai cittadini Adiconsum invoca protocolli d’intesa con gli enti locali L'ADICONSUM di Basilicata invita la Regione, le Province di Potenza e Matera e i Comuni ad avviare un tavolo di consultazione tra Ente locale, Associazioni dei consumatori e Enti gestori per la definizione e la erogazione dei servizi di trasporto, dei servizi idrici, di gestione dei parcheggi, etc.. Il riferimento dell’associazione di tutela dei consumatori è alla legge finanziaria del 2008, ancora inapplicata, che prevede oltre all'adozione di una "Carta della qualità dei servizi", anche la consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori che hanno il diritto di verificare la qualità e di procedere all'attività di monitoraggio dei servizi al fine di garantire maggiore efficienza e qualità dei servizi. In particolare, si legge nella nota, il comma 461 dell'articolo 2 della legge finanziaria 461 sostiene che al fine di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali e di garantire la qualità, l'universalità e l'economicità delle relative prestazioni, in sede di stipula dei contratti di servizio, gli enti locali sono tenuti ad applicare le seguenti disposizioni: a) previsione dell'obbligo per il soggetto gestore di emanare una "Carta della qualità dei servizi", da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate così come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell'utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza; b) consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori; c) previsione che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, l'adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato

Piove in città la strada si trasforma in una pozzanghera

Una eloquente immagine della strada-pozzanghera

L’Adiconsum tutela i cittadini nei rapporti con gli enti locali

fissati nel contratto di servizio alle esigenze dell'utenza cui il servizio stesso si rivolge, ferma restando la possibilità per ogni singolo cittadino di presentare osservazioni e proposte in merito; d) previsione di un sistema di monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto stabilito nelle Carte della qualità dei servizi, svolto sotto la diretta responsabilità dell'ente locale o dell'ambito territoriale ottimale, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori ed aperto alla ricezione di osservazioni e proposte da parte di ogni singolo cittadino che può rivolgersi, allo scopo, sia all'ente locale, sia ai gestori dei servizi, sia alle associazioni dei consumatori;

e) istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, nonché delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini; f) previsione che le attività di cui alle lettere b), c) e d) siano finanziate con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio, predeterminato nel contratto di servizio per l'intera durata del contratto stesso. Una serie di parametri che secondo Adiconsum, firniscono le necessarie garanzie a tutela dei consumatori e indicano al tmepo stesso norme certe per tutti che devono essere rispettate. matera@luedi.it

Il maltempo, si sa, riduce notevolmente la percorribilità delle strade e diminuisce la capacità degli automobilisti. Succede così che, oltre ai disagi si aggiunga anche il pessimo stato delle strade cittadine. E’ il caso del ponte che collega il rione Lanera all’ospedale Madonna delle Grazie, fra via Carlo Levi e via Montescaglioso. La pioggia che ieri è caduta sulla città, francamente non in quantità-record, ha creato come accade sempre più spesso, una ampia pozzanghera che hanno dovuto attraversare i veicoli in transito. Il traffico nella zona, infatti, è particolarmente intenso dal momento che si tratta di un’arteria stradale utilizzata prevalentemente per raggiungere il nosocomio della città.

Nè si possono sottovalutare i pericoli per gli automobilisti che, percorrendo fra due ali di acqua il tratto stradale, corrono il rischio di uscire di strada. La zona, infatti, non ha avvallamenti che laascino intravedere il rischio di pozzanghere ma, nonostante ciò, il rischio di acquaplanning (ovvero di quel fenomeno che fa scivolare i pneumatici sull’acqua) è concreto e si verifica ogni volta che sulla città si abbatte un temporale un po’ più forte di quelli abituali. La manutenzione delle strade cittadine dovrebbe tenere in considerazione realtà ormai abituali come questa che, in particolari occasioni, si trasformano in pericoli concreti per i cittadini. matera@luedi.it


Domenica 11 gennaio 2009

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Montescaglioso L’assessore Quarato: «Già raggiunta la soglia del 65 per cento»

Rifiuti, trionfa la raccolta porta a porta MONTESCAGLIOSO - Primo bilancio positivo per la raccolta dei rifiuti “porta a porta” nel comune di Montescaglioso. A diffondere i dati è l’assessore all’Ambiente, Antonio Quarato. Nel corso dell'anno 2008 il Comune ha adottato il sistema di raccolta differenziata con la coop ”Avvenire”, aggiudicataria della gara di appalto svoltasi nel corso dello stesso anno. Il sistema di raccolta prevede la separazione della frazione secca dalla frazione umida e la separazione delle varie frazioni riciclabili quali carta/cartone, vetro/metalli e plastica oltre ingombranti, Raee e altre frazioni pericolose. «Il sistema di raccolta dei rifiuti urbani a domicilio, meglio noto come porta a

porta -spiega Quarato- è da ritenersi una piccola rivoluzione, sia per chi gestisce il servizio, sia per gli utenti. Ai cittadini viene chiesto di modificare una piccola parte delle loro abitudini di vita, ma soprattutto il loro approccio ad un problema che, sino ad oggi, non ha ricevuto le dovute attenzioni: lo smaltimento dei nostri rifiuti urbani. Ne vengono prodotti sempre di più e diventa sempre più difficile individuare dei luoghi dove smaltirli. Le discariche si stanno esaurendo, le comunità sono restie ad accettare nuovi siti sul proprio territorio, e, in ogni caso, le leggi vigenti non consentono di attivarne altre. Il risultato è in definitiva il rischio di dover smaltire i rifiuti a costi molto alti, che sarebbero a carico dell'intera comuni-

tà. La sfida alla quale siamo chiamati tutti è proprio questa, al di là delle norme che impongono almeno il 50% di raccolta differenziata dei rifiuti, pena le sanzioni ai Comuni che, alla fine, sarebbero costretti ad aumentare la tassa a carico dei cittadini. Senza dimenticare i benefici per l'ambiente in cui viviamo». Considerando che a Montescaglioso si producono circa 3.500 tonnellate di rifiuti l'anno, l'obiettivo dell'Amministrazione comunale era di arrivare al 50% di differenziata nel 2008, per raggiungere, nell'anno 2009 il 65%. «Gli altri vantaggi che l'Amministrazione comunale ha raggiunto con l'introduzione del nuovo sistema di raccolta porta a porta -prosegue Quarato- sono: Riduzione dei rifiuti da

smaltire in discarica, con conseguente vantaggio per la nostra salute e per l'ambiente che ci circonda; eliminazione dei cassonetti lungo le strade, che spesso sono ingombranti, maleodoranti e antiestetici; controllo dei rifiuti provenienti dalle aziende, che non scaricheranno più nei cassonetti facendo pagate ai cittadini i loro rifiuti; più spazi per la creazione di nuovi posti auto». I primi risultati sarebbero già lusinghieri, visto che «la raccolta porta a porta -conclude Quarato- iniziata il 12 novembre 2008, a distanza di due soli mesi dalla sua introduzione, ha fatto registrare da subito una percentuale di frazione differenziata superiore al 65%, quindi già superiore al minimo previsto dalla legge in vigore, questo con-

Montescaglioso

sente al Comune di Montescaglioso di collocarsi fra quelli più virtuosi di tutto il territorio nazionale». L'Amministrazione comunale ringrazia i cittadini montesi, principali attori di questa piccola rivoluzione, «per aver accettato di buon grado il cambiamento radicale delle abitudini giorna-

liere e per la collaborazione e lo sforzo profusi per la buona riuscita della raccolta. Un ringraziamento chiosa l’assessore comunale all’Ambiente- deve essere rivolto anche alla ditta Avvenire e ai dipendenti per l'ottimo lavoro svolto durante questi mesi». provinciamt@luedi.it

Pisticci L’ex sindaco Bellitti: «Quasi tre milioni di euro fermi per l’incapacità di chi governa»

Il degrado regna all’ex rione Snam Il Comune ha i fondi ma non li usa per gli interventi seri PISTICCI SCALO - I soldi sono disponibili nelle casse del Comune di Pisticci da circa quattro anni, duemilioni novecentocinquantacinquemila euro, da quando furono assegnati dall'Eni, ma il quartiere “Ex Snam”continua a vivere nel degrado a causa della “stagnazione” delle risorse, che dovrebbero servire per la risistemazione della rete fognaria, pavimentazione, verde pubblico, scuola elementare, impianti sportivi, pubblica illuminazione e viabilità. Si tratta di una vicenda che si protrae da anni e sbloccatasi solo nel dicembre 2004. Il Comune aveva un tavolo aperto con l'Eni che si era bloccato fino a quando l'ex sindaco, Pasquale Bellitti, riuscì a recuperare il rapporto con il colosso petrolifero, «come da impegni programmatici e da forte convinzione di dare dignità ad una parte consistente della cittadinanza», chiudendo poi il tavolo in maniera estremamente favorevole per il Comune di Pisticci e in particolare per il quar-

Pasquale Bellitti

tiere al quale sarebbero dovute essere destinate integralmente le somme rivenienti dall'accordo. «Ad oggi -ha detto al Quotidiano Bellitti, interpellato telefonicamenteil restyling di Pisticci scalo è rappresentato solo dalla decapitazione di numerose piante, che rappresentano il polmone verde del quartiere e dalla messa a dimora di qualche nuovo lampione utile a

meglio evidenziare il deserto circostante». Bellitti ricostruisce, poi, l'evolversi della vicenda e spiega quelle che a suo dire sono le ragioni che non gli hanno consentito di procedere con i lavori di riqualificazione del borgo industriale. «Ci fu un ostruzionismo incomprensibile e ingiustificabile messo in campo dagli uomini della ex Margherita, per fortuna oggi fuori dal Pd -ha continuato- che hanno trovato una sponda significativa ed efficace negli uomini dell'allora opposizione tra i quali alcuni attuali amministratori: Michele Leone, Giovanni D'Onofrio e Giovanni Giannone. E' chiaro che i ritardi nell'avvio dei lavori, i cui colpevoli sono da imputare esclusivamente tra le persone che ho citato, e che si devono assumere interamente le responsabilità dinanzi alla cittadinanza, hanno significato una perdita consistente del potere d'acquisto e causato di conseguenza un ulteriore degrado strutturale e quindi della vi-

vibilità del quartiere. Questa vicenda che dimostra che da una parte c'è gente che ha a cuore la programmazione dello sviluppo del territorio mettendo a segno i risultati, e dall'altra l'ostruzionismo di gente che nulla ha a che vedere con la vera politica del fare, ma solo quella delle medaglie, rappresenta a tutt'oggi il vero freno al decollo della nostra comunità». Infine una stoccatina alla giunta Leone: «D'altra parte i ritardi ingiustificabili e il pressapochismo con cui gli attuali amministratori hanno guardato alla vicenda di Pisticci scalo, dimostrano come le vicende dei cittadini e della vivibilità della nostra città non rappresentino gli obiettivi politico-programmatici di un'Amministrazione che riconosce la sua ragione d'essere solo in un cartello elettorale e non già nella condivisione delle scelte. Pisticci scalo -ha concluso- è solo uno degli innumerevoli esempi di totale inerzia e incapacità degli attuali amministratori». Pierantonio Lutrelli

La storia dell’attività delle dottoresse Renata e Tiziana Coniglio

Marconia ha la seconda farmacia MARCONIA si è dotata di una seconda farmacia per un tumultuoso sviluppo demografico derivante dalla scelta di molti abitanti di Pisticci di costruirsi una casa comoda e confortevole nel nascente territorio di Marconia. Le sorelle dottoresse Renata e Tiziana Coniglio di Matera, intraprendenti e determinate, hanno costruito un intero edificio marmoreo in stile elegante e moderno che spicca tra gli altri. Farmacia ed abitazione vengono unite in un'unica costruzione elevata su una scalinata arricchita da pregevoli piante ornamentali di civettuola eleganza. Lo stiglio, di stile moderno dal sapore antico, è stato realizzato, per la prima volta nella provincia materana, dalla ditta Conte di Laterza (Ta). Nell'ottobre 1992 si è costituita una società familiare tra le due sorelle Coniglio, le quali hanno trasferita la Farmacia da Pisticci a Marconia in via S. Giovanni Bosco numero 105 e, in seguito, nell'attuale sede della II trav.

Via Umbria s.n., realizzata secondo un'impostazione nuova e razionale e gusti estetici e funzionali delle dottoresse. Le titolari di questa moderna ed elegante farmacia sono tra i pochi farmacisti con elevati titoli universitari. La dottoressa Renata è laureata in Farmacia e specializzata in “Farmacia Ospedaliera” presso l'Università di Bari. La dottoressa Tiziana è laureata anche in Farmacia e Scienze Biologiche. Hanno seguito la strada segnata da un loro prononno: il dottor Domenico Coniglio di Irsina, che aprì nel 1886 una splendida Farmacia in stile impero nello stesso paese. Nel 1986 la farmacia, ubicata a Pisticci in corso Margherita 131, è stata rilevata dalle dottoresse Coniglio. Allora la farmacia era in un angusto monolocale dislocato lungo il corso centrale del paese, ove erano ubicate le altre due farmacie. Dalla finestra del retrofarmacia si poteva scorgere l'antico e caratteristico quartiere “Terravecchia”, costituito da tan-

te linde case bianche. Quest'antica farmacia è stata condotta per tre generazioni dalla famiglia Coriglione di Pisticci. Negli anni Ottanta subentrò il dottor Vincenzo Speranza di Taranto. Marconia è un'ex colonia agricola fatta costruire dal fascismo alle soglie degli anni Quaranta per accogliere i confinati politici. Caduto il fascismo, a quotizzazione avvenuta, dopo gli anni Cinquanta, la colonia agricola è stata chiamata Marconia in onore dello scienziato Guglielmo Marconi. Si trova a 14 chilometri da Pisticci, è ben collegata con altri centri della zona, è fornita di servizi primari come: delegazione comunale, ufficio postale, ufficio del lavoro, Scuole Elementari e Medie, Istituto Tecnico Agrario. Marconia negli ultimi anni ha avuto un notevole sviluppo per i suoi genuini prodotti agricoli, le nuove costruzioni ed il turismo estivo. Nunzio Longo provinciamt@luedi.it

La denuncia di No Scorie Trisaia

Trivelle selvagge a Pisticci PISTICCI - «Se il petrolio è la panacea di tutti i mali, come proclamato dai politici interessati, qualcuno forse ci dovrebbe spiegare come mai in un comune come Pisticci, dove l'oro nero (degli altri) si estrae da oltre trent'anni non ha stravolto in meglio la qualità della vita della popolazione locale». A chiederselo è l’associazione ambientalista “No scorie Trisaia”, che in una nota evidenzia come «la città è nota per l'enorme tasso di disoccupazione, una grave situazione ambientale causata dall'inquinamento e un peggioramento della qualità della vita per le malattie che non sono rese pubbliche in mancanza di una indagine epidemiologica pubblica mai fatta sul territorio. In tutte le parti del mondo -si legge ancora nella nota di No scorie- è proibito trivellare vicino ai centri abitati. In Basilicata si rilasciano con molta facilità i pareri di Valutazione Impatto Ambientale (Via) per estrarre petrolio e gas senza le dovute valutazioni di carattere ambientale e sanitario (a Villa d'Agri una trivella è vicina all'ospedale). Negli Stati Uniti è proibito trivellare vicino a laghi, corsi d'acqua e a 160 Km dalla costa. A Marconia manca poco che si trivelli all'interno dei condomini. I limiti di emissioni degli inquinanti petroliferi per le società che trivellano in Italia sono molto elevati. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il limite H2S dovrebbe essere inferiore a 0,005 parti per milioni, mentre le industrie petrolifere in Italia possono im-

mettere nell'aria fino a 30 ppm ossia quantità 6.000 volte superiori al limite dell'Oms. L'idrogeno solforato è il gas che causò la morte degli operai della Truck Service di Molfetta e degli operai del depuratore vicinoa Catania. La Regione Basilicata ha emanato nel mese di maggio 2008 un bando sul monitoraggio ambientale che non è ancora operativo. L'unica centralina Arpab dell'aria di Pisticci non controlla gli inquinanti pericolosi del petrolio, come l'H2S , gli Ipa e i Cov, anzi per il particolato PM 10 a ottobre 2008 la centralina non ha funzionato per 181 su 300 giorni e nei giorni monitorati 8 erano fuori norma(dati elaborati dal sito Arpab). Alla nostra richiesta di dati sulle emissioni di idrogeno solforato la Regione non è stata in grado di fornirli pubblicamente (a Pisticci si estrae da oltre 30 anni)». Alla luce di ciò, No Scorie chiede al sindaco di Pisticci, in qualità di massima autorità di salute e sicurezza pubblica sul territorio: Il monitoraggio continuo di tutti gli inquinanti con dati pubblici e continui; la verifica delle condizioni ambientali e la sospensione delle attività per l'assenza di minime condizioni di sicurezza necessarie alla tutela della popolazione troppo vicina all'impianto estrattivo; di convocare con urgenza il consiglio comunale aperto per dare la parola a tutte le forze politiche e ai cittadini sulla gestione del territorio e sulla tutela della salute pubblica. provinciamt@luedi.it


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Irsina La studiosa Gelao promette approfondimenti, in pochi accettano il responso del Louvre

La contesa di Sant’Eufemia Discussione riaperta sull’attribuzione ad Andrea Mantegna IRSINA - Dopo il fuoco incrociato delle polemiche, sorto nei giorni scorsi, intorno all’attribuzione della statua di Sant’Eufemia, oggi si abbassano i toni attraverso gli interventi di numerosi addetti ai lavori. Il “contenzioso” nasce tutto da una sintesi dello scritto nella didascalia sotto la statua in esposizione, che dice: «Gli organizzatori preferiscono attribuirla a Pietro Lombardo». Sul tema abbiamo raccolto anche l'autorevole contributo di Clara Gelao, che dopo anni di studi, è giunta al punto di attribuire la paternità dell'opera all'artista padovano Andrea Mantegna: «Che ci siano critici perplessi sull'attribuzione che io ho dato alla Sant’Eufemia di Irsina -spiega Gelao- non ci trovo nulla da obiettare, conosco in effetti il pensiero di alcuni critici, che non convengono sulle mie idee relative alla scultura oggi al Louvre. I due punti dal qua-

le ho tratto le mie linee guida, sono in primis di attenermi al poemetto del canonico Pasquale Verrone (1592) , e il secondo, che nella scultura io rivedo la traduzione plastica della quadro conservato nel museo di Capodimonte. Tuttavia conclude Clara Gelao- ritornerò a breve a Irsina per approfondire, promettendo che non escludo ci siano clamorose novità». Intanto, il sindaco di Irsina, Domenico Amenta manifesta una diversa certezza: «Le opere sono da sempre opinabili -dice Amentala statua è sempre stata attribuita all'artista veneto Mantegna perché fino ad ora l'unico vero studio fatto è stato solo quello di Clara Gelao. È importante che si parli della scultura; non a caso quasi sempre, anche sulle più importanti opere nascono questo tipo di discussioni, non a caso i critici e gli studiosi “attribuiscono e non certificano” la paterni-

Amenta e Sgarbi

tà dell'opera». Il consigliere comunale Nicola Morea : dice di assistere con stupore e incredulità alle polemiche scatenatesi sulla effettiva paternità della statua. «Mantegna o Lombardo -dice Morea- lascio ad altri, sperando siano realmente competenti e non

scribacchini in cerca di notorietà, l'arduo compito di risolvere la questione. Ritengo, invero -continua Morea- che non potrà mai esserci consenso unanime sul argomento. Piace ai critici d'arte, fare scoperte sensazionali; piace criticare le attribuzioni fatte da altri. In fondo la critica è anche questo, discussione, dibattito. Ed a mio avviso -conclude Morea- è ottimo per Irsina che si animi un dibattito intenso tra gli studiosi sulla paternità della statua. Ciò vorrebbe dire, infatti, che le luci dei riflettori si accenderanno sulla nostra cittadina, che diverrebbe teatro di uno “scontro”, i cui attori sarebbero gli attuali protagonisti del panorama artistico nazionale». In sintesi, registriamo anche l'intervento del responsabile del sito ianora.it, Michele Calia: «Le critiche raccolte sul nostro sito -apre Calia- (riferendosi alle osservazioni di Raffaele Fava-

le ndr) non sono mai finalizzate a distruggere quanto realizzato, ma, al contrario, vogliono offrire una chiave di lettura diversa, e si prestano a un confronto di crescita che non dovrebbe mai essere respinto con arroganza o aggressività. La foto della didascalia relativa alla statua di Sant’Eufemia esposta a Louvre, non è stata affatto manomessa da questa redazione che si è limitata a pubblicare una foto scattata da un visitatore in loco. È indubbio -continua Caliaanche leggendo i numerosi articoli pubblicati sull'argomento non solo di recente, ma sin dal 2008, che nessuna garanzia è stata offerta (o richiesta) dagli organizzatori della mostra a mantenere (rispettare) l'attribuzione della statua a Mantegna, considerato che tutto l'operato della nostra comunità da alcuni anni è improntato e dedicato al culto del Mantegna (Irsina città del Mantegna, prodotti locali allo stes-

so intitolati, ecc) al contrario gli organizzatori della mostra hanno affermato senza ombra di dubbio, che l'opera fosse stata realizzata dallo scultore Pietro Lombardo. È sorta, quindi, spontanea una domanda: perché il professor Agosti abbia voluto la nostra statua per esporla al Louvre all'interno di una mostra mondiale dedicata al Mantegna, quando già in precedenza, sin dal 2006, aveva dichiarato e sottoscritto che era stata eseguita da Lombardo (cfr. detto articolo della Cavazzini)? E' indispensabile -conclude Michele Calia- adesso smorzare i toni della polemica sterile, unire le sinergie, sfruttare le competenze e conoscenze di tutti, senza peccare di presunzione, per riportare nella sua naturale e giusta collocazione l'opera meravigliosa che abbiamo la fortuna di possedere, chiunque ne sia l'autore». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

San Mauro Il Campanaccio è sempre più occasione di scambi culturali

Uniti dalle campane E’ tutto pronto per il gemellaggio con Agnone

Un laboratorio per la realizzazione di campane ad Agnone nel Molise

SAN MAURO FORTE - L'incontro con altre realtà comunali in occasione dell'annuale appuntamento del campanaccio, è indubbiamente la novità più apprezzabile tra quelle introdotte dalla attuale civica amministrazione. L’invito a venire a San Mauro Forte in occasione di questa kermesse, sebbene non sia un vero e proprio gemellaggio, si è rivelato essere negli anni una preziosa occasione di scambio umano e culturale, che ha

consentito di far conoscere meglio e più a fondo realtà lontane fra loro che sin a quel momento si ignoravano pur avendo, magari, più qualche punto in comune. Tali occasioni sono servite certo a far conoscere in realtà lontane questa importante manifestazione della tradizione lucana che si consuma a metà gennaio, ma soprattutto hanno fatto conoscere i sanmauresi stessi e la loro grande propensione all'ospitalità. Alba (Piemonte), Mamoiada (Sarde-

gna), Cavenago di Brianza (Lombardia), Antillo (Sicilia), Melpignano (Puglia) sono alcuni dei comuni che negli anni scorsi sono stati ospitati in occasione del Campanaccio. Comuni presso i quali poi non sono mancati di recarsi gli amministratori sanmauresi, sempre in compagnia di una nutrita delegazione di cittadini. Quest'anno, ad essere ospite della manifestazione sarà una delegazione del Comune molisano di Agnone (Provincia di Isernia). A capeggiare la delegazione, che raggiungerà San Mauro Forte venerdì mattina, sarà il sindaco, Gelsomino DeVita, e ad accompagnarlo saranno amministratori e rappresentanti della società civile, tra cui un esponente della Pro loco e un rappresentante della storica “Pontificia Fonderia Marinelli”. Una antichissima fonderia di campane che, come si comprende, costituisce il trade union, il filo sottile

che congiunge le due comunità chiamate a incontrasi, insieme al comune culto di Sant'Antonio Abate che nella cittadina di Agnone è venerato in un bellissima chiesa che porta il suo nome e che si fregia di un portale gotico, nonché di un campanile a tre ordini settecentesco e che contiene nel suo interno altari, argenti e dipinti del VIII secolo. Dal sito del municipio apprendiamo che Agnone è nel cuore dell'Alto Molise e che è stato in passato uno dei paesi più popolosi della regione e che oggi conta poco più di 6.000 abitanti. Apprendiamo, inoltre, che è stata una comunità dal fiorente artigianato (lavorazione della lana, dell'oro e dell'argento, del rame, della fabbricazione di orologi, della fusione delle campane) di cui sono sopravvissuti gli intarsiatori, l'artigianato del ferro battuto, del rame e della fusione del bronzo. A testimonianza della laboriosità e capacità di intra-

presa di questa comunità si registra che anche in altri rami di attività gli agnonesi si sono distinti in passato come con la costituzione della Società Elettrica del Verrino (1905) e la realizzazione della linea ferroviaria elettrica Agnone-PietrabbondantePescolanciano (1915, poi distrutta durante il secondo conflitto mondiale). Oggi, Agnone è famosa per la lavorazione dei metalli (ferro e rame), come la produzione di ferro battuto che non si rivolge più ai contadini (tradizionali committenti di attrezzi agricoli come l'aratro, le falci, la zappa, ecc.), ma si indirizza verso settori in espansione come quello degli oggetti ornamentali. È sicuramente interessante, quindi, per l'ospite la visita alle botteghe artigiane del centro storico che è altresì fitto di importanti edifici religiosi e palazzi nobiliari. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

La proposta di Gennaro Filazzola: «Da sempre abbiamo avuto solo primi cittadini del posto»

«Ora vorremmo un sindaco non salandrese» SALANDRA - “Non c'è due senza tre?”. Chi parla è Gennaro Filazzola, reso celebre qualche anno fa dalla trasmissione televisiva di Paolo Bonolis “I fatti tuoi” e poi involontario attore per alcune puntate di “Striscia la notizia” sui quiz taroccati. «Anch'io ho un sogno -ci ha detto- anche a Salandra ormai si aspetta che cada un tabù: un sindaco di origini non salandresi, oppure un originario residente fuori. Sarebbe la prima volta. Il primo tabù -continua Gennaro- è caduto trent'anni orsono, il 16 ottobre 1978, con l'elezione di Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, primo Papa non

italiano dopo 455 anni. Evento impensabile dopo l'investitura di Papa Giovanni Paolo I, Albino Luciani, morto dopo appena 33 giorni di pontificato, all'età di soli 66 anni. Ora con l'elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti d'America cade il secondo tabù, anch'esso impensabile fino ad alcuni mesi fa: un nero afroamericano alla presidenza dell'attuale prima potenza mondiale. A Salandra, però, i tabù ancora resistono. È un paese per certi versi distante dal mondo globale legato alle piccole, misere beghe. C'è gente che da venti, trenta e più anni abita in paese, con coniuge,

figli e nipoti; anche di paesi limitrofi, e a volte si sente dire è “frustatone” (forestiero). Saranno almeno trecento le persone, uomini e donne, non originarie di Salandra, frustatoni, sulle 800 famiglie residenti. Il paradosso è che lo stesso discorso vale anche per gli originari salandresi che risiedono fuori. E, come spesso accade, le forze migliori sono andate via mentre il paese si è arricchito e ha contenuto lo spopolamento con i frustatoni. Ebbene -prosegue Filazzola- è giunto il momento che questo tabù venga eliminato». Convinto sostenitore di Martin Luter King e di Mahatma Gandhi, Genna-

ro Filazzola è originario di Ferrandina, trasferito a Salandra nel 1980; prima di allora è vissuto per cinque anni in Canadà, per cui parla inglese. Padre di due figli, la maggiore laureata in sociologia antropologica e residente in Canadà per un Master, è fidanzata con un professionista israeliano; il secondo è studente universitario a Roma e prossimo alla laurea in disegno industriale. Stai gettando l'esca per una tua prossima candidatura a sindaco? Osserviamo. «Che sia io o un altro ha poca importanza -replica- l'importante è che si spezzi una atavica tradizione con la quale si tramandano anche

questioni personali e problemi vari ereditati che, in un piccolo centro, nuocciono nei rapporti d'imparzialità che un primo cittadino deve tener presente durante il suo mandato, applicando la Costituzione e le leggi esistenti, piuttosto che amministrando sulla norma di simpatie o di antipatie. L'ereditarietà consente ad un clan di quattro o cinque famiglie a dominare un paese. Invece uno che ha trascorso parte della sua vita fuori oppure un non originario -conclude Filazzola- sarebbe più disincantato da certi problemi, anche nei rapporti con l'apparato burocratico, legato da parentele e appar-

Gennaro Filazzola

tenenze politiche con gli amministratori. Il paese ne guadagnerebbe». E richiama Martin Luther King: “Non ho paura delle azioni dei malvagi, quanto del silenzio degli uomini onesti”. Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it


Domenica 11 gennaio 2009

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Nova Siri Saranno favoriti i trasferimenti per ampliamento e le iniziative di giovani disoccupati

Tre nuovi lotti nella zona Pip Bando del Comune per l’assegnazione a imprese artigiane NOVA SIRI - Nuovo impulso all'area artigianale di Nova Siri. Mentre nel mondo regna la tanto vituperata crisi economica globale, lo scorso 30 dicembre il comune jonico ha pubblicato un bando per l'assegnazione in proprietà di tre lotti della zona Pip (Piano di insediamenti produttivi) sul Regio Tratturo. Un'iniziativa finalizzata a dare ulteriore spinta al settore della piccola impresa, dopo i primi risultati tangibili nel centro storico, dove si sono recentemente insediate due attività commerciali. «Abbiamo la necessità di far decollare la zona Pip -ha spiegato il sindaco Giuseppe Santarcangelo- dove oggi operano ancora poche imprese. Nel regolamento urbanistico è stata prevista anche la predisposizione di aree da adibire al commercio, mentre nel centro urbano c'è già stata una liberalizzazione, con opportuni cambi di destinazione d'uso. Stiamo lavorando anche per

Giuseppe Santarcangelo

la partenza delle due nuove aree artigianali in contrada Laccata, una a sud della Statale 106, l'altra a nord (tra l'officina Flaminio e l'azienda di Spina ndr). La pubblica amministrazione -ha concluso Santarcangelo- ha il compito di fornire l'input per incentivare chi voglia assumere il cosiddetto “rischio d'impresa”; per il resto siamo aperti a ogni forma di iniziativa o suggeri-

mento pur di agevolare il settore». L'area in questione dovrà essere assegnata alle imprese artigianali interessate entro il prossimo 14 gennaio. Si tratta di un macrolotto di 1.165 metri quadri, con particelle da circa 400 metri quadri, con una superficie coperta di 189 metri quadri, un'altezza di 5 metri per una volumetria massima realizzabile è di 945 metri cubi. Il prezzo di ogni lotto è stato stimato con apposita perizia in circa 13mila euro. Nell'assegnazione sarà data priorità alle imprese artigiane operanti nel territorio comunale, che intendono trasferire la propria attività per esigenza di maggiore spazio operativo; la seconda priorità verrà garantita a coloro che intendono iniziare nuove attività artigiane, privilegiando le iniziative proposte da giovani disoccupati. Non sarà possibile il monopolio, ovvero la concentrazione di più di un lotto nella stessa pro-

prietà, salvo il caso in cui non siano state prodotte domande sufficienti ad assegnare tutti i lotti disponibili. Il bando dovrà prevedere tempi certi per l'inizio e la conclusione dei lavori di trasferimento delle nuove attività. L'apposita commissione di gara, composta dal Responsabile di settore, l'ingegner Alberto Guglielmotti e da due componenti l'Ufficio tecnico comunale, nella seduta pubblica fissata per le ore 12 di mercoledì prossimo, aprirà i plichi e valuterà l'ammissibilità o l'esclusione dei concorrenti alla procedura selettiva. Entro i successivi sette giorni, la commissione si riunirà in seduta riservata, per esaminare le domande e redigere la graduatoria. La graduatoria ha validità per cinque anni, per cui si procederà allo scorrimento qualora uno qualsiasi dei lotti assegnati dovesse rendersi libero, per rinuncia, revoca, o qualunque altra causa. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Saranno riservati a giovani coppie, ragazze madri, anziani e disabili

Alloggi popolari disponibili Domande aperte per 14 mini appartamenti a Policoro POLICORO - Scade il prossimo 13 febbraio il termine ultimo per presentare domanda al Comune di Policoro per l'assegnazione di 14 alloggi di edilizia sovvenzionata, due dei quali riservati a giovani coppie, ragazze madri o divorziate e uno agli anziani; due per situazioni di emergenza abitativa e uno per portatori di handicap motorio. Tra i requisiti richiesti, la cittadinanza italiana o aderente ad uno Stato dell'Ue; residenza nel Comune di Policoro o altre località rientranti nell'ambito territoriale cui si riferisce il bando; non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare e comunque non superiore a 45 metri quadri per nucleo familiare di una e due persone; 60 metri quadri per tre o quattro; 75 metri quadri per cinque; 85 per sei e 95 per sette; non titolarità di diritti di proprietà,

usufrutto, uso o abitazione siti in qualunque altra località; non titolarità di quote parti dei diritti di proprietà su uno o più alloggi, ovunque ubicati; assenza di precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di alloggio realizzato con contributi

pubblici; reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore a 12.702 euro; non aver ceduto in tutto o in parte, alloggio eventualmente assegnato in precedenza in locazione semplice; non occupare abusivamente un alloggio di edilizia residenziale pubblica; non essere già assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare. Ai fini del punteggio finale sono considerati categorie speciali: anziani, famiglie di nuova formazione; disabili. Per qualunque altra informazione ci si può recare presso il servizio socio-assistenziale del Comune di Policoro. Tra tutte e domande pervenute verrà redatta una graduatoria per stabilire chi sono gli assegnatari delle 14 case di edilizia sovvenzionata. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Montalbano Jonico

Spazio d’Arte anche sul web MONTALBANO JONICO Si struttura sempre meglio lo spazio d'arte permanente che già da un po' di tempo ha preso piede a Montalbano Jonico. Un contenitore culturale utile tanto per i professionisti, quanto per i semplici appassionati quanto per i neofiti dell'arte grafica. Intanto, come da nota dell'associazione culturale “Euterpe”, dal giorno 9 gennaio scorso: «E' possibile visualizzare il nuovo Sito web sullo Spazio Permanente d'Arte Melchiorre da Montalbano. Interamente ricostruito con una grafica più moderna e fruibile, con tecnologia, questa volta, interamente italiana». Il sito si compone di diversi livelli ciascuno dei quali mostra i tre tempi della costituzione del Spazio Permanente d'Arte, infatti, si possono vedere in tre momenti distinti, i servizi e le opere della prima Azione: “Il Martirio”, Mostra d'Arte Contemporanea dell'anno 2005; la seconda Azione Progetto Internazionale di Mail Art dell'anno 2007, e il “Libro d'Artista” il Racconto dell'anno 2008. «Questo Sito Web -si legge ancora nella nota dell'associazione Euterpe- è arricchito anche da notizie storiche e foto su Montalbano Jonico; una finestra sul mondo che crea un legame culturale e artistico con altre realtà. Un buon riscontro per le visite sul sito che sono diventate migliaia, con una punta massima nel periodo che va da settembre a febbraio di ogni anno. La creazione è stata come sempre affidata agli esperti di informatica

dell'associazione guidati dal Web Master, Rocco Pontevolpe. Il lancio del nuovo sito conclude la nota- è stato approvato nella serata di ieri in una riunione del Consiglio d’amministrazione, il quale ha ringraziato il personale per la sua qualificata funzione». L'idea è nata nel 2005, quando l'artista montalbanese, Giuseppe Filardi, ha ipotizzato uno Spazio Permanente d'Arte che avesse come campo d'interesse la Mail Art, la Land Art, la promozione culturale e la valorizzazione del territorio. Lo scopo è la realizzazione di uno spazio capace di proporre uno spaccato dell'arte contemporanea internazionale, in grado di creare interscambio fra diverse realtà. L'idea venne da subito accolta dall'Associazione culturale Euterpe e, in seconda battuta, anche dal Comune di Montalbano, tanto che il 20 gennaio 2007 l'ipotesi diventò realtà con la costituzione dello S.P.d'A. intitolato a Melchiorre da Montalbano. Tutti gli appassionati potranno, quindi, attingere notizie direttamente alla fonte consultando il sito internet: www.mailartmontalbano.it. «Il mondo dell'immagine, della scrittura, del suono, della parola -scrive Pontevolpe sul sito- vive momenti straordinari e se nella loro gratificazione avvenisse una sicura distribuzione di sostegno evolutivo, raggiungerebbe la vetta più alta dell'esser gradito». Anna Carone provinciamt@luedi.it

Bernalda I ragazzi dell’associazione “Giovani Orizzonti” soddisfatti per la battaglia vinta

«Seicento volte grazie per il wireless» BERNALDA - “Seicento volte grazie”. Questo il messaggio pieno di sorrisi che l'associazione “Giovani Orizzonti” ha distribuito ieri, su corso Umberto, per ringraziare tutti coloro che hanno firmato per il progetto della wireless gratuita in piazza Plebiscito a Bernalda. Una felicità che ha trovato consensi anche nel primo cittadino. «Che altro potevamo fare si legge nel comunicato- se non dedicare questo titolo a tutte le persone che si sono riversate ai nostri banchetti per aderire all'iniziativa di portare, come già succede in altri paesi in Italia e nel

mondo, la wireless gratuita piazza Plebiscito. Anche se nata da pochi giorni -continua la nota- l'associazione ha pensato bene di caratterizzare la sua azione con una richiesta semplice, concreta e fattibile nell'immediato, con il solo scopo di migliorare la vita ai nostri concittadini. Noi siamo un gruppo di giovani che si sono costituiti in associazione per essere il motore trainante, attraverso l'impegno, la passione e l'amore, della nostra città. Crediamo che sia giunta l'ora di agire all'interno della sfera sociale e politica per portare nuove capacità e nuove forze. Credete sia strano pensare alla ne-

cessità di un'eventuale presenza nelle nicchie programmatiche e decisionali di un gruppo di ragazzi decisi a non abbandonare il paese a sé stesso? La nostra paura, largamente condivisa, è che la nostra terra stia progressivamente scivolando nel limbo delle terre sperdute, terre che esistono, ma senza respirare, attaccate a un sondino e destinate a morire. Noi non potevamo essere indifferenti e abbiamo deciso tutti insieme, spinti dalla stessa forza, di riconoscere i nostri doveri cominciando ad agire concretamente e attivamente, con il solo fine di collaborare con tutti per migliorare la qualità della

vita dei bernaldesi, agendo nella politica, nella cultura e nella società. La prima iniziativa è andata bene; anche se dobbiamo evidenziare che è stata una doccia fredda constatare l'indifferenza di alcuni, e l'opposizione pregiudiziale e dettata da motivi politici di altri. La nostra non era una proposta politica, un atto di sfiducia nei confronti del sindaco e dell'Amministrazione, come in molti hanno pensato, e ci ha fatto male vedere che i primi a credere questo siano stati giovani come noi. Anche noi abbiamo il vizio di informarci, e sapevamo che il wireless gratuito non c'era in villa, e pensiamo veramente

I ragazzi dell’associazione “Giovani Orizzonti”

che non sia un'inutile perdita di tempo la nostra. Perché non creare, in un progetto wireless che include tutto il paese e già approvato dalla giunta comunale in un protocollo d'intesa, una zona franca che diventi anche luogo di aggregazione per i

giovani, rivalorizzando così Piazza Plebiscito? Noi siamo pienamente soddisfatti della nostra iniziativa, pur sapendo che è soltanto una piccola cosa, è soltanto l'inizio di una lunga avventura. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it


Sport 39

Domenica 11 gennaio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Serie A Steccano i neroazzurri che rischiano anche il capitombolo interno a San Siro

L’Inter si salva col Cagliari Acquafresca e Ibrahimovic in gol. Sardi spreconi INTER CAGLIARI

L’ALTRO ANTICIPO

1 1

Grifoni senza freni: finisce 3-0

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6.5; Zanetti 7, Cordoba 6 (1' st Quaresma 6), Samuel 6 (23' st Crespo 7), Maxwell 6; Muntari 5.5, Cambiasso 6, Chivu 5.5; Figo 5.5 (23' st Mancini 6); Cruz 5, Ibrahimovic 6. In panchina: Toldo, Jimenez, Materazzi, Santon. Allenatore: Mourinho 5.5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 7; Pisano 6, Astori 6, Canini 6.5, Agostini 6; Fini 6.5 (35' st Lazzari sv), Conti 6, Biondini 6 (48' st Parola sv); Cossu 6; Jeda 6.5, Acquafresca 6.5 (38' st Matri sv). In panchina: Lupatelli, Larrivey, Matheu, Ferri. Allenatore: Allegri 7 ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6 RETI: 20' st Acquafresca, 32' st Ibrahimovic NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 45.000 circa. Ammoniti: Muntari. Angoli: 7-3 per l’Inter. Recuperi: 2' pt e 5' st. di FRANCO ZUCCALA' MILANO – E' cominciato male il 2009 per l’Inter, salvata da Ibrahimovic contro un Cagliari lodevole. I giovanotti dell’Inter, frastornati da lunghi viaggi intercontinentali, magari appesantiti dal cappone natalizio, certamente messi in difficoltà da un ottimo Cagliari per un’ora e un quarto, hanno fatto una figuraccia. L’Inter non è apparsa brillante, mentre il Cagliari, molto ben messo in campo, ha tenuto bene il campo. Mourinho, dopo un primo tempo interlocutorio, nella ripresa ha tolto il dolorante (alla schiena) Cordoba, ha arretrato Chivu e ha inserito Quaresma davanti, sulla sinistra: 4-4-2 e Inter spiccatamente a trazione anteriore, quindi. Il porto-

Genoa-Torino a senso unico GENOA TORINO

Mourinho sbuffa vistosamente durante la gara con il Cagliari: un deludente pareggio 1-1

ghese ha tentato il colpacccio subito (alto di poco), rendensi pericoloso anche in altre circostanze. Ibrahimovic ha avuto due palle importati da Zanetti e Figo ma le ha messe fuori e l’Inter ha dato l’impressione di essere più determinata. Il Cagliari ha rinculato. Astori e Canini hannno dovuto intervenire ripetutamente. Poi, al 20' il colpo di scena: Fini da destra verso Acquafresca, Samuel è scivolato e l’attaccante di destro, appena in area, ha battuto Julio Cesar. A questo punto -dopo un tiro alto di BiondiniMourinho ha inserito Crespo e Mancini per Samuel e Figo: tutti all’attacco, con un assetto difensivo un pò allegro, tanto che Biondini al 27', su

imbeccata di Jeda, ha sbagliato dal dischetto la palla del 2-0 e Acquafresca al 29' ha messo alto da buona posizione. Insomma, il Cagliari avrebbe potuto far polpette dell’Inter. Ma per una legge del calcio, a gol sbagliato segue un gol dell’avversario: al 31' così Crespo ha dribblato due voltre Fini sulla sinistra e ha poi messo sul secondo palo, dove

Calci di rigore

Ibrahimovic ha toccato nella porta vuota. Al 35' Cossu ha avuto sul sinistro la palla del 2-1 ma ha tirato centrale. Insomma, una partita incandescente: Allegri ha inserito Lazzari al posto di Fini. Al 38' su diagonale di sinistra di Cossu, deviato da Julio Cesar verso Acquafresca che ha messo fuori da due passi. Al 41' Muntari ha colto un palo.

di EMANUELE GIACOIA

embra che la Juve ceda Iaquinta e Trezeguet. Però si punta in loro sostituzione a Quagliarella. Interpellato dalla dirigenza, Ranieri ha detto «Speriamo che la cosa quagli».

S

Come nel 2008 i bianconeri tornano in campo con molti indisponibili

La Juventus ricomincia dal passato

Gigi Buffon: non convocato

TORINO - Anno nuovo, vita vecchia: la Juve ricomincia la caccia all’inter all’insegna delle assenze, proprio come nel 2008. Buffon, Zebina, Knezevic, Chiellini, Salihamidzic, Camoranesi, Tiago, Iaquinta, Trezeguet: è lunga la lista dei non convocati per il match casalingo con il Siena, cui si aggiungono due recuperati, Poulsen e Zanetti, non ancora in condizione agonistica accettabile. Claudio Ranieri la prende con filosofia e sdrammatizza, ma se un pò di pazienza supplementare per riavere i big andava messa nel conto, non lo ha certo rallegrato che, puntuali come lo scorso anno, siano arrivati gli acciacchi muscolari di Camoranesi, Chiellini e Iaquinta. Si diceva che facessero parte del passato, quando la situazione – così avevano spiegato i vertici dello staff medico – era complicata dalla difficoltà di adattarsi al ritmo delle tre partite settimanali. Ma oggi non è più così: la squadra è ferma dal 21 dicembre, eppure sono bastati un allenamento a Ca-

moranesi e una amichevole a Salihamidzic e Iaquinta per il riacutizzarsi di vecchi problemi. Ranieri non si dice deluso della situazione: «Me l'aspettavo. Non avrebbe senso affrettare un recupero dopo tanti sacrifici fatti dal giocatore per tornare a posto. Non vale la pena rischiare». Soprattutto se la Juve vecchia si confermerà grande anche da nuova. «Non mi aspetto che l’Inter rallenti – spiega il tecnico – ma guardo noi stessi e so che dobbiamo andare a tavoletta, perchè l’Inter non sembra intenzionata a fermarsi. È Ibra-dipendente? Mi sembra che dietro di lui ci sia una grande squadra. L’unica cosa che le manca sono i rincalzi, visto che sono tutti titolari». «Io ho chiesto una rosa che in effetti mi ha permesso di stare lassù – aggiunge -. Di questa rosa fa parte Poulsen, ma siete voi che, come fate per ogni acquisto, lo definite il più importante e quello che deve giocare sempre. Il nostro 2009 sarà da considerarsi buono solo se riusciremo a migliorare il 2008».

3 0

GENOA (3-4-3): Rubinho 6.5; Biava 7, Ferrari 6, Bocchetti 6; Mesto 6, Juric 6.5, Thiago Motta 7 (42' st Milanetto sv), Criscito 6.5; Sculli 7, Olivera 6 (15' st Vanden Borre 6), Jankovic 7 (36' st Rossi sv). In panchina: Scarpi, Papastathopoulos, Modesto, El Sharawi. Allenatore: Gasperini 7 TORINO (4-4-2): Sereni 5.5; Di Loreto 5, Natali 5.5, Pisano 5, Ogbonna 5 (15' st Colombo 5.5); Abate 5.5, Dzemaili 6, Barone 6, Rosina 5; Bianchi 5 (24' st Stellone 5.5), Amoruso 5.5 (1' st Diana 5). In panchina: Calderoni, Saumel, Vailatti, Ventola. Allenatore: Novellino 5 ARBITRO: Damato di Barletta 6 RETI: 18' pt Biava, 3' st Jankovic, 39' st Thiago Motta NOTE: Pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni. Spettatori: 22 mila circa. Ammoniti: Dzemaili, Pisano, Thiago Motta, Di Loreto, Bocchetti. Angoli: 7-2 per il Genoa. Recuperi: 3' pt e 3' st. GENOVA - Profumo d’Europa a Marassi. Lo sente forte il Genoa che inizia il 2009 con un rotondo 3-0 ad un Torino preoccupante per fragilità e mancanza di gioco. Tre gol (Biava, Jankovic, Thiago Motta) per tre punti che lanciano i rossoblù al quarto posto, a quota 32, al fianco della Fiorentina che domani ospiterà il Lecce. Mancava il Principe, ma questo Genoa è una splendida realtà anche senza Milito. Il Toro sbanda un pò in difesa, ma si fa vedere in avanti con Dzemaili che, al 16', impegna Rubinho con un bel piatto destro a girare, l’azione prosegue e, sul cross di Rosina, Bianchi schiaccia di testa ma non trova la porta. Il Genoa, che fin lì aveva fatto la partita, risponde subito e va in vantaggio: corner di Jankovic, perfetto l’inserimento di Biava che di testa batte Sereni. Da rivedere la difesa granata: male Ogbonna e anche Abate, piazzato sul palo, avrebbe potuto fare qualcosa in più. Il gol sblocca la partita e l’accende dal punto di vista agonistico, tanto che Damato è costretto ad estrarre cinque cartel-

Rosina del Toro

lini gialli (tre per il Toro, due per il Genoa). Mancano pedine importanti, ma i movimenti i genoani li conoscono a memoria e anche se manca il Principe il Grifone è comunque un bel vedere. È sempre il Genoa a giocare e a fare la partita e, al 3', arriva il meritato raddoppio: cross di Sculli dalla destra, Jankovic è tutto solo sul secondo palo e di testa non ha problemi a battere Sereni. Toro in evidente difficoltà, la reazione granata si limita a due conclusioni dalla distanza di Bianchi e Dzemaili che Rubinho blocca senza problemi. Il Genoa si fa vedere con Vanden Borre (subentrato ad Olivera), mentre la vera palla-gol del Toro è un «quasi-autogol» di Bocchetti, Rubinho è bravo a salvarsi in angolo. I granata ci mettono l’orgoglio, ma non basta per far paura al Genoa che rischia soltanto al 31' quando Stellone di sinistro calcia largo su assist di Barone. Il tris arriva al 39' con un imperioso stacco di testa di Thiago Motta, poi rischia di dilagare con Sculli. Finisce 3-0, era finita così anche l’anno scorso e la sconfitta era costata il posto a Novellino.


40 Sport Serie A. Poi rivela: «La squadra capitolina sarebbe l’unica che potrei allenare» Domenica 11 gennaio 2009

Milan, Beckham in panchina Esordio a gara iniziata nella sfida dell’Olimpico ROMA - «Beckham è pronto per giocare anche se ha due mesi di inattività ed è quindi difficile proporlo da titolare domani nella partita con la Roma». Così il tecnico del Milan, Carlo Ancelotti, ha escluso la possibilità di schierare dal primo minuto il centrocampista inglese David Beckham nel posticipo di domani sera contro la Roma di Luciano Spalletti. Ancelotti ha però voluto sottolineare che il giocatore «è pronto per dare un contributo importante e noi del Milan siamo contenti se, anche solo per due mesi, resterà con noi. Se poi lui volesse restare a noi andrebbe benissimo – ha proseguito – ma il contratto che ha con il Milan parla chiaro e credo che lui lo rispetterà». Ancelotti ha infine precisato che ancora non ha sentito il ct dell’Inghilterra Fabio Capello su questo primo periodo di Beckham in rossonero: «E' vero con lui non mi sono ancora sentito, ma se vorrà avere notizie ne avrà solo positive perchè io ho allenato tanti giocatori, ma non è facile trovarne con la professionalità che sta dimostrando Beckham». «Quella di domani sera contro la Roma è una partita molto importante, contro una squadra forte ma noi non vediamo l’ora di vedere quali frutti ha portato il lavoro fatto nel ritiro invernale a Dubai». Alla vigilia del big match contro la Roma, Carlo Ancelotti cerca di caricare il suo Milan: il tecnico rossonero ha spiegato che «la Roma ha avuto un inizio balbettante, che è durato un pò più del nostro, ma ora si è ripresa e ha trovato la strada giusta. Credo che al di là di dome andrà a finire la sfida di domani loro potranno comunque puntare a un posto valido per la qualificazione in Champions League». Quanto al collega giallorosso, e alla reazione avuta dopo la battuta ironica di Ancelotti sul fatto che Spalletti se ne debba andare dalla Roma, il tecnico del Milan ha detto: «Spalletti? E' un pò permaloso, ma lo considero un amico. Spero di essere considerato da lui nello stesso modo». «La mia era solo una battuta ironica –

Parla l’allenatore della Roma

Spalletti sicuro «Vinciamo noi»

ha aggiunto – e poi quando ho dichiarato che si deve levare da lì (dalla panchina della Roma) non era detto che il posto fosse riservato a me». Nel futuro del tecnico del Milan potrebbe però esserci proprio la Roma: «Considerata la mia storia calcistica – ha ammesso Ancelotti – è l’unica squadra che potrei allenare in futuro in Italia. È per questo che mi sono portato avanti col lavoro con la Nazionale della Costa d’Avorio». L’ultima battuta l’ha infine riservata per rispondere al capitano della Roma Francesco Totti che, in alcune dichiarazioni, aveva espresso il desiderio di essere allenato proprio da Ancelotti: «Il desiderio è reciproco», la risposta secca di Ancelotti.

De Rossi in visita dai compagni azzurri ROMA - «Mi aspettavo sicuramente tutta questa pressione mediatica che investe Beckham». Luciano Spalletti sa che la vigilia della partita con il Milan non può essere come le altre soprattutto da quando nella rosa di Ancelotti c'è David Beckham. «Non ho mai sentito parlare di una sua reazione scomposta – dice – a tutta questa pressione mediatica, non ho mai sentito dire che sia uno a cui piace poco lavorare sul campo. Per questo penso sia un grande giocatore e ci sarà da aspettarsi delle grandi giocate da lui».

DE ROSSI – Una rapida visita presso l’albergo capitolino che ospita la squadra del Milan in ritiro a Roma in vista del posticipo di domani sera contro i giallorossi: è quello che ha fatto il centrocampista della Roma Daniele De Rossi questa mattina per salutare i compagni della Nazionale che giocano con la maglia del Milan. De Rossi si è intrattenuto in particolar modo con il suo amico Andrea Pirlo e subito dopo è ripartito a bordo di uno scooterone per raggiungere il centro sportivo di Trigoria.

ROMA - Il quarto posto tra i due tecnici, domani obiettivo minimo, in caso l'atmosfera dell’Olimpico contrario la Roma avrebbe sarà particolare anche fallito. Luciano Spalletti perchè in panchina ci sarà non cerca alibi e attenuan- David Beckham. «Se doti: si torna in campo dopo vessi giocarmela al totola lunga pausa per le feste calcio metterei la vittoria di Natale e fine anno, e lo della Roma – dice sicuro spirito è quello combattivo Spalletti – «Meritano ridi chi, dopo un avvio disa- spetto tutti quelli che giostroso, cerca di recuperare cano nel club che ha vinto il possibile per acciuffare tutto al mondo. Dalla mia almeno il posto buono per parte ho a disposizione un la Champions. L’occasione gruppo, un numero di calè ghiotta, perchè i giallo- ciatori che ci permette di rossi ripartono con una giocarcela alla pari con losfida clou, quella con il Mi- ro. Sarà una partita delicalan di Carlo Ancelotti, ta ma equilibrata, bisognel’eterno innamorato di Ro- rà essere bravissimi, sicuramente non ma. E la vigilia sarà noiosa viè scaldata dal sto il gioco che botta e risposta esprimono ensulle continue trambe le voci dell’arrivo, squadre». Una prima o poi, di differenza noAncelotti sulla tevole sta invepanchina roce nel modo in manista. Già cui le due perchè il tecnisquadre si soco rossonero no preparate, continua a dire poche vacanze che l’unica per il Milan squadra che poche si è allenatrebbe allenare to al caldo di in Italia è proDubai, stop prio la Roma e Spalletti della Roma più lungo per questo sta creando qualche problema la squadra di Spalletti che a Spalletti. «Mi avete mai si è ritrovata dopo caposentito dire che vado al Mi- danno. «Abbiamo sviluplan? – ribatte il tecnico del- pato il lavoro in modo corla Roma - è una cosa che ha retto e andiamo fiduciosi a detto lui. Ma non capisce giocarci la partita – dice il che continuando a fare tecnico della Roma – diquesta battuta qui si tra- pende sempre dai modi di duce in una pressione che ragionare, non da dove si non voglio sentire perchè fa la preparazione, questo io non ho partecipato a fa la differenza». Spalletti questo gioco. Non ho co- sugli obiettivi non ha dubminciato io. Alla fine di- bi. «Dobbiamo arrivare venta che sono io che vado quarti, anche terzi se è per al Milan, lui già ha detto questo. Se per qualche mocerte cose tre o quattro vol- tivo non dovessimo ragte e sarei curioso di sapere giungere questo traguarcosa sarebbe successo se lo do sarebbe un fallimento, avessi fatto io da qui. Ciò di tutti, nessuno potrebbe non toglie che a me fa pia- salvarsi, neanche quei giocere che lui abbia queste catori considerati al di soambizioni perchè il pubbli- pra degli altri, tutti anco della Roma merita uo- drebbero valutati per il rimini importanti e lui lo è». sultato che ottiene la squaA parte la sfida nella sfida dra».

SERIE B SERIE B

Livorno corsaro e solitario in vetta ROMA - Colpaccio esterno del Livorno che grazie alle rete di Pulzetti dopo un’ora di gioco, espugna il campo dell’Albinoleffe e porta via tre punti che valgono il primato in graduatoria. Vola il Bari di Antonio Conte: la squadra biancorossa ringrazia ancora una volta il bomber Barreto (nove gol) che con una splendida punizione regala il successo ai pugliesi nel match interno contro la Salernitana. I campani di Lino Mutti non hanno approfittato della superiorità numerica dopo l’espulsione di Salvatore Masiello. Vicenza e Parma, impegnata nel match-clou della giornata allo stadio «Menti», non vanno oltre il pareggio. Gara che prende vivacità dopo un’ora di gioco: al 23' della ripresa i ducali guidati dall’ex Francesco Guidolin si portava-

no avanti con il bel gol di Reginaldo. I biancorossi veneti trovavano l'1-1 con la precisa conclusione ravvicinata di Sgrigna. La Triestina prosegue la serie positiva allo stadio «Rocco» e infligge all’Empoli la sconfitta per 2-1: la squadra di Maran sbloccava il punteggio al minuto 29 con Antonelli e raddoppiava al 15' della ripresa con Granoche. Per l’attaccante sudamericano il ritorno al gol dopo una lunga pausa per infortunio. L’Ascoli ringrazia Gaeta che a tre minuti dal triplice fischio finale consegna alla squadra bianconera marchigiana l’intera posta in palio nel match casalingo contro il Treviso. Veneti che hanno chiuso la partita in inferiorità numerica per l’espulsione di Scurto. Si chiude in parità, senza gol e soprattutto emozioni, la gara

tra il Cittdella e il Frosinone che comunque portano via un punto prezioso per la propria classifica. Gol a grappoli, invece, allo stadio «Partenio» di Avellino. Il match tra i biancoverdi di Campilongo e il Modena, autentico spareggio salvezza, si chiude a favore dei campani con il punteggio di 4-3. Una boccata d’ossigeno per la squadra avellinese che in settimana ha incassato la penalizzazione di quattro punti. Botta e risposta tra le squadre: per i locali sbloccava il punteggio Koman, prima delle reti di De Zerbi (doppietta) e il nuovo arrivo Sforzini. Per gli ospiti emiliani inutili le reti di Catellani, Biabiany e Longo. Vittoria in rimonta per il Grosseto che supera in casa 21 l’Ancona. Dorici avanti con il gol di Turati al minuto 12, prima del ritorno della squadra to-

scana di Gustinetti che prima pareggiava con Pellicori (nuovo acquisto) e poi completava l’impresa con la rete di Freddi. Mantova e Piacenza chiudono a reti inviolate la gara giocata al «Martelli». Da segnalare un’espulsione per parte: cartellino rosso per Cristante dei «virgiliani» e Aspas per i biancorossi di Pioli. E' stata alla fine rinviata a data da destinarsi la sfida tra Sassuolo e Brescia, inizialmente in programma ieri sera. Il nuovo sopralluogo effettuato stamattina dall’arbitro e dai capitani delle squadre ha confermato l’impraticabilità del terreno di gioco del «Braglia» di Modena. Il quadro della 20esima e penultima giornata del girone d’andata del campionato di serie B si chiuderà lunedì sera con il posticipo Pisa-Rimini (ore 20.45).

RISULTATI 20ª giornata Albinoleffe-Livorno Ascoli-Treviso Avellino-Modena Bari-Salernitana Cittadella-Frosinone Grosseto-Ancona Mantova-Piacenza Pisa-Rimini Sassuolo-Brescia Triestina-Empoli Vicenza-Parma

0-1 1-0 4-3 1-0 0-0 2-1 0-0 domani ore 20.45 rinviata 2-0 1-1

CLASSIFICA Livorno 35; Bari 34; Parma 33; Sassuolo, Empoli, Grosseto e Brescia 32; Triestina 31; Vicenza 29; Albinoleffe 27; Pisa e Mantova 26; Ancona, Frosinone e Rimini 23; Cittadella, Piacenza e Ascoli 21; Avellino e Salernitana 20; Treviso 18; Modena 15.

PROSSIMO TURNO (17/01) Ancona-Albinoleffe; Brescia-Pisa; Empoli-Avellino; Frosinone-Grosseto (19/1, ore 20.45); Livorno-Ascoli (16/1, ore 20.45); Modena-Triestina; Parma-Sassuolo; Piacenza-Vicenza; Rimini-Cittadella; Salernitana-Mantova; Treviso-Bari.


Sport 41 Potenza affamato di punti: arriva il Foggia e inizia il campionato rossoblù Domenica 11 gennaio 2009

«Con la bava alla bocca» Arleo sprona la squadra. Kone al Cassino La formazione Lolaico capitano

Difesa nuova e Nolè in forse

CON l’inizio del girone di ritorno, effettivamente, inizia il campionato del Potenza. Prende il via un nuovo torneo che, tra squadre rinforzate e squadre ridimensionate, potrebbe regalare risultati e un andamento complessivamente diverso da quello che si è registrato nelle prime 17 giornate. Un periodo in cui la costante del Potenza, tanto della gestione Gautieri, quanto di quella Arleo, è stata l’altalenanza del rendimento e del risultato. Effettivamente, sono troppo pochi 11 punti (14 in realtà, diminuiti dalla penalizzazione) per poter credere che sia questa la squadra che voglia salvare la categoria. L’intenzione c’è, la società è pronta a fare ancora altri due investimenti (a proposito, è ufficiale il passaggio di Kone al Cassino) in difesa visto l’infortunio di Di Bella - e a centrocampo, dopo quelli per Cantoro e Scardini, ma è fondamentale che ci sia anche quel pizzico di fortuna in più che accompagni i risultati adatti a risalire la china. Si inizia oggi, al Viviani, contro il Foggia, per quello che si annuncia come un match, l’ennesimo, in cui sarà impossibile fare passi falsi. La propria salvezza il Potenza deve innanzitutto costruirla tra le mura amiche (nel primo mese di torneo, fuori casa si andrà a Gallipoli e Arezzo, mentre al Viviani arriva anche il Lanciano) e poi anche fuori. Servirà costanza di rendimento e di risultato, ma soprattutto quella voglia di aggrapparsi con le unghie a

Pasquale Arleo

una classifica che non perdona rallentamenti, propria di una squadra disperata come il Potenza, relegata all’ultimo posto praticamente da inizio stagione (solo in una circostanza il “premio” è toccato alla Pistoiese). «Voglio una squadra con la bava alla bocca», è l’etichetta che Pasquale Arleo ha affibbiato alla partita odierna e non solo. «Dobbiamo mettere in campo la voglia di vincere. Dobbiamo attaccare in tutti i modi, non dobbiamo dare punti di riferimento e, soprattutto, non dobbiamo accampare alibi, cercare scuse, per le assenze che stiamo registrando

in questo periodo. E’ vero, la difesa sarà completamente nuova, non abbiamo praticamente avuto il tempo di provare nulla, ma non fasciamoci la testa, non facciamo vittimismo preventivo. E’ una questione di personalità che ci deve spingere a essere più forti di tutto», ha aggiunto il tecnico che, chiaramente, sa di non poter disporre ancora di una squadra molto tonica fisicamente. «La brillantezza massima contiamo di raggiungerla contro il Lanciano. Oggi faremo di necessità virtù, dovendoci anche confrontare con un terreno di gioco che sarà assai pesante. Ma dobbiamo attaccare fin dall’inizio, mantenendo i ritmi della partita molto alti e cercando tutti di dare una mano anche in fase difensiva, dove accuseremo certamente qualche problema». Del Foggia Arleo evidenzia che “è una squadra che spinge molto soprattutto sugli esterni, che ha buone individualità e che può fare qualsiasi risultato”. «L’abbiamo studiata a fondo - ha aggiunto - e sappiamo come fare risultato pieno». Un pareggio servirebbe a poco: se l’obiettivo è quello di realizzare un’impresa, di mettere in atto una rimonta che potrebbe avere del miracoloso, bisogna partire con il piede giusto, con i tre punti, fin dalla prima delle 17 battaglie che ci saranno da combattere fino al 17 maggio. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it

NON si può dire che sia certamente fortunato il debutto del Potenza in questo girone di ritorno. Arleo deve fare i conti con un organico ridotto all’osso per via delle defezioni contemporanee di Cuomo e Di Bella per il reparto di difesa, di Delgado per quello di attacco. A queste, all’improvviso, viene ad aggiungersi anche il grossissimo dubbio sull’impiego di Raffaele Nolè. prudenzialmente, ieri, al giocatore non è stata fatta disputare la seduta di rifinitura per una ricaduta influenzale, in più Nolè ha sofferto il sintetico di Picerno (dove il Potenza ha giocato l’amichevole del giovedì) e ha accusato anche un piccolo fastidio al tendine destro. Arleo è stato fin troppo eloquente quando ha detto: «Gli faremo sostenere un provino in mattinata, se è ok gioca, ma se abbiamo anche solo un minimo ubbio va in tribuna perchè sarebbe impensabile iniziare una partita tanto importante sapendo già di dover effettuare un cambio forzato a gara in corso». In caso di defezione dell’attaccante esterno rossoblù il candidato numero uno alla sostituzione è l’ultimo arrivato Gianluca Scardini. sarà impiegato largo a sinistra con il chiaro intento di attribuirgli anche un ruolo di copertura specie in considerazione della veemenza degli attacchi dei pugliesi sulle corsie laterali. Si era pensato anche a un impiego di Cantoro con Cozzolino largo a sinistra, ma arleo è stato chiaro: «Va bene che dobbiamo provare a vincere la gara attaccando in ogni modo, ma non possiamo certo suicidarci con tutti questi calciatori a propensione offensiva». Comunque sia, Cantoro rappresenterà una soluzione in più dalla panchi-

Raffaele Nolè

na a gara in corso se il match non dovesse sbloccarsi. E’ ancora troppo presto, in tema di movimenti e di giocate, per vedere Cantoro fin dall’inizio, ma non è detta mai l’ultima parola. Per il resto, lo scrivevamo già nella nostra edizione di ieri, le contemporanee assenze dei due centrali difensivi titolari, Cuomo e Di Bella (è stirato e ne avrà, nella migliore delle ipotesi per almeno tre giornate) costringono arleo a inserire Vianello a destra, in difesa, con lo spostamento di Dei al centro accanto a Patarini. L’undici sarà completato da Groppioni tra i pali, Lolaico (capitano di giornata) a sinistra, Cammarota e Sabatino davanti alla difesa, per proteggere il terzetto Sarno (al debutto dal primo minuto)-BerrettiNolè (o Scardini) che darà man forte a Cozzolino, unico terminale offensivo. Per completare i 18 in panchina convocato il baby Ardolino, difensore centrale della Berretti. a.p.


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Sport

Domenica 11 gennaio 2009

TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

In difesa recupera Colombaretti. Occhio ai tocchi di Mancino

Foggia senza un vero attacco FOGGIA. C'è molta attesa per questo Foggia, sommerso da una pioggia di polemiche che avrebbero dovuto accompagnare (si sperava) soltanto la pausa natalizia e che invece hanno contraddistinto uno dei periodi più bui dell'attuale gestione societaria. La compagine di Novelli se la gioca in casa del Potenza senza un vero attacco, tormentato dai guai d'infermeria, e dalle intricate vicende del mercato invernale. Rifinitura sotto una pioggia battente quella svolta ieri mattina dai rossoneri allo Zaccheria, la squadra di Raffaele Novelli ha provato gli ultimi accorgimenti in vista della delicatissima gara esterna (per la panchina, per la squadra, per il club) di oggi a Potenza. Solo giri di campo per Salgado, rientrato anzitempo negli spogliatoi durante l'ultimo giorno di preparazione. Oltre a Coscia, in permesso, assenti anche Del Core e Mattioli, non convoca-

ti. Restano a casa l´infortunato Piccolo e lo squalificato Posillipo mentre ci sarà il baby Daniele Forte, alla sua prima convocazione stagionale. È partito col gruppo anche Mario Salgado: il cileno, in netta ripresa, non sarà della partita ma ha deciso ugualmente di essere al fianco della squadra nel primo delicato

impegno del 2009. Un impegno che però il Foggia affronta senza un vero attacco, perché fuori Salgado, escluso Del Core, ormai a un passo dal Perugia, non restano che Germinale, Agostinone e Trezzi: due attaccanti che certamente non sono uomini d'aria di rigore. Prima punta inedita? Sem-

brerebbe di si, visto che nel bel mezzo dell'attacco agirà una mezz'ala tutto “pepe”. Nicola Mancino, giovanotto dal tocco felpato, ma lontano anni luce dalle incombenze dell'ariete d'attacco, si piazza infatti al centro del terzetto supportato da Troianiello e Getrminale. D'altronde l'unica rete segnata nelle sedici

presenze fin qui disputate parla da sola. La posizione del trequartista è l'emblema di questa mini crisi del Foggia che, risultati a parte, riscontra debiti d'ossigeno un po' in tutti i reparti. A conti fatti solo la mediana risponde sull'attenti con la premiata ditta composta da Tony D'Amico, Coletto e Fabio Pec-

chia. In difesa, orfana di Rinaldi accordatosi con la Juve Stabia, le difficoltà non mancano sia sotto il profilo numerico che qualitativo. Intanto Novelli dispone la sua solita linea a quattro con Lisuzzo e Zanetti centrali ed il duetto Pezzella-Colombaretti sulle corsie laterali. Quanto basta per garantire protezione alla porta di Bremec, e magari un po' di sollievo lontano dalle mura amiche. Già, perché la compagine pugliese deve ancora trovare il suo squillo vincente fuori casa. Finora solo tre punti in otto gare, frutto di tre pareggi ottenuti a Pistoia, Taranto e Perugia. Potrà farcela a Potenza? Difficile prevederlo anche perché la squadra di casa ha fame di punti per una salvezza ancora lontana. Scontata è invece la situazione del Foggia, solo lontano parente di una squadra che aspira ai quartieri nobili della classifica. m.f.

Cammino altalenante

L’ex modello societario ha iniziato a vacillare

Una squadra brutta fuori

Qualcosa si è rotto

Salgado, grande assente a Potenza

FOGGIA. Versione double face o, se si preferisce, il risvolto della medaglia. Certamente il Foggia di Raffaele Novelli non ha medaglie da mostrare al pubblico visto che, ormai, è sceso dal podio del girone da un pezzo. Un avvicendamento di classifica pagato sotto i colpi, incessanti, delle inseguitrici alla sfrenata corsa dei play-off. La Cavese di Camplone ha già provveduto a recitare “il sorpasso”, il Crotone può benedire alla sua vittoria scacciacrisi (proprio a spese del Foggia) in chiusura del girone di ritorno. Entrambe le squadre si strizzano l'occhio a vicenda ed intanto brindano alla discontinuità della squadra pugliese che, durante l'intero arco del girone d'andata, ha alternato prestazioni degne di nota (certamente nulla di trascendentale) a clamorose battute a vuoto. L'idea di partenza è proprio quella della versione double-face. Cinica ed autoritaria tra le mura amiche, spaesata, e quindi martoriata, quando ha calcato i diversi campi di gioco del girone. Bella, o almeno piacente in casa, appesantita ed “imbruttita” fuori. Il campionato del Foggia può spiegarsi semplicemente con questa dicotomia “territoriale”. Se non fosse così parleremo di una squadra in lotta per il vertice della classifica, spietata concorrente per la promo-

zione diretta con Galipoli ed Arezzo. Piacente allo Zaccheria. Il campo di casa certamente ha offerto uno spettacolo decente al pubblico, almeno in linea con le aspettative della piazza orfana da troppo tempo del calcio spettacolo che ne contraddistinse l'inizio degli anni '90. Il Foggia ha, tutto sommato, cercato di rispettare il programma che il tecnico Novelli le aveva cucito addosso: imbattibile in casa. E che imbattibilità sia: sette vittorie e due pari nelle nove gare fin qui disputate (di cui le prime sei consecutive). Solo Gallipoli e Benevento tengono il passo, le altre pagano invece scarsa continuità. I guai risiedono lontano dal confine regionale dove la squadra non ha mai raccolto vittorie. Qui infatti i conti non tornano, almeno per i propositi del tecnico e dell'ambiente: otto partite, cinque sconfitte, appena tre punti, decisamente un “filamento” lontano anni luce dal dna di un'aspirante alla promozione. Non ne fa un dramma Novelli che, intanto, porta in dote il brillante cammino casalingo (salvo qualche passo falso nel mese di dicembre). Lui giura di rifarsi con il nuovo anno ma attenzione: chi vuole essere promosso deve giocoforza superare l'esame dei “corsari”. Andrea Buonaiuto

FOGGIA. Come si è arrivati a questo punto? Cos'è successo al Foggia, alla macchina societaria perfetta che faceva invidia a molti club della C1 e che da molti altri, invece, veniva presa ad esempio e modello? Avrebbe dovuto essere la pausa del Natale e dell'Epifania, invece quella finita ieri - nel senso che oggi finalmente si torna in campo - è stata la pausa dell'angoscia, dell'incertezza, della fluidità che tutti credevano ormai di essersi messi alle spalle. Sia bene inteso, il Foggia non è alle pezze così come qualsiasi altra soluzione tampone potrebbe apparire addirittura offensiva per lo spessore degli imprenditori impegnati da ormai tre anni e mezzo con l'Us Foggia. Ma sta di fatto che il club di via Napoli sarebbe ufficialmente in vendita. Almeno quattro degli otto soci non sarebbero disposti a partecipare alle spese, almeno 2,5 milioni di euro l'anno per la sola gestione. Per cui si apre una nuova pagina, un nuovo capitolo che diversi calciatori ma soprattutto che diversi tifosi vivono non senza apprensione. Innanzitutto perché i risultati della squadra sono sotto gli occhi di tutti, ed anche un ruolino di marcia impressionante in casa non riesce a convincere nessuno del contrario: cioè che per tentare la fortuna, sia che siano playoff siano che sia l'improbabile promozione diretta, serve vincere anche fuori casa. E poi perché la panchina di Raffaele Novelli ha traballato fino a qualche settimana fa, sfiorando una eventualità - quella dell'esonero - che a questo punto della stagione sarebbe stato il più grosso errore mai commesso. "In realtà non ci abbiamo mai pensato - si è affrettato a precisare Filippo Fusco, direttore sportivo dell'Us Foggia - si è trattato solo di voci messe in giro, ma noi non abbiamo mai pensato di interrompere il nostro rapporto umano e professionale con Novel-

Società da tempo in silenzio stampa ma diversi problemi durante la stagione li". Ne è seguito però un silenzio stampa che dura da tempo, che certamente farà bene ai calciatori ma altrettanto certamente non farà bene alla piazza che vuol sapere cosa ne sarà di una squadra che fino a poco tempo fa almeno galleggiava in zona playoff. Adesso neanche quello. Qualcosa in realtà è successo dalla sconfitta di Lanciano, una delle più umilianti della storia del Foggia (finì 5 a 2 per gli abruzzesi). Sia la società che i tifosi hanno cominciato a inter-

rogarsi sulla bontà delle scelte effettuate durante la campagna acquisti. Interrogativi che qualcosa hanno partorito, visto che Giuseppe Rinaldi è stato praticamente allontanato dal gruppo per presunta incompatibilità ambientale e visto che l'attaccante inseguito per oltre tre mesi Umberto Del Core ha vissuto gli ultimi giorni da separato in casa (dovrebbe andare al Perugia, dove pare sia già stato raggiunto un accordo). Ed ancora, per un po' sul mercato era finito anche

Mario Salgado, mentre pure da Bari arrivavano richieste per Tommaso Coletti e mentre il portierone brasiliano Zappino - mai schierato dopo un litigio con Novelli - è stato finalmente ceduto. Insomma il giocattolo qualche difetto l'ha mostrato, con l'aggravante della storia e delle recidività: da almeno quattro stagioni il Foggia scopre di una essere una squadra imperfetta sempre a gennaio, quando i tempi sono maturi per rassegnarsi e quando fare delle scelte vuol dire sostanzialmente accontentarsi. Ma questo gennaio è particolare, perché oltre ad accontentarsi il Foggia si presenta a Potenza con l'incognita del club. Fino a quando reggeranno? "Nessun problema" rispondono i soci in coro. Ma in realtà le cose stanno diversamente, in realtà un disagio - anche profondo - esiste. Inutile fare finta. Manuel Fantoni La carica di Novelli quando allenava il Melfi


Sport Pescara-Crotone, ambizioni ridimensionate

Domenica 11 gennaio 2009

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Arezzo, insidie a Cava Testacoda per il Gallipoli J. Stabia in campo neutro A Foligno punti salvezza Benevento

IL PRONOSTICO

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Perugia

Arbitro: COCCIA di S. Benedetto d.t. Assistenti: Fascetti-Belcastro BENEVENTO. Ad eccezione di Gori, Soda PERUGIA. La rincorsa del Perugia ricoha a disposizione tutti gli effettivi, compreso mincia da Benevento. E non sarà un inizio il nuovo arrivato Carcione. La squadra è pra- di 2009 facile anche perchè alcuni infortuticamente già fatta, partendo proprio dal 4- ni hanno costretto Sarri a rivedere la for4-2 collaudato: Cattaneo prenderà il posto di mazione. Uno scontro in allenamento ha Landaida, sulle fasce in posizione offensiva bloccato Zoppetti, al suo posto giocherà Miandranno Statella e Palermo. In avanti Cle- nieri. A centrocampo Mezavilla batte la mente e Castaldo, con Evacuo pronto ad en- concorrenza di Gatti e giocherà al fianco di trare dalla panchina. Tra i pali previsto l'e- Passiglia. Sarri è “costretto”in avanti ad afsordio stagionale di Gianluca Mondini. fidarsi ad Ercolano (ormai a un passo dalla BENEVENTO (4-4-2): Mondini; Aquilanti, cessione), perché Ferrari non sta bene. Cattaneo, Ignoffo, Colombini; Statella, Ce- PERUGIA. (4-2-3-1): Benassi; Minieri, Cujas, De Liguori, Palermo; Clemente, Castal- dini, Pagani, Barbagli; Mezavilla, Passido. A disp.: Corradino, Landaida, Ferraro, glia; De Giorgio, Mazzeo, Cutolo; Ercolano. Cinelli, Carcione, Evacuo, Bueno. All.: So- A disp. De Marco, Raimondi, Accursi, Gatda. ti, Pizzolla, Stamilla, Ferrari. All.: Sarri.

Foligno

IL PRONOSTICO

X

Paganese

Arbitro: MANERA di Castelfranco V. Assistenti: Pastro-Secco FOLIGNO. Nonostante i due acquisti effettuati in questo inizio di calciomercato, il Foligno che si presenta contro la Paganese non è così diverso da quello visto nell'ultimo scorcio del 2008. In Umbria sono arrivati negli ultimi giorni il portiere Conti (dalla Pistoiese) ed il difensore Gregori (dal Benevento), ma contro gli azzurrostellati non ci sarà nessuna rivoluzione sull'undici che scenderà in campo. FOLIGNO (3-4-1-2): Conti; Pencelli, Guastalvino, Lispi; Baldanzeddu, Signori, Furiani, Petterini; Coresi; Turchi, De Paula. A disp.: Ripa, Bisello Ragno, Gregori, Cotza, Mandorlini, Iadaresta, Cardarelli. All.: Indiani.

Pescara

PAGANI. Appena diciotto calciatori disponibili ed un buco enorme in prima linea: Lasagna è l'unico attaccante di ruolo e a Capuano non resta che affiancargli la mezzala Fanasca o in alternativa avanzare il raggio d'azione di Antonio Esposito. Partiranno dalla panchina i giovani Legittimo e Cucciniello. Ballottaggio in difesa tra Imparato e Chiavaro, col primo leggermente favorito. PAGANESE (3-5-2-): Pantanelli; Imparato, Taccola, De Giosa; Iraci, Berardi, Caracciolo, Capodaglio, Esposito; Lasagna, Fanasca. A disp.: Melillo, Astarita, Chiavaro, Bacchi, Cucciniello, D'Andria, Legittimo. All.: Capuano.

IL PRONOSTICO

1

Crotone

Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Masuccio-Auriemma PESCARA. Zeytulaev non si è ripresentato lo scorso 2 gennaio al rientro dalle vacanze natalizie ed ha chiesto di essere ceduto. Felci ha un problema muscolare che non gli permetterà di scendere in campo. Galderisi si ritrova senza i due esterni alti titolari alla ripresa del campionato ed è costretto a cambiare pedine contro il Crotone. Con il rientro di Giuliano in difesa, Nanu avanzerà Camorani a centrocampo e dirotterà Stella sulla sinistra. Di Vicino rifinitore dietro a Simon. PESCARA (4-4-1-1): Indiveri; Giuliano, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Camorani, Ferraresi, Cardinale, Stella; Di Vicino; Simon. A disp. Prisco, Diliso, Sembroni, Prizio, Pisciotta, Verratti, Iandoli. All. Galderisi.

R.Marcianise

CROTONE. Formazione da inventare per mister Moriero che in settimana ha visto partire alcuni pezzi pregiati come Rossi, Maietta e Vicedomini. Squalificati Galardo e Morleo. Ad influire, naturalmente, è stata la crisi societaria. Per la partita con il Pescara il tecnico leccese deve fare a meno di Concetti in porta alle prese con i soliti guai fisici, mentre anche Paponetti e Petrilli non sono al top della condizione. CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, Borghetti, Figliomeni, Quondamatteo; Pacciardi, Orosz; Petrilli, Espinal, Basso; Russo. A disp.: Senatore, Scognamiglio, Caetano, Aurelio, Triarico, Malerba, Lezzi. All.: Moriero.

IL PRONOSTICO

1

Ternana

Arbitro: SANTONOCITO di Abbiategrasso Assistenti: De Falco-Ostuni MARCIANISE. Il Marcianise si rituffa TERNI. La Ternana affronta il Real Marcianel calcio giocato con la speranza di po- nise con gravi problemi di organico. Il tecniter ripetere quanto di buono fatto nel co dovrà fare i conti con le Sartor, Cibocchi e 2008. In settimana si sono allenati a Rigoni. In difesa non è scontato l'esordio di sprazzi Vanacore, Murolo, Compagno- Bertoli, prelevato dal Legnano. A centrone, Filosa e Porpora. Il primo potrebbe ri- campo il tecnico rossoverde sembra intensentire i postumi dell'influenza e quindi zionato a proporre la coppia di centrali comrestare a riposo (al suo posto Russo), co- posta da Papini e Di Deo, con Concas a sinime del resto anche il giovane Compagno- stra e Morello a destra. In attacco, Noviello ne. sarà il vice di Rigoni, con Scappini e Perna REAL MARCIANISE (4-3-2-1): Fuma- in ballottaggio per un posto da titolare. galli; Piscitelli, Murolo, Filosa, Russo; TERNANA (4-4-2): Ginestra; Del Grosso, Montanari, D'Ambrosio, Di Napoli; Ro- Pedotti, Tedeschi, Cardona; Concas, Papini, mano, Galizia; Innocenti. A disp.: Mezza- Di Deo, Morello; Noviello, Perna. A disp.Vicapo, Ciano, Porpora, Della Ventura, si, Bertoli, Bizzarri, Danucci, Perney, Tozzi Manco, Poziello, Tedesco. All.: Fusi Borsoi, Scappini. All. Gabriele Baldassarri

Cavese

IL PRONOSTICO

X

Arezzo

Arbitro: Corletto di Castelfranco V. Assistenti: Antico-Roccasalvo CAVA DE' TIRRENI. Recupera in extremis AREZZO. Emergenza difesa per l'Arezzo. Alfano, debilitato dall'influenza nel corso Cari deve fare i conti con le assenze di Grildella settimana. Non ce la fa invece Frezza, lo ( squalifica ) Bricca e Doga ( infortunati che resta ai box con Lacrimini e Cipriani ren- ). Tre uomini si giocano le due maglie da dendo così scontate le scelte per la retroguar- terzino, l'esperto Conte ed i giovanissimi dia. Prima convocazione stagionale per Vin- Djuric e Pelagatti. Qualche problema ancenzo Riccio, che partirà dalla panchina. che nel reparto dei trequartisti. Lauria Ballottaggi in attacco: Sorrentino è l'inamo- non è al top e se non dovesse farcela ecco vibile, Aquino e Bernardo sono in corsa ri- Cavagna. In attacco in tre si giocano il pospettivamente con Schetter e Tarantino (fa- sto: Chianese, il favorito, Baclet e Martivoriti i primi due). netti. CAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Pierotti, AREZZO (4-2-3-1): Paoletti; Djuric, TerIschia, Farina, Nocerino; Alfano, Scartozzi, ra, Fanucci, Conte; Beati, Matute; Bondi, Favasuli; Bernardo, Aquino; Sorrentino. A Lauria, Croce; Chianese. A disp.: Marcodisp.: Petrocco, Andreozzi, Anaclerio, Porro, nato, Pelagatti, Togni, Cavagna, MiglietRiccio, Schetter, Tarantino. All.: Camplone. ta, Baclet, Martinetti. All.: Cari.

J. Stabia

IL PRONOSTICO

1

Taranto

Arbitro: GALLIONE di Alessandria Assistenti: Cannistrà-Messina CASTELLAMMARE DI STABIA. Si gioca sul neutro di Sant'Antonio Abate. Il tecnico Bonetti, privo di De Rosa squalificato e di Monticciolo infortunato, fa subito esordire Vicedomini in cabina di regia. Rinviato invece il debutto di Rinaldi, che s'è fatto male durante la rifinitura. Grieco recupera e si posiziona dietro Biancolino. Soltanto panchina per Stentardo. JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner; D'Ambrosio, Maury, Geraldi, Radi; Ametrano, Vicedomini; Capparella, Grieco, Amore; Biancolino. A disp.: Della Corte, Gritti, Mineo, Stentardo, Barbosa, Peluso, Artistico. All.: Bonetti.

Pistoiese

TARANTO. Emergenza totale in casa rossoblù. Il tecnico Stringara per arrivare a diciotto disponibili deve attingere a piene mani nella formazione “Berretti”. L'ultima defezione è quella di Ivano Pastore che, dopo un colloquio con l'allenatore, ha preferito non partire. “Non è tranquillo” ha dichiarato Stringara nella mattinata di ieri. Il 3-4-3 resta in soffitta. I rossoblù si muoveranno con il 4-3-3. Si prevede l'esordio del baby Gori in mezzo al campo TARANTO (4-3-3): Nordi; Sosa, Migliaccio, Prosperi, Micco; Sciaudone, Giorgino, Gori; Marolda, Dionigi, Caturano. A disp.: Faraon, Cesareo, Pupino, Barrios, Carrozza, Russo, Barrotti. All.: Stringara.

IL PRONOSTICO

2

Gallipoli

Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Salvio-Evangelista PISTOIA. Arancioni motivati alla ripresa del torneo: contro la capolista Gallipoli desidererebbero bissare il successo conquistato a Foligno, prima della pausa natalizia. Ciò, nonostante le cinque cessioni già effettuate dalla dirigenza. Polverino recupera anche gli acciaccati Femiano e Muwana, che però si accomoderanno in panchina. Mareggini tornerà titolare dopo un paio di mesi. PISTOIESE (4-3-3): Mareggini; Cutrupi, Bartolucci, Ghinassi, Fautario; Cortese, Lanzillotta, Guerri; Quadrini, Cipolla, Bellazzini. A disp.: Sorini, Di Berardino, Fiasconi, Muwana, Femiano, Breschi, Bianchini. All.: Polverino.

Sorrento

GALLIPOLI. Giannini riabbraccia il bomber Ginestra e lo ripropone nella supercoppia con Di Gennaro. A Pistoia si attende un Gallipoli nella riconfermata versione tattica del 4-3-1-2 con Cimarelli nel vertice alto del rombo a centrocampo. Indisponibile l'esterno Cangi (tallonite). Mentre dal mercato è arrivato il portiere Carlo Sciarrone (ex Massese), oltre a Gegè Rossi ed a Marco Marcandalli. GALLIPOLI (4-3-1-2): Rossi; Vastola, Molinari, Antonioli, Suriano; Russo, Esposito, Mounard; Cimarelli; Ginestra, Di Gennaro. A disp.: Marcandalli, Bonatti, Zampa, Cini, Giacomini, Riccardo, Marzeglia. All.: Giannini.

IL PRONOSTICO

X

Lanciano

Arbitro: PERISAN di Pordenone Assistenti: Di Carlo-Fortarezza SORRENTO. Ripa non figura nell'elenco LANCIANO. La Virtus Lanciano è partita dei convocati. Probabilmente è stato escluso ieri direttamente dalla Borghesiana, dov'è in attesa di chiarire la sua posizione sul mer- stata in ritiro per preparare la trasferta di cato. Per quanto riguarda la formazione, Si- Sorrento. Oggi non ci saranno i difensori monelli insisterà con il 3-5-2. È una delle po- Oshadogan e Mammarella, infortunati, olche certezze perché, per il resto, il tecnico uf- tre agli squalificati Erba e Turchi. Il mediaficializzerà le sue scelte al momento di co- no Amenta è febbricitante, ma sembra recumunicare la formazione alla squadra. Indi- perabile. Probabile che Di Francesco schiesponibile Iorio, in dubbio Giampaolo, assen- ri un undici molto simile a quello del primo te Ripa, in prima linea Myrtaj e Biancone. tempo dell'amichevole contro la Roma. SORRENTO (3-5-2): Botticella; Panarelli, VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Bordeanu; Lo Monaco, Minadeo; Vanin, Nicodemo, Vincenti, Bolic, Daleno, Bognar; MargariAgnelli, Maiorano, Fialdini; Biancone, ta, El Kamch, Romano, Volpe; Alfageme, Myrtaj. A disp.: Spadavecchia, Demartis, Colussi. A disp.: Aridità, Marangon, SabbaAngeli, Kras, Greco, Strambelli, La Vista. tini, Mazzetto, Cossu, Morante, Pagliarini. All.: Simonelli. All.: Di Francesco.


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Sport La Vibonese cerca l’impresa con il rinnovato Gela

Domenica 11 gennaio 2009

Cosenza “scortato” da 600 tifosi a Barletta Derby a Manfredonia Big match a Monopoli Aversa

IL PRONOSTICO

X

Catanzaro

Arbitro: COLASANTI di Siena Assistenti: Fiorucci-D’Amore AVERSA. La nuova Aversa Normanna si L'ULTIMO arrivato Nicola Falomi dovrebpresenta all'appuntamento con il Catanza- be partire dalla panchina. Provenza in setro con la rosa completa, incluso Perna che timana ha provato un innovativo 4-3-1-2 sembrava non farcela. Ad esordire con i con Max Caputo a ridosso delle punte Iangranata saranno probabilmente i nuovi nelli e Frisenda. Out per squalifica il bomacquisti Panini e Cozzolino, mentre a cen- ber Antonio Montella, indisponibile con trocampo disputerà la prima partita uffi- tutta probabilità Ciano, mentre Parisi è ciale Antonio Marasco. In attacco, invece, febbricitante ma ce la fa. Illeso il difensore il tecnico Sergio potrebbe contare sul duo Francesco Montella in un incidente stracomposto da Sibilli e Gennaro Marasco. dale avvenuto il 6 gennaio. AVERSA (4-4-2): Del Giudice; Panini, CATANZARO (4-3-1-2): Mancinelli; MonAvolio, Di Girolamo, Cozzolino; Franzese, tella F., Di Maio, Gimmelli, Tomi; ZaminMarasco A., Arini, Rosamilia; Sibilli, Ma- ga, Berardi, Bruno; Caputo; Iannelli, Frirasco G.. A disp.: Pettinari, Maraucci, Pa- senda. A disp.: Parisi, Benincasa, Cardagano, Zolfo, Longo, Romano, Prisco. All.: scio, Sorrentino, Di Meglio, Diarra, FaloSergio. mi All. Provenza

Cassino

IL PRONOSTICO

1

Noicattaro

Arbitro: PENNO di Nichelino Assistenti: Occhienegro-Cursio CASSINO. Già due volti nuovi in casa azzurra: debuttano i freschissimi colpi di mercato Morello, attaccante proveniente dalla Juve Stabia, e l'esterno d'attacco Adil Mezgour, marocchino prima d'ora al Bellaria Igea Marina. Quasi certo l'impiego di entrambi dal primo minuto. Out Giannusa, squalificato, e Barchiesi che nell'ultimo allenamento ha fatto solo fisioterapia. Ufficializzato solo da poche ore, il centrocampista Kone non sarà invece della contesa. CASSINO (4-4-2): Mennella; Martinelli, Guzzo, Mucciarelli, Pippa; Mezgour, Molinaro, Maisto, Cunzi; Casoli, Morello. A disp.: Afeltra, Lepre, Padovani, Gemmiti, Bardeggia, Leccese, Morello. All.: Patania.

Manfredonia

NOICATTARO. Nell'allenamento di giovedì si è bloccato per infortunio Colluto che non dovrebbe farcela a recuperare. Al suo posto pronto Piccinni. Sciannimanico, con l'innesto del nuovo acquisto Piero Zotti passa dal 4-3-3 al 4-4-2 con Siclari e Rana punte. Chance anche per Deflorio che contro il Bari nell'amichevole dell'Epifania si è messo in luce nel secondo tempo. Indisponibili i difensori Allegrini e Di Muro. NOICATTARO (4-4-2): Sassanelli; De Giorgi, Lucioni, Lollini, Mercurio; Piccinni, Coppola, Menolascina, Zotti; Siclari, Rana. A disp.: Cilli, Perrone, Deflorio, Lanave, Russo, Baldassarre, Ladogana. All.: Sciannimanico.

IL PRONOSTICO

1

Andria

Arbitro: D’ALESIO di Forlì Assistenti: Vuolo-Volpe MANFREDONIA. Il Manfredonia è ringalluzzito per come ha chiuso il campionato (2 pareggi ed una vittoria), ed oggi ancora più spavalda per la massiccia campagna di rafforzamento messa in atto. Ci sono insomma gli ingredienti, ex compresi, da una parte (Di Simone, Romito e De Santis, di parte barese) e dall'altra (l'argentino Marchano), per assistere ad un derby che sicuramente non lesinerà spettacolo e sorprese.\ MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Scarpitta, Bortel, Nossa, Patti; Arigò, Cerchia, Pirrone, Sifonetti; Marchano, Giglio. A disp.: Fortunato, Serao, Ambrosio, Tartabini, Macrì, Schettino, Cinquepalmi. All.: D'Arrigo.

Vibonese

ANDRIA. Con al seguito un migliaio di tifosi i biancoazzurri del tecnico Di Leo non potranno contare sicuramente sugli squalificati Sgarra, Di Simone e Rebecchi, sul partente Falzone e sugli acciaccati Cazzarò e Menichini non convocati per la trasferta in terra dauna. Esordio dal primo minuto, invece, per i tre neo arrivi con Ceppitelli sulla corsia di sinistra difensiva, Ottobre nel centro del centrocampo e Mastrolilli in coppia con Cavaliere in attacco. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis; Losito, Sportillo, Ceppitelli; Romito, Iennaco, Ottobre, Sy; Cavaliere, Mastrolilli. A disp.: Amadio, Fruci, De Santis, Doumbia, Rescio, Falcone, Lattanzio. All.: Di Leo.

IL PRONOSTICO

1

Gela

Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Paglione-Scarano DISPONIBILE per la panchina l'ultimo ar- GELA. Una campagna acquisti sin qui sonrivato, il giovane difensore Sgambato ex tuosa quella del Gela. Chiare le intenzioni di Benevento. In partenza il capitano Ruscio, volere agganciare il primo posto in classifipronto a rescindere, ma potrebbe far nu- ca. A Vibo però ecco una formazione inedita. mero andando almeno in panchina. In ca- Senza lo squalificato Iannini, l'infortunato renza di prime punte, l'obiettivo è Di Piaz- Nigro e con un centrocampo da reinventare. za del Benevento insieme ai giovani ex pri- Non è ancora arrivato il transfert di Nathan mavera della Roma Bianchini e Della Pen- Schiavon etutto ruota intorno al visto di esena, necessari perché Bica, Koulenthiran e cutività atteso anche all'ultimo istante. La Oudira non sono più under. LegaPro ha invece ratificato il contratto di VIBONESE (4-4-2): Amabile; Orefice, Ra- Orazio Russo, che sarà nella lista. nelucci, Bianciardi, Bica Badan; Polito, GELA (4-4-1-1): Cecere; P.Esposito, D'Aiello, Pirrone, Di Mauro, Melis; Oudira, Taua. A Fernandez, G. Esposito; Gaeta, Alessandrì, disp.: Bastiera, Poli, Kulenthiran, Di Marinucci, Russo; Pasca Franciel. A disp.: Franco, Di Stani, Sgambato, Ruscio All.: Ferla, Romaggioli, Ambrosecchia, Ascia, Galfano Unniemi, Espinal, Uliano. All.: Cosco.

Barletta

IL PRONOSTICO

X

Cosenza

Arbitro: MANNA di Isernia Assistenti: Cinque-Pavesi BARLETTA. Sarà un Barletta rivoluziona- OLTRE 600 i tifosi al seguito della squato rispetto alla prima giornata del girone dra di Toscano, che in avanti dovrà fare a d'andata quello di scena al “Puttilli” al co- meno degli squalificati Polani e Danti. Si spetto della capolista Cosenza. Sì perché va verso il debutto di Battisti in mediana e agli acquisti di Vignola e di Ruiz, operati lo di Mortelliti. Recupera Alessio Galantucci scorso dicembre, si sono aggiunti in setti- che giostrerà da punta unica. Recupera mana quelli degli esterni Ike e Merito e del- Guizzetti mentre Morelli rientrerà da l'attaccante Caracciolese. Probabile il loro martedi in gruppo. In dirittura d'arrivo il esordio da primo minuto. Assenti lo squali- difensore Baylon mentre in attacco prima ficato Salvagno e gli acciaccati Majella e Vi- scelta Di Cosmo. gnola. COSENZA (4-2-3-1): Ambrosi, Bernardi, BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Braca, Parisi, Musacco; De Rose, Battisti; Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, De Cecco, Occhiuzzi, Mortelliti, Catania; Galantucci Daleno, Ike; Laviano, Caracciolese. A disp.: A disp. Guizzetti, Moschella, Ramora, De Montagna, Rizzi, Iervolino, Pollidori, Ruiz, Miglio, Salandria, Fabio ,Profeta All. ToFontanella, Alessandrì. All.: Sanderra. scano

Igea V.

IL PRONOSTICO

1

Vd Sangro

Arbitro: GUIDA di Torre Ann. Assistenti: Della Rocca-Cua BARCELLONA P.G. - L'Igea ricomincia da dove aveva lasciato. Contro la Val di Sangro, nella prima gara del 2009, deve ancora rinunciare allo squalificato Ricciardo ed agli infortunati Di Miceli, Crinò, D'Anna e Palma. Inevitabile per Castellucci puntare sugli undici che hanno pareggiato con il Melfi prima della sosta. Spazio a Russo sulla corsia di destra di difesa, con Scopelliti leggermente più avanti e con Bongiovanni dirottato sulla corsia di sinistra. IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Russo, Agius, Alizzi, Panarello; Scopelliti, Matinella, Di Toro, Bongiovanni; Nabil, La Porta. A disp.: Romano, Baglione, Bonsignore, Giardina, Condello, Crimi, Cocimano. All.: Castellucci.

Monopoli

ATESSA. Sul campo dell'Igea Virtus Petrelli dovrebbe lanciare dal 1' il nuovo acquisto Simone Grillo, 25 anni, ex Varese e Potenza. L'esterno offensivo completerà il tridente con Mainella e Perfetti. Assenti infatti l'ariete Memmo e il fantasista Cherchi, entrambi alle prese con l'influenza. A centrocampo, con Epifani e Cacciaglia, dentro Campli a dare qualità. Assente anche il brasiliano Da Luz, tornato da pochi giorni in Italia. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Mangoni, Paolacci, Del Grosso, Rogato; Campli, Epifani, Cacciaglia; Perfetti, Mainella, Grillo. A disp. Leacche, Sensi, Curcio, Napolano, Carafa, Costantini, Fiorotto. All. Perri.

IL PRONOSTICO

1X2

Pescina

Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Vitelli-Bisbano MONOPOLI. Almeno tre i dubbi per Geretto nella scelta della formazione anti Pescina: l'acciaccato Bonfardino (sospetto stiramento alla coscia) sosterrà un provino pre partita per valutarne le condizioni. Al suo posto sono pronti a contendersi una maglia da titolare Lorusso e Lanzolla. Sulla corsia di sinistra, Loseto dovrebbe avere la meglio sul portoghese Tinoco. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Thackray, Turone, Pugliese; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Loseto; Ceccarelli, Balistreri. A disp.: D'Urso, F. Colella, Gambuzza, Lorusso, Lanzolla, Tinoco, Lacarra. All.: Geretto.

V.Lamezia

AVEZZANO. Mai così in difficoltà per mettere in piedi una formazione competitiva. Chiappini a Monopoli deve affrontare l'emergenza con la e maiuscola. La Valle del Giovenco senza cinque titolari fermati per un turno dal giudice sportivo e con altre quattro pedine importanti ai box per infortunio, dovrà fare di necessità virtù. Abbondanza solo in attacco dove sono in quattro per due maglie, ma alla fine partiranno dall'inizio i più esperti Arcamone e Dipasquale. PESCINA (4-3-1-2): Bifulco; Gentile, Miale, Blanchard, Piva; Censori, Pomponi, Pietrobattista; Laboragine; Arcamone, Dipasquale. A disp. Merletti, Fusarelli, Luciani, Zarineh. All. Chiappini.

IL PRONOSTICO

1

Isola Liri

Arbitro: DI CIOMMO di Venosa Assistenti: Cinquemani-Russo CONTRO l´Isola Liri la novità sarà il solo ISOLA DEL LIRI. Aria di dismissione in Sergi. Ci saranno i rientri di Pascuccio in casa isolana. Già due uscite sul fronte caldifesa e di Lopetrone in mediana. In dub- ciomercato, e sicuramente non di poco bio Ciotti, sia come probabile partente sia conto. Hanno abbandonato la compagine perché acciaccato (stiramento al collatera- l'esterno Galuppi, passato al Gela, ed il terle del ginocchio sinistro). Lunedi' potreb- zino Pagano che ha invece attirato su di sé be essere annunciato Benincasa che può le mire dell'Aversa. In bilico sotto questo rescindere col Catanzaro. Di Donato e An- punto di vista anche il centrale Cagnale, gotti a pieno regime solo dalla prossima come pure Giacalone che non ha mai legato con il nuovo tecnico Zecchini. settimana. V. LAMEZIA (4-2-3-1): Panico; Ciminari, ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Brunetti, Filippi, Pascuccio, Marinelli; Sanso, Car- Dolcemascolo, Matrisciano, Sannibale; La raro, Lopetrone, Riccobono; Sergi, Ragat- Cava, Giacalone, D'Alessandro, Ranalli; zu. A disp: Forte, De Pasquale, Scalese, Pignalosa, Tortori. A disp.: Tomei, EsposiAmita, Clasadonte, Stroffolino, Ciotti All. to, Cagnale, Mastrantoni, D'Imporzano, Mollo, Giorgi. All.: Zecchini. Ammirata


Sport 45 I gialloverdi a Scafati in uno scontro diretto per la permanenza Domenica 11 gennaio 2009

Melfi, ancora punti pesanti Certo l’arrivo del portiere Russo dalla Pro Sesto La formazione

L’avversaria

Tre volti nuovi

Salernitani in crescita

Gilfone oggi è al rientro dopo una lunga assenza

Consigli utili di mister Palumbo a De Angelis (Zenti)

Il portiere Russo

Maurizi

IL BUON TEST di giovedì ed il lavoro ben svolto in questi giorni col resto del gruppo, hanno convinto il tecnico melfitano Peppino Palumbo a giocarsi già da subito le tre nuove carte a disposizione, ovvero i due nuovi arrivati dal Benevento ed il totalmente recuperato, e scalpitante, Gennaro Gilfone per la sfida di oggi. Stante anche l'assenza per squalifica di Merini, che darà modo al Melfi di poter essere in campo con una sola punta, il bomber De Angelis, dieci gol per lui finora ed un uomo a supporto e si tratterà di Simone Frasca, elemento duttile in tal senso, il tecnico gialloverde punta subito su quel “qualcosa in più” che i due nuovi e Gilfone possono mettere in campo al servizio della squadra e del gruppo, che ha voglia di partire bene per il girone di ritorno. In attesa dell'arrivo del nuovo portiere, poi, per Palumbo anche un Giorgio Merlano che appare decisamente più tranquillo e concentrato, in seguito alla sosta che lo ha certo rigenerato ed alle voci che, durante il duro lavoro col preparatore Nolè, non possono che averlo stimolato in maniera forte, fino a dargli quella carica fondamentale per guidare, da par suo, una retroguardia che non può non prescindere dalla sua attenzione e dalla sicurezza, arma in più di un portiere. Quindi Merlano tra i pali e davanti a se una difesa a quattro imperniata su Castaldo come centrale al fianco di Gabrieli e sugli esterni i due soliti elementi, Fumai a destra e Gambi a sinistra. In mezzo al campo, come nel dna del gioco che tanto è caro a Palumbo, finalmente la reale possibilità di disporre di due forti esterni di ruolo, con Gilfone a spingere sull'out destro e Tufano a fare altrettanto a sinistra. La mediana affidata a Bacchiocchi e Mitra, mentre Frasca, altro centrocampista, avrà il ruolo di ulteriore sostegno in mezzo in fase di non possesso, e di ripartenza e appoggio a De Angelis, quando il Melfi attaccherà. In panca: Della Luna, Bizzarri, Ferrato, Rizzo, Petagine, Maio, Sciannamè. a.b.

SCAFATI. Guai a dar peso alla classifica, a credere che il Melfi valga soltanto quei dodici miseri punti con cui ha archiviato il girone d'andata. Agenore Maurizi ha un enorme rispetto della formazione lucana ed invita il suo gruppo a non sottovalutare il primo impegno ufficiale del 2009: “Inizia un altro campionato che spesso stravolge le gerarchie precedenti. Lo stesso Melfi si è rinforzato con due grandi calciatori come Nando Castaldo e Tufano ed ha una struttura organica capace di risalire la china. Se pensiamo che la sfida sia abbordabile soltanto perché ci ritroviamo di fronte la penultima della classe allora siamo sulla cattiva strada”. C'è il rischio serio che si perda nuovamente la bussola come capitato a Manfredonia: “Quando assumiamo atteggiamenti superficiali diventiamo eccessivamente vulnerabili - riconosce il tecnico della Scafatese - ma se ci mettiamo foga ed intensità siamo in grado di far male a qualsiasi avversario. E le indicazioni emerse durante questo lungo periodo di sosta mi confortano”. La Scafatese è in crescita e con l'inserimento in organico del mediano Basile ha guadagnato ulteriore esperienza, malizia, oltre che duttilità: “Non potevo chiedere di meglio alla società - spiega Maurizi - Un calciatore del genere lo vorrebbe qualsiasi allenatore per quanto è generoso, utile ed intelligente dal punto di vista tattico”. È proprio grazie a Basile che è diventato possibile il cambio di modulo, il passaggio dal classico 4-4-2 al 4-3-1-2, che libera Izzo tra le linee e garantisce maggiore assistenza alle punte: “Abbiamo lavorato su questa soluzione tattica durante queste tre settimane di pausa e la squadra ha risposto alla grande. C'è poi la possibilità di tornare comunque all'antico e di schierarsi con quattro centrocampisti in linea grazie alla versatilità di Corsale ed Izzo”. L'unico cruccio riguarda il leader difensivo Terracciano, che s'è nuovamente stirato: “Marini e Rapino, per quanto giovani, sono due garanzie, ma riflette giustamente Maurizi - il problema è di ordine numerico”. In attacco spazio a Martone e Varriale con De Luca (ormai prossimo all'addio) sistemato in panchina.

Ripartire alla grande in campionato per risalire in fretta la classifica verso posizioni più tranquille, questo l'obiettivo odierno del Melfi di Palumbo nella sfida in terra salernitana che riconsegna calcio giocato dopo la lunga pausa di fine d'anno e la dura fase di lavoro coi richiami di preparazione. Ci si è lasciati col buon pareggio di Barcellona, si vuole ripartire ancora meglio, se possibile centrando il bottino pieno in quel di Scafati dove Merlano e soci sono di scena oggi per un match non facile ma che, memori dell'immeritata sconfitta patita nel recupero al debutto stagionale all'andata, può esser certo stimolo maggiore per fare bene e partire col classico “piede giusto”. L'arrivo di Nando Castaldo e Marco Tufano dal Benevento nei giorni scorsi, unito al recupero di Gennaro Gilfone che tanto è mancato nella prima metà di stagione al Melfi, hanno creato giusto entusiasmo nel gruppo e in tutta la tifoseria ed oggi dai gialloverdi quindi ci si attende una grande prova nel match di Scafati, che segna l'avvio del girone di ritorno. Ne sono consapevoli tutti i gialloverdi, coesi più che mai, visto anche l'impegno messo finora nel lavoro per esser pronti a questa ripresa, e conferma ulteriore arrivata anche nel test match di giovedì in cui tutti gli effettivi sono scesi in campo con grande forza e determinazione. Un test servito anche per vedere all'opera i nuovi arrivati ed il recuperato Gilfone oltre che per ritrovare il

clima gara proprio in vista della sfida odierna al Comunale di Scafati contro l'ex Izzo. Proprio questi è stato a lungo un obiettivo del Melfi in chiave mercato, ma dopo l'arrivo dei due da Benevento e il quasi certo tesseramento del baby Nino Falanga, l'ufficializza-

zione di un altro tassello importante del “nuovo Melfi”potrebbe arrivare a breve, il portiere Russo ex Lanciano, in arrivo dalla Pro Sesto, squadra da cui, a breve, pare pronto a sbarcare in città un altro elemento, e potrebbe esser l'attaccante giovane (Torre o

IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 18ª giornata Cremonese-Pro Sesto Lecco-Pro Patria (domani) Monza- Spal Padova-Legnano Portogruaro-Venezia Ravenna-Pergocrema Reggiana-Cesena Sambenedettese-Novara Verona-Lumezzane CLASSIFICA: Pro Patria 33 punti; Spal 29; Cesena e Novara 28; Reggiana 27; Padova 26; Verona e Cremonese 23; Pro Sesto 22; Lumezzane 21; Portogruaro, Pergocrema, Ravenna e Monza 19; Legnano 17; Venezia (-2) e Sambenedettese 16; Lecco 15.

Seconda Divisione Girone A 18ª giornata Alessandria-Carpenedolo Alghero-Mezzocorona Alto Adige-Valenzana Como-Rodengo Saiano Ivrea-Pizzighettone Pavia-Canavese Pro Vercelli-Montichiari Sambonifacese-Olbia Varese- Itala San Marco Marco CLASSIFICA: Alessandria 32 punti; Varese 30; Sambonifacese, Como e Rodengo Saiano 29; Canavese 27; Olbia 25; Ivrea 24; Valenzana 23; Itala San Marco 21; Mezzocorona e Pavia 20; Carpenedolo 19; Pro Vercelli 18; Pizzighettone 17; Alto Adige 16; Montichiari 14; Alghero 13. Canavese-Olbia si gioca mercoledì 14.

Seconda Divisione Girone B 18ª giornata Prato-Bassano Bellaria-Bassano Celano-Poggibonsi Cisco RomaFigline 0-0 (ieri) Cuoiopelli-Gubbio Giacomense-Prato GiulianovaCarrarese Rovigo-Viareggio Sangiovannese-San Marino Sangiustese-Colligiana CLASSIFICA: Figline 34, Viareggio 33 punti; Prato 27; Giulianova 26; Celano e Cisco Roma (-1) 25; Poggibonsi, Bassano 24; Sangiovannese e Sangiustese 23; Colligiana 22; San Marino, Carrarese e Gubbio 21; Bellaria 19; Giacomense e Cuoiopelli 16; Rovigo 10.

Volturina) ma con buona esperienza alle spalle che Palumbo e la società melfitana cercano per un ritorno in grande stile, verso la salvezza. Come detto, all'andata, fu una beffa che ancora rode al solo pensarci, con l'ex Izzo a centrare la rete del 2 a 1 finale per i suoi con un gran tiro che sorprese il portiere Pettinari, nel frattempo andato via ed accasatosi all'Aversa Normanna, prossimo avversario dei gialloverdi, domenica al Valerio, dopo che il bomber e capitano De Angelis e il salernitano Di Candilo erano stati bravi a trovare il successo interno ed il pareggio ospite. Da oggi, si riparte per il campionato, e bisogna ripartire alla grande, come ribadito anche da Mitra che è stato l'ultimo marcatore del 2008, col gol del pareggio in trasferta con l'Igea. “Abbiamo una gran voglia di ricominciare, di tornare in campo per inseguire la salvezza - ha affermato in questi giorni il centrocampista toscano - ed io in particolare, dopo il gol di Barcellona, che è stato il mio primo quest'anno, spero di segnarne ancora per aiutare la squadra, magari già dalla prima gara in cui dobbiamo andare in campo con la massima concentrazione e determinazione per partire al meglio. Saranno importanti le gare interne, tutte da vincere ma anche in trasferta, dopo sei pareggi finora dobbiamo cercare dei successi, che ci permettano di conquistarci la salvezza gara dopo gara”. Antonio Baldinetti


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Domenica 11 gennaio 2009

Sport

Ancora a caccia del terzo gol consecutivo

Foglia Manzillo intenzionato a confermare l’11 di Genzano

Matera cerca il tris Due vittorie di fila e squadra in salute La supersfida del Simpatia è test verità per entrambe LA SUPERSFIDA tra gli attacchi più prolifici del campionato: 41 gol il Pianura, 37 il Brindisi. Fernando Galetti da una parte, Tommaso Manzo dall’altra. Pianura – Brindisi sarà grande calcio. Un altro grande appuntamento sportivo in diretta. Studio 100 Sat (925 SKY), uno dei canali satellitari del gruppo 100, trasmetterà in tutta Europa la gara Pianura – Brindisi. L’incontro, in programma oggi alle ore 14,30, è valevole per la prima giornata di ritorno del campionato di serie D. Il collegamento televisivo comincerà alle 14,15. La telecronaca sarà curata da Fabrizio Caianiello con il commento di Gigi Paturzo. Mercoledi 13 dicembre alle 17,35, invece, su STUDIO 100 SAT (ch 925 SKY) andrà in onda una nuova puntata di ‘D CALCIO’la trasmissione nazionale dedicata al girone H del torneo interregionale. ll Pianura ieri ha effettuato la classica seduta di rifinitura al termine della quale il tecnico Gargiulo ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida contro il Brindisi. Ammaina bandiera bianca il centrocampista Temponi che non è riuscito a recuperare dall’infortunio alla caviglia. In forte dubbio anche il giovane Carbonaro affetto da virus influenzale. È il capitano Ianniello a presenta-

re la sfida contro i pugliesi di mister Silva: “ E’ inutile dire che sarà una gara come le altre dato che i nostri stimoli saranno superiori a quelli che abbiamo di solito. È una partita che ci dirà dove potremmo arrivare in questo campionato – asserisce il mediano pianurese -. Vivremo alla giornata, il nostro intento quello di scalare quante più posizioni possibili per vedere di giocare almeno i play off tra le mura amiche, anche se ora il nostro principale pensiero è rivolto al Brindisi. Ci teniamo a fare bene per regalare un’altra soddisfazione alla nostra straordinaria società”. Questo l’elenco dei convocati del Pianura: Portieri: De Spucches (’91) Pane (’90). Difensori: Allocca (’80), Carbonaro (’89), De Santo (’89), Letizia(’90),Rea(’80)Russo(’79), Palumbo (’88). Centrocampisti: Castiglione (’89), Costabile(’91), De Rosa( ’86), Ianniello (’76), Improta(’91),Manzi (’81), Napolitano (’88). Attaccanti: Contino(’82), Del Sorbo (’84),Manzo(’80), Pirone(’90), Scarpato( ’85). QUI BRINDISI: Massimo Silva ha convocato: Vidoni, Russo, Idda, Tidei, Taurino, Trinchera, Corazzini, Kettlun, Bartolomucci, Papa, Di Giorgio, Pasqualini, Cordiano, Cangini, Lenti, Chiesa, Moscelli, Galetti, Pinamonte e Junior Bahia

COSI’ ALL’ANDATA MATERA-GROTTAGLIE 3-0 MATERA (4-4-2): Gatti 7; Mari6,5, Martinelli 6,5, Lonardo 6,5, Giglio 6,5 (31' st Branda sv);Marsico 7,5, Cocca 6,5 (25' st Armentosv),Naglieri 6,5, Chisena 6,5 (20' st Garcia 6,5), Ancora 6,5, Albano 8,5. A disp: Mirabelli, De Vita, Venezia, Cifarelli.All. Gigi Corino 7 GROTTAGLIE (4-3-3): Vitale 7;D'Amario 5 (38' st Arcadio sv),Camassa 6, Ianneo 6, Solidoro 6; Latartara 6,5, Favret 6; Pirone 6; D'Amble' 6, Piperissa 6 (25' st Fraschini sv), Triuzzi 5,5 (35' stDe Angelis sv). A disp: Sardella, Di Quinzio, Carparelli, Carlucci. All. Enzo Del Rosso 6 ARBITRO: Abbagnara di Nocera (Monetta-Moscato) RETI: 37' 43' pt Albano, 36' st Marsico. NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori 5000 comprensivi di quota abbonati. Ammoniti: Martinelli e Naglieri del Matera, Ianneo e Piperissa per il Grottaglie.

Il Matera pronto alla seconda trasferta di fila. Dopo il derby a Genzano c’è la prima gara del girone di ritorno prevista all’Atlantico D’Amuri di Grottaglie. Il tecnico Antonio Foglia Manzillo intenzionato a confermare lo stesso undici di domenica scorsa, non fosse altro perchè le condizioni del terreno di gioco saranno grossomodo le stesse visto che nel centro tarantino è piovuto parecchio come un buona parte della Puglia. Servirà un Matera d’assalto, perchè la trasferta non è delle più semplici nonostante il Grottaglie abbia qualche problema nel reparto avanzato per l’assenza di Piperissa. La punta biancazzurra pugliese sta al Grottaglie come Albano al Matera. Quindi, importante per consentire al tecnico Orlando di poter impiegare ancora il cosiddetto rombo a centrocampo. Di certo nelle fila dei pugliesi c’è il rientro di Latartara che rappresenta la parte bassa del rombo, ma il Matera risponderà presumibilmente con uno schieramento speculare al Grottaglie visto che la tattica ha reso a Genzano e non ci sono tante alternative. La disponibilità di Gisonna è arrivata troppo tardi per ipotizzare un suo inserimento a sinistra con Montingelli da primo minuto e Naglieri alto a centrocampo. Una soluzione che è frullata nella testa di Foglia Manzillo, ma è chiaro che saranno lo schieramento dell’avversario e le condizioni del fondo di gioco a dire l’ultima. Gisonna è un giocatore dotato di fisico, ma è difficile che Foglia Manzillo tolga Conte, anche se al suo posto sarebbe inserito Alberto Marsico. Un tale cambio costringerebbe a schierare Montingelli e Naglieri, due under, alti e con Porzio, Marsico e Malagnino a giocarsi due maglie in tre. La sensazione è che non cambierà nulla. Quindi. Tra i pali c’è Cilumbriello. A destra De Santo con Armento e Martinelli centrali e Naglieri a sinistra. Conte, Acampora, Porzio e Malagnino, con Albano e Ancora di punta. Questo lo schieramento più probabile, ma le altre ipotesi in corsa potreb-

Diego Albano in azione

bero essere delle validi varianti tattiche. Il Matera vuole dare continuità e ci sono due fattori che spingono un risultato importante. Due vittorie di fila e altrettanti gol di Cristiano Ancora: come dire non c’è due senza tre. Proverbi a parte, la squadra attraversa un buon momento di forma. I recuperi di Lonardo (è a Matera) tra due settimane e poi Chisena permetterà all’organico di salire di livello e non solo dal punto di vista della quantità. POSTI DISPONIBILI- Saranno ancora tanti i tifosi a seguito del Matera. Oltre alle partenze con auto proprie ci sono iniziative dei gruppi. La “Vecchia Guardia” ha dei posti disponibili e chiama al raduno tutti coloro che vorranno raggiungere Grottaglie ad incitare il Matera. La partenza e il raduno sono previsti in piazza Visitazione a partire dalle 11. Renato Carpentieri


Sport 47 Pure Del Prete non ce l’ha fatta. Per Lazic c’è la conta dei disponibili Domenica 11 gennaio 2009

Francavilla rimaneggiato Nella tana della vice capolista con 5 assenze FRANCAVILLA – E’ arrivato il giorno dell’atteso match tra il Francavilla e la Nocerina. Partita valida per il diciottesimo turno di campionato, primo del girone di ritorno. All’andata, la gara del Fittipaldi, terminò con la vittoria dei campani con il risultato di 1-0. In rete, Cavallaro al 44’ del secondo tempo su colpo di testa. In quella gara, ci fu tanto rammarico per gli episodi che portarono alle espulsioni di tre giocatori sinnici precisamente, Gioia, Zangla e Palo. Ricordiamo che la Nocerina nel finale del primo tempo fallì un calcio di rigore, che venne ottimamente parato dal portiere rossoblu De Blasio. Adesso, il Francavilla dopo la sconfitta di domenica scorsa in casa del Pianura, dovrà assolutamente rifarsi per non bissare le sconfitte. Ricordiamo che per la gara in programma oggi pomeriggio, il tecnico serbo Ranko Lazic, non potrà disporre degli squalificati Zangla, Milella e Nicolao, fermati dal giudice sportivo. I primi due, dovranno scontare una gara, invece Nicholas, la seconda giornata dopo l’assenza nella gara di domenica scorsa. Al rientro invece, Pioggia che dopo lo stop per un turno è a disposizione del mister Lazic. Non sarà della partita invece, il capitano Genny Del Prete, che non ha ancora recuperato dall’infortunio subito domenica scorsa. L’attaccante napoletano, venne trasportato

COSI’ ALL’ANDATA FRANC.-NOCERA 0-1 FRANCAVILLA: De Blasio 8; Milella 6,5; Nicolao 6; Pioggia 6; Zangla 5; Gioia 5; La Neve 6,5 (1' st D'Amico 5); Romaniello 6; Del Prete 6; Campo 5,5 ( 31' st Semeraro sv); Di Senso 6 (41' Palo 5,5). A disp.: Bruno, Simeone, De Palo, Scippo. All.: Lazic 6. NOCERINA: Galeano 6; Capezzuto 6; Ferretti 6; Giraldi 6,5; Cirilli 6,5; Iossa 6; Mazzei 6,5 (31' st Basile 5,5); Parlagreco 6 (20' st Mangiapane 5,5); Moro 5,5 (23' st Sthenaus 6); Cavallaro 7; Magliocco 5,5. A disp.: Ioffrida, Giordano, Petti, D'Angelo. All.: Ussia 6. ARBITRO: Di Bello di Brindisi 4 RETE: 89' Cavallaro. NOTE:spettatori 1000 circa di cui 300 ospiti. Ammoniti: Del Prete, Cirilli, Cavallaro, Magliocco, Nicolao, De Blasio. Espulsi: 39' Gioia per fallo in area; 41' Zangla per proteste; 45' Palo per proteste. Angoli: 6-1 per la Nocerina. Al 40' Magliocco si fa parare un rigore da De Blasio. Recuperi: 2' pt; 3' st.

in ospedale, dopo il violento impatto contro il palo della porta avversaria. Per lui, sono necessari altri giorni di lavoro a parte, per recuperare la forma. Passando invece in casa dei rossoneri, non ci dovrebbero essere problemi di formazione, salvo defezioni dell’ultima ora.

Quindi, l’allenatore rossonero Rigoli, potrà contare su tutti i ragazzi del gruppo. La Nocerina, occupa la seconda posizione in classifica, con trentasei punti e fino ad ora ha vinto dodici gare perdendone cinque e senza neanche un pareggio, con ventotto goal all’attivo e ventidue subiti.

Il cammino dei sinnici, in questo girone di andata è stato invece, di sei vittorie, quattro pareggi e sette sconfitte. Il Francavilla si presenta a questo appuntamento, con ventidue punti in classifica, occupando l’ottavo posto e con quindici goal fatti e venti subiti. Oggi pomeriggio,

Non è da escludere l’esordio di Buonocore in cabina di regia

Genzano, la prima di Pirone C’è l’esordio in panchina per il tecnico di Avellino GENZANO DI LUCANIA Oggi pomeriggio, ore 14.30, a Genzano andrà di scena la sfida salvezza tra lo Sporting Genzano e il Bacoli. Entrambe le formazioni non stanno passando un bel periodo e navigano nelle ultime posizione della classifica. Una vittoria oggi, per una delle due formazioni, significherebbe togliere dal fuoco tante castagne, soprattutto per la squadra di casa che dopo 17 giornate di campionato (9 delle quali in casa) non ha ancora trovato la via della vittoria tra le mura amiche. Fortunatamente lo Sporting è riuscito ad espugnare lo stadio del Bacoli all'esordio in campionato, quello del Venafro alla quinta giornata e quello del Pomigliano alla quattordicesima, ottenendo punti importanti in chiave salvezza. La squadra di Mister Pirone proverà, oggi, a sfatare il tabù di casa che vede lo Sporting impacciato di fronte al pubblico amico in virtù dei soli cinque punti conquistati in nove gare disputate, ottenuti da cinque pareggi e quattro sconfitte. Sull'altra sponda c'è un Bacoli assetato di punti che arriva a Genzano con l'intenzione di fare bottino pieno a scapito dello Sporting. Mister Pirone, nel tentativo di conquistare la pri-

ma vittoria da Mister dello Sporting metterà in campo il miglior undici a sua disposizione con Borrelli tra i pali; Masturzo, Trifone, Carlino e Autiero a tenere in piedi una difesa traballante nelle ultime apparizioni; Compierchio, Papagni, Gargano e Pepe sulla linea di metà campo ( ma è probabile l’utilizzo del neo acquisto Buonocore); Impagliazzo e Milito come tandem offensivo. Mister Carannante, invece, risponde con la stessa formazione messa in campo domenica scorsa con in porta D'Antonio; la difesa a quattro con Rainone, Esposito, Di Domenico e Zinno; a metà campo Coquin, Gilberti, Dinolfo e Lepre; duo d'attacco Pastore-Criscuolo. Entrambe le formazioni proveranno a portare a casa i tre punti nel tentativo di migliorare la propria classifica. Per lo Sporting una vittoria oggi potrebbe significare molto non solo sotto il profilo della classifica ma, soprattutto, sotto il profilo mentale perché i ragazzi potrebbero sbloccarsi di fronte al loro pubblico e conquistare tanti punti tra le mura amiche. La vittoria per il Bacoli, d'altronde, toglierebbe (momentaneamente) la squadra campana dal rischio retrocessione. Una sfida, quindi, che si preannuncia entusiasman-

te sotto il profilo agonistico che vedrà affrontarsi due squadre alla ricerca disperata di punti per migliorare le rispettive classifiche. L'attenzione si sposta anche alle condizioni del ter-

reno di gioco e la speranza di tutti è quella di non assistere ad una partita come quella della scorsa settimana, quando il campo era ai limiti della praticabilità. Rocco De Rosa

la formazione di Ranko Lazic, largamente rimaneggiata, affronterà gli avversari, cercando punti importanti per la propria classifica. La gara sarà affidata all’arbitro Marco Lobina, coadiuvato dagli assistenti Massimo Raimondi e Nicola Croce. Fischio di inizio, alle ore

14.30. La probabile formazione del Francavilla: De Blasio, Marziale, Gioia, Romaniello, Cocina, Di Sanza, Scarnato, Pioggia, Campo, Zagaria, De Palo. A disp.: Bruno, Simeone, Petruccelli, Lo Prete, D’Amico, La Neve, Di Senso. All. Lazic. Claudio Sole

COSÌ ALL’ANDATA SIBILLA BACOLI-SPORTING GENZANO 0-1 BACOLI(3-4-3): D'Antonio 6.5; Rainone 6, Zinno 6, Di Napoli 6; Criscuolo 5, Foti 5.5 (23' s.t. Lepre 6), Dinolfo 5.5 (1's.t. Esposito 5), Di Domenico 6; Bavero 5, Famiano 5.5, Di Bonito 5(1's.t. Poziello). A disp.: Luongo, D'Angelo, De Santo, Varchetta. All.: Carannante 5.5. GENZANO (4-4-2): Cilumbriello 6.5; Morgigno 6.5, Fiscina 6, Masturzo 7, Malagnino 6.5; Salbini 6 (42' s.t. Gilio s.v.), Papagni 7, Santangelo 6.5 (48' s.t. Corte), Compierchio 6.5; De Rosa 7, Murano 7. A disp.: Castelgrande, Lonoce, Lardiello, Cafaro, Vitale. All.: Bardi 7. ARBITRO: Silivestri Piero di Isernia 5.5. RETI:41' s.t. Compierchio NOTE: spettatori 500 circa di cui una cinquantina ospiti. Ammoniti: Morgigno, Di Napoli, Rainone, Papagni.


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Sport

Domenica 11 gennaio 2009

A Marsico un Valdiano in splendida condizione

Pisticci, primo ostacolo da capolista solitaria LE GRANDI A confronto. Il Ruggiero Valdiano, imbattuto in campionato da quattordici partite, ospita al "Del Sole" di Marsico Nuovo la capolista Comprensorio Sport Pisticci, unica squadra che sia riuscita a sconfiggere i rosanero in 24 partite ufficiali e reduce da nove vittorie consecutive. Giuseppe Salamone, 27enne attaccante di Caselle in Pittari, descrive lo stato d'animo dello spogliatoio valdianese: "Siamo consapevoli della nostra forza - esordisce l'ex centravanti di Castrense e Grosseto. Abbiamo risposto, grazie ai risultati che abbiamo ottenuto, a chi sosteneva che questa squadra fosse poco competitiva". Le tre partite giocate nel

2008 tra campionato e Coppa Italia di categoria hanno aiutato il gruppo ad individuare virtù e limiti dell'avversario: "Il Pisticci dispone di un prolifico attacco, che ha quasi sempre segnato nel corso della stagione, e di un buon centrocampo - continua il cannoniere salernitano. Nel reparto arretrato hanno mostrato, soprattutto in Coppa, alcune debolezze". L'undici di Masullo dovrà rinunciare allo squalificato Polito, che sarà sostituito da Di Brizzi. Sanseviero e D'Amato si contenderanno l'altro posto disponibile in prima linea. Il Pisticci affronta la prima trasferta del 2009 dopo la facile vittoria interna contro l'Az Picerno. La conquista del primato in graduatoria non scalfisce

la compostezza del 50enne tecnico Antonio Valente: "Nutro rispetto per il Valdiano, formazione che non presenta punti deboli e che dispone dei migliori under dell'intero torneo". I propositi dei materani, a questo punto della stagione, trovano una precisa definizione: "Non ci nascondiamo più di tanto - afferma l'ex allenatore dello Sporting Genzano. Se riuscissimo a vincere il campionato, sarebbe un'impresa, anche perché la nostra squadra è una delle più giovani in assoluto". Mancherà soltanto lo squalificato Fortunato. Differita televisiva in prima serata su Italia2 (canale analogico e piattaforma satellitare Eurobird 9°). Carmine Marino sport@luedi.it

AC OPPIDO-VULTUR

F. MATERA- MURESE

Manniello con i migliori

Bestia nera per l’Aurora Quarta sfida stagionale

OPPIDO - Ore 14.30, comunale di Oppido Lucano, Angelo Cristofaro Oppido e Vultur daranno vita ad un mach interessante. Gli alto bradanici sono i logici favoriti dell'incontro, mentre i vulturini cercheranno di mettere il bastone tra le ruote alla seconda della classe. L'Angelo Cristofaro è reduce da due pareggi consecutivi a Policoro e a Muro Lucano e nella giornata odierna la squadra locale proverà a portare a casa i tre punti. La Vultur, invece, è reduce dalla bella vittoria ottenuta contro il Balvano ma i ragazzi di Mister Finamore cercheranno il colpaccio per avvicinarsi alle squadre che la precedono in classifica. Per evitare cali di tensione Mister Manniello schiererà la miglior squadra con Di Corato tra i pali; Volturno, Santagata, Manniello Dom. e Giganti Ge. Sulla linea divensiva; Vaccaro, Astudillo, Leone G. e Leone A. a metà campo; il duo Montenegro-Villano in attacco. Per arginare e nel tentativo di mettere in difficoltà i padroni di casa, Mister Finamore schiererà gli stessi giocatori che sette giorni fa hanno messo sotto il Balvano con in porta Lapenna; in difesa Barbaro, Larotonda, Di Perna e Lettieri; a centro campo Moscara, Lamorte, Rapolla e Viggiano; in attacco in tandem Starna-Di Tolve. L'Oppido è chiamata a riscattare gli ultimi due pareggi esterni con i tre punti. La Vulur, dal canto suo, proverà a fare la propria partita nel tentativo di portare a casa il massimo risultato. Il pronostico pende a favore dei padroni di casa, ma il calcio può sempre regalare delle sorprese. Rocco De Rosa

A La Martella uno degli incontri più interessanti della giornata. La Murese del presidente Remollino affronterà la squadra di Doriano, il Forza Matera. In una gara che riporta alle belle sfide del campionato di Promozione 20052006 quando le due squadre erano impegnate nella lotta per salire di categoria. Alla fine con il risultato di parità ottenuto nella gara di ritorno al Rigamonti furono i Materani a gioire, mentre la Murese ha dovuto vivere i play out dei dilettanti con un patos tipico di chi ha legato la propria sorte al destino altrui. Da allora molte cose sono cambiate, la Murese è sempre ai vertici, ma il Forza Matera è in zona play out e punta ad una salvezza quanto più tranquilla possibile. I padroni di casa rappresentano, senza dubbio, la bestia nera della Murese. In tre partite giocate lontane dal pubblico amico, la Murese è riuscita a strappare solo un punto al Forza Matera. E come non dimenticare l'incontro dello scorso anno, quando la Murese si presentò a Matera con i favori del pronostico. In quella occasione dopo che la Murese era passata in vantaggio di due reti, il Forza Matera riuscì a capovolgere il risultato a proprio favore. La Murese vuole sfatare questo tabù per non perdere contatto dalla vetta. La Murese arriva alla gara odierna dopo il pari interno con l'Angelo Cristofaro, mentre i padroni di casa vengono dalla battuta d'arresto di Policoro. La Murese dovrà fare a meno di Zaccardo per infortunio e potrà contare di un Iacullo V. a mezzo servizio, mentre il Forza Matera è al gran completo con mister Liuzzi che dovrà dirigere i suoi dalla tribuna, perché squalificato.

IRSINESE - FERRANDINA

Patella punta sul collettivo TUTTI PRESENTI per la gara sentitissima contro il Ferrandina. Sono tornati tutti a disposizione di mister Patella i ragazzi rossoneri. Della gara di domenica scorsa pareggiata contro il Banzi, mister Patella non butta via tutto. Abbiamo ascoltato il suo parere sulla sfida di oggi contro gli aragonesi: «Finalmente siamo riusciti a recuperare tutta la rosa, era davvero da tanto tempo che non eravamo così tanti in mezzo al campo a disposizione - dice Mister Patella - . È pur vero che alcuni ragazzi hanno bisogno di recuperare la condizione, tuttavia penso che la condizione arriva comunque giocando e scendendo in campo. Abbiamo lavorato bene in settimana - continua - abbiamo qualche buona idea da valutare ed eventualmente proporre». Abbiamo chiesto al mister da dove nasce il giustificato buon umore, sembra che in effetti ci siano nuovi elementi introdotti nella squadra. «Ci sono sicuramente delle novità - dice Patella - ma che logicamente non vado a svelare pubblicamente, ma per rispetto nei confronti del vostro lavoro, mi fa piacere sottolineare che ad esempio vedo bene Pecoriello, non perché Gianni sia uno nuovo dell'ambiente, anzi, ma proprio domenica scorsa ho notato un notevole cambiamento in lui, un vero miglioramento, in alcuni atteggiamenti che limitavano la sua già buona capacità di giocare palla e sopratttutto di aiutare la squadra in fase di impostazione. Oggi, dunque, aldilà dei singoli mi spetto una risposta forte a e corale dal gruppo». Mimmo Donvito

ATELLA-BANZI

AVIGLIANO-POLICORO

AVIGLIANO - Due volte 1-0, sempre per chi giocava in casa. Un pirotecnico 4-4 nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia che permise all'Avigliano di approdare ai quarti. La saga dei confronti fra Avigliano e Policoro si completa oggi, con la quarta sfida stagionale. Che è anche la prima volta dell'Avigliano sul suo campo nel 2009, ritorno al Comunale a distanza di quasi un mese dalla vittoriosa gara contro il Ricigliano. In mezzo, il successo di Banzi e la sconfitta, pesante in un punteggio molto bugiardo rispetto al reale andamento del match, di Ferrandina. Gara che ha aperto il 2009 granata in piena continuità con quello che è stato l'andamento di una stagione tutt'altro che fortunata. Due dita fratturate, ed ora non vi sono più caselle vuote. Anche Ruggiero Vaccaro è entrato nella lista infortunati, lui che, unico fino a domenica scorsa, era riuscito a scamparla dalla malasorte. Scontata la sua assenza nella gara odierna, che l'Avigliano punta a far sua per rimettere un buon margine sulla zona playout. Di fronte, un Policoro che, pur ridimensionato rispetto a quello della bella cavalcata di inizio campionato che lo aveva portato a guidare la classifica fino alla settima giornata, resta, alla prima stagione in Eccellenza dopo un lungo periodo di assenza, una delle migliori realtà del campionato. E che, ad Avigliano, cerca quel successo esterno che gli manca dal lontano 28 settembre (quando espugnò Irsina) per mettere in cascina punti in chiave playoff. Filadelfia recupera Fiorino, Potenza e Santopietro e può disporre, Vaccaro a parte, l'organico al completo. Giancarlo Tedeschi

AZ PICERNO-RICIGLIANO

Vulturini Di Mase pronto per la tranquillità a ripartire RIONERO - Al comunale della cittadina della valle di Vitalba arriva il Banzi. Una sfida alla portata degli uomini del presidente Donato Carriero, che dovranno vedersela con un undici posizionato al penultimo posto della classifica e che in questo torneo non ha ancora vinto fuori casa. Entrambe le squadre sono reduci da un risultato di parità conseguito tra le mura amiche dal Banzi contro l'Irsinese e in campo esterno dall'Atella Monticchio con il Ricigliano, una delle squadre pretendenti al passaggio di categoria. Naturalmente i ragazzi di mister Mecca non possono e non devono lasciarsi sfuggire l'opportunità di conquistare l'intera posta in palio per salire ancora qualche gradino della classifica. Il recupero del centrocampista Giovanni Larotonda e gli arrivi dell'attaccante Libutti e del centrocampista Strozza con i primi due in campo già domenica scorsa hanno dato all'undici atellano un maggiore equilibrio a centrocampo e nel contempo anche in attacco laddove il numero dieci Carriero con a fianco due sguscianti attaccanti, quali sono il giovane e promettente Rinaldi e l'ex Vultur Libutti, potrà godere di maggiore libertà e ciò lo si è visto già a Ricigliano, dove il figlio del presidente ha messo a segno un bellissimo gol su assist di Giovanni Larotonda. Con questi presupposti è quasi d'obbligo per gli atellani uscire vittoriosi dal proprio terreno di gioco anche perché ciò consentirebbe loro di allontanarsi ancor più dalla zona play out. Michele Rizzo

PICERNO - Si sapeva che la partita di Pisticci non era quella buona per andare a punti e il 3-0 contro la prima può anche starci. Oggi però al comunale, il Picerno dovrà fare inversione di marcia e raccogliere assolutamente i tre punti, se si vuol smuovere la classifica, che vede Farenga e soci impelagati in piena zona play-out. I diciassette punti sono tutti frutto di risultati utili casalinghi, a dimostrazione che tra le mura amiche i ragazzi di mister Di Mase riescono ad esprimersi con una certa continuità. L'ambiente è carico e l'amichevole infrasettimanale contro il Potenza ha mostrato una squadra pimpante con tanta voglia di fare bene. L'avversario odierno, il Ricigliano, non è sicuramente quello incontrato all'andata, la squadra è stata ridimensionata e sono andati via giocatori di una certa importanza, ma nonostante questo l'impronta di mister Natiello è ben visibile, dato che i campani sono ancora nella zona alta della classifica a due punti dalla zona play-off. Dell'incontro ce ne parla il giovane Spera che si è sempre disimpegnato bene: “Sicuramente per noi è una partita decisiva, dato che in casa da qui fino alla fine del campionato, saranno tutte delle finali. Oggi recupereremo gli assenti di domenica e scenderemo in campo in campo con l'unico obiettivo di fare nostri i tre punti. La squadra -conclude Spera- durante la settimana si è allenata bene e se il pubblico ci darà una mano sono sicuro che centreremo l'obiettivo”. Leonida Russo

BALVANO-TRICARICO

Turturiello cerca punti AL COMUNALE di Ricigliano, si disputerà il match che vedrà di fronte l' U.S. Balvano e l'Azzurra Tricarico, due compagini molto agguerrite. La squadra di casa ha voglia di rivincita dopo il risutato negativo ottenuto domenica scorsa nel quel di Rionero, proprio contro il Vultur. I padroni di casa dovranno lavorare sodo per accumulare punti salvezza ed allontanarsi maggiormente dalla zona retrocessione, mentre gli ospiti reduci da una scomoda sconfitta, ottenuta domenica scorsa tra le mura amiche contro un'ottimo Ruggiero di Valdiano cercheranno di reingranare la marcia verso la vetta della classifica. L'Azzurra Tricarico dovrà fare a meno di una pedina fondamentale: Digirolamo che poteva essere utile per disputare un'ottima gara. I padroni di casa invece, dovranno fare a meno di Falcone, anch'esso sarebbe stato d'aiuto a Mister Pio Giovanni Turturiello che dovrà lavorare al meglio per riorganizzare la squadra a causa di numerosi infortuni. Le due formazioni quindi, si affronteranno a viso aperto e senza esclusioni di colpi, per agguantare i tre punti che a questo punto della stagione sono di vitale importanza per il proseguo del campionato. Faranno da cornice a questa gara entrambe le tifoserie, solitamente molto numerose ad un match che avrà molto da raccontare. l.b.


Sport GROTTOLE-BELLA

VARISIUS MATERA-REAL IRSINA

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BORUSSIA PLEIADE-PESCOPAGANO

Rientra Allegretti

Zona calda da evitare

Giannini squalificato

GROTTOLE- Dopo le due deludenti trasferte a Rapone e Irsina, il Grottole di Mister D’Ascanio cerca di ripartire dalla gara casalinga contro il Bella. Una partita importante sia per il morale e, soprattutto, per la classifica in quanto la squadra grottolese si trova ora con pochi punti in più dalle squadre della zona play-out che, tra l’altro, sono quasi tutte in gran spolvero. Ma i locali si trovano un Bella davvero in forma e sicuramente galvanizzato dalla vittoria interna di domenica scorsa contro il Moliterno. I biancazzurri dovranno fare a meno dello squalificato Scarnato e di Farsane che non ha ancora recuperato dall’infortunio al menisco, rivelatosi più grave del previsto. Sarà presente, invece, dopo aver scontato le quattro giornate di squalifica, il capitano Allegretti, deciso a condurre la sua squadra alla vittoria casalinga che non arriva dalla gara contro il Lagopesole del nove novembre, ovvero due mesi fa. Dopo l’amichevole di giovedì vinta contro il Grassano, squadra che milita nel campionato di seconda categoria, la formazione dei titolari è ancora dubbia in quanto la squadra scesa in campo nel secondo tempo ha dimostrato molta determinazione e voglia di fare bene mettendo sicuramente in difficoltà il tecnico, anche se pare evidente che non cambierà l’assetto tattico tutto offensivo per cercare la vittoria e magari il gol su azione che non arriva dalla gara dello scorso 30 novembre a Montalbano. ca. am.

LA gara di oggi per il Varisius è fondamentale per il proseguo del campionato, ma soprattutto per tenere a distanza la zona calda dei play-out. La squadra materana si presenta all'incontro con qualche problema di troppo di formazione, il difensore Albano sarà ancora assente. Nonostante il momento di possibile difficoltà l'ambiente è fiducioso, Montelli in settimana ha dato la giusta carica ai compagni, spronandoli a dare tutto per raccogliere più punti possibili nelle gare casalinghe. “Le vacanze allungate causa neve di Rapone sono terminate nel pomeriggio si ritorna a giocare sul campo Gaetano Scirea, sottolinea il mister Tucci, finalmente si riprende la sosta forzata non ci voleva, anche se nella parte bassa della classifica non è cambiato nulla. Troppi under influenzati, ma fortunatamente la rosa è ampia e darò la possibilità a chi ha giocato meno di mettersi in luce, avrei voluto far esordire Domenichiello in avanti, purtroppo è restato a letto con l'influenza. Il Real Irsina si gioca a Matera le ultime chance di rientrare nel discorso play-off, quindi verrà molto agguerrito a giocarsi la partita a viso aperto, noi dal canto nostro non possiamo regalare più punti”. Nel girone di andata il Varisius conquistò l'unico punto ottenuto fin ora in trasferta grazie alla doppietta di Netti, poi solo sconfitte. Per i curiosi dell'almanaccho del calcio è la seconda sfida tra le due squadre a Matera, la prima nel lontano 2003 finì 3-1 per i locali, ma in quell'anno il Varisius vinse il campionato di Terza categoria. pi.lo.

OGGI pomeriggio, alle ore 14,30 allo stadio Rocco Perriello di Policoro, il Borussia ospiterà il Pescopagano. I ragazzi di mister Pinto arrivano nella città Ionica con soli quindici punti in classifica e cercheranno in ogni modo di portare a casa punti, indispensabili per allontanarsi sempre più dalla zona calda della classifica. Sicuramente troveranno un Borussia agguerrito, reduce dalla splendida vittoria in casa del Miglionoco ottenuta domenica scorsa e quindi pronto a non concedere nulla agli avversari, gli Ionici punteranno a vincere il match per restare al primo posto. Chiaramente orecchie tese all'altra sfida di cartello, Tolve Viggiano, entrambe capoliste insieme al Borussia, gara che in qualche modo mescolerà le carte e certamente questa sera avremo una classifica diversa, non ci resta che attendere. Per la partita odierna, mister Viola dovrà fare a meno in difesa del forte difensore Giannini che sconta una giornata di squalifica e degli infortunati Rusciani e Schettino; quest'ultimo molto maltrattato domenica scorsa durante la partita contro il Miglionico. L'infortunio in un primo momento, sembrava molto più grave, ma gli accertanti eseguiti durante la settimana hanno evidenziato una lieve contusione e sicuramente la prossima settimana sarà a disposizione. Gli uomini di Viola, oggi dovranno combattere oltre che con il Pescopagano, anche con il terreno di gioco, come più volte abbiamo segnalato, ogni volta che piove, il terreno diventa un pantano al limite della praticabilità e viste le copiose piogge di questi giorni, oggi sarà molto difficile giocare. Roberto Martino

Il San Rocco potrebbe risultare una “piscina”

Il Real Tolve e Viggiano temono il fondo di gioco TOLVE - Giove Pluvio sembra aver trovato dimora fissa a Tolve! Se continua a piovere con l'intensità di questi giorni il terreno del San Rocco avrà seri problemi di tenuta ed a pagarne le conseguenze potrebbero essere le due delle tre regine del campionato di Promozione Lucana. Real Tolve e Viggiano si affrontano in uno scontro diretto che comunque vada sfalderà il terzetto di testa. Tre vittorie su altrettanti incontri, questo il biglietto da visita di mister Camelia che affronterà gli uomini di Villani reduci da ben otto risultati utili consecutivi. All'andata si impose il Tolve, allora di mister Romano. Formazione tipo quella bradanica, con la coppia centrale di difesa formata da Greppo e Mazzacane; a centrocampo

LAGOPESOLE- MONTALBANO

VITALBA-LATRONICO

Pinuccio Camelia

il timone sarà nelle mani di Postiglione, coadiuvato da Pietrafesa. L'unico dubbio potrebbe riguardare l'attacco dove l'unico certo del posto è Ragone, con Benedet-

to reduce da un attacco influenzale, a giocarsi la maglia con Diana. Il resto della squadra è cosa fatta con Villa tra i pali, Alessandro Palo sull'out destro di difesa, Santarsiero dalla parte opposta; Tolve e Damiano gli stantuffi di centrocampo. Gli ospiti giungono al San Rocco con il fiore all'occhiello della coppia gol più prolifica del campionato: Campisano e Sanchirico. Il fischietto della gara sarà affidato a Santoro di Venosa, che sarà assistito da Martinese e Petrone. Nonostante le inclementi condizioni del tempo si prevede una buona affluenza di pubblico che quest'anno non ha mai fatto mancare il proprio apporto alla squadra sia in casa che in trasferta. Gianluigi Armiento

MOLITERNO-A. SCANZANO

SANTARCARG.-MIGLIONICO

Il Lagopesole stenta in casa

Serve l’impresa al Vitalba Filiano

Match senza pronostico

Il Miglionico con Tataranni

UN turno propizio proprio ci voleva. Il Lagopesole di Stenta che è reduce da tre sconfitte di fila ha bisogno di sfruttare l’impegno casalingo contro l’ultima della classe dello Sporting Montavano per insediare le dirette concorrenti per la salvezza. La squadra vista a Viggiano non era assolutamente quella per fare punti considerato l’avversario ma nemmeno si può ripetere la scialba prova offerta sette giorni or sono. Gerardi e compagni devono rialzare la testa e riprendere da dove avevano cominciato. Perché con l’arrivo del nuovo allenatore la compagine castellana stava raccogliendo i suoi frutti. Poi la sconfitta casalinga contro il Latronico ha compromesso tutto e tolte speranze di rimonta dato che aveva da incontrare le capoclasse Real Tolve e Viggiano. Con il ritorno di Donato Mecca a centrocampo dopo aver scontato la squalifica una settimana fa il gioco potrà tornare a quadrare e di questo ne potrà beneficiare in tal senso Gerardi che ha sentito molto la mancanza di geometrie e ha dovuto far reparto da solo cercando più volte la conclusione dalla distanza quando latitavano appoggi o rifornimenti. Lo Sporting Montalbano ovviamente verrà per tentare il colpaccio per risalire la china e pure il mercato operato in dicembre di otto acquisti sui quali la società jonica spera in un miracolo. La squadra di Stenta ha vinto solo una volta in casa ed è proprio tra le mura amiche che hanno problemi ad impostare il comando delle operazioni e il campo d locale è stato spesso e volentieri terra di conquista. bi.bi.

QUESTE sono le partite decisive per il Vitalba se vuole essere ancora protagonista del campionato di promozione lucano. Con il Latronico, che con i rinforzi autunnali prima della pausa natalizia ha giocato un brutto scherzetto al Lagopesole vincendo meritatamente sul campo di una diretta concorrente, per il Vitalba è la classica partita che vale sei punti. Purtroppo l'assenza per squalifica di Vito Mecca, che dopo un periodo iniziale di appannamento stava giocando alla grande, impedirà a mister La Capra ancora una volta a correre ai ripari in difesa dove la lunga assenza di Parisi si sta facendo sentire oltre misura. Comunque i ragazzi filianesi dopo la bella prova di Scanzano, dove pur perdendo hanno disputato una buona gara, devono confermare tra le mura amiche, con i nuovi innesti di Beneduce e Di Bello, quanto di buono stanno facendo vedere negli ultimi tempi e soprattutto racimolare quei punti necessari per agganciarsi al treno salvezza senza passare per i play out. L'impresa non appare impossibile visto il calendario(8 partite in casa e solo sei in trasferta), in cui tutti gli scontri diretti, ad eccezione del Grottole saranno giocati sul comunale di Filiano e visto soprattutto la qualità del gioco sin qua espresso dalla compagine, che se si esclude la partita di Matera con il Varius (51), ha giocato alla pari con tutte le altre squadre del girone; purtroppo molte volte sono stati episodi che hanno girato contro, speriamo che la dea bendata si ricordi del maltolto. Gianmarco Grieco

NON vorremmo qui abbandonarci alla solita tiritera che la Polisportiva Moliterno è una buona squadra, ha validi giovani e gioca un calcio per niente bastardo. Nell'arte pedatoria (per dirla con il grande Gianni Brera) alla fine ciò che conta sono i risultati. E stando ai risultati la classifica dei rossoblu non è più quella delle prime sette-otto gare del girone d'andata. La zona play-off si allontana trasferta dopo trasferta. Difatti sono proprio le uscite fuori dalle mura amiche a costituire l'area di sosta in cui Vignati e suoi ragazzi impattano. Puntualmente. Su otto incontri disputati fuori casa, i rossoblu hanno rimediato la bellezza di sei sconfitte, un pareggio e una vittoria. Bottino magrissimo che senza ombra di dubbio mette allo scoperto falle a cui Vignati spetterà il difficile compito di copertura. La squadra di mister Calone arriva a Moliterno con un unico obbiettivo: assicurarsi tutta la posta in palio. Pertanto saranno da tenere d'occhio le incursione dei giocatori ionici più in vista come Montemurro, Prezioso, Chiuruzzi. Nel Moliterno riflettori puntati sulla nuova punta Aresta che nell'ultimo match con il Bella. Sulla trequarti dovrebbe rientrare Molletta, un giocatore che per le doti tecniche tutti gli allenatori vorrebbero avere nella propria squadra. Per il resto si spera che l'esperto Sanchirico si ricordi che la via del gol va ritrovata nelle partite di peso o che “genio e sregolezza” Lancellotti se ne esca con una di quelle sue improvvise, ma determinanti, finalizzazioni. Mimmo Mastrangelo

SANT'ARCANGELO- Dopo il primo pareggio del 2009 sul campo del Montalbano, i padroni di casa sperano nella vittoria che potrebbe avvantaggiare la squadra nella classifica. Nonostante l'ormai perdita di Lambertini, la Santarcangiolese ha da sempre mantenuto il predominio sul proprio campo da gioco, dove su otto partite giocate ne ha vinte 6, un solo pareggio e una sola sconfitta. Si accendono quindi i riflettori su una vittoria che potrebbe permettere alla formazione di raggiungere e, anche superare, il Moliterno impegnato con la seconda in classifica, lo Scanzano. Eppure non è semplice fare previsioni, dall'altra parte infatti ritroviamo il Miglionico con il quale non c'è da stare tranquilli. Abili nello strappare vittorie nelle partite giocate fuori casa, gli avversari non hanno intenzione di arrestare la loro corsa. Tra gli uomini di mister Paterino aleggia smania di vittoria, condita dalla voglia di riscatto dopo un avvio 2009 poco felice con la sconfitta inferta dal Policoro e puta caso, proprio dall'ex santarcangiolese Lambertini all'89 minuto. D'altra parte, però, il Miglionico dovrà ancora fare a meno di Galeota e Sabatelli, fuori per squalifica, seppure potrà contare sulla nuova disponibilità di Corleto, Di Tinco e Taratanni. Senza dimenticare che la partita riveste grande importanza per la formazione materana che qualora si aggiudicasse la vittoria potrebbe abilmente agguantare una delle capoliste, Real Tolve e Viggiano, impegnate in uno scontro diretto. Francesca Gresia


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Domenica 11 gennaio 2009

Prima Categoria Due anticipi ieri

Valsinni, esordio di Giampietro col Villa D’Agri POTREBBE essere il giorno dell'esordio per Giampietro in una gara davvero unica. Il portiere del Valsinni arrivato in terra sinnica nelle vacanze natalizie potrebbe debuttare contro il Villa d'Agri, la squadra con la quale ha giocato lo scorso anno e soprattutto del suo paese. Questa la novità all'ordine del giorno. Infatti l'estremo difensore Abel Petrigliano classe 1993 tornerà dopo tre giornate di titolarità tra i pali in panchina per far posto a Giampietro che ha ancora deve mettersi in mostra in questa stagione. Modarelli ha fiducia nel ragazzo valligiano e ora attende un segnale da tutta la squadra per rimettersi a correre e a vendere cara la pelle. "Giocheremo su un campo pesante - dice il tecnico biancazzurro - per via del campo allagato. Affronteremo un avversario ostico che ci darà filo da torcere per tutta la gara e noi dovremo essere parti-

colarmente concentrati per giocarci la nostra partita. "Dalle parole dell'allenatore del Valsinni si evince che il Villa d'Agri è una compagine da prendere con le molle e da non sottovalutare, anche perché i valdagrini hanno un buon rendimento in trasferta e sono capaci di rosicchiare punti a chiunque. "E' chiaro che per disputare una gara degna contro il Villa d'Agri - continua Modarelli - dobbiamo dare il massimo e dimenticare ciò che è avvenuto sette giorni fa guardando al presente e non al passato. Siamo consapevoli delle nostre potenzialità e solo giocando al meglio potremmo essere in grado di sfruttarle. "La formazione dovrebbe essere quella vista domenica scorsa, a parte Sarubbi fermo ormai da due mesi per infortunio e la novità di Giampietro tra i pali dal primo minuto. Il Villa d'Agri, che giovedì ha disputato un'amichevole a Viggiano contro la

squadra militante in Promozione, ha lasciato intravedere una buona tenuta atletica e fisica nonostante abbia perso 1-0. Tra i rosanero mancheranno lo squalificato Berterame e gli infortunati Lo Bosco e Lauletta. Rientrano dall'indisponibilità Iaquinta e Di Buono. Questa la formazione che dovrebbe scendere orientativamente in campo: Bocca a proteggere i pali; in retroguardia Berardone a destra e Chirichella a sinistra con D'Elia e Iaquinta; a centrocampo Varlotta confermato per la buona prova di Satriano con variazione di fascia da sinistra a destra, sulla corsia mancina agirà Di Buono e centralmente Grande e Pisano per la seconda volta consecutiva titolare che una settimana or sono aveva giocato sulla destra; di punta i gemelli del gol Varallo e Salera, undici gol in due. Biagio Bianculli sport@luedi.it

Coppa Scirea, per la prima volta anche il Matera tra le 8 partecipanti E' stato reso noto dal comitato organizzatore il lotto delle squadre partecipanti alla tredicesima edizione della Coppa Gaetano Scirea “la lealtà nello sport”, in programma dal 5 al 12 giugno 2009. Dopo aver annunciato già un mese fa il ritorno dell'Inter a distanza di cinque anni, quello del Real Madrid dopo 17 edizioni e la prima volta di Sampdoria e Los Angeles U.S.A, la squadra campione in carica del calcio americano, il presidente Mimmo Bellacicco ha comunicato che prenderanno parte al torneo intercontinentale di calcio under 16 i padroni di casa del Fc Matera, il Noicattaro come squadra di puro settore giovanile, lo Sparta Praga finalista nella precedente edizione del torneo e naturalmente la Juventus, che sarà presente anche come squadra campione in carica. La formula del torneo prevede otto squadre divise in due gironi, con partite di sola andata che saranno disputate ogni giorno sui quattro campi scelti per questa tredicesima edizione. E anche in questo caso la Coppa Scirea fa registrare una novità. Il comitato organizzatore non avendo trovato in provincia di Matera i campi adeguati allo spessore tecnico e prestigioso del torneo intercontinentale ha deciso di trasferire le altre tre partite delle giornate eliminatorie sui campi limitrofi di Laterza, confermata dopo aver offerto il proprio impianto anche nella scorsa edizione, Castellaneta e Noci. A seguire i quarti di finale, le semifinali e la finalissima. I nomi delle squadre che andranno a comporre i due gironi e il calendario del torneo saranno diffusi nei prossimi mesi. Con la presenza della formazione americana di Los Angeles U.S.A. e l'ospitalità offerta dal Comune di Castellaneta durante la Coppa Scirea potrà nascere un ponte ideale proprio tra il comune che ha dato i natali a Rodolfo Valentino e gli Stati Uniti d'America. Rodolfo Valentino,mito e sex symbol che proprio in America è riuscito ad affermarsi proprio in America come uno dei più apprezzati attori del cinema muto, ammirato per questo anche dai grandi divi come Charlie Chaplin. Ancora oggi sono tanti i fans americani che arrivano a Castellaneta per visitare la casa dove è nato Rodolfo Valentino. In occasione della Coppa Scirea potrebbero ripetere l'esperienza anche per ammirare dal vivo la selezione under 16 di Los Angeles USA sui campi scelti per la tredicesima edizione della Coppa Scirea. Sempre nel tarantino la Coppa Scirea ha confermato la sedi di Laterza, che lo scorso anno anche a causa di un violento acquazzone che si è abbattuto a Matera, ha ospitato entrambe le semifinali della manifestazione. Laterza è un centro agricolo che ha una grande tradizione gastronomica legata soprattutto al pane e alle carni locali. Il quarto campo che ogni giorno ospiterà una gara della Coppa Scirea sarà Noci e dunque per la prima volta la Coppa Scirea ritorna in territorio barese. Noci è un centro agricolo di grande qualità e sede di uno dei più

grandi allevamenti di cinghiali presenti in Italia. Soddisfatto per la scelta delle squadre presenti alla prossima edizione, il presidente Mimmo Bellacicco esprime un vivo ringraziamento alla società del Fc Matera per aver mantenuto la promessa fatta lo scorso anno. “La società parteciperà al torneo con la propria selezione under 16, dimostrando di aver compreso perfettamente lo spirito del torneo, che nasce come vetrina intercontinentale in cui possono mettersi in mostra anche i nostri calciatori. Solo in questo modo anche il Fc Matera, che ha programmato il salto nel calcio professionistico, potrà reggere la competizione con le altre società in un mercato dove si registrano sempre cifre da capogiro per ingaggiare i giocatori più esperti. La presenza del Fc Matera alla Coppa Scirea 2009 sarà un'occasione in più per catturare l'attenzione di tutti gli appassionati di calcio della nostra città “L'ausipico ha concluso Bellacicco - è di assistere a tanti spettacoli di altissimo livello. Naturalmente è motivo di orgoglio per il comitato organizzatore registrare la presenza in pianta stabile in squadre di massima serie e nelle rispettive nazionali di tanti giocatori che sono passati dalla nostra Coppa Scirea. La tradizione che vede passare dalla Coppa Scirea le nuove stelle del calcio mondiale si è ripetuta negli anni duemila con la Juve: ricordiamo che fanno parte dell'attuale rosa a disposizione di Ranieri l'astro nascente Giovinco, Molinaro, De Ceglie, Marchisio, Esposito, Rossi, Daud mentre Lanzafame gioca a Bari, Dantoni nell'Ancona, Pasquato a Vicenza, il portiere Merlano nel Melfi. Inoltre il difensore centrale Ariaudo è stato l'osservato speciale in questi giorni di mister Ranieri: il giovane ha superato brillantemente i test ed è considerato il difensore del futuro prossimo per la nazionale italiana. Un'altra formazione ricca di giovani campioni ammirata nella Coppa Scirea è stato il Partizan Belgardo: dopo la cessione di Jovetic alla Fiorentina.La società serba ha ceduto al Manchester United sia Evi Tosic, classe '88 e già vincitore della ottava edizione del nostro torneo che Adem Ljajic, classe '91, che ha partecipato alla decima edizione, mentre Sulejmani Miralem, classe '88 è stato trasferito all'Ajax con una cifra record pagata dalla società olandese: 19 milioni di euro. Sempre dal Partizan Radovanovi è passato in serie A con l'Atalanta mentre il giovane Darmian del Milan ha giocato il torneo con la prima squadra in Arabia Saudita. Tanti giovani talenti di Juve, Partizan e Milan ma anche l'Ajax, a Matera nella decima edizione, ha lanciato già promesse in prima squadra e in nazionale: si tratta di Ivo De Heus e Jeffrey Sarpong, classe '88.Per il Nizza infine ricordiamo che Messens, Soussan e Darmon sono titolari in prima squadra e Sousassn e Darmon convocati già nella nazionale francese.

Comanda: «Un mandato ricco di buoni risultati» HA fatto tappa a Bernalda il giro di incontri con le società affiliate, organizzato dal CD del CRB, che dopo quelli della zona Vulture e della Val d'Agri per dibattere le varie problematiche con le società del Materano. Erano presenti per il CRB il presidente Piero Rinaldi, i consiglieri Picerno, Seccafico e Tubito, il Delegato Provinciale di Matera, Peppino Comanda. Si è registrata l'assenza del Coordinatore Regionale del SGS, Maglia, impedito da motivi di salute.La riunione ha registrato la presenza di molti dirigenti in rappresentanza delle loro società.C’è stata l’illustrazione tecnica sulle modalità di votazione in ossequio al Regolamento Elettorale della LND, in occasione dell'assemblea elettiva del CRB in programma il 16/01/2009 con inizio alle ore 14,00 presso il Park Hotel. Giuseppe Comanda, ha tracciato un bilancio del suo mandato.«Nonostante la preoccupante congiuntura economica, manifestata in forma latente già da qualche anno nella nostra regione, esprimo moderata soddisfa-

zione per la quantità di iscrizioni pervenute nella corrente stagione presso la Figc-Lnd di Matera da me presieduta. La stagione sportiva è nel pieno della sua attività essendo in corso tutti i campionati, 3^ categoria, calcio a 5 serie D maschile, Juniores provinciali, settore giovanile. Con il presente messaggio intendo ringraziare tutti i miei collaboratori per lo spirito di servizio messo in campo a disposizione delle nostre società che saluto con la stima e l'affetto di sempre, e non per ultimo il Cr Basilicata ed il Presidente Rinaldi per l'incondizionata fiducia rivolta alla mia persona ed alla Delegazione. All'indomani del mio insediamento mi sono prefissato di raggiungere alcuni obiettivi: una reale apertura della Delegazione al suo esterno; Innalzamento del servizio offerto alle società; maggiore collaborazione con gli organi di informazione, che svolgono un servizio primario al quale la Lnd è sempre attenta; Incremento di una politica rivolta alla solidarietà . «Voglio ricordare alcune inizia-

tive recenti: Stipula del protocollo d'intesa con Questura, Panathlon e Coni sulla tematica del Fair Play, torneo amatoriale di calcio a 5, torneo amatoriale con Dipartimenti di salute mentale, calcio Natale per il settore giovanile; tappa della coppa del Mondo a Matera. Le difficoltà che registriamo per le quali mi auguro che il 2009 sia foriero anche di novità sostanziali, sono relative alla preoccupante situazione degli impianti sportivi a disposizione delle nostre società. Ho proposto all'Amministrazione Provinciale di Matera la stipula di un accordo con il Credito Sportivo per l'erogazione di un mutuo a tasso agevolato da destinare agli Enti gestori, per interventi di manutenzione straordinaria sugli impianti sportivi ». Vincenzo Bochicchio


Sport Terza categoria, la ripresa dei tornei è prevista per metà febbraio QUATTRO dei cinque gironi di terza hanno fatto il giro di boa, finito il girone di andata si attende la ripresa prevista per la metà di febbraio da decidere ancora la data. Solo il girone E ancora deve terminare la prima parte del campionatocon ancora due giornate da disputare. Dei quattro gironi fermi facciamo il punto della situazione. NEL GIRONE A in testa a quota 14 punti troviamo in via provvisoria lo Sporting Avigliano del presidente Stolfi che attende il recupero (che si disputerà il 18 c.m. ) della diretta inseguitrice Pietrapertosa (12), poi inseguono in un fazzoletto Verderuolo (9), C.I. Lovallo (9), Team Forense (8), N.Lavangone (7). Da tenere in considerazione L'Acsi che deve recuperare tre gare e in teoria potrebbe arrivare a quota 13, come T.Forenze e Lavangone hanno una gara in meno è possono migliorare la classifica. IL GIRONE B vede una bella lotta per l'alta classifica, quattro formazioni nello spazio di tre punti si giocano il campionato, attualmente campione d'inverno è il Giarrossa (16) del buon Rocco Eboli che come ogni anno si ripete con grandi prestazione della squadra (vincitori lo scorso anno ma rinunciatari a salire la categoria) inseguiti dal G.Brindisi (15), Progetto Tito (14) e Trivigno (13) che hanno l'aspirazione di vincere il campionato in particolare il Tito di mister Aveta, essendo ora l'unica squadra di calcio del paese. Delle altre squadre una piccola delusione arriva dal Poggio tre Galli, ci si aspettava qualcosina in più dagli uomini di

Maglia. GIRONE C Domina il Lavello (19) senza sconfitte ed un solo pareggio, la gloriosa società vuole al più presto risalire la china per rientrare nel calcio che conta, S.Vaglio (16), Barile (12) e R. Atella (10) sono le squadre che vogliono contendergli il primato e la vittoria finale. Barile e R.Atella oggi recuperano con la possibilità di avvicinarsi alla prima in classifica. R. San Chirico (7), San Giorgio (6) C.Serra 85) fanno il loro tranquillo campionato, cenerentola l'Acerenza (1). GIRONE D In questo girone favorita era il Montemurro (13), ma in questa prima parte esce fuori il Picerno (16) del presidente Russillo che vuole riscattarsi per lo scorso campionato, la sorpresa è il Castellaro (15) di mister Sabia, ha amalgamato un gruppo di ragazzi, che in campo ripagano la fiducia a suon di vittorie dopo il passo falso nella prima giornata contro il Picerno. Un buon comportamento lo sta dando la Tramutolese (12) che insegue tallonata dal Sant'Angelo (11). Giochi sempre aperti e nel ritorno ci si può aspettare qualche sorpresa. NEL GIRONE E mancano due giornate alla fine del girone di andata, per il titolo di campioni d'inverno il duello e tra il Rotunda Maris (18) e lo Sporting Francavilla (16) buone le prestazioni delle nuove iscritte Stigliano (12) e Italica Metaponto (10) che potrebbero creare problemi le altre lottano per un posto onorevole. Vincenzo Bochicchio

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A Dilettanti Potenza in campo senza Ruggeri e con Palombita acciaccato

Levoni, missione impossibile E’ emergenza infortuni contro la capolista Ferentino SFIDA da “Mission impossible” per la Levoni Potenza nel primo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti maschile. I lupacchiotti di Gianni Tripodi affrontano questo pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino l'FMC Ferentino capolista del campionato. Gara delicata e difficilissima quella odierna che vede opposte due squadre capaci di esprimere una buona pallacanestro e di divertire il pubblico. Da un lato la rabbia della Levoni reduce dalla sconfitta di Trapani, dall'altro la voglia matta dei laziali di confermare il trend positivo, culminato con il successo di domenica scorsa in casa contro la Bawer Matera. I laziali per giunta si sono rinforzati nelle ultime ore prelevando il talento ucraino, Vyacheslav Zhytaryuk, che ha militato in Germania nel Mannheim e in Grecia con l'Amailda. Dotato tecnicamente di ottimi fondamentali, nato nel 1988 ha già raggiunto i compagni di squadra e il tecnico Massimo Friso. I laziali dispongono di elementi capaci di fare la differenza, i nomi di Maurizio Cucinelli, Francesco Provengano, Mauro Bonaiuti, Diego Zivic e Valerio Circosta incutono timore in casa potentina. La Levoni Potenza dal canto suo sarà ancora orfana di Massimo Ruggeri, convocato da Tripodi ma in “borghese” visto che non ha recuperato dall'infortunio alla caviglia patito nel corso della partita contro Osimo. Anche Giancarlo Palombita non sarà al meglio a causa del violento virus influenzale che lo ha colpito nel corso della settimana. Confortanti segnali di ripresa sono stati espressi da Francesco Santamaria, Antonino Rato, Maurizio Ferrara e Christian Femminini. I quattro saranno in gara contro i laziali. Gli arbitri della partita saranno i signori Castellari di Bolo-

L’AVVERSARIA

Il vicecoach Losardo, in alto Palombita

gna e Cè di Milano. La Levoni è consapevole di affrontare una squadra in salute ma dal canto suo non ha intenzione di mollare la presa. Morale della favola i giocatori di Tripodi non saranno con le mani in mano nel match di questo pomeriggio. L'assistent

Massimo Ruggeri

coach Sandro Losardo ha parlato del confronto sottolineando le non perfette condizioni fisiche dei giocatori: “Siamo in emergenza, faremo il possibile per vincere il confronto. Non sarà facile contro la capolista”. I laziali forse giungono nel momento più delica-

to del torneo, Losardo sostiene: “E' la partita più difficile del campionato. Il Ferentino è prima forza del campionato. Dobbiamo soffrire tanto, concentrarci e tenere duro”. Losardo parla del match sul piano tattico: “Il Ferentino gioca bene in contropiede, dispone di

un play maker che permette alla squadra di fare ottime cose. Dobbiamo giocare con la testa e buttare il cuore in campo”. Losardo parla dei fattori psicologici e della rabbia agonistica fattore sempre importante nell'economia

delle gare: “Non siamo arrabbiati per il ko di Trapani. Anzi bisogna sempre lottare. Vincere in queste condizioni con la capolista sarebbe per noi una grande impresa”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Donne Vittoria costruita nel secondo quarto. Decisive Filograsso e Gambardella

Colpaccio della Basilia a Battipaglia BATTIPAGLIA BASILIAPOTENZA

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CARPEDIL BATTIPAGLIA: Fidossi, Strano 11, Martinoce 3, Alfinito, Botolicchio 16, Caraluccio, Riccio 25, Avallone, Manfrè 2, Ardito 8. All. Palmisano. BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Aurigemma 6, Valisena 1, Gambardella 14, Marino F n.e. Rubino, Filograsso 23, De Luca 10, Crovatto 6, Sanza 7, De Rosa 12. All. Marilia Sanza. ARBITRI: Desposati di Bari e Lucarella di San Benedetto del Tronto. PARZIALI: 13-19, 25-44, 48-60, 6579. NOTE: Spettatori 250. Uscite per cinque falli Martinoce, Strano, Filograsso e Crovatto. Nessun fallo tecnico, nessun fallo antisportivo.

CAPOLAVORO della Basilia Codra Mediterranea Potenza al Pala Zauli di Battipaglia. Le ragazze biancocelesti, guidate in campo da Marilia Sanza, hanno superato il complesso della Carpedil Battipaglia al termine di una partita perfetta e magistrale per applicazione di schemi e qualità di gioco. La formazione potentina ha iniziato con il piede giusto la partita, facendo leva sulla forza del gruppo e la compattezza difensiva. Partenza positiva delle lucane, sospinte da una Filograsso in grande spolvero e da una Gambardella sempre attenta. Il team biancoceleste ha patito le assenze di Stefania D'Arenzo e, in extremis di Martina Dimonte, colpita da un virus influenzale. Ebbene nonostante i due pesanti handicap, la squadra con Francesca Rubino tra le dieci ha giocato una gara straordinaria, per impegno determinazione

e voglia di fare, esibendo una pallacanestro perfetta in ogni momento del match. Tutte le ragazze hanno giocato alla perfezione, mettendo in riga un complesso quanto mai ostico e difficile da superare, qual è la Carpedil Battipaglia. Il successo è stato costruito nel secondo quarto, quando la maggiore vena realizzativa della Codra ha permesso alle ragazze potentine di dare libero sfogo alla propria fantasia in attacco. Sanza, protagonista del match con sette punti e tanto impegno ha dato spessore ed esperienza alla squadra che ha espugnato il Pala Zauli, finora inviolato, basti pensare che la Carpedil ha vinto tutte le gare con divari non inferiori ai quindici punti sulle avversarie. Il complesso potentino ha legittimato l'affermazione con una gestione sempre oculata e attenta, firmando una grande impresa che

Marika Aurigemma

consente alla Basilia di incamerare due preziosi punti in chiave play-off. A nulla sono serviti in casa Carpedil gli sforzi profusi da Riccio autrice di venticinque punti a colmare un divario fattosi via via consistente. f.menonna@luedi.it


Sport 53 A Dilettanti Maggioni recupera. Il gm Santantonio: «Togliamoci la paura di vincere» Domenica 11 gennaio 2009

Bawer, basta distrazioni Scontro diretto al PalaSassi con il Fossombrone E’ un altro scontro diretto quello che va in scena questa sera alle 18 al PalaSassi contro il Fossombrone. Due punti pesantissimi per risalire dalle sabbie mobili della bassa classifica. La Bawer Matera ci proverà ancora a vincere e convincere per tutti i quaranta minuti e contro un avversario in crisi di risultati ed all’asciutto di vittorie da sei gare. «E’ una partita importante, come tutte le altre che mancano alla fine della regular season. Ci auguriamo», racconta il general manager Michele Santantonio, «che la nostra stagione cominci contro Fossombrone perchè ci serve fare punti, muovere la classifica e fornire una prova convincente». Santantonio però non si lascia condizionare dalle difficoltà dell’avversario: «si tratta di una squadra che vive un momento di difficoltà ma che anche per questo verrà motivata a Matera. Noi sappiamo che è uno degli avversari su cui fare la corsa in futuro ed è per questo che la sfida di oggi è importante. Non possiamo più permetterci distrazioni, dobbiamo vincere le partite alla nostra portata e provare a fare qualche colpaccio anche laddove il pronostico non ci arride. E’ un cammino che vogliamo imboccare» insiste ancora il gm del Matera, «invertendo magari i risultati delle stagioni passate. L’anno scorso abbiamo fatto un grande girone di andata con un rendimento da vertice, nessuno lo avrebbe mai previsto, poi nel ritorno siamo calati decisamente. Questa volta speriamo di invertire le cose. E’ il nostro obiettivo». Corà avrà a disposizione l’intero organico perchè anche Matteo Maggioni alle prese con piccoli acciacchi alla schiena è pienamente recuperato. Il giocatore ha sostenuto regolarmente l’allenamento di ieri mattina al PalaSassi ed anche se non al cento per cento potrà essere disponibile per la partita odierna. Così come è tornato in gruppo e sarà nei dieci anche Riccardo Cortese assente a Ferentino per una fastidiosa sindrome influenzale. Proprio dal match con Fe-

L’AVVERSARIA

Il Gm della Bawer, Michele Santantonio

rentino Matera dovrà provare a ripartire. Con le indicazioni positive in termini di gioco e di numeri che si sono avute per oltre 25 minuti ma con i vecchi errori che stanno condizionando la stagio-

La guardia Luca Sottana

ne nel finale. Santantonio su questo è deciso: «dobbiamo abbandonare quella paura di vincere che ci assale troppo spesso anche perchè di cose buone se ne vedono spesso ma purtroppo non

sono bastate per portare a casa i risultati. L’altro aspetto da migliorare è la difesa dove non possiamo più permetterci di prendere sbandate ma dobbiamo essere bravi a far venir fuori il gio-

co e la mentalità della squadra. In questo momento del campionato non si può sbagliare, le distrazioni non sono più ammesse e gli errori valgono doppio. E’ per questo che tutti insieme voglia-

mo far muro per arrivare al risultato ambito». Contro il Fossombrone per Matera non ci sono alternative. Bisogna solo vincere. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

B Dilettanti Trasferta a Ruvo contro una nobile decaduta in cerca di risultati

Bernalda ha voglia di stupire ancora Stando alla classifica stasera al PalaColombo di Ruvo (ore 18, arbitri il vicentino Bedin e il patavino Lucifora) si affrontano la nona in classifica, cioè i locali biancoblu della “Adriatica Industriale”, e la terza, ovvero i rossoblu della “Terme di Abano” Bernalda. Detta in questo modo, al primo che passa potrebbe sembrare una sfida impari e invece chi mastica di questa categoria sa bene che non è affatto così: la squadra del presidente Binetti resta, nonostante l'imbarazzante ritardo in classifica, una delle più serie pretendenti alla vittoria finale mentre il team di patron Gallotta, meritatamente e sorprendentemente nell'Olimpo del girone, continua a riconoscersi ufficialmente nell'obiettivo salvezza. Il neo allenatore dei pugliesi Valerio Napoli non è riuscito al suo esordio domenica scorsa a Catanzaro a sferzare il gruppo con l'effetto cambiamento, anzi Giordano e compagni hanno rimediato

contro i calabresi una delle più cocenti e mortificanti sconfitte della loro storia cedendo di ben 20 punti, ragion per cui Russo e soci si troveranno di fronte un avversario molto arrabbiato e non disponibile alla prevedibile contestazione del suo pubblico se le cose dovessero mettersi male; a tutto ciò va aggiunta la forza intrinseca di un gruppo nel quale abbondano nomi importanti, a partire dal play Di Pierro, salandrese doc, con tanti anni di B1 alle spalle, cui si aggiungono la fortissima guardia Giordano, il mitico pivot Sartori, l'ala ex Molfetta Teofilo, e i due lunghi terribili Mlinar e Zambon, senza bypassare altri giocatori di ottima fattura come l'ex Catanzaro Grosso, le ali Marrocco e Fornasari, nonché l'ultimo arrivato Tisato sul quale si poggiano molte delle speranze di ripresa ma che finora non ha convinto molto. L'anno sportivo per i pugliesi era cominciato male proprio al PalaCampagna

quando, nella prima di campionato, gli ionici si imposero (77/68) con un quarto periodo di grande intensità dopo una gara sostanzialmente equilibrata nella quale si misero in luce da un lato il top scorer dell'incontro Faggiano (19 punti), Russo e Carpineti, e dall'altro i soli Giordano e Sartori a cercare inutilmente di bilanciare gli spenti compagni di squadra. Fu quella anche una sportiva e composta rivincita da parte di coach Brogialdi che nei due anni precedenti proprio a Ruvo aveva conosciuto momenti non bellissimi culminati poi nell'esonero, mentre dovette ingoiare un amaro boccone Andrea Bianca che, invece, era stato ottimo vice allenatore nei due anni precedenti proprio a Bernalda; normali storie di sport che si intrecciano e si incrociano, ma che poi in fondo dello sport sono il sale. Insomma, tornando al match odierno, la quasi delusione Ruvo contro il Bernalda dei miracoli, la ricerca

Il presidente Gallotta, in basso Filloy

pugliese di una riscattante svolta contro la voglia lucana di stupire ancora mandando a picco un'altra corazzata: chi avrà ragione alla fine? Di certo sarà gara dura e avvincente fino all'ultima sirena, ma se gli ionici sapranno vestirsi di umiltà e di concentrazione dal primo pallone giocato potrebbero sfatare il tabù di non aver mai vinto in casa ruvese. Giovanni Palmieri sport@luedi.it


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Sport C Dilettanti Immediato riscatto a Napoli con il Pontano per i ragazzi di De Angelis

Domenica 11 gennaio 2009

E’ tornata la Corporelle Un tempo in equilibrio, poi break firmato Delli Carri PONTANO 64 CORPORELLE 87 PONTANO: De Pisapia 14, Davini 4, Notaro 8, Vullo 1, Falanga 5, Mangiapia 7, Mele 18, Pietropaolo 6, Alfè, Maglione 1. Allenatore: Barbuto. POTENZA: Pellegrino 18, Ginefra 10, Marino 20, Viggiano, Pavia 7, Brucoli 1, Marchese 2, Castellitto 13, Delli Carri 16. Allenatore: De Angelis. ARBITRI: D'Errico di Taranto e Ferraro di Foggia. PARZIALI: 21-22; 34-46; 42-66; 64-87. NAPOLI - L'inizio anno promette bene, decisamente bene. Apertura del 2009 cestistico in grande stile per la Corporelle Potenza , che sbanca il Polifunzionale di Soccavo con il punteggio di 64-87. Grande prestazione del quintetto biancoblù, che ha portato a casa con autorevolezza un match, che in sede di presentazione presentava più di qualche insidia. I napoletani, provenivano da cinque sconfitte di fila, ma sul proprio campo avevano mietuto vittime eccellenti nella prima parte di stagione, inoltre Potenza doveva riscattarsi dopo il ko subito sul campo dell'Acireale (una delle nobili cadute però a Napoli con il Pontano). La formazione guidata in panchina da De Angelis ha superato la prova a pieni voti dimenticando il passato e riprendendo la propria marcia di testa con il piglio e la forza dimostrata nella gran parte del torneo e data da un tasso tecnico di assoluto livello. Marino (20) e Pellegrino (18) sono stati i top scorer, ma la palma di mvp dell'incontro se la porta a casa come spesso accade Luigi Delli Carri (16), autore delle quattro bombe che nel terzo periodo hanno spaccato in due la partita. La cronaca. Il primo quarto (21-22) scivola via sui binari dell'equilibrio. I potentini si presentano in

campo con il solito starting five, i padroni di casa rispondono con Vullo, Mele, Davini, Notaro, Falanga. L'ex Collana Mele (18) prova subito a farsi sentire, ma Pellegrino risponde da par suo. Il Pontano prova ad alzare da subito il ritmo della partita, alzando il volume in attacco. La Corporelle risponde subito con una zone press, che per tutta la gara creerà non pochi problemi ai portatori di palla avversari. Nel secondo periodo, gli ospiti iniziano a prendere decisamente il comando delle operazioni: Castelletto (18) fa il vuoto a rimbalzo e in area pitturata, lanciando in velocità Pelegrn e Marino (20). Risponde presente pure Ginefra (10) è il break è servito. Il Pontano è alle corde, nel finale di tempo limita i danni con i canestri di Mele e De Pisa-

pia (14 partendo dalla panchina). Al riposo lungo si va sul 34-46. Tutto sommato c'è ancora un a partita, ma non deve pensarla così Delli Carri. L'ex Massafra prende il proscenio e piazza in fila quattro triple pesantissimi. Potenza vola sul 38-58, dando una decisa spallata alla partita. Il punto esclamativo lo mette ancora un superlativo Marino. All'ultimo risposo si va sul 42-66. E' gioco, partita, incontro per la compagine di De Stradis. Il quarto periodo, controllata la mareggiata iniziale portata dai locali, si trasforma in puro garbage time. Nulla da segnalare, se non il dominio potentino. Finisce 64-87. Vincenzo Di Guida sport@luedi.it

Gigi Delli Carri tra i grandi protagonisti della vittoria targata Corporelle

C2 Retrocessione, Lucos rinnovata Ctr, due assenze pesanti oggi un doppio esordio a Cercola

C2 Promozione A Salerno senza Durante e Marin

SENISE-Seconda parte del campionato di serie C2,con l’inizio dei playoff per il basket Senise,impegnato fuori casa a Salerno,contro l’Arechi service. Inizio ore 18,presso il Palasilvestri di via De Biase a Matierno.Si tratta di una sfida assolutamente inedita giacchè mai prima d’ora aveva incrociato la sua strada con quella del Senise ed inoltre questa squadra,allenata da Sanfilippo,sorprendendo un po’ tutti,si è guadagnata l’accesso ai playoff. E dunque rappresenta quasi una sorpresa con la quale ora però,tutte le altre dovranno fare i conti. In ballo,lo ricordiamo,ci sono anche: Tecno di Torre del Greco;Agropoli,Coim di Benevento;Diveal di monte di Procida,Giugliano e Solofra. Per uno scherzo del destino,il Senise alla prima si ritrova di fronte proprio un ex. Quel Giovanni Russelli,che ha giocato un solo anno,quello passato da queste parti,ma ha lasciato un ottimo segno,essendo già diventato un beniamino di questo pubblico.Ma questo ora conta pochissimo,quello che invece conta saranno i due punti,visto che considerato il livello della sfida,non ci

si potrà concedere pause. Certo è che il neo allenatore comincia ad handicap,dovendo rinunciare obtorto collo a due pedine fondamentali. Lino Durante e Gonzalo Marin infatti,fermati da oltre due mesi, per infortuni anche seri(uno alla gamba sinistra ed uno a quella destra durante le gare), sembrano ancora lontani dal riprendere per bene gli allenamenti. Una accelerazione potrebbe infatti comprometterne il pieno recupero. Si rischia che per anticipare,si potrebbero allungare ancora i tempi. Ed ecco del perchè della cautela che in casi come questi non è mai troppa.Spetterà dunque a Martin Manzotti, Rocco Palazzo,Francesco Albanese,Alessandro Venuto,Giovanni Genovese ed agli altri ragazzi,come Rosario Sassano,Francesco Marranchiello,Valerio D’Aranno,Antonio Appella, non far sentire l’assenza dei due compagni sfortunati. L’emergenza infatti,dovrà prima o poi finire e dunque c’è solo bisogno di stringere i denti e tirare avanti per concludere questo periodo negativo. Gianni Costantino sport@luedi.it

MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso ha preparato la gara di questa sera, con inizio alle ore 19.30, da disputarsi sul campo dell'Associazione Pallacanestro Cercola, presso il Palazzetto di Viale dei Platani (arbitri Andrea Ampollino e Francesco Guarino di Avellino), partita di esordio nella seconda fase del torneo, il Girone Retrocessione, con due importanti novità rispetto alla prima parte della stagione: d'ora in avanti la squadra sarà guidata in panchina da Michele Di Gioia, ex Virtus Matera (serie D), arrivato al posto di Marcello De Stradis fermato da importanti problemi di salute ed impossibilitato a continuare la sua avventura alla guida della Lucos. Altro importante cambiamento è rappresentato dall'arrivo a Montescaglioso di Nicola Ottaviano, un'ala classe 1985 di Scafati (SA), proveniente dal Caltagirone, che in queste prime sedute di allenamento ha iniziato a conoscere i suoi nuovi compagni di squadra. Ottaviano prende il posto dell'ala argentina Carlos Sordi, il quale ha lasciato la città montese per motivi di natura professionale.

Il resto della rosa, rimasta invariata rispetto al passato, è composta da Larocca, Malvasi, Visceglia, i fratelli Davide e Giuseppe Resta, Castellano, Caruso, i giovani montesi Puntillo e Tralli. ai quali si è anche aggiunto Pasquale Bitondo, giovane play montese che ha iniziato a lavorare con la squadra e che, forse, potrebbe tornare utile alle cause della Lucos Ingest Montescaglioso. Il nuovo tecnico Di Gioia, nella seduta di venerdì scorso, ha fatto lavorare la rosa a disposizione sulle posizioni e i blocchi da assumere sul terreno di gioco nel corso delle gare da giocare. Il neo tecnico della squadra montese, nei giorni scorsi, aveva sottolineato l'importanza del fattore campo e come la salvezza, da non ritenersi un'impresa semplice, vada costruita in casa. Dopo il primo impegno esterno della prima fase, la Lucos Ingest, il 17 Gennaio prossimo, alle 19, al Palauditorium “Karol Wojtyla”, ospiterà la Renauto 2000 di Casapulla (CE), insieme al S. Antimo una delle due squadre già affrontate nella prima fase. mic.mar.


Sport 55 Calcio a 5 B Arribas e Gasparetto segnano l’allungo, i calabresi sorpassano nel finale Domenica 11 gennaio 2009

Spazio Relax, manca l’acuto Va avanti 2-0 poi si fa rimontare dalla capolista Vibo VIBO 4 SPAZIO RELAX 3

Calcio a 5 B Catanzaro non arriva

La Bng Nigro vince senza colpo ferire

VIBO VALENTIA: Rotella, Cordeiro, Verrengia, Rotta, Lanconi, De Simone, Nelson, Quintiliano, De Oliveira, Rosa, Tavano, Soso. All. Dal pozzo SPAZIO RELAX: Volpe, Sacco, Di Lecce, Laccetti, Gasparetto, Pavone, Arribas, Laviola. ARBITRI: MAGGIONE E GREPORIO DI PALERMO. CRONOMETRISTA MARRAMAO DI VIBO VALENTIA RETI: 10’ ARRIBAS, 18’30’’, GASPARETTO, 29’ SOSO, 36’50’’ E 37’50’’ DE OLIVEIRA, 38’20’’ ROSA, 38’50’’ GASPARETTO. LO SPAZIO Relax Matera torna dalla lunga trasferta di Vibo Valentia con una beffarda sconfitta contro la capolista del girone. La gara è terminata quattro a tre per i calabresi che non hanno avuto vita facile alla luce della buona gara giocata dai ragazzi materani. Un ko che fa rabbia perchè fino a sei minuti dal termine lo Spazio Relax vinceva per due ad uno. «Fa rabbia perdere in questa maniera - spiega Nino Crapulli. Abbiamo finito il primo tempo sul due a zero per noi, poi siamo stati raggiunti e superati nel finale di gara. La prima frazione l’abbiamo giocata molto bene nonostante una formazione rimaneggiata». Nelle fila dello Spazio Relax, infatti, mancavano Stigliano, Ximenes e Latorre ma nonostante questo gap il team materano ha giocato alla pari contro la capolista Vibo Valentia. «La prima frazione è terminata due a zero per noi continua Crapulli. Nonostante i problemi di formazione abbiamo dimostrato sul campo di equivalere alla prima della classe. E’ stata una grande partita, giocata alla grande contro un team forte. Proprio per questa ragione l’amarezza è davvero tanta. Almeno il pareggio sarebbe stato più che meritato». Lo Spazio Relax aveva fatto anche il tris con Pavone, prima che l’arbitro annullasse la rete per concedere un calcio di punizione alla formazione materana. «A dieci secondi dal termine è stato annullato un gol a Pavone, l’arbitro ha deciso di non applicare la

Arribas a segno a Vibo

L’esperto Gasparetto autore di una doppietta

Il tecnico della Bng Nigro, Angelo Bommino

regola del vantaggio. Di negativo oggi (ieri, ndr) c’è stato solo il risultato. La nostra squadra deve giocare sempre come ha fatto a Vibo. I ragazzi sono stati molto bravi e determinati dal primo all’ultimo minuto

dimostrando di essere una squadra che sta ritrovando il dna che l’ha contraddistinta in questi ultimi anni. In campo va messo sempre il cuore, anche se ci sono assenze pesanti». Con questa sconfitta il

team della città dei Sassi resta fermo a quota ventiquattro alle spalle della quarta forza del campionato, il Reggio Calabria che ha una sola lunghezza in più. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Matera - Vince a tavolino la Nigro BNG Matera. I canonici tre fischi finali del signor Magliulo di Caserta, che assieme al signor Francese di Battipaglia e al cronometrista Frangione di Bernalda avrebbe dovuto dirigere la partita tra i materani e il Catanzaro C5, hanno sancito l'ottava affermazione stagionale della squadra allenata da mister Angelo Bommino e senza alcuna vera difficoltà. I calabresi, come del resto era stato preannunciato, non si sono presentati all'appuntamento collezionando così la seconda rinuncia consecutiva dopo quella della giornata precedente sul campo del Cosenza. Incomincia con una vittoria, dunque, il girone di ritorno della Nigro BNG, tre punti che avvicinano i biancoazzurri alla matematica salvezza che adesso dovrebbe distare soltanto sette punti. Ma, nonostante la meta sia ormai così vicina, non si sbilancia più di tanto il tecnico materano Angelo Bommino: «Il nostro obiettivo resta quello del-

la salvezza, ma e' chiaro che se riusciremo ad ottenere subito i punti che ci mancano per tale obiettivo allora potremo pensare a puntare più in alto. Probabilmente non dovremo più temere la concorrenza del Catanzaro, che se anche non si ritirasse dal campionato ha perso parecchio terreno, e dello Spazio Relax che ha notevolmente ridimensionato l'organico, ma resta da vincere quella del Gragnano, del Tremulini Reggio Calabria e della Mazarese che invece si sono rinforzate, supponendo, come penso, che la Licogest Vibo riesca a mantenere la testa della classifica fino alla fine del campionato. Per quello che mi riguarda non posso che essere soddisfatto del lavoro fatto, abbiamo fuso due gruppi cercando di mettere insieme le idee miglior e adesso non resta che cercare di fare il maggior numero punti possibili a cominciare dal prossimo turno sul difficilissimo campo del Gragnano». Annibale Sacco sport@luedi.it

Hockey A2, la Raro vince Minibasket, istruttori lucani e pugliesi Nove reti segnate a Lodi alle lezioni della marchigiana Regis AMATORI LODI RARO MATERA

7 9

NON sfugge la vittoria alla Raro Matera che al termine di un match intenso oltre ogni previsione riesce ad avere la meglio sull’Amatori Lodi. Primo tempo di netta marca materana con un lungo periodo di studio e poi l’allungo con Luca Nicoletti e Michele Barbano che portano sul 3-0 al riposo la formazione di mister Massari. La ripresa però è molto più difficile del previsto con la reazione attesa dei padroni di casa, prima però Roberto Vivilecchia ha il tempo di fissare il punteggio sul 4-0. Tre reti in pochissimi secondi riaprono la partita e Lodi si riporta a stretto contatto quando si è ancora in avvio di secondo tempo ed è 3-4 per la Raro. Matera non molla nulla ed allunga di nuovo con Vivilecchia ed Emanuele Gaudiano. Lodi tiene il passo ma resta staccato sul 6-9. Prova a areagire ma è troppo tardi. La gara termina 7-9. Matera torna con il sorriso da Lodi.

Si è tenuto presso la palestra di via Pasquale Vena un corso di aggiornamento per istruttori minibasket organizzato dalla Fip provinciale. Relatrice l'istruttrice marchigiana Roberta REGIS del settore tecnico nazionale minibasket. La lezione ha avuto una fase teorica ed una pratica della durata di novanta minuti circa ciascuna. Durante la prima fase, la relatrice ha esposto le sue teorie d'insegnamento, mentre durante la seconda fase ha tenuto una lezione di minibasket della durata di circa novanta minuti ad un gruppo di venti scoiattoli (nati nell'anno 2000) del centro minibasket Pielle Matera. Alla lezione hanno partecipato circa cento istruttori provenienti dalla Basilicata e dalla vicina Puglia.

Ovviamente soddisfatto il Delegato Provinciale FIP di Matera Luciano Cotrufo sia per la massiccia adesione di tecnici che per la presenza di una relatrice di alto spessore come Roberta Regis: «In accordo con il Comitato Regionale abbiamo previsto da tempo un aggiornamento per mese alternandolo tra le due provincie. Il nuovo Presidente Regionale, Franco Liguori, ha voluto confermare i programmi di aggiornamento e per questo penso che tutto il movimento debba ringraziarlo. Avere a Matera una relatrice di così alto spessore è certamente motivo di vanto». Entusiasta anche Roberta REGIS: «E' la prima volta che sono a Matera. Avevo sentito parlare positivamente della città, Ormai non solo in Europa si dice che la location del “Minibasket

L’istruttrice Roberta Regis

in Piazza” è unica al mondo, ma vedere dal vivo i Sassi è stato bellissimo. Dal punto di vista tecnico sicuramente è stata un'esperienza positiva. Colgo l'occasione per ringraziare Luciano Cotrufo per l'organizzazione perfetta e la Pielle Matera, ormai famosa nella penisola, per i suoi bambini, veramente preparati ed educati”.


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Sport B2 Donne Battuta senza patemi Ostuni dando spazio anche alla baby Sarra

Domenica 11 gennaio 2009

Time Volley a passeggio Facile riscatto del Matera dopo tre sconfitte di fila TIMEVOLLEYMATERA OSTUNI

3 0

25-16, 25-10, 25-18

TIME VOLLEY: Ristits 17, Vecerkova 7, De Vita (L), Sarra, Romano J. 10, Di Blasi 9, Amati 4, Romano E. 6, Calculli n.e., Guerricchio n.e., Pietromatera n.e. All. Galtieri OSTUNI: Andriola 3, Buongiorno n.e., Casalino 6, Gallo 5, Marcianò 4, Minetti (L), Nigron.e., Parisi n.e., Pastore 2, Rindine, Stefanelli 3. All. Solombrino ARBITRI: Sabia e Di Nicola di Potenza NOTE: Battute vincenti Matera 3, Ostuni 4. Battute sbagliate Matera 7, Ostuni 3 Tempi parziali 22', 20', 24' per un totale di 1ora e 6'. MATERA - Come da pronostico ritorna alla vittoria la Time Volley Matera con un secco tre a zero nei confronti dell'ultima in classifica Ostuni. Una gara che già si preannunciava facile sulla carta ma che andava presa con le giuste misure viste le ultime prestazioni, anche se l’avversario non poteva mettere paura. Il divario tecnico era abbastanza superiore da parte del Matera e lo si è visto in campo. Una piccola apprensione del coach arriva dalla Calculli, febbricitante dalla mattinata e non disponibile, davvero un periodo nero dopo l'infortunio della Russo. La gara è stata un monologo materano, oltre la vittoria, la nota lieta di questa serata, è stato l'esordio in casa e in campionato al terzo set della tredicenne materana Anna Maria Sarra accolta da applausi al suo ingresso sul parquet del Palasassi, visibilmente emozionata. L'inizio del match dà già il senso che può avere l'incontro, la Time da subito si porta in vantaggio di cinque lunghezze sul 6 a 1. Poi c'è un ritorno dell'Ostuni che recupera quattro punti. Le ragazze cercano di non andare in sordina e si portano sul punteggio di 8 a 5 poi un alternanza di cinque punti a testa ma la gara non decolla. Poi grazie alla Romano il Matera prende il suo vantaggio per chiudere la gara, si arriva sul 16- 10 e time out dell'Ostuni. Ripresa del gioco

ancora fasi combattute e alternate ma sprint finale e dopo 22' minuti pratica primo set chiusa sul 25 a 16. La ripresa del secondo set non fa altro che ripetere il primo, subito il vantaggio Time che si porta 8 a 3, sotto i colpi di Romano J., Di Blasi e Ristits il vantaggio arriva sul punteggio di 11 a 4, la superiorita delle padrone di casa è evidente, spettacolari due tuffi del libero De Vita. L'Ostuni il set lo molla finendo con un 25 a 10. L'ultimo set mostra solo la buona volontà delle avversarie che combattono su ogni pallone ma nulla possono contro la Time che imperturbabile va avanti con la Ristits che firma il tabellino con i suoi 17 punti e la Jessica Romano che sale in doppia cifra a 10, poi esordio della Sarra e una vittoria che fa tornare il sereno in casa Time. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne Delicato match interno

Pericolo Scafati per la Giocoleria

La Vecerkova in attacco e nel riquadro la giovane Sarra

B2 Donne Sfida al Menelao Turi per la squadra di Rampino

La Planitalia con la Falsarella MONTESCAGLIOSO- Dopo tre settimane si, grazie ad una vittoria esterna con la Li(considerando anche il turno di pausa per le ghtining Ostuni ed una sconfitta interna festività natalizie), la Planitalia Montesca- con la Santulli Aversa, entrambe giunte al glioso torna ad esibirsi in casa ospitando, tie - break, aveva racimolato in totale tre punquesta sera, alle ore 18, presso il Palaudito- ti, che le consentono di trovarsi a quota 7, rium “Karol Wojtyla”, la formazione della che la collocano in penultima posizione, davanti soltanto alle ostunesi. Menelao Nojaturi Bari. La E' doveroso aggiungere squadra pugliese (14 punti), che la Planitalia è scesa in nell'ultima giornata di camcampo a Taranto senza poter pionato, ha battuto sul suo disporre della bulgara Petkoterreno, a Noicattaro, la quova, sostituita dalla montese tata squadra salentina dell'IClaudia Tralli, insieme alle talgest Tuglie con il puntegatlete, molto giovani, Dasco e gio di per 3-0. Tancredi, da poche settimane Il primo impegno del 2009, inserite in squadra. per la Planitalia, si è invece riNon era della gara nemmesolto con una sconfitta per 3no la schiacciatrice / ricettore 1 nella trasferta contro la foritalo- brasiliana Regiane Falmazione del Nati a Taranto, sarella, ultima arrivata in cagiunta a quota 30 punti in sa Planitalia, che, se ci saranclassifica. no le condizioni, potrebbe faLa squadra montese guire il suo esordio con la maglia data in panchina da Adolfo Regiane Falsarella montese nell'incontro di queRampino, nonostante l'impesta sera. gno mostrato, sfociato in un La sua presenza in campo potrà dare espe26-24 a suo favore in un combattuto terzo set che avrebbe anche potuto cambiare le sorti rienza e solidità alla squadra, che, se vuole la della gara, alla fine ha dovuto cedere alle av- permanenza nella serie B/2, non può più perversarie pugliesi e tornare a casa senza pun- mettersi ulteriori passi falsi. ti in carniere. Michele Marchitelli Nelle precedenti due gare le atlete montesport@luedi.it

Le atlete della Giocoleria, Carbonara, Sinisi e Avena

RITORNO sul rassicurante campo di casa per la Giocoleria Potenza, intenzionata questo pomeriggio contro la Tekla Volley Scafati a mettere a segno i suoi primi punti del 2009. Dopo il cocente ko di Benevento, Avena e compagne di fronte al pubblico amico non vogliono assolutamente fallire. E del resto alla Caizzo, in questa complicata stagione, le biancazzurre di Nello Caliendo hanno dato importanti segnali di solidità - vincendo 5 delle 6 gare giocate, e uscendo senza punti solo con il Taranto -: ragione per cui puntare al bottino pieno quest'oggi, nella sfida a un pur quadrato Scafati, non appare al di fuori delle loro possibilità. L'avversaria in effetti non è di quelle morbide, considerato l'organico di buon livello messo su quest'anno dal presidente Villani e dal neo tecnico Buonfiglio: a spiccare sulle altre il martello brasiliano De Almeida e le centrali Renna e Vinaccia, atlete esperte e capaci di far compiere un deciso passo in avanti rispetto al più recente passato alla compagine salernitana, non a caso insedia-

tasi stabilmente a ridosso della zona play-off fin da inizio torneo. «Abbiamo il dovuto rispetto per uno Scafati di cui conosciamo le ottime potenzialità - conferma Rocco Santangelo, direttore sportivo dell'Asci -. Le campane hanno già dato prova del proprio valore, anche al cospetto dei top team del girone, ma da parte nostra non possiamo che cercare il ritorno al successo tra le mura a miche. E se le ragazze confermeranno in partita i segnali di freschezza e brillantezza degli ultimi allenamenti, in cui sono apparse decisamente pimpanti, le cose potrebbero mettersi sui binari giusti». «Il match - prosegue Santangelo - non si annuncia semplice, ma dopo essere tornati a bocca asciutta da Benevento (in una gara comunque non del tutto da buttare) ci auguriamo di tornare a vedere una bella prestazione da parte del gruppo. Che nelle ultime settimane è riuscito a recuperare il miglior ritmo di lavoro in palestra, sempre difficile da mantenere nel periodo delle feste». Luca Carlone sport@luedi.it

B2 Maschile I potentini dominano a Salerno a cui non lasciano scampo B2 Maschile La Sidel soffre un set poi spezza la resistenza siciliana

Medical Center incontenibile Tre punti d’oro per Lagonegro SALERNO MEDICAL CENTER

0 3

18-25, 17-25, 27-29

INDOMITA SALERNO: Esposito, Tescione, Pesca, De Amicis, Ruggiero, Pecoraro, Granozio (L), Sasso, De Prisco, Zoccola, Armidoro, Morriello, Scariati. All. Corvo. MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso, Scalcione, Alamprese, Zuccaro, De Rosa, Torsello, Sergio (L), Cavaccini, Bacca, Galante, Genoino, La Maida, Calabrese. ARBITRI: La Gala e Russo. VITTORIA in scioltezza e in appena un’ora di gioco per la Medical Center sul campo della palestra Senatore di Salerno. Zuccaro e compagni non hanno dovuto faticare oltremodo per piegare la resistenza dell’Indomita, riuscendo soprattutto nell’in-

Zuccaro della Medical

tento di non concedere nulla alla compagine campana in ognuno dei set disputati. Nei primi due parziali, in particolare, i rossoblù di Draganov erano bravissimi a comandare le operazioni, allungando con decisione già a ridosso del secondo time-out tecnico e non dando la possibilità del benché minimo recupero ai salernita-

ni. Zuccaro era l’autentico trascinatore dei suoi, imperversando in attacco, ma era un po’ tutta la squadra a brillare: in ricezione e difesa, come nella fase offensiva. E il doppio vantaggio era cosa fatta in men che non si dica per i potentini. Tranquillamente avanti anche per tutto il terzo set, fino al 23-20 che pareva aver chiuso i giochi. Lì però arrivava l’inatteso colpo di coda della squadra di casa, che sembrava recuperare carattere e fiducia, favorita in effetti anche dall’eccessiva sicurezza della Virtus: che mancava del necessario cinismo e si vedeva riagguantare, essendo così costretta a risolvere la contesa ai vantaggi. A quel punto Di Tommaso e soci erano ancora bravi a non smarrire la concentrazione, e calarsi nuovamente a pieno nel match per risolverlo definitivamente. l.c.

LAGONEGRO ACIREALE

3 0 27-25, 25-17, 25-22

SIDEL INFISSI LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero, Crusco, Orlando, Imperio, Scaldaferri, Calabria, Luglio, Cantisani, Carlomagno,Vita, Riccio. All. Stigliano KERAKOLL METAL ACIREALE: Badalato, Bandieramonte, Boscaini, Butticé, Caci, Cucuzza, Nota, Cutugno, De Robertis, Rapiosarda, Sabister, Vicino, Zizzo. 2° All. Giuffrida ARBITRI; Gratis e Chiriatti IL 2009 inizia nel migliore dei modi per la prima casalinga della Sidel che guadagna 3 punti contro un Acireale bisognoso di muovere la classifica. Comincia bene la Kerakoll Acireale che al primo tempo tecnico conduce per 6-8 ma sono bravi gli uomini di Stigliano a recuperare i punti di distacco e a portarsi in avanti. A seguire, il set è combattutto e le squadre si ritrovano in parità sul 22-22; procedendo di punto in punto, il set si chiude a vantaggio della Sidel sul 27-25. La buona prova della Sidel continua anche nel secondo set con Cantisani che cresce sul piano fisico ritrovando la forma migliore. Non si fa mai recuperare la Sidel e chiude indisturbata il set sul 25-17. Continua la serie positiva della

Il capitano della Sidel, Calabria

compagine lagonegrese nella ultima frazione di gioco con il capitano Calabria che mette a segno muri decisivi. La superiorità della squadra di casa è evidente anche se gli ospiti tentano di recuperare qualche punto fino a che la partita si porta nuovamente in parità sul 22-22. Il definitivo 3-0 a favore della Sidel si chiude con una prestazione che il Mister stigliano definisce “ buona contro una squadra difficile ed ostica e con giocatori di esperienza”. La Sidel conquista, così, 3 punti decisivi per il morale e la classifica.


Cultura&Spettacoli Domenica 11 gennaio 2009

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Televisione

Carnet

In onda oggi su Raiuno la puntata di Linea Verde girata nell’Alta Val D’Agri

Ossini pazzo per la Basilicata di ROSSELLA MONTEMURRO E' innamorato dei lucani e non nasconde questo colpo di fulmine, iniziato due anni fa, quando Linea Verde si è occupata proprio della Basilicata. Oggi alle 12,25 su Raiuno andrà in onda la puntata che Massimiliano Ossini ha condotto recentemente nell'Alta Val D'Agri. «Sono contento di essere tornato dopo due anni. - afferma il conduttore - E' un territorio che ho elogiato molto, ho apprezzato il calore della gente. Da quando ho girato quella puntata lucana ho sempre sottolineato che le persone più calde sono le lucane». La scintilla è scoccata per «l'ospitalità, la spontaneità con cui ti invitano a casa e ti offrono il caffè. - dichiara Ossini - Ti accorgi che sono sorridenti, che tutti hanno voglia di raccontarti le loro cose. Questo l'ho riscontrato novanta persone su cento. Senti che sono affezionati a Linea Verde. Mi piace aver fatto un'altra puntata nella vostra regione perché è una terra che è dimenticata dal mondo: tra il Molise e la Basilicata fanno a gara tra chi è più sconosciuta quando in realtà ci sono non solo prodotti ma anche territori molto belli. Bisogna farli conoscere». Nella puntata di oggi il tema del petrolio sarà in primo piano. «Quella del petrolio è una ricchezza ma nello stesso tempo bisogna stare attenti dal punto di vista dell'ambiente. Indubbiamente siete a fortunatissimi perché avete l'oro nero. Purtroppo, però, ho notato che non vengono utilizzati bene i soldi

Massimiliano Ossini

che si ricavano dal petrolio. Comuni così ricchi non devono far scappare i giovani, li dovrebbero tenere legati a sè». E proprio da Massimiliano Ossini giunge un suggerimento ai ragazzi lucani: «I giovani sono scappati dalla Basilicata per trovare la-

MATERA - E’ definito dagli ideatori «proposta di lettura, incontro, scambio, confronto e "scontro" letterario, tra amici, simpatizzanti, lettori amanti delle narrativa contemporanea e moderna». Torna martedì 13 gennaio Matera il Ring Letterario, dopo il primo match (dedicato ai "Mille anni che sto qui" di Mariolina Venezia), che ha entusiasmato il pubblico. L’iniziativa è organizzata dall'associazione Women's Fiction Festival e dal Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione con la Libreria dell'Arco. L’appuntamento è alle 18.30 presso la sede del Circolo Culturale La Scaletta, in via Sette Dolori, 10 nei Rioni Sassi. Il prossimo incontro culturale sarà dedicato a "Mal di pietre" (Edizioni Nottetempo), un racconto breve firmato da Milena Agus, che ha raccolto un forte consenso di pubblico e critica, tanto da essere tradotto in cinque lingue. "Mal di pietre" narra la storia romantica, nel secondo dopoguerra, di una donna sarda, tanto emancipata da apparire strana, insofferente verso il suo tempo e attratta dalla forte passione di quell'amore che gli stereotipi locali ed i

voro. Quei pochi che sono rimasti li ho intervistati: sono legati al territorio, alla famiglia. Alcuni hanno studiato fuori e, dopo aver capito che c’è la possibilità di far crescere la propria azienda, si sono dati da fare. Comunque,nessuno arriverà

Letteratura

“Mal di pietre” sul ring

Da sinistra Milena Agus e la copertina di Mal di pietre

mai e cambierà le cose, non c'è la fatina con la bacchetta magica. Ci vuole coraggio da parte degli imprenditori, coraggio da parte dei giovani e voglia di fare. Bisogna rimboccarsi le maniche ed evitare quello che si è fatto nel passato, parcellizzare e dividersi: se si uniscono più persone, soprattutto in questo momento che l'agricoltura è sempre più un traino, si può scommettere su questa risorsa. Abbiamo un ministro che sta puntando tanto sui prodotti italiani. Visto che sono riusciti a farlo persone che da fuori hanno investito e guadagnano loro, perché non dovrebbero farcela loro che sono del posto? Le amministrazioni, poi, devono dare una mano con progetti e investimenti reali». Secondo Ossini, che ha constatato la difficoltà di raggiungere la nostra regione sarebbe auspicabile anche un aeroporto: «E' vero che gli abitanti sono pochi però, se mai si dovesse aprire un aeroporto, si riuscirebbe a partire». L’unico rammarico, durante le riprese della puntata odierna, un mancato giro in canoa: «Due anni fa ero stato sul lago Pertusillo, e c'era tanta acqua. Avevo detto “la prossima volta ci faremo un giro nella canoa”. Questa volta l’acqua non c’era più: andranno in onda le immagini di due anni fa e quelle attuali». Per i progetti futuri Massimiliano incrocia le dita. «In effetti qualcosa in ballo c’è ma non posso parlarne. Intanto, Linea Verde me la tengo stretta perché è il mio programma, siamo in ascesa ed è un dato positivissimo. I numeri stanno dando grandi risultati». r.montemurro@luedi.it

compromessi familiari le hanno impedito di conoscere all'interno del legame matrimoniale. Il meccanismo del Ring Letterario è quello consueto: due gruppi di persone che hanno letto a il testo formano altrettante correnti di pensiero, opposte tra loro, e tentano di affermare il proprio orientamento al fine di captare l'interesse del pubblico presente, che al termine del ring può esprimere liberamente un voto di preferenza. Nel corso del dibattito, moderato da un arbitro, sono possibili colpi di scena, come ad esempio il passaggio di un opinionista da un gruppo ad un altro; tutto è condito dalla lettura di brani del testo in esame, e dall'esposizione critica da parte di chiunque desideri prender parte alla discussione. Naturalmente, non è necessario aver letto il libro per prender parte agli incontri del ring; in ogni caso, le regole principali di questo gioco sono accessibili sui siti internet degli organizzatori: www.womensfictionfestival.com e www.lascaletta.net. Sul blog del portale del festival è possibile inoltre scambiarsi opinioni e giudizi sull'iniziativa. cultura@luedi.it

A Bari “Per il cinema italiano”

BARI - Seminari, convegni, retrospettive, eventi, casting e tutto quanto fa cinema è la manifestazione “Per il cinema italiano” (info@perilcinemaitaliano.it), che si terrà a Bari da domani a sabato 17 gennaio. La manifestazione, diretta da Felice Laudadio (nella foto), sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è qualcosa di più di un festival. È una ben più ampia manifestazione che comprende molte altre iniziative orientate ad esaltare la creatività, il potenziale, i talenti della nostra cinematografia in tutti i suoi comparti. È un mosaico i cui tanti tasselli intendono presentare un quadro unitario dello stato dell'arte del cinema italiano segnalando, nello stesso tempo, le possibili linee di sviluppo, le tendenze, le evoluzioni e le involuzioni della nostra cinematografia. “Per il cinema italiano” è un contenitore di eventi che per sei giorni investiranno tutta la città di Bari e i suoi luoghi più significativi, coinvolgendo tutte le componenti del cinema, a cominciare dagli spettatori, molti dei quali saranno direttamente coinvolti in attività di formazione, di informazione, di giuria e comunque di conoscenza del cinema. L'appuntamento, al quale si prevede la partecipazione di esperti e pubblico anche delle regioni limitrofe, sottolineerà ulteriormente la passione che i baresi nutrono per il mondo dei film, come ha d'altronde evidenziato una recente indagine Siae sui forti consumi di cinema nel capoluogo pugliese. I luoghi che in particolare saranno interessati dalla manifestazione sono le sale del Kursaal Santalucia, della multisala Galleria, le aule dell'Università, i saloni della Camera di Commercio, alcuni ambienti del Borgo Antico come Santa Teresa dei Maschi e il Fortino, con "appendici" a Mola di Bari, Santo Spirito e Monopoli. Informazioni: 0809752900. Biagio Tarasco cultura@luedi.it


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Domenica 11 gennaio 2009

Domenica 11 gennaio 2009

Sempre, in ogni tempo, i grandi cuochi di tutti i paesi del mondo, hanno cercato di dare ai loro piatti un aspetto invitante, colorito ed anche un po' sontuoso. Così avveniva già ai tempi dei Romani : nel “triclinium”, stanza con tre pareti aperte da un lato come una terrazza, c'erano tre letti su cui si accomodavano nove convitati, lungo tre lati di un tavolo, piuttosto basso, naturalmente. Ogni ospite aveva intorno al collo una ghirlanda di fiori, ritenuta un importante antidoto contro l'ubriachezza. I Romani mangiavano più o meno come noi: c'era un antipasto di pesce, insalate, frutti di mare, uova e frivolezze varie. Poi arrivavano gli arrosti, sempre grandi , appetitosi e ben presentati, e infine i formaggi, i dolci e i trionfi di frutta. Naturalmente la procedura era grandiosa: squilli di tromba annunciavano l'entrata trionfale delle varie portate e tra un piatto e l'altro si facevano offerte agli dei, con cibi e vini pregiati, mentre giocolieri e danzatrici deliziavano gli astanti, che indossavano toghe da “gran cena” e grandi tovaglioli bianchi per proteggersi dalle inevitabili macchie. Con la decadenza dell'Impero, anche la cucina di Roma fu attraversata da una vena di follia: bisognava stupire, ed ecco nascere una nuova mania: quella dei cibi ingioiellati, come i piselli,che furono rivestiti da scagliette d'oro. Anche nel Medioevo ci fu questo gusto della stravaganza culinaria, con sculture gastronomiche sorprendenti, anche

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Ricordi di un tempo andato I ragazzi dell’INCS

se a volte non proprio buone da mangiare. Nei banchetti medioevali, le persone più importanti venivano servite con gran cerimoniale da valletti di alto lignaggio e avevano davanti a loro dei taglieri sovrapposti, fatti quasi sempre con pane non lievitato. In un secondo tavolo c'erano degli ospiti sempre importanti, ma un

po' meno. Questi avevano un solo tagliere, sul quale venivano servite le stesse pietanze che adornavano la tavola principale. Alla fine c'erano i commensali più umili, che avevano a loro disposizione pochi taglieri da usare in comune. In quel periodo i cibi erano spesso colorati e appariscenti; per esempio le polpette erano ri-

vestite da sottili foglie argentate o dorate, ma comunque commestibili. Le ultime portate, quelle dei dolci, erano più numerose e più fantasiose. Nei secoli seguenti, i taglieri di pane furono sostituiti da quelli di legno e poi da quelli di peltro e perfino d'argento o d'oro. Si cominciarono ad usare i bicchieri individuali, in-

vece della tazza comune, e nel XVII secolo apparvero le posate. Inoltre cominciò a prendere piede il concetto di “sala da pranzo”, cioè di un posto fisso in cui mangiare, con credenze, tavoli e piani di appoggio. La vera rivoluzione gastronomica cominciò in Francia, alla fine del XVII secolo, con LaVarenne, famoso maestro di cucina e con Procopio Coltelli, siciliano doc,che diffuse a Parigi, nel suo celebre Café Procope la moda dei gelati e dei sorbetti.. Tutte queste novità, per quanto eleganti, profumate ed eteree, avevano ben poco a che fare con con le buone maniere, in quanto, a quei tempi, l'ingordigia e l'ubriachezza erano praticamente all'ordine del giorno. Tuttavia, pian piano, qualcosa cominciava a cambiare: Antonin Carême, famoso cuoco di fine settecento, che fu al servizio di Talleyrand e poi anche dello Zar Alessandro I, iniziò la “haute cuisine”, con i suoi sapori delicati, freschi e naturali. Carême aveva una vera pas-

sione per l'architettura, per cui le sue tavole erano spesso infiorate da stranezze architettoniche che dovevano rendere spettacolare ogni sua portata, specialmente in campo pasticcero. Nel XIX secolo ritroviamo ancora le sculture di ghiaccio, come per esempio quella di Escoffier , famoso chef del Savoy, che rappresentò un cigno che sostiene un piatto di Pèche Melba in onore della celebre cantante d'opera Nellie Melba. Escoffier ha scritto una “guide culinarie” con 5000 ricette, che ha continuato ad aggiornare per tutta la sua vita. Secondo le nuove regole la base da cui non si doveva mai allontanare era quella dettata da Curmonsky , importante gastronomo francese degli anni “20. “ La vera cucina è quella in cui tutti i cibi hanno il loro gusto naturale” Ecco dunque una porta aperta ad ogni tipo di innovazione, ma “cum grano salis” e soprattutto con un abbondante pizzico di “savoir faire”. Emma Cutroneo

La rivoluzione gastronomica dei grandi cuochi

Speranze ed auguri per il 2009

Anche l’occhio vuole la sua parte

Anno nuovo…vita nuova

SEMPRE, in ogni tempo, i grandi cuochi di tutti i paesi del mondo, hanno cercato di dare ai loro piatti un aspetto invitante, colorito ed anche un po' sontuoso. Così avveniva già ai tempi dei Romani : nel “triclinium”, stanza con tre pareti aperte da un lato come una terrazza, c'erano tre letti su cui si accomodavano nove convitati, lungo tre lati di un tavolo, piuttosto basso, naturalmente. Ogni ospite aveva intorno al collo una ghirlanda di fiori, ritenuta un importante antidoto contro l'ubriachezza. I Romani mangiavano più o meno come noi: c'era un antipasto di pesce, insalate, frutti di mare, uova e frivolezze varie. Poi arrivavano gli arrosti, sempre grandi , appetitosi e ben presentati, e infine i formaggi, i dolci e i trionfi di frutta. Naturalmente la procedura era grandiosa: squilli di tromba annunciavano l'entrata trionfale delle varie portate e tra un piatto e l'altro si facevano offerte agli dei, con cibi e vini pregiati, mentre giocolieri e danzatrici deliziavano gli astanti, che indossavano toghe da “gran cena” e grandi tovaglioli bianchi per proteggersi dalle inevitabili macchie. Con la decadenza dell'Impero, anche la cucina di Roma fu attraversata da una vena di follia: bisognava stupire, ed ecco nascere una nuova mania: quella dei cibi ingioiellati, come i piselli,che furono rivestiti da scagliette d'oro. Anche nel Medioevo ci fu questo gusto della stravaganza culinaria, con sculture gastronomiche sorprendenti, anche se a vol-

te non proprio buone da mangiare. Nei banchetti medioevali, le persone più importanti venivano servite con gran cerimoniale da valletti di alto lignaggio e avevano davanti a loro dei taglieri sovrapposti, fatti quasi sempre con pane non lievitato. In un secondo tavolo c'erano degli ospiti sempre importanti, ma un po' meno. Questi avevano un solo tagliere, sul quale venivano servite le stesse pietanze che adornavano la tavola principale. Alla fine c'erano i commensali più umili, che avevano a loro disposizione pochi taglieri da usare in comune. In quel periodo i cibi erano spesso colorati e appariscenti; per esempio le polpette erano rivestite da sottili foglie argentate o dorate, ma comunque commestibili. Le ultime portate, quelle dei dolci, erano più numerose e più fantasiose. Nei secoli seguenti, i taglieri di pane furono sostituiti da quelli di legno e poi da quelli di peltro e perfino d'argento o d'oro. Si cominciarono ad usare i bicchieri individuali, invece della tazza comune, e nel XVII secolo apparvero le posate. Inoltre cominciò a prendere piede il concetto di “sala da pranzo”, cioè di un posto fisso in cui mangiare, con credenze, tavoli e piani di appoggio. La vera rivoluzione gastronomica cominciò in Francia, alla fine del XVII secolo, con LaVarenne, famoso maestro di cucina e con Procopio Coltelli, siciliano doc,che diffuse a Parigi, nel suo celebre Café Procope la moda dei gelati e dei sorbetti.. Tutte queste no-

vità, per quanto eleganti, profumate ed eteree, avevano ben poco a che fare con con le buone maniere, in quanto, a quei tempi, l'ingordigia e l'ubriachezza erano praticamente all'ordine del giorno. Tuttavia, pian piano, qualcosa cominciava a cambiare: Antonin Carême, famoso cuoco di fine settecento, che fu al servizio di Talleyrand e poi anche dello Zar Alessandro I, iniziò la “haute cuisine”, con i suoi sapori delicati, freschi e naturali. Carême aveva una vera passione per l'architettura, per cui le sue tavole erano spesso infiorate da stranezze architettoniche che dovevano rendere spettacolare ogni sua portata, specialmente in campo pasticcero. Nel XIX secolo ritroviamo ancora le sculture di ghiaccio, come per esempio quella di Escoffier , famoso chef del Savoy, che rappresentò un cigno che sostiene un piatto di Pèche Melba in onore della celebre cantante d'opera Nellie Melba. Escoffier ha scritto una “guide culinarie” con 5000 ricette, che ha continuato ad aggiornare per tutta la sua vita. Secondo le nuove regole la base da cui non si doveva mai allontanare era quella dettata da Curmonsky , importante gastronomo francese degli anni “20. “ La vera cucina è quella in cui tutti i cibi hanno il loro gusto naturale” Ecco dunque una porta aperta ad ogni tipo di innovazione, ma “cum grano salis” e soprattutto con un abbondante pizzico di “savoir faire”. Emma Cutroneo

DOPO tante attese anche il 2009 è giunto, con il suo carico di speranze, aspettative e riflessioni. È questo il momento in cui, buttato dietro di noi un difficile 2008, corriamo verso il nuovo anno tutti un po' più fiduciosi e spensierati, convinti che sarà diverso, certamente migliore del precedente, e che, insomma, potremo davvero essere più felici. Il nostro difetto, però, secondo gli esperti e gli psicologi intervistati per l'occasione in questi giorni, è quello di avere troppe aspettative, mentre il vero segreto per essere soddisfatti della propria vita è smettere di guardare fuori e cominciare a cambiare punto di vista dentro di sé. E allora, a chi ha voglia di provarci, danno alcuni piccoli consigli comportamentali. Il primo è fondamentale: abbandonare i rimpianti e non rimuginare sulle scelte ormai compiute, ma cogliere il buono di ogni esperienza. Per stare bene, infatti, bisogna guardare al presente e ai nuovi progetti, non al passato. Un altro suggerimento è quello di imparare a perdonare chi ci ha fatto soffrire, non solo perché lo dice il Vangelo. Il perdono è anche terapeutico: perdonare significa avere risolto il torto prima di tutto dentro di sé e, quindi, vivere in pace. È importante, poi, accontentarsi delle piccole cose che la vita ogni giorno ci regala e degli eventi quotidiani che ci fanno stare bene. Ci accorgeremo, così, che la vita è fatta di doveri, ma anche di tanti piaceri. Basta guardarsi intorno e saperli vedere.

Basta soffermarsi un attimo e capire che sono più frequenti di quanto pensiamo. Il consiglio più divertente, infine, è quello di volersi bene e di gratificarsi, realizzando ogni tanto un sogno, anche se piccolo e semplice, perché, come sostiene Luciano Stella, il creatore, a Napoli,del festival L'arte della felicità, “…La felicità non è la somma di cose materiali o di esperienze irripetibili, ma l'arte di mantenere uno stupore positivo verso ciò che si ha e ciò che ci accade.” E vive anche di piccole cose. Basta che scaldino il cuore. Provare per credere. E allora, care amiche e cari amici dell'Unitre, proviamo a mettere in atto questi suggerimenti e, forse, il 2009 sarà per noi un anno davvero speciale. Ma io spero che il 2009 sia buono e felice soprattutto per i tanti milioni di bambini che soffrono la fame, per quelli che ogni giorno imbracciano un fucile e sparano in guerre che non hanno voluto, per quelli malati di Aids, per le persone disabili, per gli anziani soli, per chi patisce violenze o ingiustizie, per chi ha perso il lavoro. Un augurio particolare voglio rivolgere ai giovani, che sono pieni di aspettative, soprattutto per quanto riguarda il lavoro; a quei giovani che sperano di ricevere dal nuovo anno quelle opportunità finora mancate o negate, perché trovino occupazione e non emigrino in altre città o in Paesi stranieri, privandoci dei nostri cervelli migliori. Buon Anno a tutti. Mariolina Iacobuzio


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Domenica 11 gennaio 2009

Rubriche

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Con la grinta e la dialettica riuscirete a farsi strada nella professione. Le cose in amore procedono molto bene.

TORO 21/4 - 20/5

Periodo molto delicato per il lavoro: i giochi non sono ancora stati fatti e voi potete ancora modificare le cose. Incontri decisivi in serata.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Rapida svolta nell'attività professionale grazie alle giuste amicizie. La ricerca di un partner richiederà del tempo.

CANCRO 22/6 - 22/7

Dopo un periodo difficile inizierete sotto buoni auspici nuove attività ben remunerate. Mettete a frutto il vostro fascino.

LEONE 23/7 - 23/8

Il vostro impegno nel lavoro è stato più che soddisfacente: in vista una promozione. Nuove relazioni per i singles.

VERGINE 24/8 - 22/9

Il settore lavorativo non brilla per chiarezza: riflettete prima di qualsiasi nuova iniziativa. In amore date il meglio.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

La vostra intraprendenza vi procurerà notevoli soddisfazioni negli affari. L'indecisione in amore è pericolosa.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Dipende da voi fare in modo che nel lavoro gli eventi non vi travolgano. Fase altalenante nel settore sentimentale.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro riuscirete ad affrontare nel modo migliore anche le prove più difficili. Usate prudenza in amore: siete ancora fragili.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Avete tante energie per affrontare con decisione nuovi progetti di lavoro. Riconciliazione in vista.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Avete in mano le carte giuste per sfondare nella professione: tutto ora dipende da voi. In amore siete sempre più dubbiosi.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: mas C; RE radar; L e C chino = Maschera d'Arlecchino;

Non fatevi condizionare dalle tensioni nell'ambiente di lavoro: perseguite il vostro obiettivo. Cupido vi colpirà.


Televisioni

15.15

SPETTACOLO

15.30

PRIMA SERATA

Lorena Bianchetti

SHOW

20.10

TALKSHOW

23.30

TALKSHOW

Domenica 11 gennaio 2009

22.40

RUBRICA

Maurizio Costanzo

SHOW

21.30

ControCampo

21.30

Colorado

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DOCUFICTION

Simona Ventura

Fabio Fazio

Nigel Marven

06.00 -RubricaQuello che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -RubricaStella del Sud 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -Rubrica A sua immagine 10.55 -Religione Santa Messa 12.00 -Religione Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 06.10 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -RubricaNumero 1 19.25 -Sit ComPiloti 20.00 -TelefilmFriends

07.00 -RubricaAspettando E' domenica papà 07.45 -RubricaE' domenica papà 08.55 -CartoniTaratabong 09.00 -CartoniAia! 09.40 -DocumentarioTimbuctu 11.10 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -RubricaTGR Buongiorno Europa 11.45 -RubricaTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -AttualitàIn 1/2 h 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.45 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Sit Com Belli dentro 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Show Questa domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

06.45 -Rubrica Tg 4 Rassegna stampa 07.25 -Serie Tv Sei forte maestro 09.30 -Documentario Storie di confine 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -Rubrica Pianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaDonnavventura 15.00 -Film Muraglie con Stan Laurel, Oliver Hardy - Regia James Parrott (USA) - 1931 16.20 -Film La battaglia di Midway con Henry Fonda, Charlton Heston, James Coburn, Glenn Ford, Toshiro Mifune, Robert Mitchum, Cliff Robertson, Robert Wagner regia di Jack Smight (USA) - 1976 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm- Colombo

07.00 -Telefilm Robin Hood 07.45 -Cartoni 10.55 -Sit ComRaven 11.25 -Sit Com Willy il principe di Bel Air 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -Rubrica Guida al campionato 14.00 -Film Tv Jack e il fagiolo magico - Drammatico 17.10 -Film Tv Barbie Fairytopia - La magia dell'arcobaleno - Animazione 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -FilmWild Wild West con Will Smith, Kevin Kline, Kenneth Branagh, Salma Hayek, M. Emmet Walsh, Ted Levine, Bai Ling, Sofia Eng, Musetta Vander regia di Barry Sonnenfeld (USA) 1999

06.00 -TelegiornaleTg La7 07.30 -AttualitàOmnibus - Live 08.00 -AttualitàOmnibus - Rewind 09.30 -AttualitàLa settimana 09.45 -DocumentarioI segreti dell'archeologia 10.20 -FilmGiubbe rosse con Fabio Testi, Guido Mannari, Wendy D'Olive, Lionel Stander regia di Joe D'Amato (Italia) - 1975 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 16.00 -FilmTre amici, un matrimonio e un funerale con David Schwimmer, Gwyneth Paltrow, Barbara Hershey, Carol Kane - regia di Matthew Reeves (USA) - 1996 18.00 -FilmRobin e Marian con Sean Connery, Audrey Hepburn, Robert Shaw - regia di Richard Lester (GB) - 1976 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Tutti pazzi per amore

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm NCIS 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva

20.10 -Talk Show Che tempo che fa

20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Telefilm Dr. House Medical Division

21.30 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Controcampo - Posticipo 22.40 -Rubrica Controcampo

21.30 -Show Colorado

20.30 -News Sport 7 20.35 -Real Tv Adolescenti: istruzioni per l'uso 21.30 -DOCUFICTION Prehistoric Park

23.30 -TelegiornaleTg 1 23.35 -AttualitàSpeciale Tg 1 00.35 -RubricaOltremoda 01.10 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaCinematografo 02.30 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce

01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -Real TvX Factor - I casting 02.30 -RubricaInconscio e magia 03.10 -MiniserieUn siciliano in Sicilia 03.40 -VideoframmentiVideocomic 04.15 -RubricaNET.T.UN.O

23.35 -ShowWomen in Glob 23.50 -TelegiornaleTg 3 00.00 -TelegiornaleTg Regione 00.05 -RubricaTeleCamere 00.45 -TelegiornaleTg 3 01.10 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

23.30 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmAliens scontro finale con S. Weaver, M. Biehn - regia di James Cameron (USA) - 1986

00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmIl cadavere dagli artigli d'acciaio 02.50 -FilmLucrezia giovane 04.20 -Soap OperaFebbre d'amore

00.35 -SportMister Olympia - Fitness 01.50 -NewsStudio Sport 02.40 -FilmSpider con R. Fiennes - regia di David Cronenberg (Can) - 2002 04.30 -TelefilmHighlander 05.20 -NewsStudio Sport

23.30 -AttualitàReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -FilmPrigionieri del male con M. Britt, F. Rabal - regia di Mario Costa (Ita) - 1955 03.00 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 10.20

GIUBBE ROSSE con F. Testi, G. Mannari, L. Frederick regia di Joe D'Amato (Ita) - 1975 Caribou sposa Elizabeth, celebre cantante e la sfrutta per pagarsi le sue rovinose partite di poker e le sue solenni sbornie. Bill, un sergente delle Giubbe Rosse lo salva dalla folla che lo vorrebbe linciare dal momento che si è reso protagonista dell'uccisione di due compagni di gioco. Caribou però riesce a far perdere le tracce e decide di darsi alla vita del fuorilegge...

LA 7

ORE 18.00

LA 7

ORE 16.00

TRE AMICI, UN MATRIMONIO E UN FUNERALE con D. Schwimmer, G. Paltrow - regia di Matthew Reeves (Usa) - 1996 Appena uscito dal collegio, Tom non riesce a trovare un lavoro degno di questo nome, una ragazza e una via per lasciare la casa di sua madre a Brooklyn. Finché un giorno si trova a dover pronunciare l'orazione funebre di un compagno di scuola suicida, del quale non riesce assolutamente a ricordarsi. E se lo chiede in chiesa, davanti a...

ITALIA 1

ORE 19.00

ROBIN E MARIAN

WILD WILD WEST

con S. Connery, A. Hepburn, R. Shaw, N. Williamson - regia di Richard Lester (G.B.) - 1976

con K. Kline, W. Smith, K. Branagh, S. Hayek - regia di Barry Sonnenfeld (Usa) - 1999

Robin torna da una crociata e scopre che Marian, nell'attesa, s'è fatta monaca. Il problema si risolve in fretta e i due tornano insieme. Quel che non si risolve subito è il dissidio con lo sceriffo di Nottingham. Nel duello finale Robin risulta vittorioso, anche se Marian, per il futuro, ha delle idee un po' particolari...

La guerra di secessione è appena terminata, ma i problemi non mancano nel selvaggio west. Per cercare di risolverli si aggirano due particolari individui, il capitano Jim West dai modi un po' rozzi e pronto a far subito uso delle armi e il suo compagno di avventura Artemus Gordon eclettico inventore dai modi sicuramente più raffinati...

RETE 4

ORE 16.20

LA BATTAGLIA DI MIDWAY con C. Heston, H. Fonda, J. Coburn regia di Jack Smight (Usa) - 1976 Giugno 1942, presso le isole Midway, ebbe luogo la battaglia che poneva termine alla fulminea espansione giapponese in tutto l'Estremo Oriente e dava il via al contrattacco statunitense. In forma di diario, la preparazione e lo svolgimento della battaglia, sia da parte delle forze giapponesi che da quelle americane, non ancora ripresesi del tutto dopo l'attacco di Pearl Harbour...

RETE 4

ORE 1.35

IL CADAVERE DAGLI ARTIGLI D’ACCIAIO con G. Tinti, R. Schneider, M. Ronet, S. Bach - regia di Léonard Keigel (Fra) 1970 Claude e Marina, fidanzati, hanno un pauroso incidente d'auto in cui lui perde la vita. La ragazza viene ospitata dal fratello di Claude che sospetta Marina di aver inscenato l'incidente per liberarsi del fidanzato. Claude riappare...

Parte bene lo show “Ciak... si canta!” RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Ciak si canta L'eredita' la sfida

ora 19.49 20.41 21.13 18.51

ascolto 7.821 7.186 6.043 5.635

RAI DUE Tg2-costume e societa' Desperate housewives Private practice Squadra speciale cobra

13.32 21.46 21.02 19.40

2.305 1.965 1.946 1.884

RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Geo & geo Blob di tutto di piu'

20.37 21.09 17.48 19.57

2.831 2.618 1.839 1.688

CANALE 5 Striscia la notizia Arcizelig Arcizelig por la noche Beautiful

20.46 21.16 22.58 13.42

8.068 6.927 4.893 4.329

ITALIA 1 I simpson Csi:miami Tutti all'arrembaggio Dragon ball what's my

14.37 21.11 14.11 13.43

2.685 2.536 2.183 1.993

RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Tempesta d'amore

20.29 19.42 21.14 18.41

2.530 2.000 1.964 1.766



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