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Lunedì 12 gennaio 2009

Brevi dal mondo

Bush: «Obama mi piace» WASHINGTON – Nove giorni prima di lasciare la Casa Bianca anche George W. Bush (nella foto) ha ceduto al «carisma» di Barack Obama e confessa: «Mi piace». Intervistato dall Fox il presidente uscente ha elogiato il suo successore «dotato di qualcosa, di qualche dote (particolare) per conquistare la

In Italia e nel Mondo Secondo il Pontefice essi vanno educati e aiutati, ma in piena autonomia

Il Papa ai genitori: «I figli non sono vostra proprietà» CITTA' DEL VATICANO – Nè una «proprietà» dei genitori da «plasmare» secondo «desideri e aspirazione» di questi, nè qualcuno da soddisfare «in ogni desiderio» e far crescere in «piena autonomia» secondo un atteggiamento considerato «libertario». I figli invece sono persone e verso di loro, suggerisce il Papa, i genitori devono avere un atteggiamento educativo che conduca i piccoli alla ricchezza della vita e della vera libertà. A questa libertà contribuisce il battesimo, che non è «una violenza» o una imposizione alla coscienza dei figli. Come ogni anno, e come un qualsiasi parroco, Benedetto XVI, nella splendida cornice della Sistina, ha amministrato il battesimo a 13 neo-

Il Papa mentre battezza un neonato

nati, 9 maschi e 4 femmine, tra cui gli eredi di due gendarmi vaticani e di una guardia svizzera. Tra vesti bianche, biberon, vagiti di neonati e pianto di qualche fratello maggiore desideroso di attirare l’attenzione, papa Ratzinger ha approfittato dell’occasione per riflettere sul rapporto genitori figli e sul sacramento dell’iniziazione cristiana. «Il bambino – ha detto – non è proprietà dei genitori, ma è affidato dal Creatore alla loro responsabilità, liberamente e in modo sempre nuovo, affinchè essi lo aiutino ad essere un libero figlio di Dio: solo se i genitori maturano tale consapevolezza riescono a trovare il giusto equilibrio tra la pretesa di poter disporre dei propri figli come se fossero un

Per il presidente russo sono state aggiunte clausole inaccettabili fiducia della gente». Bush si è anche detto «colpito» da come Obama sia riuscito a gestire la fase di transizione tra la sua nomina e l’insediamento il 20 gennaio: «Ha dimostrato risolutezza» nelle sue scelte e ha «preso con se persone capaci e competenti».

Kabul, attaccati soldati francesi KABUL – Soldati francesi di pattuglia con militari afghani sono stati attaccati da ribelli ieri nella provincia di Kapisa, a nord est della capitale Kabul. Lo ha annunciato una fonte dell’esercito francese secondo la quale all’attacco è seguito uno scambio di colpi d’arma da fuoco nel corso del quale un soldato afghano è rimasto ucciso. Lo scontro, condotto da «un gruppo di insorti» è avvenuto nella valle di Alasay.

Indonesia, nave affonda: 100 morti GIAKARTA – Un traghetto indonesiano è affondato sabato con oltre 260 persone a bordo, colpito da un’onda durante un ciclone. Secondo le prime informazioni, 150 persone circa sono state recuperate – ma non si sa se tra queste ci siano dei morti – le altre risultano disperse. Il traghetto «Teratai» era partito da Pare Pare, sulla costa occidentale dell’isola di Sulawesi, verso la città di Samarinda, nella parte indonesiana del Borneo. A bordo aveva 250 passeggeri e 17 membri dell’equipaggio. Per le autorità indonesiane non era sovraccarico, poteva trasportare 300

Gas, salta l’accordo Kiev-Mosca Medvedev: «Variato il protocollo» MOSCA – Torna ad allontanarsi la riapertura dei rubinetti del gas russo destinato all’Europa via Ucraina, facendo salire la tensione con la Ue alla vigilia dell’incontro dei ministri europei dell’energia: il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha ordinato di non attuare il protocollo sul monitoraggio del transito del metano russo denunciando come «una beffa al buon senso» una modifica dell’accordo da parte di Kiev. Si tratta di una postilla a mano che fa riferimento ad una dichiarazione ucraina circolata ieri nella quale si afferma che Kiev non ha prelevato illegalmente gas, che non ha rilevanti debiti con Gazprom e che Mosca deve pompare una quantità extra di gas per mantenere la pressione nei gasdotti ucraini. Una dichiarazione che «nulla aggiunge o toglie all’intesa firmata da tutte le parti», ha replicato in serata la Commissione Europea, dopo aver ammonito che «non c'è più alcun motivo per ritardare ulteriormente il ripristino delle forniture di gas». Ma la postilla, che appare quantomeno una ingenuità diplomatica nella mediazione condotta dal premier ceco Mirek Topolanek, presidente di turno della Ue, ha mandato su tutte le furie Medvedev e il premier Vladimir Putin. Il primo ha parlato di azioni con una «natura espressamente provocatoria e distruttiva», il secondo ha telefonato al presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso definendo «inaccettabile» ogni emendamento unilaterale e proponendo di inviare rappresentanti russi, compresi quelli di Gazprom, alla riunione straordinaria di oggi tra i ministri dell’energia della Ue. Mosca aveva cominciato fin dal mattino a fare melina lamentando di non aver ancora ricevuto «tramite canali ufficiali» copia

Gli osservatori europei insieme a funzionari di Gazprom

del protocollo firmato nella notte da Kiev, nel timore che potesse essere diverso da quello sottoscritto sabato dalla parte russa e dalla Ue. «Questo ritarda il nostro lavoro», aveva spiegato Serghei Kuprianov, portavoce di Gazprom, evocando un copione già noto, ossia quello del sospetto di una duplice versione dell’accordo di pace mediato dalla Ue sull'Ossezia del sud. Ma la Commissione europea aveva incalzato assicurando che «tutte le condizioni poste sono state rispettate» e che «la missione Ue di osservatori ha già raggiunto la maggior parte dei punti assegnati alle varie squadre, il cui lavoro di monitoraggio sta già partendo». Dalla riapertura dei rubinetti, chiusi mercoledi scorso con l'accusa di furti – respinta da Kiev – occorreranno comunque almeno un paio di giorni perchè il gas arrivi in Europa. Medvedev ha però ribadito ieri che Mosca è pronta a ridurre o a chiudere le forniture in caso di nuovi prelievi illegali da parte ucraina, confermando il clima di totale sfiducia verso Kiev. Ma la crisi del gas, la peg-

giore degli ultimi anni, rischia di ripercuotersi con un effetto boomerang sul ruolo di Mosca come partner affidabile della Ue, ricompattando il vecchio continente proprio sulla politica energetica, come sottolinea anche la stampa indipendente russa. Mosca ha già appannato la sua immagine in Occidente con la guerra alla Georgia filo Nato, nonostante avesse buone ragioni. Ora mostra nuovamente i denti con un’altra ex repubblica sovietica uscita dalla sua influenza, ma questa volta la vittima indiretta è l’Europa, rimasta a secco nel bel mezzo di un rigido inverno. Un’Europa impotente, divisa e miope, che non ha saputo prevenire un conflitto annunciato, ma che ora potrebbe accelerare la ricerca di nuove fonti di energia o di nuove rotte energetiche che non siano legate nè alla Russia nè all’ Ucraina. «L'Ucraina si ritrova senza gas, la Russia senza transito e tutti e due i Paesi perdono rapidamente la faccia di fronte ad un’Europa gelata», sottolinea il quotidiano 'Vedemosti'. Claudio Salvalaggio

privato possesso plasmandoli in base alle proprie idee e desideri, e l’atteggiamento libertario che si esprime nel lasciarli crescere in piena autonomia soddisfacendo ogni loro desiderio e aspirazione, ritenendo ciò un modo giusto di coltivare la loro personalità Quando, secondo la tradizione cristiana si battezzano i bambini introducendoli nella luce di Dio e dei suoi insegnamenti, – ha detto poi – non si fa loro violenza, ma si dona loro la ricchezza della vita divina in cui si radica la vera libertà che è propria dei figli di Dio; una libertà che dovrà essere educata e formata con il maturare degli anni, perchè diventi capace di responsabili scelte personali». Giovanna Chirri

Neopatentato a cento all’ora uccide 2 coniugi BERGAMO – Sono stati travolti e uccisi da un’auto mentre passeggiavano ai bordi di una piccola strada provinciale nel Bergamasco che collega Cologno al Serio e Spirano. Il conducente, un giovane di 19 anni neopatentato residente nella zona, ha perso il controllo della vettura in prossimità di una curva, dopo essere finito a forte velocità su una lastra di ghiaccio. Così sono morti ieri pomeriggio Pietro Passera, 62 anni, e la moglie Palma Del Carro, 59 anni, residenti a Spirano. Il giovane alla guida dell’auto, M. M., studente di Cologno al Serio, è uscito invece dalle lamiere con le sue gambe dopo una frenata di circa 130 metri, ed è ora ricoverato al Policlinico San Marco di Zingonia, dov'è stato sottoposto agli accertamenti per determinare se fosse – al momento dell’incidente – sotto l'effetto di alcol o stupefacenti. Dovrà ora rispondere di omicidio colposo plurimo. L’episodio è avvenuto poco prima delle 14 in via per Spirano, in mezzo ai campi: i coniugi stavano passeggiando sulla carreggiata, così com'erano soliti fare pressochè tutti i giorni dopo pranzo. Marito e moglie camminavano in direzione di Spirano quando, all’uscita di una semicurva, sono stati centrati in pieno dalla Fiat Marea che andava in senso opposto. La ricostruzione dei fatti ad opera dei carabinieri ha accertato che il conducente ha perso il controllo della vettura dopo essere finito su una lastra di ghiaccio. Secondo i militari, è presumibile che l’auto viaggiasse oltre i cento chilometri all’ora. L’impatto è stato inevitabile, nonostante le vittime abbiano cercato invano di scansarsi. Marito e moglie sono stati sbalzati a circa ottanta metri di distanza, in un campo ancora ricoperto di neve. L’auto è finita a sua volta nella scarpata: forse il conducente ha cercato di tornare in carreggiata, ma il dislivello ha provocato il ribaltamento della vettura, che ha concluso la corsa sulla strada provinciale, circa 130 metri dall’inizio della frenata. Il giovane alla guida, seppure dolorante alle gambe e sotto shock, è uscito dalle lamiere e ha chiesto aiuto. Nel frattempo sono usciti di casa anche i residenti di una villetta che si trova di fronte. Quando l’elicottero del 118 è arrivato, marito e moglie erano già morti. L’uomo era un operaio in pensione, la moglie faceva la sarta; non avevano figli ed erano molto conosciuti in paese. Letizia Bianco

IL CASO

Parigi, Ségolène difende Rachida Dati «Quello che fa Sarkozy si chiama mobbing» persone.

Kuwait, bomba in una moschea KUWAIT – Un’esplosione ha ferito sette persone ieri, all’ingresso di una moschea sciita nel Kuwait meridionale. Altre cinque sono intrappolate sotto le macerie, secondo quanto ha riferito la televisione Al Rai. Le cause della deflagrazione, avvenuta nella città di Ahmadi, non sono state per ora spiegate.

PARIGI – «Nel codice del lavoro, questo si chiama mobbing». Segolene Royal non usa metafore e accorre in aiuto di Rachida Dati, bersaglio di femministe e opinione pubblica perchè è tornata al posto di ministro cinque giorni dopo aver partorito. La colpa, dice, è tutta di Sarkozy, che ha provato ad emarginarla annunciando una riforma della giustizia mentre nasceva la piccola Zohra. «Perchè Nicolas Sarkozy non ha lasciato alla sua ministra il compito di annunciare la soppressione dei giudici istruttori? - si chiede l’ex candidata all’Eliseo, madre di

quattro figli, intervistata da Le Journal du Dimanche – che fretta c'era? Farlo al suo posto è stata una provocazione, un tentativo di cancellarla dalla ribalta politica. Capisco che Rachida Dati si sia sentita in obbligo di essere presente al fianco del capo dello stato per la cerimonia di inizio anno della Corte di Cassazione». Cinque giorni soltanto sono trascorsi, infatti, fra il parto cesareo di Rachida, 43 anni, ministra della Giustizia che ha scelto di far nascere la sua bambina senza divulgare il nome del papà, e il ritorno in politica. Le foto l’hanno immortalata con la sua

piccola in fasce mentre esce dalla clinica con 3 gradi sotto zero e si precipita poi – dopo averla lasciata a casa – alla cerimonia in Cassazione. Doppia nazionalità, francese e marocchina, sempre bella e curata, ma con piglio estremamente deciso e indipendente, Rachida non ha mancato di Rachida Dati subito al lavoro sì suscitare, per l’ennesima volta, discussioni e ostilità. Era il fatto che da «preferita» di Sarkoamica di Cecilia Sarkozy e non zy all’inizio sia precipitata nelle sopporta Carla Bruni, dicono i ben simpatie del presidente. informati, che spiegano anche coTullio Giannotti


In Italia e nel Mondo

Lunedì 12 gennaio 2009

Messi a morte tre uomini: uno esce dalla buca e si salva, ma è ferito grave

Teheran: due lapidati, un terzo riesce a fuggire Nonostante il decreto di sospensione di questa pena, essa viene ancora praticata

TRAGEDIA A BARI

Mahmud Hashemi Shahrudi

TEHERAN – Due uomini sono stati messi a morte tramite lapidazione in Iran alla fine di dicembre, mentre un terzo, pur gravemente ferito, si è salvato solo perchè è riuscito – come consente la legge – a divincolarsi dalla buca in cui era stato sepolto. Lo hanno riferito ieri un gruppo di attivisti per i diritti umani e avvocati citati dalla stampa di Teheran. Le esecuzioni, secondo un comunicato degli attivisti pubblicato dal sito Internet del quotidiano riformista Etemad Melli, sono avvenute il 26 dicem-

bre in un cimitero poco fuori dalla città di Mashhad, nel nord-est dell’Iran. L’uomo che è riuscito a mettersi in salvo nonostante i colpi infertigli, è di origine afghana e si chiama Mahmud. Dei due giustiziati si è riusciti solo a sapere che uno si chiamava Hushang Kh. ed era stato condannato per adulterio. Sull'altro non si ha alcun particolare. Il sito di un’organizzazione per i diritti umani riferisce che anche la donna con la quale Hushang Kh. aveva una relazione extra-

coniugale è stata condannata allo stesso supplizio ed è in attesa dell’esecuzione, così come altre dieci persone rinchiuse nelle carceri iraniane. Nel 2002 il capo dell’apparato giudiziario, ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, aveva emesso un decreto per sospendere l'esecuzione delle condanne alla lapidazione, nell’ambito di un dialogo con la Ue sui diritti umani. Ma ciò non ha impedito a singoli giudici di emettere le condanne e, in alcuni casi, di farle eseguire. Ahmed Buzher

Domani Hillary Clinton in audizione al Senato Usa Un passo necessario affinchè possa essere nominata Segretario di Stato

Hillary Clinton

NEW YORK – E' in calendario domani mattina alle 09:30 (le 15:30 italiane) l’audizione presso la commissione esteri del Senato degli Stati Uniti di Hillary Clinton, il segretario di Stato designato, e una decisione - verosimilmente positiva - è attesa per giovedì. Si tratta di una audizione piuttosto particolare: Hillary è senatrice in quella stessa commissione, teoricamente ancora presieduta da Joe Biden. Cioè il vicepresidente eletto degli Stati Uniti che non ha ancora rassegnato le dimissioni dopo essere stato rieletto senatore il 4 novembre.

Forse è esplosa una bombola al primo piano

Fuga di gas, crolla palazzina tre persone hanno perso la vita BARI – Un boato, una nuvola bianca e alta di polvere, poi infissi e suppellettili che volavano ovunque: è la scena che è apparsa agli occhi delle prime persone che sono giunte in strada San Girolamo, nell’omonimo quartiere di Bari, dove poco prima delle 12,40 si è verificata prima un’esplosione e poi il crollo della parte interna di una palazzina a tre piani, al civico 6. Tre persone – Nicola Sassanelli, di 46 anni, Angela Nitti, di 80, e Teresa Paradiso, di 89 anni – sono morte; altre quattro sono rimaste ferite, ma non rischiano la vita. Un bilancio pesante. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne rimane particolarmente colpito e manifesta il proprio dolore e la propria solidarietà alle famiglie delle vittime e ai feriti. A causare la tragedia probabilmente una fuga di gas, forse da una bombola. La gente del quartiere si è riversata in strada, intimorita dal forte boato. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia, i vigili urbani e numerose ambulanze del 118. Tra i primi ad accorre, anche parenti delle vittime, straziati dal dolore. La tragedia avrebbe potuto avere contorni ancora più terribili: sotto la palazzina c'era infatti una sala da barba (ora completamente distrutta) che solitamente la domenica mattina è aperta. Ieri il titolare aveva deciso di

tenere chiusa la bottega e di concedersi un pò di riposo. E nella palazzina sembra abitassero anche tre bambini, tutti e tre riusciti a scampare perchè erano in quel momento a passeggio. Il primo a raggiungere il luogo della tragedia è stato un vigili urbano fuori servizio: Vito ha cominciato a scavare con le mani ed è stato lui, insieme con i vigili del fuoco e ad altri soccorritori, a tirare fuori dalle macerie il primo dei quattro feriti. Tra loro anche un anziano che – secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto – era in strada e sarebbe stato colpito da alcuni detriti e che da solo sarebbe poi salito su un’autoambulanza giunta sul posto, per farsi

medicare. A scavare con le mani tra le pietre e le macerie, anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, alla ricerca di sopravvissuti. Durante le operazioni i soccorritori hanno vissuto momenti di particolare tensione, come quando i vigili del fuoco hanno sentito squillare un telefonino tra i detriti e hanno cominciato a scavare, trovando poi purtroppo una delle vittime, Nicola Sassanelli, di 46 anni. Oppure come quando si è sentita in modo distinto una flebile voce tra i detriti ed è stato tratto in salvo Giovanni Armenise, di 58 anni. I soccorritori hanno utilizzato i cani per le ricerche e, successivamente, anche gli escavatori. Durante le ope-

La palazzina sventrata. Nella foto in basso, i soccorritori mentre scavano alla ricerca di superstiti

razioni, gli operatori del 118 hanno chiesto l’aiuto di psicologi per dare supporto alle persone coinvolte nel crollo. «Lo voglio abbracciare, lo voglio abbracciare forte, vi prego. Questa morte non è

Ansia e disperazione fra i soccorritori BARI – L'ansia dei soccorritori, il loro scavare frenetico con ogni mezzo, anche con le mani, e la disperazione dei parenti delle vittime, il loro pianto dirotto, le urla. Sono da poco passate le 12.40 quando l’edificio in via San Girolamo, nell’omonimo e semiperiferico quartiere di Bari, crolla in un boato assordante. Uno scoppio terribile che mette paura agli abitanti dell’intero quartiere, e che provoca un bilancio tragico: tre morti e quattro feriti. In pochi minuti la zona si popola di persone: soccorritori, parenti, abitanti del quartiere. Prende il via una ga-

ra di solidarietà densa di ansia e di terrore, della paura di trovare sotto quel cumulo di macerie tante vittime. Si comincia a scavare e mentre i lavori procedo-

Zang Ziyi quasi nuda sulla spiaggia fa inferocire i cinesi: «È una vergogna» LA foto a fianco è no diventata un caso internazionale e un "cult" su molti siti internet: Zang Ziyi, star del film "La Tigre e il Dragone", appare in bikini con il facoltoso uomo d'affari Vivi Nevo. I due sono stati "immortalati" sull'isola caraibica di St. Barts. Su Internet è stata pubblicata una sequenza fotografica che in Cina non è piaciuta, scatenando la rivolta su molti siti web. Le immagini sono state giudicate volgari e scostumate. "Una vergogna per tutta la Cina". Ora le autorità cinesi, pressate dalla popolazione in rivolta sta pensando a delle ritorsioni nei confronti della bellissima Zang Ziyi. Dagli ambienti vicini all’attrice, però, si parla di un pentimento di Zang e della promessa solenne che farà ai suoi concittadini di non rivedere mai più Vivi Nevo.

no i timori trovano conferma. «E' un inferno – dicono i soccorritori – una cosa terribile», ma non si fermano a parlare più di tanto con i giornalisti, c'è da lavorare. In breve i soccorsi arrivano e si mettono al lavoro. Arriva anche il sindaco, Michele Emiliano. Le ricerche proseguiranno anche durante la notte ma il bilancio pare ormai definitivo. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giovanni Micunco, ha parole di elogio per tutti, per i suoi uomini e anche per i carabinieri e i poliziotti: «Sono stati commoventi – afferma – e lo dico senza retorica». Armando Damiani

Harry offende i Reali cercano di “tamponare”

IL settimanale britannico News of the World ha messo sul suo sito un filmato del 2006 in cui il principe Harry di Windsor, pronuncia battute dal sapore razzista contro arabi e pachistani. Buckingham Palace ha dovuto cercare di giustificarsi.

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giusta, non è giusto», ha gridato la figlia di Nicola Sassanelli quando ha capito che il padre era morto. La ragazza, poco più che ventenne, era stata una delle prime a raggiungere il luogo del crollo e da subito aveva detto di avere un brutto presentimento sulle sorti del padre che viveva in quella palazzina dopo la separazione dalla moglie. Una tragedia sulla quale ora bisognerà compiere i dovuti accertamenti per dare una spiegazione a tutto: quello che finora pare certo è che l’esplosione sia avvenuta per una fuga di gas - lo stabile non era servito dal metano di città – da una bombola probabilmente in un appartamento al primo piano dello stabile. Ma saranno ora gli investigatori a far luce sul terribile episodio. Ora quello che resta è il dolore di una intera città. E per domani il sindaco, Michele Emiliano, ha proclamato il lutto cittadino. Luisa Amenduni

Anche gli uomini indossano il bikini CHE anche gli uomini si facciano depilare, da un po' di anni non è più una novità. La voglia di essere glabri e levigati come le donne si è diffusa tra i maschi dell'Occidente come un virus: per cui centri di estetica e Spa per soli uomini sono sorti in tutta Europa e negli Stati Uniti, pieni di signori virili che fanno la coda per far sparire i peli con vari metodi. Ma adesso l'uomo del XXI secolo ha fatto un altro passo avanti sulla strada per identificarsi col suo oggetto del desiderio, ossia con la femmina: il "bikini". Non nel senso che indossa il due pezzi in spiaggia, ma in

quello della depilazione, così chiamata, che le donne fanno da tempo prima appunto di mettersi il costume per andare in spiaggia. Cioè in mezzo alle gambe. Nella zona più intima del corpo. E in quella, se ci passi sopra la ceretta, più dolorosa.


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Primo piano

Lunedì 12 gennaio 2009

Primo piano

Lunedì 12 gennaio 2009

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LA PROVOCAZIONE

I nodi della politica

«Si vergognano del lavoro che fanno»

Statali sotto accusa dal ministro Brunetta

Sulle intercettazioni il Carroccio ribadisce la necessità di utilizzarle per i reati di pubblica amministrazione

Pdl: dialogo o avanti da soli Berlusconi incalza sulla giustizia Il Pd apprezza il “metodo Fini”

Berlusconi arriva a Palazzo Chigi. A destra il presidente della Camera Fini Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta

di MARCELLO CAMPO ROMA – Sulla riforma della giustizia i poli continuano a punzecchiarsi reciprocamente. Tuttavia, nonostante persistano diffidenze e perplessità, tra maggioranza e opposizione resiste un clima di moderato ottimismo circa la possibilità di rilanciare il dialogo per raggiungere soluzioni condivise, così come auspicato con vigore dal Colle nel messaggio di fine anno. Da un lato il Pdl, con Silvio Berlusconi in testa, sostiene di essere disponibile al confronto, ma di essere comunque determinato ad andare avanti, eventualmente, anche da solo. Il Pd replica che «Berlusconi è sempre il solito» e che «aspetta di veder le carte», tuttavia ribadisce che la via giusta è quella indicata dal presidente della Camera e esorta il premier a prenderne atto seguendo il cosiddetto «Metodo Fini». Intanto, sulle intercettazioni continua il dibattito interno alla maggioranza tra premier e Lega. Collegandosi telefonicamente con Roccaraso, Berlusconi assicura di non aver fatto alcuna retromarcia e di non aver mai voluto escludere le indagini sulla corruzione. Ma il Carroccio va avanti e conti-

nua a incalzarlo. Non basta allargare l’uso di questo strumento d’indagine alla lotta alla corruzione, ma, avverte il capogruppo Roberto Cota, bisogna anche difendere le indagini su tutti i reati contro la Pubblica Amministrazione. Sul fronte della giustizia Berlusconi, nonostante le sue parole siano piene di scetticismo, sceglie tuttavia toni meno tranchant nei confronti dell’opposizione: «Io non so se queste speranze, che sono scritte sui giornali di oggi, possano trasformarsi in realtà, ma sono sicuro che stavolta la riforma della giustizia la faremo:

con la sinistra – osserva il premier - se possibile, con la maggioranza, se la sinistra non vorrà partecipare. Il piano di riforma lo abbiamo chiaro». Anche il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, è su questa linea: «Dal federalismo alla riforma della giustizia, sul tavolo ci sono più di un’occasione di confronto tra i poli. Anche le più alte cariche dello Stato si sono mosse in questo senso offrendo contributi e spunti di riflessione. Spetta all’opposizione farsi avanti. Capiamo che Veltroni sia costretto a dire bugie e offese contro il governo nel tentativo di occultare la crisi del Pd, ma

questo gioco deve cessare. Altrimenti andremo avanti da soli». «'Come fa sempre – commenta la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro – Berlusconi si dice d’accordo con tutti i suoi alleati per evitare polemiche. Oggi si dice d’accordo con le parole di buon senso di ieri di Fini. È sempre il solito spettacolo». Tuttavia, aggiunge: «Noi abbiamo le nostre proposte e siamo disposti ad un confronto. La sede della discussione è il Parlamento. Lì aspettiamo i testi del governo. Quando arriveranno, conosceremo le reali proposte della maggioranza. Fino ad allora eviterei di correre dietro a

dichiarazioni o ad interviste degli esponenti della maggioranza». A favore del «Metodo Fini», si schiera anche il ministro della Giustizia ombra del Pd, Lanfranco Tenaglia:“A Berlusconi che continua con diktat e ultimatum diciamo che non è questo il sistema per arrivare ad un confronto serio e di merito. Il Pd continua a ritenere, invece, che sia il metodo che il merito proposti dal presidente Fini siano la base più utile per arrivare a una riforma davvero condivisa, senza strappi, alla Costituzione e nell’interesse di tutti. Berlusconi, per una volta, compia un atto di umiltà e prenda esempio».

EXTRACOMUNITARI

La Lega non molla e ripropone la tassa sui permessi di soggiorno ROMA - La Lega non si dà per vinta ed al Senato riproporrà la tassa di 50 euro sui permessi di soggiorno per gli immigrati bocciata prima da Fini e poi da Berlusconi a nome del governo. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni si è detto sorpreso per il no del governo. Anche perché, ha ricordato, una tassa di 200 euro sulla richiesta del permesso di soggiorno è prevista in un disegno di legge sulla sicurezza, voluto da tutta la maggioranza, che andrà in aula domani al Senato. Noi «volevamo fargli lo sconto», ha affermato Maroni, portando la tassa da 200 a 50. «Hanno bocciato i 50 euro? Torneremo ai 200». Il partito di Bossi insiste nella sua

proposta, non ritenendola «iniqua» perché è una forma di «compartecipazione di chi lavora ed è presente sul nostro territorio». Ed è una tassa, fa presente il presidente della commissione Bilancio della Camera, Giancarlo Giorgetti, che si trova in tutti i paesi europei «senza che nessuno si inventi accuse di razzismo». E, sempre in tema di immigrazione, ieri è stata la giornata dello scontro tra il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis. Il titolare del Viminale ha ribadito, infatti, un’idea che non piace affatto al sindaco della maggiore delle Pelagie, Bernardino de Rubeis, che ha sollecitato l’inter-

vento del Papa sull'emergenza immigrazione. A detta di Maroni, sarà Lampedusa l’ultimo approdo italiano dei viaggi della speranza. I migranti che giungeranno sull'isola resteranno lì, in attesa del rimpatrio, e non verranno trasferiti in altri centri del Paese. Anche se la capienza massima della struttura d’accoglienza dovesse essere superata. A non convincere De Rubeis è proprio la politica del Viminale sui rimpatri coatti dall’isola. «E' impraticabile – spiega – e sarà causa di problemi seri di ordine pubblico». Secondo il sindaco nessun volo diretto potrà partire dalla maggiore delle Pelagie.

Il premier garantisce comunque su Malpensa

Per Lufthansa è tardi partita chiusa con Air France ROCCARASO (AQ)– Silvio Berlusconi riconosce che la partita sul partner di Alitalia si è ormai chiusa in favore di Air France visto che per Lufthansa è ormai troppo tardi. Nel farlo, però, rassicura la Lega sul destino di Malpensa, garantendo che lo scalo varesino non sarà danneggiato dalla scelta del partner, ma anzi avrà un maggiore traffico passeggeri proprio grazie all’ingresso di altre compagnie aeree. «Non credo che ci siano più i tempi per l’inserimento di Lufthansa in una trattativa che è molto avanzata fra Alitalia e Air France», premette Berlusconi in collegamento telefonico da Milano con “Neveazzurra”, la kermesse organizzata da Fi-Pdl sulla neve di Roccaraso. «Air France – sostiene il premier – ha approvato un accordo che è molto vantaggioso per Alitalia, mentre Lufthansa non ha mai avanzato proposte concrete». Anche l’ultima lettera inviata al presidente di Cai-Alitalia, Roberto Colaninno, sottolinea, «parlava di un generico interesse al mercato italiano, ma non c'era nessuna pro-

posta concreta che potesse essere messa sul tavolo accanto a quella di Af». Dalla Germania, aggiunge, non è arrivata «nemmeno una richiesta di termini per presentare una proposta». Insomma, anche se «la decisione spetta a “nuova Alitalia” e il governo non deve intromettersi», non ci dovrebbero essere sorprese e alla fine a spuntarla sarà il vettore francese. «Ma questo – aggiunge subito il premier – non significa che venga abbandonata Malpensa come hub, perchè c'è tutta la convenienza di usare lo scalo per la nuova Alitalia con tutti i voli possibili». Inoltre, prosegue Berlusconi, «c'è l'emendamento approvato che prevede che gli slot che Alitalia non dovesse utilizzare saranno oggetto di trattative bilaterali». Ecco perchè, sottolinea, «non c'è nessuna preoccupazione seria per Malpensa, che avrà gli stessi flussi di passeggeri e forse anche di più grazie all’ampliamento alle altre compagnie straniere». Il Cavaliere non rinuncia a qualche stoccata all’indirizzo dell’opposizione: parla di «pro-

fonda disonestà della sinistra» che ha accusato il governo di aver «addossato i costi» dell’operazione sugli italiani. Per Berlusconi, le cosa stanno diversamente, visto che «Air France avrebbe acquistato a condizioni più negative per noi rispetto a quello che è successo con i partner della nuova compagnia di bandiera». Parte, dunque, il conto alla rovescia per il decollo della “Nuova Alitalia”: se tutto va bene, martedi 13 alle sei del mattino il volo Az205 in partenza da Londra Heathrow per Roma, dovrebbe dare inizio ai collegamenti della nuova compagnia di bandiera italiana. A mettere in dubbio ora e data di decollo dell’aviolinea nata dal matrimonio tra la “moribonda” Alitalia e l’Air One sono i lavoratori e i sindacati: sia gli autonomi del Sindacato dei lavoratori (SdL) sia le quattro organizzazioni di categoria aderenti a Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Sul fronte dei rapporti sindacali, i problemi nascono in relazione alle assunzioni del personale dalla vecchia Alitalia e all’esternalizzazione di alcuni servizi come le pulizie.

RENATO Brunetta, il vulcanico ministro della Pubblica amministrazione torna a sferzare la burocrazia e la classe impiegatizia auspicando che l’Italia possa uscire dall’attuale crisi economica come un «paese diverso». «Dobbiamo instillare il senso di responsabilità con un bastone. E la carota è l’orgoglio», dice nel corso di un dibattito a Neveazzurra, il seminario invernale di Roccaraso organizzato da Forza Italia. Un concetto che il ministro completa con un frase che fa però insorgere l’opposizione. «Se uno ora fa il professore, il burocrate, l’impiegato al catasto si vergogna di dire quello che fa. Se invece dice al figlio “faccio il tornitore alla Ferrari”, lo dice con il sorriso, con orgoglio e dignità. L'impiegato no. Io vorrei che la nostra burocrazia fosse come la Ferrari. Perchè non puo?». Il fuoco di fila dell’opposizione è aperto dall’ex ministro della Funzione pubblica, l’esponente del Pd Linda Lanmzillotta che replica a muso duro all’attuale ministro: «Si vergogni piuttosto lui e chieda scusa agli italiani per tutto quello che non funziona e contro cui si scontrano ogni giorno cittadini ed imprese», afferma chiarendo: «Se Brunetta vuole davvero il sostegno del Pd per portare avanti le riforme dell’amministrazione pubblica nell’interesse del paese, allora

Dure critiche da sindacati e opposizione

Il centrodestra detta l’ultimatum sulla commissione: i due poli sulla stessa lunghezza d’onda

Da Damiano e Fioroni critiche ai personalismi e al prevalere del linguaggio delle poltrone sulla concretezza

Anche il Pdl scarica Villari, soluzione vicina per la vigilanza

Pd, tensioni dalle periferie. Veltroni invita alla coesione

Di MARIAELEONORA LESTINGI ROMA - Potrebbe risolversi a breve l'impasse della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai dopo che ieri, in una lettera al Corriere della Sera, i capigruppo del Pdl di Senato e Camera hanno comunicato che gli esponenti del centrodestra non parteciperanno ai lavori fino a quando il presidente Riccardo Villari non rassegnerà le dimissioni. L'elezione del senatore del Pd, avvenuta con i voti della sola maggioranza, è stata fortemente contestata dal Partito democratico e dunque la decisione dei capiguppo Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto «costituisce un fatto politicamente rilevante e introduce nella vicenda nuovi e utili elementi per una soluzione

politica e non regolamentare», ha osservato il presidente di Palazzo Madama Renato Schifani. «In ogni caso - ha aggiunto - sarà la Giunta per il regolamento, già convocata per martedì mattina, ad assumere le proprie valutazioni». Cicchitto ha poi spiegato che è stata offerta all'opposizione «una soluzione politica, che esclude l'inaccettabile ipotesi di risolvere la questione per via regolamentare, dato che le riserve avanzate da molti costituzionalisti che contestano la legittimità della rimozione di un presidente di commissione regolarmente eletto sono condivisibili». Il Pd si è detto soddisfatto del passo compiuto dal Pdl. «È da valutare attentamente e può contribuire a trovare una soluzione posi-

tiva e funzionale per la stessa Commissione», ha commentato Giorgio Merlo, vice presidente della commissione Vigilanza Rai. «Ho molto apprezzato l'iniziativa dei vertici dei gruppi parlamentari del Pdl - ha spiegato la presidente dei senatori democratici Anna Finocchiaro - si tratta di un gesto politico importante e un'assunzione di responsabilità che riconosciamo». Plauso al Pdl è arrivato anche dalla Lega, «ma è ora di approvare un documento bipartisan per far dimettere Villari», ha proposto il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli. L'iniziativa della maggioranza non ha convinto invece Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv in un primo momento candidato dell'opposizione alla presidenza della

Commissione Rai, ma bloccato dal veto del Pdl. «Il centrodestra - ha affermato Orlando - si è imbrogliato nel suo stesso imbroglio parlamentare ed istituzionale e adesso ritiene urgente far decadere quel presidente della Commissione di Vigilanza Rai che avevano opportunisticamente eletto». Reazioni negative sono arrivate anche dall'Udc e dalla Dca. «Il Pdl per la Vigilanza prima si inventa la presidenza Villari, poi lo scarica. O soffre di schizofrenia politica o di scarsa preveggenza», ha dichiarato Maurizio Ronconi che ha accusato il Pdl di «dilettantismo politico». Infine, Marco Pannella, ha accusa il Pdl di rendersi «complice» del non funzionamento della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

di ALESSANDRA CHINI

Riccardo Villari

ROMA, 11 GEN – Dal Nord a Napoli, passando per Firenze e Pescara, il malumore dei territori è tangibile all’interno del Pd. Tanto che il giorno dopo la riunione del coordinamento dei “democrats” delle otto regioni settentrionali, che punta a farsi sentire a livello nazionale, il segretario Walter Veltroni torna a chiedere coesione. «Mandare tutto al diavolo? – scandisce in una intervista all’Unità – Non ho il diritto di farlo. Anzi, ho più entusiasmo e determinazione che mai». Per questo Veltroni chiede però «per i prossimi mesi a tutti i dirigenti locali e nazionali di usare le loro energie per contrastare gli altri e non alimentare ogni giorno il disegno di chi punta a liquidare il Pd».

Intanto, mentre Enrico Morando è al lavoro a Napoli e Vannino Chiti si appresta a tentare di sbrogliare la matassa di Firenze, al responsabile organizzativo del partito, Beppe Fioroni, viene affidato il compito di riallacciare il dialogo con gli amministratori locali in una assemblea con tutti i rappresentanti dei territori che si terrà il 7 febbraio a Bologna e aprirà la campagna elettorale per le amministrative. «È un tentativo troppo tardivo di riallacciare i contatti con la periferia – commenta, però, un dirigente del Pd -, ormai dopo i casi di Pescara o Firenze gli amministratori si sentono lasciati soli e non si impegneranno nemmeno nella campagna elettorale». Cosa che porterebbe a conseguenze traumatiche anche in vista delle europee di giugno con i sondaggi già non favore-

voli al Pd». «Un flop a quella consultazione creerebbe le condizioni – spiegano da ambienti rutelliani – per una rottura di quell'area ma non tanto per una convergenza nell’Udc, quanto piuttosto per la creazione di un soggetto nuovo. Come è evidente, quindi, le polemiche a livello territoriale si intersecano con quelle nazionali. In particolare con le velleità di leadership più o meno dichiarate». «L'assurdo – attacca Cesare Damiano – è che abbiamo le correnti e non il partito. Il principale partito dell’opposizione deve cambiare registro, scegliendo il linguaggio della concretezza invece che quello delle poltrone». «La situazione – dice anche Fioroni – è pirandelliana. Zingaretti, Soru, Enrico Letta sono personaggi in cerca d’autore. Vogliono tutti fare il leader e il loro ruolo viene

lavori con sobrietà e concretezza e faccia meno insopportabile demagogia». Contro le «vergognose parole di Brunetta» si scagliano gli esponenti della sinistra Paolo Ferrero, segretario di Prc, e Gianni Pagliarini, responsabile lavoro del Pdci. «Le parole, lo stile e le politiche del ministro Brunetta contro i lavoratori pubblici, la loro dignità e i loro diritti dovrebbero portarlo a fare una sola cosa – afferma Ferrero – e cioè dimettersi». Contro il ministro anche il verde Angelo Bonelli: «Per riformare la pubblica amministrazione, cosa necessaria – sostiene – non c'è alcun bisogno di insultare i dipendenti». A difesa di Brunetta il vicepresidente della Commissione lavoro della Camera, Giuliano Cazzola (“ha dalla sua parte l'opinione pubblica», dice) e il premier Silvio Berlusconi che elogia il suo operato e afferma: Dobbiamo fare di tutto perchè continui così». Immediata anche la replica del segretario generale della Funzione pubblica Cisl, Giovanni Faverin alle dichiarazioni del ministro: ««I dipendenti pubblici onesti sono orgogliosi di dire ai propri figli ciò che fanno. Sbaglia dunque il ministro a pensare che manchi orgoglio ai dipendenti statali onesti che sono la stragrande maggioranza dei più di tre milioni di lavoratori pubblici del nostro paese»

prima del progetto». Parole che innescano una immediata reazione. «A Roma, in una situazione difficilissima – attacca Zingaretti – siamo impegnati a rilanciare il profilo riformista e innovatore del Pd e chiederei al gruppo dirigente nazionale se proprio non ce la fa ad aiutarci, almeno di lasciarci stare e non fare danni». Affermazioni alle quali non mancano di replicare gli ex Ppi con Giorgio Merlo e Lucio D’Ubaldo, che taccia Zingaretti di ragionare «da ex giovane comunista». Resta, infine, la posizione iper-critica dei parisiani. «Veltroni – attacca Parisi – dimentica che Penelope non tesseva e disfaceva la tela d’accordo con i Proci, ma contro i Proci. Lo faceva perchè sapeva che Ulisse sarebbe tornato. Noi quella speranza l’abbiamo persa»

Nicola Zingaretti


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Primo piano

Lunedì 12 gennaio 2009

Primo piano 7 Il Caleidoscopio delle sorelle Mariana e Romina Bochicchio Lunedì 12 gennaio 2009

L’altra Lucania

Un laboratorio speciale nato dalla solidarietà

Il sindaco Salinardi e il consigliere Scaglione hanno capeggiato la delegazione italiana

San Rocco unisce Ruoti e l’Argentina di RAFFAELLA BISCEGLIA LA COMUNITA’ lucana di Ruoti a Buenos Aires, ha festeggiato con maggiore fervore le festività natalizie, con l'arrivo della statua di San Rocco. Il santo patrono di Ruoti, protettore dei pellegrini e degli ammalati contagiosi, è stato donato personalmente dall'imprenditore Angelo Salinardi, sindaco di Ruoti, che ha voluto incontrare tutti i suoi concittadini emigrati negli anni 1948 e 1950. Molti di loro non sono mai ritornati in Italia. Alcuni - gli emigrati di seconda generazione hanno invece rivisto i propri parenti qualche anno fa, ma l'incontro organizzato dal presidente della Federazione ruotese, Vito Antonio Bochicchio, ha permesso loro di rivivere e rafforzare l'intensità affettiva verso il piccolo centro lucano che ha dato loro i natali. Il sindaco di Ruoti è stato accompagnato dal vice presidente della Commissione dei Lucani all'estero, Luigi Scaglione, che in forma privata ha portato il saluto della Regione Basilicata rappresentando loro l'affetto e la riconoscenza per le attività lavorative e sociali che da sempre contraddistinguono l'emigrazione lucana nel mondo, elementi molto considerati dalle istituzioni governative dei Paesi ospitanti i nostri corregionali, in questo caso dallo Stato argentino. Ad accompagnare la piccola delegazione lucana anche Giuseppina Creddo, insegnante dell'istituto comprensivo “M. Carlucci” di Ruoti, socia onoraria e rappresentante legale dei ruotesi in Argentina. Alla manifestazione, svoltasi nella sede dell’associazione ruotese, hanno partecipato circa 150 iscritti con la presenza del console generale d'Italia a Moròn, Giuseppe Bolognini, del presidente del Comites di Moròn, Francesco Rotundo, del componente della Commissione Regionale dei Lucani all'estero, Giuseppe De Bonis, del presidente onorario Gerardo Capace e del sacerdote italiano Claudio Pulli, incaricato presso la chiesa di Santa Maria Auxiliadora in Ramos Mejìa. Il mo-

Foto in alto: Incontro della federazione Lucani a Baires. A sinistra: Inaugurazione della statua a Baires

A sinistra Vito Bochicchio e il console Bolognini Sopra il sindaco di Ruoti Salinardi insieme al presidente Bochicchio

IL CALEIDOSCOPIO è un laboratorio speciale nato dall'encomiabile idea di suffragio sociale che porta la firma di due giovani ruotesi residenti in Argentina: Mariana e Romina Bochicchio direttrici della scuola e insegnanti presso l'associazione che si occupa di bambini svantaggiati, promuovendone l'integrazione e finalizzando il potenziamento delle abilità attraverso la musicoterapia e tante altre attività manuali e sportive. Il laboratorio (taller in Argentina), è ubicato in grandi locali, attigui alla sede dell'Associacion ruotese il cui presidente è Vito Antonio Bochicchio, agrimensore, professionista ben conosciuto in città e padre delle coordinatrici della scuola. Un entusiasmo e interesse nei confronti dei meno fortunati che Vito Antonio ha trasferito alle due figlie, quando riceve in gestione, dall'ordine dei Salesiani, un terreno e dei locali che grazie all'impegno e alla giusta attenzione del presidente dei ruotesi di Buenos Aires, oggi sono un luogo di aggregazione culturale e sportivo. I campi da tennis, le moderne palestre e un circolo ricreativo aperti al pubblico, sono il sostegno delle attività dell'associazione e del laboratorio che vede riunire tanti giovani portatori della sindrome di Down ed esprimere tanta felicità e sensibilità che solo quei curiosi visetti sanno trasferire. E proprio i loro particolari sorrisi ed abbracci accolgono sinceri la delegazione italiana costituita dal sindaco Angelo Salinardi e il vice presidente della Commissione dei Lucani all'Estero, Luigi Scaglione che, emozionati dall'accoglienza, dedicano un lungo pomeriggio a guardare i lavori realizzati nel laboratorio, dai quadri ricchi di colori che esprimono felicità per la vita e per le gite svolte durante i periodi estivi, ai prodotti alimentari, marmellate e sottooli che venduti, contribuiscono a sostenere le spese per l'acquisto dei materiali di consumo della scuola o a finanzia-

Mariana Bochicchio e una sua allieva

re i corsi di computer, di teatro, di folklore, di giardinaggio e di arti manuali. Chi si sente maggiormente a casa è Giuseppina Creddo, insegnante elementare presso l'Istituto Comprensivo “M. Carlucci” di Ruoti che insieme alla delegazione lucana ha raggiunto l'Argentina ma che già in altre occasioni ha conosciuto i ragazzi che l'abbracciano affettuosamente. Ed è proprio Giuseppina Creddo la promotrice del “Proyecto Solidaridad” nato negli anni scorsi che ha attivato la collaborazione dell'Istituto scolastico di Ruoti che attraverso una sot-

toscrizione ha raccolto 10.000 euro destinati alle attività de el Taller Caleidoscopio sito in una bella e tranquilla zona di Ramos Mejìa a circa 30 chilometri da Buenos Aires. Attivarsi per la solidarietà sociale in Argentina è davvero bontà di animo perché i problemi sono tanti e le istituzioni locali non sono di certo generose nell'elargire contributi in denaro vista la complicata e poco stabile situazione economica della nazione, una goccia che soltanto un oceano di sensibilità, la sensibilità della gente lucana, contribuisce a custodire e perpetuare.

UNA FAMIGLIA ALLARGATA

Il coraggio di chi ha lasciato il cuore in

La Federazione Il saluto Le due bandiere nazionali guardate con il medesimo affetto da persone divise in due amori mento più emozionante della serata si è creato davanti alle due bandiere nazionali che, dispiegando i propri colori, hanno dato voce al pubblico argentinoruotese che ha intonato i due inni nazionali a testimonianza delle proprie origini e di riconoscenza per l'accoglienza, al Paese di arrivo. Il sindaco Salinardi ha esposto ai concittadini parte delle attività svolte dall'amministrazione comunale a favore della viabilità, del recupero ur-

bano e della costruzione dei centri di associazione sociale e sportiva e a conclusione della serata, declamando alcune poesie in dialetto ruotese, ha riportato alla memoria dei presenti alcune tradizioni popolari. La benedizione della statua di San Rocco, commissionata e donata personalmente da Angelo Salinardi è custodita presso la sede dell'Asociacion Ruotese, Cisneros 1001 in Ramos Mejìa Buenos Aires.

LA PRESENZA lucana in Argentina, dall'ultimo censimento risulta essere di circa 600.000 persone, praticamente un'altra Basilicata nel Paese dell'America del Sud. L'emigrazione più imponente inizia subito dopo la seconda guerra mondiale, l'Italia, devastata dalla guerra non era in grado di assicurare grandi certezze e in molti, da tutta la nazione raccolgono l'invito, tramite le grandi agenzie del lavoro internazionale, di trasferirsi al di là dell'oceano. Sono in tanti che vendono quel poco che hanno, sono in tanti che partono con in tasca il solo biglietto pagato con i soldi racimolati dai parenti che restano in Italia in attesa di essere chiamati, sono in tanti che vendono l'unico, piccolo pezzo di terra di loro proprietà. Lunghi giorni di traversate, ammassati nelle stive delle navi che partono dal porto di Napoli e Genova, uomini dalle braccia forti che raggiun-

gono chi aveva tentato fortuna prima di loro, mariti che lasciano mogli e figli a casa, ragazzi che portano nel cuore il viso delle madri bagnato di lacrime. La storia delle emozioni legate all'emigrazione pare abbia lo stesso copione e si svolge nello stesso identico modo ad ogni latitudine ma, chi è arrivato in Argentina ha subito una doppia beffa dal destino: lasciare la propria terra di origine ed assistere alla dittatura di un regime e di tante altre traversie politiche di una nazione sempre instabile dal punto di vista politico ed economico, una improbabile ricchezza accantonata a volte svolgendo più di un lavoro, all'alba presso i mercati generali, a metà giornata presso gli attracchi portuali, la sera come venditori ambulanti, strilloni di strada o lavapiatti nei ristoranti o dei salotti culturali. E poi di colpo il panico della rivolta popolare, della dittatura che azzera tut-

Italia e ha faticato a farsi strada in Argentina

delle associazioni I lucani di Buenos Aires in Federazione

Una doppia beffa dopo la dolorosa emigrazione

to tranne la paura di non sapere cosa fare: niente soldi per pagare il biglietto di ritorno, niente soldi per continuare a restare. E allora in molti si chiedono “chi siamo? Italiani non più perché il nostro Paese è lontano, argentini nemmeno perché il governo ci ha espropriato di tutto. Qualcuno tenta una seconda emigrazione verso l'Australia e l'America del Nord o verso il Canada dove tutt'ora risiedono, altri ascoltano le parole mormorate sottovoce dalle loro mamme e mogli: “nata votà a partì? Nata vota senza

na casa? Nata vota tutt' dacc'ap?” E quindi restano, stringono i denti in silenzio, uomini che piangono di nascosto la disperazione di aver lasciato il proprio cuore in Italia, in Basilicata o a Ruoti in questo caso e spesso ascoltando la musica del tango argentino che nelle sue canzoni urla la disperazione di un popolo ferito costretto sempre a ripartire daccapo, rivede se stesso e si accorge di non essere solo nella disperazione e quindi con la forza resiste e va avanti. E vanno avanti Francesco Netri, Gerardo

Capece, Canio Nicola Iacouzzi, Giuseppe De Bonis, Antonio Bucico, Gaetano Sabbatella, Francesco Piscinne, Lucio Cifarelli, Vito Antonio Bochicchio, Maria Faraone, Antonia Mariano, Maria Lucia Potenza, Gerardo Di Paolo, Nicola Mancino, Nicola Tedone, Mario Rizzo, Giovanni Caggiano e tanti tanti altri lucani in Argentina. La sede regionale della Federazione è stata realizzata su un terreno acquistato dalla Regione Basilicata nel 1999 e il fabbricato su due piani costruito in Avenida de los Corrales

nella Capitale Federale di Buenos Aires, ospita al piano terra un grande salone per le riunioni e le feste, mentre al primo piano è stata arredata una biblioteca, la sala computer, la segreteria e altri due uffici. Giuseppe De Bonis assunse per primo la carica di presidente, oggi ricopre la carica di consultore, mentre Lucio Cifarelli, presidente in carica e sarà lui ad inaugurare tra qualche mese il poliambulatorio medico destinato all'assistenza specialistica degli italiani e non solo. I lavori sono quasi al termine e si

aspetta di definire le collaborazioni con il personale medico e paramedico argentino e italiano che offrirà volontariamente la propria opera di solidarietà. La Faba (Federazione Associazioni della Basilicata in Argentina) ha sede in Buenos Aires e attualmente ha in carica il seguente direttivo: Lucio Cifarelli di Sant'Arcangelo (presidente), Anna Maria Claps di Pietragalla (vice presidente), Michele Angelo Di Grazia di Calvello (segretario), Rocco Terracina di Senise (Tesoriere), Rocco Baldassarre di S. Chirico Nuovo,

Giuseppe Laurino di Sant'Angelo Le Fratte, Manuel Liuni di Forenza, Graziella Alvarez Perretta di Francavilla in Sinni, Lucia Martino di Ripadandida, Francesco Lizzaro di Baragiano, Antonio Cumuniello di Acerenza, Domenico Di Giano di Rotonda, Gaetano Sabatella di Brienza, Gerardo Pinto di Pescopagano, Vincenzo Pugliese di Rosario B.A., Carlo A. Calcagno di Mendoza, Giuseppe De Bonis (Consultore) di Pietragalla. Le associazioni iscritte alla Federazione sono 33 e corrispondono ai lucani di

Barile, Baragiano, Brienza, Calvello, Cancellara, Castelgrande, Forenza, Francavilla in Sinni, Maschito, San Chirico Nuovo, Ripacandida, Pietragalla, Sant'Arcangelo, Senise, Viggianello, Tramutola, Pescopagano, San Michele Arcangelo, Mutuo Soccorso, Lucani in Cordoba Lucani in Junìn, Lucani in Tandìl, Lucani di San Nicolàs, Famiglia Basilicata, Lucani in Necochea, Lucani in Pergamino, Centro Lucano - Beriso - Ensenada - Mar de Plata - Bahia Blanca. 1. continua


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Primo piano

Lunedì 12 gennaio 2009

La guerra in Medio Oriente Razzi di Hamas esplodono vicino Beer Sheva e Netivot, ma non provocano vittime

Avanzata verso Gaza City Gli israeliani in direzione dei centri abitati. Uccisi trenta palestinesi di FURIO MORRONI TEL AVIV/GAZA – Le truppe israeliane hanno continuato ieri la loro avanzata in direzione dei principali centri abitati della Striscia di Gaza, compresa Gaza City dove si sono registrati violenti scontri a fuoco in cui sono rimasti uccisi una trentina di palestinesi, la metà dei quali civili. Tra i combattenti rimasti sul terreno ce ne sarebbe anche uno di origine saudita che si chiamava Abu Muhammed al-Mari ed era residente a Medina. A quanto pare era entrato a Gaza passando attraverso i tunnel per il contrabbando scavati sotto i 15 km di confine con l’Egitto. In giornata sono proseguiti anche i lanci di razzi palestinesi verso Israele, ma in misura molto minore che nei giorni scorsi. Razzi Grad da 122mm sono esplosi presso Beer Sheva e Netivot, a decine di chilometri dalla Striscia, senza provocare vittime. L’ultimo bilancio di morti e feriti, riferito dall’agenzia di stampa palestinese Maan, sarebbe di almeno 878 persone uccise e circa 3.700 ferite da quando, il 27 dicembre, Israele ha lanciato l’offensiva militare 'Piombo fuso' contro Hamas. Si tratta comunque di stime approssimative in quanto si presume che altri cadaveri si trovino sotto le macerie di edifici bombardati. Il governo israeliano, dal canto suo, ha detto ieri di essere deciso a continuare le operazioni militari contro Hamas, nonostante le pressioni internazionali, ma ritiene anche

Il fumo sale dalla città di Gaza dalle rovine di un fabbricato colpito dai missili dell’operazione “Piombo fuso”. Nella foto si vedono chiaramente gli uccelli che volano spaventati lontano dal luogo dove si è verificata l’esplosione

– così ha detto il premier Ehud Olmert – «di essere vicino alla realizzazione degli obiettivi che aveva stabilito». Olmert ha aggiunto che Israele deve dar prova di tenacia e pazienza per evitare una conclusione delle ostilità che possa dare a Hamas il pretesto per affermare il pur minimo successo. Da parte sua, il generale israeliano Yoav Galant, responsabile dell’operazione 'Piombo fuso', ha chiesto a Olmert e al ministro della difesa Ehud Barak di dare il nullaosta all’avvio della «terza fase» dell’operazione che prevede il dispiegamento di decine di migliaia di ri-

servisti richiamati alle armi nei giorni scorsi. Galant ha inoltre ventilato la possibilità che l’esercito possa occupare di nuovo – ma per un periodo limitato – interi settori della Striscia di Gaza, in particolare il tratto di frontiera con l’Egitto al di sotto del quale passano oltre un migliaio di tunnel utilizzati per il contrabbando di armi verso il territorio palestinese. Proprio ieri schegge provocate da bombe israeliane cadute su questa linea di confine hanno ferito cinque poliziotti e due bambini egiziani residenti nella parte egiziana della città di Rafah.

Stranamente d’accordo egiziani, palestinesi di Abu Mazen e di Hamas e israeliani

Ma sul confine con l’Egitto nessuno vuole le truppe di REMIGIO BENNI IL CAIRO – Se c'è un elemento sul quale Egitto, Israele e il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) concordano in questo inizio d’anno tumultuoso per il Medio Oriente, caratterizzato dall’operazione israeliana 'Piombo Fuso' nella Striscia di Gaza, è che forze internazionali non devono essere dispiegate sul confine con l’Egitto, perchè «l'Egitto ha truppe in grado di controllare quella frontiera». Da angolazioni diverse – e con un risultato che per ironia della sorte è condiviso anche dagli integralisti di Hamas, nemico sempre più dichiarato degli altri tre in-

terlocutori – Abu Mazen chiede che quelle forze non vadano sul confine, ma siano destinate all’interno di Gaza e anche della Cisgiordania. E l’Egitto respinge quel dispiegamento perchè «le armi passano via mare e non dal confine terrestre». Il Cairo cerca così di riaffermare con orgoglio il proprio ruolo, con una strategia che gli sta costando però l’accusa di 'tradimento' da parte di molti arabi e musulmani, proprio per la concordanza della sua posizione con il governo di Tel Aviv. Sostiene il rifiuto egiziano e di Abu Mazen anche Israele. «Come potrebbero soldati danesi o svedesi impedire il contrabbando d’armi?» si è chiesto ieri il gene-

rale Amos Gilad, consigliere politico del ministro della difesa israeliano, che oggi sarà al Cairo per nuovi colloqui con i dirigenti egiziani. «Questa concordanza desta una certa sorpresa – osserva una fonte diplomatica non araba al Cairo – visto che, se l’Egitto è in grado di controllare la frontiera, che bisogno c'era di questi raid aerei per distruggere i tunnel tra Striscia di Gaza ed Egitto attraverso i quali Israele sostiene passino le armi per Hamas?». La risposta, forse, è che comunque l’Egitto sembra disposto ad accettare assistenza tecnica e finanziaria dalla Germania – offerta al Cairo dal ministro degli esteri tedesco Frank Walter

Steinmeier – per un miglior controllo di quella frontiera così 'porosa' e così difficile da gestire. La delicatezza delle mediazioni in corso è talmente evidente che ieri la Turchia ha mandato una sua delegazione a dar manforte all’Egitto nel confronto con quelle di Hamas arrivate sabato da Damasco e da Gaza: «Per la prima volta in questi giorni siamo riusciti a far passare tre palestinesi della Striscia attraverso il valico di Rafah», ha sottolineato l’ex ambasciatore egiziano in Israele Mohamed Bassiuni, durante una conferenza stampa promossa al Cairo dal Servizio Informazioni di Stato (Sis) e dal suo nuovo direttore, Ismail Khayat.

Le manifestazioni in Europa contro “Piombo fuso” destano collera a Tel Aviv: «Siamo stati fin troppo pazienti»

Una ragazza durante una manifestazione svoltasi ieri a Bruxelles, in Belgio mostra un cartellone con una bambola che chiedere la fine dei bombardamenti a Gaza che stanno provocando molte vittime fra i bambini palestinesi

di ALDO BAQUIS TEL AVIV – Le manifestazioni anti-israeliane svoltesi in varie città europee per protestare contro la operazione 'Piombo Fuso' hanno destato un senso di collera in Israele. Lo stesso premier Ehud Olmert ha notato in tono piccato ieri, durante la seduta del consigilio dei ministri, che «nessun Paese al mondo, anche quelli che ci fanno la predica, avrebbe mostrato un autocontrollo maggiore» di fronte ai ripetuti lanci di razzi sulle proprie città e sui propri civili. «Quelle manifestazioni creano anche in me una sensazione pesante, per la loro ipocrisia» ha detto all’Ansa Ben-Dror Yemini, uno dei principali editorialista del quotidiano Maariv. Yemini non è un sostenitore della destra. «Sono a favore – precisa – di uno stato palestinese, accanto ad Israele. Sono per l'iniziativa di pace saudita, anche per quella di Ginevra». Ma ciò non significa in alcun modo che Israele possa esimersi dalla lotta contro Hamas, «il cui scopo è di distruggere tutti gli ebrei, non solo Israele». In passato, nota Yemini, altri Stati si sono dovuti cimentare con l’Islam radicale. Ad esempio la Siria, nel 1982 «quando furono sterminate 20-30 mila persone nella città di el-Hama». L'anno

Il Viminale segue attentamente la protesta dei palestinesi in Italia ROMA–Il ministero dell’Interno, sta seguendo «con attenzione» le manifestazioni che i palestinesi stanno organizzando in diverse città italiane contro il bombardamento di Gaza «per evitare che una manifestazione legittima del proprio pensiero possa trasformarsi in un atto di violenza». Così il ministro dell’Interno Maroni dopo le iniziative contro gli attacchi israeliani nella striscia di Gaza che sabato hanno visto momenti di tensione a Milano, Torino e Firenze sui quali le forze di polizia stanno indagando. E ieri sono proseguite più pacificascorso, ricorda Yemini, anche il Libano dovette affrontare a Naher el-Bared l’Islam radicale. «Un campo profughi intero fu raso al suolo. Non ricordo che allora fossero inscenate nel mondo manifestazioni di protesta. Anzi, le autorità libanesi riscossero generali espressioni di consenso». Nei conflitti ci sono spesso vittime civili. L’Europa dovrebbe ri-

mente a Roma, Napoli e Verona. Del resto l’operazione militare israeliana 'Piombo Fuso' nella Striscia di Gaza –giunta al sedicesimo giorno – continua ad infiammare le piazze di molte città in tutta Europa oltre che in Italia (altri cortei sono in corso a Madrid, Londra, Bruxelles e Praga). Ma le manifestazioni hanno anche alimentato prese di posizione all’interno della maggioranza: ieri dalle pagine de 'Il Giornale' è intervenuto il ministro della Difesa Ignazio che ha detto «basta alle provocazioni degli islamici a Milano». cordare i duri bombardamenti della Nato in Jugoslavia nel 1999. Gli ospedali colpiti per errore, e gli ospizi. Centinaia di innocenti uccisi, «eppure Milosevic – nota – non minacciava certo di distruggere l’Europa». Yemini sposta la sua attenzione sull'Afghanistan. «Non c'è dubbio che là si trovi una estensione cancerogena dell’Islam ra-

Nella stessa occasione un altro oratore, il direttore del Centro Alti Studi Strategici di Al Ahram, Abdel Moneim Said, ha rilevato che il confronto in corso non si limita ai contendenti in campo, Israele e Hamas, ma riguarda l’intera area mediorientale in modo pesante. «Nel contesto della crisi economica mondiale, che ha i suoi riflessi anche da noi – ha osservato – l'impressione è che una forza di pressione coalizzata tra Iran, Hezbollah e Hamas, insieme a qualche altra capitale araba, stia puntando ad una crisi regionale per minare l'accordo di pace tra Israele ed Egitto e isolare quest’ultimo a favore di qualcun altro, non è chiaro chi».

dicale. In quei combattimenti purtroppo perdono la vita non pochi civili. Ma perchè mai è più giusto che soldati europei vadano a confrontarsi a grande distanza dall’Europa contro un nemico che certo non spara razzi su Madrid o su Roma, mentre sarebbe ingiusto per Israele combattere contro Hamas che rappresenta per noi un pericolo diretto ed anche maggiore? «Yemini precisa di non aver alcuna animosità nei confronti dei musulmani in quanto tali. Anzi, nota, «l'Islam radicale è innanzi tutto un nemico loro. Ha massacrato molti più musulmani che non israeliani o europei. Basti pensare all’Algeria, all’Iraq, al Sudan, all’Afghanistan». Alla vista delle immagini che giungevano sabato dall’Europa, nel vedere sfilare assieme gli atti-

visti islamici simpatizzanti di Hamas e Hezbollah con i militanti della sinistra progressista, ritiene che si sia creata una situazione paradossale. «Come spiegarsi che persone ultra-illuminate collaborino con persone ultra-retrograde?». Li unisce in apparenza lo stesso astio verso gli Stati Uniti ('il grande Satana') e contro Israele ('il piccolo Satana'). «Ma – dice – non capiscono che l’Islam radicale vuole anche l’Europa». Il futuro non è roseo, prevede Yemini. Lo allarma la «educazione all’odio», a Gaza come altrove, che a suo avviso avviene «anche nelle scuole dell’Unrwa», l’ente dell’Onu per i profughi palestinesi. «Finchè non sarà stabilito che questo tipo di educazione è vietata – conclude Yemini – l'Islam radicale continuerà a dare filo da torcere».


Lunedì 12 gennaio 2009

TANTA PIOGGIA MARTEDI' SULLA BASILICATA Nubi irregolari lunedì con deboli fenomeni. Piogge alluvionali martedì. Tempo instabile fino a venerdì con precipitazioni a carattere di rovescio. Migliora tra sabato e domenica con spazi soleggiati più ampi sul Tirreno. Sarà “colpa” delle continue nevicate sulle pianure del Nord Italia o, ancor più, dei 10 gradi sottozero registrati da quelle parti nelle ultime nottate; fatto sta che l'inverno 2008/2009 lascerà probabilmente un ricordo indelebile nella memoria di molti. Ma davvero ha fatto e fa più freddo che in passato? Dati alla mano, la risposta è No. Dicembre 2008 si colloca infatti al cinquantottesimo posto tra i più caldi degli ultimi 208. I dati sono dell'Istituto di scienza dell'atmosfera e del clima del Cnr di Bologna. Se consideriamo le temperature medie di ogni mese di dicembre dal 1980 ad oggi, troviamo infatti che dodici valori degli ultimi 28 anni sono inferiori a quelli del Dicembre 2008, e precisamente 2007, 2005, 2001, 1999, 1998, 1991, 1990,1988, 1986, 1983, 1981, 1980. Discorso diverso invece per la piovosità. L'ultimo mese dell'anno scorso, con una precipitazione totale pari a oltre il doppio della media climatologica di riferimento, si colloca al sesto posto nella classifica delle precipitazioni dei mesi di dicembre negli ultimi 208 anni. Per avere un dicembre altrettanto piovoso, bisogna risalire al 1872, a parte il 1959 che presenta una situazione molto simile al 2008. Il dicembre più piovoso dal 1800 ad oggi resta quello del 1825. E'un'analisi che trova riscontri oggettivi anche in Basilicata. Negli ultimi 60-70 giorni sulla regione è piovuto tantissimo. Ultimi in ordine di tempo gli oltre 40 mm caduti sabato scorso su Matera città o, più in generale, gli oltre 100 mm di media accumulati sull'intero territorio nei primi dieci giorni del 2009. Dati confortanti soprattutto per le riserve idriche, con la diga di San Giuliano ormai prossima alla quota di massimo invaso. Volendo comunque trovare un motivo per lamentarci, manca la neve sotto i 1200 metri e solo poche decine di centimetri sono presenti alle quote superiori. Impianti sciistici spesso chiusi quindi e amanti della neve costretti all'inattività. La settimana che si apre oggi offre purtroppo poche speranze a questa categoria di sportivi. Dal Nord Africa martedì risalirà un vortice freddo, figlio della più vasta depressione che ha portato la neve al Nord il giorno dell'Epifania. Sulla regione avremo piogge intense ed abbondanti con accumuli sull'area jonica localmente superiori ai 100 mm nelle 24 ore. Le correnti si disporranno da Sud/Sudovest per cui avremo un sensibile aumento delle temperature, con neve solo oltre i 2000 metri. Poi, tra mercoledì e venerdì, il tempo resterà instabile con rovesci che si alterneranno a parziali schiarite e farà leggermente più freddo. Sabato e domenica assisteremo ad un progressivo miglioramento, anche se addensamenti irregolari persisteranno lungo l'Appennino ed il Bradano. Lunedì: Nuvolosità irregolare per tutto il giorno sulla Basilicata. Avremo deboli precipitazioni sparse, in mattinata soprattutto sul Lagonegrese e l'Appennino, nel pomeriggio-sera tra il Materano e lo Jonio. Non mancheranno comunque parziali schiarite. Le temperature si manterranno stazionarie e i venti deboli dai quadranti orientali. Poco mosso il Tirreno, molto mosso lo Jonio. Martedì: Giornata di forte maltempo su tutta la regione. La risalita dal Nord Africa di un vortice di bassa pressione darà vita a precipitazioni diffuse ed abbondanti. Attenzione, i fenomeni potrebbero risultare anche a carattere alluvionale, con accumuli localmente superiori ai 100 mm nelle 24 ore sul Metapontino, medio Basento e Val Sarmento. Temperature in aumento e venti forti meridionali. Mercoledì: In mattinata il fronte perturbato risalirà la Penisola per cui sulla Basilicata avremo una temporanea attenuazione dei fenomeni e della nuvolosità. Non mancheranno comunque isolati rovesci. Tra il pomeriggio e la sera tornerà a piovere lungo la costa tirrenica ed il Lagonegrese. La temperatura sarà stazionaria, su valori superiori alle medie. Venti da Libeccio e mari molto mossi. Giovedì: Giornata simile alla precedente. Sulla Basilicata sarà presente una nuvolosità irregolare, a tratti intensa, che potrà dar vita a piogge sparse anche a carattere di rovescio. Non mancheranno comunque parziali e temporanee schiarite. Possibili banchi di nebbia al primo mattino e dalla tarda serata. Temperature in lieve diminuzione, venti moderati occidentali e mari ancora molto mossi. Venerdì: Ancora molte nubi sulla Basilicata ma con fenomeni via via più isolati e meno intensi. Fino a sera persisterà una nuvolosità irregolare che potrà dar vita a isolati rovesci in particolare lungo l'Appennino, il Vulture e l'area jonica. Non mancheranno schiarite localmente anche ampie. Temperature in diminuzione, venti moderati da Ovest/Nordovest e mari generalmente mossi. Sabato: Ancora qualche fenomeno in mattinata sull'area jonica, Bradano, Metapontino e Pollino; nuvolosità irregolare altrove ma senza fenomeni di rilievo. Dal pomeriggio ulteriore generale miglioramento con apertura di ampie schiarite. Tornano le nebbie tra la sera e la successiva nottata. Temperature in diminuzione, venti moderati da Maestrale e mari ancora generalmente mossi. Domenica: La mattinata sarà generalmente soleggiata sul Lagonegrese e la costa tirrenica. Altrove, con il trascorrere delle ore giungerà una nuvolosità irregolare che risulterà più compatta lungo l'Appennino e sul Vulture, ma senza fenomeni di rilievo. Variabilità anche tra la sera e la successiva notte. Attenzione alle nebbie nelle primissime ore del mattino. Più fresco e mari mossi. Giuseppe Pomarico

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I SALDI NON HANNO PIU’ SENSO In tutte le città sono cominciati i saldi, che sono stati riformati dal decreto legislativo n.114/1998 e si possono fare soltanto nei periodi stabiliti dalle Regioni, che poi di fatto delegano i Comuni. Ormai non si comprende più che senso abbia imporre i periodi dei saldi per legge, sia perché un negoziante può decidere di fare in qualsiasi momento ribassi dei prezzi, sia perché nei periodi non consentiti la legge è facilmente aggirabile evitando di usare la parola “saldi” nei cartelli e sostituendola, per esempio, con “sconcissimi”. Inoltre, le vendite promozionali si possono fare e si fanno in qualsiasi momento e ormai dilagano in tutti i punti di vendita le “fidelity card”, ovvero quelle tessere date gratuitamente ai clienti con le quali si ottengono sconti su diversi prodotti per tutto l’anno e in più si cumulano punti per ottenere regali. E il cliente può constatare che gli sconti sono reali, perché per gli altri consumatori i prezzi sono fissi (ma che succederà quando tutti avranno la tessera?). Comunque, contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale. In questo caso, oltre al prezzo di vendita va indicata la percentuale di sconto, sotto pena della sanzione di 1032 euro, ma nessuna norma prevede un minimo di sconto, che è com-

pletamente libero e può essere anche “sottocosto” senza osservare le relative regole. Per quanto riguarda i consumatori, va ricordato innanzitutto che non hanno diritto ad una riduzione del prezzo se, dopo aver comprato un prodotto a saldo (o in qualsiasi vendita straordinaria), lo vedono in un altro negozio a un prezzo inferiore. Ciò è continua fonte di lamentele, ma prezzi e sconti sono completamente liberi. E’ vero, che il venditore deve essere in grado di dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria relativa agli sconti o ribassi dichiarati, oltre che alla composizione e qualità della merce. I controlli spettano ai Vigili Urbani e non sono di competenza di Carabinieri, Polizia o Guardia di Finanza. Non sono rare poi le liti con i negozianti che sostengono di non poter rimborsare i clienti per prodotti difettosi, perché non ne sono responsabili o perché l’annullamento dell’operazione di cassa sarebbe vietato dalle norme fiscali. Nei casi più benevoli, sono disposti al rimborso se l’oggetto è riconsegnato nella stessa giornata, ovvero prima della registrazione del totale degli incassi. In altri casi, sempre benevoli ed eccezionali, se il prodotto non è sostituibile viene proposto al cliente il rilascio di un “buono”di spesa per lo stesso importo e valido per sei mesi o un anno (più oltre scatterebbe la prescrizione), in modo che possa decidere con calma l’acquisto di un altro oggetto nel medesimo

negozio. Sarebbe una soluzione soddisfacente, ma spesso il cliente desiderava quel preciso oggetto e non sa che farsene di un altro. Anche per accorgersi dei difetti, a volte non basta un giorno, oppure non c’è tempo di riconsegnare entro lo stesso giorno un oggetto comprato alle ore 18. A quanto sembra, molti negozianti continuano a non sapere che: -sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’art.132 del codice del consumo (D.Lvo n.206/2005), che sia in saldo o che non lo sia; -sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’art.130 dello stesso codice, se c’è difetto grave ed non riparabile; -possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’art.8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992. Occorre poi ricordare che durante il periodo dei saldi circola molta merce scadente proprio per la forte domanda dei consumatori, quindi può essere utile qualche suggerimento: -preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha

interesse a disfarsi (per esempio, pochi numeri dello stesso tipo di scarpe); -diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale; -per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto; -non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è un riscontro affidabile di quella di composizione; -preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti; -controllare sempre le taglie quando si tratta di un capo d’abbigliamento a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa la prova di indomabilità, poiché potrebbero essere due taglie diverse.

COME OTTENERE UN PRESTITO IPOTECARIO Generalmente, chi ha bisogno di un prestito va a chiederlo a una banca o ad una società finanziaria, accollandosi i relativi interessi . Pochi conoscono l’istituto del “prestito ipotecario vitalizio”, che consente di disporre di una cifra ragguardevole. E’ una formula disciplinata dalla legge n.248/2005 per chi ha una casa di residenza e ha superato i 65 anni di età. La formula è definita come un prestito che può essere concesso da banche e società finanziarie con capitalizzazione annuale degli interessi e delle spese, garantito da ipo-

teca di primo grado sulla casa. Il rimborso del prestito, che è pari al valore della casa, può avvenire in un’unica soluzione alla scadenza. Si tratta dunque di uno strumento finanziario interessante piuttosto diffuso nei Paesi anglossassoni, ove è chiamato “reverse mortgage” e consente di rendere liquida la proprietà immobiliare senza privarsene, a condizione che sia l’abitazione principale. Per estinguere il prestito, la casa può essere venduta a terzi..


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Lunedì 12 gennaio 2009 Lunedì 12 gennaio 2009

UFFA, piove da stamattina, dove metterò ad asciugare i panni che da poco ho finito di lavare?> Giro nervosamente per la casa alla ricerca di una soluzione, mentre avverto con una acuta punta di rimpianto la mancanza delbel balconecoperto dell'altra abitazione che mi consentiva di aprirmi al mondo, di asciugare d'estate e d'inverno in breve tempo la biancheria, di godere della bellezza delle tante piante fiorite che ho sempre coltivato con amore. Per un momento quasi mi pento di essermi trasferita qui. Una chiave giranella toppa, è mio marito che rientra. Mi preparo ad ascoltare le sue lamentele per le difficoltà del traffico o del parcheggio, ed invece me lo trovo davanti sorridente ed eccitato. <Lucia vieni,vieni a vedere che bel regalo mi ha fatto il mio amico Ninni Perretti.> Meravigliata guardo un pacchetto accuratamente custodito che Silvio si accinge ad aprire. Un po' per accontentarlo, un po' per curiosità mi avvicino al tavolo e rimango contagiata dalla sua emozione. Da una busta escono fuori tantefotografie, tanteillustrazioni e relative spiegazioni su una Potenza ben diversa da quella attuale, risalente, infatti, agli anni venti, quando cominciò l'espansione della città verso sud per alleviare la grave crisi delle abitazioni avvertita in modo particolare dalla classe degli impiegati. Apprendo, così, che i due edifici di Largo Pascoli appartengono al secondo lotto realizzato dall'I.N.C.I.S (Istituto Nazionale Case Impiegati dello Stato nella nostra città, che la palazzina da noi attualmente abitata fu iniziata nel 1935 e completata nel 1937, che la costruzione era stata affidata all'impresa Vitali Domenico e che la direzione dei

Ricordi di un tempo andato I ragazzi dell’INCIS

lavori era stata affidata all'Ing. Mario Colonna. “Le due palazzine, situate lungo la Rampa Pascoli, sono caratterizzate da un gradevole esobrio stileeclettico, ma soprattutto definiscono un contesto urbano fatto di vasti cortili alberati, di gradinate pubbliche ed ampi loggiati che realizzano una qualità dello spazio urbano forse non più raggiunta dai successivi interventi di edilizia pubblica realizzati a Potenza.”… Mentre Silvio legge i documenti, guardo delle foto foto antiche della palazzina che, maestosa ed elegante, sorgeva all'epoca in aperta campa-

gna piena di alberi, di viti, di sentieri appena accennati. <Guarda, Lucia, lì c'era la villetta della famiglia Picarone, proprio là dove ora c'è il palazzo Padula. Un tempo questa era periferia; dove ora sorge la Scuola Media La Vista andavo a comprare il latte dai contadini.>… Ormai mio marito è perduto nei ricordi. Rievoca gli anni in cui la sua famiglia si trasferì a Potenza da Napoli, i bombardamenti del 1943, i nuclei familiari che abitavano nel cortile; con emozione ricorda i tanti volti dei suoi compagni d'infanzia e le avventure vissute con loro. Non

si stanca di ripetermi ancora una volta le guerre fatte con gli avversari del rione Tavolaro (Via Verdi) per difendere le capanne, punto di riferimento dei loro giochi, costruite insieme ai compagni con materiali ricavati dal palazzo accanto bombardato e parzialmente distrutto e mentre mi parla mi sembra di trovarmi nel bel mezzo del romanzo: “I ragazzi della Via Pal.” Con luirivivo leimpresedi Santinoe Giovanni Simone, capi indiscussi della banda dell'Incis, di Giorgio Fiore, dalla mira infallibile, di Ninì, Aldo e Adriano Di Nuzzo, e poi Elio Mauro, Carlo Scoyni, Pino Zotta, Amalio Ferrarese, grande calciatore, Claudio e Lillino Canadeo, Vittorio Nevano, famoso regista, Giuliano Marini, Franco Catanzariti, Alfonso Santoianni, Gaetano Giordano, Antonio e Aldo De Bonis, Nicola Tranfaglia, attualmente importante e famoso professore universitario, miche Fierri, Pinuccio Di Giovanni,Mario Robilotta, anoi particolarmente caro per la grande amicizia nata tra i nostri figli, Peppino Belmonte, Biagio Fiorenza, Nino Polistina, Gianni e Paolo Di Tullio, Alfonso Gelik,

Tonino Laraia, Gianni Maggio. Nonostante fossero più giovani , entrarono a far parte del gruppo anche Massimo, Gianni e Giuseppe Postiglione. Silvio è ormaiun fiumeinpiena, iricordi si rincorrono, si accavallano, e più che la nostalgia di un tempo ormai lontano, mi sembra di scorgere nelle sue parole la gioia di aver avuto tanti e tanti amici affettuosi con cui spesso ancora ora si relaziona. Con lo stesso entusiasmo incomincia a parlarmi delle ragazze che abitavano nel cortile e che ovviamente facevano parte della comitiva, partecipando intensamente alla vita di gruppo: Bibina Catanzariti, Cristina Vaccaro, Lillina, Anna e Rosalba Padula, Wanda e Corinna Scoyni, Adelina Canadeo, Adriana De Bonis, Lina, Maria e Ada Gioioso, Augusta e Adriana Tranfaglia, Stefania e Gabriella di Gennaro,Lella Cicco, Rosangela Santoianni, Adriana ed Emma Maggio, Silvana Italiano, Gianna e Liliana Laraia, Marisa Mauro, Rosetta e Marisa Di Nuzzo, Angela Tramutola con i suoi fratelli e, non ultimi, i miei cognati Ines e Lello. Di ognuno mio marito mi racconta qualche

episodio ed il cortile nella mia mente si anima: sento risate, confidenze, ingiurie, vedo scherzi e complicità, corpi scattanti e sudati, chiome scarmigliate. “Peccato non aver potuto partecipare ai loro giochi!” penso con una punta di invidia. Una telefonata interrompe i ricordi. Mentre mio marito sta al telefono mi avvicino alla finestra. Le nuvole non ci sono più, un sole radiosoillumina tutta la casaproprio quandopensavodi risolvere il mio problema con uno stendibiancheria nel bagno. Mi accorgo che il malumore della mattina è svanito. Felice Silvio conclude la conversazione e mi annuncia che sono stati reperiti anche i locali per poter concretamente riunire i soci dell'Incis Club, club che ha pensatodi fondareinsieme aMassimo Postiglione per incontrare periodicamente tutti i vecchi amici residenti a Potenza o in altre cittàche giàda tempohanno dato entusiasticamente la loro adesione. Sono contenta, così potrò anch'io entrar a far parte a pieno titolo della grande famiglia Incis! Dal “Diario di una corsista “ di Lucia Spirito

La rivoluzione gastronomica dei grandi cuochi

Speranze ed auguri per il 2009

Anche l’occhio vuole la sua parte

Anno nuovo…vita nuova

SEMPRE, in ogni tempo, i grandi cuochi di tutti i paesi del mondo, hanno cercato di dare ai loro piatti un aspetto invitante, colorito ed anche un po' sontuoso. Così avveniva già ai tempi dei Romani : nel “triclinium”, stanza con tre pareti aperte da un lato come una terrazza, c'erano tre letti su cui si accomodavano nove convitati, lungo tre lati di un tavolo, piuttosto basso, naturalmente. Ogni ospite aveva intorno al collo una ghirlanda di fiori, ritenuta un importante antidoto contro l'ubriachezza. I Romani mangiavano più o meno come noi: c'era un antipasto di pesce, insalate, frutti di mare, uova e frivolezze varie. Poi arrivavano gli arrosti, sempre grandi , appetitosi e ben presentati, e infine i formaggi, i dolci e i trionfi di frutta. Naturalmente la procedura era grandiosa: squilli di tromba annunciavano l'entrata trionfale delle varie portate e tra un piatto e l'altro si facevano offerte agli dei, con cibi e vini pregiati, mentre giocolieri e danzatrici deliziavano gli astanti, che indossavano toghe da “gran cena” e grandi tovaglioli bianchi per proteggersi dalle inevitabili macchie. Con la decadenza dell'Impero, anche la cucina di Roma fu attraversata da una vena di follia: bisognava stupire, ed ecco nascere una nuova mania: quella dei cibi ingioiellati, come i piselli,che furono rivestiti da scagliette d'oro. Anche nel Medioevo ci fu questo gusto della stravaganza culinaria, con sculture gastronomiche sorprendenti, anche se a vol-

te non proprio buone da mangiare. Nei banchetti medioevali, le persone più importanti venivano servite con gran cerimoniale da valletti di alto lignaggio e avevano davanti a loro dei taglieri sovrapposti, fatti quasi sempre con pane non lievitato. In un secondo tavolo c'erano degli ospiti sempre importanti, ma un po' meno. Questi avevano un solo tagliere, sul quale venivano servite le stesse pietanze che adornavano la tavola principale. Alla fine c'erano i commensali più umili, che avevano a loro disposizione pochi taglieri da usare in comune. In quel periodo i cibi erano spesso colorati e appariscenti; per esempio le polpette erano rivestite da sottili foglie argentate o dorate, ma comunque commestibili. Le ultime portate, quelle dei dolci, erano più numerose e più fantasiose. Nei secoli seguenti, i taglieri di pane furono sostituiti da quelli di legno e poi da quelli di peltro e perfino d'argento o d'oro. Si cominciarono ad usare i bicchieri individuali, invece della tazza comune, e nel XVII secolo apparvero le posate. Inoltre cominciò a prendere piede il concetto di “sala da pranzo”, cioè di un posto fisso in cui mangiare, con credenze, tavoli e piani di appoggio. La vera rivoluzione gastronomica cominciò in Francia, alla fine del XVII secolo, con LaVarenne, famoso maestro di cucina e con Procopio Coltelli, siciliano doc,che diffuse a Parigi, nel suo celebre Café Procope la moda dei gelati e dei sorbetti.. Tutte queste no-

vità, per quanto eleganti, profumate ed eteree, avevano ben poco a che fare con con le buone maniere, in quanto, a quei tempi, l'ingordigia e l'ubriachezza erano praticamente all'ordine del giorno. Tuttavia, pian piano, qualcosa cominciava a cambiare: Antonin Carême, famoso cuoco di fine settecento, che fu al servizio di Talleyrand e poi anche dello Zar Alessandro I, iniziò la “haute cuisine”, con i suoi sapori delicati, freschi e naturali. Carême aveva una vera passione per l'architettura, per cui le sue tavole erano spesso infiorate da stranezze architettoniche che dovevano rendere spettacolare ogni sua portata, specialmente in campo pasticcero. Nel XIX secolo ritroviamo ancora le sculture di ghiaccio, come per esempio quella di Escoffier , famoso chef del Savoy, che rappresentò un cigno che sostiene un piatto di Pèche Melba in onore della celebre cantante d'opera Nellie Melba. Escoffier ha scritto una “guide culinarie” con 5000 ricette, che ha continuato ad aggiornare per tutta la sua vita. Secondo le nuove regole la base da cui non si doveva mai allontanare era quella dettata da Curmonsky , importante gastronomo francese degli anni “20. “ La vera cucina è quella in cui tutti i cibi hanno il loro gusto naturale” Ecco dunque una porta aperta ad ogni tipo di innovazione, ma “cum grano salis” e soprattutto con un abbondante pizzico di “savoir faire”. Emma Cutroneo

DOPO tante attese anche il 2009 è giunto, con il suo carico di speranze, aspettative e riflessioni. È questo il momento in cui, buttato dietro di noi un difficile 2008, corriamo verso il nuovo anno tutti un po' più fiduciosi e spensierati, convinti che sarà diverso, certamente migliore del precedente, e che, insomma, potremo davvero essere più felici. Il nostro difetto, però, secondo gli esperti e gli psicologi intervistati per l'occasione in questi giorni, è quello di avere troppe aspettative, mentre il vero segreto per essere soddisfatti della propria vita è smettere di guardare fuori e cominciare a cambiare punto di vista dentro di sé. E allora, a chi ha voglia di provarci, danno alcuni piccoli consigli comportamentali. Il primo è fondamentale: abbandonare i rimpianti e non rimuginare sulle scelte ormai compiute, ma cogliere il buono di ogni esperienza. Per stare bene, infatti, bisogna guardare al presente e ai nuovi progetti, non al passato. Un altro suggerimento è quello di imparare a perdonare chi ci ha fatto soffrire, non solo perché lo dice il Vangelo. Il perdono è anche terapeutico: perdonare significa avere risolto il torto prima di tutto dentro di sé e, quindi, vivere in pace. È importante, poi, accontentarsi delle piccole cose che la vita ogni giorno ci regala e degli eventi quotidiani che ci fanno stare bene. Ci accorgeremo, così, che la vita è fatta di doveri, ma anche di tanti piaceri. Basta guardarsi intorno e saperli vedere.

Basta soffermarsi un attimo e capire che sono più frequenti di quanto pensiamo. Il consiglio più divertente, infine, è quello di volersi bene e di gratificarsi, realizzando ogni tanto un sogno, anche se piccolo e semplice, perché, come sostiene Luciano Stella, il creatore, a Napoli,del festival L'arte della felicità, “…La felicità non è la somma di cose materiali o di esperienze irripetibili, ma l'arte di mantenere uno stupore positivo verso ciò che si ha e ciò che ci accade.” E vive anche di piccole cose. Basta che scaldino il cuore. Provare per credere. E allora, care amiche e cari amici dell'Unitre, proviamo a mettere in atto questi suggerimenti e, forse, il 2009 sarà per noi un anno davvero speciale. Ma io spero che il 2009 sia buono e felice soprattutto per i tanti milioni di bambini che soffrono la fame, per quelli che ogni giorno imbracciano un fucile e sparano in guerre che non hanno voluto, per quelli malati di Aids, per le persone disabili, per gli anziani soli, per chi patisce violenze o ingiustizie, per chi ha perso il lavoro. Un augurio particolare voglio rivolgere ai giovani, che sono pieni di aspettative, soprattutto per quanto riguarda il lavoro; a quei giovani che sperano di ricevere dal nuovo anno quelle opportunità finora mancate o negate, perché trovino occupazione e non emigrino in altre città o in Paesi stranieri, privandoci dei nostri cervelli migliori. Buon Anno a tutti. Mariolina Iacobuzio


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Lunedì 12 gennaio 2009

SICUREZZA SUL LAVORO QUELLO TRASCORSO È STATO UN ANNO ORRIBILE

SE A FAR SCAPPARE I GIOVANI SONO GIUDIZI INTRISI DI PREDICHE

di FRANCESCO BOCHICCHIO IL BILANCIO del 2008 in materia di sicurezza sul lavoro è stato terribile, con incidenti mortali dal numero impressionante: la normativa si è dimostrata sì rigorosa nei limiti e nei controlli, ma proprio per la sua capillarità - a volte senza complete diversificazioni rispetto ad imprese dall'attività prevalentemente intellettuale quali le banche e le assicurazioni - dalla scarsa effettività. Un allentamento dei vincoli può anche rivelarsi opportuno, per la mancata corrispondenza tra oneri creati agli operatori, con costi che poi vengono inevitabilmente traslati sull’utente, da un lato, e dall’altro benefici: l’allentamento dei vincoli, al fine di non comportare la rinunzia ad ogni forma di controllo - come sembra discendere dalla scelta dell'attuale Governo deve lasciare il passo ad un intervento repressivo di natura penale, che in gravi casi di violazioni di “standard” di sicurezza, faccia scattare rigidissime pene detentive , con il minimo di attenuanti e di forme di sospensione e non applicazione della pena, in presenza di danno non lieve a persone. In altri termini, occorre sostituire a controlli indifferenziati e rigorosissimi anche a prescindere dal pericolo e dal danno, con sanzioni in caso del verificarsi del danno tutt'altro che univoche, sanzioni penali solo in caso di violazioni veramente gravi e solo nel caso del prodursi del danno: in tal modo si pone a carico del legislatore la fissazione di “standard” comportamentali quali unici in grado di evitare, secondo criteri di normalità e di alta probabilità, i danni, in modo che gli operatori siano in grado di evitare sanzioni con comportamenti diligenti , atti ad evitare solo le gravissime irregolarità, in un'ottica di effettività e di specificità della responsabilità. Nei settori in cui il rischio è più alto e dalle conseguenze rovinose, la pretesa astratta e libresca di regolamentare tutto, al fine di ottenere la perfezione, si dimostra velleitaria e tale da trascurare che l'economia, quale scelta dei mezzi migliori per ottenere un risultato economico positivo, si caratterizza per la riduzione dei rischi ma non per l'eliminazione: i risultati così ottenuti sono stati disastrosi ed hanno registrato l’ingessamento degli operatori più corretti e nel contempo la produzione di danni rovinosi da parte dei meno corretti. La rimessione di ampia autonomia all’impresa purché la stessa sia idonea ad evitare patologie gravi si rivela una forma di incentivo formidabile e forzato a comportarsi con correttezza. Ad una regolamentazione globale è bene sostituire una snella e mirata, solo così in grado di indirizzare effettivamente gli operatori. La normativa attuale va quindi rivista totalmente: intanto, estremamente rilevante si rivela la decisone del Giudice per le Indagini Preliminari di Torino di rinviare a giudizio il responsabile in Italia della Thyssen, per i tragici fatti dello scorso inverno che sono costati la vita a tanti lavoratori, per omicidio non colposo ma doloso: agli atti era l'accertamento della consapevolezza del rischio alto per la sicurezza dei lavoratori dipendente dagli impianti ormai logori, rischio ritenuto improbabile alla luce dell'ormai prossima chiusura degli impianti. Ovviamente, i liberali italiani, politici ed intellettuali, sono subito scattati con il consueto sdegno di fronte ad ogni forma di procedimento penale nei confronti dei detentori del potere politico ed economico, evidenziando che l'imprenditore ha profuso colpa ma non dolo, non volendo certamente attentare alla vita dei propri lavoratori. Come al solito, da parte dei liberali, vi è un approccio alle indagini a carico dei detentori del potere quale forma del tutto eccezionale di intervento, in virtù di una valutazione politica e non giuridica: si trascura che il diritto penale italiano conosce, al pari degli altri ordinamenti più evoluti, e non per previsione legislativa, ma per consolidato orientamento giurisprudenziale, anche della Suprema Corte di Cassazione, una zona in cui la distinzione tra dolo e colpa è altamente complessa; in via generale, la distinzione sembra univoca, e irriducibile si presenta il comportamento di chi spara volontariamente ad una persona rispetto a quello di chi la colpisce per distrazione mentre pulisce l'arma. Peraltro, vi è una situazione di confine in cui non è di pronta percezione la differenza tra chi , di fronte ad un alto rischio, è convinto di evitarlo con la propria bravura (colpa cosciente) e chi invece, senza presunzione, lo accetta, per convenienza (dolo eventuale): suggestivi sono i casi di tale situazione di confine, il lanciatore di coltelli, etc. La linea di discrimine è di non facile enucleazione ed è comprensibile che la giurisprudenza , per non incorrere in introspezioni psicologiche, dia maggior credito alla pretesa di sopportazione del rischio che a quella di fiducia illimitata nelle proprie capacità. Da parte di chi scrive non si concorda per nessuna ipotesi con tale interpretazione : l'accettazione del rischio, qualificata come ipotesi di dolo, appare invece, secondo la coscienza comune, un'ipotesi di colpa: chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha corso volontariamente un rischio abnorme , senza diventare solo per questo un criminale, ma rivelandosi solo un'incosciente? La figura del dolo eventuale va quindi abbandonata radicalmente in sede di revisione del diritto penale, per qualificare, a livello legislativo, come dolosi quegli omicidi e quegli altri reati compiuti correndo un rischio abnorme non per solo fatto di correre tale rischio ma per la violazione volontaria della norma che impediva di correrlo. Una riforma che coniughi rigore e realismo è preferibile ad una regolamentazione omnicomprensiva, ma in presenza come nella situazione attuale - di quest'ultima, la scelta tra le diverse gradualità di rigore, essendo nei fatti rimessa all'interprete e non alla stessa norma come nel caso opposto qui proposto, deve essere effettuata e valutata - almeno secondo coerenza, e non a seconda degli imputati. studiobochicchio@legalebochicchio.it

di FRANCESCO CURATELLA CARISSIMO Frate Indovino, mi sono deciso a scriverti e vorrai scusarmi se lo faccio in modo un pò polemico, o meglio, un pò “dialettico”. Comprenderai che lo faccio perchè si tratta di problemi che mi toccano troppo da vicino. Noto, in questi ultimi tempi, su tanta carta stampata, un certo interesse per noi giovani: cosa vogliono i giovani? L’immagine dei giovani di oggi, la situazione giovanile, statistiche sui giovani, il disagio giovanile, una nuova politica per i giovani, attese e prospettive per i giovani, libro bianco sulla gioventù, ecc. ecc. Scorrendo poi il testo scritto sotto questi titoli mi capita spesso di leggere: giovani insicuri e indecisi, giovani stressati e stanchi , giovani senza appunti di riferimento, disaffezione dei giovani alla vita pubblica, giovani delusi, come riconquistare i giovani? Giovani incapaci di scelte a lungo termine, giovani troppo a lungo in casa, ecc. E quel che mi secca di più è quel tono, quell’aria di predica che avverto tra le righe. Penso che molte delle cose che si dicono di noi giovani siano vere, anche se io starei attento a non generalizzare troppo. Ma io avrei voluto vedere chi scrive, al nostro posto. Cosa può fare un giovane, oggi? Da qualche parte può cominciare a costruirsi una vita? Il mondo del lavoro non è stato mai così incerto, sprofondato com'è in opposti egoismi che non lasciano spazio ad alcuna solidarietà. Siamo in una società nella quale vale solo la forza, per cui purtroppo, soccombono i più deboli: i giovani e i vecchi. Avete creato un mondo senza punti di riferimento e senza legalità, dove esistono solo diritti e niente doveri. Il mondo della politica, dove voi volete che noi entriamo probabilmente per questione di voti, di numeri, va avanti all'insegna del "solo chiacchiere e niente fatti". Quali punti di riferimento ci offrite? Il valore della famiglia l’avete svuotato, rendendoci, in un modo o in un altro, tutti orfani. La religione non ha più senso perchè dite che Dio è morto, e per voi lo è sicuramente, perchè dalla vita pratica lo avete escluso senza appello. State spogliano il pianeta di ciò che è più bello e più prezioso, perchè non sapete rinunciare a niente, perchè “dovete” esibire il vostro “stato sociale”, perchè per voi è importante solo l’“avere” e non vi interessa minimamente quello che siete dentro, il vostro “essere”. Come fate a chiedere fiducia a noi, quando voi, pur avendo tutto, vi comportate come naufraghi che si contendono l’ultima tavola per rimanere a galla? Come fate a rimproverarci di essere insicuri e indecisi, quando avete svuotato tutto di significato, e non ci mostrate qualcosa per cui vale la pena vivere in un modo anziché in un altro? Come fate a rimproverarci di essere insicuri e indecisi, quando avete svuotato tutto di significato, e non ci mostrate qualcosa per cui vale la pena vivere in un modo anziché in un altro? Come fate a rimproverarci di disaffezione alla vita pubblica, quando voi avete mercificato tutto e avete ap-

plicato nei rapporti sociali la legge della giungla? Voi vi riempite la bocca di paroloni, quali “disagio giovanile”, “apatia dei giovani”, giovani qui e giovani là, senza pensare che il vostro mondo non è migliore del nostro e che noi siamo come ci volete, come voi adulti ci avete ridotto. Forse per tanti di noi questo sistema può anche far comodo. Ma poi fino a quando? E fino a quando gioverà a voi che noi giovani continuiamo ad essere le vostre pattu-

miere, le voragini "costrette" a divorare quello che voi siete "costretti" a produrre? Ti ringrazio di avermi ascoltato. Lo sai? Non è facile trovare qualcuno disposto ad ascoltarci. Ciao. Sig. Direttore Vi prego di pubblicare questo articolo che mi è capitato tra le mani. Io sò che farà immenso piacere a tutti i giovani della Basilcata e non . Certamente darà fastidio alla politica lucana negati-

va. I giovani venosini di buona volontà hanno creato il comitato cittadino “Nuova Venosa” proprio perchè la politica è fallita, non solo a Venosa. I giovani lucani devono ascoltare solo gli anziani esperti del vivere civile e apolitici, così facendo possono creare un nuovo futuro lucano. Mosè ha portato il popolo nella Terra promessa, il Colombo per il popolo si è trovato sulla poltrona promessa?

USO DELLE INTERCETTAZIONI CONSIDERAZIONI GIURIDICHE di GIOVANNI RIBELLINO LA questione dei limiti dell’ammissibilità delle intercettazioni telefoniche anche nei confronti dei parlamentari, richiede delle specifiche considerazioni giuridiche. Innanzitutto, va rilevato che le doglianze espresse nell’articolo de “Il Quotidiano” di martedi 6 gennaio - “La rassegnazione degli avvocati” -, collegabili alle vicende dell’Ospedale San Carlo di Potenza, in ordine ad uso illegittimo di determinate intercettazioni di conversazioni telefoniche fra un avvocato e il suo assistito, sono fondate. Infatti, in base al 2° comma dell’articolo 271 del nuovo codice di procedura penale (divieti di utilizzazione) “Non possono essere utilizzate le intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni delle persone indicate nell'art. 200, comma 1, quando hanno a oggetto fatti conosciuti per ragione del loro ministero, ufficio o professione, salvo che le stesse persone abbiano deposto sugli stessi fatto o li abbiamo in altro modo divulgati”. Infatti, in base al precitato art. 200 (segreto professionale), rientrano tra tali persone: “gli avvocati, i procuratori legali, i consulenti tecnici e notai; i medici e i chirurghi, i farmacisti, le ostetriche e ogni altro esercente ma professione sanitaria”. Tali limiti di ammissibilità vanno interpretati in base al principio del segreto professionale. Pertanto, in relazione a tale principio, non possono essere utilizzate le intercettazioni di tali persone anche se coinvolte in conversazioni da parte di soggetti rientranti nel 1° comma dell’art. 266 del nuovo codice di procedura penale, espresso come segue: “L'intercettazione di conversazioni o comunicazioni telefoniche e di altre forme di telecomunicazione è consentita nei procedimenti relativi ai seguenti reati”. Sempre in relazione, a tali limiti, è opportuno riportare il 1° comma dell'art. 270 (Utilizzazione in altri procedimenti), che recita come segue: “I risultati delle intercettazioni non possono essere

utilizzati in procedimenti diversi da quelli nei quali sono stati disposti, salvo che risultino indispensabili per l'accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza”. I limiti in questione vanno anche rilevati in relazione alle intercettazioni delle conversazioni dei parlamentari, considerando che non sono emersi durante la trasmissione televisiva di mercoledì 7 gennaio “Porta a porta”, cui ha anche partecipato il senatore Salvatore Margiotta. Inoltre, in merito è opportuno sollevare delle osservazioni, considerando che il governo si appresterebbe a varare un disegno di legge in materia, che non può essere in contrasto col principio deducibile dei comuni 2° e 3° dell'art. 68 della costituzione, espressi come seguenti “Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, nè può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza. Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento a intercettazioni, in qualsiasi forma di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza”. Da tali norme emerge l’istituto “dell’immunità parlamentare”, non rivolto alla tutela della persona, ma circoscritto a tutelare la libertà della funzione del parlamentare. Indi, quest'ultimo in base a tale istituto non può essere sottoposto a intercettazione telefonica, senza una preventiva autorizzazione della Camera di appartenenza. Se coinvolto in conversazioni da parte di soggetti rientrabili nel preindicato art. 266, può essere indagato solo nei casi in cui, a proprio carico, sia iniziato un procedimento penale o “in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna”.


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24 ore in Basilicata

Così si riprende posizione sulla scacchiera della Sanità regionale riformata

Partita nuova, pedine “vecchie” Nomine Asl e casta degli “intoccabili”: sempre gli stessi nomi POTENZA – Può sembrare una partita a scacchi quella delle nomine dei dirigenti della sanità lucana. A dar credito alle voci dei bene informati che si sentono in questi giorni, le pedine del riassetto della sanità regionale, che dovrebbe rappresentare la nuova sanità lucana, sono sempre le stesse. Alcune sono cambiate e altre cambieranno ruolo. Ma il re e la regina restano i partiti. Il primo segnale si è già avuto con la recente nomina dei direttori delle nuove aziende sanitarie e del Crob (Centro regionale di riferimento oncologico) di Rionero. C’è stata qualche promozione, come quella dei 4 direttori generali. All’ospedale San Carlo di Potenza, Giovanni DeCostanzo, da dirigente della regione è stato nominato direttore generale, e ha nominato a sua volta Antonio Pedota, come direttore amministrativo, che è stato dirigente amministrativo dell’Asl 2 e direttore amministrativo dell’Arpab e poi dell’Asl 3 di Lagonegro. Al Crob di Rionero, Rocco Maglietta è stato nominato direttore generale, e pare voglia dare l’incarico di direttore sanitario al fedele amico Antonio Picerno, attuale primario del laboratorio analisi del San Carlo. Maglietta, da aiuto in anatomia patologica, ha avuto l’incarico di primario della Medicina legale del San Carlo. Qui inizialmente era solo, poi ha finalmente avuto un aiuto. Ha ricoperto l’incarico di direttore sanitario del San Carlo e dell’Asl 2 di Potenza, e contemporaneamente è stato responsabile dello screening cervico uterino. Ha dovuto rispettare qualche turno di riposo tra le varie nomine. All’Asp di Potenza il direttore generale è Pasquale Amendola. Già dirigente della direzione sanitaria è stato promosso a direttore sanitario del San Carlo per poi passare al Crob nella stessa veste. All’Asm di Matera Vito Gaudiano, è il direttore generale, ex direttore sanitario dell’Asl 4 di Matera. Per completare il mosaico del “gotha”della dirigenza regionale della sanità, mancano ancora le nomine di alcuni direttori sanitari, amministrativi e di tutti i dirigenti dei distretti che, come ha detto Gaudiano nella conferenza stampa di sabato, saranno delle piccole Asl. Dando ragione a coloro che durante la progettazione del riassetto sanitario temevano una trasformazione in mini Asl, invece che una loro riduzione. I nomi che circolano sono sempre gli stessi. Alcuni probabilmente verranno retrocessi, altri staranno fermi per questo turno. Pare che Edmondo Iannicelli - dotato di un curriculum più che invidiabile, direttore generale dell’Asl 3 di Lagonegro e poi di quella di Venosa - sarà retrocesso e tornerebbe al ruolo di direttore amministrativo, questa volta all’Asp. Pietro Quinto sarebbe retrocesso da direttore generale della Asl 5 di Montalbano Ionico, dove ha fatto la scalata partendo da

semplice collaboratore amministrativo, a direttore amministrativo dell’Asm. E il già dirigente generale dell’assessorato alla Sanità, Giuseppe Montagano verrebbe “retrocesso” a direttore sanitario dell’Asm. Giuseppe Cugno, che ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario del San Carlo e dell’Asl 2 di Potenza, sarebbe nominato direttore sanitario dell’Asp. Questa è la partita a scacchi si sta giocando per la governance della sanità lucana. E assume sempre più le sembianze di una “casta” inamovibile. I “maligni” sostengono che, al di là degli annunci di rinnovamento, le nomine siano dettate da accordi fra uomini politici che attingono sempre al loro stesso bacino di fedelissimi. E i giovani promettenti? Magari, scavando meglio, ci si potrebbe accorgere che fra loro ci sono teste pensanti che potrebbero essere utili al miglioramento della sanità lucana e non solo. Il tema della migrazione dei cervelli e dell’abbandono della terra natia è spesso evocato, ma chi ha la possibilità di frequentare ragazzi di buone speranze che stanno per laurearsi o che si sono appena laureati, sa che la storia si ripete: «Per tentare di esprimersi bisogna andare altrove» si sente dire spesso da loro. I ruoli che contano, e non solo, sono spesso blindati e se si tiene conto che la Sanità rappresenta soltanto una parte degli incarichi dirigenziali nella regione, a un giovane di buona qualità che intende emergere per capacità senza salire su nessuno dei carri dei partiti, non resta che lasciare la regione sconsolatamente. Questa è la triste realtà. Gianfranco Gallo

L’ospedale San Carlo di Potenza

Le precisazioni di Iannicelli dell’Asl di Venosa sulle notizie apparse sulla stampa

Auxilium, «la gara è stata regolare» ALCUNE precisazioni in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa relative a una gara d’appalto vinta dalla ditta “Auxilium”, arrivano dal commissario liquidatore dell’Asl di Venosa, Edmondo Iannicelli, che in una nota ha rilasciato la dichiarazione di seguito riportata: «Al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco - scrive - in merito alle notizie riportate in questi giorni da

organi di stampa relative alla gara “Adi e cure palliative” aggiudicata alla ditta Auxilium, si precisa che: gli atti di indizione ed aggiudicazione della gara in questione sono stati adottati dai dottori Bacchini, Pennacchio, Mazzeo e Tantalo. Ancora, che le procedure di gara sono state svolte regolarmente e nessuna delle ditte concorrenti ha impugnato gli atti di gara.

Dal 15 gennaio in libreria il libro dell’europarlamentare Pittella

Perché l’Europa è indispensabile DAL 15 gennaio sarà possibile acquistare in libreria il volume dell’europarlamentare lucano, Gianni Pittella, dal titolo “L’Europa indispensabile”. La grave crisi finanziaria, economica e sociale che ha investito gli Stati Uniti e ha contagiato il resto del mondo dimostra l’indispensabilità dell’Europa. Dell’Unione europea, un’organizzazione istituzionale, economica e non ancora abbastanza politica, che, oltre sessant’anni fa, grandi uomini avevano già immaginato. Anche per l’Europa non è un momento facile. I no al Trattato costituzionale e al Trattato di Lisbona sono la spia di un disagio, di un disamore verso l’idea stessa dell’Unione. Il libro di Gianni Pittella spiega perché, invece, l’Europa è necessaria, cosa ha già fatto per i cittadini e cosa ancora può e deve fare, purché ne abbia la possibilità. L'autore, parlamentare europeo di lungo corso, racconta come, dalle grandi crisi in-

I citati dottori si dichiarano completamente estranei ai fatti riportati dagli organi di stampa In conclusione, per tutelare il buon nome della disciolta Asl di Venosa, caratterizzata durante l’ultima gestione da un alto profilo di legalità, si auspica che la Magistratura faccia piena luce sulla vicenda per accertare eventuali comportamenti illeciti».

Il “graffio” di Tg Norba sul Totalgate

Gianni Pittella

ternazionali ai problemi energetici, dai fondi per il Mezzogiorno agli stanziamenti per la ricerca, al mercato del lavoro, ai temi della giustizia e dei diritti civili, più Europa significhi più forza e opportunità per tutti e non, come qualcuno vorrebbe far credere, burocrazia e istituzioni senz'anima.

Il volume, oltre a rivelare curiosi aneddoti su personaggi noti, costituisce un agile strumento per entrare negli ingranaggi di un’Europa che stanzia risorse e dispensa multe, che offre formazione ai giovani e infrastrutture ai diversi paesi, che a volte sembra invadere, e altre invece sfiorare, le nostre vite.

Lo studio televisivo de “Il graffio”

UNA puntata del programma d’approfondimento del Tg Norba “Il Graffio”, condotta dal direttore Enzo Magistà e dal famoso volto di Striscia la Notizia, “Mingo”, dedicata all’inchiesta sul petrolio lucano del pm Woodcock. Questa sera alle ore 21 e 15 sarà presente in studio il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, mentre in collegamento da Roma ci sarà il senatore lu-

cano dell’Idv, Felice Belisario, mentre è ancora da confermare il collegamento da Potenza con il legale dell’imprenditore Francesco Ferrara, personaggio chiave nell’inchiesta. Nel corso della settimana le telecamere del Tg Norba hanno approfondito i risvolti dell’inchiesta della Procura di Potenza nei servizi che verranno mandati in onda nel corso della trasmissione.


14 24 Ore in Basilicata Fanelli (Nuovo Psi) commenta la conferenza stampa di De Filippo

Dopo 5 settimane di Cigo riapre la Sata

«Messaggi come pizzini giunta destinata a naufragare»

Fiat, si torna a lavoro Ma c’è paura

Lunedì 12 gennaio 2009

IL DE FILIPPO tris, il governo regionale ricucito dopo le dimissioni dell’assessore Vincenzo Folino, fotocopia rispetto a quello precedente, continua a suscitare polemiche. Questa volta a partire all’attacco è stato il segretario regionale del nuovo Psi, Michele Fanelli. «I tentativi del presidente De Filippo - ha dichiarato in una nota - di rilanciare un’immagine della giunta e di rimettere insieme i “cocci” del centrosinistra sono destinati a naufragare rispetto ai continui “distinguo” di settori del centro, come la Fpc, che non intende piegare la testa al punto da dichiarare pubblicamente di “non voler morire con la fine del Pd” e di altri alleati (IdV da una parte e sinistre dall’altra) che denunciano il “rischio malaffare” e prendono le distanze dalla giunta». E, nello specifico, la con-

La conferenza stampa del presidente De Filippo

ferenza stampa di De Filippo, che si è svolta lo scorso venerdì, «non ha convinto nessuno». «Anzi - continua - è risultato un ennesimo tentativo patetico e non riuscito di tranquillizzare l’opinione pubblica lucana che tutto va bene. E’ necessario che invece si prenda atto, responsabil-

La denuncia del Centro democratico cattolico

«Dal petrolio nessun beneficio ai lucani I politici si dimettano»

Petrolio in Basilicata

POTENZA - Il presidente del centro democratico Cattolico per il sociale, Gianfranco Nardella, chiede ai componenti della Regione, dal Presidente all’ultimo consigliere, di lavorare per i cittadini e non per le poltrone. «Sono trascorsi circa dieci anni dall’estrazione petrolifera sul nostro territorio - dice la nota inviata dal Centro democratico cattolico - e i cittadini lucani non hanno ottenuto nessun beneficio. Mentre nelle altre regioni il costo del carburante scende ed si fanno sconti con le tessere, noi lucani, governati da gente che litiga per le poltrone, nulla». «Ora ora basta - è il suo appello - Io chiedo le loro dimissioni. So che questi signori pur di rimanere incollati alla poltrona faranno orecchi da mercanti. E’ una loro abitudine visto anche i precedenti. Mi chiedo costa tanto dare lo sconto a tutti i lucani?

Se questi signori non sono all’altezza si possono rivolgersi a noi, e in pochi giorni daremo lo sconto. Non ci vuole tanto tempo per ordinare delle schede magnetiche intestate ai cittadini lucani residenti da almeno cinque anni, e uno sconto particolare alle aziende che si insedieranno sul nostro territorio, e a tutte le altre piccole e medie imprese che sono sul nostro territorio per dare lavoro ai nostri concittadini lucani disoccupati o precari, basterebbe un pò di buon senso noi lanciamo questa sfida ai politici della nostra regione». «Questa nostra sfida conclude il presidente Nardella - è fondata dalle tante carenze del nostro territorio, ma i nostri governanti vivono su un altro pianeta o fanno finta di non vedere quanto soffre questa nostra regione, i nostri cittadini che ogni giorno vedono chiudersi le nostre fabbriche». regione@luedi.it

mente, dell’accerchiamento politico e da parte della magistratura che esige un rinnovamento della classe dirigente della regione perchè qualsiasi altra ipotesi di “rimpastino” in giunta non potrebbe avere alcuna efficacia nell’affrontare le impegnative prove di emergenza economica, produttiva e di legali-

tà da affrontare, a meno che non si vogliano attendere ancora atti giudiziari». Gli stessi messaggi che il governatore ha lanciato per il segretario del Nuovo Psi sembrerebbero «tanti pizzini inviati ad esponenti del suo partito e a quelli dei partiti alleati, come “avvertimenti” che con il comandante tutta la nave potrebbe affrontare, nonostante l’annuncio del suo disimpegno nel lontano 2010». Per Fanelli «siamo di fronte a tentativi che sono destinati al naufragio con l’aggravante che i problemi delle comunità locali registreranno ulteriori battute d’arresto». «Per questo come abbiamo sostenuto nei giorni scorsi - conclude Fanelli proporremo agli alleati del Pdl di organizzare sul territorio e con la gente la “spallata” decisiva al centrosinistra che non intende mollare il Palazzo».

MELFI - Dopo più di un mese di riposo forzato, il gigante della piana di San Nicola di Melfi si rimette in moto. Le tute blu tornano a lavoro dopo 5 settimane consecutive di cassa integrazione ordinaria. Ma lo stato d’animo non è dei migliori. Lo stabilimento torna alla normalità solo per poco. A fine mese, fino ai primi giorni di febbraio, seguirà un’altra settimana di Cigo. A questa, sicuramente, ne seguiranno delle altre, come ha già annunciato per tutto il gruppo l’ad Fiat, Marchionne. Ci si prepara a quello che tutti attendono come l’anno peggiore per il comparto Auto. I dati diffusi negli ultimi giorni relativi alla Fiat, e in special modo alla Grande Punto, fanno un pò da conforto. Azienda e modello sembrano soffrire meno degli altri. Ma rimangono le preoccupazioni sul come sopravvivere a questa dura crisi che metterà in ginocchio molte realtà.

Il ricorso agli ammortizzatori sociali in Sata hanno già fatto sentire i loro effetti su indotto e non solo. La Proma, azienda metalmeccanica che produce per Fiat, e che occupa più di 200 lavoratori nei giorni scorsi ha annunciato la cassa integrazione straordinaria di un anno. Potrebbe essere solo la prima del lungo elenco delle aziende dell’indotto, che già ora mostrano i primi segni di un grande affanno. Nel frattempo l’azienda di trasporti Moretti, che assicura i collegamenti della Sata con la zona del Vulture, da tempo fa ricorso per i suoi dipendenti alle ferie forzate a rotazione per evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali. Macchinari in funzione, dopo un lungo stop alla produzione. Riprende il lungo via vai di lavoratori che si spostano sui tre turni. Si ritorna a lavoro. Ma, c’è da scommettere, nulla sarà veramente come prima.

Fino a ora è stato pagato un fitto. Il consigliere comunale chiede perché

La sede del difensore civico regionale si sposta in Regione. I dubbi di Petrullo POTENZA - Questa volta il sempre agguerrito capogruppo di An in seno al consiglio comunale di Potenza, Luciano Petrullo se la prende con il trasloco di sede del difensore civico regionale. A breve, l’avvocato Catello Aprea, che dovrebbe garantire quotidianamente con la sua attività la tutela dei diritti dei cittadini nei confronti dell’ente, dovrebbe far ritorno, alla casa madre. L’ufficio che fino a ora ha avuto sede in Piazza Vittorio Emanuele II, numero civico 14, in futuro, sarà ospitato presso la cittadella della Regione Basilicata. Il punto è che, fino a questo momento, nonostante la disponibilità degli spazi dell’edificio che occupa i dipartimenti regionali, si è preferito pagare un fitto da un’altra parte. Soprattutto se si pensa che nella sede di piazza Vittorio Emanuele i problemi non erano di certo mancati all’avvocato Aprea che, nei mesi scorsi, si era appellato alla Telecom per risolvere definitivamente i problemi alla linea telefonica che facevano da ostacolo ai tentativi dei cittadini di contattare il difensore civico. Insomma, si apre una questione che, si oserebbe dire, si pone almeno in termini di coerenza. E l’avvocato Petrullo non perde occasione per sottolinearla, facendo ricorso a un simpatico indovinello: «Perchè fino ad oggi si è pagato un fitto?». Tre le risposte che il capogruppo di An elenca. La prima: non c’era spazio. La seconda: per garantire piena autonomia al difensore civico e per esaltarne la funzione al servizio del cittadino. La terza: per il piacere di spendere. E infine l’ultima: perchè ndringhete ndrà. E poi continua nella sua analisi: «La prima risposta non è corretta. Perché presso gli uffici regionali manca solo un parco, una fontana e un cinema, l’autobus e il servizio taxi, e poi è una città completa. La superficie quadrata è sufficiente per alloggiarci tutta la popolazione di Savoia di Lucania, Balvano, Tricarico e Tolve, se solo ce ne fosse bisogno, figuriamoci se non ci sono cento metri quadri per il Difensore Civico. Che poi, considerando il personale e il massiccio via vai (e giù risate), in cento metri ci stanno pure le pie illusioni che l’ufficio sia di una concreta utilità, illusioni che pure ingombrano». Per quanto riguarda la seconda risposta «è soltanto apparentemente corretta». «Infatti, se cosi’ fosse - aggiunge - oggi non si trasferirebbe l’ufficio presso la regione, contraddicendo il principio. E se si volesse affermare che, con la crisi, non si può più gettare il denaro

Catello Aprea e Luciano Petrullo

dalla finestra, basterebbe rispondere che, uno, allora il principio valeva davvero poco, e, due, quando avranno solo dimezzato le consulenze esterne, quelle centinaia di piccole consulenze che danno uno stipendio in cambio davvero di poco, diciamo di un voto, allora potremo parlare di volontà di risparmiare. Quindi la risposta non è corretta». Poi c’è la terza: «E’ affascinante. Ma considerato che il fitto è stato fin’ora pagato all’Ater, che ancora non vota, non ha giustificazione logica: alla regione non si spende per il piacere di spendere, ma ad ogni spesa deve corrispondere un profitto, una utilità, un voto, dicevamo. Pertanto la risposta non è corretta». Infine, c’è la quarta: «Quest’ultima calza perfettamente alla fattispecie. Ne segue la logica primaria, segue il binario conduttore, presuppone un percorso politico opportuno, coerente, riformista, lungimirante. E’ l’emblematico frutto di un ragionamento politico moderno, attento ai disagi generali, alla necessità di paralizzare un populismo di facciata che malcela una ipotesi controriformista, conservatrice, in maniera becera, e forse anche un po’ fascista. Questa è la risposta corretta».

A PISTICCI Francesco Saverio Nitti e il Mezzogiorno PISTICCI - Il prossimo 17 gennaio si terrà nella sala consiliare del comune di Pisticci nell’ambito di “Lezioni di politica. Il Mezzogiorno e la nazione italiana”, l’incontro “Francesco Saverio Nitti. Mezzogiorno: un problema di modernizzazione?”, organizzato dal circolo locale del Pd. I saluti saranno affidati a Enzo Montano, segretario del Pd di Pisticci e Marconia. A curare l’introduzione l’avvocato, Amedeo Cataldo, presidente della Camera penale di Matera). Seguirà la lettura di brani tratti da scritti di Francesco Saverio Nitti e la lezione di Michelangelo Morano, docente dell’Università della Basilicata) e ancora quella di Luigi Masella dell’Università di Bari. All’iniziativa verrà portato anche il contributo del senatore del Pd, Filippo Bubbico. Per chiudere con il dibattito e le conclusioni.






Potenza Lunedì 12 gennaio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Provincia, Fondazione Interesse uomo e Banca Etica insieme per cassintegrati e lavoratori in mobilità

Credito etico contro la crisi Iniziativa antiusura per chi non riesce a pagare il mutuo casa AL momento si tratta solo di un “ragionamento”, di una «sperimentazione» visto che esperienze simili non hanno ancora un modello di riferimento. Alla possibilità di ampliare l’accesso alle linee di credito legate alla convenzione con Banca Etica e la Fondazione antiusura “Interesse uomo” di don Marcello Cozzi anche ai lavoratori in difficoltà a causa della crisi del settore produttivo, la Provincia di Potenza, ci pensava da un po’. Pochi giorni fa, il primo atto concreto con la delibera di giunta in cui si apre alla possibilità di usare il fondo di garanzia (fondi della Provincia) messo a disposizione per la convenzione già attuata da diversi anni per il Credito etico anche per lavoratori in cassintegrazione o mobilità. Fondo che per il 2009 è stato aumentato a 500 mila euro. L’iniziativa è una “sperimentazione di “politiche sociali”, nei confronti «dei nuovi poveri e contro l’usura». Destinata ai lavoratori colpiti dalla crisi e che abbiano contratto un mutuo per l’acquisto della casa. In fin dei conti, «non facciamo altro che partire da un dato evidente - spiega Sabino Altobello, presidente della Provincia di Potenza La crisi si sta aggravando e a farne le spese sono soprattutto le persone che, in fondo, un lavoro lo avevano, uomini e donne che sono dentro i processi produttivi». Le prospettive non sono “rosee” : «gli analisti - continua - spiegano che la crisi non si risolverà certo in pochi mesi e che sarà proprio il settore manifatturiero, in particolare quello automobilistico, a soffrire più di altri». Tanti, «troppi lavoratori si sono visti dimezzare il proprio salario». La società di studi economici, Nomisma, «ha segnalato che per il 2009 è previsto un aumento di sofferenze bancarie, ovvero delle insolvenze irrecuperabili, pari al 6 per cento». Ovvero «ci sarà una quota ele-

Sabino Altobello

Don Marcello Cozzi

vata di incapacità a poter onorare i propri debiti». E in questo spaccato di società rientrano anche tanti giovani, spesso giovani coppie, che lavorando in realtà considerate solide, come la Fiat e il suo indotto, negli ultimi 10 anni, hanno messo su famiglia e contratto un mutuo per l’acquisto della casa. E’ per loro che ci siamo chiesti cosa fare». La convezione «nasce per favorire l’accesso al credito per i lavoratori in difficoltà», spiega Michele Gravina, direttore dell’area Sud di Banca Etica. Per loro, l’iter parte con una richiesta alla Fondazione antiusura a cui bisogna allegare anche una motivazione. La soddisfazione della domanda è legata al “bisogno”. Le richieste soddisfatte negli ultimi anni raccontano dell’urgenza di pagare l’apparecchio per i denti del figlio o dell’acquisto di un’automobile perché da insegnante precario e pendolare, non si riesce e

raggiungere la destinazione in assenza di collegamenti pubblici. Dopo la prima valutazione della Fondazione antiusura la pratica viene passata a Banca etica che procede con una successiva valutazione di tipo tecnico e finanziario. I soggetti a cui si rivolge la convenzione sono persone che «difficilmente avrebbero accesso al credito secondo i parametri stabiliti dagli istituti bancari ordinari - continua Gravina - Ma sono comunque persone che hanno la capacità di poter pagare il debito conseguito». Ma che, visto lo scarso accesso al credito bancario, spesso finiscono per rivolgersi all’usuraio. Ecco il senso del «dare fiducia a questi lavoratori in un momento di difficoltà». Dati alla mano: negli ultimi anni il tasso di insolvenza per questi prestiti “etici” è pari solo al 25 per cento. «E’ un piccolo strumento, un passo nella battaglia enorme contro

l’usura - aggiunge don marcello Cozzi - La gente comune non ce la fa più ad andare avanti e non è raro che finiscano per rivolgere agli usurai. Certo, non sarà questa sperimentazione la soluzione contro un dramma che è difficile sradicare, ma è qualcosa». Poi, «il problema reale, l’usura, la speculazione - prosegue - sono problemi che vanno affrontati a monte. Noi partiamo anche da un aiuto concreto». Con la valutazione iniziale positiva, Banca etica concede il prestito per un massimo di 10 mila euro (al massimo 18 rate da 500 euro). Più o meno il tempo in cui dovrebbe esaurirsi - sperando si superi anche la difficile congiuntura - la condizione lavorativa extra-ordinaria. Il prestito di banca etica servirà a pagare la rata del mutuo casa che - con lo stipendio decurtato - non è più solvibile. Ma per non aggiungere debito a debito, in questo periodo il lavoratore, a Banca etica dovrà restituire solo la quota di pre-ammortamento (gli interessi), circa il 4 per cento, circa la metà di quelli previsti da un comune istituto di credito. Il finanziamento ricevuto, invece, dovrà essere restituito solo alla fine del periodo di durata del prestito e secondo una dilazione rateale molto ampia, con piccole rate. Secondo i calcoli fatti dalla Provincia, il fondo di garanzia messo a disposizione dovrebbe permettere la concessione di crediti agevolati a un migliaio di lavoratori. Che sono mille vittime in meno dell’usura. Perché «quello che un tempo era chiamata politica assistenziale - spiega Altobello - è altra cosa. Qui stiamo parlando di una politica di protezione delle situazioni in cui in cui, purtroppo, il cittadino non vede via di uscita». Salvo che scegliere l’usura. «E l’alternativa, se non la fornisce l’ente pubblico, non lo fa nessuno». Sara Lorusso

La prognosi per il penalista non è ancora sciolta

L’avvocato Pace è grave, ma fuori pericolo dopo l’incidente di caccia

L’avvocato Donato Pace

E’ ANCORA in gravi condizioni, ma sarebbe fuori pericolo di vita l’avvocato Donato Pace, il noto penalista ferito gravemente sabato pomeriggio durante una battuta di caccia. L’ex consigliere regionale dei Ds era impegnato nella battuta nei pressi di Campomaggiore quando un colpo - una rosa di pallini - partito dal fucile di un compagno di squadra, lo ha colpito agli occhi, alla testa e al torace. E’ stato subito soccorso dal 118 e trasportato all’ospedale San Carlo, dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione, anche per motivi precauzionali, per scongiurare il pericolo di complicazioni improvvise. Settantenne, stava cacciando con altre persone. Da una prima ricostruzione dell’incidente sembra che la squadra si sia separata e che all’improvviso, da una certa distanza, sia arrivato il colpo che lo ha ferito. I carabinieri sono giunti sul posto

per fare comunque alcuni rilievi sul caso. Nel frattempo, per l’avvocato, saranno necessari alcuni giorni prima che i medici possano sciogliere definitivamente la prognosi. Sembra, tra l’altro, che già in passato Pace abbia avuto un incidente durante la caccia. La notizia del fatto ha colpito la città in cui l’avvocato è particolarmente conosciuto. Nato ad Avigliano nel 1938, Pace vanta una carriere costellata della presenze, da avvocato, nei maggiori processi imbastiti nel palazzo di giustizia di Potenza. Solo di recente, è tornato protagonista della cronaca per aver assunto la difesa del deputato democratico Salvatore Margiotta nei confronti del presunto comitato d’affari nell’inchiesta Totalgate coordinata dal pm Henry John Woodcock e per cui il tribunale del Riesame ha deciso l’insussistenza di gravi indizi.

TEMPO DI BILANCI ANCHE per il settore delle Attività produttive della provincia di Potenza è tempo di bilanci. A tirare le somme, un resoconto delle azioni messe in capo, l’assessore Antonio Vitucci. PATTI TERRITORIALI Gli investimenti realizzati dalle 16 aziende del Patto Territoriale Area Sud Basilicata che hanno concluso il programma ammontano a oltre 7 milioni e mezzo di euro. Dei programmi di investimento, una decina hanno riguardato il settore artigiano-manufatturiero, 4 programmi quello alimentare e due il settore turistico-alberghiero. A oggi, secondo i dati, è possibile registrare un’occupazione aggiuntiva pari a circa 71 unità. Il Patto Territoriale Sapori Lucani della Provincia di Potenza ha, invece, visto finanziate 97 proposte imprenditoriali e 16 proposte infrastrutturali. Il Patto “Sapori

Attività produttive sul territorio Lucani”, alla fine del ciclo di investimento genererà circa 400 nuovi occupati a cui bisogna aggiungere - prosegue il resoconto dell’ente - i nuovi occupati diretti già creati con l’indotto. COFIDI La Provincia di Potenza ha sottoscritto convenzioni per la concessione di contributi a fondo perduto, finalizzati all’abbattimento del costo del denaro a favore di imprese del commercio, dei servizi, del turismo e dell’artigianato. Uno strumento per agevolare l’accesso al credito in un momento di particolare crisi che coinvolge tutti i settori produttivi. SPORTELLO IMPRESA E’ stato istituito un solo sportello per tutti gli adempimenti necessa-

ri a un’attività imprenditoriale, così da avere un unico interlocutore per tutti gli adempimenti, risparmiare tempo di file e code, attingere in tempo reale le informazioni sul provvedimento. Ancora, promozione delle opportunità e potenzialità per lo sviluppo economico del territorio, assistenza e orientamento alle imprese, oltre che semplificazione amministrativa. PIOC - CONSUMATORI L’amministrazione provinciale di Potenza è una delle poche in Italia a essersi dotata di una delega alla tutela dei consumatori, con un sistema che tiene insieme tutte le associazioni di consumatori: confronto costante e presenza capillare in tutto il territorio. Il Punto in-

formazioni è a disposizione dei cittadini (per orari e informazioni basta consultare il sito della Provincia). CENTRI MINORI La creazione di una rete è l’obiettivo del progetto transnazionale “Rcsm” per la valorizzazione dei centri storici minori a cui la Provincia di Potenza ha aderito. A tale scopo le risorse e le potenzialità verranno classificate e si promuoverà lo scambio di esperienze tra i vari centri coinvolti. CACCIA E PESCA Nel corso degli anni la Provincia ricorda ancora il resoconto dell’assessore Vitucci - ha già dato avvio a un sistema di vigilanza volontaria fondato su una rete di teleprenotazione automatizzata, per con-

trastare i diffusi fenomeni di bracconaggio, per contribuire alla prevenzione e all’avvistamento degli incendi e per tutelare il territorio. A queste attività si aggiunge la realizzazione degli Istituti faunistici, previsti dal piano faunistico provinciale. Di più, è stato siglato un accordo con l’università di Basilicata per dar corso alla realizzazione delle zone di ripopolamento e cattura. E’ stato approvato dal consiglio Provinciale il nuovo regolamento per la prevenzione, l’accertamento ed il risarcimento dei danni causati alle opere e alle colture agricole e forestali dalla fauna selvatica. Del resto l’ente - conclude l’elenco degli impegni l’assessore - ritiene una priorità intervenire per istituire zone di protezione nei corsi d’acqua, per garantire la riproduzione e la sopravvivenza delle specie in pericolo, elaborare piani di recupero.


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Potenza

Lunedì 12 gennaio 2009

ANTICA OSTERIA

Quando il lavoro... non aiuta

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Fumetto e cittadinanza

OGGI, con sipario alle 21, al teatro Don Bosco, Benedicta Boccoli e Sebastiano Somma porteranno in scena “Sunshine” di William Mastrosimone per la regia di Giorgio Albertazzi. Sunshine è un testo trasgressivo e delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone ci racconta una favola postmoderna, l’incontro tra un principe azzurro in agrodolce e una giovane da salvare e redimere. Nel rincorrere questi due personaggi tra provocazioni e insulti, promesse e paure sbirceremo nelle pieghe del rapporto nato per caso tra un uomo e una donna. Le storie di vita di entrambi si definiranno nella Genova dei nostri giorni. Genova, città portuale di arrivi e partenze, con la sua anima malinconica e schiva, ma ricca e vivace.

“L’Enigma del vero” LA MOSTRA L’Enigma del Vero sarà visitabile fino al 15 febbraio prossimo. Per questa mostra la curatrice Laura Gavioli ha scelto il metodo delle sezioni tematiche proprio per focalizzare un approccio originale e stimolante alle problematiche messe in campo. L’obiettivo è quello di valutare attraverso le cinque sezioni: “Le sfide della realtà tra Ottocento e primo Novecento”, “Realismi magico, Novecento e anti Novecento”, “Arte e ideologia, il dopoguerra”, “Consumo della realtà e realtà del consumo”, “Obiettivo non obiettivo”. Nella Galleria Civica con l’Enigma del Vero è possibile ammirare tra le altre, opere di Ferrazzi, Levi, Morandi, Manzù, Casorati, Pirandello, , Sassu, Guttuso de Chirico, Sciltian, Vespignani, Treccani, Schifan, Ontani.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Madagascar 2 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 Yes man 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Lasciami entrare

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

Teatro “per” la scuola

Sunshine al Don Bosco

0971-34501

LA PRIMULA

LA direzione generale Giustizia, libertà e sicurezza della Commissione europea ha bandito un concorso per la creazione di un fumetto di una tavola. Il fumetto dovrà illustrare il tema della cittadinanza nell’Unione europea per coloro che sono cittadini, ma anche per i residenti. Possono partecipare i giovani tra i 16 e i 27 anni che risiedono in uno dei 27 stati membri dell’Ue. I partecipanti devono creare un fumetto di una tavola privo di parole che illustri il tema. I vincitori del primo premio per ciascun Paese saranno invitati a Bruxelles dal 9 all’11 maggio 2009, per visitare le istituzioni europee e la città. I lavori devono essere inviati all’ssociazione culturale Affabulazionedi Ostia entro venerdì 27 febbraio.

COSE di Teatro e Musica, con il patrocinio del Comune di Potenza, della Regione Basilicata, del ministero per i Beni e le attività culturali e dell’associazione “Voglia di teatro”, organizza dal 22 al 30 Maggio 2009 nel teatro comunale “Francesco Stabile” di Potenza, la Prima edizione del Festival nazionale teatro scuola ragazzi “Giovanni De Blasiis”. Possono chiedere di partecipare al Festival gli Istituti di scuola media di primo e secondo grado, i gruppi teatrali universitari composti da studenti regolarmente iscritti per l’anno accademico 2008/2009, gruppi di allievi partecipanti a laboratori teatrali.

0971-471312

AMBROSIA

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 12 GENNAIO Iura via Anzio 14 0971-45438 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-310310 0971-612564

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 13 GENNAIO Potenza, chiesa San Michele “NATIVITA’, POESIE E IMPRESSIONI...” 29 artisti raccontano la Sacra nascita

•Adiconsum

•IL 18 GENNAIO Potenza, Cineteatro Don Bosco, ore 18.30 “ROSSO MALPELO” Rassegna cinematografica Diritti dell’uomo

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•IL 14 GENNAIO Potenza, teatro Don Bosco, ore 21 “PROMEMORIA” Con Marco Travaglio •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

18.10 - 20.20 - 22.30 Sala 5 Natale a Rio 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 The Strangers 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 7 Il cosmo sul comò 17 Come un uragano 19 - 21 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 21 Le Voci di Sally organizzano un estemporaneo concerto e nella piazza la gente canta Lunedì 12 gennaio 2009

L’omaggio cittadino a De Andrè Lo sapevano in pochi. Organizzato per caso stupisce i passanti LO SAPEVANO davvero in pochi che anche a Potenza c’era un modo straordinario, perchè spontaneo, di celebrare “Faber”. Poca pubblicità per quel gruppo di ragazze, strumenti in spalla e mani ghiacciate per il freddo che sotto i porticati della piazza hanno lasciato a un pezzettino di città «l’omaggio a Fabrizio De Andrè». Poco dopo mezzoggiorno, in giro, ieri mattina, non c’era tantissima gente. Domenica mattina, è vero, ma dal tempo poco clemente. Poi sono arrivate loro, si “fanno chiamare “Le voci di Sally”, è il nome che hanno scelto tra le parole di una della canzoni di «chi ci ha lasciato un patrimonio immenso». Ci vuole poco per accordare gli strumenti, poco perchè alle prime note un po’ di folla gli si faccia attorno. Iole canta, è “Amore che vieni, amore che vai”. E poi c’è la chitarra di Marina, ci sono il violino di Paola e il clarinetto di Agnese. Lì accanto, oltre il vetro del bar centrale, Marien è al violoncello e Raffaella al fagotto. Hanno già pubblicato un album, qualcuno tra i passanti le riconosce: la città, in fondo, è così piccola. Per altri è la piacevole novità di una domenica grigia d’inverno, la domenica dei «dieci anni senza Fabrizio De Andrè». E’ il tempo di “Dolcenera”, c’è quello di “Nina” che sta lì, per volare. “Bocca di rosa” la sanno un po’ tutti, qualcuno canticchia, i più ascoltano. Mentre la folla si stringe, all’ideale «abbraccio» al «poeta» partecipano involontariamente anche i passanti. Uno stop di pochi secondi, qualche domanda, «ma che cos’è», c’è chi si ferma e chi procede. E tra chi resta c’è pure qualche volto noto della città così piccola che nella piazza si finisce per incontrarsi tutti. E la sorpresa piace. Quando si dice occasione “estemporanea”. «Brave», non c’è che dire. Voce cristallina e corde tirate perchè l’umidità non perdona. Allora meglio passare una mano sul tamburello, almeno si riscalda un po’. Spunta in un angolo l’ex deputato, Peppino Molinari è pochi metri oltre il consigliere comunale Nicola Mussuto, che poi, per le Voci di Sally riserverà un complimento. In fondo, diventa un “grazie” per quelle parole che De Andrè ha musicato, creato, mescolato. Raccontando storie di Paese. Per una mattina riprodotte dalle Voci di Sally con gli arrangiamenti di Francesco Scorza. Spunta tra il pubblico dell’occasione anche lo scrittore Cappelli, ancora avvocati, professionisti e cittadini “comuni”. Chi di più, chi meno, anche solo qualche secondo, il tempo di capire «di che si tratta?». E all’omaggio a De Andrè più o meno a sorpresa, sicuramente “spontaneo” - la corrente elettrica per l’amplificazione gentilmente concessa al momento dal bar della piazza c’erano anche docenti e studenti universitari. Loro, “Le voci di Sally”, vengono tutte dall’università lucana. Così capita che tra i loro sostenitori ci sia anche il rettore Tamburro. E’ a lui che spetta chiedere il pezzo di chiusura, quando il pubblico presente si raccomanda per «un’ultima canzone, per favore». Accontentano il loro «professore». E’ “Fiume Sand Creek”. Su quel cuore “preso” sotto una coperta scura che i porticati si svuotano. E’ così che parte di questa piccola città, con le Voci di Sally e le mani dei presenti, ha dato un saluto, forse un grazie, al «grande Faber». s.lorusso@luedi.it

IN RICORDO DI FABER

FINO A GAZA Immagini e parole UN VIDEO, sei associazioni, un dibattito a più voci, sullo sfondo, le tragiche immagini dei combattimenti a Gaza. Così, sabato pomeriggio, presso il SotTeatro di Potenza, è stato ricordato Fabrizio De Andrè. I Giovani di Sinistra, i Giovani Comunisti, il Ful Universitario, l’associazione 0971, il SotTeatro e la rivista Decanter hanno organizzato una due giorni, tutta dedicata al cantautore genovese, a dieci anni dalla scomparsa. Tanti i temi della due giorni di cultura e aggregazione: maggioranze e minoranze, libertà. Ancora, la proiezione dei momenti salienti della carriera di De Andrè, delle immagini della guerra a Gaza, video interviste, parole e riflessioni. Un tavolo di confronto animato ha ricordato con emozione e voglia di dare un senso all’iniziativa la figura del compianto artista genovese che tanto ha dato alla musica e alla cultura italiana. Sei associazioni, quelle presenti al SotTeatro che hanno voluto ricordare con affetto e stima profonda la figura del cantante italiano. Tutto questo è stato reso possibile dall’organizzazione portata avanti da Mira De Lucia. Dai giovani del ‘68 e le rivolte studentesche, alla “Buona novella” e “Storia di un impiegato”, dal profondo Sud alla contestazione dell’Onda, mentre andavano le canzoni struggenti di “Faber”. Ieri sera, in programma, la proiezione della Buona Novella di Claudio Bisio, Lina Sastri e Lucio Battisti. Alle 23 i giovani di Potenza si sono “adeguati” all’iniziativa lanciata da Fabio Fazio in collaborazione con le radio italiane per la diffusione in contemporanea nazionale di un disco di De Andrè. Cuore, sentimenti giovanili, teatro, l’inferno di Gaza, rivolte, dischi, proiezioni ed emozioni. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Ha preso il via la rassegna di teatro in vernacolo Leon D’Oro

Il successo del Natale quando è in casa Cupiello

Immagini dall’omaggio a Fabrizio De Andrè: “Le voci di Sally” e il pubblico cittadino (Tutte le foto in pagina sono di Andrea Mattiacci)

CON la nota commedia di De Filippo “Natale in casa Cupiello”, il gruppo teatrale potentino Giocasogni ha inaugurato allo Stabile, sabato scorso, la terza edizione “Leon d’Oro” città di Potenza. Una commedia riuscitissima per bravura e doti teatrali da veri professionisti: Pasquale Quaratino (Luca Cupiello), Ilaria Cutro (Concetta), Claudio Masso (Tommasino), Giulia Picerno (Ninuccia), Antonio Pilogallo (Vittorio), Michele Coluzzi (zio Pasqualino), Francesco Desiderio (Nicolino Percuoco), Rocco Lorusso (dottore), Marica Decimo e Ivo Marino (Olga e Luigi Pastorelli), Angela Pilogallo (Rita), Maria Ilaria Colucci (Maria, portiere). Il gruppo si è costituito dal 2002 e «si è specializzato principalmente con commedie napoletane», come ha spiegato la regista Rosa Villano. Fiero della riuscita anche il presidente, Gerardo De Luca. Ora si spera solo nel giudizio positivo della giuria del concorso formata da Raffaele Pace, presidente del Centro artistico Basilicata, Dino Bavusi, regista ed esperto di teatro in vernacolo, Dino Quaratino, direttore “Cose di teatro e musica”, Piera De Marca dell’ufficio cultura del comune e Gerry Brienza del centro artistico. Giocasogni ha proposto una commedia classica di De Filippo, a ridosso delle festività natalizie per ripresentarci la storia di un uomo che conserva ancora intatto il candore dell’infanzia alle prese con

un presepe che non piace per niente al figlio Tommasino. Ma nella casa si consuma e scoppia, nel giorno di Natale, il dramma di una famiglia per niente tranquilla e serena. La serata, come l’intera iniziativa, è stata dedicata al compianto Gigino Labella, noto regista dialettale e attore potentino. Venti i gruppi in gara che si alterneranno ogni quindici giorni sul palco dello Stabile. L’iniziativa promossa dal Centro Artistico Basilicata, di Raffaele Pace, per questo anno, ospita non solo le compagnie potentine e dell’hinterland, ma anche del materano. La rassegna avviata nel 1973 da Tonino Larocca, attore e regista potentino, ha avuto un lungo periodo di pausa. E’ stata ripresa nel 2006. Si spera in una «istituzionalizzazione per meglio valorizzare l’identità territoriale». In questa ripresa un grazie è stato rivolto, in particolare al comune che ha sostenuto l’iniziativa. Maria De Carlo


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Potenza e provincia

Lunedì 12 gennaio 2009

Trovato con 500 g di hashish Convalidato l’arresto LAGONEGRO - Udienza di convalida per il corriere della droga arrestato a Trecchina lungo il tratto della Ss 585 Fondovalle del Noce con oltre mezzo chilogrammo di hashish. Si è tenuta nei giorni scorsi l'udienza di convalida in merito all'operazione effettuata dalle fiamme gialle lauriote che ha portato all'arresto del giovane 29enne Vincenzo Arete originario di Paola, in provincia di Cosenza, e al sequestro di 6 “panetti” di “hashish” pari a 570 grammi. Per il giovane è scattata la detenzione in carcere dopo la convalida dell'arresto da parte del giudice. I panetti di hashish si presentavano perfettamente suddivisi, pressati ed imballati con cura, stipati accuratamente per consentire di sfruttarne al massimo la capacità di trasporto e di occultamento. La droga analizzata presso il laboratorio analisi di Vieti è risultata purissima e di ottima qualità,

Alcuni panetti di hashish

pronta per essere “tagliata” e dalla quale era possibile ricavare oltre duemila dosi che avrebbero di certo alimentato il “mercato”, lucano e calabrese interessando i tanti giovani che risiedono nei paesi del lagonegrese e dell'alto Tirreno cosentino. Il giovane paolano doveva rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente rinvenuta sotto il sedile anteriore lato passeggero della Fiat Stilo su cui viaggiava. A seguito di un controllo della guardia di finanza di Lauria, è stata ritrovata una busta di plastica, contenente un involucro, ricoperto da cellophane e isolato con nastro adesivo, con all'interno 6 “panetti” di “hashish” pari a 570 grammi. Al termine della convalida dell'arresto, il giudice ha disposto il mantenimento della custodia cautelare in carcere così come richiesto dal pubblico ministero. Emilia Manco

La presentazione ad Avigliano. La discussione organizzata da diverse associazioni

Statuto comunale: c’è una bozza Pari opportunità e numero degli assessori tra i temi AVIGLIANO - La giunta comunale? Da sette a quattro assessori, tanti quanti sono i settori burocratici. Non solo: nel governo comunale dovranno essere garantite pari opportunità tra uomini e donne. Gli istituti di partecipazione? Sono già previsti nello statuto comunale vigente, ma a corredo della ipotesi che porta il timbro delle associazioni bisogna emanare norme attuative, tali da rendere applicabile lo strumento di democrazia diretta. C'è anche l'ipotesi primarie. Il comune non le obbliga, ma le privilegia e mette a disposizione le sue strutture qualora i contendenti politici alle elezioni dovessero farne uso. E poi il bilancio partecipativo, che ricalcherebbe la felice esperienza del Comune di Grottammare, centro in provincia di Ascoli Piceno che sulle ceneri di Tangentopoli, nel 1994, fu laboratorio di un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica. Da quelle parti, stando alla testimonianza di Pierpaolo Fanesi, coordinatore dell'ufficio Bilancio partecipativo di quel comune, è ormai consolidata una chiamata di cittadini, in assemblee periodiche, per ascoltare e recepire propo-

ste su piccole e grandi opere e sulle poste da inserire nelle voci di bilancio relative alla cultura e al socio assistenziale. Opportunità, perplessità e nuovi spunti di partecipazione sono contenuti in una bozza di nuovo statuto comunale. L'hanno presentata e ne

BARAGIANO - Anche se il Natale è finito, le manifestazioni legate al periodo più atteso dell’anno non sono terminate il 6 gennaio. A Baragiano, infatti, la serata di ieri ha permesso di prolungare la festa, con una premiazione, quella legata al concorso “Il presepio nella tradizione popolare e religiosa”. A ottenere la vittoria - secondo l’insindacabile giudizio della commissione giudicatrice - il presepe della parrocchia “Santa Maria Assunta” di Bella. Un lavoro nato grazie all’impegno di diverse persone, coordinate da don Pino e da Alessandra Liubizzi. Ma, quest’anno, non c’è un solo vincitore, dal momento che molto apprezzato è stato anche il presepe realizzato da Vito Tonto di Baragiano. Ai vincitori di Bella è stato consegnato un quadro raffigurante la Natività, mentre a Vito Tonto è stata consegnata una targa del Comune di Baragiano. A premiare i lavori il sindaco del Comune, Giuseppe Galizia. Tantissime le persone che hanno partecipato alla manifestazione e che non hanno voluto perde-

hanno discusso l'altra sera ad Avigliano le associazioni promotrici di questo progetto: Arci, Auser, il circolo giovanile Don Mimì Mecca, Colacatascia, Franco Venturi, Gruppo coordinamento donne, l'Abete, Legambiente, l'Idea, Peter Pan, Scuderia Ferrari club, la Società di mutuo

soccorso, Spazio ragazzi e la Commissione pari opportunità. In cima all'incontro una premessa, sottolineata dal moderatore Carlo Onorato: «E' una riunione che vuole fungere da stimolo alla commissione consiliare per la riforma dello statuto insediata 4 anni fa».

Sì, perché la consulta chiamata ad adeguare l'attuale statuto comunale non si riunisce da svariati mesi. Nelle settimane scorse, in una serie di interventi anche a mezzo stampa, furono affibbiate una serie di giustificazioni: è il sindaco che non la convoca, sono i commissari gli assenteisti, lo statuto comunale non è la priorità. Con l'incontro pubblico di sabato, le associazioni hanno voluto spazzare via pretesti, cercando di pungolare la commissione affinché «pervenga in tempi rapidi al nuovo statuto comunale». Il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, dal canto suo ha detto tra l'altro che «la commissione non ha mostrato grandissima passione. Se lo strumento della commissione non dovesse andare avanti, lo si dovrà accantonare per proseguire sulla via maestra», quella del consiglio comunale. E addio partecipazione. Perché questa urgenza avvertita dalle associazioni? Onorato ha fatto esempi realistici: «La questione petrolio e le grandi opere potranno essere, ad esempio, il banco di prova per sperimentare le forme di partecipazione popolare».

Premiato nella parrocchia “Santa Maria Assunta” il presepe più bello

A Baragiano ci sono due vincitori Uno dei presepi presentati negli anni passati al concorso di Baragiano

re neppure la musica della “Grande orchestra italiana”, che ha allietato la serata, iniziata intorno alle 19. Musica classica,

canzoni popolari natalizie e canzoni napoletane hanno riscaldato una serata gelida solo a causa delle temperature esterne.

Ancora un successo quindi per un’iniziativa che va avanti da anni: ventuno per la precisione. Viene premiato con la partecipa-

A spiegare i contenuti della bozza è stato l'avvocato Domenico Pace, già componente della commissione che nel 1991 ha redatto lo statuto vigente e componente della commissione attuale. Pace ha detto che «bisogna dedicare l'attenzione agli strumenti di partecipazione popolare. La commissione, ove dovesse arrivare alla formulazione di una bozza definitiva, a mio avviso dovrà farsi carico di elaborare anche le norme di attuazione degli strumenti di partecipazione». Per la richiesta di referendum, l'avvocato ha precisato che «la bozza prevede un quorum del 10 percento del numero degli elettori espresso nell'ultima tornata elettorale, così da evitare che sparuti gruppi di persone possano ostacolare pretestuosamente l'attività dell'istituzione comunale». Opportunità e limiti giuridici del referendum sono stati spiegati dal ricercatore universitario Piermassimo Chirulli, il quale ha ribadito che si tratta di uno strumento delicato, «di non facile utilizzo, ma la nuova primavera dei referendum comunali è da salutare con piacere». Gianni Sileo

zione e l’attenzione di tutti i cittadini di Baragiano un lavoro molto impegnativo. Animatore dell’iniziativa è da sempre padre Remigio D’Andrea che, sostenuto dai suoi parrocchiani, è il centro della vita sociale e culturale del comune lucano. Ma il concorso legato al miglior presepe, in particolare, negli anni ha conquistato un suo spazio importante. A testimoniarlo le diverse opere premiate nel corso di questi 21 anni: lavori provenienti da tutta la regione e che hanno ritenuto importante ottenere il riconoscimento. Il presepe premiato lo scorso anno è stato quello allestito nella chiesa madre di Paterno. Un concorso che rientra nella tradizione, tutta italiana del presepe. Un termine, quest’ultimo, che deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, in ricordo del luogo dove, si racconta, fu deposto il Gesù Bambino. Nel significato comune il presepe indica la scena della nascita di Cristo, derivata dalle sacre rappresentazioni medievali.


Potenza e provincia 23 Vietri Inseguiti per diverse ore nelle vie del paese. Per i residenti si tratta di ladri LunedĂŹ 12 gennaio 2009

La notte della caccia ai rumeni Rischiano di essere malmenati. Allertati anche i carabinieri VIETRI DI POTENZA Brutta avventura, sabato sera, per due ragazzi romeni giunti a Vietri di Potenza. I due ragazzi, di circa vent’anni, e residenti in un paese della provincia di Salerno ma vicino Vietri, intorno alle venti e trenta si sono recati in un bar in pieno centro e hanno consumato da bere. Qualche diverbio o qualche parola di troppo, o qualche identificazione sbagliata da parte di alcuni cittadini vietresi (qualcuno avrebbe pensato che si trattasse di malviventi o ladri in trasferta), ed è scattato un inseguimento ai due. Gli stessi ragazzi romeni, che alla fine sono risultati semplici ragazzi e non ladri, si sono dati alla fuga. ÂŤCorrevano in modo pazzesco, a una velocitĂ incredibileÂť, hanno detto alcuni cittadini che li hanno visti scappare. Sono stati cosĂŹ allertati i carabi-

I carabinieri e una veduta di Vietri

nieri, che hanno perlustrato la zona con un faro e una volante. CosĂŹ si sono movimentati anche i cittadini, che hanno setacciato le zone e le contrade del paese, pensando sempre che si trattasse di malviventi. E durante la fuga, qualcuno

ha pensato davvero che fosse cosĂŹ. Per questo, alcuni cittadini gli hanno corso dietro, senza però riuscire a prenderli. L’inseguimento è partito da corso Vittorio Emanuele, in pieno centro del paese, fino ai pressi dei giardini pubblici, nei

pressi della sede comunale. Qui i due romeni hanno scavalcato una recinzione e si sono ritrovati nella zona sud del paese, nei pressi della filiale di BancApulia. Gli inseguitori vietresi hanno perso le tracce di lo-

ro, e cosÏ i due ragazzi hanno continuato la loro corsa. Ma la loro corsa si è divisa: un ragazzo, dopo aver attraversato strade buie e strette, si è ritrovato nei pressi di una abitazione sottostante a via Peschiera. Qui uno dei due ha suonato

il citofono chiedendo aiuto. A rispondere il proprietario della casa, che dopo aver aperto il cancello al ragazzo, ha allertato i carabinieri, che dopo qualche minuto sono giunti sul posto e hanno identificato il ragazzo, cercando di capire cosa fosse successo. L’altro ragazzo invece è stato ritrovato dopo la mezzanotte, nei pressi di via san Nicola, dopo che lo stesso era rimasto nascosto perchĂŠ impaurito. I due, dopo una serata alquanto movimentata, hanno potuto fare rientro a casa. Una storia assurda, una interpretazione sbagliata fatta sui due ragazzi che, molto probabilmente, erano giunti a Vietri di Potenza per passare un sabato sera diverso, ma che sicuramente non ritorneranno piĂš dopo la tremenda notte trascorsa. Claudio Buono provinciapz@luedi.it

Lagonegro Concorsi ÂŤpilotatiÂť e crisi della maggioranza politica

I consiglieri di minoranza: ÂŤIl sindaco Mitidieri ha fallitoÂť LAGONEGRO - Dura l’accusa dei consiglieri di minoranza del Comune di Lagonegro, dopo la seduta di consiglio comunale che si è svolta lo scorso mercoledĂŹ. ÂŤOrmai è prassi consolidata scrivono in una nota - Il sindaco di Lagonegro non riesce a far riunire il consiglio comunale, anche quando è egli stesso a richiederne la convocazione in seduta straordinaria e urgenteÂť. Quella della scorsa settimana, infatti, è stata la terza riunione non apertasi ÂŤperchĂŠ la maggioranza di centro-sinistra non garantisce il numero legale per l’assembleaÂť. Il primo cittadino, Domenico Mitidieri, con richiesta scritta in

data 5/1/2009 al presidente del Consiglio Di Lascio, richiedeva l’effettuazione di un consiglio comunale urgente e straordinario al fine di approvare l’adesione al Consorzio “La Cittadella del Sapereâ€?. ÂŤBen cinque consiglieri di maggioranza hanno disertato l’assemblea cittadina rendendo vano il desiderio del SindacoÂť. ÂŤSiamo ad una situazione di ridicolo e di impotenza politica e amministrativaÂť. I consiglieri di minoranza fanno riferimento anche a un latro episodio che si sarebbe verificato nei giorni a cavallo del santo Natale: ÂŤI fortunati che ne erano a conoscenza dovevano produrre domande per partecipare a

una selezione di personale per il consorzio “La Cittadella del Sapereâ€?, il relativo bando è stato affisso all’Albo Pretorio il 24/12/2008 con scadenza 2/01/2009. Tralasciamo di far notare le date di pubblicazione del bando, che dimostrano solo i soliti giochi per i pochi eletti amici degli amici, ma notiamo ormai che se è venuta meno ogni capacitĂ politico amministrativa non manca ancora la predisposizione all’ipocrisia clientelare. Un paese che ha significato sempre qualcosa nella politica regionale, con rappresentanti anche governativi, non merita e non meritava una simile caduta di stile politico.

IL sindaco Mitidieri

E pensare che uno degli slogan del sindaco Mitidieri era di far volare alto la politica di Lagonegro. Non possiamo non constatare che la politica è stata fatta si volare, ma dalla finestra. I Consiglieri di minoranza - continua la nota - non possono resta-

L’INTERVENTO

Rionero L’assessore Chieppa chiede legalità tra gli ambulanti

L’impegno contro l’abusivismo Il commercio in forma itinerante o ambulante a Rionero va rettificato e messo sotto controllo. Non è possibile che nessuno rispetti le regole nazionali, regionali e comunali vigenti in materia. L’ultima modifica legislativa posta in essere dalla Regione Basilicata con la legge del 30 settembre 2008 numero 23 che ha introdotto delle modifiche e integrazioni alla legge regionale del 20 luglio 1999 numero 19 in materia di commercio al dettaglio su aree pubbliche in sede fissa o private, penso che aiuterĂ di molto gli enti locali e in particolare gli agenti di polizia locale nell’esecuzione e attuazione delle norme esistenti. La novitĂ rilevante consiste nel fatto che lo stesso operatore itinerante, trascorsa l’ora di sosta come prevista per legge, non potrĂ piĂš tornare nello stesso posto nell’arco della giornata. Io credo che tale previsione normativa consentirĂ di risolvere il problema di alcuni siti della mia cittĂ in preda a operatori che invece di sostare un’ora e viaggiare nella cittĂ restano fermi per molto tempo senza temere alcunchĂŠ. La stessa disposizione varrĂ anche per i produttori agricoli in base alla legge del 20 luglio 1999, tuttora in vigore e delle disposizioni transitorie e finali contenute del decreto legislativo del 31 marzo 1998 numero 114, visto che per la concessione dei posteggi e per l’esercizio dell’attivitĂ in for-

Bancarelle ambulanti

ma itinerante si applicano le norme generali previste in materia dal citato decreto legislativo 114 del 1998. Ebbene questa prassi illegale e abnorme dovrà cessare immediatamente perchÊ non è giusto avallare simili condotte in danno di quelli a posto fisso su aree private o pubbliche che pagano regolarmente le tasse e non ricevono una tutela giuridica adeguata. Come assessore alle Attività produttive del comune di Rionero in vulture, non intendo piÚ accettare tale stato di cose e per tale ragione ho scritto una nota al Comandante di Polizia locale di Rionero affinchÊ sulla scorta della

citata norma regionale faccia quanto è possibile per mettere ordine nel settore di cui si tratta e adotti tutti gli strumenti giuridici necessari atti a reprimere le infrazioni. Questo affinchĂŠ nessuno possa dire che a Rionero non esiste la legge e che nessuno riesca a farla rispettare. I siti pubblici che vanno tenuti sotto controllo sono quelli situati in contrada Gaudo, vicino panificio, edificio scolastico, zona caduti e in tutte le altre zone ove questo fenomeno si verifica. E’ giunto il momento di dire basta e di descrivere le cose come stanno senza timore di alcunchĂŠ, atteso che chi governa ha il dovere morale di intervenire con fermezza e determinazione. Ho anche consigliato al Comandante di allestire un’unitĂ operativa capace di svolgere tale servizio con serietĂ e rettitudine e di essere informato mensilmente sull’andamento delle dinamiche endogene presenti in questo settore commerciale . Lo scopo è quello di contrastare i furbi e di assicurare a tutti i soggetti interessati condizioni di vendita eque e socialmente apprezzabili. Questo intervento si giustifica perchĂŠ da mesi numerosi operatori hanno presentato proteste in tal senso e siccome le ritengo legittime ho assunto simile iniziativa. Giovanni Alfredo Chieppa Assessore alle AttivitĂ produttive Comune di Rionero in vulture.

re muti spettatori di tanto degrado, appellandosi all'ultimo rigurgito di orgoglio e di dovere verso la cittadina, chiedono all'avvocato Domenico Mitidieri di prendere atto del fallimento della sua amministrazione. Non una risposta è stata data ai cittadini di Lagonegro.

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Matera Lunedì 12 gennaio 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Frontale tra un’auto di grossa cilindrata e un’utilitaria sul rettilineo di via Cappuccini

Scontro nella notte, feriti 7 giovani Ventiduenne ricoverato in coma, ora è fuori pericolo UN BOTTO violentissimo ha rotto il silenzio di via Cappuccini, dove sabato notte, intorno alle 23.50, si sono scontrate due auto con un bilancio di ben sette giovani feriti, di cui uno in maniera seria. Potrebbe essere stata la strada resa viscida dalla pioggia, l'alta velocità o la mancanza del rispetto di un segnale di precedenza con invasione dell'opposta carreggiata, la causa dell'incidente che ha coinvolto le due autovetture in via Cappuccini, poco prima dell'inizio di via Agna. Il violento impatto è avvenuto su di un tratto di strada rettilineo, tra una grossa Saab 9.5 di colore nero che procedeva verso il rione Agna, con a bordo quattro ragazzi, e una utilitaria, Chevrolet Matiz di colore grigio, occupata da altri tre giovani. Per i sette giovani coinvolti nell'incidente sono state necessarie le cure dei sanitari del vicino ospedale “Madonna delle Grazie”. Sei di loro le cui condizioni non sono gravi solo lievi lesioni, con una prognosi compresa fra i 5 e i 10 giorni sono stati subito dimessi, mentre per il ventiduenne Francesco Zaccaro, che era a bordo della Matiz, le condizioni sono apparse subito gravi ed è stato inizialmente ricoverato a causa di un trauma commotivo in stato di coma. Fortunatamen-

Parcheggi, Conese (Cgil) «Pagano i lavoratori»

Le due auto dopo l’impatto (foto Martemix)

te, le condizioni di salute del giovane, nel corso della notte, sono migliorate pur rimanendo in prognosi riservata e potrebbe essere dimesso nelle prossime quarantotto ore. Ovviamente è stata l'utilitaria a subire le conseguenze più pesanti nell'impatto con la parte anteriore quasi completamente distrutta. Forse il fatto di avere le cinture di sicurezza allacciate e l'azione combinata degli airbag ha limitato le conseguenze fisiche sui giovani occupanti della Matiz. Gli occupanti della Saab, pur vistosamente dan-

neggiata dall'impatto, non hanno subìto invece gravi conseguenze a seguito dell'impatto, anche in questo caso cinture di sicurezza e airbag hanno assicurato protezione, insieme alla struttura più resistente dell'auto. Dopo l'impatto le due automobili sono finite a grande distanza l'una dall'altra, mentre sulla strada, dappertutto, erano sparsi pezzi delle due auto che le tre pattuglie della polizia stradale intervenute hanno provveduto a rimuovere per evitare pericoli e ripristinare la regolare circolazione auto-

mobilistica. I rilievi per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente che poteva avere conseguenze ben più gravi, sono stati effettuati dai carabinieri del nucleo radiomobile di Matera che hanno sottoposto i conducenti delle due vetture anche ai test per stabilire se avessero fatto uso di alcol o sostanze stupefacenti i cui risultati hanno dato esito negativo per entrambi. I veicoli sono stati posti sotto sequestro a disposizione delle autorità giudiziaria. Giovanni Martemucci Michelangelo Ferrara

Ieri è ripresa l’attività domenicale, a fine mese il rinnovo del direttivo

Record dell’Avis per il 2008 Donate 1.765 sacche di sangue, grande soddisfazione L'AVIS incoraggia alla donazione del sangue con prelievi domenicali presso la sede di piazza Sedile. Ieri mattina la sezione comunale di di Matera ha iniziato l'anno nuovo con una domenica di donazione. Eustachio Caserta, presidente sezione di Matera, ha colto l’occasione per fare un primo bilancio del 2008 che, «si è concluso -dce- con 1.765 donazioni di sangue. Ancora un nuovo record della comunale di Matera, un dato storico mai raggiunto da questa sezione. L'obiettivo per l'anno in corso è di incrementare ancora le donazioni. È il terzo anno che raggiungiamo l'autosufficienza di sangue. Il terzo anno consecutivo di autosufficienza significa aver raggiunto la maturità in campo di donazione. Per donare -ricorda Caserta- la pressione arteriosa deve essere normale e buone le condizioni generali di salute. Il donatore ha il vantaggio di essere controllato attraverso visita medica, esame dei parametri ematochimici: epatici, metabolici lipidico-glucidici e virali. Abbiamo sconfitto quello che era il commercio del sangue. Il nostro impegno è volto ad interessare il mondo dello sport, del teatro e della scuola per sensibilizzare i ragazzi alla donazione. Obiettivo di una certa valenza è migliorare il rapporto con le istituzioni politiche ed amministrative della nostra città. Il 31 gennaio prossimo saranno eletti i venti consiglieri. Per utilizzare al massimo il sangue prelevato e permettere alle donne di donare più di due volte all'anno, punteremo sulle tecniche di frazionamento, come l'aferesi, plasmaferesi o piastrinoferesi. La plasmaferesi, pratica più blanda

Luca Sacco primo donatore 2009

e più lunga, filtra il sangue con una macchina e in tre quarti d'ora restituisce al donatore gran parte del volume ematico. L'aferesi può essere praticata anche dopo un mese dalla donazione. Le sacche di sangue intero vengono utilizzate per le operazioni chirur-

giche e per le emergenze. La nostra associazione collabora con Theleton per la raccolta dei fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche». La sezione materana, nata ventisette anni fa, si è trasferita, dieci anni fa, in piazza Sedile. La sede nostra operativa è ubicata presso l'ospedale “Madonna delle Grazie”. L’Avis acquisisce due associazioni provinciali in rispondenza alla riunificazione delle Asl regionali in due: Matera e Potenza. «In Basilicata lo scorso anno, abbiamo raccolto 23mila unità di sangue intero, 2mila di plasma e mille di piatrine. -riferisce Maurizio Nardozza, presidente regionale dell'Avis - Siamo cresciuti nella percentuale del 6-7% rispetto all'anno precedente. L'autosufficienza è stata raggiunta ed abbiamo esportato 500-600 unità in Puglia e Lazio. Maggior impegno va prodotto nella raccolta delle proteine plasmatiche (albumine) ottenute per plasmaferesi. Quest'anno è in atto la riorganizzazione dell'Avis e saranno rinnovati tutti i consigli delle comunali. Abbiamo appena sciolte le strutture dei comprensori per creare le due provinciali in coincidenza con la ristrutturazione dell'organizzazione sanitaria. Sono 102 comunali, su 131 paesi in Basilicata, con sedici mila soci. In alcune realtà esiste una sorta di distretto non formalmente costituito». Luigi Gravela e Sonia Paolicelli hanno espletato il servizio civile presso la sede comunale di Matera ed hanno espresso soddisfazione per l'esperienza acquisita in un anno di lavoro. Nunzio Longo matera@luedi.it

IN attesa che l'azienda Sisas sgomberi i parcheggi al coperto dalle ultime autovetture e che il sindaco Buccico dia seguito agli impegni assunti, i parcheggiatori continuano a presidiare il palazzo di città e la prefettura. Sulla questione è intervenuta ieri Marcella Conese della Filcams-Cgil, evidenziando che «per 20 anni questi lavoratori hanno svolto continuativamente il servizio di ausiliari della sosta e questa è la prima volta che subiscono una interruzione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro. In ogni cambio di appalto prosegue Conese-è preoccupazione del sindacato garantire che l'azienda subentrante mantenga i livelli occupazionali esistenti al momento del passaggio di gestione, al fine di assicurare ai lavoratori licenziati dall'azienda cessante la continuità lavorativa e l'anzianità di servizio. Queste dovrebbero essere le regole, non sempre scritte, che sovrintendono ai passaggi di appalto: garantire a chi già c'è ed ha acquisito una sicura professionalità la certezza di continuare a lavorare in quel servizio, anche se cambia il concessionario. Purtroppo -lamenta Conese- non sempre le pubbliche amministrazioni sono disponibili ad ascoltare tali richieste di parte sindacale: così, nel caso del circuito urbano delle chiese rupestri, gestito da un'azienda privata a seguito di regolare gara dell'Ufficio Sassi, i lavoratori sono stati licenziati per cessazione del contratto di appalto, eppure questi

beni storici di importanza straordinaria, sono ancora detenuti da quell'azienda, non si sa in virtù di quale atto di proroga. Il risultato è che i lavoratori sono a casa e che, ad oggi, non si ha notizia della preparazione di alcuna nuova gara di appalto per la gestione di quel servizio. Così, nel caso dei parcheggi a pagamento: prima i ritardi dell'Amministrazione rispetto alla pubblicazione del bando, poi i ritardi dell'azienda Sisas nello sgombero dei locali, hanno determinato che 21 famiglie non percepiranno alcun reddito a fine mese». Come spesso accade, i lavoratori sono l'anello debole sul quale si scaricano le contraddizioni della politica. «Sarebbe molto meglio -prosegue Conese- se le pubbliche amministrazioni controllassero le aziende affidatarie, durante l'esecuzione del contratto. E questo non solo perché il servizio pubblico, anche se erogato da un privato, deve essere di qualità ineccepibile, ma soprattutto perché non ha nessun senso correre ai ripari all'ultimo istante. Anzi, spesso, può essere controproducente lanciare anatemi contro chi ha gestito fino a ieri un servizio pubblico in assoluta libertà e senza alcun controllo: i risultati sono sotto gli occhi di tutti, 21 lavoratori sono stati licenziati e da 20 giorni restano sotto la pioggia a manifestare il loro bisogno e la loro rabbia. La politica deve dare urgentemente risposte, se possibile, di alto profilo». matera@luedi.it

Scarcerato a Bari per recarsi nella Comunità terapeutica arriva dopo 25 ore, arrestato NELLA nottata di sabato, a Matera, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato per evasione un 40enne originario di Roma e, di fatto, ai domiciliari presso una Casa terapeutica. L'uomo, dimesso l'altro giorno dalla casa circondariale di Bari, dove era detenuto perché arrestato per rapina, doveva raggiungere obbligatoriamente e subito, la Casa terapeutica di Matera, per essere così sottoposto ai domiciliari, così come fissato dal tribunale di Bari, ma ha ben pensato di ritardare e di farsi vivo con ben 25 ore di ritardo. Così, nella serata di ieri, i militari dell'Arma, già impegnati un una serie di controlli di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari proprio presso la struttura in questione così come previsto dall'Operazione “Icaro”, hanno notato l'uomo, che, in quel momento stava sopraggiungendo. Dopo averlo fermato, accertata l'inosservanza da parte sua della prescrizione del tribunale di Bari di raggiungere subito la comunità, rilevato il ritardo di 25 ore dalla sua scarcerazione dal carcere di Bari, l'hanno arrestato per evasione. Dopo l'arresto, lo stesso è stato sottoposto ai domiciliari presso la comunità terapeutica di Matera. matera@luedi.it


Matera

Lunedì 12 gennaio 2009

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Foto Videouno TAXI MATERA 3332685173

Sit in di Cgil, Cisl e Uil

Un cane d “a” mare

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera indicono per oggi, alle ore 18, nello spiazzale antistante la sede della Prefettura, un sit in per sensibilizzare l'opinione pubblica materana e il nostro governo centrale sulla crisi israelo - palestinese.«La scelta delle armi, come soluzione del conflitto - spiegano i rappresentanti sindacali - non può che portare altre morti, altro odio, altri lutti e sofferenze nelle famiglie palestinesi ed israeliane. Occorre cessare il fuoco e riprendere la strada del negoziato e del dialogo».

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Logos le ragioni della verità Domani, alle ore 16, nella sede dell'acivescovado di Matera in piazza Duomo, si terrà la conferenza stampa di presentazione del periodico "Logos le ragioni della verità". Contestualmente sarà presentato il “Progetto Lidia: Il Microcredito a servizio della Micro - impresa nell'Arcidiocesi di Matera - Irsina”. L'Arcivescovo di Matera-Irsina, Mons. Salvatore Ligorio, il direttore della Caritas diocesana, don Filippo Lombardi, la responsabile del Servizio di pastorale sociale e del lavoro, Tina Cardinale, la responsabile del Servizio di pastorale giovanile, Apollonia Nicoletti, e l'Animatrice di comunità del progetto Policoro, Valeria Tozzi, illustreranno il progetto.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Supernatura di Bianco SI conclude oggi, presso la Fondazione Southeritage la mostra Supernatura di Angelo Bianco, dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (ingresso libero). L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all'artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l'artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l'evoluzione.

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SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005 emergenza sanitaria

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“Fragole e uranio” a Roma Venerdì prossimo, alle ore 17 presso l’Università di Roma La Sapienza, sarà presentato il libro “Fragole e uranio. Scanzano Jonico: storia di una rivolta”. Interverranno Pasquale Stigliani, Francesco Buccolo - Autori Massimo Scalia - Prof. Università di Roma La Sapienza Mario Tozzi - Ricercatore Cnr. Modera Maria Minicucci de La Sapienza.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.

Mal di pietre sul ring

0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 15 GENNAIO 2009 Matera, Museo Ridola, orari di apertura: martedì-domenica (dalle 9 alle 20), lunedì (dalle 14 alle 20) "Lo sguardo di Eros. Gesti, simboli e immagini della seduzione tra Grecia e Magna Grecia" "Ceramica artistica Cappelluti-Annunziata. Matera 1922-1953", organizzata dall'Unitep

Dopo gli incoraggianti risultati del primo match, dedicato ai "Mille anni che sto qui" di Mariolina Venezia, torna domani, a Matera, il Ring Letterario organizzato dall'associazione Women's Fiction Festival e il Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione con la Libreria dell'Arco. Gli ideatori lo definiscono proposta di lettura, incontro, scambio, confronto e "scontro" letterario, tra amici, simpatizzanti, lettori amanti delle narrativa contemporanea e moderna». Con inizio alle 18.30 presso la sede del Circolo Culturale La Scaletta (in via Sette Dolori, 10 nei Rioni Sassi) il prossimo incontro culturale sarà dedicato a "Mal di pietre" (Edizioni Nottetempo), un racconto breve firmato da Milena Agus, che ha raccolto un forte consenso di pubblico e critica.

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 18- 19,45- 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 The Millionaire 17-19,15-21,30 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sette anime ore 17,15-19,30-21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 18,15-20-21,45

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Madagascar 2 18-20 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Madagascar 2 17-19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò ore 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137


26 Matera e provincia Flai-Cgil denuncia l’affidamento al Vulture Alto Bradano. Potenza: «Ora si riveda tutto» Lunedì 12 gennaio 2009

La Regione ignora il Consorzio L’ente materano escluso dai lavori per il nuovo schema idrico MATERA - Qual è il futuro del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, se la Regione non perde occasione per declassarne le competenze, soprattutto in materia di nuove infrastrutture irrigue? A chiderselo è Francesco Potenza della Rappresentanza sindacale aziendale FlaiCgil, alla luce del recente affidamento dei lavori per il completamento dello schema idrico Basento-Bradano (Attrezzamento Settore G), deliberato dalla giunta regionale lo scorso 11 novembre, sulla scorta di un finanziamento del Comitato interministeriale per la programmazione economica. Lavori su di uno schema territorialmente condiviso con l’ente consortile del Vulture Alto Bradano, ma che di fatto sono stati affidati solo a quest’ultimo, non considerando il ruolo e le competenze del Consorzio di Bradano e Metaponto. Un preoccupante segnale di ridimensionamento, secondo Flai-Cgil, perché da questi lavori l’ente materano potrebbe trarre certamente un notevole vantaggio economico e di rilancio operativo. Il progetto, infatti , riguarda la zona dell’Alto Bradano ed è stato rielaborato nel 2006, per la parte di competenza del comprensorio del Consorzio di Bradano e Metaponto, dalla struttura tecnica di via Annunziatella; mentre

La sede del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto

per la parte di competenza del Consorzio del Vulture Alto Bradano, da un’apposita struttura tecnica incaricata dallo stesso ente. L'intervento è per il 70% sul territorio potentino e per il 30% su quello materano. «Perché -si chiede Potenzala Regione ha affidato, sulla base di fantomatiche esigenze di “azione amministrativa basata su logiche di efficienza ed efficacia”, lo svolgimento delle procedure finalizzate alla scelta del contraente con il sistema dell'appalto integra-

to, individuando il Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano come soggetto idoneo a svolgere le funzioni di stazione appaltante? Con la medesima delibera -prosegue Potenza- si è approvato anche lo schema di convenzione tra la Regione ed il Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano, prevedendo la totale estromissione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto dalle attività di realizzazione delle opere, salvo per quanto attiene alla nomina di due direttori operativi (geometri

Contabili) facenti capo all'Ufficio della Direzione Lavori affidata a Tecnici del Consorzio potentino». Ma c’è di più. perchè «tra le prescrizioni regionali deliberative -spiega ancora il Rsa della Flai Cgil- si è stabilito che il soggetto attuatore sarà chiamato a curare la gestione di tutto l'intervento, senza tener conto che del ruolo che il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto ha avuto dagli anni ‘50 a tutt'oggi nell'azione di intervento, né della consolidata professionalità presente all'interno della struttura. L'attrezzamento del comprensorio appartenente al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto non può essere affidato ad altri». Secondo Potenza, insomma, questa espropriazione, ha tutti i connotati della spartizione politica del territorio, a discapito della provincia di Matera. «Chiediamo alla giunta regionale -conclude- che ritiri il provvedimento, riformuli un nuovo provvedimento in cui si dia testimonianza della presenza del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e affidi la realizzazione dell'attrezzamento agli enti consortili territorialmente appartenenti». Una comunicazione inviata anche ai consiglieri materani, affinchè vigilino meglio sulle scelte per il proprio territorio d’appartenenza. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

E’ stato sorpreso da un carabiniere di Padova che passava sulla via

Ruba le grondaie dall’ex carcere Trentunenne di origini napoletane arrestato a Marconia MARCONIA DI PISTICCI - I militari dell'Arma di Marconia di Pisticci, insieme con un collega originario del posto ma in servizio a Padova, hanno arrestato in flagranza di reato un trentunenne di origini campane, ma da tempo residente a Pisticci. L'uomo, con grande abilità, era intento a rimuovere alcune grondaie in ferro da una struttura già adibita a colonia penale, in località “Area Agricola” . Al carabiniere della compagnia di Padova che si trovava in licenza, quindi libero dal servizio e che in quel momento passava nella zona, non è sfuggito il gran da fare del malintenzionato e senza alcuna esitazione, ha immediatamente avvisato i colleghi del nucleo radiomobile del 112, richiedendo

così l'intervento e nel contempo, è subito intervenuto, bloccando l'uomo, chiedendogli spiegazioni circa la sua presenza in quel posto e le sue inten-

Crisi Soften, Latronico interroga Scajola VALBASENTO - Un'interrogazione è stata presentata dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, al ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, sulla grave situazione dei trentadue lavoratori della Soften di Pisticci, la cui cassa integrazione è scaduta il 4 gennaio. «Ho chiesto al ministro ha precisato Latronico- di seguire con attenzione la situazione ed eventualmente intervenire, per evitare la chiusura dell'ennesima azienda della Valbasento, che produce materiali imbottiti per salottifici. Già nei mesi scorsi, insime al sentore Viceconte, avevamo chiesto al governo, attraverso un ordine del giorno peraltro approvato in Commissione bilancio, di

attivare le iniziative necessarie ad includere l'area della Valbasento in un accordo di programma finalizzato alla bonifica e alla reindustrializzazione, con il consolidamento delle attività esistenti e l’avvio di progetti di riconversione industriale e di recupero dei siti dismessi e delle maestranze espulse dal ciclo produttivo e che sia valutata l’opportunità di includere l’area industriale della Valbasento nel ?iano nazionale per il rilancio della chimica». Intanto è previsto per oggi l’atteso incontro in prefettura con i vertici aziendali, per definire le modalità della Cassa integrazione e conoscere i progetti dell’azienda. provinciamt@luedi.it

zioni. Il giovane ormai scoperto nelle sue intenzioni, ha anche tentato di allontanarsi con la refurtiva, inutilmente, perché subito bloccato e dallo stesso militare e dai carabinieri della stazione di Marconia, arrivati sul posto immediatamente. Dopo l'arresto, l'uomo è stato sottoposto ai domiciliari. I militari dell'Arma della locale stazione, da tempo avevano predisposto una serie di servizi per riuscire a contrastare il ripetersi di furti che stavano interessando un'area periferica, di proprietà comunale, caratterizzata dalla presenza di una serie di abitazioni e strutture, molte delle quali vuote e, pertanto, oggetto di ruberie da parte di ignoti. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it

Premiazioni del “Model fashion baby”

Piccoli modelli crescono

I bambini premiati al concorso “Model fashion baby”

UN pubblico numerosissimo ha riempito completamente il cinema Comunale di Matera per assistere, ieri mattina, alla seconda edizione del concorso “Model fashion baby” organizzato dall'Agenzia “Eventi e non solo”. Settanta bambini, suddivisi in tre fasce d'età, hanno dato vita, per quasi quattro ore, a uno spettacolo di grande spontaneità e simpatia che ha divertito il pubblico presente tenendo in apprensione i genitori fino alla proclamazione dei vincitori. Il ballo è stata la performance più gettonata tra i piccoli partecipanti, anche se non sono mancate, gag, barzellette, interpretazione di canzoni ed esecuzioni musicali. Alla fine la giuria ha premiato un bambino e una bambina per ogni categoria anche se a trionfare è stata la semplicità di tutti i partecipanti che arrivavano da Basilicata e Puglia, presentati dall'eclettico Angelo Zecchino. Giambattista Semeraro e Tickys

Scivitarro hanno vinto per la categoria da 1 a 4 anni, mentre Antonio Di Fonzo e Martina Facendola hanno convinto la giuria per la fascia da 5 a 8 anni. Tra i più grandicelli hanno trionfato Enrico Perniola e Angelica Busto. Tutti i vincitori oltre a partecipare gratuitamente ai casting artistici che l'agenzia “Eventi e Non solo” realizzerà per i circuiti locali e nazionali, saranno i protagonisti della campagna pubblicitaria 2009 dello sponsor Profumerie Cirrottola. «Questa seconda edizione del concorso è stata un vero successo -afferma il direttore artistico dell'agenzia, Vito Lapolla- ma stiamo già lavorando alla terza, che partirà da giugno nelle principali località balneari della fascia ionica. Per i genitori che vogliono ricordare questo evento prepareremo un dvd del concorso che potranno ritirare presso la nostra agenzia». matera@luedi.it

Polizia e vigili urbani da oggi impegnati in una settimana di controlli

Occhio all’autovelox sulle strade statali MATERA - Parte oggi un’altra settimana di controlli con l’autovelox, condotti sulle strade della provincia dalla polizia in collaborazione con i comandi dei vigili urbani competenti. Sono interessati i vigili di: Aliano, Bernalda, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi e Valsinni. Da oggi e fino al 18 predisporranno servizi per il controllo della velocità secondo le modalità previste dall'art. 4 del d.l. del 20/06/2002, convertito in legge 01 agosto 2002 nr. 168, che consente la contestazione differita delle violazioni, anche in prossimità di cantieri, e in particolare sulle Statali Sinnica, Jonica, Basentana

I vigili urbani di Policoro con l’autovelox

e Val D’Agri, oltre che sulla Statale 7 Matera-Altamura. La polizia stradale ricorda che le violazioni conseguenti al mancato rispetto dei limiti di velocità sono sanzionate a norma dell'articolo

142 c.d.s. che prevede le seguenti sanzioni: Fino a 10 km/h in più, sanzione amm.va compresa tra .38,00 e . 155,00; oltre i 10 km/h e sino a 40 km/h in più sanzione amm.va compresa

tra .155,00 e .694,00 con decurtazioni di punti cinque sulla patente; oltre i 40 km/h e sino a 60 km/h in più - sanzione amm.va compresa tra . 370,00 e .1.485,00 con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). Oltre i 60 km/h - sanzione amm.va compresa tra .500,00 e .2.000,00 con decurtazioni di punti dieci sulla patente nonché la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi (per i titolari di patente da meno di anni tre la decurtazione è di punti venti ). provinciamt@luedi.it


Sport 27

Lunedì 12 gennaio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Una doppietta a testa per il 2-2 di Roma-Milan. L’inglese gioca dall’inizio e lo fa bene

Pato e Vucinic extraterrestri Nel giorno del debutto di Beckham le magie dei due attaccanti ROMA – Nella notte di David Beckham sono Vucinic e Pato i grandi protagonisti del 2-2 tra Roma e Milan. Gol e spettacolo nel posticipo della 18esima giornata di serie A che si chiude con un pari firamto dalle doppiette del montenegrino giallorosso e del «Papero» rossonero. Primo tempo di marca romanista, ripresa che inizia con un micidiale 1-2 del Diavolo che aveva sonnecchiato nei primi 45, ma che ha scatenato un grande Pato nel secondo tempo: gol al 3' e magia all’8' per rimontare e ribaltare l’acuto di Vucinic che, al 22', aveva sbloccato il risultato. La Roma non si è smonta-

ta, ha continuato a giocare e a cercare il gol trovandolo al 72' ancora con Vucinic, bravo a infilare Abbiati con un preciso colpo di testa in tuffo. E Beckham? Ha fatto il suo mettendo a disposizione della squadra il

Beckham e Pato dopo un gol

Prima Divisione

Il Potenza pareggia e resta ultimo

suo destro, i suoi cross e la sua intelligenza tattica. Ancelotti lo lancia dal primo minuto. L'inglese si piazza sul centro-destra del centrocampo rossonero completato da Pirlo e Seedorf. In avanti Ronaldinho e Kakà alle spalle di Pato. In difesa non c'è Kaladze, al suo posto Favalli che affianca Maldini. Roma in campo con il 42-3-1. Privo di Totti e Menez, Spalletti schiera De Rossi e Brighi davanti alla difesa, Taddei, Perrotta e Baptista alle spalle di Vucinic. Nonostante le 6 stelle e l’assenza di un incontrista, «l'albero di Natale» rossonero tiene bene il campo, ma anche se c'è qualità da vendere il Milan non crea pericoli. Bene la Roma con Riise che trova spazi per spingere a sinistra. Al 22' giallorossi in vantaggio: cross di Riise dalla sinistra, perfetto lo stop in area di Vucinic splendido il dribbling stretto su Jankulovski, imprendibile il destro ravvicinato che batte Abbiati. La reazione del Milan è tutta in un cross di Beckham che Doni respinge in tuffo. Nella ripresa formidabile 1-2 del Milan firmato Pato. Il brasiliano al 3' pareggia mettendo dentro da due passi l’assist di Kakà. All’8' il «Papero» brucia sullo scatto Mexes e inventa un gol di grande classe superando Doni con un morbido sinistro. Milan in vantaggio. La Roma prova a rialzarsi, partita avvincente e, al 27', arriva il 2-2, lo firma Vucinic con un bel colpo di testa in tuffo. Ancora emozioni, ma il risultato non cambia: finisce 2-2. Milan a quota 34 punti (-9 dall’Inter), 10 in

più della Roma che mercoledì recupererà la gara con la Sampdoria. SPALLETTI.«Pato è bravissimo nell’uno contro uno, noi potevamo fare qualcosa di meglio, accorciare di più sui loro centrocampisti. Non è una novità, il Milan è una grande squadra, una squadra di qualità». Lo ha detto ai microfoni di Sky Sport Luciano Spalletti, commentando la doppietta del brasiliano Pato che stava per costare una sconfitta alla “sua” Roma, nella sfida contro il Milan. «E' stata una bellissima partita – ha aggiunto Spalletti – la Roma ha fatto quello che doveva fare, poteva vincere alla fine, così come poteva vincere il Milan. Penso che il pubblico abbia gradito l’atteggiamento della squadra. Abbiamo anche rischiato, lasciando qualche spazio di troppo». ANCELLOTTI. «Il bicchiere mezzo vuoto nella sfida contro la Roma è il nostro primo tempo, giocato con troppa lentezza, poco movimento. Il bicchiere mezzo pieno è quello che abbiamo fatto nel secondo tempo. Ho scelto Beckham, perchè ha dimostrato in questi giorni di essere un giocatore molto intelligente, serio, equilibrato, il suo impiego è un piccolo premio per lui che si è inserito bene nel nostro gruppo». Lo ha detto Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky. «Avremo bisogno di Borriello per i cross di Beckham – ha aggiunto Ancelotti – ma per il momento ci godiamo Pato. A Ronaldinho avevo chiesto di giocare in posizione più centrale, era affaticato come tutti all’inizio, nel secondo tempo ha giocato bene anche lui». «Era importante vincere per avvicinarci all’Inter, quello di stasera rimane comunque per noi un risultato positivo – sottolinea Ancelotti – che ci fa guardare con ottimismo al futuro. Con un pò di sacrificio da parte di tutti può venir fuori qualcosa di bello».

Seconda Divisione

I novantuno minuti dello spice boy all’Olimpico ROMA - Novantuno minuti in campo per una prova tutto sommato sufficiente. Il conto alla rovescia per la prima assoluta di David Beckham è finalmente arrivato alla conclusione, tra qualche colpo a effetto, una forma fisica su cui c'è ancora da lavorare ma soprattutto tanta umiltà. Atteso da tutti in panchina dopo le parole abbastanza eloquenti di Ancelotti («è pronto per giocare ma diventa difficile proporlo dall’inizio»), Becks comincia la sua avventura italiana dalla porta principale, titolare nel big-match dell’Olimpico tra Roma e Milan. Saluti e abbracci con gli ex compagni al Real Cicinho e Baptista nel tunnel, lo Spice Boy si va subito a piazzare sul centro-destra, al fianco di Pirlo e Seedorf. Pronti via e i compagni già lo cercano, David prova a dialogare con l’olandese ma senza molta fortuna. Il passo non è quello dei giorni migliori e lo stesso Becks se ne rende conto, bruciato sulla fascia da Riise. E se a questo si ag-

Beckham al cambio

giunge l’emozione del debutto i primi minuti italiani dell’ex stella di United e Real non sono certo da passare alla storia. Al 5' c'è una punizione per i rossoneri dal limite, David va sulla palla ma l’attesa è vana perchè a battere è Ronaldinho. Più passano i minuti, però, più cresce la fiducia dell’inglese che, seppur timidamente, comincia a proporsi con maggiore frequenza.

IL TABELLINO ROMA MILAN

2 2

ROMA (4-2-3-1): Doni 6; Cassetti 6 (36' st Cicinho sv), Mexes 6, Juan 7, Riise 6.5; De Rossi 6.5, Brighi 6 (39' st Aquilani sv); Taddei 5.5 (20' st Pizarro 6), Perrotta 6, Baptista 6; Vucinic 7.5 In panchina: Artur, Panucci, Loria, Montella. Allenatore: Spalletti 6 MILAN (4-3-2-1): Abbiati 6; Zambrotta 6, Favalli 5.5, Maldini 6, Jankulovski 5; Beckham 6 (44' st Flamini sv), Pirlo 6.5, Seedorf 6; Ka-

kà 6, Ronaldinho 5.5 (26' st Ambrosini 6); Pato 8 In panchina: Dida, Kaladze, Antonini, Inzaghi, Shevchenko. Allenatore: Ancelotti 6 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6 MARCATORI: 22' pt Vucinic, 3' st Pato, 8' st Pato, 27' st Vucinic NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 50.000 circa. Ammoniti: Pirlo e Seedorf per il Milan, Riise e Brighi per la Roma. Angoli: 5-4 per il Milan. Recuperi: 2' pt e 3' st.

Serie D

Melfi ko netto e meritato Genzano, ok con Pirone Ora è allarme punti Il Matera cade a Grottaglie

da pagina 30 e 38

da pagina 39 a 44

da pagina 45 a 48

Calcio regionale

Basket A Dilettanti

Volley

Pisticci da leader Tolve e Viggiano: pari

Bawer sì all’overtime Levoni battuta in casa

Giocoleria, tre punti Planitalia sconfitta

da pagina 49 a pagina 55

da pagina 56 a 59

a pagina 60


28

Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Serie

A

Risultati e classifica Bologna-Chievo

1-1

Fiorentina-Lecce

1-2

Genoa-Torino

3-0

Inter-Cagliari

1-1

Juventus-Siena

1-0

Napoli-Catania

1-0

Palermo-Atalanta

3-2

43’ pt Pellissier, 45’ pt Di Vaio (rig.) 6’ pt Giacomazzi, 24’ pt Felipe Melo 28’ pt Castillo

18’ pt Biava, 3’ st Jankovic, 39’ st Thiago M. 20’ st Acquafresca, 32’ st Ibrahimovic 33’ pt Del Piero 35’ st Maggio

22’ pt Miccoli, 40’ pt Bresciano 20’ st Floccari, 33’ st Ferrerira Pinto 36’ st Cavani

Reggina-Lazio

3’ pt Corradi (rig.), 14’ e 22’ pt Pandev 18’st Cozza, 31’ st Pandev

2-3

Roma-Milan

2-2

Udinese-Sampdoria

1-1

22’ pt Vucinic, 3’ st Pato, 8’ st Pato 27’ st Vucinic 12’ st Delvecchio, 17’ st Domizzi

Prossimo turno

19ª giornata 18/01/2009 ore 15

Atalanta-Inter Cagliari-Udinese Catania-Bologna Chievo-Napoli Lazio-Juventus (ore 20,30) Lecce-Genoa Milan-Fiorentina (17/01 ore 20,30) Sampdoria-Palermo Siena-Reggina (17/01 ore 18) Torino-Roma

18ª giornata Marcatori

INTER JUVENTUS MILAN NAPOLI FIORENTINA GENOA LAZIO PALERMO CATANIA ATALANTA ROMA UDINESE CAGLIARI SAMPDORIA SIENA LECCE BOLOGNA TORINO REGGINA CHIEVO

43 39 34 33 32 32 30 26 25 24 24 23 22 20 19 17 16 15 13 10

18 13 4

1 32 12 9

7

2

0 14 6

9

6

2

1 18 6 20 +7

18 12 3

3 31 13 9

7

1

1 19 6

9

5

2

2 12 7 18 +3

18 10 4

4 30 20 9

8

0

1 19 5

9

2

4

3 11 15 10 -2

18 10 3

5 26 16 9

8

1

0 19 5

9

2

2

5

18 10 2

6 26 16 9

6

2

1 15 6

9

4

0

5 11 10 10 -4

18 9

5

4 27 17 9

7

2

0 20 6

9

2

3

4

18 9

3

6 29 24 9

5

2

2 12 6

9

4

1

4 17 18 5

18 8

2

8 24 23 9

7

0

2 18 10 9

1

2

6

6 13 1 -10

18 7

4

7 18 21 9

7

1

1 14 8

9

0

3

6

4 13 -3 -11

18 7

3

8 23 22 9

6

1

2 15 7

9

1

2

6

8 15 1 -12

17 7

3

7 23 25 8

5

2

1 13 9

9

2

1

6 10 16 -2 -9

18 6

5

7 26 27 10 4

4

2 16 11 8

2

1

5 10 16 -1 -15

18 6

4

8 20 22 9

5

2

2 12 7

9

1

2

6

8 15 -2 -14

17 5

5

7 16 19 9

4

3

2 11 6

8

1

2

5

5 13 -3 -15

18 5

4

9 13 19 8

4

3

1

4 10 1

1

8

5 15 -6 -15

18 3

8

7 16 25 9

2

5

2 10 10 9

1

3

5

6 15 -9 -19

18 3

7

8 20 28 9

2

3

4 12 13 9

1

4

4

8 15 -8 -20

18 4

3 11 18 32 9

4

1

4 12 14 9

0

2

7

6 18 -14 -21

18 3

4 11 17 36 9

2

3

4 14 15 9

1

1

7

3 21 -19 -23

18 2

4 12 10 28 9

1

2

6

1

2

6

5 15 -18 -26

8

5 13 9

7 11 10 -3 7 11 10 -4 -6

13 RETI: Di Vaio (3 rig) (Bologna) 12 RETI: Gilardino (Fiorentina); Milito (4 rig) (Genoa) 11 RETI: Ibrahimovic (Inter), Amauri (Juventus) 9 RETI: Floccari (Atalanta) 8 RETI: Pandev, Zarate (2 rig) (Lazio); Pato (Milan); Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (4 rig) (Reggina); Di Natale (2 rig) (Udinese) 7 RETI: Acquafresca (1 rig) (Cagliari); Mascara (2 rig) (Catania); Del Piero (2 rig) (Juventus); Kakà (2 rig), Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis, Hamsik (2 rig) (Napoli) 6 RETI: Mutu (1 rig) (Fiorentina); Sculli (Genoa); Cavani (Palermo); Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese) 5 RETI: Jeda (Cagliari); Totti (1 rig) (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 4 RETI: Paolucci (Catania); Maicon (Inter); Rocchi (Lazio); Castillo, Tiribocchi (Lecce); Lavezzi (Napoli); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Amoruso (2 rig) (Torino) 3 RETI: Doni, Ferreira Pinto (Atalanta); Conti (Cagliari); Pellissier (Chievo); Kuzmanovic, Montolivo (Fiorentina); Nedved (Juventus); Simplicio (Palermo); Brienza (1 rig), Cozza (Reggina); Kharja (Siena); Bianchi (1 rig), Rosina (3 rig) (Torino); D’Agostino (2 rig), Floro Flores (Udinese)

Esordio amaro per Pillon al “Granillo”. La gara era iniziata col gol di Corradi che illudeva gli amaranto

Pandev affossa la Reggina Il macedone e Zarate mandano in tilt la difesa. Vince la Lazio REGGINA LAZIO

2 3

REGGINA (4-4-2): Campagnolo; Cirillo, Lanzaro, Santos, Costa (8'st Cozza); Sestu (40'st Di Gennaro), Barreto, Tognozzi (11'st Viola), Barillà; Brienza, Corradi. In panchina: Marino, Cosenza, Krajcik, Ceravolo. Allenatore: Pillon. LAZIO (4-3-1-2): Carrizo; De Silvestri, Diakitè, Rozehnal, Radu; Dabo (21'st Brocchi), Ledesma, Meghni (30'st Mauri); Pandev; Rocchi, Zarate (35'st Foggia). In panchina: Muslera, Cribari, Kolarov, Makinwa. Allenatore: Rossi. ARBITRO: Bergonzi di Genova. Assistenti: Ferrandini e Galloni. Quarto uomo: Peruzzo MARCATORI: 3'pt Corradi (rig.), 14' e 22' pt Pandev, 18'st Cozza, 31'st Pandev NOTE: giornata di pioggia, molto umida ma non fredda, terreno leggermente scivoloso, spettatori 9.860 (1.170 i paganti), per un incasso di 13.625,00 euro (esclusa quota abbonati). Ammoniti: Carrizo, Dakitè, Tognozzi, Cirillo, Costa. Angoli: 7 a 5 per la Lazio. Recupero: 1' pt; 4' st.

di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - Esordio amaro al 'Granillo' per Bepi Pillon che si sta ancora chiedendo a chi ha affidato il compito di marcare Pandev. Può sempre accadere di subire un gol, prendere il secondo è anche ammissibile, ma perseverare e farsi infilare per la terza volta, è davvero diabolico. Il vecchio proverbio calza proprio bene e la Reggina è costretta a leccarsi le ferite, ancora una volta. La nuova sconfitta interna potrebbe lasciare il segno, sicuramente complica la situazione in campo amaranto, ma per fortuna che siamo in pieno mercato e Pillon può fare valere le sue ragioni. Se la difesa continua a subire gol, c'è qualcosa che non gira a dovere, se il centrocampo non fa un buon filtro, bisogna ricostruirlo. Non sarà sempre facile segnare due gol in una sola partita e se segnando tanto non si riesce neanche a pareggiare, ha davvero ragione il tecnico a farsi sentire. La Reggina ha provato a misura col suo modulo prudente contro una Lazio molto offensiva che non si tira indietro nel proporre un tridente di grande spessore tecnico, contrapposto ad una difesa molto perforata e confermata rispetto a Cagliari, nonostante sia arrivato il transfer di Krajcik. Vita dura, in ogni caso, per la Lazio, ma solo per pochi minuti. La Reggina non ha retto l'offensiva biancoceleste dopo avere colpito a freddo e presto si è sciolta come neve al sole, cedendo il passo. La difesa è tornata a fare acqua, il centrocampo è uscito di scena troppo presto. APPROCCIO. Buono quello della Reggina che con Brienza ineffabile rapinatore

Prevale l’offensivismo dei capitolini

di aree è passata subito in da fare per respingere un tiro vantaggio, procurandosi un di Meghni al decimo. Il cuore rigore trasformato da Corra- della Reggina non sempre ha ragione della classe laziale e di. La partita sembrava in di- Campagnolo dei uscire sui scesa ma la scivolata di Costa, piedi di Rocchi al quindicesiha rovinato tutto, dieci minu- mo per salvare. L'impennata ti dopo il gol del vantaggio della Reggina arriva al diamaranto. Da quel momento ciottesimo. Cross di Sestu la Reggina ha subito la rea- dalla destra, il piatto destro di zione della Lazio che ha ri- Cozza termina alle spalle del portiere. Il cuore e la classe, montato in pochi minuti. CRONACA. Proteste e pole- questa volta, fanno la diffemiche dopo appena tre minu- renza. La Reggina ha un moti. Brienza ruba palla a Ro- mento favorevole dopo il pazehnal, supera Carrizo in reggio ma non lo sfrutta. E' uscita e viene atterrato. E' ri- più brava la Lazio, invece, con Zarate al gore. Scattano le proteste laziali, il portiere subisce anche l'ammonizione, Corradi non si commuove. L'ex fa centro dal dischetto e porta in vantaggio la Reggina che saluta il 2009 con un gol lampo. partendo veloce, proprio come richiesto da Pillon. Al decimo, Barreto sfiora il palo su punizione ma quattro minuti dopo Pandev pareggia. Costa scivola e da via libera al trequartista laziale che entra in area e tira, insaccando con l'aiuto di una deviazione fortuita di Santos. La Lazio sale in cattedra e al ventiduesimo passa in vantaggio. Zarate nasconde il pallone e serve Pandev che arresta e tira da due passi insaccando. La Reggina si arrende si scoraggia e per tutto il primo tempo non riesce più ad impensierire la difesa ospite. Nella ripresa la Reggina si presenta più tonica e Pillon inserisce anche Cozza e Viola. Carrizo riLa gioia della Reggina dopo mane inoperoso il gol del vantaggio di mentre CampaCorradi. Solo un’ illusione gnolo ha un bel

cross e Pandev che gonfia ancora la rete, a mettere il sigillo finale al trentunesimo. Al quarantatreesimo, una bella combinazione tra Brienza e Dii Gennaro, porta al tiro l'ex rosanero, ma è proprio Corradi che devia fuori dalla porta il pallone per suggellare un'altra giornata nera. GOL. Un capolavoro di opportunismo l'azione di Brienza che ha portato alla concessione del rigore trasformato da Corradi, un capolavoro di geome-

trie il secondo e il terzo gol della Lazio, con Pandev protagonista in tandem con Zarate. I due fuoriclasse biancocelesti, hanno fatto tutto in pochi metri di spazio, nascondendo la palla alla difesa amaranto e confezionando le due opportunità da gol eccezionali. Perfetti entrambi gli assist dell'argentino, così come il controllo e i tiri ravvicinati del macedone. Tra i due gol, quello altrettanto geometrico di Cozza servisto da Sestu.


Sport 29 Serie A. Alex non si ferma più: ennesimo calcio piazzato micidiale per Pinturicchio Lunedì 12 gennaio 2009

Del Piero: solita perla da tre punti La Juventus bracca l’Inter grazie a una magia del capitano «GLI scudetti? Io li ho vinti sul campo e sono felice così, poi quello che c'è scritto, 5 o 7 non mi importa»: così ai microfoni di Raisport Alessandro Del Piero risponde ad una domanda sulla possibilità che vengano riassegnati alla Juve gli scudetti tolti dopo la vicenda calciopoli. Commentando la vittoria dei bianconeri contro il Siena, De Piero ha aggiunto: «Il campionato è ancora lunghissimo dobbiamo dimostrare di meritare questa posizione. Oggi abbiamo vinto con caparbietà in una giornata non brillantissima». Una giornata non brillantissima. Già. Ma Alex ha regalato i tre punti alla Signora. C'è voluta, infatti, l’ennesima, magica, punizione di Alessandro Del Piero per piegare un Siena coriaceo e avvicinare l’Inter, imprevedibilmente fermatasi sabato in casa con il Cagliari. Tutto come da copione: il capitano puntuale con la solita perla dalla “sua” mattonella: cinque metri fuori area, spostato a sinistra. E poi il Siena, che gioca un ottimo calcio fatto di pressing e ripartenze veloci e ficcanti, a fare soffrire la Signora fino al termine. È stato Grygera, nel finale, a salvare il risultato che Del Piero aveva confezionato, ribattendo un tiro in porta di Kahrja a botta sicura. Ma i bianconeri, senz'altro in forma accettabile nonostante le ruggini della sosta, avevano sprecato due volte nella ripresa palle gol decisive per mettere al sicuro il risultato, la prima al 10' con Amauri che su cross di Grygera ha schiacciato di testa fuori a due passi da

Manitta e poi Del Piero, servito di testa dal brasiliano, ha sparacchiato di sinistro sull'esterno della rete. Vittoria meritata per la Juventus, anche perchè il Siena, pur bello ed efficace fino all’area, non ha mai tirato in porta. A fine gara, però, Ranieri non si nasconde dietro un dito e dichiara: «Grande Del Piero, ma forse il Siena non meritava di perdere». Giampaolo, invece, commenta con un po’ di amarezza: «Usciamo a testa alta da un campo difficilissimo, piegati solo da una grande punizione di un grande campione come Del Piero». E lui, Alex da Conegliano Veneto, 34 primavere, se la ride in attesa dei Mondiali in Sudafrica. Chissà cosa pensa mister Lippi.

MOURINHO IN PRIMA PAGINA «Io al Chelsea avrei vinto la Champions» LONDRA (INGHILTERRA) - «Se io restavo il Chelsea avrebbe vinto la Champions League». È quanto ha dichiarato il tecnico dell’Inter Josè Mourinho in una intervista al settimanale britannico «News of the World». «Con me – continua il portoghese che ha lasciato la squadra nel 2007 – eravamno al top e abbiamo vinto tutto, Champions a parte. Abbiamo vinto il campionato dopo 50 anni e ci siamo ripetuti nella stagione seguente. Abbiamo vinto la prima FA Cup a Wembley, abbiamo battuto il Manchester United di Sir Alex Ferguson. E abbiamo vinto due Carling Cup». Qualche rammarico per non aver chiuso il ciclo con il successo più importante: «Il mio contratto sarebbe scaduto nel 2011 e ci sarei riuscito a centrare anche questo obiettivo. Ricorderò sempre con piacere i 3 anni splendidi vissuti al Chelsea, ma poi la società ha deciso di cambiare». Nonostante tutto i rapporti con il boss Roman Abramovich sono rimasti buoni. «Sono felice di aver mantenuto i contatti con lui – ha aggiunto – Se fossimo andati avanti ancora 2 o 3 mesi, avremmo rovinato tutto. Anche Moratti all’Inter ha cambiato Mancini dopo aver vinto. Quando parlo con Abramovich non ci soffermiamo mai su argomenti calcistici».

Del Piero se la ride

Napoli: continua il sogno Champions NAPOLI in zona Champions? «Manca ancora tanto ma è questo il nostro obiettivo»: così ai microfoni di Rai Sport l’attaccante del Napoli Ezequiel Lavezzi, in campo nonostante l’influenza. «Mi sono sentito bene anche se stanco – ha aggiunto – per fortuna abbiamo vinto che è poi la cosa più importante». Parlando del rigore fallito da Hamsik, il “pocho” ha detto: «Può capitare a chiunque. Abbiamo giocato contro una squadra forte come il Catania che sta facendo bene». Poi analizzando la gara ha aggiunto: «Il primo tempo abbiamo giocato male, nella ripresa abbiamo cambiato. Gli obiettivi per il 2009? Fare meglio dell’anno scorso. Voglio resta-

re a Napoli, qui sto molto bene». Dunque, oltre alla classifica che sorride ai partenopei, anche la dichiarazione di fedeltà da parte del suo campione argentino. Ovvio che tutta Napoli continui a sognare. Quarto posto e scavalcata la pessima Fiorentina battuta in casa dal Lecce. Reja è contento e ammette: «Anche la Uefa sarebbe un risultato straordinario. Siamo in quarta posizione in classifica e questo ci gratifica personalmente, voglio ricordare però che siamo soprattutto a 7 punti dalla Uefa ed è quello che conta. Siamo in buona posizione, tutto pò succedere ma non so se siamo attrezzati».

Lecce: che colpo a Firenze. Palermo al fotofinish BOLOGNA CHIEVO

1 1

BOLOGNA (4-3-1-2): Antonioli 6.5; Zenoni 6, Moras 5, Terzi 5.5, Bombardini 6.5; Marchini 5 (41' pt Adailton 6), Volpi 6, Mudingayi 5.5; Valiani 5 (34' st Amoroso sv); Bernacci 5 (39' st Mingazzini sv), Di Vaio 6. In panchina: Colombo, Castellini, Lanna, Coelho. Allenatore: Mihajlovic 5.5. CHIEVO (4-4-2): Sorrentino 6; Moro 6, Morero 6.5, Yepes 6, Mantovani 6; Luciano 5.5, Rigoni 6.5 (39' st D’Anna sv), Pinzi 5.5 (47' st Grippo sv), Marcolini 6; Pellissier 6.5, Esposito 6.5 (34'

NAPOLI CATANIA

1 0

NAPOLI (3-5-2): Iezzo 6.5; Cannavaro 6, Rinaudo 6, Contini 6; Maggio 6.5, Blasi 6, Gargano 6, Hamsik 5.5 (30'st Russotto 6), Vitale 6 (47'st Aronica sv); Denis 6, Lavezzi 7 (48'st Pazienza sv). In panchina: Gianello, Montervino, Bogliacino, Pià. Allenatore: Reja 6.5 CATANIA (3-5-2): Bizzarri 6; Silvestre 6, Terlizzi 5.5, Silvestri 6; Sardo 6, Tedesco 6 (38'st Plasmati 5.5), Carboni 6, Biagianti 6 (27'st Ledesma 6), Izco 6 (33'st Baiocco 6); Mascara 5.5, Morimoto 6. In panchina: Acerbis,

st Iunco sv). In panchina: Squizzi, Frey, Scardina, Bogdani. Allenatore: Di Carlo 5.5. ARBITRO: Trefoloni di Siena 7. MARCATORI: 43' pt Pellissier, 45' pt Di Vaio (rig). NOTE: giornata fredda ma serena, terreno di gioco allentato. Al 36' st espulso Mudingayi per fallo da dietro. Ammoniti: Rigoni, Mantovani, Pinzi, Marchini, Bombardini e Volpi. Angoli: 4-2. Recuperi: pt 2'; st 3'. BOLOGNA - Botta e risposta Pellissier-Di Vaio in una gara molto combattuta. Sabato, Dica, Martinez. Allenatore: Zenga 6 ARBITRO: Celi di Campobasso 6 MARCATORE: 35'st Maggio NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 60mila circa. Ammoniti: Morimoto. Angoli: 8-5. Recupero: 0'pt e 5'st. NAPOLI - Lavezzi non doveva giocare. Alla fine, invece, è sceso in campo confezionando in sostanza il gol di Maggio che fa volare in Napoli al quarto posto in classifica. Il sogno champions, insomma, continua. E Napoli gode.

FIORENTINA LECCE

1 2

FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 6; Comotto 5, Gamberini 5.5, Kroldrup 5.5, Vargas 5.5; Donadel 5.5 (1' st Jovetic 5.5), Felipe Melo 6.5, Kuzmanovic 5.5 (29' st Semioli sv); Santana 6.5; Gilardino 5.5, Mutu 5.5 (5' st Osvaldo 4.5). In panchina: Storari, Zauri, Gobbi, Pazzini. Allenatore: Prandelli 5.5. LECCE (4-3-1-2): Benussi 7; Polenghi 6, Esposito 6.5 (39' st Diamoutene sv), Fabiano 6.5, Giuliatto 6.5; Munari 6, Vives 6, Caserta 6; Giacomazzi 7 (18' st Ardito 6); Castillo 7, Tiribocchi 6.5 (24' st

PALERMO ATALANTA

3 2

PALERMO (4-3-1-2): Amelia 7.5; Cassani 6.5, Carrozzieri 6.5, Kjaer 6.5, Capuano 6; Nocerino 6, Liverani 6.5 (39' st Guana sv), Bresciano 6.5; Simplicio 6 (25' st Migliaccio 6); Cavani 6, Miccoli 7.5 (41' pt Succi 6). In panchina: Ujkani, Tedesco, Guana, Dellafiore, Mchedlidze. Allenatore: Ballardini 6. ATALANTA (4-4-1-1): Coppola 6; Garics 6.5, Talamonti 5,5, Pellegrino 6, Bellini 6; Ferreira Pinto 6, Guarente 6, Padoin 6 (9' st Valdes 7), Doni 6; Floccari 6.5; Vieri

Cacia 6). In panchina: Rosati, Angelo, Konan, Papadopoulos. Allenatore: Beretta 7 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6 MARCATORI: 6' pt Giacomazzi, 24' pt Felipe Melo, 28' pt Castillo. NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Prima del fischio d’inizio minuto di raccoglimento per ricordare due ragazze morte in un incidente stradale nella notte tra il 5 e il 6 gennaio. Spettatori: 40.000 circa. Al 49' st espulso Osvaldo per doppia ammonizione. Ammoniti: Felipe Melo, Giuliatto, Giacomazzi. Angoli: 13-1 per la Fiorentina. Recuperi: 1' pt e 6' st. 5.5 (1' st Cigarini 7). In panchina: Consigli, Manzoni, Peluso, Rivalta, Bonaventura. Allenatore: Del Neri 6.5. ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave 6. MARCATORI: 22' pt Miccoli, 40' pt Bresciano, 20' Floccari, 33' st Ferreira Pinto, 36' st Cavani. NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 19.004 per un incasso di 274.699,00 euro. Ammoniti: Liverani, Garics, Nocerino, Kjaer. Angoli: 6-4 per l'Atalanta. Recupero: 2' pt; 3' st. PALERMO - Nella carambola di gol alla fine quello decisivo è del rosanero Cavani.

JUVENTUS SIENA

1 0

JUVENTUS (4-4-2): Manninger 7; Grygera 6, Legrottaglie 6, Mellberg 6, Molinaro 6.5; Marchionni 6 (34'st De Ceglie 6), Sissoko 6 (19'st Zanetti 6.5), Marchisio 6.5 (40'st Poulsen sv), Nedved 6.5; Del Piero 7, Amauri 6.5. In panchina: Chimenti, Ariaudo, Giovinco, Esposito. Allenatore: Ranieri 6. SIENA (4-3-1-2): Manitta 6; Del Prete 6 (41'st Zuniga sv), Portanova 6, Brandao 6.5, Del Grosso 6.5; Jarolim 6, Codrea 6 (26'st Packer 6), Galloppa 6.5; Kharja 6.5;

UDINESE SAMPDORIA

1 1

UDINESE (3-4-3): Handanovic 6; Coda 6,5, Domizzi 6,5, Lukovic 6 (44'pt Pasquale 5,5); Ferronetti 6, Obodo 6, D’Agostino 5,5, Tissone 6 (22'st Asamoah 5); Pepe 6,5, Di Natale 6, Quagliarella 6,5 (39'st Floro Flores sv). In panchina: Belardi, Zapata, Felipe, Sanchez. Allenatore: Marino 6. SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6,5; Campagnaro sv (19'pt Ziegler 6), Gastaldello 6, Lucchini 6; Padalino 6,5 (39'st Stankevicius sv), Delvecchio 6,5, Sammarco 5,5 (27'st Palombo

Ghezzal 6.5, Calaiò 5 (14'st Frick 5.5). In panchina: Eleftheroupoulos, Moti, Rossi, Barusso. Allenatore: Giampaolo 6.5. ARBITRO: Russo di Nola 6. MARCATORE: 33'pt Del Piero. NOTE: giornata fredda ma soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000, angoli 4-2 per la Juventus. Ammoniti: Codrea, Grygera (già diffidato). Recupero: 1', 3'. TORINO - Si ricomincia da dove avevamo lasciato. Cioè da Alex Del Piero e da una magia su calcio piazzato che vale 3 punti. 5,5), Franceschini 6, Accardi 6; Bellucci 5, Cassano 5,5. In panchina: Mirante, Raggi, Dessena, Bonazzoli. Allenatore: Mazzarri 6. ARBITRO: Valeri di Roma 5,5. MARCATORI: 12'st Delvecchio, 17'st Domizzi. NOTE: pomeriggio freddo, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000. Ammoniti: Sammarco, Delvecchio, Lucchini. Angoli: 5-4 per l'Udinese. Recupero: 2', 3'. UDINE - Una sconfitta avrebbe fatto forse traballare la panchina di Marino. Domizzi per fortuna ha evitato il peggio.


30

Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Risultati e classifica Benevento-Perugia

1-0

Cavese-Arezzo

2-2

24’ Colombini

42’ Martinetti (A), 44’ Bernardo (C), 59’ (r) Chianese (A), 86’ Aquino (C)

Foligno-Paganese

3-0

Juve Stabia-Taranto

3-1

10’ De Paula, 44’ e 56’ Coresi

4’ Amore (JS), 46’ Carrozza (T), 56’ Capparella (JS), 66’ (r) Biancolino (JS)

Pescara-Crotone

0-1

Pistoiese-Gallipoli

0-2

Potenza-Foggia

0-0

R. Marcianise-Ternana

0-0

Sorrento-V. Lanciano

2-1

37’ Russo

1’ e 38’ Di Gennaro

31’ Margarita (VL), 35’ Biancone (S), 38’ La Vista (S)

Prossimo turno

19ª giornata 18/01/09 ore 14.30

Arezzo-Sorrento Crotone-Pistoiese Foggia-Pescara Gallipoli-Potenza Paganese-R. Marcianise Perugia-Cavese Taranto-Foligno Ternana-Juve Stabia V. Lanciano-Benevento

18ª giornata Marcatori

GALLIPOLI AREZZO CROTONE BENEVENTO CAVESE FOGGIA PERUGIA PESCARA R. MARCIANISE SORRENTO V. LANCIANO TERNANA PAGANESE JUVE STABIA FOLIGNO TARANTO PISTOIESE POTENZA

37 33 33 33 30 27 24 23 23 22 21 20 20 19 17 17 14 12

18 11 4

3 31 17 8

7

1

0 21 7 10 4

3

3 10 10 14 +2

18 9

3 33 19 8

5

3

0 17 5 10 4

3

3 16 14 14 +6

18 10 3

6

5 28 16 10 8

1

1 20 7

8

2

2

4

8

18 9

6

3 28 18 10 8

2

0 19 6

8

1

4

3

9 12 10 -5

18 8

6

4 23 16 9

5

4

0 15 7

9

3

2

4

8

18 7

6

5 17 18 8

6

2

0 11 4 10 1

4

5

6 14 -1 -7

18 6

7

6 15 13 10 3

5

2

7

8

3

2

3

6

18 6

6

6 21 23 9

6

1

2 13 6

9

0

5

4

8 17 -2 -12

18 5

8

5 13 15 10 5

4

1

4

8

0

4

4

4 11 -2 -18

18 5

7

6 19 20 9

4

3

2 12 9

9

1

4

4

7 11 -1 -14

18 6

3

9 25 29 9

5

1

3 16 10 9

1

2

6

9 19 -4 -16

18 4

8

6 17 19 9

3

4

2

5

9

1

4

4

8 14 -2 -16

17 6

2

9 14 22 8

5

1

2 11 8

9

1

1

7

3 14 -8 -13

17 5

6

6 17 20 9

3

4

2

8

2

2

4

9 13 -3 -14

18 3

8

7 16 21 9

2

3

4 10 11 9

1

5

3

6 10 -5 -17

18 4

5

9 16 25 9

1

4

4

9 10 9

3

1

5

7 15 -9 -16

18 2

8

8 11 25 10 1

7

2

8 13 8

1

1

6

3 12 -14 -24

18 3

6

9 11 17 8

3

3

8

8 10 1

3

6

3

2

9 9

9 8

7

9 12 -5 9 6

9

7

-6

2 -13

-6 -19

10 RETI: Clemente (Benevento); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 8 RETI: Baclet (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Ginestra (Gallipoli) 7 RETI: Innocenti (1) (R.Marcianise); Dionigi (1) (Taranto) 6 RETI:Bernardo (Cavese); De Paula (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Mazzeo (Perugia) 5 RETI: Chianese e Martinetti (1) (Arezzo); Russo (Crotone); Coresi (1) (Foligno); Cozzolino (2) (Potenza); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (Virtus Lanciano) 4 RETI: Castaldo L. (Benevento); Favasuli (2) e Sorrentino (Cavese); Caetano ed Espinal (Crotone); Del Core (1) (Foggia); Simon e Zeytulaev (Pescara); Cipolla (3) (Pistoiese); Bolic e Oshadogan (V.Lanciano) 3 RETI: Bondi, Lauria (1) e Terra (Arezzo); Aquino (Cavese); Basso, Pacciardi e Paponetti (Crotone); Cangi e Mounard (Gallipoli); e Tisci (1) (Paganese); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Biancone, Giampaolo, La Vista e Myrtaj (Sorrento); Alfageme (V.Lanciano) 2 RETI: Croce (Arezzo); Bueno, Cejas e Statella (Benevento); Germinale e Troianiello (Foggia); Marzeglia, Riccardo e Vastola (Gallipoli); Artistico, Grieco e Peluso (J.Stabia); Caracciolo, Di Cosmo e Lasagna (Paganese); Cutolo, De Giorgio, Ercolano e Mezavilla (Perugia); Cardinale (Pescara); Bellazzini (Pistoiese); Cammarota e Nolè (Potenza); Fialdini e Ripa (1) (Sorrento); Caturano e Micco (Taranto); Di Dio e Perna (Ternana); Colussi, Margarita e Turchi (V.Lanciano)

Il Benevento batte a domicilio il Perugia con una rete dell’esterno difensivo

In volo con Colombini Aggancio al secondo posto dell’Arezzo e ambizioni rilanciate BENEVENTO PERUGIA

1 0

BENEVENTO (4-4-2): Mondini 6; Aquilanti 6,5, Cattaneo 7, Ignoffo 6, Colombini 7; Statella 5,5, Cejas 6,5, De Liguori 7,5, Palermo 6 (27' st Carcione 6); Clemente 6,5 (43' st Cinelli sv), Castaldo 6,5 (46' st Evacuo sv). A disp.: Corradino Ferraro, Bueno, Landaida. All.: Soda 6. PERUGIA (4-2-3-1): Benassi 6; Minieri sv (17' pt Raimondi 6), Pagani 6, Cudini 5,5, Barbagli 5,5; Mezavilla 5,5, Passiglia 6; De Giorgio 5,5 (30' st Stamilla 5,5), Mazzeo 6 (39' st Ferrari 5), Cutolo 5,5; Ercolano 6. A disp.: De Marco, Accursi, Gatti, Pizzolla. All.: Sarri 6. ARBITRO: Coccia di S.Benedetto del Tronto 6. RETE: pt 25' Colombini. NOTE: giornata fredda, campo di gioco in cattive condizioni. Spettatori 4000 circa. Ammoniti: Colombini, Cinelli, Barbagli, Stamilla. Angoli 4-1 per il Benevento. Recupero: pt 3'; st 5'. La sequenza del gol di Colombini che manda il Benevento al secondo posto

BENEVENTO. Il Benevento risponde al Gallipoli e batte davanti al proprio pubblico il Perugia. Uno a zero il finale per i sanniti e secondo posto raggiunto in condominio con l'Arezzo. Per il Perugia una sconfitta maturata al termine di una gara che gli uomini di Sarri hanno passato a tentare l'assalto alla porta del Benevento senza mai però creare grossi grattacapi all'esordiente Mondini, custode della porta degli stregoni dopo l'infortunio di Gori. In realtà l'ex pipelet di Inter e Napoli è stato inoperoso, perché il Perugia non lo

ha mai impensierito. Gli umbri sono venuti meno soprattutto in fase offensiva, mentre dietro hanno retto bene nonostante l'infortunio dopo nemmeno venti minuti di Minieri, che cadendo male ha accusato un problema alla spalla. Con l'esordio di Raimondi, la difesa si è comunque assestata bene, correndo nel complesso pochi rischi. La rete di Colombini, è nata da una combinazione tra Cejas e lo stesso terzino, che si è inserito con i tempi giusti su lancio del compagno, rendendo vano l'inter-

vento di Benassi con un delicato tocco di testa che si è avviato lentamente in fondo al sacco. Il Benevento ha costruito sulla giocata di Colombini il proprio successo, coltivato poi con una gara accorta e senza sbavature. Ercolano in prima linea si è dannato l'anima, ma è stato mal rifornito dalle mezze punte, che hanno deluso e non poco. Solo un attimo prima del riposo, Mezavilla ha raccolto al limite dell'area un invito di Cutolo, ma ha timbrato il palo esterno con una bella conclusione a gi-

ro. Nella ripresa il Perugia è stato ancora più impalpabile, non imprimendo mai alla gara il ritmo giusto. Al 12' Castaldo ha sfiorato il bis dopo una ripartenza di Statella e un lancio al bacio di Clemente, ma la sua conclusione, dopo aver addomesticato la sfera con il petto, è finita alta. Sarri ha provato a cambiare in corso d'opera, togliendo dalla mischia un impalpabile De Giorgio, lanciando Stamilla, ma l'ex piacentino ha passato gran parte del match a protestare col direttore di gara, sen-

za mai dare l'apporto giusto ai compagni. Il Benevento ha gestito senza affanni il risultato, rinforzando il centrocampo con gli ingressi di Cinelli e dell'esordiente Carcione, che hanno dato forza e nuovo impulso al pacchetto mediano, apparso un po' in calo nei minuti finali. Solo al 41', Stamilla ha imbeccato con un preciso cross l'altro nuovo entrato Ferrari, che tutto solo al centro dell'area ha messo la sfera clamorosamente sul fondo. Sull'inzuccata del sostituto di Mazzeo si sono in

pratica spente le residue speranze di agguantare il pari da parte dei perugini, che tornano a casa ben consci di dover ancora lavorare molto, in attesa di sviluppi dal mercato. Il Benevento, invece, continua nella marcia di avvicinamento alla vetta, dimostrando grande solidità in difesa, e varietà di soluzioni in prima linea. Evacuo, tanto per dirla, è entrato solo nei minuti finali, guadagnando tra l'altro preziosi falli che hanno fatto spesso respirare la retroguardia di casa. Daniele Sauchelli



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Sport Al Viviani finisce senza reti: recuperata una lunghezza alla Pistoiese

Lunedì 12 gennaio 2009

Potenza, un punto è poco Foggia pericolosissimo nel finale del match POTENZA FOGGIA

0 0

POTENZA (4-2-3-1): Groppioni 6; Vianello 6 Dei 7 Patarini 6.5 Lolaico 7; Cammarota 5.5 Sabatino 5.5; Sarno 6 (21' st Cantoro 6) Berretti 5.5 Nolè 6 (21' st Scardini sv); Cozzolino 6.5. A disp. Tesoniero, Radu, Prevete, Ardolino, Nappello. All. Arleo FOGGIA (4-2-3-1): Bremec 6; Pedrelli 5.5 Lisuzzo 6.5 Zanetti 6.5 Colombaretti 5.5: D'Amico 6 Coletti 7; Troianiello 5.5 (13' st Velardi 6) Pecchia 6 Mancino 5.5 (32' st Colomba sv); Germinale 5.5. A disp. Milan, Burzigotti, Pezzella, Agostinone, Trezzi. All. Novelli ARBITRO: Gambini di Roma Assistenti: Arciero-Raparelli NOTE: spettatori 1800 circa, di cui oltre 200 ospiti. Foggia con il lutto al braccio per la morte di Mario Cola Antonini, portiere dei pugliesi negli anni '40. Ammoniti: Lisuzzo (F) Berretti (P), Patarini (P), Lolaico (P) Angoli 5-3. Recuperi 2'pt 4'st Un’azione di Cozzolino contrastato da Lisuzzo

IL POTENZA ci mette il cuo-

re, il Foggia sbaglia due occasioni propizie e coglie un palo, quando la pressione dei padroni di casa cala vistosamente. Alla fine della giostra lo 0-0 poteva anche starci e così è stato in una gara giocata a corrente alternata da entrambe: godibile a tratti, soporifera in altri. Arleo recupera in extremis Nolè, ma deve fare a meno dei due centrali titolari di difesa Cuomo e Di Bella. Per cui emergenza totale e pacchetto impostato su Dei e Patarini in mezzo, con Vianello a sorpresa sull'out destro in un ruolo non suo. Novelli, dall'altro canto, lascia fuori Pezzella, dato in campo, e gli preferisce Pedrelli, punta sul rientro di Colombaretti e piazza un tridente alle spalle di Germinale. Speculari i due moduli: 42-3-1 per entrambi gli allenatori. Il campo assai pesante condiziona le velleità arrembanti previste in avvio dal Potenza e il Foggia quasi ne approfitta sfiorando il gol al 5' con Troianiello, che manda fuori a tu per tu con Groppioni. Azioni di gioco generalmentre condizionate dall'errore, da parte di entrambe le squadre, in fase di appoggio. I padroni di casa provano a tenere la palla a terra, anche se diventa assai complicato, tanto da costringere spesso all’appoggio sui difensori, e dopo un duetto Sarnò-Nolè tocca a Bremec mettere i guantoni per arginare il tirocross (8'). Dal 10' in poi il Potenza prova a metterci qualcosa in più a livello agonistico e per la terza volta di seguito Pedrelli soffre le incursioni sul suo versante prima di Nolè (11'), poi di Cozzolino (12'), ma i rimpalli sono tutti favorevoli alla difesa. Doveva essere questo il tema del match dei rossoblù che avevano studiato proprio il Foggia: se pressato era andato in sofferenza con tutti nel girone di andata. Guizzo di Sarno (19') da destra e tiro al volo di Berretti, fuori di poco. Nulla da eccepire: meglio il Potenza in una gara che inizia a diventare piacevole. Il Foggia prova a mettere la testa fuori dal guscio sul versante di sinistra con Mancino, ma il suo assist per Germinale (toccato dopo appena otto secondi dall’avvio da Lolaico) è sprecato (29'). La palla buona è per Cozzolino che batte sullo sprint Lisuzzo, ma è falciato: solo giallo per Gambini tra le proteste veementi dei padroni di casa. Ancora il centravanti mette il turbo (33'), defilandosi, in un'altra sfida a sportellate con Lisuzzo. Il suo tiro è forte ma alto. Poi Berretti dalla distanza esalta Bremec e i fotografi alle sue spalle (42'): ai punti i padroni di casa avrebbero meritato qualcosa in più,

ma il tempo si chiude sul nulla di fatto. Parte subito bene la squadra di Arleo ad avvio di ripresa, con Cammarota che taglia la difesa ospite e mette sui poiedi di Sarno la palla del vantaggio, ma il napoletano sbaglia clamorosamente il controllo (1'). Cresce la spinta dei rossoblù di casa, con Cozzolino che svaria su tutto il fronte e crea non pochi grattacapi a Lisuzzo. Spingono Lolaico e Vianello sulle corsie laterali e il Foggia quasi annaspa, senza affacciarsi mai dalle parti di Groppioni. Nolè sbaglia la girata al volo (8') su assist di Vianello e Potenza molto più pimpante del primo tempo, anche se la sensazione della mancanza di un uomo d’ordine in mezzo al campo è abbastanza evidente. La giostra dei cambi è avviata da Novelli che toglie Troianiello per Velardi, senza cambiare atteggiamento tattico, anche perché la pressione iniziale del Potenza cala col passare dei minuti. Arleo cambia gli esterni d'attacco, facendo esordire i due nuovi Scardini (che va a sinistra, ma senza nessun acuto) e Cantoro (sul lato opposto) a ridosso di Cozzolino. Quando il Potenza scende di tono, il Foggia sfiora il vantaggio con Mancino (palo al 24') a portiere battuto. Replica affidata a Cantoro (sinistro alto di poco). Due lampi in una fase di stanca del match dopo i promettenti primi minuti. Dei si guadagna la pagnotta togliendo dai piedi di Pecchia la palla del match per il Foggia (34'): un pericolo scampato dal quale il Potenza non si riprende. Anzi, è ancora il Foggia, con Colomba a sfiorare il vantaggio in una circostanza abbastanza simile a quella precedente (38'): nell'occasione è Patarini a metterci anima e corpo per opporsi al tiro che appariva vincente, dopo l'assist di Pecchia. E’ l’ultima emozione della prima partita del girone di ritorno. Finisce come era iniziata: un'altra occasione persa. Il Potenza non si schioda dall’ultimo posto in classifica, nonostante riesca a rosicchiare un punto alla Pistoiese, battuta dal Gallipoli, prossimo avversario dei rossoblù che saranno al cospetto della capolista del campionato senza Lolaico e berretti, che saranno squalificati domani dal giudice sportivo. Un’altra tegola da riparare e che solo un successo pieno avrebbe agevolato a sostituire. La salvezza va costruita con qualcosa in più del coraggio che spinge i volenterosi a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma che assai spesso fa rischiare anche di perdere. E il tempo per il Potenza inizia a stringere. Alfonso Pecoraro

Mancino coglie un palo al 24’ st

Poche vere occasioni da gol per i rossoblù



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Sport Le pagelle E’ Lolaico il migliore, ma sarà squalificato con Berretti

Lunedì 12 gennaio 2009

Dei e Patarini decisivi Fondamentali salvataggi. Sarno-Nolè: qualche lampo GROPPIONI ( 6) - non rischia nulla, nonostante il terreno di gioco davanti a lui sia particolarmente pesante. E' attento sia in uscita alta, sia a terra.

SARNO ( 6) - qualche guizzo in velocità, ma è penalizzato dal fatto che almeno per tutto il primo tempo il Potenza preferisce l'altro versante. Ha la palla buona dopo 1' della ripresa, ma sbaglia clamorosamente il controllo. Qualche altro guizzo gli consente di procurarsi una serie di punizioni interessanti. Esce stremato

VIANELLO (6) - assai generoso, ma evidentemente in difficoltà sulla fase difensiva. Ogni tanto prova l'incursione offensiva, specie nella ripresa DEI ( 7) - svolge un compito preciso e attento di guida del reparto orfano dei titolari. Compie un'impresa togliendo dai piedi di Pecchia la palla per il vantaggio dei pugliesi.

CANTORO ( 6) - Arleo lo mette a destra, ma appena si accentra sfiora il vantaggio BERRETTI ( 5.5) - ci prova dalla distanza, senza fortuna in due occasioni. Poi si becca un giallo che gli costa una squalifica per domenica prossima, ma non dà vita a una partita sufficiente

PATARINI (6.5) - gli tocca un Gerrminale che è azzoppato fin dal primissimo minuto di gioco. Ogni tanto è approssimativo, altre volte preciso. Provvidenziale in un doppio recupero nella ripresa.

NOLÈ (6 ) - nonostante l'influenza e il dolore a un tendine risponde presente e si rende assai pericoloso specie quando punta nell'uno contro uno l'incerto Pedrelli. Con il passare dei minuti perde in lucidità e freschezza

LOLAICO ( 7) - ringalluzzito anche dalla fascia di capitano, dà vita all'ennesima grande prestazione. Che sia effettivamente il ruolo di esterno sinistro quello adatto alla sua furia agonistica? Peccato per il giallo che gli costerà la sfida di Gallipoli

SCARDINI ( SV) - agisce sul fronte sinistro dell'attacco, aiutando anche in fase difensiva, ma non ha modo e tempo per farsi vedere.

CAMMAROTA ( 5.5) - il campo pesante non agevola giocate con palla a terra, né tanto meno un ritmo alto. Dà vita a un duello interessante con Pecchia, finito sostanzialmente in parità. Si rende protagonista di un secondo tempo migliore, ma le idee scarseggiano.

COZZOLINO (6.5) - nel primo tempo ha sfortuna in un apio di circostanze, quando non gli arriva un buon pallone da Nolè, quando un suo assist si perde in un rimpallo, e quando Lisuzzo lo butta giù. Ma è lì a fare a sportellate contro l'intera retroguardia di Novelli dimostrando di essere in buona condizione fisica. a.p.

SABATINO ( 5.5) - gioca a protezione della difesa dalle parti di D'Amico con attenzione e generosità. Ma è troppo poco perché nel cuore del campo manca la costruzione In alto l’undici schierato da Arleo. A sinistra Sabatino, a destra Patarini del gioco.

A sin. Nolè in azione. Qui sopra un intervento di Bremec. A destra gruppo potentino

PISTOIESE GALLIPOLI

0 2

PISTOIESE (4-3-3): Mareggini 6; Cutrupi 5 (32' st Di Berardino sv.), Bartolucci 5.5, Ghinassi 5.5, Fautario 5; Cortese 6 (29' st Femiano sv.), Lanzillotta 6, Guerri 6; Quadrini 5 (1' st Breschi 6), Cipolla 5.5, Bellazzini 6.5. A disp.: Sorini, Fiasconi, Muwana, Bianchini. All.: Polverino 6 GALLIPOLI (4-3-1-2): Rossi 5.5; Vastola 5, Molinari 5.5, Antonioli 6, Suriano 6.5; Russo 6, Cimarelli 6.5, Esposito 5.5 (1' st Cini 6); Mounard 7 (32' st Riccardo sv.); Ginestra 6, Di Gennaro 8. A disp.: Marcandalli, Bonatti, Savino, Marzeglia, Giacomini. All.: Giannini 6 ARBITRO: Baratta di Salerno 5.5 (1° assistente Salvio di Napoli 5.5, 2° assistente Evangelista di Avellino 5.5) MARCATORI: 1' e 38' pt Di Gennaro. NOTE: giornata serena, temperatura 12°, terreno in discrete condizioni anche se con poca erba. Spettatori 788 per un incasso di 7.377 euro Ammoniti Bartolucci, Guerri, Vastola ed Esposito. An-

Due occasioni altrettanti gol. La Pistoiese era in vena di regali

Cinico Gallipoli, super Di Gennaro goli 8-5 per il Gallipoli. Recuperi 2' + 4'. PISTOIA.La solita storia del calcio giocato: la solita legge non scritta, “chi sbaglia, paga”. E così il Gallipoli sbanca lo stadio “Melani” per meriti propri - davvero innegabili, specie dalla cintola in su - e per demeriti (in fase d'attacco) di una pur volenterosa Pistoiese. I salentini, che per una buona ventina di minuti nel corso del primo tempo sono stati in balia della terz'ultima forza della classifica, confermano la bontà del proprio organico, dei propri schemi e autmatismi e soprattutto di un Di Gennaro mirabile per la categoria, che quando vede arancione, alla stregua del toro per il colore rosso, carica a testa bassa; i padroni di casa pagano i limiti del proprio sterile attacco (sin qui con sole 10 reti al proprio attivo, una miseria), basato soltanto su trequartisti. Senza un centravanti vero, i gol diventano “questi sconosciuti”. Fischio d'inizio e i

leccesi passano in vantaggio: su un angolo calciato dall'eccellente Mounard dalla sinistra, Mareggini, posizionato sul secondo palo, smanaccia come può e Di Gennaro, lesto, colpisce sulla ribattuta. Gli arancioni, scioccati dall'avvio di gara, impiegano un po' a riprendersi e il Gallipoli potrebbe subito mettere in cassaforte l'incontro: al 2', infatti, Ciro Ginestra, ex al pari di Cimarelli, con una conclusione velenosa porta Mareggini a respingere con i pugni. Al 6' Bellazzini (il ragazzo si carica la formazione sulle spalle, mentre l'esperto Cipolla latita) mette al centro dalla sinistra, ma il giovane Quadrini, non brillante come in altre circostanze, spreca tutto temporeggiando. Al 9' è ancora l'ex Ginestra a tentare d'impensierire l'estremo difensore arancione, rientrante dal primo minuto. Al 21' Cortese inizia la “sagra degli errori”, gettando alle ortiche da buona posizione. Al 33' un superbo Mareggini dice no a Ginestra, mentre due minuti più

tardi Quadrini, nonostante le incertezze di Rossi, si divora un gol già fatto sparando fuori sotto misura. Al 36' Cortese entra in area e, con un bel diagonale di esterno collo destro, mette di poco alto sulla traversa. Quando i pochi spettatori presenti pregustano il gol del pari, che sarebbe indubbiamente meritato, ci pensa Di Gennaro a infliggere un'autentica coltellata: su perfetto traversone di Suriano dalla sinistra, si eleva indisturbato da terra, devia con la testa quel tanto che basta e insacca alla sinistra di un incolpevole Mareggini. Al 45' e 46' tocca a Cipolla (che una decina di minuti prima si era lamentato per una trattenuta in piena area di rigore) mangiarsi due palle-gol: nella seconda occasione, servito da un lancio millimetrico di Bellazzini, si libera dell'avversario e, a tu per tu con Rossi, finisce col passargli debolmente il pallone. Nella ripresa, chi si attendeva una Pistoiese arrembante, alla ricerca garibaldina del pari, si è do-

vuto ricredere. Gli uomini allenati da Salvatore Polverino non hanno avuto né la forza, psicologica e qualitativa, né la buona sorte dala propria parte, mentre il Gallipoli si è limitato a controllare, difendendo con maggior ordine rispetto alla prima frazione di gioco. Al 10' Cipolla si viene a trovare, dopo una serie di rimpalli, novamente solo soletto dinnanzi a Rossi, ma non trova di meglio che sparargli in bocca; un minuto più tardi è invece Di Gennario a costringere Mareggini alla deviazione in corner. Al 16' ancora un giocatore di casa solo davanti a Rossi; il portiere accenna a uscire dai pali e poi ci ripensa, Breschi pare non sapere che cosa farsene del pallone e se lo fa sottrarre. Al 30' ancora Di Gennaro potrebbe portare a 3 i gol ospiti, ma il suo colpo di testa è bloccato dal portiere ex Forentina e Livorno. Al 37', infine, una punizione calciata da Breschi è sin troppo telefonata per poter recare fastidi a Rossi. Finisce con il Gallipoli a far festa e la Pistoiese a pensare a come rimediare a tanta carenza là davanti in questa sessione di calciomercato. Gianluca Barni


Sport 35 Spogliatoio Il tecnico del Potenza ammette la poca lucidità a centro campo Lunedì 12 gennaio 2009

Arleo: «Un risultato giusto» L’obiettivo resta sempre agganciare la Pistoiese LA speranza era quella di iniziare il girone di ritorno con una vittoria. Ma alla fine dei 90 minuti il pareggio può essere accettato con grande serenità perché il Foggia ha avuto le migliori occasioni per portare a casa i tre punti. Il Potenza ha tentato quello che ha potuto per cercare di sfruttare il fattore casalingo ma non è riuscito a dare continuità alla manovra ed è rimasto irretito dalla migliore organizzazione nella zona nevralgica del campo predisposta dal tecnico rossonero Novelli. E proprio a centrocampo si sono registrate le maggiori pecche della squadra di Arleo che non a caso aspetta dal mercato gli interventi più importanti per risolvere questo problema che si trascina ormai dall'inizio del campionato. Alla fine tutti concordi nel ritenere il pareggio il risultato più giusto. A cominciare dall'allenatore potentino Arleo:”Sicuramente è cosi perché ad una leggere supremazia nostra nel primo tempo ha fatto seguito un secondo tempo nel quale il Foggia non ci ha concesso davvero niente ed è stato invece molto pericoloso nelle ripartenze. Con tutte le difficoltà che ha contraddistinto la settimana scorsa con la squalifica di Cuomo e l'infortunio di Di Bella che ci ha costretto a reiventare la difesa e l'inserimento dei nuovi arrivati dopo soli un paio di giorni di allenamento, devo dire che non abbia-

Arleo segue attento il Potenza (Mattiacci)

mo sfigurato affatto al cospetto di una buonissima formazione. I ragazzi hanno combattuto su ogni pallone e hanno cercato in tutti i modi di arrivare al successo. Se a ciò aggiungiamo anche le pessime condizioni del terreno di gioco

molto pesante che ci ha impedito di svolgere il nostro solito gioco con palla a terra, si capisce bene che alla fine il pareggio è un risultato che ci va bene. Anche perché a centrocampo non abbiamo avuto la lucidità necessaria per dare flui-

dità alla manovra ed il Foggia bravo a giocare di prima intenzione, ha preso il sopravvento. Nella ripresa, con l'inserimento di Scardini e Cantoro, ho cercato di ottenere un duplice obiettivo. Quello di sfruttare la buona predisposizione al tiro di Cantoro che partiva decentrato e quello di tenere impegnati i loro difensori esterni ed impedirgli di venire avanti. Sostituzioni anche necessarie perché Nolè non ce la faceva più a continuare e Sarno non mi assicurava più i ripiegamenti all'indietro per dare una mano ai compagni”. Intanto per domenica prossima sarà emergenza piena per affrontare la trasferta proibitiva contro la capolista Gallipoli. Oltre a Di Bella, saranno assenti per squalifica Lolaico e Berretti. Questo significa che la società dovrà accelerare gli interventi sul mercato per assicurare al tecnico il tanto atteso centrocampista e alla luce dell'infortunio di Di Bella anche un altro difensore. E i programmi non sono cambiati per la scelta del centrocampista perché l'obiettivo è un elemento dalle spiccate doti fisiche ed atletiche perché, come ha spiegato Arleo, il Potenza non può permettersi un centrocampista di qualità, per intenderci il classico play maker perché ha già due difensori che spingono molto e tre elementi in avanti molto offensivi. E poi non sono certo le gare con le

migliori dalle quali il Potenza si aspetta miracoli. Per cui meglio avere disponibili Lolaico e Berretti contro il Lanciano. “ A Gallipoli andremo, comunque, a vendere cara la pelle - è il pensiero di Arleo e ci presenteremo contro la capolista sapendo di non avere nulla da perdere. Per cui affronteremo una gara all'arma bianca cercando di imprimere al gioco un ritmo molto elevato. Per di più con un'altra settimana di lavoro potremo inserire meglio negli schemi i nuovi arrivati. La società sta lavorando alacremente per chiudere le trattative allo scopo di completare e rafforzare l'organico. In modo da poter inserire tutti i nuovi il più velocemente possibile per affrontare la gara casalinga con il Lanciano, prima di andare sul campo di Arezzo , nelle migliori condizioni. Come ho sempre detto, il nostro obiettivo primario è quello di raggiungere e superare in classifica la Pistoiese per cui il punto con il Foggia deve essere considerato importante in questa rincorsa”. In conclusione da dire anche che, sotto l'aspetto fisico, si sono registrati discreti miglioramenti dopo il richiamo di preparazione fatto nella sosta sotto la guida del preparatore Andrea Santarsiero. La squadra raggiungerà il top della condizione a partire dalle gara con il Lanciano. Rocco Sabatella

Sembrano distanti le opinioni di allenatore e dirigenti

Un rebus in mezzo al campo Un atleta di qualità o di quantità? CON UN NULLA DI FATTO il Potenza da il via al girone di ritorno della Prima Divisione. I rossoblù conquistano uno zero a zero al “Viviani” contro il Foggia. Un pareggio che, considerata l' ultima posizione in graduatoria, suona come una mezza delusione per gli uomini di Arleo, chiamati a far valere il fattore campo, decisivo in una situazione come quella attuale. Ma il campo, ancora una volta, ha evidenziato i limiti di questo Potenza che, seppur encomiabile quanto ad impegno profuso, continua a peccare in personalità e qualità se si esamina il gioco prodotto sul rettangolo verde. L'atmosfera, dunque, appare un pò dimessa in sala stampa. Il presidente Pellegrino, con molta onestà, ammette che il pareggio con il Foggia risulta essere il

giusto epilogo per quanto entrambe le squadre hanno messo in mostra nei novanta minuti di gioco. “ Lo zero a zero - dice - rispecchia la partita giocata oggi dal Potenza. Anzi siamo stati fortunati. Se l' esecuzione di Mancino invece che sul palo fosse terminata in rete, penso avremmo commentato una vittoria da parte del Foggia. Che cosa non ha funzionato? Difficile dirlo anche se il terreno pesante e le squalifiche di Cuomo e Di Bella hanno condizionato il rendimento della squadra che, comunque , quanto ad impegno e grinta va lodata. Faccio una menzione particolare per Luca Patarini, un giocatore poco utilizzato sinora. Chiamato in causa ha dimostrato di essere un valido professionista. E pensare che lo stesso potrebbe rientare anche in strategie prossime di cal-

cio mercato. La verità è che a questa squadra manca un leader nella zona nevraligica. Sfumato Kone, la nostra attenzione è mirata a tesserare quanto prima un centrocampista di sicuro affidamento. Da non escludere, poi, l' ingaggio di un difensore visto l'infortunio di Di Bella. Posso confermare che la Società farà di tutto per completare il mosaico da consegnare nella mani di mister Arleo. Per il momento, guardiamo avanti e concentriamoci sul Gallipoli capolista, nostro prossimo avversario. Ci vorrà un Potenza determinato per tentare qualcosa d' importante in casa degli uomini di Giannini”. Sulla falsariga di Pellegrino poi, le dichiarazioni di Giuseppe Postiglione, proprietario del Potenza. “ Dobbiamo reperire un giocatore di sicuro affida-

mento in mezzo al campo. Si parla di un elemento di quantità anche se un po' di qualità non guasterebbe. Anche oggi, nonostante qualche buona occasione, abbiamo faticato nel proporre il nostro gioco. Sarà stato anche per il terreno pesante ma, a parte ciò, è evidente che l' uomo che è capace di cambiare il match nella zona che conta ci manchi. Siamo impegnati a reperire subito questo elemento”. Si parla, allora, di una pedina capace di “dettare i tempi”. Le dichiarazioni di mister Arleo, però, propendono per un elemento forte fisicamente capace di dare sostanza dal momento che, a detta dello stesso tecnico, la qualità è già presente in uomini come berretti, Cammarota, Nolè, Cozzolino ed altri. A nostro avviso, un cen-

Pellegrino e Postiglione: colloquio di mercato?

trocampista con i piedi buoni farebbe comodo eccome al Potenza attuale. Vedremo gli sviluppi del mercato. Intanto, archiviato il pareggio con il foggia, da martedì si pensa al Gallipoli. Contro la corazzata pu-

gliese, per la cronaca, mancheranno Lo laico e Berretti che, ammoniti, saranno costretti a saltare la trasferta in terra pugliese. Come si vede i problemi sono sempre dietro l' angolo. Lorenzo Corrado

Lolaico si rammarica per non aver sfruttato il fattore interno

«Giocato un discreto primo tempo»

Una percussione di Peppe Lolaico, ieri capitano del Potenza

IL PAREGGIO con il Foggia non porta benefici evidenti alla classifica del Potenza. I rossoblù guadagnano un solo punto sulla Pistoiese, sconfitta in casa dal Gallipoli. Il Foligno, invece, bat-

te seccamente la Paganese. Conclusione: sempre ultimo posto a due lunghezze dai toscani. Peppe Lo laico, potentino purosangue e contro i rossoneri anche con i gradi di capitano, mo-

stra la sua delusione per una vittoria che stenta ad arrivare. “ Purtroppo - afferma - non riusciamo a far valere il fattore campo. Con il Foggia, a mio avviso, abbiamo giocato discretamente nel primo tempo. Un po' meno nella ripresa. Qualche occasione l' abbiamo anche creata ma continua a mancarci lucidità in zona tiro. Rischiamo di essere ripetitivi ma la disamina della gara è questa. Poi, ti può anche capitare di perdere sull' unica vera occasione creata dagli avversari. Il palo ci ha salvati. Qualc l' obiettivo immediato? Intanto agganciare la Pistoiese, Poi, una volta entrati nella griglia dei play-out, sarà importante conquistare

una buona posizione per giocarsi gli eventuali spareggi. Ora ci sono due partite importanti: domenica a Gallipoli, poi in casa con il Lanciano. L' ideale sarebbe mettere in cascina quattro punti. Domenica sarò assente ma sono certo che chi andrà in campo farà in pieno il suo dovere. Bisogna continuare a lavorare senza deprimerci più di tanto”. Non dissimili le dichiarazioni di Marco Vianello, attaccante, schierato questa volta da Arleo sulla linea dei difensori. “All' inizio della gara - dice - ho avvertito un poò di disagio sulla corsia destra. Poi ho preso le misure e credo che le cose siano andate meglio. Nonostante lo zero

a zero, a mio avviso, abbiamo disputato un buon match. Era difficile scardinare il bunker eretto dal Foggia che, anche al “Viviani”, si è dimostrato un complesso di ottimo livello. Noi abbbiamo creato qualche occasione importante. Peccato per Sarno e nolè che non sono riusciti a concretizzare. Per il futuro, comunque, vedo segnali positivi. Da diverse gare giochiamo bene. Prima o poi la fortuna ci arriderà”. Speriamo, aggiungiamo noi. Altrimenti risulterà impresa davvero ardua riaddrizzare una stagione sin qui molto deludente. l.c.


36 Sport 1ª Divisione. I pitagorici vincono la sfida delle società “in crisi” e la speranza si riaccende Lunedì 12 gennaio 2009

Russo gol e il Crotone sogna Nonostante i problemi i rossoblù espugnano Pescara PESCARA CROTONE

0 1

PAGELLE CROTONE FARELLI (6) - Nel primo non è mai chiamato in causa, nella ripresa soffre sui tentativi dalla distanza dei pescaresi. Non commette errori rilevanti nella sua giornata da numero uno.

PESCARA (4-5-1): Indiveri 7; Camorani 5, Pomante 6 (35' pt Giuliano 5,5), Siniscalchi 5, Vitale 5; Di Vicino 5 (16' st Verratti 5,5), Cardinale 6, Ferraresi 5,5 (38' st Testardi sv), Stella 6, Iandoli 5,5; Simon 5,5. A disp.: Prisco, Diliso, Pisciotta, Corsi. All.: Galderisi 5,5. CROTONE (4-2-3-1): Farelli 6; Galeoto 6, Borghetti 6, Scognamiglio 6, Figliomeni 6,5; Pacciardi 6,5, Espinal 5,5; Basso 6,5, Petrilli 6,5 (16' st Aurelio 6), Triarico 6 (44' st Quondamatteo sv); Russo 6 (26' st Paponetti sv). A disp.: Leuzzi, Orosz, Parisi, Calil. All.: Moriero 7. ARBITRO: Massa di Imperia 6. MARCATORE: 37' pt Russo. NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Pomante, Figliomeni, Petrilli, Galeoto. Angoli 5-3 per il Pescara. Recupero: 1' pt; 5' st.

GALEOTO (6) - Beccatissimo come ogni volta che torna da avversario in Abruzzo. Ciccio però non teme i fischi e fa il suo con la solita puntualità. BORGHETTI (6) - Impegnato solo all'inizio della partita quando il Pescara è più intraprendente. Poi assiste il compagno di reparto senza sbavature. SCOGNAMIGLIO (6) - Sicurezza nella posizione e con i piedi. Oltre a seguire con il radar Simon si prende anche la responsabilità, ogni tanto, d'impostare l'azione. E lo fa discretamente. FIGLIOMENI (6,5) - Attento a non affondare troppo il colpo. Si presenta nella trequarti avversaria dopo la mezzora con un bel numero per saltare Di Vicino e andare al cross che porta al gol di Russo. PACCIARDI (6,5) - Taglia e cuce con maggior sostanza rispetto al collega Espinal. E' dura oltrepassarlo. Per la fisicità e per il senso tattico eccellente. ESPINAL (5,5) - Incide molto meno del compagno in mezzo al campo. Tanta corsa ma poco costrutto, domenica anonima. BASSO (6,5) - Una freccia che mette in crisi con la sua velocità e la tecnica anche un big della categoria come Camorani. Arriva con facilità al cross. Al primo tentativo offre a Russo una palla d'oro: ma l'attaccante segna in fuorigioco.

di ORLANDO D’ANGELO LANCIANO - C'era una volta Pescara-Crotone big match della C1. Oggi la sfida tra biancazzurri e calabresi è l'emblema della crisi del calcio. La vince Moriero con il gol dell'addio di Nello Russo. Il sogno B continua. Nonostante tutto. Gli abruzzesi sono falliti e aspettano la rinascita nell'asta del prossimo 20 gennaio, i rossoblù sono in piena crisi economica e stanno smantellando - contro la volontà del tecnico Moriero - la rosa per evitare la bancarotta. In campo si va con la testa rivolta quindi al futuro e al mercato più che alla partita. Moriero fa già i conti con le prime partenze e con gli infortuni. Non solo: anche l'ultimo arrivato, Carcuro, non è pronto per andare in panchina e resta fuori. Galderisi rinuncia a Felci infortunato (al suo posto Di Vicino esterno destro e lo svizzero Iandoli a sinistra, per la prima volta titolare in campionato) e a Zeytulaev, rientrato in città ma destinato a cambiare aria. Visto che il mese di gennaio sarà decisivo per entrambe, però, i due tecnici hanno preparato la partita cercando di dare la

L’esultanza di Russo dopo il gol della vittoria rossoblù a Pescara

giusta carica ai propri giocatori: i tre punti in palio al Biondi possono far comodo soprattutto in previsione di un periodo di magra nei prossimi mesi. La partita infatti comincia subito su ritmi alti. Il Pescara prova a costruire con il fraseggio palla a terra e con le accelerazioni dell'attaccante argentino Simon. Ma il Crotone non sta a guardare: l'idea di Moriero è quella di sorprendere gli abruzzesi di rimessa. Al 9' il primo tentativo non va in porto di pochissimo. Sugli sviluppi di un angolo per il Pescara, Triarico ruba palla al limite della propria area e fila via come un razzo servendo Russo al limite. L'attaccante scambia con Basso e poi si ritrova a insaccare da due passi il possibile gol del vantaggio. Ma è in off side e il suo tap in è inutile. L'episodio comunque accende il primo tempo e gli animi su entrambi i fronti.

L'atteggiamento delle due squadre però non muta. I padroni di casa cercano sempre lo sfondamento in maniera ragionata, i crotonesi si accendono quando si creano spazi ampi. E fanno intravedere tutta la loro pericolosità dalla tre quarti in su. Al 32' ancora una palla gol limpidissima. Triarico serve Russo al limite: l'ex di turno controlla e tira a girare, Indiveri è costretto a distendersi meglio di spiderman per salvare il risultato deviando in angolo. Il Pescara dietro soffre da cani: Pomante deve arrendersi ad un problema muscolare, Giuliano rientra dopo due mesi e deve piazzarsi al centro. Non c'è tempo per organizzarsi che il Crotone punisce. Al 37' Russo trova il meritato sigillo personale. Bella la discesa di Figliomeni con cross per l'ariete scuola Inter che di piatto sorprende Indiveri mandandola all'incrocio.

L’idea di Moriero ”sorprendere gli avversari di rimessa”

Abruzzesi stretti all'angolo e in affanno. Triarico trova la splendida opposizione di Indiveri a negargli la gioia del 2 a 0. Il campo è proprietà dei calabresi. La partita potrebbe chiudersi al 41', ma Russo fa l'opposto di quanto dimostrato fino ad allora: su assist di Basso, a porta vuota, colpisce con troppa superficialità e manda fuori. Nel secondo tempo il Pescara fatica a riordinare le idee, nonostante una sterile supremazia territoriale. Al 6' Russo fa dannare ancora Moriero: Siniscalchi regala il pallone a Petrilli che lo serve subito al suo attaccante all'altezza del dischetto. Controllo grossolano e conclusione da dilettante: altissima. Il primo vero segnale di risveglio della squadra di Galderisi al 12': Cardinale ci prova dalla distanza, Farelli non trattiene e sulla ribattuta è pronto Ferraresi. Scognamiglio, provvidenziale, ricaccia il pallone dalla propria porta. Prima del triplice fischio, Farelli salva sul colpo di testa ravvicinato di Iandoli, legittimando il successo.

Il tecnico rossoblù: «Giocavano insieme per la prima volta ma nessuno se n’è accorto»

Moriero ringrazia il pacchetto difensivo LANCIANO - Il Crotone più forte della crisi societaria e della preannunciata fuga di talenti. Basta un gol di Russo per espugnare il Biondi di Lanciano e continuare a viaggiare a passo da play off. Moriero torna nel suo vecchio stadio e si conferma vincente. «I ragazzi hanno dato il massimo in una partita che alla vigilia era molto difficile da affrontare. Ce la siamo giocata a viso aperto, segnando e costruendo tante occasioni per raddoppiare. Questo è l'unico neo che posso trovare dopo una partita così: non aver avuto la cattiveria giusta sotto porta quando ci sono capitate le occasioni per chiudere i conti. Bravi i miei ragazzi, comunque, nonostante questo sia un periodo difficile per noi».

Moriero ci tiene a ringraziare il pacchetto difensivo, autore di una prova molto attenta soprattutto all'inizio, quando il Pescara ha provato a costruire qualcosa in modo razionale: «Faccio i complimenti ai miei difensori, oggi tre di loro giocavano insieme per la prima volta, ma non se n'è accorto nessuno. E poi complimenti anche al Pescara. Nella ripresa abbiamo visto in campo un talento giovanissimo, Verratti, che sarà il futuro del grande calcio italiano». I rossoblu più forti di tutte le avversità. E del mercato che distoglie le attenzioni. Almeno dovrebbe: «Sono contento che si sia tornati a giocare dopo questa lunga pausa. Temevo che potesse farci male. Il mercato di gennaio è sempre il periodo più difficile.

Le voci che si rincorrono non fanno bene al nostro gruppo, ma i miei sono stati bravissimi a dare il massimo in campo e a dimostrare serenità. Tutti hanno dato di prova di serietà e attaccamento alla maglia. Ho avuto rassicurazioni dalla società, so che non cederanno i nostri giocatori se non di fronte a richieste importanti. Anzi, se dovesse capitarci un'occasione potremmo anche acquistare qualche rinforzo. Così potremo continuare ad inseguire un sogno: siamo in piena corsa per la promozione ed è un dovere crederci e provarci. Con tutte le forze che abbiamo”. Nel Crotone ha commentato la vittoria del Biondi solo Moriero. La società ha mandato l'allenatore in sala stampa e nessun altro tesserato. Un giudizio sui

rossoblu lo ha dato quindi Nando Giuliano, unico ex di turno di sponda abruzzese, tornato in campo ieri dopo due mesi e mezzo d'assenza per un brutto infortunio muscolare. “Il Crotone ha meritato ampiamente la vittoria. Nel primo tempo eravamo assenti, prevedibili. E' stata una pessima prova la nostra. Loro giocano un buon calcio e hanno già una discreta condizione atletica. Ho bei ricordi dell'esperienza con la società calabrese, mi dispiace sapere che anche loro hanno delle difficoltà in questo periodo. Spero riescano a superarle e a raggiungere grandi traguardi. Adesso penso a rimettermi al cento per cento perché mi aspetta un durissimo girone di ritorno». O. D'An.

PETRILLI (6,5) - Solo la bravura di Indiveri gli nega il gol nel primo tempo. Partecipa poco all'azione, ma quando lo fa è pericoloso. Dal 16' ST AURELIO- Più difensivo, si piazza in mezzo con Pacciardi ed Espinal a fare legna nel finale. TRIARICO (6) -Quando viene innescato fa vedere qualcosa d'interessante. Ma va troppo ad intermittenza. Un peccato di gioventù, può solo crescere. RUSSO (6) - Voto punitivo. Ha il merito di segnare ed è un riferimento puntuale al centro dell'attacco rossoblu. Segna al primo pallone toccato ma è in off side. Sfiora il gol alla mezzora con un bel tiro a girare. Ci tiene a lasciare il segno contro una squadra che in passato non gli ha portato fortuna. Lo fa al 37' con un delizioso colpo di piatto che non lascia scampo a Indiveri. Gravissimi però gli errori del 41' (su assist di Basso) e del 6'st (assist di Petrilli). Sarebbe il migliore in campo se fosse più cinico. Ma forse le sirene irpine lo distraggono. Dal 26'ST PAPONETTI SV: difficile giocare, anche solo pochi minuti, con uno stadio intero che ti fischia e t'insulta. O. D'An.

Crotone, tre punti nella gara dell’orgoglio segue dalla prima un'altra squadra in crisi, il Pescara, con cui si gareggiava anche per mettere in mostra i propri guai. E per Checco Moriero di intoppi ce ne sono stati diversi, soprattutto nell'ultimo periodo. Eppure in campo il Crotone, pur senza pezzi preziosi e con altri con la testa altrove (compreso quel Nello Russo autore del gol partita), ha piazzato il colpo pesante, col quale ripartire con rinnovato entusiasmo in un campionato che, per forza di cose, si annuncia ricco di difficoltà, incognite e insidie. Bravo Moriero a tenere unito il gruppo (vincendo sul campo di Lanciano dove aveva allenato la scorsa stagione), brava la squadra a rispondere sul campo, mettendo in mostra quello che è stato il successo più significativo della domenica calcistica calabrese. Sicuramente i problemi rimangono e sono evidenti. Alla ripresa della preparazione Checco Moriero potrebbe perdere qualche altro pezzo. E' stato però fon-

damentale ripartire con una vittoria. Il Crotone ha tanto bisogno di morale e fiducia: queste, male che vada, sono cose che il mercato non potrà togliere a Moriero ed alla sua band! DEBUTTO OK - Nella Vigor Lamezia che torna a vincere, ci mette lo zampino anche l'attaccante Sergi, neo acquisto biancoverde. Il suo ritorno al “D'Ippolito” coincide con un gol e con una vittoria che servono per ripartire con più slancio verso la salvezza. Debutto felice anche per Francesco Mortelliti, nella sua terza esperienza in Calabria. Dopo Crotone e Vibonese, il calciatore messinese bagna l'esordio col Cosenza timbrando la rete della vittoria ed un successo pesante, sul campo del Barletta, col quale i ragazzi di Toscano rintuzzano i colpi battuti da Gela (exploit a Vibo, ma la squadra di Galfano se l'è giocata alla pari) e Catanzaro (bel successo sul campo dell'Aversa, timbrato dal solito, incontenibile, “conte Max” Caputo). Roberto Saverino


Sport 37 Un cinico arezzo pareggia a Cava de’ Tirreni, andando due volte avanti Lunedì 12 gennaio 2009

Aggancio non riuscito Favasuli e Aquino, due rigori sbagliati CAVESE AREZZO

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CAVESE (4-3-2-1): Marruocco 6; Pierotti 6, Ischia 6, Farina 5,5, Nocerino 5,5 (48' st Lacrimini sv); Alfano 6,5, Anaclerio 5,5, Favasuli 5,5 (26' st Tarantino 5); Bernardo 6,5, Schetter 6; Aquino 6,5. A disp.: Petrocco, Porro, Viscido, Scartozzi, Sorrentino. All.: Camplone 6. AREZZO (4-2-3-1): Paoletti 7; Pelagatti 5,5, Terra 5,5, Conte 7, Fanucci 6; Matute 6, Beati 6; Bondi 6 (44' st Djuric sv), Martinetti 6 (25' st Sireno 5), Croce 6; Chianese 6 (29' st Baclet 5). A disp.: Marconato, Cavagna, Lauria, Togni. All.: Cari 7. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 7. RETI: pt 42' Martinetti (A), 44' Bernardo (C); st 14' Chianese rig. (A), 42' Aquino (C). NOTE: spettatori 3500 circa, con 50 tifosi ospiti. Ammoniti: Pierotti, Terra, Pelagatti, Nocerino, Paoletti, Bondi. Angoli 9-1 per la Cavese. Recupero: pt 1'; st 6'. CAVA DEI TIRRENI. Aggancio non riuscito, l'Arezzo riesce a portare a casa un prezioso pari, rammarico in casa Cavese per il rigore fallito. Toscani spavaldi, al 6' un falso rimpallo favorisce Chianese che supera Ischia ma al momento del tiro calcia

Il gol di Chianese su calcio di rigore

debole tra le braccia di Marruocco. Dopo due minuti ancora Chianese recupera palla a metà campo, supera un difensore e lancia Croce che appena entrato in area cerca la botta ma colpisce prima a terra e calcia male. Sempre il centravanti al 10' va via sulla sinistra e crossa basso, Martinetti anticipa Farina ma spedisce fuori. La Cavese sposta il baricentro ed incomincia a macinare gioco: al 12' Schetter va via sulla sinistra, appena in area Conte entra

in scivolata, piede e pallone, l'arbitro concede l'angolo, vibranti proteste da parte dei calciatori di casa. Al 21' Aquino sulla sinistra semina il panico, supera tre uomini ed appena entrato in area scaglia un bolide che un difensore in recupero devia in angolo. Ancora Schetter al 24' va via sulla sinistra, entra in area e Pelagatti in recupero scoordinato lo stende, questa volta nessun dubbio, calcio di rigore. Sul dischetto lo specialista Fava-

suli che si fa incantare da Paoletti e calcia debole tra le braccia del portiere. Nonostante la delusione del rigore fallito la Cavese non demorde e continua a macinare gioco con l'Arezzo che prova a ripartire di contropiede. Al 34' punizione dai venticinque metri, Anaclerio sulla sfera, tiro a giro, pallone di poco fuori. Passa a sorpresa l'Arezzo, al 42' Bondi a metà campo lavora un buon pallone, serve in profondità Martinetti che supera Farina e batte in diagonale

Marruocco. Trascorrono due minuti e la Cavese pareggia: dalla sinistra cross di Favasuli, Bernardo stacca di testa ed insacca. Inizio ripresa, stessi uomini, stessi schemi, stessa musica, metelliani a macinare gioco, toscani con ripartenze veloci. Al 9' la Cavese manca clamorosamente il raddoppio, Aquino sulla destra si libera di Fanucci, crossa per l'accorrente Bernardo che manda oltre la traversa. Legge del calcio implacabile, gol fallito, gol subito. Al 12' Bondi è in area cavese, Nocerino lo aggancia, rigore, Chianese non perdona. Metelliani che potrebbero pareggiare dopo cinque minuti, Aquino calcia dai sedici metri, Paoletti respinge, Bernardo da pochi passi a colpo sicuro ma un difensore respinge sulla linea, arriva Favasuli e si vede ribattuto il pallone in angolo. Cavese che preme alla ricerca del pareggio, Arezzo che ai sedici metri riesce a ribattere con lucidità. Aquino al 35' fa tutto da solo, recupera palla, supera due uomini e calcia a pelo d'erba, un avversario in recupero ribatte e libera. Al 41' i metelliani pareggiano, ennesimo batti e ribatti in area ospite, Nocerino cerca di servire Bernardo, pallone sul braccio di Bondi, altro rigore. Sul dischetto Aquino, il portiere ipnotizza anche lui e respinge ma Aquino è più veloce e ribatte in rete. Matteo Giordano

Biancone e La Vista regalano tre punti

Il Sorrento si impone in rimonta sul Lanciano SORRENTO V.LANCIANO

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SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 6; Demartis 6, Lo Monaco 6, Angeli 6,5; Vanin 6,5 (29' st Minadeo 6), Nicodemo 6, Agnelli 5,5 (46' st Panarelli sv), La Vista 7,5 (39' st Maiorano sv), Fialdini 7; Biancone 6, Myrtaj 6. A disp.: Botticella, Kras, Visone, Strambelli. All.: Simonelli 6,5. VIRTUS LANCIANO (4-23-1): Bordeanu 5,5; Vincenti 5, Bolic 6, Daleno 5,5, Bognar 6; El Kamch 6,5, Romano 5,5 (17' st Amenta 5,5); Margarita 6,5, Alfageme 6, Volpe 5,5 (17' st Morante 5); Colussi 5 (39' st Pagliarini sv). A disp.: Aridità, Marangon, Cossu, Mazzetto. All.: Di Francesco 6. ARBITRO: Perisan di Pordenone 6. RETI: pt 30' Margarita (VL), 35' Biancone (S), 37' La Vista (S). NOTE: spettatori 1000 circa (paganti 271, abbonati 362), incasso 6.773,86. Ammoniti: Daleno, Angeli, El Kamch. Angoli 4-2 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 1'; st 5'.

SORRENTO - Dopo più di un mese senza vittorie (l'ultima risaliva alla quattordicesima giornata, 3-1 contro il Pescara) il Sorrento supera il Lanciano e conquista i primi tre punti del 2009. Il risultato (2-1), tuttavia, per quanto visto sul rettangolo di gioco in erba sintetica dello stadio Italia, sta decisamente stretto alla formazione costiera. Di contro gli ospiti confermano il trend negativo in trasferta (finora solo un successo e due pareggi) e l'amara statistica delle reti subite, che vede gli abruzzesi al comando di questa speciale classifica con ventinove reti al passivo. Rispetto a quanto filtrato alla vigilia i due allenatori operano dei cambi sulla formazioni iniziale: Simonelli lascia Ripa (al centro di insistenti voci di mercato che lo danno ad un passo dalla Juve Stabia) in tribuna, dando fiducia alla coppia di attaccanti formata da Biancone e Myrtaj. Tra i pali si rivede Spadavecchia, con Botticella che si accomoda in panchina. Tra le fila abruzzesi, viste le numerose defezioni nel pacchetto arretrato, Bognar viene adattato sulla fascia sinistra, con Delano che

prende il posto dell'infortunato Oshadogan. In attacco a supporto dell'unica punta Colussi (preferito a Morante) agisce l'argentino Alfageme. L'inizio di partita, di chiara marca rossonera, rappresenta il leitmotiv che si protrarrà per tutta la durata dei novanta minuti di gioco. I ragazzi di Simonelli, infatti, entrano in campo con la giusta cattiveria agonistica, sciorinando un gioco fluido e dinamico che sfocia costantemente sulle fasce laterali, dove Vanin a destra e Fialdini a sinistra si propongono con continuità. La prima azione degna di nota arriva al secondo minuto quando Agnelli, servito da Biancone, smorza il suo tiro, favorendo il ripiegamento difensivo di Bolic. Al 20' Fialdini mette al centro per Biancone che colpisce di testa, ma la sfera termina a lato. Cinque minuti dopo è ancora l'attaccante di Colleferro a rendersi pericoloso, con El Kamch (il migliore dei suoi) lesto ad anticipare la punta costiera pronta ad incornare verso la porta difesa da Bordeanu. Nel momento migliore dei costieri arriva, però, il van-

Il gol del pareggio di Biancone

taggio degli ospiti (30'): l'arbitro assegna una dubbia punizione al limite dell'area, alla battuta Margarita che trafigge l'incolpevole Spadavecchia con una traiettoria precisa che tocca prima il palo e poi si infila il rete. Il Sorrento, però, nonostante lo svantaggio, non accusa il colpo, anzi nel giro di pochi minuti capovolge addirittura il risultato: l'1-1 porta la firma di Biancone (35') che corregge in rete un traversone di Fialdini. Il gol del sorpasso, invece, è siglato da La Vista bravo ad inserirsi su

un cross di Vanin e a trafiggere Bordeanu con un preciso colpo di testa (37'). Nella seconda frazione di gioco è sempre il Sorrento a tenere in mano il pallino del gioco, con il Lanciano che, timidamente, prova a rendersi pericoloso dalle parti di Spadavecchia. Il portiere rossonero è chiamato a sporcarsi i guantoni in sole tre occasioni, due delle quali hanno come protagonista Margarita: nella prima (61') l'estremo difensore ex Bari è bravo a respingere il tiro dell'attaccante argentino con i piedi;

nella seconda, invece, è lesto ad anticipare l'ex Grosseto, che protesta per un presunto calcio di rigore. L'ultimo brivido per il Sorrento capita all'89' quando Morante (entrato al posto di Romano) mette fuori di testa dopo aver ricevuto palla da Vincenti. Al fischio finale l'entusiasmo dei costieri è alle stelle: grazie a questa vittoria, infatti, il Sorrento riesce, in un colpo solo a scavalcare Ternana, Paganese e la stessa Virtus Lanciano, che rimane ferma a ventuno punti. Fabio Siniscalchi

I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 18ª giornata

Seconda Divisione. Girone A 18ª giornata

Seconda Divisione Girone B 18ª giornata

Cremonese-Pro Sesto 1-1 Lecco-Pro Patria domani Monza-Spal 1-2 Padova-Legnano 0-0 Portogruaro-Venezia 2-1 Ravenna-Pergocrema 1-0 Reggiana-Cesena 1-0 Sambenedettese-Novara 0-1 Verona-Lumezzane 0-0 CLASSIFICA: Pro Patria 33 punti; Spal 32; Novara 31; Reggiana 30; Cesena 28; Padova 27; Cremonese e Verona 24; Pro Sesto 23; Ravenna, Lumezzane e Portogruaro 22; Pergocrema e Monza 19; Legnano 18; Venezia(-2) e Sambenedettese 16; Lecco 15. Venezia penalizzato di 2 punti. Lecco e Pro Patria una gara in meno. PROSSIMO TURNO (18 gennaio): Cesena-Ravenna Legnano-Lecco Lumezzane-Padova Novara-Monza Pergocrema-Sambenedettese Pro Patria-Reggiana Pro Sesto-Portogruaro Spal-Verona VeneziaCremonese

Alessandria-Carpenedolo 0-0 Alghero-Mezzocorona 2-2 Alto AdigeValenzana 1-1 Como-Rodengo Saiano 0-3 Ivrea-Pizzighettone 0-2 Pavia-Canavese rinviata per campo impraticabile Pro Vercelli-Montichiari rinviata per campo impraticabile Sambonifacese-Olbia 0-3 Varese-Itala San Marco 3-0 CLASSIFICA: Varese e Alessandria 33 punti; Rodengo Saiano 32; Sambonifacese e Como 29; Olbia 28; Canavese 27; Valenzana e Ivrea 24; Mezzocorona e Itala San Marco 21; Pizzighettone, Pavia e Carpenedolo 20; Pro Vercelli 18; Alto Adige 17; Alghero e Montichiari 14. Canavese due gare in meno; Olbia, Pavia, Pro Vercelli e Montichiari una gara in meno. Mercoledi 14 gennaio recupero Canavese-Olbia. PROSSIMO TURNO (18 gennaio): Canavese-Alessandria Carpenedolo-Alto Adige Itala San Marco-Alghero Mezzocorona-Como Montichiari-Sambonifacese Olbia-Varese Pizzighettone-Pavia Rodengo Saiano-Pro Vercelli Valenzana-Ivrea

Bellaria-Bassano 2-2 Celano-Poggibonsi 3-0 Cisco Roma-Figline 0-0 (ieri) Cuoiopelli-Gubbio 0-1 Giacomense-Prato 2-1 Giulianova-Carrarese 1-1 Rovigo-Viareggio 1-0 Sangiovannese-San Marino 4-0 Sangiustese-Colligiana 2-0 CLASSIFICA: Figline 34 punti; Viareggio 33; Celano 28; Prato e Giulianova 27; Sangiovannese e Sangiustese 26; Bassano e Cisco Roma (-1) 25; Gubbio e Poggibonsi 24; Colligiana e Carrarese 22; San Marino 21; Bellaria 20; Giacomense 19; Cuoiopelli 16; Rovigo 13. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO (18 gennaio): Bassano-Sangiustese CarrareseGiacomense Colligiana-Cuoiopelli Figline-Bellaria Gubbio-Sangiovannese Poggibonsi-Cisco Roma Prato-Rovigo San Marino-Giulianova Viareggio-Celano


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Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Il Taranto dura soltanto un tempo, poi crolla

Juve Stabia, che ripresa JUVESTABIA TARANTO

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JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner 6; D'Ambrosio 6, Geraldi 6, Marino 6, Radi 5,5; Stentardo 6, Vicedomini 6,5; Capparella 7 (41' st Artistico sv), Peluso 6,5 (42' st Gritti), Amore 6 (1' st Grieco 6) Biancolino 6,5. A disp.: Della Corte, Gritti, Ametrano, Mineo, Barbosa. All.: Bonetti 6. TARANTO (4-3-3): Nardi 6; Sosa 5,5, Prosperi 5,5, Migliaccio 5, Micco 5,5; Sciaudone 5, Giorgino 5,5, Carrozza 6,5 (42' st Barrotti sv); Caturano 5,5, Dionigi 5 (6' st Cesareo 5,5), Marolda 5 (15' st Russo 5,5). A disp.: Faraon, Barrios, Pupino, Gori, Barrotti. All.: Stringara 5,5. ARBITRO: Gallione di Alessandria 6. RETI:pt 4' Amore, 45' Carrozza; st 7' Capparella, 21' Biancolino (rig.). NOTE: spettatori 1500 circa. Ammoniti: Carrozza, Migliaccio, Giorgino, Ssciaudone, Marino, Stentardo. Angoli 5-5. Recupero: pt 1'; st 3'. SANT'ANTONIO ABATE. Taranto double face. Cade sotto i colpi di Biancolino e Capparella nella ripresa, cade dopo la decisione affrettata di Stringara di affidarsi ad un difensore di troppo richiamando in panca Dionigi. Cade, scivolando malamente, dopo un primo tempo tutto som-

L’esultanza della Juve Stabia

mato buono, dove ha recuperato l'iniziale svantaggio con una bomba telecomandata di Carrozza. Classifica gemella: la condizione sembrerebbe quasi beneaugurante per il blasone se di mezzo non ci fossero i guai della zona play-out. Stringara, dopo il primo punto raccolto in chiusura di anno, confida di mantenere il passo.. Cosciente è Marolda che, proprio in ultima chiamata, smaltisce l'attacco febbrile e si ripropone nel terzetto offensivo con Dio-

nigi e Caturano. Ma quanto vale in realtà questo Taranto? Nei primissimi minuti i propositi di Stringara sono messi a dura prova dalla dormita difensiva che permette ad Amore di saltare indisturbato su calcio d'angolo di Peluso: l'incornata è perentoria e fa male, e costringe il Taranto allo svantaggio. C'è da dire che però l'undici di Stringara dopo una manciata di secondi dall'inizio la sua buona occasione l'aveva avuta con Micco. Proprio l'esterno si ritrova

“basso” nella linea a quattro difensiva, protetta centralmente da Prosperi e Migliaccio, completata dal lavoro di Sosa sulla destra che deve vedersela contro Peluso sulla trequarti. La Juve Stabia, tutto sommato, segna e s'accontenta limitandosi a farsi preferire, seppur leggermente, in fase di possesso palla. I suoi metronomi di centrocampo, Stentardo e Vicedomini non strafanno, tenuti comunque a bada dai dirimpettai Girogino e Sciaudone. In mediana ci mette del suo, almeno in apparenza, lo scalmanato Carrozza che, di tanto in tanto, cerca di cambiare marcia accorciando verso il terzetto in avanti. Qui Dionigi non ha molte palle giocabili. Quando gli arriva quella giusta (ancora cross di Micco) spedisce in girata la sfera tra le braccia di un attento Brunner ('34). Il centravanti paga la scarsa assistenza di Marolda e Caturano: il primo viene ben controllato da D'Ambrosio, il secondo ha il “demerito” di sprecare una buona occasione poco dopo il quarto d'ora di gioco. Dunque svantaggio immeritato? Sembrerebbe di si, perché intano i padroni di casa, salvo un ottimo spunto di Peluso, non arrecano danni alla porta di Nardi. Perché intanto il Taranto si fa vedere in più di un'occasione sulla trequarti avversaria: qui sale in cattedra Carrozza con tutta la sua “verve” in tema di incursioni. Splendida

quella poco dopo il quarantesimo: inserimento sulla sinistra dell'area, tiro mancino deviato da Brunner in angolo. Tra l'altro proprio sugli sviluppi di un angolo Sosa spedisce (di testa) alto sopra la traversa. Pareggio ai punti dunque? Non ditelo al tecnico della Juve Stabia che quasi maledice la punizione dal limite comandata dall'arbitro proprio allo scadere. Sulla mattonella ci va Carrozza, l'uomo della prima frazione: la sua fama non delude le attese e la conclusione va a ad accarezzare l'incrocio dei pali. Missione compiuta e thè caldo per tutti. Nella ripresa accade ciò che non ti aspetti. Stringara richiama in panchina Dionigi (prestazione scialba) ed inserisce Cesareo. Quanto basta per autorizzare la Juve Stabia all'attacco. Detto fatto, poiché non passano neanche trenta secondi che tornano in vantaggio grazie a uno spunto di Capparella. Subito dopo il tecnico inserisce il diciassettenne Russo per Marolda. Un difensore in più, così come una altro giovanotto inn trincea. Tuttavia il Taranto non perviene più, si sfalda in campo e non costtuisce più nulla. Al 20' poi Migliaccio atterra Biancolino in area autorizzando il rigore: Biancolino dagli undici metri non fallisce l'appuntamento con il gol. Partita in ghiaccio. Andrea Buonaiuto

Doppio Coresi e De Paula per un succeso netto

Foligno, partenza a razzo FOLIGNO PAGANESE

3 0

FOLIGNO (4-3-1-2): Conti 6, Pencelli 6, Guastalvino 6, Lispi 6, Baldanzeddu 5; Signori 5,5 (26' st Cotza 6), Furiani 5,5, Petterini 6; Coresi 7,5 (25' st Cardarelli 6); Turchi 6 (13' st Mandorlini 6), De Paula 7. A disp.: Ripa, Bisello Ragno, Gregari, Iadaresta. All.: Indiani 7. PAGANESE (3-5-1-1): Pantanelli 5,5; De Giosa 4, Taccola 6, Imparato 4; Esposito 6, Fanasca 6, Caracciolo 5,5, Berardi 6, Iraci 6 (19' st Cucciniello 5,5); Capodaglio 5 (17' st Bacchi 6); Lasagna 5 (23' st Chiavaro 5,5). A disp.: Melillo, Astarita, Legittimo, D'Andria. All.: Capuano 5. ARBITRO: Manera di Castelfranco Veneto 6. RETI: pt 10' De Paula, 43' Coresi; st 11' Coresi. NOTE: Giornata soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 1500 circa.Espulsi al 10' st De Giosa, al 22' st Imparato, entrambi per doppia ammonizione. Ammoniti: Lispi, Baldanzeddu, Coresi, Imparato, De Giosa. Angoli 4-3 per la Paganese. Recupero: pt 0'; st 0'. FOLIGNO - Una bruciante sconfitta quella rimediata dagli uomini di Eziolino Capuano in terra umbra: gli azzurrostellati, oltre che condizionati dal ridimensionamento societario, hanno evidenziato in campo anche una profonda crisi nel reparto difensivo, ironia della sorte la zona del campo meno toccata dalle partenze in questa prima parte di calciomercato. Dalla sua invece, il Foligno si è presentato tra i propri sostenitori con una formazione vicinissima a quella tipo: unico assente l'infortunato Fiuzzi, che comunque dovrebbe recuperare per la

prossima gara contro il Taranto. Formazione d'emergenza invece per Capuano, costretto a mandare in campo l'unica vera punta a propria disposizione, Lasagna, davanti allo spento Capodaglio. Nelle prime battute di gioco le due squadre si studiano a lungo senza dare segni di grande aggressività, con la Paganese che forte di più elementi a centrocampo blocca tutte le ripartenze del Foligno. La strategia di Capuano però funziona solo per dieci minuti, quando da un calcio piazzato di Coresi sulla tre quarti, De Paula trova la zampata vincente per mettere la sfera in fondo al sacco in mischia battendo un'incolpevole Pantanelli. Avvio choc per i campani che nel freddo clima del Blasone cercano di reagire da subito, ma la buona organizzazione di gioco dei falchetti impedisce alla Pa-

REAL MARCIANISE TERNANA

ganese di spingere più di tanto. La prima vera azione per la Paganese arriva al 28', quando dopo una bella triangolazione CapodaglioLasagna, il secondo crossa all'interno dell'area di rigore imbeccando un liberissimo Iraci, che di prima intensione calcia in modo violento la palla, ma la sua conclusione finisce alta sopra la traversa. Quattro minuti più tardi ed è ancora la Paganese a rendersi pericolosa con Fanasca che di testa spedisce la sfera di poco alta su cross di Iraci. La risposta del Foligno arriva al 35', con De Paula che vela il taglio orizzontale di Coresi, ma al limite dell'area della Paganese, il tiro dell'accorrente Turchi finisce alle stelle. Il Foligno cresce e la Paganese, a parte qualche buon movimento a centrocampo, si spegne, concedendo ai padroni di casa il bis. Al 43' Furiani da terra

0 0

REAL MARCIANISE (4-3-2-1): Fumagalli 6,5; Piscitelli 6, Porpora 6,5, Filosa 6,5, Vanacore 6; Montanari 6 (41' st Ciano sv), Di Napoli 6,5, Romano 5 (14' st Poziello 6); Manco 6,5, Galizia 6 (29' st D'Ambrosio 6); Innocenti 6. A disp.: Mezzacapo, Murolo, Della Ventura, Tedesco. All.: Fusi 6. TERNANA (4-4-2): Ginestra 6; Del Grosso 6, Pedotti 6,5, Tedeschi 6,5, Cardona 6,5; Concas 6,5, Di Deo 6, Papini 6, Morello 6 (28' st Tozzi Borsoi 6); Perna 6 (37' st Scappini sv), Noviello 7(44' st Bertoli sv). A disp.: Visi, Bizzarri, Perney, Danucci. All.: Baldassarri 6. ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso 6. NOTE: spettatori 1000 circa (350 paganti) di cui 50 provenienti da Terni. Ammoniti: Vanacore, Piscitelli, Di Napoli. Angoli 6-1 per la Ternana. Recupero: pt 2'; st 3'. Al

trova sulla sinistra un liberissimo Petterini, che con un cross basso serve l'accorrente Coresi all'interno dell'area di rigore azzurrostellata: per il fantasista folignate è un gioco da ragazzi battere Patanelli e festeggiare sotto la propria curva. E se il primo tempo finisce in malo modo per gli uomini di Capuano, la seconda frazione comincia ancora peggio. Basta aspettare solo nove minuti e De Giosa falcia al limite dell'area Turchi, beccandosi un rosso pesantissimo. Sulla battuta va lo specialista folignate Coresi che disegna una traiettoria splendida: palla sotto il sette e Pantanelli che non può far altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco. Qualche minuto più tardi (esattamente al 22') la Paganese rimane addirittura in nove uomini, con il direttore di gara che ammonisce per la seconda

Coresi calcia il tiro del suo primo gol

volta anche Imparato dopo un brutto fallo dello stesso su Petterini. La partita si chiude proprio qui, visto che i falchetti forti del tre a zero e soprattutto di due uomini in più sul terreno di gioco, cominciano a far girare leziosamente il pallone l'uno con l'altro, senza che la Paganese possa farci nulla. Capuano le prova proprio tutte, buttando nella

A vincere è soltanto la paura Nella noia meglio la Ternana 18'st l'allenatore del Real Marcianise Fusi è stato allontanato dalla panchina per proteste. CASERTA. Uno 0-0 privo di grosse emozioni tra il Real Marcianise e la Ternana: a “vincere” è soltanto la paura che blocca le gambe ed annulla lo spettacolo. I padroni di casa nei primi minuti di gioco sembrano più vogliosi ed in palla degli avversari, ma entrambe le squadre danno l'impressione di non affondare e quindi di aspettare la prima mossa. Il primo pericolo della partita è di marca gialloverde ed arriva al 15' con un bel tiro dai sedici metri di Romano, ma il pallone si spegne sopra la traversa. Al 19' risponde la Ternana con un calcio piazzato sull'out sinistro, pallone scodellato al centro e Fumagalli non riesce a bloccare complice una leggera deviazione di

Piscitelli, Noviello, in agguato, ci si avventa e mette dentro, ma il direttore di gara vede un fallo proprio dell'attaccante sul portiere gialloverde e decreta una punizione a favore dei padroni di casa. Al 30' si rende pericoloso nuovamente il Real Marcianise con un'azione di contropiede orchestrata da Vanacore che scarica sulla sinistra per Manco il quale al limite dell'area rientra sul destro e fa partire un tiro a giro che scheggia la traversa. Al 34' i padroni di casa sprecano una ghiotta occasione in contropiede con Manco che insiste troppo sul dribbling dando la possibilità alla difesa umbra di liberare. Dopo un solo minuto la Ternana risponde con Perna lanciato dalle retrovie, ma è bravissimo Porpora nel prendergli il tempo e sbrogliare la matassa. L'ultima azione degna di nota

mischia sia il neo acquisto Cucciniello che Bacchi e Chiavaro, ma i tre non riusciranno ovviamente a combinare nulla. Il Foligno, dal canto suo, è riuscito a capitalizzare tutte le azioni che gli sono capitate tra i piedi, mentre per i campani non poteva esserci un avvio di 2009 più amaro di così. Fabio Luccioli

è di marca umbra ed arriva al 46' con Perna che viene steso al limite da Piscitelli (nell'occasione l'arbitro gli risparmia il secondo giallo), ma la battuta di Morello finisce di pochissimo al lato. Ripresa. La partita non decolla ed allora mister Fusi prova a dare una scossa inserendo al 14' Poziello al posto di uno spento Romano e mantenendo le tre mezze punte dietro il solo Innocenti. Al 27' i gialloverdi si affacciano in avanti con Poziello che dalla destra ha un ottimo spunto, supera in scioltezza il diretto avversario e crossa per Innocenti che in torsione riesce a girare verso la porta, ma debolmente. Poche le azioni da segnalare nel secondo tempo, una delle poche è quella che vede protagonista Concas al 34' quando con un tiro cross mette in difficoltà Fumagalli costringendo il portiere ad alzare in angolo a causa di uno strano giro del pallone per effetto del vento. Dagli sviluppi Perna prende il tempo a tutti e spedisce la palla di poco alto. Pasquino Corbelli


Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Risultati e classifica Aversa N.-Catanzaro

0-1

Barletta-Cosenza

1-2

Cassino-Noicattaro

1-2

Igea V.-Val di Sangro

0-0

Manfredonia-Andria

1-1

Monopoli-Pescina Vg

2-3

Scafatese-Melfi

2-0

V. Lamezia-Isola Liri

2-1

59´ Caputo

18ª giornata Marcatori

44´ Ike (B); 52´ Braca (C), 87´ Mortelliti (C)

2´ Piccinni (N), 18´ Casoli (C), 34´ Zotti (N)

30´ Cavaliere (A); 90´ Nossa (M)

5´ Zarineh (P), 16´ Zarineh (P), 27´ Balistreri (M); 61´ Balistreri (M), 86´ Arcamone (P) 17´ e 22´ Martone

50´ Ragatzu (VL), 72´ D`Alessandro (IL), 90´ Sergi (VL)

Vibonese-Gela

1-2

25´ Esposito P. (G), 35´ (r) Melis (V); 80´ Marinucci Palermo (G)

Prossimo turno

19ª giornata 18/01/09 ore 14.30

Andria-Igea V. Catanzaro-Manfredonia Cosenza-Vibonese Gela-Monopoli Isola Liri-Scafatese Melfi-Aversa N. Noicattaro-Barletta Pescina Vg-V. Lamezia Val di Sangro-Cassino

39

COSENZA GELA CATANZARO PESCINA VG ANDRIA CASSINO SCAFATESE MONOPOLI VIBONESE NOICATTARO BARLETTA IGEA V. AVERSA N. MANFREDONIA ISOLA LIRI VAL DI SANGRO V. LAMEZIA MELFI

40 38 36 30 28 25 25 24 24 22 20 18 16 16 15 15 14 12

18 12 4

2 22 10 9

6

3

0 11 4

6

1

2 11 6 12 +4

18 10 8

0 22 7

8

4

4

0 10 3 10 6

4

0 12 4 15 +4

18 9

9

0 24 10 9

4

5

0 13 7

5

4

0 11 3 14 0

18 7

9

2 23 16 8

3

5

0

8

4 10 4

4

2 15 12 7

-4

18 8

4

6 19 16 9

4

1

4

9

8

9

4

3

2 10 8

3

-8

18 6

7

5 21 18 9

3

2

4 12 12 9

3

5

1

9

6

3 -11

18 7

4

7 16 15 9

6

1

2 13 7

9

1

3

5

3

8

1 -11

18 5

9

4 28 22 9

4

3

2 17 11 9

1

6

2 11 11 6 -12

18 5

9

4 14 14 10 3

4

3

8

8

8

2

5

1

6

18 5

7

6 14 16 9

4

2

3

8

6

9

1

5

3

6 10 -2 -14

18 4

8

6 13 15 10 2

6

2

8

8

8

2

2

4

5

18 3

9

6 14 17 10 3

4

3

9

7

8

0

5

3

5 10 -3 -20

18 3

7

8 16 21 9

3

4

2

9

6

9

0

3

6

7 15 -5 -20

18 3

8

7

7 14 9

2

5

2

6

6

9

1

3

5

1

18 2

9

7 10 18 9

2

5

2

7

7

9

0

4

5

3 11 -8 -21

18 2

9

7 10 20 8

2

6

0

4

2 10 0

3

7

6 18 -10 -19

18 3

5 10 10 26 9

1

4

4

6 14 9

2

1

6

4 12 -16 -22

18 1

9

1

3

5

9 13 9

0

6

3

8 12 -8 -24

8 17 25 9

9 9

6 7

8

0 -14 -2 -18

-7 -19

13 RETI: Ceccarelli (Monopoli) 9 RETI: De Angelis (4) (Melfi) 8 RETI: Caputo (Catanzaro); Arcamone (1) (Pescina) 6 RETI:Montella A. (Catanzaro) 5 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza); Franciel (2) e Pasca (Gela); Mastrolilli (1) (Vibonese) 4 RETI: Cavaliere e Menichini (Andria); Romano (Aversa N.); Laviano (Barletta); Polani (Cosenza); Scopelliti (Igea V.); Pignalosa (Isola Liri); Merini (Melfi); Santarelli (Monopoli); Martone e Varriale (1) (Scafatese); Melis (1) (Vibonese) 3 RETI: Rebecchi (Andria); Perna e Sibilli (1) (Aversa N.); Alessandrì (1) (Barletta); Giannusa (Cassino); Di Maio (Catanzaro); Braca e Cantoro (1) (Cosenza); Marinucci (Gela); La Porta (2) (Igea V.); Balistreri e Minopoli (Monopoli); Siclari (Noicattaro); Di Pasquale e Zarineh (Pescina) 2 RETI: Iennaco e Romito (Andria); Palumbo (1) (Aversa N.); Casoli, Guzzo e Lorusso (Cassino); Gimmelli e Iannelli (Catanzaro); Danti (Cosenza); Battisti, Espinal e Gaeta (Gela); Bongiovanni (Igea V.); Mollo (Isola Liri); Bellucci, Napoli e Nossa (Manfredonia); Lacarra (Monopoli); Lucioni e Rana (Noicattaro); Berra e Cruciani (Pescina); De Luca, Izzo e Rapino (Scafatese); Cherchi e Memmo (Val di Sangro); Ciminari, Ragatzu (1) (V.Lamezia); Di Mauro e Pirrone (Vibonese)

Il Pescina espugna Monopoli con una rete del suo bomber a quattro minuti dal 90’

In extremis spunta Arcamone Balistreri aveva risposto alla doppietta di Zarineh MONOPOLI PESCINA

2 3

MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6; G. Colella 5,5 (9’ st Lacarra 6), Thackray 5,5, Turone 6, Pugliese 6,5; Santarelli 6, Minopoli 6, Lorusso 4, Loseto 5,5 (15’ st Tinoco 5); Ceccarelli 5, Balistreri 6 (23’ st Bonfardino 5,5). A disp.: D’Urso, F. Colella, Gambuzza, Lanzolla. All.: De Bernardis 6. PESCINA (4-3-1-2): Bifulco 7; Gentili 6,5, Blanchard 6,5, Miale 6, Piva 6; Pietrobattista 6, Laboragine 7, Censori 6,5; Di Pasquale 6,5 (27’ st Carosone 5,5); Arcamone 6,5 (43’ st Marcelli sv), Zarineh 7 (24’ pt Prandelli 5,5). A disp.: Merletti, Del Signore, Morelli, Fantauzzi. All.: Chiappini 7. ARBITRO: Vallesi di Ascoli Piceno 6. RETI: pt 5’ Zarineh (P), 16’ Zarineh (P), 27’ Balistreri (M); st 16’ Balistreri (M), 41’ Arcamone (P). NOTE: spettatori 2000 circa. Ammoniti: Santarelli, Lacarra, Laboragine, Pietrobattista. Espulsi: Lorusso per doppia am-

Arcamone del Pescina

monizione al 41’ pt. Angoli 13-2 per il Monopoli. Recupero: pt 1’; st 5’. MONOPOLI - Importante vittoria esterna del Pescina Val del Giovenco, che espugna il “Vito Simone Veneziani” di Monopoli con un pirotecnico 3-2. A portare in vantaggio gli uomini di Chiappini è Zarineh, con un gran gol da

Cavaliere scappa Nossa gli risponde MANFREDONIA 1 ANDRIA BAT 1 MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 7; Scarpitta 5,5, Bortel 6,5, Nossa 6,5, Patti 5,5; Arigò 5,5 (11’st Tartabini 6), Cerchia 6, Vitiello 5,5 ( 42’ st Serao sv), Sifonetti 6,5; Giglio 5,5 (11’ st Schettino 6), Marchano 6. A disp : Fortunato, Cinquepalmi, Carrieri, Pirrone. All: D’Arrigo. ANDRIA: Spitoni 6; Goisis, Losito 6, Sportillo 6,5, Ceppitelli 6; Romito 6 (20’ st

Doumbia 6), Iennaco 6, Ottobre 7 (38’ st De Santis sv), Sy 6,5; Cavaliere 6,5 (43’ st Lattanzio sv), Mastrolilli 6,5. A disp: Amadio, Fruci, Rizzi, Falcone. All: Di Leo ARBITRO: D’Alesio di Forlì RETI: 29 pt Cavaliere (A), 44’ st Nossa (M) NOTE: Spettatori 1483 di cui 600 provenienti da Andria per un incasso di 16.602 euro. Ammoniti: Ceppitelli (A), Sportillo (A), Mastrolilli (A), Bortel (M). Angoli: 9-4 per l’Andria. Recupero: pt 0’; st 5’

puro attaccante al quinto minuto di gioco: ricevuta palla da Di Pasquale sull’out destro del limite dell’area, si gira lasciando di sasso il proprio marcatore e supera Saraò con un preciso diagonale che si infila sul secondo palo. Passano pochi minuti ed il Monopoli inizia il forcing in area abruzzese: al 7’ Turone fallisce una ghiotta occasione da distan-

za ravvicinata con un tiro rasoterra che termina al lato; al 12’ Pugliese mette i brividi al portiere abruzzese con una gran bordata su calcio di punizione che Bifulco riesce a parare in due tempi; al 13’ rigore fallito dal Monopoli: Pugliese entra in area e viene steso. Il direttore decreta il penalty che Balistreri fallisce lasciandosi ipnotizzare dal portiere del Pescina che devia in angolo con un grande tuffo sulla propria destra. Al 16’, ancora Balistreri fallisce una clamorosa occasione da rete a tu per tu con Bifulco, lasciandosi anticipare da Miale che lancia in contropiede Zarineh: l’attaccante del Pescina vince il duello in velocità con Colella e supera per la seconda volta Saraò con un rasoterra dal limite dell’area di rigore. Sotto per 2-0, il Monopoli prova a non perdere le staffe e ricomincia a portarsi in avanti alla disperata ricerca del gol. Al 23’, Lorusso rimedia un ingenuo cartellino giallo per proteste, che gli risulterà fatale pochi minuti più tardi. Al 27’ il Monopoli accorcia le distanze: angolo dalla sinistra di Pugliese, sul

Per il Noicattaro tre punti d’oro a Cassino

L’acuto di Zotti CASSINO NOICATTARO

1 2

CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Martinelli 4,5, Mucciarelli 6, Di Nunzio 6, Pippa 6,5; Mezgour 7, Maisto 5,5, Molinaro 6, Cunzi 5 (31’ st Leccese ng); Morello 6, Casoli 6,5 (38’ st Gemmiti ng). A disp.: Afeltra, Padovani, Bardeggia, Lepre, Guzzo. Allenatore: Patania 5,5. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 6,5; De Giorgi 6, Lollini 6,5, Lucioni 7, Mercurio 6; Menolascina 6,5, Piccinni

6,5, Coppola 6,5; Siclari 6,5 (43’st Perrone ng), Rana 6 (46’st Baldassarre ng), Zotti 7. A disp.: Cilli, Piano, La Nave, Ladogana, De Florio. Allenatore: Sciannimanico 6,5. ARBITRO: Penno di Nichelino 4,5. MARCATORI: pt 2’ Piccinni (N), 18’ Casoli (C), 34’ Zotti (N). NOTE: Spettatori 1.200 circa, con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Zotti, Rana (N); Pippa, Mezgour (C). Angoli: 5-1 per il Cassino. Recupero: pt 1’; st 4’.

cui cross si avventa Balistreri che anticipa tutti di testa e deposita la palla in rete (in realtà la palla potrebbe essere stata poi deviata all’ultimo dall’inglese Thackray). Sul finale di primo tempo, Lorusso rimedia il secondo giallo che lo costringerà ad abbandonare il campo anticipatamente, per un inutile fallo a centrocampo. Nonostante l’inferiorità numerica, il Monopoli rientra dagli spogliatoi con grande determinazione. I biancoverdi gettano nella mischia la terza punta ed al 16’ raggiungono il pari con una rete di testa di Balistreri, lesto a sfruttare la sponda ricevuta da Ceccarelli. Dopo aver subito il pareggio, il Pescina riprende in mano le redini del gioco. Al 39’, Carosone ruba palla ad un disattento Saraò, ma il suo tentativo di tiro viene deviato in angolo dallo stesso portiere. Al 41’ arriva il gol vittoria: da una punizione dalla destra, Saraò compie un miracolo sulla deviazione di testa di Blanchard, ma sulla respinta arriva prima di tutti Arcamone, che mette così la parola fine su questo avvincente match.

L’Igea non sfonda Petrelli può respirare IGEAVIRTUS 0 VALDISANGRO 0 IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi 6,5; Russo 6, Agius 6,5, Alizzi 6, Scopelliti 6; Crimi 5,5 (22' st Giardina 6), Matinella 5,5, Di Toro 6 (35' st Condello sv), Bongiovanni 5,5; Nabil 5 (10' st Cocimano 5,5), La Porta 6. A disp.: Romano, Bonsignore, Palma, M. Alizzi. All.: Castellucci 6. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis 7; Del Grosso 6,5, Sensi 6, Paolacci 6, Mangoni 6; Carafa 6, Ruggero 6, Gril-

lo 6,5; Napolano 6 (16' st Mainella 5,5), Campli 6, Perfetto 5,5. A disp.: Leacche, Curcio, Rogato, Cacciaglia, Epifani. All.: Petrelli 6. ARBITRO: Guida di Torre Annunziata 6. NOTE: cielo nuvoloso, cinquecento spettatori. Al 14' st Napolano (Val di Sangro) dopo uno scontro aereo è stato costretto a lasciare il campo. Trasportato in ospedale gli è stato riscontrato un trauma cranico. Ammoniti: Carafa, Scopelliti, Russo, Mainella, Ruggero. Angoli 5-5. Recupero: pt 1'; st 3'.


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Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Sport 41 Spogliatoio Amaro il commento del tecnico gialloverde Lunedì 12 gennaio 2009

Due regali e il Melfi cade in 5 minuti SCAFATESE MELFI

2 0

SCAFATESE (4-3-1-2): De Felice 6; Lagnena 6,5, Rapino 7, Marini 6,5, Correale 6,5; Basile 7 (48' st Di Candilo), Marzocchi 6,5, Corsale 6,5; Izzo 6,5; Varriale 6,5 (21' st Carbonaro 6), Martone 8 (41' st Ramaglia sv). A disp.: Spicuzza, Orero, Avallone, Ammirati. All.: Maurizi 7. MELFI (4-4-1-1): Merlano 5,5; Fumai 5 (35' st Bizzarri sv), Castaldo 4,5, Gabrieli 5, Gambi 5,5; Tufano 5, Bacchiocchi 5,5 (22' st Maio 5,5), Mitra 5, Gilfone 5 (10' st Petagine 6); Frasca 5; De Angelis 5,5. A disp.: Dell'Anna, Ferrato, Rizzo, Sciannamè. All.: Palumbo 5. ARBITRO: Fatta di Palermo 6. RETI: pt 17' e 22' Martone. NOTE: spettatori circa 1000 con sparuta rappresentanza melfitana. Ammoniti: Bacchiocchi, Gabrieli, Basile, Mitra, Carbonaro. Angoli 3-3. Recupero: pt 3'; st 5'. SCAFATI. Abulico, rinunciatario, mai pericoloso (un solo tiro in oltre novanta minuti) ed affondato dai colpi del gigante Martone: il Melfi s'arrende facilmente alla Scafatese ed inaugura nel peggiore dei modi il 2009. Palumbo conferma le indicazioni della vigilia: senza Merini, squalificato, e con il solo De Angelis disponibile in prima linea, avanza il raggio d'azione di Frasca, sistemando il funambolico esterno di centrocampo tra le linee di centrocampo ed attacco. Esordiscono dal primo minuto il difensore Castaldo ed il laterale Tufano, che verte a destra per lasciare libero il versante mancino e favorire così l'inserimento nell'undici titolare di Gilfone. La Scafatese si affida invece ad un camaleontico 4-4-2: Marzocchi e Basile curano i compiti di regia, Izzo stringe e si posiziona a ridosso di Varriale e Martone, ma in fase di non possesso palla s'allarga e

prende in consegna Gambi, così come Corsale che ha il compito di tener bloccato Fumai. La gara non è spettacolare ed i ritmi sono blandi, almeno in partenza: il Melfi è ordinato, ma fin troppo piatto, si raccoglie tutto dietro la linea del pallone, lascia i terzini ancorati alla linea difensiva e non basta il moto perpetuo di De Angelis per impensierire la tosta retroguardia canarina. La fase offensiva è scontata e prevedibile, Tufano e Castaldo sono lontani anni luce da una condizione ottimale e la Scafatese, pur senza strafare, riesce facilmente a guadagnare supremazia territoriale: l'indemoniato Basile (al debutto) toglie il fiato a Mitra, Corsale verticalizza sempre di prima intenzione e Martone è devastante in attacco. Già al 7' il possente attaccante ruba palla a Castaldo, ma viene anticipato al momento della conclusione; due minuti più tardi svirgola di sinistro da buona posizione. Quando il pallone gli capita però sul destro (che è il suo piede) non perdona e con un esterno destro straordinario supera Merlano capitalizzando nel migliore dei modi il discreto lavoro di sponda di Varriale. Il Melfi è allo sbando, perde anche quel pizzico d'equilibrio di partenza ed al 22' è già al tappeto: Corsale illumina ancora la manovra, Martone ruba il tempo a Castaldo e da posizione defilata effettua un pallonetto magico che si spegne sul secondo palo: semplicemente meraviglioso. La formazione di Palumbo è ormai disorientata: prova ad avanzare il baricentro, ma De Angelis continua a girovagare in prima linea come un'anima in pena: Frasca tra le linee è impalpabile ed il contributo degli esterni praticamente nullo: Gilfone non ha il passo di Lagnena, Tufano è un pesce fuor d'acqua e l'unico pericolo (o pseudotale) alla porta di De Felice lo porta De Angelis con un destro dal limite strozzato dalla difesa canarina. Nel tentativo disperato e confuso di risalire la

«La mia peggiore partita Inguardabili in difesa» SCAFATI. “La più brutta partita della mia gestione”. E' il ritratto della delusione, Pino Palumbo. Probabilmente, una sconfitta sul terreno di gioco della Scafatese poteva anche starci alla vigilia. Di certo, il tecnico del Melfi non ha affatto gradito l'atteggiamento della sua squadra. “Abbiamo perso senza neanche lottare - ha commentato Palumbo - e questo è sicuramente inaccettabile. Ci sta di perdere una partita ma non come abbiamo fatto noi. Ci siamo concessi all'avversario senza neanche provare a fare un po' di resistenza. Dopo pochi minuti, il risultato era già archiviato a favore della formazione di casa e questo non va assolutamente bene.

Martone va in rete due volte nel primo tempo Tufano e Castaldo esordio deludente

Questo è stato il Melfi più brutto della mia gestione, non riconosco la mia squadra nella sconfitta di Scafati”. Sul banco degli imputati ci va di diritto la retroguardia lucana che ha regalato le due reti alla formazione campana. “Dal punto di vista difensivo siamo stati inguardabili - ha proseguito il tecnico - e non ci sono scusanti da questo punto di vista. Abbiamo confezionato due bei regali alla compagine locale, con qualche settimana di ritardo rispetto al Natale. Purtroppo, abbiamo dato alla Scafatese la possibilità di gestire un comodo vantaggio. Naturalmente, loro non si sono fatti pregare ed hanno giostrato a piacimento, mentre da parte nostra non c'è stata neppure una minima

La delusione di De angelis, sotto Gambi in azione. In basso Gilfone

china, il Melfi rischia anche di incassare in contropiede il terzo gol. Come al 5' della ripresa quando Basile s'invola indisturbato verso l'area di rigore, ma con eccessivo egoismo tenta la conclusione piuttosto che servire il libero Varriale. Palumbo gioca anche la carta Petagine (fuori l'irriconoscibile Gilfone), che si sistema die-

tro De Angelis e permette a Frasca di ritornare nella sua naturale dimensione da esterno. Funziona meglio il Melfi, favorito anche dalla tattica attendista della Scafatese che rinuncia perfino ad una punta e vara un abbottonato 5-3-2 a difesa del doppio vantaggio. Mitra prova a scuotere i suoi con un destro dal limite (16') che

fa la barba al palo, ma è più pericolosa la formazione di Maurizi che al 26' va vicina al tris con un gran sinistro di Izzo respinto con bravura da Merlano. Scosso anche al 31' (colpo di testa di Correale di poco a lato) ed al 38' da un destro velenoso di Izzo che fa la barba al palo. Filippo Zenna

FUMAI (5)-Non si sgancia una sola volta dai blocchi di retroguardia ed anche nell'amministrazione della fase difensiva è poco più che mediocre. BIZZARRI ( SV) CASTALDO (4,5) - Esordio disastroso: avrebbe dovuto portare esperienza ed autorità al reparto arretrato, diventa invece l'anello debole della difesa. GABRIELI ( 5) - Leggermente meglio rispetto al collega Castaldo soltanto perché nel gioco delle marcature gli spetta in consegna Varriale. Commette comunque molte sbavature e diventa preda nel nervosismo rimediando un giallo ingenuo e rischiando l'espulsione dopo appena trenta minuti. GAMBI (5,5) - Prestazione poco più che mediocre, ma il giovane laterale ha un alibi di ferro: perché lungo la catena di destra la Scafatese è devastante con Izzo, Basile e Lagnena. TUFANO (5) - Oggetto misterioso: fermo sulle gambe, abulico, mai capace di aggredire la profondità, frenato con disinvoltura da Correale, che

Mitra, in alto Palumbo, a destra Tufano.

Servono un centrocampista e un attaccante

PAGELLE MELFI MERLANO (5,5) - Qualche responsabilità sul primo gol quando è leggermente posizionato fuori dai pali. Sul raddoppio della Scafatese non può nulla: quella di Martone è un'autentica magia.

reazione”. Deludente l'esordio dei due nuovi acquisti difensivi, Tufano e Castaldo, che sicuramente non hanno raggiunto la sufficienza. Per loro, Palumbo ha preferito essere un po' più benevolo. “Sono arrivati da poco - ha detto - hanno bisogno di un po' di tempo per carburare. Non vorrei che questa partita fosse intesa come una bocciatura: di certo non hanno giocato bene ma hanno bisogno di trovare l'intesa con i compagni”. Discutibile la scelta di Palumbo di concedere poco spazio al giovane Petaggine, il calciatore più tecnico della rosa del Melfi. “Il ragazzo non ha molti minuti nelle gambe - si è giustificato l'allenatore per questo ho dovuto schierarlo soltanto nell'ultima parte della gara. Non è stata una scelta tecnica ma semplicemente dettata dallo stato di forma del giocatore”. Palumbo ha concluso amaramente il suo commento sulla partita: “non è questo l'atteggiamento ideale di una squadra che vuole salvarsi. Le partite vanno giocate e noi non lo abbiamo fatto. Dal punto di vista di approccio alla gara siamo stati disastrosi e dobbiamo immediatamente invertire la rotta”. Naturalmente soddisfatto, di contro, l'allenatore della Scafatese Agenore Maurizi. “C'è poco da dire, abbiamo giocato una partita praticamente perfetta. Sono contento perché i ragazzi hanno interpretato nel migliore dei modi la contesa. Abbiamo messo subito al sicuro il risultato e poi abbiamo evitato ogni sbavatura, gestendo con grande maturità il doppio vantaggio. Abbiamo ottenuto un successo importantissimo che ci proietta in una lusinghiera posizione di classifica, pertanto siamo molto soddisfatti di quanto siamo riusciti a fare”. f.z.

non è di certo un fulmine di guerra. BACCHIOCCHI ( 5,5) - L'unico ad assumersi responsabilità anche dopo il raddoppio canarino che taglia le gambe al Melfi. Prova ad organizzare la manovra e ad alzare il baricentro: in una domenica da dimenticare anche il tentativo va apprezzato. MAIO (5,5) - Si sistema a destra, ma trova un muro dalle sue parti. MITRA(5)-Ha qualità e dinamismo, ma non sfrutta l'enorme potenziale. Resta compassato e non avendo una struttura fisica imponente viene facilmente sovrastato da Basile e Marzocchi. GILFONE ( 5) - Lagnena lo ingabbia, Basile raddoppia sistematicamente le marcature. Non ha ritmo partita ed anche la discreta tecnica viene così soffocata. PETAGINE(6)-Porta almeno un po' di brio ed imprevedibilità tra le linee. Difficile comprendere l'esclusione di partenza. FRASCA(5:)-Finisce per giocare una gara di rincorsa tanto su Marzocchi quanto su Basile. DE ANGELIS (5,5) - Da premiare l'impegno e la voglia di non mollare mai. Non si rende mai pericoloso.

Numeri impietosi urge la svolta Al termine di Scafatese - Melfi, Palumbo ha dichiarato che quello visto sul campo dei canarini campani, sia stato il peggior Melfi stagionale. Difficile dargli torto. Squadra lunga, slegata, senza idee ed uno straccio di gioco, totalmente incapace di far male all'avversario. Nessun tiro in porta, succube della Scafatese, non in grado di cambiare volto. Né sullo zero a zero, né sull'uno a zero, né tantomeno con gli avversari in vantaggio di due reti. Un Melfi opaco, che ha subito passivamente il match. Il Melfi è ultimo in classifica. Ha solamente dodici punti. Nessuno tra i professionisti ha fatto peggio, ( il Potenza ha gli stessi punti, ma è partito da meno tre). I giallo verdi hanno vinto una sola partita. Hanno la peggiore difesa del torneo, ed ormai il numero delle sconfitte è salito a otto. Ribadiamo questi numeri terrificanti, perché qualcuno se ne accorga. Bisogna fare qualcosa, perché lo spettro di una retrocessione terribile e deleteria è purtroppo sem-

pre più concreto. Se a Melfi si vuole continuare a fare calcio, è il momento di agire. Innanzitutto occorre irrobustire questa formazione. Oltre a Tufano e Castaldo, due validi elementi che non si possono giudicare nel marasma generale di Scafati, il Melfi ha la necessità di acquisire a nostro giudizio, un centrocampista di qualità, un attaccante forte fisicamente ed un portiere. Andiamo con ordine. Nella zona nevralgica c'è bisogno di fosforo. Ci vuole il classico uomo ordine, che detti i tempi e che orchestri la manovra. Non facile reperire un giocatore simile sul mercato, ma bisogna cercarlo. Discorso attaccante. Ci vuole l'ariete. Il Melfi si giocherà le speranze salvezze in casa, nell'ambito di scontri diretti, in cui, chi sa creare spazi ed agire al meglio sui palloni aerei può risultare determinate. De Angelis è un ottima seconda punta, al suo fianco ha bisogno di un uomo d'area che sappia sfruttare cross ed inviti dalle fasce. Poi dopo aver affrontato la sta-

De Angelis in azione a Scafati

gione finora con due estremi giovani, ci si è accorti che serve esperienza trai pali, anche per far crescere senza tanta pressioni Merlano. Russo della Pro Sesto, che firmerà in giornata, può colmare questa lacuna. Ed infine una considerazione. Se la società deciderà di andare avanti con

Palumbo, libera di farlo, sproni lo stesso trainer, affinchè possa ottenere il massimo da questo gruppo, che a nostro giudizio vale di più della classifica che occupa e dei punti che ha ottenuto finora, pochi. Il Melfi appare nettamente in fase involutiva. Già a Barcellona, venti giorni fa, non

giocò in modo entusiasmante. Il 4-42, non può e non deve essere l'unico corredo di una squadra che finora ha ottenuto poco e che deve necessariamente cambiare marcia se vuole ottenere una salvezza vitale per il futuro pallonaro federiciano. Emilio Fidanzio


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Sport Gli ospiti pareggiano ma al 90’ la rete che vale tre punti pesantissimi

Lunedì 12 gennaio 2009

La Vigor sfata il tabù interno Ragatzu e Sergi firmano la prima vittoria in casa V. LAMEZIA ISOLA LIRI

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VIGOR LAMEZIA (4-4-2) - Panìco; Ciminari, Filippi, Pascuccio, Marinelli; Ciotti, Carraro, Lopetrone, Riccobono; Sergi, Ragatzu (47’ st Sanso). In panchina: Forte, Rondinelli, Clasadonte, Amita, Scalese, Ianni. Allenatore: Ammirata ISOLA LIRI (4-4-2) - Fiorini, Brunetti, Sannibale, Matrisciano, Dolcemascolo; D’Alessandro, Mollo, Giacalone, La Cava (14’ st Tortori); Pignalosa (41’ st D’Imporzano), Ranalli. In panchina: Tomei, Cagnale, D’Avanzo, Mastrantoni, Rotondo. Allenatore: Zecchini ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto. Assistenti: Cinquemani e Russo di Palermo. MARCATORI: 5’ st Ragatzu, 27’ st Giacalone, 44’st Sergi NOTE: spettatori un migliaio circa tra cui 20 ospiti. Ammoniti: Pascuccio (V.L.), Mollo (I.L.). Angoli: 6 a 5 per l’Isola Liri. Recuperi: 2’ pt e 4’ st di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME -Sergi - Ragatzu e la Vigor “espugna” il “D’Ippolito”. Nel ricordo dell’assessore Gianni Lucchino scomparso prematuramente ed al quale lo stadio gli tributa un applauso prima del match, arriva un minuto prima del 90’ la zampata del “gigante buono” biancoverde, Michele Sergi, che all’esordio dopo il suo ritorno alla Vigor notifica il primo successo interno di questa stagione. Eppure dopo il pari ospite la paura e la sofferenza è stata tanta.

Anno nuovo Vigor nuova con gli “esordi” dal primo minuto di Pascuccio e “fosforo” Lopetrone oltre che di Sergi ad affiancare un sempre più ritrovato Ragatzu. Ospiti senza lo squalificato Pagano e Galuppi passato al Gela. La Vigor parte bene, si gioca sotto la pioggia che rende il terreno molto viscido. Passano solo due minuti e, su un cross di Ciotti, Ragatzu va giù, ma l’arbitro lascia proseguire. La rete del vantaggio sembra fatta quando al 7’ Ragatzu di testa, intercetta un assist dalla sinistra di Riccobono, serve sotto porta Sergi che non riusciva a spingere la palla in rete. Ancora Vigor: Sergi (14’) su un rasoterra impegna Fiorini, e al 24’ un destro dal limiti di Ciotti sfiorava la traversa gra-

zie a una deviazione. Nella ripresa erano gli ospiti a partire meglio rendendosi pericolosi prima con Ranalli (2’) che sfiorava il palo e poi con Pignalosa un minuto dopo, ma Panìco parava in tuffo. Nel miglior momento dell’Isola Liri giunge la rete lametina. Lopetrone indovina un corridoio sulla destra per Ciotti, palla perfetta bassa al centro dell’area per Ragatzu che spiazza Fiorini con grande freddezza. Riccobono (10’) sfiora il doppio vantaggio dal vertice dell’area piccola e un minuto dopo Sergi di tacco su angolo sfiora il palo. Clamoroso al 13’ quando Ciotti a botta sicura si vede la sfera sull’esterno della rete dopo una deviazione; break ospite con un tiro cross di Ranalli sul quale in-

terviene in tuffo Panìco. Il gol del 2 a 0 sembrava fatto quando al 16’, Ciotti, di testa a porta vuota si trova la palla del 2 a 0 dopo che la sfera rimbalzando a terra aveva superato il portiere ospite: sfera incredibilmente fuori. Al 27’ il pari: sulla respinta di un difensore vigorino da azione d’angolo, Giacalone appostato nella lunetta indovinava il rasoterra giusto infilando Panìco. Un minuto dopo Sergi gira in area un cross dalla destra di Ciotti sfiorando il palo. La Vigor rischia: D’Imporzano (43’) viene chiuso provvidenzialmente da Filippi. Ragatzu (44’ ) trova poi lo spazio giusto per Sergi che solo davanti al portiere lo supera con tocco quanto basta per scavalcare Fiorini.

FILIPPI (6): Nel primo tempo sbaglia più di una volta, meglio nella ripresa soprattutto quando sul finale evita la beffa. CIOTTI (7): Su e giù su quella fascia. Instancabile, mette palloni su palloni in area sfiorando anche il gol.

LOPETRONE (7): Ammirata cercava fosforo. Eccolo servito. E arrivava da un lungo infortunio.

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AVERSA. Il Catanzaro vince ma non convince del tutto. La squadra calabrese trionfa ad Aversa, superando i padroni di casa per 1-0, ma mostrando un gioco non

PASCUCCIO (6): Certo non si poteva pretendere di più dal momento che era la prima partita della stagione dopo un lungo infortunio. Pignalosa lo mette in difficoltà ma con la grinta e la giusta “cattiveria” ne esce.

anche la gente ha apprezzato il modo di soffrire e stare in campo di questa squadra. Non dimentichiamo che Pascuccio e Lopetrone erano alla prima partita e Sergi è arrivato ora, tutti giocatori per noi importantissimi. Le prime sette partite sono state un calvario per noi. Anche un giocatore come Ragatzu è salito di tono e questo grazie anche a Sergi». E ora si attendono altri arrivi, il primo sarà Cacciaglia. Ma la vittoria cosa potrà significare in questo senso? «Questa vittoria - replica Ammirata - non causa un fermo sul nostro mercato». Dall’altro lato il tecnico ospite Zecchini non fa drammi: «Eravamo convinti di fare risultato vista la seconda parte delle gara, però poi abbiamo commesso due errori e la Vigor ne ha approfittato. Abbiamo preso un gol su una ripartenza dopo un calcio d’angolo a nostro favore. Brava la Vigor».

LAMEZIA TERME - «Una vittoria sofferta perchè è arrivata nel finale, tutto sommato però meritata per come la squadra ha saputo stare in campo, per l’atteggiamento che ha avuto nei confronti dell’avversario». Ammirata a fine gara elogia il grande sacrificio del gruppo e parla di «tre punti importantissimi che abbiamo preso a una diretta concorrente. Cosa mi e piaciuto? La volontà, l’abnegazione. Siamo stati padroni del campo per 70 minuti. Con il primo loro vero tiro in porta abbiamo subito il pareggio, però la squadra non si è disunita ed è questo l’atteggiamento che la Vigor deve avere nei confronti di tutti gli avversari». E aggiunge che «alla fine abbiamo ottenuto un successo meritato in virtù delle occasioni avute e dell’approccio alla gara. Questa Vigor se vuole salvarsi deve lottare e soffrire come ha fatto in questa partita. Eravamo un’altra squadra e credo che

Eurogol del fantasista e successo pesantissima

di MICHELE DOCIMO

CIMINARI (6,5): Non soffre La Cava. Torna nel suo vero ruolo senza sbagliare praticamente nulla.

CARRARO (6,5): Determinazione, corsa, sacrificio. Non molla mai.

Catanzaro, il “re” è Caputo AVERSA (4-4-1-1): Del Giudice 5; Panini 6, Avolio 5,5, Di Girolamo 6, Pagano 5; Franzese 6 (18' st Romano 4), Marasco A. 6, Zolfo 5,5, Rosamilia 5,5 (4' st Matarazzo 5,5); Sibilli 4; Marasco G. 5 (36' st Longo sv). A disp.: Pettinari, Chirico, Silvestri, Arini. All.: Sergio 6. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli 6,5; Montella 6, Gimmelli 6,5, Di Maio 6,5, Tomi 6; Mangiacasale 6,5, Berardi 6,5, Zaminga 5, Cardascio 5,5 (24' st Benincasa sv); Caputo 6,5 (24' st Armenise sv), Iannelli 5 (1' st Falomi 6). A disp.: Parisi, Di Meglio, Bruno, Frisenda. All.: Provenza 7. ARBITRO: Colasanti di Siena 5. RETI: 14' st Caputo (C). NOTE: spettatori 1300 circa di cui una cinquantina provenienti da Catanzaro. Ammoniti: Berardi, Di Girolamo e Mancinelli. Espulsi al 17' st Zaminga (C) e al 45' st Zolfo (A), entrambi per doppia ammonizione. Angoli 4-2 per l'Aversa. Recupero: pt 0'; st 4'.

PANICO (6): Non è stato impegnato molto. Qualche uscita pericolosa e sul gol poteva farci poco.

Fofò Ammirata: «Questa è la vera Vigor»

Le due squadre finiscono in dieci: espulsi Zaminga e Zolfo nel finale

AVERSA N. CATANZARO

PAGELLE V. LAMEZIA

Caputo protagonista ad Aversa

all'altezza delle precedenti prestazione offerte nel girone d'andata. Il primo sussulto della gara arriva al 4', con un rasoterra di Antonio Marasco che Mancinelli intercetta, bloccando a terra la sfera. La gara è viva, le due squadre si affrontano a viso aperto e al 10' sono di nuovo i padroni di casa a provarci con una punizione di Antonio Marasco che finisce un soffio al lato della porta calabrese. Al 13', gli aversani sfiorano il vantaggio con Sibilli che, lanciato da Marasco, conclude in diagonale sull'esterno rete dando l'illusione del gol. Il Catanzaro

non sembra, però, avere le idee molto chiare e fatica ad arginare il gioco dell'undici di Sergio più grintoso e perfettamente diretto da Antonio Marasco. Passano diciotto minuti di stasi per poter rivedere un'azione che porta la firma di Caputo, la cui punizione dal limite s'infrange sulla barriera. L'equilibrio, tuttavia, prevale e al termine della prima frazione il risultato è inchiodato sullo 0-0. Al rientro, il tecnico del Catanzaro capisce che c'è qualcosa da cambiare ed inserisce Falomi al posto di un evanescente Iannelli. Dopo 4 minuti l'occa-

sione propizia capita proprio sulla testa del nuovo entrato il quale, su cross dalla destra, fallisce di un soffio il bersaglio. Otto minuti dopo l'occasionissima è sul piede del difensore Avolio che, su angolo di Matarazzo, si trova a tu per tu con Mancinelli che con una prodezza devia in angolo il tentativo di tiro ravvicinato del difensore granata. Dopo due minuti, a freddo, c'è il gol del Catanzaro con Caputo che ci prova dalla lunga distanza, sorprendendo l'estremo difensore normanno Del Giudice fuori dai pali. Al 17', la troppa foga di Zaminga viene punita dall'arbitro che lo manda negli spogliatoi anzitempo per doppia ammonizione. Il tecnico aversano prova subito la contromossa e manda in campo Romano che irrobustisce il reparto offensivo. Al 21', ancora Mancinelli protagonista su Pagano di cui devia prontamente il tiro. Nonostante l'inferiorità numerica, il Catanzaro appare più convinto . Al 26' si rivedono i padroni di casa con Sibilli che ci prova in girata. Allo scadere Mancinelli è ingenuo quando, su rimessa, porta la palla tra le mani fuori dalla propria area. Il signor Colasanti assegna una punizione dal limite che Romano calcia sulla barriera. Subito dopo, anche l'Aversa resta in dieci per l'espulsione del centrocampista Zolfo.

RICCOBONO (6,5): Con Ciotti forma una coppia d’esterna fra le più forti del girone. Un match più al servizio della squadra. Meritava il gol nella ripresa. SERGI (7): L’attaccante utile, e non solo, che la Vigor cercava. E lui si è fatto trovare pronto lottando su ogni pallone, anche nelle retrovie. Un gol pesante. RAGATZU (7): Al fianco di Sergi è un altro giocatore. Segna e fa segnare. Conferma la grande crescita. 47’ st SANSO (SV) p.r.

PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (6,5): Nel primo tempo viene chiamato in causa in un paio di occasioni e si fa trovare pronto. In realtà il suo lavoro è piuttosto limitato e non corre mai rischi esagerati nell'arco dei primi 45 minuti. Nel secondo tempo, blinda la propria porta con interventi pregevoli ed importanti. MONTELLA (6)- Soffre sulla corsia le incursioni di Pagano e Rosamilia che, talvolta, il più dinamico ed imprevedibile dell'Aversa. Nel secondo tempo, cresce soprattutto nelle incursioni. GIMMELLI (6,5) - : la sua posizione, insieme a quella del compagno di reparto, è strategica. I palloni che passano dalle sue parti sono spesso intercettati con grande intuizione. DI MAIO (6,5) - Anche per lui grande senso tattico, ordine, decisività e tempestività negli interventi contro i quali si infrangono le azioni d'attacco dell'Aversa Normanna. TOMI (6)- come il compagno esterno destro di difesa soffre le discese di Panini che lo mette in difficoltà soprattutto nei pressi della linea di fondo dove i giocatori avversari arrivano con estrema facilità. Nel secondo tempo, dopo il vantaggio, cresce nettamente. MANGIACASALE (6,5) - Nella prima frazione di gara si vede poco, costretto a ripiegare piuttosto che proporsi ai compagni e rifornire gli attaccanti. Nel secondo tempo si mette positivamente in mostra dando una marcia in più alla squadra. BERARDI (6,5) - Ordinato e preciso nell'impostare il gioco, cerca anche di contrastare il duo centrale granata, compito che non riesce particolarmente. ZAMINGA (5) - Il suo è un lavoro oscuro che non richiede i riflettori, ma importante per i compagni e soprattutto per Berardi con cui forma un centrocampo quasi insormontabile. La sua prestazione è pregiudicata dall'espulsione nel secondo tempo. CARDASCIO (5.5) - Anche lui, sulla fascia, è in difficoltà. Potrebbe dare una mano in più ai compagni, ma spesso latita. Dal 24' st BENINCASA SV) CAPUTO (6,5) - Praticamente invisibile nel primo tempo. Non si vede e non incide, non tenta nemmeno di mettere paura alla difesa aversana. Nella seconda metà di gara, trova l'eurogol dalla distanza. Dal 24' st ARMENISE SV) IANNELLI (5) - Come il compagno di reparto, la sua presenza è praticamente fantasma. (dal 1' st FALOMI 6: La superiorità numerica degli avversari non lo mette in condizione di rendere al meglio, ma fa vedere buoni spunti)


Sport 43 2ª Divisione. Barletta in vantaggio con Ike, pareggio di Braca in avvio di ripresa Lunedì 12 gennaio 2009

Cosenza, l’acuto è nel finale Rimonta dei Lupi che soffrono ma vincono con Mortelliti BARLETTA COSENZA

Moretelliti: a segno al suo esordio con la maglia del Cosenza 1914 con una rete che è valsa la vittoria a Barletta quasi allo scadere della gara

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BARLETTA: Furlan 5; Mastronicola 5,5, Rizzi 5 (43' st Ruiz sv), Daleno 6, Tangorra 5,5, Fabbro 5,5, Merito 5,5, De Cecco 6 (28' st Pollidori 5,5), Caracciolese 6, Nwigwe Ike 6,5, Alessandrì 6 (25' st Laviano 5,5). A disp.: Montagna, Fontanella, Sabini, Iervolino. All.: Sanderra 6. COSENZA: Ambrosi 7; Bernardi 6,5, Musacco 7, Parisi 7 (42' st Moschella sv), De Rose 7, Braca 6,5, Occhiuzzi 6,5 (41' st Profeta sv), Battisti 6,5, Galantucci 6 (30' st Ramora 6), Mortelliti 7, Catania 6. A disp.: Guizzetti, Chianello, Fabio, Salandria. All.: Toscano 7. ARBITRO: Manna di Isernia 6. RETI: pt 44' Nwigwe Ike (B); st 7' st Braca (C), 42' Mortelliti (C). NOTE: spettatori 3000 circa di cui 500 provenienti da Cosenza. Ammoniti: Merito, Pollidori, Bernardi, Musacco, Nwigwe Ike, Ramora. Angoli 5-5. Recupero: pt 2'; st 5'. BARLETTA. Il Cosenza beffa il Barletta e ben comincia il nuovo anno solare. Cinici e concreti i cosentini, in grado di raddrizzare le sorti di un match cominciato male ma che al triplice fischio ha sorriso agli uomini diretti da Mimmo Toscano. Squalificati Polani e Danti, indisponibile Morelli, il tecnico rossoblu, getta subito nella mischia gli ultimi arrivati Battisti e Mortelliti. Sponda Barletta, Sanderra preferisce Rizzi a Sabini in difesa, appostando le new-entry Merito ed Ike sulle due corsie di centrocampo. Parte bene il Cosenza. Al 7' tiro-cross di Occhiuzzi che sorvola la trasversale. Tre minuti più tardi è il nigeriano Ike a creare scompiglio sulla corsia sinistra. Il suo cross finisce sulla testa di Fabbro che spara alto. Al 13' Caracciolese cade giù ma il signor Manna di Isernia lascia scorrere. Chiara ed evidente la simulazione del centravanti biancorosso.

PAGELLE COSENZA AMBROSI (7) - L'estremo difensore cosentino si dimostra in più occasioni provvidenziale. E' l'arma in più. BERNARDI (6,5) - Svolge bene il suo compitino e lo fa senza troppo sbavature. Fa quel che può sull'incontenibile Ike, cercando di limitare il più possibile l'estro e la goliardia del nigeriano. MUSACCO (7) - A Barletta, lo ricordavano, allorquando militava nella vicina Andria. Grande lavoratore, impeccabile in fase di copertura. In notevole crescita. PARISI (7) - Uno dei principali leader del Cosenza. Anima e cuore, emblema di una squadra che lotta su ogni pallone, che crede nei propri mezzI. Dal 42' st MOSCHELLA (SV) DE ROSE (7) - Altro pilastro del Cosenza. Bravo sia in fase difensiva che in fase offensiva. Difficile vincere un contrasto con un mediano così roccioso ed autoritario. BRACA (6,5) - E' lui a ristabilire i conti in avvio di ripresa. E' lui a riaccendere ogni speranza. Perentorio il suo staccio di testa a tu per tu con l'estremo difensore del Barletta, Furlan. OCCHIUZZI (7) - Tanta corsa ed una personalità da far invidia. Tra i più propositivi al “Puttilli”. L'assist-man del Cosenza produce palle gol a grappoli, mettendo spesso i propri colleghi attaccanti in condizione di segnare. Dal 41' st PROFETA sv

Verso la mezz'ora, più emozioni, in rapida successione. Minuto 28, grande giocata di Ike che serve Alessandrì e triangolo che si chiude con Caracciolese, braccato a dovere dall'attenta retroguardia del Cosenza. Segue il corner di De Cecco per il colpo di testa di Tangorra, la cui inzuccata è facile preda dell'estremo Ambrosi. Ancora occasioni da gol, a ridosso del 30'. La prima al 33' con Mortelliti che in precaria coordinazione non riesce a sfruttare il suggerimento del suo collega Occhiuzzi, la seconda due minuti dopo, con De Rose che calcia alle stelle dal limite dell'area. Dopo la breve parentesi di marca cosentina è il Barletta a tornare all'attacco. Al 39' De Cecco cerca e trova Caracciolese sugli sviluppi di un calcio di punizione ma quest'ultimo non impatta bene la sfera. A chiudere il primo tempo è il giusto premio ad un Barletta maggiormente propositivo. Gol che giunge al minuto 44, con Merito che brucia tutti sulla destra, palla al centro, Caracciolese non ci

Su Di Cosmo anche l’Andria COSENZA - Dopo una importante vittoria ottenuta con caparbia e senso da squadra determinata, i Lupi guardano ancora al mercato. Archiviata l’ipotesi Innocenti (non si muoverà da Marcianise) le attenzioni sono rivolte su Di Cosmo del Catania. sul gioca- Di Cosmo tore pesa la volontà della squadra etnea che vorrebbe girarlo all’Andria. Tra le papabili anche il Gela. Per Galardo, i prossimi giorni saranno quelli decisivi e decideranno le due società. Restano in piedi le trattative per i terzini che portano a Morleo, Pugliese, De Angelis o Pippa (sul quale c’è anche il Catanzaro). L’impressione è che tra oggi e domani si saprà il destino di Di Cosmo prenderà la sua veste definitiva. Il calciatore vorrebbe, a quanto pare arrivare in riva al Crati, ma molto dipenderà da alcune vicende, anche di natura economica, che si riferiscono al suo recente rapporto con la Paganese. Catania piace al Taranto. al. ru.

arriva, Ike sì, miracolo di Ambrosi che nulla può in occasione del secondo tentativo operato dal centrocampista ex Gela. Nella ripresa, il Cosenza cambia volto, tornando a fare la capolista. Maggiore spinta in avanti, atteggiamento meno remissivo rispetto alla prima frazione. Al 3' è Braca a provarci su un calcio piazzato, conclusione debole e centrale. Non si fa attendere la replica dei ragazzi di Sanderra, con De Cecco ma il suo tiro risulta essere goffo ed impreciso. Al 5' è capitan Parisi a fare le prove tecniche del gol su un cross di Occhiuzzi. Cuoio sopra la traversa. Un minuto più tardi, ecco giungere il pareggio dei rossoblu. La punizione calciata dalla distanza da Occhiuzzi è perfetta per la testa di Braca

Calci di rigore

che supera sul tempo sia Fabbro che Furlan. Toscano suona la carica, il Cosenza ci crede, il Barletta, si rilassa inspiegabilmente. La risposta dei biancorossi arriva al 15' con Merito e Fabbro che sfiorano il pallone, non trovando la rete, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da De Cecco. Al 21', la conclusione di Musacco è troppo alta per Furlan. Allo scoccare della mezz'ora il Barletta rischia grosso: assist del solito Occhiuzzi, tap-in di Ramora, stroncato dal provvidenziale salvataggio di Mastronicola. Ad un minuto esatto dalla fine dei giochi, Ike cade a terra a seguito di un normale contrasto di gioco, l'arbitro lascia proseguire e Mortelliti supera di fino Furlan, con un pregevole pallonetto. Cala il gelo sul “Puttilli”.

BATTISTI (6,5) - Si può fare di più. In molti si attendono questo da uno come Battisti. Dimenticare la brutta parentesi di Gela. A Barletta l'inizio della rinascita. GALANTUCCI (6) - Non molto ispirato. Non proprio in giornata. Poco in evidenza al comunale di Barletta, poco servito dai propri compagni. Dal 30' st RAMORA (6) L'occasione più ghiotta del match capita sui suoi piedi. Buon esordio, nonostante, il piccolo spicchio di gara concessogli da Toscano.) MORTELLITI (7) - Comincia bene la sua avventura alla guida dell'attacco calabrese. Esordio bagnato dal suo primo gol con la casacca del Cosenza. CATANIA (6) - Alla vigilia era il calciatore più temuto dagli uomini di Sanderra eppure qualcosina non ha funzionato.

Ike autore del momentaneo vantaggio del Barletta poi finito ko

di EMANUELE GIACOIA

rotestano gli autori di “Lupi alè” l’inno dei tifoso del Cosenza. Protestano perchè il cantautore Mario Gualtieri ne avrebbe aletarto le parole. La notizia è giunta negli Stati uniti, dove il notissimo attore Kevin Costner propone invece la colonna sonora del suo celebre film “Balla coi Lupi”.

P

Sanderra protesta: «Ci saremmo aspettati maggiore fair play». Tafferugli a fine gara

Toscano: «Noi cerchiamo il gol fino alla fine» BARLETTA. Sorriso a trentasei denti al termine dei novanta minuti di gioco per gli uomini allenati da Mimmo Toscano che subito si precipita in sala stampa compiaciuto del successo ottenuto: «Vincere in rimonta è indice del fatto che noi la nostra partita l'abbiamo giocata sino al triplice fischio del direttore di gara. Sono contento e allo stesso tempo soddisfatto dell'operato dei miei ragazzi, capaci di rimediare allo svantaggio iniziale, dopo un primo tempo che non ci ha visti ancora al top della condizione. Aspetto importante e sul quale bisognerà lavorare tanto per giungere integri alla fine dei giochi». Cosenza che vince anche quando delude, non esprimendo tutto il proprio potenziale tecnico-tattico: «In tanti affermano che siamo cinici - replica mister Toscano concreti e allo stesso tempo attenti a non prenderle però questa squadra le sue occasioni le ha e di gioco ne macina tanto, altrimenti, di gol non ne giungerebbero e credo che questo sia un dato su cui bisognerebbe riflettere in maniera molto oculata. Per chiudere la vicenda, vorrei anche ricordare le pesanti assenze di gente del calibro di Danti e di Polani in avanti,

Braca autore del gol del pareggio a Barletta

entrambi squalificati». Il tecnico del Cosenza si dice compiaciuto anche per il buon esordio degli ultimi arrivati Mortelliti, Battisti e Ramora: «Questi ragazzi vanno solo apprezzati, visto e considerato che non è facile ambientarsi o fare amalgama con il gruppo già esistente. Loro hanno dimostrato di esserci riusciti in poco più di sette giorni, chi più, chi meno. Sono felice per Mortelliti. Esordire

con un gol, per un attaccante è sempre molto importante». Quando gli si chiede se è fiducioso o meno sulla conquista del pass diretto per il campionato di prima divisione, Toscano risponde: «Due punti dal Gela e quattro dal Catanzaro sono ancora pochi per poter parlare di vittoria. Dobbiamo continuare a lavorare così come abbiamo fatto sino ad oggi, non guardando mai all'avversa-

rio ma in casa nostra. Con il vecchio gruppo e l'innesto di nuovi elementi, la nostra missione potrebbe dirsi compiuta, Speriamo bene». E' rammaricato, quasi affranto dalla beffa rimediata in extremis, l'allenatore del Barletta, Stefano Sanderra, subentrato a Chiricallo a fine novembre: «Credo che questo sia un risultato bugiardo e che non rispecchia fedelmente quanto in campo si è visto tra primo e secondo tempo. Sicuramente, avremmo meritato di più. Tanto di cappello al Cosenza per il pareggio giunto in avvio di ripresa con Braca. Il tutto, grazie ad una nostra ingenuità difensiva». Molto polemico è il tecnico biancorosso sul calcio di punizione non fischiato per fallo commesso su Ike, occasione che ha spianato la strada ai rossoblu: Ci saremmo aspettati quantomeno un gesto di fair-play da parte dei campioni d'inverno». TAFFERRUGLI A FINE GARA. Incidenti a fine partita con lancio di oggetti e cariche della polizia all’uscita dei 500 supporter cosentini. Da alcuni balconi prospicienti lo stadio sono volati sassi e petardi. I fan del Cosenza hanno reagito e ci sono stati alcuni momenti di tensione e parapiglia.


44 Sport 2ª Divisione. Gli uomini di Galfano non sfigurano: Melis aveva risposto a Esposito Lunedì 12 gennaio 2009

Vibonese gelata nel finale La seconda della classe passa grazie a Marinucci VIBONESE GELA

1 2

PAGELLE VIBONESE AMABILE (6) - Sul primo gol è esente da colpe. In occasione del raddoppio ospite si fa beffare dall'inserimento di Marinucci. Per il resto, come al solito, sempre sicuro sulle palle alte e reattivo fra i pali.

VIBONESE (4-4-2): Amabile; Orefice, Ranellucci, Bianciardi, Bica; Di Franco (25' st Kulenthiran), Pirrone, Di Mauro (36' st Oudira), Polito; Melis, Taua (40' st Ruscio). A disp.: Bastiera, Sgambato, Di Stani, Beltrano. All.: Galfano. GELA (4-2-3-1): Cecere 6,5, P. Esposito 6,5, Fernandez 6, D'Aiello 6,5, G. Esposito 6; Marinucci Palermo 6 Russo 5,5 (16' st Espinal 6); Gaeta 6,5 Alessandrì 5,5 Unniemi 5,5 (46' st Ambrosecchia SV); Pasca 6 (10' st Franciel 5,5). A disp.: Ferla, Romaggioli, Giudice, Uliano. All.: Cosco. ARBITRO: Melchiori di Ferrara (Paglione di Bari e Scarano di Taranto) MARCATORI: 25' pt P.Esposito (G), 34' pt Melis (V, rigore), 34' st Marinucci Palermo (G). NOTE: giornata fredda, con forte vento. Terreno di gioco non in perfette condizioni. Spettatori 400 circa (una sessantina ospiti). In tribuna presente il dg del Cosenza Mirabelli. Ammoniti Di Mauro (V), Russo, Marinucci Palermo, P. Esposito (G). Angoli 4-3. Rec.: 0' pt; 3' st.

OREFICE (6,5) -Dalle sue parti agiscono Alessandrì e Unniemi, clienti temibili per tutti. Tiene bene la posizione, senza particolari sbavature. BICA (5,5) - Grinta e personalità caratterizzano la sua prestazione. Peccato, però, che si lasci sfuggire Gaeta in occasione del secondo gol ospite. Rete che deciderà la partita e che gli costa un punto in meno in pagella. PIRRONE (6,5) - Si trova davanti Marinucci e Russo, due elementi che sono un lusso per la categoria. Ma il mediano rossoblu non demerita. BIANCIARDI (7) - Pasca è un brutto cliente, ma se non tira mai in porta il merito sarà anche suo. Nella ripresa riserva lo stesso trattamento anche a Franciel che viene praticamente annullato. Inoltre, ha il merito di procurarsi un rigore.

di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Lo diciamo subito: il rammarico della Vibonese è davvero giustificato. Il Gela con due tiri in porta si porta a casa una vittoria importante ai fini della corsa per la vittoria del campionato, imponendo alla formazione di Galfano una sconfitta al quanto immeritata. La Vibonese, che a lunghi tratti ha regalato spettacolo, ha fatto la gara, ha messo sotto i siciliani, ma la mancanza di un centravanti ieri si è sentita. E pure tanto. Insomma, è mancato qualcosa in fase di realizzazione, ieri, ai rossoblu, che per lunghi tratti dell'incontro hanno chiuso il Gela nella propria metà campo, davanti ad una cornice di pubblico certamente non delle grandi occasioni a causa di una disaffezione che contagia da tempo i vibonesi. CRONACA. Subito dopo il fischio d'avvio, Di Mauro ferma fallosamente una

In alto: la formazione iniziale della Vibonese Sopra: Melis si appresta a calciare il rigore

percussione centrale di Marinucci. Ne scaturisce una punizione da posizione interessante che Alessandrì, però, manda alta. Tirato un sospiro di sollievo, la Vibonese si proietta in avanti ed assedia i siciliani. Al 12', Cecere para a terra una girata di Melis e qualche minuto dopo è ancora il numero 1 del Gela che si supera, salvando in angolo, su un colpo di testa del fantasista rossoblu, pronto a raccogliere un preciso assist di Taua. Ci prova ancora la Vibonese al 15', ma l'insidioso tiro del vivace Di Franco si perde alto di un soffio. Insomma, è la Vibonese a condurre la partita, ma al

25' il Gela passa, grazie alla complicità dei due Esposito. Giovanni si incarica di battere una punizione dalle trequarti e Pasquale, lasciato colpevolmente solo, devia la palla di testa alle spalle dell'incolpevole Amabile. Subito il gol Galfano cambia assetto ai suoi, passando al 4-2-3-1. Polito si sposta in mediana con Pirrone, Di Mauro sale sulla linea dei trequartisti, con Di Franco a destra e Melis a sinistra, a ridosso di Taua. La mossa sortisce gli effetti sperati, e la gioia degli ospiti dura poco meno di dieci minuti. Di Franco prende palla sul centrodestra e lascia partire un tiro che Cecere devia in an-

golo. Sul corner successivo Pasquale Esposito spinge in area Bianciardi e l'arbitro non ha esitazioni nell'indicare il dischetto. Dagli undici metri si presenta Melis che non sbaglia. La ripresa si apre con due conclusioni di Melis, entrambe alte sopra la traversa. Il Gela appare più propositivo, Cosco cambia assetto inserendo una punta, Espinal, al posto di un mediano, Russo, ma le occasione migliori sono tutte di marca rossoblu. Al quarto d'ora un tiro di Di Franco dà l'impressione del gol, ma la palla colpisce l'esterno della rete. Il primo vero tiro del Gela si registra al 23' ma la velenosa volèe di Unniemi trova pronto Amabile. L'atteggiamento offensivo dei siciliani apre le porte ai contropiedi rossoblu che falliscono però, almeno in tre circostanze, il passaggio decisivo. Il Gela, ormai in campo col tridente, replica al 35': Gaeta, lasciato solo, viene lanciato in profondità, l'esterno gelese serve Marinucci che entra in area, salta un avversario e lascia partire un tiro angolatissimo che Amabile può soltanto sfiorare. Galfano tenta il tutto per tutto mandando in campo Oudira per uno stremato Di Mauro ma nulla cambia fino al triplice fischio finale, che decreta l'inizio della festa ospita. Per la Vibonese, invece, solo il rammarico e gli applausi scroscianti e convinti dei sostenitori rossoblu presenti al Luigi Razza.

RANELLUCCI (7) - In assoluto tra i migliori. Il suo arrivo a Vibo era stato accolto quasi in sordina. Ma con prestazioni all'altezza ha dimostrato di essere un elemento importante per la Vibonese. DI FRANCO (6) - Svaria molto sulla trequarti e nel primo tempo è tra i più pericolosi. Cala nella ripresa. Dal 25' st KULENTHIRAN (5,5) - Galfano lo inserisce speranzoso di poter dare più geometrie a centrocampo. Lui inizia bene, poi si spegne. DI MAURO (6,5) - Immenso. Parte prima da mediano, e morde le caviglie ai dirimpettai ospiti. Poi Galfano lo avanza sulla trequarti e lui, come al solito, si fa trovare sempre pronto. Esce stremato per far posto ad un'altra punta. DAL 36' st OUDIRA (SV). TAUA (7) - Regala assist, dribbling e tocchi di genio al pubblico presente, mettendo in costante apprensione la difesa del Gela. Imprendibile, malgrado nel secondo tempo accusi un calo vistoso. Dal 40' st RUSCIO (SV) POLITO (6) - Si sacrifica molto, soprattutto in fase difensiva quando, dopo un buon avvio sulla destra, Galfano lo schiera centrale di centrocampo. MELIS (6) - E' tra i migliori nel primo tempo. Nella seconda parte della ripresa, però, appare distante dal vivo del gioco. ant. sch.

L’allenatore Angelo Galfano

Il presidente sul mercato: «Aspettiamo la risposta di un attaccante tesserato con una squadra di A»

Gurzillo deluso: «Episodi tutti avversi»

Taua lascia il campo dopo l’infortunio

VIBO VALENTIA - Consapevoli di aver fatto una bella partita ma amareggiati per aver subito una sconfitta immeritata, come ha riconosciuto negli spogliatoi anche l'allenatore del Gela, Vincenzo Cosco. Con questo stato d'animo si sono presentati in sala stampa il presidente e il tecnico della Vibonese. «Purtroppo, come spesso accade, le gare sono decise dagli episodi, che questa volta ci sono stati tutti avversi. Nel primo tempo - esordisce in sala stampa Santino Gurzillo abbiamo fatto la partita, dimostrando carattere e qualità. Pure nella ripresa la squadra ha giocato bene, anche se nel secondo tempo si sono sentite le non perfette condizioni di qualche elemento, mi riferisco nello specifico a

Taua e a Bianciardi che era febbricitante. Comunque - aggiunge il numero uno della società di Via Piazza d'Armi sento di fare un plauso alla squadra e al tecnico che ha saputo mettere in campo una squadra che ha dato filo da torcere al Gela». Il presidente della Vibonese, poi, non si astiene dal dare indiscrezioni circa il mercato rossoblu. «Speriamo di prendere al più presto un sostituto di Mastrolilli. Noi speravamo di suggellare una trattativa già questa sera (ieri, ndr). Stiamo seguendo un attaccante di una società di serie A che gioca in prestito Prima divisione - fa sapere Gurzillo - che però ci ha chiesto ancora dieci giorni di tempo prima di darci una risposta. Adesso - chiosa Gurzillo - anche in virtù dell'infor-

tunio di Taua non possiamo più aspettare. Valuteremo il da farsi già nelle prossime ore». Se Gurzillo è proiettato con i pensieri al calciomercato, Angelo Galfano si cruccia per l'infortunio di Taua, che dovrà stare lontano dai campi per diverso tempo avendo riportato uno stiramento. «E' un vero peccato. Perdiamo un elemento che per noi è fondamentale». Poi, facendo la disamina del match, l'allenatore rossoblu aggiunge: «Abbiamo giocato bene, mettendo in difficoltà il Gela, e credo che avremmo meritato ampiamente la vittoria. Ma si sa, il calcio è questo». E' soddisfatto della prestazione dei suoi Angelo Galfano malgrado per la Vibonese sia arrivata una sconfitta cocente. «Sull'11 credevo che avremmo vinto -

riferisce ancora Galfano - peccato che non siamo riusciti a sfruttare al meglio delle ripartenze che dovevano essere capitalizzate meglio». «La Vibonese ci ha dato filo da torcere - ammette Cosco anche se bisogna dire che ci siamo presentati alla sfida con grossi problemi a centrocampo». Quest'estate, al termine di una gara di Coppa Italia, l'allenatore del Gela aveva pronosticato che la Vibonese sarebbe stata la sorpresa del campionato. «Vedendola giocare oggi mi convinco di aver azzeccato il pronostico. Permettetemi però di rivolgere un pensiero a Taua, che oggi ha dimostrato di essere un grande attaccante. Mi auguro - conclude - possa riprendersi subito dall'infortunio». ant. sch.


Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Risultati e classifica Angri-S. Antonio A.

0-0

Bitonto-Fasano

2-2

pt: 7’ Formuso (F), 35’ Logrieco (B); st: 7’ Logrieco (B), 16’ Formuso (F)

Francavilla F.-Ischia

1-0

Grottaglie-Matera

2-0

Nocerina-Francavilla

2-1

Pianura-Brindisi

2-2

S. Genzano-Bacoli

1-0

Turris-Pomigliano

1-0

Venafro-Gelbison

2-0

st: 38’ Di Pasquale

pt: 3' e 14' De Angelis

st: 20’ Mangiapane (N), 34' Palumbo (N), 49' (r) Campo (F) pt: 23' Contino (P), 31' Moscelli (B); st: 26' Galetti (B), 33' Manzo (P) pt: 5’ Masturzo

pt: 38' (r) Crisantemo

pt: 25' De Simone; st: 49' Patriciello

Prossimo turno

19ª giornata 18/01/09 ore 14.30

Bacoli-Venafro Brindisi-Turris Fasano-Angri Francavilla-S. Genzano Gelbison-Pianura Ischia-Nocerina Matera-Francavilla F. Pomigliano-Bitonto S. Antonio A.-Grottaglie

45

18ª giornata Marcatori

BRINDISI NOCERINA PIANURA POMIGLIANO TURRIS MATERA ISCHIA FRANCAVILLA F. FASANO ANGRI FRANCAVILLA BACOLI GROTTAGLIE BITONTO S. GENZANO GELBISON VENAFRO S. ANTONIO A.

44 39 32 32 27 26 26 26 23 23 22 21 19 19 19 13 12 10

18 14 3

1 39 13 9

9

0

0 26 6

9

5

3

1 13 7 26 +9

18 13 0

5 31 23 10 8

0

2 20 15 8

5

0

3 11 8

18 9

4 43 26 10 7

3

0 27 10 8

2

2

4 16 16 17 -6

18 10 2

6 30 23 8

7

0

1 16 7 10 3

2

5 14 16 7

-2

18 6

9

3 19 16 9

4

4

1

8

4

2

5

2 11 12 3

-9

18 7

5

6 24 18 8

3

3

2

9

6 10 4

2

4 15 12 6

-8

18 7

5

6 22 17 8

5

2

1 13 4 10 2

3

5

9 13 5

-8

18 6

8

4 22 20 10 4

4

2 15 14 8

2

4

2

7

18 5

8

5 25 24 8

2

4

2

8 10 3

4

3 17 16 1 -11

18 6

5

7 22 26 10 5

3

2 13 10 8

1

2

5

9 16 -4 -15

18 6

4

8 16 22 8

4

2

2 10 7 10 2

2

6

6 15 -6 -12

18 5

6

7 18 19 8

2

3

3

8

3

4 10 11 -1 -13

18 3 10 5 21 25 10 2

5

3

9 10 8

1

5

2 12 15 -4 -19

18 4

7

7 19 27 9

3

2

4 14 18 9

1

5

3

5

18 4

7

7 16 24 10 1

5

4

8 14 8

3

2

3

8 10 -8 -19

18 2

7

9 20 31 9

2

4

3 15 16 9

0

3

6

5 15 -11 -23

18 2

6 10 13 24 10 1

4

5

5

1

2

5

8 15 -11 -26

18 1

7 10 7 29 8

4

4

4 13 10 1

3

6

3 16 -22 -24

5

0

8

9

8 10 3

9

8

6

9

8 +1

2 -12

-8 -17

17 reti: Galetti (Brindisi) 14 reti: Contino (1) (Pianura) 9 reti: Albano (2) (Matera) 8 reti: Manzo (2) (Pianura) 7 reti: Galeandro (Francavilla F.); D'Angelo (2) (Gelbison) 6 reti: Moscelli (Brindisi); Formuso (Fasano) 5 reti: Radicchio (1) (Angri); Coquin (3) (Bacoli); Milozzi (Fasano); Del Prete (Francavilla); Cavallaro, Pabatunde (Nocerina); Ausiello (1), Gasparini (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Logrieco, Persia (1) (Bitonto); Lenti (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); D’Amblé, De Angelis, Piperissa (Grottaglie); Ancora (Matera); Mangiapane (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Verolino (2) (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Infantino (Bitonto); Chiesa, Cordiano, Fiore (Brindisi); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Trofa (Ischia); Marsico (Matera); Magliocco, Riolo (Nocerina); Del Sorbo (Pianura); Riccardi (S.Antonio); Tortora (Turris); Patriciello (1) (Venafro)

Tarantini a segno due volte con De Angelis e dopo soli 16’ minuti partita in cassaforte

Matera a passo di gambero Dopo due vittorie di fila prova da censura a Grottaglie GROTTAGLIE MATERA

2 0

GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 6; Favret 6.5, Camassa 6.5, Bennardo 6.5 (40' st Solidoro sv), Ianneo 6.5; D'Amario 6, Latartara 7, Carteni 7; Pastano 6.5 (25' st Marini sv), De Angelis 7.5 (7' st Pinto 6.5), D'Amblè 6.5. A disp. : Sardella, Carparelli, Fraschini, Carlucci. All.: Orlando 6.5. MATERA (4-4-2): Cilumbriello 6.5; De Santo 5, Armento 5.5, Martinelli 5.5 (24' st Marsico 5.5), Naglieri 5; Acampora 6 ( 32' st Montingelli sv), Conte 5,5, Porzio 6, Malagnino 5.5 (39' st. D'Arienzo sv); Albano 5, Ancora 5.5. A disp.: Gatti, Giglio, Risi, Branda. All.: Foglia Manzillo 5. ARBITRO: Bottegoni di Terni 6. RETI: pt 3' e 14' De Angelis. NOTE: Spettatori 700 di cui almeno 250 provenienti da Matera.. Ammoniti: Latartara, Di Leo, Malagnino, De Santo e Albano. Angoli 6-4 per il Matera. Recupero: pt 1'; st 4'. GROTTAGLIE. Dopo la vittoria di Genzano, il Matera cercava conferme lontano dal “XXI Settembre” per consolidare la sua posizione in zona playoff. Mister Foglia Manzillo ha ricevuto indicazioni positive dal test infrasettimanale con la juniores e ha confermato il 44-2 con il rombo a centrocampo, dove Porzio ha la funzione di supportare il tandem Albano - Ancora. I tarantini, dal canto loro, hanno confermato il 4-3-3 e, dovendo rinunciare allo squalificato Piperissa, hanno rispolverato Pastano che, con D'Amblè, ha supportato la giovane punta

centrale Ciro De Angelis. Ed è proprio il diciottenne nativo di Grottaglie che dopo soli 3' sblocca il punteggio. Cross dalla sinistra effettuato da D'Amblè, De Angelis prende il tempo ai difensori e spizzica di testa mandando verso il secondo palo. La sfera carambola sul montante per poi gonfiare la rete. Il Matera accusa il colpo ed al 14' rischia di capitolare nuovamente. Pastano da destra mette al centro per D'Amblè che gira di destro ma trova un impeccabile Cilumbriello. Nulla può l'estremo difensore materano 1 minuto più tardi. Secondo calcio d'angolo della partita per i padroni di casa. Dopo una serie di carambole il cuoio finisce sul destro di D'Amario che sbaglia completamente la conclusione a rete, ma serve inconsapevolmente il liberissimo De Angelis che con il fiuto d'attaccante doc si trova al punto giusto nel momento giusto e, col destro, festeggia la prima doppietta personale in serie D. Il Grottaglie sembra molto più in condizione degli ospiti che non trovano varchi interessanti nella metà campo avversaria ed al 32' rischiano di subire la terza rete. E' D'Amblè a mettere al centro un pallone d'oro per la testa di Pastano che però non angola a sufficienza favorendo la parata di Cilumbriello. De Angelis ci prova anche da lontano, al 40', ma il tiro è facile preda del numero uno lucano. Mister Foglia Manzillo non cambia nulla negli spogliatoi ma il Matera sembra entrare in campo con piglio ben diverso ed al 4' Porzio con un potente destro dai venticinque metri sfiora la traversa della porta difesa da Di Leo. E' Orlando a rivedere invece la disposizione

della sua squadra. Esce De Angelis (anche per causa di un colpo subito), entra il classe '91 Pinto per un 4-4-2 classico. Ed i pugliesi non stanno a guardare, tanto che al 17' hanno una buona opportunità per mettere al sicuro i tre punti. D'Amblè chiude troppo l'angolazione del diagonale e sfiora il secondo palo. A metà secondo tempo Foglia Manzillo rischia. Fuori un difensore: Martinelli; dentro un attaccante: Marsico. La partita s'infiamma al 26'. D' Amblè sciupa ancora un'ottima occasione. Solo dinanzi a Cilumbriello in posizione leggermente defilata spara sul portiere ospite. Sul ribaltamento di fronte, Ancora vede deviata la sua conclusione che sorvola di poco la traversa: solo angolo per il Matera che cerca di stringere i tempi ma adesso si trova dinanzi un centrocampo ulteriormente rafforzato da Orlando con Marini. D'Amario non può gioire: anticipa Cilumbriello di testa, ma il portiere smorza la palla e resta a terra. D'Amario riprende ed a porta vuota centra il palo. Proprio Marini, a 5 minuti dal termine, ha la palla del tris. Bello spunto di Carteni sulla sinistra. Il cross al centro per D'Amblè il cui velo favorisce l'accorrente Marini. Il centrocampista gira di prima intenzione sfiorando l'incrocio dei pali. Nel Matera subentra anche un po' di stanchezza ed il Grottaglie controlla senza molti affanni fino al termine. Festeggia il Grottaglie che ormai si è lasciato alle spalle la crisi. Deve fare mente locale, di contro, il Matera apparso decisamente sottotono, con poche idee ed anche fisicamente inferiore agli avversari. Gianni Stano

A destra l’inizio dela gara di ieri all’Atlantico D’Amuri di Grottaglie che ha visto i tarantini superare un Matera brutto e poco consistente con una doppietta di De Angelis nei minuti iniziali


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Sport A fine gara i numerosi tifosi biancazzurri rifiutano l’abbraccio con la squadra

Lunedì 12 gennaio 2009

Matera paga i troppi elogi Foglia Manzillo: «Approccio sbagliato fatale» GROTTAGLIE - In conferenza stampa mister Foglia Manzillo è deluso della prestazione della propria squadra, ma subito ci tiene a sottolineare che il Grottaglie è padrone di una falsa classifica. “Guardando la graduatoria verrebbe facile da pensare che abbiamo perso una partita contro un avversario di bassa classifica. Questo potrebbe però dirlo solo chi non sa come stanno le cose e chi non conosce il calcio. Il Grottaglie ha vissuto un difficile inizio di stagione nel quale ha accumulato un sensibile ritardo rispetto ai primi posti della graduatoria, a cui tuttavia ambiva. Il Grottaglie possiede un organico di indiscusso valore e rispetto a qualche settimana fa le cose stanno girando nel senso giusto per loro. Sono un'ottima squadra e giocano un ottimo calcio. Pertanto il Matera non ha perso contro una squadra di bassa classifica o, se vogliamo contro una squadra che si trova per sbaglio in quella posizione”. Ma quando si perde, oltre ai meriti degli avversari, non possono mancare i propri demeriti. E lo stesso approccio alla partita non è stato dei migliori da parte dei lucani che si sono trovati ad inseguire dopo soli tre minuti. “Come dicevo non era facile venire a Grottaglie e vincere o evitare di perdere. Giocare in trasferta non lo è mai, ma in questo caso lo si doveva fare contro un buonissimo avversario che dopo pochi istanti era in vantaggio e dopo un quarto d'ora conduceva per 2-0. Recuperare a quel punto era davvero molto difficile. Ci abbiamo provato ma abbiamo concluso davvero molto poco. Abbiamo cercato quel gol che poteva riaprire la partita e magari cambiarne il volto, ma non trovandolo, col passare dei minuti tutto diventava più difficile. Il Matera non c'era mentalmente, è quello che secondo me è mancato prima d'ogni cosa. Dopo la vittoria di Genzano abbiamo vissuto una settimana tra gli elogi. Pensavamo di essere diventati chissà chi dopo aver vinto due partite ed invece non è affatto così.

PAGELLE MATERA A sinistra un’azione del Matera in area tarantina a inizio della ripresa, quando c’è stata una timida reazione della squadra allenata Antonio Foglia Manzillo

DE SANTO (5) - Il Grottaglie a tre punte, mette in seria difficoltà la difesa del Matera. De Santo è fatto oggetto delle puntate di D'Amblè sulla sinistra che trova quasi sempre il varco per il cross o addirittura per l'incursione personale. Si sviluppa su quel fronte l'azione della prima rete, ma non solo. ARMENTO (5.5) - La difesa ha barcollato e non poco. Anche centralmente il Matera è stato vulnerabile ed un diciottenne di buone speranze come De Angelis, schierato prima punta da Orlando, ha messo in crisi i più esperti centrali materani

L’inizio della gara del Matera ieri all’Atlantico D’Amuri di Grottaglie conclusasi con una netta vittoria dei tarantini

Purtroppo a Matera si vive sin troppo emotivamente questa categoria. Basta poco per far salire l'entusiasmo alle stelle e poi basta una sconfitta per ritornare nelle stalle. Domenica scorsa eravamo tornati in zona playoff e qualcuno magari parlava di Brindisi e Nocerina da riprendere”. I tifosi sono giunti non in massa, ma in numero sostanzioso a Grottaglie. Ed alla fine non sono stati molto teneri con la squadra pur incitandola per gran parte dell'incontro. “Anche quando abbiamo attraversato un periodo molto buio, i tifosi ci hanno sostenuto costantemente durante la partita per poi dimostrare il loro dissenso al termine della stessa. Dopo il match con la Nocerina avevano fatto altrettanto perché era troppo poco per cancellare un mese e mezzo senza vittorie. Contro il Genzano hanno chiamato

CILUMBRIELLO (6.5) - L'estremo difensore materano alla fine sarà il migliore dei suoi. Scarsissime le responsabilità sui due gol del Grottaglie (non ne vediamo assolutamente nel secondo caso mentre nel primo con un uscita eccezionale avrebbe evitato il colpo di testa di De Angelis). Al contrario produce alcuni interventi di ottima fattura evitando che i tarantini segnassero la terza rete, già nel primo tempo e soprattutto nella ripresa.

MARTINELLI (5.5) - Vale lo stesso discorso fatto per Armento. Sebbene sia esternamente che il Grottaglie trovi più varchi, Martinelli, come Armento non riescono quasi mai a metterci le classiche pezze. MARSICO (5.5) - Entra per Martinelli nella ripresa, quando Foglia Manzillo decide di rischiare qualcosa in più, ma francamente Marsico resta ai margini del match salvo ravvivarlo per qualche minuto. Ben presto gli vengono prese le misure.

la squadra sotto il settore perché hanno apprezzato che era stato dato il trecento per cento. Oggi contestano al termine di una prestazione non bella e credo che abbiano tutto il di-

ritto di esprimere le loro idee al termine di un match. Tuttavia sono consapevole che il loro sostegno non viene meno tanto facilmente”. sport@luedi.it

Brindisi raggiunto dal Pianura con Manzo PIANURA BRINDISI

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PIANURA (4-3-1-2): Pane 5.5; De Santo 6 (28'st Castiglione sv), Allocca 6, Ianniello 5.5, Letizia 5.5; Manzi 5.5, De Rosa 5.5 (18'st Napolitano 6), Palumbo 6; Manzo 7; Contino 7, Del Sorbo 6.5. A disp.: Despucches, Costabile, Russo, Scarpato. All.: Gargiulo. BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni 6; Idda 6.5, Taurino 6.5, Trin-

chera 7, Tidei 6; Lenti 6.5, Cordiano 6, Cangini 5.5, (1'st Kettlun 6.5); Chiesa 6.5; Galetti 6; Moscelli (36'st Pinamonte sv). A disp.: Russo, Papa, Corazzini, Pasqualini, Junior. All.: Silva. ARBITRO: Battaglia di Padova. MARCATORI: 23' pt Contino (P), 31' pt Moscelli (B), 26' st Galetti (B), 33' st Manzo (P). NOTE: allontanato al 47'st Silva (B) . Spettatori 600 circa, di cui 200 da Brindisi.

NAGLIERI (5) - Perde nettamente il confronto con Pastano e, sebbene da quel lato il Matera soffra qualcosa meno che su quello diametralmente opposto, non sembra che Naglieri tamponi come dovrebbe. ACAMPORA (5,5) - Senza lode e senza infamia. Lascia il posto a Montingelli nella revisione tattica di Foglia Manzillo.Montingelli sv. CONTE (5,5) - Il centrocampo del Grottaglie è stato nettamente superiore. PORZIO (6) - Vertice più avanzato del rombo di centrocampo, a parte Cilumbriello è forse il più positivo. MALAGNINO (5.5) - Molto nervoso e poco preciso. D'Arienzo sv. ALBANO (5) - Non incide nell'attacco ed è facilmente controllato dalla difesa jonica. Brutta copia dell'attaccante di inizio stagione. ANCORA (5.5) - Appena meglio del collega di reparto, ma troppo poco. A suo carico solo una conclusione pericolosa. FOGLIA MANZILLO (5) - Prova a cambiare assetto nella ripresa ma con scarsi risultati. Sconfitta figlia di una settimana troppo rilassata.

DAGLI ALTRI CAMPI ANGRI S.ANTONIOABATE

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ANGRI (4-3-3): Cortese 6.5; Formisano 6, De Sio 6, Cacace 6.5, Manzo 6.5; Vezzoli 6.5, Amoroso 6 (20' st Bennato 6), Amarante 6.5; Vitale 7, Galdi 6, Radicchio 6 (1' st Zerillo 6.5). A disp.: De Rosa, Galliano, Lambiase, Bianco, Fabbricatore. All.: Erra. SANT'ANTONIO ABATE (4-4-2): Corcione 6.5; Attanasio 6.5, De Girolamo 6, Coccurullo 6.5, D’Aniello 6.5; Piemonte 7 (43' st Itri sv), Pepe 6 (35' st Velardi sv), Somma 7, Agnello 6.5; Cocuzza 6.5 (35' st Lucarelli sv), De Biase 6. A disp.: D’Auria, Riccardi, Agrillo, Chierchia. All.: Nastri. ARBITRO: Dolcini di Roma. NOTE: gara giocata a porte chiuse per motivi di ordine pubblico. Allontanato al 20' st Nastri (SAA). Espulsi al 36' st De Biase (SAA) e; al 42' st De Girolamo (SAA) . Ammoniti: Coccurullo, Pepe e Somma (SAA). Angoli 9-0 per l’Angri. Rec.: 1' pt e 5' st.

BITONTO FASANO

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BITONTO (4-4-2): Castelletti 5; Dentamaro 6.5, Camasta 5.5, Modesto F. 6, Merafina 6; V. Modesto 5.5, Caccavale 6.5, De Santis 6, Di Bitetto 5.5 (21' st Di Giovinazzo 6); Logrieco 7.5 (37' st Persia 6.5), Infantino 6.5. A disp.: Viticci, Cantatore, Falanca, Romeo, Martellotta. All.: Pizzulli (Ruisi squal.). FASANO (4-4-2): Ullasci 7.5; Pistoia 6, Salvestroni 6, Diallo 6.5, Esposito 6; Gentili 6.5, Sanna 6, Rufini 6.5, D’Arcante 6 (25' st Ciuffreda 6); Di Matera 6, Formuso 7.5 (45' st Cornacchia sv). A disp.: Comes, Mignone, Sanso, Giovannico, Schiavone. All.: Maiuri. ARBITRO: Petrone di Roma. MARCATORI: 7' pt Formuso (F), 35' pt e 7' st Logrieco (B), 16'st Formuso (F). NOTE: spettatori 1.000 circa, di cui 100 ospiti. Ammoniti: Di Matera (F), Pistoia (F), De Santis (B), Merafina

FRANCAVILLA BR ISCHIA

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FRANCAVILLA F.NA (4-3-2-1): Di Punzio 6.5; Borromeo 5.5, Anglani 6.5, Romeo 6, Gallo 5.5; Di Pasquale 7.5, Travaglione 7 (36'st Morleo sv), Perrelli 6 (13'st Paglialunga 6); D’Ambrosio 7, Sisalli 5 (27'st Micieli sv); Galeandro 6. A disp.: Laghezza, Chirico, Novielli, Nasca. All.: Francioso. ISCHIA (4-4-2): Bighencomer 7; Nocerino 6, Sepe 6.5 (31'st Formica sv), Mattera 6.5, Accurso 6; Trofa 7, Formidabile 6.5, Ciurlia 6 (43'st Saurino C. sv), Alvino 6.5; Marino 6.5, Saurino G. 6 (25'st Gazzella sv). A disp.: Cozzolino, Impagliazzo A., Buono, Fermo. All.: Impagliazzo. ARBITRO: Ghiroldi di Lovere. MARCATORE: 38' st Di Pasquale (F). NOTE: spettatori 1000 circa, di cui 15 ospiti. Espulsi: all’11'st Romeo (F) ; al 37'st Noverino (I).

VENAFRO GELB. CILENTO

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VENAFRO (5-3-2): Izzo 6; Marzocchella 7, De Simone 7.5, Cavola 6.5, Cianfarani 7, Mele 7; Monticelli 7 (24' st Nardolillo 6), Ricamato 7, Marziale 6 (34' st Agbonifo 6.5); Vitaglione 6 (24' st Caruso 6), Patriciello 7. A disp.: Vitiello, Iannotti, Bifulco, D’Ottavio. All.: Buccilli. GELBISON CILENTO (4-4-2): Visconti 5; Ietto 5.5 (30' st Santonicola sv), De Marco 6, Rocco 5, Della Bianchina 6; Gonzales 5.5, Cerasuolo 6 (22' st D’Elia sv), Rodio 5 (9' st Pecora sv), Amato 5; Capuozzo 6, D’Angelo 5. A disp.: La Mura, De Vita, Amorelli, Sica. All.: Longo. ARBITRO: Daniele Stazi di Ciampino. MARCATORI: 25' pt De Simone, 49' st Patriciello. NOTE: spettatori 300 circa. Espulsi: al 5' st Rocco (G) ; al 49 st Carola (V) e D’Angelo (G).

TURRIS POMIGLIANO

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TURRIS (4-3-1-2): Romagnini 6.5; Perna 6, Follera 6.5, De Carlo 6.5, Semplice 6; Coppola 6, Pepe 6, Visciano 6.5; Qualano 5.5 (7' st Stanzione 6); Crisantemo 6.5 (41' st Izzo sv), Tortora 6.5. A disp.: Mennella, D’Ascoli, Ruggiero, Varchetta, Russo. All.: La Cava. POMIGLIANO (4-3-3): Vigliotti 6.5; Scognamiglio 6, Mauro 5, De Rosa 6, Noviello 6; Gasparini 6, Alleruzzo 6 (41' st Pesce sv), Ausiello 5.5; Gomes 5.5, Marzullo 5.5 (16' st Alterio 5.5), Ventre 6 (45' st Tarantino sv). A disp.: Violante, Biancardi, Porcaro, Iannini. All.: Bucaro. ARBITRO: Valente di Roma. MARCATORE: 38' st Crisantemo rig. NOTE:spettatori 800 circa, con una cinquantina ospiti. Espulso al 37' st Mauro (P) . Ammoniti: De Rosa (P), Alleruzzo (P), Crisantemo (T), Perna (T). Angoli 5-4 per la Turris.


Sport 47 Nocerina a segno con Mangiapane e Palumbo. Legno di Zagaria Lunedì 12 gennaio 2009

Francavilla, tanto cuore Sinnici in rete con Campo su calcio di rigore PAGELLE FRANCAVILLA BRUNO (5,5) - Il giovane portiere si fa sorprendere in occasione della prima rete dei padroni di casa spianando così la vittoria ai molossi. Da rivedere. MARZIALE (5,5) - Scarsa intraprendenza sta li e difende come può. E' giovane forse ha risentito troppo del match contro la vice capolista in un campo importante. COCINA (6)-Soprattutto nel primo tempo si limita a soffocare le iniziative degli attaccanti rossonero. Cala nella ripresa, quando si lascia superare in diverse occasioni da Cavallaro, mettendo in difficoltà tutto il reparto. SCARNATO (6,5) - Tanto rigore tattico e spirito di sacrificio. E' la vera anima del Francavilla. Ha cercato spesso di dare ordine alla manovra del Francavilla. Deve essere la guida per la risalita. GIOIA (6) - In alcune circostanze soffre Palumbo ma tutto sommato se la cava con l'esperienza che ha. Senza Zanglà al fianco soffre più del dovuto. ROMANIELLO (6) - Anche lui non perde un colpo. Lotta e contrasta su ogni pallone. Nella sua zona di campo soprattutto nella prima frazione ha spadroneggiato. DI SANZA (5,5)-Primo tempo buono un po' meno nella ripresa così Lazic dopo essere passato in svantaggio lo sostituisce per cercare di dare maggiore verve alla squadra.(dal 24' st. La Neve 5,5: non entra mai in partita) DI SENSO (6) - Buone giocate. Cresce con il passare dei minuti, da il suo contributo alla squadra senza mai strafare. ZAGARIA (6,5) - Nel primo tempo risulta pericoloso in due occasioni, tiene sempre in apprensione la difesa locale. E' l'ultimo ad arrendersi, procurandosi il rigore che rende meno amara la domenica. CAMPO (7) - Bravo e irriducibile. Cerca di dare ordine alla manovra, con la sua velocità mette di continuo in apprensione la difesa locale cercando anche il gol in due occasioni. DE PALO (6,5)-Buon dinamismo e lucidità, alla fine risulta tra i migliori in campo. (dal 41' st. D'Amico sv.)

NOCERINA FRANCAVILLAPZ

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NOCERINA (4-3-3): Galeano 6,Apicella 6,5,De Pasquale 6, Colletto 6 (21'st. Iossa 6), De Pascale 6,5;Cordua 6,5 ( 12 st. Calà Campana 6), Giraldi 6, Serrapica 6,5;Mangiapane 6 (33' st. Riolo sv),Palumbo 6,5,Cavallaro 6,5.A disp. Iofrida, De Fabiis,Casale, Babatunde.All. Rigoli FRANCAVILLA S.S (4-4-2).: Bruno 5,5, Marziale 5,5, Cocina 6, Gioia 6, Di Sanza 6 (24'st. La Neve5,5); Romaniello 6, Scarnato 6,5, Di Senso 6, De Palo 6,5 (41'st. D'Amico); Zagaria 6,5,Campo 7. A disp: De Blasio, Simeone, Lo Prete, Petrucciello,Nano. All. Lazic ARBITRO: Lopina di Cagliari RETI: 20'st. Mangiapane (N), 34' st. Palumbo (N), 49' st Campo (F) rig. NOTE: spettatori 1500 circa; Al 21'st. Colletto è costretto ad abbandonare il campo dopo un contrasto aereo con un avversario, il difensore sarà trasportato in ospedale per controlli. Ammoniti: De Pasquale, Colletto, Giraldi per la Nocerina, Scarnato per il Francavilla; Espulso De Pascale per doppia ammonizione; Recupero: pt.2' ; st.5'; NOCERA INFERIORE: Seconda sconfitta di seguito per gli uomini di mister Lazic, che adesso vedono lo spettro dei play out dietro l'angolo. A causa di infortuni e squalifiche il trainer lucano si è visto costretto a varare una formazione largamente rimaneggiata da opporre ai più quotati avversari. Una Nocerina che vincendo la seconda gara interna consecutiva e con il concomitante pareggio del Brindisi a Pianura si porta a -5 dalla vetta. In un San Francesco desolatamente vuoto, i tifosi della squadra di casa in protesta con la dirigenza hanno disertato per l'ennesima volta lo stadio il Francavilla seppur sconfitto esce a testa alta dopo aver disputato una sfida alla pari con i padroni di casa. Nonostante tutte le difficoltà infatti, gli uomini di Lazic hanno dato battaglia ai molossi con un assetto tattico perfetto e tanto dinamismo per cercare di colmare l'evidente gap con gli avversari.

Una formazione del Francavilla in Sinni

La cronaca. Sembra una Nocerina partita con il piede giusto, ma i padroni di casa si spengono qui. Il Francavilla ben disposto in campo prende in mano le redini del match e controlla bene un avversario evanescente. Gli uomini di mister Lazic senza mai scoprisi provano qualche sortita in avanti rischiando anche di far male gli avversari. Al 4'De Palo con un passaggio filtrante serve ottimamente Zagaria che viene anticipato al momento del tiro da De Pascale. Ancora Francavilla dopo qualche minuto con Campo, il migliore dei suoi, che dal limite lascia partire un gran tiro che si spegne di poco alto dalla trasversale della porta difesa da Galeano. Intorno al 20' la gara si incattivisce. Marziale commette un fallo da tergo su Mangiapane, l'arbitro non interviene e appena la palla finisce fuori si accende una mini rissa tra diversi calciatori delle due formazioni. Dopo questo intervento per alcuni minuti i falli si susseguono e ne fanno le spese Colletto e De Pascale rei di interventi scomposti. Chi si attende una reazione della Nocerina resta deluso anzi, è ancora il Francavilla a sfiorare la rete. Il solito Campo

dopo aver saltato due avversari ad indirizzare una palla invitante al centro sulla quale si avventa Zagaria che di testa spedisce di pco alto. La Nocerina senza idee e senza gioco si affida alle iniziative dei singoli. Al 32' Cavallaro dopo essersi involato sull'out destro mette al centro una palla invitante, Cocina interviene in maniera scomposta rischiando un clamoroso autogol. Nella ripresa l'andamento della sfida non cambia. Il Francavilla sembra controllare bene una Nocerina senza idee. Gli ospiti cercano di approfittarne ed al 9' sfiorano il vantaggio. Zagaria si libera al tiro e dal limite fa partire un bolide che si infrange sulla traversa. Un episodio potrebbe rompere l'equlibrio. Episodio che puntuale giunge al minuto 20.Cross innocuo di Cavallaro, indecisione tra Bruno ed i compagni di reparto la sfera giunge all'incredulo Mangiapane che non deve fare altro che spingerla in rete per il goal del vantaggio. Sulle ali dell'entusiasmo i molossi cercano la rete della sicurezza, sull'altra sponda il Francavilla è costretto ad aprirsi alla ricerca del pari lasciando inevitabilmente ampi spazi per il con-

tropiede avversario. Al 23' bella giocata di Cavallaro che liberatosi di due avversari fa partire un tiro a girare che si spegne di poco a lato. Gli ospiti non stanno a guardare e solo la bravura di Galeano tiene a galla i molossi. L'etremo difensore di casa infatti, al minuto 29 ferma in due tempi una conclusione ravvicinata di Zagaria. Al 34' arriva la rete del raddoppio dei rossoneri. Riolo fugge in contropiede e serve ottimamente Palumbo che attende l'uscita di Bruno e lo infila chiudendo definitivamente il match. A ravvivarlo ci pensa il sig. Lopina che in pieno recupero accorda un calcio di rigore dubbio al Francavilla, per un intervento di De Pascale su Zagaria. Proteste del difensore locale che becca il secondo giallo e finisce anzitempo negli spogliatoi. Dal dischetto Campo trafigge Galeano per la rete del 2 a 1. Non c'è tempo per riprendere il match che il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi. In casa rossonera si respira area di festa con la società convinta, dopo l'ennesima vittoria, della possibilità reale di poter agganciare il Brindisi capolista. Per il Francavilla c’è da rialzarsi in fretta.

Spogliatoio Brutto gesto di inciviltà nei confronti del patron della squadra rossoblù

Ingresso vietato a Franco Cupparo NOCERA INFERIORE Alla fine non si è parlato solo di calcio in casa Francavilla. Infatti, si è dovuto registrare il brutto comportamento della società rossonera, nota stonata per una società blasonata che ha sempre fatto i professionisti e che oggi tale non è stata. Al termine della gara senza alcuna motivazione, non è stato consentito al patron del Francavilla ed ai suoi accompagnatori l'accesso agli spogliatoi. Tutto questo viene a galla quando il mister rossoblù si presenta alla stampa per una sola breve dichiarazione che lascia tutti esterefatti: “Non parlo della gara - ha precisato il tecnico della squadra in riva al Sinni in provincia di Potenza, Ranko Lazic - ma voglio ribadire che questo non è il modo di fare calcio perché al mio presidente non è stato consentito l'accesso negli spogliatoi per salutare la squadra”. Il nervosismo che ha contraddistinto buona parte della sfida tra Nocerina e Francavilla si è così protratto anche dopo i no-

vanta minuti regolamentari. Cerca di fare chiarezza sull'accaduto il mister molosso Pino Rigoli che, pur ammettendo di non conoscere i particolari della vicenda, ha spiegato che negli spogliatoi possono entrare soltanto persone autorizzate. “Probabilmente - ha continuato - i dirigenti lucani non lo sono”. Poi finalmente si comincia a parlare della partita: “Faccio i complimenti all'avversario per come hanno impostato la gara - sottolinea il tecnico rossonero - sono stati bravi ad iniziare la partita con determinazione, hanno chiuso tutti gli spazi mettendoci in difficoltà con grande senso tattico e in alcuni casi cercando di innervosirci. Per la verità- ammette il tecnico di casa- siamo stati colti di sorpresa perchè non ci aspettavamo questo atteggiamento ed abbiamo sofferto almeno nella prima frazione. Nel primo tempo infatti, non siamo riusciti a esprimerci come contro il S.A. Abate in particolare le no-

Franco Cupparo e Lazic

stre trame di gioco sono risultate scarse con spazi troppo lunghi tra i vari reparti. Non siamo stati bravi tatticamente. La musica è cambiata nel secondo tempo. La Nocerina ha reagito

bene ed ha preso in mano le redini del gioco. Ritengo- continua Rigoli- che poi alla fine abbiamo meritato la vittoria. Peccato solo per quel rigore molto dubbio che ha causato anche l'espulsione

di De Pascale che è la cosa che ora più mi interessa" Con la vittoria odierna, tredicesima della stagione, e il concomitante pareggio del Brindisi le distanze dalla vetta si sono ridotte a solo cinque lunghezze: "In

questo momento - dice Rigoli - dobbiamo guardare solo in casa nostra e cercare di fare più punti possibile poi, alla fine tireremo le somme" Filippo Zenna sport@luedi.it


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Sport La rete decisiva messa a segno da Masturzo. Borrelli salva il risultato

Lunedì 12 gennaio 2009

Genzano, Pirone l’anti tabù Nuovo allenatore e prima vittoria al Comunale PAGELLE GENZANO BORRELLI ( 7) - Al 49' dice no ad un tiro ravvicinato di Pastore. Al 54' devia in angolo un tiro di Lepre. Al 65' non si fa sorprendere da un tiro di Coquin, in mezzo ad una selva di gambe. Ma al 94', in pieno recupero, si supera. Esce sui piedi di Venditto, diretto in porta. MASTURZO (7) - Ha deciso la partita con un bel colpo di testa con palla sul primo palo, su punizione pennellata da Bonocoro. Anche nel resto della partita ha reso bene. SCHIAVONE (6) - . Sulla sua fascia è stato abbastanza attento, Lepre, solo di nome e non di fatto, ha fatto poco per impensierire la difesa genzanese. PAPAGNI (6) - E'' un gladiatore a centrocampo, qualche volta esagera, spinto dal suo carattere grintoso e si fa espellere. TRIFONE (6) - E' stato abbastanza attento, anche se qualche volta, specie nel secondo tempo, negli ultimi minuti di gioco, ha perso, insieme ai compagni della difesa, il controllo della situazione. CARLINO (6,5) - Si è inserito bene nella squadra. E' un autentico mastino. SALBINI (5,5) - Non riesce ancora a creare grattacapi nella sua fascia. Si è distinto più come servitore che come bomber. BONOCORE (7) - E' l'acquisto che mancava al Genzano a centrocampo. Prima dell'infortunio, ha dimostrato di possedere geometria, qualità e fantasia. Al 5' ha servito un delizioso pallone a Masturzo per il gol vittoria. Al 55' MALITO s.v. Al 79' AUTIERO s.v. MURANO (6) - Si è mosso abbastanza bene, creando problemi alla difesa ospite. Ha margini di miglioramento. Al 64' LARDIELLO: s.v. PEPE ( 6) - Ha dato fastidio. Il gol vittoria è scaturito da una sua incursione fermata fallosamente dall'avversario. COMPIERCHIO (6)-Sembrava di vedere il centravanti delle prime giornate, movimento e scambi veloci. Alcune volte si impapina con la palla come al 42', servito da Salbini, in area, da solo perde il controllo della sfera e commette fallo.

GENZANO SIBILLABACOLI

1 0

SPORTING GENZANO: Borrelli 7. Masturzo 7. Schiavone6. Papagni 6. Trifone 6. Carlino 6,5. Salbini 5,5. Bonocore 7( al 55' Malito s.v. al 79', Autiero s.v.), Murano 6. (al 64' Lardiello s.v.), Pepe 6. Compierchio 6. A disposizione: Veneziano, Gargano, Russo, Impagliazzo. Allenatore: Pirone. SIBILLA BACOLI: D'Antonio, Rainone (al 46' Venditto), Zinno, Giliberti, Criscuolo, Di Domenico, Coquin, Dinolfo, Pastore, Lepre (al 59' Manna), Esposito (al 18' Poziello). A disposizione: Luongo, Barone, Niola, Bavero. All.: Carannante. ARBITRO: D'Angelo di Ascoli Piceno. Assistenti: Paione e Urbano di Lanciano. MARCATORE: al 5' pt Masturzo. NOTE: Ammoniti: Borrelli e Papagni (S. Genzano). Rainone e Lepri ( S. Bacoli).Espulsi: al 78' Papagni.Angoli: S. Genzano: 3; S. Bacoli: 7. GENZANO DI LUCANIA-In una fredda giornata invernale di nebbia con una visibilità quasi accettabile, su un terreno pesante ed al limite della praticabilità, lo Sporting Genzano, guidato dal neo allenatore Carlo Pirone, dalla panchina e dall'ultimo acquisto in campo Bonocore, confeziona la prima vittoria casalinga contro una indomita Sibilla Bacoli per la gioia del presidente Nei e di quanti hanno a cuore le sorti di questa squadra. Non è stato facile giocare su un campo così. I ragazzi del Genzano ce l'hanno messa tutta pur di non sfigurare davanti al nuovo allenatore, dando cuore, impegno e carattere. La cronaca. All'inizio si gioca soprattutto a centrocampo, è difficile tessere trame di gioco su un campo scivoloso. Ma al primo affondo il Genzano va in vantaggio, corre il 5': Pepe, oltre la metà campo avversaria, sulla fascia sinistra viene fermato fallosamente da Rainone. La punizione battuta da Bonocore( buona la sua prova, prima dell'infortunio, dimostra di possedere cervello e fantasia) è un invito per la testa di Masturzo che insacca. La gioia del difensore lo-

Il Genzano sceso in campo ieri nella nebbia del Comunale

cale è incontenibile, al suo primo gol in questo campionato. Al 12' Murano si libera del diretto avversario e viene fermato fallosamente al limite dell'area. La punizione battuta da Bonocore si stampa sulla barriera, sulla ribattuta Compierchio manda fuori. Dalla parte degli avversari non si sono ancora visti Pastore e Lepre, due giocatori che possono far cambiare volto alla partita. Al 18' Salbini, da posizione centrale, servito da Bonocore sferra un tiro che il portiere devia in angolo. Al 20' Masturzo ferma in angolo una incursione di Lepre. Aumenta il baricentro delle azioni la squadra ospite dopo che il mister Carannante aveva spostato Coquin sulla fascia sinistra. Mister Pirone invita i propri giocatori a non tenere la palla, ma a darla di prima, è difficile controllarla. Al 31' Murano sulla fascia destra serve Compierchio che controlla bene e tira, ma D'Antonio para. Al 32' Compierchio, con un bel lancio, invita Murano ad una conclusione pericolosa, ma il portiere ospite capisce tutto ed anticipa il centravanti ospite. Al 42' Compierchio, ben servito da Salbini, nell'area avversaria si impapina fino a

perdere la palla e commettere fallo. Al 45' Bonocore sugli sviluppi di un rimpallo tira a colpo sicuro, ma la palla viene deviata lateralmente da un avversario. Tutti aspettavano il fischio dell'arbitro per andare negli spogliatoi a bere un bicchiere di the e lavarsi i volti “pieni” di fango. Nella ripresa, al 49' primo intervento di Borrelli: Coquin dalla fascia destra mette al centro un delizioso pallone dove Pastore di testa colpisce bene, ma l'estremo difensore locale non si fa sorprendere e para. Al 54' Coquin dalla sinistra mette al centro per Lepre che colpisce di prima intenzione, ma Borrelli c'è e mette in angolo. Al 55' Bonocore si fa male e viene sostituito da Malito. Sembra che il server difensivo del Genzano voglia cedere, ma così non è. Al 58' Compierchio lanciato da un compagno, entrato in area, effettua un perfido tiro che viene deviato in angolo dal portiere. Al 62' Coquin per Dinolfo che mette al centro dove da pochi passi Poziello manda la palla fuori. A questo punto Pirone infoltisce il centrocampo, toglie Murano e fa entrare Lardiello. Al 65' Pastore per Coquin che si gira bene nell'area genzanese, ma il tiro è centrale e

parato da Borrelli. Al 70' Pastore viene beccato in fuorigioco, il suo pallonetto, con Borrelli uscito dai pali, va oltre la traversa. Al 75' prima Coquin sugli sviluppi di un angolo tira, ma la conclusione viene murata dalla difesa ospite e poi Criscuolo, sulla ribattuta, conclude a colpo sicuro, ma Borrelli si distende e mette in angolo. Al 78' entrata pericolosa a centrocampo di Papagni su un avversario, 2° cartellino giallo per il capitano e, conseguente, espulsione. Nella circostanza si fa male Malito. Mister Pirone corre ai ripari, con un uomo in meno, fa entrare Autiero. Scende ancora di più la nebbia. Il Genzano stringe i denti. All'82' Lardiello, in area avversaria, non aggancia un pallone pervenuto dalla fascia sinistra. All'85' sugli sviluppi di un angolo, Criscuolo anticipa tutti di testa, ma la sfera conclude la sua corsa a lato. Nei 5' di recupero accordati da un autoritario D'Angelo, al 94' Borrelli nega il pareggio agli ospiti, esce con tempestività sui piedi di Venditto e libera, mandando la palla in fallo laterale. E’ la fine di un incoibo. Di un tabù coinciso con l’arrivo di Claudio Pirone. Lorenzo Zolfo

Spogliatoio L’autore del gol: «Dedicato alla mia ragazza a Bardi ed al nuovo Pirone»

Il tecnico: «Disputata una grande gara» Negli spogliatoi del Genzano finalmente si brinda alla prima vittoria interna di questo campionato. Il presidente Donato Nei è raggiante: “Tanto tuonò che piovve. Chi pensava mai di vincere in queste condizioni climatiche e quasi proibitive. I giocatori sono stati lodevoli sotto tutti i punti di vista contro un coriaceo avversario. Mancava un pizzico di qualità e fantasia a centrocampo e con Bonocore l'abbiamo trovato. L'espulsione di Papagni la trovo esagerata”. Mister Carlo Pirone, al suo esordio nella panchina del Genzano, si è presentato abbastanza tranquillo e con i piedi per terra: “abbiamo disputato una grande partita per impegno, grinta e carattere, nonostante le imperfette condizioni del campo e gli infortuni patiti da Bonocore e Malito e l'espulsione di Papagni. Sono destinato a guidare squadre da salvare, spero di uscire vittorioso alla fine. Ringrazio la società per la fiducia accordatami. Il mio campionato inizia oggi. Rinforzeremo ancora la squadra. Il Bacoli ha grossi giocatori e ritengo che abbiamo battu-

to una grossa realtà”. Masturzo al primo gol in questo campionato è felice ha riferito: “ dedico questo gol e questa vittoria, dopo 17 partite, alla mia famiglia, alla mia ragazza e ai due mister Bardi e Pirone. La partita è stata una battaglia, abbiamo tenuto bene il campo, è una giornata da incorniciare”. Capitan Papagni è stato un autentico gladiatore a centrocampo fino all'espulsione avvenuta al 78' ha detto: “Questa partita era uno scontro diretto, non potevamo fallire. Questa vittoria va dedicata anche all'ex Bardi che ha lasciato cose positive, un gruppo combattivo che non deve mai mollare”. In casa biancorossa c’è un pizzico di serenità dopo una settimana difficile. Ora bisognerà valutare l’entità dell’infortunio del nuovo arrivo Buonocore e pensare agli indisponibili in vista della prossima gara. Perchè Papagni sarà squalificato e difficilmente Fiscina sarà recuperato per domenica prossima. Molto probabile che in settimaba arrivino altri giocatori. lo.zo.

A sinistra Claudio Pirone e in alto un’azione nella nebbia del comunale. Sotto Papagni. Le foto in pagina sono di Lorenzo Zolfo.


Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Risultati e classifica A. Cristofaro-Vultur

3-0

Atella M.-Banzi

1-1

Avigliano-Policoro

7-3

17ª

pt: 6’ Di Pietro (A), 21’ e 24’ Petilli (A), 44’ Russo (P); st: 2’ Damiano (A), 15’ Di Pietro (A), 26’ Russo (P), 39’ Zizzamia (P), 46’ (r) Santopietro (A), 49’ Grieco (A)

Az Picerno-Ricigliano

2-0

Balvano-A. Tricarico

1-4

pt: 40’ Paterna; st: 33’ Santarsiero

pt: 4’ Bovino M. (B), 30’ Bozzi (AT); st: 40’ Pascazio (AT), 42’ Bozzi (AT), 44’ Lorusso (AT)

F. Matera-Murese

0-2

Irsinese-Ferrandina

4-1

st: 12’ Dutra, 17’ Di Senso

pt: 1’ Fiorino (I), 10’ Pecoriello (I), 18’ Cardano (I); st: 15’ Fiorino (I), 30’ (r) Grieco (F)

Valdiano L.-C. Pisticci st: 14’ Grieco

Prossimo turno

0-1

18ª giornata 18/01/09 ore 14.30

A. Tricarico-A. Cristofaro Banzi-Az Picerno Ferrandina-Atella M. Murese-Avigliano Policoro-Irsinese Ricigliano-C. Pisticci Valdiano L.-Balvano Vultur-F. Matera

giornata

Marcatori

st: 15’ Manniello F., 26’ e 38’ Montenegro pt: 4’ (r) Amitrano (B), 14’ Carriero (AM)

49

C. PISTICCI A. CRISTOFARO MURESE VALDIANO L. POLICORO A. TRICARICO RICIGLIANO AVIGLIANO IRSINESE ATELLA M. FERRANDINA AZ PICERNO F. MATERA BANZI BALVANO VULTUR

41 40 39 31 27 25 25 24 21 21 20 20 16 13 12 7

17 13 2

2 37 9

9

8

1

0 22 4

8

5

1

2 15 5 28 +6

17 12 4

1 32 8

9

7

1

1 20 5

8

5

3

0 12 3 24 +5

17 12 3

2 28 11 8

6

2

0 18 6

9

6

1

2 10 5 17 +6

17 8

7

2 25 12 8

4

3

1 14 7

9

4

4

1 11 5 13 -2

17 7

6

4 21 19 8

5

3

0

1

9

2

3

4 12 18 2

-6

17 8

1

8 27 23 8

6

0

2 18 9

9

2

1

6

9 14 4

-8

17 7

4

6 18 17 8

5

3

0 11 4

9

2

1

6

7 13 1

-8

17 8

0

9 23 24 9

6

0

3 18 12 8

2

0

6

5 12 -1 -11

17 5

6

6 18 18 9

4

2

3 10 9

8

1

4

3

8

17 6

3

8 16 25 9

5

1

3 10 8

8

1

2

5

6 17 -9 -14

17 5

5

7 19 21 8

4

2

2 13 8

9

1

3

5

6 13 -2 -13

17 6

2

9 17 31 9

6

2

1 12 7

8

0

0

8

5 24 -14 -15

17 5

1 11 23 34 9

4

0

5 14 15 8

1

1

6

9 19 -11 -19

17 3

4 10 15 31 8

3

2

3

9

0

2

7

7 23 -16 -20

17 3

3 11 15 29 9

3

3

3 12 11 8

0

0

8

3 18 -14 -23

17 2

1 14 9 31 8

1

1

6

1

0

8

3 17 -22 -26

9

8

8

6 14 9

9

0 -14

11 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Grieco (1), Mels (1) (C.Pisticci) 10 Reti: Petilli (1) (Avigliano) 9 Reti: Messeri (1) (Ferrandina) 8 Reti: Fiorino (1) (Irsinese); Di Senso (Murese); Salamone (V.Lauria) 6 Reti: Leone A., Montenegro (A.Cristofaro); Gagliardi (C.Pisticci); Di Cecca P. (F.Matera); Russo (Policoro); Sanseviero (V.Lauria) 5 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); Libutti (Vultur) 4 Reti: Villano (A.Cristofaro); Scarfone (3) (A.Tricarico); Di Pietro, Santopietro (1) (Avigliano); Caivano (AZ Picerno); Bavaro F. (Banzi); Grieco (2) (Ferrandina); Dutra (Murese); Zizzamia (2) (Policoro); Di Falco (V.Lauria) 3 Reti: Carriero (Atella); Ciardiello (2) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Gogoni (Banzi); Farinola D. (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Giordano, Sgambati (Ricigliano); Rapolla (1) (Vultur) 2 Reti: Astudillo, Baldini (A.Cristofaro); Larotonda G. (1), Pascale (1), Rinaldi (Atella); Sparapano (A.Tricarico); Grieco, Tornillo (Avigliano); Bochicchio, Farenga (AZ Picerno); Federico (1) (Balvano); Cozzolino (C.Pisticci); Greco, Lengua (Ferrandina); Di Cecca E. (F.Matera); Giancaspero (Irsinese); D'Arca (Murese); Fumarola (Policoro); Carpinelli (2) (Ricigliano); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria)

Decima vittoria di fila per i gialloblù. Il Valdiano perde quota dal terzetto di testa

Grieco: così vincono le grandi Soffre e non brilla, ma il Pisticci espugna Marsico da capolista VALDIANO PISTICCI

0 1

RUGGIERO VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre; Di Falco, Chiacchio, Calandriello; D'Amato (6' st Sanseviero), Di Brizzi, Salamone; Cava (22' st Zuccarelli), Pascuzzo. A disp.: Loguercio, D'Alto, Colombo, Salvitelli, Romano. All.: F. Masullo COMPRENSORIO SPORT PISTICCI: Coretti, De Nittis, Casale; Guarino, Di Maria, De Biasi; Lavecchia, Farinola, Gagliardi; Grieco, Capobianco (13' st Regina). A disp.: Esposito, Giuliani, Lorenzatti, Mels, Cozzolino, D'Erchia. All.: A. Valente ARBITRO: Genovese di Salerno (Pallotta - Di Leo) RETE: 14' st Grieco (CSP) NOTE: Ammoniti D'Amato (RV) e Regina (CSP) per proteste; Lavecchia (CSP), Gagliardi (CSP), Cava (RV), Chiacchio (RV) per gioco pericoloso. Espulsi: nessuno. Cielo nuvoloso, terreno appesantito dalle piogge cadute in settimana. Spettatori: circa 300. Angoli: 85. Recuperi: pt non assegnato; st 4'. MARSICO NUOVO - Senza sosta. Il Comprensorio Sport Pisticci, sfruttando l'unica indecisione del reparto arretrato del Ruggiero Valdiano, conquista la tredicesima vittoria stagionale, che consente ai materani di conservare un punto di vantaggio sull'Angelo Cristofaro e due sulla Murese, ieri vittoriose. La squadra di Valente, pur non brillando nell'organizzazione della manovra, ha saputo imporre il proprio gioco ai rosa-nero di casa, poco incisivi sia a centrocampo che nella fi-

Di Brizzi: «gol in fuorigioco» In un teso dopo-partita, il presidente onorario del Ruggiero Valdiano, Valentino Di Brizzi, analizza la seconda sconfitta stagionale della sua formazione: "Sembrava che il gol di Grieco fosse in fuorigioco - esordisce il dirigente rosa-nero. Le immagini televisive ci aiuteranno a stabilire se la mia impressione risulti veritiera o meno". Di Brizzi non ha apprezzato lo spettacolo offerto dalle due squadre: "Non ho visto una gran partita. Al di fuori di qualche bella giocata nel primo tempo, nella ripresa, sia dal punto di vista agonistico che sul piano calcistico, non ho assistito ad una bella gara". Il presidente riconosce però al C.S. Pisticci di "essere una gran formazione, che dispone di importanti individualità". A proposito della partita di domenica prossima contro il Balvano, in programma al "Del Sole", Di Brizzi rivela che "dovremo giocare come sempre. La squadra, pur non avendo espresso il massimo, è in forma. Domenica prossima ci rifaremo e rivedremo la squadra che fino ad ora ha ben giocato in campionato". c.m.

L’undici del Pisticci da gialloble.com. in basso il tecnico Valente

nalizzazione sotto porta. La cronaca della partita: il Ruggiero Valdiano, costretto a rinunciare a Polito, squalificato dal giudice sportivo, schiera sulla mediana il sostituto Di Brizzi. D'Amato affianca Salamone a comporre il duo d’attacco. Nell'undici titolare della capolista, privo dello squalificato Fortunato, sono assenti l'argentino Mels, rilevato dal connazionale Capobianco, e Cozzolino, al cui posto gioca De Biasi. Nei primi 20', le due formazioni si sfidano in un'ideale partita a scacchi, rinunciando a colpire l'avversario con decisione. Una punizione di Cava finisce sul fondo, senza che i compagni riescano a raggiungere il pallone. Tre minuti dopo, uno schema su piazzato consente a Salamone di calcia-

re dalla distanza: la trasformazione termina sopra la traversa. La prima palla-gol ospite giunge al 28': da un calcio di punizione scaturisce una conclusione di Lavecchia, che calcia a lato. La più importante occasione da rete per la squadra di Masullo arriva al 30': un difensore ospite, nel tentativo di alleggerire la pressione difensiva, offre a D'Amato la possibilità di battere a rete. La sua conclusione con il ginocchio termina a lato. Nel finale di tempo, la partita non offre spunti di rilievo. Ripresa: dopo 50'', Cava obbliga su punizione Coretti a deviare la sua battuta in angolo. I materani segnano il punto della vittoria al 13': Grieco, in sospetta posizione irregolare, raccoglie un suggerimento dalla

destra. L'ex attaccante del Brienza, completamente smarcato, conclude a rete con un potente rasoterra. L'ingresso in campo di Zuccarelli (22') anima il gioco dei rosa-nero: un suo piazzato consente a Salamone di calciare a rete in maniera però inefficace. La partita perde progressivamente di intensità: il Comprensorio Sport Pisticci è attento a frammentare il ritmo di gioco, ricorrendo all'applicazione rigorosa del fuorigioco. Il Ruggiero Valdiano, infatti, si avvicina al gol in due soli casi: al 41', Salamone raccoglie un buon pallone al limite dell'area, ma la sua battuta finisce alta; al 47', il portiere Serra, su un piazzato, costringe la difesa a rifugiarsi in angolo. Carmine Marino sport@luedi.it


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Sport Gara sostanzialmente equilibrata ma decisa dai guizzi degli avanti biancorossi

Lunedì 12 gennaio 2009

La Murese non molla A Matera risolvono Dutra e Di Senso nella ripresa F.MATERA MURESE

0 2

FORZA MATERA: Di Mola; Lamacchia; Acito; Biondino; Gagliardi; Cocchiararo; Cancelliere; Di Pede; Di Cecca (al 70' Cambio Lo.); Andriotti; Orsi (al 76' Ferramosca); all. Liuzzi; a disp. Spano; Nicoletti; Matera; Cambio Le.; e Palladino. F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Gerbasio; Ferracane; Nardiello; Lotano; Cella (al 76' Iacullo V.); D'Arca (al 51' Cardillo); Iacullo G. (al 79' Glorioso); Dutra; Antohi; Di Senso; all. Lardo; A disp. Cocina; Innocenti; Carlucci; e Guerra. ARBITRO: Perrotta Francesco Paolo di Venosa; Collaboratori: Esposito Maurizio di Moliterno e Marchese Maurizio di Moliterno. RETI: al 57' Dutra; e al 62' Di Senso. NOTE: Ammoniti: al 23' Di Pede per proteste; al al 40' Gerbasio per gioco falloso; e al 77' Ferramosca per gioco falloso. Recuperi: 2' e 4'. Spettatori; circa 70 ( oltre 30 da Muro Lucano) SU DI UN CAMPO appesantito dalle abbondanti piogge degli ultimi giorni ha avuto luogo al campo La Martella di Matera la partita tra la squadra di mister Lardo e il Forza Matera. È stata una partita emozionante con il Forza Matera molto minaccioso soprattutto nei minuti

Lardo: «Usciti con la determinazione» A fine gara nello spogliatoio della Murese c'è grande entusiasmo per aver sfatato il tabù Forza Matera e ottenuto tre importanti punti in chiave play off. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica del mister della Murese Mario Lardo. “Abbiamo sofferto un po' nella fase iniziale della partita e pian pianino siamo usciti fuori. Nel primo tempo non si è vista la solita Murese. Mentre nel secondo tempo siamo scesi in campo più determinati e abbiamo spinto sull'acceleratore. Non era facile segnare con una squadra ben messa in campo come il Forza Matera e su un campo appesantito, ma siamo stati bravi a segnare anche la seconda rete. Una volta avanti di due reti abbiamo gestito bene la gara e abbiamo corso pochissimi rischi”. Sulla stessa lunghezza d'onda l'esterno di sinistra Antonio Cella: “Nel primo tempo siamo andati in difficoltà

perché non abbiamo mantenuto bene le distanze tra i reparti, ma subito siamo usciti fuori giocando corti e con fraseggi. Bravo al Forza Matera che sicuramente per quanto visto merita qualche punto in più in classifica. Sicuramente fisicamente loro sono calati e questo ha finito per agevolarci”. Di umore un po' diverso è l'allenatore Liuzzi, che ha dovuto guardare la partita dalla tribuna perché appiedato dal giudice sportivo: “Siamo soddisfattissimi del gioco e molto meno ovviamente del risultato. È stata una bella partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Una gara ricca di occasioni e chi segnava per prima poteva chiudere la gara, e così è stato. Sicuramente è un boccone amaro, ma bisogna guardare già avanti per cercare i risalire la classifica nei tempi più rapidi possibili”. c.p.

Una scena di gioco a La Martella

iniziali. La Murese dopo un quindici minuti in cui ha rischiato di capitolare, ha preso in mano il pallino del gioco e soprattutto nella ripresa ha giocato con maggiore determinazione e con la spinta sulle fasce con Cella, oggi migliore in campo in assoluto, e le due punte Dutra e Di Senso molto mobili. Le occasioni più limpide sono capitate agli ospiti che hanno sciupato alcune clamorose azioni sul filo del fuorigioco e conclusione poco convinta degli avanti muresi soli con il portiere, Molto importante e preciso Scaldaferri che ha sul due a zero ha evitato la rete che poteva riaprire la partita

in almeno un paio di occasioni. La prima occasione della gara è della Murese. Al 3' Iacullo G. con un lancio libera D'Arca in area che solo sulla destra calcia malamente favorendo il rinvio degli avversari. Al 6' Orsi in area supera un avversario e da posizione ravvicinata tira sul primo palo e Scaldaferri respinge con il corpo. Al 7' Di Cecca ruba palla ad un difensore, entra in area e con l'interno del piede destro manda la palla di poco al lato. Al 13' Di Cecca entra in area da sinistra e quasi dal fondo mette al centro, e da buonissima posizione Orsi mette fuori. Al 15' Di Pede dopo una corta respinta

della difesa ospite calcia debolmente tra le braccia del portiere. Al 16' dopo un lungo lancio Di Senso entra in aera e di sinistra calcia alto. Al 22' Antohi al limite dell'area serve Cella che calcia al volo verso il palo più vicino e il portiere in tuffo devia in angolo. Al 30' la Murese sfiora la rete. Dutra serve Di Senso che entra in area e tutto solo tenta la battuta di potenza che il portiere ribatte in angolo. Al 43' Iacullo G. aziona Di Senso, ma un difensore è provvidenziale appoggiando verso il portiere. Al 45' Cella con una mezza girata al volo costringe nella parata in angolo il portiere. Nella ripresa

è tutta un'altra Murese più convinta e concreta. Al 48' occasionissima per la Murese. Dutra scappa sul filo del fuorigioco, entra in area e solo con il portiere piazza la palla sul palo più lontano e il portiere blocca. Al 49' brividi per la Murese. Di Cecca con un pallonetto scavalca Scaldaferri e Ferracane è provvidenziale e salva sulla linea. Al 57' la Murese passa in vantaggio. Dutra ancora una volta partita sul limite del fuorigioco, servito da Cardillo, con un pallonetto beffa il portiere mandando la palla nel sacco. Il Forza Matera reagisce subito e al 59' è già pericoloso. Orsi entra in area

e Scaldaferri in uscita bassa è tempestivo respinge con piedi il tiro ravvicinato della punta di casa. Al 62' la Murese raddoppia. Dopo una bell'azione corale, Iacullo G. serve in orizzontale Di Senso che sulla corsa si libera di un avversario e da sottomisura batte il portiere di potenza. Al 75' Di Pede elude la marcatura di un avversario e con i piedi in uscita sventa Scaldaferri. Al 78' Cancelliere parte da destra si accentra e dal limite manda la palla di poco al lato alla destra del portiere. Al 79' Glorioso, dopo un rimpallo, al volo sfiora il sette mandano la palla di poco alto. Carmine Pepe

Paterna e Santarsiero decisivi Dopo 30’ partita già in archivio per i granata. Brillano Di Pietro e Petilli (doppiette)

Anche il Ricigliano si ferma a Picerno PICERNO RICIGLIANO

2 0

PICERNO: Perillo; Spera; Bochicchio; Olita; Salvia; Naturale; Sodo; Farenga (10'p.t. Quagliata); Paterna (36's.t. Buonansegna); Mastroberti; Santarsiero (35's.t. Viggiano). A disp.: Notargiacomo, Lottino, Pace, Albano. All. Di Mase. RICIGLIANO: Perna; Mele; Schiavo; Falcone; Pignata; Pietrafesa (1's.t. Caputo); Mutarelli (21's.t. Saracco); Iannuzzi (26's.t. Clemente); Severino; Mincuzzi; Giordano. A disp.: Marcellino, Tomasiello. All. Natiello. RETI: 40'p.t. Paterna; 33's.t. Santarsiero (P). NOTE: Espulso Falcone (R) al 10's.t. per somma di ammonizioni. Ammoniti: Schiavo, Mincuzzi PICERNO - Paterna e Santarsiero sbrigano la pratica Ricigliano. Il Picerno ancora una volta si conferma tra le mura amiche e continua la sua marcia verso la salvezza. Gli uomini di mister Di Mase si sono imposti meritatamente ai danni di un Ricigliano rivoluzionato, che nonostante l'impegno ha dovuto cedere l'onore delle armi a un Picerno molto più motivato e affamato di punti. La partita comincia su ritmi sostanzialmente blandi, con entrambe le squadre che fanno fatica a creare gioco. I padroni di casa rompono il ghiaccio al 20' quando una punizione da lontano di Mastroberti pesca in area Bochicchio, il quale stacca di testa, ma trova la pronta rispo-

sta di Perna che blocca in presa alta. Dopo cinque minuti Mastroberti si mette ancora in luce. Azione di contropiede e cavalcata sulla destra, palla rasoterra in area per Paterna che cicca da posizione favorevole. Il Picerno vive un buon momento e alla mezz'ora dopo un'azione innescata da Bochicchio sulla sinistra, la palla carambola sui piedi di Sodo che da pochi passi sciupa malamente. Il Ricigliano si fa vivo dalle parti di Perillo su contropiede di Severino che saltando un difensore, prova la soluzione a scendere, con palla che sorvola di poco la traversa. Il Picerno, però, ha una marcia in più e al 40' passa meritatamente. Angolo dalla sinistra di Mastroberti, Paterna svetta su tutti e di testa fulmina Perna per l'1-0. Nel secondo tempo la musica non cambia e al 10' l'espulsione di Falcone tra le fila ospiti rende più facile le cose agli uomini di Di Mase, che già dopo pochi minuti vanno vicino al raddoppio. Santarsiero scatta in profondità, tocca per Paterna in area che di prima lascia correre per Mastroberti che tentennando nella girata a rete, spreca un'occasione d'oro. Il Picerno si limita a controllare l'incontro e poi regala ai pochi tifosi accorsi la gioia del secondo gol. L'onnipresente Mastroberti al 33' serve l'assist all'accorrente Santarsiero che in velocità entra in area di sinistro mette la palla sul secondo palo lì dove Perna non può arrivare per il definitivo bis. Leonida Russo

Avigliano, una valanga Policoro sotterrato da sette gol in una gara mai in bilico AVIGLIANO POLICORO

7 3

AVIGLIANO: Chianese, Magliarella (25’ s.t. Carlucci W.), Muzzillo, De Mita, Fiorino; Verrastro; Camelia, Santopietro, Di Pietro (39’ s.t. Tornillo); Petilli, Damiano (46’ s.t. Grieco). Non entrati Sileo, Carlucci D., Lorusso, Potenza. All. Filadelfia. POLICORO: Maida, Achillea, Todaro, Nuzzi, Digno (23’ s.t. Panetta); Falcone (6’ s.t. Zizzania), Fumarola (18’ Ciaglia), Battafarano, Miraglia, Russo; De Stratis. Non entrati Annunziata, Marta, Pierro, Ripa. All. Labriola. ARBITRO: Asquino di Venosa (guardalinee Caivano e Masi). RETI: 6’ p.t. e 15’ s.t. Di Pietro, 21’ p.t. e 24’ p.t. Petilli, 44’ p.t. e 26’ s.t. Russo, 2’ s.t. Damiano, 39’ s.t. Zizzania, 46’ s.t. Santopietro (rigore), 49’ s.t. Grieco. NOTE: pomeriggio freddo e ventoso, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti Santopietro, Di Pietro (A), Digno, Nuzzi e Battafarano (P). Calci d’angolo 6-4 per l’Avigliano. AVIGLIANO – Basta il risultato. E forse nemmeno quello. Che, già largo di per sé, fotografa solo in parte la differenza mostrata dal campo. Bello, elegante, concreto l’Avigliano. Evanescente, spento, quasi impalpabile il Policoro. Che può accampare, come piccola, parzialissima scusante l’assenza di Cicchelli e Malucchi, ma che in partita non c’è stato mai, colpito subito al cuore dall’ 1-2-3 dell’Avigliano. Un Avigliano spigliato e determinato, capace di costruire una vera marea di palle gol, spesso non sfruttate davvero per un’inezia. Avigliano che si presentava senza Vaccaro e con più d’una novità. Negli uomini, con l’esordio di Magliarella, esterno di difesa classe 1988, ex Sapri e Castrovillari, che Filadelfia ha schierato sulla corsia destra nel settore completato da Fiorino sull’altro versante e dai centrali Muz-

Petilli

zillo e De Mita; e con il ritorno di Damiano, bagnato con gol e con una prestazione più che positiva in un tandem d’attacco, quello formato con Petilli, in cui l’intesa, già rodata in passato, si è già mostrata in fase più che avanzata. Nell’assetto tattico, con la scelta di Filadelfia di spostare, nel centrocampo completato dal duo centrale Santopietro-Camelia e da Verrastro sul settore di destra, Di Pietro sulla corsia sinistra. Gli incroci e i tagli del trio Damiano-Di Pietro-Petilli hanno creato imbarazzi enormi ad una difesa del Policoro (Achillea, Todaro, Nuzzi e Digno, da destra a sinistra, gli uomini del quartetto arretrato) lenta e disattenta, che ha capitolato dopo appena 6 minuti, quando Di Pietro è stato pronto a girare a rete di testa il primo corner della gara. Inizio di una mezz’ora pirotecnica, con Petilli che ha trovato spazi enormi inserendosi a sinistra

nei varchi aperti dai movimenti di Di Pietro, da un suo cross il colpo di testa di Damiano finito a lato, prima del gol del raddoppio, un calcio di punizione sulla cui parabola Maida nulla ha potuto. Quanto l’avvio veemente dell’Avigliano lo avesse frastornato, il Policoro lo ha dimostrato appena tre minuti dopo, De Mita batte una punizione dalla sua tre quarti, la palla spiove al limite dell’area biancoazzurra, Maida ed un difensore si ostacolano a vicenda e Petilli, facile facile, fa 3-0. E non basta, perché prima De Mita di testa sfiora il poker, poi è Verrastro, sulla magnifica apertura di Damiano e sul pallone servitogli al millimetro da Petilli a sprecare, a tu per tu con Maida, due facilissime occasioni. Solo quando l’Aviglianoallenta un po’ la presa, si vede il Policoro, Russo riesce a evitare il fuorigioco e davanti a Chianese lo supera con un pallonetto. Ma basta riprendere dopo il riposo e Damiano ristabilisce le distanze, spingendo in rete il pallone rasoterra servitogli da Petilli. E ancora, prima Damiano, poi Petilli si vedono negare il gol dalle uscite alla disperata di Maida. Un flash ionico (diagonale di Miraglia che attraversa lo specchio della porta), poi la perla di Di Pietro, dal vertice sinistro controllo e tiro piazzato nel “sette” dall’alto lato. A questo punto, un minimo di rilassamento può starci. Ne approfittano Russo e Zizzania per rendere, temporaneamente, meno pesante il passivo. Ma il finale è ancora tutto e solo di marca granata: Fiorino vede il bolide dal limite deviato in corner; Petilli, il suo, colpire la traversa; ancora Petilli costringe Todaro al fallo da rigore, a trasformare è Santopietro. Si è già nel recupero, ma non è ancora finita: Fiorino ci riprova dal limite, a dirgli di no è la traversa, Grieco è nei paraggi è mette dentro. E quando Asquino fischia la fine, l’Avigliano è ancora dalle parti dell’area: per il Policoro, gli incubi durano proprio fino in fondo. Giancarlo Tedeschi


Sport 51 Dopo un primo tempo complicato, l’Angelo Cristofaro esce alla grande Lunedì 12 gennaio 2009

Oppido, tre gol per ripartire Manniello e doppio Montenegro: Vultur ko Ferrandina battuto e scavalcato

Fiorino show Poker Irsinese IRSINESE FERRANDINA

4 1

IRSINESE: Fiore, Piccininno, Laurieri, Pecoriello A., Pecoriello G., Cristallo, Fiorino, Lorusso, Petraglia, Cardano, Popolizio. A Disp. Cucuglielli, Girone, Granieri, Sansone, Vitale, Cannito. All. Patella. FERRANDINA: Di Vincenzo, Matrice, Filibelli, Mastrangelo, Lanciano, Bosso, Grieco, Moscariello, Messeri, Reis Ladeira, Gogoni. A disp. Luongo, Loponte, Russo. All. Stigliano. ARBITRO: Sapienza di Potenza (Chiechi-Russo). RETI: pt 1’ Fiorino (I), 10’ Pecoriello G. (I), 18’ Cardano (I); st 15’ Fiorino (I), 30’ Grieco (F, rig.). UN FERRANDINA tornato al completo ritorna alla vittoria sul campo di casa. Netto e indiscutibile il successo dei ragazzi di mister Patella sul Ferrandina, in una gara che per i rossoneri materani si metteva fin dalle primissime battute sui binari giusti. Bastavano trenta secondi ai

padroni di casa per sbloccare il punteggio: su cross lungo, Fiorino era bravissimo a trovare la mezza rpovesciata vincente che superava Di Vincenzo. Su un campo al limite della praticabilità gli irsinesi continuavano ad attaccare e menare le danze sugli storditi ospiti, e in un quarto d’ora in pratica risolvevano a loro favore la contesa. Al 10’ Gianni Pecoriello, di testa su azione di angolo, infilava per la seconda volta l’estremo difensore del ferrandina. E il tris arrivava dopo altri otto minuti a firma di Cardano, che concretizzava al meglio l’azione personale di un ispirato Fiorino. Che dimostrava di essere il vero mattatore della sfida con il suo secondo gol, quello del 4-0, siglatoi su assist di Petraglia e arrivato al termine di una veloce ripartenza dell’Irsinese, ormai padrona assoluta del campo. Il Ferrandina trovava solo su rigore il gol della bandiera, che non bastava a lenire l’amarezza per il ko contro una diretta concorrente in classifica. sport@luedi.it

OPPIDO VULTUR

3 0

ANGELO CRISTOFARO: Di Corato, Giganti, Volturno, Pappalardo, Manniello Dom., Leone (41' st Provenzale), Gioiello (14' st Volpe), Vaccaro, Manniello F., Montenegro, Villano; All. Manniello Don.. VULTUR: La Penna, Barbaro, Larotonda, Chimenti, Lettieri, Rapolla, Moscara (20' pt Viggiano), Lamorte, Salmitro, Sterna (35' st D'Urso), Di Tolve; All. Finamore. ARBITRO: Caprioli di Venosa (Brancato - De Luca) RETI: 15' st Manniello F., 26' st e 38' st Montenegro. NOTE: Ammoniti al 26' pt Lamorte, al 28' pt Leone, al 41' pt Gioiello, 20' st Viggiano, al 36' st Larotonda. Nebbia fitta per tre quarti di gara.

OPPIDO LUCANO - L'Angelo Cristofaro Oppido riparte alla grande vincendo tre a zero contro una Vultur cinica e reattiva. I padroni di casa per i primi 45' non riescono ad affondare, grazie anche ad una Vultur ben messa in campo. Gli uomini di Mister Manniello partono poco convinti e già al 3' Salmitro impegna Di Corato. La Vultur difende bene e riparte in velocità con Di Tolve che, però, non impegna Di Corato. I minuti passano e al 20' si fa vedere Montenegro che, lanciato da Vaccaro, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. Passa un minuto e Gioiello salta due uomini e serve Montenegro che colpisce debolmente e la palla finisce tra le braccia di La Penna. La partita prosegue senza troppi sussulti con i bianco verdi che fanno correre molto la palla ma non riescono a trovare la giocata vincente. Al 40' Vaccaro si libera del marcatore e crossa in mezzo ma nessuno è pron-

Finamore: «Risultato troppo penalizzante» A fine gara il Vice Presidente dell'A. Cristofaro, Aldo Lancellotti, mostra serenità ma, al tempo stesso, rammarico per la notizia della vittoria del Pisticci: “Sostanzialmente abbiamo pensato a giocare un primo tempo tranquillo; abbiamo preso le misure e nella seconda frazione di gioco siamo venuti fuori alla grande. Tre gol realizzati nel secondo tempo e noi siamo felicissimi così. Poteva andare meglio nella sfida al vertice tra Lauria e Pisticci - conclude Aldo Lancellotti - e ci sarà il tempo per scavalcare i nostri avversari.”

Sul viso di Mister Finamore tutta la delusione per una sconfitta troppo pesante: “La partita è finita quando abbiamo subito il primo gol perché fino ad allora la partita era molto equilibrata e noi abbiamo commesso l'errore di non segnare in quelle due occasioni che abbiamo avuto. Questi episodi potevano cambiare la partita. Perdere ad Oppido ci sta, ma questo risultato no. La sconfitta ci poteva stare ma il tre a zero ci penalizza troppo per quello che si è visto in campo. Il primo gol ci ha tagliato le gambe.” r.d.r.

to a deviare in rete. Finisce il primo tempo con il punteggio ancora in parità. La ripresa inizia con l'A. Cristofaro Oppido subito pericolosa con Villano ma La Penna è bravo a deviare in angolo. Al 9' è Volturno che da calcio di punizione mette paura all'estremo difensore rionerese che vede la palla spegnersi sul fondo alla sua destra. Mister Manniello corre ai ripari e al quarto d'ora toglie Gioiello, che durante il primo tempo ha corso tanto, inserendo Volpe. Passa un minuto e Manniello F. recupera palla a centro campo e spara un bolide verso La Penna; il portiere bianco nero non può nulla, palla al “sette”, e A. Cristofaro in vantaggio. Dopo la rete, l'A. Cristofaro ritrova sicurezza mentre la Vultur si sfalda. Al 26' Villano recupera palla nella sua trequarti, salta due avversari con un gioco di prestigio e lancia Montenegro che a tu per tu con La Penna non sbaglia per il due a zero. La Vultur prova a scuotersi con Di Tolve ma a 7' dal termine una doppia triangolazione Villano-Leone-Montenegro (tutta di prima) porta alla terza rete del mach e alla seconda per l'ariete bianco verde. L'A. Cristofaro Oppido centra la prima vittoria del 2009 mettendo a segno tre reti importanti. Da 270' la porta di Di Corato non viene violata e questo significa che la difesa c'è. Dopo il doppio pareggio esterno la marcia degli oppidesi riparte. La rincorsa al Pisticci è appena iniziata. La Vultur, dopo una bella prestazione, esce sconfitta dal comunale di Oppido ma le potenzialità per non retrocedere ci sono tutte. La formazione vista ieri in campo fa ben sperare per le partite future e per una salvezza che, attualmente, sembra un miraggio. Rocco De Rosa

Due reti in 14 minuti, poi Atella e Banzi si equivalgono Tricarico vittorioso con Bozzi (doppietta), Pascazio e Lorusso

Amitrano-Carriero: botta e risposta A.MONTICCHIO BANZI

1 1

ATELLAMONTICCHIO: Mariano, Romaniello M., Caselle, Larotonda V., Manfreda, Angelillo, Leccese (20’st Catenacci), Larotonda G., Rinaldi, Carriero, Libutti. A disp.: Di Biase, Lanotte, Telesca, Romaniello N., Gamma, Montano. All. Mecca (squalificato), in panchina R. Perchinelli. BANZI: Lobasso, Amitrano, Spineto, Racanati, Iovane, Mastrodomenico, Pisani, Lanzo, Bavaro F., Foti (34’st Pisa), Greco. A disp.: Madera, Forino, Bavaro D. All. Angelino (squalificato). ARBITRO: Santoro di Potenza (MugnoloGrilli) RETI: nel p.t. al 4’ Amitrano (B), rigore; al 14’ Carriero (A) NOTE: terreno di gioco allentato, pomeriggio umido con minaccia di nebbia. Ammoniti: Mariano, Leccese per l’Atellamonticchio; Racanati, Pisa per il Banzi. Espulsi: nel s.t. al 31’ Romaniello M. (A) per doppia ammonizione; al 46’ Caselle (A) e Mastrodomenico (B) per reciproche scorrettezze. Angoli 3 a 3. Recupero: p.t. +1’; s.t. +3’. ATELLA – Al comunale di Atella è finita in parità tra i fischi e le proteste del pubblico di casa indirizzati nei confronti del direttore di gara, reo a loro giudizio di aver abboccato alle continue e palesi sceneggiate degli ospiti, facili alle cadute e alle proteste, ma anche per aver concesso un rigore con troppa generosità agli ospiti e per non averne accordato uno ai locali molto più evidente. Senza dire poi delle espulsioni. Ma andiamo alla cronaca. Si inzia subito di gran carriera non solo da parte locale ma anche da parte degli avversari, arrivati ad Atella con l’intento di farne un solo boccone. E la cosa sembrava avviarsi proprio in tale direzione grazie alla manica larga dell’arbitro che dopo 3’ ha concesso un calcio di rigore su Greco, caduto in area appena si è sentito sfiorare dall’avversario. Forti le proteste dei locali che hanno portato all’ammonizione del portiere Mariano. Dagli undici metri è Amitrano a portare in vantaggio gli ospiti al 4’. La veemente reazione degli atellani li porta subito a ri-

Il Balvano non resiste Passa in vantaggio, ma poi cede netto all’Azzurra BALVANO TRICARICO

Carriero, di nuovo in gol

mettere le cose in parità dopo soli dieci minuti. Infatti al 14’ è il numero dieci Carriero a sfruttare al meglio l’assist da calcio piazzato di capitan Manfreda mettendo alle spalle di Lobasso con un secco rasoterra. Insistono i padroni di casa con lo sgusciante Rinaldi che al 24’ e al 25’, tutto solo, viene fermato da due offside contestati dai locali e dal pubblico. Al 40’ una evidente e plateale spinta in area di Iovane ai danni di Rinaldi non è stata sanzionata, nonostante le richieste dei locali, dall’arbitro, che non ha avuto la stessa generosità avuta in avvìo di gara. Ad inizio di ripresa atellani subito vicino al gol, mentre gli ospiti al 12’ hanno mancato una grossa opportunità con Pisani che da pochi metri dalla porta locale ha mandato alle stelle. Al 31’ Romaniello M. protesta per un fallaccio su Caselle e si becca la seconda ammonizione e l’espulsione. Al 35’ Rinaldi fa gridare al gol ma la palla finisce di pochissimo fuori. In pieno recupero è poi arrivata l’espulsione per Caselle e Mastrodomenico, a conclusione di una gara piuttosto equilibrata. Michele Rizzo

1 4

U.S. BALVANO: Moretto, Cilibrizzi, Iacullo, Turturiello P., Simone , Notaro, De Leonardis , Pentangelo ( 19' st Turturiello D), Bovino M., Piegari, Lombardi (30'st Palladino). A disp.: Villani, Bovino C., Zarrillo, Turturiello C.. All. Turturiello P. A.S.D. AZZURRA TRICARICO: Penso, Laruccia, Scarfone, Pascazio, Chessa, Cannito, Proggi (12'st Lorusso ), Grassani F , Sparapano, Porfido, Bozzi. A disp: Pirdizio, Palasciano, Grassani D, Forella, Antini. All.:Abrescia. ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (Mekonen-Pescuma) RETI: 4' pt Bovino M. (B), 30' pt Bozzi (T), 40' st Pascazio (T), 42' st Bozzi (T), 44' st Lorusso (T). NOTE: ammoniti Grassani F. (T), Pentangelo (B), Bovino M. (B), Cilibrizzi( B), recupero 3+1 pubblico: 100 circa. L'AZZURRA Tricarico ritorna a vincere con una goleada sulla compagine di Mister Turturiello. La partita entra subito nel vivo e la prima azione importante non tarda ad arrivare, dopo soli quattro minuti dal fischio d'inizio, i padroni di casa passano in vantaggio grazie a Bovino M, che sfrutta al meglio una disattenzione della retroguardia ospite ed insacca in rete. Al 11' arriva la replica del Tricarico, Chessa da ottima po-

Per Bozzi del Tricarico un’altra doppietta

sizione calcia a fil di palo. Al 14' il Balvano sfrutta molto bene un corner e sfiora la rete con Piegari, nella ripartenza il Tricarico si rende pericoloso colpendo il palo, molto bravo Iacullo a liberare. Al 23' ancora il Tricarico che ci prova dalla distanza ma il tiro non impensierisce il portiere dei locali. Al 25' il Tricarico applica molto bene uno schema su una punizione dal limite ma il tiro si infrange sulla retroguardia Balvanese fin ora impeccabile. Al 30' parte da posizione molto dubbia Sparapano che mette in mezzo la palla che regala il pareggio agli ospiti grazie a Bozzi. Al 35' su punizione Sparapano di testa sfiora la traversa. Al 40' i locali si avvicinano di nuovo al goal ma Lombardi non intercetta il cross di Piegari. Al 44' ci prova ancora il Balvano che con Cilibrizzi sfiora il palo con un diagonale insidiosissimo. Le due squadre ritornano quindi negli spo-

gliatoi sul risultato di parità. Il Balvano ritorna in campo molto carico e al 12' con il solito Cilibrizzi sfiora il goal. A questo punto la partita si rende molto statica, a causa della giornata no della terna arbitrale. Al 26' il match si riaccende con Sparapano che va in rete, ma l'assistente annulla per fuorigioco. Il Tricarico ingrana la marcia e calcia numerose volte in porta senza trarne risultato. Al 40' il Balvano torna all'attacco, ma il Tricarico sfrutta bene il contropiede, dopo la conclusione di Grassani F. respinta dal portiere locale Pascazio di testa appoggia facilmente in rete. Al 42' un indecisione della retroguardia Balvanese permette a Bozzi di realizzare la sua doppietta e così portare il Tricarico sul punteggio di 3 a 1. Il Balvano si sbilancia in avanti e sull'ennesimo contropiede Lorusso sigla il 4 a 1 finale. l.b.


52

Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Risultati e classifica

17ª

Marcatori

B. Pleiade-Pescopagano N.D. Grottole-Bella

1-1

21’st Buono (G), 38’st Aliano (B)

Lagopesole-Montalbano 0-1 44’ pt Sergi

Moliterno-A. Scanzano

1-0

35’ st Lancellotti

R. Tolve-Viggiano

0-0

Santarcang.-Miglionico

1-2

2' pt Bitetti (S), 17' st e 21' st Tataranni (M)

Varisius-R. Irsina

1-1

5' pt Domenichiello (V), 38'pt Savino (RI)

Vitalba-Latronico

5-0

26’ pt, 5’ st, 43’ st e 46' st Di Bello, al 7' st Mancusi

Prossimo turno

18ª giornata 18/01/09 ore 14.30

A. Scanzano-Grottole Bella-Varisius Miglionico-Lagopesole Pescopagano-Santarcang. R. Irsina-B. Pleiade S. Montalbano-R. Tolve Viggiano-Latronico Vitalba-Moliterno

giornata

R. TOLVE VIGGIANO B. PLEIADE MIGLIONICO A. SCANZANO MOLITERNO BELLA R. IRSINA SANTARCANG. GROTTOLE VITALBA VARISIUS PESCOPAGANO LAGOPESOLE LATRONICO S. MONTALBANO

35 35 34 34 32 27 27 26 22 21 17 17 15 13 7 7

17 10 5

2 27 12 9

5

3

1 15 6

8

5

2

1 12 6 15 0

17 10 5

2 20 8

8

6

1

1 10 3

9

4

4

1 10 5 12 +2

16 10 4

2 25 10 8

4

3

1 11 4

8

6

1

1 14 6 15 +2

17 10 4

3 25 15 8

4

1

3 13 10 9

6

3

0 12 5 10 +1

17 9

5

3 22 7

8

7

1

0 15 0

9

2

4

3

7

17 8

3

6 25 16 9

7

2

0 19 5

8

1

1

6

6 11 9

-8

17 8

3

6 18 15 8

6

0

2

2

9

2

3

4 11 13 3

-6

17 7

5

5 26 21 8

4

3

1 16 9

9

3

2

4 10 12 5

-7

17 6

4

7 20 14 9

6

1

2 17 5

8

0

3

5

3

9

6 -13

17 5

6

6 16 18 9

3

3

3

8 10 8

2

3

3

8

8

-2 -14

17 4

5

8 22 21 8

2

3

3 11 8

9

2

2

5 11 13 1 -16

16 5

2

9 21 24 9

5

1

3 15 8

7

0

1

6

15 3

6

6 20 23 7

1

5

1 10 10 8

2

1

5 10 13 -3 -14

17 3

4 10 10 26 9

2

1

6

7 14 8

1

3

4

3 12 -16 -22

17 1

4 12 9 35 9

0

4

5

8 17 8

1

0

7

1 18 -26 -28

17 2

1 14 6 47 8

0

1

7

1 18 9

2

0

7

5 29 -41 -26

7

7 15 -1

6 16 -3 -17

11 Reti: Lambertini (Santarc.); Campisano (Viggiano) 9 reti: Rusciani (Borussia P.) 7 reti: Schettino (Borussia P.); Tataranni (Miglionico) 6 reti: Troiano (Bella); Molletta (Moliterno); Savino (R.Irsina); Gerardi (R.Tolve) 5 reti: Chiruzzi (3), Montemurro (A.Scanzano); Deceglie (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Ragone (R.Tolve); Bitetti (Santarc.); Bellomo (Varisius); Sanchirico (Viggiano); Di Bello (Vitalba) 4 reti: Prezioso F. (A.Scanzano); Di Tinco, Galeota (1) (Miglionico); Papangelo N. (1) (R.Irsina); Postiglione (1) (R.Tolve); Montelli (1) (Varisius); Tomasillo (Vitalba) 3 reti: Benedetto, Puppio (A.Scanzano); Campea, Scarnato (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gonnella (Pescopagano); Tolve (R.Tolve); Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Netti (Varisius); Mancusi, Verdecanna (Vitalba) 2 reti: Frabetti L., Laviola (A. Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Destino (Lagopesole); Cirigliano, Gatta (Moliterno); Lamorte, Lanza A., Tavarone, Zelante (Pescopagano); Addamiano, Cataldo, Potenza (R.Irsina); Armentano, Lospinuso (Santarc.); Bongermino, Matarrese (Varisius); Di Martino (Vitalba)

Termina a reti bianche il match clou della diciassettesima giornata tra le due battistrada

Tolve e Viggiano, un punto a testa I padroni di casa hanno sciupato l’occasione per l’allungo REAL TOLVE MOLITERNO

Il Real Irsina rimedia al Varisius in un primo tempo ricco di emozioni

0 0

Savino riagguanta Domenichiello

R.TOLVE: Villa, Palo, Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve, Benedetto, Ragone, Pietrafesa, Damiano (6' st Diana) A disp : Paradiso, Montesano, De Angelis, Rinaldi. All: Camelia VIGGIANO: Laurita, Casella (40' st Pandolfo), Stefani, Marchese, Sabia, Racina, Laneve (24'st Cauzillo), Piscopia, Campisano, Sanchirico, Salera. A Ddisp: Nigro, Marsicovetere, Cicchelli, Genovese, Siniscalchi. All: Villani ARBITRO: Santoro di Venosa (Martinese - Petrone) NOTE: terreno in pessime condizioni, spettatori 400 circa. Ammoniti per il Tolve: Diana, Greppo, Mazzacane, Santarsiero, Postiglione. Per il Viggiano: Racina, Marchese. TOLVE - Cambiano gli allenatori e i giocatori ma la maledizione degli scontri diretti in casa per il Tolve, sembra non dissolversi mai. Lo Scanzano, la stagione scorsa, il Borussia quest'anno, ed ora il Viaggiano hanno portato via dal San Rocco punti pesanti. Partita non bella con il primo tempo nel quale il Tolve è sembrato essere più squadra e con il Viggiano a basare il gioco sulle invenzioni di Campisano. Nella ripresa si sono invertiti i ruoli con gli ospiti più quadrati a coprire ogni zona del campo ed il Tolve a cercare di sfondare il fortino. Se uno più uno fa due, il risultato finale si può definire giusto. Continua così la serie positiva della squadra della Val d'Agri (nove risultati utili n.d.c.) e quella di mister Camelia con tre vittorie ed un pari. Questa la cronaca: al 6' azione del Tolve con Ragone a concludere in diagonale e Laurita a respingere a pugni chiusi. Ci prova Pietrafesa al 10' su punizione ma sono ancora i pugni di Laurita a dire di no . È Piscopia al 13' a concludere debolmente tra le braccia di Villa. Al 39' cross di Salera e conclusione finale di Campisano. Passano due minuti e Tolve crossa in area con Benedetto che

VARISIUS REAL IRSINA

Il tecnico Camelia

tenta di anticipare tutti sul primo palo ma la sua conclusione finisce sull'esterno della rete. Al 46' punizione alle stelle di Sanchirico. Finisce qui il primo tempo. Al 9' della ripresa Benedetto a colpo sicuro si vede deviare in corner la conclusione. Sul cross seguente è Postiglione a far salire in cielo Tolve che di testa conclude incredibilmente sopra la traversa. Ammonizioni in serie per il Tolve dovute anche ad interpretazioni discutibili del direttore di gara. Al 21' ci riprova Sanchirico su punizione ma Villa in due tempi libera l'area. Al 34' bello scambio tra Postiglione e Pietrafesa con quest'ultimo a concludere con il contagiri di poco sopra l'incrocio dei pali. Al 47' assistiamo all'azione più bella della gara con Benedetto che con un gran colpo di tacco serve Pietrafesa sul dischetto del rigore, una pozzanghera frena la palla e la sua conclusione viene respinta da un difensore. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

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VARISIUS: Stella, Parente, Caldaralo, Festa, Mancini, Netti, Matera Marcosano, De Bellis, Lozitiello (21' st Armaiuoli), Bellomo (26' st Di Lena), Domenichiello. A disp: Di Pierro, Nocco, Miglio, Miriello, Galeota. All Tucci REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano, Potenza, Santangelo, De Biasi, Cataldo, Graziadei (33' st Cataldi), Papangelo (45' st Magro), Palo, Savino. A disp: Carlucci, Chiarappa, Masiello, Gurrado, Rizzi. All. Rizzi ARBITRO: Di Noia di Potenza (Sofia e Lasala) RETI: 5' pt Domenichiello (V), 38'pt Savino (RI) NOTE: ammoniti: De Bellis (V), Potenza (RI), Addamiano (RI), Savino (RI), Papangelo (RI). infortunio allo scadere di tempo per Di Lena, forte contusione al costato. MATERA - Pareggio tra le due formazioni con gol tutti nel primo tempo, come nella gara di andata. Gran primo tempo dei materani che sbagliano troppo e poi sono puniti da Savino con l'unico tiro per gli ospiti. Nella ripresa molto meglio il Real Irsina per quasi mezz'ora, bravo Stella a salvare il pari, poi nel finale solo Varisius con gol annullato a Domenichiello per il tocco sulla linea di porta di Di Lena. Il Varisius parte bene, nonostante le tante assenze, in avanti all'ultimo momento mister Tucci getta nella mischia l'esordiente Domenichiello, che ripaga della fiducia con un ottima prestazione e con il gol. Gran prima frazione dei nero verdi, che già nella prima azione vanno in vantaggio con il bomber della Juniores Domenichiello, bravo a liberarsi di Santangelo a controllare la palla servita da Festa e con un preciso pallonetto supera il

Domenichiello del Varisius

portiere in uscita. Grande gioia per l'esordio del giovane attaccante, che quest'oggi sfodera una prestazione da campione. Al 12' e 15' due punizioni la prima di Bellomo e la seconda di Festa mettono in apprensione la retroguardia avversaria e Lolaico deve fare gli straordinari per non capitolare nuovamente. Al 16' Varisius vicino al raddoppi, Domenichiello difende palla e supera di slancio Santangelo, Lolaico è costretto ad uscire fuori area , serve Lozitiello che cerca di raddoppiare con un pallonetto ma la palla scheggia la traversa, per la disperazione dei locali. Passato il pericolo, il Real Irsina cerca di reagire, ma il centrocampo materano gioca meglio e diverse sono le scorribande dei laterali che mettono sempre in difficoltà la retroguardia ospite. Al 30' buona azione in area di Domenichiello che supera il diretto avversario e dal fondo serve Bellomo che non ha la prontezza di tirare a rete, quando lo fa la palla è deviata in angolo. Al 33' ancora Domenichiello va vicino alla doppietta personale ma il colpo di testa su cross di Matera Marcosano è troppo angolato, e la palla va fuo-

ri. Allo scadere palla persa a centrocampo, sull'esterno se ne va Graziadei, che serve orizzontalmente Savino, stop e tiro a giro che supera l'incolpevole Stella. Termina così la prima frazione con molto rammarico per il Varisius per le tante occasioni buttate alle ortiche. Nella seconda parte di gioco, il real Irsina si dispone meglio e pressa di più Bellomo, che va in difficoltà, il centrocampo è preso dagli ospiti ed i pericoli per Stella aumentano. Al 5' Palo ha una buona occasione appena entrato in area, ma il portiere respinge con i piedi il tiro rasoterra. Passano pochi minuti e stella si ripete sul tiro da posizione defilata di Savino. Al 12' si rivede il Varisius, con Bellomo servito da Matera Marcosano, ma da buona posizione tira troppo alto. Al 13' gran pericolo per i locali, batti e ribatti davanti a Stella con tiro finale alle stelle di Papangelo. Al 20' si rivede la manovra dei nero verdi, Armaiuoli serve Domenichiello che solo davanti al portiere, arriva in ritardo facilitando il suo intervento. Al 30' sempre Armaiuoli salta il portiere in uscita, mette la palla al centro, ma la stessa è respinta in angolo. Passa un minuto Armaiuoli in acrobazia supera due avversari, ma il tiro è impreciso e la palla va alta. De Bellis crossa forte al centro, interviene maldestramente De Biasi che sfiora l'autorete. Allo scadere la più grande occasione per ottenere la vittoria, Domenichiello servito in area solo davanti al portiere tira nell'angolo opposto, ma prima che la palla varchi la linea ingenuo tocco di Dilena in dubbia posizione di fuori gioco, e rete annullata. Con quest'episodio si chiude la contesa lasciando un grande amaro in bocca ai ragazzi di Matera, che avrebbero meritato la vittoria con un po' di fortuna in più, ma il Real Irsina non ha rubato nulla. p.l.


Sport 53 Mattatore della giornata Di Bello con quattro gol, poi chiude il conto Mancusi Lunedì 12 gennaio 2009

Vitalba abbatte il Latronico Per i locali ottima vittoria in chiave salvezza VITALBA LATRONICO

5 0

VITALBA: Tomasulo, Verdecanna, Perriello, Rinaldi, Colucci, Mecca D.A., Tomasillo, Mecca A., Mancusi , Beneduce, Di Bello. A disp: Romaniello, Telesca C., Di Martino, Parisi, Mecca Ang., Gerardi, Telesca A. All. La Capra LATRONICO: Propato, Pansardi, Viola, Messuti, Cozza, Cavallo, Forestiero, Lattuga, Genovese, Lorito, Cantisani. A disp: Protano, Labanca, Mitidieri. All. Rossi ARBITRO: Cauzillo da Potenza (Guida e Paolillo) RETI: 26’ pt, 5’ st, 43’ st e 46' st Di Bello, al 7' st Mancusi NOTE: terreno in pessime condizioni. Spettatori circa 100. Ammoniti: Perriello e Viola POKERISSIMO del Vitalba e poker di Salvatore Di Bello, che nonostante qualche acciacco è ancora l'uomo che in questa categoria può fare la differenza. I ragazzi di mister La Ca-

Mister La Capra

pra nella rifinitura di fine settimana, avevano promesso una grande partita e questa volta sono stati di parola, disputando una gara accorta su un terreno insidiosissimo e con un portiere, Propato, che nonostante il passivo è da annoverare tra i migliori di questa categoria. Cronaca: Come abbiamo

accennato in premessa, la partita si è giocata su un campo al limite della praticabilità, per la quale la manovra delle due squadre né ha risentito, soprattutto nella fase di verticalizzazione del giuoco; pertanto in queste condizioni, la partita si sbocca solo su calcio piazzato. Infatti al 26' su tocco di Mecca A., Di Bello lascia partire un bolide che si infila nel sette dell'incolpevole Propato. Aperta la partita il Vitalba con i due esterni Tomasillo e Mancusi hanno cominciato a produrre una infinità di occasioni. Al 34' è Tomasillo, che viene rimpallato a botta sicura da Pansardi, due minuti più tardi è Mancusi con un tiro in diagonale che finisce alto di un soffio, un minuto più tardi si presenta solo davanti al portiere ospite Benedice, che gli spara addosso, ribattuta di Di Bello e salvataggio sulla linea di Pansardi. Nella ripresa il pallino del gioco è sempre del Vitalba che nel giro di pochi minuti mette al sicuro il risultato. Al 5' è ancora Di Bello che

lanciato in profondità da Colucci, anticipa il portiere ed insacca a porta vuota. Al 7 è Mancusi a mettere il sigillo sulla partita appoggiando in rete una respinta di Propato, ancora su Di Bello. Messo al sicuro il risultatola partita scade di tono e comincia la girandola delle sostituzioni. Sul finire della partita è ancora Di Bello a segnare una doppietta, la prima su semirovesciata dal discetto del rigore , su assist di Rinaldi, il secondo con un delizioso pallonetto da posizione defilata. A nostro parere la partita del Vitalba ha rispecchiato, per mole e qualità di gioco quella della prima parte del campionato, con la differenza che con un bomber di razza come Di Bello viene tutto più facile. Migliori in campo: per il Vitalba oltre a Di Bello, da citare le scorribbande di Tomasillo, a cui è mancato solo il gol, e quella in cabina di regia di capitan Colucci, per il Latronico Propato su tutti. Gianmarco Grieco sport@luedi.it

Brutta frenata dello Scanzano di Calone sul campo del Moliterno

Lancellotti fa felice Vignati Acuto decisivo a dieci minuti dal triplice fischio MOLITERNO SCANZANO

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MOLITERNO: Fittipaldi, Fruguglietti, Cirigliano, La Salvia, Petroccelli, Mastrangelo, Fratantuono, Lancellotti, Aresta, Sanchirico, Molletta (42'stTempone). A disp: Lanzolla, Albano, Sico, Crisci, Fittipaldi, Milano. All. Vignati. A. SCANZANO: Di Stefano, Gallitelli, Frabetti.R, Frabetti. L (1'stDe Caro), Romano, Chiruzzi, Parisi, Corleto, Montemurro, Salerno (37' st Puppio), Benedetto. A disp: Schirone, Laviola, Prezioso, Carone, Cecere. All. Calone. ARBITRO: Castello di Potenza (AlagiaSalvia) RETE: 35’ st Lancellotti MOLITERNO - Vittoria di misura dei padroni di casa i quali riaprono i giochi nel-

la loro corsa ai play-off. Un successo meritato che arriva come toccasana su un'avversaria temibile almeno sulla carta per la sua quarta posizione in classifica. Il Moliterno si è presentato in campo con uno schieramento avanzato nettamente inedito per un incontro casalingo. Assente il redditizio Albini, l'allenatore Vignati arretrava sulla trequarti la posizione di Sanchirico (che risultava poi fortemente redditizio per le sgroppate estrose di Molletta), mentre alla punta centrale Aresta affiancava il risolutivo Lancellotti. Scelte tattiche indovinate che solo nel secondo tempo hanno fruttificato. Per oltre venti minuti praticamente zero le azioni pericolose su entrambi i fronti. Alla mezzora si vedeva all'opera Molletta che pennellava un traversone per Aresta il cui colpo di testa si spegneva fuori porta. La prima metà di gioco si chiudeva senza nessun altro pe-

ricolo per i portieri. Di tutt'altro andazzo la ripresa. Dalle parti di Fittipaldi lo Scanzano cercava di farsi insidioso al 10' con Gallitelli, ma il suo tentativo risultava debole. Qualche minuto dopo si ripresentava alla ribalta ancora Molletta, il portiere si dimostrava prontissimo nel mandare la sfera verso il calcio della bandierina. Nei minuti successivi era il Moliterno a condurre ancora la direzione della gara. Subito un fallo, Molletta dai venticinque metri colpiva con determinazione, nel batti e ribatti che si generava ad appena ad un palmo dalla linea bianca della porta Lancellotti si ritrovava la palla da mettere in rete. A questo punto il match poteva dichiararsi già chiuso, ma arrivava l'ultimo brivido per opera del piccolo Salerno che con una staffilata insidiava Fittipaldi che salvava la vittoria Domenico Mastrangelo sport@luedi.it

La rete di Rocco Sergi regala un sorriso al team materano

Santarcangiolese ko in casa

Super Tataranni e il Miglionico vola SANTARC. MIGLIONICO

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SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Gariuolo, La Canna, Agata (43'st Martorano), Lospinuso, Gallitelli, Aurelio (18'st Montano) , Casalingo (36' st Gallo), Bitetti, Carriero, Armentano, Colella, Di Taranto, Dora, La Vecchia. All. Amendolara MIGLIONICO: Capozzi, Battilomo, Menzella, Giordano, Daria , Galeota, Battilomo (8'st Corleto), Salluce, Deceglie, Tataranni, Fattore (1' st Di Tinco) , Lobefaro, Resta, Giampetruzzi, Scandiffio, Grande. All. Paterino RETI: 2' pt Bitetti, 17' st e 21' st Tataranni NOTE: Ammoniti: 7' st Agata, 30' st Galeota, 48' st Giordano. Espulsi: 22' st Battilomo ARBITRO: Carretta di Venosa (Ferrara - Granieri) UNA SCONFITTA che non piace ai tifosi della santarcangiolese. Siamo al 21 minuto del secondo tempo quando in campo si decide la partita. Non è una punizione, né un rigore, in area santarcangiolese non vi è nessun giocatore, solo lui il portiere. Tataranni tira in porta, nessuno crede alla possibilità del goal, anzi i giocatori si girano affrettandosi a riconquistare terreno per l'ipotetica rimessa della Santarcangiolese, eppure il destino beffardo e una papera del portiere vedono la palla finire in rete, di fianco al palo destro. Per gli ospiti è il momento del raddoppio, e per i padroni di casa la lenta discesa verso una completa demoralizzazione. Ma cerchiamo di ripercorrere le tappe della partita. Un avvio straordinario per la Santarcangiolese che al secondo minuto di gioco, su punizione di Bitetti si porta in vantaggio sugli avver-

Il match - winner Tataranni

sari. L'entusiasmo perdura e si sfiora il raddoppio intorno al 20 minuto di gioco. Entrambe le formazioni cercano la rete ma il primo tempo si chiude sul risultato iniziale. La ripresa vede un Miglionico più attento, la squadra, da sempre abile alle vittorie in trasferta, spinge per recuperare lo svantaggio e, finalmente, su passaggio di Salluce, Tataranni segna la prima rete. Il gioco riprende e, a distanza di soli 4 minuti, la partita muta faccia. Il Miglionico passa in vantaggio ma resta in dieci, a seguito dell'espulsione di Battilomo. La Santarcangiolese non riesce a dominare, nonostante il predominio numerico rare sono le azioni che giungono in area avversaria. Gli ultimi cinque minuti vedono qualche slancio dei padroni di casa che al 41 minuto sfiorano il palo destro della porta con un tiro di Armentano e sul fischio finale su calcio d'angolo di Bitetti, Dora butta nelle mani del portiere l'ultima occasione di pareggio. Francesca Gresia sport@luedi.it

Per i locali apre le danze Buono, poi il Bella rimedia con Aliano

Montalbano espugna Lagopesole Grottole, buon pari interno LAGOPESOLE MONTALBANO

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LAGOPESOLE: Sabia, Lorusso, Pace, Valentini, Coviello T, Verrastro, Anaclerio, mecca D, Romaniello, Colangelo, Gerardi. All: Stenta MONTALBANO: Bellino, Gorgoglione, Sergi E., Bisignano, Sergi, De Francesco, Stucci, Nuzzi, Sergi R, Montervino. All. Diazenna ARBITRO: Capolupo di Matera (Franciosa e Picerno) NOTE: espulsi Gerardi e Mecca, Sergi S, Lapiscopia IL MONTALBANO espugna il campo del Lagopesole. A sancire l’importante vittoria per i ragazzi allenati da Diazenna è stato il gol di Rocco Sergi allo scadere della prima frazione di gioco. A fine gara evidente è stata la soddisfazione dei dirigenti materani così come la delusione da parte di quelli potentini. «E’ stata una partita diffi-

cile da raccontare - spiega il mister del Lagopesole, Stenta. Abbiamo avuto otto occasioni da gol clamorose che i nostri attaccanti non hanno saputo sfruttare a dovere. Il Montalbano su l’unica azione pericolosa ha segnato. E’ una sconfitta pesante per come la squadra si è espressa nei novanta minuti. I ragazzi hanno aggredito il Lagopesole per l’intera gara, peccato. Oggi (ieri, ndr) si può bocciare solo il risultato e non la prestazione». Ottimo è stato l’esordio dei nuovi innesti, Anaclerio e Valentini che hanno dato qualità al gioco. «Peccato per le diverse occasioni sprecate da Donato Gerardi, Romaniello e Russo, la fortuna non ci ha voluto bene - continua Stenta. Nel finale Mecca è andato vicino al gol ma il portiere ospite ha fatto una buona parata. Sulla respinta Destino non è fstato ortunato colpen-

do il palo, successivamente Lorusso la traversa. Potevamo tranquillamente vincere quatto - cinque a zero». Grande soddisfazione in casa materana per una vittoria che mancava da diverso tempo e che porta una ventata di ottimismo e tre punti importanti. «E’ stata una partita combattuta - spiega Franco Galeazzo. I ragazzi sono stati spinti dalla grande determinazione e voglia di portare a casa l’intera posta in palio e ci sono riusciti guadagnando tre punti importanti. La società e i giocatori dedicano la vittoria ad un tifoso storico del Montalbano, Maurizio Marcorella, scomparso la settimana scorsa». Da segnalare le quattro espulsioni sancite per scorrettezze dall’arbitro Capolupo di Matera; Gerardi e Mecca per il Lagopesole e Sergi S e L’Episcopia per il Montalbano. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

GROTTOLE BELLA

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GROTTOLE: Zaccaro, Amodio, Trapanaro, Buono (40’ st Perrino), Novello, Allegretti, D’alessandro (15’ st Alfarano), Paladino, De Giacomo (1’ st Di Pede), Prisco, Puntillo. A disp: Di Brizio, Acito, Guerrieri, Biscaglia. All: D’Ascanio. BELLA: Uva, Naruggi, Glubizzi, Troiano G., Remollino (35’ st Aliano), Parisi, Errichetti, Vitiello (30’ st Angrisani), Ricigliano, Troiano D., Tummillo. A disp: Masiello, Zampino. All: Del Pino. ARBITRO: Russo di Bernalda (Armandi – Bonavoglia) RETI: 21’st Buono, 38’st Aliano. NOTE: Giornata uggiosa, terreno in discrete condizioni, centocinquanta spettatori circa. Ammoniti: Puntillo, Parisi. Espulsi: 35’st Di Pede. Angoli:9-7 per il Grottole. Recuperi:1’ e 3’. GROTTOLE – Finisce la serie di risultati negativi per il Grottole che, però, lascia gratuitamente al Bella un punto importante in chiave salvezza. Il Grottole inizia ad attaccare dal 1’ e mostra, quindi, la sete di vittoria che non arriva ormai da un mese e mezzo. Il primo affondo è infatti di Prisco che, dopo un doppio scambio sulla sinistra con Pala-

dino e Buono, riesce solo ad ottenere un calcio d’angolo. Passano solo pochi minuti e i locali si rendono nuovamente pericolosi con De Giacomo e Puntillo ma entrambi non riescono a sfondare per vie centrali. Il Bella cerca di ripartire in contropiede con Vitiello e Ricigliano ma la retroguardia biancazzurra è ben piazzata; al 20’ Troiano D. si rende pericoloso con una punizione dal limite ma Zaccaro respinge. La partita è combattuta e intensa ma è ancora il Grottole che imposta il gioco ed arriva più volte sul fondo anche con i due terzini Amodio e D’Alessandro. Alla mezz’ora Prisco mette al centro un ottimo traversone che Puntillo devia debolmente di testa tra le braccia di Uva. Gli ospiti prendono metri e guadagnano diversi calci d’angolo e punizioni senza rendersi pericolosi. Nella ripresa il gioco è caratterizzato dal campo pesante ma la gara è comunque ricca. Come nel primo tempo i locali, guidati dal metodista Paladino, attaccano più volte da entrambi i fronti: prima Puntillo non riesce a sfruttare un traversone di Di Pede e, nell’zione successiva, Buono fa centro dopo uno scambio al limite dell’aria con Prisco. Dopo il gol il Grottole si culla ed il Bella, che schiera quattro attaccanti, cerca il pareggio con tiri da fuori. Al 35’, però, Di Pede si fa espellere per un inutile fallo di reazione nell’aria avversaria e,in superiorità numerica, il Bella pareggia con Aliano.


54

Sport

Lunedì 12 gennaio 2009

Risultati e classifica Abriola-S. Angelo

4-1

Barrata-Savoia

1-1

Fst Rionero-S. Cataldo

3-0

Pantano-P. 3 Fontane

1-2

Possidente-Pietragalla

0-3

R.Montemil.-Bln Pignola N.D. Ruvo-Futura Pz

2-1

S. Chirico N.-Albatros

Prossimo turno

N.D.

17ª giornata 18/01/09 ore 14.30

Albatros-Fst Rionero Bln Pignola-Pantano Futura Pz-S. Chirico N. P. 3 Fontane-Abriola Pietragalla-Barrata S. Angelo-Possidente S. Cataldo-R. Montemilone Savoia-Ruvo

16ª giornata

PIETRAGALLA BLN PIGNOLA P. 3 FONTANE SAVOIA ALBATROS RUVO S. CHIRICO N. FST RIONERO S. ANGELO POSSIDENTE R. MONTEMILONE PANTANO ABRIOLA FUTURA PZ BARRATA S. CATALDO

42 39 29 29 25 25 23 22 20 19 18 16 15 9 9 8

16 13 3

0 43 7

8

7

1

0 26 4

8

6

2

0 17 3 36 +10

15 12 3

0 32 14 7

6

1

0 16 6

8

6

2

0 16 8 18 +10

16 9

2

5 27 20 8

4

1

3 13 10 8

5

1

2 14 10 7

-5

16 8

5

3 27 22 8

7

1

0 19 6

8

1

4

3

8 16 5

-3

15 7

4

4 36 26 8

6

1

1 30 15 7

1

3

3

6 11 10 -6

16 8

1

7 30 22 8

5

1

2 19 10 8

3

0

5 11 12 8

15 6

5

4 30 19 7

3

2

2 12 6

8

3

3

2 18 13 11 -6

16 5

7

4 27 19 8

3

4

1 14 5

8

2

3

3 13 14 8 -10

16 6

2

8 22 31 8

5

1

2 16 14 8

1

1

6

16 4

7

5 21 28 8

2

4

2

9 11 8

2

3

3 12 17 -7 -13

15 4

6

5 17 19 7

4

2

1

9

8

0

4

4

8 14 -2 -11

16 4

4

8 25 32 9

3

3

3 21 16 7

1

1

5

4 16 -7 -18

16 4

3

9 22 35 8

4

2

2 13 9

8

0

1

7

9 26 -13 -17

16 2

3 11 17 29 8

1

2

5

9 14 8

1

1

6

8 15 -12 -23

16 2

3 11 15 36 8

2

2

4

6 11 8

0

1

7

9 25 -21 -23

16 2

2 12 12 40 8

1

2

5

7 18 8

1

0

7

5 22 -28 -24

5

-5

6 17 -9 -12

Abriola a valanga

Si scatena Petraglia Tripletta

Risultati e classifica

ABRIOLA 4 SANT'ANGELO 1 ABRIOLA: Calzaretta, De Stefano N., D'Elia, Larocca M., Sarli G. (38' st Vaglio), Bochicchio, Larocca V. (41' st De Stefano P.), Sarli D., Volpe, Petraglia, Lorenzino (46' st Fellone). A disp.: nessuno. All.: Ramaglia. SANT'ANGELO AVIGLIANO: Guglielmi, Sabia, Margiotta, Genovese, Rofrano, Pace P., Pisani, Romano (1' st Petilli), Aiuola (38' st Lucia), Pace A., Lavinia. A disp.: Marino. All.: Petilli. ARBITRO: Viggiano di Bernalda. RETI: 22' pt, 43' pt, 35' st (rig.) Petraglia (A), 28' pt Sarli D. (A), 29' st Aiuola (SA). NOTE: giornata invernale. Campo pesante. Espulso: 34' st De Stefano N. (A) per doppia ammonizione. Ammoniti: De Stefano N., Lorenzino (A), Lavinia, Aiuola, Petilli (SA). Spettatori: 20 circa. Angoli: 3-1 per l'Abriola. Recupero: 3' pt, 4' st. ABRIOLA - Le tre “perle” del solito Petraglia e la rete di Sarli D. hanno trafitto pesantemente il Sant'Angelo Avigliano. Il poker finale ha regalato all'Abriola il primo sorriso nel girone di ritorno. Ora la compagine di mister Gino Ramaglia guarda al futuro con discreto ottimismo. Per la quarta volta nel corso di questa stagione, l'Abriola ha fatto suo un delicato scontro-salvezza per mantenere saldamente i piedi in Prima Categoria. Le due squadre, largamente rimaneggiate, hanno dato vita ad una bella gara. Gli ospiti del comprensorio aviglianese non hanno approfittato dei primi quindici minuti di sbandamento dei locali biancazzurri. Infatti, la retroguardia di casa ha commesso numero-

se sbavature in avvio, concedendo infruttuosi contropiedi a Genovese, Aiuola e Lavinia. Al quarto d'ora l'attaccante ospite Aiuola elude in area la marcatura di due difensori abriolani e si fa chiudere lo specchio della porta da Calzaretta. Ma che errore! Al 20', l'Abriola comincia a prendere il sopravvento: Lorenzino anticipa Guglielmi di testa e spedisce la palla di poco sul fondo (assist dalla destra di D'Elia). Al 22' il primo tiro dalla bandierina dei padroni di casa risulta decisivo per il vantaggio. Dopo una serie di rimpalli nell'area aviglianese, infatti, Petraglia incorna per l'1-0. Sarli D. raddoppia qualche istante più tardi dopo un lungo batti e ribatti (28'). L'Abriola vuole chiudere i conti già nella prima frazione di gioco e ci riesce al 43' con un comodo diagonale di Petraglia su tocco delizioso di Larocca V., lanciato dalla zona nevralgica del campo. Nella ripresa, tra gli ospiti, entra in campo l'allenatore-giocatore Petilli che, al 10', ci prova con una bella rovesciata, ma Calzaretta si salva miracolosamente. Prima della mezzora, il numero uno potentino non può nulla sul rasoterra in area di Aiuola (29'). Dopo una manciata di minuti, l'Abriola mette a segno addirittura il poker. Lo sgusciante Lorenzino viene steso nell'area avversaria e Petraglia trasforma dal dischetto per il suo personalissimo hattrick (35'). Nel finale, la squadra di Ramaglia resta in inferiorità numerica per il doppio giallo sventolato dal direttore di gara a De Stefano N., mentre nel Sant'Angelo fa il suo ingresso in campo il quasi sessantenne Lucia. Donato Pavese sport@luedi.it

S. LAGONEGRO ROTONDELLA MONTESCAGL. A. TURSI I.F.VALSINNI SALANDRA ROCCANOVA SATRIANO BERNALDA V. D`AGRI PATERNICUM I. BURGENTIA POMARICO SIRINOMERCURE TRAMUTOLESE L. RIGAMONTI

16ª giornata 38 35 33 31 25 23 21 21 20 20 20 18 17 12 8 4

16 11 5

0 38 11 8

8

0

0 22 4

8

3

5

0 16 7 27 +6

16 10 5

1 33 15 8

6

2

0 22 10 8

4

3

1 11 5 18 +3

16 10 3

3 47 20 8

6

1

1 28 5

8

4

2

2 19 15 27 +1

16 9

4

3 25 12 8

5

2

1 14 5

8

4

2

2 11 7 13 -1

16 7

4

5 20 22 8

3

3

2

8 11 8

4

1

3 12 11 -2 -7

16 6

5

5 20 18 8

4

3

1 14 4

8

2

2

4

6 14 2

16 5

6

5 27 19 8

3

3

2 18 8

8

2

3

3

9 11 8 -11

16 5

6

5 21 17 8

4

3

1 17 8

8

1

3

4

4

16 5

5

6 24 22 8

4

3

1 15 6

8

1

2

5

9 16 2 -12

16 5

5

6 23 21 8

3

1

4 15 12 8

2

4

2

8

16 5

5

6 17 22 8

3

5

0 12 6

8

2

0

6

5 16 -5 -12

15 4

6

5 16 24 8

4

3

1 11 9

7

0

3

4

5 15 -8 -8

15 5

2

8 14 24 7

4

1

2

8

1

1

6

5 19 -10 -4

16 2

6

8 25 46 7

1

3

3 12 16 9

1

3

5 13 30 -21 -18

16 2

2 12 14 35 9

2

2

5 10 15 7

0

0

7

4 20 -21 -26

16 1

1 14 8 44 8

1

0

7

0

1

7

2 29 -36 -28

9

5

6 15 8

9 9

-9

4 -11 2 -12

A. Tursi-Bernalda

2-0

I.F.Valsinni-V. d`Agri

2-0

Montescagl.-Sirinomerc. 8-1 Paternicum-Salandra

1-1

Pomarico-I. Burgentia

N.D.

Roccanova-S. Lagonegro 0-0 Satriano-L. Rigamonti

5-0

Tramutolese-Rotondella 0-3

Prossimo turno

17ª giornata 18/01/09 ore 14.30

Bernalda-Paternicum I. Burgentia-Satriano L. Rigamonti-I.F.Valsinni Rotondella-A. Tursi S. Lagonegro-Montescaglioso Salandra-Pomarico Sirinomercure-Tramutolese V. d`Agri-Roccanova

L’anticipo del sabato a Potenza finisce 1-1 con le reti di Tancredi e Soldo

Il Barrata ridimensiona il Savoia BARRATA SAVOIA

1 1

BARRATA: Di Lillo, Santoro (Accetta), Coluzzi, Dapoto, Zaccagnino, Margiotta, Romano, Corallo, Rinaldi, Infantino, Soldo. A disp: Costini, Sibilani, Scavone. All: Telesca SAVOIA: Zoppi, Parrella, Laviano, Gigliello, Caggianese G., Losasso (Spera), Letterelli, Ceccia (Caggianese R.), Tancredi (Marino), Caivano, Romano. A disp: Benedetto, Mastroberti, All: Pagano ARBITRO: Autieri A.-Moliterno RETI: 38' Tancredi (S), 71' Soldo (B) NOTE: Ammoniti: Dapoto (B),Caggianese G.,Tancredi,Laviano,Parrella (espulso-doppia ammonizione)

(S). Angoli: 5 (B). Spettatori: 40 POTENZA- Il Savoia esce ridimensionato ma non perde contro un Barrata determinato che ha condotto l'incontro alla ricerca del successo pieno. I padroni di casa cercano subito di sfondare il muro eretto dagli avversari con un tentativo di Infantino terminato alto. Risponde Caggianese G. che gira un suggerimento di Letterelli alto sulla traversa. 20' Il Barrata con Infantino-Soldo-Romano calcia una punizione con Corallo per Dapoto che mette alto. 28' calcione di Romano del Savoia su Santoro, la punizione battuta da Corallo che scambia con Dapoto finisce al lato. 35' Infantino lanciato sulla destra salta Caggianese G. che senza

complimenti lo stende. L'ennesima punizione calciata da Corallo è deviata in angolo da Zoppi che si ripete negando il vantaggio al Barrata deviando sulla traversa la conclusione sotto misura di Rinaldi. La pressione del Barrata è costante. La mole di gioco sviluppata chiude nella propria meta campo gli ospiti che non riescono a superare la trequarti controllando la partita di rimessa. 38' un'azione sporadica di contropiede condotta sulla sinistra da Tancredi che riceve un allettante suggerimento. La sfera piomba in area frenata da una pozzanghera trovando l'indecisione all'uscita di Di Lillo che viene trafitto da un preciso pallonetto. 44' Zoppi para un traversone di Romano. Si riprende con una punizione di Infantino pa-

rata nuovamente da Zoppi che interviene anche su Dapoto che in area subisce un fallo non rilevato dal sig. Autieri. Sempre il Barrata con Corallo e Infantino ma l'attento Zoppi non si fa sorprendere. La musica non cambia fino al 71'. Soldo servito da Infantino entra in area dribbla il numero 1 ospite, deposita la sfera alle sue spalle è riporta in parità l'incontro. 73' il palo e la bravura di Laviano che salva sulla linea di porta il raddoppio per il Barrata. 77' Romano del Savoia conclude da fuori area ma trova Di Lillo pronto alla parata. 83' Dapoto potrebbe servire il libero Accetta. Rischia sul finire il Savoia per un contrasto in area ai danni di Soldo. Leonardo Martino sport@luedi.it


Sport 55 Ottima tattica adottata dal Salandra che imbriglia l’avversario Lunedì 12 gennaio 2009

Miraglia-Petrone: è pari Il Paternicum fallisce il poker di vittorie S.C. PATERNICUM POL. SALANDRA

1 1

Tanta attesa ma solo un pari a reti bianche

S.C. PATERNICUM: Pisano, Giordano, Bove, Mazzei, Riso, Coviello, Lomanto, Petrone, Votta, Blasi (49' Rita), Barbella (56' Marsicovetere). A disp.: Molina, Laino, Bitetti. All.: Caso. POL. SALANDRA: Saponara, Luongo, Pantone, Valluzzi (32' Castellano D.), Venezia, Carbone, Castellano R., Miraglia (92' Lisanti), Zizzania, Visceglia, Angelastro (91' Potenza). Dir. acc.: Terranova. ARBITRO: Fornelli di Venosa RETI: 4' Miraglia (S), 20' Petrone (P). NOTE: Ammoniti: Coviello, Rita (P); Pantone, Castellano R. (S). Espulsi: Castellano R. (S) al 40' per doppia ammonizione. Calci d'angolo: 4-1 per il Paternicum. Recupero: pt 2', st 4'. PATERNO - Si ferma a tre il numero di vittorie consecutive del Paternicum che tuttavia continua ad essere imbattuto tra le mura amiche. La partita ha visto un monologo dei padroni di casa che, a più riprese, hanno deliziato il pubblico amico con un ottimo palleggio manovrato e con gradevoli fraseggi palla a terra. Il Salandra, dal canto suo, ha pensato esclusivamente a non fare giocare l'avversario, a far scorrere le lancette con sistematiche perdite di tempo ed a distruggere più che a costruire gioco. Protagonista assoluto della gara l'estremo difensore ospite, Saponare, che ha salvato letteralmente la propria porta in svariate occasioni. Pronti via gli ospiti trovano il vantaggio con Miraglia che, scattato in posizione dubbia, si invola verso la porta e trafigge Pisano (4'). I ragazzi di Caso reagiscono subito e pervengono al pareggio con Petrone che imbeccato da Votta controlla pregevolmente la palla e supera Saponara con un tocco morbido (20'). Al 23' spumeggian-

ROCCANOVA LAGONEGRO

ROCCANOVA: Bellitto,Di Sario,Loponte,Malaspina V,De risi,Bianculli,Fortunato,Fortuna,Pesce,Borneo,Castronuovo.A Disp:Arleo,D'alessandri. All:Infantino LAGONEGRO: Armando,Borreca,D'agostino,Rocco,Falabella,Ciuffo,Carlomagno;Rocco,Pugliese,Lardo,Mangariello. All:Oliva

Giordano e Votta del Paternicum

te gioco a due tra Votta e Petrone con conclusione dai 20 metri di quest'ultimo di poco fuori. Il Salandra latita in fase offensiva ed il Paternicum lo schiaccia nella propria area. Al 42' Saponara respinge di pugno una conclusione mancine del solito, ispiratissimo Petrone. Dopo soli 2' della ripresa Blasi, per i padroni di casa, converge dalla sinistra ma il suo tiro trova solo l'esterno della rete. Il Salandra prova ad uscire dal guscio e si rende pericoloso con una conclusione imprecisa di Miraglia (50'). E'solo un episodio perché gli uomini di Caso conti-

nuano ad assediare l'area avversaria. Al 57' manovra tutta di prima del Paternicum con Mazzei che verticalizza alla perfezione per Votta ma l'attaccante di casa si fa respingere la conclusione ravvicinata da Saponara. Passano 5' ed il portiere ospite salva ancora in uscita sul centravanti rossoblu. Al 73' botta dal limite di Petrone sulla quale il portiere del Salandra si esalta compiendo un vero e proprio miracolo. Negli ultimi 10' i ragazzi di Caso sfiorano tre volte la rete con Rita, in due occasioni, e con Votta ma il solito Saponara e la sorte dicono di no.

Nulla da fare per un volonteroso Villa d’Agri. Anche un palo di D’Ambrosio per i padroni di casa

Torresi e Ferraiuolo: il Valsinni va in scioltezza VALSINNI VILLA D’AGRI

2 0

VALSINNI: M. Giampietro, G. Giampietro, D’Alessandro, Algeri, Natale, G. Ferraiuolo, Campea (12’ st Corizzo), C. Ferraiuolo, D’Ambrosio, M. Modarelli (35’ st B. Modarelli), Torresi. A disp.: Petrigliano, G. Modarelli, Montemurro, Mele. Allenatore: Modarelli. VILLA D’AGRI: Bocca, Varlotta (9’ st B. Masino), Chirichella, Iaquinta, Berardone, D’Elia (43’ st Magalotti), Pisano (20’ st Sansobrino), Salera, Varallo, Grande, Di Buono. A disp.: Fratantuono, A. Masino, Lo Bosco. Allenatore: D’Elia. ARBITRO: Di Pelo di Matera. RETI: 3’ pt Torresi, 8’ st C. Ferraiuolo (rig.). NOTE: Ammoniti: G. Ferraiuolo (Va); Pisano, Grande, Chirichella, Berardone, D’Elia (Vi). Angoli: 2-2. Recupero: pt 3’; st 4’. Spettatori: circa 50. CON una prova superlativa il Valsinni batte all’inglese il Villa d’Agri. E’ terminata con lo stesso punteggio della sfida della stagione scorsa. I gol sono arrivati entrambi sui calci da fermo, che sono stati una compensazione per le occasioni prodotte e non realizzate. La squadra di Marto Modarelli ha dimenticato in fretta la scoppola subita solo sette giorni fa tra le mura amiche contro la capolista Soccer Lagonegro e ha dimostrato di saper reagire con grande determinazione nonostante abbia ancora qualche lacuna atletica e il morale fosse basso. Il Villa d’Agri non ha mai seriamente impensierito il suo ex portiere Giampietro (all’esordio con la maglia biancazzurra) e la mancanza di gioco a centrocampo ha fatto la differenza con Varallo e Salera lasciati troppo isolati in attacco. Ci voleva più assistenza in questo caso per le due punte che non è arrivata. L’incontro. Il

0 0

gioco inizialmente è molto frammentario da ambo le parti ed è un corner dopo tre minuti dall’avvio che spiana la strada della vittoria al Valsinni. Giacinto Ferraiuolo batte il calcio d’angolo dalla sinistra e Torresi che non viene marcato bene al centro dell’area di rigore infila la zampata per perforare la porta difesa da Bocca. Lo stesso portiere deve superarsi quando devia in corner una bella conclusione calibrata da D’Ambrosio su un lungo lancio dalla destra di Campea (9’). Le opportunità latitano ed è ancora l’attaccante pugliese su punizione a cercare il gol del raddoppio, ma trova Bocca preparato a rintuzzare il tentativo di segnatura (29’). L’unico tiro in porta degli ospiti nel primo tempo è di Grande dieci minuti più tardi con un tiro a palombella che Giampietro controlla comodamente. Il Valsinni non scompare mai dal gioco e prima di andare al riposo ha tre possibilità

per raddoppiare: prima con Campea la cui botta precisa viene respinta con un colpo di reni dall’estremo difensore rosanero, poi con Marto Modarelli la cui bordata viene smorzata dall’attento portiere valligiano ed infine nuovamente con Campea che dopo aver fatto tutto bene al momento del tiro conclude debolmente a lato (40, 42’ e 43’). Nel secondo tempo il ritmo della gara cambia poco o niente. Il Valsinni ha sempre in mano le redini del gioco. Il Villa d’Agri non riesce ad uscire dal torpore generale. La formazione di D’Elia ha subito un calcio di punizione con Pisano che calcia a giro con Giampietro sicuro nel bloccare la sfera (6’). Scorrono altri due minuti e il Valsinni chiude il match. L’arbitro compensando l’errore commesso per aver fischiato a Torresi un fuorigioco inesistente in precedenza, indica a D’Ambrosio, nettamente in off – side, di proseguire palla al piede ed

entrato in area l’attaccante biancazzurro viene toccato da Iaquinta ed il rigore ci sta tutto. Carmelo Ferraiuolo dagli undici metri con una esecuzione forte e centrale regala il bis al Valsinni. I sinnici non tirano i remi in barca cercando ancora di edificare gioco e Torresi (una gran gara la sua) costringe Bocca a trattenere il cuoio in due tempi (10’). D’Ambrosio prova vanamente a ritornare al gol ma la conclusione è centrale e il numero uno valdagrino controlla il pallone (19’). In chiusura di partita Grande con un tiro senza pretese tenta di riaprire il confronto senza fortuna e D’Ambrosio a conferma di mera sfortuna colpisce la base esterna del palo difeso da Bocca (45’). Il Valsinni deve confermarsi anche domenica mattina a Matera contro la cenerentola Libertas Rigamonti. Il Villa d’Agri deve riprendere la confidenza con i tre punti nel prossimo turno contro il Roccanova.

Quinta vittoria di fila: valanga Montescaglioso MONTESCAGL. SIRINOMERCURE

8 1

MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Carriero (51' Braj) Mossuti Franco Tafuno E.; Tafuno A.; Bubbico (46' Petruzzo) Raddi, Santochirico (46' Venezia) Mangia Cifarelli S. A disp: Locantore, Simmarano All: Cicorella SIRINOMERCURE: Di Lascio A.; Viceconti (55' Di Lascio G.) Aldinio Rossini Baldini Forastieri Ielpo N; Curzio Olivieri Laino (75' D'Imperio) Cozzi (55' Chiacchio) A disp: Ielpo P.; Lamboglia, Perretta, Orlando All: De Francesco ARBITRO: Lattuchella di Potenza MARCATORI: 4' Mossuti, 12', 14' S. Cifarelli; 21',38' Raddi; 53', 70' Petruzzo;61' Venezia; 63' Olivieri (S) Ammoniti: Petruzzo, Venezia (M); Laino (S). IL MONTESCAGLIOSO coglie la quinta affermazione consecutiva (decima vittoria stagionale condita da ben 47 reti totali in 16 gare) ed apre il 2009 ed il girone di ritorno con un risultato che testimonia più di

tante parole il predominio esercitato sugli avversari; montesi avanti già al 4' grazie alla prima rete stagionale di Mossuti (diagonale da pochi metri). Tra il 12' e il 14' Stefano Cifarelli inquadra per due volte, dalla distanza, gli incroci del malcapitato Di Lascio. Trova gloria anche il capitano Maurizio Raddi, il quale festeggia il compleanno con due reti (al 21' splendida punizione nel sette dal limite; al 38' deve solo deporre in rete, all'altezza del dischetto, un assist al bacio di Mangia dalla sinistra). La prima frazione si chiude con un 5-0 inequivocabile. Nella ripresa mister Cicorella cambia Bubbico e Santochirico per Venezia e Petruzzo e i due ripagano ampiamente la fiducia. Al 53' Petruzzo, lanciato da Mangia, salta il portiere e depone in rete; non è da meno Venezia che anticipa di testa il portiere su punizione del solito Mangia. Il Sirinomercure accorcia le distanze al 63' con Olivieri (volèe dal limite) ed incassa l'ottava segnatura con Petruzzo al 70', che si infila tra Curzio e Di Lascio e appoggia la palla nella rete sguarnita. Una prova di forza per i montesi che mandano un segnale forte alle altre formazioni di vertice, in attesa del big match di domenica prossima a Lagonegro. Michele Marchitelli

NON RIESCE per poco al Roccanova l'impresa di battere il Lagonegro. Clima acceso, pubblico delle grandi occasioni per quella che è divenuta con gli anni una partita tradizionale e sentitissima. In campo si è visto il miglior Roccanova, il Lagonegro è apparso stanco e povero di idee, i 17 punti di distacco tra le 2 squadre non si sono visti. Pericolo già al 2° minuto per il Lagonegro; Malaspina V. semina il panico in area di rigore, dribbla Rocco ma non è altrettanto bravo a tirare, il portiere blocca. Passano solo 5 minuti e su un rinvio sbagliato di Armando Malaspina da posizione defilata tira, ma l'estremo difensore riesce a farsi perdonare. La partita piacevole vede prima Di Sario andare vicino al gol e poi su punizione il tiro di Pesce è deviato pericolosamente dalla barriera. L'acciaccato Lemma entra in campo nella ripresa e al 48° sfiora il gol, ma è De risi a scaldare le mani al pubblico locale anticipando costantemente il goleador Lardo e mancando di poco il gol al 70°. Cinque minuti piu tardi una punizione di Mastroianni finisce sulla parte alta della traversa, ma è al 85° che i Roccanovesi credono nell'impresa. Lemma pescato da Borneo manca di poco il gol e in pieno recupero Pesce si fa ipnotizzare da Armando. Il Roccanova con tanti rimpianti ma con una partita egregia aggiunge solo un punto ai 20 finora incamerati. Mister Infantino a fine gara:"Potevano essere 3 punti se solo fossimo stati piu cinici ma sono contento per la prova dei miei ragazzi, sembrava uno scontro per il primo posto". Per il Lagonegro un punto prezioso, ottenuto con il minimo sforzo ma dopo la vittoria del Rotondella a Tramutola c'è bisogno di fare di piu per mantenere salda la vetta e il vantaggio di 3 punti. Vincenzo Nubile

Doppietta di Digno TURSI BERNALDA

2 0

AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Santamaria, Vitale, Marra G., Marra N., Viceconte (dal 11' del st Pipino), Iacovino (dal 39' del st Sundas), Trupo, Valinoti, Digno, Adduci(dal 21' del st Crucinio). A disp: Vita, Policarpo e Modarelli. BERNALDA F.C.: Figliuolo, Busco, Santorsola, Gioia, Fusco D., Caruso (dal 32' del st Fusco A.), Panio, Viggiano, Margoleo, Forcillo, Torraco. A disposizione: Fuina. Allenatore: Gallitelli. ARBITRO: Rago di Moliterno. RETI: Digno al 27' del st ed al 31' del st. TURSI L'Aurora Nicola Russo ha vinto in casa contro i ragazzi del Bernalda, che a corto di quattro titolari, e' arrivata sul campo in formazione rimaneggiata e con soli due giocatori in panchina. Nel primo tempo ha retto bene, l'urto dei padroni di casa, chiudendo la prima frazione di gioco a reti inviolate. Nella ripresa, i giocatori del Tursi hanno attaccato con maggiore veemenza e nonostante che il campo fosse molto scivoloso, sono riusciti a passare in vantaggio con una doppietta di Digno. Il primo gol e' nato da un tiro rasoterra e molto angolato, che si e' infilato tra i piedi di molti difensori ed il portiere ospite, non ha potuto fare altro che guardare la palle entrare nella rete. Il secondo gol e' stato piu' bello. Digno ha ricevuto un pallone in area da Valinoti, ha giocato la palla e poi ha fatto un tiro in stile pallonetto, sempre angolato, ma stavolta la sfera di cuoio si e' infilata nel sette della porta avversaria. Brava e solida la difesa tursitana. Le due punte erano lo stesso Digno ed Valinoti. Iacovino era schierato a centro campo insieme ad Adduci e Trupo, che oggi ha macinato chilometri in campo. Della squadra ospite hanno fatto buona impressione Margoleo, giocatore di eccellenza ed il giovane Viggiano che ha messo varie volte in difficoltà il lato sinistro della difesa tursitana. Salvatore Martire


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Sport A Dilettanti Giornata incolore in attacco, si sente l’assenza di Ruggeri

Lunedì 12 gennaio 2009

Levoni, resa con la capolista Potenza rincorre Ferentino ma poi si arrende LEVONI FERENTINO

61 74

le PAGELLE CHIARASTELLA (6.5.) - Lotta, sbraita e da l'anima in campo. Combatte prima contro Circosta e successivamete contro Modica, giocatore di grande esperienza e solidità. Segna otto punti, ha il 50% al tiro, cattura sei rimbalzi. Sempre continuo nonostante il ko.

LEVONI POTENZA: Chiarastella 8, Grasso 6, Ruggeri n.e., Vetrone 7, Ferrara 8, Rato 8, Palombita 11, Santamaria n.e. Metz 11, Femminini 2. All. Gianni Tripodi. FMC FERENTINO: Rajola 9, Provenzano 5, Circosta 12, Bonaiuti 12, Di Marco n.e. Zivic 12, Ianes 12, Valleriani n.e. Modica 12, D'Anolfo n.e. All. Massimo Friso. ARBITRI: Castellari di Bologna e Cè di Milano. PARZIALI: 13-22,32-33, 4350, 61-74. NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell'arbitro internazionale Andrea Diana. Spettatori 1000 con rappresentanza laziale al seguito del Ferentino. Nessun giocatore uscito per cinque falli. Fallo tecnico fischiato a Circosta. Tiri liberi Potenza 6/6, tiri da due 20/37, Tiri da tre 5/18. Tiri liberi Ferentino: 12/17, tiri da due 25/34, tiri da tre 4/14. Rimbalzi Potenza 20, Ferentino 33.

GRASSO: (5) - Non incide, gli manca la necessaria lucidità. Segna sei punti, pochi in una partita di questo genere. La sua percentuale al tiro è del 38%. Unico dato di un certo interesse i quattro rimbalzi sotto le plance. RUGGERI: (N.G.) VETRONE: (5) - Non combina molto. Subisce la velocità di Modica, Zivic e Janes, al tiro si difende con il 100% da due. Cattura un rimbalzo, poco per uno che staziona sotto il canestro. Non è al top.

Il time-out di Tripodi

LA LEVONI Potenza torna a 0 in media inglese. I potentini vengono sconfitti in casa dalla terribile capolista FMC Ferentino con il punteggio di 74 a 61. Gara condotta dai laziali che hanno dimostrato di meritare la prima posizione in classifica, considerata la pesante assenza di Cucinelli. Ferentino tiene botta alla Levoni che ha in Chiarastella il suo uomo faro. Il complesso di Friso contiene gli assalti della Levoni grazie ai canestri di Circosta e Provenzano e alla duttilità sotto canestro di Janes e Zivic che mantengono l'area libera da trappole per topi. Vetrone è lento in difesa, la Levoni non riesce a mantenere il ritmo dei pontini che grazie ai canestri di Bonaiuti e Circosta fanno il break. Proprio Bonaiuti fissa il parziale del primo tempo sul 22 a 13.

Nel secondo quarto la Levoni reagisce, inspiegabilmente Tripodi tiene in panca Femminini, il cui apporto per due minuti è stato positivo. La squadra sotto canestro soffre la pesante assenza di Ruggeri. Palombita cerca di scuotere i compagni di squadra che sembrano come storditi dalla precisione al tiro della capolista. I laziali contengono l'arrembante forcing della compagine potentina chiudendo in testa la seconda frazione di gioco sul 33 a 32. Nella terza frazione di gara il complesso di Friso allunga il passo, alcune decisioni degli arbitri imbestialiscono il pubblico, ma la squadra leader del campionato mantiene i nervi saldi. Vetrone commette il terzo fallo, poco dopo viene emulato da Palombita.

Ferentino va a + 12 sul 48 a 36. La Levoni annaspa senza una guida in campo. Ferrara non riesce a dare la scossa al gruppo. Ci pensano Metz, Rato e Palombita a fare gioco in casa potentina. Il team di Tripodi chiude con la bomba di Vetrone a - 7 sul 50 a 43. Nell'ultimo quarto è decisivo il tandem Zivic-Circosta che regge in difesa l'urto e segna canestri siderali. Ferrara sciupa l'opportunità di avvicinare i laziali quando Circosta becca il tecnico. Il play di Tripodi sbaglia i due liberi, la Levoni non riesce a recuperare, Ferentino controlla con autorità, grazie a Raiola e festeggia il successo al Pala Pergola, mentre i giocatori di Tripodi salutano il pubblico tristemente. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

l’INTERVISTA

Il tecnico si difende da qualche tifoso troppo caldo

Tripodi: «No a contestazioni Impossibile fare di più» LA RABBIA di Gianni Tripodi al quarantesimo è l'emblema del ko interno patito dalla Levoni Potenza al Pala Pergola contro il Ferentino. Il tecnico reggino contesta le critiche mosse nei suoi confronti da alcuni tifosi al termine del confronto, difende la squadra da attacchi esterni, mettendo in evidenza l'impossibilità di allenarsi al completo. E' un fiume in piena dopo la partita persa dai suoi atleti contro la capolista del campionato, anche se va detto che una leggerezza l'ha compiuta, quando ha lasciato in panca per trentotto minuti il coriaceo Christian Femminini, richiamato a gran voce dal pubblico presente. Gianni Tripodi parla senza sosta, non nasconde la stanchezza per i quaranta minuti vissuti intensamente in panchina. Il tecnico reggino analizza il match contro la capolista affermando: “Abbiamo cercato di tenere il passo dei primi della classe. La squadra ha lottato, gettato il sudore in campo, buttato ogni risorsa possibile e impossibile. Non devo aggiungere altro. Per tutto il campionato non ci è stato possibile svolgere regolarmente le sedute di allenamento a causa degli infortuni. Questo aspetto pesa enormemente sul rendimento della squadra in campo”. Non cerca scuse ma difende i suoi giocatori e le sue scelte tecniche: “Non condivido due o tre tifosi che hanno contestato il sotto-

scritto e la squadra al temine della partita. Non meritano di assistere alle gare di basket della mia squadra. Lo spirito dei miei atleti è stato invidiabile. Senza Ruggeri e con Palombita a mezzo servizio non era possibile fare meglio”. Sarà vero ma Femminini in panchina è un dazio troppo alto da pagare. Gianni Tripodi va avanti nella sua analisi: “Vetrone? Il ragazzo ha fatto bene, lottando e sgomitando. Anche Palombita a mio avviso si è ben comportato dando entusiasmo al gruppo. L'avversario non era mica l'ultimo arrivato”. Ora lo sguardo di Tripodi è rivolto al prossimo avversario, l'Ostuni: “Ci aspetta una partita difficile. Mi auguro di rivedere in campo Massimo Ruggeri. Non è facile giocare senza di lui”. Sulla sponda del Ferentino è il coach Massimo Friso ad analizzare i quaranta minuti del confronto. Presentatosi raggiante in sala stampa, il tecnico leader della classifica ha dichiarato: “Abbiamo giocato su un campo difficile, contro una signora squadra. I miei atleti hanno disputato una gara maiuscola per intensità e impegno. Solitamente giochiamo il corri e tira, contro la Levoni invece ho chiesto ai miei atleti di tenere i ritmi bassi, altrimenti contro i giocatori di Gianni Tripodi sono dolori per tutti. Il successo di Potenza vale doppio in classifica”. f.menonna@luedi.it

FERRARA: (4) - Disattento, poco produttivo, al di la dei suoi otto punti non è determinante, con l'aggravante non da poco di aver sbagliato due tiri liberi susseguenti al fallo tecnico di Circosta. Cerca di risolvere la partita da solo, forse dovrebbe essere più saggio servendo i compagni liberi al tiro. RATO: (6.5.) - Capitano coraggioso, uomo simbolo di una squadra che pur andando alla deriva contro i compositori di Friso riesce a dare la sua impronta. Segna la bomba del - 9 mantiene la Levoni in linea di galleggiamento. Il reggino non demorde. PALOMBITA: (6.5.) - Passa una settimana con il… termometro. L'influenza pesa sul suo rendimento. Tripodi lo tiene in naftalina per i primi otto minuti. Entra e segna ma non è il giocatore che dovrebbe fare la differenza in campo. Undici punti, il 71% al tiro e sei assist. SANTAMARIA: (N.G.) METZ: (5.5.) - Poco attento in difesa

Chiarastella in azione

contro Provenzano e Circosta. Ai liberi ha il 100%. Cerca di dare inutilmente la scossa con tre assist e undici punti. Non è la sua gara. FEMMININI: (6.5.) - Una domanda. Perché Tripodi non lo ha utilizzato di più? Forse il suo contributo sotto canestro avrebbe dato maggiori indicazioni tattiche alla gara della Levoni. Accetta di buon grado e non commenta. TRIPODI: (4.5.) - Mezzo voto in meno perché tiene Femminini in panca. Per il resto con una squadra in queste condizioni non è facile fare risultato contro il Ferentino. Non legge bene i giochi offensivi dei giocatori di Friso. Paga a caro prezzo l'assenza del totem Ruggeri. f.menonna@luedi.it


Sport 57 A Dilettanti Matera non piace ma vince recuperando anche un -10 Lunedì 12 gennaio 2009

La Bawer sconfigge la paura Rischia con Fossombrone e la spunta all’over time BAWERMATERA 111 FOSSOMBRONE 100 BAWER MATERA: Corvino 25, Sottana 14, Gergati 6, Cortese 12, Ferrienti 20, Squeo ne, Maggioni, Giuliani 12, Vinciguerra ne, Longobardi 22. All. Corà FOSSOMBRONE: Gattoni 26, Mancinelli ne, Sanna, Doati 20, Rivali 11, Bartolucci 5, Basili ne, Perini 13, Poletti 18, Crow 7. All. Paolini ARBITRI: Moretti di Marsciano (Pg) e Pecorella di Trani (Ba) PARZIALI: 21-28, 46-46, 66-71, 90-90, 111-100 NOTE: Spettatori 1000 circa. La partita è iniziata con un minuto di raccoglimento per ricordare l’arbitro Andrea Diana morto recentemente. Fischiati due antisportivi a Perini e Rivali del Fossombrone. Fallo tecnico a Corvino. Tiri liberi Matera 15/21, Fossombrone 28/35 UN'AUTENTICA battaglia contro il Fossombrone. Ventotto minuti di pura sofferenza a rincorrere l'avversario con il timore di vederlo scappare. La Bawer ha la forza di scuotersi e di rialzarsi. Accorcia le distanze, trova la giusta quadratura in campo con tre lunghi che limitano la fisicità e la prevalenza a rimbalzo degli avversari. Poi il sussulto ed il sorpasso finale. Alla fine anche la possibilità di vincere la sfida ma un fischio arbitrale per un fallo in attacco a Longobardi ed il tiro di Gergati che si spegne sul primo ferro a fil di sirena condannano al supplementare. Qui Fossombrone si perde, Matera trova una tripla di Sottana e poi un super Corvino che mette a segno nove punti nell'over time e segna il solco che porta alla vittoria contro Fossombrone. Non si ha la sensazione che

Le indicazioni di Corà a Luca Sottana, a lato la preoccupazione del presidente Vizziello (foto Videouno)

la Bawer possa governare la sfida, saldamente nelle mani di Gattoni e dei lunghi di un buon Fossombrone. Giovane ed ingenuo ma a tratti anche concreto e fisicamente molto forte. Molti gli errori e le disattenzioni difensive di Matera, troppe le amnesie che fanno grande Fossombrone. Rimbalzi e palle perse restano i veri talloni di Achille di questo Matera che però nel finale riesce a riemergere. La partenza è firmata Riccardo Cortese che con otto punti consecutivi regala il primo break sul 11-4 per la Bawer. E' un Matera che pare determinato ma che subisce l'immediata reazione soprattutto di Gattoni. Fossombrone risponde al 6' è 13-13 ed al minuto 8' è 15-24 grazie ad alcune accelerazioni ed una difesa ospite più pronta. Matera reagisce ma conclude 21-28 il primo quarto. La seconda frazione è sui binari dell'equilibrio, la Bawer si carica di falli con Sottana e Cortese e rincorre per un pezzo, a metà frazione è 32-39 poi però due triple di Ferrienti garantiscono la rimonta e Matera si riporta sotto. Ad un minuto dall'intervallo è 41-41 ed è una tripla a fil

di sirena di Longobardi a confermare la parità (46-46) negando il vantaggio a Fossombrone. Il terzo quarto è in assoluto il più intenso. L'equilibrio sembra regnare sovrano ma Fossombrone prepara la freccia e piazza con Doati, in gran spolvero, il break del 52-61 di metà frazione. Il massimo vantaggio ad un minuto dalla sirena sul 60-71. Poi sono tre canestri di Gergati a ridurre lo svantaggio ed avviare la rimonta della Bawer. Matera corre e lotta, si riporta ad un punto (72-73) già al 33' ma Fossombrone con Bartolucci e Doati scappa sempre avanti fino ai canestri di Longobardi che a metà tempo regala il sorpasso 8079. La Bawer prova a scappare fi-

no al 85-81 ma viene ripresa e superata ancora da una tripla ospite sul 87-88, c'è il nuovo sorpasso Bawer ma sul 90-88 un fallo in attacco a Longobardi regala altri due tiri liberi ed il pareggio agli ospiti. L'ultimo possesso è della Bawer ma il tiro di Gergati finisce sul primo ferro. E' over time. Matera è più fresca e dopo una tripla di Sottana 93-92, mette in atto il Corvino show. Il piccolo play fa nove punti di seguito ed ammazza la partita. Il PalaSassi può esplodere ed il presidente Vizziello tirare un sospiro di sollievo. Stavolta Matera se l'è vista davvero brutta. Ma ora è tutto passato. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

le PAGELLE

l’INTERVISTA

Commento comune di tecnico e atleti

Una super reazione frutto dell’unità «ABBIAMO dimostrato quanto volevamo questa vittoria. Ora non possiamo rilassarci, dobbiamo insistere ed andare avanti». Francesco Longobardi indica la strada da seguire alla Bawer Matera. Non ci sono salti di gioia nello spogliatoio dell’Olimpia ma la consapevolezza comunque di aver centrato un risultato quantomai importante contro una diretta concorrente: «la chiave è stata quella dei tre lunghi perchè a rimbalzo non riuscivamo a ruotare e venivamo superati sistematicamente, l’idea è stata quella giusta e ci ha portato i punti che servivano». Sul finale qualche brivido nell’ultima azione quando tutti si aspettavano uno schema per Corvino o Longobardi ed a tirare è stato invece proprio Gergati: «avevamo preparato l’azione in una maniera diversa ma le scelte difensive di Fossombrone hanno creato quest’opportunità ed è nato il tiro di Gergati». Proprio il giovane play è tra i più contenti di questo risultato, del resto il suo contributo è risultato fondamentale visto che ha giocato la fase nevralgica della sfida: «questo risultato è la dimostrazione dell’unità di questo gruppo che ha dimostrato anche la sua forza sotto un profilo caratteriale. Io sto mettendo a frutto la fiducia del coach che mi ha confermato anche quest’oggi. L’ultimo tiro? Per la verità avevo appena commesso un errore per cui ci ho pensato un attimo, nessuna incertezza anzi

mi dispiace perchè mi sarebbe molto piaciuto realizzare il canestro della vittoria. Quello che ci serve comunque sono i due punti e sono arrivati». Dello stesso avviso Claudio Corà ancora stravolto dalla pressione di un match molto intenso e con numerosi capovolgimenti di fronte da una parte come dall’altra: «una sconfitta non si sa quali conseguenze poteva avere sia sulla classifica sia sul morale. E’ per questo che ci servono e tanto questi due punti. All’inizio in difesa eravamo praticamente fermi e Fossombrone ci ha messo in difficoltà con una gara dignitosa tanto che alla fine ho sentito che hanno anche recriminato qualcosa. In realtà i capovolgimenti sono stati moltissimi ed anche le occasioni su cui discutere non sono mancate». Corà conferma che la scelta dei tre lunghi si è rivelata azzeccata e spiega: «la partita ci ha indotto a prendere una serie di decisioni al di fuori della normalità. Mancava la presenza adeguata a rimbalzo per cui siamo stati indotti a prendere questa decisione. Ferrienti? Ha fatto una buona prova ma mi è piaciuto molto anche il lavoro oscuro in difesa di giocatori come Sottana che si sono sacrificati per la causa. Spero al più presto di recuperare Maggioni che in settimana non si è allenato e che oggi non ci ha potuto dare il consueto contributo. Per noi è un giocatore troppo importante». p.quarto@luedi.it

Valerio Corvino

CORVINO: (7) - Realizza i canestri importanti nel momento dell’over time, quando la stanchezza rischia di pagarsi a caro prezzo. Lui però è fresco e trova la lucidità per regalare i punti alla squadra. SOTTANA: (6) - Va a sprazzi sia in attacco sia in difesa. Realizza canestri importanti, soprattutto due triple nel finale di gara. Ma non ha la continuità e l’intensità che si richiederebbe soprattutto nei momenti più delicati. GERGATI:(6,5)-Gioca gli ultimi quindici minuti per intero e si rivela importante nel gestire la rimonta di Matera con i sei punti in finale di terzo quarto ed una presenza continua alle costole di Gattoni. Peccato per l’errore sul filo della sirena CORTESE: (6) - Una partenza sprint ed otto punti di fila sembra lo debbano lanciare in orbita. Poi però viene condizionato dai falli e sparisce dalla sfida. FERRIENTI: (7,5) - Il migliore della Bawer per intensità e concretezza. Gioca anche con una certa continuità e trova il ritmo giusto per far male al Fossombrone. Quattro triple e venti punti sono un bel contributo a questo successo. SQUEO: (NE) MAGGIONI: (SV) - Pochi minuti in campo e troppe tossine nei muscoli. Non è giudicabile la sua prestazione. GIULIANI:(5,5)-Soffre maledettamente a rimbalzo contro i lunghi avversari, non trova la misura in attacco delle ultime sfide ed appare anche a tratti inspiegabilmente nervoso ed impreciso. VINCIGUERRA: (NE) LONGOBARDI: (7,5) - Quando servono i punti del capitano, lui si fa sempre trovare pronto. Dà il suo contributo e fa la differenza proprio quando Fossombrone sembra pronta a scappar via. CORÀ: (6) - I primi trenta minuti sono da insufficienza piena perchè non pare avere le redini della squadra in certi casi confusionaria ed in balia dell’avversario. Poi la scelta dei tre lunghi e lo spirito messo in mostra dalla Bawer danno il senso di una voglia di riscossa che riesce ad indirizzare nella maniera giusta. L’ultimo tiro a Gergati non va come doveva ma la Bawer è più lucida e fresca e riesce a cogliere i punti della vittoria. Gli ultimi quindici minuti sono da sette pieno in pagella.


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Sport B dilettanti Tripla del trevigiano Sartori a segno, mentre Filloy non è preciso

Lunedì 12 gennaio 2009

Bernalda, solo applausi Bella prestazione ma i punti vanno al Ruvo RUVO BERNALDA

67 66

ADRIATICA RUVO: Giordano 17, Teofilo 10, Sartori 10, Di Pierro 16, Zambon 11, Grosso, Tisato, Cantagalli n.e., Mlinar 3, Perrelli n.e.. Coach Napoli. TERME DI ABANO BERNALDA: Russo 20, Faggiano 6, Silvestrini 2, Filloy 16, Azan 7, Albana 2, Perrucci n.e., Carpineti 11, Gabrieli, Di Giacomo 2. Coach Brogialdi. ARBITRI: Bedin di Vicenza e Lucifora di Padova. PARZIALI - (19-17, 36-31, 52-50, 67-66) RUVO DI PUGLIA Esce fra gli applausi finali la Terme di Albano Bernalda, sconfitta di misura dall'Adriatica Industriale Ruvo con il punteggio di 67-66. E' stata una partita giocata a ritmi vertiginosi, decisa dalla magia di Mauro Sartori che con un tiro da tre punti ha affondato la formazione lucana. Match molto emozionante con il colpo di scena in prossimità dei titoli di coda. La compagine lucana conferma il momento di forma strepitoso e per poco non riesce a portare a casa la posta in palio. Dopo aver rincorso per 28' gli avversari, dopo aver subito un -10 netto, Russo e compagni hanno cambiato l'inerzia del match in proprio favore con il buonissimo impatto alla partita di

Filloy, errore fatale ieri

Azan capace di infilare sette punti in finale nel momento cruciale dell'incontro. Protagonista negativo dell'epilogo del match, Pablo Filloy, sì proprio lui, l'eroe di Massafra: stavolta con un pesante 0/2 e un errore al tiro decisivo sul finire dei 40' regolamentari. Stavolta, dunque, è stato un tiro da tre punti a piegare la formazione ospite. Gara molto avvincente: sono in trecento i supporters ad assistere alla prima gara di ritorno dei propri beniamini. E' Bernalda a fare la partita sin dall'avvio: ruvesi più aggressivi e determinati rispetto alle precedenti prestazioni ma sono i canestri di Russo a lasciare il segno. La difesa rubastina col passare dei minuti si fa sempre più massiccia, tanto

Spogliatoio Brogialdi fa autocritica

«Male negli ultimi novanta secondi Il tecnico del Bernalda Brogialdi non centra il bis contro il Ruvo

All'uscita degli spogliatoi un arrabbiatissimo Brogialdi commenta in questo modo la partita: “E' giusto che Ruvo abbia vinto perché abbiamo gestito male gli ultimi novanta secondi, e di questo mi assumo personalmente la responsabilità. Siamo stati bravi durante la gara a rispondere ad ogni break del Ruvo e a tornare sotto, capovolgendo la storia del match nell'ultimo quarto, ma tutte le cose buone fatte fino a due minuti dalla fine sono state vanificate dagli errori conclusivi. Ora abbiamo un altro impegno duro in casa con il Maddaloni, ma ci penseremo da domani perché ora sono troppo arrabbiato”. Il commento ora al presidente Gallotta: “Partita bellissima, abbiamo dimostrato di poter essere superiori al Ruvo; siamo partiti come al solito male

senza una buona difesa, poi quando abbiamo cominciato a difendere abbiamo capovolto la partita fino a pochi secondi dalla fine, commettendo proprio nella fase decisiva una serie di ingenuità e di errori che ci hanno portato alla sconfitta. Comunque la squadra c'è, siamo forti, possiamo competere anche per i vertici del campionato ma senza eccessive illusioni; i risultati torneranno a sorriderci già da domenica prossima. Stavolta la fortuna non ci ha assistiti e ha interrotto la serie di gare positive proprio sul più bello. In questa sqaudra c'è un leader che più di tutti tiene unito il gruppo, cioè Faggiano, che con il suo esempio trascina anche gli altri a disputare sfide bellissime come quella di stasera”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

da ribaltare prontamente un mini parziale di 6-0 degli ospiti, e chiudere il primo quarto in vantaggio 19-17. Ruvo lotta e sfianca gli avversari: benissimo Zambon, ottimo Giordano nel tiro dal perimetro. Nella fase centrale i ruvesi spaccano in due la contesa raggiungendo un +7 di vantaggio (3629 al 17'), che complice una tripla di Russo viene prontamente stroncato. Nel terzo quarto i falli cambiano i piani dei due coach: terzo fallo per Di Pierro e Sartori, dall'altra parte stessa sorte per Carpineti e Faggiano. Ruvo è padrona del parquet, gli ospiti si lamentano per qualche decisione arbitrale, ma per 28' sono i locali a dettar legge. Il +10 paradossalmente dà il via all'incubo dei locali: 50-40. Le triple di Filloy e Russo in un amen riaprono la partita. Ruvesi sulle gambe, colpevoli su una serie di rimesse mal eseguite. Bernalda ne approfitta e sfruttando sette punti in striscia di Azan vola sul +6 (60-66). A questo punto Mauro Sartori prende per mano i suoi e con una serie di recuperi difensivi mette nelle condizioni ideali i propri compagni di punire gli avversari. A 18'' dal termine una tripla del giocatore trevigiano spalanca le porte al successo bianco-azzurro, complice l'errore al tiro di Filloy. Festa ruvese, applausi per i lucani. sport@luedi

C2 Promozione Rientra Marin ma non basta al roster di Festa

Scivolone del Senise a Salerno Campani con ottime percentuali al tiro da tre punti SALERNO 106 CTR SENISE 76 SALERNO: Rosselli 32, Piscicelli 9, Mazza 6, Dragoni 11, Coppola 4, Ferrara 6, Senatore 29, De Dominicis, Spera 8, Landi. All. Ferrara SENISE: Lagioia 5, Sassano ne, Daranno ne, Albanese 15, Genovese, Marin 21, Palazzo 11, Venuto 7, Addolorato ne, Manzotti 17. All.Festa ARBITRI: Barletta di Mercogliano e Sabatino di Avellino PARZIALI: 19-15; 48-38; 81-57; 106-76 INIZIA in maniera negativa l’avventura del Ctr Senise nella Poule promozione di serie C2. La prima gara, disputata ieri pomeriggio a Salerno, ha visto i lucani sconfitti per 106 a 76 dal roster campano che ha saputo approfittare di una condizione non ottimale dei potentini. La gara con il Salerno è coincisa con l’esordio del nuovo tecnico senisese, Festa, e del ritorno sul parquet del forte Marin (alla fine ventuno punti per lui, ndr) dopo uno stop di quasi quaranta giorni a causa di un grave infortunio. Nel primo quarto la gara è stata abbastanza equilibrata, le due formazioni hanno lottato su ogni pallone chiudendo il parziale sul 19 a 15. Dal secondo gioco, invece, la formazione di casa ha iniziato a prendere il largo, approfittando appunto

della condizione non ottimale di alcuni atleti ospiti, chiudendo a più dieci sul 48 a 38. Stessa musica nel terzo e nel quarto parziale con i campani bravi a realizzare molti tiri da tre punti che hanno aumentato il distacco finale. A fine gara rammaricato il dirigente Mario Totaro che ha commentato così la gara. «E’ stata una prestazione sotto tono. Certamente la pausa natalizia non ha giovato al gruppo anche perchè qualche atleta si è infortunato. Marin ha recu-

perato ma non è ancora al top della condizione, mentre Durante non ce l’ha fatta. Sul nostro cammino abbiamo incontrato una formazione giovane e che ha dato il massimo pur di portare a casa l’intera posta in palio, inoltre i tiratori campani hanno avuto anche delle elevate percentuali al tiro da tre. L’opaca prestazione di ieri sicuramente è figlia della scarsa condizione fisica dei nostri ragazzi». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Gonzalo Marin

C2 Retrocessione, Montescaglioso ko pesante passivo nella trasferta di Cercola CERCOLA LUCOS MONT.

89 71

CERCOLA: Vedi, Fornaro 7, Fierro 3, Ronca 18, Vannella 2, Ferrara 3, Guarino 2, Valentino 16, Esposito 20, suriano 14. All. Ciaravolo LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larocca 5, Malvasi, Visceglia 13, Resta 7, Castellano 23, Tralli ne, Burdo 2, Resta G 9, Ottaviano 8, Caruso 4. All. Di Gioia PARZIALI: 33-18; 51-35; 60-55; 89-71 ARBITRI: Apollino e Guarino di Avellino SCONFITTA della Lucos Montescaglioso nella prima gara della Poule retrocessione. Il team materano è stato sconfitto dal Cercola per 89 a 71, un risultato pesante per i ragazzi allenati dal neo tecnico Di Gioia che non sono riusciti ad imporre il proprio gioco al cospetto comunque di un avversario più forte tecnicamente. «C’era da da aspettarselo - ha commentato

a fine gara il dirigente, Lino Santarcangelo. Nell’ultimo mese la squadra non si è allenata per motivi vari e questo ha influito in maniera negativa e pesante sulla tenuta atletica dei ragazzi che hanno ripreso i normali allenamenti con il nuovo tecnico da una sola settimana». Bene il Montescaglioso solamente nel terzo quarto, il parziale di 20 a 9 parla chiaro poi di nuovo buio e il Cercola ne ha approfittato. «I ragazzi si sono espressi meglio nel terzo parziale - continua Santarcangelo - quando abbiamo sfiorato anche il pari, poi sono di nuovo calati. E’ una sconfitta che pesa, i ragazzi l’hanno presa male male anche perchè hanno cercato di dare il massimo per l’intera gara, quindi non hanno risparmiato impegno. Sapevamo bene di incontrare un team più forte di noi e che non ha perdonato portando a casa una vittoria importantissima in chiave salvezza». l.t.


Sport 59 C Dilettanti Potenza ritorna alla vittoria nell’anticipo con il Pontano Napoli Lunedì 12 gennaio 2009

Corporelle, prova di unità De Angelis: «Successo utile sul piano psicologico» VINCE e convince, diverte e gioca a memoria. La Centre Corporelle Potenza ha incantato sabato sera al Polifunzionale Soccavo di Napoli contro il Dennerlein Pontano Napoli nel primo turno di ritorno del campionato di serie C Dilettanti maschile di basket. La squadra potentina ha messo a segno un successo, molto importante sul piano tecnico e agonistico grazie alla ritrovata vena offensiva degli atleti di Dino De Angelis, bravi a dare spettacolo al cospetto di una formazione, quella napoletana assai temuta alla vigilia dell'incontro dall'intero entourage potentino. Una prestazione confortante, dopo il ko di Acireale che consente a Dino De Angelis di ritrovare forza e solidità, in vista dell'importante recupero di mercoledì pomeriggio a Patti contro il fanalino di coda del torneo, Confcommercio Patti. La squadra ha incantato a Napoli per volume di gioco, equilibri e serenità generale, dando quasi l'impressione di giocare come al gatto con il topo. Tutti i giocatori biancocelesti si sono impegnati allo spasimo rendendo facile il lavoro di Dino De Angelis e del suo assistente Vito

Stefano Marino tra i migliori della Corporelle

Pierri. La difesa attenta ha fatto il resto permettendo alla formazione potentina un facile successo, basti pensare ai ventitrè punti di scarto rifilati ai partenopei. L'87 a 64 si spiega in queste ragioni e motivazioni forti, figlie della compattezza di un gruppo solido e consapevole della propria for-

za. Tanti i motivi per sorridere, tante le ragioni per essere fieri della squadra. Dino De Angelis ha parlato della vittoria conseguita a Napoli analizzando ogni aspetto saliente: “La partita è stata complessivamente buona. Abbiamo avuto un piccolo calo tecnico nei primi due quarti, poi

nel terzo e quarto parziale siamo stati bravi a produrre le nostre accelerazioni e i nostri giochi in attacco”. Il coach biancoceleste affronta altre tematiche inerenti al match: “Abbiamo distrutto in pochi minuti la resistenza dei campani, i giocatori hanno espresso una buona prestazione collettiva. Incassiamo un successo molto importante sul piano psicologico. I miei atleti hanno dimostrato tutta la loro compattezza e unità”. Il tecnico della Centre Corporelle parla dei fattori nevralgici del match: “Siamo stati bravissimi in difesa dove abbiamo concesso poco ai nostri avversari, molto pericolosi, va detto, li abbiamo tenuti sotto i settanta punti ed il dato mi sembra quanto mai interessante. Nella mia filosofia tecnica i giochi difensivi sono sempre importanti e consentono alla squadra di esprimersi al meglio in fase offensiva”. La chiosa di De Angelis è un cadeaux per la squadra: “Sono contento quando vedo i miei atleti giocare a memoria. In attacco la nostra prestazione è stata squillante”. sport@luedi.it

D Esordio amaro per Conterosito contro il Cus

Dominio casalingo Solo il Salandra è corsaro a Bernalda DOMINIO del fattore campo nel decimo turno d'andata del campionato maschile di serie D regionale. Quattro vittorie interne a fronte dell'unico successo esterno, quello del Basket Zagaria Salandra impostosi al Palasport Peppino Campagna di Bernalda contro la Cestistica Bernalda con il punteggio di 70 a 49. I salandresi sono stati protagonisti di un exploit molto importante sul piano della classifica e hanno ampiamente meritato l'affermazione facendo leva sulla tenacia difensiva e l'organizzazione di gioco. Per il Bernalda l'esame Zagaria è stato negativo, sbagliato l'approccio alla gara, tanti errori e poca lucidità nei momenti caldi del match. Vince alla Palestra Vito Lepore di Potenza la Cestistica Renudo Vito Lepore di capitan Alessandro Galella contro la Levoni Potenza di Donato Fiore. La Vito Lepore si è imposta con il punteggio di 81 a 72 al termine di una partita assai combattuta e intensa, risoltasi con il rush finale dei

bianconeri di Della Monica a spese del quintetto di Fiore comunque generoso per tutti i quaranta minuti del match. Sempre alla Palestra Vito Lepore successo importante del Cus La Cartotecnica Potenza sulla Co.Re.Ma. Virtus Matera. Gli universitari di Antonio Luongo si sono imposti sui materani del neo tecnico Antonio Conterosito con il punteggio di 78 a 71. Partita calda e intensa quella tra i due quintetti ben disposti dai rispettivi allenatori e capaci di esprimere ottime geometrie in campo. Nel terzo incontro disputatosi alla Lepore successo del Ciumnera Basket Potenza sulla New Olimpia Pallacanestro Melfi con il punteggio di 77 a 69. Otto punti di scarto hanno consentito agli uomini di Michele Montemurro di incamerare due punti importantissimi. I melfitani hanno recitato la loro parte ma sono stati costretti a cedere la posta in palio. Bene anche l'Aics

Antonio Conterosito della Virtus

Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture, vittoriosa al Pala Gaudo di Rionero contro la Lucana Salumi Picerno con il punteggio di 77 a 66. Successo tonificante per gli uomini di Salvatore Brenna che hanno superato con una certa facilità lo scoglio Picerno. Ha riposato la Datacontact Climacenter Pielle Matera di coach Luciano Cotrufo. sport@luedi.it

Hockey A2 La vittoria di Lodi consente l’aggancio al La Mela all’ottavo posto

La Pattinomania torna in zona play off ANCORA un colpaccio esterno per la Raro Pattinomania Matera. I ragazzi di mister Massari sabato hanno battuto in trasferta lo Sporting Amatori Lodi per nove a sette bissando la vittoria esterna ottenuta contro il Molfetta prima di Natale. Grande partita del gruppo che ha comandato sin dai primi minuti passando e restando sempre in vantaggio. La prima frazione terminava con la Raro in vantaggio per tre a zero grazie alla doppietta di Luca Nicoletti e al gol di capitan Barbano. Nella seconda frazione, pronto era il pareggio dei padroni di casa con le marcature di Curti, Dattanasio e Severgnini. Sul tre a tre, la Raro trovava il nuovo vantaggio grazie a Roberto Vivilec-

Roberto Vivilecchia

chia al 10'27''. Dopo circa due minuti, però, i lodigiani riacciuffavano il pari con ancora Dattanasio ma il nuovo vantaggio biancazzurro

era nell'aria e puntuale arrivava con Emanuele Gaudiano, annullato poco dopo ancora una volta da Dattanasio. Per i materani nuovo vantaggio con Nino Nicoletti, seguito da Gaudiano e poi Vivilecchia. Gol intermezzati da altre due realizzazioni di Dattanasio, per il definitivo nove a sette. Con questa vittoria e la concomitante sconfitta del La Mela Montale, il team biancazzurro ha raggiunto quota sedici in classifica a pari punti con il club modenese che occupa l'ultima posizione utile per i play-off. In testa alla classifica resta sempre il Montebello che sabato ha pareggiato a Sarzana per due a due. In gol sono andati Pasquale (doppietta), Derinaldis e Sterpini. Il terzo posto è occupato dal Thie-

ne che ha battuto per cinque a due il La Mela grazie ai gol di Casarotto (doppietta), Borgo, Gnata e Marchioretto. Per il La Mela hanno segnato Nizzoli e Scutece. A vincere anche il Molfetta che ha battuto il fanalino di coda Follonica per sei a quattro. Per i padroni di casa sono andati in rete Agrimi, doppietta di Sinisi poi Vianna e doppietta di Persia. Per gli ospiti hanno segnato Franchi, doppietta di Salvini e poi il gol di Saitta. Infine, pareggio esterno per il Correggio sulla pista del Sandrigo. Il match è terminato tre a tre con i gol di Cornale e doppietta di Marchetti per i locali e reti di Papapietro, Farina e Civa per gli ospiti. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

IL TABELLINO PONTANO CORPORELLE

64 87

PONTANO: De Pisapia 14, Davini 4, Notaro 8, Vullo 1, Falanga 5, Mangiapia 7, Mele 18, Pietropaolo 6, Alfè, Maglione 1. Allenatore: Barbuto. POTENZA: Pellegrino 18, Ginefra 10, Marino 20, Viggiano, Pavia 7, Brucoli 1, Marchese 2, Castellitto 13, Delli Carri 16. Allenatore: De Angelis. ARBITRI: D'Errico di Taranto e Ferraro di Foggia. PARZIALI: 21-22; 34-46; 4266; 64-87. E’ TRA la fine del secondo e l’avvio del terzo quarto che una serie di canestri sull’asse Delli Carri-Marino scavano il solco decisivo che permette alla Corporelle Potenza di ritornare alla vittoria in maniera convincente e larga contro il Pontano Napoli e di confermarsi in vetta alla classifica della C Dilettanti con una gara da recuperare sul campo del Patti.


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Lunedì 12 gennaio 2009

B2 Donne La notevole resistenza delle campane piegata in quattro set

La Giocoleria brinda al 2009 Prima vittoria dell’anno in casa con lo Scafati GIOCOLERIA SCAFATI

3 1

17-25, 25-21, 29-27, 25-22

GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Avena, Carbonara, Muscillo, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Di Lucchio. All.: Caliendo. TEKLA VOLLEY SCAFATI: Villani, Matarazzo, Renna, Giogli, De Almeida, Vinaccia, Giuliani (L), Esposito, Ferrara, Fedele, Boccia, Manzo. All.: Buonfiglio. ARBITRI: Stallone e Anelli. ARRIVANO i primi tre punti del nuovo anno per la Giocoleria, che alla Caizzo conferma di riuscire sempre a esprimersi sui propri migliori livelli in questa stagione. A farne le spese ieri sera, dopo una sfida combattuta e rimasta in bilico fino all’ultimo, la Tekla Scafati, arrivata a Potenza con tutte le intenzioni di proseguire nella sua rincorsa ai play-off. E uscita invece dal campo con un pugno di mosche in mano, al termine di una sfida che ha visto

La schiacciatrice della Giocoleria, Paola Felicetti

sempre le due squadre battagliare a stretto contatto di gomito. Eppure l’inizio era stato tutt’altro che agevole per le biancazzurre di Nello Caliendo, schierate dal tecnico di Palma Campania con il loro abituale schieramento. Modificato però in corso d’opera dal coach dell’Asci, che dall’avvio del secondo set cercava evidentemente

una diversa chiave tattica per un match fino a quel punto piuttosto saldamente in mano alle ospiti. Così, la Giocoleria provava la carta Caterina Di Lucchio al posto di Adriana Carbonara (un po’ in affano dopo aver dovuto saltare l’allenamento di venerdì), schierando la ventiduenne melfitana in posto due e dirottando capitan Avena in banda.

Il nuovo assetto giovava alle lucane, che cominciavano a giocarsi un match alla pari con le quotate avversarie e trovavano strada facendo sempre più morale. Oltre che un gioco che permetteva loro di condurre le danze, da quel punto in poi, praticamente per tutto il resto del match. Renna e compagne restavano comunque costantemente agganciate e, pur essendo costrette a inseguire, si rifacevano sempre sotto nel punteggio cercando di minare la ritrovata sicurezza della Giocoleria. Che dal canto suo però non dava alcun segnale di incertezza: fatto suo con merito il secondo set, l’Asci continuava a fare bene anche nel terzo, respingendo ogni tentativo di ritorno delle salernitane fino al definitivo e liberatorio 29-27 che le lanciava verso la quarta frazione. Ancora condotta in testa da Sinisi e compagne, poi lucide il giusto alla stretta conclusiva per mettere in cascina tre punti pesanti per la loro classifica. Luca Carlone sport@luedi.it

Basket Donne, Basilia ok Sanza si gode il colpaccio UN CAPOLAVORO, una partita perfetta per abnegazione e grinta. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha superato la Carpedil Battipaglia al termine di una gara maestosa per applicazione difensiva e grinta. Il 79 a 65 si spiega in queste chiavi di lettura. Quaranta minuti di grande intensità, la difesa a uomo, i problemi sotto canestro, derivanti dai carichi di falli di Sonia Crovatto e Carla De Rosa. Ebbene la Basilia Codra Mediterranea Potenza è stata capace di imporsi alla grande al termine di una partita molto intensa e superlativa. La ciliegina sulla torta è stata la prestazione di Marilia Sanza che ha segnato sette punti davvero fondamentali visto l'andamento del match. Il tecnico della Basilia Codra Mediterranea Potenza è caricata a mille e parla della splendida impresa della sua squadra a Battipaglia: “Ab-

biamo giocato tutte al meglio. Tutte siamo state brave a dare il contributo al successo. La squadra si è espressa con esperienza. Il gruppo ha tenuto duro anche quando Carla De Rosa e Sonia Crovatto hanno dovuto fronteggiare il carico di falli”. Sanza va avanti nella sua disamina: “Per tutti i quaranta minuti le mie atlete hanno giocato a uomo. Non era facile tenere i ritmi delle campane. Ci siamo imposte grazie al nostro gioco, ai ritmi bassi e alla determinazione del gruppo”. La veterana dei parquet parla della sua prestazione: “Sono contenta, ho dato il mio contributo alla causa. Per molto tempo non mi sono allenata, è stata una bella sensazione. La gara è stata intensa, le campane hanno perso due giocatrici per infortunio. Devo ammettere che è stata una battaglia senza esclusione di colpi”. f.menonna@luedi.it

B2 Donne Turi corsaro a Montescaglioso, sconfitto in quattro set

Planitalia ancora senza punti Pochi minuti in campo per la Falsarella, non c’è la Petkova PLANITALIA TURI

1 3

21-25 (22'); 25-16 (26'); 1725 (26'); 21-25 (27');

PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli 2, Piscopo 27; Tuselli 2; Cianflone 18; Falsarella; Deleo 1; Tancredi 6, Timpanaro (L), Ambrosecchia n.e. All. Rampino/Motola NOJATURI BARI: Di Pierro, Fonsdituri n.e.; Gassi 13; Graniero Rodriguez 12; Grassano; Raguso n.e.; Ricciardi 19; Sanitate 2; Spinelli 1; Topputi 15; Tortora 4; Boccuzzi (L) All: Moramarco/ Raiola ARBITRI: Vecchione di Salerno; Tropeano di Avellino NUOVA sconfitta per 3-1 per la Planitalia Montescaglioso dopo quello incassato a Taranto nel turno precedente. La squadra allenata da Adolfo Rampino chiude il girone di andata con un bottino di 7 punti, frutto di due vittorie (entrambe esterne) e tredici sconfitte, mentre le avversarie, grazie ai tre punti di Montescaglioso, salgono a 17. Per una giocatrice che ha fatto il suo esordio in squadra, Regiane Falsarella, da poche settimane alla Planitalia dopo aver militato fino allo scorso nella Lore Lei Potenza (B/1), in campo per pochi minuti nel primo e nel quarto set, un'altra sembra abbia lasciato Montescaglioso: si tratta della bulgara Tsvelina Petkova, che per la seconda gara non era in campo come abbiamo verificato all’avvio della sfida. La gara, nel primo set, è stata in equilibrio sino al pari 18, quando le ospiti pugliesi hanno sfruttato al

meglio alcuni errori di misura delle montesi e si sono portate in vantaggio per 21-25. La seconda frazione di gioco ha visto sin dalle prime battute portarsi in avanti la Planitalia, giovatasi della buona giornata di Piscopo (alla fine autrice di 27 punti) e dei muri della generosa Cianflone, alle quali la Nojaturi ha potuto opporre ben poco. Le ragazze di casa, mantenendo intatto il vantaggio di nove punti, hanno pareggiato i conti (25-16) e fatto sperare nel primo successo casalingo stagionale. La Planitalia, nel terzo set, ha proseguito sulla stessa strada sino al 12-8 in suo favore: da quel momento in poi ha commesso una serie di imprecisioni che, unite agli attacchi vincenti delle pugliesi Ricciardi e Graniero Rodriguez, hanno sovvertito le sorti della gara. Azioni che hanno consentito di cambiare l’inerzia della frazione e fatto prendere il largo alla formazione ospite. La Nojaturi, infatti, ha inflitto alla Planitalia un parziale di 8-0 che ha piegato le gambe delle montesi, le quali hanno dovuto cedere in 26' sul punteggio di 17-25 ancora in loro sfavore. Il quarto set, decisivo per l'esito della gara, ha visto partire meglio le ospiti, che hanno condotto sino al 18-15, per subire un piccolo break in occasione dell'ingresso in campo di Falsarella. Si è però trattato di un momento di breve durata: la Nojaturi, con alcuni precisi attacchi, ha chiuso definitivamente i conti. Michele Marchitelli sport@luedi.it

Cianflone e Piscopo della Planitalia


Spettacoli & televisione

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CHRISTIAN E BRANDO A LOS ANGELES ALLA VIGILIA DELLA NOTTE DEGLI OSCAR

La dinastia De Sica festeggiata a Hollywood CHRISTIAN De Sica e suo figlio Brando saranno festeggiati a Hollywood lunedì prossimo nell’ambito della quarda edizione del Los Angeles, Italia –Film, Fashion and Art Fest promosso al Chinese Theater, alla vigilia della notte degli Oscar, in collaborazione con il Cim Group Retail, la Hollywood Chamber of Commerce, l’Eni, l'assessorato al Turismo e Beni Culturali – Regione Campania. Un evento speciale, all’indomani dell’ennesimo successo di Christian nel cinepanettone Natale a Rio, che prevede la proiezione del Parlami di me realizzato da Brando, laureatosi in regia due anni fa proprio all’University of Southern California di Los Angeles. Ad aprire la celebrazione della De Sicàs Dynasty, come hanno scritto i media internazionali, sarà la proiezione del capolavoro di Vittorio De Sica Ladri di biciclette (vincitore del premio Oscar 1949) recentemente restaurato in digitale dalla Fondazione De Sica ed il Casinò Municipale di Venezia. Christian De Sica ritroverà a Hollywood il redi ALESSANDRA MAGLIARO UNA scelta “necessaria»: la chiama così il direttore di Raiuno e Rai Fiction, Fabrizio Del Noce, la cura anti-age, “svecchiamento”, cui sta sottoponendo la rete e anche la nuova fiction, il cui piano è in approvazione al cda nelle prossime settimane, già da tempo, intensificando ora, fuori del periodo di garanzia pubblicitaria, le sperimentazioni. L’obiettivo dichiarato è di “ringiovanire” il pubblico di Raiuno, da sempre anzianotto. Non è che improvvisamente Raiuno divenga una rete per adolescenti, «perchè non sarebbe la strada giusta e altre sono le reti che hanno questa mission», ma «offrire programmi per tutti e che possano piacere anche a quarantenni e cinquantenni questo sì. Anzi direi che è un compito istituzionale», afferma Del Noce. “Tutti pazzi per amore”, la fiction con Emilio Solfrizzi e Stefania Rocca che con tocco leggero e canzonette dei Matia Bazar affronta temi forti, persino l’outing di un genitore che scopre di essere omosessuale, ha un pubblico medio di 49 anni, circa 5 meno della media. E per ora non sono arrivate, almeno a Raiuno proteste di spettatori scandalizzati. E su un pubblico più giovane punta il poliziesco tosto con Gianmarco Tognazzi “Il bene e il male”, in sei puntate da stasera, e che si scontrerà contro due corazzate come il Gf9 su Canale 5 e X factor su Rai due, e il varietà “Dimmi la verità” con Caterina Balivo, in onda da martedì. Raiuno rischiava di rimanere al palo della modernità, «diventare marginale come linguaggio, non es-

gista Pupi Avati con cui quest’anno (a 33 anni dalla commedia Bordella che interpretò giovanissimo, nel 1976) lavorerà da protagonista ne Il primo figlio accanto a Luca Zingaretti e Laura Morante. Il quarto Los Angeles, Italia – Film, Fashion and Art Fest (www.losangelesitalia.com) oltre a supportare la candidatura all’Academy Award del film di Matteo Garrone, Gomorra, dedicherà, in collaborazione con Cinecittà Holding e Raitrade, una retrospettiva di 6 film proprio a Pupi Avati (cui l’Istituto Italiano di Cultura – mercoledì 18 febbraio – consegnerà il Lifetime Achievment Award), un tributo a Federico Fellini (a complemento della Mostra promossa dall’omonima Fondazione e dall’Academy), un omaggio dell’Eni a Gillo Pontecorvo, Ferrara, Sciascia e dei Fratelli Taviani (con tre documentari Energia d’Autore). Il ruolo di ambasciatore di Napoli, per rappresentare il progetto Viva Napoli – L'altra faccia di Gomorra dell’Istituto Capri nel mondo a soste-

Christian De Sica

gno dell’immagine culturale di Napoli e della Campania, sarà rivestito da Massino Ranieri che proporrà il suo recente “Ultimo Pulcinella” diretto da Maurizio Scaparro, all’im-

mediata vigilia del gran galà al Kodak Theater. Il progetto Viva Napoli è stato realizzato con il contributo della Cineteca del Centro Sperimentale di Cinematografica.

UNA SCELTA “NECESSARIA” SECONDO IL DIRETTORE DEL NOCE

Rai Uno, parte l’operazione “svecchiamento” programmi

PERSONAGGI

Mara Venier inviata de “La fattoria”

MARA Venier tornerà a lavorare a a Canale 5 dopo nove anni di assenza. Da fine febbraio, infatti, la conduttrice affiancherà Paola Perego ne La fattoria, seguendo dal Brasile le imprese dei “contadini da inviata speciale. Venier avrebbe accettato l’incarico d’inviata oltreoceano solo dopo molte perplessità: non se la sentiva di restare lontana per due mesi dal marito, Nicola Carraro.

Amy Winehouse «Basta droghe sono innamorata»

Tom Cruise: «Adoro l’Italia, mangerei solo pasta» VIVE e lavora a Hollywood, ma se potesse sceglierebbe di abitare in Italia, non fosse altro che per rimpinzarsi ogni giorno di spaghetti. Lo confessa Tom Cruise in un’intervista a un quotidiano berlinese in cui rivela le ragioni per cui ha scelto l’Italia per il suo secondo matrimonio, con l’attrice Katie Holmes di 16 anni più giovane. «L'ho fatto perchè amo l’Italia», spiega l’attore, «in particolare per la sua cucina casereccia. La mia frase preferita è questa: 'più pasta, ancora pasta, se possibile con i tartufì».

L’attore americano parla anche della piacevole sensazione di essere padre, con due figli già adolescenti adottati con Nicole Kidman, Isabella di 16 anni e Connor di 13, e della piccola Suri, nata dal secondo matrimonio. «Voglio avere 10 figli, perchè amo i bambini – spiega – è bellissimo avere dei teenager e una piccola di due anni e mezzo. La cosa dà un enorme energia». Cruise rivela anche di non aver ostacolato la decisione di suo figlio Connor di recitare a fianco di Will Smith nel film «Sette vite» di Gabriele Muccino.

LONDRA - L'amore fa miracoli. Anche nel caso di Amy Winehouse. La cantante annuncia a News Of The World che la sua vita è tornata sui binari giusti, grazie al recente flirt con Josh Bowman: basta droghe dopo la vacanza ai Caraibi e il nuovo incontro. «Sono finalmente fuggita dall’inferno - dichiara raggiante – Sono di nuovo innamorata e non ho più bisogno di droghe».

Il cast de “Il bene e il male” con Gianmarco Tognazzi

sere aggiornata e al passo con i tempi. Non essere legati ai target, cercare di non escludere fasce d’età è – prosegue Del Noce – un compito preciso, anche se il problema è comune a tutte le reti ammiraglie dei servizi pubblici. Ad attirare i giovani in tv sono poche cose, spesso eventi come Benigni o Celentano. Questo senza snaturare la linea editoriale: per intenderci sui reality non ho cambia-

to idea, il massimo del reality su Raiuno è Ballando». Sul piano più generale della fiction, Del Noce promette per il 2010 «prodotti più agganciati alla realtà, alle trasformazioni sociali», insomma meno 'santinì e ripescaggi storici. Cercare di non perdere ulteriormente terreno rispetto a Sky che rosicchia sempre di più pubblico giovane? Del Noce smentisce: «mai guardato alle altre tv». Per

il direttore di Canale 5, Massimo Donelli, vincitore venerdì con ArciZelig ma sconfitto ieri con la Corrida, le iniezioni ringiovanenti che stanno facendo a Raiuno hanno due motivazioni, «editoriale e però anche commerciale». La Rai come servizio pubblico, «deve servire tutto il paese e tutte le età ed essere aggiornata nel linguaggio», ma al tempo stesso “non deve perdere l’attenzione del cosiddetto pubbli-

co pregiato che vogliono gli investitori pubblicitari». Donelli ammette che l’esigenza di Raiuno è comune alle altre tv pubbliche europee: «il trend è lo stesso, pubblico sempre più anziano e conservatore». Canale 5, secondo il suo direttore, non ha di questi problemi: «la forbice di pubblico 15-34 anni tra Mediaset e Rai nelle 24 ore è di 20 punti a nostro vantaggio».

Per Paris Hilton nuova canzone sui giorni in carcere

MUSICA

Patty Pravo: «A »Sanremo per colpa del fisioterapista» ROMA - A Sanremo per colpa del fisioterapista in comune con Paolo Bonolis. Sarebbe questo uno dei motivi per cui Patty Pravo ha ceduto al fascino del Teatro Ariston e salirà sul palco per esibirsi al prossimo Festival di Sanremo. Secondo il settimanale «Sorrisi e Canzoni Tv», la cantante veneziana frequenta lo stesso studio fisioterapico di Paolo Bonolis «e così – spiega – tra una seduta di massaggi e l'altra, è partito un serrato corteg-

giamento a distanza del conduttore. Alla fine ho ceduto alla sua corte e ho detto sì» , racconta la Pravo, che sul palco del Teatro Ariston interpreterà il brano “E io verrò un giorno la”. L’intervista è anche lo spunto per parlare del Talent Show «X Factor» al via stasera su Rai due e che sfiderà la corazzata del Gf9: «Non posso che pensarne bene – ha detto - perchè in un posto come l’Italia, dove i giovani non hanno neanche la possibilità di

utilizzare una sala prove, in fondo è già qualcosa. Quanto a Giusy Ferreri, mi sembra una ragazza a posto». E della reticenza della Pravo a concedersi per i duetti dice «Li ho fatti in passato – ricorda – pure con Frank Sinatra. Ma ormai le persone con cui vorrei duettare, da Nina Simone a Eartha Kitt, sono tutte morte. Io non sono ricchissima ma non m'interessa cimentarmi in operazioni commerciali nelle quali non mi identifico».

LOS ANGELES – Si chiamerà “Jailhouse Baby” e racconterà i 23 giorni in carcere di Paris Hilton. Ad annunciare la registrazione di un brano sulle tre settimane trascorse in cella, per guida senza patente e in stato di ebbrezza, è la cantante stessa: «Sto lavorando al mio nuovo album e ho scritto una canzone che ricostruisce i miei giorni dietro le sbarre». Patty Pravo


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Rubriche

Lunedì 12 gennaio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Un cambiamento radicale nella professione va accuratamente programmato: niente colpi di testa. In amore ci vuole più decisione.

TORO 21/4 - 20/5

Forti influssi positivi per la vostra attività: approfittatene. In amore non dovete stare eternamente sulle difensive: non ce n'è motivo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Preparatevi a lavorare parecchio: sarete un po' stressati ma alla fine avrete ottenuto grossi risultati. Bene le questioni di cuore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Molti dei vostri progetti di lavoro diventeranno rapidamente realizzabili. In amore cambiate tattica.

LEONE 23/7 - 23/8

Nella professione ora diventa possibile una grande innovazione. Un nuovo legame affettivo appassionato.

VERGINE 24/8 - 22/9

Cercate di gestire con grande diplomazia rogne lavorative: i superiori lo apprezzeranno. Una storia d'amore è partita con il passo giusto.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro dopo un periodo in cui avete annaspato faticosamente ora potete essere ottimisti. Incontrerete un Acquario affascinante.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Sollevate il piede dall'acceleratore: nel lavoro dovete fare un passo per volta. Siete pronti per un nuovo amore: arriverà.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Non abbiate paura di esplorare nuove strade nella vostra attività. L'amore bussa alla vostra porta.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Dopo un periodo confuso di alti e bassi nel lavoro la situazione si chiarirà e potrete prende delle iniziative. Un amore da togliere il fiato.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siete perfettamente in grado di gestire ogni tipo di emergenza nel lavoro, anche quella odierna. Sfoderate tutto il vostro fascino.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: M a NO arma; RM occhialetto = Mandar marmocchi a letto

Nel lavoro il peggio sembra passato: avete la strada completamente spianata. La vostra effervescenza attrae molti.


Televisioni

PRIMA SERATA

16.15

ATTUALITÀ

21.05

REALTV

21.10

ATTUALITÀ

21.10

REALITYSHOW

Lunedì 12 gennaio 2009

23.20

FILM

20.15

SITCOM

21.10

63

FILM

Lamberto Sposini

X Factor

Federica Sciarelli

Grande Fratello

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.55 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.05 -CartoniL'apprendista Babbo Natale 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -MusicaleScalo 76 - Cargo 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor - I casting 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

06.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis - di media e comunicazione 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 10.00 -Telegiornale Tg 5 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Real Tv Amici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Real TvGrande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.05 -TelefilmQuincy 08.05 -TelefilmHunter 08.55 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.00 -ShowPomeriggio con Retequattro 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.20 -FilmNiagara con M. Monroe, J. Cotten - regia di Henry Hathaway (USA) - 1953 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.50 -ShowPomeriggio con Retequattro 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComLa tata 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComWill & Grace 10.50 -Sit ComE alla fine arriva mamma! 11.20 -TelefilmFriends 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny... 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.10 -CartoniSpiders riders 17.30 -CartoniIdaten Jump 17.50 -CartoniMy Melody sogni di... 18.05 -CartoniHolly e Benji due... 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.35 -Sit ComLove Bugs 3 20.05 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.15 -Sit ComCamera Café

06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -AttualitàOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -TelegiornalePunto Tg 10.10 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -Telefilm Il tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -Film Il carabiniere con Fabio Testi, Massimo Ranieri, Valeria Valeri, Enrico Maria Salerno, Chiara Salerno - regia di Silvio Amadio (Italia) - 1981 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Telefilm Streghe 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Il bene e il male 23.20 -Telegiornale Tg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv X Factor

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaReplay

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello

21.10 -TelefilmIl comandante Florent 23.20 -Film Shining con Jack Nicholson, Shelley Duvall, Danny Lloyd, Scatman Crothers, Joe Turkel - regia di Stanley Kubrick (USA) - 1980

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film Hostage con Bruce Willis, Kevin Pollak, Jonathan Tucker, Ben Foster, Michelle Horn - regia di Florent Emilio Siri (Germania/USA) - 2005

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -FilmPapillon con Dustin Hoffman, Steve McQueen, Anthony Zerbe - regia di Franklin J. Schaffner (USA) 1973

23.25 -AttualitàPorta a Porta 01.00 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -DocumentiRewind 02.40 -VideoframmentiSuperStar 03.10 -FilmWhite Gold 04.40 -TelefilmDetective Joe Gaillard

23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -MiniserieUn siciliano in Sicilia 03.00 -VarietàCercando cercando

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaNella profondità di Psiche 02.45 -RubricaIl mare di notte 03.00 -AttualitàRai News 24

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

01.45 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -RubricaPianeta mare 03.00 -FilmIn nome del popolo italiano con U. Tognazzi, V. Gassman - regia di Dino Risi (Ita) - 1971 04.40 -RubricaPeste e corna e gocce di storia

23.15 -FilmThe Transporter con J. Statham - regia di Corey Yuen Kwai (Fra/USA) - 2002 01.10 -NewsStudio Sport 01.35 -TelegiornaleStudio Aperto 01.50 -MusicaleTalent 1 Player 02.30 -Serie TvRescue Me

23.55 -TelefilmThe Practice 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -RubricaL'intervista 02.30 -TelefilmStar Trek 03.30 -TelefilmAlla corte di Alice 04.30 -RubricaDue minuti un libro

Shining

Camera Cafè

Papillon

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.20

LA 7

ORE 21.10

IL CARABINIERE

NIAGARA

PAPILLON

con F. Testi, E. M. Salerno, M. Ranieri regia di Silvio Amadio (Ita) - 1981

con M. Monroe, J. Cotten, J. Peters, C. Adams - regia di Henry Hathaway (Usa) - 1953

con A. Zerbe, D. Hoffman, V. Jory, S. McQueen, D. Gordon - regia di Franklin J. Schaffner (Usa) - 1973

In visita col marito alle cascate del Niagara una moglie infedele progetta di ucciderlo con la complicità dell'amante, ma il marito le cambia le carte in tavola. Duplice omicidio...

Odissea di un francese, condannato ai lavori forzati nel bagno penale della Guyana, che – grinta bronzea, coltello facile, fibra a prova di aguzzino – cerca più volte di evadere con un collega...

Francesco e Paolo vivono con la madre, Elena, in una fattoria che essi stessi mandano avanti. Il loro terreno però serve, per una speculazione edilizia, a De Micheli che è disposto a tutto pur di diventarne proprietario. Infatti dopo aver proibito alla figlia Angela di incontrarsi con Paolo di cui è innamorata, non esita a fare uccidere Paolo stesso che nel frattempo si è arruolato...

ITALIA 1

ORE 21.10

ITALIA 1

ORE 23.15

RETE 4

ORE 23.20

HOSTAGE

THE TRANSPORTER

SHINING

con B. Willis, K. Pollak, J. Tucker, B. Foster - regia di Florent Emilio Siri (Ger/Usa) - 2005

con J. Statham, S. Qi, T. Karyo - regia di Cory Yuen (Fra/Usa) - 2002

con J. Nicholson, S. Duvall - regia di Stanley Kubrick (Usa) - 1980

Dopo aver fallito un negoziato per un ostaggio, il poliziotto Jeff Tally lascia Los Angeles per diventare capo della polizia in un paesino con un bassissimo tasso di criminalità. Quando tre ragazzi delinquenti mettono in pericolo la loro vita cercando di rubare la macchina di quella che sembrava una famiglia per bene...

Frank Martin, un ex agente delle forze speciali, vive un'esistenza tranquilla sulla costa francese nel Mediterraneo, salvo le occasionali missioni da "Trasportatore" mercenario. In grado di spostare carichi sia umani sia no, durante le sue missioni Frank si attiene scrupolosamente a regole che lui stesso si è imposto...

Dal romanzo di Stephen King: sotto l'influenza malefica dell'Overlook Hotel sulle montagne rocciose dove ha accettato il lavoro di guardiano d'inverno con moglie e figlio, Jack Torrence sprofonda in una progressiva schizofrenica follia che lo spinge a minacciare di morte i suoi cari...

Il principe “ballerino” batte “La Corrida” RAI UNO Ballando con le stelle Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida

ora 21.08 20.38 19.48 18.49

ascolto 6.598 6.241 6.229 4.549

RAI DUE Cold case-delitti Justice nel nome della Rai sport-dribbling Sereno variabile

21.03 21.45 13.29 17.09

2.320 2.273 1.813 1.369

RAI TRE Che tempo che fa Super quark speciale Blob di tutto di piu' Pres.che tempo che fa

20.30 21.32 19.55 20.07

3.036 2.546 2.386 1.989

CANALE 5 Striscia la notizia La corrida Chi vuol essere Amici di maria de

20.46 21.14 19.04 14.17

5.820 5.161 4.144 3.991

ITALIA 1 Peter pan Il gatto. La tenera canaglia. Supercop

21.00 19.33 15.55 14.10

2.616 2.163 2.065 1.834

RETE 4 Forum sessione Walker texas ranger Poirot Wallander

14.09 19.45 15.14 21.29

1.616 1.562 1.199 1.178



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