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Sabato 17 gennaio 2009
Brevi dal mondo
Salvador, favoriti gli ex guerriglieri SAN SALVADOR – Elezioni cruciali, quelle di domani, per il Salvador, dove al potere potrebbero andare, per la prima volta negli ultimi vent'anni, gli ex guerriglieri marxisti del Fronte Farabundo Marti per la liberazione nazionale (Fmln), dal 1992 uno dei partiti politici chiave della vita del piccolo paese cen-
In Italia e nel Mondo Roma, difende un amico studente liceale accoltellato ROMA – Uno studente modello, che tutti al liceo Aristotele di Roma descrivono come uno dei migliori in assoluto. Da ieri Ermir, 17 anni, originario dell’Albania, sarà anche l’eroe del liceo romano nel quale, poco dopo l’orario di uscita, è stato accoltellato alla schiena da un gruppo di giovani che, secondo una prima ricostruzione, voleva rubare il motorino di un suo amico proprio davanti al liceo di via Cesare Pavese, nel quartiere residenziale dell’Eur. Ma per Ermir l’amicizia è un dono prezioso: per questo motivo non ha esitato a intervenire, buttandosi letteralmente tra l’amico e gli aggressori. Alla mamma il giovane, poi operato all’ospedale Sant'Eugenio di Roma, ha raccontato: «stavano picchiando
Brasile, pressing per Battisti che per il momento resta in carcere ROMA – Si rafforza il pressing dell’Italia sul Brasile per il caso di Cesare Battisti, tanto più che nel governo del presidente Lula cominciano ad emergere le prime crepe sulla decisione del ministro della Giustizia Tarso Genro di concedere lo status di rifugiato politico all’ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac). Polemiche che non si limitano solo all’esecutivo brasiliano: proprio a causa della delicatezza del dossier, in serata il presidente del Tribunale supremo federale Gilmar Mendes ha chiesto un parere al procuratore generale Antonio Fernando Souza sulla richiesta di scarcerazione dell’ex terrorista avanzata dai suoi legali. I tempi potranno es-
Il luogo dove è stato accoltellato
un mio amico, non potevo lasciarlo da solo perchè gli stavano rubando il motorino». Ermir, il cui nome in albanese vuol dire «odore di pace», è il secondo figlio di una coppia di albanesi, originaria di Durazzo.
Perugia, sette ore di schermaglie e le prime “stoccate” troamericano. In attesa dell’appuntamento alle urne per il voto legislativo e municipale, tutti i sondaggi confermano infatti, ormai da tempo, che proprio gli esponenti del Fmln guidato dal giornalista Maurizio Funes sono i favoriti.
Panagopoulos appello ai banditi ATENE – La famiglia dell’armatore greco Pericle Panagopoulos ha rivolto un appello ai rapitori di farsi vivi, dopo che da 48 ore manca qualsiasi contatto. La moglie di Panagopoulos, Caterina, citata dalla tv Mega ha fatto appello alla «umanità» dei sequestratori invitandoli a tener conto delle precarie condizioni di salute del marito.
Putin premiato è polemica BERLINO – Negli anni Ottanta, Vladimir Putin (nella foto) era un agente del Kgb a Dresda, in Sassonia, una regione che allora faceva parte dell’ex Germania dell’Est: ieri sera, il governo di quel Land conferirà all’attuale premier russo una medaglia d’onore, ma la decisione ha sollevato una bufera di polemiche. La medaglia, d’oro, riporta la stampa tedesca, raffigura una «meravigliosa» – con i suoi 18 carati – replica dell’immagine di 'San Giorgio a Cavallo', che simboleggia la vittoria del bene sul male. Si tratta dell’'Ordine della Gratitudine Sassone', un riconoscimento per l’impegno di Putin nella promozione dei rapporti culturali tra la
Meredith, Raffaele e Amanda al processo mediatico senza tv PERUGIA – Quasi sette ore di udienza, con schermaglie procedurali, decisioni importanti, come quella di celebrare il dibattimento a porte aperte ma senza riprese audio-video, e dalle prime stoccate, dell’avvocato Luca Maori secondo cui «l'unico vero responsabile è già stato condannato a 30 anni», ha detto riferendosi a Rudy Guede. E alla fine della prima udienza del processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher tutti appaiono soddisfatti. I due imputati, che continuano a dirsi innocenti, si sono presentati in aula come annunciato alla vigilia. I familiari di Mez hanno invece seguito quanto successo dall’Inghilterra, attraverso radio e tv (86 le testate accreditate) e informati dagli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna che li rappresentano come parti civili. I legali avevano chiesto di tenere il processo a porte chiuse per tutelare la memoria e la dignità della loro congiunta mentre le difese dei due imputati si sono espresse per un processo pubblico «senza condizioni» come ha detto l’avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori della Knox. «Raffaele non ha paura dell’informazione» gli ha fatto eco l’avvocato Giulia Bongiorno, uno dei legali di Sollecito. La Corte ha però deciso di ammettere i giornalisti ma non le riprese audio-video. Superato il primo scoglio, la mattinata è stata dedicata alle questioni preliminari. Come quella relativa alla misura cautelare nei confronti di Sollecito che la sua difesa ha chiesto di dichiarare inefficace. Il collegio ha però detto no su tutto. Ha così dichiarato aperto il dibattimento con la lettura dei capi d’imputazione nei confronti di Sollecito e della Knox. Accuse pesanti come quelle di concorso in omicidio e violenza sessuale
Amanda Knox ieri in Aula mentre se la ride
per le quali rischiano anche l’ergastolo. Al momento di illustrare le fonti di prova l’avvocato Letizia Magnini, parte civile per la proprietaria della casa del delitto, ha chiesto di ammettere documenti per provare il danno. L’avvocato Maori ha invece parlato per Sollecito di «tragico errore a causa del quale è in carcere da 15 mesi». A suo avviso Mez non è stata vittima di un omicidio di gruppo ma di un assassino solitario. Uccisa – secondo il legale – in un tentativo di furto finito male, nel quale la violenza sessuale è stata solo simulata. «Per quella inspiegabile e tragica morte è già stata fatta giustizia con la condanna a 30 anni di reclusione dell’unico vero responsabile» ha affermato Maori riferendosi a Guede, già processato con il rito abbreviato. «Una strategia perdente e processualmente vigliacca» è stata la replica dei difensori dell’ivoriano, gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile. Ma
l’avvocato Bongiorno è andata oltre. «Dimostreremo – ha detto – che la scena del delitto non è quella di un festino, che Raffaele ha visto Guede solo in aula e i pm non hanno prove regine». Per il legale quando vennero arrestati Amanda e Raffaele «non erano una coppia annoiata ma stavano vivendo la prima settimana della loro storia». La difesa della Knox ha invece chiesto l’inutilizzabilità del memoriale scritto dalla giovane americana prima di essere portata in carcere nel quale accusava Patrick Lumumba, ieri in aula, poi prosciolto e ora parte civile «per chiedere giustizia» in relazione al reato di calunnia contestato solo alla giovane di Seattle. Un memoriale in cui in qualche modo spiegava la «presunta confessione», come l’ha definita l'avvocato Dalla Vedova, resa qualche ora prima alla polizia e dichiarata inutilizzabile dalla Cassazione. Claudio Sebastiani
Cesare Battisti
sere lunghi e il risultato, in attesa del via libera della Corte suprema, è che almeno per il momento Battisti – detenuto nel penitenziario di Papuda, a Brasilia – resta in carcere.
Omicidio Sandri Spaccarotella va a giudizio AREZZO – Sarà una corte d’assise a giudicare l’uomo accusato dell’omicidio di suo figlio. E questo la conforta. Però, «da sola, sul computer, stanotte ho scritto: Perchè ha fatto questo? Non lo saprò mai, ma Gabriele non c'è più e Spaccarotella non lo perdono». Daniela, la madre di Gabriele Sandri, il tifoso laziale di 26 anni ucciso l'11 novembre del 2007 nell’area di servizio Badia al Pino, sull'A1, ad Arezzo, stringe un album di foto del figlio e la felpa che Gabriele indossava il giorno prima di essere ucciso. Da pochi minuti, un giudice si è espresso sulla vicenda: il gup di Arezzo, Luciana Cicerchia, ha rinviato a giudizio l’agente di polizia Luigi Spaccarotella, 32 anni, per omicidio volontario. Il padre di Gabriele, Giorgio, chiede una «pena esemplare» perchè «è stato un assassinio in piena regola». E spera che «quanto meno venga preso un provvedimento disciplinare e venga allontanato dalla polizia». Anche il fratello di Gabriele, Cristiano, ricorda che la sospensione «non è una questione automatica, ma tecnica. Sarebbe ora che aprissero almeno un procedimento» e auspica «una risposa del ministero». È stata una lunga udienza quella di ieri; il giudice si è ritirato per deliberare due volte, per quasi due ore. Prima ha respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato avanzata dai difensori di Spaccarotella, gli avvocati Federico Bagattini e Francesco Molino. Poi ha deciso il rinvio a giudizio. Prima udienza, il 20 marzo. Fuori dal tribunale, un gruppo di tifosi laziali e amici dei Sandri ha atteso in maniera composta, stendendo a terra una gigantografia di Gabriele e uno striscione: «Giustizia». Solo qualche adesivo offensivo verso l'agente è apparso su una transenna. Fra i tifosi, anche qualcuno di quelli che erano in auto con Gabriele: «Non commento», ha risposto. Ieri l’agente non era in aula, come a settembre, quando l'udienza preliminare venne annullata. «Avrà incontrato qualche problema sull'autostrada», commenta saracastico Cristiano. «Non ha il coraggio di guardarci negli occhi», aggiunge Giorgio. Prima di arrivare in tribunale, Giorgio, Cristiano e Daniela si sono fermati nell’area di servizio dove venne ucciso Gabriele, per deporre una mazzo di rose. Giampaolo Grassi
IL CASO
Eluana, la clinica “Città di Udine” fa marcia indietro: non la farà morire Germania e la Russia.
Filippine, in ansia per i rapiti ROMA – Cresce la preoccupazione per la sorte dei tre operatori della Croce Rossa, tra cui l’italiano Eugenio Vagni, sequestrati giovedì sull'isola di Jolo, nel sud ovest delle Filippine. Secondo una fonte militare, sarebbe stato identificato un responsabile del sequestro: una ex guardia del carcere di Papikul.
UDINE – La casa di cura Città di Udine fa marcia indietro sul caso di Eluana Englaro per il quale, dopo l'atto d’indirizzo del Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sembra ancora una volta allontanarsi una soluzione. Stretta tra il 'groviglio' di norme amministrative e la possibile sovrapposizione di competenze tra Stato e Regioni, tra casi di coscienza e possibili ritorsioni, la clinica friulana, alla fine di una riflessione durata oltre un mese, ha deciso di non accogliere Eluana e, quindi, di non attuare il protocollo, che aveva definito nelle settimane scorse, per il
distacco del sondino che tiene la ragazza in vita, anche se in stato vegetativo, da 17 anni, cioè da quando rimase gravemente ferita in un incidente stradale. Eluana, quindi, non morirà a Udine, nel Friuli dei suoi avi, così come avrebbe voluto papà Beppino, originario di Paluzza (Udine), che ha sempre detto di voler assecondare quelli che erano i desideri della figlia, cioè di riposare accanto ai nonni paterni. «Se avessimo accettato – ha scritto la clinica oggi – il ministro avrebbe potuto assumere provvedimenti che, per quanto di validità temporanea
Beppino Englaro, il padre di Eluana
proprio in virtù delle specifiche pertinenze delle istituzioni, avrebbero messo a repentaglio l'operatività della struttura e, quindi, il posto di lavoro di più di 300
persone, di quelli delle società controllate, oltre ai servizi complessivamente erogati alla comunità». Pierpaolo Gratton
In Italia e nel Mondo
Sabato 17 gennaio 2009
Scarsa l’affluenza dei palestinesi. La Rice: «Molto presto Israele cesserà il fuoco»
Gaza, non decolla la “giornata della collera” Hanno pesato le contraddizioni interne fra Hamas e Fatah
Uno degli striscioni di ieri
sotto la guida del presidente Abu Mazen) cela più d’una crepa. Secondo il Jerusalem Post, la verità è che se a Gaza Israele combatte una guerra guerreggiata con Hamas, a Ramallah, cuore politico della Cisgiordania, Fatah non cessa di condurre un conflitto sotterraneo contro i rivali interni. Sperando in una sorta di resa dei conti nel momento della relativa debolezza del movimento islamico radicale. Sia come sia, la 'giornata della collera' di ieri – promossa teoricamente in accordo fra i partiti palestinesi – si è risolta in dimostrazioni su scala ridotta.
TEL AVIV – E' una 'collera' in tono minore quella che continua ad animare la tradizionale protesta del venerdì, in Cisgiordania, contro la guerra d’Israele nella Striscia di Gaza. Protesta che ha avuto ieri momenti di tensione a Hebron – dove un adolescente è stato ucciso dal fuoco di un posto di controllo israeliano – ma non ha raccolto in tutta la regione più di qualche migliaio di partecipanti. Segno che la solidarietà di facciata riproposta dal conflitto fra le due fazioni palestinesi rivali (i falchi di Hamas, al potere a Gaza, e i moderati di Fatah, rimasti in sella in Cisgiordania
Intanto il faticoso pressing della diplomazia internazionale sta iniziando a raccogliere i primi ottimistici risultati. Gli spiragli per una tregua concreta che disinneschi il conflitto lungo la Striscia di Gaza non arrivano dal Cairo dove Israele e Hamas restano ancora su posizioni divergenti sul piano di pace egiziano ma la Rice prevede che un cessate il fuoco duraturo verrà raggiunto "molto presto" ma non è detto che avverrà prima dell'insediamento, martedì prossimo, del nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Alessandro Logroscino
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Venezuela, referendum per la rielezione illimitata Si svolgerà il 15 febbraio, se sarà approvato Chavez si ripresenterà nel 2012
Hugo Chavez
CARACAS – Si svolgerà il 15 febbraio il referendum nel quale i venezuelani dovranno pronunciarsi sulla rielezione illimitata di tutti i mandati sottoposti a suffragio universale, a partire da quello del presidente Hugo Chavez. Qualche giorno fa, il parlamento aveva approvato una modifica alla Costituzione proprio per permettere la rielezione illimitata. Nel caso in cui tale modifica venga approvata anche dal referendum il 15 del mese prossimo, Chavez potrà presentarsi per un terzo mandato nel 2012.
Padre Giuseppe Bertaina, 82 anni, è stato strangolato
Kenya, rapina a Nairobi ucciso un missionario italiano ROMA – Nuova vittima italiana in Kenya. Un missionario, padre Giuseppe Bertaina, è stato ucciso ieri a Langata, uno dei quartieri più poveri di Nairobi, in seguito ad una rapina finita male. Legato e imbavagliato, il sacerdote 82enne, originario del Cuneense, è morto soffocato – forse strangolato – negli uffici dell’Istituto di Filosofia gestito dai padri della Consolata, dove lavorava come amministratore e docente. Un nuovo episodio di cronaca nera in un paese che negli ultimi anni ha fatto registrare diversi casi di italiani rimasti vittime di episodi di criminalità e per il quale la pista prevalente, al momento, sembra essere quella di una rapina non andata a buon a fine. E ci sarebbero già tre sospettati – due uomini ed una donna – tra i quali un ex seminarista che era stato cacciato dall’Istituto e che è stato riconosciuto dal giovane che ha scoperto il corpo senza vita di padre Bertaina, dando l’allarme e consentendo ai guardiani di 'fermare' la donna. Donna che è stata ritrovata in possesso di assegni del sacerdote ucciso. In base alle notizie arrivate da Nairobi – e rimbalzate in Italia grazie anche alle comunicazioni dell’agenzia Misna che ha dato la notizia – al missionario, dopo averlo legato e picchiato, sarebbe stata «tappata la bocca provocandone la morte per soffocamento». Dall’ambasciata d’Italia a Nairobi – che ha confermato l’accaduto – si fa inoltre sapere che il sacerdote potrebbe essere stato strangolato. È comunque stato ritrovato con della carta in bocca – per non permettergli di gridare – che lo avrebbe soffocato. «Due uomini e una donna, ben vestiti e assolutamente presentabili – è la ricostruzione che arriva dalla Misna – si
Padre Giuseppe Bertaina
sono presentati al cancello dell’Istituto di Filosofia, dicendo ai guardiani, di avere un appuntamento con padre Bertaina». Poco dopo un giovane studente – quello che poi ha scoperto il cadavere – è andato nella stanza di Padre Bertaina per ritirare dei documenti e ha riconosciuto in uno dei presunti assassini, che stavano lasciando la stanza, un suo excompagno di seminario che era stato allontanato dalla scuola. Entrando, subito dopo, «ha trovato padre Bertaina senza vita e ha dato l’allarme», permettendo ai guardiani di fermare la donna che, consegnata alla polizia, è stata trovata in possesso di alcuni libretti degli assegni del missiona-
rio ucciso. Mentre in Italia si rincorrono le espressioni di cordoglio – da quelle del ministro degli Esteri, Franco Frattini, al presidente del Senato, Renato Schifani – da Madonna dell’Olmo, il paese dove padre Bartania nacque 82 anni fa, si susseguono le attestazioni di stima ed i ricordi del sacerdote ucciso. A cominciare da quelle del nipote, Carlo Cometto, che ricorda lo zio come «un uomo brillante, molto energico, che ha dedicato più di cinquant'anni alla formazione dei sacerdoti in Africa e si considerava privilegiato, perchè rispetto ad altri colleghi missionari diceva di essere 'non in prima linea'», aggiunge il nipote ricordando che Bertania era in Kenya dagli anni '50. Il caso di padre Giuseppe Bertaina riporta in primo piano il problema sicurezza in un paese, come il Kenya, meta ogni anno di centinaia di migliaia di italiani. Un paese dove, negli ultimi 10 anni, sono stati uccisi – per rapine o circostanze non chiare – cinque italiani, compreso un vescovo. E che ha registrato, solo pochi mesi fa, il rapimento – ancora non concluso – di due suore piemontesi. Fra i casi più eclatanti da ricordare quello Claudio Tomatis, operatore turistico di 46 anni che viene ucciso nel 1999 nel corso di una rapina a Ongata Rongai, una ventina di chilometri a sud-ovest di Nairobi, mentre accompagna una comitiva di sei italiani. Il 21 marzo del 2000 Lorenzo Calzavacca, 75 anni, viene ritrovato cadavere con le mani e i piedi legati, nel bagno della sua abitazione a Malindi, dove trascorreva sei mesi l’anno. L'omicidio dell’uomo, morto per strangolamento, viene considerato una sorta di esecuzione legata a un regolamento di conti. Marina Perna
I soccorsi all’aereo ammarato sul fiume Hudson
Miracolo sull’Hudson, gli Usa celebrano Sully, il pilota-eroe NEW YORK – E' ormai per tutti il «miracolo sull'Hudson». E lui, il protagonista dello spettacolare atterraggio d’emergenza di un Airbus 320 sul fiume Hudson, è ormai salutato dal Paese e dalla stampa Usa come l'autore di un evento che ha del prodigioso. Le immagini di una trentina di passeggeri che si danno la mano e, in piedi su una delle ali del velivolo della Us Airways, attendono i soccorsi sono sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo. «È un miracolo» è la parola che è stata ripetuta più volte dopo l'incidente, che non si è tramutato in una tragedia grazie all’esperienza e alla perizia del pilota, il capitano Chelsey Burnett Sullerberger III, 'Sully' per gli amici: un pilota con oltre 19.000 ore di volo alle spalle, 40 anni di carriera, un passato di istruttore di volo, che ha salvato la vita ai 150 passeggeri e ai cinque membri dell’equipaggio. L’aereo era appena decollato (alle 15.26 ora locale) dall’aero-
Il computer del futuro scoperto da un precario UNA ricerca italiana apre la strada ai futuri e potentissimi computer quantistici, grazie a fondi europei e a ricercatori di livello internazionale... ma precari. Grazie allo studio pubblicato sulla rivista Physical Review Letters, diventa possibile controllare e modificare le unità di informazione (bit) di un futuro computer quantistico utilizzando piccolissimi campi elettrici. Autore del lavoro è Filippo Troiani, del laboratorio S3 dell’istituto Nazionale di Fisica della Materia del Consiglio Nazionale delle
Ricercatori svedesi “colorano” gli animali
L’ultima follia è l’hamburger bed Ricerche (Infm-Cnr) in collaborazione con il gruppo di Daniel Loss, dell’università svizzera di Basilea. Si conferma così ancora una volta il ruolo all’avanguardia dell’Italia nella fisica della materia.
porto La Guardia di New York ed era diretto a Charlotte, in North Carolina. Il pilota ha virato verso sinistra, come di routine sulla tratta del volo 1549; ma pochi minuti dopo, i passeggeri hanno sentito un forte rumore, probabilmente provocato dall’impatto di uno stormo di oche. «L'aereo ha avuto un lieve contraccolpo e abbiamo sentito odore di fumo o fuoco», ha raccontato più tardi un passeggero. «E' arrivato il capitano che ha dato l’allerta: 'preparatevi' per l’impatto ed è allora che abbiamo capito che stavamo precipitando, nell’acqua». «E' calato il silenzio e la gente ha cominciato a pregare». Ma in qualche modo, con una fenomenale manovra del pilota, il velivolo è riuscito ad ammarare sul fiume. In pochi secondi, i passeggeri in preda al panico hanno lasciato il velivolo e si sono raccolti sulle ali. Anche il presidente George W. Bush ha lodato «la perizia e l'eroismo» del pilota. Michael Sproviero
QUANDO si dice che il kitsch non ha mai fine... l'ultimo oggetto trendy della rete è l'hamburger bed, il letto a forma di panino imbottito che ha perfino un gruppo di fan su Facebook. Chi l'ha inventato si firma solo "hamburger bed", dal Te-
xas, e racconta di essersi ispirato a un film degli anni '80 in cui i personaggi dormivano su letti simili. Per farlo ha comprato un materasso circolare e cucito tutto il resto, però ha ricevuto in regalo da un amico i cuscini a forma di cetriolo.
SE gli animali domestici hanno colori introvabili nei loro simili selvatici è perchè è stato l’uomo a «dipingerli», nel corso di migliaia di anni. Lo ha fatto utilizzando la genetica: incrocio dopo incrocio, ha finito per selezionare i manti più colorati e insoliti, privilegiando ogni mutazione casuale di uno dei principali geni registi della colorazione del manto. Che le cose siano andate così lo dimostra per la prima volta la ricerca pubblicata sulla rivista Plos Genetics. Finanziato dalla Commissione Europea, lo studio è stato condotto dall’università svede-
se di Uppsala e da quella britannica di Durham. I ricercatori hanno studiato il Dna di maiali selvatici e domestici di Europa e Asia. I risultati, precisano gli autori, sono sovrapponibili ad altri animali domestici, come mucche e cani.
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Sabato 17 gennaio 2009
Il fatto del giorno: Bce, tassi al minimo storico La Stampa
Quattro mesi di crisi la fase uno è superata
Il costo del denaro tagliato di mezzo punto
La sobrietà dimenticata un valore da riscoprire
dal commento di Mario Margiocco
dal servizio di Andrea Tarquini
dall’intervento di Dionigi Tettamanzi
Quattro mesi fa falliva Lehman Brothers e finiva la Wall Street del 900. L’autodistruzione di quello che era stato, con Wall Street, il cuore della finanza americana e mondiale appariva evidente anche a chi fino ad allora aveva guardato altrove. Nessuno l’aveva previsto davvero, in tutta la sua enormità. Ma qualcuno aveva lanciato allarmi circostanziati. Quattro mesi dopo la fase uno può dirsi superata. A livello mondiale i valori di Borsa sono stati più o meno dimezzati, cosa del resto accaduta anche con lo scoppio della bolla dot com otto anni fa. Le Banche centrali e le Tesorerie pubbliche sono intervenute, spesso generosamente. Il sistema ha frenato paurosamentre ma non si è fuso. [...]
Allarme rosso della Banca centrale europea (Bce) sulla crisi economica e finanziaria internazionale: i tassi centrali dell’euro, quindi il costo del denaro in Italia e in tutti gli altri Paesi aderenti alla moneta unica, sono stati tagliati oggi di mezzo punto dal 2,50 al 2 per cento, il minimo storico. Altri tagli sono imminenti, ha fatto chiaramente capire il presidente Bce, jean-Claude Trichet, perché la crisi è paragonabile a un solo precedente, quella degli anni trenta, perché potrà durare a lungo, perché l’inflazione è crollata e domanda debole in Europa e calo dell’export europeo promettono male. [...]
Specialmente nel momento difficile che l’economia mondiale sta attraversando, con la solidarietà non bisogna dimenticare la sobrietà, che costituisce la via maestra alla solidarietà. È infatti l’uso corretto e sapiente dei beni la prima forma che realizza una solidarietà piena e consente il dono a mani libere [...]. In queste ultime settimane sempre più spesso si è insistito da molte parti e con grande enfasi sulla necessità di sostenere il più possibile i consumi. Certo le esigenze della moderna economia vanno in questo senso: se non si produce, se non si vende, se non si consuma, l’economia ristagna. Ma anche qui ritorna il tema della giusta misura: non ci sono forse troppi bisogni inutili, indotti da una pubblicità più che ingannevole? [...]
La migliore di ieri
Berlusconi minimizza
Il petrolio costa poco e resta bloccato in mare
Tremonti non ci crede
dal servizio di Claudio Tito
dall’articolo di Ennio Caretto
dall’articolo di Sandro Iaconetti
"I dati della Banca d’Italia mi sembrano un po’ esagerati. Ma noi dobbiamo evitare che la crisi si abbatta sui lavoratori e provochi un’ondata di disoccupati". Per Silvio Berlusconi nel bollettino di Mario Draghi c’è troppo pessimismo, ma le previsioni concentriche di Via Nazionale, Confindustria, Bce e Fondo Monetario internazionale, hanno comunque allungato un’ombra di preoccupazione su Palazzo Chigi. Il Cavaliere non vuole restare fermo e l’idea del ministro Tremonti di non procedere ad altri interventi non lo convince affatto. [...]
Mentre l’Italia e buona parte dell’Europa rischiano di rimanere senza il gas e il petrolio russi a causa delle vertenze tra il Cremino e l’Ucraina, circa 35 superpetroliere e altre petroliere più piccole con oltre 80 milioni di barili di greggio a bordo si aggirano dallo Oceano indiano al Golfo del Messico senza attraccare mai, o stanno all’ancora senza scaricarlo. Sono in attesa che il prezzo del petrolio, precipitato in un anno da quasi 150 dollari a meno di 40 dollari al barile, torni ad aumentare. Ma la flotta fantasma, che a volte rischia l’attacco dei pirati, come accadde giorni fa alla
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
petroliera saudita in Somalia, è solo la punta dell’iceberg. Col calo dei consumi di greggio causato dalla prima crisi economica globale, è scattata la corsa allo stoccaggio, nella speranza di futuri colossali profitti: complessivamente, ben 327 milioni di barili di greggio giacciono inutilizzati in tutto il mondo, in particolare negli Stati uniti. Ad attirare l’attenzione sulle manovre delle nazioni e compagnie petrolifere sono stati il giornale International Herald tribune e l’agenzia Bloomberg. Stando al primo, il Paese che tiene le maggiori quantità di greggio ferme nelle sue petroliere, almeno 15, sarebbe l’Iran. [...]
Giannelli sul Corriere
Non chiudiamo gli occhi: è emergenza assoluta dal commento di Massimo Giannini
Datemi da una parte milioni di voti, toglietemi dall’altra parte un atomo di verità, ed io sarò comunque perdente. Lo scriveva Aldo Moro, al culmine della sua tragedia umana. Ora, nel turbine della tempesta economica, non pretendiamo che Giulio Tremonti dimostri la stessa "cifra" politica del grande statista democristiano. Ma per quanto possa sembrare "il ministro del Tesoro più colto d’Europa" (come gli ha riconosciuto Tony Blair una settimana fa) non può più nascondere la verità dietro la cortina fumogena della sua erudizione filoso-
fica e dei suoi virtuosismi lessicali. L’ultimo Bollettino della Banca d’Italia descrive un quadro da "economia di guerra". La crisi globale "si è intensificata ed estesa". Nel 2008 il Prodotto lordo decresce dello 0,5%. La produzione industriale, crollata del 6% nell’ultimo trimestre, scende del 4% in media d’anno: "uno dei peggiori risultati del secondo dopoguerra", con un calo "simile alla crisi del 1974/1975". Arretrano le esportazioni (meno 1,6% nel terzo trimestre). Flettono gli investimenti delle imprese (meno 2%). Cedono i consumi delle famiglie (meno 0,7%). Al netto dell’inflazione, "il reddito disponibile reale si è
La fotografia Cristiano Di Pietro, il figlio fesso di di Pietro, è indagato dalla procura di Napoli nell’inchiesta sulle opere pubbliche gestite da Mario Mautone. I reati contestati vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta all’abuso d’ufficio. Come fanno tutti i politici insomma da che mondo è mondo. Ovviamente in difficoltà il padre, che gioca tutta la sua reputazione politica sull’onestà e che dopo aver chiesto ai magistrati di indagare a tutto campo, senza guardare in faccia nessuno, schiuma di rabbia. Sms di conforto di Bossi: “Anche io io un figlio idiota, ma non come il tuo”.Perplessi i suoi elettori: "Possibile che il padre non sapesse niente?" – Veltroni guarda con un certo piacere le difficoltà dell’alleato nemico. I suoi voti fanno gola. – Minimo storico per i tassi: la Bce porta il costo del denaro al 2% da 2.5. Bankitalia vede nero per il 2009, il Pil scenderà di almeno 2 punti. Previsti almeno due
milioni di disoccupati. –Gli israeliani tirano a quota 1500 morti palestinesi e bombardano anche la sede Onu e alcuni ospedali. – La lega si astiene in aula e fa battere il Governo. Bossi: “Io tra Governo e sindaci sto con i secondi. Roma deve essere trattata come tutti gli altri comuni. L’avevo avvertito Berlusconi”. Il Comune più indebitato d’Italia è Torino, su ogni cittadino pesa un carico di 5781 euro. A seguire Milano e Trieste. – Alemanno a Roma fa cittadino onorario il Dalai Lama e irrita Pechino: “L’Europa deve capire che il Tibet sono solo cazzi nostri”. – Festa a Mogadiscio dopo che le truppe etiopi hanno lasciato la città. Per due anni avevano tenuto in piedi il debolissimo governo federale di transizione. – Ai domiciliari 24 ispettori a Bari: chiedevano mazzette agli imprenditori per cestinare i verbali sui lavoratori in nero.
Crescita a picco nel 2009? «Solo congetture». Dopo le battute sull’aspirina (le ricette della Banca centrale) per curare i malati gravi e sul Financial Stability Forum presieduto da Mario Draghi [...] questa volta dal ministro dell’Economia arriva la precisazione in tempo reale. O meglio, preventiva. Con tanto di conferenza stampa. Già, perché quando il bollettino trimestrale di Bankitalia con la stima del Pil a -2% per il prossimo anno non era ancora stato diffuso [...] Giulio Tremonti [...] già avvertiva i giornalisti di non credere agli stregoni che si lanciano in previsioni azzardate sulla finanza pubblica. [...]
New York, miracoloso ammaraggio: tutti salvi (Il Giornale)
ridotto". Peggiora la competitività del sistema (il costo del lavoro per unità di prodotto aumenta del 5,4%). Su queste basi, le previsioni per il 2009 sono "fortemente peggiorate": la recessione si accentuerà, e la crescita subirà una caduta del 2%. È uno scenario di emergenza assoluta. Lo percepiscono e lo amplificano le super-manovre avviate dall’America di Barack Obama alla Germania di Angela Merkel. L’ulteriore riduzione dei tassi decisa dalla Bce, che ha portato il costo del denaro al minimo storico. L’appello lanciato per conto della Fiat da Sergio Marchionne, che chiede all’Europa misure coordinate di sostegno all’auto. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Italiani, brava gente: di fronte al bollettino di guerra presentatoci dalla Banca centrale europea, tanto Tremonti quanto Berlusconi tendono a sdrammatizzare, cosa che del resto fanno in continuazione: sono convinti, loro e altri, che l’allarme possa convincere – e sarebbe ora – gli italiani a ripristinare quei criteri del risparmio dimenticati nell’economia italiana degli ultimi vent’anni, agganciata in maniera esasperante al consumo. La crisi non vi farà niente: continuate a pure a indebitarvi, sembra voler dire chi ci governa, col suo sorriso stampato di fronte a un fatto – come questo consistente abbattimento del costo del denaro – quasi senza precedenti. Che fare? Dar loro retta? Meglio di no: la vera crisi in Italia deve ancora farsi sentire. Siamo solo in ritardo, noi italiani: brava gente ritardataria.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Calcio, il Manchester City alza la posta per Kakà A questo punto l’errore del Milan sarebbe tenerselo
Cause legali e test Dna lite sull’eredità Caracciolo
dal commento di Mario Sconcerti
dall’articolo di Paolo Conti
In questa vicenda di Kaká e il City c’è un aspetto tecnico, uno economico e uno quasi religioso. L’aspetto tecnico e quello economico vanno di pari passo e non hanno incertezze. Non c’è calciatore che per 100 milioni non debba essere ceduto. E non c’è giocatore che con quella cifra non possa essere a sua volta comprato. Non siamo fuori mercato, siamo oltre. Siamo in un mercato virtuale che paga con soldi veri. Non si può non approfittarne. È un problema di rispetto per i soldi, per il Milan e per lo stesso Kaká, che infatti già sta facendo i conti di quanto gli renderà il nuovo ingaggio di qui a 5 anni. Una buona società (e il Milan lo è) con quella cifra rinforza la squadra con due-tre-quattro-cinque grandi giocatori e apre una pagina nuova. Kaká è un grande, ma non vale un rimpianto di questo genere. Se il Milan (per dire) acquistasse al suo posto Diego e Benzema riprendendo Gourcuff, avrebbe una squadra
Kakà esulta dopo un gol, l’offerta del Manchester è salita
meglio assortita, e quasi certamente più competitiva. Avere un’offerta del genere non è una condanna, è una fortuna. Perché l’esagerazione pesa quasi soltanto su chi compra. Tanto per capire l’eccesso, il Barcellona ha messo una clausola rescissoria su Messi di 150 milioni, sicuro che nessuno possa mai avvicinarsi. Vendendo Kaká e Dida il Milan per assurdo sarebbe molto vicino a quella
cifra. Sarebbe un errore perché questi colpi drogano le società e non possono dare rientri adeguati, ma volendo usare lo stesso metro del City anche per questo andrebbe venduto Kaká. Perché si potrebbe prendere Messi. Il problema comunque non è tecnico. Sarebbe inutile cercare il pallore di Kaká nel momento in cui si allontana. Kaká è un grande giocatore, proprio per questo viene pagato un prezzo impossibile.
dal commento di Stenio Solinas
Nella vicenda relativa allo squallido caso Battisti, squallido per il soggetto in sé e per l’escamotage con cui si cerca di nobilitarlo (un perseguitato per le sue idee, ma dai...), emerge il velleitarismo di un demi-monde che della vita ignora tutto, perso com’è nell’inseguire il proprio narcisismo. Non ci sorprende, però, che dietro la mancata estradizione di un assassino cialtrone ci sia un pressing, come dire, matrimonial-istituzionale transalpino, ovvero la manina della prima signora di Francia, quella Carla Bruni a cui il cambio di nazionalità non ha intellettual-
Estradizione per Battisti l’intervento di Carla Bruni mente giovato. Per spiegare come Oltralpe si stia correndo a briglia sciolta verso il ridicolo, basterà un aneddoto. Ha raccontato il regista inglese dello special televisivo sulla Bruni trasmesso in Francia a Capodanno che, mentre stavano sistemando le luci per le riprese nel salotto di lei al Bois de Boulogne, è entrato lui, ovvero il presidente della Repubblica. «Hi, I’m Nick, nice
to meet you», ha salutato. Poi si è chinato per baciare sul collo la dolce mogliettina. «Puzzi di sigaretta» ha replicato lei, non si sa se in francese, in italiano, o in inglese, poi ha imbracciato la chitarra e ha interpretato L’amoureuse, con il suo solito broncio e la sua vocina da gattina. Il consorte è rimasto ad ascoltare appoggiato alla porta-finestra della sala, mani in tasca, sorriso a
Ma è un prezzo che sarebbe sbagliato rifiutare. Perché quel prezzo è unico mentre i grandi calciatori no. Qualcun altro in giro esiste ancora. L’aspetto tecnico ha una piccola coda molto milanista. È difficile non rendersi conto che la squadra si è incartata nelle ultime stagioni in un calcio quasi soltanto dimostrativo. Grandi vecchi e grandi recuperi, un eccesso via l’altro per allontanare il momento duro della rifondazione. Mail Milan è lussuosamente bloccato, ancora legato a Seedorf, Gattuso, Ambrosini, Maldini, Jankulovski, Ronaldinho, come se niente fosse cambiato. Un Milan che non potrebbe comunque non essere presto restituito a un esperimento diverso. Il sacrificio di Kaká finanzierebbe il futuro in modo altrettanto lussuoso. Perdendo grande calcio ne promette uno anche migliore. C’è poi l’aspetto ideologico che sarebbe inutile mettere al secondo posto. Nessuno sa cosa direbbe il popolo milanista. [...]
58 denti... Dopo mezz’ora, infine, ha tolto il disturbo: «Ho un appuntamento con Barack Obama» ha fatto sapere. Raramente in un breve scambio è condensata una così perfetta immagine di imbecillità domestica, fatta di giovanilismo fuori luogo e fuori tempo, punzecchiature da innamorati, piccoli deliri da prime donne, maschili e femminili, va da sé. L’idea che i francesi si ritrovino Carla Bruni come presidentessa ci ripaga in fondo della loro spocchia. Da noi il suo target sarebbe potuto essere Flavio Briatore, ci vogliamo rovinare, Oliviero Toscani... Da loro è l’Eliseo. Si sentono l’ombelico del mondo [...].
Lo avevano annunciato Milano Finanza e Il Sole 24 ore: ieri seconda udienza, davanti al giudice Rosaria Ricciardi, del giudizio di disconoscimento di paternità da parte di Carlo Edoardo e Margherita Revelli nei confronti di Carlo senior Revelli, prestigioso agente di cambio scomparso nel 2002. Notizia che riguarda direttamente l’asse ereditario di Carlo Caracciolo, principe di Castagneto, duca di Melito ed editore del gruppo l’Espresso- La Repubblica scomparso il 15 dicembre. Perché i due fratelli Revelli (lui, classe 1969, inventoredel sito di giornalismo partecipativo Agoravox, lei, nata nel 1971, moglie di Fabiano Rebecchini e neo-mamma) intendono ottenere il riconoscimento di paternità come figli di Carlo Caracciolo e della loro madre Maria Luisa Bernardini. In gioco c’è il patrimonio di Caracciolo, circa 100 milioni di euro, per ora interamente assegnato all’unica erede, Jacaranda Falck Caracciolo, moglie di Fabio Borghese, figlia molto seguita ed amata dall’editore, nata appena dieci mesi dopo Margherita Revelli. Cioè una quota dell’Espresso salita a poco prima della morte a quota 11,7%, il 33% di Libération più la splendida tenuta di Torrecchia vicino a Latina. L’altra magnifica proprietà terriera, quella di Garavicchio, era già stata affidata in vita da Caracciolo a Uberto, Guido e Caterina Pasolini dall’Onda, figli di sua moglie Violante Visconti di Modrone. La prossima udienza è fissata ad aprile, quando il giudice dovrà decidere sull’ammissibilità dell’intervento dell’erede del padre naturale, ovvero degli avvo-
cati Carlo d’Urso, Guido Alpa e Floriano D’Alessandro che tutelano Jacaranda Falck Caracciolo, i quali presenteranno una loro memoria. Seguirà la replica dei legali dei Revelli, cioè Natalino Irti e Francesco Arnaud. Il giudice Ricciardi, confermano allo studio Irti, ha già sul tavolo importanti elementi. La differenza del Dna tra i tre fratelli Revelli nati tra il ’50 e il ’60 (Francesca, Andrea e Paolo) e gli altri due. Prove mediche che attesterebbero l’impossibilità di Carlo Revelli di avere altri figli a partire dal 1968. Ma i legali di Jacaranda Falck Caracciolo puntano a invalidare tutto sostenendo che la notizia della vera paternità sarebbe stata nota ai due Revelli da lungo tempo, almeno da un paio d’anni. Il che renderebbe impossibile il disconoscimento, legalmente avviabile secondo la legge italiana non oltre un anno dalla scoperta. Resta per ora in sospeso la seconda causa, quella intentata dai fratelli Revelli per il riconoscimento di paternità di Carlo Caracciolo. Prima della morte dell’editore era stata fissata una data per febbraio. Ora, con la sua scomparsa, lo scenario cambia e di fatto bisognerà attendere l’esito della precedente. Nel frattempo il giudice ha deciso la conservazione del materiale biologico di Carlo Caracciolo per procedere a una eventuale prova del Dna (il corpo dell’editore è stato cremato). Solo in futuro il magistrato si pronuncerà sulla richiesta di sequestro e di analisi presentata il 19 dicembre dai Revelli. Carlo Edoardo e Margherita, agli amici, raccontano la loro verità. Cioè che la scoperta risalirebbe solo all’ottobre 2007 con un improvviso chiarimento della madre. [...]
Di Pietro jr: Tonino interrogato La Stampa
Il parere di Travaglio Riecco la frase di Craxi: “Così fan tutti” “Cristiano non dimetterti” ma ora tocca a chi di Craxi fu l’incubo
Trattamento di favore
dall’intervista di Lorenzo Salvia
dal commento di Riccardo Barenghi
dall’editoriale di Filippo Facci
«Cristiano Di Pietro ha fatto quello che doveva fare lasciando il partito». Dovrebbe dimettersi anche da consigliere provinciale? «Non mi sembra un atto dovuto, viviamo in un Paese dove il sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, è indagato per camorra e nessuno dice niente». Amato o criticato per il suo rigore, idolo prima dei girotondini e poi dei grillini (intesi come popolo di Beppe Grillo), elettore dichiarato dell’Italia dei Valori, il giornalista Marco Travaglio dice che l’iscrizione nel registro degli indagati del figlio di Antonio di Pietro non sposta una virgola. Perché? «A meno che non ci siano altre cose, visto che non conosco le carte, Cristiano Di Pietro è indagato per delle raccomandazioni. E le raccomandazioni, purtroppo, non sono penalmente rilevanti visto che nel nostro ordinamento l’abuso d’ufficio è stato di fatto depenalizzato. No, davvero mi sembra pochino». Non c’è il rischio di usare due pesi e due misure? «Certo che c’è. E infatti non mi sembra che il Partito democratico o il Popolo della libertà abbiano nemmeno sospeso Renzo Lusetti o Italo Bocchino che continua a pontificare tranquillamente ogni sera al tg. Come direbbe Di Pietro, qui si finisce cornuti e mazziati [...]. Chi prende provvedimenti severi rischia di rimanere fregato. Mentre chi resta schiscio spera che se la cava. Bella lezione morale per le nuove generazioni ». Ma secondo lei quand’è che un politico si deve dimettere? «Sarebbe il caso di stabilirlo una volta per tutte. La richiesta di rinvio a giudizio, il rinvio a giudizio... al limite l’iscrizione nel registro degli indagati ma quando il reato è grave, come l’associazione mafiosa. Basta mettersi d’accordo. Ma in questo caso no, mi sembra davvero troppo poco». Non minimizza l’ex pm a dire che l’indagine non riguarda suo figlio? «Finora si è comportato bene. Ha detto che le indagini devono andare avanti [...]. Spero però che tenga a mente una cosa: la gente lo vota perché vuole comportamenti più rigorosi rispetto agli altri partiti». [...]
Ha chiesto giustamente che i magistrati indaghino a tutto campo, senza guardare in faccia parenti e amici. Così Antonio Di Pietro ha reagito ieri sera a quella che sembra una dura vendetta della Dea greca Nemesi, che compensava la gioia col dolore. O se vogliamo prenderla meno alla lontana, possiamo citare Bettino Craxi quando, nel suo famoso discorso in Parlamento nel ’92, disse una frase che fu allora molto contestata, ovviamente dalla sinistra: «Così fan tutti». Ora si scopre che fra quei «tutti» potrebbero finirci anche parenti e collaboratori di quel personaggio che allora mise Craxi, il suo Psi, la Dc, molti imprenditori italiani, insomma tutta la Prima Repubblica, sotto lo schiaffo di Mani pulite. Uno schiaffo sacrosanto, ci mancherebbe altro. E che però oggi ha un sapore paradossale vista la situazione giudiziaria in cui sono coinvolti il figlio del leader e altre persone che hanno gestito negli ultimi anni il partito di Di Pietro in
L’uomo che è stato interrogato dalla Procura di Napoli, ieri pomeriggio, non era un cittadino qualsiasi: era il perpetuo amico delle toghe, l’ex magistrato a vita, il difensore di ogni pubblico ministero dello Stivale, il politico giustizialista secondo il quale l’inquirente più squilibrato deve comunque «andare avanti» e ovviamente «senza guardare in faccia a nessuno». Non era un uomo: era un testimonial di categoria e, anche alla luce di passate vicende, senz’altro il cittadino più protetto del Paese. Altrimenti non gli avrebbero riservato un’accoglienza così sontuosa: giornalisti e fotografi, ieri, sono stati allontanati dall’ingresso della procura grazie a una disposizione ad horas del procuratore generale, provvedimento personalizzato e senza precedenti che ha sollevato ovvie proteste da parte di taccuini e telecamere. Sono stati i cronisti a far notare che l’altro giorno, in occasione dell'interrogatorio di Italo Bocchino, che è solamente vicecapogruppo del Pdl, le cose erano state ben diverse. [...]
Di Pietro in procura a Napoli
Campania e in Molise, magari provenendo da altre forze politiche meno, diciamo così, cristalline dal punto di vista dell’etica pubblica. È ovvio, ma bisogna ribadirlo, che siamo solo all’inizio di un’inchiesta, ben lontani anche da una sentenza di primo grado. Ma politicamente parlando, se uno costruisce una carriera, un movimento, una forza politica, un’immagine personale sulla moralità, sulla trasparenza, sulla assoluta estraneità a qualsiasi rapporto con gli affari e gli affaristi, con la corruzione e le tangenti, insomma con tut-
to quello che ha devastato l’immagine e la credibilità dei nostri dirigenti politici da vent’anni a oggi (ultimo caso, il Pd), allora non può, anzi non deve assolutamente rischiare di scivolare su quel piano inclinato. Altrimenti perde tutto, il consenso, la fiducia e la sua capacità di parlare «pane al pane» alla gente che non ne può più della Casta. Diventa anche lui uno della Casta, invischiato come tutti gli altri in quel meccanismo perverso che ha combattuto da magistrato, ha contrastato da politico e che adesso rischia di divorarlo. [...]
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Primo piano
Sabato 17 gennaio 2009
Il caso Rai E’ polemica sulla puntata Se ne parlerà in Parlamento dedicata a Gaza e alla “guerra in Consiglio dei ministri dei bambini”. Scoppia il caso e in commissione di vigilanza Rai
Santoro, bufera su Annozero Dopo che la Annunziata lascia la trasmissione, è scontro con Fini di DANIELA SIMONETTI ROMA – Michele Santoro non è nuovo alle polemiche ma questa volta è un vero terremoto quello che si scatena dopo la puntata di Annozero dedicata a Gaza e alla «guerra dei bambini». Puntata tesa che raggiunge l’acme quando Lucia Annunziata, ospite in studio, “disturba» il suo amico Michele per dirgli che l’impostazione è sbagliata, troppo sbilanciata verso le ragioni dei palestinesi. Santoro reagisce, le chiede di non dire sciocchezze e rincara la dose domandandole «quali crediti» intenda conquistare con la sua sortita. La Annunziata non ci sta, si alza e se ne va. Subito la puntata diventa un caso: se ne parla in Consiglio dei Ministri, arriva in Parlamento e la prossima settimana finirà direttamente sul tavolo del consiglio di amministrazione della Rai. In più pesa – nei commenti degli esponenti politici - la paralisi in cui è finita la Commissione di Vigilanza sulla Rai. Tra i primi a scendere in campo è il presidente della Camera Gianfranco Fini che telefona al presidente della Rai Claudio Petruccioli per dirgli che la puntata «ha superato il livello di decenza». Fini chiama poi l’Annunziata per esprimerle solidarietà e apprezzamento, gli stessi sentimenti manifestati dal Consiglio dei Ministri al quale era presente Silvio Berlusconi. Quasi immediata la replica di Santoro a Fini: «In un Paese normale il livello della decenza lo supera un presidente della Camera che, travalicando i suoi compiti istituzionali, interviene per richiedere una censura nei confronti di un giornalista che sta compiendo il suo dovere di informare l'opinione pubblica». Ma è solo l’inizio di una giornata convulsa: contro Santoro piovono critiche
dure da destra a sinistra con il Partito Democratico (tranne poche eccezioni) che, rispetto al giornalista, sceglie di stare dall’altra parte della barricata. Fuori dal coro Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani e l’Italia dei Valori. L’affondo forse più doloroso viene dall’ambasciatore israeliano a Roma Gideon Meir che prende carta e penna e scrive a Petruccioli: «Siamo certi che Lei saprà adottare le necessarie misure per far sì che un simile spettacolo vergognoso non si ripeta più, e che possiate trovare la maniera adeguata per spiegare che si è trattato di una trasmissione che ha esulato da qualsiasi standard di etica giornalistica basilare». Il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici chiede l’intervento dell’Ordine nazionale dei giornalisti perchè, a suo giudizio, nella trasmissione di ieri sera di Annozero sono state violate «le più elementari norme dell’etica giornalistica». «E' stata una trasmissione di pura propaganda indegna, incompatibile con il servizio pubblico che la Rai dovrebbe svolgere», dice il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna. Il Popolo della Libertà si scatena e con vari esponenti parla di faziosità, arroganza, disprezzo per il servizio pubblico, addirittura Luca Barbareschi definisce fascista il comportamento di Santoro. Berlusconi non commenta, mentre il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti dice: «In nessun Paese normale un normale conduttore televisivo reagisce in modo così scomposto
ROMA – «Il presidente della commissione di Vigilanza della Rai ha tentato di far funzionare la commissione»: lo scrive Marco Pannella nella denuncia presentata in procura a Roma contro il mancato funzionamento dell’organo di vigilanza. «Alla diserzione dei lavori da parte dei parlamentari Pd e Idv – si legge nella denuncia – si sono aggiunte delle improvvide iniziative da parte di quegli stessi deputati e senatori della maggioranza che solo pochi giorni prima avevano eletto Villari». Inoltre per Pannella l’iniziativa del presidente del Senato, che lo vede «muoversi da capopartito in accordo con i capigruppo della Pdl», è «chiaramente strumentale ed arbitraria, in quanto «anzichè sanzionare i senatori che non partecipano ai lavori delle commissioni in violazione di un loro specifico dovere, ha convocato la Giunta per il regolamento al fine di verificare la praticabilità della revoca del presidente Vil-
I PRECEDENTI
Se l’ospite sbatte la porta e se ne va dallo studio
Due fotogrammi della puntata dell’altro ieri di Annozero su Gaza
e arrogante a una normale critica espressa da un’alta carica istituzionale. Informare, per di più su una rete del servizio pubblico, non significa mai deformare seguendo un’ottica esclusivamente di parte». In serata si esprime Petruccioli: “La trasmissione Annozero di ieri sera merita critiche severe. Ma non per
mettere sotto accusa un modo di far televisione; bensì per indurre tutti – di fronte a un conflitto così doloroso – a non cadere più in errori del genere» . Prossimo round mercoledì prossimo in Cda. Intanto, la Federazione Nazionale della Stampa e l’Usigrai mettono in guardia dal rischio di interventi censori.
ROMA - L'abbandono che in assoluto ha fatto più scalpore è stato quello di Silvio Berlusconi, che lasciò furibondo proprio In 1/2 ora, la trasmissione condotta sulla Rai da Lucia Annunziata accusandola di non farlo parlare. Era il 12 marzo del 2006. Ma da allora e anche prima di allora sono stati diversi i politici che hanno lasciato sbattendo la porta le trasmissioni televisive alle quali erano stati invitati. Santoro, in particolare, ha un precedente che scatenò sui media una bufera quasi analoga a quella che infuria da ieri sera dopo l'abbandono dallo studio di Annozero di Lucia Annunziata: era l'8 marzo 2007, Clemente Mastella, allora ministro della giustizia lasciò lo studio di Annozero, dove era stato invitato per una puntata sull'omosessualità e sui Dico. A scatenare l'ira del guardasigilli era stato in particolare un intervento del vignettista Vauro (adesso la trasmissione , oltre che "dei comunisti" , è anche "dei froci"). Anche Bruno Vespa ha dovuto fare più volte i conti con i politici 'offesi': è successo nel 1998, quando il sindaco di Venezia Massimo Cacciari lasciò una puntata di Porta a Porta in polemica con il governatore della regione Massimo Galan, poi nel 1999 quando Antonio Di Pietro se ne andò lamentandosi perché a suo avviso non aveva potuto spiegare agli elettori il significato del simbolo dell'asinello con il quale si presentava alle elezioni. Nel marzo del 2008, sempre a Porta a Porta, Enrico Boselli si alzò e se ne andò dopo aver pacatamente spiegato al conduttore che a suo avviso la campagna elettorale in corso si svolgeva "con regole truccate". E solo una settimana più tardi il gesto venne replicato, dal leader della sinistra critica Franco Turigliatto, che lasciò il salotto di Vespa in polemica con la presenza del leader di Forza Nuova Roberto Fiore, al quale si rifiutò di stringere la mano. Ma non solo: diventò un 'caso', nel dicembre del 2003 la lite in diretta ad Excalibur, tra il conduttore Antonio Socci e l'ospite Giovanna Melandri, che abbandonò in polemica la trasmissione, con un seguito infuriato di polemiche tra le parti politiche. Tra i programmi 'abbandonati', anche Ballarò, lasciato in tronco nel novembre del 2004 da Francesco Cossiga che però era collegato al telefono con la trasmissione condotta da Giovanni Floris "ho capito che la mia presenza era del tutto inutile", ironizzò l'ex Capo dello Stato.
E Pannella presenta una denuncia
Vigilanza, appelli a Villari a lasciare lari». I parlamentari coinvolti, «quelli cioè che, membri della commissione di Vigilanza, ottemperando a un illegittimo ordine di partito, hanno disertato i lavori impedendone il funzionamento al fine di costringere Villari a dimettersi, non potrebbero godere di alcuna immunità sul versante penale, dato che la Costituzione prevede esclusivamente l’insindacabilità delle opinioni e dei voti espressi dal parlamentare nell’esercizio delle funzioni». «L'ostruzionismo è un legittimo modo in uso in Parlamento per ritardare solitamente le cose, ma è folle che vi siano parlamentari che non esercitano le loro funzioni».
Marco Pannella, dopo aver depositato la denuncia in procura contro il mancato funzionamento della Commissione di Vigilanza della Rai, spiega così il senso della sua iniziativa giudiziaria: «E' un fatto gravissimo e incomprensibile - afferma – anche che i presidenti delle Camere invitino quello che esercita la funzione (e cioè il senatore Villari, presidente della Commissione) a dimettersi dall’esercizio della funzione stessa. Dicono che deve avere il senso dell’opportunità, ma è invece opportunismo che è altra cosa». «Il blocco della Commissione di Vigilanza Rai va risolto per via politica e l’idea di Pannella di ricorrere alla magistratura serve solo ad inserire ulteriori elemen-
ti di confusione in un percorso che si è complicato». Lo dice Italo Bocchino, presidente vicario del gruppo Pdl alla Camera. «Per trovare la soluzione politica – spiega – serve un atteggiamento responsabile da parte del Pd, al quale spetta il compito di dare un segnale a Villari diverso dal muro contro muro». Sul caso interviene anche il leader dell’Udc. Per superare lo stallo della commissione di Vigilanza Rai è necessario ora che Villari abbia “la sensibilità per fare un passo indietro». Lo ha affermato Lorenzo Cesa a margine di una riunione del partito a Napoli. «Opinioni di illustri costituzionalisti danno ragione a Villari –
spiega Cesa – e quindi ora sta alla sua sensibilità lo sblocco di uno stallo che, visto anche il momento difficile della Rai, può essere molto grave per la tv di stato». Cesa non risparmia critiche a Pd e Pdl che hanno «la grave responsabilità di aver creato questa situazione. Il Pdl non doveva scegliere il presidente dell’opposizione, mentre il Pd doveva avere la forza di trovare al suo interno un candidato dell’Idv diverso da Orlando». Dice la sua anche Maurizio Gasparri. «I presidenti di Camera e Senato hanno rinnovato un appello. Sta alla saggezza di Villari valutare l’opportunità di sbloccare questa vicenda». Lo ha dichiarato il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, rispondendo a Bari ad un giornalista che gli chiedeva un commento sulla vicenda della presidenza della commissione di Vigilanza Rai. Vedremo se nei prossimi giorni la situazione si sbloccherà.
Primo piano
Sabato 17 gennaio 2009
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Il dibattito politico Faccia a faccia di due ore Confermata la data del 27 con il premier a Montecitorio per il primo congresso dopo le frizioni dei giorni scorsi del Partito della libertà
Decreti, Fini bacchetta Berlusconi Il presidente della Camera chiede di non abusarne. Tregua sul Pdl di MARINA MARESCA ROMA - Fini e Berlusconi a colloquio per due ore ieri a Montecitorio per ricucire tanti piccoli strappi con An sul nascente partito unico e non solo. Il presidente della Camera e il premier non si incontravano da un paio di mesi e Alleanza nazionale non aveva nascosto le critiche all'iter per la definitiva fusione tra An e Forza Italia. Nello stesso tempi Fini, nonostante il ruolo istituzionale, era intervenuto sui più caldi temi del governo, dalla giustizia alla tassa per il permesso di soggiorno. "Amichevole e cordiale" il pranzo di lavoro nella sede istituzionale di Montecitorio (al quale ha preso parte il sottosegretario Gianni Letta), secondo le notizie diffuse dalla Camera, e su due fronti, quella dei rapporti tra il parlamento e il governo e quello politico del partito unico. Fini ha spronato Berlusconi a non abusare della decretazione d'urgenza perché il parlamento è centrale nel processo legislativo. Un tema assai caro al presidente della Camera (e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano), che al momento dell'approvazione del disegno di legge anticrisi aveva criticato l'eccessivo ricorso da parte del governo al voto di fiducia suscitando una certa irritazione nel Pdl. Il presidente della Camera ha invitato il premier a cercare il dialogo con l'opposizione per la riforma della giustizia e anche su questo delicato argomento e su quello delle intercettazioni Fini aveva voluto dire la sua in una lettera al Corriere della sera. Anche per rinnovare la seconda parte della Costituzione Fini ha auspicato il coinvolgimento dell'opposizione. Contrasti sul modo in cui sta nascendo il Pdl, tensioni che inevitabilmente si stavano trasferendo sul governo. Ieri i due hanno cercato un accordo tracciando una road map da qui al 27 marzo, data confermata per il congresso costitutivo del Pdl. Entro un mese, però, An ha chiesto che sia definita una bozza di statuto del nuovo partito con regole per la democrazia interna. "Si potrebbe dire che siamo passati da un progetto di monarchia assoluta a uno di monarchia istituzionale", riassumono con soddisfazione fonti di An. Non si sarebbe invece parlato del futuro ruolo di Fini nel Pdl. "Prima parliamo del nuovo partito", avrebbe risposto a Berlusconi che comunque non avrebbe messo in discussione che il presidente del-
la Camera sarà "il numero due". Il Pdl dovrebbe avere un'Assemblea nazionale di circa mille persone, una direzione di un centinaio, un ufficio politico di una ventina di dirigenti, con tre coordinatori immediatamente sotto Berlusconi. Anche il reggente di An Ignazio La Russa ha confermato il percorso verso il nuovo partito unico e il congresso si An una settimana prima di quello del Pdl. Ma la crisi del Pd, recente esempio di fusione mal riuscita sta provocando preoccupazione nel centrodestra, e sta rendendo più difficile e complicata l'unificazione tra Forza Italia ed An.
Cesa (Udc): «Alternativi ai poli» Appello a Udeur e Mpa NAPOLI – «L'esperienza dei due megapartiti di centrodestra e centrosinistra ha già fatto il suo tempo, dimostrando che si tratta in realtà di due megacoalizioni molto fragili». Lo ha affermato ieri a Napoli Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc che ha aggiunto in vista delle prossime elezioni amministrative che «correremo da soli, ponendoci come alternativa a Pdl e Pd e per questo faccio un appello alle forze di centro come l’Udeur e all’Mpa per creare
Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, in una foto di archivio del 24 aprile 2008 a Piazza Navona a Roma
una grande forza». «Il Pd – ha detto Cesa – è in crisi per le forti divisioni tra ex Ds e ex Dc, mentre la Pdl è tenuta insieme da Berlusconi anche in maniera ignobile come abbiamo visto ieri con il decreto anticrisi». Il decreto del governo approvato l’altro ieri dalla Camera , ha poi aggiunto, non è anticrisi, ma pro-crisi. «Berlusconi avrebbe dovuto prendere esempio dagli interventi forti applicati dalla Merkel in Germania e da Sarkozy in Francia».
Dopo la notizia che il figlio Cristiano è indagato. Il Pdl all’attacco dell’ex pm
Veltroni: «Solidarietà a Di Pietro» Il segretario del Pd: «Nessun gelo con Idv, solo differenze politiche» di ANDREA LONGO ROMA - Dopo il giorno più lungo, il giorno della rabbia. E della solidarietà di Veltroni. Antonio Di Pietro è passato al contrattacco. E dopo essere andato in procura a Napoli per raccontare la sua verità sull'inchiesta legata agli appalti Romeo, in cui suo figlio Cristiano è indagato per corruzione, se l'è presa con certi giornali e tv, che manipolano offrendo "interpretazioni completamente e vergognosamente
distorte dell'intera vicenda". "Altrove - ha aggiunto Di Pietro - il mio contributo spontaneo sarebbe stato apprezzato". In compenso, il padrepadrone dell'Italia dei Valori ha incassato, anche se in ritardo, la solidarietà e la stima di Walter Veltroni. Che dal Veneto, dove ha avuto una serie di incontri con lo stato maggiore del partito, ha attacco la destra che in campagna elettorale "ha promesso tutte cose che non sono accadu-
te". E sottolineato che il centrodestra resta diviso e , dopo otto mesi di governo Berlusconi, si può dire che il Nord è stato ingannato dalla destra. Dopo il gelo del giorno prima, quando i democratici avevano detto di rispettare sempre il lavoro dei magistrati, il leader del Pd, in Veneto per una serie di incontri, è intervenuto proprio per smentire che lo scandalo degli appalti pilotati al comune di Napoli, che ha fatto finire della bufera i dipietristi, abbia ulte-
riormente raffreddato i rapporti tra il Pd e il loro scomodo alleato. Il gelo? "Nulla di più falso - ha detto Veltroni - le differenze politiche tra noi e l'IdV sono evidenti da tempo, ma invece proprio in questo momento voglio esprimere a Di Pietro la mia solidarietà umana e la stima nei suoi confronti". In realtà, al di là della vicenda giudiziaria, sembra ormai che il rapporto politico tra i due partiti sia giunto al capolinea, mentre nella stessa Italia dei Valori si è scatenata la
Polemica a distanza tra Walter e il Carroccio
«Solo noi vicini alla gente del Nord» ROMA - La Lega confida di andare alle urne dopo aver incassato il primo sì al federalismo fiscale. Non a caso il Carroccio si è inserito nelle polemiche tra An e Forza Italia con grande energia, e su temi diversi da Malpensa all'immigrazione alla manovra economica. Con altrettanta energia il Carroccio ha replicato ieri al segretario del Pd Walter Veltroni che, a Vicenza, ha dichiarato ieri che il Nord "è stato ingannato dalla destra". Tra le promesse mancate del governo Veltroni ha citato proprio la vicenda di Malpensa che "è andata come è andata", la crisi economica superiore a quella degli altri paesi europei e gli sbarchi degli immigrati "che sono raddoppiati", oltre che l'aumento della criminalità e la riduzione del Pil. "È inutile per Veltroni venire in Veneto, attaccare il governo e criticare la Lega nel tentativo di guadagnare qualche consenso elettorale", ha replicato il presidente dei senatori della Lega Nord Federico Brico-
lo, "la nostra gente ci conosce e ci sostiene perché sa che noi siamo gli unici che ci battiamo per migliorare la loro qualità della vita e riformare questo paese". "Invece di dare lezioni agli altri", ha aggiunto il parlamentare veneto, "Veltroni farebbe meglio a tornare a casa sua a Roma e pensare come risolvere i suoi problemi che sono tanti visti i contrasti e le divisioni che ci sono all'interno del suo partito". Anche il deputato del Carroccio Massimiliano Fedriga ha commentato le parole di Veltroni in Veneto. "Il Pd", ha detto, "rappresenta l'Italia degli sprechi, la Lega invece si distingue come un partito vicino alle esigenze concrete della gente". "Veltroni parla della Lega Nord", ha accusato, "perché si vergogna di parlare del suo partito ormai in declino". Tuttavia la Lega è soddisfatta del dialogo in parlamento sul federalismo con l'opposizione e Bricolo ha sottolineato che la riforma è stata approvata nelle commissioni di me-
rito. "In questi mesi la discussione si è svolta in un clima sereno e costruttivo che ha consentito così di arrivare alla votazione di un testo senza nessun voto contrario", ha ricordato il capogruppo al Senato. "Per la prima volta nella storia della Repubblica una riforma così importante non è stata motivo di scontro tra le forze di maggioranza e opposizione. Credo che sia la dimostrazione che i grandi cambiamenti possono essere realizzati anche in maniera condivisa". Un altro leghista, Roberto Cota, ha però chiarito che il Carroccio non ha nessuna intenzione di far cadere il governo, ma solo di dare visibilità alle proprie convinzioni in difesa del Nord. Insomma, il Pd non ha nessuna speranza di giocare sulle divisioni nella maggioranza di centrodestra, perché Umberto Bossi rimarrà fedelmente legato al premier, sicuro che questa volta gli permetterà di conquistare finalmente il sospirato federalismo. m. m.
fronda contro l'ex pm che tutto decide in solitudine. Nel partito molti erano stanchi dell'uomo solo al comando, a maggior ragione ora che l'inchiesta napoletana ha un po' appannato l'immagine dell'ex pm. Anche se Di Pietro ha minimizzato le responsabilità del figlio, invitato i magistrati a non fare sconti a nessuno (un modo implicito per chiedere al procuratore aggiunto Franco Roberti e ai pm di iscrivere suo figlio nel registro degli indagati) e chiarito i motivi che lo avevano spinto, quando era ministro delle Infrastrutture, a trasferire Mario Mautone, ritenuto dall'accusa uno dei personaggi centrali del "sistema Romeo". Il Pdl ha approfittato delle difficoltà del figlio di Di Pietro per attaccare il 'giustizialista' leader dell'Italia dei Valori. Durissimo Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, secondo il quale le intercettazioni delle telefonate dimostrano che non era la legalità l'interesse della famiglia dell'ex pm, ma "fatti vergognosi". Di qui l'invito alla magistratura a non fare favoritismi. Il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone, ha alzato il tiro: "Di Pietro faccia pulizia in casa sua". Secondo Antonio Leone, vicepresidente della Camera, il leader dell'IdV "copre le inchieste sul suo partito". E l'europarlamentare Giuseppe Gargani sospetta che l'appello ai pm ad indagare senza riguardo per nessuno possa nascondere "un messaggio in codice". Vedremo come andrà a finire l’inchiesta.
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Primo piano
Sabato 17 gennaio 2009
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Inchieste di Woodcock Formazione a costo zero per l’ex primario di Cardiologia del San Carlo Sergio Caparrotti Le conferme agli investigatori
Così gli sponsor pagavano il master La precisazione dell’ex direttore sanitario «Gli oneri sono a carico di chi frequenta» di LEO AMATO POTENZA - Erano gli sponsor a pagare al primario il master di formazione per i dirigenti di Unità complessa ospedaliera. Lui conferma la circostanza agli investigari. Il verbale di sommarie informazioni testimoniali è del 13 aprile del 2008. Sergio Caparrotti è ancora il più alto responsabile della cardiologia del San Carlo. E' il capitolo sette dell'inchiesta del pm Henry John Woodcock sulla sanità: I rapporti tra Vincenzo Basentini e i medici in servizio presso il Dipartimento di alta specialità del cuore. Seconda puntata. C'è un chirurgo, Sergio Caparrotti, che è il fiore all'occhiello di tutta l'Azienda sanitaria locale del San Carlo di Potenza. Nel 2005 Caparrotti è stato “soffiato” all'ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, opera di Padre Pio da Pietralcina, dall'allora direttore generale del San Carlo Michele Cannizzaro, per andare a dirigere il Dipartimento di alta specializzazione del cuore, nel nuovo padiglione che, in verità, a quei tempi, deve ancora essere inaugurato. Sembrerebbe un momento di forte discontinuità con le gestioni del passato, e puntualmente, tra rivali e colleghi, comincia a serpeggiare un certo malcontento. Caparrotti per qualcuno diventa uomo da copertina, quasi un brand per promuovere oltre confine il modello della sanità lucana. In dote, oltre alla fama, porta anche le sponsorizzazioni di alcune grosse ditte farmaceutiche che seguono i suoi passi già da qualche tempo. Funziona un po' come nel calcio per un giovane attaccante, o meglio ancora nella Formula 1. Buona parte del business resta fuori dagli stadi, che in questo caso potrebbero essere le sale operatorie, per svolgersi tra l'organizzazione di eventi, convegni, e appuntamenti scientifici, e tutto l'indotto nel settore dell'accoglienza per gli ospiti, e gli avventori, oltre che i parenti dei pazienti dell'ospedale. È una manna per una città relativamente povera di attrattive turistiche come Potenza. Si co-
mincia a parlare anche di trapianti, e di un “cuore artificiale”. I dati a distanza di un paio d'anni sembrano riscontrare le più rosee previsioni. Ma ci si mette l'invidia. A Potenza, secondo il pm Henry John Woodcock, la sanità pubblica, che rappresenta circa l'80 per cento della spesa regionale, è malata. C'è un imprenditore, in particolare,
che è legatissimo al passato democristiano della regione, che ha attraversato la prima repubblica nella segreteria di un presidente degli anni '80, ed è sbarcato nella seconda come fornitore di attrezzature e macchinari per gli ospedali, che avrebbe interessi tentacolari in molti dipartimenti del San Carlo. Woodcock: «Lei conosce il signor Vincenzo
... segue dalla prima Ha visto nelle aule giudiziarie, quella scritta che dice "la giustizia è uguale per tutti? C'è un errore di stampa: Dov'è scritto "è" bisogna leggere "Non è". Con riferimento a quello che sta accadendo a Potenza, Catanzaro e Salerno, è legittimo domandarsi: a distanza di circa 70 anni, quella scritta può essere rimossa? Sembrerebbe di no, con l'aggiunta pessimistica che, a volte, neppure la stampa, nell'informare i cittadini, adotta un metodo imparziale ed uguale per tutti. In tema di giustizia, il procedimento o il processo penale costituiscono un continuo divenire e il divenire non può avere esiti scontati. Vi è un'attività iniziale del pubblico ministero e il successivo intervento di più soggetti: parti, difensori, giudici, e il giudizio si compone di più fasi e di più gradi. Questi ultimi sono stati previsti affinchè la decisione del primo grado, se errata, possa essere modificata in appello, con la possibilità di un ulteriore esame da parte della Cassazione quale giudice della correttezza dell'intero processo. Nelle varie vicende si possono normalmente registrare decisioni diverse o addirittura contrastanti e tutto ciò rientra nella fisio-
Basentini?». Caparrotti: «Conosco tale Vincenzo Basentini in quanto titolare della ditta Tecnomedical, fornitrice di materiale sanitario anche al dipartimento che io dirigo, e in particolare all'Unità operativa di emodinamica, quella diretta dal dottor Lisanti». Pasquale Lisanti, di Potenza, amico personale di Vincenzo Basentini, che è
LA SANITA’ - Dieci capitoli raccontano quello che sarebbe accaduto nell’ospedale San Carlo di Potenza Nell’inchiesta della procura di Potenza sono finiti medici, primari, infermieri, politici e fornitori
«Movimenti sospetti sui conti correnti» Angelina Pacella (moglie di Caparrotti): Senti io ho verificato quella cosa, ma… sì è quello che pensavo io, quindici. Caparrotti:Eh! Pacella: Eh… va bene? Caparrotti: Va bene e portameli. Pacella: Si, si, no e… ti posso portare, va bene poi ti dico, perché non si può, non si riesce a fare la co… mi sono scorsa tutta la cosa e mi sono scritti tutti gli appunti, capito? Caparrotti: Non si possono stampare. Pacella: No, no, no. Caparrotti: Perché? Pacella: No, no. Caparrotti: Va bene. Pacella: Perché probabilmente è molto pesante…non lo so… il file… non lo so… va bene? Caparrotti: Va bene, cioè poi vediamo e… Pacella: Si, si! No, ma poi mi sono scritto tutti i settanta, settantasei. Caparrotti: E va bene, poi però deve pure sparire. Pacella: Certo, certo, ok… ciao!
La replica del presidente della Provincia al reportage del Quotidiano da Gorgoglione
pre, stando a quello che emerge dagli atti raccolti dagli investigatori, che alcuni chirurghi rispondevano al cellulare anche dentro alla sala operatoria. Poco dopo Lisanti, Caparrotti, e il direttore Sanitario del San Carlo, Giuseppe Cugno, vengono convocati per essere interrogati. Le loro dichiarazioni discordano in più punti.
La Legge è uguale per tutti. logia del processo. Certo, quando la diversità delle decisioni supera il livello fisiologico occorre interrogarsi sul perchè e adottare i provvedimenti del caso. Fatta questa premessa, si deve ritornare alla domanda. Nelle vicende lucane e nelle relative propaggini a Catanzaro e Salerno la legge è apparsa uguale per tutti? E la stampa, ha esercitato il diritto dell'informazione in maniera imparziale? Cominiciamo con il rispondere a quest'ultima domanda. Un giornalista di "Repubblica",esperto di giustizia, alcuni giorni fa scrivendo di De Magistris, più o meno testualmente affermava: è un magistrato onesto e laborioso; ma non ne ha azzeccato una! Non spetta a me fare un bilancio delle attività di De Magistris. Affermare però che non ne abbia azzeccato una significa negare la verità. Ed infatti: nell'ambito dell'inchie-
sta denominata "Toghe lucane" è stato operato il sequestro di un grande complesso turistico. Quel sequestro è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari, è stato confermato dal Tribunale del Riesame e, su difforme parere del sostituto P.G. , è stato ritenuto legittimo dalla Corte di Cassazione che,nelle motivazioni, è stata fors'anche più severa dei primi giudici. Quel giornalista avrebbe dovuto forse documentarsi meglio e bene farebbe a leggersi la sentenza della Cassazione e a considerare che l'operato di quel magistrato di Catanzaro è stato condiviso da ben nove giudici. Quello stesso costituito, nel depositare gli atti a conclusione delle indagini su "toghe lucane" ha stralciato la posizione dell'ex Procuratore della Repubblica di Potenza nei confronti del quale erano stati evidenziati fatti assai gravi, ritenuti, all'esito delle indagini, infondati con l'aggiunta che quel magistrato, che pure a seguito di quelle denunce aveva abbandonato
LE ACCUSE - Uno dei personaggi chiave, secondo gli investigatori, è l’imprenditore potentino Vito Vincenzo Basentini, con molteplici interessi proprio nel settore della Sanità pubblica
Nigro: «Mai tradito gli impegni presi»
INTERCETTAZIONE
intercettato almeno dall'autunno del 2007. Le utenze controllate si moltiplicano, e nel Febbraio del 2008 alcuni agenti vengono beccati dal servizio di vigilanza, mentre cercavano di installare delle microspie nella centralina delle linee telefoniche dell'ospedale. Si urla allo scandalo e all'attentato contro la salute dei pazienti, poi si sco-
GLI INTERROGATORI - In primavera vengono convocati in Questura come persone informate sui fatti alcuni dei nomi più noti della sanità lucana Sergio Caparrotti lascia il San Carlo a settembre
LE INTERCETTAZIONI - Decine di telefoni sono stati monitorati dagli investigatori delegati dal pm Henry John Woodcock. Le richieste di proroga di intercettazione arrivano alle ultime settimane
la magistratura, più che autore di reati era vittima di complotto. Ma nessuno gli ha chiesto scusa a Vespa, che pure avrebbe potuto giovarsi della consulenza della moglie che conosce le vicende lucane non lo ha mai invitato alle sue trasmissione. Per quel magistrato e per uno dei suoi sostituti a Potenza erano state formulate critiche aspre sotto il profilo delle indagini svolte, di alcuni insuccessi e dei costi sostenuti per le intercettazioni telefoniche. Ma anche in relazione a questa vicenda l'informazione risulta essere stata assai carente. A seguito di un'indagine avviata a Potenza e poi trasferita a Roma per competenza territoriale, dirigenti dell'Inail hanno patteggiato la pena. Per ottenere una riduzione, quegli imputati hanno risarcito il danno versano ben due milioni e cinquecentomila euro. E' poi intervenuta la Corte dei Conti del Lazio che ha ritenuto insufficien-
Woodcock: «Lei di quante lauree è in possesso?». Caparrotti: «Una, ma circa due anni addietro ho conseguito un master dirigenziale assieme ai miei colleghi dell'Ospedale San Carlo». Woodcock: «Da chi è stato finanziato?». Caparrotti: «Dagli sponsor». E il direttore sanitario circa due mesi dopo: «La
partecipazione ai master di formazione manageriale per i dirigenti di unità complesse è obbligatoria, e gli oneri sono a carico dei partecipanti. Il costo in Basilicata è stato stabilito dall'Università Cattolica di Roma». Da un'indagine approssimativa qualche migliaio di euro. Quanto basta per iscrivere a registro l'ennesima notizia di reato.
POTENZA - Dopo il reportage pubblicato ieri dal Quotidiano, che svelava i retroscena di un’inchiesta sul voto di scambio a Gorgoglione, interviene il presidente della Provincia Carmine Nigro. Ecco il testo della sua nota. «Sono orgoglioso di avere rapporti cordiali con la comunità del mio paese perché in questo modo offro a tutti il segno concreto che non ho dimenticato il rapporto con le popolazioni, una nota, questa, che contraddistingue il mio impegno politico. Si tratta di una modalità - e lo dico con estrema franchezza oltre che con grande forza - della quale non farò mai a meno: il rapporto con la gente. Piuttosto mi interrogherei su quei politici che una volta eletti interrompono tutti i contatti con l'elettorato, al punto da muoversi spesso in solitaria
Leggete bene... te la somma corrisposta condannando quei dirigenti al pagamento di altri due milioni e cinquecentomila euro. Il severo fustigatore potentino che si è stracciato le vesti denunciando l'eccessivo costo delle intercettazioni si è dimenticato di dire che buona parte di quel danaro (circa 10 miliardi delle vecchie lire) quei pubblici ministeri lo hanno recuperato. Veniamo all'eguaglianza della legge. In una recente indagine, il Tribunale del Riesame, pur annullando alcuni provvedimenti restrittivi della libertà personale e mitigandone altri, ha riconosciuto che quell'investigazione si appalesava non infondata con riferimento ai reati di concussione, corruzione, abuso d'ufficio e turbativa d'asta. Si è tuttavia gridato allo scandalo perchè non sarebbe stata confermata l'ipotesi del reato di associazione a delinquere senza considerare che sono stati ritenuti sussistenti indizi
gravi per reati gravi. Inoltre, ci si è dimenticati di dire che due indagati, sulla base di una pressochè identica situazione indiziaria, hanno avuto un trattamento diverso. Uno è finito agli arresti domiciliari per essere poi liberato dopo 15 giorni; l'altro, rimasto libero per decisione politica è stato poi "condotto " a "Porta a Porta". Si vede bene come per quei due soggetti la legge non abbia garantito eguaglianza. Ma non basta. L'annullamento di un ordine di custodia cautelare, quando è giustificato, deve essere sempre positivamente apprezzato perchè costituisce l'affermazione di una infondatezza della misura restrittiva della libertà o fors'anche il riconoscimento di un'estraneità a fatti delittuosi. Peccato però che questi apprezzamenti positivi valgano solo per le persone importanti nei confronti delle quali va ripristinato lo status di persone perbene. A Potenza uno o due anni or sono, un lavoratore della Fiat ha subito una perquisi-
Carmine Nigro
compagnia. In quanto alla mia collocazione politica, devo ribadire di essere stato, e di continuare ad esserlo, uomo di centro. Vor-
zione perchè sospettato di attività terroristica. Il Tribunale del Riesame ha confermato la legittimità del provvedimento. La Fiat, dal canto suo, ha licenziato il lavoratore. Dopo alcuni mesi il pm, concludendo le indagini, ha ritenuto che quel lavoratore non avesse commesso alcun reato e ha chiesto quindi l'archiviazione del procedimento. Al deputato l'onore tolto dalla richiesta di arresto è stato restituito dopo poche ore. Quel lavoratore, però, non è ancora stato reintegrato nel posto di lavoro e il buon Bruno Vespa non lo ha invitato a "Porta a Porta" per divulgare la notizia dell'ingiustizia sofferta ed ancora non riparata. Il cosiddetto "scontro" tra le procure diSalerno e Catanzaro. Il Procuratore della Repubblica di Salerno e due suoi sostituti, dopo aver chiesto invano della documentazione relativa ad indagini, hanno disposto sequestri e perquisizioni nei confronti di magistrati calabresi. Il provvedimento può essere legittimo o non legittimo; le ipotesi di reato possono essere fondate o infondate. Non c'è dubbio, però, che quei magistrati avevano il potere di sporlo. Del resto, per le parti impugnate, il provvedimento è stato confermato del
rei far notare che se non sono più democristiano, è perché la Democrazia cristiana non c'è più. Analoga risposta per chi mi accusa
Tribunale del Riesame. I magistrati di Catanzaro, ritenuta ingiustificata quella decisione, anzichè impugnarla nei modi di legge, violando norme penali, hanno disposto un controsequestro. Ciò non era possibile sia perchè persone interessate sia perchè funzionalmente incompetenti. Orbene, il Ministro e lo stesso Procuratore Generale della Corte di Cassazione sono intervenuti ritenendo di poter richiedere sanzioni disciplinari per i magistrati di Catanzaro che non avevano il potere di compiere quell'atto e sanzioni ancor più gravi nei confronti dei magistrati di Salerno che, legittimo o non legittimo il provvedimento, dell'astratto potere di emanarlo la competenza l'avevano. Conclusione: sulla bilancia della giustizia i potenti hanno un peso maggiore; il cartello con la scritta "Non è" , quindi , può essere mantenuto. Se proprio lo si volesse aggiornare, riferendosi contemporaneamente all'eguaglianza davanti alla legge e alla correttezza dell'informazione lo si potrebbe con la scritta "Non sono". Vincenzo Montagna Presidente associazione "Autonomia Forense"
di non essere più dell'Udeur: l'Udeur non c'è più. La mia coerenza invece è stata quella di aver saputo mantenere gli impegni assunti al momento delle elezioni. Non disdegno di interessarmi dei problemi della gente quando la gente me li pone, anzi sono felice di farlo qualunque sia il risultato finale perché ho ben presenti le difficoltà che attraversa il territorio. Una puntualizzazione sui dati elettorali: spererei che fosse come dice l'articolo pubblicato oggi da “Il Quotidiano”, ma anche a Gorgoglione i consensi elettorali che riguardano la mia persona diminuiscono da quando nell'85 sono sceso in politica. A proposito di Gorgoglione e del suo sindaco, Giovanni Ignazio Tornetta, devo dire che ho sempre apprezzato la sua disponibilità al servizio della comunità, una dote, la sua, non comune tra gli amministratori locali. Rispetto alla questione Total ritengo che il Comune di Gorgoglione sia stato penalizzato non solo nelle assunzioni ma anche nell'utilizzo dell'imprenditoria locale e dei servizi che possono essere reperiti sul posto. Ritengo, ove vi fosse una sensibilità diffusa, questi temi dovrebbero essere affrontati e risolti non solo dai politici attenti, sia della maggioranza che dell'opposizione, ma anche dalle associazioni di categoria e dalle forze sociali perché il rischio vero è quello noi abbiamo sempre denunciato politicamente quando si è realizzato il Centro Oli di Viggiano: scarsa attenzione per le emergenze locali e alta utilizzazione di professionalità tecniche provenienti da altre realtà nazionali. Se non c'è utilizzazione di risorse locali in un'area già condannata dal destino ad essere marginale, significa sancire la morte certa di quelle realtà. E' forse questa cattiva politica? Ai posteri l'ardua sentenza.
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Primo piano
Sabato 17 gennaio 2009
Primo piano 11 Il coordinamento del Pd di Matera sulle candidature Sabato 17 gennaio 2009
Politica lucana
«La scelta tocca a noi»
Polemica: Flovilla a Mancusi, «questa non è la Costituente di centro ma una versione riveduta dell’Udc».
Resta aperto lo scontro con Lacorazza
Troppe ambizioni al centro: e i big litigano Pittella e Sanremo
Bruxelles - In una lettera aperta inviata al presidente della Rai Claudio Petruccioli, il presidente della delegazione italiana nel gruppo socialista al Parlamento europeo, il lucano Gianni Pittella, ha chiesto che venga riconsiderata l'opportunità di ammettere tra le canzoni in gara all'imminente Festival di Sanremo anche quella in cui si racconta la storia di una persona “guarita dall'omosessualità”. «Ovviamente non è mia intenzione interferire in alcun modo con la libertà d'espressione e tanto meno con quella artistica, che sono fondamentali - ha detto l’europarlamentare Gianni Pittella - ma sono preoccupato dal fatto che si utilizzi una grande occasione di cultura e di musica, tanto più per il tramite del servizio pubblico radiotelevisivo, per diffondere l'idea che l'omosessualità sia una malattia, una visione di stampo razzista e omofobo». Il politico lucano Pittella ha ricordato al presidente della Rai «che tanto la Costituzione della Repubblica italiana quanto la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea stabiliscono che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e che è vietata qualsiasi forma di discriminazione, compresa quella basata sulle tendenze sessuali». «Non si può - ha concluso Gianni Pittella - restare in silenzio di fronte alla preoccupante diffusione di messaggi discriminatori e razzisti che negli ultimi tempi sfrutta mezzi come internet, Facebook e youtube. La televisione pubblica non può non tenerne conto».
di SALVATORE SANTORO POTENZA - «Quella di Mancusi in Basilicata non è la Costituente di centro che si sta immaginando in Italia». Antonio Flovilla della Rosa bianca di Savino Pezzotta tuona e aggiunge: «Loro stanno solo facendo una versione dell’Udc, riveduta e corretta». Insomma è maretta al centro, La Costituente di centro per il momento in Basilicata sta creando molte discussioni. Dichiarazioni. Ma alla prova dei fatti ancora non si è capito bene cosa sarà. Tanto che alla nota stampa di un vertice della Costituente di centro che si è riunito giovedì - al quale hanno partecipato il coordinatore regionale, Agatino Mancusi, i consiglieri regionali, Vincenzo Ruggiero e Gaetano Fierro e i dirigenti politici, Palmiro Sacco, Gianluigi Laguardia e Domenico Cervellino - scoppia il caso. Non hanno parte-
cipato all’incontro l’ex deputato Peppino Molinari e il consigliere regionale (segretario regionale della Rosa Bianca di Pezzotta) Antonio Flovilla che però hanno “credito” dai quadri nazionale della Costituente di centro. E quindi, sebbene da parte di chi ha partecipato al vertice, ci sono dichiarazioni di soddisfazione e giubilo, è già polemica. Antonio Flovilla, in particolare, è caustico. E al cronista dichiara: «Sono molto meravigliato di quanto è avvenuto anche perchè io avevo chiesto di differire la riunione convocata senza prima parlare». E Flovilla spiega: «Io nelle stesse ore ero a Roma con i vertici nazionale della Rosa per questioni attinenti proprio alla Costituente di centro. Eppure Mancusi mi aveva rassicurato». Da qui la critica di Flovilla, «Mi chiedo che senso abbia convocare la Costituente di centro senza i
popolari di De Mita e senza la Rosa bianca» e la presa di distanze “politica”: «Le persone che hanno partecipato alla riunione, con la preannunciata adesione di Gaetano Fierro all’Udc, sono tutti o quasi del partito di Mancusi a livello regionale». «Dov’è la parte costituente, - si chiede Flovilla che poi insiste -, vedo solo una nuova Udc riveduta e corretta ma non certamente la Costituente di centro che da Roma hanno in mente di realizzare». E’ un fiume in piena, il consigliere regionale Flovilla cge annuncia: «L’inattività di Agatino Mancusi, che si è autoproclamato coordinatore regionale della Costituente, è al vaglio critico dei vertici nazionali della Costituente nazionale, i quali probabilmente adotteranno gli opportuni provvedimenti per dare al progetto il necessario slancio e l’indispensabile apertura agli altri movimenti che si ri-
chiamno al centro e alla società di Basilicata senza egoismi di parte e senza padrinaggi». Flovilla dunque annuncia «un possibile» commissariamento del coordinamento regionale della Costituente di centro, tanto che poi dichiara ancora: «Stanno pensando di mandare qualcuno da Roma per capire cosa sta accadendo». Ma la polemica di Mancusi prosegue su chi ha partecipato al vertice: «Cervellino non ha diritto a sedersi alla Costituente di centro. Chi rappresenta non si sa. Se poi è un iscritto dell’Udc per quel partitogià sono rappresentati Mancusi, Ruggiero e Sacco». Non ci sta Flovilla a quello che sta accadendo. La sensazione è che qualcosa non stia funzionando. E quindi sempre Flovilla lancia altri attacchi: «Temo che in questa maniera non si vada da nessuna parte perchè non si preoccupano di Flovilla e
Molinari che non ci sono, del segretario provinciale di Matera, Italo Blocchi che se ne è andato, di Naborre che è passato con Giovanardi. Come si può pensare di fare il Transatlantico. Stanno facendo lo stesso errore che è stato fatto a Roma quando se ne andò D’Antoni, poi Rotondi, Giovanardi, Pionati e potrei continuare». Per quanto riguarda le prospettive elettorali, Flovilla poi spiega: «Nessuno esclude che si possa andare da soli alle elezioni, ma l’idea della Rosa bianca è questa: tutti coloro si sono seduti al tavolo nazionale della Costituente devono essere in condizioni di dare il contributo alla stessa Costituente presentando ognuno una propria lista con il nome che si preferisce. Popolari di Demita coma fa Molinari. Per questo annuncio che la Rosa per la Basilicata nei prossimi giorni si chiamerà Basilicata popolare».
Laguardia (Liberal) plaude alle ultime iniziative
«Per il rilancio lucano» anzicchè preoccuparsi di ripiegarsi a studiare e risolvere i problemi e ad affrontare con determinazione le tante emergenze della Basilicata». «L'Unione di Centro - ha ricordato Laguardia - così come sancito e sottoscritto dai Costituenti nazionali alla presenza di tutti i massimi vertici delle componenti che hanno dato vita al nuovo soggetto politico (Udc - Liberal - Rosa per l'Italia Popolari di De Mita), ovvero (Casini, Cesa, Adornato, Sanza, Pezzotta, Tabacci, De Mita) è nata per ridare nobiltà e valori alla politica e per queste ragioni si candida ad essere forza politica attrattiva e di governo, portatrice di nuove idee e di un nuovo modo di interpretare la politica che anche i lucani attendono da anni». «In uno scenario politico fin troppo confuso è caratterizzato da individualisti, egoismi e forti contraddizioni - prosegue Gianluigi Laguardia - è necessario ripensare a un nuovo soggetto politico, popolare, libera-
le di forte matrice europeista (Ppe) capace di rilanciare le diverse emergenze e le questioni che frenano lo sviluppo e la crescita delle nostre comunità per ridare speranza e fiducia ai cittadini. Siamo pienamente convinti e consapevoli che l'Unione di centro non può essere semplicemente un modo per stare tutti insieme, se poi al nostro interno ci sono spine che quotidianamente intralciano il già difficile ed ambizioso progetto, ma siamo consapevoli di poter affrontare la difficile competizione elettorale dei prossimi mesi da soli presentando agli elettori una seria proposta politica alternativa al Partito democratico e al Popolo della libertà». «Siamo stati sempre rispettosi delle idee degli altri - aggiunge il coordinatore regionale dei Circoli Liberal - ma è necessario in questa difficile fase che anche altri che a giorni alterni si richiamano al centro, seguano l'esempio del consigliere regionale Gaetano Fierro ed as-
«Eccessivo il Pd» Non è questione solo interna al Pd la corsa alla provincia di Matera. L’attuale presidente della giunta provinciale materana, Carmine Nigro, riferendosi alle candidature per le prossime elezioni amministrative, ha proprio evidenziato «la eccessiva presenza del Partito democratico nelle nomine per le elezioni e negli enti». «Non mi appassionano – ha poi spiegato Nigro – contrapposizioni e personalismi. Avrei voluto conoscere quale progetto per il centrosinistra si ipotizza in provincia di Matera e di Potenza propedeutico al rilancio della coalizione alla Regione. Detta così come è stata detta, la cosa si potrebbe prestare a qualche equivoco e cioè è come dire che il Pd vuole anche la Provincia di Matera e questo, dopo le no-
mine dei vertici delle Aziende sanitarie, potrebbe essere imbarazzante per gli alleati. Ritengo invece che sia l’occasione per i partiti del centrosinistra di fare una riflessione ognuno al proprio interno e tra di loro. Noi Popolari – ha concluso Nigro – faremo le nostre».
sumano comportamenti di coerenza e di grande responsabilità politica e che di fronte ad una fallimentare gestione del centro sinistra prendano atto una volta e per sempre che non possiamo correre il rischio di ritrovarci corresponsabili per soddisfare meri interessi di pochi» «L'Unione di centro - conclude Gianluigi Laguardia - intende costruire un nuovo progetto politico, ispirato al bene comune, al servizio della famiglia, per rilanciare le nostre comunità e per incoraggiare le nuove generazioni a scommettere su un futuro diverso della Basilicata. Per queste ragioni, i Circoli Liberal per l'Unione di centro, plaudono al lavoro portato avanti in questi anni dall'Udc di Basilicata ed in particolare dal coordinatore regionale Agatino Mancusi, dal capogruppo Vincenzo Ruggiero e dal segretario provinciale Palmiro Sacco, caratterizzandosi come “altra” opposizione diversa e attenta alle istanze della gente e che da domani con l'arrivo del consigliere regionale Gaetano Fierro si arricchisce di nuove intelligente e di nuove energie di quanti vorranno con noi continuare la corsa di uomini liberi al servizio della comunità lucana».
Paralleli “pericolosi” con il 2007
«La proposta di candidatura per la Provincia dovrà partire dai luoghi di decisione del partito sul territorio. Sì al confronto con i vertici regionali ma no a qualsiasi tipo di imposizioni». E’ il senso della discussione che il coordinamento cittadino del Partito democratico ha affrontato due sere fa poco dopo l’intervista del segretario regionale Piero Lacorazza in televisione. Un’intervista che ha lanciato di fatto la candidatura di Maria Antezza ma che ha provocato la frenata del partito materano soprattutto per motivi di principio. Insomma l’idea che ancora una volta la scelta venga calata dall’alto provoca più di un malumore e la discussione di giovedì sera ne è la conferma ulteriore. «E’ emersa la necessità di rispettare ruoli e di prendere le decisioni nelle sedi deputate a farlo» ha spiegato il segretario cittadino Espedito Moliterni, «noi non abbiamo discusso di nomi ma comunque l’idea sulla quale abbiamo trovato una generale condivisione parte dal presupposto che la proposta di candidatura deve partire da noi. E’ chiaro che ci deve essere un generale coinvolgimento ma la decisione deve essere presa all’interno della federazione provinciale che è deputata a farlo». Le parole di Moliterni chiariscono che la decisione è ancora lontana dall’essere acquisita. Certo la proposta, per molti versi sorprendente di Lacorazza è stata un sasso nello stagno che ha inevitabilmente accelerato un processo che si stava avviando. Per arrivare ad una decisione definitiva ci vorrà però ancora del tempo anche perchè i problemi proprio del ruolo che il Pd Materano dovrà svolgere in futuro restano il vero e proprio ago della bilancia su cui si svolge la partita ed il confronto. Le parole di Lacorazza sulla presidenza della Provincia di Matera sono state anche commentate dall’assessore regionale materano Enzo Santochirico che sul suo blog ha spiegato: «emerge la necessità di fare una scelta chiara, netta; un'assunzione di responsabilità per il Pd, chiamato nei prossimi mesi ad una prova non certo facile. Sarà richiesto il massimo dell'impegno ed il coinvolgimento delle migliori risorse di cui il Pd dispone, per fare in modo che l'Amministrazione provinciale sia
Viti pronto alla corsa e Tosto cerca consensi Vincenzo Viti
Il segretario regionale del Pd Piero Lacorazza
governata responsabilmente e con competenza, ed anche per evitare che si ripeta ciò che è già avvenuto al Comune di Matera. Le elezioni del 2007 sono state, probabilmente, un incidente per il centrosinistra. Se la storia si dovesse ripetere alle Provinciali, invece, bisognerebbe fare altre riflessioni. Ma, in definitiva, ciò che è fondamentale non è semplicemente chi vince e chi perde, ma il destino di tutti noi e del nostro territorio. Questa volta non possiamo permetterci defaillances». Nel Pd materano la partita resta ancora aperta, il coordinamento cittadino ha giovedì sera rigettato le dimissioni presentate dal segretario cittadino Moliterni per la questione Iena due. La scelta di Moliterni, definita un atto dovuto, ha trovato l’apprezzamento ma è stata rispedita al mittente a conferma della piena fiducia nel lavoro del segretario da poco in carica. La prossima settimana infine dovrebbe andare a riunirsi anche il Pd provinciale ed in quell’occasione altri elementi del confronto interno al partito Democratico potrebbero chiaramente emergere. Di certo le posizioni tra i vertici regionali e provinciali sono su piani diversi ed anche la dichiarazione di Lacorazza lo conferma. Vedremo ora se quelle parole avranno la capacità di accelerare un processo interno e verso quale direzione avverrà quest’accelerazione. p.quarto@luedi.it
No a titubanze
Mattia auspica il voto anticipato «no a una giunta di Carnevale»
L’assessore regionale Vincenzo Santochirico del Pd nel proprio blog (http://enzosantochirico.go.ilcannocchiale.it/) è intervenuto a commento delle parole del segretario regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza sulle scelte elettorali per le prossime amministrative. In particolare nella parte conclusiva dell’intervento, Vincenzo Santochirico ha scritto: «Dalle parole del segretario, emerge la necessità di fare una scelta chiara, netta; un'assunzione di responsabilità per il Pd, chiamato nei prossimi mesi a una prova non certo facile». «Sarà richiesto - ha proseguito l’assessore regionale - il massimo dell'impegno ed il coinvolgimento delle migliori risorse di cui il Partito democratico dispone, per fare in modo che l'amministrazione provinciale sia governata responsabilmente e con competenza, ed anche per evitare che si ripeta ciò che è già avvenuto al Comune di Matera». «Le elezioni del 2007 - ricorda Santochirico - sono state, probabilmente, un incidente per il centrosinistra. Se la storia si dovesse ripetere alle Provinciali, invece, bisognerebbe fare altre riflessioni. Ma, in definitiva, ciò che è fondamentale non è semplicemente chi vince e chi perde, ma il destino di tutti noi e del nostro territorio. Questa volta non possiamo permetterci defaillances».
«Non serve varare una quarto esecutivo De Filippo, che sarà la “giunta di Carnevale”, ancora una volta mascherata per prendere in giro la comunità di Basilicata, una giunta impotente e incapace di trovare la propria credibilità ed autorevolezza e di affrontare le emergenze sociali, produttive, economiche ed occupazionali». Queste le parole del consigliere regionale di Forza Italia, Franco Mattia, secondo cui «il carro su cui si appresterebbero a salire nuovi e vecchi assessori non è destinato a fare molta strada, ma a fermarsi alla Quaresima, perchè il volano del motore è a basso regime e sarà spinto dall’inerzia di un quadro Franco Mattia politico ridotto a brandelli, diventato ormai miope nel trovare e percorrere la strada della regione». Mattia aggiunge poi che «in tre anni il governatore De Filippo ha già cambiato tre giunte additandole, ad ogni crisi, come responsabili del fallimento degli obiettivi di governo, mentre non è cambiato il Governatore che è, invece, l’artefice della drammatica involuzione economica, sociale e politica che vede la Regione e l’apparato pro-
Santochirico analizza dal blog
ENTUSIASMO CENTRISTA «L'Unione di Centro (Casini) si candida a rinnovare la politica e rilanciare le Istituzioni in Basilicata attraverso un nuovo patto sociale con gli elettori capace di interpretare le reali esigenze dei cittadini per porre fine al teatrino della politica dopo la fallimentare gestione del governatore De Filippo e della sua sconquassata maggioranza». E’ quanto dichiara il coordinatore regionale dei Circoli Liberal e componente della Costituente di centro Gianluigi Laguardia che «commenta l'attuale situazione di paralisi amministrativa in seno alla Regione Basilicata e agli altri massimi enti istituzionali Provincia di Potenza, di Matera, comune di Potenza, con giunte e maggioranze incapaci di affrontare i problemi reali e troppo interessate alla mera gestione del potere che finisce per ingenerare solo illusioni tra i cittadini». «Ascoltando gli umori della gente in questi giorni - sostiene Laguardia - si registra in giro un clima di totale sfiducia da parte dell'opinione pubblica nei riguardi di una classe politica e di partiti troppo presi ed interessati a risolvere le lotte intestine e le contraddizioni scoppiate tra le lobby di potere
Nigro sulle candidature parla da Popolare
di PIERO QUARTO
duttivo regionale, da troppo tempo, vivere alla giornata. C’è ormai una contrapposizione molto evidente e lacerante tra le forze di maggioranza che rende il cammino di fine legislatura ancora più difficile e faticoso». «Prevale - sottolinea il consigliere regionale nel quadro di centrosinistra uno spirito di sfiducia e di diffidenza sempre più crescenti, ma anche uno spirito di rivalsa e prevaricazione che rendono inconciliabile ogni tentativo di trovare una soluzione politica al governo locale». Mattia conclude: «Poiché la situazione politica si fa sempre più grave e insostenibile per via di uno stato di degrado sempre più accentuato e diffuso, sia sociale che infrastrutturale, sia imprenditoriale che occupazionale, tra i più gravi e preoccupanti degli ultimi anni, chiediamo al Presidente De Filippo, come atto di responsabilità, di dimettersi per ritornare al voto attraverso il quale si possa attuare un’alternativa di governo con un quadro politico nuovo e diverso in grado di reggere all’urto delle sfide che ci attendono e di dar risposte alle aspettative della gente».
di Virgilio Colantuono Nella primavera del 2007, nonostante uno sforzo organizzativo non indifferente, non gli riuscì l'operazione che avrebbe dovuto riportare Saverio Acito sulla poltrona di sindaco di Matera. E meno male! Deve aver pensato con il senno di poi, vista la grave rottura dei rapporti fra lui e Acito, consumatasi nel giro di pochi mesi. Il “lui” in questione è Angelo Tosto, l'imprenditore che ieri, dalle pagine de “la Nuova del Sud” ha lanciato il movimento “Liberi e uniti”. La mossa non sorprende affatto, poiché da tempo Tosto sta costruendo le condizioni del consenso. Adesso deve pescare un personaggio che possa apparire distante dalle due coalizioni, proprio come ha fatto nel 2007 con Acito. Non a caso, nella sua intervista, insiste sulle diffidenze tra ex Ds ed ex Margherita, auspicando apertamente che qualche centrista possa lasciare il Pd per seguirlo. Sarà stato un caso, ma, sempre ieri, “il Quotidiano” ha pubblicato l'ennesimo intervento di Vincenzo Viti, ormai da quindici anni candidato a candidarsi. A qualsiasi cosa. Ovunque ce ne fosse la possibilità. Sino ad ora non gli è andata granché bene, e deve aver capito che anche fare l'assessore esterno alla Regione è impresa disperata, anche se nessuno glielo dirà apertamente. Dunque, la coincidenza. Due giornali diversi (tanto diversi); due pensieri simili (tanto simili). Tosto: “Guardo con interesse alle fibrillazioni dell'ex Margherita i cui vertici si stanno rendendo conto che con i Ds è difficile andare d'accordo: si parlano due lingue diverse”. Viti: “Nel Pd si scontano difficoltà di integrazione, sopravvivenze genetiche quando non lobbismi mascherati che inducano a trasversalismi disinvolti o a rigurgiti identitari mirati alla conservazione della specie”. E Viti sembra già trarne le conclusioni: “… Non scherziamo, presto potremmo 'fuggire' noi, se si insisterà nell'ignorare la chiave dei problemi”. Dunque, sarebbe pronto (o propenso) alla fuga dal Pd (le cose potrebbero cambiare in caso di un assessorato). Sembra ripetersi l'operazione-Comune, questa volta alla Provincia, magari con Viti candidato presidente: soli al primo turno e apparentati al ballottaggio. Quanto alle alleanze, quelle si vedranno dopo. E Pasquale Di Lorenzo? Probabilmente adesso si sente più “libero” e meno “unito”. Tosto, per il momento, non lesina attacchi al Pdl e non bisognerà meravigliarsi se anche al Comune nei prossimi mesi aumenteranno le fibrillazioni. La responsabilità viene sin d'ora fatta cadere sul centrodestra, i cui vertici (Viceconte in testa) con Tosto nemmeno si confrontano. Se Tosto e il Pdl non si trovano d'accordo, il primo a rimetterci è proprio il sindaco Buccico, che già da due anni a questa parte è tenuto molto occupato proprio dalle questioni politiche tutte interne alla maggioranza. E non è dato sapere, con esattezza, quanto tutto ciò dispiaccia a taluni esponenti del Popolo delle libertà. Se lo schema è quello del 2007, il centrosinistra deve evitare di commettere gli stessi errori di allora. Il segretario del Pd, Lacorazza, sembra averlo capito, e vorrebbe candidare Maria Altezza (che di voti ne ha più di Franco Dell'Acqua, e, soprattutto, sa come conquistarli piuttosto che perderli). La senatrice per ora nicchia, ma sa anche che se non vuol restare a Roma per i prossimi anni dovrà decidersi, perché il partito è pronto a mettere in campo altri nomi autorevoli. Nei prossimi mesi non ci annoieremo.
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Primo piano
Sabato 17 gennaio 2009
Culto & Arte Rientra l’opera attribuita al Mantegna ed esposta per 4 mesi al Louvre. Bagno di folla
La patrona torna dalla gita a Parigi Irsina riabbraccia la statua dell’amata Sant’Eufemia di MIMMO DONVITO IRSINA - Sant'Eufemia ritorna nella sua Irsina, accolta dagli scroscianti applausi dei suoi fedeli. Esattamente come cinquecento anni fa, quando l'intrepido notaio Deamabilibus la portò a bordo di un carro trascinato da buoi. Nonostante la temperatura esterna fosse abbastanza rigida, i devoti alla santa non si sono affatto scoraggiati e hanno atteso per ben due ore oltre il previsto appuntamento, fissato intorno alle 14. Infatti, superscortata dai carabinieri della stazione di Irsina, dai volontari del Comitato Feste ha fatto il suo ingresso ad Irsina alle 16 in punto. Alla folla commossa che ha seguito tutto il tempo, i lavori per il disimballaggio dall'involucro dell'opera marmorea, poco e niente importa se a scolpire questa incredibile bellezza artistica sia stato lo scalpello dell'uno e dell'altro artista. Per gli irsinesi la statua rappresenta la santa patrona. Il resto lo lasciano discutere agli esperti, così i tanti fedeli accorsi si sono espressi. Il momento più toccante è stato quando l'involucro, sceso dal camion, ha fatto il suo ingresso nella chiesa cattedrale; difficile per tutti trattenere l'emozione, quindi l'applauso che ha accompagnato la statua fino d'avanti al suo piedi stallo dove è stato aperto l'involucro con la statua dentro. A differenza della partenza per il museo Louvre, il 18 settembre del 2008, la chiesa era gremita da una folla ansiosa di riabbracciare la sua Santa, tra i presenti buona partecipazione delle istituzioni del posto. «Oggi è il giorno dell'emozione - ha detto il sindaco della città Domenico Amenta - quello che conta per tutti gli irsinesi è che la Santa sia ritornata al suo posto; tutti gli impegni sono stati mantenuti, al di là di ciò che si è detto sulla paternità, che a mio avviso, non producono di fatto alcun danno di immagine, anzi tutto ciò da domani in poi sarà un monito per continuare a parlare dell'opera e magari riportare intorno al tavolo studiosi che in modo sereno e concreto continuino nell'opera di approfondimento degli studi pe giungere chissà un giorno ad una idea maggiormente condivisa». «Oggi - ha concluso Amenta - diamo il giusto spazio all'aspetto religioso ed emozionale». Dello stesso parere è l'assessore alla Cultura, Michele Taccogna: «Sono contento per il ritorno della nostra Sant'Eufemia - ha detto - la presenza di tutta questa gente oggi qui ad accogliere la statua è per me la risposta tangibile dell'amore e della fede della comunità nei confronti della santa patrona, quasi a dimostrare quel senso di protezione forse a tutte le cose dette a proposito e forse qualcosa anche a sproposito. Per il discorso sull'attribuzione - ha concluso l'assessore - sarei ben felice di vedere quanti più studiosi tutti al lavoro per dare un giorno un parere congiunto, sulla sua paternità». Tra le persone accorse,
Il disimballaggio della statua appena giunta a Irsina
c'era anche l'irsinese Domenico Solazzo (vive a Parigi), che da quando la statua è arrivata al Louvre, non si è praticamente mai mosso dal museo: «Ringrazio ancora oggi, il comitato Sant'Eufemia, per avermi coinvolto in questo evento - ha commentato - vivo a Parigi da tanti anni, ma non mi è mai capitato di vivere un emozione del genere. La cosa che mi
ha colpito di più - ha concluso Solazzo - è stata scritta nella targa sotto la statua: “Sant'Eufemia da Irsina Montepeloso”. Infatti, oggi posso affermare con certezza che l'amore degli irsinesi per la loro santa patrona è davvero tanto, ho visto arrivare gente da tutta Italia che si dicevano irsinesi nelle volte che andavo al museo, da Milano, da Sassuolo da
dalla prima smentita: l'opera non è del Mantegna, bensì di Pietro Lombardo. Ma, come? Lombardo, scultore di formazione mantegnesca, risulta attivo a Padova solo dal 1568 e la statua, secondo la ricostruzione della storica Clara Gelao, sarebbe del 1452-54. Dunque? Niente da fare. Almeno secondo il curatore Giovanni Agosti. E, allora, perché il Louvre ha voluto in prestito l'opera se non la riteneva prodotta dal maestro? «Io mi auguro che da queste vicende di una gestione, ahimè, in qualche caso improvvisata, si possa trarre insegnamento e giovamento per costruire qualcosa di nuovo affinchè dalle opinioni del mondo scientifico possano comunque scaturire nuove provocazioni per un'adeguata promozione del nostro territorio» dice, sconfortato, Giuseppe Barile da Irsina, editore del preziose volume che svelò al mondo circa il ventennale processo di studio e ricostruzione scientifica che portò ad affermare, senza mezzi termini, che la statua era del Mantegna. Già, perché, forse, nel momento in cui è stato autorizzato il prestito bisognava accertarsi che l'opera avrebbe avuto il giusto risalto e che, soprat-
ogni parte». «E’ per questo - ha poi affermato Solazzo - che non ho voluto mancare a questo appuntamento, domani andrò via felice di aver visto riporre la statua al suo posto, nella sua chiesa dove gli irsinesi la preferiscono». Ma l'evento è stato suggellato, come già annunciato, dal primo annullo filatelico su Irsina: «Irsina merita di essere attenzionata - ha detto il responsabile commerciale di Matera di Poste Italiane Mimmo Tomaic - questo nostro primo annullo filatelico non sarà a Irsina certo l'unico, la ricchezza artistica che propria di questa città ci porterà ancora qui per una nuova iniziativa. Oggi - ha concluso - viviamo insieme agli irsinesi questo momento con l'orgoglio di esserne stati parte». Gli intervenuti sono veramente tanti, ognuno vorrebbe mettere un suggello a questo evento don Gerardo Forliano, parroco della chiesa cattedrale: «Gli irsinesi non si sono fatti sfuggire questa occasione, lo si vede dal calore e dalla vicinanza alla santa, in tutte le occasioni». Nicola Marino, presidente del consiglio provinciale: «C'è solo tanta emozione, si nota dalla presenza di tutta questa gente, vuol dire che parlare in questi giorni dell'opera ha fatto bene, i fedeli oggi qui mostrano con la loro presenza che ciò che conta è solo la fede per la santa patrona». Non poteva mancare il saluto del presidente del Comitato Feste, Raffaele Favale, che ha detto: «Adesso mi sento più sereno - ha ricordato - non avevo alcun dubbio sulla reale capacità organizzativa dell'impresa che ha organizzato il trasporto. Ma il fatto stesso che la Statua si trovasse così lontana da Irsina, comunque per me è sempre stato motivo di preoccupazione. Adesso finalmente al suo posto potrà rimanere altri “quattromila anni”», ha concluso ironicamente Favale».
NEL LIBRO DI CAPPELLI Fra reale e favola Ritorna ad Irsina la statua di Sant'Eufemia. Domani pomeriggio alle ore 17 è prevista una celebrazione a cui parteciperà anche Clara Gelao, direttrice della Pinacoteca Civica di Bari, alla quale si deve l'attribuzione della statua al Mantegna. La studiosa è anche uno dei personaggi del romanzo di Gaetano Cappelli “La vedova, il Santo e il segreto del Pacchero estremo” (Marsilio,2008). La storia parte proprio da Irsina e ruota attorno alla scoperta della scultura del Mantegna. Nel romanzo realtà e finzione, cronaca e immaginazione si intrecciano. Tutto inizia a pagina 101 quando Clara Gelao “… arriva piena d'entusiasmo tra le verdi colline di quel verde smeraldino proprio della Lucania” negli anni Settanta, avendo ricevuto dalla Soprintendenza l'incarico di catalogare le opere di Irsina. Nella cattedrale avviene qualcosa di speciale: “La prima volta, Clara, la intravede in alto. Lontana. La postura armoniosa, elegante, lo sguardo perso, enigmatico ma sereno. Coperta quasi per intero di gioielli, al riparo di un vecchio vetro che la fa sembrare una dea imprigionata dietro una lastra di ghiaccio; ma è un colpo di fulmine lo stesso - ammesso e non concesso che ci possa innamorare di una statua” (pag. 103). Nel corso degli anni, la studiosa si imbatte in un numero sempre maggiore di indizi che la convincono che l'opera sia un raro esempio di scultura dell'attività giovanile del grande maestro padovano. Uno di questi indizi è da un poemetto del 1592 scritto da Pasquale Verrone, arcidiacono di Irsina, ritrovato nella Biblioteca del Vaticano . “(Clara) va a comprarsi il libro rilegato in
SI PARTE IN UN MODO SI ARRIVA IN UN ALTRO tutto, non ne sarebbe stata messa indubbio l'autenticità. E, invece, niente. E paiono addirittura ridondanti le giustificazioni di chi asserisce che il Mantegna fu «soltanto pittore». Poiché, a detta dei numerosi esperti che in questi anni sono stati interpellati per suffragare l'ipotesi della Gelao, l'opera potrebbe benissimo essere considerata l'esercizio giovanile di un Mantegna già alle prese con l'ossessione della sua vita, quella per la forma tridimensionale. Del resto la letteratura del tempo riporta di un'intensa attività scultorea dell'artista. C'è chi lo paragonava addirittura a Fidia, Lisippo o Policleto. Ma di questo corpus statuario non v'è traccia. Tranne che in Sant'Eufemia, la «Madonna» di Irsina. 172 centimetri in pietra di Nanto dei monti Berici, nel vicentino. Il «volto sereno, i capelli dorati come il manto che le copre la veste verde salvia». Sorprendentemente simile, in quanto a cifra stilistica, a una pala d'altare che l'artista
dipinse a Padova tra il 1453 e il 1454. Fissandola, si riesce a cogliere l'apice della lirica mantegnesca: l'istante esatto in cui la forma diviene sostanza. E adesso? Il pragmatico Barile aggiunge che è tempo, ormai, di «rivendicare la possibilità di un puntuale e attento restauro della statua affinchè si possa controbattere con una nuova indagine scientifica, tornando, magari, a riproporre un allestimento in Basilicata della mostra “Andrea Mantegna e l'arte veneta del '400”, curata da Vittorio Sgarbi. Un progetto che è stato purtroppo abbandonato per una serie di manchevolezze». E la Gelao cosa ne pensa? La studiosa è convinta nel voler ribadire i risultati dei lunghi studi che l'hanno portata a scovare il Mantegna nella dimenticata Montepeloso: «Non è un polverone, sono cose che capitano nel mondo dell'arte. C'è una scuola che pensa in un modo e c'è una scuola che pensa in un altro. Personalmente continuo a sostenere fermamente
cartoncino azzurro, dai profili dorati in cui il sacerdote (…) offre un rarissimo poemetto cinquecentesco: Il Vitae Divae Euphemiae di Pasquale Verrone (…) dando la possibilità alla nostra Clara di poter leggere in quelle pagine dimenticate dell'ovviamente misterioso Roberto De Mabilia” (pag.104-106). Nato anch'egli a Irsina , dopo un lungo soggiorno a Padova, De Mabilia porta nella sua terra un reliquiario con il braccio di Sant'Eufemia, due sculture, un dipinto, un fonte battesimale, un Crocifisso, tre libri miniati, perché, nel 1453, dopo ben 319 anni, a Irsina era stata ripristinata la sede vescovile, aggregata a quella di Adria. Senza un culto particolare. De Mabilia offre alla città una nuova patrona. “Fece un po' di giri inquattroequattrotto, avendoci la grana, rimediò il meglio sulla piazza: e ce ne volle davvero tanta visto che almeno un paio di opere che si accaparrò erano dell’artista più cool del momento”. Ovviamente Andrea Mantegna. “E furono proprio queste due paroline e il fatto che nell'elenco delle donazioni del de Mabilia figurasse, ulteriore colpo di scena, anche la scultura della Santa a provocare in quella notte di tregenda - il mare di Bari continuava a mugghiare forsennato contro gli scogli - nella fervida mente di Clara Gelao un'accensione degna dei fulmini che incendiavano gli oscuri nembi roteanti dell'orizzonte” (pag.114). Merito dalla Gelao è stato quello di aver riconosciuto nella Sant'Eufemia, di cui si parla nel poemetto, la statua di Andrea Mantegna e con questo collegamento, si spiega come un'opera dell' artista sia finita in un paese della Basilicata. Alessandra Casaletto
quanto scritto e sono pronta a qualsiasi confronto. Il punto è che se mi devono contestare vorrei che ci fossero degli argomenti credibili. Io, all'inizio, non avevo potuto vedere la statua fuori dalla nicchia. Poi, la rimozione della statua e il vederla interamente non ha fatto altro che confermare l'ipotesi iniziale. Quello che è stato fatto dai curatori della mostra del Louvre ha dell'incredibile: forzare l'interpretazione del poemetto per tardare l'attribuzione. All'estero dicono che alla luce di questa statua si potrebbero cambiare molte altre attribuzioni. In Italia, no. Nessuno mi ha dimostrato che non è possibile. Sono io che dico: ma perché dobbiamo distorcere le fonti. La cosa più bella è che a Parigi la statua troneggiava lì, all'ingresso. Sembrava collocata come fosse il pezzo forte della mostra. Ma come? L'opera di un altro che non è Mantegna? La didascalia, poi, recitava: “Traduzione plastica del dipinto di Mantegna di Napoli”. Dipinto che è del 1454. Dove lo vedeva Pietro Lombardo, che operva a Padova quasi vent'anni dopo? Lo conosceva per divinazione? Allora il dipinto era rimasto a Padova. Vent'anni? Ma, perché?». Già, perché? Damiano Laterza
Portafoglio Incrementi variabili tra 70 e 80 euro. Critiche dalla Fp-Cgil
Aumenti per gli statali Il Cdm dice sì ai contratti di ministeri e scuola PARTITA contrattuale in chiusura per i dipendenti statali ed aumenti contrattuali in arrivo per il milione e mezzo circa di impiegati dell’area. Con il via libera del Consiglio dei ministri, che ha approvato i tre contratti collettivi del settore – ministeri, agenzie fiscali e scuola – ed in attesa del successivo via libera della Corte dei conti, che si riunirà mercoledì prossimo, la tornata per il biennio economico 2008-2009 si avvia alla definitiva sottoscrizione anche da parte dell’Aran. A breve, quindi, entreranno in busta paga gli incrementi salariali, che oscillano, per i tre comparti, tra i 70 e gli 80 euro. «È un grande successo», commenta il ministro della Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, auspicando la chiusura, nel giro di poche settimane, anche dei contratti riguardanti gli enti locali e la sanità, oltre a quello della ricerca. Intanto, proprio ieri è invece arrivata la firma del contratto dell’università, ma ancora una volta senza la Cgil, che già non aveva siglato le altre intese nel pubbli-
I ministri Tremonti, Sacconi e Brunetta al Quirinale
co impiego dopo il no al protocollo del 30 ottobre scorso. Nella sua tabella di marcia, Brunetta ha inoltre indicato «l'impegno» ad andare avanti sulla riforma del sistema della contrattazione anche nel pubblico impiego e l’obiettivo di far durare «non più di sei mesi» una tornata contrattuale. «Non è possibile che ci sia-
Pessimismo nell’agroalimentare
no più di venti contratti collettivi nazionali di lavoro e che molti di questi rappresentino poche migliaia di dipendenti», ha sostenuto, con la «conseguenza che la tornata contrattuale dura anche più di quattro anni e in pratica è senza soluzione di continuità». Tornando ai contratti del settore statale, il via libera del Cdm
è stato accolto con favore dalla Cisl-Fp, mentre l’Fp-Cgil sostiene che sia stata svelata la «beffa»: cioè che «i dipendenti del pubblico impiego non riceveranno gli aumenti contrattuali per il mese di gennaio». Oggi, afferma il segretario generale Carlo Podda, «è chiaro a tutti come la «promessa» del ministro Brunetta fosse in realtà una bugia. La cosa sarà ancora più chiara quando i lavoratori riceveranno le loro buste paga», aggiunge ritenendo «quantomeno curioso che si dia per scontata l’approvazione dei contratti da parte della Corte dei Conti entro mercoledì». Al contrario, il sindacato della Cisl apprezza il rinnovo e sottolinea che «non ci sarà nessun taglio da gennaio alle risorse per la produttività», mentre «con la firma di oggi decorrerà l’aumento medio (senza tagli) di 78 euro mensili per i ministeri e di 82 euro per le agenzie fiscali», cui si aggiungono i 70 euro per la scuola. «Un risultato importante», secondo il segretario generale della Cisl-Fp, Giovanni Faverin.
Dall’estate molte misure del Governo
Troppi ordini ridotti Pannolini ed elettricità imprese preoccupate i bonus per le famiglie DAL BONUS famiglia alla social card, il governo tra la manovra estiva, la Finanziaria e il decreto anti-crisi, ha varato una serie di misure per aiutare le famiglie in questo momento di difficoltà economica. Le ultime rientrano del dl approvato giovedì alla Camera, e sul quale il Governo Berlusconi ha chiesto ed ottenuto la fiducia, e sul quale si dovrà pronunciare, nella prossima settimana, anche il Senato. Ecco le misure già operative o in
I produttori agricoli lamentano la riduzione degli ordini
di SABINA LICCI ROMA - Sono sempre più sfiduciate le imprese agroalimentari italiane, manifestando così il loro malessere per la congiuntura negativa in atto. Nel quarto trimestre del 2008 si registra un netto peggioramento del clima di ottimismo rispetto al trimestre precedente, sceso da -07 a 13,6. A rilevarlo è l'indagine condotta dall'Ismea, l'Istituto di ricerca sui mercati agricoli, su 1.200 operatori dell'industria di trasformazione alimentare e presentata ieri a Bologna. Tra i motivi che hanno influenzato questo crollo emergono le preoccupazioni sul livello corrente delle scorte e degli ordinativi, come anche le aspettative di un quadro congiunturale negativo per il primo trimestre 2009; sono sempre più numerose poi le imprese che riscontrano un aumento delle giacenze di prodotti finiti, a fronte di un rallentamento di ordini e fatturati. Stesso clima è sentito dagli operatori della grande distribuzione alimentare (gdo ipermercati, supermercati e minimarket); i dati indicano in aumento le vendite in promozione, mentre le aspettative sulla dinamica dei prezzi nel primo trimestre 2009 rivelano una diminuzione per il 28% degli intervistati e un andamento stazionario per un altro 58,6%, (25,7% a inizio 2008). «Comprendiamo le ragioni di questo pessimismo» ha detto il ministro delle politiche agricole, Luca Zaia commentando l'indagine. A livello settoriale il quadro è più negativo per l'industria vinicola e per il comparto dei prodotti per la prima colazione, segnalando criticità anche per le bevande analcoliche, comprese le acque minerali, e per i settori della molitoria e della macellazione di carni rosse; valori negativi emergono poi per tutti gli altri comparti produttivi, con risultati comunque migliori rispetto ai settori ortofrutticolo, olio d'oliva, riso, pasta e macellazione di carni bianche. Per il 73% delle imprese le due principali difficoltà riscontrate sono la contrazione della domanda nazionale e la situazione finanziaria, intesa come l'allungamento dei tempi di riscossione dei pagamenti e le difficoltà di accesso al credito.
procinto di diventarlo: - Bonus famiglia; - Social card; - Aiuti per acquisto pannolini e latte artificiale; - Credito a famiglie con nuovi nati; - Credito a famiglie dove c'è un componente con malattia rara; Tariffa elettrica sociale per famiglie con 4 figli; - Tariffa elettrica sociale per malati con macchine salva-vita; - Tetto 4% a rata mutui a tasso variabile; - Massimo scoperto, niente commissione per rosso di un mese; - Congelamento dei pedaggi autostradali.
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Le iniziative per ridurre la spesa
Latte alla spina e pane di casa così gli italiani combattono la crisi di MARIA GABRIELLA GIANNICE ROMA – Latte alla spina, saldi last minute al mercato, spesa self service nei campi, e farmers market, ma anche pane fatto in casa, orti fai da te, collettivi d’acquisto. La bolletta aguzza l’ingegno delle famiglie italiane e l’agricoltura con tutti i suoi solidi saperi contadini corre in aiuto. Di fronte a una crisi si moltiplicano le iniziative per ridurre la spesa. Ecco le più note. LATTE FRESCO ALLA SPINA. Viene distribuito direttamente dal produttore e permette uno sconto notevole: il prezzo varia tra 1 e 1,20 euro per il biologico. Attenzione però a bollirlo, specie se lo devono consumare i bambini. SPESA LAST MINUTE. In molte città si può approfittare dell’apertura dei mercati all’ingrosso ai privati, prevista dalla legge in orari determinati: consente risparmi con acquisti a collo (cassetta o altro) e di usufruire dei saldi last-minute. SPESA DAL CONTADINO. Si unisce scampagnata e approvvigionamento viveri: il risparmio può arrivare al 40%. UN PO' CLIENTE, UN PO' BRACCIANTE. In inglese «pick your own». versione estrema della spesa dal contadino. Prevede la raccolta personale da parte del cliente, trasformato in bracciante, che dall’orto prende quello che vuole acquistare. L’ORTO AUTARCHICO. chi ha un giardino o un ampio terrazzo non deve far altro che sostituire rose e camelie e piantare essenze più serie tipo patate, pomodori, zucchine e radicchi i cui prezzi sono sempre in crescita. FARMERS MARKET. La Coldiretti ha promosso decine di iniziative con l’obiettivo di realizzare almeno un mercato gestito dagli agricoltori per ogni comune per combattere il caro prezzi dal campo alla tavola. Gli agricoltori che aderiscono all’Iniziativa garantiscono il 30% in meno di costo dei loro prodotti. PANE E PASTA FATTI IN CASA: Con un chilo di farina si fa circa 1,3 chili di pane. La nuova tendenza, sponsorizzata soprattutto da nutrizionisti e guru dei cibi naturali di sesso maschile, è però guardato con diffidenza dal genere femminile. OLIO E VINO FATTI IN CASA Coldiretti assicura che è possibile farlo basta acquistare dei minifrantoi per l’olio e dei mini torchi meccanici per fare il mosto.
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Sabato 17 gennaio 2009
24 ore in Basilicata
Salvatore Scarcia offese in udienza a Matera l’ex pm che aveva indagato su di lui
Oltraggiò la Genovese, 6 mesi al boss Detenuto a Melfi, è uno dei testimoni chiave di De Magistris «Dottoressa Genovese, ancora non ti rassegni, lei non può giudicare i fatti che ho riferito al dottore De Magistris. Il dottore De Magistris mi ha ascoltato sul comitato d’affari e sulle toghe lucane, ancora non getti la spugna, hai perso dottoressa Genovese, hai perso sei volte e ancora non ti rassegni?». Era il 18 maggio 2007. Passando dal “lei” a un più confidenziale e decisamente sprezzante “tu” il boss Salvatore Scarcia così si rivolgeva in udienza a Felicia Genovese, ex pm antimafia della procura di Potenza. C’era un processo in corso in Tribunale e il magistrato (che aveva la competenza dalla direzione antimafia sul Materano mentre il suo collega Montemurro si occupava del Vulture) era già finita nel vortice della guerra tra toghe che l’avrebbe portata, nel giro di pochissimo, ad essere trasferita a Roma. Quella sfuriata a Scarcia è costata cara. A distanza di un anno e mezzo, i giudici di Catanzaro (dove il processo si è svolto per competenza) hanno condannato il boss a sei mesi di reclusione e a tremila euro di risarcimento per il reato di “oltraggio a magistrato in udienza” (articolo 343 del codice penale). L’imputato dovrà inoltre pagare anche le spese processuali sostenute dalla parte offesa che era assistita dall'avvocato Sergio Rotundo di Catanzaro. Procedimento incardinatosi, tra l’altro, d’ufficio, senza cioè querela della parte offesa. Scarcia era stato il principale indagato dell’operazione “Revival”, l’operazione antimafia condotta proprio dalla Genovese che aveva ricostruito il sistema criminale tra Scanzano, Policoro e Rotondella a
Salvatore Scarcia e Felicia Genovese
partire dal posto di blocco a Terzo Cavone (il luogo scelto dal governo Berlusconi come sito unico per le scorie radioattive) ai sequestri di armi ed esplosivo. Scarcia è poi diventato uno dei due principali testimoni di De Magistris nel processo Toghe Lucane. Pur non essendosi mai pentito (ha 42 anni ed è attualmente detenuto nel carcere di Melfi) è stata la “gola profonda” che ha verbalizzato numerose dichiarazioni che travolsero la Genovese, cioè quello stesso magistrato che aveva indagato su clan di cui è considerato capo. L’inchiesta Toghe lucane è ancora pendente nella fase delle indagini a Catanzaro ma, come è ormai notorio, non è più condotta da De Magistris. regione@luedi.it
Oggi la conferenza stampa con le proposte alternative al «mal governo»
La Grande Lucania si presenta OGGI, alle ore 10,30 presso la sala b del Consiglio Regionale il movimento politico “La Grande Lucania” terrà una conferenza stampa sulla situazione politica regionale, sulle inchieste giudiziarie e sulla giustizia in Basilicata, nonchè sulle recenti nomine dei direttori generali Asl. Il movimento “La Grande Lucania”, rileva che «il grave disagio, le ristrettezze e difficoltà in cui versa la maggioranza delle famiglie lucane sono assolutamente incompatibili con le ricchezze regionali, mal gestite politicamente e sfruttate dalle compagnie petrolifere esclusivamente nel loro interesse». «La cronica assenza di opportunità di lavoro per i nostri giovani - continua la nota con la quale è stata annunciata la conferenza stampa - è nuovamente irrisa e sbeffeggiata da una casta di po-
litici mediocri e spregiudicati, fortemente sospettati di gravi episodi di corruzione. Il quadro desolante che emerge dalle inchieste giudiziarie che han-
Il Corecom sostiene la necessità di un nuovo codice che regoli la materia
Minori e tv, «serve più educazione» Accelerare il processo per la definizione del nuovo Codice su “Media e Minori”, operando allo stesso tempo per il pieno rispetto della normativa vigente e del codice di autodisciplina. E’ quanto auspicato dal comitato “Media e Minori”, che si è riunito ieri a Roma presso la sede del ministero dello Sviluppo economico. Lo rende noto la presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano, che è componente dello stesso Comitato e ha partecipato all’incontro. Albano ha apprezzato le parole del neo presidente dell’organismo, Franco Mugerli, milanese, docente, giornalista e presidente del Copercom (il coordinamento delle associazioni per la comunicazione di riferimento cat-
tolico), “che eredita il patrimonio culturale e intellettuale di Emilio Rossi, scomparso recentemente». La presidente del Corecom di Basilicata ha ribadito inoltre che «alla tradizionale attività di tutela dei minori garantita dall’applicazione di sanzioni, si deve affiancare una attività formativa ed educativa ai media, per favorire la crescita di un dialogo tra chi fa la televisione e in generale opera nel campo de media e le giovani generazioni». Albano ha inoltre condiviso le parole di Mugerli circa la necessità di una più forte collaborazione sul territorio e quindi con i media locali, proprio attraverso il contributo dei Corecom. regione@luedi.it
no investito la Lucania nelle ultime ore richiede una opportuna ricostruzione politica che ponga limiti, prima ancora delle leggi, a comportamenti disinvolti in danno dell’interesse pubblico. Gli amministratori indagati, per pudore politico, se ne hanno, dovrebbero dimettersi dalle rispettive cariche e favorire l’accertamento della verità». E continua: «Occorre schiodare dalle poltrone questa classe politica di inetti, troppo inclini agli interessi personali. Il movimento “La Grande Lucania” si pone in modo serio, responsabile e distante dagli assembramenti di potere e per il potere ed ha come suo unico obiettivo la valorizzazione delle risorse umane e territoriali regionali, per troppo tempo preda di clientelismo politico selvaggio». regione@luedi.it
Difensore civico ANCHE a Matera l’ufficio del difensore civico regionale sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 ed il martedì e giovedì anche dalle ore 16,00 alle ore 17,30. Lo rende noto lo stesso difensore civico, Catello Aprea. In precedenza l’ufficio, che si trova nella sede di Matera del Consiglio regionale (Via Cappelluti, 17 - tel. 0835.284642 - fax 0835.334883) era aperto solo il martedì. L’ufficio di Potenza è stato invece trasferito alcuni giorni fa al primo piano del palazzo del Consiglio regionale (in via Vincenzo Verrastro 6 - tel. 0971.274564 °© fax 0971.330960 - email difensorecivico@regione.basilicata.it). Invariati gli orari di apertura al pubblico. Ulteriori informazioni sui compiti e sull’a t t i v ità del difensore civico regionale sono disponibili sul sito internet w w w . c o n s i g l i o . b a s i l i c a t a . i t / d i f e n s o r e _ c i v ico/dif_civico.asp
24 Ore in Basilicata 17 Ex Filatura Siglato l’accordo per il piano di reindustrializzazione del sito produttivo Sabato 17 gennaio 2009
La Valle di Vitalba torna a sorridere L’Adler investe 15 milioni. Lavoro per 56 in mobilità ATELLA - Finalmente una buona notizia dal mondo del lavoro: c’è l’accordo per la reindustrializzazione dello stabilimento della valle di Vitalba, ex Standartela. Ieri la firma ufficiale alla Regione. Ammonta a 15 milioni e 750 mila euro l’investimento di Adler Group srl per la realizzazione del piano. Sono 56 i posti di lavoro che porterà la fase di attuativa del programma. Avranno priorità i lavoratori della ex Filatura di Vitalba. Le assunzioni avverranno entro la scadenza della mobilità (per il 30 dei quali per cento è di nove mesi) La proposta progettuale prevede la creazione di una struttura produttiva per la produzione di feltro per la realizzazione di prodotti misti tessile e plastica, oltre alla fase successiva di termoforatura, con l’obiettivo di creare un ciclo produttivo integrato che intende realizzare non solo semilavorati, ma anche prodotti finiti destinati al cliente. L’intervento consiste nella riattivazione del sito produttivo con l’acquisto di tutta la parte immobiliare, la ristrutturazione e l’adeguamento funzionale del capannone e nell’installazione di una linea produttiva completa per la produzione di feltro utilizzato per insonorizzante per le auto. Non solo. Il progetto mira anche a rafforzare la ricerca. Una parte del capannone, in-
L’incontro in Regione per ViItalba (f.A.Mattiacci)
fatti, sarà utilizzata per il Centro nazionale di ricerca tessile destinato a diventare un importante punto di riferimento per l’evoluzione di questo comparto produttivo. Il programma di investimento prevede la produzione di insonorizzanti derivanti dal riciclo delle fibre di cotone, in particolare fibre derivanti dalla lavorazione dei jeans e delle camicie. Lo stabilimento di Vitalba produrrà insonorizzanti flessibili (semilavorati) e insonorizzanti termoformati rigidi (prodotti finiti). La produzione si concentrerà sul feltro utilizzato come fonoassorbente e ricavato a partire da fibre di riciclo di cotone. Il Piano di reindustrializzazione dovrà essere terminato entro 36 mesi dalla sottoscri-
zione dell’accordo. L’intesa è stato firmato oggi nel corso di un incontro, presieduto dal presidente della Regione, Vito de Filippo, al quale hanno partecipato Angelo Nardozza, dirigente generale presidenza della Giunta, Donato Pafundi, Francesco Parrella e Giannino Romanielo, responsabile e componenti della task force per l’Occupazione (Tfo), Vito Laurenza, segreteria tecnica TFO, Roberto Telesca, sindaco di Atella e rappresentanti dell'azienda, di Confindustria, del Consorzio industriale di Potenza, delle organizzazioni sindacali. Molto soddisfatto per la sigla dell’accordo si è detto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. «L’accordo di reindustrializ-
zazione del sito produttivo dell’ex Filatura di Vitalba - ha dichiarato - è una buona notizia per la Basilicata e, in particolare, per i lavoratori e per le loro famiglie». «Considero questa intesa – ha aggiunto – come un atto molto positivo, frutto dell’intraprendenza dell’amministrazione regionale, del progetto industriale proposto dall’Adler e delle sollecitazioni del sindacato. Era difficile credere al rilancio del sito, considerate le conclamate difficoltà del settore tessile a livello nazionale, ma ci siamo riusciti, merito anche del lavoro della Task force». De Filippo ha evidenziato la consistenza dell’investimento di oltre 15 milioni di euro, le garanzie di occupazione per 56 lavoratori, e la solidità dell’Adler, «un Gruppo – ha concluso – che ha forza e storia e ci fa ben sperare». Positivo anche il commento di Nino Falotico, segretario regionale della Cisl di Basilicata. «Il lungo e faticoso lavoro di sponda tra governo regionale, task force, azienda e sindacati ha permesso di centrare un obiettivo che fino a qualche mese fa pareva oggettivamente irrealizzabile. Questo accordo, che da semaforo verde al progetto di riconversione industriale della Adler, rappresenta un sensibile segnale di discontinuità rispetto alla situazione generale del nostro sistema produttivo».
LE ISTITUZIONI
I SINDACATI
Traguardo importante
Soddisfazione
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal mondo sindacale. «Sia per l’accordo - ha dichiarato Nicola Allegretti che per il gruppo industriale. Anche perché in questo particolare periodo di crisi è difficoltoso trovare chi, specialmente nel settore del tessile, evita di delocalizzare le produzioni in luoghi del pianeta dove sono calpestati i diritti dei lavoratori, e punta sul Mezzogiorno d’Italia». E aggiunge: «Siamo convinti che sulla scia di questo nuovo modo di intendere lo sviluppo del territorio si possano inserire altri gruppi industriali, per far crescere la Basilicata e l’intero Mezzogiorno». «Un importante successo per i lavoratori della ex filatura di Vitalba, per il territorio del Nord Est lucano e per la credibilità e la buona reputazione della regione Basilicata», ha commentato il presidente della Provincia Altobello. «Il progetto, presentato dalla Adler, è risultato quello più adeguato a rispondere al duplice obiettivo di realizzare una iniziativa che garantisce la occupazione e nello stesso tempo l’innovazione», ha dichiarato Giannino Romaniello, presidente del Comitato di Coordinamento Istituzionale delle Politiche del Lavoro.
Molto positivi anche i commenti dei sindacati. «Oggi - ha dichiarato il segretario provinciale della Cgil, Nicola Allegretti - non annunciamo la chiusura di un’altra fabbrica o l’ennesimo accordo per la cassa integrazione: oggi la notizia è che più di cinquanta lavoratori riprenderanno a lavorare, spero nel più breve tempo possibile, e che un importante insediamento industriale tornerà, con opportuni investimenti, a produrre ricchezza e lavoro in una delle aree della regione dove più intensi sono stati gli effetti della crisi e più forte il rammarico per le tante occasioni perdute nel processo di industrializzazione post terremoto. Di particolare rilievo – prosegue il leader della Cisl – è il capitolo dedicato al centro nazionale di ricerca tessile che costituisce un valore aggiunto del progetto di riconversione industriale della Adler. La ricerca che nasce dentro l’impresa e che produce conoscenza e innovazione al servizio della filiera tessile è insieme una necessità e una sfida per competere sui mercati internazionali. Stile e innovazione tecnologia – conclude Falotico – sono gli ingredienti per attrezzare il comparto tessile e continuare a farne uno dei settori di punta dell’industria nazionale».
Fitto incontro tra sindacati e azienda. Poi l’annuncio: «C’è un interesse»
Mahle, spunta un nuovo imprenditore Ma 30 unità rimangono fuori dal progetto POTENZA - Cambia il volto della vertenza Mahle. All’orizzonte spunta un nuovo soggetto imprenditoriale che, a detta del responsabile nazionale delle risorse umane dell’azienda, Carmelo De Luca, e dell’amministratore delegato del gruppo tedesco in Italia, Helmuth Georg Althans, è disposto ad investire sul sito lucano e offrire lavoro a trenta dei centosei dipendenti dello stabilimento di Potenza. Nebbia fitta, però, sull’identità del «salvatore». L’unica cosa certa è che si tratta di un’azienda appartenente al settore metalmeccanico. E gli altri dipendenti che fine faranno? Quindici lavoratori potranno essere assorbiti dallo stabilimento «La Loggia» di Torino (che produce e fornisce componenti per l'industria. automobilistica) ed è stata verificata la possibilità per altri trentuno dipendenti di avviare le pratiche per l’accompagnamento al prepensionamento. In questo modo, 76 di-
pendenti sarebbero al «sicuro». Ma ne rimangono altri 30. Quale sarà il loro destino? Per il momento non è dato saperlo. Inoltre - hanno proposto gli alti vertici aziendali - «per tutti i 106 lavoratori lucani si possono attivare, per la durata di 12 mesi, le procedure di cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale e chiusura dello stabilimento». Questa la sintesi di quasi 8 ore di discussione, prima attorno al tavolo della Regione Basilicata e poi intorno a quello di Confindustria. Cosa ne pensano i sindacati? Soddisfatti a metà. Non hanno comunque accettato la proposta dell'azienda perché «serve una soluzione per tutti i 106 lavoratori - afferma il segretario provinciale di Potenza della Uilm, Vincenzo Tortorelli - Non è pensabile poter accettare che si prendano in considerazione solo parte dei dipendenti. Il nostro obiettivo prioritario rimane quello di salvaguardare tutti i lavora-
Vertenza ex Mister Day
Interviene Pagliuca: «Vicenzi farebbe bene a uscire di scena» IL presidente del gruppo regionale di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca interviene sulla difficile situazione dei lavoratori ex Parmalat. «La creazione della task force regionale –afferma Pagliuca si è resa necessaria per definire una linea comune di condotta fra tutte le istituzioni interessate alla vicenda che vede coinvolto il futuro di 150 famiglie». «L’incontro che si terrà lunedì a Roma, presso il ministero del Lavoro – a parere di Pagliuca - dovrebbe vedere come primo atto, l’uscita di scena dell’imprenditore Vicenzi, il quale con l’ultima lettera inviata ai suoi dipendenti in data 9 gennaio 2009, ha pubblicamente accusato la
Regione del ritardo sull’erogazione dei fondi promessi. E’ con onestà intellettuale che mi preme ricordare - dice Pagliuca - che all’imprenditore in questione la Regione aveva offerto disponibilità al sostegno di investimenti tecnologici da circa due anni». «Questo non è sicuramente il momento di fare polemiche - sottolinea con forza Pagliuca - e l’attenzione si deve porre sull’unione tra le istituzioni per un fronte comune affinché, in tempi rapidi, si possa avere un avvicendamento nella conduzione dello stabilimento di Atella, finalizzato a salvaguardare i posti di lavoro in un settore imprenditoriale importante».
tori e non ci arrenderemo finché non l'avremo raggiunto». «Sicuramente continua Tortorelli - si tratta di una vertenza molto complessa. Ci sono “in ballo” diverse questioni, tutte estremamente delicate, che vanno dagli esuberi legati al prepensionamento, alle trattative sul ricollocamen- I lavoratori della Mahle in protesta to lavorativo dei dipendenti. L'azienda comunque ha fatto un passo in avanti rispetto alle in- stro territorio - conclude Tortorelli - ma tenzioni iniziali di chiudere definitiva- per poter accettare qualsiasi proposta abmente lo stabilimento, ma è necessario biamo bisogno di avere maggiori garantrovare una soluzione che finale soddi- zie e di conoscere nel dettaglio il nuovo sfacente per tutti i lavoratori». Gli «alti progetto industriale, per poter valutare vertici» della Mahle si sono presi due set- se si tratta realmente di una proposta vatimane di tempo per riflettere. «Siamo lida che può durare nel tempo». Non resta contenti che un nuovo soggetto impren- che attendere. ditoriale abbia deciso di investire nel noAnna Maria Calabrese
L’impegno per il nuovo anno delle Acli per rendere migliore una regione in crisi
Un buon 2009 passa dalla promozione dell’uomo LA promozione dello sviluppo sociale della persona è uno degli obiettivi fondanti delle Acli e tale tematica è sempre stata al centro dell’attività dell’associazione e dei servizi che essa promuove. In un’epoca in cui le persone trovano meno tempo per il sociale, per incontrarsi, per la mutua conoscenza, le Acli restano una pietra miliare, un “focolare” intorno al quale raccogliere e sostenere gli ideali comuni. «Per la maggior parte degli analisti - è la nota delle Acli inviata ieri - l’anno 2009 viene descritto come il peggiore che la storia ricordi. La chiusura continua delle varie aziende, il precariato, la mobilità, i
continui licenziamenti e le nuove forme di marginalità, non consentono di amministrare la cosa pubblica senza il coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti sul territorio. Non è concepibile che in una piccola Regione come la nostra, con le risorse come l’acqua, il petrolio e l’ambiente, debba subire la continua emigrazione dei giovani, l’aumento dei disoccupati e della povertà. Da qui nasce l’antipolitica e si sviluppa quel qualunquismo che aumenta la sfiducia di tutti i cittadini verso le istituzioni. E’ proprio in queste situazioni che associazioni come quella che rappresento, devo-
no svolgere quel ruolo sociale e avanzare su quei terreni dove gli altri hanno fatto un passo indietro». Gli argomenti sui quali sarà necessario dibattere in questo anno nuovo secondo l’associazione - sono: il lavoro, l’economia, la società e, purtroppo, la disgregazione della famiglia. Noi non ci tiriamo indietro nel difendere i valori fondanti di questa aggregazione e ci impegneremo al fine di evitare che nel momento più buio per le nostre coscienze, sopraggiungono lo scoramento e la rassegnazione che generano panico. L’impegno da mantenere è quello di far sì che valori come la solidarietà e la fraternità non rimangano sterili
macchie d’inchiostro su fogli bianchi, ma siano il collante delle nuove politiche di sviluppo nazionale ed europeo. Le Acli regionali di Basilicata, prestando costante attenzione ai bisogni dei più deboli, augurano che il 2009 sia l'anno del coraggio e di una maggiore presa di coscienza affinchè, una rinnovata politica dei “piccoli passi, ci permetta di rinsaldare, sviluppare e progredire nella speranza, nell’onestà, nella pulizia morale ed intellettuale. Che il buon senso possa pervadere le nostre fedi affinchè dall'associazionismo nascano e si diffondano quegli stimoli che generano gli uomini di buona volontà».
18 24 Ore in Basilicata Distefano (Cia) annuncia da Roma un osservatorio provinciale Sabato 17 gennaio 2009
Operai agricoli, in calo le giornate lavorative IL 2008 si chiuderà con una contrazione tra il 10 e il 15 per cento delle giornate lavorative in agricoltura, che, complessivamente in Basilicata, ammontano a 12 milioni di giornate (di cui tra il 1.600.000 e 1.700.00 di lavoro dipendente, vale a dire operaibraccianti e il resto di titolari delle circa 25 mila aziende). E’ quanto ha dichiarato il presidente della Cia di Basilicata, Donato Di Stefano, intervenendo alla tavola rotonda tenutasi a Roma ,nell’ambito del convegno, promosso sempre dalla Cia, sul tema “Quali azioni per il lavoro”. Tra le novità introdotte da Distefano, il ccnnll provinciale di Potenza per gli operai agricoli che è in dirittura d’arrivo, con alcuni elementi positivi e innovativi, tra i quali sono stati annunciati i progetti di istituzione di un ente bilaterale agricolo, sull’esempio di quello che opera da tempo nell’artigianato e nell’edilizia, ed un osservatorio provinciale sul lavoro agricolo. «Per la provincia di Matera - ha riferito Distefanoc’è bisogno di uno sforzo maggiore per rilanciare il confronto con i sindacati
dei lavoratori agricoli». Alla luce della revisione dei modelli contrattuali che tutti i settori stanno portando avanti, la Cia vuole mantenere l’impianto e la valenza della contrattazione agricola che si è dimostrata innovativa, perché fortemente decentrata ormai da molti anni rispetto agli altri comparti. «Il sistema di regole che oggi sovraintende al mercato del lavoro in Italia - ha aggiunto Di Stefano - non soddisfa né le imprese, né i lavoratori. Servono, quindi, nuove regole che siano ispirate ai principi della semplificazione, dell’efficienza, della sostenibilità e della trasparenza». Insomma, per il presidente della Cia, «c’è bisogno, per il nuovo mercato del lavoro, di regole semplici, sostanziali più che formali, condivise e rispettate, in modo da contribuire a rafforzare i rapporti di fiducia e a migliorare il clima di collaborazione nei luoghi di lavoro». Per quanto concerne, invece, la sicurezza sul lavoro, «il nuovo testo unico ha evidenziato - estende il campo di applicazione a tutti i soggetti finora
Countdown per “Buongiorno, Regione”
Tutte le curiosità del nuovo appuntamento televisivo del Tgr POTENZA - Conto alla rovescia per “Buongiorno, Regione”, il nuovo programma in onda su Raitre la mattina dalle 7.30 alle 8.00, a partire da lunedì prossimi. Tante curiosità di carattere “glocal”. Tanta attesa, ma anche tanto lavoro per il lancio di questo progetto editoriale. Il volto che darà il buongiorno per tutta la prossima settimana sarà quello di Cinzia Grenci. Regala qualche anticipazione in più, il caporedattore del Tg3 Basilicata, Renato Cantore. «In questa mezz’ora - ha detto mentre era alle prese con le ultime prove - ci saranno due telegiornali. Uno di cinque minuti, in apertura, e un altro verso la fine, della durata di un paio di minuti». Previsti una serie di spazi quotidiani e altri di carattere settimanale. Tra gli appuntamenti fissi le previsioni meteorologiche, la situazione del traffico con aggiornamenti forniti dalla polizia stradale, collegamenti in videoconferenza con la sala della protezione civile, con lo studio di Matera e l’agenda con i principali avvenimenti della giornata. E ancora la rubrica “Ditelo al Tgr” che da settimanale si ritaglia ora uno spazio giornaliero. I cittadini potranno inviare via email, foto e video per segnalare argomenti da trattare in trasmissione. Il materiale potrà essere inviato all’indirizzo “buongiornoregione.basilicata@rai.it”. La casella è capiente e potrà supportare file anche molto pesanti. Appuntamento giornaliero anche con “Cerco lavoro” curato da Antonella Pallante, uno spazio che nasce dal successo di ascolto e di gradimento di “Orient express”, la rubrica settimanale sulle opportunità di lavoro. In uno studio virtuale ideato appositamente
da Videouno, Pallante ogni mattina leggerà un’offerta di lavoro. Su una bacheca saranno appesi tanti post.it che rappresentano opportunità di lavoro, ma anche di formazione, stage e borse lavoro. Non mancherà una buona tazza di caffè per creare quella tipica scena che siamo abituati a vedere al bar che mentre si sorseggia si sbircia sulle pagine dei giornali a caccia di opportunità di lavoro. Rocco Brancati curerà “Accade oggi”, una sorta di almanacco su personaggi e eventi che hanno fatto la storia della nostra regione. In chiusura la “buona notizia” o una curiosità per scoprire i volti di un Basilicata inesplorata con attenzione ai fatti minori che non hanno regno nelle principali edizioni dei tg. Sarà suggerita la visita a luoghi e posti poco conosciuti. Utile la rassegna stampa fatta con i giornali locali che informerà di primo mattina, prima di uscire di casa e passare dall'edicolante. Lo spazio centrale della trasmissione sarà variabile. Ci sarà “Che giorno è oggi?”, in cui si racconteranno le incompiute. E lunedì toccherà al Palasport di contrada Lavangone a Potenza e della strada Matera - Ferrandina. E ancora “I nostri soldi” dove saranno dati consigli su come spendere i soldi, una specie di occhio la prezzo in collaborazione con le associazioni dei consumatori. «L’idea è quella di fare un paniere di prodotti - ha detto Cantore - e fare la spesa in vari punti della regione per vedere quanto si spende». Una ventata di freschezza nel panorama dell'informazione regionale per augurare di buon mattino il buongiorno. Iranna De Meo
Il presidente della Cia, Donato Distefano. Operai agricoli
esclusi e questo è positivo, ma non attua le necessarie semplificazioni per il lavoro stagionale» Parlando delle proposte del nuovo avviso comune, che si sta discutendo, con esso «intendiamo - ha detto il presidente della Cia, Donato Distefano nella nota inviata ieri - sottoporre al ministro del Lavoro alcune questioni agricole più attuali e ritenute prioritarie, quali gli scenari della contribuzione agricola, con la scadenza dei benefici della legge 81 e le misure relative agli ammortizzatori sociali sia per i lavoratori che per le aziende che, nel contesto dell’attuale crisi economica ed occupazionale, diventano sempre più urgenti». regione@luedi.it
«Completare il riordino degli enti agricoli» POTENZA - La Fai Cisl chiede di accelerare la riforma che porterà al riordino degli enti agricoli regionali, ferma in consiglio regionale da tempo. Per la Fai Cisl è un ritardo «ingiustificabile», alle luce delle difficoltà del settore primario. «Che fine ha fatto la riforma degli enti agricoli regionali?», chiedono il segretario di categoria, Antonio Lapadula, e il coordinatore Fai dei tre consorzi di bonifica Vulture Alto Bradano, Bradano Metaponto, Alta Val d’Agri, Antonio Mezzapesa, in una nota congiunta. E continuano: «Il ddl che avrebbe dovuto mettere ordine nel sistema regionale degli enti al servizio dell’agricoltura (Alsia, Arbea, associazione degli allevatori e consorzi di bonifica), dopo essere stato licenziato dalla terza commissione nello scorso mese di novembre, è ancora fermo in consiglio regionale. Una situazione di stallo che Lapadula e Mezzapesa considerano «ingiustificabile alla luce delle emergenze che il settore prima-
rio lucano vive pressoché quotidianamente e nonostante la sostanziale convergenza delle parti sociali sul testo della riforma». I due leader sindacali invitano governo e consiglio regionale a rimettere in agenda «una riforma fondamentale per lo sviluppo e la modernizzazione della nostra agricoltura. Il riordino degli enti al servizio dello sviluppo agricolo e rurale lucano, a partire dai consorzi di bonifica, è un obiettivo strategico – proseguono Lapadula e Mezzapesa – che come categoria abbiamo sostenuto e condiviso, adoperandoci al suo miglioramento in sede di concertazione, nella convinzione che le profonde e radicali trasformazioni che attraversano il settore primario a livello europeo non si possono affrontare con continui rinvii e soluzioni transitorie che finiscono per ostacolare il pieno sviluppo di un comparto produttivo dai numeri ancora molto significativi sia in termini produttivi che occupazionali».
Verrà presentato lunedì il book fotografico realizzato da Regione e Alsia
Orizzonti lucani, l’agroalimentare si racconta in immagini POTENZA - Orizzonti lucani: da marchio ombrello delle cinque filiere dell’agroalimentare a volume. Centoquaranta pagine da sfogliare e da gustare. Con gli occhi, naturalmente! Il book fotografico è stato realizzato dal dipartimento Agricoltura della regione e dall’Alsia. L’iniziativa editoriale sarà presentata lunedì prossimo alle 18 nella sala convegni del dipartimento. A parlare, più che i testi che fanno da corollario, sono le immagini. Distese verdeggianti di uliveti, i filari delle vigne, la bontà dei prodotti della nostra terra, come i peperoni di Senise, i formaggi, le fragole del metapontino e gli ortaggi, ma anche animali al pascolo. A queste immagini panoramiche si alternano primi piani, visi di donne e uomini che hanno fatto la storia dell’agricoltura lucana, comparto primario per l’economia della regione. Le persone sono state riprese durante i lavori nei campi. Cinque le sezioni in cui è diviso il volume con scatti che rappresentano il mondo della zootecnia, dell’olivicoltura, della cerealicoltura, dell’ortofrutta e delle produzioni viti-vinicole. Foto che ritraggono un’agricoltura moderna, ed esprimono il concetto di multifunzionale. In copertina una distesa verdeggiante, che sfuma nei colori azzurri del cielo. All’interno domina la girandola, simbolo di Orizzonti lucani. A coordinare il lavoro di editing e revisione è stato il giornalista Vito Verrastro, mentre la redazione dei testi è stata curata da Angela Laguardia e Luigi Cannella, le foto da Studio Immaginando di Leonardo Nella.
Finanziato un nuovo progetto per i precari dell’Alsia LA Comunità Europea ha differito al giugno del 2009 la rendicontazione per il Por 2000-2006, e ciò ha consentito all'assessore Falotico di proporre un differimento dei termini di rendicontazione di gran parte delle misure ancora in essere presso il Dipartimento (4.8, 4.9, 4.10, 4.11), per permettere, tra l'altro, di essere più vicini alle aziende da un punto di vista finanziario e meno pressanti sul piano burocratico. Nell’ambito di un finanziamento già assegnato all’Alsia, su cui è stata registrata un’economia, è stato finanziato un progetto suppletivo di valorizzazione commerciale dei prodotti tipici lucani di qualità e marketing territoriale, da condurre attraverso un’indagine sulle produzioni agroa«L’idea - ha detto Verrastro è stata rappresentare la Basilicata agricola per immagini. I testi, infatti, sono del tutto marginali. Uno dei criteri utilizzati è stato puntare su foto scattate dall’alto per dare un senso di prospettiva. Infatti, tutte le foto sono state scattate in volo, a bordo di un elicottero. Anche le persone riprese fanno parte del territorio, sono parte integrante. Più che i primi piani, abbiamo preferito il movimento. E poi, l’altro messaggio che emerge è il ricambio generazionale, con giovani agricoltori che si dedicano alla vita nei campi». «Esiste, in Basilicata, una relazione che sopravvive magicamente da secoli - si legge nella prefazione del volume a firma dell’assessore all’Agricoltura, Roberto Falotico - perché tramandata di generazione in generazione. E' intessuta di memo-
limentari della Basilicata. Sull’iniziativa lavoreranno i collaboratori precari dell’Agenzia, che nei mesi scorsi hanno manifestato apertamente il loro disagio in relazione ad una situazione di persistente precarietà. «I lavoratori precari, alla stessa stregua dei dipendenti, hanno collaborato negli anni offrendo un prezioso contributo allo sviluppo del settore primario nella nostra regione – ha dichiarato l’assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata, Roberto Falotico - Era doveroso, sia pure in un momento economicamente e politicamente delicato come questo, provare ad avviare qualche azione concreta in attesa di legittimare il loro percorso di stabilizzazione»
ria e identità, è legata alle braccia, al sudore e all’ingegno di migliaia di famiglie; uomini e donne che hanno saputo e sanno attingere dal passato per guardare lontano, spingendo lo sguardo oltre i confini, le calamità, le barriere naturali, per esplorare orizzonti più ampi. E guardare al futuro significa per noi ragionare insieme a tutti quegli attori pubblici e privati che appartengono al mondo agricolo, concorrendo a fare della Basilicata una grande, unica fattoria, in grado di esprimere attrattività attraverso i prodotti della buona tavola e forte appeal nei confronti dei consumatori consapevoli». Orizzonti lucani, in sintesi, «è dedicato a chiunque abbia contribuito, attraverso il lavoro, a generare nuove opportunità per la Basilicata, nonché a quanti concorreranno a valorizzare un comparto che è identità, me-
moria e futuro. E’ inoltre un invito a chi vorrà spingersi oltre, sulla linea degli orizzonti lucani, lasciandosi affascinare dalla sincera bellezza della terra dal cuore antico - conclude Falotico che ama incantare con i suoi prodotti tipici. Da gustare, senza fretta, pensando ai secoli di storia che racchiudono, ai volti e alle mani che di generazione in generazione hanno saputo costruire un vero capolavoro». L'ha definito un volume «importante e raffinato», Sergio Gallo, dirigente area Sviluppo agricolo dell’Alsia, «per divulgare il sapere e non semplici informazioni». Alla presentazione interverranno oltre all'assessore Falotico, il presidente della Regione, Vito De Filippo e il commissario straordinario Alsia Basilicata, Paolo Galante. ir. dm.
24 Ore in Basilicata
Sabato 17 gennaio 2009
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Berlusconi: «L’Eni riassuma i lavoratori sardi». E i lucani della Valbasento?
Figli di una chimica minore dalla prima alla satira, potrebbe ricordare i foglietti che in un'altra epoca - durata su per giù un Ventennio - si chiamavano veline. Il tono è questo: «Il Presidente Berlusconi ha chiesto che l’Eni intervenga sulla vertenza assumendo le seguenti determinazioni: tutto il personale degli impianti chimici della Sardegna deve essere richiamato a lavoro a partire dal primo febbraio destinando il personale degli impianti che dovessero subire una fermata tecnica nei reparti produttivi dove esistono carenze di maestranze». E poi via per altri tre punti, tutti con un solo obiettivo dichiarato: rilanciare il settore in Sardegna. Forse a fare leva su Berlusconi sono i numeri: secondo i dati della Camera di commercio locale, le imprese direttamente collegate al polo petrolchimico a rischio chiusura sono 348, i posti di lavoro 3.444, le famiglie che avrebbero difficoltà a sbarcare il lunario circa dodicimila. I numeri del polo chimico lucano sono effettivamente diversi. Basti dire che vi lavorano 1.850 persone e un numero di poco inferiore, 1.250 dipendenti, ha perso il posto negli ultimi quattro anni. Dal 2003 al 2007 sono stati 700 a rimanere senza lavoro. L'accelerazione della crisi non lascia il tempo di respirare. E dire che la Valbasento era nata sotto ben altri auspici. Il 30 luglio del 1961 come si legge nel bell'archivio storico www.infogrottole.it di Giuseppe Loiudice - l'allora presidente del Consiglio Amintore Fanfani, al suo terzo governo, accompagnato da un Emilio Colombo all'epoca ministro dell'Industria e dal collega delle Partecipazioni statali Giorgio Bo, pose la prima pietra per la costruzione del complesso petrolchimico dell'Anic e degli stabilimenti della Montecatini e della Ceramica Pozzi. Era presente anche un gigante di quegli anni, il patron dell'Eni Enrico Mattei. Da allora ne è passato di gas nei metanodotti. L'Eni se n'è andata. E le speranze occupazionali e di sviluppo sono finite in frantumi, già dagli anni 70, quando la vicenda dei “borsisti” - che dopo essersi formati non trovarono un posto di lavoro ad attenderli come era stato loro assicurato - rivelò una crisi da cui non ci si sarebbe più ripresi. Poi le promesse si sono
La Val Basento
moltiplicate, da quando i governi volevano dire “Dc più eventuali alleati” a quando l'arco costituziona-
le si polverizzò fino all'attuale sedicente bipolarismo. Ma sia il centrodestra che
il centrosinistra, nonostante impegni formali e tagli di nastri, non hanno mai saputo fare qualcosa per-
E chiede un consiglio comunale con i sindaci dell’area
Ferrandina, la Ola si oppone allo stoccaggio di gas FERRANDINA - Il primo cittadino di Ferrandina, Raffaele Domenico Ricchiuti, lo ha annunciato al Tg regionale: la prossima settimana, verrà rilasciato parere favorevole Via (valutazione d’impatto ambientale) per lo stoccaggio di Gas in Val Basento. E l’intervento della Ola non si è fatto attendere. «Il sindaco - scrive in una nota - qualche mese dopo la sua elezione, chiamato in causa dalla nostra organizzazione con un comunicato a mezzo stampa, rispondeva tramite posta elettronica ed in analoghe interviste televisive, di non essere al corrente di nulla. Oggi, invece, afferma di aver avuto contatti, fin dal 2007, con l’amministratore della Geogastock Spa». S Per la organizzazione ambientalista lucana ci si trova così di fronte «a un episodio gravissimo che dimostra la falsità e le contraddittorietà delle posizioni del sindaco di Ferrandina. Il quale, in
Stoccaggio gas
un primo momento, si è dichiarato estraneo alle vicenda, perché evidentemente agli inizi gli era stato offerto solo lo “zampone”, ora invece, si prospettano anche le “lenticchie”. Non è un caso aggiunge la Ola nella nota che ora si avanzino richieste
di royalty». La Ola, alla luce dei nuovi fatti, ribadisce ulteriormente la netta contrarietà allo Stoccaggio di gas in Val Basento e al progetto della Geogastock Spa, «pensato in spregio alla salute dei cittadini e dell’ambiente». «Inoltre, intendiamo sottolineare come l’assessore all'Ambiente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, a tempo debito, assicurò il coinvolgimento degli enti locali e delle comunità». La Ola chiede, pertanto, la convocazione urgente di un consiglio comunale aperto sullo questione, nel quale vengano chiamate a discuterne tutte le comunità della Val Basento, «vera e propria “bomba ecologica”, a causa di centrali, impianti di rifiuti, inceneritori, smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e megadiscariche di rifiuti tossico-nocivi, così come le indagini della magistratura stanno evidenziando».
ché le aziende dell'area ritrovassero un ruolo. Si sono susseguiti i piani (Accordo di programma, Bando Treviso) ma non è accaduto nulla che cambiasse la direzione del vento. Un ultimo programma (Nuova Valsud) aveva visto entrambi gli schieramenti promettere, stanziare fondi, accordarsi con gli enti locali. Proprio il precedente governo Berlusconi, il 15 marzo 2005, aveva inserito un finanziamento di 40 milioni di euro nel decreto sulla competitività per finanziare il contratto di programma “Nuova Valsud”. Pochi giorni prima, il 22 febbraio alla Camera, il deputato Antonio Boccia (era Margherita, oggi è confluito nel Pd) sollecitando alcuni passaggi burocratici del piano Nuova Valsud aveva affermato: «Potrà, ne siamo convinti, rilanciare tutto il comparto industriale della Val Basento». Qualche mese dopo, il 24 novembre sempre del 2005, l'assessore alle Attività produttive della Regione Donato Salvatore dichiarerà: «L'accordo prevede un investimento complessivo di 80 milioni di euro. Con que-
sto provvedimento andremo a creare nuova occupazione, ad assicurare una prospettiva migliore ai lavoratori della Valbasento ancora in mobilità e a sostenere i processi produttivi dell'area». Ma nulla che cambiasse davvero la vita delle persone è accaduto. Fino ad arrivare all'allarme lanciato da Maurizio Girasole della Filcem Cgil di Matera il 17 dicembre del 2007: «In Valbasento si rischia la chiusura totale». Ecco, forse anche la chimica lucana, oltre a quella sarda, ha numeri e fatti che giustifichino l'interesse del governo. E allora perché nemmeno una parolina da parte del Cavaliere o di un ministro? Cosa ha la chimica sarda più di quella lucana? La risposta è semplice. Alla Basilicata manca qualcosa che in questo momento invece ha la Sardegna. Una campagna elettorale in pieno svolgimento. A cui partecipa il premier in prima persona. La chimica sarda ha quel “quid” che manca alla chimica lucana. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
L’intervento di Napoli sull’attività estrattiva
«Che fine ha fatto l’osservatorio ambientale regionale?» POTENZA - Che fine ha fatto l’osservatorio ambientale regionale? Se lo chiede il consigliere del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli, intervenendo sulla questione dell’estrazione petrolifera in Basilicata. «Le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico - ha scritto in una nota sulla necessità di investire sull’ambiente per salvaguardare il territorio, viene da sorridere perché l’impegno che la Regione avrebbe dovuto profondere per la salvaguardia del territorio è da anni disatteso visto che, in seguito al contratto stipulato con l’Eni, fu anche redatto un protocollo d’intesa per la realizzazione di un Osservatorio Ambientale finanziato dallo stesso Ente nazionale idrocarburiche è rimasto lettera morta». «Immaginare che lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi – aggiunge
Napoli -determina un impatto ambientale pari a zero è sicuramente improbabile, ma quantificare le emissioni disperse nell’atmosfera per verificarne i parametri entro i limiti di legge è quanto mai necessario. Certi che, sia l’Eni e prossimamente la Total, operano nel pieno rispetto della legge, siamo stanchi di ascoltare proclami della nostra classe politica dirigente che sembra non essere neanche sfiorata dalle responsabilità che a lei dovrebbero essere addotte. L’assessore Santochirico – sostiene Napoli non può sostenere la necessità di monitorare l’ambiente, invitando ad attuare le azioni necessarie, dimenticando di essere lui il responsabile, e che in tutti questi anni il centro - sinistra non ha mai attuato una seria politica di tutela ambientale. Sono dieci anni che l’Eni estrae petrolio e che si parla della necessità di tutelare l’ambiente».
L’INTERVENTO E’ DI QUESTI giorni, la lettera che i parlamentari meridionali del Pdl hanno indirizzato al presidente Berlusconi sul tema del Mezzogiorno d’Italia. L’iniziativa (che vede, tra i sottoscritti, anche i lucani Viceconte, Taddei, Latronico e Di Gilio) assume particolare rilevanza, sia perchè vede, finalmente, impegnati, coralmente, i parlamentari del Mezzogiorno, solitamente pronti a trattare i problemi del proprio orticello, sia perchè li sottrae al rispetto “sacrale” verso il leader, al punto da apparire condizionati nelle autonome iniziative. Dunque, a giudicare dall’impegno assunto dal presidente Ber-
Pdl, i parlamentari lucani scrivono a Berlusconi E rompono il silenzio di una classe politica «assente» lusconi, le regioni meridionali dovrebbero trovare maggiore attenzione da parte del governo nazionale. Ne prendiamo atto e restiamo in vigile attesa, dal momento che è intollerabile la disattenzione verso la nostra regione, che sta registrando e vivendo uno dei momenti più neri della sua storia, per la assoluta mancanza di progetti infrastrutturali di particolare valenza. Ma la sollecitazione al governo nazionale non può prescindere
da quella che interessa la Regione Basilicata, un ente che, da diversi anni, risulta pressocché assente, incapace come è di far fronte alla pesante crisi industriale (la Valbasento si sono chiuse quasi tutte le industrie e Matera soffre la grave crisi del salotto), a quella della agricoltura, mentre langue il settore turistico, potendo, invece, rappresentare un’ottima occasione di crescita, per il bel paesaggio e per il ricco e interessante patrimonio storico-artistico di cui dispone la
Basilicata, anche il più sperduto paesello. La stessa incapacità della Regione a gestire utilmente, a vantaggio dei lucani, la risorsa petrolio, dà il segno di una classe politica in ben altre faccende affaccendata, laddove basterebbe introdurre la misurazione puntuale dei barili estratti, per assicurare alle casse regionali, un flusso finanziario ben più consistente di quello che la Regione incamera con il pagamento, da parte della società estrattive, delle royaltis, con il si-
stema forfettario. Ultimo esempio dell’assenza della Regione è il silenzio che mantiene sul tema “trasporti”: possibile che la Regione continui a consentire a Trenitalia un servizio carente, anche sul piano dell’igiene? E non ha nulla da dire la Regione Basilicata sulla riduzione delle corse da Bari a Roma e Milano di Alitalia? Lodevole l’iniziativa di protesta del sindaco di Matera,senatore Buccico, seriamente preoccupato dei negativi riflessi sul turismo materano, ma la Regione e gli altri sindaci perchè tacciono? Saverio D’Amelio senatore della Repubblica
Potenza 20
Sabato 17 gennaio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Rinviato a giudizio in Iena 2 il presidente della Camera di Commercio aveva rimesso l’incarico
Lamorte resta alla guida della Cciaa I consiglieri confermano il mandato di «lealtà e moralità» L’ASSEMBLEA dei consiglieri della Camera di commercio di Potenza ha rinnovato la fiducia al proprio presidente, rigettando all’unanimità la possibilità delle dimissioni. Pasquale Lamorte, alcuni giorni fa, aveva rimesso il proprio mandato dopo aver appreso la notizia del proprio rinvio a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Iena 2”. E’ accusato di concorso in corruzione perchè avrebbe ricevuto - secondo il giudice per le indagini preliminari, Luigi Barrella (le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Henry John Woodcock) una somma di denaro pari a 10 milioni di lire, da distribuire tra i componenti di una delle commissioni della Camera di commercio, in cambio di una discreta celerità nell’iscrizione della ditta di pulizie “Due Enne” gestita da Carmine e Antonino Garramone. All’epoca dei fatti contestati, Lamorte era già presidente dell’ente camerale ed era a capo della commissione interna destinata alla valutazione dei requisiti tecnici delle imprese per l’iscrizione all’albo delle aziende che effettuano la gestione dei rifiuti. E quell’iscrizione era «indispensabile» - ricordano gli investigatori - per partecipare alla gara d’appalto per lo smaltimento dei rifiuti speciali nell’ospedale oncologico di Rionero. Avrebbe chiesto l’assunzione in quell’impresa di pulizie di un lavoratore da segnalare. Nell’accusa rientrano anche alcuni regali che avrebbe ricevuto come “ringraziamento”. La decisione del gip risale allo scorso 9 gennaio. Poche ore dopo già l’annuncio della volontà del presidente Lamorte di dimetter-
Il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte
si dall’incarico. Ieri, l’attestazione di fiducia arrivata da parte dei soci dell’ente. E’ stato lo stesso Lamorte ad aver convocato d’urgenza il consiglio camerale per rimettere il mandato. C’era da decidere, almeno da ricevere un parere da parte dei consiglieri, sulla compatibilità morale con la funzione rivestita. Lamorte, aprendo i lavori - è il resoconto della seduta affidata a una nota della Cciaa - ha ripercorso in breve la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto dal 2001, chiedendo ai consiglieri non una condanna o un’assolu-
zione rispetto ai fatti contestati che perchè «ci saranno in altre sedi e in altri contesti - ha detto Lamorte - spero in tempi rapidi». Ha piuttosto chiesto «un giudizio sulla lealtà e sulla moralità» espressa nei dieci anni trascorsi al timone dell’ente camerale. «All’intero consiglio, che mi ha eletto all’unanimità per ben due volte», come alle associazioni presenti all’assemblea di ieri, «che qualche giorno fa mi hanno confermato la fiducia per un terzo mandato - ha aggiunto Lamorte - chiedo di sapere se la mia permanenza alla presidenza è ritenuta pregiudizievole per la
credibilità dell’ente». Ha chiesto se «nel corso di questi dieci anni di presidenza una sola volta qualche mio comportamento sia apparso riprovevole». Consapevole che in caso di risposata affermativa a quest’ultima domanda non avrebbe «esitato a farmi da parte senza tentennamento alcuno». Ma l’assembla ha dato un giudizio diverso. Tra i consiglieri presenti - prosegue il resoconto della seduta in rappresentanza delle categorie produttive, del sindacato e dei consumatori, hanno preso la parola per esprimere «stima e fiducia incondizionata al presidente,
Colonnese assolto dal falso ideologico
«La fine di un incubo Medici, eletti durato dieci anni» gli organismi
UN palese esempio delle conseguenze di carattere psicologico causate dagli atavici ritardi della giustizia e che ha coinvolto il professore Rocco Colonnese, personaggio carismatico del mondo della scuola potentina, giunge alla sua sospirata conclusione dopo dieci, lunghi e sofferti anni. Ora è arrivato il proscioglimento da parte degli organi competenti della giustizia e Colonnese si sente soddisfatto, più forte, grazie a ciò che ha imparato dai problemi e dagli ostacoli. L’antefatto. Nel 1988, il professore Colonnese, allora preside dell’Istituto professionale alberghiero di Stato di Potenza, in occasione di un viaggio a Rimini, acquistò, con modico prezzo, un tappeto da destinare alla hall dell’istituto di via Anzio, dove si trova tuttora a disposizione dei numerosissimi studenti e dell’utenza. Questa sua spontanea iniziativa non trovò, però, il consenso da parte dell'amministrazione dell’Ipas che denunciò Colonnese “per falso ideologico”. La vita è il dono più prezioso che Dio ci ha dato e siamo stati tutti programmati per provare emozioni, positive o negative, di dolore o felicità; emozioni saldamente le-
gate tra loro: le une sono mezzo per raggiungere le altre e nel momento del dolore cresciamo. Ciò ha fatto certamente parte del bagaglio culturale del preside, durante questi ultimi e difficili anni della sua esistenza: alla fine ha però vinto perché il castello accusatorio è stato smontato secondo l’idea che l’acquisto del tappeto durante il viaggio a Rimini fu fatto dieci anni fa nell’esclusivo interesse dell’istituto. «E’ la fine di un incubo - sottolinea Colonnese - che segna la fine di un periodo brutto, difficile, come quello del marzo 2007, periodo in cui fui condannato in primo grado per falso ideologico». C’è, poi, il vivo e sincero compiacimento, per la positiva soluzione della vicenda giudiziaria che ha colpito Colonnese, da parte del collegio dei docenti e del consiglio d’Istituto dell’Itis “A. Einstein” di Potenza (dove Colonnese è ora dirigente scolastico). Come del personale amministrativo, tecnico, ausiliario, degli studenti delle sedi centrali e staccate di Picerno, Corleto Perticara, oltre che dei docenti, educatori, collaboratori di Colonnese all’epoca dei fatti. Pino Gentile
SONO stati costituiti i nuovi organismi dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Potenza. A seguito delle elezioni tenutesi nelle giornate di Novembre e Dicembre 2008, i 17 consiglieri eletti lo scorso 14 gennaio hanno eletto il nuovo organigramma del consiglio direttivo dell’ordine per il prossimo trienno. E’ stato confermato nell’incarico di presidente, Enrico Mazzeo Cicchetti, affiancato con l’incarico di vice presidente da Carmine Scavone. Gli incarichi di segretario e tesoriere sono stati rispettivamente attribuiti a Rocco Paternò e a Rocco Fatigante. Mentre Maurizio Capuano è stato confermato nell’incarico di presidente della Commissione albo odontoiatri (composta da Donato Galizia, Silvano Sassano, Eduardo Verralli, Pasqualina Vucci). Sono stati inoltre assegnati altri incarichi ai consiglieri Vincenzo Barile, Antonio Boezio, Cosimo Buchicchio, Fabio Costantino, Maria Donata Damiano, Michele De Lisa, Lidia Gallucci, Nicola Ioia, Maria Cristina Martini, Domenico Sanginati, Aldo Sara-
Il presidente Mazzeo
ceno, Donato Galizia (odontoiatra). Come revisori dei conti sono stati eletti Giulia Murano (eletta presidente), Giuseppe Morero, Pietro Visaggio, Ilaria Pappalardo. Il consiglio direttivo dell’ordine si è già riunito in una prima assemblea. Sono state delineate le linee programmatiche dell’impegno che attende l’ordine nell’affrontare la riforma del sistema sanitario regionale.
rimarcandone le doti umane e morali che lo hanno sempre contraddistinto e apprezzandone l’atto di sensibilità “così poco comune, a livello istituzionale”». Tra loro è emerso anche l’auspicio che un gesto simile diventi prassi consolidata «affinchè - è stato ribadito - vengano distinte le responsabilità personali (per le quali ognuno è chiamato a rispondere) da quelle legate alle istituzioni, che si reggono sulla fiducia delle assemblee elettive e dei cittadini». E proprio secondo questa “sollecitazione”, i consiglieri presenti - continua la nota della Cciaa hanno mostrato «una esplicita preoccupazione riguardo al “clima” che si respira da qualche tempo a questa parte in Basilicata, a causa di vicende giudiziarie e di modalità massmediatiche che sembrano produrre continuamente venti di sospetto diffuso». Sono convinti che «questo clima danneggi l’immagine della regione e indebolisca il suo apparato produttivo. Il sistema economico - hanno evidenziato - è strutturalmente sano e composto da gente onesta che, in un momento congiunturalmente difficile a causa della crisi economica, cerca soltanto di far fronte alle difficoltà con il duro lavoro quotidiano». Così, dopo questo dibattito, il consiglio camerale, in chiusura dei lavori, ha approvato all’unanimità un documento che conferma la piena fiducia al presidente Pasquale Lamorte. Tra quelle righe anche l’invito «a proseguire il suo impegno per il sostegno dell’economia locale e la valorizzazione dell’istituto camerale». potenza@luedi.it
Scaffali delle Farmacie
Federfarma sollecita le scorte NON è ancora una situazione di allarme, ma l’associazione dei farmacisti, su tutto il territorio del Potentini, ha sollevato alcune difficoltà. Federfarma, nella provincia di Potenza, ha infatti spiegato di aver riscontrato alcune difficoltà nell’approvvigionamento di alcune tipologie di farmaci, spesso necessari. Le farmacie hanno avuto alcuni disagi per la non sempre puntuale consegna da parte delle case farmaceutiche. E’ stato il presidente di Federfarma per la provincia di Potenza, Franco Caiazza, a ricordare che farmaci importanti, come antibiotici o legati alle patologie cardiovascolari, ad esempio spesso vengono consegnati alle farmacie “a singhiozzo”. Bisogna sempre ricordare che «le farmacie - ha detto - sono l’ultimo anello della catena distributiva del farmaco» e si prodigano quotidianamente per reperire i farmaci per i propri pazienti, spesso anche in modo affannoso. Del resto «il farmaco non è certo un bene di consumo voluttuario, ma lo strumento di tutela del bene più grande per ciascuno: la salute».
Potenza 21 Al teatro Don Bosco si ritroveranno associazioni e cittadini per guardare al futuro della città Sabato 17 gennaio 2009
La forza “della partecipazione” Un incontro per tastare il polso in vista delle amministrative HANNO scelto un luogo ampio anche per “testare” la voglia di partecipazione. Domani, alle 17, proveranno a riempire il teatro Don Bosco per la “Potenza della partecipazione”. Associazioni e singoli cittadini hanno deciso di costruire un percorso dal basso in vista delle prossime amministrative per passare «dalla “città merce” alla “città bene comune”». Ieri, durante la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, alcuni degli organizzatori della manifestazione, Gildo Claps, Anna Rivelli, Anthony Clementi e Paolo Baffari, hanno spiegato che «si tratta di un movimento spontaneo di cittadini che hanno sottoscritto un manifesto senza alcun tipo di strumentalizzazione diretta o indiretta». Sono convinti che ci sia la necessità di «un percorso condiviso per le elezioni, con chiunque», a partire dalla «conoscenza del candidato sindaco e della giunta». Il manifesto che porta le firme di cittadini “comuni” e rappresentanti di associazioni e movimenti spiega su quali punti ragionare nella convinzione che «un’altra città è possibile». Ambiscono a «un nuovo modello per la politica, la partecipazione e la legalità», alla «trasparenza e all'accesso agli atti».
Alcuni momenti di un incontro con il mondo dell’associazionismo (foto Andrea Mattiacci)
In tema ambientale propongono «mobilità sostenibile, risparmio energetico, recupero, riutilizzo e riciclo dei rifiuti». Senza dimenticare «spazi pubblici, paesaggio e beni comuni». Anche perché la qualità della vita non può che confrontarsi con una «città a misura di tutti, con gli spazi di socializzazione e l'abbattimento delle barriere architettoniche». Scopo del percorso partecipato, «riaccendere» l'impegno sociale dei cittadini per proporre un «dibattito sereno e aperto» sui problemi di Potenza attraverso
una serie di «proposte concrete» con il coinvolgimento «di tutti, senza alcuna esclusione», poichè «c'è il rifiuto di questo modello di città e di politica che ci viene imposto», accanto «a un giudizio negativo sulle amministrazioni che negli anni hanno governato il capoluogo lucano». Così, c’è un pezzo di città che sta provando a costruire, con l’avvicinarsi delle amministrative, un modello di consultazione alternativa, dal basso. Loro, quanti hanno già sottoscritto il manifesto, sperano in un’adesione numerosa.
L’opinione, su piazza Pagano, dell’architetto Ligrani
Pareri discordanti sul progetto della Aulenti
Una veduta dall’alto del progetto di piazza Mario Pagano
SULLA riqualificazione di piazza Mario Pagano, secondo il progetto di Gae Aulenti, prevista nel corso dell’anno in corso, i pareri risultano molto discordanti. L’architetto Gaetano Ligrani con la sua lunga esperienza ha pubblicato soltanto qualche mese fa un articolo sulla rivista “Terra” proprio su questo argomento. Quali sono i punti dolenti nel progetto presentato dall'architetto di fama mondiale? «Prima di tutto voglio sottolineare che spesso i progettisti sono comunque vincola-
ti da chi gli assegna il lavoro, in questo caso il consiglio comunale, e nello stesso tempo anche dai fondi messi a disposizione di chi commissiona il progetto. Detto questo ritengo che questa idea di riqualificazione sia da bocciare per tre differenti ordini di motivi. Prima di tutto perché la piazza del Prefetto per Potenza e per i potentini è un simbolo, in cui si riconoscono e che hanno imparato in oltre un secolo di vita ad amare e i simboli non si toccano. Gli abitanti si riconoscono in questa piazza da tante generazioni, perché mai bisognerebbe cambiargli completa-
mente la sua faccia? Il secondo elemento che mi risulta completamente incomprensibile è il perché si voglia rendere questo grande spiazzo piatto, eliminandone la caratteristica inclinazione. Questa trasformazione radicale non capisco proprio perché». Probabilmente solo per favorire le partite a pallone dei bambini? «Non sono riuscito a trovare nessun tipo di vantaggio, per lo più indiscutibilmente la nuova inclinazione taglierebbe la visuale da via Pretoria dell’enorme palazzo del Prefetto. Infine il terzo elemento negativo è rappresentato dalla presenza degli alberi e delle panchine, tipici arredi di piazze di piccoli centri abitati, assolutamente fuori luogo in una città come la nostra e soprattutto per una città che ha l'obiettivo di crescere come il capoluogo si sta impegnando a fare». Come giudica invece il progetto di un parcheggio sotterraneo? «Il primo progetto nacque da un insieme di persone, un team, che ha lavorato e studiato tutte le possibilità per tentare di ottenere una serie di risultati positivi e non solo la riqualificazione. Prima di tutto quel pro-
getto ha il merito di lasciare la piazza riconoscibile in tutti i suoi elementi, aggiungendo poi una infinità di miglioramenti. Con la presenza del parcheggio e di nuovi spazi pubblici ci sarebbero benefici tanto per i residenti quanto per chi lavora in centro offrendo inoltre, a tutti i cittadini, una grande piazza Mario Pagano, adeguata alle iniziative che deve ospitare un capoluogo di regione, e al di sotto un nuovo spazio da destinare a tanti iniziative durante la stagione invernale». Per quanto riguarda le cifre ci sono delle grandi differenza tra i due progetti? «Certamente si, ma nel progetto che prevede il parcheggio multipiano ci sarebbe la possibilità di coinvolgere anche i privati nella costruzione e grazie alla gestione anche di produrre qualche posto di lavoro. Se il problema è legato ai fondi, allora il Comune farebbe bene a limitarsi a rimettere a nuovo la piazza, esattamente così come è oggi, nel disegno, quanto nei materiali, che anzi dovrebbe in ogni modo recuperare e riutilizzare». Alessandro Galella potenza@luedi.it
L’INTERVENTO
Trasporto pubblico: «Una città che di certo non brilla nella classifica» POTENZA in zona Champions, e ovviamente non mi riferisco al calcio. Come sempre, quando vengono pubblicate le classifiche delle città peggiori, Potenza brilla. Ma, fra le classifiche pubblicate oggi, mi impressiona quella sui trasporti. Pare, infatti, che soltanto a Venezia, Napoi, Roma e Trento, ci sia una spesa per trasporti pro capite superiore a quella potentina. Tutte le altre stanno meglio. E fin qui. Quello che impressiona è l'aumento registrato
nell'ultimo anno, ben 40%, cioè una cifra pazzesca. E tutti conosciamo la qualità dei trasporti potentini. A Potenza gli autobus girano tristemente con pochi clienti, da anni. Quindi aumento spropositato e qualità ai minimi termini. E, si badi bene, senza che da anni sia stata fatta una regolare gara. Si badi ancora, che l'aumento dei costi prescinde dal regalo ai potentini dell'ultima ora: quello cioè del trasposto gratuito natalizio sui trasporti meccanizzati pro-
rogato, benevolmente, fino alle elezioni amministrative, o quasi. Sulle scale mobili di via Due Torri ebbi, fra l'altro l'assicurazione dell'avvenuta eliminazione di ogni barriera architettonica, operazione stranamente non prevista in progetto, e dico stranamente, perchè lo impone la legge, ma, almeno apparentemente, sembrano sussistere tuttora; ma, probabilmente, avrò visto male io, e guarderò meglio. Non mi riesce facile pensare a
quando esordirà sulla scena del trasporto pubblico il Ponte Attrezzato, il cui costo di gestione è iperbolico, e nulla lascia prevedere che possa essere ammortizzato con i biglietti di ingresso. Insomma rimaniamo dei nababbi, paghiamo, tanto, per servizi che tali non sono, e che finiscono per costituire un inutile lusso. Credo che, però, la situazione generale in classifica possa sensibilmente migliorare; basterà che si faccia la classifica della popola-
zione più sodomizzata d'Italia: abbiamo l'oro nero, per il quale nel mondo si fanno le guerre, abbiamo l'acqua, che tanti Stati pagherebbero quanto il petrolio, e rimaniamo umilmente e tristemente al palo, al grido di "prego si accomodi", a chiunque, fosse anche lo Stato, voglia saccheggiarci. E allora, con la classifica debitamente aggiornata, ci scommetto, sarà scudetto. Luciano Petrullo Consigliere comunale
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Potenza
Sabato 17 gennaio 2009
ANTICA OSTERIA
Che Travaglio firmare tanti autografi..
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
Annuncio
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Smarrita in c/da Valle del forno & a Tito Scalo una coppia di pastori tedeschi: il maschio 5 anni, Wuolf a pelo lungo, è affetto da lesmaniosi e necessita di cure costose e costanti. La femmina, Lara, 2 anni, ha un’ernia pronunciata all’ombelico. I cani, anche se belli, senza documenti non hanno alcun valore commerciale. Chiamatemi al 3201918488. Grazie.
Concertistica al conservatorio CONTINUANO fino al 5 maggio prossimo gli appuntamenti della dodicesima stagione concertistica del 2009, organizzata da Ateneo Musica Basilicata al Conservatorio “Gesualdo Da Venosa” di Potenza. Tra i prossimi appuntamenti, il 18 gennaio è la volta di “Le ricorrenze…”, omaggio a F. J. Haydn” con i solisti di Perugia: Massimo Polidori, violoncello (primo violoncello del Teatro alla Scala) e Maurizio Moretti, direttore. Poi, il 25 gennaio, sarà la volta di “La dance”, il duo pianistico Maria Sbeglia e Umberto Zamuner. Ancora, il 1 febbraio il conservatorio ospiterà “Buon Compleanno Felix!” dell’orchestra del teatro “U. Giordano” di Foggia con Franco Mezzena, violino e Vito Clemente, direttore. L’8 febbraio ci sarà “Aromas de Siviglia”con il duo Francisco e Josè M. Cuenca. Il 15 febbraio, invece, “Musica senza confini” con Jugens Stutgard Chamber Orchestra (Alberto Cesaraccio, oboe, Alexander Adiarte, direttore).
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
16.30 Natale e Rio 19 - 21.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22
Sala 5 Australia 17.30 - 21
Sala 2 Viaggio al centro della terra 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 3 Yes man 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Madagascar 2
Sala 6 Beverly Hills chihuahua 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 7 Immago mortis 18 - 20 -22 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
E PEPERONCINO
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
TURNO NOTTURNO 17 GENNAIO Blasone piazza Cagliari, 24 0971-444145
IL PROSSIMO 29 gennaio, con sipario alle ore 21, all’interno del cartellone della stagione teatrale “Voglia di Teatro Ripensamenti”, si terrà “Mamma - Piccole Tragedie Minimali”, di Annibale Ruccello. Lo spettacolo, con Rino Di Martino e la regia di Antonella Morea si compone di quattro monologhi dove mamme malefiche raccontano fiabe, ma via via si trasformano in figure irrimediabilmente corrotte dai mass-media. Una folla di donne attorniate da ragazzini nelle cui conversazioni si confondono messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi. Spesso la pubblicità si sovrappone alle confidenze e le telenovelas alla sfera privata. Un procedere di deliri verbali fondati sulla contaminazione del linguaggio. La ritualità e il mondo popolare saranno il motore della messinscena, con l’ambiguo maschile/femminile che esprime il carattere tragicomico dei personaggi.
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•Adiconsum
•DOMANI Potenza, Cineteatro Don Bosco, ore 18.30 “ROSSO MALPELO” Rassegna cinematografica Diritti dell’uomo
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•DOMANI Potenza, conservatorio, ore 19.30 “LE RICORRENZE” Omaggio ad Haydn •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
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Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza Il racconto del potentino Alfonso Guttieri
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Gf 9, il “caso Gerry” nell’analisi di un non vedente CI sono ciechi che vivono soli, vanno a lavoro soli, studiano soli. Soli guardano il mondo da una prospettiva che i “normali” non avranno mai: osservare l’altro senza giudicarlo. Scrutarne lo sguardo o l’atteggiameno fino a dove l’occhio “sano” non potrà arrivare mai. Ingannato, com’è, dalla sua superficiale certezza di vedere tutto. Eppure con la nona edizione del “Grande Fratello” è scoppiato il “caso Gerry”, il trentunenne calabrese inquilino numero 15 della casa. Cieco. «Se si monta una campagna mediatica attorno a questo ingresso, vuol dire che non si ha ancora abbastanza considerazione della dignità del disabile visivo. Ecco spiegato lo scalpore», osserva Maria Buoncristiano, presidente dell’Unione italiana ciechi, sezione provinciale di Potenza. Poi chiarisce: «Se, al contrario, la presenza di un non
vedente in una realtà come quella del reality show di Canale 5 serve a veicolare il modo di essere, al di là della disabilità sensoriale, o a dimostrare che questi è un soggetto a sé con una propria identità, con un proprio modo di vivere e, più che mai, di vedere, allora ben venga». «Allora - le fa eco Alfonso Guttieri, studente universitario, al terzo anno di Psicologia clinica a Roma - si potrebbe riuscire, se non a eliminare, almeno ad attenuare, i pregiudizi nei nostri confronti». Lui, non lo nega, la porta di casa Mediaset l’aprirebbe volentieri e condivide in pieno le dichiarazioni di Gerry: «Mi metto in discussione facendo un uso introspettivo della mia disabilità, ma non voglio sconti». E neanche Alfonso ne vorrebbe. «Si è portati a pensare che a noi non vedenti siano preclusi determinati movimen-
Il 22 e il 23 gennaio prossimo allo Stabile
La bellezza della vita svelata dall’arte e dall’ospitalità
ra solo nella seconda puntata (lunedì 19 gennaio), per adeguare la casa alle sue esigenze, all’idea che la nuova edizione punta sul “riscatto sociale più che sulla fama”. Fino a una dichiarazione che «un po’ mi ha spiazzato» - ammette Alfonso Guttieri. Si riferisce al pensiero espresso da un giornalista di un quotidiano nazionale: «Gerry sarà sotto gli occhi di tutti, mai i suoi non potranno guardare». Questa «è una frase cattiva», sottolinea Alfonso. «Chi crede che il disabile visivo davvero non veda quanto gli accade attorno sbaglia. C’è un senso in più che ci appartiene, che ci rende capaci di capire le persone più di quanto non faccia un normodotato, avvertendo le impressioni di chi ci vede anche se noi non lo vediamo». Che sia stata una mossa strategica a favore di audience l’avere coinvolto il giovane calabrese nell'av-
Disservizi nei mezzi pubblci
Una città molto trafficata
IL traffico di Potenza, diventa sempre piu insostenibile, non si puo circolare e respirare aria pulita, il verde è (foto dal grigiore dei paMattiacci) oscurato lazzi e dai mille cantieri aperti, non si puo piu andare avanti così. I potentini, chi più chi meno sono stanchi di questa situazione. Basta fare due passi a piedi per la città per rendersi conto dei mille cantieri aperti, delle voragini enormi sull’asfalto, lunghe colonne di macchine, persone che camminano con la paura a dosso di essere investite. A fronte di tanti disagi c’è più e la propria terra; garantire di qualche cittadinoche ama una coesione sociale con ac- la propria città e che vuole crescimento della fiducia e scoprirla. C’è chi passeggia dell’autostima e sostenere lo per ore nella mitica via Presviluppo economico per un toria, chi passa il tempo nelmaggiore e diffuso benesse- le scale mobili, che sembrare». no sempre piu interminabili Il Comune di Potenza «at- e c’è anche ci vorrebbe protraverso l’accordo normati- vare il Ponte attrezzato ma vo tra Regione e Comuni - non si hanno ancora notizie ha aggiunto l’assessore Fi- sulla sua apertura. E, intanlippo Gesualdi - per l’attua- to, ecco che si rimane nel zione degli interventi previ- traffico, imbottigliati in sti dal progetto “Ospitalità lunghe colonne. nei borghi” ha realizzato un Tanti sono anche i cittadiintervento infrastrutturale, ni che hanno dovuto portare la ristrutturazione dell’Edi- più volte la macchina dal cola di San Gerardo e ha carrozziere per effettuare ristanziato aiuti alle micro parazioni costosissime. Ma imprese allocate possibil- l’amministrazione comunamente nelle stesse aree di in- le non paga di certo i danni. tervento, o in aree adiacenti, E se non si vuole utilizzare per il ripristino delle inse- l’autovettura il problema è gne e facciate ed in generale quello dei mezzi pubblici. per l'adeguamento a canoni Pochi i cartelli che spiegano estetici propri del luogo e ri- i percorsi, corse che vengospettosi delle caratteristi- no cancellate, tabelle che che tradizionali del centro scompaiono senza motivo e storico». lasciano il cittadino senza «Sempre in questa dire- parole e soprattutto abbazione - ha aggiunto il sinda- stanza scoraggiato. co Vito Santarsiero - l’ammiInsomma il capoluogo di nistrazione, persegue gli regione è diventato, sotto obiettivi relativi alla valoriz- molti aspetti, invivibile. zazione della proposta di riInvivibile anche per i comcettività, attraverso lo svi- mercianti, soprattutto quelluppo della filiera della ospi- li del centro storico, che patalità e delle sue nuove for- gano lo scotto della mancanme, apprestate o in via di re- za di parcheggi. Non a caso golamentazione dalla Re- molti i potentini che per fare gione, (bed & breakfast, acquisti si spostano nelle zoagriturismo, turismo rura- ne periferiche della città dole), che può sicuramente ve è più facile trovare un porappresentare un’ottima sto dove lasciare l’auto senchance per attrarre visitato- za incorrere nel rischio mulri, valorizzare il territorio e ta. incrementare la nostra ecoSara Azzato nomia». potenza@luedi.it L’assessore Gesualdi
SI intitola “La bellezza dell’arte svela la bellezza della vita”, l’iniziativa multimediale, in programma il 22 e il 23 gennaio prossimo, al teatro “Francesco Stabile”. La manifestazione rientra nell’ambito del progetto “Ospitalità nei borghi”. L’evento, attraverso il linguaggio delle emozioni, «vuol permettere di guardare non solo con gli occhi, ma anche con il cuore - ha spiegato l’assessore comunale al Turismo, Filippo Gesualdi - la bellezza del patrimonio culturale, un patrimonio, unico al mondo, che può diventare fonte di ricchezza etica, estetica e, speriamo, anche, economica, condizione essenziale per un diffuso benessere». Non solo. Il Comune di Potenza, «nell’ambito di molteplici iniziative a sostegno del turismo locale, ha aderito al progetto interregionale promosso dalla Regione Basilicata “Ospitalità nei borghi”. Un progetto che riguarda il tema dei circuiti cosiddetti “minori” e che ha come finalità il recupero architettonico e la valorizzazione dei numerosi piccoli borghi e centri storici di cui la Basilicata è ricca. Non solo con “Ospitalità nei borghi” si vuole anche giungere alla «valorizzazione del patrimonio culturale con l'’ntento di raggiungere i seguenti obiettivi: rinsaldare i legami tra gli abitanti
ti, invece, ci orientiamo bene riuscendo a far fronte a tutto, anche grazie alla tecnologia», spiega. «Non ci tiriamo indietro nelle faccende domestiche e possiamo vivere soli, figuriamoci in gruppo e sotto i riflettori!». «Anzi - scherza, ma non troppo, lo studente - il problema sarà degli altri». Il giovane fa una previsione ed è certo che Gerry «sarà intransigente quanto all'ordine». I disabili visivi sono attenti a questo particolare «per ritrovare facilmente le proprie cose, e non mi pare, pensando alle precedenti edizioni, l’ordine abbia contraddistinto gli inquilini della casa». Di cose se ne sono dette tante nelle settimane che hanno preceduto la messa in onda del programma (prima puntata lunedì 12 gennaio 21:15, Canale 5): dal fatto che il giovane calabrese sarebbe entrato in ga-
Alfonso Guttieri
ventura di quindici settimane per un bottino da trecentomila euro non è un segreto. «Ma questa scelta potrebbe tornare utile anche a noi riconosce sinceramente Luciano Florio, trentenne impiegato - perché tutti conoscano il nostro modo di vivere normale». Luciano la porta del reality condotto da Alessia Mar-
cuzzi non solo la chiuderebbe, ma getterebbe volentieri la chiave perché «è un programma di basso livello». Ma confessa: «Approvo e sostengo la scelta di Gerry. Tra lui e gli altri non c’è differenza». Sarà che tra Gerry e gli altri il “caso umano” non è certo lui? Angela Pino potenza@luedi.it
Alcune immagini del traffico in vari punti della città.
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Muro Lucano Gerardo Mariani, presidente di Confimprese, sull’ospedale
Il futuro? Un istituto scientifico UN OSPEDALE di grande specializzazione, possibilmente affiliato a un gruppo privato: così Gerardo Mariani, ex consigliere regionale del centrosinistra e presidente di Confimprese Basilicata, sogna il futuro del cosiddetto “ospedale di Muro Lucano”. Spiega Mariani: «Sul piano di riconversione delle strutture ospedaliere della giunta De Filippo, la piena utilizzazione della struttura sanitaria distrettuale integrata, in conformità con le scelte programmatiche della Regione e in aderenza all'evoluzione dei fabbisogni di salute del comprensorio - precisa Mariani- spetta all'Usl n. 2».
«L’azienda sanitaria locale - continua - entro il 31 dicembre 2009 dovrà procedere a dare inizio alla riconversione del Presidio Ospedaliero di Muro Lucano in struttura sanitaria distrettuale. Il tutto in base alla legge regionale n. 31 del 24 dicembre scorso. Come è noto il piano elaborato dalla Regione è quello di una riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera il cui obiettivo principale è quello di garantire un'offerta sanitaria potenziata adeguata alle esigenze del territorio». Ma c’è anche il domani da considerare: «Occorre guardare - afferma Mariani - anche alle future prospettive in campo medico non-
chè intravedere già la struttura di Muro Lucano come una struttura privata magari dell’Istituto Scientifico di Pavia. Notevoli sarebbero i vantaggi. Un istituto di ricovero e di cura a carattere scientifico altamente qualificato. Un ospedale di rilievo nazionale ad alta specializzazione». «Grazie ai continui rapporti di collaborazione con il ministero della Salute - fa sapere - e tramite gli organismi regionali per l'Istituto non sarebbe un’utopia definire gli orientamenti e la valutazione delle attività sanitarie, nonché la conduzione delle sperimentazioni cliniche al fine di contribuire efficacemente allo sviluppo di
cure e interventi ad alto livello di complessità anche nel Marmo Platano». «E allora - commenta - solo con una struttura privata in grado di attivare una fitta rete di collaborazione con numerosi e prestigiosi Istituti di Ricerca Internazionali con i quali è possibile intraprendere un lavoro sinergico di ricercatori con altre strutture di ricerca e di assistenza sanitaria pubbliche e private che si possono concretizzare e rendere operativi progetti comuni. E con la condivisione di protocolli si può davvero garantire un salto di qualità per l'Ospedale di Muro Lucano e per l'intera Basilicata», conclude.
La struttura sanitaria di Muro Lucano
Uffici a singhiozzo Punto per punto, le critiche dell’amministrazione comunale
Bella smonta il piano delle Poste Leone e Sabato: «E’ un servizio pubblico, no alla ragionieristica» NEMMENO all’amministrazione comunale di Bella piace il funzionamento a singhiozzo degli uffici locali di Poste italiane, né le decisioni annunciate nel recente incontro di Potenza, alla presenza dei rappresentanti di altri centri , dell’Associazione comuni e della Provincia di Potenza. Intanto annunciano anche l’indizione di un'assemblea pubblica per comunicare ogni cosa alle popolazioni. «E per continuare - affermano - quella che è certamente una lotta di civiltà e di democrazia». In un comunicato stampa, due amministratori - presenti alla riunione - spiegano i motivi del proprio dissenso, già comunicato nel corso dei lavori. Il Comune di Bella, dicono gli assessori municipali Vito Leone e Leonardo Sabato, ha ribadito la sua profonda contrarietà alla proposta di Poste Italiane. L’idea - sintetizzano - prevede l'apertura degli uffici postali nei primi sette giorni del mese, per garantire il ritiro delle pensioni, e successivamente l'apertura a giorni alterni. Ed ecco, elencati uno per uno, i motivi del dissenso di Bella: «La centralità del servizio, come istituzione sociale e pubblica; la necessità di ri-
Coda in un ufficio postale
pristinare l'orario continuato; il servizio non può rispondere alla logica della quantità dell'utenza, del grafico di flusso o più chiaramente di ra-
gionieristica aziendale, poichè tale logica finisce col penalizzare fortemente realtà come quelle di San Cataldo e Sant'Antonio Casalini che ri-
chiedono sempre più servizi indispensabili e continui per le la loro attuale realtà produttiva e sociale». Ma c’è dell’altro: «Il servizio posta-
le svolge nei summenzionati centri anche un ruolo di deposito e risparmio consolidati e consistenti; le difficoltà della viabilità e della distribuzione delle popolazioni in molte case sparse, rende, con il presidio postale a giorni alterni, ancora più precaria la condizione di vita sociale ed economica della popolazione tutta». «Poste Italiane - dichiarano ancora i due assessori comunali - sono un servizio pubblico e come tale deve rispondere alla logica della condivisione e della solidarietà per territori già penalizzati e disagiati». Insomma, la logica aziendale «della polpa e dell’osso», così come ribattezzata da Leone e Sabato, non va proprio giù all’amministrazione di Bella. Una logica, dicono, che serve «per giustificare il tornaconto di Poste Italiane e di non essere disposti ad accettare che centri abitati come San Cataldo (che conta oltre 1.200 abitanti) e Sant'Antonio Canalini (con circa 1.100 abitanti) restino con un servizio dimezzato e non continuativo». «Nel prossimo incontro che avrà luogo a breve - concludono - come annunciato dalla dirigente di Poste Italiane Letizia Carbonari, su tutto ciò Bella sarà ferma e convinta».
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE Terza commissione Venerdì l’incontro sulla bretella di Cancellara
Un progetto da realizzare SI CERCHERA’ di capire cosa fare per arrivare alla parola fine: per questo motivo è stata aggiornata a venerdì prossimo, nel Comune di Cancellara, la seduta della terza commissione consiliare della Provincia di Potenza. Obiettivo: verificare sul territorio gli approfondimenti necessari a completare la fase progettuale della strada di collegamento tra la strada statale 169 e la ex statale 7 (ossia il nuovo itinerario di Cancellara). La strada è stata al centro della discussione nel corso della commissione che si è svolta ieri mattina. Erano presenti, oltre ai consiglieri provinciali (fanno sapere dall’ufficio stampa dell’ente), anche il sindaco di Cancellara Antonio Lo Re, il sindaco di Acerenza Antonio Giordano, il presidente della Comunità montana Alto Bradano Antonio Anatrone e il dirigente del settore Viabilità della Provincia di Potenza Rocco Continolo. A illustrare più nel dettaglio la questione ci ha pensato il presidente della terza commissione Rocco Pappalardo: «Sul nuovo itinerario di Cancellara,
per il quale siamo ormai alla fase di chiusura dell'intervento progettuale è previsto un finanziamento di 3 milioni di euro. Si tratta di una strada fondamentale per la viabilità dell'area, sia perché consentirà di raggiungere Potenza in tempi molto più celeri, sia perché alleggerirà il carico di traffico sulla superstrada Potenza-Melfi. La Provincia ha, inoltre, appaltato 200 mila euro per opere di manutenzione sul tratto Cancellara-Pian del Cerro, che è usurato e soggetto a frane».
Ufficio stampa Annunciato da Sabino Altobello un concorso
Due nuovi posti da giornalista per completare l’organico L’UFFICIO stampa della dell’amministrazione provinciale di Potenza deve arrivare a tre contratti a tempo indeterminato. E’ stato lo scopo dell’incontro fra il presidente e il vicepresidente dell'Associazione della stampa di Basilicata, Serafino Paternoster e Angelo Oliveto, con il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello. «Nel corso dell'incontro - si legge in un comunicato stampa - i due
rappresentanti sindacali hanno chiesto di stabilizzare i colleghi dell'ufficio stampa dell'ente. A tal proposito Altobello ha assicurato che da un posto attualmente in pianta organica si passerà a tre posti». «La selezione per l'assunzione a tempo indeterminato di due giornalisti - spiegano dall’Assostampa - avverrà attraverso un concorso pubblico. L'associazione ha chiesto ed ottenuto dal presidente Altobello di condividere il bando e di inserire nei criteri di valutazione anche l'esperienza maturata nell'ente come addetto stampa. Nei prossimi giorni si terrà un nuovo incontro sul bando. La graduatoria che si formerà con l'espletamento del concorso servirà come bacino da cui prendere, eventualmente, altri giornalisti».
Sabato 17 gennaio 2009
25 Avigliano Nonostante le gabbie di contenimento la strada è soggetta a smottamenti
Massi sulla provinciale per Ruoti E se tornasse la pioggia la situazione potrebbe peggiorare AVIGLIANO – Detriti e massi si staccano da un roccia, a ridosso della strada provinciale tra Avigliano e Ruoti. E’successo in passato, accade ancora oggi: nello stesso punto, a ridosso di quello che sarà il canile comunale, a fianco alle gabbie di ferro utilizzate negli anni scorsi per contenere la caduta massi. Un cumulo di detriti e un grosso masso si sono staccati nelle scorse ore da una parete che fiancheggia la strada che collega i due comuni, e che prosegue in direzione di Potenza. La caduta del macigno, per fortuna, si è arrestata sul bordo della strada, senza causare danni a persone o automobili. A guardare lo stato dello smottamento dei detriti staccati, non è escluso che altre piogge (scongiurate per alcuni giorni dai meteorologi) possano far ripartire lo scivolamento della roccia. Una situazione possibile, dacché in passato un’altra grossa fetta della montagnola si è staccata finendo in parte sulla sede stradale. Un intervento successivo attraverso l’applicazione di “gabbie” di ferro arrestò in quel punto la caduta dei massi. Ma oggi, proprio dove quell’intervento di messa in sicurezza termina, un nuovo cedimento ha preso la via della strada. Gianni Sileo potenza@luedi.it
I macigni caduti sulla strada
Il sindaco di Pignola, Petrone
Lagopesole Oggi il quarto congresso regionale del Sapaf
La protezione dell’ambiente tra sicurezza e risorse umane LAGOPESOLE - Avrà luogo questa mattina presso la sala convegni del castello federiciano di Lagopesole, il quarto congresso regionale “Sapaf Sindacato autonomo di Polizia ambientale e forestale”. A farlo sapere Domenico Carlucci, segretario regionale Sapaf per la Basilicata il quale spiega come saranno articolati i lavori. Nella prima mattinata verranno rinnovate le cariche statutarie della segreteria regionale, mentre a partire dalle ore 12, si aprirà la seconda parte pubblica, alla quale parteciperanno il segretario generale Marco Moroni, i segretari regionali del “Sap - Sindacato autonomo della Polizia di Stato” e del “Sappe - Sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria, i sindaci dei comuni di Avigliano, Domenico Tripaldi, e di Filiano, Leonardo Santarsiero. Inoltre, hanno dato la loro adesione anche autorità politico-istitu-
Marco Moroni
zionali della Regione Basilicata. Nel corso della seconda parte pubblica, che inizierà alle ore 12, «verranno affrontate tematiche di carattere ambientale per la protezione del nostro patrimonio naturalistico, con particolare riferimento alle aree protette, alla sicurezza
Pietragalla In vendita alcuni lotti dell’area industriale
Terreni per lo sviluppo PIETRAGALLA - Con scadenza del bando per il prossimo 13 febbraio l’amministrazione comunale di Pietragalla mette in vendita dei lotti di terreno e ciò ha come finalità l’assegnazione di alcune aree per insediamenti artigianali, industriali e commerciali. I soggetti ammessi a concorrere all’assegnazione di aree produttive possono essere persone fisiche o giuridiche operanti nell’ambito di produzione di beni, di produzione di servizi e attività commerciali. Nello specifico, questi lotti, sono ubicati tutti in località San
Scuola “De Amicis” di Pignola: «non c’è alcun rischio per le aule Ristrutturazione già appaltata»
Nicola di Pietragalla che si trova a circa otto chilometri dal paese e che costituisce in pratica la zona artigianale e industriale della comunità locale. In tal modo si attua una significativa iniziativa con l’obiettivo di incrementare ulteriormente l’attività commerciale, artigianale e industriale all’interno dell’importante area che si trova lungo la direttrice Potenza-Melfi con tutte le ricadute positive che ne conseguono per quanto concerne la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Antonio Bevilacqua
agro-ambientale per i cittadini, alla distribuzione del personale del corpo Forestale dello Stato in Basilicata per lo svolgimento dei servizi d’istituto e problematiche di carattere sindacale riferite al comparto sicurezza». Rocco Franciosa
DOPO alcune notizie sul trasferimento degli alunni della scuola dell’infanzia “Edmondo De Amicis” di Pignola, il sindaco della cittadina, Ignazio Petrone, fa alcune precisazioni. Di merito. Dice di non essere a conoscenza dell’esistenza di nessun comitato di genitori, né - prosegue la nota - è stato contattato da singoli genitori o organi collegiali. Ancora, «non è pervenuta al comune - dice - nessuna petizione o richiesta di incontro in merito alla questione». Allora, «appare strano afferma Petrone - che qualche genitore invece di rivolgersi alla struttura comunale o al sindaco in quanto autorità locale di protezione civile, si rivolga a soggetti esterni alla comunità, come organi di informazione, Forze dell’ordine, Vigili del fuoco, Dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata. Enti non direttamente responsabili o competenti ad affrontare tali questioni». Invece, «il sindaco e la struttura comunale - prosegue Petrone - nel pieno esercizio delle proprie funzioni hanno affrontato la questione in piena autonomia, senza condizionamenti e in piena collaborazione con il dirigente scolastico e la struttura dell’Istituto scolastico comprensivo di Pignola». La popolazione scolastica di Pignola è distribuita su sei plessi, «tutti costantemente monitorati e per i quali già da anni sono stati avviati interventi di adeguamento funzionale con particolare attenzione alla sicurezza». In particolare, «la scuola materna “De Amicis” è interessata da lavori in corso per l’importo di 1 milione e 600 mila euro circa per l’ampliamento e ristrutturazione. La realizzazione di un nuovo plesso, adiacente l’attuale struttura che ospita gli alunni, ha richiesto l’apertura di un cantiere separato all’interno del quale, a causa delle abbondanti
precipitazioni di questi giorni, si è verificato il cedimento di un vecchio muro perimetrale oggetto di lavori di demolizione e assolutamente ininfluente rispetto all’attuale struttura frequentata dagli alunni». Il caso ha destato la preoccupazione «comprensibile, ma non fondata» dei genitori. E forse «ha portato qualcuno, strumentalmente conclude - a lanciare un allarme ingiustificato sulla vecchia struttura interessata da lesioni superficiali del passato e già oggetto di interventi di messa in sicurezza negli anni scorsi. Pertanto, non essendovi nessun imminente pericolo per la sicurezza degli alunni e degli operatori scolastici non si è proceduto a emetter alcuna ordinanza di chiusura del plesso scolastico». Anzi, «al contrario si è valutata, congiuntamente al dirigente scolastico, la opportunità di anticipare il trasferimento degli alunni e il trasloco delle attrezzature, previsto per la fine dell’anno scolastico, onde consentire gli interventi di ristrutturazione, già appaltati, unitamente all’intervento di ampliamento già in corso». Ad oggi «la scuola rimane aperta e perfettamente funzionante, mentre dalla prossima settimana si procederà, con apposita ordinanza, al trasloco delle attrezzature e successivamente degli alunni presso la struttura della scuola elementare, dove sono state recuperate sei aule e i locali per il refettorio». Così, «esprimo - dice Petrone - piena soddisfazione per la capacità dimostrata dalla struttura comunale, nonostante la carenza di organico, unitamente a quella dell’istituto scolastico, di individuare idonee, rapide e funzionali soluzioni, senza cedere alla pressione e all’emotività del momento, oltre che a interferenze esterne e strumentali».
Sabato 17 gennaio 2009
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Ieri pubblica assemblea organizzata dall’Adusbef contro le bollette salate di Al
Grumento: cittadini con “l’acqua alla gola” GRUMENTO NOVA - Con “l'Acqua alla gola” - ed è proprio il caso di dirlo - si è ritrovata la maggior parte dei cittadini del centro valdagrino, vedendosi recapitare, nei giorni scorsi, bollette super salate di Acquedotto Lucano. Dai 500 fino ai 1500 euro di costi, per tariffe retroattive. In parole semplice il cittadino grumentino ha ricevuto bollette di pagamento per «un arretrato di cinque anni di una differenza dovuta ad uno sbaglio dell'acquedotto lucano che ha conteggiato una tariffa errata e di costo inferiore rispetto alla tariffa Ta (Utenze domestiche). Problema ricaduto sulle tasche dei poveri cittadini, come è il caso del signor Mario Cozza che ha ricevuto una bolletta di 1.100 euro con fatture già pagate o quella ricevuta da
Carmine Liucci di 1.016 euro. Protesta alla porta. Ed è nell'assemblea cittadini promossa dall'associazione Adusbef - organismo contattato dall'amministrazione comunale per tutelare i cittadini dopo il non riscontro per la risoluzione del problema da parte di Acquedotto - svoltasi ieri pomeriggio in una sala consiliare super affollata del Comune, la discussione sull'argomento. «Una rivoluzione con serenità” focalizzata sulle inadempienze e nel merito del risultato della società che gestisce il servizio idrico. Problema già affrontato l'anno precedente dall'amministrazione con l'ente gestore del servizio idrico, ma mai portato a soluzione, anzi caduto nell'oblio degli uffici del servizio idrico. Allora che fare? “L'amministrazione -
ha spiegato il sindaco del paese Nicola Di Cillo - ha deciso di intraprendere un'altra strada: azione legale tramite l'Adusbef nella tutela di tutti i cittadini”. Azione condivisa anche dal consigliere del gruppo di minoranza, Antonio Imperatrice, sottolineando in primis il rispetto e la dignità dei consumatori, impugnando un azione che, in virtù di un principio, è per mero errore di Acquedotto legato alla mancanza di informare i cittadini di eventuali cambi di tariffe, di bollette del quinquennio precedente che riportavano la dicitura “le fatture scadute risultano regolaremente pagate”, l'errore di applicazione della tariffa nel quinquennio precedente risulta essere Al e non degli utenti”. Illegittima, quindi, come ha spiegato il presidente
A lato l’assemblea dei cittadini
dell'Adusbef, Vittoria Marzioni la retroattività delle tariffe non dovuta ai cittadini ma all'Ente che gestisce il servizio. Quindi per ora l'azione per la risoluzione del problema è scrivere una lettera collettiva al Coviri, al Cipe, per spiegare il problema che è successo a Grumento Nova e poi un azione legale singolarmente». Cosa ribadita dallo stesso avvocato dell'associazione, Luca Orlan-
do «è illegittimo stabilire un pagamento oggi per quello di ieri. Ovviamente la tariffa deve essere determintata e il cittadino deve conoscerla. Quindi l'azione legale sarà chiedere al Giudice la disapplicazione e la sospensione del pagamento fino a quando non si accerterà l'illegittimità dell'atto». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Senise Non bastano più gli interventi tampone degli anni scorsi operati dalla Provincia
Cede il terreno sulla statale 92 Il vasto smottamento è nei pressi della diga di Montecotugno SENISE - Si ripresenta puntuale, il problema della sicurezza della strada di accesso alla diga di Montecotugno. A causa delle grandi piogge di questo inizio settimana (circa settanta millimetri), al chilometro 129 e trecento della Ss 92, è iniziato lo smottamento del terreno. Si tratta di un consistente fronte che si allarga ogni giorno di più, sistemato sempre alla buona dalla Provincia di Potenza, proprietaria della strada, negli anni passati, allorquando il fenomeno si ripresentava puntuale. Ma mai però è stato fatto un intervento definitivo che potesse chiudere la questione. Sono anni oramai, che questo smottamento riprende a camminare, puntualmente d’inverno a seguito di piogge consistenti e purtroppo nessuno mai ha pensato bene di dare una sistemazione definitiva. A franare è il terreno a monte di masseria Serra della Pietra, che non trovando ostacoli, arriva ad invadere la strada. Che, lo ricordiamo, è l’unica di accesso alla Diga più grande d’europa in terra battuta. Da queste parti, oltre ai residenti e pendolari delle tantissime aziende agricole, arrivano continuamente turisti con auto pulman di scolaresche di mezzo mondo per guardare da vicino quest’opera ingegneristica di gran pregio ma che puntualmente sono costretti a rischiare la incolumità propria e delle auto al seguito. Quasi ogni anno dunque succede la frana e come sempre l’unico intervento pubblico è quello della pulizia della strada stessa ed anche la sistemazione alla buona dello scosendimento. A volte, come questa estate scorsa, arriva pure un decespugliatore meccanico, che passa così rapida-
OPERAZIONE DELL’ARMA
I tre, pregiudicati, sono originari del cosentino
Ladri professionisti in trasferta arrestati dai carabinieri di Lauria LAURIA - Tre pregiudicati cosentini, ladri professionisti in trasferta, sono stati arrestati a Lauria dai carabinieri, due sono fratelli. Intercettati a bordo di una Mercedes, F.C. 34enne residente a Castiglione Cosentino, D.C. 35enne e F.M. 33enne, entrambi residenti a Cosenza, già noti alle forze dell'ordine e uno sottoposto a sorveglianza speciale, sono stati arrestati dai carabinieri della locale stazione e dai militari del nucleo operativo radiomobile di Lagonegro, coordinati dal capitano Roberto Di Costanzo, con l'accusa di furto aggravato in concorso. I tre cosentini, di cui i primi due sono fratelli, giovedì sera approfittando dell'assenza dei titolari, per la chiusura pomeridiana infrasettimanale, si erano introdotti in due negozi ubicati a Lauria superiore, uno di attrezzature agricole in località Pecorone e l'altro di calzature ubicato sulla strada provinciale San Pietro Catania sempre con lo stesso modus operandi, mentre uno entrava nel negozio e svuotava la cassa, un secondo faceva da palo nei pressi dell'entrata ed il terzo aspettava a bordo dell'autovettura una Mercedes classe A con il motore acceso e pronta per la fuga. I malviventi erano riusciti ad asportare una somma di 600 euro. Mentre stavano per lasciare la città di Lauria, a bordo dell'auto ad elevata velocità, sono stati intercettati e bloccati da una pattuglia di carabinieri della locale stazione, diretti dal luogotenente Emilio Russo, che allertati dalla centrale operativa avevano attivato le ricerche insieme ad una pattuglia del Norm. I tre, tutti con precedenti reati contro il patrimonio e la persona erano partiti nel primo pomeriggio di giovedì da Cosenza, per attuare un vero e proprio raid a Lauria primo comune lucano al confine con la Calabria ma immediatamente bloccati dai carabinieri sono stati arrestati ed associati presso la casa circondariale di Sala Consilina a disposizione del sostituto procuratore di Lagonegro, Claudio Basso. I carabinieri non escludono che i tre possano essere anche autori di altri furti, e invitano la cittadinanza a contattarli per un eventuale riconoscimento. Ancora una volta, l'intensa attività preventiva e la costante presenza sul territorio dei carabinieri della stazione di Lauria e del Norm di Lagonegro, è stata la formula vincente, che ha consentito immediatamente di individuare e bloccare gli autori del reato, restituendo il maltolto alle vittime e rassicurando la cittadinanza. Emilia Manco provinciapz@luedi.it mente da non far rilevare assolutamente l’intervento. Ma i problemi viari, non si fermano certo qui. Oltre al tratto nel quale si verifica la frana, ci sarebbe da sistemare poi tutto il resto. Si tratta di circa due chilometri che abbisognerebbero di manutenzione straordinaria ed urgente, dopo una adeguata sistemazione, ma
tutti i tentativi esperiti negli ultimi ventanni, e le segnalazioni soprattutto da parte dei responsabili dell’Ente irrigazione, sono cadute nel vuoto. Ci ha provato anche la comunità montana Altosinni, lo scorso anno a preparare un apposito progetto che prevedeva la sistemazione con poco più di centomila euro dell’in-
tero tratto che arriva fino all’accesso della casa di guardia della diga, ma senza alcun risultato, visto che finora non ha ricevuto alcun finanziamento dalla regione. Intanto un altro pericolo su questa strada, al chilometro 127 e seicento metri, arriva dal lato opposto, quello che poi termina nell’invaso. Dalla frana
che interessa i gabbioni di sostegno alla strada che porta al mezzo fondo. E pure in questo caso, i tecnici dell’Ente irrigazione hanno segnalato e continuano a segnalare da anni ma non ricevendo alcun riscontro da parte di nessuno. E’ pur vero che la manutenzione costa e pure tanto ed ancora di più il rifacimento e la
sistemazione di un tratto stradale. Ma è ancor più vero che viene prima la pubblica incolumità e poi anche un agevole accesso ad un’opera di eccellenza. Una di quelle che può diventare un vanto o una vergogna per un territorio. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
Sabato 17 gennaio 2009
27 Genzano di Lucania Diversi agricoltori della zona devono percorrere tutti i giorni queste strade
Camel Trophy nell’Alto Bradano Viaggio nei “tratturi” di provincia: sp 74 e la sp 105 GENZANO DI LUCANIA Lo condizione delle strade (provinciali, soprattutto) in molte zone dell'Alto Bradano è a tal punto malridotta, da riuscire a tenere il passo con la più lugubre finzione cinematografica. Così, l'altro giorno, grazie all'intraprendenza di un agricoltore che non ne può più davvero di attraversare 'paludi'(e che, inascoltato dalle Autorità, ha deciso di rivolgersi alla Stampa) cruda realtà e fantasia si sono intrecciate nella mia mente, ad appena pochi chilometri dal centro abitato di Genzano. Vengo quindi a spiegare nei dettagli come ciò sia potuto accadere. “La storia infinita” è il titolo di un bellissimo film (per piccoli, ma adatto anche agli adulti) che solo due domeniche orsono ho avuto l'occasione di potermi 'gustare'; assieme ad Aurora, la mia bimba di 6 anni alla quale il dvd era stato portato in dono dal suo 'topolino' la notte precedente. Siamo rimasti subito entrambi incantati, dinanzi allo schermo del televisore. Il protagonista è un ragazzo, il quale per salvare il regno di Fantàsia (e la sua giovane Imperatrice) da una distruzione già in atto (ad opera del Nulla) deve affrontare alcune difficili prove che richiedono coraggio e determinazione. Ed il senso metaforico di quella piccola odissea mi si deve essere annidato, dormiente, in qualche remoto angolo buio della memoria, in attesa del minimo spunto che potesse permettergli di riemergere, limpido, in una delle possibili 'tinte' della sua vasta policromia semantica. Infatti, quando il sig. Nicola P., uomo gioviale e dal pensiero acuto, è venuto a chiedermi di farci un giro attorno ad una vasta zona che si estende a sud-est di Genzano, esso, in un lampo dal sapore quasi sinestetico, mi si è riproposto con tutta la sua forza alla coscienza vigile. Nell'auto dell'attempato ma energico agricoltore, intorno alle 12:30, avevamo appena lasciato il primo incrocio con la sp 33 prendendo ad inoltrarci lungo la sp 74 (con tale nome, è riportata sulle cartine), quando d'un tratto mi sono ritrovato catapultato nella 'Valle della Tristezza' del film di W. Peterson, dove il giovanissimo Atreyu perde l'amato cavallo, affondato nella fanghiglia sotto il peso della malinconia dalla quale si è lasciato suo malgrado vincere. Quella stessa accoramento, difatti, fortunatamente stemperato da un pizzico di sano humour, stava assalendo anche noi, su quella strada fuori dal mondo: stretta, priva di bordi netti, invasa da fango e costellata di buche che inghiottivano mezza ruota del collaudato vecchio autoveicolo; una spettrale costruzione cadente, giusto alle pendici di Monteserico, andava a completare il desolato quadro dominato dalle forme minute del castello che si stagliava in alto sull'orizzonte. Tale tratto viario (che definirlo 'tratturo' sarebbe of-
SCATTI “DI VERGOGNA”
Alcune eloquenti immagini delle strade
fensivo per i veri 'tratturi), il tenace sig. P. assieme a tanti altri, è costretto a percorrerlo ogni giorno per andare in campagna. Ha provato a rivolgersi alla Provincia e gli hanno risposto che lì la manutenzione è di competenza del “Consorzio di Bonifica Alto Bradano”; “ma è inutile contattare quest'ultimo - m'ha confessato con un sorriso di rassegnazione l'agricoltore - , non risponde mai nessuno: abbiamo solo pagato le 'bollette', quando c'era da pagarle, per il resto qui non li vediamo da almeno duetre anni”. A passo di lumaca, dunque, in questo habitat surreale in cui mancava solo la
nebbia di questi ultimi giorni per rendere completa l'atmosfera, siamo giunti ad un secondo incrocio ed abbiamo svoltato sulla sp 105, quella che congiunge Taccone fino ad una casa cantoniera ai confini col territorio di Spinazzola, in Puglia. Situazione identica, semmai peggiore: 'crateri lunari, sul poco asfalto infangato, e rara segnaletica verticale rigorosamente ossidata, sbilenca e perforata da pallini di piombo, manco ci trovassimo in pieno Far West. Infine, per ritornare sulla 33 abbiamo imboccato un ultimo vergognoso tratto. “Questa strada non è nean-
che segnata sulle carte - ha tenuto a puntualizzare Nicola -, eppure ecco lì il Castello, dove si vuole fare turismo, e più in là il centro di recupero per tossicodipendenti di Siano. Da queste parti ciascuno fa ciò che vuole, non c'è controllo; hanno arato tutti i canaloni di scolo, e giorni fa sono spariti finanche 3 pali del telefono”. Si stava parlando appunto di tralicci e ce ne siamo trovati di fronte uno spezzato che minacciava di cadere sulla strada. “Accadrà alla prima ventata - ha subito confermato il mio 'virgilio' -; ma mi sono lasciato rassicurare dal fatto che su una
strada che 'non esiste' (o meglio, che esiste solo in un posto simile alla parte peggiore di Fantàsia), anche il palo sarà fatto della stessa sostanza eterea, e quindi non potrà far danni nel mondo reale. Ci siamo fatti una risata. Giunti quindi a chiudere il quadrilatero di vie, la ritrovata provinciale che conduce alla 96 bis (quella contraddistinta da un numero che di per sé sa di supplizio), pure con la sua assenza di cunette, la stretta carreggiata, i ruscelli che vi scorrevano lungo i bordi, e le costanti ondulazioni dell'asfalto c'è parsa, al confronto, un'autostrada.
Tornato a casa, non ho avuto il coraggio di confessare a mia figlia di essere stato nella “Valle della Tristezza”, e di esserne uscito indenne. Non eravamo, io e Nicola, infatti, i protagonisti di un film; e non ero l'eroe che, da solo, sarebbe riuscito a salvare il mondo (e con esso, la piccola principessa col suo generoso topolino) dal Nulla che continua a divorare la terra lucana. E così, in silenzio, mi sono messo a fare l'unica cosa che fosse nelle mie possibilità: scrivere l'ennesimo atto di questa nostra “storia infinita”. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Palazzo San Gervasio «L’obiettivo è raggruppare tutta l’intesa moderata»
Il Movimento popolare scende in campo PALAZZO S.GERVASIO - In vista della prossima tornata elettorale e per evitare situazioni di ingovernabilità occorre avviare una nuova fase politica, caratterizzata dal confronto tra tutte le forze moderate e liberali. A sostenere l'esigenza di percorrere strade nuove alla ricerca di soluzioni in grado di fornire risposte concrete ai tanti problemi sul tappeto è il Movimento Politico Popolare di Palazzo San Gervasio. «Nell'attuale situazione politica locale e nazionale, la scelta di dare vita ad un nuovo partito che raggruppi tutta l'area dei moderati e che abbia come riferimento i valori popolari e liberali è senza dubbio una necessità non solo politica ma sociale e culturale- evidenzia Savino Italiano, portavoce del Movimento Politico Popolare di Palazzo - In effetti, i continui empasse e distinguo che giornalmente si
verificano, tanto nell'ambito dell'ormai “passata” colazione di centro sinistra che nell'immaginabile centro destra, contribuiscino senza alcun dubbio alla confusione della gente verso la politica ed all'ingovernabilità della classe dirigente. Per questo crediamo che, l'iniziativa del partito popolare e liberale sia oggi una necessità e non un ripiego». Una riflessione che vale anche a livello locale, dove il . Movimento Politico Popolare a Palazzo San Gervasio è presente nell'Amministrazione comunale di centro destra. «L'esperienza che abbiamo maturato a livello amministrativo ci spinge a prospettare l'esigenza di aprire un confronto con tutte le forze moderate e liberali della politica locale - sottolinea Savino Italiano - anche e soprattutto in vista di appuntamenti elettorali che non possono far rischiare ancora alla Ba-
silicata ed ai cittadini ennesime ingovernabilità ad un sistema già messo a dura prova e di fronte a crisi sociali ed occupazionali». L'invito a procedere con determinazione sulla strada del rinnovamento della politica viene da un Movimento che, come si ricorderà, fin dal mento della sua costituzione, nel febbraio 2008, ha dichiarato di voler dar voce a un'opinione moderata e centrista, ispirata ai valori cristiani e sociali della civiltà lucana, e di voler promuovere i valori della solidarietà e della partecipazione, con interventi volti alla soluzione dei problemi sociali, in particolare degli strati popolari colpiti dalle ingiustizie e dagli squilibri dell'attuale modello di sviluppo. «Il Movimento - ci era stato detto a chiare lettere dai promotori del nuovo soggetto politico - favorisce la costituzione e la eventuale ade-
Uno scorcio di Palazzo
sione a formazioni politiche nelle quali il Movimento stesso possa concorrere, in condizioni di parità mantenendo la propria identità, per realizzare una politica conforme all'indirizzo determinato dallo Statuto». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Sabato 17 gennaio 2009
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L’iniziativa curata da Tomangelo Cappelli è dedicata alla memoria di Cecilia Salvia
Melfi, rivive vico Gradelli Tappa nella cittĂ di Federico di “OspitalitĂ nei borghiâ€? MELFI – E’ ripreso da Melfi, ieri mattina il tour di “OspitalitĂ nei Borghiâ€?, la vincente iniziativa della Regione Basilicata attuata attraverso vari comuni e che, dopo la cittĂ cara a Federico II, si trasferirĂ a Venosa e poi nel capoluogo per la sua conclusione. I ragazzi delle diverse scuole, di ogni ordine e grado, protagoniste nella Sala del Trono del Castello, dove su di un maxischermo sono passate, piĂš volte in una sorta di turnazione per contenere tutti gli studenti accorsi e mostratisi interessati a quel che hanno visto e appreso, le immagine della nostra terra, di una Basilicata bella in ogni suo angolo ed in ogni scorcio di centri piccoli e grandi. A curare il tutto l’architetto Tomangelo Cappelli, che si è intrattenuto con i ragazzi spiegando loro il senso dell’iniziativa, prima che fosse l’assessore alla Cultura del Comune di Melfi, Pina Carbone, ha fare gli onori di casa e a dar ulteriore valore al tutto illustrando le finalitĂ e quello che a Melfi si è realizzato con tale progetto. ÂŤAbbiamo ridato vita ad un vicolo storico della nostra cittĂ ed in particolare del nostro centro storico cittadino – ha affermato la Carbone – si tratta di Vico Gradelle, 40 gradini che portano dalla via del Castello verso la Chiesa di San Teodoro, a due passi dal centroÂť. OspitalitĂ nei Borghi, che in queste tre ultime tappe sarĂ dedicato alla memoria della dirigente regionale Cecilia Salvia scomparsa nei gironi scorsi, attuata per poter concretizzare ÂŤuna ulteriore, forte crescita della cultura nei
Rionero Ieri seminario con il luminare Stefano Pileri
Il Crob Irccs vola alto
L’incontro di ieri. Nel riquadro Tomangelo Cappelli (Foto Zenti)
nostri centri – ha poi aggiunto l’attiva responsabile del settore cultura ed istruzione della città – attraverso una sempre maggiore consapevolezza che storia, cultura, natura, tradizioni, i nostri monumenti sono un tesoro importante per fare crescere tutti i nostri centri piccoli e grandi, che tanto davvero hanno da poter offrire, e con essi l’intera regioneÂť. Il progetto attuato a Melfi, ha visto quindi il ritorno all’antico splendore di Vico Gradelle, definito tale per la presenza di una lastricatura dei 40 gradini che lo compongono con le cosiddette “gradelleâ€? ovvero pezzi di pietra tornati ad essere la naturale pavimentazione della antica scalinata, con sistemazione di tutta la zona e giĂ un precedente evento concretizzato in logo, proprio per riconsegnare il vicolo e le sue an-
tiche scale alla cittĂ intera ed ai turisti che qui arrivano per visitare il maniero del grande imperatore. La visione di immagini davvero splendide, ha portato tutti i ragazzi presenti a scoprire una serie di luoghi e di situazioni storico culturali di grande pregio, prima che fosse loro offerta anche una fetta di torta ed un profumato codice di estetica dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Melfi. Con il codice ad esser poi un prezioso sunto di tanti aspetti legati all’iniziativa “OspitalitĂ nei Borghiâ€? e alcuni brani eseguiti da un gruppo di giovani musicisti guidati dal melfitano Stefano Lagatta a dare infine un raffinato tocco all’intera mattinata al Castello, certo vissuta nel segno di arte, cultura, storia tutta lucana. Antonio Baldinetti provnciapz@luedi.it
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RIONERO - Il Crob Irccs di Rionero vola in alto. Nella mattinata di ieri un nuovo ed importante appuntamento con la scienza medica organizzato dalla U.O. di Ematologia Trapianto di Cellule Staminali, diretta dal Dr. Pellegrino Musto si è tenuto al quinto piano della struttura. "New Who CLassification 2008: Focus on Lymphomas" un titolo ostico che racconta di una ricerca estremamente importante condotta dal prof. Stefano Pileri, Emo-Linfopatologo dell'Istituto di Onco-Ematologia "L. e A. Seragnoli" dell'Universita' di Bologna, un'autorità mondiale nel campo, punto di riferimento per la diagnostica dei linfomi in Italia. Basti pensare che Pileri è uno degli estensori della nuova classificazione dei tumori del sangue della Organizzazione Mondiale di Sanità . Una presenza di spessore, dunque, quella di Pileri ieri al Crob Irccs per illustrare ad un pubblico medico molto partecipe le ultime evoluzioni del settore. Un seminario diverso dai soliti convegni pluritematici. Considerata la complessità , l'argomento necessita di una giornata dedicata - dice il dottor Musto - questa formula la ritengo abbastanza vincente e credo che la ripeteremo anche in un prossimo futuro. L'ematologia del Crob si conferma un reparto di eccellenza. Sta crescendo bene afferma orgoglioso il primario - ed
Melfi Incidente in via Bologna
è ben visibile nell'ambito della comunitĂ ematologia nazionale ed internazionale. Abbiamo anche dei progetti importanti di ricerca di clinica. Avremo un reparto nuovo nel giro di un anno, direi che siamo partiti bene, la nuova amministrazione credo ci supporterĂ adeguatamenteÂť. Tema fondante dell'incontro la nuova classificazione dell'Organizzazione Mondiale della SanitĂ per i tumori del tessuto linfatico ed ematopoietico. “La classificazione intende rappresentare una linea guida che è seguita in tutto il mondo ed ha una valenza sia dal punto di vista diagnostico che clinicoâ€? spiega il dott. Pileri. Quindi accade che ÂŤil clinico trae dalle informazioni che vengono fornite dal patologo gli elementi su cui scegliere la terapia ottimale da ritagliare per il singolo pazienteÂť. Un'innovazione nel campo medico. ÂŤOggi siamo passati dalla fase dei protocolli rigidi ed uguali per tutti ad un'altra in cui si parla di terapia su misura in base alle esigenze del paziente, proprio come un sarto ritaglia un vestito. Questo è il grande passo in avanti la nuova frontieraÂť. Punto centrale per il futuro è la necessaria integrazione tra clinico e patologo. ÂŤIl patologo deve uscire dalla sua torre d'avorio. Da questa simbiosi possono nascere nuove terapieÂť. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Navazio ordina la verifica
Udc di Melfi, le ragioni dell’autosospensione
MELFI - Dopo la sciagura di Via Bologna a Melfi, in cui in tragiche circostanze ha perso la vita la signora Faruolo, precipitando dal balcone della propria abitazione, il sindaco della città federiciana, ha emesso un ordinanza nei confronti della proprietà dello stabile, le Ferrovie Real Estate spa. Si tratta di una ordinanza ed urgente atta a scongiurare un eventuale pericolo sulla pubblica e privata incolumità . Le Ferrovie dello Stato, ente proprietario, dovrà procedere entro 5 giorni alla verifica delle ringhiere dei balconi e certificarne l'idoneità e la funzionalità . Laddove si accerteranno necessità di interventi, lo stesso Ente dovrà procedere in modo immediato. Nel contempo il sindaco di Melfi, ha inviato una lettera di avvertimento indirizzata agli utilizzatori degli immobili, affinchè usino cautela in questo periodo di verifica, nell' affacciarsi ai balconi delle proprie abitazioni. Si è infatti riscontrato nei rilevamenti fatti da tecnici comunali e successivamente vigili del fuoco, una assoluta mancanza di manutenzione nell'intero stabile ed in particolare nelle ringhiere fissate al muro. Vedremo quale sarà la risposta delle Ferrovie dello Stato, chiamato ad intervenire con urgenza nel contesto di uno stabile di proprietà , decisamente abbandonato a se stesso e che ci si augura non risulta piÚ teatro di tragedie come quella recentemente avvenuta. Emilio Fidanzio
MELFI - Il perchÊ di una decisione. E' titolato cosÏ il volantino a firma dell'Udc di Melfi apparso per le vie cittadine. Il partito centrista spiega in questo scritto, la decisione di auto sospendersi dalla maggioranza governativa, scelta già annunciata e compiuta piÚ di un mese fa. L'Udc ha chiesto una verifica politica all'indomani della decisione da parte della lista civica Melfi 2001 di aderire al Pdl si legge nel comunicato. A questo progetto che includeva An e Forza Italia, appariva evidente che l'unico escluso, fuori dalla coalizione e privo di rappresentanza decisionale era proprio l'Udc. Presentammo alle altre forze di maggioranza un documento in cui in cui erano esposti i problemi piÚ importanti ed urgenti della città , e soprattutto la nostra esigenza di rappresentanza nell'ambito della giunta comunale. Le nostre richieste, spiegano i seguaci di Casini, sono state ritenute legittime politicamente ma nello stesso contempo intempestive. L'Udc non può permettere a nessuno di mancare di rispetto all'autorevolezza del partito e pertanto ha deciso di auto sospendersi dalla maggioranza. D'ora in avanti decideremo di volta in volta quale atteggiamento assumere in consiglio comunale, nell'esclusivo interesse dei cittadini. Parole anche forti da parte del direttivo dell'Udc di Melfi, che non ha gradito
l'atteggiamento semplicistico del resto della maggioranza di centro destra, che ha strategicamente spostato la questione, al fine di guadagnare tempo e verificare ciò che accadrà nel contesto delle prossime elezioni provinciali. Un banco di prova elettorale estremamente importante, in cui saranno in gioco diverse situazioni. Nel centro destra bisognerà verificare come verrà assorbita, soprattutto da parte di Forza Italia, la probabilissima candidatura di Michele Destino, presidente del Consiglio e uomo di fiducia di Ernesto Navazio. Una partita che ne nasconde un'altra piÚ rilevante, che vede coinvolti in prima linea lo stesso sindaco di Melfi e Nicola Pagliuca, in competizione per la leadership zonale del Pdl e per una poltrona in ambito regionale o nazionale. La candidatura Destino rappresenta solo il primo atto di una querelle appena iniziata e mai chiusa definitivamente. Nel centro sinistra si attende di conoscere a chi andrà la palma di candidato nell'eterno duello tra ex margherita ed ex diessini, sempre tenendo presente che la vera aspirazione resta sempre un posto di consigliere regionale. L'Udc nel frattempo correrà per proprio conto, con la speranza di ritagliarsi uno spazio importante tra i due poli, speranza finora disillusa. e. f.
Matera 29
Sabato 17 gennaio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Ferrandina
Oliveto L.
Viabilità a rischio
Dissesto nel centro storico
Il ponte sul Basento sta per crollare
Cade una palazzina di quattro piani
a pag. 34
a pag. 35
Una ragazza di 27 anni di Valsinni dona fegato, reni e cornee. Era malata da tempo
L’ultimo gesto d’amore di Giusy Espianto al Madonna delle Grazie, due lucani tra i beneficiari Scavalcata la pianificazione
Cementificazione le scelte unilaterali di una giunta poco partecipativa di MICHELE MORELLI
LE VITE straordinarie scorrono accanto a noi. Silenziose, in disparte, ma capaci di lasciare il segno. Ci accorgiamo della loro presenza solo quando ci dimostrano che si può ancora guardare al prossimo senza, per questo, pretendere qualcosa in cambio. Giusy aveva 27 anni, una vita che aveva conosciuto il dolore della perdita di un fratello, qualche anno fa, ma non per questo si era sottratta alla straordinaria virtù dell'altruismo. Figlia di una coppia di imprenditori agricoli, accanto ai quali sono rimasti gli altri due fratelli della giovane (un ragazzo adolescente e una bambina), si poteva incontrare a volte in paese, con qualche amica. Poi, accompagnata dal padre, tornava nella casa di famiglia, alle porte della città. Da ieri alcune persone, in città lontane dalla sua Valsinni, potranno vedere e vivere grazie ai suoi occhi, al fegato e ai reni donati dopo la sua morte causata da un'encefalopatia congenita che non le ha lasciato scampo. Il prelievo multiorgano è stato effettuato all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera a partire dalle 3 di giovedì notte e fino alle prime ore dell'alba. Diverse le equipe che si sono date il cambio per far giungere in tempo utile nel resto d'Italia gli organi della ragazza lucana. Ogni
minuto, infatti, in questi casi è elemento fondamentale per poter rendere concreto un gesto di tale grandezza. Il fegato è partito, subito dopo, per Roma (da cui era giunta una equipe medica specializzata giovedì sera) mentre i reni andranno a due pazienti lucani. Il prelievo delle cornee, avvenuto intorno alle prime ore del mattino di venerdì, è stato effettuato dai medici dell'Unità Operativa di Oculistica. La donazione ha particolarmente colpito anche la direzione della Asm di Matera che lo ha definito, in una nota « Un gesto di profonda umanità e generosità». La malattia che l'aveva colpita dalla nascita, non lasciava prevedere però la scomparsa prematura di Giusy, come conferma anche Gennaro Olivieri, sindaco di Valsinni, la città in cui viveva la ragazza. «Era una ragazza molto timida, chiusa, ma con un carattere dolce e sensibile. Nessuno avrebbe mai immaginato una fine così. La città, in questo momento, si stringe intorno alla famiglia che sta vivendo con grande discrezione il dolore della perdita della figlia ed ha compiuto un gesto che ci ha commosso molto». I funerali si svolgeranno oggi, alle 10 nella chiesa madre di Valsinni. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
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Transitabile contrada Le Piane Il muro di contrada le piane crollato a seguito del maltempo e è stato transennato per consentire la circolazione foto Martemix
È stata resa nuovamente transitabile contrada Le Piane a Matera dove qualche giorno fa era crollato un muro di contenimento a causa delle piogge abbondanti cadute quasi ininterrottamente per 48 ore. Il cedimento che aveva interessato un fronte di circa 10 metri per un'altezza di quasi tre metri è stato messo in sicurezza spostando i tufi che avevano occupato la carreggiata. La zona è stata transennata ma le famiglie di Contrada Le Piane temono il verificarsi di altri crolli se dovesse piovere ancora.
Infatti il muro, di proprietà privata, lungo diverse decine di metri è pericolosamente inclinato verso la strada. Infatti le spanciature presenti sulla vecchia parete di contenimento realizzata in tufo non sono affatto rassicuranti e potrebbero cedere sotto la pressione del terreno già inzuppato d'acqua. Anche se non piove più il terreno continua comunque ad assestarsi, dunque la messa in sicurezza di tutta la parete è senza dubbio necessaria. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
QUALCHE settimana fa la giunta comunale ha approvato la rimodulazione dei finanziamenti, ex legge 64/86, per la realizzazione del cosiddetto sistema integrato dei parcheggi di accesso ai Rioni Sassi. Si tratta di una serie di interventi programmati e parzialmente realizzati nell'89 , finanziati dalla ex Agenzia per la Promozione dello Sviluppo del Mezzogiorno. Con questo provvedimento la giunta ha espresso la propria volontà di destinare i finanziamenti ancora disponibili per la realizzazione del parcheggio multipiano di via Gramsci ( 2.100.000,00) e il parcheggio di san Rocco a via Casalnuovo ( 1.111.219,79), già previsti dalla precedente programmazione. Si dà inoltre indicazione di destinare circa tremilioni di euro (3.000.000,00 economia derivante dalla mancata realizzazione del parcheggio di san'Agostino) per la realizzazione di un nuovo parcheggio in un'area, in via Lanera -Via Castello, ricompresa tra il complesso di Sant'Anna ed il Campus Universitario. La giunta intende “riqualificare” l'area con la realizzazione di un “parcheggio integrato al sistema della mobilità di cui il redigendo P.U.M. (Piano della Mobilità Urbana) dovrà tenerne conto quale cerniera per l'accesso da Matera centro al centro urbano”. Con una delibera successiva, l'esecutivo ha inoltre deciso di partecipare al bando di selezione, promosso dal Ministero dei Beni Culturali (programma “Progetti per la qualità dell'architettura”), per l'assegnazione di un finanziamento da destinare come supporto tecnico ed organizzativo al concorso di progettazione relativo alla riqualificazione dell'area di via Lanera. Dall'intestazione dell'opera, ” GIARDINO URBANO - INFRASTRUTTURE IPOGEE - Sistema integrato della Mobilità - Accesso agli antichi Rioni Sassi”, non sono chiari gli obiettivi e gli interventi da realizzare. Va bene, anzi, benissimo, se l'obiettivo è il completamento del Parco del Castello. In questo modo si concluderebbe un progetto che è in piedi da circa vent'anni, in piena sintonia con quanto previsto dall'attuale piano regolatore generale. Se così fosse per quale motivo la giunta ha deciso di avviare le procedure per il “concorso di progettazione” visto che il progetto del Parco esiste già ed è di ottima qualità? Infatti, in questi anni è stato realizzato il primo stralcio, “il boschetto”; il secondo, l'area antistante il castello, il cantiere è in corso; il terzo, l'area sottostante la collina del castello, il progetto è in itinere. Per il suo completamento servirebbe intervenire lungo la striscia di terreno a verde sita di fronte alla scuola media N. Festa di via Lanera. segue a pag. 31
30 Matera Le difficoltà anche del settore edilizio determinano uno stop anche per quest’azienda Sabato 17 gennaio 2009
Crisi, Valdadige non fa eccezione Cassa integrazione per 13 settimane per i 59 lavoratori Un periodo di cassa integrazione ordinaria, della durata di 13 settimane, presso la Ila Valdadige di Matera, che produce mattoni e travetti per l’edilizia, è stato concordato tra azienda e sindacati, nel corso di un incontro tenuto presso la Confindustria. Il provvedimento, che partirà dalla prossima settimana, è stato motivato con la crisi del settore delle costruzioni e riguarderà tutti e 59 i lavoratori in organico. Le parti hanno concordato di compiere una verifica per il 10 febbraio, in relazione alla possibilità di smaltire la produzione di laterizi e travetti stoccata nello stabilimento. «La fermata della Ila Valdadige – ha detto il segretario provinciale della Fillea Cgil, Michele Andriulli – conferma la crisi del comparto delle costruzioni e delle opere pubbliche. È opportuno che gli Enti mettano in campo tutte le risorse, anche minime, per favorire la ripresa rispondendo ai bisogni del territorio». Secondo Andriulli si tratta di una situazione che andrà nuovamente monitorata per cercare di attenuare al minimo il provvedimento e che comunque rientra in una situazione generale del settore: «spero che si possa superare questo problema e riportare al lavoro le 59 persone dell’Ila Valdadige, devo dire comunque che le scelte complessive del gruppo lasciano ben sperare a proposito di una soluzione positiva della vicenda. Matera ci pare infatti», aggiunge ancora Andriulli, «un punto di riferimento dal quale non si può e non si deve rinunciare. Ma questi aspetti al momento non sono affatto in discussione. Piuttosto occorre anche avviare una riflessione circa l’opportunità di far ripartire un settore fondamentale come quello dell’edilizia. La portata della crisi si comprende proprio dalle difficoltà che vive un settore anticiclico come questo per il quale sarebbero necessari una se-
rie di interventi per cercare di risollevare la situazione che al momento non è affatto delle più rosee» conclude Andriulli. L’accordo è stato sottoscritto dai dirigenti della Ila Valdadige, Angelo Montemurro e Carmine Sangiorgio, assistiti da Alessandra Mastro dello staff relazioni industriali di Confindustria, con i rappresentanti sindacali Valeriano Delicio (Feneal Uil) Michele Andriulli (Fillea Cgil), Margherita Dell’Otto (Filca Cisl). Nelle prossime settimane si provvederà ad un esame della situazione per cercare di capire i tempi necessari ad una soluzione complessiva che comunque viene fortemente auspicata in tempi brevi dalle organizzazioni sindacali ma anche dall’azienda che non si aspettava una battuta di arresto di questa portata.
I macchinari dell’Ila Valdadige
E’ CONVOCATO per le ore 10 del 21 gennaio presso il Dipartimento attività produttive della Regione Basilicata un incontro con le organizzazioni sindacali che affronterà le questioni che riguardano direttamente il comparto del mobile imbottito. All’incontro parteciperanno anche le organizzazioni sindacali del materano che affronteranno le questioni tecniche oggetto poi del confronto di Roma del 29 gennaio presso il Ministero per lo Sviluppo Economico. L’occasione sarà importante anche per confrontarsi sulle tematiche relative al futuro della Nicoletti e alla destinazione del sito.
Il consigliere comunale sul suo appoggio esterno
Cinnella aderisce a “Liberi e Uniti” «Il progetto non esiste più dico sì al sindaco, ma no alle tasse» «HO DECISO di aderire a “Liberi e Uniti” perchè ritengo che ci si debba affidare ad una persona che fa veramente politica nella direzione che tutti auspichiamo». Le parole sono di Mimmo Cinnella consigliere comunale degli ormai ex Circoli della Libertà che annuncia l’adesione al nuovo movimento promosso da Angelo Tosto sulle colonne di Materanews che va in una direzione nuova e si proporrà probabilmente da solo nella prossima consultazione elettorale per la Provincia di Matera: «cercheremo di fare la scelta giusta. Il candidato per la Provincia? Abbiamo le qualità per arrivare ad una soluzione importante, ci vorrà ancora del tempo. Tosto? Non credo che sarà lui direttamente a scendere in campo come candidato ma quello che ora conta», continua il consigliere comunale Mimmo Cinnella, «è il progetto che noi intendiamo portare avanti ed al quale ho deciso di ade-
rire». Cinnella parla anche delle scelte che verranno fatte in futuro in rapporto alla presenza nella maggioranza che sostiene il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico: «il nostro atteggiamento sicuramente non andrà a mutare ma continuerà ancora nella medesima direzione in cui è andato fino ad ora. Garantiremo l’appoggio esterno al primo cittadino ma senza accettare provvedimenti che non andremo a condividere. Il gruppo di consiglieri è stato fino ad ora granitico ed in quest’ottica del merito e dei provvedimento per la città andremo avanti. Posso dire, ad esempio, che se si dovessero ripresentare situazioni di aggravio per i cittadini, per capirci nuove tasse, io non voterò mai questo tipo di provvedimenti». Cinnella dà anche un’interpretazione politica alle scelte che verranno fatte nei prossimi giorni: «il
Nicola Trombetta attacca l’Amministrazione Buccico
Manca una politica per il verde «E' UNA SITUAZIONE che non dobbiamo più tollerare; oltre all'emergenza economica la nostra città è vittima di una totale assenza di politiche ambientali». Non ha usato mezzi termini il Consigliere comunale Nicola Trombetta parlando del verde cittadino: «Chiunque, a Matera, anche solo dando un rapido sguardo allo stato in cui versa il verde cittadino, può prendere coscienza che questa giunta non tiene in alcun conto il patrimonio ambientale e naturale. Si sono succeduti fenomeni meteorologici, forti piogge e venti, ma l'indifferenza di questa amministrazione diventa davvero proverbiale. All'appello - ha rincarato ancora il tono nel proprio intervento difatti il Consigliere Trombetta - mancano decine di alberi, che, la mancata manutenzione,
Salotti
ha sottratto alla città. Difatti, le copiose piogge, ancora di due anni fa, sommate alle ultime, che non siamo sicuri di aver archiviato - ha voluto chiarire - hanno ridisegnato il volto della città. A partire da Via Dante, fino a qualche anno fa completamente alberata, fino alla scempio del Parco del Castello, che tutti noi materni chiamiamo il Boschetto, la strategia del Comune in materia di ambiente appare chiarissima: semplicemente non c'è. Alla città, con cadenza impressionate, le piogge portano via gli alberi, come in Via Nazionale, quasi rimasta spoglia, fino all'altezza del monumento a De Gasperi; il tutto per_ - ha sottolineato il Consigliere Trombetta - non genera alcuna considerazione in merito. Questa arteria così centrale - ha ricordato il Consi-
gliere del partito Democratico Nicola Trombetta - ha perso numerosi alberi, di cui restano, in quasi tutti i casi, ancora le radici, mentre, per un imprevisto, di uno si vede finanche il tronco, letteralmente amputato e rimasto la, a memoria della insipienza, della lontananza di questi amministratori da una qualsiasi cultura di amore per il verde, mentre continuano a nascondersi dietro il mancato censimento delle essenze arboree,che pur dovr_ essere fatto. La città attende quindi che questa Amministrazione - ha chiesto il Consigliere Trombetta - proceda alla compensazione delle aree verdi, sottratte dal cemento, dando immediato corso alla ripiantumazione dei viali, un tempo noti per la capacit_ d'ombra, ed oggi rimasti nella sola nostra memoria». matera@luedi.it
Il consigliere Cinnella e Angelo Tosto
progetto politico iniziale non esiste più, le cose sono cambiate e si vede anche dalla presenza in giunta dove non ci sono più le stesse persone che c’erano all’inizio del cammino.
Noi ci eravamo affidati a chi invece, parlo politicamente, è fuggito via con la cassa» conclude Cinnella, «ora andremo in una diversa direzione». p.quarto@luedi.it
Danni alle imprese agricole materane Lamacchia interroga Buccico IL VICE PRESIDENTE del Consiglio Comunale di Matera, Michele Lamacchia in una interrogazione urgente indirizzata al Sindaco ha chiesto se sono stati disposti con la dovuta urgenza i sopralluoghi da parte dell'Ufficio Tecnico Comunale per quantificare i danni ingenti che le aziende agricole del territorio materano hanno subito in seguito alle pioggie alluvionali verificatesi in questi ultimi giorni. «Sono visibilissimi i danni a strutture agricole e coltivazioni che hanno determinato ferite molto gravi in un settore che ormai si trova, per manovre speculative messe in atto a tutti i livelli, in una situazione drammatica, probabilmente di non ritorno» scrive Lamacchia. «Tra le tante basterebbe ricordare il grande clamore suscitato dall'aumento dei prezzi di farina, pasta e pane oltre che delle sementi, dei concimi necessari per la coltivazione dei cereali subito dopo l'aumento del prezzo del grano avvenuto l'anno scorso e l'inspiegabile blocco attuale degli stessi prezzi a fronte del prezzo del grano giunto ormai a prezzi ridicoli. Alla grave crisi dovuta ad una sproporzionata forbice tra costi e ricavi», aggiunge il Consigliere Lamacchia, «si aggiungono periodicamente eventi atmosferici che finiscono per annientare qualsiasi forma di
Il consigliere Michele Lamacchia
volontà imprenditoriale. Il nubifragio di dicembre e le ultime pioggie di questi giorni hanno determinato allagamenti e ruscellamenti con conseguenti ingenti danni alle coltivazioni oltre che alle strutture agricole. Un mancato intervento dell'Amministrazione Comunale nella determinazione e nella segnalazione dei danni escluderebbe di fatto l'Agro Materano dalle aree delimitate nella richiesta circa lo stato di calamità».
Matera 31 Comune, sindacati e associazioni pensano a un sistema integrato che valorizzi la qualità Sabato 17 gennaio 2009
Assistenza per chi è più debole C’è un confronto aperto sulle necessità degli hospice DIRITTO alla salute e alla dignità umana. Per garantirli entrambi, la sanità ha messo a punto progetti, iniziative e programmi ad hoc che accompagnano il paziente, e l'anziano in particolare, in tutte le fasi anche le più difficili come nei casi di malattie in fase terminale. Il territorio materano, però, sconta la mancanza di strutture adeguate che consentirebbero ai pazienti e ai loro familiari di affrontare fasi drammatiche e psicologicamente difficili, con una maggiore dose di tranquillità. L'assistenza dei malati cronici è di competenza territoriale, agli ospedali spetta la cura dei casi acuti. L'assistenza domiciliare si suddivide in differenti gradi a cominciare da quella definita “protetta” che prevede che il medico di medicina generale, previo accordo con la struttura sanitaria, si rechi a domicilio del paziente e applichi cure di protezione. In genere è garantito in casi come lo scompenso cardiaco, la frattura di anca, femore o il diabete. C'è poi l'Assistenza Domiciliare Integrata in cui, pur essendoci un familiare che si prende carico del paziente l'infermiere, l'operatore, il medico o il geriatra si recano dal malato. E' definita Integrata perché sviluppata in collaborazione con il Comune che si occuperebbe dell'assistenza alla persona, sotto il profilo sociale inteso come pasti, pulizia di casa e della persona. Una sinergia che non dovrebbe essere solo un'utopia. «L'attenzione dell'amministrazione comunale - spiega l'assessore comunale ai servizi sociali, Michele Plati - è molto alta e il nuovo regolamento dell'assistenza domiciliare in via di approvazione intende mettere a punto nuove forme per evitare sovrapposizioni e per costruire sistemi che intervengano sugli standard e stabiliscano qualità, complementarietà e integrazione fra le strutture». Nelle cure domiciliari, inoltre, si distinguono differenti livelli. Il primo è quello di base in cui l'infermiere si occupa di prestazioni semplici come le flebo o le punture. Il secondo livello è quello delle cure programmate, ovvero una cronologia di cure previste (come ad esempio la visita del fisioterapista o del chirurgo se si verificano piaghe da decubito). Il terzo livello, infine, è composto dalle cure palliative per il malato terminale (a cominciare dalla nutrizione per giungere alla terapia del dolore e a quella psicologica). A Matera, però, questa settore non è ancora sviluppato. Le difficoltà maggiori riguardano le strutture “di supporto” alle difficoltà dei malati
BOX CRONACA Provincia
Martedì consiglio SI terrà il 20 gennaio a partire dalle ore 10,30 la seduta del consiglio provinciale chiamata a discutere 13 punti all’ordine del giorno fra cui alcune interrogazioni sulla ristrutturazione del liceo classico, sui fondi dell’Enea di Rotondella e sul progetto Ecoil Italia.
Liste d’attesa
Richiesta di incontro
Residenze, hospice e assistenza agli anziani. Sono alcune delle emergenze del materano
Ci si accorge degli anziani solo in estate Ma è in inverno la vera emergenza cronici e terminali; luoghi, cioè, in cui anche gli ultimi giorni siano supportati da assistenza sanitaria ma anche psicologica. Il centro diurno, (ovvero la prima fase di residenza, destinata a malati di Alzheimer, soggetti colpiti da demenza e handicappati), attualmente in costruzione grazie ai fondi Pisu rappresenterà uno dei luoghi deputati, ma sarà necessario attendere la conclusione dei lavori. Quanto alle residenze sanitarie, la carenza è più significativa. Il Centro per anziani Brancaccio, ad esempio, è una residenza sociale. Diversa da quella sanitaria in cui si trovano i soggetti non autosuffficienti che hanno bisogno di assistenza infermieristica.
Serve una legge nazionale che regoli le attività a supporto di tutti i soggetti non autosufficienti L'Hospice, invece, è riservato ai malati terminali e non necessita di alta tecnologia medica ma di un qualificato livello di assistenza di tipo psicologico, sociale, di parentado. Anche in questo caso, si tratta di una struttura di cui Matera non è ancora dotata. Nasce, dunque, l'esigenza di garantire la presa in carico di pazienti in una fase delicata e difficile. Terza età ed assistenza sono, da sempre, temi sui quali si è impegnata la Spi-Cgil, come spiega il segretario Angelo Eustazio che nei prossimi giorni incontrerà i vertici della Asm per mettere a punto strategie comuni : «Servono una legge nazionale sulla non autosufficienza e risorse finanziarie significative, per rispondere alle
esigenze di questa fascia sociale. L'invecchiamento della popolazione trasforma l'assistenza domiciliare e sanitaria in una necessità - aggiunge - e strumenti funzionali indirizzati a queste esigenze. L'approccio deve essere rinnovato, non dimenticando le realtà dell'hinterland, quelle cioè in cui gli anziani rappresentano la percentuale più alta della popolazione e pensando a sinergie con gli enti locali. Paradossalmente l'attenzione nei confronti degli anziani è garantita maggiormente in estate quando le abitazioni sono aperte e ci si rende conto, ad esempio, dell'assenza di un vicino. In inverno, invece, nasce la vera emergenza». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
LA Spi-Cigl, la Fnp-Cisl e la Uisp-Uil hanno chiesto al direttore generale dell’Asm Vito Gaudiano e al dott. Vito Cilla un incontro finalizzato ad affrontare il problema delle liste d’attesa nell’ambito dei tempi fissati dal manuale sulle classi di priorità. L’incontro riveste una particolare importanza perchè permette, attraverso un positivo confronto, di superare gli ostacoli che si frappongono all’esigenza da tutti avvertita di abbattere le odiose lunghe liste di attesa che tanti disagi creano alle persone, ed in particolare agli anziani. La questione che si trascina da tempo non ha mai trovato una completa soluzione ma è stata più volte affrontata riuscendo comunque a ridurre i tempi anche se restano disagi e difficoltà per i tanti che usufruiscono delle cure ospedaliere.
Angelino commenta
Buccico vada avanti NON c'è classifica che tenga, non c'è nessuna graduatoria in grado di scalfire minimamente l' operato del sindaco Emilio Nicola Buccico che sta svolgendo al meglio il compito che la stragrande maggioranza dei cittadini di Matera gli ha affidato e , sono sicuro, gli affiderebbe nuovamente. Il nostro sindaco, sempre presente e attento al dialogo in ogni circostanza, sta sbrogliando matasse ingarbugliate ad una ad una con una precisione e bravura che nessuno può discutere ma che tutti gli devomo riconoscere. Operare in questa città non è mai stato facile, ma in questo momento storico lo è ancora di più : questa Amministrazione non ha trovato nulla di buono, anzi ha trovato oltre alle casse comunali vuote , anche un vuoto scavato dalle precedenti maggioranze . Il Pd svolge il proprio ruolo di partito di opposizione e non si lascia sfuggire nulla per criticare, ma da quale pulpito! Basti guardare cosa sta accadendo in casa Pd alla Regione e alla Provincia di Matera. Invece di pensare ai sondaggi che non sono certamente il Vangelo, impegniamoci insieme per affrontare l'attuale crisi occupazionale che è nei pensieri e nei fatti di questa maggioranza.
Ecco le analisi di Michele Morelli su alcune decisione della giunta comunale Buccico
Cemento, scelte unilaterali e poca partecipazione Segue da pag.29 Dal combinato disposto delle due delibere adottate, risulta ben altro, da quanto previsto dal PRG. Si vuole, in quest'area, oggi attrezzata ad orto terrazzato, delicatissima dal punto di vista dell'equilibrio idrogeologico dell'intera zona, realizzare un imponente parcheggio con servizi aggiuntivi. Se questo è il tema del concorso, l'esito è scontato. Cambiano apparentemente gli attori ma la musica è sempre la stessa. Si aggrediscono le ultime aree verdi residuali di piano regolatore con nuove cementificazioni con il pretesto di realizzare opere pubbliche, evitando, accuratamente, di incidere sui suoli degli “intoccabili”. Vista la disponibilità dei fondi, ci si chiede come mai non si è pensato di intervenire
nell'area dell'ex Giardino Porcari. Da tempo sosteniamo la necessita di una iniziativa pubblica su quest'area, un concorso di idee, libero da presunte rendite e aspettative di speculative. Invece no . Si lascerà edificare l'ex giardino Porcari e si sacrificherà alla cementificazione l'attuale area verde di PRG di via Lanera (“degradata” per il nostro sindaco). Tutto questo per il bene della città e di quanti abitano e lavorano nel centro storico. Difatti, secondo la giunta, la realizzazione del parcheggio di via Lanera migliorerebbe “ l'accesso agli antichi rioni”. Questo modo di procedere conferma alcune nostre preoccupazioni, due in particolare. La prima è che questa amministrazione, a nostro parere, non si mostra disponibile
a mettere in discussione le rendite presunte costituite ( vedi i casi di serra rifusa, di contrada gravinella o dell'ex giardino Porcari), per ragioni comprensibili. La seconda, prova la vocazione ad assumere decisioni importanti con atti esecutivi unilaterali, escludono qualsiasi forma di partecipazione. Questo è l'ennesimo. La giunta ha deciso di cementificare un'area verde di PRG, scavalcando gli strumenti di pianificazione e programmazione in itinere (RU, PS, PUM ), come si faceva alla fine degli anni ottanta (zona 33, asse commerciale Matera - Venusio, Agna le Piane e via Gravina, Masseria alle Monacelle, ecc.). Sono solo alcune anticipazioni, si può immaginare cosa avverrà con il Regolamento Urbanistico. Michele Morelli
Michele Morelli
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Sabato 17 gennaio 2009
Matera TAXI MATERA 3332685173
Francesco
Michelangelo
Buon compleanno da parte di tutta la redazione, anche se solo nel pomeriggio riuscirai a vedere questi auguri sul nostro sito visto che stai a Firenze. Quando torni ti tocca portare i pasticcini e lo spumante. E fai bene i conti!
Auguri di buon compleanno dai tuoi colleghi di Videouno e del Quotidiano
Presentazione libro Pittella E’ prevista per oggi, alle 11, nella sede cittadina del Partito democratico, in piazza Cesare Firrao la conferenza stampa dell’europarlamentare Gianni Pittella per la presentazione del suo libro «L'europa indispensabile - tra spinte nazionalistiche e mondo globalizzato» (editore Donzelli). La grave crisi finanziaria, economica e sociale che ha investito gli stati uniti e ha contagiato il resto del mondo dimostra l'indispensabilità dell'Europa, dell'Unione europea.
L’arte di San Pietro Caveoso
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DI RENZO via Persio 48 - 0835 333911
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
Il 20 gennaio alle 18,30 nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo nel Sasso Caveoso di Matera sarà presentata la nuova edizione del libro sulla storia e l’arte di San Pietro Caveoso. Il volume, firmato da Mauro Padula e Camilla Motta si intitola “San Pietro Caveoso. Note storiche”.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fate”. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.
Don Mazzi, “Stop ai bulli” Sarà a Matera oggi Don Antonio Mazzi per presentare il suo ultimo libro, "Stop ai bulli, la violenza giovanile e le responsabilità dei genitori", pubblicato da Mondadori nell'aprile dello scorso anno. L'evento è promosso dalle sezioni di Matera e Policoro della FI.DA.PA., associazione che favorisce l’aggiornamento continuo delle donne, in modo che esse possano realmente accedere alle pari opportunità nella vita economica, sociale, professionale e politica. L'incontro si terrà a partire dalle ore 18 presso l'Auditorium Comunale "Gervasio Duni" in Piazza Sedile. E’ Prevista la presenza di numerose autorità civili e religiose del tessuto sociale materano.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Madagascar 2 18- 19,45- 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 The Millionaire 17-19,15-21,30 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sette anime ore 17,15-19,25-21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 18,15-20-21,45
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835208046 Madagascar 2 ore 18 e 20 Come un uragano ore 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Madagascar 2 17-19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Il cosmo sul comò ore 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 33 Il loro atteggiamento aveva insospettito un poliziotto in borghese che è intervenuto Sabato 17 gennaio 2009
Scoperti con le mani nel sacco Tre ladri georgiani in azione in alcuni negozi del centro TRE georgiani sono stati arrestati dalla Polizia di Stato sorpresi a trafugare capi di abbigliamento nei negozi del centro a Matera. Appena dopo essere arrivati a Matera con il treno delle Fal da Bari, i tre si sono diretti verso le vie centrali e commerciali della città, soffermandosi con insistenza a guardare le vetrine di alcuni negozi. Per cercare di individuare la preda più ambita ma per loro sfortuna sono incappati in personale in borghese della Polizia di Stato che ha verificato la situazione ed è potuta tranquillamente e rapidamente intervenire. Così la presenza dei tre ed il loro atteggiamento sospetto non sono sfuggiti ad un poliziotto in borghese. Seguendoli aveva infatti notato che tenevano un comportamento che somigliava molto ad una tecnica in uso ai ladri: entravano in un esercizio commerciale fingendo di non conoscersi e si posizionavano in punti diversi del negozio. Inoltre portavano con sé due sacchetti di carta, una di colore rosso e l'altra di colore arancio con una scritta nera sopra. L'operatore ha chiesto allora l'ausilio della Squadra Mobile ed insieme hanno continuato a seguire con discrezione il gruppo
Le foto dei tre cittadini gergiani arrestati per furto
dei tre, che nel frattempo ha visitato altri negozi tenendo sempre lo stesso comportamento sospetto. Quando gli agenti hanno deciso di intervenire, all'uscita dei tre dall'ennesimo negozio si so-
no presentati ed hanno proceduto al controllo. Nelle due buste colorate sono venuti fuori due capi di abbigliamento ed un ombrello tascabile. Le buste risultavano alterate e rese impenetrabili ai sistemi di rilevazione anti-
taccheggio. Gli articoli commerciali erano stati rubati. Sono stati pertanto restituiti ai gestori dei negozi da cui erano stati illecitamente asportati ed i tre, di 47, 31 e 30 anni e con numerosi precedenti
penali a carico proprio per reati simili, sono stati tratti in arresto. Due degli arrestati sono risultati inoltre segnalati come soggetti indesiderati in territorio Schenghen. matera@luedi.it
Ottantadue le ispezioni con 115 irregolarità tra penali e amministrative Appuntamento questa mattina in via Lucrezio
Cantieri passati ai raggi X Proseguono i controlli di carabinieri e Ispettorato del lavoro SICUREZZA sui cantieri e tutela del lavoratore sono stati i due primari obiettivi perseguiti dai carabinieri del Comando Provinciale di Matera, che, con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro e il prezioso ausilio della stessa Direzione Provinciale del Lavoro, hanno effettuato, nel 2008, una serie di controlli e accertamenti presso numerosi cantieri edili ella provincia con l’intendimento di accertare le condizioni di lavoro degli operai e verificare il rispetto della normativa antinfortunistica. La rilevanza della materia e la gravità dei dati nazionali sui numerosi e dolorosi incidenti sui cantieri, ha indotto i carabinieri ad avviare un’attività ispettiva omogenea, penetrante ed estesa che, denominata Operazione “Homo Faber”, ha interessato il particolare settore ed ha consentito di contrastare ogni forma di irregolarità e prevenire possibili infortuni. Solo alcuni ma significativi dati a conforto della valenza e concretezza del citato progetto: nel corso del 2008, i carabinieri hanno controllato ben 82 cantieri edili, hanno riscontrato 115 irregolarità, di cui 55 penali e 60 amministrative, hanno denunciato 48 persone e contestato sanzioni amministrative per complessivi 138.000 euro. Nel corso delle ispezioni, le maggiori irregolarità riscontrate sono state l’occupazione di lavoratori non risultanti da scritture obbligatorie quindi assunti in nero), l’omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali, la mancata trasmissione agli organi di vigilanza competenti della notifica preliminare di avvio dei lavori edili, la mancata fornitura ai lavoratori dei
I controlli operati dai Carabinieri nei cantieri
dispositivi di protezione individuali (con grave nocumento per la oro integrità fisica), l’omessa apposizione della segnaletica indicante rischi e pericoli per gli operai, l’omessa realizzazione di tutte quelle opere di protezione sui ponteggi, la mancata sottoposizione a visita medica degli operai, l’omessa verifica periodica per macchine di sollevamento e, infine, la mancata realizzazione di opere di sostegno in lavori interratti. Quanto così realizzato, di certo ha sensibilizzato gli addetti al settore e ,soprattutto, ha evitato che si potessero verificare incidenti, con gravi effetti sugli operai. L’operazione proseguirà anche nell’anno appena iniziato, con lo scopo di coinvolgere ulteriormente gli addetti del settore, contrastare la violazione delle norme antinfortunistica, prevenire gli infortuni, contrastare il lavoro nero. matera@luedi.it
A scuola di Costituzione I ragazzi della Pascoli incontrano Latronico
E’ previsto per oggi presso la scuola media Pascoli una nuova lezione sulla nostra Costituzione. Un metodo importante per far conoscere ed apprezzare soprattutto ai più piccoli le regole che determinano le scelte quotidiane. L’idea viene portata avanti nell'ambito delle attività connesse al progetto “Cittadinanza e Costituzione”, e sarà la classe III D del plesso di via Lucrezio della scuola secondaria di I°grado “G. Pascoli” di Matera, coordinata dalla Prof. Fabrizio, ad incontrare questa mattina alle ore 11 il Sen. Cosimo Latronico. L'iniziativa ha lo scopo di conoscere ed approfondire i principi fondamentali della nostra Carta Co-
stituzionale e di formare la figura di un cittadino consapevole dei propri diritti e doveri, capace di vivere in una società complessa rispettando le regole del convivere civile e democratico. Così come per il primo incontro con i Dirigenti della Questura di Matera, Dott.ssa Olivieri e Dott. Rosato, il sen.Latronico leggerà e commenterà insieme ai ragazzi gli articoli della seconda parte della Costituzione. L'attività di lettura e commento della Costituzione continuerà ancora nei prossimi mesi e si concluderà con la visita della Camera dei Deputati e l'incontro-intervista con alcuni parlamentari. matera@luedi.it
Dopo anni di lavoro dimostrazione di apprezzamento per l’ex direttore generale
I dipendenti dell’Asl 4 salutano Maroscia UNA lettera firmata da oltre un centinaio di dipendenti per salutare Domenico Maroscia che negli ultimi anni ha guidato ila Asl 4 di Matera creandosi comunque una serie importante di rapporti e lasciando un ricordo positivo apprezzato dai numerosi lavoratori con cui è stato in contatto nel corso di questi anni come dimostra anche la lettera e le relative firme che vi proponiamo a lato e che confermano l’apprezzamento per un lavoro ed un sostegno dato in questi anni. «Caro dr.Domenico Maroscia, le inviamo queste poche righe per ringraziarla del lavoro svolto in qualità di Direttore Generale. La ringraziamo per tutto quello che, in questi anni ha fatto per il Cittadino Materano e per il Presidio Ospedaliero di Matera. Abbiamo molto apprezzato, e non sono parole di circostanza, la disponibilità, l'affetto, la signorilità ed il rispetto nei nostri confronti. Lei ci ha spesso aiutato a prendere delle decisioni difficili e ci ha spesso costretto al coraggio di guardare avanti con programmi di ampio respiro. E' stato, per tutti noi, un onore lavorare sotto la sua Direzione che è stata un'eccezionale sintesi di umanità e professionalità».
Sabato 17 gennaio 2009
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Ferrandina Dalessandro: «Il letto del fiume è ostruito, occorre intervenire per evitare l’isolamento»
Ponte sul Basento ad alto rischio Allarme della Provincia dopo il recente crollo vicino alla stazione FERRANDINA - Saranno state le abbondanti piogge delle ultime settimane, sarà stata la fatiscenza della struttura, ma un'altra delle campate del ponte sul fiume Basento, a ridosso della stazione ferroviaria di Ferrandina, è crollata ostruendo di detriti e macerie il corso del fiume che adesso rischia di inondare i terreni circostanti. L'assessore alle Infrastrutture e Viabilità della Provincia di Matera, Giuseppe Dalessandro, ha immediatamente disposto un sopralluogo da parte della struttura tecnica dell'Ente, ma i tecnici non hanno potuto fare altro che constatare la gravità dell'accaduto. «Il problema è molto serio -ha dichiarato l'assessore Dalessandro- perché se dovessero verificarsi ulteriori abbondanti piogge, come previsto, si rischia l'inondazione di gran parte
La recente esondazione del Basento in territorio pisticcese
della vallata, nella quale sono ubicate aziende agricole e industriali, senza contare la stessa stazione ferroviaria di Ferrandina. Infatti -ha proseguito Dalessandro- il corso del fiume, già parzialmente ostruito dal precedente crollo, le cui macerie non sono mai state rimosse,
adesso rischia il tracollo». Il ponte, che attraversa il Basento, è ubicato lungo la vecchia ex Ss 176, che mette in collegamento la Basentana e le aree interne della provincia con la città di Matera. Collegamento, attualmente assicurato dalla Statale 7, ma che diventerebbe di grande im-
portanza nel caso dovessero verificarsi problemi lungo questo percorso. «I disagi derivati dalla inagibilità del ponte di Picerno -ha sottolineato l'assessore provinciale alle Infrastrutture- dovrebbero indurci a occuparci adeguatamente del problema, inserendo tra le priorità della Provincia, ma anche della Regione, la ricostruzione del ponte crollato e l'ammodernamento della strada che risulta inibita al traffico da ben cinque anni. Questa strada rimane, infatti, l'unica alternativa per raggiungere Matera e se, malauguratamente, dovessero insorgere problemi lungo la Statale BasentanaMatera, i danni e i disagi sarebbero notevoli. Basti ricordare quanto è accaduto anni fa, quando crollò il ponte poco prima del bivio di Pomarico lungo la statale 7». Dalla Provincia fanno sapere di avere da tempo
approntato un progetto preliminare che a oggi risulta essere privo di fonte finanziaria. Infatti, il progetto in questione, messo a punto in seguito a diversi sopralluoghi effettuati dai tecnici della Provincia e dell'Autorità di bacino della Basilicata che evidenziarono la necessaria demolizione e ricostruzione del ponte, venne approvato dalla Provincia nell'aprile del 2006 e dopo avere ottenuto i pareri favorevoli dell'ufficio Urbanistica e Tutela del territorio della Regione Basilicata, della Soprintendenza e dell'Autorità di Bacino è rimasto bloccato a causa dell'assenza di fondi. Che il ponte, crollato oggi, avesse fatto registrare in passato problemi strutturali se ne ha la certezza fin dal 1996, quando a seguito di verifiche tecniche strutturali si decise di ordinarne la chiusura. provinciamt@luedit.it
Funerali del giovane scomparso tragicamente
Tanti fiori bianchi per il caro Roberto FERRANDINA - Le campane della Chiesa Madre coi loro rintocchi risuonano a lutto in una piazza Plebiscito gremita di gente. «Era un bravo ragazzo. È una tragedia terribile, una disgrazia». È questa la frase ricorrente per dare l'ultimo saluto a Roberto Scalese, precipitato mercoledì dal quarto piano del suo appartamento mentre stava cercando di regolare un'antenna e deceduto poche ore dopo all’ospedale “San Carlo” di Potenza, a causa di un esteso trauma cranico e fratture diffuse sul corpo. «A chi importa cosa diranno gli accertamenti in corso -afferma più di qualche cittadino- anche se chiariranno la dinamica dell'incidente ciò che resterà sarà l'amarezza di una fine così assurda». È
vero, è una vicenda assurda quella di questo ragazzo. Avrebbe, infatti, dovuto sposarsi, e iniziare una nuova fase della sua vita assieme alla compagna con cui da tempo condivideva una storia d'amore, proprio in quella casa dove la sua esistenza si è spezzata in un pomeriggio freddo, a soli 27 anni. Anche il Comune ha sentito l'obbligo di dichiarare il lutto cittadino e l'intera comunità il dovere di stringersi attorno alla famiglia e alla tragedia che l'ha colpita. Sono tanti i fiori e i manifesti di parenti e amici che ricordano come un giovane perbene, un lavoratore onesto, e soprattutto sempre pronto a regalare un sorriso agli altri. Quando in chiesa la bara piena di fiori bianchi s'incammina, l'emozione della folla sfocia in un
La bara di Roberto Scalese all’ingresso in chiesa
lungo applauso sino all'uscita, quasi a voler far sentire tutta la stima nei suoi confronti e la vicinanza a una famiglia davvero provata. Un applauso per accompagnare Roberto in quell'ultimo
viaggio. Un’altra tragedia che ha scosso una comunità lucana, un’altra giovane vita spezzata da una fatalità. Andrea Spartaco provinciamt@luedi.it
Valbasento
Indotto auto in Cigo
VALBASENTO - Sono stati sottoscritti ieri, a Matera, presso la sede di Confindustria, due verbali di accordo con le segreterie territoriali dei sindacati del comparto chimico di Cgil, Cisl e Uil per l'avvio di brevi periodi di Cassa integrazione ordinaria in aziende che operano nell'indotto auto. Si tratta della “Basind”, che produce materiale fonoassorbente, per la quale la cassa integrazione ordinaria riguarderà 35 dei 37 addetti per un periodo di due settimane. L'altra è la “Ergom”, che produce componenti in plastica, che collocherà tutti e 112 i lavoratori per tre settimane. I provvedimenti, motivati con la crisi di mercato e di commesse, saranno operativi da lunedì prossimo. provinciamt@luedi.it
SPUNTI Lettera aperta del presidente del consiglio comunale, Giovanni D’Onofrio, al direttore dell’Asm Vito Gaudiano
Pisticci chiede garanzie per il futuro dell’ospedale di Tinchi di GIOVANNI B. D’ONOFRIO* PISTICCI - Sono stati illustrati, in una missiva inviata al direttore generale dell’Asm, Vito Gaudiano, gli esiti dei lavori del consiglio comunale di Pisticci, che recentemente aveva disposto un deliberato con cui sono state chieste certezze sul futuro del presidio ospedaliero di Tinchi. Gentile dottor Gaudiano, le scrivo innanzitutto per rivolgerLe un sentito augurio di buon lavoro per il compito che Le è stato recentemente affidato alla guida della nuova Azienda Sanitaria Matera. Nell'incontro con gli operatori dell'informazione ha voluto anticipare, a grandi linee, la missione che caratterizzerà il Suo mandato
che Lei saprà sicuramente svolgere con dedizione ed oculatezza, data la Sua notoria competenza nel settore sanitario lucano. A tal proposito ho seguito con particolare attenzione i passaggi relativi alla realtà ospedaliera di Tinchi, alla quale il Comune di Pisticci guarda con estrema attenzione, tanto per le ovvie ragioni che legano la storia del presidio ospedaliero, recentemente intitolato ad “Angelina Lodico” , al nostro Comune, quanto per le sentite esigenze, dell'intero bacino d'utenza del presidio, di conoscere quale collocazione avrà la struttura nel contesto delle nuove politiche sanitarie determinate dalla Regione proprio a partire dalla riorganizzazione delle Aziende Sanitarie.
In tal senso prendo positivamente atto dell'intenzione di designare Tinchi quale “polo d'eccellenza per alcune specialità” nell'ambito di una riorganizzazione che necessita di guardare al sistema sanitario lucano nel suo complesso, tenendo conto delle risorse a disposizione in rapporto al numero degli abitanti della nostra Regione ed a quello delle prestazioni erogate. Apprendere, dunque, che per l'ospedale di Tinchi è immaginato un futuro, rappresenta motivo di rassicurazione per la nostra comunità, nonché per tutta l'utenza che, in parte, già può confidare nel presidio ospedaliero istituito nel territorio di Pisticci per quanto concerne prestazioni di qualità nell'ambito di determinati settori sanitari.
Sull'argomento, tanto le istituzioni locali, che i cittadini organizzati spontaneamente discutono da tempo sulla base di preoccupazioni relative a una possibile chiusura di un ospedale che è punto di riferimento innanzitutto per una larga parte delle popolazione del Metapontino, tra l'altro in aumento in seguito agli interventi sulla viabilità interna che consentono anche ai cittadini di Bernalda e dell'intero versante est del Metapontino un più agevole e rapido raggiungimento della struttura. Di questi aspetti si è occupato di recente il consiglio comunale di Pisticci, che ho l'onore di presiedere, che ha licenziato un atto deliberativo che va proprio nella direzione da lei tracciata. In buona sostanza, l'intero
Consiglio ha chiesto, per Tinchi, l'attuazione di tutto quanto previsto dal Piano Sanitario Regionale nell'ottica del completamento e potenziamento di quelle strutture necessarie a rendere il presidio ospedaliero un Polo d'eccellenza in determinati settori. A tale proposito, mi permetto di sottoporre alla Sua attenzione la delibera numero 63 votata all'unanimità il giorno 29 novembre 2008. L'occasione è ancora una volta gradita per rinnovarLe i migliori auguri di buon lavoro e l'auspicio che il Suo mandato possa essere foriero di tutte quelle politiche necessarie all'ulteriore miglioramento del sistema sanitario lucano. *Presidente del consiglio comunale di Pisticci
Sabato 17 gennaio 2009
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San Mauro Forte Ieri l’accoglienza per la delegazione del comune gemello di Agnone
Il Campanaccio è entrato nel vivo SAN MAURO FORTE - L'arrivo della delegazione del Comune di Agnone (Isernia), ha dato ufficialmente il via all'edizione 2009 del Campanaccio. Gli ospiti molisani sono arrivati, come da programma, ieri mattina alle 10.30. Ad attenderli in piazza Monastero il sindaco, Francesco Diluca, l'Amministrazione comunale, gli alunni dell'istituto comprensivo di San Mauro e le autorità civili e militari. Poi il corteo si è diretto verso il palazzo municipale, dove è seguita una cerimonia inaugurale in cui sono intervenuti il sindaco di San Mauro, che ha dato il benvenuto a nome di tutta la cittadinanza, il sindaco di Agno-
ne, Gelsomino De Vita, il presidente della Pro Loco, Salvatore Tricarico, il consigliere provinciale, Antonio Santochirico, il testimonial dei Campanaccio, Emanuele Bruno e il parroco, Don Giuseppe Di Perna. A concludere i numerosi interventi, l'assessore alla cultura, Francesco Grassano. Nel corso della manifestazione è stato presentato ufficialmente ai presenti dalla giovane artista, Nunzia Grassano, il dipinto che è diventato il manifesto ufficiale del Campanaccio 2009. Gli alunni delle scuola primaria, hanno inoltre recitato alcuni proverbi che hanno raccolto durante l'anno intervistando i propri nonni.
La manifestazione è partita mercoledì e si concluderà oggi; ha come motivo conduttore: la sfilata dei liberi suonatori di campanaccio. Quel suono ritmato e ossessivo che crea in queste sere quella magica atmosfera, quasi ipnotica, tra i vicoli e le piazzette del centro storico, la via delle cantine, le strade principali del paese. Oggi, ultimo giorno della kermesse, il programma prevede in mattinata (alle ore 10.30 a Palazzo Arcieri) la presentazione del libro fresco di stampa: “Note storiche di San Mauro Forte”, opera del professore Berardino D'Angella a cui parteciperanno, oltre l'autore, numerosi ospiti, tra cui il professore
Raffaele Pinto (socio della Deputazione di Storia Patria della Basilicata). Il pomeriggio, poi, sarà interamente occupato dalla sfilata delle squadre di scampanatori, pittoresca e rumorosa come sempre, che si concluderà (intorno alle 21.30) con il loro raduno e la sfilata finale da piazza Caduti sino a piazza Monastero. Nello stesso pomeriggio sarà attivo un punto di annullo filatelico di Poste Italiane che sarà possibile farsi apporre gratuitamente sulle cartoline a tal fine predisposte dall'Amministrazione comunale. Saranno attivi due punti di ristoro, allestiti sempre dal Comune, dove sarà possibile degustare “scarpedde, sau-
L’incontro con gli amici del comune di Agnone (Isernia)
zuezz e mir” (frittelle, salsiccia arrosto e buon vino locale). Le “istruzioni per l'uso” per questo appuntamento ai numerosi visitatori esterni sono sempre le stesse: per gustare fino in fondo l'even-
to, tuffatevi dentro. Inforcando un campanaccio al collo o brandendo qualsiasi altro strumento atto a produrre rumore. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Oliveto Lucano Un’antica palazzina, già evacuata, ha ceduto improvvisamente
Quattro piani scomparsi nel nulla Crollo nella notte in una strada del centro storico OLIVETO LUCANO - Un boato nel cuore della notte. Simile a una scossa di terremoto. Mancavano pochi minuti alle 2, quando un immobile di quattro piani, sito in corso Giuseppe Garibaldi, nel parte vecchia di Oliveto Lucano, è crollato rovinosamente al suolo. Per fortuna non aveva inquilini. L'intero fabbricato era, infatti, disabitato. E pure da alcuni anni. Altrimenti sarebbe stata una tragedia. E invece solo tanto spavento. Soprattutto da parte di chi risiede a ridosso dell'edificio, che prontamente- ha dato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Garaguso, i vigili del fuoco del comando provinciale di Matera, gli uomini della locale Protezione Civile, oltre che al sindaco Cipriano Garofalo, al suo vice, Nicola Terranova e al personale dell'Ufficio tecnico municipale. Insieme, nella mattinata di ieri, hanno fatto il punto della situazione, circoscrivendo innanzitutto l'area interessata dal crollo e ponendola in sicurezza. Su una parte di essa, lungo via Garibaldi, già gravava un'ordinanza di chiusura al traffico, adesso l’ingombro delle macerie seguenti il
Grottole Smottamenti su via Nazionale
La palazzina crollata nel centro storico di Oliveto Lucano
crollo. Ordinanza emessa dal primo cittadino lo scorso 23 dicembre. Mentre l'unica residente (un'anziana signora del posto) nel fabbricato crollato, da circa cinque anni era stata fatta trasferire dal sindaco, presso un alloggio comunale di risulta. «Dopo l'ordinanza di chiusura -sottolinea il sindaco Garofalo- abbia-
mo ulteriormente sensibilizzato i cittadini interessati a un più approfondito sopralluogo, poiché notavamo evidenti segni di peggioramento della staticità del complesso in questione, anche a seguito degli eventi calamitosi del periodo novembre-dicembre 2008. Sicuramente, le persistenti ed abbondanti piogge
dei giorni appena trascorsi hanno altresì accelerato il processo di crollo, per cui stiamo cercando di capire la causa esatta. Ad ogni modo - aggiunge il sindaco - il cedimento verificatosi la notte scorsa mette in luce un aspetto a dir poco inquietante. E cioè, come il continuo spopolamento, l'edilizia popolare residenzia-
le avvenuta fra gli anni '80 e '90 ha prodotto uno svuotamento dei centri storici dei piccoli comuni. Di conseguenza -conclude Garofalovenendo meno sempre più il “presidio umano” che manuteneva detti centri storici, gli stessi saranno sempre più esposti ad eventi di tale natura.
GROTTOLE - I vigili del fuoco, tecnici dell'amministrazione provinciale di Matera e del Comune sono intervenuti ieri, nel territorio di Grottole, per mettere in sicurezza un tratto di via Nazionale, lungo la vecchia statale Appia, a seguito di uno smottamento di terreno verificatosi a causa delle abbondanti piogge dei giorni scorsi. Il traffico è assicurato lungo una della carreggiata dell'arteria, per un tratto di circa 30 metri. I vigili del fuoco hanno anche rimosso alcuni alberi pericolanti. Lo smottamento in questione, rientra in un’emergenza presente da anni lungo via Nazionale, che in alcuni tratti è già in fase di consolidamento. le piogge abbondanti di questi giorni hanno creato il disagio.
Partita ben giocata da entrambe le squadre, ma i nuovi inserimenti di Patella hanno funzionato
Irsinese in forma sbaraglia il Ferrandina IRSINA - L'Irsinese fa poker al Ferrandina, una partita che si presentava difficile sulla carta, sempre combattuti gli incontri contro la compagine materana. In realtà dopo nemmeno trenta secondi dal fischio d'inizio, Fiorino aveva portato già in vantaggio la sua squadra. Tuttavia, nonostante la partita sia stata ben giocata da tutte e due le squadre in campo, un Irsinese più attenta del solito, è riuscita a mettere al sicuro il risultato esibendo oltretutto una buona prestazione. Confermate, quindi, le previsioni di mister Patella, che ha azzeccato tutti i nuovi inserimenti, e soprattutto il nuovo modulo di gioco; ma questa do-
menica a fare la differenza è stato proprio il comportamento corale di tutta la squadra, i due gol di Fiorino, quello di Gianni Pecoriello, «una vera sorpresa la sua crescita e la sua personalità in campo». Non da meno il gol da almanacco dei ricordi del veterano Cardanoche ha fatto secco il portiere del Ferrandina con una sforbiciata che si è andata ad insaccare nell'angolino. «Questa è la squadra che vogliamo -dice un raggiante Manfredi, presidente della squadra rossonerastiamo lavorando sodo, in linea con quelle che sono state le premesse di quest'annata, andiamo avanti giornata dopo giornata, puntando soprattutto su giovani motivati, e quan-
do non lo sono ci diamo una bella stretta di mano, e auguri reciproci». Intanto, con il saluto di Piscitelli, è partita tutta la colonia dei giocatori baresi. Ma per un giocatore che parte, tanti altri che arrivano, infatti sono molti i giovani, alla corte di Patella, da qualche settimana aggregati alla prima squadra anche due giovani di sicuro talento: Renzo Popolizio di Altamura e l'irsinese Pierluigi Chiarappa, proveniente dalla juniores. Abbiamo commentato con il mister la partita dell' irsinese: «Naturalmente felice -dice Enzo Patella- in realtà lo ero anche domenica scorsa per quello che stato il comportamento della squadra, ricordo che gli
avversari giunsero al pareggio solo negli ultimi minuti, ma si sa il calcio è così. Oggi contro una squadra difficile da affrontare -continua Patellaper tanti motivi,sia tecnici che mentali, la squadra ha dato quella prova d'orgoglio che mi aspettavo». Abbiamo chiesto a Patella quali siano gli elementi nuovi che hanno generato questo repentino cambiamento: «Il primo vero elemento nuovo -conclude Enzo Patella- che sta dimostrando la vera discontinuità con il passato, è dato dalla coesione del gruppo in campo, poi, ha sicuramente giovato l'inserimento di nuovi elementi nella squadra, ed aver indubbiamente variato qual-
Nicola Potenza
cosa nel modulo, quello attuale sembra essere più congeniale alle qualità tecniche a nostra disposizione». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Bernalda Gli operatori turistici sperano nel rapido ripascimento della costa devastata
Un’altra tempesta perfetta Inizia la conta dei danni tra il lido e l’area interna METAPONTO - Onde altissime, vento che ha soffiato a 120 chilometri orari, esondazioni e pioggia battente gli ingredienti di uno dei periodi più neri per il metapontino. E ieri, primo giorno di sole, inizia la conta dei danni a Bernalda e Metaponto. Intanto, per le mareggiate e i disastri di metà dicembre, il Governo nazionale ha stanziato lo scorso 30 dicembre, 100 milioni di euro, da ripartire fra tutte le regioni colpite dal maltempo. Quindi, ora nei prossimi giorni sarà emessa un'ordinanza del Consiglio dei ministri, che di fatto nominerà i presidenti di Regione, “commissari delegati”, per la gestione dei fondi stanziati a favore delle zone colpite. Entro 30 giorni dalla data dell'ordinanza, i Comuni dovranno quantificare in modo dettagliato i danni subiti, raccogliendo anche le segnalazioni dei privati. Certo, non si sa in che modo questi saranno distribuiti, o meglio, di per certo 15 rimarranno a Roma, mentre gli altri dovranno essere suddivisi tra tutti i paesi colpiti. E tra questi anche il Metapontino. Cosa certa e che l'attività regionale, attenta e presente nei giorni delle mareggiate, si è già messa al lavoro e ora dovrà gestire al meglio questa situazione per garantire la ricostruzione di quanto andato distrutto. Ma quanti sono i danni? Che cifra dovrà avanzare Metaponto per quanto perso? Una domanda alla quale non si può rispondere, almeno in questo primo giorno senza pioggia, ma che può trovare una base nelle parole del presidente dell'Associazione degli Operatori Turistici “Leucippo”, Gianfranco Sortiero, il quale parla di ingenti danni e rischio serio per l'estate 2009. Danni ingenti anche all’area archeologica, nuovamente allagata dalla piena. «Oggi -ha detto Sortieropasseggiando sul lungomare, o meglio quello che ne rimane, mi sono soffermato a pensare su quanto la nostra costa ha subìto e perso. Certo -ha continuato il giovane presidente metapontinosappiamo che la natura ha le sue leggi e che noi non possiamo ne domarla e ne controllarla. L'unica cosa che possiamo fare è rimboccarci le maniche e lavorare per ricostruire quanto perso. Abbiamo avuto notizia dei fondi stanziati dal Governo centrale ed ora speriamo, che questi vengano subito distribuiti. Naturalmente, insieme a questo, noi chiediamo anche un pronto intervento che si potrebbe gestire in due fasi. Una, subito e attraverso il rinascimento della costa colpita, visto che abbiamo le cave di sabbia in contrada Campagnola in
Tursi Nuovi quadri di Longo
La cattedrale è più bella
Scatti sull’ultima ondata di maltempo nella zona di Bernalda e Metaponto
Luciano Longo vicino a uno dei suoi quadri
Bernalda e in contrada San Teodoro in Pisticci. E la seconda fase, da gestire più in là, attraverso la protezione della costa con barriere. Richiesta che facciamo agli organi competenti ai quali chiediamo aiuto. Oltre alla costa, dobbiamo sottolinea-
re che altri problemi sono stati registrati nelle strette vicinanza dei fiumi e nella parte interna del metapontino. Infatti, danni si sono avuti all'interno delle strutture ricettive e nei campeggi. Un disastro che non ha risparmiato nessuno; persino
la parte più antica di Metaponto rappresentata dai resti del mondo greco-romano. Ora, come già detto prima -ha concluso Sortiero- ci metteremo subito al lavoro, aspettando anche gli aiuti promessi». Fabio Sirago
Bernalda Il progetto imprenditoriale di Di Biase funziona
Cresce il cda di Eurest Basilicata BERNALDA - Prosegue con successo il Piano d’investimenti del progetto “Eurest Basilicata”, concepito dal bernaldese Nicola Di Biase per incentivare l’impresa made in Lucania in Moldova. Nell'ultina assemblea generale dell'associazione, il numero dei consiglieri di amministarzione è stato portato da sei ad otto, tutto questo in virtù dell'aumento numerico dei soci , il nuovo consiglio è quello di seguito esposto: Salvatore Martelli, presidente; Nicola Benedetto, vice presidente; Antonio Fugaroli, segretario; Nicola Di Biase, coordinatore e reasponsabile in Repubblica Moldova; Antonio Carrieri, consigliere; Giuseppe Benedetto, consigliere; Geremia Ninno, consigliere; Marco Valerio Del Grosso, consigliere. L’associazione in questi ultimi anni, oltre che cresciuta, si è data una dimen-
Alcuni rappresentanti di Eurest Group in Moldova
sione interregionale, con l'ingresso di nuovi soci dalla Campania e dalla Puglia. Il dottor Del Grosso, (neo eletto consigliere) territorialmente rappresenta all'interno di Eurest Basilicata la regione Campania. Il bilancio di questi ultimi anni è certamente positivo e per i prossimi anni, l'associazione non potrà che cerscere e pro-
muovere progetti internazionali di ampio respiro. A breve riprenderà la rubrica “Eurest Informa” attraverso la quale, tutti i soci verranno puntalmente informati sulle attività e i progetti promossi dall'associazione e dal suo braccio operativo in Moldova, Eurest Group. provinciamt@luedi.it
TURSI - Si è svolta nei giorni scorsi, la presentazione ufficiale in cattedrale del secondo quadro realizzato dal pittore Luciano Longo che rappresenta “Le Nozze di Cana”. Il dipinto si trova al lato sinistro dell'altare maggiore e di fronte all'altro quadro che rappresenta “La moltiplicazione dei pani e dei pesci”, che si trova al lato destro dell'altare, realizzato un anno prima dallo stesso pittore. Il vescovo, monsignor Francesco Nolé, nella presentazione ai fedeli ha detto: «C'è voluto un anno di lavoro per realizzare questo secondo quadro. Per trovare gli artisti non è necessario andare tanto lontano. Lui vive e lavora a Castelluccio Inferiore. La nostra è una terra ricca di talenti. Nei due quadri, Gesù ha il pane e nel secondo quello delle nozze di Cana ha un calice di vino. Al centro c'è l'altare: che serve per celebrare l'Eucarestia. C'è un aspetto teologico: il pane ed il vino per celebrare la messa. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere bella questa cattedrale e che diventi anche un luogo di fede». Tra il pubblico era presente anche il pittore Vincenzo D'Acunzo. Le due opere in questione sono state realizzate con tecnica a olio su tela e misurano entrambe cm 425 X 208. Sostituiscono le precedenti opere dell'artista napoletano Giuseppe De Angelis, che nel 1748 realizzò due tele dello stesso
titolo ma di fattura diversa, che sono andate distrutte nel doloroso incendio del novembre 1988. I dipinti odierni pur avendo una loro “individualità” sono stati concepiti in maniera complementare, sia nella loro allocazione (uno di fronte all'altro), sia nel loro sviluppo pittorico (in modo che la luce entri nella scena sempre dalla stessa parte di chi osserva. Le due scene, composte ciascuna da 27 personaggi, ruotano descrivendo un ellissoide, intorno al fulcro della rappresentazione che è la figura del Cristo. Nel quadro de “Le nozze di Cana” lo sfondo pittorico è rappresentato da una fresca vallata, dominata dal profilo montuoso del Pollino. La luce ritratta è quella del tardo pomeriggio ed il paesaggio è un “capriccio” scenografico. I personaggi, i loro volti, le loro vesti, sono ispirati a modelli ideali e non reali. I teleri lignei sono stati realizzati e montati dal Centro Studi e Restauri G. Marinelli di Picerno. Luciano Longo è nato a Laino Borgo. A Roma dove era andato a studiare filosofia all'università, scopre la sua vera passione: la pittura. A metà degli anni '90 frequenta l'atelier del pittore parigino Manuel Sierra-Vasquez. Il 1997 è l'anno della sua prima mostra personale alla galleria “I Dioscuri” di Roma. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Il vescovo Nolè «In Basilicata ci sono i talenti»
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Nova Siri Ieri la consegna ufficiale dello spazio per le attività sportive
Tensostruttura restituita al liceo classico «NOVA SIRI E MONTALBANO JONICO, sono i centri del Materano in cui l'edilizia scolastica compie un ulteriore salto di qualità, dopo il completamento di due importanti interventi realizzati dall'Amministrazione provinciale di Matera nel quadro della programmazione a favore delle realtà educative pubbliche del territorio». E’ quanto si apprende da una nota della Provincia, che anuncia nuovi interventi per l’edilizia scolastica nei due popolosi centri della fascia jonica. «Da oggi (ieri per chi legge ndr) -prosegue la nota- a Nova Siri il liceo classico di
via Bachelet, potrà contare per una migliore organizzazione delle sue attività didattiche di una rinnovata e funzionale tensostruttura. Si tratta di una superficie di 1.500 metri quadrati con un'altezza massima di 10 metri in cui gli alunni dell'istituto potranno trascorrere le ore di lezione dedicate all'educazione fisica. Il costo dell'intervento è stato di 150mila euro, somma che è servita per mettere a punto la verifica statica della struttura, la sostituzione del telo, la realizzazione al piano terra di pareti antivandalismo. Tutto questo per re-
stituire allo spazio, da molti anni in un completo degrado, la piena e totale fruibilità. La tensostruttura è stata consegnata al preside della scuola, Giuseppe Sole, e al suo vicario per Nova Siri, Raffaele Carucci, dall'ingegner Francesco Aiello della Provincia di Matera. Per il dottor Sole una tensostruttura rinnovata rappresenta un tassello importante per la migliore organizzazione dell'attività didattica della scuola che ha un vasto bacino d'utenza. «La Provincia -ha sottolineato- ha mantenuto gli impegni presi contribuendo così a dare alla po-
polazione studentesca dell'area maggiori garanzie sul piano di una migliore offerta formativa». L'ingegner Aiello ha annunciato che nei prossimi giorni inizieranno i lavori per la sistemazione esterna della struttura. Saranno spesi 50mila euro. Con altri 150mila euro, poi, saranno completati gli interventi per la realizzazione dei laboratori didattici della scuola. «Per una volta -ha evidenziato- stiamo intervenendo su una scuola che non denuncia atti di vandalismo. Quindi, soldi spesi bene e destinati a potenziare la struttura e
Il liceo classico di Nova Siri
non a sanare danni che purtroppo si registrano in altre scuole del Materano». Oggi, a Montalbano Jonico, la Provincia consegnerà al responsabile dell'Istituto che ospita le sedi
del Liceo scientifico e del Magistrale, venti aule sulle cui strutture con una spesa di 550mila euro sono stati effettuati interventi per il loro adeguamento sismico. provinciamt@luedi.it
Rotondella Un totem computerizzato aggiornerà su tutti i passi dei lavori all’Itrec
Nucleare, Sogin senza veli Presentato l’Infopoint della società ministeriale al municipio ROTONDELLA - Comune di Rotondella e Sogin (Società di Gestione Impianti Nucleari) di nuovo a braccetto. Il feeling si è reso evidente ieri mattina, quando nella sala consiliare “Antonio Bianco”, è stato presentato il nuovo Infopoint Sogin, ubicato presso il municipio di Rotondella. Tra gli altri, oltre al sindaco, Vito Agresti, c'erano per la Sogin Giuseppe Bolla, capoprogetto Sogin per gli impianti di Trisaia, Casaccia e Saluggia, ed Edoardo Petagna, responsabile del Centro di Trisaia. L'infopoint è uno strumento interattivo (in concreto uno schermo 42 pollici collegato in rete), che permetterà ai cittadini di Rotondella una più agevole informazione sulle attività di decommissioning (smantellamento) realizzate da Sogin presso l'impianto Itrec della Trisaia. L'infopoint, suddiviso in sezioni, contiene materiale multimediale con una serie di approfondimenti sulla storia della struttura dalla sua nascita ad oggi, sulle attività in svolgimento e sull'organizzazione dell'impianto. Due sezioni, infine, sono dedicate all'ambiente e alla sicurezza. Sulla scia della concordia anche la nota diramata dopo l'incontro dal sindaco Vito Agresti, che si è spinto fino a un giudizio di merito sull'operato di Sogin, definendo lo smantellamento dell'Itrec «sostenibile e conforme ai più severi standard di sicurezza, nei cui con-
fronti l'Amministrazione ripone giustificate aspettative di piena e tempestiva attuazione». Insomma, un attestato di fiducia non indifferente, dopo che, nei mesi scorsi, anche dai banchi della sua maggioranza era arrivata qualche stoccata contro la Sogin, «in ritardo con il cronoprogramma di smantellamento dell'impianto». Uno smantellamento che la stessa Sogin ha approfondito in una nota di ieri, indicando le principali attività svolte nel 2008: ultimazione della sostituzione della condotta di scarico a mare; co-
struzione della barriera di contenimento idraulico del deposito interrato; costruzione del modello (mock up) in scala 1.1 del sistema di cementazione del materiale radioattivo liquido (prodotto finito), che sarà utilizzato per testare i componenti, il processo ed addestrare il personale. La presentazione dell'Infopoint, già programmata, è arrivata in un momento particolare. E' dei giorni scorsi l'esternazione dell'ex sindaco Mario Cucari (Pd), che ha messo sotto accusa le sospette assunzioni di troppi amministratori del comune presso Sogin. Una situazione che, pur a norma di legge, secondo Cucari renderebbe il controllore (il comune) succube del controllato (Sogin). “Le nostre procedure sono tutte regolari” aveva subito chiarito Sogin. In questa clima arriva la novità dell'Infopoint, che rappresenta di sicuro un positivo strumento di trasparenza e informazione per la comunità. Lo sarebbe stato, allo stesso modo, anche il prosieguo di un ciclo di assemblee con i cittadini e le associazioni ambientaliste, che Sogin aveva promesso di ripetere ogni sei mesi e che si è fermato al primo incontro. Eravamo nel 2005, a seguire i rapporti con Sogin c'era ancora Mario Dimatteo, poi scomparso nel novembre dello stesso anno. Da allora non se ne è più fatto nulla. Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Policoro Il team era pronto alla sfida contro il Pescopagano fermata dal maltempo
Borussia deluso della gara mancata POLICORO - Delusione e amarezza serpeggia tra i dirigenti, il mister e la squadra del Borussia. La partita non disputata domenica contro il Pescopagano, ha messo di cattivo umore tutto l'ambiente. La squadra aveva ben lavorato in settimana e preparato la partita al meglio. Forte del risultato ottenuto la domenica precedente in casa del Miglionico, avrebbe combattuto allo stremo per portare a casa i tre punti. Inoltre, il risultato venuto fuori dallo scontro fra Tolve e Viggiano, avrebbe rilanciato, la compagine jonica, in caso di vittoria, da sola al comando. Ma questo film non si è potuto girare, le cattive condizione del manto erboso non hanno consentito di disputare la gara. Certamente, le
piogge sono cadute abbondanti, ma come abbiamo più volte ribadito, non è tollerabile che una città come Policoro, abbia uno stadio con un drenaggio inesistente, ormai abbiamo constatato che anche in caso di poca pioggia, il campo diventa un pantano. A tal proposito abbiamo ascoltato il parere del direttore generale Carmine Vetere, nonché ingegnere: «Certamente ciò che si è verificato è una situazione insostenibile, mi sto interessando di persona per cercare di risolvere il problema, e ho preso contatti sia con i responsabili comunali che con i dirigenti del Policoro calcio, anche loro interessati a risolvere il problema. Presto dovrebbero iniziare i lavori di rifacimento del terreno di gioco, ma i tempi non saranno
brevi e probabilmente, alcune partite, si dovranno giocare su altri campi. Ora è il momento-prosegue l'ingegnere-,che bisogna solo pensare alla prossima gara che andremo a disputare in casa dell'Irsina. Trasferta alquanto complessa e delicata, certamente, i padroni di casa difficilmente cederanno l'onore delle armi, punteranno a vincere in ogni modo. Sapendo di giocare con una delle favorite alla vittoria finale, non vorranno sfigurare davanti al proprio pubblico. Ma se vogliamo proseguire la nostra corsa,questa è un'occasione che non possiamo farci sfuggire bisogna andare ad Irsina e affrontare l'avversario a viso aperto cercando in ogni modo di vincere la gara». Roberto Martino
Interrogazione di Zamparutti
Caso Falcone Governo assente ROTONDELLA - «Cosa sta facendo il governo italiano, tramite la proprie rappresentanze diplomatiche, per tutelare e assistere il cittadino italiano Angelo Falcone il giovane rotondellese in carcere a Mandi da due anni- per verificare le attuali condizioni di detenzione e il rispetto in esse delle regole minime internazionali sul trattamento dei detenuti e perchè siano, in particolare, immediatamente assicurati regolari contatti, anche telefonici, del detenuto coi suoi familiari?». A chiederlo al ministro degli Esteri, Franco Frattini, è l’onorevole Elisabetta Zamparutti, che evidenzia anche «cosa Angelo Falcone intenda fare il Governo sul tema del gratuito patrocinio, allo stato non previsto e quindi discriminatorio nei confronti degli italiani processati all'estero, considerate anche le enormi pretese degli avvocati del posto per spese legali che finiscono per pesare su famiglie in Italia anche povere che non sono in grado assolutamente di sostenere». Zamparutti chiede ancora «cosa intende fare il ministro nei confronti delle autorità indiane per eventuali violazioni di norme basilari di diritto internazionale, come quelle contenute nella Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari e nel Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che si siano da parte in-
diana verificate al momento dell'arresto, del processo e della detenzione di Angelo Falcone, considerato anche che tali norme non solo tutelano i diritti del signor Falcone ma sanciscono anche precise prerogative, diritti e doveri del nostro Paese come Stato parte della convenzione». Falcone è stato arrestato il 9 marzo 2007, insieme con un suo amico in India, dove si era recato in vacanza, e il 22 agosto 2008 è stato condannato in primo grado per il possesso di 18 chili di hashish a 10 anni di carcere duro e 100.000 rupie multa che, se non pagate saranno ulteriori 2 anni di carcere, a conclusione di un processo iniziato il 26 dicembre 2007 e durato nove mesi. Quando è stato arrestato, Angelo Falcone, che ha respinto ogni accusa, sarebbe stato trattenuto in una caserma per circa 24 ore e interrogato dalla polizia senza la presenza di un avvocato, nè di un interprete benchè l'avesse più volte richiesto e non gli è stato concesso di telefonare all'Ambasciata Italiana a Delhi per avvisarli di quando succedeva; alla richiesta di Falcone di telefonare, la polizia avrebbe risposto che non gli sarebbe stato consentito fino a che lui e il suo amico non avessero firmato una dichiarazione mendace. provinciamt@luedi.it
Sabato 17 gennaio 2009
LOTTO&CONCORSI
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Rubriche
Realizzati due ambi e un terno con le nostre previsioni
Cadenza 6 per Napoli di GIOIA GASPARINI L’ULTIMA estrazione ha confermato in blocco tutti i capilista delle undici ruote. Fra i numeri più attesi sono stati scoperti solamente l'89 (la vecchia) terzo della Nazionale dopo 55 turni e il 26 (la sorella) quinto di Genova dopo 48 assenze. La ripetizione di ben undici numeri su due o più ruote ha sviluppato l'ambo a valenza doppia 44-82 uscito sia a Bari che a Cagliari. Il podio dei numeri più attesi è stato conquistato ancora una volta dal 68 (la minestra) di Torino che è giunto a quota 108. Al secondo posto il 77 (le gambe delle donne) di Roma che conta 94 assenze e sul terzo gradino ci sono il 59 (la gallina) di Bari, l'1 (il sole) di Palermo e il 2 (la bambina) della ruota Nazionale tutti con 90 estrazioni nulle. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche le uscite più significative riguardano la ruota di Bari che ha dato il terno di decina 82-8586, l'ambo complementare 5-85 e l'ambo simmetrico 5-86. Terno di figura 9 (9-45-63) a Palermo, terno di figura 1 (28-37-82) e ambo simmetrico 37-54 a Torino, terno di figura 5 (14-32-86) a Venezia. Ambi volta faccia sono usciti a Milano (15-51) e Torino (28-82). NAZIONALE. Avevamo proposto ambi con la decina 81/90 ed è uscita la coppia 89-90. Per ambo e terno consigliamo i numeri di cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 e quelli della decina 11/20 con la serie 11-1314-16-19. Previsione speciale 20-78 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo e terno la controfigura del 9 con la serie 20-31-42-5364 e la figura 1 con la cinquina 1028-55-64-73. Previsione speciale 3942 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo segnaliamo la controfigura 10 con la serie 10-2132-43-54 e la figura 8 con la serie 1726-35-53-89. Previsione speciale 4479 per estratto ed ambo. FIRENZE. La prima decina non sviluppa giochi da 54 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 2-3-4-810. Interessante anche la cadenza 7 con la serie 7-17-37-67-77. Previsione speciale 5-37 per estratto ed ambo GENOVA. La cadenza 1, attesa al varco da 69 estrazioni, è interessante per ambi e terni, combinateli nella serie 21-41-51-71-81. In alternativa considerate la decina 81/90 con la se-
2 59 26 30 83 33 9 1 77 68 40 rie 82-83-86-88-89. Previsione speciale 29-58 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo e terno la decina del 30 con la serie 30-33-35-36-38 e la cadenza 2 con la serie 2-22-32-4262. Previsione speciale 16-75 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza del 6 con la serie 16-46-56-66-86. Interessante anche la cifra 4 con la serie 414-41-54-74. Previsione speciale 368 per estratto ed ambo. PALERMO. La controfigura 2 con la serie 2-13-24-35-57 e la cadenza 7 con la cinquina 7-17-37-57-77 sono valide per ambo. Previsione speciale 20-29 per estratto ed ambo. ROMA. Per ambo e terno sono in luce la controfigura del 10 con la serie 10-21-32-43-54 e la cadenza 7 con la combinazione 27-37-57-67-77. Previsione speciale 7-65 per estratto ed ambo. TORINO. La controfigura 8 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 8-19-30-4163. Buona anche la cadenza 7 con la cinquina 17-47-57-77-87. Previsione speciale 24-68 per estratto ed ambo. VENEZIA. Avevamo consigliato la figura del 5 ed è uscito il terno 1432-86, l'ambo 14-32 faceva parte della nostra selezione ristretta. La cadenza 0 è ferma da 96 estrazioni,
91 91 58 66 71 70 76 91 93 108 88
69 64 19 44 30 25 63 79 38 32 29
63 89 51 56 57 66 68 84 60 77 76
82 1 54 79 11 27 57 70 19 49 25
53 70 46 46 54 63 51 69 56 64 74
24 45 79 37 42 36 1 59 57 58 38
52 47 45 44 52 50 50 51 51 64 66
per ambo e terno date fiducia alla serie 10-30-40-60-70. In alternativa considerate la cadenza 5 con la serie 15-25-35-45-55. Previsione speciale 7-79 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 21-26-30, 815-82, 34-48-79, 6-51-66, 14-68-72.
Pronostico concorso n. 8 (del 17/01/2009) 40 45 54 57 66 71 84 87 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 18 88 127 36 85 125 77 90 124 11 55 122 88 86 122 42 80 121 57 82 121 6 3 120 10 63 120 5
PREVISIONI
Ritardo 51 50 48 40 34 32 31 28 28 26
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 17 gennaio 2009 Roma e Tutte 52, 72, 39, 71, 35, 7 Napoli, Firenze e Tutte 50, 70, 37, 69, 33, 5 ESTRAZIONE DI MARTEEDI’ 20 gennaio 2009 Roma e Tutte 55, 75, 42, 74, 38, 10 Napoli, Firenze e Tutte 53, 73, 40, 72, 36, 8
UNDICI RUOTE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di gennaio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Gennaio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI GENNAIO 90 - 18 23 - 24 47 - 10 68 - 20 39 - 90 54 - 10 70 - 33 22 - 11 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di gennaio.
Sport 39
Sabato 17 gennaio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio Mondo del calcio diviso sulla cessione del fuoriclasse brasiliano del Milan
«Kakà è del City», ma è giallo I media arabi sicuri ma non ci sono conferme ufficiali MILANO - Kakà è già un giocatore del Manchester City. La notizia choc è stata riportata ieri sera dall’edizione online del quotidiano «Arabian Business», secondo il quale lo sceicco Mansour, proprietario del club inglese, avrebbe confidato ad alcuni amici che l’asso brasiliano del Milan avrebbe già accettato i termini dell’accordo per trasferirsi Oltre Manica. L'operazione porterebbe nelle casse rossonere oltre 150 milioni di dollari, circa 115 milioni di euro, mentre Kakà diventerà il giocatore più pagato di sempre, poco meno di 20 milioni di euro a stagione. Il sito arabianbusiness.com rivela anche che Kakà abbia chiesto al Manchester City il 20% in più d’ingaggio come 'risarcimentò per il fatto di non giocare la Champions League. «Ci sono stati molti alti e bassi e il principale ostacolo è stato l’ingaggio del giocatore – rivela una fonte vicina al City – Il suo staff ha chiesto di alzare la cifra proposta del 20% visto che per ora non giocherà la Champions. Il vantaggio è che oggi, vista la crisi del credito mondiale, non ci sono molti club che possono dare delle certezze economiche come il City ». PARERI DISCORDANTI «Centocinquanta milioni per Kakà? Se fossi io il presidente del Milan, non solo lo venderei, ma gli farei anche lo sconto del 10%. Glielo impacchetterei... Se Berlusconi investisse solo il 50% di quei soldi aggiusterebbe la difesa...quella del Milan, non la mia....». Gioca sulle parole, Ignazio La Russa, tifoso dell’Inter e ministro della Difesa, per commentare il caso di mercato di questi giorni. Le reazioni sono tante e diverse. Cesare Prandelli guida il plotone degli 'indignatì di fronte a certe cifre. «Soprattutto – spiega l’allenatore della Fiorentina – in un momento di crisi economica mondiale. Cifre del genere, in un momento come questo, possono apparire anche immorali». Convergente il parere di Sir Alex Ferguson, allenatore del Manchester United, se-
Cobolli: «Del Piero resterebbe anche per 120 milioni»
Wenger sbotta «Sono numeri fuori dal mondo»
Ferguson stizzito «L’offerta degli arabi è una follia»
Ancelotti sincero «Spero di allenarlo ancora per molto»
La Russa: «Lo cederei anche con uno sconticino...»
Perrotta realista «Con i soldi di Kakà tanti nuovi acquisti»
Montezemolo «In tutti gli sport è necessario un limite»
Prandelli: «Queste cifre possono apparire immorali»
condo cui «l'offerta dal Manchester City è veramente folle, eccessiva, pazzesca». L’allenatore del Chelsea, ed ex selezionatore del Brasile campione del mondo 2002, Luiz Felipe Scolari pensa che Kakà, alla fine, possa accettare il
trasferimento. «Non sarei sorpreso se andasse al Manchester City, che ha i soldi. Kakà è uno dei migliori al mondo, sia in campo che fuori. È un giocatore fantastico». «Io credo che in tutti gli sport, dalla Formula 1 al calcio, bi-
sogna avere un certo limite e sapere il valore del denaro, con tutto il rispetto per i giocatori e per le squadre». A parlare è il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che aggiunge: «Il principe arabo del City non
sta facendo dei risparmi, non sta andando per il sottile». C’è chi come Cobolli, presidente della Juve puntualizza: «Del Piero non lo venderemmo neanche per 120 milioni di euro», oppure come Ancelotti che spera «di allenarlo
ancora per molti anni». Finale con pareri diversi. Se per Simone Perrotta che realisticamente dice: «Con i soldi della cessione, il Milan potrebbe fare grandi cose», Wenger, tecnico dell’Arsenal sbotta: «Cifre fuori dal mondo».
I fan del diavolo sul piede di guerra per l’ipotesi di vendita del loro idolo. Stasera match con la Fiorentina
Protestano i tifosi in via Turati e forse anche a San Siro MILAN - Dopo circa sette ore si è conclusa la protesta messa in piedi nel pomeriggio da parte dei tifosi della Curva Sud del Milan davanti alla sede del club contro la cessione di Kakà al Manchester City. Il gruppo formato da una sessantina di persone si è sciolto poco dopo le 19.00 non prima di aver esploso un petardo e aver intonato cori contro le forze dell’ordine e in memoria del tifoso laziale Gabriele Sandri. UNA LUNGA GIORNATA
- Lo vedono sull'uscio e non capiscono più niente. L'unica azione che il tifoso non sa accettare è il tradimento. Per soldi, poi. Un po' contro il Milan (che ha accettato formalmente l'offerta da 120 milioni di euro degli sceicchi proprietari del Manchester City). Un po' contro Kakà (che però ritiene la squadra inglese troppo poco competitiva e preferirebbe una cessione a giugno in club più titolato: Real Madrid? Chelsea?). PROTESTE IN SEDE. "Giù
le mani da Kakà. Curva sud": questa la scritta che Adriano Galliani ha letto questa mattina sul marciapiede davanti all’ingresso della sede rossonera di via Turati. Non è questo l’unico messaggio contro la cessione del fuoriclasse brasiliano che i tifosi del Milan hanno voluto mandare alla loro dirigenza: di fronte alla sede, è stato infatti appeso uno striscione con la scritta "Kakà non si tocca", poi rimosso in mattinata. Nessun commento anche questa mat-
tina da parte di Adriano Galliani che ha lasciato la sede rossonera attorno alle 11 senza rilasciare dichiarazioni. PROTESTE A SAN SIRO. «Siamo tutti molto arrabbiati per questa situazione. I tifosi si faranno sentire" ha detto Alessandro Capitanio, presidente dell’associazione italiana Milan Club. "I club di tutta Italia si faranno sentire - ha aggiunto Capitanio - sono 870 pari a 100mila iscritti. Possibili proteste stasera a San Siro».
Kakà del Milan
40 Sport Da Orsi a Bobo Vieri, passando per Figo, fino alle follie madrilene per Zidane Sabato 17 gennaio 2009
Tutte le cessioni milionarie Due miliardi di lire per Savoldi nel 1975 fecero scandalo ROMA - L'universo degli affari un po' folli e un tantino divertenti, guardati ovviamente dall'ottica di chi li mette a segno, è tornato prepotentemente di moda. Cifre tonde. Valutazioni iperboliche. Valutazioni oltre il muro del suono, prezzi da capogiro, listini impazziti che fanno innamorare i tifosi delle squadre di calcio che aspettano i campioni e incavolare quelli che li perdono. La cifra pazzesca (almeno per quegli anni e per quel tipo di calciatore) di 120 miliardi di lire, al cambio attua le circa 68,8 milioni di euro, li tirò fuori il Real Madrid per Zinedine Zidane nell'estate del 2001. E fu estasi Juve che potè investire nella squadra e nelle sue tantissime opzioni. E' quello di Zizou il trasferimento più costoso della storia del nostro calcio. Erano anni di portafogli gonfi, il mercato si faceva in miliardi, giravano soldi per tutti, sembrava che la pacchia non dovesse finire mai. Per dire: un anno prima sempre il Real dei Galacticos paga va al Barcellona per Luis Figo un bigliettone da 55,8 milioni di euro attuali, mentre Hernan Crespo passava per 53,6 milioni dal Parma alla La zio, da Tanzi a Cragnotti, e nessuno all'epoca pianse sul latte versato. Anzi ci si beò per la bellissima operazione di mercato. ZIDANE, FIGO E CRESPO LE SORELLE DEL MERCATO - Primo Zidane. Secondo Figo. Ter zo Crespo. Questo il podio dell'import-export dei piedi di diamanti. E tutto negli anni a cavallo del 2000, l'età dell'oro del calcio mondiale, quando il denaro correva a fiumi. Per dire: nel 2001 Buffon dal Parma alla Juventus per 49,2 milioni. Ed era il 1998 quando la Lazio pagò al l'Atletico Madrid 83 miliardi per Christian Vieri (il mitico
I PIÙ PAGATI
Beppe Savoldi
Zinedine Zidane
Robinho
Wayne Rooney
Rio Ferdinand
Hernan Crespo
Bobo): c'era dentro l'acqui sto e c'era dentro l'ingaggio, c'era dentro il segnale di un mercato che stava esplodendo, ma pochi seppero coglierlo. IL PRECURSORE FU ORSI - In realtà trasferimenti che hanno fatto epoca ce ne sono stati molti an-
che in anni precedenti a quelli presentati in succesione. L'oriundo Mumo Orsi nel 1928 fu pagato dalla Juve 100mila lire. Il primo ad abbattere il muro dei cento milioni fu lo svedese Hasse Jeppson nel 1952: a Napoli lo battezzarono subito 'o Banco 'e Na-
pule. Fecero scandalo nel 1975 i due miliardi di lire che sempre il Napoli tirò fuori per Beppe Savoldi. Ma fino ad allora erano casi rari, punte di un iceberg che comunque affondava le sue radici in un terreno solido, dove i soldi erano veri e non virtuali. POI TUTTO CAMBIO' Poi il mercato ha preso il volo, è andato in orbita. C'è stato un periodo in cui vinceva chi la sparava più grossa (Mendieta pagato dalla Lazio 93 miliardi nel 1997), c'è stato il periodo dell'amore ai tempi del Fenomeno che il mondo tremar faceva (l'Inter pagò Ronaldo 48 miliardi nel 1997, per poi rivenderlo nel 2002 al Real Madrid per 43 milioni), c'è stato anche il tempo dei difensori (Rio Ferdinand il più pa gato nella storia del calcio: 43,9 milioni al Leeds da parte del Manchester Utd), c'è stato anche il tempo ebbene sì - degli investimenti preziosi, come quando il Manchester Utd sborsò all'Everton 30,2 milioni di euro per il 17enne Wayne Roo ney. Sembrava una follia, invece non lo era. Il colpo da urlo dell'anno scorso è Robinho dal Real al Manchester City per quasi 52 milioni. Non male neppure Berbatov (dal Tottenham al Manchester Utd) per 46,4 milioni. Sempre l'anno scorso Daniel Alves è passato dal Siviglia al Barcellona per 38 milioni. Ieri come oggi, siamo sempre lì: ogni stagione ha il suo prezzo, basta decidere quale. Ma le giornate che stiamo vivendo cambiano la scena e annichiliscono il passato. E' la nuova era dell'imperatore Kakà e della seducente proposta dell'Emiro. E' il nuovo calcio che guarda al futuro e torna ad innamorarsi dei quattrini. Come dice Gianni Rivera è il trionfo del denaro sui sentimenti.
SERIE A IN CAMPO
Juve e Inter in trasferta. Mourinho pensa ancora ad Adriano
Il Milan apre le danze con i Viola ROMA - Giocano entrambe fuori casa le battistrada Inter e Juventus, mentre il Milan anticipa questa sera contro la Fiorentina. Sarà ancora la coppia centrale Legrottaglie-Ariaudo a guidare la difesa della Juventus contro la Lazio. Questo è quanto emerso ieri al termine della seduta di allenamento del mattino: si è infatti saputo che domenica sera all’Olimpico di Roma non ci sarà Giorgio Chiellini e vista la contemporanea assenza per squalifica di Grygera, lo svedese Mellberg verrà «dirottato» ancora a destra come successo l’ultima volta a Bergamo lo scorso 21 dicembre. Chiellini, che in questo 2009 non è ancora sceso in campo, non ha recuperato da quell'affaticamento muscolare che la settimana scorsa la Juventus (tramite comunicato) diceva non gli avrebbe pregiudicato la presenza in campo contro il Siena. Ebbene, il difensore toscano è ancora fermo ai box, così come Camoranesi il cui problema al polpaccio ha «sostituito» di recente quello alla spalla che l'aveva tenuto lontano dai campi di gioco per tutto dicembre. A Roma non ci saranno neppure gli altri infortunati Trezeguet, Salihamidzic, Knezevic e Zebina. Torneranno invece a disposizione Marchisio e Nedved, che per la gara di Coppa Italia di mercoledì non erano neppure stati convocati, mentre per Iaquinta sarà decisiva la rifinitura di oggi pomeriggio. Cristian Molinaro sa che lo attende una serata difficile. L’APPELLO DI ANCELOTTI - «Questa sera sarà una partita molto importante perchè la Fiorentina è una diretta concorrente per la Champions League. Occorre una partita e un’atmosfera particolare, spero che lo stadio sia pieno e anche la squadra ricca di entusiasmo e di voglia di fare bene», è l’appello del
tecnico rossonero che vuole assolutamente chiudere il girone di andata a 37 punti e il campionato a 80. «Non so se poi questi basteranno per vincere lo scudetto – ammette – ma di sicuro, con Kakà o senza, un piazzamento per la Champions tra i primi tre e la coppa Uefa restano i nostri obiettivi perchè la rosa che resterebbe conserva la possibilità di raggiungerli». «La Fiorentina è una squadra solida –ha continuato Ancelotti – giocherà la partita a viso aperto utilizzando come sempre ottimi schemi offensivi. Ci attaccheranno e ci potranno creare dei problemi». San Siro ritroverà poi Gilardino. “Alberto sta facendo bene, ha trovato l’ambiente giusto e dovremo tenerlo sotto osservazione». rese palla a metà campo e corse dritto verso la porta, tirando giù a sportellate un difensore dell’Atalanta e scaricando dal limite dell’area in rete il gol del 3-2 un minuto prima del 90'. L’INTER PREPARA ADRIANO - I ritardi e le altre bizze del brasiliano sono storia recentissima, e c'è da smaltire ancora qualche chilo di troppo ma il tecnico portoghese vuole dargli altra fiducia e chiudere così la porta ai vari club, Tottenham in testa, che si stanno facendo avanti. La partita di martedì contro il Genoa ha fatto guadagnare punti all’ex Imperatore. Dalla panchina è piaciuto il suo modo di giocare spalle alla porta, di offrire sempre un punto di riferimento e soprattutto di mettere in crisi i difensori con la sua fisicità. Un «animale» lo ha definito una volta Mourinho che guarda avanti, alla sfida di Champions con il Manchester United. Manca poco più di un mese. Quanto basta ad Adriano per convincere l’allenatore a contare su di lui. E la prima occasione da non sprecare può arrivare già domani.
IL PROFILO
L’amore per il pallone e i petrodollari i vizi dell’emiro ROMA - Un solo vizio, il calcio, fra tante 'virtu» a dodici zeri. La sua famiglia dispone infatti di un patrimonio da favola, e si parla di miliardi di euro, non di milioni: c'è chi dice quasi 3 mila, chi invece garantisce ne possegga molti di più. Eppure, Mansour Bin Zayed Al Nabyan, 38 anni, sceicco di Abu Dhabi e pretendente alla 'manò di Kakà, secondo di cinque fratelli che hanno ereditato l’impero dal padre Zayed Bin Sultan (morto cinque anni fa), sposato dal 2005 con Monal (figlia dello sceicco del Dubai, Mohammed Bin Rashid), da quando è diventato padre-padrone del Manchester City, non ha ancora potuto vincere nulla. E forse è solo questione di tempo. Su di lui, e intorno, solo voci, e un’etichetta: quella di presidente generoso, che tutti vorrebbero avere. Uno destinato a vincere, insomma. Vive una vita tutto sommato morigerata, divisa fra Abu Dhabi e il Regno Unito, il Grande sceicco. Discreta. Tanto calcio, molta finanza (la famiglia di Abu Dhabi è diventata azionista di maggioranza della Barclays, la seconda banca britannica) e anche un pò di politica, almeno da quando ricopre la carica di ministro per gli Affari presidenziali della Confederazione degli Emirati
Arabi. Al confronto è nulla il 5 per cento delle azioni Ferrari, acquisite nel 2005 da Mediobanca per 114 milioni di euro. Non disdegna le lunghe corse a cavallo e la caccia al falco. Il primo settembre dell’anno scorso ha acquistato il Manchester City, tramite l’Abu Dhabi United Group for Development & Investment, togliendolo dalle mani di Thaksin Shinawatra, ex primo ministro thailandese. La trattativa per il passaggio di mano del club dei Citizen è durata circa tre settimane, poi lo sceicco ha potuto coronare un suo sogno ed entrare così in competizione con Roman Abramovich, il magnate russo proprietario del Chelsea. Già ai tempi dell’acquisizione del pacchetto azionario del City, l’amministratore delegato della Abug, Sulaiman Al-Fahim, era stato chiaro: «Il nostro obiettivo è semplice, vogliamo portare la squadra ai vertici della Premier, cominciando da un immediato piazzamento fra le prime quattro». Il primo sgarbo ad Abramovich risale all’agosto scorso, quando gli soffiò Robinho per la cifra di 42 milioni di euro. L’offerta del Chelsea al Real Madrid si era fermata a 30 milioni. Fu il primo acquisto di grido, che sembra destinato ad avere un seguito
Sport 41 In rotta con la società per il rinnovo, pronto ad andare via. Non sarà convocato Sabato 17 gennaio 2009
Scoppia il “caso-Vianello” Potenza a pezzi: anche Cozzolino è out MARCO VIANELLO e il Potenza sono ad un passo dal dirsi addio. la notizia sembrava quasi essere nell’aria: le voci di mercato e un contratto in scadenza sembrano aver orientato le scelte dei due soggetti in causa (il calciatore e ilpatron Postiglion) verso una cessione o una risoluzione di contratto. Vianello, infatti, ha il contratto in scadenza a giugno 2009 e sembra non aver trovato un’intesa sul prolungamento del rapporto. fattispecie che ha abbastanza alterato il patron del sodalizio potentino, Giuseppe Postiglione, che ha deciso di mettere da parte il calciatore. Vianello diserterà quindi, perchè non convocato, la trasferta di Gallipoli e la conseguenza è che il suo raporto con il Potenza può dirsi in fase di conclusione. E’ impensabile, infatti, che Postiglione consenta a Vianello di restare a Potenza consapevole di perderlo a parametro zero (ossia senza ricevere un euro in cambio) a giugno, magari sacrificando l’impiego di altri calciatori che possono essere valorizzati. E’ allo stesso modo impensabile che un calciatore - che, oltretutto, ha trovato la continuità del rendimento e delle presenze proprio nello spaccato di esperienza potentina (e forse per questa ragione il Potenza si sarebbe attesa una firma sul prolungamento, salvo poi venderlo al miglior offerente, visto che Vianello ha mercato - proprio come era accaduto a Dettori), re-
sti fermo fino a giugno sapendo di non poter essere disponibile per il suo allenatore. Che, per inciso, lo stima e non poco per la sua duttilità tattica e per il grande spirito di sacrificio che ha dimostrato in questo anno e mezzo di permanenza in rossoblù. Ma appare allo stesso modo chiaro che il potere di Arleo, nella fase di trattativa contrattuale con i calciatori, non può essere specifico: l’interesse societario è sicuramente preminente rispetto alle valutazioni di ordine tecnico. Il Potenza potrà sempre dire all’allenatore di essere in grado di scegliere un elemento altrettanto valido che possa sostituire il veneziano. Il “caso-Vianello” viene però a collocarsi in un arco temporale assolutamente inadatto. Il Potenza è in procinto di partire alla volta di Gallipoli con un organico decisamente rabberciato. Con l’ultima defezione in ordine di tempo, saranno sei i titolari che diserteranno la gara contro la capolista in Puglia: Di Bella è infortunato, Delgado sconta il secondo turno di squalifica, a lui si sono aggiunti anche Berretti e Lolaico, appiedati per una giornata, e Cozzolino. La defezione del centravanti, dopo l’allenamento pomeridiano di ieri è certa: il problema alla caviglia è più serio del previsto e la necessità di averlo a disposizione per la gara del
25 contro il Lanciano è decisamente più forte del rischio di perderlo, schierandolo in casa del Gallipoli in una gara che, almeno sulla carta, ha il pronostico quasi chiuso. Sei titolari in meno, quindi e una necessità insopprimibile: quella di reintegrare nella rosa dei disponibili Thiago Pires e Montesanto. Dei due, addirittura, il primo sembra poter giocare anche da titolare, il secondo si candida per un posto. I dubbi saranno risolti nella giornata di oggi, dopo la rifinitura, ma a questo punto sembra praticamente certo che Arleo sarà costretto a rivedere definitivamente l’assetto tattico. Dal 3-4-3 che è stato provato a Oppido, nel test del giovedì, si potrebbe passare a un più coperto 4-3-3. La certezza è che Arleo non voglia rinunciare al tridente Sarno-Nolè-Cantoro, specie dopo aver visto in brillanti condizioni di forma l’argentino. A copertura potrebbe schierare un centrocampo tosto, con Sabatino, Cammarota e Prevete, ma anche ipotizzare l’inserimento di Montesanto a proteggere un terzetto di difesa, con Dei, Cuomo e Patarini. Insomma, un quadro non proprio idilliaco della situazione alla vigilia di una partita decisamente impari nella quale l’unica consolazione è che tutto quanto verrà di buono sarà ben accetto. Alfonso Pecoraro a.pecoraro@luedi.it
Seconda Domani l’esordio di Russo
Melfi in mani sicure UNA GARA DA vincere a tutti i costi, quella di domani alla prima interna del Melfi nel girone di ritorno e per questo, sia ieri che nella rifinitura di oggi, il tecnico Palumbo e i suoi collaboratori Nolè e Ciullo presteranno particolare attenzione al lavoro, per arrivare al meglio, in condizione ma anche in convinzione, al fondamentale match in chiave salvezza con l'Aversa Normanna. La sicura novità si chiama Francesco Russo, con il 27enne estremo in arrivo dalla Pro Sesto che appare carico per la gara e pronto a dare il suo contributo alla squadra, anche in termini di sicurezza. “Sono pronto e carico, perché se sono qui, se sono sceso di categoria, è solo perché voglio fare bene, aiutare i miei compagni e la squadra a raggiungere l'obiettivo della salvezza”. Un passato glorioso parla di lui, con Pro Sesto, Lanciano, Lecco e la esperienza di tre anni in Svizzera a formarne carattere e forza. “Si, è così, quello del portiere resta ruolo importantissimo ed io mi auguro, con la mia esperienza, di poter dare al Melfi la sicurezza che purtroppo qualche volta è mancata e che è pesata ancora di più sia sul mio compagno di ruolo che sulla squadra. Certo, fosse andata un po' meglio, fossero arrivate delle vittorie, il tutto sarebbe pesato meno, ma le sconfitte, la giovane età del mio compagno, alla prima esperienza in questa categoria, si sono fatte sentire, ma spero da ora possan cambiare le cose, ritrovare tranquillità, forza, grinta tutti per ripartire e cercare la salvezza, a cui io e tutti i miei nuovi compagni crediamo”. La grinta per il ruolo c'è tutta, solo qualche giorni qui per un ragazzo che ha capito quanto grande debba essere il suo contributo per
garantire tranquillità a tutta la squadra “a Melfi ma ho trovato un ambiente sereno, dove si può lavorare e dove con l'impegno e la determinazione di tutti si può soltanto crescere e migliorare per arrivare alla salvezza. Io sono tranquillo, ho trovato persone serie, ragazzi bravi e tecnici preparati che possono dare tanto alla realizzazione dell'obiettivo nella seconda parte di stagione, ma è chiaro che dobbiamo sfruttare al meglio le gare interne, per vincere scontri diretti e risalire in fretta la classifica. Ritengo - ha aggiunto il varesino - che qui vi siano le condizioni per fare bene e, visto che di Melfi e dell'ambiente mi aveva parlato bene il mio amico Tursi, che qui si è ben comportato, ho deciso di venire per garantire esperienza che ho e il mio contributo in ogni gara per aiutare la squadra a salvarsi”.
Per ora ha conosciuto società e tecnici oltre ai compagni, ai collaboratori ed al campo di San Nicola dove si stanno allenando ora, ma non è ancora andata al Valerio ed attende questa cosa “si, non ho visto il nostro campo, ma mi hanno detto che è eccezionale, e soprattutto che la gente, i nostri tifosi, sono speciali e davvero possono aiutarci a centrare la salvezza. Io ci metto tutto il mio impegno, voglio far bene e sono convinto di riuscirci, altrimenti non sarei qui e soprattutto non avrei lasciato squadra e casa per venire fino a Melfi, così lontano da Varese. Serve l'impegno e la dedizione, ma per ora servono soprattutto i tre punti da fare nostri nella gara di domenica, davanti ai nostri tifosi, nient'altro, sperando che anche il capitano che mi ha fatto un gran gol giovedì in allenamento, possa ripetersi per
Francesco Russo
aiutarci a vincere tutti insieme”. I suoi guantoni e la sua esperienza al servizio del Melfi, cosa manca? E Russo, nuovo portiere dei gialloverdi aggiunge convinto “il sostegno forte dei nostri tifosi, a cui faccio appello per esser numerosi al nostro fianco domenica in una sfida importantissima per noi”. Antonio Baldinetti
Marco Vianello festeggiato da Delgado dopo un gol segnato alla Juve Stabia
INIZIATIVE PER I 90 ANNI DI POTENZA In arrivo il baby Suppa dal Grosseto NOVANTA ma non li dimostra. Il Potenza Sport Club ha presentato le iniziative inerenti ai novant’anni di storia che coincideranno con il 26 giugno data di nascita di Alfredo Viviani, pioniere del calcio rossoblù. Iniziative, marketing e tanto business saranno le chiavi di volta del novantennale rossoblù. Una maglia con il numero novanta impresso sul retro, un orologio time force, sponsorizzato dal campione spagnolo di tennis Rafael Nadal e tante iniziative collaterali saranno il banco di prova del programma portato avanti dai massimi responsabili del Potenza. Ieri pomeriggio i vertici rossoblù hanno presentato le iniziative nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sala stampa dello stadio Alfredo Viviani. Presenti Giuseppe Postiglione, patron del Potenza, il direttore generale Rocco Galasso e l’addetto ai rapporti con la stampa Fabrizio Cerverizzo. Iniziative serie, mirate al ricordo indelebile della società che ha vissuto soltanto nel 1986 il primo doloroso fallimento. Su questo tema il presidente Postiglione è stato categorico sostenendo: “Ho coniato il motto, Potenza 1919, Potenza senza fallimenti...”. Una dichiarazione forte che lascia intendere le ambizioni del patron di via dell’Ateneo Lucano. Tante manifestazioni, un sondaggio con i tifosi circa la presenza dei giocatori che hanno fatto la storia del sodalizio potentino, da Scarpa a Rosito, da Nolè a Mineccia fino ad arrivare a De Simone. Il ricordo di due calciatori che hanno dato tanto al club potentino, vale a dire Manuele Faralli che verrà ricordato in occasione della trasferta del Potenza ad Arezzo con una visita dei dirigenti potentini ai familiari del calciatore scomparso a seguito di un sinistro stradale, fino a Franco Scuteri, giocatore e allenatore rossoblù scomparso a causa di un male incurabile due ann fa. Il mercato, con l’arrivo in città dal Grosseto di Daniele Suppa, classe 1988, centrocampista scuola Roma, atleta giunto ieri sera a Potenza e già pronto per le visite mediche lunedì e martedì prima di aggregarsi al gruppo di Arleo, entra nel vivo. Il patron, ha inteso sottolineare gli ottimi rapporti con la società toscana che hanno reso possibile l’arrivo del promettente centrale di centrocampo romanista. Francesco Menonna
L’angolo della B LIVORNO-ASCOLI 1-0
Mercato, le news Il venosino Marolda piace alla Scafatese
Urbano verso Arezzo PRIMA DIVISIONE Dopo l'acquisto di Ambrogioni, l'Arezzo sarebbe interessato ad un altro difensore. Si tratta di Orlando Urbano della Pro Patria, reduce da un buon girone di andata e dall’eccellente campionato a Potenza. Il centrocampista della Ternana Ciro Danucci interessa alla Juve Stabia, ma per il centrocampista ci sarebbe anche il Bassano. La Juve Stabia intanto sarebbe vicina all'accordo con il portiere Ripa, pronto a lasciare Foligno dopo l'arrivo di Conti, che ha giocato da titolare contro la Paganese. Giorgio La Vista e il Sorrento sono sempre più lontani. Il Figline, club toscano, è fortemente intenzionato ad acquistare l’ex Perugia. SECONDA DIVISIONE La Salernitana cede al Cassino il giovane portiere Piero Robertiello, il quale si stava allenando già da qualche giorno con il
gruppo di mister Patania. Sarà un'impresa ardua, ma il Gela ci proverà fino all'ultimo secondo per prendere il bomber del Marcianise Riccardo Innocentino nostante il club gialloverde insista nel dichiararlo incedibile. Dopo Pettinari,un altro portiere arriva alll'Aversa Normanna. Si tratta di Antonio Castelli, che si era separato ad inizio ottobre dalla Paganese, dopo due stagioni disputate a Foggia. E' ufficiale il passaggio dell'esterno difensivo Andrea Pippa dal Cassino al Catanzaro. Il giocatore si trasferisce ai calabresi in prestito fino al termine della stagione. Il suo cartellino resta, infatti, di proprietà della Salernitana. L’attaccante del Taranto, Marolda, potrebbe essere uno degli obiettivi della Scafatese. Il calciatore è chiuso dagli arrivi di spinelli e Da Silva.
LA CLASSIFICA: Livorno 38, Bari 34, Parma 33, Sassuolo, Brescia, Empoli e Grosseto 32, Triestina 31, Vicenza 29, Albinoleffe 27, Mantova, Pisa e Rimini 26, Ancona e Frosinone 23, Cittadella, Piacenza e Ascoli 21, Salernitana 20, Treviso 18, Avellino 16, Modena 15.
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Sport D La Fortezza sta recuperando ma dovrebbe iniziare dalla panchina
Sabato 17 gennaio 2009
Matera, dubbio Malagnino Foglia Manzillo: «Proverà. Lui vuole esserci» SOLO oggi si potrà valutare le condizioni di Malagnino. L’undici che affronterà il Francavilla Fontana non dipende solo dal recupero dell’esterno di centrocampo venosino, perchè si partirà dal giocatore nato nel ‘90. «Oltre a Mirabelli ce ne sono Ce ne sono quattro che hanno il 25 per cento delle possibilità. Posso assicurare che tra Cifarelli, Branda, Giglio e De Santo non c’è nessuno in vantaggio. Ma è chiaro-afferma il tecnico Antonio Foglia Manzilloche avendo ruoli diversi condizionano altre scelte. In merito a Malagnino, valuteremo oggi se potrà essere della squadra». Da giovedì ha ripreso ad allenarsi anche Antonio La Fortezza, ma viene da dieci giorni di inoperosità e ha lavorato a parte con il preparatore atletico Cristian Parabita. «Sì, sta lavorando e sarà certamente dei diciotto. Difficile rischiarlo dal primo minuto, perchè essendo un generoso potrebbe patire degli sforzi. In sostanza, se gioca dall’inizio tirarlo via non è facile e non c’è la volontà da parte mia di perdere altri giocatori in un momento non certro roseo». Chiaramente la squadra che affronterà il Francavilla non potrà certo guardare per il sottile, perchè la giornata di campionato prevede delle gare im-
Rocco Malagnino ed a fianco Antonio La Fortezza
portanti per le dirette concorrenti all’ultimo posto dei play off. Quindi, battendo il Francavilla, con la Turris impegnata a Brindisi, il Matera potrebbe addirittura conquistare la quinta piazza in beata solitudine. Ma non sarà facile, perchè c’è da sopperire alle assenze di Chisena e Albano in avanti. Le indicazioni emerse in settimana non svelano quasi nulla, anche
se dovrebbe toccare a Marsico prendere in mano le chiavi del centrocampo assieme a Conte, mentre in avanti appare probabile l’inserimento di Cifarelli a fianco di Ancora. Il tecnico non ha dato vantaggi agli under, ma il ragazzo di Serra Venerdì ne ha per ragioni di ruolo essendo una prima punta con stazza fisica pari ad Albano. Un impiego di Cifarelli che consenti-
rebbe di schierare una difesa più concreta, oltre che al portiere seniores. Perchè tra i pali ci sarà Massimo Cilumbriello, anche se in settimana la candidatura di Biagio Gatti è stata molto forte. La partita con il Francavilla Fontana assume un sapore particolare perchè ci sarà di fromnte al Matera una squadra smaniosa di cancellare le prestazioni precedenti che
I sinnici arrivano da due sconfitte di fila
Imbarazzo della scelta per il tecnico
Genzano, sorrisi per Pirone
Lazic: «Il Francavilla non può sbagliare» FRANCAVILLA – Sale l’attesa in casa Francavilla per il derby in programma domani pomeriggio presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”. I ragazzi allenati dal tecnico serbo Ranko Lazic, saranno chiamati ad una prestazione senza sbavature per incassare la prima vittoria dell’anno nuovo. «Questa partita – dice il tecnico Lazic – è fondamentale per noi, partire bene adesso, dopo due trasferte consecutive. Giocare un derby contro il Genzano, che si trova in zona play out e dista soltanto tre lunghezze da noi». I biancorossi genzanesi, che domenica scorsa hanno fatto esordire in panchina il nuovo allenatore Claudio Pirone, che è subentrato all’esonerato Beppe Bardi, fino ad ora, hanno ottenuto su diciotto incontri, quattro vittorie, sette pareggi e sette sconfitte. «Per noi domenica – prosegue Lazic – comincia il nostro campionato, avremo nove partite casalinghe e sette in trasferta e già dalla gara contro il Genzano dovremo incamminarci sulla strada giusta per arrivare all’obiettivo salvezza, sfruttando al
meglio il fattore campo». Fino ad ora, il bilancio dei sinnici, si può definire a fasi alterne. I rossoblu, occupano la ottava posizione in classifica, con ventidue punti, ottenendo sei vittorie, quattro pareggi ed otto sconfitte. Segnando sedici reti e subendone ventidue. La squadra del presidente Donato Nei invece, ha realizzato sedici reti e subite ventiquattro, trovandosi alla quart’ultima posizione con diciannove punti, in compagnia delle pugliesi Bitonto e Grottaglie. Restando in casa biancorossa, non sarà della partita il centrocampista Papagni, che dovrà scontare un turno di stop, in seguito all’espulsione rimediata nell’ultimo match, contro il Bacoli Sibilla. «E’ un periodo – dice il tecnico serbo – che gira tutto storto, dopo aver recuperato gli assenti di domenica scorsa, pensavo di poter giocare con la rosa al completo, invece dovrò rinunciare allo squalificato Scarnato e forse Pioggia». Molto probabilmente, il giovane centrocampista senisese, che fu il protagonista della gara di andata, salterà l’atteso derby,
Disponibile anche Bacio, ex Potenza
Ranko Lazic
per un fastidioso dolore alla spalla, dopo uno scontro di gioco avvenuto in allenamento. «Speriamo – termina Lazic – di disputare una buona partita, evitando meno errori possibili». Quindi, ci saranno tutti gli ingredienti per assistere da una partita molto avvincente e con molto agonismo in campo, sperando che il tutto sia contornato da un pubblico numeroso e caloroso nell’incitare i propri beniamini. Claudio Sole
Promozione Tra gli jonici c’è malumore per il rinvio della gara col Pescopagano
Borussia, trasferta delicata a Irsina DELUSIONE e amarezza serpeggia tra i dirigenti, il mister e la squadra del Borussia. La partita non disputata domenica, contro il Pescopagano, ha messo di cattivo umore tutto l'ambiente. La squadra aveva ben lavorato in settimana e preparato la partita al meglio. Forte del risultato ottenuto la domenica precedente in casa del Miglionico, avrebbe combattuto allo stremo per portare a casa i tre punti. Inoltre, il risultato venuto fuori dallo scontro fra Tolve e Viggiano, avrebbe rilanciato, la compagine ionica, in caso di vittoria, da sola al comando. Ma questo film non si è potuto girare, le cattive condizione del manto erboso non hanno consentito di disputare la gara. Certamente, le piogge sono cadute abbondanti, ma co-
Pino Viola
me abbiamo più volte ribadito, non è tollerabile che una città come Policoro, abbia uno stadio con un drenaggio inesistente, ormai abbiamo constatato che anche in caso
hanno visto i brindisini uscire sempre battuto e con sette reti al passivo. Di certo non sarà così domani, perchè la squadra di Nocente è cresciuta tanto ed è cambiata pure in termini di uomini. Anche il Matera non sarà quello delle prime gare, ma non potrà essere nemmeno quelo visto a Grottaglie. Renato Carpentieri
di poca pioggia, il campo diventa un pantano. A tal proposito abbiamo ascoltato il parere del Direttore Generale Carmine Vetere: "Certamente ciò che si è verificato è una situazione insostenibile, mi sto interessando di persona per cercare di risolvere il problema, e ho preso contatti sia con i responsabili comunali che con i dirigenti del Policoro calcio, anche loro interessati a risolvere il problema. Presto dovrebbero iniziare i lavori di rifacimento del terreno di gioco, ma i tempi non saranno brevi e probabilmente, alcune partite, si dovranno giocare su altri campi. Ora è il momentoprosegue-,che bisogna solo pensare alla prossima gara che andremo a disputare in casa dell'Irsina. Trasferta alquanto complessa e delicata, certamente, i padroni di casa
difficilmente cederanno l'onore delle armi, punteranno a vincere in ogni modo. Sapendo di giocare con una delle favorite alla vittoria finale, non vorranno sfigurare davanti al proprio pubblico. Ma se vogliamo proseguire la nostra corsa,questa è un'occasione che non possiamo farci sfuggire bisogna andare ad Irsina ed affrontare l'avversario a viso aperto cercando in ogni modo di vincere la gara. Certamente orecchie tese anche verso le partite che disputano le nostre dirette concorrenti, Tolve e Viggiano, che si trovano ad affrontare le ultime in classifica, Moltalbano e Latronico. Però, come ben si sa, ogni partita può riservare delle sorprese e magari i cugini del Montalbano potrebbero farci un bel regalo" Roberto Martino
GENZANO DI LUCANIA Vigilia col sorriso in casa Sporting. Nel derby di domani da giocare sul difficile campo del Francavilla, mister Pirone recupera gli infortunati Impagliazzo e Buonocore. I due neo acquisti bianco-rosso garantiranno più peso in attacco e maggior qualità a centrocampo. Per Mister Pirone sono a disposizione anche Castelgrande e Gilio che, nonostante non siano al top, sono a disposizione della squadra. Intanto la sfida è lanciata. Per lo Sporting, vincere a Francavilla, significa uscire finalmente dalla zona play-out agganciando il Francavilla in classifica. I sinnici, dal canto loro, dopo tre sconfitte consecutive cercheranno ti ritrovare il sorriso a scapito dello Sporting. La sfida si preannuncia emozionante ed entrambe le formazioni scenderanno in campo nel tentativo di portare a casa l'intera posta in palio. Nello Sporting, gli attaccanti sono chiamati a una prova di forza dato le poche reti messe a segno nell'ultimo periodo. In effetti, tolta la rete di domenica realizzata contro il Bacoli (rete messa a segno da un difensore, Masturzo) gli attaccanti alto bradanici non stanno passando di certo un bel momento. La cura Pirone, però, potrebbe avere dei risvolti positivi anche nel reparto avanzato. Intanto i ragazzi di Genzano continuano la preparazione al Comunale di Banzi, sempre a causa dell'impraticabilità del Comunale di Genzano. Nonostante questo piccolo intoppo, la squadra biancorosso sta continuando la preparazione. A Genzano, dopo la prima vittoria interna in que-
Claudio Pirone
sta stagione, si respira un'aria diversa. La posizione in classifica non dà ancora quella tranquillità necessaria per giocare le partite con un pizzico di rilassatezza in più, ma i tre punti di domenica hanno regalato allo spogliatoio, alla dirigenza e a tutti i tifosi la voglia di credere in questa permanenza in Serie D. Notizie di mercato incalzano in casa Sporting; nei giorni scorsi è arrivato a Genzano Bacio, classe '90, in prestito dal Potenza. Cresciuto nel vivaio potentino, Bacio, conta già un numero discreto di presenze in Prima Divisione. Già da domani dovrebbe essere a disposizione di Mister Pirone; Bacio è un'alternativa molto importante ed arriva a Genzano in un momento abbastanza felice per lo Sporting. Il piccolo talento, proverà a dare maggior qualità ad una squadra che lotta per la permanenza in categoria. Il derby col Francavilla si preannuncia ad alta tensione; entrambe le formazioni sono alla ricerca di punti salvezza e faranno di tutto per vincere. Rocco De Rosa
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Rielezione all’unanimità sotto gli occhi di Carlo Tavecchio
Figc, è plebiscito Rinaldi CENTOSETTANTUNO volte Rinaldi. Il presidente della Lnd Carlo Tavecchio e i presidenti dei comitati dell’Italia del centro-sud hanno salutato ieri a Potenza al Park Hotel la riconferma a presidente della Figc di Basilicata di Pietro Rinaldi. «Era un’elezione dal punto di vista tecnico dall’esito scontato, ma non lo era dal punto di vista politico. Constatare che alla fine-afferma il neo elettotutte le società si sono espresse con il voto favorevole, mentre c’erano state delle ipotesi di astensione o contrarie, è motivo di orgoglio. Sono emozionato da questo risultato. Questo ci permetterà di lavorare in serenità nei prossimi 4 anni». Presenti, oltre a Carlo Tavecchio, anche i presidenti di Molise (Piero Cristinzi), Puglia (Vito Tisci), Campania (Salvatore Colonna) e Calabria (An-
tonio Cosentino). Grazie all’ottima organizzazione dell’addetto stampa della Figc, Gianluca Tartaglia, il presidente della Lnd, nonchè vice presidente della Figc presieduta da Giancarlo Abete, Carlo Tavecchio si è intrattenuto in conferenza stampa prima dell’assemblea elettiva. Bella battaglia quella vinta con il mancato blocco dei ripescaggi in Prima e Seconda divisione? «Non era giusto cambiare le regola a campionato in corso. Inolte, è stata restituita regolarità al campionato di serie D». Come cambierà l’Interregionale? «Ci sono stati dei problemi di natura extracalcistica che hanno portato al commissariamento della serie D. Abbiamo rivisto le deleghe, attività gestionali e competenze. Tra cui marketing e comunicazione. Fino a
giugno sarà così. Poi c’è la volontà di una consulta che deve essere formata da un rappresentate eletto per ogni girone. La nostra volontà è quella di restituire l’Interregionale alle società e non viceversa». Tavecchio illustra anche le altre intenzioni in termini di giovani e per reperire risorse al calcio dilettantistico. «Abbiamo in cantiere la volontà di obbligare l’utilizzo di calciatori provenienti esclusivamente dal proprio vivaio. Una sclta che permetterebbe di abbassare ancora di più i costi di gestione. In questo momento non c’è una indicazione precisa sulla quantità di obbligo, ma è chiaro che ora siamo alle proposte». Il progetto Lottomatica può essere il cosiddetto uovo di Colombo per dare risorse alle società? «Un punto Top Lottomatica si
potrà avere per qualsiasi società Basterà avere la partita iva, la linea Isdn. Si otterà un Pos per le carte di credito del circuito Visa, si potrà pagare bollo e tutti i vari servizi dello Stato. In più scommettere e vendita di gratta e vinci. Un guadagno certo, ma anche una fidelizzazione per Lottomatica radificata in tutti i luoghi d’Italia, compreso le più piccole realtà». Il calcio dilettantistico e pure la Basilicata sono schiacciati dal grande calcio? «Nei numeri non è così. Abbiamo un trend in crescita, ma anche 356 società in più rispetto a quattro anni fa. A Bergamo ci sono state 186 domande per un corso d’allenatori. In Basilicata c’è una staticità nei numeri, ma il lavoro fatto da Rinaldi è sotto gli occhi di
tutti. Non sono d’accordo sui dati che parlano di incidenti, perchè la Lnd ha una base enorme di partenza viste le quasi quindicimila società in attività. Meno soldi ai calciatori e rispetto dei tetti imposti dalla Federazione e più settori giovanili. La ricetta per migliorare lo stato di salute del calcio dilettantistico è questa». Presentato anche il progetto Elisir che dota ogni comitato di un Defibrillatore. La Lnd si fa valere e Tavecchio incassa anche il mandato lucano per la sua candidatura in un’assise affollata e parecipante. Il calcio Lucano è sofferente ma vivo e incamminato sulla strada della guarigione. Infatti il risanamento viaggia meglio del previsto e l’uscita dal tunnel è più vicina. Renato Carpentieri
Panetta e Telesca eletti delegati effettivi
Nel consiglio direttivo ci sono molte facce nuove
Il alto Piero Rinaldi riconfermato con voto unanime presidente della Figc di Basilicata, a fianco Carlo Tavecchio al Park Hotel di Potenza ieri in conferenza stampa, a destra Giuseppe Comanda presidente uscente del Comitato Figc di Matera con Carlo Tavecchio e Piero Rinaldi. In Alto il tavolo dell’Assemblea Elettiva tenuta ieri preso il Park Hoted di Potenza che ha visto la presenza di molte società sportive di Basilicata di calcio a undici uomini e donne e Calcio a 5 che hanno votato pure i loro responsabili di settore.
PIERO Rinaldi è stato rieletto Presidente del Comitato Regionale della Figc-Lnd Basilicata per il quadriennio 2008/2012. Lo hanno deciso, all'unanimità, le 171 società aventi diritto al voto intervenute all'assemblea elettiva tenutasi, ieri presso il Park Hotel, a Potenza. Le stesse società hanno eletto, all'unanimità, il nuovo consiglio direttivo del Comitato regionale lucano composto da seguenti consiglieri: Emilio Fittipaldi, Donato Carriero, Carlo Maglia, Fernando Fortunato Picerno, Filippo Quinto, Pasquale Romolo Seccafico e Gianfranco Tubito. Rocco Giuseppe Palazzo è stato eletto, invece, Responsabile regionale per il calcio a 5 con 61 voti favorevoli e 3 contrari. Responsabile regionale del calcio femminile è stato eletto Gianfranco Forese che ha ottenuto 2 voti favorevoli su 2 società votanti.Lo scrutinio (voto segreto) relativo ai delegati assembleari ha avuto il seguente esito: Votanti 137, bianche 7. Pino Telesca 93 voti e Donato Panetta 86 voti sono stati eletti delegati effettivi, mentre Luciano Arrigosi 43 voti e Venanzio Francesco Conte 48 voti sono supplenti. Lo scrutinio ( voto segreto) relativo ai Revisori dei conti ha avuto il seguente esito: Votanti 137, bianche 11. Sono risultati eletti: Tramutola Rocco 93 voti (Presidente), Francesco Pompeo Labanca (60) e Antonio Altobello (58). Supplenti Pietro Daraio (47) e Antonio Valente (53).L'assemblea elettiva del CR Basilicata ha anche designato, all'unanimità, la candidatura di Carlo Tavecchio alla carica di Presidente della LND, di Alberto Mambelli alla carica di Vice Presidente vicario della Lnd, di Antonio Cosentino alla carica di Vice Presidente della LND per il sud Italia, di Salvatore Gagliano al-
la carica di Consigliere federale per il sud Italia, di Walter Colazzo, Vincenzo Santamaria e Salvatore Viticci alla carica di componenti il Collegio dei Revisori dei Conti della LND, mentre le società di SGS hanno designato Pasquale Nocerino quale delegato effettivo e Bruno Noto quale delegato supplente. L'assemblea elettiva (presieduta da Michele Valente Presidente dell'Ordine degli avvocati di Potenza) si è aperta con l'intervento del Presidente della LND nonché vice Presidente della Figc Carlo Tavecchio. Il Presidente Tavecchio che ha definito non più rinviabile una legge quadro sui dilettanti, ha anche speso parole di apprezzamento per il lavoro svolto da Piero Rinaldi alla guida del Comitato regionale lucano. “Quello che Rinaldi ed il consiglio direttivo hanno fatto in questi anni - ha affermato il numero uno della LND- è un lavoro lodevole che merita rispetto e considerazione. La presenza dei vertici della LND a Potenza lo testimonia”. Rinaldi ha tracciato un bilancio della sua gestione caratterizzata dalla riduzione del 51% del deficit finanziario ereditato nel 2003, ma anche da atti politici importanti a favore delle società lucane quali l'istituzione dello sportello unico e la rateizzazione dei costi d'iscrizione. Egli ha ricordato, tra l'altro, l'istituzione dei paly off e dei play out, l'avvio dei campionati Juniores di calcio a 11 e anche le iniziative di solidarietà “LibanItaly” e “Bisogno d'Amore”. Un programma consistente di cose realizzate che ha riscosso il plauso corale dell'Assemblea elettiva che ha riconosciuto il lavoro di una squadra, adesso in parte rinnovata, che avrà il compito di portare il calcio dilettantistico lucano a livelli ancora più alti.
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Potenza, Vivenzi Tramontina a Melfi D, il derby a un molisano
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Dopo il ko col Pisticci, anticipo con il Balvano a Marsico
Valdiano vuol ripartire DIMENTICARE la prima sconfitta interna. Il Ruggiero Valdiano, nell'anticipo pomeridiano (ore 14.30) della terza di ritorno, affronta al "Del Sole" di Marsico Nuovo il Balvano di Pio Turturiello (zero punti in otto gare esterne, nelle quali ha segnato solo tre gol). Il 24enne Antonio Chiacchio, centrocampista nativo di Maratea, delinea un'analisi dell'incontro odierno, che non giocherà in quanto infortunato: "Saremo carichi - esordisce l'ex giocatore del Francavilla - anche se la sconfitta ci ha condizionato nel morale. Affrontare in casa il Balvano ci trasmette tranquillità". La partita persa sei giorni fa contro il C.S. Pisticci non ha comunque intaccato le certezze dell'organico: "Giocheremo per vincere, anche perché il gruppo è motivato". Chiacchio sottolinea, con grande lucidità, i fattori che
Masullo
hanno inciso nell'opaca prova disputata contro la leader del torneo: "Domenica scorsa ci è mancata la bravura. Siamo partiti bene, abbiamo avuto più occasioni degli avversari, ma siamo stati sfor-
tunati sotto rete. La sconfitta ci fa stare con i piedi per terra". Il Ruggiero Valdiano, che all'andata, sul neutro di Ricigliano, subì il gol del pareggio nel finale di partita, punta "a proseguire il campionato mantenendo il distacco sulle inseguitrici, perché noi ci crediamo", conclude il mediano. All'infuori di Chiacchio, che sarà probabilmente sostituito da Zuccarelli, il tecnico Masullo potrà contare su tutti i calciatori presenti in rosa. Come già accaduto domenica, è presumibile che in attacco si assista alla staffetta D'Amato-Sanseviero: la rifinitura contribuirà a stabilire chi tra i due affiancherà Salamone dall'inizio. La differita dell'incontro andrà in onda domani sera, alle ore 22, su Italia2 (rete analogica e piattaforma satellitare Eurobird 9°). Carmine Marino sport@luedi.it
Eccellenza Pisticci a Ricigliano, Oppido a Tricarico. Murese con l’Avigliano
Per le big turno difficile Sfide delicate anche per la lotta salvezza LE PRIME della classe avranno impegni proibitivi in questa terza giornata di ritorno del campionato di Eccellenza. Pisticci, Angelo Cristofaro Oppido e Murese affronteranno, infatti, tre squadre che allo stato attuale godono di buona salute e, soprattutto, puntano a conquistare l'ultimo piazzamento utile per entrare nei play-off. Di sicuro chi, tra Ricigliano, Azzurra Tricarico ed Avigliano, riuscirà a fare punti con una big del torneo, avrà qualche chance in più per approdare in zona play-off. La capolista Pisticci, però, ha un record da battere: eguagliate, domenica scorsa, le dieci vittorie di fila del Lavello nella stagione 2003/2004, proverà a puntare all'undicesimo sorriso di seguito in quel di Ricigliano. I salernitani hanno un pochino perso lo smalto di qualche settimana fa, ma restano sempre un complesso di squadra ben attrezzato per raggiungere gli spareggi-promozione. Nell'undici ioni-
co, mister Valente dovrà fare a meno di Gagliardi (squalificato), mentre tra i campani sarà sicuramente assente Falcone. Un gradino ed una lunghezza più sotto, l'Angelo Cristofaro Oppido di Manniello (privo di Montenegro e Vaccaro) farà visita ad un'Azzurra Tricarico in grande forma. I materani, trascinati dai gol del capocannoniere Bozzi, punteranno al successo pieno per non perdere contatto con la quinta posizione della classifica, detenuta attualmente dal Policoro. In casa, il Tricarico difficilmente regala punti agli avversari: lo ha fatto soltanto in due occasioni su otto. L'Angelo Cristofaro, dal canto suo, non potrà permettersi passi falsi per non perdere contatto dal vertice. Stesso discorso per la Murese che ospiterà sul proprio campo un Avigliano rinvigorito dopo il settebello calato, sei giorni fa, sul groppone del Policoro. Per la compagine di Lardo sono banditi i segni “X” e “2”, altri-
menti addio sogno-promozione. Detto in altra parte della pagina dell’anticipo di Marsico Nuovo, anche il Policoro deve immediatamente rialzare la testa dopo il brutto scivolone della settimana scorsa. In riva allo Ionio arriverà l'Irsinese, reduce dal roboante poker inflitto al Ferrandina. Tutte le altre sfide in programma in questa giornata di campionato riguarderanno la zona-salvezza. Il Ferrandina cercherà di sopravanzare in classifica l'Atella Monticchio. Più indietro, il Banzi avrà una grossa chance per conquistare i tre punti che mancano ormai da parecchio tempo. L'avversario di turno, infatti, sarà il Picerno (sempre ko in esterna). Infine, la Vultur Rionero dovrà necessariamente vincere contro il Forza Matera per avvicinarsi quantomeno al treno play-out. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Antonio Caselle (Atella Monticchio), Angelo Mastrodo-
Promozione Una giornata sulla carta facile per le migliori
Testacoda per il Real Tolve SULLA CARTA pare che sia una domenica propizia per tutte le grandi del torneo di Promozione. Il terzo turno di ritorno della cadetteria lucana, infatti, metterà di fronte le prime cinque della classe contro compagini di media e bassa classifica. Solo il Borussia Pleiade di Viola affronterà un impegno un po' più complicato rispetto alle altre squadre di testa (giocherà in casa del Real Irsina). Partiamo dall'olimpo del campionato. Difficilmente si sfalderà, in questa giornata, il duo di testa costituito dal Viggiano e dal Real Tolve. Il motivo? E' molto semplice. Giocheranno entrambi contro le ultime della classe del torneo di Promozione, vale a dire il Latronico e lo Sporting Montalbano. Il Viggiano giocherà in casa contro il Latronico, formazione che domenica scorsa ha rimediato cinque pesanti sberle sul campo del Vitalba. Il team valdagrino non dovrebbe avere, quindi, alcun problema a portare a casa la vittoria ed a raggiungere il decimo risultato utile consecutivo.
A Montalbano, invece, sarà di scena il Real Tolve di Camelia, che ha racimolato dieci punti negli ultimi quattro incontri. Tra gli ospiti mancheranno per squalifica Mazzacane, Postiglione e Santarsiero. Anche la formazione ionica dovrà fare a meno di pedine importanti come Santino Sergi e Lapiscopia. Ricordiamo, inoltre, che lo Sporting Montalbano ha iniziato l'anno nuovo ed il girone di ritorno con il botto: quattro punti in due gare disputate. Il Borussia Pleiade, come già anticipato, si recherà in casa del Real Irsina che di questi tempi sta ottenendo risultati egregi (sette punti in tre partite). La compagine di Viola, inoltre, vincendo questa gara avrà la possibilità di scavalcare il tandem di testa piegando il Pescopagano nel match di recupero che si disputerà tra qualche settimana. Il Miglionico riceverà la visita del Lagopesole. In questo caso, la formazione di Paterino non dovrebbe avere difficoltà (i castellani aviglianesi non stanno attraversando un periodo positi-
vo). Giocherà anche in casa l'Atletico Scanzano che ospiterà il Grottole. Il pronostico pende a favore dell'undici allenato da mister Calone che tra le mura amiche è un vero e proprio rullo compressore. Il Moliterno sfiderà il Vitalba Filiano in un match che si preannuncia difficile per i valdagrini. La Santarcangiolese sarà ospite del Pescopagano, mentre il Bella affronterà il Varisius Matera. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Vito Stenta (allenatore del Lagopesole) fino al 20 gennaio; Donato Vito Di Pede (Grottole), Antonello Gerardi (Lagopesole), Antonio Lapiscopia (Sporting Montalbano): 2 giornate; Donato Mecca (Lagopesole), Michele Battilomo (Miglionico), Santino Enzo Sergi (Sporting Montalbano), Nicola Agata (Santarcangiolese), Marco Puntillo (Grottole), Antonio Mazzacane (Real Tolve), Rocco Postiglione (Real Tolve), Roberto Santarsiero (Real Tolve): 1 giornata. d.p.
La Murese
menico (Banzi): 2 giornate; Marco Romaniello (Atella Monticchio), Giovanni Falcone (Ricigliano), Nunzio Montenegro (Angelo Cristofaro Oppido), Mariano
Vaccaro (Angelo Cristofaro Oppido), Michele Racanati (Banzi), Dario Gagliardi (Pisticci): 1 giornata. Donato Pavese
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Sabato 17 gennaio 2009
Allievi regionali 15ª giornata
Giovanissimi regionali 15ª giornata
In palio mezzo titolo La capolista a Picerno Campagna, testacoda tra Invicta e Minozzi Per l’Asso un derby potentino MATERA - Nella prossima giornata Invicta e Padre Minozzi si giocano il titolo di campione d'inverno. In palio non c'è solo questo, ma soprattutto la possibilità di effettuare il giro di boa prima dei diretti avversari. In un campionato dominato dalle squadre di Policoro e Matera, che per uno strano scherzo del calendario si ritrovano di fronte nell'ultima gara del girone d'andata con lo stesso punteggio(trentasette punti a testa sono il frutto, tenendo conto che si affronta anche il Melfi, di dodici vittorie ed un pareggio, in pratica le due battistrada non hanno mai perso) questa gara è quella che ci può dire, almeno per il momento, e soprattutto se non finisce in parità, quale delle due formazioni è più forte. Alla domanda “Chi vincerà?” non sappiamo rispondere e avventurarsi in pronostici appare più azzardato che mai. L'augurio è sempre quello; di assistere ad una bella sfida, soprattutto corretta e leale, dove a vincere sia la squadra migliore. Se concentrassimo la nostra attenzione solo sulla sfida di scena al “Gaetano Scirea” com-
metteremmo l'errore, questo è il nostro giudizio, di dare a questa partita un'importanza eccessiva e di esercitare sui ragazzi, come a volte fanno dirigenti, allenatori e genitori, una pressione esagerata, dannosa per la loro giovane età. Siamo convinti che a Potenza, dove si giocano Santamaria-Melfi e AssopotenzaDon Bosco, interessi poco il risultato di Matera perché tutte e quattro hanno obiettivi diversi. Se la corsa per il primo posto sembra cosa a due, quella per il terzo posto interessa alla formazione di Piero Pronesti, alla Dedalo(impegnata a Picerno) ma anche al team di mister Orazietti. Il turno sembra favorevole alla squadra di Luigi Cavasoli che è nel mirino della Vultur Rionero che punta a fare bottino pieno a Montescaglioso o meglio a fare bene, un punto potrebbe bastare. Puntano decisamente al successo la Pro Murese, lo Sporting Genzano e il Policoro 2000 che sui propri campi di gioco(per quello di Policoro non sappiamo fino a quanto potremmo usare questa definizione) ospitano, rispettivamente, il Varisius, il Bella
Calcio e l'AC Lauria; per questi tre incontri il pronostico è, secondo noi, favorevole alle tre formazioni di casa che possono contare, oltre sul fattore campo, su una migliore posizione in classifica.
POTENZA - Non si può non affermare che il Padre Minozzi usi sempre lo stesso metro. La compagine cara la presidente Filippo Quinto dopo aver battuto l'Assopotenza rovina la festa pure all'Invicta Matera
Giovanissimi Provinciali Quaterna esterna firmata da Mossucca, Lomio, Sportella e Corbo
Il Foggiano Melfi si esalta con l’Atella ATELLA MONTICCHIO FOGGIANO MELFI
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ATELLA MONTICCHIO: Colangelo, Rinaldi, Santoro, Savalli, Volpe, Carriero, Ricigliano, Larotonda, Sabia, Di Meo, Luciano. In panchina: Dammucci, Vodola, Facciuto, Telesca, Raimondi. Allenatore: Perchinelli. FOGGIANO MELFI: Corona, Calabrese, Urbano, Simonetti, Pittaro, Brescia, Maiellare, Capobianco, V. Mossucca, Corbo, Sportella. In panchina: Motta, Pittaro, Sapio, Lepore, Lomio, De Rosa. Allenatore: Capobianco. MARCATORI: 15' pt Mossucca, 10' st Lomio, 15' st Sportella, 21' st Corbo. ATELLA - Dopo la sosta natalizia il campionato Giovanissimi Provinciale riprende con una prestazione esaltante da parte del Foggiano Melfi contro l'Atella Monticchio. La cronaca. Dopo
un avvio stentato, dovuto al terreno di gioco un pò allentato per la pioggia, l'incontro fra le due compagini vulturine si accende con il Foggiano Melfi si rende subito pericoloso con due tiri uno al 4' e l'altro al 6' da parte di Corbo, conclusioni dalla lunga distanza che sfiorano di poco il montante della porta locale. Con il passare dei minuti il Foggiano Melfi, sotto la spinta dei centrocampisti centrali Pittaro e Capobianco, cerca più volte di affondare, riuscendo a passare in vantaggio al 15' con un'azione corale iniziata dalla fascia destra dal difensore Brescia, autore di un perfetto assist a centro area, per Mossucca che con un delizioso diagonale insacca sul lato sinistro della porta difesa dall'incolpevole portiere Colangelo. Al 18' Corbo prova a sorprendere il portiere avversario con una punizione dal limite assegnata dal direttore di gara per un fallo su Sportella, sfiorando di un soffio il palo alla destra dell'estremo di-
fensore locale. L'Atella solo al 22' riesce a farsi vedere dalle parti di Corona, rimasto inoperoso per tutto il primo tempo, solo con un timido tiro da fuori da parte di Sabia, facile preda del portiere di mister Capobianco che chiude il primo tempo in vantaggio. Nella ripresa il tecnico del Foggiano schiera in campo l'esterno destro Lomio, giovane calciatore dotato di un'ottima velocità e capace di saltare l'avversario diretto, qualità che al 10' danno i loro frutti con Lomio che sfugge alla difesa avversaria e davanti per presentarsi a tu per tu con il numero 1 locale, battuto con facilità dal nuovo entrato del Foggiano. L'Atella accusa il colpo e il Foggiano dilaga. Al 15' Sportella sigla il terzo gol dopo un'incursione dalla sinistra conclusa con un secco diagonale. Al 21' Corbo risolve una mischia creatasi in area dell'Atella con un tiro di potenza che fissa il punteggio sul 4 - 0 per la squadra di mister Capobianco.
che ora, ad una giornata dalla fine del girone d'andata, rischia, poco per la verità, di non vincere il titolo di campione d'inverno. Possibilità assai remota e si potrebbe solo verificare se la squadra di Savio Acquasanta non dovesse vincere a Picerno. In cerca del grande exploit, l'undici di Nicola Petrullo difficilmente riuscirà a centrarlo contro la capolista che è chiamata a vincere per dimenticare in fretta lo stop dello scorso turno, soprattutto perché ormai si è fatto sempre più minacciosa la presenza dell'Assopotenza che sembra invece aver dimenticato in fretta la sconfitta rimediata proprio dall'Invicta Matera con la squadra di Leo Albano si prepara a dare il massimo nel girone di ritorno. C'è però prima da battere nel derby l'ostica Dedalo per tenere lontano il Real Peppino Campagna che con il Doria dovrebbe ottenere l'ennesimo successo di una stagione sportiva in cui la squadra di Salvatore De Biase è divenuta strada facendo una grande protagonista. A Bernalda l'otti-
mismo regna sovrano anche se l'esperienza insegna a non sottovalutare nessun tipo di avversario, nemmeno una squadra lontana diciotto punti. Stessa precauzione userà il Varisius contro il Deportivo Montescaglioso che dopo la netta vittoria contro il Picerno '81 punta a ripetersi, potendo adesso contare su tutti gli effettivi recuperati. Il punto contro il Santamaria ha generato una certa fiducia anche nella Don Bosco che proverà a sfruttare il turno casalingo per migliorare la propria classifica. L'Aviglianese è ostacolo assai arduo per la compagine di mister Condelli e quindi il risultato è molto incerto non come il pronostico che ci azzardiamo a fare nel derby dello Ionio tra Padre Minozzi e As Scanzano dove favorita resta la squadra di Giovanni Prete, sempre più intenzionata, tranne grosse sorprese, a non perdere terreno dalle zone alte della classifica da dov'è distante il Santamaria, prossimo avversario del Melfi di mister Antonio Mottola.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO
Provinciale
Regionale
Nazionale
Allievi
Giovanissimi
CATEGORIA
Juniores
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
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Sabato 17 gennaio 2009
Gergati torna ad allenarsi
Ruggeri in panchina
E’ TORNATO ad allenarsi con il resto dei compagni Francesco Gergati play della Bawer Matera che dopo una settimana ai box ha ripreso ieri il suo posto insieme ai compagni. Gergati sarà regolarmente in campo nel match di domani che la formazione di Corà giocherà contro il Latina. La Bawer sosterrà questa mattina l’ultimo allenamento prima della partenza nel primo pomeriggio per il capoluogo pontino. La formazione di coach Benedetto seconda in classifica dietro Ferentino vanta un roster di assoluto rispetto che punta sulle individualità per riuscire ad avere la meglio sull’avversario. La guardia Alejandro Muro è il punto di forza di un gruppo che può contare anche su uomini come Ochoa e Bisconti che sono di assoluto livello. Latina comunque non vive un momento brillantissimo tanto che è stata nelle ultime settimane raggiunta e superata dal Ferentino. All’andata i pontini si imposero al PalaSassi per 77-70. p.quarto@luedi.it
PROGRESSI confortanti per Massimo Ruggeri. Il giocatore di Tripodi ha continuato ad allenarsi con il resto della squadra in previsione della trasferta di Ostuni contro l'Ital Green. Il giocatore pur non partendo nello starting five sarà in panchina e potrebbe essere utilizzato dal coach reggino nel corso della delicata partita in terra pugliese. Il resto della squadra è apparsa in ottime condizioni di forma nel corso della seduta di allenamento svoltasi ieri pomeriggio al Pala Pergola. Capitan Antonino Rato e compagni hanno lavorato sugli schemi e la condizione fisica cercando di trovare la migliore condizione nel corso di una seduta di allenamento molto dura. Tripodi ha sperimentato soluzioni tattiche differenti, capaci di contrastare la forza e la tecnica dei salentini che tra le mura amiche hanno spesso incantato il proprio pubblico con esibizioni di alto spessore tecnico e agonistico. Oggi i giocatori della Levoni saranno impegnati al Pala Pergola per l'ultima seduta di allenamento che servirà allo staff tecnico potentino per valutare definitivamente le condizioni di forma del gruppo e, soprattutto quelle di Massimo Ruggeri. Francesco Menonna
Francesco Gergati
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Ruggeri
C1 Dopo aver vinto a Patti mercoledì ospita il Cosenza di Pate e Alfonso
Corporelle, tutto sul gruppo Pierri: «Gara dura, ma non siamo stanchi» GARA casalinga per la Centre Corporelle Potenza nell'anticipo del secondo turno di ritorno del campionato maschile di serie C Dilettanti. I biancocelesti affrontano al Pala Pergola con inizio alle 18 l'Isocasa Cosenza allenato da Pierpaolo Carbone. Il quintetto potentino, reduce dal successo ottenuto mercoledì pomeriggio a Patti contro il fanalino di coda del torneo, intende proseguire nel positivo cammino intrapreso. Il team di De Angelis ha ormai pienamente recuperato Antonello Marchese che sarà dei dieci contro i calabresi, in quello che a ragion veduta può essere considerato un derby calabrolucano. La squadra lucana non ha particolari affanni di formazione, tutti i giocatori vivono un periodo difficile sul piano fisico. Smaltite le feste la compagine di De Angelis ha ripreso vigore e tonicità atletica, segno tangibile del lavoro svolto dallo staff tecnico e sanitario potentino in questi mesi. Per Mimmo Castellitto e compagni quella odierna è una gara sicuramente indicativa circa le reali condizioni del gruppo. La compagine potentina ha tutta la voglia e la determinazione di continuare in testa. Appare chiaro che il gruppo non deve commettere errori, soprattutto in
Castellitto a colloquio con Gigi delli Carri della Corporelle
difesa che potrebbero condizionare l'esito della partita. Il team cosentino, guidato da Carbone, vanta tra le sue fila elementi che hanno fatto la storia dei campionati di serie B, vedi Antonio Pate, Emanuele Gallo, Salvatore Alfonso e Stefano Milito. Un complesso da prendere con le pinze, quello calabrese che cercherà in ogni modo di sbarrare il passo alla lanciatissima Centre Corporelle Potenza. De Angelis dopo la lunga trasferta di Patti ha chiesto ulteriore grinta e applicazione ai suoi elementi nel tentativo
di irrobustire la classifica. Gli arbitri della partita saranno i signori Santillo e Zaccarella di Latina. Vito Pierri, assistent coach dei potentini ha parlato del match di questo pomeriggio sottolineando: “Sarà una partita dura, come tutte quelle finora disputate. Abbiamo di fronte una squadra differente rispetto a quella affrontata nel corso della partita d'andata. Sono convinto che i cosentini faranno di tutto per metterci in difficoltà. I calabresi puntano tutto sull'esperienza di Pate e Alfonso, uomini sempre in grado di vincere le partite”.
Pierri non parla di stanchezza e tour de force dopo la partita di Patti: “Speriamo di poter continuare positivamente il nostro cammino. A Patti abbiamo giocato punto a punto. In questo campionato sarà fondamentale avere riserve fisiche e mentali”. Il tecnico parla delle condizioni fisiche del gruppo: “I nostri atleti stanno attraversando un buon momento. Anche Antonello Marchese ha recuperato la migliore condizione”. Pieri fa un pronostico sul match: “L'uomo decisivo? Mi auguro la squadra al completo”. sport@luedi.it
Serie D Campionato regionale al giro di boa con la disputa dell’undicesima giornata
Il match clou è Corema-Ciumnera IL CAMPIONATO maschile di serie D regionale di basket è al giro di boa. Si gioca infatti in questo fine settimana l'undicesimo turno d'andata del massimo torneo regionale. Intanto il torneo ha visto in settimana la disputa di tre recuperi, lunedì la Levoni Potenza ha sconfitto al Pala Pergola la Pielle Datacontact Climacenter Matera con il punteggio di 79 a 77, martedì la Vito Lepore Renudo Potenza ha superato alla Palestra Vito Lepore il Basket Zagaria Salandra con il risultato di 67 a 60 e giovedì i bernaldesi si sono imposti al Palasassi contro la Co.Re.Ma. Virtus Matera per 64 a 58.
Dunque i tre risultati hanno prodotto importanti stravolgimenti in termini di classifica per il campionato che in questo fine settimana presenta interessanti confronti. Si parte dal match di Salandra tra il Basket Zagaria Salandra e il Cus La Cartotecnica Potenza, nel match che avrà inizio alle 17 al Pala Montagnola. La stanchezza dei padroni di casa, reduci da un vero e proprio tour de force potrebbe incidere nel confronto con gli universitari di Antonio Luongo, consapevoli della propria forza. Al Pala Pastore di Melfi con inizio alle 20:15 la New Olimpia Pallacanestro Mel-
fi di Loconsolo affronta la Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza. Il complesso melfitano affronta una delle formazioni più equilibrate del torneo. Ne uscirà fuori un match combattuto ed incerto. Partita dalle intense emozioni quella in programma al Palasassi di Matera con inizio alle 20:45 tra la Co.Re.Ma. Virtus Matera di Antonio Conteosito e il Ciumnera Basket Potenza. I due complessi devono ottenere i due punti per risalire ulteriormente la corrente. Partita equilibrata almeno stando alle indicazioni della vigilia. Sfida da seguire quella in programma alla Palestra Vito Lepore con
inizio alle 18 tra la Levoni Potenza e l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture. La squadra di Donato Fiore parte favorita, ma attenti a non sottovalutare un certo Simone Archetti, capace di cambiare il volto alle partite. Domani pomeriggio al Pala Itis di Picerno con inizio alle 17:30 si gioca il posticipo canonico del torneo. Scendono in campo la Lucana Salumi Picerno e la Pielle Climacenter Datacontact Matera. Favoriti i materani al cospetto del fanalino di coda del torneo. Osserva il turno di riposo la Cestistica Bernalda. sport@luedi.it
B2 Donne
C2 A Montescaglioso
Pink ambiziosa contro Brindisi
La Lucos riparte dalla sfida al Casapulla
RIPARTE nel pomeriggio al PalaCampagna il campionato della Pink Bernalda con la prima sfida del girone di ritorno. In realtà, come abbiamo già spiegato qualche giorno fa, il match d'apertura del giro di boa del campionato di B2 femminile doveva essere giocato domenica scorsa in quel di Bisceglie, ma la gara è stata rinviata a data da destinarsi, ragion per cui si ricomincia oggi dalla temutissima 3Erre Brindisi. Il 16 novembre scorso all'andata le rosso-bianco-blu salentine si imposero in casa propria per 56/42. Nella formazione pugliese, che mescola esperienza e giovani leve e che viene accreditata di buone chances per la vittoria finale unitamente alla capolista Futura Brindisi, al Bisceglie e al Lecce, vanno tenute d'occhio in particolare la terribile Saracino con i suoi circa 20 punti di media a partita, la De Leonardis e la De Marco, ma senza tralasciare altre componenti del roster brindisino, quali la Rizzo, la Marsico e la Bastiani, in grado di mettere in difficoltà qualunque difesa. In questo momento il complesso guidato dal tecnico Capozziello è la seconda forza del torneo immediatamente alle spalle delle concittadine della “Futura” avendo perso finora soltanto il derby, ma anche in occasione della stracittadina il sostanziale equilibrio tra le due squadre è apparso evidente. Per l'allenatore ionico i problemi di sempre, un parco giocatrici giovane e ristretto, ma soprattutto la difficoltà a svolgere allenamenti al completo, il che costringe a soluzioni tattiche estemporanee e ad affidarsi quasi sempre alle più esperte. La partita inizierà alle 18. Giovanni Palmieri
MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso è chiamata immediatamente a voltare pagina dopo la sconfitta, per 89 a 71, rimediata nella prima gara del Girone C2 di Retrocessione, disputatasi sul campo dell'Associazione Pallacanestro Cercola (Napoli). La squadra montese, guidata in panchina per la prima gara ufficiale dal nuovo tecnico Michele Di Gioia, subentrato recentemente a Marcello De Stradis, non è riuscita, se non nel terzo quarto, ad arginare il predominio dei napoletani. In casa Lucos Ingest, in ogni caso, dopo questa prima sconfitta non si fanno drammi: si era ben consapevoli che la trasferta in terra campana presentava le sue insidie, viste anche le capacità tecniche del Cercola; inoltre la squadra di Montescaglioso ha avuto poco tempo per allenarsi e per lavorare sulle disposizioni tattiche dettate dal nuovo tecnico, dovendo, oltretutto, inserire un nuovo elemento negli schemi. Un'altra delle novità della trasferta cercolana, infatti, era rappresentata dall'esordio della nuova ala Nicola Ottaviano, che ha preso il posto dell'argentino Carlos Sordi. Il neo arrivato a Montescaglioso è stato autore alla fine di 8 punti, mentre i migliori sotto canestro, per la Lucos, sono stati Claudio Castellano (23) e Giuseppe Visceglia (13). La squadra montese ha la possibilità di rifarsi questa sera, alle ore 19, quando al Palauditorium “Karol Wojtyla” ospiterà la Renauto 2000 di Casapulla (CE), formazione che insieme al S. Antimo è una delle due squadre già affrontate nella prima fase. La squadra ospitata a Montescaglioso viene, a sua volta, da una sconfitta, interna, col Capua. I due precedenti con la squadra casertana si sono conclusi entrambi a favore di quest'ultima: all'andata la Renauto 2000 si è imposta con il punteggio di 75 a 68, mentre al ritorno ha violato il campo montese per 75 a 63. Michele Marchitelli
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Sabato 17 gennaio 2009
Sport B2 donne Incarbona: «Il Trani è senza dubbi alla nostra portata»
Time, la Bonfiglio gioca Galtieri sorride col “martello” ex Lamezia ANCORA un impegno non proibitivo per la Time Volley, l'incontro che si presta a disputare questa sera al Palasassi. Contro si schiererà la squadra del Battipaglia, tredicesima in classifica in zona retrocessione. Due le buone notizie, il ritorno alla vittoria, e l'acquisto della schiacciatrice di categoria superiore, Ilenia Bonfiglio proveniente dal Lamezia in serie B1. Un acquisto che in questo momento del campionato visti gli infortuni, è davvero importante, potrebbe essere decisivo per rincorrere il Trani, in più, può dare altre alternative tecniche e tattiche per coach Galtieri. Al direttore sportivo Modesto Incarbona chiediamo come è maturato l'acquisto e l'arrivo della schiacciatrice Buonfiglio. « La necessità di prendere un'altra giocatrice è scaturita dall'infortunio che ha subito a Trani, Teresa Russo, una brutta distorsione al ginocchio che l'ha messa fuori causa per circa un mese. Personalmente non conosco la giocatrice ma le referenze avute sono ottime, è una schiacciatrice posto 4, anche
Tommaso Galtieri
se è ferma da un po', deve lavorare per trovare la giusta condizione. Comunque per questa sera è a disposizione di Galtieri, poi sarà il coach a decidere se schierarla nel sestetto iniziale ». Dalla seconda gara interna vi aspettate un altro risultato positivo. «La vittoria la cerchiamo sempre, comunque le gare del ritorno non sono così facili come si pensa. La concentrazione deve essere alta comunque a prescindere l'avversario, dobbiamo essere bravi a non perdere terreno nei confronti del Trani. Non so se con la nuova giocatrice cambia tatticamente qualcosa per noi. Dobbiamo conti-
nuare per la nostra strada e giocare partita per partita poi si vedrà ». Sarà questa stasera la prima verifica per la nuova schiacciatrice Ilenia Buonfiglio, con la speranza che la giocatrice si riveli importante per il gruppo e dia davvero un aiuto consistente alla causa della Time Volley. Ora tocca anche ai tifosi ritornare a tifare per le ragazze e la società che ha fatto questo sforzo per poter riagganciare quel primo posto che per undici giornate è stato della Time. L'appuntamento è come al solito al Palasassi alle ore 19 con l'ingresso libero. Vincenzo Bochicchio
C Uomini, spicca Policoro-Matera
Bata superstar
QUINTULTIMA giornata del campionato di serie C di volley maschile ai nastri di partenza. Questo pomeriggio si disputeranno tre delle quattro gare in programma. Ad inaugurare la decima giornata sarà il match tra la Co.Gil. Costruzioni e l'Edil Loperfido Matera. Un match tra le ultime due del raggruppamento; un po' meglio in classifica il Policoro che è penultimo con cinque punti, mentre chiude solitario la graduatoria il team allenato da Antonio Iacovuzzi con solamente due lunghezze. Entrambe le compagini saranno chiamate a vincere sia per riscattare le sconfitte subite nella scorsa giornata ma anche per mettere qualche punto in classifica che aiuterebbe quanto meno il morale. La gara si giocherà presso la palestra della scuola media “Aldo Moro” della cittadina jonica con inizio alle ore 18.30. Sempre questa sera sarà di scena tra le mura amiche la Pallavolo Molterno che attenderà la visita della Megacom Amatori Potenza. Momento d'oro per quest'ultima squadra che nella scorsa giornata si è tolta la soddisfazione di sconfiggere la terza forza del torneo, il Maratea - Sapri con un netto tre a zero. Un'affermazione che ha regalato ai ragazzi del capoluogo proprio la terza piazza, assieme al team tirrenico, con diciassette punti. Per quanto riguarda il Moliterno, invece, l'anno nuovo non è iniziato nel miglior dei modi. Una sconfitta pesante contro la capolista Lauria che ha lasciato i ragazzi moliternesi a bocca asciutta. Appare, dunque, abbastanza difficile fare un pronostico per il match odierno, vincerà chi avrà i nervi saldi. Fischio d'inizio alle ore 19 presso la palestra dell'Istituto tecnico di Moliterno. Chiuderà gli anticipi del sabato il match tra la leader, Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria e la Global Aism Potenza. Una partita che appare tutta in discesa per i laurioti che incontreranno sul proprio cammino una Global che occupa il terzultimo posto e che fino ad ora, lontano dalle mura amiche, ha vinto solamente una volta contro l'Edil Loperfido Matera per tre set a due. Inoltre il Lauria non vorrà commettere passi falsi che potrebbero costare la perdita del primato. Il match avrà inizio alle 20.30 presso il Polifunzionale “D'Amico”. Infine, si disputerà domani il match clou tra la terza forza del campionato, il Callipo Maratea - Sapri, e la capolista Pallavolo Matera. Un impegno importante per entrambi i sestetti che punteranno decisamente alla vittoria, il team materano per mantenere il primato, mentre il Callipo per cancellare la sconfitta di una settimana fa. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
SI GIOCA in questo weekend la terza giornata di ritorno nella Serie C femminile e dopo la sosta e le gare vincenti della scorsa tornata, per la capolista e la sua immediata inseguitrice la consapevolezza di poter proseguire su questa strada, in attesa del confronto diretto che dirà l’ultima parola circa una prima posizione fondamentale in chiave play off. La prima della classe, la Bata Livi Potenza, sarà in campo avverso a Bella, contro una squadra che appare in ripresa visto anche l’exploit esterno della scorsa settimana a Matera, ma che certo, considerando anche il potenziale della capolista, non pare in grado di creare troppi pericoli ad un team che finora ha solo vinto, lasciando per strada solo 1 set. Dall’alto dei suoi 27 punti, la Bata aspira a non fermarci certo ora, anche in considerazione di una pericolosa concorrente, come l’Ascas Sapri che è distante solo tre punti e riceve il Bernalda che già è stato superato in trasferta all’andata dalle salernitane, seconde in classifica. Certo ora le joniche si sono riprese, la cura Martinelli pare avere avuto i giusti effetti ed anche il ds Dino Briglia pare esser più convinto circa il futuro della formazione bernaldese della Ricci Costruzioni, ma certo non sarà facile espugnare il campo di Sapri, pur giocando una grandissima sfida sottorete. Il resto di questa terza di ritorno, prevede anche il derby dei due capoluoghi tra la Tua Assicurazione De Gasperi Pz e la Volley Group Matera, con le padrone di casa a cercare il successo che gli permetta di risalire poi in classifica e superare le dirette avversarie, visto che sono a quota 10 in classifica, a due soli punti da Matera e Bernalda. Una sfida nella sfida quindi alla Palestra Sinisgalli del capoluogo di regione, con Matera però che cercherà di vendere cara la pelle oltre che provar a centrare il successo esterno per potersi rifare prontamente della sconfitta al quinto set del turno precedente, in casa contro Bella. A completare il quadro di questo turno, la sfida tra Muro Volley e Lavello, con le padrone di casa a cercare un successo di prestigio pur essendo fanalino di coda della classifica con solo un punto, ed i diretti avversari della Giardino Ambiente Lavello che cercheranno un successo in grado di dargli tre punti importantissimi per mantenere un buon margine e soprattutto l’attuale terzo posto in classifica in chiave play off, senza dimenticare che serve loro riprendere la corsa interrotta per due sconfitte di fila, contro la capolista a Lavello e sabato scorso a Bernalda al tiebreak. Quindi Lavello a ripartire e Muro a cercare punti preziosi per non restare al palo a quota uno, si preannuncia una bella sfida ed i tanti appassionati di volley della zona nord della regione e del Vulture Melfese avranno un ghiotta occasione per vedere una bella sfida sottorete. Antonio Baldinetti
C Donne Giocherà a Bella
Sport
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Hockey A2 I ragazzi di Massari sono impegnati oggi con la vice capolista Sarzana
Raro Matera, ora servono punti in casa LA RARO Pattinomania Matera ritorna a giocare in casa. Dopo due trasferte di fila, prima a Molfetta e poi a Lodi, la compagine allenata da Giambattista Massari ritorna alla tensostruttura di via dei Sanniti per affrontare la vice capolista Sarzana. Le ultime due gare esterne hanno esaltato il valore della formazione della città dei Sassi che è uscita indenne ed ha portato a Matera sei punti che hanno permesso a capitan Barbano e soci di raggiungere in classifica il La Mela Montale con sedici punti.Bilancio in attivo per i materani, dunque, che anche
questa sera cercheranno di confermare l'ottimo stato di forma contro un team arcigno e tecnicamente molto valido come è quello ligure. Un Sarzana che ha solamente un punto in meno della capolista Montebello e che troverà sulla propria strada una Pattinomania diversa sia mentalmente che atleticamente rispetto al match dell'andata. I ragazzi materani sono convinti di poter far bene, di poter regalare al proprio pubblico un'altra gioia dopo le ultime due perle.“Sto attraversando un momento magico - afferma Emanuele Gaudiano. Non
ho giocato per molti anni, poi appena ripreso il campionato, durante la coppa Italia, ho avuto un brutto infortunio che ha reso più difficile il mio ritorno sulla pista di hockey. Ora ho ripreso pienamente e sono soddisfatto di me stesso e di tutta la squadra per le belle cose che stiamo facendo maggiormente in quest'ultimo periodo. Queste due vittorie consecutive, soprattutto quella contro il Molfetta, hanno dato nuovo vigore alla squadra che ora più che mai crede in se stessa e nei suoi mezzi. La pausa natalizia è stata un toccasana per tutti
noi - continua Gaudiano. La squadra ha avuto molto più tempo per intensificare gli allenamenti con il mister Massari che ci ha fatto lavorare molto bene”. Riguardo la gara di oggi contro il Sarzana, Gaudiano aggiunge: “Contro i liguri sarà un match difficile per noi e loro. Siamo affamati di punti e quindi cercheremo di sfruttare il fattore campo e l'arma del contropiede. La squadra ha in questo momento la giusta concentrazione e si fa sempre più forte la voglia di mantenere la zona playoff”. Lorenzo Tortorelli
Calcio a 5 B Stigliano e Ximenes certi, mentre Latorre un po’ meno
Spazio Relax, c’è da rialzarsi Arriva l’ostico Acerra, ma ci sono tre rientri MATERA - Lo spazio Relax affronta, questo pomeriggio alle ore 16 sul rettangolo di gioco della tensostruttura di viale dei Sanniti, il Club Deportivo Eden di Acerra. Un avversario tutt'altro che facile per Gasparetto e company, poiché si tratta di una squadra che, come è tradizione delle squadre campane, non molla mai e che cerca costantemente di mettere in difficoltà l'antagonista di turno con tutti i mezzi possibili. Reduce da un ottimo pareggio interno con l'Aequa Gragnano, in questo momento seconda forza del campionato, l'Eden occupa attualmente la quartultima posizione di classifica che, alla luce degli ultimi avvenimenti riguardanti un eventuale forfait del Catanzaro C5, potrebbe essere quella risevata alla prima squadra che dovrà disputare la coda dei play out. È prevedibile, dunque, che i granata allenati da Carlo Florio si presentino a Matera con l'imperativo di ottenere i tre punti in palio: “All'andata riuscimmo a prevalere all'ultimo mi-
Giovanni Crapulli
nuto - ci dice il vice presidente dello Spazio Relax Gianni Crapulli - per cui credo proprio che cercheranno di renderci il favore. Prevedo sicuramente una partita molto combattuta e molto agonistica poiché è questa l'arma migliore di cui dispongono. È anche probabile che la rivoluzione che abbiamo operato in seno alla rosa dei giocatori dia loro maggiori energie, ma se pensano trovare una squadra più debole commet-
terebbero un grave errore perché devo dire che non ho mai visto i ragazzi così motivati e così entusiasti. La vittoria di Messina e la bella prestazione di Vibo ha permesso loro di acquistare fiducia e sicurezza. A rendermi ottimista, inoltre, i rientri di Osvaldo Stigliano, Kakà Ximenes e, al novanta per cento, anche quello di Nico Latorre. Insomma avremo a disposizione una diecina di atleti i quali consentiranno di effettuare qualche cambio in più. Quello che ci interessa in questo momento, è raggiungere al più presto la soglia della salvezza che, se il Catanzaro dovesse essere radiato, dovrebbe assestarsi a quota trenta punti, ovvero due vittorie da conseguire nelle restanti giornate. Se riusciamo a vincere questa gara, importantissima perché contro con una diretta concorrente, potremo guardare con un realistico ottimismo al futuro e, una volta raggiunto l'obiettivo minimo, sono sicuro che ci toglieremo parecchie soddisfazioni”. an.sa.
Pallanuoto B uomini I potentini a Napoli col Salerno
Basilicata Nuoto, primo ciak CIAK si parte. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza affronta a “domicilio” alla Piscina Felice Scandone di Napoli la Pallanuoto Salerno nel primo turno d'andata del campionato maschile di serie B di pallanuoto. I ragazzi di Francesco Silipo dopo tanti test, tornei e probanti allenamenti dovranno affrontare una squadra poco nota agli addetti ai lavori ma proprio per questo da non sottovalutare. La compagine potentina ha tutta l'intenzione di vincere la partita per iniziare con il piede giusto l'avventura nel campionato cadetto. Il complesso potentino giocherà al gran completo il match di questo pomeriggio e nutre speranze concrete di vittoria. Ovviamente i campani non vanno sottovalutati, i pallanotisti di Francesco Silipo devono continuare a Coach Silipo mantenere alta la concentrazione e fare risultato pieno al cospetto dei salernitani. Vittorio Bruschini e compagni hanno svolto giovedì sera a Napoli il consueto test amichevole contro il Pomigliano che ha dato utili indicazioni di carattere generale al mister Silipo. Ieri pomeriggio gli atleti si sono allenati alla Scandone per l'ultima rifinitura in vista della partita. La squadra potentina non intende sbagliare l'approccio e
l'impatto al match, e, anzi dovrà mantenere alta la concentrazione e fare subito bottino in classifica. Nel clan potentino c'è tutta la consapevolezza di poter iniziare al meglio il torneo. Silipo non ha particolari problemi di formazione, i suoi uomini versano in condizioni atletiche egregie. Il tecnico campano ha parlato del match affermando: “L'esordio di per se è sempre difficile. Bisogna entrare in clima partita, che ovviamente è diverso da quello degli allenamenti. I ragazzi devono avere la concentrazione giusta per vincere il match”. Silipo non conosce i suoi avversari e ammette: “In questo periodo ho avuto contatti con i miei colleghi allenatori, nessuno è stato capace di avere notizie sui campani. La partita è come un rebus tutto da decifrare”. Il tecnico biancoverde ammette: “La squadra dovrà rimanere concentrata per tutti e quattro i tempi di gioco. Voglio vedere dai miei atleti lo spirito di sacrificio necessario per superare il complesso salernitano”. Il trainer campano chiude la sua analisi sottolineando: “Tatticamente potrebbe essere una partita difficile, la grinta e la determinazione non devono mancare”. f.menonna@luedi.it
Taratufolo: «L’accesso ai play off della Bng passa dagli scontri diretti» MATERA - Adesso si fa davvero sul serio. Non che prima si scherzasse, anzi, ma da questo momento in poi tutte le partite saranno fondamentali per mantenere oppure, perché no, migliorare l'attuale terza posizione di classifica. “L'accesso ai play off dipenderà sicuramente dagli scontri con le dirette concorrenti - aveva affermato la scorsa settimana il massimo esponente della Nigro BNG Nico Taratufolo - a cominciare dalla trasferta sul campo della seconda forza del campionati, l'Aequa Gragnano”. Ed è proprio contro i campani che questo pomeriggio, alle ore 16, i biancoazzurri cercheranno di allungare la striscia dei risultati positivi, che adesso conta ben otto vittorie e tre pareggi, e contemporaneamente di sorpassare i campani in classifica e soffiare loro la piazza d'onore alle spalle della Licogest Vibo. Un obiettivo ambizioso ma che è sicuramente alla portata dei ragazzi capitanati da Cesare Rispoli, considerato anche l'ottimo momento di forma fisica e mentale. “Probabilmente quella con il Gragnano non è una gara fondamentale - ci ha detto il presidente Nico Taratufolo - considerato il fatto che siamo all'inizio del girone di ritorno, ma sicuramente è una partita molto im-
portante. Certo se riusciamo ad uscire imbattuti dal palazzeto dello sport di Vico Equense avremo fatto un bel passo avanti verso i play off”. Il discorso del massimo dirigente della Nigro BNG si allarga e va oltre il turno odierno: “Subito dopo avremo un altro scontro diretto, ma questa volta in casa, con la Poiatti Mazarese, se riusciremo a battere i siciliani allora avremo davvero l'opportunità di pensare seriamente alla fase promozione. Intanto cerchiamo di contrastare questo Gragnano, così ricco di buoni giocatori come il portiere Rafael Missio autore, sabato scorso rete contro l'Eden Deportivo, della prima rete e dell'assist del definitivo pareggio. Sarà sicuramente una gara molto tattica poiché i campani, come noi, si affidano molto alla fase difensiva e non a caso, infatti, hanno subito appena trentatre gol, ma noi ci siamo allenati in maniera regolare e puntigliosa per cui sono certo che otterremo un risultato positivo.”. Contro il Gragnano saranno tutti presenti ad eccezione del solo Verrone che si è infortunato durante la partitella disputata sabato scorso subito dopo la mancata presentazione del Catanzaro. Annibale Sacco
Brienza, una giornata dedicata ai motori
Volley B2, oggi il Lagonegro col Catanzaro
mati dalla FMI di Basilicata, ivi compresa quella svoltasi a Tito Scalo dal titolo: “La Città ai ragazzi” che ha riscosso vasta eco nell'opinione pubblica e negli addetti ai lavori. Alla premiazione dei campioni 2008 di motociclismo sarà presente anche il Sindaco di Brienza, Antonio Di Stefano. Il presidente della Federazione Motociclistica Italiana di Basilicata, Mario Petraglia ha esteso l'invito anche alle massime autorità politiche provinciali e regionali nel segno di un coinvolgimento forte e mirato delle istituzioni nel mondo dei motori. I tre campioni, Colucci, Laviola e Vizziello saranno i testimonial di una giornata intensa e dalle mille emozioni, come quella che sarà vissuta dagli appassionati burgentini e non solo. La sala Frati Minori del Comune di Brienza sarà letteralmente presa d'assalto dagli aficionados di motociclismo della Basilicata che ricorderanno il 2008 in tutte le salse e faranno il punto della prossima stagione agonistica, assai difficile, dove le conferme saranno assai dure da ottenere. f.menonna@luedi.it
LE ULTIME due partite hanno dato a Mister Stigliano dimostrazioni di un miglioramento della forma fisica da parte di alcune pedine fondamentali, come Cantisani e Crusco, in serie positiva. Dopo le prime due giornate del 2009, aver giocato prima con una delle favorite alla promozione, la Medical center, poi con i siciliani della Kerakoll, ha permesso alla Sidel di acquistare la consapevolezza di poter competere alla pari con tutti, allontanando così anche la sudditanza psicologica che in alcune partite ad inizio campionato gli uomini di Stigliano, dimostravano di subire soprattutto nei primi set. “Potremmo conquistare la salvezza prima dei termini prefissati”è stato il commento di Capitan Calabria alla fine del 3-0 di sabato scorso contro l'Acireale, quando i lagonegresi hanno festeggiato dopo l'ottima prestazione davanti il proprio pubblico. Guardando in avanti, soltanto due giornate aspettano la Sidel, la prossima contro il Catanzaro e poi l'altra contro il Catona, prima del giro di boa del campionato, che sicuramente delineerà con più chiarezza gli equilibri di tutte le formazioni.
GIORNATA tutta dedicata ai motori, quella in programma domani a Brienza, presso la sala Frati Minori del comune di Brienza. Tecnici, piloti, appassionati e addetti ai lavori saranno impegnati nel corso della cerimonia di premiazione dei campioni 2008 di motociclismo. La kermesse è stata organizzata dalla Federazione Italiana Motociclismo di Basilicata, presieduta da Mario Petraglia, dal Motor Club Brienza e dal Comune di Brienza. All'evento parteciperanno oltre cento piloti che verranno premiati con riconoscimenti e benemerenze. La manifestazione vedrà la presenza di Gianluca Vizziello, Domenico Colucci e Fabio Laviola, tre centauri che hanno mantenuto alto i gonfalone della Basilicata nel corso degli ultimi anni. Saranno premiati i campioni lucani che hanno partecipato alle gare tryal, velocità, turismo e montagna. Tra i motor club che verranno premiati, quelli di Genzano di Lucania, di Potenza e Maratea. L'evento vedrà anche le premiazioni dei piloti che hanno partecipato ai programmi di educazione stradale, program-
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Sabato 17 gennaio 2009
di IRANNA DE MEO ACCETTURA - Venti ricette da provare e far assaporare. Tutte a base di carne podolica. Tra le proposte spezzatino alla cacciatora con odori per dare un sapore forte, braciole, arrosti e carpacci con funghi cardoncelli, ma anche sughi per preparare deliziosi primi da leccarsi i baffi. Un manuale da utilizzare in cucina per stupire amici e parenti con portate di carne podalica. Sì intitola “Ricettario di Carni podaliche” il volume che è stato presentato ieri pomeriggio, alle 16, nella sala consiliare del comune di Accettura. L'iniziativa, organizzata dal Parco Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, vuole far conoscere il micro progetto “Podolica, valorizzarla a tavola”. «E’' il primo esempio in Italia - ha detto Rocco Rivelli presidente del Parco che mette insieme una micro-filiera tra allevatori e enti locali. Con l'associazione per la valorizzazione del sistema podolica (Asp) abbiamo realizzato parte del progetto mettendo insieme macellerie, allevatori e enti locali puntando alla tracciabilità delle carni. L'obiettivo è far conoscere alle casalinghe e ai ristoratori le qualità e le caratteristiche della podolica». Sono un centinaio gli aderenti all'iniziativa su tutto il territorio tra ma-
Carnet
A tavola
“In punta di piedi” con Di Candia
La podolica in venti ricette Il debutto tra musica e assaggi cellai e allevatori. Per degustare una buona fettina di carne a tavola è fondamentale il processo di frollatura. «Nel disciplinare ha aggiunto Rivelli - abbiamo inserito un minimo dio quattro giorni per la frollatura. Ancora non abbiamo la cultura di questa fase importante per apprezzare al meglio la carne. La chianina e la marchigiana subiscono un processo di venti giorni». Il ricettario, che contiene una ventina di piatti, è stato realizzato dagli alunni di alcune classi dell'ultimo anno dell'istituto alberghiero Turi di Matera con l'aiuto di insegnanti e alcuni ristoratori della città. Oltre alla carne, i ragazzi hanno utilizzato diversi prodotti contenuti nel
paniere del Parco come caciocavallo e miele. All'incontro erano presenti il presidente dell'Asp, Rocco Di Tommaso, gli assessori all'Agricoltura della Regione Basilicata, Roberto Falotico e della Provincia di Matera, Nicola Buonanova, il direttore regionale dell'associazione italiana allevatori (Apa), Augusto Calbi e partner del progetto. «L a carne podolica - ha detto Di Tommaso - è pregiatissima, di ottima qualità, sapida, ricca di sali minerali, sana e sicura. Recenti ricerche hanno dimostrato che le carni di questi animali presentano un contenuto di colesterolo decisamente inferiore rispetto ad altre razze bo-
Un vassoio di carne podolica
vine e contengono, inoltre, sostanze antitumorali. La nostra attività è finalizzata alla divulgazione, promozione, commercializzazione e consumo della carne podolica, coinvolgendo allevatori e macellerie della filiera, permettendo al consumatore finale di fruire di un prodotto certificato e controllato in ogni fase della stessa, grazie al protocollo disciplinare adottato». Dopo la presentazione, un buffet di degustazione. Non sono mancati altri momenti conviviali con le musiche popolari per accendere il gusto in occasione anche della festività di sant'Antonio Abate.
Palcoscenico
Il cartellone presentato insieme alle stagioni teatrali di due Comuni
Poker d’assi per il Comic festival POTENZA - Voglia di teatro e di cultura. Dopo la presentazione del cartellone unico per la stagione teatrale per i due capoluoghi di regione, Potenza e Matera, anche in provincia i comuni fanno rete per abbattere i costi e offrire spettacoli di qualità. Presentato ieri mattina nel ridotto del teatro Stabile il cartellone della stagione teatrale di Oppido lucano e Venosa, ma anche l'undicesima edizione del Comic festival, la rassegna di comicità diventata un appuntamento fisso per la città. Gli eventi sono stati organizzati da Cose di teatro e musica, struttura che da anni si occupa di organizzare eventi. «E' il primo cartellone uguale per due comuni - ha detto Dino Quaratino, titolare di Cose di teatro e musica - In questo modo si comprimono i costi e si portano compagnia di qualità anche in provincia. L'obiettivo è quello di riuscire a fare un cartellone unico per tutta la regione grazie alla sensibilità degli amministratori che credono nella via della cultura come fattore di sviluppo». Sono per ora quattro i comuni che hanno unito le forze. Quaratino ha parlato anche di un mini cartellone, dedicato al teatro di canzoni. Il primo spettacolo è dedicato a Giorgio Gaber e farà tappa a Potenza, al teatro Don Bosco il 9 marzo, proseguirà a Venosa il 10 marzo e a Oppido lucano il giorno successivo. Il secondo sarà un omaggio a Fabrizio De Andrè con il gruppo lucano “Le voci di Sally” che stanno riscontrando successo di pubblico. La stagione venosina è partita il 13 gennaio con lo spettacolo “Caro Bugiardo” con Corrado Tedeschi e Anna Mazzamauro, mentre a Oppido si parte lunedì prossimo. Sono quattro gli appuntamenti al teatro Obadiah di Oppido, mentre al teatro Lovaglio saranno sei. «L'investimento in cultura - ha di-
La conferenza stampa (foto Mattiacci)
chiarato Carmine Castelgrande, sindaco di Venosa - è quello più redditizio, non nell'immediato, in quanto dà risultati interessanti. Abbiamo riservato un'attenzione particolare agli studenti. Daremo degli abbonamenti in omaggio alle scuole superiori per invogliare i
ragazzi a venire a teatro. Previsto un sostegno alle fasce più deboli». Soddisfatto il giovane sindaco di Oppido lucano, Rocco Pappalardo sia per aver raggiunto quota ottanta abbonamenti, sia per il tutto esaurito per la prima della stagione teatrale. «Con la carta dei servizi - ha detto - riservata a giovani con meno di 18 anni, ad anziani e studenti universitari si potranno avere delle agevolazioni». Parlando di cultura, non poteva mancare chi su questo ha basato la sua programmazione politica come il sindaco Vito Santarsiero che ha accennato al progetto culturale della città basato da una parte sull'identità storica e dall'latra a eventi di respiro nazionale e internazionale come le grandi mostre organizzate nella galleria civica di palazzo Loffredo. Quattro gli spettacoli previsti nel cartellone del Comic festival. Si parte il 31 gennaio con lo spettacolo “Capasciacqua” con Marina Confaloni e Pino Strabioli al teatro Stabile, per spostarsi il 13 febbraio al Don Bosco dove sarà di scena Maurizio Battista in “Faccio tutto da solo” e poi il primo marzo con Marco Marzocca in “Giovidì a giovidì” e per finire il 26 marzo con le sorelle Marinetti in “Non ce ne im-
porta niente”. Per costi e abbonamenti rivolgersi a info tickets (0971.274704) o ai relativi comuni (Venosa 0972.31233 e Oppido 339.1543143). A maggio in programma dal 22 al 30 maggio il “Festival nazionale teatro scuola ragazzi - Premio Giovanni De Blasiis” organizzato da Cose di Teatro e Musica, in collaborazione con il Comune di Potenza e con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L'iniziativa si propone di dare spazio, visibilità e considerazione ai lavori teatrali realizzati dagli allievi delle Scuole Medie Superiori e Inferiori. Sono previsti due premi di 1.500 euro ciascuno, rispettivamente per il miglior spettacolo realizzato dalle Scuole Medie Inferiori e per il miglior spettacolo realizzato dalle Scuole Medie Superiori, saranno assegnati inoltre altri riconoscimenti. Sono una cinquantina le scuole che hanno partecipato, solo quattro lucane. I termini del bando sono stati prorogati fino al prossimo 25 gennaio ed è scaricabile dal sito del comune di Potenza. ir.d.m.
A OPPIDO LUCANO
A VENOSA
OPPIDO LUCANO - Si parte il 19 gennaio con “Caro Bugiardo” di Jerome Kilty con Corrado Tedeschi e Anna Mazzamauro per la regia di Pino Strabioli, il 9 febbraio con “Le voci di Sally; il 23 con Francesco Paolantoni e Nando Paone in “Miseria e nobiltà” di Edoardo Scarpetta con la regia di Giacomo Pugliese. E per finite l'11 marzo la compagnia Le Vignacce presenterà “Libertà è partecipazione” un tributo a Giorgio Gaber con la regia di Domenico Laddaga. ir.d.m
VENOSA - Il 28 gennaio Francesco Paolantoni e Nando Paone in “Miseria e nobiltà” di Edoardo Scarpetta con la regia di Giacomo Pugliese; il 10 febbraio con “Le voci di Sally” con Rossoarancia Records, un viaggio nell'universo femminile raccontato da Fabrizio De Andrè; il 26 febbraio Dado in “Onesto ma non troppo”, il 10 marzo la compagnia Le Vignacce presenterà “Libertà è partecipazione” un tributo a Giorgio Gaber con la regia di Domenico Laddaga; il 16 marzo Tullio Solenghi in “L'ultima radio” di Sabina Negri per la regia di Marcello Cotugno.
BARLETTA - Può l'arte tornare ad essere un piacere per gli occhi e la mente, un rifugio di utopia e di immaginazione, un Eden di senso e sensibilità? Una risposta può venire dalla visione dello spettacolo di danza “Chain of Feathers”, in scena domenica 18 gennaio a Barletta, in provincia di Bari, presso il Teatro Curci. L'appuntamento rientra nella rassegna “Danza - In punta di piedi a teatro”. L'opera che Mauro de Candia (regia e coreografia) e il Pneuma Dance Theater Aerte&Balletto portano in scena a Barletta si avvale della creazione musicale di Martin Buczkò. In “Chain of Feathers” si susseguono visioni di un sogno ed immagini oniriche, che catturano la mente, la perturbano, l'affascinano inspiegabilmente. Il perpetuum mobile, dalla nascita all'epilogo, evolve tra fluidità e tensione, contribuendo a tracciare l'intento della mente danzante, dove l'anima si libera della materia per aleggiare in una felice vacuità. Geometrie astratte, splendori del vano dove il corpo muta con altrettanta concentrazione che potenza. La scenografia crea un ambiente dove il corpo è allo stesso tempo in armonia e in costante tensione. Tutti elementi che formano un enigmatico mondo di profonda interiorità. Amplificando questo mondo interiore, l'invisibile diventa visibile. Sono le suggestioni che a Mauro de Candia (premio Positano nel 2007) hanno ispirato il nuovo spettacolo Chain of Feathers (Catena di Piume), nato dall'invito della Biennale di Danza Internazionale di Venezia ad esprimersi coreograficamente sul tema della bellezza. Pugliese di origine ma europeo di adozione, Mauro de Candia studia a Montecarlo con Marika Besobrasova grazie alla borsa di studio John Gilpin. Nel 2001 si stabilisce in Germania dove, per cinque stagioni, è solista principale del Balletto di Hannover diretto da Stephan Thoss. È qui che de Candia ha occasione di interpretare lavori dei massimi coreografi: da Balanchine a Béjart, da Kylián a Mats Ek, passando per Forsythe, Naharin, Marco Goecke, in una gamma di colori e stili che hanno reso la sua presenza scenica ed il suo movimento intenso e particolare. Nel 1997 fonda in Italia rte&BallettO “progetto di vita”, da cui scaturisce, due anni fa, la sua attuale compagnia, Pneuma. L'inizio dello spettacolo è alle ore 18.30. Biglietti: 26 euro (platea), 23 euro (palchi centrali), 18 euro (palchi laterali) e 10 euro (loggione). Biagio Tarasco
Cultura e Spettacoli
Sabato 17 gennaio 2009
I misteri del cosmo Alla scoperta di Titano il satellite di Saturno simile alla Terra di 4 miliardi di anni fa
di LUCIO SAGGESE QUELLIi della mia generazione hanno un ricordo ancora vivo della notte nella quale il primo uomo mise piede sulla Luna. Si trattò veramente di un'impresa memorabile e, riprendendo la frase di Armstrong, rappresentò un grande balzo dell'umanità. Le missioni spaziali successive non hanno suscitato la stessa emozione, forse perché condotte senza uomini a bordo. Ma non sono state meno memorabili. E pochi ricordano quella che ha avuto il suo clou il 14 gennaio di quattro anni fa: la missione Cassini-Huygens, considerata la più importante esplorazione planetaria che sia mai stata intrapresa. La sonda Cassini, grande come un autobus da 30 passeggeri e pesante poco meno di 6 tonnellate, co-
IL VOLO INTERPLANETARIO DELLA SONDA CASSINI - HUYGENS struita congiuntamente dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), da quella italiana (ASI) e dalla NASA, era sta lanciata 7 anni prima con destinazione Saturno. Il pianeta con gli anelli non è proprio dietro l'angolo: dista dal Sole 10 volte più della Terra, il che significa un miliardo e mezzo di km. Pensate che “pieno” bisognerebbe fare per percorrere una simile distanza facendo affidamento solo sul proprio mezzo di propulsione. Ma nello spazio si procede anche a passaggi. Grazie infatti ad una quanto mai felice intuizione dell'italiano Giuseppe Colombo, scomparso nel 1984, da tempo le missioni interplanetarie sfruttano le spinte gravi-
tazionali dei pianeti. È lo stesso effetto che si ha quando si lancia un oggetto leggero su una ruota in movimento secondo una direzione radente alla ruota stessa. L'oggetto, come tocca la ruota, schizza via. Nello spazio le navicelle non toccano i pianeti, ma lambiscono la loro zona di influenza gravitazionale e ricevono una spinta, e una variazione di rotta. La sonda Cassini, dedicata allo scienziato italiano che nel '600 studiò Saturno, ha sfruttato ben quattro spinte gravitazionali e, facendo un ampio giro, ha percorso in tutto 3 miliardi e 200 milioni di km prima di lasciarsi catturare il 1 luglio 2004 dal gigante Saturno ed entra-
re nella sua orbita. Facendo le debite proporzioni, il viaggio è stato equivalente a quello di una formica che compie 60 volte il giro della Terra. Ma ora inizia la seconda parte della missione. La sonda Cassini ha con sé un passeggero speciale: è la navicella Huygens, che il giorno di Natale del 2004 si stacca dall'astronave madre per atterrare su Titano. Titano è il più grande satellite di Saturno, più grande del pianeta Mercurio e con una massa che è all'incirca metà di quella terrestre. Ma la sua caratteristica è un'altra: unico tra i satelliti del sistema solare, Titano possiede un'atmosfera significativa, con prevalenza di azoto mole-
colare, come quello terrestre, con un 6% di argon, piccole parti di metano e acqua. In più ci sono una dozzina di composti organici, come etano, etilene ecc. Il compito di Huygens, navicella dedicata al grande scienziato olandese del '600, è proprio quello di studiare l'atmosfera, cosa che fa il 14 gennaio 2005 tuffandosi da una quota di 1270 km ad una velocità di 18 mila km/h. L'impatto con l'atmosfera è tremendo e lo scudo termico supera i 1500°C, ma la sonda resiste bene. Una serie di paracaduti poi la rallentano ancora fino a farla poggiare sul suolo alla velocità di 20 Km/h, praticamente come cadere sulla Terra da
Musica da leggere
Ciampi il maledetto di MIMMO MASTRANGELO
ta, roca, spesso corrugata, aggrondata e insolente. «Una voce quella di Ciampi come una luce improvvisa che fa male, uno sparo nel buio. Una voce che non canta, che vive ed interpreta il testo, che va appresso alla musica come un jazzista maleducato e ubriaco, insofferente, senza mai farsi condizionare dal suono, dal ritmo, dalla melodia». Dal 1960 al 1976 Ciampi ha inciso un'ottantina di canzoni, dopo la scomparsa moltissimi artisti hanno voluto cantarle e metterle in musica, da Gino Paoli a Umberto Bindi a Teresa De Sio, da Nada a Claudio Lolli a Grazia Di Michele, da Rossana Casale a Mimmo Locasciulli ad Edoardo De Angelis, dai Tetes du Bois ai Mercanti di Liguori ai Mazapegul. E su questo lunghissimo racconto e tracciato discografico che si snoda il libro “Piero Ciampi” curato per Coniglio Editore dal giornalista Enrico De Angelis e Ugo Marcheselli che ha fondato nel 1990 a Senigallia, insieme al fratello Leopardo, il Circolo che porta il nome del cantautore livornese. Il volume, che viene presentato questa sera nello spazio Sankara (ore 21), ripercorre la parabola esistenziale e professionale di un artista che sapeva trasformare le parole in carne e ha scritto, tra un'infinità di maledette verità, “La giungla comincia in famiglia… La vera guerra non si fa con le armi, si fa con il cuore… Morto un poeta non se fa un altro…La morte mi fa ridere, la vita no!”. Piero Ciampi è morto per un tumore all'esofago nel 1980, aveva quarantasei anni e da tempo viveva a Roma in un sottoscala senza luce, né acqua, né mobili. Solo una sedia e un letto arredava la sua “nobile” dimora di poeta. cultura@luedi.it
Libro AIlPotenza
Ricordando Skanderbeg POTENZA- Sarà l'Amministrazione provinciale di Potenza (sotto la cui giurisdizione ricadono tutte le comunità alloglotte di San Paolo , San Costantino Albanese in Val Sarmento, Maschito, Ginestra, Barile nel Vulture) a sostenere, con lungimiranza, la nuova kermesse Arbereshe. Le celebrazioni per Giorgio Castriota Skanderbeg (“Athleta Christi et Fidei” lo denominarono i pontefici del tempo, fra cui Pio II) nella data storica della sua scomparsa (17 gennaio a Lezhe, in seguito a febbri malariche) sono sotto l'egida della Provincia , in collaborazione con Confemili-Roma, Aggiornamenti AlbanesiTirana, Crpo , Comitato per l'integrazione tra i Popoli, Auser-Skanderbeg , Progetto “Eth.Nos 8” ed altri sodalizi locali. Fra i punti-clou della manifestazione la proiezione del docu-film , edizioni “Operaprima” del regista Giampiero Francese, presentata da Sabino Altobello presidente della Giunta provinciale, e la tavola-rotonda sul recente libro di Giovanna Campani , Antropologia interculturale all'Università di Firenze (fra l'altro collaboratrice Erasmus e Unione Europea). La mitica figura dell'eroe, ridisegnata dall'ultimo artista cubista , scomparso recentemente, Ibrahim Kodra e da vari artisti lucani (Gaetano Maranzino , Salvatore Malvasi , Vincenzo Pianoforte, Antonio Volonnino) fa il paio con quella, eccezionale, di Cristofano Dell'Altissimo (1553) scoperta da Italo Fortino in Toscana presso la Galleria degli Uffizi (Ministero Beni culturali). Il film “Luci a Tirana” sarà seguito da un dibattito coordinato dal giornalista Armando Lostaglio, direttore del Cineclub “Vittorio De Sica”/Cinit . Si tratta di
un'altezza di 15 metri. L'impresa fu un successo, anche per l'Italia, impegnata direttamente. Si tenga conto che la sonda ha dovuto fare tutto da sola perché non era possibile intervenire da Terra in tempo reale in quanto il segnale radio impiegava 67 minuti per raggiungere la sonda. I primi dati ci diranno che i composti organici vengono distrutti nell'alta atmosfera di Titano dalla radiazione solare e si forma una cappa di smog di colore arancione simile a quella delle nostre città; che esiste un ciclo evaporazione-condensazione-pioggia che ha per protagonista non l'acqua ma il metano; e che nella zona di atterraggio il suolo è una sottile crosta solida sotto la quale sembra celarsi del materiale meno coerente simile al fango. Questi e tanti altri particolari delineano un paragone tra Titano di oggi e la Terra di 4 miliardi di anni fa: andando lontano vediamo come era il nostro pianeta nel passato. E forse possiamo imparare per il futuro. cultura@luedi.it
IlDance Libro
La vita del cantautore nel volume presentato a Moliterno
MOLITERNO - «Ha saputo, come pochi trasformare il suo fallimento umano e professionale in un capolavoro di poesia». Santissime parole. Non ce ne potrebbero essere più azzeccate come queste del musicologo Marco Lenzi per un epigrafe che consacri Piero Ciampi. Il cantautore livornese, dichiarato irregolare per vocazione e il fuoco della maledizione che gli bruciava dentro, che ai fiumi di alcool che tracannava lasciava corrispondere una altrettanta produzione (ed emissione) di talento. Giustappunto perché la sua vita correva a precipizio non ebbe il successo che pienamente meritava. E anche dopo la morte, nonostante il tentativo di artisti ed amici di lasciarlo vivere con le sue canzoni, il nome di Ciampi è rimasto nell'ombra. Ma Piero Ciampi, lo si dica ad alta voce, è stato un grande ( e tale rimane) nella storia della canzone italiana. Se avessimo nel nostro paese una scuola più aperta e attenta a tutto ciò che è arte e va oltre il recinto della normale didattica, nelle aule si dovrebbero far leggere ai ragazzi le parole di testi come “Te lo faccio vedere chi sono io”, Io e te Maria, “Lungo treno del Sud”, “Sporca estate, “Ha tutte le carte in regola”, “Il mare al tramonto” per scoprirne la poesia. Quel tocco di sublime poesia (e candore disarmante) che di tanto in tanto la canzone italiana ha saputo spargere come segno anche di ritrovata purezza. I dischi di “Piero litaliano” (come si lasciava chiamare Ciampi all'inizio della sua carriera) non hanno mai sbancato sul mercato, ma dentro vi si poteva ritrovare le stimmate di una voce macera-
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un dvd che , prendendo lo spunto dall'evoluzione estetica dell'immensa piazza Skanderbeg della capitale, fa una carrellata lungo gli edifici governativi ed i palazzi residenziali della città (già tetri, diroccati e grigi, durante il periodo dittatoriale di Enver Hoxha) e narra la metamorfosi di una gitana skipetara a contatto con la vita moderna e consumistica d'oggi; oltre che di un padre italiano che “ritrova” a Tirana un figlio abbandonato con la madre, qualche lustro prima. Sul libro della Campani , inoltre, a cui farà riferimento il presidente del Consiglio della Provincia di Potenza, Antonio Salicone, interverranno ospiti del livello di Damiano Guagliardi, assessore all'Identità e Minoranze linguistiche della Regione Calabria, Antonio Autilio assessore alla Cultura, Lavoro e Formazione professionale della Regione Basilicata. Con l'autrice interloquiranno anche, Angelo Leone del Comitato per l'integrazione tra i popoli, Bartolo Zoccano sindaco di Greci (Avellino) e Donato Mazzeo, direttore responsabile e fondatore delle Edizioni “Basilicata Arbereshe” in occasione del trentennale di pubblicazioni (link www.lucania.org oltre che www.siderurgikatv.ilcannocchiale.it ). La mostra fotografica “Volti di donne nel terzo millennio” di Silvestro Lazzari sarà fruibile, a margine del convegno, grazie alla Crpo. A beneficio delle orgogliose comunità Arbereshe, sparse in tutto il mondo, l'intera manifestazione sarà trasmessa online sul portale www.comunilucani.net grazie alla squisita collaborazione professionale del webmaster Penkoleo. cultura@luedi.it
Il ritorno di Mr Frank a Ziggurath MATERA - Chi se non un protagonista diretto di quegli anni poteva essere chiamato per ripercorrere con un tuffo indietro nel tempo il passato musicale degli anni Ottanta e Novanta? Lui è il dj ferrandinese Francesco Di Stefano, alias Mr Frank, premiato più volte in competizioni nazionali. Stasera sarà alla consolle dello Ziggurath club, per una notte speciale da vivere con tutti i successi che hanno caratterizzato gli ultimi decenni fino ai giorni nostri. E' stato proprio sulla musica degli anni Ottanta che Franco Di Stefano, in arte Mr Frank ha formato la sua esperienza di maestro della consolle, confermata poi negli anni successivi. Per lui la serata che si terrà stasera nella discoteca materana rappresenta un piacevole ritorno al passato, «quando - ha dichiarato Mr Frank - lo Ziggurath rappresentava un punto di forte richiamo ed all'avanguardia nel panorama delle discoteche italiane. Negli anni Ottanta e Novanta erano tantissimi i giovani che raggiungevano Matera dalla Calabria e dalla Puglia per ballare sulle piste dello Ziggurath, un locale storico della città dei Sassi, da sempre caratterizzato per il suo ambiente confortevole, il servizio eccellente ed una particolare attenzione per la migliore musica». Non una semplice operazione nostalgia, insomma, ma un modo per rinverdire i fasti di un passato recente. Biagio Tarasco cultura@luedi.it
Spettacoli & televisione Belen, single “libertina”
“Sex” con Britney
IN una lunga intervista rilasciata a Silvia Toffanin a Verissimo, in onda oggi su Canale 5, Belen Rodriguez si dichiara così: «Non sono innamorata, sono single e mi vivo le mie storie». Belen non smentisce il flirt con Corona: «In questi casi uno non programma le cose, e forse non è stata la scelta migliore, ma è andata così!».
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Johnny e Vanessa sposi
IL secondo capitolo cinematografico tratto dalla serie «Sex and the City» potrebbe vedere la pattuglia delle quattro amiche terribili arricchirsi di un nuovo elemento. Pare infatti che Sarah Jessica Parker voglia fortemente la presenza nel cast di Britney Spears. La cantante avrebbe il personaggio di una specie di “Carrie giovane”.
JOHNNY Depp e la fidanzata Vanessa Paradis saranno sposi in primavera. Le voci non sono state confermate dalla coppia, ma pare che si stiano preparando a una piccola e riservatissima cerimonia. Depp, che dalla Paradis ha avuto due figli, ha sempre detto di non averla ancora sposata per non farle cambiare cognome.
LE NOVITÀ DEL PALINSESTO ASPETTANDO IL DEBUTTO DI MARTEDÌ CON “CHIAMBRETTI NIGHT”
Pierino asso di Italia Uno di MARISA ALAGIA LA sfida di primavera su Italia 1 comincerà martedì 20 gennaio con la prima puntata di Chiambretti Night. Ma potrebbe dilungarsi anche nell’autunno con il ritorno di La pupa e il secchione e nuovi reality, uno dei quali il direttore Luca Tiraboschi affiderebbe volentieri alla cantante Anna Tatangelo. «Noi siamo come in zona franca, non siamo costretti a vincere – ha detto oggi presentando il palinsesto di primavera Tiraboschi – Quindi possiamo anche rischiare e sbagliare». Sempre tenendo presente, ha aggiunto, che per una rete con gli ascolti di Italia 1, la differenza tra un fiasco e un successo è per quei 500.000/600.000 spettatori in più in meno. Di sicuro la rete più sperimentale del gruppo Mediaset scommetterà ancora sul suo pubblico di riferimento privilegiato, giovane ma colto. La nuova strategia, annunciata da Tiraboschi, si muove sul palinsesto verticale. Ogni serata sarà a tema e un prodotto tirerà l’altro. «Ogni sera sarà come una serata esclusiva, a tema – ha spiegato il direttore – concentrando il flusso del pubblico da un programma all’altro». Le serate più attese saranno quelle in cui andrà in onda Piero Chiambretti, il recente acquisto Mediaset. È stato lo stesso conduttore a scegliere Italia 1, dove presenterà il suo programma il martedì, il mercoledì e il giovedì in seconda serata. Un’altra novità riguarda lo sdoppiamento dei due gruppi storici della rete, le Iene (condotte da Luca e Paolo e Ilary Blasi) e la Gialappàs. Entrambi i programmi avranno una prima e una seconda serata a settimana. Confermati quindi Mai dire grande fratello e Mai dire martedì. Grande spazio ai telefilm, anche se, ha ammesso Tiraboschi, ormai ne vengono trasmessi anche troppi. Ci saranno 11 serie americane, tra cui Gossip Girl, Csi, Invasion, The Simpson. Lo sport avrà soprattutto il volto di Valentino Rossi con il Motomondiale, ma non mancheranno i tre appuntamenti quotidiani con le ultime notizie sportive. Per l’informazione confermato i due appuntamenti con Studio Aperto. Nella conferenza stampa Tiraboschi, al settimo anno di direzione,ha avuto parole di apprezzamento per X Factor di Raidue, considerata in qualche modo la rivale più diretta di Italia 1. «Ma non basta un solo programma, che poi è un talent show – ha aggiunto – a definire una tv una rete giovane e
musicale». Infine qualche anticipazione sull'autunno. A settembre potrebbe tornare La pupa e il secchione, il reality che aveva avuto tanto successo ma manca dai palinsesti da un paio di anni. Sempre in tema di reality (budget permettendo, ha detto il direttore) potrebbero essercene in cantiere altri. «Vorremmo tentare qualcosa di diverso dalla solita prospettiva studio - location – ha detto – pensavamo a qualcosa dove si sia solo la location». I settori su cui spaziare potrebbero essere i matrimoni, le prove estreme e l’integrazione razziale. A Tiraboschi piacerebbe affidarne uno (forse quello sui matrimoni?) alla cantante Anna Tantangelo.
Cinema
Sean Penn, per l’Oscar un gay quasi perfetto di FRANCESCO GALLO
Piero Chiambretti; in alto Anna Tatangelo
Camila torna sul “Tatami” di Raitre con il pancione da futura mamma SUL 'Tatami con il pancione: è la nuova sfida di Camila Raznovich (nella foto) che, al quarto mese di gravidanza, in attesa di una bambina che nascerà a luglio, da domani torna a presentare il talk show su costume e società di Raitre. Ad accompagnarla nella presentazione alla stampa della nuova edizione, il direttore di rete Paolo Ruffini, che spera che Tatami eguagli la media del 10% della scorsa edizione, la stessa dell’altro program-
ma condotto dall’ex volto di Mtv, Amore criminale. «Tatami è un programma su cui abbiamo discusso molto in chiave strategica perchè –ha spiegato Ruffini –è un osservatorio su costume e società che ha in Camila una conduttrice contemporanea». Nella prima puntata verrà messo sotto il microscopio il mondo di Facebook, al centro della seconda puntata, invece, le coppie di fatto, sia etero sia omosessuali.
ROMA - Alla prima proiezione stampa a Roma era ressa. Si parla di Milk, l’atteso film di Gus Van Sant in corsa per l’Oscar insieme al suo protagonista, uno straordinario Sean Penn. E c'è chi, pur di vedere questo film di ben 128 minuti, si è adattato sulle spartane scale della sala senza protestare troppo. E per quasi tutti gli spettatori ne è valsa la pena anche solo per vedere la straordinaria interpretazione di Sean Penn. Capace nel film in cui interpreta l'attivista per i diritti gay Harvey Milk, eletto nel consiglio cittadino di San Francisco, di baciare ripetutamente e con disinvoltura i suoi compagni di turno, di ammiccare quasi subliminalmente le movenze gay e liberarle solo un pò di più quando il suo personaggio vive vero entusiasmo. 'Milk' considerato il miglior film del 2008 per l’associazione dei critici di New York, premio andato anche a Sean Penn (miglior attore) e a Josh Brolin (attore non protagonista), sempre per 'Milk', arriverà nelle sale italiane dal 23 gennaio distribuito da Bim in 180 copie. Ancora non si sa se con divieto o meno. In Usa ha avuto quello più temuto, il divieto ai 17. Sean Penn, premio Oscar nel 2003 per Mystic River, al suo primo ruolo da omosessuale è affiancato nel film da un cast di all star. Oltre a Brolin (che ha in-
Sean Pen
terpretato George W. Bush in W. di Oliver Stone), Milk è interpretato anche da James Franco, nel ruolo di Scott, il primo amore del protagonista; il messicano Diego Luna, Victor Gerber ed Emile Hirsch, che è stato diretto proprio da Sean Penn lo scorso anno in Into the Wild. Gus Van Sant ha scelto di girare a San Francisco nei luoghi in cui Milk, nato nel 1951 a Long Island, ha vissuto e lavorato: uno dei suoi luoghi preferiti era il quartiere gay Castro, dove aveva aperto un negozio di fotografia. «Nel clima politico attuale recitare nei panni di un gay era una sfida» – ha raccontato Sean Penn in un’intervista – «Oggi abbiamo piùbisogno che mai di questo tipo di film perchè ha un messaggio chiaro, ma fondamentale: la tolleranza, un sentimento che ormai stiamo tutti dimenticando».
Reality show NUOVE rivelazioni sulla maggiorata più cliccata del momento, Cristina Del Basso del Grande Fratello. Stando alle testimonianze – anonime e non – fioccate sui siti di gossip in queste ore - la “studentessa” faceva la lapdancer al night club Star Dance di Figino Serenza (Como). Il tutto all’insaputa del papà Carabiniere e con il nome d’arte di Nina. «Nina non ha mai voluto fare spettacoli veri e propri – precisa al Tgcom una collega di “palo” -. Lei preferiva ballare sui tavoli, o sul bancone, fare chiacchiera con i clienti, bere qualcosa insieme con loro, ma sempre nella massima discrezione». I proventi della sua “discrezione”, sarebbero finiti là dove cadono gli occhi di tutti, in un davanzale tutto nuovo. Ma la sua sesta non sarebbe l’unica parte del corpo ri-
SU FACEBOOK UNA “COLLEGA” DI DANZE SEXY LA SMASCHERA
Gf, Cristina ex lap dancer e rifatta? Cristina Del Basso, la “maggiorata” del Grande Fratello 9
fatta: «So per certo che in clinica c'è andata più di una volta. Nonostante sia giovane ha l'ossessione del fisico. Ha sempre detto di
voler lavorare per potersi pagare le operazioni e i ritocchi», dichiara la collega. Soldi ben spesi, a giudi-
care dal clamore che le sue forme stanno suscitando, soprattutto in rete. I gruppi su Facebook dedicati a Cristina sono già 164. Alcuni fantasiosi, tutti anatomici: da “Cristina Del Basso arifatte pure er cervello che le zinne so venute bene!!”, a “Cristina Del Basso…dalla 4a alla 6a…Non solo in autostrada”, fino a “aboliamo Cristina del Basso e le sue enormi mongolfiere dalla tv”, oppure “Chi pensa che Cristina del Basso del GF sia un’oscenità”. Intanto, nella Casa, lei è già primadonna, grazie al precocissimo bacio con Gianluca, avvenuto nella camera da letto, circostan-
za che fa ben sperare i telespettatori un po' voyeur. E la nostra ragazza come l'ha presa? Subito non ha detto nulla ma in confessionale ha fatto la santarellina sgranando gli occhioni da finta svampita: «Ma che vuole da me? Sono rimasta allibita, mi sono ritrovata la sua faccia lì, mi pare un po' esagerato in fondo ci conosciamo da poco». Durante il bacio, invece, il playboy trapiantato a Hollywood si è mostrato meno duro di quel che vuole apparire, dispensando carezze ed effusioni alla giovane supermaggiorata. Insomma, una vera e propria donna fatale, che conferma l’intenzione di farsi notare, arrivare alla fine del gioco e seguire le orme televisive di sexy recluse come Melita Toniolo, che oggi furoreggia nella tv trash.
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Rubriche
Sabato 17 gennaio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Momento estremamente propizio per le attività autonome e per le iniziative professionali. Frenate la gelosia se ci tenete al partner.
TORO 21/4 - 20/5
Dovrete pazientare ancora un po' perché i risultati nel lavoro arriveranno, ma non subito. Tensione latente in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nell'ambiente di lavoro c'è grande tensione: cercate di mantenere il controllo dei nervi. In amore siete troppo sicuri di voi stessi.
CANCRO 22/6 - 22/7
Gli inviti alla cautela non sono mai troppi: la situazione nel lavoro è ancora in evoluzione. Battetevi per amore, non ve ne pentirete.
LEONE 23/7 - 23/8
Potete discutere serenamente un vostro nuovo progetto di lavoro con un superiore. In amore evitate pericolosi tentennamenti.
VERGINE 24/8 - 22/9
Il lavoro vi tiene in continua tensione, ma ben presto vi riserverà grandi soddisfazioni. Sull'amore non si può scommettere.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Negli affari evitate di fare il passo più lungo della gamba: il momento è pieno di incognite. In amore state scherzando con il fuoco.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Le nubi si stanno diradando e l'orizzonte professionale si sta schiarendo: coraggio. Un incontro eccitante in serata.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Risolvete in fretta le questioni di ordinaria amministrazione per poter fare nuovi progetti di lavoro. L'istinto in amore vi aiuta.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Non avete ancora ben capito in quale direzione rivolgere i vostri interessi professionali: siate cauti. In amore sfruttate il momento.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non accontentatevi dei risultati raggiunti nel lavoro: potete fare molto di più. In amore siete troppo esigenti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
in vaso refe RO c'è = Invasore feroce;
Riuscirete a portare a termine i vostri progetti di lavoro nel modo più soddisfacente. L'amore vi dà la carica giusta.
Televisioni
21.30
VARIETÀ
21.05
PRIMA SERATA
Milly Carlucci
TELEFILM
RUBRICA
21.30
Cold Case Delitti Irrisolti
SHOW
21.10
Sabato 17 gennaio 2009
18.00
RUBRICA
Speciale SuperQuark
La corrida
Tessa Gelisio
FILM
14.05
17.55
Per vincere domani The karate kid
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FILM Lo sbarco di Anzio
06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.35 -RubricaSettegiorni 10.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 10.35 -RubricaAppuntamento al cinema 10.40 -RubricaTuttobenessere 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -Rubrica Effetto sabato 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -RubricaPassaggio a Nord Ovest 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.20 -RubricaL'avvocato risponde 06.30 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaDribbling 14.00 -MusicaleScalo 76 presenta: X Factor - Il processo 15.30 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmThe District 19.00 -Real TvX Factor - La settimana 19.35 -Sit ComPiloti 20.00 -TelefilmFriends 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.00 -RubricaIl videogiornale del... 08.45 -RubricaAccipicchia: Ci hanno rubato la lingua! 09.00 -Talk ShowTv Talk 10.30 -RubricaArt News 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.15 -RubricaTGR EstOvest 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 17.25 -SportCamp. italiano - Pallanuoto 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Rubrica Superpartes 10.40 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv Grande Fratello 14.10 -Real Tv Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.15 -Real Tv Grande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
06.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 06.40 -Sit ComVita da strega 07.40 -MiniserieL'avvocato Porta 09.55 -Film TvDoppia indagine - Giallo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -MiniserieLe ali della vita 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.00 -ShowPomeriggio con Retequattro 14.05 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Poirot: il pericolo senza nome Giallo 17.00 -TelefilmDetective Monk 18.00 -Rubrica Pianeta mare 18.50 -ShowPomeriggio con Retequattro 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger
06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComUna pupa in libreria 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -FilmPer vincere domani - The Karate Kid con Ralph Macchio, Pat Morita, Elisabeth Shue - regia di John G. Avildsen (USA) - 1984 16.35 -FilmMai dire Ninja con Chris Farley, Nicolette Sheridan, Nathaniel Parker, Robin Shou, Soon-Tek Oh, Chris Rock regia di Dennis Dugan (USA) 1997 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -Sit ComTutto in famiglia 19.30 -FilmUna promessa è una promessa con Arnold Schwarzenegger, Rita Wilson, Jake Lloyd, Sinbad, Brian Levant, Phil Hartman - regia di Brian Levant (USA) - 1996
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus Weekend 09.20 -RubricaL'intervista 09.50 -MUSICA Sinfonia n. 9 in fa magg. op. 90 - Classica 10.40 -FilmL'assassino è quello con le scarpe gialle con Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti, Pino Insegno, Tiziana Foschi - regia di Filippo Ottoni (Italia) - 1995 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmCuore e batticuore 14.00 -TelefilmJack Frost 16.00 -Film TvLassie: missione di pace - Avventura 17.55 -FilmLo sbarco di Anzio con Robert Mitchum, Peter Falk, Robert Ryan, Arthur Kennedy, Giancarlo Giannini - regia di Duilio Coletti, Edward Dmytryk (Italia) 1968 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Varietà Ballando con le stelle
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 21.50 -Serie Tv Justice 22.45 -RubricaSabato sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2
21.30 -Rubrica Speciale Superquark 23.25 -Telegiornale Tg 3
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show La Corrida (dilettanti allo sbaraglio)
21.30 -Film The Hard Corps con Jean-Claude Van Damme, Razaaq Adoti, Vivica A. Fox - regia di Sheldon Lettich (USA) - 2006
21.10 -FilmMi sono perso il Natale con Lewis Black, Wilmer Valderrama, Tyler James Williams, Dyllan Christopher, Brett Kelly, Gina Mantegna, Quinn Shephard - regia di Paul Feig (USA) - 2006 23.00 -TelefilmInvasion
20.30 -Serie TvDoctorology 21.10 -FilmRiusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? con Alberto Sordi, Bernard Blier, Franca Bettoja, Nino Manfredi - regia di Ettore Scola (Ita) - 1968
00.05 -TelegiornaleTg 1 00.10 -RubricaApplausi 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.15 -FilmLa ragazza con l'orecchino di perla con S. Johansson - regia di Peter Webber (GB) - 2003
23.30 -RubricaTg 2 Dossier 01.50 -Real TvX Factor - La settimana 02.30 -RubricaTg 2 Sì, viaggiare 02.45 -Talk ShowIl caffè 03.45 -VarietàCercando cercando 04.15 -RubricaNET.T.UN.O 05.45 -RubricaQuarto potere
23.40 -TelegiornaleTg Regione 23.45 -RubricaCorreva l'anno 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.00 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.25 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
00.00 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Film TvStrange Relations Drammatico 04.30 -Real TvGrande Fratello
23.35 -RubricaGuida al campionato 00.20 -Film TvAtomic Truck - Azione 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.25 -ShowIeri e oggi in Tv special 03.25 -Film notte d’essaiI guappi non si toccano 04.40 -Soap OperaFebbre d'amore
00.50 -ShowPoker1mania 01.50 -NewsStudio Sport 02.45 -FilmThe Martins con L. Evans - regia di Tony Grounds (GB) - 2001 04.15 -FilmNiente per bocca
23.25 -RubricaLa valigia dei sogni 00.05 -TelefilmThe Practice 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaM.O.D.A. 02.00 -TelefilmThe Practice - Professione avvocati 03.50 -AttualitàCNN News
leTrame
ITALIA 1
ORE 14.05
PER VINCERE DOMANI - THE KARATE KID con R. Macchio, N. "Pat" Morita - regia di John G. Avildsen (Usa) - 1984 Daniel, senza più babbo e con una mamma che per lavoro è costretta a trasferirsi in California, lascia il natio New Jersey. A S. Fernando Valley Daniel s'innamora subito della giovane Ali, ma poi è costretto a sopportare le angherie del fidanzato di questa, campione di karaté. Il maestro Miyagi gli insegnerà l'arte del karaté e anche quella di diventare..
ITALIA 1
ORE 19.30
UNA PROMESSA È UNA PROMESSA con A. Schwarzenegger, J. Belushi regia di Brian Levant (Usa) - 1996 Il giorno di Natale si avvicina per tutte le famiglie alla ricerca del dono e contagia anche l'indaffarato uomo d'affari Howard. Rendendosi conto che è stato ben poco vicino alla famiglia e al figlio, decide che gli farà avere il regalo più ambito:Turbo Man, il giocattolo dell'anno. Ma il pupazzo è introvabile, e Howard deve inoltre difendersi...
ITALIA 1
ORE 16.35
LA 7
ORE 17.55
MAI DIRE NINJA
LO SBARCO DI ANZIO
con C. Farley, N. Sheridan, C. Rock - regia di Dennis Dugan (Usa) - 1997
con R. Mitchum - regia di Duilio Coletti, Edward Dmytryk (Ita) - 1968
Haru ha un sogno nella sua vita fare parte di un gruppo di agguerriti e temibil ninja. Per sua sfortuna non possiede le doti atletiche necessarie per farlo diventare un temibile combattente. In poche parole è troppo sgraziato nei movimenti. Ma, dopo aver superato notevoli difficoltà riesce ad essere ammesso nel fatidico gruppo e nel corso di una missione in quel di Los Angeles...
Italia, 1944: i tedeschi stanno arginando gli Alleati a Cassino, e il comando americano di stanza a Napoli decide un diversivo per alleggerire il fronte. I marines sbarcano ad Anzio, a pochi chilometri da Roma, senza incontrare resistenza. Dick Ennis, corrispondente di guerra, si stupisce di questo fatto: ottiene di andare in avanscoperta su una jeep con due soldati e scopre che...
ITALIA 1
ORE 21.10
RETE 4
ORE 21.30
MI SONO PERSO IL NATALE
THE HARD CORPS
con L. Black, W. Valderrama - regia di Paul Feig (Usa) - 2006
con J.-C. Van Damme, R. Adoti - regia di Sheldon Lettich (Usa) - 2006
È la vigilia di Natale e a causa di una tempesta di neve, Spencer e la sorellina Katherine, due "minori non accompagnati" che stanno andando a trovare il padre, restano bloccati nella saletta loro riservata, insieme ad altri ragazzi senza genitori provenienti da tutto il paese. Visto che la situazione non migliora, Spencer decide di fuggire con altri quattro ragazzini...
Phillip è un soldato americano, insieme al suo ex ufficiale Clarence, segue come guardia del corpo Wayne, brillante uomo d'affari con un passato da campione di boxe. Con quest'ultimo ha un conto in sospeso il magnate del rap Singletery, finito dietro le sbarre proprio a causa dell'ex pugile e ora uscito di prigione. Preoccupata di questo, la sorella di Wayne, Tamara, ingaggia...
Il commissario Manara batte i padri single RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Il commissario manara Il commissario manara
ora 20.42 19.49 21.18 22.08
ascolto 6.752 6.628 6.244 5.499
RAI DUE Annozero Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33
21.03 13.32 19.35 13.52
3.137 2.134 1.909 1.617
RAI TRE Un posto al sole Medium Medium Medium
20.36 21.55 22.38 21.11
2.711 2.036 1.965 1.954
CANALE 5 Striscia la notizia 4 padri single Chi vuol essere Cento vetrine
20.46 21.18 19.03 14.13
7.758 4.680 4.339 3.979
ITALIA 1 Io,robot I simpson Tutti all'arrembaggio La ruota della fortuna
21.11 14.33 14.07 20.28
3.387 2.732 2.189 2.072
RETE 4 Tempesta d'amore Walker texas ranger Tempesta d'amore Red dragon
19.43 20.29 18.43 21.14
2.424 2.396 1.814 1.799