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In Italia e nel Mondo
Domenica 18 gennaio 2009
Attentato talebano
A Kabul attaccano nella zona protetta KABUL – Un attentato suicida nel centro di Kabul, davanti all’ambasciata tedesca e alla base Usa di Camp Eggers, rivendicato dai taleban, ha provocato oggi cinque morti, un militare americano e quattro civili afghani, e oltre 19 feriti. Un’autobomba, guidata da un kamikaze, è esplosa proprio nel cuore verde della capitale afghana, una zona superprotetta. In serata ancora sangue: nell’area orientale del paese, nella provincia di Kunar, è morto un soldato americano vittima dello schianto di un elicottero, colpito probabilmente da armi leggere. Le prime informazioni sull'autobomba di Kabul, diffuse a caldo in mattinata da un portavoce dell’esercito americano, parlavano di due soldati morti e più di 12 militari feriti. Notizia rettificata da parte della stessa fonte: tra i soldati nessun morto ma cinque feriti. Nel pomeriggio è arrivata la notizia della morte in ospedale di un militare americano e altri sei feriti, oltre a quattro morti afghani, mentre da Berlino, il ministero degli Esteri tedesco parlava di «diversi» feriti tra gli addetti d’ambasciata. Attentato subito rivendicato dai Taleban. Il loro portavoce ha rivendicato al telefono con l’Afp la responsabilità della strage.
E’ partito da Filadelfia il viaggio del presidente eletto: destinazione Casa Bianca
Obama in treno verso Washington di LUCIANO CLERICO WASHINGTON – Fu a Filadelfia, 232 anni fa, che nacque l’America. Lì, a Filadelfia, «un pugno di uomini coraggiosi» firmò la Dichiarazione d’Indipendenza. Barack Obama è da lì, da Filadelfia e dalle ragioni profonde «di quella idea chiamata America», che ieri è voluto ripartire per cominciare simbolicamente il suo viaggio verso Washington: riandando al più autentico spirito americano, in nome di Abramo Lincoln e dei Padri Fondatori, per riunificare l’America «in una nuova Dichiarazione di Indipendenza» del terzo millennio. L'America ne ha bisogno se vuole affrontare e vincere le sfide che ha di fronte. Questo il senso del viaggio in treno da Filadelfia a Washington che Barack Obama ha voluto fare oggi a tre giorni dal suo giura- Obama saluta la gente dal treno mento come 44/mo presidente degli Stati Uniti. Ha voluto simbolica- avvocati, mercanti e soldati, si riuniromente partire dalla stessa città in cui no per dichiarare la loro indipendenza ebbe formalmente vita «quell'idea e il loro diritto ad essere protagonisti chiamata America», e portare lo spiri- del loro destino» ha detto il presidente to originario di Padri Fondatori attra- eletto, sottolineando come l'America di verso il territorio americano fino a Wa- oggi abbia bisogno di quello stesso spishington, esattamente come nel 1861 rito per affrontare il suo difficile prefece un altro parlamentare che arriva- sente. «Quello di cui abbiamo bisogno va dall’Illinois, Abramo Lincoln. «E' – ha detto – è una nuova dichiarazione stato da qui, da questa città, che il viag- di indipendenza, dall’ideologia, dai gio americano è cominciato...» ha det- pregiudizi, dall’intolleranza». to Obama a Filadelfia, accolto tanto al «Quegli uomini si riunirono sapensuo arrivo all’aeroporto quanto alla do di rischiare la vita – ha detto Obama stazione prima della partenza da mi- – ma erano uniti da alcuni ideali: che gliaia e migliaia di persone nonostan- tutti gli uomini sono uguali; e che i lote i quasi 10 gradi sottozero. ro diritti alla vita, alla libertà e alla ri«Fu qui che un gruppo di contadini e cerca della felicità non vengono dalla
legge, ma discendono dal nostro Creatore». Fu in nome di questi principi che quegli uomini trovarono il coraggio e la forza di firmare la Dichiarazione d’Indipendenza, da cui nacque l’America. Oggi è tempo per l’America di ritrovare se stessa, di tornare all’idea stessa che l’ha generata, perchè ha di fronte a sè momenti difficili. «Siamo consapevoli che le sfide che ci aspettano non saranno risolte velocemente – ha detto Obama -. Ci saranno false partenze e contrattempi, frustrazioni e disappunti. E siamo consapevoli che saremo chiamati a manifestare pazienza nonostante si sia agito con la massima urgenza». Nello stesso tempo, però, come ebbe modo di ricordare Abramo Lincoln, la Rivoluzione Americana non è finita quando sono stati riposti i fucili contro l’Impero Britannico. «La Rivoluzione Americana era, e continua ad essere, una battaglia in divenire “nei cuori e nelle menti del popolo”, per continuare a rinnovare la nostra ragione fondamentale» ha detto il prossimo presidente americano salendo sull' 'Obama Express'. Quel treno, come ai tempi di Lincoln, non deve fare altro che rappresentare questo messaggio portandolo simbolicamente attraverso gli Stati Uniti: Pennsylvania, Delaware, Maryland.... Washington. Come già nel suo discorso di investitura alla convention democratica, Obama ha detto a Wilmington, davanti a 20 mila persone, che il «cambiamento non arriva da Washington, ma va a Washington». Quel treno ne è il simbolo. Così si sono aperte le celebrazioni per il suo insediamento.
Veltroni polemico sull’assenza del Governo italiano ROMA – «E' possibile che il governo italiano non sia in grado di farsi rappresentare alla cerimonia che martedì prossimo vedrà insediarsi alla Casa Bianca Obama, da nessuno dei suoi ministri, gli stessi che affollano ogni sera i talk show e che non perdono occasione per andare in tv?». Ad evidenziarlo è il segretario del Pd Walter Veltroni. «Ho la massima stima – afferma Veltroni – per l'ambasciatore italiano a Washington, la sua presenza è certamente autorevole, ma la rappresentanza del governo è del tutto assente». «Mi stupisco - ha replicato detto Margherita Boniver, deputato del Pdl -. L'Italia sarà rappresentata dall’ambasciatore in carica, Giovanni Castellaneta, che con la sua carica rappresenta tutto il Paese e non solo una parte politica. Mi meraviglia, poi, che Veltroni non trovi di meglio un sabato pomeriggio che fare le pulci al Governo».
Sei imputati in appello per San Giuliano di Puglia
Scuola crollata, il pm rilancia «Quella sentenza va cambiata» di ENZO LUONGO CAMPOBASSO – «E' stata una sentenza errata. Va riformata. Noi chiediamo una decisione che sia conforme a giustizia». Ha parlato per oltre tre ore, il sostituto procuratore Claudio Di Ruzza. Sono da poco passate le 13.30 nell’aula della scuola carabinieri di Campobasso e il giudice formula la sua richiesta al collegio d’Appello. È il giorno dell’accusa nel processo sul crollo della ovine, la scuola di San Giuliano di Puglia sotto le cui macerie il 31 ottobre 2002 dopo una scossa tellurica morirono 27 bambini e la loro maestra. «La Procura generale ritiene che i sei imputati si siano resi responsabili dei reati loro ascritti», a vario titolo omicidio e lesioni colposi
Le macerie della scuola
e concorso in falso ideologico: 7 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici per il geometra comunale Mario Marinaro, responsabile della pratica della sopraelevazione, e per l’ingegnere Giusep-
pe La Serra, progettista e direttore dei lavori; 5 anni e interdizione perpetua da pubblici uffici per Carmine Abiuso, titolare dell’impresa appaltatrice e Giovanni Marino, l’imprenditore della ditta esecutrice dei lavori; infine 3 anni e 3 mesi e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per l’ex sindaco di San Giuliano Antonio Borrelli e Giuseppe Uliano, titolare dell’impresa appaltatrice del primo lotto (edificato negli anni '60). In Appello la pena richiesta è più bassa. Poco importa ai genitori delle piccole vittime di San Giuliano di Puglia: «Non ci interessa la quantità – commenta il presidente del comitato vittime, Antonio Morelli -. A noi interessa che si dica per colpa di chi sono morti i nostri bambini».
Superenalotto, il jackpot sale a 33 milioni ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
ROMA - Nessun “6” nè “5+” al concorso di ieri del SuperEnalotto. Trentaquattro i vincitori con 5 punti, ciascuno dei quali incassa 21.583,30 euro. Ai 3.302 vincitori con punti 4 vanno 222,23 euro. I 112.256 vincitori con punti 3 si aggiudicano infine 13,07 euro. Il jackpot per la prossima estrazione destinato a chi farà “6” sale così a 33,3 milioni di euro.
estrazione del 17 gennaio 2009
36 55 26 17 87 13 64 25 85 27 11
69 30 58 32 62 58 25 59 74 70 44
ilSuperEnalotto
85 20 86 22 32 3 72 1 86 40 29
52 86 34 90 60 22 57 71 77 3 20
75 4 13 72 10 60 51 38 46 28 74
Conc. n° 8
Montepremi 35.967.211,05 euro
13 - 17 - 25 - 55 - 64 - 85 numero jolly 11 punti 6 jackpot 32.053.440,74 punti 4 222,23 13,07 punti 5+1 - punti 3 punti 5 21.583,30 Num. Superstar 36
In Italia e nel Mondo
Domenica 18 gennaio 2009
Il ministro del Welfare è accusato di violenza privata dopo una denuncia dei Radicali
Eluana, ora Sacconi finisce sotto inchiesta La Procura di Roma chiarisce: «Si tratta di un atto dovuto» E monta la polemica
Eluana Englaro
ROMA – Un nuovo capitolo si apre nella vicenda di Eluana Englaro dopo il “no” della Clinica Città di Udine ad accogliere la donna, in stato vegetativo persistente da 17 anni, per dare attuazione al decreto della Corte di appello di Milano che ha autorizzato il distacco del sondino per la nutrizione artificiale. Protagonista è il ministro del Welfare Maurizio Sacconi: la Procura di Roma ha infatti iscritto Sacconi sul registro degli indagati con l’accusa di violenza privata in merito al caso. L’avvio dell’inchiesta, spiega la Procura, è «un atto dovuto» dopo una denuncia presenta-
ta dai Radicali: vi si ipotizzava il reato nei confronti dei sanitari della casa di cura Città di Udine e si chiedeva di verificare in che termini le affermazioni di Sacconi – che lo scorso dicembre ha firmato un atto di indirizzo alle Regioni in cui si definisce «illegale» la sospensione dei trattamenti di idratazione-nutrizione artificiale in tutte le strutture del Servizio sanitario nazionale – avessero impedito di dar corso al decreto della Corte d’appello di Milano. Una notizia che ha riacceso le polemiche sul caso, mentre la famiglia Englaro ribadisce il proprio proposito di andare
avanti. Ferma la reazione di Sacconi: «Non ho compiuto atti “violenti” verso alcun erogatore sanitario, per cui attendo fiducioso la rapida conclusione di questa iniziativa giudiziaria, per la quale l’intento dei querelanti appare, esso sì, intimidatorio». Dura presa di posizione anche dal sottosegretario all’Interno Mantovano: indagare il ministro, afferma, «significa provare a condizionarlo. Di segno opposto i commenti dell’opposizione: «Va compreso se il ministro abbia fatto un abuso della propria carica».sottolinea Ignazio Marino (Pd).
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Roma, il raid nel liceo causato da uno sguardo di troppo Un giovane arrestato e tra i sei denunciati c’è pure il minore accoltellato
Il luogo dell’accoltellamento
ROMA - Uno sguardo di troppo, qualche insulto e uno spintone, alla fermata del bus prima di entrare a scuola. Questa la scintilla che venerdì a Roma ha portato all’accoltellamento di uno studente di 17 anni nel cortile di un liceo. La polizia, dopo una notte di interrogatori, ha individuato i responsabili del raid punitivo: arrestato un ragazzo di venti anni, denunciati sei minorenni, compreso lo studente ferito. Vittima della spedizione decisa per punire quello sguardo di troppo uno studente liceale di 17 anni, di origine albanese, ferito con due coltellate nel cortile del liceo.
Il capo dello Stato: «Stupore per la decisione del Brasile»
Per l’estradizione di Battisti il Quirinale scrive a Lula ROMA - «Stupore e rammarico» del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per la decisione del ministro brasiliano della Giustizia di concedere lo status di «rifugiato politico» all'ex terrorista dei Pac (proletari armati per il comunismo) condannato in Italia all'ergastolo perché responsabile di quattro omicidi commessi per fini di terrorismo. Napolitano ha scritto una lettera personale al presidente della Repubblica del Brasile, Inàcio Lula da Silva, per esprimere il suo «profondo stupore e rammarico» per la mancata concessione dell'estradizione del terrorista italiano. Il presidente della Repubblica nella sua lettera ha spiegato al presidente brasiliano di aver voluto prendere questa iniziativa rendendosi interprete della «vivissima emozione e della comprensibile reazione che la grave decisione ha suscitato nel Paese e tra tutte le forze politiche italiane». Una risposta indiretta a Napolitano è venuta dal ministro della Giustizia del Brasile, Tarso Genro. Ha fatto presente che la concessione dell'asilo politico si inserisce in una lunga e consolidata “tradizione” del Brasile. Il ministro ha ricordato i casi di altri rifugiati politici, tra i quali i due ex generali paraguaiani Alfredo Stroessner e Lino Oviedo, e l'ex presidente del consiglio nazionale della resistenza francese, Gorge Bidault. Il ministro ha anche respinto la critica di aver preso la decisione per motivi ideologici. Chi dice ciò, ha replicato, non tiene in considerazione il diritto ma solo la politica. Battisti, ha fatto presente, era «un rivoluzionario dell'estrema sinistra» ed aveva una posizione politica «che io non ho mai condiviso». Nel Paese cresce intanto la protesta per la mancata estradizione dal Brasile dell'ex terrorista pluriomicida. Il presidente dell'associazione vittime di terrorismo e mafia Domus
Caso Unabomber, la Procura di Trieste chiede l’archiviazione per l’ingegnere Cesare Battisti mentre arriva a Brasilia, il 19 marzo 2007
Civitas, Bruno Berardi, figlio di un agente di polizia ucciso dai terroristi, per protesta si è incatenato davanti all'ambasciata brasiliana a Roma. Un analogo gesto è annunciato per domani dal senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, intenzionato ad effettuare anche lo sciopero della fame. Il parlamentare ha anche chiesto al ministro degli esteri Franco Frattini di richiamare l'ambasciatore italiano in Brasile. Tutti i partiti politici sono accomunati nella protesta contro la decisione brasiliana. Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ha elogiato l'iniziativa del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, di scrivere una lettera al presidente della repubblica Brasiliana per esprimere il
suo stupore e rammarico. A questo punto, ha affermato Gasparri, è «inimmaginabile» che il presidente Lula non tenga conto delle parole di Napolitano. E sarebbe una «scelta folle», ha aggiunto, scarcerare Cesare Battisti, una decisione che, secondo Gasparri, avrebbe sicure conseguenze sulle relazioni tra Italia e Brasile. Si muove anche l'opposizione. Il ministro della giustizia del governo ombra, Lanfranco Tenaglia, ha sollecitato il governo ad attivarsi. Un gesto apprezzato dal capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, che ha invitato D'Alema ed altri parlamentari del Pd che hanno fraterni rapporti personali con il presidente brasiliano, Lula, ad esprimere la loro protesta.
Farmaci, un orologio biologico indica quando è il caso di prenderli ROMA – Antinfiammatori e cortisonici solo al mattino così come alcuni antitumorali. Interferone invece dopo il tramonto e l’aspirina dopo cena per diminuire gli effetti sullo stomaco. Ogni farmaco ha una sua ora con un obiettivo preciso: ridurre gli effetti tossici e trarre quindi solo beneficio dalla cura. È questa la cronofarmacologia, una nuova branca delle scienze farmacologiche, che si è sviluppata negli ultimi anni e che si è arricchita di nuove osservazioni proprio sui delicati e preziosi ma anche fortemen-
te tossici farmaci antitumorali. Il risultato è quello di avere ottenuto un allungamento della vita nei malati sottoposti a queste cure. Nell’arco della giornata le funzioni del nostro organismo cambiano e anche le cellule passano da momenti di intensa attività a momenti di calma piatta. La somministrazione dei farmaci è strettamente dipendente da questa fluttuazione perchè durante le 24 ore possono cambiare il metabolismo e la capacità di assorbimento o di eliminazione delle molecole.
TRIESTE – La Procura della Repubblica di Trieste ha chiesto l’archiviazione del procedimento contro l'ingegnere Elvo Zornitta, indagato nell’inchiesta su Unabomber, il misterioso bombarolo che da 13 anni semina ordigni esplosivi nel Nordest. La richiesta è stata fatta per mancanza di «elementi sufficienti per sostenere l'accusa in giudizio» e dovrà ora essere esaminata dal Gip dello stesso capoluogo giuliano. Zornitta era indagato per le ipotesi di reato di lesioni personali gravissime e utilizzo di materiale esplosivo e si era trovato al centro di una complicata vicenda giudiziaria nella quale è indagato il perito balistico Ezio Zernar, in servizio nel Laboratorio Indagini Criminalistiche della Procura di Venezia. Nel pro-
cesso in corso davanti al Tribunale di Venezia, Zernar è accusato di aver manipolato il lamierino trovato in un ordigno inesploso attribuito a Unabomber per costruire una prova a carico di Zornitta. Sull'ingegnere friulano, Polizia e Carabinieri indagano da circa sei anni. Tre anni fa Zornitta aveva ricevuto un avviso di garanzia e circa due anni fa era comparso davanti al Gip di Trieste nell’incidente probatorio che doveva accertare se un paio di forbici sequestrate in un suo capanno fossero le stesse che avevano tagliato il lamierino trovato nell’ordigno inesploso. Proprio durante l’incidente probatorio emerse l'ipotesi che il lamierino fosse stato manomesso da Zernar.
Playboy italiano conquista Geri Halliwell
Boy George, il declino di una star che fece epoca
DOPO Vic vedremo presto anche Geri Halliwell nel Belpaese? A quanto pare sì. L’ex Spice è stata beccata con la nuova fiamma, l'imprenditore italiano Fabrizio Politi. I due hanno trascorso qualche giorno romantico a Parigi.
C’ERA una volta Boy George, cantante dei Culture Club, mitica band pop degli anni Ottanta. Lui, con i travestimenti, i trucchi e l'atteggiamento ambiguo ha fatto epoca e ispirato tanti che sono venuti dopo. E allora chi diavolo è il signore di mezza età, trascurato e ingrassato che circola in rete in questi giorni? L'ex frontman, il cui vero nome è George O'Dowd è assediato anche dai guai giudiziari. E’ stato giudicato colpevole di sequestro di persona, nel processo intentato dopo che un giovane ragazzo squillo lo ha accusato di essere stato ammanettato e frustato. Boy
George, che solo l'anno scorso era stato pizzicato con della droga in casa e condannato ai lavori socialmente utili. Questa volta rischiava grosso: il massimo della pena per sequestro è l'ergastolo, ma il cantante se l'è cavata con una condanna a 15 mesi.
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Domenica 18 gennaio 2009
Il fatto del giorno: Gaza, verso una tregua; bufera su Anno Zero La firma è prevista in Egitto, Sharm El Sheik
Santoro e Annunziata e la lite in diretta tv
Il medico palestinese e le figlie uccise in diretta
dal servizio di Vincenzo Nigro
dal commento di Paolo Guzzanti
dalla cronaca di Eric Salerno
La guerra di Gaza si avvicina alla fine: [...] il governo israeliano dovrebbe ratificare formalmente il cessate-il-fuoco che è già stato approvato dalla trojka Olmert-Livni-Barak. L’accordo con le parti internazionali dovrebbe essere poi ratificato domani in Egitto, a Sharm El Sheik, in un vertice a cui gli egiziani stanno invitando in queste ore alcuni tra i principali leader mondiali. Oltre all’israeliano Olmert, all’egiziano Mubarak e al presidente dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, l’Egitto vorrebbe avere a Sharm il segretario dell’Onu Ban Ki Moon, il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice, e i capi di governo di Russia, Francia, Germania, Italia e Turchia, assieme ad altri. [...]
Quello che è successo da Santoro è perfettamente normale. Siamo forse in un Paese in cui l’informazione e la comunicazione (che sarebbe l’uso emotivo dell’informazione) sono tutelate da norme certe e un costume civile? No. E allora che cosa abbiamo da lamentarci? Michele Santoro ha sempre fatto e sempre farà come gli pare e piace. E zitti. E se protesti, allora - come è stato detto a Lucia Annunziata vuol dire che qualcuno ti paga. Non con vile denaro, s’intende, ma con prebende, vantaggi e carriera. Se tu sei contro l’Italia di Santoro, quel cesso di Italia in cui si sfornano bugie e fabbricazioni a tutta birra, allora sei un censore. [...]
Ezeldin Abu el Aish, un giovane ginecologo palestinese, stava raccontando, in diretta a una tivù israeliana, le sofferenze di chi vive a Gaza quando un colpo sparato da un carro armato ha centrato la sua casa. L’esplosione non ha troncato la linea e al Aish, piangendo e urlando ha descritto, per chi lo ascoltava e che aveva udito distintamente il boato, ciò che vedeva: i corpi senza vita di tre figlie e due nipoti, la moglie, altre due figlie e un fratello in fin di vita. Due ore più tardi il medico, stravolto, è riuscito a raggiungere con i familiari feriti il valico d’Erez dove è stato soccorso dalle ambulanze inviate dai giornalisti della rete televisiva e parlando poi alla tv ha detto «Israele deve dirmi perché ha ucciso le mie figlie». [...]
La Stampa
La migliore di ieri
Interviene anche Fini
Cristiani ed ebrei sono fratelli divisi
Tutti contro gli israeliani
dall’articolo di Alberto Guarnieri
dall’articolo di Enzo Bianchi
dal commento di Fiamma Nirenstein
Stavolta secondo i - molti critici “Anno zero” di Michele Santoro ha raggiunto il grado zero dell’informazione televisiva. La puntata dedicata ai fatti di Gaza, che Lucia Annunziata - giornalista di carta stampata e tv, ex presidente Rai di garanzia per conto del centro sinistra - ha abbandonato dicendo che era «al 99,9% faziosamente pro palestinesi», raccoglie critiche quasi unanimi. Anche l’ambasciatore di Israele si lamenta definendola «uno spettacolo vergognoso». [...] Gianfranco Fini, terza carica dello Stato, chiede chiarimento al presidente della Rai Claudio Petruccioli. [...]
[Il] 17 gennaio, vigilia della settimana di preghiera per l'unità visibile di tutte le confessioni cristiane, ebrei e cristiani avrebbero dovuto celebrare insieme la giornata dedicata al dialogo religioso tra loro. Questa iniziativa, voluta e perseguita da quel gruppetto sparuto che a partire dal Concilio Vaticano II si era particolarmente impegnato nell’incontro, nella conoscenza e nel confronto con gli ebrei (il Sae, la Comunità di Bose e il sottoscritto, altri pionieri del dialogo ecumenico...), trovò poi nel 1990 un’istituzione precisa e fissa grazie allo stimolo di mons. Alberto Ablondi, vescovo incaricato per l’ecumenismo
di parte cattolica in Italia. Un’iniziativa «italiana», che fu più tardi assunta da altre Chiese europee, un’iniziativa convinta: nel dialogo tra le Chiese cristiane non si poteva dimenticare il dialogo con gli ebrei, i nostri fratelli (l’aggiunta dell’aggettivo «maggiori» ha solo un senso affettivo), perché noi e loro siamo stati generati sulla radice santa dell’Israele che è in alleanza eterna e mai revocata con il Dio uno, vivente e vero. Sappiamo che il dialogo tra ebrei e cristiani è asimmetrico. Noi cristiani abbiamo bisogno di dialogare con loro e di guardarli come popolo di Dio nella storia, mentre gli ebrei a livello teologico non hanno un eguale bisogno di noi [...]
Giannelli sul Corriere
Il meccanismo della trasmissione di Santoro è misterioso. Ancora è da capire come mai alcuni cittadini delle democrazie abbraccino entusiasticamente un gruppo radicale islamista dittatoriale, genofobico, omofobico, distruttore delle intelligenze dei bambini, che usa il terrorismo come arma preferita, che ha più volte dimostrato che considera la democrazia un nemico, che considera tutti «i crociati e gli ebrei» nemici da eliminare, che ha fatto strame della causa palestinese e ha eliminato fisicamente quanti più membri di Fatah, che ripete a ogni minuto che la cultura della morte è la sua [...].
La Stampa
Gazzarra nel talk show
Troppo spazio alle viscere, poco al ragionamento
dall’editoriale di Filippo Facci
dal commento di Luca Ricolfi
Ci sono state puntate peggiori di quella scorsa di Annozero, anche se riguardavano il nostro Paese e nessun ambasciatore ha protestato. Le avrete magari pure guardate, quelle puntate: anche perché non c’è nient’altro del genere, in tv. I programmi di Vespa e Floris e Mentana sono un altro prodotto, una diversa temperatura: non sono alternativi, sono complementari. Santoro, coi suoi travaglini e la sua impar-condicio, è certo arrogante e insopportabile: ma se nessun’altra trasmissione ha i difetti di Annozero, tuttavia, nessun’altra ha neppure i suoi pregi, perlomeno le sue caratteristiche, lo sforzo produttivo. Perché? Perché un’altra trasmissione come Annozero non la vogliono fare. Non la Rai, che pure butta i soldi in cento modi. Non Mediaset, che è disinteressata persino a bilanciare Ballarò. Così abbiamo solo Annozero e la periodica tentazione, provocatissima, di cancellarlo anziché affiancarlo ad altro [...].
Non conosco personalmente Lucia Annunziata, nonostante abbiamo più o meno la stessa età, proveniamo da ambienti politici affini, scriviamo sullo stesso giornale. In vita mia le ho parlato due o tre volte al telefono, per lavoro. Però stamattina la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato nel mio ufficio all’università è stata di procurarmi il suo numero e chiamarla. Avevo visto la trasmissione di Santoro sulla guerra israelo-palestinese a Gaza, ed ero rimasto sbalordito. Sbalordito per la partigianeria della trasmissione, accuratamente costrui-
ta per vedere le buone ragioni dei palestinesi e ignorare quelle degli israeliani. Sbalordito per il pochissimo spazio concesso al ragionamento e l’enorme spazio lasciato alle viscere. Sbalordito per la strumentalizzazione del genuino e umanissimo dolore di due ragazze, una palestinese e una israeliana, cinicamente buttate nell’arena come fanno gli organizzatori di combattimenti fra galli. Sbalordito per l’incapacità di Santoro di ascoltare una critica (a mio parere giustissima, ma comunque cortese e civile) all’impostazione della sua trasmissione. Sbalordito per la violenza con cui il conduttore, abusando del suo potere, ha più volte coperto la voce
La fotografia
Violenza infinita dal commento di Fulvio Scaglione
Sembra assurdo dirlo dopo tre settimane di combattimenti, quasi 1.200 morti, di cui almeno un terzo donne e bambini, e una tregua a cui molti lavorano, ma la guerra di Gaza potrebbe vivere proprio adesso le sue ore più pericolose (e speriamo soltanto ore, se è vero che Israele discute oggi di un cessate il fuoco unilaterale e immediato). I leader palestinesi e il governo di Tel Aviv, infatti, cominciano a sentire il peso del tempo che passa. In modo opposto, agiscono sugli uni e sugli altri le stesse scadenze, condizioni più o meno vincolanti che possono anche spingerli verso decisioni gravi e potenzialmente disastrose. I capi di Hamas, asserragliati nei bunker e molto meglio protetti della popolazione della Striscia, forse confidano in un’eventuale stanchezza di Israele [...]
Gerusalemme, un palestinese passa davanti alla polizia israeliana (Ansa)
di chi esprimeva, o meglio tentava di esprimere, opinioni non conformi (Lucia Annunziata, prima; Tobia Zevi verso la fine della trasmissione). Sbalordito per le parole sprezzanti con cui Santoro ha risposto alle argomentazioni di Lucia Annunziata, accusata di ripetere «le solite scemenze» su Annozero, e addirittura di voler acquisire meriti presso qualche potente (presso chi? che cos’è questo modo obliquo di alludere?). Sbalordito di fronte al comizio finale, in cui Santoro si produceva in una eruzione di indignazione, accusando tutto e tutti (tranne se stesso, eroe incontaminato) di non aver fatto nulla per fermare la guerra. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Dispiace parlar male dei colleghi, ma visto che si tratta di due colleghi molto illustri, e visto che ne parlano, più male che bene, tutti i giornali o quasi, andrà bene. Durante l’ultima puntata di Annozero Lucia Annunziata s’è sentita messa in un angolo del ring (chiamiamolo ring, altro che talk show, mi sembra più appropriato) e ha deciso di alzarsi e andarsene dalla trasmissione di Michele Santoro. Santoro ha torto, Annunziata ha torto: tutti e due questi illustri giornalisti si sono messi a bisticciare non tanto sulle implicazioni politiche dei fatti di Gaza, che alla lontana doveva forse essere l’argomento della trasmissione. Ma hanno bisticciato proprio sulla trasmissione: si fa così, si fa colà. Insomma, sono i fatti loro che l’infiammano. E tutti e due ci guadagnano in share personale: complimenti.
Domenica 18 gennaio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Perugia, via al processo sul delitto di Meredith Amanda sorride, Sollecito sembra Harry Potter
L’Europa e il caso Klaus una bandiera ammainata
dalla cronaca di Cristiana Mangani
dall’editoriale di Dario Di Vico
Non è il carcere a cambiare il carattere di Raffaele Sollecito, dimagrito e ancora timido. Non è la mancanza di libertà a trasformare la personalità di Amanda Knox, sempre smorfie e sorrisetti. Dopo quindici mesi dietro le sbarre, e a lungo lontani, ieri lei gli si avvicina solo un attimo e gli dice: «Ti sei tagliato i capelli? Stai bene». E lui, come se non fosse passato tutto questo tempo e il baratro non avesse inghiottito la sua vita da studente spensierato, diventa rosso e si emoziona come quando i due «piccioncini» si baciavano mentre la polizia indagava sulla morte di Meredith Kercher. È il primo giorno del processo per l’omicidio dell’amica Mez. Amanda e Raffaele si presentano nell’aula degli Affreschi, nel vecchio Palazzo di giustizia, una sala così bella ma così inadatta a ospitare tanta gente, che sembra quasi di rovinarla, invadendola con le telecamere e le macchine fotografiche. Un
Perugia, Amanda Knox in aula
tempo c’era la scritta “La legge è uguale per tutti”, ma ora deve essere caduta e nessuno l’ha rimessa. Quando entra Amanda i fotografi scattano impazziti: capelli sciolti, jeans e una felpa chiara addosso, si guarda intorno e ride, nervosa. Riderà durante tutte le pause dell’udienza, degnando di pochissimi sguardi il giovane amico che le siede poco distante, l’ingegnere pugliese sotto accusa come lei di omicidio volonta-
rio e di violenza sessuale. Una chiacchiera con l’avvocato Luciano Ghirga che ormai la conosce così bene che sa trovare la strada giusta per metterla di buonumore. Un sorriso all’agente penitenziario che la rimprovera perché ride troppo forte. E tanti discorsi sulla lingua italiana, l’italianità, la morbosità dei giornalisti. «Non ho dormito stanotte - dice - la mia compagna di cella russava». E’ un po’ ingrassata,
dall’editoriale di Vittorio Sgarbi
I giornali di oggi devono essere stati la consolazione di tutti i socialisti, di molti comunisti tradizionali, di gran parte degli esponenti del Pd, di D’Alfonso, di Del Turco e di quanti sono stati vittime per quindici anni e, nel caso del Pd, negli ultimi sei mesi, del ricatto morale di Di Pietro. Al grande moralista, al giustizialista, al distruttore dei partiti sono arrivati in casa, in famiglia e dentro il partito. Gli hanno indagato il figlio, hanno accusato di rapporti di camorra e di mafia i suoi compagni di partito Nicola Marrazzo e Americo Porfidia, estendendo i so-
I fantasmi di Mani pulite si vendicano dell’ex pm spetti anche su altri esponenti dell’Italia dei Valori. Insomma, sembra iniziato lo stesso percorso che portò da Tognoli e Pillitteri (quest’ultimo cognato di Craxi) a Craxi stesso. Un conto alla rovescia? Certamente una strana coincidenza nella quale giocano analoghe parti famiglie e famigli. Ma fino a ieri ciò che poteva destare perplessità
era la disparità di trattamento tra il povero Mautone, probabilmente innocente e ricattato (o, per lo meno, tenuto sulla corda, tra richieste e trasferimenti), e Cristiano Di Pietro che ne chiedeva e otteneva i favori. Anche qui la storia si ripete. In particolare, e sempre con il teatro di Napoli, occorre risalire al 1992, quando furoreggiava il Di Pietro magistrato, e i
la ragazza di Seattle, ma è sempre capace di attirare gli sguardi di tutti su di sé. «Sono contenta che sia iniziato il processo - afferma - Non ho paura. Anzi sono convinta che finirà bene perché so che potrò spiegare la mia verità e guardare negli occhi i giudici. Avrei voluto che in aula ci fossero le telecamere, perché così sarebbe stato tutto più chiaro». Raffaele è a poca distanza da lei, diviso dalla presenza degli avvocati. A differenza dalla sua ex fidanzatina è come se fosse seduto sui carboni ardenti. Con i capelli corti sembra ancora più giovane dei suoi 24 anni. Il processo lo ha aspettato, ma anche subìto. Da giorni mangia e poi vomita, è molto agitato. Non c’è nessuno della sua famiglia in aula, ed è una scelta che hanno adottato anche gli altri parenti, probabilmente per tenersi lontani dal clamore. Ha un maglione verde acqua e sotto indossa un dolcevita beige. Gli occhialini lo fanno somigliare ad Harry Potter, il maghetto della saga di successo. [...]
suoi colleghi napoletani arrestarono Vito Gamberale e chiesero alla Camera l’arresto di Giulio Di Donato, importante rappresentante del Partito socialista (forse il numero tre), tra i delfini di Craxi. Delfino per delfino non si riusciva a capire perché con intercettazioni tanto esplicite all’arresto di Mautone non dovesse corrispondere, se non l’arresto (dopo tante nostre battaglie garantiste), l’avviso di garanzia per Cristiano Di Pietro. Le situazioni erano pressoché identiche. Gamberale fu arrestato per avere accolto la richiesta di Di Donato di assumere tre dipendenti. [...]
Come affrontare il caso Klaus? Tra le élite europeiste è il quesito ricorrente nelle riflessioni di inizio 2009. Come comportarsi con una presidenza di turno della Ue che si proclama dubbiosa del valore dell’istituzione che è chiamata a guidare? Vaclav Klaus, presidente della Repubblica Ceca, e il primo ministro Mirek Topolanek non perdono occasione per tener fede alla loro fama di euroscettici. Klaus ha persino proibito che il vessillo della Ue sventolasse sul castello di Praga, sua residenza presidenziale. E alla cerimonia di inaugurazione del semestre ceco ha provocato il presidente della commissione Manuel Barroso apostrofandolo così: «Spero che venga più spesso a Praga in maniera che possa convertirlo alle mie idee». Il Financial Times, che pure è portatore di un europeismo tiepido, lo ha paragonato al soldato Svejk, il sempliciotto della tradizione letteraria ceca che non capisce bene dove vada il mondo e si rifugia nelle convenzioni più trite. Ma Klaus è qualcosa di più. È un politico abile, capace di astuzie incredibili, un liberista dottrinario e insieme un leader abituato a tenere la scena e a studiare le provocazioni. Se proprio si dovesse tentare un paragone italiano lo si potrebbe definire come un singolare mix tra il mercatismo intransigente di AntonioMartino e il populismo di Umberto Bossi. In molti ricordano come fosse stato proprio lui a spingere per l’adesione di Praga all’Europa al fine dimettere la fragile Repubblica sotto l’ombrello comunitario e ciò non gli impedisce oggi di «denigrare » il piatto dove ha mangiato. Che fare, dunque, con Klaus? L’europarlamentare Daniel Cohn Bendit ha proposto di ignorarlo, di dargli in
questi sei mesi meno occasioni possibile di protagonismo. Una congiura del silenzio. E sono in molti a Bruxelles e Strasburgo a pensarla come Cohn Bendit. In fondo, sostengono, la Ue non è una Repubblica presidenziale e la governance comunitaria prevede che ad esercitare i poteri della presidenza a rotazione sia il capo del governo e non direttamente Klaus. Senonché Topolanek alla sua prima uscita pubblica a Strasburgo ha destato le stesse perplessità, citando la Repubblica di Praga 50 volte in un discorso di 30 minuti che doveva essere dedicato all’Europa. Di sicuro c’è che la presidenza ceca, per unmaledetto incrocio di date, è parallela con il primo semestre di Barack Obama e quindi con una congiuntura politica nella quale si cominceranno a ridisegnare le relazioni transatlantiche. Esiste ovviamente una seconda opzione. Contestare apertamente gli atteggiamenti e le idee di Klaus, farne un elemento di dibattito e di rafforzamento delle ragioni dell’integrazione europea. Ma il rischio di trasformare il nuovo Svejk nel punto di riferimento delle opinioni pubbliche euro-scettiche è troppo forte e il gioco non vale la candela. Il risultato del rompicapo Klaus sarà che i grandi Paesi sostituiranno alla mancanza di una leadership credibile e condivisa iniziative solitarie. Continuerà la corsa di Nicolas Sarkozy per diventare il numero di telefono che gli americani dovranno comporre per parlare oltreoceano e continueranno le oscillazioni di Angela Merkel. Il tutto per sei mesi in attesa della successiva presidenza svedese e sperando che il paradosso Klaus spinga le cancellerie europee a mettermano alla governance comunitaria. E a cancellare l’anacronistica leadership a rotazione. La Stampa
Melograni si pente sul governo in carica
Su Battisti è diviso anche il Brasile mentre in Italia Napolitano s’indigna
Berlusconi s’arrende
dall’intervista di Aldo Cazzullo
dal servizio di Omero Ciai
dal corsivo di Massimo Gramellini
Cesare Battisti rimarrà ancora per qualche tempo nel carcere di Popuda. Ieri il presidente del Tribunale supremo, Gilmar Mendes, non ha firmato la richiesta di scarcerazione presentata dagli avvocati dell’ex terrorista dei "Proletari armati" e ha preso tempo chiedendo che sul processo si esprima il Procuratore generale della Repubblica, Antonio Fernando de Souza. Una mossa che allunga i tempi: non è escluso che per lasciare il carcere Battisti debba attendere la riunione degli altri dieci membri del Tribunale supremo, anche se dalla prossima settimana potrebbe godere degli arresti domiciliari. Ma su tutta la vicenda ieri in Brasile è stata una giornata di polemiche e rotture. Il governo è diviso sulla decisione presa dal ministro della Giustizia che ha concesso lo status di rifugiato politico a Cesare Battisti e l’opposizione attacca. Il ministro degli Esteri, Celso Amorin, definendo la misura "assurda" ha preso le distanze sia dal suo collega, Tarso Genro, che dal presidente Lula mentre il governatore di San Paolo, José Serra, ha parlato di "una esagerazione". Da Porto Alegre, dove si
La morale: c’è sempre un emiro più emiro di te. Se il figlio prediletto Kakà si trasferirà nell’harem dello sceicco di Manchester, Berlusconi avrà applicato a se stesso il principio sul quale ha impostato la vita: ogni uomo ha un prezzo. Anche lui. Finora quel principio lo aveva sperimentato sugli altri: non solo nel calcio, ma soprattutto lì. Quando scippò l’atalantino Donadoni all’Avvocato raddoppiando all’ultimo la già lauta offerta della Juve. Quando rapì il granata Lentini in elicottero [...]. O quando, a furor di bigliettoni, sfilò alla Lazio la sua bandiera, Nesta, dopo aver giurato al meeting di Comunione e Liberazione che Nesta mai e poi mai. [...] Era come uno di quei condottieri romani che, per conservare la civiltà a casa propria, si prestavano a essere i razziatori di quelle altrui. Finché non trovarono dei barbari più barbari di loro. Il barbaro di Berlusconi si chiama Mansour e sta per dargli 150 milioni di dollari in cambio della sua verginità di seduttore non seducibile. Una proposta impossibile da respingere e il premier, uomo pratico, finirà per accettarla. Ma sono sicuro che, nell’incassare l’assegno, per la prima volta in vita sua si sentirà invecchiato.
Professor Melograni, lei fu elemento di punta della pattuglia di intellettuali che Berlusconi portò in Parlamento nel ’96. «Temo però che non sia rimasto molto soddisfatto di noi. Di me, di Colletti, di Vertone... Certo, Pera fu eletto presidente del Senato. La fine è nota...». È venuta l’ora del Pdl. Ma la debolezza del Pd lo contagia, dicono Urbani e Fisichella. «Hanno ragione: il ruolo dell’opposizione in una democrazia è fondamentale; se manca, danneggia anche la maggioranza. Ma innanzitutto bisogna chiedersi perché l’opposizione è così debole». Già: perché? «Anche per colpa degli intellettuali. In particolare dei miei colleghi storici. Che non hanno mai raccontato la vera storia della sinistra. Veltroni paga anche il deficit di consapevolezza, da cui verrebbe una forte spinta verso lo spirito riformista, il solo sopravvissuto alle catastrofi del ‘900 e più modestamente al crollo elettorale dei rifondaroli ». C’è ancora un mito politico da sfatare? «Certo. A cominciare dalla svolta di Salerno, che non fu una decisione autonoma di Togliatti ma un imperativo di
Stalin. La politica del Pci fu sempre rivolta a non tornare al governo; tant’è che i risultati del 18 aprile, con la Dc in maggioranza assoluta, apparvero a Togliatti i migliori possibili. Tutta la storia del Partito Comunista va riletta alla luce della guerra fredda e dell’esigenza dell’Urss di evitare un conflitto vero. Tant’è che, quando a Roma emergono personaggi che minacciano la tregua, a Mosca si decide di eliminarli, affidando l’incarico ai bulgari. Da qui l’attentato a Giovanni Paolo II e quello a Berlinguer del ’73. Fatti che dovrebbero essere insegnati nelle scuole di ogni ordine e grado. Mi chiedo invece quanti, anche in Parlamento, li conoscano». Quali sono le conseguenze sull’assetto politico attuale? «L’Italia non è addestrata alla democrazia. Dopo vent’anni di fascismo e cinquant’anni di blocco, abbiamo ancora poca pratica con l’alternanza. Anche perché la sinistra fatica a rappresentare un’alternativa. Frequento ancora la Camera – ma solo per i "fringebenefits": vado a fare le inalazioni e tagliarmi i capelli —,ei parlamentari di centrodestra sono concordi: l’opposizione manca, non c’è, è inesistente; e questo non ci aiuta. La stessa cosa mi dicono i parlamentari di centrosinistra». [...]
L’arrivo di Battisti a Brasilia, nel 2007
trova in queste settimane di vacanza, in Brasile è piena estate e il Parlamento è chiuso, il titolare della Giustizia ha difeso la sua decisione sostenendo che la concessione dell’asilo a Battisti è parte "di una lunga e consolidata tradizione" di questo paese "che accoglie chi è accusato di crimini politici". Genro ha citato l’ex dittatore paraguayano Stroessner, che si rifugiò in Brasile dopo la caduta del suo regime nel 1989, respingendo l’accusa di aver agito per ragioni di natura ideologica. Qualcosa comunque scricchiola, anche se non è facile prevedere quale effetto possa avere l’istanza di ripensamento inviata a Genro dal ministro della Giustizia italiano. Fino ad oggi tutta
la discussione giuridica è ruotata proprio intorno all’accezione di "politico" per i delitti di cui è accusato e per i quali è condannato Battisti. Quando espresse il suo parere favorevole all’estradizione, il procuratore De Souza, argomentò che i crimini dei quali è accusato Battisti "sono marcati da una particolare freddezza e dal disprezzo per la vita umana". E, anche il Conare, l’organismo che esamina le richieste di asilo politico, sentenziò a maggioranza che l’ex terrorista non aveva i requisiti per ottenerlo. In Brasile Battisti è imputato anche in altro processo, quello per l’uso di un passaporto falso, reato che prevede da due a sei anni di reclusione. [...]
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LA MANIFESTAZIONE
Sangue a Gaza
In Italia in piazza per la Palestina
Olmert: «Molto vicini agli obiettivi» Ma il movimento islamico della Striscia «Continuiamo a combattere»
D’Alema: «Sul Medio Oriente governo cinico e reazionario» di ANDREA LONGO ROMA - In Italia "c'è stata una campagna feroce di giustificazione della guerra e dei suoi eccessi". Dal palco della manifestazione per la pace di Assisi Massimo D'Alema ha pronunciato ieri il suo j'accuse contro la posizione assunta dall'Italia sulla strage di Gaza. Mai come in questa circostanza - ha osservato l'ex ministro degli Esteri del Pd - la voce dell'Italia, la politica, il governo e una parte dell'informazione, è stata distante dal sentimento degli italiani, al quale ha dato invece voce la Chiesa cattolica. "Non siamo noi - ha concluso D'Alema ad essere isolati, ma lo è questa Italia cinica, reazionaria e ignorante". Per dire basta al massacro di Gaza si sono svolte ieri due manifestazioni. Ad Assisi, appunto, e a Roma. Nelle due città lontane, ma idealmente vicine alla zona del conflitto, migliaia di persone hanno sfilato per dire un solo no, al massacro, e un sì forte e chiaro alla pace. Per rompere il silenzio dell'Italia e spingerla a giocare un ruolo attivo sul piano politico e diplomatico per arrivare ad una tregua in Medio Oriente. Per rivendicare con forza il diritto di due popoli, due stati ad un futuro di pace. Al riconoscimento reciproco, alla possibilità di convivere dopo 60 anni di odio, sangue e tragedie. Alla fine della terza settimana dell'operazione Piombo Fuso nella Striscia, quando le vittime palestinesi sono già salite a 1.200, almeno in cinquemila si sono ritrovati nella città di San Francesco, per partecipare al corteo promosso dalla Tavola della pace, con l'adesione di decine di enti e associazioni. Una marcia con tante bandiere colorate, gonfaloni e cartelli con scritte come "No war", "L'indifferenza uccide", "Tutto ciò che stiamo dicendo è dai una possibilità alla
Israele dice sì al cessate il fuoco Ma è una tregua unilaterale: Hamas non ci sta. Oggi vertice a Sharm El Sheikh di CURLY AMERIN IL CAIRO - Israele si ferma. Il premier Ehud Olmert e il ministro della Difesa Ehud Barak mettono fine all'inferno di fuoco su Gaza, ma lasciano la pistola fumante sul tavolo dei negoziati. Pronti a riprenderla in mano in caso di nuovi attacchi di Hamas, perché "Israele non rinuncia al diritto di difendersi". L'annuncio arriva a tarda sera, dopo una riunione di gabinetto che non deve essere stata facile per i governanti israeliani. Fermare la macchina militare mentre sta distruggendo le infrastrutture di Hamas può essere una scelta pericolosa, anche di fronte a un'opinione pubblica che tra un mese sarà chiamata a votare per le politiche. Tregua unilaterale, dopo 22 giorni di "Piombo Fuso" su Gaza, 1.200 morti e 5.300 feriti. Una tregua che è soprattutto una mossa diplomatica, per dimostrare alla comunità internazionale ormai arrivata al limite della sopportazione che Israele vuole la pace. Olmert potrà sedersi stamattina al tavolo di Sharm el Sheikh non come imputato, ma come leader di buona volontà che solo il fanatismo di Hamas ha obbligato a proseguire finora nell'uso del pugno di ferro. La strategia militare-diplomatica della tregua unilaterale esce dritta dal cappello di Ehud Barak, il ministro della Difesa che è anche il più decorato militare israeliano e per questo affidabile di fronte al paese quando accetta un cessate il fuoco. Barak, già ieri pomeriggio, ha sapientemente annunciato che Israele "è molto vicina ai suoi obiettivi e al consolidamento delle posizioni attraverso accordi diplomatici". Una dichiarazione che presenta la tregua come parte della vittoria, e non come un arretramento. Anche per questo la risposta di Hamas, almeno di quella parte del movimento che è al sicuro a Damasco o a Beirut, è sprezzante e rifiuta di "cessare i combattimenti": "Non siamo stati sconfitti, la battaglia non è finita". La gente a Gaza, però, tira un sospiro di sollievo e ricomincia a sperare. Ma quanto veramente possa tenere la tregua lo si capirà solo oggi a Sharm el Sheikh, dove il presidente egiziano Hosni Mubarak e il quello francese Nicolas Sarkozy hanno organizzato in tempi record un summit internazionale per esaminare la situazione a Gaza. Summit che, tra parentesi, ap-
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Un momento del corteo organizzato dal Forum per la Palestina a Roma
E al corteo di Roma si vedono svastiche contro Israele e lo striscione “Grazie Santoro” pace". Alla testa del corteo un grande striscione per dire: "Fermiamo la strage di Gaza! Rompiamo il silenzio dell'Italia". A sostenere l'iniziativa anche tanti politici. Oltre a D'Alema Livia Turco e Marina Sereni del Pd, esponenti della sinistra sempre più frammentata - da Fausto Bertinotti a Paolo Ferrero - il presidente delle Acli Andrea Olivero, della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. È partita da piazza Vittorio, centro della Roma multietnica, per arrivare a Porta San Paolo, simbolo della resisten-
za romana, invece, la manifestazione nazionale per la pace, ma dalla parte dei palestinesi. Tanti gli slogan scanditi, ed uno su tutti: "Israeliani assassini, giù le mani dai bambini". Tante kefiah nel corteo, tante bandiere rosse e palestinesi, quelle dei sindacati di base e dei collettivi provenienti da tutta Italia. E fra gli striscioni è spuntata anche una bandiera con una croce uncinata insieme alla stella di David. Sono stati i bambini poi a sfilare gridando "Bush e Barak assassini". Non è mancato il riferimento ad "Annozero", dove nella puntata di giovedì scorso dedicata al massacro di bambini nella Striscia è andato in onda un violento scontro tra Michele Santoro e Lucia Annunziata. Un gruppo di manifestanti musulmani, raccoltisi in preghiera, alle spalle del Colosseo, ha esposto un cartello per dire "Grazie Santoro, per la sincerità e la verità".
La disperazione della popolazione palestinese
Morti due bambini, 11 feriti. La popolazione è allo stremo
Bombardata una scuola Onu profondisce la spaccatura emersa fin dai primi giorni dell'anno tra l'Eliseo e la presidenza ceca della Ue, lasciata fuori della porta: al vertice sono infatti stati invitati il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon, il presidente francese Nicolas Sarkozy che presiederà il vertice insieme a Mubarak, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, i primi ministri britannico Gordon Brown, spagnolo José Luis Zapatero, italiano Silvio Berlusconi, turco Tayyp Erdogan, il re di Giordania, Abdallah II, e il presidente della Organizzazione per la Conferenza Islamica (Oci)Abdulaye Wade, che non sarà presente per motivi tecnici. I quattro leader europei presenti a Sharm (che sembrano prefigurare una specie di "Europa a due velocità" della politica estera) hanno anche inviato ieri una lettera congiunta a Mubarak e Olmert, nella quale si dicono pronti a "misure concrete" per favorire la tregua, anche di tipo militare: Gran Bretagna, Francia e Germania offrono una squadra di navi da guerra per contrastare il traffico di armi verso Gaza. E Sarkozy, Merkel, Berlusconi e Zapatero si recheranno insieme in Israele, dopo Sharm, per discutere i particolari dell'assistenza europea con Ehud Olmert, che invece non sarà a Sharm. Possibile anche un colloquio con Abu Mazen, anch'egli assente dal vertice egiziano. Quanto agli Stati Uniti, lavorano parallelamente ma con un ruolo distinto dal gruppo europeo. Il segretario di Stato uscente Condoleezza Rice ha firmato a Washington venerdì un protocollo
In Egitto invitati il presidente Sarkozy la Merkel, Brown Zapatero e Berlusconi
Dall’inizio dell’operazione sono 1.200 le vittime
d'intesa con l'omologa israeliana Tzipi Livni che impegna gli Stati Uniti, in collaborazione con "partner regionali e della Nato", ad arginare il contrabbando di armi verso la Striscia con un "appropriato meccanismo di cooperazione militare e di intelligence". Per Israele, l'unica garanzia che conta resta quella americana, perché degli europei, tradizionalmente in buoni rapporti con i palestinesi, si fidano assai meno.
Una famiglia palestinese in fuga dopo i bombardamenti di Israele; in alto: feriti dall’attacco israeliano
Ecco come è stata cucita la fitta trama della diplomazia
Il Cairo epicentro delle trattative ROMA – Le ultime ore hanno visto un fitto intreccio di colloqui e trattative internazionali, a vari livelli, per porre fine al conflitto nella Striscia di Gaza. Epicentro dell’attività diplomatica è il Cairo, il cui governo ha organizzato per oggi un vertice a Sharm a el Sheikh, con la partecipazione del premier israeliano Ehud Olmert e del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas), oltre che di capi di Stato e di Governo europei. Ecco una sintesi delle trattative, finalizzate, dal punto di vista di Israele, ad impedire il riarmo di Hamas dopo la dura offensiva contro la Striscia. - ISRAELE-USA: L’altro ieri il segretario di Stato Condoleezza Rice e il ministro degli esteri Tzipi Livni hanno firmato a Washington un 'memorandum di intesa’ che impegna gli Stati Uniti, in collaborazione con «partner regionali e della Nato», ad arginare il contrabbando di armi verso la Striscia. - ISRAELE-EGITTO: Lo Stato ebraico si aspetta un analogo accordo con l’Egitto, al quale chiede un chiaro impegno per bloccare il traffico di armi dal suo territorio, in particolare attraverso i tunnel sotto il valico di Rafah. L’altro ieri sera, al termine di colloqui al Cairo dell’emissario
israeliano Amos Gilad, si è appreso che «sono stati fatti progressi». – EGITTO-HAMAS: Al Cairo sono in corso da giorni trattative fra Omar Suleiman, ministro responsabile dei servizi segreti egiziani, ed esponenti di Hamas, «interni», cioè di Gaza, o “esterni», in esilio a Damasco. A Beirut però un esponente di Hamas, Osama Hamdan, ha detto che il movimento islamico continuerà a combattere con Israele, anche se quest’ultimo dovesse proclamare un cessate il fuoco unilaterale. I leader in esilio esigono, come condizione per una tregua, il ritiro delle forze israeliane, la revoca del blocco e la riapertura dei varchi di confine con la Striscia di Gaza. Israele ha già respinto tali richieste, lasciando intendere che la soluzione prospettata per la fine del conflitto ignorerà le proposte di Hamas. - ANP-EGITTO: Abu Mazen è al Cairo per incontrare il suo collega egiziano Hosni Mubarak e per partecipare, domani pomeriggio, al vertice di Sharm el-Sheikh. Non ci sono trattative dirette, almeno ufficialmente, nè fra Israele e Hamas nè fra Hamas e Anp.
IL CAIRO - Ancora una scuola dell'Onu colpita, e ancora morti civili, in quello che potrebbe essere stato l'ultimo giorno di bombardamenti israeliani su Gaza. Una popolazione provata e ormai allo stremo anche della resistenza nervosa ha atteso ieri sera con ansia la buona notizia da Tel Aviv: la tregua unilaterale annunciata dal premier Olmert, sperando sia seguita da un più stabile accordo multilaterale al vertice internazionale convocato per oggi al Cairo dal presidente Mubarak. Già nel pomeriggio il ministro della Difesa Ehud Barak ha potuto annunciare che Israele è "molto vicina ai suoi obiettivi e al consolidamento delle posizioni attraverso accordi diplomatici". Un segno chiaro che lo stato ebraico si apprestava a cessare le operazioni militari, almeno temporaneamente. E osservando la distesa di rovine visibili sul territorio della Striscia, è apparsa puro fanatismo suicida la risposta sprezzante di Hamas: "Qualsiasi cosa che non preveda la fine dell'aggressione, il ritiro, l'apertura dei valichi e la revoca del blocco vuol dire la continuazione del confronto", ha dichiarato Osama Hamdan, rappresentante a Beirut del movimento integralista: "Non siamo stati sconfitti, la battaglia non è finita e non finirà con la fine dell'aggressione, ma con la fine dell'occupazione". Parole vuote e persino irritanti per gli abitanti di Gaza, che in 22 giorni di guerra hanno subito 1200 morti (410 bambini e 108 donne) e 5300 feriti, vedono le rovine di 4000 edifici residenziali, con altre migliaia di famiglie costrette a vivere nella precarietà dei campi profughi, e 500 milioni di dollari di
danni economici, un'enormità per un territorio lungo 40 chilometri e largo al massimo 10. Ieri l'immagine-simbolo della giornata è stata la scuola dell'Unrwa (l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati) a Bet Lahiya: è la quarta colpita dall'inizio dell'"operazione Piombo Fuso", e anche questa volta gli israeliani affermano che tra i civili rifugiati nell'edificio c'erano anche miliziani di Hamas che avrebbero aperto il fuoco contro i soldati facendosi scudo dei civili. Nel bombardamento sono morti una donna
e un bambino, i feriti sono 11, e una buona parte dell'edificio è bruciata. "È un possibile crimine di guerra" per il segretario generale dell'Onu Ban-Ki-Moon. Israele ha subito aperto un'inchiesta per accertare i particolari dell'evento. A Beit Hanun, sempre nel nord della Striscia, è morta una bambina di due anni per l'esplosione di una granata israeliana, mentre a Karama, poco lontano, tre palestinesi sono rimasti uccisi da una cannonata sparata da un tank. Dalla notte di venerdì, gli israeliani hanno colpito circa 70 obbiettivi diversi, con aerei o artiglieria, hanno demolito 14 tunnel di quelli usati per contrabbandare armi dall'Egitto, 4 depositi di munizioni, 3 bunker, 2 depositi di carburante ma anche 2 moschee.
L’interno della scuola bombardata
LA CRONOLOGIA
Tre settimane di “Piombo fuso”, tra massacri e diplomazia ROMA – Ecco una breve cronologia dell’operazione israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza, 'Piombo Fuso’, scattata il 27 dicembre. – 27 DICEMBRE: Israele lancia un’offensiva aerea per fermare il lancio di razzi Qassam. Da Damasco, il leader in esilio di Hamas, Khaled Meshaal, invoca una terza Intifada. – 28 DIC: L’esercito di Tsahal si ammassa alla frontiera con Gaza, il ministro della Difesa Ehud Barak dichiara che un’operazione terrestre «è possibile». Il Consiglio di sicurezza Onu chiede la fine delle ostilità. – 29 DIC: Decine di razzi Qassam piovono su Israele. Il bilancio delle vittime dall’inizio delle ostilità sale a quattro. Tra i palestinesi, i morti sono 340. Nel campo profughi di Jabaliya muoiono cinque sorelle tra i 4 ed i 17 anni. – 30 DIC: L’Unione Europea chiede la fine delle ostilità. Il governo israeliano riceve una proposta francese per il cessate il fuoco che respinge il giorno dopo. – 1 GENNAIO: I bombardamenti israeliani centrano diversi ministeri, un edificio del Parlamento e tunnel destinati al contrabbando di armi. Ucciso uno dei capi di Hamas, Nizar Ra-
yan. – 2 GEN: Israele permette agli stranieri di lasciare la Striscia. – 3 GEN: Ottavo giorno di operazioni: ucciso un alto esponente di Hamas, il terzo in tre giorni. Nel pomeriggio iniziano i tiri di artiglieria che preparano l’offensiva di terra, che scatta in serata con l’avanzata delle truppe corazzate nella Striscia. Hamas minaccia: «Gaza sarà il vostro cimitero». – 4 GEN: Il segretario dell’Onu, Ban Ki-moon, chiede l'immediato stop dell’operazione di terra. Israele prosegue l'offensiva. L’esercito conferma la morte del primo soldato. 63 i palestinesi uccisi in 24 ore, il bilancio sale a 512. – 5 GEN: Il britannico Times denuncia l’uso di bombe al fosforo bianco parte dell’esercito israeliano. I blindati avanzano, scoppiano violenti combattimenti a Gaza City. – 6 GEN: I carri armati entrano a Khan Yunes, nel Sud della Striscia. 40 i palestinesi uccisi in un raid contro una scuola gestita dall’Onu a Jabaliya. Barack Obama rompe il silenzio dicendosi «preoccupatissimo» per le vittime civili. – 7 GEN: Le forze armate israeliane annunciano una tregua di tre ore ogni giorno, per «ragioni
umanitarie». – 8 GEN: Un carro armato colpisce un convoglio dell’Onu uccidendo due autisti. – 9 GEN: Il Consiglio di sicurezza Onu approva, con l'astensione Usa, una risoluzione per il cessate il fuoco. – 10 GEN: Manifestazioni contro l’offensiva in tutto il mondo: a Milano i dimostranti bruciano una bandiera di Israele. – 12 GEN: Il Consiglio dei diritti umani dell’Onu «condanna con forza» l’offensiva militare israeliana. – 14 GEN: In un messaggio audio, il leader di al Qaida Osama bin Laden chiama alla jihad per Gaza. Ban Ki-moon inizia al Cairo una missione in Medio Oriente. Secondo fonti mediche nella Striscia, il bilancio delle vittime supera i mille morti, cinquemila i feriti. – 15 GEN: L’artiglieria israeliana colpisce la sede dell’Unrwa, l’agenzia per i rifugiati palestinesi dell’Onu. Ucciso in un raid il ministro dell’Interno di Hamas, Siad Siam. – 16 GEN: Summit dei Paesi arabi a Doha, boicottato da Egitto e Arabia Saudita. Usa e Israele siglano una intesa per agevolare il cessate il fuoco. Lo Stato ebraico annuncia l’ipotesi di un cessate il fuoco unilaterale a Gaza.
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Primo piano
Domenica 18 gennaio 2009
Primo piano 9 Domani vertice di maggioranza per schiarire il De Filippo Quater Domenica 18 gennaio 2009
Politica lucana
Si decide il futuro
Fierro passa all’opposizione regionale e annuncia le dimissioni dalla vicepresidenza in Commissione
Martedì in consiglio si vota la sfiducia di SALVATORE SANTORO
«L’Udc è la mia vera casa» L’ex sindaco di Potenza ufficializza il passaggio al partito di Mancusi Latronico: «Non temete il federalismo»
ROMA - «Il Mezzogiorno non ha nulla da temere dal federalismo, anzi la nuova struttura fiscale dello stato combatterà le inefficienze e finalizzerà le risorse verso finalità infrastrutturali e produttive». Queste le dichiarazioni del senatore lucano del Popolo della libertà, Cosimo Latronico secondo il quale «le regioni del Sud d’Italia dovranno accettare questa sfida per colmare il divario infrastrutturale e fissare politiche di sviluppo non più rinviabili». Le dichiarazioni di Cosimo Latronico seguono il varo del testo di legge nelle commissioni riunite del Senato. E subito dopo gli incontri, Latronico, componente della Commissione Bilancio ha spiegato: «E’ stato compiuto un altro passo significativo nella direzione di varare una delega al governo in materia di federalismo fiscale che esalti la responsabilità dei territori e dei centri di spesa, in un quadro di solidarietà tra le diverse aree del Paese secondo il dettato della Costituzione italiana».
di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - «Finalmente a casa». Commenta così la sua adesione ufficiale all'Udc (Unione di Centro) il consigliere regionale della Federazione dei popolari di centro, Gaetano Fierro che, lunedì prossimo, si dimetterà dall'incarico di vicepresidente della seconda commissione della Regione Basilicata. Un atto che, di fatto, segna il passaggio definitivo di Fierro all'opposizione. «Un ritorno alla casa dei valori - commenta il consigliere - coerentemente con quella che è stata la mia esperienza democratica e cristiana. La mia è un'adesione ad un progetto importante che mi rianima e mi rilancia nel mondo della politica con grande entusiasmo. E' l'adesione ad un partito di “respiro” europeo, nazionale e regionale, perché non è pensabile che la politica locale si esprima a livello di lista civica». Dunque, dopo il vertice romano, anche in Basilicata nasce l'Unione di Centro. Una Costituente «popolare e liberale che può trovare ampi sostenitori e forti consensi alla luce dell'attuale crisi identitaria, commentano Agatino Mancusi e Palmiro Sacco, rispettivamente segretario regionale e provinciale dell'Udc - e della mancanza di iniziativa politica sul territorio da parte dei due poli principali. L'obiettivo politico è quello di rilanciare il grande centro in un momento caratterizzato dal fallimento del bipartitismo e dalle difficoltà all'interno del centro-sinistra (con la diaspora tra l'anima socialista e quella cattolica) e del centrodestra (con le divergenze tra Lega,
Gaetano Fierro
Forza Italia e Alleanza Nazionale). L'Udc si rivolge a tutte le forze moderate per provare a costruire insieme un nuovo progetto che miri a rilanciare i valori della politica e a realizzare nuovi processi di sviluppo per la comunità lucana». «Siamo stati accusati di essere un partito chiuso - continua Agatino Mancusi. L'adesione del consigliere Gaetano Fierro e di tanti altri componenti che man mano si stanno aggiungendo al nostro partito, così come l'apertura delle sezioni sull'intero territorio, dimostra tutto il contrario. L'Udc sta iniziando ad affrontare un viaggio molto importante e la nostra idea è quella di consentire a tutte le “anime” moderate della nostra regione (sia di centro-destra, che di centro-sinistra) di unirsi a noi per dare vita ad un progetto
politico che vada incontro alle reali esigenze dei lucani, creando un nuovo patto sociale con gli elettori. Vogliamo rappresentare l'alternativa per la Basilicata. Una Basilicata ricca in cui, però, viviamo tutti da poveri. Abbiamo l'ambizione di candidarci a guidare il governo di questa regione e per le prossime elezioni, a meno che non ci saranno indicazioni diverse a livello nazionale, andremo da soli». Dunque, un centro unico, che chiede ai suoi aderenti «una linea di discontinuità di comportamenti con il recente passato, al fine di evitare la confusione e la frantumazione del centro stesso che tante perplessità ha creato finora nell'opinione pubblica. Un'opinione pubblica che, anche in vista delle prossime competizioni elettorali, chiede coerenza e chiarezza riguardo la posizione dei partiti. Siamo aperti a 360 gradi. Abbiamo lanciato il messaggio: adesso vediamo chi lo raccoglie e chi è disposto a lavorare con noi». Ma quale è la posizione dell'Udc in questo momento di crisi regionale? Pronta la risposta dei dirigenti dell’Udc: «Non abbiamo nessun interesse ad entrare a far parte della giunta e ad allearci con l'attuale governo di centrosinistra regionale. Restiamo dall' “altro lato”, cercando di fare un'opposizione intelligente, che si rende disponibile a valutare e votare provvedimenti che si ritengono importanti per risolvere i tanti problemi di questa regione. Non possiamo esimerci da questo compito. E’ un atto di responsabilità verso tutti i cittadini lucani».
PITTELLA CONSIGLIA Vademecum del politico Un catalogo di regole per scegliere i politici. L'europarlamentare lucano, Gianni Pittella del Partito democratico sta lavorando a un vademecum su “requisiti e qualità” nella scelta della classe politica del Mezzogiorno. Lo ha riferito ieri, lo stesso parlamentare in occasione della presentazione del libro “L'Europa indispensabile”. «Profilo, chi sceglie e la valutazione – ha spiegato Gianni Pittella – sono i requisiti principali per scegliere nuovi rappresentanti della classe dirigente». «Il profilo - ha spiegato l’europarlamentare - è basato sulla competenza e sulla capacità di governare, sull’onesta, sul fattore “Q”, la qualità e sulla passione che significa voglia di servire la propria comunità». E ancora: «Quanto al “chi scegliè” occorre sconfiggere il principio della cooptazione che ha fatto il paio con le liste bloccate. Si deve, in proposito, ritornare ai cittadini attraverso le preferenze o i collegi uninominali. Il terzo parametro è la valutazione di tipo europeo, che è ex ante, in itinere ed ex post lungo un percorso che passa per il profilo delle primarie (ex ante), continua con la massima trasparenza del proprio operato (in itinere) e si verifica con l'analisi e il monitoraggio di quanto si è fatto (ex post)». «Sotto questo aspetto – ha concluso Giannii Pittella – strumenti come internet o Facebook favoriscono il rapporto con i cittadini».
Sd, Califano si dimette Lunedì il successore DOMANI si riuniranno i coordinamenti provinciali di Sinistra democratica. All’ordine del giorno, anche la nomina del nuovo coordinatore regionale. Tonino Califano, infatti, già da alcune settimane, ha dato le proprie dimissioni dall’incarico. Alla base della decisione, che non ha però lasciato grandi strascichi di polemica, “l’incompatibilità” con gli sviluppi del quadro politico nazionale della sinistra. Califano, già prima delle elezioni politiche dello scorso aprile, era stato un forte sostenitore di una sinistra allargata. Più volte, in diverse occasioni pubbliche, aveva mostrato «l’apprezzamento» per lo sforzo dell’Arcobaleno lucano, che nell’essere qualcosa «in più» di un semplice cartel-
lo elettorale tra Prc, Sd, Verdi e Pdci, “ci aveva creduto”. Come ha sempre ribadito la necessità per tutta la sinistra lucana di non “sostenere” la maggioranza del governatore De Filippo in Regione. A livello nazionale le cose hanno preso una piega diversa. Pochi giorni fa, i fuoriusciti dal Prc di area Vendoliana, hanno annunciato la prosecuzione del percorso con Sd, per la fondazione ufficiale del nuovo movimento “la Sinistra”. Mentre la maggioranza del Prc rimane con Ferrero. Un’altra divergenza nella sinistra sulla cui unità non si vede per ora traguardo imminente. Alla guida regionale di Sd sembra dovrebbe essere eletto Carlo Petrone. s.l.
La Grande Lucania di Pinto e Manfredeli è pronta alla sfida
L’INTERVENTO
Ma quanti centri ci sono in Basilicata dalla prima «e caselle - postazioni di sconfitta. Intanto, i tre, quattro centri (Unione di centro, Rosa bianca, Fpc, Grande lucania) hanno tutti in comune una velleità che persino noi “depositari” dello scudo crociato abbiamo da tempo abbandonato: rifare la “balena bianca” nell'autonomia piena del cosiddetto terzo polo. Sono tentativi (non tutti in verità senza interessi di posizionamento personale) fuori tempo massimo e destinati al fallimento perché il bipolarismo (Pd - Pdl) è una realtà con cui fare i conti. Per questo ogni appello ai moderati lucani e il nuovo patto politico e sociale lanciato, anche se provengono da nobili volontà di principio, non sono più sufficienti. La questione delle alleanze non è un fattore secondario o magari di convenienza sulla base di calcoli elettorali.
Noi la scelta l'abbiamo fatta senza se e senza mai: siamo con il Pdl per costruire il nuovo partito dei moderati e cattolici lasciandoci contaminare dal liberalismo e dalla destra sociale. L'alternativa dell'abbraccio con il Pd l'abbiamo scartata dalla prima ora. E i centristi vecchi e nuovi cosa vogliono fare? Lo dicano adesso senza furbizie e senza mezze verità e soprattutto alla luce del sole vale a dire senza contatti-contratti di posti per le provinciali e le comunali di giugno. E' il presupposto per superare il declino etico e socioeconomico della nostra società che fa emergere l'esigenza di un rinnovamento della politica fondato su tre punti: la realizzazione di una vera rappresentanza politica che restituisca ai cittadini quel ruolo che la Costituzione prevede (sovranità); il ritorno dei partiti ad una dimensione democratica che cancelli l'attuale
involuzione oligarchica e padronale; il recupero di una politica che abbandoni la spettacolarizzazione di questi anni e si occupi dei reali problemi della gente”. E' su queste basi che è possibile costruire anche in Basilicata una prospettiva di nuovo e reale protagonismo per i cattolici moderati. Tutto il resto, l'abbandono del partito d'appartenenza, o la formazione di altri partiti e movimenti, è destinato a non produrre alcun risultato, se non a disperdere energie e ci ricorda i nostri ingenui tentativi degli anni passati di costituire la Federazione dei democristiani a partire dai partiti e movimenti della galassia Dc, tentativi tutti naufragati per il prevalere di egoismi e per il rafforzamento tra gli italiani del bipolarismo» . Giuseppe Potenza (Segretario Dc Basilicata)
Un momento della conferenza (f. A.Mattiacci)
Federalismo, autonomia, solidarietà e legalità «sono i pilastri principali» del movimento «La Grande lucania», costruito «dal basso» e con «la partecipazione popolare» per candidarsi alla guida delle Province di Potenza e Matera e «affrancare i lucani dai partiti nazionali, lontani e distratti dalle questioni della Basilicata», a cui si aggiunge «una Regione sprecona e ladrona». Questi gli “spot” lanciati dal presidente e dal segretario del movimento “La Grande lucania”, Leonardo Pinto e Nicola Manfredelli, ieri a Potenza, nel corso dell’incontro con i giornalisti. Alle prossime elezioni amministrative il movimento presenterà liste proprie, con la candidatura di Pinto alla Provincia di Matera e di Manfredelli a quella di Potenza, e nei Comuni «dove possibile, in base ai programmi e senza preconcetti». Sempre sul piano delle possibili alleanze, hanno aggiunto i rappresentanti del movimento, «non c'è pregiudiziale nei confronti di nessuno ma apertura sulla base dei principi e del rispetto della nostra autonomia».
POTENZA - Si apre una settimana decisiva per il futuro della maggioranza regionale. Domani mattina alle 12 e 30, infatti, tutti i segretari delle forze politiche che orbitano intorno al centrosinistra entreranno nella stanza del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo per l’atteso vertice di maggioranza. Primo appuntamento utile per capire davvero quale futuro ha l’attuale maggioranza. Subito dopo però, si bissa con le prove del “Nove”. A distanza di 24 ore la stessa maggioranza e in particolare il governatore saranno attesi nella sala del consiglio regionale. Martedì mattina, infatti, è prevista la seduta di consiglio regionale. Quella rinviata, tra le polemiche, la settimana scorsa per l’assenza “giustificata” ma inattesa del presidente della Regione. Ma anche se a una settimana di distanza non cambia il programma dei lavori dell’assemblea. E’ prevista la votazione della mozione presentata dai consiglieri di centrodestra sulla sfiducia a De Filippo. Non solo. Secondo il calendario dei lavori a seguire ci dovrebbe essere la discussione della questione sul petrolio e sulle concessioni di estrazioni alle multinazionali. Si tratta di due ordini del giorno estremamente delicati. Per motivi diversi: alla fine della discussione sulla mozione di sfiducia ci sarà il voto dell’aula e rispetto all’esito finale si avrà la misura esatta di quanti consiglieri regionali è composta la “maggioranza” di De Filippo con la quale tentare di chiudere a scadenza naturale il mandato affidatogli dai lucani nel 2005. Non meno importante, il secondo punto all’ordine del giorno. Perchè dopo il rinvio della scorsa volta e tutte le sollecitazioni che giungono a via Anzio dall’opinione pubblica lucana non ci potranno essere tentennamenti sulla materia energetica. Tanto più, che la discussione fu fissata nei giorni immediatamente successivi all’inchiesta Totalgate su presunte tangenti sugli appalti delle concessioni di Tempa Rossa. E ci fu un “accordo” con l’opposizione di centradestra proprio per affrontare tutte le questioni in una seduta successiva all’approvazione della Finanziaria 2009.
Il puzzle romanzesco della mia candidatura dalla prima
Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico
In ogni caso la doppia “partita” per il governatore non sarà semplice. Il primo nodo è quello della giunta De Filippo quater. Il presidente della Regione domani mattina dovrà riuscire a rimettere insieme i pezzi di una maggioranza mai stata meno coesa. I nomi degli assessori verranno dopo. E soprattutto c’è da misurare a che punto sono le fibrillazioni interne al Partito democratico. E già nel vertice con la presenza del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza e De Filippo allo stesso tavolo si comprenderà se i due “remano” nella stessa direzione. Chiaro che l’appuntamento più caldo è quello che ci potrebbe essere martedì, ammesso che sia il governatore e sia l’ex assessore Vincenzo Folino questa volta varchino la soglia del consiglio regionale. L’assenza di entrambi la settimana scora ha evitato probabilmente scintille. In ogni caso, il centrosinistra ha già perso un pezzo con il passaggio di Fierro all’Udc. I numeri però sono tutti ancora dalla parte del centrosinistra. Ma la partita è meno semplice di quanto gli stessi protagonisiti del Pd e degli alleati vogliano far credere nelle parole ufficiali.
L’AUSPICIO
Necessaria una tregua politica «Questa mattina, durante la consueta lettura dei vari comunicati stampa regionali, sono rimasto deluso da un articolo in particolare, il quale criticava l'ipotesi di un futuro rimpasto dell'attuale giunta regionale, definendola addirittura “carnevalesca”. Vorrei precisare, prima di sviluppare il mio pensiero al riguardo, che non intendo, con questo mio comunicato, assumere il ruolo di avvocato di ufficio della maggioranza politica in carica. Ciò posto, non posso non evidenziare come sia alquanto doloroso assistere ai continui attacchi politici e al pressing mediatico a cui viene sottoposta la giunta di governo della Regione Basilicata. Il popolo lucano ha deciso di eleggere l'attuale maggioranza e, lo stesso, con piena maturità e sovranità, sarà chiamato a giudicare l'operato di chi ci governa alle prossime elezioni. Anziché formulare critiche e battute, la minoranza, in una democrazia compiuta, è tenuta a controllare l'azione politica ed amministrativa in vista della migliore realizzazione dell'interesse pubblico. Questa nostra preoccupazione emerge sempre più se si considera che la difficile crisi economica internazionale, sta facendo vedere i suoi primi effetti devastanti sia sotto il profilo dell'occupazione, sia sotto il profilo delle iniziative economico-imprenditoriali, sicché non possiamo consentire di amplificare la già debole situazione politico-eco-
nomica del nostro territorio con un'opposizione che non sia costruttiva. “Ali” Basilicata, pertanto, auspica che uomini di buon senso prendano in esame la possbilità di concordare una “Tregua politica” che consenta di rimodulare e rimettere in ordine le responsabilità morali e politiche di una classe istituzionale poco propensa al conseguimento degli interessi collettivi, ed al contrario molto interessata a consolidare un sistema, ormai vecchio, di cui tutti Noi siamo in parte responsabili. Per conseguire questo nobile obiettivo c'è, però, bisogno di una maggioranza illuminata nonché di un'opposizione responsabile che, come tale, non disperda le proprie energie in sterili battute ed in azioni politiche infruttuose. “Ali” Basilicata, dal canto suo, farà sentire ogni giorno la sua voce contribuendo a rendere più intelleggibili le politiche pubbliche ed il modo in cui vengono amministrate essendo fermamente convinta che non vi potrà essere un miglioramento senza un'opinione pubblica più informata. Continueremo a evidenziare questo modo di governare e di fare politica e ci impegneremo affinchè il bene della collettività sia garantito e tutelato in un momento, come questo, in cui le diatribe politiche stanno creando uno stato di incertezza e scoramento». Luciano Antonio Capriglione (Presidente Ali Basilicata)
«come un totalizzatore (peraltro perdente) di “candidature a candidarmi”. Nella mia esperienza ho conseguito chiarissimi successi elettorali anche per effetto di dignitose (e vincenti) prestazioni politiche e istituzionali (di cui, probabilmente si ha ancora memoria a Matera, a Potenza e a Roma) quando si votava con le preferenze e, il nome (o il numero) andava scritto sulla scheda: non ero estratto quindi a sorte né ero figlio di un dio maggiore, pur se allora circolavano “dei” veri, carismi autentici e valori oggettivi. Basterebbero questi riferimenti per pretendere un pò di rispetto per storie ed esperienze forse poco conosciute e quindi deplorevolmente svalutate. Le mie successive e sfortunate vicende elettorali, poi, per chi voglia approfondirle seriamente, si collocano nella storia dell'implosione democristiana e andrebbero lette, proprio per le evidenti difficoltà dell'impresa invece che come effetto di una spasmodica ricerca di postazioni piuttosto come un contributo a non fare deperire un'idea e un'esperienza vissute con coraggio e con coerenza. La vicenda materana, che è la madre di tutte le sconfitte del centrosinistra (e che è ancora lontana dall'essere metabolizzata con la necessaria serietà) illustra efficacemente quanto poco c'entrino le mie spropositate ambizioni. Ricordo che, senza averlo richiesto, prima fui “ autorevolmente ” investito come candidato sindaco, poi subii le miserabili manovre di quanti vollero perdere le elezioni (o vollero rinunciare alla possibilità di una vera competizione). Rammento solo per un istante che, in quell'occasione, pur potendo starmene (per dignità) fuori, accolsi il pressante invito a candidarmi quale capolista dell'Ulivo, scegliendo di non entrare in rotta di collisione, sul piano delle preferenze, con altri 39 degnissimi candidati: dando così prova di umiltà e di spirito di servizio. Virtù tutte in via di dismissione oggi, quando non dimenticate o rimosse. Oggi la storia si ripropone come farsa. Nel senso che, anche questa volta, al di là delle mie intenzioni o sollecitazioni, non solo mi si ricandida virtualmente (alla presidenza della Provincia), ma mi si attribuisce la pertinace volontà di propormi a dispetto dei santi (e mi scusino i Santi). Una farsa condita di ipocrite quanto nobili petizioni morali, per chi legge gli externa corporis della comunicazione multimediale. Si tenta anzi di costruire una nuova “operazione” dall'esterno (secondo una logica granducale che ha fatto il suo tempo), ignorando che a Matera esistono maggioranze e qualità (queste ultime tutte apprezzabili, salvo naturalmente quella di chi scrive) che non hanno diritto di interlocuzione: insomma una sorta di commissariamento per “ superiori ” ragioni politiche. Quelle superiori ragioni che dispongono che chi vince le primarie conti come il due di briscola e magari chi vale come il due di briscola (magari per sfortuna) finisca per contare per tutti: con la pretesa poi, di spiegare al volgo e all'inclita come deve funzionare il mondo. Concludo rassicurando il cortese estensore dell' “avvertimento” a mezzo stampa che non sono interessato, non ho mai chiesto e non chiedo candidature: né per diletto né per disperazione. In una situazione peraltro difficile, nella quale è giusto che chi sceglie se ne assuma intera la responsabilità. Senza alibi di sorta. Ma mi riservo di decidere se convenga ancora recitare il ruolo di chi servendo convinzioni e ideali, non ha rinunciato a pensare e a vivere la politica come campo civile, come misura intellettuale e morale e quindi come esercizio della libertà. Ho l'età (non venerabile, ma matura) per fare quello che mi sembra giusto, con quell'indipendenza che deriva da quel minimo di qualità che mi viene riconosciuta e che nessuno può permettersi di svilire. Mi spiace, perciò, essere costretto a difendere quel poco di onore che merita di essere custodito in tempi così amari. Ma è la vita. Vincenzo Viti
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Primo piano
Domenica 18 gennaio 2009
Il dibattito politico Mercoledì un vertice. Il Cavaliere teme che gli alleati possano presentare degli emendamenti
Riforme, i paletti di Berlusconi Il premier avverte An e Lega: «Sulla giustizia non voglio sorprese» di ELVIO SARROCCO ROMA - Dopo il faccia a faccia con Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi ha convocato per mercoledi' sera un vertice con An e Lega per fare il punto sulla riforma della giustizia che sara' all'ordine del giorno del prossimo consiglio dei ministri. "Non mi risulta nessuna distanza", premette il presidente del consiglio che pero' ammette di temere che sorgano degli imprevisti. Percio' vuole che sia verificato "tutto, punto per punto" nella riunione di mercoledi' sera, a cena. "Non voglio trovarmi delle sorprese", ha affermato ieri Berlusconi, "ossia degli emendamenti presentati di soppiatto o improvvisamente e di cui io non ho nessuna notizia come e' gia' successo ripetutamente in queste giornate parlamentari". Gli e' stato chiesto a chi si riferisse. "Mi riferisco a tutto - ha risposto ai giornalisti - non voglio che queste cose accadano sulla giustizia". Il vertice sulla giustizia e' stato certamente concordato da Silvio Berlusconi e Fini nell'incontro di venerdi'. È stato Fini a chiedere al premier di non ostacolare una verifica interna alla coalizione sui temi piu' caldi, e di favorire anche il dialogo con l'opposizione. Berlusconi pero' minimizza e non condivide il modo in cui i giornali hanno riferito dell'incontro con il presidente della Camera. C'e' stata "troppa enfasi", ha sostenuto ieri in Sardegna, dove si trovava per la campagna elettorale. "Non ingigantirei le cose - ha aggiunto - e' stato un incontro normale su cose gia' chiare per quanto mi riguarda". Su un punto ha pero' insistito. Le polemiche tra al-
leati (il riferimento e' soprattutto a Fini ed alla Lega) danneggiano la coalizione. Le polemiche politiche "costano molto", ha avvertito, ed "anche se nella realta' non ci sono distanze", queste vengono percepite attraverso la stampa e le Tv e "in questi giorni abbiamo perso il 5-6% di consensi" perche' gli elettori "non vogliono vedere una squadra che non va d'accordo". Problemi nel governo, pero', non esistono, ha affermato Berlusconi che escluso contrasti con Gianfranco Fini. Un "problema di comunicazione" con Fini in realta' c'e' stato, ha affermato il premier, ma per colpa di
Ignazio La Russa. Ed ecco la spiegazione. Fini, nell'incontro con Berlusconi, aveva sollecitato, tra l'altro, la scrittura dello statuto del partito unico che nascera' a fine marzo. Lo Statuto e' scritto da due mesi, ha spiegato il premier, ed e' stato consegnato ad An e Lega. Ma non e' stato portato a conoscenza di Fini perche' c'e' stato "un problema di comunicazione fra An e La Russa". Io, ha aggiunto Berlusconi, "avevo avuto come interlocutore La Russa e adesso c'e' la volonta' di Fini di essere informato". Ma Italo Bocchino ha smentito Berlusconi. Sono state proprio le informa-
Silvio Berlusconi
di MARIA ELEONORA LESTINGI ROMA - Sordo ad ogni tipo di pressione politica bipartisan e incurante del livello dal quale giungono gli inviti a dimettersi, il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Riccardo Villari, ha ribadito ieri che non intende dimettersi. Lo ha fatto in una lettera ai presidenti delle Camere Gianfranco Fini e Renato Schifani, in cui ha annunciato la sua volontà di restare alla guida della commissione. "È rispettoso e doveroso rispondere quando alte cariche dello Stato scrivono", ha spiegato Villari, ma lui si sente "vincolato" al mandato ricevuto anche se è disponibile a trovare una soluzione politica. La soluzione, in realtà, da tempo è stata individuata (Sergio Zavoli) ma è proprio l'ostinazione di Villari a bloccarla, rendendo vani i tentativi di scardinare la sua posizione che è legittima dal punto di vista dei regolamenti, ma politicamente indebolita dato che anche il Pdl ha abbandonato i lavori della Bicamerale. Fu proprio la maggioranza ad eleggere il senatore del Pd - poi espulso dal partito - il 13 novembre 2008.
Insorge il Pd. Calderoli: «Evitiamo gesti estremi»
Rai, Villari punta i piedi «Non mi dimetto» Villari, dal canto suo, ha sottolineato che il suo primo convincimento è "il dovere di mantenere fede al rispetto delle istituzioni dovuto alla responsabilità che gli è stata affidata da un'elezione legittima e democratica". La sua lettera è stata subito aspramente criticata. "È un comportamento incommentabile", ha tuonato Giorgio Merlo, vicepresidente della Commissione di Vigilanza. "Cosa ne penso? Tutto il male possibile", ha commentato il capogruppo del Pd in Commissione Fabrizio Morri. "È un gesto di arroganza che non si era mai visto prima - ha aggiunto - Villari crede di aver ottenuto la nomina dal Padreterno e non dalla politica". Per il capogruppo dell'Idv a Montecitorio Massimo Donadi, "Villari non rappresenta più una questione politica, ma si è tra-
sformato in un caso umano". "Quello che è successo, e continua a succedere - ha dichiarato quello che fu il candidato unico delle opposizioni, Leoluca Orlando - rivela la brama di potere e il servilismo verso gli interessi di Berlusconi". I presidenti delle Camere, ha affermato il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, "non possono essere umiliati e costretti ad abbaiare alla luna, perché umiliando loro si umiliano le istituzioni". L'Unione di centro, ha annunciato, presenterà lunedì una proposta di legge di modifica della Commissione parlamentare di vigilanza Rai "che una volta approvata permetterà di superare l'attuale fase d'impasse". Secondo il portavoce di FI Daniele Capezzone, "la vicenda obiettivamente da vaudeville della Commissione di vigilanza sta diventando un vero e proprio
zioni date da La Russa, ha replicato, ad indurre An a chiedere un chiarimento sullo statuto. Quanto alla Lega, per Berlusconi e' "assolutamente falso" che il partito di Bossi intenda andare da solo alle elezioni amministrative. "È il contrario - ha affermato - di quanto detto da Bossi e dagli altri dirigenti leghisti". È anche "falso" che nel governo ci siano tensioni fra il "partito del nord" e quello del Sud. Per il premier "la realta' e' un'altra". E se la prende come al solito coi giornali che, secondo lui, «riportano una realtà del tutto diversa da quella esistente».
spot contro le istituzioni e contro la politica". Il senatore del Pd e costituzionalista Stefano Ceccanti ha suggerito quindi, come via d'uscita "spiacevolissima ma del tutto legittima e doverosa, lo scioglimento anticipato della Commissione da parte dei presidenti delle Camere". Ma il coordinatore e ministro leghista Roberto Calderoli ha lanciato un appello a Villari: "eviti soluzioni estreme come lo scioglimento e si dimetta". In serata, il presidente della Commissione si è detto "stupito" per il dibattito politico che si è scatenato e ha sottolineato di aver specificato chiaramente che "mi impegnerò per trovare insieme ai colleghi della Commissione una soluzione politica". Marco Pannella, intanto, in sciopero della sete dalle 24 del 15 gennaio, ha commentato la decisione della Procura di Roma di aprire un'inchiesta a seguito della sua denuncia sul mancato funzionamento della Commissione. "È un'ottima notizia. Abbiamo delle norme chiarissime per le quali senatori e deputati hanno il dovere di partecipare alle sedute delle Commissioni", ma dai presidenti delle Camere "non abbiamo sentito una parola di richiamo".
di ARMANDO PETRETTA
Bassolino: «Il rinnovamento non si ottiene buttando il passato». Domani Veltroni a Napoli
NAPOLI– Domani è il giorno di Walter Veltroni a Napoli. L’occasione è l’assemblea pubblica in occasione dell’insediamento del commissario della federazione provinciale Enrico Morando, ma il segretario del Pd, oltre ad indicare la rotta ad un partito che a Napoli è ancora tutto da costruire, non potrà non fare i conti con una realtà ancora dilaniata dalle polemiche seguite alla vicenda degli appalti comunali e al successivo, travagliato, rimpasto della giunta Iervolino varato in dissenso con i vertici del partito. Ieri prove di unità in direzione regionale: tra i temi trattati anche le future alleanze in vista di Provinciali e Amministrative di giugno. Si guarda con attenzione all’Udc – ha detto il segretario regionale Tino Iannuzzi – per fare di Napoli un nuovo laboratorio nazionale. Udc, che è conteso anche dal Pdl. È proprio sulle Provinciali che il Pd deve recuperare il ritardo accumulato, nel giorno in cui in casa Pdl si presenta il candidato
Pd, prove di unità del partito in Campania Antonio Bassolino, governatore della Campania eletto tra le file del Pd
presidente Luigi Cesaro (Fi). Potranno le primarie servire a recuperare il gap? Sì, secondo il commissario provinciale Enrico Morando a patto che – dice con un’espressione colorita per dire no alla conta interna – «non servano a vedere
chi ce l’ha più lungo tra noi...». In platea lunedì ad ascoltare Veltroni ci sarà anche il governatore campano Antonio Bassolino. Proprio da Bassolino, a due giorni dall’arrivo del segretario in città, arriva un messaggio di-
stensivo ma anche un avvertimento: giusto aprire una fase all’insegna di un forte rinnovamento «nel partito e nelle istituzioni» – è la tesi espressa dal governatore nella direzione regionale di ieri – ma ciò non può avvenire senza passare «per un bilancio serio» dell’esperienza fatta a Napoli e in Campania. Diversamente si andrebbe incontro «al disastro». «Non possiamo essere noi per primi – ha spiegato – ad avallare il pregiudizio che bisogna mettersi contro l'esperienza fatta per garantirci un futuro». «C'è bisogno di rinnovare con serietà – ha sottolineato – dando un contributo forte allo sforzo richiesto nei giorni scorsi da Veltroni e per evitare il rischio di tornare indietro nel processo di formazione del partito». Teme Bassolino che le divisioni di queste settimane all’interno del Pd possano condizionare il voto: «Dobbiamo avvicinarci alle
elezioni – è il suo appello – facendo un discorso di verità su quanto fatto in quindici anni. Tante cose positive – ha ricordato – sono state coperte dalla vicenda rifiuti. Dobbiamo invece saperle valorizzare, mettendo l’accento sul rinnovamento, ma facendo i conti con l’esperienza fatta». «Altro sarebbe – ha avvertito – pensare di poter andare avanti mettendosi contro questa esperienza: ciò porterebbe al disastro». Chiusura con l’auspicio per una ritrovata unità: “Penso sia possibile – ha detto – eleggere il nuovo segretario all’unanimità o a stragrande maggioranza prima di giugno». Insomma, non c’è ancora pace nel Pd, ma bisogna trovarla in fretta, visto che bisogna trovare la quadra per le elezioni amministrative. Una situazione ingarbugliata in diversi Comuni e Regioni.
Portafoglio 11 Domani la Commissione europea taglierà di nuovo le stime di crescita per il 2009 Domenica 18 gennaio 2009
«Recessione grave e prolungata» L’allarme nei documenti preparatori del consiglio Ecofin di UGO CALTAGIRONE LA recessione rischia di essere «grave e prolungata». Nei documenti preparatori del consiglio Ecofin di martedì prossimo, che sarà preceduto domani dalla riunione dell’Eurogruppo, emerge tutta la preoccupazione per una situazione finanziaria ed economica caratterizzata ancora dalla «massima incertezza». Con la Commissione Ue che domani mattina taglierà di nuovo le previsioni di crescita per il 2009, portando il Pil di tutti i principali Paesi europei sotto lo zero, Italia compresa. Attesi in netto rialzo anche i deficit, come conseguenza dei piani anti crisi, con Roma che nel 2009 dovrebbe tornare «temporaneamente» sopra il 3%. «Attualmente –si legge nel documento del Consiglio Ue – la fiducia dei consumatori e delle imprese si trova al livello più basso da decenni e la situazione rischia di deteriorarsi ulteriormente». Questo nonostante le misure anticrisi adottate “siano già in via di attuazione». – LE NUOVE CIFRE DI ALMUNIA. Le nuove previsioni di Bruxelles rifletteranno dunque questa situazione. Arrivano in anticipo rispetto alle usuali scadenze, viste le «circostanze eccezionali» in cui versa l’economia del Vecchio Continente. Di fatto certificheranno l’ingresso dell’economia europea in una “profonda fase di recessione», con la ripresa – fino a qualche tempo fa attesa dalla metà di quest’anno – che si allontana e non dovrebbe pale-
Gas, un nulla di fatto dal summit di Mosca
Joaquin Almunia
sarsi prima della fine del 2009. Ma a questo punto – spiegano in Commissione Ue – anche il 2010 appare «a rischio». Nel novembre scorso il Pil 2009 di Eurolandia era stato tagliato allo 0,1%, con l’Italia a crescita zero. Le attese sono ora attorno al -1% per la zona euro e attorno al -1,5% per il nostro Paese. Che comunque non presenterà una situazione peggiore di altri. A preoccupare la Commissione Ue, infatti, è soprattutto la recessione in Germania. – ALLARME DEFICIT. Sono in molti, poi, i Paesi che nel 2009 torneranno con un disavanzo sopra il 3%, visto che – come si sottolinea nel documento dell’Ecofin – «i conti pubblici saranno messi a dura prova» dai piani anticrisi varati a livello nazionale. Anche l’Italia (che ancora deve presentare il suo Programma
di stabilità a Bruxelles) dopo aver chiuso il 2008 al 2,6%, sostanzialmente in linea con le ultime stime Ue, tornerà nel 2009 attorno al 3,5%. Anche se – affermano in Commissione – dovrebbe trattarsi di uno «sforamento temporaneo», prima di riprendere la strada verso il pareggio di bilancio, originariamente previsto entro il 2011. La situazione italiana, insomma, non allarma particolarmente Bruxelles, che pensa che Roma abbia fatto «abbastanza bene» date le circostanze. La Commissione Ue, invece, trema di fronte ai numeri di Paesi come il Regno Unito, l’Irlanda e la Grecia, che porteranno il proprio disavanzo molto più in alto, sforando anche la soglia del 4%. Per questo l’Ecofin inviterà gli Stati membri a «tornare il più rapidamente possibile» nei
BORSA
di metano verso l’Europa, attraverso il territorio ucraino. Prima del vertice vero e proprio si era tenuto un incontro bilaterale tra il premier Vladimir Putin e la sua omologa ucraina Yulja Tymoshenko. «La preoccupazione per quello sta avvenendo in Europa è grande - ha comentato l'Ad di Eni, Paolo Scaroni - . Noi come Eni siamo allarmati della situazione. Ma non per l’Italia che è al riparo per tutto l’inverno, ma per quei paesi in Europa a rischio, come i Balcani. Il problema inizia ad essere drammatico per il Sud-Est Europa». Non ha dunque trovato conferma l'auspicio del primo ministro russo, Vladimir Putin, che prima dell'inizio del vertice aveva ipotizzato il raggiungimento di un accordo: «Sono ottimista», aveva detto Putin all'indomani dell'incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel spiegando che di prevedere «un accordo entro la fine di questa giornata». Accordo che però non è arrivato.
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Azzerati i guadagni di inizio d’anno LA PRIMA settimana del mese di gennaio era stata già segnata da non poca incertezza per i mercati azionari internazionali che, dopo i segnali positivi inviati tra la fine del 2008 e gli inizi del 2009, avevano iniziato a vacillare nella seconda parte della scorsa ottava. Questa titubanza ha trovato piena conferma nella settimana che si è conclusa, vissuta quasi tutta all'insegna delle vendite. Con il ritorno degli operatori dopo il periodo delle festività natalizie e di fine anno, i mercati si sono trovati nuovamente a dover fare i conti con la dura realtà con cui si erano già scontrati nelle settimane precedenti. Lo scenario macroeconomico resta improntato alla negatività e ulteriori conferme in questa direzione sono arrivate dall'opposta sponda dell'Atlantico. Tutt'altro che confortanti, inoltre, le indicazioni arrivate dal mondo societario, poiché la nuova stagione delle trimestrali Usa non è certo partito con il piede giusto, basti pensare alla delusione per i conti di Alcoa. Paradossalmente, però, proprio i listini americani sono riusciti a difendersi meglio degli altri, fronteggiando meglio l'attacco dei ribassisti. Mentre l'indice S&P500 è stato il più penalizzato con una flessione del 4,52%, il Dow Jones ha limitato i danni al 3,7%, ma è riuscito a fare ancora meglio il Nasdaq Composite con un ribasso settimanale del 2,69%. Ben diversa la situazione per la piazza azionaria giapponese che ha visto il Nikkei 225 muovere nuovamente in direzione di area 8.000 punti, con una flessione del 6,86% nelle ultime cinque sedute. Simile a quest'ultima la variazione percentuale registrata dalle Borse europee tra le quali hanno pagato pegno più degli altri il Dax30 e il Cac40, in correzione rispettivamente dell'8,73%
ranghi, nel rispetto del Patto di stabilità e di crescita. - APPELLO ALLE BANCHE. La prima preoccupazione resta quella di limitare al massimo l’impatto della crisi finanziaria sull' economia reale. Eurogruppo ed Ecofin faranno un primo esame di come stanno funzionando i vari piani anticrisi nazionali, a partire dai piani salva-banche. Si ritiene infatti che le condizioni del credito in Europa – nonostante i numerosi interventi a favore degli istituti – continuino ad essere “difficili», penalizzando famiglie e imprese. Per questo per l'Ecofin la priorità assoluta resta quella di «ristabilire il normale funzionamento» del mercato del credito, «ripristinando la fiducia» che è precondinzione per una vera ripresa di consumi e investimenti.
MILANO - Nessun accordo a Mosca sulla crisi del gas alla fine del vertice organizzato dalla Russia con i Paesi importatori. Tuttavia, «proseguono i colloqui» in un’altra sede. Lo ha detto il presidente Dmitri Medvedev (nella foto) specificando che comunque «l’incontro che si è tenuto oggi (ieri per chi legge ndr) è stato utile e importante» perché ha riunito intorno a un tavolo tutte le parti in causa nella crisi del gas. Ossia la Russia, l’Unione Europea, l’Ucraina e gli altri paesi extra Ue. Il presidente russo ha inoltre fatto sapere che le forniture di combustibile potrebbero in ogni caso riprendere regolarmente «nei prossimi giorni». Medvedev ha poi annunciato che solleverà il problema dei meccanismi della sicurezza energetica al summit del G8 e a quello del G20, in programma in aprile a Londra. Il summit era stato convocato nella capitale russa per cercare di risolvere la crisi del gas e lo stop alle forniture
e dell'8,57%, seguiti dal Ftse100 che è riuscito a contenere le perdite al 6,77%. Negatività anche a Piazza Affari, dove l'indice S&P/Mib ha terminato gli scambi a 18.703 punti, retrocedendo di quasi 1.400 punti rispetto alla chiusura di venerdì scorso, con un ribasso del 6,91%. La correzione si è spinta fino a questo momento in corrispondenza dell'importante supporto dei 18.500 punti, salvato in chiusura d'ottava. Questo, però, non è garanzia di per sé di un'interruzione della fase discendente in atto, per il quale saranno necessarie più sedute al di sopra di tale supporto, prima di poter affermare che lo stesso sarà immune da ulteriori attacchi ribassisti. Il ritorno in area 18.700/18.800 punti fa ben sperare ma sarebbe preferibile una risalita oltre i 19.000/19.100 punti, perché al di sopra di tale area, la pressione ribassista subirà un alleggerimento. Qualora, invece, le quotazioni dovessero scivolare al di sotto dei 18.500 punti, allora bisognerà spostare l'attenzione inizialmente sui 17.500 punti e in seguito in direzione dei 17.000. Sintetizzando, dunque, l'indice S&P/Mib si trova ora nuovamente in una fase molto critica in cui i prossimi movimenti potrebbero decidere le sue sorti nel breve. La tenuta dei citati importanti supporti, infatti, potrebbe scongiurare il rischio di ulteriori scivoloni, con una ripresa degli acquisti che permetta alle quotazioni di risalire la china quantomeno in direzione dei massimi della scorsa settimana. Un rimbalzo è ancora possibile, ma è necessario che ciò avvenga in tempi brevi con un ritorno immediato in campo delle forze rialziste che permettano di sbaragliare eventuali ulteriori attacchi da parte dei venditori.
Le regole per detrarre il mutuo IRPEF più leggera per chi ha contratto mutui per l'acquisto dell'unità immobiliare da destinare ad abitazione principale. Il limite massimo degli interessi passivi, su cui calcolare la detrazione del 19%, passa da 3.615,20 a 4.000 euro. Il bonus ottenibile, già dalla prossima dichiarazione dei redditi, sale così a 760 euro (19% di 4.000 euro) contro i 687 circa di 3.615,20 e con un risparmio d'imposta di 73 euro. Il Fisco riconosce la detrazione degli interessi passivi in dipendenza di un contratto di mutuo, che peraltro deve essere garantito da ipoteca sull'immobile, e non di altri contratti di finanziamento. Ulteriore condizione è che, entro un anno dall'acquisto, l'immobile venga destinato dall'acquirente ad abitazione principale intesa come dimora abituale dello stesso o dei propri familiari. Il venir meno di questa destinazione, fatte salve alcune eccezioni, comporta la decadenza dall'agevolazione fiscale. La norma Le norme sulla detrazione degli interessi passivi sono state modificate più volte nel corso degli anni e orientarsi nei meandri delle disposizioni fiscali non è semplice. Tutto dipende
dalla data in cui è stato stipulato il contratto di mutuo. L'anno a cui fare riferimento, un vero e proprio spartiacque, è il 1993. Per i contratti di mutuo stipulati anteriormente al 1993, la detrazione del 19% spetta su un importo massimo di euro 4.000 per ciascun intestatario del mutuo. Il bonus fiscale è ammesso a condizione che l'unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale alla data dell'otto dicembre 1993 e che, nella rimanente parte dell'anno e negli anni successivi, il contribuente non abbia variato l'abitazione principale per motivi diversi da quelli di lavoro o di ricovero. Per i mutui stipulati nel corso del 1993, la detrazione è ammessa a condizione che l'unità immobiliare sia stata adibita ad abitazione principale entro l'otto giugno 1994. Per i mutui ipotecari contratti dopo il 1993 l'importo massimo detraibile è di 4.000 euro ma, in questo caso, spetta per tutti gli intestatari del mutuo. Non si tiene conto del periodo intercorrente tra la data di acquisto e quella del mutuo, se estinguendo l'originario contratto si stipula un nuovo mutuo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimbor-
sare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati all'estinzione del vecchio mutuo e all'accensione del nuovo. Il calcolo L'Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare con l'intento di chiarire se spetta la detrazione degli interessi passivi qualora il capitale a mutuo sia superiore al valore dell'immobile indicato nell'atto di compravendita. Ebbene, per l'Agenzia delle Entrate, l'importo del mutuo può, al massimo, essere pari a quanto dichiarato nel rogito per l'acquisto dell'immobile, maggiorato delle spese notarili e degli altri oneri accessori strettamente connessi all'operazione e debitamente documentati. La detrazione deve essere quindi rapportata al valore dell'immobile dichiarato nell'atto notarile. Per determinare la parte di interessi da portare in detrazione bisogna utilizzare la seguente formula: valore dell'immobile x interessi pagati : capitale dato in mutuo. Per il Fisco non è possibile considerare finalizzato interamente all'acquisto di un immobile, quindi pienamente agevolabile, un mutuo che supera il valore dell'immobile stesso da acquistare.
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Domenica 18 gennaio 2009
24 ore in Basilicata
Scoperto un presunto autoritratto del Da Vinci custodito prima ad Acerenza e poi a Moliterno
Presenze di Leonardo in Basilicata Il dipinto appartiene a un nobile. In corso studio approfondito SAREBBE uno dei pochi autoritratti al mondo del genio dell’arte e della scienza, Leonardo Da Vinci. E, quel che è più straordinario, sarebbe rimasto custodito in Basilicata per secoli. Fino all’incredibile scoperta - che potrebbe rivelarsi a dir poco eccezionale in caso di conferma dell’attribuzione - avvenuta venti giorni fa, a opera di un giovane ricercatore e storico campano. Ora sono in corso gli accertamenti per verificarne l’autenticità. Ma quella che si va delineando è l’ipotesi di una presenza di Leonardo in Basilicata. Sul volto ritratto nel dipinto non ci sarebbero dubbi: sembra essere proprio quello del Da Vinci. Gli studi dovranno verificare se a dipingerlo sia stato proprio il grande Leonardo. In questo caso, per secoli il dipinto sarebbe rimasto nella terra in cui legenda vuole che Monna Lisa, la celebre modella dell’artista, che avrebbe ispirato La Gioconda, si sia penta a seguito di una fatale malattia. Ma questa è un’altra storia. La nuova scoperta, invece, si basa su presupposti ben diversi e parte con il lavoro di ricerca dell’autore del ritrovamento, Nicola Barbatelli , accademico costantiniano, storico e ricercatore dell'Osmtj (Ordine sovrano e militare del Tempio di Gerusalemme). L’opera in questione, fa parte di una collezione privata di una famiglia di origine lucana, più precisamente di Moliterno. Ma il dipinto proverrebbe dalla zona di Acerenza. Qui - secondo la ricostruzione dello storico avrebbe avuto dimora intorno al 1500 una nobile famiglia toscana, i Segni. Con cui, secondo i racconti del Vasari, Leonardo avrebbe avuto rapporti di grande amicizia. Gli studi dell’accademico campano, condotti anche in collaborazione con Gianni e Raffaello Glinni e il regista televisivo
GALLERIA FOTOGRAFICA
Il taglio degli occhi del dipinto ritrovato e probabilmente attribuibile a Leonardo Da Vinci. L’autoritratto sarebbe rimasto in Basilicata per secoli, prima in territorio di Acerenza e poi a Moliterno, prima del ritrovamento nella collezione di un nobile lucano. Ora è in corso un approfondito studio da parte un autorevole esperto di Leonardo, il professor Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci, che da tempo studia le tracce leonardesche a sud di Napoli e di Salerno.
La statua lignea rappresentante San Bernardo di Chiaravalle, fondatore della regola dell’ordine dei templari, ritrovata a Vaglio dal ricercatore Nicola Barbatella Fabio Tamburini, sono concentrati proprio sulle ricerche storico - medievali in Basilicata. In particolare sulle tracce rilevate in Lucania di confraternite di dottrina pitagorica che in epoche medievali erano operative in quell’area. La ricerca, fino a questo momento ha già prodotto considerevoli risultati: dalla ricostruzione della regola di geometria aurea basata sul pentagono usata per la
La testa mozza posta tra i piedi della statua lignea di San Barnardo ritrovata a vaglio sulla quale è inciso un simbolo legato alla Geometria sacra.
costruzione della Cattedrale di Acerenza nel 1080, alla statua lignea raffigurante San Bernardo di Chiaravalle con una testa mozza posta tra i piedi. Sulla quale è inciso un “quattre de chiffre”, noto simbolo di confraternite di costruttori di cattedrali. Coincidenza vuole che proprio l’autore dei primi testi sui temi pitagorici, Luca Pacioli, sia stato maestro di Leonardo. Probabilmente, fu la
Il simbolo inciso sulla testa, “quatre de chiffre”, legato alla geometria sacra che testimonia la presenza di organizzazioni iniziatiche.
passione di Leonardo per gli studi della geometria aurea, ad indurlo ad effettuare il viaggio verso le terre che videro lo sviluppo e tragica fine della scuola pitagorica. E com’è noto, fu proprio un lucano, Paso di Metaponto, a dimostrare nel 500 a.c. l’esistenza del numero irrazionale nello studio del pentagono e della Vesica Piscis, temi ricorrenti nelle ricerche scientifiche ed artistiche di Leonardo.
Il ritrovamento del dipinto, quindi, è di straordinaria importanza scientifica, in quanto si tratterebbe di uno degli unici ritratti attualmente noti. Ora è in corso un approfondito studio da parte un autorevole esperto di Leonardo, il professor Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo da Vinci, che da tempo studia le tracce leonardesche a sud di Napoli e di Salerno. Sarà lui a coordinare le
La Cia annuncia una grande manifestazione di piazza e presenta le sue priorità
novata competitività economica e produttiva in agricoltura facendo diventare le imprese agricole leva e strumento dei processi economici e di sviluppo locale». : Queste le priorità indicate dal massimo organismo dirigente della Cia: piano di compensazione a favore delle aziende agricole di Basilicata per l’abbattimento dei costi di produzione, in campo energetico e di carburanti, sulla risorsa idrica e quelli relativi alla fiscalità locale. La definizione della disciplina regionale in materia di sostegno, consulenza, servizi e accesso al credito delle Pmi agricole. L’adeguamento della normativa regionale in materia di servizi, prodotti e coperture assicurative in agricoltura. Il tempestivo avvio dei Bandi del PSR 2007/2013. L’uso appropriato dei fondi liberati del Por 2000/2006. (circa 70 meuro). L’utilizzo dei fondi Fas, delle risorse dei P.O. Val D’Agri e Senisese, e degli altri fondi UE, per costruire apposite sponde finanzia-
re “Interfondo” allo scopo di intervenire e dare risposte adeguate. La Cia chiede, inoltre, l’immediata approvazione della legge di riordino delle strutture sub regionali a servizio del mondo agricolo, con due fermi richiami: il primo riguarda l’Arbea, rispetto alla quale si ritiene improcrastinabile una definitiva, rigorosa e coraggiosa analisi, facendo seguito alla recente unitaria di incontro urgente in Regione dopo che è stato disatteso l’ennesimo impegno di cronoprogamma dei pagamenti degli aiuti comunitari per annualità pregresse (sino al 2006). A parere della Cia è opportuno calare la “riflessione” in quadro di effettiva funzionalità operativa, efficacia di azione ed efficienza e, non secondaria, diviene una valutazione in merito alla sostenibilità e sulla stessa “missione” dell’ente che, secondo la Cia potrebbe anche non essere - alla luce di puntuali valutazioni - quello di Organismo Pagatore. Il secondo i Consorzi di Bonifica, la cui strutturazione va ride-
opportune indagini storicoartistiche e scientifiche per accertare la datazione del dipinto, che potrebbe essere precedente al ritratto di Leonardo esposto nella Galleria degli Uffizi a Firenze, considerato autoritratto di Leonardo fino a quando, nel 1930, una radiografia smentì l'autografia del genio di vinci, essendo dipinto sopra una Maddalena del ’600. Mariateresa Labanca
Il presidente della Cia di Basilicata, Donato Distefano
La ragioni degli agricoltori POTENZA - Tre presidi della Cia nel mese di febbraio per dare continuità alla mobilitazione che l’organizzazione ha già messo in atto alla fine del 2008: sulla statale MateraBari ad opera dei cerealicoltori, presso il Centro Oli di Viggiano ad opera degli allevatori zootecnici, sulla SS106 Jonica ad opera dei produttori ortofrutticoli. I tre presidi, in aggiunta ad un attivo regionale dei quadri Cia, preparerà una manifestazione regionale indetta per il 21 marzo prossimo. E’ la proposta approvata dalla direzione regionale della Cia (confederazione italiana agricoltori) della Basilicata che si è riunita oggi a Potenza con la partecipazione dei presidenti comunali della confederazione per definire gli impegni del nuovo anno. Il presidente Distefano ha annunciato che il 2009 per la Cia è l’anno della trasformazione in “sindacato agricolo del territorio”, «un modello che amplia il “sistema Cia”, con l’obiettivo di favorire una rin-
Un presunto autoritratto di Leonardo da Vinci, ca 1513, che si trova a Torino, presso la Biblioteca Reale.
finita alla luce dell'intesa approvata nella Conferenza Stato-Regioni del 18/9/2008. Secondo la Cia, è opportuno lavorare per la nascita di un “Consorzio di bonifica unico della Basilicata” all‘'’interno del quale operano i tre comprensori di bonifica esistenti (Bradano-Metaponto,Val D'Agri, Vulture-melfese Alto-Bradano). Tale impostazione ha parere della CIA, può essere la soluzione per avviare una effettiva razionalizzazione del sistema delle bonifiche in Basilicata, per rendere efficienti le strutture consortili, dare univocità alla gestione operativa
e funzionale, costruire un sistema sostenibile, ispirato all'economicità, in modo da garantire efficacia e qualità dei servizi a partire dalla gestione, uso e distribuzione della risorsa idrica e dei servizi irrigui, passando per le attività di manutenzione idraulica, idrogeologica dei territori asserviti. Per la Cia lucana due le condizioni per affrontare il nuovo anno: un'organizzazione sindacale - professionale moderna per meglio riposizionare il suo ruolo nell’economia reale, accrescendo ogni sforzo per favorire l’unità del mondo agricolo lucano.
24 Ore in Basilicata 13 In forse la cassa integrazione nella prima settimana di febbraio per la nuova produzione di Punto a gas Domenica 18 gennaio 2009
Sata, il gpl anche la cigo si porta via Ma Roselli allerta: «Dimissioni in Fiat non sono un buon segnale» MELFI - Con ogni probabilità la seconda settimana di cassa integrazione già ufficializzata in Sata dal due al sei febbraio prossimo sarà revocata, per far fronte agli ordini in aumento della Grande Punto motorizzata a metano e Gpl. La conferma arriva direttamente dal maggiore sindacato non confederale, la Fismic. «Gli ordinativi di vetture a basso tasso di inquinamento continuano a crescere – conferma il segretario della Fismic di Basilicata, Marco Roselli - e questo potrebbe far rientrare la settimana di Cigo prevista a febbraio. I modelli a risparmio energetico potrebbero rappresentare il futuro dell’auto. E, considerato che queste vetture vengono prodotte proprio a Melfi, si può sperare in una riduzione della cassa integrazione dei prossimi mesi». Per far fronte al nuovo e per certi versi inatteso aumento delle vendite, Sata oggi assembla Grande Punto in stabilimento mentre commissiona a ditte eterne, anche lucane, il montaggio del kit completo per la motorizzazione a gas propano liquido. Paradossalmente proprio queste aziende terze ora sono alle prese con un ritmo di produzione che sta mettendo in difficoltà realtà industriali minori, non certo abituate a lavorare in tempo reale così come invece opera Fiat in Basilicata fin dai primi giorni dell’insediamento a San Nicola di Melfi. Se i mercati richiedono auto a basso consumo energetico, tuttavia, il momento resta comunque critico.
L’analisi del segretario della Uil, Michele Delicio
L’impegno di ognuno contro la crisi economica
La Sata di Melfi
«Le difficoltà dei mercati sono evidenti – aggiunge Roselli – e non a caso si prevede una settimana di Cigo per ogni mese futuro. Per questo motivo - ribadisce il segretario Roselli chiediamo con urgenza un intervento serio, strutturale e straordinario da parte del Governo per un settore che ha perso il 46 per cento e che rappresenta, solo come Fiat, il 10 per cento del prodotto interno lordo nazionale. La collaborazione con le altre sigle sindacali confederali in questo senso è massima». Le notizie che giungono da Torino sulle dimissioni dei manager, De Meo e Rebaudengo, non rappresentano segnali positivi, secondo il segretario della Fismic. De Meo, a lungo braccio destro dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, aveva curato ogni dettaglio durante le
segue dalla prima Nell’articolo, poi, si paventava il mio personale coinvolgimento in presunte attività criminose al vaglio degli inquirenti. Insomma ho dovuto, mio malgrado, constatare di essere entrato nel novero di coloro che negli ultimi anni, hanno ricevuto quello che, se fosse il caso di scherzare (e vedremo che non lo é affatto) potrei definire una sorta di “pre-informazione” di garanzia notificato dalla stampa. Stante la per me palese infondatezza della rappresentazione giornalistica ho ritenuto, ingenuamente, che fosse sufficiente reagire immediatamente, attraverso l’invio di una nota ai giornali interessati; nota che ho prontamente redatto e trasmesso unitamente ad una copiosa documentazione che attesta la piena regolarità delle attività esercitate da me personalmente e dalla società Viridia srl nell'ambito dell'esecuzione dei lavori di ripristino ambientale in corso di realizzazione nella contrada Panevino di Tursi. Il tangibile risultato della mia iniziativa è stato quello che le S.V. potranno constatare (se non hanno avuto la possibilità già di farlo attraverso la lettura dei giornali dei giorni successivi e sino ad oggi), ossia quello di vedere il mio nome e la mia azienda collocati, non ho ancora capito bene a quale titolo, nell'ambito di una realtà, che a me pare romanzesca, accanto a Logge massoniche, più o meno segrete e ambienti malavitosi a vario titolo; il tutto nell'ambito di inchieste svolte da inquirenti che in passato si sono distinti nel-
operazioni di lancio della Grande Punto. Rebaudengo rappresentava il riferimento Fiat per i sindacati di categoria. «Queste dimissioni non rappresentano un segnale confortante – conclude il leader della Fismic di Basilcata, Marco Roselli – e le nostre preoccupazioni certo non diminuiscono. Rebaudengo è un professionista serio con il quale abbiamo lavorato bene per anni. De Meo, responsabile del marketing, rimane un amministratore giovane e capace che aveva contribuito al rilancio di Fiat. Non conosciamo a fondo le motivazioni che hanno spinto i due manager a rassegnare le dimissioni. In ogni caso ci auguriamo che chiunque sostituirà i due dirigenti si dimostri all’altezza del compito». Vittorio Laviano regione@luedi.it
I dati di Fiom e Filcem Cgil
Occupazione e petrolio POTENZA - Quanti posti di lavoro ha prodotto il petrolio in Basilicata, e in particolare il Centro Oli di Viaggiano? Interrogativi a cui si darà risposta nell’incontro che si terrà domani presso il Mediafor di Potenza, organizzato da Fiom e Filcem Cgil. Verranno presentati i dati relativi a una ricerca realizzata al fine di valutare la ricaduta occupazionale delle attività di estrazione petrolifera sul territorio. Martedì, invece, negli spazi antistanti gli ingressi del centro olii di Viggiano, nell’ora del cambio turno, si terrà un volantinaggio informativo, a seguito del quale avrà luogo un dibattito nel centro sociale di Villa d’Agri.
POTENZA - «L’accordo siglato in Regione per l’ex Filatura di Vitalba è un primo risultato che ci incoraggia tutti (istituzioni, sindacati, partiti) perchè la chiusura delle fabbriche non è una “maledizione” che ci rende impotenti, anche se la stima del centro studi di Confindustria che prevede, per il 2009, un tasso di disoccupazione all’8,4 per cento non ci ha sorpresi». E’ quanto ha dichiarato il segretario regionale della Uil, Michele Delicio, dopo la firma dell’importante accordo sulla reindustrializzazione del sito produttivo della Valle di Vitalba. «Da tempo - ha continuato - andiamo ripetendo che l’intreccio sempre più marcato tra crisi economico-finanziaria internazionale e del Paese e crisi che vive la Basilicata, impongono responsabilità non solo a livello istituzionale ma anche ai sindacati e ai lavoratori». Le previsioni negative sull’occupazione per il 2009 si aggiungono dunque a tre patologie del mercato del lavoro: la grande differenza tra le aree del Paese, con il Sud che viaggia oltre l’11 per cento (prima della crisi), un tasso lavoro femminile tra i più bassi d’Europa e, soprattutto, una quota di lavoro non stabile (tempo determinato, collaboratori, interinali) che continua a salire fino a caratterizzare il 50 per cento delle nuove assunzioni.
Le indagini di Woodcock sullo smaltimento dei rifiuti a contrada Pane e Vino
«Io finito nell’inchiesta a mezzo stampa» LA vicenda alla quale fa riferimento l’avvocato nella lettera che pubblichiamo a lato è quella che il Quotidiano ha definito Totalgate ed è scoppiata il 16 dicembre scorso. Figura centrale è l’imprenditore Ferrara, di Poliporo, attualmente agli arresti domicilari come i vertici della multinazionale francese del petrolio. All’udienza del riesame che si è tenuta alla fine del 2008 il pm Woodcock ha depositato anche una serie di atti collegati all'inchiesta, o meglio, ad essa precedenti: si tratta della mega inchiesta sulla sanità e del filone che abbiamo denominato ecomassoneria relativo al business dei rifiuti. Centrale anche in quest'ultima vicenda la figura di Ferrara. E’, verosimilmente, indagando sulla sanità che gli investigatori sono arrivati ai numerosi affari di Ferrara. la cattura di personaggi mafiosi del calibro di Totò Riina. Peraltro, il sito di ripristino ambientale, assolutamente eco-compatibile, che gestisco con l'azienda Viridia srl, è indicato dai giornali, nella più generosa delle definizioni, come “l'inferno di Tursi” (cfr. Gazzetta del Mezzogiorno” del 15.1.09). Del resto, la protesta ed i contenuti della mia nota del 14 gennaio vengono liquidati dal giornalista Fabio Amendolara del Quotidiano con una breve risposta nella quale lo stesso sottolinea che quanto riferito nei suoi articoli è direttamente “ tratto dagli atti dell’indagine” ; cosa che avevo intuito, almeno per le parti riportate tra virgolette. Ora, mi chiedo, e Vi chiedo: atti di quale inchiesta, se io, che ne sarei il protagonista, non ne so assolutamente nulla ? E poi, è concepibile in uno Stato di diritto che questi atti siano a conoscenza della stampa, cioè di tutti, senza che io, il diretto interessato, abbia avuto nemmeno la possibilità di immaginare di essere sottoposto ad indagini, per di
più per fatti che, come disinvoltamente, avventatamente e artificiosamente rappresentati sui giornali, appaiono inverosimili, oltre che, Vi assicuro, assolutamente infondati in fatto e diritto? Comunque, in attesa che (al di là delle sterili “querelles” di cui la stampa ci informa da anni) il legislatore ponga fine a questo scempio umano e morale - che i miei avvocati mi assicurano, lasciandomi basito, di difficile ristoro giudiziario - io (avendo ancora chiaro il doveroso sentiero da percorrere per chi, come me, in questo momento, è sottoposto ad indagine) ho ritenuto di richiedere una certificazione ex art. 335 c.p.p. piuttosto che recarmi presso qualche redazione a mendicare copia degli atti che mi riguardano. Sono così in attesa di conoscere in quali procedimenti sono indagato e ciò perché, dopo essere stato posto nelle condizioni di potermi difendere, intendo richiedere immediatamente che sia dato luogo ad un incidente probatorio al fine di accertare la perfetta ecocompa-
tibilità del sito che gestisco con la mia azienda, sito di ripristino ambientale e giammai discarica, come artificiosamente ed offensivamente “stabilito” dalla stampa negli ultimi giorni. Quanto innanzi per due ragioni: o la prima, attiene alla tranquillità di tutti i miei concittadini che, penso, abbiano il diritto, come me, di conoscere il risultato di ogni utile analisi necessaria a certificare la salubrità del sito che gestisco e non già ad attendere le successive puntate del romanzo “horror” che, scelleratamente, gli stanno propinando i giornali; o la seconda, a tutela della mia persona e della mia azienda che, nella totale assenza di comportamenti illegali o anche solo illegittimi, temo possano essere oggetto, magari nella perfetta buona fede di tutti, di atti giudiziari e comportamenti avventati che causino la distruzione di una piccola realtà economica, faticosamente portata avanti in questi momenti di crisi e, con essa, determinino per me personalmente danni (come quelli purtroppo già causati alla mia imma-
Il decreto anticrisi del Governo, perciò, deve essere considerato «solo un primo passo». Il successivo dovrà essere quello di «implementare le risorse, coinvolgendo tutte le istituzioni locali con reale spirito cooperativo». E’ di questi giorni la notizia che ogni lavoratore italiano sarà costretto a lavorare tre giorni in più rispetto allo scorso anno per pagare le tasse. «Ciò dimostra che la risposta del Governo italiano alla crisi finanziaria internazionale in atto, non va nella stessa direzione degli altri paesi europei». Le stesse norme del decreto anticrisi sono per quantità e dimensione «inferiori alle necessità per fronteggiare la gravità della situazione economica». «La maggior parte degli economisti è concorde sul fatto che una possibile soluzione alla crisi debba necessariamente partire dall’aumento della liquidità». «Sulla situazione dell’Italia bisogna avviare un confronto per concordare un patto per investimenti, sviluppo, occupazione e potere di acquisto fra sindacati, imprenditori e Governo per affrontare una situazione sempre più complicata che influisce oggi negativamente anche sia sull'aumentata espulsione dal mercato del lavoro e sia sulla mancanza di nuova occupazione con grave danno per tanti giovani».
gine) che nessuno (le vicende che hanno coinvolto negli ultimi anni altri innocenti lo dimostrano ampiamente) si vedrebbe successivamente costretto a risarcire. Ill.mi Sigg. Procuratore Generale e Procuratore, Vi assicuro che scrivere questa lettera aperta ed affidarla, oltre che alle Vostre persone, anche i mezzi d'informazione, è per me, che provengo da una famiglia che si è onorata di esprimere diversi Magistrati ed Avvocati di alta qualificazione, del tutto mortificante e che molto ho esitato prima di scriverla; le circostanze, però, che, mio malgrado, mi vedono protagonista, non mi hanno lasciato scelta, perché, quale comune cittadino di questo paese, non posso rimanere inerme ad aspettare, senza aver dato luogo ad alcuna condotta illecita, di essere investito in questi giorni da un fango che, al contrario di quello ecocompatibile che viene legittimamente recuperato nel sito che gestisco, sta risultando, per me, di una tossicità insopportabile. Sono certo che mi sarà concesso in breve tempo, attraverso gli esiti della formale richiesta depositata presso gli uffici della Procura dal mio difensore Avv. Gianfranco Robilotta, di poter conoscere finalmente anch'io gli atti ed i fatti che mi vengono addebitati, per poter così immediatamente costituirmi nei giudizi ed ottenere l'incidente probatorio che accerterà la piena ed effettiva salubrità del sito che gestisco, con buona pace delle Logge massoniche, più o meno deviate, dei vari Totò (Riina e quant'altri) e di altre eventuali simpatiche canaglie. Giuliano Camerino
14 24 Ore in Basilicata Parla Giuseppe Santoro, il figlio della guardia penitenziaria uccisa da Cesare Battisti Domenica 18 gennaio 2009
Da trent’anni in attesa di giustizia «Ormai questa è una vicenda che va al di là, riguarda due Stati» AVEVA 20 anni Giuseppe Santoro quando suo padre venne assassinato. Sotto casa. Gli spari, le urla e poi il sangue, quello di suo padre, lì sulla strada. Quella mattina del 6 giugno 1978 non potrà mai più cancellarla. Così come non potranno dimenticare i suoi fratelli, all’epoca di 18 e 10 anni. «Soprattutto il piccolo - racconta - fu lui il primo a correre fuori». Più di trent’anni sono passati dall’omicidio di Antonio Santoro, maresciallo delle guardie penitenziarie del carcere di Udine (originario, però, di Avigliano), ma la parola fine su quella storia non è stata ancora scritta. La decisione del governo brasiliano di concedere a Cesare Battisti - accusato di quell’omicidio - lo status di rifugiato politico, negando all’Italia l’estradizione, riaccende i riflettori su quegli anni. «Siamo molto amareggiati ovviamente commenta Giuseppe Santoro - però bisogna dire che quello che sta succedendo non non ci sembra riguardi più solo noi e Battisti. Questa è una situazione che riguarda due Paesi, il Brasile e l’Italia che, con il suo sistema politico-giudiziario, viene posta a livello di uno Stato che perseguita le persone, soprattutto
per le idee politiche. Una cosa che, ovviamente, non è vera, come stanno dicendo tutti quanti». Una situazione contro la quale, però, i familiari delle vittime del terrorismo poco possono fare: «In particolare mio fratello ha sentito quelli con cui in questi anni aveva avuto più contatti, ma in questo momento non c’è una decisione da prendere, nulla possiamo fare». «Non possiamo certo impedire a delle persone di ragionare in maniera diversa - dice, con voce ferma, riferendosi anche a chi ha firmato un appello pro Battisti e difende la decisione del governo brasiliano - Qui non si tratta di essere a favore o contro. Ci sono delle decisioni che vengono da un sistema giudiziario, che è il nostro, e al quale noi tutto sommato crediamo. Su alcuni aspetti si può essere più o meno d’accordo, ma non ci si può porre contro, ci sono leggi che vanno rispettate. Non è che ci siano altre possibilità». Dopo l’omicidio del padre, Giuseppe e i suoi fratelli sono andati avanti. «Abbiamo continuato gli studi - racconta - li abbiamo terminati con grandi difficoltà e sacrifici. Ci siamo adattati a quello che po-
tevamo fare, senza rimpianti, però. Abbiamo vissuto la nostra vita studentesca come si faceva trent’anni fa, normalmente. Con la pensione della mamma e con gli aiuti che erano previsti abbiamo terminato gli studi». Ma se la vita è andata avanti, il ricordo di quei giorni è ancora doloroso. «Perdonare? Non so chi parla di perdonare, ma io non l’ho mai fatto, anche se questo è un discorso molto particolare e privato su cui preferirei non discutere». Nonostante gli anni e la lontananza, Giuseppe Santoro non ha dimenticato neppure la Basilicata, regione d’origine dei suoi genitori. «Non è facile tornare in macchina - dice - ci sono oltre mille chilometri di strada. Anche quando c’era mio padre non lo facevamo ogni anno, anche perché le disponibilità della famiglia erano limitate. Tornavamo perché c’era la nonna. Ma torniamo ancora oggi, non è che abbiamo dimenticato la Basilicata. Anzi, torniamo volentieri, sono lì le nostre radici, mamma era di Avigliano, così come anche papà. Abbiamo ancora ad accoglierci degli zii, dei cugini, dei nipoti». Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
Presentati a Utrecht il sito dell’agenzia e una pubblicazione
La Basilicata prova a sedurre l’Olanda con la promozione dell’Ap SI conclude oggi, a Utrecht, Vakantiebeurs, la grande borsa del turismo olandese, che l’anno scorso ha registrato 135mila visitatori. Tra le nove regioni italiane presenti nel grande padiglione dell’Enit c’è anche la Basilicata. Una presenza organizzata, quella promossa dall’Apt, con i consorzi turistici di Matera e del Metapontino che rientra nel piano triennale per la promozione internazionale. Per l’occasione è stato presentato il sito dell’Apt Basilicata in lingua olandese e una pubblicazione ad hoc. Un intervento coerente con le linee operative delineate dal direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, e condivise dagli operatori turistici lucani che stanno condividendo un percorso di definizione ed elaborazione partecipata degli obiettivi strategici per il prossimo triennio che si articola in una spinta decisa verso il coordinamento delle politiche per il turismo e il marketing territoriale e una strategia integrata per la promozione su mercati nazionali e per
l’internazionalizzazione della Basilicata che faccia perno sul rafforzamento delle quote di mercato già acquisite in mercati consolidati, come Inghilterra, Germania e Olanda, e sull’avvio di azioni sperimentali in Russia e Svezia, mercati emergenti. Il prodotto Basilicata è attualmente poco conosciuto e venduto in Olanda ma è potenzialmente molto attrattivo per il mercato turistico olandese, una realtà fiorente. Otto olandesi su dieci vanno in vacanza, la metà dei quali all’estero. Tra queste ci sono ben 14 milioni di vacanze lunghe, con una durata media di circa 13 giorni. Sono le motivazioni al viaggio che suggeriscono un’attenzione per quest’area. I turisti olandesi in Italia sono infatti interessati alle piccole e media città e ai borghi lungo l’Appennino, puntano a soggiorni di riposo, attenti alla scoperta del territorio circostante, all’enogastronomia e alle abitudini e agli stili di vita tipici. E’ inoltre molto forte l’attenzione all’ambiente e ai temi dello sviluppo.
Energia dell’agricoltura
Un tavolo regionale L’ASSESSORE Regionale all’Agricoltura Roberto Falotico ha convocato per domani, alle ore 12, presso la sala riunioni del dipartimento Agricoltura, il tavolo di lavoro filiera Agroenergetica di Basilicata che vede impegnati, oltre alla Regione Basilicata, l’Università della Basilicata, Agrobios, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri e i Consorzi di bonifica Bradano e Metaponto, Alta Val d’Agri, Vulture-Alto Bradano. «L’indirizzo della Giunta e del dipartimento in materia ha già trovato una prima applicazione nella recente finanziaria Regionale – dichiara Falotico – Il settore agricolo lucano ha tutte le potenzialità per partecipare alla valorizzazione dell’agroenergia, che si giocherà sul piano locale e nazionale. Potenziare la filiera risponde infatti a due esigenze: dare linfa ad opportunità derivanti dalla produzione di energie alternative e creare i presupposti per valore aggiunto ai redditi delle famiglie.
De Franchi e Di Sanza a New York incontrano una delegazione
Lucani in America, l’impegno dei giovani per la crescita delle associazioni I GIOVANI e la proiezione della Basilicata nel mondo. Ruota intorno a questo tema l’intervento del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, che insieme al consigliere segretario Antonio Di Sanza, ha incontrato venerdì scorso a New York una delegazione della federazione delle associazioni lucane d’America. All’incontro hanno partecipato Giuseppe Fortuna, docente universitario e presidente della federazione, Domenico Pinto, titolare della “Driving Ferrari School”, una realtà che offre lavoro ad oltre settanta persone, Gerardo Pinto, affermato designer di moda ed un gruppo di giovani laureati e laureandi, figli di emigranti lucani che si sono detti pronti a mettere il proprio sapere a servizio della Basilicata. «Sono sicuro - ha detto De Franchi, rivolgendosi ai ragazzi presenti - che saprete diventare un prezioso veicolo di cambiamento nel processo di crescita delle associazioni dei lu-
cani d’America. A voi giovani affidiamo un compito importante e significativo che potrete svolgere bene solo se sostenuti costruttivamente dai fondatori delle associazioni che hanno saputo esprimere, in tutti questi anni, un patrimonio di valori. Un patrimonio che non deve disperdersi, ma che va fortificato e sempre più esteso grazie al contributo di tutti voi». In precedenza, i tre fratelli Antonio, Marco e Gerardina D’Angelo, il primo laureato in arte e designer, il secondo studente universitario di letteratura italiana, e Gerardina laureata in fashion end designer e Maria Pinto, studentessa di scienze infermieristiche, hanno mostrato di avere le idee chiare su come continuare l’opera avviata dai loro padri. «Informazione, identità e formazione: è intorno a questi concetti - hanno detto - che bisogna lavorare per rafforzare la trama delle associazioni dei lucani all’estero». «E’ neces-
sario - hanno aggiunto i giovani di origine lucana che vivono a New York - coinvolgere il più ampio numero possibile di ragazzi e ragazze, che spesso restano estranei alla rete associativa tradizionale. L’informazione deve essere diffusa, perché senza informazione non vi è possibilità di recuperare la memoria e, quindi, Prospero De Franchi e Antonio Di Sanza di rafforzare l’identità, che per radicarsi meglio deve basarsi sulla promozione della lingua italia- ni lucani che, «con il loro entusiasmo, la loro grinta e le loro idee innovative rappresentana». Di Sanza, dopo aver ringraziato i fondatori no il futuro dell’associazionismo che deve delle prime associazioni dei lucani in Ameri- evolversi». De Franchi ha infine ricordato «il ca, «che hanno contribuito, attraverso il loro costante lavoro del presidente della Commisoperato, allo sviluppo economico, politico e sione dei lucani all’estero Pietro Simonetti, culturale sia degli Usa che dell’Italia», ha ri- che saprà raccogliere questa nuova sfida lanvolto parole di apprezzamento a tutti i giova- ciata dai giovani e portarla a compimento».
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO EGREGIO Direttore, in merito agli articoli riguardanti la discarica di Moliterno, pubblicati alle pagine 10 e 11 de “il Quotidiano” del 16 Gennaio 2009, devo per chiarezza fare alcune precisazioni. La chiusura della discarica di Moliterno era già prevista per il mese di giugno 2008. A Maggio dello scorso anno, però, quando si è appreso dalla Provincia che per realizzare la prevista isola comprensoriale di trasferenza dei rifiuti solidi urbani (ubicata nella zona industriale di Viggiano) si doveva aspettare l’approvazione del Piano provinciale degli Rsu, la conferenza dei sindaci della comunità montana Alto Agri ha ripreso il tema dell’ampliamento della discarica di Moliterno. Il Comune di Moliterno ha espresso sempre parere negativo a qualsiasi tipo di ampliamento, ritenendo ampliamente concluso il ciclo vitale della discarica di Tempa La Guarella e ritenen-
Discarica di Moliterno, tutti i chiarimenti del sindaco do, altresì, già notevolissimo il contributo ambientale pagato dai cittadini della Comunità che rappresento. In merito, poi, alle affermazioni del dirigente del dipartimento Ambientale della Regione Basilicata, dott. Ricciardi, mi preme sottolineare che è vero che ho partecipato, su invito del Presidente della Comunità Montana Alto Agri Dott. Imperatrice, ad un incontro tenutosi il 10 Novembre 2008 per conoscere la reale situazione e quali erano gli scenari futuri per il sito di Moliterno. In quella sede è stato assolutamente escluso, da parte dei funzionari regionali, qualsiasi ulteriore ampliamento della discarica in questione perchè, tra l’altro, ricadente all'interno del Parco Val d’Agri. Il 12 Dicembre scorso è pervenuta al Comune, solo per co-
noscenza, una nota regionale (di tre righi) con la quale si richedeva al settore Ambiente della Provincia di Potenza un parere in merito alle conseguenze ambientali prodotte da un eventuale ampliamento della discarica di Moliterno. Il 22 ed il 30 dicembre scorso sono state emesse (e notificate a questo Comune) le opgr n. 11/2008 e n. 13/2008 contenenti, tra l’altro, le disposizioni circa l’ampliamento della discarica. Per tale imposto ampliamento l’intero Consiglio Comunale nella seduta del 30 dicembre 2008, con deliberazione n. 43, si è espresso, per l’ennesima volta, negativamente. Aggiungo che nella stessa seduta consiliare, il capogruppo del Pd, avvocato Maria Lafrutta, ha chiesto fortemente al presidente della Giunta Regionale un con-
gruo ristoro per il comune di Moliterno che ha ospitato già per tanti anni la discarica comprensoriale, così come avviene nella vicina Regione Campania nei Comuni ove sono ubicate le discariche dei Rsu. Infine, a mio parere, sarebbe opportuno (se non assolutamente indispensabile) per chi fa cronaca raccontare la storia di questa discarica attraverso gli atti amministrativi che si sono succeduti nel tempo e non attraverso pettegolezzi fazioni raccolti per strada. Resta, comunque, la ferma determinazione di questa Amministrazione Comunale a perseguire tutte le vie legali affinchè venga, una volta per tutte, venga definitivamente chiusa la discarica di Moliterno. Angela La Torraca sindaco di Moliterno
Per dovere di cronaca, e nel rispetto dei nostri lettori che riteniamo essere gli unici giudici del nostro operato, ci preme sottolineare che la storia della discarica, descritta a pag 10-11 del 16 gennaio non deriva dalla raccolta di pettegolezzi ma da interviste a persone e rappresentanti istituzionali dell’epoca - con documenti alla mano - che hanno vissuto la vicenda. Come già più sottolineato verbalmente, se il sindaco fosse in possesso di atti che confermino una versione differente, non avremo problemi, previa visione degli stessi, ad approfondire la vicenda e a chiarire i punti che non sono stati ben raccontati. Ci urge, però, aggiungere che in merito alle precisazioni inoltrate dal sindaco, Angela La Torraca, non possiamo che constatare uno sco-
stamento da quanto dichiarato nell’intervista, effettuata e registrata solo il giorno 14 gennaio, dalle ore 18 e 30 alle ore 19 e 30 nell’ufficio del primo cittadino, dove non si fa alcun riferimento alla nota del 12 dicembre e in merito al seguito si dice quanto qui riportato, fedelmente trascritto dal nastro: «il 19 dicembre che siamo stati convocati, eravamo presenti sia io che il vicesindaco, siamo stati convocati da un giorno all’altro in conferenza dei sindaci il 22-23 dicembre, e dove il Comune di Moliterno, tra l'altro con un ampliamento di 40.000 metri cubi, di cui, nell’ordinanza del 29, che ci è stato notificata il 30 ci parlano di 10.000 subito e 30.000 da mettere nel progetto più ampio di 40.000 metri cubi che va sottoposto alla valutazione d’impatto ambientale. E correggimi se sbaglio». Angela Pepe Francesca Gresia
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TRAVAGLIO E I GUAI STRATEGIE PER FERMARE DELLA SINISTRA L’EMIGRAZIONE DEI GIOVANI di VINCENZO MANCUSI* INTERVENENDO nella Conferenza organizzata ad Avigliano presso la Sala consiliare dall' Associazione “Aprile” con il giornalista Marco Travaglio, ho esordito provocatoriamente dicendo di aver conosciuto il dottor Travaglio in autostrada perché viaggiando molto mi è capitato di fermarmi, anche per un caffè, e non c'è Autogrill che non abbia uno di quei banchetti con l'esposizione e l'offerta dei libri di Travaglio che sostituivano le montagne di tavolette di cioccolata. E' seguita poi una domanda riflettendo su una Basilicata, ormai notoriamente non la tanto decantata “Isola felice” che ci hanno voluto propinare ma come la terra dei tanti misteri irrisolti (i fidanzati di Policoro, Elisa Claps, Di Lascio…), la terra dei tanti affari non chiari (Marinagri, Eni, Total), la terra delle inchieste giudiziarie (solo nell'ultimo mese abbiamo avuto l'Ordinanza del 16 dicembre per il TotalGate e una settimana fa la sentenza di rinvio a Giudizio per Iena 2), e poi Iena 1, Vallettopoli. La domanda è stata se la venuta di Travaglio in Basilicata (in piena crisi del centro-sinistra lucano, con una Giunta -De Filippo Ter- che, ad appena 10 giorni dalla costituzione, sta per essere sostituita da un De Filippo Quater) non sia stata per dare oggettivamente una mano al centro-sinistra, intervenendo nel merito delle tante inchieste giudiziarie lucane che hanno visto coinvolto anche il Presidente della Regione. Questo perché la lotta ormai decennale di Travaglio contro il malaffare berlusconiano ha avuto come grande risultato il rafforzamento di Berlusconi che, senza quegli attacchi e quelle puntuali argomentazioni di merito sui suoi guai giudiziari, non sarebbe diventata la vittima innocente che appare. E non avrebbe avuto il successo, l'immunità e l'impunità che si ritrova. Ma a riflettere bene, la sua collocazione politica e ideale (un liberal-montanelliano, che ha trovato “asilo” nell'area di sinistra, oggi meglio “sinistra”, non “di sinistra”) ho pensato che il favore fatto a quel liberale di Berlusconi non lo farà certamente a un De Filippo. E, pensando che è stato per tanto tempo un buon collaboratore de “Il Borghese”, una domanda è obbligatoria. Mi sono cimentato più volte, senza molto successo, in tante campagne elettorali. Non solo non sono riuscito a diventare sindaco di Avigliano (per fortuna!) ma neanche ad essere eletto consigliere comunale. Però non demordo. E sto meditando un'altra avventura a giugno: elezioni provinciali e/o europee. Siccome anche io ho avuto, e forse ho, qualche pendenza giudiziarie, potrebbe fare una ricerca, tanto Lei ha libero accesso a tutti gli archivi e uffici giudiziari, su di me e pubblicare, ovviamente a mie spese un libro o quantomeno un pamplet, uno stampato o un semplice scritto. Lo distribuirei, gratuitamente questa volta, a tutte le famiglie del Collegio elettorale, qualunque esso sia certo di un grande successo. Nella replica il dottor Travaglio ha colto la parte spiritosa dell'intervento, invitandolo a leggere i suoi numerosi interventi contro De Filippo e la Giunta Regionale lucana, concludendo che i guai dell'Italia di oggi sono da attribuire proprio al centro-sinistra. Grazie dottor Travaglio. *segretario regionale Movimento Sociale Fiamma Tricolore Basilicata
UN MESSAGGIO AGLI AMMINISTRATORI «NON LASCIATEVI intimidire da chi grida di più, perché ha più denaro e più forti clientele. Vi sorregga il cuore e la voce del povero, che è l'unico ad avere sempre ragione». Queste significative parole di don Primo Mazzolari, carismatico parroco nonché conosciuto scrittore e partigiano italiano sono utili per rinvigorire i cuori di quegli amministratori e politici lucani che devono dare ascolto soltanto ai bisogni e alle esigenze di chi vive con umiltà, afflitto da incresciose preoccupazioni e scoraggiato da profonde delusioni. Questo lieto auspicio fa da copertina a un opuscolo realizzato con accuratezza dall'Ufficio Stampa del Gruppo consiliare dell'Udc e diffuso all'opinione pubblica con lo scopo di informare con giusta trasparenza e con chiara puntualità tutto l'operato svolto nello scorso anno. La classe politica è ancora in tempo per assolvere quelle che sono le sue funzioni ed offrire un avvenire sereno a tutta la comunità lucana senza far ricorso a clientelismi o raccomandazioni. Diverse e tematiche affrontate, con attenzione e decisione e con non poche difficoltà. E’ giunto il momento di riflettere sugli errori commessi nel passato ed in modo particolare durante il corso di questa consigliatura per mettere in campo processi di intervento mirati allo sviluppo occupazionale, alla valorizzazione del territorio, al miglioramento della pubblica utilità, al reinserimento nella vita che conta di tutte quelle persone prive di qualsiasi aspettativa». Gli amministratori lucani ora hanno qualcosa da perdere e dovranno mettere in campo tutte le energie attraverso il confronto con tutte le forze politiche con l'auspicio di sviluppare una programmazione di sicuro successo in grado di assicurare il benessere per tutta la popolazione della Basilicata. Vincenzo Giuliano capogruppo consiliare dell'Unione di Centro alla Provincia di Potenza
di PAOLO PARADISO IL SEMPRE ottimo Armando Tita un po' di giorni fa ci invitava a fare in modo che i tanti giovani lucani emigrati per motivi di studio e/o per motivi lavorativi possano tornare nella loro terra natia. Io, al par del Poeta, mio illustre compaesano, credo che “nei sentieri non si torna indietro” ed una persona che lascia il sentiero lucano per immettersi, almeno in una statale, difficilmente avrà la voglia di percorre la via del sentiero a ritroso. Pertanto credo che ciò su cui si dovrebbe puntare maggiormente è l'inibizione di tale flusso migratorio e credo che in questo momento si ha l'occasione per farlo. Ed essa si presenta su due fronti. Il primo riguarda la crisi economica che attanaglia l'Italia e il mondo. Mi spiego. Data la minor disponibilità economica che le famiglie hanno sarebbe più facile far confluire i nostri giovani nell'Università di Basilicata piuttosto che altrove (dove si presume che i costi di vita siano più alti). Insomma bisogna agevolare, o quanto meno allettare, economicamente i lucani che si iscrivono all'Università di Basilicata per far sì che il primo e più cospicuo blocco migratorio possa affievolirsi. Partendo dalla tassa regionale, che potrebbe avere dei costi inferiori per residenti in Regione, passando per il controllo degli affitti nelle due città universitarie, per finire col pensare ad un buon (o migliore oppure ulteriore) sistema di elargizione di borse di studio e sistemazione in alloggi convenzionati. Ben vengano poi percorsi di eccellenza, di ricerca e tutto quello che di positivo si può intraprendere all'interno dell'Università (anche laddove esistono già livelli elevati di insegnamento). Il secondo fronte riguarda il bando di concorso che la Regione si appresta ad emanare. Ormai da troppo tempo vediamo bandi di concorso in cui il punteggio per precedenti collaborazioni con Enti pubblici supera di gran lunga il punteggio massimo per il voto di laurea: in tal coso si agevola in maniera più che spudorata chi ha avuto “l'occasione” di un contratto a progetto, di una collaborazione o quanto altro. Sarebbe il momento, non dico di agevolare ma quanto meno di non penalizzare, chi ha avuto un percorso di studi eccellente, chi ha impiegato e ben utilizzato le proprie energie mentali per conseguire nel modo più brillante possibile un titolo di studio. Invito a pensare e stilare dei bandi in cui sia finalmente dato valore al merito e alle capacità. Sarebbe il modo per dire ai
tanti giovani lucani: a voi ci teniamo e vogliamo davvero un cambio di generazione ai vertici della nostra Regione. Compiute queste due semplici operazioni chi ancora risiede in Basilicata potrebbe pensarci qualche volta in più prima di partire per altri e lontani lidi. In questo modo chi è fuo-
ri, chi ha scelto di incamminarsi nel “sentiero” per lasciarlo, guardandosi indietro potrebbe vedere una strada in corso di rifacimento, una strada che tende diventare larga e percorribile senza grandi patemi d'animo. I miei coetanei, che utilizzano i loro saperi e le loro professionalità lontano dalla Basilicata, po-
trebbero essere invogliati a tornare indietro e, con l'esperienza fatta fuori, collaborare con chi ha sempre percorso i “sentieri” e conosce probabilmente più a fondo le nostre problematiche per lanciare la nostra terra nei posti che, per le risorse di ogni sorta che ci appartengono, più le competono.
IL SACRIFICIO DI JAN PALACH E IL 68 OVVERO LA RIVOLUZIONE DEI REPRESSI NON HO dimenticato quel giovane studente di nome Jan Palach che il 16 gennaio 1969 a Praga immolava se stesso, dandosi fuoco, per protestare contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia. E per questo condivido il forte gesto politico del Ministro Giorgia Meloni che ha partecipato a Praga ad una manifestazione per ricordare un ragazzo cecoslovacco, che è diventato un simbolo di libertà per i giovani di tutta Europa, e per lanciare la bellissima idea di dare vita a una iniziativa italo-ceca, da proporre a tutti i governi dell’Unione: un concorso europeo per giovani artisti che intendano dedicare un monumento a Jan Palach. Ed esporre queste opere in piazza San Venceslao, nell’anniversario della morte di Jan. Per la mia generazione che si è formata con l’insegnamento di Jan e che si è trovato dall’altra parte della barricata del movimento studentesco di Mario Capanna leggere sui giornali che lo stesso Capanna è andato a Praga per rendere omaggio al simbolo dell’anti-socialismo fa un certo effetto. Quarant’anni non sono passati invano. L’intolleranza permissiva è l’ideologia che ci ha lasciato in eredità il 68. Permissiva sul piano dei valori e dei doveri, dei costumi e dei linguaggi; intollerante verso chi non si riconosce nell’ondata di liberazione civica e non accetta il suo modello ideologico. L’intolleranza permissiva è l’esatto rovescio della tolleranza repressiva, che fu il filo conduttore della Contestazione, tessuto da Marcuse. Da ragazzi scrissero «Vietato vietare», da adulti aggiunsero: «I trasgressori saranno severamente puniti a norma
dell’articolo 68». E nacquero gli anni del conformismo e del pensiero corretto, dove l’intolleranza a norma di codice ideologico cresce insieme alla morale permissiva. Il marxismo si presentò come la rivoluzione degli oppressi, il 68 invece fu la rivoluzione dei repressi. Non liberò dai padroni ma dai padri. Jan Palach fu l’unico sessantottino che scontò la protesta sulla propria pelle. Gli altri incendiarono il mondo pensando a se stessi, lui incendiò se stesso pensando al mondo. Entrambi amarono la libertà ma in modo diverso. Lui affrontò i carri, gli altri la carriera. Nell’anniversario del sacrificio di Jan assume un significato politico ancora maggiore la vicenda del terrorista Cesare Battisti che il Brasile non ci vuole riconsegnare e – cosa che fa semplicemente rabbrividire - è considerato una sorta di “eroe” come Jan. I ministri degli Esteri e della Difesa, Franco Frattini e Ignazio La Russa, continuano a rivolgere appelli al presidente Lula affinché riveda la decisione. Condivido le parole del Ministro La Russa: "Fare in modo che si sottragga alla giustizia italiana un assassino terrorista come Cesare Battisti significa offendere il popolo italiano e mettere a repentaglio la grande amicizia tra Italia e Brasile" e sono pronto a incatenarmi anch’io ai cancelli dell’Ambasciata a Roma del Brasile anche e soprattutto per onorare la memoria di un autentico martire della libertà – Jan Palach – e con lui la memoria di tutte le vittime del terrorismo. Egidio Digilio senatore del Pdl
Potenza Domenica 18 gennaio 2009
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All’assemblea delle associazioni, arrivano le richieste e le proposte per il capoluogo possibile
Un governo della città dal basso Tra toni pacati e «costruttivi», anche il sindaco dice la sua IN FIN dei conti, l’assemblea è servita anche per testare la voglia di partecipazione. O meglio, l’attitudine alla partecipazione, «che non è una cosa facile da costruire». Ci hanno provato con un lungo percorso, associazioni e singoli cittadini, che ieri pomeriggio hanno aperto alla città un incontro pubblico. Chiedono a tutti di disegnare “un’altra città possibile”, secondo il titolo affidato all’iniziativa. In tanti, singolo o gruppi, hanno sottoscritto un manifesto in cui chiedono un governo dal basso dalla città. E se anche non «è certo lo scopo principale», lo scenario delle amministrative 2009 proprio non può non coinvolgere il dibattito nel capoluogo. «Ma sia chiaro - ribadiscono in tanti qui non stiamo costruendo una lista civica o un nuovo partito. Noi poniamo delle richieste di cui saremo parte attiva. Se la politica “di mestiere” ci vuole seguire, bene». Altrimenti faranno da soli, secondo un principio di «responsabilità». Sarà don Marcello Cozzi a fare una riflessione sul tema, in chiusura di una serata dai toni bassi, poco urlati e dallo «spirito costruttivo». E’ che «non funziona la logica del dito puntato - dirà il sacerdote antiusura - Non basta dare la colpa agli altri, alla politica. Ciascuno, tutti i cittadini, devono assumersi una quota di responsabilità. Anche le associazioni. Noi per primi, dobbiamo “abitare” la politica». Ovvero non lasciare che occuparsi dei deboli e degli emarginati, significhi «non dare fastidio ai potenti o non tutelare anche gli inclusi». Secondo la consapevolezza che il mandato elettorale non è come forse «spesso è stato percepito, una delega in bianco». In una sala del teatro Don Bosco forse meno piena delle aspettative, ma ugualmente consapevole di «aver segnato un passaggio importante», numerosi cittadini “comuni” hanno raccolto l’invito a stabilire una sorta di programma, quasi un percorso, per cambiare volto, abitudini e spazio alla città. E a quelle ri-
Alcuni momenti dell’iniziativa (foto Andrea Mattiacci)
chieste, probabilmente a sorpresa, in qualche modo replica il sindaco Santarsiero che accetta l’invito e arriva in assemblea. Con lui anche tutti i dirigenti comunali che, però, non daranno spiegazioni “caso per caso”. Parlerà solo il
primo cittadino: «l’idea del bene comune l’ho ben chiara, come tutta l’amministrazione». Ribatte a un giudizio che «ha in sè anche elementi strumentali mescolati alla verità». Difende con forza quel «regolamento urbanistico
che apre all’edilizia popolare, le case costruite dopo anni a Bucaletto». Il tempo è poco, stessa regola per tutti. Allora, solo l’auspicio per un nuovo confronto, magari caso per caso, con i tecnici a disposizione. Il resto del tempo è uno spazio di parole, messaggi, volti sconosciuti e piuttosto noti. C’è il tempo per parlare di rifiuti, energia, urbanistica, disabili, bambini, verde e disagio. Era stato il video proiettato in apertura a raccontare “la Potenza del cemento” o di “Macchia Scampia”, delle strade sconnesse e dei parcheggi selvaggi. Chiedono candidature condivise, anche quella del primo cittadino. Gildo Claps, tra gli organizzatori dell’iniziativa, richiama semplicemente la consapevolezza che «è legittimo interrogarsi», mentre Anna Maria Palermo racconta di un gesto quotidiano che pensa alla riduzione dei rifiuti, prima che allo smaltimento. Paolo Baffari fa l’architetto e sa che «non bastano gli esperti. Interpretare la città vuol dire interpretare i bisogni della gente». Da Pietro Bianchi il richiamo all’assenza di politiche sociali, anche per quei “figli” del precariato che «mentre provano a costruire una casa in cooperativa non possono permettersi il caro-affitti di Potenza». E ancora Maria, Giovanni, Gianfranco, Michele. Ci sono politici, venuti per “capire”, per ascoltare. C’è qualche curioso e chi invece ci crede davvero. C’è chi, da consigliere del’attuale maggioranza, come Marcello Travaglini (Prc) ha sottoscritto quel manifesto che «non è semplice critica all’amministrazione, ma voglia di costruire». E poi, dirà Anna Rivelli, «se la politica ha paura di simili assemblee, ha fallito». E c’è Rossella De Canio. Suo marito, Giovanni De Blasiis, allora assessore comunale, «dopo aver denunciato illegalità, aveva affisso un manifesto sul “risveglio”. Forse spiega - era un visionario». Loro, tutti i presenti, provano a oggi a testare i tempi. s.lorusso@luedi.it
Belmonte: «Il Comune non sia compensazione» L’ASSOCIAZIONISMO non sta fermo in attesa delle prossime amministrative. E l’Osservatorio cittadino non è fuori dal contesto. Il portavoce dell’associazione, nota per i Custodi e per il martellare sui disagi del traffico e della mobilità, però subito mette in chiaro. «Non è che sono innamorato dell’idea di una candidatura - spiega Vincenzo Belmonte - Piuttosto, è la gente comune che sta premendo perché sia io che altri uomini possiamo assumere un impegno». Dettagliando lo “spazio” d’azione. «L’Osservatorio si rivolge a società civile, associazioni, volontariato». Lui che richiama per sé il ruolo di “pionere” delle liste civiche, «avendole introdotte nelle elezioni cittadine già diversi anni fa», spiega che in città, «il discorso è diverso. Non ha molto senso innalzarsi a rappresentanti di partiti nazionali che già nel simbolo richiamano leader “romani”, ma che del territorio non sanno nulla, tanto a destra che a sinistra. Sono stato all’opposizione per anni, non ho mai governato questa città. Ma adesso sono consapevole - dice - che per una dimensione come quella del comune di Potenza, non è certo attuale parlare di schieramenti precostituiti. Il peggio è che, invece, in questa competizione elettorale, stanno entrando tanti partiti e partitini che dicono di avere forza, ma che a conti fatti, persino in Parlamento hanno un solo rapresentante». Allora accade che «a pochi mesi dalle elezioni tutti decidano di parlare, anche chi per anni è stato in silenzio». Poi, però, con il sistema elettorale bisogna fare i conti. Nelle stanze più o meno chiuse, in tanti fanno i conti con i numeri e la possibilità di eventuali ballottaggi.
L’Osservatorio cittadino spiega che «se ci sarà la decisione di sostenere qualcuno, almeno dovranno essere partiti seri». A conti fatti, «la priorità non sono i nomi, ma i programmi. Ora invece sembra che il comune sia diventato una stanza di compensazione per quello che non si riesce a risolvere nelle stanze regionali». E proprio ad alcuni consiglieri regionali Belmonte si rivolge quando dice che «stiamo diventando insofferenti nei confronti di queste continue intromissioni». Si riferisce alle voci più o meno esplicite, che vogliono il consigliere regionale Gaetano Fierro, oggi nell’Udc, un candidato sindaco del mondo centrista. Ma se il “rinnovamento” «con i vecchi cavalli di razza non può esserci», urge precisazione. Belmonte, in fondo, ha alle spalle già 30 anni di amministrazione. «Sì - replica ma io non ho mai governato, sempre all’opposizione, senza gestione diretta della città». Snocciola alcuni punti di un eventuale programma, «dal bisogno di rivedere il rapporto con Matera a cui non possiamo subordinarci», alla «cementificazione portata avanti dal centrosinistra, con un’opposizione troppo dolce», al «lavoro per i giovani, l’emarginazione degli anziani e le devianza dei ragazzi». Quanto al candidato sindaco, è nota la stima che Belmonte e altri suoi “amici” ripongono nell’ex deputato, Peppino Molinari (candidato alle ultime politiche con l’Unione di centro). «Ma non solo. Ci sono altri uomini della società civile che ci piacerebbe avere al nostro fianco e da appoggiare». L’importante - conclude - è che «sia capace, perché la città merita ascolto». s.l.
Il libro di don Cozzi al centro di un dibattito con alcuni alunni del capoluogo
La riflessione sulla Basilicata che “non c’è” PER un nostro errore, sull’edizione di ieri, le foto relative a un incontro tra alcuni studenti del capoluogo e don Marcello Cozzi, all’interno di un dibattito sul libro “Quando la mafia non esiste”, sono state assegnate all’annuncio dell’assemblea di alcune associazioni cittadine. Ce ne scusiamo con i lettori e gli interessati e di seguito pubblichiamo un breve resoconto dell’iniziativa scolastica con le foto a corredo. PORSI delle domande, non fa mai male. Se lo si fa da studenti, per la voglia o anche la semplice di curiosità di conoscere, allora lo spazio della riflessione è quasi “naturale”. Ve-
nerdì mattina è toccato ad alcuni alunni dell’Istituto magistrale e dell’Ipsia del capoluogo. Durante un incontro, alcune classi del triennio hanno partecipato a un dibattito con don Marcello Cozzi, il sacerdote antiusura, coordinatore regionale dell’associazione “Libera” in Basilicata, autore del volume - ormai già alla quinta ristampa - “Quando la mafia non esiste”. Dopo l’introduzione del dirigente scolastico e della docente di Lettere, Mariarosaria Arleo, lo spazio del dibattito è stato preso dai ragazzi che al sacerdote hanno posto diverse domande su una regione che da tempo, almeno nell’immaginario collettivo, non è più “Basilicata felix”e di cui don Cozzi trac-
Alcuni momenti del dibattito tra don Cozzi e gli alunni di Ipsia e Magistrale
(f.M.)
cia alcune vicende della cronaca giudiziaria, spesso casi irrisolti, o storie celate dal pudore. Don Marcello ai ragazzi ha spiegato che ciò che ha scritto - riprendendo atti giudiziari, cronache giornalisti-
che, resoconti di lunghe ricerche e testimonianze dirette - non è il risultato di un’attività diversa da quella che lo vede impegnato in prima linea come sacerdote. Perchè è a partire dai problemi comuni
della gente che chiedeva conforto o, peggio, aiuto, il sacerdote - come ha spiegato agli studenti - ha conosciuto la realtà lucana di cui non sempre si parla: usura, mafia, delinquenza, droga. Ai tanti ra-
gazzi che, interessati, hanno chiesto e riproposto domande, l’onore di essere stati cittadini attivi. Perchè riflettere, semplicemente interrogare, è segno di presenza. potenza@luedi.it
Potenza L’intervento del coordinamento di Forza Italia
Nella Sala dell’Arco del Comune
I tanti nodi da sciogliere della viabilità cittadina
Potenza storica Domani i premi ai vincitori
IL SERVIZIO di metropolina è stato salvato, ma i problemi della mobilità a Potenza non sono stati risolti. Va all’attacco dell’amministrazione Santarsiero il coordinamento cittadino di Forza Italia. «Sebbene sia stato scongiurato in extremis il rischio della sospensione del servizio di metropolitana a Potenza, grazie a un nuovo provvidenziale contributo economico regionale - scrivono in una nota i rappresentanti del partito di opposizione - i problemi legati alla mobilità cittadina restano tutti intatti. Nonostante la recente riorganizzazione riguardante l’utilizzazione dei biglietti nel combinato autobus-scale mobili, infatti, i trasporti pubblici in città continuano a mostrare grandi limiti». Il servizio della metropolitana, in particolare, in funzione già da un anno, «nonostante l’elevato nu-
Un treno delle Fal
mero di corse giornaliere, non ha portato ai risultati sperati, cioè alla riduzione del traffico privato in città forse perché nella nostra città mancano purtroppo le premesse di base per far decollare questa modalità di mobilità pubblica». Altro problema sollevato
Parola al presidente, Antonio Giansanti
Le linee guida dell’Apof- Il per il nuovo anno L’APOF -Il guarda con rinnovata fiducia al nuovo anno. Motivi di soddisfazione per il presidente Antonio Giansanti, sono «l’approvazione da parte del consiglio provinciale di Potenza delle linee di intervento del Piano di formazione 2008-2010 e l'annuncio dell'assessore Salvatore che la Provincia sta chiudendo un'intesa con la Regione, con cui, a differenza del passato, è la Provincia stessa a individuare le linee di intervento e a chiedere i relativi finanziamenti». «Attraverso i servizi che svolgiamo nei settori specifici dell'orientamento - sottolinea Giansanti - intendiamo dare un contributo alle azioni dei Pfl (Patti Formativi Locali) come struttura tec-
nico-progettuale. Da partner della fase di concertazione e soggetti protagonisti dei Pfl - aggiunge Giansanti - puntiamo in particolare all'attuazione di progetti per rafforzare le relazioni intergenerazionali nei settori artigianali e delle produzioni tipiche, a rischio di estinzione, e per contribuire a promuovere una rete di opportunità e di percorsi formativi per le donne e i cittadini del disagio sociale che sono gli anelli più deboli sul mercato del lavoro. L'altro aspetto rilevante del modello di sistema formativo-culturale voluto dalla Provincia di Potenza è l'integrazione con la rete scolastica per la migliore diffusione di metodologie di apprendimento».
è quello delle stazioni, «che seppur numerose, non sono tutte facilmente accessibili e nelle loro vicinanze, fatta eccezione per la zona ospedaliera-universitaria, non esistono idonee aree per la sosta delle automobili private, al pari delle stazioni di partenza delle scale mobi-
li». Questa carenza - secondo il coordinamento cittadino di Forza Italia - ha impedito anche la creazione di un capolinea degli autobus extraurbani che, quotidianamente, attraversano tutta la città ingolfandone le principali strade. Una programmazione più oculata, in concomitanza dell’avvio del servizio di metropolitana, avrebbe dovuto prevedere, almeno in via sperimentale e parziale, il trasbordo degli studenti e dei lavoratori pendolari dai mezzi gommati al treno con il quale completare poi il percorso per raggiungere scuole e posti di lavoro. E’ necessario - conclude la nota - ripensare complessivamente la politica dei trasporti di questa città ma la classe amministrativa uscente, anche in questa materia, non sembra affatto adatta a perseguire questo obiettivo».
Approvato un regolamento
Appalti pubblici più trasparenti UN’AMMINISTRAZIONE che si propone di essere sempre più trasparente. Il regolamento degli appalti pubblici, approvato dalla giunta comunale di Potenza, e trasmesso all'attenzione del consiglio comunale, ha tra i suoi obiettivi quello di assicurare il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità nonché quelli di libera concorrenza e non discriminazione. Con il regolamento si intendono disciplinare le diverse fasi dell'attività negoziale dell'amministrazione nel caso di acquisizione, mediante appalto con procedura aperta o ristretta, di servizi, forniture e lavori. «E' un'ulteriore importante tappa - ha detto il
sindaco, Vito Santarsiero lungo il percorso che tende a rendere sempre più incisiva ed efficiente l'attività negoziale della città capoluogo». «Si tratta - ha proseguito -di un istituto finalizzato ad accelerare gli appalti di lavoro fino a un milione di euro assicurando, nel contempo, a tutte le imprese interessate di poter far valere le proprie chances competitive». Con l'approvazione di questo importante provvedimento, non solo si è dato attuazione alle disposizioni contenute nel Codice dei contratti pubblici, ma si è voluto puntualmente disciplinare l'articolato iter procedurale in tutti quei passaggi che la norma nazionale non regolamenta in maniera puntuale».
Domenica 18 gennaio 2009
SI terrà domani alle 18, nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città la premiazione dei vincitori della prima edizione del premio culturale “Potenza Storica”. Potevano essere presentati come elaborati opere inedite non vincitrici di precedenti premi e riguardanti gli aspetti più significativi della cultura, della storia e delle tradizioni della nostra città, letti anche attraverso i personaggi, ovvero monumenti, immagini, architetture, paesaggio, scorci suggestivi, il contesto sociale ed eventualmente anche momenti di vita quotidiana. Erano considerate inedite anche opere pubblicate su giornali o riviste. Tre le sezioni del premio: narrativa o saggio letterario, dipinto o fotografia, video in vhs o dvd Al concorso hanno partecipato 10 opere di narrativa o saggio letterario, 1 video in vhs o dvd e ben 31 opere dipinto o fotografia. Nell’ordine per la sezione narrativa o saggio letterario sono risultati vincitori i lavori dei seguenti concorrenti: primo classificato “Potenza spagnola” contesto urbano, carta statutaria e aspetti socio-economici, di Marilena De Cunto; secondo classificato “Michele Giacomino: una nuova pagina di storia della città di Potenza, di Anna Rosa Tatiana Simone; terzo posto “ Zi Giovann, na foglia doje fumar”, di Umberto Rofrano. Sono risultati vincitori nell’ordine per la sezione dipinto o fotografia le opere dei seguenti concorrenti: primo classificato “Le atmosfere di Santa Maria”, di Simona Ragnolini; secondo posto per “L'albero della vita, vita quotidiana in via Ciccotti”, di Nicola Santagata; terzo classificato “Quanta Fede”, di Cristina Ferrara. Sono state inoltre segnalate le seguenti opere: “Diavoli e diavolicchi”, di Lucio Consentino e “Aldi-
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Sede del Consiglio comunale
là del muro” segni e segnali della condizione giovanile a Potenza, di Vito Camozza. Nella Sezione video in vhs o dvd l’unico lavoro presentato è risultato contrassegnato dal nome dell’autore e quindi non è stato ammesso.
Il 27 gennaio
Il Magistrale ricorda la Shoah LA GIORNATA della memoria verrà celebrata anche a Potenza. L’appuntamento, fissato per il prossimo 27 gennaio, è stato organizzato dal dirigente scolastico dell’Istituto Magistrale, Antonio Signoretti. L’intera celebrazione si svolgerà nella sala conferenze del Mediafor e parteciperanno tutte le classi quinte. Verrà mostrato il cd “I giovani ricordano la Shoah”, con il commento del professor Scapati. Seguirà la conferenza di Nicola Lisanti sui campi di concentramento fascisti e nazisti e gli interventi dei docenti di Storia.
LA DENUNCIA IL PATTO di Stabilità sta facendo impazzire l'Amministrazione Comunale di Potenza che, fortemente indebitata, disperata e in assenza di risorse, tenderebbe ad approfittare dello strumento introdotto dalla manovra finanziaria dell'estate scorsa 2008 (in particolare dell'art. 58 della legge 133/2008) per accelerare la vendita dell'immobile del Tribunale. È stato più volte ripetuto negli ultimi mesi che si sarebbe tentata la alienazione pubblica di tale imponente edificio che ospita il Palazzo di Giustizia del capoluogo di provincia e di regione per ripianare uno scoperto di ulteriori 50 milioni di euro. I riquadri delle affissioni pubblicitarie sono stati riempiti in questi giorni e per tale titolo del manifesto recante l' “Avviso di prequalificazione per la vendita del Tribunale di Potenza con Patto di successiva locazione”. Tale Avviso è conseguente alla deliberazione n. 84 del 30/07/08 e reca le firme del dott. Antonio Infantino, in qualità di re-
UN TRIBUNALE IN VENDITA sponsabile del procedimento e del Segretario Generale dott. Luigi Martino. Il bando scade il prossimo 31 gennaio. Ma i nostri eccellenti amministratori non hanno valutato in primo luogo che il Patto di Stabilità nella versione introdotta e valida per il triennio 2009-2011 vincola la Cassa - così deriva da motivi di finanza pubblica - sulle spese in conto capitale. I Comuni, in altri termini, debbono partecipare allo sforzo collettivo di riduzione dello stock di debito pubblico. Per questo la vendita degli immobili disponibili di proprietà comunale possono essere alienati non per coprire debiti pregressi, bensì per sopperire alla mancata erogazione di finanziamenti da parte del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per ri-
lanciare gli investimenti. Difatti, le risorse tra l'altro sarebbero finalizzate alla realizzazione e alla manutenzione straordinaria delle dotazioni territoriali quali il trasporto pubblico, gli interventi in edilizia, la tutela dell'ambiente e i servizi vari. A parte la incertezza della quale il Comune di Potenza non ne ha tenuto conto e che circonda la nuova norma per il ricorso alla Corte Costituzionale derivante dal conflitto latente con alcune regioni - che chiedono lo stop alla vendita dei beni immobili, il piano delle vendite - così come della valorizzazione immobiliare - deve fare i conti con il principio di sussidiarietà verticale, poiché il governo del territorio è tra le materie oggetto di potestà legislativa concorrente, come confermato dalle sentenze n.rri 9 e 280 del 2008 della Corte Costituzionale. Per ef-
fetto di tale principio, l'assetto del territorio nazionale è di competenza statale (art. 52 del D.Lgs 112/98) mentre le funzioni amministrative sono conferite alle regioni. È esploso il conflitto di competenze relativo alla questione di legittimità costituzionale per la presunta violazione dell'art. 117, commi 3 e 4 e dell'art. 118 comma 2, della Costituzione. Deriverebbe che la possibilità contemplata dall'art. 58 sarebbe in contrasto con i piani territoriali regionali e provinciali, esautorando le regioni della possibilità di valutazione. Ma il Comune di Potenza insiste per la vendita dell'imponente immobile del Tribunale. E ha coniato un espiediente per attrarre eventuali acquirenti: la previsione di successiva locazione per euro 3 milioni e 100 mila.
Si presume che l'intento, oltre a sanare particolari ingenti debiti di cassa fuori bilancio, possa essere quello di defenestrare sfrattare - soprattutto i giudici PM e la Procura, che da quasi un decennio, con l'avvento del più noto magistrato John Henry Woodcock, sta disturbando i sonni e le attività di politici di razza, rappresentanti delle istituzioni, pubblici amministratori e imprenditori. È un'ipotesi di ricatto. Per cui se dovesse andare in porto l'operazione, sarebbe un classico per far fare le valigie a molti degli operatori della giustizia che disturbano. Intanto le udienze si potrebbero tenere nel piazzale antistante l'ingresso o nel campo sportivo Viviani. Si assisterebbe alle più interessanti partite di calcio. Visto lo squallore della squadra del Potenza.
Il Comune di Potenza, vista la costante dissennatezza nella gestione delle risorse, dovrebbe esperire altre soluzioni: escluso il ricorso all'utilizzo dei derivati (nè swap, né put, né call, etc…) che hanno inguaiato buona parte dei Comuni di Italia e scartata la formula dell'emissione dei BOC si sarebbe potuto risolvere con altro mutuo ventennale a tasso variabile con la Cassa Depositi e Prestiti. Ma la soluzione più ottimale potrebbe essere quella di affidare l'incarico a Pirelli Re per la costituzione di un fondo immobiliare chiuso autorizzato da Consob e Bankitalia. Fissare la durata e il dividendo lordo del 6% annuo. Tale fondo immobiliare, dedotti gli oneri di gestione, potrebbe in questi tempi di crisi finanziaria favorire gli investitori/risparmiatori preoccupati e congiuntamente conservare il patrimonio immobiliare. Si eviterebbero critiche dell'opposizione e semmai i giusti rilievi da parte della Corte dei Conti. Tommaso Marcantonio
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Potenza
Domenica 18 gennaio 2009
ANTICA OSTERIA
Fare molta attenzione
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
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AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Gelsy Savino al centro della foto ha compiuto l’età della maturità, vale a dire i 18 anni. Nella foto festeggiata dai compagni di seconda A del liceo classico “Quinto Orazio Flacco” di Venosa.
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 18 GENNAIO Figliola via Pretoria, 285 0971-24945 TURNO FESTIVO Blasone piazza Cagliari, 24 0971-444145 Figliola via Pretoria, 285 0971-24945
Guardia medica Polizia San carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
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AL DRAGO
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0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
PRONTO SOCCORSO
Sergio Evangelista ha festeggiato i 15 anni lo scorso 17 gennaio. Nella foto (indicato dai compagni) ripreso nell’aula magna del Liceo classico di Venosa dove frequenta la quinta C.
Piccole tragedie minimali IL PROSSIMO 29 gennaio, con sipario alle ore 21, all’interno del cartellone della stagione teatrale “Voglia di Teatro Ripensamenti”, si terrà “Mamma - Piccole Tragedie Minimali”, di Annibale Ruccello. Lo spettacolo, con Rino Di Martino e la regia di Antonella Morea si compone di quattro monologhi dove mamme malefiche raccontano fiabe, ma via via si trasformano in figure irrimediabilmente corrotte dai mass-media. Una folla di donne attorniate da ragazzini nelle cui conversazioni si confondono messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi. Spesso la pubblicità si sovrappone alle confidenze e le telenovelas alla sfera privata. Un procedere di deliri verbali fondati sulla contaminazione del linguaggio. La ritualità e il mondo popolare saranno il motore della messinscena, con l’ambiguo maschile/femminile che esprime il carattere tragicomico dei personaggi.
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 22 GENNAIO Potenza, Aula magna, ore 20.30 “LA CITTA’ DI DIO” Proiezione del film di F. Meirelles
•Adiconsum
•OGGI Potenza, Cineteatro Don Bosco, ore 18.30 “ROSSO MALPELO” Rassegna cinematografica Diritti dell’uomo
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•DOMANI Potenza, conservatorio, ore 19.30 “LE RICORRENZE” Omaggio ad Haydn •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
16.30 Natale e Rio 19 - 21.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Sette anime 17 - 19.30 - 22
Sala 5 Australia 17.30 - 21
Sala 2 Viaggio al centro della terra 17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 3 Yes man 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Madagascar 2
Sala 6 Beverly Hills chihuahua 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 7 Immago mortis 18 - 20 -22 •DUE TORRI• Sette anime 19 - 21.15
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Domenica 18 gennaio 2009
25 Pignola L’edizione 2009 della festa di Sant’Antonio Abate ha deluso non poco i cittadini
I mulattieri disertano la gara A vincere Riviezzi con Fulmine e Postiglione con Zarbri PIGNOLA - Come rovinare una manifestazione e buttare al vento gli sforzi profusi per anni dai comitati festa per creare un evento che onori una tradizione secolare e porti lustro al comune di Pignola». In questa frase le conseguenze del fallimento dell’edizione 2009 della corsa in onore della festività di Sant’Antonio Abate. La tradizione vuole che il 17 gennaio la comunità pignolese, in devozione al Santo protettore degli animali domestici, dia vita alla corsa di muli, asini e cavalli preceduta dalla benedizione da parte del parroco don Rocco Piro. La gara è sempre molto attesa e seguita, non solo dai pignolesi. Spesso favorita da condizioni climatiche favorevoli, è uno degli eventi che caratterizzano la fervente attività del paese e lo distingue dalle celebrazioni in altri comuni. Hanno gareggiato due soli asini rimasti, Arturo e Fulmine. Quest’ultimo, montato da Donato Riviezzi, ha avuto la meglio. Soltanto sette quest’anno i cavalli iscritti alla competizione, due dei quali sellati, per cui squalificati dalla corsa il cui regolamento vieta selle e zoccoli ferrati. Vincitore, al termine dei tre giri previsti, per la settima volta, Nicola Postiglione su Zarbri, esemplare di dieci anni. Assenti i muli in seguito ad una protesta dei mulattieri. Testardi e scalcianti almeno quanto le proprie bestiole. Pare che il motivo della contestazione fatta agli organizzatori sia stato l'aver esteso la partecipazione anche ad animali e fantini di altri paesi. Questa la versione ufficiale a cui si fa fatica a credere poichè non si tratta del primo caso. Basti pensare, ad esempio, che l'anno scorso presero parte alla competizione anche i cavalieri del comune sardo di Ollolai, gemellato con Pignola. Saranno probabilmente altre le ragioni che hanno portato all'abbandono della gara. La corsa, ovviamente, si è tenuta ugualmente ma ne è venuto fuori uno spettacolo deludente e sotto tono. Lo ha rimarcato anche il sindaco Ignazio Petrone prendendo la parola al momento della premiazione. «E’ inutile nascondersi dietro un dito - ha affermato - oggi abbiamo assistito al risul-
Alcuni momenti della competizione e la premiazione del vincitore
tato della mancanza di coesione sociale. Non portare gli animali in piazza ha comportato una competizione blanda, oltre ad aver evidenziato scarsa devozione a Sant’Antonio. Ciò che è accaduto non va bene per la comunità. Non dovrebbero esserci divisioni in occasioni di eventi che dovrebbero unire. E’ necessario a questo punto un chiarimento tra proprietari e organizzatori sulle controversie che hanno determinato defezioni e tentativo di boicottaggio della manifestazione». Come ha giustamente suggerito il primo cittadino, soprattutto in momenti come questo, di festa e di ritrovo, personalismi e rivalità andrebbero messi da parte. Si carica di aspettative e di responsabilità, a questo punto, l’edizione 2010. Simona Brancati potenza@luedi.it
Dopo la raccolta firme ad Anzi a febbraio iniziative a Calvello
Continua la battaglia per l’Adsl ANZI -Continua la mobilitazione dei giovani della Val Camastra per ottenere l’Adsl. E’ di qualche settimana fa, infatti, la raccolta firme ad Anzi. Le quasi 270 firme raccolte in poche ore presso un banchetto simbolico, allestito nella centralissima piazza “Dante Alighieri” saranno inviate a Telecom Italia, nella speranza di sollecitare una risoluzione del problema. L'iniziativa è stata promossa dal Forum dei Giovani di Anzi per l'attivazione della linea Adsl, non solo nel paese “Presepe”, ma anche nell'intera Val Camastra. «L'intento - ha sottolineato il presidente del Forum dei Giovani di Anzi, Antonio Cafarella - è quello di voler creare un movimento d'opinione e ci siamo riusciti appieno». Finora l'internet veloce è stato attivato soltanto a Laurenzana (nell'agosto scorso) e ad Abriola (nelle
Associazione volontariato Completati i lavori della sede PIETRAGALLA - «Abbiamo decisamente completato il lavoro di allestimento e adeguamento funzionale della nostra nuova sede sociale che è ubicata all'interno della vecchia sede comunale di Pietragalla in via Municipio, 8, in pieno centro storico»: esprime soddisfazione il presidente dell'Associazione volontariato di Pietragalla Luigi Bevilacqua, in carica da poco più di un anno, per avere a disposizione nuovamente un luogo di incontro e di riferimento funzionale al fine di poter lavorare in maniera efficace. Egli inoltre sottolinea che «un plauso va all'amministrazione comunale cittadina che ci ha dato la possibilità di utilizzare una delle stanze presenti nel vecchio comune mentre tutto il lavoro per rendere fruibile il locale è stato fatto da soci e in particolar dai compo-
nenti il consiglio direttivo per cui sono stati recuperati e comprati mobili e suppellettili, sedie, oggettistica varia e ci si è adoperati per pittare il locale sempre in maniera autogestita. Per quanto concerne l'attività di volontariato - continua il presidente - il nostro lavoro si basa nel dare una mano sostanziosa e concreta a chi ne ha bisogno, e in particolare utilizzando la nostra autoambulanza per portare ad esempio a visita medica chi richiede il nostro sostegno oppure per ricoverare o riportare a casa i degenti. Da circa quindici anni l'associazione è presente sul territorio comunale e la nostra operatività va avanti sia con l'impegno di chi la dirige ma soprattutto con il sostegno dei nostri numerosi soci». Antonio Bevilacqua
settimane addietro). Le due comunità di Anzi e Calvello sono le uniche del comprensorio camastrino ancora sprovviste di questo importantissimo servizio. «L'obiettivo che ci siamo prefissati - ha aggiunto Antonio Cafarella - è quello di raggiungere mille firme soltanto qui ad Anzi». Si tratta, senza ombra di dubbio, di un traguardo ambizioso per la collettività anzese, che si è interamente mobilitata per far sì che la Telecom attivi al più presto l'internet veloce sul territorio. Molti ragazzi del Forum dei Giovani di Anzi e di altre associazioni cittadine stanno raccogliendo in questi giorni, e continueranno a farlo anche nelle prossime settimane, numerose sottoscrizioni per strada e presso le abitazioni. All'iniziativa promossa dal Forum comunale dei Giovani anzesi, hanno aderito anche le istituzioni locali. «Abbiamo il so-
stegno del sindaco e dell'amministrazione di Anzi, del presidente della Comunità Montana “Camastra Alto Sauro”, Domenico Urga, del primo cittadino di Calvello, Mario Domenico Antonio Gallicchio, e del vice sindaco di Abriola, Mario Giordano. Grazie all'impegno di Mario Giordano, inoltre - ha affermato il presidente del Forum dei Giovani di Anzi, Antonio Cafarella - promuoveremo un meeting anche ad Abriola per discutere sul perché dell'assenza dell'internet veloce nell'area della Val Camastra». A riguardo, questa sera è in programma una riunione tra Cafarella e Giordano per concertare la data dell'incontro. «Successivamente - ha concluso Cafarella - allestiremo a Calvello, nel mese di febbraio, un banchetto simbolico per la raccolta firme». d. p.
Lagopesole, Carlucci riconfermato alla presidenza del sindacato dei forestali LAGOPESOLE - E’ Domenico Carlucci il segretario regionale del Sapaf (Sindacato autonomo di polizia ambientale e forestale), per il prossimo quadriennio. Per Carlucci si tratta di una riconferma, avvenuta per acclamazione, nel corso del quarto congresso regionale del sindacato lucano. Al congresso presieduto dal segretario generale del Sapaf, Marco Moroni, sono intervenuti il sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi e l’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Roberto Falotico, il quale ha sottolineato che è «molto importante il lavoro quotidiano del
corpo di polizia forestale, nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico e nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale». Gli iscritti lucani nel corso del congresso hanno eletto anche i delegati al prossimo congresso nazionale, che saranno Rocco Chiriaco e Roccodonato Becce, che sarà anche il vicesegretario regionale del Sapaf. Il riconfermato Domenico Carlucci, nel corso della sua relazione si è soffermato sulle tematiche di carattere ambientale per la protezione del nostro patrimonio naturalistico, con particolare riferi-
mento alle aree protette, alla sicurezza agro-ambientale per i cittadini, alla distribuzione del personale del Corpo forestale dello Stato in Basilicata per lo svolgimento dei servizi d'istituto e problematiche di carattere sindacale riferite al comparto sicurezza. Carlucci ha anche sottolineato: «siamo la forza sindacale più rappresentativa del Corpo, impegnati nella tutela del territorio e vicini alle popolazioni, per far crescere il senso della sicurezza. Abbiamo la necessità di distribuire meglio le forze». Rocco Franciosa potenza@luedi.it
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A guidare la polizia municipale arriva Lorenzo Renna, insignito della croce al merito
Vietri ha di nuovo il suo comandante croce al merito per due miracolosi salvataggio, è già in servizio da venerdì appena trascorso, prende il posto lasciato vacante dall'ex comandante Francesco Gorga, in pensione più di un anno fa. Prima dell'arrivo, a dirigere pro-tempore il comando municipale è stato il sindaco di Vietri, Giuseppe Pitta. Il neo-comandante di Vietri ha vinto il concorso pubblico scaduto il 18 settembre scorso, riguardo la copertura di un posto di responsabile della polizia municipale, della categoria d uno, nel
VIETRI DI POTENZA - Finalmente dopo tanti mesi, il Comune e la comunità di Vietri di Potenza potrà contare sul nuovo comandante della polizia municipale. Si tratta del comandante Lorenzo Renna, pugliese della provincia di Brindisi che proviene dal comando della polizia municipale di Moniga del Garda, la “città del Chiaretto”, un vino rosato caratteristiche della Valtènesi, in provincia di Brescia. Il neo comandante della polizia municipale di Vietri di Potenza, insignito dalla
comune di Vietri di Potenza. Il neo comandante sarà affiancato dai colleghi vigili urbani Vincenzo Gentile e Rosario Marino, in servizio a Vietri da tantissimi anni. Lorenzo Renna ha iniziato la propria carriera nel 1992 come agente di polizia municipale a tempo determinato nel comune di Moniga del Garda. Si è poi trasferito sempre nel bresciano, a Lonato. Nel 1995 viene assunto a tempo indeterminato nel comando di polizia municipale nel mantovano, a Castiglione
delle Stiviere, per approdare in mobilità di nuovo a Moniga del Garda, dove nel 2002 viene nominato vice comandante della polizia municipale e successivamente vice-comandante della polizia locale dell'unione dei comuni della valtenesi. Ha lavorato anche a Valtopina, vicino Perugia in occasione del sisma del 1997 e a Casal Monferrato, in provincia di Alessandria, nel 2000, in occasione dell'alluvione. È stato anche insignito dalla croce al merito, la massima onorifi-
Auto di servizio della polizia municipale
cenza della Regione Lombardia, per aver salvato un bambino nelle acque del lago e recuperato un natante
senza conducente. E' anche un vigile del fuoco volontario. Claudio Buono
Il Piano di dimensionamento scolastico diventa un caso. Martedì la discussione in consiglio regionale
«Rispettate il ruolo delle Province» Vita: «Abbiamo cercato di salvare dirigenze e posti di lavoro» POTENZA - Il Piano di dimensionamento scolastico - di cui si dovrà discutere nel consiglio regionale di martedì prossimo - è ancora al centro di un dibattito acceso tra le diverse parti in causa. Da una parte gli amministratori locali, che non si riconoscono nelle proposte e chiedono alla Regione di non approvare il Piano. Dall’altra la Provincia di Potenza che, dopo aver prodotto il documento, chiede oggi - attraverso le parole dell’assessore all’Istruzione, Domenico Vita - di non “vanificare il lavoro delle autonomie locali”. «Stravolgere il Piano adottato dal consiglio provinciale - scrive Vita - significa non voler riconoscere il ruolo attribuito alla Provincia di coordinamento e di sintesi delle esigenze manifestate dal Territorio, e quindi, alimentare sempre di più nelle popolazioni il senso di sfiducia nei confronti delle Istituzioni». «Le due Province - argomenta l’assessore - hanno avviato una fase di consultazione degli Enti Locali, delle rappresentanze del mondo della scuola, delle organizzazioni sindacali, sulla base delle linee guida approvate dalla Regione e hanno scelto un approccio “di buon senso”, ben
sapendo che questa operazione fosse transitoria in attesa degli indirizzi strategici, in via di predisposizione da parte del competente ministero». «Tra l’altro - prosegue - le prime bozze di “regolamenti e decreti” attuativi della cosiddetta riforma Gelmini fanno prevedere uno scenario preoccupante per la scuola lucana, in termini di chiusure di plessi e di scomparsa di presidi educativi in diversi comuni, per la loro ridotta dimensione demografica. A noi Province è sembrato ragionevole, in questa fase di transizione, utilizzare l’unica matrice in grado di orientare il dibattito: la difesa di “dirigenze” e - dunque - di posti di lavoro. Sappiamo bene di aver prodotto qualche forzatura, tuttavia, questo ci ha consentito di difendere una cinquantina di posti di lavoro, che di questi tempi, nella nostra regione, non ci sembrano affatto un dato trascurabile. Il consiglio provinciale di Potenza, con la astensione della mino-
Al centro la Regione Basilicata. In alto a sinistra Domenico Vita e a destra Raffaele Soave
ranza, ha approvato il Piano. Oggi, sulla base di particolarismi si vorrebbero produrre numerosi emendamenti al Piano, con il solo risultato, di vanificare il lavoro prodotto dalle Autonomie Locali. Noi sappiamo, per parte nostra, di aver svolto con coscienza e responsabilità le funzioni che la Legge ci assegna. Non ab-
biamo - aggiunge - definito il miglior “piano di dimensionamento” scolastico. Abbiamo contribuito a definire il miglior compromesso per perdere meno posti di lavoro». Secondo il capogruppo del Pdci in consiglio provinciale, Raffaele Soave, «ci sono almeno cinque richieste che ri-
guardano istituti scolastici dei comuni dell'area sud che meritano la massima attenzione». Soave, annuncia un impegno congiunto dei gruppi consiliari Pdci di Provincia e Regione a «sostenere tutte le proposte che rispondono alla logica di miglioramento (e non di puro campanile) che provengono da organismi scolastici e sindaci per rendere più efficace il piano». Tra le richieste degne di accoglimento Soave cita quella pervenuta da sindaco e D.G.S. di Senise per la deroga a favore della scuola media o in subordine della trasformazione della scuola media e del Circolo Didattico in Istituti Comprensivi. Inoltre, anche la sollecitazione del sindaco di Montemurro di mantenimento del Comprensivo del paese con Armento e San Martino d'Agri mi sembra meriti un approfondimento tecnico. «Il consiglio comunale di Moliterno - riferisce ancora il capogruppo del Pdci - ha proposto a favore dell'Ipsia di Mo-
literno, vale a dire mantenendo la situazione attuale, mentre i sindaci di Castelluccio Inferiore e Superiore di mantenere la presidenza a Casteluccio Inferiore (rispetto a Viggianello) poiché ha una popolazione scolastica superiore a Viggianello. Si tratta - a parere di Soave - di dare continuità alla volontà espressa dal consiglio e dalla giunta della Provincia per riaffermare la titolarità di scelta in sede locale respingendo una manovra centralistica e dimostrando che le politiche scolastiche si affrontano decisamente meglio affidando la gestione agli Enti Locali. In particolare - dice Soave - le deroghe previste rispetto agli assurdi parametri di riferimento ministeriali (tra i 500 e i 900 alunni) a favore di realtà montane ed interne, come sono nella maggior parte dei casi le scuole dei paesi dell'area sud, riducendo fino a 300 alunni per gli istituti comprensivi di scuola dell'infanzia, di quelle primaria e secondaria di primo grado o per gli istituti di istruzione di II grado che comprendono corsi o sezioni di diverso ordine e tipo, ci consentono di salvare numerosi plessi scolastici che altrimenti sarebbero finiti sotto la “mannaia” della Gelmini».
L’INTERVENTO DELL’INCONTRO tenutosi giovedì 15 gennaio scorso tra Istituzioni, organizzazioni sindacali di categoria e Azienda Poste, indetto dall'Anci Basilicata, non si può emettere un giudizio positivo, benché siano emerse nuove disponibilità e promesse di buonismo da parte dell'Azienda. La lettera di richiesta d'incontro, inviata direttamente, da parte del presidente Anci Basilicata, all'amministratore delegato di Poste italiane Massimo Sarmi, conteneva una premessa politica e di principio relazionale importante, purtroppo disattesa dall'Azienda: quella di sospendere i provvedimenti in atto di chiusura parziale degli uffici, in qualche modo, propedeutica alla discussione da effettuare. Principio basilare per battere un'impostazione che bisognerebbe rovesciare nella filosofia metodologica delle Aziende, che vede sem-
Le Poste e la sindrome di Cenerentola pre prima l'attuazione dei provvedimenti e solo dopo l'avvio della discussione. Cosa avrebbe comportato all'Azienda in termini di costi la riapertura degli uffici postali, secondo la precedente organizzazione, in termini di costi rimandandone l'attuazione a un mese dopo? Anche se l'Azienda ha accettato il reinsediamento di un tavolo congiunto permanente (Anci, sindacati, Azienda Poste) con lo scopo di effettuare tutte le verifiche sulla situazione, su dati da accertare concertativamente, la stessa non ritiene di soprassedere, neanche per un breve periodo, alle decisioni prese unilateralmente, lanciando un messaggio ambiguo che non lascia ben sperare per il proseguimento del percorso individuato. Cioè: ci sto a discutere ma decido da sola!
C'è da chiedersi: ma se l'Azienda apre la discussione sui dati di verifica, a suo giudizio talmente negativi da portare alla chiusura degli Uffici, non dovrebbe concedere, come presupposto dialettico, alle altre Parti il beneficio del possibile errore commesso! Altrimenti che verifica è? Vorrei, infatti, sottolineare come da elementi ricavati, certo non ufficiali ma sufficientemente attendibili, risulterebbe che la media pro-capite di redditività della Provincia di Potenza del lavoratore delle Poste è abbondantemente sufficiente a coprire tutti i costi per il mantenimento di tutti gli attuali uffici postali. Nelle assemblee, numerosissime effettuate con le popolazioni dei comuni coinvolti, è emerso con evidenza come i flussi del risparmio,
delle operazioni finanziarie, sono incrementate negli ultimi periodi. Ciò confermerebbe la mia ipotesi del saldo attivo tra costi e ricavi. Questo lo dico per sfatare un luogo comune che, forse, contribuiamo un po' tutti ad alimentare, non sempre giustamente: la sindrome di Cenerentola. Infatti, almeno in questo caso, potrebbe darsi il caso che la Basilicata potrebbe risultare per volumi di risparmio in buonissima posizione nelle graduatorie delle varie realtà del Mezzogiorno, percentualmente s'intende! Se così fosse a quali logiche sarebbero ispirati i tagli? Volutamente ho voluto aprire una riflessione da una angolatura diversa rispetto a quella prevalente in atto che, comunque, non esaurisce affatto tutta la valenza dei temi che riguardano i servizi univer-
sali da garantire attraverso il Contratto di Programma stipulato tra Azienda Poste Nazionale e Governo, sulla cui esatta applicazione, nutro dei dubbi; così come è di fondamentale importanza capire a quale modello di sviluppo ci si riferisce nel valutare e informare le proprie scelte politico/strategiche per il mantenimento dei servizi: alla sola virtuosa domanda presente? Mi ripeto: solo territori serviti da efficienti e innovative infrastrutture di rete possono creare le premesse per lo sviluppo! Quindi, la concessione fatta da parte della rappresentante di Poste Italiane di tenere aperti gli uffici postali per la prima settimana del mese assume il sapore paterno del buonismo. Ma di questo non possiamo accontentarci! Antonio Palermo segretario generale Comunicazioni Cgil
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Genzano di Lucania Altri reperti della chiesa madre ritornano al loro antico splendore
Il Polittico di Bellini a Venezia Dopo il Quirinale il famoso quadro si trasferirà in Veneto GENZANO DI LUCANIA La Chiesa “Maria SS. Della Platea”, sita in pieno centro storico ed attualmente in fase di ristrutturazione (ad opera dell'arch.Carmine Pietrapertosa), custodiva da tempi immemorabili un vero 'tesoro' dell'arte pittorica rinascimentale italiana, ma nessuno in paese ne era consapevole. Si tratta di un polittico, dipinto su tavola, di ragguardevoli dimensioni (155x190cm) al cui centro è raffigurata una suggestiva 'maternità'. Fino a poco più di un anno fa l'opera risultava essere attribuita - lo abbiamo letto da varie fonti e ce lo ha confermato l'architetto, il quale ci ha anche fornito una nitida immagine del quadro - a Lazzaro Bastioni, artista vissuto a cavallo fra il XV ed il XVI secolo, e già questo le conferiva un certo valore. Poi, alla luce di studi più accurati, e soprattutto grazie ad un parere espresso su due piedi da Vittorio Sgarbi, in visita a Genzano, è venuta fuori l'allettante verità: l' 'olio su tavola' è frutto nientemeno che dell' 'ars' pittorica di
A sinistra il polittico. Sopra alcune immagini della chiesa
Giovanni Bellini, il famoso autore rinascimentale nato a Venezia (nel 1430, circa) ed ivi deceduto nel 1516. E poiché, come è noto, già dalla fine dello scorso settembre, a Roma, presso le “Scuderie del Quirinale” è in corso una esposizione delle opere del 'Giambellino', anche il Polittico di Genzano (la cui paternità è ormai ben confermata) è stato richiesto, e naturalmente inviato da don Tommaso Fradusco con grande
orgoglio di tutti. Ma questo inatteso 'successo' non si ferma nella Capitale. Infatti, fra un paio di settimane circa, il capolavoro approderà anche nella città che fu del Bellini, la magica Venezia. E qui vi resterà, assieme ai restanti lavori selezionati, fino a tarda primavera. I due eventi espositivi che stanno interessando le due città-simbolo della nostra nazione, rivestono una tale importanza da aver merita-
to un catalogo la cui diffusione è avvenuta in maniera oltremodo capillare: difatti, il gruppo editoriale che fa capo al quotidiano “la Repubblica”, lo ha diffuso, appena poche settimanale or sono, nelle edicole di tutta Italia. E per i genzanesi (soprattutto quelli residenti fuori), riscontrare la presenza di un quadro 'nostrano' su un volume di tale levatura ha costituito davvero un bel regalo di Natale.
«Il Polittico è un opera dal valore eccezionale - ci dice Pietrapertosa - ma nella chiesa 'Madre' sono custoditi anche altri oggetti di notevole interesse storicoartistico: una la Madonna lignea in stile bizantino del 1700, una croce d'argento del 1702, un battistero del 1720 ed un cenacolo in bronzo che fa da paliotto all'altare maggiore». «Inoltre - conclude - vale la pena di menzionare un grande dipinto su tela si-
stemato nella navata laterale sinistra (copia dell'originale di Paolo De Matteis di scuola napoletana, seconda metà del '600, trafugato una ventina di anni fa), ed anche i tre mosaici rappresentanti la SS. Trinità, la Madonna di Fatima e la Resurrezione realizzati nella seconda metà degli anni '80 dai maestri Augusto Ranocchi e Walter Cinti». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Tra balli in maschera e scorribande con il ca«ratteristico “dominio”
Al via il carnevale lavellese LAVELLO - Si rinnova la tradizione del famoso carnevale lavellese. Anche questo ieeri notte sono iniziati i festeggiamenti nelle vie della cittadina lucana. I primi “festini” anche quest'anno hanno dato inizio ai festeggiamenti . Un appuntamento atteso da giovani e meno giovani che quest'anno si protrarrà per pochi sabati . Così se per i latini “semel in anno licet insanire”, per i lavellesi ogni sabato diventa occasione per organizzare feste da ballo in maschera, i cosiddetti festini, e per scorazzare per le strade del paese indossando il domino , tipico costume carnevalesco. Cambiano i tempi ma resta viva la tradizione nel ricordo dei più anziani che conservano la memoria delle lunghe notti trascorse in giro per il paese o nei festini con l'ansia di poter incontrare la propria amata o il proprio cavaliere per regalarsi un attimo di illusione e chissà di speranza che sotto quella maschera potesse nascondersi il tanto atteso amore. Il carnevale rappresentava infatti il momento più atteso dell'anno, occasione propizia per incontrare la propria amata o per avvicinare la donna tanto desiderata vincendo la vergogna e la timidezza grazie anche alla maschera che copriva il viso. Ci si ritrovava così a ballare con persone di cui si ignorava l'identità e la curiosità e l'attesa cresceva di sabato in sabato. Una tradizione che rivive nelle notti “ a tutto volume”
dei giovani lavellesi. Ogni sabato lungo le strade e nei cosiddetti festini si possono incontrare persone vestite con il tradizionale costume, una lunga tunica di raso di colore rosso o nero con il capo coperto da un cappuccio, «pappelosc», ricordo del vestito della «Confraternita della Buona Morte», che centinaia di anni fa accompagnava i funerali del paese.
Trascorrono così le notti lavellesi , cambiano i tempi , ampi locali, capannoni e sale ricevimento prendono il posto di abitazioni e garage, la tecnologia ha rimpiazzato la fisarmonica e la chitarra, ma resta viva nei lavellesi la passione per una tradizione folkloristica che ha da sempre stimolato poeti e scrittori locali e che rappresenta una delle più peculiari usanze locali. I festini, organizzati dal-
le famiglie lavellesi con tanto di dolci e pietanze tipiche lavellesi, che raccoglievano fuori della porta d'ingresso decine di gruppi di gente in maschera in attesa di poter entrare per “consumare” i due o tre giri di ballo, si sono trasformati così in vere e proprie occasioni di incontro per centinaia e centinai di giovani . Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Le famose feste da ballo di Lavello
Alle radici storiche di Maschito L’Adm promuove un concorso
Una panoramica di Maschito
MASCHITO - I piccolo centri per sopravvivere devono far gruppo promuovere iniziative intese a rendere il paese vivo ed attivo. A Maschito da qualche anno esiste l'Adm (Asssociazione Donne Maschito) e promuove iniziative, soprattutto culturali di recupero e valorizzazione del
proprio territorio. Da ricordare le mostre di civiltà e arte contadina, dei vestiti d'epoca, la festa dell'Uva, la processione della Via Crucis e la cavalcata degli angeli (Rethnes). L'associazione ha contribuito alla stesura della storia e leggenda di Maschito della raccolta Piccoli Pae-
si. Da pochi giorni l'Adm ha indetto il 5° concorso di Narrativa con una novità accanto a questo concorso l'Adm ha promosso il 1° concorso di poesia e di fotografia riservato alle scuole di ogni ordine e grado ed agli adulti. Il tema è “…Dietro la porta…”. “ Il concorso- riferisce Fausta Barbano, presidente dell'Associazione Donne di Maschito- è strutturato in quattro sezioni: ragazzi scuola elementare, ragazzi scuola media, ragazzi scuola superiore e adulti. Si può partecipare: con un solo racconto (non superiore alle tre pagine dattiloscritte e alle 30 righe a pagina), con una sola poesia, con una sola fotografia, da presentare in triplice copia, una sola delle quali dovrà contenere nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero telefonico e firma dell'autore. I lavori dovranno essere consegnati o spediti all'Associazione il 3 luglio di quest’anno. L'iscrizione è gratuita. L'esame dei lavori sarà affidato ad una Giuria di esperti i cui nominativi saran-
no resi noti solo il giorno della premiazione. Avvicinata Marianna Manzullo dell'Adm, esperta di narrativa e di poesia, ha riferito: «Questo concorso si inserisce nell'ambito di una scelta di valorizzazione del nostro territorio. La nostra associazione da anni si occupa di allargare gli orizzonti culturali della nostra piccola realtà maschitana e lucana. Il Concorso quest'anno intende aprire una via verso l'Emoturismo quel turismo che si sviluppa intorno ai luoghi del cuore e della tradizione, per spalancare nuovi modi di esistenza non dettati dalla corsa e dal mordi e fuggi, ma dal lento scorrere delle ore, intensamente gustate, dentro la realtà semplice di un piccolo paese di collina. La scrittura è un andare al fondo di se per ampliare gli orizzonti del vivere proprio e altrui. Saremo lieti di accogliere le Vostre opere, come le Vostre vite». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
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Rionero in Vulture L’evento ha richiamato religiose dell’ordine da tutto il mondo
Le suore rinnovano il Capitolo generale RIONERO - Si è tenuto a Rionero presso l'Istituto Mater Misericordiae, casa madre delle sorelle Misericordiose, l'8° Capitolo Generale Ordinario dell'Istituto. Una convocazione cui hanno partecipato anche le rappresentanze delle sorelle provenienti da tutta Italia nonché dalle nuove sedi nelle Filippine e in Africa. Un grande evento per l'elezione del Governo Generale della Congregazione essendosi compiute le scadenze costituzionali del sessennio relativo al 2003/2009. Sono state 28 in tutto le
suore capitolari che hanno votato e partecipato alla stesura dei lavori. La quarta sessione capitolare è stata preceduta dalla celebrazione Eucaristica, da parte di Sua eccellenza Monsignor Gianfranco Todisco, vescovo di Melfi, Rapolla, Venosa. Si è deciso così per l'elezione della Superiora generale, della vicaria e della altre tre assistenti generali. Rieletta per il compito di Superiora Generale dell'Istituto "Sorelle Misericordiose” Sr. Valeria Dema che Sua Eccellenza ha presentato a tutta la Comunità durante il Te Deum in
ringraziamento. Vicaria generale Sr. Francesca Ferrari. Le tre assistenti generali sono Sr. Agnese De Lauso, Sr. Liliana Malacas e Sr. Liliana De La Cruz. “La Famiglia delle Sorelle Misericordiose” fanno sapere le suore «è depositaria di una meravigliosa eredità e desidera offrire all'umanità e alla Chiesa, un servizio semplice e generoso, mediante le opere di misericordia spirituali e corporali». Tema dibattuto e all'ordine del giorno nel capitolo generale anche il carisma dei padri fondatori dell'istituto che sono Padre Achille Fosco e Madre
Francesca Semporini attualmente sepolti nelle fondamenta della chiesa delle sorelle Misericordiose in via Roma. Da più parti tra i cittadini rioneresi è avvertita l'esigenza di trasformare la chiesa in un santuario contenete i resti delle due grandi figure. Dal 1997 con un proprio statuto si è affiancato alle suore l'associazione dei “collaboratori misericordiosi”. Un gruppo laico che condivide il carisma delle suore. Recentemente si è svolto il rinnovo del tesseramento dell'associazione e durante la celebrazione
Alcune suore dell’ordine
eucaristica presieduta da Don Vincenzo Mossucca sono state benedette le tessere di adesione. Dopo aver proclamato coralmente l'atto di affidamento alla Madonna Madre di Misericordia con il
presidente del gruppo Marcello Biase sono state consegnate ai partecipanti le tessere di adesione direttamente dalla nuova Madre Generale Suor Valeria Dema. lu. na.
Rionero in Vulture La rumena è stata denunciata per truffa aggravata dai carabinieri
Badante svuota pensione ad anziano Falsificava la sua firma. Al novantenne sottratti 14.000 euro RIONERO - Un anziano di 90 anni è stato truffato dalla sua badante rumena. La vicenda è accaduta nella città di Rionero in Vulture dove i carabinieri delle compagnie di Melfi coordinati dal Capitano Antonio Contente hanno denunciato la donna alla Procura della Repubblica. Ammonta a ben 14 mila euro la cifra che nel tempo la domestica ha trafugato dal conto dell'anziano. Ad accorgersi per primi che qualcosa non andava nel verso giusto i parenti della vittima. Il sospetto nasce dal cospicuo ed improvviso assottigliamento del conto corrente cointestato dell'anziano. Scatta così la denuncia ai carabinieri della locale compagnia di Rionero. Dopo diversi mesi di indagini si acquisiscono le prove che incastrano la badante prontamente denunciata alla Procura. La Carabinieri donna in più occasioni ha approfittato delle condizioni di salute precarie dell'anziano per raggirarlo facendosi dare somme di denaro. Ma l'atto che ha fatto scattare la denuncia nei confronti della badante è stato il prelievo fraudolento di somme di denaro dal conto
corrente del suo assistito. La rumena falsificando la firma dell'anziano e presentando la richiesta presso lo sportello del conto corrente in più riprese ha svuotato la pensione ed i risparmi del 90 enne. Al momento è in atto il procedimento nei confronti della donna che dovrà rispondere delle accuse di truffa aggravata. Una vicenda che testimonia l'attiva presenza dell'arma dei carabinieri sul territorio del Vulture. Risale a poco tempo fa la campagna a tappeto organizzata dalla compagnia di Melfi per prevenire la microcriminalità con numerosi posti di blocco ed addirittura la visita porta a porta dei carabinieri. Il consiglio del Capitano Contente per tutti coloro che sono alla ricerca di una badante è di “essere molto accorti e scegliere bene la persona che entrerà in casa propria”. L'invito del Capitano è di non affidare libretti o somme di denaro alle badanti e soprattutto a recarsi presso la caserma dell'arma locale per richiedere tutte le procedure necessarie. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Monticchio, nel segno di Sant’Antonio MONTICCHIO – Allegria, condivisione, ringraziamento e occasione per stare insieme in attesa del via ufficiale del Carnevale, proprio con questi festeggiamenti. Questo è avvenuto nella località dei due laghi con tanta gente alla processione di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali ed a tutto ciò che il programma di festeggiamenti ha previsto ed attuato con grande partecipazione popolare. Sono tornate da un paio d’anni ma più forti e valide di prima, le celebrazione per tale festività di metà gennaio. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi, con contadini e pastori a ringraziare il santo per la nascita e la crescita di agnelli e capretti, per l’aiuto che davano nei lavori della terra l’asino o il bue, per come il maiale si ingrossava garantendo la possibilità di venderlo per ottenere fondi per altre attività della impresa agricola, o di farne salsiccia da consumare in famiglia, davanti al fuoco e ad un buon bicchiere di vino. Un qualcosa che resiste, nonostante l’agricoltura sia ormai del tutto meccanizzata o tanti giovani abbiano intrapreso varie strade, come diventare commercianti o operai specializzati che lavorano da anni all’interno dello Stabilimento della Sata o nell’indotto che offre componentistica per la Grande Punto che qui viene prodotta. E la conferma è arrivata dal fatto che Padre Giuseppe Cappello, parroco della Chiesa delle Vittorie di
Monticchio Bagni oltre che rettore della Badia di San Michele Arcangelo, sempre sensibile alla cosa, anche quest’anno, in collaborazione con Radio Kolbe che dirige e con i giovani dell’incantato luogo che contiene i laghi vulcanici, e la promozione attuata dall’associazione Le Terre di Federico di Melfi, ha predisposto un’intera giornata di festeggiamenti per l’occasione. Col tutto a svolgersi presso la Badia e in Piazza Lanari, dal mattino colla santa messa prima della benedizione degli animali condotti da agricoltori della zona, quale momento più bello ed intrigante delle stesse celebrazioni in onore di Sant’Antonio Abate, e fino alla processione col santo nelle strade della zona, ed il ritorno alla Badia. Benedizioni di uccelli, di cani, di gatti, di asini e cavalli, di pecore ed agnelli, di buoi e altri animali che, in casa o al servizio del lavoro nei campi, sono è restano importante risorsa per gli agricoltori e compagni della loro giornata. Al pomeriggio, stante la visita di tanti anche dai centri vicini di Melfi e Rionero al santo, anche del tempo da dedicare al divertimento, col tiro alla palla ed altre esibizioni di giochi popolari del passato, prima di un buffet con degustazioni di prodotti tipici locali, dolci, salumi, formaggi, in allegria tra residenti e fedeli, appassionati e turisti di passaggio. Antonio Baldinetti provinciapz@luedi.it
Melfi Convegno promosso dall’amministrazione comunale
Quando il cibo sano previene le malattie
MELFI – Si svolgerà presso la Sala Mostre del Palazzo di Città, martedì 20 gennaio con inizio alle ore 17, un importante appuntamento voluto ed attuato dall’Amministrazione Comunale insieme alla Associazione Cuochi del Vulture Melfese. “La cucina macrobiotica e prevenzione delle malattie di tipo oncologico”, questo il tema dell’incontro volto proprio ad affrontare le tematiche legate ad una sempre maggiore prolifera-
zione delle malattie oncologiche, spesso dovute a vari fattori di rischio ed anche a regimi alimentari sbagliati o confusi. “Una volta si diceva di mangiare frutta e verdura ed il consiglio vale ancora oggi per evitare certe malattie” hanno affermato gli organizzatori prima dello svolgersi di questo convegno sulla cucina che fa anche bene ed aiuta a prevenire le malattie, senza per questo dimenticare di invitare all’incontro tutta una serie di
esperti che possono certo fornire dei consigli utilissimi per guardare alla vita con ottimismo nonostante, sempre più, tumori e le malattie oncologiche siano vicino alle nostre generazioni e, troppe volte, ci fanno temere per giovani e adulti che si confrontano con una vita troppo stressata e con stili di vita che possono indurre tali patologie. Ad aprire l’incontro Antonio Zazzeroni, presidente dell’Associazione Cuochi del Vulture Melfese e l’intervento di Rocco Pezzullo, che è invece il presidente dell’Unione Regionale che unisce i cuochi lucani, prima dei saluti del padrone di casa, il Sindaco di Melfi Alfonso Ernesto Navazio che darà di certo spazio anche all’Assessore alle Politiche Culturali e scolastiche della città Pina Carbone. Sarà invece il ricercatore nutrizionista Franco Berrino a dire la sua sull’importante te-
ma, con lo stesso da tempo legato nel suo lavoro all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano proprio in questo delicato settore dell’alimentazione e della ricerca in campo alimentare e quindi in grado di spiegare come ci si deve comportare a tavola, tutti i giorni, ma soprattutto in feste, tavolate extra, cene e meeting con amici o colleghi di lavoro, per non dover poi fare i conti con la paura di ritrovarsi al confronto con i mali della vita moderna, come i tumori. A tal proposito, nell’occasione un apporto fondamentale per comprendere quali stili di vita tenere e per la discussione generale sul tema potrà di certo arrivare ai presenti da Rocco Galasso, oncologo che opera presso il Crob di Rionero e che parlerà del progetto denominato “Diana 5”, di certo legato al problema del consumo spesso massiccio di carne che può portare all’in-
sorgenza di malattie oncologiche, visto che nella storia Diana era proprio la dea della caccia. Tutti devono fare attenzione e seguire regole e consigli importanti in questo campo, ma pure le istituzioni, ed in particolare la Regione Basilicata, deve dare un indirizzo preciso in questo campo grazie alla possibilità di legiferare che è propria del Consiglio. Per questo all’incontro interverrà il Consigliere Regionale Gaetano Fierro, illustrando la legge regionale dal titolo “Istituzione dei centri di educazione alimentare e benessere della salute”, momenti importanti questi per permettere a tutta la gente lucana di conoscere come comportarti nel confronto col cibo in vista della propria salute. a chiudere l’incontro, sarà lo chef Andrea Barone, parlando di “cucina macrobiotica nella tradizione”. a. b.
Domenica 18 gennaio 2009
29 Maratea La prossima settimana nuovo incontro in Regione: sul tavolo anche la proroga della mobilità
Ex Lucana, obiettivo pensioni Un’azienda potrebbe rilevare lo stabilimento di Passo di Colla MARATEA - Si torna a parlare della reindustrializzazione della ex Lucana Calzature di Maratea. Nei giorni scorsi, le rappresentanze sindacali, si sono incontrati in un'assemblea a Maratea con gli operai dell'ex calzaturificio di Passo Colla. Durante l'incontro si è discusso del protocollo di intesa firmata tra Regione Basilicata e rappresentanze sindacali per l'accompagnamento alla pensione dei lavoratori ultra cinquantenni, della richiesta di proroga per la mobilità scaduta a dicembre 2008 e dell'emanazione dell'avviso pubblico per accedere alle agevolazioni previste dalla Legge Regionale n. 28 per il recupero di siti produttivi inattivi. Su quest'ultimo punto i sindacati hanno ribadito agli operai presenti che la Regione Basilicata dovrebbero convocare un incontro nella prossima settimana e che, anche se ancora naturalmente solo per vie ufficiose, ci sarebbe già un'azienda che ha espresso l'eventuale possibilità di prendere in considerazione un intervento a Passo Colla. L'azienda opera nel settore delle pelli e delle calzature. Il processo di reindustrializzazione dell'ex Lucana interessa circa 180 operai in
«Bisogna dare un chiaro segno di correttezza»
Avvisi pubblici a Castelluccio S. Interrogazione di Mollica
La ex Lucana calzature
mobilità fino al 31 dicembre 2008. Per loro, come è stato detto nella riunione, ci sarebbe la possibilità di andare in deroga con la mobilità anche per il 2009. Alla Regione Basilicata ci sono i fondi necessari e inoltre le rappresentanze sindacali Cigl, Cisl e Uil hanno chiesto sia alla Regione sia al Governo nazionale la possibilità di andare in deroga alle disposizioni della Finanzia-
ria che prevedono l'abbattimento del 10 per cento della platea lavorativa. “Questo dice Gerardo Casaletto, della Femca Cisl di Basilicata vista la crisi che attraversa il settore in Basilicata”. E sempre a proposito di momenti di crisi economica, Casaletto auspica che il governo regionale “esca fuori da questo momento particolare che non giova certo ai lavoratori lucani e che final-
mente possa essere dato il via al bando di gara per la struttura di Passo Colla” All'incontro era presente anche Nicola Labanca della Cisl di Lagonegro. Mentre nei prossimi giorni Casaletto insieme a Gambardella della segreteria Cisl di Basilicata, incontrerà nuovamente gli iscritti per discutere della vertenza. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
San Severino Sistemazione nei pressi del Frida
Pista ciclabile più vicina grazie alla Provincia SAN SEVERINO - Pista ciclabile più vicina nei pressi del collettore fognario che costeggia il fiume Frida in agro di San Severino Lucano. Trentamila gli euro messi a disposizione dalla provincia di Potenza per rendere la condotta, precedentemente realizzata dalla Comunità Montana Alto Sinni e poi da Acquedotto Lucano allo scopo di condurre le acque reflue di San Severino Lucano e parte di Viggianello all'impianto di depurazione della frazione Cropani, un percorso per mountain bike, trekking, passeggiate a piedi o a cavallo. I lavori sono stati appaltati. Il progetto è un «nuovo anello per gli amanti della natura, o meglio un ulteriore estendimento della rete sentieristica, la pista polivalente, infatti si inserisce in un percorso che partendo da
Bosco Magnano porta il turista, attraverso i sentieri lungo il fiume Frida al Mulino Iannarelli e fino al santuario della Madonna di Pollino, facendogli ammirare la Valle del Frido e in particolare i Mulini e tutte le bellezze e peculiarità naturali e paesaggistiche presenti nell'area. Il finanziamento provinciale prevede l'adeguamento funzionale del collettore sopradetto rendendolo pista polifunzionale fruibile al villeggiante curioso che durante il suo percorso oltre ad ammirare la meravigliosa scenografia di valli, corsi d'acqua, boschi e cime montuose può apprezzare i borghi rurali ristrutturati e ben tenuti o fermarsi a degustare i piatti tipici della tavola sanseverinese. «Nello spirito della ormai diffusa domanda sociale di pianificazione del
Pollino, acquistati 80 kit per il servizio antincendio ROTONDA - L'Ente Parco nazionale del Pollino sarà dotato di 80 kit di dispositivi di protezione individuali per il servizio antincendio boschivo all'interno del Parco. Il kit completo dei dispositivi di protezione individuali sarà composto da giaccone e pantaloni, scarponi, casco con visiera, sottocasco, guanti, cinturone, mascherina, flabello, rastrello, pala battifuoco ed occhiali di protezione. Al giaccone sarà inserito il logo dell'Ente Parco nazionale del Pollino con la dicitura “Servizio Antincendio Ente Parco Nazionale del Pollino”. Sia il giaccone che i pantaloni avranno tessitura antistrappo e saranno di colore arancio. Il giubbino, in particolare,
sarà dotato di protezioni differenziate integrate nelle zone a più alto valore estetico/funzionale, zone dorsali a traspirazione differenziata, collo alto alla coreana, chiudibile con striscia velcrata, tasca esterna chiusa da pattella con velcro, tasca interna chiusa da velcro sul petto, strisce rifrangenti ignifughe su petto e giro manica. Gli scarponi saranno calzatura di tipo anfibio e avranno la caratteristica tomaia in cuoio doppia concia e materiali tessili vari, suola in gomma anticalore artigliata, puntale di sicurezza antischiacciamento, lamina intersuola antiperforazione, sganciamento rapido a mezzo cerniera. e. m.
Il fiume Frida
territorio a compatibilità ambientale afferma il sindaco Francesco Fiore - e per realizzare azioni di trasformazione a minimo impatto ambientale; abbiamo voluto utilizzare il percorso del collettore già esistente, per realizzare una pista polivalente che diventerà anch'essa elemento di promozione del nostro patrimonio».
CASTELLUCCIO S. - Vuole vederci chiaro il consigliere regionale Francesco Mollica, in merito agli avvisi pubblici predisposti ed espletati dal comune di Castelluccio Superiore. E lo fa con una interrogazione urgente al Presidente della Giunta e all'Assessore alle Infrastrutture. «La questione - spiega in una nota - nasce dalla necessità di capire se un Comune, nell'impiegare fondi stanziati dalla Regione e per il cui utilizzo vi sono precisi criteri, possa, del tutto inopinatamene, disporne contrariamente alle indicazioni fornite. La problematica sorge quando il Comune per potenziare l'ufficio che si occupa della ricostruzione a seguito del sisma del 1998 dapprima aggiudica alla Società Tempor S.p.A. di Cosenza la somministrazione di lavoro per n. 2 istruttori con diploma di geometra e poi predispone due avvisi di selezione per titoli e colloquio per il conferimento di due incarichi di collaborazione autonoma per un dottore commercialista e per un geometra. Tali atti, impiegando fondi della Regione, avrebbero dovuto rispettare sia le disposizioni della L.R. n. 4 del 2006 che, nel regolare le attività di ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del 1998, stabilisce che i Comuni possono utilizzare tali somme avvalendosi di qualificati professionisti quali consulenti esterni a supporto delle attività, nei limiti delle unità già esistenti; sia le disposizioni della D.G.R. n. 138 del 2008 in merito all'impiego di tali fondi esclusivamente per il rinnovo delle convenzioni già in essere nel 2007». Al fine di concludere la cronistoria della vicenda - prosegue Mollica - «occorre precisare come, nonostante da parte di un capogruppo di minoranza siano state evidenziate le violazioni normative che tali atti pone-
Mollica
vano in essere, il Comune determinava il compenso previsto per il commercialista e per il geometra, ammontante complessivamente a 30.000 euro (10.000 e 20.000 euro) per convenzioni stipulate a fine novembre e da attuarsi entro il 31.12.2008, violando così anche il disposto della Dgr n. 2283 del 2000 con cui la Regione ha stabilito un dato medio annuale per ogni convenzionato di ciascun Comune pari ad 20.000 euro. Occorre capire la tempistica e le azioni che la Regione, già a conoscenza dell'intera vicenda, sta mettendo in atto per garantire il rispetto delle disposizioni nazionali e regionali violate con tali atti e soprattutto per garantire il corretto impiego dei fondi erogati ed inoltre è necessario chiarire se, al contrario, tali disposizioni possono essere violate dagli Enti Locali». «Non si può - conclude Mollica - lasciare in sospeso tale questione soprattutto perché, laddove delle violazioni vengano accertate, bisogna dare un chiaro segnale di correttezza ed equità evitando di creare precedenti che, con il tempo, potrebbero generare pericolose consuetudini».
Terranova, frazioni più vicine Il Comune ha comprato due bus TERRANOVA - Lodevole iniziativa, quella dell'amministrazione comunale di Terranova di Pollino, infatti, sfruttando i Por 2000-2006 misura IV.14 della Regione Basilicata Dipartimento Agricoltura, riguardante i servizi essenziali per le popolazioni rurali, ha acquistato due autobus diciassette posti, da destinare al collegamento delle frazioni al centro abitato. Questo servizio era più che mai necessario, ci spiega il sindaco Enzo Golia, «vista la presenza di numerose persone anziane, rimaste sole, nei centri rurali e quindi impossibilitati a recarsi in paese se non con mezzi di fortuna».
«Cercheremo ora di organizzare il servizio soprattutto in base alle necessità, valutando per alcune il servizio a chiamata, mentre per le frazioni più popolose sarà garantita una certa regolarità», ci spiega Golia. Si terrà conto anche degli studenti delle scuole superiori che oggi devono raggiungere il centro abitato con mezzi propri, dando vita ad ulteriori sacrifici anche per i genitori. Il servizio, ci assicura il sindaco - sarà attivato in via sperimentale già dal prossimo mese, in modo assolutamente gratuito e man mano sarà ottimizzato in base alle esigenze dei residenti. Inoltre, i due mezzi potranno
essere utilizzati anche per viaggi scolastici e culturali. Questo sicuramente è un evento storico per Terranova del Pollino e per gli abitanti delle quattro frazioni, che in media distano dal paese circa sei sette chilometri, alleviando così alcuni disagi. Stefano Riccardi provinciapz@luedi.it
Matera Domenica 18 gennaio 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Restauri per ripristinare la zona interessata da un rovinoso crollo a marzo 2008
Fondi in arrivo per piazzetta Pascoli Trecentomila euro di finanziamenti regionali da stanziare TRECENTOMILA euro di finanziamenti regionali da stanziare per l'apertura del belvedere di piazzetta Pascoli e soprattutto per i lavori di consolidamento e ripristino delle sottostanti cinque grotte, interessate nel marzo del 2008 da un disastroso crollo. Il crollo si verificò a seguito di abbondanti precipitazioni, ma non sono da escludere altre concause. Dopo lo smottamento una famiglia fu evacuata, il belvedere transennato in via precauzionale e le vie sottostanti chiuse al passaggio dei pedoni. Ora si sta lavorando per arrivare al ripristino della zona. «Inizialmente - ha dichiarato l'assessore ai Sassi, Saverio Acito - avevamo chiesto alla Regione Basilicata un finanziamento di 500 mila euro, provenienti dalla ripartizione dei fondi per la Protezione civile. Tuttavia, la Regione ha fatto sapere che potrà contribuire solo con 300 mila euro. In questi giorni sono in contatto continuo con l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, per sollecitare il contributo e fare quindi partire le operazioni di recupero, che con molta probabilità inizieranno a breve. Quasi sicuramente entro la prossima primavera, con l'avvio della stagione turistica, saranno rimosse le transenne che attualmente delimitano il belvedere di piazzetta Pascoli. I lavori necessari per il recupero della parte sottostante non sono particolarmente difficili. Tutto sta ad entrare al più presto in possesso del finanziamento di 300 mila euro». Contemporaneamente stanno per
In alto da sinistra la zona di piazzetta Pascoli ancora transennata e la foto del crollo di marzo 2008 (foto Videouno). Per l'apertura del belvedere di piazzetta Pascoli e per i lavori di consolidamento e ripristino delle sottostanti cinque grotte saranno stanziati trecentomila euro di finanziamenti regionali
essere terminati i lavori di riqualificazione di via Ridola, la strada che conduce al belvedere di piazzetta Pascoli. «Entro un mese, non di più - ha aggiunto l'assessore Acito - gli interventi riguardanti via Ridola saranno completati. Attualmente si sta lavorando nella parte finale della strada, dove è situata l'edicola, che nei giorni scorsi è stata spostata con una gru per lasciare libero l'ultimo tratto su cui intervenire. Quell'edicola sarà sostituita con un'altra più consona all'arredo urbano del nostro centro storico. Abbiamo già
individuato il nuovo modello, che avrà forma esagonale e maggiore superficie espositiva. Nel caso in cui il proprietario dell'edicola decida di non acquistare il nuovo modello, i costi se li addosserà l'Amministrazione comunale, rivalendosi sull'edicolante con le spese di fitto mensile. I turisti che visiteranno Matera nel periodo pasquale troveranno via Ridola trasformata in isola pedonale e completamente rinnovata rispetto allo scorso anno». Biagio Tarasco matera@luedi.it
Via Ridola, si estendono i lavori Terzo posto per il più alto numero di riqualificazione dell’area di ore in cassa integrazione INTERESSERANNO anche il versante prossimo alla scalinata che conduce a via San Bartolomeo nei rioni Sassi, i lavori di riqualificazione di via Ridola, a Matera, dove sono ubicati importanti istituzioni culturali come Palazzo Lanfranchi che ospita il Museo di Arte Medievale e Moderna e il Museo Archeologico “Domenico Ridola” oltre a chiese settecentesche come il Purgatorio e Santa Chiara. L'intervento è successivo allo spostamento temporaneo di una edicola di giornali, che verrà probabilmente sostituita da un chiosco a tipologia antichizzata in linea con gli elementi di arredo della piazza. I lavori, attivati dal Comune di Matera con risorse dei fondi Pisu, rientrano nel programma complessivo di recupero dei percorsi pedonali turistici, previsti dal progetto per via delle Beccherie, via Duomo-vico San Giuseppe-via Ridola e via San Francesco d'Assisi. L'importo complessivo delle opere è di 1.396.573 euro. I lavori consistono nel rifacimento della rete dei sottoservizi, nel ripavimentazione delle superfici stradali e nella realizzazione ex novo della pubblica illuminazione. matera@luedi.it
Un salottificio. Matera occupa i posto in Italia per numero di ore di cassa integrazione.
Palazzo Lanfranchi
OCCUPA il terzo posto la città dei Sassi nella classifica delle province con il più alto numero di ore di cassa integrazione rapportata al numero totale dei lavoratori dipendenti presenti in ogni singolo territorio. L’indagine rientra nello studio del dipartimento delle politiche territoriali e del lavoro della Uil sull'impatto della crisi economica. Nella classifica emerge che Frosinone è in testa con 52,3 ore pro capite medie annue. Seguono Biella (51,96) e Matera (51,66).
Agrigento, invece, è la provincia italiana dove più alto è il tasso di disoccupazione, pari al 16,7%, seguita da altre tre città siciliane: Enna (16,3%), Caltanissetta (15,7%) e Palermo (15,5%). Guardando invece al dato secco delle ore complessivamente autorizzate nel corso del 2008 Torino è ampiamente in testa, in questa particolare classifica, con oltre 20 milioni di ore (+21,3% sul 2007); al secondo posto Varese con oltre 14 milioni di ore, in impennata dell'87,6% rispetto all'anno precedente.
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Matera
Domenica 18 gennaio 2009
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Il 20 Consiglio Provinciale
Scatti d’arte tra i rami
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedĂŹ a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedĂŹ a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedĂŹ a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedĂŹ a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
E’ convocato il 20 gennaio alle 10,30 nella Sala delle adunanze consiliari della Provincia di Matera il Consiglio provinciale. Tra gli argomenti che saranno trattati, l’interrogazione presentata dal consigliere Santochirico e altri sul progetto Ecoil Italia srl; l’interrogazione presentata dal consigliere Montemurro sui lavori di di ristrutturazione del liceo classico Duni di Matera; alcune interrogazioni sia del consigliere Ciccimarra sia del consigliere Mongelli.
Chiruzzi Il venerdĂŹ ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Settimana di preghiera Si apre domani alle 19 nella chiesa Evangelica Battista in via Gravina la celebrazione ecumenica della Parola di Dio, una riflessione di mons. Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera-Irsina. L’incontro rientra nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani promossa dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina, dalla Chiesa Evangelica Battista di Matera e dalla Chiesa Ortodossa Rumena. Il desiderio di ristabilire l’unione di tutti i cristiani è unirsi alla preghiera alla preghiera del Signore GesÚ che tutti siano una cosa sola. L’ecumenismo si fonda sulla fede comune tra i cristiani.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
“Miseria e nobiltĂ â€? il 27 Il 27 gennaio per la stagione teatrale 2009 alle 21 al teatro Duni di Matera Francesco Paolantoni e Nando Paone saranno sul palco per interpretare “Miseria e nobiltĂ â€? di Eduardo Scarpetta per la regia di Giacomo Pugliese. ÂŤMiseria e nobiltĂ , racconta di una situazione ferma nel tempo. - si legge nelle note dello spettacolo. Si porta bene la sua etĂ , ha piĂš di un secolo: Napoli 1888-Napoli 2007. E’ una farsa, e cosĂŹ viene raccontataÂť. Per i biglietti dello spettacolo (compreso nella rassegna ma fuori abbonamento) è possibile rivolgersi a Incongress. La sede è in via Don Minzoni, 38. Per contatti telefonici 0835/337220, e-mail info@incongressmatera.it. Sito internet www.incongressmatera.it.
L’arte di San Pietro Caveoso
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 PASSARELLI via Annunziatella 76 - 0835 332752
Cooperativa Associazione
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Patocka� 0835/333604 “Matera gioca� 0835/312005
emergenza sanitaria
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PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
Il 20 gennaio alle 18,30 nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo nel Sasso Caveoso di Matera sarĂ presentata la nuova edizione del libro sulla storia e l’arte di San Pietro Caveoso. Il volume, firmato da Mauro Padula e Camilla Motta si intitola “San Pietro Caveoso. Note storicheâ€?.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba� 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
I cerchi delle fate •il cenacolo E' possibile visitare fino al 3 febbraio presso il laboratorio Materia, in via Bruno Buozzi n° 89, “I cerchi delle fateâ€?. In esposizione una collezione di vasi in ceramica eseguiti con le tecniche raku dal laboratoio Ceramiche d'Arte di Maria Bruna Festa, e colliers in argento e pietre del Laboratorio di Arti Orafe e Lignee Materia. La mostra può essere visitata ogni giorno, fino al 3 febbraio, dalle 18 alle 21 o su richiesta telefonando al 334 3602038 o allo 0835 311136 in orari di lavoro. A margine dell’esposizione, sono previsti alcuni eventi.
CittĂ dei Sassi Opera Festival Primo appuntamento del 2009 per il CittĂ dei Sassi Opera Festival, rassegna lirico-teatrale al suo terzo anno di programmazione. Per il cartellone organizzato dall'associazione Lucania Arte Teatro di Matera, ideato dal maestro Enzo Di Matteo, oggi nell'Auditorium del Conservatorio, con inizio alle 20,30 (biglietto 8 euro), sarĂ eseguito il Concerto in fa minore BWV 1056 di Johann Sebastian Bach. Le musiche saranno eseguite dall'Orchestra da camera “Egidio Romualdo Duniâ€?. Il coro è quello della Polifonica Materana “Pierluigi da Palestrinaâ€? diretta dal maestro Carmine Antonio Catenazzo. I solisti sono i soprani Chiara Bicchierri e Francesca Pipitone, il mezzosoprano Loriana Castellano. Al pianoforte si esibirĂ il maestro Enzo De Filpo.
0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072 IL 17 MARZO
•orient express
“Canto perchĂŠ non so nuotare‌ da 40 anniâ€? il titolo dello show che Massimo Ranieri porterĂ in scena martedĂŹ 17 marzo al Teatro Duni di Matera, cittĂ nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le piĂš belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•basilico
0835/256452 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi MarÏ 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Viaggio al centro della terra 17,30- 19,30- 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Australia 18-21,45 •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Sette Anime 17,15 - 19.25 - 21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Yes Man 17 Se chiudi gli occhi 18,45 - 20,15 - 21,15
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835208046 Madagascar 2 18 Sette anime 19,30 -21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Come Dio comanda 19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Madagascar 2 19 Come un uragano 21 •CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
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Conese: «Venerdì avrebbe dovuto esserci un incontro ma il sindaco non si è presentato»
Sisas, lavoratori in attesa di risposte SONO ancora in attesa di incontrare il sindaco i 21 parcheggiatori della Sisas, dal 3 gennaio senza lavoro a causa della scadenza del contratto tra l'azienda e il Comune. Martedì scorso la Sisas ha consegnato tutti i parcheggi a pagamento, sia coperti sia scoperti. Dall'inizio dell'anno, invece, i parcometri sono stati spenti, ad eccezione di quelli di piazza della Visitazione e di piazza Matteotti che, sempre gestiti dalla Sisas, sono regolati da un contratto con le Ferrovie Appulo Lucane. «Il sindaco Buccico aveva affermato che fino a quando non avesse avuto chiavi e immobi-
li non avrebbe conferito un nuovo incarico. - afferma Marcella Conese, segretaria della Filcams Cgil - Venerdì era stato convocato un incontro con la Sisas ma il primo cittadino non si è presentato. E' accaduto lo stesso ieri. Ci sorprende che il prefetto non abbia convocato nessun tavolo per questi lavoratori. Attualmente - continua Conese - c'è un nuovo bando che prevede la conservazione dei livelli occupazionali ma le offerte devono pervenire entro il 20 febbraio. Passeranno quindi altre settimane e il problema è proprio il periodo di vacatio. Attualmente ci sono
gli assegni di disoccupazione ma ammontano a 350 euro al mese: stiamo però parlando di padri di famiglia con figli a carico e con moglie casalinga. Temiamo - conclude Marcella Conese che, insieme a Eustachio Gaudiano della Fisascat Cisl sta seguendo i lavoratori - che questa vicenda possa degenerare». I parcheggiatori proseguono il sit in nei pressi del Comune e della Prefettura. Non è escluso che domani il sindaco incontri la Sisas. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Sit in dei parcheggiatori (foto Videouno)
Il progetto è stato realizzato dalla classe III D del plesso di via Lucrezio della Pascoli
A lezione di senso civico “Cittadinanza e Costituzione” con il senatore Latronico UNO dei compiti della scuola è quello di educare i ragazzi al senso civico e alla cittadinanza, intesa come spirito di partecipazione democratica alla vita della propria comunità. Gli articoli della Costituzione si confermano e si rivelano, quindi, ieri come oggi, strumento potente per affrontare e risolvere i difficili problemi dell'organizzazione sociale e della stessa vita quotidiana. E' quanto emerso durante la manifestazione organizzata presso il plesso di via Lucrezio della scuola media “Giovanni Pascoli” di Matera. Il progetto “Cittadinanza e Costituzione”, realizzato dalla classe III D insieme con la professoressa Loredana Fabrizio, ha riguardato anche la lettura degli articoli della Costituzione, commentati dai dirigenti della Questura Brunella Olivieri e Sandro Rosato. Durante la manifestazione, invece, i ragazzi hanno incontrato il senatore Cosimo Latronico (Pdl), che si è soffermato sui primi 12 articoli della Carta Costituzionale, illustrando anche i compiti e le finalità degli organismi di rappresentanza e di partecipazione e del ruolo dei parlamentari. «La conoscenza della Costituzione - ha detto Latronico - è un'opportunità per favorire la partecipazione dei giovani alla vita democratica del Paese. La scuola è il luogo ideale per rafforzare la conoscenza di valori e norme che regolano la vita del nostro Paese; pertanto, progetti di informa-
“L’Europa indispensabile” è il nuovo libro di Pittella
«La nostra crisi risente degli effetti internazionali» I ragazzi della terza D con il senatore Latronico
zione, come quello organizzato qui a Matera dalla vostra scuola, non possono che favorire questo processo a 60 anni dalla nostra Costituzione. Io sono contento di essere stato qui con voi; non sono mai stato un docente, ma spero comunque di aver chiarito qualcosa. E' stata una giornata bellissima e sono sempre disponibile per ulteriori incontri. La mia è una valutazione positiva; ringrazio per questo invito il preside Vito Fedele Lenge e la professoressa Loredana Fabrizio e tutti gli altri professori. Spero di aver dato qualche stimolo per interessarvi alla vita politica». Dello stesso parere il dirigente scolastico Vito Fedele Lenge, che ha elogiato l'iniziativa e l'impegno della professoressa Fabrizio per aver affrontato con i ragazzi un tema di grande attualità. «E' necessa-
rio - ha detto il preside - far capire ai ragazzi che è importante rispettare le regole; la scuola ha il dovere di formare le coscienze e fornire le giuste informazioni riguardanti i meccanismi di organizzazione sociale; pertanto, sono grato a quei docenti che forniscono agli alunni nozioni di alto livello educativo. La conoscenza della Costituzione offre riferimenti fondamentali di ispirazione morale e di cultura politica per educare alla convivenza e alla cittadinanza; quest'ultima, infatti, insegna quei valori che una società reputa importanti per la formazione del cittadino». Il progetto, che prevede altri incontri con attività sindacali, con tecnici ed esperti del settore, si concluderà con una visita guidata a Roma presso la Camera dei Deputati. Mariangela Lisanti
A luglio escursione sui monti Tatra della Slovacchia
Falco Naumanni, tappa all’estero INIZIA oggi, con l’escursione in programma alla Gravina e alla Cripta del Peccato Originale, il programma 2009 dell’Associazione trekking Falco Naumanni. Gli organizzatori hanno previsto 22 uscite fino a dicembre, che toccheranno i principali parchi della Basilicata, il Parco dell’Alta Murgia in Puglia e il Monte Amaro nel Parco della Maiella in Abruzzo. A luglio si svolgerà anche una escursione all’estero sui monti Tatra della Slovacchia. «Le escursioni – ha detto Cosimo Buono, tra gli animatori dell’associazione – hanno contribuito ad avvicinare la gente e anche bambini alla pratica escursionistica». Trekking Falco Naumanni, insieme ad altre quattro associazioni di volontariato, è impegnata inoltre nel progetto “Vivi il Parco” (finanziato dal CSV Basilicata) che prevede la realizzazione sul Parcomurgia di un sentiero attrezzato e di aule verdi per fini didattici. Conoscere il territorio, valorizzarlo e tutelarlo è l'obiettivo che si propone Falco Naummanni, presieduta da Donato Casamassima, con itinerari di trekking che nel 2008 hanno visto la partecipazione complessiva di circa 700 persone in 22 escursioni svolte e la collaborazione di altre associazioni di Trekking come Terrigenae di Altamura, l'Epav di Melfi e il Get di Rofrano. In vista della prima uscita dell'anno , che
abbina una breve camminata alla visita della cripta del Peccato Originale, oggi interverranno Raffaello De Ruggieri e Sante Lomurno. «Racconteranno - hanno sottolineato dall’associazione - come si è pervenuti alla riscoperta di quella che è considerata la chiesa rupestre più importante del materano e dei metodi e delle tecniche impiegati per restaurarla». La cripta del Peccato Originale, antro roccioso trasformato in luogo di culto, è parte integrante del sistema omogeneo dell'habitat rupestre del Materano, rappresentando l'esempio più qualificato: ci si trova, infatti, di fronte alle più antiche testimonianze (VIII-IX sec.) della pittura rupestre del meridione d'Italia. Una stretta gradinata porta agli ambienti sottostanti ove si apre l'ingresso che immette nella chiesa rupestre nota anche come "Grotta dei Centro Santi". La Cripta del Peccato Originale costituisce veramente un caso tipico perché raccoglie in sé una serie di particolarità che in altri casi è difficile che si presentino tutte insieme. Per l'escursione, che impegnerà solo la mattinata, la partenza è fissata alle ore 9.00 da Piazza Matteotti a Matera con auto propria.
UN incontro affabile, ma dalle risposte contenute, quello con l'europarlamentare Gianni Pittella, in occasione della presentazione del suo nuovo libro, l'"Europa Indispensabile", presso la sede del PD in piazza Cesare Firrao, ieri mattina, a Matera. Nel testo dell'onorevole lucano sono ripercorsi dieci anni di vicende dal respiro internazionale: dall'euro, alle Torri Gemelle, ai nuovi scenari della politica energetica. Su quest'ultimo punto, Pittella, ricorda l'imperativo dell'Unione Europea: la politica del 20 20 20, venti per cento di emissione gas serra in meno, venti per cento di energia rinnovabile in più, venti per cento di minor consumo energetico rispetto al tendenziale. Fiducioso, in tal senso, perché profondamente convinto di trovare in Obama l'interlocutore favorevole alla sfida che non è stato Bush, secondo lui, una delle peggiori presidenze americane. «E' inutile nasconderlo ha affermato l’europarlamentare Pittella - la nostra crisi locale risente anche degli effetti internazionali, degli scompensi mondiali in atto e passerà come ne sono passate tante altre, perché la storia c'insegna la ciclicità degli eventi, se si lavora bene». Tra le proposte del politico lauriota, un piano straordinario che finanzi le grandi infrastrutture pubbliche, un nuovo "piano Marshall" lo definisce, una spesa agricola che punti più sui grandi obiettivi che sulle sagre promozionali, e poi una svolta verso una classe dirigente, non mestierante della politica, ma politicante per mestiere e vocazione. «Oggi al parlamento europeo assistiamo alle nomine come buona uscita a delle carriere o delle designazioni cosidette "acchiappavoti" di personaggi famosi», si deve ritornare ad una consapevolezza politica suggella Pittella. «L'italia come la Basilicata non deve imbarazzarsi nel guardare le buone pratiche del vicino e copiarle se questo può essere una strada per la rinasci-
Da sinistra Ferrara, Pittella e Moliterni (foto Videouno)
ta». Importante ha sottolineato, in tema di legge elettorale, la battaglia contro le liste bloccate, dire basta al principio della cooptazione, per restituire più diritto al cittadino, vero sovrano, quindi, fonte primaria. Non s'intromette assolutamente sulla crisi politica lucana, il corregionale onorevole europeo, sulla quale non si spinge più in là dell'auspicio per una immediata risoluzione, una rinnovata solidarietà e l'augurio per una imminente schiarita sul versante politico, istituzionale e sociale. Non si esprime al riguardo di possibili soluzioni rispetto al gap che differenzia la regione Basilicata, a parità di fondi europei, da altri contesti nazionali o extra nazionali, affermando che il compito dell'Europa è quello di dare degli indirizzi, poi, sono le politiche nazionali e regionali che devono fare il resto. C'è stato anche modo per perorare l'omosessualità e definirla una rispettabile scelta e non una malattia, e l'opportunità di citare la nuova tendenza Facebook che, se vogliamo, tiene il polso di questa società (deprecabili gli incitamenti alla mafia e alla xenofobia) come un buono strumento di confronto. Francesco Giusto matera@luedi.it
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E’ grave il 27enne Nicola Sarli ferito gravemente alla testa davanti agli occhi del padre
Zio colpisce il nipote con un’accetta Lite nelle campagne di Pomarico per questioni di pascolo POMARICO - Non ha esitato a sferrare un violento colpo di accetta alla testa del nipote di 27 anni, ferendolo gravemente per una banale questione di pascolo. Il brutto fatto di sangue è avvenuto ieri pomeriggio nelle campagne di Pomarico. Protagonista del gesto brutale è il pastore di 55 anni, Rocco Sarli, arrestato dai carabinieri con la pesante accusa di tentato omicidio nei confronti del nipote Nicola Sarli, figlio di un fratello. Il gesto arriva dopo una violenta lite, pare per questioni di terreni e pascoli, avvenuta intorno alle 14 in contrada Calcara. Sarli è originario della provincia di Potenza, ma da anni si è stabilito a Pomarico, dove gestisce un'azienda agricola; ieri stava pascolando il proprio gregge. Sul posto è stato avvicinato prima dal fratello Vincenzo e poi dal figlio di quest'ultimo, i quali hanno lungamente esternato motivi di dissidio in merito a diritti di pascolo. Vincenzo Sarli e suo figlio, da lungo tempo contestavano al loro parente Rocco il diritto a far pascolare il gregge sul terreno stesso che ha visto consumare il dramma, di fatto di proprietà di una terza persona, avanzando dunque la loro
I carabinieri di Pomarico con l’accetta sequestrata
protesa al pascolo. Dalla accesa discussione verbale si è arrivati al fattaccio. Rocco Sarli, a un certo punto, si è scagliato contro i parenti. Ha colpito il nipote alla testa con un violento colpo d'ascia, che aveva nelle vicinanze. Il fratello del feritore ha trascinato suo figlio fino all'automobile e si è dato alla fuga. Vincenzo Sarli,
immediatamente, si è diretto presso la stazione dei carabinieri per raccontare l'accaduto. Gli agenti dell'Arma, innanzitutto, accertate le gravi condizioni del giovane, hanno fatto intervenire il personale medico e il 118. Il ragazzo è attualmente ricoverato presso il San Carlo di Potenza in prognosi riservata, con
una brutta frattura alla tempia e un ematoma. Nel frattempo, Rocco Sarli aveva invano provato a darsi alla fuga nelle campagne. Ma nel giro di un'ora circa i militari lo hanno individuato e arrestato. L'ascia è stata ritrovata in un cespuglio, che lo stesso Sarli aveva individuato come nascondiglio. Le accuse sono delle più gravi: tentato omicidio e porto abusivo di arma. Fra Rocco Sarli e suo fratello da tempo non scorreva buon sangue. Però l'atto è il culmine di una futile litigata intorno a un pezzo di terra. La comunità non sembra, alla stessa maniera di altre occasioni, capire e a freddo rimane stordita e non sa spiegarsi cosa in realtà avvenga in queste situazioni. La vicenda va allungare una lunga serie di atti violenti che da tanti mesi ormai stanno trasformando Pomarico in uno dei paesi fatti a pezzi dalla violenza. Quest'ultimo caso non è che un momento drammatico da inserire nell'orribile elenco. Ora è stato un colpo d'ascia, mesi or sono un colpo di fucile, nel frattempo ogni tanto scoppiano risse. Per non parlare di un numero di vicende diverse collegate al traffico della droga. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Vico: « Per la Valbasento utile il Tavolo chimico» VALBASENTO - «Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola convocherà, entro il mese di gennaio, il Tavolo nazionale per la chimica, composto dalle associazioni di categoria, dalle principali imprese del settore operanti in Italia, dalle organizzazioni sindacali confederali e di categoria e dall'Osservatorio Chimico. Il tavolo, finalizzato al consolidamento e allo sviluppo eco-compatibile del settore, dovrà servire, partendo dalla situazione del comparto e dai piani delle imprese, a individuare le linee di intervento da seguire per superare i principali ostacoli alla crescita competitiva della chimica italiana. A tal fine, verrà predisposto un programma di lavoro che prevederà, per i necessari approfondimenti territoriali, specifici incontri con le forze politiche e sociali locali. Tra i territori oggetto di tali approfondimenti rientrerà quello della Valbasento». Lo ha detto il sottosegretario Paolo Romani, rispondendo all’interrogazione presentata dai parlamentari del Pd Burtone- Vico alla X Commissione permanente della Camera. L’onorevole Ludovico Vico, nel replicare, si è dichiarato abbastanza soddisfatto della risposta, in considerazione dell'impegno dichiarato dal ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, di convocare, entro il mese di gennaio 2009, un tavolo per la chimica composto dalle associazioni di categoria, dalle maggiori imprese di settore operanti in Italia, dalle organizzazioni sindacali confederali e di categoria e dall'osservatorio chimico. Esprime soddisfazione per il fatto che il territorio della Valbasento sarà oggetto di specifici approfondimenti per il programma predisposto per il tavolo di lavoro, al fine di superare i principali ostacoli alla crescita competitiva della chimica italiana. m.agata@luedi.it
Al via anche laboratori scolastici per stranieri
Appello di An ai giovani
Sportello immigrati a Montescaglioso
«Ora Ferradina deve alzare la testa»
MONTESCAGLIOSO - Dal 13 gennaio scorso, presso l'ufficio Assistenza Sociale, il municipio montese si è dotato di uno Sportello informativo per i cittadini extracomunitari. I giorni di apertura fissati sono il martedì e giovedì, dalle 16 alle 19 e sono offerti servizi quali informazioni inerenti il disbrigo di pratiche concernenti il rilascio ed il rinnovo dei permessi di soggiorno, il ricongiungimento familiare; l'assistenza e previdenza in materia sanitaria e la consulenza legale. Lo sportello, attivato in collaborazione con l'associazione Tolbà di Matera, vede quale referente la dottoressa Caterina Martino. In questi primi giorni di attività si deve registrare una buona affluenza e un certo gradimento da parte dei cittadini non italiani, i quali trovano nello sportello un valido sostegno. Il servizio è
stato attivato alla luce delle disposizioni contenute nel Decreto legislativo 286/98; nella Legge regionale 328/2000 e nella Legge regionale 21/1996 (Programma iniziativa in favore dei migranti residenti in Basilicata). Per meglio celebrare questa novità nel panorama dei servizi al cittadino, da parte dell'assessore comunale all'Integrazione Stranieri Michele Zaccaro è stata presentata una richiesta al dirigente scolastico della direzione didattica “Don Liborio Palazzo”di Montescaglioso, Giovanni Pizzolla, per la realizzazione di un laboratorio. L'iniziativa, della durata di due ore, si dovrebbe tenere presso la sala Giunta comunale, in un'unica occasione, di giovedì e si chiede la partecipazione di circa venti bambini delle classi Terze e Quarte scelti tra italiani e provenienti da altri
Tassa sui rifiuti urbani C’è tempo fino a marzo MONTESCAGLIOSO - Il responsabile dell'ufficio tributi comunale, Domenico Didio, ha reso noto che è stato prorogato al 20 marzo 2009 il termine ultimo per la presentazione, ai competenti uffici comunali, della comunicazione relativa ai dati catastali identificativi dell'immobile presso il quale è attivo il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani. La stessa comunicazione, insieme ad altre informazioni, è contenuta nella lettera che in questi giorni sta giungendo nelle case dei cittadini
di Montescaglioso, ai quali, in precedenza, era già arrivata la richiesta di compilare un apposito modulo nel quale indicare proprietà e particelle catastali degli immobili di loro proprietà. Intanto, è stata rinnovata la convenzione tra l'Agenzia delle Entrate della Basilicata e il Comune per il pagamento della Tosap mediante il modello F24. L'intesa avrà validità fino al 31 dicembre 2011. Il pagamento della Tosap mediante modello F24 è totalmente gratuito. mic.mar.
Rifiuti urbani
di GIOVANNI SINISI*
Montescaglioso
Paesi. Il laboratorio, curato dalla stessa dottoressa Martino e da Francesca Venezia, sarebbe basato sulla lettura di una fiaba e successiva rappresentazione grafica e/o scritta delle impressioni ricevute ed avrebbe lo scopo di favorire la conoscenza reciproca e una migliore integrazione già in giovanissima età. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
FERRANDINA deve alzare la testa, noi ci fidiamo dei giovani perché hanno idee ed entusiasmo. L'entusiasmo è il ricostituente che ci aiuta a non mollare, quando il cammino si fa difficile e ciò che può trasformare un'idea piccola e casuale in una grande opportunità. Venite con noi per sconfiggere l'apatia, fate affidamento sul vostro coraggio e sfidate le difficoltà clientelari. Siate voi stessi ed aiutateci a cambiare Ferrandina….non più un paese in lotta per le divisioni politiche ma basato sulla pace politica e sul confronto delle idee. Vogliamo mantenere e onorare l'impegno non solo in prossimità di competizioni elettorali ma in ogni momento, a differenza della Provincia e della Regione in questi quindici anni e attualmente l'amministrazione Ricchiuti che hanno preso in giro il popolo elettorale non accorgendosi della chiusura delle fabbriche,dell'emigrazione ai livelli degli anni sessanta, aziende in crisi e tanti lavoratori in cassa integrazione. Quindi è necessario rimettere al centro della agenda politica regionale, provinciale e locale il grande tema dello sviluppo economico…Ci impegnamo a coinvolgere tutti i nostri politici per riportare fabbriche e lavoro in una Terra stanca di vivere di sole speranze. Però
sappiate che i successi non si raggiungono senza difficoltà e avvenimenti,per raggiungere gli obiettivi dobbiamo superare vari ostacoli.Tutto ciò non ci deve scoraggiare ma dobbiamo insistere e lavorare con serietà. Le idee che si basano sul pessimismo sono sbagliate, insieme dobbiamo studiare idee giuste guardando al futuro con coraggio perché il nuovo si sviluppa sempre attraverso le difficoltà e i nuovi avvenimenti. Vogliamo entrare subito in sintonia con i giovani ferrandinesi, che già alle elezioni politiche hanno manifestato il loro consenso per il Popolo della Libertà. Il nostro circolo deve essere come una palestra dove si impara a fronteggiare in maniera adeguata ogni situazione. Per noi è iniziata una grande avventura che definiamo rivoluzionaria per far si che tutti i ferrandinesi che non si riconoscono nella sinistra e nei suoi dogmi, si ritrovino in un unico grande partito dei liberali e dei moderati,una forza politica che partirà dal popolo senza condizionamenti e senza ricatti. Noi di An a Ferrandina stiamo lavorando per raggiungere questo cambiamento con un programma fondato su valori e obiettivi precisi,per questo con il tuo aiuto siamo convinti che Ferrandina possa rialzare la testa. *Presidente di An Ferrandina
Domenica 18 gennaio 2009
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Calciano verso le Comunali Il sindaco uscente sarebbe pronto a ricandidarsi
I buoni risultati di Salvatore Auletta CALCIANO - Eletto nel giugno del 2004, Salvatore Auletta, sindaco di Calciano, fa il bilancio dei suoi cinque anni di mandato. Alla guida di una lista civica, “Pace, lavoro e libertà”, di ispirazione di centrosinistra in cui, fra gli altri candidati, compariva anche l'attuale assessore regionale Innocenzo Loguercio, Auletta divenne sindaco con 363 voti contro i 255 conquistati dall'altra lista in corsa, “Pedrel - Lista civica amici per Calciano”, guidata da Carmine Eros Rotunno. «Il bilancio di questi cinque anni di amministrazione -ci dice il primo cittadino calcianese- a mio giudizio, è positivo. Nonostante le difficoltà che si incontrano nell'amministrare piccoli centri, si è comunque riusciti a dare
un impulso significativo a diversi comparti. Penso, ad esempio, al settore dei lavori pubblici, dove si è riusciti ad eseguire interventi di messa in sicurezza dell'area cimiteriale, a porre in essere i primi interventi sulla strada Calciano-Garaguso, ed a giungere alla fase di progettazione preliminare per i lavori di metanizzazione del centro abitato, per i quali sono già disponibili i fondi regionali, oltre che a dar corso a diversi progetti di riqualificazione del centro urbano ed interventi sulla rete viaria interpoderale. Oltre a questo -continua Auletta- anche in altri settori si è riusciti a essere incisivi. Sul versante socioassistenziale abbiamo, ad esempio, realizzato un progetto molto apprezzato
di telesoccorso per gli anziani che vivono soli. Un altro impegno mantenuto, questa volta nella sfera della programmazione, è quello riguardante la redazione del Regolamento urbanisitico. Domani mattina, infatti, ci sarà la conferenza di pianificazione per la definizione definitiva delle linee guida di questo importante strumento di governo del territorio. Altri interventi -aggiunge il sindaco- hanno riguardato il settore turistico e ricettivo, attraverso interventi strutturali e di promozione, che quest'estate hanno portato, fra l'altro, a Calciano il primo “Raduno Nazionale Lupetti Scout”. Infine, sotto il profilo dell'occupazione, utili sono stati lo sblocco del turn over per il settore forestale, che ha con-
sentito l'ingresso di 11 lavoratori, e la possibilità concessaci per la stabilizzazione di 5 lavoratori ex Lsu». Questo per quanto riguarda il bilancio delle attività fin qui realizzate. E per il futuro? Auletta non si sbottona, ma ci tiene a ricordare di essere «completamente a disposizione della coalizione ed a contribuire in qualunque modo, sia a ricandidarmi che a non ricandidarmi, in qualunque ruolo e secondo quello che sarà deciso. Mi auguro, inoltre, che ci siano anche altre liste nella competizione elettorale, perché la presenza di una maggioranza e di un'opposizione è sempre un valore aggiunto di democrazia e partecipazione. L'ultima cosa che mi preme ricordare -conclu-
Calciano
de Salvatore Auletta- è l'importanza in questi anni della collaborazione instauratasi fra le varie realtà del territorio e con le altre amministrazioni locali. Si è determinato, così, il presupposto per poter agire in una logica compren-
soriale e più ampia, al di fuori di schemi eccessivamente campanilistici, che potrà consentire di mettere in campo azioni più adeguate a rispondere ai bisogni ed alle esigenze del territorio». Rocco Olita provinciamt@luedi.it
Tra i nomi più celebri quello dell’intellettuale Giuseppe De Rosa e di monsignor Menonna
La parrocchia in dodici mesi Pubblicato il calendario storico dei preti di Gorgoglione GORGOGLIONE - La storia che passa attraverso il territorio. Il Comitato civico per Gorgoglione, che si batte per il rispetto e la valorizzazione del territorio, ha dato alle stampe un calendario tramite il quale rende omaggio ai preti che dal 1800 hanno portato avanti la parrocchia cittadina. “Da noi...Preti così”, è il titolo infatti del decimo calendario fatto dal “Comitatocalendario”; e, questa volta, la scelta è stata quella di entrare nel passato per mettere in questo nostro presente -adesso fatto appunto dell'anno 2009- i volti e le storie dei parroci che si sono susseguiti presso la chiesa gorgoglionese di Maria Assunta. La copertina del calendario Oltre al ricordo di tutti quanti, tra le altre cose, per ogni mese dell'anno si è pensato di scegliere un par- tre, da una cinquantina di anni fa roco al quale dedicare “i giorni”. parte della redazione della rivista Le personalità sono diverse e mol- “La Civiltà Cattolica”, dove si octe di loro portatrici di spessore cupa di politica italiana e dei vari culturale che dovrebbe aver gio- problemi legati all'attualità relivato alla comunità parrocchiale. giosa. Giuseppe De Rosa, inoltre, Per esempio, l'intellettuale Giu- è autore di molti saggi che hanno seppe De Rosa, nato proprio a Gor- al centro argomenti teologici e goglione in quel del 1921 e attual- spirituali. Fra le ultime cose, inmente residente a Roma. Lo scrit- fatti, nel 2007 ha pubblicato prestore De Rosa è gesuita dal 1936 e so Ldc (collana Credere oggi) il vosacerdote dal 1950. De Rosa, inol- lume “L'uomo, la sua natura, il
suo destino. Antropologia cristiana”. Grazie, fra gli altri a Francesco Nigro, con l'idea messa in atto, si scoprono persino alcune curiosità. Come quella legata a monsignor Antonio Rosario Menonna, «il più longevo vescovo lucano del mondo», giunto addirittura «all'80° di sacerdozio», in quanto fu ordinato nel 1928. Menonna ha fatto edificare 22 chiese e ordinato 70 preti. Attualmente, monsignor Menonna è vescovo emerito di Nardò. Il Comitato civico di Gorgoglione, va sottolineato, al centro della propria azione si è posta alcuni importanti e interessanti motivi esistenziali. Ovvero, la necessità in più modi di far rivivere il paese, “che non è nostalgia”, pensando al concetto forte di avere cura della “memoria della diversità”. Cercare di migliorare il futuro per il proprio territorio d'appartenenza e non solomante per quello passa, dunque, attraverso l'impegno costante che guarda alla storia e alla cultura, oltre che ovviamente alle bellezze naturali e a tutte le proprietà dei luoghi. Gorgoglione è città della pietra. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Diluca: «No alla chiusura dell’ufficio dell’Agenzia Entrate di Stigliano» SAN MAURO FORTE - Il sindaco di San Mauro, Francesco Diluca, ha inviato una lettera al direttore generale dell'Agenzia delle Entrate di Potenza per lamentare la chiusura dell'ufficio distaccato di Stigliano. «L'Amministrazione comunale di San Mauro Forte -si legge nella lettera- ha appreso che un progetto di ridimensionamento della costra struttura organizzativa, prevede tra l'altro, la chiusura della sezione distaccata dell'Ufficio delle Imposte, che ha sede in Stigliano. A tale proposito ci preme sottolineare che una ipotesi di questo tipo finirebbe con il penalizzare ulteriormente il territorio, che già vive una situazione di isolamento e di precarietà». Inoltre, si evidenzia l'assenza di collegamenti pubblici tra i comuni dell'interno (come san Mauro Forte, Accettura, Oliveto) e quello di Pisticci e che pertanto il disagio sarebbe ancora maggiore per la po-
polazione anziana che, per un semplice chiarimento, si vedrebbe costretta a ricorrere a mezzi privati o a mezzi di fortuna. «Per questa ragione -conclude Diluca- si rende necessario rivedere le decisioni assunte, assicurare la permanenza della sezione distaccata che ha sede in Stigliano e garantire, alle nostre popolazioni ed a chi le rappresenta, un minimo di dignità e considerazione». L'appello del sindaco è stato comunque inviato anche al Direttore dell'Agenzia delle Entrate di Pisticci, al responsabile della sezione distaccata delle Imposte di Stigliano, al Presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, nonché a tutti i parlamentari lucani. Chiudere i servizi, ha dichiarato Diluca, è come decretare giorno dopo giorno la morte del nostro territorio. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Tricarico Il municipio regala l’ultimo volumetto illustrativo curato da esperti
I tesori dell’avifauna a domicilio TRICARICO - Sta per arrivare nelle casa dei tricaricesi che ne hanno fatto richiesta, il pregevole volumetto: “Ricerca e conservazione dell'avifauna nel territorio di Tricarico”, curato dai naturalisti ed esperti Gianni Palumbo, Egidio Fulco e Alessandro De Bei. Promosso dall'assessorato all'Ambiente e Territorio della Regione Basilicata e dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Tricarico, il lavoro dal taglio scientifico, ma anche divulgativo, si avvale della presentazione dell'assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, e del sindaco di Tricarico, Raffaello Marsilio. Il
volume, come scrive in sostanza lo stesso Santochirico, permette di allargare e di aggiornare le conoscenza su un'area di grande interesse ambientale nell'ambito delle Zone di Protezione Speciale del territorio regionale. Punto centrale della ricerca sull'avifauna del territorio tricaricese è la Foresta demaniale Mantenera- Malcanale, definita dalla Lipu (Lega protezione uccelli) uno “scrigno di biodiversità”, allargata anche alle aree attigue di Tre Cancelli-Fonti e Bosco Cupolicchio. Grazie all'indagine, condotta con metodologia rigorosamente scientifica da persone esperte della
cooperativa il “Lanario”, che ha consentito di mettere in evidenza la ricchezza ornitologica del suddetto territorio, la BirdLife International, attraverso la Lipu, ha designato l'area di notevole importanza per gli uccelli (Iba). Il ricco volume mette in evidenza le specie rare che vivono in quest'area: una per tutte il Nibbio Reale, che nel territorio di Tricarico presenta uno de due grandi “dormitori” conosciuti in Italia. La ricerca era stata presentata qualche mese fa, ma non erano in quella circostanza disponibili i volumi per il pubblico. Il sindaco Marsilio e l'assessore Salierno
hanno mantenuto la promessa di inviare a casa il libro, al quale è stato allegato anche il depliant: “Mantenera-Malcanale: scrigno di biodiversità”, che illustra in maniera sintetica le peculiarità naturalistiche del parco, i percorsi didattici allestiti all'interno della foresta che ha come punto di riferimento la masseria Gagliardi. Il materiale illustrativo è a cura dell'assessorato all'Ambiente della Provincia di Matera, retto da Francesco Labriola, e dell'assessore comunale all'Ambiente Francesco Salierno. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
Il nibbio reale, uno dei tesori dell’area di Tricarico
Domenica 18 gennaio 2009
38 Rotondella Il presidente della Provincia, Nigro, ha reso noto il programma di spesa
Tre milioni investiti sul Metapontino ROTONDELLA - Saranno spesi nel Metapontino e con particolare riferimento all'area contigua alla Trisaia di Rotondella circa tre milioni di euro per politiche di salvaguardia e tutela dell'ambiente e per la commercializzazione dei prodotti tipici dell'area. Il Programma prevede: isole ecologiche per la raccolta dei rifiuti agricoli; interventi di tutela della pineta jonica; interventi di salvaguardia ambientale nei territori dei comuni limitrofi al Centro Trisaia (Nova Siri, Valsinni, Policoro e Colobraro); la istituzione di un Farmer market nel quale vendere direttamente ai consumatori i prodotti agricoli del Metapontino; uno studio epidemiologico sui tumori nella zona del Basso Sinni; il monitoraggio e la certificazione terreni agricoli del Metapontino. E' quanto ha
Il palazzo della Provincia
annunciato il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, in un'affollata assemblea svoltasi a Rotondella, comune nel quale nella prossima primavera si voterà per il rinnovo del consiglio comunale. All'assemblea erano altresì presenti il sindaco di Rotondella, Vito Agresti,
rappresentanti del Partito democratico e del polo delle libertà oltre che rappresentanti delle categorie agricole e imprenditoriali. All'incontro era presente l'assessore regionale, Antonio Potenza, segretario regionale dei Popolari Uniti. Nigro ha, infine, concluso: «Inaugurare una nuova sezione dei Popolari Uniti
per me significa creare relazioni sempre più forti tra comunità locali, istituzioni e partiti; organizzare i luoghi del confronto e dei dibattiti sui problemi, elaborare le proposte per meglio rappresentare ed amministrare i propri cittadini. Non tutti i partiti seguono questo metodo, appaiono in campagna elettorale, prendono i voti, eleggono i rappresentanti e fuggono dai territori. Noi Popolari, invece, riteniamo che in questo momento assai particolare per la nostra regione, il confronto con la comunità vada ricercato e rafforzato per spiegare anche come, nell'interesse di tutti, vanno affrontate e risolte le crisi; diversamente è sconforto, allontanamento dalla politica, rischio di incomprensione e di scelte sbagliate. provinciamt@luedi.it
Nova Siri, nuova Statale 106 A febbraio si torna al Cipe NOVA SIRI - «Nella prossima seduta di febbraio del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, è stata calendarizzata la definitiva approvazione del progetto della variante Nova Siri della statale jonica, che dunque andrà definitivamente in appalto». Lo hanno annunciato in una nota inviata al sindaco di Nova Siri, Pino Santarcangelo, i parlamentari lucani del Pdl Guido Viceconte, Cosimo Latronico e Vincenzo Taddei, che hanno seguito l’iter presso il ministero delle Infrastrutture. «Si chiude così un complesso iter che ha comportato l'adesione di molte Amministrazioni ed enti e il reperimento di un importante finanziamento pubblico, interamente assicurato». Nei prossimi mesi, dunque, si apriranno i cantieri che completeranno l'ammodernamento dell’intera Statale 106 nel tratto lucano da Nova Siri a Metaponto, superando quelle strozzature che rendono poco agevole e pericoloso il traffico dell'importante arteria. Si tratta di un tratto di strada che rappresenta un punto nero sulla viabilità nazionale, per quel che concerne la sicurezza, e che interessa non solo la Basilicata, ma l'intera comunità nazionale che è costretta ad attraversarla negli spostamenti tra il nord ed il sud del Paese. «Continueremo a vigilare -precisa Latronico- perché non si perda un giorno di tempo rispetto agli adempimenti necessari per giungere quanto prima all'apertura del cantiere e alla consegna definitiva dell'opera, lungamente attesa dalle comunità interessate». provinciamt@luedi.it
La città accoglie Rocco Lofranco: «Voglio creare un mercato per l’ortofrutta con il Nord America»
Un ponte verso il Canada Presentato il progetto di realizzare un campus a Policoro POLICORO - Una delegazione canadese, guidata dal lucano Rocco Lofranco, dai parlamentari del Pdl eletti nella circoscrizione del Nord America, Amato Berardi e Basilio Giordani, ha visitato ieri la città di Policoro e incontrato l'amministrazione comunale nella sala “Nicola Montesano” in serata. Scopo dell'iniziativa, come da missiva letta dal primo cittadino, Nicola Lopatriello, e scritta dal professor Alberto Di Giovanni, anch'egli della delegazione ma che per motivi di salute non ha potuto essere presente ieri: «E’ quello di aprire una scuola estiva di lingua italo-canadese per giovani italiani e americani che vogliono intrecciare rapporti culturali e commerciali», gli altri due motivi gli ha spiegati direttamente il cavalier Lofranco: «Creare un centro di smistamento di prodotti ortofrutticoli qui a Policoro diretti nel ricco Canada e Nord America e diventare presidente della locale squadra di calcio». Impegni che il lucano del secolo vuole mantenere, come ha sempre fatto nella sua lunga esistenza raggiungendo una certa notorietà in Canada. E la testimonianza di una straordinaria vita che lo ha visto presidente della Lega calcio canadese, braccio destro di un presidente di provincia canadese (Governatore in Italia), Davis, e punto di riferimento non solo dei lucani in Canada, ma in tutto il Nord America è un patrimonio che Lopatriello e la sua ammi-
L’incontro con la delegazione canadese
nistrazione vogliono a tutti i costi conservare e tutelare come un bene prezioso: «La terza domenica di maggio -spiega Lopatriello- in occasione della festa patronale della Madonna del Ponte, daremo la cittadinanza onoraria a Rocco Lofranco; mentre a suo padre, fondatore del primo circolo Acli nonché tra i più fervidi promotori della festa più importante di Policoro, Francesco, gli dedicheremo una via nel nuovo quartiere San Pio». Poi lo stesso cavaliere ha ricordato ai presenti la sua vita quando:
«Per ripicca nei confronti di mio padre che mi impedì di andare a giocare nel Napoli calcio, emigrai in Canada dove c'era mio fratello e cominciai a fare di tutto». Con una lucidità impressionante ha raccontato i tanti pregiudizi che c'erano allora in America nei confronti degli immigrati, ma con tanta buona volontà e un pizzico di astuzia è riuscito a diventare qualcuno in una società che offre tante opportunità a chi vuole emergere. Anche il senatore Basilio Giordani ha tessuto le lodi a Lofranco per il grande lavoro che ha saputo fare nella folta comunità lucana ed italiana lì in Canada a favore della causa dei due parlamentari eletti e nei confronti di tutti i lucani che sono ed emigrano tuttora in una delle nazioni più ricche del mondo; mentre Berardi si è augurato che il Sud Italia possa diventare come l'attuale Nord America ricco di sviluppo e di benessere per le piccole e medie imprese puntando soprattutto sulla ricerca. Un saluto è stato portato anche dal parlamentare italiano e lucano, Cosimo Latronico, che ha affermato come il grande patrimonio culturale, sociale ed economico che la Lucania ha esportato e «di cui Lofranco è tra i massimi interpreti va valorizzato e consolidato vedendo nel Metapontino un partner d'eccellenza di interscambi socio-culturali». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Domani il punto in Regione per individuare utili strategie di prevenzione
Tavolo Verde sui danni del maltempo METAPONTINO - L'assessore regionale all'Agricoltura, Roberto Falotico, ha convocato per domani, alle ore 12, presso la sala riunioni del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, la Conferenza Agricola di Concertazione Permanente (Tavolo Verde). «L'incontro si legge in una nota diffusa ieri- si motiva con la necessità di proseguire, in linea di continuità con quanto già realizzato dall'unità di crisi già allocata presso il Dipartimento Agricoltura, la definizione del quadro dei danni provocati dagli eventi alluvionali che da metà dicembre hanno interessato il Metapontino e gran parte della
Gli effetti della recente esondazione del fiume Basento
regione Basilicata». Il Tavolo Verde si interconnetterà con il Comitato di coordinamento costituito
dal presidente De Filippo, in sintonia con gli assessori delegati, che vede coinvolti la Presidenza della Giunta Re-
gionale e i Dipartimenti Agricoltura, Ambiente e Infrastrutture, allo scopo di approfondire e individuare metodologie e tempistica degli strumenti da mettere in campo per fronteggiare l'emergenza venutasi a creare. Intanto nella fascia jonica si sta effettuando da due giorni una prima conta dei danni, che sarebbero ingenti, perchè causati prevalentemente dalle esondazioni dei fiumi Cavone, Agri, Bradano e Basento. Un’altra situazione da tenere sotto stretto controllo è certamente quella di canali di bonifica sempre più ostruiti dalla vegetazione spontanea. provinciamt@luedi.it
Incontro con il direttore Gaudiano
Ospedale, l’Asm punta su Policoro POLICORO - Un uomo che ama le sfide, ma non un avventuriero. Trent'anni di esperienza nella sanità lucana a vari livelli, come medico e come manager, e in quasi tutti gli ospedali o presidi sanitari della regione, anche quelli più piccoli. E proprio partendo dalla straordinaria esperienza degli ospedali di “prossimità” vuole emulare la sanità Umbra, il suo modello. Vito Gaudiano, il nuovo Direttore generale della nuova Asm (Azienda sanitaria di Matera) che ha accorpato l'Asl 4 di Matera e la 5 di Montalbano Jonico nel progetto di riforma del sistema sanitario regionale, si è presentato ieri sera, nella sala consiliare di Palazzo di Città, davanti ai suoi collaboratori: medici, paramedici e amministrativi, sostenendo innanzitutto che in tutti i nosocomi della regione ci sono straordinarie professionalità da valorizzare; che non ci sarà nessun ridimensionamento degli ospedali periferici e di come: «Mi auguro di poter raggiungere gli obiettivi, che mi sono prefissato e previsti dalla legge di riordino delle Asl rendendoli compatibili con le risorse disponibili e le esigenze delle popolazioni interessate proprio come è stato fatto all'ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera in questi anni, in cui sono stati recuperati milioni di euro di migrazione sanitaria, anche mediante l'apporto di 40 professionisti di livello». Dunque, Gaudiano ha le
idee chiare su come gestire l'Asm e il suo vasto territorio: tagliere le spese improduttive, valorizzare il personale presente e futuro e investire le risorse economiche in tecnologie. I tempi delle vacche grasse sono passati. «L'etica dei servizi di sicurezza verso i cittadini deve animare il nostro operato». Poi si è soffermato sull'ospedale civile di Policoro sostenendo come tra le priorità sia quella: «Di entrare in sicurezza per il cittadino sul personale, sulla tecnologia e sull'organizzazione, a partire dalla compatibilità tra l'area archeologica che circonda l'ospedale jonico e i servizi elargiti di una struttura sanitaria baricentrica della fascia jonica che assicura prestazioni a pazienti di tre regioni e che durante l'estate triplica i suoi interventi». Quindi nessun demansionamento di una delle strutture più grandi della Lucania; anzi, Gaudiano ha ricordato ai presenti come a Roma la nuova metropolitana passa attraverso un'area ad alta valenza archeologica, che in pratica sottintende ad un potenziamento del nosocomio policorese. Poi un cenno sulle liste d'attesa: «Esistono per i controlli e non per le urgenze», e si è augurato che i distretti sanitari che stanno per nascere al posto delle Asl: Montalbano Jonico e Matera: «Rappresentano una scommessa di supporto all'Asm”. ga.el. provinciamt@luedi.it
Sport 39
Domenica 18 gennaio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A Ronaldinho si espone e boccia il trasferimento: «Per noi sarebbe una tragedia»
Solo San Siro blinda Kakà Berlusconi apre alla cessione nonostante i tifosi LA PARTITA
Un lampo di Pato regala tre punti a un Milan operaio Kakà ieri sera a San Siro durante un’incursione in avanti La sferzante accoglienza di San Siro alla trattativa per la presunta cessione di Kakà al Manchester City
MILANO - Nonostante la contestazione di San Siro con i cori al vetriolo, lo sventolio di bigliettoni da cento euro e gli striscioni al vetriolo come quello nella foto in alto a corredo del servizio, la cessione di Kakà prende forma dopo le parole di Berlusconi, Il presidente del Milan, comunque, non dà sentenze definitive ma spiega in modo più che chiaro che, di fronte a certe cifre, il Milan non trattiene nessuno, nemmeno il suo giocatore più forte e rappresentativo. D’altronde di 120 milioni di euro si parla e, in un periodo come questo, un secco rifiuto a una tale quantità di soldi non è un’ipotesi da prendere in considerazione. Si può e se ne deve parlare ed è quanto sta facendo il Milan, ovviamente con il benestare di Silvio Berlusconi. Il patron rossonero ha parlato con
DALLA Premier alla Serie A la maxi-offerta del Manchester City al Milan per Kakà scuote il mondo del calcio, e preannuncia un fiume di denaro in arrivo dagli Emirati che può sconvolgere gli equilibri del calcio europeo: «Il City? Io sto bene qui all’Inter», ha detto Mourinho commentando la notizia del Times secondo quale lo sceicco Mansour avrebbe individuato in lui l’uomo giusto per trasformare il suo Manchester in un club vincente, oltre che in un album di figurine di campioni, come Buffon, De Rossi, Materazzi. Così l’affare Kakà continua a far parlare tutto il calcio italiano, in attesa delle decisione delle prossime ore. Anche un allenatore navigato come sir Alex Ferguson non nasconde le sue preoccupazioni di fronte alla montagna di soldi che lo sceicco Mansour è pronto a riversare nelle casse del Milan. Eppure sono tutti d’accordo: a queste cifre è difficile pensare di poter trattenere il giocatore. Dopo Ferguson anche Luciano Spalletti definisce “destabilizzante» la proposta choc di Citizen. Il rischio – dice – è un affare del genere sconvolga gli equilibri dei club. “Quando ti
Adriano Galliani e anche con il giocatore, dando una linea che lunedì verrà probabilmente formalizzata in modo definitivo: il padre di Kakà andrà infatti in sede per quello che sarà l’incontro decisivo della trattativa più importante mai vista nel calciomercato. «Ancora non è deciso niente, ma è molto difficile fare restare uno che va a guadagnare certe cifre», ha detto Berlusconi in Sardegna dove si trova per la campagna elettorale delle regionali. «Ho già detto come la penso ad Adriano Galliani – ha proseguito Berlusconi – ma il mio ragionamento è chiaro: non si può dire di no a un ragazzo che ha una carriera che non è per tutta la vita e che ha le prospettive di avere introiti molto superiori a quelli che prende ora. Inoltre non possiamo aumentare lo stipendio che è gia elevato perchè dovremmo au-
mentarlo a tutti i calciatori». Non ci sono infatti solo i tanti soldi in arrivo dallo sceicco Mansour bin Zayed, proprietario del Manchester City. Ci saranno anche circa 50 milioni in meno da pagare, visto che Kakà ha un contratto con il Milan fino al 2013 con uno stipendio a salire dai nove milioni attuali fino a tredici. Il bilancio rossonero non sarebbe più in perdita e la Fininvest non dovrebbe più ripianarlo. «Io spero che rimanga», è stata la conclusione di Berlusconi, ma «non si può rifiutare un’offerta del genere». Le contestazioni dei tifosi sono messe in conto ma è ovvio che Adriano Galliani avrà soldi da spendere sul mercato per cercare di placare in fretta la rabbia di chi vede partire il suo giocatore più rappresentativo. Perchè domani la cessione di Kakà diventerà realtà, a meno di im-
provvisi colpi di scena mai da escludere, ma al momento davvero improbabili. PARLA RONALDINHO. Ronaldinho è disperato. Secondo il «Daily Star» il brasiliano teme di perdere Kakà e sta cercando di convincere il suo compagno di squadra a dire no al Manchester City e a restare in rossonero. «La sua partenza sarebbe un disastro, abbiamo un disperato bisogno di lui per vincere tanti titoli – ha dichiarato Ronaldinho secondo quanto riportato dal Daily Star -. Conosco Ricky da tanti anni e sono convinto che i soldi non sarebbero il motivo principale del suo eventuale addio al Milan. Non dipende da noi compagni la sua decisione, ma speriamo disperatamente che resti con noi». Mentre ieri notte San Siro ha cantato «Non si vende Kakà!»
IL FIUME DI SOLDI ARRIVA DAGLI EMIRI arriva un calciatore così, che guadagna quelle cifre – spiega Spalletti -, come si pone nel contesto della squadra e come ti comporti con gli altri giocatori del suo livello, una volta che il suo stipendio arriva a toccare certe cifre?». Dispiaciuto dell’addio di Kakà è Claudio Ranieri, ma per il tecnico della Juventus «finchè c'è gente che investe sul calcio è un fatto positivo, purchè non crei buchi nel bilancio». E per il Milan il possibile addio del brasiliano non sarà comunque un trauma perchè Ancelotti «è bravissimo a compensare grandi partenze». «La società davanti a una cifra del genere ci deve pensare non una volta, ma molto di più» la parole di Delio Rossi. «Offerta immorale? Trovo magari più immorale – la stoccata del tecnico biancoceleste – dei 120 milioni per Kakà i duemila euro al mese che prende un giocatore in C2, cifra che non gli permettono di mantenere due figli». Per Da-
vide Ballardini di fronte a queste cifre il Milan deve venderlo «perchè con quella somma riuscirebbero a creare un’ottima squadra». L’allenatore del Palermo parla di «una cifra assurda», «di morale – aggiunge – in questo calcio c'è sempre meno. Provare vergogna ogni tanto non è una cosa cattiva». D’accordo alla cessione di Kakà anche il tecnico dell’Udinese Pasquale Marino: «Un’offerta così fa vacillare». “Per cento milioni io un mio giocatore lo porterei in braccio...» scherza il tecnico del Catania Walter Zenga. Nessuno scandalo invece per Josè Mourinho: «Per me la follia è fare offerte senza avere i soldi». L’allenatore dell’Inter ricorda quanto avvenne con l’arrivo di Abramovic: «Ora posso capire che non vogliano allo United che i cugini arrivino a Robinho, Kakà e chissà chi altro ancora. Ma che la corsa al vertice in Inghilterra diventi da quattro a cinque è fantastico». In Oltremanica
Abramovic: il precursore
già sono pronti a scommettere sul ritorno dello «Special One» in Premier, anche se in realtà il nome più gettonato per il City al momento è quello di Benitez, che ha rifiutato il prolungamento del contratto propostogli dal Liverpool. Ma il tecnico nerazzurro giura fedeltà all’Inter: «Io sto bene qui, se la società è contenta di me non esiste un problema». Poi aggiunge: «Il mio contratto è fino al 2011 e se un giorno non sarò felice lo dirò subito, come nel caso in cui Moratti e la società non avessero più fiducia in me».
MILAN FIORENTINA
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MILAN (4-3-2-1): Abbiati 8; Zambrotta 7, Maldini 6.5, Favalli 6, Jankulovski 6; Beckham 6.5 (36' st Senderos sv), Pirlo 6, Ambrosini 6; Kakà 6, Seedorf 5 (23' st Flamini sv); Pato 7 (33' st Ronaldinho sv). In panchina: Dida, Antonini, Inzaghi, Shevchenko. Allenatore: Ancelotti 6. FIORENTINA (4-3-3): Storari 6; Comotto 6, Gamberini 6, Kroldrup 6, Vargas 6; Kuzmanovic 6 (27' st Bonazzoli sv), Felipe Melo 6, Montolivo 6.5; Santana 6 (37' st Gobbi sv), Gilardino 5, Jovetic 6.5. In panchina: Seculin, Dainelli, Zauri, Donadel, Semioli. Allenatore: Prandelli 6. ARBITRO: Rosetti di Torino 7. RETI: 7' pt Pato NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 70 mila circa. Espulso: 47' st Jankulovski per doppia ammonizione. Ammoniti: Vargas, Comotto, Beckham, Jankulovski. Angoli: 9-6 per la Fiorentina. Recupero: 0' pt, 3' st. MILANO – Il Milan ha vinto una partita difficile perchè il «caso» Kakà ha dominato la scena rendendo tutto complicato sul piano psicologico. La gara è stata abbastanza equilibrata ed è stata decisa nei primi minuti, quando Rosetti ha preso un abbaglio rimangiandosi (giustamente) un rigore già dato e, nel giro di pochi secondi, Pato ha segnato un bellissimo gol (il nono di quest’anno, il quinto in tre partite). La Fiorentina ha giocato una buona partita (specie nella ripresa) ed è stata all’altezza del Milan, ma le è mancata talvolta la pericolosità nei sedici metri, Gilardino ha
lottato vanamente contro gli ex compagni, Jovetic è stato bello da vedere, ma non ha inciso, e un ottimo Abbiati nella ripresa ha salvato la partita su un tiro ravvicinato di Santana e in qualche altra circostanza. Il Milan ha mostrato un Beckham in progresso, un grande Zambrotta, mentre Kakà si è dato da fare molto, mentre Seedorf ha un pò deluso. Pato è stato brillante, Ronaldinho è entrato troppo tardi. Si è giocato, come detto, in un’atmosfera di bollente contestazione per la (quasi) scontata partenza di Kakà – se l’ha benedetta persino Berlusconi dalla Sardegna...Nel giro di pochi minuti (due) la partita è passata dalle mani della Fiorentina a quelle del Milan. In realtà per un abbaglio del mediocre Rosetti, che aveva visto nell’uscita di Abbiati su Jovetic (innescato da Santana) un rigore già dato; l’assistente Rossomando lo ha dissuaso dall’insana decisione perchè il portiere aveva smanacciato nettamente la palla. Poi, nell’azione successiva, su una palla giocata da Beckham (bene) da sinistra, l'inglese dopo un rimpallo ha dato a Jankulovski che ha servito Pato: bravissimo il brasiliano a sparare sul secondo palo e poi in rete. La reazione Viola non è valsa il pari.
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Sport Serie A. Ancora cambi del tecnico portoghese nella gara contro gli orobici Domenica 18 gennaio 2009
Inter, rivoluzione a Bergamo Mourinho: «Fuori Balotelli, Mancini e Quaresma» APPIANO GENTILE (COMO) – Mario Balotelli, insieme a Quaresma e Mancini, non ha trovato posto nella lista dei giocatori nerazzurri convocati da Mourinho per la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, gara che chiude il girone d’andata dell’Inter capolista. Squalificato Muntari, e ancora indisponibile Vieira, a centrocampo rientra sicuramente Stankovic che giocherà dietro due punte, una delle quali sarà sicuramente Ibrahimovic e l’altra probabilmente Obinna. La differenza sta nel fatto che questa settimana la mancata convocazione di 'Super-Mariò ha la motivazione di un’abbondanza di attaccanti. «Ora sono soddisfatto di quello che ha fatto Balotelli negli ultimi giorni, mi ha detto che vuole restare e questo è un passo per lui molto importante. Mi sembra però giusto dare fiducia alla squadra che ha giocato una buona partita col Genoa, in particolare a Adriano, Crespo e Obinna – ha spiegato Mourinho -. Mi dispiace per Mario e anche per Mancini e Quaresma, ma la vita dell’allenatore non è facile. Bisogna fare delle scelte, a volte perchè i giocatori a disposizione sono pochi e a volte perchè sono troppi». La capolista affronta un’Atalanta fortissima sul proprio campo, molto meno quando gioca fuori. «Il problema, però – afferma Mourinho – non è il clima ma la qualità dell’avversario, una squadra compatta che non ha paura di giocare e in casa ha perso negli ultimi minuti col Milan e in modo rocambolesco con la Juventus. Ma anche loro sanno che l'Inter ha perso una sola partita». Balotelli, Mancini e Quaresma non sono stati convocati da Mourinho nell’Inter che domenica giocherà a Bergamo contro l’Atalanta. Il tecnico nerazzurro, però, si dice quasi dispiaciuto di aver operato questa scelta, ma ha voluto premiare quelli che così bene hanno fatto contro il Genoa. «Sono soddisfatto degli ultimi giorni di Mario, adesso lui non pensa più di voler andare via, ma contro il Genoa gli altri attaccanti hanno fatto molto bene e mi è sembrato giusto riconfermargli la fiducia». Mourinho parla anche dell’Atalanta ed invota a non sottovalutare l'avversario. «E' una squadra che gioca molto bene, è organizzata e compatta quando difende, non sarà assolutramente una gara facile».
Buffon fermato dalla febbre
Difesa in panne per la Juventus
Mourinho è anche intervenuto sull'argomento del giorno e cioè sulla eventuale cessione di Kakà al Manchester City. «"Non è una follia offrire quei soldi, la follia sarebbe se qaualcuno li offrisse e non li avesse». Come detto ci saranno Balotelli, Mancini e Quaresma esclusi dalla lista dei convocati da Mourinho a favore di Obinna e Crespo che si sono ben comportati nel match di coppa Italia martedì sera a San Siro contro il Genoa. Ha completamente recuperato invece Stankovic, Mourinho domani lo schiererà sulla tre-
quarti dal primo minuto alle spalle di Ibrahimovic e Adriano. Il brasiliano sembra in vantaggio su Cruz e Crespo per la maglia da titolare al fianco dello svedese. In difesa torna Maicon sulla destra dopo la squalifica scontata sabato scorso contro il Cagliari mentre Cordoba, Samuel e Maxwell completeranno la linea a quattro davanti a Julio Cesar. A centrocampo Chivu sostituirà lo squalificato Muntari. Probabile formazione (43-1-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Chivu; Stankovic; Ibrahimovic, Adriano.
Roma in crescita, Toro disperato
Luciano Spalletti
TORINO - Undici sconfitte in diciotto gare, addirittura cinque nelle ultime sette, e 32 reti subite. Sono i numeri impietosi messi insieme sin qui dal Torino, che oggi – ultima giornata del girone d’andata – affronta niente meno che la Roma. Una gara fondamentale per tentare di prendere una boccata d’ossigeno, puntando a muovere la classifica per non rischiare di sprofondare. Il Bologna, quartultimo davanti ai granata in silenzio
stampa da una settimana, ha un punto in più e il Lecce ne ha solo due. Ma alle spalle la classifica è altrettanto corta. Lo sa bene mister Novellino, che per tutta la settimana ha allenato la squadra a porte chiuse alla ricerca della giusta concentrazione per uscire dal brutto momento. Le tre sberle prese sabato scorso dal Genoa hanno spazzato via la debole ventata di ottimismo portata, alla fine del 2008, dai successi contro Fiorentina (Coppa Ita-
lia) e Napoli. E un’altra deludente prestazione potrebbe anche far tornare la contestazione all’Olimpico, dove quest’anno la squadra ha già avuto la sua razione di insulti. Da allora è cambiato l’allenatore ma le carenze della squadra sono le stesse. Il mercato di riparazione ha portato un difensore, Dellafiore, che debutterà dal primo minuto da terzino destro, se verrà preferito a Colombo, o da terzino sinistro al posto di Ogbonna.
TORINO - Buffon fuori abbastanza ovvio, reso peinvolontariamente causa per febbre, Chiellini rò per un malanno muscola- umoristico dalle condiziore, Grygera per squalifi- ni di un reparto, la difesa, ca: definire a pezzi la dife- con cui la squadra affronsa della Juventus è un eu- ta l’avversaria romana. femismo. L'anno che si Non manca nemmeno annunciava come quello questa volta la solita, fiera dei recuperi comincia in presa di posizione sul modo disastroso, proprio mercato: «Non arriva nesin una partita ad alto ri- suno, nemmeno in difeschio, quella dell’Olimpi- sa», quasi a ribadire che si co contro la Lazio. Ranieri tratta solo di emergenze è davvero nei guai: o lan- temporanee. Ma quella cia, come probabile, il gio- bianconera dura da quevane Primavera Ariaudo sta estate e non accenna a in campionato nel ruolo di finire. Ranieri teme un centrale accanto a Legrot- nuovo ciclo di infortuni muscolari? taglie, con Mel«Credo di no, lberg terzino speriamo di destro, o lo tieno. È solo un ne in panchina, caso, sono picschierando lo cole cose, non svedese in mezmi sento dezo e piazzando moralizzato De Ceglie a deper gli inforstra. Tutte sotuni». La siluzioni di ripietuazione ingo, soprattutto fermieristica se si pensa che era stata spiedi fronte c'è il gata tempo fa trio delle meracon la disabiviglie laziale, tudine a giocaZarate-RocchiPandev, decan- Buffon della Juventus re tre partite la settimana e tato anche oggi da Ranieri in conferenza con una condizione del stampa. Il tecnico si è mo- campo non proprio ottistrato impercettibilmente male, ma il primo argopreoccupato dai nuovi mento è superato e anche contrattempi, anche per- il secondo non fa il pieno chè sembrano ricomincia- di credibilità. Ranieri, rire con puntualità gli in- ferendosi anche indirettafortuni muscolari, che mente a un eventuale inall’inizio appaiono tutti debolimento del Milan se come «problemini» (così li cedesse Kakà, afferma: definisce Ranieri) e poi co- «Per dare la caccia all’Instano mesi di sosta, come ter con maggiore efficacia sta avvenendo a Camora- è meglio se si è in tante nesi e, si teme, anche a forti, perchè si possono Chiellini. In più, la tegola togliere più punti». La JuBuffon, che lo stesso alle- ve, pur se Ranieri giura natore aveva annunciato che non guarderà la clasprontissimo al rientro. Di sifica e quindi neanche questo passo, è dura stare l’Inter, rischia davvero dietro all’Inter. «Così risi- grosso, domani sera, sebcati in difesa – ammette bene abbia dato dimostraRanieri – non lo siamo sta- zione più volte di dare il ti mai. Ci vorrà la miglior meglio di sè in emergenJuve per affrontare que- za. C'è anche una velata sta Lazio che ha già ritro- ipotesi di 'rombò: «Lo favato la condizione miglio- cemmo lo scorso anno, re, come ha dimostrato proprio a Roma. Se occorvincendo a Reggio Cala- re, lo ripeteremo. Siamo bria, roba che non è di tut- bravi a non far giocare gli ti i giorni». Un concetto altri».
SERIE B SERIE B
Il Bari fa la serenata alla serie A ROMA - Brescia di Nedo Sonetti che rifila un poker di reti al malcapitato Pisa. Per la squadra lombarda le doppietta di Zoboli e Savio. L’Empoli manca l'appuntamento con la vittoria casalinga nel match del «Castellani» contro l’Avellino. La formazione toscana guidata da Silvio Baldini impatta 1-1 con l’Avellino. Irpini avanti nel punteggio con la rete del nuovo arrivo Sforzini al 24' del primo tempo. Il pareggio degli azzurri tre minuti dopo con il bel diagonale firmato da Lodi. Successo di misura dell’Ancona che grazie alla rete di di Nassi al 26' porta via l’intera posta in palio nel match interno contro l’Albi-
noleffe. Si chiude a reti inviolate e senza grandi emozioni la gara di Modena dove gli emiliani di Zoratto non vanno oltre lo 0-0, comunque prezioso, contro la Triestina. Il Sassuolo si conferma tra le squadre più imprevedibili e sorprendenti del torneo: i neroverdi di Mandorlini acciuffano in extremis il pareggio nel derby in casa del Parma. La rete in pieno recupero di Erpen faceva seguito al vantaggio dei ducali con il calcio di rigore trasformato da Cristiano Lucarelli (decima rete stagionale, sette gol dal dischetto). Il Piacenza soffia tre punti al Vicenza nella gara giocata davanti al pubblico amico. I biancoros-
si di Pioli portano via la preziosa vittoria contro i veneti di Gregucci grazie alla rete di Guzman a nove minuti dal triplice fischio finale. Il Rimini grazie al gol di Ricchiuti al 10' della prima frazione di gioco, conquista ai danni del Cittadella l’ottava vittoria in campionato che proietta i biancorossi romagnoli a quota 29 punti in classifica. Bene la Salernitana di Mutti che torna alla vittoria all’Arechi. La squadra campana vince 2-1 sul Mantova: Di Napoli e Scarpa per il doppio vantaggio della squadra locale, inutile il punto di Corona a quattro minuti dal termine. Da segnalare che i «virgiliani» hanno
chiuso il match in nove uomini per le espulsioni di Locatelli e Caridi. Colpaccio esterno del Bari, che prosegue la brillante serie positiva di risultati. I biancorossi di Antonio Conte portano via da Treviso la vittoria numero dieci in campionato (autoreti di Pianu e Mezzano) che proietta i pugliesi al secondo posto in classifica ad una sola lunghezza dalla capolista Livorno. La ventunesima giornata del campionato di serie B si completerà lunedì pomeriggio con il posticipo del «Matusa». Il Frosinone è pronto a ricevere il Grosseto (ore 20.45). In palio punti preziosi per i piani alti della graduatora.
RISULTATI 21ª giornata Ancona-Albinoleffe Brescia-Pisa Empoli-Avellino Frosinone-Grosseto Livorno-Ascoli Modena-Triestina Parma-Sassuolo Piacenza - Vicenza Rimini-Cittadella Salernitana-Mantova Treviso-Bari
1-0 4-0 1-1 lunedì ore 20.45 1-0 (venerdì) 0-0 1-1 1-0 1-0 2-1 0-2
CLASSIFICA Livorno 38; Bari 37; Brescia 35; Parma 34; Sasuolo ed Empoli 33; Triestina e Grosseto 32; Vicenza e Rimini 29; Albinoleffe 27; Ancona, Mantova e Pisa 26; Piacenza 24; Frosinone e Salernitana 23; Cittadella e Ascoli 21; Treviso 18; Avellino 17; Modena 16.
MARCATORI 13 reti: Vantaggiato (3 rig) (Rimini); 10 reti: Lodi (5 rig) (Empoli); C.Lucarelli (7 rig.) (Parma); Tavano (2 rig) (Livorno)
Sport
Domenica 18 gennaio 2009
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Cantoro oggi debutta dal primo minuto
Con 6 titolari in meno, Arleo schiera comunque il tridente per fare punti
Potenza, petto in fuori A Gallipoli si gioca un testacoda proibitivo GALLIPOLI-POTENZA è una partita in cui la quota assai bassa per l'uscita del segno 1 è data talmente bassa dai bookmakers da sconsigliare addirittura di giocarla. Peggio ancora se si pensa che i rossoblù scenderanno al Bianco senza sei titolari e con una condizione fisica ancora in afse di lavorazione (lo staff crede di poter raggiunger il top nella gara di domenica prossima contro il Lanciano). Per di più con i pugliesi primi della classe che a domicilio hanno totalizzato sette vittorie e un pareggio. Un tritasassi che non può fermarsi in nessun modo? “Se dobbiamo perdere all'ultimo minuto su autorete, no, non ci sto. Quindi andiamo a giocarcela a viso aperto per quanto l'evidenza delle assenze sia tale da non consentirci voli pindarici”. Siamo certi che Arleo avrebbbe detto la stessa cosa, ossia di voler provarci fin dalle battute iniziali, anche se avesse avuto il miglior Potenza della stagione. Non sarà così, per cui i rossoblù si giocheranno la loro partita a livello tattico, innanzitutto, e poi anche di determinazione e intensità. “Dobbiamo cercare di non farli ragionare - spiega Arleo - con un pressing alto e a tutto campo. Loro sono temibili in ogni zona e con qualsiasi modulo intendano gio-
Nolè proverà a sfidare la difesa del Gallipoli
care (il riferimento è alla posizione di Mounard esterno a sinistra o trequartista centrale, ndr), specie in fase di spinta sulle corsie laterali. E non voglio citare la pericolosità su ogni pallone che vaga in area di rigore tra Di Gennaro e Ginestra. Abbiamo studiato le contromisure, ci proveremo, comunque sapendo che non sarà facile”. A caccia di un'impresa, quindi, anche se è certo, come si dice in que-
sti casi, che non è Gallipoli il campo sul quale andare a cercare i punti per la salvezza. Convinzione dei propri mezzi, autorità, speranze per il futuro, incoraggiamento anche dalla prestazione, però, perché no. Per i punti si prenderà nella maniera migliore possibile tutto quello che ne verrà fuori, fermo restando che non apparirà un dramma una battuta d'arresto. Semmai sarà interessante non
perdere contatto dalle concorrenti, ma per questo non dipenderà solo dal Potenza. Nessun vantaggio, però, dalla “libertà di preoccupazioni”, ossia dal non aver nulla da perdere, dal giocare con sufficienza: una pesante battuta d'arresto potrebbe avere complicazioni dal punto di vista emotivo e psicologico per rimettersi in corsa. Quindi servirà alzare la testa e cacciare fuori il petto, come se non fossero di fronte la prima contro l'ultima. Solo così potrebbe accadere qualcosa di impronosticabile: per questo gli scommettitori potrebbero anche evitare di giocarsi l'1 secco sulla gara del Bianco. FORMAZIONE A proposito della formazione da opporre al Gallipoli, Arleo per arrivare a 18 ha dovuto reintegrare in rosa anche Montesanto, che andrà in panchina. Passaggio addirittura doppio per Thiago Pires, che dall'uscita dalla rosa si ritrova a dover fronteggiare, da titolare, Francesco Di Gennaro, uno dei migliori giocatori della categoria. Contestualmente, il Potenza sarà privo di Di Bella, Lolaico, Berretti, Vianello, Delgado e Cozzolino. Sei calciatori che, se c'erano, avfrebbero giocato dal primo minuto contro il Gallipoli. Quindi un Potenza incerottato, si diceva, nel quale Arleo cam-
bia modulo, ma non atteggiamento. Sempre le tre punte, con due zanzare a cercar di pungere sugli esterni una squadra che, specie in casa, fa della spinta offensiva sulle corsie laterali il suo punto di forza. Sarno e Nolè saranno impegnati in un lavoraccio nel confronto con Vastola e Suriano. Nel contempo dovranno dare ispirazione all'unico terminale offensivo centrale, Cantoro, apparso in allenamento in ottime condizioni di forma. Per supportare tre attaccanti, Arleo opta per un centrocampo abbastanza tosto, con Sabatino e Dei (avanzato dalla linea di difesa) sulle corsie laterali, e Cammarota e Prevete in mezzo. Proprio da quest'ultimo Arleo si attende grandi cose. Prevete sa di potersi giocare una chance imperdibile anche in proieziione futura, visto che Berretti sembra destinato all'addio. Per il resto, davanti a Groppioni, la difesa si stringerà attorno al capitano Cuomo, rientrante dopo la squalifica, che avrà accanto a sé Patarini e Pires. Il portoghese sarà particolarmente seguito. In carenza di difensori potrebbe essere questa l'ultima occasione per guadagnarsi una conferma in rosa. Per quanto complicata. Alfonso Pecoraro
Tiene banco il mercato: il veneziano verso la rottura, il toscano ambito anche da squadre di B
Vianello e Berretti: la società può cederli A TENERE banco sono ancora le voci di mercato. Ma prima un pizzico di chiarezza sulla questione Vianello. Il veneziano è al centro di una serie di voci di mercato che, a detta del patron Postiglione, stanno distraendo l'atleta. “Mi ha chiesto di rinnovare il contratto, ma nel frattempo mi ha fatto chiamare da almeno tre procuratori che mi hanno fatto intendere la sua volontà di essere ceduto. Credo che sia onesto e corretto nei confronti di tutti che chi è attualmente distratto non sia messo a disposizione del tecnico”. Vianello è conteso da Cassino, Gela, Lamezia, ma anche dal Venezia, piazza gradita, ma Postiglione sembra orientato a non fare passi a favore: “Vediamo che cosa accade, è chiaro che non farebbe piacere a nessu-
no perderlo a costo zero, ma anche questa è un'ipotesi che stiamo valutando”. Quindi c'è già una mezza ammissione sul futuro del calciatore. Chiederà di essere liberato, ma la società non intende farlo gratis. Poco importa che sarà destinato a giocare, come accaduto in questo fine settimana, con la Berretti fino a giugno. Una situazione non piacevole per lui e anche per Arleo che lo stima, ma che è destinata a risolversi esclusivamente a favore della società che avrebbe anche preferito un atteggiamento diverso rispetto al trattamento riservato all'atleta che è stato ripescato dal dimenticatoio e rivalorizzato con un anno e mezzo di continuità. Ma nel calcio, si sa, c'è poca riconoscenza e quindi Vianello, come è logico che sia
per chi fa questo mestiere, è legittimato ad agire come e meglio crede nel suo interesse. Che, però, salvo clamorosi sviluppi, non coincide con quello del Potenza. “E' impensabile che ad ogni finestra di mercato si inizi a discutere con questo calciatore di cessioni. Adesso non possiamo permetterci di avere a disposizione giocatori che sono distratti”. BERRETTI E SUPPA A questo punto la certa uscita di scena di Vianello non comporterà altri movimenti di mercato: che il Potenza avesse un evidente esubero nella lista dei calciatori esterni di attacco l'abbiamo sempre sottolineato, considerando in passato che proprio uno tra Vianello e Delgado, quelli che hanno mercto, erano destinati ad andare via. Per cui le priorità si
concentrano sull'acquisizione del centrocampista centrale che manca ad Arleo. Fermo restando che nella giornata di domani ci sarà il primo contatto tra il procuratore del calciatore e la società per Mamede, destinato ad andare via nella maniera più indolore possibile per il Potenza. Un passaggio importante riguarderebbe il destino di Matteo berretti. Lo ricordiamo, il Potenza detiene la metà del giocatore, mentre la restante parte è dell'Arezzo. Per la metà di sua competenza, Postiglione è stato contattato da diverse società, sia della stessa categoria, sia di B. Nonostante un rendimento assai deludente rispetto alle aspettative dell'estate, Berretti ha mercato e potrebbe rappresentare il grimaldello per scardinare le porte
chiuse per un centrocampista di qualità. La strategia del Potenza è quella di monetizzare dalla cessione della metà, per poi scegliere il suo sostituto in un calciatore di gradimento della società e del tecnico. L'ultima settimana di mercato sarà decisiva in tal senso, non prima di averlo però avuto a disposiziione per la gara interna con il Lanciano, in programma domenica prossima. Intanto, è giunto a Potenza Daniele Suppa. Domani sarà sottoposto ai controlli medici del caso e martedì si aggregherà al gruppo. Ha già il gradimento di Arleo, che ha chiesto referenze sull'atleta, e niente di più facile che il suo contratto (per il quale c'è già l'intesa firmata con il Grosseto, società di appartenneza attuale di Suppa) possa essere
Il patron Postiglione
depositato già martedì, per averlo a disposizione con il Lanciano. Come caratteristiche tecniche e fisiche è il calciatore che il Potenza non ha e che qualitativamente potrebbe fare comodo, avendo fatto tutto il settore giovanile con la Roma, società che per i giovani ha sempre avuto un occhio di riguardo particolare. a.p.
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Domenica 18 gennaio 2009
Sport TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Si pensa alla Serie B e Barba soffia Sansone al Benevento
Mounard, l’ago della bilancia GALLIPOLI. Contro il Potenza il Gallipoli perde Cimarelli (ematoma al polpaccio destro) e ritrova il jolly Cangi (al rientro dopo l'infortunio), che verrà impiegato con molta probabilità nel vertice destro. Russo agirà a sinistra. Esposito è confermato al vertice basso e Mounard si presenterà a ridosso delle punte Ginestra-Di Gennaro. Intanto ieri mattina è stato ufficializzato l'ingaggio con la formula del prestito del centrocampista del Siena Gianluca Sansone. Il Gallipoli riceve il Potenza con l'intento di proseguire la sua corsa sfrenata e solitaria al vertice della classifica. Marcia trionfale in casa, dove può vantare numeri da record: sette vittorie ed un pari in otto gare, con ben ventuno reti realizzate. Quasi impossibile uscire indenni dal suo campo di
gioco. Ci proverà quest'oggi il Potenza che, da parte sua, rincorre (affannandosi) il suo personalissimo obiettivo salvezza. Sarà dunque il più classico dei testa coda, quello che metterà a confronto due compagini con opposte ambizioni. Viaggia sulle ali dell'entusiasmo il Gallipoli, sospinto dalle idee “sfrontate” del tecnico Giuseppe Giannini. La squadra gioca bene, raccoglie i risultati e diverte il pubblico, una combinazione magica e vincente che, finora, ha prodotto un gustoso più quattro sulla seconda in classifica e che sta materializzando il sogno di una città. Lo sa bene Giannini che infatti non risparmia le energie e rilancia la sua squadra secondo la solita disposizione offensiva. Ago della bilancia del modulo sarà il francese Mounard che galleggerà tra le
due linee cercando di lanciare in profondità il tandem d'attacco composto da Ginestra e Di Gennaro. Il trequartista è in un gran momento di forma e, nelle
ultime gare, è stato spesso decisivo. Stesso discorso vale per Francesco Di Gennaro, autore finora di ben nove reti e spietato doppiettista domenica scorsa con-
tro la Pistoiese. Mantiene il passo lo stesso Ginestra che insegue a quota otto centri; i due sono tra i referenti più autorevoli tra gli attaccanti di
categoria. A protezione delle due punte e mezzo c'è un centrocampo tutto grinta e dinamismo. In tal senso è preziosissimo il rientro di Cangi che sarà il vertice basso del rombo con Esposito centro-destra e Russo interno sul lato opposto. Quanto basta per garantire adeguata protezione alla difesa disposta, come al solito, a quattro. Dinanzi a Rossi Vastola e Suriano saranno gli esterni, Molinari e Antonioli agiranno a presidio della zona centrale. Il Gallipoli è in serie positiva da cinque giuornate dove ha raccolto tredici punti, frutto di tre vittorie e un pari. L'ultima sconfitta l'ha patita a Benevento il 23 novembre. Un secco tre a zero, a conferma che anche in una corazzata possono aprirsi falle improvvise. Riuscirà il Potenza ad infilarsi in una di queste? Agli uomini di Arleo la dura incombenza.
Una squadra a trazione anteriore
Il bomber Di Gennaro ha una sua personale teoria
Giannini a tutto gas
Più facile in trasferta
GALLIPOLI. Altro che equilibri: la serie B si raggiunge attraverso il rischio e lo spettacolo. Almeno questa è la strada che segue il Gallipoli, capolista del girone B e già capace di distaccare di quattro punti l'accanita concorrenza. La forza della formazione di Giannini è tutta concentrata nello strapotere offensivo. L'attacco è una mitraglia: spara reti a grappoli, ha già superato quota 30 e soltanto l'Arezzo è riuscito a far meglio. Di Gennaro e Ginestra sono i terminali cinici e spietati di una squadra che produce gioco ai ritmi di una catena industriale. I due bomber napoletani segnano e valorizzano il Gallipoli, ma dietro di loro ci sono fenomeni che alimentano lo spettacolo. La squadra di Giannini è l'unica dell'intero girone che gioca senza un solo mediano di ruolo: tanto in partenza, quando il Principe si affidava al 35-2, quanto negli ultimi appuntamenti, affrontati con un 4-3-1-2, lì nel mezzo hanno sempre agito centrocampisti di grossa qualità come Gennaro Esposito, Russo ed il francese Mounard, trasformato in mezz'ala con risultati eccezionali. Pensata per attaccare ad oltranza, sia in casa che fuori, la corazzata giallorossa ha centrato il bersaglio con continuità: soltanto alla quarta giornata è restata a secco (0 a 0 sul campo della Juve Stabia) e poi alla settima (sconfitta di misura a Foggia) ed alla tredicesima nella disfatta di Benevento (3 a 0 per i sanniti). Piccoli incidenti di percorso che possono capitare, ma che non intaccano la bontà di un'autentica macchina da guerra: trentuno reti in diciotto partite (la media di 1,7 gol a gara) ed appena di-
Ginestra
ciassette quelle subite che valgono il quarto posto tra le difese meno battute del girone (al comando c'è il Perugia con 13 gol incassati, seguono il Marcianise con 15 ed il Crotone con 16). Numeri straordinari che spiegano la leadership in classifica: il Gallipoli è un rullo compressore tra le mura amiche (sette vittorie ed un pari nelle otto gare finora disputate) e viaggia a ritmi straordinari anche in trasferta, dove ha guadagnato ben quattro successi (soltanto l'Arezzo tiene il passo meraviglioso dei salentini nel rendimento esterno). Il passo è quello giusto e la serie B non sfuggirà se la produzione offensiva manterrà standard così elevati: ma guai a proporre a Giannini un mediano. Lui s'è abituato a vincere attaccando ad oltranza, con rischio e spettacolo: in barba a qualsiasi ragionamento d'equilibrio. f.z. sport@luedi.it
GALLIPOLI. Se solo potesse giocherebbe a campi invertiti, stravolgerebbe il calendario. Perché fuori casa timbra il cartellino con regolarità e tra le mura amiche incontra enormi difficoltà. Francesco Di Gennaro, bomber principe del Gallipoli, non ci penserebbe su due volte se solo fosse possibile giocare a Potenza e non a Gallipoli: “Per un semplice motivo: quando andiamo fuori casa, le squadre provano almeno ad offenderci e di spazi per trovare la via del gol ce ne sono tanti. Ma in casa nostra tutti si chiudono a riccio, fanno barricate. Un esempio per tutti: all'andata facemmo una gran fatica a battere la Pistoiese, al ritorno invece abbiamo archiviato la pratica in poco più di mezz'ora ed avremmo potuto dilagare se solo avessimo sfruttato le tante occasioni create”. Raramente sul sintetico del “Bianco” si presentano squadre con spirito propositivo: “È capitato soltanto due o tre volte, con la Cavese, l'Arezzo ed il Crotone ad esempio, ed è venuto fuori un autentico spettacolo”. L'unica piccola preoccupazione di Francesco Di Gennaro è soltanto questa: “Quando incontri squadre che si difendono ad oltranza, che si raccolgono interamente dietro la linea del pallone, la vita si fa molto più dura, soprattutto per noi attaccanti”. Eppure i numeri casalinghi del Gallipoli sono spaventosi: sette vittorie, un solo pareggio e ben ventuno reti realizzate. Dati che non dovrebbero alimentare preoccupazione: “Eppure - si ripete Di Gennaro - spesso è più facile giocare in trasferta. Magari esaspero leggermente il concetto per far capire quanto è dura la vita di un attaccante se le marcature sono doppie o triple in alcuni casi. Ma è la realtà e se riusciamo comunque a vincere con costanza anche in casa è merito di una mentalità straordinariamente offensiva con la quale aggiriamo anche gli ostacoli più insidiosi. Il nostro credo è
Non guardiamo alla classifica del Potenza Ha crediti con la fortuna attaccare con ferocia dal primo all'ultimo minuto. Ragion per cui se ingabbiano me, perdono di vista Ginestra e se montano una gabbia su di lui vien fuori il talento di Mounard. Abbiamo tante frecce al nostro arco e a volte, pur trovando difficoltà nell'elaborazione della manovra, la spuntiamo comunque grazie all'enorme potenziale offensivo di cui disponiamo”. Tutto diventa facile se arrivano palloni da tutte le zone del campo: “Siamo stati strutturati per giocare un calcio ultra-offensivo. Potremmo
ritenerci il Real Madrid della Prima Divisione. Inizialmente ci schieravamo con un 3-5-2 piuttosto elastico, ma da un po' di tempo a questa parte adottiamo un modulo spavaldo con due attaccanti, un trequartista e tre centrocampisti di grossa qualità. Senza contare poi il sostegno continuo degli esterni difensivi”. Eppure la coperta non diventa mai corta: “Possiamo concederci questo lusso di attaccare a volte anche con otto uomini perché lì dietro ci sono due baluardi come Antonioli e Molinari, difensori
di lusso per la categoria, due che marcano con la “sigaretta” in bocca”. Ha un enorme fiducia nel Gallipoli Francesco Di Gennaro, ma anche un gran rispetto del Potenza: “Se guardiamo alla classifica tutto sembra facile: la prima contro l'ultima dovrebbe avere un pronostico scontato. Ma bisogna prestare attenzione: il Potenza è una squadra tosta, solida, molto organizzata tatticamente. All'andata ci mise in grossa difficoltà e non ha mai perso nettamente una partita. Ha un credito aperto con la fortuna e potenzialità discrete per tirarsi fuori dai guai. Ma chiaramente noi siamo più forti e con tutto il rispetto per il Potenza non possiamo lasciarci sfuggire occasioni così importanti. Vincendo potremmo allungare ulteriormente sulle seconde ed avviare una prima grande fuga verso la serie B”. Filippo Zenna
Francesco Di gennaro, punta di diamante del Gallipoli di Giannini
Sport La Juve Stabia alla prova del Liberati di Terni
Domenica 18 gennaio 2009
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Benevento e Arezzo assalto al primato Paganese, derby salvezza A Taranto porte chiuse Arezzo
IL PRONOSTICO
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Sorrento
Arbitro: NASCA di Bari Assistenti: Bergamo-Lanza AREZZO. Esordio dall'inizio per Ambro- SORRENTO. La vittoria sul Lanciano ha gioni. L'ex giocatore della Salernitana rilanciato le quotazioni del Sorrento, atoccuperà il ruolo abituale di terzino de- teso oggi ad una importante verifica. Instro, in sostituzione del capitano Bricca, disponibili Maiorano, Iorio e Ferrara. ancora fermo per infortunio. Ancora in Tra i convocati non ci sono Botticella (doinfermeria Doga, per la sua maglia sono mani sarà dell'Arezzo) e Ripa (in attesa di in ballo Conte e Grillo, conil primo favo- conoscere il suo futuro). Recuperato rito. Fra i pali gioca la partita d'addio Giampaolo, ma dovrebbe essere conferMarconato che domani passa alla Sam- mato in attacco il tandem Biancone-Myrbenedettese. taj. AREZZO (4-2-3-1): Marconato; Ambro- SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; Degioni, Terra, Fanucci, Conte; Bondi, martis, Lo Monaco, Angeli; Vanin, Beati; Matute, Croce, Martinetti, Chia- Agnelli, Nicodemo, La Vista, Fialdini; nese. A disp.: Lancini, Pelagatti, Grillo, Biancone, Myrtaj. A disp.: Casadei, MinaTogni, Cavagna, Miglietta, Baclet. All. deo, Panarelli, Kras, Greco, Strambelli, Cari. Giampaolo. All.: Simonelli.
Foggia
IL PRONOSTICO
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Pescara
Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Surano-Ciampa FOGGIA. Sfida da ex, ad esempio da Nanu Galderisi (che l'anno scorso guidò il Foggia fino alla semifinale playoff con la Cremonese) a Nino cardinale (che dopo due stagioni in rossonero cambiò casacca non senza polemiche). Ieri mattina, durante la rifinitura, riscaldamento e seduta tattica di un´ora e trenta minuti circa per i ragazzi di mister Novelli. Rimasto a riposo Salgado e assenti Del Core e Mattioli. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, Lisuzzo, Zanetti, Pezzella; D'Amico, Coletti, Pecchia; Troianiello, Mancino, Germinale. A disp.: Coscia, Burzigotti, Pedrelli, Basta, Colomba, Velardi, Agostinone, Trezzi. All.: Novelli
Perugia
PESCARA. I biancazzurri hanno problemi di formazione, visto il forfait del portiere Indiveri e la squalifica del difensore Pomante. In porta giocherà Prisco, in difesa Giuliano. Torna Felci, che agirà da esterno destro offensivo. Di Vicino e Verratti non sono al meglio, e dovrebbero andare in panchina con. Zeytulaev (in odore di cessione) che lascia il posto a Iandoli. PESCARA (4-5-1): Prisco; Camorani, Siniscalchi, Giuliano, Vitale; Felci, Stella, Cardinale, Ferraresi, Iandoli; Simon. A disp.: Bartoletti, Prizio, Diliso, Di Vicino, Zeytulaev, Verratti, Testardi. All.: Galderisi.
IL PRONOSTICO
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Cavese
Arbitro: VITI di Campobasso Assistenti: Sani-Casale PERUGIA. Difesa in emergenza per il Perugia che oggi ha forse l'ultima possibilità di rientrare in corsa per i play off. Zoppetti e Minieri, i due terzini destri, sono out per lungo tempo, Sarri, così adatta Pagani in quel ruolo anche se febbricitante. E' in allerta Accursi. Raimondi giocherà la sua prima partita da titolare al fianco di Cudini. In attacco Sarri preferisce il giovane Ferrari ad Ercolano. Mazzeo (fresco di rinnovo fino al 2012), Cutolo e De Giorgio saranno i tre trequartisti. PERUGIA (4-2-3-1): Benassi; Pagani, Raimondi, Cudini, Barbagli; Passiglia, Gatti; De Giorgio, Mazzeo, Cutolo; Ferrari. A disp. De Marco, Accursi, Pizzolla, Mezavilla, Stamilla, Campagnacci, Ercolano. All.: Sarri.
Ternana
CAVA DE' TIRRENI. Soltanto Frezza resta ai box. Il tecnico Camplone recupera anche Lacrimini e convoca addirittura Cipriani, restato per oltre quattro mesi ai box. Fuori dalla lista dei diciannove Riccio. Soliti ballottaggi a centrocampo ed in attacco: Anaclerio e Scartozzi si giocano il posto in regia, Aquino, Schetter, Bernardo, Sorrentino e Tarantino (coi primi tre favoriti) concorrono per i tre posti in prima linea. CAVESE (4-3-2-1): Marruocco; Pierotti, Ischia, Farina,Nocerino; Alfano, Anaclerio, Favasuli; Bernardo, Schetter; Aquino. A disp.: Petrocco, Cipriani, Lacrimini, Porro, Scartozzi, Tarantino, Sorrentino. All.: Camplone.
IL PRONOSTICO
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J. Stabia
Arbitro: BORRACCI di S. benedetto d.t. Assistenti: Pedrini-Savelli TERNI. La Ternana ancora con molti cal- CASTELLAMMARE DI STABIA. Bonetciatori fuori uso. La formazione di Baldas- ti ritrova Stentardo (lasciato ai box presarri contro la Juve Stabia dovrà fare a me- cauzionalmente mercoledì scorso nel reno di uomini importanti come Sartor, Ci- cupero con la Paganese) e ripropone la bocchi e Rigoni. In difesa pochi dubbi: sa- mediana a tre. Probabile l'inserimento di ranno Pedotti e Tedeschi a ricoprire il ruo- Grieco (in ballottaggio con Amore) fin lo di centrali, mentre Cardona sostituirà dal primo minuto. Nelle retrovie conferCibocchi. In avanti Noviello e Perna con mato Marino a supporto di Geraldi viste Tozzi Borsoi, che partirà dalla panchina. le assenze contemporanee di Maury e RiRiganò ancora non convocato. naldi. TERNANA (4-4-2): Ginestra; Del Grosso, JUVE STABIA (4-3-2-1): Brunner; Pedotti, Tedeschi, Cardona; Concas, Papi- D'Ambrosio, Marino, Geraldi, Radi; ni, Di Deo, Morello; Noviello, Perna. A di- Ametrano, Vicedomini, Stentardo; Capsp.Visi, Bertoli, Di Dio, Danucci, Perney, parella, Grieco; Biancolino. A disp.: DelTozzi Borsoi, Scappini. All. Gabriele Bal- la Corte, Gritti, Amore, Mineo, Barbosa, dassarri Artistico, Peluso. All.: Bonetti.
Crotone
IL PRONOSTICO
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Pistoiese
Arbitro: TIDONA di Torino Assistenti: Leonetti-Zucca CROTONE. Moriero ritrova sia Galardo PISTOIA. A Crotone potrebbe presentarsi che Morleo dopo la squalifica, ma in setti- una Pistoiese con qualche novità nell'undici mana ha perso Espinal che ha deciso di re- di partenza. Polverino non cambiA modulo, scindere il contratto. In porta mancherà ma forse gli interpreti. Non tanto per penaancora una volta Concetti appiedato dal- lizzare i calciatori sui quali ha puntato fino l'influenza, mentre in attacco Russo e Pa- ad oggi, quanto per adattare gli uomini a un ponetti si giocano una maglia da titolare. avversario temibile qual è il Crotone. Le noL’intento dei pitagorici è comunque fare vità potranno riguardare il portiere, difenrisultato pieno per restare agganciati al sore centrale e di attaccante a supporto della treno play off. punta. Bindi, Fiasconi e Muwana i nuovi. CROTONE (4-2-3-1): Farelli; Galeoto, Sco- PISTOIESE (4-3-3): Mareggini; Cutrupi, gnamiglio, Figliomeni, Morleo; Pacciardi, Bartolucci, Ghinassi, Fautario; Guerri, Galardo; Petrilli, Caetano, Basso; Russo. Lanzillotta, Femiano; Cortese, Cipolla, BelA disp.: Senatore, Borghetti, Carcuro, lazzini. A disp.: Bindi, Di Berardino, FiascoTriarico, Orosz, Parisi, Paponetti. All.: ni, Breschi, Muwana, Quadrini, Bianchini. Moriero. All.: Polverino.
Paganese
IL PRONOSTICO
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Marcianise
Arbitro: MELI di Parma Assistenti: Salvato-Labriola PAGANI. Il tecnico Capuano deve rinunciare a Chiavaro in difesa, non al massimo della condizione. Il difensore va i panchina; al suo posto c'è Imparato che farà terzetto con De Giosa e Taccola. In mediana, dopo la positiva prova nel recupero contro la Juve Stabia, trova di nuovo posto il giovane Cucciniello. Larghi sulle fasce ci sono Legittimo a sinistra ed Esposito sul lato opposto. In avanti Lasagna sarà supportato da Fanasca. PAGANESE (3-5-1-1): Pantanelli; De Giosa, Taccola, Imparato; Esposito, Berardi, Caracciolo, Cucciniello, Legittimo; Fanasca; Lasagna. A disp.: Melillo, Astarita, Chiavaro, Bacchi, D'Andria, Iraci, Capodaglio. All.: Capuano.
Taranto
MARCIANISE. Fusi (squalificato, in panchina il secondo D'Altri) dovrà fare a meno per questo derby di Piscitelli appiedato per un turno dal giudice sportivo, al suo posto probabile l'impiego del giovane Ciano. A centrocampo, con la probabile riconferma di Manco, dovrebbe rientrare D'Ambrosio, anche se il giovane Montanari sta attraversando un buon momento di forma. Identico il modulo (4-2-3-1) visto contro la Ternana. REAL MARCIANISE (4-2-3-1): Fumagalli; Ciano, Porpora, Filosa, Vanacore; D'Ambrosio, Di Napoli; Manco, Romano, Galizia; Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Murolo, Russo, Montanari, Della Ventura, Poziello, Tedesco. All.: Fusi.
IL PRONOSTICO
1
Foligno
Arbitro: BARBENO di Brescia Assistenti: Battista-Forcignanò TARANTO. Spinelli sì, Da Silva no. Il tecnico Stringara non getterà nella mischia entrambi i nuovi acquisti del Taranto. Se il centrocampista argentino risulta in eccellenti condizioni, l'attaccante brasiliano ha bisogno ancora di un po' di tempo per entrare in forma e oggi partirà dalla panchina. Per il resto fiducia al 3-4-3 con Carrozza e Caturano che affiancheranno Dionigi in posizione avanzata. Pace fatta con Pastore: il capitano sarà regolarmente al centro della difesa. TARANTO (3-4-3): Nordi; Migliaccio, Pastore, Prosperi; Sosa, Giorgino, Spinelli, Micco; Caturano, Dionigi, Carrozza. A disp.: Faraon, Di Bari, Sciaudone, Cesareo, Barrios, Barrotti, Da Silva. All.: Stringara.
Lanciano
FOLIGNO. Squadra rabberciata per via delle assenze di Turchi (stagione probabilmente finita) e Coresi per squalifica. Cambio di modulo quindi per i biancazzurri, che passeranno dal 3-4-1-2 ad un 3-5-2 con una mediana decisamente più folta. In avanti spazio al giovane Iadaresta in coppia con De Paula. Ballottaggio tra Furiani e Cotza a centrocampo. In difesa dentro dal primo minuto l'ultimo acquisto Gregori. FOLIGNO (3-5-2): Conti; Gregori, Guastalvino, Lispi; Pencelli, Mandorlini, Cotza, Signori, Petterini; De Paula, Iadaresta. A disp.: Ripa, Bisello Ragno, Baldanzeddu, De Stefano, Fiuzzi, Furiani, Cardarelli. All.: Indiani.
IL PRONOSTICO
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Benevento
Arbitro: BARBIERO di Vicenza Assistenti: Giallatini-Marrazzo LANCIANO. Quasi certo il debutto di Ivan BENEVENTO. Soda conferma il Benevento Tisci, centrocampista appena arrivato alla che ha battuto il Perugia. Un unico dubbio corte di Di Francesco. Per la sfida del riguarda il centrale difensivo: Landaida ha "Biondi" il tecnico recupera Oshadogan, recuperato completamente, ma Cattaneo è ma deve fare i conti con diverse assenze: in forma. Solo 18 i convocati: rimangono a mancherà infatti ancora Mammarella che casa lo squalificato Cinelli, l'argentino Bueè stirato ed è in forse Colussi. Ancora out no e il giovane Di Piazza, destinato ad essere Vicentini. Rientrano Erba e Turchi ma re- ceduto. 4-4-2 confermato con Gigi Castaldo stano fuori per squalifica Daleno e El e Clemente in avanti, pronti ad essere supKamch. portati da un Evacuo in gran spolvero. LANCIANO (4-2-3-1): Bordeanu; Vincen- BENEVENTO (4-4-2): Mondini; Aquilanti, ti, Bolic, Oshadogan, Bognar; Turchi, Ro- Cattaneo, Ignoffo, Colombini; Statella, Cemano; Tisci, Alfageme, Volpe; Morante. A jas, De Liguori, Palermo; Castaldo, Clemendisp.: Aridità, Erba, Mazzetto, Amenta, te. A disp.: Corradino, Ferraro, Landaida, Cossu, Margarita, Colussi. All.: Di France- Carcione, Tesser, Imbriani, Evacuo. All.: sco Soda.
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Sport Andria e Pescina, occasioni propizie
Domenica 18 gennaio 2009
Per il Cosenza c’è la Vibonese Isola Liri, punti d’o ro Big match a Gela Bel derby a Noicattaro Andria
IL PRONOSTICO
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Igea
Arbitro: IRRATI di Pistoia Assistenti: Pentangelo-Di Vuoto ANDRIA. Per la prima di quattro gare BARCELLONA P.G. - Emergenza finita: da giocare a porte chiuse è emergenza in Ricciardo ha scontato i due turni di squalifidifesa nonostante gli innesti di calcio- ca e sarà regolarmente in campo in coppia mercato. Losito è fermo ai box per noie con La Porta. Disponibile anche Palma che muscolari e Sgarra e Di Simone sono spera in una maglia da titolare. In panchina squalificati. A centrocampo rientra Re- ci sarà spazio per il rientrante D'Anna menbecchi con Ottobre in cabina di regia ac- tre resta da capire se Castellucci si porterà in canto a Iennaco. In attacco conferma per panchina il recuperato Di Miceli. Niente da Cavaliere e Mastrolilli con l'ultimo arri- fare, invece, per Crinò e Panarello. L'unica vo, Di Cosmo pronto a subentrare, par- variante potrebbe essere rappresentata daltendo dalla panchina. l'inserimento di Palma sulla linea difensiva. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Ceppi- IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Russo, Agius, telli, Sportillo, Fruci; Romito, Ottobre, Alizzi, Scopelliti; Crimi, Matinella, Di Toro, Iennaco, Rebecchi; Cavaliere, Mastrolil- Bongiovanni; Ricciardo, La Porta. A disp.: li. A disp.: Amadio, Morale, De Santis, Romano, Palma, D'Anna, Giardina, CondelSy, Rizzi, Di Cosmo. All.: Di Leo. lo, Nabil, Cocimano. All.: Castellucci.
Cosenza
IL PRONOSTICO
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Vibonese
Arbitro: BAGALINI di fermo Assistenti: Santangelo-Di Lascio COSENZA- Niente Vibonese per il capitano Parisi (brutta contrattura) nonché per Occhiuzzi e Morelli, spedito a Cesenatico per la riabilitazione. Hanno lavorato a parte Bruni e Battisti, ma entrambi potrebbero farcela ad entrare nei 18. Lottano con l’influenza Catania, Musacco e Bernardi, ma Toscano farà di tutto per non perderli. Possibile in ogni caso che tutti gli acciaccati, per quanto recuperabili, partano dalla panchina. COSENZA (4-4-2): Ambrosi, Fabio, Moschella, Braca, Chianello; Ramora, Profeta, De Rose, Mortelliti; Danti, Polani. A disp. Guizzetti, Galantucci, Battisti, Bernardi, Musacco, Catania, Bruni. All. Toscano
Isola Liri
VIBO V.- Galfano contro la capolista avrà a disposizione un solo attaccante di ruolo: il giovane Oudira. Infortunato Taua, probabile che si possa vedere un 4-2-3-1 con Polito, Melis e Di Mauro a supporto dell'unica punta. Il quartetto difensivo invece sarà quello titolare, protetto anche da una coppia di mediani, mentre per completare la panchina Galfano dovrà attingere dalla Berretti per almeno due elementi. VIBONESE (4-2-3-1): Amabile; Orefice, Ranellucci, Bianciardi, Bica Badan; Koulenthiran, Pirrone; Polito, Di Mauro, Melis; Oudira. A disp.: Bastiera, Scozzese, Poli, Di Franco, Di Stani. All.: Galfano
IL PRONOSTICO
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Scafatese
Arbitro: CORRADINI di Macerata Assistenti: Tozzi-Pegorin ISOLA DEL LIRI. Zecchini a caccia della prima vittoria dopo cinque gare sulla panchina biancorossa. Rispetto alla sfortunatissima prestazione di Lamezia il tecnico potrà contare su Cori, al rientro dopo squalifica e su Risi. Non ci sarà invece il terzino Bombara, acquistato in settimana ma ancora indisponibile in attesa del perfezionamento della sua pratica in Lega. La Cava ha superato un recente fastidio muscolare. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Brunetti, Sannibale, Matrisciano, Risi; La Cava, Giacalone, D'Alessandro, Ranalli; Pignalosa, Cori. A disp.: Tomei, Dolcemascolo, Cagnale, Mastrantoni, D'Imporzano, Mollo, Tortori. All.: Zecchini.
Pescina
SCAFATI. Rapino risponde presente all'appello e rientra così l'emergenza difensiva: l'influenza è passata ed il giovane centrale va a prender posizione al centro della retroguardia. Il tecnico Maurizi conferma il 4-3-1-2 utilizzato contro il Melfi con Izzo a supporto di Varriale e del bomber Martone. Tra i diciannove convocati anche il classe 90 Raspaolo. Non c'è De Luca prossimo al trasferimento. SCAFATESE (4-3-1-2): De Felice; Lagnena, Rapino, Marini, Correale; Basile, Marzocchi, Corsale; Izzo; Varriale, Martone. A disp.: Spicuzza, Bacilieri, Avallone, Di Candilo, Orero, Ammirati, Ramaglia. All.: Maurizi.
IL PRONOSTICO
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Lamezia
Arbitro: FIAMMINGO di Pisa Assistenti: Grispigni-Belmonte AVEZZANO. Ancora piena emergenza LAMEZIA- Indisponibile per ritardo nel in casa biancoverde, con l'allenatore An- tesseramento l’ultimo acquisto, l’esterno drea Chiappini che dovrà far fronte alla offensivo Domenico Falco, 24 anni, ex solita lunga lista di infortunati, ma al- Ascoli. Ammirata non dovrebbe avere promeno ritrova dopo le squalifiche Locatel- blemi di formazione a parte i dubbi sul fanli, Petitto, Cruciani e De Angelis. Dei pa- tasista Riccobono. L’alternativa è l’utilizzo recchi debilitati, solo Bettini e Giordano di Carraro esterno di centrocampo con hanno deboli possibilità di tornare nella Cacciaglia quindi all’esordio. Di Donato lista degli arruolati. non è al massimo, potrebbe essere conferPESCINA VDG (4-3-1-2): Bifulco; Loca- mata la difesa di domenica scorsa. telli, Petitto, Blanchard, Piva; Cruciani, V. LAMEZIA (4-4-1): Panico; Ciminari, De Angelis, Censori; Dipasquale; Labo- Pascuccio, Filippi, Marinelli; Ciotti, Cacragine, Arcamone. A disp.: Merletti, ciaglia, Lopetrone, Carraro; Sergi, RagatMiale, Gentili, Del Signore, Pietrobatti- zu. A disp: Forte, Riccobono, Scalese, Iansta, Prandelli, Carosone. All.: Chiappi- ni, Caruso, Di Donato, Clasadonte All. Amni. mirata
Catanzaro
IL PRONOSTICO
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Manfredonia
Arbitro: BELLUTI di Trento Assistenti: Izzo-Signoriello CATANZARO- Con l’assenza sicura di An- MANFREDONIA. A Catanzaro all'insetonio Montella, Provenza ha provato un 4 - gna della continuità. E' sicuramente que4 – 2 dimostrando di non volersi allonta- sto, il credo che accompagnerà la squadra nare dal seminato. Iannelli in gran forma bianco-celeste nella difficile trasferta in potrebbe costringere Falomi a partire dal- terra calabra. Buone nuove per il tecnico la panchina. Possibile Tomi esterno basso D'Arrigo che per questa trasferta deve faa sinistra in luogo di Armenise, con Berar- re a meno del solo Napolitano. Arigò, ardi alto. Con l’ultimo arrivo di Pippa c’è da rivato dal Potenza agirà sulla corsia di desfoltire una rosa di 27 elementi. Forse Fri- stra per ispirare il centravanti Marchano senda il primo ad andare via. che gioca la sfida dell’ex. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; F. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Montella, Di Maio, Gimmelli, Tomi; Man- Scarpitta, Bortel, Nossa, Patti; Arigò, giacasale, Zaminga, Bruno, Berardi; Ca- Cerchia, Pirrone, Sifonetti; Marchano, puto, Iannelli A disp.: Parisi, Benincasa, Schettino. A disp.: Fortunato, Serao, CarArmenise, Cardascio, Falomi, Sorrentino, rieri, Macrì, Vitiello, Napoli, Giglio. All.: De Franco All.: Provenza D'Arrigo
Gela
IL PRONOSTICO
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Monopoli
Arbitro: PIZZI di Saronno Assistenti: Bisceglia-Fazio GELA. Al Presti c'è il Monopoli dei due ex, Fabio Ceccarelli e Pietro Balistreri. Una coppia d'attaccanti che Fernandez e D'Aiello dovranno stoppare, contro una squadra spregiudicata. Eccezion fatta per Nigro, ancora convalescente per l’infortunio al gomito, il tecnico può disporre di tutti i giocatori della rosa. Torna dalla squalifica Iannini, pronti all'esordio anche Galuppi e Schiavon. GELA (4-4-1-1): Cecere; P.Esposito, Fernandez, D'Aiello, G.Esposito; Galuppi, Schiavon, Marinucci Palermo, Russo; Alessandrì; Franciel. A disp.: Ferla, Ambrosecchia, Unniemi, Gaeta, Iannnini, Pasca, Espinal. All.: Cosco.
Noicattaro
MONOPOLI. Geretto torna in panchina dopo aver scontato due turni di squalifica. Nella partitella settimanale è stato provato Gambuzza terzino destro, in ballottaggio con Giovanni Colella. Possibilità anche per l'esordio di D'Urso tra i pali al posto di Saraò, mentre Carbonaro torna ad occupare regolarmente il posto sull'ala sinistra. Infine per il ruolo di punta centrale favorito Balistreri su Lacarra. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Turone, Thackray, Pugliese; Santarelli, Bonfardino, Minopoli, Carbonaro; Ceccarelli, Balistreri. A disp.: D'Urso, Colella F., Gambuzza, Tinoco, Loseto, Lanzolla, Lacarra. All.: Geretto.
IL PRONOSTICO
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Barletta
Arbitro: TRENTALANGE di Nichelino Assistenti: Fiorito-Guarino NOICATTARO. Il Noicattaro è in gran forma e vuole confermarlo nel derby con il Barletta. Sciannimanico conta assenze importanti in difesa dove mancheranno Di Muro e Allegrini. Non ci sarà neanche Zotti fermato dal giudice sportivo. Il modulo non cambierà. L'ex tecnico del Bari conferma il 4-3-3 con un ballottaggio tra Colluto e Ladogana nel tridente d'attacco. Menolascina è acciaccato ma Sciannimanico farà di tutto per recuperarlo. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; De Giorgi, Lucioni, Lollini, Mercurio; Piccinni, Menolascina, Coppola; Siclari, Rana, Colluto. A disp.: Cilli, Perrone, Piano, Deflorio, Lanave, Baldassarre, Ladogana. All.: Sciannimanico.
Vd Sangro
BARLETTA. Tutto pronto, in casa Barletta, per lo scontro salvezza del comunale di “Noicattaro”. Nonostante l'assenza dei propri supporters, appiedati dal Prefetto di Bari, i biancorossi tenteranno lo sgambetto ad uno dei team più in forma del torneo. Tra i convocati anche l'ultimo arrivato Moring. Ancora out Majella, acciaccati dell'ultima ora, invece, De Cecco e Laviano. Per i biancorossi, obiettivo tre punti. Vittoria che manca dallo scorso 23 dicembre. BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, Salvagno, Daleno, Ike; Laviano, Caracciolese. A disp.: Montagna, Rizzi, Iervolino, Moring, Ruiz, Vignola, Alessandrì. All.: Sanderra.
IL PRONOSTICO
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Cassino
Arbitro: COCCIA di S. Benedetto d.t. Assistenti: Serpilli-Ridolfi ATESSA. Per l'impraticabilità dei propri CASSINO. La notizia della settimana è lo di campi, il programma di lavoro della Val Cunzi: il folletto di Portici ha riscontrato di Sangro si è consumato sul campo sin- uno strappo al quadricipite della gamba detetico degli impianti di Città Sant'Angelo. stra, e non sarà disponibile prima di venti Il tecnico Petrelli recupera Fiorotto e giorni. Sua comunque l'unica defezione: riMemmo e spera di poterli utilizzare sin spetto allo sfortunato match contro il Noidall'inizio. Il neoacquisto Grillo sarà an- cattaro, Patania ritrova Guzzo al centro delcora titolare perché Carafa non è in di- la difesa e Giannusa lungo la linea mediana. screte condizioni fisiche e sarà tra i pan- Accanto a quest'ultimo debutterà Youssuf chinari. Kone, ivoriano proveniente dalla Pro Sesto. VAL DI SANGRO: (4-3-3) Ameltonis; Del CASSINO (4-4-2): Mennella; Martinelli, Grosso, Sensi, Paolacci Mangoni; Rug- Guzzo, Mucciarelli, Padovani; Mezgour, giero, Epifani, Grillo; Perfetti, Memmo, Giannusa, Kone, Molinaro; Casoli, Morello. Fiorotto. A disp.: Leacche, Curcio, Roga- A disp.: Afeltra, Di Nunzio, Lepre, Castaldi, to, Carafa, Campli, Costantini, Mainella. Gemmiti, Leccese, Bardeggia. All.: PataAll.: Petrelli. nia.
Sport 45 Il Melfi deve battere l’Aversa Normanna per se stesso e per l’allenatore Domenica 18 gennaio 2009
Senza nessuna chance Debutta Russo in porta e torna Merini La formazione
L’avversaria
Undici già fatto
In porta l’ex Pettinari
Merini, al rientro, mentre tira in porta
Il tecnico del Melfi Palumbo
Sciannamè
Pettinari
SQUADRA ormai fatta da giorni, quella gialloverde che oggi scenderà in campo determinata a centrare il successo contro un Aversa Normanna lontano solo quattro punti dal Melfi. I due beneventani alla prima al Valerio, come del resto il debutto assoluto in casacca gialloverde del portiere Russo sono i cardini della formazione odierna insieme ad un gruppo che appare unito e concentrato solo su quella vittoria che manca da settembre e che ora, davvero, non deve mancare per credere ancora forte alla salvezza. Unico dubbio, che solo il campo potrà eliminare, la presenza o meno di Gennaro Gilfone a sinistra, visto che in quel ruolo può giocare benissimo anche Frasca o, addirittura, potrebbe essere di fatto impegnato Marco Tufano, spostando l'ex Sant'Antonio Abate a destra o con l'utilizzo di Maio. Gli esperimenti di giovedì, sono proseguiti anche nella seduta di rifinitura di ieri, ma appare chiaro che, almeno per oggi e stante la necessità di aggredire l'avversario, tenendo il pallino del gioco per centrare il successo, mister Palumbo si affidi proprio all'esterno di Gravina in Puglia per dare spinta continua sulla sinistra, come del resto dovrà fare Tufano dall'altra parte, per creare gioco e metter a frutto i dettami tecnico tattici del tecnico melfitano. Modulo quindi solito con il 4 - 4 - 2, stante poi il rientro in squadra di Merini dopo la squalifica di due turni, con Russo in porta, difesa a quattro in linea con Fumai e Sciannamè esterni e Gabrieli e Castaldo come centrali. A centrocampo saranno al solito Bacchiocchi e Mitra in mediana, con Tufano a destra e appunto Gilfone a sinistra, e coppia di prima linea con Merini e De Angelis, pronti a rimpinguare il bottino di 14 reti in due sulle 17 totali. In panchina: Merlano, Bizzarri, Ferrato, Rizzo, Maio, Gambi, Frasca. a.b.
AVERSA. Lo scontro salvezza con il Melfi vale quasi un campionato per l'Aversa Normanna che, dopo la sconfitta casalinga con il Catanzaro, è obbligata alla vittoria. In attacco, dal primo minuto, potrebbe essere il turno del neo acquisto Menichini che dovrebbe far coppia con G. Marasco. A centrocampo, invece, spazio ad Arini per lo squalificato Zolfo, mentre tra i pali Pettinari rileverà Castelli, arrivato in settimana ed out per squalifica. Fuori rosa Del Giudice e Romano, in partenza entrambi. Dinanzi al portiere linea a quattro con Avolio e Di Girolamo centrali. Sulle corsie laterali Panini e Pagano cercheranno di sovrapporsi ai referenti avanzati Franzese e Rosamilia. Il tecnico granata Sergio aspetta novità ed una risposta importante dalla propria squadra, non brillantissima nell'ultimo periodo: «Speriamo che possiamo invertire al più presto la rotta, è necessaria una decisa sterzata al nostro cammino. Ora dice - abbiamo chiuso il cerchio e dobbiamo solo lavorare sodo per ottenere i risultati, la squadra in settimana ha lavorato bene dimostrando di aver superato la delusione di domenica scorsa. Ora dobbiamo completare l'opera e fare risultato sul campo del Melfi”. L'Aversa Normanna ha decisamente cambiato forma da inizio campionato. Cambio di uomini e cambio di modulo, in linea con le volontà del tecnico: “La società si è mossa bene sul mercato, mi ha completamento soddisfatto; ora abbiamo tutti i ruoli coperti e non ci sono più scusanti. I nuovi arrivati mi sembrano tutti molto motivati e questo sarà importante per creare un'amalgama tra i vecchi e i nuovi arrivati. Per noi adesso comincia il vero campionato, non possiamo fallire». Annamaria Iodice
NON CI SONO davvero alternative alla vittoria odierna contro una diretta concorrente come l'Aversa Normanna, al segno uno, a centrare tre punti fondamentali in chiave salvezza per un Melfi che deve scendere sul terreno del Valerio con la giusta concentrazione per arrivare al successo. Vincere per se stesso, ma anche per dare fiducia e conferma a Palumbo, che potrebbe veder segnato il suo destino in caso contrario. Tre punti per risalire in classifica e per avere nuove speranze di lottare per garantirsi la settima stagione di fila nel calcio che conta, avendo messo a posto i conti ed i bilanci per poter programmare il suo futuro prossimo tra i professionisti. Questi in sintesi il compito di De Angelis e soci nella sfida del pomeriggio contro una formazione che li precede di soli quattro punti e che, stante anche il successo al 92' dell'andata firmato da Romano, nonostante il rigore parato e più interventi positivi di Giorgio Merlano, chiede solo di essere vinta per vendicar la gara d'andata e per fare un balzo in avanti in classifica notevole. Proprio il portiere della Juventus si siederà in panchina, per lasciare, questa la grande novità di questa partita, porta, guantoni e compiti di salvaguardia dell'imbattibilità dei pali gialloverdi al nuovo arrivato il 27enne varesino Francesco
Russo che oggi debutterà coi colori melfitani, pronto a mettere se stesso, la sua grinta, l'esperienza e la voglia di dare il suo fattivo contributo alla causa, al servizio del Melfi e della vittoria che certo non può che essere l'unica compagna di
questa partita ed il giusto premio per l'impegno che tutti ci dovranno mettere per poterla centrare, e festeggiare al termine coi propri tifosi la ripartenza verso la salvezza, da ottenere restando tutti uniti, come compete in una situazione
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 19ª giornata Cesena-Ravenna (domani ore 20.45) Legnano-Lecco LumezzanePadova Novara-Monza Pergocrema-Sambenedettese Pro PatriaReggiana Pro Sesto-Portogruaro (1-1 ieri) Spal-Verona VeneziaCremonese CLASSIFICA: Pro Patria 33 punti; Spal 32; Novara 31; Reggiana 30; Cesena 28; Padova 27; Pro Sesto, Cremonese e Verona 24; Portogruaro 23; Ravenna, Lumezzane 22; Pergocrema e Monza 19; Legnano 18; Venezia(-2) e Sambenedettese 16; Lecco 15. Venezia penalizzato di 2 punti. Lecco e Pro Patria una gara in meno.
Seconda Divisione. Girone A 19ª giornata Canavese-Alessandria Carpenedolo-Alto Adige Itala San Marco-Alghero Mezzocorona-Como Montichiari-Sambonifacese Olbia-Varese Pizzighettone-Pavia Rodengo Saiano-Pro Vercelli ValenzanaIvrea CLASSIFICA: Varese e Alessandria 33 punti; Rodengo Saiano 32; Sambonifacese, Como e Olbia 29; Canavese 28; Valenzana e Ivrea 24; Mezzocorona e Itala San Marco 21; Pizzighettone, Pavia e Carpenedolo 20; Pro Vercelli 18; Alto Adige 17; Alghero e Montichiari 14. Canavese, Pavia, Pro Vercelli e Montichiari una gara in meno.
Seconda Divisione Girone B 19ª giornata Bassano-Sangiustese Carrarese-Giacomense Colligiana-Cuoiopelli Figline-Bellaria Gubbio-Sangiovannese Poggibonsi-Cisco Roma Prato-Rovigo San Marino-Giulianova Viareggio-Celano CLASSIFICA: Figline 34 punti; Viareggio 33; Celano 28; Prato e Giulianova 27; Sangiovannese e Sangiustese 26; Bassano e Cisco Roma (-1) 25; Gubbio e Poggibonsi 24; Colligiana e Carrarese 22; San Marino 21; Bellaria 20; Giacomense 19; Cuoiopelli 16; Rovigo 13. Cisco Roma penalizzato di 1 punto.
simile. Sia il nuovo arrivo che un po' tutti i melfitani, in questi giorni di lavoro preparatorio alla partita di oggi si sono detti “in attesa della partita, per fare bene e centrare il successo, che ci manca da tanto e che deve aiutarci nel ripartire verso la salvezza”, con Merini, al rientro in squadra dopo aver scontato le due giornate per la squalifica dopo l'espulsione col Cosenza, che ha aggiunto “non vedo l'ora di rientrare in campo e spero di poter dare il mio fattivo contributo, come il resto dei miei compagni, con cui siamo uniti e compatti in cerca della salvezza, magari con un gol che possa servire per centrare la vittoria che non può sfuggirci in una gara fondamentale come quella contro l'Aversa Normanna”. Poi, che sia lui o il compagno di linea De Angelis, fermo da alcune settimane dopo le ben dieci reti realizzate finora ed a sua volta “desideroso di fare centro, con un gol che però possa essere da tre punti” come ribadito a chiare lettere in settimana, o addirittura un centrocampista o un difensore in proiezione offensiva, di certo poco importa, visto che il gol oggi, e soprattutto la vittoria accompagnata da sostegno costante del pubblico non può mancare al Valerio, se non si vuole rischiare di peggiorare l'attuale situazione. Antonio Baldinetti
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Domenica 18 gennaio 2009
Sport
Antonio Foglia Manzillo
Malagnino, Albano, Lonardo e Chisena out, La Fortezza va in panchina
Matera a caccia di riscatto Scontro play off con molte assenze per entrambe
Marsico e Ancora, oggi tocca a loro
CARTE coperte. Sembrerebbe una formazione scontata quella che oggi scenderà in campo contro il Francavilla Fontana, invece il tecnico deciderà solo pochi minuti prima della gara. Dopo la defezione di Diego Albano per squalifica e quelle già scontate di Chisena e Lonardo, la lista si è allungata con Rocco Malagnino. Il giocatore ieri mattina nell’allenamento di rifinitura ha provato a correre. Il ginocchio ha bisogno di riposo, ma non di altro. Quindi non potrà essere della gara oggi, ma dovrebbe essere regolarmente a disposizione per la trasferta a Bitonto. Non si è allenato per un leggero mal di pancia anche Antonio La Fortezza, rimasto nello spogliatoio mentree gli altri hanno effettuato la regolare seduta di rifinitura del sabato mattina. Al centro sportivo Gaetano Scirea però non è emerso l’undici di base. Ilò nodo da sciogliere è ovviamente quello del’under del 1990. In effetti tutto ruota attorno a questa scelta. La sensazione è che verrà data fiducia a Luciano Cifarelli, attaccante che newlle fila della Juniores ha messo a segno 14 reti e che sta dimostrando di poter reggere l’impatto. Perchè i dubbi del tecnico sono di natura psicologica,
nel senso che addossargli eccessive responsabilità potrebbe essere un peso che il ragazo di Serra Venerdì non riuscirebbe a reggere. Comunque ieri nell’allenamento di rifinitura ha fatto bene e quindi le percentuali di vederlo in campo dall’inizio sono molto alte. Le alternative sono ovviamente Branda, De Santo o Giglio. Il tecnico ha schierato e forzato su Armento a destra, quindi questa mossa, con Naglieri a sinistra quasi scontato, libera il posto proprio a Cifarelli. Scontata tra i pali la presenza di Massimo Cilumbriello. Quindi, questo già esclude Gatti e quindi include nell’undici titolare Conte, altro 88, a centrocampo. Perchè non sembra probabile che venga schierato Gisonna dall’inizio sulla sinistra. Quindi, Acampora, Marsico, Porzio e Conte sono i quattro centrocampisti, mentre in difesa a fianco di Martinelli dobrebbe esserci D’Arienzo con Naglieri a sinistra e Armento a destra. A gara iniziata potrebbe toccare anche a La Fortezza che dovrebbe sedersi inizialmente in panchina. Tutto dipenderà dall’esito dell’approccio al match. La squadra è vogliosa di riscattare la brutta sconfitta di domenica scorsa a Grottaglie, ma è chiaro che è
fondamentale l’avversario. QUI FRANCAVILLA- Sarà un Francavilla non senza problemi. Detto del forfait di Giovanni Malagnino, che ne avrà per un altro mese, e dell’assenza di Romeo per squalifica, mister Francioso dovrà rinunciare ancora a capitan Antonio Gallù. Il forte centrale di difesa ha ancora qualche risentimento al polpaccio che ne condiziona il completo recupero. A sostituire lo squalificato Romeo, molto probabilmente, ci penserà Andrea Paglialunga. A Matera, a difendere i pali ci sarà ancora una volta l’ex Ferrandina ed esperto (‘74) Leonardo Di Punzio (ancora problemi alla caviglia per Laghezza) e la coppia centrale di difesa dovrebbe essere formata dalla coppia Anglani-Paglialunga e sugli esterni agiranno i terzini Borromeo e Gallo. In mediana Travaglione dovrebbe essere affiancato dai cursori Di Pasquale e Perrelli, mentre in attacco Galeandro sarà il punto di riferimento delle folate offensive di Sisalli e D’Ambrosio.All’andata terminò 7-3 per il Matera, ma in entrambe le squadre oggi in campo ci saranno pochi superstiti di quel match. Renato Carpentieri
Giocagol “Renato Gioia” dell’Acli al via In palio il titolo provinciale materano OGGI prima giornata categoria pulcini del campionato di calcio Giovanile “Giocagol” organizzato dalla Sede provinciale dell'Us Acli di Matera e valevole per il Quinto Memorial “Renato Gioia”.Per la categoria Pulcini (nati 1998/99) sono dieci le squadre che si confronteranno per aggiudicarsi il titolo di campione provinciale a cui verrà assegnato il trofeo Renato Gioia. Prima giornata categoria pulcini (nati 1998/99) CALENDARIO PARTITE GIRONE NORD: Salandra ore 16:00 presso palazzetto dello sport c.da Montagnola. GARA 1: Parco Gattini Salandra - Real Ferrandina, GARA 2 Parco Gattini Salandra - Pisticci Asd Matera calcio balilla; Real Ferrandina - Pisticci Asd Matera calcio balilla GIRONE EST: Marconia ore 09:30 presso palazzotto dello sport adiacente campo sportivo GARA 1 Atletico Marconia - FC Bernalda; GARA 2 FC Bernalda - A.S. Scanzano; GARA 3 Atletico Marconia - A.S. Scanzano GIRONE SUD: Montalbano j.co ore 16:00 presso campo sportivo c.da Montesano. GARA 1 Apif Valsinni - Montalbano; GARA 2 Asd Re Leone Policoro - Real Nova Siri; GARA 3 Apif Valsinni - Asd Re Leone Policoro; GARA 4 Real Nova Siri - Montalbano. GARA 5 Apif Valsinni - Real Nova Siri : GARA 6 Asd Re Leone Polico-
ro - Montalbano ARBITRI: Gianni Franco LAVIOLA, Vincenzo BREGLIA, Vincenzo BUONGIORNO. Tre i gironi. GIRONE NORD:Parco Gattini Salandra, Real Ferrandina, Pisticci Asd Matera calcio balilla. GIRONE EST: Atletico Marconia, Fc Bernalda, As Scanzano. GIRONE SUD: Apif Valsinni, Real Nova Siri, Asd Re Leone Policoro, J Team Montalbano. Le gare del girone nord si svolgeranno a Salandra, quelle del girone est a Marconia e quelle del girone sud a Montalbano j.co.“Condivido pienamente la scelta del Prof. Vincenzo Di Sanzo (presidente provinciale US Acli di Matera) - afferma Francesco Nola (consigliere nazionale US Acli) - di essersi adoperato con tutto lo staff organizzativo per avere la disponibilità anche di strutture al coperto ai fini di evitare, nei periodi più piovosi, rinvii di gare causando gravi disagi alle squadre partecipanti. Il concentramento delle gare in tre comuni della provincia di Matera (Salandra, Montalbano j.co e Marconia) coinvolgendo centinaia di atleti, dirigenti, tecnici, genitori favorisce in maniera ottimale anche il processo di educazione alla democrazia ed alla pace. Lo sport per tutti di Gioca gol è rispetto delle regole, assunzione delle responsabilità, è vivere insieme”.
Tre momenti della manifestazione Giocagol di Marconia per ricordare il giornalista del Quotidiano Renato Gioia scomparso prematuramente
Sport
Domenica 18 gennaio 2009
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All’andata ci fu il blitz Ora i valori sono mutati
Nelle fila rossoblù rientrano Nicolao, Del Prete e Zangla
E’ derby in riva al Sinni Francavilla senza Pioggia e Scarnato Impagliazzo, Buonocore e Bacio a disposizione
La squadra del Genzano, in alto Del Prete
GENZANO DI LUCANIA Tempo di derby in casa Sporting. Oggi a Francavilla andrà di scena il secondo derby lucano di questo 2009. Di scena due squadre a caccia di punti, il Francavilla da una parte, reduce da due sconfitte consecutive e lo Sporting dall'altra, reduce dall'importante successo interno contro il Bacoli. Per la compagine bianco rossa, Mister Pirone avrà a disposizione i tre nuovi acquisti Impagliazzo, Buonocore e Bacio. I tre nuovi alfieri dello Sporting Genzano proveranno a regalare ai tifosi ospiti la seconda gioia consecutiva di questo nuovo anno. Mister Pirone, però, deve fare a meno di due pedine importanti come Papagni, squalificato, e Fiscina, infortunato. Il tecnico dello Sporting metterà in campo il miglior undici a sua disposizione con Borrelli tra i pali; difesa a quattro con Trifone, Autiero, Schiavone e Masturzo; a metà campo campo Salbini, Buonocore, Bacio e Pepe; in attacco Impagliazzo e Compierchio. Lo Sporting Genzano arriva a Francavilla con il morale alto e con la voglia di continuare a vincere o,
perlomeno, continuare a portare a casa il maggior numeri di punti possibili. In settimana i dirigenti dello Sporting hanno invitato la tifoseria bianco rossa ad accompagnare i loro ragazzi nella difficile trasferta sinnica. Nonostante una settimana non proprio felice (per gli allenamenti), i ragazzi di Mister Pirone, hanno proseguito la preparazione atletica a Banzi. Le condizioni del terreno di gioco dello stadio genzanese ha costretto la dirigenza locale a spostare gli allenamenti nel vicino Banzi per continuare il lavoro. Lo Sporting arriva a Francavilla con la ferma convinzione di poter vincere questo scontro diretto e rilanciare ancora di più la squadra alto bradanica fuori dal pericolo play-off. Sino ad oggi il ruolino di marcia dello Sporting, lontano dalle mura amiche, fa ben sperare per un successo. In effetti, dei diciannove punti conquistati sino ad oggi, undici sono stati ottenuti lontano da Genzano. Le premesse dicono che sarà un derby ad altra tensione; lo Sporting cerca conferme, mentre il Francavilla cerca riscatto. Rocco De Rosa
FRANCAVILLA – Finalmente il tanto atteso giorno è arrivato, in campo questo pomeriggio con fischio di inizio alle ore 14.30, Francavilla e Sporting Genzano, in un derby tutto da seguire. Due squadre, che scenderanno in campo per vincere, ma soprattutto per convincere, vista la loro posizione di classifica. Ricordiamo che il match di andata, disputato a Settembre alla seconda di campionato, nella cittadina bradanica, vide i ragazzi di Lazic aggiudicarsi l’intera posta in palio, per una rete a zero. In quella occasione, il match-winner della gara, fu il centrocampista Fabio Pioggia, che quest’oggi sarà assente, a causa di un fastidioso problema alla spalla. Nell’ambiente rossoblu, si spera di fare il bis casalingo, anche in questo derby, dopo quello vinto nettamente per 2-0 contro il Matera circa due mesi fa. La gara non sarà per niente agevole, vista la buona forma dei biancorossi in questo periodo, che con l’avvicendamento in panchina di Claudio Pirone al posto di Beppe Bardi, sembra aver ritrovato la forma migliore, grazie anche ai nuovi arrivati, Impagliazzo e Bonocore. Entrambi, hanno ricominciato a lavorare con il gruppo, dopo i rispettivi infortuni. Allo squalificato Papagni si aggiunge anche l’infortunato Fiscina e in forte dubbio, sono Castelgrande e Gilio. Il Francavilla dunque, dovrà dimostrare tutto il suo valore ed esibire la grinta giusta, per cercare di conquistare la vittoria che per l’ambiente sinnico è fondamentale. In campo, ci vorrà il miglior Francavilla, per avere la meglio di un Genzano molto coriaceo. Per quanto riguarda la formazione, che scenderà in campo, il tecnico serbo non dovrebbe avere molti dubbi, viste le assenze forzate di Scarnato e Pioggia, per il resto la formazione dovrebbe essere già chiara nella mente del tecnico, salvo imprevisti dell’ultima ora. A difendere i pali, l’esperto De Blasio, davanti a lui difesa a quattro con il giovane Milella sulla destra, per lui il rientro dopo l’assenza di Nocera per squalifica. Centrali, Zangla, anche lui al rientro e
Ranko Lazic ed a destra Claudio Pirone
Gioia, che in settimana si è allenato con la febbre, ma nonostante tutto scenderà in campo, a sinistra il terzino Nicolao. Nella zona nevralgica del campo agiranno, sulle fasce Campo e l’under Di Sanza, che prenderà il posto di Pioggia. Al centro, Romaniello e molto proba-
bilmente il posto dello squalificato Scarnato, dovrebbe prenderlo D’Amico. In avanti, la coppia formata dagli attaccanti Del Prete, che ritorna dopo lo sfortunato incidente di Pianura e Zagaria. Dirigerà la gara, l’arbitro Piero Silvestri, coadiuvato dagli assistenti Andrea Cor-
deschi e Antonino Tomo. Probabile Formazione: De Blasio, Milella, Zangla, Gioia, Nicolao, Di Sanza, D’Amico, Romaniello, Campo, Del Prete, Zagaria. A disp.: Bruno, Cocina, Marziale, Loprete, La Neve, Nano, Di senso. All.: Lazic. Claudio Sole
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Domenica 18 gennaio 2009
L’anticipo di Marsico finisce 5-1 per i laurioti
Valdiano a valanga sul malcapitato Balvano R.VALDIANO BALVANO
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RUGGIERO VALDIANO: Serra, Discepolo, Torre; Di Falco, Pascuzzo, Salamone (42' st Romano); D'Amato (19' st Colombo), Zuccarelli, Sanseviero; Cava, Polito. A disp.: Loguercio, D'Alto, Di Brizzi, Salvitelli, Calandriello. All.: F. Masullo BALVANO: Moretto, Cilibrizzi, Iacullo; Turturiello P., Pentangelo, Notaro; De Leonardis (44' pt Palladino), Falcone, Grasso (33' st Turturiello D.); Moscato, Lombardi (19' st Bovino). A disp.: Villani, Bencivenga, Morelli, Zarrillo. All.: P. Turturiello ARBITRO: Villonio di Venosa (Galli - Ferrara) RETI: 17' e 37' pt Salamone (RV); 1' st Zuccarelli (RV), 3'
st Falcone (B), 26' st Discepolo (RV), 40' st Salamone (RV) NOTE: Ammoniti Cava (RV), Turturiello D. (B), Bovino (B) per gioco pericoloso; Grasso (B), Turturiello P. (B) per proteste. Espulsi: nessuno. Cielo sereno, clima tiepido, terreno pesante per effetto delle abbondanti precipitazioni registratesi in settimana. Spettatori: un centinaio. Angoli: 7-0. Recuperi: pt 2'; st 2'. MARSICO NUOVO - Il riscatto. Il Ruggiero Valdiano travolge per 5-1 il Balvano, che, in nove trasferte, non ha mai conseguito punti. I rosanero passano in vantaggio al 17': Zuccarelli, con un lunga battuta di testa, trova Salamone che, eludendo la tattica del fuorigioco, supera con un rasoterra Moretto. Al 37' giunge il raddoppio: lunga
rimessa laterale dall'out destro, il portiere ospite esce in maniera avventata, favorendo così Salamone che, ad un metro dalla linea di porta, raddoppia. Il R. Valdiano si porta, ad inizio ripresa, sul 3-0 con Zuccarelli, abile a colpire con un tiro preciso dal limite dell'area avversaria. I rosso-blu, su punizione di Falcone da posizione defilata, segnano il 3-1 al 3'. La squadra di Masullo amplia il divario nel giro di un quarto d'ora: al 26' Discepolo, servito da Polito, marca il punto del 4-1 a porta vuota; al 40', infine, Salamone, ancora ben lanciato dal giovane esterno della mediana valdianese, firma la sua prima tripletta in campionato con un'esecuzione ravvicinata. Carmine Marino sport@luedi.it
A. TRICARICO-AC OPPIDO
MURESE-AVIGLIANO
Una sfida di ambizioni
Morale alle stelle per due La prima cerca conferme
SECONDO di sette incontri di alta classifica al “Paolo Carbone”. Dopo la Ruggiero tocca all'Oppido che, prima di Avigliano, Atella, Ricigliano, Murese e Pisticci, sonderà le potenzialità della squadra allenata da Abrescia. L'Azzurra è chiamata a dare continuità di risultati al suo campionato. Infatti, come da sempre si evidenzia, l'undici tricaricese mostra sempre un bel calcio ma non riesce a trovare gol, nonostante Bozzi sia il capocannoniere del torneo; esempio ultimo la sconfitta casalinga contro la Ruggiero, capace di sfruttare l'unica disattenzione difensiva del Tricarico. Massimo riserbo sulla formazione anche perché Abrescia potrà contare su tutti gli effettivi a sua disposizione e pertanto avrà modo di scegliere al meglio sia gli uomini sia il modulo tattico da adottare. Uno dei sicuri titolari sembra essere Chessa, jolly difensivo: “Siamo tutti in buone condizioni e vogliosi di dare lo slancio giusto al nostro campionato. Personalmente sono soddisfatto di quello fatto finora ma l'obiettivo è quello di migliorare sempre sia come squadra sia personalmente”. L'Oppido dovrà rinunciare a Montenegro e Vaccaro, fermati dal Giudice Sportivo ed entrambi pedine fondamentali nello scacchiere della squadra allenata da Manniello il quale ci dice: “Faremo a meno di due elementi importantissimi ma confido in chi li sostituirà, capaci di rispondere sempre bene, come a Muro, quando sono stati chiamati in causa; inoltre dovrò valutare le condizioni di un altro paio di giocatori. La partita sarà difficile perché l'Azzurra è una buona squadra, con dei singoli di ottimo livello”.
MURESE e Avigliano tornano a sfidarsi al Rigamonti in campionato dopo otto mesi, da quella partita che valse per entrambe l'approdo alla fase play off . Oggi come allora prenderà vita una della partite più interessanti. Le due squadre arrivano alla gara con entusiasmo, poiché negli ultimi turni di campionato hanno fatto bottino pieno. I padroni di casa vengono dalla convincente vittoria di Matera, ottenuta con le reti del duo d'attacco Dutra e Di Senso. Mentre l'Avigliano ha travolto il quotato Policoro. Questa per gli ospiti potrebbe suonare come un'ultima spiaggia per riacciuffare la zona play off e soprattutto lavare l'onta della prima sconfitta interna stagionale maturata proprio nella gara d'andata con la Murese. Era il 28 settembre e la Murese con una rete di Zaccardo lanciò un messaggio chiaro sul campionato che si preparava ad affrontare. Manco a dirlo proprio l'esterno sinistro molto probabilmente non sarà della partita per infortunio . Mentre nell'Avigliano un grande assente potrebbe essere il portiere Ruggiero Vaccaro che lamenta delle fratture a delle dita. La Murese vuole continuare ad inseguire il sogno di stare lassù quanto più possibile e l'Avigliano, invece, vuole dare un senso al suo campionato. A maggior ragione le presmesse di vedere una bella gara ci sono tutte. Nessuna delle due squadre vuole lasciare il passo all'altra. E se l'effetto Rigamonti non tradisce la Murese potrebbe ricevere buone notizie anche dagli altri campi d'interesse. Carmine Pepe
VULTUR-F. MATERA
POLICORO-IRSINESE
RICIGLIANO-PISTICCI
LA CAPOLISTA Pisticci proverà a difendere lo scarto minimo con cui amministra il primato in casa del Ricigliano allenato dall'ex Innocenzo Natiello. Un successo dei gialloble consentirebbe alla squadra del presidente Donato Panetta di inanellare l'undicesima vittoria consecutiva e stabilire così il nuovo record per quanto riguarda l'Eccellenza lucana, ma soprattutto garantirebbe di non perdere la testa della classifica, conquistata due settimane fa e mantenuta grazie al prezioso successo esterno con la Ruggiero Valdiano. Confermare la leadership dopo due trasferte insidiose rappresenterebbe un segnale forte per tutte le inseguitrici e nella guerra di nervi che da qui in avanti diventa un fattore chiave tra Pisticci, A. Cristofaro e Murese farebbe segnare sicuramente un punto in favore dei gialloble che uscirebbero con il massimo bottino da due scontri esterni consecutivi e potrebbero provare addirittura ad allungare qualora l'A. Cristofaro non uscisse vincitore dalla trasferta di Tricarico. Non sarà della partita Gagliardi, squalificato. Rientra capitan Fortunato. Tornano disponibili Mels e Cozzolino. Il Ricigliano, però, non starà a guardare. La squadra di Natiello è in lotta per un posto play off e, seppur ridimensionata dopo il mercato di mezza stagione, in casa sa far valere il fattore campo. Per i campani, inoltre, c'è l'urgenza di non perdere ulteriori terreno dopo la sconfitta patita domenica scorsa a Picerno e figlia di una serie di defezioni forzate nell'organico a disposizione del tecnico di Vietri Roberto D’Alessandro
FERRANDINA-ATELLA
BANZI-AZ PICERNO
Ai bianconeri serve solo vincere
Cancellare una debacle
Stigliano rialza gli aragonesi
Altri tre nuovi per Angelino
RIONERO - Vultur - Forza Matera mette di fronte due squadre della parte bassa della classifica, zona dalla quale i vulturini vogliono uscire presto. La società, presieduta dall'ex assessore comunale al bilancio Michele Grieco, si è dato un nuovo assetto ed ha operato già qualche nuovo innesto a incominciare dall'allenatore Finamore. Una partita da cui la Vultur deve necessariamente ottenere il massimo per poter riprendere il cammino, interrotto a Oppido, verso la conquista della zona play out. La salvezza dipenderà molto dal risultato dell'incontro odierno in cui non si può prescindere dal conquistare l'intera posta in palio per non aggravare ulteriormente la già precaria situazione ai fini della salvezza. Naturalmente i rioneresi dovranno scendere in campo con la giusta concentrazione e determinazione per poter avere ragione di un Forza Matera che, sconfitto tra le mura amiche domenica scorsa con la Murese, arriverà al comunale Corona per trarne il massimo beneficio per fare punti necessari per uscire dalla zona out. Una partita, come quella odierna tra due formazione affamate di punti, che fa presupporre di dover vedere in campo due squadre che nella massima correttezza giocheranno senza esclusioni di colpi per far proprio l'incontro. Per i rioneresi, che come al solito saranno sostenuti dal caloroso pubblico, più che per i materani, la gara di oggi potrebbe essere da ultima spiaggia, laddove un risultato negativo potrebbe compromettere qualsiasi speranza di salvezza. Michele Rizzo
POLICORO - Cancellare la debacle di Avigliano e riprendere il cammino. Con questi obiettivi scende in campo il Policoro che affronterà l'Irsinese. Una gara sicuramente non facile, contro una squadra che, con 21 punti, naviga a metà classifica ed è in cerca di risultati utili per avvicinarsi alla zona play - off. Ai ragazzi di mister Labriola il compito di reagire, per archiviare definitivamente il pesante 7 a 3 inferto dall'Avigliano e confermare il quinto posto assoluto in classifica generale (con 27 punti), distanziando le dirette inseguitrici Azzurra Tricarico e Ricigliano, sempre più vicine. Certamente gli jonici dovranno pensare alle ultime due prove disputate in casa, il pareggio a reti inviolate con la capolista Angelo Cristofaro e la vittoria per due a zero contro il Forza Matera, ottenuta grazie ad una bella e decisa prestazione del team policorese. A favore dei padroni di casa gioca il precedente del girone d'andata: lo scorso 28 settembre, ad Irsina, il Policoro si impose per tre a uno. Per quanto riguarda la formazione, non ci saranno Cicchelli, squalificato, e Malucchi, infortunato, mentre potrebbe rientrare, dopo un lungo infortunio, il primo portiere Annunziata. Ci saranno invece i nuovi acquisti Vincenzo Cirrottola e Giuseppe Falcone, che ben ha fatto vedere nella gara contro il Matera. Appuntamento alle 14.30, campo permettendo: a causa della pioggia il terreno di gioco del “Rocco Perriello” si presenta quasi impraticabile. Eleonora Cesareo
E' IL MOMENTO di tirare fuori il carattere. Dopo la roboante sconfitta con l'Irsinese, per il Ferrandina è più che mai necessario fare punti e muovere la classifica. Come da tempo il tecnico Antonio Stigliano va predicando, bisogna tirarsi fuori quanto prima dalla bagarre dei play out. E l'occasione è quanto mai propizia. Di fronte una diretta concorrente: l'Atella Monticchio che sopravanza i rossoblu di un solo punticino in classifica. «Una gara che non poteva capitare in un momento migliore - conferma mister Stigliano - L'Atella è una squadra alla nostra portata. L'avversario ideale per capire questo team che certezze può dare alla distanza». La sconfitta di Irsina? «Da dimenticare prima possibile - dice Stigliano - anche se, in tutta onestà, il 4-1 finale non rende giustizia ai valori realmente espressi in campo. Il Ferrandina, specie nel secondo tempo, non ha demeritato, ma, al contrario degli avversari, non è stato in grado di capitalizzare le numerose occasioni da gol create. Poi, c'è da dire, che il campo pesante ha penalizzato giocatori prettamente tecnici come i due brasilianii». La ricetta per voltar pagina? Stigliano non ha dubbi. “Stare uniti, compatti e ripartire sereni. Credo che non bisogna abbattersi troppo per le sconfitte nè esaltarsi più del dovuto per i risultati positivi». La voglia di fare lo sgambetto ai vulturini è innegabile. A facilitare il compito il rientro in organico anche dei due squalificati Ciardo e Granato. Margherita Agata
"SARÀ UN cantiere sempre aperto". L'aveva promesso al suo arrivo Nicola Annunziata, ds del Banzi. I due pareggi nelle prime giornate del girone di ritorno e un ritrovato entusiasmo hanno fatto da cornice a una vera e propria rivoluzione. Nelle ultime ore altri colpi di mercato per rafforzare un organico, che in passato aveva destato non poche perplessità. Attesi alla gara d’esordio, Lanzio, classe 81, centrocampista tarantino dai piedi buoni, con esperienza in Eccellenza calabrese con Capovaticano, Corigliano, Pellaro, Assante, classe 91, napoletano, centrocampista offensivo, in D col Giugliano, Pacifico, classe 90 esterno , napoletano doc, con trascorsi nel Faenza in eccellenza emiliana. Faranno oggi il loro debutto in una gara da vincere ad ogni costo. Un vero crocevia per le speranze salvezza. Non saranno della gara fermati dal giudice sportivo, Racanati e Mastrodomenico. In settimana intenso lavoro per il preparatore Giuseppe Appio, che oggi sostituirà Angelino ancora squalificato: "Siamo in un ottimo stato di forma, sia dal punto di vista fisico, che mentale, i nuovi arrivi hanno dato forza ad un organico, deficitario, crediamo nella salvezza". Il Picerno di Di Mase, arriva a Banzi, con ancora zero punti nelle otto gare sinora disputate lontano da casa. Privo di capitan Farenga infortunato, ma con il morale alto dopo la vittoria di domenica scorsa con il Ricigliano. Gara che per l'elevata posta in palio promette spettacolo. Giulio Carcuro
Sport MIGLIONICO-LAGOPESOLE
VITALBA FILIANO-MOLITERNO
Domenica 18 gennaio 2009
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BELLA-VARISIUS MATERA
E’ vietato sbagliare
E’ il derby del pecorino
Rientra Ricigliano
UN MIGLIONICO sulla scia delle prime si appresta ad un testa-coda interessante contro la squadra castellana di Castel Lagopesole. 10 vittorie 4 pareggi e 3 sole sconfitte maturate tutte in casa, lo score degli uomini di mister Paterino. 13 i gol fatti in casa e 10 quelli subiti sui 15 totali. A La Martella resiste il tabù dei bianco-verdi che stentano, non riuscendo ad essere incisivi come in trasferta dove mantengono lo zero nella casellina sconfitte. Una partita con un pronostico sulla carta, nettamente a favore dei castellani del Malconsiglio che saranno orfani per squalifica del solo Michele Battilomo Ad arginare la voglia, sete e fame di vittoria di Deceglie e compagni arriva un Lagopesole reduce da un poker. Ben 4 le sconfitte nelle ultime 4 giornate. Rinforzatosi con l'arrivo di due veterani pugliesi, Valentini e Anaclerio, che bazzicano sui campi lucani da anni, cercherà di opporsi alla presumibile furia degli All-blacks. La squadra guidata da mister Stenta, che non potrà sedere in panchina per squalifica, è riuscita a perdere con le ultime in classifica, Latronico e Montalbano, proprio nelle ultime giornate, quando aveva l'occasione per raggranellare punti sicurezza. Fuori casa 1 sola vittoria, all'andata a Montalbano, e poi 3 pareggi e 4 sconfitte. 3 soli gol realizzati lontano da Castel Lagopesole e 12 quelli subiti sono dati che non lasciano ben sperare. Inoltre le assenze di due dei suoi uomini migliori, Mecca e Gerardi, espulsi nella partita persa in casa contro il Montalbano domenica scorsa, a La Martella contro un Miglionico affamato potrebbero farsi sentire. Antonio Centonze
DOPO la bella prova di domenica scorsa con il Latronico, la squadra di mister La Capra varrà ripetersi contro il quotato Moliterno in quella che noi da queste pagine, lo scorso anno, abbiamo definito il derby del Pecorino. Il Vitalba, con gli innesti dei rinforzi autunnali vuole tirarsi fuori immediatamente dalla lotta play out per evitare di incappare come la scorsa stagione nella lotteria finale della salvezza e di fronte avranno un Moliterno che forte dell'esperienza del duo Cirigliano-Sanchirico e del bomber Molletta. Con il rientro in rosa di Mecca V. e di Panariello, i dubbi di mister La Capra su come schierare la formazione di partenza sono aumentati: “Che è molto meglio avere dubbi sulla scelta di chi mandare in campo e non, come nella prima parte del torneo, non avere gente di categoria su cui poter contare”, aggiungendo che “La partita di domenica prossima è molto importante non solo per la classifica ma per il blasone della squadra avversaria e dei suoi tre/quattro uomini chiave a cui dobbiamo riservare un'attenzione particolare, altrimenti questa è gente che ti punisce alla prima occasione”. Anche la tifoseria è in fibrillazione e si aspetta molto da questa gara, infatti Vito Coviello detto Sacchi, uno dei capi-supporters dei locali, ci ha riferito che “i nostri tifosi hanno apprezzato molto le scelte coraggiose della società e gli sforzi che ha dovuto mettere in campo per rinforzare la squadra, adesso tocca a noi far sentire il calore necessario ai giocatori per evitare le sofferenze passate.Arbitro dell'incontro è il sig. Cappiello di Matera coadiuvato da Masi e Caivano. Gianmarco Grieco
BELLA- Analizzando approfonditamente i numeri, il Bella pare avvantaggiato dal fattore campo. In formazione dovrebbe rientrare anche Marco Ricigliano. Gregorio Troiano, stando alle indiscrezioni, tornerebbe ad occupare il posto di centrocampista. Problemi di abbondanza in questo reparto, dove il Bella annovera un Remollino, bravo tecnicamente, Parisi che ha giocato buone gare in questo frangente di campionato, Vitiello schierabile anche come mezza punta e Tummillo, calciatore di esperienza che ha militato nel campionato di eccellenza tra le fila della Murese. In avanti, il ruolo di punta dovrebbe essere occupato da Mauro Ricigliano, con Errichetti, nel caso in cui Del Pino propendesse per un classico quattro-quattro-due. Il Varisius di mister Tucci, si affiderà certamente al tandem d'attacco composto da Montelli e Bellomo, per invertire il trend negativo e raggiungere la prima vittoria in campionato fuori casa. Considerando le prestazioni casalinghe del Bella, il compito risulta arduo, ma in questa fase del torneo, con squadre come il Pescopagano e il Lagopesole subito a ridosso della formazione materana, i tre punti andrebbero ricercati costantemente. Dal canto suo, il Bella vive un periodo di relativa tranquillità, attestata a ventisette punti, con un gioco relativamente in crescendo e una posizione invidiabile, ambisce, per il prosieguo del campionato, alla zona playoff. Un traguardo raggiungibile, anche se, già dal prossimo turno l'aspetta un incontro fuori casa contro il Borussia Pleiade, team ostico e primo all'unisono con il Viaggiano. Giovanni Petilli
La società di Acquaviva premiata dalla Figc
Real Irsina prova a frenare la corazzata Borussia IRSINA- Tutto è pronto in casa Real per la partita contro il Borussia Policoro, squadra candidata a vincere l’attuale campionato di Promozione Lucana. La squadra s’è allenata intensamente durante la settimana, segnale evidente che la squadra allenata da mister Giacomo Rizzi, non vuole sfigurare d’avanti al suo pubblico, anzi provare anche a fare qualche sgambetto alla squadra jonica. «Per noi –dice Rizzi – sarà un banco di prova, per monitorare la crescita della nostra squadra. Il Borussia Pleiade è un ottima squadra, non a caso è tra le favorite a vincere questa edizione del campionato di Promozione. Siamo sereni – continua Rizzi – giocheremo come
MONTALBANO-R. TOLVE
PESCOPAGANO-SANTARCAN.
Jonici in salute Tolve avvisato
Al comunale dopo 18 mesi
DI SCENA sul manto erboso del 'Puccio Dellorusso' la capolista Tolve, con tutte le intenzioni di mantenere ben saldo nelle sue mani il bastone del comando. Ma il Montalbano non è più quello del girone (infernale) dell'andata. La squadra è stata rivoluzionata, dalla dirigenza, che spera di guadagnare una salvezza tranquilla. Sono arrivati calciatori di categoria e i risultati cominciano a vedersi. In due gare sono arrivati quattro punti, grazie ad un pari interno e ad una preziosa vittoria esterna sul campo del Lagopesole. E con un primo salto in classifica, che ha fruttato l'aggancio della penultima posizione in graduatoria, è tornata la fiducia nell'ambiente. 'Si può fare' è ora la parola d'ordine di mister Diazenna e dei suoi ragazzi, che nella salvezza hanno ripreso a crederci con convinzione. “Qui si parrà la tua nobilitate”: contro l'avversario primo della classe il rinnovato team biancoazzurro è chiamato a dimostrare quanto vale. Ed è determinato a tirar fuori l'orgoglio e le migliori risorse tecniche e caratteriali. La gara è tra le più delicate, occorreranno gambe, cuore e testa agli jonici per continuare a fare punti, ma il tecnico jonico crede in un risultato positivo, pur se dovrà suo malgrado rinunciare a tre pedine importanti dello scacchiere biancoazzurro, come l'infortunato Sgargi e gli squalificati Sergi S. e Lapiscopia. Le speranze di successo saranno affidate alle prestazioni di: Bellino, Potenza, Gorgoglione, De Carne, Sergio, Bisignano, Sergi R., Montervino, De Francesco, Cipriano D., Nuzzi. Antonio Romano
GIORNATA da ricordare quella odierna, per gli sportivi Pescopaganesi, segnata dal rientro dei colori rossoblu' sul proprio terreno di gioco. Dopo oltre un anno e mezzo il Comunale di Pescopagano verrà calcato da ventidue atleti per la disputa di una gara ufficiale. I locali del coach Toscano saranno attesi da un vero e proprio tour de force che li vedrà opposti quest'oggi alla Santarcangiolese, mercoledì 21 nel recupero contro il Varisius e Domenica prossima saranno ospiti di una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere quale il Lagopesole dell'esperto Maiorino. Servono assolutamente punti preziosi per uscire fuori da una situazione di classifica abbastanza preoccupante a questo punto del torneo. Gli ospiti del bomber Bitetti vorranno sicuramente riscattare la sconfitta di Domenica scorsa per allontanarsi dalla zona a rischio e magari sperare in un girone di ritorno vincente e in un eventuale inserimento nella zona play off. La dirigenza locale, in questo mercato di riparazione, ha cercato di correre ai ripari ingaggiando giocatori di valore quali il difensore ex Balvano Califano e l'attaccante salernitano Vicinanza. Conservare la categoria, per poi provare il salto in Eccelenza il prossimo anno, rappresenta un'assoluta priorità per il Presidente Laurenziello e tutto il suo staff. Il direttore tecnico Toscano dovrebbe avere tutti gli uomini a disposizione fatta eccezione per lo squalificato Pelosi e i lungodegenti Pinto e Montano. Assoluto riserbo sulla formazione che scenderà in campo. Gabriele Lotano
sempre la nostra partita, provando naturalmente a vincerla, mi farebbe piacere continuare in questo trend positivo che dura da diverse settimane. Dovrei avere quasi tutti i ragazzi a disposizione, mi auguro che alla fine venga fuori un bello spettacolo di gioco e di divertimento». Intanto, fa sapere il presidente della Real Irsina, Vito Acquaviva, che proprio durante la cerimonia che ha portato alla riconferma alla Presidenza della Figc lucana Pietro Rinaldi, la Real Irsina ha ricevuto dalle mani del neo presidente, tre importanti trofei vinti inerenti alla passata stagione. «La vittoria del campionato di Prima categoria, la vittoria del campionato ad opera dei giovanissimi ed
VIGGIANO-LATRONICO
infine la consegna del trofeo relativo al conquista della coppa Disciplina . A ritirare i trofei erano presenti oltre al Presidente Vito Acquaviva, anche il segretario della società, Luigi Colamassaro ed il consigliere Luigi Silvestri (che hanno espletato anche i doveri di voto nell’assise al Park Hotel) . «Mi fa particolarmente piacere aver conseguito il riconoscimento della coppa disciplina – afferma il presidente della Real Irsina, Vito Acquaviva – segno evidente che il calcio oltre a saperlo fare, lo facciamo anche riconoscendo e rispettando i reciproci ruoli e le istituzioni. Sono soddisfazioni che valgono da esempio e che gratificano la nostra abnegazione>>. Mimmo Donvito
SCANZANO-GROTTOLE
Viggiano punta L’ex Montemurro al bottino pieno dal primo minuto FARE bottino pieno e sperare nei passi falsi delle concorrenti. Il Viaggiano dovrà sfruttare la prima delle due gare interne consecutive contro il Latronico e Montalbano che sarà affrontato tra una settimana al “Coviello” e attendere risultati positivi da Montalbano e Irsina dove sono impegnate rispettivamente Real Tolve e Borussia Pleiade, le principali antagoniste dei biancazzurri. E’ un momento favorevole per gli uomini di Villani che vengono da nove risultati utili consecutivi e che con un eventuale risultato felice di arrivare in doppia cifra. Sono sei le vittorie consecutive casalinghe ed il calendario agevola in qualche modo la vittoria. Il Latronico non la pensa in questo modo, ma le tre sconfitte di fila maturate tra la fine dello scorso anno e all’inizio di questo mese non fanno presagire nulla di buono ai ragazzi allenati da D’Imperio. All’andata i termali ottennero il primo punto della stagione proprio contro i valligiani e sicuramente cercheranno di dire la loro nonostante la precaria posizione di classifica che li vede in coda. La prima linea viggianese composta dal duo Campisano – Sanchirico anche stavolta non farà sconti e vorrà nel migliore dei modi continuare a produrre ciò che finora hanno realizzato in maniera abbastanza gratificante. Questo testa –coda della terza giornata di ritorno sembra pendere dalle parti del Viggiano. Solo il verdetto del campo però potrà dire chi la spunterà nell’occasione. Non ci sono problemi di formazione da una parte e dall’altra. Biagio Bianculli
DOPO la battuta d'arresto di domenica scorsa nella trasferta contro il Moliterno, lo Scanzano cerca il rilancio verso la zona alta della classifica, e quindi i tre punti nella gara odierna contro il Grottole. In casa quest'anno le cose per gli uomini di mister Franco Calone, vanno decisamente meglio: sette vittorie, un pareggio e zero sconfitte. A questo va ad aggiungersi il fatto che Di Stefano è ancora imbattuto tra le mura amiche. Un ruolino da prima in classifica che fino ad ora però non ha trovato riscontro nelle gare fuori casa dove le vittorie sono state soltanto due a fronte di quattro pareggi e tre sconfitte. “Cercheremo di continuare la scia positiva che in casa ci contraddistingue - ha detto mister Calone - siamo fiduciosi ed allo stesso tempo preparati per affrontare al meglio la gara che si preannuncia insidiosa. Viviamo alla giornata, cerchiamo di fare più punti possibili senza più vedere la classifica”. Ma vediamo di vedere come affronterà la gara oggi pomeriggio: “Le assenze di Carlomagno e Lanzara ormai sono consolidate. Per il resto non ho grossi problemi di organico, considerando i rientri dei difensori Palemo e De Caro”. Contro il Grottole non sarà una partita qualunque per Daniele Montemurro, centravanti materano, in forza proprio agli ospiti fino ad un mese fa. Per lui è facilmente ipotizzabile un impiego dal primo minuto in tandem con Benedetto. Laviola e Puppio saranno pronti a subentrare. Per la cabina di regia confermato Prezioso, specialista negli assist e nei calci piazzati. Pierantonio Lutrelli
50 Sport Seconda A Ripacandida arriva la capolista DUE RIGORI PIEGANO IL FUTURA Domenica 18 gennaio 2009
Il Ginestracandida vuol provarci ATTESISSIMO big-match di oggi contro la capolista Castelgrande. Il Castelgrande, a conclusione del girone di andata, guida la classifica del girone A, a sei punti segue il Ginestracandida, l'unica squadra del campionato a battere, tra le proprie mura, la capolista col punteggio di 6 a 3. Dopo questa sconfitta, il Castelgrande non ha più perso una partita e conduce meritatamente la classifica per la continuità dei risultati positivi conquistati. Il Ginestracandida ha perso solamente a Palazzo, mentre in casa ha perso punti preziosi, da ricordare l'1-1 contro il San Giovanni (2^ giornata), il G.R. Bella (4^ giornata), l'A. Genzano (6^ giornata). Su 13 partite disputate, la squadra cara al presidente Carlo Allamprese ed all'allenatore Michele Lettieri, ha collezionato 8 vittorie, 4 pareggi ed una sconfitta. Il trascinatore della squadra si è rivelato Rubino Loriso, un giocatore di categoria superiore, autore di 22 reti su 12 partite disputate. Un record per questo campionato. Un elogio va anche agli altri componenti della squadra. Di Pace G., Pipolo L., M., e G. Gaudioso, Rizzo, Pinto, Messere, Annunziata, Di Pace T., Cicchiello, Teora, Lovino, Capece, Sepe, Martino, Volonnino, Via. Un apprezzamento particolare va fatto al 2° portiere
Alessandro Carnevale di Rionero che pur giocando poco è sempre presente agli allenamenti. In vista del big-match previsto sul bellissimo manto erboso “San Donatello” di Ripacandida, il mister Lettieri ha riferito: “abbiamo concluso il girone di andata con una vittoria e con un gioco lineare, pulito e brillante festeggiando il Natale con tutta la squadra e con questo clima sereno, che abbiamo lasciato e che stiamo vivendo, vorremmo ripartire. La squadra,purtroppo, non si è potuta allenare come avrei voluto, vuoi per questioni climatiche, il cattivo tempo ha compromesso la preparazione e vuoi per qualcuno che ha trascorso le festività natalizie fuori casa. I nostri obiettivi sono quelli di partenza, cioè fare un buon campionato e in parte ci stiamo riuscendo.Io dico solo che quella di oggi è solo una partita di calcio che la si può perdere come vincere, ma la cosa più importante che mi aspetto è che domenica le 2 squadre alla fine della gara si stringano la mano in segno d'amicizia e di lealtà sportiva. Mi auguro che venga tanta gente ad assistere per vedere come passano il tempo i tanti giovani di Ginestra e Ripacandida, all'insegna dell'aggregazione e del divertimento”. Lorenzo Zolfo
LE BATTISTRADA GIOCANO IN CASA
IL FOGGIANO INSEDIA IL TERZO POSTO
IL CANCELLARA PENSA ALLA VETTA
OSTACOLO TRECCHINA PER IL MOLITERNO
Sport 51 Terza categoria Il Francavilla attacca il primato del Rotunda che riposa Domenica 18 gennaio 2009
Si gioca solo nel girone E Quattro raggruppamenti ancora in pausa ANCORA fermi quattro gironi di terza categoria, dal girone A al girone D si attende la data per l'inizio del girone di ritorno. Solo due recuperi si sono disputati in questa settimana. Nel girone A la Nuova Lavangone ha recuperato la gara contro l'Acsi Potenza, gara che per i padroni di casa è andata male, subendo una sconfitta per 1 a 2 che li lascia ancora penultimi a quota sette, mentre l'Acsi sale a sette punti ma con due gare da recuperare, ipoteticamente con due vittorie si potrebbe portare al secondo posto con tredici punti alle spalle dell'Avigliano. Avremo un girone A che si riapre con un discorso a tre squadre, inserimento dell'Acsi in primo piano assieme allo Sporting Avigliano (14) e al Pietrapertosa (12) con Verderuolo (9) e Lovallo (9) all'inseguimento. Altro recupero disputato è quello del girone C con il Barile che pareggiando in casa contro il Real Atella, spreca l'occasione di portarsi al minimo distacco, di un punto dal
La Roccanovese
secondo posto occupato dallo Sporting Vaglio (16) e a quattro punti dalla regina del girone Lavello (19). Il Real Atella rafforza la sua posizione a centro classifica con undici punti e alla ripresa si ripeterà la gara ma a campi invertiti. L'unico girone che continua a giocare è il girone E che vede il duello tra il Rotunda Maris (18) e lo Sporting Francavilla (16) che stanno creando un vuoto alle loro spalle con un vantaggio di otto e sei punti sulla quarta. Domenica potrà essere il giorno del sorpasso per lo Sporting
Francavilla che dovrà approfittare del turno di riposo del Rotunda Maris, e con una vittoria farà il sorpasso ma con un vantaggio molto risicato. Il campionato diventerà avvincente per le due formazioni. Apetteranno fino a stasera ansiosi, i tifosi delle due formazioni che sicuramente con i dovuti scongiuri, attendono un esito positivo della loro squadra del cuore. Per quanto riguarda gli altri gironi l'appuntamento è rinviato, ma di certo si staranno affilando le armi per ricominciare l'avventura. Vincenzo Bochicchio
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Sport
Domenica 18 gennaio 2009
A Dilettanti Potenza chiamato a una reazione dopo il ko con Ferentino
Levoni, rientra Ruggeri L’ala-pivot a mezzo servizio oggi a Ostuni SARANNO i signori Di Giambattista di Pescara e Gagliardi di Anagni a dirigere l'attesa sfida tra l'Ital Green Ostuni e la Levoni Potenza nel secondo turno di ritorno del campionato maschile di serie A Dilettanti. Il complesso di Gianni Tripodi è partito ieri pomeriggio alla volta del centro pugliese al gran completo vista la presenza tra i dieci di Massimo Ruggeri. Il giocatore sembra aver ripreso contatto con il parquet. La formazione potentina deve cancellare l'opaca prestazione di sette giorni fa contro la capolista Ferentino, costata la seconda sconfitta interna stagionale. Ieri i ragazzi di Gianni Tripodi hanno svolto l'ultima seduta di allenamento a ranghi completi al Pala Pergola. Il tecnico reggino ha lavorato sugli ultimi dettagli tecnici e tattici in vista della partita contro i pugliesi di coach Putignano che saranno al gran completo. I salentini possono vantare elementi di provata esperienza, i nomi di punta del roster di Putignano sono quelli di Andrea Camata, Donato Avenia e Claudio Negri. Il match di questo pomeriggio rappresenta una prova di maturità per i potentini che non devono ripetere i tanti errori commessi durante i quaranta minuti di gara contro il Ferentino, onde evitare di compromettere la classifica. Le due squadre sono a pari punti in graduatoria, nella gara d'andata i lucani si sono imposti con il punteggio di 86 a 81, dunque anche la differenza canestri avrà il suo peso specifico nel confronto di questo pomeriggio. L'attesa è spasmodica. I potentini dovranno migliorare il gioco d'attacco visto e considerato che fatta eccezione per l'incontro casalingo contro l'Osimo le “mitraglie” di Tripodi non sono andate oltre i settanta punti segnati, aspetto questo da tenere sempre in considerazione. Il pre partita è vissuto da Sandro Losardo
L’AVVERSARIA
Il play Ferrara
con la tranquillità necessaria. L'assistent coach ha parlato del match e di Ruggeri affermando: “E' dei dieci, si è allenato con regolarità nel corso degli ultimi giorni, non possiamo capire però quale sarà il suo minu-
Ruggeri torna oggi in campo
taggio”. Il tecnico potentino parla del match: “Ci aspetta una partita molto dura. Sarà una gara tosta, abbiamo preparato ogni dettaglio tecnico e atletico con meticolosità. Siamo pronti per affrontare i pugliesi”. Del-
l'Ostuni Losardo parla in termini positivi: “E' una buona squadra, fatta di gente esperta. Mi impressionò molto nella partita disputata a Potenza. L'Ital Green è ben allenata, la panchina è lunga. Le due squadre hanno diverse
caratteristiche tecniche e tattiche”. Losardo chiude il suo commento affermando: “I nostri ragazzi hanno lavorato molto sugli aspetti difensivi. Giocando bene in difesa anche la fase offensiva potrebbe risentirne positiva-
mente”. Gli equilibri tattici saranno decisivi, come i canestri dei frombolieri che certamente non mancano ai complessi di Putignano e Tripodi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
B Donne De Luca, Valisena e Sanza in precarie condizioni. Gambardella più vicina a canestro
Basilia acciaccata contro Termini Imerese APPUNTAMENTO casalingo per la Basilia Codra Mediterranea Potenza che ospita questo pomeriggio al Pala Pergola alle 15,15 il Termini Imerese nel secondo turno d'andata della poule promozione del campionato femminile di serie B/1. Le atlete di Marilia Sanza, reduci dal successo esterno di Battipaglia e da una settimana condizionata da alcuni infortuni, vedi quello occorso a Giorgia De Luca, alle prese con una forte contusione alla costola e all'influenza che ha tenuto a riposo Ada Valisena punta al bis di successi per migliorare la classifica generale. Il complesso biancoceleste è apparso quanto mai pronto per misurarsi contro le siciliane che formano un complesso rodato e ben dotato sul piano delle risorse fisiche. Per quanto riguarda le condizioni di De Luca e Valisena, entrambe sono sta-
te ugualmente convocate da Marilia Sanza che potrà disporre dell'organico tipo, fatta eccezione per Stefania D'Arenzo, le cui condizioni di forma sono comunque in miglioramento. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha tutta l'intenzione di superare anche il difficile scoglio siciliano, ma dovrà fare attenzione a non commettere errori e prendere sotto gamba la compagine isolana. Ne deriva che sarà fondamentale l'atteggiamento tattico e psicologico dei due complessi che potrebbero sfidarsi in una partita quanto mai difficile e bella sul piano tattico. La gara sarà diretta dai signori Malerba di Brindisi e Mottola di Taranto, una delle coppie più esperte del campionato. Il confronto si presenta incerto, Marilia Sanza, coach delle lucane ha parlato dell'incontro soffermandosi su un suo impiego
durante il match: “Ho qualche problema al tendine. Penso di poter dare il mio contributo per alcuni minuti. L'assenza di Stefania D'Arenzo è molto pesante per noi”. La bandiera della Codra parla del match: “Tutto dipende da noi. La gara si presenta difficile, irta di insidie. Il complesso siculo è compatto, dal canto nostro dobbiamo recuperare la migliore condizione e in particolar modo Giorgia De Luca e Ada Valisena, afflitte da problemi alle costole e dall'influenza”. Il tecnico della Basilia si sofferma sulla chiave tattica di un confronto che potrebbe dare ulteriori indicazioni alla sua formazione: “Termini Imerese è complesso coriaceo, duro da affrontare, bisogna fare i conti con una squadra ben messa sotto le plance. Utilizzerò Gambardella da quattro, vista la forza delle siciliane”. L'ulti-
Giorgia De Luca
ma chiave di lettura di Marilia Sanza è quasi un diktat categorico: “Dobbiamo saper gestire la partita, solo così avremo la possibilità di vincere la sfida per noi importante sul piano della classifica”. f.menonna@luedi.it
Sport 53 A Dilettanti Ferrienti: «Ci giochiamo una fetta importante del campionato» Domenica 18 gennaio 2009
Bawer, via al ciclo di ferro La trasferta a Latina apre un mese decisivo COMINCIA da Latina il ciclo terribile della Bawer Matera. Al Pala Bianchini con l'obiettivo di portare a casa il risultato pieno anche se l'avversario è in testa alla graduatoria dietro al solo Ferentino. “Sappiamo che partono adesso cinque gare importantissime in cui ci giochiamo una fetta importante del campionato, non possiamo aspettarci favori dagli altri” racconta al Quotidiano Francesco Ferrienti, “abbiamo visto già domenica scorsa che i risultati non ci hanno certo favorito ma noi dobbiamo convincerci che in questo girone di ritorno è giunto il momento di rifarsi e di recuperare terreno. Personalmente ritengo che l'approccio migliore sia quello di guardare domenica per domenica e vivere alla giornata senza pensare troppo avanti ed esorcizzando così ogni timore”. Certo però le chance di errore per la Bawer sono molto diminuite e la necessità di un'accelerata è quanto mai concreta: “sappiamo che in casa non possiamo permetterci assolutamente di sbagliare e questa è ormai una consapevolezza che non si discute, vogliamo però lottare e giocarci le nostre chance anche in trasferta”. Latina non sarà certo un avversario facile vista la qualità di alcuni uomini importanti ed il momento non entusiasmante che sta vivendo e che la obbliga a non fallire l'appuntamento odierno: “la vittoria di un punto del Molfetta domenica scorsa non ci ha aiutato sia in classifica sia perché ci farà trovare un Latina più determinato e motivato che mai. Ma su questo siamo preparati, sappiamo anche che hanno uomini cardine come Muro e Ochoa sui quali si basa parte del loro gioco, dovremo cercare di limitarli e di renderli il più possibile inefficaci magari non consentendogli di entrare nel vivo delle azioni. Poi però non dovremo fermarci qui perché Latina ha anche altre armi e se abbasseremo la guardia e ci limiteremo solo a fermare questi due terminali commetteremo un errore imperdonabile. Bisogna limitare Muro e Ochoa e rendere comunque difficile la vita agli altri”. Per farlo la Bawer avrà bisogno soprattutto di una difesa sopra le righe che nelle ultime sfide non si è affatto vista. Un traguardo non facile ma sul quale la formazione materana sta lavorando: “purtroppo il problema non è uno solo ma si tratta di una serie di piccoli accorgimenti che non ci permettono di difendere come vorremmo. Dobbiamo essere più bravi ad andarci incontro, aiutarci e fare tutti insieme i movimenti necessari per ottenere risultati anche in difesa. Del resto non si può sempre essere in giornata di grazia al tiro e quando le cose in attacco non funzionano noi dovremo avere una risorsa sicura a cui affidarci che è la difesa. Sono convinto che con il lavoro le cose diventeranno più semplici e riusciremo a risolvere ogni problema. I rimbalzi? E' vero che sono
un altro aspetto su cui lavorare. Contro Fossombrone abbiamo sofferto finchè non abbiamo giocato con i tre lunghi, bisogna capire che non tutti possiamo andare a rimbalzo». E proprio a rimbalzo contro Ochoa e Bisconti si giocherà una parte importante della sfida odierna. La Bawer prova a risalire la china: “la classifica è corta e le differenze tecniche pure, basta poco per risollevarsi”. Al Matera, che ha avuto ieri la buona notizia della convocazione di Gergati nella Nazionale under 22 che si radunerà il 26 e 27 ad Ozzano agli ordini di Recalcati e De Raffaele, serve soprattutto il primo blitz lontano dal PalaSassi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
L’ala pivot del Matera, Francesco Ferrienti
C Dilettanti Silvestrini: «Sfida per agguantare il secondo posto in classifica»
Bernalda, match d’alta quota Ospita il Maddaloni dell’ex Serino per cancellare Ruvo “GIÀ LUNEDÌ scorso, all'indomani della gara di Ruvo, parlando col coach ho capito che lui e la squadra erano ormai mentalmente proiettati esclusivamente sulla sfida col Maddaloni, una sfida che bisogna vincere ad ogni costo per non avere ulteriori rimpianti”. È questo l'unico accenno che il diesse rossoblu Montemurro fa alla bella prova del PalaColombo, come se anche lui volesse esorcizzarla per concentrarsi sul presente; ed aggiunge: “Siamo coscienti che con i campani sarà partita dura e per agguantare la vittoria avremo bisogno di tanta concentrazione e di quella carica agonistica che abbiamo subito noi all'andata. Il bilancio positivo di un campionato che è andato finora anche al di là delle migliori previsioni deve essere continuamente confermato, il che significa che dobbiamo cancellare dal nostro vocabolario la parola 'appagamento' e non abbassare mai la guardia contro chiunque, tanto meno contro questo Maddaloni che gioca bene di
squadra anche perché composto da ottime individualità, e nel quale mi preoccupa in particolare una nostra antica conoscenza, Serino, che con noi si esalta sempre”. Infine chiede di fare dei ringraziamenti particolari: “L'Amministrazione Comunale ha concesso alla Cestistica un contributo economico ed ha garantito per la giornata rossoblu (match casalingo col Corato, n.d.r.) l'installazione sulle tribune del palazzetto dei sediolini per il pubblico: mi sembra doveroso darne atto e ringraziare”. Anche Enzo Troiano, altro dirigente di spicco, che di solito è più intento alle vicende economiche, non può fare a meno di dire la sua sul momento della squadra: “A Ruvo ci è mancata nel finale la freddezza necessaria e forse abbiamo avuto paura di vincere, ma abbiamo disputato un'ottima gara; anche Maddaloni è avversario temibile che all'andata ci strapazzò, ma ora la partita sarà diversa perché noi siamo cresciuti, anche se
la sfida sarà comunque difficile”. C'è più tranquillità ora che è arrivato lo sponsor? “Sì, una bellissima notizia dopo le difficoltà finanziarie di quest'estate quando si è rischiato di chiudere, e non lo si è fatto solo per spirito di servizio a questo sport che a Bernalda non poteva finire in tal modo”. L'ultima battuta è del play Silvestrini al quale chiediamo se c'è ancora rabbia per la gara di domenica scorsa: “Ogni partita è una storia a sé, questa col Maddaloni è una sfida al vertice e se noi vinciamo risistemiamo la classifica così com'era due settimane fa. Io cercherò di svolgere bene il mio compito che è quello di esaltare le qualità dei compagni, ma dobbiamo aggredire subito per far capire che in casa nostra non ce n'è per nessuno; solo vincendo contro i casertani potremo dire di aver veramente cancellato Ruvo dimostrando ancora una volta ai nostri immensi tifosi che questa squadra ha degli attributi grandi
L’ex Davide Serino
così”. Palla a due alle 18 da parte del tarantino Curri e del barese Stoppa. La tifoseria è mobilitata da alcuni giorni a preparare coreografie: il segnale evidente di un bel feeling con la squadra. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Santantonio eletto vicepresidente Fip PRIMA RIUNIONE del nuovo direttivo della Fip convocato dal Presidente Liguori per la riunione del Consiglio Direttivo del Comitato Regionale FIP di Basilicata. L'organismo risultato eletto il 13 dicembre 2008 ha dovuto assolvere a due obblighi regolamentari, la nomina del Vice Presidente dell'organismo e quella del Delegato Provinciale per la provincia di Matera. All'unanimità il Consiglio Direttivo ha chiamato Michele Santantonio a ricoprire la carica di Vice Presidente. Sempre all'unanimità è stato riconfermato Luciano Cotrufo quale delegato per la provincia di Matera. Sono state inoltre assegnate le responsabilità ai componenti del Consiglio direttivo. Ad Antonio Nicastro è affidato il compito di coordinare tutte le attività promozionali oltre a curare l'Ufficio Stampa del Comitato. Per favorire lo sviluppo del basket nelle aree regionali scoperte si è affidato il compito di coordinare le iniziative nei territori a Titti Barbata (Valdagri e Lagonegrese), Michele Mollica (Vulture - Melfese), Sergio Galante (tutto il materano). A Michele Zonni il compito di coordinare le attività della segreteria. Il Presidente Liguori seguirà il settore femminile. Alla riunione hanno partecipato Gianfranco Pace, responsabile del CNA (Comitato Nazionale Allenatori) e Donato Macrifugi responsabile CIA (Comitato Italiani Arbitri) che hanno relazionato sugli impegni svolti e hanno presentato la programmazione per il prossimo quadriennio.
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Sport C Dilettanti Cinque uomini in doppia cifra e Marino top scorer con 19
Domenica 18 gennaio 2009
Corporelle senza incertezze Soffre per tre quarti ma poi batte Cosenza CORPORELLE 94 COSENZA 84 CORPORELLE Favia 11, Marino 19, Dimitriu 2, Delli Carri 14, Castellitto 15, Pellegrini 8, Ginefra 18, Marchese 2, Brucoli n.e., Viggiano. All. Dino De Angelis. COSENZA Milito 8, Cino n.e. Pate 24, Alfonso 13, Arigliano 16, Passacantilli 16, Gallo, Ramundo 3, Andrioli n.e. All. Pierpaolo Carbone. ARBITRI Santella e Zaccarelli di Latina. PARZIALI 20-17, 35-35, 61-54, 94-84. NOTE : Spettatori 400 circa. Falli tecnici fischiati a Castellitto. Antisportivo a Milito. Usciti per cinque falli Arigliano e Pellegrini. VINCE la Centre Corporelle Potenza nel confronto del secondo turno di ritorno del campionato di serie C Dilettanti. La formazione di Dino De Angelis si è imposta a domicilio al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro l’Isocasa Cosenza per 94 a 84. Gara sofferta quella svoltasi al Pala Pergola di Contrada Rossellino con le due squadre capaci di esprimere buone trame di gioco. La Centre Corporelle Potenza ha dovuto fronteggiare un cliente scomodo, quale si è dimostrato il Cosenza, bravo a tenere duro per tre quarti di gara prima di cedere nell’ultimo frangente. Il confronto è stato equilibrato con i due team che hanno lottato gomito a gomito. Nel primo quarto i cosentini hanno avuto in Turi Alfonso il migliore in campo. I canestri dell’ex Olimpia Matera e Potenza 84 hanno consentito alla compagine calabrese di andare avanti, la replica dei potentini è stata immediata, prima con Pellegrini, poi con Ginefra che hanno rimesso le cose a posto. Il primo quarto si è chiuso con i biancocelesti avanti di tre lunghezze sul 20 a 17. Nel secondo quarto i calabresi hanno accentuato la pressione, la Centre Corporelle ha perso lucidità in difesa permettendo alla compagi-
ne calabrese di produrre gioco spumeggiante e canestri con lo scatenato Antonio Pate, top scorer dell’Isocasa Cosenza con 24. La Corporelle tiene duro nonostante il carico di falli. De Angelis è costretto a tenere in panca Pellegrini e Marino per tre falli. Cosenza ha messo in crisi la Corporelle grazie ad una difesa attenta e alla pressione sotto canestro. Il terzo quarto è stato più esaltante sul piano tecnico nonostante alcune decisioni arbitrali che hanno condizionato l’esito del gioco. Potenza ha cominciato a giocare con grinta e determinazione, i calabresi hanno perso lucidità ma nel complesso sono stati capaci di contenere il gap in campo. Il parziale si è chiuso con la bomba da nove metri di Simone Ginefra che ha fissato il punteggio sul 61 a 54 per la Centre Corporelle Poten-
za. La tripla ha galvanizzato la Centre Corporelle che ha giocato ai massimi livelli i primi cinque minuti del parziale finale. I biancocelesti hanno infatti condotto con quindici punti di vantaggio sul 71 a 56. La reazione dei calabresi è stata lenta, Pate ha cominciato a segnare dal perimetro, seguito da Passacantilli e Milito, Cosenza ha accorciato la forbice sul punteggio di 78 a 71, la Corporelle grazie ai canestri di Ginefra, Marino e Castellitto ha tenuto botta agli ospiti, la Centre Corporelle Potenza ha condotto in porto il match evidenziando una tenuta fisica smagliante. Due punti importanti, quelli ottenuti ieri pomeriggio dalla compagine potentina che vola sempre più in alto in classifica e guarda con fiducia al prosieguo della stagione. sport@luedi.it
Marino nella vittoria della Corporelle contro Cosenza (f.A.Mattiacci)
C2 Salvezza, Lucos devastante Surclassato Casapulla Senise a caccia del riscatto
C2 Promozione Col Giugliano senza Durante
SENISE-Archiviata la brutta sconfitta esterna in quel di Salerno,il Senise prova a rimettere le cose a posto.C’è ospite il Mediocasa Giugliano,al Palarotalupo,inizio ore 18.30 e non c’è spazio per le chiacchere.E non è certo abituato a farne il coach Massimo Festa che sicuramente non ha digerito il meno trenta subito in Campania. Un risultato sicuramente frutto delle distrazioni che si accompagnano al dopo feste ma che non debbono mai più ripetersi,contro nessun’altra squadra di fronte. E vero, Festa ha rischiato Gonzalo Marin, ma il giocatore ha risposto alla grande, così come alcuni altri ragazzi. E’ mancata invece proprio la squadra,quella che ci vuole allorquando c’è da tirare fuori la grinta e la determinazione. Ed è mancata, dobbiamo ammetterlo, l’anima del gruppo stesso che va sotto il nome di Lino Durante. Il grande play, peraltro ben sostituito da Lagioia, purtroppo, ed è questa la notizia più brutta, non ci sarà neppure questa volta è forse per tantissimo tempo ancora. Lino infatti,si è infortunato durante il terzo tempo di martedì scorso e la ricaduta come si
sa,è sempre più dolorosa e lunga dell’infortunio stesso. Dopo di ciò,la squadra dovrà far di necessità virtù ed attrezzarsi per il resto del campionato,ove persistesse cotanta sfortuna.Ma intanto il tempo scorre ed al bivio c’è questo Giugliano che contro il Solofra ha dimostrato di saperci fare.Nonostante le pesanti assenze di Barker ancora in Usa,di Morra al quale era stato da poco tolto il gesso,ed al mezzo servizio del forte Di Febbraio,ci ha pensato Bonanno a scuotere i suoi con precise bombe da tre che hanno disarmato gli avversari e Caiazzo.Insomma per un concerto suonato all’unisono da una compagine che non vuole sfigurare.Gli infortuni sono praticamente tutti da considerare recuperati e dunque è partita vera che metterà a dura prova i lucani.Certo è che a questo punto,siccome si giocherà gara su gara, sarà importante aspettarsi dai ragazzi allenati da Festa una prova d’orgoglio maiuscola. Si tratta pur sempre di una dei team più accreditati ai vali livelli e per questo bisogna farsi rispettare. Gianni Costantino sport@luedi.it
MONTESCAGLIOSO 97 CASAPULLA 62 LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 15, Visceglia 20, Resta D. 13, Castellano 18, Fortunato, Tralli 2, Loseto, Resta G. 16, Ottaviano 5, Caruso 9. All. Di Gioia CASAPULLA: Canzano 16, Lombardi 3, Luongo 8, Ventriglia 1, D’Angelo 14, Carpinelli 5, Fontanella 12, Cardillo, Merola 2, Sicignano. All. Merola A. ARBITRI: Bianco di Massa Lubrense (Na) e Puzio di Afragola (Na) PARZIALI: 33-12, 54-27, 81-43, 97-62 NOTE: Falli tecnici nel secondo quarto a Larocca della Lucos e Lombardi del Casapulla. Uscito per 5 falli Ottaviano PRIMA vittoria nella poule salvezza per la Lucos Montescaglioso che annichilisce Casapulla sin dal primo secondo di gioco. Il nuovo coach Michele Di Gioia può festeggiare ampiamente un risultato che proietta la formazione lucana più avanti in classifica ed in piena corsa per la permanenza. Devastante l’avvio di
gara dei padroni di casa che con un parziale di 10-0 tramortiscono l’avversario e scavano un solco che non sarà mai più rimontato. Montescaglioso scappa con i canestri di Visceglia e Castellano e la presenza sotto i tabelloni di Larocca. Non manca però l’intero gruppo di dare il contributo atteso, Lucos concentrata, attenta e determinata in ogni momento della contesa. Forse è questa la migliore partita stagionale che blocca letteralmente un avversario insidioso come Casapulla che nella prima fase del campionato era riuscito per due volte ad avere ragione dei lucani e che invece ieri ha dovuto alzare bandiera bianca molto prima della fine della contesa. I parziali di 33-12, 54-27 e 81-43 testimoniano senza altri commenti l’evolversi della sfida dominata da Montescaglioso. Il punteggio finale di 97-62 è l’emblema della sfida che potrà venire utile anche in prospettiva differenza canestri. Intanto Montescaglioso incassa due punti d’oro per la classifica ed il morale. La svolta potrebbe essere arrivata. La Lucos è di certo in piena corsa per la permanenza in C2. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sport
Domenica 18 gennaio 2009
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Hockey A2 La rete ad undici secondi dalla fine stende il Sarzana e avvicina il play off
Il gol di Cellura fa gridare di gioia la Raro RARO SARZANA
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RARO PATTINOMANIA: Picca, Nicoletti G, Gaudiano, Barbano, Nioletto L, Cellura, Vivilecchia, Xiloyannis M, Papapietro, Xiloyannis G.- All. Massari SARZANA: Gianassi, Di Donato, Ramirez, Vecoli, Rossi, Sterpini, Borsi, De Rinaldis, Cuppari, Palagi. All. De Rinaldis ARBITRO: Tartarella di Bari RETI: 19'31'' pt Vecoli, 2'07'' st Cellura (R), 6' st Sterpini, 24'10'' st Barbano, 24'49'' st Cellura
UNICA Raro Pattinomania Matera. Sorprendente, ancora una volta, supera il quotato Sarzana, seconda forza del campionato, con una rete a undici secondi dal fischio della sirena. Tutto nel secondo tempo per la Raro dopo lo svantaggio maturato nella prima frazione per il gol di Vecoli al 19'31''. Ripresa di fuoco per capitan Barbano e compagni che hanno avuto il grande merito di crederci fino in fondo e di non mollare mai. Il pareggio, infatti, arrivava grazie ad un calcio di rigore battuto magistralmente da “Jonny” Cellura al
secondo minuto della ripresa. Dopo l'uno ad uno, era ancora la Raro a sfiorare il raddoppio con Luca Nicoletti che vedeva respinto il proprio tiro dal “muro” Gianassi. Gol sbagliato, gol subito. Al 6', infatti, arrivava il nuovo vantaggio ospite siglato da Sterpini. La gara non cambiava perchè la Raro restava sempre vigile e pungente. Diversi erano i tentativi di marca materana verso la porta dell'estremo difensore ligure; prima Nicoletti che non sfruttava un tiro libero, poi Barbano non era fortunato così come Cellura e Vivilecchia che non riuscivano ad insaccare due
calci di rigore assegnati dall'arbitro. Il Sarzana andava vicino al terzo gol con Sterpini ma anche lui si faceva ipnotizzare da Picca che respingeva. Alla Raro bastava anche il pareggio, cercato ed ottenuto al 24'10'' grazie ad una splendida azione di contropiede finalizzata dal capitano biancazzurro, Barbano. Bastava il pareggio ma in quei restanti cinquanta secondi si poteva fare ed ottenere di più di quel “misero”, per quanto visto in pista, punticino. Dal dire al fare passavano solamente trentanove secondi e la Raro chiudeva definitivamente il
Jonathan Cellura e Michele Barbano a segno con il Sarzana
match con un super gol di Cellura, ottimamente servito da un rispolverato Emanuele Gaudiano. A fine gara grande festa del numeroso pubblico presente alla Tensostruttura che festeggiava insieme alla squadra una vittoria (la terza consecuti-
va, ndr), raccolta con grande, grande merito da tutti i giocatori biancazzurri e da mister Massari che sta davvero facendo un grande lavoro. I play - off ora non sono più un sogno. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Calcio a 5 B E’ capitan Stigliano il grande protagonista con un poker di reti
Spazio Relax a valanga Gara perfetta che non lascia scampo all’Acerra SPAZIORELAX ACERRA
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Calcio a 5 B Non basta la doppietta di Paulinho
Stop della Bng Nigro Costretta a rincorrere s’arrende a Gragnano
SPAZIO RELAX: Volpe, Sacco, Di Lecce, LaCCETTI, Ximenes, Gasparetto, Pavone, Arribas, Latorre, Stigliano, La viola. All. Nino Crapulli. CLUB DEPORTIVO EDEN: Cammina, Florio, Castaldi, Paolillo, D'Anna, Palombo, Fardella, Onorevole, Arrichiello, Maggio, Esposito, Vitilello. All. Carlo Florio. ARBITRI: Sailese di Vasto e Rutigliano di Bari. Cron. Paolicelli di Bernalda. MARCATORI: 1'30”, 11'30”, 25'40” e 36' Stigliano (M), 6' Onorevole (D), 6'03” Laccetti (M), 2' e 16'30” Ximenes, 34'30” Sacco (M). MATERA - E' stata probabilmente la migliore gara stagionale dello Spazio Relax Matera. Di fronte al proprio pubblico i ragazzi allenati da Nino Crapulli hanno sfoderato una prestazione praticamente perfetta a testimonianza della ritrovata fiducia e del nuovo entusiasmo che è palpabile nella società stessa. Pronti via e Spazio Relax in vantaggio grazie al capitano Osvaldo Stigliano il quale, dopo essersi involato sulla destra, si accentrava e, alla sua maniera, scaraventava la sfera in rete. La reazione ospite non si faceva attendere e, dopo aver messo sotto pressione la difesa dei gialli di casa, i campani di Acerra pareggiavano il conto grazie ad Onorevole che, approfittando di un errore difensivo, si impossessava della palla e di punta la mandava in fondo al sacco. Palla al centro e nuovo vantaggio materano: Laccetti, davvero bravo questo 'ragazzino', ricevuta palla sulla destra, indovinava l'angolino alto più vicino. Senza troppi tatticismi si riversavano nuovamente all'attacco i granata di Acerra ma, questa volta era ancora il Matera a trovare la via della rete. All'undicesimo minuto un rapidissimo contro piede iniziato da Pavone e proseguito da Ximenes veniva concluso in rete ancora da Stigliano. Trenta secondi dopo il capitano materano restituiva il favore al compagno di squadra servendogli un perfetto assist che valeva la quarta rete dello Spazio Relax. Al 16' e 30” il brasiliano si ripeteva ma, questa volta, a servirgli l'assist perfetto era Gasparetto. Nella ripresa cercava la rimonta l’Acerra, ma contro questo Spazio Relax c'era ben
GRAGNANO BNG NIGRO
Poker di Osvaldo Stigliano
poco da fare, ed infatti erano ancora i materani ad andare a segno al quinto minuto con Osvaldo Stigliano che, ricevuta palla da Laccetti, beffava il portiere avversario Cammisa con un perfetto “cucchiaio”. Gli applausi erano
Laccetti a segno ieri con l’Acerra
scroscianti e prolungati. Al 14' Sacco, lanciato a rete da Stigliano, realizzava la settima rete e, un minuto dopo, lo stesso capitano concretizzava nel migliore dei modi un suggerimento di uno Ximenes tornato ai suoi livelli. Mol-
to bene, dunque, lo Spazio Relax ma anche i giocatori ospiti non hanno sfigurato, purtroppo per loro, contro lo Spazio Relax di quest'oggi c'era davvero ben poco da fare. Annibale Sacco sport@luedi.it
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AEQUA GRAGNANO: Missino, Canfora, Santoro, Bosco, Cuomo, Andreozzi, Vuolo, Schmitt, manzi, Ruggero, Fiorenzano, Durante. All. De Angelis NIGRO BNG: Lopopolo, Gammariello N., Gammariello A., Caione, Rispoli, Miriello, Paulinho, Garcia, Verrone, Cavalcante, Pereira, Appio. All. Bommino ARBITRI: Pignataro di Catanzaro e Costanzo di Crotone RETI: al p.t. 35'', 6'34'' Schmitt, p.t.10'44'', al s.t. 6'56'' Paulinho, s.t. 3'06'' Durante, s.t. 15'54'' Andreozzi LA NIGRO Bng Matera torna da Gragnano con una sconfitta che non pregiudica niente per i play off ma che scontenta la società e l'allenatore per come è venuta. I ragazzi di mister Bommino sono scesi in campo con poca concentrazione, non sono entrati subito in gara, per di più sono stati messi in seria difficoltà dal gioco avversario che utilizza il portiere volante. Da subito si è visto che non era la squadra di sempre, i materani vanno sotto di due reti già nel primo tempo, a riaprire la gara è Paulinho con un tiro libero messo a segno accorciando le distanze, e dando la speranza di rimontare. Ma la ripresa conferma quanto visto nella prima parte della gara. I padroni di casa vanno a segno portandosi sul 3 a 1 ma ancora una volta è Paulinho ad accorciare rianimando la Nigro Bng illudendola di poter acciuffare almeno un pareggio, ma una palla lunga del portiere pesca un proprio compagno libero in area e segna la rete che taglia le gambe alla compagine di Taratufolo. Il presidente è rimasto deluso dalla prestazione dei suoi ragazzi, ha deluso in
Il brasiliano Paulinho
particolar modo il portiere Lopopolo che non si è espresso ai suoi livelli, con lui il resto della squadra. Sicuramente ad influire sulla prestazione sarà stata la lunga sosta e il non aver giocato anche la scorsa settimana per le note vicende che hanno visto il ritiro dal campionato del Catanzaro che hanno fatto perdere il ritmo partita in più l'assenza di Martemucci e Verrone, quest'ultimo anche se in panchina non poteva essere utilizzato perché ancora convalescente dai postumi di una influenza. «I ragazzi si sono espressi al di sotto delle loro reali potenzialità» ha detto a caldo Taratufolo. «Una sconfitta che non pregiudica niente in chiave play off, era comunque preventivabile perché giocata in trasferta e contro la seconda in classifica, un ottimo complesso con una grande difesa. Ora dobbiamo prepararci bene per la prossima gara contro la Mazzarese e lì non dobbiamo sbagliare, voglio una vittoria». Appuntamento per l'incontro casalingo contro la Mazarese, incontro da non sbagliare per non pregiudicare la corsa ai play off.. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
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Sport B2 Donne Gara non facile della Time, pochi secondi in campo il neo arrivo Bonfiglio
Domenica 18 gennaio 2009
Ristits trascina il Matera Battipaglia regolato dopo una battaglia di quattro set TIME VOLLEY MATERA 3 BATTIPAGLIA 1 25-21, 16-25, 25-20, 25-23
TIME VOLLEY MATERA: Ristits 30, Vecerkova 12, De Vita (L), Sarra ne, Romano J. 2, Di Blasi 11, Amati 6, Romano E. 7, Bonfiglio, Calculli, Guerricchio ne, Pietromatera ne. All. Galtieri BATTIPAGLIA: Palladino, Dellomonaco 9, Nolè 18, Lombardo 19, El Gamal 1, Miano 6, Granozio (L), Fusco 1, De Maio ne, Sellitto ne, Serban ne, Di Biase ne. All. Bifulco ARBITRI: Papa di Lecce e Di Saggio di Bari NOTE: Matera battute vincenti 3, sbagliate 8. Battipaglia battute vincenti 1, sbagliate 7. Durata set 25’, 21’. 28’. 28’ TRE punti sudati e meritati con Ristits assoluta protagonista. E’ questa la sintesi del successo della Time volley Matera che regola 3-1 il Battipaglia e continua la sua corsa al vertice della classifica. Per vincere però ci sono volute quasi due ore e quattro combattutissimi set. La gara è stata comunque controllata da Matera che è calata solo nella fase centrale e pur non entusiasmando ha sempre dato la sensazione di poterla tranquillamente controllare. Il primo set vede la Ristits protagonista, il Matera guadagna qualche punto e lo difende. E’ 86 al primo time out tecnico con la Time che insiste ed aumenta il vantaggio prima 14-10 e poi 19-15. Battipaglia si affida a Nolè e Lombardo ma non basta e il set si chiude sul 25-21 con Matera che difende i quattro punti di vantaggio raggranellati. Il secondo set è tutto a favore delle ospiti che allungano sul 10-16 e diventano inarrestabili. Galtieri prova per pochi secondi la carta Bonfiglio, arrivata in settimana ed ancora a corto di preparazione ed intesa con le compagne, ma non serve. Lombardo è scatenata e la frazione si chiude 16-25
impattando la situazione e rimettendo la sfida in discussione. Il terzo parziale è il più equilibrato. Battipaglia prova anche l’allungo sul 10-12 ma Matera reagisce, sono della Di Blasi i punti più pesanti e decisivi sul 22-19 che garantisce un vantaggio piccolo quanto prezioso. L’allungo si materializza e la Time ne approfitta chiudendo 25-20. L’ultima frazione vede un avvio importante delle padrone di casa che arrivano sul 11-5 e poi sul 16-9. La gara sembra chiusa ma Battipaglia reagisce ed arriva fino al 24-22. Poi è la Ristits a suggellare la sua splendida gara e regalare altri tre punti al Matera. Per una vittoria sofferta quanto meritata. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Donne Oggi a Sala Consilina
Profumo di derby per la Giocoleria Sinisi della Giocoleria
Ilenia Bonfiglio nuovo acquisto del Time Volley Matera
B2 Donne Falsarella quasi a tempo pieno contro il Trani
Planitalia in casa della capolista MONTESCAGLIOSO - La Planitalia Mon- (Battipaglia e Ostuni). Per quel che ritescaglioso, per il 16° turno, prima gara di guarda la difficilissima trasferta sul camritorno alle ore 18, si reca sul campo della po tranese, all'andata, giocata il 21 setPrimadonna Trani, formazione che è an- tembre a Montescaglioso, la squadra puche prima in classifica con i suoi 39 punti, gliese, guidata dal duo di tecnici Chieppa Filaninno, si è imposta con il ultimi tre dei quali conquipunteggio di 3-1 in suo favostati nel turno precedente re, dopo essere passata in vincendo per 3-0 sul terreno svantaggio nel primo set. In di gioco del Battipaglia. Cerquella gara non c'era ancora tamente si può dire che si Regiane Falsarella, arrivata tratta del cliente meno adatto a Montescaglioso alla fine di da affrontare per la squadra dicembre 2008, dopo aver lucana, costretta sempre di giocato sino alla precedente più a risalire la china dopo la stagione nella Lore Lei Potennuova sconfitta, per 3-1, suza (B/1). La schiacciatrice e ribita nell'ultimo turno casacettore della squadra di Monlingo dalla V. Menelao Turi, tescaglioso ha esordito, sia risultato che non ha permespure per pochi minuti, nella so alle ragazze allenate da nuova squadra, dimostranAdolfo Rampino di lasciare la do, in alcuni recuperi difensipenultima posizione in clasvi, la sua abilità tecnica. Sulla sifica. sua esperienza sono poste le Rimangono sette i punti sisperanze della squadra monnora conquistati, tre in meno Regiene Falsarella tese ed oggi il tecnico Rampidi Aversa (10), mentre ad otto no avrà la possibilità di schielunghezze si attesta il Battipaglia (15) e a 10 proprio le ultime avver- rare la schiacciatrice più a lungo visto che sarie delle montesi. La Planitalia, ancora la condizione atletica è in crescita e la stesuna volta in questa stagione, non è riusci- sa Falsarella si è detta disponibile ad un ta a sfatare il tabù casalingo, dove ha siste- impiego quasi a tempo pieno. maticamente perso, mentre è riuscita a Michele Marchitelli vincere la partita in due occasioni esterne sport@luedi.it
B2 Uomini, Lagonegro superato resiste un set e poi crolla a Catanzaro CATANZARO LAGONEGRO
3 0 27-25, 25-19, 25-11
STIRPARO CATANZARO: Ferraiuolo, Scalise, Stirparo B., Dolce, Benenati, Virgolino, Gaetano, Della Torre, Lardì, Farrelli, Stirparo F. SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero, Crusco(L), Orlando, Imperio, Calabria (K), Luglio, Cantisani, Carlomagno. Vita, Riccio, Manzollillo. All. Stigliano ARBITRI: PARTITA da dimenticare per la Sidel. Un dodicesimo turno che lascia l'amaro in bocca agli uomini di Cosentino, che non riescono ad entrare in partita e lasciano sul terreno dello Stirparo tre punti importanti. Eppure l'inizio di partita non sembra annunciare una disfatta per la Sidel. Primo set è equilibrato con entrambe le formazioni che non lasciano ampi margini. Si procede di punto in punto e sul finire, quando la Sidel prova il doppio passo sul 25-24 i calabresi recuperano e chiudono sul 27-25. Nella seconda metà di gioco sono sempre i calabresi ad andare avanti sul 13-10, un vantaggio che prosegue poi fino alla fine del set. la Sidel non riesce a fare il suo gioco, con molti errori in ricezione e poco lucidità nei servi-
Il tecnico Stigliano
zi. Il secondo set si chiude sul 25-19 per il Catanzaro che prova poi a mettere la firma sulla partita. Il cospicuo vantaggio di 20-10 fa ben sperare ai calabresi che lasciano la Sidel molto indietro. L'ultimo parziale, 25-11, è disarmante per i lagonegresi che appaiono incapaci di reagire contro un'avversaria alla pari, almeno sul piano della classifica.
DOPPIATO a quota 21 punti il giro di boa di metà stagione, la Giocoleria inaugura questo pomeriggio, in trasferta, il suo girone di ritorno. Avena e compagne, rinfrancate dai tre punti incamerati domenica scorsa con lo Scafati, cominciano subito con un match dal sapore tutto particolare: a Sala Consilina (fischio d'inizio alle 18), contro la Puntotel di coach Peppe Iannarella (e delle tante ex Asci), sarà forte il profumo di derby per le biancazzurre di Caliendo. Oltre però ai naturali motivi di rivalità che mettono pepe sulla sfida tra due società molto vicine, dal punto di vista geografico ma non solo, un ulteriore spunto di interesse oggi deriva dalla situazione di classifica di Giocoleria e Sala: distanziate dopo le prime quindici giornate di due soli punti, a vantaggio di una Puntotel prevedibilmente intenzionata, di fronte al pubblico amico, a piazzare un risultato che le consenta di scavare ulteriore margine tra sé e le lucane. Le quali, d'altro canto, non fanno mistero di voler tornare a Potenza con il secondo successo esterno della loro stagione (fin qui avara di soddisfazioni lontano dalla Caizzo), e se possibi-
le avendo confezionato il sorpasso ai danni delle salesi. «Penso proprio che stasera assisteremo a una partita equilibrata, e aperta a qualsiasi tipo di risultato», il pronostico della vigilia di coach Nello Caliendo. «Sia noi che loro - spiega il tecnico napoletano - veniamo da un successo importante, per la classifica e il morale, e poi le due squadre hanno avuto un rendimento moto simile quest'anno. Sul campo di casa il Sala, allo stesso nostro modo, si è dimostrato davvero un osso duro, come ha ribadito nell'ultimo turno sconfiggendo (al tie-break) il Salerno». Il netto 3-0 con cui la Giocoleria si impose all'andata non sembra dunque potersi ripetere, anche perché dall'altra parte della rete ci sarà un gruppo ben più rodato rispetto a quell'occasione. «Al di là comunque dell'esito del match - ci tiene a sottolineare Caliendo -, il nostro obiettivo oggi è quello di dare continuità all'ottimo lavoro che stiamo svolgendo in allenamento, come ci è riuscito con lo Scafati. Quando mi è piaciuta, in particolare, l'attenzione e la presenza costante messa in campo dalle ragazze». l.c.
B2 Uomini Torsello e Cavaccini: «Match che serve alla classifica»
Medical, all’esame Reggio Calabria ULTIMO match casalingo del girone di andata, nella dodicesima giornata di serie B2, per la Medical Center. I rossoblù potentini, imbattuti nel nuovo anno (nel quale non hanno lasciato per strada neanche un punto), cercheranno stasera di dare ulteriore continuità alla loro serie d'oro casalinga: al PalaPergola Zuccaro e compagni hanno praticamente dettato legge finora (cinque vittorie su cinque e 15 punti), concedendo in tutto la miseria di due set. L'avversaria odierna però non è sicuramente di quelle morbide: a Potenza (si gioca dalle 18) arriva la Mymamy Reggio Calabria, sesta in classifica con sei punti di ritardo dalla Medical Center ma che è apparsa in deciso crescendo di condizione (i calabresi vengono da cinque successi di fila) dopo lo stentato inizio di torneo. Allora come si sono preparati i rossoblù di Dra-
Il centrale Mirko Torsello
ganov all'impegnativo confronto con i reggini? Rispondono il secondo palleggiatore Domenico Cavaccini e il centrale Mirko Torsello. «Abbiamo lavorato bene durante tutta la settimana, sostenendo sedute di allenamento a ritmi più elevati del solito. Sarà una partita difficile. Ci vuole una bella prova e ognuno di noi è
chiamato a dare il massimo». «Siamo consapevoli - hanno affermato i due atleti che se riusciremo a vincere potremo dare una bella “spinta” alla nostra posizione in classifica, considerato anche il fatto che due nostre dirette avversarie, quali il Catona e il Gela, si sfidano tra loro». «La Mymamy Reggio Calabria - hanno continuato - è una buona squadra, addestrata per vincere e con bravi giocatori. Hanno un palleggiatore esperto e anche l'ultimo acquisto di gennaio, il centrale Bua, è un atleta di buon livello». La Mymamy in questo campionato ha mostrato una doppia personalità: è riuscita ad esprimersi in maniera esaltante in alcune partite (Catona ed Acireale) e si è “addormentata” in altre (Salerno e Modica). «Sicuramente - concludono Cavaccini. Luca Carlone sport@luedi.it
Sport 57 Volley B1 Donne L’alzatrice Fiore: «Dopo tre vittorie non possiamo fermarci» Domenica 18 gennaio 2009
Lore Lei a difesa del primato Trasferta a San Giorgio per tenere la vetta POSTICIPO domenicale dalle forti emozioni, e sul quale saranno puntati gli occhi di tutto il girone D della B1, quello in programma questo pomeriggio, a partire dalle 18, sul parquet del Palasport di via Olmo Lungo a San Giorgio del Sannio. Contro il lanciatissimo Caffè Monet, corsaro sabato scorso a Mercato San Severino e inseritosi prepotentemente a ridosso delle big del campionato, la Lore Lei di Nino Gagliardi va a caccia di un successo che le consenta di mantenere anche dopo il dodicesimo turno la vetta della classifica. Impresa non semplice considerato lo stato di grazia messo in mostra nell'ultimo periodo dalle beneventane. Carrozzo e compagne però, in quanto a fiducia, non sono da meno a nessuno in questa fase del torneo: il 31 rifilato prima della sosta al Pontecagnano è ancora nella mente e nel cuore delle potentine, che ambiscono a giusta ragione a tenere aperta la loro striscia vincente (la PM è reduce da
La palleggiatrice Cristina Fiore della Lore Lei
tre successi di fila, sei nelle ultime sette giornate). Come annuncia, facendosi portavoce delle sensazioni di tutto il gruppo biancorosso, Cristina Fiore: «Sappiamo bene di trovarci di fronte un'avversaria motivata e alquanto insidiosa esordisce la palleggiatrice abruzzese della Lore Lei -, ma non vogliamo fallire l'appuntamento con la vit-
toria. Siamo piene di positività, dopo l'ottima prestazione contro il Pontecagnano e le buonissime cose fatte fin qui vedere in campionato, e con questo stato d'animo scenderemo in campo per continuare a fare bene. Sappiamo che fuori casa il nostro rendimento cala un po' rispetto alle gare interne, ma proprio per que-
sto ci siamo preparate a puntino per la gara di San Giorgio, che rappresenta una verifica importante per il nostro livello di maturità». A proposito del Caffè Monet, l'alzatrice originaria di Vasto spiega: «Quella di coach Ianuale è una squadra molto ben organizzata dal punto di vista tattico, e che vanta diverse individualità di peso: a partire dalla mia ex compagna Ciacca (fino allo scorso anno a Pontecagnano) e dall'altra centrale Stabile, senza dimenticare Marina De Dominicis (martello arrivato dal San Vito dei Normanni) e la talentuosa regista Mezzapesa. Un'avversaria completa, contro la quale ci sarà da sudare e a cui cercheremo di opporre le nostre armi migliori. Cominciando da quella fase muro-difesa che è diventato un po' il nostro marchio di fabbrica, e che è stata spesso il punto di partenza per i tanti successi di questa splendida stagione». Luca Carlone sport@luedi.it
Pallanuoto B Donne Prima gara stagionale per la rinnovata squadra di Ostuni
Invicta, esordio a Montereale Potenza ospita Salerno e punta al risultato pieno DEBUTTO stagionale per la Libertas Invicta Potenza nel campionato femminile di pallanuoto di serie B. La squadra potentina affronta a domicilio alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale la Salernitana avversaria da non sottovalutare e proprio per questo da affrontare con la massima determinazione. L'incontro avrà inizio alle 16 e vede la compagine potentina alle prese con un cliente difficile. Va detto che la squadra salernitana ha avuto problemi di carattere burocratico nell'iscrizione ma ha risolto positivamente ogni questione nelle ultime settimane. Il complesso di Vincenzo Ostuni ha tutte le carte in regola per ben figurare. Ostuni può contare su tutte le atlete a sua disposizione.
Il complesso potentino infatti si è allenato positivamente nel corso della settimana esibendo grinta, determinazione e intensità durante le sessioni in piscina. Umore e condizioni mentali sono ottime, anche le quattro atlete baresi, Dellino, Grieco, Fornelli e De Robertis hanno lavorato con intensità dimostrando di poter dare un consistente apporto alla squadra di Vincenzo Ostuni. Il complesso potentino ha tanta adrenalina in corpo e non intende mollare la presa. Anzi, nell'entourage lucano c'è tutta la consapevolezza di poter affrontare da pari a pari la compagine campana. Il mister Vincenzo Ostuni ha lavorato su ogni aspetto nella speranza di poter raggiungere l'obiettivo vit-
Basket in vetrina a Potenza Cras Taranto batte Pozzuoli CRAS TARANTO POZZUOLI
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UNO spettacolo di tutto rispetto è andato in scena nel primo pomeriggio di ieri al PalaPergola di Potenza. Una sfida che, approfittando della sosta per le qualificazioni europee della Nazionale italiana, ha messo di fronte due formazioni di massima serie del campionato femminile cioè il Cras Taranto ed il Pozzuoli che si sono date battaglia senza esclusione di sorta. Alla fine l’ha spuntata di misura per un solo punto la formazione pugliese che è riuscita in virtù della propria superiore esperienza ad avere la meglio sulle avversarie. Ciò che invece è stato garantito avvicinando ancora di più gli appassionati al basket femminile è stato lo spettacolo cestistico di assoluto livello che Taranto e Pozzuoli hanno offerto con una gara intensa, avvincente ed emozionante. Il risultato in bilico fino all’ultimo è stata l’ulteriore ciliegina sul match. Peccato solo per l’orario che non ha permesso ad un pubblico numeroso di poter assistere al confronto ma le necessità organizzative non hanno permesso una soluzione diversa. Di certo gli amanti del basket femminile hanno sfruttato l’occasione per visionare ed assaporare le qualità tecniche della categoria superiore. Taranto e Pozzuoli del resto sono protagonista settimanalmente nel campionato di serie ed hanno avuto modo anche ieri di confermare l’ottimo lavoro di questa stagione.
toria. La squadra si è impegnata allo spasimo durante gli allenamenti, evidenziando una tenuta fisica eccellente. La formazione potentina ha tutte le carte in regola per iniziare la stagione, ma dovrà fare i conti con la determinazione e la forza delle salernitane per superare il sette in rosa campano. Alle ore 16 la Piscina Michele Riviello di Parco Montereale sarà gremita di tifosi che inciteranno Grieco e compagne desideriose di iniziare con il piede giusto una stagione quanto mai difficile e complessa. Il team potentino ha tanta birra in corpo, nonostante qualche acciacco che ha colpito le atlete juniores costrette a dover lavorare a scartamento ridotto in questa difficile settimana. f.menonna@luedi.it
Pallanuoto B Maschile Salerno ko
Basilicata Nuoto successo in rimonta
Vittorio Bruschini
BASIL. NUOTO 11 SALERNO 6 COMINCIA bene l’avventura della Basilicata Nuoto 2000 Potenza nel campionato di pallanuoto maschile di serie B. Alla piscina Felice Scandone di Napoli i ragazzi di mister Francesco Silipo hanno sconfitto con un netto 11-6 la PN Salerno, al termine però di un match risolto solo nella seconda parte, dopo un avvio piuttosto complicato. Lo 0-3 con cui Vittorio Bruschini e compagni esordivano in vasca pareva il preludio per una gara in salita, ma la reazione dei biancoverdi potentini non si faceva attendere e così le sorti della sfida tornavano subito in perfetto equilibrio. L’aggancio dei lucani era propiziato dalle reti di Ialeggio (alla fine migliore marcatore tra i suoi con 4 gol) e dalla maggiore tranquillità con cui gli uomini di Silipo riuscivano a esprimersi dopo l’inizio a dir poco contratto. La manovra così si faceva più fluida nel resto del primo e nel secondo quarto, e la Basilicata
Nuoto arrivava così a metà di terza frazione sul vantaggio di 6-4. Lì un moto di orgoglio dei salernitani, dimostratisi complesso esperto e coriaceo al pari di quello visto all’opera lo scorso anno, li riportava in parità grazie a due realizzazioni consecutive. Ma a quel punto i pallanotisti lucani erano bravi a non scomporsi, e recuperare la giusta concentrazione per il rush finale: nel quale serravano le fila in difesa, non concedendo più nulla agli avversari, e trovavano per altre cinque volte la via della rete. Marcando un successo dalle proporzioni finali forse anche eccessive. «In effetti abbiamo fatto un po’ di fatica per conquistare i tre punti - ha spiegato a fine gara mister Silipo -, ma l’importante era rompere il ghiaccio con una vittoria, e per questo possiamo ritenerci soddisfatti. La troppa voglia di fare bene ci ha un po’ condizionato all’inizio, ma in fin dei conti la squadra ha dimostrato, alla lunga, tutto il suo valore. Al cospetto di un Salerno tutt’altro che semplice da mettere sotto». l.c.
Il ciclista non parteciperà alla prova di Nommay, ora l’obiettivo è il mondiale
Papaleo non convocato in Coppa del mondo POTENZA - Niente azzurro per Domenico Papaleo all'ottava prova di Coppa Del Mondo di ciclocross che si correrà oggi in Francia. Non sono bastate le ottime prestazioni, coronate dall'ottavo posto a Nommay (Francia) lo scorso 21 dicembre e l'ottima quinta posizione ai campionati italiani di Modena pochi giorni fa, a convincere il Direttore Tecnico della nazionale italiana, Fausto Scotti, alla chiamata in azzurro per il ciclista lucano. L'ottava prova di CMD si disputerà ancora in terra francese, a Roubaix, e malauguratamente non ci saranno lucani al via. L'obiettivo per il ciclista lucano sarebbe conquistare la maglia azzurra per i prossimi Campionati del Mondo, che si disputeranno in terra olandese il primo febbraio. Le speranze di una convocazione in azzurro per il piccolo lucano, classe '91, sono riposte anche alla nona prova di Coppa del Mondo del prossimo venticinque gennaio. Domenico Papaleo sta attraversando un ottimo momento di forma e i risultati sono dalla sua parte. Il giovane ragazzo di Lagonegro
continua la sua preparazione per raggiungere obiettivi sempre più importanti. La concorrenza, d'altronde, è davvero di altissimo livello e bisogna che l'atleta lucano continui a “sgomitare”
per conquistare l'azzurro e non mollarlo più. Nomi di spicco che il Direttore Tecnico, Scotti, ha chiamato in nazionale sono Luca e Daniele Braidot, che sono stati protagonisti agli italiani di Modena, Bryan Falaschi e Michele Tatto che agli italiani hanno conquistato rispettivamente la seconda e la terza posizione. All'appello dei primi classificati ai campionati italiani manca solo lui, Papaleo. Per il lucano non mancheranno gare importanti dove prendersi belle soddisfazioni e rivincite. Per il pupillo lucano, quindi, una piccola bocciatura che potrebbe portare dietro alcuni strascichi. In effetti, nonostante i numeri siano dalla parte del lucano, per lui non ci sarà la possibilità, almeno per la prossima domenica, di indossare una meritata maglia azzurra. Ora si attendono soltanto le prossime gare e le prossime convocazioni, nella speranza che Domenico Papaleo sia uno degli italiani nella lista del D.T. Scotti. Rocco De Rosa sport@luedi.it
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Spettacoli & televisione
Domenica 18 gennaio 2009
IL MARITO DELL’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA DEBUTTA IN UN REALITY
PERSONAGGI
Mister Pivetti in Fattoria con le bellone PER la nuova edizione della Fattoria un cast più eterogeno non si poteva immaginare. Tronisti, manager dei vip, bellone, ex bellone, imprenditori... E ora spunta pure il marito dell'ex presidente della Camera, Alberto Brambilla. Meglio conosciuto come Mister Pivetti. D'altra parte sua moglie Irene ci aveva già abituati alla svolta televisiva, dalle trasmissioni con Platinette alle foto con Costantino Vitagliano. E allora perché non sbattere anche il marito, già raccontato nelle interviste con dovizia di particolari sulla felice vita coniugale, di fronte alle telecamere? E così anche Alberto Pivetti partirà alla volta del Brasile. Insieme a lui sono state confermate due nuove concorrenti, quelle che farebbero quanto meno impensierire ogni moglie: Federica Felini (già valletta di
Bonolis in un precedente Sanremo poi finita nel dimenticatoio) e Marianne Puglia di Lucignolo, quella che corse seminuda in campo durante una partita di calcio. Nina Moric è ancora in forse, mentre sono della partita Eleonora Giorgi (invidiosa di Ciavarro all'Isola?) e Marina Ripa di Meana. E poi il tronista Giovanni Conversano, l'agente dei vip Lele Mora, Roberto Mercandalli (il Cumenda del Gf), l'aristocratico Alberto Rusconi. Andrea Spadoni invece, anche lui ex Gf, si è fatto avanti ma la produzione del reality sta ancora riflettendo sulla sua candidatura. A condurre da Roma, ovviamente, l'inossidabile Paola Perego. Sua inviata in Brasile, come già anticipato, niente meno che una signora tutta verve come Mara Venier.
Jen, 40 anni con proposta di nozze
Jennifer Aniston Irene Pivetti con il marito Alberto Brambilla
DEBUTTA UNA RETE SKY CON PALINSESTO TUTTO AL FEMMINILE
In tv arriva “Lei” canale rosa ma non soft di ALESSANDRA MAGLIARO IL TEATRO brillante, con Lella Costa, Francesca Reggiani e i celebri Monologhi della Vagina, ma anche a mezzanotte lezioni di sesso con Sex Academy e tante serie tv, dalla trionfatrice di Emmy e Golden Globe 30 Rock alle vere casalinghe newyorchesi e alla storia della maitresse Heidi Fleiss. Diretto ovviamente da una donna, Anna Maria Aloe, debutta domenica 25 gennaio alle 20, sul canale 125 di Sky, Lei, la tv dedicata al mondo femminile, progetto della neonata divisione Multimedia di Rcs Periodici, prodotto da Digicast. Serie americane, teatro, intrattenimento per un target femminile e adulto con molte proposte inedite tra cui il colpaccio 30 Rock, la serie Nbc “scippata” ai canali Nbc italiani. Per dare il via alla programmazione, un titolo emblematico: Donne di George Cukor del '39. Dal 25 gennaio, dal lunedì al venerdì alle 14.00 (replica alle 19, 23 e giorno dopo a 7.30, 10) il programma che è considerato il
Sopra il cast dell’atteso telefilm “30 rock”, in alto Heidi Fleiss
Lunga festa con bagordi per il compleanno di Kate LONDRA – Eccessi e bagordi per festeggiare i 35 anni di Kate Moss. L'anno scorso la top-model aveva promesso di festeggiare il suo 34esimo compleanno con una festa-maratona di 34 ore; ma allo scadere della 18esima ora, lei e i suoi ospiti avevano ceduto le armi. L’esperienza avrebbe dovuto insegnarle qualcosa; ma così non è stato e a un anno di distanza, la regina delle passerelle, che ha girato l’angolo dei 35 venerdì, festeggia il compleanno con ben 4 giorni di bagordi ed eccessi. Venerdì festa in stile medioevale nella lussuosa abitazione londinese della topmodel, a St. John's Wood, per l'occasione addobbata con arredi e oggettistica in stile: troni e cassapanche, ma anche una testa di cervo imbalsamata, candelabri con candele accese, un girarrosto su cui allegramente arrostiva un intero maiale (come le foto del 'Daily Mail' hanno prontamente documentato). «Kate ha speso migliaia di sterline nell’organizzazione del party», ha rivelato una fonte al tabloid, «non vuole fare le cose a metà e desidera
Kate Moss
far meglio dell’anno scorso». La stessa regina della festa, che si era preparata al 'Dorchester Hotel', è arrivata in auto a tarda sera, insieme alla madre e all’attuale fidqanzato, il rocker Jamie Hince; fotografatissima la sua snella figura, avvolta in un abito nero con tanto di strascico. E si dice che il proprietario di Topshop abbia affittato un treno Eurostar per la modella e i suoi amici che continueranno i bagordi a Parigi.
Colpo di fulmine tra Clooney e Paris BELLO, brizzolato, famoso, ricco, affascinante e scapolone imprendibile George Clooney, che in quel di Hollywood se la tira da intellettuale del cinema Usa, pare si sia innamorato della ereditiera Paris Hilton che ha costruito tutta la sua carriera sui filmini hot, le mossette e lo stereotipo della bionda, oca e viziata. Non si poteva immaginare una coppia più mal assortita. Voci a cui è difficile credere? Niente affatto: i due sono stati paparazzari insieme già due volte negli ultimi giorni. In entrambe le occasioni sono usciti insieme di sera e hanno passato la nottata occhi negli occhi, bisbigliando e ridacchiando. Gli amici dei due confermano: «L'attrazione tra loro era
palpabile e innegabile» racconta una fonte. Secondo il settimanale americano In Touch, che ha svelato la tresca, una nottata insieme è un caso, due di seguito sono una scelta e non una casualità. Paris e George erano seduti vicini a una cena a West Hollywood nel locale Dan Tana. E come se non bastasse, Paris (27 anni) e George (47) si sono goduti un'altra serata insieme: un aperitivo al Susnet Bar del Marquis Hotel di Hollywood. E se lui non fosse così intellettuale come vuol far credere? E se lei non fosse così tonta come vuol far credere? Di sicuro condividono la passione per i cani, quelli piccoli e bruttini. Se la relazione continuerà, riempiranno la casa di quattro zampe.
vero filo conduttore del palinsesto: Protagoniste, un talkcomedy show condotto solo da donne, una giornalista autorevole, una comica pungente, un’attrice famosa, una papa lady, ferrea paladina di tradizioni e antichi valori culturali e spirituali. Protagonista sarà uno spazio aperto al confronto su temi importanti: famiglia, lavoro, sesso, salute, dimensione spirituale. Il pubblico in studio sarà ovviamente femminile. Tra le serie in prima visione tv italiane e in esclusiva su Lei: The Real Housewives of Ny (Nbc Universal) in prima serata il lunedì dal 26 gennaio, segue cinque splendide donne di Manhattan mentre affrontano la maternità, carriere impegnative e agende stracolme di eventi sociali e mostra nella sua interezza quello che significa vivere nei quartieri più esclusivi della città. Casalinghe di lusso stressate dai troppi impegni. Il martedì, dal 27, è la serata di Amanti, serie Bbc, a metà tra dramma e thriller, incentrata sulla vita di quattro amiche che si conoscono dai tempi dell’università, tra cui una vedova dell’11 settembre. Martedì 17 febbraio alle 21:00 è già annunciata una prima hot, Heidi Fleiss: The Hollywood Maitresse, documentario della Hbo sulla nota tenutaria del bordello ben frequentato a Los Angeles, ora passata a uno per sole donne a Crystal, piccola cittadina del Nevada passando per una lavanderia particolare, il cui titolo è tutto un programma, Dirty Laundry (panni sporchi). Il 29 gennaio parte la serie più attesa, quel 30 Rock con Alec Baldwin e Tina Fey, popolarissima in America per aver imitato e quasi distrutto Sarah Palin. Si tratta di una sit-com brillante pluripremiata, ambientata in un network televisivo in cui accadono bassezze di ogni genere. Tra le guest star Oprah Winfrey, Jennifer Aniston, Blake Lively e Leighton Meester, Salma Hayek. A mezzanotte, dal 26 gennaio lezioni pratiche di seduzione con Sex Academy: ordinarie coppie felici tornano tra i banchi di scuola per migliorare la propria vita di coppia. A ridosso del celebre del VDay che si celebra il 14 febbraio (dove la V rimanda a San Valentino e a Vagina ma anche a Vittoria), Lei presenta per la prima volta in esclusiva la versione televisiva originale dei celebri Monologhi della vagina di Eve Ensler, realizzata dalla Hbo.
JENNIFER Aniston il prossimo 11 febbraio compirà 40 anni e il suo fidanzato John Mayer ha deciso, proprio in quel giorno, di farle una splendida sorpresa: le chiederà di sposarlo. Il cantante vuole che il momento della fatidica proposta sia il più speciale possibile ed ha addirittura disegnato lui stesso l'anello di fidanzamento: «I soldi non sono importanti per John - ha spiegato una fonte all'edizione americana del magazine Star -. Non vuole comprare qualcosa che già altri posseggono, così ha disegnato lui stesso l'anello».
Hathaway «Mai pensato al matrimonio»
Anne Hathaway
CONTRARIAMENTE al personaggio che interpreta nella commedia Bride Wars – La mia migliore nemica di Gary Winick, in uscita in Italia il 20 febbraio distribuita da 20th Century Fox, Anne Hathaway non ha mai avuto il pensiero fisso delle nozze. «Il mio personaggio progetta il suo matrimonio da quando aveva 8 anni, io non ci ho mai pensato» ha spiegato l’attrice, ieri a Roma insieme alla coprotagonista e coproduttrice del film, Kate Hudson.
Virzì-Ramazzotti “sì” movimentato da cortei pacifisti
Paolo Virzì
NOZZE movimentate tra il regista Paolo Virzì e l’attrice Micaela Ramazzotti celebrate ieri nel Municipio di Livorno e contestate dai manifestanti che passavano lì per un corteo contro la guerra a Gaza. Hanno scandito slogan davanti al Municipio contro il regista e il sindaco della città, Alessandro Cosimi, che ha celebrato il rito. Virzì non si è accorto di nulla: nei pochi minuti della contestazione era all’interno del Comune per le foto.
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Domenica 18 gennaio 2009
Rubriche
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Per il lavoro le prospettive per voi sono decisamente positive, ma siate prudenti. Imprevisti problemi in amore.
TORO 21/4 - 20/5
Vi siete posti degli obiettivi professionali ambiziosi, allora gli ostacoli non devono scoraggiarvi. Amore contrastato.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non drammatizzate certi problemi di lavoro: potete uscirne senza difficoltà. Dedicate maggiori attenzioni agli affetti.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro cercate di sistemare le questioni rimaste in sospeso poi potete pensare ad altre iniziative. Rapporti affettivi molto intensi.
LEONE 23/7 - 23/8
L'euforia per i recenti successi nel lavoro non deve farvi dimenticare la prudenza. Pausa di riflessione in amore.
VERGINE 24/8 - 22/9
State attraversando un periodo molto fortunato nella vostra attività: sfruttatelo al massimo. In amore ci vuole il coraggio di rischiare.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Non fatevi bloccare dall'ansia per certi problemi di lavoro: rischiate di non agire. Euforia giustificata in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nel lavoro avete fatto qualche progresso, ma non dovete ridurre l'impegno o fermarvi del tutto. Intesa con un Sagittario.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Gli ostacoli nel lavoro si possono superare chiedendo umilmente aiuto. Soddisfazioni in amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La vostra attività professionale vi riserva parecchie soddisfazioni ma anche qualche problema. Sta per scoccare la scintilla…
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nei prossimi giorni avrete colloqui di lavoro molto positivi: otterrete un appoggio incondizionato. Riappacificazione in vista.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
soli dadi G à = Solida diga
La vostra ambizione professionale è certamente giusta, ma non dovete andare avanti trascurando chi vi ama.
Televisioni
18.00
VARIETÀ
21.00
PRIMA SERATA
Pippo Baudo
TELEFILM
RUBRICA
21.30
16.30
TALKSHOW
Domenica 18 gennaio 2009
22.40
Paola Perego
RUBRICA
21.30
Alberto Brandi
SHOW
10.25
Rossella Brescia
63
FILM
NCIS
Elisir
Un amore a Roma
06.00 -Rubrica Quello che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.30 -Rubrica Stella del Sud 10.00 -Rubrica Linea Verde Orizzonti 10.30 -Rubrica A sua immagine 10.55 -Religione Santa Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus 12.20 -RubricaLinea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.10 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes Weekend 10.45 -RubricaArt Attack 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -RubricaNumero 1 19.25 -Sit ComPiloti 20.00 -TelefilmFriends
07.00 -RubricaAspettando E' domenica papà 07.45 -RubricaE' domenica papà 08.55 -CartoniTatatabong 09.00 -CartoniAia 09.40 -DocumentarioTimbuctu 11.10 -RubricaAppuntamento al cinema 11.15 -RubricaTGR Buongiorno Europa 11.45 -RubricaTGR RegionEuropa 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -AttualitàIn 1/2 h 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 09:46 - Sit Com Finalmente soli 10.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Reality Show Grande Fratello 9 14.10 -Real Tv Amici 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.25 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 07.25 -Serie TvSei forte maestro 09.30 -DocumentarioStorie di confine 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -Rubrica Pianeta mare 12.10 -Rubrica Melaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Donnavventura 15.00 -Telefilm Peacemakers - Un detective nel West 15.55 -Film Marnie con Sean Connery, Tippi Hendren, Diane Baker - regia di Alfred Hitchcok (USA) - 1964 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Colombo
07.00 -TelefilmRobin hood 07.45 -Cartoni 10.55 -Sit ComRaven 11.25 -Sit ComWilly il principe di Bel Air 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -Film The Ring and the Dragon - La leggenda dei Nibelunghi con Benno Furmann, Kristanna Loken, Alicia Witt - regia di Uli Edel (GB) - 2004 17.00 -Film Barbie Mermaidia - regia di Walter P. Martishius (USA) - 2005 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -Film Berverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills con Eddie Murphy, Paul Reiser, Jonathan Banks - regia di Martin Brest (USA) - 1984
06.00 -TelegiornaleTg La7 07.00 -AttualitàOmnibus - Week end 09.20 -AttualitàLa settimana 09.35 -DocumentarioI segreti dell'archeologia 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Film Un amore a Roma con Peter Baldwin, Elisa Martinelli, Vittorio De Sica - regia di Dino Risi (Italia ) - 1960 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -DocumentarioGli straordinari viaggi di Tippi 14.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 16.00 -FilmDue notti con Cleopatra - regia di Mario Mattioli (USA) 1996 17.40 -RubricaMovie Flash 18.00 -FilmTai-Pan - regia di Mario Mattioli (USA) 1996 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Tutti pazzi per amore
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm NCIS 21.50 -Telefilm Criminal Minds 22.35 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Rubrica Elisir 23.20 -Telegiornale Tg 3
20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Serie Tv Dr. House - Medical Division 23.30 -Talk ShowMaurizio Costano Show
21.30 -Telefilm Siska 22.30 -Rubrica Controcampo - Posticipo 22.40 -Rubrica Controcampo
21.30 -Show Colorado
20.30 -News Sport 7 20.35 -Real TvAdolescenti: istruzioni per l'uso 21.30 -Rubrica La7 Doc
23.40 -TelegiornaleTg 1 23.45 -AttualitàSpeciale Tg 1 00.45 -RubricaOltremoda 01.20 -TelegiornaleTg 1 01.40 -RubricaCinematografo 02.40 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce
01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Real TvX Factor - La settimana 02.30 -RubricaInconscio e magia 03.10 -TelefilmChiaroScuro 03.40 -RubricaTg 2 Eat Parade 03.50 -VideoframmentiVideocomic
23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -RubricaTatami 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.10 -RubricaFuori orario 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaRainotte
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmAlien 4 - La clonazione con S. Weaver, M. Biehn - regia di James Cameron (USA) - 1997 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.55 -RubricaFuori campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmNotte d'essai - Le disavventure di Margaret con P. Posey, J. Northam - regia di Brian Skeet (Ing) - 2000 04.50 -Soap OperaFebbre d'amore
00.15 -ShowIl protagonista - Il ritorno 01.15 -NewsStudio Sport 02.05 -FilmCoronado - Intrappolati nella giungla con K. Dattilo, M. Lowry - regia di Claudio Faeh (USA) - 2003 03.40 -TelefilmHighlander
23.30 -AttualitàReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -FilmIl Grido - regia di Michelangelo Antonioni (Ita) - 1955
leTrame
LA 7
ORE 10.25
UN AMORE A ROMA con M. Demongeot, P. Baldwin, E. Martinelli - regia di Dino Risi (Ita) - 1960 Marcello, un giovane scrittore appartenente a una famiglia nobile ma ormai impoverita, si innamora di Anna, un'aspirante attrice conosciuta per caso. La diversità di carattere dei due giovani li porta a un continuo alternarsi di litigi e rappacificazioni. Marcello infatti è possessivo e geloso almeno quanto Anna è libera e disponibile alle avventure sentimentali...
ITALIA 1
ORE 19.00
BEVERLY HILLS COP - UN PIEDIPIATTI A BEVERLY HILLS con E. Murphy, L. Eilbacher - regia di Martin Brest (Usa) - 1984 Alex è un poliziotto nero di Detroit, fin troppo bravo, fin troppo diligente. Per questo i suoi capi non gradiscono che si occupi di alcuni omicidi accaduti a Beverly Hills e gli tolgono l'incarico. Ma Alex non demorde: si prende le ferie e va in California a indagare per conto suo. Mentre scopre man mano cose sempre più interessanti sul conto di un traffico...
ITALIA 1
ORE 14.00
RETE 4
THE RING AND THE DRAGON LA LEGGENDA DEI NIBELUNGHI con B. Fürmann, K. Loken, J. Sands, A. Witt - regia di Uli Edel (G.B.) - 2004 Sigfrido, un giovane fabbro, sta per compiere la sua prima grande impresa: uccidere il drago Fafnir, che da anni minaccia il popolo dei burgundi. La ricompensa per il suo eroismo è un tesoro favoloso sul quale grava però una terribile maledizione, che mette a rischio il suo amore per la regina guerriera Brunilde...
ITALIA 1
ORE 2.05
CORONADO - INTRAPPOLATI NELLA GIUNGLA con K. Dattilo, C. Rohner, M. Lowry, J. Rhys-Davies - regia di Claudio Faeh (Usa) - 2003 Dopo aver scoperto che il fidanzato si è recato a El Coronado, un Paese centromericano sull'orlo della rivoluzione, Claire Winslow segue le sue tracce. Giunta sul posto, la donna si allea ad Arnet McClure, un reporter Tv che rifornisce segretamente i ribelli con armi inviate dal governo Usa...
ORE 15.55
MARNIE con T. Hedren, S. Connery, D. Baker, M. Gabel - regia di Alfred Hitchcock (Usa) 1964 Marnie è una ladra che dopo ogni furto cambia identità. Viene riconosciuta da Mark, che si innamora di lei, e la pone di fronte all'alternativa della prigione o del matrimonio. Lei accetta di sposarlo, ma è nevrotica, frigida, e soggetta a terribili incubi. Mark è deciso a scoprire cosa abbia provocato in Marnie questa serie di nevrosi...
CANALE 5
ORE 3.05
ALIEN 4 - LA CLONAZIONE con S. Weaver, W. Ryder, D. Pinon - regia di Jean-Pierre Jeunet (Usa) - 1997 Sono passati duecento anni e sull'astronave Auriga si sta completando con successo un difficile esperimento di clonazione. Il Clone 8, ovvero la nuova Ripley, non solo è viva e vegeta, ma nell'operazione gli è stato praticato un aborto che l'ha separata dal feto alieno che portava dentro di sé. Ma c'è qualche cosa di strano Ripley non ricorda nulla del suo passato ed è diventata...
Continua il successo di “Ciak... si canta!” RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Ciak si canta L'eredita' la sfida
ora 20.42 19.49 21.14 18.51
ascolto 6.881 6.368 5.127 5.028
RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Desperate housewives Private practice
13.33 19.39 21.48 21.03
2.193 1.891 1.878 1.785
RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Geo & geo Agrodolce
20.39 21.12 17.49 20.17
2.832 2.352 1.883 1.611
CANALE 5 Arcizelig Striscia la notizia Arcizelig por la noche Chi vuol essere
21.15 20.46 22.57 19.03
7.231 7.170 4.808 4.236
ITALIA 1 Black thunder sfida ad I simpson Naruto shippuden Dragon ball what's my
21.14 14.33 14.09 13.40
3.041 2.497 2.083 2.047
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore Tempesta d'amore
20.28 19.40 21.15 18.42
2.671 2.317 2.279 1.918