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L’ULTIMO VIAGGIO DI ELUANA Ma il circo mediatico non si ferma alle pagine 6 e 7

Certi giovani s'annoiano. Cercano emozioni forti. E se giocassero a darsi dei bei calci nel culo?

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 35

1,00

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

Mercoledì 4 febbraio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

INTERCETTAZIONI

E’ UNALEGGE BAVAGLIO di ROBERTO NATALE presidente Fnsi

a minaccia del carcere per i giornalisti è venuta meno, ma la sostanza non cambia: anche dopo gli emendamenti presentati dal governo, il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni resta un testo estremamente pericoloso per il nostro diritto-dovere di informare. Non solo perché le sanzioni rimangono comunque pesanti: diecimila euro di ammenda massima per il singolo cronista che diventano però quasi cinquecentomila per l’editore che ospiti il pezzo; con l’ovvia conseguenza - giustamente denunciata dalla Fieg - che i proprietari dei giornali sarebbero indotti ad intervenire sui contenuti, violando le prerogative dei direttori

L

VIGGIANO DOPO L’ULTIMA FIAMMATA

L’Eni cerca di rassicurare Ma la popolazione vuole certezze Energica richiesta del primo cittadino

continua a pagina 12

TOTALGATE

Ferrara non risponde

a pagina 14

TURISMO

Straziuso ripropone le idee di Folino

alle pagine 8 e 9

POTENZA

SPORT

Calcio Prima divisione

Ritorna l’Albero della libertà Ma non mancano le polemiche

Potenza, Cozzolino è un caso E’ arrivato Mangiapane

a pagina 18

a pagina 30

Per una frana sgomberata azienda agricola ad Oliveto. Oggi nuovo allerta meteo

La Regione chiede lo stato di emergenza La giunta regionale ha annunciato di voler chiedere al governo lo stato di emergenza per i danni causati dalle alluvioni in Basilicata a novembre e dicembre. Intanto l’allarme resta. Ieri paura per frane ad Oliveto. Oggi si annuncia burrasca a Maratea.

alle pagine 17 e 33

TELEVISIONE

a pagina 17

Gerry Scotti gaffe sulla Lucania a pagina 14


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Mercoledì 4 febbraio 2009

Brevi dal mondo

Obama: «Metodo giusto» WASHINGTON – Barack Obama mantiene la sua fiducia nei candidati scelti per il suo governo e nel suo metodo di scelta. Lo ha riferito la Casa Bianca dopo la rinuncia di Tom Daschle (nella foto), nominato dal presidente Usa ministro della Sanità, e quella della responsabile del Budget, Nancy Killefer, per noie con il fisco. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha affermato in una nota che tanto Daschle che

Killefer, hanno ritirato la candidatura «per non distrarre il governo dalle sue priorità».

Gaza, razzi contro Israele GERUSALEMME - La tregua a Gaza da ieri esiste solo sulla carta. Nella realtà, i razzi di Hamas tornano a cadere ogni giorno sul territorio israeliano, mentre i caccia israeliani volano di nuovo sul territorio palestinese e in ondate successive colpiscono i loro obbiettivi, i tunnel del contrabbando tra la Striscia e l'Egitto. Non è ancora la ripresa dell'offensiva devastante che il premier Olmert continua a minacciare da giorni. Ma non ha più nulla a che vedere con un cessate il fuoco. Ieri, ancora una volta, sono stati i miliziani di Hamas a colpire per primi lanciando sulla cittadina israeliana di Ashkelon un razzo di tipo Grad, l'arma più potente nell'arsenale dell'organizzazione islamista. Il razzo è caduto in pieno centro della città, senza riuscire a far danni ma dimostrando molto chiaramente i limiti dei risultati ottenuti da Israele con i 22 giorni di attacchi. Netanyahu, si è recato subito ad Ashkelon promettendo, se sarà eletto, di mettere fine al regime di Hamas.

In Italia e nel Mondo La Cancelliera del suo stesso Paese sferra un duro attacco sul caso Williamson

Negazionisti, la Merkel contro il Papa ROMA - Dopo i vescovi, i teologi e i fedeli tedeschi che hanno organizzato petizioni e invaso i blog, stavolta è direttamente il Cancelliere Angela Merkel a sferrare l'attacco più duro sul caso Williamson. «Dal Vaticano i chiarimenti sono stati insufficienti» ha dichiarato entrando insolitamente e con irruenza in un campo, quello ecclesiastico, dove non era quasi mai intervenuta. Sulla revoca della scomunica del vescovo negazionista, la Germania decide di alzare ufficialmente la voce prendendo una posizione netta su come la Chiesa ha gestito la vicenda dei vescovi tradizionalisti riammessi dal Papa. «Se una decisione del Vaticano fa emergere l'impressione che l'Olocausto possa essere nega-

to, questa deve essere chiarita» perché «deve essere affermato molto chiaramente che non ci può essere alcuna negazione» sull'argomento. Per la Merkel, che si è fatta interprete di un pesante disagio che da settimane sta condizionando i movimenti di base dei fedeli e la stessa Chiesa tedesca, la solidarietà espressa da Benedetto XVI agli ebrei e la condanna sulla negazione della Shoah non sono dunque bastati a soffocare la polemica. Finito per essere contestato in maniera netta proprio dal suo paese nel giorno in cui altri prelati della Chiesa tedesca hanno continuato a prendere le distanze dal Papa («Con lui troppi passi indietro»), Ratzinger ha replicato attraverso il porta-

voce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, facendo intendere che è stato molto chiaro nella sua condanna: «Dal contesto risulta evidente che il Pontefice si riferiva anche alla posizione del monsignor Williamson a a tutte quelle analoghe». Il portavoce vaticano ha citato testualmente le frasi di Benedetto XVI all'ultima udienza, «mentre rinnovo con affetto l'espressione della mia piena e indiscutibile solidarietà con i nostri Fratelli destinatari della Prima Alleanza, auspico che la memoria della Shoah induca l'umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell'uomo. La Shoah sia per tutti monito contro l'oblio, contro la negazione o il riduzionismo..».

Angela Merkel con Benedetto XVI

Ma la schermaglia sulla riammissione dei lefebvriani scomunicati si fa sempre più accesa e sulla tempistica sono arrivate nell'ordine dalla Cei e dallo stesso settimanale Famiglia Cristiana. Luca Masotto

Gino Tommasino, 43 anni, è stato crivellato di colpi

Il presidente sardo: «Dice il falso»

Castellammare, agguato a un consigliere comunale Pd

Berlusconi attacca Soru «Un fallito»

NAPOLI – Le modalità sono quelle di un agguato camorristico in piena regola. Il consigliere comunale del Pd di Castellammare di Stabia Gino Tommasino, 43 anni, è stato crivellato da una decina di colpi calibro 9 parabellum alla testa ed al corpo da due sicari, che lo hanno affiancato su un ciclomotore poco dopo essere uscito di casa nel primo pomeriggio. A terra la polizia ha raccolto 15 bossoli. Tommasino era su una «Lancia Musa» insieme con il figlio Raffaele, 13 anni, che è rimasto illeso. I killer gli hanno sparato da distanza ravvicinata in viale Europa, poco distante dalla sede del Tribunale. Commerciante, Tommasino gestiva un negozio di camicie e cravatte nel centro, piccolissimo fino a qualche anno fa. E accanto, la moglie aveva aperto una boutique. Nel 2005 Tommasino era entrato in consiglio comunale succedendo al fratello Giovanni, medico, titolare di un consistente pacchetto di voti, che era stato assessore all’urbanistica nel 2001 nella giunta di Ersilia Salvato, e proveniva dalle fila del Ppi e della Margherita. Poco esposto politicamente, nessuna battaglia politica di rilievo alle spalle ed un profilo decisamente basso, Gino Tommasino in aula interveniva pochissimo. Ex coordinatore cittadino della Margherita, nel Pd stabiese, che è spaccato in due, si era schierato con la giunta di Salvatore Vozza, della Sinistra democratica, insieme a metà del Pd, Udeur, Verdi, Socialisti, Idv e Prc e venerdì scorso aveva fir-

Il corpo di Tommasino all’arrivo della polizia

mato un documento di sostegno al sindaco. Proprio con Vozza, ex deputato dei Ds, ed il fratello Giovanni, il consigliere del Pd ha preso un caffè ieri mattina in un bar non lontano dal Municipio. «Era calmo, mi ha aspettato in strada», ha raccontato il sindaco che è scoppiato in lacrime quando è giunto sul luogo dell’agguato. Con lui l’autista, cognato di Tommasino. Per oggi pomeriggio a Castellammare di Stabia è stato convocato il consiglio in seduta straordinaria ed a Palazzo Farnese la bandiera è stata esposta a mezz' asta. Ma in una dichiarazione sindaco, giunta e consiglio chiamano in causa apertamente la camorra ed invitano i cittadini che hanno visto a collaborare con la polizia. A Castellammare di Stabia, città di oltre 70 mila abitanti, in serata sono giunti il questore di Na-

poli Antonino Puglisi con i capi della Mobile e della Digos. La vita di Gino Tommasino ed i suoi contatti più recenti vengono scandagliati dagli investigatori alla ricerca di una pista Era dall’inizio degli anni '90, quando i clan D’Alessandro e Imparato si affrontarono in una guerra sanguinosa, che in città non si vedeva un omicidio così efferato. Il pensiero di tutti va al 1992. L’11 marzo fu ucciso in un agguato il consigliere del Pci Sebastiano Corrado. Indicato in un primo momento come un eroe della resistenza anticamorra, Corrado ebbe funerali di Stato con la presenza del presidente Cossiga. Le indagini svelarono successivamente il suo coinvolgimento in un giro di tangenti alla Usl della città vesuviana ed i legami con il clan D’Alessandro. Maurizio Dente

CAGLIARI–Il conto alla rovescia è partito: tra dodici giorni i sardi saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo Governatore, ma il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna rischia di perdere sempre più le connotazioni di un’elezione regionale per assumere una valenza diversa. Almeno a basarsi sugli ultimi 'fatti': i giudizi di Silvio Berlusconi su Renato Soru («un incantatore di serpenti, che ha fallito in tutto, come imprenditore, come politico, come governatore») e la replica del candidato del centrosinistra («dice falsità e bugie, può dire le peggiori cose di chiunque e rimane impunito»). L’affondo del premier arriva poco prima delle 13. In una intervista a 'Studio Aperto', Berlusconi attacca Soru sotto tutti i profili, da quello imprenditoriale («ha messo su un’azienda che è riuscita ad inanellare 11 anni di perdite, il valore per azione è passato da oltre 100 euro a 39 centesimi»), a quello politico («con il suo carattere torvo e iroso ha distrutto la stessa coalizione di sinistra che lo sosteneva») a quello di presidente della regione («la Sardegna è arrivata al record di famiglie sotto il livello di povertà. Eppure c'è la sinistra che continua a portarlo sugli scudi e a leggere i giornali di sinistra gli fanno dei monumenti; per non parlare dell’Unità, che è di sua proprietà, che lo incensa quotidianamente e che usa addirittura toni poetici nel presentarlo»). Impegnato in un breve tour nella penisola, Soru non replica subito (chi gli è vicino racconta di un moto di sconcerto per la virulenza delle accuse), ma già a margine di una manifestazione con gli emigrati sardi a Torino, precisa di non essere più un imprenditore e di fare ormai politica a tempo pieno. E invita il premier a «fare qualcosa per gli italiani, per gli esuberi di Telecom, Alitalia e di tutte le aziende in crisi». Giunto poi nel tardo pomeriggio a Bologna, dove sostenitori su Facebook hanno promosso il 'Renatobus', una serie di corriere che porteranno nell’isola per votare studenti ed emigrati, è passato al contrattacco. Giorgio Greco

Antonio Di Pietro è indagato Superenalotto, nessun 6 né 5+1 per vilipendio al capo dello Stato ilLotto ROMA - Antonio Di Pietro e' indagato per offesa all'onore e al prestigio del Capo dello Stato per il comizio tenuto a Roma il 28 gennaio scorso. La decisione (e' un atto dovuto) e' stata presa dalla Procura di Roma in seguito ad una denuncia presentata dal presidente dell'Unione delle Camere Penali, Oreste Dominioni. Il leader dell'Italia dei Valori aveva partecipato in piazza a Roma ad una manifestazione contro la riforma della giustizia che sta mettendo a punto. Nella denuncia si ricorda che nel corso della manifestazione fu esposto. e ritirato dopo l'intervento della polizia, uno striscione con una scritta ritenuta offensiva nei confronti del Capo dello Stato. Lo stesso Di Pietro, inoltre, nel suo comizio pronuncio', riferendosi a Giorgio Napolitano, delle frasi ritenute offensive. "A lei che dovrebbe essere arbitro - affermo' Di Pietro, secondo la denuncia presentata - possiamo dire

che a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzo". Poi il leader dell'Idv aggiunse: "Il silenzio uccide, il silenzio e' un comportamento mafioso". Antonio Di Pietro ora e' indagato in base all'art. 278 del codice penale che punisce con la reclusione da uno a cinque anni chi offende l'onore e il prestigio del Presidente della Repubblica. Come condizione per la procedibilita' e' prevista l'autorizzazione del ministro della Giustizia. Il leader dell'Italia dei Valori ha sempre sostenuto di non aver offeso il Capo dello Stato e che le frasi attribuitegli sono state manipolate dagli organi di informazione. "Se avessi offeso Napolitano -ha affermato Di Pietro - dovrei chiedere scusa". Ma il fatto e', ha aggiunto, che il Quirinale "ha reagito sulla base delle agenzie che sono uscite, ancora una volta con il taglia e cuci".

ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera (n. 15) del Superenalotto. I vincitori con 5 punti sono 26, ciascuno incassa 21.862,44 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 12.000.000,00. Ai 2.247 vincitori con punti 4 vanno 252,96 euro. Ai 77.222 vincitori con punti 3 vanno 14,72 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 9 vincitori con 4 25.296,00 euro. Ai 380 vincitori con 3 1.472,00 euro. Ai 5.222 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 31.156 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 66.580 vincitori con 0 5,00 euro.

estrazione del 3 febbraio 2009

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

13 13 23 17 70 51 49 11 17 89 8

25 5 56 87 30 54 20 60 61 30 75

ilSuperEnalotto

44 46 61 59 88 42 71 87 74 82 13

85 66 44 65 58 71 74 41 10 71 44

16 20 59 79 46 79 63 10 66 25 49

Conc. 15

Montepremi 3.789.488,83 euro

11 - 13 - 17 - 49 - 51 - 61 numero jolly 8 punti 6 jackpot 10.872.894,25 punti 4 252,96 14,72 punti 5+1 - punti 3 punti 5 21.862,44 Num. Superstar 13


In Italia e nel Mondo

Mercoledì 4 febbraio 2009

Firenze, bimbo schiacciato dall’automobile della madre

È accusato di concorso in turbativa d’asta insieme ad altre cinque persone

Bari, il ministro Fitto rinviato a giudizio La vicenda risale ai tempi in cui era presidente della giunta regionale della Puglia

LEGGE ELETTORALE

Raffaele Fitto

BARI – Concorso in turbativa d’asta e interesse privato del curatore nella procedura di amministrazione straordinaria: per questo è stato rinviato a giudizio a Bari il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, assieme ad altre cinque persone. Il processo a Fitto, all’epoca dei fatti presidente della Regione Puglia, comincerà il 12 maggio. Una decisione che il ministro contesta: «Prendo atto che purtroppo – dice – l'udienza preliminare è stata solo un passaggio inutile». Per questo annuncia «una op-

portuna iniziativa giudiziaria presso le sedi competenti» a proposito di un rinvio a giudizio, che a suo dire, poteva essere evitato per le risultanze emerse durante l’udienza preliminare. Secondo l’accusa, Fitto ha compiuto i reati nel corso delle procedure di vendita del complesso aziendale 'Cedis' (rete di 23 supermercati e singoli punti vendita) a un contraente predeterminato: la società Sviluppo Alimentare di Brizio Montinari, ritenuto vicino all’allora presidente della Regione. La vendita avven-

ne ad un prezzo di sette milioni di euro, a fronte di un valore stimato di 15,5 milioni e di una offerta delle società Disal e Megamark di 19,2 milioni. Oltre che per il ministro, il gup Marco Guida ha disposto il rinvio a giudizio per due dei tre commissari straordinari della Cedis: Antonio De Feo e Giuseppe Rochira. Il terzo commissario, Franco Cesare Lopasso, sarà invece giudicato con rito abbreviato dal 16 giugno 2009. Sarà processato con rito ordinario anche l'imprenditore Brizio Montinari. Roberto Buonavoglia

Mattia, 6 anni, era in auto che si è mossa Si è impaurito, è sceso ed è stato schiacciato

I fiori per Mattia

PONTE A SIGNA (FIRENZE) – E' morto investito dall’auto della madre, che era scesa da pochi minuti per accompagnare l’altra figlia all’asilo nido. La vettura, una Citroen C3, era parcheggiata in discesa; quando ha cominciato a muoversi, il bambino, Mattia, 6 anni, si è impaurito ed è sceso, rimanendo schiacciato fra l’asfalto e lo sportello, che si era piegato urtando il muretto che costeggia la strada. È successo ieri mattina, davanti a un plesso scolastico di Ponte a Signa, nel comune di Lastra a Signa.

Il voto rompe una contrapposizione che durava dal ’95

Europee, alla Camera un “sì” bipartisan sul 4% ROMA – Passa con voto bipartisan, alla Camera, la soglia del 4% per la legge elettorale europea. E il voto rompe uno schema di contrapposizione tra governo e opposizione che ha dominato dall’inizio della legislatura. In questo passaggio di forte valenza politica ci sono vincitori e perdenti: tra i primi c'è Walter Veltroni, e chi nel centrodestra ha insistito sul dialogo, come Gianni Letta; tra i secondi c'è Massimo D’Alema, che abbandona l’assemblea del gruppo del Pd prima del sì alla soglia dai lui criticata; e perdono anche i piccoli partiti della sinistra, chiamati ora a superare lo spirito della esasperata frammentazione. Ieri tutti i piccoli partiti che verrebbero tagliati fuori dalla soglia del 4%, dalla Destra di Francesco Storace al Prc di Paolo Ferrero, hanno manifestato davanti al Quirinale, a Palazzo Chigi e a Montecitorio la loro rabbia contro «l'inciucio» tra Pd e Pdl. E dalla tribuna della Camera hanno lanciato nell’emiciclo volantini contro la «legge truffa» partorita dal “Veltrisconi”. Ma, come registrano i sondaggi, l’opinione pubblica non ha appoggiato questa battaglia come fece per la difesa delle preferenze. Anzi, sembra che i cittadini guardino con favore a una soglia che eviti il proliferare di sigle. Intanto, alla Camera l’aula ha bruciato i tempi, licenziando il testo del relatore Peppino Calderisi, in una sola seduta. Nessun emendamento approvato, niente voto segreto (ma solo per il dietrofront di chi prima lo aveva richiesto) e, dunque, nessun

brivido. L’unica riforma bipartisan dalla legge Tatarella per le regionali nel 1995. E liscia come l’olio è andata la riunione del gruppo del Pd, in mattinata, chiamato a pronunciarsi sull'accordo con il Pdl. Il vicesegretario Dario Franceschini ha spiegato che la legge mira a consolidare un bipolarismo in cui si contrappongono due grossi partiti, attorno a cui concorrono poche forze intermedie: è l’abbandono del modello Unione, con una concorrenza spietata tra piccole sigle sia a sinistra che al centro: «Non reggerebbe neanche il Pd a questo schema», ha osservato Franceschini. Nella riunione tutti i big hanno dato il loro as-

senso, da Piero Fassino a Rosy Bindi, da Pierluigi Bersani a Enrico Letta. Gli unici a dirsi contrari sono i quattro ulivisti di Arturo Parisi e Walter Tocci. Non interviene invece D’Alema che va via prima che il gruppo voti: ai 5 'no' si sommano due sole astensioni dei dalemiani, Gianni Cuperlo e Barbara Pollastrini. In aula però tutti si attengono alle direttive del gruppo tranne Furio Colombo e i sei Radicali. Se il sì del gruppo del Pd e dell’Aula segna una vittoria del bipolarismo (non del bipartitismo) e quindi dello schema di Veltroni e di Berlusconi, marca uno stop ai profeti del modello tedesco: da D’Alema a Pier Ferdi-

I “vincitori”, Piero Fassino (a sinistra) e Walter Veltroni. Nella foto in basso, Massimo D’Alema, uscito male dalla contesa

nando Casini, che subisce la legge con un «sì con riserva». La soglia del 4% farà piazza pulita a destra del Pdl e nei suoi dintorni (Mpa, Pensionati, Dca, eccetera), mentre a sinistra potrebbe non avvenire altrettanto, se i

Resta il proporzionale e restano le preferenze ROMA – La riforma della legge elettorale per le elezioni europee, votata ieri alla Camera, prevede l'introduzione di una soglia di sbarramento al 4%. Soglia prevista anche nei sistemi elettorali di molti altri Stati membri dell’Ue. In Germania, Polonia e Francia, ad esempio, lo sbarramento è fissato al 5%, mentre per la Svezia e l’Austria è al 4%. Per il resto, la legge approvata ieri e che dovrà avere anche il via libera del Senato, non introduce altre modifiche alla legge numero 18 del 1979. Ecco, in pillole, il sistema elettorale con il quale si voterà e che servirà ad eleggere il gruppo dei

72 europarlamentari della delegazione italiana a Strasburgo. PROPORZIONALE PURO – Il riparto dei seggi avviene con il metodo proporzionale in base

Elena Russo, ex favorita di Berlusconi è il volto scelto dal governo per Napoli SEsi parla di Napoli a uno straniero l'associazione più immediata che gli viene in mente sono i rifiuti. Nonostante la città partenopea sia stata liberata dall'incubo spazzatura non altrettanto si può dire della sua immagine. Per rimediare a questa lacuna Palazzo Chigi e la fondazione "Pubblicità progresso" vogliono dare un nuovo volto alla città campana. E sarà ì la napoletana Elena Russo a impersonare il nuovo corso, in un video di circa 40 secondi che darà lustro a Napoli da oltre due anni sotto montagne di rifiuti. L'attrice era stata segnalata ad Agostino Saccà niente meno che dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante una telefonata intercettata e diffusa nel 2007: «Ho quel problema anche che avevo accennato di Elena Russo...», diceva riferendosi al fatto che la ragazza aveva bisogno di lavorare.

alla cifra elettorale nazionale di ciascuna lista, su un collegio unico nazionale e con il principio dei quozienti interi e dei resti più elevati. SBARRAMENTO – Hanno diritto ad accedere alla ripartizione dei seggi solo le liste che abbiano conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi. PREFERENZE – Restano le preferenze, nonostante, nella prima ipotesi di riforma il centrodestra avesse tentato di cercare un accordo per l’introduzione delle liste bloccate come per le politiche. Alessandra Chini

In Giappone l’albergo sotto ghiaccio

UN bagno particolare, a patto che si abbiano un po' di soldi da spendere per soggiornare in questo albergo davvero inusuale dove tutto (bere, dormire, mangiare...) si fa sotto zero. Siamo nella città di Shimukappu nel nord del Giappone.

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protagonisti saranno all’altezza della sfida. E cioè superare lo schema della concorrenza tra partiti che è stato seguito sin dal 1998, quando iniziò la gara tra Prc e Pdci, a cui si sono via via aggiunti i Verdi, poi Sinistra democratica e ora il Movimento di Nichi Vendola; uno schema che ha portato alla scissione di quest’ultimo mentre in Parlamento si trattava sulla soglia. L'obiettivo del Pd, ha spiegato Veltroni, non è azzerare queste forze, ma «costringerle» ad aggregarsi in almeno un paio di forze intermedie. In grande imbarazzo sono invece i Socialisti di Riccardo Nencini e i Radicali, non assimilabili alle sigle della sinistra radicale. Insomma, come ha sottolineato il presidente Napolitano in una lettera di risposta alle sollecitazione dei piccoli partiti, se la legge elettorale deve evitare «una eccessiva compressione del pluralismo politico», è pur vero che «una eccessiva frammentazione della rappresentanza politica può in linea generale costituire un disvalore», tant'è che la soglia esiste in moltissimi Paesi europei. Giovanni Innamorati

Da oggi disponibile il nuovo dominio “.tel” UNnuovo dominio internet che servirà come una sorta di «elenco telefonico della rete» sarà disponibile a partire da oggi. Secondo Telnic, la società britannica che ha inventato il dominio, .tel, la nuova estensione servirà a semplificare la comunicazione tra gli utenti, rendendo facilmente accessibili tutti i loro dettagli per la prima volta in un’unica pagina. Dal sito dimostrativo emma.tel si può capire velocemente di cosa si tratta: l’utente 'Emma'' in questo caso ha reso pubblici il proprio indirizzo di casa, i numeri di telefono, l’email, il contatto Skype, la pro-

pria pagina MySpace, ed ha reso nota la sua occupazione ed i suoi hobby. Gli utenti potranno anche decidere di suddividere le informazioni in pagine diverse e di rendere accessibili alcuni dettagli soltanto alle persone che conoscono.


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Mercoledì 4 febbraio 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi, 80 miliardi contro la crisi La Stampa

Il premier è fiducioso “L’Italia può farcela”

Sugli aiuti alla Fiat La social card non vale come specchio dei poveri la maggioranza è divisa

dalla cronaca di Luca Cifoni

dal commento di Chiara Saraceno

dal “retroscena” di Sergio Rizzo

Berlusconi è «fiducioso» che l’Italia, «meglio di altri Paesi» possa uscire dalla crisi, ma il governo metterà in moto per sostenere l’economia 40 miliardi di euro in tre anni, cifra che salirà a 80 miliardi con gli aiuti europei. Il premier è deciso a varare un pacchetto di misure per garantire «il credito al consumo e assicurare la tenuta di settori industriali strategici, come l’auto e la componentistica». Il provvedimento riguarderà anche «medie e piccole imprese che producono beni durevoli». Critico il Pd: quelle risorse erano già previste in bilancio. Intanto il mercato del settore auto crolla a gennaio (-32,6%), ma la quota di mercato Fiat sale a oltre il 32%. Nel 2008 gli stipendi italiani tengono. [...]

A fronte di una previsione di circa 1.300.000 beneficiari, la social card è stata richiesta e ottenuta solo da mezzo milione di persone, con una forte concentrazione nel Mezzogiorno. Mentre la Lega protesta,si avanza l’ipotesi che la povertà nel Paese non sia affatto così diffusa come indicherebbe l’Istat sulla base dei dati sui consumi (ma se si utilizzassero quelli sui redditi i poveri risulterebbero ancora di più), che parlano di 7 milioni 542 mila individui e 2 milioni 653 mila famiglie povere. In realtà lo scarto tra i beneficiari della social card e il numero di poveri stimato non smentisce affatto l’Istat. Segnala solo come il disegno della social card non sia stato per nulla basato su un’analisi delle caratteristiche dei poveri nel Paese. [...]

[...] Se è vero che lo Stato non può negare sostegno all’economia reale, non si può dimenticare che esiste sempre il vincolo di bilancio. E questo, ripete Tremonti, non è un dettaglio. Tutti dovranno farci i conti. Il prossimo banco di prova sarà il pacchetto di aiuti per l’auto annunciato da Berlusconi. Intervento che non ha mancato di provocare qualche mal di pancia nella maggioranza nel governo. Il ministro leghista Roberto Calderoli ha insistito fino all’ultimo: «Sostegni alla Fiat? Proprio non se ne parla». Mentre il presidente della Commissione attività produttive, Andrea Gibelli, arriva a ipotizzare provocatoriamente (ma mica tanto) un ingresso dello Stato nel capitale di Corso Marconi in cambio degli aiuti. [...]

La migliore di ieri

Europeismo L’importanza strategica britannico delle economie locali

Guzzanti lascia il Pdl

dall’editoriale di Andrea Romano

dall’articolo di Giuseppe De Rita

dall’intervista di Antonello Caporale

Il commissario Ue Almunia ha detto che esiste «un’alta possibilità» che la Gran Bretagna entri nell’euro «nel lungo periodo»... Dunque, tra gli effetti a sorpresa della crisi economica mondiale potrebbe esservi la rinascita dell’europeismo britannico. O meglio, la rinascita di quella rappresentazione dell’Europa come scialuppa di salvataggio che in Gran Bretagna ha già funzionato da decisivo fattore di orientamento nei momenti di maggiore difficoltà economica, spingendo Londra a compiere passi di avvicinamento al progetto comunitario che in condizioni normali sarebbero stati archiviati o rimandati all’infinito. [...]

Mesi fa, dopo lo sconquasso provocato dalle elezioni politiche, andò di moda, specialmente a sinistra, la esigenza di tornare al territorio e di rifare osmosi con le diverse realtà locali. Poi tutto è rifluito nel centralismo democratico, magari attraversato da qualche ventata polemica con i cacicchi di periferia. Viene da domandarsi oggi quale ruolo giuochino o possano giocare le diverse realtà locali, e le loro assunzioni di responsabilità, nello sconquasso provocato dalla grande onda di crisi finanziaria e poi trasposto in una sottile ma endemica difficoltà dell’economia reale. Come sempre nelle crisi violente

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Nella notte Eluana è partita per Udine (si darà così corso al decreto dei giudici milanesi) verso la struttura residenziale “La quiete”, dove sarà finalmente interrotta l’alimentazione. Previste manifestazioni davanti alla clinica organizzate dalla parrocchie delle regioni vicine. In Vaticano stanno armando la Guardia svizzera. A gennaio sono calate del 35% le vendite di auto in Italia rispetto allo stesso mese del 2008. Berlusconi annuncia che metterà 80 miliardi di euro anti-crisi. Speriamo almeno una parte dal suo patrimonio personale perché tutti questi soldi non ci stanno. Si parla intanto di 1400 euro per chi cambia vettura. D’altra parte sono 60 anni che lo Stato aiuta in tutti i modi il comparto auto costruendo autostrade su autostrade, boicottando il servizio merci sui treni, inculcando nella testa degli italiani che senza tre macchine famiglia si è dei falliti etc. Mi dispiace per i lavoratori ma sono contento della crisi. Previsto anche un contributo per chi cambia i mobili e per chi compra il Mucchio. Lo Stato rimborserà 2 euro a copia. Schifani è passato in visita l’indiano bruciato e pare che il poveraccio abbia avuto una crisi di nervi pensando di essere già all’inferno.

Pare che non ci sia intesa tra Veltroni e Berlusconi sul tema giustizia. Paolo Guzzanti ha mandato a fare in culo Berlusconi lasciando il partito, iscrivendosi al Gruppo Misto della Camera e aderendo al Partito Liberale (?!? Liberale?). Maretta nel partito di Di Pietro per i posti e la questione morale. Scontro molto forte con Francesco Barbato. Tensione tra Vaticano e Rai dopo lo show della Littizzetto domenica a “Che tempo fa”. Daniela Martini ha lasciato il “Grande fratello” per non perdere il posto alla nuova Alitalia. Tra due giorni si apre la “Berlinale” e non c’è nessun film italiano in concorso. Intanto grande successo in Spagna del film “Camino” anti Opus-Dei. Il film ha vinto la 23 edizione dei Goya, gli Oscar spagnoli. Arriverà mai in Italia? Mucchio di febbraio in edicola da giovedì. Ancora disponibile l’Annuario 2008, con il meglio di musica, cinema, libri, tv, fumetti etc. e lo Speciale-U2.

ed inattese, la reazione istintiva si orienta alla verticalizzazione decisionale, anche perché le drammatizzazioni mediatiche spingono verso l’alto la domanda e la ricerca di adeguati interventi. Siamo quindi tutti in attesa di quel che farà il governo (magari d’intesa con altri governi e con le autorità sopranazionali); di quel che faranno le grandi centrali finanziarie e bancarie; di come potranno essere risolti i problemi delle grandi imprese in difficoltà. Alla periferia, se dobbiamo dar retta alle intenzioni, si guarda prevalentemente per deputare le amministrazioni regionali all’articolazione e all’applicazione operativa degli ammortizzatori sociali. [...]

[...] Paolo Guzzanti ha stampato l’addio a Forza Italia. Una lettera aperta a Silvio Berlusconi. [...] "Sarò deputato del [...] partito liberale". Bello. Esiste ancora? "Con Carlino Scognamiglio, l’amico De Luca... spero anche Renato Altissimo". E con lei siete in quattro. "Obama ha dimostrato che quando c’è una grande crisi il Paese ha bisogno prima di tutto di un sogno". Ricordo l’adorazione con la quale segnalava ogni alito di Berlusconi. "Io non l’ho adorato. Però meriterebbe un monumento d’oro [...].

Vincino sul Foglio

Sorpresa: nel 2008 salari e stipendi sono aumentati dal commento di Enrico Cisnetto

Retribuzioni +3,5%, inflazione +3,3%. Pur di due decimi di punto, pur su una base media che non sempre fotografa bene tutte le realtà, pur grazie al concentrarsi di molti rinnovi contrattuali [...], ma nell’orribile 2008 - quello che nei libri di storia in futuro sarà indicato come l’anno della Grande Crisi - salari e stipendi sono aumentati più di quanto sia stata l’erosione del potere d’acquisto della moneta. Poco? Poco. Ma quel tanto che basta a mettere in discussione alcuni stereotipi che sono circolati circa i problemi di sussistenza di molte famiglie, quelli che con sbrigatività giornalistica

sono stati chiamati della "quarta settimana" e poi addirittura della "terza settimana". Sia chiaro, questa osservazione non significa che non esistano fasce della popolazione effettivamente esposte a gravi difficoltà, ma soltanto che è fuorviante generalizzare. E soprattutto, che i problemi più gravi riguardano non chi il lavoro lo ha, ma quelli a cui manca o quelle famiglie numerose in cui arriva a fine mese una sola busta paga. Tra l’altro, la situazione è destinata a migliorare, sia perchè per quest’anno è attesa un’inflazione drasticamente ridimensionata all’1,2%, sia perchè c’è stato il crollo dei prezzi delle materie prime - in particolare quelle energetiche, petrolio

in testa - sia infine perchè i listini dei prodotti più penalizzati dalla gelata dei consumi si sono o si stanno ridimensionando. Non sappiamo se si rivelerà esatta la stima predisposta dal ministro Scajola di un risparmio di 2800-3000 euro per famiglia rispetto alle punte di caro-vita della scorsa estate, ma è certo che nel 2009, a parità di condizioni attuali, i consumatori avranno notevoli benefici. Tutto questo per dire che quando si affronta il tema delle conseguenze della crisi finanziaria e recessiva in atto, bisogna avere l’onestà intellettuale di farlo avendo presente i dati e guardando la realtà per quella che è e non per quella che ci comoda sia. [...]

La fotografia Daniela Martani, la hostess, lascia la casa del Grande Fratello (Ansa)

La sesta colonna di Francesco Zardo

Insomma, arrivano 40 miliardi dal governo italiano e altri 40 dall’Europa per soccorrere l’economia, in altre parole le imprese. Rassicurante? Per niente: siamo solo all’inizio di una crisi che ha investito in modo visibile (e non certo dall’altroieri) il grande capitalismo: dalle nostre parti gli esempi lampanti sono Alitalia e Fiat, due colossi perennemente affamati la cui agonia risale se possibile agli anni Settanta, altro che mutui Usa. Che il nostro e altri governi si ricordino che lo Stato è un’utile istituzione moderna solo al momento in cui le grandi imprese battono cassa no, non è rassicurante. Fino all’altroieri è stato invocato in maniera martellante il liberismo economico, l’imperativo della concorrenza, evidentemente abbattuto, ormai, da questa libera facoltà di soccorso pienamente riconosciuta. Qualcuno ha detto: ci eravamo sbagliati? Manco per niente.


Mercoledì 4 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Stampa

Garlasco, Alberto Stasi è imputato ma fa il detective e ora ipotizza che l’arma del delitto sia una stampella

Le riforme elettorali e il dilemma preferenze

dal reportage di Paolo Berizzi e Davide Carlucci

dal commento di Marcello Sorgi

Alberto Stasi versione detective. Indagato e indagatore. Alberto che si interessa meticolosamente agli sviluppi dell’inchiesta, che si preoccupa per la sua posizione tempestando di telefonate gli avvocati. Alberto che, allo stesso tempo, prova a fissare - ora con freddo puntiglio, ora sfogandosi con gli amici - i contorni del giallo che lo ha travolto. Affaccia dubbi e sospetti (parla di una stampella come possibile arma del delitto); si stizzisce per gli accertamenti "superficiali" che hanno riguardato altri; mostra un atteggiamento sprezzante nei confronti degli investigatori. E, soprattutto, getta ombre pesanti su Paola e Stefania Cappa, le cugine della sua fidanzata, Chiara Poggi, massacrata la mattina del 13 agosto a Garlasco. È tutto contenuto nelle 806 pagine di intercettazioni telefoniche depositate in vista dell’udienza preliminare,

Alberto Stasi

in programma il 24 febbraio, nella quale il gup Stefano Vitelli deciderà se rinviare a giudizio Stasi, accusato di omicidio, o proscioglierlo. Dai verbali emerge un Alberto inedito: eccolo, il 30 aprile 2008, mentre parla con la madre Elisabetta Ligabò. Dopo una telefonata con uno dei suoi avvocati, Giuseppe Colli, Stasi commenta l’esito di un esame scientifico sui capelli ritro-

vati sulla scena del delitto. Il dialogo ruota attorno all’autodifesa dell’unico indagato e alla speranza che le indagini si indirizzino altrove. Dice l’ex fidanzato della vittima: "... si! cioè, quello con il bulbo era di Chiara!... E gli altri non si riesce a tirar fuori niente per il momento". "Ho capito", risponde la madre. E lui: "Vabbè niente peccato! Ah, però un capello sembra tinto!". "... mm, speriamo!

dall’articolo di Mario Sconcerti

Credo sia giusto riconoscere che sull’utilità di David Beckham al Milan ho commesso qualche errore di valutazione. Sono stato in buona e abbondante compagnia, ma essendomi questo sempre interessato poco, è giusto che ora alzi la manina da solo. Continuo a non ritenere gradevole l’operazione di affitto. Sono tra quelli che amano per il calcio una liturgia esatta e consolidata. Ma sarebbe sciocco, proprio parlando di calcio, non ammettere l’importanza di Beckham in questo angolo di Milan. Non sono i punti

Milan, Beckham ha voglia di rimanere rossonero fatti in queste 5 partite a meravigliare, in alcuni tratti di stagione il Milan ne ha fatti di più. È la facilità, direi la naturalezza, con cui Beckham ha portato improvvisamente alMilan un equilibrio che non si era mai visto e della cui esistenza era ormai lecito dubitare. Beckham non èmobilissimo, ma fa correre il pallone. Non è un mar-

catore di professione, ma occupa bene lo spazio e ha buon fisico. Soprattutto capisce in fretta il gioco, sa giocare un calcio semplice, così diretto da diventare un tradimento. È raro trovare un mediano che sappia ribaltare con armonia l’azione. Quasi impossibile trovarne uno che sappia farlo con il realismo e l’esattezza di Beckham. So-

Lo controllano comunque?". "Sì, sì e speriamo che sia di quella t... della Cappa!". Lo ripete due volte. La madre annuisce: "Eh, davvero, va bene, ok". Non è la prima volta che l’ex bocconiano mostra qualcosa di più di un semplice astio nei confronti delle due cugine di Chiara. Il 20 novembre 2007, in una lunga conversazione telefonica con Marco Panzarasa, ex compagno di liceo e suo amico del cuore, sbotta: "Ma che c... vuole la Stefania Cappa?!". Al centro della discussione, c’è l’imminente uscita di un servizio fotografico sul settimanale "Chi" che ritraeva Alberto in un uscita notturna con un gruppo di amici, servizio del quale Stefania sembrava essere informata e della cui pubblicazione aveva avvertito un’amica di Alberto. "Quella lì deve soltanto stare attenta che gli vengano a sequestrare le macchine, le biciclette, le stampelle". I due amici convengono sul fatto che "sarebbe anche ora!". [...]

no state queste sue due doti (presenza fisica e capacità di far ripartire dal basso subito e con qualità il gioco) a dare un passo diverso alla squadra. Ora il Milan gioca più spesso di prima, è sempre lento ma corre di più il pallone; Kaká e Pato trovano spesso il contropiede. Il nuovo Milan è soprattutto nella loro differenza, ma Beckham ha avuto la bravura di assecondarla, anzi, favorirla. Certo questo porta all’esclusione di Ronaldinho, ma questa è un’altra storia, su cui forse non è ancora tempo di chiedere scusa. A presto comunque.

Malgrado il faticoso accordo tra Berlusconi e Veltroni, non è detto che la nuova legge elettorale per le europee, con la soglia di sbarramento al 4 per cento per i partiti minori, vedrà la luce nei tempi previsti. Nel Pd, e non solo nel Pd, sono emerse forti resistenze, e fino a domani non è dato sapere se l’intesa terrà. Ma quale che sia la sorte della legge, essa non influirà sulle preferenze. Che, cancellate l’anno scorso, per le politiche, ed escluse sapientemente dalla trattativa per la riforma, a giugno torneranno per le europee. Si voterà, secondo le circoscrizioni, esprimendone due o tre. La cosa strana non è tanto il diritto, sopravvissuto a tutte le riforme tentate e praticate, a votare per più di un candidato. Semmai che dopo tanti anni passati a dire che le preferenze erano (e sono) uno strumento di corruzione della volontà degli elettori, a difenderle, adesso, si siano alzati molti di quelli che in passato le avevano avversate. Ultimo, ma certamente non isolato, D’Alema, che ha contestato fin dall’inizio la legge a cui il segretario del suo partito sta lavorando. Naturalmente ci sono ragioni politiche che spiegano il riposizionamento dei vari leader sui meccanismi elettorali. Berlusconi e Veltroni tengono al bipartitismo che ha cancellato dal Parlamento gran parte dei partiti minori, e necessitano di conseguenza di far votare anche a giugno con una legge il più possibile simile a quella usata l’anno scorso per le politiche. D’Alema e gli altri, al contrario, sono convinti che con questo sistema il centrosinistra non tornerà mai

più a vincere, e premono per riaprire la strada ai partitini ex alleati esclusi dallo sbarramento. Al premier e al capo dell’opposizione l’abolizione delle preferenze converrebbe per avere di nuovo mano libera sulla formazione delle liste: se l’elettore, com’è già accaduto, non potesse scegliere a suo piacimento neppure uno dei candidati, per stabilire chi sarà eletto a Berlusconi e Veltroni basterebbe decidere l’ordine dei nomi in lista. In questo modo avrebbero ragione anche di capi e capetti locali, che usando le preferenze potrebbero divertirsi a contraddire le indicazioni venute dal centro. Inoltre, per Berlusconi verrebbe meno il timore che Alleanza nazionale, più radicata sul territorio, risulti meglio piazzata di Forza Italia alla vigilia della fusione dei due partiti nel Popolo della libertà. E per Veltroni svanirebbe l’incubo dei «cacicchi» provinciali, fin qui riottosi ad accettare il rinnovamento e il ricambio della classe dirigente del Pd. Ecco perché, con o senza la soglia di sbarramento, e soprattutto con le preferenze, le prossime elezioni nel centrodestra e nel centrosinistra rischiano di trasformarsi in un referendum interno sui due leader. Se lo sbarramento ci sarà, ciascuno nel proprio campo, Berlusconi e Veltroni avranno maggiori possibilità di attirare elettori dei partiti minori. Se non ci sarà, sconteranno il peso degli alleati in «libera uscita». Ma in ogni caso dovranno mettere in conto la vendetta di tutti quegli elettori che un anno fa, non potendo scegliere i loro candidati, si ritrovarono a dare un voto dimezzato o forzato. [...]

La violenza a Nettuno: il seguito e le opinioni Per prevenire i crimini serve dialogo in famiglia

Navtej, la vittima lotta per sopravvivere ma ha riconosciuto i suoi aggressori

Garantismo e domiciliari

dal commento di Giovanni Bollea

dall’inchiesta di Carlo Bonini

dal corsivo di Filippo Facci

L’agghiacciante episodio dell’indiano bruciato a Nettuno, e che ancora lotta per sopravvivere mi ha riempito di terrore e ha rafforzato in me l’idea della quale poco prima avevo già scritto. Cioè la necessità di un rapporto stretto tra padri e figli, per conoscere ed evitare qualsiasi azione balorda o addirittura criminale, rafforzata dall’uso di alcol e droga. Problema grave, gravissimo. Che impone ai padri un’attenzione spasmodica sulla vita scolastica e sul tempo libero dei ragazzi. Mi chiedo qual è la responsabilità morale per esempio di un padre dinanzi a questa notte di ferocia e di efferatezza. Le mie riflessioni su questo argomento si sono ripetute nel corso degli anni, quasi come una nota accademica, per risvegliare responsabilità paterna sulla vita fuori casa, sull’età, sulla famiglia, sulle abitudini, sugli abusi e sulle dipendenze di amici e compagni. Perché è inequivocabile che il padre e la madre debbano continuamente insegnare ai figli che cos’è la gravità e la responsabilità morale di un’azione. Al prezzo di spaventosi e tragici risvegli dopo lo sballo che purtroppo non è più soltanto quello del sabato sera. Occorre intuire, immaginare, capire in tempo le azioni dei propri figli. Soprattutto al termine di quelle serate concluse in compagnia di personaggi che spessissimo il genitore non si sogna neppure di conoscere. Quanti sono gli adolescenti che hanno commesso delle efferatezze denunciandole poi come forme infantili di un’azione criminale? Come può essere quantificata la responsabilità morale di questi genitori rispetto ad una realtà così devastante? Il gravissimo episodio di Nettuno ripropone con prepotenza l’urgenza della lotta su cui io insisto da decenni in forma mai abbastanza esagerata. I genitori, e il padre in particolare, devono adottare un sistema di indagini veramente approfondite e non fidarsi mai sul piano concreto, anche se a priori non deve essere tolta la fiducia morale ed affettiva che coinvolge la parola d’onore. Una cosa non deve escludere l’altra. Se il figlio dice “ti do la mia parola d’onore che non bevo e non mi drogo”, questa oggi non può più bastare. [...]

Navtej Singh Sidhu è in fondo a due rampe di scale dall’intonaco scrostato. Al "1". Oltre una porta scorrevole di alluminio anodizzato e vetro smerigliato su cui mani pietose hanno appeso le immagini di un paradiso montano di ghiacci eterni e laghi immacolati. È la porta che annuncia il reparto rianimazione dell’ospedale sant’Eugenio. Che separa chi è appeso con un filo alla vita da un lungo corridoio che porta alle cucine e odora di zuppa e varechina. Alle 6 e mezza del pomeriggio, mentre il presidente del Senato Renato Schifani, che lo ha appena incontrato, annuncia in superficie che, se sopravvivrà, avrà un lavoro, nel sotterraneo, Navtej riceve dal cucchiaino nella mano di una delle due infermiere chine sul suo letto del cibo semiliquido. È nella prima delle stanze di sinistra che si aprono sul corridoio di linoleum verde del reparto. Ha capelli neri ondulati tirati all’indietro, segnati da meches bianche. Il busto è nudo, il labbro inferiore deturpato da una larga tumefazio-

[...] Se tra un mese scoppiasse il caso di uno stupratore condannato ingiustamente, magari un tizio famoso, facilmente non si parlerebbe d’altro: e tanti altri casi di malagiustizia, come tanti ce ne sono, otterrebbero gran dignità di pubblicazione e dibattito. Il che, voglio ripetere, è perfettamente normale e anche positivo: purché la ciclazione dei temi non denoti omissioni e soprattutto corrisponda proporzionalmente a problemi reali, come quelli della sicurezza e della repressione indubbiamente sono. Quello che invece non è normale, e non è positivo, è che per cavalcare ogni ondata emergenziale si finisca coll’azzerare le conquiste della precedente. In questo, nel limitarsi ad assecondare gli umori popolari del momento, la nostra classe politica sta facendo sforzi da primato mondiale. Non c’è stato un cane disposto a ricordare che gli arresti domiciliari sono sì domiciliari, ma restano arresti, restano una privazione della libertà personale [...].

Nettuno, i carabinieri sul luogo dell’aggressione

ne. Respira da solo, senza l’aiuto di macchine, libero di muovere lentamente la testa e il collo, dove pure ha una circoscritta ustione di secondo grado. Perché i medici hanno preferito che le garze che ne mummificano entrambe le mani e il tronco dall’addome in giù non lo costringessero anche in quella parte del corpo che è sopravvissuta allo scempio e lo fa sentire ancora un uomo. La stessa - racconta chi era presente - che ha avuto un sussulto di emozione, accompagnato da una piega della bocca che ricordava un sorriso, quando, al mattino, due ca-

rabinieri gli hanno mostrato le foto segnaletiche dei tre di Nettuno. Perché Navtej, come ha fatto, le riconoscesse come quelle dei suoi aggressori e sapesse che la mano dei suoi carnefici non era rimasta ignota. Navtej è sedato. Per azzerarne i movimenti riflessi e lo stato di tremore indotto da piaghe di terzo grado che si sono mangiate il 40 per cento dei tessuti del suo corpo. "Non sente dolore - dice, abbassando lo sguardo con pudore, Paolo Palombo, il primario - Perché le ustioni profonde hanno distrutto i centri nervosi dell’epidermide". [...]


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Primo piano

Mercoledì 4 febbraio 2009

Primo piano Beppino Englaro in auto a Lecco prima della partenza della figlia verso Udine

Il dramma di Eluana Proteste alla partenza da Lecco E spunta l’ipotesi di un nuovo altolà della magistratura

Mercoledì 4 febbraio 2009

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LE VOCI DELLA POLITICA

Il presidente Napolitano Sì al testamento biologico Serve subito una legge

A Udine conto alla rovescia La Englaro alla clinica “La Quiete” dove avverrà lo stop all’alimentazione Giorgio Napolitano

di PIERPAOLO GRATTON UDINE - Udine doveva essere l’ultima destinazione e così è stato: Beppino Englaro è riuscito a trasferire la figlia Eluana in Friuli per il suo ultimo viaggio, quello che porterà la donna, in stato vegetativo da 17 anni, a riposare accanto ai nonni, a Paluzza, in Carnia, terra che lei non aveva mai smesso di amare. Troverà così soluzione, salvo nuovi stop della politica o della magistratura, una vicenda cominciata il 18 gennaio 1992 quando Eluana rimase gravemente ferita in un incidente stradale tanto da non risvegliarsi più, perchè inutili si sono dimostrati tutti i tentativi sanitari di ridarle una vita dignitosa. E proprio da quel giorno è cominciato il calvario di papà Beppino che ha insistito e voluto che lo Stato riconoscesse il suo diritto a staccare la spina che tiene in vita la figlia. Diritto che gli è stato sancito da un decreto della Corte d’Appello di Milano poi confermato da una sentenza della Cassazione. E proprio a Udine Beppino ha trovato i supporti necessari per assecondare il volere della figlia («Ha sempre detto che questa non era vita») e cioè uno studio legale in grado di predisporre un protocollo per il distacco del sondino e

una struttura assistenziale disposta ad accogliere Eluana nei suoi ultimi giorni di vita. Da Lecco – dove la donna era assistita dalle suore Misericordine, e dove la partenza è avvenuta fra le proteste di esponenti di associazioni in difesa della vita che si sono sdraiati sul cofano nel tentativo di fermare l’ambulanza e al grido di «Eluana, svegliati!» - Eluana è giunta a Udine sotto una pioggia battente e fredda. Solo giornalisti,

reporter e forze dell’ordine ad attenderla. Lei è stata accolta nel reparto maschile dei malati di Alzheimer, alla casa di riposo 'La Quiete', in una stanza che dà su via Pracchiuso, uno dei borghi storici della città. Qui – come ha riferito l’avvocato di famiglia, Giuseppe Campeis – Eluana sarà assistita 24 ore su 24 da un’equipe volontaria composta da due medici e da una decina di infermieri professionali. Il protocollo è molto dettagliato e si rifà al de-

creto della Corte d’Appello. Eluana nei primi giorni sarà alimentata come a Lecco, poi comincerà la lenta e graduale operazione di riduzione dell’alimentazione. «Vivrà per due, massimo tre settimane, salvo nuovi stop perchè – ammonisce Campeis – tranquilli non si può mai esserlo. In Italia può succedere di tutto». Ipotetici stop, infatti, potrebbero venire dalla Procura della Repub-

SULLA STAMPA ESTERA

«Un italiano sconfigge il governo sull’eutanasia» ROMA - L'ultimo viaggio di Eluana Englaro nella clinica «La Quiete» di Udine, dove trascorrerà gli ultimi giorni della vita, è stato seguito da gran parte della stampa estera che da mesi punta i riflettori sulla vicenda. «Una donna italiana mandata in clinica per morire» ha titolato ieri la Bbc online (così come la Cnn americana, nella foto) in un servizio in cui si sottolinea come il Vaticano e i gruppi anti-eutanasia abbiamo «fortemente lottato contro la decisione». Anche l’inglese The Indipendent punta sulle «obiezioni del Vaticano» su cui titola l’articolo. Anche nello spagnolo El Pais il caso Eluana trova ampio spazio: «Il viaggio di Eluana in una clinica per morire solleva le critiche dei conservatori e dei cattolici», titola il giornale spagnolo che sottolinea anche i commenti «furibondi» del mondo cattolico. A puntare invece sulla figura del padre di Eluana è l’agenzia internazionale Reuters. «Il padre di

Eluana, Beppino Englaro - si legge nell’articolo dal titolo 'Un uomo italiano sconfigge il governo sull'eutanasia' – ha alla fine vinto dopo 10 anni la sua battaglia». Mentre l’Associated Press racconta la vicenda di «Una donna italiana trasferita in un ospedale per poter morire». GLI STRALI DI “FAMIGLIA CRISTIANA” - Se le strutture sanitarie, pubbliche e private, si trasformano in luoghi dove si procura la morte «si perverte il ruolo del medico e della struttura stessa» che, in ogni caso, «non è mai quello di dare la morte». Interviene così, sulla vicenda di Eluana anche Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, che – rispondendo, nel numero di questa settimana, a un lettore che chiede di incontrare il padre della ragazza – sottolinea che «sospendere i trattamenti di sostegno vitale significa procurare la morte, che è cosa diversa dal lasciare che la malattia faccia il suo corso».

blica di Udine (alla quale sono stati inviati esposti con la richiesta di intervento) o dalla politica («verificheremo gli atti formali possibili, ma resta confermato il divieto di stop dell’idratazione e della nutrizione del Servizio Sanitario Nazionale», ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi). Udine si è accorta di quello che stava accadendo attraverso l'assedio mediatico. La città ha proseguito la sua vita senza particolari scossoni o sussulti. L’arcivescovo, Pietro Brollo, ha invitato tutti i fedeli della diocesi «a pregare sia per Eluana, sia per la famiglia Englaro, sia, infine, per i tanti volontari che assistono le persone nella sofferenza»; il sindaco Furio Honsell, ligio alla consegna del silenzio imposto dalla famiglia, si è ripetuto parlando «di necessità di dare una risposta civile a una vicenda umana straziante»; Manuela Di Centa ha auspicato che questa «dolorosissima storia non pregiudichi l’immagine del Friuli nel mondo», mentre i politici nazionali si sono divisi con diciarazioni anche pesanti, alcuni rivolgendo un appello al Governo affinchè intervenga con un decreto d’urgenza. A tutti ha risposto l’avvocato Campeis. «Un decreto – ha detto – non può incidere su una sentenza passata in giudicato». L’avvocato ha poi detto che il protocollo siglato è molto dettagliato «in modo che tutta la procedura che seguiremo sia legittima e si collochi nell’alveo di quanto previsto dalle sentenze». La vicenda umana di Eluana, quindi, dovrebbe o potrebbe concludersi nelle prossime settimane. A Udine come previsto e voluto dalla famiglia.

Beppino Englaro è rimasto a Bergamo, e chiede la privacy per la figlia. Veglie di preghiera a Lecco

BERGAMO - Resterà in silenzio. Almeno "fino alla fine di questa vicenda, poi si vedrà se avrà un senso parlare oppure no". Beppino Englaro, papà di Eluana, si chiude nel dolore. Vuole privacy e rispetto, per l'ultimo viaggio della figlia, arrivata a Udine alle 5.30, dopo un viaggio nella notte lungo quattro ore a bordo di un'ambulanza partita dalla clinica Beato Talamoni di Lecco, accompagnata dal primario di rianimazione Amato De Monte. La città dormiva ancora, avvolta da una pioggia incessante, quando la ragazza che da 17 anni è in coma vegetativo permanente è stata trasportata - da un passaggio secondario nella casa di cura "La Quiete", al primo piano di una stanza ad angolo

nella quale un'equipe medica gratuitamente attuerà la sentenza della Corte di Appello di Milano per l'interruzione dell'alimentazione e dell'idratazione. E sarà un addio a tappe, quello che porterà all'ultimo atto. La riduzione sarà graduale, solo al quarto giorno diventerà totale, secondo un rigido protocollo, con il supporto di sedativi solo per evitare crampi muscolari. Papà Beppino non ha seguito la figlia a Udine e si è fermato a Bergamo. È arrivato nel primo pomeriggio, per discutere del protocollo medico per gestire il quale è stata costituita a Udine l' associazione 'Per Eluana'. LE PREGHIERE, LA RABBIA Avvolta nella veste, inginocchiata davanti alla Madonna, Suor Rosangela, l’angelo custode di Eluana Englaro, che dal 1994 l’ha accudita

come una figlia, ha pregato nella penombra della cappella. Ha opposto al clamore causato dal trasferimento il Vangelo e il Rosario. E come suor Rosangela, anche le altre religiose della clinica 'Beato Talamoni', a Lecco, si sono attenute la regola-base della madre superiore: «Scusate, ma niente commenti». Solo silenzio, come Beppino, il p adre. Dopo l’addio alla donna in coma vegetativo permanente, dopo la notte di protesta davanti all’ingresso e al temporaneo blocco dell’ambulanza con a bordo Eluana, per le suore Misericordine la giornata si è snodata nelle le attività quotidiane della congregazione: preghiera, assistenza e cura dei malati. Nei reparti della struttura sanitaria, però, c'è un senso di smarrimento e disorientamento. Il via vai dei pazien-

ti per esami e visite si è diluito nell’arco del mattino, mentre nel pomeriggio è cominciata la processione dei parenti nelle stanze dei degenti. «I giudici non possono decidere della vita di una persona», dicono due pensionati a braccetto. «Serve una legge sul testamento biologico. Perchè così è il caos», dice invece una maestra. «L'hanno portata a Udine per ucciderla», taglia corto un operaio con il braccio ingessato. Il sindaco leghista Antonella Faggi boccia la protesta di Giacomo Zamperini, consigliere comunale della sua maggioranza, che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale dopo che nella notte si è letteralmente aggrappato all’ambulanza per impedire la partenza di Eluana.

Il Vaticano durissimo «Così la ucciderete» CITTA’ DEL VATICANO – La Chiesa Cattolica ribadisce all’unisono: quella che si sta per compiere su Eluana è «eutanasia». Lo afferma, con toni pieni di compassione, il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata. Lo proclama, con parole più dure, il ministro della Sanità vaticano, cardinale Lozano Barragan, che ieri ha dichiarato: «non si può uccidere una persona così». Movimenti, associazioni cattoliche annunciano intanto mobilitazione e fiaccolate. Mentre Eluana Englaro, la donna da 17 anni in coma vegetativo, si avvia verso le ultime ore della sua vita, i vescovi italiani si affidano alla «forza della preghiera», nella speranza di un ripensamento, di un colpo di scena; non concordano, ovviamente con la scelta di papà Beppino, e tuttavia esprimono la loro vicinanza alla famiglia «così duramente provata». Spetta a monsignor Mariano Crociata, neo-segretario generale della Cei, il delicato compito di spiegare, ancora una volta, ai giornalisti, quale è la posizione della Cei sulla vicenda Eluana. «È a tutti evidente – ha

detto il presule alla sua prima conferenza stampa, dopo la riunione a Roma del Consiglio episcopale permanente – che qualsiasi azione volta ad interrompere l’alimentazione e l’idratazione si configurerebbe, al di là delle intenzioni, come un atto di eutanasia». «Per parte nostra – ha aggiunto – osiamo ancora sperare nella forza della preghiera, che vince le resistenze più nascoste, e siamo vicini alla famiglia, così duramente provata, e alle suore di Lecco, che hanno amorevolmente assistito Eluana Englaro fino a ieri». Ad avviso di monsignor Crociata, «questo è il momento di tacere e pregare». Da parte sua, però, il cardinale Lozano Barragan, non si rassegna ad accettare gli eventi: «è inconcepibile pensare di uccidere una persona in questo modo». «Quanto sta accadendo – aggiunge - è un atto di antiumanesimo». Il porporato riprende le parole pronunciate dal al Papa domenica scorsa: l’eutanasia è «una falsa soluzione al dramma della sofferenza». «Quello che vogliono fare, dobbiamo dirlo con realismo

La struttura ha potuto ignorare l’atto di indirizzo del ministro

Il dolore del padre: «Adesso silenzio, e fino alla fine» di ELISABETTA MARTORELLI

La Chiesa spera nel ripensamento: «Questa è eutanasia»

Beppino Englaro

CI SONO motivazioni tecnico-giuridiche che hanno consentito il ricovero di Eluana Englaro nella casa di accoglienza La Quiete di Udine, ma non nella clinica Città di Udine, che, a dicembre, aveva dato la propria disponibilità ritirandola poi all’ultimo momento. La Quiete, infatti, è un’azienda pubblica di servizio alla persona, una casa di riposo per anziani – e non una struttura sanitaria – che opera quindi al di fuori del Servizio sanitario nazionale e questo le ha consentito di non tener conto dell’atto di indirizzo emesso dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi a dicembre. Eluana è stata “presa in carico” da un’associazione privata, che l’ha ricoverata perchè bisognosa di assistenza. L'equipe medica che l’assisterà – e di

cui La Quiete non è dotata – è un gruppo di volontari privati, esterni, i cui componenti lavoreranno in maniera assolutamente gratuita. Un protocollo analogo a quello definito dalla Quiete era stato predisposto anche per la clinica “Città di Udine” dove i sanitari che avrebbero dovuto prendere in cura Eluana erano tutti esterni con prestazioni gratuite. Ma la “Città di Udine” è una clinica privata che opera in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. E l’atto di indirizzo del ministro Sacconi invitava tutte le cliniche, private e pubbliche, in regime diretto o in convenzione, a non sospendere le cure ai pazienti, compresa la nutrizione forzata. Di fronte a tale invito la clinica aveva deciso di ritirare la propria disponibilità.

– spiega – è aggiungere alle sue sofferenze la morte per sete e fame, una cosa inconcepibile». Sulla stessa lunghezza d’onda il vescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, la città dove si trova la clinica che ha accettato di seguire Eluana nelle sue ultime ore. «La vita – dice – non è qualche cosa da gettare, ma qualche cosa di estremamente importante». «Siamo vicini – proclama monsignor Brollo – alle migliaia di persone che con tanto coraggio, con tanta generosità si mettono al servizio nelle persone ammalate e deboli. Dire a queste persone che fanno qualche cosa di inutile è drammatico per una nazione. L’opera di queste persone è delicata e importante e su quanto sta avvenendo a Udine siamo tutti chiamati a fare una profondo riflessione interiore». «Sono solidale – conclude – con chi assiste gli ammalati, che sono genitori, parenti e semplici volontari». Intanto anche “Famiglia Cristiana” avverte: guai se le strutture sanitarie, pubbliche e private, si trasformano in luoghi dove si procura la morte.

di PAOLA SPADARI ROMA – Sul caso di Eluana Englaro la politica si schiera con le più alte cariche dello Stato, Presidente della Repubblica in testa, che invocano una legge sul testamento biologico che regoli il momento finale della vita. E il presidente della Camera Fini chiede anche «rispetto» per la decisione dei genitori di Eluana ai quali, soli, spetta il «diritto di fornire una risposta», mentre la Chiesa torna a ribadire il suo anatema («inconcepibile ucciderla così»). Nel giorno in cui Eluana è stata trasferita nella casa di cura di Udine dove, presumibilmente, trascorrerà le sue ultime ore di vita, la polemica infuria e soltanto il premier Berlusconi decide di non parlare («non voglio intervenire»), mentre dal Capo dello Stato, Napolitano, ai presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, è pressante la richiesta alle forze politiche di colmare un vuoto legislativo su questa controversa materia. «In Italia, dove la Cassazione ha colmato un vuoto legislativo - sottolinea Napolitano intervenendo da Lussemburgo – nessuno parla di introdurre l’eutanasia, ma il caso di Eluana impone al Parlamento, dopo una discussione pacata, l’approvazione di un provvedimento legislativo». Una sollecitazione analoga viene anche dai presidenti dei due rami del Parlamento: per Fini «il Parlamento non può sfuggire al dovere di legiferare su questi temi. So-

prattutto quando la scienza sposta così in avanti il proprio confine». Per Schifani, questo «è il momento della vicinanza, della riflessione e della responsabilità perchè quanto sta avvenendo pone oramai «con drammaticità la necessità di un intervento legislativo». Per il Governo torna a schierarsi il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che sta valutando eventuali provvedimenti. Ed il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella dice un netto no ad escamotage e «cavilli», al fine di ottenere l'applicazione del decreto della Corte di Appello di Milano per la sospensione dei trattamenti a Eluana. La politica si divide quindi tra chi chiede silenzio, come Gianfranco Rotondi, ministro del Programma per il quale è il momento di tacere», e chi urla condanne come Maurizio Gasparri (Pdl) secondo il quale «è iniziato l’omicidio» . Francesco Cossiga chiede un decreto per salvare Eluana, con un’interpellanza in cui chiede che con decreto definiscano reato il suicidio assistito, l’eutanasia o ogni altra forma di forzata cessazione della vita. Per l’Udc Rocco Buttiglione chiede a Berlusconi di convocare un consiglio dei ministri per fare una legge per il testamento biologico. Walter Veltroni, segretario del Pd chiede alla politica «discrezione» e rispetto per le sentenze. Secondo Veltroni, compito della politica è approvare una legge sul testamento biologico.

La condizione, differente da quella del coma, è considerata “del non ritorno”

In Italia 2000 persone in stato vegetativo ELUANA Englaro è da 17 anni in stato vegetativo persistente, una condizione differente da quella del coma e ritenuta da alcuni esperti la 'porta del non-ritornò. In Italia si stima siano tra le 2.000 e le 2.500 le persone che si trovano in una condizione di stato vegetativo. QUATTRO STADI DI COMA: I coma sono distinti, secondo una classificazione inglese degli anni '60, in quattro tipi. Si va dal coma di stadio 1 (un coma superficiale dal quale il paziente si risveglia, di solito, nell’arco di pochi giorni) al coma di stadio 4 (la ripresa e il risveglio si verificano dopo lunghi periodi, spesso con danni cerebrali di varia entità). Il coma si può considerare la conseguenza di una sofferenza cerebrale. Si manifesta con l’assenza della condizione di

veglia, perchè il malato non apre gli occhi, e con l’assenza di manifestazioni di coscienza: non può comunicare con gli altri e non reagisce quando gli si parla. Il coma non è morte cerebrale. LO STATO VEGETATIVO PERSISTENTE: Un paziente in stato vegetativo ha perso le funzioni neurologiche cognitive e la consapevolezza dell’ambiente intorno a sè, ma mantiene quelle non-cognitive e il ciclo sonno/veglia. Si parla di stato vegetativo persistente per i soggetti che dopo 30 giorni non mostrano segni di ripresa. Questi pazienti aprono gli occhi, e possono mostrare comportamenti come digrignare i denti, fare smorfie, sorridere o piangere. Secondo alcuni esperti, per questi pazienti le possibilità di miglioramento o ri-

presa sono «pochissime, teoricamente nulle». Ma sul concetto di “irreversibilità” si registrano posizioni diverse. Nel recente documento-glossario messo a punto dal gruppo di lavoro nominato dal ministero del Welfare, si definiscono ad esempio diverse condizioni di criticità come lo stato vegetativo e si afferma che è «assurdo poter parlare di certezza di irreversibilita» negli stati vegetativi di lungo periodo, come nel caso di Eluana Englaro. Nel documento si sottolinea inoltre come il paziente in stato vegetativo «può restare in vita per anni con una assistenza minima» e non può essere identificato in alcun modo con un malato terminale, caratterizzandosi come un grave disabile che richiede solo un’accurata assistenza di base».


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Primo piano

Mercoledì 4 febbraio 2009

Primo piano 9 Proposta una soluzione: usare i tir per altra merce Mercoledì 4 febbraio 2009

Petrolio e paure

Vertenza autotrasporto Tutto rinviato a oggi

Reazioni di cittadini e amministratori dopo la fiammata al Centro Olio

VIGGIANO - Nessuno accordo. Il tavolo di confronto tra Eni e rappresentanti del Consorzio Stl, è aggiornato nel primo pomeriggio di oggi. La trattativa lunga e complicata che si svolge all'interno della sede dell'Eni - Divisione E.e P, Distretto di Produzione Val d'Agri - in via del Convento, nella cittadina viggianese, non ha trovato, dopo due giorni di intenso confronto, una soluzione soddisfacente alla vertenza posta in atto dagli autotrasportatori del greggio. Autotrasportatori in stato di agitazione dopo l'annunciata chiusura del pozzo petrolifero di Cerro Falcone, a Calvello. Per ora è un alternanza di consultazioni e mediazioni. Si valutano proposte fatte dall'Eni - come « riconvertire il parco macchine in un diverso autotrasporto che non è il greggio» o «accettare di fare qualche altro lavoretto per un breve periodo». Soluzioni che a tutt'oggi non hanno trovato il riscontro da parte della maggioranza dei lavoratori, che per la ripresa della trattativa hanno deciso di spostare le autocisterne dalla strada che affianca il Centro Oli, liberando gli spazi e far riprendere l'attività di passaggio nel Centro Olio. Un presidio iniziato davanti al centro Oli, cinque giorni fa, da quando

Viggiano non si fida più Infuocata assemblea in Municipio: nessuno crede alla versione dell’Eni di ANGELA PEPE VIGGIANO - «La sicurezza chi è che ce la garantisce? Sono da venti anni che stiamo a discutere e non si è fatto mai niente». Hanno paura e timore le famiglie che abitano nelle vicinanze del Centro Olio dopo l'ennesimo incidente o “anomalia” verificatosi all'interno del Centro Oli di Viggiano (intorno alle 17 e 40 del 2 Febbraio un forte boato e vibrazioni hanno preceduto l'innalzamento abnorme della fiamma sulla torre della fiaccola di sicurezza con notevole emissioni di sostanze gassose per combustione). Lo hanno esternato a voce alta nell'assemblea convocata ieri mattina dal sindaco del paese, Giuseppe Alberti. Incontro per rassicurare, chiarire e prendere decisioni su una situazione diventata insostenibile. «La soluzione non ce l'ho in tasca e non ho il potere di chiudere il centro Olio - ha più volte ribadito il sindaco nell'assemblea - Purtroppo queste anomalie sono accadute in passato e credo che quasi sicuramente accadranno nel futuro. Anomalie dell'impianto e innalzamento della fiamma ci saranno ancora. L'Eni, comunque, ha rassicurato che l'impianto di

Alcuni cittadini presenti all’incontro di ieri a Viggiano

sicurezza funziona». Rassicurazioni a cui i cittadini non credono. «A dimostrazione - rispondono alcuni - l’Eni non si è nemmeno degnata di venire all'assemblea per dare spiegazioni su quello che è successo». «Nessun invito ufficiale è stato inviato», replica il sindaco. «E poi - aggiunge - era impe-

gnata sul fronte vertenza autotrasportatori del greggio». «E' un atto dovuto per l'Eni controbatte il dottor Giambattista Mele - quella di dare chiarimenti (Decreti legislativi del 15 febbraio 2007 e del 3 agosto 2007 n.152 che indica il rilevamento dell'Ipa, direttiva Cee 2004/07, decreto legislativo del 18 febbraio 2005 n. 59, disattesi i punti 6,7,8,…. tutto sul monitoraggio dell'idrocarbu-

ri e sui metalli pesanti. Disattesi anche i punti II - III - IV dell'intesa Eni e Regione)». «E - aggiunge il medico curante - poi ripetono sempre la stessa litania “è tutto a posto e funzionano i dispositivi di sicurezza”. Non ci facciamo infinocchiare. Loro dovevano essere qui per dare le necessarie spiegazioni. Bisogna aggiunge - porre dell'azioni legali perché questi sono atti dovuti e perché non si scherza con la salute dei cittadini». Timori per la salute legati all'assenza di un monitoraggio sanitario e ambientale ad hoc. Poche le centraline di monitoraggio, tre a fronte di undici richieste. Chiamata in causa è l'Arpab e la divulgazione dei dati. «L'Arpab non divulga i dati correttamente - sostiene il capogruppo consiliare di centro destra Pisani - guarda caso quelli che riguardano Ipa (idrocarburi policiclici aromatici)». Dello stesso parere anche il dottor Mele: «Poco chiari. Nessun rilevamento dell'H2S e Benzene». Nuovamente, pronta la replica del sindaco Alberti: «Dal punto di vista istituzionale mi fido dell'Arpab e non mi sento di dire che l'Arpab tarocca i dati». «Dico - prosegue - che bisogna

incrementare le centraline, ma non ho elementi per dire che l'Arpab manometta i dati, se qualcuno ce l'ha, faccia la denuncia alla Procura della Repubblica». Per il signor Pancrazio «prima che arrivasse l'Eni avevamo qualcosa e ora non abbiamo più niente. Solo paura e timore». Allora cosa fare e quali le soluzioni per chi abita nell'area vicino al Centro Olio? «Sicuramente la questione spiega il primo cittadino - non è solo economica, si danno dei soldi per il ristoro ma il problema certo non è risolto. Questione affrontata anche dalla Struttura di progetto del Piano operativo Val d'Agri di trovare un meccanismo attraverso il quale trovare un ristoro per chi vive nella zona. Il criterio per individuare la fascia da indennizzare non è facile e il tema del disagio non si risolve». «Un possibile soluzione - ipotizza Alberti - è la sostituzione di infissi, portone per non avvertire il rumore, e magari immaginare per chi è prossimo alle vicinanze del Centro a una forma di delocalizzazione in un altro posto». Ora il passo successivo sarà la convocazione urgente chiesta con il Prefetto insieme all'Eni e all'Arpab per il chiarimento sui dati.

Il sindaco chiede incontri e un monitoraggio più attento di ciò che avviene nell’area

Alberti scrive a prefetto e Arpab VIGGIANO - «Ancora una volta, purtroppo, si è verificata un anomalia nel funzionamento del Centro Olio di Viggiano, che ha determinato un innalzamento della fiamma in torcia di sicurezza, ma come mi è stato riferito da molti cittadini, è stato accompagnato da forti vibrazioni, che sono state avvertite, soprattutto nelle abitazioni che si trovano nelle immediate vicinanze dell'impianto, costringendoli ad abbandonare temporaneamente le stesse». Il giorno dopo l'anomalia verificatasi al Centro Olio (vedere l’articolo qui in alto), il primo cittadino di Viggiano, Giuseppe Alberti invia due comunicazioni. La prima è destinata al Prefetto di Potenza Luigi Riccio per una convocazione insieme al presidente della Regione Vito de Filippo e a rappresentanti dell'Eni e l'altra all'Arpab per richiesta «di monitoraggio

A sinistra e a destra, immagini dall’incontro che ieri il sindaco Alberti (in piedi al centro) ha tenuto con i cittadini che abitano nelle vicinanze del Centro Olio di Viggiano Nella foto grande in alto, la fiamma sulla torre del Centro Olio così come si vedeva il 2, di sera, quando il picco era oramai passato

suppletivi». «E' quanto mai opportuno - si legge nella missiva inviata al prefetto - pertanto, la convocazione di un incontro con i responsabili Eni perché forniscono tutti i necessari chiarimenti sull'accaduto, e del perché, negli ultimi tempi, si verifichino abbastanza frequentemente tali anomalie». «Si chiede - è scritto an-

cora nel documento redatto dal sindaco - che a tale incontro partecipi altresì la Regione Basilicata, affinchè fornisca, come più volte preannunciato, una risposta definitiva alla problematiche sollevate dai cittadini che vivono il disagio di risiedere in prossimità del Centro Olio, attivando - chiude la missiva - con urgenza le misure di ristoro legittimamente e

da troppo tempo attese». L' intensificazione del monitoraggio ambientale è la richiesta nella lettera inviata all'Arpab. «L'anomalia - scrive il primo cittadino di Viggiano nel documento inviato all'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente - verificata ieri al centro Olio ha determinato l'innalzamento abnorme della fiamma sulla torre della

fiaccola di sicurezza con conseguente emissione in atmosfere di prodotti derivanti dalla combustione delle sostanze gassose». «L'evento - spiega il sindaco - ha generato forti e ulteriori preoccupazioni nei cittadini, non solo tra quelli residenti nelle aree immediatamente circostanti, ma anche in coloro che risiedono nel centro urbano di Viggiano».

«Considerato - conclude il primo cittadino - il ripetersi di tale anomalia a brevissima distanza di tempo dalla precedente si chiede di intensificare con effetto immediato le attività di monitoraggio nell'area interessata e di portarne a conoscenza la scrivente amministrazione circa gli esiti della stessa nel più breve tempo possibile». an. pe.

La sede del Distretto Eni a Viggiano: qui si è svolto l’incontro fra l’azienda e gli autotrasportatori

l'Eni ha comunicato di sospendere dal 31 Gennaio 2009 l'attività del centro di stoccaggio e carico di Calvello. Quindi niente più lavoro per una categoria che dal 1993 aveva iniziato l'attività investendo nel proprio futuro lavorativo e che durante gli anni ha subito dei bruschi rallentamenti fino ad arrivare ad oggi, con la decisione da parte di l'Eni di sospendere l'attività di trasporto del greggio da Calvello al Centro Olio, con la chiusura di alcuni pozzi. Una situazione di dispera-

zione per gli oltre 70 autotrasportatori che si sono ritrovati «senza lavoro e debiti, per aver investito nel ricambio di mezzi». Disperazione che è esplosa poi davanti ai cancelli del Centro Olio insieme anche ad un'altra categoria. Infatti alla situazione precaria lavorativa degli autotrasportatori è affiancata anche la precarietà delle oltre 20 unità della vigilanza “città di Potenza” che scortano le autocisterne durante i tragitti sul territorio. a. p.

CHI LANCIA L’ALLARME...

...E CHI RASSICURA

Per molti è un incidente

Eni: normale operazione Regione: guardia alta

PREVALE nettamente il numero di chi considera l’accaduto al Centro Oli un segnale allarmante e un rischio per la salute collettiva. Fra i tanti comunicati, si segnala anche un botta e risposta fra l’assessore Santochirico (sue dichiarazioni sono anche nell’articolo a destra) e il consigliere regionale Napoli. Ecco una sintesi di tutti gli interventi. FELICE BELISARIO (IdV): «Quanto continua a succedere nel Centro Oli di Viggiano desta particolare preoccupazione. I competenti organi di controllo, Regione, Arpab, Vigili del Fuoco, Autorità Giudiziaria, hanno il dovere di vigilare perché la nostra terra non sia oggetto di interessi speculativi che mirano al saccheggio della Basilicata. I cittadini - conclude - devono sapere e, se l'Eni non farà chiarezza, valuteremo con attenzione e fermezza tutte le più opportune azioni per contrastare tutti gli insopportabili silenzi». IDV VAL D’AGRI: «Associandoci alla richiesta del sindaco di Viggiano, abbiamo chiesto ai responsabili del Centro Oli e ai dirigenti Eni di conoscere che cosa è accaduto nell'impianto e quali misure si intendano mettere in campo per prevenire ulteriori episodi simili, come del resto è già accaduto in passato. La mozione di Idv al Senato ha evidenziato l'estrema pericolosità dell'idrogeno solforato sia per le conseguenze sulla salute pubblica che per l'ambiente. E’ urgente offrire alle nostre comunità il massimo delle garanzie in materia di sicurezza e di salvaguardia dell'ambiente e delle attività agricole, zootecniche e produttive in genere». MICHELE NAPOLI (La Destra): «Continuare a catalogare questi episodi nell'ambito della normalità è quanto mai inaccettabile. (...) L'assessorato all'Ambiente latitante ed incapace

Felice Belisario

Maria Campese

Miko Somma

Filippo Massaro

di affrontare qualsiasi situazione, nulla ha fatto per accertare il reale impatto ambientale e verificare che le norme di sicurezza siano state attivate. Chiediamo all'assessore Santochirico di fare piena chiarezza sull'accaduto. In caso contrario si assumerà la piena responsabilità della sua negligenza e ne chiederemo formalmente le dimissioni». Santochirico: «Sicurezza dei cittadini e tutela della natura - prosegue Santochirico - sono temi troppo seri ed importanti per essere strumentalizzati da chi, come il consigliere Napoli, pensa di alimentare con gli insulti e l'istigazione all'offesa la fiamma del suo partito». Napoli: «Ha ragione l’assessore. Peccato che, almeno sino ad oggi, nessuna risposta, caratterizzata dalla serietà invocata, è stata offerta dalla Regione Basilicata».

MIKO SOMMA (Comitato No Oil Lucania): «Chiedere chiarezza ci sembra ipocrita, ben sapendo che le risposte che arriveranno dall'Eni saranno ammantate di quel solito “tutto a posto”che la politica si affretterà a confermare, sperando nel dimenticatoio in cui troppo spesso si sono fatte affogare tutte le richieste di trasparenza che pure la società lucana esprime. Chiediamo al Prefetto di Potenza, sulla base delle normative vigenti e del principio di precauzione per la salute e l'incolumità pubblica, l'immediata fermata a tempo indeterminato del complesso “centro olii di Viggiano” e di tutte le sue attività. Convochiamo una manifestazione popolare regionale da tenersi a Villa d'Agri il 21 febbraio , per sensibilizzare la popolazione lucana contro l'inganno del petrolio nella nostra regione».

FILIPPO MASSARO (Csail): «La lettera che il sindaco di Viggiano avrebbe scritto al Prefetto di Potenza e al Presidente della Regione è proprio uno di quegli inutili atti per tacitare la coscienza perché il Comune continua a chiudere gli occhi sull'attività di monitoraggio ambientale (terra, aria, acqua) di pozzi e siti delle società petrolifere come per il Centro Oli dell'area industriale. Ci vuole una verifica del Piano di protezione civile che il Comune di Viggiano avrebbe dovuto acquisire da Prefettura ed Eni e che non è conosciuto dai cittadini i quali, come è già accaduto per altri incidenti avvenuti, non sanno come comportarsi. Anche i sindaci dei centri limitrofi - Marsicovetere, Paterno, Tramutola - devono attivarsi per ottenere queste informazioni». MARIA CAMPESE (Prc nazionale): «In Basilicata si assiste, ogni giorno che passa, al fallimento di un modello di sviluppo improntato sulla intensa estrazione petrolifera che non solo si è rivelata depauperante per l'ambiente e lesiva del diritto alla salute pubblica, ma che non è riuscita nemmeno ad introdurre visibili cambiamenti nelle condizioni materiali di vita della popolazione locale. Chiediamo all'Eni e alla Regione Basilicata di fare chiarezza vera su quanto accaduto e vigilare sulla salute della popolazione». OLA: «Continuiamo a evidenziare la pericolosità del Centro Oli e a chiedere agli Enti competenti e all'Assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, di conoscere le quantità e le tipologie degli inquinanti sprigionati che, oltre ai parametri misurati, annoverano l'H2S Idrogeno Solforato, i Cov (Composti Organici Volatili), il Benzene, gli Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), che ad oggi non vengono resi noti e forse neanche rilevati, nonostante le prescrizioni della Via per il Centro Oli di Viggiano».

L’ENI HA diffuso la sua rassicurante versione sull’accaduto. Si tratterebbe di un semplice calo di tensione nella rete elettrica che ha comportato l’attivazione del sistema di sicurezza. Di cui boato e fiammata sarebbero l’effetto. Come a dire: la fiammata è garanzia di sicurezza Di tono altrettanto tranquillizzante - anche se con l’intento dichiarato di “ tenere alta la guardia” - l’intervento della Regione Basilicata. Ecco entrambi i comunicati. ENI: «Nella serata del 2 febbraio alle ore 17,40 circa presso il Centro Olio Eni di Viggiano (Potenza) si è verificato un calo di tensione con la conseguente interruzione dell'alimentazione di energia elettrica. Si sono quindi prontamente attivati i sistemi di blocco dell'impianto che ha effettuato correttamente in automatico le operazioni di messa in sicurezza, convogliando alla torcia il gas proveniente dalla depressurizzazione della linea di produzione chiamata “Linea Monte Alpi”. Si è trattato, pertanto, di una normale operazione che non ha creato situazioni di pericolo per le persone e cose e che conferma il corretto funzionamento dei sistemi di controllo e sicurezza. L'evento è stato tempestivamente comunicato a tutti gli Enti preposti e alle amministrazioni pubbliche». REGIONE BASILICATA: «La Regione segue con la massima attenzione le attività del Centro olio di Viaggiano, al fine di appurare con precisione le cause dell'episodio verificatosi nel pomeriggio di ieri e le possibili conseguenze per la salute delle persone e la salvaguardia ambientale». Lo dice l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico (foto qui sopra), che, in merito alla

fiammata fuoriuscita dalla torcia dell'impianto, ha interpellato i dirigenti dell'Eni e l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Basilicata (Arpab). L'Eni ha comunicato che l'episodio si è verificato a causa di una interruzione dell'energia elettrica che ha fatto attivare il blocco dell'impianto e la depressurizzazione della linea di produzione “Monte Alpi”. All'Arpab è stato chiesto di rendere noti i dati della qualità dell'aria rilevati dalla centralina di monitoraggio sita in prossimità del Centro olio di Viaggiano. Questi i dati comunicati (disponibili sul sito internet www.arpab.it nella sezione “bollettino aria”): i valori registrati dalla centralina nella giornata di ieri sono al di sotto dei limiti, pur manifestandosi un picco di benzene intorno alle ore 19. Spiega Santochirico: “In tema di salvaguardia ambientale e tutela della salute dei cittadini la Regione intende mantenere alta la guardia, anche mettendo in atto azioni integrate che garantiscano in maniera costante l'informazione ai cittadini, ai soggetti istituzionali, sociali e associativi. A tal fine, come è noto, sono state accelerate le procedure per l'istituzione del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata e per la costituzione della Rete unitaria per il monitoraggio ambientale”».


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Primo piano

Mercoledì 4 febbraio 2009

Sicurezza femminile La vittima una ragazza di 14 anni di Trento. Aveva marinato la scuola con i compagni

La fanno bere e la stuprano A Milano 4 uomini violentano una donna su un treno TRENTO - E’ stato l’alcool il protagonista assoluto della violenza sessuale subita a Trento da una ragazza di 14 anni, che ha denunciato l’accaduto alla Polizia. L’adolescente, un giorno dei primi di dicembre era completamente ubriaca, probabilmente vicina al coma etilico. I tre accusati dello stupro le avrebbero infatti fatto bere almeno una bottiglia di vodka e quattro bicchieri di vino; avevano invece spartito tra loro tre, altre due bottiglie del superalcolico e del vino. Saltare la scuola, come avevano deciso quel giorno, era un comportamento non nuovo. Erano in sette. Con loro c’erano anche una coetanea della ragazzina violentata, il suo giovanissimo fidanzato e un altro minorenne della stessa scuola. Prima erano andati a bere, tutti insieme, qualche bicchiere di vino in un bar, poi avevano acquistato la vodka in due supermercati. Avevano iniziato a bere e deciso di continuare a casa di uno di loro. Ma uno dei minorenni si era staccato subito dal gruppo e l'altra 14enne appartata con il fidanzatino. L’adolescente poi violentata aveva invece continuato a bere con gli altri tre. Il più grande intanto, il 17enne, si era preoccupato di mandare uno dei due compagni di scuola più giovani ad acquistare dei profilattici. È allora, quando l’adolescente aveva, ormai, quasi perso conoscenza, che i tre le hanno usato violenza. Dopo la violenza di gruppo l’adolescente se ne è andata da quella casa così come due dei suoi tre presunti stupratori, mentre il proprietario di casa è rimasto a riordinare, in modo che la famiglia non si accorgesse dell’accaduto. Per l’adolescente vio-

lentata è iniziato un pomeriggio di solitudine. È andata a casa propria, dove i familiari non c’erano, perchè erano a lavorare e a scuola la sorella maggiore. L’eccesso di alcool le ha causato vomito e stordimento. Si è lavata e, sotto shock, è andata in biblioteca, come faceva d’abitudine, cercando di studiare. Per un mese intero la ragazzina ha tenuto segreta la violenza a tutti, famiglia

compresa, finchè ne ha parlato con la sorella più grande, appena maggiorenne, ai primi di gennaio. Per i suoi compagni, invece, lo stupro era stato più volte occasione di vanto a scuola. È allora che la sorella ne ha parlato con la mamma e insieme sono andate a chiedere aiuto in questura. Un caso che ha sconvolto l’intera Trento: i ragazzi, infatti, appartengono a fami-

glie normali. «Sono famiglie di operai e impiegati - ha spiegato la Polizia - di gente che lavora, che arriva a casa magari anche tardi la sera, ma dice di seguire i propri figli». Quanto alla ragazzina violentata, la famiglia, di fonte agli investigatori, è apparsa in grave sofferenza ed è affiancata ora da specialisti, per fornire, sia all’adolescente che alla famiglia, il necessario supporto psicologico. I tre accusati dello stupro, convocati in Questura nei giorni scorsi, hanno ammesso l’accaduto, mostrando «di non rendersi conto di ciò che avevano fatto se non di fronte alle parole dei poliziotti». Ora sono in tre diverse comunità per minori, in Trentino uno e in Veneto gli altri due. L’accusa nei loro confronti è di violenza sessuale di gruppo. Nelle intenzioni degli investigatori è emersa la volontà di evidenziare per i tre la possibile premeditazione del gesto. Ma quello di Trento non è l’unico caso: a Milano una donna sudamericana di 29 anni, infatti, ha denunciato di essere stata stuprata da due nordafricani armati di coltello mentre altri due magrebini controllavano che non arrivasse nessuno. L'episodio, secondo la denuncia della donna, sarebbe avvenuto giovedì scorso alle 22 sul treno interregionale partito dalla stazione di Milano Certosa e diretto a Novara. La donna, che assume farmaci per controllare l'epilessia, ha raccontato di essersi addormentata prima sulla banchina e una seconda volta sul treno. Poi, è stata svegliata dai quattro uomini che le hanno coperto la bocca per non farla gridare e minacciandola con un coltello alla gola l'hanno stuprata.

LA POLEMICA

Berlusconi critica i giudici: «Più severità» LA DECISIONE dei gip nel caso delle violenze sessuali di Roma e Guidonia sono da «considerarsi un errore». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di un’intervista a “Studio Aperto”. «Nessuno può restare insensibile a questo grido di dolore che è venuto dai genitori dei ragazzi di Guidonia», ha premesso il premier commentando la lettera dei familiari delle vittime della violenza subita. «Lo stupro - ha aggiunto - è un delitto imperdonabile e esecrabile e credo che nella coscienza di tutti siano da considerarsi degli errori le decisioni del gip di Roma e anche dell’altro gip che in un altro caso ha liberato dopo appena venti giorni il ragazzo che aveva commesso uno stupro. Occorrerebbe ha concluso Berlusconi che davvero i giudici applicassero le leggi e che quindi tutti i cittadini sentissero che la pena è una certezza e non qualcosa che in certi casi può essere obliterata». «L’esercizio del diritto di Silvio Berlusconi critica - ha immediatamente replicato Paolo Auriemma, presidente dell’Anm RomaLazio - è legittimo e i magistrati sono pronti ad accettarlo. Ma la critica, maggiormente quando viene da soggetto che occupa una così alta carica istituzionale, dovrebbe essere motivata e dovrebbe indicare le ragioni per cui si parla di un errore, non affermarlo apoditticamente». «Peraltro - ha detto Auriemma - nel caso del gip di Roma, questi non poteva irrogare una misura più grave di quella richiesta dal pm». Intanto, proprio sulla visita a Rebibbia ai sei romeni accusati dello stupro di Guidonia è scoppiata la bagarre nell’aula del Senato. In carcere è andata Rita Bernardini, deputata radicale-Pd e membro della commissione Giustizia della Camera, e di Sergio D’Elia, segretario dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino”. I deputati hanno denunciato il fatto che i sei presunti stupratori continuano a essere picchiati.

CASO REGGIANI

LA LEGGE

CASO GUIDONIA

Rinvio a giudizio per due romeni

Nel nuovo testo pene più severe

Pestaggi in carcere per i responsabili

ACCUSATI di aver ricettato il telefono di Giovanna Reggiani, la donna uccisa il 30 ottobre 2007 nei pressi della stazione ferroviaria di Tor di Quinto, due cittadini romeni sono stati rinviati a giudizio dal gup Tommaso Picazio e saranno processati il 10 giugno prossimo dal giudice monocratico. Si tratta di Radu Pirvu e Dorin Obedea. Entrambi sono connazionali di Romulus Nicolae Mailat, il giovane condannato a 29 anni di carcere per aver ucciso Giovanna Reggiani. A sollecitare il rinvio a giudizio è stato il pubblico ministero Maria Bice Barborini. Ad Obedea, già teste nel processo a Mailat per omicidio volontario, violenza sessuale e rapina, è contestato anche il favoreggiamento per aver, in occasione dell’omicidio Reggiani, ricevuto la borsa sottratta alla don-

na da Mailat ed averla nascosta nella baracca di quest’ultimo. Un caso, quello della Reggiani, che colpì l’opinione pubblica. Quanto al telefono cellulare della vittima, secondo l’accusa, sarebbe stato lo stesso Obedea a venderlo a Pirvu per 10 euro. L’apparecchio fu recuperato dagli investigatori in Romania. Al processo contro i due romeni sarà presente, come parte civile, Giovanni Gumiero, marito della Reggiani, il quale si è costituito oggi per il tramite dell’avvocato Tommaso Pietrocarlo. Quanto a Mailat ci sarà un processo di appello in quanto la Procura generale ha da tempo proposto impugnazione contro la sentenza emessa dalla Terza Corte di Assise di Roma per invocare la revoca delle attenuanti che hanno consentito all’imputato di evitare l’ergastolo.

«GIA’ la prossima settimana proporrò in commissione la votazione del testo base per una nuova legge contro la violenza sessuale che recepisce le indicazioni espresse dai vari gruppi e che tiene conto delle varie proposte di legge compresa quella governativa. Spero ci sia ampia condivisone». Così la deputata leghista Carolina Lussana vicepresidente della Commissione giustizia a Montecitorio. «Nel testo oltre all’aumento di pene, a nuove ipotesi di aggravanti, alla previsione del gratuito patrocinio, alla riduzione dei benefici penitenziari, alla possibilità automatica di costituirsi in giudizio per Enti locali e Comuni, oltre a norme di sensibilizzazione mediante campagne informative contro la violenza sessuale spiega - ci sarà spazio anche per la proposta avanzata dalle colleghe del Pd di disporre come avviene

per i mafiosi la custodia cautelare in carcere nei casi di violenza sessuale». «Spero che ci sarà ampia condivisione in commissione su questi argomenti - conclude Lussana - per porre rimedio a un vuoto normativo, in quanto a chiederlo sono i cittadini stessi che vogliono la certezza della pena e la limitazione della discrezionalità dei magistrati.» Il Pd ha proposto un emendamento al testo contro la violenza sessuale in discussione alla Camera, per “impedirè gli arresti domiciliari facili per gli stupratori”. «Con il nostro emendamento su cui ci auguriamo una larga convergenza di tutti i gruppi parlamentari, proponiamo, di fatto, l’equiparazione degli stupratori ai mafiosi per i quali, come è noto, deve essere valutata solo in via eccezionale l’applicazione degli arresti domiciliari.

«HO NOTIZIE che mi dicono che anche dopo la mia visita ispettiva a Rebibbia, i pestaggi ai danni dei responsabili della violenza di Guidonia stanno continuando». È quanto afferma Rita Bernardini, deputata radicale eletta nel Partito Democratico, intervistata da Aldo Torchiaro per Red Tv, a proposito di quanto starebbe accadendo ai quattro romeni arrestati per lo stupro avvenuto a Guidonia ai danni di una ragazza. «La nostra visita di sindacato ispettivo - ha aggiunto Bernardini - non ha avuto alcun carattere solidaristico nei confronti degli autori del barbaro gesto di violenza di Guidonia, che ovviamente condanno nel modo più assoluto. Ma avere detenuti pestati, forse da altri detenuti, non è proprio di nessun Paese civile, ed è diritto-dovere dei parlamentari compiere ispezioni in materia». Alla

domanda sulle responsabilità del caso Rita Bernardini ha risposto: «Esprimo soltanto un appello al direttore del carcere di Rebibbia, che è persona che stimo molto, affinchè si faccia garante dei diritti di ciascuno». Il radicale Marco Perduca ha denunciato, inoltre, il talk show di Rai Uno “Effetto Sabato”, in cui il comico Maurizio Battista il 31 gennaio ha “sottoposto a pubblico dileggio la visita di Bernardini e D’Elia”. Il senatore del Pdl Filippo Saltamartini, vice questore aggiunto della Polizia di Stato,rispondendo in Senatoi, ha detto che «uno come D’Elia, che ha ucciso un uomo di 21 anni sotto il carcere di Firenze, non si può presentare in un istituto di pena per fare accuse nei confronti delle forze dell’ordine. Sbagliate quando fate questo tipo di attacchi, non potete dare sempre lezioni».


Economia Italia / Mondo 11 L’analisi Unioncamere: aperte 7330 procedure fallimentari Verifiche su tutto il mercato nazionale Mercoledì 4 febbraio 2009

tra “giganti” Rallenta la crescita delle imprese Accordo per i prezzi del Gpl Gli immigrati frenano il crollo Indaga l’Antitrust SONO 36 mila le imprese in più nel Paese a fine 2008. Il cuore del tessuto imprenditoriale italiano cresce ancora ma frena: soffre l’impatto della crisi e segna così «il saldo peggiore degli ultimi 6 anni». Solo le imprese aperte da immigrati rallentano il crollo delle ditte individuali. Tengono gli artigiani e aumentano società di capitali e coop. In calo le aziende nell’industria e nell’agricoltura; aumentano nei servizi alle imprese, nelle costruzioni e nel turismo. Mentre «è ancora contenuto l'aumento dei fallimenti», 160 in più rispetto al 2007. I dati diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale su natalità e mortalità condotta da Infocamere, indicano così che lo scorso anno «il bilancio tra iscrizioni e cessazioni al registro delle imprese delle Camere di Commercio ha fatto segnare un attivo di sole 36.404 unità», con un «tasso di crescita dello 0,59%», in frenata rispetto al +0,75% del 2007. Le 410.666 nuove iscrizioni rappresentano – spiega l’indagine – «la performance meno brillante degli ultimi 5 anni». Le 374.262 imprese che hanno chiuso i battenti «il secondo peggior risultato dal 2003». «Il virus della crisi mondiale sta cominciando ad aggredire l'economia reale e l’anagrafe delle imprese ne registra i primi effetti, segno che bisogna far presto ad applicare le terapie necessarie», commenta il presidente di UnionCamere, Andrea Mondello: il tessuto imprenditoriale va sostenuto, dice, «con politiche rapide e incisive», ma anche «assicurando continuità dei flussi di credito, investendo in ammodernamento delle infrastrutture e innovazione della macchina pubblica». Il Nord-Est è fermo: frena dal +0,20% ad un impercettibile +0,06%. Mentre la crescita del numero delle imprese nel Sud e nelle Isole rallenta dal +0,46% al +0,32%, nel Nord-Ovest dal +0,99% al +0,88%, nel Centro (dove il saldo si conferma più alto) dal +1,43% al +1,18%. L’85% del maggior numero di imprese a fine 2008 è dovuto al contributo delle «sole cinque regioni» dove il tasso di crescita del numero di imprese è stato superiore alla media: Lazio (+1,69%), Calabria (+1,43%), Lombardia (+1,27%), Toscana (+0,89%) e Marche (+0,62%), che insieme hanno circa 30mila imprese in più. Sono cinque anche le regioni che chiudono l'anno con un saldo negativo: Valle d’Aosta (0,71%), Friuli Venezia Giulia (-0,41%),

ROMA - L'Antitrust ha deciso di estendere all'intero mercato nazionale del Gpl per uso domestico l'istruttoria, avviata il 24 aprile 2008 per verificare l'esistenza di un'intesa restrittiva della concorrenza nel settore del Gpl in bombole in Sardegna. La decisione è stata adottata alla luce di una dettagliata segnalazione pervenuta all'Autorità garante della concorrenza e del mercato secondo la quale le società Butan Gas, Eni e Liquigas, principali operatori attivi in Italia, avrebbero partecipato a un'intesa volta alla determinazione congiunta dei listini dei prezzi al pubblico del Gpl sfuso e in bombole su tutto il territorio nazionale. Secondo la segnalazione spiega l'Autorità in una no-

ta - l'accordo, che si sarebbe realizzato attraverso incontri a livello di vertice, sarebbe stata finalizzato alla determinazione congiunta dei listini dei prezzi al pubblico del Gpl sfuso e in bombole su tutto il territorio nazionale. I comportamenti contestati hanno riguardato almeno gli anni dal 1994 al 2005, con conseguenze anche negli anni successivi. In conseguenza dell'ampliamento, l'istruttoria dovrà concludersi entro il 31 gennaio 2010. Dal testo del provvedimento emerge la figura di un “pentito”, che ha dato luogo alla dettagliata segnalazione da cui è scaturita l'istruttoria. Prende così sempre più piede la linea morbida appoggiata dal presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà: un programma di clemenza per le imprese che intendano collaborare aiutando l'Autorità a individuare le più gravi intese restrittive della concorrenza. In base a questo programma, le imprese che informano dell'esistenza di cartelli o di altre violazioni della concorrenza potranno ottenere il condono totale dalla multa, mentre potranno essere applicati sconti, che possono arrivare fino al 50% della sanzione, per coloro che, anche successivamente, forniranno informazioni all'Antitrust, purché siano utili a rafforzare i dati già in possesso del Garante. «A pena di esclusione - recita la nota dell'Autorità che informa sulle modalità del programma - l'impresa deve rivelare tutte le informazioni rilevanti disponibili e deve astenersi dal rendere nota ad altri la propria partecipazione al programma di clemenza».

3 società avrebbero creato un “cartello” contro i concorrenti

Basilicata (-0,30%), Puglia (-0,10%), Molise (-0,07%). A pesare di più, nel Paese, è il risultato negativo delle imprese individuali: 16mila in meno, dato che sarebbe stato due volte peggio, rileva UnionCamere, «senza il contributo positivo delle imprese aperte da immigrati (15 mila in più)». Tra le piccole «tengono le artigiane (+5.500), anche se proprio tra gli artigiani si re-

gistrano le perdite più rilevanti (-5 mila) del manifatturiero». Una riduzione compensata «dalle società di capitali», 49 mila in più. Le aperture di procedure fallimentari sono «cresciute al ritmo del 2,2% (in particolare commercio, costruzioni e trasporti)». 7.330 imprese hanno dovuto portare i libri in Tribunale, erano state 7.170 nel 2007.

Lo ha annunciato il ministro Brunetta: in arrivo 123 euro lordi

A fine mese aumenti solo per gli statali «A FINE mese 1 milione e 300 mila lavoratori pubblici avranno gli aumenti previsti dal nuovo contratto di lavoro». Lo ha annunciato il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta che – nel corso di una conferenza stampa – ha fatto presente che tali aumenti non riguarderanno i due milioni di dipendenti degli enti locali e del comparto sanità. Come previsto dal nuovo contratto, nella busta paga di settembre i dipendenti dei ministeri avranno 123,40 euro lordi: 70 euro per l’aumento a regime e 53,40 euro come arretrato del mese di gen-

Mancano all’appello Regioni enti locali e sanità

naio. Coloro che lavorano nelle agenzie fiscali a fine mese riceveranno 143 euro in più: 76,70 per l’aumento a regime e 66,30 euro come arretrato. Per chi lavora nella scuola, l’aumento sarà di 133 euro lordi: 73,10 euro per l'aumento a regime, 59,90 come arretrato. All’appello, ha osservato il ministro, mancano le regioni, gli enti locali e la sanità che – per vari motivi – sono in una situazione di stallo anche se, comunque, in base alle tutele disposte dalla legge finanziaria, potrebbero erogare tutto l’incremento previsto per l’intera categoria dei dipendenti pubblici pari al 3,2%. Nel rivendicare che per la prima volta dal 1993, anno di entrata in vigore della riforma che ha privatizzato il rapporto di lavoro nel pubbli-

co impiego, è stata chiusa la maggioranza dei contratti entro il primo anno della scadenza del biennio contrattuale, Brunetta ha sottolineato che dopo l’accordo quadro del 22 gennaio 2009 il governo ha definito i lineamenti di un nuovo modello contrattuale che verrà applicato alla contrattazione pubblica dal 2010. «Abbiamo intenzione –ha spiegato Brunetta – di semplificare le procedure». Con questa riforma dei contratti pubblici, secondo quanto ha annunciato il ministro, ci dovrebbero essere due grandi aree contrattuali: una centrale ed una periferica. «Andiamo – ha concluso – verso una stagione di rinnovamento, verso un contratto triennale con procedure diverse, semplificate e più compatte».

La svolta della Commissione europea

Crescita del 7%

Olio, etichetta obbligatoria Passo decisivo in difesa delle produzioni italiane

Anno positivo per Vodafone che incrementa l’occupazione

di SABINA LICCI ROMA - Dal prossimo 1 luglio in Europa non sarà più possibile spacciare come made in Italy extravergine ottenuto da miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, senza informare il consumatore. Entrerà infatti in vigore l'obbligo e non più la facoltà, di indicare in etichetta l'origine degli extravergini e vergini di oliva, grazie al via libera del Comitato di gestione olio di oliva della Commissione europea. «È il risultato di una battaglia che l'Italia ha condotto con tenacia e convinzione - ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia - un passo importante nella difesa della qualità e della trasparenza, perché fornisce al consumatore la possibilità di distinguere il prodotto italiano dagli oli di oliva provenienti da altri paesi comunitari e non; d'ora in poi tutti sapranno esattamente cosa stanno comprando».

Soddisfatte le organizzazioni agricole. Secondo la Coldiretti si tratta di «una svolta storica per l'Unione Europea che interpreta il bisogno di sicurezza e trasparenza dei cittadini, combattendo al contempo le truffe». L'Italia nel 2008 ha importato 500 milioni di chili di olio di oliva che, in assenza di etichettatura, si sono “confusi” con una produzione nazionale di 600 milioni di chili, fermo restando che il consumo procapite è di 14 kg. Secondo Confagricoltura, con questo regolamento si pone fine ad un'altalena di norme nazionali che rischiavano di non cogliere l'obiettivo finale e di addossare sugli agricoltori nuovi oneri; è un ulteriore elemento nell'ottica della competitività che può consentire al sistema Paese di recuperare terreno sui mercati nazionali ed esteri. Ora occorrerà avviare una campagna di informazione per consentire al consumatore una scelta consapevole, in un mercato dell'olio d'oliva più trasparente.

VODAFONE Italia chiude il trimestre al 31 dicembre 2008 con ricavi da servizi che si attestano a 2.102 milioni di euro, in crescita del 7%. Risultati positivi, che hanno permesso al colosso della telefonia di incrementare anche i propri quadri occupazionali. Su base organica i ricavi da servizi registrano un +1,9% ( ). La crescita rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno riflette il buon successo delle iniziative commerciali, la continua focalizzazione sull'acquisizione di clienti ad alto valore, in particolare in abbonamento, sia privati che business, e la spinta sul traffico dati derivante dal sempre piu' diffuso utilizzo della banda larga mobile e dalla crescita dei servizi di telefonia fissa. I clienti mobili sono 30.042.000, con un aumento dell'1,3% rispetto allo scorso anno. Il buon andamento di offerte e promozioni ha sostenuto il positivo andamento dei volumi del traffico voce, cresciuto del 10,1% nel trimestre.


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Mercoledì 4 febbraio 2009

OBAMA, SVOLTA EPOCALE

SICUREZZA PER L’OLIO D’OLIVA

di FRANCESCO BOCHICCHIO IL DISCORSO di insediamento di Obama è stato memorabile: ci si riferisce non solo alle frasi, importanti e tutt'altro che scontate, sulla necessità di una svolta in Palestina e sulla necessità di salvaguardare tutelare i diritti umani dei prigionieri, frasi importanti ma che si sapeva appartenevano al programma di Obama. Il punto fondamentale è rappresentato dalla sottolineatura dell'epoca della responsabilità: sottolineatura fondamentale in quanto non di rito; la natura fondamentale di tale frase emerge dal collegamento della stessa con la rivendicazione con orgoglio, effettuata nella stessa occasione da Obama, del ruolo guida degli Stati Uniti di America. Quindi, la premessa fondamentale è che Obama non pensa ad un declino od anche ad un ridimensionamento dell'America, la cui posizione di primato viene confermata: tale premessa mostra inequivocabilmente che Obama non è solo un brillante oratore capace di “strappare” consensi, e non è nemmeno un utopista idoneo solo ad individuare grandi ideali senza preoccuparsi minimamente della loro realizzabilità, ma è anche un politico pragmatico che vede con realismo che i rapporti internazionali non possono improntarsi ad un pura eguaglianza tra Stati, nobile ma irrealizzabile, in quanto la forza non può essere espunta per miracolo dalla politica internazionale; una posizione di guida è necessaria e l'America ha tutti i numeri per svolgerla. Data questa premessa, il riferimento alla responsabilità ha il pregnante significato del richiamo alla necessità che chi svolge un ruolo di guida a livello mondiale non può improntare il proprio comportamento all'arbitrio, come è avvenuto fino ad adesso, con esasperazione durante i due mandati di Bush junior, ma deve assumersi il peso delle sue decisioni, e gli effetti, anche negativi, non solo per sé ma anche per gli altri Paesi, quelli assoggettati alla guida: un disinteresse per i Paesi “guidati” nient'altro significherebbe che dissociazione tra potere e responsabilità, e si tradurrebbe inequivocabilmente in arbitrio. In definitiva, il richiamo alla responsabilità si traduce nell'impegno a perseguire in politica internazionale una politica di equilibrio tra Stati: lo scenario futuro è non un sistema multipolare, in quanto la posizione primaria dell'America non è in discussione, con il conseguente mantenimento del sistema unipolare, ma l'abbandono di un atteggiamento unilaterale nell'assunzione delle decisioni, che richiedono invece la ricerca di ampi consensi e comportano conseguenze improntate ad equilibrio. Certamente, che tale impegno si traduca in effettività è tutt'altro che scontato, e la crisi profonda in Palestina è il banco di prova, e qui si potrà vedere se Obama sarà in grado imporre a breve una pace equa, con ritorno ai confini “ante” guerra del '67 e “neutralizzazione” di Gerusalemme. Il ruolo dell'Europa è fondamentale per fornire un puntello a Obama per attuare una politica così innovativa. Ma non basta: il riferimento alla responsabilità ha una portata anche ulteriore e molto più ampia: il termine utilizzato non è causale, ma richiama una delle pagine più importanti di Max Weben, che contrapponeva l'etica della responsabilità, propria del Protestantesimo, all'etica della convinzione, propria del Cattolicesimo, la seconda incentrata sulla bontà intrinseca dei fini perseguiti e dei valori, mentre la prima pone al centro le conseguenze e gli effetti dell'azione. Lo spirito del Protestantesimo fa parte a pieno titolo dei valori del capitalismo, in quanto valorizza il risparmio a propria volta a base dell'accumulazione, e proprio l'etica della responsabilità promuove il calcolo economico e la separazione tra impresa e imprenditore, che sono a loro volta a base della razionalità del capitalismo. La frantumazione dell'Impero a favore degli Stati nazionali la con pace di Westfalia si è realizzata nel XVII secolo con l'affermazione del Protestantesimo nell'Europa Centro-Settentrionale: e proprio e solo lo Stato è il soggetto idoneo a garantire l'ordine sociale, necessario per il libero dispiegarsi degli affari. La globalizzazione, frutto dello sviluppo del capitalismo, ha messo in crisi lo Stato nazionale, e ha posto le base per il ridimensionamento dello Stato sociale: la mancanza di un'effettività di limiti all'impresa ha comportato la rimessione di questa al pieno arbitrio, con il venir meno della separazione tra impresa ed imprenditore, la prima priva di idonea consistenza obiettiva e rimessa ai puri ed incontrollati voleri del secondo; il calcolo economico è diventato così meramente fittizio, con l'esplodere della speculazione finanziaria, da marginale e di completamento a fattore preponderante. Capitalismo e etica della responsabilità sono in crisi congiunta e indefettibilmente collegata: qui si inserisce il discorso di Obama; la responsabilità realizzata nel capitalismo è solo ed esclusivamente la responsabilità individuale; una componente sociale del Protestantesimo, pur emersa, non si è mai sviluppata. Obama ha fatto a riferimento alla responsabilità quale elemento centrale della politica, e quindi ad una responsabilità non più solo individuale ma collettiva e quindi sociale: é un cambiamento epocale della politica, in direzione di una sintesi tra capitalismo, la cui libera iniziativa individuale è indispensabile per lo sviluppo economico, ed il socialismo, per un'equa ridistribuzione e per penetranti limiti alla libertà economica atti ad eliminare l'arbitrio. I commentatori italiani ed internazionali si stanno affrettando ad evidenziare che Obama non si discosterà dalla tradizionale politica economica americana e che di sicuro non è di sinistra (così espressamente Bernard-Henry Levi su “Il Corriere della Sera”): trascurano che la crisi finanziaria è dirompente e comporta la necessità di un cambiamento radicale e irreversibile; la svolta di Obama è nell'ordine delle cose e non sarà arrestata da dibattiti che si caratterizzano ancora un volta per la divaricazione totale dalla realtà. studiobochicchio@legalebochicchio.it

INTERCETTAZIONI E’ UNA LEGGE BAVAGLIO di ROBERTO NATALE dalla prima e attuando quella “censura preventiva” contro la quale ha messo in guardia il Presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick. Il disegno di legge si conferma incompatibile con il diritto ad informare e ad essere informati perché il governo ha scelto di non modificare la scelta di fondo: quella di impedire la cronaca giudiziaria, vietando la pubblicazione (“anche parziale, o per riassunto o nel contenuto”, e “anche se non sussiste più il segreto”) degli atti di indagine fino al termine dell’udienza preliminare. E’ qui l’attacco più grave, dissimulato sotto gli insistenti richiami alla riservatezza. La privacy è diritto caro anche a noi giornalisti, ed abbiamo dato piena disponibilità a rendere più incisive, se necessario, le norme di autoregolamentazione per salvaguardarla. Ma non ha senso invocare la sfera privata quando parliamo di scalate bancarie, del crack Parmalat, dello scandalo del calcio, della clinica Santa Rita: tutte vicende che, se la proposta Alfano fosse stata già legge, i cittadini italiani avrebbero potuto conoscere soltanto mesi o anni dopo. E’ questo il gigantesco esproprio che si prepara, ai danni di noi giornalisti e ai danni dell’intera comunità civile: verrà mutilato il suo diritto di conoscere fatti di assoluta rile-

vanza sociale, che solo un’interessata mistificazione politica può cercare di spacciare per pettegolezzo o gossip. Ne va proprio della qualità della nostra democrazia. E dunque dobbiamo sapere sviluppare ogni possibile alleanza. Con gli editori c’è un’ampia concordanza, che attende di essere tradotta in visibili, incisive iniziative comuni: consapevoli entrambi, giornalisti e imprenditori, che per la vita dell’informazione il diritto di fare cronaca è essenziale almeno quanto nuovi ammortizzatori sociali per il settore. E insieme ci sono i nostri lettori, spettatori, ascoltatori: pochi altri temi ci consentono di presentarci loro come titolari e difensori di un diritto di tutti. Il Presidente del Consiglio ama ripetere che, nei suoi comizi, nessuno alza la mano quando lui chiede chi sia sicuro di non essere intercettato. Gli proponiamo di aggiungere un’altra domanda: chiedere alla piazza chi avrebbe rinunciato a sapere di Moggi, di Antonio Fazio, di una truffa ai danni dei piccoli risparmiatori, dei trapianti disposti da medici senza scrupoli. Abbiamo la forza di essere dalla parte dell’interesse generale. Perciò nessuno strumento sindacale andrà risparmiato, nelle prossime settimane, se servirà per evitare una legge-bavaglio. *presidente Fnsi

LA CRISI SI PUO’ SUPERARE CON LA RINASCITA CULTURALE I RISULTATI raggiunti dal Progetto Ospitalità nei Borghi costituiscono una solida base sulla quale fondare un programma di Rinascenza culturale capace di risvegliare le coscienze e di infondere nuovo entusiasmo per superare il grave momento di difficoltà che colpisce la società contemporanea. Siamo tutti consapevoli della gravità della crisi economica mondiale che attanaglia anche la nostra regione, ma, per quanto possa apparire paradossale, è proprio in momenti difficili come questi che i Lucani danno il meglio di sé, mostrando tutta la loro forza e la loro capacità di reagire, attraverso una fede inossi-

dabile nei più grandi valori etici. Le crisi, da sempre, hanno indicato un doppio significato, affiancando al concetto di instabilità quello di opportunità. E’ possibile superare la crisi solo partendo da un’analisi profonda delle condizioni che l’hanno generata, cambiando il modo di porsi e il modo di percepire la realtà, per comprendere meglio i segnali concreti che arrivano direttamente dalla gente che costituisce la vera anima della società. Gennaro Straziuso assessore Attività Produttive della Regione Basilicata

UNA VITTORIA per il nostro Paese. Commentiamo con soddisfazione la decisione del Comitato di gestione dell’olio d’oliva Ue che ha approvato la modifica al regolamento 1019/02 con il quale si prevede l’indicazione d’origine delle olive in etichetta. Un provvedimento - per il quale ci battiamo da tempo - che l’Italia ha introdotto fin dall’ottobre del 2007 e che è stato oggetto di una dura contrapposizione con la Commissione europea. Ora, con questa decisione, l’iter del nuovo regolamento comunitario si fa più veloce e d è probabile che possa entrare definitivamente in vigore dall’inizio della prossima estate. In questo modo, l’olio d’oliva “made in Italy” è più difeso dalle falsificazioni, dall’assalto degli “agropirati” e dalle sofisticazioni E così anche il lavoro dei nostri produttori, che puntano da anni alla qualità, è pienamente valorizzato. Si tratta di un provvedimento importante, attraverso il quale si impedisce di ingannare i consumatori vendendo come italiano un olio ricavato, invece, da miscugli diversi e soprattutto da olive provenienti da altri Paesi, come Grecia, Tunisia e Spagna. Un fenomeno, questo, molto diffuso e che ogni anno provoca al nostro settore olivicolo un danno superiore ai 500 milioni di euro. Nei mercati troviamo, infatti, olio straniero sempre più in abbondanza. Oggi su tre bottiglie due sono di olio estero, ma i consumatori italiani non lo sanno e le comprano come prodotto nazionale, in quanto manca una precisa informazione. Il nuovo regolamento va, quindi, nella direzione giusta. Oltre a porre fine al lungo contenzioso con l’Ue, con il provvedimento si giunge ad una completa trasparenza, garantendo sia i consumatori che i produttori che in questo modo possono essere più tutelati. Insomma, uno stop deciso ai falsi oli d’oliva “made in Italy”. Il nostro Paese è il secondo produttore europeo di olio di oliva con una produzione che supera le 600.000 tonnellate (ricavate da 250 milioni di piante), due terzi delle quali extravergine e con molte Dop e Igp. Da non dimenticare poi il biologico. Il tutto per un valore produttivo che si avvicina ai 2,2 miliardi di euro. Confederazione italiana agricoltori


Mercoledì 4 febbraio 2009

NON SIAMO NEL PAESE DEI BALOCCHI di LARA DALESSANDRI

POCHE righe su una situazione economica e politica, quella italiana, tra le più solide e felici; le misure finanziarie molto popolari hanno riportato sulla giusta rotta una nave che rischiava di andare a fondo; dobbiamo approfittare di questo momento favorevole, essere tutti partecipi perchè può essere determinante e decisivo per il nostro futuro pieno di aspirazioni e di ottimismo. E' stata la buona politica fatta fino ad oggi che ci ha portato a questo stato di cose, regnante Silvio ter. E' il momento di rimboccarsi le maniche, di essere uniti, ma soprattutto di non perdere l'occasione giusta. Oltre alla nostra economia anche la nostra classe politica sta molto bene, i partiti decidono di comune accordo le leggi e le riforme da approvare, il motto dominante "yes we can". Già in altre occasioni è stata sottolineata la necessità che tutti coloro che sono impegnati in politica, in qualunque ruolo, poichè hanno ricevuto questo preciso mandato dal popolo, hanno il dovere di rispettare questa "missione" nei suoi contenuti morali, sociali e, perchè no, anche umani. E' necessario che nella coscienza di ognuno di noi sia sempre presente il concetto di responsabilità; momento importante per realizzare il programma di Governo, dopo potrebbe essere troppo tardi! Si passi all'esame del programma del Paese della felicità: "tutti ottimisti" - per Berlusconi c'è una sola cosa di cui aver paura "la troppa paura" - "invito tutti quelli che possono, consiglio perentorio, a continuare con lo stesso stile di vita che avevano prima...e per dare il buon esempio è andato a visitare una nuova villa in Umbria: tutti compreranno una casa. Lodo Alfano, approvato "la legge è uguale per tutti" “Federalismo" non si sa come andrà a finire, basta che la Lega sia felice. Riforma della giustizia, del CSM: tutti a casa, le nomine saranno fatte dal Governo o meglio dal Capo, tutti politici nessun magistrato - sono schizofrenici. I processi saranno rapidissimi (Alta velocità). Abolizione o massima limitazione delle intercettazioni: come liberare le carceri senza spendere un euro. Genchi a lezione dall'amico Putin così non ci taglia il gas. Scuola, università, ricerca, viva Maria Stella per aver superato il concorso a Reggio Calabria! e Bossi si lamenta dei professori "terrun". Pubblica amministrazione allo sfascio: la bloccheranno i tornelli di Brunetta. Accordo con la Libia: pagare senza fiatare "mamma li turchi". Economia in recessione sino al 2010: provvederà la nuova lotteria di Capodanno. Questa è davvero l'ultima occasione se non verrano fatte leggi serie. Si chiede scusa se all'inizio era stata creata la magia di vivere nel Paese della felicità mentre siamo in quello dei balocchi!

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APPELLO PER LA DIRETTIVA EUROPEA IL MULTILINGUISMO SULL’USO DEGLI OGM di BERNAHRD A. KRUSE e CARMINE VAZZA* LA RIFORMA Gelmini della Scuola Media prevede che dall'anno prossimo «a richiesta delle famiglie e compatibilmente con le disponibilità di organico e l'assenza di esubero dei docenti della seconda lingua comunitaria, è introdotto l'insegnamento potenziato dell'inglese per 5 ore settimanali complessive, utilizzando anche le ore d'insegnamento della seconda lingua comunitaria». In parole più semplici l'inglese in molte scuole passerebbe da 3 a 5 ore, con due ore in più sottratte alla seconda lingua comunitaria. Il risultato più evidente è che in buona parte delle scuole medie italiane spariranno gli insegnamenti del francese, dello spagnolo e del tedesco. Nei giorni scorsi sono partite da tutta Italia email all'indirizzo del Commissario UE per il Multilinguismo, che intervistato dalla stampa italiana non ha nascosto le sue perplessità sull'indirizzo della riforma italiana, ricordando i principi espressi nel IV Obiettivo Generale del Libro bianco su istruzione e formazione, dove si dichiara che la conoscenza di "almeno due lingue comunitarie oltre a quella materna" è ormai una "condizione indispensabile per permettere ai cittadini dell'Unione europea di beneficiare delle opportunità professionali e personali offerte dal grande mercato interno senza frontiere". A Roma presso il Goethe Institut si è già tenuto un incontro tra le principali associazioni di lingua straniera per definire i termini di una strategia comune per sensibilizzare il Governo e i cittadini sull'importanza del multilinguismo. L'ACIT e l'AF di Potenza ritengono che la Riforma Gelmini, con il capitolo multilinguismo, contribuisca solo ad impoverire

LA RECENTE notizia apparsa su "Il Quotidiano" il 31 gennaio 2009, relativamente a un attacco della "Lega Nord" contro la Basilicata, può essere occasione, sopratutto da parte della Regione, per rivendicare, a livello nazionale, aspetti fondamentali ma poco approfonditi della storia d'Italia, in cui l'antica Lucania (comprensiva dell'attuale Basilicata, parte della Calabria e della provincia di Salerno) ha svolto un ruolo incisivo per la costituzione dell'unità politica-giuridica dello Stato italiano durante il periodo romano e per la conquista dell'Impero. Infatti, diversamente dai noti luoghi comuni pregiudiziali, l'unità d'Italia non si è costituita per la prima volta nel 1860, bensì tramite il conferimento della "cittadinanza romana" da parte di Roma, pri-

il nostro Paese ed accresce ancora di più il divario di opportunità tra i ragazzi italiani e quelli europei dove le lingue sono maggiormente sostenute dalla scuola pubblica, e dove la conoscenza di una seconda lingua è acquisizione culturale assolutamente basilare. Così come siamo convinti che “promuovere il multilinguismo è un modo eccellente per avvicinare tra loro i cittadini europei e per consentire a tutti di accedere alle informazioni e di esprimere la propria opinione e che l'apprendimento delle lingue favorisce la comprensione tra le persone”, per questo riteniamo che impoverirlo nella scuola pubblica italiana porterà non solo alla precarizzazione di migliaia di posti di lavoro ma soprattutto alla marginalità dell'offerta formativa del nostro Paese rispetto a quella europea. Vogliamo una scuola che offra una formazione pari a quella degli altri paesi europei, non inferiore. Il multilinguismo e la multiculturalità europea sono quella marcia in più, fatta di conoscenze e creatività, che, come Europa, può avvantaggiarci nella competizione globale; essi rappresentano quella ricchezza culturale che ci permette di capire meglio il mondo che cambia. Non vogliamo allontanare le nuove generazioni dall'Europa e dal loro futuro. Per questi motivi nei giorni prossimi anche in Basilicata si terranno una serie di iniziative di sensibilizzazione al multilinguismo nella scuola, iniziative a cui l'ACIT e l'AF invita genitori, insegnanti, studenti e cittadini a partecipare ed esprimersi. *ACIT (Associazione Culturale Italo Tedesca) e AF (Alliance Française)

di MAURO ARMANDO TITA L’EX ASSESSORE Falotico si è "licenziato" con Orizzonti lucani plaudendo al successo della manifestazione. Al neo assessore Viti la “grana” dell’applicazione della direttiva europea sugli Ogm. Una direttiva che consente un aumento in percentuale dello 0.9% dei prodotti Ogm nei paesi europei. E’ davvero triste pensare che nella realtà della tipicità si debba parlare di Ogm. La presenza capillare di tanti siti agrituristici e il piacere di “mangiare fuori” tocca ormai tutte le categorie sociali lucane. La presenza di migliaia di turisti italiani ed esteri, (quasi un pienone) nei nostri agriturismi ci rallegra e per cert versi ci intristisce pensando alla Ue. Confermare gli investimenti in tale settore potrà garantire un ritorno di immagine e un effetto moltiplicatore per l'intera economia lucana. Qualche tempo fa avevamo auspicato tante "fattorie didattiche". Sarebbe stato bello riscoprire il "cibo" come cultura. A Ilvo Diamanti che su "Repubblica" qualche mese fa definiva il cibo come occasione di socialità, rispondiamo che, noi lucani, siamo diventati i detentori degli Stati Generali della Socialità, della Qualità, dell'Ambiente, del Saper vivere e della Generosità. Lo conferma lo chef Valicenti anche sulle pagine del Quotidiano. Non abbiamo bisogno di Studiosi e di esperti. Il territorio e le tradizioni lucane le sappiamo rispettare, nonostante alcune selvagge ultime devastazioni. La qualità della vita in Basilicata si evidenzia soprattutto con i genuini prodotti biologici "tipici e unici". Non vi è agriturismo lucano senza specificità culinarie e ed enogastronomiche. I giovani e intere famiglie hanno riscoperto il gusto di incontrarsi davanti a un piatto autoctono. I vecchi sapori e la tradizionale cucina lucana hanno impresso nelle nuove generazioni il culto del tempo libero e della socializzazione. Socializzare con persone che degustano, cucinano e presentano piatti raffinati e reinventati, seguendo metodi tradizionali, è sicuramente uno degli aspetti più interessanti per accrescere e incentivare il turismo lucano. Negli ultimi tempi ci siamo accorti che la Basilicata è sempre più conosciuta per i suoi prodotti e per le brillanti perfomances dei suoi chef. Quante volte ci siamo imbattuti nel gelato al fagiolo di Sarconi, nel risotto al Crisantemo e in tutte le leccornìe derivanti dalle castagne, per citare alcune "qualità lucane". Proseguire sulla strada della "socialità a tavola" è sicuramente importante. Essa rappresenta una delle componenti più remunerative e più condivise della nostra economia. La grande affermazione del prodotto biologico lucano e la presenza di guide turistiche all'uopo preposte, devono far riflettere i tanti turisti che scelgono la Basilicata. Mangiare bene, bere meglio e godere del particolare trattamento riservato all'ospite di turno rappresenta un fiore all'occhiello del turismo lucano. Un rispetto sacrale che solo il contesto sociale ed ambientale lucano sa offrire al turista. Speriamo che nei prossimi interventi di promozione turistica questo "aspetto sacrale" venga definitivamente riconosciuto. A tal proposito, non va sottaciuto che le poche "fattorie didattiche" lucane che si esprimono con tutti i loro strumenti cognitivi e il cibo tradizionale riconosciuto da grandi intellettuali e politici, potrebbero condizionare perfino alcuni "orienta-

menti" culturali. Chi di fronte al buon piatto non si confessa e non si rivela... Il cibo che diventa cultura, spettacolo e comunicazione come riferito da Luigi Ceccarini non fa leva sui soliti noti, ma, il più delle volte sugli "ignoti". Gli ignoti che si trasformano in vere espressioni di rapporti di vera amicalità, di rispetto e di fiducia reciproca. Quanti scambi di indirizzi, e-mail e numeri di cellulari dopo un bel pranzo. E' il miracolo della cucina. La cucina che diventa piacere, partecipazione e passione per una società come quella lucana che si è liberata dal "bisogno". Un bisogno che non viene più avvertito, ma che esiste in forma taciuta, in Basilicata. Trasformare l'alimento come "elemento sociale" che si caratterizza e che si tramuta in vera solidarietà, potrebbe essere uno dei veri leit motiv del prossimo futuro. Quante volte in questi ultimi giorni ci siamo imbattuti in volontari della Caritas diocesana. La loro richiesta non è fatta solo di denaro. La loro presenza davanti ai supermercati è l'esempio vivente di un rovescio della medaglia che a fatica stentiamo a riconoscere. Pur "contribuendo" nel nostro piccolo, a raccogliere cibi, bevande e vivande non ci siamo ancora resi conto delle accresciute file di un esercito di "digraziati" che si ingrossa sempre più. Sono i nuovi poveri pieni di grande dignità come gli anziani soli, i licenziati cinquantenni, i disoccupati di lunga durata, i giovani in cerca di prima occupazione ecc. Non a caso i movimenti cristiani camboniani e della sinistra alternativa lucana alimentano da mesi l'altro mercato alla Sata Fiat e nelle periferie. La politica delle istituzioni regionali è sensibile o no a queste nuove realtà produttive. L'altro mercato in Basilicata è ai primi passi, ma, ha già conosciuto, concretamente, fasi di contestazioni e di inquietudine contro le produzioni geneticamente modificate, che, per fortuna, hanno attecchito poco nella nostra agricoltura. Peccato però, che gli Ogm avranno una "presenza" anche in Basilicata in virtù della direttiva europea che vedrà la sua definitiva applicazione nei prossimi mesi. Alla Cia e alla Coldiretti di Basilicata il compito di sorvegliare e di garantire la tipicità dei nostri prodotti. Speriamo che la genuinità dei nostri prodotti non venga scalfita. La genuinità dei prodotti ci ha concretamente dimostrato che la gastronomia e i prodotti tipici lucani costituiscono quel valore aggiunto su cui seriamente ricercare la giustizia sociale e la felicità personale. Potrebbero significare non solo una pratica filantropica e solidale ma, una vera e propria partecipazione umana e cristiana rivolta agli "ultimi". E' un'accorato appello che rivolgiamo al neo assessore Viti, nostro sensibile opinionista affinchè si ponga in essere un controllo serrato sull'applicazione della direttiva Ogm. Del resto, se anche la rivista degli anni cinquanta "Problemi del Socialismo" di Lelio Basso pubblicò un inserto di Luigi Veronelli sulla "Gastronomia" e la genuinità dei prodotti tipici, vorrà dire che il cibo che "tracima" dovunque nella nostra vita quotidiana e in ogni vetrina, può far scoprire come è avvenuto in Basilicata valore, tradizione e territorio. Valore, tradizione e territorio che non possono essere vanificati dai prodotti Ogm.

GLI ATTACCHI ALLA BASILICATA E LA STORIA DELL’UNITA’ D’ITALIA ma ai popoli italici, a seguito della "Guerra sociale" (90-88) mossa dai medesimi contro l'Urbe, in cui i lucani erano stati elementi di prim'ordine, successivamente (49 a.C. ) col conferimento di tale cittadinanza alla "Gallia Cisalpina" (attuale Italia settendrionale) Con la "Guerra sociale", da parte dei popoli italici di cui i lucani ne facevano parte, rivestendo, come indicato, un ruolo incisivo si rivendicava il diritto alla concessione della "cittadinanza romana" per il notevole apporto dato dai medesimi nell'esercito per la conquista dell'Impero. In tale guerra, si agitò per la prima volta, da parte

della "Lega italica" (costituita dai preindicati popoli contro Roma) il nome "Italia", inteso come concentrazione di forze militari e politiche, a dimostrazione di come l'esercito fu il grande crogiuolo della razza italiana per il formarsi di una coscienza nazionale. In definitiva, con l'ulteriore conferimento nel 49 a.c. della "cittadinanza romana" anche alla "Gallia Cisalpina" (e relativa italoromanizzazione sul piano etnico culturale, da far venir meno la pretosa "celtica" avanzata dalla "Lega Nord", che, se fosse attendibile, sarebbe emersa nel corso dei secoli, non negli

ultimi decenni), si determina l'unità politica- giuridica dello stato nazionale italiano. A dimostrazione della trasformazione del medesimo da una primitiva forma federale (autonomia amministrativa e giudiziaria delle "città federali" con dipendenza verso Roma in politica estera, va rilevato che, sotto Cesare Ottaviano augusto (29 a.C., 14 d.C.), l'organizzazione dell'Impero era data dalla dicitura "Italia e Province". La nostra penisola i cui abitanti rispetto a quelli delle province godevano di particolari privilegi continuava ad essere governata dal Senato. Viceversa, le

province da proconsoli o proprietari . A ulteriore dimostrazione di tale raggiunta unità politica, grazie anche al preindicato apporto dei lucani, va evidenziata la nota politica di Augusto (che, amministrativamente divisa l'Italia in XI Regioni, di cui "Lucania et Bruttium" l'attuale Calabria costituiva la III) di porre il nostro paese al centro dell'Impero. In ultima analis, se lo Stato italiano, durante il periodo romano, si è trasfomato da una forma federale in una unitaria, grazie anche all'appalto dei lucani, perchè negli ultimi tempi, si vuol agire in senso contrario, passando da uno stato unitario a quello federale in violazione dell'art. 5 ("Repubblica una e indivisibile") della Costituzione? Giovanni Ribellino


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Mercoledì 4 febbraio 2009

24 ore in Basilicata

Si avvale della facoltà di non rispondere nel suo interrogatorio di garanzia l’imprenditore ora in carcere

Ferrara sceglie il silenzio Aveva talpe in Procura. Ora si attende il Riesame POTENZA - Francesco Ferrara non parla, e resta in carcere. Il suo interrogatorio di garanzia, ieri mattina, nel palazzo di giustizia di Potenza, è durato pochissimo. Dopo due minuti è uscito l’avvocato Filippo Vinci scuro in volto, e dopo cinque l’avvocato Nicola Buccico con altri due collaboratori. «Si è avvalso della facoltà di non rispondere», ha dichiarato il legale che è anche sindaco di Matera, «tutto qui». Nei prossimi giorni la questione dovrebbe tornare al Tribunale del riesame, che intanto non ha ancora depositato le motivazioni per cui a dicembre, a distanza di due settimane dall’arresto, aveva deciso la concessione dei domiciliari per lo stesso Ferrara. In proposito, tuttavia, il procuratore capo di Potenza, Giovanni Colangelo, è stato molto chiaro: «In quella sede nemmeno noi potevamo configurare compiutamente un’ulteriore ipotesi di reato a carico di Ferrara. Copie dei documenti coperti da segreto istruttorio, che sono stati trovati dentro la sua valigetta, erano state depositate, già allora, ma occorreva ancora inquadrare opportunamente la situazione, e poi riconsiderare anche le nostre motivazioni in merito alle misure cautelari richieste». In pratica potevano sempre essere atti provenienti da un altro procedimento, perciò nessun contrasto, ma la solita

Tisci presenta un’interrogazione al presidente De Filippo

Esodo del personale delle aziende sanitarie

Ferrara all’uscita dal carcere

dialettica tra uffici requirenti e uffici giudicanti, anche se i commenti a margine di quella decisione non sono andati giù al capo della procura. «L'indagine resta in piedi», aveva risposto a chi diceva che l’impianto accusatorio era crollato. Anzi s’ingrossa. Una fuga di notizie dagli uffici della procura, un probabile tentativo di inquinamento probatorio in atto, e un'indagine forse irrimediabilmente compromessa. Ecco lo scenario che si addensa oggi attorno all’imprenditore di Policoro, già indagato per associazione a delinquere e corruzione, nell’ambito del filone principale dell’inchiesta Totalgate.

Per gli investigatori è il lavoro di tre anni: dal principe Vittorio Emanuele di Savoia, che dà il nome al fascicolo d'indagine aperto nel 2005, all’amministratore delegato di Total Italia. Tanti protagonisti: dal sostituto procuratore Henry John Woodcock, ai carabinieri del Nucleo operativo ecologico del “capitano Ultimo”, e gli agenti della squadra mobile di Potenza. Poi intercettazioni, appostamenti, fotografie, riprese video, viaggi in Romania, soltanto per seguire la rotta di un presunto traffico di rifiuti. E spese enormi, specie per un ufficio piccolo come quello di Potenza.

E qualcuno che alla fine, proprio dal di dentro, si mette al servizio degli indagati. Difficile da digerire. «Vorremmo delle spiegazioni su questo da Ferrara. dice Colangelo - In mancanza, non possiamo pensare che gli arresti domiciliari siano una misura adeguata per contenere i pericoli anche rispetto al corretto svolgimento della nostra attività». Scrive bene il gip Rocco Pavese nella sua ordinanza: «Un’allarmante capacità di intelligence criminale, vicina al cuore degli apparati investigativi». E per le difese gli spazi di manovra questa volta sembrano davvero pochissimi. Leo Amato regione@luedi.it

POTENZA - La legge Finanziaria regionale del 2009, stabilisce che la Giunta Regionale - al fine di valutare l’eventuale estensione delle norme sull’esodo del personale regionale alle aziende sanitarie, al Crob-Irccs ed alle aziende ospedaliere della Regione - adotta apposito atto per acquisire i dati e le informazioni relativi ai costi e alle modalità di estensione delle suddette norme. Ieri, il presidente del gruppo di An in seno al consiglio regionale, Antonio Tisci, ha interrogato il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, per conoscere quali provvedimenti si intendano adottare al fine di dare attuazione a quanto disposto dall’articolo 28 della legge regionale numero 31 del 2008, che prevede quanto ricordato dal consigliere regionale nella premessa dell’interrogazione . regione@luedi.it

Lega Nord L’ha nominata il senatore Calderoli

Irene Aderenti è la nuova coordinatrice locale E’ IRENE Aderenti la referente regionale della Lega Nord. La nomina da parte del senatore Roberto Calderoli, in qualità di coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, è stata resa nota ieri, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Irene Aderenti (nata a Zurigo, il 21 febbraio 1955) è una politica italiana. Nel 2008 è stata eletta senatrice per la Lega Nord Padania. Fa parte della settima commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) e della Commissione parlamentare per l’infanzia.

Consiglio straordinario aperto con Santarsiero e Riccio

Alla trasmissione il “Milionario” va in onda il solito errore

Mobilitazione dell’Upi: «Giù le mani dalle province»

Basilicata e Lucania: per Scotti due regioni diverse

POTENZA - La ventilata abolizione delle Province sarebbe un attacco diretto contro la democrazia. Lo ha ribadito ieri, nel corso di un’assise straordinaria e aperta, in adesione alla “Giornata nazionale di mobilitazione” indetta dall’Upi, il Consiglio provinciale di Potenza. «Aderiamo a questa iniziativa – ha spiegato al momento dell’apertura dei lavori il presidente del Consiglio provinciale Antonio Salicone - convinti di dover contrastare una campagna denigratoria contro questi enti intermedi che si inserisce in modo organico all’interno di una strategia di delegittimazione della politica, attraverso la riduzione degli spazi della democrazia e del ruolo delle istituzioni». All’assemblea è stato sottoposto un ordine del giorno che, partendo dalla premessa dei “sette anni ormai trascorsi dall’entrata in vigore del nuovo titolo Quinto della costituzione senza che a quest’ultimo sia stata data una coerente attuazione”, ha fissato una serie di proposte volte ad ottimizzare il contributo delle Province italiane al buon funzionamento della cosa pubblica.

Eccole in estrema sintesi. «Bisogna procedere – hanno sottolineato i membri del Consiglio – ad una semplificazione della pubblica amministrazione in grado di individuare le funzioni fondamentali di Comuni e Province; è necessario riorganizzare in modo organico le funzioni amministrative intorno alle istituzioni che compongono la Repubblica colpendo le reali inefficienze; occorre avviare una verifica approfondita circa la dimensione demografica e territoriale dei diversi livelli di governo per verificare la possibilità di accorpare gli enti e bloccare l’istituzione di nuove Province; bisogna basare, infine, il federalismo fiscale sulla sua capacità di garantire agli enti locali la certezza di risorse finanziarie in grado di permettere il reale esercizio delle funzioni». L’ordine del giorno presentato è stato sottoscritto, all’unanimità, da tutti i membri del Consiglio provinciale. Ospiti della seduta straordinaria di ieri mattina anche il primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero, il presidente del Consiglio regionale Prospero De Franchi e il prefetto di Po-

La seduta straordinaria di consiglio

tenza Luigi Riccio. «La Provincia rappresenta un ente fondamentale – ha sottolineato Santarsiero nel corso del suo intervento – al fine dello sviluppo dei nostri territori. Ecco perché – ha concluso – è necessario insistere sulla reale applicazione del titolo quinto della Costituzione come previsto a seguito delle ultime modifiche». «E’ oggi costituzionalmente impensabile – ha detto dal canto suo il prefetto Riccio – una abolizione degli enti Provincia che, assieme ai Comuni, sono le uniche realtà vicine alle esigenze della comunità». Il presidente del Consiglio regionale De Franchi ha ribadito,

infine, l’importanza d’una delega delle Regioni alle Province «di competenze specifiche attualmente condivise». «La migliore risposta alle critiche che ci vengono rivolte – ha concluso il presidente della Giunta provinciale Altobello - è nell’azione quotidiana che ci vede protagonisti. Come Provincia di Potenza – ha sottolineato il presidente - abbiamo attuato, a questo proposito, un programma straordinario di messa in sicurezza della viabilità per oltre 40 milioni di euro e un programma finalizzato alla sicurezza degli studenti nelle scuole». Michele Russomanno

ANCHE per Gerry Scotti, il noto conduttore televisivo della fortunata trasmissione di Canale 5 che premia i più “preparati”, o, ancora meglio, per gli “esperti” de “Il milionario”, Basilicata e Lucania sono due regioni distinte e separate. L’equivoco è avvenuto nel corso della trasmissione di del 2 febbraio. La domanda posta ai concorrenti era la seguente: «Quali di queste lettere annovera il maggior numero di regioni ?». Le lettere erano la V, la B, la L e la A. Per dare la risposta giunta il concorrente doveva indicare la L. Al termine Scotti dava delucidazioni: con la V c’è il Veneto, con la B, Basilicata, con la L, Liguria, Lazio, Lombardia e poi Lucania, e, infine, con la A, Aosta. Ancora una volta Basilicata e Lucania diventano due regioni. D’altronde l’errore si ripete da tempo. Basta andare un pò in dietro con la memoria per trovare alcuni precedenti: il telegiornale delle 20,30 di Rai Uno del 23 novembre 1980 dava notizia di «un catastrofico terremoto che aveva colpito tre regioni: Campania, Lucania e Basilicata». Un errore che si ingenera

Il conduttore Gerry Scotti

dal cambio di denominazione della regione nella Costituzione della Repubblica, nella falsa credenza che fosse stato il regime fascista a volere un ritorno al passato con la denominazione Lucania. Da documenti, venuti di recente alla luce, si è appreso che l'antico toponimo fu ripristinato a seguito di un referendum indetto dalla Provincia di Potenza nell'aprile del 1932. Sarebbe davvero il caso, anche in vista di movimenti per ricostituire la “grande Lucania”, di ridare alla regione il suo antico nome, per una sua maggiore individuabilità, che gioverebbe in particolare modo ai fini turistici. Franco Cacciatore


24 Ore in Basilicata 15 A Rionero la riunione del comitato della Uil con il segretario nazionale, Guglielmo Loy Mercoledì 4 febbraio 2009

Riforma contratti, le ragioni della Ui «Un accordo che dà più certezze ai lavoratori» RIONERO - Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali. Questo il tema al centro del dibattito ieri mattina presso il centro sociale di Rionero. L’occasione è la riunione del comitato centrale della Uil di Basilicata. L’incontro allargato al gruppo dirigente di tutte le federazioni di categoria ha visto partecipe anche il segretario confederale nazionale Uil Guglielmo Loy. Una manifestazione per illustrare e chiarire i contenuti della riforma sul modello contrattuale sottoscritta tra Governo e parti sociali lo scorso 22 gennaio. L’accordo ha visto il parere favorevole del comitato centrale Uil per il quale rappresenta una svolta storica, al fine di avviare una modernizzazione delle relazioni industriali e sindacali in Italia. Al tavolo dei relatori oltre al segretario confederale, il segretario generale Uil Basilicata, Michele Delicio, il segretario per la provincia di Potenza, Carmine Vaccaro, il segretario provinciale di Matera, Franco Coppola, il segretario Uil metalmeccanici, Vincenzo Tortorelli, e il segretario Uila, Gerardo Nardiello. «Il punto più importante per la Uil è la centralità del lavoro» dice Delicio. «Da molti anni il 3 per cento del reddito nazionale si è trasferito dai lavoratori dipendenti e pensionati, al lavoro autonomo e al mon-

Falotico (Cisl) elogia la lettera dei vescovi ai disoccupati

Per una nuova coscienza sociale collettiva

Il tavolo dei relatori e il segretario Guglielmo Loy

do delle imprese. Mentre i lavoratori dipendenti producono il 50 per cento della ricchezza nazionale pagano il 70 per cento delle tasse. E’ arrivato il momento di invertire questa tendenza». Un obiettivo riscontrato nella riforma degli assetti contrattuali. «Un contratto positivo perché dà in mano ai lavoratori la possibilità di distribuire maggiormente la ricchezza che si produce in azienda a favore dei salari», afferma Loy. Un contratto che non è legato alla crisi economica attuale. «E’un accordo che vale in assoluto perciò da più certezze ai lavoratori, perchè stabilisce le scadenze del contratto e da un’indennità consistente in caso la contrattazione vada più a lungo», sottolinea il segretario confederale. Non

sono mancate le critiche alla Cgil che di fatto non ha dato il consenso alla sottoscrizione dell’accordo. «La manovra messa in piedi dal Governo e questa stessa riforma non sono sufficienti a fronteggiare la crisi, per cui è facile soffiare sul fuoco della protesta e del disagio sociale - osserva Vaccaro - Ma proprio la drammaticità della crisi e internazionale avrebbe dovuto richiamare ad un atteggiamento più responsabile e ad una compattezza per fare fronte comune ed evitare disastri peggiori». Segnatamente la crisi lucana, in particolare nel settore metalmeccanico e agroalimentare. «Se dovessimo perdere questo polmone produttivo in Basilicata credo che la Regione andrebbe a gambe all’aria», puntualizza

Delicio. «Credo che sia arrivato il momento di costituire insieme alla Regione un tavolo che tenga sotto controllo l’andamento della crisi perché dobbiamo trovare soluzioni immediate e concrete ai lavoratori che perdono il posto di lavoro«. Gli obiettivi a breve termine della Uil per fronteggiare il momento difficile. «La crisi è complessa nessuno ha certezza su quanto sarà grande e quanto durerà, ma bisogna evitare che le imprese soprattutto quelle medio piccole effettuino licenziamenti» spiega il segretario confederale Loy. E conlude: «In Basilicata ci sono 300 milioni del fondo sociale europeo fino al 2013. Una parte di essi può essere dirottata a sostenere il reddito di queste persone». Lucia Nardiello

IL messaggio dei vescovi lucani pronunciato nel giorno dedicato “alla vita”, a sostegno di chi ha perso il lavoro non è caduto nel vuoto. E ieri a rispondere è stato il segretario regionale della Cisl, Nino Falotico. «La lettera ai disoccupati ha dichiarato in una nota della conferenza episcopale della Basilicata sollecita la coscienza di chi, come noi della la Cisl, è impegnato da cristiano al servizio del bene comune, ma è anche un invito all’azione pratica per costruire un nuovo sentiero di solidarietà e partecipazione». Così il leader sindacale lucano dichiara di condividere il monito della Cei contenuto nella lettera ai disoccupati e ai cassintegrati lucani. «Il richiamo dei vescovi - ha proseguito - è lapidario: è finito il tempo della rappresentanza concepita come delega in bianco, dei diritti spacciati come concessione di una classe dirigente dedita più all’aritmetica del consenso che alla risoluzione dei problemi concreti della collettività. In questo delicato passag-

gio storico, caratterizzato da un preoccupante vuoto di valori e ideali, il magistero sociale della chiesa – sostiene Falotico – non può lasciare indifferenti chi è chiamato, laicamente, ad esercitare funzioni di responsabilità nelle imprese, nelle istituzioni e nello stesso sindacato». «Fuori dalle spicciole e spesso incomprensibili diatribe della politica - continua - dentro la lotta per la giustizia e per il lavoro: questo è il nostro impegno. La Cisl da tempo ha posto l’urgenza di rimettere il lavoro al centro dell’agenda economica e sociale della Basilicata». «Nella “società in frantumi” - conclude - in cui a prevalere è invece l’egoismo del privato, unito ad un diffuso e lacerante senso di paura e insicurezza, il sindacato è chiamato a svolgere un ruolo capitale nel tessere una nuova e più forte coscienza sociale e collettiva. Il severo richiamo di monsignor Superbo rappresentano un prezioso shock etico per richiamare tutti ad una piena assunzione di responsabilità.

Mobilitazioni e difesa del Sud nel programma della confederazione

La Cgil ribatte dal Mediafor: «Cisl e Uil hanno accettato supinamente» POTENZA - Al Mediafor di Potenza, invece, a discutere di riforma dei contratti e di misure anticrisi il direttivo regionale della Cgil. Per il segretario regionale Pepe, l’accordo separato che il governo e Confindustria «è stato voluto per dividere il sindacato». Cisl e Uil «supinamente hanno accettato, escludendo scientificamente la più grande organizzazione sociale del paese: la Cgil». Cisl e Uil, per il leader sindacale lucano, «hanno voluto firmare questo patto scellerato percorrendo la via della subordinazione delle loro strutture sindacali, al servizio degli industriali e del governo, lasciando completamente da parte la tutela dei diritti delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani disoccupati». Entrando nel merito, e valutando i contenuti dell'accordo, il direttivo, in relazione alla situazione di grave crisi economico produttiva nella quale ci troviamo, ha dato un giudi-

POTENZA - Si dicono indignati gli operatori di Basilicata Soccorso dopo «le illazioni argomentate a mezzo stampa da un sindacato confederale riguardo alle presunte irregolarità relative allo svolgimento dell’attività formativa». La Funzione pubblica della Uil, infatti, nei giorni passati, aveva chiesto una commissione d’inchiesta per chiarire i rapporti tra Basilicata Soccorso e la società di formazione. Ma gli operatori del 118 non ci stanno e ieri hanno chiesto all’assessore alla Salute, della Regione Basilicata, Antonio Potenza e al direttore generale del relativo dipartimento un’audizione urgente al fine di chiarire la propria posizione riguardo alla legittimità delle funzioni svolte. «Premesso - hanno chiarito - che la “mission” di un ser-

zio estremamente negativo sull’accordo, «in quanto programma la diminuzione strutturale del potere di acquisto dei salari, cancella l’autonomia contrattuale delle categorie e nega il diritto di sciopero nei servizi pubblici, garantito a livello costituzionale». Il direttivo ritiene prioritario per i lavoratori e le lavoratrici una serie di misure contro la crisi che siano strutturate dal governo in modo da sostenere i salari ed i redditi, strutturando una politica universale di accesso al welfare (sanità, scuola e servizi pubblici) e una nuova politica di sviluppo industriale, così come abbiamo sostenuto con lo sciopero generale del 12 dicembre. «Le misure del governo ed in special modo la social card ed il bonus alle famiglie, mettono a nudo tutta la fallacità e laconicità del progetto del governo, che con pochi spiccioli e misure caritatevoli e lesive della dignità umana, non si occupa in maniera puntuale di affrontare i reali problemi della gen-

te». Nel corso del dibattito è emersa la necessità di informare i lavoratori e le lavoratrici, attraverso una campagna di comunicazione e di assemblee da svolgere su tutto il territorio regionale. Nel calendario delle iniziative della Cgil c’è la manifestazione del 4 aprile a Roma, e le Il segretario Antonio Pepe mobilitazioni, che, a partire dallo sciopero generale dei lavoratori pubblici e metalmeccanici del 13 feb- due grandi iniziative: la prima sulla alla crisi braio a Roma, passando per le 4 ore di sciope- e le politiche di sostegno industriale e l’altra ro che saranno gestite dalle singole catego- sulla qualità della formazione e della ricerca rie, e ancora lavorando sulle iniziative dello come elementi strategici per accrescere le Spi, dal 21 al 28 febbraio e del 5 marzo a Ro- competenze dei lavoratori ed il trasferimento ma. «Il sindacato - ha aggiunto Pepe - assicu- tecnologico alle imprese». Il comitato direttivo ed i delegati, hanno rira ungrande impegno per il mezzogiorno che è stato letteralmente rimosso dalle politiche badito la necessità di non lasciare nella solitudine i lavoratori in questo momento di crisi. del governo nazionale, che si concretizza in

Dopo gli attacchi della Uil si dicono “indignati” e chiedono di essere ascoltati

118, gli operatori si rivolgono all’assessore vizio di emergenza/urgenza si sintetizza nella riduzione delle morti evitabili e degli esiti invalidanti da patologia acuta non traumatica e da infortunistica e che tale obiettivo può essere raggiunto solo attraverso strategie che indirizzano l’azione alla riduzione dei tempi di intervento e alla qualificazione del primo soccorso, assume un ruolo rilevante la divulgazione di una «cultura del soccorso», al fine di aumentare la consistenza di tutti gli anelli della catena della sopravvivenza e la tenacia della loro concatenazione. Pena una diminuzione qualitativa del

risultato finale atteso». Il successo di un sistema di emergenza - mettono ancora in evidenza - dipende sicuramente da una robusta e qualificata rete organizzativa dei servizi, ma anche da una corretta informazione ed un corretto uso da parte dei cittadini dei servizi stessi; perché tale informazione sia efficace, deve necessariamente tradursi in programmi generali di educazione sanitaria ed in interventi strutturali, ad esempio nelle scuole, nei distretti sanitari, nella associazioni di volontariato,. «L’ottimizzazione delle in-

terrelazioni con tutti gli attori del soccorso, anche quelli occasionali e non sanitari quindi - consente al Sistema di emergenza-urgenza di migliorare i risultati della propria attività, che dipendono soprattutto dalla tempistica dell’intervento: la divulgazione di un linguaggio comune e la condivisione di alcuni protocolli operativi sono condizioni imprescindibili per un soccorso tempestivo, omogeneo e qualificato. E' in tal senso che deve essere letta la collaborazione con i centri di formazione accreditati presenti nell’ambi-

to territoriale della Centrale operativa di Basilicata Soccorso e l’utilizzo di tali occasioni come momento di educazione all'uso appropriato del sistema di emergenza urgenza, che, purtroppo, spesso si trova a supplire alle carenze dei servizi socio sanitari presenti sul territorio. Gli operatori di Basilicata Soccorso, che, con abnegazione e per assoluto spirito di servizio, hanno sempre offerto la propria disponibilità nell’ottica di un contributo al raggiungimento dei predetti obiettivi, propri di un sistema di emergenza-urgenza, senza mai pretendere alcuna

remunerazione aggiuntiva, come peraltro previsto dagli accordi di categoria (dirigenza medica e personale del comparto) per la docenza svolta in e fuori orario di servizio, non accettano congetture screditanti la propria dignità e professionalità e si rendono da subito disponibili a qualsiasi chiarimento ritenuto necessario da parte delle autorità regionali». «La richiesta avanzata conclude la nota - non vuole assolutamente assumere il significato di replica alle argomentazioni quanto meno affrettate di un sindacato. ci si riserva di valutare le misure più opportune atte a tutelare la propria onorabilità e di avanzare in merito precisa interrogazione alle segreterie regionale e nazionale della predetta confederazione sindacale».


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24 Ore in Basilicata

MercoledĂŹ 4 febbraio 2009

L’allarme del presidente del gruppo del Prc, Emilia Simonetti: Il ministero non sa dove reperire le risorse

Scuola, mancano i soldi per le spese ordinarie ÂŤIL MINISTERO ammette di non sapere dove reperire le risorse per le spese di funzionamento degli istituti e dei corsi di recuperoÂť. La comunicazione – sostiene la presidente del gruppo regionale del Prc, Emilia Simonetti - è nascosta in fondo ad una circolare (numero di protocollo numero aoodgpfb 539 Roma, 26 gennaio 2009) che parla di tutt’altro, delle ore eccedenti relative alle attivitĂ complementari di educazione fisica. Arrivati all’ultimo paragrafo, ÂŤil ministero dell’Istruzione - spiega ancora Simonetti - in tono casuale e disinvolto, spiega alle scuole che per i soldi da distribuire per le spese di funzionamento ‘sono ancora in atto le procedure per il reperimento delle necessarie risorseÂť. ÂŤE, quindi, dalla carta igienica – continua Emilia Simonetti - alle matite fino ai supplenti bisogna arrangiarsi perchĂŠ i soldi forse ci saranno, ma ancora non se ne ha notiziaÂť. Intanto, però, conclude il ministero, le scuole facciano pure il programma annuale 2009, ovvero il loro bilancio. Al massimo si faranno delle variazioni in seguito. A ottobre 2008, non si parla di soldi per le spese di funzionamento. Proprio sulle

spese di funzionamento il ministero, attraverso una nota, spiega che “tenuto conto delle riduzioni degli stanziamenti di bilancio per tali voci di spesa per l’anno 2009, si fa riserva di comunicare gli importi che potranno essere assegnati dopo la definitiva approvazione del bilancio dello Statoâ€?. A novembre, dopo un pò di pressioni – aggiunge Simonetti - il ministero invia una circolare. E’ il giorno 25 e alle scuole è comunicato che bisogna aspettare l’approvazione della Finanziaria, solo in seguito assegna i fondi. Ad annunciarlo sono i sindacati, in particolare la Flc-Cgil, dopo aver appreso dalla nota ministeriale 3338 del 25 novembre 2008 sul programma annuale che si provvederĂ a ‘riduzioni degli stanziamenti di bilancio per tali voci di spesa’. La probabile ulteriore riduzione di spese destinate alle esigenze delle scuole che il Governo si appresta ad adottare si dedurrebbe dal fatto che le uniche somme sicure garantite sono quelle destinate a “coprireâ€? capitoli di spesa garantite dal contratto: i compensi accessori per il personale, gli esami di Stato, le pulizie, i rimborsi ai Comuni per i pasti del personaleâ€?.

La Finanziaria è approvata a fine dicembre. Gennaio inizia senza novitĂ . Si torna a scuola e il ministero resta in silenzio fino al 26, quando comunica di non aver ancora trovato i soldi. ÂŤLe scuole però – afferma Simonetti non sono ancora Fondazioni e funzionano solo con i dovuti trasferimenti dello Stato. Per la prima volta nella storia della scuola italiana non si danno soldi alle scuole per il funzionamento ordinario e neppure per i corsi di recupero che furono lanciati nel 2007 dell’ex ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni. Finora si erano operati tagli, ora siamo alla soppressione dei fondi. Voglio ricordare – aggiunge l’esponente del Prc - che non si danno i soldi per le supplenze, nĂŠ per le visite fiscali che le scuole sono obbligate ad inviare anche quando non servono, grazie al ministro Brunetta, e che le Asl non fanno piĂš gratis, nĂŠ per le gratuitĂ contrattuali di mensa al personale. Inoltre, è ormai certo che, la manovra di bilancio ha mandato in fumo 37 milioni di euro per le attivitĂ di recupero del debito scolastico. La ragione è che evidentemente non sono stati previsti nel bilancio dello Stato.

Emilia Simonetti

Nel 2008, le scuole hanno sfruttato un finanziamento di 240 milioni di euro per i corsi di recupero. Quest’anno, anche conteggiando il budget erogato con il Fondo di Istituto, mancano all’appello 58 milioni di euro�.

UniversitĂ , Tamburro ascoltato in V commissione: ÂŤSe gli studenti vanno via non è colpa dell’AteneoÂť

Il centrodestra fa pace con il rettore E Lapenna lo elogia: ÂŤHa rinunciato all’indennitĂ di caricaÂť POTENZA - L’invito disertato a presentarsi davanti alla V commissione consiliare permanente aveva provocato non poche polemiche. Si era scatenato un vero e proprio l’attacco dei consiglieri regionali del centrodestra al rettore dell’Unibas, Antonio Mario Tamburro, che, a sua volta, aveva fatto appello al rispetto dell’autonomia istituzionale dell’accademia lucana. Poi, lo scorso lunedĂŹ, come ha comunicato il presidente della quinta commissione, Sergio Lapenna, c’è stata l’audizione del rettore, che ha relazionato sullo stato di attuazione degli interventi previsti dalla legge regionale numero 12 del 2006, a sostegno dell’UniversitĂ per la promozione di uno sviluppo regionale di qualitĂ . L’UniversitĂ , ancora, non ha ricevuto gli importi previsti dal programma triennale, ÂŤpoichè i fondi -

Il rettore Tamburro

ha spiegato Lapenna - non sono stati erogati per non violare il patto di stabilità sancito nelle varie leggi finanziarie che, negli ultimi anni, hanno posto limiti molto rigorosi. In ogni caso, come ha riferito lo stesso Rettore, a partire da gennaio sono stati accreditati i primi fondi. Inoltre – ha aggiunto Lapenna – il

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rettore ha messo in evidenza che, con l’avvicendarsi delle varie Giunte non si è provveduto, a tutt’oggi, al rinnovo del cosiddetto comitato tecnico paritetico che, secondo la legge in materia, è un organo costituito da cinque componenti designati dall’UniversitĂ e altri cinque indicati dalla giunta regionale che ha il compito di preparare il piano triennale oggetto dell’Accordo di Programma. Nel corso dell’audizione sono stati affrontati altri temi importanti come la migrazione universitaria verso altri atenei, definita da Tamburro ÂŤpiĂš come un fenomeno socio - culturale, dovuto anche alla assenza di servizi nella cittĂ di Potenza, piuttosto che una mancanza di attrattivitĂ dell’Unibas che, pur aven3529,1&,$ ', 327(1=$ &RPXQH GL 3RWHQ]D $YYLVR GL SURFHGXUD GL 9 , $ DL VHQVL / 5 DUW

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do bisogno dei tempi fisiologici per crescere, è pur sempre un Ateneo con dei punti di eccellenza, confermati da alcuni dati che classificano le facoltĂ scientifiche lucane al di sopra della media nazionaleÂť. Altro aspetto evidenziato dal rettore è quello della ÂŤcreazione di una classe docente locale legata al territorio, poichĂŠ i docenti non sono stanziali e, quindi, spesso si soffermano in FacoltĂ solo i giorni che hanno lezioneÂť. Secondo Lapenna allargare l’offerta formativa dell’Unibas, con l’istituzione di altre facoltĂ come Giurisprudenza, significherebbe attirare un maggior numero di studenti. ÂŤMa è pur vero - ha aggiunto - che la cittĂ non ha le strutture idonee per poterli accogliere. Di qui la necessitĂ di investire anche nei servizi che ruotano intorno all’UniversitĂ , auspicando una maggiore collaborazione tra l’universitĂ e le istituzioni per una risoluzione rapida dei problemiÂť. ÂŤUn’ultima annotazione degna di nota – ha concluso il presidente dell’organismo – è che su 83 Rettori in Italia, solo due hanno rinunciato all’indennitĂ di carica, tra cui il Magnifico Rettore Tamburro che ha devoluto il corrispettivo a favore del bilancio dell’UniversitĂ Âť.

Dimensionamento, per Cgil: ÂŤCronaca di una morte annunciataÂť

Istruzione: Cisl, Uil e Snals sollecitano la Regione ÂŤI RECENTI provvedimenti del Governo sono stati finalizzati al solo risparmio della spesa per l’istruzione e non vi è stato il necessario ed indispensabile coinvolgimento di tutti i soggetti dell’educazioneÂť. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Uil e Cisl Scuola e di Snals Confsal. ÂŤNon condividiamo – proseguono le organizzazioni sindacali - le deliberazioni del Governo di voler procedere al dimensionamento della rete scolastica sulla base del solo parametro dell’entitĂ numerica della popolazione scolastica. Ci riserviamo pertanto di intraprendere dure azioni di lotta a tutela della funzione istituzionale della scuola e del suo personaleÂť. I sindacati ritornano poi sulla mancata approvazione da parte del Consiglio Regionale del piano di dimensionamento della rete scolastica di Basilicata. E auspicano che in Basilicata “l’emergenza scuolaâ€? sia affrontata dalle rappresentanze istituzionali con civica responsabilitĂ e che l’ente Regione assuma

l’onere politico di progettare l’offerta formativa sul territorio, superando vincoli di appartenenza ed interessi di parte. ÂŤLa mancata ratifica da parte del Consiglio Regionale, per mancanza del numero legale, del piano - aggiunge la Cgil -rappresenta la “cronaca di una morte annunciataâ€?Âť. L’appello dell’assessore regionale alla Formazione, alle forze politiche - dice il sindacato - di riflettere seriamente sugli effetti e le conseguenze che deriveranno dalla mancata ratifica del piano di dimensionamento scolastico, ÂŤnon esclude le sue responsabilitĂ politiche e amministrative dal momento che, nonostante le ripetute denunce espresse dalla Flc Cgil di Basilicata sulle inadeguatezze politiche e metodologiche adottate per affrontare l’emergenza del sistema scolastico lucano, ha continuato inesorabilmente a percorrere una strada che sin dal principio denotava chiaramente elementi contradditori e inconcludenti tali da non far presagire nulla di buonoÂť.

Storia dell’Europa, all’Unibas l’inaugurazione del dottorato POTENZA - Oggi pomeriggio, alle ore 17, nella sala del Consiglio del dipartimento di Scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell’Università degli Studi della Basilicata si terrà l'iniziativa di inaugurazione delle attività didattico-scientifiche del dottorato di ricerca in Storia dell'Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea per l'anno accademico 2008-2009. Dopo i saluti del magnifico rettore dell'Università della Basilicata,Antonio Mario Tamburro, del direttore della scuola di dottorato Vinicio Magi, terrà la prolusione inaugurale sul tema crisi, morte presunta e resurrezione dello Stato-Nazione il prof. Aurelio Musi, Coordinatore del Dottorato. I lavori saranno presieduti dal direttore

del dipartimento di Scienze storiche, Linguistiche e Antropologiche dell'Università degli studi della Basilicata, Francesco Panarelli. Il Dottorato di ricerca in Storia dell'Europa mediterranea dall'antichità all'età contemporanea è stato avviato nell'anno accademico 1997-1998 (XII ciclo) con tre dottorandi. In consorzio con le Università di Milano, Chieti-Pescara, Molise, Salerno, CalabriaCosenza, Catania, ha sede amministrativa nell'Università degli studi della Basilicata; ne è Coordinatore il prof. Aurelio Musi, dell'Università degli studi di Salerno, e Coordinatore Vicario il professor Antonio Lerra, dell'Università degli studi della Basilicata.


24 Ore in Basilicata MARATEA, Matera, MelfiVulture e Metapontino: si tratta delle quattro “M lucane” destinata a essere i principali punti di forza del piano turistico lucano, approvato oggi dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso. Redatto da un pool di lavoro sotto la supervisione del dipartimento Attività Produttive e coordinato dall’Apt il piano costituisce il progetto strategico posto a fondamento della attuazione del Por Basilicata 2007/2013 e degli

Mercoledì 4 febbraio 2009

La Giunta ha approvato il piano regionale che punta tutto su Maratea, Metaponto, Matera e Melfi

Il turismo lucano riparte dalle 4M obiettivi di sviluppo turistico sostenibile. E’ un piano a valenza pluriennale, approntato con una complessa metodologia di lavoro (analisi risorse, valutazione politiche di settore, condivisione ed ascolto territorio, verifica). Individua le azioni da mettere in campo per valorizzare questo comparto produttivo, a partire dai principali pun-

ti di eccellenza che la Basilicata è in grado di esprimere. «Si tratta – afferma l’assessore Straziuso – di un importante strumento di programmazione. Viene individuato nei progetti integrati di offerta territoriale (Piot), il nuovo modello di governance per la realizzazione degli interventi, nel quale grande rilevanza

rivestirà la “responsabilità dei territori” ed il partenariato pubblico/privato. Vengono individuati nelle 4 M (Maratea, Matera, Melfi -Vulture e Metapontino) i centri di gravitazione turistica meglio posizionati sul mercato, suscettibili di strutturarsi in prima battuta ed in breve in sistemi turistici locali. In tempi più lunghi è individuato

un possibile nuovo Piot trasversale incentrato sul tema ambiente». A porre l’accento sulla modernità di questo strumento è il presidente della Regione, Vito De Filippo: «La strategia delineata da questo piano assume tre temi portanti a fondamento dell’intero impianto concettuale, all’insegna dell’innovazione: la filoso-

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fia dei grandi attrattori, le opportunità offerte dalla comunicazione digitale, l’utilizzo del patrimonio immobiliare pubblico e privato a fini ricettivi secondo formule di nuova concezione come, ad esempio, l’ospitalità diffusa. Si tratta – conclude De Filippo – di un nuovo, importante, passo in avanti nella riforma della governance istituzionale che rende ancora più forte la Regione Basilicata in un contesto di competizione territoriale sempre più orientata a modelli di efficienza ed efficacia».

Maltempo, le misure della Giunta. Cia e Coldiretti: gravi danni a colture e allevamenti

Chiesto lo stato d’emergenza Allerta della Prefettura: costa tirrenica ancora nel mirino LA GIUNTA regionale della Basilicata chiederà al Governo la dichiarazione di “stato di emergenza per l’intero territorio regionale”, per le conseguenze dell’ondata di maltempo registrata fra novembre e dicembre dello scorso anno. La delibera è stata proposta alla Giunta dall’assessore alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, di concerto con gli assessori all’agricoltura e alle attività produttive. Ma il maltempo non sembra intenzionato a lasciare il territorio. E quella degli ultimi due giorni è stata solo una piccola tregua. Già a partire dal primo pomeriggio di ieri sono tornati vento e pioggia su tutto il territorio regionale. E la situazione potrebbe peggiorare nelle prossime ore - così come ha annunciato la Prefettura di Potenza - con venti forti e rinforzi a burrasca soprattutto sulla costa tirrenica della Basilicata. Sono previste anche mareggiate lungo le coste esposte. E nel frattempo le colture locali soffrono. Frane, alluvioni, esondazioni e neve. Sono ingenti i danni provocati dalle numerose giornate di maltempo, anche in Basilicata, e

I danni del maltempo nel Metapontino

soprattutto nel Metapontino. Regione che, insieme a Sicilia, Calabria e Puglia, rientra tra le zone per cui la Cia nazionale e la Coldiretti hanno lanciato l’allarme, facendo richiesta dello stato di calamità, rispetto a una stima complessiva dei danni alle produzio-

ni agricole che va oltre i 200 milioni di euro. Di cui svariati milioni riguardano proprio la Basilicata. In regione in particolare, come in Puglia e in alcune zone del Centro, pioggia e vento hanno causato danni pesanti alle campagne. Difficoltà vengono

segnalate anche per gli allevamenti di bestiame. La stima dei danni provocati dal maltempo è ancora solo parziale e al momento non completamente quantificabile, per l’impossibilità di conoscere gli effetti a lungo termine. Quel che è certo - come evidenzia la Coldierrti - è che le precipitazioni nel Mezzogiorno sono quasi triplicati. Conseguenza: le campagne sono in tilt per danni alle coltivazioni, frane e smottamenti sul territorio. E’ quanto evidenzia anche la Coldiretti sulla base dei dati dell’Osservatorio agroclimatico dell’Ucea. «Il Governo regionale ha dichiarato l’assessore Loguercio - ha inteso recepire le sollecitazioni e le preoccupazioni rivenienti dalle numerose amministrazioni locali e dalle associazioni di categorie interessate le quali hanno segnalato movimenti franosi che coinvolgono abitazioni, attività produttive, infrastrutture viarie, danni alle aziende ed alle colture agricole, alle infrastrutture pubbliche e private. Auspichiamo- ha concluso - altrettanta sensibilità istituzionale dal Governo nazionale».

Il ministero riaccredita la Basilicata

Di nuovo fiducia alla produzioni suinicole POTENZA - La provincia di Potenza è stata riaccreditata dal ministero della Salute come zona indenne da malattia vescicolare, dopo la sospensione dello scorso luglio a causa del ritrovamento di un focolaio. A comunicarlo è la Coldiretti di Basilicata che per la cosa ha espresso grande soddisfazione. Proprio nella zona del Marmo Melandro è concentrata maggiormente la produzione lucana di insaccati. In regione si registra una presenza di 120 mila capi suini. Molte le aziende che, oltre ad allevare i maiali, fanno trasformazione. Un comparto che mantiene i legami con la tradizione in un territorio altamente vocato. «Dopo tante difficoltà – afferma il presidente di Coldiretti Basilicata, Rocco Battaglino – finalmente la provincia di Potenza è stata riaccreditata. Questo grazie a un lavoro congiunto degli allevatori che hanno rispettato le direttive sanitarie imposte e dei veterinari che hanno effettuato controlli meticolosi nelle strutture».


Potenza Mercoledì 4 febbraio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Prima la rievocazione, con l’albero della Libertà. Poi un convegno sulla municipalità del 1799

«Così si ritrova la nostra storia» Alla manifestazione, molti chiedevano un “perchè?” IL 3 FEBBRAIO del 1799 il popolo potentino, capeggiato dal suo vescovo, Giovanni Andrea Serrao, si sollevò contro i loro feudatari, la famiglia Loffredo, e aderì all’appena nata Repubblica Partenopea. Il primo atto ufficiale fu la proclamazione che avvenne in piazza Sedile dove venne adunato il Pubblico Parlamento. Nei giorni successivi fu innalzato l’albero della vita, un rito repubblicano, che simboleggiava la libertà conquistata. L’albero fu innalzato proprio direttamente dal vescovo Serrao, il suo discorso fu acclamato e festeggiato con balli tradizionali e carmagnole repubblicane. Nel pomeriggio di ieri un folto gruppo di figuranti dell’associazione “Imago Historiae” è partito con bandiere giacobine, drappi coi colori della repubblica partenopea e fiaccole, da piazza Mario Pagano, tra inni alla libertà e grida, ha raggiunto la piccola piazza Sedile. Una introduzione storica e un discorso fatto da un attore che impersonava proprio il vescovo Serrao, ha ricreato perfettamente il suggestivo clima di quegli anni. In pochi minuti gli attori sono stati circondati da decine di spettatori, la maggior parte dei quali, però, ignorava completamente di cosa si trattasse. Alla manifestazione ha fatto seguito una conferenza organizzata dal sindaco, Vito Santarsiero, in collaborazione con il professor Antonio Lerra, dell’università della Basilicata e presidente della sezione di Potenza dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano. Al tavolo dei relatori anche il vescovo Agostino Sueprbo. «Questa città deve riscoprire la sua storia, questa ricorrenza è solo uno dei simboli

VOCI CONTRO

«Non è questa l’identità»

Alcuni momenti del convegno e della rievocazione (foto Andrea Mattiacci)

«SENZA attardarci in un “contradditorio storico” sulla natura dei moti della Municipalità Repubblicana bisognerebbe invece interrogarsi sulle motivazioni di tanto disinteresse della città per l’ennesima manifestazione folcloristica di oggi voluta dal sindaco per la celebrazione del 3 gennaio 1799». Così parla il portavoce dell’Osservatorio cittadino, Vincenzo Belmonte, convinto che «al di là degli storici e degli appassionati, non mi pare la comunità cittadina abbia accolto entusiasticamente la nuova trovata folcloristica del sindaco». Allora, «evidentemente la città ha altri bisogni più urgenti ai quali chiede una risposta, bisogni legati alla vita quotidiana e quindi richiede una spesa più oculata rispetto al settore della cultura che assorbe ingenti risorse di quel poco che resta ancora nelle magre casse comunali». Poi, «dell’obiettivo culturale dell’iniziativa», Belmonte dice di «non condividere l’interpretazione data sull’identità della nostra popolazione che simili manifestazioni dovrebbero valorizzare». Mentre le iniziative dell’associazione “Osservatorio cittadino” «hanno centrato l’obiettivo». Belmonte dice di aver «risvegliato l’orgoglio di appartenenza dei potentini e la voglia a decidere il futuro della propria città».

Serrao “come” Superbo dei valori di uguaglianza, libertà e giustizia sociale che hanno da sempre contraddistinto la nostra comunità – così il sindaco che apre i lavori della conferenza e continua – la nostra storia è un patrimonio fondamentale per poter costruire un grande futuro per la nostra città». Pensare che per oltre due secoli gli amministratori abbiano completamente dimenticato episodi così importanti non può non far riflettere. Il connubio con l’Università della Basilicata, ancora una volta si dimostra vincente, i lavori di ricerca sui documenti storici infatti sono stati portati avanti pro-

prio dai giovani ricercatori del professor Antonio Lerra nella sede universitaria del capoluogo. Questo evento storico pone infatti Potenza tra le prime città nel meridione a sollevarsi contro i feudatari con l’obiettivo di dare maggiori diritti e benefici alla parte più povera della società. La particolarità ulteriore è rappresentata dal fatto che a capeggiare la rivolta ci fosse proprio il vescovo Serrao, una persona che ha significato molto per il capoluogo e per i suoi cittadini. Oltre a essere sempre vicino alle esigenze dei ceti più poveri, gli ottomila abitanti di allora infatti erano quasi tut-

ti bracciali, rappresentava il simbolo di un clero molto vicino al popolo. Probabilmente proprio per questo dopo appena venti giorni dalla proclamazione della Municipalità, il 24 febbraio, venne assassinato brutalmente nel palazzo vescovile. Un omicidio rimasto senza colpevoli e senza spiegazioni. Probabilmente proprio le sue idee troppo liberali furono alla base del suo omicidio. Nell’organo ufficiale della Repubblica Partenopea, il Monitore Napoletano, fu riportato anche il suo ultimo atto eroico, morì al grido di “viva la libertà”. Alessandro Galella

«LA RIEVOCAZIONE storica del vescovo di Potenza Giovanni Serrao quale protagonista degli eventi della Repubblica napoletana del 1799 mi richiama in mente il vescovo di oggi di Potenza monsignore Agostino Superbo, che come lui si è scagliato contro i “Borboni di oggi” e ha sferzato gli amministratori e i politici locali, con il linguaggio rigoroso di uomo della Chiesa adoperato nella sua recente lettera». Il paragone arriva dal segretario regionale della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza, per il quale «senza forzature storiche e tanto meno confronti tra personalità ecclesiali se non altro accomunati dalla sensibilità per i bisogni del popolo, è l’unico insegnamento che mi sento di trarre dalle celebrazioni promosse oggi in pompa magna dal primo cittadino “repubblicano” del capolugo». Il segretario dice che «non è accettabile l’atteggiamento di chi tra gli amministratori, fingendo che il richiamo sia rivolto ad altri vorrebbe dimostrare di condividere l’appello partecipando alle iniziative intraprese, come nella Giornata della Vita. Credo che debba essere il mondo cattolico, dell’associazionismo, delle parrocchie a mobilitarsi al fianco del suo vescovo per ottenere quella dovuta e autentica attenzione alla diffusa emergenza sociale».

QUESTIONI DI EQUILIBRIO Signor Sindaco, pur non condividendo sempre le scelte operate nella città, credo ancora nella politica. Se ho deciso di scriverle pubblicamente è soltanto perché non trovo altro mezzo per dirle quanto sia grave il suo errore: lei ha organizzato, per il 3 febbraio, una celebrazione dedicata all’erezione in città degli “Alberi della Libertà”, avvenuta nel 1799. La memoria dei nostri avi non è condivisa per niente, e lei non rende un buon servizio all’esigenza di pacificazione che da troppo tempo attraversa non solo Potenza, ma tutta Europa. La Lucania è terra di ribellione antiborbonica e di rivoluzioni moderne come quella di Scanzano. Come ogni terra montana, infatti, il posto in cui viviamo è la casa di molta gente indomabile. Proprio per questo però, essa è anche la terra delle sommosse antifrancesi e delle reazioni al sovvertimento dei valori antichi che

Equivoco e interpretazione si cercò di realizzare sul finire del XVIII secolo. I fatti del ‘99 hanno lasciato nella storia cittadina una serie funesta di vendette, e in definitiva di odio. Quell’Albero che lei oggi va festeggiando è stato niente più che un maldestro tentativo (e che fosse maldestro lo testimonia Cuoco, un fautore della Repubblica partenopea) di imporre in casa nostra l’espansionismo francese e la cultura giacobina. Mi meraviglia in particolare ciò che ho letto nel comunicato ufficiale: saranno presenti alla manifestazione discendenti dei partigiani della fazione filofrancese. Mi spiega come debbo, da cittadino, interpretare questo orpello? E se io fossi discendente di uno di coloro che vennero ammazzati da

questi, o che ne furono gli assassini? Sarei figlio di un balordo, o di un mercenario, escluso con disonore dalla storia patria? Non esiste secondo lei la possibilità che alcuni Potentini semplicemente non volessero, a torto o a ragione, i Francesi in casa loro, o che non volessero sostituire ai campanili gli “Alberi”? Del resto, non sarebbe stata tanto peregrina questa paura, ci pensi: erano giunte fino in Italia le voci di chiese francesi profanate, di sacerdoti uccisi, di Madonne oltraggiate e di campane fuse per farne cannoni. Lei che avrebbe fatto? Non crede di dover chiudere una polemica così antica, invece di cernere tra “martiri” e “mercenari”? Eppure nella sua giunta ci sono persone d’equili-

brio, che sanno fare questi ragionamenti sul Medioriente e sull’Afganisthan. Persone che conoscono bene la tragedia della guerra e non darebbero mai del “mercenario” o del “delinquente”, chessò, a un Hezbollah. Gente che senz’altro rileva “l’anomalia italiana” del fenomeno Berlusconi, eppure non riesce a farsi antipatico un Napoleone, che non solo era basso, ma ai suoi tempi era anche un tiranno. Non crede vada ricordato che quella repubblica non sortì altro che un effimero velleitarismo da parte di pochi intellettuali, generalmente estranei ai problemi del popolo, e da quest’ultimo generalmente disprezzati? Senza questa spiegazione, come può la sua iniziativa spiegare il 1799?

Ad esempio, come si può descrivere l’Urss senza descriverne i Gulag, o il pionierismo Usa senza discriverne il genocidio Pellerossa? Né è accettabile l’equivoco, sapientemente ordito, che vorrebbe tali avvenimenti come l’antefatto della moderna democrazia. Per inamovibile giudizio degli storici, infatti, il 1799 ha assai poco a che vedere con la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo, che è invece una rivoluzione pacifica e condivisa, sorta prudentemente proprio sulle ceneri di quell’Europa distrutta una prima volta dai Giacobini, e una seconda dai Nazisti. Ma lei ha commesso anche un’altra scorrettezza. Siccome esclude i realisti antifrancesi del 1799 dalla storia cittadina, finisce (na-

turalmente) anche per escluderne i Briganti di 60 anni dopo. Lo ha fatto in un fumetto finanziato con soldi pubblici. Non una parola per loro: sarebbe stato sufficiente collegare quella disperata lotta agli errori politici post-unitari, allorchè si volle “modernizzare” espropriando i contadini. E invece niente. Poveracci, i contadinibriganti: fatti fessi da vivi e da morti: commuovente esempio di lucanità. Dispiace soltanto che, al di là del merito (che riguarda le perfettibili ragioni di vinti e vincitori) a celebrare il macabro rito anticlericale di oggi vi sia un vescovo. Ma non è cosa nuova, nemmeno questa. Signor Sindaco, non legga in questa lettera un piccato appunto. Essa è rivolta a una persona che si ritiene degna di governare la città. Se non lo avessi sinceramente creduto, avrei già fatto fuoco, da lassù. Dalle montagne. Pio Belmonte


Potenza 19 Prende fuoco un ex locale commerciale. Fiamme domate in poco tempo: forse un cortocircuito MercoledĂŹ 4 febbraio 2009

Incendio nello stabile di via Mazzini Solo paura, l’edifico è inutilizzato da diversi anni GLI abitanti dei palazzi vicini verso le due di ieri pomeriggio hanno sentito l’odore acre del fumo, hanno visto la coltre che dalle finestre invadeva le loro case, e hanno chiamato immediatamente i pompieri. Pronto intervento. Dalla caserma di Betlemme sono arrivate a sirene spiegate due autobotti e un’autoscala. L’incendio era divampato nella centralissima via Mazzini, in uno stabile fatiscente abbandonato da diversi anni, subito sotto l’ingresso delle nuove scale mobili, verso il civico numero 187, ed è stato subito domato, senza nessun problema. I Vigili del fuoco per entrare hanno dovuto tagliare una delle saracinesche che affacciano sulla strada, poi spaccare a colpi di mazza la vetrina antiproiettile del vecchio negozio. Tuta nera, casco, guanti, maschera, e bombola ad aria compressa: si sono lanciati in due, e sono riusciti a risolvere rapidamente il problema. Hanno acceso una pompa per aspirare il fumo da una parte, e hanno spaccato le finestre sul Vallone di Santa Lucia per farlo uscire piĂš ra-

L’intervento dei Vigili del Fuoco (foto Andrea Mattiacci)

pidamente anche dall’altra. Alle quattro e un quarto la situazione era giĂ tornata alla normalitĂ . Giuseppe Lapetina, capo della squadra dei Vigili del fuoco che è intervenuta sul posto, pensa che a causare l’innesco possa essere stato un banale corto circuito, viste soprattutto le dimensio-

ni dell’impianto elettrico di quei locali, e il rinvenimento di numerosi cavi bruciati in un punto preciso per terra, da dove l’incendio avrebbe avuto origine. Poi per fortuna le fiamme non avrebbero trovato nient’altro da aggredire, anche perchÊ gli ambienti erano stati già completamente

svuotati negli anni passati. E soprattutto nessuno si trovava “casualmenteâ€? a stazionare per quei locali. Resta il dubbio, infatti, che qualcuno possa essersi introdotto lĂŹ dentro proprio una di queste notti, come segnalato da alcuni residenti, e manovrando coi cavi e il quadro elettrico, causato

anche involontariamente quel contatto da cui si sarebbero cominciate a produrre le prime scintille. ÂŤTutta colpa del Tribunale - inveiva un anziano del palazzo affianco - qui è da vent’anni che è cosĂŹ, e non si decidono a fare niente. Esattamente da quando è stato tutto sequestrato perchĂŠ i

proprietari sono falliti. Proprio ieri sera dei ragazzi sono entrati per fare i comodi loro lĂ dentro, e nessuno viene mai a controllare. Erano sei. Io abito al quarto piano e ne vedo cosĂŹ tutte le sere quando mi affaccio alla finestraÂť. I Carabinieri hanno preso nota anche di questo. Leo Amato

La Cisl-Fps vuole fondi per la Polizia municipale. La legge regionale è ferma

La denuncia della Cisl: ÂŤPersonale e mezzi carentiÂť La sigla chiede la chiusura dell’accordo integrativo ÂŤLA POLIZIA municipale di Potenza soffre, da tempo, di estrema carenza di personale e mezziÂť. Il segretario regionale della Cisl-Fps, Giovanni Sarli, richiama il “dato di fattoâ€? sotto gli occhi di tutti i potentini. Solo 75 agenti rispetto agli oltre 100 presenti nel capoluogo alcuni anni fa. I concorsi non hanno colmato i vuoti di personale lasciati da trasferimenti e pensionamenti. Il sindacato spiega di aver ÂŤpiĂš volte chiesto all’amministrazione comunale di investire maggiori risorse economiche in un settore di grande importanza

per i cittadini, ai quali garantisce, con lodevole impegno, i servizi di viabilitĂ , di polizia ambientale, edilizia, commerciale, tributaria, in particolareÂť. A queste attivitĂ si aggiungono quelli di Polizia giudiziaria presso il Tribunale del capoluogo, ÂŤperaltro non di stretta competenzaÂť. Solo per questi compiti sono “stabiliâ€? in procura almeno tre uomini del personale dei Vigili urbani. In strada, poi, riescono a essere in pochi, divisi per turni e pattuglie. CosĂŹ, prosegue Sarli, ÂŤpochi agenti e ufficiali sono costretti a operare in condi-

zioni di notevole disagio, con retribuzioni assai piÚ basse rispetto ad altri organi di Polizia. Ma oltre al danno economico, vi è anche la beffa costituita dal fatto che mentre in altri corpi di Polizia vi sono avanzamenti continui di carriera, in quella municipale regna la piÚ assoluta staticità nei gradi, con gravi demotivazioni tra gli stessi operatori. Sulla questione, in Regione era stato avviato, alcuni mesi addietro, con il parere favorevole della Cisl, un percorso legislativo, attraverso un apposito disegno di legge approvato dalla giunta, per

stabilire le regole e le modalitĂ , tra l’altro, per il riconoscimento dei gradi, ma tutto l’iter è rimasto colpevolmente bloccato e dimenticatoÂť. L’invito della CislFps è a riprendere ÂŤcon immediatezza questo disegno di legge che viene atteso, da tempo, dagli oltre 700 operatori della Polizia locale della Basilicata, dovendosi aggiornare una disciplina del 1988Âť. Il sindacato annuncia anche che ÂŤrivendicherĂ l’attivazione della previdenza complementare a favore del personale dell’area della vigilanza, attingendo dai proventi delle multe

Una pattuglia dei Vigili urbani

come previsto dal Nuovo codice della strada. L’annuncio: Faremo partire la richiesta di chiusura dell’accordo integrativo non solo al comune di Potenza, ma anche a tutti gli altri comuni della Basilicata. E’ inaccettabile che solo in Basilicata - conclude Sarli - nonostante le previsioni di legge, gli amministratori si rifiutano di definire accordi già stipulati, da anni, nelle altre Regioni.

Ordinanza del sindaco contro l’abusivismo commerciale

A “scuola� di giornalismo

ÂŤContrasto duro al fenomenoÂť

LA TERZA A della scuola media dell’Istituto comprensivo “tenente Robilottaâ€? di Montemurro ha fatto visita alla redazione di Potenza del Quotidiano della Basilicata. Con curiositĂ e allegria hanno per una giornata, venerdĂŹ scorso, riempito la nostra sede. Hanno fatto domande e chiesto spiegazioni sull’Abc del giornalista, hanno osservato con attenzione le pagine del giornale e scoperto alcuni piccoli “segretiâ€? della professione. Tutti i ragazzi (Giuseppe Bavuso, Ilaria Di Bosco, Giacinto Gagliardi, Manuel Grieco, Margherita Infantino, Angela Latorraca, Domenico Latorraca, Donato Lobosco, Donatella Malta, Eleonora Malta, Roberto Mancuso, Leonarda Margheriti, Marco Marino, Giuseppe Pennella, Angelo Santalucia, Antonio Spianato) sono stati accompagnati dai professori Giovanni Fradautario e Luciana Cimino.

COME GIA’ fatto nei mesi estivi, non ci sarĂ piĂš “tolleranzaâ€?ne confronti dell’abusivismo commerciale. L’annuncio arriva dal sindaco Santarsiero che ÂŤper contrastare il fenomeno sul territorio di PotenzaÂť, a partire da ieri, ÂŤgli organi di polizia locale hanno attivato immediatamente provvedimenti di sequestro dei prodotti alimentari esposti per la venditaÂť. la merce sarĂ poi distrutta. La disposizione fa seguito a un’ordinanza del primo cittadino che ha incaricato il Comandante dei Vigili Urbani ÂŤdi occuparsi con efficacia e risolutezza del coordinamento di tale attivitĂ e di relazionare in ordine ai sequestri effettuatiÂť. Proprio il sindaco, nell’ambito dei poteri e delle funzioni di vigilanza e d’indirizzo attribuite dalla vigente normativa al capo dell’amministrazione, ha giĂ da tempo “attenzionatoâ€? ÂŤil dilagare del fenomeno

dell’abusivismo commerciale, sottolineando come tale fenomeno presenta seri connotati di allarme sociale, soprattutto quando investe il settore alimentare. Carretti, camioncini, macchine riempite di frutta e verdura che, spesso, non rispettano orari, postazioni, limiti attribuiti dalla normativa. Durante frequenti controlli sul territorio comunale, che effettuo costantemente per acquisire l’immediata percezione di esigenze della collettività - ha spiegato Santarsiero - ho continuato a constatare l’insistenza di venditori ambulanti abusivi. Il fenomeno riguarda soprattutto di ortaggi e verdure, che espongono e commercializzano la loro mercanzia, di cui si ignora qualità e provenienza, e violando le piÚ elementari norme igienico-sanitarie, come piÚ volte segnalato. Ecco allora la necessità di

una ordinanza per fare in modo che tale fenomeno venga represso con ogni provvedimento necessario, senza ulteriori indugiÂť. Secondo alcuni dati emersi dal piano di contrasto avviato dall’assessorato alle AttivitĂ produttive nell’estate scorsa, sullo stesso fenomeno, l’abusivismo del commercio alimentare era portato avanti soprattutto da venditori non residenti e ambulanti. 7ULEXQDOH &LYLWDYHFFKLD )DOO 'RWW 8O]HJD 9HQGLWD VHQ]D LQFDQWR SLHQD SURSULHWj FDSDQQRQH LQGX VWULDOH LQ 9LJJLDQR 3= &RQWUDGD &HPEULQD VQF VXSHUILFLH ORUGD F D PT OLEHUR EDVH DVWD Âź L Y D DXPHQWL Âź 2IIHUWH &DQFHOOHULD HQWUR RUH 9HQGLWD RUH 7ULEXQDOH &LYLWDYHFFKLD 6H] )DOOLPHQWDUH ,QIR &XUDWRUH $YY )DELR 'H $QJHOLV ZZZ DVWHJLXGL]LDULH LW´ 5RPD Ou GLFHPEUH $YY )DELR 'H $QJHOLV


20

Potenza

Mercoledì 4 febbraio 2009

ANTICA OSTERIA

«Sarò mica in ritardo?»

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044

Il paese degli idioti IL PROSSIMO 10 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile Tato Russo porterà in scena “Il paese degli idioti”. Foma Fomic è il protagonista del romanzo umoristico “Il villaggio di Stepanchikovo e i suoi abitanti” di Dostoevskij, da cui Tato Russo ricava la sua commedia, ambientando la storia nella provincia italiana di inizio Novecento. Al centro di questo piccolo mondo c'è un intellettuale ambizioso, saccente e arrogante, a tratti grottesco, che ha la presunzione di dominare l’ignoranza altrui ammantandosi di un eloquio forbito. Una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione: l’arte di influenzare e affascinare gli sprovveduti per riuscire a perpetuare il proprio dominio. Uno spettacolo di stringente attualità, dalla comicità stralunata e disincantata che porta in scena un personaggio dai rimandi inquietanti e che permette di scoprire un capolavoro letterario poco conosciuto, una pittura d'ambiente che disegna con maestria il mondo di quegli intellettuali inconcludenti e parassiti della società aristocratico-borghese della provincia russa.

“La strada” allo Stabile TOSCA e Massimo Venturiello porteranno in scena, stasera, con sipario alle 21, al teatro Stabile, “La strada” di Tullio Pinelli e Barnardino Zapponi. L’adattamento teatrale, scritto anni fa da Bernardino Zapponi e Tullio Pinelli (quest’ultimo collaboratore alla sceneggiatura con Fellini e Ennio Flaiano), pur restituendo la trama e i dialoghi del film, inventa qualcosa di nuovo, squisitamente teatrale, spostandosi in una dimensione poetica che va oltre la sfera realistica del film e ci porta altrove. La costruzione di una tessitura musicale e canora che accompagnerà l’intero spettacolo, ha dato alla rappresentazione un particolare taglio epico. La poetica dello spettacolo sarà centrata, da una parte sul rapporto (o meglio sull’impossibilità di un rapporto) tra Zampanò e Gelsomina, sulla loro difficoltà insormontabile di ascoltarsi e dall’altra sul mondo in cui essi si muovono (la “strada”, appunto) in mezzo a persone, che forse hanno in comune solo la ricerca disperata del sostentamento. Il collante resterà, come nel film, il Circo, anche se assumerà una valenza narrativa diversa, forse un po’ meno naif, a servizio di una messa in scena che si propone di ‘mostrare’, anche con una certa violenza, la tragedia quotidiana di un’umanità forse meno lontana da noi di quanto pensiamo. Insomma Tosca e Massimo Venturiello faranno rivivere sul palco del teatro Stabile la magica atmosfera del film del grande regista Federico Fellini.

Settimo programma quadro SI TERRA’ il prossimo 7 febbraio, presso l’area di Ricerca del Cnr di Basilicata, in contrada Santa Loja, a Tito Scalo, un convegno dal titolo: “Il settimo Programma quadro e le opportunità per le pmi del Mezzogiorno: giocare d’anticipo per vincere le sfide del futuro”. L’iniziativa avrà inizio alle ore 10. I saluti spettano all’avvocato Giampaolo Brienza, presidente Agl Basilicata e al professore Vincenzo Cuomo, presidente dell’area di ricerca del Cnr di Basilicata. Poi, seguiranno gli interventi per sviscerare la tematica di Ivan Forte, assistente presso il Parlamento Europeo, Giovanni Grassani, Api Basilicata, Carmine Serio, Pro-rettore università degli studi della Basilicata, Nino Falotico, Segretario generale USR - CISL Basilicata, Aldo Patriciello, Eurodeputato.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa

18.00 - 20.15 - 22.30 Sala 5 Operazione Valchiria 17 - 19.45 - 22.15

•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Italians 17 - 19.30 - 22

Sala 6 Sette anime 16.30 - 19.00 - 21.30

Sala 2 Viaggio al centro della terra 16.30 - 18.30 - 20.30

Sala 7 Beverly hills chihuahua 16.30 - 18.30 Australia 21

Sala 3 Revolutionary Road 17.45 - 20.15 - 22.30

•DUE TORRI• Italians 19 - 21.15

Sala 4 Yes man

ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO FESTIVO TURNO NOTTURNO 4 FEBBRAIO Figliola via Pretoria, 285 0971-24945 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-53176

SARRICCHIO

0971-310310 0971-612564

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli

•Adiconsum

•IL 7 FEBBRAIO Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “IL TEATRO PER TUTTI” Les Fauves pop’n’roll band

•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308

•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390

•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

•L’8 FEBBRAIO Potenza, conservatorio Gesualdo da Venosa “AROMAS DE SIVIGLIA” Duo Francisco e Josè M. Cuenca

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza Negli atti il percorso per la riqualificazione dello stabile D’Errico

La «verità» sul palazzo Tra le carte, il progetto approvato a marzo ERA ANDATA avanti per circa due giorni la polemica sulla “titolarità” dell’iniziativa per la riqualificazione di palazzo D’Errico e palazzo Palermo. A chi l’onore - e forse l’onere - di aver risolto la questione del lungo, e soprattutto pericoloso, abbandono dell’edificio? Nel botta e risposta, a suon di comunicati e dichiarazioni, è il turno del sindaco Santarsiero che passa agli “atti”. Quelli ufficiali, epistolari e amministrativi, che raccontano la storia, date e carte alla mano. Tutto era cominciato con una nota del senatore del Pdl, Guido Viceconte, che annunciava, alcuni alcuni giorni fa, lo stanziamento da parte del governo Berlusconi di tre milioni di euro per la riqualificazione dei due stabili storici cittadini, segno «dell’attenzione» del governo centrale, anche se di colore diverso da quello locale. L’indomani, Santarsiero replicava testimoniando lo «sconcerto» per “l’appropriazione”: in fondo, aveva spiegato, quei fondi risalivano al precendente governo Prodi, frutto di una candidature del comune a un progetto nazionale, con tanto di compartecipazione economica di Palazzo di città. Ancora, il segretario cittadino di FI verso il Pdl, Lorenzo Larocca, aveva mosso accuse di “nervosirsmo” politico quasi il sindaco non accettasse la “sconfitta”. Magari, saranno stati anche stanziati prima, «ma erano bloccati da tempo - aveva detto Larocca - e solo Berlusconi ha sbloccato la situazione». Adesso, Santarsiero non ci sta. E dettaglia. Del resto, «sta nelle carte». E chiarisce che «il progetto di riqualificazione dei due palazzi è stato candidato al bando nazionale per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità di Italia ed è stato ammesso, durante il governo di centrosinistra, con una partecipazione finanziaria locale». Ovvero, 3 milioni di euro tra Comune e Regione destinati a palazzo D’Errico. Altrettanti, poi, impegnati dal governo per palazzo Palermo. Il primo dato ufficiale è del marzo scorso. Sul sito che il governo aveva aperto per le celebrazioni (www.italiaunita2011), in data 17 marzo 2008, a pochi giorni dalla elezioni politiche, compare l’annuncio con cui «si rende noto

Alcuni stralci del progetto presentato dal Comune per la riqualificazione di palazzo D’Errico (a lato)

che saranno avviate le procedure aperte per l’appalto dei lavori di ristrutturazione degli interventi infrastrutturali» per il completamento delle opere di interesse culturale, nell’ambito delle celebrazioni. E nell’elenco che segue l’annuncio, al numero 3, compare la nota sui due palazzi potentini destinati a ospitare il Polo museale dell’Unità d’Italia. Ecco che pochi giorni dopo, il primo aprile, il comune spiega, con una nota ufficiale, ai cittadini la «soddisfazione» del sindaco e del presidente della Regione, De Filippo, e dell’ex assessore alle Attività produttive, Folino. La stessa nota recupera in sinte-

si il progetto candidato e accettato con cui si prevede, per palazzo D’Errico, il recupero di 700 metri quadrati di superfice, di cui 300 per le esposizioni e 100 per la sala conferenze. Per palazzo Palermo, invece, la riqualificazione coinvolgerà una superficie di 300 metri quadrati. E nel progetto integrale si legge la volontà di «salvaguardare le caratteristiche spaziali interne e i materiali originari». Sarà necessario abbattere e ricostruire i solai di piano e consolidare le fondazioni. Nel frattempo arrivano le elezioni. Prodi a casa, Berlusconi a palazzo Chigi. E la procedura va avanti. «Questo

sta nell’ordine delle cose, secondo la normale continuità amministrativa - dice il sindaco Santarsiero - Non neghiamo certo che la procedura prosegua con il governo attuale». E proprio tornando all’iter, il 14 maggio scorso dalla Presidenza del consiglio dei ministri arriva al Comune di potentino una nota in cui si conferma che il progetto preliminare disegnato dai tecnici dell’amministrazione locale è stato acquisito il 26 marzo. Si chiede di ottenere il parere della Soprintendenza. Il 19 giugno ancora una nota della Presidenza del consiglio dei ministri: alla Regione Basilicata dice che la struttura governativa «sta provvedendo a pubblicare il bando di gara per l’appalto dei relativi lavori». Non passa molto. Il 4 luglio, il sindaco scrive a De Filippo chiedendo di intercedere presso il governo. Pur riconoscendo che alla struttura ministeriale spetta il compito del coordinamento, «riteniamo opportuno che le procedure di gara e l’esecuzione delle opere, siano di esclusiva competenza delle amministrazioni locali». Sia per quel 50 per cento della somma messa a disposizione, sia perchè i progetti sono comunali. E poi prosegue - in fondo è questo il senso della maggiore autonomia affidata ai poteri locali. L’ultimo atto in ordine di tempo, è la delibera di giunta comunale del 22 dicembre scorso in cui viene approvato il progetto definitivo per il recupero di palazzo D’Errico. E in quella delibera si richiamano anche i passaggi precedenti. La giunta comunale ha adottato lo schema del programma triennale di opere pubbliche che comprendeva l’intervento di 3 milioni di euro sul palazzo nel novembre 2006. Allora, «ciò che contestiamo - spiega Santarsiero - è che questo governo abbia voluto attestare a sè tanto la progettazione esecutiva che l’appalto dell’opera per palazzo Palermo». (Per palazzo D’Errico l’intera procedura - i tre milioni di euro sono fondi locali - è in carico all’amministrazione comunale. A dicembre scorso, appunto, l’approvazione del progetto definitivo). «Per palazzo Palermo non sappiamo nulla, ci tengono all’oscuro, è la negazione del principio di autonomia degli enti locali. E’ giusta la continuità amministrativa. Ma perchè l’attuale governo si è preso la “paternità” di tutto? Parlano gli atti». Ma se così deve andare, «ci facciano almeno sapere qualcosa su palazzo Palermo». E la risposta - pochi dubbi - dall’altra parte (politica) non tarderà ad arrivare. s.lorusso@luedi.it

CORSI E RICORSI

Nominato il nuovo capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale

Santangelo a “capo” del Pd a piazza Matteotti IL GRUPPO consiliare del Pd a Palazzo di città ha eletto il proprio capogruppo. E’ il consigliere comunale Vincenzo Santangelo, già capogruppo dei Ds. A darne l’annuncio, dopo la riunione del gruppo consiliare del Pd di lunedì sera, è il segretario cittadino del partito, Giampaolo Carretta. «L’avvocato Santangelo - ha detto Carretta - per competenza e capacità rappresenta una importante risorsa per il gruppo consiliare. Nella veste di capogruppo sicuramente sarà in

grado di sostenere anche l’azione politica del partito nei prossimi mesi in vista delle prossime scadenze elettorali». Auguri anche da parte del sindaco Santarsiero che ha evidenziato come il «nuovo capogruppo sarà in grado di accompagnare nel modo migliore gli ultimi importanti atti amministrativi di questa consiliatura. Il Partito democratico e l’intero consiglio comunale trovano in Santangelo una figura in grado di tenere alto il dibattito sulle grandi questioni che investono la nostra comuni-

tà». La nomina di Santangelo arriva dopo l’uscita dal gruppo dell’ex capogruppo, Angelo Laieta, e di altri cinque consiglieri comunali (Mitro, Galante, Continolo, Ciriello) che hanno seguito la scelta dell’ex assessore regionale all’Agricoltura, Roberto Falotico, che, abbandonato il gruppo consiliare del Pd - pur lasciando una porta “aperta” - ha deciso di confluire nel gruppo Uniti nell’Ulivo. Lo stesso strappo si è consumato a palazzo di città.

Mercoledì 4 febbraio 2009

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PEDONI Previsti interventi ANCHE per la pedonabilità “minore”è giunto il tempo della riqualificazione. Stamattina, alle 10, presso la sala dell’Arco del Palazzo di Città, si terrà una conferenza stampa per illustrare gli interventi previsti: gradinate e marciapiedi esistenti, ma poco conosciuti, e tratti stradali da bitumare. Nel corso della conferenza si parlerà anche dei parcheggi in base alla legge 122/89 Tognoli e saranno proiettate schede illustrative su entrambi gli argomenti. Saranno presenti il sindaco Santarsiero e l’assessore alla Mobilità, Donato Coviello.

AFFITTI IN CITTA’ Graduatoria per contributi PER LA formazione della graduatoria per l’assegnazione dei contributi del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, il comune di Potenza Unità di direzione Servizi sociali - ha indetto un bando di concorso per accedere al contributo per i cittadini che sono affittuari nell’anno in corso. La domanda potrà essere presentata fino al 2 aprile prossimo. I requisiti per la partecipazione al bando di concorso sono reperibili sul sito del comune o chiedendo maggiori informazioni all’Urp dell’ente.

CONSORZIO ASI Gli 8 mesi del commissario E’ ATTESA per domani, alle 11, nella sede operativa del Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza (Centro direzionale, zona industriale di Tito Scalo) la conferenza stampa sulla attività commissariale negli otto mesi di gestione. Nel corso dell’incontro, il commissario, Alfonso Ernesto Navazio, illustrerà le deliberazioni assunte e i benefici derivanti dai provvedimenti adottati. La discussione riguarderà le problematiche esistenti e le necessità percepite per il rilancio dell’ente.

PANE E IMPRESA Imparare con i sensi LA CAMERA di Commercio di Potenza, tramite la sua azienda speciale Forim, organizza per il 25 e il 26 febbraio, a Potenza, nella sede centrale di corso XVIII Agosto 34, un corso di analisi sensoriale nel settore della panificazione rivolto a venti unità tra operatori del settore della panificazione, della distribuzione e del commercio, consulenti, rappresentanti delle associazioni di categoria, dei consumatori, degli ordini professionali. «Nella filiera agroalimentare, ogni passaggio teso ad innalzare gli standard qualitativi si traduce in un passo avanti sulla via della competitività per produzioni e territori - spiega il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte Pertanto, risulta sempre più importante, nell’ottica di produzioni di qualità e di un consumo consapevole, prendere coscienza dell’importanza della valutazione sensoriale nelle strategie d’impresa che mirano all’ottimizzazione e alla standardizzazione, alla promozione e alla valorizzazione del prodotto». I partecipanti al corso potranno conoscere metodologie e tecniche che li aiuteranno a migliorare la capacità olfatto-gustativa di individuazione dei pregi e dei difetti del pane.

APOFIL Pubblicata la guida E’ REPERIBILE anche sul sito dell’Apofil (l’agenzia provinciale per la formazione), l’avviso pubblico contenente la Guida alle attività di formazione per l’anno in corso. Lì si potranno trovare indicazioni relative ai percorsi formativi ricadenti in ciascuna area professionale relativamente a contenuti, durata, numero e caratteristiche dei destinatari saranno disponibili presso le singole sedi dell’agenzia. Entro il 9 fabbraio l’ente assicura che sarà attivato uno sportello informativo presso il quale gli interessati potranno prendere visione dei materiali informativi. Nel presentare la Guida, il presidente Apofil, Antonio Giansanti, sottolinea che «una vasta gamma di iniziative formative coinvolgono i diversi territori interessati,offrendo occasioni importanti per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro a molteplici soggetti, dal mondo giovanile a quello femminile, da chi ha perso il lavoro a chi si sta avvicinando ad esso per la prima volta. I settori toccati – aggiunge - privilegiano qualitativamente e quantitativamente aspetti più tradizionali come l’artigianato, pur affrontato in maniera innovativa, e quelli ultimamente più richiesti dal mercato del lavoro. La Guida racchiude dunque l’offerta formativa dell’agenzia provinciale per la formazione di Potenza, per poco meno di cento corsi e diverse centinaia di allievi».

DENUNCIA «Non pensano agli indigenti» IL presidente dell’associazione “Adaequo”, Giovanni Saluzzi, ha inviato una nota in cui spiega di aver presentato alla Procura della Repubblica una denuncia nei confronti del sindaco Santarsiero e dell’assessore ai Servizi sociali, rappresentanti dell’amministrazione comunale. Dice di aver elencato alcune omissioni che l’ente avrebbe compiuto nei confronti di persone che vivono in una situazione di indigenza, mentre avrebbe speso tanti milioni di denaro pubblico per altro.


Mercoledì 4 febbraio 2009

22 Continuano le adesioni al progetto del nuovo movimento politico di cittadini

“Picerno partecipata”verso le elezioni «Lobby più o meno esplicite hanno ingessato il paese» PICERNO - «Continuano le adesioni al movimento “Picerno Partecipata”, soprattutto da parte di giovani che, evidentemente, finora non avevano trovato modo e luogo dove potersi esprimere». Lo comunica la segreteria del movimento. «Esprimersi - si legge nel comunicato - per dire la loro opinione in merito a come vedono e come vorrebbero vedere il proprio Paese. La loro opinione circa le molteplici iniziative mai intraprese eppure da poter avviare per avere sviluppi positivi per quanto concerne l'integrazione tra cittadini e tra cittadini, istituzioni ed infrastrutture. Mentre, dietro l'angolo, si continua a ricercare il “consenso” sul nome, più o meno obsoleto, si cerca di coinvolgere persone che “contano” elettoralmente e che dovrebbero trovare posto in un organigramma già precostituito, “Picerno Partecipata” continua a cercare e trovare l'aggregazione sulla base del confronto e delle idee che contano per quello che costano e, non certo, per quello che rendono. E' evidente che questa forza che va sempre più prendendo corpo è finalizzata ad ottenere un risvolto concreto alle prossime Elezioni comunali, ma questo, è bene ribadirlo, non per riconsolidare postazioni di potere, né per gestire la cosa pubblica in modo personalistico ed interessato. La chiave del programma elettorale e,

Una veduta di Picerno

prima di tutto, il senso vero della nascita e della crescita di “Picerno Partecipata” sono nel rinnovamento che passa attraverso gli uomini e attraverso i progetti. L'obiettivo, apprezzato considerando il risultato, sicuramente solo allo stato iniziale, sin qui ottenuto, era e resta quello di partire, una volta tanto realmente, dal basso, dalla base, raccogliendo per poi metterli a frutto, e porli in cantiere i suggerimenti di quei giovani per troppo tempo ignorati dalla politica, troppo a lungo non considerati come essenza pensante. “La solitudine dei numeri primi”: questo quanto stava accadendo a Picerno, laddove si è preferito dare

priorità a lobbies più o meno esplicite che hanno, di fatto, ingessato il Paese, in tutti i settori della vita pubblica e dell'economia, pur tenendo conto della fase di contingenza generale sicuramente poco favorevole. Per iniziare e facilitare il dibattito ci vuole la volontà, non bisogna guardarsi solo da un lato, bensì accettare quotidianamente le istanze per inserirle in un contesto generale di crescita sociale. Questo è quello che “Picerno Partecipata” vuole fare con la forza della novità e la freschezza di chi non è avvezzo alla mera gestione clientelare e non ha nessuna 'voglia' di vedersi gratificato in ogni senso e ad ogni costo. “Picer-

no Partecipata” intende dare atto al coraggio di coloro i quali senza remore decidono di invertire la rotta, cambiando le linee guida di un modus vivendi e le direttrici che non hanno fatto altro che far annoverare Picerno nei luoghi “da recuperare”. “Picerno Partecipata” vuole porsi a garanzia dei diritti delle nuove generazioni, senza inficiare né dimenticare le variegate problematiche legate alle generazioni di mezzo ed agli anziani, vuole divenire il grimaldello con il quale scardinare ogni incrostazione connessa all'apparato burocratico e amministrativo, vuole cambiare l'intero establishment comunale e quello che vi ruota intorno per far respirare i picernesi e dare la giusta e libera accoglienza, scevra da ogni pregiudizio, agli immigrati ed ai turisti, a chi per motivi di lavoro vive altrove e decide di tornare, a chi vuole condividere di quello, che un tempo fu anche 'il Paese della ferrovia', spazi e odori. E tutto questo chiedendo il supporto di chi ha già governato, chiedendo il parere delle forze politiche ancora presenti sul territorio, delle Associazioni, del mondo della Scuola, del microcosmo intellettuale che sicuramente esiste, del contadino e dell'imprenditore, per il semplice fatto che giammai si costruisce restando nell'idilliaco isolamento e propagandando il solo proprio pensiero».

Lagopesole Carlo Lucia è il presidente

Eletto il direttivo della Pro loco

Una veduta di Lagopesole

LAGOPESOLE - Il docente Carlo Lucia è il nuovo presidente della Pro Loco di Lagopesole. E’ stato eletto dal nuovo Comitato Direttivo, di cui fanno parte tutti giovani laureati impegnati nell’attività di promozione dell’immagine e di tutela ambientale e paesaggistica della località turistica lucana. Vice Presidente è stata eletta Luciana Pace, mentre a Marcello Romano è stato affidato l’incarico di tesoriere. Il neo presidente, nel definire per grandi linee l’imminente e il futuro programma delle iniziative da attuare, ha subito assegnato le deleghe: le attività culturali saranno coordinate dalla dottoressa Luciana Pace; gli eventi dal dottor Marcello Romano; le attività sociali dalla dottoressa Vitina Romano; i rapporti con le Istituzioni dalla dottoressa Marika Mecca; le attività spor-

Pietragalla

Nasce il comitato “Proposte e idee” PIETRAGALLA - Si è costituito in questi giorni a Pietragalla un comitato denominato Proposte ed Idee per Pietragalla. Secondo i componenti di questa nuova struttura tale comitato «si prefigge lo scopo di animare il dibattito tra la gente e rendere viva la partecipazione popolare per rappresentare le esigenze sociali attorno alle quali redigere un programma da presentare in occasione delle prossime elezioni comunali. Non si tratta sostiene il comitato - di una lista preconfezionata ma uno strumento di vera democrazia per non mortificare quanti hanno idee e proposte costruttive e vogliono davvero bene al

territorio di Pietragalla. Fra qualche giorno - annunciano i rappresentanti del nuovo comitato pietragallese inizierà la distribuzione di materiale divulgativo cui seguirà quella dei questionari in luogo pubblico. Dopo aver raccolto i primi dati - concludono gli iscritti al comitato - sarà convocata la prima assemblea pubblica per commentare insieme alla cittadinanza i primi risultati delle proposte. Il Comitato si auspica che l'iniziativa possa riscontrare ampia partecipazione e coinvolgimento soprattutto tra le giovani generazioni e le famiglie». Antonio Bevilacqua

Una veduta di Pietragalla

Tito Esperienze al BeToBe

Iniziativa dell’associazione potentina Iatrida

Il profumo a “De Gustibus”

In scena la Taranta POTENZA - In scena la Taranta, carnevale e non solo. Un viaggio iniziatico nell'universo della maschera. Per la prima volta a Potenza, in onore delle festività del carnevale, si terrà un seminario spettacolo sui riti, la musica e le danze popolari del Sud Italia legati al periodo carnevalesco. La manifestazione si terrà a Potenza, al Picchio Slow Food, in Contrada Piani del Mattino, il 6 febbraio, alle ore 21:00. Lo comunica l’associazione Iatrida. «Antiche sonorità popolari e arcaiche e suggestive movenze della tradizio-

ne si mescoleranno agli ipnotici colori del carnevale lucano. Per gli amanti dell'arte e della cultura in genere, gli appassionati di musica e danza tradizionale che desiderano vivere una serata all'insegna della cultura, del genuino divertimento e della tradizione. Il mondo degli animali popola i miti delle origini e le leggende dell'uomo, esercitando da sempre un grande fascino; rappresenta il supporto simbolico che permette all'uomo di animare ciò che è intorno a lui e spiegare ciò che non comprende. Le antiche civiltà hanno donato volto animale

tive e di aggregazione dall’ing. Antonio Romano; le attività di comunicazione e informazione dalla dottoressa Anna Maria Pace. Il ricambio generazionale che ha caratterizzato la formazione del nuovo direttivo è il presupposto positivo per affrontare con vivacità ed entusiasmo le iniziative che la Pro Loco metterà in campo per rilanciare le emergenze culturali, storiche e paesaggistiche di Lagopesole, entrato nei circuiti internazionali del turismo, ma non ancora in grado di trasformare concretamente in sviluppo reale le opportunità che potenzialmente possiede. Presidente e direttivo saranno subito impegnati nel gestire gli eventi che caratterizzeranno il traguardo dei 25 anni tagliato dalla Pro Loco di Lagopesole, un organismo volontario tra i più apprezzati della regione.

ai loro dei, ai loro eroi protettori, ai loro nemici; gli animali venivano sacrificati per chiedere doni, favori o scongiurare disgrazie. Se oggi le rappresentazioni zoomorfiche hanno ampiamente perduto il loro antico significato, figure animali continuano comunque ad animare le nostre moderne leggende: cerimonie, processioni religiose, feste di ogni tipo e particolarmente nel periodo carnevalesco. Tra gli obiettivi dell'evento, infatti, c'è proprio quello di riportare alla memoria un mondo lontano dalla nostra moderna società, il mondo delle origini che

Un momento della manifestazione

ancora popola le nostre aspirazioni soprannaturali e i nostri pensieri più fantastici mettendo in evidenza, attraverso le maschere appunto, il bisogno primario dell'uomo di comunicare con il mondo soprannaturale. L'Associazione Culturale Iatrida (danze iatriche) di Potenza, il cui simbolo è proprio la masche-

ra, è attiva da anni nella ricerca, lo studio e la tutela del patrimonio culturale-tradizionale della Basilicata e del Sud Italia, porterà in scena un suggestivo spettacolo di danza popolare che metterà in evidenza varie tipologie di identificazioni zoomorfe e totem rituali cari al periodo carnevalesco e non».

TITO - De Gustibus al salone dell’Agroalimentare. All’interno del Salone dedicato al “business to business”, del settore agricolo nell'ambito della manifestazione BtoBe, troverà spazio “De Gustibus”. Si tratta della Borsa dedicata all'incontro tra la domanda e l'offerta agroalimentare dei prodotti tipici del Mezzogiorno. Al settore lattiero-caseario è dedicato un evento unico in Italia: “Il profumo della Scienza”, a cura del Crazoe, il Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura.


Mercoledì 4 febbraio 2009

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La Telecom aveva assicurato la linea veloce entro dicembre 2008, ma ancora si aspetta

Adsl a Vietri: questo sconosciuto VIETRI DI POTENZA L’adsl a Vietri di Potenza, per il momento, resta solamente un enigma, un problema ancora non risolto. La linea veloce tra la comunità vietrese è attesa ormai da diversi anni, ma a quanto pare la Telecom (che aveva annunciato sul sito internet la copertura per dicembre 2008) continua a rinviare l’installazione. Infatti, da una ultima comunicazione appresa dal web, sembra che il mese “fortunato” per i vietresi

amanti di internet sia quello prossimo, vale a dire marzo. Una notizia resa nota dal sito internet WholeSale di Telecom Italia, riguardo al report centrali e alle prossime coperture. Un problema non solo per la cittadinanza vietrese, ma anche per gli uffici comunali, per le sportello delle Poste di piazza dell’Emigrante, per gli uffici del Giudice di Pace e per la banca presente sul territorio, oltre a tutti gli altri commercianti del paese, visto che ormai le pratiche

cartacee si stanno trasferendo tutte sul web. La questione della mancanza di copertura della rete adsl è oggetto di discussione anche del forum Officina dei Giovani vietresi sul web. Gli utenti vietresi si dicono “stanchi” di non poter usufruire, come altre comunità, della linea veloce. C’è invece chi ricorda che mancano circa quattro chilometri per avere il collegamento a Vietri di Potenza. Intanto dal 2 febbraio, così come riportato anche sul fo-

rum vietrese, è sceso in campo il WiMax, la tecnologia di banda larga senza fili proposto dall'operatore Aria. Ma anche in questo caso non ci sono cenni a Vietri di Potenza. Bisognerà attendere fino a marzo per capire quali sono le vere intenzioni di Telecom Italia: vale a dire se saranno intenzionati all'installazione della linea adsl o se si prodigheranno solamente a rinviare mese per mese i loro obiettivi. cl. buo.

A Vietri di Potenza ancora in attesa dell’Adsl

I cittadini lamentano le lunghe file agli sportelli e la corrispondenza consegnata in ritardo

Poste, continuano i disagi Un accordo firmato a Roma prevedeva aumenti del personale VIETRI DI POTENZA - Chiusure a singhiozzo, mancanza di personale, licenziamenti veloci e assunzioni lente (o addirittura nessuna assunzione e posti lasciati vacanti a discapito dei cittadini), oltre a disservizi, come il mancato recapito della posta, file interminabili agli sportelli e altri problemi di vario genere: cosa succede in Basilicata (e non solo) in materia di servizio postale? Cosa succede alle care vecchie Poste, più in generale? Perché questo drastico “ridimensionamento” che crea problemi e penalizza specialmente i lucani? Sono tante le domande che gli utenti e i cittadini lucani interessati da questi problemi si sono posti e si pongono ormai da settimane. Ma risposte chiare e risolutive, finora, non sono state date. Il servizio postale della Basilicata fa parte dell'area “Alt Sud 1”, vale a dire dell'area logistica territoriale del sud nella suddivisione numero uno. Sotto questa suddivisione, esiste la “Ram 2”, il recapito area manager, che comprende la Basilicata insieme a Lecce, Taranto e Brindisi. Ogni Ram è costituita da diversi Csd, vale a dire dei centri secondari di distribuzione. Per parlare della situazione della Basilicata, a Roma, due anni fa, si è tenuto un incontro tra diver-

Un portalettere mentre svolge il suo servizio. In molti comuni lucani - tra i vari problemi - si lamenta il ritardo con cui viene consegnata la posta

si parlamentari, Anci e sindacati che decisero che le scorte in Basilicata (il personale che dovrebbe sostituire altre persone), per sopperire alla carenza, dovevano essere portate dal 110 al 114 per cento. Quindi qualche unità in più per un servizio migliore. Ma di tutto ciò, al momento non si sono visti i risultati, anzi la mancanza di personale non è stata sopperita a dovere. A questo punto, in molti - tra amministratori e cittadini - si chiedono cosa

sia necessario fare per far sì che gli impegni vengano rispettati. Un altro problema alquanto sentito riguarda l'apertura degli sportelli di Poste italiane, almeno in Basilicata: infatti, resteranno aperti tutti i giorni, ma attenzione, per una sola settimana al mese, gli uffici postali di Maratea Porto, Acquafredda, Seluci, Cogliandrino, Sant'Antonio Casalini, San Cataldo di Bella, Scalera e Dragonetti. Ma perché tutto ciò? Perché - si chiedono gli uten-

ti - i cittadini devono pagare le conseguenze per una mancanza di organizzazione? I problemi, del resto, non sono stati risolti neppure nell’incontro tenutosi a Potenza tra il presidente dell’Anci Basilicata, Vito Santarsiero, il country manager area Sud di Poste Italiane, Letizia Carbonari, e alcuni sindaci del potentino. Il servizio postale sul territorio lucano, infatti, a partire dal primo gennaio scorso, è stato ridimensionato, cau-

sando criticità gravi, come il ritardo che molte volte si verifica nella consegna della posta e le odiose file presso gli sportelli. Il tutto causato dalla mancanza di personale: tagli e ridimensionamento, quindi, pesano in tutti i sensi sulla popolazione lucana. E a proposito dei tagli, sono gli stessi dipendenti che si chiedono il motivo per il quale i tagli non avvengono tra i responsabili centrali o tra i capi, che guadagnano centinaia di migliaia di euro senza offrire, di contro, un servizio decente. Poi ci sono i cittadini che si pongono delle domande basilari: «perché noi alle poste per i pagamenti o quant’altro dobbiamo essere precisi e il servizio offerto da Poste Italiane è alquanto scarso e impreciso?». Tante le risposte da dare, in primis, ai cittadini e all'intera regione lucana, trascurata (anche) dalle Poste Italiane. Si va ad aggravare così la situazione di una regione con piccoli numeri e con varie criticità. Una causa del problema potrebbe essere la mancanza di organizzazione centrale ma, in attesa di una risposta, la Lucania è in fila e si sposta da una frazione all'altra (se non addirittura da un paese all'altro) per attendere il proprio turno allo sportello. Claudio Buono

Muro Lucano Una sede dell’Unitre MURO LUCANO - E’ prevista per domani, 5 febbraio alle 18, presso la sala consiliare di Muro Lucano, la presentazione della struttura dell’Unitre (Università della terza età - Università delle tre età) nazionale. All’incontro presiederà l’Unitre di Potenza. Un’attività fittissima e costante quella dell’Unitre che, poche settimane fa, ha aperto una sua sede anche a Cancellara. In Basilicata diverse sono le sedi, con una crescita continua di iscritti. Questo perché gli studenti, all’interno dell’Unitre, diventano dei protagonisti che svolgono un’attività specifica nella struttura. Gli iscritti non sono utenti passivi che partecipano ai corsi e ritornano la volta dopo, ma vengono sollecitati, educati e preparati a partecipare alla vita dell'Unitre. Pertanto, oltre a frequentare i corsi, donano parte del loro tempo libero e la loro professionalità.

VERSO LE ELEZIONI Cancellara in festa per San Biagio martire De Stefano: «Più che agli uomini si pensi ai programmi» CANCELLARA - Per due giorni a Cancellara è stata grande festa: come ogni anno, infatti, è stato celebrato il Santo patrono, San Biagio, vescovo martire. Ieri il clou della manifestazione, con la celebrazione eucaristica da un lato e l’attenzione particolare alla gastronomia dall’altro. Si è “celebrata” sempre ieri, infatti, anche la sagra della salsiccia di Cancellara “La Lucanica”, prodotto tipico di questo comune e della Basilicata. Particolarmente sentito, a livello religioso, il rito della gola: secondo la tradizione, infatti, prima di subire il martirio S. Biagio salva un bambino, moribondo a causa di una lisca di pesce conficcata nella gola. Per questo motivo S. Biagio è invocato contro tutte le malattie della gola ed è anche il patrono degli specialisti otorinolaringoiatri. Dopo la santa messa, a Cancellara si è assistito alla solenne processione. Il resto della serata è stato poi caratterizzato dalla festa più profana: si è esibita, infatti, la banda musicale oltre ad alcuni gruppi folkloristici, che hanno rallegrato tutti i presenti. Ma il pezzo forte sono stati gli stand gastronomici allestiti con la degustazione della salsiccia di Cancellara e dei piatti tradizionali. La serata si è conclusa nella maniera più tradizionale: uno spettacolo di fuochi pirotecnici, con lo sfondo del castello medioevale, i cui lavori ripartiranno a breve.

POTENZA - In vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno c’è chi, alla Provincia, riflette sul futuro. «In questi giorni di analisi e discussioni su come il centrosinistra, ai diversi livelli, dovrà affrontare e risolvere le molteplici problematiche elettorali si cerca di riscoprire, con senso critico ma costruttivo, lo spirito unitario che dovrà animare tutti i partiti della coalizione nella formulazione di un programma credibile e vincente». Partendo da questa premessa il vice presidente del consiglio provinciale Michele De Stefano ha sostenuto come l'avvio di questo momento di riflessione abbia accentuato solamente la discussione relativa al tema delle candidature ai vertici del Comune di Potenza e della Provincia di Potenza e Matera, ponendo in subordine l'attenzione da dedica-

re alla formulazione del programma e del progetto che si intende presentare agli elettori per il prossimo quinquennio 2009/2014. «Prima di indicare gli “uomini”, quindi, è necessario, per De Stefano, formulare la proposta politico amministrativa di una coalizione che intende continuare ad essere il vero interprete delle attese e dei bisogni dei cittadini». «Il confronto - ha affermato - deve avvenire sui programmi da presentare all'elettorato all'interno di un centro-sinistra forte, autorevole e disponibile a superare con spirito unitario le eventuali divisioni strumentale che taluni cercano di sollevare. Alla base del rinnovato impegno politico- amministrativo deve esserci la disponibilità a fare un passo indietro per farne, eventualmente, due in avanti in un percorso

più spedito, più partecipato e, dunque, più democratico». «È indispensabile iniziare questo percorso - ha continuato il vice presidente - tracciando un bilancio delle attività svolte dai consiglieri provinciali del centro-sinistra per valutare con obiettività il lavoro svolto e l'impegno profuso in modo da esaltare la regola della collegialità e della meritocrazia. Al riguardo mi permetto di rivolgere un cortese invito ai segretari provinciali affinché organizzino un incontro con i consiglieri provinciali, per iniziare un percorso “comune” ed onorare la democrazia partecipata, la solidarietà umana e politica e la buona e sana amministrazione». «Sono convinto - ha concluso - che questa sollecitazione troverà la sensibilità e l’adesione dei responsabili politici provinciali».


Mercoledì 4 febbraio 2009

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Alla base della decisione dei 42 dipendenti ci sarebbero i problemi finanziari dell’ente

Consorzio bonifica: è stato di agitazione GAUDIANO - Sono in stato di agitazione i 42 dipendenti del Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano. Alla base della decisione i gravi problemi finanziari dell'Ente, che versa in una tale condizione di incertezza da non essere in grado di assicurare gli stipendi ai dipendenti. Per affrontare la delicata situazione viene chiesta l'immediata convocazione di un tavolo congiunto fra tutti gli Enti, che hanno competenze in materia, e una delegazione dei dipendenti. «La situazione finanziaria e gestionale dell'Ente è al limite del collasso- viene sottolineato in un documento trasmesso agli organi di stampa-Vi è una esposizione con la Banca Tesoriera giunta al limite massimo, l'Ente non paga più i propri fornitori da diverso tempo, è a forte rischio la erogazione dei servizi sia agli agricoltori consorziati che agli utenti dell'insediamento industriale di San Nicola di Melfi, mettendo, così, a repentaglio l'economia dell'intera area nord della Basilicata». Una crisi finanziaria che vie-

ne da lontano. Le cause, oltre che alla cattiva gestione, sono da ricercare nella mancata applicazione della legge regionale 33/2001, che nel riorganizzazione i consorzi di bonifica introduceva il principio della autonomia e della distinzione delle funzioni di indirizzo, e prevedeva un sistema di pianificazione e controllo. «Tutto ciò è rimasto lettera morta, non si è mai proceduto alla nomina del Direttore Generale, non è mai stata introdotta al fianco della contabilità finanziaria la contabilità analitica (l'unica in grado di fotografare la reale situazione patrimoniale degli enti) e mai ha funzionato il sistema dei controlli interno ed esterno- denunciano i dipendenti - In buona sostanza gli organi di rappresentanza dei consorziati/utenti (utenti anche loro) hanno finito per assumersi responsabilità gestionali, anche grazie ad un intervento legislativo regionale avvenuto con la legge 26 del 29.07.2003, operando secondo principi paternalistici e non di diritto». In particolare vengono rite-

nute “scellerate” le scelte relative alle politiche tariffarie per la fornitura del servizio potabile, non commisurate neanche al costo di acquisto dell'acqua, mantenendo i canoni irrigui bloccati da circa un ventennio, non tenendo conto neanche del tasso di inflazione programmato, applicando infine nel 2007 uno “sconto” del 30%. sui canoni irrigui. Nel contempo- viene fatto rilevare nel documento- sono aumentati i costi di gestione (energia elettrica, personale, carburanti, costi telefonici, materiale di cancelleria, prodotti chimici e tutto ciò che è indispensabile alla erogazione dei servizi) e si sono creati forti disavanzi nella gestione dei servizi. Altra scelta scellerata il massiccio ricorso a consulenze e/o prestatori di servizio esterni alla struttura dell'Ente (come il servizio guardiania delle dighe, riscossione dei tributi, gestione del depuratore di Gaudiano, consulenti tecnici) che hanno aumentato i costi di gestione ed al contempo hanno impedito la crescita professionale del perso-

La sede del Consorzio di bonifica

nale dipendente. E' mancata, infine, una seria programmazione per contenere le spese con il ricorso a fonti energetiche alternative e non sono stati recuperati i crediti nei confronti di utenti morosi. Emblematico il regime di

“prorogatio del Consorzio di Bonifica Alto Bradano, i cui organi amministrativi sono scaduti da un anno, ingenerando, così, confusione, incertezza ed instabilità. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Bellasalma: «Abbiamo sempre agito con trasparenza. Zittiti tutti i nostri detrattori»

Venosa: tra precari e concorsi Castelgrande (Pdci): «Consumato un altro disastro» VENOSA - «Consumato un altro disastro e sempre a svantaggio dei disoccupati». Esordisce con queste parole il segretario provinciale del Pdci Francesco Casagrande. Al centro della sua riflessione: la stabilizzazione del personale all'interno del Comune di Venosa. «Che grave errore - spiega - non aver fatto gli avvisi pubblici (che la sezione del Pdci ha da sempre chiesto con forza) per selezionare il personale a tempo determinato: il metodo della chiamata diretta ha prodotto solo illusione ed altri disoccupati. Infatti grazie ad un emendamento del Pdci in Parlamento con il governo Prodi è stata approvata la stabilizzazione di tutti coloro che erano stati assunti se fossero passati da una selezione. Ora gli unici posti vacanti della pianta organica sono stati occupati solo dal personale trasferito (quindi da chi già era occupato) mentre tutto il resto è scoperto». I precari, secondo l'analisi di Castelgrande, sarebbero rimasti a casa. Ma il segretario provinciale del Pdci va oltre. «Cosa ancor più grave è il fatto che il sindaco aveva detto di aver bandito i concorsi per questione di trasparenza, nonostante si potesse fare la stabilizzazione. Grande merito alla sezione di Venosa che ha fatto una battaglia (con petizioni popolari e con proposte al Sindaco) per invertire una tendenza clientelare e familistica della gestione della cosa pubblica. La raccolta delle firme e le proposte fatte sono state sempre puntualmente respinte». Già i concorsi. Fino a qualche giorno fa sul sito ufficiale del Comune c'era uno scarno comunicato che recitava: «Le prove orali relative ai concorsi pubblici per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato sono rinviate a data da destinar-

La sede del comune di Venosa

si». Oggi non c'è più. Certo è che a Venosa, nelle settimane scorse, non si è parlato d'altro. Molti si trinceravano dietro la solita parolina: «si dice che» o «dicono…», ma nessuno si è preso la responsabilità di dire chiara-

mente cosa stava succedendo. L'affaire “concorsi comunali” non è scoppiato nelle ultime settimane. A sollevarlo, politicamente, fu il Pdci - come lo stesso Castelgrande ha ricordato. Più recentemente, invece è

stato l'attuale segretario del Pd Michele Dinapoli. Voleva chiarezza da parte dell'amministrazione anche di fronte a una pressante opinione pubblica che chiedeva spiegazioni. Di cosa? Qui si va nel cosiddetto «si dice».

In quelle forme “leggendarie” di “vulgata opinio” dove tutti sanno ma nessuno sa la fonte del proprio sapere. Chiacchiere di paese direbbe qualcuno. Camminando per Venosa e tastando con mano il territorio, alla domanda: “Cosa pensa dei concorsi banditi dal Comune?”, diversi ha risposto: «Si diceva che erano tutti pilotati». «Si dice che i nomi erano stati già scritti». Addirittura, e qui entriamo nel campo della preveggenza: «Si diceva che un fantomatico uomo abbia depositato presso un notaio i nomi dei vincitori e che li avrebbe tirati fuori al momento opportuno». Certo è che l'amministrazione comunale non è stata a guardare. Il sindaco, per mettere a tacere qualsiasi illazione circa la presunta irregolarità nell'esplicazione dei concorsi, ha rimandato tutto nelle mani della magistratura. Questa circostanza è venuta a galla nel corso del consiglio direttivo del Pd del dicembre scorso quando il sindaco (non presente all'assemblea) aveva fatto pervenire al segretario una let-

Venosa, che fine ha fatto il parco paleontologico? VENOSA - A circa 9 chilometri da Venosa sorge il parco paleontologico sito in Notar Chirico datato a 359.000 anni fa, scoperto nel 1979 nel corso di una ricognizione effettuata da ricercatori dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana portando alla luce numerose scoperte. Il parco rientra in un ampio programma di tutela e valorizzazione. E’ stata sempre una fonte di attrazione turistica di ricerca e studio ma nell’ ultimo anno il parco è stato chiuso, lasciato in uno stato di degrado, di totale abbandono, senza possibilità di valorizzazione, anche perché Venosa è denominata uno dei borghi più belli d’Italia. Iniziamo col dire che le indi-

cazioni per raggiungere il sito, non sono sufficienti, il percorso stradale è stretto è tortuoso non consente al visitatore di raggiungerlo facilmente, la struttura che copre la sequenza stratigrafica è diventata inagibile. Bisognerebbe intervenire urgentemente con lavori di ristrutturazione ed adeguamento connesse alla conservazione e restaurazione, in modo da non danneggiare ulteriormente i reperti. La domanda a questo punto è lecita: come si può dimenticare un tesoro culturale come questo, nonostante siano stati stanziati dei fondi per la ristrutturazione? Fino a oggi non si è visto ancora niente. A prendere in mano la situazione è la so-

printendenza ai beni culturali, l’obiettivo è quello di ripristinare il sito rendendolo agibile e funzionante salvaguardando i reperti, perché costituiscono le più antiche tracce di antichità umana. In molti sperano che il parco ritorni a essere un punto di eccellenza della città in modo da contribuire alla crescita del turismo culturale. Il patrimonio di una città rappresenta la radice dell’identità dei luoghi e la storia di un territorio, dando un immagine positiva aumentando l’attrazione di un territorio fornendo un contributo anche allo sviluppo. Francesca Pugliese provinciapz@luedi.it

tera dove scriveva di aver dato mandato al segretario comunale di trasmettere alla magistratura gli atti relativi ai concorsi. Fatto certo è che le forze dell'ordine nei giorni scorsi si sono recati nella sede comunale per acquisire alcuni atti che, stando a indiscrezioni, riguarderebbero proprio i concorsi. Anche un consigliere comunale sarebbe stato sentito dal magistrato in merito alla cosiddetta “questione morale”. C'è un retroscena in questa intricata vicenda dove nemmeno l'opposizione vuole entrare («Noi non c'entriamo niente - ha detto Tamburriello, raggiunto telefonicamente nei giorni scorsi - sono cose che riguardano solo ed esclusivamente la giunta»): le dimissioni del presidente della commissione di esame, Vincenzo D'Amelio. Dietro le sue dimissioni il mistero si fa più fitto. «Visto che c'erano tante voci in giro e lettere anonime arrivate al Comune circa presunte irregolarità nei concorsi - ci ha detto il vice-sindaco Donato Bellasalma raggiunto telefonicamente nella giornata di ieri il presidente della commissione ha preferito rimettere nelle mani del sindaco il proprio mandato. Il primo cittadino sta ancora valutando l'opportunità se accettarle o meno». Sui precari promette: «Ci sarà un avviso pubblico». Ma l'esponente della giunta guidata da Castelgrande in merito a tutta la vicenda è categorico: «La nostra iniziativa di mettere a disposizione della magistratura tutto il materiale, ha di fatto zittito tutti quelli che non vedevano di buon occhio le prove di selezione. Con questo atto di estrema trasparenza abbiamo messo fine a uno stillicidio perpetrato nei confronti della giunta». g.rosa@luedi.it


Mercoledì 4 febbraio 2009

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Melfi Ieri la decisione del giudice dell’udienza preliminare presso il tribunale dei minori

Studente affidato ai servizi sociali Nel settembre scorso accoltellò al Gasparrini un suo coetaneo MELFI - Il giovane di Melfi che nel settembre del 2008 aveva accoltellato all’interno dell’istituto scolastico, Gasparrini di Melfi uno studente, con cui aveva precedentemente litigato, è stato affidato ai servizi sociali. La decisione del giudice dell’udienza preliminare del tribunale per i minori di Potenza, Mistrulli è arrivata ieri al termine della prevista udienza preliminare. Il Gip ha così accolto la richiesta di sospensione del processo avanzata dal legale del ragazzo accusato di tentato omicidio. I fatti si svolsero in una calda mattina di settembre. Durante la ricreazione i due studenti cominciarono a litigare per futili motivi. Nel corridoio interno della scuola, poco dopo il primo litigio, i due contendenti si erano nuovamente affrontati ma questa volta con più violenza. Il coltello impugnato dai uno dei due ragazzi aveva ferito l’avversario all’addome procurando l’immediato ricovero in ospedale. Presso il nosocomio di via Foggia la ferita sul corpo del giovane di Melfi veniva giudicata guaribi-

Navazio protagonista a Napoli

A lato il titolo del Quotidiano il 19 settembre 2008. Sopra il Gasparrini (Zenti)

le in otto giorni. Nemmeno l’intervento di un docente dell’istituto tecnico per ragionieri e geometri di Melfi era servito a sedare la rissa e placare gli animi. I carabinieri della locale compagnia avevano così proceduto all’arresto dell’aggressore, immediatamente trasferito presso l’istituto rieducativo del capoluogo. Dopo la decisione del giudice, Mistrulli il ragazzo accusato di tentato omicidio resterà affidato ai servizi sociali per un an-

no. Per lui sono previsti anche attività di volontariato. La relazione degli assistenti sociali sarà determinante, al termine di un anno in prova, affinchè il tribunale per i minori possa decidere se riaprire il processo, oppure archiviarlo definitivamente. “Ritengo questa decisione del Gip un obiettivo ridimensionamento del fatto accaduto a settembre scorso – spiega il legale del ragazzo, Giuseppe D’Addezio – per tutta una serie di

circostanze ed elementi meglio chiariti nella fase delle indagini preliminari che hanno indotto il giudice, Mistrulli a sospendere il processo”. Gli ulteriori elementi investigativi e della difesa hanno così alleggerito la posizione del giovane melfitano che dovrà ora mostrare di essere completamente riabilitato. Il ragazzo a breve tornerà a scuola presso lo stesso istituto, Gasparrini. Tra meno di un anno il Gip fisserà una nuova

udienza durante la quale si deciderà il futuro di uno studente che ha rischiato di trasformare in tragedia una banale lite a scuola. Si trattò di un atto inqualificabile che atterrì l’intero istituto. Il dirigente, Domenico Santomauro non volle commentare quanto accaduto. Restano tuttavia le perplessità su come sia stato possibile far entrare in classe un coltello di otto centimetri. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

Il Sindaco della Città, Ing. Alfonso Ernesto Navazio, il 4 febbraio p.v., parteciperà a Napoli all'importante Convegno di rilevanza nazionale intitolato: "Le città d'arte del Mezzogiorno: presentazione del primo rapporto". Il sindaco Navazio, chiamato ad intervenire quale artefice di una incisiva, determinante e riconosciuta azione politica, rappresenterà i punti di forza del suo agire, le virtù che devono muovere una Amministrazione Comunale a “fare bene”, nonché come sia stato possibile raggiungere ragguardevoli ed indiscutibili risultati di sviluppo socio-economico culturale, impegnando le non sempre floride risorse economiche messe a disposizione dal Bilancio Comunale.

Gas a contrada Bicocca di Melfi Verso la soluzione del problema MELFI - Sembra esserci una schiarita importante nella vicenda relativa al gas metano di contrada Bicocca a Melfi. Una situazione che continua a tenere con il fiato sospeso ben 70 famiglie, che non hanno ancora l'allacciamento alla rete. L'Astor, la ditta che ha costruito gli alloggi, dopo numerose sollecitazioni, ha finalmente presentato il progetto relativo ai lavori per favorire l'allacciamento alla rete. In sostanza la diatriba si incentrava su circa settanta metri, esattamente la distanza che separava le tubature delle abitazioni alla rete principale. Una situazione che di fatto variava rispetto al 2003, data in cui l'Astor aveva presentato il progetto originario. A quel tempo, il progetto dell' azienda costruttrice risultava idoneo per il comune di Melfi, ma a sei anni di distanza le cose sono cambiate ed occorreva una modifica. Modifica che dopo vari tentennamenti e perplessità, l'Astor si è impegnata a fare ede anche nel minor tempo possibile. Di contro l'Amministrazione comunale sottoporrà immediatamente il nuovo progetto all'Italgas, società che detiene l'appalto per l'erogazione del gas a Melfi, chiedendo di accelerare l'iter burocratico. In questi casi è necessaria una radiografie delle saldature delle tubazioni. Operazione che si effettua esclusivamente presso la sede di

Torino. L'amministrazione comunale di Melfi chiederà una procedura di urgenza per abbattere i tempi di attesa. Contemporaneamente si chiederà disponibilità agli utenti di anticipare la contrattualizzazione per avere il gas, in modo da anticipare ulteriormente i tempi. Un meccanismo a catena che si sta avviando per recuperare il tempo perduto, e fornire all' utenza la possibilità concreta di risolvere il problema. Una questione che si sta dilungando oltre il lecito ed oltre il dovuto. Sembra che finalmente si sia trovato un

punto di incontro, che di fatto ha sbloccato l'empasse, sostanzialmente basato su mere ed ingiustificabili questioni di principio. L'aspetto più importante è che comunque qualcosa si sta muovendo e per i malcapitati cittadini di contrada Bicocca, la soluzione al problema non appare lontana. Certo che a livello di immagine, i tre soggetti in questione, amministrazione comunale, Italgas e ditta costruttrice, non né sono usciti proprio perfettamente, con la speranza che finalmente si ponga la parola fine su di una vicenda

brutta ed inconcepibile. Il sindaco Navazio non si sbilancia sui tempi di risoluzione ma appare ottimista sulla celerità dei tempi. «Non mi sento di dare una data precisa - ha dichiarato il primo cittadino - anche se ritengo si sia fatto un passo avanti molto importante. Ritengo - conclude che ormai ci siamo che il grosso nodo sia stato superato e che in brevissimo tempo si possa consentire a queste famiglie di avere a disposizione una risorsa importante come il gas». Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Il Comune di Melfi

Barile Il comitato promotore invita i giovani a partecipare all’evento

Fervono i preparativi per la Via Crucis Via Crucis di Barile

BARILE - Barile, centro del Vulture, è conosciuto, oltre per il buon vino ed olio che si produce, anche per una manifestazione che si svolge il venerdì santo, la sacra rappresentazione della Via Crucis. In questi giorni il Comitato della Sacra Rappresentazione “Via Crucis” con un manifesto pubblico invita la cittadinanza, ed in particolare i giovani a partecipare a questo evento, che ogni anno, affluiscono nel centro arberesh turisti,curiosi e devoti da ogni parte della Regione, alcuni

anche da lontano. Ecco il contenuto del manifesto: “dopo l'incoraggiante esperimento dello scorso anno, che ha visto il concorso di giovani ed adulti in una partecipazione di popolo che da anni non si vedeva, anche per quest'anno riproponiamo lo stesso criterio di reclutamento dei personaggi. Ci rivolgiamo quindi a tutti i giovani ed adulti ad offrire la disponibilità per fare in modo che anche la prossima edizione della Sacra Rappresentazione possa confermarsi degna della nostra migliore tradizione. Le adesioni si possono dare presso la sede, in vico Conserva. Con l'occasione, rinnoviamo l'invito ad aderire in qualità di socio a quanti vogliono fornire il loro personale impegno nella stessa associazione, così da consentire l'apporto di forze nuove e permette-

re il suo continuo e necessario rinnovamento”. Quella del venerdì santo di Barile è tra le più significative tradizioni popolari della Basilicata. Anche se non vi sono fonti storiche, molti studiosi ritengono che quella di Barile è la prima sacra rappresentazione della Regione. Profonda religiosità e tradizione si mescolano nella processione del Venerdì Santo di Barile, che rappresenta momento culminante di un lungo lavoro organizzativo e di una intensa preparazione spirituale che vede gli abitanti del paese protagonisti della riproposizione della Passione di Cristo. La lunga teoria di personaggi che si snoda silenziosamente per le vie del centro abitato, in una surreale atmosfera di partecipazione collettiva, mette subito in evidenza le peculiarità di questa manifestazione. L'o-

dierna Sacra Rappresentazione è il risultato di una serie di successivi adeguamenti di costumi e di personaggi che ne hanno modificato a quanto le caratteristiche originarie. Ciononostante, ancora oggi essa viene annoverata fra le più caratteristiche proprio per la presenza fra i personaggi classici del “dramma Evangelico” di altri personaggi, tipici invece della cultura e della simbologia popolare. Ma al di là della rappresentazione scenica e dei bellissimi costumi ciò che caratterizza maggiormente ed in maniera peculiare la sacra rappresentazione del Venerdì Santo di Barile è la profonda religiosità che coinvolge tutti nella riproposizione di quel dramma avvenuto realmente duemila anni fa. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it


Mercoledì 4 febbraio 2009

26 A Ogliastro-Fiumicella la situazione è sotto controllo anche se si lavora per individuare la falda acquifera

Frane: continuano i sopralluoghi A Trecchina il movimento non si è ancora fermato MARATEA - Continua l'opera di monitoraggio a Maratea lungo la frana che si è verificata mercoledì scorso alla frazione Fiumicello. Nella giornata di ieri c'è stato un ulteriore sopralluogo dell'Ufficio tecnico comunale con i rocciatori della Dolomiti rocce. Disagi, intanto, si registrano anche a Lauria, Rivello e Trecchina dove tre strade sono state chiuse a causa del maltempo. La frana di Fiumicello, ricordiamo, ha danneggiato l'impianto di sollevamento che collega un tratto della fognatura della frazione con l'impianto di pretrattamento dei liquami alla località Ogliastro. Al Comune si sta lavorando per individuare gli interventi necessari per avviare i lavori. «Stiamo valutando come mettere in sicurezza l'area» - ha dichiarato l'architetto Antonio Brando, responsabile del settore Lavori pubblici del comune di Maratea. Si sta valutando come procedere anche alla luce della falda acquifera emersa nell'area della frana. Ieri, infatti, era atteso il sopralluogo di un geologo per capire l'origine dell'acqua: se proveniente da un accumulo sotterraneo formatosi per le abbondanti precipitazioni o se da una sorgente, e l'enti-

Sant’Arcangelo Arrestato dall’Arma un uomo di 40 anni

Picchia un rumeno e aggredisce i carabinieri SANT’ARCANGELO - Un uomo di 40 anni residente a Sant'Arcangelo è stato arrestato dai Carabinieri con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, infatti, ha aggredito una persona di nazionalità romana, molto probabilmente per futili motivi, (qualcuno in paese racconta anche di un precedente litigio che sarebbe stato bloccato dai militari dell’Arma. Quando i carabinieri sono giunti sul posto e sono intervenuti l’uomo ha colpito anche loro. Sembra che, per fortuna, nessuno abbia riportato gravi danni. Ma nel frattempo l’uomo di 40 anni è stato subito arrestato e assicurato alla giustizia. tà del fenomeno: se in via di esaurimento oppure di natura più consistente. Una volta sciolti questi dubbi si saprà anche il tipo di intervento adatto per mettere in sicurezza l'area. Solo dopo questo passaggio, si potrà quindi accedere all'impianto di sollevamento su cui sono franati massi, alberi e terriccio. Per ora dunque continua il monitoraggio dell'area, ma l'inizio della bonifica potrebbe avvenire nella prossima settimana. Intanto Acquedotto lucano,

come ribadisce Francesco Fiorenzano, comandante dei vigili urbani di Maratea, sta lavorando per attivare una pompa di sollevamento mobile e temporanea per bypassare l'impianto di sollevamento e collegare il ramo di fognatura di Fiumicello interessato direttamente con l'impianto di pretrattamento. Situazioni di emergenza si registrano anche in altri comuni del Lagonegrese. A Trecchina da diversi giorni è chiusa la Strada provinciale 44 che collega il

centro con la Fondovalle del Noce e attraversa le Frazioni Parrutta e Piano dei Peri. Numerosi i disagi per gli abitanti delle 2 frazioni che per raggiungere il centro sono costretti a fare il percorso alternativo della 585, allungando di molto il tragitto. Oggi, come ci conferma il sindaco Ludovico Iannotti, è previsto un sopralluogo con i tecnici della Regione per capire quali interventi sono necessari. «La frana si muove di 20, 25 centimetri al giorno - dice Iannotti - stiamo aspettando che si blocchi per eseguire un intervento tampone e riaprila provvisoriamente». L'intervento sulla Sp 44 sarà poi eseguito dalla Provincia di Potenza. Il tratto di strada che frana, si trova lungo l'asse del movimento franoso che nel marzo del 2007 interessò la contrada Zillona. Qui, spiega Iannotti, c'è in corso uno studio da parte dell'Università della Basilicata che dovrebbe consegnare il primo report proprio alla fine di febbraio. Restano ancora chiuse la strada comunale di “Mascalcia” a Rivello, la “Panoramica” a Maratea e la strada “Rosa-Molino” a Lauria Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Il tribunale regionale dà ragione alla titolare dell’esercizio

Chiusura di un bar a Gallicchio Il Tar revoca l’ordinanza del sindaco GALLICCHIO - Accolta la sospensiva dal Tar Basilicata in merito all'ordinanza di revoca dell'autorizzazione amministrativa ad un'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Il sindaco di Gallicchio, Gaetano Pandolfi, aveva emesso, nelle scorse settimane, un'ordinanza di revoca immediata di un'autorizzazione amministrativa rilasciata circa venti anni fa per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in un esercizio pubblico ubicato in via San Rocco. La titolare dell'esercizio pubblico era ricorsa al Tar Basilicata e quest'ultimo con apposita ordinanza ha disposto la sospensione dell'ordinanza sindacale di revoca. In merito a questa decisione la titolare dell'esercizio pub-

blico è stata autorizzata, in via provvisoria ed in attesa di giudizio sulla legittimità dell'atto da parte del Tribunale amministrazione regionale, a riprendere l'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. La decisione ad emettere l'ordinanza da parte del sindaco era stata presa sulla base di varie richieste avanzate da diverse forze di polizia in quanto la titolare del bar avrebbe violato più volte un articolo del Tulps (testo unico di pubblica sicurezza) in merito all'uso di apparecchi e congegni automatici da intrattenimento sprovvisti di autorizzazioni. Sembrerebbe che, negli ultimi anni, sono state accertate da varie forze di polizia violazioni a carico della titolare del bar, con le quali si chiedeva

la sospensione dell'attività per un determinato periodo. La procura generale della repubblica di Potenza ha emesso anche una sentenza di condanna nei confronti della proprietaria e tra l'esecuzione di pene accessorie era prevista la “sospensione della licenza d'esercizio del commercio per un mese”. Il sindaco, al fine di prevenire la consumazione di attività illecite o di fatti più gravi, tali da garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, ha emesso la revoca immediata dell'autorizzazione con conseguente cessazione in via definitiva dell'attività di bar. Ma dopo il ricorso presentato, il Tar Basilicata, ha accolto la sospensiva e quindi l'attività commerciale è stata riaperta. Emilia Manco

POLLINO

Domenico Pappaterra al congresso di Federpachi ROTONDA - Si è concluso sabato sera il VI Congresso nazionale di Federparchi, con la nomina del Consiglio Direttivo. Sono dodici, su venticinque componenti, i nuovi ingressi e del Consiglio fa parte anche Domenico Pappaterra, che si riunirà nei prossimi giorni per la nomina del nuovo presidente e della giunta esecutiva. Il presidente del Parco nazionale del Pollino, il più grande d'Europa, e membro del consiglio direttivo di Federparchi, Domenico Pappaterra, ha sottolineato durante il congresso “l'apertura di un dialogo con il ministro dell'Ambiente”. Il Congresso ha fatto registrare “segnali

di forte apertura” ha commentato il presidente uscente, Matteo Fusilli, “da parte del Ministro Stefania Prestigiacomo che, attraverso il

segretario generale del Ministero dell'Ambiente Marco De Giorgi, ha annunciato l'apertura della Conferenza Nazionale delle Aree Protet-

te per il prossimo autunno». «L'organizzazione di una sede di confronto” secondo Fusilli “è un risultato di grande rilievo, addirittura storico, ed è un riconoscimento del lavoro svolto da Federparchi, che da anni ormai chiedeva di aprire un dialogo in sede istituzionale sul delicato tema del governo del territorio». «I parchi - Fabio Renzi, segretario generale di Symbolasono stati oggetto di un patto tra le istituzioni che li hanno voluti e i territori su cui i parchi stessi insistono, sono stati dei rimorchiatori che hanno tirato fuori molti territori dalle secche in cui si trovavano». em. ma.

Domani incontro all’Unical con il professor Laghi

Centrale del Mercure, il Wwf chiede la revoca del parere positivo

La centrale del Mercure

MERCURE - E’ sempre stato negli ultimi anni un argomento caldo sul fronte ambientalista. La Centrale del Mercure, non hai mai smesso di far parlare di se tra proteste, dibattiti e prese di posizione. A prendere la parola domani sarà un simposio organizzato dal laboratorio polico dell’Università della Calabria. Parteciperà il professor Pierfrancesco Laghi, primario di medicina interna all’ospedale di Castrovillari. Sulla vicenda newi giorni scorsi è intervenuto, attraverso una nota, il Wwf Basilicata. L’associazione ha chiesto alla Regione Basilicata l«a revoca in autotutela del parere positivo di valutazione di incidenza n.1532 del 13 Ottobre 2008 rilasciato con Determina Dirigenziale dell'Ufficio Compatibilità Ambientale dell'Assessorato Ambiente della Regione Basilicata». «Come fatto rilevare anche durante la Conferenza di Servizi svoltasi il 9 gennaio scorso presso il centro per l'impiego di Cosenza si spiega nella nota - per ultimare l'iter autorizzativo della Centrale e conclusasi invece con un nulla di fatto, la suddetta autorizzazione regionale, ai sensi del comma 7 del DPR 357/1997, poteva essere rilasciata solo dopo l'acquisizione del parere dell'Ente Parco Pollino, passaggio che è stato omesso dal competente ufficio». «Il Wwf - continua - aveva già presentato nel mese di giugno 2008 le osservazioni allo studio di incidenza prodotto dall'Enel in quan-

to la centrale ricade anche in un'area protetta ai sensi delle direttive europee (area ZPS) , rilevando che esso era piuttosto generico, senza reali approfondimenti sugli impatti della centrale sulla biodiversità dell'area al cui interno vivono numerose specie protette (la lontra, il lupo, il capovaccaio e l'aquila reale solo per citarne alcune). Soprattutto lo studio non scioglieva i nodi relativi all'approvvigionamento del combustibile richiesto per l'esercizio dell'impianto». L’associazione, nella nota, si sofferma sui «gravissimi danni irreversibili e perenni alle popolazioni animali e vegetali e agli habitat, oltre che alle componenti abiotiche quali acqua e suolo (con grave impoverimento dello stesso per sottrazione di materiale che se decomposto in loco, contribuisce fortemente alla formazione di humus e alle caratteristiche chimico - fisiche che a loro volta determinano il resto del vivente, sia esso animale o vegetale) e comprometterebbe la coerenza della Rete Natura 2000». Il Wwf, quindi chiede: «la revoca di un provvedimento amministrativo è infatti un istituto giuridico previsto dal nostro ordinamento, applicabile quando ricorrano motivi di interesse pubblico. Mai, come in questo caso, l'istituto della revoca in autotutela sarebbe legittimamente applicato, in quanto adottato per tutelare un ambiente unico nel suo genere».

CORLETO PERTICARA A SECCO NOTTE senz’acqua a Corleto Perticara. Nel pomeriggio di ieri, infatti, Acquedotto Lucano ha comunica che, per consentire urgenti lavori di riparazione sulla condotta adduttrice per i serbatoi cittadini a servizio del centro abitato del comune di Corleto Perticara, è stato necessario procedere alla sospensione idrica dalle 23 di ieri sera. Con ogni probabilità l’cqua sarà ripristinata nelle prime ore di questa mattina, per consentire il recupero dei livelli di accumulo nel serbatoio.


Matera 27

Mercoledì 4 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Oliveto L.

Pisticci

La piaga delle frane

Maltempo

Evacuata un’azienda a rischio casa e animali

Cerealicoltura in crisi Allarme di Coldiretti

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«La scelta tutela la sicurezza della clientela e l’organizzazione del lavoro»

Poste, “ritardi” per le pensioni La calendarizzazione contestata da un cittadino materano LAVORO

Ferrosud, via libera alla cigo I LAVORATORI dello stabilimento di Matera della Ferrosud, che opera nel settore del materiale rotabile, hanno approvato – nel corso di una assemblea – la cassa integrazione a rotazione che coinvolgerà da subito 44 dei 144 dipendenti in organico. Il provvedimento, della durata di dieci settimane, riguarda 38 operai e sei impiegati. Segue al verbale di intesa sottoscritto ieri presso la sede di Confindustria. Il ricorso alla cassa integrazione è stato motivato con la riduzione della commessa da 901 a 450 per il riallestimento delle carrozze per il treno Eurocity, che coinvolge tutte le aziende appaltatrici. Il periodo di cassa integrazione, che prevede una verifica tra cinque settimane, servirà all’azienda per verificare l'arrivo di possibili commesse e di completare quelle in corso. L'azienda si è, inoltre, impegnata a corrispondere entro febbraio una anticipazione sulla tredicesima mensilità e a corrispondere il resto tra il 10 e il 24 di ogni mese. Il via libera all’accordo dell’assemblea dei lavoratori chiude almeno per il momento la questione anche se sarà fondamentale capire le decisioni che Trenitalia prenderà nelle prossime settimane. Il blocco delle commesse e dei pagamenti hanno finito per produrre questa situazione di difficoltà che si è andata acuendo e che ora si riverbera sui lavoratori della Ferrosud. Ora ce ne sono 44 in cassa integrazione ordinaria. Un’altra brutta notizia. UNA pensione di invalidità da riscuotere quando decide l'ufficio postale. E' il caso di Egidio Martulli cardiopatico che mensilmente riscuote una pensione di invalidità necessaria per l'acquisto di medicinali specifici, in una data diversa da quella stabilita dall'Inps. Due giorni fa il pensionato si è recato presso l'agenzia delle Poste italiane di via Passarelli per ritirare la pensione, ma esibita la ricevuta di pagamento relativa al mese precedente, che come consuetudine veniva corrisposta il primo giorno lavorativo del mese, ha avuto l’amara sorpresa. Giunto allo sportello il diniego da parte dell'impiegata perché il pagamento è previsto secondo una calendarizzazione decisa da Poste italiane per il 10 febbraio. Per risolvere il problema il responsabile di agenzia consigliava di effettuare l'accredito della pensione su conto BancoPosta o su Libretto Postale. Questo, secondo quanto riferito a Martulli, per aver disponibilità immediata della pensione. Un fatto singolare nella sua tragicomicità che vede coinvolti centinaia di pensionati che mensilmente si recano nei diversi uffici della città. Nulla è dato sapere dalla direttrice dell'ufficio postale e dalla di-

rettrice di filiale che non hanno potuto conferire nemmeno al telefono demandando il tutto all’ufficio e della comunicazione di poste italiane. «A seguito di apposite convenzioni con gli istituti erogatori - fanno sapere dall'ufficio comunicazione territoriale di Posteitaliane - la riscossione delle pensioni negli uffici postali viene effettuata secondo una “calendarizzazione” basata sull'ordine alfabetico e distribuita nei primi giorni lavorativi del mese. Il motivo di tale procedura, oltre che per la migliore organizzazione del lavoro mirata alla qualità del servizio, risiede nella esigenza di tutelare la clientela e il personale dai rischi che deriverebbero in termini di sicurezza dalla gestione di cospicue somme di denaro. Il servizio di accredito delle pensioni, sia Inps che Inpdap, su Libretto di risparmio postale o su conto Bancoposta è gratuito e consente di evitare di recarsi all'ufficio postale nei giorni prestabiliti e di ritirare comodamente in qualsiasi altro momento . La pensione viene così accreditata il primo giorno lavorativo del mese, può essere ritirata quando si desidera ed inoltre si riducono i rischi relativi al trasporto». Michelangelo Ferrara

CLICK SULLA CITTA’

La fontana ferdinandea

CON L’APERTURA di due cantieri, sono cominciati a Matera i lavori per il trasferimento della fontana di epoca ferdinandea (1832), collocata su uno dei vertici della villa di via Tommaso Stigliani, in piazza Vittorio Veneto, da dove era stata trasferita nel 1949. Il progetto prevede lo smantellamento della fontana e la sua ricostruzione in

prossimità dell’incrocio tra via La Vista e piazza Vittorio Veneto. I lavori, progettati e appaltati dall’Ufficio Sassi e seguiti dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e del Paesaggio, saranno realizzati dall’impresa “Gaetano Maragno» di Tricarico. Per l’intervento è prevista una spesa di circa 75 mila euro.

La proposta

Serve subito Osservatorio sulle Politiche sociali «I consiglieri comunali Augusto Toto, Cosimo Cinnella, Tommaso Perniola e Carlo Antezza nel prendere atto dei grandi sforzi, non solo economici, che sono stati fatti da questa amministrazione per cercare di soddisfare le lecite richieste avanzate dalla cittadinanza in materia di politiche sociali, cercando di andare incontro alle fasce più deboli della popolazione, rilevano l'importanza di istituire un osservatorio comunale sulla qualità e le politiche sociali ed il monitoraggio dei bisogni e del disagio». Si apre così una nota diffusa in cui si fa riferimento alle politiche sociali. «Se il servizio sociale comunale, nel corso di questi anni, si fosse dotato di questo strumento - prosegue la nota avrebbe riscontrato con prontezza i nuovi bisogni sociali e sarebbe potuto intervenire in modo tempestivo per risolvere tali situazioni di disagio. Ci sono situazioni di grande disagio che non hanno alcuna copertura dai benefici normativi nazionali e regionali delle politiche sociali. Non è possibile che in un momento come questo le ragazze madri ed i disoccupati con famiglia privi di qualsiasi reddito che vivono ospitati a casa dei propri genitori, non possano usufruire di alcun beneficio». I consiglieri proseguono: «Sarebbe opportuno che l'Amministrazione Comunale ed in particolar modo l'assessore alle politiche sociali Michele Plati, persona che gode della nostra massima fiducia per le sue capacità e le sue competenza nel settore delle politiche sociali, mettano in campo tutte le iniziative per rispondere a queste nuove necessità così come richiesto dal Presidente della Conferenza Episcopale della Basilicata monsignor Agostino Superbo; intervento questo, che ha trovato la nostra massima condivisione».


28 Matera Nel capannone di Piccianellosi sta costruendo la struttura che verrà distrutta il 2 luglio Mercoledì 4 febbraio 2009

Il Carro 2009 prende forma Michelangelo Pentasuglia è già al lavoro tra statue e capitelli DA 75 anni, dal lontano 1934, carta, chiodi, legno, colla sono i suoi strumenti di lavoro quotidiano. Michele Pentasuglia, figlio d'arte (il padre, Francesco Paolo avviò l'attività di famiglia) e artigiano sarà l'artefice del Carro trionfale 2009. Toccherà a lui dare vita a statue, capitelli, putti e angeli, degni accompagnatori della Statua della Madonna della bruna che sfilerà il 2 luglio prossimo. «Quest'anno ho cominciato con un po' di anticipo - spiega per riuscire a concludere senza affanni. Il lavoro, d'altronde, richiede una serie di interventi che partono dalla falegnameria e giungono fino al prodotto finito». Insieme a lui due artigiani del legno impegnati con seghetto e martello e un ragazzo Eustachio Santochirico, appassionato del Carro e “apprendista di bottega”, giunto al suo terzo anno nel laboratorio. Camice chiaro, occhiali per ripararsi dalla polvere dei trucioli di legno, Pentasuglia guarda il lavoro già avviato e immagina l'atmosfera accaldata e vivace che dalla fine di giugno vivrà all'interno del capannone che ospita il laboratorio del Carro, nell'omonima piazza di Piccianello. Le statue di Sant'Eustachio e S. Giovanni da Matera sono appoggiate ad una parete, protette per evitare danni che, in questo momento, equivarrebbero ad un sacrilegio per un lavoro di tale impegno artigianale. Angeli e leggiadre immagini femminili sono in un altro angolo del locale. La prima fase è stata completata e, nonostante l'aspetto ancora grezzo, emanano una magia particolare che, nonostante a nebbia e la pioggia all'esterno del capannone, rimandano al calore e all'euforia del 2 luglio quando le pariglie di muli verranno a prendere la struttura per condurla in corteo in tutta la città, in attesa dello Strappo, a conclusione della festa in onore della Madonna della bruna, il 2 luglio. Entro il 19 marzo verrà reso noto il tema attorno al quale si svilupperanno le celebrazioni del 2009, con l'esposizione del bozzetto del carro, e che saranno il canovaccio sul quale Pentasuglia svilupperà la realizzazione completa. Anche gli argomenti della stretta attualità troveranno spazio tra fregi e colonne, come conferma Pentasuglia. «Non c'è dubbio - la vita di tutti i giorni è una grande fonte di ispirazione».

Sulla Cripta del peccato originale

Un concorso per conoscere terre e arte

Michele Pentasuglia al lavoro nel suo laboratorio a Piccianello. Nella prima fase è prevalente la falegnameria La Cripta del Peccato originale

Circa 1 metri cubo di legname, compensato e basi per le strutture verranno utilizzati per completare l'opera che complessivamente sarà lunga quasi 13 metri. Una dimensione che la sera del 2 luglio, è destinata a trasformarsi in scheletro di legno, dopo essere stata distrutta dagli aficionados della festa. Pentasuglia, intanto, si sta dedicando ad una statua dalla barba lunga, con il braccio destro in alto, quasi ad indicare

un segno di benedizione. Lo ricopre di carta intrisa nella colla, primo strato in attesa delle altre fasi che si concluderanno con il colore. «Ogni giorno sono qui, al laboratorio. Nonostante il lavoro sia concentrato, in questa fase, prevalentemente sul lavoro dei falegnami, la mia presenza è necessaria perché i bozzetti su cui loro lavorano sono quelli disegnati da me». Gli impegni premono, la statua in lavorazione non può es-

La Provincia non è soddisfatta e pensa alla stabilizzazione

Priorità a occupazione e strade LE recenti, copiose precipitazioni piovose che hanno provocato danni ingenti alla viabilità provinciale, hanno riaperto all'interno della Provincia la discussione sulla opportunità di continuare ad assicurarne la manutenzione attraverso l'affidamento a una ditta esterna che utilizza i lavoratori rivenienti dalla platea degli ex Lsu. «La Provincia non è soddisfatta - sottolinea l'assessore Giuseppe Dalessandro di come vengono eseguiti i lavori. Oggi le nostre strade sono tutte in condizioni pietose e non solo a causa delle abbondanti piogge. Necessita riorganizzare il servizio e lo vogliamo fare per conseguire contestualmente due obiettivi: efficienza della manutenzione stradale e stabilizzazione definitiva dei lavoratori». Sono sessanta gli occupati in questo settore (due terzi sono donne) alcuni dei qua-

li in età avanzata. Di questi lavoratori se ne fa carico la ditta Cosin di Bari, che a suo tempo aveva fittato il ramo d'azienda della Cogein di Noci che a sua volta aveva chiesto l'amministrazione controllata. La Provincia di Matera sta esaminando nuove opportunità per risolvere il problema, attesa l'impossibilità di procedere con una nuova gara di appalto avente le stesse caratteristiche precedenti. «Intanto per fare fronte all'emergenza abbiamo concesso la proroga di un mese alla Cosin - fa sapere l’assessore provinciale alla viabilità Giuseppe Dalessandro in una nota- ma credo che questa debba essere l'ultima, essendo nostro intendimento seguire altre strade perché in periodo di vacche magre occorre maggiore attenzione nell'utilizzo delle risorse pubbliche». matera@uedi.it

sere trascurata. Michele Pentasuglia indossa di nuovo gli occhiali di protezione e con delicatezza strappa un foglio di carta bagnato nella colla e lo posa sulla spalla della scultura. Lo sguardo è di nuovo concentrato sull'effetto finale, su ciò che diventerà tra poche settimane. Una creatura che Pentasuglia dovrà abbandonare il 2 luglio, osservandola da lontano. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

VENERDÌ nella sala giunta del Comune di Matera verrà presentato il Concorso “Icono…grafico per gioco. Inventa e realizza la copertina della pubblicazione per bambini sulla Cripta del Peccato Originale”, indetto dall'Ufficio Scolastico Provinciale di Matera, d'intesa con la Fondazione Zétema di Matera e l'Impresa culturale coop. Artezeta. Il Concorso, rivolto a tre classi (III, IV e V) dei cinque circoli didattici di Matera, ha la finalità di sensibilizzare le nuove generazioni alla conoscenza del territorio attraverso la conoscenza della Chiesa rupestre “Cripta del Peccato Originale”, un presidio del VIII sec. che offre risorse ricchissime sul piano educativo. L'iniziativa, supportata dal Comune di Matera, che ha offerto il servizio gratuito degli scuolabus per raggiungere il sito, prevede un incontro preparatorio-informativo rivolto agli insegnati delle classi aderenti, da parte dell'ente gestore del presidio rupestre, e una visita guidata al sito, appositamente preparata per i destinatari dell'azione educativa i quali inventeranno e realizzeranno un elaborato in forma grafica. Una giuria qualificata selezionerà, tra tutti i lavori, un disegno che diverrà copertina della pubblicazione per bambini sulla Cripta del Peccato Originale e utilizzato a fini promozionali del presidio. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 22 aprile 2009. Alla conferenza stampa sarannno presenti il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, Mario Trifiletti, il Presidente della Fondazione Zétema di Matera, Raffaello De Ruggieri, la Resp. Attività didattiche di Artezeta per Musma e Cripta del Peccato Originale, ssa Mariella Larato, e il sindaco Emilio Nicola Buccico. matera@luedi.it

I laringectomizzati materani riuniti in un’associazione SI è tenuta ieri, presso la sala d'aspetto del Reparto di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, una affollata messa in onore di San Biagio (santo protettore della gola). Dopo la benedizione della gola degli intervenuti, si è costituita presso la Unità Operativa del Reparto, la Sezione Provinciale dei Laringectomizzati di Matera. Tra i soci fondatori oltre i logopedisti, il capo sala e due medici della U.O., tra cui il Primario Dott. Gennaro Larotonda, alcuni laringectomizzati di Matera e Provincia.

L’ospedale di Matera

Scopo dell'Associazione è quello di aggregare i mutilati della voce, promuove-

re la costituzione di centri per la rieducazione della parola, sensibilizzare l'opinione pubblica ai problemi dei laringectomizzati, nonché tutelare e assistere i laringectomizzati per tutto ciò che concerne la loro mutilazione. Presidente dell'associazione è stato nominato il sig. Simeone Papapietro, laringectomizzato da circa un ventennio e già volontario presso il centro di logopedia dell'U.O. dell'Ospedale di Matera per la riabilitazione della voce nei laringectomizzati o per coloro che hanno subito interventi alla corde vocali. matera@luedi.it


Matera 29 Si è costituita una rete di esperti, il fine è un’azione capillare di monitoraggio del territorio Mercoledì 4 febbraio 2009

Donne, Tunnel contro la violenza Partner pubblici e privati a sostegno del progetto UNA rete contro la violenza sulle donne con l'obiettivo di dar vita ad un'azione capillare di monitoraggio del territorio, che veda impegnate non solo le forze dell'ordine, ma anche gli operatori del sociale e del terzo settore. E' stato presentato ieri mattina nel Comune di Matera, dall'assessore comunale alle politiche sociali, Michele Plati, e dalla consigliera di parità, Tonia Giacoia, il progetto “Tunnel - Opportunità tutela delle donne violate”. Il progetto “Tunnel” è uno dei ventotto approvati a livello nazionale (è l’unico della regione), sui centocinquanta presentati, dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e finanziato per la somma di 147 mila euro, con il co-finanziamento pari al 20% a carico delle istituzioni aderenti (Comune di Matera e Asm in prima fila rispettivamente con dodici e dieci mila euro, 4400 euro dalla Provincia di Matera, 3000 dal Comune di Rotondella). «Il Comune di Matera - ha evidenziato Plati - ha co-finanziato e sostenuto il progetto per creare un approccio di sistema alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Abbiamo infatti avvertito la necessità di costituire un sistema ma per farlo bisogna iniziare dalle fondamenta. Occorre instaurare una rete solida, che si rinsaldi oltre il progetto e rappresenti il punto di riferimento nelle metodologie che si sviluppano nell'ambito delle politiche sociali. Per far questo, c'è bisogno di un grande impegno da parte di tutti i soggetti; già da mercoledì prossimo è in programma in una prima riunione operativa, in cui cominceremo a costruire un sistema di relazioni, che assuma il giusto approccio al problema della violenza nei confronti delle donne nel territorio, attraverso un controllo dello stesso e un'opera di sensibilizzazione dei cittadini sul fenomeno. Identificheremo un'unica metodologia di approccio. Il problema esiste in forme e formule diverse rispetto al dato nazionale ma compatibili con il tessuto sociale». La consigliera di Parità Giacoia ha sottolineato che

I 39 CASI DI DIVA VIOLENZE in famiglia, abusi sui minori, stalking. Un osservatorio privilegiato, per Matera e provincia, è quello dell'associazione Diva (“Donate il vostro aiuto”) che, presente dai primi di settembre offre un aiuto concreto alle donne in difficoltà. «Ci siamo ritrovate, nel giro di pochi mesi, in un vortice senza uscita. - spiega Elisa Cucuglielli, presidente di Diva. -Stiamo trattando 39 casi: 17 su Matera il resto nella provincia. Abbiamo un’equipe di professionisti che prende in carico la donna, a seconda del problema che espone. Dal primo febbraio è attivo anche un punto di emergenza notturna». Compongono “Diva” un centinaio di persone che, gratuitamente, mettono a disposizione le proprie competenze. C'è un unico problema: Diva non beneficia di fondi pubblici. «Per mantenere attiva la struttura abbiamo autonomia fino a marzo. - confida Cucuglielli - Ma non molliamo, continueremo: come fai ad ignorare le richieste di aiuto delle donne, quei racconti che ti tolgono il sonno?». 800069400 è il numero verde di Diva. r.montemurro@luedi.it La conferenza stampa di presentazione del progetto Tunnel (foto Videouno)

«il progetto avrà la durata di quindici mesi sarà articolato in una serie di fasi e in diverse attività, tra cui l'organizzazione di alcuni seminari per conoscere le buone prassi per la protezione delle donne vittime di violenze, la preparazione e l'adattamento all'indivi-

duazione delle situazioni di rischio, la formazione alle organizzazioni circa una metodologia comune, una adeguata campagna informativa sul tema, anche attraverso la realizzazione di un cortometraggio che sarà proiettato nelle scuole». Il progetto è stato finan-

ziato dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e promosso a livello locale dall'Amministrazione Comunale di Matera, in qualità di capofila, e da sei partner pubblici (Provincia di Matera, Regione Basilicata, Asl di Matera,

Consigliera di Parità della Provincia di Matera, Comuni di Rotondella e Nova Siri) e cinque del privato sociale (Cooperativa Sociale Matera Servizi, Ce.Pa.Sa., Associazione Telefono Donna, Comitato Professionisti per la tutela dei diritti della famiglia e del minore, Coope-

rativa Sociale La Città Essenziale - Consorzio Cooperative Sociali). Presenti anche il sindaco di Rotondella Vito Agresti e l'assessore ai Lavori pubblici di Nova Siri Rosalba Favale. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

Interrogazione del consigliere comunale Carmine Alba

Norme condivise con i cittadini per la sosta in piazza Duomo Sosta e transito in piazza Duomo devono essere regolate da norme condivise con i cittadini. Lo sostiene il consigliere Carmine Alba che ha presentato un'interrogazione in cui, con riferimento alla petizione presentata dai residenti della Civita, chiede al sindaco chiarimenti sulla vicenda. In particolare Alba vuol sapere se l'amministrazione comunale «Intende mantenere gli impegni assunti nell'incontro avuto lo scorso mese di agosto circa la garanzia della partecipazione dei cittadini residenti sui provvedimenti che l'amministrazione adotterà al riguardo». In merito, poi, al bando che riguarda la gestione dei parcheggi, il consigliere Alba vuol sapere se è utile «introdurre nella gara di

Il consigliere Carmine Alba ha presentato un’interrogazione al sindaco sui problemi della sosta e del transito dei residenti e abitanti in piazza Duomo e nella zona della Civita

concessione la possibilità che l'amministrazione si riservi di autorizzare i residenti che vivono in aree sensibili dal punto di vista ambientale a parcheggiare nelle

Più ricerca sulle malattie cardiovascolari Al via una campagna su rischi e stili di vita CONTRIBUIRE alla ricerca sulle malattie cardiovascolari con una campagna mirata alla informazione su rischi, stili di vita, terapie, strutture di riferimento e con un contributo diretto per mettere a punto nuove tecniche di intervento e cura. Sono gli argomenti che saranno illustrati a Matera, nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà domani alle ore 9.45, presso l'ospedale Madonna delle Grazie al primo piano scala B, nella sala riunioni della Cardiologia. Nel corso dell'incontro saranno illustrate le finalità della campagna di raccolta fondi “Accendi il tuo cuore per la ricerca'', promossa da domani al 15 febbraio dalla Fondazione “Per il tuo cuore- Heart Care Foundation'', l'associazione medici cardiologi ospedalieri (Anmco) in collaborazione con le Unità operative di Cardiologia dell'Azienda sanitaria locale di Matera (Asm) e le associazioni di volontariato Amici del Cuore. Interverranno il dottor Antonio Cardinale, responsabile del servizio di angiologia dell'Ospedale di Matera, il dottor Tommaso Scandiffio direttore del Diparti-

mento di Cardiologia ed il dottor Francesco Paolo Calciano medico di medicina generale. Per tutta la durata della campagna i medici cardiologi informeranno sui rischi delle malattie cardiache, la cui incidenza è in aumento e con un abbassamento a 40 anni dell'età di rischio. «Prevenzione, legata a corretti stili di vita, una sana alimentazione e controlli periodici -ha detto il dottor Cardinale- possono contribuire a contenere i rischi da malattie cardiache, cominciando dall'adolescenza. Sul territorio della Asm sono attivi i servizi di cardiologia e l'apporto dei volontari che contribuiscono all'informazione. Ma tutto questo non basta. Occorre lavorare e finanziarel a ricerca e compiere un salto di qualità, come ha affermato il presidente della Fondazione per il tuo cuore Attilio Masseri». Per tutta la durata della campagna sarà possibile donare due euro inviando un sms dai cellulari o da un numero fisso,versare contributi alla Fondazione per il tuo cuore su conti correnti postali o bancari.

aree date in concessione adiacenti le aree interessate». Infine suggerisce al consiglio comunale di «adottare un regolamento che fissi i principi generali di tutela dei

monumenti e di individuare gli strumenti piùù idonei per assicurare la vivibilità dei residenti nel centro storico». matera@luedi.it

Giovanni Monacelli è stato arrestato dalla Guardia di finanza

In manette il decano dello spaccio E' STATO arrestato nei giorni scorsi dai militari della Guardia di finanza il cinquantanovenne Giovanni Monacelli, sorvegliato speciale, considerato il decano dello spaccio. Dopo complesse indagini ed una serie di mini sequestri operati durante tutto il mese di gennaio, gli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza la notte tra il 30 ed il 31 gennaio, con l'ausilio di unità cinofile, hanno dato esecuzione a diverse perquisizioni locali ordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Valeria Farina Valaori. Al Monacelli sono stati sequestrati oltre 70 grammi di diverse sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e

marijuana) gia' confezionate in dosi pronte per lo spaccio il cui valore si aggirerebbe sui 5.000 euro. E'stato sequestrato inoltre: un bilancino di precisione, banconote per 4.770 euro ritenuti provento di spaccio, n. 3 ricevitori-scanner idonei ad intercettare le comunicazioni delle forze di polizia, nr. 2 cartucce calibro 9x21. Assieme al Monacelli, che è stato rinchiuso nella casa circondariale di Matera, sono stati denunciati a piede libero la convivente rumena B.Z. ed il figlio ventinovenne di quest'ultima, per concorso nell'attività di spaccio. Le indagini proseguono: secondo le Fiamme gialle a breve potranno esserci ulteriori sviluppi.

Giovanni Monacelli


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Matera

Mercoledì 4 febbraio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Giorgia

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

Simona Tanti auguri a Giorgia Romano che compie 4 mesi di vita. Si agita nella culletta perché già vorrebbe la torta: sei ancora troppo piccola per spegnere le candeline! Intanto accontentati dell'affetto immenso che ogni attimo ti regalano papà Fabio e mamma Lidia Lopes e con loro i nonni Cristina, Orazio, Carmela e gli zii Noemia, Davide, Cesare, Orisanda, Patrizio e Massimo. Un affetto benedetto da padre Antonio. Piccola Giorgia... che meraviglioso regalo del Cielo è stata la tua nascita!

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Da papà Giovanni, mamma Perla e Nadia auguri a Simona per i suoi 25 anni

Torna il ring letterario OGGI pomeriggio alle 18,30 nella sede del Circolo La Scaletta in via Sette Dolori 10, terzo appuntamento per il Ring Letterario organizzato dall'associazione Women's Fiction Festival e dal Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione con la Libreria dell'Arco. Al centro del match il romanzo "L'eleganza del riccio", di Muriel Barbery, Edizioni e/o. "L'eleganza del riccio" è stato il caso letterario del 2007 in Francia: ha venduto centinaia di migliaia di copie grazie a un impressionante passaparola e ha vinto il Prix des Libraires assegnato dalle librerie francesi. ll meccanismo del Ring Letterario è quello consueto: due gruppi di persone che hanno letto il testo formano altrettante correnti di pensiero, opposte tra loro, e tentano di affermare il proprio orientamento al fine di captare l'interesse del pubblico presente, che al termine del ring può esprimere liberamente un voto di preferenza.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI via Mattei 76 - 0835309098

Cooperativa Associazione

“Jan

Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

Tariffe agevolate trasporti •il cenacolo OGGI alle ore 10.00, presso la sede del Consiglio regionale di Matera, in via Cappelluti, si terrà la conferenza stampa di presentazione della petizione popolare indirizzata ai Presidenti delle due Camere, al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, ed al Ministro alle Infrastrutture, per l’estensione ai cittadini residenti in Basilicata delle agevolazioni tariffarie aeree e ferroviarie in attuazione del regolamento Cee 2408/98 sulla continuità territoriale. L'iniziativa sarà illustrata dal consigliere regionale del gruppo misto – Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo.

Città dei Sassi Opera Festival Dopo il successo dello spettacolo di venerdì sera, prosegue la rassegna organizzata nell’ambito del Città dei Sassi Opera Festival. Il 7 marzo con “Le Donne di Puccini”, serata dedicata alla musica di Giacomo Puccini con la rappresentazione, in forma scenica, con cantanti e attori. In repertorio, celebri arie dei personaggi femminili del grande compositore toscano. Anche per l’edizione 2008-2009 il maestro Enzo Di Matteo ha voluto arricchire la rassegna lirico-teatrale da lui ideata con momenti dedicati alle differenti espressioni musicali e alle opere della tradizione lirica romantica. Un appuntamento che si è rinnovato anche per l’interesse mostrato dal pubblico del “Città dei Sassi Opera Festival” verso questo repertorio.

0835/256309 IL 17 MARZO

•Le Botteghe

“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

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•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

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•CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso


31 Basket Due vittorie in tre gare per le giovani dell’under 17, boom di iscrizioni al minibasket Mercoledì 4 febbraio 2009

Sporting Club punta sulle donne Giampaolo Ambrico e Milena Andrulli guidano le baby DOPO anni di inattività, il movimento del basket femminile a Matera è in crescita, grazie alla società più anziana dell’intero panorama cestistico locale: lo Sporting Club. Anche lo Sporting Club, assieme ad altre società di basket della città dei Sassi e del territorio limitrofo, ha aderito al progetto giovani Bawer e collabora attivamente con la Pielle per la crescita e lo sviluppo del basket sul territorio. Viste le collaborazioni, possiamo affermare che, in buona sostanza, lo Sporting rappresenta il settore femminile della Pielle Matera, dato che sono proprio gli istruttori della Pielle a collaborare con Mariolina Santeramo, presidentessa del sodalizio. Infatti le cure del settore giovanile sono affidate a Gianpaolo Ambrico e Milena Andriulli, mentre quelle del settore minibasket ai professori Vanessa Vizziello e Giovanni Papapietro. Lo Sporting Club, inoltre, è l’unica società materana che partecipa a campionati femminili:under 13 e under 17 regionali, ma la vera novità arriva dal settore minibasket dove si è registrato un vero e proprio boom con ben 55 bambine iscritte oltre alle 23 tesserate del settore giovanile. E dopo tanto impegno e

Pielle under 17, ko interno FONDIARIAPIELLE CORATO

61 67

FONDIARA SAI PIELLE MATERA: D’Ercole 14, Acito 3, Gaudiano. 24, Vignola 7, Gaudiano n.e. Lo signore n.e., Racanelli 4, Sacco, De Bartolo 9, Passarelli n.e. All. Luciano Cotrufo PASTA GRANORO CORATO: Dimonte 17, Piccione 16, Gatta 5 , Pascazio, Donno, Carulli 7, Clemente, Vorzillo 14, Maietta 4,Compierchio 4 – All. Francesco Gatta ARBITRI: Stoppa di Polignano e Di Bari di Noicattaro PROGRESSIVI: 19-17, 30-34, 44-52, 61-67 In alto a destra: Ornella Catanese, Mariacristina Visaggi, Miriam Loperfido, Adele Petralla, Cristiana Iacovone, Olga Candiloro In basso: Giulia Coretti, Claudia Liccese, Federica Francione, Debora Francione, Giorgia Capocelli, Chiara Lacertosa. All. Gianpaolo Ambrico e Milena Andrulli

sacrificio sono giunti anche i primi risultati agonistici, dato che nel campionato under 17, dopo tre giornate le ragazze guidate da Gianpaolo Ambrico e Milena Andriulli hanno ottenuto due vittorie e una sola sconfitta, mentre le ragazze dell’under 13, in attesa che inizi il loro campionato, si sono qualificate con ben due squadre per la fase regionale del Join the Game, torneo nazionale di 3 vs 3 organizzato dalla Federazione italiana Pallacanestro.

Insomma il movimento femminile comincia a dare i suoi frutti con l’impegno e la crescita della società materana dello Sporting Club che lavora nella speranza che il basket femminile continui a crescere nella città anche per risalire la china dopo anni di stop e proporre nuovamente uno spettacolo sufficientemente interessante che torni ad entusiasmare come era stato solo qualche anno fa con una promozione in serie B. matera@luedi.it

LA PIELLEMatera sfiora il colpaccio contro la forte formazione coratina che fa suo l’incontro al penultimo minuto di gioco proprio nel momento in cui i materani, un po’ ingenuamente, credevano di avere la partita ormai in pugno. Infatti dopo 8’ di ultimo quarto giocati in maniera eccelsa specie dal punto di vista della dinamicità e dell’agonismo e con l’ausilio di un buon lavoro in difesa, i ragazzi di Cotrufoi realizzano un break esaltante di 14 a 4 e si portano avanti 58-56 con il canestro da 3 di D’Ercole (arrivato sulla scia di un altro canestro dalla lunga distanza di De Bartolo ed una magia tecnica di Gaudiano con un’azione da 4 punti). Gli ultimi 60 secondi del match sorprendonola Pielle Fondiaria, che sotto la pressione degli avversari si mostrano ingenui in difesa e nella scelta dei tiri in attacco. Da rimancare la grande reazione del Corato che con 5 punti di Dimonte e un canestro di Vor-

Dani Gaudiano della Fondiaria Pielle

zillo ribalta le sorti dell’incontro espugnando il PalaSassi infliggendo ai piellini, allaprima debacle casalinga, una pesante sconfitta ai fini della classifica. La partita si chiude ancora con un infortunio: Racanelli si fa male ad una caviglia che verrà valutato nelle prossime ore per un pronto rientro in campo.. Coach Cotrufo al termine della gara è un po’ deluso: “Pensavo di avercela fatta ma qualche ingenuità e soprattutto la stanchezza (ho fatto ruotare solo 7 ragazzi e stava per rivelarsi una scelta vincente) hanno determinato l’esito della gara. Un vero peccato, dobbiamo necessariamente rifarci subito.”

Volley Gara difficile sabato

Calcio a 5 Under 21 I materani rallentano dopo l’exploit di Putignano

Time in trasferta sabato a Tricarico

Due errori dal dischetto condannano al ko con Altamura

LA TIME volley Matera si prepara al prossimo impegno di campionato. Il sestetto materano, infatti, si sta allenando per arrivare pronto alla trasferta di Tricarico di sabato prossimo che costituisce un appuntamento importante e delicato contro una delle migliori formazioni di questo torneo provinciale di volley al femminile. Contro il team tricaricese sarà un incontro abbastanza impegnativo per le ragazze della città dei Sassi; il Tricarico, infatti, occupa il terzo posto con ventidue punti, mentre la Time volley segue a ruota il team tricaricese al quarto posto con quattro punti in meno. La gara di sabato sicuramente sarà molto combattuta perché entrambe le squadre saranno spinte dalla voglia di far punti. La Time volley punterà a conquistare l'intera posta in palio proprio per accorciare le distanze dal , mentre la formazione tricaricese proverà a far propri i tre punti per allungare sulla quarta piazza. La gara si giocherà alle ore 18 presso il palazzetto dello sport di Tricarico. Per quanto riguarda la Nuova Spes Matera, l'undicesima giornata ha portato una brutta sconfitta. Dopo la vittoriosa trasferta a Montescaglioso, conclusa con l'afferma-

zione sulla Vis Saveriana per tre ad uno, le materane mercoledì scorso, si sono dovute arrendere alla maggior forza del Tricarico. Il match è terminato sul tre a zero a favore del sestetto di Tricarico. Gara a senso unico a favore della formazione di casa che non ha incontrato quasi mai eccessivi problemi in tutti e tre i parziali. Primo set terminato sul venticinque ad undici, meno impegnativo è stato per le padrone di casa il secondo gioco chiuso addirittura sul venticinque a nove. Sul due a zero, per il Tricarico è stato facile conquistare anche l'ultimo set e la gara che ha portato altri tre punti importanti per la classifica. Il prossimo impegno per la Nuova Spes Matera è in programma per domani sera. L'avversario di turno sarà il Camarda Volley Bernalda, nella gara valevole per la dodicesima giornata. Per la giovane Spes sarà un altro match impegnativo perché di fronte troverà la seconda forza del torneo galvanizzata anche dalla rotonda vittoria esterna con la Gi.Elle Policoro. La gara si giocherà alle ore 20 presso la palestra della scuola media Torraca di Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Nigro Bng, sconfitta di rigore UNDER 18 AL COMANDO Tredici punti in cinque partite CONTINUA a mietere vittime l'under 18 della Nigro Bng Deportivo Matera di Giampiero Andrisani. Dopo cinque giornate, il campionato under 18 regionale di calcio a cinque è giunto al giro di boa e la formazione materana è saldamente al comando con quattro vittorie ed un solo pareggio, tallonata dal Pisticci. L'ultima prova di forza è arrivata nella gara disputata tra le mura amiche della Tensostruttura contro lo Shaolin Soccer, dove la Nigro Bng si è imposta con il netto punteggio di 10-2. Mattatore di giornata il solito Paolo Fasano, autore di un bel poker di reti che ha spianato la strada ai suoi, che hanno continuato a tartassare la difesa potentina per tutta la gara. in rete sono andati anche Pasquale Iacovuzzi per ben tre volte, Alessandro Spagnuoli due volte e, per la prima volta in stagione, Davide Santagata, che ere fin'ora l'unico giocatore di movimento della rosa a disposizione di mister Andrisani che non era ancora andato in rete. Infatti, con ben 52 reti all'attivo e solamente 18 al passivo, la formazione under 18 della Nigro Bng diviene irraggiungibile dalle altre compagini per differenza reti. “I due mister Andrisani e il preparatore Di Pede stanno facendo un ottimo lavoro -spiega Luigi Taratufolo- e la società è davvero soddisfatta del rendimento delle sue due formazioni giovanili”. Nico e Alessio Gammariello a segno con l’Altamura

DISCHETTO poco fortunato per la Nigro Bng Deportivo Matera under 21. Con ben due errori dai cinque metri, la squadra di Damiano Andrisani esce sconfitta dalla supersfida della Tensostruttura contro i pari età della Pellegrino Sport Altamura, attualmente primi in classifica. Quella di domenica mattina è stata una gara bella, giocata in modo impeccabile da entrambe le squadre, due compagini che giocano un calcio a cinque ordinato e tecnicamente molto valido e che dimostrano settimanalmente di meritare gli alti borghi della classifica del girone “U” del campionato under 21. Alla Nigro Bng, purtroppo, non è riuscito nuovamente il colpo grosso, dopo aver superato la scorsa settimana, a Putignano, lo Sport Five, società di serie A2 che occupa attualmente con l'under 21 il secondo posto in classifica. Eppure, le occasioni per la squadra di mister Andrisani non sono mancate, a partire proprio dai due penalty assegnati ai padroni di casa e sprecati prima dal capitano, Nico Gammariello, e

poi dal fratello più giovane Alessio. Queste due occasioni, infatti, sono capitate sul 2-3 ed avrebbero certamente regalato un finale diverso alla gara, magari più favorevole ai padroni di casa. Invece, il secondo errore ha destabilizzato un po' i ragazzi della Nigro Bng, che hanno persino subito la quarta rete in superiorità numerica, perché in occasione del secondo rigore, il direttore di gara aveva deciso anche per l'espulsione del difensore ospite reo del gioco falloso. Per la cronaca le tre reti del Deportivo, che nel finale ha anche accorciato le distanze chiudendo il match sul 3-4, sono state siglate proprio dai due fratelli Gammariello, prima Nico e poi Alessio, che hanno aperto e chiuso le marcature, con la rete di Michele Caione nel mezzo. “Siamo dispiaciuti solamente per il risultato -afferma il dirigente della Nigro Bng, Luigi Taratufolo- perché abbiamo giocato davvero un buonissimo calcio a cinque. Devo complimentarmi con la squadra per quello che ha fatto vedere in campo, ottimo dinami-

smo ed un bellissimo calcio a cinque. Magari, considerato il risultato finale, qualche errore in meno ci avrebbe permesso di ottenere qualcosa in più, non solo per gli errori dal dischetto, ma anche per la rete subita in superiorità numerica. Comunque -continua Taratufolo- è stata una gara eccezionale, giocata da due compagini davvero ottime e che meritano i successi che stanno conseguendo. Certo, ora per noi a otto punti di distacco dalla vetta, vincere sarà difficile, ma possiamo tranquillamente puntare ai play-off e cercare poi di andare avanti ugualmente”. La squadra di Damiano Andrisani, dopo le prime giornate ha già affrontato tutte le dirette concorrenti per i primi posti, mentre le altre dovranno ancora giocare tra di loro, quindi qualche speranza di poter risalire e giocarsi il campionato nelle ultime giornate ancora c'è, soprattutto continuando a giocare in questo modo. Francesco Calia matera@luedi.it


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Pisticci Allarme di Coldiretti per maltempo e inondazioni

Rinviato l’incontro in prefettura

La campagna dei cereali è ormai compromessa

Altre 48 ore di attesa per la Soften

PISTICCI - L'eccezionale ondata di maltempo che ha interessato il Metapontino negli ultimi due mesi con una serie di precipitazioni record, se da un lato ha spazzato via l'incubo della siccità, alle cui soglie il sistema idrico lucano era ormai arrivato lo scorso settembre, dall'altro ha determinato opposte problematiche come quelle connesse ai rischi idrogeologici di un territorio fragile. Entrambe le situazioni climatiche, tuttavia, hanno nuociuto all'agricoltura che dopo le richieste di stato di calamità della scorsa estate, conseguenti alle carenze idriche, ha dovuto reiterare la stessa richiesta, ma questa volta per il problema inverso: l'acqua è troppa e sta nuocendo alle coltivazioni impedendo, inoltre, di entrare nei terreni per gli interventi di concimazione ed i vari trattamenti che le colture richiedono. «I campi sono impraticabili -spiega il presidente della Coldiretti Pisticci, Franco Vitelli- e l'emergenza più urgente riguarda i cereali, il grano in particolare, che ingiallisce

Franco Vitelli

per asfissia radicale. In altri casi, invece, gli imprenditori agricoli non hanno fatto in tempo a seminare e, per via di una situazione climatica molto particolare, chi ha atteso che si ricreassero quelle condizioni minime per la semina, lo ha fatto invano, perché quelle condizioni non si sono più ricreate. Incolto, nella nostra zona, è rimasto circa il 40% dei terreni che sarebbero dovuti essere destinati a coltivazioni cereali-

Seduta di riflessione sulla crisi occupazionale

Sinistra critica parla di lavoro a Pomarico POMARICO - Sinistra critica parla di lavoro a Pomarico. Si svolgerà stasera nella sala consigliare, un'assemblea pubblica indetta dal piccolo partito Sinistra critica. All'appuntamento prenderà parte Danilo Corradi, del coordinamento nazionale del gruppo politico. Al centro dell'incontro crisi economica e questione lavoro. «C'è la necessita -comunica il coordinatore cittadino di Sinistra critica- di fare una politica sul lavoro e dare trasparenza su tutta la politica lucana e incentivare il lavoro. Sono passati

cole. Quelli che sono riusciti a seminare, invece, rischiano di portare a maturazione un prodotto di scarsa qualità, perché le piante ingialliscono e, nello stesso tempo, non si può procedere ai trattamenti antinfestanti. Difficoltà si registrano anche per le imprese zootecniche, soprattutto quelle che alimentano il bestiame con pascoli in proprio, che non hanno potuto seminare». La situazione climatica ha imposto alle organizzazioni di categoria di procedere verso la richiesta di nuovi sostegni al mondo agricolo che già versa in una particolare condizione di difficoltà conseguente alla crisi dei mercati, alla scarsa competitività ed ai ritardi nell'erogazione dei contributi comunitari da parte dell'Arbea, l'ente erogatore lucano nato per essere di supporto all'agricoltura, ma inaspettatamente rivelatosi un ulteriore freno allo sviluppo del settore, in un paradosso tutto lucano. «La Coldiretti provinciale prosegue Vitelli- ha provveduto a chiedere lo stato di ca-

lamità. Noi chiediamo, inoltre, che i nostri territori vengano maggiormente tutelati. Crediamo, pertanto, che se a livello ministeriale saranno stanziati dei fondi per la protezione civile, parte di questi fondi vada assegnato direttamente alle imprese agricole, in quanto i danni sono ingenti e c'è necessità di provvedere in tempi ragionevoli». Una problematica particolare, inoltre, ha investito i terreni a ridosso dei corsi fluviali del Basento e del Cavone, già esondati in diverse circostanze tra dicembre e febbraio ed ormai pronti a rompere gli argini ad ogni minima pioggia. «Perché i terreni -spiega Vitelli- sono saturi e rilasciano acqua. Soprattutto il Basento esonda ogni volta che piove. Crediamo che vi siano delle responsabilità precise alla base di questa situazione, in capo all'Autorità di Bacino che in merito alla manutenzione dei fossi e degli argini non sta facendo granchè, pur essendo competente in materia». Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it

VALBASENTO - Situazione “congelata” alla Soften. Mai come in questa circostanza è proprio il caso di dirlo. I rappresentanti dell’azienda, per l’ennesima volta, sono stati bloccati a Torino dalla neve. Ragion per cui l’incontro fissato per ieri mattina in Prefettura a Matera è stato rinviato a giovedì 5 febbraio, alle ore 11. Per i 32 lavoratori, riuniti da lunedì all’interno della fabbrica in assemblea permanente, saranno altre 48 ore di attesa. Intanto un altro giorno è trascorso senza che l’azienda abbia provveduto a versare l’anticipo sulle cinque mensilità arretrate, concordato con i sindacati e che l’attività produttiva abbia potuto ripartire. Se non ci saranno altri “contrattempi climatici” il vertice di domani sarà utile per discutere del futuro della Soften spa di Pisticci scalo. A fissare la nuova data il prefetto di

La Soften

Matera, Francesco Monteleone, a seguito di una comunicazione dell'azienda che ha chiesto «un differimento dell'incontro di due giorni per motivi di opportunità e a causa delle precarie condizioni atmosferiche al nord che impediscono ai dirigenti della Soften di raggiungere Matera». Margherita Agata m.agata@luedi.it

Montescaglioso Danni per le frane

Viabilità rurale in ginocchio

due anni -si legge ancora nella nota- e le aziende che davano lavoro in questa piccola regione sono tutte chiuse, dai salottifici alla Panasonic». Invece, rispetto alle prossime Amministrative. «E in prossimità delle elezioni amministrative che si terranno a giugno a Pomarico, la Sinistra critica cittadina sta facendo il possibile per fare un'unica lista a sinistra, ma se c'è sempre l'Udc nella coalizione del centrosinistra l'unica alternativa è la lista separata”. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

MONTESCAGLIOSO - Gli assessori ai Lavori pubblici e Infrastrutture, Vincenzo Zito e all'Agricoltura, Nicola Brigante, in un comunicato congiunto hanno reso noto che, dopo le abbondanti precipitazioni verificatesi nelle ultime settimane, sono stati accertati dissesti di notevole entità alle infrastrutture sia di proprietà comunale che privata. Le piogge torrenziali, infatti, sono state causa di problemi e di disagio generale: si sono abbattuti numerosi alberi, depositati detriti e fango sulle strade, oltre a smottamenti e cedimenti, crollo di muri di sostegno e opere d'arte, frane di scarpate, allagamenti di abitazioni, strutture pubbliche ed aziende agricole, in special modo nella valle del Bradano. Dopo l'effettuazione di alcuni sopralluoghi, è stato accerta-

to che quasi la totalità delle zone agricole sono state interessate a questi eventi, con la stima che oltre il 40% della viabilità rurale si è resa inagibile. Per quel che concerne l'abitato montese, invece, la situazione attuale è allo stato limite in diversi punti, tra i quali fosso “Tre Stelle”, “Salnetro” e cantine sottostanti, Contrada “Ledda”, “Molinello”, “Lucito”, oltre a diversi altri punti di convogliamento delle acque bianche. Inoltre, l'abbazia di San Michele Arcangelo, le scuole e la casa comunale hanno subìto allagamenti. Dopo l'accertamento dei danni subìti, si è provveduto ad inoltrare al prefetto di Matera ed alla Regione Basilicata, la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità, allo scopo di consentire il finanziamento per le prime opere di messa in sicurezza delle strutture danneg-

Montescaglioso

giate, per un importo complessivo di circa tre milioni di euro. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Vittoria sul filo di lana della Polisportiva dopo il trionfo dell’andata

La Rigamonti non si è lasciata umiliare MONTESCAGLIOSO - I ragazzi della Polisportiva Libertas Montescaglioso espugnano il campo della Rigamonti Matera vincendo per 1-0, risultato sicuramente poco preventivabile alla vigilia dato che si affrontavano la formazione più prolifica (quella montese) e la più perforata. E' invece bastato un solo gol ai montesi per cogliere tre punti; tutt'altra situazione rispetto alla gara di andata, quando i giocatori montesi erano passati in vantaggio dopo neanche un minuto dall'inizio, concludendo la gara con una vittoria con il risultato di 9-1. La squadra di mister Cicorella, come sottolineato nel puntuale commento del lunedì sul sito montescaglioso.net da parte di Giambattista Raddi, ha dovuto spremere sudore per superare la squadra ultima in classifica, protagonista, come sottolineato da-

gli stessi dirigenti materani, della migliore partita del campionato. La Rigamonti Matera, infatti, è uscita dal terreno di gioco di La Martella a testa alta e dando prova di non voler regalare nulla ai suoi avversari, partendo con un pressing a tutto campo che, se da un lato non produceva pericoli per la porta montese difesa da Giovanni Cifarelli, dall'altro riusciva a frenarne il gioco offensivo. Nel primo tempo da segnalare i tentativi di Raddi, Petruzzo e Santochirico che non riuscivano a centrare il bersaglio. Nella seconda frazione di gioco la Polisportiva Libertas partiva alla ricerca dei tre punti commettendo, però, diversi errori in fase d'impostazione anche a causa del terreno di gioco piuttosto malmesso per la pioggia continua. I materani, come capitato all'andata, vedevano un loro effettivo

uscire dal campo per espulsione, avvenuta intorno al 55', per aver colpito un giocatore montese a gioco fermo. Questa situazione di superiorità numerica costituiva ulteriore stimolo alla spinta dei montesi, che, dopo aver fallito diverse opportunità, riuscivano ad andare a segno solo al 67' con capitan Maurizio Raddi, il quale capitalizzava una caparbia azione offensiva del generoso difensore centrale Emanuele Tafuno superando il portiere materano sul palo opposto. Per l'esperto centrocampista montese si tratta della settima realizzazione stagionale. Il Montescaglioso aveva la possibilità di incrementare il bottino ma l'imprecisione fermava Bubbico, Mangia e Petruzzo. Con l'unica rete segnata, la Polisportiva sale a quota 51 reti attive in 19 gare. mic.mar.

La Polisportiva Libertas di Montescaglioso


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Oliveto Lucano Peggiora la situazione nel centro storico divenuto una trappola a cielo aperto

Oliveto in preda alle frane Nuovo smottamento minaccia un’azienda agricola OLIVETO LUCANO - Di crollo in crollo. Di frana in frana. Non si arresta il dissesto idrogeologico a Oliveto Lucano. Anzi. Più giorni passano e più la situazione, già drammatica, si aggrava. Aumentano i danni (ormai ben oltre i 700.000 euro stimati in un primo momento) e si moltiplicano i disagi per la popolazione residente. E non solo in paese. Adesso anche fuori dal perimetro urbano. L'ultimo problema, in ordine di tempo, riguarda località Serracavallo. Una delle tante contrade rurali che trapuntano il territorio comunale. La si raggiunge percorrendo la Provinciale che da San Mauro Forte porta da Oliveto Lucano. Da ieri, però, una grossa frana si è messa di traverso, investendo e danneggiando buona parte di un'azienda zootecnica a conduzione familiare. Tanto che il proprietario ha dovuto evacuare la struttura, ricoverando i suoi numerosi capi di bestiame (ovini, caprini ed equini) in altro sito. Ma il fronte della frana minaccia anche la vicina abitazione civile dello stesso allevatore.

La frana a Oliveto

Ancor più critico lo stato dello smottamento nel borgo antico ed a valle della rupe. Della gravità in cui versa l'intero nucleo cittadino si reso conto anche l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, durante il sopralluogo di sabato scorso. Nell'occasione il sindaco, Cipriano Garofalo ha rinnovato, al componente del governo regionale, l'invito a non temporeggiare ulteriormente. «Servono azioni immediate e di carattere straordinario -ha ripetuto il

primo cittadino all'assessore Loguercio- che il Comune, da solo, non può assolutamente permettersi. In queste condizioni, tutto è reso più difficile. Persino fare volontariato e continuare ad impegnarsi nel sociale», fa notare in una nota la presidente della Pro loco, Saveria Catena. Che aggiunge: «Le ripetute calamità che hanno interessato di recente il nostro comune hanno, purtroppo, inferto un duro colpo anche alle aspettative dell'associazio-

ne. Per cui -prosegue Catenafino a quando non verranno poste in essere azioni incisive per frenare l'avanzata del dissesto, la Pro loco non potrà più effettuare promozione turistica. Non potrà accogliere nessuno presso il centro visite dell'ente Parco di Gallipoli-Cognato e Piccole Dolomiti Lucane. Non potrà più proporre percorsi guidati lungo la strada dei “Portali” (portoni in legno, finemente intarsiati da maestri d'ascia risalenti a fine Ottocento e posizionati all'ingresso delle antiche cantine di corso Garibaldi) per la Chiesa Madre “Maria SS. delle Grazie”, nè potrà più usufruire delle strutture oggetto di sgombero per seminari, convegni, ecc. L'auspicio del sodalizio -conclude la presidente Catena- è che si possa uscire presto da questo momento di particolare criticità. Per farlo, naturalmente, c'è bisogno che i vari enti sovra comunali si impegnino a dare un sostegno eccezionale al Comune di Oliveto Lucano». provinciamt@luedi.it

Asm Previste visite di controllo specialistiche di oculistica, ortopedia e audiologia

I dottori entrano a scuola Al via lo screening negli istituti della Montagna materana SI sta portando avanti, in questi giorni, nelle scuole primarie e secondarie di I grado del Metapontino e dell'alta Collina materana un progetto di prevenzione attraverso lo screening multisciplinare. «Il progetto -si legge in una nota dell'Asm- coordinato dalla dottoressa Tonia Micucci del distretto sanitario di Pisticci, quest'anno presenta alcune importanti novità, tra cui l'inserimento di uno screening auxologico per gli alunni delle terze elementari, che serve a valutare il rapporto tra peso e altezza e quindi a determinare i casi di sovrappeso e di obesità. Poi c’è il “Progetto Sorridente”, con il patrocinio del ministero della Salute, che consiste in incontri di educazione sanitaria in aula per far comprendere agli alunni l'importanza di una corretta igiene orale e le modalità attraverso le quali si può ottenere». Lo screening

interessa diversi settori di prevenzione sanitaria: dermatologia, igiene dentaleorale, oculistica, audiologia, ortopedia e microcitemia; così come del resto stabilito da apposito protocollo del 2006, tra l'allora Asl 5, e Ufficio scolastico provinciale. «Per l'igiene orale -aggiunge la nota- sono interessate le quarte elementari, gli alunni delle seconde medie invece faranno la visita ortopedica che quest'anno viene effettuata da un medico fisiatra per la valutazione dei paramorfismi e dei dismorfismi, mentre quelli delle terze si sottopongono allo screening microcitemico e dermatologico. A essere interessate sono quindi tutti gli alunni tutte le scuole di tutti i comuni del metapontino e dell'alta collina materana. Quelli dei comuni che hanno, come ad esempio Cirigliano, pochissimi abitanti, possono accedere ugualmente alle vi-

site nei plessi scolastici dei comuni vicini e nel caso citato nella scuola di Stigliano». L'iniziativa ha riscosso vasto successo negli anni passati. «La disponibilità dei medici ospedalieri -ha dichiarato la dottoressa Micucci- a garantire le loro prestazioni professionali fuori dal nosocomio è stata fondamentale. Viene data in tal modo maggior importanza al territorio ed alla medicina che va verso i cittadini. Tale politica sanitaria è di non secondaria importanza anche dal punto di vista economico. Una patologia individuata e curata a tempo oltre che portare benefici agli interessati, significa anche che in futuro il servizio sanitario non sopporterà i costi della sua degenerazione, quando sarà in fase più avanzata. Le autorità scolastiche stanno assicurando la piena collaborazione». Anna Carone

Laurenzana sulla svolta dell’Udc

Un movimento contro i poltronisti STIGLIANO - Ormai un dato è certo: la politica lucana è giunta alla frutta, grazie all'inettitudine dei classici “poltronisti” che da anni occupano postazioni comunali, provinciali e regionali; da qui la necessità di dar corso alla nascita di un movimento autonomo e senza collocazioni predefinite, aperto ad ogni dialogo ed iniziativa purché tesa al bene comune del popolo lucano, da anni, in ostaggio elettorale del signor Rossi o del signor Bianchi, che una volta eletti si dimenticano di tutto e tutti. Di fronte alla degenerazione totale dei valori etici e morali a cui la politica dovrebbe ambire, la persistenza di certi atteggiamenti da padre padrone di partito, porta come conseguenza logica il dissenso di chi, credendo in un partito ed in un simbolo si è trovato inconsapevolmente porta-voto di gente immeritevole che rema solo a suo favore e non certo per gli interessi della collettività; ebbene, la maturata esigenza del popolo lucano, di sradicare certe consolidate prassi di malcostume politico, dopo numerosi incontri promossi da: Domenico Laurenzana, Italo Blotti, Giuseppe Dell'Aglio, Saverio Damelio,Vincenzo Popia, Roberto Ruggiero, Petrarca Antonio, Matteo Sansone, Giovanni Lavieri ed altri cittadini interessati provenienti dai comuni di Matera, Stigliano, Montescaglioso, Tursi, Pomarico, Policoro, Pisticci, Ferrandina, Grottole, Accettura ed Aliano, ci ha portato a creare, un movimento. Il lettore più attento, si

domanderà: come mai, chi già all'interno di una grande sigla di partito, sente la necessità di creare un movimento e soprattutto a cosa mirano i soggetti promotori… ebbene, i soggetti promotori, mirano a cambiare le regole dell'attuale politica lucana, mediante la creazione di un movimento politico moderato e di centro che collocandosi nello scenario partitico, senza preconcetti ideologici, in modo pratico e concreto, sappia rendersi portavoce delle esigenze dei lucani, ormai troppo stanchi dell'arrivismo spudorato dei signori della politica lucana. Il Movimento democratito Cristiano - Mcd - (la cui prossima riunione, presieduta da Saverio Damelio, si terrà domani alle ore 18 a Ferrandina), si ispira ai principi cristiani ed ha per finalità la creazione di una mobilitazione democratica, aperta e autentica, su base comunale, provinciale e regionale, di tutti quei Lucani e non, che non si identificano più con i partiti evanescenti, costruiti su basi leaderistiche e verticistiche. Il Movimento democratito cristiano, nella sua qualità di movimento politico, moderato e di centro, si propone, altresì, il raggiungimento del bene comune delle genti lucane, mediante un nuovo flessibile e costante modo di intendere la politica, non più come gestione di potere, ma bensì come mezzo al servizio della collettività e del territorio. Domenico Laurenzana Segretario cittadino dimissionario dell'Udc di Stigliano

La società smentisce le voci di cessione, solo un allargamento della base

Testacoda dell’Irsinese a Rionero IRSINA - Testacoda dell'Irsinese in queste due ultime di campionato. I rossoneri vincono i casa contro la Murese prima in classifica, e perdono contro il fanalino di coda ieri a Rionero, contro la Vultur. Abbiamo analizzato la partita con mister Enzo Patella: «E’ proprio l'annata a due facce -dice Patella- domenica scorsa una prestazione dei ragazzi degna di nota, ieri invece un'altra sottotono. Comunque non deve ingannare il fatto di aver giocato contro l'ultima in classifica, anche perché la squadra bianconera, nelle ultime settimane ha operato alcune importanti manovre di mercato, cambiando notevolmente il volto della squa-

dra. Ovviamente -continua Patella- loro ieri si sono presentati con maggiori motivazioni, che noi invece abbiamo subìto. Non abbiamo fatto la nostra partita, sebbene sapevamo delle manovre in atto della Vultur, è del tutto evidente che non ci siamo caricati abbastanza. Tuttavia conferma Patella- la partita è stata giocata in modo equilibrato, fino a quando non è capitato l'episodio dell'espulsione del nostro portiere Fiore, episodio da noi contestato, anche se l'arbitro ha deciso ugualmente per l'espulsione; capita. Purtroppo sugli sviluppi del successivo calcio d'angolo, abbiamo subìto il gol dello svantaggio, mentre l'altro gol l'abbiamo subìto sullo scadere del tempo regolamen-

tare in fase di recupero. Bisogna tuttavia riconoscere i meriti del Rionero che ci ha messo più cuore e motivazione. Non ci voleva proprio -conclude Patella- anche perché domenica prossima, ci sarà il derby contro il Tricarico». A Patella s'è aggiunto la precisazione da parte del Presidente Franco Manfredi a seguito di “voci di popolo” apparse sul nostro precedente articolo, che parlavano appunto, di una nova situazione che vedeva la squadra rossonera ancora una volta, emigrare dal punto di vista societario verso la vicina Puglia , il presidente ha precisato: «La società non è stata venduta, ma ha semplicemente allargato la base societaria». Staremo a

L’Irsinese

vedere come si evolveranno i fatti, sta di fatto, che l'attuale società, ha dovuto fronteggiare una situazione davvero difficile, diversa da quella preventivata all'inizio di campionato. Dove

si era infatti stilato un programma, ma che non tutti hanno onorato. Al momento, grazie all'ingresso di nuovi soci, è di nuovo apparso un po' di sereno. Domenico Donvito


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Tursi Per due giorni alunni e genitori potranno conoscere struttura e corsi di studio

L’istituto “Capitolo” si presenta Open day in una delle scuole più importanti della provincia TURSI - Uno degli istituti più grandi e prestigiosi della fascia jonica lucana apre le porte a genitori e nuovi potenziali alunni. In occasione delle iscrizioni alla prima classe della scuola superiore, l'Istituto Tecnico Commerciale, per Geometri e Tecnici del Turismo “Manlio Capitolo” di Tursi, infatti, si apre al territorio nel fine settimana tra il 14 e il 15 febbraio invitando gli alunni della Terza Media e i loro familiari a visitare le proprie strutture. Ad accoglierli saranno il dirigente scolastico e i docenti. Ai potenziali utenti con i genitori saranno mostrate aule, biblioteca, palestre, laboratori e attrezzature, con una adeguata informazione su indirizzi di studio, attività didattiche e formative ed extradidattiche, sbocchi professionali e universitari. «L'iniziativa intende offrire alle famiglie e ai ragazzi tutti gli elementi necessari per compiere in modo soddisfa-

L’ingresso dell’istituto tecnico commerciale di Tursi

cente la scelta della scuola secondaria di II Grado. spiega il professor Giuseppe Sole, nuovo dirigente scolastico- L'appuntamento è fissato in orario serale per il 14 febbraio, esattamente dalle ore 17 alle ore 20, e nel-

la fascia antimeridiana il 15 febbraio, ovvero dalle ore 9 alle ore 12. Presente sul territorio dal 1973, l'istituto Capitolo forma le nuove figure professionali richieste dal mercato del lavoro: tecnici esperti nel settore giu-

ridico-economico-aziendale, architettonico-strutturale e ambientale. Tale preparazione avviene attraverso indirizzi (Igea, Progetto Cinque) messi a punto da recenti progetti ministeriali, che consentono agli alunni di acquisire una solida preparazione per mezzo delle più aggiornate tecnologie multimediali, attività pratiche, stage. Inoltre, già dall'anno scolastico 2002-03, presso il nostro istituto funziona un terzo indirizzo: il Progetto Iter per Tecnici per Il Turismo, un corso sperimentale coordinato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Il diplomato dell'Iter è una figura professionale nuova, studiata per rispondere alle richieste di un settore in continuo sviluppo, che è anche una delle risorse economiche più importanti della nostra Provincia». Intanto, scade il prossimo 28 febbraio il termine fissato dal ministro Gelmini per

Valsinni I risultati positivi inducono a puntare su nuovi progetti

Il terzo settore guarda al futuro Riunione delle società del Consorzio Città Essenziale VALSINNI - Allargare gli scenari di azione delle cooperative sociali per consentire maggiore concertazione pubblico-privato, partecipazione, sviluppo sociale ed economico. Sono le linee guida tracciate qualche giorno fa nel corso dell’assemblea dei soci del Consorzio di cooperative sociali “La Città Essenziale” di Matera che si è svolta presso il rifugio montano Monte Coppolo di Valsinni alla presenza del Presidente di Confcooperative Basilicata, Vilma Mazzocco. I lavori assembleari che hanno interessato le venti cooperative socie del Consorzio materano, sono stati l’occasione per tracciare un bilancio delle attività dell’anno appena trascorso che, in generale, ha rafforzato le imprese sociali permettendo di costruire azioni innovative per la comunità, subito traducibili in metodologie di buona prassi, valide e ripetibili nell’erogazioni di servizi sociali di qualità. Nel 2008 il Consorzio ha sviluppato in provincia di Matera una intensa

azione territoriale di sensibilizzazione verso le problematiche del welfare realizzando otto convegni presso i comuni capo area dei servizi. L’attività convegnistica ha permesso un confronto allargato sulle problematiche del settore ed una valutazione dei risultati conseguiti dall’applicazione del Privato Sociale Accreditato anche alla luce della riforma dei servizi socio-sanitari che

recentemente ha imposto una serie di importanti modifiche. “I risultati dell’ultimo anno –sostiene il presidente del Consorzio, Giuseppe Bruno- sono incoraggianti sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Questo ci consente di tracciare un’azione di sviluppo che deve tener conto non solo dei servizi gestiti per conto delle Amministrazioni Comunali ma anche di percorsi che contengano un mutamento culturale dell’approccio metodologico. Un approccio innovativo nella gestione dei servizi da stimolare e rafforzare, affinché l’azione del Consorzio sia sempre meno assistenzialista e sempre più un valore aggiunto per lo sviluppo delle comunità locali. In questo ambito la politica consortile di sviluppo deve compiere azioni in favore del rafforzamento delle cooperative socie il che si traduce, di riflesso, in un immediato miglioramento dei servizi essenziali erogati per la collettività” . provinciamt@luedi.it

le iscrizioni alle scuole italiane di ogni ordine e grado. Presso l'Istituto Tecnico Commerciale, per Geometri e Tecnici del Turismo “Manlio Capitolo” di Tursi anche gli studenti-lavoratori adulti, di tutte le età, possono iscriversi e frequentare i corsi serali statali per ragionieri (Igea) e geometri (Progetto Sirio). In tal modo, coloro che non hanno completato il proprio iter scolastico e non sono ancora in possesso di un diploma si scuola media di II grado, sono adesso in condizione di conciliare agevolmente esigenze lavorative o familiari con il diritto allo studio. Conseguire un diploma di maturità è comunque utile, poiché il titolo professionale, oltre che procurare arricchimento, apertura e crescita culturale, è maggiormente spendibile nel mercato del lavoro, sempre più complesso, selettivo ed esigente. Non a caso continuano ad aumentare coloro i quali so-

no interessati al conseguimento di un diploma scolastico superiore (che ha tutti i requisiti previsti dalla legge, anche per la prosecuzione degli eventuali studi universitari), come quelli di ragioniere (esperto di economia aziendale) e geometra (progettista o direttore di cantiere). La stampa nazionale e locale da tempo sottolinea quanto entrambi i titoli siano molto richiesti in ogni parte d'Italia. Sostanzialmente, l'istituzione di tali corsi è stato un vero successo, dato il gran numero di iscritti e diplomati, registrato non solo in questi ultimi anni. «Il clima di serenità relazionale con i docenti -si legge in una nota dell’Itcg- lo studio e l'esperienza scolastica complessiva degli alunni ben si integrano con le diversificate e intervallate attività anche distensive che si concretizzano nel corso dell'anno di frequenza». provinciamt@luedi.it

Sulla sp 175 e la Sinistra Bradano

Mongelli critica i lavori in ritardo METAPONTO - Il consigliere provinciale di Alleanza Nazionale, Cosimo Mongelli, ha presentato una interrogazione in cui lamenta alcuni ritardi nei lavori di ammodernamento della Sp 175 e della Sp Sinistra Bradano. Per quanto concerne la provinciale 175, oltre ai ritardi vengono lamentate anche le procedure che sono eccessivamente laboriosi e creano ritardi. Mongelli ha voluto richiamare l'attenzione delle istituzioni anche sullo stato di inadeguatezza e pericolosità in cui versa la Sinistra Bradano. Strada che, nonostante il suo consistente volume di traffico, non garantisce ai mezzi che la percorrono alcun tipo di sicurezza.

Franco Mongelli

Problemi che la Provincia non è in grado di sanare a causa della mancanza di fondi. provinciamt@luedi.it

Bernalda Partita sospesa per il maltempo. Speranze vane per il Bernalda

La pioggia frena l’entusiasmo BERNALDA - Amaro in bocca per l'11 bernaldese dopo la gara sospesa per pioggia contro il Satriano. Margarita segna, ma tra il Bernalda e il Satriano a vincere è stata la pioggia e la decisione dell'arbitro di sospendere la gara al termine del primo tempo. Domenica si è giocato per quasi tutto il primo tempo, ma poi il signor Autieri di Moliterno ha detto stop alla gara e alle speranze del Bernalda di portare a casa i tre punti. Tutto poteva sembrare tranne che una partita di calcio quella che si stava disputando al Lorusso di Bernalda. Sia gli ospiti che i locali hanno protestato per la gara sospesa, e più volte i due capitani hanno espresso la volontà delle due società di giocare; richiesta que-

sta non raccolta dall'arbitro. Certo il rammarico è comprensibile per gli uomini di mister Gallitelli, visto che il Bernalda stava vincendo per 1 a 0. La partita ora si recupererà con data da destinarsi ma con il punteggio di 0 a 0. Tra i più arrabbiati è il presidente, Nunzio Santorsola, il quale minaccia di protestare in federazione; e come dargli torto dopo tutto quello che lo stesso ha dichiarato nei giorni scorsi sulle pagine del Quotidiano. Un Santorsola dal volto scuro ma dalle idee chiare per la sua squadra e per lo Sport con la S maiuscola. Da sottolineare il gran gol che è nato dai piedi magici di Margarita. Una punizione la sua che all'8' non ha lasciato scampo a Positino; anche se il

gran gol di Diego rimarrà solo un ricordo che non ha dato i suoi frutti per la gara ma che verrà ricordato dai presenti per la traiettoria Delpieriana. Guido Margoleo, tra i più esperti della squadra del presidente Santorsola, parla di decisione che poteva essere presa all'inizio della gara e non durante l'intervallo. «Dico questo - ha detto Margoleo - perché le condizioni del terreno ad inizio secondo tempo, erano simili a quello del primo. Forse ha continuato l'attaccante rossoblù - si poteva pensare di non fischiare l'inizio della gara. Ora non sappiamo quando si recupererà la partita, ma una cosa è certa, questa potrebbe ritrovarsi in una settimana piena e quindi penalizzarci ancora di più.

Guido Margoleo

Ora domenica saremo in trasferta sul campo del Valsinni, dove mancheranno alcune pedine importanti. Naturalmente questo non deve fermare la nostra sete di vittoria. E poi ci siamo già trovati in

queste situazioni e siamo scesi in campo con lo spirito giusto e con il cuore. Speriamo di ritornare domenica da Valsinni con i tre punti». Fabio Sirago


Mercoledì 4 febbraio 2009

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Policoro In un convegno sono stati affrontati i temi più discussi della recente riforma

La scuola apre il confronto Costituito ufficialmente il coordinamento laico docenti-genitori POLICORO - Il mondo della scuola non ha digerito di buon grado le riforme che negli ultimi anni l'hanno caratterizzato. Tanto da scendere in piazza a sostenere le ragioni del precariato diffuso e di quei presidii scolastici che in molti piccoli centri sono l'unica presenza statale e che rischiano di chiudere i battenti proprio come le imprese private, con la differenza però che le prime sono pubbliche, mentre la bancarotta, per le seconde, viene decisa dallo stesso Stato e non dal mercato. Da qui la nascita nel centro jonico di un “Coordinamento laico docenti-genitori scuola statale Policoro” che ha tra i promotori Mario Colangelo. Il quale ha tenuto il primo incontro del neonato coordinamento in un'affollata sala consiliare lunedì sera sul tema: “Il tempo scuola: dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado”. A partecipare docenti e addetti ai lavori più in generale provenienti da più parti del comprensorio jonico, a sottolineare la delicatezza e nello steso tempo la drammaticità che attraversa il pianeta scuola: «Vero e proprio terreno di scontro ideologico tra le fazioni politiche che non hanno fatto il bene della scuola - secondo Colangelo, che ha aperto i lavori, aggiungendo poi: “i regolamenti appena pubblicati non vanno nella direzione di una buona scuola e dimostrano come il Governo la voglia smantellare». Ma il sindacalista nel

Il primo incontro del coordinamento docenti-genitori nella sala consiliare di Policoro

suo breve excursus ha tirato in ballo anche l'ex ministro Fioroni in una critica a 360 gradi che non ha risparmiato nessuno, con molti circoli didattici che potrebbero perdere l'autonomia per le restrizioni nelle politiche di bilancio governative; la scuola elementare, il pilastro della formazione dei giovani, perdere quelle peculiarità che l'avrebbero, secondo Colan-

Montalbano Vincenzo Lombardi

gelo, portata ai migliori standard qualitativi del mondo con l'introduzione del tempo pieno diviso in: 24/27/30/40 ore settimanali e considerato da egli stesso una iattura per i discenti e docenti. Poi Rino Pascale, dirigente scolastico di lungo corso e profondo conoscitore di vizi i virtù della scuola, ha sostenuto come il Governo: “ha una visione della scuola basa-

ta sui costi/benefici e dunque meramente aziendale poiché i tagli necessiterebbero dopo che dal 1999 al 2008 lo Stato avrebbe speso 54 miliardi di euro, undici in più rispetto al passato, senza apportare nessun beneficio sotto il profilo della qualità dell'offerta formativa. Ma la scuola non può essere considerata un'azienda in quanto svolge un ruolo inclusivo

e pedagogico con tutti gli strati sociali che non si può paragonare ad un processo produttivo che ha altri parametri di riferimento”. Infine non ha trascurato nemmeno la criticità della riforma che prevede un ritorno al maestro unico rispetto ai tre attuali, con un sovraccarico di lavoro, 11/12 discipline, tutto a discapito della funzione pedagogica e formativa. Tra gli invitati anche il vice sindaco di Policoro nonché assessore alla Pubblica istruzione, Rocco Leone (An), che ha difeso la riforma Gelmini definendola necessaria per il bene delle future generazioni, aggiungendo che per quel che concerne le competenze scolastiche dei Comuni: “sono aperto a valutare qualunque soluzione che mi verrà sottoposta dagli addetti ai lavori”; mentre i presidi delle due scuole elementari del centro jonico, Maria Concetta Ferrara (Milani) e Alfio Crupi (Papa Giovanni Paolo II), seppur con qualche perplessità, hanno invitato tutti a non avere pregiudizi ideologici sulla riforma cercando di calibrarle sulle esigenze formative, pluraliste e di efficienza che in 150 di storia scolastica hanno accompagnato e formato intere generazioni di studenti. I sindacati: Cisl, Cgil, Uil e Snals non hanno lesinato critiche soprattutto sui tagli alle cattedre che ammonterebbero a 30 mila per le sole scuole elementari. Gabriele Elia

Gli artificieri l’hanno fatta brillare. Era emersa dopo le piogge recenti

Addio all’artista Granata della Seconda Guerra Mondiale nel cuore di tutti scoperta nelle campagne di Rotondella MONTALBANO JONICOSi è spento lentamente Vincenzo Lombardi. Tra lunghi silenzi, sguardi significativi e poche parole, come sua consuetudine. Una dipartita in punta di piedi, come la sua esistenza terrena, segnata dal parlare sommesso, dal desiderio di compagnia, da un'educazione d'altri tempi, da una pazienza e da una disponibilità straordinarie. Sempre a disposizione di chi richiedeva i suoi ambiti servigi di falegname meticoloso, di restauratore certosino. E non certo per un interesse economico, per un guadagno che non ha mai cercato, ma per un contatto umano, per l'amicizia e il rispetto della gente. Se n'è andato per sempre l'artista montalbanese. Lascia alla comunità jonica una bella eredità di opere. Scolpire era la sua passione. Legno o pietra che fosse, non faceva differenza; quando c'era da incavare, modellare, intarsiare, Vincenzo Lombardi si trasformava, acquisiva sicurezza, si realizzava, era a suo agio. Non aveva purtroppo avuto in gioventù l'opportunità di frequentare una scuola ad hoc. Quei tempi difficili non gli concessero alcuna chance, la guerra gli ha poi rubato molto. Anni sofferti in Russia, a mangiare anche bucce di patate, quando non c'era altro da mettere sotto i denti, a rischiare la morte per assideramento, a Rodi, a sperimentare le atrocità quoti-

diane di quella follia umana, ma anche a scolpire il busto della regina d'Italia Maria José, che lo ringraziò donandogli dei gemelli con lo stemma di Casa Savoia. L'autodidatticismo ha frenato il suo percorso artistico, ma il suo talento gli ha permesso comunque di esprimersi con opere di assoluto rilievo. Sono in molti a poter vantare di avere un 'ricordo', uno dei suoi lavori lignei: un portapenne, un posacenere, un centrotavola, un crocifisso, un leggio, una brocca, un serpente aggrovigliato. Lavori ad personam, ispirati dal suo spirito libero, recalcitrante a vincoli e commissioni esterne, obbediente soltanto al suo estro, alla sua creatività. Un suo lavoro su pietra è ben visibile all'ingresso di via Gioberti: una doppia voluta , una delle due 'S' incastonate alla parete muraria nei pressi della chiesa del Purgatorio, dedicata a San Salvatore. Pregevoli i lavori di restauro dell'altare di San Maurizio nella Chiesa Madre e del tabernacolo nella Chiesa di San Rocco. Di grande raffinatezza sono anche il busto della madre, l'autoritratto giovanile, il bassorilievo con l'immagine di Leonardo Amendola, compaesano e compagno d'armi, i busti dei nipoti Enzo e Giovanni, precocemente scomparsi. Opere, che gli daranno un pizzico d'immortalità. Antonio Romano

ROTONDELLA- Ritrovato un ordigno bellico presso il torrente Candela, nelle campagne di Rotondella. Il residuo, risalente con ogni probabilità al secondo conflitto mondiale, è stato fatto brillare ieri mattina dai carabinieri del Nucleo Artificieri di Potenza. La granata d'artiglieria, rinvenuta da un residente della zona, sarebbe emersa in seguito al maltempo dei giorni scorsi, che ha smosso il terreno degli argini. Immediatamente sono intervenuti i carabinieri di Rotondella, che hanno "scortato" l'ordigno in attesa dei colleghi di Potenza; subito dopo sono giunti gli agenti di Polizia Municipale, che hanno provveduto a transennare l'area. Per le operazioni degli artificieri, inoltre, si è resa necessaria la chiusura di alcune strade pubbliche attigue su ordinanza dell'Ufficio Tecnico comunale. Queste, all'incirca, le dimensio-

ni dell'ordigno: un calibro 60, 45 cm di lunghezza, 8 cm di diametro. Il rinvenimento di un ordigno nei pressi del canale Candela non rappresenta, peraltro, una novità assoluta. Già negli anni scorsi, nella stessa zona, furono ritrovati altri residuati bellici, anche di maggiori dimensioni. Il fatto si deve alla presenza sul territorio di un battaglione di soldati tedeschi, che si accampò sul territorio per qualche tempo, poco prima della fine del conflitto. Del loro passaggio resta un ricordo intenso, ma non univoco, nella popolazione locale superstite. Ai racconti di angherie e violenze (anche sessuali) compiute dai soldati, si affiancano i ricordi positivi di chi potè ricevere da loro qualche aiuto di cibo. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

L’ordigno bellico trovato a Rotondella

Vincenzo Laddomata solo tesserato nell’Udc NOVA SIRI - «Le mie scelte politiche non sono assolutamente da collegare alle alleanze locali del gruppo civico “Insieme per Nova Siri”». Chiarisce così la propria posizione Vincenzo Laddomata, figlio del consigliere comunale Michele, chiamato in causa nei giorni scorsi per il suo recente tesseramento con il partito dell'Udc, che aveva dato da pensare a qualche mossa di schieramento elettorale del gruppo civico “Insieme per Nova Siri”. Una scelta perso-

nale, dunque. «Come tutti sanno -spiega- non sono stato mai candidato con una lista politica, tanto più con la lista civica in questione. Per quanto riguarda il tesseramento all'Udc, posso inoltre assicurare che il mio ruolo nel partito non è un ruolo di responsabilità. E' stata una scelta libera come quella che tanti altri cittadini compiono abitualmente». Campo sgomberato, dunque, da ogni possibile strumentalizzazione della scelta. Una evenienza non dif-

Nova Siri

ficile, dal momento che sulle scelte di schieramento del gruppo, che si attesta per ora su posizioni autonome, si sta

parlando da tempo, con pronostici e ipotesi che non hanno ancora trovato certezze. pi.su.


Sport Mercoledì 4 febbraio 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Coppa Italia Il brasiliano non chiude le porte al Brasile: «Ma non vorrei più parlare di questo argomento»

Juventus, confusa e infelice C’è il Napoli: Ranieri tra caso Amauri, infortuni e turnover TORINO – Una sua dichiarazione, rilasciata ieri a un giornale web brasiliano, aveva fatto un po’ tremare i polsi ai tifosi della Nazionale azzurra: «Non c’è la minima possibilità che io giochi nell’Italia contro il Brasile». E tutti a pensare a una presa di posizione precisa, al definitivo abbandono della possibilità di vestire in futuro la maglia dell’Italia. Ma Amauri è tornato subito sull’argomento per gli opportuni chiarimenti: «Ho solo detto che per me sarà impossibile giocare con la nazionale italiana in occasione della prossima amichevole Italia-Brasile. Ogni altro riferimento alla nazionale brasiliana o a quella italiana aggiunge il brasiliano in una nota diffusa dalla Juventus - è assolutamente privo di fondamento. Il mio unico pensiero, in questo momento, è allenarmi e dare il massimo per la Juventus. Considero l’episodio definitivamente chiuso e non intendo tornare sull’argomento». Non trova ancora la parola fine, dunque, la telenovela a tre Amauri-Italia-Brasile. Una vicenda dai mille contorni, che ieri si era arricchita di una nuova puntata, visto che sia il presidente bianconero, Cobolli Gigli, che il tecnico, Ranieri, avevano reso noto di non aver mai ricevuto una richiesta ufficiale da parte di Dunga per avere a disposizione il bomber. Che la questione non sia ancora chiusa lo fa pensare un’altra dichiarazione dell’atleta brasiliano. «Spero che Dunga si ricordi ancora di me in futuro». Dichiarazione d’amore o di circostanza? Sarà il tempo a dirlo. Intanto, Amauri non ha ancora il passaporto italiano per po-

L’attaccante brasiliano Amauri esulta dopo un gol

ter eventualmente preferire la maglia azzurra quella verdeoro. E sempre che Lippi abbia intenzione di chiamarlo. L’attaccante inizia a sentirsi un po’ come un pesce fuori d’acqua e mai come in questo momento ogni decisione potrà essere possibile. RANIERI. Il tecnico non ha voluto dire altro sul caso e tutta la sua attenzione è rivolta alla gara di Coppa Italia di stasera contro il Napoli (ore 20,45 Raiuno). «Teniamo molto alla Coppa Italia, che è una competizione importante», ha detto il tecnico, che però è costretto a parlare soprat-

tutto di campionato e di futuro. “Colpa” di Buffon, di nuovo fermato dalla febbre, colpa dei troppi infortuni e di una prospettiva niente affatto rosea in tale direzione. Oggi mancherà anche Marchisio, vittima di un affaticamento. Ormai, ogni termine medico desta apprensione e sospetto, quando si parla della Juventus. Ranieri spiega così il caso Chiellini: «E’ uno che vorrebbe sempre giocare e va frenato. Io l’avevo fatto a Udine, perché lui avrebbe potuto esserci. Starò più attento anche con lui». Spiegazioni che convincono relativamente. Come

stupisce l’improvviso ritorno in panchina di Camoranesi, che una settimana fa era stato etichettato dal tecnico come «uno che deve lavorare ancora molto». Però Ranieri assicura: «Il polpaccio è guarito, deve solo trovare la condizione». Stesso discorso per Trezeguet, che in teoria potrebbe partire dal primo minuto accanto a Iaquinta, definito da Ranieri «più avanti del francese»: in alternativa c’è per lui un ampio spezzone di partita. Poi c’è Tiago, che si appresta a sostituire Zanetti in pianta stabile: «L’avevamo preso per migliorare le nostre geometrie e quest’anno ha dimostrato che i soldi erano stati ben spesi». Oppure Poulsen, che non è in palla, ma Ranieri, con comprensibile ironia, definisce «in forma per forza». Così come il tecnico invita all’ottimismo quando gli si fa notare che nella lista presentata all’Uefa ci sono Zanetti (stagione praticamente finita), Salihamidzic (che probabilmente dovrà essere operato), Zebina, che quest’anno non ha mai giocato, Knezevic ancora alle prese con la convalescenza: «Zebina tra un paio di settimane è in grado di riaggregarsi alla prima squadra», risponde, come per dare una rassicurazione confortante. Più in generale, sulla questione infortuni, Ranieri la vede in questo modo: «E’ andata così, accettiamo la situazione». Napoli e Coppa, dunque, importanti, ma non tanto da sconsigliare il turnover per Del Piero e Amauri e probabilmente anche per Nedved. Non è escluso che anche in difesa, nonostante gli uomini contati, non riappaia Ariaudo al posto di Mellberg.

Parla il tecnico dei partenopei

Reja: «Occasione per l’Europa» NAPOLI – Proseguire oggi con la Juve il cammino in Coppa Italia, che ingolosisce anche perché porta all’Europa, e riprendere domenica a Palermo la scalata alla classifica sfatando il tabù trasferta. È carica di significato per il Napoli la gara di stasera contro la Juventus per i quarti di Tim Cup. E, proprio per questo il tecnico partenopeo, Edy Reja, cerca di scuotere squadra ed ambiente dopo tre sconfitte consecutive. «Il mio Napoli ha le giuste qualità e presto tornerà a farle vedere. Finora tutti erano concordi nel dire che si giocava bene: è vero, in questo ultimo mese specialmente ci siamo un po’ arenati ma passerà e per far sì che questo accada servono pazienza ed equilibrio, ma soprattutto bisogna crederci». Reja insiste sulla condizione fisica che il Napoli sta cominciado a ritrovare e sulla convinzione che va recuperata: «A Firenze ho visto ottimi segnali: la squadra è in ripresa, anche se c’è qualcosa da correggere in difesa. Abbiamo incassato parecchi gol, però non è un problema di reparto, ma di atteggiamento di tutta la squadra. Ecco perchèé in generale, serve ritrovare

condizione psicologica e fisica. La Coppa Italia porta anche all’Europa e quindi rappresenta un’opportunità in più che dobbiamo coltivare fino alla fine». Reja è consapevole anche del prestigio e della storia che Juve-Napoli si porta dietro: «E’ una partita singola - spiega il tecnico - e noi abbiamo i mezzi per giocarcela alla pari. È un’opportunità per noi ma anche per i nostri avversari e anche per questo è una sfida di grande valore, nella quale si incrociano due squadre che cercano riscatto. Per noi a Torino ogni volta è stata dura, ma c’è sempre la prima volta. Certo, ci vogliono massimo impegno e concentrazione. È una grande vetrina ed una splendida occasione per raggiungere un obiettivo importante». E infatti nel mercoledì di Coppa Italia a Torino il Napoli si presenterà con la migliore squadra possibile: non ci sarà Rinaudo (influenza) ma è atteso il ritorno di Santacroce in difesa. A centrocampo novità sembra essere la presenza di Aronica sulla fascia al posto di Vitale, mentre Montervino potrebbe prendere il posto di Maggio. In attacco spazio alla coppia Zalayeta-Lavezzi.

CONSIGLIO DI LEGA

OSSERVATORIO

Slitta il Matarrese-ter, è bagarre tra i club

Le gare a rischio

di MAURO CORTESI

Antonio Matarrese

MILANO – Non è nato il Matarrese-ter, il secondo consecutivo mandato di Antonio Matarrese alla presidenza della Lega calcio. Tutto rinviato, da rifare entro un mesetto abbondante e a 15 giorni dalle elezioni degli organismi federali. Nulla è certo in Lega calcio e infatti i tanti che avevano avventatamente dato per scontata la rielezionelampo di Matarrese appena una settimana fa, sull’onda dei toni (e delle cifre) trionfalistici dell’accordo con Infront per l’introito garantito dai diritti tv, sono stati stati prontamente smentiti. Anche se in realtà il motivo per il quale ieri non si è potuto mettere a segno un blitz nel rinnovo del governo di Lega, non è tanto legato alla figura

del presidente uscente - a cui tutti riconoscono due anni e mezzo di conduzione intelligente e illuminata, anche se però dicono di volerci pensare ancora - quanto invece alla fame di potere dei club. Nessuno è disposto a recedere dall’idea di avere un posto nel Consiglio, l’organismo attraverso il quale passa adesso quasi tutto il potere, specie dopo il depotenziamento dell’assemblea. E così, quelli destinati a rimanere fuori hanno addirittura proposto di portare in Consiglio tutte e 20 le società. Se ne esercita le funzioni - era la spiegazione - tanto vale trasformarlo in un vero e proprio consiglio di amministrazione, un cda del calcio. Non sarebbe stato quindi un mancato accordo sul nome del presidente (anche se Ma-

tarrese adesso rischia), quanto quello sulla “lista dei ministri” a mandare buca l’intera assemblea generale ordinaria di ieri, con un ordine del giorno corposo che non è stato neanche affrontato. Le urne non si sono aperte quindi, né tantomeno è stato ratificato il nuovo regolamento sul “voto ponderato”, strumento considerato indispensabile dalla serie A per riequilibrare il potere in assemblea. Si tratta di far valere, dalle elezioni in avanti, il voto delle 22 società di B per il 40% del totale, lasciando il 60 ai 20 club di serie A. Perché prima - amava dire l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani per spiegare - gli inquilini con più millesimi nel condominio di via Rosellini non potevano decidere neanche di cambiare lo

zerbino. Non si è fatto nulla. Lo stesso Galliani spiega alla fine che le società di A volevano il 60-40 sui voti senza garantire alla B l’impegno a rinunciare per sempre al divorzio. E la maggioranza blindata la vogliono sia in assemblea sia in Consiglio. Salta quindi l’opera diplomatica di Matarrese, tutta improntata a garantire l’unità. Ed è una sconfessione pesante. A sentire i presidenti di B però il problema è tutto interno alle “grandì. Non si fidano l’uno dell’altro e nel Consiglio vogliono starci tutti. «Non abbiamo fatto una bella figura - conviene Matarrese alla fine - ma il mio compito, con la santa pazienza, è quello di rimetterli insieme». L’ultimo giorno utile è il 6 marzo. Matarrese è convinto di poterci riuscire prima.

ROMA - Ci sono anche CagliariAtalanta di domenica 8 febbraio e Napoli-Bologna del 14 febbraio tra le gare giudicate a rischio incidenti dall’Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Oltre a queste Pisa-Livorno (8 febbraio, serie B); Atalanta-Roma (serie A), Reggina-Palermo (serie A), Padova-Verona (1ª Div./A), Juve Stabia-Foggia (1ª Div./B), Varese-Como (2ª Div./A) e Manfredonia-Barletta (2ª Div./C) del 15/2.


Sport 37 Prima Potenza, l’apertura del “caso” è ufficiale: Postiglione non ha gradito Mercoledì 4 febbraio 2009

Cozzolino s’è dato malato «Non ci credo e non è la prima volta che succede» Seconda Divisione Il Melfi non fa acuti di mercato

Maglione: «Stiamo bene con questi ragazzi» L'ULTIMO giorno di mercato non ha riservato ulteriori sorprese ai sostenitori del Melfi, con la società gialloverde che non ha effettato ulteriori operazioni. Si era valutata l'ipotesi di ingaggiare un attaccante per completare un reparto che comunque, numeri alla mano, non è messo poi così tanto male. L'obiettivo era una giovane seconda punta che all'occorrenza avesse potuto sostituire De Angelis, qualora il bomber di Gragnano avesse dato forfait. Una operazione che il Melfi non voleva e poteva fare in maniera secca, senza cioè scambi. Inoltre in giro non c'era granchè, compare per l'esclusivo gusto di farlo, non era idea allettante per i vertici dirigenziali del Melfi, come spiega lo stesso Presidente Maglione: “ Fino all'ultimo abbiamo cercato una punta che facesse al caso nostro. In giro però onestamente non c'era molto. Abbiamo preferito alla fine restare come siamo, anche perché riteniamo che abbiamo un organico completo in tutti i reparti ed in grado di far bene, senza dimenticare che siamo già intervenuti in maniera forte in questo mercato”. Il club federiciano ha investito tanto in questa sessione di mercato, ben cinque i nuovi arrivi, esponendosi economicamente in maniera rilevante. Un ulteriore sforzo, appariva decisamente improbabile, quindi si potevano solo effettuare movimenti in entrata di pari passo con movimenti in uscita. Alla fine però nes-

suno è stato ceduto e tutto sommato l'organico gialloverde appare equilibrato e ben composto. Quattro punte se consideriamo anche Petagine che alla fine non è andato al Benevento, nell'ambito di un reparto in cui merita la massima fiducia Merini, giovane classe 88, elemento da valorizzare. A centrocampo, Maisto ha fatto subito notare quello che potrà essere il suo contributo. Sugli esterni recuperato fisicamente Gilfone, vi sono valide alternative, compreso Simone Frasca che può tornare utile anche in veste di centrale. Il giocatore laziale è in scadenza di contratto, suo interesse fare una buona seconda parte di stagione per sperare di strappare un contratto importante a giugno. Discorso motivazioni che investe diversi giocatori gialloverdi, tutti desiderosi di mettersi in mostra. In difesa sistemato il discorso portiere con l'avvento dell'esperto Russo, bisogna cercare i giusti automatismi nella coppi centrale. Castaldo E Gabrieli, hanno giocato in coppia solo due partite. Logico che ancora non abbiano affinato l'intesa. Questa sosta in calendario domenica, non può che tornare utile a far crescere i due, nel contesto di un reparto che può contare anche su Rizzo e Ferrto, due centrali più che dignitosi. Insomma vi sono tutte le premesse per proseguire nel momento positivo, anche se la trasferta di Lamezia, di domenica 15, si prospetta assai insidiosa. Emilio Fidanzio

LO AVEVAMO anticipato già da qualche giorno. La sensazione, ma poi in effetti la realtà, è che Cozzolino non si è presentato nemmeno ieri, alla ripresa della preparazione del Potenza. E’ rimasto troppo male rispetto alle decisioni assunte dalla società di liberarsi di Montesanto e di Prevete. Non l’ha mandata giù, forse ha anche perso la voglia di giocare. Magari ci ripenserà anche, sarà multato, ma resterà lì dove deve restare, almeno fino alla fine della stagione. Nel frattempo ha mandato un certificato medico per qualche linea di febbre. Durissima la reazione del patron Postiglione: «Io personalmente non ci credo - ha detto - inutile prenderci in giro. Anche la settimana scorsa è stata molto particolare per il ragazzo che non ha approvato la decisione della società. Ma più in generale se negli ultimi quattro martedì, si è presentato una sola volta e quella sola volta non si è nemmeno allenato, qualcosa vorrà pur significare. Crediamo che Cozzolino abbia potenzialità da Serie A, ma se gioca in Prima Divisione qualche ragione deve pure esserci. Ma in questo momento - è l‘a chiusura’ultima battuta del proprietario della società - con il mercato chiuso e visto anche il valore tecnico dell'atleta, il nostro lavoro è solo improntato a cercare di recuperarelo dal punto di vista fisico e soprattutto mentale». Intanto, però, Cozzolino, alla pari di Pires e di Sarno, quest’ultimo particolarmente legato al centravanti, cambiano posto nello spogliatoio e sono dirottati in quello cossiddetto B. E se già questa non equivale a una rottura pressocchè insanabile, poco ci manca. Ricordiamo che, dopo la partita con il Lanciano, Postiglione e Pellegrino entrarono trafelati nello spoglia-

LA CURIOSITA’ Spogliatoio A e spogliatoio B

La società cercherà comunque di sanare una rottura che appare ormai definitiva toio per chiarire qualche cosa che non andava con la squadra. Postiglione attaccò in malo modo, usando anche termini pesanti, Montesanto e una serie di zavorre disse testualmente - che stavano remando contro il Potenza. Un altro, Prevete, con il primo, è stato mandato via. E’ rimasto Cozzolino, che non ha gradito, ma anche qualche altro che, con il proprio comportamento ha messo in difficoltà la società, soprattutto a livello di mercato. E’ l’esempio di Delgado, di D’Aguanno, di Pires e di Porcaro, oltre al solito Mamede. A differenza degli altri, però, per quanto dato finora, Cozzolino serve di più e la società farà di tutto per cercare di recuperarlo. L’impresa, francamente, sembra più difficile del mercato che si è appena conlcuso. Alfonso Pecoraro

Calcio Mercato Il punto della situazione dopo gli ultimi tesseramenti

IL POTENZA decide di dividere i suoi giocatori. Il provvedimento ha chiaramente carattere punitivo e serve, ancora di più a dimostrare che la teoria del patron, espressa in un’intervista ieri (“Potenza non è più un’isola felice per i calciatori”) è abbastanza realistica. E così vanno nello spogliatoio B Pires, Cozzolino e Sarno. Addirittura sono dirottati ad allenarsi con la Berretti Delgado, D’Aguanno e Porcaro, assieme a Mamede quando guarirà. L’intenzione della società è quella di rendere scevro da possibili inquinamenti (come ha spiegato Postiglione) lo spogliatoio, “per evitare che si possa ripetere un caso analogo a quello che ci ha visti costretti a mandare via Montesanto e Prevete che non hanno fatto il bene del Potenza”).

Presentato anche Suppa: «Sono pronto per Arezzo»

Mangiapane: «In D per scelta» Montesanto ha rescisso BENEDETTO Mangiapane, prelevato dalla Nocerina, si è presentato alla stampa per il suo primo giorno in maglia rossoblù. Ha giocato spesso in D, ma non certo per limiti tecnici. La spiegazione è nelle sue stesse parole: “E' stata una mia scelta fatta soprattutto per dire no a un'ingiustizia che credevo aver subito quando sono stato escluso dall'Empoli in A, e poi anche per fare soldi”. A 31 anni, torna tra i professionisti e l’entusiasmo sembra essere quello giusto: “Ho la maturità per prendermi le mie responsabilità e sperare che, con le prestazioni del campo, possa restare a Potenza per molto tempo ancora (ha un’opzione per il rinnovo da discutere ad aprile, ndr)”. Mangiapane tatticamente dovrebbe essere il punto di riferimento del gioco, anche se ha ribadito: “Che ruolo ho? Francamente non lo so. Negli ultimi tempi ho giocato in cabina di regia, ma ho fatto anche il trequartista e l'esterno. Insomma, a centrocampo potrei essere utile un po' dappertutto”. Insieme a Mangiapane presentato anche Andrea Suppa, 21 anni, ex Primavera della Roma, preso dal Grosseto. Per lui una grande chance: “Sono pronto. Ho recuperato anche da qualche problema fisico che avevo, per cui non vedo l'ora di giocarmi le mie chance per raggiungere la salvezza prima possibile”. Intanto, per la cronaca, è stata ufficializzata la rescissione del contratto di Montesanto. a.p.

Inizia un altro campionato In prima il Perugia riovoluzione. In Seconda Cosenza al top Facciamo un quadro riepilogativo degli acquisti e delle cessioni di Prima Divisione, relativamente al Girone B, dove gioca il Potenza, e di Seconda dove c’è il Melfi. AREZZO Ha preso il difensore Ambrogioni e il centravanti Turienzo dalal Salernitana, il portiere Botticella dal Sorrento. Via Marconato, portiere, alla Samb, Martinetti, attaccante, al Sassuolo, e Miglietta, centrocampista a, al Taranto. BENEVENTO Esce rinforzato con Carcione e Ciarcià dalla Salernitana. Non si è privato di nessun calciatore importante, eccettuati Castaldo e Tufano, andati al Melfi CAVESE In entrata Romeo, attaccante dal Legnano, Prevete, centrocampista dal Potenza e Predko, centrocampista dalla Pro sesto, cui è andato Porro. CROTONE Rossi, Maietta, espinal, Borghetti e Vicedomini sono cessioni di non poco conto, sopperite dagli arrivi di Carcuro, mediano dal Treviso, Diniz, centrocampista dal Milan, e Pedotti, difensore dalla Ternana FOGGIA fa sensazione la cessione di Coletti al Pescara

(200 mila euro per la metà), sopperita dall’arrivo di Malonga dal Torino e De Rosa dalla Juve Stabia. Il difensore D’Andrea è giunto da Perugia, cui è andato Del Core, già da tempo, però. FOLIGNO Conti dalla Pistoiese in porta, Gregori dal Benevento in difesa, Cesaretti e Borgese dal Monza, ma soprattutto Cipolla dalla Pistoiese, rappresentano un’ottima campagna di rafforzamento, senza nessuna cessione di rilievo. GALLIPOLI Tre colpi, ben assestati per la capolista: Sciarrone, portiere dall’udinese, Sansone, esterno, dal Siena, Buzzegoli, centrocampista dal Pisa. Nessuna uscita JUVE STABIA Bonetti ha ricevuto in dono Rinaldi dal Foggia, Stentardo dalla Paganese, Vicedomini dal Crotone, Cristea dalla Triestina, Gaeta dall’Ascoli. Via i soli Morello, artistico e De Rosa, ma nessuno era titolare. PAGANESE I colpi finali sono stati i giovani centrocampisti del Bari Fiorentino e Diogo a cui si aggiungono gli attaccanti Fanasca e Zarineh e i difensori Legittimo e Cuci-

niello. Per la riduzione dei costi sono andati via: Stentardo, Di Cosmo, Costanzo, Tisci, Mendil, Ingrosso, Bombara, De Lorenzo, D'Andria PERUGIA Rivoluzione di gennaio. Arrivano: Raimondi dal Pisa, Giuliacci dall’Andria, Stamilla dal Piacenza, De Marco dall’Avellino, Del Core dal Foggia, Maccan dal Brescia, Calori dal Vicenza, Di Stani dalla Vibonese. Dieci le partenze ma eccetto quella di Ercolano al Treviso, di Minieri al Vicenza e di Califano alla Samb sono operazioni minori. PESCARA Giordano, Perrulli, Coletti e Laens a fronte degli addii di Fruci, Cardinale, Di Vicino, Giuliano. PISTOIESE Gli arrivi del portiere Bindi dal Monza, del centravanti Dal Rio dal Lumezzane, dell’esterno Artistico dalla Juve Stabia e di Palermo dal treviso dovrebbero compensare le partenza di F. Conti, Legittimo, Fanasca, Carozza, Falomi, Cipolla, Ndeck, Piscopo e Falco REAL MARCIANISE Il Patron Bizzarro non ha effettuato nessuna operazione di mercato. SORRENTO Resta Ripa e ar-

rivano Arcidiacono dall’Empoli, Hodza dal Manfredonia e lo svincolato Locatelli. Partono Caccavallo, Botticella, Kras, Virtanen, Barreca, Strambelli TARANTO E’ sicuramente tra quelle che ha operato meglio con gli arrivi di Spinelli dal Cosenza, Da Silva dal Portogruaro, Lolli dalla Ternana, dell’esperto Lima, ex Roma, e di Miglietta dall’Arezzo, a fronte delle partenze di D'Alterio, Shala, Cazzola, Guberac, Selvaggi, Pagliuca. TERNANA Bertoli, difensore del Legnano, Burrai, mediano del Cagliari, Borghetti, esterno del Crotone, Piccioni, attaccante della Salernitana. Partono in tanti, ma tra i più importanti Riganò (Cremonese), Danucci (Varese), Pedotti (Crotone), Ginestra (Parma), Bussi (Olbia). Seconda Divisione In Seconda, Girone C, ha operato bene l’Andria che si è assicurata Di Cosmo dal Catania e Mastrolilli dalla Vibonese. Diversi i movimenti dell’Aversa Normanna, che ha chiuso con Castelli, portiere della Paganese e con il giovane Palmiero, mediano

Suppa, Postiglione e Mangiapane (Mattiacci)

della Salernitana. Con l’arrivo di Toscano, centrocampista ex capitano della Reggina primavera, il Barletta ha chiuso il cerchio degli investimenti che hanno ricompreso anche Merito, Ike e Omolade, ex Gela, e Caracciolese. Vanta ambizioni di spessore il Cassino che ha prelevato Giannone dalla Salernitana, Paschetta dal Gallipoli, Kone dalla Pro Sesto, Bianchi dalla Spal, Pepe dalla Salernitana e Vianello dal Potenza. Tutti calciatori di categoria superiore. Il Catanzaro ha impiantato solo Pippa e Falomi in un organico già competitivo, mentre ovviamente è il Cosenza con Mortelliti (4 gol si fila per 12 pun-

ti), Battisti e Ramora a far il salto di qualità. Il Gela si segnala per l’arrivo di Schiavon, mentre all’Igea arriva Criniti dal Catanzaro. Bombara e Luciani rafforzano l’Isola Liri, mentre l’ultimo colpo del Manfredonia è Romano dell’Aversa che si aggiunge a Parisi del Potenza. A Monopoli arriva Mele dal Gallipoli, mentre a Noicattaro c’è il difensore Ingrosso. Nessun movimento per il Pescina e la scafatese, mentre a Val di Sanro arrivano Alessanddrì dal Barletta e Grillo dal Varese. Iadaresta dal Foligno è l’attaccante per la Vibonese, mentre a Lamezia torna Sergi e arriva Cacciaglia dalla Val di Sangro.


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Sport Ieri ripresa al campo Paip. Capitan Martinelli regolarmente con il gruppo

Mercoledì 4 febbraio 2009

Matera, fiducia rigenerata Equilibri e buon gioco riportano ottimismo Nocerina nel caos Il campionato come una matrioska, oppure come le scatole cinesi. Tanti campionati uno dentro l’altro per la Nocerina di quest’anno, col secondo posto in classifica che in condizioni simili diventa oro (con annesse speranze di ripescaggio tramite playoff). Appena arrivano le partite chiave (Pianura e Brindisi), si scatena la burrasca, è accaduto all’andata, si ripete al ritorno. L’incontro tra i proprietari Peppe De Marinis e Giovanni Citarella. All’ordine del giorno la volontá di De Marinis di lasciare dopo la macchina sfregiata a Bacoli e di una tensione salita troppo secondo lui (anche per Citarella gli eccessi di contestazione fanno riflettere). Ecco allora la ripresa di dialogo calcistico tra i due. Da dicembre le strade si erano divise. Una sorta di separazione dei beni, con appuntamento fissato a maggio per trarne le conclusioni e decidere se continuare assieme o altro. La separazione netta, tra le altre cose, indusse il mister traghettore Matteo Pastore (dopo Ussia e Giugno, prima di Rigoli) a rimettere il mandato dopo 2 vittorie ed a scegliere di tornare alle giovanili. Per cercare di avvicinarsi al Brindisi, oltre ad ingaggiare Pino Rigoli, De Marinis non ha lesinato sforzi (Palumbo, Cordua, De Pascale, Colletto, Calá Campana, Tiscione, De Pasquale, Apicella, Bassi De Masi, Setaro e Terracciano) a fronte delle epurazioni post Pomigliano. Grandi risultati non sono arrivati: andava messo in preventivo che la bacchetta magica non esiste e che le squadre rifatte a gennaio non funzionano al massimo di punto in bianco. E adesso? De Marinis ancora da solo per la prima squadra ma con ridiscussione degli accordi coi calciatori. Oppure Citarella da solo, magari col ritorno in panca di Pastore per le prove generali del futuro? I due assieme per qualche mese? Può essere. Via entrambi? Soluzione meno probabile. Intanto, Mangiapane è andato a Potenza e l’attaccante Giuliano Stheinhaus è tornato all’Udinese che l’ ha girato al Pizzighettone. (www.forzanocerina.it)

GENZANO DI LUCANIA Due giorni di riposo per lo Sporting Genzano dopo la trasferta a Vallo della Lucania. Mister Pirone ha ordinato alla squadra di ritrovarsi oggi sul manto erboso del Comunale di Genzano. In virtù del classicissimo Torneo di Viareggio la Serie D salterà una domenica calcistica. I ragazzi alto bradanici cercheranno di recuperare la miglior condizione atletica in vista della prossima giornata di campionato quando, a Genzano, arriverà il Venafro. Dopo due partite senza gol, l'attacco bianco rosso si è finalmente sbloccato, grazie ai gol messi a segno da Murano e Fiscina.

UNA nuova era? E’ quello che sperano tutti i tifosi del Matera. L’unione c’è e la prova di matrurità del pubblico biancazzurro domenica scorsa è stata di spessore notevole. Nessun grido o ingiuria con i tifosi che hanno sostenuto la squadra per tutto l’arco dell’incontro e sono stati premiati con impegno e sacrificio notevoli. Poi è arrivata anche la ricompensa in termini di punti. «Mi hanno sorpreso ancora una volta i sostenitori del Matera. Ovviamente in positivo. Davvero importante quello che è successo domenica contro l’Angri. Un segnale-afferma il tecnico Antonio Foglia Manzilloimportante in vista di questa ultima frazione di campionato». Trovati gli equilibri? Sembrerebbe proprio di sì. La base, comunque, è forte e si potrà solo migliorare. Intanto in questa pausa ci sarà una ripresa della preparazione. Infatti non sono in programma amichevoli. «Ci saranno carichi di lavoro importanti-afferma il tecnico e preparatore dei portieri, Alessio Musco- e non è il caso di giocare. Credo che il mister abbia previsto di lavorare fino a sabato e poi tutti a casa. Chiaramente, sono giorni di grande lavoro che darà frutti in queste

L’esultanza del Matera di domenica scorsa nella gara contro l’Angri dopo il gol di Lonardo. Quasi un festival della liberazione dopo i tanti tentativi falliti da Diego Albano e compagni su di un campo ridotto a risaia o quasi

A destra Diego Albano tenta di mettere in rete un pallone servitogli da sinistra da Pasquale Naglieri da sinistra, tocco dell’attaccante fallito per un nonnulla e indicativo sul tipo di giornata che lo attendeva (foto in pagina a cura diVideouno)

ultime tredici gare». Tredici partite di cui sette in casa e sei fuori. Al “XXI Settembre-Franco Salerno” saranno di scena le quattro squadre più in basso in classifica, ma le gare con Pomigliano e Pianura sono quelle che potranno dire tante cose. Stanno cambiando degli equlibri al vertice e alcune squadre cominciano a dare segnali non confortanti. Chiaramente chi ha delle società solide alle spalle ha un qualcosa in più delle concorrenti e da questo punto di vista il Matera è in vantaggio contro qualsiasi altra squadra del girone, inoltre con la fiducia nei confronti della squadra da parte dei tifosi tornata su livelli ottimali tutto è possibile. Raggiungere i play off non sembra più un miraggio, perchè le quotazioni sono in rialzo dopo l’ottima prestazione e il recupero di giocatori che si sono dimostrati determinanti sul campo. Saranno i fatti alla ripresa. Intanto per una quindicina di giorni il campo della Zona Paip sarà il quartier generale degli allenamenti. Ai box ieri Lonardo, a scopo precauzionale, e Armento. Ha ripreso Martinelli, mentre Marsico e Paladino hanno lavorato a parte. Renato Carpentieri

Oggi con il Giudice sportivo si potrebbe già fissare la gara a domenica

Francavilla attende il recupero FRANCAVILLA – La formazione sinnica, aspetta la data del recupero, ma nel frattempo prosegue i suoi allenamenti presso il palazzetto “Gigino Console” della cittadina sinnica. L’undici rossoblu, domenica prossima effettuerà un turno di stop, vista la pausa del campionato di serie D, per l’inizio del torneo di Viareggio. E proprio in vista dello stop del torneo, il recupero contro i pugliesi del Francavilla Fontana, potrebbe essere fissato per quella data, ma ancora nulla è certo. Certamente nell’ambiente rossoblu, c’è tanto rammarico per la sospensione del match ad inizio ripresa da parte del direttore di gara, per impraticabilità di campo a causa della pioggia. Adesso però, i rimpianti non servono più a nulla, bisogna subito ripartire e farlo con molta concentrazione ed impegno da parte di tutto il gruppo, che domenica scorsa nei primi quarantacinque minuti di gioco aveva fatto vedere buone cose, nonostante le precarie condizioni del terreno di gioco. La rete lampo del l’attaccante Genny Del Prete, aveva subito fat-

to vedere l’atteggiamento con la quale i ragazzi del tecnico serbo Lazic erano scesi in campo. Ma purtroppo, tutta questa grinta è stata vanificata ad inizio ripresa. Il gruppo dicevamo, si è ritrovato con tutto lo staff tecnico al completo, per delle sedute incentrate molto sull’atletica. I rossoblu dopo il recupero, faranno visita ai pugliesi del Bitonto domenica quindici Febbraio, in un match che si presenta molto combattuto tra due squadre che stanno lottando per i propri obiettivi. I ragazzi di mister Ruisi sono reduci dalla sconfitta esterna sul campo del Sant’Antonio Abate per una rete a zero e di certo non vorranno commettere altri passi falsi. Ma adesso, Del Prete e compagni, prima di pensare al match contro i neroverdi, dovranno concentrarsi sul recupero. Oggi c’è il comunicato del Giudice Sportivo che potrebbe già destinare il recupero della gara tra le due Francavilla per domenica prossima. Sarebbe ideale anche per non falsare la classifica e il campionato. Claudio Sole

Rega ha portato qualità sull’esterno e Murano ne ha goduto andando a segno

Genzano, il problema del gol guarito Purtroppo, la lucidità sotto porta continua a non essere delle migliori dato che lo stesso Murano ha fallito due ghiotte palle gol quando ancora il punteggio era fermo in parità mentre Impagliazzo si è letteralmente divorato il gol del raddoppio che avrebbe dato più tranquillità alla squadra. Notizie confortanti sono arrivati soprattutto dal nuovo terzino, Fiore, che nonostante una preparazione non delle migliori ha

cercato di tamponare le avanzate del suo avversario, e da Bacio Terracino che ha dato un contributo fondamentale alla causa bianco rossa soprattutto nella fase di non possesso palla. Fiscina, come sempre, ha fatto la differenza sulla linea difensiva guidando una difesa che senza di lui ha passato momenti davvero difficili. Buonocore, ha dimostrato ancora una volta di essere un metronomo di tutto rispetto e, con Papagni, lì

in mezzo al campo hanno fatto la differenza. Il giovane Murano ha trovato la sua prima rete di questo 2009 mentre per Impagliazzo la prestazione di domenica è da dimenticare. Il numero uno dello Sporting, Borrelli, avrebbe dovuto evitare il momentaneo pareggio di Sica anche se è da lodare per i tanti interventi provvidenziali delle scorse partite. Masturzo e Schiavone non hanno brillato per condizio-

ne atletica e approccio alla gara ma hanno messo in campo tanta buona volontà. Il migliore in campo nelle fila dello Sporting Genzano è stato sicuramente Rega, perfetto in fase offensiva e generoso nell'aiutare il giovane Schiavone in occasione degli attacchi avversari. Intanto oggi lo Sporting si ritrova per ricominciare la preparazione atletica nella consapevolezza che la salvezza è lì ad un passo e che, do-

menica 15, la vittoria diventa un obbligo per inseguire ancora la permanenza diretta in categoria. Rocco De Rosa


Sport

Mercoledì 4 febbraio 2009

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Pisticci, marcia inarrestabile. Appassiona la lotta in coda

Mezza D in tasca di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE GRAZIE AL poker di reti confezionato a Banzi, il Pisticci di Valente ha staccato mezzo biglietto di sola andata per la serie D. E' impressionante il ruolino di marcia della capolista ionica. Grieco (doppietta), Mels e Cirigliano hanno trafitto pesantemente il Banzi, regalando alla regina di Eccellenza il tredicesimo sorriso consecutivo. Il Pisticci, inoltre, non ha rivali neanche per quanto concerne i titoli di migliore attacco e di difesa meno perforata del torneo. In zona-podio hanno ripreso a fare punti le due inseguitrici. La Murese si è affidata al solito Di Senso per battere di misura l'Atella Monticchio, mentre l'Angelo Cristofaro Oppido ha messo a segno una goleada ai danni del Balvano, che di questi tempi subisce reti a ripetizione e viene da sei stop di fila. Non si è arrestata minimamente, in quarta piazza, la rincorsa della formazione campana del Valdiano. L'undici di Masullo ha rimandato a casa, con quattro “ceffoni” ben assestati, il Forza Matera. Protagonista dell'incontro è stato ancora una volta il capocannoniere del campionato Salamone, autore di sette marcature negli ultimi tre confronti. La giornata di Eccellenza appena trascorsa non ha fatto registrare alcun pareggio e tutte le squadre perdenti non hanno nemmeno realizzato il gol della bandiera. Fa bene al Ricigliano la cura Dente (seconda gioia di seguito). I salernitani hanno espugnato Ferrandina nel corso della seconda frazione di gioco. L'Avigliano è in netta rimonta per la zona play-off. Petilli è stato decisivo per i granata in casa dell'Azzurra Tricarico. In coda, Viggiano e Starna hanno rilanciato alla grande le quotazioni-salvezza della Vultur Rionero contro l'Irsinese. Infine, non sono scesi in campo per le proibitive condizioni meteo e del campo il Policoro ed il Picerno.

A.CRISTOFARO E' ritornato il sereno dopo due prestazioni non proprio convincenti.

ATELLA M. Inizialmente ha subito passivamente le offensive della Murese. Alla fine ha sfiorato il pari.

AVIGLIANO Sembrava completamente fuori dai giochi per gli spareggi-promozione. E' rientrato alla grande.

A. TRICARICO Due ko di seguito potrebberofar sfumare il sogno playoff

BALVANO Ha una difesa colabrodo perché subisce gol a ripetizione e viene da sei ko di fila.

BANZI Continua il calvario: sono sempre e soltanto due i punti raggranellati negli ultimi undici confronti.

FERRANDINA La musica non cambia, nonostante la rivoluzione di dicembre

F.MATERA Ha mostrato la brutta copia della domenica precedente.

IRSINESE

7.5

MURESE

5.5

Ha vinto e sprecato un'infinità di palle-gol, ma nel complesso ha giocato bene.

7

PICERNO Non è sceso in campo contro il Policoro, causa impraticabilità di campo.

5

PISTICCI Con l'ennesima goleada stagionale ha conquistato la tredicesima vittoria di seguito.

POLICORO

4

Non è sceso in campo contro il Picerno, causa impraticabilità di campo.

RICIGLIANO

4.5

Sono risultati decisivi per il successo i cambi effettuati da Dente nella ripresa.

5

7.5 sv 8.5 sv 6.5

R.VALDIANO

VULTUR La vittoria dell'orgoglio bianconero ha riaperto il discorso-salvezza.

E' STATA sicuramente la domenica delle grandi. Tutte le big del massimo torneo regionale hanno portato a casa la vittoria. Pisticci, Murese ed Angelo Cristofaro Oppido hanno conquistato i tre punti in palio per proseguire la rincorsa al primato; la Ruggiero Valdiano, invece, si mantiene sempre nel limbo tra la zona-promozione ed i play-off. Ma le notizie più interessanti della giornata calcistica sono giunte dall'accesa lotta per gli spareggipromozione. Bloccato il Policoro dal maltempo, l'Avigliano è rientrato ampiamente in gioco, grazie al successo in casa di un diretta rivale come l'Azzurra Tricarico. Il Ricigliano, invece, dato per spacciato qualche settimana fa, si è affidato alla cura Dente per agguantare la quinta posizione della classifica di Eccellenza.

I numeri

8

Gioca, segna e fa spettacolo: cosa chiedere di più a questo Valdiano.

5

La domenica delle conferme per le grandi

5

Camaleontica: bella e vincente contro la Murese, brutta e perdente con la Vultur.

7.5

TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Diciotto gol messi a segno in questa ventesima giornata (426 marcature in totale in campionato), di cui 7 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 4 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (48 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (14 reti). La migliore difesa è del Pisticci (10 reti subite), mentre è del Balvano (44 subite) la più perforata. Marcatori: Salamone (Valdiano): 15 reti; Grieco (Pisticci, 1): 14 reti; Mels (Pisticci, 2): 13 reti; Bozzi (Tricarico, 1): 12 reti; Petilli (Avigliano, 1), Di Senso (Murese): 11 reti; Messeri (Ferrandina, 1): 10 reti; Fiorino (Irsinese, 1), Montenegro (Oppido): 9 reti.

TOP E FLOP DELLA VENTESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

P TO

P FLO

P TO

P O L F

FLO

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Sport

Mercoledì 4 febbraio 2009

Pur perdendo la vetta, i valligiani insidiano il Tolve

Viggiano, serie d’oro di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE IL MALTEMPO ha condizionato pesantemente il regolare svolgimento della ventesima giornata del torneo regionale cadetto. Tre gare su otto in programma, infatti, sono state rinviate a data da destinarsi. Sono, però, scese regolarmente in campo le big del campionato. Nel confronto al vertice tra il Miglionico ed il Viggiano hanno deciso due calci di rigore: uno per parte. Deceglie ha portato in vantaggio la formazione materana nel primo tempo. Sanchirico ha ristabilito la parità nella ripresa ed ha portato a dodici i risultati utili consecutivi dei valdagrini. Così al comando, dopo questo equo pareggio, si è ritrovato solo soletto il Real Tolve, corsaro con il difensore Palo a Pescopagano (tra le polemiche), proprio all'ultimo assalto del match. Ed anche il persistente equilibrio al vertice si è spezzato almeno per il momento. Il maltempo ha bloccato il derby ionico tra l'Atletico Scanzano ed il Borussia Pleiade. La squadra di Viola scenderà in campo, tempo permettendo, quest'oggi nel recupero contro il Bella. Niente da fare neanche ad Irsina, dove la nebbia ha causato la sospensione dell'incontro tra l'undici di Rizzi ed il Lagopesole. Alle spalle della formazione materana è risalito il Bella che ha annientato con un tris la Santarcangiolese, al suo settimo stop in otto gare. Sotto di due uomini (espulsi La Canna ed Agata), la formazione di Amendolara è crollata ai piedi di Remollino (doppietta) e Tummillo. Il Moliterno ha incassato il primo ko a domicilio contro un Grottole per nulla arrendevole e vittorioso in rimonta. Il Varisius Matera, al contrario, ha conquistato la sua prima gioia esterna della stagione in casa del Vitalba. I tre punti hanno portato la firma di un super Domenichiello.

A.SCANZANO Non è sceso in campo nel derby col Borussia Pleiade, causa maltempo.

BELLA Tre sberle alla Santarcangiolese e la caccia ai playoff è riaperta.

B.PLEIADE Ancora un rinvio per il maltempo

GROTTOLE In rimonta e con la pazienza necessaria ha incamerato tre punti preziosi.

LAGOPESOLE La nebbia ha impedito lo svolgimento del match contro il Real Irsina.

LATRONICO La pioggia ha rinviato la sfida-salvezza con lo Sporting Montalbano.

MIGLIONICO Pari giusto nell'equilibrata sfida contro il Viggiano.

MOLITERNO Collezionato il primo stop interno della stagione. E' mancata la cattiveria giusta.

PESCOPAGANO

sv

REAL IRSINA

7

La nebbia l’ha fermata

sv

sv

REAL TOLVE

7

Il cinismo e la fortuna hanno premiato in testa alla classifica la squadra di Camelia.

7

4

SANTARCANGIOLESE Ennesima disfatta di fila. E' mancata la reazione.

MONTALBANO

sv

La pioggia ha rinviato la sfida-salvezza con il Latronico.

VARISIUS

sv

Fa tutto Domenichiello con la complicità della difesa filianese. Prima vittoria esterna.

6

VIGGIANO Raccolto un pari meritato e prezioso per l'alta quota contro il Miglionico.

sv

TRA RINVII e sospensioni a causa del maltempo, la classifica di Promozione è stata pesantemente condizionata. Il Tolve la guida con 44 punti e nessuna squadra, al momento, potrebbe scalfire il suo primato. Infatti, il Borussia, pur avendo due gare da recuperare, raggiungerebbe al massimo quota 43. E' più attardato, invece, lo Scanzano. Viggiano e Miglionico non possono modificare la propria graduatoria perché hanno disputato tutte le gare in programma. All'inseguimento della zona play-off, invece, Real Irsina, Bella e Moliterno avranno la possibilità di rosicchiare tre punticini avendo un match in meno. In coda, il Latronico potrebbe fare un bel balzo in avanti perché deve recuperare due incontri. Il Lagopesole, invece, potrebbe scavalcare il Vitalba al quart'ultimo posto.

I numeri

7.5 6.5

VITALBA

5.5

Una classifica condizionata dalle gare in meno

6

Meritava probabilmente il pareggio con la capolista. Ha protestato per un gol annullato.

5

La retroguardia ha spianato il successo al Varisius con continui svarioni.

TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Sedici gol messi a segno in questa ventesima giornata (376 marcature in totale in campionato), di cui 8 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 8, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 3 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (34 reti), il peggiore è quello dello Sporting Montalbano (7 reti). La migliore difesa è quella dell'Atletico Scanzano (8 reti subite), mentre la peggiore è quella dello Sporting Montalbano (53 reti subite). Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 13 reti; Lambertini (Borussia Pleiade): 12 reti; Rusciani (Borussia Pleiade), Savino (Real Irsina), Gonnella (Pescopagano): 9 reti.

TOP E FLOP DELLA VENTESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

P TO

P FLO

P TO

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Sport

Mercoledì 4 febbraio 2009

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Promozione Cerca punti nel recupero interno con il Bella

Il Borussia ancora in campo POLICORO - Questo pomeriggio alle 14,30, allo stadio allo stadio comunale di Rotondella, il Borussia affronterà il Bella per recuperare la partita che si sarebbe dovuta giocare domenica venticinque gennaio e rinviata per impraticabilità di campo. La gara com'è stato sopra ribadito, si dovrà giocare ancora una volta a Rotondella, in quanto lo stadio "Rocco Perriello" di Policoro è in condizioni pessime. Il Bella, si presenta a questa sfida con un biglietto da visita non indifferente, ha trentuno punti in classifica e domenica ha battuto per tre a zero la Sant'Arcangiolese; il Borussia si troverà di fronte una squadra arcigna e determinata.

Gli ospiti, affronteranno la gara convinti di strappare ai padroni di casa almeno un pareggio. Per mister Del Pino non ci sono problemi di formazione, arriva a Rotondella con tutti gli uomini migliori e soprattutto con il dente avvelenato per cercare in ogni modo di riscattare la partita dell'andata persa per uno a zero. In casa biancorossa l'umore non è dei migliori, domenica per la terza volta, si son visti rinviare la gara, tutto ciò innervosisce molto i calciatori che faticano tutta la settimana e poi per le cattive condizioni del campo non possono giocare e quindi, sono costretti a rincorrere i pretendenti alla vittoria finale durante i recuperi infrasettimanali.

Nonostante tutte queste interruzioni, mister Viola, ha preparato come sempre la partita nel migliore di modi, potrà contare su tutti gli uomini più in forma, rientra Schettino dopo aver scontano una giornata di squalifica, ma non potrà scendere in campo Rusciani ancora fermo per infortunio. È superfluo dire che il Borussia scenderà in campo con la giusta grinta per portare a casa l'intera posta in palio e concederà poco agli avversari, è fondamentale vincere per restare agganciati all'alta classifica, un passo falso potrebbe compromettere tutto lo splendido lavoro portato avanti fino ad oggi. Roberto Martino sport@luedi.it

Una formazione del Borussia Pleiade Policoro

Prima Categoria La squadra di Potenza si isola in vetta al girone A

Pietragalla, guizzo giusto B: una giornata condizionata dai tre rinvii IL PIETRAGALLA di mister Potenza è in fuga solitaria nel raggruppamento A di Prima Categoria. Il doppio capitombolo consecutivo del Bar La Notte Pignola, nel giro di pochi giorni, ha innalzato sensibilmente le quotazioni-promozione dell'attuale leader della classifica. Nonostante qualche sofferenza, il Pietragalla ha battuto di misura il San Chirico Nuovo, mentre il Bar La Notte Pignola di Olita è stato stoppato pesantemente in casa dell'Albatros Oppido. Nel girone B ha prevalso perlopiù il maltempo (rinviate tre gare). Ha giocato e vinto la capolista Lagonegro nel testa-coda contro la Tramutolese. Il Rotondella è stato bloccato dalle pessime condizioni meteo, mentre ha centrato il successo pieno il Montescaglioso a Matera, con la Rigamonti. GIRONE A Quindici vittorie e quattro pareggi dall'inizio del torneo fanno del Pietragalla la squadra più forte dell'intera Prima Categoria ed unica imbattuta assieme al Lagonegro (girone B). Nell'ultimo turno, i ragazzi guidati da Potenza hanno un po' sofferto contro l'ottima organizzazione di gioco del San Chirico Nuovo, ma alla fine è bastata una punizione di Pietragalla L. per centrare l'obiettivo-vittoria. Distanziato di quattro lunghezze, il Bar La Notte Pignola è incappato in due flop di fila: prima nel recupero infrasettimanale e poi domenica scorsa in casa dell'Albatros Oppido. Eppure la formazione pignolese aveva sbloccato inizialmente il risultato con Brancato, prima di essere rimontata da Colangelo e Mancuso F. in

RAPOLLA CASTELGRANDE

brevissimo tempo. Sta provando a recuperare punti, sul terzo gradino, il Parco Tre Fontane Potenza che si è affidato al penalty di Lotano per affondare il Barrata. La compagine di mister Domizio deve, però, guardarsi alle spalle, perché il Savoia è vicinissimo dopo l'affermazione conseguita ai danni dell'Fst Rionero. E' in caduta libera il Sant'Angelo Avigliano che non è più incisivo come lo era ad inizio stagione: il Ruvo ha ringraziato ed ha calato il tris. Sul fondo della classifica, il San Cataldo ha collezionato un buon punto sul campo del Pantano. Il Futura Potenza è ritornato al successo contro

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RAPOLLA: Stante (75' Cassano), Albis, Costantino, De Luca, Mucciante, Iorio, Mailtilasso ( 66' Nardiello), Grossi M., Stante M., Grossi E. A disp.: Di Tolve, Lapolla. All Recine CASTELGRANDE: Traficante, Cerone V., Lepore, Federici D., Galizia, Lisanti (46' Bochicchio), Colucci, Cerona G. ( 85' Zampino), Federici F., Muro. A disp.: Pacella, Cianci, Altieri, Deeviziis A., Messina. All. Derevizzis V. ARBITRO Nardelli di Venosa RETI: al 2', 60' Federici F., 11' gros-

il Montemilone. I tre punti mancavano dallo scorso 9 novembre (2-0 al Pantano). L'Abriola non fa sconti alle dirette rivali per la permanenza tra le mura amiche. Sarli D. ha inchiodato il Possidente. GIRONE B Il maltempo è stato il protagonista della giornata calcistica nel secondo raggruppamento. Non si sono, infatti, disputati gli incontri Rotondella-Pomarico ed Aurora Tursi-Paternicum. E' stata, invece, sospesa la gara Bernalda-Satriano allo scadere della prima frazione di gioco, con gli ionici che stavano conducendo per 1-0 (rete di Diego Margarita). Sul tetto della gra-

duatoria, il Lagonegro è andato ad imporsi a Tramutola con le marcature di D'Agostino, Ferrari e Mastroianni. Anche il Montescaglioso ha ottenuto i tre punti sul campo del fanalino di coda, Rigamonti Matera. La formazione di mister Cicorella ha, però, dovuto faticare per strappare la vittoria striminzita con Raddi nella ripresa e con i materani ridotti in dieci uomini per via del rosso estratto all'indirizzo di Di Simine. Sotto di due reti a Salandra, il Fagnano Valsinni ha impattato la contesa con l'allenatore-giocatore Marto Modarelli e con Campea (per lui quinta realizzazione in sei partite).

Boccata d'ossigeno per il Villa d'Agri che, grazie a Iaquinta e Varallo, ha trafitto il Sirino Mercure. I valligiani vengono da un periodo nero: hanno totalizzato dieci punti nelle ultime quattordici giornate. Infine, l'Invicta Burgentia ha superato il Roccanova con la rete di Miglionico ad inizio ripresa. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Venticinque gol messi a segno (914 marcature in totale) in questa diciannovesima giornata (14 nel girone A, 11 nel B), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa (9 nel girone A, 5 nel B), 11, invece, da

Seconda categoria La capolista del gruppo A passa a Rapolla. Doppietta di Federici

Castelgrande come un treno si E. (rig.), 54' Muro, RAPOLLA - Una sonante e meritata vittoria per la squadra del presidente Pinuccio Federici. Una vittoria conquistata sul campo del Rapolla. Terreno non in buone condizioni, viste le abbondanti piogge cadute in questi giorni. La gara da subito prende una piega non proprio buona per i padroni di casa, già al secondo minuto, punizione in favore del Castelgrande da oltre 25 me-

tri, sulla palla lo specialista Federici F. che insacca alla sinistra del portiere, e vantaggio ospite. Risposta del Rapolla che su un attacco dalla fascia, un cross in area viene intercettato dalla mano di Cerone V., l'arbitro secondo il suo giudizio fischia il calcio di rigore. Alla battuta Grossi E. che non sbaglia, riportando il punteggio in parità. La gara non offre altre emozioni da parte delle due compagini, in particolare la prima della classe che non

riesce ad esprimersi al meglio., come in altre occasioni, forse dovuto allo scarso impegno di qualche giocatore. Infatti la conferma arriva dal mister Dereviziis che negli spogliatoi striglia bene i suoi, che alla ripresa sembrano trasformati.Già al 49'un tiro del solito Federici F. lambisce il palo, 54' minuto e Colucci imbeccato da un perfetto lancio, supera due avversari e mette al centro per l'accorrente Muro che infila la rete del Vantaggio. Il pressing

quelle che hanno giocato in trasferta (5 nel girone A, 6 nel B). Si sono registrati 8 successi interni (6 nel raggruppamento A, 2 nel B), 3 vittorie esterne (1 A, 2 B) e 2 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 463 reti, seguito dal B con 451. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (51 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (10 reti, girone B). La migliore difesa è del Pietragalla (8 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti (girone B) la più perforata (62 reti subite). Donato Pavese

continua la strigliata ha fatto bene, al 58' Cerone G. sfiora la rete con un tiro da fuori area che fa la barba al palo. Passano solo due minuti e al 60' arriva la terza rete, che sancisce anche la doppetta di Federici F. con uno spettacolare tiro al volo, che si insacca alle spalle del portiere. Non sazi, si continua ad attaccare, al 68' Muro tutto solo avanti al portiere mette fuori. Il Rapolla una sola volta si è resa pericolosa con una punizione di De Luca con grande risposta di Traficante. Fischio finale e primato ancora in mano al Castelgrande che tiene a debita distanza il Ginestra candida che insegue a sei punti di distacco. vi. bo.


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Mercoledì 4 febbraio 2009

Sport Seconda Coronata una grande rimonta

Cancellara, che acuto Moliterno in frenata IL CANCELLARA ha centrato l'obiettivo-aggancio alla vetta. Si sono, così, improvvisamente riaperti i giochi per la leadership nel girone B di Seconda Categoria. Lo scontro al vertice con la capolista Metanauto Picerno ha premiato l'undici di mister Cosentino, che ha agguantato i tre punti negli ultimi istanti della contesa con Troiano D. Nel raggruppamento C, è l'equilibrio a prevalere in questa prima fase del girone di ritorno. Infatti, la capolista Fortitudo Moliterno ha impattato nel derby col Sarconi, mentre il Real Grumento è stato raggiunto in parità dal Nemus. Nel primo girone, il Castelgrande vola verso la promozione (abbattuto il Rapolla), mentre il Ginestracandida preserva la piazza d'onore (successo sul San Nicola). GIRONE A Il Castelgrande non conosce rivali. La squadra di Dereviziis è imbattuta da quindici giornate (tredici successi e due pari) e vanta sei lunghezze di vantaggio sul Ginestracandida. E' davvero netto il divario tra le due squadre. Nell'ultimo turno, la doppietta di Federici e la rete di Muro hanno abbattuto il Rapolla. Il Ginestracandida si è sbarazzato del San Nicola, nonostante non gli sia stata convalidata una rete “fantasma” non vista dal direttore di gara. Il Palazzo ha superato con un tris un San Giovanni in calo, mentre il Foggiano Melfi ha pareggiato con la Fides Scalera. A sorpresa, l'Atletico Genzano è caduto per la seconda volta in casa con-

GINESTRACANDIDA SANNICOLA

tro il San Fele. Il Ruoti ha fatto sua la sfida-salvezza con lo Sport Melfi. Infine, fondamentale affermazione della “cenerentola” Casteldoria Lagopesole sul Garnet Red Bella. GIRONE B Fari puntati sulla super-sfida al vertice tra il Cancellara e la Metanauto Picerno. I tre punti se li è aggiudicati l'undici di Cosentino, che è passato in vantaggio con Fanuele ed è stato raggiunto da Rossi. Troiano D. ha gelato i picernesi allo scadere. La Metanauto era imbattuta da ben quindici giornate (l'ultimo ko risaliva alla stagione precedente contro il Ruoti). Per il Cancellara è arrivata la nona gioia di seguito. Il Tricarico ha consolidato la terza piazza ad Anzi con una rete per tempo. I locali hanno poi sbagliato un penalty con Cicchetti. Continua a correre il Potentia Santa Cecilia, reduce da sei vittorie ed un pareggio. In svantaggio contro l'Atletico Albano (rete di Soldo), i “galletti” hanno capovolto il risultato con Brancaccio e Marcodoppido. Parità tra Marsico ed Atletico Balvano. Rinviate le gare Accettura-Vietri, Craco-Grassano e Laurenzana-La Fiasca. GIRONE C Non riesce più a vincere la capolista Fortitudo Moliterno. Nelle prime tre gare dell'anno nuovo ha collezionato appena due punti. Domenica scorsa è stato il Sarconi a bloccare la regina del campionato nel derby. Il Real Grumento si è fatto sfuggire questa ghiotta occa-

2 1

GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Gaudioso, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto, Annunziata, Cicchiello, Via ( al 48' Pipolo G.), Di Pace T., Volonnino. Allenatore. Lettieri M. SAN NICOLA DI PIETRAGALLA: Bochicchio A., Galasso, Sabia D., Pietrafesa I, Viggiano, De Carlo (al 33'Bochicchio D.), Piettrafesa II (al 70' Manfredi), Cillis, Sabia A., Sileo (all'80' Garramone), Coviello. Allenatore. Lomonaco. ARBITRO Griesi di Palazzo San Gervasio. MARCATORI: al 4' Di Pace T., al 36' Annunziata, al 52' Coviello. RIPACANDIDA Il Ginestracandida poteva chiudere l'incontro nel primo tempo, se l'arbitro, un giovane di Palazzo San Gervasio, avesse convalidato un gol di Messere. Correva il 20' ed il Ginestracandida era già in vantaggio di un gol. Di Pace T. subisce fallo a circa 30 metri dalla porta, si incarica del tiro Messere, la cui conclusione va a finire dentro la porta. La palla torna in campo, dopo aver battuto sul paletto che sorregge la rete, e per l'arbitro è tutto regolare e fa continuare il gioco. Cosa avrà pensato il commissario di campo presente sulle gradinate del San Donatello? La cronaca: al 4', al primo vero affondo, va in gol il Ginestracandida. Annunziata lancia Di Pace che infila in uscita il portiere. Al 7' Via per Volonnino che in semirovesciata conclude a lato. Al 9' su cross dell'incontenibile Di Pace, Volonnino da buona posizione, di testa, non centra la porta. Al 20' il gol non visto dall'arbitro. Al 22' Annunziata, ricevuto palla da Di Pace,davanti la porta, tira addosso al portiere. Al 34' Messere perde palla al limite della propria area a vantaggio di Sabia A. che conclude oltre la traversa. Subito dopo Coviello ruba palla a Pipolo L., entrato in area, manda la palla alle stelle. Al 36' raddoppia il Ginestracandida: su angolo di Via, Annunziata in semirovesciata manda la palla dentro la porta. Al 40' su angolo di Via, Di Pace di testa colpisce bene, ma il portiere para. Al 47' bel triangolo Annunziata-Volonnino, la conclusione del primo, da pochi passi, viene deviata in angolo da un avversario. Al 52' segnano, inaspettatamente, gli ospiti: Sabia A. da centrocampo lancia per Coviello che davanti al portiere lo sorprende con un tiro angolato. Al 56' su angolo di Pipolo G., Di Pace di testa manda di poco a lato. Al 60' Cicchiello colpisce la traversa. Al 63'Annunziata, di prima per Di Pace che anticipa il portiere con un pallonetto, ma la sfera va oltre la traversa. Al 79' Cicchiello libera Annunziata che è impreciso. Al 90' Di Pace si destreggia in area, ma la conclusione è centrale. In pieno recupero, il San Nicola ha la possibilità di pareggiare: Coviello a tu per tu col portiere si fa deviare la conclusione, la palla va a finire tra i piedi di Garramone che manda alle stelle. l.z.

sione per avvicinarsi alla prima piazza, facendosi raggiungere al novantesimo dal Nemus (gol di Cresci). Innella aveva portato in vantaggio i ragazzi di Prete. Il Castelsaraceno è stato fermato dal maltempo col San Martino d'Agri. L'Oratorio Lentini Maratea ha battuto nel derby tirrenico il Trecchina, mentre il Chiaromonte è caduto a Castelluccio. In coda, tris dei F.lli Cafaro all'Episcopia e cinquina del Real Agromonte alla Sanseverinese. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Cinquantuno gol messi a segno (1085 marcature in totale) in questa sedicesima giornata (22 nel girone A, 12 nel B, 17 nel C), di cui 31 dalle formazioni che hanno giocato in casa (13 nel girone A, 6 nel B, 12 nel C), 20, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 6 nel B, 5 nel C). Si sono registrati 9 successi interni (4 nel raggruppamento A, 2 nel B, 3 nel C), 4 vittorie esterne (2 A, 1 B, 1 C) e 4 pareggi (1 nel girone A, 1 nel B, 2 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 383 reti, seguito dall'A con 359 e dal B con 343. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelgrande (49 reti, girone A), il peggiore è quello dell'Anzi (12 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Cancellara (10 reti subite, girone B), mentre le peggiori (39 subite) sono dello Sport Melfi, dell'Anzi e del Sarconi. Donato Pavese

POTENTIA SANTA CECILIA 2 ATLETICO ALBANO 1 POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Iovino, Pepe (68' Gonnella), A. Morlino, Sannazzaro, Libonati, Brancaccio, R. Palese, Alfano, Marcodoppido, Aiello (23' De Bonis (86' N. Colucci). A disp.: D. Morlino, La Mantia. Allenatore: Macchia. ATLETICO ALBANO: M. Benedetto, Larocca, Trivigno, E. Benedetto, A. Tammone, De Grazia, Soldo (82' Tito), L. Benedetto, Losasso, Locuoco, Benedenti. A disp.: E. Benedetto, Morena, V. Tammone. Allenatore: A. Benedetto. ARBITRO: Spagna di Potenza. RETI: 64' Soldo (AA),70' Brancaccio, 77' Marcodoppido (PSC). POTENZA – Galletti inarrestabili. Sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette gare. A farne le spese stavolta l’Atletico Albano che nella ripresa era passato addirittura in vantaggio con Soldo ma Brancaccio e Marcodoppido in rimonta hanno regalato il nono successo stagionale al Potentia Santa Cecilia. Nella prima frazione di gioco si è visto forse il miglior Santa Cecilia della stagione con sei occasioni da rete dal secondo all'undicesimo minuto. Nell'ordine Brancaccio in area ci prova con un rasoterra ma Benedetto mette in angolo, bravo poi a bloccare un’altra conclusione dal limite di Alfano; Aiello con due conclusioni a lato e una alta e Marcodoppido sul fondo. Al 12' gli ospiti si fanno vedere in attacco con Losasso che calcia fuori. Alla mezzora Donadio neutralizza il calcio piazzato di Locuoco; sessanta secondi più tardi A. Morlino batte una punizione, Marcodoppido sfiora la sfera in area e l'estremo difensore ospite devia. In avvio di ripresa sono ancora i potentini a provarci con la punizione di Brancaccio. Ma al 64' arriva a sorpresa il vantaggio degli ospiti con Soldo che insacca in mischia. I locali reagiscono con il colpo di testa di Sannazzaro, ma Benedetto para. Macchia inserisce la terza punta Gonnella e toglie lo stanco Pepe ed è lo stesso attaccante appena entrato in campo a mancare subito il pari. Al 70' arriva il pareggio di Brancaccio che di testa firma la nona rete stagionale. Trascorrono altri 7’ e arriva il gol vittoria di capitan Marcodoppido che in area trafigge Benedetto completando la rimonta gialloblu e firmando il gol numero sette del campionato. Al 79’ il diagonale di Gonnella termina sul fondo. Nel finale gli ospiti spingono alla ricerca del pari e nel recupero Sannazzaro salva sulla linea in rovesciata e qualche istante dopo Locuoco calcia al di là della porta difesa da Donadio. I galletti conquistano altri tre punti e domenica prossima faranno visita al Grassano cercando di allungare la serie positiva. b.b.


43 Sport GIR. B - I padroni di casa fanno festa con Colangelo e Zaccagnino Mercoledì 4 Febbraio 2009

Vitalba, ecco il primo punto Pareggio con quattro gol nella sfida con il Balvano IL TABELLINO VITALBA FILIANO BALVANO

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VITALBA: Mecca, Coviello, Gambetta, Telesca, Ferrarini, Martinelli, Loffredo, Colucci, Grieco, Pannullo, Colangelo, Zaccagnino. In panchina: Pace, Lorusso, Rinaldi. Allenatore: Rosa. BALVANO: LeCaldare, Turturiello, Di Stasio, Quagliata, Casciano, Moretto, Iannone, Simone, Bovino, Quagliata, Turturiello. In panchina: N. Simone, G. Bovino. Allenatore: Pietrafesa. ARBITRO: Franciosa da Barile. MARCATORI: 42’ pt e 12’ st Moretto, 9’ st Colangelo, 15’ st Zaccagnino.

Il Balvano

to. Risponde il Vitalba al 16’ con Telesca che su respinta da calcio d’angolo mette fuori di un niente. Al 23’ è Zaccagnino a mettere fuori da favorevole posizione con un lob di sinistro. Al 41’ è Colangelo su una percus-

Campionato Provinciale Giovanissimi

IL TABELLINO FOGGIANO MELFI RAPOLLA

FILIANO – Con il cambio della guardia avvenuto in settimana, il Vitalba conquista meritatamente il primo punto dopo quasi due campionati Juniores. Infatti la mano e la grinta di mister Tommaso Rosa, vecchia conoscenza del calcio lucano si è vista sin dalle prime battute, con una squadra ben disposta in campo e ordinata, tant’è che il Balvano ha cercato di mettere la gara sul piano dell’agonismo e ben ha fatto l’ottimo arbitro Franciosa che già al 8’ ha espulso Quagliata, reo di un normale fallo a metà campo, che reagendo in maniera inspiegabile ha detto qualche parola di troppo all’arbitro che nell’assordante silenzio del comunale di Filiano si è però distinta nettamente. La cronaca. Dopo la prima fase di studio al 12’ primo affondo del Balvano con Bovino che mette a lato da ottima posizione su lancio filtrante di Moret-

3 0

FOGGIANO MELFI: Corona, Brescia, Lomio, Simonetti, Urbano, Potito, Pittaro II, Capobianco, Mossucca, Corbo, Sportella. In panchina: Pittaro II, De Rosa. Allenatore: Capobianco. ASD RAPOLLA: Croce, Giannetti, Cassandro, Salvago I, Asquino I, Colangelo, Asquino II, Tamarazzo, Nigro, Guadagno, Salvago II. In panchina: Asquino III, Montesano, Mariniello, Sammario, Pietrantuono, Zingaro. Allenatore: Di Tolve. MARCATORI: 11’ pt Sportella, 20’ pt e 21’ pt Urbano. FOGGIANO – L’ultima giornata di andata del campionato giovanissimi vede il Foggiano Melfi superare con un secco 3 a 0 il Rapolla. L’undici allenato da mister Capobianco mette subito in pratica il suo modo di impostare la gara, attaccando sin dai primi minuti di gioco, mettendo in difficoltà gli avversari di turno col suo gia collaudato 4-4-

Tris del Foggiano di mr. Capobianco 1-1, avendo a disposizione dei validi centrocampisti molto rapidi a velocizzare il gioco mettendo spesso in affanno le retroguardie avversarie. I primi dieci minuti di gioco vedono il Foggiano costantemente alla ricerca del gol provando in tutte le maniere la via del gol, che arriva puntuale all’11’ da parte di Sportella che, su assist di Capobianco, dopo essersi liberato con una finta del diretto avversario insacca da appena dentro l’area alla sinistra dell’incolpevole portiere ospite. La reazione del Rapolla arriva subito dopo con alcuni tiri dalla distanza da parte dei due attaccanti, Nigro e Guadagno, ben controllati dall’estremo difensore Corona. Al 19’ per i locali ci prova dalla lunga distanza Corbo tirando un bolide che sfila poco al lato della porta avversaria. Un minuto dopo sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il secondo

gol realizzato dal capitan Uurbano con una mezza rovesciata che si infila quasi sotto l’incrocio dei pali della porta avversaria. Nella ripresa la musica non cambia ed è sempre il Foggiano a menare le danze; i centrocampisti del Foggiano sembrano avere una marcia in più rispetto agli avversari, conquistando palloni su palloni e servendo le due punte Mossucca e Sportella che in diverse occasioni sciupano clamorosamente facili occasioni da gol. Si arriva cosi al 21’ quando dopo una punizione assegnata dal direttore di gara per fallo su Lomio all’altezza dei 25 metri, Urbano corona la sua prestazione con una punizione che piega le mani al portiere del Rapolla e si insacca al lato destro della porta. Mister Capobianco può essere soddisfatto, la sua squadra è una delle più belle realtà del campionato.

Campionato Provinciale Juniores - Cinque gol degli ospiti

Al Peppino Campagna va tutto bene contro il Pisticci PISTICCI - Su un campo allentato dalla pioggia, i ragazzi allenati da Salvatore Di Biase hanno avuto ragione sul Pisticci di Luigi Gioia nel recupero del primo incontro stagionale. L’inizio è stato abbastanza combattuto da entrambe le squadre con prevalenza di gioco da parte degli ospiti certamente più forti ed esperti dei locali. Al 20’ Scasciamacchia va in rete dopo uno scambio con Stabile. Seguono rabbiose incursioni da parte del Pisticci con Vena e Fortunato che impegnano seriamente il portiere Chiruzzi che si esibisce in parate importanti. Al 35’ Masiello pareggia su calcio di punizione chiudendo la prima fra-

zione di gioco. Nella ripresa il tecnico locale Gioia dà la carica ai suoi per conquistare i tre punti, ma l’attenta difesa del Real Peppino Campagna ribatte con ordine ogni tentativo. Presto, infatti, la squadra ospite riprende in mano le redini del gioco e nell'arco di cinque minuti con Luca Gallitelli porta a tre le marcature. Al 27’ il bravo Paradiso colpisce la traversa che gli nega il gol del possibile 4-1. Il Pisticci tenta di mantenere il passo al cospetto di Le Penne, Stabile e Paradiso che macinano azioni pregiate creando pericoli costanti per il portiere Sergio. Al 30’ Stabile, servito da Batta, dopo un suo indovinato dribbling solo da-

vanti al portiere segna facilmente. Poi, ancora Paradiso, instancabile ma con poca fortuna, colpisce di nuovo la traversa. Al 35’, infine, Scasciamacchia segna la sua doppietta personale anche se il tempo a disposizione concede spazio anche a Fortunato che sancisce il risultato definitivo. Dopo questo bel riusltato, grande è la soddisfazione per il tecnico Di Biase che cercherà nel girone di ritorno di continuare ad ottenere vittorie che gratifichino una società che da sempre si dedica ai giovani come afferma il presidente Narciso: “Continuiamo nella nostra opera di socializzazione con i ragazzi che amano il gioco del calcio”.

sione a mettere fuori sull’uscita di Le Caldare. Gol mangiato gol subito, la legge del calcio è questa e un minuto dopo gol del Balvano con l’ottimo Moretto che su un rinvio della difesa si incunea nell’area e trafigge

IL TABELLINO REAL P. CAMPAGNA 1 TRICARICO 3 REAL P. CAMPAGNA: R. Gallitelli, Galante, Fischetti, Catapano, D’Amelio, Buttiglione, Tedesco, Pioggia, D’Ascanio, Leone, Pizzolla. In panchina: De Donato, M. Gallitelli, Moro, M. Catapano, Zaza. Allenatore: Di Biase. TRICARICO: Orsellini, Vizzuso, Benevento, R. De Biasi, Pisani, Fois, Ghessa, G. De Biasi, Dema, Cortese, Adamo. In panchina: G. De Biasi, La Morte. Allenatore: Angelillo. ARBITRO: La Penna di Bernalda. MARCATORI: 25’ pt Pioggia, 40’ pt G. De Biasi, 30’ st Cortese, 35’ st Dema. BERNALDA - Sebbene si trattasse di una gara importante, contro il forte Tricarico di Luciano Angelillo il Real Peppino Campagna non è riuscito ad evitare la sconfitta. Del resto, per il tecnico Bernardino Di Biase è stata una scelta obbligata quella di presentare una formazione imbottita

l’incolpevole Mecca. Veemente reazione del Vitalba con Telesca che su calcio di punizione prende la faccia interna della traversa con il pallone che è sembrato più fuori che dentro, anche se le proteste dei locali sono state vibranti. Primo tempo 0-1, con il Vitalba eccessivamente penalizzato. Nel primo quarto d’ora della ripresa succede di tutto. Al 3’ triangolazione tutta di prima tra Grieco-ZaccagninoColangelo, con quest’ultimo con un tocco a pallonetto alla “Del Piero”, pareggia il conto. Il Vitalba insiste all’attacco, e su contropiede di Moretto(sempre lui), prende ingenuamente il secondo gol. Al 15’ si fissa il risultato, con Grieco che conquista una palla a centrocampo e passaggio filtrante per Zaccagnino, che anticipa il portiere ospite in uscita e deposita in rete. Sino al termine si assiste ad una partita all’arma bianca con rapidi coinvolgimenti

Campionato Provinciale Allievi

Il Tricarico beffa il Real P. Campagna di ragazzi della categoria Giovanissimi in quanto alcuni Allievi hanno dovuto rinforzare la Juniores impegnata nella stessa giornata sul campo di Pisticci. Comunque i ragazzi ben messi in campo hanno giocato un primo tempo alla pari con i più quotati avversari e dopo tanti capovolgimenti di fronte è proprio il Real Peppino Campagna a passare in vantaggio con il giovane Pioggia che in mischia trova lo spiraglio giusto e insacca. Sulle ali dell’entusiasmo il Real ci crede e con D’Ascanio e Moro potrebbe raddoppiare ma è bravo Orsellini a parare facilmente. Al 40’ il Tricarico perviene al pareggio con G. De Biasi che approfittando di uno svarione difensivo si inserisce con un pallonetto alle spalle del portiere locale. Nella ripresa il gioco diventa ancora più bello con entrambe le formazioni a cercare la vittoria. Il diverti-

PISTICCI: Sergio, La Viola, Camardella, Vena, Di Peda, Cosentino, Donato, Masiello, Di Lucca, Pierro, Fortunato. In panchina: Vena. Allenatore: Gioia. REAL PEPPINO CAMPAGNA: D. Chiruzzi, E. Chiruzzi, Di Biase, Pascucci, Troiano, Scasciamacchia, Le Penne, Paradiso, Stabile. In panchina: Miamiulli, Montano. Allenatore: Di Biase. MARCATORI: 20’ pt e 35' st Scasciamacchia, 35’ pt Masiello, 10’ st e 15’ st L. Gallitelli, 30’ st Stabile, 38’ st Fortunato.

mento non manca ma con il passare del tempo i ragazzi di Angelillo premono sull’acceleratore mettendo in serie difficoltà i padroni di casa con i suoi elementi migliori, De Biasi, Cortese e La Morte. Al 30’ il risultato è ancora fermo sul pari e tutto lascia credere che sia destinato a rimanere tale e invece ecco che si crea ancora una confusione in area e Cortese riesce ad approfittarne segnando il vantaggio per i suoi. Impennata di orgoglio per Catapano e compagni che tentano in tutti i modi di raggiungere il pareggio, invece è il Tricarico a segnare ancora con Dema che fissa il definitivo 3-1. Al termine dell'incontro, in cui assoluta è stata la sportività da parte di entrambe le compagini, Bernardino Di Biase è solo rammaricato delle assenze forzate di alcuni dei suoi ragazzi e difatti ci dice: “Pazienza, ci rifaremo nella prossima partita”.

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009

IL TABELLINO PISTICCI 2 REAL P. CAMPAGNA 5

di fronte. Al 32’ è Bovino a prendere un palo clamoroso su ingenuità della difesa locale. Subito dopo è Colucci con una fucilata in diagonale dal limite a mettere fuori di un niente. Al 38’, ottimamente lanciato da Telesca tira alto da favorevole posizione, ma l’occasione più grossa è sui piedi di Grieco al 44’ che di mestiere si presenta solo davanti a Le Caldare e lo grazia con un pallonetto che si perde sul fondo di un soffio. Nei tre minuti di recupero finale, si assiste solo a una punizione dal limite per il Balvano, sulla quale l’ottimo Franciosa, che nel frattempo ha espulso Martinelli per doppia ammonizione, fischia la fine, con un incredibile ed indegna bagarre finale dei giocatori e dirigenti ospiti nei confronti dell’arbitro, reo, secondo loro di aver fischiato la fine della partita appena calciato la punizione, prontamente sedata.

Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO

Provinciale

Regionale

Nazionale

CATEGORIA

Juniores

Allievi

Giovanissimi

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.


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Sport Malpede: “Siamo pronti per lo scontro diretto della settimana prossima”

Mercoledì 4 Febbraio 2009

Il Ricigliano cala il poker Contro l’Atella in gol Severino, Bochicchio e Serritella IL TABELLINO RICIGLIANO 4 ATELLA MONTICCHIO 0 RICIGLIANO: Marcellino, Caputo, Cozzi, Iannuzzi, Pietrafesa, Annunziata, Saracco, Bochicchio, Clemente, Serritella, Severino. In panchina: Dente. Allenatore: Dente. ATELLA MONTICCHIO: Mascolo, C. Colangelo, F. Colangelo, Dannucci, Telesca, Schirò, Romaniello, Gamma, Lanotte, Leccese, Ricciardelli. In panchina: Larotonda, Di Gennaro, Di Biasi, Rondinella. Allenatore: Perchinelli. MARCATORI: 10’ st Severino, 12’ st e 21’ st Bochicchio, 24’ st Serritella.

RICIGLIANO – Dura quasi un’ora il sogno dell’Atella Monticchio di fermare la capolista che contro la squadra di Roberto Perchinelli trova difficoltà dolo nella prima frazione di gioco. E’ un pri-

mo tempo equilibrato quello a cui danno vita la formazione di mister Dente e l’undici vulturino che nei primi 45’ corre solo due rischi; un palo di Bochicchio e un’occasione fallita di Severino mettono i brividi a Mascolo, mentre Marcellino, portiere del Ricigliano corre solo un rischio su una conclusione di Telesca. La gara entra nel vivo nella ripresa con il portiere Mascolo che è battuto, per la prima volta, quando siamo al 10’, da Giampaolo Severino dopo una bella azione personale. Da qui inizia una nuova gara con i padroni di casa che diventano i padroni del campo tanto che due minuti dopo il gol del vantaggio arriva anche il raddoppio firmato da Giuseppe Bochicchio il cui tiro prende il palo, carambola addosso al portiere e finisce in rete. Bocchio è anche l’autore della rete del 3 – 0 che il numero 8 locale segna concludendo un’azione di contropiede a cui partecipano anche Severino e Clemente quando il cronometro segna il 21’. Tre minuti dopo Roberto Serritella, con un gesto acrobatico raccoglie un pallone respinto dalla traversa e firma

Il team di Filadelfia sempre protagonista

Ricciardelli (Atella Monticchio)

il quattro a zero, risultato che il Ricigliano prova più volte a cambiare ma che diventa definitivo al triplice fischio finale dove, da noi sentito telefonicamente, Sebastiano Malpede, dirigente del Ricigliano, commenta così la nuova vittoria della capolista: “Continuiamo a credere di poter vincere il campionato e questa vittoria fa bene al morale in vista del big match della prossima giornata contro il Picerno, una gara che mi auguro non deluda le attese”.

Apre Germano(2), poi reti di De Angelis, V. Lottino e Viggiano(2)

L’Avigliano allontana L’AZ Picerno fa “cappotto” il Futura dalla vetta contro il Foggiano Melfi IL TABELLINO FUTURA POTENZA AVIGLIANO

0 3

FUTURA POTENZA: Travaglini, Isoldi, Russillo, Bonavoglia, Barra, Iula, Restaino, Marcogiuseppe, Rasola, Rondanini. Allenatore: Zotta. AVIGLIANO: Chianese, Manna, Petraglia, Camelia, Marra, Potenza, Verrastro, Ottati, Vaccaro, Grieco, Coviello. In panchina: Raimondi, Summa, Sileo, D. Carlucci, W. Carlucci. Allenatore: Filadelfia. ARBITRO: Nappo di Moliterno MARCATORI: 1’ pt e 30’ Vaccaro, 28’ pt Marra. POTENZA – Il Futura Potenza dopo la pesante sconfitta subita dal P3F Potenza la settimana scorsa, non ha saputo reagire in campo ai danni di un Avigliano, che in questo momento è la squadra più in forma del campionato, è strizza un occhio particolare alla vetta della classifica dove potrebbe essere un traguardo sicuramente alla portata dell’undici di Bartolo Filadelfia. Sfumano invece i sogni di raggiungere almeno il secondo posto il Futura Potenza che ancora una volta ha dovuto fare i conti con infortuni e malattie, presentandosi in campo in dieci uomini, ma comunque a giocarsi la partita fino alla fine. La cronaca. Pronti via è l’Avigliano gia colpisce: Vaccaro appena battuto a centrocampo, scambia con un compagno, avanza fino alla trequarti è sorprende il portiere Travaglini con un gran tiro che si insacca sotto l’incrocio dei pali. I giovani di mister Zotta non si

perdono d’animo ed anche in dieci uomini si giocano la partita, non sfruttano un’occasione con Marcogiuseppe al 19’ quando un tiro di quest’ultimo termina fuori di poco. Al 23’ su un’azione d’angolo Russillo si divora un gol fatto, mandando alto un tiro da tre metri dalla linea di porta. L’Avigliano fa la sua partita con molta tranquillità, cercando di fraseggiare a centrocampo il possesso di palla e da un errore in fase di ripartenza del Futura, Russillo perde palla a centrocampo, si impossessa della sfera Camelia, che lancia in corridoio Marra, e batte il portiere in uscita, siamo al 28’ del primo tempo. Al 40’ punizione dal limite per il Futura, che il pur bravo Rondanini, manda alto sulla traversa. Nella ripresa, i ragazzi potentini sembrano più vivaci e partecipi ad ogni azione di gioco, al 15’ Marcogiuseppe, imbeccato da Restaino, s’ invola tutto solo verso la porta avversaria, ma il portiere chiude in uscita. Al 20’ e Restaino che dribbla due avversari dalla destra e tiro in porta che sibila il palo difeso da Chianese. L’occasione migliore capita ancora a Marcogiuseppe, al 29’ che da solo con un pallonetto supera il portiere ma il pallone si stampa sulla traversa. Sul capovolgimento di fronte l’Avigliano fa il tris, con una bella azione in velocità, da parte di Grieco, che mette al centro un pallone che Vaccaro mette dentro, chiudendo difatti le ostilità. Mister otta a fine gara dice: “Un solo rimpianto per il Futura, è quello di non aver disputato la gara in parità numerica, e con quello spirito giusto che fino a quindici giorni fa regnava tra i ragazzi, facendo anche un pensiero all’obiettivo qualificazione”.

PICERNO – L’inizio sottotono con cui inizia la gara dell’AzPicerno dà l’impressione che la squadra di mister Capece non abbia smaltito del tutto la sconfitta del turno precedente in quel di Avigliano. I primi trenta minuti contro il Foggiano Melfi trascorrono senza particolari sussulti, poi, quando siamo al 30’ un gran tiro dal limite di Marco Germano gonfia la rete della porta ospite e sblocca i picernesi che, grazie al secondo gol di Germano, questa volta un pò fortunoso, chiudono il primo tempo sul doppio vantaggio. Il due a zero piega le gambe al Foggiano Melfi che nella ripresa non riesce

a tenere il passo degli avversari che al 20’ triplicano grazie a Giancarlo De Angelis che devia in rete una

AZ PICERNO FOGGIANO MELFI

6 0

AZ PICERNO: Notargiacomo, Albano, Spera, Di Bello, Naturale, Germano, Galasso, Quagliata, A. Lottino, V. Lottino, Viggiano. In panchina: E. Quagliata, De Angelis, Sodo, Russo, S. Salvia. Allenatore: Capece. FOGGIANO MELFI: Maiellare, Coppola, Tomasiello, Ricciardi, Lomio, Mairro, Mossucca, Finelli, Telesca, Tetta, Calabrese. In panchina: Muchetto, Di Guglielmo, Di Muro. Allenatore: Savino. MARCATORI: 30’ pt e 42’ pt Germano, 20’ st De Angelis, 30’ st V. Lottino, 33’ st e 38’ st Viggiano.

Doppietta di D’Urso poi segnano Barbaro e Marmora

IL TABELLINO VULTUR RIONERO P3F POTENZA

Savino (Foggiano Melfi)

punizione di Salvia. L’Az Picerno coglie in momento di difficoltà degli ospiti e in otto minuti chiude il “set”. Alla mezz’ora è Valerio Lottino, con una conclusione da fuori area, a calare il poker, mentre, tre minuti dopo, Rocco Viggiano, in mischia segna il quinto gol. A sette minuti dalla fine sempre Viggiano, questa volta con un gran tiro, realizza l’ultima segnatura di una gara che mister Capece commenta così: “E’ una buona vittoria che di certo ci fa contenti e ci serve per affrontare il prossimo importante impegno con la convinzione che siamo un’ottima squadra che può battere chiunque”.

IL TABELLINO

4 2

VULTUR RIONERO: Sicuro, Di Lorenzo, Calice, Barbaro, De Bonis, Di Tolve, Cripezzi, Filidoro, Lanotte, D'Urso, Marmora. In panchina: Di Sabato, Cassese. Allenatore: Viggiano. P3F POTENZA: Lorusso, Labella, Mastroberti, Arleo, Ottati, Santarsiero, Carleo, Annunziata, Podano, Marchese, Basile. In panchina: Di Stefano, Pergola, Dellisanti. Allenatore: Monaco. MARCATORI: 5’ pt e 14’ st D'Urso, 22’ pt Barbaro, 2’ st Carleo, 10’ st Podano, 40’ st Marmora. RIONERO IN VULTURE - E’ stata la gara di Mimmo D’Urso il fantasista della Vultur che ha messo a segno due reti da cineteca direttamente da calci piazzati dalla distanza, ma soprattutto la gara in cui si è distinto

La Vultur è una bella realtà anche Antonello Marmora, un giovane calciatore che insieme allo stesso D’Urso in futuro potrà essere utile anche alla prima squadra. Il Parco tre Fontane, invece, era riuscita pure a riportarsi in parità rimontando il doppio svantaggio con un uno-due firmato Carleo-Podano, che avevano sfruttato a dovere due disattenzioni madornali della difesa rionerese, ma quando poi la Vultur ha iniziato a fare sul serio i potentini hanno dovuto issare bandiera bianca. Ottima la direzione di gara dell’arbitro Pescuma. Questa è la cronaca della gara. Al 2’ la Vultur va vicina al gol quando Barbaro con un cross da destra serve D’Urso il quale da buona posizione calcia tra le braccia del portiere. Al 5’ i rioneresi passano in vantaggio con D’Urso che da calcio piazzato dai 40 metri batte il portiere con la palla che prima di entrare aveva toccato la traversa interna per poi insaccarsi in rete. Al 10’ ancora D’Urso-show che dopo una bella giocata calcia di

potenza, ma la palla solo per sfortuna esce di poco a lato a fil di palo. Al 22’ il raddoppio rionerese: Filidoro verticalizza per Barbaro il quale si invola verso la porta, aspetta che il portiere esca dai pali, e con un bel pallonetto lo batte inesorabilmente. Al 25’ ancora la Vultur a salire in cattedra con Lanotte che un pò sbilancito calcia debolmente tra le braccia del portiere. Per vedere la prima conclusione degna di nota degli ospiti bisogna aspettare il 40’ quando un colpo di testa in area di Annunziata per poco non si infila in rete. Gol che arriva al 47’ quando la difesa bianconera va in bambola e il calciatore potentino Carleo da due passi scavalca il portiere Sicuro con un pallonetto. Al 55’ la difesa bianconera pasticcia ancora e a castigarla ci pensa Podano che con un forte tiro batte l’incolpevole Sicuro. Col risultato di parità la Vultur non si sfalda, anzi riprende a giocare come sa ed al 59’ D’Urso guadagna una punizione dall’out sinistro che lui stesso

si incarica di battere e, con un tiro a “foglia morta”, riporta la Vultur in vantaggio. Al 64’ Lanotte cerca la gioia personale, ma il suo pallonetto esce fuori solo per un’inezia. Gli ospiti non ci stanno a perdere e cercano con insistenza la via della rete, ma a dirgli di no per due volte trovano l’attento portiere Sicuro che prima al 75’ con un tuffo plastico devia in corner una conclusione su calcio piazzato di Marchese e dopo due minuti dice di no anche a Podano respingendogli in corner un tiro da distanza ravvicinata. La Vultur riparte in contropiede e Marmora calcia a botta sicura, ma il pipelet potentino imita il suo collega avversario negando la gioia del gol all’attaccante bianconero che però si rifà al 85’ quando, dopo una serie di batti e ribatti in area avversaria, mette dentro da due passi. Con la vittoria di oggi i ragazzi del bravo mister Viggiano si proiettano all’inseguimento delle lepri Ricigliano e Picerno.


Sport 45 Aldo Pitrelli: “Quando si è motivati il risultato non può che essere positivo” Mercoledì 4 Febbraio 2009

Rotondella, che cinquina In gol Galati (2), Erdogmus, Zampino e Divincenzo IL TABELLINO ADP ROTONDELLA VIGGIANO

5 2

ADP ROTONDELLA: Gresti, Erdogmus, Zampino, Pastorelli, Oriolo, Mele, Franchino, Potenza, Galati, Divincenzo, Ricciardi. In panchina: Manolio, Tarantino, Vitale. Allenatore: Pitrelli. VIGGIANO: G. Nigro, Laterza, Scoglio, M. Nigro, D’Andrea, Degregorio, Robortella, Demaio, Alberti, Lavecchia, Lotta. In panchina: Gargaro, Mero. Allenatore: Nigro. MARCATORI: 16’ pt e 40’ st Galati, 24’ pt Robortella, 27’ pt Lotta, 40’ pt Erdogmus, 9’ st Zampino, 44’ st Divincenzo.

POLICORO – Gara intensa sotto l’aspetto tecnico ed anche fisico giocata su un campo reso praticabile grazie al factotum della società Giovanni Latronico. Tre punti per l’A.D.P. Rotondel-

IL TABELLINO ATL. SCANZANO POLICORO 2000

1 2

ATLETICO SCANZANO: Lateana, Sabato, Pandolfi, Frabetti, Dattoli, Parisi, Gualano, Cecere, Puppio, Santacroce, Salerno. Allenatore: Valluzzi. POLICORO 2000: Maida, Marta, Panetta, Lufrano, De Giorgio, Ciaglia, Guerra, Durante, De Palma, Cimmarrusti, Ripa. Allenatore: Antonio Finamore MARCATORI: 25’ pt Puppio, 10’ st e 25’ st Ripa. SCANZANO – A Scanzano il derby dello Ionio, gara di cartello della terza giornata di ritorno del campionato Juniores regionale girone B, va al Policoro 2000 di Antonio Finamore, apparso più tonico e determinato. Il tecnico dei padroni di casa, Rocco Valluzzi, può contare su numerosi rinforzi provenienti dalla prima squadra. Di fatto però, proprio questi ultimi non riescono ad incidere sull’economia della squadra di casa. Invece, per mister Finamore, gli inserimenti di Maida, Panetta e Ripa, ben si armonizzano al resto della squadra, così da apparire meglio organizzati. La cronaca delle occasioni da rete mostra uno spaccato evidente rispetto alle diverse motivazioni espresse dagli atleti in campo. Al 5’, su una rapida verticalizzazione, De Palma "spizzica" la palla per l’inserimento di Cimmarrusti, che sorprende i centrali difensivi di casa e si invola solitario verso la porta di Lateana, calciando però dal limite dell’area lambendo la traversa, Al 8’ è ancora Cimmarrusti, che scambia con De Palma al limite, si incunea e calcia forte alla sinistra di Lateana, che si allunga e devia in angolo. Però, come accade spesso nel calcio, nel momento del forcing, arriva la doccia fredda. Ripa viene anticipato da Gualano che crossa immediatamente alle spalle dei centrali difensivi ospiti, sulla palla si avventa Puppio che fredda Maida. 1 - 0 per lo Scanzano. Da quel momento la gara si fa a centrocampo, con gli ospiti impegnati a recuperare palla ed impostare per i terminali offen-

la che oltre alla classifica danno morale ai ragazzi di mister Pitrelli che finalmente vedono le tante azioni create che si finalizzano con la presenza di un attaccante di peso come Galati. La cronaca fa registrare da inizio gara la pressione dei locali che dopo alcune conclusioni senza fortuna con Potenza e Franchino al 16’ passano in vantaggio con Galati che insacca il portiere ospite con un preciso tiro in diagonale. E’ sempre il Rotondella a creare gioco ed a mancare il gol, fino a quando il Viggiano portatosi al limite area con Robortella perviene al pareggio al 24’ con un tiro non irresistibile. Doccia fredda per i padroni di casa che al 27’ a causa di un disimpegno maldestro in difesa si trovano sotto di un gol che viene siglato in mischia da Lotta. Si ha così la reazione rabbiosa del Rotondella che dapprima sfiora la rete al 30’ con Potenza che si mangia un gol già fatto ed in rapida successione crea un notevole numero di occasioni da gol tuttavia non segnati anche per il bravo portiere ospite. La pressione dei locali si fa sentire ed al 40’ si

materializza il gol del bravo Erdogmus che sulla respinta del portiere calcia a volo siglando una bella rete di fatto portando il Rotondella al riposo con più tranquillità. Il secondo tempo inizia con i locali molto motivati e dopo gli innesti di Tarantino e Manolio danno più intensità alla squadra. Difatti al 9’ quello che non t’aspetti è Zampino che segna di testa su un bel cross su punizione di Oriolo. Lo svantaggio porta il Viggiano a scoprirsi ed il Rotondella a questo punto pur giocando bene sigla le reti della tranquillità solo al 40’ con Galati che di testa conclude in gol su calcio d’angolo di Ricciardi, mentre al 44’ con Divincenzo sigla il gol personale di testa su traversone dalla destra. A fine partita Aldo Pitrelli, allenatore del Rotondella, rimarca la buona prestazione dei suoi ragazzi evidenziando che “quando in campo si è motivati e completi, in questo caso mi riferisco ad un attaccante di peso che oltre a fare i gol riesce a tenere palla ed a far salire la squadra, il risultato non può che essere positivo”.

L’undici di Finamore è vice-capolista

Spicca la tripletta di Francesco Lacanfora

Il Policoro 2000 spodesta Scanzano

Matera a forza sette Rotunda Maris ko

sivi. Invece, il centrocampo di casa appare meno lucido, nonostante la prova di carattere di Fabretti, che lotta su ogni pallone. Purtroppo però, appare il solo determinato in una mediana costantemente aggredita dai mediani policoresi. Lo Scanzano, messo in condizione di non poter fraseggiare a centrocampo per la continua pressione degli ospiti, non riesce ad esprimere la sua fluidità di gioco, che finora ne aveva caratterizzato il cammino in campionato. Per gli ospiti Guerra, si inserisce continuamente sulla fascia destra, mettendo in difficoltà l’organizzazione difensiva di casa. Cimmarrusti sull’altra fascia costringe quasi sempre al fallo i suoi marcatori diretti. Così, su una delle punizioni conquistate al limite da Cimmarrusti, Durante si incarica del tiro. La palla finisce al lato, lambendo il palo alla destra di Lateana. Al 25’ è Guerra a sfondare sulla sinistra, lanciando in sovrapposizione Marta, quest’ultimo fa partire il suo traversone, con palla che arriva a Ripa, il quale salta il marcatore diretto, ma al momento del tiro, viene buttato giù in area. Rigore. Si incarica del tiro Cimmarrusti, che però spreca al lato. L’episodio negativo però non demotiva gli ospiti che continuano a macinare gioco, riconquistando palla a centrocampo e servendo in profondità gli esterni. Lo Scanzano appare attonito, trovandosi sempre in inferiorità numerica, ed in difficoltà a centrocampo. Al 32’, ancora Marta per Guerra, che lo serve in fascia sulla sovrapposizione; scarico sull’accorrente Cimmarrusti che calcia di poco sulla traversa. Al 40’ è Ripa ad sfondare sulla sinistra, scambio con De Palma, che scarica sull’accorrente Durante che calcia di prima intenzione. La palla finisce di poco al lato. Negli spogliatoi succede qualcosa di importante nelle fila del Policoro, infatti ragazzi di mr. Finamore ne escono ben determinati, attendendo gli avversari già sul terreno di gioco. Questa

immagine è la sintesi della partita che si osserverà nel secondo tempo. Un Policoro concentrato e determinato a conquistare i tre punti che servono per il possibile sorpasso alla piazza d’onore del torneo. Lo Scanzano invece rientra meno concentrato. Risultato: il Policoro 2000 si aggiudica tutti i confronti nelle varie zone di campo, anche per la migliore condizione atletica mostrata nella gara. Le reti di Ripa al 55’ ed al 70’, sono l’esito di ciò che è accaduto nei secondi 45’, apparsi un monologo offensivo degli ospiti che registrano numerose azioni da goal. Però al 75’, Di Pinto appoggia a Panetta che scivola sul pallone permettendo a Salerno di servire in profondità Santacroce, il quale contrastato da De Giorgio, calcia a rete; Maida blocca in presa. Al 78’ il Policoro si vede annullare un goal di Di Pinto per posizione irregolare apparsa discutibile. Al minuto 82’, lo Scanzano si presenta in area degli ospiti con Gualano, scaltro a sfruttare un errore in disimpegno della difesa ospite. Maida però neutralizza la sua conclusione a rete deviando in angolo. A fine gara tutti d’accordo sulla migliore prestazione offerta dai ragazzi di mister Finamore, che dice: “Lo Scanzano è una squadra fortissima, come ha dimostrato in campionato finora, e continuerà a dimostrarlo nel prosieguo. Noi siamo stati bravi a preparare la gara in settimana, lasciandoci sorprendere solo sul goal di Puppio. Ma in quell’episodio, la qualità di esecuzione della ripartenza è stata altissima. Quindi bravi gli attaccanti di casa. Per il resto, dedico questa vittoria al capitano Armando Todaro ed al nostro "fuori-quota" Giuseppe Iacovino, assenti per un attacco influenzale dell’ultima ora. Comunque un plauso va a tutti i ragazzi impiegati che hanno dimostrato una grande maturità. Qualità che questo tipo di competizione dovrebbe far esprimere ai calciatori di domani”.

MONTESCAGLIOSO – Il migliore regalo che i ragazzi del Forza Matera potessero fare a mister Di Primo glielo hanno fatto contro il Rotunda Maris, battuto da una valanga di gol che i giovani calciatori del Montescaglioso hanno rifilato in una gara quasi senza storia. Tre reti nel primo tempo e le restanti quattro nella ripresa, con i montesi che non hanno dettato i ritmi di un incontro in cui sono andati a segno i fratelli Lacanfora, con Angelo che realizza una rete e Francesco che è autore addirittura di una tripletta, ma anche Martinelli, che segna una doppietta, e Suglia, che va a segno una volta. Tra i protagonisti della partita c’è anche il portiere Spano che dopo la brillante prestazione della sfortunata trasferta di Policoro gio-

Fortunato (Rotunda Maris)

ca bene anche contro il Rotunda Maris che in questa sfida si toglie solo una soddisfazione, quello di segnare il gol della bandiera quando oramai i padroni di casa hanno messo a segno i loro sette gol.

IL TABELLINO FORZA MATERA ROTUNDA MARIS

7 1

FORZA MATERA: Spano, Mussillo, Artuso, Ditaranto, Masciandaro, Suglia, Cambio, F. Martinelli, Cotugno, A. Lacanfora, Moukhlis. In panchina: F. Lacanfora. Allenatore: Di Primo. ROTUNDA MARIS: Vampo, A. Tito, D’Ambrosio I, D’Ambrosio, N. Laguardia I, N. Laguardia II, P. Tito, R. Laguardia, Fortunato, Santarcangelo. In panchina: Mele. Allenatore: Rinaldi. MARCATORI: 5’ pt A. Lancafora, 10’ pt e 22’ st Martinelli, 18’ pt Suglia, 10’ st, 22’ st e 33’ st F. Lacanfora, 40’ st D’Ambrosio.

Il Borussia non si presenta e i De Marco-Boys salgono in vetta

Il Rotonda ritorna primo IL TABELLINO ROTONDA CALCIO 3 BORUSSIA PLEIADE 0 (Partita vinta a tavolino per mancata presentazione della squadra ospite) ROTONDA CALCIO: Greco, De Franco, Aliberti, Libonati, Fittipaldi, Franzese, Vacchiano, De Luca, Mainieri, F. Jiritano, F. Propato. In panchina: Palazzo, De Marco, De Cristofaro, Di Giano, S. Propato, Di Sanzo, A. Jiritano. Allenatore: De Marco. ARBITRO: Rago di Moliterno.

ROTONDA - Secondo sabato consecutivo senza giocare per il Rotonda Calcio. Questa volta, però, i “Lupi” del Pollino ottengono comunque i tre punti perché i policoresi del Borussia Pleiade non si sono presentati al campo sportivo “Gianni Di Sanzo” di Rotonda per la disputa della gara della quattordicesima giornata. I motivi di questa rinuncia, da parte degli ionici, non sono a noi noti, ma ciò che conta è che l’arbitro Rago, dopo aver atteso per i quarantacinque minuti di tolleranza, come da regolamento, l’arrivo degli ospiti, ha decretato la vittoria di 3 a 0 a tavolino per la formazione di casa. Ai bianco-rossi di Policoro, oltre alla sconfitta d’ufficio, verrà inflitta una multa di euro 250,00 per la rinuncia alla

seconda gara in questa stagione, e in più saranno penalizzati di un altro punto in classifica. Il Rotonda Calcio, dal canto suo, può sorridere per aver riconquistato la vetta della classifica, grazie al passo falso dell’Atletico Scanzano, in casa contro il Policoro 2000. Comunichiamo, inoltre, che domani (giovedì) alle ore 15:30, al Comunale di Rotonda, verrà recuperata la gara tra Rotonda Calcio e Soccer Lagonegro, rinviata undici giorni fa per impraticabilità di campo. Per la capolista è una ghiottissima opportunità per allungare il passo sulle dirette concorrenti al titolo, in un girone di ritorno in cui la volata finale sarà tutt’altro che prevedibile e sta già regalando colpi di scena appassionanti ed emozionanti.


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Sport B1 Donne Archiviato il periodo di flessione i play off restano alla portata

Mercoledì 4 febbraio 2009

Lore Lei pronta a ripartire Michele Ligrani: «Abbiamo ricaricato le batterie» ARCHIVIATA la doppia battuta d'arresto dell'ultimo scorcio di girone di andata, la Lore Lei ha cercato di recuperare preziose energie fisiche e mentali in occasione della sosta del campionato. Anche per questo la squadra di Nino Gagliardi ha preferito concentrarsi sugli allenamenti, rimandando a data da destinarsi l'amichevole concordata con la Time Volley Matera, inizialmente prevista per venerdì scorso. A sconsigliare la gita nella città dei Sassi ci si è poi messo pure qualche ulteriore acciacco fisico, come quello che ha rallentato seppure solo di qualche giorno - la preparazione di Anna Pericolo: tenuta ferma nella scorsa settimana da un problema alla caviglia che si è comunque rivelato meno importante del temuto, tanto da consentirle già ieri di riprendere a lavorare a pieno ritmo con il resto del gruppo. Il morale in casa biancorossa non può essere alle stelle in questa fase, e sicuramente non è confrontabile con quello che Carrozzo e

Michele Ligrani

compagne si portavano dietro dopo la vittoria, datata proprio un mese fa, sul Pontecagnano. Quel successo, che sembrava poter rappresentare l'ideale trampolino di lancio per le ambizioni della Polizia Municipale, si è rivelato invece l'unica nota lieta di un mese di gennaio un po' buio per la Gagliardi band. Pronta però, dopo aver archiviato (in modo comunque più che positi-

C Uomini, allungo dell’Alberti Lauria IL DERBYSSIMO della serie C maschile di volley è andato alla Ceramiche Alberti Lauria. I potentini hanno sconfitto la Pallavolo Matera; una vittoria netta quella del team lauriota che si è sbarazzato del sestetto materano con un secco tre a zero. Non c'è stata storia per i ragazzi allenati dai tecnici Lozowy e Rizzi che si sono dovuti arrendere alla superiorità del Lauria. Il primo set è stato quello più combattuto e chiuso dai padroni di casa sul 25 a 22. Il secondo e terzo parziale, invece, sono stati vinti dal Ceramiche Alberti sul 25 a 19. Grazie a questa vittoria, il Lauria riscatta la sconfitta subita all'andata nella città dei Sassi ed allunga proprio sulla Pallavolo Matera di quattro punti. Ha fatto un passo in avanti il Callipo Maratea - Sapri che domenica scorsa ha battuto a domicilio il Co. Gil Costruzioni Volley Policoro. Tutto è andato secondo pronostico con i materani che sono usciti sconfitti per tre set ad uno. E' stata comunque una gara combattuta, gli jonici hanno cercato in tutte le maniere di portare a casa almeno un punticino. Il primo set è stato chiuso a favore dei locali sul 25 a 22; Maratea super anche nel secondo set. Sotto di due parziali, il Policoro ha avuto la giusta reazione dimezzando lo svantaggio, nel terzo gioco, e chiudendo il set sul 26 a 24. Sul due ad uno è venuta fuori di nuovo la grinta del Maratea che è riuscita a strapare il quarto ed ultimo set sul 25 a 19. Tre punti importanti per il Callipo che mantiene sempre ben saldo il terzo posto in classifica con ventiquattro punti, cinque in meno sella seconda piazza. Il Policoro, invece, resta fermo al penultimo posto con otto punti all'attivo. Non ha arrestato la sua marcia la Megacom Potenza che nella dodicesima giornata ha ottenuto la settima vittoria di campionato. Questa volta il team potentino ha sconfitto a domicilio la Global Srl Aism Potenza nel derby cittadino. Il risultato finale è stato di tre set a zero (25-17; 25-17; 25-12). Tre punti d'oro perla Megacom che resta quarta con ventuno lunghezze. Brusca battuta d'arresto per la Globa Aism Potenza che continua a mantenere la terzultima piazza con nove punti. Infine, pronostico rispettato nella gara tra la Pallavolo Moliterno e l'Edil Loperfido Matera. I moliternesi hanno superato il team materano con il risultato finale di tre set ad uno (25-22; 25-20; 21-25; 25-22). Un'affermazione preziosa per il Moliterno che continua la corsa alla quarta posizione che dista solamente tre punti. Niente da fare, invece, per l'Edil Loperfido che resta ultimo con soli due punti all'attivo. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

vo) la prima metà della stagione, a tornare a macinare gioco e risultati, anche grazie all'esordio morbido - sabato a Potenza arriva il fanalino di coda Montesilvano - che il calendario le propone per il ritorno sul parquet. «Possiamo ritenerci più che soddisfatti per quello che abbiamo fin qui dimostrato - afferma in ogni caso deciso Michele Ligrani, direttore generale della Lore Lei -, in un torneo nel quale non partivamo con ambizioni di primato, ma con il solo obiettivo di restare il più vicino possibile alla zona play-off. Quello che, a leggere la classifica, ci è sicuramente riuscito. Dopo le ultime due sconfitte, in questo periodo la squadra ha avuto la possibilità di ricaricare le pile, e ha una gran voglia di approcciare nel modo giusto l'inizio del girone di ritorno. Nel quale cercheremo di ritrovare, insieme con i risultati, anche il gioco brillante e incisivo che ci ha caratterizzati per gran parte della stagione». Luca Carlone sport@luedi.it

C Donne Aggancio del Sapri

Cade la Bata Letizia Cerone

IL SAPRI vince il derby d'alta classifica con il Bata Livi Volley Potenza e lo raggiunge al primo posto. Grande vittoria per la formazione campana che ha superato il team potentino per tre set ad uno. Il sestetto del capoluogo ha dominato solamente nel terzo parziale vinto per venticinque a venti ma non ha di certo sfigurato negli altri set. A parte il primo, perso sul 25 a 19, nel secondo e nel quarto set il Sapri è stato messo in seria difficoltà dalle ragazze del capoluogo che hanno costretto le campane a fare gli straordinari prima di vincere e portare a casa i tre punti. Il secondo set, infatti, è stato chiuso a favore del Sapri sul 27 a 25, mentre il quarto parziale è stato concluso addirittura sul 30 a 28. Ottima affermazione anche per il Giardini e Ambiente Lavello che ha vinto lontano da casa sul parquet della Tua Assicurazioni Potenza. La gara è terminata tre ad uno a favore delle lavellesi che hanno messo in cassaforte altri tre punti importanti che garantiscono la seconda posizione con venticinque lunghezze. Potentine sugli scudi solamente nel terzo set, chiuso sul 25 a 20. Poi solo Lavello che ha conquistato il primo set sul 25 a 16, il secondo sul 25 a 9 e il quarto sul 25 a 22. Secondo posto per il Lavello, mentre la Tua Assicurazioni resta terzultima con dodici lunghezze. Secca sconfitta per quanto riguarda la Recs Esco Volley Group Matera che è caduta sul parquet del Bernalda con il risultato di tre set a zero. Un match che ha regalato il diciottesimo punto alle bernaldesi che occupano il quarto posto con diciotto lunghezze, distanziate dalla formazione materana che è quinta con cinque lunghezze in meno. Infine, il match di bassa classifica tra il Dvd Moda Volley Bella e il Marcone Muro Volley è terminato a favore delle bellesi che hanno portato a casa l'intera posta in palio con il risultato di tre set a uno. Nel primo set, le padrone di casa si sono imposte sul 25 a 23, nel secondo gioco invece il Bella ha subito il ritorno delle ospiti che, però, si sono dovute arrendere sul 27 a 25. Sul due ad uno per il Bella, c'è stato uno scossone per le ospiti che hanno vinto il terzo set sul 25 a 21. Solo una parentesi, però, perché le locali nel quarto set hanno chiuso i giochi sul 25 a 17. Sconfitta per il Muro che resta fanalino di coda con un punto, mentre il bBlla sale a quota nove. l.t.


Sport 47 B2 Donne Galtieri approfitta della sosta per un corso di aggiornamento Mercoledì 4 febbraio 2009

Time, serve la reazione Oggi test col Montescaglioso per riprendere al top MATERA - Riprende Sabato il campionato dopo la sosta per la final four di coppa Italia. La Time Volley Matera riprende con gli allenamenti, dopo due giorni di pausa per le ragazze di coach Galtieri. La Time Volley riprende a giocare in trasferta contro la Italgest Tuglie, distaccata di undici punti e alla quarta sconfitta consecutiva. Questo non deve far pensare ad una passeggiata, nell'ultima gara disputata, le avversarie hanno perso contro la capolista Trani, giocando punto su punto, facendo sudare le proverbiali sette camice. Sperando che la sosta non sia dannosa come la precedente, intervistiamo il coach di ritorna da uno stage nazionale dove vi hanno partecipato più di 400 allenatori di B1 e B2. Allora coach Galtieri rientrato dal corso di aggiornamento si riprende con gli allenamenti. «Si, nei due giorni di riposo ho approfittato per un corso di aggiornamento

Tommaso Galtieri e le ragazze della Time Volley (foto Videouno)

per allenatori, corso interessantissimo, con la partecipazione degli allenatori della nazionale Femminile Barbolini, Anastasi della Maschile e Schiavo della Juniores, e gli ex giocatori Gardini e Bracci».

Come sta preparando la settimana dopo questa lunga sosta? «Abbiamo ripreso con gli allenamenti, per questa sera faremo un'amichevole a Montescaglioso contro la Planitalia alle ore 17,30.

Poi la solita seduta di video per studiare le avversarie e la partenza sabato». La condizione della Buonfiglio e della Russo? «La Buonfiglio ha bisogno di tempo per recupera-

re la giusta condizione vista la sua inattività per lungo tempo, senza accellerare con la pazienza dobbiamo recuperarla sperando che al momento giusto possa essere determinante con il suo apporto per le

compagne. La Russo è sulla buona strada, il suo recupero procede bene e conto di averla in squadra per la fine del mese». Delle avversarie cosa ci può dire: «Il Tuglie si è indebolita con l'infortunio occorso alla Taurisano non più recuperabile, rimasta con l'intelaiatura dello scorso campionato di C, con la sola aggiunta di una centrale. Vorranno sicuramente vincere visto che la quota per la salvezza si è alzata, noi da subito dobbiamo metterle sotto, non possiamo più perdere terreno e punti, da ora in poi servono solo le vittorie e le ragazze lo sanno». La situazione è chiara non si possono fare passi falsi perchè le inseguitrici Taranto e Scafati sono a 3 e 6 punti di distanza, e si potrebbe complicare la situazione play off, bisogna cercare il sorpasso nei confronti del Salerno poi nel periodo degli scontri diretti sarà il momento della resa dei conti. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne Il Salerno è il prossimo avversario dell’Asci D Donne La Spes di Papapietro si arrende dopo cinque set

Giocoleria, momento magico ma Carbonara è ancora out

Pallandia alla distanza Vittoria al tie-break per le melfitane PALLANDIAMELFI SPESMATERA

3 2

PALLANDIA VOLLEY MELFI: Calabrese, Santangelo, Rosa, Foligno, Moscaritolo, Patrissi, Grasso, Galluccio. All: Urbino. SPES MATERA: Calia, Casamassima, Di Cuia, Fabrizio, Focaccia, Padula, Salerno, Scala, Stella, Tralli. All. Papapietro. ARBITRO: Colucci di Matera.

Un muro della Giocoleria e accanto la Carbonara (Mattiacci)

SEI punti su sei, arrivati in seguito a due match che si presentavano ricchi di insidie e trabocchetti, sono stati il miglior biglietto da visita che la Giocoleria potesse presentare per lo scorcio iniziale del suo girone di ritorno. Anche per questo la pausa del campionato, seppur utile per tirare il fiato, non sembrava poter essere un affare per Avena e compagne, che avrebbero forse preferito dare seguito, giocando, al loro eccezionale momento di forma. Alla fine dei conti però, in considerazione di qualche acciacco (di natura influenzale) che nella scorsa settimana ne ha rallentato la preparazione, il gruppo biancazzurro ha potuto fare buon viso a cattivo gioco. Le ragazze di Caliendo, così, hanno ripreso ieri sera a lavorare alla Caizzo in vista dell'ennesimo big match che le vedrà protagoniste nel prossimo turno, quando a Potenza sarà di scena la lanciatissima vicecapolista del girone G: una Scuola Volley Salerno ulteriormente galvanizzata dall'accesso, raggiunto nello scorso weekend, alla final four della coppa Italia di serie B2. La Giocoleria, forte del morale e degli ottimi risultati dell'ultimo periodo, spera di

arrivare a quell'appuntamento pronta e senza aver smarrito le sue certezze: e per questo lavorerà sodo nei prossimi giorni, anche se al gruppo di coach Caliendo verrà ancora una volta meno - quello che, purtroppo, accadrà per tutto il resto della stagione - l'apporto di Adriana Carbonara. La schiacciatrice molfettese ha chiuso a Sala Consilina il suo campionato 2008/2009, con un infortunio al ginocchio sinistro la cui entità si è confermata grave come nelle peggiori previsioni: la rottura dei legamenti, definitivamente appurata dalle analisi cliniche, non lascia spazio ad alcuna possibilità di recupero per quest'anno al giovane martello pugliese, costretto giocoforza a salutare il resto della compagnia con largo anticipo. Ma se l'Asci, considerato pure l'ottimo ingresso da titolare di Caterina Di Lucchio, continuerà a essere quella vista all'opera nel derby contro il Matera, le opportunità per le biancazzurre potentine di vivere una seconda fase di torneo in controtendenza rispetto all'incerto girone di andata potrebbero essere davvero molte. l.c.

Enzo Urbino

MELFI - Una prova brillante e piena di orgoglio per le ragazze di Urbino, sotto di due set hanno rimontato addirittura tre set e vincono una gara impossibile.

Primo set a vantaggio della squadra materana che già dalle prime battute si è fatta valere, da 5 a 9 si portano a 2018. Urbino cerca di ammorbidire la tensione delle sue ragazze ma il Matera allunga chiudendo il set 25 a 22. Il secondo set come il primo, le ragazze della Pallandia non riescono a giocare, vuoi anche per il freddo che si respira in palestra, il Matera si porta 12 a 8 e con diverse giocate da entrambe le parti con più convinzione per il Matera si arriva a 22 a 20. Poco convinte in attacco e in battuta le melfitane si lasciano andare con errori su errori ed ecco che il Matera si aggiudica il secondo set 25 a 21. Gara finita? Assolutamente, ecco venir fuori il carattere delle melfitane che iniziano con una serie di attacchi dal centro di Irene e da posto 4 di Santangelo e si portano subito sul punteggio di 20 a 17, in più gli attacchi di Calabrese da posto due e ottima la difesa di Galluccio chiudono il set 25 a 23. Quarto set tutto targato Melfi sul 22 a 18 le ragazze più determinate e con un gioco più fattivo in attacco vincono anche col punteggio di 25 a 18. Ultimo set con un inizio per il Melfi piuttosto bene, sul parziale di 7 a 3 però si fanno sorprendere dal Matera che approfitta della scarsa determinazione del Melfi e si va al cambio su 8 a 7. Le ragazze melfitane aggrediscono il Matera e subito con ottime battute e attacchi dal centro di Irene e da posto 4 il Pallandia Melfi vince il set 15 a 11 e vince un incontro inaspettato. Il tecnico del melfi, Urbino ha detto: “Siamo al secondo posto e dentro i playoff per la promozione nella serie superiore. Adesso dobbiamo giocare altre due gare e poi prepararci al 100% in palestra. L 'obiettivo è stato quasi raggiunto, arrivare secondi è molto importante soprattutto per l'eventuale terzo incontro, poi si vedrà”. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it


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Sport Volley B2 Uomini Scalcione in odore di squalifica per la gara col Ragusa

Mercoledì 4 febbraio 2009

Doppio stop da cancellare La Medical Center ha una grande voglia di riscatto Volley B2 Uomini

Cosentino sprona la Sidel DA POCO conclusosi il girone di andata, la Sidel riparte tra le mura amiche. Occupa ora la nona posizione, di tutto rispetto per una matricola, anche se è una posizione che lascia l'amaro in bocca per non aver portato a casa bottino pieno contro formazioni quali il Mazara, il Salerno e il Vibo Valentia. Sabato si ricomincia subito con il Castellamare, formazione che è cresciuta nelle ultime giornate ma che la Sidel ha battuto in terra campana. “Per questo girone di andata - dichiara il presidente Salvatore Cosentinovogliamo migliorare la posizione in classifica. Fin ora abbiamo rispettato l'obiettivo iniziale, che era quello di ottenere una posizione centrale, lontana dalla zona rossa della retrocessione, ma vogliamo migliorare i nostri risultati”. La Sidel nelle 13 partite del girone di andata ha una media abbastanza equilibrata nel computo delle vittorie (6) e delle sconfitte (7). Infatti sia fuori casa che nel proprio Palasport la formazione di Stigliano ha vinto 3 partite, mentre nell'elenco di quelle perse 3 sono state quelle casalinghe mentre 4 quelle fuori casa. La differenza nei punti l'hanno fatta inoltre le vittorie al tie break dove la Sidel ha conquistato solo 2 punti. “Anche se noni, siamo a soli tre punti dalla settima-continua il presidente Cosentino- in una classifica che nelle ultime partite si è ristretta molto. “Ritengo che la Sidel - chiude il presidente- è una squadra che può e deve migliorare il proprio gioco per ottenere migliori posizionamenti in classifica, per questo guardiamo a questo girone di ritorno con fiducia. Alla luce di quanto fatto e visto fin ora sappiamo che non dobbiamo commettere errori e distrazioni che abbiamo fatto fin ora nella prima fase del girone”. sport@luedi.it

LA MEDICAL Center non vede l'ora di ripartire. I due stop consecutivi rimediati entrambi al quinto set - prima della sosta hanno lasciato il segno nel gruppo allenato da Giorgio Draganov, ma non è da escludere che il momento di riflessione indotto dai tie-break persi uno dopo l'altro contro Reggio Calabria e (soprattutto) Vibo Valentia possa rappresentare il punto di partenza per un nuovo inizio da parte del clan rossoblù. Che d'altronde ha ancora davanti tutto un girone di ritorno per tornare a far sentire la sua voce. «Questo è stato in effetti il primo vero momento di difficoltà della nostra stagione», spiega Simone Di Tommaso, «visto che nelle precedenti occasioni ad una partita persa avevamo sempre replicato con una netta affermazione». «E' pur vero - prosegue nella sua analisi il palleggiatore virtussino - che abbiamo comunque mosso la classifica negli ultimi due turni, ma chiaramente lasciare per strada punti pesanti, come è accaduto in particolare a Vibo, non ci ha fatto bene. Gli alti e bassi di quella partita non si dovranno ripetere, e fin dal ritorno in campo a Ragusa dovremo cercare di trasformare in positivo la tensione accumulata in questo periodo».

«D'altronde - prosegue l'alzatore pescarese della Medical Center -, nell'arco di un campionato ci può stare un momento di defaillance, anche se abbiamo tutte le intenzioni e le possibilità di mettercelo alle spalle. L'attuale terzo posto in classifica non può che farci piacere, e del resto rende merito a quanto di buono la squadra ha saputo fin qui dimostrare. Ma è chiaro che per restare lì in alto dovremo ancora sudare, e mantenere la giusta compattezza all'interno del gruppo». «In quanto alla pausa - fa poi notare Di Tommaso -, se da un lato ci ha impedito di sfogare subito la nostra voglia di riscatto, dall'altro ci ha forse aiutato a sbollire meglio la rabbia e la delusione. E ad analizzare con più lucidità quello che è accaduto, per arrivare al top alla tutt'altro che agevole sfida (di sabato) di Ragusa, dove tra le altre cose dovremo quasi certamente fare a meno di Vincenzo Scalcione (in odore di squalifica): la sua esperienza e capacità di trascinare la squadra sarebbero state fondamentali in terra siciliana, ma anche per questo moltiplicheremo gli sforzi e le energie per tornare a casa con un risultato prezioso». lu.ca.

Auto Brilla il lucano in Umbria

Tempi super per Postiglione

OTTIMI riscontri sono giunti dal circuito di Magione, in Umbria per il pilota potentino Chico Postiglione. Il campione lucano ha impressionato gli addetti ai lavori impartendo una nuova lezione di guida agli antagonisti nel corso delle prove libere svoltesi sabato. Postiglione, al volante di una splendida BMW 320 della Pro Team Arezzo di Presenzini. L'esperto driver del capoluogo ha ottenuto il tempo di 1'15'100'', riscontro cronometrico di un decimo migliore rispetto a quello fatto registrare da Daste e di quattro decimi rispetto a quello di Hernandez. Va detto che il campione del capoluogo ha distanziato il compagno di scuderia Gerogy Tanev di due secondi e mezzo, un risultato davvero prestigioso e impressionante, considerato che il pilota bulgaro ha ottenuto la riconferma dalla scuderia Pro Team. A conferma delle indubbie qualità di guida di Postiglione va registrata l'ottima performance complessiva, nonostante gomme consumate a differenza dei tre avversari in pista. La Pro Team Arezzo sarà ai nastri di par-

tenza nel mondiale WTCC di automobilismo 2009. La performance sul circuito umbro è stata salutata con entusiasmo da tutto l'establishment del lucano che guarda con rinnovato interesse alla prossima stagione. Per Postiglione infatti potrebbero aprirsi i “riflettori” di altre scuderie, vedi la Porsche che ha già contattato il campione lucano per la prossima stagione. Restano in piedi i contatti con la Ferrari e la BMW che hanno deciso di puntare tutte le proprie risorse tecniche e organizzative sul campione “made in Basilicata”. Fra qualche settimana Chico Postiglione e il suo manager Enzo Guarino prenderanno la decisione definitiva circa la disputa del prossimo campionato. Una cosa è certa a Magione il driver potentino ha letteralmente incantato gli appassionati, mostrando uno stile di guida solido e sicuro. Postiglione potrebbe correre in coppia (come previsto dal regolamento) con un pilota di pari esperienza puntando al successo finale del prossimo campionato di automobilismo. f.menonna@luedi.it

Nuoto, Parigiano esalta la Basilicata 2000

Due nuovi primati per Marta Pizzolla

OTTIMI risultati sono giunti per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza dai campionati regionali esordienti e giovanissimi di nuoto, svoltisi presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale domenica scorsa. La seconda giornata della prestigiosa manifestazione natatoria regionale ha dato soddisfazioni e ulteriore smalto alla società del presidente Roberto Urgesi che ha ottenuto nella categoria giovanissimi il primo posto assoluto con l'atleta Nello Parigiano. Parigiano, nove anni e un futuro radioso ha ottenuto il tempo record di 14'25''. L'atleta potentino di origini napoletane non è nuovo a questi exploit visto e considerato che in passato su venti gare disputate nelle varie manifestazioni regionali ha ottenuto diciotto vittorie e due secondi posti sotto l'attenta guida del coach Michele Lacava che sta lavorando da tempo con il nuotatore già protagonista di ottime esibizioni e grandi risultati nel corso delle gare precedentemente disputate. L'atleta ha offerto una nuova dimostrazione delle sue qualità relegando al ruolo di comprimari gli atleti impegnati nelle gare giovanili. Per la società biancoverde si tratta di una nuova soddisfazione a coronamento di una kermesse molto seguita in Basilicata. Per Michele Lacava e il suo pupillo Nello Parigiano si prospettano nuove affermazioni e consensi, visti i tempi fatti registrare nel corso della seconda giornata dei campionati regionali esordienti e giovanissimi di nuoto. Nello Parigiano è dunque uno dei talenti della società potentina che punta senza mezzi termini a confermarsi sugli ottimi livelli del 2009. Le prossime competizioni agonistiche daranno ulteriori indicazioni in merito. f.menonna@luedi.it

MATERA - “Associazione Atleti Amatori” e “Nuoto Magna Grecia” continua ad incassare successi. “Sembra ormai chiaro a tutti che i nostri atleti non si accontentano più di salire sul podio ma sono alla ricerca costante dei limiti regionali da poter migliorare”, dichiara il presidente Antonio Pietracito. E' quanto accaduto infatti anche domenica scorsa, nel doppio appuntamento di gare per la seconda giornata dei campionati regionali invernali “Esordienti” e di “Categoria”. In mattinata, nella piscina “Montereale” di Potenza, si sono misurati a colpi di bracciate i piccoli esordienti e grazie alle donne tanti traguardi degni di nota: Marta Pizzolla (Es.A '97) sono crollati 2 primati regionali stabilendo in 2'35”80 nei 200 dorso e in 2'41”60 nei 200 misti i nuovi tempi limite da superare. Sempre tra gli esordienti tesserati Atleti Amatori, anche Mimma Vena (Es.A '97) si conferma ottima specialista nella rana vincendo la gara dei 100 metri. Nella categoria “B”, tesserati Magna Grecia, da segnalare le ottime prove di Maria Cecilia Sarra (Es.B '00) oro nei 50Stile libero seguita da Alessia Buongiorno (Es.B '00) giunta terza dietro la compagna e Flavia Loperfido , seconda nei 50 delfi-

Nuoto Ottimi riscontri per l’Associazione Atleti Amatori e per il Magna Grecia

Marta Pizzolla della AAA Matera

no. Nel pomeriggio agonistico al “Palasassi” di Matera, protagonisti i ragazzi di categoria tesserati Atleti Amatori. Su tutti Lapolla Giovanni (Jun '92) che frantuma il precedente record fermando il cronometro a 23”80 nei 50 stile libero e Fratusco Antonella (Jun '93) che si conferma campionessa di specialità è termina in 1'17”50 la gara dei 100 rana bissando il record ottenuto sulla doppia distanza due settimane

fa. Tanti altri podi e prestazioni eccellenti per il sodalizio materano come gli ori di De Bernardis Chiara (Rag '95) nei 50sl e 200 mx, di D'Alema Alessandra (Cad '92) nei 50sl e 50 fa, di Pizzolla Ivano (Jun '92) nei 100 rana. L'ondata di entusiasmo per l'ottima partenza della stagione natatoria ha riacceso lo spirito di competizione anche nell'istruttore Madio Vincenzo ('89) che, cimentandosi nei 50 delfino categoria Cadetti, è giunto terzo andando a completare il podio tutto “AAA” con i compagni Palumbo Eustachio ('90), Miraglia Pietro ('89). La terza giornata dei Campionati Regionali Invernali si svolgerà domenica 15 febbraio. Appuntamento importante per il prossimo week-end, la partecipazione al “24esimo Molise Nuoto”. Una selezione della squadra materana, accompagnati dal Tecnico Nunzio Vivilecchia e dal Direttore Sportivo Antonio Iacovone parteciperà al meeting Nazionale di nuoto organizzata dall' A.S.D. Termoli Nuoto, con il patrocinio del Comune di Termoli, Regione Molise e Provincia di Campobasso-. Maria Anna Flumero sport@luedi.it


Sport

Mercoledì 4 febbraio 2009

Concentrati su Osimo

Inizia la cura Gresta

E’ partito ieri il conto alla rovescia della Bawer Matera verso il match casalingo di domenica prossima contro Osimo. Una gara fondamentale per dare ancora speranza e consistenza a questo finale di stagione. La buona prestazione di Ostuni rimane il punto da cui ripartire senza cullarsi o fare passi indietro che in questo momento sarebbero più che pericolosi: «siamo concentrati e desiderosi di giocare e vincere questa partita ma abbiamo bisogno dell’apporto e del sostegno del nostro pubblico a cui facciamo un appello in questo momento particolare» spiega il direttore tecnico Nicola Filazzola, «la gente deve rimanerci vicino e sostenerci. Ne abbiamo più che mai bisogno. La situazione è difficile ma domenica ad Ostuni la partita è stata condizionata da fattori imprevedibili. Noi la nostra gara l’abbiamo fatta e meritavamo la vittoria. Ora però bisogna pensare all’Osimo, ottima squadra con un buon allenatore che vive anche un momento positivo. Ritroviamo Giuffrida e Basanisi ma ora abbiamo bisogno soprattutto di fare risultato». Gli arbitri della gara saranno Ranaudo di Milano e D’Amato di Roma. p.quarto@luedi.it

DOPPIA seduta di allenamento ieri per la Levoni Potenza. La squadra di Luigi Gresta ha svolto prima la sessione atletica presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale e successivamente nel pomeriggio si è cimentata nella parte tecnica in previsione dell'attesa sfida di domenica pomeriggio contro la vice capolista Basket Latina. Fatta eccezione per Luca Vetrone, ancora alle prese con i postumi di un colpo patito alla caviglia e tenuto in naftalina da Gresta, tutti i giocatori si sono allenati regolarmente. Ci sarà da lavorare tanto in casa potentina dopo il ko patito dagli atleti di Gresta a Barcellona Pozzo di Gotto domenica scorsa. La squadra è fortemente intenzionata a rifarsi ma dovrà fare i conti con la grinta e la determinazione dei pontini allenati da Giovanni Benedetto. La Levoni non intende mollare la presa e cercherà di sfruttare le occasioni propizie. Il match di domenica si presenta quanto mai difficile. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Nicola Filazzola

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Luigi Gresta

Ciclismo Tempi soddisfacenti dalla gara brindisina di Pezze di Greco

Quinto posto per Marino E’ il primo dei lucani al memorial “Carparelli” POTENZA - Piccoli e grandi ciclisti lucani protagonisti al primo Memorial Vito Carparelli a Pezze di Greco (Br). La manifestazione ha visto alla partenza due batteria: nella prima, che hanno partecipato le categorie Esordienti, Allievi, Amatori M4M5-M6, si è distinto per costanza e determinazione l'Allievo Roberto Semeraro (Asd Narducci) che ha preceduto Antonio Giaconella (Team Eurobike), anch'esso Allievo, e l'amatore Domenico Carparelli (Asd Nrg).Il primo lucano ha tagliare il traguardo è stato l'Amatore M4 Pasquale Marino (Asd Heraclea Bike - Policoro) che ha concluso la gara in quinta posizione. Nella categoria Esordienti primo anno si è distinto Daniele Gaudioso (Ciclo Team Valnoce) che ha terminato la gara in seconda posizione, battuto solo da Andrea Leogrande (Asd Giro di Puglia Giovanissimi). Nella categoria Esordienti secondo anno, invece, è stato Giovanni Acquarulo (Ciclo Team Valnoce) ha conquistare la seconda posizione alle spalle di Donato Martucci (GS Pedale Massafra).

Nelle categoria amatoriali, M4-M5-M6, hanno conquistato rispettivamente la vittoria Domenico Carparelli (Asd Nrg), Michele Partipilo (Team Bike 2000) e Tommaso Barbaro (Baser). Nelle medesime categorie i primi lucani sono stati Pasquale Marino (Asd Heraclea Bike Policoro) terzo nella cat. M4; Francesco Rinaldi (Baser) che ha concluso la gara in quinta posizione nella

cat. M5; infine il già citato Barbaro vincitore nella cat. M6. Il podio della categoria Esordienti Donne, ha visto salire sul gradino più alto la lucana Silvia Acquaro (Asd Re-Cycling - Bernalda), che ha preceduto Sofia Del Coco (Asd Kalos Merida) e Miriam Negro (Team Tugliese). Nella seconda partenza, che ha visto al via atleti delle categorie Elite, Under 23,

Juniores e Amatoria M1M2-M3-MT-MW, vincitore assoluto è stato l'Amatore M1 Ernesto Angelini (Team Eurobike). Primo lucano al traguardo di questa seconda partenza è stato l'Under 23 Michele Centonze (Asd Re-Cycling - Bernalda). Nella categoria Elite, Michele Salza (Team Pavoni) ha vinto la gara; primo dei lucani è stato Domenico Chiarelli (Team Valnoce), quinto al traguardo. Giovanni Paladini (Team Tugliese) ha vinto nella categoria Juniones; primo dei lucani è stato Rocco Zafferano (Asd ReCycling - Bernalda). Manco Jennifer (Team Tugliese) e il già citato Michele Centonze hanno vinto le classifiche donne e uomini della categoria Under 23. Nelle categorie Amatori M1-M2-M3MT-MW i vincitori sono stati rispettivamente Ernesto Angelini (ASD Racing Team Eurobike), Pietro Laghezza (Folgore Dilettantistica), Biagio Palmisano (ASD Narducci), Graziano Tedone (Team Eurobike) e Sabrina Manco (Team Tugliese). Rocco De Rosa sport@luedi.it

Atletica Fondo allentato nel Master di Policoro. Bene Laselva alla “Maremonti”

Il meteo rallenta la Podistica Ferrandina BUONA domenica di gare quella appena trascorsa dall'Asd Podistica Ferrandina. Divisi tra la “Maremonti” e il Campionato Regionale Amatori-Master, alcuni atleti tesserati per la società aragonese hanno dato sfoggio delle loro qualità, dimostrandosi all'altezza ed ottenendo ottimi risultati. Alcuni di essi hanno preso parte per la prima volta ad una manifestazione con la casacca della Podistica Ferrandina, dimostrando ancora una volta la bontà del lavoro dell'associazione nei confronti dei propri tesserati. Il primo impegno, almeno per importanza sul territorio nazionale, a visto in strada il montalbanese Giuseppe Laselva, che ha corso il tragitto tra Castellamare di Stabia e Sorrento in 1 ora 33'49''. I ventuno chilometri, vinti da Laalami Cherkaoui dell'Athletic Terni con il tempo di 1 ora 5'12'', sono stati duri e impegnativi, con condizioni climatiche a dir poco avverse, ed hanno visto il trentacinquenne atleta della Positica dare il massimo, ottenendo un risultato dal punto di vista cronometrico importante nella terza corsa più importante sul territorio nazionale, seconda solamente alla Roma-Ostia ed

Laselava della Podistica Ferrandina

alla StraMilano. In totale, gli iscritti alla gara campana erano oltre le duemila unità. Il Campionato Regionale Amatori-Master, invece, si è svolto a Policoro, percorrendo i giardini pubblici, con l'arrivo fissato nel piazzale

del locale Municipio. Il percorso di corsa campestre si è rivelato duro e molto intenso, a causa dell'insistente pioggia caduta sulla cittadina del materano. Alla gara hanno preso parte diversi nuovi innesti della società aragonese ed il migliore di questi è stato senza dubbio il bernaldese Giuseppe Gallitelli, che ha chiuso la sua gara in 24 minuti, seguito dal più esperto compagno di squadra Giuseppe Latronico e da un'altra new entry della Podistica Ferrandina, Tommaso Romano di Scanzano Jonico e da Pietro Bitonti. Il quartetto tesserato per la società ferrandinese si è visto frenato notevolmente dalle precarie condizioni del terreno di gara, molto lento a causa dei rovesci, che ha reso molto precario l'equilibrio dei corridori. Prossimo appuntamento fissato per domenica, con i fari puntati sulla mezza maratona di Fiumicino dove Antonio Imperatore e Francesco Mangieri, sicuramente, inizieranno la stagione agonistica 2009 con un importante riscontro cronometrico sulla distanza dei 21 chilometri. Francesco Calia sport@luedi.it

Tiro con l’Arco Buono il bottino per Montecalvo

Pescopagano gongola per gli ottimi risultati dei suoi nove arcieri

Gli arcieri di Pescopagano

PESCOPAGANO - Si è svolta nei giorni scorsi a Venosa la prova unica del campionato regionale di Tiro con l'Arco, che ha visto prendervi parte una sessantina di atleti tesserati per le società lucane della provincia di Potenza e Matera. Per gli Arcieri di Montecalvo di Pescopagano, accorsi a Venosa con ben nove elementi, è stato un vero e proprio successo nonostante alcune difficoltà, sofferte soprattutto dai meno esperti, che hanno in qualche modo pagato l'emozione per la prima gara. Ciò nonostante a fine gara sono giunti punti e medaglie. Nella categoria “Arco Nudo-Seniores Maschile” gli Arcieri di Montecalvo hanno ottenuto il 2° posto a squadre grazie agli ottimi punteggi di Limongi Giovanni, Gabriele Lotano e Pastore Antonio. I primi due sono riusciti ad entrare tra i migliori otto in gara per categoria, meritando la partecipazione alla griglia degli “assoluti” dalla quale è uscito fuori il titolo di campione regionale “arco nudo”, che anche quest' anno è finito nella “faretra” di Antonio De Stefano degli Arcieri Lucani di Potenza. Gara ricca di soddisfazione per Don Giovanni De Palma, che nella categoria “ Master Arco Nudo” si è addirittura piazzato al primo

posto, disputando poi negli assoluti degli ottimi scontri diretti, che gli hanno consentito di piazzarsi al quarto posto in gara. I Montecalvo hanno presentato a Venosa anche i loro arcieri in erba, che hanno fatto una gran bella figura: Di Martino Rocco e Miele Antonio si sono piazzati rispettivamente al primo e al secondo posto nella loro categoria d'appartenenza, mentre il giovanissimo Di Martino Gerardo ha arricchito il palmares della società vincendo nella categoria giovanissimi. Grande soddisfazione a fine gara per il Presidente Ciacciariello Lorenzo e per il coordinatore tecnico Laurenziello Pietro, che hanno assistito con trepidazione tutto l'intero arco della gara. Riserverà sicuramente altre soddisfazioni questa stagione indoor agli Arcieri di Montecalvo, che con l'arrivo della primavera dovranno iniziare a rimboccarsi le maniche, per organizzare le due gare interregionali previste dal calendario ufficiale Fitarco. Gli Arcieri di Montecalvo, infatti, ospiteranno il 2 giugno una gara Fita e poco dopo, esattamente il 28 giugno, un Hunter & Field sulle cime del monte dal quale prendono il nome. Gabriele Lotano sport@luedi.it


Cultura&Spettacoli 50

Mercoledì 4 febbraio 2009

La mostra

Carnet

Dopo Lumezzane a metà febbraio una Personale a Matera

Fioroni torna alla pittura di BIAGIO TARASCO MATERA - Affascinato fin da giovanissimo dalla pittura di Cezanne e dei precubisti, che influenza i suoi primi quadri, Carlo Fioroni, dopo una lunga parentesi vissuta in Francia a partire dal 1982, torna a dipingere nell'estate del 2004, al suo rientro in Italia, dove adesso vive a Matera. Proprio nella città dei Sassi ha tenuto, all'inizio degli anni Ottanta, una personale di pittura nei locali del circolo culturale “La Scaletta”. Nello stesso periodo esce una sua raccolta di versi, che viene notata da Leonardo Sciascia e recensita positivamente dallo scrittore siciliano sulle pagine del Messaggero. Il Lago Maggiore, dove è nato durante la Seconda guerra mondiale, resta tra i luoghi magici dell'infanzia di Fioroni. Lì si è verificato, nell'adolescenza, il suo incontro consapevole con la pittura, da subito svincolato da un approccio classicamente figurativo. In attesa di una personale che sarà inaugurata a Matera a metà febbraio, Carlo Fioroni ha esposto nei giorni scorsi a Lumezzane, in provincia di Brescia, presso la Titierre art gallery. La mostra, che si avvale della direzione di Aldo Tesi, è intitolata “In cammino”. Alcune delle opere in esposizione si ricollegano alla corrente dell'action painting (o pittura d'azione), inaugurata nel 1947 negli Stati Uniti da Jackson Pollock. L'action painting, a volte chiamata astrazione gestuale oppure espressioni-

smo astratto, è uno stile di pittura in cui il colore viene fatto sgocciolare spontaneamente, lanciato o macchiato sulle tele, invece che applicato con attenzione. L'opera che ne risulta enfatizza l'atto fisico della pittura stessa. Pollock dichiarò che questo gli permetteva di “sentirsi più vicino, quasi parte integrante della pittura”. L'action painting si avvale di strumenti pittorici di ogni genere, da quelli ortodossi ai più volgari, come lo spruzzare o il gettare della materia sul dipinto, che implica perciò anche l'impiego di spatole e di cazzuole. Fra i quadri di Fioroni in mostra a Lumezzane anche alcuni attraversati da scritte e che si rifanno all'arte concettuale. In altri, invece, l'artista ricorre all'uso di colori mescolati a diverse materie, come per esempio la sabbia. «Le opere che colpiscono di più - ha dichiarato Fioroni - sono quelle materiche piuttosto che quelle composte con il colore disteso ordinatamente sulla tela. I quadri che ho realizzato negli ultimissimi anni si distinguono nettamente da quelli dipinti all'inizio della mia carriera di pittore. Una carriera caratterizzata da periodi intensi e da lunghe parentesi. Da tre o quattro anni ho intrapreso un 'cammino' di approfondimento selettivo di sentieri imboccati o privilegiati in momenti diversi, che attendono di trovare, nel vissuto quotidiano, la loro più pregnante collocazione dinamica ed interattiva». cultura@luedi.it

Un’opera riconducibile all’Art Painting

In televisione Salsiccia lucana da “Eat Parade” di GIOVANNI MARTEMUCCI LA salsiccia lucana è stata protagonista domenica scorsa a Eat Parade, La rubrica del Tg 2 per chi vuol bere bene e mangiar sano. A presentare uno dei prodotti tipici più apprezzati della nostra regione c'era lo chef lucano Federico Valicenti che ha preparato alcuni piatti della tradizione in cui questo insaccato è protagonista. La cucina lucana interpretata da Valicenti è quella tradizionale, saporita e genuina dei tanti paesi della montagna potentina. Nella trasmissione a cura di Bruno Gambacorta viene presentata la salsiccia a “punta di coltello” realizzata secondo

l'antica ricetta che prevede il taglio a mano della carne di maiale prima di insaccarla nel budello. A tg 2 Eat Parade Valicenti mostra diverse preparazioni fatte con la salsiccia, ora cotta nel vino, ora abbinata alle cime di rapa e ancora con il peperone crusco di Senise: sono tutte ricette tipiche lucane che Valicenti, ambasciatore della gastronomia nostrana, riporta spesso nei suoi libri. Nel corso del programma andato in onda domenica si parla anche della grande cultura del maiale che si trova in Basilicata nei salumi e nei prosciutti pieni di polvere di peperone per conservare ed insaporire. cultura@luedi.it

Cinema di MICHELE RIZZO RIONERO - Per il cinema d'arte questa sera, alle ore 20,30, al cineteatro Vorrasi il film “La rabbia di Pasolini” di Giuseppe Bertolucci. E’ questo il penultimo appuntamento con la XII Mostra Cinematografica 2008-2009, che tanto successo sta riscuotendo, allestita dal CineClub "Vittorio De Sica" di Rionero in Vulture, in collaborazione con Cinit-Cineforum Italiano e associazione culturale "Pasquale Sacco". "Il Cinema Sguardo sul Mondo", questo il titolo della XII rassegna, il cui tema è dedicato al cinema come strumento per osservare ed interpretare il mondo. «Le realtà che si profilano davanti ai nostri occhi, durante la visione di un film sono le più varie – scrive nella presentazione della mostra il presidente del cineclub vulturino Donato Labella – a seconda del regista, del tema trattato, dell’epoca storica in cui è ambientato il film e del clima culturale durante il quale è stato girato. Nella sostanza – continua Labella – possiamo, attraverso la pellicola, percepire gusti, cultura e i valori che ci vengono

La rabbia di Pasolini secondo Bertolucci Prosegue la rassegna di Cinetica trasmessi, attraverso la lente storica del periodo e la filosofia dell’autore. Ma dimentichiamo spesso che la pellicola è uno strumento con cui noi percepiamo soprattutto noi stessi, come siamo fatti, cosa ci dà fastidio e cosa ci piace, i nostri valori, le nostre ambizioni e i nostri sogni. Così il cinema, soprattutto quello di qualità, diventa strumento, motivo ed occasione per uno sguardo sul mondo e sulla realtà interna ed esterna, e attraverso le pellicole – conclude il presidente Labella – possiamo conoscere, osservare e farci un’idea delle realtà

sociali e culturali di altre etnie come farci un’idea delle reazioni emotive che queste realtà muovono in noi, e attraverso queste reazioni sapere meglio chi siamo noi, chi sono gli altri e cos’è il mondo». «Ma questa edizione di Cinetica 2008-2009, nata sotto auspici confortanti e di lungimiranza culturale – ha sottolineato alla vigilia del penultimo appuntamento della dodicesima rassegna cinematografica rionerese il direttore artistico Armando Lostaglio – è anche un impegno civile che fa del messaggio universale del cinema la pro-

pria arma di sensibilizzazione e, perché no, di denuncia sociale, in nome della bellezza e del progresso umano, secondo un mai sopito dettato pasoliniano, per questo – ha sostenuto il direttore artistico Lostaglio – abbiamo portato dalla Mostra di Venezia ed inserito nella nostra rassegna il bellissimo quanto inquietante film realizzato da Giuseppe Bertolucci “La rabbia di Pasolini”, per l’ira poetica, per la sua attualità di pensiero, per la televisione definita già allora “la morte dell’anima”». cultura@luedi.it

Ring letterario su “L’eleganza del riccio” MATERA - Ritorna il Ring letterario nella città dei Sassi. Appuntamento questa sera, alle ore 18.30 presso il Circolo “La Scaletta” con il dibattito su "L'eleganza del Riccio" di Muriel Barbery. L'evento è organizzato dal “Women's Fiction Festival”, con lo storico circolo e in collaborazione con la “Libreria dell'Arco”. "L'eleganza del riccio" è stato il caso letterario del 2007 in Francia: ha venduto centinaia di migliaia di copie grazie a un impressionante passaparola e ha vinto il Prix des Libraires. «Naturalmente, non è necessario aver letto il libro per prender parte agli incontri del ring; in ogni caso, le regole principali di questo gioco sono sui siti internet www.womensfictionfestival.it e www.lascaletta.net. Sul blog WFF è possibile inoltre scambiarsi opinioni e giudizi sull'iniziativa» - fanno sapere gli organizzatori. ll meccanismo del Ring letterario è quello consueto: due gruppi formano altrettante correnti di pensiero e tentano di affermare il proprio orientamento Il pubblico, al termine del ring può esprimere un voto di preferenza. Maria Anna Flumero

Faccincani tra Luci e colori nei Sassi MATERA - Athos Faccincani ritorna a Matera dopo otto anni. “Luci e colori nei Sassi” è la mostra che sarà inaugurata, alla sua presenza, sabato alle ore 18.30 presso gli spazi espositivi di “Crea che Ricrea”, nel Sasso Barisano e resterà aperta fino al 22 di questo mese. Nella stessa giornata, durante la mattinata l'evento sarà presentato anche alla stampa locale. L'artista di Peschiera sul Garda è stato insignito del premio “Personalità europea 2008” in Campidoglio a Roma. Le opere hanno riscosso sempre un grande successo nelle innumerevoli mostre tenute in tutta Italia e nel mondo: da Venezia a Vienna, da Firenze a Parigi, da Positano a Zurigo; ed ancora a Londra, Madrid e Mosca, a Toronto, a Tokyo e nelle principali città della Germania e degli Stati Uniti. Nel 1980 la personale “Lo Spazio visivo della Libertà” a Verona ricevette la visita dell'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini; nel 2005 invece ha esposto le sue opere al Parlamento europeo di Strasburgo. «È il momento in cui la pittura deve essere pittura e far entrare nella luce, nel sole e nei colori della tela l'uomo e la sua interiorità” - dice Faccincani, traducendo in parole l'ispirazione che lo guida. m.a.flum.


Cultura e Spettacoli

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L’ultima fatica discografica del cantante stasera allo Spazio Sankara

Nella “Maison Maravilha” di Barbieri di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - Che cosa accadrebbe se le suggestioni del cinema italiano di Mastroianni, Fellini o De Sica incontrassero la word music? Joe Barbieri ce lo racconta in “Maison Maravilha”, ultimo suo disco ultimo uscito sul mercato lo scorso 16 gennaio e che viene presentato questa sera nello Spazio Sankara (ore 21). Undici canzoni contornate di poesia e deliziate da un' orchestra di archi, con il contrappunto sottile di una voce mai così affascinante ed in forma. E anche di una amica magica e d'eccezione come Omada Portuondo. Dopo l'imbattibile “In parole povere” (disco dell'anno in Germania e oltre 15.000 copie vendute in otto paesi del mondo, tra cui Stati Uniti, Giappone e Cana-

da) con questo lavoro il viaggio di Barbieri “riprende da casa”, da una “Maison Maravilha”, dove trovare la sorpresa di una canzone d'autore che finalmente sembra aver individuato un nuovo ispirato, interprete. Realizzato con lo scopo di partire da suoni e soluzioni armoniche che sembrano emanate direttamente dal cinema italiano degli anni '50 e '60 e dal fascino di maestri come Nino Rota, Armando Trovaioli ed Ennio Morricone, Barbieri gioca in questo suo secondo disco a mischiare le carte, forgiando un incredibile pastiche di suoni, un bouquet delizioso che tocca i lembi di culture lontanissime: ed ecco che il fado, la canzone francese, il tango, il jazz e la bossa nova vengono con diligenza e rispetto a vestirsi di una elegante italianità. Come il pittore Plasson di “Oceano mare” dipingeva il ma-

re con l'acqua di mare ottenendo tenui ed impalpabili tele, quadri poco più che completamente bianchi, allo stesso modo in questo album Joe Barbieri si potrebbe dire che canti l'aria con l'aria, l'assenza con l'assenza, lo spazio vuoto con lo spazio vuoto. Il chitarrista (e cantante) del suo lavoro ha detto «è il disco che avrei sempre voluto realizzare, sin da quando ho iniziato a fare questo mestiere. Con questo organico dal sapore antico che non ammette compromessi, e con il quale bisogna essere indulgenti e pretenziosi al tempo stesso. Avrei voluto mi accompagnassero due giganti: Henri Salvador e Omara Portuondo. Con Henri non ho avuto il tempo di mettere su nastro un duetto: avrei voluto, ma la vita ha fatto il suo corso e ce l'ha portato via.

Il chitarrista e cantante Joe Barbieri

Ma Omara mi ha reso felice, Microcosmo Dischi e sarà districon una interpretazione che mi buito anche in altri dodici nazioha commosso profondamente». ni nella prossima primavera. Il disco di Barbieri è prodotto da cultura@luedi.it

I giovani talenti lucani della lirica sul palco dell’Auditorium Gervasio

Da Puccini a Donizetti

Coinvolgente carrellata delle più belle arie da melodramma

Il Città dei Sassi Opera Festival riscopre i Cori d’opera di NUNZIO LONGO MATERA - “Lucania Arte Teatro”, presieduta dal maestro Enzo Di Matteo, ha presentato il terzo concerto, “Cori d'Opera e Solisti”, nella terza edizione “Città dei Sassi Opera Festival ”, presso l'Auditorium “Gervasio” del Conservatorio “Duni” di Matera. Interpreti: Maurizio Leoni baritono, Francesca Pipitone soprano, Sabino Martemucci tenore, Giuseppe Ranoia basso, Antonella Rondinone soprana registra teatrale e Coro dei Cantori Materani. Direttore Alessandra Barbaro, al pianoforte Giuseppe Garberoli. «Il coro ha uno spazio rilevante in questa rassegna proprio per ricordare la funzione che aveva nel melodramma classico: esaltava, con la volumetria delle voci, la drammaticità dell'epilogo scenico - spiega il maestro Di Matteo - Le voci soliste erano i veri protagonisti e campeggiavano in tutta l'intera opera e avevano bisogno di un effluvio di sensazioni ricorrendo all'apporto del coro. L'intento della rassegna è valorizzare le voci locali per rilanciarle su scenari più ampi e prestigiosi. I nomi di fama vengono invitati per dare un tocco di maestria e far crescere i nostri talenti locali. Per tal motivo stasera si è esibito il grande baritono bolognese Maurizio Leoni, da quest'anno insegnante presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza. Spicca tra i talenti locali il soprano

Antonella Rondinone ed in dieci anni è riuscita ad esaltare il suo patrimonio vocale con sorprendente meraviglia degli addetti ai lavori. Voce matura, rotonda, piacevole e lirica tendente al drammatico di un colore astratto e comunica con l'anima degli ascoltatori. Si è diplomata presso il Conservatorio “Duni” di Matera, con il massimo dei voti e sotto la mia guida. Ha all'attivo numerose performance in ruoli di protagonista come Mimì della Bohème di Puccini al Teatro Bonci di Cesena. Nel mese di febbraio canterà al Teatro Massimo di Palermo ne “Il Flauto Magico” di Mozart. Ha vinto alcuni concorsi internazionali e nazionali. È eclettica, bravissima attrice ed ha conseguito anche il diploma di attore di musical presso la “Bernestein School of Musical Theater” di Bologna. Tra le giovanissime promesse emerge Francesca Pipitone materana, come anche Giuseppe Ranoia, basso di Montalbano e Sabino Martemucci barese diplomato presso il Conservatorio “Duni” di Matera. Hanno eseguito celebri corali d'opera, pagine del repertorio romantico ed alcuni pezzi come solisti. Stiamo assistendo alla nascita di un contenitore da cui attingere talenti non solo del nostro territorio. I talenti bisogna scovarli e farli crescere in un certo contesto». «Sono di Bologna e stasera ho cantato per l'amicizia che mi lega al col-

lega Enzo Di Matteo e per l'insegnamento di Potenza - afferma Leoni - Mi entusiasma cantare con il coro, perché ho iniziato a studiare canto ad un corso della Regione Emilia e Romagna per artisti del coro. Il coro è la base per avviarsi alla carriera di solisti cantanti. Mi sento un baritono-buffo. I ruoli da buffo nel repertorio sono scritti, di solito, come tessitura di note per una voce da basso. Un basso vero fa fatica a farli, perché ogni tanto bisogna andare su con le note. Sono pochi gli esempi, come “Il campanello dello speziale” di Donizetti, nel ruolo di Enrico come baritono buffo. Con la mia voce versatile sono un Giano bifronte, faccio musica contemporanea, scritta dal 1920 ad oggi». «Questo è il terzo anno che cantiamo in seno al Città dei Sassi opera festival - asserisce la direttrice dei Cantori materani Alessandra Barbaro Abbiamo avuto altre pregresse esperienze nel campo della lirica. Il coro ha cantato due brani da solo “Va pensiero” del Nabucco e “La vergine degli angeli” tratta da “La forza del destino” e gli altri insieme ai solisti. In “Elisir d'amore” il coro ha la parte principale con l'inserimento dei solisti. È interessante la fusione tra amatori e professionisti. Il mio gruppo è professionale per le sue elevate prestazioni canore». cultura@luedi.it

A lato gli artisti dopo il concerto, sopra l’Auditorium

MATERA - Il programma della serata si è snodato su un ventaglio poliedrico di arie operistiche ottocentesche. Nell'Ottocento i protagonisti del melodramma acquisiscono personalità psicologiche secondo il timbro di voce: il tenore ed il soprano incarnano la parte degli innamorati, il baritono mai buffo, in contrasto con il tenore, svolge quello di rivale ed il basso è la figura del padre, fratello e sacerdote. La rassegna è iniziata con il “Te Deum” della Tosca di Giacomo Puccini, fine del primo atto con la famosa processione di Tosca, e accattivante interpretazione di Maurizio Leoni. La trama narra di Tosca che accoltella Scarpia perché non voleva cedere alle sue bramosie amorose. “La donna è mobile” dal Rigoletto di Giuseppe Verdi, famosa aria del duca di Mantova, fedele interpretazione di Sabino Martemucci. “Allons! Il le fant”!..Adieu notre petite table” dal Manon di Messenet cantata con disinvolta grazia da Antonella Rondinone. “Come dal ciel precipita”dal Macbeth di Verdi aria bellissima di Banco cantata con la mimica giusta da Giuseppe Ranoia. “Trombe degli avi miei”da Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, aria di grande virtuosismo, perfettamente cantata da Sabino Martemucci. “Casta Diva” dalla Norma di Vincenzo Bellini, famosa aria che ha reso la Callas irraggiungibile, interpretata con afflato vocale da Francesca Pipitone. “Il lacerato spirito” dal Simon Boccanegra di Verdi, aria tristissima di grande effetto, cantata dal coro e da Giuseppe Ranoia nel toccante miserere. “Bel Conforto al mietitore” dall'Elisir d'amore di Donizetti cantata dal Coro Cantori Materani. “Benedette queste carte” dall'Elisir d'amore di Donizetti cantata da Francesca Pipitone. “Udite, o rustici” dall'Elisir d'amore di Donizetti interpretato da Maurizio Leoni nel personaggio ciarlatano “dottor Dulcamara” che inganna la gente con la vendita, a basso costo, del vino bordeau, al posto dell'elisir. “La vergine degli angeli” dalla Forza del Destino di Verdi cantata da Antonella Rondinone. “Nessun Dorma”dalla Turandot di Puccini, immortalata dal “Vincerò” di Pavarotti, cantata da Sabino Martemucci. “Va Pensiero” dal Nabucco di Verdi, divenuto ormai l'inno spirituale della novella Italia, da poco redenta, cantata dal Coro Cantori Materani. “La Calunnia”da Il Barbiere di Siviglia di Rossini, aria di don Basilio, cantata da Giuseppe Ranoia. “Teneste la promessa” dalla Traviata di Verdi, il ruolo di Violetta interpretato da Francesca Pipitone. “Largo al factotum” da Il Barbiere di Siviglia di Rossini, conosciuta per il personaggio Figaro, cantata magistralmente da Maurizio Leoni. “Brindisi” dalla Traviata di Verdi, allegro valzer, in tandem interpretato da Francesca Pipitone e Sabino Martemucci. “I could have danced all night” dal My Fair Lady di Lerner Lowe, musical, cantato da Antonella Rondinone. “È scabroso le donne studiar” da La Vedova Allegra di Lehar valzer cantato da coro e solisti. nu.lon.


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di CLAUDIO BUONO ROMA - Dopo il successo del teatro “Verdi” di Milano con “L'innaffiatore del cervello di Passannante”, l'attore lucano Ulderico Pesce sarà è di scena in questi giorni, sino all'otto febbraio, presso il teatro “Cassia” di Roma, che con il “Centro mediterraneo delle Arti” si sta esibendo nello splendido spettacolo “Storie di Scorie”, il pericolo nucleare italiano: Scanzano, Saluggia, Casaccia di Roma, Latina e Rotondella. Gli spettacoli si tengono dal martedì al sabato alle ventuno, e la domenica alle diciassette e trenta. “Storie di Scorie” -come sottolinea la segreteria organizzativa in un comunicato stampa- vuole ricostruire prevalentemente l'avvento dell'industria nucleare italiana, il pericolo che ancora oggi rappresenta e le modalità tecniche del funzionamento di una centra-

Cultura e Spettacoli

Teatro Pesce fino all’8 febbraio al Cassia

Storie di scorie sbarca a Roma le atomica. Il testo racconta la vita di Nicola, figlio di un contadino del Metapontino che ha lavorato come addetto alle pulizie nel deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove negli anni '60 arrivarono ottantaquattro barre di uranio radioattivo provenienti dagli Stati Uniti delle quali sessantaquattro sono ancora conservate nel deposito lucano, altre ri-

processate, altre ancora sono conservate nel deposito nucleare della Casaccia, a venticinque chilometri a nord-est di Roma. Nicola, avendo scoperto illeciti da parte dell'Enea è stato licenziato. Successivamente è partito volontario per la Bosnia dove ha respirato polvere di proiettile all'uranio e si è ammalato. Tornato in Italia ha fatto

domanda alle Poste Italiane ed è stato assunto come postino a Saluggia . La piccola casa che ha preso in affitto è sulla Dora Baltea, la finestra si affaccia proprio sul deposito nucleare del luogo. A novembre del duemilatre decide di tornare in Lucania per partecipare alla protesta contro il decreto 314 emanato dal Governo, secondo il quale a Scanzano Jonico, paese dove è nato e dove suo padre ha un'azienda agricola, dovrà nascere il deposito unico di scorie nucleari italiane.Nicola sarà tra gli organizzatori della protesta contro il decreto e comincerà ad informare la popolazione sul pericolo del deposito nucleare della Trisaia di Rotondella dove ha lavorato anni prima e nel contempo denuncerà la situazione di alto rischio in cui vivono oggi i depositi nucleari di Latina, della Casaccia di Roma e di Caorso. cultura@luedi.it

PALCOSCENICO

Abito in scena in tournée con Ahimsa - Non violenza POTENZA - Dal mese di febbraio sino agli inizi di aprile la compagnia teatrale Abito in Scena di Potenza una tournée in Campania con lo spettacolo AhimsaNon Violenza. La pièce, proposta per la prima volta tinua a ricevere numerosi apprezzamenti al quinto anno di repliche. Dopo i debutti a Roma al Teatro dell’Orologio, al Teatro San Genesio, al CTS di Caserta, al Sancarluccio di Napoli continua ad essere richiesta e portata in scena con successo. Nel decreto dell’11 gennaio del 2007 del presidente della Regione spettacolo, rientrato nella stagione teatrale romana, viene orgoglio e riconoscimento per la cultura artistica dei giovani attori lucani e per le istituzioni regionali». Per Ahimsa la compagnia ste radio, servizi televisivi e segnalazioni su tutti i più importanti siti teatrali su scala nazionale. Ahimsa ha raccolto il consenso e gli apprezzamenti dell’Ambasciata dell’India a Roma, che ha riconosciuto il valore storico-teatrale dello spettacolo. Ahimsa in sanscrito significa non violenza ovvero il principio ispiratore della vita di giornalista inglese e un nevrotico ufficiale dell’esercito britannico si alternano nel racconto

dell’esistenza del Mahatma, la prima affascinata dalle azioni di Gandhi, il secondo suo fiero oppositore. Sullo sfondo dia magica e sofferente, dove immagini e parole corrono lungo un filo che unisce la riflessione a momenti di sorriso. Lo spettacolo ripercorre la storia di un popolo e del suo dolore, riscopre il fervore della Libertà tra le parole e i gesti di un grande uomo. Ahimsa è scritto e diretto da Leonardo Pietrafesa ed è interpretato da Monica Palese e lo stesso Pietrafesa. Dal cast anche Giovanni Palese. Sarà una tournée rivolta soprattutto alle scuole – dice Pietrafesa con gli studenti, le riflessioni a fine spettacolo ci hanno sempre stimolato molto. Crediamo infatti che, pur essendo uno spettacolo per tutti, abbia per gli studenti un’importante funzione educativa. Parlare di Gandhi equivale a riflettere non solo sul concetto di non violenza, ma anche sugli ideali che hanno ispirato ed ispirano il coraggio e la pace. La guerra e la violenza ci accompagnano quotidianamente. A volte restiamo spettatori passivi di eventi folli, crudeli, ma ognuno a suo modo, con i suoi mezzi, può provare a reagire alla “ stupidità umana”. cultura@luedi.it

APPLAUSI A FASANO PER BASILICATA COAST TO COAST

L’ANTEPRIMA

Rocco si dà al jazz

Debutto romano a “Labbra serrate” per il Cde

di EMILIA MANCO FASANO - Nell'ambito della stagione teatrale 2008-2009 organizzata dal Comune di Fasano, nel brindisino, in collaborazione col Teatro Pubblico Pugliese, l'attore lauriota, Rocco Papaleo, si è esibito con il “Quartetto Papaleo” nello spettacolo “Basilicata coast to coast”. Sul palco con “Basilicata coast to coast” il Quartetto Papaleo ha dato vita ad un esperimento di teatro-canzone in cui si racconta il viaggio da una costa all'altra della Basilicata, messo in scena da Rocco Papaleo che è la voce, Giovanni Di Cosimo alla tromba, Arturo Valiante al pianoforte, Ciccio Accardo alla chitarra, Patrizio Sacco al contrabbasso e Marco Monaco alla batteria. Rocco Papaleo ha trovato una nuova dimensione di eccellente affabulatore musicale accompagnato dal suo quartetto. Il cantastorie lucano ha presentato a Fasano uno spettacolo fuori dai canoni dal titolo “Basilicata coast to coast”. A piedi. Con quel tempo dilatato che permette di incontrare e assaporare ricordi e riflessioni. Tutto per far rivivere un'atmosfera che potrebbe essere quella di un'America anni Trenta, anche se l'accento del cantante non ha niente di New Orleans o di Chicago, ma una netta e marcatissima inflessione luca-

Rocco Papaleo

na che emerge ad ogni sua battuta in termini esilaranti. Nelle storie di Rocco si respira un meridione essenziale e sarcastico, una provincia afosa di quell'Italia che un pò si accontenta e che da sempre gli va bene così. Storie di amori che, come tutti gli amori, nascono, finiscono, se ne vanno o nemmeno iniziano e storie in cui veramente mai niente può essere dato per scontato. Rocco Papaleo è un personaggio versatile ed istrionico, comico, cabarettista, attore di cinema e teatro, autore e musicista, regista. La sua attività spazia trasversalmente tra tutti i campi dello spettacolo. Esordisce in teatro nel 1985, mentre al cinema compare per la prima volta in “Senza pelle” di Alessandro D'Alatri, lavorando poi con registi del calibro di Francesca Archibugi, Paolo Virzì, Giovanni Veronesi. cultura@luedi.it

ROMA - È stato presentato, nei giorni scorsi, allo storico teatro Tordinona di Roma, in prima nazionale, la nuova produzione del Centro di Drammaturgia Europeo “Labbra Serrate” , per la regia di Renato Giordano, in replica fino al prossimo 8 febbraio. Lo spettacolo, scritto nei primi anni '90, è stato allestito diverse volte all'estero (“Sealed lips”) per essere poi prodotto per la prima volta in Italia dal Cde. “Labbra serrate” si sviluppa in puro stile “pulp”, fortemente apprezzato dal regista americano Quentin Tarantino. La piece si dipana in modo non convenzionale ove si intrecciano diversi modi recitativi, a volte goffi, a volte carichi di “non sense”. Lo stile di Renato Giordano, non nuovo a questa drammaturgia, intreccia il destino di tre persone: i due killer Gino e Tony e di Lucia. Il primo è un professionista italo americano, freddo e calcolatore. Il secondo è la parodia di un mafioso siciliano emotivo e irrazionale. Entrambi sono costretti a convivere, in attesa di portare a termine “l'attentatuni”. Inevitabilmente tra i due nascono incomprensioni e gelosie. Nel covo-scantinato compare Lucia, compagna del mafioso nostrano, personaggio leggero e ingestibile, ma in realtà freddo e irrazionale che farà precipitare il sordido piano dei due protagonisti subito dopo l'incarico ricevuto. La piece, che dura solo 50 minuti ma è densa e ritmata, dà vita alle atmosfere dei clan, traccia gli animi e le dinamiche degli attentati, irride i linguaggi mafiosi sviluppando sorprendenti risultati di humour quando i due “uomini d'onore” subiscono l'autorità della donna amante che tesse la trappola per i killer. L'amaro retrogusto della quotidianità dei personaggi viene enfatizzato dai giochi di luce e dalla musica

rock e blues che “congelano” le scene estrapolate come da una moviola a mo' di sequenza filmica . Lo spettacolo - secondo le note della critica - è una vera attuale tragedia senza eroi e senza riscatto, un asettico trionfo del male perseguito e voluto attraverso un lavoro di introspezione dei personaggi. La violenza repressa ed esplosiva sta dentro tutti ma ha smarrito i codici della passionalità . L'opera di Giordano, secondo le regole del buon teatro, non offre conclusioni né sentenze: suscita domande. Il testo dello spettacolo “Labbra serrate” ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali il prestigioso premio speciale “Valle corsi” nel

1994. Gli interpreti sono Cesare Biondolillo, Marco Feo e Veronica Rega (nota al pubblico per l'esperienza televisiva al “Grande Fratello 2”) vincitori anche di un premio speciale per l'interpretazione corale al festival “Schegge d'autore” nel 2008. Alla prima romana, alla quale ha partecipato un numeroso pubblico e critici teatrali, gli applausi sono stati convinti e serrati. La produzione del Cde, dopo la piazza romana, sarà in varie regioni italiane. E' previsto il debutto al Teatro Nuovo del Cde per la fine di marzo 2009, al quale assisteranno alcune scuole superiori. cultura@luedi.it


Spettacoli & televisione di ALESSANDRA MAGLIARO ROMA – Eva torna da New York e scopre di essere incinta (e Lucia-Elena Sofia Ricci tragicamente nonna), Marco torna da Milano e si consola con la musica, il piccolo Mimmo viene selezionato – orrore del romanista Giulio Cesaroni/Claudio Amendola – come portiere tra i pulcini della Lazio, Cesare-Quanta Amarezza/Antonello Fassari si ritroverà padre adottivo della piccola peste Matilde, tra Lucia e Giulio arriverà anche una piccola crisi e forse un tradimento... Tornano su Canale 5 da venerdì I Cesaroni, la famiglia televisiva più amata d’Italia visti i successi d’ascolto, cifre da 8 milioni e picchi da 10 milioni, merchandising che spazia dall’uovo di Pasqua al libro di ricette, blog da 10 mila visitatori, diari editoriali da 50 mila copie. Un fenomeno tv che induce Claudio Amendola a fare con

Mercoledì 4 febbraio 2009

TORNA LA POPOLARE FICTION E IL 20 SI SCONTRA CON IL COLOSSO SANREMO

Cesaroni, Amendola: «Siamo un marchio» spacconeria tutta romanesca: «Venerdì 20 febbraio andremo contro il festival di Sanremo, ma a noi ci farà un baffo!». E dire che uno dei registi della serie (l'altro è Francesco Pavolini) è Stefano Vicario, lo stesso del festival. Le puntate saranno 15 ma per la quarta serie già in scrittura da Alberto Taraglio e Salvatore De Mila se ne prevedono ben 20, un record per la lunga Amendola al centro con il cast dei “Cesaroni” serialità italiana. Il pubblico televisivo dovrà però aspet- venga riconfermato: Alessantare: in palinsesto i Cesaroni dra Mastronardi, la giovane non torneranno prima di fine Eva, pur ridimensionando drastiche decisioni, ha espresso il 2010. E non è detto che tutto il cast beneficio della scelta «non dico sì

o no a priori, prima voglio vedere cosa accade al mio personaggio». Cosa rende così popolare la serie? «Il segreto è la riconoscibilità dei personaggi – dice Amendola per tutti – le persone che ci incontrano per strada ci confermano di riconoscersi». Che lo si voglia o no, aggiunge Elena Sofia Ricci, «i Cesaroni sono all’interno di ognuno di noi. Insomma – chiosa Amendola – siamo tutti Cesaroni». Di sicuro la serie nel raccontare le vicende di una famiglia allargata ha portato un pò di novi-

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tà nei clichè della fiction italiana, una linea che con varie declinazioni parte dal soft Medico in famiglia, passa per gli aggressivi e caciaroni Cesaroni e arriva al più sofisticato e targetizzato Tutti pazzi per amore (47 anni è l’età media, un record per Raiuno), tutte e tre realizzate dalla Publispei di papà Bixio come lo chiamano i suoi attori. «Ma i Cesaroni sono ormai un marchio da tutelare - scherza ma non troppo Amendola – in giro ci sono troppe copie. Lo dico pur seguendo ogni domenica Tutti pazzi e ammirando moltissimo il cast». Nella serie oltre al cast storico – che comprende Max Tortora, Rita Savagnone, Elda Alvigini, Ludovico Fremont – anche molte guest star da Eleonora Giorgi a Claudio Lotito, dai Cugini di Campagna con cui si esibirà Marco, a Linus, Franesco pannofino, Rodolfo Laganà e Debora Caprioglio.

LA HOSTESS DELLE POLEMICHE LOTTERÀ PER IL POSTO E TENTERÀ LA STRADA DELLO SPETTACOLO di ELISABETTA MALVAGNA ROMA – Non si pente di nulla e vuole combattere per difendere il suo diritto al lavoro. Forse non si aspettava di diventare un “caso”, ma ora che è in gioco, Daniela Martani, la hostess part-time con ambizioni artistico-televisive che dal 10 febbraio potrebbe essere licenziata dalla nuova Alitalia, non vuole mollare. Tutto è cominciato con la sua foto con il cappio al collo nei giorni caldi dell’Alitalia, pubblicata su tutti i giornali. Poi l’ingresso nella Casa del Grande Fratello, la presa di posizione della compagnia di bandiera, il rischio licenziamento e l’uscita dalla Casa, lunedì sera. Pentita? «Di nulla – risponde – ma non nascondo che sono molto dispiaciuta. Fare la hostess mi ha dato da mangiare per 11 anni, ho rinunciato a molte cose, ho fatto la pendolare tra Roma e Milano per otto anni. Ma il mio sogno da sempre è lavorare nel mondo dello spettacolo. E il mio part-time prevedeva che seguissi le mie passioni. Una cosa non esclude l’altra. Non capisco perchè sono stata messa alla gogna per questo». La scelta lasciare il Gf è stata «molto sofferta» ma «assolutamente autonoma», spiega la Martani, riferendosi al video-appello al buon senso rivoltole dalla madre durante il reality. «E' da quando avevo 18 anni che faccio provini, l’anno scorso al Gf e anche a X Factor, io sono una cantante – dice – Ho avuto l’occasione che avevo sempre cercato. A 35 anni poteva essere l’ultima chance. Ma se fossi rimasta sarebbe stato calpestato un diritto. Sono provata ma vado avanti». Intanto per lei si profila ugualmente lo spettro del licenziamento. La nuova Alitalia le contesta il fatto di non essersi presentata nè alle visite mediche nè all’imbarco del volo al quale era stata assegnata, ma anche i giudizi

UNO SPOT AL CINEMA E IN TV

Ozpetec torna al ciak per sostenere l’Airc di MARCO RIZZUTI ROMA - Nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, Ferzan Ozpetek presenta a Roma il nuovo spot dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, che dirige per il secondo anno consecutivo, scegliendo ancora una volta come testimonial ufficiale Valeria Golino. Il regista di “Saturno contro” e “La finestra di

Gf, Daniela: «Lascio ma la tv è il mio sogno» CINEMA

Arriva il film dal best seller di Stieg Larsson di FRANCESCO NORCI

Daniela saluta i compagni del Gf; sotto ancora la Martani

stuma e una comprensibile aura di mistero. Per vederlo I FANS svedesi di Stieg in Italia, dove sarà distribuiLarsson hanno già comin- to dalla Bim, bisognerà ciato il conto alla rovescia: il aspettare maggio. In questo film si parla 16 febbraio a svedese, la linStoccolma vergua della trilorà presentato in gia Millenanteprima nium. E se la comondiale il film sa non rappretratto da Uomisenta un proni che odiano le blema per il donne, il primo pubblico italialibro della trilono abituato al gia poliziesca doppiaggio, lo Millennium è per quello con cui il gioramericano che nalista investipreferisce sotgativo morto totitoli. Così, c'è d’infarto a 50 Stieg Larsson già una trattaanni il 9 novembre 2004 poco dopo avere tiva in corso con una major consegnato i manoscritti al americana che vorrebbe farsuo editore, ha conquistato ne una versione hollywoouna straordinaria fama po- diana.

critici sull'azienda espressi in alcune interviste. Per i due legali, Alessia Montani e Rosario Siciliano, «la condotta di Alitalia-Cai è dettata da motivi che esulano dai comportamenti dell’assistita» e «c'è l'intenzione di punire quello che la Martani ha rappresentato in precedenza». La vogliono punire per il cappio?, viene chiesto. «Resta il dubbio», replicano i legali. Dopo il primo provvedimento disciplinare, arrivato il 23 gennaio, ne è arrivato un altro, il 30 gennaio, «prima dell’arrivo a destinazione delle giustificazioni al primo provvedimento – rilevano – In entram-

be le contestazioni non ci sono gli estremi per un provvedimento espulsivo così traumatico». Gli avvocati raccontano che la hostess «ha firmato il contratto il 28 dicembre, ma non c'era scritta la data di inizio dell’operatività». Poco prima di entrare nella Casa, affermano, «è stata presentata la richiesta di cassa integrazione. Una volta entrata al Gf, il 9 gennaio, non aveva chiesto l’aspettativa. La richiesta è stata fatta il 30 gennaio, anche se il procedimento disciplinare era già iniziato. Ci auguriamo che non si arrivi a licenziarla, altrimenti – annunciano – assumeremo la difesa nelle sedi più op-

portune». «Sono una combattente e una combattiva per natura – conclude Daniela, determinata ma visibilmente scossa – Sono scesa in campo con tan-

fronte”, esprime, così il suo impegno a sostegno dell'Airc, con questo filmato, nella versione da 45'' e 35'', realizzato in collaborazione con Rai Cinema e che, già da qualche giorno, è programmato in cinquecentoquaranta sale e da questa settimana anche in Internet su Youtube, Libero e Virgilio, in attesa di vederlo anche in tv fra qualche mese. I protagonisti dello spot, il cui claim recita “Il futuro della ricerca è la forza di un sorriso”, sono la brava interprete di “Respiro” di Crialese, ma soprattutto una classe di bambini, indaffarati a eseguire un collage con ritagli di carta colorata, a raffigurare un volto sorridente. «I bambini sono il futuro

e con gli adulti rappresentano l'alleanza perfetta per sconfiggere questo male, che va guardato negli occhi e affrontato. «Se ne deve parlare, non bisogna nascondersi», dichiara Ozpetek. «L'idea iniziale per questo progetto era quella di giocare sul fatto che i bambini parlassero della parrucca della mamma. Poi ho pensato che non dovevo parlare della malattia ma dell'associazione. E allora ho scelto di trattare il tema in modo più leggero, col sorriso appunto. Per farlo ho chiamato Valeria che, una volta in più ha dimostrato la sua generosità accettando subito», continua il regista, che ha affidato le musiche al fidato Andrea Guerra, compositore delle

colonne sonore di quasi tutti i suoi film. «Ho accettato subito di prestare il mio volto alla campagna, perché abbiamo bisogno di fondi per la ricerca. Non ho pensato alla mia immagine. Ho detto sì e basta», conferma l'attrice che presto tornerà sul grande schermo insieme a Valerio Mastrandrea in “Giulia non esce la sera” di Giuseppe Piccioni. «I bambini riflettono l'impegno dei ricercatori italiani per il futuro e grazie ai mezzi tecnologici che l'Airc ci mette a disposizione stiamo andando avanti, così da competere anche con le ricerche internazionali» interviene Francesco Fazi, giovane ricercatore dell'associazione. A margine della confe-

tissimi colleghi, non sono corsa davanti alle telecamere col cappio. Dicono che ho sfruttato la protesta per entrare nello show business: questo non lo accetto».

Ferzan Ozpetek

renza, Ozpetek svela di stare scrivendo il suo nuovo film che si girerà la prossima estate e sarà, strano ma vero, una commedia «perché in questo periodo ho voglia di ridere» dice il regista di origini turche.

Venezia doc

Golino, falsa la notizia del matrimonio «LA notizia che mi sposo? Non è vero, mi spiace deludervi. Non ho detto così, nè è vero che Riccardo (Scamarcio, ndr) insiste tanto nel chiedermelo. Quella parte dell’intervista (pubblicata da Il Giornale, ndr.) in cui se ne parla per me è un mistero. Ci sono rimasta male e anche Riccardo». Così Valeria Golino ha smentito la notizia uscita ieri su un suo prossimo matrimonio con il collega Riccardo Scamarcio.

Nicole fuma sul set e in Australia critiche e proteste QUESTA foto rubata sul set di Cinecittà a Roma è diventata materia di scandalo in Australia. Nicole Kidman una delle protagoniste del film "Nine", remake di "Otto e mezzo" è stata sorpresa a fumare una sigaretta. Una valanga di protesta in patria ha travolto l'attrice considerata simbolo del Paese.

“Twilight 2” il set del film a maggio in Italia “TWILIGHT 2 - New moon” arriverà nelle sale italiane il 20 novembre ma prima giungerà in Italia il set del film. Le riprese infatti inizieranno a marzo ma a maggio la produzione si sposterà per due settimane a Volterra, dove sarà ambientata la parte finale della storia tratta dalla saga della Meyer.


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Rubriche

Mercoledì 4 febbraio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Non dovete temere il confronto e lo scambio di opinioni nel lavoro: potete tenere testa a parecchie persone. Cambiamenti in amore.

TORO 21/4 - 20/5

Con il senso della disciplina e la buona organizzazione nel lavoro ottenete sempre buoni risultati. In amore avete sbagliato tattica.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Un viaggio di lavoro vi farà vedere sotto una luce diversa la vostra situazione. Non abbiate paura di mostrare i vostri sentimenti.

CANCRO 22/6 - 22/7

Influssi positivi vi permetteranno di allargare la cerchia delle amicizie professionali. Un amore discontinuo e frustrante.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro concentrate le vostre energie verso un unico e preciso obiettivo. Assaporerete presto le gioie dell'amore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Oggi si presenterà un'insperata occasione per fare un salto di qualità nel lavoro. L'amore vero è dietro l'angolo.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Il notevole senso di disciplina insieme alle idee chiare vi stanno portando lontano nel lavoro. In amore evitate il 'chiodo scaccia chiodo'.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Dopo tanto impegno nel lavoro finalmente otterrete un ruolo di notevole prestigio. Mantenete le promesse in amore.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro siete in un momento di svolta: non fatevi distrarre da questioni irrilevanti. Nessun ostacolo in amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Nel lavoro la situazione sta volgendo a vostro favore: sarà più facile fare carriera. Felici novità in amore.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Un evento imprevisto nel lavoro vi costringerà a mettere in discussione i piani fatti finora. In amore evitate effimere distrazioni.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: U nave; RTE brace; R,VI cale = Una vertebra cervicale;

Nel lavoro non otterrete niente senza combattere, senza una precisa strategia d'attacco. In amore avete parecchie chances.


Televisioni

SPORT

PRIMA SERATA

20.30

21.05

RUBRICA

TALKSHOW

23.15

21.10

SHOW

Mercoledì 4 febbraio 2009

23.35

FILM

21.10

TELEFILM

55

FILM

21.10

David Trezeguet

Roberto Giacobbo

Dario Vergassola

Amici

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 10.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 10.55 -SportSci Alpino: Mondiali - Sci alpino 12.15 -RubricaRai Sport 13.00 -TelegiornaleTG 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.40 -Sit-comPiloti 15.00 -RubricaQuestion time - Diretta dalla Camera dei Deputati 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor

08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.10 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -TelefilmIl tesoro delle Fiji 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.05 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 15.55 -Film Pomeriggio al cinema: Salvo D'Acquisto con Massimo Ranieri, Lina Polito, Massimo Serrato - regia di Romolo Guerrieri (Italia) - 1975 16.50 -NewsTgcom - Attualità 16.55 -NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny... 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.10 -Sit ComDrake & Josh 17.30 -CartoniMy Melody sogni di magia 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -Telegiornale Tg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -Telefilm Il tocco di un angelo 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film La leggenda di Robin Hood con Errol Flynn, Olivia De Havilland, Basil Rathbone - regia di Michael Curtiz (Usa) - 1978 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Sport Tim Cup - Calcio 23.00 -Telegiornale Tg 1 23.05 -Attualità Porta a Porta

19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -RubricaVoyager - Ai confini della conoscenza 23.05 -TelegiornaleTg 2 23.20 -RubricaRai Educational - La Storia Siamo Noi

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Telefilm Un caso per due 23.15 -Talk ShowParla con me

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Amici

21.10 -Film I due superpiedi quasi piatti con T. Hill, B. Spencer, L. Gemser - regia di Enzo Barboni (Ita) - 1977 22.40 -NewsTgcom - Attualità 22.45 -Previsioni del tempoMeteo 23.30 -RubricaI bellissimi di Rete 4

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 22.05 -TelefilmCSI: New York 23.05 -TelefilmThe Closer

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -FilmBaby Boom con Kate Jackson, Sam Wanamaker, Susie Essman, Daniel Bardol, Robyn Peterson - regia di Charles Shyer (USA) - 1987 23.20 -TelefilmSex and the city

01.00 -TelegiornaleTg 1 01.20 -RubricaSottovoce 01.50 -RubricaMagazzini Einstein 02.25 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -Film TvIl Maresciallo Rocca - Morire D'amore 05.15 -VideoframmentiSuperStar

00.20 -NewsMagazine sul 2 00.50 -RubricaTg Parlamento 01.00 -RubricaSorgente di vita 01.30 -RubricaReparto corse 02.00 -RubricaAlmanacco 02.20 -RubricaTg 2 Costume e società 02.45 -TelefilmRequiem per voce e...

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario. Cose (mai) viste - Vent'anni prima 02.15 -AttualitàRai News 24

00.00 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.35 -FilmGli spietati con C. Eastwood - regia di Clint Eastwood (USA) - 1992 02.05 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -FilmBada alla tua pelle Spirito Santo! 04.00 -RubricaPeste e corna e gocce...

23.55 -ShowChiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -MusicaleTalent 1 Player 02.50 -Serie TvI Soprano 03.55 -FilmUna lucertola con la pelle...

23.55 -TelefilmL world 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -AttualitàOtto e mezzo 02.00 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.00 -TelefilmAlla corte di Alice 03.45 -RubricaDue minuti un libro

Gli spietati

CSI:Miami

Baby Boom

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.55

RETE 4

ORE 21.10

LA LEGGENDA DI ROBIN HOOD

SALVO D’ACQUISTO

I DUE SUPERPIEDI QUASI PIATTI

con E. Flynn, B. Rathbone, C. Rains regia di Michael Curtiz, William Keighley (Usa) - 1938

con M. Ranieri, L. Polito, I. Danieli, E. M. Salerno - regia di Romolo Guerrieri (Ita) - 1975

con T. Hill, B. Spencer, L. Gemser, D. Huddleston - regia di E. B. Clucher (Ita) - 1977

Riccardo Cuor di Leone è partito per le Crociate in Terra Santa e suo fratello Giovanni ne approfitta per prendere il potere in Inghilterra. Contro di lui insorge il nobile Robin Hood, che organizza una banda di ribelli e si dà al brigantaggio per combattere l'usurpatore...

Il vicebrigadiere Salvo D'Acquisto si offre volontariamente ed eroicamente al plotone d'esecuzione tedesco per impedire un massacro di civili...

Il furbo Matt e il massiccio Wilbur sono due ladruncoli dal cuore buono in lotta perpetua con un feroce boss della droga. Per sfuggire alla cattura... si ritrovano arruolati nella polizia ma, a quel punto, decidono di fare sul serio e di dare effettiva battaglia alla malavita. Ci andrà di mezzo proprio il loro acerrimo nemico...

LA 7

ORE 21.10

RETE 4

ORE 23.35

BABY BOOM

GLI SPIETATI

con D. Keaton, S. Shepard, K. Kennedy - regia di Charles Shyer (Usa) - 1987

con C. Eastwood, G. Hackman - regia di Clint Eastwood (Usa) - 1992

J. C. Wiatt è una donna in carriera che si trova, inaspettatamente, a dover allevare la piccolissima figlia di un suo cugino, morto in un incidente. Costretta a cambiare in modo radicale la sua vita, decide di abbandonare carriera e città e di andare a vivere con la bimba in una villetta nel Vermont. Ma anche lì non sa stare con le mani in mano e avvia un grosso business...

Un gruppo di prostitute vuole vendicarsi di due cowboy che hanno sfregiato una di loro. Si fanno avanti il Kid, William Munny, un ex pistolero ormai arrugginito dall'età e dai ricordi, e un suo amico, il nero Ned Logan. Questi viene ucciso e Munny pestato a sangue, ma con il Kid riesce a portare a compimento la vendetta contro gli sfregiatori, il violento sceriffo e i suoi scagnozzi...

ITALIA 1

ORE 3.55

UNA LUCERTOLA CON LA PELLE DI DONNA con F. Bolkan, S. Baker, L. Genn - regia di Lucio Fulci (Ita/Fra/Spa) - 1971 Carol, moglie di un avvocato, racconta allo psicanalista il sogno in cui lei stessa uccideva la sua vicina, donna di scarsa virtù. Quando la donna viene effettivamente trovata morta (nel modo descritto da Carol) i sospetti della polizia si rivolgono dapprima su di lei e, solo successivamnte, su parecchie altre persone, fra cui il marito di Carol...

Ancora in vetta il Grande Fratello RAI UNO L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida Il bene e il male

ora 19.49 20.38 18.50 21.12

ascolto 7.505 7.153 5.256 4.559

RAI DUE X factor Ante-factor Squadra speciale cobra. Tg2-costume e societa'

21.15 21.04 19.40 13.33

3.235 2.514 2.400 2.357

RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Geo & geo Blob di tutto di piu'

20.35 21.10 17.44 19.57

2.985 2.574 1.998 1.906

CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Chi vuol essere Beautiful

20.47 21.14 19.03 13.42

8.468 6.941 4.696 4.246

ITALIA 1 Derailed-attrazione I simpson Camera cafe' La ruota della fortuna

21.12 14.32 20.10 20.27

2.894 2.696 2.426 2.348

RETE 4 Walker texas ranger Il comandante florent Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

20.30 21.14 19.41 14.09

3.035 2.546 2.002 1.733



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