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Lunedì 9 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Vaduz, vince il centrodestra VADUZ – Come ampiamente previsto, la coalizione di centro-destra al potere ha vinto le elezioni politiche tenute ieri in Liechtenstein ma, per l’inversione dei rapporti di forza tra i due partner dell’alleanza, il piccolo principato stretto tra Svizzera e Austria avrà un nuovo primo ministro. Nel parlamento di Vaduz i due partiti avranno 12 seggi a testa, su un totale di 25. La Lista liberale, di orientamento progressista, avrà un solo seggio, avendo ottenuto l’8,9 per cento dei suffragi.
In Italia e nel Mondo Australia devastata dagli incendi le vittime accertate sono almeno 108 MELBOURNE – Stanno assumendo contorni sempre più drammatici, con il passare dello ore, le conseguenze degli incendi che, ormai da giorni, stanno investendo gli Stati sud-orientali dell’Australia, distruggendo tutto ciò che incontrano sul loro cammino. Secondo l’ultimo bilancio, reso noto dalla polizia, le vittime causate dagli incendi sono già 108. Il vento che ancora soffia intenso sta rendendo sempre più difficile l’opera di migliaia tra vigili del fuoco e dei volontari, ai quali si è aggiunto nelle ultime ore anche l’esercito. E' uno scenario infernale quello che si presenta nella zona rurale a nord di Melbourne, nel sud-est dell’Australia, colpita dai peggiori incendi da più di vent'anni. Gli incendi non sono una
Un incendio nei pressi di Melbourne
novità nelle estati australiane, e il più delle volte sono di origine dolosa. Ma quest’anno il caldo eccezionale, con temperature che sfiorano i 50 gradi, la siccità e i forti venti hanno trasformato il fenomeno in disastro.
Brasile, cade aereo: 24 morti RIO DE JANEIRO – Un aereo è precipitato in un fiume nella foresta amazzonica: 24 cadaveri sono stati recuperati dai soccorritori, che hanno trovato quattro superstiti. Il velivolo della compagnia Manaus Taxi Aereo, con 28 persone a bordo, stava viaggiando tra Coari e Manaus, capitale dello stato di Amazonas, nel Brasile nordoccidentale. La sciagura è stata causata dal maltempo e l’aereo è precipitato nel Manacapurù, un affluente del Rio delle Amazzoni. Il pilota aveva segnalato un fortissimo temporale.
Torino, scoppio in chiesa arrestati quattro uomini TORINO – Per non rischiare incidenti e controlli sulle strade avevano scelto di viaggiare in pullman per raggiungere la discoteca, ma sono finiti ugualmente nei guai. Per una bravata da adolescenti, una bomba carta fatta scoppiare davanti ad una chiesa, quattro uomini di Torino, tutti incensurati, sono finiti in manette. Ad aspettarli all’alba, al rientro da una notte di divertimento, c'erano gli agenti delle volanti. I poliziotti avevano già visionato i filmati delle telecamere installate fuori dalla chiesa, la parrocchia di Gesù Operaio alla periferia di Torino, e da una fabbrica vicina. Non c'erano più dubbi sui responsabili di quello scoppio che aveva terrorizzato il parroco e spa-
L’arrivo dei pompieri alla chiesa
ventato centinaia di famiglie. E l’arresto è diventato inevitabile per le accuse, danneggiamento aggravato (perchè fatto ai danni di un edificio di culto), detenzione di esplosivi ed esplosioni pericolose.
Il premier taglia il nastro del “Passante”
Berlusconi inaugura Mestre e pensa al Ponte Il taglio del nastro. Da sinistra a destra, il presidente del Veneto Giancarlo Galan, Silvio Berlusconi e il ministro Luca Zaia
MOGLIANO (TREVISO) – Qualcuno, alludendo alla mole di lavoro che ha richiesto, lo ha chiamato 'il ponte sullo stretto del Veneto', e in realtà il Passante di Mestre, inaugurato, ieri uno 'stretto' lo affronta e lo risolve: quello dell’imbuto di Mestre dove ogni giorno si infilavano, sino a ieri, almeno 130 mila veicoli. Un nodo sciolto ieri quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha tagliato il nastro d’apertura a poco più di quattro anni da quando lui stesso aveva avviato i lavori. Il premier ha colto l’occasione per rilanciare il progetto del «ponte sullo Stretto» come capitolo di un più complessivo impegno, stimato in 125 miliardi di euro, per le infrastrutture. Il premier ha salutato anche i primi automobilisti di passaggio. Con una spesa di 968 milioni e 400 mila euro per un percorso di 32,5 chilometri attraverso 15 Comuni, dall’interconnessione della Milano-Venezia a quella con la Venezia-Trieste, il Veneto ha realizzato la prima autostrada completata negli ultimi 30 anni. Per il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, il passante ora è un pezzo fondamentale del corridoio V. «Eventi come questo sono scariche di adrenalina per il tessuto economico - ha rilevato Matteoli – e i tempi di realizzazione testimoniano quanto sia forte la nostra voglia di fare». L’opera è stata realizzata dal gruppo di imprese 'Passante di Mestre spa' guidate da Impregilo ma una delle 'macchine' del Passante, forse la più potente sul piano della determinazione politica, è stato probabilmente il presidente del Veneto Giancarlo Galan. Un 'caterpillar' che non ha guardato in faccia il colore del governo di turno per concretizzare il progetto. C'è stato poi il grande accordo con l’amico Silvio Berlusconi, legame che entrambi ieri hanno ribadito (Galan con le lacrime agli occhi). «E' caduto il 'muro' – ha detto Galan dal palco di Bonisiolo davanti a circa 2000 persone – è la fine di un incubo quello del tristemente famoso Valico di Mestre dove finiva troppo spesso la libertà di circolare, quella libertà che abbiamo finalmente riconquistato». Per Galan è questo il primo dei successi regionali, tra cui ha citato il rigassificatore, i nuovi ospedali
(Mestre e in futuro Thiene, Schio e Padova), il Mose. «Il Passante –ha concluso –ci ha portato il federalismo stradale, che, si attua in questo modo per la prima volta proprio in Veneto». Berlusconi ha elogiato l’opera, chi l’ha realizzata e scusandosi per il disagio provocato alle popolazioni interessate, e ha sottolineato che la struttura è tuttavia solo un passo verso l’obiettivo di «superare il ritardo sulle infrastrutture rispetto ai grandi Paesi. Noi siamo tornati, dopo due anni di opposizione al governo, ed in questo periodo c'è stato il nulla di fatto». Il premier ha ribadito che il suo esecutivo ha ereditato «una situazione difficile a cui si è aggiunta una crisi globale». Per colmare il gap italiano, Berlusconi ha ricordato ieri che «lo stanziamento di 16 miliardi e 600 milioni di euro per la grandi opere è solo il primo dei 125 miliardi di euro che troveremo per realizzare le cento grandi opere di infrastrutture e per dare sicurezza ai cittadini». Berlusconi ha quindi rilanciato l’obiettivo del ponte sullo stretto di Messina. Per il premier bisogna portare «avanti l’Italia verso la maggiore modernizzazione per colmare quel deficit infrastrutturale che abbiamo ereditato passato». «È un giornata storica per questa regione, che dopo trent'anni inaugura una grande opera, che pone il Veneto tra le regioni più all’avanguardia per quel che riguarda le grandi infrastrutture». Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, commentando l'inaugurazione del Passante di Mestre. «La realizzazione di quest’opera è l’esempio della tenacia e la convinzione di chi vive in questo territorio, fattori che sono nel dna dei veneti – ha aggiunto – e sottolinea l'importanza e l’efficacia della legge obiettivo che ha permesso di bypassare le difficoltà e i rallentamenti legati alla burocrazia e di portare a termine il Passante in tempi rapidi». «Al primo G8 dell’agricoltura, che si terrà a Cison di Valmarino in aprile, sarò orgoglioso di mostrare al mondo agricolo internazionale - ha concluso Zaia – questa importante realizzazione che permette di trasportare persone, merci e idee dal Veneto verso gli altri paesi europei». Vincenzo Beni
Napoli, stupratore recidivo tenta violenza poi si pente: «Arrestate pure me ma salvatela» NAPOLI – Prima tenta di violentarla: la minaccia di morte puntandole un coltello, la colpisce alla testa con una bottiglia quando lei cerca di opporre resistenza. Poi, quando la donna, in seguito al colpo, perde conoscenza, lui si spaventa e si pente. Chiama i carabinieri e a loro dice: «Arrestate pure me, ma salvate lei». Gheorghe Gudruman, rom senza fissa dimora di 50 anni, sabato sera, nei pressi della stazione ferroviaria di Caserta ha tentato di violentare una donna lituana di 42 anni. Non era la prima volta che tentava di mettere in atto uno stupro. Lo aveva fatto già nel 2006, in provincia di Rimini. Allora, tre anni fa,
fu indagato per aver violentato e sequestrato una sua connazionale. Secondo l’accusa, il rom costrinse la donna a subire diversi rapporti sessuali; per evitare che fuggisse la sequestrò addirittura all’interno di un garage di cui lui era custode. Sabato sera lo stesso copione, ma con un finale del tutto diverso. Gudruman ha prima usato le maniere gentili. Alla donna le ha offerto da bere, Gin. Poi ha iniziato a usare le maniere forti: l’ha minacciata di morte, le ha portato via la borsa, e l'ha costretta a seguirlo in un capannone abbandonato, in un ex canapificio. Era notte fonda, l’1.30 passate. In zona quasi nessuno. La donna
ha iniziato a reagire, a resistere allo stupro. È stato allora che Gudruman, in stato di ebbrezza come accertato dai carabinieri, l’ha colpita alla testa con una bottiglia di vetro. Ed è stato allora che l’uomo ha temuto di averla addirittura uccisa. Il sangue dalla testa, la perdita di conoscenza della donna hanno fatto pentire lo stupratore che ha denunciato quanto avvenuto ai carabinieri. Ha chiamato il 112, ha supplicato l'intervento di una pattuglia dei carabinieri e ha, soprattutto, detto: «Ho tentato di avere un rapporto con la ragazza. Lei si è fatta male. Arrestate pure me, ma salvate lei». Patrizia Sessa
In Italia e nel Mondo
Lunedì 9 febbraio 2009
Domani si vota. Lieve vantaggio per il Likud, ma Kadima spera nell’organizzazione
Israele, la lunga volata Netanyahu-Livni Il nuovo Parlamento sarà probabilmente spostato a destra grazie a “Piombo fuso”
LA CRISI
Benjamin Netanyahu
TEL AVIV – La campagna elettorale israeliana si conclude con una volata spalla a spalla fra Benyamin Netanyahu (Likud) e Tzipi Livni (Kadima). Nei sondaggi il primo registra un lieve vantaggio: ma centinaia di migliaia di israeliani restano indecisi e la Livni spera di aggiudicarsi qualche seggio aggiuntivo martedì nella giornata di voto, ritenendo di disporre di una migliore organizzazione logistica. Chiunque prevalga, dovrà presumibilmente fare i conti con una Knesset (parlamento) dalla fisionomia più spostata a de-
stra rispetto a quella uscente. Si tratta anche, secondo diversi analisti, di un effetto della operazione 'Piombo Fuso' che ha spiazzato i fautori di un’intesa definitiva di pace con i palestinesi e ha esacerbato gli animi nella popolazione araba la quale adesso minaccia di astenersi dal voto. Più che i partiti maggiori (Likud, Kadima, laburisti) le scene di guerra giunte da Gaza sembrano aver sospinto il partito della destra radicale Israel Beitenu di Avigdor Lieberman, che negli ultimi sondaggi ha scavalcato di slancio i laburisti e spera di raggiun-
gere anche il partito della Livni. Sulla stampa si parla di una isteria di massa: una 'Libermania'. Proprio Lieberman – che a piacimento potrebbe optare per Netanyahu o la Livni – sarà forse chiamato a sancire l’esito del voto quando il capo dello Stato Shimon Peres avvierà le consultazioni per la formazione di un nuovo governo. La Livni ha impostato la propria campagna elettorale su un ottimismo di fondo. «C'è una colomba alla finestra» ha detto. «Dipende solo da noi se farla entrare oppure respingerla». Aldo Baquis
Iran, Khatami sfiderà l’uscente Ahmadinejad L’ex presidente riformista annuncia la sua candidatura alle presidenziali
Ahmad Khatami
TEHERAN – L'ex presidente riformista iraniano Mohammad Khatami ha annunciato ieri che si ripresenterà candidato alle presidenziali del 12 giugno prossimo. Una notizia che coincide con le rinnovate promesse della nuova amministrazione Usa del presidente Barack Obama di volere avviare un dialogo diretto con la Repubblica islamica, la quale però mantiene un atteggiamento scettico. Khatami dovrebbe scendere in lizza contro il presidenteuscente, Mahmud Ahmadinejad, il quale però non ha ancora annunciato ufficialmente la sua candidatura.
Preoccupazioni particolarmente per il settore auto
Occupazione, allarme Ue in 4 mesi persi 130.000 posti BRUXELLES – Allarme Ue sull'occupazione: in quattro mesi si sono persi 130.000 posti di lavoro nei settori dell’industria e dell’edilizia. Settori che hanno fatto registrare in termini di produzione perdite pari a 150 miliardi di euro nell’ultimo anno. Questo mentre la crisi molto probabilmente non ha ancora raggiunto il suo apice. Particolarmente «drammatica» appare la situazione del settore automobilistico, che più di altri soffre le persistenti condizioni di stretta del credito. Il rischio chiusura per molte fabbriche, anche dell’indotto, è dietro l’angolo. Questo il quadro contenuto in un documento riservato della Commissione Ue – di cui l’Ansa è in grado di diffondere i contenuti datato 6 febbraio 2009. – PRODUZIONE, 150 MILIARDI IN FUMO. L’analisi della Commissione Ue mette in evidenza come più che mai in questa fase la crisi si stia abbattendo sui settori trainanti dell’industria e dell’edilizia. «La produzione – si legge nel documento dell’esecutivo europeo – fa registrare il declino più forte delle ultime decadi» e «la fiducia delle imprese è crollata al livelli più bassi dal 1985». I dati parlano chiaro: industria ed edilizia hanno fatto registrare complessivamente perdite sul fronte della produzione per 150 miliardi di euro dal novembre 2007 al novembre 2008, senza contare, dunque, gli ultimi due mesi in cui la crisi si è acuita. Inevitabili i riflessi sull'occupazione: dall’inizio dell’ottobre 2008 alla
fine di gennaio 2009, «le riduzioni di posti di lavoro pianificate sono aumentate significativamente a 158.000 unità, mentre la creazione di nuovi posti di lavoro è caduta a 25.000 unità. È dunque attesa «una perdita netta di 130.000 posti di lavoro». Un dato molto preoccupante – si sottolinea nel documento – visto che ancora nel terzo trimestre 2008 il saldo tra posti persi e posti creati era leggermente positivo. E visto che la crisi economica è attesa peggiorare nei prossimi mesi, almeno fino a metà 2009. – AUTO, STABILIMENTI A RISCHIO CHIUSURA. Nessun settore è risparmiato dal calo
della produzione e dell’occupazione: meccanico, chimico, farmaceutico, alimentare, tessile, siderurgico. E anche la cantieristica e l’aeronautica. Ma – ribadisce l’esecutivo europeo – la crisi è «particolarmente grave e drammatica» nel settore dell’auto, con un 2009 che per produzione e vendite andrà peggio del 2008 (previsto un crollo delle immatricolazioni tra il 12% e il 18%) e «una potenziale ripresa solo nel 2010 e nel 2011». La Commissione Ue sottolinea quindi come «la contrazione della produzione nel settore auto ha più che in altri settori un immediato effetto negativo anche sull'occupazione nelle aziende
Auto invendute ferme sui piazzali. Un segnale inequivocabile della crisi. Nella foto in basso, Timothy Geithner
fornitrici». Dunque in pericolo non sono solo gli stabilimenti automobilistici «che rischiano di chiudere in molti Stati membri», ma anche le aziende dell’indotto, con una su dieci che – secondo gli ultimi dati europei –
E Obama si concentra sul salvataggio delle banche NEW YORK – L'amministrazione Obama punta sul piano di stimolo al Congresso e fa slittare di ventiquattro ore l'annuncio del programma per rilanciare il credito e stabilizzare i mercati finanziari. Larry Summers, advisor del presidente Barack Obama, conferma le indiscrezioni e precisa che la presentazione del nuovo piano di salvataggio dovrebbe essere per domani (era previsto per oggi). Uno slittamento che offre la possibilità di limare il progetto, intorno al quale c'è grande attesa dato il perpetrarsi delle difficoltà del sistema finanziario. L’annuncio giungerà poche ore
prima che i vertici delle maggiori banche americane sbarchino a Washington per presentarsi alla Commissione Servizi Finanziari della camera: uno sbarco in mas-
Il “divo” Giulio e Barack protagonisti del carnevale di Viareggio GIULIOAndreotti e Barak Obama: il politico italiano da oltre 60 anni, forse, più vicino agli Stati Uniti e il neo presidente su cui gli americani, e non solo, hanno gli occhi puntati. Ci sono anche loro tra i protagonisti della 136/ma edizione del Carnevale di Viareggio inaugurata ieri con il primo corso dei carri, dove ha trovato posto in prima fila anche il problema dell’immigrazione. Tutto davanti a circa 55 mila spettatori, quasi la metà rispetto al 2008, anche se gli organizzatori sono convinti che il maltempo degli ultimi giorni abbia bloccato molti di coloro che avevano in programma una gita a Viareggio. Ma forse anche la crisi e la poca voglia di festeggiare hanno avuto la loro parte di colpa. Ad Andreotti uno dei maestri della cartapesta, Gionata Francesconi, è tornato a dedicare uno dei carri in concorso 'Il potere logora chi non ce l’ha'.
sa con aerei commerciali e treni. I big di Wall Street – secondo quanto riportato dal Financial Times – per evitare ulteriori critiche dovrebbero optare per lasciare nei rispettivi hangar i jet aziendali, privilegiando i mezzi pubblici. Per rilanciare il credito e stabilizzare i mercati, il segertario al Tesoro Timothy Geithner e la sua squadra starebbero valutando anche la possibilità di servirsi dell’aiuto del settore privato per pulire i bilanci delle banche dagli asset tossici: una soluzione che consentirebbe al mercato di fissare i prezzi di tali asset e di limitare le spese per lo stato. Serena Di Ronza
Finlandia gara di nuoto a -5 gradi
E MENO male che hanno il cappellino. Siamo in Finlandia a Imatra a pochi chilometri da Helsinki dove sono in corso i mondiali di nuoto invernale. La gara? Nuotare per 25 metri in acque piuttosto gelide: 5
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rischia il fallimento nei prossimi mesi. Sul banco degli imputati c'è soprattutto «la particolare difficoltà» delle industrie e imprese del settore auto nell’accedere al credito, «soprattutto al credito di lungo termine». Senza contare la crisi del credito al consumo, che rappresenta tra il 60% e l’80% degli acquisti di nuove auto. – ANCHE BUY AMERICAN IN ALLARME PROTEZIONISMO. Nel suo documento la Commissione Ue sottolinea infine come «di fronte a una crisi economica sempre più profonda c'è il forte rischio di una ripresa del protezionismo, che colpirebbe ancor più duramente l’industria dei Paesi dell’Ue». E nella 'lista nerà delle misure incriminate resta anche il piano Obama, con la clausola del 'Buy american'. Questo nonostante le recenti rassicurazioni del presidente Usa che Bruxelles – dopo aver minacciato il ricorso al Wto – sembrava aver accolto con cauta soddisfazione. Nel mirino anche altri provvedimenti presi di recente da Paesi terzi, come Russia, Cina, Brasile e India. Ugo Caltagirone
Viaggi, ultima frontiera si va anche a caccia di foglie CI sono turisti così coraggiosi che si mettono in viaggio solo per ascoltare l'ululato dei lupi. E viaggiatori tanto sensibili da andare a caccia di alberi rari. Ci sono persone che quando vanno in vacanza scendono nel buio di antiche miniere oppure cercano ristoro in hotel subacquei nel fondo del mare. Non c'è limite alle passioni, basta comprare un biglietto: si può viaggiare su carrozze gitane, andare alla ricerca di tornado, prendere il sole su spiagge artificiali o andare nei boschi per vedere il foliage, le foglie che cadono. Tutto or-
mai è raggiungibile, visitabile, non c'è confine per i desideri, basta trovare l'agenzia giusta. Perché il senso del viaggio è più nella ricerca, nell'emozione che nella meta. Sembra questa l’ultima frontiera in fatto di viaggi.
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Primo piano
Lunedì 9 febbraio 2009
Primo piano
Lunedì 9 febbraio 2009
ITALIA DIVISA
Il dramma di Eluana
Pro e contro l’intervento di Governo e Parlamento per non “staccare la spina” ad Eluana, si susseguono le manifestazioni in piazza: da sinistra a destra, le “voci” della protesta di ieri, anche in San Pietro
Il ministro Sacconi annuncia irregolarità nella clinica “La Quiete”. Ispezioni dei Nas Stazionarie la condizioni della donna
«Non mi imponga i suoi valori»
Il sì forse giovedì. Non esclusa la fiducia
Il ddl oggi al Senato corsa del Parlamento contro il tempo di TEODORO FULGIONE
Lo sfogo di Beppino Englaro sull’intervento e il ruolo della Chiesa nel caso della figlia Appello al Colle raccolte oltre 70.000 firme
MILANO - Sono oltre 70.000 le firme di adesione all’appello lanciato da un gruppo di personalità cattoliche e laiche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perchè venga risparmiata la vita di Eluana. Ne dà notizia il govenatore della Lombardia, Roberto Formigoni. «Continueremo la raccolta di firme per tutta la settimana – ha detto Formigoni – Vogliamo raccoglierne almeno 300mila». Sul sito www.appelloanapolitano.enter.it sono arrivate oltre 20 mila firme, e sono quasi 50 mila quelle raccolte nei banchetti in tutta Italia.
di DOMITILLA CONTE
di PIERPAOLO GRATTON UDINE - E' stazionaria e sedata Eluana Englaro, la donna da 17 anni in stato vegetativo e alla quale da tre giorni sono state sospese idratazione e nutrizione. Nella clinica nella quale è ricoverata i carabineri dei Nas nelle ispezioni hanno riscontrato alcune irregolarità, annunciate dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che potrebbero provocare azioni da parte della Regione. Le polemiche politiche intanto non accennano a spegnersi con risvolti istituzionali. I riflettori sono puntati sulla corsa contro il tempo del Parlamento per approvare la legge che potrebbe obbligare i medici a riattaccare alla donna la sacca che la alimentava. Ma il padre mantiene ferma la sua posizione e dalla pagine del quotidiano spagnolo El Pais, spiega: «La Chiesa non ha nulla a che vedere con questa questione. Non mi può imporre i suoi valori». I carabineri dei Nas hanno riscontrato 'anomalie amministrative' nella casa di riposo: quella stanza andava 'certificata' per essere ritenuta idonea a ospitare una donna per la quale c'era da applicare un protocollo che prevedeva il distacco dell’alimentazione e dell’idratazione. In assenza, invece, si è creata un’altra struttura nella casa di riposo. Attorno a questo punto si aprono ora prospettive che la Regione e il ministero del Welfare continuano a studiare. Proprio per questa ragione il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha convocato una riunione ur-
gente con l’assessore alla sanità, Vladimir Kosic, e con quello alla Sicurezza e Autonomia Locali, Federica Seganti, per il pomeriggio, a Trieste. Ma per Giuseppe Campeis, avvocato che assiste la famiglia Englaro, «nell’iniziativa dei Nas non ci sono i presupposti penali per il blocco della procedura» in atto. «I Nas – ha detto Campeis – rilevano che alla Quiete si è di fatto 'aperta una struttura ad hoc' che deve avere una autorizzazione. Ma nel rapporto intercorrente tra La Quiete e l'associazione 'per Eluana' – ha spiegato l’avvocato – è previsto che, per l’attuazione della procedura stabilita sulla base del decreto della Corte d’Appello di Milano, la casa di riposo dia in appalto a medici esterni l’assistenza ad Eluana». Per l’avvocato quindi non ci sarebbero le possibilità di un intervento cautelativo, cioè del sequestro della stanza da parte della Procura, che per ora ha solo delegato a un consulente lo svolgimento di approfondimenti sulla casa di riposo La Quiete. Dello stesso avviso anche Ines Domenicali, presidente della clinica: «Noi – ha detto – possiamo essere commissariati solo in due casi: se non approviamo il bilancio entro il 31 dicembre o se chiudiamo lo stesso in rosso». La struttura inoltre dipende dal comune di Udine, mentre la convenzione con la Regione è stata rinnovata lo scorso dicembre. Sempre per l’avvocato Campeis, inoltre, «c'è totale sintonia tra l’equipe medica guidata da Amato De Monte e i due consulenti della Procura della Repubblica che 'vigilano' sul
Al centro, Beppino Englaro; qui sopra, Silvio Berlusconi
Il premier contro stampa e sinistra: «Hanno mistificato le mie parole»
«Mai attaccato la Carta» Berlusconi frena, ma insiste: la Costituzione «non è un moloch» di MASSIMO MAUGERI
protocollo». Campeis ha confermato che «il protocollo non può che essere seguito alla lettera dai medici che operano alla casa di ri-
poso. E che l’operato del dottor De Monte è ogni giorno monitorato, in modo continuo e costante, dai consulenti del Pm.
E il Papa parla ancora della necessità di difendere la vita anche se nella sofferenza
CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano non abbassa la guardia nella sua battaglia in difesa della vita di Eluana Englaro, e manifesta «apprezzamento» per l’accelerazione dell’iter del ddl che la riguarda, ma non vuole entrare nello scontro istituzionale che si è aperto tra Quirinale e Palazzo Chigi. Per questo, a pochi giorni dalle celebrazioni per l'anniversario dei Patti lateranensi, previste per il 18 febbraio, il segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone ha parlato al telefono con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per riaffermare una volontà di dialogo «rispettoso e positivo». La notizia della telefonata intercorsa tra le due sponde del Tevere è giunta dalla sala stampa vaticana ieri in tarda mattinata, in forma assai stringata, in calce al foglio in cui si annunciava un altro importante colloquio telefonico, quello tra il Papa e la cancelliera tedesca Angela
cato «le gerarchie ecclesiastiche» e il governo, a loro giudizio autori di una «crociata fondamentalista». RATZINGER - Papa Benedetto XVI ha parlato per il secondo giorno consecutivo della necessità di difendere la vita anche nella sofferenza, pur senza mai menzionare, sabato come ieri, il nome di Eluana Englaro. In vista della Giornata mondiale del malato, che ricorre il prossimo 11 febbraio, ha proposto una preghiera «per tutti i malati, specialmente quelli più gravi, che non possono in alcun modo provvedere a se stessi, ma sono totalmente dipendenti dalle cure altrui». E ha ricordato le tante guarigioni miracolose di cui racconta il Vangelo, un esempio «che ci invita ancora una volta a riflettere sul senso e sul valore della malattia». Malattia che fa «parte dell’esperienza umana», anche se, a volte, «diventa veramente pesante e grave».
Bertone chiama Napolitano: «Nessuna interferenza» Merkel, ad ulteriore chiarimento delle incomprensioni in materia di Shoah. «Ieri – si affermava nella nota – ha avuto luogo un cortese colloquio telefonico tra il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano e il Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone. Nella conversazione – precisava la nota – si è parlato della vicenda di Eluana Englaro, come pure di altri argomenti di reciproco interesse». E poco sotto, nello stesso foglio: «In merito alla vicenda di Eluana Englaro, si manifesta vivo apprezzamento per l’accelerazione data dal Parlamento all’approvazione del disegno di legge» volto a impedire la sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per la donna in stato vegetativo da 17 anni. Poco più tardi, dal Quirinale trapelava una precisa-
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zione: sarebbe stato il cardinal Bertone a telefonare al capo dello Stato, per ribadire sia la stima personale per il Capo dello Stato sia la volontà di non interferire in vicende italiane, pur ribadendo le note posizioni della Santa Sede sui problemi in questione. Interpretazione sostanzialmente confermata dalle fonti vaticane, secondo le quali Bertone ha voluto rimarcare i suoi «rapporti positivi» con il Quirinale, e di non alimentare le tensioni sorte tra le istituzioni. In molte diocesi, tra le quali quella di Roma dove il cardinale vicario Agostino Vallini ha celebrato la Giornata della famiglia, si è pregato per Eluana. Alcuni esponenti della Comunità Papa Giovanni XXIII hanno manifestato ieri mattina in piazza San Pietro, mentre la Comunità cristiana di San Paolo ha criti-
BONISIOLO (TREVISO) - Nessun attacco alla Costituzione, «sulla quale ho giurato e che rispetto», ma la nostra Carta «non è un moloch» intoccabile, anzi, con il consenso «di tutti o di quasi tutti», si deve intervenire per modificarla. Anche perché l’assemblea Costituente che la varò nel dopoguerra si ispirava alla Costituzione della Russia sovietica. Silvio Berlusconi, a distanza di quasi dieci anni dalla posa della prima pietra, torna a Mestre per la cerimonia di inaugurazione del passante. Ma la sua attenzione è per le polemiche e le tensioni istituzionali scatenate dalle sue parole sul caso di Eluana Englaro. E proprio dalla vicenda di Eluana che Berlusconi prende spunto, parlando dal palco: il premier chiede «buon senso nel decidere, perchè ciò non è stato fatto per tanti anni possa essere almeno rimandato di qualche giorno, per dare il tempo al Parlamento di decidere». Le Camere, continua, si apprestano a esaminare «una legge che, ove approvata, farebbe di Eluana l'unica cittadina italiana su cui è prevalso lo Stato». In caso contrario, «sarebbe condannata a morte in attesa di una legge che il Parlamento si accinge a votare». Ma è il conflitto istituzionale nato dalla vicenda Englaro su cui il premier torna a battere. Per respingere «le accuse di una sinistra che continua a mistificare le mie parole». E che anzi «contrappone a una cultura della verità una della menzogna e a una cultura della vita contrappone una cultura che della vita non è».
«Non ho mai attaccato né inteso attaccare la Costituzione – ripete dunque Berlusconi – né il Capo dello Stato. Io ho giurato sulla Costituzione e la rispetto. Ripeto però che la Costituzione non è un moloch, può evolvere e può essere cambiata, ma solo con il consenso di tutti o di quasi tutti perchè per cambiarla ci vogliono i due terzi del Parlamento». Le polemiche dunque, continua Berlusconi, sono state scatenate dall’interpretazione dell’articolo 77 della Carta. Tuttavia il premier non retrocede dall’opinione che la scelta dei costituenti fu influenzata da un clima storico e culturale: «In una conversazione con i giornalisti qualcuno mi disse che io una volta ebbi a dire che la Costituzione italiana aveva guardato, per i partecipanti alla Costituente, alla Costituzione sovietica. Ebbene
questa è la realtà storica - continua – e poi i costituenti sapete chi fossero...». Berlusconi si è fermato allo svincolo di Bonisiolo solo qualche ora. In mattinata, ieri, era circolata l’ipotesi che potesse andare a Udine, alla clinica 'La Quiete' per rispondere all’appello di Beppino Englaro di andare a vedere di persone le condizioni in cui versa la figlia Eluana. Ma il premier ha tagliato il nastro del passante ed è poi volato a Milano. E' allora il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, a chiarire la posizione del governo: una rappresentanza dell’esecutivo andrebbe a Udine a trovare Eluana «nel momento in cui fosse ripristinata l’alimentazione e l’idratazione» della ragazza. E da oggi la parola passa al Parlamento.
ROMA - Giovedì 12 febbraio. È questa una delle date possibili per l’approvazione definitiva da parte delle Camere del disegno di legge predisposto dal governo sul caso di Eluana Englaro, in base all’iter parlamentare che si sta prefigurando. Raffaele Calabrò (Pdl), già relatore dei provvedimenti sul testamento biologico in commissione Sanità al Senato, ritiene addirittura che il provvedimento possa diventare legge entro mercoledì 11. Secondo Lucio Malan, segretario di presidenza al Senato e parlamentare del Pdl, Una seduta a Palazzo Madama le due Camere potrebbero concludere l’iter addirittu- trebbe tenersi entro martedì 10 ra in meno di 24 ore per «un te- febbraio, senza escludere il risto di 47 parole su un argomen- corso alla fiducia. L’Udc ha annunciato che voto dibattuto da un anno». Il ddl, ricevuta sabato sera terà a favore, mentre il Pd non l’autorizzazione del presidente si schiererà secondo una linea della Repubblica Giorgio Napo- di partito. Ottenuto il via libera litano per la presentazione alle da parte del Senato, il ddl passeCamere, è stato immediatamen- rà all’esame della Camera. Il te trasmesso a Palazzo Mada- presidente, Gianfranco Fini, ma. Il presidente del Senato, convocherà la Conferenza dei per accorciare i tempi, lo ha su- capigruppo tra questa sera e bito assegnato alla commissio- domani mattina. Il testo done Sanità in sede referente, do- vrebbe quindi essere inviato alve si voterà il testo oggi prossi- la commissione Affari Sociali. mo per poi essere discusso Il ddl potrebbe arrivare in aula dall’Assemblea, presumibil- mercoledì sera o la mattina di mente, stasera stessa: Renato giovedì 12 febbraio, dove l’anSchifani, infatti, ha convocato nunciata forte opposizione dei per le ore 12 la Conferenza dei Radicali e di parte del Pd lascia capigruppo con l’intento di pro- presupporre la presentazione porre l’immediato esame del di un cospicuo numero di provvedimento da parte emendamenti che ne potrebbe dell’Aula del Senato, la cui con- rallentare l'approvazione finavocazione è stata anticipata alle le. Ma così come per Palazzo 19. Probabilmente, la maggio- Madama, l'esecutivo potrebbe ranza per snellire la procedura porre la fiducia appena il testo respingerà o accorperà gli andrà in aula, dando una forte eventuali emendamenti per accelerazione all’iter fino al voprocedere subito al voto, che po- to finale.
Veltroni: «Berlusconi non conosce la nostra storia». Di Pietro: «Il Cavaliere come Mussolini»
Il Pd si mobilita: domani in piazza con Scalfaro di MARCO DELL’OMO ROMA - Una manifestazione in piazza, per difendere la Costituzione. Il Pd reagisce così alla volontà di Silvio Berlusconi di cambiare la carta costituzionale per modellarla, temono i democratici, a sua immagine e somiglianza. «Berlusconi – ha detto il leader del Pd Walter Veltroni (nella foto) – non conosce la storia. La nostra Costituzione non è nata sotto l'influsso di ideologie totalitarie, ma con il concorso delle forze migliori del paese. È nata dopo il fascismo, un regime dove non c'era libertà. È la costituzione di una nazione libera e democratica». I democratici hanno perciò chiamato l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, uno
dei superstiti dell’assemblea costituente, a parlare a piazza Santi Apostoli martedì sera, unico oratore, per dire “no” a ogni progetto di stravolgimento della carta costituzionale e riaffermare la solidarietà a Giorgio Napolitano. Le correzioni di Berlusconi, che ha assicurato di non aver voluto attaccare la Costituzione («ho giurato sulla Costituzione, la rispetto. È la prima legge alla base dello Stato. Non ho mai pensato di attaccarla»), non sono bastate a chi teme che il premier, con la scusa della drammatizzazione del caso Englaro, voglia davvero cambiare le regole del gioco attribuendo al presidente del Consiglio nuovi e più estesi poteri. I democratici hanno mantenuto intatto il loro giudizio. Enrico Letta, che
pure annuncia che, da cattolico, voterà sì al disegno di legge, ha detto di provare «sdegno» di fronte alle sortite di Berlusconi. Altre accuse al premier sono arrivate dal capogruppo del Pd alla Camera Antonello Soro, secondo il quale «Berlusconi ha costruito una spregiudicata offensiva nei confronti della Costituzione e un pesante attacco al Capo dello Stato usando in modo cinico e pretestuoso la vicenda Englaro». Antonio Di Pietro, non rinunciando alla sua verve polemica, ha paragonato Berlusconi a Mussolini, perchè, come lui «vuole spaccare ulteriormente il Paese, renderlo ingovernabile e instabile per poi dire che ci pensa lui». In campo in difesa della Costituzione anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.
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Primo piano
Lunedì 9 febbraio 2009
Primo piano 7 Dibattito nel Partito democratico. L’invito di Lombardi Lunedì 9 febbraio 2009
Politica lucana
«La stella polare siano i più deboli»
Salvatore Adduce affronta tutti i nodi del Pd lucano. A iniziare da Matera...
NELL’OCEANO di polemiche che stanno agitando il Partito democratico in Basilicata (ma anche in Italia la situazione non è tranquilla), interviene anche Carmine Lombardi, vicesegretario di Potenza del Pd e costituente regionale del partito. Lombardi è vicino a Roberto Falotico, ex assessore della giunta De Filippo e “grande accusatore” di ciò che sta accadendo (in particolare, del ruolo che avrebbero gli ex Ds). Ecco il testo.
«Maria, fai un passo indietro» di SALVATORE SANTORO Con orgoglio dice subito: «Da senatore sono riuscito a far finanziare la riqualificazione dei sassi di Matera con 30 milioni di euro». Gli stessi «che poi i parlamentari lucani del centrodestra si sono fatti sottrarre da Tremonti quando ha rastrellato fondi per l'Ici la scorsa estate». Salvatore Adduce in una lunga intervista al Quotidiano vuota il sacco. Perché, dice - «sto facendo molto volentieri il lavoro all'Agrobios che mi è stato affidato dal presidente De Filippo ma nessuno può pensare che questa carica mi debba precludere il diritto civile di ragionare, di parlare e di obiettare in qualità di militante del Partito democratico». La premessa. Ha salutato con giubilo la candidatura di Pierluigi Bersani a segretario nazionale del Pd. Perché? «A me sembra che la decisione di Bersani, corregge il tiro rispetto a un tema importante; in un partito importante come il Pd non possono mancare le diverse opzioni. Con questa sua decisione fa ammenda rispetto alla primarie quando non si candidò per la guida del partito privando la rosa dei candidati di una presenza importante anche per la valorizzazione delle differenze». Qualcuno però contesta che sia troppo presto… «Non mi pare che questa candidatura sia stata intempestiva. Anzi. Ritengo l'iniziativa di Bersani utile proprio in questo momento perché così ognuno di noi sa che potremo contare su una dialettica interna e su un pluralismo particolarmente positivo». Perché Bersani? «E' uno degli uomini più concreti e vicini alle questione reali del territorio. Vedo in lui l'uomo della concretezza, portatore di un'idea del riformismo non teorica ma molto pratica e di lunga esperienza perché l'Emilia Romagna dalla quale Bersani proviene e della quale è stato presidente è il luogo nel quale la sinistra ha potuto sperimentare, da lungo tempo, le sue caratteristiche di forza popolare ma stimolatrice di iniziative di imprese a tutti i livelli».
«L'idea di sparare il nome di Antezza, probabilmente per stoppare le candidature di altri partiti, non sta funzionando» «Io sto con Bersani. Bubbico anche»
Maria Antezza. Nella foto grande, Salvatore Adduce
Chi sta vicino a Bersani in Basilicata? «Penso che Bubbico avendo fatto il sottosegretario, proprio a Bersani, sicuramente sarà della partita. Una buona fetta del gruppo dirigente e in particolare quello degli ex diessini che si richiamavano a D'Alema avranno un punto di riferimento in Bersani. Ma non siamo certo al momento della conta». Bersani “colpevole” di non aver offerto la propria
candidatura alle Primarie del 14 ottobre 2007. Seguendo lo stesso ragionamento, è stato sbagliato non offrire altri candidati oltre a Lacorazza e Chiurazzi? «Secondo me sì. Ci siamo fatti appassionare dall'idea che bisognava tenere tutto dentro un meccanismo quasi monista. L' errore a livello nazionale è stato quello di eleggere una specie di monarca con il 75 per cento dei voti. Così in Basilicata con
l'80 per cento a favore di Lacorazza. Sono percentuali in qualche modo patologiche rispetto al meccanismo democratico che si deve invece sostanziare di presenze e di maggioranze che siano naturali non plebiscitarie. I voti plebiscitari non fanno bene alla democrazia». Ma allora perché lei stesso non si è candidato? «Ho pensato che la candidatura di Piero dovesse essere sostenuta al massimo perché si trattava di un giovane dirigente a cui doveva andare il massimo sostegno. Evidentemente una valutazione di quel genere andava approfondita senza nulla togliere all'importante candidatura di Lacorazza. Ma ripeto, a priori, penso che avremmo potuto articolare meglio le opinioni all'interno del Pd di Basilicata anche con una mia candidatura o con la candidatura di un altro dell'area che rappresento». Chiurazzi però si è proposto… «Quella di Chiurazzi è stata una candidatura che non ho condiviso per la sua cifra provincialistica, peraltro mantenuta anche nella discussione e nel lavoro del Pd in questi mesi in provincia di Matera». Parla della suggestione elettorale della “materanità”? «Non è una buona cosa. In Basilicata abbiamo la necessità di tenere un profilo molto regionalistico contando molto sulle grandi energie che abbiamo in provincia di Matera, ma evitando isolamenti e battaglie campanilistiche che qualche volta non servono al partito ma più a posizionamenti di carattere personale».
Pierluigi Bersani
Piero Lacorazza
Le difficoltà che riscontra il Pd a livello nazionale sono le stesse anche in Basilicata? «Ho sempre sostenuto che il partito deve essere un partito vero fatto di iscritti, in cui gli stessi sono membri di un'associazione che si assumono responsabilità, che sopportano il peso, che finanziano il partito e che quindi devono operare secondo regole democratiche e contare e pesare per quello che effettivamente fanno. Per cui primarie per il segretario nazionale e per quello regionale a suffragio universale è esattamente il contrario di un'associazione fatta di persone che si devono assumere responsabilità. Se a questa aggiungiamo la contraddizione che l'oggetto su quale sicuramente le primarie andrebbero utilizzate, e cioè la scelta dei candidati per le elezioni a tutti i livelli provocano una specie di orticaria, è la dimostrazione dello sbandamento in cui ci troviamo. E questa idea che le primarie possano essere decise
Filippo Bubbico
Roberto Falotico
sulla base di una contingenza o perché ci convinciamo di farle all'interno del partito, oppure all'esterno del partito o magari solo a qualche alleato dimostra la precarietà nella quale è piombato il nostro partito a Roma come a Potenza o Matera». Troppa fretta nel costituire il Pd? «Probabilmente paghiamo un po' di fretta, ma tuttavia noi che siamo una piccola regione avremmo dovuto decidere subito un regolamento generale che riguarda le primarie. Io so che quando si fanno le primarie si possono avere delle sorprese e dei problemi, ma a un certo punto le decisioni vanno assunte. Altrimenti ci troviamo in storie come quella di questi giorni dove una mattina si decide che Maria Antezza deve essere candidata alla Provincia di Matera senza nessuna cura di verificare con gli alleati se le cose vanno per il verso giusto». Meglio le primarie a Matera?
«L'idea di sparare la candidatura di Antezza, probabilmente per stoppare le candidature di altri partiti non sta funzionando. Gli alleati si sono “inviperiti” e si sentono autorizzati ad alzare il prezzo e a perpetuare la compravendita dei posti. Questo è l'elemento più negativo: adesso per recuperare dobbiamo andare a contrattare». Non c'è il rischio di bissare quello che è accaduto alle comunali di Matera? «Ha ragione Lacorazza quando dice: dobbiamo prendere decisioni che possano farci vincere. Su questo non c'è dubbio, ma d'altra parte sfido chiunque a sostenere l'opinione opposta e cioè che si devono assumere decisioni per perdere». Ma a lei le primarie piacciono? «Io non sono un appassionato delle primarie, ma credo siano uno strumento che dobbiamo maneggiare con cura senza farci venire l'orticaria». Intanto è polemica sul
nome di Antezza come candidata anche se sul suo nome non c'è l'ufficialità. Lacorazza, per la cronaca, ha parlato di un opzione sui tre parlamentari in carica della provincia di Matera e cioè Chiurazzi, Bubbico e Antezza stessa… «Sì, ma la realtà è che Antezza è la prescelta. Ma c'è un difetto: verrebbe stressata eccessivamente la persona che si trova anche in una situazione imbarazzante. L'anno scorso gli è stato chiesto di lasciare la presidenza del consiglio regionale e di andare al Senato ma credo che otto mesi fa già si sapesse la situazione quale fosse. Perciò sarebbe stato meglio aspettare lasciandola alla presidenza del consiglio regionale. Le cose così sarebbero state più naturali evitando inoltre di creare quelle complicazioni enormi sulla lista al Senato. Oggi però non si può far finta di nulla: dobbiamo fare i conti con le decisioni assunte otto mesi fa anche perché ci sono priorità da affrontare sul piano delle difficoltà
«Dopo qualche mese di silenzio, rispettato più per non minare la cagionevole salute del mio partito di appartenenza che per assenza di tematiche importanti su cui dialogare, sento il dovere di esprimere qualche breve riflessione a seguito di due messaggi importanti: la lettera del Vescovo e il monito alla politica venuto da Confindustria. Questa spinta nasce dalla mia formazione culturale e sociale che mi incalza a ripiegarmi innanzitutto nella interpretazione di quei bisogni e di quelle istanze insite nella società e solo successivamente a riflettere su temi tutti interni alla politica ed ai suoi assetti. Da questa deformazione prende spunto un ragionamento che parte dal duplice messaggio lanciato dai Presuli lucani che, da un lato cercano di alleviare le sofferenze dei nostri cittadini e dall'altro richiamano gli amministratori locali alle proprie responsabilità. A queste sollecitazioni si aggiungono le osservazioni del Presidente della Confindustria di Basilicata il quale segnala la scarsa sensibilità della classe politica verso temi inerenti la crisi economica che la nostra Regione e l'intero Paese stanno attraversando. Non posso rimanere indifferente al richiamo alla solidarietà lanciato dai Pastori lucani, uniti nel rivendicare il diritto a quel lavoro così tanto difficile da trovare per molti o facile da perdere per altri, molte spesso solo precario. Sono anche molto colpito dal richia-
economiche e sociali della nostra regionale. I problemi sono tanti e per affrontare i prossimi appuntamenti c'è bisogno di tutte le competenze che all'interno del Pd esistono. Sarebbe strano, invece, se il Partito democratico non guardasse al proprio interno mortificando la ricchezza di personalità». Ha parlato di “macchine da voto” utili solo a sé stesse riferendosi ad Antezza e Chiurazzi. Può essere più esplicito? «Nel Pd sarebbe bello dimostrare che tutte le “macchine da voto” sono in grado di funzionare e di portare preferenze al partito in qualunque condizione. Non solamente quando ci si mette in gioco personalmente. Alle comunali di Matera questo non è avvenuto. E comunque è sconveniente far credere che il partito sia composto solo da poche persone capaci di raccogliere voti mentre il resto non conta nulla». Al di là dei ragionamenti sui candidati, è evidente che il centrodestra è in crescita. Qual è la sua percezione? «La situazione è legata a un tema. Bisogna capire cosa è oggi il centrosinistra. Io per esempio ritengo, a margine dell'approvazione della legge elettorale che pone lo sbarramento al 4 per cento, che quello sia stato un errore grave perché è stato un messaggio potenzialmente distruttivo nei confronti dei nostri alleati che peraltro avrebbe potuto essere mediato meglio e garantire una rappresentanza o come si dice in politica un diritto di tribuna a chi rappresenta il 2 o 3 per cento dei cittadini. Anche perché voglio ri-
Carmine Lombardi
mo alla responsabilità manifestato nei confronti dei politici e condivido l'invito a confrontarci, pur nella diversità di opinione, senza perdere di vista il vero obiettivo della politica: raggiungere il bene comune privilegiando i più svantaggiati. La lezione che viene offerta da autorevoli espressioni della nostra società deve farci riflettere e ripiegare quotidianamente alla risoluzione di quelle istanze che i lucani vivono sulla propria pelle. Ogni giorno, guardando gli uomini e le donne, i giovani e i padri di famiglia fuori del palazzo regionale, provo un senso di impotenza incrociando la disperazione e lo smarrimen-
cordare che oggi nel Parlamento italiano non sono rappresentati circa 15 milioni di italiani e questa non è una cosa buona per la democrazia. Oltretutto l'operazione del Pd di non contrasto all'approvazione di questa legge mette in agitazione tutti i nostri alleati che sono forze politiche piccole. Per questo alla domanda che accadrà a Matera io non so rispondere». E' un giudizio critico nei confronti della leadership nazionale del partito? «Nel giro di pochi giorni abbiamo il voto di astensione sul federalismo fiscale, il voto a favore sul 4 per cento e lo “schiaffo” a Napolitano sull'argomento sensibile come quello etico sollevato dalla vicenda Englaro che la dice tutta sul fatto che il Pd sia guidato in maniera grossolana». L'insofferenza palesata da Falotico e le accuse alla dirigenza di regionale di voler svilire il ruolo della cultura politica di origine democristiana. Cosa ne pensa dell'intera questione? «Penso sia un problema legato al tema più generale che riguarda la confluenza nello stesso partito di due storie politiche così importanti. Io evidentemente, porto molto rispetto verso chi è portatore della cultura del cattolicesimo democratico che deve poter trovare nel Pd lo spazio di presenza assolutamente importante come tutti gli altri. In verità però, sono molto preoccupato dell'idea che stiamo costruendo un partito nel quale ogni azione debba essere scomposta rispetto a valori su cui la chiusura del secolo scorso ha messo la parola fi-
to negli occhi di quei lavoratori che hanno visto svanire una certezza e un diritto quale deve essere il lavoro. Con questa crisi si sancisce il fallimento di un sistema industriale fragile, che rappresenta l'epilogo di scelte spesso pensate per l'oggi più che per il futuro. Questo malessere viene da lontano e coinvolge non solo l'Italia ma l'intero pianeta; al tempo stesso tutto ciò non può essere un alibi per la politica lucana: a mio avviso bisogna raccogliere la sfida lanciata dai Pastori lucani e dal mondo dell'impresa per attivare quegli strumenti che consentano all'economia lucana di ripartire. Il Presidente Martorano ha fatto riferimento al Ddl sulla competitività, che adattato alle attuali contingenze, va approvato e reso esecutivo per dare un po' di respiro al sistema produttivo lucano. A questo strumento vanno legati altri provvedimenti che consentano di implementare l'offerta di lavoro, a partire dagli accordi di programma, dall' adozione del Piano energetico regionale, dall'approvazione e pubblicazione dei bandi in Agricoltura per consentire al settore primario di fare un ulteriore salto di qualità, attivando un sostegno forte alla formazione, per favorire la crescita della professionalità e della competitività. Per fare tutto ciò occorrono scelte forti e di rigore che antepongano l'interesse generale a quello personale o di corporazione. Dobbiamo tutti ripiegarci ad elaborare un nuovo progetto, una nuova idea di Basilicata che sia più attenta alle istanze degli ultimi, delle famiglie, dei lavoratori. Facciamolo prendendo esempio dai grandi statisti della nostra storia contemporanea, a partire da Giorgio La Pira che ha sempre individuato nella difesa dei più deboli la sua stella polare». Carmine Lombardi vicesegretario Pd Potenza Costituente regionale
ne. Ma per dirla tutta non vedo quali siano le grandi differenze tra un cattolico democratico o un ex diessino rispetto a programmi politici e azioni politiche. La vedo una questione un po' tirata per la giacca e a volte strumentalizzata. A me piacerebbe che Falotico o chi per lui mi spiegasse quali sono le differenze tra il lavoro che può fare un cattolico democratico o uno di sinistra all'interno del Pd o nelle istituzioni nell'affrontare questioni pratiche come quella del petrolio o delle infrastrutture, della disoccupazione. In ogni caso credo che queste vedute diverse non vadano amplificate ma comprese all'interno di una dialettica di partito tra politici che vengono da estrazioni diverse ma che hanno gli stessi obiettivi». Ma come si può risolvere questa differenza di vedute? «Questo problema avrebbe dovuto essere regolato meglio proprio nella fase delle primarie. Invece di complicarci la vita adesso sarebbe stato meglio affrontare le difficoltà all'inizio. Si facevano le primarie con candidati di provenienza diversa e probabilmente Lacorazza avrebbe vinto con il 55 per cento ma con una condizione più chiara». Per concludere. Si sta autocandidando alla Provincia? «Qualcuno per la verità mi fa notare che questo mio prendere posizione è il modo più preciso per impedire una mia candidatura alla presidenza della Provincia. Io però questo discorso lo faccio a prescindere da chi possa essere il candidato alla presidenza provinciale.
Poi per quanto mi riguarda io sto facendo un lavoro impegnativo che è quello di presidente dell'Agrobios dove ho ereditato una situazione non semplice e per me è un impegno molto gratificante. Quello che chiedo però è di spiegare chiaramente cosa sta accadendo e cosa è accaduto negli ultimi otto mesi a partire dalla scelta dei candidati per le ultime elezioni politiche quando sono stato escluso nonostante non avessi concluso il mio ciclo elettorale al parlamento». Ma in definitiva lei sarebbe disponibile? «Chiunque deve essere pronto, così come ho fatto io l'anno scorso, a fare un passo indietro per il bene del partito. E per questo voglio aggiungere che chiederei ad Antezza di fare il dirigente del Pd e fare un passo indietro». Non rischia di sembrare una questione tra lei e Antezza? «No, assolutamente, ma la cosa che non capisco è che quando furono candidati i consiglieri regionali si disse che era necessario per liberare le energie in vista del 2010. Ora se invece Antezza torna si crea una sovrapposizione che smentisce in toto quell'obiettivo, sapendo già chiaramente che Maria non si dimetterà dalla carica di senatrice. C'è poi secondo me un eccesso di attenzioni nei confronti di Matera e non si parla del comune di Potenza e della provincia potentina. Sembra che tutte le complicazioni stiano in provincia di Matera. Non vorrei che fosse un modo per non aprire il dibattito a 360 gradi come invece, sarebbe giusto».
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Lunedì 9 febbraio 2009
Escamotage anticrisi Una proposta per sfruttare gli eurofondi in agroindustria, turismo, artigianato, energie alternative
Inventori del proprio lavoro Requisiti base: capacità, intraprendenza, formazione di GIANPAOLO GAGLIARDI * PARLARE di competitività, elaborare strategie per il marketing territoriale e mettere in atto politiche di sviluppo locale è un nobile obiettivo che è necessario portare a termine, nel più breve tempo possibile, per permettere ad una regione come la Basilicata, di riappropriarsi dei propri giovani professionisti e, insieme a loro, innescare un meccanismo virtuoso, capace di fornire quel valore aggiunto al sistema economico e politico, che fino a questo momento è venuto a mancare. Con la nuova programmazione comunitaria 20072013, ci troviamo di fronte ad una svolta decisiva in questa direzione. Le Regioni e le Amministrazioni centrali, sono state protagoniste fino a questo momento nel complesso processo di costruzione del nuovo quadro strategico per le politiche di sviluppo e coesione, quale elemento integrante della strategia di Lisbona e dell’agenda di Goteborg, nell’ambito del quale sono state individuate le priorità e gli obiettivi per il ciclo di programmazione dei Fondi Strutturali. La nuova parola d’ordine della Commissione è coniugare il rilancio della competitività con le finalità di riequilibrio e di coesione fra economie, territori e gruppi sociali. Questo vuol dire, in particolar modo, applicare le strategie appropriate per innalzare il livello di investimento in capitale fisico e umano per migliorare la competitività e il potenziale di crescita. La programmazione, in questa fase, è “nelle mani” dell’Amministrazione regionale, secondo le linee guida per lo sviluppo e coesione sociale emanate a livello centrale e comunitario. Quello che a noi giovani lucani interessa, a questo punto, è chiederci come potrebbe essere gestita anche solo una piccola parte dei nuovi fondi, destinati alla nostra regione, attraverso l’erogazione di incentivi pubblici mirati, a valere sui nuovi fondi Por 20072013? Oltre a chiedercelo, proviamo anche a dare qualche soluzione utile, per fornire idee e speranze ai giovani che intendono investire la propria professionalità e mettere le proprie competenze al servizio della propria Terra, ma soprattutto per organizzare ed avviare un “network d’eccellenza”, per una gestione efficace ed efficiente di queste attività. Prima di parlare di soluzioni e di nuove opportunità di business, però, è indispensabile capire le motivazioni, le cause e le minacce che sono alla base del mancato azionamento del circuito e le opportunità che il territorio offre ai potenziali imprenditori. Come più volte ribadito, i settori chiave d’intervento per uno sviluppo sostenibile sono l’agroindustria, il turismo, l’artigianato e le fonti di energia alternativa. Per il momento tralasciamo la risorsa petrolio, in quanto energia non rinnovabile e fuori dal contesto della sostenibilità. Per ciò che riguarda le risorse primarie che offre il
Come costituire un “network d’eccellenza”
territorio, è noto che la Basilicata dispone di un variegato paniere di prodotti agroalimentari tipici di qualità certificata e di un patrimonio ambientale, storico e culturale di assoluto rispetto e aperto al sistema turismo. D’altro canto, però, è nota a tutti l’eccessiva frammentazione del sistema e la bassa produttività a fronte di una forte domanda di prodotti di pregio, valorizzabili per nicchie di mercato, e la presenza di importanti siti storico-archeologici disseminati nel territorio e poco valorizzati in percorsi itineranti. Ma soprattutto, quello che preoccupa di più, è il basso investimento in capitale fisico e umano indispensabile per apportare innovazione al sistema e garantire il tanto auspicato ricambio generazionale. La Basilicata, potenzialmente, dispone al suo interno di figure professionali altamente specializzate che potrebbero offrire, ognuno con le proprie competenze, un tassello fondamentale per la crescita dell’economia lucana. Queste figure, se unite a tutti coloro, laureati e non, che sono costretti, loro malgrado, a lavorare in altre città italiane ma desiderosi di tornare nella propria terra e offrire il loro contributo, possono rappresentare l’unica forza motrice per lo sviluppo della regione. Partiamo dal settore agroalimentare. Quando si parla di agroindustria, non ci si riferisce soltanto al sistema di produzione, ma anche alla trasformazione, al confezionamento e alla commercializzazione dei prodotti che troviamo sulle nostre tavole. Per fare un esempio, la Basilicata dispone di tantissimi
prodotti tipici a marchio comunitario, conosciuti in tutto il mondo: i fagioli di Sarconi IGP, il canestrato di Moliterno IGP, il pecorino di Filiano DOP, il caciocavallo Silano DOP, i peperoni di Senise IGP, il Pane di Matera IGP, l’Aglianico del Vulture DOC, il vino Matera DOC, il Grottino di Roccanova IGT, il vino Terre dell’alta Val D’Agri DOC, l’olio extravergine d’oliva del Vulture DOP, a cui si aggiungono altri prodotti in fase di certificazione come il vino di Roccanova, la Melanzana Rossa del Pollino, il fagiolo di Rotonda, il miele Lucano, i salumi di Picerno, il marroncino di Melfi e i prodotti ortofrutticoli del metapontino, come le fragole, le clementine, le pesche e le nettarine, le albicocche, l’arancia staccia e il percoco bianco di Tursi. Tutti prodotti di altissima qualità legati al territorio, che è necessario soltanto promuovere e vendere, nonché, ovviamente aumentarne la produzione, per soddisfare l’eventuale, quanto auspicato, incremento della domanda. L’agroalimentare, dunque, offre un’opportunità concreta di nuovi posti di lavoro nonché la reale possibilità per la creazione di nuove imprese, in tutte le fasi del processo di produzione e trasformazione. L’ultimo anello della catena, ovvero la commercializzazione merita un approfondimento. La maggior parte delle imprese agroalimentari lucane, infatti, sono gestite a livello familiare e molto spesso, causa carenza di personale specializzato, non sono in grado di seguire l’intera filiera fino alla commercializzazione dei propri pro-
dotti, soprattutto quando si tratta di grandi quantità. Quindi molto spesso si preferisce conservare il proprio status e “accontentarsi” di quanto prodotto. Diverso sarebbe il discorso se si creasse un sistema economico intelligente che veicolasse l’offerta commerciale su tutti i canali disponibili a livello locale, nazionale ed internazionale, lasciando ai produttori solo e soltanto la produzione e la trasformazione. Seguendo questa prospettiva, un auspicato aumento delle vendite garantirebbe un aumento del fatturato per le aziende e sicuramente qualche altro posto di lavoro in più. C’è da dire comunque che, in questa direzione, sono già stati fatti importanti passi avanti, grazie ad alcuni consorzi privati e alle iniziative promosse e sostenute dalla Pubblica Amministrazione Locale a favore delle imprese lucane. Prima fra tutte la recente istituzione del marchio regionale “Orizzonti lucani”. Queste iniziative, se opportunamente gestite e coordinate, potrebbero fornire l’incentivo e le condizioni necessarie per la realizzazione di una nuova formula di collaborazione tra pubblico e privato, sottoforma di franchising, per la vendita di prodotti tipici lucani. Punti vendita gestiti, naturalmente, da giovani lucani. Ma non solo, diverse altre sono le opportunità di occupazione che può generare il comparto della commercializzazione. Basti pensare al trasporto e alla consegna dei prodotti, ovvero alla logistica. Tralasciando per il momento l’ambizioso, quanto futuristico, progetto politico
che consiste nel trasformare la Basilicata in un nodo logistico a servizio del Sud Italia, grazie alla sua posizione geografica strategica, è d’obbligo sottolineare le opportunità di impresa che potrebbero essere offerte ai disoccupati locali per il trasporto dei generi alimentari, con mezzi e attrezzature adeguate. L’investimento in questa direzione sarebbe minimo e gestibile in modo autonomo. E soprattutto, non è necessario un alto grado di scolarizzazione. Immediatamente confinate con il settore agroalimentare c’è il turismo, quindi strutture ricettive, borghi albergo, agenzie di viaggio, guide turistiche, ristoranti, agriturismi e tutto quanto necessario per promuovere e incentivare l’offerta del territorio. Ciò vuol dire, personale per la gestione delle strutture, chef qualificati, personale di sala, guide specializzate, risorse e strutture esperte di comunicazione e marketing territoriale e molto altro ancora. Quindi altri posti di lavoro. Il turismo può far leva, oltre che per le risorse ambientali e culturali endogene, anche dei riflessi positivi provenienti dal settore agroalimentare. Esistono, infatti, nuove forme di turismo associate all’enogastronomia tipica, i cosiddetti “turismo del territorio” e “turismo del vino”, che consentono al turista di diventare “protagonista” del territorio e di tutte le potenzialità che esso offre. Il terzo settore oggetto di dibattito è quello dell’ambiente e delle energie alternative con tutte le opportunità occupazionali che esso può offrire. Fare una stima dei posti di lavoro che si possono creare è impresa ardua, ma
sicuramente rappresenta il settore ove è richiesto il maggior coinvolgimento e che offre la miglior prospettiva per i giovani lucani. Basti pensare al fotovoltaico, all’eolico, alle bioenergie e a tutti gli incentivi e le opportunità che possono essere sfruttati in una regione ricca come la Basilicata. Ma come è possibile realizzare un sistema virtuoso di questo tipo? La difficoltà principale risiede soprattutto nella diffidenza della cultura lucana e nella scarsa propensione delle imprese all’aggregazione e alla cooperazione territoriale, ma anche nella modesta apertura del sistema economico e istituzionale alle logiche di innovazione e riorganizzazione strutturale. Per far fronte a queste problematiche è fondamentale un approccio orientato alla formazione di qualità per gli aspiranti “workers”, che anticipi e soddisfi le richieste che giungono dal mercato. Formazione che, da un lato, può fornire le competenze necessarie per l’avvio di nuove imprese innovative nel campo agroalimentare e turistico, e dall’altro stimoli la realizzazione di progetti imprenditoriali nel campo delle energie alternative. Ma non solo, grande importanza riveste la formazione orientata ai Sistemi di Gestione della Qualità, sia in campo aziendale, sia nel settore dell’ambiente e della sicurezza sui luoghi di lavoro. La gestione di questo processo necessita dell’istituzione di una “cabina di regia”, in grado di applicare una governance sistemica per monitorare l’esecuzione dei lavori, al fine di ottimizzare i processi e soprattutto garantire una gestione trasparente delle attività. La soluzione ottimale sarebbe la creazione di un’organizzazione locale per lo sviluppo, formata da un nucleo di professionisti, utile a coordinare, monitorare e gestire i processi di integrazione, sinergia, razionalizzazione e potenziamento delle attività. Tale organizzazione potrà affiancarsi alle strutture, già presenti sul territorio, di promozione turistica, di sviluppo e innovazione del settore primario e di ricerca e formazione capaci, potenzialmente, di veicolare le politiche regionali di sviluppo e di fornire alle imprese l’assistenza necessaria per il corretto sviluppo delle iniziative. La stessa organizzazione, potrà garantire la creazione di una rete in grado di mettere concretamente a sistema le eccellenze e le conoscenze di ciascuna risorsa e sostenere il sistema regionale nell’esecuzione delle politiche di sviluppo. Solo orientando la destinazione verso questa meta, con un nuovo approccio organizzativo e mettendo a sistema quanto già presente sul territorio, la Basilicata, finalmente, potrà riappropriarsi delle proprie figure professionali e, insieme a loro, costruire un futuro diverso, partendo proprio dalla loro Terra di origine. Un futuro, in cui i principali protagonisti sono proprio loro, i giovani lucani. * Operatore turistico Gorgoglione
Lunedì 9 febbraio 2009
NEVE E GELO DA META' SETTIMANA Poche nubi lunedì e martedì, con temperature in temporaneo aumento. Peggiora mercoledì a partire dal settore tirrenico, con quota neve in calo. Neve fino a quote basse giovedì e venerdì, meno intensa sabato e domenica. È STRANO commentare alla vigilia della prima, intensa ondata di gelo per le zone al di qua del fiume Po, la notizia secondo la quale fra un secolo Italia e Spagna saranno delle “fornaci”, con estati molto calde e siccitose. Non andrà meglio altrove, con gli abitanti dell'Europa centrale e Nordoccidentale che risentiranno del bollente “respiro” del Mare Nostrum. La previsione è del Royal Netherlands Meteorological Institute, in uno studio pubblicato sulle Geophysical research letters. Servendosi dei modelli informatici esistenti, gli scienziati hanno studiato i cambiamenti del tempo sulla base dell'innalzamento previsto per le temperature. I risultati indicano una crescita dei valori estivi nell'Europa mediterranea di due-tre gradi rispetto ai valori attuali; non solo, la mancanza di pioggia prosciugherà velocemente i terreni, con una conseguenza importante. Il caldo e l'aria secca sopra la terra arida aumenteranno e si espanderanno, creando un'area di bassa pressione a carattere permanente sulla regione. I venti, circolando in senso antiorario attorno a questa zona, alimenteranno le correnti d'aria continentali nelle aree più settentrionali del continente, facendo aumentare le temperature anche a quelle latitudini. Tornando all'attualità, ieri la neve è tornata a scendere sulla Basilicata fino a bassa quota, in particolare sul Lagonegrese e la Val d'Agri. Sul Sirino, il Raparo ed il Monte Alpi oltre i 1400 metri sono caduti più di 30 centimetri di neve fresca. Merito dell'ingresso da Nordovest dell'aria fredda d'origine Nord-Atlantica che seguiva una perturbazione giunta sabato sulla regione. Fenomeni meno intensi e diffusi invece sul Materano e l'area jonica, che hanno usufruito come sempre avviene in queste situazioni della “protezione”offerta dall'Appennino. Ora, per l'immediato futuro dobbiamo attenderci un temporaneo miglioramento. Ancora qualche nube indugerà sul territorio lunedì fino a metà giornata, ma non si avranno precipitazioni. Martedì avremo ampi spazi soleggiati e un una ripresa apprezzabile delle temperature grazie a moderate correnti di Libeccio. La vera svolta si avrà però a metà settimana. L'alta pressione delle Azzorre salirà in Nord Atlantico fino a fondersi con l'anomalo anticiclone formatosi da qualche giorno al Polo Nord. Contemporaneamente, lungo il fianco sinistro di questo blocco altopressorio scivolerà verso l'Italia meridionale aria molto fredda dalla Scandinavia che, almeno fino a domenica, porterà un diffuso maltempo. Da giovedì la neve in Basilicata cadrà a quote sempre più basse, raggiungendo tra venerdì e sabato, fin quasi la pianura. Il gelo sarà intenso, con valori negativi anche di giorno. Lunedì: Irregolarmente nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata, con addensamenti più compatti su Lagonegrese e Pollino ma senza precipitazioni. Non mancheranno comunque fin dal mattino ampi spazi soleggiati, in particolare sull'area jonica. Tra il pomeriggio e la sera ulteriore generale miglioramento. Temperature stazionarie, venti moderati da Maestrale, mari mossi o molto mossi. Martedì: Ampie schiarite in mattinata su tutto il territorio. Tra il pomeriggio e la sera aumenterà progressivamente la nuvolosità sull'area tirrenica ed appenninica ma senza produrre fenomeni di rilievo; ancora poco nuvoloso sul resto della regione. Temperature in generale aumento con valori di nuovo miti sul Materano e lo Jonio, venti moderati da Sud/Sudovest e mari sempre mossi. Mercoledì: Nuvolosità in progressivo aumento a partire dal settore tirrenico. A metà giornata nubi e piogge sparse interesseranno il Lagonegrese, la Val d'Agri e gran parte del Potentino. Ancora qualche schiarita sul Materano e l'area jonica. Ulteriore peggioramento in serata con prime nevicate in Appennino oltre i 1000 metri, in calo nella notte. Più freddo per venti forti da Ovest/Nordovest.. Giovedì: Maltempo su tutta la Basilicata. La formazione di un minimo depressionario proprio sul Sud Italia richiamerà aria via via più fredda dal Nord Europa. La neve cadrà fino a quote collinari: oltre gli 800 metri in mattinata, sopra i 400 tra la sera e la notte. Piogge intense sull'area jonica. Temperature in sensibile diminuzione soprattutto dalla sera, venti di Tramontana, mari molto mossi. Venerdì: Molto nuvoloso su tutta la regione con precipitazioni sparse, a prevalente carattere nevoso. Il clima infatti si farà ancor più freddo, con i fiocchi che raggiungeranno anche la bassa collina, evitando soltanto le zone costiere. Si tratterà comunque di fenomeni deboli-moderati, con accumuli importanti solo sull'area appenninica. Venti sostenuti da N/NE e mari molto mossi. Sabato: Poche novità rispetto alla giornata precedente. Il cielo si manterrà nuvoloso o molto nuvoloso con precipitazioni sparse. La neve cadrà praticamente su tutta la regione, fatta eccezione solo per le aree costiere. Si tratterà comunque di fenomeni deboli e a carattere intermittente. Le temperature si manterranno basse, con valori negativi anche in pieno giorno. Venti moderati da NE. Domenica: Molte nubi sulla Basilicata ma con fenomeni nevosi in momentanea attenuazione. Lo spostamento del minimo verso la Grecia comporterà un allentamento del maltempo e quindi delle precipitazioni. Fiocchi che comunque in maniera sparsa ed intermittente continueranno a cadere. La temperatura si manterrà stazionaria mentre i venti tenderanno ad attenuarsi. Mari molto mossi. Giuseppe Pomarico
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ERBORISTERIA ANCORA ORFANA DI LEGGE Le varie proposte di legge presentate per regolare l'erboristeria sono scese nel dimenticatoio. Non se ne è saputo più niente, sono almeno 30 anni che vengono presentate in Parlamento, poi ristagnano e decadono regolarmente con la fine delle varie legislature. Qualcuno non ci crederà, ma per ora la situazione normativa è ferma a una legge del 1931 che prevede un diploma di erboristeria ( non universitario ) per chi intende raccogliere, coltivare e preparare (non vendere ) le piante medicinali, dette "officinali"; la vendita al pubblico è invece riservata ai farmacisti, ma il fatto è che non esiste un elenco legislativo delle sole piante medicinali. C'è un regio decreto del 1932 , con l'elenco che elenca e mischia 57 tipi di piante da considerarsi " medicinali, aromatiche e da profumo ", mentre l'Informatore Farmaceutico contiene un elenco di circa 250 piante considerate " medicinali", ma ovviamente non è un elenco normativo. In questa confusione le erboristerie vendono anche piante medicinali, che però non possono vantare proprietà terapeutiche in base a un decreto del ministro della Sanità del 6 ottobre 1993, tranne specifica autorizzazione. ad aumentare la confusione c'è la sentenza della Corte di Cassazione n.1597/1993 che ha interpretato in senso restrittivo il decreto legislativo n.178/1993, stabilendo il divieto non solo della pubblicità e dell'etichettatura di erbe diretta a vantare una qualsiasi proprietà curativa o p. la profilattica, ma perfi-
Molti contribuenti non conoscono l'istituto dell'autotutela fiscale introdotto dal decreto ministeriale n.37/1997, che riguarda tutti i tributi. Capita di ricevere un'intimazione di pagamento ingiusta, oppure di dimenticare di firmare la dichiarazione dei redditi o quella IVA. In questi e altri casi, il decreto ministeriale
no il divieto della presentazione da parte dell'erboristeria o del farmacista come prodotti validi per una qualsiasi azione medicamentosa; il decreto legislativo prevede sanzioni terribili che arrivano fino all'arresto. Alla base c'è il concetto semplificato che i prodotti di erboristeria non sono medicinali e, pertanto, nel venderli, l'erboristeria o il farmacista devono stare praticamente zitti e togliere dalla vetrina cartellini come " contro la tosse", nei casi di stipsi", " per la cura dell'artrosi", eccetera. In verità non manca la ciarlataneria nell'incensamento di erbe vendute a ca-
rissimo prezzo, nè i consumatori sanno che, dopo un certo tempo, esse perdono anche le eventuali proprietà curative, per cui bisognerebbe sapere quando sono state preparate. C'è ancora un'altra complicazione. Il testo unificato delle proposte di legge che era in discussione nella precedente legislatura conteneva due tabelle ; la "A", con l'elenco delle erbe vendibili solo in farmacia, la "B" con quelle vendibili anche dall'erboristeria, senza tener conto che ci sono erbe che possono far male. Per esempio, l'uso di pillole dimagranti contenenti un'erba cinese, l'Aristolochia fan-
L'AUTOTUTELA FISCALE ha stabilito le modalità per l'annullamento d'ufficio, la correzione o la rinuncia all'imposizione ove risulti la ragione, la buona fede o l'innocenza del contribuente. I casi comprendono anche
"l'errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall'amministrazione", come può essere la dimenticanza involontaria di una firma. Gli altri casi comprendono l'errore sul
gchi, provoca insufficienze renali e tumori. Gravi problemi renali sono stati rilevati anche in pazienti che hanno assunto una miscela di erbe, composta da Stephania tetranda e Magnolia officinalis. In sostanza, i prodotti a base di erbe non sono innocui solo perchè sono "naturali". Basti pensare che molti farmaci in commercio contengono sostanze vegetali. Inoltre, i prodotti a base di erbe possono interagire con i farmaci assunti dal paziente. Un articolo sul numero di Lancet dell'8 gennaio 2000 elenca una lunga serie di interazioni tra prodotti erboristici e farmaci (solo per citare i più comuni, i lassativi vegetali possono ridurre l'efficacia di qualsiasi farmaco assorbito a livello intestinale, gli anticoagulanti perdono efficacia in caso di assunzione di ginko biloba, papaya o aglio, la liquirizia aumenta l'effetto dei corticosteroidi); quindi è necessario che il ricorso a prodotti a base di erbe con effetti terapeutici sia effettuato sotto il controllo del medico e/o del farmacista. Ora, nella tabella B che era allegata al disegno di legge italiano (erbe che possono essere vendute dall'erborista) sono presenti la Magnolia officinalis, la Gingko biloba, l'Iperico, che riduce l'attività farmacologica dei medicinali come lassativi, epatoprotettori, diuretici, sedativi, antitosse, stimolanti delle difese immunitarie, eccetera. Forse è per queste complicazioni che il disegno di legge si è bloccato.
presupposto dell'imposta e altri errori commessi dagli stessi uffici fiscali. L'annullamento dell'imposizione è fatto, anche in pendenza dell'esito di un ricorso, dallo stesso ufficio che ha emanato l'atto, autonomamente o in seguito alla presentazione di un 'apposita domanda da parte del contribuente.
14 Spettacoli e televisione Reality, sorprese e turbolenze al Grande fratello 9 Lunedì 9 febbraio 2009
Federica a rischio eliminazione intanto entra una nuova inquilina UNA nuova concorrente entra nella casa del Grande Fratello. Una di quelle che fino ad oggi ne sono state protagoniste, invece, potrebbe esserne allontanata. E a ciò si aggiunge il fatto che sicuramente uno dei ragazzi finiti in nomination lunedì scorso - Marco, Vittorio o Siria - dovrà lasciare l'appartamento di Cinecittà per effetto del televoto dei lettori. La quinta puntata della diretta serale del Gf, in onda stasera su canale 5, si annuncia insomma ricca di colpi di scena. FEDERICA A RISCHIO Mentre la settimana scorsa a tenere banco era stata la scelta di Daniela Martani, la hostess di Alitalia chiamata a decidere se continuare l'avventura nella casa o se uscire di propria iniziativa per affrontare la battaglia legale/sindacale con i vertici della nuova compagnia aerea che avevano manifestato l'intenzione di prendere provvedimenti contro di lei, questa volta il destino di una concorrente, l'esuberante Federica (in foto con Cristina) , è tutto nelle mani della produzione. Saranno gli autori del programma, infatti, a doversi esprimere sulle sorti della bionda romana che nei giorni scorsi aveva scagliato con
forza un bicchiere contro Gianluca, nel corso di un litigio a tavola. Il bicchiere aveva mancato l'imprenditore italoamericano, ma il gesto era stato sufficiente per fare esplodere un aspro contrasto tra i due che i tentativi di chiarimento dei giorni successivi non hanno smussato. Lo stesso Gianluca e l'amico Vittorio, che nel tentativo di frenare la rabbia del napoletano si era fatto male ad un polso, hanno infatti chiesto aperta-
mente che la ragazza venga squalificata. Al Gf l'ardua sentenza. GEOMETRIE AMOROSE La nuova concorrente, spiega l'ufficio stampa della trasmissione, è «una ragazza di 22 anni di origini polacche, che andrà a cambiare gli equilibri della Casa». Viene così smentita l'ipotesi circolata in alcuni blog secondo cui la new entry di cui da tempo si parla potesse essere una ex di Marco, la persona a cui è ri-
SPETTACOLO
Mamma ballerina va alla Corrida di CARMELA INFANTE ROSE – Si chiama Candida Bentrovato. E’ briosa, divertente, spettacolare. Moglie e madre di due splendidi ragazzi. Casalinga insolita che ama cantare e ballare ma soprattutto guardare in tv i suoi programmi preferiti tra cui la Corrida. E’ proprio in quest’ultimo programma che sarà protagonista, in prima serata, sabato prossimo (14 febbraio). Questo è un sogno che si avvera, infatti, lei, come ha dichiarato più volte «ha sempre sognato di calcare le scene di quel palcoscenico». Il sogno è diventato realtà nel provino dello scorso 22 settembre, a Lamezia Terme, in cui è stata prescelta dallo staff di Mediaset quale una delle più brillanti e spassose concorrenti. I suoi familiari, appena appresa la notizia, l’hanno subito sostenuta ed incoraggiata a partecipare al famoso programma televisivo. La signora Candida, nonostante la sua disinvoltura ed il suo carattere confidenziale è emozionantissima e non sta nella pelle all’idea di incontrare uno dei più noti volti televisivi di Mediaset, l’affabulatore per eccellenza, il conduttore Gerry Scotti. La simpatica concittadina lascerà Rose giovedì sera, per ritrovarsi venerdì, insieme a tutti gli altri concorrenti della Corrida, a Roma, dove sul palco dei “dilettanti allo sbaraglio” di via Asiago, si svolgeranno le prove generali. Tutto è già stato predisposto per lo spostamento: volo in aereo, soggiorno in albergo e spese di rito. L’intera cittadina è in fermento all’idea di vedere la cara amica esibirsi sulle note dei Santa Esmeralda in un appassionante flamenco, tutto frutto della propria creatività e dell’innata passione per il ballo. E proprio per quest’occasione che il primo cittadino Stefano Leone, ha pensato di premiare la sua determinazione, creando un’occasione ricreativa, programmando l’allestimento di un maxi schermo nella palestra dell’istituto comprensivo statale “L. Docimo”, dove quanti lo vorranno, potranno condividere insieme l’emozione di vedere le piroette della spassosa ballerina locale e perché no, “televotarla” tutti insieme.
MUSICA LA CANTANTE APRIRÀ CON UNA ROMANZA IL FESTIVAL DI SANREMO
ANCORA DISCUSSIONI AD AMICI
Mina canterà “Nessun Dorma”
Tra classifica e polemiche AMICI, continua la polemica per le esternazioni dei Blu secondo i quali la classifica di mercoledì scorso non ha rispecchiato il gradimento del pubblico insinuando che qualcuno si fa votare. «Tu hai detto che ho pagato, che è stata la mia famiglia” accusa il cantante crotonese Mario rivolto a Valerio, anche lui nella categoria canto. «Io non ho nominato la tua famiglia», si difende lui. Il tutto è successo nella diretta di ieri pomeriggio, in onda su Ca- Mario Nunziante nale 5. Bianchi e Blu poi vanno in sfida per guadagnare l'immunità per uno dei loro componenti per la diretta di mercoledì prossimo. Comincia proprio Mario con una sua canzone inedita. I Bianchi scelgono di far esibire tutti. «Mario non si era esibito e già era salitoal posto di Silvia», annuncia Maria.I professori sono chiamati a giudicare le esibizioni.Grazia hadato come voto 90 (il massimo è 100), Jurman 60. Dopo l'esibizione Marioè al terzo posto. «La classifica allora èvera?», chiede quindi ai Blu in modo provocatorio Maria.«Sì», risponde Alessandra. Maria richiama la classifica in cui Mario conquista il primo posto e spodesta Valerio. «Capisci quanto è strano, Maria? - interviene Adriano - lastoria del programma ci ha detto che il pubblico ha dei beniamini e finora tu non sei stato fra questi», continua il ballerinoa a sostegno della sua tesi. Scende in pista Alice e balla una coreografia di hip hop. «Nonostante si sia esibita Alice non sale in classifica», nota ancora la De Filippi. Canta Silvia, accusata di essere stata calante sulle note di E di Vasco Rossi. Sia Grazia che Jurman le danno 78 punti. la puntata si snoda tutta sulle dinamiche della classifica. «Alice non è salita, come mai?». «Non è piaciuta, boh», dice Adriano. «Perché mercoledì seconda e oggi settima?», domanda maliziosa Martina riferendosi ad Alice che risponde: «La classifica cambia, bisogna farsene una ragione». Garrison dà 90 a Domenico. Alessandra: 0. Per i Blu comincia Valerio con il celebre brano Ancora. L'allievo porta a casa 95 da Grazia e 85 da Jurman. Poi è Pedro a danzare. Alessandra lo valuta con il massimo: 100. Garrison gli dà 60. Applausi per Alessandra e una pioggia di pupazzi. Il voto di Grazia è 80, 79 per Gabriella e 88 per Jurman. Per Adriano arriva unbel 98 da Alessandra e un 100 da Garrison. La strategia della professoressa è dunque premiare i Blu e ciò solleva un vespaio di polemiche.
masto legato e che probabilmente è stata il principale freno per il calciatore emiliano ad un abbandono totale alle attenzioni di Vanessa. Il suo eventuale ingresso avrebbe trasformato in un «pentagono» il «quadrilatero» che il Gf aveva svelato la scorsa settimana, ovvero il «triangolo» Marco-Vanessa-Alberto (la ragazza ha scambiato effusioni con entrambi i ragazzi) più Annachiara, che puntava sul primo, non disdegnava il secondo, ma poi è rimasta a bocca asciutta. I conti con la sua ex ragazza Marco dovrà comunque farli: anche se non sarà lei la nuova inquilina, nel corso della puntata di lunedì sera il Grande Fratello darà al concorrente la possibilità di incontrarla. E questo, per ironia della sorte, succede proprio ora che lo stesso Marco sembra aver deciso di abbandonare i freni assecondando gli ammiccamenti di Vanessa: sabato sera, alla fine di una festa di Carnevale annaffiata di sangria, i due si sono scambiati appassionati baci proprio di fronte alle telecamere. Insomma, geometrie amorose sempre più complicate. Tanto più che, appunto, Marco è uno dei nominati e la sua permanenza della casa è dunque a rischio.
IN TELEVISIONE È CANDIDA BENTROVATO DI ROSE
Mina
È Alba Rohrwacher, attrice prediletta di molto del miglior cinema italiano delle ultime stagioni, da Silvio Soldini ad Anna Negri, la “shooting star” italiana che sarà festeggiata questa sera, insieme a nove colleghi di tutta Europa sul palco della Berlinale. L'iniziativa, organizzata come ogni anno dalla European Film Promotion, in collaborazione con le agenzie nazionali come Filmitalia, propone alla ribalta mediatica gli interpreti emergenti di un cinema europeo che risale sempre più con convinzione la china del glamour e della professionalità anche sul fronte delle star. «So già, dopo appena una giornata – dice Alba Rohrwacher – che tornerò in Italia con la voglia di misurarmi su un set con alcuni dei colleghi e amici che qui ho in incontrato. Mi piace pensare ad un cinema italiano proiettato sulla scala europea, capace di mettere a frutto le esperienze, tanto diverse, di noi attori nei propri contesti nazionali. Oggi abbiamo avuto una giornata di incontri massacranti ma bellissima, fra noi e con gli agenti di attori di tutta Europea. È una bella sfida, ma anche l’occasione di conosce-
SARÀ la romanza “Nessun dorma”, tratta dalla “Turandot” di Giacomo Puccini, cavallo di battaglia di Luciano Pavarotti, il brano con cui Mina aprirà, il 17 febbraio, la 59/ma edizione del Festival di Sanremo. Lo rivela “Tv-Sorrisi e Canzoni”. Il video che accompagnerà la canzone – spiega il settimanale – non
prevede la presenza della grande cantante ma solo la voce. La romanza farà parte del nuovo album di Mina, un omaggio al melodramma italiano orchestrato dal maestro Gianni Ferrio, e che uscirà il 20 febbraio durante la settimana del Festival. Si preannuncia un’edizione del festival ricca di polemiche, sostengono dal setti-
manale che pubblica in anteprima i testi di tutte le canzoni i gara sia per la categoria Artisti che per quella delle Proposte 2009. «Le polemiche verranno da un lato un gruppo di canzoni (Masini, Gemelli Diversi, Afterhours, Fausto Leali, PupoBeli-N'Dour) con un contenuto sociale, a tratti estremamente duro.
Berlinale, Alba Rohrwacher Il giorno stella italiana in ascesa del ricordo
Alba Rohrwachwer
re percorsi formativi e di lavoro molto diversi. Per esempio ho incontrato un’attrice che sta davanti alla macchina da presa da quando aveva sei anni, un’altra che invece debutta al cinema dopo moltissimo teatro e io ho potuto portare l’esperienza di chi ha seguito i corsi del Centro Nazionale di Cinematografia, un luogo d’eccellenza che dovrebbe avere più risalto
e più attenzione anche da parte della produzione italiana». Protagonista di 'Riprendimì, la commedia di Anna Negri vincitrice un anno fa al Sundance, di “Al di là delle nuvole”, di Silvio Soldini, Alba annuncia che a marzo troverà proprio Soldini sul set del suo nuovo film. «Non posso ancora parlare del mio personaggio – dice – ma è un vero onore per me essere stata cercata nuovamente da un regista che stimo molto e da una persona formidabile come Soldini». Il programma dell’iniziativa “shooting star” prevede per Alba Rohrwacher domani una conferenza stampa davanti alle maggiori testate giornalistiche di tutto il mondo e un’immersione nel «talent campus» del Festival, a contatto diretto con giovani aspiranti registi selezionati per questa occasione. Domani sera infine il bagno di folla della serata di gala e la presentazione al pubblico con la consegna di un piccolo orso d’oro da parte del direttore del Festival, Pieter Kosslick.
IN occasione del Giorno del Ricordo delle foibe e dell’esodo degli italiani giuliano-dalmati, che si celebrerà il 10 febbraio, oggi su Raitre a “Chi l’ha visto, uno dei protagonisti del calcio italiano, Sergio Vatta, tornerà a chiedere il ritorno della Fiumana in serie C. L’idea è ricostituire la squadra in terra italiana con lo stesso nome della città che fu annessa alla Jugoslavia. Vatta racconta la sua storia personale, la sua fu l’ultima famiglia a lasciare Fiume prima dell’arrivo di Tito, ma parla soprattutto di sport e della sua passione, il calcio. Nella Fiumana giocarono grandissimi talenti: i mitici fratelli Varglien, plurivittoriosi con la maglia della Juventus; “sciabbolone” Volk, un attaccante che segnò con la maglia della Roma; e naturalmente Ezio Loik, l’insostituibile mediano del Grande Torino, colui che venne definito come l’altra metà di capitano Valentino Mazzola.
Lunedì 9 febbraio 2009
OLA, DIECI ANNI PER L’AMBIENTE
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IL DIRITTO ALLA DIGNITA’
di ANTONIO NICASTRO
di LILIANA GUARINO * HO COMINCIATO a frequentare gli ambientalisti lucani in occasione della rivolta di Scanzano, mi sono appassionato ed ho iniziato ad approfondire alcune tematiche, mi sono subito reso conto che c'era molta superficialità nell'informazione tradizionale e quando ho cominciato a familiarizzare con il web mi sì sono spalancate le porte della conoscenza e della comunicazione. Ho conosciuto tante persone seriamente impegnate per difendere la natura e la salute di noi lucani, ho apprezzato l'impegno di tanti lucani che meritano stima e riconoscenza. Per me, come per la gran parte delle persone i difensori dell'ambiente erano il Wwf e Legambiente, riponevo grande fiducia in queste due organizzazioni ma, approfondendo le conoscenze sono rimasto profondamente deluso in quanto ho potuto constare che queste due associazioni col tempo si sono trasformate in vere e proprie “aziende” che per mantenere le varie strutture sul territorio sono scese a compromesso con le istituzioni accettando finanziamenti per realizzare progetti o portare avanti particolari azioni. Non discuto la valenza scientifica di Wwf e Legambiente ma non approvo alcune scelte strategiche come quella di farsi sponsorizzare, da una nota compagnia telefonica per finanziare un progetto per poi non occuparsi più di elettrosmog. In questo contesto, frequentando alcuni miei “simili” che per caso o per gioco l'8 febbraio 2006 nasceva la Ola, ossia l’Organizzazione Lucana Ambientalista, nasceva il sito web, il blog una newsletter ed arrivavano le prime adesioni. La Ola, al contrario di quanto comunemente si pensa, non è un'associazione ambientalista, non fa tesseramento o affiliazioni nel senso tradizionale del termine, la missione dell'organizzazione è specificata nel “manifesto” che Il simbolo dell’Organizzazione si può consulta- Lucana Ambientalista re sul sito web, ma è fondamentale specificare che essa è una entità apolitica ed apartitica. In questi tre anni di intensa attività ci si è preoccupati di aggregare associazioni e movimenti presenti sul territorio per affrontare e tentare di risolvere le criticità ambientali che purtroppo aggrediscono la nostra amata Basilicata. A dire il vero siamo stati sollecitati anche per emergenze presenti in altre zone d'Italia. Ad oggi si contano 282 adesioni ad iniziative coordinate da OLA. Col tempo il sito web è diventato estremamente professionale grazie all'impegno e alla professionale del nostro coordinatore, anche gli accessi sono cresciuti in maniera esponenziale. L'attivismo di OLA è impressionante, oltre 130 comunicati stampa, gli editoriali, numerose denunce e segnalazioni alle Istituzioni; la gestione di numerose “sezioni” tematiche tutte ricche di notizie: acqua, amianto, aria, centrali, clima, elettrosmog, energia, eolico, monitoraggi, nucleare, parchi, patrimonio, petizioni, petrolio, territorio, regioni, rifiuti, video, sono un archivio prezioso frutto di immane lavoro. Altro merito da ascrivere ad Ola è l'aver recuperato l'archivio di una grande associazione ambientalista, Sos Lucania, oggi quell'inestimabile patrimonio è dentro il sito web di Ola. Un'altra grande risorsa a disposizione sul sito web di OLA è l'Osservatorio Ambientale OlaWatch, un approfondimento delle tematiche già trattate ma con un compito speciale, quello di vigilare sulle più stringenti problematiche e dinamiche ambientali lucane. Da qualche tempo, adeguandosi alle mode e alle tendenze del web, Ola ha costituito un “gruppo” sul più frequentato social network della rete, digitando Organizzazione Lucana Ambientalista su facebook si viene indirizzati alle pagine del nostro gruppo. Qualcuno si chiederà chissà chi c'è dietro questo imponente lavoro, una struttura organizzata, una sede, una rete capillare di contatti…… Neanche per sogno, dietro la Organizzazione Lucana Ambientalista c'è l'impegno dei miei amici che sottraggono tanto tempo alle proprie famiglie, non ci sono sedi “fisiche” ognuno opera da casa propria, non ci sono finanziamenti ne pubblici ne privati, sulle tante pagine del sito web avremmo potuto ospitare qualche banner pubblicitario, non lo abbiamo fatto, non riceviamo contributi, regalie da enti pubblici, siamo completamente indipendenti e non saremo mai ricattabili. Ciò che ci unisce è uno smisurato amore per la nostra terra e la ferrea volontà di preservare l'ambiente e la natura che il buon Dio ci ha donato. In occasione del terzo compleanno di Ola devo pubblicamente ringraziare gli amici Antonio, Pietro ed Vito per lo straordinario impegno profuso per rendere un vero e proprio servizio di pubblica utilità alla comunità lucana e non.
ELUANA, IL CRISTIANO DEVE RESISTERE di ALDO VIVIANO L'INTERVISTA di un giornalista del tg3 al teologo svizzero Hans Kung ha aperto il campo ad alcune opinioni condivise dai protagonisti, sulle quali però un semplice spettatore mediatico come il sottoscritto potrebbe non essere d'accordo, e starci per darne la motivazione. Trattandosi di temi religiosi che implicano non solo maturità di cultura e di attualità, ma altresì di fede e coerenza dottrinale, non si può prescindere dalla natura della chiesa cattolica, cristiana, di istituzione divina. Questa non è un areopago dove si discute per costruire poli antropologici secondo esigenze del momento soggette alle emotività di singoli o di gruppi comunque costituiti. Nel suo complesso ha rapporti con lo Stato, nei membri che ne sono cittadini e possono pure ricoprire cariche. Però non si può dimenticare che il vero cristiano è soprattutto cittadino del Regno di Dio, sottoposto alle sue leggi. Il cristiano, come ogni uomo, del resto, è pellegrino nel mondo, e ciò vale anche per i suoi rapporti con lo Stato e con le leggi statali, cui è sottoposto non già direttamente, bensì indirettamente. Per lui, infatti, il diritto di Dio è preminente rispetto alle leggi dello Stato. Il prof. Kung avrebbe dovuto precisare che il cristiano ha il dovere di resistere quando i detentori del potere statale si dovessero opporre al diritto naturale o al fondamento dell'amore umano. Lo Stato non può oltrepassare i propri limiti quando in nome della sentenza umana impedisse praticamente la difesa della legge di Dio sancita dal Comandamento "non uccidere". Il cristiano, e nel caso il cattolico, perché la denominazione "cristiano" si avvale oggi di una pletora di interpretazioni variamente recepite, oltre ad avere il diritto, è anche chiamato di fatto ad assumere responsabilità di difesa affinché il sacrosanto diritto di Dio non sia conculcato o impedito da pensiero debole soggetto ad ogni mutar di vento. Egli conosce la provvisorietà dello Stato come parte del sistema di conservazione del mondo, e ciò gli permette di opporsi alla infausta tendenza di chi considera l'istituzione profana o laica fine a se stessa.. I riferi-
Il padre di Eluana Englaro
menti avuti nel corso delle domande e delle risposte ai prelati lefebriani, alla conferenza di Ratisbona, al neo presidente degli Stati Uniti, che richiedono altra spiegazione e diversa attenzione, non possono distrarre dall'urgenza di considerare hic et nunc l'esistenza di una creatura tra la vita e la morte, di Eluana. Ora c'è urgenza di rispettare l'alt della legge di Dio, da parte dei cultori della morte che vogliono ad ogni costo azzerare la creazione di un essere voluto da Dio, cercato dai genitori e dagli uomini, di cui oggi questi ultimi vogliono disfarsi ritenendosi arbitri di decisioni estreme non pertinenti. Oggi la comunità degli uomini va alla scoperta di se stessa, si ritrova cristiana, nonostante i profeti di sciagure prigionieri di una sedicente qualità della vita estranea alla sofferenza, al dolore, alla malattia. Il Papa, diventato e fatto dai due interlocutori, oggetto di giudizi personali, azzardati, incompleti, è lì sulla cattedra di Pietro per servire ed annunciare la vera speranza cristiana, quella dell'amore diventato preghiera, della fraternità condivisa diventata famiglia nel mondo globalizzato.
ABITI, UNA CITTA’ SENZA SCELTA A POTENZA non c’è scelta per chi voglia comprare una maglia o una gonna appena diversa dai soliti capi che si trovano. Eppure i negozi non mancano. Anzi, pare che come chiude un esercizio commerciale, di qualunque tipo, spunta fuori un negozio di abbigliamento. Io mi faccio sempre un giro, speranzosa di trovare finalmente qualcosa di originale, di fantasioso, di colorato (ma in maniera elegante, non pacchiana). Ma nulla: ogni volta
me ne esco delusa, dopo aver passato in rassegna i soli abiti mortacini o all’ultima moda secondo il negoziante - ma poco interessanti. E così sono costretta con le mie amiche - e come tante potentine e anche tanti maschietti - a fare i “viaggi della speranza”: Salerno, Eboli, Battipaglia, Napoli. Ma anche su versante pugliese si trovano cose carine. A prezzi abbordabili. Prezzi che qui ci sogniamo. Lettera firmata Potenza
TROVARSI di fronte a una famiglia, con padre madre e sette figli tutti in età da lavoro ma nessuno con un lavoro, e non avere risposte da dare. Ho incontrato una famiglia tanto dignitosa e solidale negli affetti e purtroppo nella disperazione perché era alla ricerca di una risposta dalle Istituzioni che, prima ancora della società, li hanno abbandonati a se stessi. Non volevano una immediata, piccola e concreta risposta che pure l'emozione porta a dare, volevano un lavoro per mantenersi con le loro forze. Volevano il diritto alla dignità. Ho sentito il peso di una sconfitta come Istituzione ed anche come persona. Questo caso anche se estremo, e mi auguro raro, ha ulteriormente rafforzato la mia consapevolezza sulla difficilissima situazione economica e quindi sociale che stanno vivendo molti lucani, ma mi ha anche fatto comprendere che c'è qualche meccanismo che si è inceppato, i Centri per l' Impiego che prima svolgevano intermediazione della domanda e dell' offerta di lavoro sono stati quasi spogliati di questa funzione e io mi chiedo, anche se forse lo intuisco, come si trova il lavoro oggi? E queste situazioni di disagio di cui prima ci si faceva carico, cercando di responsabilizzare le imprese anche ad una loro funzione sociale per dare lavoro a chi ne ha un assoluto bisogno, oggi sono senza risposte ed ecco che persone che si trovano ai margini non sono presi in carico da nessuno, le Istituzioni non collaborano più tra di loro per cercare di dare risposte, la politica ha dimenticato che la sua primaria funzione è dare risposte ai bisogni. Prima di tutto occorre dare risposte a questa famiglia della provincia di Potenza con sette figli in età da lavoro ma tutte disoccupate, la presenza anche di un solo reddito potrebbe essere vitale per questa situazione, e poi occorre fare rete. Occorre che ogni Istituzione si senta in obbligo di svolgere una funzione sociale e di contribuire alla ripresa di questa regione che ormai presenta troppi casi di bisogno estremo, dobbiamo mettere al centro dell' agire politico e amministrativo il diritto di cittadinanza, il diritto di ogni cittadino ad avere risposte alle sue quotidiane difficoltà, non sono i cittadini a doversi adeguare alle formule e ai tempi di una burocrazia farraginosa e che spesso non parla tra i vari Enti, sono le Istituzioni in rete che devono prendersi carico di formulare risposte, le risposte che si devono dare ai disabili che non vengono assunti, ai giovani e alle donne esclusi da un mercato del lavoro arretrato, ai diritti dei lavoratori previsti dai contratti ma ormai divenuti optional, al lavoro nero che ricatta le persone, ai bisogni di servizi di conciliazione, insomma ad un mondo reale fatto di esigenze di cui la timida programmazione regionale non tiene conto. Non possiamo permetterci il lusso di essere impotenti. * Consigliera di Parità Provincia di Potenza
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Lunedì 9 febbraio 2009
24 ore in Basilicata
Tragico incidente sulla Basentana all’altezza di Campomaggiore: perde la vita sul colpo
Si schianta sul gard rail e muore La vittima è Michele Lopatriello di Pisticci, residente a Satriano CAMPOMAGGIORE - Michele Lopatriello - 69 anni, nato a Pisticci ma residente a Satriano di Lucania - dev’essere morto sul colpo, ieri pomeriggio, nell’impatto della sua Fiat Uno contro le barriere della superstrada. L’incidente, tremendo, è avvenuto verso le cinque meno un quarto del pomeriggio, all’altezza del chilometro 25 della Basentana in direzione Potenza, esattamente all’imbocco del ponte di Balzano. Poche centinaia di metri dall’uscita per Campomaggiore. La tragedia è apparsa evidente nella sua entità già ai primi soccorritori, che sono scesi dalle auto di passaggio e hanno avvisato subito il 118. L’intervento da parte di un’autoambulanza da Tricarico, e poi della squadra di Basilicata soccorso che si è levata in volo in elicottero da Potenza, si è rivelato del tutto inutile. Gli operatori, che sono arrivati sul posto quasi contemporaneamente - all’incirca una ventina di minuti dopo la chiamata - hanno potuto soltanto constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. Come si vede bene dalle foto, l’auto si è praticamente infilata sotto il guard rail fino all’altezza della plancia, sfondando l’abitacolo in più punti. Non ci sono segni di frenata sull’asfalto, e sembra che Lopatriello non indossasse la cintura di sicurezza al momento dell’impatto. Successivamente sono intervenuti anche carabinieri, vigili del fuoco, e operatori
E’ prodotta nel Vulture da Gaudianello. «Nessun danno alla salute»
Tracce di idrocarburi aromatici nell’acqua Ritirate dal mercato le bottiglie di Leggera
Il tragico incidente in cui ha perso la vita Michele Lopatriello
dell’Anas. Le operazioni per estrarre il corpo e ripristinare la viabilità si sono rivelate tutt’altro che fa-
cili, e sono terminate soltanto in serata. Leo Amato regione@luedi.it
SONO stati sospesi la commercializzazione e il confezionamento dell’acqua oligominerale “Leggera” prodotta in Basilicata, da Monticchio Gaudianello spa. L’azienda imbottigliatrice ha infatti informato che alcuni lotti di bottiglie potrebbero contenere «tracce di composti organici di idrocarburi aromatici». L’azienda ha bloccato i prodotti in magazzino e ha invitato tutti i propri clienti delle regioni Basilicata, Campania e Puglia, nelle quali questi lotti sono stati distribuiti, a ritirarli dal commercio. Viene comunque precisato che i consumatori che avessero acquistato ile bottiglie d’acqua possono riconsegnarli al punto vendita per la sostituzione. L’azienda si scusa con tutti i clienti. «L’anomalia - è spiegato in una nota - è stata causata da lavori eseguiti nello stabilimento di imbottigliamento di Monticchio Bagni e riguar-
da alcune bottiglie in vetro da 1 litro contrassegnate dal lotto L23AH4L e alcune bottiglie in Pet contrassegnate dai lotti L22AH3L, L23AH2L in confezione da 2 litri, dal lotto L23AH1L in confezione da 1,5 litri e dai lotti L22AH2L e L23AH2L in confezione da 0,5 litri». «Tale circostanza – si precisa – è stata causata da motivi del tutto accidentali e ha costituito un evento circoscritto ed irripetibile in quanto del tutto estraneo al ciclo di lavorazione delle acque». L’azienda precisa che «anche l’eventuale minima presenza nell’acqua di tracce delle sostanze sopra indicate è facilmente avvertibile al gusto e ne determina il rifiuto da parte di chi beve» e assicura che «sulla base di autorevoli pareri scientifici raccolti», l’eventuale ingestione dell’acqua «non comporta alcun tipo di danno alla salute».
Presentato ai lucani a Bologna il libro sull’Europa Lagonegro Molti i problemi sui percorsi alternativi
«Non siamo eurofannulloni» Codice rosso sull’A3 Pittella replica all’Espresso Neve e disagi protagonisti BOLOGNA - «Adesso siamo diventati tutti onorevoli eurofannulloni: il modo più superficiale per liquidare un problema reale». Così l’europarlamentare Gianni Pittella, ospite a Bologna del Circolo dei Lucani per presentare il suo libro sull’Europa, ha commentato l’ultima inchiesta del settimanale L’Espresso, che chiama in causa i deputati italiani al Parlamento Europeo, valutandoli come i più assenti e i meno produttivi. «Il rischio è quello di annullare le differenze - ha rimarcato Pittella ingenerando nell’opinione pubblica l’idea che gli europarlamentari siano tutti uguali, quelli che lavorano 15 ore al giorno e quelli che neppure partecipano alle riunioni». L’Europa è stata la grande protagonista dell’incontro che si è tenuto sabato scorso nel salone “Zaccaria” del Collegio San Luigi dei Barnabiti, dove un pubblico numeroso ha seguito con interesse la presentazione del libro di Pittella, intitolato “L’Europa Indispensabile” ed appena pubblicato dall’Editore Donzelli. «Ho voluto testimoniare dieci anni di attività nel parlamento europeo - ha spiegato l’onorevole lucano - per dimostrare come l’Europa sia oggi più indispensabile che mai per superare una grave crisi finanziaria e per dare risposte efficaci a problemi di carattere mondiale». Ad introdurre la serata il presidente del Circolo dei Lucani, Domenico Grasso, che ha presentato l’evento come il primo di una lunga serie per la nuova stagione dell’associazione bolo-
gnese. «Abbiamo preso al volo la possibilità di presentare il libro di Pittella sull'Europa - ha spiegato Grasso - offrendo ai nostri soci una anteprima assoluta e dando continuità al nostro consolidato interesse nell’affrontare temi internazionali». In rappresentanza del Comune di Bologna ha partecipato all’incontro il consigliere Emilio Lonardo, che ha portato il saluto dell’amministrazione alla comunità lucana. «Seguiamo sempre con grande interesse l’attività del Circolo dei Lucani ha sottolineato il consigliere - apprezzando il lavoro di divulgazione e di promozione culturale che l’associazione continua a svolgere nella nostra città». Nel suo intervento conclusivo, l’europarlamentare ha toccato molti temi di attualità politica, rivendicando con forza l’importanza di determinare a livello europeo ciò che non si riesce a fare a livello nazionale. «Con il collega Mario Mauro, di parte politica opposta alla mia - ha riferito Pittella - stiamo combattendo insieme la battaglia per varare gli eurobond, le obbligazioni garantite dal bilancio europeo, nonostante l'opposizione della Germania. E’ questo il modo per superare gli steccati politici e far prevalere l’interesse di tutti». Sulla attuale situazione politica della Basilicata l’onorevole ha invece preferito sorvolare. «Stasera meglio parlare soltanto di Europa, altrimenti faremmo notte». Giuseppe Panzardi
LAGONEGRO - Il maltempo non concede tregua al Sud dove nevica sopra gli 800 metri. Sul tratto montano dell’A3 è scattato il codice rosso: è obbligatorio avere le catene montate con divieto di transito ai mezzi pesanti che sono stati deviati sui percorsi alternativi consigliati, mentre proseguono i lavori per il ripristino dei tratti disastrati e per garantire la viabilità in tutta la rete stradale sono impegnati i mezzi e il personale dell’Anas, all’opera ininterrottamente. L’A3 è l’autostrada più difficile da percorrere, tormentata e pericolosa non solo per i continui lavori che da sempre, da quando nel 1974 è stata inaugurata, la caratterizzano, ma anche per le naturali condizioni ambientali, meteorologiche e orografiche del territorio che percorre. Ieri pomeriggio nevicava sul tratto montano dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, tra gli svincoli di Lagonegro a Frascineto. L’Anas ha attivato tutte le misure preventive che prevedono, tra l’altro, l’obbligo
delle catene montate. Per evitare disagi alla circolazione e per consentire il regolare flusso dei veicoli leggeri sul tratto innevato, i mezzi pesanti sono stati deviati sul percorso alternativo delle strade statali 585 e 18 con uscita obbligatoria a Lagonegro nord per coloro che sono diretti a sud. Percorso inverso per i mezzi pesanti diretti a nord con uscita obbligatoria e Falerna e rientro in autostrada a Lagonegro. L’autostrada che collega Salerno e Reggio Calabria è interdetta ai mezzi pesanti e alle autovetture nel tratto in cui nella sera del 25 gennaio scorso due persone sono morte a causa di una frana provocata dalle incessanti piogge degli ultimi tempi. La principale viabilità utilizzabile, anche per le lunghe percorrenze, in alternativa al tracciato autostradale compreso nelle “Aree a Rischio neve”, è rappresentato principalmente dalla Ss 18 “Tirrenica” sulla dorsale occidentale. Proprio il passaggio di questi mezzi pesanti sta
creando notevoli disagi sulla Ss 585 a causa della chiusura di Lagonegro Nord. Ma anche sul tratto della Ss18 si segnalano difficoltà a causa delle enormi buche che rendono ai limiti della percorribilità l’importante arteria stradale nel tratto calabro. Il traffico deviato verso le arterie secondarie ha subito non pochi disagi ma, per fortuna, la Ss 585 Fondovalle del Noce non è diventata un colabrodo a differenza della statale di proseguimento con innesto a Castrocucco le cui condizioni stradali sono disastrose per le innumerevoli buche disseminate lungo le carreggiate che rappresentano condizioni di estremo pericolo per chi viaggia. I problemi generati dall’ondata di maltempo e dal continuo passaggio di automezzi pesanti vanno ad aggiungersi alle già non buone condizioni del manto stradale. Solo alle 16 di ieri pomeriggio il codice rosso è passato a giallo, facendo tornare la situazione alla normalità Emilia Manco regione@luedi.it
24 Ore in Basilicata 17 Calvello, dopo il sequestro dell’area l’ordinanza del sindaco sospende l’erogazione delle fontane LunedÏ 9 febbraio 2009
Acqua dell’Abete, chiusi i rubinetti La Ola: Colpa del greggio. Il sindaco: Lo stabilirà l’inchiesta CALVELLO - Qualche anziano - spiega il sindaco di Calvello, Mario Domenico Gallicchio - dice che qualcosa del genere si era già vista, anche in passato. Ma per i piÚ quella macchia rossa oleosa apparsa in località Acqua dell'Abete, potrebbe essere stata causata dalle operazioni di trasporto ed estrazione del greggio. Il pozzo dell’Eni è proprio lÏ vicino, a 500 metri. Le attività da parte della compagnia petrolifera nella zona sono partite ad aprile del 2008. La macchia è comparsa pochi mesi dopo. Tanto che, evidentemente dopo la segnalazione da parte di qualche cittadino, a novembre, gli uomini della Guardia Forestale, avevano sequestravano l’area (una superficie di circa 10 metri quadrati, dice il primo cittadino). Poi, a metà gennaio scorso, arriva anche l’ordinanza del sindaco che chiude i rubinetti di Acqua dell’Abete, facendo divieto di bere ed utilizzare l’acqua dei fontanili e vasche presenti nell’attigua area attrezzata. Sospesa l’erogazione dell’acqua distribuita nel Pilaccio, e nei fontanini frontali, situati nell’area pic nic. A scopo precauzionale, precisa Gallicchio. La Ola, l’associazione ambientalista lucana, ne aveva fatto richiesta da tempo. Secondo le informazioni giunte alla nostra associazione - precisa la nota della Ola - si può trattare di contaminazione da sostanze altamente dannose per la salute, probabilmente sversate durante i lavori petroliferi per l’estrazione e trasporto di petrolio dal pozzo Cerro Falcone 2, poco distante dalla località in oggetto. Si tratta, invece, di sostanze con codice di
Il fontanile chiuso con ordinanza del sindaco, Mario Domenico Gallicchio
rifiuto di rocce, precisa Gallicchio, che sarebbero considerate rifiuti speciali, ma non inquinanti e nocive per la salute. La misura adottata, sarebbe stata motivata esclusivamente da fattori precauzionali. C’è da aggiungere - sempre secondo il primo cittadino - che fino a ora, da quando è apparsa questa macchia rossastra e oleosa ristretta a pochi centimetri, non si sono verificati casi di morte di animali o di avvelenamenti. Fino a questo momento - ribatte ancora il primo cittadino - non ci sono prove per dire che si tratti di sostanze legate alle attività petrolifere. Quel che è certo è che c’è un’indagine in corso della magistratura con denuncia contro ignoti. Mi auguro - conclude il sindaco - che le indagini possano chiarire al piÚ presto la provenienza e la natura delle sostanze
ritrovate. E soprattutto che per l’estate l’area attrezzata possa ritornare a essere completamente fruibile dai turisti che vengono a trascorrere le loro giornate ad Acqua dell’Abete. L’ultima nota polemica della Ola di Basilicata è nei confronti dell'assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. Avevamo chiesto maggiori informazioni sui motivi ufficiali alla base del sequestro dell'area, la natura e la quantità degli inquinanti rinvenuti, le azioni intraprese a tutela della salute pubblica e quella degli animali, le azioni intraprese nei confronti dei responsabili dell’inquinamento, le azioni di monitoraggio ambientale sul sito. Ma fino a ora nessuno ci ha risposto. Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Satriano Estrazioni, ÂŤl’accordo dei ‘90 non basta piڝ
Il sindaco chiede il piano energetico che regolamenti e salvaguardi SATRIANO - ÂŤLe perplessitĂ dell’amministrazione comunale di Satriano di Lucania su i nuovi sondaggi per eventuali nuove perforazioni per l’estrazione petrolifera, pochi mesi fa sembravano “voci stonate fuori dal coroâ€?, oggi con grande soddisfazione ci rendiamo conto che i nostri dubbi, le nostra ansie, le nostre preoccupazioni e le nostre delusioni sono cose diffuse ai piڝ. E’ quanto ha dichiarato ieri il primo cittadino di Satriano di Lucania, Michele Miglionico, che ha evidenziato in una nota come la salute delle persone, la tutela dell’ambiente, l’integritĂ del territorio siano beni indisponibili, che rispondono agli interessi piĂš autentici e duraturi della Basilicata. ÂŤQuesto è quanto è chiaramente emerso dall’ufficio politico Regionale del PD (il mio partito)Âť, dice. Per Miglionico, ÂŤla questione petrolio, oggi è minacciata ulteriormente dai provvedimenti dello stato. In consiglio comunale sollevammo il problema del Ddl del governo nazionale che scippava i nostri territori da tutte le competenze in materia e li impoveriva ulteriormente, altri comuni alzavano bandiere di benvenuto ai nuovo petrolieri. Ciò che negli anni 90 poteva sembrare essere il migliore accordo della storia, oggi non va piĂš bene. Le iniziative sullo sconto del Gas, fortemente voluto dal Governo regionale e dal Presidente De Filippo, è il giusto inizio. Tutto questo ed altro, però, non può essere indipendente da una cosa indispensabile: un chiaro e preciso piano energetico, che regolamenta competenze, modalitĂ , quantitĂ di produzioni, salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini. Solo cosĂŹ è possibile scongiurare il peggio per noi e per i nostri figliÂť.
GLI INTERVENTI
Difficile fare informazione sul petrolio L’Eni non alimenti quando si preferisce mettere la sordina false speranze NON c’è davvero pace per chi vuole occuparsi del petrolio in Basilicata, delle modificazioni ambientali, enormi e imprevedibili, che esso sta determinando sul territorio e sulla salute degli abitanti. Lo scontro tra la volontĂ di fare informazione sul serio ed i freni imposti dagli interessi delle compagnie petrolifere, e dagli ambienti collegati, anche questi estremamente potenti, è uno scontro di dimensioni forse inimmaginabili e in ogni caso senza molti precedenti. Che coinvolge interessi e persone, realtĂ della politica e settori dell’economia. Che mobilita soprattutto (lo si comprende senza difficoltĂ ) energie e competenze, uomini e cose. Obiettivo: evitare che si indaghi a fondo sui rischi di un’attivitĂ estesa a tutto il territorio della Basilicata. Difatti, ormai da anni i progetti di sviluppo olio e quelli di sviluppo gas non risparmiano nessuna delle zone del territorio lucano, con fiumi di finanziamenti, pubblici e privati. Il 30 gennaio il Laboratorio per Viggiano (una organizzazione ambientalista attiva da tempo) ha reso noti, in un incontro-confronto con la popolazione della Val d’Agri, alcuni dati essenziali che si riferiscono al tema degli inquinamenti e al riflesso sulla salute degli abitanti di aree ben piĂš vaste rispetto a quelle geograficamente delimitate dalla presenza dei pozzi. Dati di cui viene peraltro citata la fonte: anzitutto l’Istituto superiore di sanitĂ , l’Oms, e l’Istat. Senonchè i “guardianiâ€? degli interessi dell’Eni non hanno esitato a bollare come puro e semplice terrorismo, o come ingiustificato allarmismo, l’iniziativa di un incontro per parlare del petrolio agli abitanti della Val d’Agri e di ciò che accade per la salute. Pericoloso, semplicemente pericoloso! Qual è in effetti il problema? Rinunciare al petrolio e magari impedire alle compagnie di sfruttare i giacimenti lucani? Certamente no. Piuttosto fare obbligo alle istituzioni di esercitare un puntuale e rigoroso controllo sul suolo, sui prodotti dell’agricoltura, sull’aria e sull’acqua. E naturalmente sulla salute di chi abita specialmente le zone piĂš vicine al centro olio di Viggiano dove da anni il camino immette in atmosfera quantitativi imprecisati
di sostanze inquinanti. Anche qui ci sarebbero dei parametri da rispettare, ma chi si fa carico di farli rispettare? Chi vigila notte e giorno su quel che accade? Chi, se non l’Eni, è in grado di tranquillizzare i cittadini dicendo loro che gli incidenti verificatisi non sono incidenti e che il boato dei giorni scorsi - avvertito in Valle non certo per la prima volta - è stato provocato da una banale interruzione di energia elettrica? Tutto qui! E la nube che si è diretta verso Villa d’Agri? Nessuno ne parla. Quali sono stati gli esiti dell’inquinamento atmosferico prodotto? Difficile, pure in questo caso, saperlo. Anzi impossibile! Il monitoraggio intanto sembra essere una chimera. Promesso, atteso, discusso, ma mai realizzato finora secondo precise esigenze di sicurezza. Fonti tecniche vicine all’Eni rendono noto che in questi periodi sono in corso una serie di operazioni di “lavaggioâ€? dei pozzi con sostanze chimiche in grado di agevolare il cammino del greggio verso la superficie. Non è pura fantasia. Sostanze che intercettano inevitabilmente le falde acquifere sotterranee, le contaminano modificando vecchi assetti idrogeologici. Ma anche in questo caso c’è assoluto silenzio. E, come se non bastasse, gli amici dei petrolieri definiscono pericolose queste “illazioniâ€? che mettono paura nella gente e non risolvono un bel nulla. Bel modo di fare in questa Basilicata sfruttata, ignorata, utilizzata e asservita agli interessi delle multinazionali! Anche a proposito della Trisaia, gli stessi benpensanti hanno parlato di una montatura pur di fronte a precise indicazioni contenute nel rapporto degli inquirenti sulle molteplici vicende occorse all’interno e all’esterno del Centro nucleare della Costa jonica. La storia si ripete, indiscutibilmente. E’ mai possibile immaginare a questo punto un’informazione che in certi casi rinuncia a verificare l’effettivo stato delle cose e a metterlo sotto gli occhi della gente? Credo proprio di no. Allora occorre una svolta, soprattutto a livello dei media, specie quando i media anzichĂŠ informare preferiscono mettere la sordina. Rocco De Rosa
DOPO che l’amministratore delegato dell’Eni ha parlato di un risparmio per le famiglie di 1500 Euro, dovuto alla caduta del prezzo del petrolio, il Csail avvierĂ la “class actionâ€? perchĂŠ i lucani recuperino i soldi in piĂš spesi nel 2008 per l’acquisto di carburante. Se la quotazione del barile è in discesa, anche i prezzi dei carburanti dovrebbero scendere sotto 1 euro al litro. Ma, i soldi che secondo l’amministratore delegato di Eni, rientreranno nelle tasche degli italiani, non sono affatto dei risparmi o, come li definisce, dei ÂŤbonusÂť: le famiglie torneranno semplicemente a pagare i prodotti del settore energetico a prezzi “normaliâ€?, piĂš bassi. Per i lucani, è il caso di ripetere, al “dannoâ€? delle attivitĂ petrolifere - che come è stato riferito dal Ministero dell’Ambiente si svolgono senza tenere conto delle normative di tutela ambientale - si aggiunge la “beffaâ€?. Anche per quanto riguarda il cosiddetto risparmio di 1.500 euro, non siamo convinti che ciò accada realmente e in queste proporzioni, ma piuttosto che si tratti dell’ennesima trovata propagandista dell’Eni. E’il caso di fare qualche conto ai manager della societĂ petrolifera: il costo medio al litro della benzina nel 2008 si è attestato a 1,33 euro al litro. Nel 2009, nell’ipotesi piĂş ottimistica che il costo del petrolio si attesti a 50 dollari al barile ed al costo della benzina a 1,16 euro al litro, per un automobilista che consumasse 100 litri al mese (pari a 2 pieni) il risparmio sarebbe di 204 euro all’anno. Per quanto riguarda gas e luce, condividendo la posizione delle associazioni di consumatori bisogna partire dalla considerazione che gli aumenti determinati nel 2008, che sono stati tra i piĂş elevati nella storia, avranno delle ripercussioni negative sulle bollette del 2009, soprattutto per il gas metano che, sia per il sistema di calcolo e sia perchĂŠ il consumo nei primi mesi del 2009 è pari al 53 per cento del consumo annuale, comporterĂ un risparmio decisamente inferiore rispetto a quanto viene “sbandieratoâ€?. Anche ipotizzando una caduta delle tariffe del 20 per cento, e noi ci auguriamo vivamente che ciĂł avvenga, i risparmi per le famiglie sarebbero di 90 euro in base annua per la luce e 110/120 euro per quanto riguarda il gas, dato che, per quanto riguarda quest’ultimo, gli effetti si vedranno essenzialmente a partire da ottobre 2009. Per essere rigorosi, aggiungiamo noi ciĂł che non è stato detto, e cioè che l’abbattimento dei costi del petrolio comporterĂ anche un minor esborso per il riscaldamento di inizio inverno 2009, con un risparmio di 40 Euro su base annua. Per un totale di circa 440 Euro, di certo inferiore ai 1.500 Euro prospettati. L’appello: chiediamo ai rappresentanti di importanti organismi ed ai rappresentanti delle istituzioni di non alimentare false speranze. Filippo Massaro
Il Pdl si sostituisca alle mancanze del Pd TRA problemi di tutela della salute dei cittadini, dell’ambiente e del territorio e nuova e piĂš vantaggiosa percentuale di royalties da “strappareâ€? alle compagnie, in attesa del provvedimento del Governo sullo sconto della benzina ai lucani, per la gestione delle risorse petrolifere è sempre piĂš urgente una svolta. L’inadeguatezza della Giunta regionale ad affrontare le questioni vecchie e nuove relative alle estrazioni e alle ricerche di idrocarburi impone un’iniziativa piĂš incalzante del Pdl. Ad ogni livello politico, istituzionale e territoriale. Non possiamo attendere i tempi della Giunta De Filippo per garantire la funzionalitĂ della Sel e dell’O s s e r v a t orio sull’Ambiente. Mentre i mercati internazionali del greggio subiscono continui sconvolgimenti nelle quotazioni (al ribasso) e si ripetono gli incidenti al Centro Oli di Viggiano producendo un allarme diffuso. Proponiamo perciò ai nostri alleati del Pdl di tenere al piĂš presto una grande manifestazione in Val d’Agri con tutti i
parlamentari, i rappresentanti istituzionali e il ministro Scajola che determini le condizioni di quella svolta che il centrosinistra lucano non è in grado di assicurare. Siamo infatti al “g r o ttescoâ€? con il Pd che occupandosi delle questioni salute, ambiente e petrolio approva un documento per esprimere “auspiciâ€? nei confronti della Giunta regionale come se non ci fossero uomini del Pd ai piĂš alti livelli regionali di responsabilitĂ della gestione delle azioni di ambiente e petrolio. Le comunitĂ della Val d’Agri ed in generale dell’intera regione non credono piĂš alle favole e quindi ai buoni propositi degli amministratori regionali. Per questo il Pdl deve sostituirsi alla mancanza assoluta di progettualitĂ ed iniziativa che si continua a verificare a livello regionale. Sino al punto di non avere quell’a u t o r e v olezza indispensabile per trattare con Eni e Total nuove e piĂš vantaggiose condizioni. Michele Fanelli segretario regionale Nuovo Psi
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Potenza LunedĂŹ 9 febbraio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il sindaco Santarsiero all’indomani della notifica dei 17 avvisi di garanzia per il “Ponte attrezzato�
ÂŤDovevo essere avvisato dei rischiÂť Secondo l’accusa la struttura sarebbe potuta crollare ÂŤSE ci sono rischi gravi connessi a strutture che potrebbero crollare in caso di una nevicata o a lesioni presenti nelle strutture in legno, è grave che il sindaco non ne sia stato informato tempestivamente e ne venga a conoscenza solo dalla stampaÂť. CosĂŹ Vito Santarsiero all’indomani della notizia sui 17 avvisi di garanzia, notificati dai sostituti procuratori, Annagloria Piccininni e Henry John Woodcock, nei confronti di altrettante persone accusate di truffa nei confronti del Comune di Potenza per quanto riguarda la realizzazione del Ponte attrezzato. A finire nell’inchiesta dei due sostituti procuratori Amilcare Egidio Antonio Guarino, amministratore unico della “Ponte attrezzato s.r.lâ€?, Carmine Albini, Nicola Cerverizzo, Canio Tiri, Vitantonio Zaccagnino - tutti e 5 lucani - Paolo Ghirelli, Giampiero Rambaldi e Roberto Pecchioli della Kone spa, l’imprenditore Michele Bisaggia, Pier Aulo Dina e Dario Gallina, Natale e Giacomo Albertani della “Habitat legnoâ€?, Luigi Medolla, Pasquale Gallo e Anna Maria De Leo a Maria Bassani. Le 17 persone, stando all’accusa, avrebbero utilizzato materiali scadenti per realizzare il collegamento meccanizzato che avrebbe dovuto collegare rione Cocuzzo con Portasalza. ÂŤA noi risulta - ha fatto sapere il sindaco Santarsiero -che la dire-
Due immagini del Ponte attrezzato (foto Andrea Mattiacci)
zione dei lavori ha certificato la regolarità delle opere e successivamente sia il collaudatore delle strutture che la commissione di collaudo tecnico amministrativo hanno collaudato l’opera senza riscontrare anomalie o irregolarità . In pratica era tutto pronto per l’inaugurazione del Ponte attrez-
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zato. Ora in presenza di rischi strutturali gravi e di fornitura e posa in opera di materiale di qualità inferiore a quanto previsto nel capitolato d’appalto, sia la direzione dei lavori che i collaudatori avrebbero dovuto rilevare e certificare il tutto. Il perito della procura avrebbe
riscontrato, tra l’altro, la presenza di infiltrazioni d’acqua e lesioni nelle strutture realizzate con il legno. Una serie di danni che minerebbero l’intera infrastruttura che potrebbe addirittura crollare in caso di abbondanti nevicate. Il primo cittadino ha già chiesto agli uffici comunali di effettuare
ulteriori verifiche e ÂŤforniremo alla Procura le certificazioni di collaudo e chiederemo alla stessa Procura della Repubblica di essere messi a conoscenza di eventuali accertamenti di senso contrario agli atti in nostro possesso per i necessari provvedimenti in primis quelli per la salvaguardia della pubblica incolumitĂ Âť.
Durante una riunione scelti i nomi dei candidati
Dalle 17 alle 20
Amministrative, le civiche fanno il punto sulle elezioni
Sit-in in piazza in difesa della libertĂ
espresso il nome del proprio rappresentante; nella giornata di martedÏ o mercoledÏ prossimo è stato fissato un secondo incontro durante il quale sarà chiamato ad esporre il programma della propria lista e indicare i nomi dei suoi candidati. La lista dei rappresentanti risulta cosÏ composta: Mistrulli per i Popolari di De Mita; Papaleo per l'associazione Cattolici democratici; Di Giuseppe o Villamaina per L'Altra Città ; Doti per Mpa; Pergola per i Socialisti Italiani; Fulgione per il Partito Federazione di Centro; Petruccio per la Grande Lucania. Santangelo per Cdc; Scioscio per i Giovani Federalisti Lucani; Chevano per Aidef. I programmi dei gruppi dei Federalisti di Centro e dell'Altra Città saranno incentrati sui problemi dell'urbanistica e della viabilità ; obiettivo primario sarà anche quello di coinvolgere l'intera cittadinanza nella presa delle decisioni che la riguardano, dichiarano i rispettivi rappresentanti. Proprio a questo scopo è stata messa in cantiere l'organizzazione, entro la fine di questo mese, di un meeting allargato che coinvolgerà l'intera popolazione. Antonella Mariani potenza@luedi.it
“PER la Costituzione, la libertĂ degli individui e lo Stato di dirittoâ€?. Questo il tema scelto per la manifestazione che si terrĂ oggi, dalle 17 alle 20, sotto il palazzo della Prefettura del capoluogo di regione. Anche la cittĂ di Potenza aderisce alla manifestazione che si terrĂ contemporaneamente in tutta Italia. ÂŤL’iniziativa - si legge in una nota degli organizzatori - parte dalla costatazione di quanto è accaduto e sta accadendo in queste ore sul caso EnglaroÂť. Insomma ÂŤcrediamo che siamo di fronte ad un Paese devastato culturalmente e che sta perdendo i punti di contatto della civile convivenza tra i cittadini. Contro i violentissimi attacchi alla Costituzione, allo Stato di diritto ed al dolore delle persone ci tocca “non rimanere in silenzioâ€?Âť e per questo l’appuntamento è per questo pomeriggio, a partire dalle 17 ÂŤper un sit in in favore della libertĂ e dell'autonomia degli individuiÂť. Un sit-in per manifestare l’indignazione ÂŤper la volgare messa in scena di un certo modo di fare politica violento verso i corpi e i sentimenti delle personeÂť.
SABATO scorso l’Hotel Vittoria ha ospitato la prima riunione delle liste civiche, in vista delle elezioni amministrative che si terranno nel giugno prossimo. Lo scopo dell'incontro è stato quello di verificare la possibilitĂ di formare un’unica grande lista in grado di rappresentare tutte le liste civiche riunite. Promotore e coordinatore del confronto è stato Antonio Di Giuseppe del movimento “Altra cittĂ â€?. Il primo intervento spetta all’ex parlamentare Giuseppe Molinari che ha accennato ÂŤal malcontento persistente di cui soffre la cittĂ di PotenzaÂť. Aggiunge poi che ÂŤoccorre far partecipare la cittadinanza alla vita politica. Questo il motivo per cui nasce la lista civicaÂť. L’assemblea è interamente concorde con le parole di Di Giuseppe quando afferma che ÂŤsiamo qui per l’amore che nutriamo nei confronti di Potenza e perchĂŠ crediamo di poter fare qualcosa di buono per la cittĂ . Lo spirito è quello di organizzarsi per essere piĂš fortiÂť. Anna Fulgione del Partito della Federazione di centro mette a disposizione il partito che rappresenta. ÂŤOccorre aggregarsi perchĂŠ da soli non si va da nes-
suna parte. Per questo motivo ci siamo già intesi con i Popolari di De Mita. Quando si tratta di fare qualcosa di buono per la comunità non si guarda al colore del partito. Nicola Manfredelli del Movimento della Grande Lucania afferma siamo un insieme di persone che vogliono entrare nel vivo dei giochi dopo essere stati poco bene all'interno dei partiti tradizionali. Scendiamo in campo uniti per smuovere qualcosa a favore della città , queste le parole di Giuseppe Doti appartenente al Movimento per l'autonomia. Anche Mistrulli dei Popolari di De Mita sottolinea in termini militaristici che l'obiettivo comune della riunione è manifestare il malumore ed il disagio che serpeggiano nel capoluogo. L'essere soli è favorevole al piÚ forte. Per poter combattere una battaglia e per poterla vincere occorre organizzare non una truppa ma un'armata e cambiare radicalmente il modo di far politica in Basilicata perchÊ tutti noi avvertiamo un disagio di coscienza; piÚ saremo armati piÚ aumenteranno le possibilità di sfondare la trincea. La voglia di amministrare bene ci dovrà tenere uniti. Al termine della riunione ogni gruppo politico ha
Potenza
Lunedì 9 febbraio 2009
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ANTICA OSTERIA
L’arte di arrangiarsi
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Volti di donne CHIUDERA’ i battenti il prossimo 15 febbraio, nel museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu”, la mostra documentaria “Volti di donne e ritratti di Paesi nel terzo millennio” di Silvestro Lazzari. La mostra è un omaggio che la Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna ha voluto riservare alle donne, testimoniando realtà e culture diverse ed utilizzando alcuni suggestivi scatti fotografici di Silvestro Lazzari. Le testimonianze fotografiche, realizzate dall'autore, rappresentano una sintesi di momenti di incontro, di riconoscimento degli altri e di interpretazione di realtà molto distanti dalla nostra. Lo strumento utilizzato, il ritratto, consente di offrire un sapore ed un significato alla personalità individuale, fissando tratti non solo somatici, ma soprattutto esistenziali e caratteriali delle donne incontrate in vari Paesi extraeuropei. La macchina fotografica ha consentito di gettare dietro le quinte uno sguardo indiscreto, ma rivelatore di realtà umane dissimili, scoprendo al tempo stesso un mondo femminile indaffarato, sottomesso, operoso, emarginato, materno, dignitoso, povero, ma spesso con lo sguardo rivolto al futuro dei propri figli e del proprio Paese.
Il paese degli idioti IL PROSSIMO 10 febbraio, con sipario alle 21, al teatro Stabile Tato Russo porterà in scena “Il paese degli idioti”. Foma Fomic è il protagonista del romanzo umoristico “Il villaggio di Stepanchikovo e i suoi abitanti” di Dostoevskij, da cui Tato Russo ricava la sua commedia, ambientando la storia nella provincia italiana di inizio Novecento. Al centro di questo piccolo mondo c'è un intellettuale ambizioso, saccente e arrogante, a tratti grottesco, che ha la presunzione di dominare l’ignoranza altrui ammantandosi di un eloquio forbito. Una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione: l’arte di influenzare e affascinare gli sprovveduti per riuscire a perpetuare il proprio dominio.
“Canti leopardiani” IL prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, sul palco del Teatro Nuovo del seminario maggiore, Flavio Bucci porterà in scena “Canti Leopardiani”. Uno dei magistrali interpreti della scena italiana si racconta e racconta la travagliata esistenza di un uomo che guarda la vita attraverso la poesia di un Giacomo Leopardi inedito. Flavio Bucci, abituale mattatore solista della scena, compie un viaggio nell’esistenza dell’uomo macerato dalle disillusioni della vita. La sua interpretazione, tumultuosa ed eclettica, riscopre l’uomo nel dolore universale della solitudine costruendo un teatro specchio e metafora di un percorso esistenziale e sociale, un teatro come storia della nostra anima collettiva e individuale. Un Teatro, insomma, che non rinunci mai ad essere sia per chi lo fa sia per chi lo riceve, una grande esperienza di formazione. E’un Flavio Bucci inequivocabile, ove la sua drammaturgia si costruisce e si basa su un Teatro che è alla stessa portata della costruzione di un uomo. Questo “mago della scena” va all’origine di quell’affabulazione rotta dai ritmi sincopati della voce e del gesto e in quest’ultimo si rivela un misto di timidezza e d’audacia propri della figura di Giacomo Leopardi.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Italians 17.30 - 20 - 22.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22
Sala 6 Viaggio al termine della... 16.30 - 18.30 - 20.30
Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30
Sala 7 Beverly hills chihuahua 16.30 - 18.30 Sette anime 21
Sala 3 Revolutionary Road 18 - 20.15 - 22.30
•DUE TORRI• Italians 19 - 21.15
Sala 4 Operazione Valchiria 17.40 - 20 - 22.20
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
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LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO TURNO NOTTURNO 9 FEBBRAIO Diamante via Pretoria, 165 0971-22532 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-310310 0971-612564
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli •IL 10 FEBBRAIO Potenza, Galleria civica, ore 19 “IL REALMENTE” Lezioni d’Arte con Maria Adelaide Cuozzo, Stefano Gallo, Giuseppina Spina •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
•OGGI Potenza, conservatorio Gesualdo da Venosa “AROMAS DE SIVIGLIA” Duo Francisco e Josè M. Cuenca
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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Potenza e provincia
Lunedì 9 febbraio 2009
BARILE - Anche il Pd locale in vista delle comunali del prossimo 6 e 7 giugno non perde tempo e scende in campo. Il Pd ha scelto la politica dell'ascolto e la ricerca di contributi partecipativi per la elaborazione del progetto amministrativo ed il Governo della nostra comunità. Il confronto è uno strumento a servizio della Città, per valorizzare le competenze e le idee di tutte le espressioni sociali, culturali, imprenditoriali e professionali e per trasformare le idee, i bisogni e le esigenze in scelte politiche. Candidato Sindaco è Giuseppe Mecca, segretario cittadino del Pd e già sindaco, nel passato, della cittadina arbereshe. Ecco uno stralcio del comunicato di presentazione che il Ps di Barile ha rivolto alla cittadinanza: «Care concittadine e cari concittadini, in una società in cui comunicare, scambiare esperienze, ascoltare i bisogni dell'altro,
Barile Lettera aperta dell’uomo del Pd in vista delle amministrative
Il candidato Mecca parla ai cittadini diviene spesso impresa impossibile, la locale sezione del Partito Democratico di Barile si pone l'obiettivo ambizioso di essere un punto di riferimento certo per tutti i cittadini barilesi e per il nostro territorio». «In questi anni - prosegue - la nostra costante azione politica è stata rivolta a recuperare un rapporto di fiducia con la nostra comunità, oltre che a recuperare un ruolo che renda realizzabile l'integrazione del nostro paese in quelle che sono le tematiche che attengono alla programmazione di sviluppo socio economico che investono il nostro territorio. Le questioni in campo non sono, come qualcuno vorrebbe
far credere, questioni di interesse di questo o quel gruppo, ma sono grandi temi che riguardano tutta la società, il suo futuro, l'evoluzione della nostra civiltà e la qualità del nostro progresso». «E' sentita ed è forte - commenta l’ex sindaco - l'esigenza di accompagnare una politica di effettivo rinnovamento, non tanto e non solo della classe politica, ma, soprattutto nel modo di intendere e di partecipare la vita politica. Una politica che deve essere attenta e capace a rendere possibile quel reale sviluppo socio economico di cui il nostro Comune ha bisogno e per il quale è indispensabile mettere a disposizione non solo metodi nuovi, ma,
soprattutto governi stabili, basati sulla progettualità nel lungo periodo. Il Pd ritiene che sia giunto il momento di ripristinare le regole di condivisa democrazia e ritrovata collegialità, evitando che lo stallo confusionale amministrativo ed istituzionale in cui versa il nostro Comune continui a far prevalere il “particulare” a discapito dei cittadini e della politica». Ma aggiunge Mecca: «Il Pd ritiene necessario rafforzare la coalizione di centrosinistra attraverso il coinvolgimento di tutte quelle forze politiche “sane e trasparenti” che si ripongono l'obbiettivo di restituire alla nostra comunità quel cambiamen-
to che oggi è possibile, dando vita, in questo modo, ad una nuova stagione che renda possibile un futuro migliore di oggi. E' tempo dunque di restituire al paese e alla politica un clima di sereno e costruttivo confronto, di ripristino delle regole più elementari di civiltà e di democrazia, che liberi le istituzioni dallo stato di confusione e di aggressività, creata il più delle volte ad arte, attraverso commistioni, ammiccamenti e forme di consociativismo, così come purtroppo è accaduto nella nostra comunità con l'abusiva amministrazione di centro destra ed il trasformismo dei “conosciuti personaggi”, “Sindaco” in testa» «La strada è segnata - conclude - il primo passo sarà quello del 6 e 7 giugno prossimo e con il vostro sostegno e la vostra fiducia pensiamo di poterne fare molti altri insieme». lo. zo.
Lavello Iniziativa internazionale organizzata dall’università del terzo settore di Pisa
Solidarietà da tutto il mondo Testimonianza di “buone pratiche” per ragazzi sfortunati LAVELLO - L'amministrazione comunale tramite l'assessore alla cultura Franco Finiguerra e quello alle politiche giovanili Antonino Capuano ha dato il benvenuto a un'iniziativa internazionale portata avanti dall'università del terzo settore di Pisa. Cinque giorni intensi ed indimenticabili per tutti coloro che hanno partecipato a questo collage di intenti e propositi di vario interesse. Operatori giovanili e sociali sono stati coinvolti anche attraverso un seminario svoltosi presso il centro sociale “Michele Di Gilio. L’iniziativa ha visto confluire nel centro lucano molte persone da tutte il mondo: padre Alfredo Souza Dorea e Antonio Bastos dal Brasile in rappresentanza dell'associazione Ibcm, Pavlina Lazaridou e Nektarios Basdekis dalla Grecia per l'associazione Antigone, Hector Alcantara Gonzales e Rafael Rivera Sevilla dal Messico in
I partecipanti alla manifestazione di Lavello
forza all'associazione Siijuve, Horacio Changa e Maria Rosalina Dengo dal Monzabico in virtù dell'associazione Ajude, Jacobo
Giao Sanchez e Maria Juana Fubio dalla Spagna per la presenza dell'associazione Cogami. Il progetto “One world
for all”, finanziato dalla commissione europea attraverso il programma gioventù in azione che punta allo scambio e rac-
colta di buone pratiche sull'inclusione sociale di ragazzi con minori opportunità, è stato illustrato dalla coordinatrice del progetto dell'UniTs, Luisa Pagano. «Questa circostanza lavellese - ha sottolineato Lucia Colonna dell'UniTs a Lavello - è stata un'ottima occasione sia per le associazioni partner che per quelle locali (Lavellovolley, Junior Calcio, Libertas Karate, Unla, associazione bandistica comunale, sportello per immigrati) facendo il punto della situazione su quelle attività che vedono combattere l'esclusione sociale». Sport, arte, cultura, musica sono stati evidenziati strumenti adatti all'integrazione sociale e al palasport e al centro Di Gilio il confronto tra le varie realtà operanti in questi settori è risultato proficuo ed incoraggiante. «Questo è stato il primo incontro - ha rimarcato Lucia Colonna - di un progetto che durerà fino al dicembre 2009 e che prevede
anche delle attività pratiche, come lo scambio giovanile con minori opportunità di 30 ragazzi nella prossima estate in Grecia e poi il tutto si concluderà ad ottobre in Messico con un secondo seminario internazionale con produzione di un dvd che contenga tutte le buone pratiche raccolte e la documentazione, la bibliografia, i materiali che sono resi disponibili dalla commissione europea, dal consiglio d'Europa e l'agenzia Salto collegata al programma gioventù in azione comprese le buone pratiche raccolte a livello locale nei sei Paesi del programma». L'esperienza italiana dei componenti internazionali all'evento promosso dall'università del terzo settore di Pisa è stata arricchita da un’'analisi anche del contesto locale con la partecipazione della comitiva ad attività tradizionali lavellesi come i festeggiamenti di carnevale nei tipici festini. Giuseppe Catarinella
Una delegazione di sommelier ha scelto i migliori
Diciotto vini Aglianico in rassegna ad Acerenza ACERENZA - «L'aglianico nasce su terre di bellezza intatta, colline poco sotto i vulcani, all'ombra dei boschi di ippocastani e querce la forza di queste terre sta nella bellezza e nella unicità è come se queste terre dicessero: o ci prendete per come siamo, o andate altrove. E’ l'aglianico il protagonista di questo meraviglioso palcoscenico e ci invita ad ascoltare la sua polifonia. Il vino aglianico che nasce ha una vita lunghissima, in bottiglia e in bicchiere, una volta versato, il vino si esalta e “continua”, evolve, è dinamico, la sua mineralità, è lava e tufo, con riverberi di brezze marine. La sua passionalità è sangue vivo, il suo profumo è sensualità, è la voce della terra». E' la descrizione di Andrea Scanzi, scrittore, nel suo libro “Elogio dell'invecchiamento” in cui sembra voler parlare proprio dell'aglianico e del territorio di Acerenza. Dal colore rosso rubino, dal profumo di frutta fresca, fluttuava dolcemente nel calice del sommelier che con maestria ne analizzava la struttura, il sapore, il retrogusto. E' stata questa l'azione fondamentale che ha tenuto banco nella mattinata di ieri, a
Il primo premio assegnato a Giuseppe Calitri. A sinistra, un sommelier
partire dalle ore 9, nel salone del convento S.Antonio, per la seconda edizione di “Mostra sull'Aglianico Acheruntino”. Una kermesse di 18 “aglianico”, vinificati alla maniera più semplice senza aggiungere nulla di chimico e soltanto con i mezzi offerti dalla terra, il fresco della cantina di roccia per la fermentazione e le botti in legno per la conservazione. La giuria dell'Ais, una delegazione di 11 sommelier, della Associazione Italiana Som-
melier di Potenza, ha dovuto scegliere, non con poche difficoltà, i migliori tra i diciotto vini gareggianti sia dell'annata 2007 che 2008. I criteri di valutazione, come fa sapere Aldo Corrado, presidente di giuria, nonché presidente dell'Ais Potenza, sono tre: parametro visivo, olfattivo e gustativo olfattivo. Per l'anno 2007 è stata premiata la produzione dei fratelli Grillo, mentre per l'anno 2008 il terzo posto è toccato a Gerardo
Palo, il secondo posto ai fratelli Grillo e il primo posto per il miglior vino aglianico è andato al signor Giuseppe Calitri. Marco Primolevo, enologo e sommelier, intervistato, ha spiegato che il colore rubino con riflessi violacei, la struttura e il profumo di frutta fresca, hanno fatto sì che il vino di Calitri arrivasse al primo posto. «Una iniziativa che mette in risalto tutte le altre risorse del territorio di Acerenza», così uno degli organizzatori dell'evento Giu-
seppe Vergaglia, appassionato di vino, che insieme a Caruso Antonio hanno ideato il premio e hanno posto attenzione alle altre risorse che il territorio di Acerenza può offrire, pensando a puntare sulle qualità dell' Aglianico. La mattinata si è conclusa con alcuni consigli da parte dell'enologo Primolevo a tutti i vinificatori che ogni anno, come quest'anno, raccolgono l'uva e fanno sì che diventi vita nei loro bicchieri. Enza Saluzzi
Potenza e provincia 21 Ripacandida Dopo lavori di restauro la statua del protettore è stata restituita ai cittadini Lunedì 9 febbraio 2009
In paese torna San Donato Tutto è stato possibile grazie alla donazione di un benefattore RIPACANDIDA - E’ stata restituita alla comunità di Ripacandida, dopo due mesi di restauro, la statua di San Donato, protettore del paese e dei bambini afflitti da epilessia, o male di San Donato. Prima dello scoprimento della statua è stata celebrata una santa messa nella chiesa di San Donato - famosa per il gemellaggio fatto con Assisi, grazie a i suoi pregevoli affreschi cinquecenteschi che raccontano la “Bibbia” - celebrata da don Ciro Guerra, responsabile dei Beni culturali della Diocesi, che si è avvalso della collaborazione del parroco di Ripacandida, don Francesco Di Stasi. Presente alla cerimonia religiosa, anche l'amministrazione comunale, nella persona del sindaco Giuseppe Annunziata e di alcuni suoi collaboratori. L'intervento di restauro della statua, che è stato curato dalla Soprintendenza ai Beni artistici e storici di Basilicata, diretto dalla storica dell'Arte Maria Francione, è durato circa 60 giorni, ed è stato possibile grazie ai soldi messi a disposizione da un devoto di questo Santo. Il restauro è stato eseguito da Domenico Saracino che si è avvalso della collaborazione di Nicola Delvecchio. Avvicinato il restauratore, Domenico Saracino, presente anche alla cerimonia di consegna della statua alla comunità, dello scorso 7 febbraio, ha detto:«la scultura, risalente all'inizio dell’ ‘800, dopo il restauro ha riservato una grossa sorpresa, sotto gli strati di ridipinture è emersa tutta la bellezza della statua originale con tutta la decorazione ottocentesca in oro zecchino e foglia argento». Il restauro è servito anche
La statua di San Donato. A destra la folla durante una processione
per fare tornare agli antichi splendori anche il mantello finemente decorato con motivi floreali. Essendo santo Donato molto venerato la statua, nel corso del tempo, ha subito diversi rifacimenti. Infatti sul volto saggi stratigrafici hanno rilevato dieci strati di colore sovrapposto. Il lavoro è consistito, innanzitutto, nel recupero dell'edizione originale, rimuovendo tutti gli strati di colore, poi, nel si è passati al
consolidamento del legno e alla ripresentazione estetica, intervenendo solo laddove vi erano delle lacune, senza sovrapporsi alla materia originale. Dove mancava, è stata applicata una foglia di oro di 23 carati e mezzo e una foglia argento. Il tutto è stato eseguito secondo la metodologia scientifica, come è ormai di prassi nei lavori di restauro. Allo scoprimento della statua di San Donato c’era tanta gente, fino al punto
che la piccola chiesa non riusciva a contenerla tutta. Commosse anche le suore dell'annesso convento di San Donato, la superiora suor Lucia Cristina Vitale suor Ameliana d'Aurinzio, suor Pia Tiziana Biocca e suor Maria Pia Arpino. Suor Lucia ha riferito: «da oggi, oltre a custodire gelosamente gli splendidi affreschi della chiesa, cureremo anche questa preziosa statua, riemersa in tutta la sua bellezza originaria. E’ stata restaurata con arte e tutta la
gente è rimasta commossa, un lungo applauso ha scandito il ritorno di San Donato a Ripacandida». Da ricordare che San Donato è venerato e festeggiato anche dai numerosi ripacandidesi di “Blue island” negli Stati uniti, dove in suo onore è stata costruita una chiesa ed il 5, il 6 e il 7 agosto di ogni anno vengono tenuti solenni festeggiamenti. Anche a Buenos Aires è stata costruita una chiesa all'interno della quale c'è una statua di S. Donato, di
Vietri L’iniziativa della sezione “Arci caccia”
Una delle lepri rimesse in libertà
Ripopolamento del territorio Liberati 110 leprotti VIETRI DI POTENZA - Sono state liberate sabato scorso, dall’associazione “Arci caccia” di Vietri di Potenza, ben centodieci lepri che sono stata immesse nei vari territorio a partire da contrada Perolla, tra Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, nell'ambito dell'iniziativa della sezione di Vietri di Potenza, per il piano di ripopolamento dei stessi leprotti, per il pre-ambientamento degli stessi, per far abituare gli animali a calcare i territori interessati e a non farli perdere e farli. Il tutto in collaborazione con le
guardie venatorie di Potenza e agli iscritti dell'Arci Caccia di Vietri, con il presidente Giuseppe Casciano. La cattura delle centodieci lepri è iniziata in contrada Perolla verso le sette di sabato mattina, per ben dodici ora, sino alle diciannove, per poi effettuare l'immissione nei vari territori. In quello vietrese, quindici le lepri immesse per l'annata venatoria in corso fino al duemiladieci, grazie anche all'aiuto delle guardie venatorie di Potenza. Lo scorso anno in un recinto
mobile in contrada Monica di Vietri di Potenza, furono liberate dieci coppie di leprotti, mentre quest'anno sono state ben centodieci. Continua così l'attività dell'Arcicaccia di Vietri di Potenza, che conta oltre cinquanta iscritti e che è impegnata su diversi campi, dalla caccia al cinghiale, al faggiano e tra le altre cose alla pesca. Il presidente Giuseppe Casciano si è detto molto soddisfatto dell'attività dell'associazione: «Sono molto contento e soddi-
sfatto dei risultati raggiunti fino ad ora, anche dopo l'iniziativa di sabato con la liberazione e l'immissione nei territori di centodieci leprotti, per questo vorrei ringraziare le guardie venatorie
Palazzo San Gervasio Visita anche alla biblioteca “Joseph and Mary Agostine
Studenti alla scoperta di palazzo D’Errico PALAZZO - Gli alunni delle classi quinte A e B, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno partecipato ad una visita guidata presso il palazzo Camillo D'Errico e la Biblioteca comunale “Joseph and Mary Agostine memorial library di Palazzo San Gervasio. I ragazzi, intervistati dopo la visita, hanno mostrato soddisfazione ed entusiasmo, dichiarando che inizialmente, quando le insegnanti hanno proposto il programma delle uscite,
quasi tutti erano un po’ delusi, perché pensavano che i luoghi da visitare non sarebbero stati abbastanza interessanti rispetto a luoghi lontani e città più grandi. Dopo, però, si sono ricreduti perché hanno potuto ammirare il bellissimo palazzo D’Errico che, dopo 20 anni di lotte, è pronto per ricevere i 298 quadri di grande valore artistico, che erano stati trafugati nel 1939 dai fascisti e portati a Matera. I ragazzi sono stati gentilmente ricevuti e accompa-
gnati nella visita dalla signora Eugenia, discendente dei D’Errico, e da Mario Saluzzi, conservatore del palazzo, che hanno raccontato la bellissima storia che riguarda questo luogo e di tutte le peripezie vissute dai palazzesi per riavere la loro pinacoteca. Successivamente , è stata visitata l'interessante e molto innovativa biblioteca comunale gestita dalla signora Marcella Durante, dove ci sono dei computer per fare le ricerche e diversi settori spe-
pregevole valore artistico, molto simile all'effige sacra di Ripacandida e la terza domenica di novembre la comunità ripacandidese celebra la festa di San Donato con una solenne processione alla quale fa seguito un pranzo con canti e balli. In Honduras, l’ex parroco di Ripacandida, don Ferdinando Castriotti, dove svolge la sua missione pastorale, ha costruito una chiesa dedicata a San Donato. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
cifici di libri per bambini e adulti di tutte le età. C’erano antichi libri di medicina disegnati a mano, libri di geografia, di storia e di narrativa anche per i più piccoli, tutti ben distribuiti e classificati in librerie colorate che rendono l'ambiente allegro ed accogliente. L'entusiasmo mostrato dai ragazzi ha fatto capire loro che spesso si sottovaluta il patrimonio culturale e artistico del territorio locale. l.z. potenzapz@luedi.it
per la collaborazione e a tutti i collaboratori ed iscritti per l'ottimo lavoro svolto da tutti quanti fino a oggi». Claudio Buono provinciapz@luedi.it
Ex Standardtela, i lavoratori dovranno approvare l’accordo con la Drap Lane SANT’ANGELO LE FRATTE - Saranno i dipendenti della ex Standardtela a decidere del futuro del sito produttivo di Isca Pantanelle di Sant'Angelo Le Fratte. Dopo la sigla dell’accordo dello scorso venerdì alla Regione Basilicata con la società Drap Lane e le organizzazioni sindacali, per la reindutrializzazione del sito, oggi saranno proprio i lavoratori a esprimersi sui punti previsti dall'intesa. La società ha proposto un piano di attività per la produzione di lana cardata. Un investimento che prevede la rioccupazione di tutte le 110 unità lavorative, oltre a 49 nuove assunzioni. Entro 60 giorni la società dovrà presentare alla Regione la prescritta documentazione esecutiva asseverata da un intermediario finanziario.
Matera 22
Lunedì 9 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il presidente di Confesercenti ricorda: «A patire sarebbero le decine e decine di piccoli imprenditori»
«Dalla ex Nicoletti alla beffa» Gianni Schiuma critico contro l’idea di un centro commerciale RILANCIO dell’economia del territorio e non una soluzione tampone. E’ quello che si augura il presidente di Confesercenti, Gianni Schiuma commentando le notizie sulle manifestazioni di interesse per l’ex stabilimento Nicoletti, ufficializzate nei giorni scorsi. In particolare il riferimento è rivolto alla proposta che potrebbe giungere dal gruppo Matarrese. «Ci preoccupa ed anche molto, la paventata possibilità di realizzare l'ennesimo Centro Commerciale, per una serie di motivi che abbiamo già espresso in altre circostanze e che senza dubbio vedrebbero la polverizzazione della già provata rete commerciale cittadina e del territorio circostante, nonché l'amara sorte per le maestranze, magari prima riesumate e poi sfoltite e pagate a mala pena già nei primi mesi successivi al reimpiego. Ecco svelato - prosegue schiuma - il perché della fretta, da parte dell'ormai ex Consiglio di Amministrazione del Consorzio industriale materano, nell'approvare una norma che permettesse la variazione della destinazione d'uso dei capannoni presenti nell'area industriale della Martella, e che all'epoca
Il lotto minimo approda ancora una volta in consiglio PIU’ di un paio di mesi fa era stato ritirato dall’ordine del giorno del consiglio comunale dopo essere stato presentato dai consiglieri Stella Brienza e Tataranni. Oggi il tema del lotto minimo torna in consiglio comunale, grazie all’ordine del giorno presentato dal consigliere Michele Lamacchia. Nel particolare si discuterà di “Riduzione dell’edificabilità nelle campagne dell’agro materano”. «E’ un passaggio che ormai si rende necessario anche alla luce degli aumenti dei prezzi del mercato immobiliare - spiega - e per riavviare l’edilizia. Non si può edificare in campagna ma nemmeno in città. Numerosi appartamenti in citdefinimmo “pericolosa” perché avrebbe aperto, cosa che puntualmente è avvenuta, la strada a soluzioni come quella prospettata della realizzazione di un altro Centro Commerciale». Le preoccupazioni del presidente di Confesercenti si concentrano, in particolare sul futuro delle piccole aziende. «Dispiace constatare prosegue Schiuma - che se la cosa dovesse realizzarsi sarebbe l'ennesima beffa
tà sono vuoti o invenduti e le tariffe restano altissime. In un momento difficile come questo - prosegue Lamacchia questo stato di cose impedisce ai cittadini di acquistare un immobile e a chi vuole sposarsi di mettere su casa. Con la possibilità offerta dal lotto minimo, si potrà costruire casa anche in campagna e andarci a vivere per tutto l’anno. In questo modo si potrà soddisfare anche l’esigenza di rivitalizzare l’agro materano e le campagne che attualmente sono abbandonate. L’obbligo dei 20 mila metri quadri dovrebbe essere ridotto a 4 mila metri con una semplificazione nelle procedure d’accesso per l’edificabilità.
per la micro impresa, atteso che a patire sarebbero le decine e decine di piccoli imprenditori, commercianti ed artigiani, già stretti nella morsa della crisi, alle prese con istituti bancari sempre meno attenti alle loro problematiche e senza la possibilità di una scialuppa di salvataggio quale quella degli ammortizzatori sociali». L’allarme viene lanciato anche alle istituzioni. «La Regione, che pure
Il consigliere Michele Lamacchia
potrebbe trasformarsi complice di questo misfatto, se si considera che la recente variazione della Legge Regionale sul commercio, di fatto ha reso possibile la realizzazione di Parchi Commerciali Interurbani, dovrebbe mettersi, come si suol dire, “una mano alla coscienza ed una al portafogli”, immaginando forme di assistenza all'uscita dal mondo del lavoro per quegli imprenditori ed i loro dipendenti, di fatto
fuori dalla possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali». Nel complesso Confesercenti, si ritiene comunque soddisfatta dal passo avanti che è stato registrato nella soluzione della vicenda che riguarda l’ex sito della Nicoletti come conferma Schiuma che precisa: «Apprendiamo con piacere della disponibilità di alcuni imprenditori pronti a rilevare l'ex stabilimento Nicoletti e che si sta proce-
dendo alla valutazione delle loro offerte. Il nostro pensiero, che non può che essere di speranza, è rivolto alle centinaia di maestranze che tornerebbero ad essere reimpiegate evitando così il dramma sociale che si prefigurava nei mesi scorsi. Sul centro convegni non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento, in considerazione della esigenza, più volte manifestata anche dalla nostra associazione, che la città di Matera si doti di una struttura che sostenga e renda possibile un incremento di quel turismo congressuale che garantirebbe maggiori presenze nella Città dei Sassi ed una importante destagionalizzazione del turismo nella nostra area. Il centro congressi, inoltre - prosegue Gianni Schiuma nella sua analisi se accompagnato da ulteriori iniziative rivolte all'attività fieristica, avrebbe senz'altro le sue ricadute positive su tutti i settori produttivi presenti nella nostra provincia, con parziale ricaduta occupazionale anche sulle maestranze ex Nicoletti, ancora in sospeso ed in attesa di conoscere il loro futuro, magari meno amaro del presente». matera@luedi.it
Si è finto un conoscente e gli ha dato denaro falso in cambio del suo sussidio Avviata la campagna nazionale
L’amico che truffa i vecchietti Un 85enne è l’ultima vittima del ladro di pensioni AVEVA appena ritirato la pensione che, come ogni mese, prelevava recandosi in un ufficio postale nel centro di Matera. L'85 enne materano, però, ignorava che di lì a pochi minuti sarebbe stato vittima dell'ennesimo raggiro ai danni di anziani che si stanno verificando con maggiore frequenza negli ultimi tempi in città. All'uscita dalla filiale delle Postemdi via Liguria, infatti, è stato avvicinato da un uomo di circa 60 anni che si è presentato come un suo vecchio amico. Qualche secondo per cercare di rinfrescare la memoria e ricondurre quella fisionomia tra quelle conosciute ammettendo amaramente che il tempo trascorso aveva probabilmente fatto dimenticare quel caro amico, e il gioco è fatto. L'amico ritrovato lo convince a fare due passi e ad accompagnarlo a casa in auto; quattro chiacchiere dopo tanti anni, d'altronde, fanno piacere. E tra gli argomenti di conversazione durante il viaggio, quello sulle difficoltà di un anziano e sulla disponibilità economica è stato il più semplice per portare a termine la truffa. Con 900 euro in tasca, tra cui alcune banconote da 50 euro, l'anziano ha lamentato la difficoltà nel conservarli ricevendo, per tutta risposta, la disponibilità del caro e vecchio amico ad ottenere in cambio la stessa cifra con tagli diversi. E così, con i 900 euro in banconote più semplici da spendere l'85enne è rientrato a casa ringraziando il suo amico. Sono bastate 24 ore, però, per scoprire che nemmeno un centesimo di quel denaro era originale e che la
Il Comando provinciale dei carabinieri dove l’ 85enne ha denunciato la truffa
sua pensione si trovava oramai nelle mani di un abile imbroglione che, in barba al senso dell'amicizia, gli aveva rubato la somma necessaria a vivere ogni mese. La denuncia al comando provinciale dei carabinieri, sabato mattina, ha confermato l'allarme che da tempo l'Arma ha lanciato sopeattutto nei confronti della popolazione anziana,
vittima prescelta per le truffe. «L'avvertimento, specie agli anziani che vivono da soli - anno sapere dal Comando provinciale dei carabinieri - è di non prestare, mai, la fiducia a persone sconosciute, che dovessero chiedere loro denaro o altro, e di informare, subito, carabinieri e polizia». a.ciervo@luedi.it
La prevenzione per aiutare il cuore LE malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte e d'invalidità. A tal proposito, fino al 15 febbraio, è stata avviata una campagna di promozione “Per il tuo cuore” per raccogliere fondi “Accendi il tuo cuore per la ricerca” a cura della Fondazione “Per il tuo cuore Hearth Care”, dell'Associazione medici cardiologi ospedalieri (Anmco), dell'Unità operativa di Cardiologia dell'Azienda Sanitaria di Matera (Asm) e in collaborazione con le associazioni “Amici del Cuore” di Matera e Grassano. I cardiologi illustreranno tutti gli aspetti della patologia, i problemi ad essa collegati, l'incidenza e l'abbassamento, ai 40 anni, del rischio cardiovascolare. Inviteranno a donare due euro con un sms dai cellulari o dai numeri fissi al numero verde 48545 ed a versare contributi alla Fondazione “per il tuo cuore” sul conto corrente postale o bancario. Alla conferenza stampa sono intervenuti il dott. Tommaso Scandiffio direttore dell'U.O. di Cardiologia dell'Ospedale “Madonna delle Grazie”, il dott. Antonio Cardinale responsabile del Servizio di Angiologia, il dott. Francesco Paolo Calciano medico di medicina
generale e Franco Acito dell'Associazione “Amici del Cuore”. «A Matera abbiamo avviato, alcuni anni fa, uno studio epidemiologico su tre mila studenti ed amplieremo la nostra ricerca con l'osservazione su settemila giovani - ha detto Scandiffio ». «La prevenzione deve partire dall'adolescenza con corretti stili di vita, sana alimentazione e controlli periodici. - ha aggiunto Cardinale. «Il 14 febbraio, dalle 9 alle 13, presso la Sala S. Agostino in Piazza A. Ilvento a Grassano, avrà luogo la giornata della prevenzione cardiovascolare - ha ricordato Calciano - Saranno rilevati: colesterolo totale, glucosio su capillare e saturazione di O2 ai bambini, dai cinque agli otto anni, con familiarità positiva a fattori di rischio cardiovascolare. Nel pomeriggio della stessa giornata, presso L'Istituto Tecnico Commerciale, si terrà il seminario “I fattori di rischio cardiovascolari nei giovani”. Seguirà una simulazione d'intervento in caso d'arresto cardiaco». «Il DonaCuore” è l'associazione nazionale a cui affluiscono tutte le associazioni “Amici del Cuore”. - precisa Acito Siamo sponsor di questa iniziativa nazionale». Nunzio Longo
Matera e provincia
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Pomarico Prove generali di alleanze e nuove liste in vista della tornata elettorale POMARICO - Grande caos sotto il cielo dei partiti pomaricani in vista delle prossime elezioni che varranno come vero e proprio banco di prova anche per le sigle politiche appena battezzate. Forza Italia, al quale ancora il primo cittadino attuale, Giuseppe Casolaro, è iscritto, pare ancora non avere le idee chiare sul da farsi per il rinnovo dell'Amministrazione. Le comunali s'annunciano dunque particolari sotto tutti i punti di vista. Casolaro, da quanto riesce ad emergere dalle stanzette di quel che rimane dei partiti di Pomarico, ha voglia di tentare il bis. Ma il partito non sembra tutto compatto intorno all'idea de primo cittadino. E, quindi, addirittura il sindaco potrebbe cambiare casacca,
Elezioni, l’incertezza regna sovrana per esempio - si vocifera- scegliendo di fare da testa di serie e quindi capolista in un'eventuale possibile esperienza nelle file del partito di Nigro, ovvero i Popolari uniti. Nel frattempo, ancora, per l'assessore più forte per capacità elettorale, l'assessore Michele Martino si parlotta, se le cose non gli dovessero andare del tutto a genio (e l'operazione potrebbe coinvolgere probabilmente altri forzisti), di un suo ingresso nella lista dell'Adc di Francesco Mancini, il più giovane dei concorrenti e però il più conteso dai partiti storici. Dunque il centrodestra non se la passa proprio benissimo. Come
detto, invece, eppure di iniziative non ne stata mettendo proprio in campo, si parla di Mancini, nipote di un altro nome già sentito per anni nella Pomarico del boom economico. Non è che oggi strizzatine d'occhio e cose simili ne manchino... Il centrosinistra, di contro, è in tutt'altra situazione del momento migliore. A partire dal Pd, che non si capisce ancora se queste primarie (forse tra Pellegrino e Spera) le farà oppure no e che, a parte la forza annunciata come potenzialità non si capisce ancora che pesci voglia lasciare nel mare. La quasi conferma è del praticamente siglato accordo con
l'Udc, che se pur è maggioranza con il Ppl, sceglie di spostare campo d'alleanze. Poi una serie di piccole forze, parte delle quali, tanto per citarne una Centro popolare, non si comprende ancora bene cosa siano. Cp si trova in realtà formalmente in un altro pezzo d'Italia. Insomma, iniziative non se ne segnalano. E, tranne un tentativo andato male di Sinistra critica con alcune assemblee pubbliche, poco e niente è noto. Sinistra europea, quel che resta di Rifondazione Comunista, vive come Sc e altre forze un periodo assolutamente non buono
in quanto ad attivismo. A questo punto che succederà? Ecco le possibilità, certamente frutto di deduzioni e nessuna conferma ma neppure ancora smentita. Il Pd candida sindaco il coordinatore Giuseppe Pellegrino in una lista insieme all'Udc oppure addirittura s'accoda con Adc che si prende Mancini quale candidato e comunque Udc. Casolaro fa una lista con Pu e Fi corre con An è un candidato difficile da trovare o s'arriva a una lista unica di centrodestra con Adc e sempre candidando Mancini. E il resto delle forze raggiungono accordo per una lista civica capeggiata da Giuliva e sostenuta da più ampio schieramento. Il caos è enorme. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Troppi luoghi comuni che riducono il consumo su tutto il territorio. Necessarie anche le sinergie
«Serve il marchio Coniglio del sud» Gli allevatori di Irsina rilanciano il riconoscimento IRSINA - In Basilicata non ci sono solo grossi nomi ad occuparsi dell'allevamento e della produzione di carni bianche, e precisamente come nel nostro caso di conigli. Desta infatti un certo stupore la storia dei due allevatori di Irsina, Antonio Leone e Gianni De Bonis , che da dieci anni animati da un'incrollabile tenacia si sono “inventati” allevatori del settore cunicolo. Oggi detengono quasi il 20% dell'intera produzione lucana di conigli, con un numero record di 5000 fattrici ( mamme dei conigli) sempre in attvità. Pensano a tutto loro : dalla fecondazione, all'allevamento, alla macellazione fino al trasporto del cliente finale che viene fatto ciclicamente ogni settimana attraverso di camioncini abilitati al trasporto di carni. Abbiamo ascoltato direttamente da loro come nasce questo interessante progetto : «L' iniziativa nasce da un gruppo promotore di giovani imprenditori oltre dieci anni fa - spiegano - con l' obiettivo di diversificare la produ- L’allevamento irsinese di conigli che detiene il 20% della produzione locale di zione nel settore e avviare progetti settore alternativi che avessero un appeti«Le nostre realta' produttive - Apa, dispone di alcuni servizi di asbilita' commerciale. Delle varie iniziative approvate, solo due furono continuano - sono dotate di tecno- sistenza tecnica, di fecondazione realizzate a Irsina con dimensioni logie d' avanguardia per la tutela artificiale e contributo al ritiro deled investimenti tali da poter af- del benessere animale. Dopo la fase le carcasse, che altre Regioni itafrontare mercati distanti e giustifi- dell'allevamento ci rivolgiamo ad liane non hanno e di cui siamo molcare i costi di trasporto per rag- una cooperativa, che effettua la to grati. Attraverso il Sistema degiungerli. I consumi regionali non trasformazione. Con due furgoni gli Allevatori a cui siamo associati, sono favorevoli , andrebbero per- frigoriferi si effettua la distribu- l'Apa assicura l' elaborazione pecio' incentivati - dicono Antonio e zione diretta a centinaia di punti riodica dei dati per la valutazione Gianni - con apposite campagne di vendita al dettaglio dislocati in Pu- dell' andamento produttivo e riprocomunicazione. Il coniglio ha una glia e Basilicata, certo con una duttivo e la valutazione sul benescarne leggera, altamente digeribi- struttura di macellazione in zona sere animale; bisogna tuttavia pole e povera di grassi indicata per i si eviterebbero ulteriori costi e tem- tenziare il servizio di analisi dell' bambini, gli anziani e le persone pi, percio' utilizziamo il servizio di alimentazione con le nuove dispocon problemi cardiovascolari e di un impianto di Santeramo (Ba). La sizioni in tema di corretta prassi Regione Basilicata, attraverso le igienica ed e' necessario trovare pressione.
delle sinergie per abbassare i costi e rendere piu' competitivi gli allevamenti regionali. Attualmente il settore vive un momento difficile per la concorrenza, l' assenza di etichettatura obbligatoria sulla provenienza che ne favorisce le importazioni a prezzi bassi e per la mancanza di un Piano di Settore di cui si avverte estremo bisogno. Se verra' approvato in sede ministeriale, come stiamo sollecitando - affermano anche attraverso l'Anlac, un' associazione nazionale di settore si prospettera' uno scenario migliore e anche le Regioni dovranno recepirlo, impostando delle misure specifiche per il comparto». Gli allevatori lamentano i troppi ostacoli ed interessi trasversali che ne rallentano la crescita. E' necessario avviare una politica di tutela unitaria per le aree del mezzogiorno in cui si concentrano maggiormente i consumi, soddisfatti solo in parte dalla produzione locale. «Stiamo portando avanti con l' Anlac e le Regioni del sud -concludono Gianni De Bonis e Antonio Leone - il riconoscimento comunitario di un marchio del “coniglio del mediterraneo” che con un apposito disciplinare su cui sta lavorando l' Universita' di Napoli ed una strategia comune assicurino un ambito di valorizzazione alla filiera cunicola delle aree marginali, con benefici per tutti, produttori e consumatori ». Manca la presenza forte del legislatore, per riparare i produttori dai fattori critici che caratterizzano il settore alfine di incentivare e sviluppare nuove iniziative. Mimmo Donvito
Grottole controlli in un’azienda GROTTOLE - A Grottole , i carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Matera e agenti del Corpo Forestale hanno denunciato un imprenditore agricolo, in quanto aveva assunto un lavoratore straniero, un rumeno di 17 anni, senza averlo fatto sottoporre alla prevenuti a e prevista visita medica. I controlli nei cantieri e nelle aziende rappresentano una delle attività principali attorno alle quali si concentra l’attenzione dell’Arma. L’anno appena concluso, che ha registrato numerosi incidenti sul lavoro, ha aumentato l’attenzione sul rispetto delle norme previste dalla legge e che riguardano sia la sicurezza sui luoghi di lavoro che il benessere dei lavoratori. In questo senso si inserisce l’attività di controllo sul territorio che è stata avviata dai carabinieri e che prosegue anche con riferimento alle aziende agricole. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni. provinciamt@luedi.it
Bernalda «Da diversi anni è cresciuta un’area grigia in cui la trasparenza è diventata opacità»
Leone apre il dibattito sulla questione morale
Michelangelo Leone
BERNALDA - «Non possiamo non vedere come nel nostro partito si siano insinuati stili politici, metodi di gestione, modalità di rapporto con la società civile e di relazione con gli interessi privati, assai diversi da quelli che devono essere i nostri.... Da diversi anni a questa parte è cresciuta attorno a tutti i partiti anche un'area grigia e paludosa nella quale la trasparenza è diventata opaci-
tà, la competenza professionismo politico e carrierismo arrogante, l'innovazione gestione cinica di un potere fine a se stesso». Questo il ruggito di Michelangelo Leone del Forum Democratico di Bernalda durante la riunione tenutasi nei giorni scorsi. Presenti all'interno della Sala Incontro, oltre agli esponenti del Pd, anche i cittadini e il Comitato dei Citta-
dini Attivi. Sul tema: “Amministrative di giugno”, Leone, ha parlato di piazza del Popolo e della mancanza di democrazia partecipativa nel Pd; inoltre lo stesso ha confermato che se la situazione non cambierà allora il Forum Democratico passerà alla creazione di una propria lista con propri uomini; e su questa affermazione la platea ha applaudito il leader di Pd. «A Bernalda - ha detto Leone - non c'è una faida ma vi sono profondissime divisioni. Non giova a nessuno buttarla sulla propaganda e fuggire i problemi. Iniziamo col dire che l'assemblea di dicembre che la segretaria provinciale vuol far passare per assemblea degli iscritti era solo la prima - ed unica sino ad oggi riunione tra iscritti dove,
pur con tutto il buonismo natalizio, e l'accortezza da parte di ognuno a non rovinare la circostanza entrando nel merito delle questioni, era ben vigile l’attenzione a pilotare gli interventi senza diritto di replica. Senza dire che su oltre 40 componenti del coordinamento non vi erano oltre 6-7 rappresentanti. E non si rende un buon servizio neppure ignorando che, la metà meno uno del coordinamento territoriale, ha avuto a dire, qualche mese fa, che qui a Bernalda è in atto una “occupazione politico istituzionale”. Noi facciamo appello alla segretaria provinciale ad essere più presente nella realtà bernaldese. Che senso ha, adagiarsi sugli allori per il fatto di sentirsi la vittoria in tasca solo perchè il centrodestra ha il maggior
partito assente da tutti i problemi del nostro Comune, non ha con se’ An ed ha invece al suo fianco un ex sindaco comunista. Per noi militanti del centrosinistra è la peggior mortificazione dover sostenere una lista di nuovi candidati proposti dalla stessa regia che non ha il coraggio di ricandidare la giunta uscente perché, nella realtà, non ritenuta all'altezza del compito così come ce la volevano dare a credere sino a qualche settimana fa. A quelle del centrodestra opporremmo una cordata di sigle tenute insieme da tutto, meno che da ideali condivisi. Si pensi a coloro che dalla lista civica di opposizione sono approdati alla maggioranza, al rappresentante di Rifondazione sospeso dal Sindaco e poi reincaricato sotto diktat del suo par-
tito che lo sospende a sua volta quando non si attiene alle direttive su Piazza del Popolo. Salvo poi, per il Prc, riprendersi l'assessore e ritornare nuovamente alla coalizione per trovare insieme un Sindaco prima di ritornare nuovamente in Piazza contro la giunta e la metà più uno del direttivo Pd. A me è dispiaciuto che queste persone non siano presenti per un confronto. Occorre - conclude Leone cominciare a ragionare con la santa onestà di riconoscere che l'alternativa a chi ha sbagliato non può essere offerta da chi ha sostenuto sino ad oggi coloro che hanno sbagliato, ma da coloro che con coerenza, nella stessa famiglia, hanno sempre denunciato con coraggio gli errori dei propri familiari». Fabio Sirago
24
Matera
Lunedì 9 febbraio 2009
TAXI MATERA 3332685173
Consiglio comunale
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Fontana in attesa
Si terrà oggi alle 18, il Consiglio Comunale. All’ordine del giorno: Ordine del giorno a firma del consigliere Bianchi ad oggetto: “No emendamento Scaiola”. Ordine del giorno a firma del consigliere Bianchi ad oggetto: “Incentivare il tempo prolungato per le scuole della città e consentire di usufruire alle scuole dell’obbligo, che ne facciano richiesta, il servizio di mensa alle medesime condizioni delle scuole dell’infanzia”. Ordine del giorno a firma del consigliere Lamacchia ad oggetto: “Servizio di trasporto pubblico urbano: integrazione modale dei servizi mediante la tariffazione integrata comunale”. Ordine del giorno a firma del consigliere Lamacchia ad oggetto: “Riduzione della superficie del lotto minimo per la edificabilità nelle campagne dell’agro materano”. Criteri generali in materia di regolamenti per l’organizzazione ed il funzionamento di uffici e servizi. Interrogazioni e interpellanze di diversi consiglieri.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Dostoevskij al Duni
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
MERCOLEDI’ 11 febbraio, alle 21 al teatro Duni Tato Russo presenta “Il paese degli idioti” da Dostoevskij per la regia di Alvaro Piccardi. Forma Fomic è il protagonista del romanzo umoristico “Il villaggio di Stepanchikovo e i suoi abitanti”di Dostoevskij, da cui Tato Russo ricava la sua commedia, ambientando la storia nella provincia italiana di inizio Novecento. Al centro di questo piccolo mondo c'è un intellettuale ambizioso, saccente e arrogante, a tratti grottesco, che ha la presunzione di dominare l’ignoranza altrui ammantandosi di un eloquio forbito. Una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione: l’arte di influenzare e affascinare gli sprovveduti per riuscire a perpetuare il proprio dominio. Per informazioni sui biglietto di ingresso Incongress di Francesca Lisbona via Don Minzoni, 38 - 75100 Matera (telefono 0835/337220).
Trasporto pubblico Il trasporto pubblico urbano su ferro è stato al centro dell'attenzione dei lavori della Commissione Lavori Pubblici, Sassi e Mobilità Urbana, convocata nei giorni scorsi dal presidente Giuliano Cappella su invito di alcuni consiglieri comunali. La Commissione, alla luce della proposta di integrare alla linea su gomma la linea su ferro, al fine di dar modo ai cittadini di usufruire dello stesso biglietto per entrambi i servizi, ha verificato la lunghezza del tracciato urbano su ferro, che parte dalla stazione di Lanera e termina in quella di Venusio-Carrefour. Ai lavori hanno preso parte l'ing. Francesco Paolo Nolè, direttore dell'Ustif (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi) e l'ing. Eduardo Messano, direttore di esercizio delle Fal, che hanno illustrato ai consiglieri comunali il percorso e le varie fermate, con riferimento agli eventuali lavori che verranno apportati.
FARMACIE DI TURNO alle 8.30 alle 8.30 Di Renzo via Persio 48 - 0835333911
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Intesa sulla Siss a Matera •il cenacolo Si terrà oggi, alle 17 nella sala giunta del Comune di Matera, la conferenza stampa in occasione della firma della convenzione tra il Comune di Matera e l’Università degli studi della Basilicata per l’avvio delle attività della Scuola di specializzazione dell’insegnamento (Siss). Alla cerimonia saranno presenti il sindaco di Matera, avv. Emilio Nicola Buccico e il rettore dell’Università di Basilicata prof. Antonio Tamburro. La convenzione rende operativa la sede che è stata individuata nel centro commerciale di Via Sallustio.
Città dei Sassi Opera Festival Dopo il successo dello spettacolo di venerdì sera, prosegue la rassegna organizzata nell’ambito del Città dei Sassi Opera Festival. Il 7 marzo con “Le Donne di Puccini”, serata dedicata alla musica di Giacomo Puccini con la rappresentazione, in forma scenica, con cantanti e attori. In repertorio, celebri arie dei personaggi femminili del grande compositore toscano. Anche per l’edizione 2008-2009 il maestro Enzo Di Matteo ha voluto arricchire la rassegna lirico-teatrale da lui ideata con momenti dedicati alle differenti espressioni musicali e alle opere della tradizione lirica romantica. Un appuntamento che si è rinnovato anche per l’interesse mostrato dal pubblico del “Città dei Sassi Opera Festival” verso questo repertorio.
0835/256309 IL 17 MARZO
•Le Botteghe
“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express
0835/344072 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30- 19,35- 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Operazione Valchiria orari al botteghino •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Space Chimps 17,15, 18,35 Tony Manero 20-21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 18,10 Riparo 20-21,50
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835208046 Ex 19 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-75522 Beverly Hills Chihuaua 19 - 21,30 The Millionaire ore 21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Italians ore 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Sport Lunedì 9 febbraio 2009
25
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Prima Divisione
Serie D
Calcio Regionale
Potenza ancora battuto Ma preoccupa l’involuzione totale
Il Francavilla si ripete e vince nel fango anche il recupero
A Pisticci l’Oppido fa 1-1 Tolve e Viggiano ancora a braccetto
da pagina 28 a 32
alle pagine 34 e 35
da pagina 36 a 43
Basket A Dilettanti
Volley B2 Donne
Kick Boxing
Bawer bene, Levoni ko e tra 7 giorni il derby
Giocoleria e Planitalia sconfitte prevedibili
Tralli da un anno sul tetto del mondo
da pagina 44 a 47
a pagina 48
a pagina 49
26
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Serie
A
Risultati e classifica Cagliari-Atalanta Catania-Juventus
1-2
Fiorentina-Lazio
1-0
Lecce-Inter
0-3
11’ pt Iaquinta, 6’ st Morimoto, 46’ st Poulsen 45’ st Gilardino
12’ pt Ibrahimovic, 27’ st Figo 37’ st Stankovic
Milan-Reggina
1-1
Palermo-Napoli
2-1
Roma-Genoa
3-0
Sampdoria-Siena
2-2
34’ pt Di Gennaro, 21’ st Kakà (rigore)
2’ Migliaccio, 13’ pt Simplicio, 43’ pt Hamsik 26’ pt Cicinho, 2’ st Vucinic, 48’ st J. Baptista 21’ pt Vergassola, 47’ pt Bellucci 7’ st Pazzini, 35’ st Maccarone
Torino-Chievo
1-1
Udinese-Bologna
1-0
47’ st Sanchez
Prossimo turno
Marcatori
0-1
21’ st Cigarini
19’ st Ventola, 38’ st Italiano
23ª giornata
24ª giornata 15/02/2009 ore 15
Atalanta-Roma Cagliari-Lecce Chievo-Catania Genoa-Fiorentina Inter-Milan (ore 20,30) Juventus-Sampdoria Lazio-Torino (14/02 ore 18) Napoli-Bologna (14/02 ore 20,30) Reggina-Palermo Siena-Udinese
INTER JUVENTUS MILAN FIORENTINA GENOA ROMA PALERMO NAPOLI CAGLIARI ATALANTA LAZIO UDINESE SIENA CATANIA SAMPDORIA BOLOGNA LECCE TORINO CHIEVO REGGINA
53 46 45 41 40 40 35 34 34 33 31 30 26 26 25 22 22 19 19 16
23 16 5
2 40 16 11 8
3
0 16 7 12 8
2
2 24 9 24 +8
23 14 4
5 38 20 11 8
1
2 22 9 12 6
3
3 16 11 18 +1
23 13 6
4 40 23 12 9
2
1 22 7 11 4
4
3 18 16 17 -2
23 13 2
8 32 20 11 8
2
1 18 7 12 5
0
7 14 13 12 -4
23 11 7
5 32 22 11 8
3
0 22 7 12 3
4
5 10 15 10 -5
23 12 4
7 36 28 11 8
2
1 20 10 12 4
2
6 16 18 8
23 11 2 10 32 29 11 9
0
2 23 13 12 2
2
8
23 10 4
9 31 27 11 8
2
1 21 10 12 2
2
8 10 17 4 -10
23 10 4
9 30 26 12 7
2
3 15 8 11 3
2
6 15 18 4 -13
23 10 3 10 28 25 12 8
1
3 19 9 11 2
2
7
23 9
4 10 32 36 12 5
3
4 14 14 11 4
1
6 18 22 -4 -16
23 8
6
9 33 35 12 6
4
2 19 12 11 2
2
7 14 23 -2 -17
23 7
5 11 18 24 11 6
3
2 11 6 12 1
2
9
7 18 -6 -19
23 7
5 11 21 29 12 7
1
4 16 14 11 0
4
7
5 15 -8 -21
23 6
7 10 22 28 12 5
4
3 16 11 11 1
3
7
6 17 -6 -22
23 5
7 11 25 37 11 2
3
6 14 20 12 3
4
5 11 17 -12 -23
23 4 10 9 22 35 12 2
6
4 13 18 11 2
4
5
23 4
7 12 23 38 12 4
3
5 13 16 11 0
4
7 10 22 -15 -28
23 4
7 12 16 32 12 2
4
6
9 16 11 2
3
6
7 16 -16 -28
23 3
7 13 20 41 11 2
4
5 16 18 12 1
3
8
4 23 -21 -29
-5
9 16 3 -10
9 16 3 -14
9 17 -13 -25
15 RETI: Di Vaio (4 rig) (Bologna) 14 RETI: Gilardino (Fiorentina); Milito (4 rig) (Genoa); Ibrahimovic (Inter) 11 RETI: Amauri (Juventus); Kakà (4 rig), Di Natale (3 rig) (Udinese) 10 RETI: Floccari (Atalanta); Pato (Milan) 9 RETI: Acquafresca (2 rig) (Cagliari); Hamsik (2 rig) (Napoli); Corradi (5 rig) (Reggina) 8 RETI: Jeda (Cagliari); Mutu (1 rig) (Fiorentina); Pandev, Zarate (2 rig) (Lazio); Cavani, Miccoli (2 rig) (Palermo); Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese) 7 RETI: Mascara (2 rig) (Catania); Sculli (Genoa); Del Piero (2 rig) (Juventus); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli) 6 RETI: Rocchi (Lazio); Castillo (Lecce); Lavezzi (Napoli); Simplicio (Palermo); Julio Baptista, Totti (1 rig) (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 5 RETI: Doni (Atalanta); Tiribocchi (Lecce); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria) 4 RETI: Conti (Cagliari); Paolucci (Catania); Marcolini (2 rig) (Chievo); Montolivo (Fiorentina); Maicon, Stankovic (Inter); Iaquinta (1 rig), Nedved (Juventus); Bresciano (Palermo); Cozza (Reggina); Amoruso (2 rig), Bianchi (1 rig) (Torino)
L’Atalanta espugna Cagliari. L’Udinese piega il Bologna CATANIA JUVENTUS
1 2
CATANIA (4-4-2): Bizzarri 6; Potenza 6.5 (35' st Terlizzi 4.5), Silvestre 6, Stovini 6, Capuano 6 (34' st Martinez 6); Izco 6.5 (25' st Carboni 6), Baiocco 6.5, Biagianti 6.5, Tedesco 6.5; Mascara 6.5, Morimoto 7. In panchina: Kosicky, Silvestri, Paolucci, Spinesi. Allenatore: Zenga 6.5 JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7; Grygera 5, Mellberg 6, Legrottaglie 6, Molinaro 6; Camoranesi 6 (6' st Marchionni 5), Tiago 6.5 (38' st Poulsen 7), Sissoko 7, Nedved 6; Iaquinta 5, Amauri 6.5 In panchina: Manninger, Ariaudo, Giovinco, Del Piero, Trezeguet. Allenatore: Ranieri
PALERMO NAPOLI
2 1
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6; Cassani 6.5, Kjaer 6.5, Bovo 6, Balzaretti 6.5; Migliaccio 6.5, Nocerino 6, Bresciano 6 (38' st Savini sv); Simplicio 6.5 (33' st Guana sv); Cavani 6, Miccoli 6.5 (35' st Succi sv). In panchina: Ujkani, Cossentino, Tedesco, Misuraca. Allenatore: Ballardini 6 NAPOLI (3-5-2): Navarro 6; Aronica 6, Cannavaro 5.5, Contini 5.5; Maggio 5.5, Blasi 6, Hamsik 6.5 (34' st Pazienza sv), Gargano 6, Bogliacino 6 (38' st Pià sv); Denis 5.5 (34' st Zalayeta sv), Lavezzi 6. In panchina: Bucci, Rinaudo,
6 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6 MARCATORI: 11' pt Iaquinta, 6' st Morimoto, 46' st Poulsen NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20.000 circa, tutto esaurito al Massimino. Espulso al 12' del primo tempo Iaquinta per doppia ammonizione. Ammoniti: Stovini, Iaquinta, Amauri, Legrottaglie, Silvestre, Sissoko, Tedesco. Angoli: 7-6 per il Catania. Recuperi: 2' pt e 3' st. CATANIA - La Juve vince allo scadere a Catania e scavalca di nuovo il Milan prendensosi il secondo posto. Juve in dieci per 80 minuti per l’espulsione di Iaquinta. Montervino, Santacroce. Allenatore: Reja 5 ARBITRO: Saccani di Mantova 6 RETI: 2' Migliaccio, 13' pt Simplicio, 43' pt Hamsik NOTE: Serata fredda, terreno allentato. Spettatori: 20.185 per un incasso di 316.380,00 euro. Ammoniti: Bresciano, Contini, Lavezzi; Maggio, Miccoli, Nocerino. Angoli: 5-3 per il Palermo. Recupero: 0' pt, 3'st. PALERMO – Ennesima sconfitta esterna del Napoli che nel posticipo di ieri sera ha perso a Palermo per 2-1. Tutto nel primo tempo, col Palermo sul 2-0 già al 13’ (Migliaccio e Simplicio). Inutile, alla fine, la rete di Hamsik.
SAMPDORIA SIENA
FIORENTINA LAZIO
1 0
FIORENTINA (4-3-1-2): Frey 8; Zauri 5, Gamberini 6, Dainelli 5 (1'st Comotto 6.5), Vargas 6 (34'st Pasqual sv); Donadel 5, Felipe Melo 6, Kuzmanovic 5 (14'st Semioli 5); Montolivo 6; Mutu 5.5, Gilardino 6.5 In panchina: Avramov, Kroldrup, Mazuch, Bonazzoli. Allenatore: Prandelli 6 LAZIO (4-3-3): Muslera 6.5; De Silvestri 4, Rozenhal 7, Cribari 7, Kolarov 6; Brocchi 7 (22'st Lichtsteiner 6), Ledesma 6 (45'st Mendicino sv), Matuzalem 6; Pandev 7, Zarate 6, Foggia 6.5 (38'st Mauri sv) In panchina: Carrizo, Faraoni, Manfredini, Da-
UDINESE BOLOGNA
1 0
UDINESE (4-4-2): Handanovic 7; Zapata 6, Coda 6, Domizzi 6, Lukovic 5,5; Isla 6 (21'st Sanchez 7), Inler 6,5, D’Agostino 6, Asamoah 6; Floro Flores 5,5 (14'st Pepe 6,5), Di Natale 6. In panchina: Belardi, Felipe, Pasquale, Obodo, Tissone. Allenatore: Marino 6. BOLOGNA (4-4-2): Antonioli 6,5; Belleri 6, Britos 6,5, Moras 6, Lanna 6; Mingazzini 6, Mudingayi 6,5, Amoroso 5,5 (37'st Marchini sv), Valiani 6,5; Osvaldo 5,5 (40'pt Casar 6), Di Vaio 6 (38'st Bernacci 6). In panchina: Colombo, Castellini, Bombardini, Cesarini. Allenatore: Mihajlovic 6.
2 2
SAMPDORIA (3-4-2-1): Castellazzi 6; Stankevicius 6, Lucchini sv (14'pt Ferri 5), Gastaldello 6; Dessena 6 (41'st Ziegler sv), Sammarco 6, Franceschini 6, Pieri 6; Bellucci 6.5, Cassano 7; Pazzini 6 (24'pt Padalino 5.5). In panchina: Mirante, Da Costa, Marilungo, Mustacchio. Allenatore: Mazzarri 6 SIENA (4-3-1-2): Curci 6.5; Zuniga 6.5, Portanova 6, Brandao 6, Rossi
bo. Allenatore: Rossi 7 ARBITRO: De Marco di Chiavari 6.5 MARCATORI: 45'st Gilardino NOTE: pomeriggio nuvoloso, pioggia a tratti, terreno in buone condizioni, spettatori 35.000 circa. Espulso al 18'pt De Silvestri per doppia ammonizione. Ammoniti: Dainelli, Montolivo, Ledesma, Muslera, Felipe Melo. Angoli: 8-6 per la Lazio. Recupero: 2'; 5'. FIRENZE - Gilardino riporta la Fiorentina al quarto posto con un gol allo scadere che sa tanto di beffa per una Lazio volitiva incapace, però, di superare un gigante come Frey, alla fine il migliore in campo in assoluto. MARCATORI: 47'st Sanchez. ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6. NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno in discrete condizioni, spettatori 20.000. Ammoniti: Britos, Moras. Angoli: 8-5 per l'Udinese. Recupero: 1', 4'. UDINE - Mihajlovic c’era quasi riuscito. Stava già gustando il suo ennesimo pareggio da quando è sulla panchina del Bologna. Ma quel furetto di Sanchez, che in Cile hanno ribattezzato “el ninho meraviglia”, ha tolto dal cilindro un gol capolavoro, regalando all’Udinese una vittoria importante. Una gara abbastanza equilibrata dove il Bologna ha rischiato anche il colpaccio.
6; Vergassola 6.5, Coppola 6 (12'st Codrea 6.5), Galloppa 6; Kharja 6 (12'st Amoruso 6); Ghezzal 6, Calaiò 6 (32'st Maccarone 6). In panchina: Eleftheropoulos, Ficagna, Jarolim, Frick. Allenatore: Giampaolo 6.5 ARBITRO: Girardi di San Donà di Piave 6 MARCATORI: 21'pt Vergassola, 47'pt Bellucci, 7'st Pazzini, 35'st Maccarone. NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa.
ROMA GENOA
3 0
ROMA (4-3-1-2): Doni 6; Cicinho 6.5 (31'pt M.Motta 6.5), Mexes 6.5, Juan 6.5, Tonetto 6; Taddei 4, De Rossi 7, Brighi 6.5; Perrotta 6.5; Totti 6.5 (34'st Aquilani 5), Vucinic 6.5 (15'st Baptista 7). In panchina: Artur, Loria, Diamoutene, Pizarro. Allenatore: Spalletti 6. GENOA (3-4-3): Rubinho 6 (17'st Scarpi 6); Biava 6.5, Ferrari 6, Bocchetti 6 (12'st Palladino 5); Vanden Borre 5 (1' st Milanetto 6), T.Motta 6.5, Juric 5.5, Criscito 6.5; Sculli 5, Milito 5, Jankovic 5. In panchina: Rossi, Mesto, Papastathopoulos, Olivera. Allenatore: Gasperini 6.
TORINO CHIEVO
1 1
TORINO (4-4-2): Sereni 6.5; Dellafiore 5, Natali 6, Di Loreto 6, Rubin 6; Abate 6.5, Dzemaili 6.5 (32' st Barone sv), Zanetti 6, Diana 5 (11' st Ventola 6.5); Stellone 6, Rosina 6 (25' st Colombo 6). In panchina: Calderoni, Pisano, Corini, Gasbarroni. Allenatore: Novellino 6. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Frey 6.5, Morero 6, Yepes 6, Mantovani 6; Luciano 6.5 (30' st Italiano 6.5), Rigoni 6, Marcolini 6 (21' st Bentivoglio 6); Pinzi 6 (37' st Kerlon sv); Makinwa 5.5, Pellissier 5.5. In panchina: Squizzi, Scardina, Sardo, Esposito. Allenatore: Di Carlo 6.
CAGLIARI ATALANTA
0 1
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Pisano 6, Lopez 4, Bianco 5.5, Agostini 5.5; Fini 6.5 (27' st Lazzari 5.5), Conti 5, Biondini 5.5 (37' st Larrivey sv); Cossu 5.5 (43' pt Canini 5.5); Jeda 4.5, Acquafresca 5. In panchina: Aresti, Matheu, Parola, Astori. Allenatore: Allegri 5. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Garics 6, Talamonti 6 (6' st Capelli 6), Manfredini 6, Bellini 6; Ferreira Pinto
ARBITRO: Rocchi di Firenze 5. MARCATORI: 26'pt Cicinho, 2'st Vucinic, 48'st J. Baptista. NOTE: giornata grigia, terreno in buone condizioni, spettatori 45.000, angoli 95 per il Genoa. Ammoniti: Taddei (diffidato), Vanden Borre, Biava, Juric. Espulsi: al 45' pt Gasperini per proteste; all’8' st Taddei e al 24' Sculli per doppia ammonizione. Recupero: 3', 4'. ROMA - Con un netto 3-0 la Roma annienta i sogni del Genoa. Indecorosa l’uscita del campo del calabrese Sculli che, sostituito da Palladino, ha rivolto le corna a qualcuno. Un comportamento che si commenta da solo. Sculli è poi stato espulso. ARBITRO: Trefoloni di Siena 6. MARCATORI: 19' st Ventola, 38' st Italiano. NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 15 mila circa. Ammoniti: Mantovani, Rigoni, Bentivoglio, Barone, Zanetti. Angoli: 8-2 per il Torino. Recupero: 1' pt, 4' st. TORINO - Un gol di Italiano, subentrato a un buon Luciano otto minuti prima, ha evitato la sconfitta al Chievo. Il Torino s’era portato avanti con Ventola, anche lui subentrato otto minuti prima del gol. I clivensi, però, sono riusciti a pareggiare. Un punto che serve a poco ad entrambe le squadre.
6.5, Cigarini 7, Guarente 6.5 (42' st Parravicini sv), Padoin 6 (1' st Valdes 6.5); Doni 5.5; Floccari 4.5. In panchina: Coppola, Peluso, Defendi, Plasmati. Allenatore: Del Neri 6. ARBITRO: Tozzi di Lido di Ostia 5. MARCATORI 21' st Cigarini. NOTE: cielo variabile, terreno di gioco in buone condizioni. Al 40' del primo tempo espulso Lopez per doppia ammonizione. Al 40' del secondo tempo espulso il tecnico del Cagliari Allegri. Ammoniti: Bianco, Conti, Biondini, Cigarini e Parravicini. Angoli: 3-2 per l’Atalanta. Recuperi: pt 2'; st 4'.
Sport 27 Serie A. Primo gol di Iaquinta che poi viene espulso. Il Catania aveva pareggiato con Morimoto Lunedì 9 febbraio 2009
La Juve si riprende il secondo posto Poulsen segna nel recupero e gela il “Massimino” CATANIA - E alla fine spunta Poulsen e torna il secondo posto in classifica. Costretta a giocare per 80 minuti in dieci, raggiunta dal Catania dopo il vantaggio in apertura e avviata verso un pareggio che l’avrebbe allontanata ulteriormente dalla capolista Inter, la Juventus trova il guizzo vincente – quello del 2-1 finale – con il centrocampista danese, sinora uno degli uomini meno in vista del gruppo di Ranieri, entrato nel finale, ma in tempo per sfruttare un clamoroso svarione difensivo di Terlizzi. I bianconeri tornano così dal Massimino con un risultato che pesa davvero tanto, perchè li riporta a -7 dall’Inter, in seconda posizione – e ha forti somiglianze con il successo ottenuto a Catania dai rivali nerazzurri: vittoria in inferiorità numerica, ottenuta grazie alla capacità di reggere il confronto chiudendo gli spazi nonostante l’uomo in meno e con un attaccante, Amauri, abile nel fare reparto da solo. Il Catania parte bene creando due buone opportunità con Stovini, che sguscia in area su una punizione di Mascara senza però trovare la porta, e Morimoto, ben imbeccato da Biagianti, ma incerto al momento di concludere davanti a Buffon. Poi sale sul palcoscenico Iaquinta. L’attaccante bianconero sblocca il risultato all’undicesimo vincendo un duello aereo con Stovini su punizione di Camoranesi, ma rovina tutto nel giro di sessanta secondi. Già ammonito per essersi tolto la maglia nella prolungata esultanza per il gol, il centravanti fa il bis con un’entrata a centrocampo su Potenza che gli costa il
secondo giallo e l’espulsione. Con un uomo in più, il Catania cerca subito di forzare. Tedesco alza di testa sul secondo palo una punizione di Baiocco, poi una prodezza di Buffon su 'inzuccatà a colpo sicuro di Potenza nega ai padroni di casa il pareggio. La Juventus, comunque, tiene il campo bene: Ranieri piazza Tiago su Mascara, fonte del gioco rossazzurro, e chiede ad Amauri, molto mobile, di sacrificarsi in avanti. Zenga perde Capuano per infortunio e lo rimpiazza con Martinez abbassando Tedesco a sinistra e passando al 4-31-2 con Mascara suggeritore. Bisogna attendere il 41' per un’altra occasione da gol: Amauri interviene su una punizione tesa di Nedved, ma la palla si perde sul
Marchionni. Morganti sorvola, ma sul secondo fallo poi è lo stesso Ranieri ad ammettere che «il rigore si poteva dare». I ritmi si abbassano, la partita sembra avviata verso il pari nonostante gli isolati tentativi di Marchionni, Biagianti, Amauri e Nedved. Non è così. Nel primo minuto di recupero, Amauri stacca in area su angolo di Nedved, Terlizzi manca clamorosamente il pallone e il nuovo entrato Poulsen è libero di battere a rete da due metri consegnando a Ranieri tre punti d’oro che valgono il sorpasso sul Milan e il secondo posto.
L’esultanza della Juventus dopo il gol di Poulsen che ha regalato la vittoria ai bianconeri proprio allo scadere
Quattordicesimo gol di Gilardino
Lazio a testa alta ma vincono i viola La Fiorentina adesso è quarta Gilardino esulta dopo il gol
FIRENZE – La Fiorentina centra l'aggancio al quarto posto al 90' e ringrazia Gilardino, al 14^ gol stagionale, ma soprattutto Frey, davvero insuperabile in almeno 4-5 occasioni. La Lazio finisce ko, però la squadra di Rossi ha dato un segnale importante, ritrovando al «Franchi» il gioco, la voglia e lo spirito che servono. Nonostante l'espulsione di De Silvestri al 18', infatti, i biancocelesti hanno dato davvero tutto, creando occasioni e trovando anche in Muslera un portiere affidabile. Per i viola è la terza vittoria di fila. Per un tempo è Frey contro la Lazio. A stupire, oltre alla scarsa vena fiorentina, è l’atteggiamento degli ospiti nonostante l'ingenua (ma giusta) espulsione di De Silvestri. Rossi non cambia, arretra Brocchi in difesa e tie-
fondo. Quindi sono Morimoto (girata fuori) e Martinez (conclusione larga di poco) a provarci senza esito. Il Catania pareggia subito nella ripresa. È il 6' quando Mascara svetta su Grygera chiamando Buffon alla respinta raccolta da Morimoto, lesto a battere in rete. Tra il 27' e il 28', gli etnei reclamano due rigori nel giro di un minuto: prima per una caduta in area di Morimoto dopo un contatto con Legrottaglie, poi per un tocco di mano di
ne il tridente. In 45' la Fiorentina può solo recriminare per un fuorigioco inesistente segnalato a Gilardino solo davanti a Muslera. Primi bagliori viola al 5' della ripresa, con Rozenhal decisivo sulla combinazione Comotto-Kuzmanovic; poi al 9' Muslera si traveste da Frey e miracoleggia sulla botta di Comotto da pochi metri. La Fiorentina pressa ma l’occasionissima capita ancora a Zarate in contropiede: ancora super Frey. Sul fronte opposto Muslera è prontissimo sul tiro-cross di Mutu. Gilardino sbaglia una buona occasione ma colpisce, come un falco, quando il pari sembra inevitabile: Mutu tira, Muslera risponde così così e Gilardino segna. Sorpasso al Genoa centrato. La Lazio va via sconfitta ma a testa altissima.
Le parole di Ranieri nel dopo gara
«Ho rivisto la mia squadra» TRE PUNTI importanti, che permettono alla sua squadra di sorpassare il Milan, salendo al secondo posto a sette punti dall’Inter capolista, ma soprattutto «una squadra che ha ritrovato la sua “quadra”». Così Claudio Ranieri legge nel dopo partita la vittoria della Juventus sul Catania. «Abbiamo fatto una bella partita soprattutto nel primo tempo spiega – pur essendo rimasti subito in 10 per l’espulsione di Iaquinta: ho ritrovato la mia squadra». Al suo attaccante, espulso per doppia ammonizione, il tecnico bianconero rimprovera «l'eccesso di ingenuità». «La seconda ammonizione per fallo su Potenza ci stava – osserva Ranieri – non capisco la prima: non puoi farti ammonire dopo avere segnato. Lui ha capito, tanto che ha chiesto scusa». Iaquinta era la “sorpresa” della formazione schierata al Massimino da Ranieri, che ha tenuto Del Piero in panchina: «ha fatto delle ottime partite – ha detto il tecnico parlando del suo capitano – ha giocato 120 minuti con il Napoli e io devo dare dei “minutaggi” ai giocatori perchè abbiamo tanti incontri importanti in calendario». Il tecnico della Juventus riconosce che il fallo di mano in area di Marchionni
Claudio Ranieri
era rigore. «Mascara, e solo lui poteva fare quella magia con la palla - ammette – lo ha saltato lui la tocca con la mano, non so se volontariamente, ma il rigore si può dare. L’arbitro non l’ha fischiato perchè non l’ha visto, probabilmente era impallato proprio da Mascara». Ranieri ferma subito le polemiche sugli arbitri sollevate da altri tecnici, come Mourinho ieri. «Gradirei che i miei colleghi – auspica – facessero la stessa cosa che faccio io, senza sottolineare gli errori, perchè ognuno di noi ha qualcosa da dire. Prendiamo la buona fede degli arbitri punto e basta. Bisogna stemperare gli animi».
Il calabrese Sculli sostituito da Palladino e poi mandato fuori fa le corna
Alla Roma il match Champions I giallorossi battono e raggiungono il Genoa di Gasperini ROMA - Tre gol e tre punti d’oro per la Roma, che batte all’Olimpico il Genoa e aggancia i rossoblu a quota 40, rafforzando le sue ambizioni Champions. In una sfida cruciale per la qualificazione alla massima competizione europea, la Roma ripropone il duo d’attacco Totti-Vucinic, supportati da Perrotta, mentre Pizarro parte dalla panchina. Nel Genoa consueto 4-3-3 con Jankovic-Sculli-Milito in avanti. Ma proprio Sculli, prima sostituito e poi espulso, si renderà protagonista di un gestaccio, facendo le corna al momento della sostituzione. La prima occasione della partita è del Genoa, al 4', con un tiro di Thiago Motta che va di poco alto. La Roma risponde due minuti dopo, con una girata di Perrotta in area che sorvola la traversa. Come ci si attendeva, la gara è bella e viaggia sul filo dell’equilibrio. Equilibrio rotto al 26' dai padroni di casa con un’azione da manuale in velocità, che sorprende la difesa genoana: capitan Totti serve sul versante destro dell’area Perrotta che mette in mezzo dove Cicinho da due passi mette in rete. Il brasiliano deve uscire poco dopo per infortunio (al suo posto Motta). Il finale di tempo è di marca giallorossa, al 36' Perrotta va alla conclusione, para Rubinho. Genoa in difficoltà e Gasperini espulso per proteste. Nel-
la ripresa pronti-via, e la Roma raddoppia, lancio dalla trequarti di De Rossi per Vucinic che in area non ci pensa due volte e calcia al volo di sinistro, è un tiro preciso e potente sul quale Rubinho non può nulla. La Roma ha la partita in mano, ma si complica la vita, restando in 10 dal 9' per l'espulsione di Taddei (doppio cartellino giallo). Il Genoa preme alla ricerca del gol che potrebbe riaprire la partita, la Roma si difende con qualche affanno in certe occasioni, ma resiste, e al 24' si ristabilisce la parità numerica, con Sculli che viene espulso per doppia ammonizione. Gli ultimi assalti genoani li respinge Doni, e al 48' Baptista sigla il 3-0 e la Roma conquista 3 punti fondamentali nella corsa Champions, mentre per il Genoa arriva la prima sconfitta del girone di ritorno. SPALLETTI. «Devo fare i complimenti alla squadra per aver messo sotto un Genoa fortissimo e che ci ritroveremo, noi come la Fiorentina, fino alla fine». Luciano Spalletti si gode il 3-0 della Roma in casa con la squadra rivelazione della serie A: ai microfoni di Stadio Sprint su Rai 2, il tecnico giallorosso rassicura anche sulle condizioni di Cicinho, autore della prima rete e subito costretto a uscire dopo una brutta caduta. «Purtroppo è ricaduto male a terra – ha spiegato Spalletti
– ha fatto subito accertamenti e per fortuna non è nulla di grave. Anzi si pensa già di rimetterlo in campo domenica prossima». Sulla questione Panucci l’allenatore della Roma preferisce non dilungarsi: «C'è un luogo dove ci ritroviamo e parliamo. Prendo atto della situazione, sono disponibile al confronto con chiunque». «Oggi voglio fare i complimenti alla squadra che ha messo sotto un Genoa fortissimo – prosegue l’allenatore -, e anche a Motta che è entrato con grande personalità in uno stadio non facile nelle prime partite». Un cenno lo merita anche Francesco Totti, protagonista oggi dell’ennesima prova maiuscola: «Come ho sempre detto – spiega -, lui ha qualcosa in più nelle giocate, se mantiene anche un pò di condizione è ancora meglio».
Le corna di Sculli
28
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Risultati e classifica Arezzo-Potenza
21ª giornata Marcatori
2-0
8'st Terra, 30'st Bondi
Crotone-Cavese
Rinv.
Stasera, ore 20:45
Foggia-Foligno
2-2
27'pt De Paula (Fo), 36'pt Germinale (FG), 14'st Piccolo (FG), 35'st (r) Coresi (Fo)
Gallipoli-Juve Stabia
1-1
35'st Coresi (G), 46'st Biancolino (JS)
Paganese-Benevento
1-1
44'pt Castaldo (B), 4'st Lasagna (P)
GALLIPOLI
41
21 12 5
4 33 20 10 8
2
0 23 8 11 4
3
4 10 12 13 -1
AREZZO
40
21 11 7
3 41 24 10 7
3
0 25 10 11 4
4
3 16 14 17 +6
BENEVENTO
40
21 11 7
3 32 19 11 9
2
0 21 6 10 2
5
3 11 13 13 -3
CROTONE
36
20 11 3
6 31 20 11 9
1
1 22 8
2
2
5
9 12 11 -6
CAVESE
32
20 8
8
4 24 17 10 5
5
0 16 8 10 3
3
4
8
7
-8
7 15 1
-9
9
9
Perugia-Pescara
0-0
FOGGIA
32
21 8
8
5 22 21 10 7
3
0 15 6 11 1
5
5
Taranto-R. Marcianise
1-0
TERNANA
27
21 6
9
6 23 23 11 5
4
2 13 7 10 1
5
4 10 16 0 -16
R. MARCIANISE
27
21 6
9
6 16 17 11 6
4
1 12 5 10 0
5
5
4 12 -1 -19
PERUGIA
26
21 6
9
7 15 14 12 3
7
2
3
2
4
6
PAGANESE
26
21 7
5
9 17 24 11 5
4
2 13 10 10 2
1
7
4 14 -7 -17
SORRENTO
25
21 6
7
8 26 28 10 5
3
2 13 9 11 1
4
6 13 19 -2 -16
PESCARA
25
21 6
8
7 23 27 10 6
2
2 15 8 11 0
6
5
8 19 -4 -15
V. LANCIANO
24
21 7
3 11 26 32 11 6
1
4 17 11 10 1
2
7
9 21 -6 -20
TARANTO
23
21 6
5 10 20 27 11 3
4
4 13 10 10 3
1
6
7 17 -7 -17
JUVE STABIA
22
21 5
9
7 20 24 10 3
5
2
7 11 2
4
5 12 17 -4 -17
FOLIGNO
21
21 4
9
8 20 26 10 3
3
4 12 11 11 1
6
4
8 15 -6 -20
POTENZA
15
21 4
6 11 13 20 9
3
3
3 10 8 12 1
3
8
3 12 -7 -21
PISTOIESE
14
21 2
8 11 12 29 11 1
7
3
1
8
4 15 -17 -29
46'st Da Silva
Ternana-Sorrento
2-1
42'pt e 32'st Perna (T), 38'st Fialdini (S)
V. Lanciano-Pistoiese
1-0
26'pt Margarita
Prossimo turno
22ª giornata 15/02/09 ore 14.30
Benevento-Crotone Cavese-V. Lanciano Foligno-Ternana Gallipoli-Perugia Juve Stabia-Foggia Pescara-R. Marcianise Pistoiese-Sorrento Potenza-Paganese Taranto-Arezzo
9
8
7
9
8 14 10 1
7
1 -18
10 RETI: Clemente (Benevento); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 8 RETI: Baclet e Chianese (1) (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Ginestra (Gallipoli); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: De Paula (Foligno); Innocenti (1) (R.Marcianise) 6 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Cipolla (3) e Coresi (2) (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Mazzeo (Perugia); Simon (1) (Pescara); Myrtaj (1) (Sorrento) 5 RETI: Martinetti (1) (Arezzo); Favasuli (3) (Cavese); Russo (Crotone); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone (Sorrento); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V. Lanciano) 4 RETI: Bondi, Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Basso (1), Caetano, Espinal e Pacciardi (Crotone); Del Core (1) e Germinale (Foggia); Zeytulaev (Pescara); La Vista (Sorrento); Caturano (Taranto); Perna (Ternana); Bolic e Oshadogan (V.Lanciano) 3 RETI: Statella (Benevento); Aquino (Cavese); Paponetti (Crotone); Cangi, Mounard e Russo (Gallipoli); Artistico (J.Stabia); Lasagna e Tisci (1) (Paganese); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Fialdini e Giampaolo (Sorrento); Noviello (Ternana); Alfageme e Margarita (V.Lanciano)
Molto meglio la Paganese della squadra di Soda per dedizione tattica e mole di gioco
Lasagna frena il Benevento Giallorossi in vantaggio nel primo tempo con Castaldo PAGANESE BENEVENTO
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PAGANESE (3-5-2): Pantanelli 5,5; Chiavaro 6,5, Taccola 6,5, De Giosa 6,5; Esposito 6, Cucciniello 6 (1' st Lasagna 6,5), Caracciolo 7 (38' st Iraci sv), Berardi 6, Legittimo 6 (1' st Bacchi 6,5); Zarineh 6,5, Fanasca 6. A disp.: Melillo, Astarita, Capodaglio, Fiorentino. All.: Capuano 7. BENEVENTO (4-4-2): Mondini 6,5; Cattaneo 6, Landaida 6,5, Ignoffo 6, Colombini 5,5; Ciarcià 4, Cejas 5,5, De Liguori 6,5 (41' st Cinelli sv), Palermo 5,5 (8' st Statella 5,5); Evacuo 5,5 (25' st Bueno 6), Castaldo 7. A disp.: Corradino, Ferraro, Carcione, Clemente. All.: Soda 5. ARBITRO: Doveri di Roma 6,5. RETI: pt 42' Castaldo (B); st 3' Lasagna (P). NOTE: spettatori circa 2500 (gara vietata ai tifosi del Benevento per disposizioni prefettizie). Espulso al 35' pt Ciarcià per doppia ammonizione. Ammoniti: Taccola, Ciarcià, Legittimo, Evacuo, Berardi, Esposito. Angoli 10 per la Paganese. Recupero: pt 2'; st 2'. PAGANI. Davide non batte Golia, ma ne ridimensiona potenza e “statura”, soffocandolo e lasciandolo godere per un punticino che ha il sapore dell'impresa: la Paganese frena la rincorsa al primato del Benevento e schiuma rabbia per una vittoria che avrebbe ampiamente meritato per dedizione tattica, qualità di gioco e mole di lavoro sviluppata. LA CRONACA. Dieci gol ed un mare di fantasia lasciati in panchina: Soda rinuncia al talento ed all'imprevedibilità di Clemente pur di affidarsi al principe
Crotone
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CROTONE. Impegno non facile per mister Moriero che in settimana ha perso per infortunio Antonio Galardo che ne avrà per qualche settimana. Il suo posto verrà preso quasi certamente dal giovane Carcuro; al centro della difesa, invece, potrebbe esserci l'esordio di Pedotti, arrivato pochi Moriero giorni fa in riva allo Jonio. In attacco ci sarà come sempre Nello Russo, che dopo le voci di mercato che lo volevano in partenza è rimasto a Crotone. CROTONE (4-2-3-1). Concetti; Galeoto, Scognamiglio, Pedotti, Morleo; Pacciardi, Carcuro; Petrilli, Caetano, Basso; Russo. A disp.: Leuzzi, Paixao, Quondamatteo, Aurelio, Vallone, Triarico, Paponetti. All.: Moriero. INDISPONIBILI: Cafiero, Galardo. SQUALIFICATI: nessuno.
Lasagna in scivolata fa l’1-1
Evacuo; fuori dall'undici titolare anche l'enfant-prodige Statella: altro sacrificio doloroso, ma inevitabile per lanciare nella mischia Ciarcià. Sulla carta è un Benevento stellare, ma sul campo deve confrontarsi con la Paganese di Capuano, esemplare per organizzazione tattica, capace subito di irretire le fonti del gioco sannita con un pressing feroce e di sfruttare la potenza di Zarineh per mettere i brividi a Soda dopo appena novanta secondi di gara: l'ariete, al debutto in maglia azzurrostellata, ruba il tempo a Cattaneo, raccoglie la fiondata di Berardi e di testa la trasforma in assist delizioso per Cucciniello, che in corsa spara il destro e sfiora d'un soffio il palo.
IL PRONOSTICO
Il Benevento trema e comprende che prima di tutto deve tutelarsi, stringendo le maglie il più possibile ed accorciando drasticamente le distanze tra i reparti di difesa e centrocampo (il movimento costante ed anarchico di Esposito e Lasagna crea scompensi tra le linee). Soda, allora, blocca la difesa, invita Palermo a raddoppiare le marcature (sull'asse Cucciniello-Esposito la Paganese crea spesso superiorità), Cejas ad abbassarsi più del solito (per non smettere di ragionare) e Ciarcià a puntare l'uomo perché Castaldo ed Evacuo non siano troppo soli. Le nuove disposizioni consentono al Benevento di non soffrire più di tanto l'ardore paganese, ma la manovra resta comunque compassa-
ta ed il primo potenziale pericolo per la porta di Pantanelli è datato 27': Evacuo con furbizia si procura una punizione interessante dal limite che Cejas, però, calcia sulla barriera. Si può dare di più, molto di più liberando la mente dai timori reverenziali: la Paganese, divina nell'occupazione degli spazi, alza il baricentro dopo quindici minuti di tranquilla amministrazione. Legittimo spinge come un forsennato e Ciarcià, nel giro di due minuti, lo atterra due volte rimediando il rosso e lasciando il Benevento in dieci (35'). Ma è proprio nel momento di difficoltà che vien fuori la malizia della corazzata di Soda, che si riequilibra accentrando la posizione di
Cavese
CAVA DE' TIRRENI. Nella delicatissima trasferta dello Scida, probabile debutto dell'attaccante scuola Sampdoria Romeo: non c'è Aquino, squalificato, e Sorrentino non è ancora al top della condizione. Camplone si appresta anche a cambiare modulo e a riproporre il 4-2-3- Camplone 1 spesso varato in trasferta. Alfano è ai box per motivi disciplinari ed in regia si sistemano Anaclerio e Scartozzi. CAVESE (4-2-3-1): Marruocco; Pierotti, Ischia, Farina, Nocerino; Scartozzi, Anaclerio; Tarantino, Bernardo, Schetter; Romeo. A disp.: Petrocco, Lacrimini, Cipriani, Viscido, Riccio, Prevete, Sorrentino. All.: Camplone. INDISPONIBILI: Frezza. SQUALIFICATI: Alfano, Aquino.
Palermo ed al 42' trova il vantaggio alla prima zampata: punizione di Cejas, sponda di Landaida e destro chirurgico di Castaldo che fa secco Pantanelli (titubante e non esente da colpe). Capuano non ci sta e, forte della superiorità numerica, alimenta il potenziale d'attacco ad inizio ripresa: Bacchi prende il posto di Legittimo e Lasagna sostituisce Cucciniello con Fanasca che si sposta tra le linee. La mossa è subito efficace, il Benevento è alle corde ed al 3' crolla: Caracciolo libera sulla corsa Esposito, il cui tiro-cross viene raccolto da Lasagna e spedito all'incrocio di prima intenzione con istinto da bomber di razza. Soda corre ai ripari: fuori Palermo, dentro Statella per avere maggiore spinta in
contropiede. Ed al 12', liberandosi dalla pressione azzurrostellata, il Benevento sfiora il nuovo vantaggio con un destro a giro di Castaldo che sfiora il palo alla sinistra di Pantanelli. Ma è la Paganese a fare la partita, esercitando un predominio territoriale schiacciante che al 21' manda in tilt i meccanismi difensivi dei sanniti: Lasagna da uomo d'area si trasforma in raffinato assist-man ed illumina Bacchi, che esplode un violento sinistro ma trova la risposta superlativa di Mondini. Al 34' i due si scambiano il favore: Bacchi offre un assist d'oro per Lasagna, che a due metri dal traguardo, spara incredibilmente alto sopra la traversa. Filippo Zenna
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
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I tre punti arrivano allo scadere nella prima gara con gli spalti aperti
Da Silva esalta lo Iacovone TARANTO REAL MARCIANISE
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TARANTO (3-4-1-2) Nordi 6; Migliaccio 6, Pastore 6, Di Bari 5,5 (9' st Lolli 6); Sosa 6, Giorgino 6, Lima 5,5, Micco 5,5; Miglietta 5 (32' st Sciaudone sv); Carrozza 5 (9' st Caturano 5,5), Da Silva 6,5. A disp.: Faraon, Prosperi, Spinelli, Marolda. All.: Stringara 6. REAL MARCIANISE (4-2-3-1) Fumagalli 6; Ciano 6 (48' st Tedesco sv), Filosa 6,5, Murolo 6,5, Piscitelli 6; Di Napoli 6, D'Ambrosio 6,5; Manco 6 (22' st Montanari 6), Romano 6, Poziello 5,5 (22' st Galizia 6); Innocenti 5,5. A disp.: Mezzacapo, Russo, Compagnone, Della Ventura. All.: Fusi 6. ARBITRO : Borracci di San Benedetto del Tronto 6. RETI : st 46' Da Silva. NOTE : spettatori 2.500. Angoli 6-4 per il Real Marcianise. Nessun ammonito. Recupero: pt 1': st 4'. TARANTO - Quando nessuno ci credeva più. Un gol di Da Silva in pieno recupero regala tre punti al Taranto e interrompe la serie di otto risultati utili del Marcianise. Vittoria che giunge nel giorno della riapertura al pubblico dello Iacovone. Un 1-0 sofferto che forse stride con la buona prova degli ospiti meritevoli ampiamente di un pari. Stringara decide di fare esordire in combinata il brasiliano Lima (transfer arrivato sabato mattina) e Miglietta che si posiziona dietro le punte. Chance concessa a Di Bari che nel terzetto difensivo rileva Prosperi. Il Real Marcianise non cambia: 4-2-3-1 con Manco-RomanoPoziello alle spalle della prima punta Innocenti. Gialloverdi ospiti ben messi in campo. Il gioco scorre flui-
Paolo Stringara
do. I rossoblù fanno fatica a trovare la giusta distanza tra i reparti. Soprattutto Miglietta non riesce a trovare la giusta collocazione tra le linee. Al 16' il primo segnale dei locali. Su cross di Micco, Sosa colpisce bene di testa, ma la palla termina alta. Le emozioni latitano: squadre bloccate e incapaci nello sfondare dalla trequarti in su. Il Taranto non punge: in definitiva il più pericoloso è l'esterno Sosa, abile negli inserimenti come al 26'. Al Real sembra andare bene così: chiude gli spazi e riparte di rimessa con fruttuosa predisposizione al palleggio. Al 36' gli ospiti sprecano una grossa occasione: su un rinvio imperfetto di Nordi, Manco scatta verso la porta rossoblù, ma il suo cross radente non viene capitalizzato a dovere da Romano che calcia a lato quasi a
porta vuota. La reazione del Taranto è in un tiro fiacco di Miglietta. Troppo poco. Ci prova anche Da Silva da fuori. Fumagalli non ha problemi a respingere. Azioni estemporanee per una squadra rossoblù in evidente difficoltà. I fischi del ritrovato pubblico alla fine della prima frazione hanno motivo di esistere. La ripresa è l'ideale prosecuzione del primo tempo: Marcianise più spigliato e Taranto ingessato nei suoi dubbi tattici. Stringara allora corre ai ripari ed opera un doppio cambio: Lolli e Caturano rilevano Carrozza e Di Bari. Il 3-4-1-2 non cambia, mutano solo gli interpreti con Sosa che marca a uomo Romano. Dopo trenta secondi Lolli centra per la testa di Da Silva che spreca a lato. Entra in gioco il pubblico che incita i rossoblù, effettivamente più determinati. Al 26' Caturano serve un bel pallone a Miglietta il cui rasoterra è respinto da Fumagalli. Il Marcianise arretra con il passare dei minuti, testimoniando la voglia di accontentarsi del punto. Il Taranto allora con parecchio cuore si proietta in avanti. Manca però la lucidità necessaria per trovare il pertugio giusto. Galizia, subentrato a Poziello, si mette in luce con un paio di iniziative degne di nota. La difesa del Taranto sbriga le pratiche con apprensione. Entra Sciaudone per un Miglietta ancora in ritardo di condizione. La stanchezza si fa sentire negli ultimi istanti. Al 44' Galizia con una conclusione a parabola colpisce in pieno la traversa avvicinando i campani al successo. Ma il Taranto ha l'asso nella manica. Da Silva raccoglie un cross di Giorgino e gira in gol grazie anche ad una deviazione di Filosa. Il regalo più bello per lo Iacovone finalmente aperto al pubblico. Luigi Carrieri
La squadra di Novelli aveva ribaltato lo svantaggio
Chi recrimina è il Foligno FOGGIA FOLIGNO
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FOGGIA (4-3-3) : Bremec 6; Colombaretti 6, Burzigotti 5, Zanetti 6, Pedrelli 6; Velardi 6, D'Amico 7, Mancino 6; Troianiello 6 (1' st De Rosa 6), Germinale 6, Piccolo 6 (27' st Malonga sv). A disp.: Milan, Posillipo, D'Andrea, Colomba, Agostinone. All.: Novelli 6. FOLIGNO (4-3-2-1) : Conti 6; Pencelli 6, Gustalvino 6, Balzanzeddu 6, Gregori 6; Lispi 5 (23' st Borgese 6), Furiani 5, Signori 6 (35' st Mandorlini sv); Cipolla 7, Coresi 7 (44' st Cotza sv); De Paula 7. A disp.: Ripa, Buscaroli, Cesaretti, De Stefano. All.: Indiani 6,5. ARBITRO : Vivenzi di Brescia 6. RETI : pt 28' De Paula (FOL), 35' Germinale (FOG); st 15' Piccolo (FOG), 33' Coresi (FOL). NOTE : spettatori 3500 circa, 500 dei quali provenienti da Foligno. Terreno in discrete condizioni. Ammoniti: Zanetti, Pencelli, Mandorlini, Cipolla, Coresi.Angoli 10-3 per il Foggia. Recupero: pt 2'; st 3'. FOGGIA -A recriminare, stranamente, è il Foligno. Sia perché sullo 0 a 1 ha mandato al diavolo il possibile raddoppio, sia perché l'atteggiamento della squadra umbra è stato apprezzabile soprattutto sul piano caratteriale. Il Foggia, nonostante i nuovi innesti e nonostante dagli altri campi arrivassero risultati propizi, non era al meglio.
Il duo Coresi - Cipolla fa subito tremare la difesa rossonera (veramente in versione sperimentale) e manda almeno un paio di volte De Paula davanti a Bremec. Nulla di fatto. Il gol degli umbri arriva al 28'. Cross dalla sinistra di Baldanzeddu, sponda di Coresi e De Paula deve solo appoggiare la palla in rete tra la difesa ferma e immobile perché lo riteneva erroneamente in fuorigioco. La reazione del Foggia sul piano della veemenza produce un
bolide di D'Amico, al 29' una bordata che esce di qualche centimetro a Conti praticamente battuto. Una stasi che dura fino al 35', quando da un calcio d'angolo di Mancino, il neo centrale rossonero Velardi mette in mezzo una palla sospesa che a tutti appare avvelenata, lo sfiora Germinale e nessun altro più: quindi oltrepassa la linea di porta e l'arbitro indica il dischetto, senza un boato straordinario perché la rete non viene nemmeno sfiorata.
Il riposo rende il Foligno più timido. Al punto che il Foggia prende coraggio e su angolo di Mancino nasce la palombella spinta in rete da Piccolo. Ma il Foligno resta in vita. Al 35' mischia in area, Cipolla viene agganciato in malo modo da Burzigotti e va a terra. Rigore. Sul dischetto ci va Coresi e pareggia. Un punto che brucia ai foggiani ma che gli umbri si sono regalati senza alcun affanno. Manuel Piantoni sport@luedi.it
Il lucano Margarita stende la Pistoiese VIRTUS LANCIANO PISTOIESE
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VIRTUS LANCIANO (4-4-2) : Aridità 7; Bognar 5, Bolic 6,5, Erba 6 (11' st Musca 6,5), Vincenti 6; Turchi 6, Tisci 6 (18' st El Kamch 6), Cossu 7, Margarita 6; Colussi 5,5, Morante 5,5 (35' st Alfageme 6). A disp.: Bordeanu, Daleno, Amenta, Pagliarini. All.: Pagliari 6,5. PISTOIESE (5-3-2) : Bindi 6; Di Berardino 5, Fiasconi 5,5, Muwana 6 (22' st Cortese 5,5), Ghinassi 6, Fautario 6,5; Guerri 5,5 (28' st Breschi 6), Bellazzini 6, Lanzillotta 5,5 (28' st Femiano sv); Artistico 6,5, Dal Rio 6. A disp.: Mareggini, Bartolucci, Palermo, Cutrupi. All.: Polverino 5,5. ARBITRO : Ballo di Trapani 5. RETE : pt 28' Margarita. NOTE : Spettatori 1800 circa. Ammoniti: Artistico, Di Berardino, Ghinassi, Fautario, Margarita, Del Rio, Bindi. Espulso Di Berardino per fallo su Margarita al 44' st. Angoli 5 a 4 per la Pistoiese. Recupero: pt 2'; st 4'. LANCIANO - Quando le cose vanno male, meglio cambiare l'allenatore che tutti i giocatori. Oltre ad essere più economica come strada, è in questo caso anche più redditizia come dimostra l’esordio di Pagliari sulla panchina del Lanciano. Il modulo è un 4-4-2 classico, con Margarita e Turchi molto alti sulle fasce in fase offensiva, mentre la Pistoiese ha davanti la vivacità di Artistico e Dal Rio. La Virtus invece presenta la novità Cossu a centrocampo. La Virtus ha più fame di vittoria, arriva sempre prima sul pallone. Succede così che al 28' Tisci recupera una palla, la appoggia a Cossu che con un tracciante di 40 metri trova Turchi sulla destra. L'esterno con un controllo a seguire da favola fa fuori Fautario, punta il fondo e appoggia per Margarita: botta di destro e Bindi battuto. La Pistoiese è tutta nei piedi estrosi di Artistico e nella testa di Del Rio. Il secondo tempo inizia con Artistico che cerca la porta da posizione impossibile su punizione. A respingere la pressione della Pistoiese è soprattutto Bolic, ben assistito nella fase calda del match dal neoacquisto Musca. Prima Artistico al 14' e poi Bellazzini al 16' provano la conclusione: palla di poco a lato in entrambe le occasioni. Pagliari capisce l'andazzo e toglie un affaticato Tisci per El Kamch, un incontrista. La Pistoiese protesa tutta in avanti cerca il pareggio e invece trova le ripartenze della Virtus, più letali con l'ingresso in campo di Alfageme in luogo di Morante. Bindi al 35' lo stende nell'uno contro uno appena fuori l'area di rigore: chiara occasione da gol per Alfageme, ma l'arbitro mostra solo il giallo a Bindi. C'è tempo per un'eccessiva espulsione di Di Berardino al 44' (tackle a centrocampo su Margarita) e per un'azione solitaria di Alfageme che tira fuori da ottima posizione. Il risultato non cambia, così come la posizione in classifica della Pistoiese, sempre più ultima a 14 punti. Quello che è cambiato invece in casa Virtus Lanciano, oltre allo spirito in campo, è l'allenatore. Pier Paolo Di Nenno sport@luedi.it
Quasi casuale il gol di Fialdini che accorcia le distanze. Al “Liberati” è dominio rossoverde
Perna sale in cattedra, Sorrento annichilito TERNANA SORRENTO
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TERNANA (4-4-2) : Visi 6; Del Grosso 6,5, Borghetti 6,5, Tedeschi 6, Cardona 6; Concas 7, Di Deo 6, Papini 6,5, Piccioni 7,5 (47' st Perney sv); Noviello 7 (40' st Tozzi Borsoi sv), Perna 8 (36' st Burrai sv). A disp.: Cunzi, Bizzarri, Ricca, Scappini. All.: Baldassarri 6,5. SORRENTO (3-5-2) : Spadavecchia 6,5; De Martis 5,5, Lo Monaco 6, Panarelli 5; Vanin 5,5, Agnelli 6 (25' st Arcidiacono sv), Nicodemo 5,5, La Vista 6 (20' st Maiorano 6), Fialdini 6; Biancone 5,5, Giampaolo 6 (14' st Ripa 6). A disp. Casadei, Minadeo, Iorio, Greco. All.: Simonelli 6. ARBITRO : Trentalange di Nichelino 5. RETI : pt 42' Perna (T); st 22' Perna (T), 37' Fialdini (S). NOTE : spettatori 2490 per un incasso di 9403,26 euro. Ammoniti: De Martis, Fialdini, Vanin, Tedeschi, Nicodemo, Di Deo. Angoli 8-1 per la Ternana. Recupero: 1' pt; 4' st.
TERNI - Trasferta da dimenticare, ed al più presto, per il Sorrento di Simonelli. Il gioco della Ternana è semplice: i padroni di casa da subito affondano sulla fascia sinistra con Concas e le sovrapposizioni di Del Grosso che puntualmente mandano in tilt il reparto arretrato del Sorrento. Simonelli chiede ai suoi di stringere le distanze e a partire dal 30' le cose migliorano. E nel giro di cinque minuti la situazione tattica varia, perché la Ternana comincia a spingere sulla destra, dove Piccioni sale in cattedra. Al 42' il predominio dei padroni di casa si traduce nel vantaggio siglato da Raffaele Perna che soffia il tempo ad un Panarelli in grande difficoltà. Il vantaggio dei padroni di casa manda ancor più in tilt i ragazzi di Simonelli, incapaci di imbastire manovre offensive pericolose. La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo: Noviello va in due circostanze all'uno contro uno, con Lo Monaco semplicemente perfetto nel chiudere ogni spazio. Al 10' è Di Deo che sfiora il gol. La gara diventa un monologo dei padroni di casa. Sorrento annichilito ed anche la concentrazione viene meno. Sul-
l'ennesimo contropiede di Noviello, poi, i padroni di casa chiudono il match con il secondo gol di Perna che, di tacco, manda fuori causa Spadavecchia. Ma al 37' il Sorrento resuscita, forse in modo casuale, con un bel gol di Fialdini che “buca” le mani a Visi. Il gol di Fialdini, giunto dopo un'azione insistita di Giampaolo, rianima i ragazzi di Simonelli che intravedono la possibilità di recuperare una gara condotta in modo poco convincente. Ci prova Biancone con una conclusione dal limite che sfiora il palo alla destra di Visi. E ci prova anche Lo Monaco, che vede annullarsi un gol per posizione irregolare. La Ternana cerca di dare maggior peso all'attacco, comandando l'ingresso in campo di Tozzi Borsoi in luogo dell'esausto Noviello. Il Sorrento ora incute timore agli avversari che hanno perduto la sicurezza costruita in oltre 70' di gioco perfetti. La Ternana indugia, alla ricerca di secondi preziosi, rallentando ogni giocata ed alla fine giunge il triplice fischio che sancisce il termine di una gara giocata semplicemente male dai ragazzi di Simonelli. Matteo Lattanzi
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Primo piano 31 Spogliatoio Arleo infuriato. Pellegrino salva i difensori
Primo piano
Lunedì 9 febbraio 2009
Lunedì 9 febbraio 2009
Potenza, è un crack preoccupante AREZZO POTENZA
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AREZZO (4-4-2): Botticella 6; Ambrogioni 6, Terra 7, Fanucci 6,5, Grillo 6 (38' st Doga sv); Bondi 6,5, Togni 6,5 (27' st Bricca 6), Matute 6,5, Croce 6,5; Baclet 6 (14' st Turienzo 6,5), Chianese 6,5. A disp.: Lancini, Cavagna, Conte, Lauria. All.: Cari 6,5. POTENZA (3-4-3): Groppioni 5; Patarini 6 (10' st Sarno 5), Cuomo 5,5, Pires 6; Dei 5,5, Sabatino 6, Berretti 5 (27' st Suppa sv), Lolaico 5,5; Mangiapane 6, Cantoro 5 (1' st Cozzolino 5), Nolè 5. A disp.: Tesoniero, Volpe, Scardini, Porcaro. All.: Arleo 5,5. ARBITRO : Bagarini di Fermo 6. RETI : st 5' Terra, 24' Bondi. NOTE : spettatori 1.976 per un incasso di Euro 22.977,00. Ammoniti: Lolaico, Pires. Angoli 8-1 per l'Arezzo. Recupero: pt 2'; st 3'. AREZZO Gira e rigira e la coperta risulta sempre troppo corta: per un tempo intero il Potenza non corre rischi particolari contro l'attacco più forte del campionato, ma una volta passato in svantaggio (al 5' della ripresa) deve giocoforza rinunciare all'atteggiamento guardingo, potenziare la manovra offensiva ed esporsi al contropiede micidiale degli amaranto. La sconfitta arriva come da pronostico della vigilia, ma non procura eccessivi danni alla classifica (perde anche la Pistoiese) forse un po’ di più al morale di un Potenza, che per salvarsi deve innanzitutto sfruttare gli impegni casalinghi e magari ritrovare equilibri interni leggermente scalfiti. Ma quello che più serve è una scossa a livello mentale per una squadra che è rimasta negli spogliatoi durante l’intervallo. LA CRONACA. L'Arezzo scende in campo nella formazione annunciata: coppia d'attacco ChianeseBaclet e regia affidata al brasiliano Togni, sostituto dello squalificato Beati. Mister Arleo, invece,
cambia le carte nel suo Potenza. Modulo 3-4-3 con l'inserimento in difesa del giovane Pires accanto a Paatarini e Cuomo. Dei e Lolaico partono all'altezza dei centrocampisti ma hanno il compito principale di difendere. La tattica di Arleo mette in crisi i padroni di casa. L'Arezzo si intestardisce a cercare sbocchi al centro dove, però, la muraglia a tre potentina non lascia passare palla. Gli amaranto, allora ci provano dalle fasce ma, la giornata di scarsa mira di Bondi e Croce ottiene solo il risultato di far spazientire il poco pubblico presente al Comunale. Il Potenza amministra con tranquillità la sfida e tenta pure qualche timido contropiede. Su uno di questi prova la conclusione Mangiapane con un destro a rientrare che preoccupa più gli spettatori che Botticella, serafico nel seguire la palla uscire sul fondo. Dopo mezz'ora di nulla l'Arezzo comincia a farsi pericoloso dalle parti di Groppioni. A suonare la sveglia è Matute che, dopo un rapido triangolo con Croce, entra in area e calcia, ma la sua conclusione finisce lontano dai pali. Dopo Matute passa alla carica Baclet. Prima ci prova di testa, sugli sviluppi di un calcio d'angolo di Bondi, ma il tiro finisce alto e poi, al 36', nell'azione più pericolosa del primo tempo, con un pallonetto in uscita su Gropponi su bellissimo assist di Chianese. Tutto bello meno che la misura del tiro, la palla lambisce la traversa e si spegne sul fondo. La prima frazione si chiude senza ulteriori sussulti, ma la ripresa parte in ben altra maniera. Minuto numero cinque: Bondi batte un calcio d'angolo, Matute prolunga la traiettoria sul secondo palo dove arriva Terra che, di piatto, sigla il vantaggio aretino confermando l'eccezionale capacità dell'Arezzo di sfruttare situazioni di gioco inattivo. Nell'occasione Groppioni non è reattivo a dovere, forse colto di sorpresa dalla deviazione di Matute. Mister Arleo corre subito ai ripari inserendo Sarno al posti di Patarini. Il
«Adesso non guardo più in faccia nessuno» AREZZO. Il primo a presentarsi in sala stampa è il presidente Pellegrino. La prestazione della sua squadra non gli è andata proprio giù. “Salvo solo i difensori, tutti gli altri mi hanno deluso, sono stati a guardare per l'intero incontro. Con questa mentalità non si va avanti e si rischia di non salvarsi. I giocatori devono essere più svegli, reattivi e grintosi.” L'Arezzo ha dimostrato tutto il suo valore ma per Pellegrino non è una scusante valida. “Abbiamo perso contro una grande squadra, la più forte del girone insieme al Benevento. Abbiamo meritato la sconfitta perché abbiamo sbagliato atteggiamento e ci siamo fatti mettere sotto dall'avversario. Mi auguro che
Al di là del meritato 2-0 per l’Arezzo involuzione dei rossoblù apparsi rassegnati
una cosa dl genere non accada più.” Sulla stessa lunghezza d'onda del presidente è l'allenatore Arleo. Anche lui non ha digerito il modo in cui è maturata la sconfitta. Nonostante la calma dimostrata in sala stampa, le sue parole sono pesanti. Per i giocatori potentini si preannuncia una settimana calda. “Di una cosa sono certo, è stata la partita peggiore della mia gestione. Sono molto deluso dai giocatori. Finché la partita è rimasta sullo 0-0 tutto era andato secondo i piani, dopo il gol dell'Arezzo la mia squadra è scomparso dal campo. Non siamo riusciti a reagire, non siamo mai riusciti ad essere pericolosi, non ci siamo mai fatti vedere nell'area avversaria. Sono preoccu-
La rete di Terra, sotto l’errore di Groppioni. In basso a sinistra Cantoro, a destra Nolè
Sabatino affronta Ambrogioni. Sotto Berretti in difficoltà. A destra Bondi, che ha messo in difficoltà il Potenza
Potenza aumenta il suo potenziale offensivo ma, giocoforza, si scopre aprendosi al contropiede amaranto. Si susseguono le occasioni per gli attaccanti aretini: ci prova due volte Chianese, una volta Turienzo ( bravo nell'occasione Groppioni a deviare in angolo ) fino al 24' quando Bondi trova il 2-0. Il fantasista brasiliano prende palla poco
dopo il centrocampo, s'invola verso l'area infischiandosene dei compagni liberi al suo fianco, salta Cuomo e batte Groppioni sul secondo palo. Il doppio vantaggio chiude definitivamente il match, Il Potenza è incapace di creare pericoli alla porta aretina, l'unico tuffo di Botticella è necessario per evitare un calcio d'angolo rischiato da
Grillo con un colpo di testa poco preciso. Gli ultimi minuti del match non regalano altre emozioni, la partita si chiude con l'Arezzo che festeggia la vittoria sotto la sua curva ed il Potenza che rientra nello spogliatoio consapevole che non era di certo questa la partita giusta per cercare punti-salvezza. Giancarlo Magrini
PAGELLE POTENZA: SI SALVANO IN POCHI. UN SOLO TIRO IN PORTA: È DI MANGIAPANE GROPPIONI (5) - Non compie nessun intervento di rilievo nel primo tempo. Sorpreso sull’1-0. PATARINI(6)-Insieme ai compagni di reparto riesce ad amministrare bene gli attaccanti amaranto. Meglio con Baclet che con Chianese. Arleo lo toglie dopo lo svantaggio SARNO ( 5) - Arleo lo inserisce per rinforzare l'attacco ma lui non riesce ad essere pericoloso. Scompare presto CUOMO (5,5) - Vale il discorso fatto per Patarini. Verso la fine della prima frazione va un po' in crisi con Chianese ma, tutto sommato, è preciso. Regge il reparto, ma ha sulla coscienza il raddoppio aretino perché Bondi lo salta troppo facilmente. PIRES (6) - Inserito a sorpresa da Arleo, completa la diga con Patarini e Cuomo. Bravo soprattutto nel gioco aereo. Non perde la testa nemmeno dopo il vantaggio aretino. Prova soddisfacente. DEI (5,5) - Il suo compito principale è chiudere la fascia destra. Nel primo tempo esegue la missione seppur con qualche sofferenza con Croce. Nella ripresa, quando c'è da attaccare scompare. SABATINO ( 6:) - Con Berretti chiude la zona
centrale del campo. Bel duello con Matute. Cala dopo il vantaggio aretino. BERRETTI (5) - un’ombra. Se è questo il giocatore che dovrà andare ad Arezzo si capisce bene chi farà l’affare. Arleo è costretto a sostituirlo. SUPPA ( SV) LOLAICO ( 5,5) - Stessa missione di Dei. La compie con qualche rudezza in più, in particolare su Bondi. Proprio un fallo sul brasiliano gli costa il cartellino giallo. La sua prestazione è assai grigia MANGIAPANE (6) - E' suo l'unico tiro in porta potentino del primo tempo. Parte dalla destra e si accentra per creare assist a Cantoro e Nolè ma la sua intesa con le punte non porta frutti. CANTORO ( 5:) - Per tutto il tempo fa a sportellate con Terra e Fanucci. Dal punto di vista calcistico nulla da segnalare. Arleo lo sostituisce nell'intervallo. COZZOLINO ( 5) - Inserito al posto di Cantoro riesce nel difficile compito di farlo rimpiangere. Impalpabile NOLÈ(5)-Tanto movimento ma poca concretezza. Nella ripresa è un fantasma. g.m.
pato per quest'atteggiamento arrendevole ma, da oggi, le cose cambieranno perché io non ho nessuna intenzione di retrocedere. Da domenica prossima (contro la Paganese), decisiva per il nostro futuro, chi non avrà voglia di lottare, di sacrificarsi per la maglia starà fuori. Non guarderò più in faccia a nessuno, nessun giocatore deve sentirsi titolare, domenica scenderanno in campo solo coloro che lo meriteranno, che dimostreranno di tenere al Potenza e di voler lottare per non retrocedere.” La parola passa poi ai giocatori. Il primo a presentarsi ai giornalisti è Dei. “Siamo dispiaciuti per come è andata a finire la partita. Nel primo tempo avevamo giocato come volevamo ed eravamo riusciti ad arginare l'Arezzo. Nella ripresa, subito il primo gol, ci siamo disuniti e non siamo riusciti a reagire. Purtroppo la rete è arrivata da una nostra disattenzione. Penso che abbiamo giocato peggio rispetto alle sfide con Benevento e Gallipoli, nelle partite precedenti avevamo avuto una reazione che oggi non abbiamo offerto. Dovremo rifarci immediatamente domenica con la Paganese perché è una partita fondamentale per il nostro campionato.” L'attaccante Cantoro è arrabbiato. “Speravo che oggi finisse in altra maniera. Purtroppo siamo riusciti ad arginare l'Arezzo solo per un tempo. Nella prima frazione siamo stati più compatti ed abbiamo resistito all'avversario, nella ripresa, dopo l'1-0 ci siamo disuniti ed è venuta fuori la stanchezza. Avevamo corso molto nel primo tempo, anche davanti, giocando in tre abbiamo consumato molte energie e questo l'abbiamo pagato più tardi. Adesso non rimane che rifarci domenica prossima con la Paganese, una partita che non possiamo assolutamente fallire.” Giorgio Melani
Un rabbuiato Pasquale Arleo
Restaurarsi mentalmente e tecnicamente
Inizia una settimana tremenda ERA facilmente prevedibile una sconfitta del Potenza ad Arezzo, ma quello che lascia maggiormente interdetti è il modo con il quale la squadra di Arleo ha rimediato l’ennesimo ko in trasferta. Lo raccontano le cronache, sono impietose le immagini televisive. E’ l’ottava volta che i rossoblù ritornano a casa con le pive nel sacco. Nella gestione di Arleo soltanto un pareggio a Caserta contro il Marcianise. Per il resto, però, ottime prestazioni, condite da tante occasioni da gol mancate di un soffio. Ieri si è dissolto tutto in un attimo. Serviva una svolta che non è arrivata, ma quantomeno dal punto di vista del’impegno e dell’abnegazione anche la trasferta di Arezzo, per quanto ostica, avrebbe dovuto rappresentare qualcosa. E se alla fine del match, lo stesso allenatore si dice preoccupato per la pericolosissima involuzione e per una classifica che vede sempre di più allontanarsi la zona salvez-
za, qualcosa da temere deve esserci. Quella che si aprirà oggi sarà una settimana caldissima per il Potenza che deve restaurarsi in tutti i sensi, mettersi alle spalle i grossi limiti di organico, magari provare ad aggiustare anche le lesioni all’interno dello spogliatoio, anche se è inevitabile iniziare a ragionare in un certo modo: bisogna solo evitare la retrocessione diretta. Inutile prendersi in giro: d’ora in poi occorrerà solo tenersi davanti alla Pistoiese. Nulla di più. Le restanti partite (fermo restando che c’è lo scontro diretto da disputare in trasferta) devono solo servire per prepararsi all’impresa. Magari anche per accendere un cero a qualche santo che faccia trovare sulla strada dei rossoblù nei play out un avversario alla portata. Perchè, inutile ancora insistere, il Potenza di Arezzo non può giocarsela alla pari con nessuno. Que-
Cantoro anticipato di testa. accanto Cozzolino al tiro
stione soprattutto di testa, psicologica, poi anche tecnica. La settimana che si apre, dicevamo, sarà caldissima perchè Arleo dovrà fare l’uno e l’altro. Ricostruire il gruppo che non appare saldissimo come si dice, e poi badare anche all’aspetto tecnico e tattico. Il dub-
bio sorge spontaneo: Mangiapane è stato preso per fare il centrocampista, ma ad Arezzo ha giocato da attaccante. Suppa è stato provato per l’intera settimana e poi non è stato schierato dall’inizio. Cozzolino, pur non essendosi allenato con regolarità, ha giocato un tempo in-
tero. Nolè e Berretti, due fedelissimi, hanno deluso. «D’ora in poi non guarderò più in faccia nessuno», ha detto Arleo che ha aggiunto “perchè non voglio retrocedere”. La speranza è che non sia troppo tardi. a.p.
32
Sport La Juve Stabia dell’ex Bonetti pareggia a Gallipoli al 51’ della ripresa
Lunedì 9 febbraio 2009
Marino all’ultimo respiro Capolista avanti con Russo, poi espulso GALLIPOLI JUVE STABIA
1 1
GALLIPOLI (4-3-3): Russo 5; Cangi 6, Molinari 5,5, Antonioli 6, Suriano 5,5; Russo 6,5, Cimarelli 6, Buzzegoli 6,5 (44' st Ginestra sv); Sansone 6 (24' st Sciarrone 5,5), Di Gennaro 6 (31' st Esposito sv), Mounard 6,5. A disp.: Vastola, Marzeglia, Cini, Riccardo. All.: Giannini 6. JUVE STABIA (4-3-3): Brunner 6; Gritti 5,5 (1' st Radi 6,5), Maury 6, Marino 7, D'Ambrosio 6; Stentardo 6,5, Amore 6, Peluso 5,5 (16' st Gaeta 6,5); Capparella 6 (16' st Vicedomini 6,5), Biancolino 6, Grieco 6. A disp.: Della Corte, Geraldi, Ametrano, Cristea. All.: Bonetti 6,5. ARBITRO: Meli di Parma 5,5. RETI: pt 8' Russo; st 51' Marino. NOTE: spettatori 1100 circa con una nutrita rappresenzanza di tifosi della Juve Stabia. Ammoniti: Capparella, Biancolino, Cangi, Suriano, Sansone. Espulso Russo al 24' st per fallo da ultimo uomo. Angoli 6-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt 1'; st 6'. GALLIPOLI Fino all'ultimo respiro. La Juve Stabia, forse la più gagliarda vista in stagione, raccoglie proprio in chiusura dei conti un prezioso punto sul campo della capolista. Lo fa al termi-
Il gol del pareggio della Juve Stabia di Marino
ne di un primo tempo scialbo, giocato sotto tono (vantaggio del Gallipoli in apertura), ma dopo una ripresa decisamente d'altro rango. Alla fine la spunta Marino risolvendo in mischia sull'ultimo calcio d'angolo disponibile. La rete stabiese azionerà il concitato dopo partita con qualche intervento non autorizzato nei confronti dei tesserati della Juve Stabia: Monticciolo in tribuna non ha avuto vita facile. La Juve Stabia affronta la seconda tappa del suo ciclo terribile
senza troppi patemi d'animo. Il tecnico Bonetti è conscio delle qualità dell'avversario ma non rettifica idee tecniche e disposizioni in campo. Spazio dunque al consolidato tridente: Biancolino inamovibile al centro dell'attacco, gli porgono il fianco il peperino Capparella, pronto ad accentrarsi dalla destra, e Grieco sul lato opposto. Quanto basta per favorire gli inserimenti di Peluso che forma il centrocampo con Amore, ispiratore della cabina di regia, e l'ex di turno Stentardo. Bonetti
imprudente? Certamente no, anche se dall'altro lato c'è un Gallipoli tutto muscoli ed “incattivito” dallo scivolone di Foligno nel turno scorso. La spregiudicatezza è dunque il tema dominate delle primissime battute. A fare la voce grossa è il Gallipoli che, già all'albeggiare del match, presenta il furetto Russo dalle parti di Brunner. La prima volta con un tiro debole ben parato da Brunner, la seconda volta in modo più determinante per la rete del vantaggio: 8', Buzzegoli lavora un ottimo lavoro sulla sinistra, il cross è calibrato quanto basta per autorizzare il comodo colpo di testa del centrocampista appostato sul secondo palo. Il vantaggio premia, o forse anticipa, le velleità della capolista. E la Juve Stabia? L'undici di Bonetti risponde come può al cospetto di un avversario feroce ed affamato. Ci prova Biancolino dopo il quarto d'ora ma la sua punizione dalla distanza è scandita da un tiro da dimenticare. Ci riprova Capparella qualche minuto dopo, Rossi para comodamente il diagonale. Tutto sommato cerca di non prenderle ancora e, di tanto in tanto, di mandare qualche sparuto “guastatore” dalle parti di Rossi. Invero è il collega Brunner a dover ipnotizzare gli avversari: ci riesce su Sansone che al 36' spara alto dal limite, fa lo stesso su una scorribanda di Russo
(bel diagonale fuori di un soffio). Certamente meglio nella ripresa per Biancolino e soci. Bonetti inserisce Radi per Gritti, dopo un quarto d'ora richiamerà in panca Capparella e Peluso per Vicedomini e Gaeta. Ciò che ne deriva è una ripresa più convincente. Proprio Biancolino al 1' si gira in aria ed insacca ma becca il giallo dall'arbitro per un tocco di mano. La Juve Stabia sente di poter recuperare ed allora sopravanza. Al 12' ci prova il neo entrato Radi su calcio piazzato, Rossi è ben appostato e devia in angolo. Continua a premere l'undici di Bonetti, al 22' guadagna la superiorità numerica: su rapido capovolgimento di fronte Rossi in uscita disperata, atterra Stentardo in fuga solitaria, rosso diretto. La capolista va in affanno anche se mantiene nelle sue mani il possesso palla, più sbarazzina invece la Juve Stabia che si affida ai neo entrati Gaeta e Vicedomini. Il primo sfiora il pario al 34': ottimo Sciarrone a deviare con le gambe. Il secondo manda alta una conclusione dalla distanza. Vuole il pari a tutti i costi l'undici di Bonetti. Il tecnico s'infuria all'inverosimile per un rigore negato ai suoi (ancora tocco di mano) e si perde l'ultima azione del match: sull'ultimo Angolo interviene Marino e chiude i conti. Pasquale Marzotta
Il Pescara impatta al Curi. Il ritiro non serve a nessuno
A Perugia vince la paura di perdere PERUGIA PESCARA
0 0
PERUGIA (4-2-3-1): Benassi 7,5; Raimondi 7, Cudini 6, Accursi 6,5, Pagani 6; Passiglia 5, Mezavilla 6,5; Stamilla 6 (35' st Ferrari sv), Cutolo 5, De Giorgio 5,5 (21' st Maccan 5); Del Core 5 (41' st Mazzeo sv). A disp.: De Marco, Calori, Gatti, Pizzolla. All.: Sarri 6. PESCARA (4-2-3-1): Indiveri 6,5; Camorani 6, Siniscalchi 6,5, Pomante 6, Vitale 6,5; Giordano 6, Ferraresi 6,5; Felci 7, Verratti 6,5 (35' st Corsi sv), Perrulli 5,5 (43' st Pisciotta sv); Simon 6. A disp.: Bartoletti, Prizio, Sembroni, Scappaticci, Testardi. All.: Galderisi 6. ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6. NOTE: giornata fredda ma soleggiata, terreno in ottime condizioni. Spettatori 3.000 circa. Espulso Raimondi al 53' st per fallo di reazione. Ammoniti: Mezavilla, Simon. Angoli 9-8 per il Perugia. Recuper: 2' pt;
10' st. PERUGIA. Finisce senza gol la partita tra Perugia e Pescara. E' stata la paura a caratterizzare l'andamento del match anche se non sono mancate le occasioni da gol. Sarri rinuncia a Mazzeo che non al meglio deve andare in panchina. Cutolo va a fare il trequartista. In difesa, invece, il tecnico biancorosso deve fare a meno di Barbagli e Zoppetti. Ma dall'altra parte Galderisi non sta meglio con quattro squalificati e diversi infortunati. Giocano il baby Verratti e i due nuovi acquisti Giordano e Perrulli. Entrambe la squadre arrivano da lunghi ritiri e da un 2009 senza vittorie. La classifica piange per entrambi e i tre punti sarebbero ossigeno puro sia per gli umbri che per gli abruzzesi. Ecco perché la partita è tutt'altro che bella e si gioca a fiammate. La prima occasione è per i padroni di casa. Benassi esce, blocca e rilancia per Stamilla. Il Pescara è
sbilanciato e l'esterno destro s'invola, ma si allunga il pallone all'ultimo tocco permettendo il recupero di Siniscalchi quando era a tu per tu con il portiere. Ma per il primo brivido bisogna aspettare il 32' quando Mezavilla serve Raimondi in corsa, il difensore argentino entra in area e ci prova con il tocco fuori, ma Indiveri respinge in uscita a terra, l'azione non è finita. La sfera raggiunge Stamilla che dal fondo crossa, ancora Mezavilla di testa colpisce a botta sicura ma Siniscalchi salva con il corpo. Il Perugia batte velocemente il corner ma Pagani perde palla e Verratti guida il contropiede. Il contrattacco sembra buono, tuttavia Felci sbaglia l'ultimo passaggio. La risposta del Pescara arriva al 41'. Cross dalla sinistra di Vitale, Felci colpisce di testa nel cuore dell'area, Benassi è preso in controtempo ma con un balzo felino salva la propria porta con la mano destra, poi Raimondi mette in angolo. Il portiere del Perugia un mi-
Mezavilla del Perugia e Veratti del Pescara
nuto dopo si fa ancora una volta trovare pronto quando un cross di Felci stava per entrare in porta. Nella ripresa parte forte il Perugia che si rende pericoloso prima con Stamilla anticipato all'ultimo da Pomante e poi con Del Core che viene contrastato in uscita da Indiveri. Ancora Del Core si affaccia dalle partite della porta abruzzese. Mezavilla lo serve in verticale, l'attaccante da posi-
zione defilata non riesce a dare forza al tiro e Indiveri blocca. La partita perde ancora più di verve e bisogna aspettare il 20' per poter vedere un altro tiro in porta. Ancora il brasiliano del Perugia ci prova di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma ancora una volta il suo tiro è troppo debole ed Indiveri para facilmente. La partita, poi, viene sospesa per sei minuti a causa di un malore accusato da un
tifoso del Pescara. Una volta ripreso il gioco è il Pescara a rendersi insidioso. Colpo di testa di Simon a pochi metri, ma ancora una volta Benassi non si fa sorprendere. Capovolgimento di fronte e Cutolo punta la porta con un diagonale respinto con i pugni da Indiveri. Non succede più nulla se non un accenno di rissa nel finale di match con l'espulsione di Raimondi. Pasquale Sorrentino
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima divisione Girone A. 21ª giornata
Seconda Divisione Girone A recuperi
Seconda Divisione Girone B 21ª giornata
Cesena-Sambenedettese 1-0 Lumezzane-Portogruaro 2-1 NovaraLecco 1-1 Pergocrema-Monza 2-1 Pro Patria-Legnano 2-0 Pro SestoPadova 2-0 (sabato) Spal-Ravenna 0-3 Venezia-Reggiana 1-1 Verona-Cremonese 2-3 CLASSIFICA: Pro Patria 38 punti; Cesena e Reggiana 37; Spal 33; Novara 32; Padova 30; Cremonese 29; Ravenna e Lumezzane 28; Verona e Pro Sesto 27; Pergocrema 26; Monza, Portogruaro e Lecco 23; Sambenedettese e Legnano 19; Venezia 16. Venezia penalizzato di 4 punti. PROSSIMO TURNO (22/A GIORNATA, 15 FEBBRAIO): Lecco-Cesena Legnano-Novara Monza-Venezia Padova-Verona Pergocrema-Pro Patria lunedì 16/2 Portogruaro-Cremonese Ravenna-Lumezzane Reggiana-Pro Sesto Sambenedettese-Spal
Alto Adige-Olbia 1-0 Pavia-Canavese 2-0 (sabato) Pro Vercelli-Montichiari 2-2 CLASSIFICA: Varese 38 punti; Alessandria e Rodengo Saiano 37; Como 35; Canavese 34; Olbia e Sambonifacese 33; Pavia, Valenzana e Ivrea 27; Itala San Marco 25; Carpenedolo 24; Mezzocorona 22; Alto Adige, Montichiari e Pizzighettone 21; Alghero e Pro Vercelli 20. Da recuperare mercoledì 18 febbraio: Carpenedolo-Pavia PROSSIMO TURNO (22/a giornata, 15 febbraio): Alessandria-Itala San Marco Alghero-Olbia Ivrea-Carpenedolo Mezzocorona-Rodengo Saiano Pavia-Alto Adige Pizzighettone-Montichiari Pro Vercelli-Canavese Sambonifacese-Valenzana Varese-Como.
Il torneo di seconda Divisione ha osservato un turno di riposo. Solo nel girone B non erano previste gare CLASSIFICA: Figline 41 punti; Viareggio 38; Prato 36; Sangiustese 31; Gubbio 30; Giulianova, Celano Olimpia 29; Cisco Roma, Poggibonsi 28; Colligiana, Carrarese, Sangiovannese 27; Bassano Virtus 26; San Marino 25; Bellaria 24; Giacomense, Cuoiopelli 21; Rovigo 14. Cisco Roma 1 punto di penalità PROSSIMO TURNO (15/02 –ore 14.30) Celano - Carrarese Giacomense - Bassano Giulianova - Cisco Roma Poggibonsi - Viareggio Prato – Gubbio Rovigo - Colligiana San Marino - Cuoiopelli Sangiovannese – Figline Sangiustese – Bellaria Igea
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Risultati e classifica
33
21ª giornata Marcatori
Catanzaro - Vibonese 0-0
Prossimo turno
22ª giornata 15/02/09 ore 14.30
Cassino-Gela Cosenza-Isola Liri Igea V.-Catanzaro Manfredonia-Barletta Monopoli-Aversa N. Pescina Vg-Andria Scafatese-Val di Sangro V. Lamezia-Melfi Vibonese-Noicattaro
COSENZA
49
21 15 4
2 28 10 11 8
3
0 15 4 10 7
1
2 13 6 18 +6
CATANZARO
41
21 10 11 0 26 11 11 5
6
0 14 7 10 5
5
0 12 4 15 -2
GELA
39
21 10 9
2 24 13 10 4
5
1 11 7 11 6
4
1 13 6 11 -2
PESCINA VG
34
21 8 10 3 24 17 10 3
6
1
5 11 5
4
2 16 12 7
ANDRIA
32
21 9
7 21 18 11 5
2
4 11 9 10 4
3
3 10 9
MONOPOLI
28
21 6 10 5 30 24 10 5
3
2 18 11 11 1
7
3 12 13 6 -13
CASSINO
28
21 6 10 5 23 20 10 3
3
4 13 13 11 3
7
1 10 7
NOICATTARO
26
21 6
7 16 18 11 5
3
3 10 7 10 1
5
4
6 11 -2 -17
VIBONESE
25
21 5 10 6 15 18 11 3
4
4
9 10 10 2
6
2
6
SCAFATESE
25
21 7
4 10 16 21 10 6
1
3 13 8 11 1
3
7
3 13 -5 -16
BARLETTA
24
21 5
9
7 17 19 11 3
6
2 10 9 10 2
3
5
7 10 -2 -19
IGEA V.
23
21 4 11 6 19 19 11 3
5
3 10 8 10 1
6
3
9 11 0 -20
MELFI
21
21 4
8 23 27 11 3
3
5 13 14 10 1
6
3 10 13 -4 -22
ISOLA LIRI
20
21 3 11 7 15 19 11 3
6
2 11 7 10 0
5
5
4 12 -4 -23
AVERSA N.
20
21 4
8
9 18 23 10 4
4
2 11 6 11 0
4
7
7 17 -5 -21
MANFREDONIA
19
21 4
8
9
8 17 10 3
5
2
7
6 11 1
3
7
1 11 -9 -21
VAL DI SANGRO
19
21 3 10 8 13 23 10 3
7
0
7
3 11 0
3
8
6 20 -10 -22
V. LAMEZIA
17
21 4
4
5
6 16 11 3
1
7
5 14 -19 -24
5
8
9
5 12 11 30 10 1
8
8
-7
3 -11
3 -13
-3 -18
14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 10 RETI: Caputo (Catanzaro); De Angelis (4) (Melfi) 8 RETI: Arcamone (1) (Pescina) 7 RETI: Merini (Melfi) 6 RETI: Montella A. (Catanzaro); Franciel (3) (Gela); Pignalosa (I. Liri) 5 RETI: Cavaliere (Andria); Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza); Pasca (Gela); La Porta (3) (Igea V.); Mastrolilli (1) (Vibonese) 4 RETI: Menichini (Andria); Romano (Aversa N.); Alessandrì (1) (Barletta); Mortelliti e Polani (Cosenza); Scopelliti (Igea V.); Balistreri e Santarelli (Monopoli); Martone e Varriale (1) (Scafatese); Melis (1) (Vibonese) 3 RETI: Rebecchi (Andria); Perna e Sibilli (1) (Aversa N.); Giannusa (Cassino); Di Maio (Catanzaro); Braca, Cantoro (1) (Cosenza); Marinucci (Gela); Bongiovanni (Igea V); Minopoli (Monopoli); Rana e Siclari (Noicattaro); Di Pasquale e Zarineh (Pescina); Ragatzu (1) (V. Lamezia)Lamezia); Di Mauro, Pirrone e Polito (Vibonese)
Da perfezionare i movimenti in difesa. Domenica a Lamezia
Melfi cresce, Palumbo sereno GIORNATA di relax per il Melfi, prima di una settimana importante, quella che conduce allo scontro salvezza di Lamezia Terme. All'andata al Valerio, i gialloverdi si imposero per due reti a zero, fu quella la prima e unica vittoria di un nefasto girone di andata. In quella circostanza il portiere Panico diede una grossa mano ai federiciani, con due indecisioni in entrambe le segnature realizzate da De Angelis. Da allora Melfi e Lamezia, comunque ancora invischiate nelle zone basse della graduatoria, sono cambiate tantissimo, correndo ai ripari nella campagna di gennaio. Diversi i volti nuovi e purtroppo per il Melfi, tra le fila calabresi figura anche Sergi, una vera e propria bestia nera. L'attaccante biancoverde ha sempre segnato contro il Melfi, iniziando con il Tricase in serie D, dieci anni fa. Gol quasi sempre pesanti e decisivi, come la tripletta che stese il Melfi allo Iacovone di Taranto, l'anno di Foti subentrato a Papagni. Insomma un avversario da tenere particolarmente d'occhio e non soltanto per ragioni scaramantiche. Balistreri con il Monopoli nell'ultimo match giocato, ha dimostrato come l' attuale coppia centrale, formata da Gabrieli e Castaldo, nonostante l'altezza, vada in crisi nel gioco aereo. Più che un discorso di centimetri, un discorso di intesa e movimenti. Una affinità che si completerà esclusivamente giocando insieme e d'altronde l'indiscusso valore dei due giocatori, impone a Palumbo di insistere nel farli giocare. Castaldo si sta applicando con dedizione alla nuova
Palumbo con De Angelis. A destra Merini al tiro
causa calcistica, non può che migliorare. Il ritmo gara lo acquisirà solamente giocando e dunque anche a Lamezia è presumibile che sia titolare. Da domani, alla ripresa dei lavori presso il centro Sata, Palumbo inizierà a valutare quale sarà l'undici da mandare in campo nel contesto di una partita che il Melfi non può perdere. Per prima cosa, per mantenere quantomeno inalterato il distacco dall'ultimo posto, occupato dalla stessa Lamezia e poi per continuare nel segno positivo degli scontri diretti. Dopo Aversa e Vibonese,
già superati in questa importante e speciale classifica, il Melfi ha l'occasione di prendere vantaggi anche dal doppio confronto con i calabresi. Un eventuale pareggio sarebbe già merce preziosa. Il Melfi comunque non scenderà in campo per fare calcoli, sapendo benissimo che il Lamezia è avversario ostico. Oltre al già citato Sergi, pericolo numero uno, attenzione particolare anche per l'ex Mauro Ragatzu, uno che forse sperava in una riconferma e che vorrà far ricredere sul suo conto i dirigenti gialloverdi. Emilio Fidanzio
La Vibonese impone il pari al Catanzaro che consolida il secondo posto
Un derby senza gol CATANZARO VIBONESE
0 0
CATANZARO (4-4-2): Mancinelli 6; Montella F. 6 Gimmelli 6 Di Maio 6 Armenise 6 (46'st Diarra sv); Cardascio 6 (16'st Bruno 6) Zaminga 6,5 Berardi 6,5 Tomi 6 (16'st Iannelli 5,5); Caputo 5,5 Falomi 5,5. A disp.: Parisi, Di Meglio, Pippa, Benincasa. All.: Provenza. VIBONESE (4-1-4-1): Amabile 7; Sgambato 6 Ranellucci 6,5 Bianciardi 6,5 Orefice 6; Pirrone sv (20'pt Falco 5,5; 33'st Kulentiran sv); Genesio 5,5 (12'st Marangon 6)
Ruscio 6 Di Mauro 6,5 Polito 5,5; Iadaresta 5,5. A disp.: Pastiera, Udirà, Di Franco, Melis. All.: Galfano. ARBITRO: Zonno di Bari. NOTE: Spettatori 1.500 circa. Ammoniti: Genesio (V), Orefice (V), Armenise (C), Zaminga (C), Marangon (V), Sgambato (V) Angoli 7-1 per il Catanzaro. Recuperi: 3'pt; 6'st. FINISCE senza reti il derby calabrese che non era stato completato domenica scorsa per la pioggia. Il catanzaro resta secondo ma non riduce il gap dalla capolista Cosenza.
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Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Risultati e classifica
21ª giornata Marcatori
BRINDISI
51
21 16 4
1 46 15 11 10 1
0 30 8 10 6
3
1 16 7 31 +9
NOCERINA
42
21 14 0
7 33 26 11 9
0
2 21 15 10 5
0
5 12 11 7
PIANURA
39
21 11 6
4 52 28 11 8
3
0 32 11 10 3
3
4 20 17 24 -4
Francavilla - Francav. F. 2-1
POMIGLIANO
36
21 11 3
7 35 27 10 8
1
1 20 8 11 3
2
6 15 19 8
-5
40’ pt Di Pasquale, 4’ st Gioia, 32’st Laneve
ISCHIA
33
21 9
6
6 26 19 10 6
3
1 15 5 11 3
3
5 11 14 7
-8
MATERA
32
21 9
5
7 27 20 10 5
3
2 11 6 11 4
2
5 16 14 7
-9
TURRIS
29
21 6 11 4 21 22 10 4
5
1
4 11 2
6
3 13 18 -1 -12
FRANCAVILLA
29
21 8
8 21 24 10 6
2
2 14 8 11 2
3
6
FASANO
28
21 6 10 5 29 26 10 3
5
2 12 10 11 3
5
3 17 16 3 -13
BACOLI
28
21 7
7
7 24 21 10 4
3
3 12 8 11 3
4
4 12 13 3 -13
FRANCAVILLA F.
27
21 6
9
6 25 25 11 4
5
2 17 16 10 2
4
4
ANGRI
24
21 6
6
9 24 30 11 5
3
3 14 12 10 1
3
6 10 18 -6 -19
BITONTO
22
21 5
7
9 21 32 10 4
2
4 16 19 11 1
5
5
GROTTAGLIE
21
21 3 12 6 22 28 11 2
6
3 10 11 10 1
6
3 12 17 -6 -22
S. GENZANO
20
21 4
8
9 18 31 11 1
5
5
8 17 10 3
3
4 10 14 -13 -23
S. ANTONIO A.
17
21 3
8 10 11 30 10 2
4
4
7 13 11 1
4
6
4 17 -19 -24
GELBISON
15
21 2
9 10 22 34 11 2
6
3 17 18 10 0
3
7
5 16 -12 -28
VENAFRO
12
21 2
6 13 15 34 11 1
4
6
2
7
9 21 -19 -31
Prossimo turno
22ª giornata 15/02/09 ore 14.30
Angri-Bacoli Bitonto-Francavilla Fasano-Matera Francavilla F.-Brindisi Grottaglie-Gelbison Nocerina-Pianura Pomigliano-Ischia S. Genzano-Venafro Turris-S. Antonio A.
5
8
6 13 10 1
-1
7 16 -3 -12
8
9
0 -16
5 13 -11 -19
18 reti: Galetti (Brindisi) 16 reti: Contino (1) (Pianura) 12 reti: Manzo (2) (Pianura) 9 reti: Albano (2) (Matera) 8 reti: Moscelli (Brindisi); Galeandro (1) (Francavilla F.) 7 reti: D'Angelo (2) (Gelbison) 6 reti: Coquin (3) (Bacoli); Formuso (Fasano); Del Prete (Francavilla); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Radicchio (1) (Angri); Persia (2) (Bitonto); Milozzi (Fasano); De Angelis (Grottaglie); Cavallaro, Pabatunde (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1), Gasparini (Pomigliano) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Infantino, Logrieco (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); D’Amblé, Piperissa (Grottaglie); Ancora, Marsico (1) (Matera); Mangiapane (Nocerina); Verolino (2) (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano) 3 reti: Galdi (Angri); Dinolfo, Pastore (1) (Bacoli); Cordiano, Fiore (Brindisi); Di Matera, Esposito (Fasano); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Mattera, Saurino G., Trofa (Ischia); Magliocco, Riolo (Nocerina); Del Sorbo, Manzi (Pianura); Riccardi (S.Antonio); Murano (S.Genzano); Tortora (Turris); Patriciello (1) (Venafro)
Il difensore: «Spero di cavarmela, l’ernia non mi fa più male come nei giorni scorsi»
Matera, c’è ansia per Armento Oggi conoscerà l’esito dell’infortunio che lo tiene ai box MATERA- Un grande momento. Il migliore della stagione. Fiducia ritrovata grazie soprattutto al gioco che sembra essere quello che il pubblico attendeva da inizio stagioni e che finora aveva latitato a prescindere dalle gestioni tecniche. Il grande applauso ad Albano e alla squadra a fine gara contro l’Angri è un segnale importante. Perchè, nonostante la vittoria sul Francavilla, qualcosa mancava ed erano certi equilibri e ovviamente il gioco soddisfacente. Perchè contro l’Angri c’è stata senza dubbi la migliore prestazione stagionale, ma anche la certezza di aver recuperato giocatori importanti del calibro di Antonio Chisena, Antonio La Fortezza e Gaetano Lonardo. Tre innesti importanti a cui c’è da sommare quello di Roberto Magliocco, giocatore importante che può tornare molto utile ai biancazzurri in chiave play off. Unici nei in questo periodo i problemi di Domenico Paladino e Nicola Armento. Il primo non riesce a guarire bene, perchè dopo aver ripreso c’è stato un nuovo stop e dovrà controllare l’entità dell’infortunio muscolare mentre per Nicola Armento sono ore di ansia. Il ragazzo di Tricarico, autore di performance importanti in questo campionato, ha un’ernia che lo ha bloccato già da una quindicina di giorni e domani conoscerà l’entità di questo infortunio. «In effetti-afferma Armento- devo controllare un’ernia inguinale che mi sta togliendo il sono. Sono in ansia, perchè c’è il rischio di dover intervenire chirurgicamente. I tempi di recupero non sono brevi, perchè dovrò restare completamente fermo in caso di intervento
Genzano, testa alla gara col Venafro Con il Venafro nel Mirino. Inizia la settimana che porta alla gara da ex per Claudio Pirone. Il tecnico di Avellino alla guida dello Sporting Genzano da circa un mese proverà a riassaggiare il sapore dei tre punti al Comunale, cosa che ha fatto all’esordio contro il Sibilla Cuma dopo l’addio di Bardi a cui è costata cara la sconfitta nel derby col Matera. Dopo la frenata di Francavilla in Sinni c’è stato il pareggio a Vallo Della Lucania che vale oro per il morale e la classifica che cominciava a diventare molto più complicata. Ora c’è il match con il Ve-
Nicola Armento in azione
chirurgico e questo significa perdere il tono muscolare in maniera grave. Riprenderlo poi è una cosa lunga. Devo ammettere che il dolore è molto diminuito, ma è chiaro che non sono momenti di tranquillità». Nicola Armento ha parecchie chance di evitare l’intervento chirurgico e quindi tornare ad allenarsi da domani con i compagni. Nicola Armento è alla seconda esperienza in maglia biancazzurra dopo due stagioni di C2 con il Bellaria Igea Marina. Armento è tornato a Matera e non aveva trovato tanto spazio all’inizio, poi se l’è guadagnato a colpi di bei voti in pagella e tanto cuore buttato più volte oltre l’ostacolo. Perchè Nicola Armento non è uno che tira il piede indietro ed è un ragazzo che ha dei rapporti sociali con il resto del gruppo molto importanti. Doma-
ni si conoscerà il destino del ragazzo alla ripresa degli allenamenti che saranno ancora al campo Paip. Il momento e l’organico in casa biancazzurra è di quelli che lasciano digerire anche queste possibili defezioni e non a caso la società ha messo a disposizione del tecnico Foglia Manzillo una rosa ben assortita in tutti i reparti e l’arrivo di Roberto Magliocco è da leggere come un ulteriore investimento verso un progetto iniziato ad aprile dell’anno scorso e che va avanti, nonostante i tanti ostacoli che ha trovato davanti. Ora c’è da parte della società la necessità di incassare la conquista dei play off, ultima fiamma che consente di poter centrare comunque l’obiettivo del ritorno nel calcio professionistico in caso di posti vacanti in C2. Renato Carpentieri
nafro che non è da considerare facile e non bisogna guardare la classifica dei molisani che in sostanza sono all’ultima spiaggia per evitare la retrocessione diretta. Una corsa a tre dalla quale i molisani vogliono tirarsi via, ma non è facile perchè col passare delle giornate le gare sono sempre più difficili. Lo Sporting Genzano è avvisato. Ma Claudio Pirone è tecnico navigato ed esperto del girone e sa quindi che non esoistono gare facili e scontate e quella col Venafro non è nessuna delle due. r.carpentieri@luedi.it
Sport 35 Gioia aveva rimediato al vantaggio di De Pasquale del Francavilla Fontana Lunedì 9 febbraio 2009
La Neve dopo la pioggia L’under decide la gara sospesa domenica scorsa PAGELLE FRANCAVILLA MASI (6)-nonostante la sua giovane età, il portiere classe '90 se la cava egregiamente. MILELLA (6) - sulla fascia destra, ancora una volta ha fatto il suo dovere, dimostrando una buona personalità. GIOIA (7,5) - il difensore senisese lotta come sempre, su tutti i palloni. Mette la testa al momento giusto sull'azione che porta i suoi al pareggio. ZANGLA (7) - ha tirato fuori una prova di tutto rispetto. In fase difensiva è stato davvero un muro insuperabile, controllando a dovere le incursioni avversarie. MARZIALE (6) - il “picchio” ha dato il suo apporto alla causa rossoblu. Attento e ordinato sui palloni. ROMANIELLO (7)-a centrocampo ha lottato su tutti i palloni, sue le geometrie che hanno servito delle palle interessanti in avanti. Sta recuperando la forma migliore. PIOGGIA (6)-Corre e si sacrifica e in alcune occasioni si rende pericoloso. DI SENSO (6,5) - Nel secondo tempo, si trova sulla fascia di campo meno pesante, ed allora galoppa e salta gli avversari in modo dirompente. CAMPO (6) - il fantasista rossoblu, corre e crossa palle interessanti per i compagni. Sulla fascia sinistra e poi su quella destra. DE PALO (6) - il giovane attaccante sostituisce il bomber Del Prete e non è cosa facile. Però fa il suo dovere. ZAGARIA (6) - Corre, lotta e sgomita. Sul terreno pesante fa sentire la sua prestanza fisica. LA NEVE (7,5) - Entra ad inizio di secondo tempo, con la determinazione giusta. Crea lo scompiglio nell'area avversaria, sua la rete della vittoria con un preciso colpo di testa. Un ragazzo davvero interessante. LAZIC (7) - Il tecnico serbo, cerca in tutti i modi di condurre in porto la vittoria e ci riesce molto bene, nonostante un terreno di gioco al limite della praticabilità. Azzeccato il cambio con l'ingresso di La Neve al posto di De Palo.(cla.sol)
FRANCAVILLA PZ FRANCAVILLA F.
2 1
FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): Masi 6; Milella 6, Zangla 7, Gioia 7,5, Marziale 6; Di Senso 6,5, Pioggia 6, Romaniello 7, Campo 6; Zagaria 6, De Palo 6 (1'st La Neve 7,5). A disp.: Bruno, Cocina, D'Amico, Simeone, Nano, Lo Prete. All.: Lazic 7. FRANCAVILLA FONTANA (4-4-2): Laghezza 5,5; Di Pasquale 7, Anglani 6, Romeo 6, Paglialunga 5,5; Gallo 6 (39'st Schirinzi sv), Morleo 6 (43'st Travaglione sv), Perrelli 6, Micieli 5; Galeandro 5,5, D'Ambrosio 5 (14'st Novielli 6). A disp.: Di Punzio, Gallù, Borromeo, Nasca. All.Fortunato 5,5 (Francioso è squalificato). ARBITRO: Stentella di Terni 6. RETE: 40'pt Di Pasquale (FC), 4'st Gioia (F), 32'st La Neve (F). NOTE: spettatori 200 circa con una sparuta rappresentanza ospite. Terreno di gioco pesante a causa della pioggia caduta prima della gara. Ammoniti: Gallo (FF), Romaniello (FS), Milella (FS), Gioia (FS), Di Senso (FS), Campo FS). Angoli 7-4 per il Francavilla sul Sinni. Recuperi: pt 0'; st 3'. FRANCAVILLA SUL SINNI Meglio di così non poteva andare la gara di recupero della quarta giornata, che venne sospesa domenica scorsa dal direttore di gara per impraticabilità di campo, a causa della pioggia al quinto del secondo tempo. La F.C. Francavilla, ha creduto di più nella vittoria, soprattutto grazie ad un secondo tempo fatto di grinta e cuore. Tra i lucani, assenti il portiere De Blasio, il difensore Nicolao e il centrocampista Scarnato, tutti e tre squalificati. L'attaccante Del Prete invece, autore del goal lampo nella prima gara è stato colpito in settimana da una bronchite. In campo il giovane portiere Masi, Marziale e De Palo. Gli ospiti invece, devono rinunciare al folletto Sisalli, a causa di un indolenzimento muscolare accorso in settima-
Due fasi della gara (le foto in pagina sono di: www.lasiritide.it)
na, al suo posto in campo Micieli. Pronti via ed al 4' cross di Milella, ma la difesa ospite respinge in angolo. All'8' ci prova il biancazzurro Micieli che manda la palla alta sulla traversa. Le due squadre provano a rendersi
pericolose, ma il terreno di gioco allentato la fa da padrone. Al 25' l'occasione più ghiotta, capita ai lucani con un bel calcio di punizione del centrocampista Nicola Romaniello dai venticinque metri, che vede il portiere
Laghezza rifugiarsi affannosamente in calcio d'angolo. Al 40' arriva il vantaggio del Francavilla Fontana. Preciso cross di D'Ambrosio dalla fascia sinistra, in area per Di Pasquale che lascia partire un gran tiro al volo che trafigge l'incolpevole Masi. I biancoazzurri prendono coraggio e galvanizzati dal vantaggio sfiorano il raddoppio con Paglialunga su calcio di punizione, ma questa volta il portiere Masi si fa trovare pronto ed alza la palla sopra la traversa. Termina così la prima frazione di gioco. Nella ripresa, al 2' sono i ragazzi di mister Lazic a creare la prima occasione, calcio di punizione battuto dalla trequarti dal fantasista Campo, colpo di testa del neo entrato La Neve, ma Laghezza respinge la sfera. Passano due minuti, ed arriva il pareggio dei padroni di casa. Di Senso, batte una punizione, con la palla che arriva in area e Gioia è più lesto di tutti ad insaccare di testa, complice anche un'indecisione del portiere ospite. Al 23' i brindisini hanno una buona occasione per arrivare al pareggio, Gallo serve su calcio di punizione una palla a Galeandro che, tutto solo di testa manda a lato. Al 24' i lucani reclamano un rigore che l'arbitro però non concede. Cross di Campo, la palla arriva a Pioggia in area, ma nel tentativo di battere a rete di testa, viene trattenuto per la maglia da Paglialunga. Due minuti dopo Perrelli, prova a scuotere i suoi con un gran tiro dalla distanza ma Masi devia in angolo. Al 32' arriva il meritato vantaggio dei padroni di casa. Dalla bandierina Giovanni Campo, serve la palla in area, il difensore Romeo nel tentativo di rinviare di tacco, serve ingenuamente il giovane La Neve che di testa gonfia la rete. Il risultato adesso vede in vantaggio per 2-1 i locali. Al 34', ancora i padroni di casa pericolosi, a provare la conclusione questa volta è Pioggia, ma il suo tiro termina pericolosamente a lato. Claudio Sole
Spogliatoio Il tecnico dispensa lodi al preparatore atletico ed al resto dello staff
Lazic: «Un secondo tempo eccezionale» FRANCAVILLA - Al termine di un match molto combattuto, i padroni di casa la spuntano su di un Francavilla Fontana molto coriaceo. Naturalmente, molta la soddisfazione nell'ambiente sinnico per questi tre punti davvero fondamentali. «Abbiamo disputato un secondo tempo davvero eccezionale commenta il tecnico Ranko Lazic - simile al primo tempo di domenica scorsa e su questo tipo di campo solo in questo modo puoi giocare, proprio come abbiamo fatto noi». La seconda frazione di gioco dei sinnici è stata davvero perfetta, con delle buone azioni che hanno permesso al team del presidente Franco Cupparo di aggiudicarsi l'intera posta in palio. «E' uscita fuori - dice Lazic - la preparazione atletica del mio preparatore, che ha lavorato bene in settimana, l'orgoglio dei ragazzi di conquistare a tutti i costi i tre punti e poi un grazie va al preparatore dei portieri che ha messo in condizioni il giovane Masi di disputare una buona gara». Un lavoro di squadra quindi, con il preparatore Pasquale Natale che ha lavorato per far sì che la squadra, si trovasse
pronta a giocare su un campo molto pesante, poi la buona prova di Masi, portiere classe '90, che ancora una volta, chiamato in causa ha risposto presente, questo grazie al costante lavoro del preparatore nonché allenatore in seconda Salvatore Marino. Ma non va tralasciato, il lavoro del fisioterapista Angelo Lo Perfido, che ogni qualvolta un giocatore ha problemi fisici lui è abile a rimetterlo in sesto. «Sono molto soddisfatto - prosegue - per tutta la squadra, che è stata brava a combattere per tutti i novanta minuti. Un applauso va al giovane La Neve, un ragazzo che fino all'anno scorso giocava nella juniores, ed entrato nel secondo tempo, ha dato il suo apporto segnando la rete della vittoria. Tutti i ragazzi stanno crescendo - conclude Lazic - sono contento di tutto questo, hanno dato tutto quello che potevano». Umori diversi invece in casa Francavilla Fontana, con il presidente Domenico Distante che nonostante tutto riconosce la bravura degli avversari. «Purtroppo - dice il presidente biancazzurro - oggi non ci è andata bene, la
Giancarlo Gioia e a sinistra La Neve match-winner di ieri
squadra ha tentato in tutti i modi di mettere in difficoltà gli avversari, ma soltanto in qualche occasione ci sono riusciti. I nostri piani sicuramente non vengono ridimensionati da questa sconfitta, il nostro obiettivo re-
sta sempre la salvezza e dobbiamo essere bravi a conquistarla quanto prima». La squadra di mister Francioso, che per squalifica era ancora in tribuna, al suo posto il vice Fortunato, dovrà adesso mettere tutto l'impe-
gno possibile per cercare di fermare la corazzata Brindisi, prossimo avversario dei biancazzurri. «Devo fare i complimenti alla F.C. Francavilla - continua - perché ha messo il cuore, la grinta e più cattiveria ago-
nistica, per aggiudicarsi questa vittoria e ci è riuscita. Complimenti davvero. A noi invece - conclude - non resta che lavorare per rimetterci subito in carreggiata». cl.so.
36
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Risultati e classifica Atella M.-Vultur
21ª giornata Marcatori
1-0
pt: 12’ Larotonda V.
Avigliano-Valdiano L. Az Picerno-Murese Banzi-Ferrandina
Rinv. Rinv.
0 27 5 10 7
1
2 22 6 38 +8
21 13 6
2 40 16 10 7
2
1 23 9 11 6
4
1 17 7 24 +4
45
20 14 3
3 31 13 10 8
2
0 20 6 10 6
1
3 11 7 18 +5
1-1
VALDIANO L.
38
20 10 8
2 38 17 10 6
3
1 24 9 10 4
5
1 14 8 21 -2
POLICORO
34
20 9
7
4 30 22 9
6
3
0 11 1 11 3
4
4 19 21 8
RICIGLIANO
31
21 9
4
8 26 23 11 6
3
2 16 10 10 3
1
6 10 13 3 -12
AVIGLIANO
30
20 10 0 10 30 27 10 7
0
3 24 14 10 3
0
7
A. TRICARICO
29
21 9
2 10 33 29 10 7
0
3 21 10 11 2
2
7 12 19 4 -12
ATELLA M.
26
21 7
5
9 20 30 11 6
2
3 13 11 10 1
3
6
7 19 -10 -17
AZ PICERNO
26
19 8
2
9 21 32 10 7
2
1 14 7
1
0
8
7 25 -11 -13
IRSINESE
25
21 6
7
8 22 24 11 5
3
3 14 11 10 1
4
5
8 13 -2 -18
FERRANDINA
24
21 6
6
9 22 29 10 4
3
3 14 11 11 2
3
6
8 18 -7 -17
F. MATERA
23
21 7
2 12 27 41 11 6
0
5 18 18 10 1
2
7
9 23 -14 -20
BANZI
13
21 3
4 14 17 43 11 3
2
6
2
8
8 28 -26 -30
BALVANO
12
21 3
3 15 17 45 10 3
3
4 13 17 11 0
0 11 4 28 -28 -29
VULTUR
11
21 3
2 16 14 35 10 2
2
6
0 10 6 21 -21 -30
1-0 1-1 1-3
st: 21’ Castoro (P), 26’ e 45’ Zizzamia (P), 30’ Falcone (R)
Prossimo turno
2
45
st: 10’ Pecoriello (I), 30’ Bozzi (AT)
Ricigliano-Policoro
2 49 11 11 9
MURESE
st: 30’ Di Pede
Irsinese-A. Tricarico
21 16 3
A. CRISTOFARO
pt: 5’ Lavecchia (CP); st: 8’ Leone G. (AC)
F. Matera-Balvano
51
0-1
pt: 25’ Gogoni
C. Pisticci-A. Cristofaro
C. PISTICCI
22ª giornata 15/02/09 ore 15.00
A. Cristofaro-F. Matera A. Tricarico-Atella M. Balvano-Avigliano Ferrandina-C. Pisticci Murese-Ricigliano Policoro-Banzi Valdiano L.-Irsinese Vultur-Az Picerno
9
9 15 10 0
8 14 11 1
-4
6 13 3 -10
15 Reti: Salamone (V.Lauria) 14 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 13 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Mels (2) (C.Pisticci) 11 Reti: Petilli (1) (Avigliano) 10 Reti: Messeri (1) (Ferrandina) 9 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Fiorino (1) (Irsinese); Di Senso (Murese); Zizzamia (3) (Policoro) 7 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Gagliardi (C.Pisticci); Di Cecca P. (F.Matera); Russo (Policoro) 6 Reti: Villano, Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Sanseviero (V.Lauria) 5 Reti: Carriero (Atella); Scarfone (3) (A.Tricarico); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Fiorentino (F.Matera); Antohi, Dutra (Murese); Nigro (Policoro); Di Falco (V.Lauria) 4 Reti: Di Pietro, Santopietro (1) (Avigliano); Caivano (AZ Picerno); Bavaro F. (Banzi); Gogoni, Grieco (2) (Ferrandina); Farinola D. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese) 3 Reti: Sparapano (A.Tricarico); Ciardiello (2) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Giordano, Sgambati (Ricigliano); Zuccarelli (V.Lauria); Rapolla (1) (Vultur)
Leone replica a Lavecchia. Di Corato para tutto e vanifica il forcing finale della capolista
Il Pisticci si ferma a tredici Interrotta dall’Oppido la serie d’oro dei gialloblù di Valente PISTICCI 1 A. CRISTOFARO 0 PISTICCI: Coretti, Giuliani (60' De Nittis), Casale, Guarino, Di Maria, De Biasi, Lavecchia, Farinola, Cirigliano (81' Regina), Mels, Grieco. A disposizione: Esposito, Cozzolino, Capobianco, Lorenzatti, Gagliardi. All.: Valente. A. CRISTOFARO: Di Corato, Giganti Ge., Manniello Do., Manniello F., Santagata, Volturno, Leone G., Vaccaro, Montenegro, Leone A. (80' Astudillo), Villano. A disposizione: Cirillo, Provenzale, Pappalardo, Provenzale II, Gioiello, Volpe. All.: Manniello. ARBITRO: Lacalamita di Bari. Assistenti Paolillo di Matera e Petrone di Potenza RETI: Lavecchia 5', Leone G. 53'. NOTE: Ammoniti: Casale, Guarino, De Biasi, Lavecchia, Giganti, Santagata, Leone G. TERMINA IN PARITÀ il big match del “Michetti” tra la capolista Pisticci e l' A. Cristofaro, terza forza del campionato. I padroni di casa, passati in vantaggio dopo 5 minuti grazie a Lavecchia, sono stati più manovrieri e, per le occasioni create nell'arco della gara, avrebbero probabilmente meritato qualcosa in più. Gli ospiti hanno invece approfittato con cinismo di una delle poche azioni create ed hanno trovato il pareggio con Leone G. in apertura di ripresa, sfruttando il loro momento migliore in una fase nella quale sono venuti fuori con autorità. Attutito il colpo del pareggio, tuttavia, il Pisticci, che nel primo tempo aveva espresso il calcio migliore, ha saputo riorganizzarsi attaccando a testa bas-
Giampiero Leone
sa, ma, anche per i meriti di un super Di Corato, non è riuscito a trovare il gol del raddoppio nonostante lo sfrenato forcing nel finale. Con questo risultato si ferma a 13 la striscia di vittorie consecutive del Pisticci, iniziata lo scorso 2 novembre. A conti fatti il pareggio rappresenta anche il risultato più inutile per entrambe le squadre ed avvantaggia la Murese che giovedì ha l'occasione di portarsi a -3 dalla vetta. Pronti via ed il Pisticci è in vantaggio: al 5', su angolo calciato da Cirigliano, Grieco è lesto ad avventarsi sul pallone, intercettato di testa da Lavecchia, che insacca e porta in vantaggio i suoi.
Al 14' rispondono gli ospiti: Villano imbecca Antonello Leone che, libero in mezzo all'area, viene contrastato da un difensore gialloble. La gara è viva: al 14’ Mels si libera sulla destra e calcia debolmente tra le braccia di Di Corato. L'A. Cristofaro risponde con Villano che, sugli sviluppi di una punizione, dal limite sinistro dell'area calcia ma viene rimpallato. Al 21' è il turno di Casale che scodella per Lavecchia il cui tiro, di prima intenzione, viene respinto dalla difesa ospite. Dal 26' al 39' il Pisticci fa incetta di occasioni. Ci provano dapprima Casale, poi Cirigliano, entrambi anticipati di un soffio dal-
l'ottimo Di Corato, poi Mels su calcio di punizione sfiora la rete. Ma non è finita qui: al 39' su angolo di Casale, Grieco di testa colpisce a botta sicura ma un difensore salva sulla linea a portiere battuto. C'è tempo per un'ultima azione prima della sosta: è il 45' quando Mels imbecca deliziosamente Casale che calcia in corsa e Di Corato confeziona il primo di una lunga serie di miracoli. Nella ripresa, al 5'si fa finalmente vivo l'A. Cristofaro che su azione di calcio d'angolo impegna Coretti sulla sua sinistra: con un guizzo felino il portierone di Matera salva momentaneamente il risultato. Al 7', però, gli ospiti pareggiano: Villano, lasciato solo sulla sinistra del fronte d'attacco, s'invola verso l'area di rigore e serve il liberissimo Giampiero Leone che insacca su Coretti in uscita. Il gol è una vera e propria doccia gelata per il Pisticci. I gialloble non reagiscono bene al pareggio ospite: la squadra si allunga e l'A. Cristofaro conquista il centrocampo senza, peraltro, provocare grossi grattacapi a Coretti. Al 20', però gli ospiti si rendono pericolosi: Villano serve Montenegro che conclude di poco fuori. Al 21' è Mels a liberarsi al tiro che finisce di poco alto. Sempre l'argentino su punizione imbecca Lavecchia che di testa lambisce il palo. Al 29' il secondo miracolo di Di Corato su un fendente di Grieco: il portiere ospite va a deviare il pallone nel sette più lontano meritandosi gli applausi del “Michetti”. L'ultimo miracolo Di Corato lo confeziona al 35' quando su incornata di Cirigliano si supera ancora una volta. Roberto D’Alessandro
Il commento dei tecnici “DA ADESSO saremo più sereni”. Mister Valente sorride in sala stampa sdrammatizzando l’interruzione della serie positiva di 13 vittorie che ha portato il Pisticci in vetta alla classifica. “”Il portiere dell’Oppido è stato il migliore in campo sulla falsa riga di quanto era accaduto all’andata, forse ci è mancata la freddezza per portare a casa il risultato - commenta il tecnico della capolista - ma va ricordato che tra le squadre di prima fascia siamo la più giovane come età media”. Il bicchiere resta comunque sostanzialmente mezzo pieno: “il vantaggio sulle inseguitrici è rimasto inalterato ed è passata una domenica in più, non posso certo lamentarmi dei miei ragazzi”. Il pareggio non è sceso giù invece al mister dell’Oppido Manniello, che pregustava il colpo esterno: “il nostro unico obiettivo era la vittoria, ma non abbiamo potuto fare di più soprattutto per i meriti del Pisticci che ha dimostrato di valere la posizione di classifica che occupa”. Manniello però all’intervallo si è fatto sentire dai suoi: “nel primo tempo abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, qualcuno, non solo i più giovani, evidentemente sentiva troppo la partita e ha sofferto sia mentalmente che fisicamente”.
Pecoriello lancia l’Irsinese, Bozzi la frena IRSINESE TRICARICO
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IRSINESE: Cucuglielli, Sansone, Di Nardo S., Girone, Pecoriello G. (23’ st Lorusso), Cristallo, Cardano, Pecoriello A., Petraglia (36’ st Di Nardo N.), Popolizio (31’ st Squicciarini). A disp, Leone, Granieri, Morelli. All. Patella. TRICARICO: Abbrescia, Grassani F. (20’ st Sparapano), Scarfone, Grassani D., Chessa, Morgigno, Antini, Pascazio, Progi (35’ st Maino), Porfido, Bozzi. A disp. Tedesco, Angelastro, Basile, Maino, Laruccia, Simo-
ne. All. Abbrescia. ARBITRO: Colangelo di Potenza (Ferrara-Barletta). RETI: st 10’ Pecoriello G. (I), 30’ Bozzi (T). GIUSTO pari sul campo di Irsina. I rossoneri di casa, passati in vantaggio grazie al colpo di testa di Pecoriello G. - bravo a sfuttare la corta respinta su bolide da fuori di Di Nardo S. - non riesecono a conquistare l’intera posta in palio per la veemente reazione del Tricarico. Che trova con Bozzi (ancora di testa), sugli sviluppi di un angolo, il definitivo pari a un quarto d’ora dal termine. sport@luedi.it
Sport 37 Vultur (in inferiorità dal 15’ della ripresa) generosa ma poco incisiva Lunedì 9 febbraio 2009
Larotonda decide il derby Il suo gol di testa rilancia l’Atella a centro classifica Gli jonici passano a Ricigliano tra le proteste
Doppio Zizzamia e Castoro: Policoro corsaro RICIGLIANO POLICORO
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RICIGLIANO: Perna, Giordano, Schiavo, Piegari, Limmatola, Pignata, Bochicchio (35' Falcone), Severino (22'st Pietrafesa), Cirillo, Minguzzi (45'st Clemente), Mutarelli. All.Dente. A Disp: Marcellino, Saracco, Verrone, Tomasiello. POLICORO: Maida, Cirrottola, Panetta, Achillea, Nuzzi, Miraglia, Russo, Fumarola, Destratis, Castoro, Zizzamia (47'st Pierro). All.Labriola. A Disp: Annunziata, Marta, Cicchelli, Digno, Falcone, Ripa. ARBITRO: Cappiello Di Matera (Fantini-Martinese). RETI: 21'st Castoro, 30'st Zizzamia, 37'st Falcone, 44' st Zizzamia. NOTE: 20'st espulso Giordano per fallo da ultimo uomo. Amm: Pignata, Limmatola, Perna, Nuzzi. Recupero: 2'+4'. Angoli: 8-4. Fg: 5-2. RICIGLIANO - Invece del tris di vittorie consecutive per mister Dente, arriva una pesante sconfitta per un Ricigliano che non ha assolutamente nulla da rimproverarsi, ma che può recriminare contro un arbitraggio che ha lasciato tante perplessità. Il Policoro si è reso pericoloso nei primi 10', Perna smorza l'incursione di Castoro al 7'. Al 20' contropiede innescato da Cirillo che serve Minguzzi, pescato in fuorigioco. Al 29' grossa occasione per Schiavo dal vertice destro, che colpisce l'esterno della rete. La fi-
ne del primo tempo è alquanto movimentata, con il Ricigliano a tutta protesta al 33' su conseguente angolo di Piegari, l'arbitro sorvola su uno stop in piena area e per di più ammonisce Limmatola per proteste, ma non finisce di stupire nell'ultimo minuto di recupero quando con il Ricigliano catapultato in area fischia la fine del primo tempo, proprio mentre Minguzzi stava per concludere. Tra le proteste si va al cambio campo. Nel secondo tempo il Ricigliano mostra una marcia in più. Al 20' Giordano viene espulso per presunto fallo da ultimo uomo, e per il Policoro è punizione dal limite: Castoro non perdona e sigla lo 0-1. Dente corre ai ripari e inserisce Pietrafesa per Bochicchio. Il Ricigliano non è affatto intimorito dal risultato passivo, anzi reagisce subito con Pignata (traversa). Gli fa eco Minguzzi ben piazzato sotto porta che tenta la testata vincente. Ma nel fior fiore del gioco, il Ricigliano si vede di nuovo punito con il rasoterra di Zizzamia che al 30' incrementa il vantaggio materano. Il gioco scorre accompagnato da un certo nervosismo, ma i padroni di casa non demordono e il gol di Falcone al 37’ (appena entrato), premia la buona volontà dei locali: Piegari dalla sinistra cambia gioco per Falcone ben piazzato sulla destra. Quindi il Ricigliano si catapulta alla ricerca forsennata del pareggio, e il Policoro si limita “a perdere tempo” nelle riprese di gioco, ma sancisce la vittoria con la doppietta di Zizzamia che sigla il tris in diagonale. Carmen Freda
ATELLA VULTUR
1 0
ATELLAMONTICCHIO: Di Biase, Romaniello(27'st Colangelo), Caselle, Larotonda V., Manfreda, Catenacci, Larotonda G., Strozza, Libutti, Carriero, Rinaldi(38'st Lanotte F.). A disp.: Mascolo, Angelillo, Leccese, Gamma, Guglielmi. All. Mecca. VULTUR: Sicuro, Chimenti, Lettieri (8'st Salnitro), Di Perna, Lamorte, Rapolla, Lovasto, Madonna, Viggiano (20'st Barbaro),Starna, Moscara. A disp.: Lapenna, Di Donato, Lanotte M., Di Tolve, Cripezzi. All. Finamore ARBITRO: Leone di Salerno (Guida-Picerno). RETE: nel p.t. al 12' Larotonda V.. NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Romaniello, Larotonda G., Carriero, Caselle, Rinaldi, Libutti per l'Atellamomticchio; Rapolla della Vultur. Espulso: 15' st Di Perna (V) per doppia ammonizione. Angoli: 4 a 2 per la Vultur. Recupero: p.t.+3'; s.t.+5'. ATELLA - L'Atellamonticchio si è aggiudicato l'atteso derby del Vulture. Un 1-0 che proietta l'undici di mister Mecca verso le più tranquille acque del centro classifica, e che invece rende più spinoso il cammino verso la salvezza della squadra di mister Finamore. Gli atellani sin dai primi minuti sono apparsi più pimpanti ma anche più decisi e determinati. I rioneresi dal canto loro hanno fatto il massimo per raddrizzare la partita pur costretti a giocare in dieci per oltre mezz'ora nel secondo tempo. I padroni di casa già al 2' sfiorano il gol con il colpo
Aragonesi più cinici. Angelino si dimette
Mecca: «Gara tesa, successo prezioso» A fine gara così mister Finamore della Vultur: "La sconfitta è nata da un nostro errore iniziale su un calcio da fermo. Peccato perché abbiamo fatto un ottimo primo tempo, giocando veramente a calcio. Nel secondo tempo non è stato possibile giocare, vuoi per l'atteggiamento degli avversari e vuoi per l'arbitro che ci ha danneggiato con l'espulsione di Di Perna. E lì è finita la partita". Di tutt'altro avviso è invece mister Mecca, che squalificato ha dovuto seguire la partita dalla tribuna. "Un derby - ha detto - che forse dal punto di vista tecnico ha offerto un po' poco, ma un po' tutti i derby sono così. Noi abbiamo avuto le nostre buone occasioni per chiudere la partita particolarmente nel secondo tempo quando abbiamo mancato due buonissime occasioni per raddoppiare con Libutti che, devo dire, si è comportato abbastanza bene per come ha vissuto questo derby per essere un rionerese e che proviene dalla Vultur. Per il resto sono soddisfatto per il comportamento di alcuni ragazzi che hanno tenuto bene il campo e la propria posizione senza sbilanciarsi più di tanto, tenendo la squadra sempre alta e consentendo così le ripartenze". m.r. di testa di Rinaldi su punizione battuta da capitan Manfreda. Risponde la Vultur prima con Rapolla al 6' con una punizione senza esito e poi con Starna che dalla distanza tira tra le braccia del portiere Di Biase. Al 12' è arrivata la rete del vantaggio dei locali con un perentorio colpo di testa di Larotonda Vito su calcio piazzato di Manfreda. La reazione dei rioneresi si è fatta particolarmente sentire al 16' con un forte tiro a mezz'altezza di Rapolla che ha trovato Di Biase pronto alla respinta. Al 17' un gran diagonale di Larotonda Vito sfiora il secondo palo. Al 18' ancora protagonista il portiere locale che ha messo oltre il fondo una forte ed improvvisa conclusione di Rapolla. Dal 19' al termine della prima frazione di gioco la partita non ha avuto particolari sussulti per cui si è andato al riposo sull'1 a 0 in favore dei padroni di casa. Nella ripresa al 5' La-
rotonda G. manca da buona posizione il raddoppio. All'8' Finamore mette fuori un difensore (Lettieri) e manda in campo un attaccante (Salnitro). Dopo diverse punizioni in favore dei locali al 30' Moscara di testa manca una buona occasione. Al 34' il numero uno ospite è costretto ad uscire oltre la linea del limite della propria area per arginare una pericolosa incursione di Libutti. Dopo di che l'Atellamonticchio arretra il proprio baricentro per difendere meglio il vantaggio. Al 40' Libutti si presenta tutto solo davanti al portiere Sicuro ma non inquadra lo specchio della porta rionerese. Spingono i rioneresi alla ricerca del pareggio che non arriva prima perché al 44' Di Biase ancora una volta si oppone alla grande al colpo di testa di Madonna e poi in pieno recupero lo stesso Madonna da buona posizione di testa conclude oltre in fondo. Michele Rizzo
Errore arbitrale: Iacullo ammonito due volte ma non espulso
Banzi ko con la rete dell’ex Di Pede pesca il jolly Gogoni fa felice il Ferrandina Il Forza Matera in dieci piega il Balvano BANZI FERRANDINA
0 1
FORZA MATERA 1 BALVANO 0
BANZI: Lobasso, Amitrano (83' s.t. Cioffi), Spineto, Recanati, D'Asta, Mastrodomenico, Netti(75' s.t. Di Ciommo), Capogrosso, Di Matteo, Lanzo, Foti (46' s.t. Assante). All.: Angelino. FERRANDINA: De Vincenzo, Gramato, Filippelli, Bosso ( 94' s.t. Cardoso) Lalnciano, Pignataro, Reiss Ladeira (70' s.t. Ebro), Ciardo, Messero (59' s.t. Matrice), Grieco, Gogoni.All.: Stigliano ARBITRO: Burgi Santo sez. Matera. Assistenti: Salvia - Petruzzelli. RETI: Gogoni 26' p.t. NOTE: Ammoniti: Lanzo, Di Matteo, Gramato, Grieco, Spineto, Ciardo, Amitrano, Filippelli. ESPULSIONI: Matrice RECUPERI: 3' p.t. 5' s.t. Terreno in buone condizioni. BANZI - Una brutta partita vissuta su pochi e sporadici episodi sull'uno e l'altro fronte. Partita scadente dal punto di vista del gioco con entrambe le formazioni intenzionate più al confronto fisico che a quello tecnico tattico. Per il Banzi, che oggi presentava il suo ultimo acquisto l'attaccante Di Matteo, è giunto malinconicamente l'ennesimo risultato negativo. Il Ferrandina riesce a portare a casa l'intera posta in palio con un solo tiro in porta. Al 26' p.t. al primo affondo il Ferrandina passa in vantaggio con il gol dell'ex Gogoni, che in diagonale trafigge Lobasso. La reazione del Banzi è sterile e senza punti di riferimento. Al 45' p.t. il Banzi potrebbe pareggiare con Foti ma il portiere è bravo nella deviazione in calcio d'angolo. Il primo tempo si conclude fra i fischi del pubblico per lo scarso spettacolo offerto dalle due formazioni. Nel secondo tempo il Banzi sembra più determinato costringendo il Ferrandina sulla
Angelino si è dimesso
difensiva, saranno 45 minuti di assedio inconcludenti con poche occasioni da rete. Al 71' s.t. il Banzi potrebbe pareggiare con un bel colpo di testa di Assante, ma De Vincenzo si rifugia in angolo. Il Ferrandina si difende con ordine, ormai il match si svolge tutto nella metà campo ospite ma il Banzi non risulterà mai pericoloso. Al 96' s.t. l'ultimo acuto di Lanzo miglior in campo, con un gran bolide dalla distanza colpisce l'incrocio dei pali, spegnendo definitivamente le speranze del Banzi. Gara che termina con la contestazione del pubblico di casa. In serata la società ha accettato le dimissioni di mister Angelino che raggiunto telefonicamente ha dichiarato: "Decisione sofferta ma l'ambiente ha bisogno di una svolta, ringrazio la società e i ragazzi". Nelle prossime ore si conoscerà il nome del nuovo tecnico. Giulio Carcuro
FORZA MATERA: Di Mola, Lamacchia, Acito, Scalbi (1’ st Cancelliere e dal 45’ st Farinola), Palladino, Gagliardi, Di Pede, Biondino, Di Cecca P., Di Cecca E., Mancini (20’ st Andriotti). A disp.: Spano, Nicoletti, Matera, Cambio. All. Liuzzi. BALVANO: Villano, Cilibrizzi, Iacullo (42’ st Pentangelo), Turturiello P., Simone (37’ st Moscato), Notaro, Palladino, Falcone, Turturiello D., Piegari, Grasso. A disp.: Moretto, Bovino, Morelli, De Leoardis, Zarrillo. All. Turturiello P. ARBITRO: Petrosino di Bernalda (Granieri e Alagia). RETE: 30’ st Di Pede. NOTE: Espulso per proteste al 38’ st Di Cecca P. e al 30’ st allontanato dalla panchina Tataranni. Ammoniti: Cilibrizzi, Iacullo (per de volte ma non espulso) e Palladino del Balvano; Di Cecca P. e Andriotti del Forza Matera. Angoli: Forza Matera 3, Balvano 1. Fuorigioco: Forza Matera 3, Balvano 10. Recuperi: 2’ pt e 3’ st. MATERA - Il gol di Di Pede regala tre punti d’oro al Forza Matera. Ma quanta sofferenza contro un buon Balvano. Poi ci si mette anche l’arbitro Petrosino (qua ci starebbe bene una battuta, ma evitiamo) con il suo madornale errore. Il tutto
succede al 28’ del secondo tempo. Di Cecca P ostacola la rimessa del portiere Villano, ne viene fuori un parapiglia nel quale ne fanno le spese proprio Di Cecca P e Iacullo entrambi ammoniti. A questo punto Di Cecca P continua a protestare e giustamente viene espulso. Ma andrebbe anche espulso Iacullo perchè precedentemente ammonito per una vistosa trattenuta su Nicola Di Pede lanciato a rete ad inizio ripresa ed invece questo non avviene. L’assistente Granieri, impeccabile, chiede conferma dei provvedimenti a Petrosino che ribadisce l’espulsione di Di Cecca e l’ammonizione di Iacullo. Granieri a questo punto ricorda a Petrosino il precedente provvedimento invitandolo ad espellere Iacullo. Petrosino replica dicendo di aver ammonito il “2” Cilibrizzi (vero, ma questa ammonizione è avvenuta al primo tempo) e non prende nessun altro provvedimento facendo riprendere la gara. Il Forza Matera punto nell’orgoglio e con un uomo in meno mette in campo quella grinta che era mancata fino al quel momento e due minuti più tardi trova il gol della vittoria con il capitano Nicola Di Pede. E’ il 30’: rilencio della difesa materana, Biondino di testa lancia in profondità l’accorrente Di Pede che controlla la sfera ed entra in area palla al piede per poi calciare in diagonale tra il
palo e il portiere firmando l’uno a zero. Così matura il successo per la formazione di mister Liuzzi. Il Balvano resta a bocca asciutta pur disputando una gara attenta e nella quale poteva raccogliere punti preziosi in chiave salvezza. Da rilevare nel primo tempo una sola azione degna di nota, il colpo di testa al 23’ di Di Pede su cross di Mancini, deviato in angolo da portiere e dal successivo corner il tiro di lamacchia ancora una volta deviato in angolo. La ripresa, invece, si era aperta con il cambio di modulo del Forza Matera dal 4-3-3 al 4-4-2 più classico, ma ad essere subito pericoloso è il Balvano che con il capitano Donato Turturiello colpisce la traversa dopo appena due minuti di gioco. All’11’ è Acito ad andare vicino al gol sugli sviluppi di un calcio di punizione di Piervito Di Cecca. Al 18’ Piegari impegna Di Mola con un colpo di testa. Dopo il gol del vantaggio del Forza Matera, il Balvano attua un pressante forcing alla porta materana alla ricerca del pari, ma Grasso e compagni non riescono a trovare la via del gol. Poi, in contropiede, il Forza matera “rischia” di raddoppiare con Andriotti che colpisce la parte alta della traversa, per poi attendere il triplice fischio arbitrale che consegna la vittoria agli uomin di Fracesco Liuzzi. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
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Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Dutra, Ferracane, Cocina: quante storie dietro alla prima Coppa della Murese
Tutte le facce del trionfo di Carmine PEPE SONO LE 16:24 quando l'arbitro Marco Castello di Potenza fischia la fine della gara finale della Coppa Italia di Eccellenza e Promozione 2008-2009 e la F. C. Murese 2000 Aurora è nella storia del massimo calcio regionale lucano con la conquista della sua prima Coppa Italia. Ma quante emozioni e patos per gli oltre 350 tifosi biancorossi che hanno incoraggiato i ragazzi del presidente Remollino e che subito dopo il triplice fischio del direttore di gara hanno dato il via ai festeggiamenti. La gara è stata un crescendo di emozioni e anche di intrecci di storie umane e di calcio. Tutto era scritto. Uno strano destino per la Murese fatto di tanti piccoli e dolci aneddoti. Il 23 gennaio 2008 i tifosi della Murese dopo aver patito il freddo gelido di Picerno tornarono alle proprie case con tanto rammarico, e più di tutti un ragazzo venuto da lontano che con la sua storia e la sua generosità ha subito trovato posto nel cuore dei muresi. Esteban Gabriel Dutra, detto El Chongo, di origine Uruguaiana è sbarcato in Italia dopo che il conflitto libanese era diventato una minaccia anche per chi giocava nella massima serie libanese. Per caso è arrivato a Muro Lucano, pochi allenamenti e già il feeling con la squadra del presidente Remollino prendeva forma, fino al tesseramento e successivo esordio nel novembre 2007 a suon di gol nella partita di Coppa Italia a Policoro con la squadra allenata da mister Labriola. E quale scherzo del destino il buon fato ha progettato? Due finali di Coppa Italia consecutive. E Dutra ha consumato la sua particolare vendetta: lo scorso anno in finale con l'Irsinese aveva sbagliato il calcio di rigore che avrebbe consegnato molto probabilmente la Coppa alla Murese, e quest'anno il rigore è stato decisivo per la conquista dell'ambito trofeo. Dutra ha così legato il suo nome all'unica Coppa Italia vinta dalla Murese, e regalato ai suoi tifosi, amici e dirigenti questa soddisfazione. È un legame fortissimo tra El Chongo e la comunità murese che l'8 giugno 2008 si è rafforzato maggiormente con il matrimonio del bomber con la sua signora che è stato organizzato e messo in atto dai dirigenti del sodalizio biancorosso. Da una storia partita da lontano, ad una che si è realizzata tra le mura amiche. La squadra del patron Remollino è composta da tantissimi calciatori del posto, e dai “forestieri”: Scaldaferri di Potenza, Di Senso e Innocenti di Bella, Cocina di Baragiano, e capitan Lotano di Pescopagano. Ma ancora una volta come per magia un intreccio di sentimenti e di appartenenza hanno riproposto quello che la provvidenza ha poi consegnato alla storia. Con la squalifica di capitan Lotano la fascia di capitano è passata a Fabio Ferracane. E proprio il giovane murese, ironia della sorte, ha avuto l'onore di sollevare in primis al cielo la prima Coppa Italia conquistata dalla sua città. Ma le curiosità legate alla finale di Coppa Italia non finiscono qui. Nelle uniche due finali giocate dalla Murese, sono state messe a segno due reti, e guarda caso da due giocatori venuti da oltre mare. L'anno scorso fu il rumeno Liviu Antohi a segnare nella sfortunata finale di Picerno, e quest'anno a siglare la rete ci ha pensato il gaucho Esteban Gabriel Dutra. Aneddoti e curiosità non finiscono, in quanto la Mure-
L’esultanza dopo il match. A destra un’azione di gioco e il tecnico Lardo
se a differenza dello scorso anno dove ha masticato amaro per un rigore fallito, quest'anno i rigori hanno sorriso sempre e comunque alla squadra di mister Lardo lungo il cammino che ha portato alla finale. E sia con il Tricarico nel secondo turno di qualificazione e sia in semifinale con il Ferrandina tra i pali c'era il secondo por-
tiere Ilario Cocina che è stato ribattezzato come il para rigori di Coppa. Con Ferracane che ha sollevato al cielo la prima Coppa Italia della storia sono iniziati i festeggiamenti della Murese con le interviste di rito delle varie emittenti televisive e testate giornalistiche lucane e campane. Uno dei dirigenti che dalla sua fondazione ad oggi
ha sempre seguito la Murese, Pasquale Iacullo, ha voluto dedicare questa vittoria a Giuseppe Remollino, il papà del Presidente attuale, che era sempre vicino a tutte le squadre maggiori che giocavano sul Rigamonti di Muro Lucano. E tramite il cameramen Domenico Faruolo, e il telecronista di www.murese.it, Maurizio Cardo-
La premiazione, Nardiello e sotto Cella esulta
Scaldaferri euforico con la Coppa e due attacchi muresi
ne, si è dato libero sfogo alla gioia e alla festa di tutti i protagonisti della vittoria murese. La festa vera e propria si è sviluppata in serata a Muro Lucano. Di ritorno da Potenza tifosi e dirigenti si sono dati appuntamento ai piedi dello stadio murese sito in contrada Pascone. Un carosello di macchine biancorosse ha attraversato il paese in lungo e in largo, passando per Via Roma alla piazza centrale, Piazza Don Minzoni, fino a fermarsi alla Maddalena al bar del dirigente Pasquale Petillo. I ragazzi dopo il primo brindisi di rito nel paese si sono dati appuntamento per una fusillata al Ristorante Albergo Miramonti all 21. È stata un'apoteosi di musiche e di dediche, con il mitico massaggiatore Domenico Cella in veste di oratore a dispensare tutta la sua soddisfazione ed emozione, con mister Lardo quasi commosso e orgoglioso dei suoi ragazzi, e il suo vice Salvatore D'Agostino che facendosi guidare dai ragazzi si è accodato con l'allenatore in seconda Nicola Guma al trenino finale mettendo in bella mostra ai tanti presenti in sala la coppa appena conquistata. La serata non è finita per i campioni regionali, che hanno fatto l'alba festeggiando questa vittoria sofferta, ma voluta e inseguita infinitamente, in discoteca al Palageo di Picerno. “”È stata una sensazione unica e una gioia indescrivibile”. Sono state le parole del presidente Tonino Remollino subito dopo la vittoria. “Ora bisogna onorare al meglio con costanza e fino in fondo quanto di buono abbiamo fatto vedere in campionato. E già giovedì da Picerno dobbiamo cercare di tenere sempre alto l'entusiasmo e la determinazione. I nostri ragazzi sono eccezionali. Si allenano duramente e con sacrificio, e i risultati alla lunga come dimostra la vittoria in Coppa arrivano e ci ripagano ampiamente. Sono orgoglioso di questi ragazzi, del mister, e dei dirigenti tutti, che insieme ai nostri tifosi formano un mix perfetto. Noi in tutti questi anni abbiamo puntato su tre obiettivi: valorizzare i locali, salvaguardare le casse societarie contenendo le spese con sana e mirata programmazione, e ottenere sempre come obiettivo principale la permanenza nel massimo campionato regionale. E i risultati ci danno ragione fino ad ora”. Come non dare ragione al presidente Remollino, la Murese ha vinto la Coppa Italia ed è la prima diretta concorrente ed inseguitrice della capolista Pisticci in campionato. E se il bel tempo si vede dal mattino, mai mettere limiti alla provvidenza, e solo lanciando il cuore oltre l'ostacolo si ottengono grandi e memorabili risultati.
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Risultati e classifica B. Pleiade-Vitalba
21ª giornata Marcatori
3-1
3' st Lambertini (BP), 12' st Di Martino (V), 33' st Schiraldi (BP), 36' st Nettis (BP)
Lagopesole-Bella
1-3
4' pt Tummillo (B), 6' pt Vitiello (B), 36'st Maruggi (B), 38' st Romaniello (L)
R. TOLVE
47
21 14 5
2 37 13 11 7
3
1 20 7 10 7
2
1 17 6 24 +4
Latronico-Grottole
VIGGIANO
45
21 13 6
2 31 11 11 9
1
1 20 5 10 4
5
1 11 6 20 +2
B. PLEIADE
43
20 13 4
3 32 15 11 7
3
1 18 7
6
1
2 14 8 17 +1
MIGLIONICO
41
21 12 5
4 33 20 10 5
2
3 16 12 11 7
3
1 17 8 13 0
S. Montalbano-Miglionico 1-1 17' st Nuzzi (Mo), 37' st Tataranni (Mi)
A. SCANZANO
36
19 10 6
3 25 8
8
1
0 17 0 10 2
5
3
Santarcan.-A.Scanzano Rinv.
MOLITERNO
34
21 10 4
7 32 21 10 7
2
1 21 8 11 3
2
6 11 13 11 -7
Varisius-Moliterno
BELLA
34
21 10 4
7 27 20 10 7
1
2 12 4 11 3
3
5 15 16 7
-7
R. IRSINA
32
20 9
5
6 33 25 9
5
3
1 18 9 11 4
2
5 15 16 8
-6
GROTTOLE
26
20 7
5
8 23 26 10 4
2
4 12 14 10 3
3
4 11 12 -3 -14
SANTARCANG.
22
20 6
4 10 21 24 10 6
1
3 18 10 10 0
3
7
VARISIUS
22
21 6
4 11 30 39 11 5
2
4 18 12 10 1
2
7 12 27 -9 -21
PESCOPAGANO
21
21 5
6 10 32 33 10 3
5
2 19 12 11 2
1
8 13 21 -1 -20
VITALBA
17
21 4
5 12 26 33 10 2
3
5 13 13 11 2
2
7 13 20 -7 -24
LAGOPESOLE
16
20 4
4 12 14 32 11 3
1
7 10 18 9
1
3
5
4 14 -18 -26
LATRONICO
8
19 1
5 13 9 39 10 0
5
5
8 17 9
1
0
8
1 22 -30 -31
S. MONTALBANO
8
20 2
2 16 8 54 10 0
2
8
2 23 10 2
0
8
6 31 -46 -32
Rinv.
R. Tolve-R. Irsina
3-0
10' pt Benedetto, 22' st (r) Postiglione, 32' Pietrafesa
2-3
40’ pt (r) Molletta (M), 42’ (r) Festa (V); 25’ st Festa (V), 38’ st Cirigliano (M), 45’ Aresta (M)
Viggiano-Pescopagano
4-1
13’ pt La Neve (V), 34’ pt e 40’ pt Campisano (V), 42’ pt (r) Pelosi (P); 1’ st Campisano (V)
Prossimo turno
22ª giornata 15/02/09 ore 15.00
A. Scanzano-Lagopesole Bella-R. Tolve Grottole-Varisius Miglionico-Latronico Moliterno-B. Pleiade Pescopagano-S. Montalbano R. Irsina-Viggiano Vitalba-Santarcang.
39
9
9
8
8 17 -1
3 14 -3 -18
16 Reti: Campisano (Viggiano) 13 Reti: Lambertini (Borussia P.) 9 reti: Rusciani (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Savino (R.Irsina); Schettino (Borussia P.); 8 reti: Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Sanchirico (1) (Viggiano) 7 reti: Montemurro (A.Scanzano); Troiano (Bella); Postiglione (4), Ragone (R.Tolve) 6 reti: Papangelo N. (1) (R.Irsina); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Chiruzzi (3) (A.Scanzano); Di Tinco (Miglionico); Lancellotti, Sanchirico (Moliterno); Tolve (R.Tolve); Bitetti (Santarc.) 4 reti: Prezioso F. (A.Scanzano); Galeota (1) (Miglionico); Domenichiello, Montelli (1) (Varisius); Mancusi, Tomasillo (Vitalba) 3 reti: Benedetto, Laviola, Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Campea, Scarnato (Grottole); Cirigliano (Moliterno); Gonnella, Zelante (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Festa R. (1), Netti (Varisius); Di Martino, Verdecanna (Vitalba)
Benedetto apre le marcature, capitan Postiglione raddoppia dal dischetto e Pietrafesa fissa il tris
E’ il Tolve l’autentico Real Battuta l’Irsina con un perentorio 3-0 e primato consolidato REAL TOLVE REAL IRSINA
3 0
REAL TOLVE: Villa, Palo A., Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve, Benedetto, Esposito, Pietrafesa, Diana. A disp.: Paradiso, Montesano, Rinaldi, Cortese, De Angelis. Al.: Camelia REAL IRSINA: Lolaico, De Biasi, Abbruzzese, Potenza, Santangelo, Amoruso, Cataldo, Magro, Papangelo N., Palo G. , Savino. A disp.: Carlucci, Gurrado, Castaldi, Masiello, Papangelo G. , Addamiano, Graziadei. Al.: Rizzi ARBITRO: Carretta di Venosa RETI: 10' p.t. Benedetto (T), 22' s.t. Postiglione rig. (T), 32' Pietrafesa (T) TOLVE - Sul trono c'è posto per un solo Real ed è il Tolve a fare la voce grossa e schiacciare l'Irsina che esce dal confronto del San Rocco con ambizioni alquanto ridimensionate. Partita perfetta per il Tolve che non ha concesso una sola occasione agli ospiti che dalla loro hanno la pecca di non aver sfruttato la superiorità numerica maturata dal 29' del primo tempo con il punteggio ancora sull'uno a zero. La cronaca: al 10' passa in vantaggio il Tolve con Benedetto che sfrutta un contropiede, s'invola verso Lolaico e lo trafigge in uscita. Locali molto nervosi e nel giro di 17 minuti finiscono sul taccuino dell'arbitro prima Greppo e poi Diana. Il primo quarto di gara vede il Tolve padrone del campo e l'Irsina che si vede con azioni sporadiche che non provocano danni. Al 26' percussione centrale di Esposito che si allunga la palla e non conclude. Passano tre minuti ed è proprio l'attaccante
La formazione del Real Tolve che ieri ha batturo il Real Irsina
partenopeo a lasciare in dieci il Tolve. Conquista un fallo sulla linea dell'out e reagisce a malo modo colpendo Gerardo Palo. Rosso e doccia anticipata. Sul finire del tempo è Greppo con un calcio di punizione a creare scompiglio nell'area irsinese ma Tolve viene anticipato un
attimo prima di concludere a rete. Al primo della ripresa Benedetto cincischia troppo con la palla e conclude centrale. Una nota di merito per l'under Tolve, che ha fatto una partita molto accorta, costellata anche da ripieghi difensivi molto efficaci. Al 16' è il numero sette giallorosso a
vedersi respingere con i piedi una conclusione da Lolaico. Al 22' viene fischiato un calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore materano. Sul dischetto capitan Postiglione che realizza col brivido. Settimo gol personale per lui. Al 32' il 3-0 : pasticcio del portiere ospite che rinvia centralmente lasciando la porta vuota; Pietrafesa con una triplice finta mette a sedere tre volte il suo dirimpettaio ed insacca nonostante il recupero dell'estremo ospite. E' il tripudio. C'è gloria anche per Montesano che al 36' su punizione impegna in due tempi Lolaico. Nulla da segnalare sul fronte irsinese, anche perché il reparto offensivo è stato praticamente nullo per tutta la gara. Per i padroni di casa continua il momento magico e continua la corsa solitaria in vetta alla classifica. Gianluigi Armiento sport@luedi.it
Altro rinvio. Con il Grottole è la neve ad impedire la gara
Latronico, terzo stop di fila LATRONICO GROTTOLE
N. D.
LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Messuti, Grisolia, Forastiere, Cavallo, Genovese, Cozzi, Lorito, Di Gregorio. A disposizione: Iacovelli, Protano, Viola, Mitidieri, La Banca. Allenatore: D'Imperio GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro, Amodio, Di Pede, D'Alessandro, Allegretti, Prisco, Paladino, Moramarco, Scarnato, Puntillo. A disposizione: Dibrizio, De Giacomo, Alfarano, Biscaglia, Buono, Perrino, Iacovino. Allenatore D'Ascanio ARBITRO: Di Noia di Potenza (Russo e Rago). TERZO stop consecutivo per la polisportiva Latronico terme che, anche questa domeni-
ca si è dovuta arrendere al maltempo, con una fitta nevicata caduta in mattinata che ha coperto con circa dieci centimetri il manto erboso del comunale, rendendo impraticabile il rettangolo di gioco. La terna arbitrale guidata dal direttore di gara, il signor Di Noia di Potenza,dopo una “ricognizione” insieme ai capitani ha constatato l'impraticabilità di campo e l'impossibilità di disputare il match. Mesto il rientro negli spogliatoi delle due compagini,che con un po' di amaro in bocca, attenderanno la comunicazione della data fissata per il recupero. Intanto, mercoledì la polisportiva Latronico terme dovrebbe, il condizionale in questo caso è d'obbligo, scendere in campo per il primo dei tre match non disputati; avversario di turno questa volta sarà il Moliterno. Carlo Rossi sport@luedi.it
Tataranni-gol rovina la festa del Montalbano MONTALBANO 1 MIGLIONICO 1 SPORTING MONTALBANO: Bellino, Potenza, Sergio, Stucci, Sergi S., Gorgoglione, Sergi R., Bisignano, Montervino (70' De Francesco), Sgargi (82' Duca), Nuzzi. A disposizione: Buonfiglio, Laragione M., Cipriano F., Cipriano D., Galeazzo. Allenatore: Diazenna. MIGLIONICO: Capozzi, Battilomo (88' Scandiffio), Menzella, Giordano, Sabatelli, Galeota E., Dario, Salluce (82' Fattore), De Ceglie, Tataranni, Ditinco (87' Santochirico). A disposizione: Prisco, Galeota D., Gianpetruzzi, Grande. Allenatore: Paterino. ARBITRO: Russo di Bernalda (Macrì e Delfino) RETI: nel s.t. al 17' Nuzzi (Mon.), al 37' Tataranni (Mig.). NOTE: pomeriggio soleggiato, temperatura mite; terreno in buone condizioni. Spettatori 100 circa. Ammoniti: Sergio, Sergi R., Sgargi, Montervino e Nuzzi del Montalbano; Giordano e Fattore del Montalbano. Espulso all'82' il tecnico del Montalbano Diazenna. MONTALBANO J.- Sfuma a soli otto minuti dal triplice fischio finale del signor Russoda Bernalda la prima vittoria casalinga del Montalbano. Sembrava fatta per la squadra di Diazenna, che avrebbe meritato di assaporare la tanto attesa gioia del successo pieno. Ma un'ingenuità in fase difensiva ha concesso al-
l'avversario un calcio di punizione dal limite dell'area di rigore. E lo specialista Tataranni non ha perdonato: magistrale colpo ad effetto del n. 10 ospite con palla a girare, che termina la sua parabola giusto nel sette, con l'incolpevole Bellino che nulla ha potuto, se non guardare e disperarsi. E' maturato così il risultato di parità, che non fa scandalo, ma lascia nell'amarezza i padroni di casa, costretti a rinviare ancora l'appuntamento con il successo e i tre punti. La gara si è trascinata con un gioco confuso e senza emozione alcuna per tutto il primo tempo, con un certo equilibrio e il predominio delle difese sugli attacchi. Nella ripresa ci si aspettava un Montalbano più determinato e in effetti non è mancata una maggiore pressione, che ha portato al gol del vantaggio arrivato al 17', allorché R. Sergi finalmente fa quello che avrebbe dovuto fare per l'intera gara: scatta e s'inserisce sulla fascia destra e dal fondo crossa una palla invitante che coglie di sorpresa la difesa di mister Paterino, ma non Nuzzi, che anticipa tutti e mette nel sacco. Poi nel finale la doccia fredda per gli jonici. Da segnalare le prestazioni di Gorgoglione, Sergi S., Stucci e Bisignano. Non ha convinto la tifoseria jonica la disposizione in campo di alcuni elementi che avrebbero potuto dare di più in altri compiti. Antonio Romano sport@luedi.it
40
Sport Apre La Neve poi Capisano firma una tripletta e mette alle corde il Pescopagano
Lunedì 9 febbraio 2009
Tutto liscio per il Viggiano La formazione di Villani confeziona un poker VIGGIANO 4 PESCOPAGANO 1 VIGGIANO: Laurita, Pandolfo, Genovese, Marchese (39’ st Gargaro), Sabia, Marsicovetere, La Neve (32’ st Robortella), Piscopia, Campisano, Sanchirico, Cicchelli (11’ st Siniscalchi). A disp.: Nigro, Racina, Casella, Salera. Allenatore: Villani. PESCOPAGANO: Ferraro, Perillo, Nittoli, Roselli (23’ st Lotano), Califano, V. Lanza, Miele (31’ st La Morte), A. Lanza, Gonnella, Pelosi, Vicinanza (37’ st Trincaniello). A disp.: Capasso, Schettino. Allenatore: Toscano. ARBITRO: Amendolara di Moliterno (Galli e Chiechi). RETI: 13’ pt La Neve, 34’ pt, 40’ pt e 1’ st Campisano, 42’ pt Pelosi (rig.). NOTE: Giornata fredda. Terreno di gioco in pessime condizioni. Espulsi: al 24’ st Roselli dalla panchina (P) e il tecnico Toscano (P). Ammoniti: Genovese (V); Vicinanza, Califano, Pelosi (P). Recupero: pt 1’; st 3’. Spettatori: circa 50.
VIGGIANO – Ancora Campisano. L’attaccante biancazzurro con una tripletta arriva a quota sedici reti personali diventando sempre più capocannoniere indiscusso del campionato. Grazie ai suoi tre gol di giornata e alla prima rete stagionale di La Neve il Viggiano ha raggiunto la striscia di tredici risultati utili consecutivi e di nove affermazioni di fila casalinghe. Così i valligiani restano nella scia del Real Tolve distante sempre due punti e confermano che anche in emergenza riescono a vincere le gare senza i titolari come Racina, Casella e Salera tenuti a riposo in panchina e Stefani appiedato dal giudice sportivo. Il Pescopagano arrivato a Viggiano inizia la partita per nulla timoroso. E’ proprio l’undici di Toscano a prendere le iniziative in avvio che con le conclusioni di Perillo (fuori di poco) e Roselli (gran salvataggio di Laurita) anima i primi minuti dell’incontro (5’ e 6’). La risposta dei padroni di casa perviene con Sanchirico che con un bel tiro incrocia sul
fondo di sinistro (10’). Passano tre minuti e arriva il vantaggio. Laurita rilancia dalla propria trequarti, Sanchirico prolunga di testa per La Neve che da fuori area trova le deviazione vincente di un difensore ospite mettendo fuori causa il proprio portiere. Lo stesso La Neve ha una buona occasione per segnare una doppietta quando Ferraro respinge male una punizione innocua manda la sfera sopra la traversa (15’). La squadra del Marmo Platano una volta preso il gol sbanda e rischia di subire gol sia con Campisano che mette sul fondo a porta spalancata che con Sanchirico sul cui tiro è bravo il portiere ospite a sventare la botta (26’ e 28’). Il Pescopagano opera molto di rimessa e per poco non pareggia il match con V. Lanza che scheggia il palo su passaggio di Gonnella (33’). Gol sbagliato, gol subito. Punizione battuta veloce da Cicchelli che sorprende tutta la difesa e Campisano uccella Ferraro con un pallonetto ben calibrato (33’). Più avanti Sanchirico cerca la
gloria personale ma il suo colpo di testa viene arginato dalla presa sicura del numero uno ospite (37’). Trascorrono altri tre minuti e arriva il terzo gol. Piscopia dalla sinistra invita Sanchirico al gol, Ferraro non trattiene con sufficienza e Campisano ribadisce in rete. Il primo tempo si chiude con il Pescopagano che accorcia il passivo con Pelosi su rigore accordato per un tocco apparso lieve di Marsicovetere su Gonnella (42’). Alla ripresa dei giochi i locali firmano la rete del definitivo 4-1 con Campisano lanciato da Sanchirico (1’). Poi nella cronaca c’è tempo per annotare il gol annullato a Vicinanza (20’) e le espulsioni di Roselli dalla panchina e del tecnico Toscano per proteste (24’). Il Viggiano continua la sua marcia inarrestabile che dovrà confermare ad Irsina. Il Pescopagano non poteva prendere i punti con gli uomini di Villani e lo si sapeva e domenica potrà rifarsi con lo Sporting Montalbano, penultimo della classe. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Il Moliterno porta via tre punti in maniera insperata
Varisius beffato allo scadere VARISIUS MOLITERNO
2 3
VARISIUS: Bellosguardo, Mancini, Caldaralo (39' st Bongermino), Festa, Tataranni, Parente, Netti, De Bellis (4' st Bellomo), Domenichiello (43' st Matarrese), Galeota, Armaiuoli. A disp: Stella, Nocco, D'Adamo, Fabiano. All. Tucci MOLITERNO:Lanzolla, Frugulietti, Cirigliano, La Salvia, Lancellotti, Abate, Fratantuono, Albini, Aresta (46'st Milano), Sanchirico, Molletta (39' st Albano). A disp: Fittipaldi, Sico, Crisci, Gatta, Viceconte. All. Vignati ARBITRO: Tomasulo di Venosa (Bonavoglia e Franciosa) RETI: 40' pt rig. Molletta (M), 42' pt rig., 25' st Festa (V), 38' st Cirigliano (M), 45' st Aresta (M) NOTE: ammoniti: Tataranni, Caldaralo,
Mancini (V); Ciriglaino (M). MATERA - Alla fine vince chi non meritava, il Moliterno ringrazia e torna a casa con tre punti pesantissimi e inaspettati. Lo sportivissimo mister Vignati a fine gara ammette che non meritavano la vittoria, ma purtroppo il calcio è così. Musi lunghi e grande delusione per i materani che sciupano diverse occasioni per chiudere la gara. La cronaca. Le emozioni giungono nei minuti finali del primo tempo grazie a due rigori netti, uno per parte, prima è Molletta a trasformare al 40', poi è Festa. Nella ripresa ci prova subito il Varisius a sbloccare la situazione, ma Armaiuoli non approfitta di un'uscita avventurosa di Lanzolla, ed il suo pallonetto è fuori dallo specchio. Al 5' è Bellomo, appena entrato a cercare di sorprendere il portiere con un tiro da fuori, ma la palla accarezza la traversa. Al 10'
grande doppia chance per Domenichiello che riesce a liberarsi in area, tira una prima volta ma il portiere para, sulla ribattuta la palla è alta. Al 25' punizione dai venti metri defilata tira Galeota, Festa si fionda sul primo palo e tocca quel poco che riesce ad ingannare Lanzolla e la palla si infila a fil di palo. Il Varisius cerca di chiudere la gara, ma spreca troppo, con Armaiuoli, e Parente. Lanzolla deve uscire due volte a valanga fuori dell'area colpendo la palla con le mani, ma solo il direttore di gara non vede e non lo espelle. L'andamento della gara porterebbe alla vittoria del Varisius, ma nei minuti finali, accade l'imponderabile, prima al 38' Cirigiano trasforma una punizione dal limite da posizione centrale con un forte tiro che non da scampo a Bellosguardo. Ed allo scader di tempo, Tataranni regala la palla del vantaggio a Aresta che ringrazia ed infila il portiere.
Tre rossi alla Santarcangiolese lasciano spazio allo Scanzano SANTARCANG. SCANZANO
0 4
SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Gariuolo, Di Taranto, Gallo, Lospinuso, Gallitelli M, Aurelio (19' st Montano), Casalingo (30' st Dora), Bitetti, Carriero (34' st Bello), Fortunato. A disp: Faneli, La Vecchia, Martorano, Izzo. ATLETICO SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo, Frabetti L (32' st Corleto), Romano, Chiruzzi, Cecere (1'st Puppio), Gallitelli, Montemurro, Frabetti R, Benedetto (40'st Laviola). A disp: Schirone, Parisi, Sabato, Guaiano. All. Calone ARBITRO: Capolupo (MT) RETI: 35' pt Frabetti L, 18' st Palermo, 38' st Montemurro, 40' st Montemurro. NOTE: Ammoniti: Frabetti L, Cecere, Gallitelli M, Fortunato, Aurelio M, Gallitelli. Espulsi: 11'st Fortunato, 22' st Bitetti G, 23' st Gallitelli M. TANTA delusione per l'enne-
sima sconfitta della Santarcangiolese, già priva di La Canna e Armentano. Un primo tempo senza grandi emozioni, le formazioni si avvicinano raramente alle porte avversarie. Siamo al 35 minuto quando il match assume una piega poco positiva per i padroni di casa, con un tiro senza pretese e un nuovo errore del portiere Di Gioia, il capitano dell'Atletico Scanzano, Frabetti Luca si aggiudica il primo goal. La Santarcangiolese non si da per vinta e continua a giocare, rischiando il pareggio con una traversa di Bitetti. Con la ripresa la situazione precipita e non di poco. Sono trascorsi solo 8 minuti quando Fortunato lamenta un fallo non segnalato, viene raggiunto dal medico sportivo e accompagnato a bordo campo. Continuano le proteste verbali nei confronti dell'arbitro e scatta la prima ammonizione. Fortunato non digerisce la decisione del giudice sportivo, rientra in campo e mentre l'arbitro ammonisce
l'avversario Gallitelli, lui lo colpisce con una testata. Immediata l'espulsione del giocatore. Si riprende il match e l'Atletico Scanzano si porta sul 2 a 0 con una rete di Palermo. Pochi minuti e la Santarcangiolese perde un altro atleta, Bitetti, anch'egli espulso dopo un pessimo fallo. Il capitano si lamenta con l'arbitro che lo ammonisce nuovamente, causando anche la sua uscita. La situazione sembra precipitare, il presidente Giannasio entra in campo per calmare la propria squadra. Con soli 8 giocatori la partita peggiora e nel giro di soli due minuti Montemurro regala altre due reti allo Scanzano. Mentre i tifosi della Santarcangiolese, intenzionati ad un'invasione di campo, abbandonano gli spalti senza attendere il fischio dell'arbitro, il presidente Giannasio esprime il proprio rammarico: “Purtroppo la squadra è demoralizzata, cerca il risultato che non arriva”. Francesca Gresia
Luigi Lambertini fa da apripista
Borussia, tre squilli contro il Vitalba BORUSSIA VITALBA
3 1
BORUSSIA: Suriano, Schiraldi, Buongiorno, Giannini, Santoro, Toscano, Nettis, (83' Gammino), Gioa (70' Monaco), Ferrara (55' Margiotta), Lambertini, Schettino. A disp. Conte, Fella, Corvino, Fontana. Allenatore: Viola VITALBA: Tomasuolo, Telesca C., Perriello, Parisi, Colucci, Mecca Vito, Di Martino, Mancusi, Gerardi, Beneduce, Panariello. A disp. Romaniello, Rinaldi, Verdecanna, Mecca Antonio, Mecca Angelo, Mecca Donato, Telesca A., Allenatore: La Capra ARBITRO: Capolupo di Matera (Sofia e La Sala) RETI: 48' Lambertini, 57' Di Martino, 78' Schiraldi, 81' Nettis NOTE: campo al limite della praticabilità; ammoniti: Buongiorno, Nettis, Colucci, Verdecanna, Gerardi PRONOSTICO rispettato. Con un secco tre a uno il Borussia liquida la pratica Vitalba. Troppa la differenza sul piano tecnico, i ragazzi di mister la Capra nel primo tempo hanno cercato di contenere gli attacchi dei padroni di casa, ma nella ripresa il Borussia ha schiacciato il piede sull'acceleratore e i limiti degli ospiti sono venuti a galla. Il campo non ha aiutato i calciatori più dotati tecnicamente, si è giocata l'intera gara in un pantano, la pioggia caduta in mattinata ha reso il terreno fangoso e scivoloso. Gli ospiti iniziano subito in attacco, al 3' Santoro scivola al limite della propria area perde palla consentendo a Gerardi di trovarsi a tu per tu con il portiere ma sbaglia clamorosamente. Fino al 30' la partita si è giocata prevalentemente a centrocampo, in nessun modo si è
Luigi Lambertini
riusciti a costruire un'azione degna di questo nome. Al 32' discesa di Schettino sulla fascia destra, palla insidiosa in area, il portiere si distende e para evitando l'arrivo di Lambertini. Al 42' per gli ospiti ci prova Di Martino, tiro da fuori e impegna con un doppio intervento Suriano che oggi sostituiva lo squalificato Pinelli. La ripresa inizia con il Borussia subito in attacco, al 47' palla a Schettino che con un morbido pallonetto cerca di sorprendere Tomasuolo ma il giochetto non gli riesce. Passa solo un minuto, Lambertini, sfruttando un meraviglioso assist di Toscano porta in vantaggio il Borussia. Al 57' punizione dal limite per gli ospiti, batte Di Martino, Suriano non può fare altro che guardare la palla infilarsi sotto la traversa, uno a uno. Da questo momento è un assedio in area del Vitalba, ci provano un po' tutti ma la palla non vuole entrare. Al 78' finalmente passa il Borussia, dopo una mischia furibonda in area, Schiraldi raccoglie palla e con un tiro ad effetto riesce a beffare l'incolpevole Tomasuolo. Trascorrono solo tre minuti, Nettis riceve palla dalla destra, entra in area e segna il terzo gol. Roberto Martino sport@luedi.it
Il Bella va tre volte a segno e si porta a ridosso delle grandi
Capitombolo del Lagopesole LAGOPESOLE BELLA
1 3
LAGOPESOLE: Sabia, Pace, Coviello (3' st Colangelo), Valentini (3' st Strammiello), Cloroformio, Lorusso, Anaclerio (3' st Destino), Mecca, Romaniello, Colangelo, Gerardi. A disp. Lacapra, Strammiello, Gerardi, Sabia. All. Stenta. BELLA: Uva, Maruggi, Gliubizzi, Angrisani, Remollino, Ricigliano, Parisi (29' st Angrisani), Parisi M. (2' st Aliano), Enrichetti, Vitiello, Tummillo. A disp. Masiello, Aliano. All. Del Pino. ARBITRO: Asquino di Venosa. RETI: 4' pt Tummillo, 6' pt Vitiello, 36' st Maruggi, 38’ st Romaniello. SOTTO un vento gelido sul neutro di Sant'Angelo il Lagopesole incappa in una pesante sconfitta casalinga che compromette la già precaria posizione di classifica. I castellani sotto tono rispetto alla passata gara si sono dovuti arrendere a cospetto di un avversario più quadrato che è venuto a giocare una gara voltata all'attacco sin dalla prima frazione di gioco. Infatti nel giro dei primi minuti della gara i bellesi si erano già portati in vantaggio grazie alle reti messe a segno da Tummillo e Vitiello due punte molto insidiose.
Una prima frazione di gioco abbastanza sotto tono per i ragazzi di Stenta scesi contratti nelle file del rettangolo di gioco. Ma sul due a zero era Anaclerio ad andare vicino alla rete con Uva impegnato a deviare in angolo. Poi ci pensa Romaniello con un'azione personale a cogliere la parte bassa del palo senza esito positivo. Nella seconda frazione di gioco sono i bellesi ad andare di nuovo a rete ed a chiudere la gara con Maruggi che coglie di sorpresa una disattenta difesa ed impatta con Sabia che si lascia sfuggire il pallone nel sacco. C' è tempo per il Lagopesole di accorciare le distanze con un ottimo Romaniello che con un preciso pallonetto batte Uva che si era trovato avanti dai pali della sua porta. Una partita incominciata male per i castellani che devono rincorrere la salvezza, mentre per il Bella una vittoria che da molta fiducia all'ambiente con i calciatori che hanno disputato una gara accorta e votata a chiudere qualsia azione offensiva dei ragazzi di Stenta. A questo punto si stringono i tempi e la classifica del Lagopesole rimane in piena zona play-out con un calendario abbastanza ostico e sul terreno neutro di sant'Angelo lontano dal pubblico amico. Fancesco Vasapollo sport@luedi.it
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
Risultati e classifica Barrata-Abriola
1-2
Bln Pignola-Futura Pz
2-0
Fst Rionero-Pietragalla
0-0
20ª giornata
PIETRAGALLA
50
20 15 5
0 46 8 10 9
1
0 29 5 10 6
4
0 17 3 38 +10
BLN PIGNOLA
48
20 15 3
2 39 18 10 9
1
0 22 7 10 6
2
2 17 11 21 +8
Possidente-Pantano
3-2
P. 3 FONTANE
39
20 12 3
5 34 24 10 6
1
3 15 10 10 6
2
2 19 14 10 -3
R. Montemilone-Savoia
1-0
SAVOIA
37
20 11 4
5 31 24 10 9
1
0 22 6 10 2
3
5
Ruvo-P. 3 Fontane
1-1
S. CHIRICO N.
35
20 10 5
5 38 21 10 6
2
2 18 6 10 4
3
3 20 15 17 -5
S. Cataldo-Albatros
2-1
ALBATROS
31
20 9
4
7 43 37 10 7
1
2 34 20 10 2
3
5
9 17 6
-9
RUVO
30
20 9
3
8 34 26 10 5
3
2 20 11 10 4
0
6 14 15 8
-8
FST RIONERO
29
20 7
8
5 33 23 10 4
5
1 16 6 10 3
3
4 17 17 10 -11
R. MONTEMILONE
24
20 6
6
8 21 25 10 6
2
2 11 7 10 0
4
6 10 18 -4 -16
POSSIDENTE
24
20 6
6
8 29 36 11 3
3
4 15 18 10 3
3
4 14 18 -7 -18
ABRIOLA
22
20 6
4 10 27 39 10 5
3
2 16 11 10 1
1
8 11 28 -12 -18
S. ANGELO
21
20 6
3 11 23 37 10 5
1
4 17 19 10 1
2
7
6 18 -14 -19
PANTANO
20
20 5
5 10 32 40 12 4
3
3 23 17 10 1
2
7
9 23 -8 -24
S. CATALDO
13
20 3
4 13 14 43 10 2
3
5
9 19 10 1
1
8
5 24 -29 -27
FUTURA PZ
12
20 3
3 14 21 36 10 2
2
6 12 17 10 1
1
8
9 19 -15 -28
BARRATA
10
20 2
4 14 17 41 10 2
3
5
1
9 10 28 -24 -30
S. Chirico N.-S. Angelo
Prossimo turno
1-0
21ª giornata 15/02/09 ore 15.00
Abriola-Ruvo Futura Pz-S. Cataldo P. 3 Fontane-S. Chirico N. Pantano-Albatros Pietragalla-R. Montemilone Possidente-Barrata S. Angelo-Fst Rionero Savoia-Bln Pignola
41
7 13 10 0
9 18 7
-3
ARielli e Minici non bastano
Il Possidente ha superato il Pantano
Risultati e classifica
20ªgiornata I.F.Valsinni-Bernalda
2-1
Montescagl.-I. Burgentia 3-0
POSSIDENTE PANTANO
3 2
POSSIDENTE: Mecca, D'Andrea, Claps, Possidente D. (40' st Possidente M.), Possidente A. (30' st Possidente V.), Possidente M., Possidente G., Possidente V., De Carlo, Possidente M., Masi. A disp. Sabato, Possidente N. All. Corbo. PANTANO: Albano, Albano N., Albano L., Jaconi, Vaccaro, Colucci (30' st Falce), Mancusi, Vinici, D'Andrea, Eufemia, Gianfredi. A disp. Rielli, Gerardi. All. Bochicchio. ARBITRO: Fornelli di Venosa. RETI: 12' pt Possidente G., 40' pt Minici, 43' pt Possidente G., 30' st De Carlo, 42' st Rielli. SUL terreno amico il Possidente conquista tre i punti. I ragazzi di Corbo hanno sfoderato un'altra prestazione che conferma le potenzialità di una compagine che poteva fare molto in questo torneo. Parte subito bene il Possidente che sblocca il risultato con Possidente G. abile a sfruttare un buco nella difesa pignolese, successivamente Minici accorcia le distanze con un tiro da fuori area che Mecca non trattiene, ancora il Possidente a ripetersi con un traversone velenoso di D'Andrea che fa la barba al palo, poi la rete del vantaggio con Possidente G. il centravanti sigla la doppietta che poi permette di portare in discesa una gara molto combattuta, infatti è de Carlo a chiudere la partita con un gran tiro da fuori area al 30' del secondo tempo. Il Pantano tenta una timida reazione e riesce ad accorciare la distanza con Rielli che approfitta di una distrazione della difesa locale. Una partita molto combattuta che proietta il possidente in una zona tranquilla della classifica in vista di un afinale abbastanza ostico con gare molto impegnative in campo esterno. Per Il Pantano la lotta alla salvezza deve essere un monito per conquistare punti sul terreno esterno. fra.va.
S. LAGONEGRO
47
19 14 5
0 46 12 9
9
0
0 23 4 10 5
5
0 23 8 34 +10
MONTESCAGL.
42
20 13 3
4 54 21 10 8
1
1 34 5 10 5
2
3 20 16 33 +2
ROTONDELLA
42
19 12 6
1 38 15 9
7
2
0 26 10 10 5
4
1 12 5 23 +5
A. TURSI
35
19 10 5
4 28 17 9
6
2
1 17 6 10 4
3
I.F.VALSINNI
35
20 10 5
5 32 27 10 5
3
2 13 13 10 5
2
ROCCANOVA
30
20 8
6
6 44 23 10 5
3
2 33 10 10 3
3
4 11 13 21 -10
SATRIANO
28
19 7
7
5 26 17 10 5
4
1 20 8
9
2
3
4
6
POMARICO
27
19 8
3
8 26 26 10 6
2
2 18 7
9
2
1
6
8 19 0
PATERNICUM
24
19 6
6
7 20 25 10 3
6
1 13 8
9
3
0
6
7 17 -5 -15
V. D`AGRI
23
19 6
5
8 26 26 10 4
1
5 18 14 9
2
4
3
8 12 0 -16
SALANDRA
23
20 6
6
8 23 29 10 4
4
2 16 9 10 2
2
6
7 20 -6 -16
Pomarico-A. Tursi
0-0
3 11 11 11 -2
Roccanova-Salandra
3-1
3 19 14 5
S. Lagonegro-V. d`Agri Rinv.
9
-5
Satriano-Rotondella
0-0
9 -11 -4
BERNALDA
20
19 5
5
9 28 32 9
4
3
2 16 8 10 1
2
7 12 24 -4 -17
I. BURGENTIA
20
20 5
6
9 18 35 10 5
3
2 12 11 10 0
3
7
SIRINOMERCURE
18
20 4
6 10 32 54 10 3
3
4 19 22 10 1
3
6 13 32 -22 -22
TRAMUTOLESE
9
20 2
3 15 17 46 10 2
2
6 10 18 10 0
1
9
7 28 -29 -31
L. RIGAMONTI
4
20 1
1 18 11 64 10 1
0
9
1
9
4 43 -53 -36
7 21 10 0
Paternicum-Tramutolese 1-1
6 24 -17 -14
Sirinomercure-Rigamonti 2-1
Prossimo turno
21ª giornata 15/02/09 ore 15.00
A. Tursi-Satriano Bernalda-Roccanova I. Burgentia-Sirinomercure L. Rigamonti-S. Lagonegro Paternicum-Pomarico Rotondella-I.F.Valsinni Salandra-Montescaglioso Tramutolese-V. d`Agri
A, Pirulli e Lauria lanciano il Bar La Notte BARLANOTTE FUTURAPZ
2 0
BAR LA NOTTE PIGNOLA: Picerno, Galluzzi R; Nardozza; Sabia; Vignola; Tavassi; Russo (Di Pierri); Galluzzi M; Brancato (Locantore); Lauria; Pirulli (Sileo). A disp.: Conte; Palmieri; Brienza; Nuvoli. All.: Tramutola. FUTURA POTENZA: Arleo; Tolve (Iula); Gallo; Russiello; Giuzio S; Sabia; Giuzio R (Santarsiero); Marcogiuseppe (Laurenzana); Santangelo; Galantucci; Coiro. A disp.: Travaglini; Bonavoglia; Restaino. All.: Telesca. ARBITRO: Ventulo di Potenza RETI: 15' pt Pirulli; 35' st Lauria (BLN) NOTE: Ammoniti: Vignola (BLN); Tolve; Sabia; Marcogiuseppe (F). Recupero: 1' pt e 4' st PIGNOLA - Dopo i due passi falsi in tre giorni della scorsa settimana, e l'abbandono della testa della classifi-
ca ai danni del Pietragalla, il Bar La Notte Pignola riprende la giusta strada e, grazie al pari del Pietragalla sul campo del Rionero, si porta a soli due punti di distacco. E tra due settimane, proverà il sorpasso quando le due compagini si affronteranno nello scontro diretto che si terrà al comunale di Pignola. Nell' incontro di ieri il BLN Pignola ha avuto ragione di un Futura che ha provato a mettere in difficoltà i padroni di casa, senza però rendersi mai molto pericoloso se non nel primo quarto della ripresa. Il pubblico di casa può vedere finalmente all'opera il neo allenatore Nicola Tramutola, ex giocatore del Potenza negli anni ottanta, alla sua prima apparizione sulla panchina del BLN Pignola. Partono forte i ragazzi di Pignola che dopo soli 10' hanno la prima occasione per portarsi in vantaggio; Brancato raccoglie un lancio di Sabia e si presenta solo davanti ad Arleo che in tuffo sfiora quel tanto che basta a mandare la palla in out, è il preludio al goal che arriva al 15' quando un lun-
go rilancio di Picerno diventa un assist per Pirulli, che a tu per tu con Arleo lo trafigge con un perfetto rasoterra. I padroni di casa giocano costantemente nella metà campo avversaria e il goal del raddoppio si sente nell'aria, ma stenta ad arrivare, anzi è il Futura che va vicino al pari quando Marcogiuseppe riesce ad eludere il fuorigioco e lanciarsi verso la porta difesa da Picerno; strepitoso il recupero di Tavassi che a pochi metri dalla porta mette il piattone e devia in angolo. Alla mezz'ora il BLN Pignola spreca la più facile delle occasioni per chiudere la partita; Pirulli sulla linea di centrocampo lancia Lauria che indisturbato arriva fino a fondo campo e serve al centro un pallone che andava solo appoggiato in rete, ma che Brancato riesce a mettere sul fondo a porta vuota. Su questa azione si chiude la prima frazione di gioco. Ripresa più noiosa e dove accade poco, sterile reazione del Futura che prova a riabilitare le sorti dell'incontro producendo una gran mole di gioco, ma non arrivando mai
al tiro e non impensierendo mai la retroguardia avversaria. L'unico sussulto al 5' quando Galantucci ci prova su calcio di punizione, ma Picerno non si fa sorprendere e blocca in due tempi. Al 15' mister Tramutola prova a chiudere la gara inserendo Di Pierri al posto Russo, posizionandolo dietro le punte per dare più fantasia al reparto avanzato. La mossa da i suoi buoni frutti ed alla mezz'ora proprio il neo entrato si incarica di battere una punizione dai 25 metri, palla a scavalcare la barriera che si stampa sulla traversa e, dopo essere sbattuta sulla schiena dell'estremo Arleo, termina incredibilmente fuori. Sull'angolo successivo perla di Lauria che direttamente dal corner beffa Arleo e mette fine alla gara. Messi i tre punti in cascina, i ragazzi di mister Tramutola, si accontentano di amministrare il possesso palla, tentando però di sorprendere la retroguardia avversaria con azioni di contropiede. Gaetano Torchia sport@luedi.it
42
Sport B Votta porta in vantaggio i locali e Falvella ristabilisce l’equilibrio
Lunedì 9 febbraio 2009
Il Paternicum rallenta Una coriacea Tramutolese impone la parità PATERNICUM TRAMUTOLESE
1 1
S.C. PATERNICUM: Pisano, Barbella, Bove, Mazzei, Riso, Giordano, Bove Blasi, Petrone (83' Laino), Votta (62' Innella), Rita, Marsicovetere. A disp.: Molina, Cimetti, Coviello. All.: Caso. POL. TRAMUTOLESE: Tralci, Troccoli, Abelardo V., La Scaleia, Bove, Savone, Falvella A. (46' Falvella G.), Abelardo A., Zito (87' Abelardo R.), Caputi, Aulicino (75' Chirichella). A disp.: Forlenza, Marotta, Zito. All.: Morena. ARBITRO: Salvatore di Potenza. RETI: 25' Votta (P), 85' Falvella G. (T). NOTE: Ammoniti: Savone, Falvella A., Aulicino, Falvella G.(T). Espulsi: nessuno. Calci d'angolo: 3-0 per il Paternicum. Recupero: pt 1', st 3'. PATERNO - Nell'ennesimo derby stagionale di scena allo stadio “E. Taddeo” il Paternicum non riesce a fare bottino pieno contro una coriacea Tramutolese. Ormai sale a tre il numero delle gare interne
Riso del Paternicum
senza vittoria dei rossoblu padroni di casa che, malgrado qualche defezione importante, sembrano denotare in quest'ultimo periodo una chiara involuzione tecnica e psicologica. La squadra di mister Caso, ammirata per lunghi tratti del campionato per qualità e determinazione, non riesce più a vincere né a convincere. La Tramutolese, nonostante
una precaria situazione di classifica, peraltro bugiarda e beffarda per quello che ha suggerito questa gara, è stata la squadra che ha maggiormente impensierito l'undici di casa in tutte le uscite casalinghe. Buone, quindi, le indicazioni per mister Morena che, oggi più che mai, sembra poter contare su una squadra viva ed orgogliosa. Il primo sussulto della gara lo regala la squadra ospite che con Zito spreca una buona occasione da posizione vantaggiosa (15'). Il Paternicum risponde tempestivamente e sfiora il vantaggio con Rita che, presentatosi a tu per tu con il portiere ospite, si fa respingere la conclusione mancina poi Votta spara alto (19'). Al 25' gli uomini di Caso passano: punizione insidiosa del solito Petrone, il portiere respinge male e Votta ribadisce in rete di testa da pochi passi. La squadra ospite, però, dà l'impressione di essere sempre in partita e, soprattutto di essere spesso pericolosa. E' il minuto 36 quando, sugli sviluppi di una imprecisa respinta del portiere di casa, Giordano è costretto a salvare a pochi
passi dalla linea di porta. Allo scadere della prima frazione è ancora la squadra ospite a sprecare una ghiotta chance con Aulicino che conclude alto da buonissima posizione. In avvio di ripresa la Tramutolese sfiora l'autorete che regalerebbe il gol della sicurezza alla squadra di casa (51'). Dopo una ventina di minuti di noia totale e di buio più assoluto il Paternicum riaccende la luce sfiorando nuovamente la rete della sicurezza: è ancora una volta Rita che si invola indisturbato verso la porta avversaria, ma un po' l'imprecisione dell'avanti di casa un po' il perentorio intervento di Tralci fanno in modo che la partita resti ancora aperta. La tramuto lese dà ancora segni di vita al minuto 80 quando Pisano si salva con qualche affanno sulla girata volante del sempre verde Zito. E' il preludio al gol del pareggio che, puntuale, arriva a 5' dal termine con G. Falvella, lesto a spingere in rete una punizione di Bove non controllata dal portiere di casa Pisano. Nuario Fortunato sport@luedi.it
B I ragazzi di Cicorella si rialzano dopo il ko subito a Lagonegro
Montescaglioso, ripresa efficace Burgentia piegato da Mangia (due gol) e Bubbico MONTESCAGLIOSO INVICTABURGENTIA
3 0
MONT.SO: Cifarelli G.; Mossuti, Braj, Franco, Tafuno E. Simmarano; Venezia (30' Bubbico) Raddi Petruzzo (65' Leone) Mangia Ciracì (30' Tafuno A.) A disp: Locantore, Santochirico All: Cicorella INVICTA BURGENTIA: Collazzo A.; Loisi M.; Oliveto (55' Memoli R.) Di Mare C.; Salviuolo Avino Ferrarese Loisi G.; Miglionico Memoli C.; Lopardo A disp: Di Mare F. All : Memoli G. ARBITRO: Muscatiello di Venosa MARCATORI: 1' s.t., 70' Mangia, 75' Bubbico NOTE Ammoniti: Petruzzo (M), Ferrarese (B) COME avvenuto in altre occasioni in questa stagione la Polisportiva Libertas
(priva di Stefano Cifarelli e Carriero squalificati) fa suoi i tre punti in palio nei secondi 45'. Lo stesso copione è andato in scena contro la modesta Invicta Burgentia, presentatasi a Montescaglioso con soli tredici effettivi e mai veramente pericolosa se non in un'occasione. Dopo lo stop subito a Lagonegro nel diciassettesimo turno i ragazzi allenati da Franco Cicorella hanno subito ripreso la loro corsa e da quel momento hanno inanellato tre successi consecutivi, segnando sette reti e non subendone alcuna. All'ingresso in campo subito una novità, almeno per Montescaglioso: la direzione di gara era affidata alla signora Muscatiello della sezione di Venosa. Al 3' tentativo alto di Simmarano dal limite, mentre tra il 19' ed il 22' Venezia sorvola la traversa con colpi di testa ravvicinati. Al 28' diagonale insidioso del burgentino Ferrarese che Cifarelli devia in angolo. Al 30' Ci-
corella sostituisce il giovanissimo Venezia e il laterale Ciracì rispettivamente con Bubbico e Antonello Tafuno. I montesi, pur senza mai forzare veramente, vanno vicini alla rete con Braj, Antonello Tafuno e Bubbico. Dopo soli 46'' trascorsi nella ripresa il vantaggio montese: assist di Emanuele Tafuno, sinistro a girare dal limite di Mangia e palla nell'angolino. La seconda frazione trascorre senza altre emozioni sino a 20' dal termine: lancio dalle retrovie, Mangia si infila tra due difensori che attendono l'uscita del portiere, superato dal pallonetto dello stesso attaccante montese. Al 75' tris montese grazie all'opportunismo di Francesco Bubbico. All'88' Mangia aveva anche segnato la sua terza rete di giornata (assist di testa di Bubbico) ma l'arbitro Muscatiello ha visto un off side più che dubbio, annullando la realizzazione. Michele Marchitelli
B Il derby tra Pomarico e Tursi è terminato a reti inviolate POMARICO TURSI
0 0
POMARICO: Marino, Lupo, Ciraci, Glionna, Salerno, Di Lucca, Carioscia G., Montano A., Montano C., D'Adamo, Nasca. All. Antonio Difigola. TURSI: Pecora, Marra N., Viceconte, Adduci, Santamaria, Marra G., Iacovino, Trupo, Valinoti, Digio. All. Policarpo. ARBITRO: Villonio di Venosa. POMARICO - Anomalo verdetto. Mancano solo le reti. La squadra di casa vince la sfida, nonostante il risultato riporti comunque uno zero a zero. Dunque, dal punto di vista dei punti, un niente di fatto. Ma sul campo il Pomarico vince la gara, perché in nessuna occasione è andata in difficoltà. Anzi avrebbe meritato qualcosa di più. Me le realizzazioni non sono arrivate. E nono-
stante le diverse palle goal sventate da un Pecora in ottima forma. Nel primo tempo le possibilità migliori, infatti, sono state costruite solamente dalla formazione allenata da Difigola. Neppure nel secondo tempo, le cose sono cambiate. A centrocampo i locali sono un po' più stanchi. Però è del 30' allo stesso tempo il tentativo di Nasca, brillantemente smarcato e servito dal buon Carioscia, che viene rintuzzato dal nuovamente pronto estremo difensore tursitano. Il pareggio è salvezza per il Tursi. Nel senso che va incontro alla voglia della squadra di Policarpo di non essere battuta anche formalmente. Eppure lo sport è vittoria soprattutto nel gioco. L'F.C. Pomarico assicura con quest'ultima prestazione di essere aver creato il giusto idillio fra “nuovi” acquisti e pezzi storici. Fraseggi interessanti sono da segnalare in special modo dove i movi-
menti della punta Nasca e le avanzate di Carioscia e di entrambi i Montano. Intenso e costante il lavoro di Di Lucca, sia in fase di contenimento che in fase di proposizione. Il presidente dispone sempre e ancora di tenacia, anche se a volte potrebbe essere meno duro e più attento negli interventi. Mentre per Ciraci non è stato tempo di grandi galoppate e discese verso la metà campo avversaria. Il risultato di parità, il pareggio che scontenta parecchio i pomaricani potrebbe in egual misura spingere tutti a darsi da fare ancora di più, soprattutto in momenti nei quali la superiorità è disegnata dalle prime battute di gara. I tifosi, ancora, fanno sentire tutto il proprio sostegno al team e cercano di dare attenzioni a ogni giocatore. Il diretto di gara ha subito critiche in più occasioni. Nunzio Festa sport@luedi.it
B A farne le spese è il Salandra
Il Roccanova ritrova il sorriso ROCCANOVA SALANDRA
3 1
ROCCANOVA: Bellitto, Castronuovo (45' Malaspina M), Loponte, Malaspina L, De risi, Bianculli, Fortunato (45' Malaspina V), Fortuna, Pesce, Borneo, Lemma (86' Arleo). A disp: Di Matteo, Di sario, Miraglia. SALANDRA: Saponaro, Luongo, Tarquilio, Castellano, Carbone, Venezia, Giasi, Valluzzi, Montanaro, Castellano. ARBITRO: Passannante di Potenza RETI: 18' Lemma, 40' Venezia (S), 67' e 80' Malaspina V. DOPO l'immeritato stop di Brienza, la Polisportiva Roccanova con una prova di forza torna a conoscere la tabellina del 3 anche in casa. Dopo un avvio di stagione Tabù in casa, la squadra di Infantino incamera la terza vittoria casalinga consecutiva e quest'oggi ha vinto 2 volte. Infatti capitan Malaspina e soci hanno avuto un duro compito da svolgere: oltre alla buona squadra Salandra che si era presentata in dieci uomini, hanno dovuto sopportare l'estrema inadeguatezza del direttore di gara che dopo 6 minuti è riuscito a riequilibare gli uomini in campo espellendo De Risi per cause ancora sconosciute. Tra le due squadre vige da tempo una grande amicizia, nessun fallo cattivo, ma il direttore di gara ammonisce ben 8 giocatori. Squadre in dieci dal 6' e il capocannoniere Lemma al 18' decide di realizzare il suo 19esimo gol stagionale. L'assist di Lo ponte è perfetto ma lo stop a rientrare e il pallonetto a scavalcare il portiere di Lemma sono giocate da cineteca. Sul risultato di 1-0 il Roccanova prova piu volte a fare male con Castronuovo che tira di poco a lato e con Borneo che serve
Malaspina del Roccanova
l'impreciso Pesce. Al 40' il signor Passannante decide ancora una volta di diventare protagonista e fischia un rigore assurdo quanto contestato; il portiere Bellitto anticipa Valluzzi e blocca il pallone ma non è della stessa decisione l'arbitro che vede la caduta dell'attaccante e decreta il rigore: tra le proteste il sempre elegante Capitan Venezia è implacabile. Pallone da una parte, portiere dall'altra. Al rientro in campo mister Infantino inserisce Malaspina V al posto di Castronuovo e proprio Valerio Malaspina è autore freddo e cinico delle 2 reti biancocelesti. Al 67' è bravissimo ad inserirsi su cross del fratello Luca e all'80' va via in velocità, salta il portiere e segna il definitivo 3-1. Un secondo tempo che vede solo la squadra biancoceleste avere la meglio di un Salandra decimato da infortuni e squalifiche che dimostra correttezza in campo e fuori. Tre punti che danno morale alla squadra biancoceleste in vista della trasferta a Bernalda. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
Seconda Categoria Troccoli e Giallorenzo si sbarazzano del Vietri
Il finale incorona il Laurenzana VIETRI LAURENZANA
0 2
VIETRI: Calviello I, Calviello II (70' Saccone), Cupolo, Iuorio, Macellaro D. (63' Di Carlo), Macellaro M., Gorga, Macellaro R., Russo, Marsico, Guagliardo. All. Amodeo LAURENZANA: Rossi E., Trivigno, Pavese, Rossi R., Di Trinco (84' Iula), Plantamuro M., Troccoli M., Cafarelli, Plantamuro R. (70' Giallorenzo), Marone (60' Troccoli E.), Ferrari. All. Nigro ARBITRO: Aquino di Potenza RETI: 76' Troccoli E. e 84' Giallorenzo (L) NOTE: Ammoniti: Rossi R. e Cafarelli (L), Iuorio, Calviello I, Gorga, Marsico e Macellaro R. (V). Recupero: 2' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Vittoria meritata per il Laurenzana che conquista tre punti importanti in chiave salvezza, in virtù delle reti siglate nel finale dai neo-entrati Giallorenzo e Troccoli E., bravi a realizzare le pochissime palle gol create durante l'arco dei novanta minuti, sia da una parte che dall'altra. Così come l'ultima partita in casa, il Vietri ha ancora, e giustamente, da recriminare della direzione del direttore di gara, non proprio in partita. Il primo gol ospite è stato viziato da un fallo di mano molto evidente, mentre il secondo gol in netto fuorigioco, senza citare le tante punizio-
ni e fuori giochi non fischiati a discapito di entrambe le formazioni. Ma a nulla sono valse le proteste del Vietri, che ha collezionato altre cinque ammonizioni, che si aggiungono alle squalifiche delle scorse settimane. Il Vietri ha avuto l'occasione di riaprire la partita a pochi minuti dal termine, ma Gorga ha fallito il calcio di rigore calciando sul palo. Il Vietri scende in campo con la formazione decimata dalle squalifiche di Grande, Calviello C. e di Giordano. Bisogna attendere una buona mezz'ora per vedere la prima azione degna di nota: è il Vietri a portarsi in avanti con Macellaro D. che libera Calviello, ma il suo tiro è preda di Rossi E. Al 40' il Vietri recrimina per un rigore non dato a Gorga per atterramento. E sulla stessa azione, la sfera passa davanti la linea di porta ospite senza essere accompagnata da nessuno in rete. Quella tra Vietri e Laurenzana è stata una partita alquanto scialba. Nel secondo tempo il Vietri prova a portarsi in vantaggio, prima con Iuorio (tiro fuori) e poi con Calviello dalla distanza (palla alta sulla traversa). E così gli ospiti al primo affondo, con Troccoli E. (evidente fallo di mani) si porta in vantaggio con un tiro rasoterra. E dopo sei minuti, su ribattuta, in evidente fuorigioco, Giallorenzo insacca per i tre punti. Il Vietri avrebbe l'occasione di riaprire il match per fallo del portiere su Gorga, ma lo stesso calcia sul palo. Claudio Buono sport@luedi.it
Sport
Lunedì 9 febbraio 2009
17ª
Risultati e classifica A. Genzano-Foggiano
0-3
Castelgrande-Ruoti
3-0
F. Scalera-Casteldoria
4-2
CASTELGRANDE
44
17 14 2
1 52 21 9
7
1
1 33 13 8
7
1
0 19 8 31 +9
GINESTRACAND.
36
17 10 6
1 44 19 8
4
4
0 22 8
9
6
2
1 22 11 25 +3
G.R.Bella-Ginestracand. 1-1
FOGGIANO
31
17 9
4
4 31 17 8
6
1
1 20 7
9
3
3
3 11 10 14 -2
S. Giovanni-Rapolla
PALAZZO
31
17 9
4
4 30 20 8
5
2
1 14 7
9
4
2
3 16 13 10 -2
S. GIOVANNI
28
17 9
1
7 36 28 9
6
0
3 26 12 8
3
1
4 10 16 8
GARNET R. BELLA
24
17 7
3
7 25 27 9
5
2
2 16 12 8
2
1
5
9 15 -2 -11
A. GENZANO
23
17 7
2
8 26 25 9
6
0
3 19 12 8
1
2
5
7 13 1 -12
F. SCALERA
22
17 5
7
5 21 17 9
5
2
2 15 8
8
0
5
3
6
RUOTI
19
17 6
1 10 22 28 8
4
0
4 12 9
9
2
1
6 10 19 -6 -14
S.FELE
19
17 5
4
8 24 39 9
3
3
3 15 12 8
2
1
5
S. NICOLA
18
17 5
3
9 24 30 9
2
3
4 14 13 8
3
0
5 10 17 -6 -17
S. MELFI
16
17 4
4
9 17 42 8
3
2
3 11 17 9
1
2
6
6 25 -25 -17
RAPOLLA
12
17 2
6
9 16 33 8
2
3
3
9 10 9
0
3
6
7 23 -17 -21
9
17 2
3 12 18 40 8
2
2
4
9 11 9
0
1
8
9 29 -22 -24
S. Nicola-Palazzo
1-1
S.Fele-S. Melfi
Prossimo turno
5-2
3-1
18ª giornata 15/02/09 ore 15.00
Casteldoria-A. Genzano Foggiano-S.Fele Ginestracandida-F. Scalera Palazzo-Garnet R. Bella Rapolla-S. Nicola Ruoti-S. Giovanni S. Melfi-Castelgrande
CASTELDORIA
Amarezza Tricarico
Cancellara corsaro grazie a Silipo TRICARICO CANCELLARA
IL TRICARICO non sa più vincere in casa, il Cancellara ne approfitta e prende i tre punti che gli permettano di rimanere in testa alla classifica. Partita poco entusiasmante con i portieri impegnati una sola volta per parte e un gol giunto su palla inattiva; insomma le due compagini, forse anche a causa del terreno molto pesante, non hanno dimostrato ciò che ci si aspettava guardando le rispettive posizioni in classifica. Nel primo tempo gli unici a rendersi pericolosi sono Soldo, quando al sesto si allarga sulla sinistra e poi calcia a lato, e Basile R., il quale al 37' raccoglie un calcio piazzato di De Rosa ma trova la reattiva parata di piede di Messina. Al 16' del secondo tempo l'episodio chiave: De Rosa batte una punizione dai 30 metri, la palla arriva a Silipo che, lasciato solo nell'area piccola, sigla il gol vittoria. Al Tricarico manca la reazione giusta e la sola occasione capita al 47'st quando Franchino lancia lungo, Cirillo vede Tolve T. fuori dai pali e prova un pallonetto spalle alle porta ma l'estremo difensore riesce a recuperare la posizione e a salvare il risultato. Paolo Paradiso
giornata
-7
4 -13
9 27 -15 -16
17ª giornata
Risultati e classifica
A. Albano-Accettura G.C. 0-1 A. Balvano-La Fiasca
0 1
TRICARICO: Messina, Lapata, Benevento, De Biasi R., Tolve, Salerno (47' st Monaco), Langone, Paradiso (35' st Cortese), De Biasi G. (26' st Cirillo), Franchino, Soldo; Orsellini, Novellino Calabrese, Santangelo; All. Malvinni CANCELLARA: Tolve T., Troiano V., Silipo (40' st Scarfiello), Calogero P., Nolè, Casentino, Troiano D., Calogero D., Basile R., De Rosa, Abruzzese; Angioletta, Rienzi, Basile F., Erario, Fanuele; Casentino M. ARBITRO: Giannella (MT) RETI: 16' st Silipo NOTE: Recuperi: 0' pt, 4' st; Ammonti: De Biasi R., De Biasi G., Franchino, Cortese (T); Troiano V., Calogero D., Basile R., De Rosa (C)
9
43
CANCELLARA
42
17 13 3
1 44 10 8
7
1
0 29 3
9
6
2
1 15 7 34 +9
METANAUTO
42
17 13 3
1 46 13 9
9
0
0 30 6
8
4
3
1 16 7 33 +7
TRICARICO
31
17 9
4
4 26 18 9
5
3
1 17 6
8
4
1
3
9 12 8
-4
P. S. CECILIA
31
17 9
4
4 23 17 8
6
2
0 16 7
9
3
2
4
7 10 6
-2
ACCETTURA G.C.
25
16 6
7
3 23 20 7
1
4
2 11 13 9
5
3
1 12 7
A. BALVANO
25
17 6
7
4 28 26 9
4
3
2 16 9
8
2
4
2 12 17 2 -10
MARSICO
22
17 6
4
7 26 26 9
5
1
3 21 15 8
1
3
4
5 11 0 -13
A. ALBANO
21
17 5
6
6 26 26 9
3
4
2 17 13 8
2
2
4
9 13 0 -14
LAURENZANA
19
16 5
4
7 32 35 7
3
2
2 19 12 9
2
2
5 13 23 -3 -11
GRASSANO
14
16 3
5
8 20 30 9
3
3
3 14 12 7
0
2
5
6 18 -10 -20
S. VIETRI
13
16 3
4
9 19 35 9
3
1
5 11 10 7
0
3
4
8 25 -16 -21
CRACO
12
15 3
3
9 17 30 6
2
1
3
5
8
9
1
2
6 12 22 -13 -15
LA FIASCA
10
15 2
4
9 14 29 8
2
3
3
6
9
7
0
1
6
8 20 -15 -21
7
17 1
4 12 13 42 8
1
3
4
8 14 9
0
1
8
5 28 -29 -26
ANZI
3
-5
S. M. d`Agri-Agromonte
Sanseverinese-Nemus Rinv. Sarconi-O.L. Maratea
1-2
Trecchina-Castellucio
2-3
Prossimo turno
18ª giornata 15/02/09 ore 15.00
Castellucio-Sarconi Castelsaraceno-S. Chiaromonte Nemus-S. M. d`Agri O.L. Maratea-F. Moliterno R. Agromonte-F.lli Cafaro R. Grumento-Sanseverinese V.R. Episcopia-Trecchina
3-1
Metanauto-Craco
1-0
S. Vietri-Laurenzana
0-2
Tricarico-Cancellara
0-1
17ª
2-0
2-2
1-1
Marsico-Anzi
F. MOLITERNO
37
17 11 4
2 41 20 9
7
2
0 26 9
8
4
2
2 15 11 21 -1
R. GRUMENTO
34
17 10 4
3 44 17 8
6
1
1 26 9
9
4
3
2 18 8 27 +1
O.L. MARATEA
34
17 10 4
3 31 19 8
6
2
0 19 6
9
4
2
3 12 13 12 +1
CASTELSARACENO 30
16 10 0
6 32 29 7
6
0
1 22 13 9
4
0
5 10 16 3
S. CHIAROMONTE
28
17 8
4
5 33 16 9
6
0
3 25 11 8
2
4
2
CASTELLUCIO
28
17 9
1
7 39 32 8
6
1
1 22 7
9
3
0
6 17 25 7
F.LLI CAFARO
21
17 6
3
8 31 33 9
5
2
2 21 15 8
1
1
6 10 18 -2 -14
R. AGROMONTE
20
17 5
5
7 28 35 8
4
2
2 19 12 9
1
3
5
9 23 -7 -13
NEMUS
18
16 5
3
8 16 27 8
4
2
2
8
1
1
6
8 21 -11 -14
S. M. D`AGRI
18
16 5
3
8 25 39 9
4
2
3 14 13 7
1
1
5 11 26 -14 -16
V.R. EPISCOPIA
16
17 4
4
9 22 33 8
3
2
3 11 11 9
1
2
6 11 22 -11 -17
TRECCHINA
15
17 4
3 10 19 28 9
3
2
4 12 11 8
1
1
6
7 17 -9 -20
SARCONI
15
17 4
3 10 22 41 9
3
2
4 15 14 8
1
1
6
7 27 -19 -19
SANSEVERINESE
14
16 4
3
3
2
3 10 15 8
1
1
6
5 22 -22 -12
9 15 37 8
8
6
8
18ª giornata 15/02/09 ore 15.00
Accettura G.C.-Grassano Anzi-A. Balvano Cancellara-Marsico Craco-Tricarico La Fiasca-S. Vietri Laurenzana-A. Albano P. S. Cecilia-Metanauto
F. Moliterno-R. Grumento 1-1
S.Chiaromonte-Episcopia 6-2
Grassano-P. S. Cecilia
Prossimo turno
Risultati e classifica F.lli Cafaro-Castelsarac.
2-1
0
5 17 -7 -5
giornata
44
Sport A Dilettanti Contro la capolista Latina, passi avanti specie nella fase difensiva
Lunedì 9 febbraio 2009
Levoni, non basta il cuore Palombita è l’anima, ma commette un errore pesante LEVONI LATINA
64 71
A sinistra Palombita. In basso Ruggeri in azione
LEVONI POTENZA: Chiarastella 9, Grasso 6, Ruggeri 13, Vetrone 3, Ferrara 8, Rato 9, Palombita 16, Santamaria n.e. Metz, Femminini n.e. All. Luigi Gresta. BASKET LATINA: Muro 4, Vannini n.e. Canelo 5, Coronini 6, Chiumenti 5, Svoboda 20, Pilotti 2, Romano, Ochoa 13, Bisconti 17. All. Giovanni Benedetto. ARBITRI: Bartoli di Trieste e Baldini di Firenze. PARZIALI: 17-20, 36-38, 5653, 64-71. NOTE: Spettatori 1000 circa. Uscito per cinque falli Pilotti. Falli tecnici fischiati a Ochoa e Bisconti. Rimbalzi Potenza 27, Latina 24. Tiri liberi Potenza: 9/13, tiri da due 20/29, tiri da tre 5/17. Tiri liberi Latina 5/10, tiri da due 15/26, tiri da tre 12/29. QUARTA sconfitta casalinga stagionale per la Levoni Potenza. I giocatori di Luigi Gresta hanno patito il ko contro il Basket Latina di Giovanni Benedetto, autentica bestia nera dei potentini e sempre vittorioso al Pala Pergola. La gara è maschia, vibrante, le due formazioni esaltano il pubblico con gesta tecniche e tanta aggressività. La Levoni tiene il passo dei laziali, sospinti da Bisconti, sempre positivo in attacco e dalla sapiente regia di Muro. I lucani mostrano gli artigli e mettono in difficoltà la capolista del torneo con tanta difesa a uomo e soluzioni efficaci in zona d'attacco. I laziali mettono il naso avanti, i canestri di Coronini e Chiumenti fanno breccia nella difesa dei ragazzi di Gresta e Latina chiude avanti il primo quarto. Nel secondo la gara diventa bella, le due formazioni lottano gomito a gomito, Benedetto passa a zona e imbriglia le alchimie tattiche della Levoni. Palombita cresce al tiro, Ruggeri, Chiarastella e Grasso tengono in vita le speranze della Levoni. Latina esprime la sua palla-
LE PAGELLE
Chiarastella è stato uno dei migliori
CHIARASTELLA (7) - Indomito. Lotta e sgomita contro i forzuti avversari pontini. Quattro rimbalzi e l'ottanta per cento al tiro testimoniano la sua partita grintosa e sempre attenta. Il gaucho si esalta contro Ochoa che spesso lo perde di vista. GRASSO ( 6) - Merita la sufficienza per il lavoro in difesa su Muro e la tenacia in fase offensiva dove ha il cento per cento al tiro. Subisce due falli e cattura due rimbalzi, ma nel finale cede alla forza e alla precisione degli avversari. canestro efficace dal perimetro, i lucani chiudono a - 2 la frazione di gioco con il pubblico che applaude Chiarastella e compagni. La terza frazione è bella, la Levoni mette il naso avanti, con i canestri di Palombita e Chiarastella, sostenuti da Grasso, Ferrara sembra più reattivo ma Muro e Canelo sono clienti difficili per i giocatori di Gresta. Il Latina contiene il passivo, merito non da poco per Ochoa e compagni che nel quarto periodo mettono la quinta marcia e superano a suon di bombe ( firmate da uno scatenato Svoboda MVP del confronto ) che porta i laziali in testa.
E' fatale l'errore di Palombita sul 58 a 55, il giocatore triestino sbaglia in contropiede e per la Levoni cominciano ad essere dolori. Svoboda è un fiume in piena. Latina contiene i tentativi della Levoni che perde il quarto confronto casalingo stagionale e vede avvicinarsi le dirette concorrenti alla salvezza. Almeno questa volta i giocatori lucani hanno lottato e buttato sul parquet tutte le risorse necessarie a tenere viva la partita. Per i potentino ora c'è il derby con la Bawer Matera di Claudio Corà. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
l’INTERVISTA
Gresta non è dispiaciuto della prestazione
«Se il pubblico ci sostiene non avremo problemi» IN CAMPO il cuore, sugli spalti l'amore!. E' stato questo lo slogan di una partita vissuta intensamente per tutti i quaranta minuti. Lo slogan sciorinato dai tifosi della Levoni Potenza è l'emblema di una gara vissuta a cuore aperto da tutto il pubblico. Cuore e amore però non hanno condotto la squadra di Gigi Gresta al successo contro il Latina. Non è servito l'impegno, la determinazione e l'ardore agonistico della squadra potentina per superare uno scoglio quanto mai difficile come il team di Giovanni Benedetto. Una gara bella, vivace, condita da errori da ambo le parti e da una direzione di gara non sempre impeccabile. La Levoni Potenza perde nuovamente ma cresce almeno nell'approccio difensivo. Gresta in settimana ( e che settimana, visto il derby con i cugini della Bawer! ) dovrà registrare la fase offensiva, dove i suoi atleti continuano a mostrare più di qualche pecca organizzativa. E' vero, il Latina visto al Pala Pergola appare formazione di rango che può puntare al vertice e ne ha ben donde per farlo. In casa potentina è proprio il coach Gigi Gresta a parlare dei motivi salienti di un confronto bello e appassionante: “La gara è stata vissuta sul confronto tra la nostra stabilità tattica e la loro difesa a zona. Il gioco dei laziali non ci ha messo in difficoltà, bisogna risolvere i problemi”. Gresta parla del pe-
riodo negativo dei suoi atleti: “Il sesto ko? Penso alla gara di Barcellona dove i ragazzi hanno profuso tanto impegno, migliorando la fase offensiva. Penso che se il pubblico ci sostiene fino al termine della stagione non ci saranno problemi per noi. I tifosi sono stati calorosi. I progressi difensivi mi fanno sperare per il futuro della stagione”. Gresta parla dell'avversario: “Il Latina ha giocato una partita perfetta. Nel parziale decisivo i laziali sono stati bravi a mettere dentro canestri, noi abbiamo smarrito la via del cesto. La loro aggressività è stata devastante. Sul + 6 i laziali hanno gestito bene l'incontro”. Sulla sponda pontina è proprio l'ex di turno Giovanni Bendetto a parlare del successo dei suoi atleti, il tecnico reggino evidenzia: “Potenza mi porta fortuna, quando vengo a giocare vinco sempre. Abbiamo sconfitto una signora squadra come la Levoni. I miei atleti hanno sfoderato una pallacanestro solida, brillante e determinata. Il parziale di 11 a 0 è stata la chicca della partita. Svododa? E' un giocatore molto importante per noi, lo utilizzo da tre e con grande duttilità. La nostra classifica è migliorata sensibilmente”. I taccuini si chiudono, al Pala Pergola non serve neppure la nuova tribuna stampa per dare linfa alle ambizioni della Levoni. Scherzi del destino… f.menonna@luedi.it
RUGGERI ( 7) - Undici rimbalzi, inizia bene la gara, commette i primi falli, quando Benedetto cambia registro al Latina. Dinamico. Anche l'atleta emiliano perde forma e smalto nel finale, ma il suo contributo è sostanzioso. VETRONE ( 5) - Non combina molto. Soffre ogni marcatura, non riesce a rendersi pericoloso in attacco. Negli otto minuti in cui sta in campo non consente alla squadra di operare rotazioni intelligenti in fase offensiva e non capisce che la gara va in altra direzione. FERRARA(5)-Migliora rispetto alle precedenti esibizioni ma non è lucido quando serve. Perde diversi palloni nei momenti infuocati del match. Perde quattro
palloni in attacco, a nulla servono i sette assist. RATO ( 5) - Le sue percentuali non sono al top. Soffre l'atletismo di Muro e Coronini. Perde diversi palloni in attacco e non contiene a dovere Svoboda che sembra indemoniato. Non è lucido quando serve. PALOMBITA (5) - Fino al contropiede del possibile + 5 è l'anima in attacco, segna bombe siderali. Sbaglia l'occasione in contropiede per dare un senso alla partita. Non bastano i sedici punti per tenere testa al Latina. SANTAMARIA (N.E.) METZ(4)-Dieci minuti di nulla. Non entra in partita, perde ogni uno contro uno. Non è serata. Non produce emozioni, appare spento e poco determinato. FEMMININI ( N.E.) GRESTA ( 6,5) - Sente la partita. In panca è indemoniato, sbraita nel tentativo di dare la scossa ai suoi atleti. Gioca ogni carta contro gli atleti di Benedetto. Ovviamente il ko non è nelle sue mosse, le ragioni di questa sconfitta vanno ricercate altrove.
Sport 45 A Dilettanti Matera a tratti domina ma va ad un passo dall’ennesima sconfitta Lunedì 9 febbraio 2009
Bawer, all’inferno e ritorno Ci vuole un supplementare per regolare Osimo
La gioia dei materani dopo la vittoria, a lato capitan Longobardi e sotto Giuffrida uno degli ex della gara
BAWERMATERA OSIMO
94 88
BAWER MATERA: Corvino 26, Sottana 26, Gergati, Cortese 11, Ferrienti 5, Squeo ne, Maggioni, Giuliani 10, Longobardi 16, Marcosano ne. All. Corà ROBUR OSIMO: Giuffrida 12, Marsili, Barsanti 5, Giroli 17, Pennisi 19, Basanisi 11, Fattori 17, Amoroso 3, David ne, Ferrero 4. All. Ciani ARBITRI: Ranaudo di Milano e D’Amato di Roma PARZIALI: 29-13, 42-36, 61-57, 75-75, 94-88 NOTE: Spettatori 1000 circa. Fallo tecnico a Corvino e alla panchina del Matera. Uscito per 5 falli Basanisi. Tiri liberi Matera 17/24 e Osimo 12/15 MATERA si riscatta e dimentica la prestazione sfortunata di Ostuni. Al PalaSassi regola l’Osimo terza forza del campionato dopo un tempo supplementare ma al termine di un’autentica battaglia. A tratti dominata, ad un certo punto addirittura persa ma poi recuperata per i capelli proprio nel finale con Sottana e Corvino a tirar sù il Matera da una situazione di oggettiva difficoltà. E’ questa la sintesi di una partita importante in cui la Bawer compensa con un pizzico di buona sorte quanto pagato ad Ostuni e porta a casa due punti d’oro per la classifica. Il successo è meritato anche se ancora una volta è la capacità di sprecare il vantaggio acquisito a lasciare stupefatti. Un Osimo brutto, falloso e impreciso con il suo cannoniere Ferrero condizionato dall’influenza ed alla sua peggiore prova stagionale, rimane in partita fino all’ultimo. E con quattro punti consecutivi dell’ex Giuffrida prova anche l’allungo sul 65-69 dell’ultima frazione. Matera gioca bene, è travolgente per i primi 15 minuti (come ad Ostuni) poi cala, sbaglia e si fa rimontare mancando in più occasioni del colpo del ko e lasciando pericolosamente in partita Osimo che non ha il cinismo e la cattiveria per punirlo nel finale. Discutibili anche le scelte del tecnico Corà che per i primi cinque minuti dell’ultimo quarto tiene in panca contemporaneamente Corvino, Cortese e Longobardi spegnendo nei fatti la luce dell’attacco materano e mettendo in campo un quintetto che non punge. I falli sono alla base probabilmente di una decisione che però nel futuro dovrà essere da monito perchè il Matera di oggi non può contemporaneamente prescindere da questi tre uomini. Il ravvedimento degli ultimi minuti con gli ingressi alla spicciolata cambiano nei fatti l’andamento della partita e producono il risultato finale. Certo non sempre sarà possibile negli ultimi 80 secondi recuperare sei punti a squadre come l’Osimo. Ora andiamo in cronaca. L’av-
vio è nel segno di Corvino che con tre triple scava il primo solco. A metà della prima frazione è 20-6 con 11 punti del play materano. Osimo soffre e a fine prima frazione è massimo svantaggio 2913. Poi nel cuore della seconda
frazione i punti di Fattori e Barsanti propiziano la rimonta di Osimo che grazie anche ad un tecnico a Corvino (giuste le proteste del play per un fallo non fischiato a Basanisi) riportano Osimo sul 40-30. Poi ancora una
fiammata ospite e al riposo è 4236. Molte proteste materane a metà gara e alla ripresa liberi di Giuffrida per un tecnico a Corà. Osimo accenna il recupero ma Matera con super Cortese scappa ancora fino al 53-41. Il vantaggio viene mantenuto è 55-46 a tre minuti dalla terza sirena. Ma la Bawer va ancora in panico e Osimo ne approfitta, chiude 61-57 il terzo quarto. L’ultimo è nel segno degli errori, Matera con un quintetto improbabile non fa canestro. Osimo non riesce a rispondere subito ma poi con Fattori opera il primo sorpasso. Corà si scuote ma i marchigiani scappano, vanno sul 69-65 e poi 75-69. Quì sono due invenzioni di Sottana e Corvino a garantire il supplementare. E’ battaglia punto a punto fino all’ultimo minuto quando ci sono sul 89-88 per Matera gli errori decisivi di Osimo che permettono di chiudere la sfida. Una vittoria preziosa per la classifica ma che deve insegnare molto per il futuro. Questa Bawer oltre a giocare bene deve diventare più cinica e concreta. Di certo non può prescindere dai suoi fari Corvino e Longobardi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
l’INTERVISTA Lucani dai due volti. Corà: «Soffriamo quando bisogna ragionare»
«Bravi a giocare d’istinto» Gli ospiti recriminano per il passivo in avvio PREZIOSA vittoria per la Bawer Matera che è riuscita a conquistare due punti importantissimi ai fini della salvezza contro un forte Osimo. Gara subito in discesa per i materani che, a ventinove secondi dal termine del primo quarto, sono riusciti ad andare anche sul più sedici, massimo vantaggio della gara. Poi un calo dei padroni di casa ha permesso all’Osimo di riportarsi sotto spaventando il roster materano fino agli ultimi secondi del match. «Sono molto contento della prestazione dei miei ragazzi - ha affermato a fine gara, coach Corà. La Bawer ha giocato una buona gara in fase difensiva ed è stato più “vivo” quando ha giocato in maniera istintiva, un pò più macchinoso, invece, quando ha dovuto ragionare. Dobbiamo lavorare per aggiustare questo difetto. Sono contento per come i ragazzi abbiamo reagito al ritorno dell’Osimo, anche quando siamo passati in svantaggio nel quarto quarto. I ragazzi hanno lottato tantissimo, forse perchè c’era ancora tanta amarezza e rabbia dopo la sconfitta contro l’Ostuni della scorsa giornata». In sala stampa ha analizzato il match anche il tecnico dell’Osimo, Ciani, che ha commentato così. «Il vantaggio che ha messo da parte la Bawer nel primo quarto ci è costato la partita. I miei ra-
gazzi sono stati bravi a portarsi in vantaggio nel quarto parziale, sprecando poi tutto nel finale». Forse l’Osimo non aspettava una Bawer così determinata? «No, sapevamo bene che la formazione materana non merita assolutamente il posto che occupa in classifica - ha continuato Ciani. Noi, comunque, abbiamo disputato una buona gara, pur avendo utilizzato a mezzo servizio l’influenzato Ferrero». Una vittoria importante per i materani trascinati dal super Sottana, alla fine realizzatore di 26 punti. «Nelle ultime gare siamo stati un pò troppo sfortunati - ha spiegato Sottana. La vittoria contro l’Osimo ha dimostrato che abbiamo voglia di lottare e di vincere. Tutta la squadra ha dato l’anima ed è riuscita a reggere e a sconfiggere un Osimo molto forte». Ieri pomeriggio sono ritornati a calcare il parquet del Pala Sassi gli ex di lusso, Basanisi e Giuffrida. Di quest’ultimo il commento sulla gara. «La Bawer è stata più brava di noi nella fase iniziale del gioco, all’inizio non siamo stati precisi però poi nel finale abbiamo conquistato anche il vantaggio di più sei che però non è servito per portare a casa il risultato». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
LE PAGELLE
Luca Sottana tra i migliori del Matera
CORVINO (7) - Per quindici minuti è assolutamente perfetto. Poi il fallo tecnico lo innervosisce ma nel finale e poi nell’over time propizia lui i punti che servono per portare a casa il risultato. Nel bene e nel male condiziona le fortune di Matera SOTTANA(7)-Stavolta decide di entrare in partita al momento giusto, si scuote proprio quando tutto sembra perso e conduce con triple e liberi il Matera ad un successo che sembrava insperato. Per lui anche un paio di penetrazioni positive, manca ancora però la dovuta continuità GERGATI (5,5) - Incerto e spaurito in attacco non incide assolutamente. Fa il suo in difesa ma non può bastare, serve un apporto più completo e convinto CORTESE (6,5) - Nel terzo quarto tiene avanti il Matera, paga qualcosa in difesa ma in attacco è l’unico con Corvino che crea gli spazi per i tiratori. Rientra a due minuti dall’ultima sirena e per fortuna non è troppo tardi FERRIENTI (6) - Fa la sua parte in maniera meno entusiasmante rispetto al recente passato ma comunque positiva. Non è brillante come in altre occasioni SQUEO (NE) MAGGIONI (5) - Continua il suo momento nero dal quale non riesce ad uscire, Corà gli dà fiducia dall’inizio ma lui non riesce proprio a sbloccarsi. Oramai è una battaglia contro sè stesso. GIULIANI (6) - Non brilla e sbaglia molto ma resta comunque una presenza sotto i tabelloni e porta il suo mattone LONGOBARDI (7) - Non entra in quintetto per i problemi al ginocchio ma resta fondamentale per le fortune della squadra. Gioca bene e con precisione dalla lunga distanza. Peccato un’esitazione di troppo sull’ultimo tiro che poteva evitare il supplementare. MARCOSANO (NE) CORÀ (5,5) - La vittoria gli garantisce un voto più alto ma il quintetto della prima parte di ultima frazione non si è ben capito. Va bene i quattro falli di Corvino e Longobardi ma forse almeno Cortese si poteva tenere in campo. Lui puntava probabilmente sulla difesa ma almeno un riferimento in attacco serviva e in quel frangente la squadra sembrava completamente priva di soluzioni. E’ sembrato in confusione e si è ripreso giusto in tempo per evitare il peggio.
46
Sport B Dilettanti Avvio da brivido sullo 0-12 e recupero che diventa impossibile
Lunedì 9 febbraio 2009
Bernalda, batosta imprevista Pozzuoli si conferma indigesto per le Terme Abano POZZUOLI BERNALDA
87 72
CENTRO SERAPIDE POZZUOLI: Maggio 11, Mermolia 6, Scorrano 20, Innocente 7, Moccia 22, Bruno 13, Del Brocco 2, Andrè 6, Errico, Di Costanzo ne. Coach Pepe. BERNALDA: Filloy 13, Carpineti 4, Gabrielli, Perrucci, Di Giacomo, Azan, Albana 13, Russo 20, Faggiano 4, Silvestrini 18.Coach: Brogialdi ARBITRI: Vitaliano Battista di Reggello (Fi) e Stefano Papini di Firenze PARZIALI: 22 - 12, 45 - 28, 60- 39, 87-72 NOTE: Usciti per falli: Scorrano (Pozzuoli), Carpiteti ed Albana (Bernalda). POZZUOLI - Pesante sconfitta esterna per il Bernalda, che va ko a Pozzuoli con il punteggio di 87-72. Gli uomini di coach Brogialdi non sono mai stati seriamente in partita, beccando subito in avvio un mega parziale di 12-0, che ha tagliato le gambe alla formazione lucana, che poi non è mai riuscita a ribaltare l'inerzia del match. Andrè si presenta in campo con 4 punti che danno il primo vantaggio ai gialloblù, poi esce in seguito ad un contrasto di gioco. I padroni di casa continuano a lavorare bene in difesa
La guardia Albana
concedendo tiri sporchi agli avversari e con buona presenza a rimbalzo. In attacco si cerca l'area dove Andrè, al rientro sul parquet, è implacabile. Si sbloccano anche Scorrano e Mermolia per il 12-0 del 5' sul quale Brogialdi spende il primo time-out. Si torna a giocare con la sua squadra che prova ad essere più pressante in difesa, ma ragionando il giusto i campani continuano a segnare con Scorrano, Bruno e due bombe di Moccia. I viaggianti iniziano a muovere il punteggio solo dopo 6' circa dalla lunetta con 4 realizzazioni di Filloy che buca la retina poi anche dal campo (12-22 al 10'). Il copione non cambia nel secondo quarto, dove il
vantaggio dei flegrei si dilata sempre di più, sino a sfondare il muro dei venti punti. Filloy (13) e Silvestrini sono gli unici che almeno ci mettono un minimo di grinta, ma c'è poco da fare. Dalla panchina, il tecnico Brogialdi prova a mischiare le carte, alternano difesa a uomo con quella a zona sia a fronte pari che dispari. Nulla da fare, perché Scorrano (20) e Moccia (22) dal perimetro bucano in continuazione la retina. Al riposo lungo si va sul punteggio di 45-28. I flegrei riprendono a lavorare bene in difesa concedendo solo una tripla a Filloy. Sull'altro lato del campo Bruno, Innocente e 5 punti di Scorrano valgono il +23 del 24' (54-31). La difesa più attenta, pressante di Bernalda ammazza l'attacco dei gialloblù che resta a secco per quasi 5' sino alla tripla di Moccia a 60” dalla fine del terzo periodo. Russo prova a rispondere ma è troppo solo. Il quarto periodo si trasforma così in un mega garbage time, utile solo a rimpinguare i tabellini finali. Una sconfitta senza attenuanti per i lucani, che dovranno rimboccarsi le maniche in vista delle prossime importanti sfide. Vincenzo Di Guida sport@luedi.it
Spogliatoio Il presidente infuriato C2 Retrocessione Non riesce l’impresa esterna alla squadra di Di Gioia
Gallotta disgustato «Gara bruttissima» INCREDIBILE la batosta rimediata dalla terme di Abano sul parquet di Pozzuoli, una squadra evidentemente indigesta per i rossoblu che proprio non riescono a venirne a capo. E ci va giù duro il presidente Gallotta che pure ultimamente aveva spesso elogiato la sua squadra: “Si tratta di una sconfitta senza attenuanti che porta la responsabilità di tutti, con alcuni giocatori apparsi in pessime condizioni psicofisiche; faccio l'esempio di Russo lontanissimo dal superbo giocatore che tutti conosciamo, il quale, nervoso e confuso, ha commesso all'inizio degli errori madornali non riuscendo a marcare Scorrano, per cui ci siamo ritrovati sotto di 12 e con la gara ormai compromessa e irrecuperabile perché tutti, dico tutti senza eccezione alcuna, sono andati fuori di testa, compresa la panchina che è riuscita a farsi dare l'ennesimo tecnico. In queste condizioni il Pozzuoli, una squadra nettamente inferiore a noi per caratura tecnica e penultima in classifica, si è esaltato togliendoci tra andata e ritorno ben 4 punti senza i quali ora sarebbe all'ultimo posto. Inutile prendersela ogni volta con gli arbitri, anche se, come in questo caso, sono stati degli autentici asini, perché abbiamo completamente sbagliato l'approccio al match. Non voglio aggiungere altro se non che la partita mi ha disgustato e non c'è da salvare nessuno; tutti devono meditare a lungo su
La Lucos s’arrende nel finale Testa a testa per tre quarti e poi il ko contro il Nola NOLA LUCOS
76 61
C.A.P. NOLA: Fleccher 12, Esposito 20, Gulemi 20, Perfetto 16, Riccio 6, Guida 2, Marsiglia, Caccavale, Pace. All. Annunziata LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larocca 8, Malvasi ne, Visceglia 9, Resta G 6, Castellano 17, Fortunato ne, Tralli ne, Resta D 4, Ottaviano 11, Caruso 6. All. Di Gioia ARBITRI: Melillo di Benevento, Malgieri di Telese Terme PARZIALI: 16-19; 31-35; 56-54; 76-61 Il capitano del Bernalda, Roberto Russo
quello che hanno fatto in campo stasera”. Anche il dirigente Enzo Troiano appare molto deluso dalla débacle del team ionico: “È andata malissimo, abbiamo fatto le belle statuine nei primi due quarti dando l'impressione che la testa l'avessimo lasciata da qualche altra parte, e il tentativo di recupero nel finale non fa testo perché troppo tradivo. Su una cosa siamo sicuramente tutti d'accordo, e cioè che abbiamo perso meritatamente, e del resto come si potrebbe sostenere il contrario quando nei primi 6' di gara non si segna neanche un punto! Comunque è stata una giornata storta e dobbiamo prenderla così…”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
NIENTE da fare per la Lucos Montescaglioso. Il roster allenato da Michele Di Gioia è stato battuto sul parquet del Nola con il risultato finale di 76 a 61. Una sconfitta pesante per il team montese che è riuscito a tenere testa agli avversari in tre quarti poi cadendo nell’ultimo; un vistoso calo, infatti, ha influito sulla manovra della Lucos che ha dato via libera al Nola per portare a casa l'intera posta in palio. Un vero peccato per il quintetto di Montescaglioso che aveva tutte le carte in regola per ottenere un'importante affermazione esterna e conquistare il sesto posto in graduatoria. Rammaricato a fine gara è apparso Lino Santarcangelo della Lucos che ha commentato così il risultato finale. «Fino al terzo quarto abbiamo retto molto bene - ha
spiegato a fine gara il dirigente Santarcangelo. Nell'ultimo parziale, poi, non abbiamo giocato come dovevamo commettendo errori stupidi e dando la possibilità al Nola di poter raccogliere il quarto punto in classifica alla pari ora proprio del Montascaglioso. Quello che fa più rabbia è che abbiamo giocato bene tre quarti su quattro poi, nell'ultimo gioco, c'è stato un vistoso calo oltre che una forte pressione degli arbitri che ci ha palesemente danneggiati; sono stati molto casalinghi.
Pazienza, speriamo di rifarci nella prossima gara interna». Il prossimo appuntamento per la Lucos Montescaglioso è in programma per sabato 14 febbraio contro il Basket Capua, valevole per la sesta giornata della seconda fase. Un’altra gara difficile per i ragazzi allenati da coach Di Gioia che avranno come unico obiettivo quello della vittoria sfruttando anche il vantaggio di giocare tra le mura amiche. Lorenzo Tortorelli Sport@luedi.it
Castellano 17 punti
D, Blitz della Vito Lepore al PalaSassi al Cus il derby potentino col Ciumnera IL CAMPIONATO regionale di basket maschile di serie D ha visto la disputa del terzo turno di ritorno. Nella giornata le squadre viaggianti hanno fatto filotto, vincendo in trasferta. I colpi esterni fanno sensazione tra gli addetti ai lavori in un periodo particolarmente importante della stagione. Vince al Pala Pastore di Melfi il Basket Zagaria Salandra che super la New Olimpia Pallacanestro Melfi con il punteggio di 86 a 78. Due punti d'oro per i ragazzi guidati in campo da Lauria. Per i melfitani invece una brusca battuta d'arresto in un periodo molto delicato. Vince al Pala Campagna la Pallacanestro Aics Varlotta Rionero in Vulture che supera la Terme di Abano Cestistica Bernalda con il punteggio di 79 a 66. Per i rioneresi il colpo in trasferta vale davvero tanto in classifica. Il team di Brenna ha giocato una partita positiva in difesa, tenendo in scacco il Bernalda. Successo esterno nella stracittadina del capoluogo del Cus La Cartotecnica Potenza che ha superato il
Ciumnera Potenza con il punteggio di 70 a 62. Il complesso universitario, allenato da Antonio Luongo è stato bravo a mettere la museruola all'ostica compagine di Michele Montemurro e imporsi nel finale della contesa. Per Vittorio Cerverizzo e compagni due punti d'oro in classifica, mentre Urciuoli e soci perdono contatto con il vertice. Vince al Palasassi di Matera la Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza. I ragazzi di Salvatore Della Monica hanno battuto la Climacenter Datacontact Pielle Matera con il punteggio di 62 a 55. Successo sofferto per i potentini che hanno imposto nel finale la maggiore esperienza. Nel posticipo domenicale del Pala Itis di Picerno, successo esterno della Co.Re.Ma. Virtus Matera che ha superato la Lucana Salumi Picerno con il punteggio di 66 a 48. Gara controllata dai materani che hanno avuto il merito di mettere la gabbia a Ripepi e compagni. Ha riposato la Levoni Potenza. f.menonna@luedi.it
Sport 47 C Dilettanti Viggiano: «Le assenze non spiegano l’incerto atteggiamento mentale» Lunedì 9 febbraio 2009
Corporelle, conta il risultato Prestazione opaca ma vincente con Messina NON TRAGGA in inganno il 7266 conclusivo. Per piegare la resistenza, sabato sera, dell'arcigno Messina, nell'anticipo del quinto turno di ritorno del torneo di serie C Dilettanti, la Centre Corporelle ha dovuto sudare per gran parte del match e fino a pochissimi secondi dalla sirena finale. Per gli oggettivi meriti di un'avversaria mai doma e sempre capace di rifarsi sotto, ma anche per la propria incapacità di scrollarsi di dosso una tensione solo in parte giustificabile con le ristrettezze di organico a cui coach Dino De Angelis aveva dovuto far fronte. Era immaginabile che l'assenza di Mimmo Castellitto e la limitata disponibilità di Simone Ginefra potessero incidere sulla prestazione del quintetto biancoceleste, ma in casa Corporelle pochi avrebbero scommesso su una prestazione così opaca. Tanto meno - come ha lasciato intendere, a fine partita, con le sue considerazioni - il direttore sportivo dei potentini, Dino Viggiano: «Non ci aspettavamo di soffrire in questo modo con il Messina, che pur avendo dimostrato al PalaPergola di meritarsi una classifica migliore di quel-
Mimmo Castellitto grande assente della Corporelle con Messina
la che occupa, doveva e poteva essere tenuto a più debita distanza. I ragazzi hanno faticato a trovare il miglior ritmo, riuscendoci solo a tratti e consentendo agli avversari di restare in scia fino all'ultimo». «In fin dei conti - ha aggiunto Viggiano - il risultato ci ha premiato, ma questo è davvero l'unico aspetto felice di una serata de-
cisamente “no”. La squadra si è espressa su livelli che non le sono abituali, e la prestazione deficitaria del gruppo non si può giustificare con la pur importante assenza di Castellitto o gli altri problemi avuti in settimana. Certo, Marchese si è dovuto sacrificare nell'inedito ruolo di play, ma a condizionarci in nega-
tivo penso sia stato soprattutto l'incerto atteggiamento mentale e l'approccio troppo morbido che abbiamo avuto all'incontro». «Si è visto fin dall'avvio - ha chiarito il ds della Corporelle che qualcosa non girava, e che il ritmo basso e la poca velocità e grinta che mettevamo nel contropiede non ci consentivano di piazzare l'allungo deciso. Le brutte scelte di tiro poi hanno condizionato le nostre percentuali realizzative, insolitamente basse. Non possiamo che augurarci che questa prova sotto tono sia utile per riflettere e serva da monito per farci tornare, fin dalla prossima trasferta di Gioia Tauro, la squadra incisiva e pimpante che avevamo dimostrato di essere contro il Nocera». La Corporelle si consola con la classifica che continua comunque a sorriderle e guarda avanti comunque con fiducia anche se con la necessità di fare un ulteriore ed importante passo in avanti sotto il profilo della concretezza del gioco. Per ora va bene così, la Corporelle può lavorare comunque con il massimo della serenità. Luca Carlone sport@luedi.it
B Donne Sanza non si spiega il ko di Pozzuoli
Pallanuoto B Donne
«Debàcle inaspettata Basilia troppo nervosa»
Invicta corsara sfatato il tabù Vince a Messina
SCONFITTA che brucia quella della Basilia a Pozzuoli. Un ko più che altro giustificato dal cattivo approccio che le ragazze allenate da coach Sanza hanno avuto con la gara; poca concentrazione, determinazione e tanto nervosismo hanno agevolato il Pozzuoli che ha sfruttato la ghiotta occasione per portare a casa l’intera posta in palio al cospetto di un team, quello potentino, dotato di maggiore caratura atletica e tecnica. «C'è stata poca compattezza di squadra - spiega coach Sanza. Inoltre, il troppo nervosismo delle ragazze, determinato anche da un cattivissimo arbitraggio, non ci ha di certo agevolati. Non so davvero dare una spiegazione a questa debacle, non si capisce il perché di questa brutta prestazione con il Pozzuoli che è una squadra molto giovane e con poca esperienza rispetto a noi. Alla vigilia avevamo tutt'altri programmi, adesso ne parlerò con le ragazze per capire. Voglio sapere qual’ è il motivo che determina questi cali di concentrazione. Il Pozzuoli è una
squadra poco temibile, non ha fatto una grande gara e noi non ne abbiamo approfittato». Solo un’atleta in doppia cifra, la Filograsso, che ha realizzato tredici punti. Un po poco che ne pensa? «Anche lei si è innervosita e anche in questa circostanza sono rimasta allibita perchè dall’alto della sua esperienza non doveva cadere in errore commettendo falli che potrebbero farle saltare il prossimo match». Il prossimo impegno per la Basilia sarà contro il Battipaglia. Un’altra gara importante e sicuramente più impegnativa di quella di Pozzuoli. «La prossima settimana giocheremo in casa contro il Battipaglia, mi auguro di non dover fare a meno della Filograsso. Contro il Pozzuoli gli arbitri le hanno fischiato due falli tecnici, per questa ragione spero non facciano scattare la squalifica. Non possiamo fare a meno di lei che è uno dei nostri punti di riferimento». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
MESSINA INVICTA
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TABU' sfatato. La Libertas Invicta ha espugnato la piscina di Messina superando la Pallanuoto Messina nella gara del quarto turno del campionato femminile di pallanuoto di serie B. La squadra potentina ha superato il Messina con il punteggio di 7 a 5 al termine di una partita condotta con autorità sin dall'inizio. Sempre in vantaggio le lucane non hanno mai patito i ritmi e le folate offensive del complesso messinese. In vantaggio per 3 a 0 le lucane hanno contenuto le velleitarie ambizioni delle padrone di casa. La Libertas Invicta Potenza ha vinto in trasferta dopo un digiuno di due anni. Tre le reti segnate da Grieco, una realizzazione invece per De Robertis, Figliuolo, Pepe e Fornelli. f.menonna@luedi.it
Hockey A2 Matera cade in casa in una gara senza stimoli, sabato a Sarzana si fa sul serio
Raro sconfitta ininfluente, ora i play off LA RARO Pattinomania Matera chiude il campionato di serie A2 con una sconfitta. Sabato sera, capitan Barbano e company sono stati sconfitti a domicilio dal Sandrigo. La gara è terminata quattro a tre a favore dei vicentini che sono andati in rete con Fabis, Cornale, Marchetti e Meneghini. Per i materani, invece, i tre gol sono stati siglati da Barbano, Gaudiano e Cellura. Dopo il ko di Thiene, la Pattinomania non è riuscita, dunque, a riscattarsi nell'ultima gara di campionato. Una sconfitta che non influisce sulla classifica della squadra di Massari che ha già la testa ai play - off che inizieranno la settimana prossima. Termina primo in classifica il Thiene che ieri ha pa-
Massari tecnico Raro
reggiato sulla pista dello Sporting Amatori Lodi per tre a tre. Passato in vantaggio per tre a zero, grazie al gol di Gnata e alla doppietta di Belligio, il Thiene si è fat-
to rimontare da due gol di Giuditta e la rete di Frugoni. Nonostante il pareggio, la formazione vicentina è rimasta prima in classifica con trentotto punti, ad una lunghezza in più del Goccia di Sole Molfetta che sabato ha sconfitto, con un perentorio otto a quattro, il Sarzana. Per i baresi hanno segnato sei volte Cirilli, poi una rete a testa per Piscitelli e Sinisi. I liguri, invece, hanno risposto con le doppiette di Didonato e Borsi. Grazie a questa vittoria, il Molfetta termina le regoular season al secondo posto ad una sola lunghezza dalla leader. Un ottimo risultato per il team pugliese che può vantarsi anche di avere tra le proprie fila in capocannoniere del raggruppamento (Cirilli con trentuno reti, ndr). Vittoria schiacciante
anche quella del Correggio che ha battuto con un secco nove ad uno un Montebello in caduta libera. Con questa vittoria, il team di Caricato ha conquistato il terzo posto sorpassando proprio il Montebello in classifica. Due reti per Pietro Papapietro, due per Lanaro e Civa, una per Jara e Carboni e poi l'autorete di Marangon per i locali. L'unico gol per gli ospiti è stato di Piroli. Infine, il La Mela Modena ha sconfitto in casa il fanalino di coda, Follonica. La gara è terminata per cinque a quattro a favore dei modenesi che sono andati in gol con Ferri, Scutece (due reti, ndr), Damiani e Nizzoli ai quali hanno risposto quelli toscani di Franchi (doppietta, ndr), Naldi e Pagnini. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
IL TABELLINO CORPORELLE MESSINA
72 66
CENTRE CORPORELLE INVICTA POTENZA: Favia 7, Marino 15, Brucoli ne, Delli Carri 12, Pellegrini 15, Ginefra 5, Marchese 2, Dimitriu 12, Armentano 4, Viggiano ne. Allenatore De Amgelis. MESSINA: Fazio 1, Adorno 11, Centorrino 6, Arrigo 8, Carnazza ne, Sabarese 4, Alesse 17, Lombardo 12, Scarlata 6, Rettuccia ne. Allenatore Fiasconaro. ARBITRI: De Panfilis di Pescara e Forsti di L’Aquila. PARZIALI: 21-22, 38-35, 56-51, 72-66 NOTE: fallo tecnico alla panchina del Messina nell’ultimo minuto di gara sul punteggio di 68-66. E’ MATURATO in volata il risultato positivo della centre Corporelle Potenza che ha vinto in casa contro il Messina dopo un match superequilibrato deciso negli ultimi secondi dai canestri di un indomito Delli Carri che con Marino e Dimitriu è andato in doppia cifra nella compagine di coach De Angelis.
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Sport B2 Donne Sotto di due set a zero Potenza pareggia e sfiora il successo
Lunedì 9 febbraio 2009
Giocoleria rimonta a metà Recupero incompleto, il ko matura al tie break GIOCOLERIA NISSANSALERNO
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22-25, 19-25, 25-22, 26-24, 14-16
GIOCOLERIA : Avena, Caramuta, Di Camillo, Di Lucchio, Felicetti, Lancellotti, Muscillo, Pontillo, Prete, Santangelo (L), Sinisi, Taddei. All. Caliendo NISSAN SALERNO: Campolo, Salvati, Esposito, Amitrano, Vincenti, Scialacomo, Borrelli, Formisano, Barletta (L), Ruggiero, Stifano. All. Castillo. ARBITRI: Gianluca Del Vecchio e Liborio Percoco NOTE: durata set: 19’, 24’, 25’, 27’, 17’, per un totale di 2 ore e 10 minuti. E’ STATA una partita bella, entusiasmante e spettacolare. Alla fine hanno avuto la meglio le salernitane in una vera e propria lotta di nervi. Le potentine stavano ad un passo dal compiere l’impresa contro la seconda forza del girone: sotto di due set recuperano lottando fino all’ultima palla con cuore, grinta e determinazione, per, poi, arrendersi solo al tie-break, altrettanto combattuto e avvincente. Il primo set è molto equilibrato. Si arriva al secondo time-out tecnico sul punteggio di 1416. Le ragazze allenate da coach Castillo sono molto attente a non lasciarsi sorprendere dagli attacchi di Avena, Muscillo e Taddei. Sul 18
La Giocoleria Potenza in azione e la schiacciatrice Felicetti
pari le potentine vanno in vantaggio di 2 punti grazie ad un muro di Muscillo e ad una schiacciata vincente del capitano, ma Stifano e Ruggiero approfittano di alcuni errori in ricezione delle padrone di casa e trascinano il Salerno alla vittoria per 22-25. La prima parte del secondo set è caratterizzata da una serie di errori in battuta da entrambe le parti. Si arriva al primo time-out tecnico sul punteggio di 5-8 ma, da questo momento in poi, le salernitane ci credono di più. Capitan Sciala-
como e l’ex tranese Norma Ruggiero stordiscono le padrone di casa con 2 ace e altrettanti attacchi vincenti. Sull’altro versante non bastano gli attacchi di Felicetti e Taddei, e l’argentina Gisela Scialacomo prende per mano le sue e con un pallonetto suggella il definitivo 19-25. Il terzo set è molto tirato, ma le ragazze allenate da coach Caliendo hanno un rigurgito di orgoglio. Giocano con concentrazione e determinazione. Felicetti è determinante in questa frazione di gioco. Il
secondo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 14-16, ma Muscillo e Taddei permettono alla compagine potentina il sorpasso. Si continua a giocare punto a punto e alla fine la Di Lucchio chiude il set per 2522. La vittoria dà carica e coraggio alle padrone di casa. Il quarto set è ancora più combattuto del precedente. Le potentine macinano punti, ma le avversarie inseguono col fiato sul collo. Campolo, Amitrano e Salvati permettono alle salernitane di chiudere il secondo time-out tec-
nico in vantaggio di 2 punti, ma le potentine, guidate dalla solita Felicetti, non mollano e ci credono, chiudendo il set per 26-24. Si arriva al tie-break. I primi 3 punti sono delle potentine, ma immediato arriva il pareggio delle ospiti. Taddei e Felicetti trascinano la squadra sul punteggio di 9-5, ma 2 ace di Campolo e gli attacchi di Amitrano e Vincenti tolgono ogni speranza alla Giocoleria che deve arrendersi per 14-16. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
B2 Donne Il primo gioco è solo illusorio, il terzo è il più combattuto
Planitalia, novità ininfluenti In panchina Motola, ma Battipaglia passa lo stesso PLANITALIA MONTESC. 1 COFIMAR BATTIPAGLIA 3 25-20; 23-25; 27-29; 23-25
PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli, Piscopo 28; Tuselli 2; Cianflone 16; Falsarella 24; Deleo 2; Di Fonzo 1, Tancredi n.e. Timpanaro (L), Ambrosecchia n.e, Dasco n.e. All. Motola COFIMAR BATTIPAGLIA: De Maio n.e., Evangelista, Sellitto n.e., Dello Monaco 9, El Gamal 8, Miano 12, Granozio (L), Lombardo 17, Palladino 2, Nolè 22, Tusco n.e., Serban n.e. All: Bifulco/Granato ARBITRI: Sabia e Di Nicola di Potenza NOTE: Tempi di gioco: 24’; 30’; 31’; 28’ per un totale di 113’. Battute vincenti: 4 - 3 Battute sbagliate: 4 - 3 MONTESCAGLIOSO-La Cofimar Battipaglia restituisce alla Planitalia Montescaglioso la sconfitta per 31 subita in casa all'andata, al termine di una gara, durata quasi due ore e che ha visto affrontarsi a viso aperto le due formazioni con uno spettacolo gradevole ma poco fruttuoso per la squadra montese della Planitalia. . Grazie ai tre punti la Cofimar si è portata a quota 21, un risultato che la fa sperare in un allontanamento dalle zone bollenti delle ultime posizioni. La Planitalia, ancora una volta, non riesce a vincere in casa e, allo stesso tempo, interrompere la serie negativa salita a sei sconfitte di fila dopo la vittoria, per 3-2, colta sul campo dell'Ostuni. Nella squadra di casa due novità rispetto alla precedente gara di due settimane fa persa contro il Salerno: in panchina sedeva Egidio Motola, sino a qualche gior-
no fa secondo di Alfonso Rampino. Trovano conferma, pertanto, le voci circolate nei giorni scorsi in merito ad un avvicendamento. Dalla società montese nessuna comunicazione ufficiale che faccia riferimento a dimissioni o esonero del tecnico brindisino, approdato a Montescaglioso il 13 dicembre scorso. L'altra novità riguardava Pina Di Fonzo, che, a distanza di circa tre mesi dalla sua ultima apparizione, ha disputato la parte finale della gara. La Planitalia, come avvenuto nelle ultime partite casalinghe, ha messo grande cuore e, come avvenuto in passato, ha profuso grande impegno ma ha avuto il demerito di non sfruttare a dovere le opportunità capitate. Le ragazze di casa erano passate meritatamente in vantaggio nel primo set, quando avevano condotto le danze mantenendo i cinque punti di vantaggio (25-20). Il secondo set, all'insegna dell'equilibrio, ha visto il pareggio delle ospiti, brave a chiudere con due punti di vantaggio. Il terzo gioco è stato caratterizzato dall'assoluto equilibrio e giocato con notevole impegno dalle due squadre, chiuso solo sul 29-27 per le campane, grazie ad un errore in battuta di Di Fonzo e una schiacciata di Cianflone finita sulla rete. Il set conclusivo, sino al 15-20, sembrava segnato: la Planitalia ha avuto la capacità di portarsi sul pari 23, venendo punita nelle ultime battute anche grazie ad una decisione arbitrale dubbia su una schiacciata di Cianflone. Michele Marchitelli sport@luedi.it
La Planitalia Montescaglioso sconfitta ancora in casa
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Rubriche
Lunedì 9 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
La rapidità con cui saprete prendere le decisioni giuste in un'emergenza di lavoro stupirà i vostri superiori. In amore grande affiatamento.
TORO 21/4 - 20/5
Imponetevi un rigoroso programma di lavoro se non volete perdere tempo prezioso. Nuovi piacevoli incontri in serata.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non lasciatevi scoraggiare da situazioni professionali inaspettatamente complicate. In amore non accettate compromessi.
CANCRO 22/6 - 22/7
Siete molto determinati nel portare avanti ambiziosi programmi di lavoro, ma niente sarà facile. In amore la crisi non sarà lunga.
LEONE 23/7 - 23/8
Sapete dove volete arrivare nel lavoro e saprete rendervi promotori di iniziative vincenti. Rapporto affettivo appagante.
VERGINE 24/8 - 22/9
I superiori apprezzeranno la vostra capacità di fare sempre buone proposte al momento giusto. Vita affettiva stabile.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Guardate con ottimismo al vostro lavoro e scoprirete che tutti gli ostacoli sono superabili. Feeling intenso con il partner.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
I rapporti con i collaboratori dipenderanno molto dai vostri atteggiamenti. Slanci sinceri in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
La vostra perseveranza nella professione vi farà raggiungere in fretta i vostri obiettivi. Un incontro vi stupirà…
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Piccoli contrattempi nel lavoro non devono farvi drammatizzare la situazione. In amore non lasciate nulla di intentato.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Giornata piena di impegni di lavoro e di iniziative stimolanti e proficue. In amore fare un esame di coscienza.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
soli D; astri N,G,A = Solida stringa.
Cercate di essere meno dispersivi e disorganizzati nel lavoro, se volete essere apprezzati. In amore è il vostro momento.
Televisioni
GIOCO
PRIMA SERATA
12.00
21.05
REALTV
ATTUALITÀ
21.10
21.10
REALITYSHOW
Lunedì 9 febbraio 2009
20.20
TELEFILM
14.30
CARTONI
21.10
51
RUBRICA
La prova del cuoco
X Factor
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.55 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - CartoniLittle Einsteins 07.25 -CartoniHuntik 07.50 -CartoniShaun vita da pecora 07.55 -CartoniLa casa di Topolino 08.25 -CartoniA scuola con l'Imperatore 08.50 -CartoniPororo il piccolo... 09.00 -CartoniHarry e i dinosauri... 09.10 -CartoniPucca 09.30 -RubricaSorgente di virta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 13.55 -SportCamp. mondiali - Sci alpino 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -Telefilm Law & Order 18.05 -Telegiornale Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11 - Senza pietà
08.15 -RubricaRai Educational Cult Book 08.25 -RubricaLa storia siamo noi 09.20 -RubricaCominciamo bene 1^ 09.55 -SportCamp. Mondiali - Sci alpino 11.15 -RubricaCominciamo bene 12.00 -Telegiornale Tg 3 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -Telegiornale TG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -Telegiornale Tg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello Pillole 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello Pillole 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.15 -FilmLa guerra privata del maggiore Benson con Charlton Heston, Julie Adams, William Demarest - regia di Jerry Hopper (Usa) - 1995 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Telefilm
06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpongebob 17.55 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Il tetto con Gabriella Pallotta, Giorgio Listuzzi, Gaetano Ronzelli - regia di Vittorio De Sica (Italia) - 1956 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Il bene e il male 23.25 -Telegiornale Tg 1 23.30 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real TvX Factor 23.45 -Telegiornale Tg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 01.55 -RubricaAlmanacco
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaReplay
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello 00.00 -RubricaMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
Il comandante Florent 23.15 -Film N-Io Napoleone con Monica Bellucci, Daniel Auteuil - regia di Paolo Virzi' (Francia) - 2006 00.05 -Previsioni del tempoMeteo
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmDéjà vu - Corsa contro il tempo con Denzel Washington, Paula Patton, Val Kilmer, Jim Caviezel, Adam Goldberg - regia di Tony Scott (USA) - 2006
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Documentario Storia proibita del 900 italiano 00.30 -TelegiornaleTg La7
01.05 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -DocumentiRewind - Visioni private 02.50 -RubricaRainotte 03.10 -FilmFico d’India -regia di Steno 05.45 -AttualitàEuronews
02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -Film TvUn posto tranquillo 03.10 -VideoframmentiCercando cercando 03.35 -RubricaTg2 Medicina 33 03.40 -Telefilm I figli dell'ispettore 04.10 -RubricaI nostri problemi 04.15 -RubricaNET.T.UN.O
00.00 -Telegiornale Tg 3 Linea notte 00.10 -Telegiornale Tg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaNella profondità di Psiche 02.45 -RubricaIl mare di notte: La terra del Dio danza 03.00 -AttualitàRai News 24
02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.20 -NewsTgCom 01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -RubricaPianeta mare 02.35 -RubricaVivere meglio 03.45 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.50 -TelefilmMa il portiere non c’è mai?
23.40 -Real TvRTV - La tv della realtà 00.00 -ShowMai dire Grande Fratello 00.45 -Real TvGrande fratello Live 01.45 -NewsStudio Sport 02.05 -Serie TvI Soprano 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player
00.50 -RubricaMovie Flash 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 03.05 -TelefilmStreghe 04.05 -RubricaDue minuti un libro
Federica Sciarelli
Alessia Marcuzzi
Chuck Norris
leTrame
LA 7
ORE 14.00
IL TETTO
ORE 16.15
LA GUERRA PRIVATA DEL MAGGIORE BENSON
con G. Pallotta, G. Listuzzi, G. Renzelli regia di Vittorio De Sica (Ita) - 1956 Luisa fa la cameriera e Natale è muratore. Si amano e si sposano, ma vivere a casa dei parenti di lui è un inferno in cui non è mai possibile trovare un momento d'intimità. Luisa viene a sapere che in certe zone della città è possibile farsi una casa abusiva a patto che questa venga costruita in una sola notte e che abbia un tetto...
RAI 1
RETE 4
ORE 21.10
IL BENE E IL MALE con G. Tognazzi, B. Guaccero - regia di Dario Acocella, Giorgio Serafini (Ita) 2008 Nell’ep. “Il concorso”, analizzando le dinamiche della rapina in banca, Claudio intuisce che il nome di Pietro non si trova per caso nei rapporti e che il suo ruolo nel colpo non è stato soltanto quello del testimone, come lui ha dichiarato. Nell’ep. “Cambio vita”, Grazia deve fare i conti con una novità inattesa: scopre di essere incinta di Pietro...
con C. Heston, J. Adams, W. Demarest - regia di Jerry Hopper (Usa) - 1995 Il maggiore Benson è uno di quegli ufficiali per i quali la disciplina e la rudezza dei metodi nei confronti dei subordinati sono una convinzione irrinunciabile. Stavolta però persino i suoi superiori sono convinti che abbia esagerato, e pensano bene di "dirottarlo" a fare l'istruttore in un'accademia frequentata da cadetti poco più che adolescenti...
RETE 4
ORE 21.10
IL COMANDANTE FLORENT MORTE PROGRAMMATA con R. Perche, C. Touzet - regia di David Delrieux (Fra) - 2001 Un’infermiera condannata per omicidio esce di prigione e torna a fare assistenza a domicilio. Qualche tempo dopo, mentre è con il figlio Nicolas, il comandante Florent viene chiamata in servizio: uno dei pazienti della donna è morto in circostanze sospette...
ITALIA 1
ORE 21.10
DÉJÀ VU - CORSA CONTRO IL TEMPO con D. Washington, P. Patton, V. Kilmer, J. Caviezel, A. Goldberg - regia di Tony Scott (Usa) - 2006 Attraverso una porta spazio-temporale, l'agente federale Doug Carlin deve tentare di sventare un attacco terroristico ai danni dell'Orleans Ferry ed evitare così la morte di centinaia di persone: fra le quali c'è Claire Kuchever, la donna di cui si è innamorato...
RETE 4
ORE 23.15
N - IO E NAPOLEONE con D. Auteuil, M. Bellucci, E. Germano, F. Inaudi - regia di Paolo Virzì (Fra) 2006 Isola d'Elba, 1814: il popolo e i nobili locali accolgono con entusiasmo Napoleone al confino. Ma il giovane maestro Martino Papucci, idealista e libertario, architetta di uccidere il tiranno, responsabile ai suoi occhi di aver tradito la rivoluzione...
I Simpson
Gad Lerner