RIFIUTI ED ECOMASSONERIA IN BASILICATA
Inchiesta Eolico: gli amici di Ferrara cercarono un aggancio con Viceconte per ottenere le autorizzazioni
Tommasino: ecco le intercettazioni che collegano l’omicidio del consigliere Pd al traffico di rifiuti della Lucania alle pagine 8 e 9
della Basilicata
ED Anno 7 - N. 40
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
1,00
Maercoledì 11 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
La bara di Eluana lascia la clinica. Inchiesta dell’Ordine dei medici
Potenza
L’addio con i veleni
Tenta di violentarla lei riesce a fuggire
Napolitano: ora serve una riflessione comune Rutelli e altri 3 del Pd votano la mozione Pdl Sciopero per il caso Mentana ma in tv vince il reality LO STRAPPO ISTITUZIONALE di FRANCESCO BOCHICCHIO
er addivenire ad una valuP tazione oggettiva della vicenda Eluana, subito dopo la morte della ragazza, in situazione vegetativa da diciassette anni dopo un incidente automobilistico, occorre separarla in due fasi: prima e dopo la “discesa in campo” di Berlusconi in seguito all’intervento del Papa; nella prima fase, vi sono
IL GIURISTA E GLI EVENTI DELLA NATURA di ALBERTO VIRGILIO n insigne giurista dei tempi passati osservò che la natura è una inesauribile miniera di situazioni e di eventi , che il legislatore non ha sempre la possibilità di prevedere , e rispetto ai quali non è neppure autorizzato ad alcun intervento per imporre in modo indifferenziato per tutti lo stesso trattamento giuridico. Questo principio è affiorato spontaneamente nel mio ricordo a proposito della pietosa condizione della giovane Eluana Englaro , che versava in stato di coma vegetativo da oltre 17 anni. continua pagina 12
Laicità e Vaticano
80 anni di pace tra Stato e Chiesa
U
ORT NELLO SP
POTENZA
Confronto tra Postiglione e Arleo ECCELLENZA
Juary sulla panchina del Banzi BASKET
Derby lucano E’ conto alla rovescia
stati l’invito delle Gerarchie Cattoliche a non eseguire un provvedimento giudiziario definitivo della Corte di Cassazione – la cui legittimazione era stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale - e il comportamento di un Ministro della Repubblica che è intervenuto per impedire l’attuazione di tale provvedimento dell’autorità giudiziaria. continua pagina 12
Quando c'è solo da starsi zitto è proprio allora che l'idiota parla fitto fitto.
L’anniversario dei Patti Lateranensi cade nel momento topico del caso Englaro i servizi alle pagine 6, 7, 50 e 51
Vittima una minorenne che era a casa. I vicini hanno chiamato la polizia E un arresto scatta per un altro episodio ai danni di un ragazzino a pagina 18
Potenza
Gli spappola la milza per affari di droga In carcere l’aggressore di 30 anni Le lesioni segnalate dai medici che hanno curato il giovane «Tutto accidentale», aveva detto a pagina 20
Pisticci
20 anni: i genitori lo trovano morto Era riverso sul divano di casa. Aperta un’inchiesta sulle cause dell’arresto cardiocircolatorio a pagina 32
Il ministero dello sviluppo economico destina l’ingente somma per tre progetti sperimentali
Cinquanta milioni al centro Trisaia di Rotondella POTENZA - Cemento armato da fibre di roccia e non da tondini di ferro; carburanti ricavati dalle piante e non dal petrolio; una combustione senza fiamma. A queste sperimentazioni del centro Trisaia di Rotondella, il ministero dello sviluppo economico ha destinato cinquanta milioni di euro. a pagina 19
Matera
Serra Venerdì E’ pronta la nuova area mercato a pagina 27
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Mercoledì 11 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Sri Lanka, uccisi 19 civili
In Italia e nel Mondo Approvato l’emendamento del Pd che seppellisce i tabulati delle inchieste Why not e Poseidone
Archivio Genchi, ok del Governo alla secretazione lematiche, illecitamente formati o acquisiti e i documenti redatti attraverso la raccolta illecita di informazioni, ove non acquisiti al procedimento, sono sempre coperti da segreto». E giovedì il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) approverà la relazione conclusiva dell’indagine avviata sul caso Genchi. Il Comitato presieduto da Francesco Rutelli, che nelle ultime settimane ha svolto una serie di audizioni comprese quelle di due dei protagonisti della vicenda (Genchi e De Magistris), è tornato ieri a riunirsi a San Macuto ed ha deciso all’unanimità che invierà gli atti del lavoro svolto al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, autorità de-
legata ai servizi di informazione e sicurezza, e al procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, Giovanni Ferrara. In particolare, il Copasir ha esaminato nella seduta di ieri i due documenti predisposti da Rutelli: la relazione al Parlamento sulle implicazioni riguardanti i servizi di informazione e sicurezza, emerse nelle inchieste di Catanzaro ed analizzate nelle ultime settimane dal Comitato, e la proposta di comunicazioni ai Presidenti delle Camere sui «numerosi e significativi elementi di interesse per il Parlamento», scaturiti nel corso dei lavori del Comitato. La conclusione di questo esame è prevista per giovedì 12 febbraio, con l'approvazione della Relazione al Parla-
mento. E se Genchi ha negato più volte di aver mai commesso illeciti, o di aver violato le norme della privacy, di particolare interesse per il Copasir sarebbe stato il rapporto dei Ros dei Carabineri che è di fatto un atto di accusa che mette in risalto le anomalie delle procedure utilizzate per la raccolta dei dati sensibili. Dopo una serie di contatti con il procuratore Ferrara, i membri del comitato stanno valutando se preparare o meno una denuncia per violazione del segreto di Stato e delle leggi che tutelano 007 e parlamentari. Ma, all’interno dello stesso Comitato, non tutti sarebbero dello stesso parere, nel senso che c'è chi avrebbe manifestato forti dubbi su questo punto. Nicoletta Tamberlich
COLOMBO – Si aggrava la situazione In Sri Lanka. Dopo i 19 civili in fuga uccisi ieri mattina dalle Tirgi Tamil (Ltte), diversi colpi di cannone hanno colpito un ospedale causando almeno 16 vittime. Lo riferisce la Croce Rossa Internazionale. L’episodio si è verificato lunedì ma l'organizzazione umanitaria ne ha dato notizia solo ieri senza attribuire la reponsabilità dell’accaduto nè alle truppe governative nè ai ribelli del Ltte. Teatro dell’episodio la postazione medica di Putumattalan.
ROMA – Sì del governo all’emendamento del Pd al ddl intercettazioni che di fatto secreterà, qualora ne fosse accertata l’irregolarità, l’ormai noto mega archivio di tabulati, messo in piedi nell’ambito delle inchieste Why not, Poseidone e non solo, dal consulente dell’ex pm di Catanzaro Luigi de Magistris, Gioacchino Genchi indagato dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio e violazione della privacy. Nella proposta di modifica, che porta come prima firma quella del capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti, si prevede, infatti, che tutti i documenti «che contengono dati inerenti a conversazioni o comunicazioni telefoniche, informatiche o te-
Antille, proteste contro Parigi
Cerimonia al Quirinale per quelle vittime innocenti
Elezioni in Sardegna
Foibe, Napolitano ammonisce «Ricordarne le responsabilità»
Indecisi è partita la “caccia”
PARIGI – Si fa più pesante sul governo francese la pressione dello sciopero generale contro il carovita che blocca da settimane due suoi territori nelle Antille, la Guadalupa e la Martinica. E le cose sono peggiorate da quando gli abitanti delle isole si sentono trascurati dal governo. Prima il presidente Nicolas Sarkozy ha dimenticato di affrontare il problema poi Yves Jego, segretario di stato per l’Oltremare, ha lasciato la Guadalupa domenica scorsa senza spiegazioni dopo aver promesso di restare «il tempo necessario per risolvere la questione».
Al Qaida prepara un attacco a Ryad RYAD (ARABIA SAUDITA) – L'Interpol ha lanciato un allarme a livello mondiale che riguarda 85 persone – 83 sauditi e due di origine yemenita – sospettate di avere dei legami con Al Qaida e ricercate dall’Arabia Saudita, che le sospetta di preparare dall’estero degli attacchi contro il regno. Queste persone, di età fra i 20 e i 35 anni, avrebbero lasciato l’Arabia Saudita e avrebbero viaggiato in Iraq e in Afghanistan. Sono ricercate nel mondo intero, in particolare in Medio Oriente, ha precisato l’Interpol, che pubblica sul suo sito foto ed età dei sospetti: «sono pericolosi non solo per l'Arabia Saudita e la regione, ma per il mondo intero».
ROMA – Le foibe furono una tragedia patita da italiani innocenti, ma non vanno dimenticate le responsabilità del fascismo. Per celebrare la Giornata del Ricordo, con cui da cinque anni si commemora la tragedia degli italiani infoibati dai partigiani jugoslavi e l’esodo degli abitanti di Fiume, Istria e Dalmazia, Giorgio Napolitano non rinuncia alla condanna del fascismo come responsabile degli orrori di guerra. «La memoria che coltiviamo innanzitutto – ha detto il capo dello Stato durante la cerimonia che si è svolta al Quirinale – è quella della dura esperienza del fascismo e delle responsabilità storiche del regime fascista, delle sue avventure di aggressione e di guerra». Per questo motivo occorre ricordare «le sofferenze inflitte alla minoranza slovena negli anni del fascismo; ma non possiamo nemmeno dimenticare le sofferenze, fino a un’orribile morte, inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa». Ma Napolitano ha voluto anche respingere le critiche all’Italia arrivate da Slovenia e Croazia, paesi di origine degli uccisori degli italiani nelle foibe. La celebrazione di quegli avvenimenti, ha sottolineato, «non ha nulla a che vedere col revisionismo storico, col revanscismo e col nazionalismo». Si tratta invece di «un riconoscimento umano e istituzionale già per troppo tempo mancato e giustamente sollecitato». Secondo il presidente della Repubblica, «non hanno alcuna ragione d’essere polemiche dall’esterno nei nostri confronti», visto che la Repubblica italiana è nata
La cerimonia di ieri al Quirinale
«anche grazie al coraggio e al sacrificio dei civili e dei militari che si impegnarono nella Resistenza fino alla vittoria finale sul nazifascismo». Napolitano si è comunque detto «lieto» dei chiarimenti arrivati lo stesso 31 gennaio dal presidente della Slovenia Danilo Turk, che in una precedente intervista aveva detto che l'Italia ha «un deficit etico» circa le responsabilità storiche del fascismo. Tutte le istituzioni hanno espresso vicinanza ai familiari delle vittime e ai profughi di Fiume, Istria e Dalmazia. «E' stata rotta la congiura del silenzio», ha sottolineato Gianni Letta, intervenendo a nome del governo al Quirinale. Una cerimonia si è svolta anche alla Camera, alla presenza del presidente Gianfranco Fini, secondo il quale «la tragedia delle foibe fu un crimine contro l’umanità». Da Fini è arri-
vata anche la proposta di scrivere sulla carta di identità dei profughi istriani, alla voce cittadinanza, la parola «italiana», e non «ex-jugoslava»: «Sarebbe un piccolo gesto che vale più di molti discorsi». Altra proposta, destinata a sollevare polemiche con la Croazia, quella del ministro Carlo Giovanardi: sul timbro postale della città di Fiume, ha detto, deve comparire, oltre al nome croato, «Rijeka», anche quello in italiano. E visto che la storia si impara sui banchi di scuola, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto al ministero della Pubblica Istruzione una verifica sui libri di storia «in modo che vengano adottati solo i testi che sono completi di tutti gli aspetti degli eventi drammatici del Novecento che comprendono anche la tragedia delle foibe». Marco Dell’Omo
CAGLIARI – Fino a dieci giorni fa era tutto un batti e ribatti su chi era davanti nei sondaggi, ma a cinque giorni dal voto per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna prevale (anche a prescindere dal divieto scattato da sabato 31 di rendere noti i risultati di tali rilevamenti) un clima di incertezza. E, intanto, la campagna elettorale consuma le ultime iniziative in attesa delle manifestazioni di chiusura che dovrebbero riproporre a Cagliari il duello a distanza tra i due contendenti accreditati per la vittoria: Renato Soru, presidente uscente, per il centrosinistra, e Ugo Cappellacci, per il centrodestra. E con quest’ultimo, come promesso all’apertura, ci dovrebbe essere Silvio Berlusconi. Sono diverse le incognite che fanno sì che da alcuni giorni in entrambi gli schieramenti sembra prevalere la cautela. Uno dei quesiti su cui nessuno si sbilancia riguarda la percentuale degli indecisi, che gli ultimi rilevamenti davano molto alta. E questo dato viene associato da molti osservatori a un’altra variabile non di poco conto: il tempo. Per la prima volta, infatti, gli elettori vengono chiamati alle urne in un mese tradizionalmente freddo (e in questi giorni proprio il clima sta portando al 'picco' dei sardi a letto per l’influenza) e diventato nell’isola anche molto piovoso. E la notizia anticipata dal meteorologo Andrea Giuliani di un fine settimana tra i più freddi dell’anno rafforza questi interrogativi. A scalfire speranze o certezze dei due maggiori contendenti non sono solo gli indecisi e la possibile influenza meteo, ma anche il meccanismo elettorale e la presenza degli altri tre candidati alla presidenza, il socialista Peppino Balia, e due esponenti di movimenti indipendentisti, Gavino Sale, di Irs, e Gianfranco Sollai, di Unidade Indipendentista (un raggruppamento di tre movimenti). La percentuale che riusciranno ad ottenere potrebbe non servire direttamente a loro, ma potrebbe «pesare» nel confronto tra i due principali candidati. Enio Palatucci
Caserta, imprenditore uccide ladro Superenalotto, nessun 6 né 5+1 arrestato per omicidio volontario ilLotto CASERTA – Un rumore nella notte, due uomini che cercano di entrare in una villetta di San Cipriano d’Aversa, nel Casertano, il proprietario che si sveglia e impugna una pistola 9x21 regolarmente detenuta. Un urlo e poi gli spari: due colpi che raggiungono uno dei due ladri, un albanese di 28 anni, alla spalla e al collo. Per lui non c'è nulla da fare, muore sul colpo, mentre il complice riesce a scappare. Il padrone della villa, un imprenditore edile incensurato, Nicola Licenza di 30 anni, viene arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Tutto si è consumato intorno alle 4 del mattino. Hoxha Shepa, un pregiudicato più volte segnalato nel Casertano, nel Frusinate e nel Salernitano sempre con identità diverse come responsabile di rapine e furti in abitazioni e ville, era entrato nella villa con un complice scavalcando il cancello. Non aveva documenti con sè: è stato identificato grazie alle im-
pronte digitali. L’omicida, Nicola Licenza, sposato e padre di due bambini, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario, ottenendo il beneficio degli arresti domiciliari, a conclusione di un lungo interrogatorio da parte del sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Giuliano Caputo, che sta coordinando le indagini, affidate ai carabinieri di Casal di Principe. Licenza, secondo quanto accertato, sarebbe stato svegliato da rumori provenienti dal giardino del suo villino e, grazie ai monitor collegati ad una telecamera sistemata in una parete dell’immobile, si è accorto della presenza dei banditi che avevano già scavalcato la recinzione e forzato la porta d’ingresso per accedere all’interno dell’abitazione. L’imprenditore, dopo avere avvertito telefonicamente il fratello che abita in un villino adiacente, ha preso la pistola e dal balcone ha esploso due colpi.
ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera (n. 18) del Superenalotto. I vincitori con 5 punti sono 20, ciascuno incassa 28.249,08 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 15.700.000,00. Ai 2.569 vincitori con punti 4 vanno 219,92 euro. Ai 87.577 vincitori con punti 3 vanno 12,90 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 19 vincitori con 4 vanno 21.992,00 euro. Ai 401 vincitori con 3 vanno vanno 1.290,00 euro. Ai 4.943 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 29.794 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 61.614 vincitori con 0 5,00 euro.
estrazione del 10 febbraio 2009
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
9 89 56 90 7 18 80 47 11 46 70
24 40 90 42 59 61 2 80 74 67 33
ilSuperEnalotto
52 60 55 77 57 90 68 40 29 51 54
18 18 79 7 66 5 45 90 8 20 43
64 56 65 24 64 4 71 42 13 85 88
Conc. n° 18
Montepremi 3.766.543,72 euro
11 - 18 - 47 - 80 - 89 - 90 numero jolly 70 punti 6 jackpot 15.700.000,00 punti 4 219,92 12,90 punti 5+1 - punti 3 punti 5 28.249,08 Num. Superstar 9
In Italia e nel Mondo
Mercoledì 11 febbraio 2009
Inediti toni distensivi da Teheran nei confronti di Barack Obama
Iran, Ahmadinejad “morbido” con gli Usa In piazza presenti gli immancabili striscioni “Morte all’America e a Israele”
La folla e gli striscioni
TEHERAN – L'Iran è pronto ad avere trattative con gli Stati Uniti, purchè «nel rispetto reciproco». Lo ha detto oggi nel trentesimo anniversario della rivoluzione islamica il presidente Mahmud Ahmadinejad, poche ore dopo che il presidente Usa Barack Obama, nella sua prima conferenza stampa alla Casa Bianca, ha detto di ritenere possibile un’apertura diplomatica «nei prossimi mesi» con Teheran. Ahmadinejad ha tuttavia aggiunto che il «cambiamento» proposto da Obama «deve essere fonda-
mentale, non tattico». Il discorso del presidente, tenuto davanti a decine di migliaia di persone sulla Piazza Azadi a Teheran, è stato comunque caratterizzato dai toni più distensivi mai usati da quando, nel 2005, ha assunto la guida del governo. Inoltre, nonostante tra la folla fossero visibili cartelli con le consuete scritte di 'Morte all’America' e 'Morte a Israele', questi slogan non sono stati scanditi durante l’intervento di Ahmadinejad, che è stato invece solo interrotto da invocazioni di 'Allah Akbar' (Dio è gran-
de). «Gli Usa – ha detto Ahmadinejad – dicono di volere incamminarsi sulla strada del dialogo. Ovviamente questo cambiamento deve essere fondamentale, non tattico. La nazione iraniana accoglierà con favore il dialogo ed è pronta ad avere trattative, ma in un’atmosfera di uguaglianza e nel rispetto reciproco». Lunedì Obama ha detto di sperare che «nei prossimi mesi» vi siano «aperture» tali fra Usa e Iran da permettere di «sedersi ad un tavolo, faccia a faccia». Alberto Zanconato
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Mubarak: «Attuare il piano di Berlusconi per i palestinesi» Il presidente egiziano è da ieri a Roma per incontrare il premier e Napolitano
Hosni Mubarak (a sinistra) accolto da Silvio Berlusconi
IL CAIRO – «Berlusconi ha già annunciato un piano Marshall per venire in aiuto dei palestinesi, e l'Egitto valuta che sia il tempo di rilanciare il piano e attuarlo». Lo ha sottolineato Soleiman Awad, portavoce del presidente egiziano Hosni Mubarak che ieri era a Roma per incontrare il capo dello Stato Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi. In alcune dichiarazioni riportate ieri dalla stampa egiziana, il portavoce ha riferito che la visita di Mubarak si inscrive nel partenariato 'strategico' che lega Egitto e Italia.
Crollano i laburisti. La Livni va oltre le previsioni
Israele, elezioni incerte testa a testa fra Kadima e Likud GERUSALEMME - I moderati del partito Kadima, guidato dal ministro degli Esteri Tzipi Livni, sarebbe leggermente in vantaggio sulla destra del Likud di Benjamin Netanyahu. E' questo il risultato dei primi exit poll resi noti alla chiusura delle urne in Israele, dove ieri si è votato per il rinnovo del Parlamento. Dalle urne uscirebbe però anche un altro verdetto destinato a pesare in maniera decisiva sul futuro del paese: il crollo del Partito laburista che otterrebbe risultati peggiori persino delle previsioni più pessimiste. L'esito delle elezioni in Israele, da cui la destra esce favorita per formare il nuovo governo, si è affrettato a commentare il negoziatore palestinese Saeb Erekat, "paralizza" il processo di pace. Drastico anche il giudizio del portavoce di Hamas Fawzi Barhum: «Hanno vinto gli estremisti». «Per noi - ha aggiunto - Likud, Kadima o Israel Beitenu non fanno differenza. Tutti hanno sostenuto la operazione militare a Gaza». Secondo Barhum la situazione nella sostanza resta comunque inalterata. «Se Israele vuole la tregua, che paghi il prezzo. Se vuole la liberazione del soldato Shalit, che paghi il prezzo» ha concluso. La situazione è comunque ancora in evoluzione. Tanto la Livni che Netanyahu a pochi minuti dalla chiusura dei seggi hanno rivendicato la vittoria. «Sarò io il prossimo primo ministro di Israele», ha affermato il leader del Likud. «Israele ha scelto Kadima», ha scandito il ministro degli Esteri. Gli analisti fanno notare che negli exit poll non vengono contati i voti espressi dai soldati che contano per un paio di seggi e in ogni caso il blocco di centro destra avrebbe conquistato comunque 64 seggi su 120 e solo 56 la coalizione di centro sinistra.
Tzipi Livni mentre vota
Il ministro del tesoro Roni Bar On, esponente di prima fila del partito Kadima, ha cercato comunque di sparigliare, rivolgendo al leader dello schieramento di estrema destra Israel Beitenu, Avigdor Lieberman, l'invito a entrare in un'alleanza di governo col suo partito e a evitare così «il suicidio politico restando all'opposizione assieme al Likud di Benyamin Netanyahu». Il risultato indicati dagli exit poll, se confermati, rappresenterebbero un netto rovesciamento di fronte rispetto ai sondaggi della vigilia, che davano il Likud in netto vantaggio. Gli exit poll di Ynet confermano Livni sarebbe in testa, con il 28 seggi contro i 26 del Likud, e registrano un crollo dei laburisti
che sarebbero il quarto partito con 14 seggi. Il controverso leader di estrema destra Avigdor Lieberman, il cui motto della campagna elettorale è stato «nessuna cittadinanza senza lealtà» con un duro attacco contro gli arabi israeliani, avrebbe portato il suo Israel Beitenu (la nostra casa Israele), a conquistare 16 seggi. Secondo Canale 10, Kadima ottiene invece 30 seggi - ben oltre i più rosei sondaggi mentre il Likud, pur in forte recupero rispetto al precedente voto del 2006, si ferma a 28, nel sostanziale rispetto delle previsioni. Stando agli exit poll commissionati dal sito Ynet le destre laiche e confessionali sommate in un unico blocco disporrebbero in totale di 65 seggi su 120 alla Knesset. Somma che include forze piuttosto disomogenee e non facili da assemblare, oltre che destinate a formare un governo inaccettabile a ogni interlocutore arabo, ma problematico anche per la comunità internazionale e la nuova amministrazione Usa di Barack Obama. Tra le formazioni minori, 9-10 seggi andrebbero al partito religioso dello Shas, 4 alla sinistra pacifista del Meretz e per i due partiti arabo-israeliani, Hadash e Ràam Tàal. In palio complessivamente ci sono i 120 seggi della Knesset, il Parlamento di Gerusalemme. Le operazioni di voto si sono svolte dalle 7:00 locali (le 6:00 in Italia) alle 22:00 (ora locale) in 9.263 seggi, con misure di sicurezza elevate al massimo livello di fronte alle ricorrenti minacce terroristiche. Prevista anche la chiusura dei valichi con i territori palestinesi (Cisgiordania e Striscia di Gaza) fino a questa mattina. Alle urne erano chiamati quasi 5,3 milioni di cittadini aventi diritto al voto su oltre 7,3 milioni di abitanti. Ahmed Buzher
Ue e siti web in campo contro il cyber bullismo: basterà un solo click UN click per segnalare un abuso e difendere i bambini dal cyber-bullismo, un fenomeno in rapida crescita, almeno quanto il numero di utenti dei social network, i siti che consentono di moltiplicare contatti ed amicizie. Il bottone «segnalazione di un abuso» sarà a disposizione dei giovani navigatori in diciassette siti web di socializzazione, tra i quali Facebook e Myspace, che ieri, in occasione del Safer day, la giornata dedicata alla sicurezza di Internet, hanno firmato con la Commissione Ue un accordo per garantire una maggiore protezione per i minori. I rischi che si vogliono evitare riguardano soprattutto la possibilità di subire molestie in rete, la divulgazione involontaria di informazioni personali ma anche le sollecitazioni di adulti a scopi sessuali.
Jalal Talabani (a sinistra) accoglie Nicolas Sarkozy
Baghdad, arriva Sarkozy promette aiuti economici e armi BEIRUT/BAGHDAD – Il governo iracheno ieri ha srotolato il tappeto rosso all’aeroporto di Baghdad per il presidente francese Nicolas Sarkozy, giunto a sorpresa in Iraq per congratularsi di persona per il pacifico svolgimento delle elezioni provinciali del 31 gennaio e, soprattutto, per parlare d’affari. «Sono qui per mostrare la volontà della Francia di partecipare allo sviluppo economico dell’Iraq», ha detto Sarkozy, che ha trovato ad attenderlo il presidente Jalal Talabani e poi ha avuto un lungo colloquio con il premier Nuri al Maliki. Primo presidente francese a visitare l’Iraq, Sarkozy ha parlato di collaborazione nei settori dell’energia, dell’acqua, dell’economia e della sicurezza, con la possibilità di fornire equipaggiamento alle forze armate irachene. E per essere più concreto, ha poi affermato che presto la Francia, aprirà una nuova ambasciata a Baghdad e consolati a Erbil, nel Nord del Paese, e a Bassora, nel profondo Sud e che il ministro degli esteri Bernard Kouchner, ieri con
Sport Illustrated è Bar Rafaeli la donna-bikini
SPORTS Illustrated è la bibbia della bellezza. Se qualcuno vuole avere un'idea di cosa sia una rivista "patinata" di alto livello non può che sfogliarla. Il 2009 è all'insegna di Bar Rafaeli. E' lei la donna-bikini dell'anno.
lui, tornerà entro l’estate in Iraq alla guida di una vasta delegazione di imprenditori. La Francia, che si era fermamente opposta all’offensiva internazionale guidata dagli Usa che nel 2003 ha rovesciato il regime di Saddam Hussein, potrà essere utile all’Iraq anche sul piano diplomatico, ha detto ancora il presidente francese. Un’affermazione giunta mentre il premier al Maliki, rispondendo a una domanda in conferenza stampa ha replicato con stizza al vice presidente americano Joe Biden che venerdì aveva detto che gli Stati Uniti dovranno essere «più esigenti» con l'Iraq, affinchè siano completate le riforme politiche concordate con i dirigenti di Baghdad. «Parlare di direttive o pressioni verso il governo dell’Iraq è un discorso vecchio», ovvero «una affermazione fuori dal tempo», perchè, ha detto al Maliki, «le riforme richieste camminano al ritmo della legge, della costituzione e delle decisioni del governo e del Parlamento iracheni». Stefano de Paolis
Stessi libri per 5 anni e scaricabili da Internet CONTENIMENTO dei costi per i testi scolastici, zainetti meno pesanti, libri scaricabili da internet: è quanto prevede la circolare emanata ieri dal Ministero dell’Istruzione. Con il provvedimento vengono introdotto alcuni cambiamenti nella scelta dei libri di testo da parte dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico. Intanto, a fianco del tradizionale libro a stampa le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet. Poi, le scelte non potranno essere cambiate per almeno 5 anni
nella scuola primaria e 6 in quella secondaria. Rimane, comunque, la possibilità per gli editori di integrare i testi con appendici di aggiornamento, se necessario in relazione a modifiche dei programmi di insegnamento.
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Mercoledì 11 febbraio 2009
Il fatto del giorno: la morte di Eluana Englaro Si abbassa il sipario due sentimenti opposti
Ma c’è chi si domanda Si dovrebbe solo tacere “E se l’avessero uccisa?” e riflettere sulla tragedia
dal commento di Vincenzo Cerami
dalla cronaca di Margherita De Bac
dall’editoriale di Ezio Mauro
Si è abbassato il sipario su una tragedia durata diciassette anni. È giunto quindi il momento di spegnere le luci e di lasciare nell’intimità del dolore i genitori e gli amici di Eluana Englaro. In questi giorni penosi si sono incrociati, tra gli italiani, due sentimenti contrapposti, sia di natura giuridica che di pietà umana. [...] Intorno al corpo inanime dell’innocente ragazza si è scatenata una feroce disputa di principi legali e teologici, quando era forse il caso di scegliere il silenzio e di provare generosamente a immedesimarsi in genitori che per un tempo così lungo hanno dovuto assistere al lento e implacabile, disperato annullamento della persona di Eluana. Sarebbe stato meglio ispirarsi alla pietà e alla carità cristiane. [...]
Sospetti, accuse, congetture non si spengono [...]. Adesso c’è chi punta l’indice su chi ha accompagnato Eluana Englaro verso la fine. Su chi avrebbe potuto e voluto accelerare in qualche modo la sua caduta senza ritorno. «E se fosse stata uccisa?», si domanda in cuor suo qualcuno sottolineando i pochi giorni, solo quattro, trascorsi da quando sono stati ridotti i nutrienti artificiali. Ipotesi che scatenano una polemica dirompente. Si sfoga addolorato Gianluigi Gigli, neurologo dell’università di Udine, cattolico, uno degli esperti nominati dal sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella nella Commissione sugli stati vegetativi: «Effettuare subito accertamenti tossicologici e autopsia per accertare le vere cause del decesso», chiede [...].
Il nuovo Calvario su cui è salita Eluana Englaro e dove è morta ieri sera, è questa fine tutta politica, usata, strumentalizzata, quasi annullata nella riduzione a puro simbolo e pretesto feroce di una battaglia di potere che è appena incominciata e nell’usurpazione del suo nome segnerà la nostra epoca. Il vero sgomento è nel dover parlare di queste cose, davanti alla morte di Eluana. Bisognerebbe soltanto tacere, riflettere su quell’avventura umana, sulla tragedia di una ragazza diventata donna adulta nella perenne incoscienza del suo letto d’ospedale, su quelle vecchie fotografie piene di vita e di bellezza rovesciate nella costrizione immobile di un’esistenza minima, inconsapevole. [...]
La migliore di ieri
Discorsi grotteschi
Passavano gli anni e le volevamo bene
Berlusconi amareggiato
dall’editoriale di Michele Brambilla
dal necrologio di Adriano Sofri
dal servizio di Fabrizio Rizzi
[...] Se non fosse una tragedia farebbe sorridere l’ipocrisia di una cronaca d’agenzia letta ieri sera subito dopo il fatto: «Eluana Englaro ha cessato definitivamente di vivere», come se si potesse cessare di vivere anche non definitivamente. Arzigogoli verbali per sostenere, ancora una volta, una tesi, e cioè quella secondo cui Eluana era già morta, almeno un po’, diciassette anni fa, e adesso è morta del tutto. Ma come dicevamo la morte ha il potere di farci sbattere il muso contro la realtà. Solo ieri sera abbiamo fatto i conti davvero con la fine di Eluana. Quanti discorsi si sono rivelati grotteschi. [...]
[...] Abbiamo tutti - quasi tutti: non fa bene ignorare il cinismo e la cattiveria vera voluto molto bene alla ragazza Eluana. Le abbiamo voluto sempre più bene, man mano che passavano gli anni e la ferita si esacerbava mille volte di nuovo e noi intanto diventavamo grandi o vecchi, nascevamo e ci ammalavamo e, qualcuno, morivamo: e quel viso di ragazza continuava a guardarci illeso dal tempo e dalla sventura. Prima della fotografia, i ritrattisti delle famiglie del nord d’Europa, di quelle che potevano permetterselo, dipingevano una volta all’anno il gruppo di famiglia, sicché sulle pareti domestiche
scorrevano le generazioni, i bambini diventavano adulti, gli adulti vecchi, matrimoni rinnovavano la scena, nuovi nati facevano la loro comparsa. In quelle gallerie di quadri ricordo, c’erano alcune figure di bambini o di giovani che non cambiavano più aspetto, il tempo non le lavorava più, perché erano morti giovani o bambini, e una rossa crocetta dipinta sopra la testa avvertiva della loro perdita, ma non si aveva cuore di espellerli dal gruppo. Il signor Englaro, rifiutandosi, contro la propria presumibile convenienza, di esporre le fattezze di Eluana se non fino al punto in cui l’ebbe perduta, ha suscitato in tutti noi lo stesso risultato pieno d’affetto e di rimpianto. [...]
Poche parole, per manifestare la sua sofferenza. «Peccato, peccato, non ce l’abbiamo fatta». Silvio Berlusconi, che ha trascorso nella residenza di Arcore la giornata, è affranto. Ed esprime, in questo colloquio con il Messaggero, il «profondo dolore» per la morte di Eluana, di cui ha appena ricevuto la notizia. La corsa contro il destino, che ha impegnato l’intero governo, non è stata vinta. «Non siamo arrivati in tempo», è l’amarezza del presidente del Consiglio. [...] In sostanza, a suo giudizio, è stata «buttata in politica» una decisione del governo nata «su principi morali». [...]
Giannelli sul Corriere
La Stampa
Una sconfitta per tutti
Una scelta comprensibile, dettata dal buon senso
dall’editoriale di Giulio Anselmi
dal commento di Claudio Magris
Il nostro Paese, spaccato tra i sostenitori del diritto alla vita, pronti a trasformarlo nell’obbligo di continuare a esistere ad ogni costo e in ogni condizione, e i sostenitori, in casi estremi, della possibilità di morire, non riesce ad acquietarsi neppure di fronte alla pace che finalmente Eluana ha trovato. Due convinzioni uguali e contrarie si impadroniscono dello sbigottimento e del dolore alimentando un’inaudita ferocia. La certezza si tramuta in accusa: l’hanno ammazzata. Le piazze si preparano, il tam tam dei siti web estremisti chiama alla battaglia, in Senato la strumentalizzazione politica della tragedia trova la sua rappresentazione più triste e grottesca. Capiamo quanto suoni ingenuo il richiamo alla pietas verso quel povero corpo che noi dei media abbiamo continuato a tradire, rappresentandolo nel fulgore della sua giovinezza e non soffermandoci sull’orrore cui era ridotto. [...]
Nel caso di Eluana Englaro gli avvoltoi, che di solito si gettano sui morti, si sono accaniti su una persona viva ancorché morente; il tragico, irresolubile problema di quando smettere di difendere la vita di un individuo è stato empiamente usato per un disegno di sovversione politica, inteso a colpire — ha scritto Ernesto Galli della Loggia sul Corriere — le regole dello Stato di diritto, doverosamente difese dal presidente della Repubblica, uno dei cui principi fondamentali è che l’esecutivo non può modificare o annullare con decreti quanto è stato deciso in via definitiva da un tribunale, si apprezzi
o meno la sentenza. [...] A differenza dalla sua fase iniziale, in quella finale la vita non conosce un punto preciso in cui essa possa considerarsi conclusa; si sa quando si abortisce, quando si interrompe la vita di un individuo, ma non si sa quando sia lecito o pietoso staccargli la spina. Non è un criterio la qualità della vita, che può essere valutata solo dall’interessato, l’unico autorizzato a decidere sulla propria vita e sulla propria morte e ad uscire di scena quando crede, come facevano con serenità gli antichi, condizionato solo dalla sua eventuale responsabilità verso altre persone. Non è certo un criterio il lasciare libero corso alla natu-
ra, la quale produce pure lo tsunami e le epidemie, alle cui vittime dobbiamo prestare soccorso. La Chiesa se la cava condannando l’accanimento terapeutico, concetto in sé vago, perché non si sa quando esso inizi; di per sé, ogni lotta contro la morte è accanimento terapeutico [...], perché il primo dovere è quello di difendere ogni individuo. In assenza di un’esplicita volontà espressa—il testamento biologico, in questo senso, è un fondamentale aiuto per affrontare il problema—ci si può affidare solo a un vago e sempre fallibile buon senso, che nel caso di Eluana sembra indicare come fosse tragicamente comprensibile lasciarla morire. [...]
La fotografia
E Mentana si dimette dall’intervista di Antonio Dipollina
"Mi dimetto dal mio incarico di direttore editoriale, Canale 5 non fa informazione". Con poche parole rabbiose Enrico Mentana reagisce in serata alla scelta di Mediaset di fronte alla morte di Eluana. C’è Vespa in onda su Raiuno in prima serata, da Mediaset gli si contrappone il solo Emilio Fede. Mentana e il Tg5 restano al palo, devono lasciare spazio alla seratona del Grande Fratello [...]. Mentana ci ha provato fino all’ultimo ad andare in onda in prima serata, senza risultato, dall’azienda è arrivato il niet: il Grande Fratello non si tocca. Il reality prende infatti regolarmente il via con una ventina di secondi di frasi di circostanza della conduttrice Alessia Marcuzzi, l’abbraccio virtuale alla famiglia di Eluana e via con i giochi. [...]
Udine, la folla radunata davanti alla clinica “La quiete” dove da poche ore è morta Eluana Englaro (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
La tentazione sarebbe di rispettare il silenzio che ha chiesto il signor Englaro, papà di Eluana, e parlare d’altro. Ma come si fa? Come tante altre vicende che hanno una forte presa sul sentimento pubblico, anche questa ha messo in evidenza centinaia di contraddizioni che sono proprie dell’Italia, che non si verificherebbero in paesi in cui il guazzabuglio mediatico è meno volgare. Vale la pena di rammentarne una, marginale, tanto per tirarsi fuori da un dibattito che è tutto sommato marginale rispetto a questioni veramente più urgenti da discutere nelle Camere (economia, politica estera, tanto per dirne un paio). Canale 5 sceglie di rimandare le chiacchiere su Eluana e preferisce trasmettere il Grande Fratello, che ottiene il massimo dello share. Eluana, questione archiviata? Magari. Dovremo aspettare per lo meno Sanremo.
Mercoledì 11 febbraio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage La Stampa
Al Festival di Sanremo ci sarà anche Roberto Benigni Dal cous cous al kebab in cambio l’attore vuole i diritti dei suoi vecchi sketch in Italia si mangia esotico dal servizio di Paolo Festuccia
C’è una buona notizia per il festival di Sanremo: Roberto Benigni ci sarà. Ma come in tutte le «storielle» ce n’è anche una cattiva: l’attore toscano per partecipare alla kermesse nella città dei fiori avrebbe chiesto alla Rai (o meglio il suo agente Lucio Presta, lo avrebbe fatto, lo stesso che «gestisce» artisticamente Paolo Bonolis e Maria De Filippi) di riavere in esclusiva i diritti per lo sfruttamento commerciale dei «suoi» materiali (filmati, sketch, partecipazioni varie, spettacoli e altro) in possesso della tv pubblica. Insomma, altro che sconti o saldi di fine stagione. La richiesta è seria e impegnativa. In ballo c’è il «cuore» della stessa azienda di servizio pubblico che in questi anni ha costruito la sua storia proprio sulle teche, sull’archivio di cui solo l’azienda di viale Mazzini dispone. E, infatti, non è un caso (lo si racconta nei corridoi di viale Mazzini) - che l’ex direttore generale Rai, Agostino Saccà (a meno di un mese
Roberto Benigni
dalla sua «uscita» per sopraggiunti limiti di età), alla lettura della proposta abbia fatto un vero e proprio sobbalzo dalla poltrona. E nemmeno a torto, mormorano ai piani alti. Insomma, se l’idea di Benigni a Sanremo piace, e piace anche al direttore artistico della rassegna, Paolo Bonolis, c’è il rischio però che la Rai paghi un prezzo elevato. Anzi salatissimo. Ora, che il comico toscano
sia una sorta di icona per la Rai, una star da sempre presente nel palinsesto della tv pubblica, e anche per questa ragione da trattare con riguardo è chiaro a tutti, così come è semplice immaginare che la sua performance nella imminente edizione sanremese possa giovare agli ascolti, ma tra il valore della sua prestazione e la richiesta avanzata la differenza è enorme. Benigni, infatti, nella sua
dall’articolo di Elysa Fazzino
Anche se l’aumento di capitale di Unicredit ora può andare avanti, il «brusco voltafaccia» di CariVerona, e la corsa nel week-end per trovare nuovi investitori, «mettono maggiore pressione sull’amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo, che adesso si trova chiaramente senza l’appoggio del maggiore azionista della banca». Lo scrive il Wall Street Journal sul suo sito web. Sotto il titolo «Dopo il parapiglia, Unicredit trova investitori per il piano di aumento di capitale», la notizia riferisce gli ultimi sviluppi: domenica sera Uni-
Unicredit, su Profumo è in aumento la pressione credit ha annunciato l’intervento di «investitori istituzionali» per mettere insieme i 500 milioni di euro necessari a completare l’aumento di capitale, dopo che venerdì il principale azionista della banca si è tirato indietro. In un comunicato – si legge sul quotidiano Usa - Unicredit ha detto che Mediobanca ha trovato abbastanza impegni da parte di investitori per
confermare l’aumento di capitale di tre miliardi di euro programmato dalla banca. Il Wall Street Journal non fa i nomi degli investitori subentrati a CariVerona nella sottoscrizione dei bond convertibili cashes. Il quotidiano sottolinea l’aumentata pressione su Profumo. Il cda di Unicredit – conclude si riunirà martedì per discutere «i cambiamenti nella
ultima performance Rai (2005, «Rockpolitik» il duetto con Adriano Celentano è ricordato e osannato come una tra le più straordinarie prove artistiche della televisione italiana) strappò un compenso di circa 450mila euro. Oggi, visti anche una serie di precedenti, la Rai pensa che per una sua partecipazione in tv si possa tirar fuori circa 350 mila euro. C’è da chiedersi, allora, quanto possano valere, invece, i 691 minuti di «repertorio» artistico dell’attore. Tantissimo. E comunque molto di più dell’ingaggio proposto. Tanto è vero che la direzione commerciale nella prima contro-proposta all’artista ha rilanciato dicendosi pronta a concedere una parte di quei diritti ma solo per l’Italia e per tre anni, quantificandone il valore commerciale in 900 mila euro, prezzo tre volte superiore al compenso stabilito. Insomma, la partita tra l’attore premio Oscar e la Rai è aperta. [...] «Di certo, però, c’è solo - conferma una autorevolissima fonte Rai - che Benigni a Sanremo ci sarà [...]».
governance della banca». La vicenda ha trovato spazio domenica anche sul sito del francese La Tribune. «Unicredit: l’azionista principale CariVerona non gli porterà fondi». La notizia fa riferimento a quanto dichiarato sul Sole 24 Ore Flavio Tosi, sindaco di Verona. Tosi ha detto di sostenere la decisione presa dalla Fondazione CariVerona di conservare i suoi capitali per la regione di Verona, invece di sottoscrivere la sua quota-parte – 500 milioni di euro – dell’emissione obbligazionaria in corso. Tosi ha anche indicato che difenderà la banca in caso di Opa ostile. [...]
dall’inchiesta di Jenner Meletti
Nostalgia canaglia. A portare sulle tavole italiane nacho, tacos, tortillas, chili con carne e poi cous cous, spaghetti di riso e germogli di soia sono soprattutto "le emozioni vissute in un viaggio". "Il cibo - dice Paolo Gramigni, consulente di Slow Food - è parte importante di queste emozioni. Vuoi rievocarle e riviverle assieme agli amici. E allora cerchi gli ingredienti giusti e ti metti ai fornelli". Un tempo, per ricordare un viaggio, c'erano le diapositive. Ora ci sono le cene a base di chuno (patate secche delle Ande) o machoiron, pesce lucertola della Thailandia. Come frutto il pomelo, che sembra un pompelmo gigante, arrivato dalla Cina. Sono tre le strade che portano nel nostro stomaco i cibi di tutto il mondo: i fast food con kebab, falafel e altro che, a dispetto dell'ordinanza di Lucca, hanno occupato tutti i centri storici; i ristoranti etnici, riforniti dai negozi aperti da immigrati per gli altri immigrati e infine le confezioni "industriali" di cibi esotici che l'italiano, pagando caro, acquista nei super e negli ipermercati della grande distribuzione. Strade diverse che difficilmente si incontrano ma che hanno già portato un risultato: basta cercare e si trova di tutto, anche l'umido di lumache della foresta africana o la gallina affumicata in Vietnam e portata in Italia via Francia. Basta entrare nel grande negozio di Huang Bing Jin, a fianco della stazione di Porta Nuova, nel quartiere San Salvario di Torino, per assaggiare il mondo. All'ingresso, un calendario di padre Pio fabbricato in Cina. In fondo, colpi di martello. Un ragazzo sta picchiando su un cacciavite per staccare i
singoli pesci da un blocco di sgombri surgelati. Poi li mette in sacchetti di nylon, pronti per la vendita. Nessuna indicazione di "filiera" o di scadenza. I pesci che cadono sul pavimento vengono recuperati e messi in sacchetti. Pochi passi e dalla Cina si corre nell'America del Sud, poi in Africa. Coconut Juice, succo di cocco, e Chrysantheum drink dalla Thailandia. Zathor (timo, sesamo e sale) dal Libano. Peperone nero del Perù e fagioli rossi (amati da pakistani, indiani e sudamericani) confezionati in Inghilterra. Ecco le Bitter leaf, le erbe amare, amate dalle cuoche nigeriane e i mucchi di igname, enormi tuberi africani, che vanno cotti o pestati nel mortaio. "I prezzi - dice Elena Giovanelli, che insegna "cucine del mondo" nei master di Slow Food - sono buoni. Per le norme igieniche c'è ancora molto da fare. Nella stessa scaffalatura, da una parte c'è il cibo, dall'altra i detersivi. E quegli sgombri surgelati divisi con il cacciavite... Ma questo negozio, un tempo riservato solo ai cinesi, ha un grande pregio: riesce a soddisfare anche le domande più particolari. Qui la signora marocchina, nigeriana o peruviana riesce a trovare gli ingredienti giusti per preparare la cena che piace al marito, salsa compresa. Riesce a portare nel suo appartamento torinese quei profumi di cucina che fanno parte della sua cultura. E trova anche i cosmetici usati quando era ragazza". Confezioni di riso da un chilo, ma anche "riz parfumé de Thailande", in sacchi da 25 chili a 28 euro. "Gli extracomunitari di Torino vanno al supermercato per la spesa di ogni giorno, ma vengono qui a cercare, soprattutto per i giorni di festa, i sapori del loro passato".[...] La Stampa
Battisti, il muro brasiliano Israele ha votato, ora si fa lo spoglio Obama incomincia a sgretolarsi e la vittoria di Netanyahu non è scontata si difende dal servizio di Rocco Cotroneo
Inizia a sgretolarsi il muro brasiliano attorno a Cesare Battisti. Il destino dell’ex terrorista dei Pac è tornato incerto nelle ultime ore, alla vigilia delle riunioni decisive del Supremo Tribunal Federal, l’alta corte del Brasile. Secondo indiscrezioni rilanciate da vari organi di stampa, i giudici sarebbero divisi, con una probabile maggioranza, di cinque su otto, a favore dell’estradizione. La sfida al governo Lula — che ha concesso asilo politico a Battisti — avverrebbe attraverso una eccezione di costituzionalità, e la questione potrebbe essere risolta all’ultimo voto, magari dopo più di una seduta. A quel punto, se dovessero davvero prevalere i no al governo, le chance per l’Italia di ottenere l’estradizione aumenterebbero notevolmente. Da sfida politica tra Italia e Brasile, la vicenda si è trasformata in una questione giuridica tutta interna al Paese sudamericano. Le pressioni da Roma non hanno sostanzialmente fatto cambiare idea al governo Lula, e tanto meno al ministro della Giustizia Tarso Genro, ma hanno messo in luce una contraddizione che covava da tempo: l’impossibilità per l’alta corte di decidere su una richiesta di estradizione in presenza di una decisione politi-
ca quale è l’asilo concesso a Battisti dal governo. Tipico caso di non autonomia tra due poteri dello Stato. Per questo, nei prossimi giorni i giudici favorevoli alla consegna del detenuto all’Italia dovranno mettere in dubbio la costituzionalità di una legge del ’97 sulla concessione del rifugio, e da qui pronunciarsi a favore dell’estradizione. La questione è assai controversa tra giuristi, indipendentemente dall’opinione di ciascuno sulle ragioni addotte da Battisti per restare in Brasile, dalla proclamazione di innocenza alle condizioni di salute. È certo che molti in Brasile non hanno gradito gli attacchi del governo Lula all’Italia contenuti nella vicenda Battisti, dalla lettura dei nostri «anni di piombo» fino alla presunta «persecuzione» alla quale l’ex terrorista andrebbe incontro. Un certo peso l’ha avuto anche l’opinione pubblica e una buona fetta dei media, sempre pronti a bersagliare Lula sui rigurgiti di sinistrismo. Lui, il presidente, ha detto giorni fa che accetterà qualunque decisione del Supremo. Il che comunque non gli eviterà un certo imbarazzo. Sua dev’essere la firma finale per consegnare Battisti all’Italia e, di conseguenza, inevitabile lo smacco per il ministro Genro, che potrebbe a quel punto presentare le dimissioni. [...]
dal reportage di Stefania Podda
dall’articolo di Maurizio Molinari
Comunque vada, sarà un disastro. In molti, in Israele, sembrano pensarla così mentre ripassano gli ultimi sondaggi pubblicati venerdì, prima del silenzio elettorale. La vittoria del Likud di Netanyahu non è più così scontata come nelle scorse settimane, Tzipi Livni potrebbe anche farcela, magari di misura, con un paio di seggi a dividere i due principali contendenti. Netanyahu è nervoso, le ultime sortite sono tipiche di chi paventa un nuovo passo indietro dopo un inaspettato ritorno. Sperava nel trionfo a riscattare il crollo di due anni fa, il redivivo Bibi, e invece stasera dovrà patire per un testa a testa. Conta certo, ma a questo punto conta meno dell’unico dato davvero inoppugnabile di queste elezioni altrimenti molto poco interessanti: ossia l’affermazione di Avigdor Lieberman e del suo Yisrael Beiteinu. Se i sondaggi, soprattutto quelli non divulgati che in queste ore circolano nelle sedi dei partiti, verranno confermati, Lieberman sarà il vero vincitore di questa poco appassionante partita elettorale. Gia nel 2006, stupì e inquietò con il quarto posto, ma allora c’era altro a catalizzare l’attenzione. C’era il
Per spingere il Congresso ad approvare in fretta il pacchetto di stimoli all’economia Barack Obama fa tappa a Elkhart, Indiana, immergendosi nelle tensioni del mondo dei disoccupati. Con una percentuale di senza lavoro superiore al 15%, rispetto al 4 del 2008, Elkhart è la cartina di tornasole dell’impoverimento nazionale. Il presidente sale sul palco per ribadire che «non possiamo permetterci di aspettare» le lungaggini di Camera e Senato. [...] Ma il botta e risposta [...] con il pubblico svela in diretta tv quanta rabbia si sta accumulando nella pancia dell’America. «Non capisco perché bisogna usare i nostri soldi per salvare banchieri speculatori» chiede un quarantenne. Obama risponde con calma: «Non premiamo chi ha ingannato e truffato, salviamo le banche stabili per assicurare crediti senza i quali le piccole e medie aziende non possono farcela». Poi tocca ad una donna: «Presidente scusi, ma perché ha messo nel suo team degli evasori?». La domanda affonda il coltello nella piaga di Tom Daschle, il ministro della Sanità obbligato a dimettersi [...]. Barack non si tira indietro: «Si è trattato di errori senza dolo, ma ammetto di aver commesso uno sbaglio [...]».
Israele, una soldatessa al voto
nuovo partito Kadima, c’era ancora l’ingombrante assenza di Sharon che quel partito l’aveva voluto, c’era il nuovo Labour di Amir Peretz che prometteva di tornare sui vecchi temi laburisti. Nel volgere di poche settimane, quel governo è riuscito a sbagliare tutto quello che c’era da sbagliare, il premier è stato coinvolto in una serie di scandali giudiziari, di economia e welfare non si è più parlato e Olmert e Peretz si sono lanciati in una guerra contro il Libano che il rapporto ufficiale della commissione Winograd ha definito fallimentare. Nel frattempo, Lieberman ha fatto sedimentare il consenso e ha allargato la sua base elettorale. Non ha più solo il voto degli immigrati
russi di vecchia e nuova generazione, ora il 50 per cento del suo elettorato è trasversale: sono i delusi dei vari partiti, i giovani in cerca di certezze ideologiche, sono gli affezionati all’idea dell’uomo forte che parla chiaro, che fa quello che dice e che salverà Israele. Risultato, i sondaggi danno Yisrael Beiteinu al terzo posto, a scavalcare quel che resta dei laburisti. Questo significa che, se le previsioni nella distribuzione dei seggi saranno rispettate, sarà Lieberman il king maker della politica israeliana. Due giorni fa, l’editorialista di "Ha’aretz", Gideon Levy, aveva lanciato un accorato appello a salvare la democrazia dall’estremismo della destra. [...]
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Primo piano
Mercoledì 11 febbraio 2009
Primo piano
Al Senato passa la mozione del Pdl sull’obbligo della nutrizione E An si divide: applausi a Gasparri
Il risultato degli esami a giorni Per il pg di Trieste le denunce di polizia e carabinieri sono «farneticanti»
di ANDREA LONGO ROMA - Clima più disteso ieri al Senato dopo il durissimo scontro dell'altra notte. Maggioranza e opposizione puntano ora entrambe a varare l'atteso testamento biologico, da tanti invocato nel corso della vicenda Englaro. Il centrodestra ha rinunciato all'ormai inutile disegno di legge, Pd e Italia dei valori hanno assicurato che non ricorrerano all'ostruzionismo sulla disciplina del fine-vita, ed è su queste basi che è stata trovata un'intesa. Ma il governo, con i consensi dell'Udc, ha voluto anticipare le nuove norme con una mozione votata ieri a Palazzo Madama da Pdl, Lega, Mpa e Udc, che esclude la possibilità di sospendere l'alimentazione e l'idratazione dei pazienti non in grado di provvedere a se stessi. Il documento, su richiesta di Francesco Rutelli, Pd, è stato votato in due parti separate. La premessa è stata approvata con 159 voti a favore, 104 contrari e 3 astenuti. La seconda parte che corrisponde in particolare all'obbligo di alimentazione e idratazione ne ha ottenuti 164 a favore, 100 contrari e una astensione. Quattro dei voti in più sono stati di Rutelli e degli altri tre senatori cattolici del Pd Lucio D'Ubaldo, Emanuela Baio e Claudio Gustavino che hanno votato a favore anche del documento promosso dal loro gruppo. Intanto, sullo scontro istituzionale An si divide. Sulla vicenda di Eluana Gianfranco Fini non ha cambiato linea. "Bisogna rispettare il capo dello Stato", ha ripetuto ieri sera al Tg1 il presidente della Camera. "Tutti devono rispettare le istituzioni. Gli italiani chiedono alla politica non di non
Il pg di Udine «Nessun reato» Eseguita l’autopsia su Eluana per verificare se c’è stata accelerazione del protocollo UDINE – La Procura della Repubblica di Udine andrà fino in fondo per fare chiarezza totale sulla morte di Eluana Englaro. E qualora non fosse sufficiente l’autopsia, eseguita in serata a Udine, a fugare «qualsivoglia dubbio sulle cause e sui mezzi» che hanno causato la morte di Eluana, il Procuratore della Repubblica del capoluogo friulano, Antonio Biancardi, è pronto a disporre quelli che, per il momento, ha indicato come «ulteriori accertamenti». Ad appoggiarlo, senza riserve, su questa linea è il Procuratore Generale di Trieste, Beniamino Deidda, che l’altro ieri sera dopo aver visto le denunce presentate a Polizia, Carabinieri e varie Procure italiane, non ha esitato a definirle «farneticanti». Deidda è sceso in campo con determinazione e ha rivendicato con forza ai magistrati che si sono occupati della vicenda di Eluana «un punto di orgoglio: aver rispettato fino in fondo i principi dello Stato di diritto». Al momento – ha spiegato lo stesso Deidda, che oggi lascerà il Distretto della Corte di Appello di Trieste per prendere possesso dell’incarico di Procuratore Generale a Firenze – nell’inchiesta «non c'è notizia della commis-
sione di alcun reato». Il pm, quindi, «seguirà rigorosamente la prassi che costantemente si usa in questi casi», considerato che sembra trovarsi «nell’ambito della routine di un decesso seguito a un ricovero», per usare sempre le parole di Deidda. Ne è conferma la scelta della Procura di non emettere alcuna informazione di garanzia (non essendo stata ravvisata alcuna ipotesi di reato) prima dell’esecuzione
dell’autopsia, che è stata affidata a due anatomopatologi – Carlo Moreschi di Udine e Daniele Rodriguez di Padova – e a un tossicologo. Anche la famiglia Englaro ha nominato due consulenti per seguire gli esami autoptici, cominciati l’altro ieri nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Dall’autopsia ci si aspettano risposte importanti, soprattutto per quanto riguarda quella che alcuni hanno ipotizzato come una presunta acce-
Il carro funebre di Eluana Englaro lascia la clinica La Quiete di Udine
lerazione nell’attuazione del protocollo definito sulla base del decreto della Corte di Appello di Milano. Ai periti la Procura ha chiesto una prima informativa in tempi strettissimi, già in serata, anche a
IL CASO
L’Ordine dei medici avvia un’inchiesta UDINE - L'Ordine dei medici di Udine ha avviato una procedura istruttoria nei riguardi dei medici che hanno assistito Eluana Englaro. Il presidente dello stesso Ordine, Luigi Conte, ha convocato per giovedì l'anestesista Amato De Monte spiegando che «si tratta di una procedura normale: ci è arrivata una segnalazione e siamo venuti a conoscenza della vicenda attraverso gli organi d'informazione». Poi la commissione disciplinare dell'Ordine valuterà se aprire una procedura: «È presto per esprimere qualunque valutazione o giudizio», ha detto Conte. «Oltre a De Monte saranno convocati tutti i componenti medici del gruppo che ha assistito Eluana Englaro». Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale ordine medici chirurghi e odontoiatri, sostiene che il caso Englaro è l'occasione per «riaprire nei nostri
ordini e nella Federazione una riflessione rigorosa e aperta su un'etica forte per definire i contenuti professionali della moderna alleanza terapeutica fondata sull'autonomia e la responsabilità dei due soggetti - medici e pazienti della relazione di cura». E all'indomani del decesso della Englaro, parla Ines Domenicali, presidente della casa di cura La Quiete. «Non sono assolutamente pentita di aver accolto Eluana perché penso di aver dato una risposta civile al dramma della famiglia Englaro» ha detto la Domenicali. Quanto agli esposti presentati in procura da diverse associazioni cattoliche, la dirigente della clinica udinese ha solo detto «che la giustizia farà il suo corso. Saranno le indagini - ha concluso - a chiarire tutto». Vedremo nei prossimi giorni come finirà.
ora tarda, ma bisognerà aspettare qualche giorno, forse un paio di settimane, per avere le riposte degli esami chimico-tossicologici. Dovranno chiarire – spiega il tossicologo forense Santo Davide Ferrara, dell’Università di Padova – se il sedativo o i sedativi utilizzati siano stati somministrati in quantità non adeguata alla capacità di risposta di un organismo estremamente debilitato». In pratica, l’esame di tessuti e liquidi potrà rivelare se un dosaggio eccessivo rispetto alle capacità dell’organismo della donna possa avere determinato danni e concausato la morte attraverso l’accelerazione dell’epoca della morte. L’esame macroscopico degli organi, a cominciare da cuore e polmoni, si risolverà in poche ore. Poi i medici lasceranno definitivamente in pace Eluana e consentiranno che la donna, in stato vegetativo persistente da 17 anni, cominci quello che è veramente il suo ultimo viaggio, verso la Paluzza dei suoi avi, dove papà Beppino ha sempre voluto che fosse sepolta, accanto a nonno Giobatta. Nel cuore della Carnia, Eluana sarà salutata con una cerimonia funebre privata, una semplice benedizione del parroco, forse nel cimitero del paese, probabilmente già domani. Manca solo il nulla osta della Procura di Udine, che – assicurano al Palazzo di giustizia – arriverà in tempi rapidissimi, subito dopo il deposito dei primi risultati dell’autopSia.
L’ultima carezza di Beppino, ma senza funerali ROMA - L'ha vista. È rimasto con lei dieci minuti, gli ultimi al cospetto di quel corpo immobile ormai da 17 anni. Ha visto la sua Eluana, morta, all'obitorio dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove è stata trasportata dalla casa di riposo "La Quiete". È entrato da una porta secondaria, ha dribblato i giornalisti, muto e chiuso nel dolore. Ha vinto la sua battaglia, ormai, Beppino Englaro: dopo anni di disperati appelli e di disperanti battaglie, ha "liberato" quella figlia bella e giovane diventata intoccabile e remota, dopo lo schianto del 18 gennaio 1992. Era solo in ospedale, non c'era la moglie Saturna, che lui ha sempre chiamato Sati e che lo ha accompagnato nel viaggio
per l'ultimo appuntamento con la figlia. Non c'era la moglie a guardare Eluana, quella madre che si è ammalata gravemente un anno dopo l'incidente. Ma anche Sati, lo aveva chiarito in un soffio quasi rabbioso, aveva detto chiaramente che sua figlia "non avrebbe voluto vivere così". "Sto un po' meglio", ha dichiarato Beppino, raggiunto al telefono. Non ha aggiunto altro. Sono bastate le poche parole di lunedì sera: "Lasciatemi solo, lasciatemi stare". Un viaggio da Lecco a Udine, circa quattro ore di auto, per stringere la mano alla sua bambina alla quale ha permesso di morire "per non continuare a subire un'indebita invasione del suo corpo e per non vivere una vita che lei stessa ha sempre reputato indegna". Ha visto Eluana, per l'ultima volta, prima che il suo corpo
fosse violato dagli esami autoptici. Sulla casa di cura La Quiete intanto è tornato il silenzio: le forze dell'ordine hanno transennato la strada davanti all'ingresso dove restano candele accese, cartelli e palloncini bianchi. "Siamo preoccupati", ha detto Armando Englaro, fratello di Beppino e zio di Eluana. Il timore è che, ora, a "guerra finita", Beppino possa subire "contraccolpi". "Sono stati mesi e soprattutto giorni di tensione altissima - ha aggiunto - è logico che possa anche avere contraccolpi. Ma - ha concluso - lui è forte". E mentre si compiono gli ultimi passi di questa vicenda amara, viene fuori la testimonianza di una giornalista della Rai, Marinella Chirico che ha visitato la ragazza in coma, su richiesta dei genitori.
Eluana era "irriconoscibile" rispetto alle foto che tutti conoscono e vederla nel letto della casa di riposo "è stato devastante", ha riferito la giornalista che domenica scorsa ha trascorso circa tre ore nella stanza della ragazza. "Una donna completamente immobile, che gli infermieri e i sanitari erano costretti a spostare ogni due ore per evitare che il corpo si piagasse". Quanto ai funerali, la curatrice speciale di Eluana, Franca Alessio, ha fatto sapere che ci sarà solo una benedizione al cimitero di Paluzza, in provincia di Udine, dove la ragazza verrà sepolta accanto al nonno Giobatta. Papà Beppino ha deciso di far cremare la figlia e, prima della sepoltura nel cimitero, di farla benedire. Una funzione molto semplice in forma privatissima.
scortato dalle forze dell'ordine
L’intervento del capo dello Stato
Napolitano: «Ora serve una riflessione comune» ROMA – Non si poteva tacere sulla tragedia di Eluana Englaro, al Quirinale, durante la cerimonia per il Giorno del Ricordo; e Giorgio Napolitano non ha eluso il tema. Ha chiesto a tutti di fare un passo avanti rispetto alle contrapposizioni dei giorni scorsi. «Questa cerimonia – ha detto – cade in un momento di dolore e turbamento nazionale che può diventare occasione di una sensibile e consapevole riflessione comune». «Questa è una giornata triste, di dolore, in cui il silenzio avrebbe reso più forte la Giornata del Ricordo», aveva detto poco prima il segretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Ad ascoltare, fra le altre autorità, c'erano in sala Gianfranco Fini, Renato Schifani, il ministro Ignazio
La Russa. Tutti hanno notato la sintonia fra il rappresentante del governo e il capo dello Stato. «Silenzio» è stata infatti la parola chiave che il capo dello Stato ha usato l’altro ieri sera appena appresa la notizia della morte di Eluana e che alcuni esponenti della maggioranza hanno criticato con toni molto accesi. In particolare, ha fatto discutere la critica gridata dal capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, al punto di provocare una pubblica presa di distanza del presidente della Camera. Letta, da vero maestro dell’armonia, quale si è 'laureato’ sul campo in questi anni, dopo giorni che hanno visto salire come poche volte la contrapposizione fra Palazzo Chigi e il Colle, e «dopo una
notte complicata», come ha confidato ieri, ha portato il ramoscello d’ulivo. Il gesto distensivo, apprezzato da Napolitano, però non ha sciolto la tensione fra i due Palazzi, perchè intanto, da indiscrezioni di stampa, giungono segnali di segno diverso sulle intenzioni del presidente del Consiglio, e inoltre resta intatta la materia del contendere: il modo in cui il presidente della Repubblica esercita il potere, assegnatogli dalla Costituzione, di «emanare» i decreti legge proposti dal governo. Napolitano si regola in base alla convinzione che per apporre la sua firma deve essere certo che un decreto non sia manifestamente privo dei requisiti di necessità e di urgenza o di quelli di conformità alla Costituzione.
Taglio finale tra Mentana e Mediaset E il Tg5 proclama lo sciopero
L’uomo ha visto la figlia all’obitorio prima dell’autopsia. La salma sarà benedetta e cremata
di ELISABETTA MARTORELLI
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I PARTITI
Il caso Englaro
di ALFONSO DI LEVA
Mercoledì 11 febbraio 2009
Beppino Englaro
ROMA - Tra Mediaset e Enrico Mentana è rottura totale. La rete ha accettato infatti le dimissioni presentate dal direttore editoriale, contrario al mancato cambio di palinsesto di fronte al «dramma di Eluana», e ha sospeso fino a nuova comunicazione il programma Matrix. Le dimissioni erano state annunciate già lunedì sera dallo stesso giornalista-conduttore. Pomo della discordia l'appuntamento settimanale con il Grande Fratello: Mentana in sostanza non ha gradito la decisione presa da Mediaset di mandare in onda in prima serata il reality, dopo la notizia della morte di Eluana Englaro, senza «cambiare di una virgola la sua programmazione». Nell'accettare le dimissioni di Mentana, Mediaset, come si legge in una nota, ha «respinto tutte le motivazioni» del direttore editoriale, «nella convinzione di avere svolto come sempre il proprio ruolo di editore in modo tempestivo e completo». Le dimissioni di Mentana in realtà erano state accettate dal direttore generale informa-
zione di Mediaset, Mauro Crippa, già lunedì sera, quando non erano ancora state formalizzate. E a darne notizia era stato lo stesso Mentana. «Non è così che si fa informazione su una grande rete nazionale - aveva sottolineato il giornalista - . Non esiste solo l'audience. Simili scelte tolgono credibilità a chi le compie, e personalmente non ho nessuna intenzione di avallarle. Stasera su Canale 5 - aveva spiegato Mentana - il dramma è quello della cacciata di una concorrente dal Grande Fratello». Ma Crippa ha replicato spiegando che Mediaset ha seguito gli sviluppi del caso Englaro con una lunga diretta del Tg4 di Emilio Fede e con una finestra informativa di Studio Aperto. I giornalisti del Tg5 e di Videonews, la testata alla quale fa capo Matrix, hanno deciso all'unanimità di proclamare da subito lo stato di agitazione e una giornata di sciopero per martedì 17 febbraio, dopo un'assemblea alla quale hanno partecipato anche colleghi del Tg4, Studio aperto, Sport Mediaset e Tg Com.
divedersi ma di agire". Nessun riferimento al monito diretto a Maurizio Gasparri. Il capogruppo del Pdl al Senato ieri si è scusato ma non si pente. Non rinuncia alle sue idee. Il giorno dopo aver sferrato un nuovo attacco a Giorgio Napolitano, ha spiegato che le sue parole "non erano offensive per nessuno, tanto meno per il presidente della repubblica che rispetto. Ma se qualche istituzione si fosse ritenuta offesa - ha aggiunto - me ne scuso. Ma ripeto: non credo che ci fosse nulla di offensivo nelle mie parole". A parole tutti hanno voglia di archiviare in fretta l'incidente, espressione della democrazia interna al partito. Ma è sicuro che se ne parlerà all'ultimo congresso del partito prima di confluire nel Pdl, fissato per il 21 e 22 marzo a Roma, in cui dovranno essere eletti i nuovi vertici e ci sarà la resa dei conti. Da parte sua Gasparri, confortato dopo un colloquio con Berlusconi e accolto con un applauso dalla direzione del partito, non sembra preoccupato per lo strappo con il leader del suo partito. Il presidente della Camera, marcando ancora una volta la sua sintonia con Giorgio Napolitano, lo aveva bacchettato, dandogli dell'irresponsabile e invitandolo a tacere per il rispetto dovuto alla massima autorità dello Stato. "Ieri è stata una giornata di emozioni forti, di tensioni, c'è chi ha pianto, e in queste giornate possono essere usate espressioni forti. Ammiro chi riesce a dominare le proprie emozioni", ha detto Gasparri difendendo la sua posizione e le sue intemperanze. E, riferendosi proprio a Fini, ha liquidato l'accaduto con un laconico "Sono per la libertà di espressione di tutti".
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Primo piano
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Inchieste di Woodcock Gli affari di Zuccotti e le commistioni con la massoneria deviata nell’indagine della procura di Potenza
Milioni per l’eolico dagli ecomassoni
INCHIESTA TOTAL - Il 16 dicembre il gip del Tribunale di Potenza Rocco Pavese ordina la cattura di imprenditori, funzionari della Total Italia e un sindaco. Sono accusati di corruzione
RIFIUTI - Un filone dell’inchiesta riguarda un lobby che si occupa di smaltimento dei rifiuti. Alcuni atti raccolti dalla procura di Potenza sono stati trasferiti ad altre procure per competenza territoriale
EOLICO - Tra gli interessi degli indagati ci sono i parchi eolici e l’energia solare. Il pm sospetta che ci siano commistioni con funzionari pubblici e amministratori. Due indagati parlano a telefono di investimenti in Basilicata
Percolato da Napoli scaricato a Pisticci
Indagati alla ricerca di autorizzazioni in Basilicata Cercavano un «abboccamento» con Viceconte
Un imprenditore salernitano intercettato mentre negozia lo smaltimento di rifiuti in provincia di Matera
di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Il problema erano le «autorizzazioni». In Basilicata, in Calabria, in Sicilia il vero affare è l'energia. Eolico e solare. «Basta fare l'impianto». Poi la «garanzia» è che si «becca» tutto «l'Enel». E' la nuova inchiesta del sostituto procuratore Henry John Woodcock, quella sull'Ecomassoneria. All'affare partecipavano frammassoni e generali dei carabinieri, imprenditori e faccendieri. Gli stessi dell'inchiesta Total, quella che ha portato all'arresto dell'imprenditore Francesco Ferrara. Celestino Zuccotti è un imprenditore. Gestisce la Ecopadana Srl ed è iscritto a una loggia che, sospetta il pm anglonapoletano, non è legata alle obbedienze ufficiali. Ma agli investigatori l'inchiesta è condotta da carabinieri del Noe e agenti della Squadra mobile di Potenza - la «violazione della legge Anselmi», quella che vieta le logge massoniche coperte, interessa poco. In questa storia c'è «il settore strategico dell'energia». «Un quadro allarmante», lo chiama Woodcock. Pieno di «commistioni» di «affari, politica e logge massoniche, che incidono in modo pesante sul corretto sul corretto e imparziale ruolo delle istituzioni». Il frammassone Zuccotti, che ha già avviato un termovalorizzatore in Grecia e sta provando a entrare nel mercato napoletano dei rifiuti, ha un amico. Si chiama Raffaele Osman e lavora nel settore dell'energia. Ha un progetto da proporgli. Investire «nel solare». Perché c'è uno che «in Basilicata tira fuori cento milioni di euro per fare il solare». Una ventina di megawatt, dicono. Il problema sono le autorizzazioni. E «quelle sono di competenza locale». Ecco perché cercano di contattare un politico locale. Scrivono gli investigatori della Squadra mobile: «In merito alla realizzazione di parchi eolici questa struttura investigativa rappresenta a codesta autorità giudiziaria l'abboccamento da parte de Gianfranco Milillo con il senatore di Forza Italia Giudo Viceconte». Gianfranco Milillo è un generale dei carabinieri in pensione. E' indagato nel procedimento sull'Ecomassoneria e, da qualche tempo, Woodcock
LA MASSONERIA - Il pm di Potenza sospetta che dietro agli affari nel settore dell’energia ci sia una loggia massonica che non appartiene alle obbedienze tradizionali. Una loggia coperta che farebbe affari anche in Basilicata
di LEO AMATO
Un parco eolico Il sostituto procuratore Henry John Woodcock
gli controlla cellulari ed email. E' con lui che parla Zuccotti. All'affare dovrebbe partecipare anche «un olandese». E' disposto - riferisce Osman a Zuccotti - a «tirare fuori» cinque milioni di euro «a mega watt». Per l'olandese, più o meno, dovrebbe funzionare così: «Se Zuccotti mi mette in condizioni di venire giù ci mettiamo d'accordo sulle partecipazioni... che poi praticamente è tutta una
liturgia già consolidata... nel senso che lui tratta con il finanziatore per avere una certa cifra, che è la commissione sul business... dopo la commissione va divisa e ripartita fra i vari componenti dell'operazione...». Dice Zuccotti: «Ma fisicamente, chi è che la fa l'operazione?». Risposta: «L'operazione la farebbe la Molaese H o una grossa società. Ma la banca, la banca... è una banca... che si chiama Dexia, va bene... la
quale viene e dice... il signor Blondel, a nome di... prende l'incarico di realizzare l'impianto solare a Salerno piuttosto che a Barcellona, in Sicilia». Zuccotti ha capito. E dice: «Allora io dico, se noi facciamo sinergia e lui ha pronto il finanziamento, cioè ha questo finanziamento, lo facciamo insieme». Osman: «Cioè, l'impianto di Basilicata, qualcuno ci dovrà pensare, no?... perché questi vengono e possono...
e mettono i soldi...». Zuccotti: «Ecco, allora noi realizziamo l'impianto... ti dirò di più. Noi abbiamo il contatto diretto con l'amministratore delegato... perciò, anche per quello che riguarda la vendita dell'energia, io sono sicuro che me la prende. Hai capito?». Osman: «Ma certamente... ecco perché le due cose... le due cose che Vantof, diciamo che conoscerai, è un banchiere, vuole avere le autorizzazioni che quelle
sono di competenza locale... e poi la garanzia che l'Enel si becca a casa l'energia, insomma». L'indagine è in corso. Secondo Woodcock «dal compendio delle risultanze investigative fin qui acquisite emergono nitidamente gravi indizi in ordine al reato di associazione a delinquere, riguardante una struttura associativa preordinata alla commissione di un numero indeterminato
di reati contro la pubblica amministrazione». Le indagini, secondo il pm, «mettono in luce un quadro piuttosto allarmante riferito a un gruppo di persone, evidentemente legate ad ambienti massonici, la cui ragione sociale è quella di incidere e condizionare gli affari gestiti dalla pubblica amministrazione. A tal riguardo non v'è dubbio che il settore dell'energia costituisce l'oggetto precipuo della vasta
attività criminosa in esame, ispirata e imperniata su un evidente rapporto patologico esistente tra gli spregiudicati uomini d'affari attenzionati e le pubbliche amministrazioni, rapporto evidentemente ispirato alla logica dello scambio di quel sinallagma corruttivo che costituisce motivo dominante di tutte le relazioni intrattenute e di tutti gli affari gestiti dal gruppo». f.amendolara@luedi.it
POTENZA - Avete presente le immagini di quella discarica, nel napoletano, in piena “emergenza rifiuti”, con il percolato che affiora sulla superficie, e ogni tanto ribolle liberando i miasmi dell'immondizia di tutta la provincia di Napoli nell'aria lì attorno? Pensate adesso al vostro incubo peggiore, ma mettetevi nei panni di un cittadino di Pisticci, e confrontatelo solo con l'idea di 25 autotreni, pieni pieni di quel liquame marrone, che arrivano ogni giorno proprio nel vostro paese, e scaricano. Il percolato ovviamente può avere una diversa composizione chimica a seconda del tipo di rifiuto che l'ha prodotto e dell'età della discarica. Ma diciamo pure che quella di Villaricca, la discarica, non ha una bella fama. Per legge poi il percolato deve essere raccolto e opportunamente trattato in impianti “ad hoc”, cioè fatti ap-
posta, e ovviamente da soggetti professionali, con le carte in regola, onesti anche, se possibile. E invece qualcuno solleva dei dubbi. Il solito pm della procura di Potenza. Ormai sui giornali campani l'inchiesta di Henry John Woodock sulla gara per le opere civili del Centro oli Tempa rossa di Corleto Perticara, “Totalgate” era stata ribattezzata, è diventata l'inchiesta “Total-Ecopadana”. Il fatto è che giusto una settimana fa un consigliere comunale di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, che si chiama Luigi Tommasino, è stato ucciso a pistolettate in un agguato da due persone in moto con il volto coperto dai caschi. Lo hanno ammazzato in auto davanti agli occhi del figlio, e il pm anglo-napoletano che una volta disse a un suo collaboratore «come tutte le persone poco intelligenti, ho una grande memoria», si è ricordato di aver già sentito quel nome,
LA PISTA WOODCOCK NELL’OMICIDIO DI CASTELLAMMARE CASTELLAMMARE - «A noi delle primarie del Pd non ce ne frega un cazzo. A noi ci interessa il termovalorizzatore». E uno degli sponsor del generale Milillo a Gragnano era il consigliere comunale Luigi Tommasino. «Quello della Mercedes che mi mandaste a Castellammare», dice Elio Coppola al generale. E Milillo: «Sì, sì. Quello». Il consigliere comunale del Pd è stato ucciso una settimana fa. La ricostruzione degli investigatori della Dda di Napoli sul delitto ha dovuto, per forza di cose, fare un passo indietro nel passato e nell’attività del consigliere del Pd che, nell’ultimo anno aveva assunto questo ruolo di stakeholder per conto della società Ecopadana che realizza termovalorizzatori. Per una stranissima coincidenza, martedì mattina, il fascicolo Ecopadana è arrivato da Potenza alla procura di Napoli, tra le ipotesi di accusa associazione per delinquere, corruzione, tentativi di turbativa d’asta e il nome di Gino Tommasino. Poche ore dopo, l’invio degli
Il nome del politico ucciso martedì scorso compare nelle intercettazioni
disposte dalla procura della Repubblica di Potenza
Il consigliere del Pd Tommasino tra gli
sponsor della Ecopadana
atti a Napoli il consigliere comunale del Pd viene trucidato, sotto gli occhi del figlio. Una coincidenza troppo strana e pericolosa per non far rabbrividire gli inquirenti. Ma cosa c’è scritto nel fascicolo di Woodcock? Il nome di Tommasino esce nelle intercettazioni telefoniche disposte tra il 2007 e il 2008 dalla procura di Potenza che indaga sul ciclo dei rifiuti e sul tentativo da parte della Ecopadana di installare in Campania dei mini-termovalorizzatori per risolvere l’emergenza rifiuti. Woodcock ascolta un politico campano dell’Udeur, Gerardo De Rosa, a proposito di un incontro che si deve tenere a Gragnano, concordato con un consigliere del Pd locale, per concludere un’operazione che riguarda i termovalorizzatori. Si accompagna a Gino Tommasino,
un altro personaggio: Gianfranco Milillo, anche lui è nel mirino degli investigatori di Potenza che indagano sull’affaire Total. Gli investigatori scopriranno, successivamente, che Milillo è un generale dei carabinieri in pensione di origini palermitane e insieme a Celestino Zuccotti, factotum della Ecopadana di Brescia, sta tentando anche un’operazione in Sicilia a Sambuca in provincia di Agrigento. La società bresciana tenta la carta del termovalorizzatore, non senza coinvolgere nell’operazione politici e imprenditori. Dietro il business, secondo la procura di Potenza, c’è un giro di tangenti ai politici, il due per cento per un investimento di 60 milioni di euro. L’inchiesta di Woodcock prende diverse direzioni e una arriva diritta in Sicilia, in provincia di
Agrigento, dove il magistrato nel 2008 invia i suoi investigatori per acquisire gli atti relativi alla progettazione dell’impianto di smaltimento rifiuti. Secondo quanto emerge dall’inchiesta, il generale Milillo che aveva costituito anche una propria società consorziata con quella di Celestino Zuccotti, avrebbe aperto la pista che portava gli imprenditori in Sicilia. Il progetto per la realizzazione del termovalorizzatore comincia a muovere i primi passi nell´estate del 2007 ed è il generale Milillo che «al fine di prospettare agli amministratori siciliani» il progetto «pianifica» una riunione presso la sede della Società Ato a Palermo alla quale partecipano, oltre a Milillo, Gerardo De Rosa, il politico campano dell’Udeur, Giovanni Lo Schiavo, Celestino Zuccotti, Salva-
tore Montalbano, dirigenti della società ed il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro («circostanza emersa - è scritto nei rapporti investigativi - solo dalle intercettazioni telefoniche sulla linea di Celestino Zuccotti»). Ma una parte dell’inchiesta porta il magistrato che arriverà a fine marzo a Napoli, anche a Castellammare di Stabia, Gragnano e a Terzigno. A Gragnano si tiene una riunione operativa tra De Rosa e alcuni politici locali del Pd, per sondare il terreno e capire se può essere costruito anche nell’area stabiese uno degli impianti proposti dalla Ecopadana. L’operazione non va a buon fine, mentre il comune di Castellammare si dice disponibile ad ospitare il termovalorizzatore intercomunale, presentatore del progetto anche se non in veste ufficiale, è Luigi Tommasino
che insieme al Generale Gianfranco Milillo gira per i comuni della provincia di Napoli per trovare un sito idoneo a impiantare il termovalorizzatore. L’operazione si blocca perchè il sindaco chiede lumi al commissariato di Governo e la gestione dell’emergenza rifiuti ritiene il progetto non idoneo. Il viaggio nella provincia di Napoli degli sponsor di Ecopadana approda a Terzigno dove viene individuata un’area, e la società bresciana illustra in un convegno il progetto. Sembra cosa fatta, e mentre l’idea si impelaga nell’iter burocratico, Milillo, Tommasino e gli imprenditori del Nord danno per certa la realizzazione dell’impianto. La pista Woodcock spazia dal mondo dell’imprenditoria, alla politica ad una loggia massonica deviata la Glut che è fuori dagli schemi
conosciuti delle logge massoniche nazionali, e gli stakeholder campani, ruolo nel quale si riconosce anche Tommasino che, con alcuni amici, si confida: «Presto mi trasferisco a Roma, per un lavoro importante». Questo comitato d’affari si muove in Campania (a Maddaloni in provincia di Caserta, pare fosse stato individuato un altro sito), Basilicata e Sicilia: l’obiettivo creare una consorteria imprenditoriale che gestisca il business dei rifiuti e lo smaltimento di ogni tipo di residuo da quello degli olii, alla spazzatura. In questo contesto si muoveva Tommasino. Ed è questa la pista che gli inquirenti della Dda, fino ad ieri pomeriggio a confronto con Woodcock, stanno seguendo dal giorno dell’omicidio. Che l’inchiesta Ecopadana potesse prendere una piega così cruenta non se lo aspettavano neppure gli investigatori. Gino Tommasino, secondo gli inquirenti potrebbe essere stato ucciso per dare un segnale a qualcuno più in alto di lui. A dare l’assenso per l’uccisione del commerciante-consigliere comunale, forse, la camorra.
Il palazzo di giustizia di Potenza
Luigi Tommasino, di Castellammare, e si è precipitato di corsa a Napoli, la sua città, che è anche la destinazione del suo imminente trasferimento. Luigi Tommasino è finito nell'inchiesta di Woodock perché a un certo punto, nel 2007, si sarebbe avvicinato a un gruppo di imprenditori intenzionati a costruire dei “termovalorizzatori” in Campania, e uno proprio nel suo paese. In posizione apicale Celestino Zuccotti, factotum della Ecopadana di Brescia, un'azienda che costruisce impianti in Italia e anche all'estero. Poi ci sono addetti alla sicurezza, come il generale in pensione dei carabinieri Gianfranco Milillo, e veri e propri intermediari tra società impegnate nello smaltimento dei rifiuti speciali. La Ecolautus di Salvatore Casillo a San Marzano sul Sarno, in provincia di Salerno, fa proprio questo. Il 14 novembre del 2007 nella sala ascolto della procura di Potenza viene intercettata questa conversazione. Casillo: Stammi a sentire. Imprenditore (da identificare): Si. Casillo: Io ho trovato un po' di accesso per andare a scaricare da… a Pisticci, a Matera, no? Imprenditore: Matera? Casillo: Eh, Pisticci, in provincia di Matera. Hai ca-
pito qual è Pisticci? Imprenditore: Pisticci no, io non ci sono mai… a Matera lo so, ma a Pisticci non lo so. Casillo: Eh, Pisticci. Imprenditore: Si. Casillo: Ti può interessare? Se mi fai una lista dei codici che ti interessano omologare, no? I rifiuti hanno tutti un codice a seconda del tipo, e un regolamento diverso per il loro smaltimento. Imprenditore: Eh. Casillo: Io ora mi faccio fare l'offerta. Imprenditore: Ah! Casillo: Un mio amico mi stava dando l'accesso per 25 camion al giorno, stanno portando il percolato dalla discarica di Villaricca a Giuliano. Imprenditore: Ho capito, si. Casillo: Allora ci vuole un po' di spazio pure a noi. Questo fa 25 autotreni al giorno ora, per l'accesso… Fammi sapere qualcosa, i codici… Più per te, che lo chiamai per te… Se tu mi mandi una lista dei codici che tieni… Imprenditore: Devo fare pure un oleificio. Casillo: Vabbò. Imprenditore: E non l'ho potuto fare perché… Casillo: Eh, vedi, dai. Mandami una lista dei codici che io ti faccio fare l'omologa, dai. Imprenditore: Va bene, dai. Sono contento.
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Politica lucana Il consiglio regionale approva con il sì del centrosinistra la legge sulla competitività
L’opposizione ascolta Folino Si appella alla responsabilità e la minoranza non vota contro POTENZA - E’ stata la giornata del sì sulla legge per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano. Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge voluta dall’ex assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino. Ma il dato più notevole della giornata è stato il voto di astensione dei consiglieri di minoranza. In pratica il dispositivo di legge è stato approvato con i 16 voti dei consiglieri di centrosinistra presenti in aula mentre gli 8 consiglieri di opposizione non hanno votato contro, ma si sono astenuti «per un atto di responsabilità in un momento così delicato per i lucani». Palese la soddisfazione alla fine del consigliere regionale Folino per l’approvazione di una legge figlia per la grandissima parte del proprio lavoro di 17 mesi come assessore alle Attività produttive. E Folino prima dell’approvazione della legge ha anche svolto un lungo intervento in sede di dibattito consiliare in cui per la gran parte del tempo si è ricolto direttamente ai consiglieri seduti nei banchi dell’opposizione. Folino, in particolare, sottolineando la delicatezza del momento che vive il sistema produttivo lucano all’interno della congiuntura di crisi generale, ha chiesto all’opposizione di lavorare in concerto per sensibilizzare il governo nazionale sugli interventi necessari per il rilancio e il mantenimento del tessuto produttivo di Basilicata. In particolare il consigliere ha più volte nominato Nicola e Pasquale (Pagliuca e Di Lorenzo ndr) sulla necessità di difendere il settore del Mobile imbottito del materano perchè «non è giusto che si punti a rilanciare il settore delle lavatrici e non quello dei salotti». Per quanto riguarda gli aspetti tecnici la nuova normativa prevede misure volte al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria delle piccole e medie imprese, al miglioramento delle condizioni insediative, alla cooperazione ed all’aggregazione tra le imprese «quale idoneo strumento per avviare processi di imprenditoria diffusa e partecipata». «La legge - secondo quanto spiegato nella relazione di accompagnamento - intende inoltre favorire l’insediamento, la rilocalizzazione, l’ampliamento, la ristrutturazione, la riconversione di imprese e impianti produttivi. Fra gli obiettivi ci sono anche la qualificazione della domanda di ricerca e di innovazione delle imprese, il sostegno all’internazionalizzazione, il monitoraggio e la prevenzione di crisi aziendali e di settore, l’uso sostenibile delle risorse ambientali, la semplificazione delle procedure e la valutazione sistematica dei risultati e degli effetti delle varie iniziative». Nel dibattito sul provvedimento, illustrato in aula dal presidente della terza Commissione permanente, Franco Mollica e dall’assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso, sono intervenuti i consiglieri Mattia e Pagliuca (Fi), Flovilla (Rosa per la Basilicata), Ruggiero (Udc), Di Lorenzo (Pdl), Salvatore (Ps), Tisci (An), Napoli (La Destra), Folino (Pd) e Fa-
Rinviato il vertice di maggioranza
I “cespugli” chiedono udienza
La seduta di consiglio regionale e a lato l’ex assessore, Vincenzo Folino
lotico (Uniti nell’Ulivo). La discussione è stata conclusa da un intervento del presidente De Filippo che tra le altre cose ha dichiarato: «Si tratta di uno strumento normativo moderno e innovativo perchè si focalizza sulla definizione degli obiettivi di sviluppo e sulla individuazione degli strumenti e delle modalità attraverso cui la Regione Basilicata intende operare a sostegno della competitività del sistema produttivo lucano». «In un quadro congiunturale difficile e complesso -
ha aggiunto il governatore che interessa l’economia internazionale, nazionale e locale, la Regione Basilicata, ancora una volta, fa la sua parte costruendo un sistema di aiuti coerente con l’evolversi del contesto generale e orientato sempre di più ad assicurare la massima efficacia delle misure messe in campo rispetto ai fabbisogni e alle problematiche alle quali intendiamo dare risposte». Sono stati inoltre approvati dall’aula due ordini del giorno collegati al provvedi-
mento. Il primo, proposto dai consiglieri Simonetti e Nardiello e il secondo, proposto dal consigliere Pagliuca. Per completare i lavori consiliari, a maggioranza è stato approvato un disegno di legge sui i bilanci di previsione per l’esercizio finanziario 2009 di enti sub-regionali. In precedenza invece, l’assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno proposto dal consigliere Tisci in memoria delle vittime delle Foibe. sal.san.
POTENZA - Salta il vertice delle forze politiche di maggioranza che era previsto per stamani. E’ il secondo rinvio: la riunione era già prevista infatti, per venerdì scorso, ma l’approvazione a livello nazionale delle legge elettorale per le europee, con lo sbarramento al 4 per cento grazie all’accordo Berlusconi - Veltroni, che ha scatenato l’ira delle forze minori del centrosinistra aveva consigliato lo slittamento del confronto regionale a oggi. Ieri però, i leader lucani di Sinistra democratica, Verdi, Movimento a sinistra di Vendola, Socialdemocratici e dei socialisti che fanno riferimento a Rosario Sarubbi Rocco Vita hanno chiesto, in maniera ufficiale, il rinvio del vertice «per procedere prima a un incontro con il Partito democratico». E dal Pd, dopo aver informato e raccolto «l’ok va bene» daii segretari regionali dei Comunisti italiani, dell’Italia dei valori, dei socialisti sponda Giansanti - Loguercio - Salvatore, dei Popolari uniti e della Rosa bianca hanno dato il via libera l rinvio. La prossima tappa è fissata per domani mattina, quando il segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza incontrerà i leader delle forze che hanno chiesto il meeting “preventivo”. In ogni caso il vertice di maggioranza vero e proprio, nella stanza del presidente della giunta, Vito De Filippo ci dovrebbe essere lunedì prossimo. Il Pd infatti, non vuole strappare in alcuna maniera con gli alleati ed è alla ricerca di
Piero Lacorazza
una concertazione ampia all’interno della coalizione che regge il governo della Regione ma è evidente che il rinvio di oggi è l’ultima fase di frenata prima del vertice. Riunione alla quale a dire la verità erano pronti a partecipare tutti gli altri del centrosinistra. E dalla segreteria del Pd la disponibilità a lavorare per il bene del centrosinistra dimostrato da Idv, Popolari uniti, una parte dei socialisti, Rb e dal Pdci in ogni caso è stata annotata. Rimane comunque bloccata ogni attività di partito del Pd fino al vertice di lunedì con la ferma volontà di “parlare” prima con gli alleati sulle future decisioni, ma p anche evidente che il tempo a disposizione per iniziare a intavolare le discussioni definitive sugli assetti per le elezioni amministrative inizia a stringere.
Oggi nel comitato politico, Titti De Simone e altri vendoliani si dimettono dalla cariche di Rifondazione
Prc: tra abbandoni e polemiche decide su Travaglini POTENZA - Il dado è tratto. I vendoliani del Prc, oggi nel corso del Comitato politico regionale di Rifondazione comunista comunicheranno le proprie dimissioni dalle cariche di partito per passare armi e bagagli nel Movimento per la sinistra di Nichi Vendola. Cosa che peraltro era già stata ampiamente anticipata nel corso degli scorsi giorni. E dato che all’ordine del giorno del Comitato politico del Prc, l’unico punto sono proprio le dimissioni dei dirigenti si tratta di una riunione di commiato. Immaginabile che il clima però, all’interno della Federazione regionale, non sarà disteso. In ogni caso sicure le dimissioni della segretaria regionale, Titti De Simone e coordinatore cittadino di Potenza, Ulderico Donadio. Dovrebbe dimettersi (anche se non ci sono conferme) anche il segretario provinciale Paolo Pesacane. Non dovrebbe lasciare il Prc, in-
Titti De Simone e Sergio Lapenna (Pdl)
vece, nonostante abbia sempre sostenuto la mozione Vendola, la consigliera regionale di Rifondazione comunista, Emilia Simonetti che nelle scorse settimane spiegò: «Rimango coerente con il voto che ho ottenuto nel 2005 nelle liste del Prc e rimango nello stesso gruppo consiliare di sempre perchè ho sempre criticato chi invece ha cambiato partito». Ad ogni modo nella riunione regionale di oggi, i vertici del partito dovranno anche decidere la linea
politica da scegliere all’interno del consiglio comunale di Potenza, dopo che il consigliere Marcello Travaglini lunedì scorso durante l’assemble è uscito dalla maggioranza. Il Prc che nella maggioranza comunale di Potenza è ancora rappresentato dall’assessore con delega Bucaletto, Roberto Mancino dovrà assumere una decisione unitaria. Ma sulla questione delle dimissioni di Travaglini è polemica. Il consigliere regionale di Forza Ita-
lia verso il Pdl, Sergio Lapenna, infatti, in una nota ha dichiarato: «Il centro sinistra lucano è ormai allo sbando vista la frattura che si è venuta a creare intorno alla coalizione di governo sia a livello regionale che comunale». E pur non citando direttamente il nome di Travaglini, Lapenna ha aggiunto: «Con l'uscita di un consigliere comunale dalla maggioranza che dichiara di “non poter più lavorare in rapporto organico e dialettico”, sono evidenti, così come è già avvenuto nel governo regionale, le divisioni tra quella che era l'iniziale coalizione di governo. L'inerzia del governo regionale, prima, e gli scontri a livello comunale poi rappresentano un chiaro segnale, ossia che non solo non si condividono più gli obiettivi precedentemente sottoscritti, ma si manifestano le differenze tra i partiti che non hanno mai avuto parti di storia in comune».
Economia Italia / Mondo Si tratta della recessione più forte dal Dopoguerra
Confindustria, allarme Pil Istat, giù la produzione industriale ROMA - Industria a picco nel 2008. Come era ormai nell'aria da mesi, i dati di consuntivo del 2008 diffusi ieri dall'Istat hanno messo in luce il peggior crollo degli ultimi anni per la produzione industriale scesa del 4,3% su base annua e del 12,2% a dicembre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il calo peggiore si è verificato nel settore auto dove la produzione è scesa del 18% sull'anno e del 48% nel solo mese di dicembre. Ai dati dell'Istat ieri si sono sommate le previsioni di Confindustria, non certo confortanti: a gennaio su base annua la flessione della produzione industriale sarà del 15,2%. E pertanto, secondo il centro studi degli industriali «salgono le probabilità di una flessione del Pil quest'anno superiore al 2,5%». La preoccupazione è quindi molto sentita. «La riduzione della produzione industriale italiana osservano gli analisti di Confindustria - dal picco del dicembre 2006 è ora del 17,2% e riporta l'attività ai livelli del febbraio 1994. Denota quindi la recessione più forte del dopoguerra».
Tornando ai dati dell'Istat quella di dicembre è la quarta forte caduta consecutiva mensile della produzione industriale, che nel quarto trimestre ha registrato una flessione del 7,5%, il calo trimestrale più dal 1990. Nel dettaglio si può vedere che indice della produzione industriale corretto per giorni lavorativi ha segnato a dicembre variazioni negative per tutti i raggruppamenti di industrie rispetto al dicembre dello scorso anno: per i beni intermedi (che servono a produrre altri beni) il calo è stato del 20,4%, per i beni strumentali la flessione è stata del 18%, per l'energia del 9,8% e per i beni di consumo del 7,1% (di cui -13,2% per i beni durevoli e 5,5% per quelli non durevoli). Per quanto riguarda i settori di attività economica, l'indice della produzione industriale corretto per giorni lavorativi, ha segnato a dicembre le variazioni tendenziali negative più marcate nei settori dei mezzi di trasporto (-31,5%), della lavorazione di minerali non metalliferi (-25,3%), della gomma e materie plastiche (-25,2%) e della produzione di metallo e prodotti in
metallo (-22,4%). Per quanto riguarda la ricetta del Governo italiano contro la crisi, ieri il ministro dell'Economia Giulio Tremonti l’ha illustrata al vertice Ecofin tra ministri dell'economia riunito a Bruxelles per mettere a punto le nuove posizioni comunitarie in vista del vertice Ue fissato per fine mese. Nell'agenda della riunione di ieri il tema degli aiuti, anche alla luce dei piani messi a punto in queste settimane dai Governi soprattutto a tutela del settore auto, ha tenuto banco non senza qualche polemica. Nel mirino specie il piano studiato dalla Francia che ha fatto scattare una serie di obiezioni da parte della commissione Ue che ha giudicato le misure in qualche modo protezioniste. Passando agli altri argomenti all'ordine del giorno, Tremonti ha spiegato come ancora non vi sia accordo sull'utilizzo dei 5 miliardi di fondi Ue non spesi.
Giulio Tremonti ha illustrato all’Ecofin il piano italiano
Via libera al piano da 838 miliardi. Obama spera in un’approvazione rapida alla Camera
Usa, sì del Senato al pacchetto anticrisi IL SENATO Usa ha dato il via libera in via definitiva al pacchetto anticrisi da 838 miliardi di dollari per il salvataggio dell'economia Usa. Il passaggio, 61 voti a favore contro 37 a sfavore, preceduto lunedì sera da un primo sì procedurale, spiana ora la strada ai negoziati sull'entità finale del pacchetto. La Camera dei Rappresentanti, infatti, ha approvato una versione del piano che prevede interventi per 819 miliardi di dollari e che dovrà essere integrata con quella del Senato, che è scesa dagli iniziali 937 a 837 miliardi di dollari. Ad allungare il dibattito alla camera alta era stata pro-
prio la forte opposizione dei repubblicani ad un pacchetto di interventi di queste proporzioni. Dato che il “Grand Old Party” al Senato ha i numeri per fare ostruzionismo, nel corso delle trattative dei giorni scorsi i democratici sono stati costretti ad accettare alcuni tagli. I due testi allo studio coincidono per la maggior parte dei contenuti a parte il fatto che quello approvato dal Senato prevede sgravi fiscali maggiori. Il via libera del senato è arrivato dopo l'appoggio dato al pacchetto da tre senatori repubblicani a cui sono state fatte una serie di concessio-
ni fiscali che però non sono piaciute ai democratici della Camera. Inoltre nel pacchetto del Senato sono stati tagliati 16 miliardi destinati alla ricostruzione delle scuole e 40 miliardi diretti agli stati federali in difficoltà. Il negoziato tra Camera e Senato per accordarsi su un pacchetto comune quindi appare difficile e verrà affidato a una commissione bicamerale che elaborerà un nuovo testo che dovrà a sua volta essere di nuovo votato prima della firma presidenziale. Da parte sua Obama vuole che il testo finale sia approvato il più rapidamente possibile. «Entro un paio di giorni» ha fat-
Agriventure si ramifica in tutta Italia
Fu nominato da Bersani
Intesa San Paolo punta sull’agroalimentare con nuovi aiuti alle imprese
Mister Prezzi si è dimesso «Voglio nuove esperienze»
di SABINA LICCI ROMA - Intesa SanPaolo scommette nell'agroalimentare con Agriventure, struttura finanziaria dedicata alle imprese della filiera agricola, alimentare e agroindustriale. Si tratta di una realtà specialistica che punta a favorire la competitività in un settore che rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale, sostenendo gli investimenti verso i comparti produttivi strategici, per garantire stabilità al mercato e sufficiente grado di autoapprovigionamento per la trasformazione industriale. Con sede centrale a Firenze dove è stata presentata ieri e una rete su tutto il territorio, Agriventure partecipata per l'80% dal gruppo bancario e per il 20% dalla Banca Cr di Firenze, costituisce un nuovo modello di servizio per l'agri-business, che per il mondo bancario si traduce in 35 miliardi di impieghi, 500.000 operatori di piccole dimensioni e 3.000 aziende con oltre 1 milione di fatturato. Tre sono le di-
rezioni di sviluppo della nuova struttura rivolta alle imprese che operano nell'agricoltura, allevamento, silvicoltura, pesca, bio-masse e agriturismi, oltre alle aziende attive nella trasformazione e distribuzione della produzione agricola, alle cooperative e ai consorzi legati ai produttori: ricerca, analisi ed elaborazione di soluzioni innovative per sostenere i progetti delle imprese e di tutta la catena dell'agri-business; assistenza specialistica alla rete di sportelli e a tutte le strutture del Gruppo Intesa Sanpaolo; coordinamento tra imprese e istituzioni, fornendo supporto all'individuazione degli strumenti giuridici, societari e finanziari più consoni. Il Consiglio di Amministrazione della società sarà presieduto da Federico Vecchioni, leader di Confagricoltura e sarà composto da personalità e del gruppo bancario e del mondo agroalimentare, tra cui Piero Antinori, Andrea Benetton, Salvatore Giardina, Luigi Malenchini.
IL GARANTE per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi, si è dimesso. Lirosi, di origini calabresi, ha inviato la lettera di dimissioni alcuni giorni fa. Mister prezzi aveva assunto l'incarico di Garante presso il ministero della Sviluppo economico su nomina del governo Prodi, quando il dicastero di via Veneto era guidato da Pierluigi Bersani. Alla domanda se dietro la sua decisione non ci siano altre motivazioni, di natura politica, ha risposto «assolutamente no». «Dopo molti anni di attività presso il ministero – ha dichiarato – intendo lavorare per nuove esperienze professionali. La macchina è in moto e qualcun altro può prenderne le redini. lavoro da fare ce n'è». Quando assunse l’incarico poco più di un anno fa si era in una fase di forte tensione sul fronte dei prezzi per l’impennata dell’inflazione. Attraverso la sua attività Mister prezzi ha contribuito all’avvio di accertamenti in diversi settori, e tra questi i prezzi del pane, della pasta, della carne, alcuni dei beni che nei mesi scorsi subirono i maggiori rincari.
to sapere dalla Florida. Questo significa che, per evitare un possibile ostruzionismo dei repubblicani, nel testo finale non si potranno inserire nuove spese. Obama ha già fatto sapere che vuole un recupero dei 16 miliardi di dollari di spese per l'educazione tagliate dal Senato. Probabilmente si dovranno quindi ridurre le spese su progetti d’emergenza destinati ai vari stati federali, volute dalla Speaker della Camera Nancy Pelosi. Anche gli incentivi fiscali per l’acquisto di auto e case potrebbero essere rivisti nel corso del negoziato tra Camera e Senato.
Mercoledì 11 febbraio 2009
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Migliaia in lista per alloggi pubblici
Allarme affitti salgono i canoni ma calano gli aiuti
LA CRISI è ancora più pesante per chi vive in affitto. Aumenta infatti il canone medio e cresce il numero di famiglie che, non potendo acquistare una casa, cerca di concludere un contatto di locazione, ma diminuiscono le risorse pubbliche a sostegno degli inquilini con redditi bassi. Secondo la ricerca presentata oggi da Cgil e Sunia (Sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari) in dieci anni, dal 1999, i prezzi degli affitti sono cresciuti fino al 145% nelle grandi città. Attualmente il canone medio è di 1.100 euro al mese, mentre per i contratti in corso il prezzo medio è di 740 euro, e solo il 15% dei contratti viene agevolato dallo Stato. Così che l’incidenza sul reddito della spesa per l’affitto continua a rimanere alta, sopra il 50%. L’indagine traccia vaste «aree di disagio abitativo» tra chi vive in affitto in Italia, circa il 20% delle famiglie. I dati elaborati su Roma e Milano registrano 30.000 famiglie in graduatoria per un alloggio pubblico, 16.000 sfratti e 44.000 richieste di contributi all’affitto. L’emergenza abitativa allarga ancora i suoi confini quando nelle statistiche si fanno rientrare gli immigrati e gli studenti fuori sede. Se si guarda all’offerta di case in affitto, che pure è aumentata, si nota l’innalzamento della disponibilità sul mercato di tagli piccoli, sopratutto bilocali, situati in zone periferiche. «Questa è una semi-novità che rappresenta l'espulsione dal centro delle famiglie in affitto», ha spiegato Luigi Pallotta, segretario generale del Sunia. Le richieste di locazione sono in rialzo, ha sottolineato il sindacalista, anche a causa della crisi che ha determinato un calo delle compravendite residenziali: nel terzo trimestre del 2008 il ribasso registrato è stato del 13%. Pallotta ha, poi, osservato come la contrazione delle compravendite non abbia colpito solo le grandi città, ma anche quelle medie. Per quanto riguarda le differenze territoriali, i canoni maggiori si registrano al centro di Roma e Milano (2.300 e 2.250 euro al mese). In generale i prezzi più alti si trovano nel Nord e nel Centro Italia, fa eccezione Torino, dove il canone medio (850.000 euro al mese) è uguale a quello dei Capoluoghi meridionali «Le istituzioni si sono dimenticate di chi vive in affitto», ha ammonito Paolo Agnello Modica, segretaria confederale della Cgil.
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Mercoledì 11 febbraio 2009
ELUANA, STRAPPO ISTITUZIONALE
LAICITA’ DELLO STATO E CHIESA
di FRANCESCO BOCHICCHIO
di SAVERIO D’AMELIO dalla prima Si è violata la separazione tra Stato e Chiesa e si è opposta pubblica resistenza nei confronti di provvedimenti giudiziari: la Chiesa Cattolica può ovviamente richiedere l'emanazione di una legge ritenuta conforme ai propri insegnamenti - rientra nella libertà di manifestazione del pensiero - ma non si comprende su quale base possa praticare il boicottaggio delle leggi, quali interpretate con provvedimenti giudiziari definitivi. Il Governo può emanare provvedimenti con efficacia di legge e assicurare, per il tramite della propria maggioranza, l'approvazione di leggi da parte del Parlamento, ma nel frattempo non può impedire l'applicazione di leggi, come interpretate da provvedimenti giudiziari definitivi. Nella prima fase si era già consumato un gravissimo strappo istituzionale e costituzionale, sia nei rapporti tra Chiesa e Stato sia nei rapporti tra Governo ed altri poteri costituzionali. Nella seconda fase, Berlusconi ha ritenuto di esercitare i propri poteri legislativi - direttamente al livello del Consiglio dei Ministri da lui presieduto e poi al livello del Parlamento, per il tramite della propria maggioranza - : in un ordinamento democratico e costituzionale i poteri legislativi non sono illimitati, ma si svolgono nel rispetto della Costituzione, assicurato dal controllo giudiziario successivo della Corte Costituzionale e nel nostro ordinamento anche da un filtro del Presidente della Repubblica, tale da scattare nei casi di manifesta incostituzionalità, salvo poi , di fronte ad una richiesta di riesame, la reiterata volontà del Parlamento sovrano ed il sindacato finale della Corte Costituzionale. Il decreto legge in esame, poi non perfezionato alla luce dell'intento del Capo dello Stato di non apporre la propria firma, sarebbe stato manifestamente incostituzionale per invasione della sfera dell'autorità giudiziaria, in quanto diretto solo al caso Eluana, e quindi privo dei caratteri di astrattezza e generalità propri dei provvedimenti legislativi. Per quanto riguarda la legge che era, prima della morte, in via di rapida emanazione, è da osservare che la stessa si presenta in termini di ampia autonomia ed insindacabilità in una materia non priva di dubbi: peraltro, due punti non possono essere tralasciati; in primo luogo, in una materia così dubbia una disciplina imperativa che prescinda dalla volontà dell'interessato sembra incostituzionale; ritenendo quindi legittimo il testamento biologico, ferma restando la libertà legislativa nella determinazione dei requisiti per l'accertamento della volontà, si rivelerebbe dubbia una retroattività di tali requisiti; quindi, il caso Eluana sarebbe dovuto essere in ogni caso sottratto alla nuova legge. Nel merito, Eluana era in situazione del tutto vegetativa e si era espressa a favore dell'interruzione del trattamento di alimentazione ed idratazione, e se dubbi sorgono diciassette anni dopo sull'idoneità dell'intenzione non si può non far ricorso alla volontà del padre, quale criterio di interpretazione autentica: che proprio da parte cattolica in questo caso si prescinda dalla famiglia si rivela quanto meno opinabile. E' quindi chiara la vera portata della questione: è in corso un'offensiva della Chiesa Cattolica che vuole imporre i suoi valori anche a soggetti che hanno valori morali diversi e anche in presenza di dubbi lancinanti, in un'ottica di non tolleranza, violando anche un fondamentale valore cattolico, quale la sacralità della famiglia; ma vi è un profilo ancora più grave, costituito dal comportamento (sempre del Vaticano, ma in relazione al comportamento) di Berlusconi, che, dopo essersi disinteressato della vicenda per tutti questi anni, coglie l'occasione al balzo per sferrare un attacco alla Magistratura, umiliandola, ed a tutti quei limiti istituzionali e costituzionali ad una sua azione sovrana e insindacabile, spinto quindi non dal contenuto della vicenda stessa, ma dalla volontà di sferrare l'attacco alle Istituzioni per favorire una scelta gradita al Vaticano ed ottenere così un'alleanza con questi per il futuro, sgretolando sul nascere qualsivoglia forma di opposizione. Il Vaticano si trova di fronte ad un momento di grave responsabilità: per portare avanti una linea di sostegno delle proprie concezioni morali, anche in un'ottica di non tolleranza, il Vaticano non ha esitato ad appoggiare Berlusconi in una linea tesa ad alterare gli equilibri istituzionali; il Papa ha rivendicato recentemente il “valore pubblico” della religione; chi sostiene il valore pubblico della religione non può poi sottrarsi alla portata pubblica delle proprie scelte; senza soffermarsi su tutte le scelte più delicate del secolo scorso, è opportuno un cenno sui Patti Lateranensi stipulati da Pio XI, con cui il Papa ha ottenuto da Mussolini un regime di peculiare ed accentuato favore , fornendo così legittimazione al regime fascista; non sarebbe ovviamente priva di conseguenze non lievi la ripetizione di ciò con Berlusconi. Sia ben chiaro, non si intende accostare i regimi dittatoriali al Governo Berlusconi, del tutto democratico, ma le violazioni che questo intende apportare su punti chiave della Costituzione non possono essere taciuti: i liberali , del resto, hanno sempre paventato i pericoli di una democrazia autoritaria, e quindi non si comprende perché non si debba mantenere la massima attenzione sugli strappi costituzionali, pure all'interno di un regime democratico . Ora che Eluana è morta, ci si augura che il Vaticano si svincoli totalmente dalla convergenza con Berlusconi e si opponga ad ogni forzatura costituzionale, anche se rispondente alle idee cattoliche - e quindi l'accusa di formalismo rivolta al Presidente della Repubblica è fonte di preoccupazione, anche se non ci nasconde che prima della morte di Eluana si era assunto un atteggiamento più disteso al riguardo - : in via generale, ci si augura che il Vaticano non pretenda di imporre le proprie concezioni morali agli altri e rispetti il punto di vista dei laici; in via immediata, ci si augura che il Vaticano prenda le distanze - il che non sembra essersi verificato nelle prime ore da chi, nella maggioranza, accusa i laici ed il padre di Eluana di “omicidio” ed “assassinio”, e soprattutto rispetti un uomo che ha sopportato un calvario del genere in diciassette anni, non diciassette minuti. studiobochicchio@legalebochicchio
IL GIURISTA E GLI EVENTI DELLA NATURA UMANA di ALBERTO VIRGILIO dalla prima Esistono infatti nella realtà esistenziale materie di estrema delicatezza dal punto di vista umano, affettivo e morale, sottratte come tali all'intervento del potere pubblico in qualsiasi forma, perchè restano ancorate unicamente alle decisioni rimesse alla libertà insita nella sfera intima delle singole persone, mentre nelle emergenze connesse alla loro incapacità di esprimere una propria volontà, assume rilevanza la volontà sostitutiva dei prossimi congiunti. Ovviamente tali decisioni vanno adottate con l'ausilio dei tecnici della materia, che nelle patologie gravi sono i medici che hanno in cura gli ammalati. Se si muove da queste inoppugnabili premesse, le conseguenze si delineano chiaramente per risolvere problemi di grande portata umanitaria e di rispetto dei diritti inviolabili che fanno parte del patrimonio spirituale e di libertà di tutti i componenti della collettività. A conforto dei rilievi che precedono possono valere alcune considerazioni di carattere logico, anche con riferimento agli aspetti giuridici del tema. L'art. 32 della Costituzione dispone che nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge, ma aggiunge che la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Secondo la dottrina, questa norma va intesa come tutela di una situazione individuale di libertà avente ad oggetto la non ingerenza dell'autorità nella sfera della propria salute (v. Commentario breve alla Costituzione di Crisafulli e Paladin, Edizione Cedam 199O , pag. 221). Alla stregua di tale disposizione (che va letta e coordinata con l'art. 3 che garantisce l'uguaglianza di tutti i cittasdini di fronte alla legge), non è consentita alcuna ingerenza nell'esercizio del diritto di libertà individuale, tranne le ipotesi particolari di epidemie o altri eventi che in via eccezionale possono imporre trattamenti sanitari volti alla salvaguardia della salute collettiva. Dunque, nei casi di patologie in fase terminale o di mera vita vegetativa spetta alla scienza medica, d'accordo con gli stessi ammalati, ovvero con i loro stretti congiunti, di adottare le soluzioni ritenute idonee a far sperare nel recupero anche parziale delle condizioni dei pazienti, o invece rivolte a
non procrastinare ulteriormente le loro sofferenze, quando non vi sia alcuna speranza nel senso indicato. E' certamente una decisione di estrema delicatezza, ma essa appartiene esclusivamente alla libera determinazione e alla coscienza professionale dei medici curanti e alla volontà degli stessi infermi o, in loro sostituzione, dei loro familiari, i quali apportano nelle singole vicende la forza dell'affetto che li spinge a operare per il bene dei propri cari mediante una visione consapevole e obiettiva della situazione reale. Si parla molto in questa materia di una legge sul cosiddetto testamento biologico. Neppure tale strumento sembra tuttavia idoneo a risolvere adeguatamente tutte le situazioni che possono concretamente verificarsi, data la grande variabilità delle condizioni dei diversi soggetti colpiti da gravi malattie e le conseguenti differenze da caso a caso, non suscettibili di essere giuridicamente disciplinate in base al principio per cui la legge è uguale per tutti. Se il Parlamento decide di introdurre nel sistema il testamento biologico, questo potrà forse essere un elemento di aiuto per attenuare la responsabilità dei medici e dei familiari degli ammalati, ma in definitiva (anche perchè ogni testamento è revocabile o modificabile) l'ultima parola spetta sempre ai medici, ai congiunti o allo stesso infermo se è possibile cogliere la sua volontà.
IL CASO di Eluana, oltre a problemi di carattere giuridico, politico, morale e di fede, sta anche rinfocolando la mai sopita polemica circa l'interferenza della Chiesa nelle cose dello Stato. Una polemica antica che ha visto Chiesa e Stato contrapporsi e lottarsi, specie in Italia, almeno fino ai Patti Lateranensi del 1929, spesso facendo gridare allo scandalo i laici, preoccupati di tutelare la laicità dello Stato. Stefano Rodotà, nella sua recente pubblicazione, Perché Laico, annota come, nell'Italia di oggi, non mancano “cronache di una laicità difficile” fino a lamentare “la ideologizzazione della discussione italiana sull'ipotesi di un possibile testamento biologico.” Estremismi a parte, pare ovvio ritenere come proprio il concetto di laicità dovrebbe far superare possibili contrasti e regolare le relazioni tra Stato e Chiesa, tra cattolici, ex cattolici o acattolici e atei, invece di estremizzarne il concetto, fino a negare l'essenza stessa di laicità, come avviene quando si pretende di dettare al Papa e ai Vescovi regole e comportamenti, volendo quasi impedire loro di esercitare il ruolo di guida dei fedeli, nelle diverse fasi della vita e sui tanti problemi che, più direttamente, potrebbero influenzarne l'esistenza. Laddove, la corretta interpretazione dei distinti ruoli tra Stato e Chiesa' dovrebbe scongiurare inaccettabili pressioni da ambo le parti, ma dovrebbe altresì far considerare come del tutto normale il Magistero della Chiesa e pacifica l'accettazione dell'alto insegnamento di Papa Benedetto XVI, quando, nella Giornata mondiale del malato, dice che: “Occorre affermare con vigore l'assoluta e suprema dignità di ogni vita umana.” Monito alto, quello del Pontefice, nel momento in cui si sta mettendo in atto il protocollo di morte per Eluana.
MALATTIA E SOFFERENZA NEL MISTERO DELLA VITA L’INTANGIBILITA’ della vita in qualsiasi situazione e in qualunque momento va sostenuta e tutelata perchè la malattia e la sofferenza sono iscritte nel mistero della vita e la coscienza degli uomini è chiamata a misurarsi con questa esperienza spesso carica di emozioni e di straordinaria tenerezza. Esprimo profondo cordoglio. Il Senato nella sua sovranità si accinge a disciplinare il divieto della sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione per i soggetti in fin di vita. Un contributo di speranza alle tante famiglie che sono segnate dal travaglio di casi come quello di Eluana e che si prodigano con affetto nella cura e nell’assistenza di queste persone. L’auspicio è che la storia di Eluana possa servire a ripristinare un clima di rispetto e di amorevole servizio alla vita. Cosimo Latronico senatore del Pdl
Mercoledì 11 febbraio 2009
LA CHIESA, L’EUTANASIA E OLOCAUSTO di ANDREA SPARTACO ELUANA è morta. Lasciata finalmente in pace. Sulla questione sono intervenuti davvero tutti. Vertici politici, cattolici, opinionisti, cittadini. Tutti a chiedersi se fosse giusto o meno. Pochi a far mente locale su quanto tragica fosse la situazione vissuta da una famiglia semplice. Così, mentre Eluana se ne stava su un letto, come del resto avveniva da troppi anni, i vertici di governo sbandieravano una frase forte. Bisognava far presto, bisognava mettere assieme una legge che facesse in modo che lo Stato italiano non si macchiasse d'omicidio. Tutti a correre dunque. La Chiesa interveniva con atteggiamenti ancora più decisi, anzi, psicotici, non solo rispetto al caso Englaro. Ed è il catechismo stesso a mettere in gioco espressioni contrastanti. Basta leggere i paragrafi sull'eutanasia 2278 e 2279 della parte terza sezione seconda. Il primo afferma che è moralmente inaccettabile, e parla di atto omicida, anche se si può essere incorsi in buona fede. Il secondo ci spiega al contrario che «l'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte. Si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente». Contemporaneamente all'intervento su Eluana, la Chiesa rimetteva in carreggiata uno dei suoi più discussi attori. Negare l'olocausto, non uno, ma milioni di morti come atto cosciente e voluto, a quanto pare, è un fatto meno prioritario all'interno di un'ideologia che dovrebbe essere basata su ben altro. Sono queste le persone e le idee malate che invece trovano posto dentro la Chiesa? Uno no, milioni si?
SI PENSI ALLE TANTE ELUANE ADESSO che il calvario di Eluana è finito deve prevalere il rispetto. Solo dopo il cordoglio e la pausa di riflessione, la politica deve interrogarsi su cosa fare per le altre Eluana che vivono le stesse condizioni. Troppi interrogativi richiamano convinzioni individuali riconducibili alla propria coscienza piuttosto che a una “linea di partito”: da dove comincia la vita e quando finisce? La persona ha diritto non solo di vivere ma anche di morire dignitosamente? Fino a che punto un corpo può essere fatto vivere artificialmente ? Interrogativi che non possono avere una risposta univoca. Ad ogni uomo politico non rimane che affidarsi alla propria coscienza. Per questo, è bene che una materia delicatissima come il "testamento biologico" vada approfondita dal Parlamento. Ciò senza “calpestare” la Costituzione Repubblicana che continua a rappresentare il baluardo della nostra democrazia. Antonio Autilio assessore regionale al Lavoro
LA QUIETE DI ELUANA di VITO BUBBICO MADRE natura ha fatto il suo corso. Si è ripresa tra le braccia Eluana, non appena essa è stata liberata dalla catena-sondino a cui è stata legata per diciassette anni. Il rapido passaggio dalla vita artificiale alla morte naturale ha consentito a questa giovane donna di sfilarsi dalle miserie che si stanno consumando, ancora in queste ore, sul suo corpo martoriato. Il suo sorriso, dalle foto di quanto era viva (prima dell'incidente stradale), ripropostoci nei vari TG che annunciavano la sua morte, sembrava bonariamente prendersi beffa di quanti (dopo anni di oblio e di incuranza legislativa) si erano lanciati in una lotta contro il tempo, in un pathos che sapeva di falso lontano un miglio, per dimostrare di essere migliori del padre, migliori del Presidente della Repubblica, migliori della magistratura, i migliori del mondo. Costoro sembravano frastornati, quasi contrariati, alla notizia della sua morte. Quasi che con quel gesto Eluana gli avesse rotto il giocattolo e indispettiti come bambini, sono andati su tutte le furie scagliando anatemi indecorosi a destra e a manca. Si tacciato di “assassini” tutti coloro che chiedevano il rispetto per le decisioni della famiglia Englaro, per Napoletano, per le sentenze della Magistratura. C'è stato anche qualche fanatico che è arrivato a scrivere “Peppino assassino” sul muro dinanzi alla clinica. Ecco a quale abbruttimento porta l'intolleranza e l'incapacità a capire e rispettare le ragioni degli altri. Che dire delle dichiarazioni del premier che si è affrettato ad esprimere “il grande rammarico che ha reso impossibile l'azione di governo per salvare una vita” (ma in quale nazione ha governato in tutti questi anni in cui Eluana era inchiodata al letto?), per poi scrollare le spalle e dire “Non è colpa mia se ha vinto la cultura della morte e non la cultura della vita.” Insomma lui il buono gli altri i cattivi. Ma a quale di queste due culture appartiene la scelta di aborto (per un feto malformato) fatto con sua moglie e reso noto da quest'ultima sulla stampa? Che dire poi dell'anatema vaticano che per bocca del suo ministro Barragan parla di “delitto” e chiede “che il signore li perdoni”. Ma chi deve perdonare chi e per che cosa? Ma di quale colpa si sarebbe macchiato il padre? Dalle nostre parti, nella saggezza della cultura popolare, in situazioni meno drammatiche di quelle di Eluana si parlerebbe di “morte santa” e la si invocherebbe, senza tema di peccare, come una sorta di umana pietà. Ma ora è tempo di crociate con vessilli piantati nella viva carne di chi non può difendersi. Non saremo noi certamente a fare di tutta l'erba un fascio. Sia sul fronte cattolico che su quello politico della maggioranza non sono mancate le persone di buon senso. Ed è molto più vasto di quello che appare il disgusto per questa macabra performance. Diversi prelati hanno avuto parole
umane e comprensive verso il dramma familiare degli Englaro e lo stesso Gianfranco Fini ha fulminato con un “Gasparri è un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere…” il suo, pur compagno di partito, che non ha avuto la decenza di fermare la lingua nemmeno dinanzi al lutto. Anche in queste ore la saggezza del capo dello Stato è quella che più rappresentare lo stato d'animo diffuso degli italiani: “Dinanzi all'epilogo di una lunga e tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige può lasciare spazio solo ad un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana.” Ebbene, da questa storia e da tutto il baillame che si è sviluppato intorno emerge con evidenza la indilazionabile necessità di una discussione profonda sull'etica pubblica e sul fatto che nessuno può arrogarsi il diritto di averne il monopolio. Magari partendo dal punto che tutte le etiche che tutelano i diritti umani vanno rispettate. Sarebbe necessario dare vita ad un dibattito su quali debbano essere oggi le regole del nostro convivere. Regole che andrebbero individuate in un clima di coesione sociale ma che temiamo sarà difficile elaborare in questa perenne conflittualità tribale nella quale è stato condotto il Paese. Ma è proprio la mancanza di un étos condiviso che rende difficile il confronto sulla morte e sul senso della vita. Temi che già si fa fatica ad affrontare in un momento in cui la modernità mantiene il tabù della morte e nel contempo non riesce ad educare, ad aiutare gli uomini ad affrontarla, tanto meno a cogliere il senso della vita stessa. Sarebbe necessaria una grande azione di pedagogia sociale che mobiliti le energie migliori del Paese per riuscire a far convivere civilmente la pluralità dei tanti punti di vista. Ma è cosa difficile già solo da immaginare, tenuto conto che le ragioni di questo vuoto stanno: nella crisi della politica, sempre più incapace di interpretare la realtà, e nella assenza di un pensiero forte che sappia, laicamente, esprimere le diverse etiche. E' evidente come questo vuoto venga così occupato dalla chiesa, con la presunzione di essere l'esclusiva depositaria di valori. Mentre, occorrerebbe partire dal presupposto che le voci delle chiese cristiane e delle altre confessioni religiose sono sì importanti ma non sono le uniche. Hanno sicuramente diritto di dire la loro ma in un contesto di laicità. Dove le diverse realtà religiose, politiche e culturali hanno uguale legittimità e, insieme, possono concorrere a rendere più coesa ed umana la società. Una società in cui bisogna avere il coraggio di dire ad alta voce che in questo secolo sarà inesorabilmente multietnica, multireligiosa e multiculturale. E tutti, per vivere in pace, abbiamo “il dovere”, prima che il diritto, di rispettare il prossimo che non la pensa come noi.
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UNA VICENDA INTIMA IN UN PAESE STRANO di LUCIA PANGARO CHE SI vivesse in un Paese strano, a volte anche dalle tinte losche, lo si sapeva. E la tragedia di Eluana è l’occasione per ravvisarlo e per iniziare a sperare che qualcosa cambi. Questo Paese è riuscito a trasformare una vicenda intima e familiare in un conflitto tra alte istituzioni dello Stato ed ha dato in pasto a chiunque l’input di esprimersi, di condannare, di capire, di comprendere, di piangere, di applaudire, di ricordare, di recriminare. E’ come se l’immobilità di questa povera ragazza avesse di colpo sprigionato un’energia tale da non poter più essere contenuta nella bocca e, soprattutto, nel cuore di nessuno. Vita sì, vita no. Morte sì, morte no. Cosa pensare guardando il suo sorriso smagliante, quello di 17 anni fa? Una decisione che ha del sovraumano e che chiunque abbia provato a determinare è caduto nell’abuso. Dal padre alle suore, dal Capo dello Stato a Silvio Berlusconi, dall’anestesista al giudice, dall’associazione al gruppo di strada. Una decisione che lo stesso padreterno non voleva prendere, ma che alla fine è stato costretto a prendere prima del tempo e forse proprio per il bene di Eluana. La tristezza che ha colpito il cuore di tutti alla notizia della sua morte deve farci ri-
flettere ed uscire dall’empasse dell’incertezza e della contraddizione che, da noi, colora non solo la politica ma, soprattutto, la società, la famiglia, la produttività, il lavoro, la religione, i rapporti e i sentimenti. Tra le tante cose accadute, commentate e urlate nelle ultime ore, ciò che mi colpisce maggiormente è la totale assenza della figura materna di Eluana. Solo su qualche giornale, in qualche secondario trafiletto, si legge che anch’essa sia molto malata e che, appresa la notizia della morte della figlia, sia rimasta tutta la serata a casa. Il padre ha visto la figlia l’ultima volta una settimana fa e per circa dieci anni è stato protagonista di numerose trasmissioni televisive. Dignitoso nel suo dolore. Dignitoso al punto da non pubblicare l’attuale sorriso di Eluana. Eluana è morta più volte: 17 anni fa, ieri sera ma soprattutto durante questi lunghi tetri anni della coscienza di tutti. Sembra che a pagare sia, ancora una volta, una giovane donna e che chiunque abbia la giusta chiave di lettura, in barba anche alle pesanti incertezze della scienza. In effetti, è soltanto il momento di pregare. E lei lo farà per tutti, nonostante la sua eutanasia sconvolga finanche i palinsesti televisivi.
LETTERA APERTA A BEPPINO ENGLARO di TOMMASO MARCANTONIO Così, alle 20.10 del 9 febbraio 2009, in quel di Udine e nella falsa dimora “La Quiete” si è consumato spregiudicatamente il crimine - perseguito da un padre folle di letteratura giuridica per sopprimere la vita di questa creatura Eluana che un po' ci apparteneva. Nella serata di questo efferato delitto di Stato subito si sono mobilitate prontamente Mediaset con Rete-4, diretta dall'immarcescibile Emilio Fede, con interviste e provocazioni. Quindi una lunga e penosa trasmissione, a cui ha fatto seguito una interruzione per rappresentare quello che avveniva in Parlamento quando è dovuto intervenire il Presidente del Senato Schifani per sedare l'animo degli opposti schieramenti per proporre un minuto di silenzio in memoria della scomparsa tragica di Eluana Englaro, in diretta immagini per commenti della gente assiepata sui due opposti marciapiedi di fronte all'ingresso della casa di cura La Quiete a Udine. Eluana è trapassata non per morte naturale, come qualcuno ipocritamente ha tentato di far credere, ma a seguito del classico omicidio di Stato. Ora, signor Beppino Englaro, da padre a padre le chiedo: “Se ha ancora una coscienza, come si sente?”. La vicenda umana e tragica della sua figliola ha squarciato il cuore di tanti, come quello dello scrivente, e mi creda di persone libere che credono ai valori della civiltà e della vita. Soprattutto di quella più fragile che va difesa e tutelata. Dal momento dell'incidente stradale di quando fu coinvolta la sua bellissima e straordinaria figliola, Lei si è curato poco del vero affetto paterno per una battaglia che, ritengono un branco di quattro scalmanati e scalcinati politici, necessaria per regolarizzare giudizialmente la conclusione della vita terrestre: l'Eutanasia. Non è la sua Eluana che ha finito di soffrire - come si legge anche su il nostro Quotidiano - perché, se conduceva vita vegetativa, non poteva avvertire il dolore. Ma è Lei che si è liberato dalla sofferenza che è quella dell'apparenza. Non neghi che sua figlia è stata subito, costantemente e continuamente assistita dalle ottime e silenziose suore in quel di Lecco. Dall'intervista a suor Albina nella trasmissione Porta a Porta è trapelato un viso rattristato e amareggiato dal profondo dolore per la scomparsa così brutale di Eluana quando le era stato dato tutto l'amore necessario per la Vita. Questi ultimi dieci giorni, signor Beppino Englaro, sono stati infarciti dal mondo dei media, televisioni e stampa, solo ed esclusivamente intorno alla famiglia Englaro (poco a sua figlia e nessuna per sua moglie). Ora si è visto l'intervento dei quotidiani nazionali per commentare la non lodevole attenzione
per disfarsi del fardello Eluana. Sì, durato 17 anni tale stato comatoso, ma vissuto da un padre dedito all'affermazione del diritto a staccare la spina di un proprio congiunto quando si ritiene che sia meglio farla finita in assenza di carità, di dedizione e di speranza. Così a Porta a Porta lei ha messo in crisi il medico Giuseppe Cristina della Rianimazione del Forlanini che arrossiva quando, beccato da Bruno Vespa e dal sottosegretario al Walfare, non riusciva a dare delucidazioni precise, concrete e pragmatiche, circa lo stato permanente comatoso. È una grande e bella soddisfazione, signor Beppino Englaro, ottenere la centralità dell'attenzione di tutta la ciurma politica sbaragliando la presidenza del Consiglio dei Ministri (Berlusconi) per far piacere ai vertici della Chiesa e scuotendo l'attenzione del Colle. Per questo avvenimento Lei ha avuto il privilegio di far passare in secondo ordine i gravissimi problemi economici, industriali e finanziari che attanagliano il mondo dell'occupazione e del lavoro. Nessuna critica, per concludere, né giudizio e meno che meno accuse le si rivolgono. Ma un invito, questo sì. Vada presso il reparto di Geriatria degli ospedali di tutt'Italia e del mondo e vedrà, sig. Beppino, la gioia della vita che traspare mediante la solidarietà dalla sofferenza. Uno sguardo, una carezza, tramandano quella forza spirituale che lega chi va e chi resta. Il dono del trapasso rappresentato da una Croce: Padre, se è possibile, allontana da me questo calice. Mi associo a quanti oggi chiedono perdono a Dio per ridarle fiducia e certezza che la Madonna avrà certamente tra le sue braccia la nostra cara Eluana.
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Mercoledì 11 febbraio 2009
24 ore in Basilicata
Stanziati dal ministero per lo Sviluppo economico 50 milioni per il Centro Enea di Rotondella
Trisaia, tre passi nel futuro Combustione senza fiamma, cemento senza ferro, bioetanolo CEMENTO armato da fibre di roccia e non da tondini di ferro; carburanti ricavati dalle piante e non dal petrolio; una combustione senza fiamma. Il futuro - o meglio, le sperimentazioni dell’oggi che si trasformano gradualmente nelle realtà di domani - diventa materia viva anche in Basilicata. A Rotondella, per la precisione. Ci sono cinquanta milioni di euro che il ministero dello Sviluppo economico ha destinato al Centro ricerche della Trisaia. Tre progetti sono nella graduatoria dei programmi ammissibili al bando del progetto di innovazione industriale per “l'Efficienza energetica”. L’obiettivo non è solo quello di puntare su una capacità di sfruttare l’energia in maniera più razionale. C’è anche il rilancio della competitività del sistema industriale da prendere in considerazione. Come scrivono i portavoce del Centro Enea: «Realizzare un risparmio di energia nei processi produttivi e negli usi finali e sfruttando le fonti energetiche rinnovabili in modo da migliorare la sicurezza energetica anche in un'ottica di sostenibilità ambientale». I progetti si chiamano Prit, Mild e Basalto. Prit prevede la realizzazione di un impianto dimostrativo da 20.000 tonnellate all’anno di bioetanolo. Il progetto riguarda tutto il ciclo di produzione, dalla coltivazione alla distillazione. La tecnologia - spiegano dalla Trisaia - sarà la base delle future bioraffinerie. Questa la presentazione: «Si cerca di individuare una tecnologia innovativa per pretrattare la biomassa lignocellulosica riducendo al minimo la formazione di inibitori e ottimizzando il processo in funzione della biomassa selezionata. In parallelo, verrà studiata la possibilità di valorizzare i sottoprodotti della lavorazione al fine di produrre energia e bioplastiche». Il secondo progetto.
Il Centro ricerche della Trisaia di Rotondella
Il basalto che “arma” il calcestruzzo GLI SCIENZIATI fanno andare avanti la Terra. Il loro ruolo nella storia è di “giocare” con la natura - in un mix d’intuizione, fortuna ed empirismo e inventare. O scoprire. Ma quando parlano, gli scienziati, si capiscono solo fra di loro. Per questo non è così agevole comprendere le loro invenzioni o scoperte. Il progetto Basalto è facile da illustrare, più complicato da analizzare nei dettagli. Spiegano dall’Enea: «Da un punto di vista energetico, ipotizzando un impiego di basalto del 5% del ferro utilizzato nell'edilizia italiana, si otterrebbe un risparmio energetico di 3.919.417 megawattora all’anno, la cui entità equivale alla produzione di una centrale da circa 500 megawatt attiva per 8.000 ore/anno. La riduzione del fabbisogno energetico induce anche una minore emissione di CO2 nell'atmosfera, andando così inMild si basa sulla cosiddetta “combustione senza fiamma” (detta appunto “combustione mild”, ossia “mite”). La tecnologia conseguente potrebbe essere utilizzata in impianti industriali ad alto consumo energetico: innanzitutto gli stabilimenti side-
contro a quanto previsto dal protocollo di Kyoto sulla diminuzione delle emissioni gassose». Il protocollo di Kyoto cerca di salvare il pianeta dall’effetto serra, sostanzialmente chiedendo la diminuzione dell’anidride carbonica, Co2 appunto, emessa dalle attività dell’uomo. L’estrazione di fibre dal basalto, in realtà, costa più eneregia che non la lavorazione del ferro. Ma poi, in quel 5 per cento di metallo da sostituire con la roccia, il quantitativo di basalto da utilizzare è circa un terzo del metallo. Ed è qui che si realizza il risparmio. Ci sono anche altri vantaggi: minor peso della struttura rinforzata, maggiore resistenza alla corrosione, facilità di riciclo. Il ferro delle armature classiche può corrodersi se non sufficientemente protetto dal calcestruzzo. Usare acciaio inox al posto del ferro è
rurgici e le centrali elettriche e poi, a cascata, i settori metallurgico, cementiero e vetrario. Grazie alla fiamma mite sarebbe più facile rispettare il protocollo di Kyoto, ottenendo forte abbattimento delle emissioni inquinanti, bassi consumi ener-
molto costoso. Le fibre di vetro sono facili alla corrosione. La barra contenente fibre di basalto risolve il problema. Pesa anche di meno ed è meno spessa. E c’è anche un altro lato positivo rispetto al calcestruzzo, che prima di essere smaltito e riciclato deve essere diviso fra cemento e ferro: il cemento rinforzato con fibra di basalto non dev’essere separato. Però non sono tutte rose e fiori. Rimangono dei problemi tecnici e scientifici a cui trovare soluzione: la filatura del basalto oggi è troppo scarsa (qualche migliaio di tonnellate all'anno); inoltre, la fibra di basalto deve risultare compatibile con le resine da utilizzare per il processo noto come “pultrusione”. A sciogliere questi nodi serviranno le ricerche del Centro Enea di Rotondella. r. p.
getici, risparmio economico. Basalto è il progetto forse più ambizioso: sostituire il ferro che arma il calcestruzzo con fibre di una roccia di origine vulcanica, il basalto. I vantaggi: resistenza strutturale, riciclabilità e ri-
sparmio energetico. La spiegazione più dettagliata nel riquadro qui sopra. L’Enea sperimenterà tecnologie capaci di inventare processi industriali innovativi. In quest’avventura sarà accompagnata da alcune
Il prefetto risponde a “No Oil” LE ASSOCIAZIONI ambientaliste cominciano ad avere risposte dalle autorità. Il ministero aveva risposto alla Ola, la Regione convoca una conferenza stampa dopo l’appello del Wwf. E la prefettura ha risposto al Comitato No Oil Lucania. L’associazione, pochi giorni fa, aveva sollecitato il prefetto a sospendere le attività del Centro Olio in attesa di capire cosa stesse accadendo. Il viceprefetto Cimadomo ha risposto: «Il predetto stabilimento proprio per la specifica attività che svolge ha redatto in conformità alla normativa vigente in materia il prescritto rapporto di sicurezza e predisposto il piano di emergenza interno. E’ in vigore altresì il piano di emergenza esterna a suo tempo adottato». Sul suo blog, il portavoce del Comitato Michele Somma, in un commento intitolato “Che ognuno si assuma le sue responsabilità”, chiede ai cittadini della val d’agri di firmare la richiesta di sospensione delle attività del Centro Olio e conclude: «Quel centro è una minaccia alla incolumità delle popolazioni. Chiediamo che, prima che sia troppo tardi, si pongano in essere tutte le misure di salvaguardia delle popolazioni. Il petrolio vale meno della salute e della sicurezza».
università italiane, dal Centro nazionale delle ricerche e da molte aziende: Chemtex, Novamont, Magneti Marelli, Diatech, Gruppo Italcementi, Enel Produzione, Itea, Sofinter. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
Stanziati intanto 5 milioni per le infrastrutture di tre comuni della Val d’Agri
Petrolio & paure: oggi parla la Regione SOLO due giorni fa il Wwf ha dato la sveglia alla Regione: non si può più andare avanti con il silenzio su quello che accade in Val d’Agri. Potrebbe essere una coincidenza - o un appuntamento voluto in risposta a quella e a tante altre sollecitazioni - ma oggi alle 11 nella sala Verrastro della sede della giunta regionale si terrà una conferenza stampa del presidente Vito De Filippo e degli assessori regionali per illustrare le attività dell’esecutivo sui temi del monitoraggio ambientale, la salute dei cittadini e la tutela del territorio. Alla conferenza stampa parteciperanno anche il direttore ge-
nerale dell'Arpab Vincenzo Sigillito e i dirigenti di Metapontum Agrobios. La questione ambientale - strettamente collegata a quella della salute umana - è riesplosa da quando, a distanza di un mese e mezzo, nel Centro Olio di Viggiano sono avvenuti due incidenti (qualificati dall’Eni come normali eventi di routine) che hanno preoccupato le comunità più vicine. L’ultimo il 2 febbraio scoro: forti boati, una fiamma altissima sulla torre del Centro e poi un odore acre e penetrante che si diffonde anche a distanza. Fra le popolazioni della valle sono diffuse paure sugli effetti delle attività petrolifere. La conferenza
di oggi potrebbe fugarle. O meno. Intanto, una notizia dal petrolio: la giunta regionale della Basilicata, su proposta del Presidente, Vito De Filippo, ha approvato una delibera con la quale ha deciso il finanziamento di cinque milioni di euro per tre comuni della Val D’Agri «per la infrastrutturazione dei loro insediamenti produttivi». «Si tratta - dicono dalla Regione - di un provvedimento finanziato nell’ambito del Programma operativo Val D’Agri con risorse rivenienti dalle royalties sul petrolio. Per l’esattezza, un milione e 100.000 euro sono destinati al Comune di Moliterno, due milioni di euro al Comune di
Le sedi della Regione Basilicata e dell’Arpab
Marsicovetere e un milione e 600.000 euro al Comune di Tramutola per un investimento complessivo di quattro milioni e 700.000 euro». Aggiunge De Filippo: «Sono risorse finanziarie che servono a realizzare un adeguato sistema di
infrastrutturazione in un’area importante del territorio regionale, in prossimità di importanti direttrici stradali, e dove si registra un notevole numero di richieste di nuove iniziative produttive alle quali abbiamo voluto dare immediatamente risposta».
24 Ore in Basilicata 15 L’azienda risponde dopo mesi, il sindaco avverte: Le scelte sono poco chiare. Vigileremo MercoledÏ 11 febbraio 2009
Santarsiero, lettera alla Mahle Una delocalizzazione programmata e i terreni già venduti POTENZA - Scende in campo in prima persona il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, contro la chiusura di una fabbrica che opera da piÚ di trent’anni nel tessuto economico di Potenza, prima conosciuta con il nome Mondial Piston e poi come Mahle. E torna a scrivere ai vertici aziendali in Germania, dopo una prima lettera che era stata scritta nei mesi passati, a cui ha ricevuto risposta solo qualche giorno fa. Una risposta che, evidentemente, il primo cittadino deve aver valutato insoddisfacente. A rispondergli, non è direttamente il presidente del gruppo - a cui lui si era rivolto - ma l’amministratore delegato della Mahle componenti motori Italia, Helmuth Althans. Il quale parla di un passo inevitabile, rispetto alla scelta dell’azienda di dismettere il sito lucano. E spiega i motivi per i quali la produzione in Basilicata non sarebbe piÚ conveniente per la multinazionale. Argomentazioni per Santarsiero non adeguate, anzi rigide, e dettate da un atteggiamento di chiusura. Presa di posizione che il primo cittadino spiega cosÏ, mettendo in evidenza come i dati elencati dall’azienda siano in contrasto con quelli forniti dai sindacati e dai lavoratori. E ancora, come nel tempo sia stato preparato il campo allo spostamento della produzione di pistoni in altri paesi. O come, secondo le voci che circolano da un pò, l’azienda abbia già provveduto a vendere il terreno. Scusate la franchezza - ribadisce piÚ volte Santarsiero - Ma siamo di fronte a scelte poco chiare. E aggiunge: Vigileremo molto attentamente su questa vertenza. Di seguito il teso della lettera indirizzata al presidente Junker: Torno a scriverLe in ordine alla vicenda dello stabilimento Mahle
Vito Santarsiero
di Potenza. Ho ricevuto la nota del dott. Althans che allego alla presente, in franchezza non trovo in essa risposte alle nostre argomentazioni, trovo invece una posizione molto rigida e di chiusura rispetto ad ogni ipotesi di salvare lo stabilimento. I dati della produzione che sono stati indicati vengono contestati dalle maestranze e dalle rappresentanze sindacali che evidenziano scelte organizzative che hanno portato progressivamente a depotenziare lo stabilimento da noi ubicato per spostare, in altri stabilimenti del gruppo, ubicati in altre parti d’Italia e in Brasile, la realizzazione di pistoni che venivano regolarmente prodotti a Potenza; nÊ si comprende quale sia il problema strutturale che penalizza uno stabilimento che si è sempre distinto per qualità della produzione e per risultato economico.
Come nessuna risposta è stata data rispetto alle esigenze di pistoni, ben nota, degli stabilimenti d’auto presenti nel Sud d’Italia e nemmeno vengono valutate le opportunitĂ offerte sia dalle disponibilitĂ date dalla Regione Basilicata, sia dal recente accordo FiatChrysler che inevitabilmente porterĂ a nuove richieste di pistoni dello stesso tipo prodotto a Potenza. Devo pertanto ancora ipotizzare che il tutto avvenga per scelte poco chiare e non propriamente tendenti a favorire i migliori risultati per la Vostra azienda. Scusate ancora la franchezza, ma vi riporto quello che percepisco dalle tante notizie che mi giungono sulla vicenda, ivi compresa quella che vuole il vostro terreno giĂ venduto ad altra azienda. Rispetto a tale vertenza manterremo altissima la nostra attenzione e nemmeno ci fermeremo dinanzi alla semplicistica conclusione di vedere garantita una qualche soluzione per i lavoratori al di fuori del Gruppo Mahle. Torno pertanto a chiederLe di poterLa incontrare personalmente, magari a Potenza, nel “Vostroâ€? e “Nostroâ€? stabilimento che qui opera con qualitĂ da 36 anni. Le chiedo anche, e concludo, di garantire la produzione con certezza ed a ritmi ordinari (non come oggi con gli operai tenuti in stabilimento senza far nulla) almeno per i prossimi 4-6 mesi affinchè l’azienda possa verificare sia la migliore organizzazione interna sia l’evoluzione e le esigenze del mercato alla luce delle precedenti valutazioni. Nell’augurarmi che legga personalmente questa lettera Le invio i piĂš sinceri saluti e la fiducia della mia comunitĂ nella Sua persona. Con stima Vito Santarsiero
ÂŤCrisi drammaticaÂť. Assemblee con i lavoratori negli stabilimenti
Riaperti i cancelli alla Sata Fiat dica cosa intende fare MELFI - Mentre i dati dell’Istat confermano la grave recessione in cui versa l’industria italiana, ieri gli operai della Fiat Sata di San Nicola di Melfi sono tornati al lavoro dopo due settimane di cassa integrazione. In fabbrica si sono svolte le previste assemblee sindacali. La drammaticità della crisi generale – spiega il segretario della Uilm, Vincenzo Tortorelli - ha colpito in particolare l’auto-componentistica. Auspichiamo un piano piÚ complessivo di Fiat e del Governo che possa traghettare l’intero settore verso una rapida uscita dal periodo di crisi. Poi indica alcuni suggerimenti: Occorre avviare una decisa campagna sulla detassazione dei salari dei lavoratori – aggiunge Tortorelli – perchÊ solo cosÏ potremo fornire risposte ai problemi. Durante le assemblee abbiamo spiegato ai lavoratori che il nuovo modello di contrattazione difenderà il potere di acquisto salariale. Abbiamo inteso mantenere i due livelli della contrattazione nazionale e territoriale. In altre fabbriche del gruppo Fiat sono in atto agitazioni. Ci sono stabilimenti che non hanno piÚ modelli competitivi – conclude il sindacalista della Uilm – e
Bocciati gli interventi del Governo: ÂŤInadeguati, manca strategia per il settoreÂť
Le tute blue della Fiom chiedono un incontro con i sindacati nazionali I LAVORATORI dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat e dell’indotto hanno chiesto un incontro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – Guglielmo Epifani, Raffele Bonanni e Luigi Angeletti – per fare chiarezza sull’accordo separato sul modello contrattuale per il quale è necessario che sia indetto il referendum. Lo ha detto, in una dichiarazione, il segretario regionale della Basilicata della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis, al termine delle assemblee a cui hanno partecipato circa ottomila lavoratori della Fiat e del-
le altre aziende dell’indotto. Durante le assemblee, i lavoratori hanno espresso un giudizio negativo sui provvedimenti presi dal Governo per rilanciare il settore auto: I lavoratori – ha concluso il sindacalista – hanno giudicato i provvedimenti inadeguati perchè mirano solo a far aumentare i consumi, ma non disegnano una reale strategia per il settore, cosÏ come fatto da altri Paesi europei, come la Francia, e insufficienti perchè non prevedono interventi per adeguare i salari. regione@luedi.it Le tute blu della Sata
l’esempio ci è fornito dallo sciopero in atto nella fabbrica di Pomigliano d’Arco. Anche Melfi lavora ad un modello che ha ormai quasi esaurito le vendite. Sarebbe opportuno che Fiat spiegasse cosa intende fare nei prossimi mesi e che lo faccia magari ad un tavolo nazionale. Sicuramente – aggiunge il sindacalista Fim Cisl, Pasquale Capocasale – gli incentivi statali potranno avere un effetto benefico soprattutto per i lavoratori dello stabilimento di Melfi perchÊ in Basilicata produciamo proprio i modelli a basso tasso di inquinamento. Restano tuttavia le
preoccupazioni per le aziende dell’indotto. Intorno a Sata c’è tutta una serie di realtà che dipendono anche da altri stabilimenti di fuori regione ormai in crisi. Dal momento che stanno per finire gli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione, auspichiamo che gli incentivi possano servire a riavviare anche l’attività di tutti gli altri stabilimenti. Il maggiore dei non confederali conferma la spaccatura sindacale. Durante le assemblee – commenta il segretario Fismic, Marco Roselli - abbiamo spiegato che l’accordo di Cisl, Uil e Ugl con Confindustria abbassa la tutela
contrattuale dei lavoratori e sancisce che i contratti nazionali si possono derogare in peggio con l’impossibilità di recuperare il potere di acquisto delle retribuzioni. In questo clima la Fiom proclama uno sciopero che, viste le condizioni della nostra economia, poteva tranquillamente essere evitato magari con una manifestazione di sabato o domenica. Anche la Fiom compie una scelta politica. Mentre Cisl e Uil hanno scelto di sostenere il governo, firmando un accordo sbagliato, la Fiom si contrappone, ma il male è lo stesso. Un sindacato dove prevale la politica e non la
tutela dei lavoratori non ci piace. La Fismic invita tutti gli altri sindacati a smetterla di trovare motivi artificiosi di divisione politica e ad unirsi nel richiedere al
Governo delle misure al sostegno dell’economia senza le quali come dice il presidente americano, Obama ci sarà la catastrofe. Vittorio Laviano
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24 Ore in Basilicata
Mercoledì 11 febbraio 2009
Vallettopoli, ricorso degli avvocati di Corona per il dissequestro della cassetta con 500.000 euro POTENZA - Il Tribunale del Riesame di Potenza ha esaminato stamani un ricorso presentato da Giuseppe Strano Tagliareni e Daniele De Angelis, due degli avvocati di Fabrizio Corona – il fotografo dei vip coinvolto nell’inchiesta “Vallettopoli”, coordinata dal pm del capoluogo lucano, Henry John Woodcock – per il dissequestro di una cassetta di sicurezza, contenente circa 500 mila euro e custodita in una banca
svizzera. Nel corso dell’inchiesta, hanno spiegato gli avvocati, la Procura di Potenza chiese il sequestro probatorio della cassetta e di un conto corrente bancario (per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro), poi dissequestrati. A novembre 2008 fu quindi disposto dai magistrati il sequestro preventivo della sola cassetta di sicurezza, «di cui abbiamo avuto notizia solo nelle
scorse settimane», ha aggiunto Strano Tagliareni, che stamani ha anche presentato al Riesame una memoria: i giudici si sono riservati di decidere. Gli avvocati hanno infine sottolineato che «l’autorità svizzera aprì un procedimento per riciclaggio, ma dalle indagini non sono emersi elementi a carico di Corona, che ha risolto ogni pendenza con i giudici elvetici, secondo cui si tratta di soldi leciti».
Fabrizio Corona
Dopo le segnalazioni dei cittadini di ritardi nelle consegne
Al proroga i termini per i pagamenti delle bollette SONO stati tanti i disagi segnalati dai cittadini nella consegna delle bollette relative al consumo di acqua da parte di Equitalia, la società incaricata di gestire il servizio di recapito delle fatture. Tanto che Acquedotto lucano ha prorogato il termine di scadenza che inizialmente era previsto per
ieri. Pertanto - come ha comunicato l’azienda ieri, dopo aver raccolto le tante lamentele dei cittadini residenti in varie zone della regione, le bollette potranno essere pagate, entro il 28 febbraio del 200p. Chiaramente nessuno sarà tenuto al pagamento di maggiorazioni.
L’imprenditore di Melfi, cognato di Cassotta, è accusato di favoreggiamento
Si attende il Riesame per Lovecchio Parte offesa e imputato, si sarebbe fatto giustizia da sè POTENZA - Si è tenuta ieri mattina nell’aula del riesame del palazzo di giustizia di Potenza l’udienza davanti al Tribunale della libertà per Antonio Lovecchio, imprenditore e consigliere comunale di Melfi, e Massimo Aldo Cassotta, suo cognato, già detenuto per l’omicidio di Giancarlo Tetta, che è avvenuto sempre a Melfi lo scorso 2 Aprile. Lovecchio è stato arrestato il 29 gennaio per favoreggiamento nei confronti di Massimo Cassotta, e porto abusivo di armi di fuoco. Nell'inchiesta della direzione distrettuale Antimafia, condotta dal pm Francesco Basentini, Lovecchio è parte offesa rispetto ad un tentativo di estorsione perpetrato ai suoi danni proprio dal cognato «perché bisognava aiutare i detenuti del clan», ma assieme anche imputato perché dopo l’incendio del suo fuoristrada - una chiara intimidazione per gli investigatori - si sarebbe armato nel tentativo di farsi giustizia da sè. In seguito, davanti ai giudici, Lovecchio avrebbe negato di essere a conoscenza delle circostanze di quell’incendio, mentre al telefono con gli amici si sarebbe lasciato andare a considerazioni di tutt’altro tenore, da cui l’accusa di favoreggiamento. «Prima, quando c’era Rocchino, o Petri, bastava assumere qualcuno. Ora vogliono i soldi», dice a un certo punto. E gli investigatori registrano e trascrivono. Lovecchio avrebbe fatto riferimento a “Rocchino” Delli Gatti, boss della famiglia rivale dei Cassotta ucciso a colpi di Kalashnikov nel 2002. Giancarlo Tetta è il nipote del boss Rocco Delli Gatti, e Lovecchio lo conosceva bene, anche perché gli aveva fatto da sponsor per la produzione di un disco con le sue canzoni. Ecco perché, in questa vicenda, tutto si tiene. Per il questore di Potenza, Romolo Panico, è «omertà», «clima di mafia», anche se a Melfi qualcuno ancora storce il naso. L’udienza davanti al collegio composto dal Presidente Luigi Spina e a latere dai giudici Lucia Gesummaria e Gabriella Piantadosi è durata fino all’una e mezza. Il tribunale alla fine si è riservato di decidere.
Pubblico impiego, il risultato del voto sul rinnovo del contratto
Stravince il no all’accordo firmato da Cisl e Uil
Il Palazzo di Giustizia di Potenza
Teneva fucile e pistola nell’armadio In manette un lucano a Firenze FIRENZE - È stato arrestato in Toscana un uomo di 45 anni originario della provincia di Potenza perché trovato in possesso di armi e munizioni. Il fucile, la pistola e le munizioni erano custodite presso l’abitazione dell'uomo sita in via Del Sansovino all'interno di un armadio. Il lucano, originario della provincia di Potenza, è stato smascherato dai carabinieri della compagnia Oltrarno di Firenze che erano entrati in casa con un mandato di perquisizione domiciliare per spaccio di sostanze stupefacenti L’uomo nascondeva, nell’armadio
della camera da letto, avvolti in un maglione, un fucile a canne mozze e una pistola e per questo motivo è stato arrestato domenica pomeriggio dai carabinieri ed associato presso la casa circondariale di Firenze. Le armi, un fucile col calcio ridotto e relative munizioni e una Beretta calibro 9 con 7 cartucce, immediatamente sono state sottoposte a sequestro da parte dei militari dell’Arma. Entrambe le armi avevano la matricola abrasa. Emilia Manco regione@luedi.it
Ma i sindacati non si accordano con la Vicenzi Seduta della II Commissione consiliare
Per la Mister Day spunta la D’Orsogna
Enti regionali approvati i bilanci
ATELLA - Nessun accordo è stato raggiunto lunedì sera nella sede della Confindustria di Basilicata, dopo un lungo confronto tra le organizzazioni sindacali e l’azienda Vicenzi, ex Parmalat, di Atella. Le distanze rimangono, almeno per ora, incolmabili. Manca soprattutto l’accordo sugli accompagnamenti alla mobilità che i sindacati hanno proposto, in maniera scaglionata, lungo i tre anni di cassa integrazione straordinaria prevista per le unità dello stabilimento. Ma la buona notizia riguarda il possibile interessamento al sito produttivo di Atella da parte della D’Orsogna Dolciaria di Chieti. Sembra che l’azienda abbia attivato delle trattative con la Regione Basilicata. Il confronto tra le organizzazioni sindacali e la Vicenzi è stato aggiornato, invece, a data da stabilire.
POTENZA - Nell’ultima seduta della II Commissione consiliare permanente, ‘Bilancio e Programmazione’, sono stati approvati due atti riguardanti gli “enti comunque costituiti dalla Regione”. Il primo provvedimento, approvato a maggioranza con l’astensione dei consiglieri dell’opposizione riguarda il disegno di legge della Giunta regionale relativo ai Bilanci di previsione per l’esercizio 2009 delle Ater di Potenza e Matera, Arpab, Alsia, Parco archeologico delle Chiese rupestri del materano, Apt e Parco Gallipoli – Cognato. L’altro atto approvato, sempre a maggioranza con l’astensione dei consiglieri di opposizione, concerne l’assestamento del Bilancio 2008 dell’Azienda di promozione turistica della Basilicata. La presidente della Commissione, Emilia Simonetti, si è detta «soddisfatta per quanto stabilito nel corso della seduta con l’auspicio che i provvedimenti trovino attuazione definitiva in tempi brevi per porre».
IL 9 ed il 10 febbraio, anche le lavoratrici ed i lavoratori della Basilicata hanno partecipato al referendum, promosso su tutto il territorio nazionale dalla Funzione Pubblica Cgil, per esprimere il loro giudizio sui contratti dei comparti: Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Pubblici non Economici firmati da Cisl, Uil Confsal-Unsa e Confsal-Salfi. Nonostante le pressioni indebite , di alcune amministrazioni e di alcuni rappresentanti sindacali di altre organizzazioni sindacali, le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso di esprimersi. In tutti i posti di lavoro della provincia di Potenza il numero dei votanti è stato altissimo: hanno partecipato al voto oltre il 50 per cento degli addetti. Nelle Agenzie fiscali ha votato il 60 per cento degli aventi diritto , all’Inps di Potenza ha votato il 52 per cento, al Tribunale di Potenza ha votato il 59,11per cento, al Tribunale di Lagonegro ha partecipato al voto l’89,74 per cento, alla direzione provinciale del Lavoro ha votato oltre il 50 per cento dei lavoratori, al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha votato oltre il 72 per cento degli aventi diritto. I lavoratori hanno bocciato, con il 95 per cento dei No, in modo netto ed inequivocabile, le intese sottoscritte da Cisl e Uil. Anche a Matera i no ai contratti hanno rag-
giunto a Matera e in provincia l’85,39 per cento. «In tutti i posti di lavoro riferisce il segretario Vito Maragno della Fp provinciale - il numero dei votanti è di gran lunga superiore al numero degli iscritti alla Fp Cgil». «Un risultato straordinario, di grande valore democratico - dice la Fp Cgil - con cui i lavoratori, oltre ad aver respinto i contratti sottoscritti, hanno rivendicato con forza il loro diritto a decidere su scelte che riguardano direttamente le proprie condizioni lavorative. Per la Cgil la grande partecipazione democratica dei lavoratori dei comparti ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti Pubblici non Economici pone in evidenza l’esigenza, da sempre posta dall’organizzazione sindacale, di sottoporre tutti gli accordi al voto democratico dei lavoratori. «Una volontà espressa con tale chiarezza dai lavoratori non può essere ignorata da chi vuole rappresentarli: Cisl e Uil devono prendere atto che le intese sottoscritte sono state bocciate dai lavoratori». La Cgil è impegnata a continuare la propria azione di lotta a difesa del lavoro pubblico. «Per queste ragioni lo sciopero del 13 febbraio prossimo assume una straordinaria importanza, contro le politiche del Governo per la difesa dei diritti e dei redditi di tutti i lavoratori».
Viti: «Buona la partecipazione della Basilicata alla Fruit Logistica» IL NEO assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha definito «positivo» il risultato della missione della delegazione lucana alla Fruit Logistica di Berlino, il salone internazionale dedicato al settore ortofrutticolo mondiale. Contrattazioni commerciali e grandi attività di marketing, hanno caratterizzato, anche quest’anno, la partecipazione lucana alla manifestazione tedesca rendendo l’edizione del 2009 particolarmente interessante per gli operatori ed i produttori del settore ortofrutticolo. Sono stati molti gli incontri svolti dagli operatori del Metapontino per il consolidamento di
relazioni commerciali avviate con i partner di Germania, Austria e Svizzera. «La Fruit Logistica - ha affermato - ha fatto registrare, per i produttori lucani, un ritorno di interesse da parte degli operatori di Polonia, Repubblica Ceca ed Ungheria, mercati importanti per il settore ortofrutticolo della Basilicata che già negli anni passati si erano rivelati sbocchi commerciali determinanti per l’export regionale. Le diverse relazioni intercorse con gli operatori scandinavi evidenziano, invece, come il Nord Europa continui a rappresentare un riferimento strategico per
l’esportazione del nostro settore primario: Norvegia, Danimarca, Svezia, Finlandia continuano ad essere, infatti, destinazioni importanti per la frutta e gli ortaggi della Basilicata. Particolarmente apprezzate – ha aggiunto Viti- la qualità delle fragole lucane che hanno rappresentato il simbolo della nostra agricoltura, ma anche l’articolata varietà dell’ortofrutta sia convenzionale sia biologica. La Fruit Logistica 2009 conferma la presenza, nello scenario mondiale dell’ortofrutta, dei Paesi Arabi e della Russia in qualità di mercati per le esportazioni dall’enorme potenziale».
24 Ore in Basilicata 17 L’Apt di Basilicata spiega il nuovo piano regionale e interviene sulla polemica delle 4 M Mercoledì 11 febbraio 2009
“Zuccheri rapidi e lenti” del turismo Puntare su località più solide per far conoscere tutto il territorio LA STRATEGIA è fare leva sulla forza di richiamo di località turistiche lucane già solide, ben delineate nell’immaginario dei turisti e dei viaggiatori, per poi tentare di innescare effetti di diffusione e di traino sui territori circostanti. E’ l’Apt Basilicata a spiegare meglio gli obiettivi e le strategie del nuovo Piano turistico regionale, come uno dei primi atti della nuova giunta e del neo assessore al ramo, Gennaro Straziuso. E proprio l’Apt, con le proposte del suo direttore generale, Gianpiero Perri, è stata tra i principali soggetti che hanno animate del gruppo di lavoro che ha elaborato la proposta di Ptr. E infatti Perri fa alcuni chiarimneti, anche in risposta alle polemiche che erano state sollevate dal famoso chef lucano, Valicenti, che, in tono di provocazione, aveva risposto allo slogan del piano “valorizzare le 4 M”, con la proposta di chiamare il parco nazionale non più del “Pollino” ma del “Mollino”. «A questo contesto è riconducibile la nuova strategia delle 4 M (Matera, Melfi, Metaponto e Maratea) a cui va affiancata, con un sottile distinguo, la P del Pollino. Cioè – sottolinea l’Apt lucana - è come se il Ptr, mutuando la terminologia scientifica, distin-
Gianpaolo Perri
gue tra “zuccheri rapidi” e “zuccheri lenti”, cioè tra alimenti di facile assorbimento e alimenti che richiedono una più lenta maturazione». Se infatti, seppure con diversi dinamismo e fase di maturazione, le quattro M rappresentano i cardini del sistema turistico regionale, il Pollino finisce per costituire, con i suoi dati stazionari, una «bella incompiuta». Eppure il Pollino, come le altre aree verdi e protette dell’intera Regione, dalla Val d’Agri al Parco di Gallipoli-Cognato rappresentano la realtà essenziale dell’anima lucana più universale e spendibile: il giardino più segreto d’Europa, una bellezza nascosta, intonsa e tutta da scoprire. E a questa bellezza naturale sconosciuta –
conclude il comunicato dell’Apt - si accompagna poi un patrimonio culturale e umano che rappresenta un ulteriore valore aggiunto, fatto di tradizioni folcloriche e di riti religiosi, tra matrimoni degli alberi e processioni devozionali, la cui conoscenza permette di entrare in contatto con l’anima profonda e autentica della lucanità, un binomio inesplorato di natura e cultura. Ecco perché la strategia del nuovo piano turistico regionale consiste proprio nel puntare nella forza attrattiva delle località più rinomate, per far conoscere il resto del territorio e l’anima più autentica della regione. Un piano che parte anche da un’altra premessa: «La crisi economica – spiega il - accentua una tendenza già in atto: alla vacanze più brevi e ripetute nell’arco di un anno si accompagna un accorciamento del raggio di spostamento. Il concetto di prossimità turistica ha una particolare aritmetica: studi analitici hanno stabilito che una meta a 45 minuti dall’aeroporto d’arrivo è considerata vicina. E quindi capitali europee che hanno collegamenti con Bari e Pontecagnano (quando riaprirà) sono da considerare interessanti». E’ questo solo uno degli
aspetti emergenti del Ptr: se da un lato la Basilicata continua a essere associata a concetti e valori positivi nella sfera della naturalezza e dell’intangibilità, dall’altro il suo brand all’estero è ancora debole e va comunque connesso quanto meno all’intero Sud Italia. La scelta di fondo è quindi di promuovere non genericamente il marchio regionale ma i diversi “prodotti” già noti e riconoscibili: «Il turismo – insiste Perri – non è un’attività culturale e divulgativa: quando scocca la scintilla della motivazione al viaggio, che può essere la più intrigante e disparata, occorre poi che ci sia un’offerta di servizi e di attività ricreative, di infrastrutture ricettive, di logistica dei trasporti, idonea a soddisfare questa domanda». «Alle carenze storiche di offerta strutturata del turismo lucano - conclude intendono dare una risposta i Piot, i Pacchetti integrati di offerta turistica, che puntano appunto a forme avanzate di partenariato tra pubblico e privato per lo sviluppo e la commercializzazione di pacchetti. Il nuovo strumento, definito nel Ptr, è in corso di definizione e vedrà l’allocazione di importanti risorse comunitarie da parte della Regione».
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FATTI E PERSONAGGI
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Movimento della Sinistra di Basilicata
Copertura sanitaria agli immigrati Bene la presa di posizione della Cgil COME Movimento per la Sinistra di Basilicata (area politica che si riferimento a Nichi Vendola) valutiamo in maniera positiva la netta presa di posizione della Cgil per quanto riguarda la questione relativa alle cure sanitarie per i migranti. La richiesta di dotarsi, anche nella nostra regione, di una legge che estenda le tutele e le garanzie previste per i cittadini italiani, analogamente a quanto già avvenuto in Puglia, ci pare una rivendicazione che è espressione di civiltà e di rispetto per la dignità di tutti. Appare un paradosso il fatto che il governo Berlusconi da un lato si richiami al rispetto per la vita umana attraverso atti violenti verso i corpi e i sentimenti delle persone, asservito ai diktat del Vaticano e distante dal sentimento diffuso dello stesso mondo cattolico, come gli indegni fatti di questi giorni testimoniano, mentre dall'altro, quando si parla della
sopravvivenza di migliaia di migranti, rivela il suo disinteresse per la salute e per la stessa sopravvivenza degli ultimi. Per queste ragioni, diventa decisivo assumere posizioni che contrastino apertamente il disegno, del Governo nazionale e della Lega, di fare dei medici italiani delle spie chiamate a rifiutare i trattamenti sanitari in palese violazione al proprio giuramento ed all'etica professionale. Condividiamo, quindi, e facciamo nostra la richiesta rivolta al Presidente De Filippo di assumere una formale iniziativa che vada nella stessa direzione tracciata dalle regioni che hanno mostrato un sensibilità ed un rispetto per la vita di tutti gli esseri umani attraverso espliciti provvedimenti legislativi. Per il Movimento per la Sinistra Titti De Simone e Paolo Pesacane
Marsico Nuovo Autilio: «Positivi i dati delle selezioni provinciali»
Olimpiadi di matematica «Colmata l’emergenza formativa» MARSICO NUOVO - SI è svolta nel Liceo scientifico “Peano” di Marsico Nuovo la prova di selezione provinciale delle Olimpiadi 2009 della matematica, dopo una selezione di 2264 studenti di 16 istituti della provincia di Potenza. «Questa rappresenta - ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio un’ulteriore iniziativa per colmare quell’emergenza di formazione nelle materie scientifiche, che in verità riguarda l’intero sistema scolastico italiano, come testimoniato dal Rapporto Ocse Pisa 2006 che vede l’Italia al 36esimo posto per cultura scientifica, al 38esimo posto per la matematica, e al 33esimo per competenze di lettura». L’assessore ha dichiarato di condividere l’obiettivo primario
delle Olimpiadi di Matematica, coordinate a livello provinciale dal professor Luigi Giordano, di coinvolgere una gran quantità di studenti e docenti in un’attività nuova e stimolante al di fuori dell’insegnamento tradizionale della matematica, che spesso appare come una materia scolastica noiosa e ripetitiva, facendola diventare invece campo di sfida e, soprattutto, fonte di divertimento intellettuale, alla ricerca di verità e di dimostrazioni difficili da conquistare. «Il gap culturale da colmare – aggiunge - si manifesta in modo evidente soprattutto nel Mezzogiorno dove, sempre secondo il rapporto Pisa 2006, nelle quattro regioni “più povere di conoscenza” - Sicilia, Sardegna, Calabria e Basilicata - quasi il 40 per cento dei ragazzi è sotto il livello
di competenza ritenuto sufficiente. Ma come dimostrano i positivi dati dello Scientifico Peano di Marsico Nuovo – continua l’assessore – non si tratta di una condizione immutabile, al punto che la media di competenza in matematica, scienze e lettura, in questo istituto, è superiore a quella media italiana e persino alla media Ocse. Un risultato possibile essenzialmente grazie all’attuazione del Piano di Offerta Formativa dell’istituto marsicano che mira ad integrare le varie aree disciplinari, superando la tradizionale contrapposizione fra le “due culture”, umanistica e scientifica. In quest’ottica, i differenti indirizzi liceali (classico, scientifico, linguistico, informatico, so-
cio-psico-pedagogico) rappresentano soltanto modalità specifiche di declinare lo stesso modello formativo, che di ciascuna disciplina privilegia i nuclei essenziali, i fondamenti e le procedure, rilevandone le analogie con le altre forme di sapere». Tutto ciò senza perdere di vista l’interesse per la cultura locale e la valorizzazione specifica del patrimonio storico ed artistico della Val d’Agri.
«L’iniziativa inoltre – conclude l’assessore regionale alla Formazione nella sua nota– è in stretta sintonia con il Programma di rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa scolastica che è in fase di attuazione, per la prima volta, in numerosi istituti scolastici della Basilicata e che mira ad accrescere il bagaglio di nuove competenze dei nostri ragazzi». regione@luedi.it
I dati dell’istituto di Sanità: ma nella maggior parte dei casi non è curato in modo adeguato
Colesterolo killer: quasi la metà dei lucani a rischio
I cibi anticolesterolo
I DATI del Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità parlano chiaro: in Basilicata il 27 per cento degli uomini e il 25 per cento delle donne ha una ipercolesterolemia mentre il 42 per
cento degli uomini e il 33 per cento delle donne è in una condizione di rischio. Questo significa che oltre la metà dei lucani tra i 37 e i 74 anni ha problemi, più o meno gravi con il colesterolo.
A questi vanno aggiunti quanti soffrono di colesterolo elevato senza saperlo. Un dato questo che deve far riflettere se si pensa che nelle regioni del Sud – Basilicata compresa- ha familiarità per l’ipercolesterolemia il 24 per cento degli uomini e il 34 per cento delle donne. Il colesterolo è un ‘serial killer’ al quale non si può consentire di agire indisturbato. Eppure in Basilicata - così come nelle altre regioni del Sud, il dato è trasversale - l’80 per cento degli uomini e l’81 per cento delle donne con colesterole-
mia elevata non è sottoposto ad alcun trattamento farmacologico mentre il 6 per cento degli uomini e l’8 per cento delle donne non è trattato in modo adeguato. Il dato preoccupante, quindi, è che in Basilicata solo il 14 per cento degli uomini e l’11 per cento delle donne è trattato in modo adeguato. Se per tutti l’ipercolesterolemia è un killer pericoloso, ci sono dei lucani per i quali tenere sotto controllo il colesterolo è ancora più importante. Perché per loro in gioco c’è la vita. Dal diabete alle malattie cardiovascolari: in queste persone
l’ipercolesterolemia comporta un rischio altissimo, dalle proporzioni drammatiche. Basta dare un rapido sguardo alle cifre per rendersi conto di quanti siano i lucani - il dato è trasversale a tutte le regioni del Sud - a così alto rischio. Iniziamo dai diabetici: il 10 per cento degli uomini e l’8 per cento delle donne è diabetico. L’infarto interessa l’1,7 per cento degli uomini e lo 0,6 per cento delle donne tra i 35 e i 74 anni; l’ictus l’1,4 per cento degli uomini e lo 0,9 per cento delle donne; l’angina pectoris il 3,2
per cento degli uomini e il 4,5 per cento delle donne; l’arteriopatia periferica il 2 per cento degli uomini e il 3,3 per cento delle donne; ed infine il TIA che interessa al Sud, Basilicata compresa, l’1,1 per cento degli uomini e l’1 per cento delle donne. Dal diabete alle malattie cerebro-cardiovascolari: sono questi i lucani per i quali, quando si manifesta l’ipercolesterolemia, il gioco si fa veramente duro. La posta in gioco, la vita. E il primo nemico da combattere e mettere alle corde è proprio il colesterolo.
Potenza 18
Mercoledì 11 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Un uomo di 45 anni è ai domiciliari per aver tentato di abusare di un’adolescente
Violenza sessuale su una vicina La ragazza scappa dagli amici che denunciano alla Polizia LE SARA’ sembrata un’eternità; un’intera estate e quasi tutto l’inverno costretta a vivere accanto a quell’uomo che aveva tentato, senza riuscirci, di farle violenza . Porta a porta; lei neppure quattordici anni e il suo aguzzino. Fino alla mattinata di ieri, quando, per G.D., 45 anni del capoluogo, gli agenti della sezione della squadra mobile hanno eseguito il provvedimento restrittivo della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Potenza. Lontano, finalmente da quelle case di periferia dove G.D. e la famiglia della ragazzina si erano conosciuti. G.D. era un vicino di casa come ce ne sono tanti, di quelli che bussano alla porta anche solo per “chiederti lo zucchero”. L’estate scorsa quando G.D. ha bussato alla porta dalla ragazzina, sola in casa, ha preteso qualcosa di più. Si era fatto aprire la porta con una scusa e poi ha tentato di violentarla. Per la ragazza prima tanta paura e poi la forza di scappare fuori di casa per chiedere aiuto ad altri vicini e al gruppo di amici. Non era sola e i suoi amici, poco più che coetanei non hanno stentato a dimostrarglielo. Hanno fermano una volante della Polizia e hanno raccontano subito l’accaduto agli agenti. «Le indagini sono partite proprio dalle dichiarazioni dei ragazzini - ha spiegato Strappato, dirigente della Squadra Mobile della Questura di Potenza - non è stato difficile rintracciare la persona, per la quale il gip (Luigi Barrella, che ha accolto le richieste del pm Anna Gloria Piccininni, ndr), ha valutato che la misura più opportuna da prendere fosse quella del divieto di dimora nel capoluogo; più che comprensibile visto che il soggetto in questione risiedeva nei pressi dell’abitazione della ragazzina». Poi ovviamente, a essere ascoltata dagli agenti è stata proprio la giovane, la vittima.
NELLA CASA DEGLI ORRORI Arrestato un cinquantenne Molestava da tempo un ragazzo
I dati sono ovviamente parziali perchè indicano sono quelli raccolti in base alle denunce. Sono divisi per sesso ed età delle vittime e per “modalità”, tra le mura domestiche o “extra familiare”
«Abbiamo avuto l’impressione che si fosse sentita tradita due volte - ha precisato Strappato - del resto, G.D. frequentava spesso la sua casa e i suoi genitori. Violenze di questo tipo avvengono con una grande frequenza, anche nella nostra Regione, perché è in genere con le persone che ci circondano che abbiamo tutti la tendenza ad abbassare la guardia. Dall’inizio delle indagini, ovviamente il clima tra le due famiglie non era disteso ma poi, anche la quotidianità, ha portato entrambe a ignorarsi reciprocamente». Un fattaccio nel quale, tuttavia, si possono rintracciare elementi di “positività”. «Quanto accaduto è stato davvero un brutto colpo per tutti i soggetti coinvolti - ha continuato la dirigente - ma quello che deve farci riflettere è il fatto che sono stati dei ragazzini, amici della vittima, a trovare la forza di denunciare nell’immediato l’accaduto fermando una volante di pattuglia nel quartiere. Deve darci la speranza che le cose possano funzionare per il verso giusto». Anna Musacchio
UN UOMO di 50 anni è agli arresti domiciliari, in un comune del Potentino, con le accuse di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e atti sessuali con un minorenne, violenza privata, minacce e molestie. I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari di Potenza, Luigi Barrella, su richiesta del pubblico ministero, Annagloria Piccininni. Le indagini sono cominciate quando i genitori del ragazzino - che non voleva più andare a scuola - si erano convinti che il giovane studente fosse vittima di episodi di bullismo. Nel corso delle indagini, invece, gli investigatori hanno scoperto che un uomo aspettava il bambino all’uscita dalla scuola e, minacciandolo, lo costringeva a seguirlo in un luoghi appartati. Lì, in quegli spazi “dell’orrore” l’uomo abusava sessualmente del ragazzino. Uno degli episodi di violenza si è verificata in una casa di campagna.
Tra le mura domestiche ci si confida meno e non si accusano gli “aguzzini”
Se poi arriva il senso di colpa SONO i più frequenti, ma anche quelli meno denunciati. Gli esperti li definiscono “abusi intra-familiari”, quelle violenze che, per inciso, subiscono generalmente i minori all’interno delle mura domestiche. Nonni, genitori zii o anche, come di frequente accade, da amici di famiglia o vicini di casa; gli artefici. Difficile però quantificare con esattezza il fenomeno. «I dati relativi agli abusi intra-familiari sono abbastanza anomali - spiega Assunta Basentini, psicologa presso il Tribunale per i minori di Potenza - e non rendono l’idea di quanto il fenomeno sia così ampiamente diffuso. Vicende di questo genere accadono frequente e rappresentano la stragrande maggioranza degli abusi che spesso i minori sono costretti a subire. Difficilmente, però, si va incontro ad una denuncia». Paura, vergogna ma anche ricatti e minacce, subite dagli stessi familiari, ne sono la causa principale. «Chi ha subito una violenza da una persona del proprio ambiente familiare o, comunque vicino a questo, arriva a raccontarlo solo quando si
avvicina alla maturità, quando cioè sentimenti e ricordi non sono più controllabili - continua la dottoressa, che poi aggiunge - l’abuso in famiglia diventa una sorta di marchio cui spesso si accompagna un senso di colpa generato dall’idea di non essere riusciti a fare il possibile per evitare l’accaduto». In genere, quindi, più vicino è il carnefice, più difficile diventa la denuncia. «Si genera una sorta di meccanismo ad incastro - dice la psicologa - casi di questi ci ven-
gono segnalati, in Regione, mediamente ogni mese. E’ compito poi degli esperti valutare caso per caso e prendere i giusti provvedimenti». Quanto invece accaduto la scorsa estate nella periferia del capoluogo ha se non dell’incredibile, quantomeno dell’insolito. «La denuncia alla volante della Polizia fatta dagli amici della ragazzina rappresenta una reazione sana a un comportamento, come quello della violenza, che ovviamente non lo è . Ci siamo abituati a comportamenti da branco nel quale la violenza sembra essere la regola, ma per fortuna può accadere anche questo. Capita spesso che chi è vittima di una violenza non riesca a confidare l’accaduto a un genitore e lo faccia invece con i propri amici. Se un amico o il gruppo di appartenenza trova la capacità di denunciare un abuso subito da un amico è un fatto che dà speranza. In questi casi la vergogna stessa può essere canalizzata nel modo giusto traducendosi un bisogno legittimo di giustizia e di libertà». an.mu.
DA PALAZZO DI CITTA’ LUCIANO Petrullo, capogruppo di An, affida le dimissioni dal ruolo di presidente della commissione consiliare a una lettera breve che ieri mattina ha depositato all'ufficio di Presidenza del consiglio. «Caro presidente - dice - ti comunico che mi dimetto dalla carica». Le motivazioni le dettaglierà pochi minuti dopo, ieri mattina, nella commissione, quella “speciale”, la “Statuto”, che solo pochi giorni fa licenziato all’unanimità il nuovo regolamento del consiglio comunale e che ha al vaglio il nuovo statuto del comune di Potenza. Solo 24 ore prima, l’assemblea consiliare, aveva posto all’ordine del giorno la votazione del nuovo regolamento consiliare. Provvedimento rinviato per quello che Petrullo definisce «una mancanza di rispetto nei confronti della commissione, non del suo presidente».
Petrullo lascia la presidenza della commissione Statuto Il caso dopo il rinvio del regolamento del consiglio Del resto, ciò che contesta è la motivazione attribuita al rinvio, oltre le modalità con cui è stata “diffusa”. Il sindaco Santarserio «ha solo fatta propria un’esigenza di alcuni consiglieri - replica il capogruppo del Pd, Vincenzo Santangelo - ma non c’è stata nessuna “imboscata”». Ma Petrullo non torna indietro: «Il punto è che per un rinvio di un provvedimento simile, assolutamente emendabile, ma che la commissione aveva votato all’unanimità, su cui avevamo lavorato da anni e che era stato depositato con anticipo perché tutti i consiglieri ne prendessero atto, o c’è un “retropensiero”, o è solo superficialità». Così, le
dimissioni «sono un atto simbolico, che segue al calcio dato a cinque anni di lavoro. Se il problema fosse stato l’approfondimento, perché non prima? Nessun consigliere mi ha espresso la necessità di chiarire alcuni dubbi, di avere spiegazioni o altro tempo». Il punto è che «ai consiglieri spetta la difesa del proprio lavoro e la tutela dell’autonomia del consiglio comunale», in un periodo in cui più parti lamentano il depotenziamento delle assemblee elettive. «E poi, questo provvedimento in particolare, disegnando un contesto di regole generali, non deve tutelare alcun interesse particolare. Qui stiamo discutendo
di un interesse pubblico». Il presidente del consiglio, Pietro Campagna, ci teneva a quella votazione, aveva convocato il consiglio (“impegnato” con l’uscita dalla maggioranza di Marcello Travaglini, Prc) con quell’ordine del giorno. «Ma il sindaco - aggiunge si è solo fatto portavoce di un’esigenza espressa. E’ vero, gli emendamenti potevano essere presentati anche in seduta, ma forse non ci sarebbe stata la stessa serenità per concludere i lavori e arrivare a una votazione unanime». Chi ribatte è il capogruppo del Pd che, nell’augurarsi un “ripensamento” di Petrullo, ricorda «che più volte in assemblea
sono stati concessi rinvii per le votazioni dei provvedimenti quando alcuni consiglieri ne hanno esplicitato l’esigenza». Almeno per il momento, a nulla sono valse le dichiarazioni dei membri della piccola assemblea di Palazzo di città. Vito Mitro (Uniti nell’Ulivo), Antonino Imbesi (FI) e Marcello Travaglini per primi invitano a un “passo indietro” perché «il lavoro fatto finora in questa commissione e del suo presidente è fuori discussione». Soprattutto, è necessario «non interrompere, né rallentare, il cammino dello Statuto», un atto che è stato fortemente sostenuto da entrambe le parti politiche.
Michele Napoli (La Destra) e Giulio Spadafora (Fdpc) precisano che, nel «sostegno al lavoro delle persone», forse, quelle dimissioni, non sono poi così “fuori luogo”. «Perché - dicono, pur usando parole diverse bisogna prima fare chiarezza su quello che è accaduto». Per quello che reputano uno “squilibrio” nei rapporti tra maggioranza e opposizione, o, peggio, un “attacco” all’autonomia del consiglio. Ci provano anche Rocco Coviello (An) che in fondo, «non posso che rispettare al sua scelta per la stima che ho della persona» e Nicola Mussuto (Verdi) che prova a richiamare i fatti incriminati. Nel frattempo, il regolamento è stato pubblicato sul sito del comune: tra gli articoli proposti dalla commissione, una norma che impone l’appello ogni volta prima di una votazione. sa.lo.
Potenza Sulla denuncia di “segnalazioni” al Cotrab, parla il sindacato
Trasporto sotto la lente Ecco gli “effetti” delle agenzie interinali DOPO il “caos” creato in consiglio comunale dalla denuncia di Marcello Travaglini (Prc) sulle presunte pressioni di alcuni amministratori comunali alle agenzie interinali per l’assunzione dei dipendenti presso il Cotrab (per la gestione dei nuovi impianti meccanizzati) e il suo conseguente abbandono della maggioranza, i sindacati fanno il punto della situazione. «Noi, come sindacato - afferma Bruno Bevilacqua (Filt-Cgil) - abbiamo sempre combattuto questo tipo di assunzioni in quanto dirette». Ovvero, «non passano al vaglio di un esame pubblico, di una commissione esaminatrice. Le agenzie interinali sono di per sè, a mio avviso, poco trasparenti poiché ritengo che un qualsiasi contratto di lavoro non possa essere affidato ad intermediari. Per cui, in cattiva fede, si può anche pensare che si verifichino situazioni poco chiare. A onor del vero, devo assolutamente dire che non mi è mai giunta alcuna denuncia». Non la pensa allo stesso modo Carlo Costa (Fit-Cisl) il quale sostiene che «le agenzie interinali hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo per il quale sono sorte: l’occupazione. Alle agenzie interinali, ad esempio, si fa ricorso in caso di malattia dei lavoratori con contratto a tempo determinato, aumentando così quella flessibilità necessaria nel mercato del lavoro - prosegue - Ci sono ovviamente delle limitazioni, di natura specificatamente tecnica, per i lavoratori che necessitano di una formazione permanente, soprattutto nel settore dei trasporti». In tema poi di trasparenza Costa aggiunge: «Credo sia possibile strumentalizzare le agenzie interinali. Tuttavia, escludo che ciò accada. Queste agenzie sono create attraverso licenze ministeriali e affidate
Gli impianti meccanizzati della città
TRA PONTE E NODO Per la galleria, lavori in notturna ALMENO, il traffico non dovrebbe più essere un problema. Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha firmato oggi una ordinanza con la quale si autorizzano, a partire da ieri notte, le lavorazioni per realizzare la galleria “Tirreno” del Nodo viario complesso del Gallitello, anche nella notte. Senza, dunque, intralcio alla circolazione. Ci saranno dunque tre turni di lavori: dalle ore 6 alle 14, dalle 14 alle 22, dalle 22 alle ore 6 e quindi anche nelle fasce orarie protette. Nel frattempo, ieri si è verificato un sopralluogo dei tecnici comunali e dell’assessore alla Mobilità, Donato Coviello, sul ponte attrezzato. Sono in via di ultimazione i lavori di manutenzione per i problemi di infiltrazione d’acqua e intonaci scrostati a causa della lunga inattività. Al termine di questi lavori, l’Ustif fisserà la data per il collaudo definitivo.
a professionisti la cui correttezza non può essere messa in discussione. Dubito che queste persone uffi-
cializzino una graduatoria di lavoratori che sono stati segnalati». Entrambi concordano, pe-
rò, sull’attuale complessità del sistema di trasporto pubblico nella città di Potenza. Per il rappresentante Cgil «il servizio è costituto da diversi pezzi scollegati tra loro: scale mobili, metropolitana, tradizionale servizio di trasporto urbano, che, invece, devono essere messi in rete in modo efficiente». Con queste parole indica «un progetto di integrazione che funzioni e una diversa politica per l’offerta dei servizi. Soluzioni valide potrebbero essere il biglietto unico integrato, punti di scambio internodali in modo da evitare sovrapposizioni di mezzi e linee - continua - Non può esistere in un capoluogo di regione un sistema di trasporto costoso per i cittadini sia in termini di tempo che di denaro. Ciò che deve cambiare, ancor prima del sistema di trasporto pubblico, è la politica che deve farsi garante di una spesa razionale delle risorse». Anche per il rappresentante della Cisl il sistema di trasporto pubblico in città è «un mosaico i cui pezzi devono coincidere non solo tra loro, riducendone la complessità, ma anche con le leggi che governano il settore. È questa una ardua impresa. Noi come sindacato auspichiamo che con la nuova gara d’appalto nel settore dei trasporti si possa gestire un sistema complesso che vedrà coinvolti anche i parcheggi. Si potrebbe, così, pensare di creare due, tre centri di interscambio ed evitare che nelle ore di punta la città resti congestionata da pullman che occupano 5 km di strada cittadina. Si agevolerebbero, in tal modo, anche i tanti studenti che dalla periferia arrivano in città». In attesa dell’approvazione del bando di gara del trasporto integrato, al sindacato non resta che sperare in una maggiore concertazione con aziende e amministrazione. Anna Martino
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VIALE DANTE Assegnazione vetrine L’ASSESSORE alle Attività produttive, Filippo Gesualdi, e l’assessore all’Ambiente, Massimo Molinari, hanno dato la notizia della pubblicazione del bando per l’assegnazione delle otto nicchie presenti sul lato orientale di viale Dante, al fine di valorizzarne la presenza e sottrarle alle azioni di vandalismo e al degrado. «L’importanza di tale iniziativa discende dalla nuova centralità che la zona ha assunto - spiegano in una nota - negli ultimi anni a livello urbano e di aggregazione sociale, tanto da essere considerata ormai una delle più interessanti dal punto di vista commerciale e pubblicitario». In zona, già sono stati portati avanti alcuni interventi pubblici, come la stazione delle scale mobili, il percorso pedonale attrezzato a verde, ripulitura del muro in pietra. I due assessori spiegano che «a differenza di un primo, analogo bando, conclusosi negli scorsi anni con esito infruttuoso, questa volta sarà prescelto un unico operatore che dovrà riqualificare a proprie spese le nicchie e dovrà gestirne l’uso per finalità pubblicitarie e per promuovere l’immagine della città e della capacità degli imprenditori locali impegnate nei vari settori del commercio e dell’artigianato». La nuova procedura di gara è quindi «ispirata a criteri di massima concretezza, con l’auspicio della più ampia partecipazione da parte di operatori privati, intenzionati a collaborare con l’amministrazione nel perseguimento della qualità urbana».
REPLICA DI FS I lavori si svolgono la notte IN relazione all’articolo “Vaccaro: Aprire la vertenza trasporti. Servono impegni da parte di Fal e Fs”, pubblicato lunedì 2 febbraio sul Quotidiano della basilicata, Ferrovie dello Stato vuole fare una precisazione. «Per l’eccezionale ondata di maltempo che ha interessato la Basilicata è stato necessario anticipare l’intervento di manutenzione, programmato da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sulla linea Battipaglia - Potenza, per rinnovare i binari e prevenire eventuali smottamenti della sede ferroviaria». «I lavori, che termineranno il prossimo 3 aprile, si svolgono esclusivamente nelle ore notturne dei giorni feriali eccetto il sabato, per ridurre le interferenze con la circolazione dei treni, in particolare quelli riservati alla mobilità dei ». «Per il periodo interessato, Trenitalia (Gruppo FS) sostituirà con autobus - tra Eboli e Potenza - solo due treni: il Regionale 12441 delle 18.00 da Napoli per Potenza ed il Regionale 12440 delle 21.28 da Potenza per Salerno».
PROGETTI DI CITTA’ Quella “possibile” CONTINUA la serie di incontri, per ascoltare i problemi, le necessità e le proposte dei cittadini nei quartieri e «proseguire il percorso partecipato di costruzione di un programma e di un movimento di cittadini attivi per immaginare insieme un’altra città possibile e un’altra politica». Dalle associazioni e dai singoli impegnati perchè “Un’altra città è possibile” l’invito per giovedì, alle ore 17.30, presso la sala Inguscio della Regione Basilicata, in viale Verrastro.
IL CIRCO Sipario il 13 febbraio E’ ARRIVATO il circo in città. E’ atteso per il prossimo 13 febbraio il sipario su “Fantasia equestre”, lo spettacolo crcense del circo Orfei che aver ottenuto un grande successo a Bari in occasione delle festività natalizie arriva nel capoluogo lucano. Nel piazzale di viale Verrastro è partirà, con vari appuntamenti giornalieri, il primo spettacolo prodotto da Stefano Orfei, figlio di Moira Orfei.
Concorso anti -bullismo alla scuola “Sinisgalli”
Diciannove “penne” per la responsabilità IL BULLISMO, piaga della nostra società. Una problematica sentita, vissuta con gli occhi vivaci e la penna fulgida degli alunni della scuola media “Leonardo Sinisgalli” di Potenza che ieri pomeriggio hanno ricevuto coppe e medaglie dai responsabili della commissione, chiamata a esaminare gli elaborati prodotti dai ragazzi sul tema sopra esposto. La cerimonia di premiazione si è svolta presso l’auditorium “Angelo Laurino” della parrocchia di Santa Cecilia, in rione Poggio Tre Galli, alla presenza del corpo docente e della commissione esaminatrice, formata da Giovanna Gallo, dirigente didattico della scuola di via Anzio, di don Rocco Colucci, co-parroco di Santa Cecilia, di Daniela Ciorciaro psicologa, di Daniela Bendedetto, legale e di Raffaele Molinari, presidente dell’associazione culturale “Ermeneia” che ha indetto il premio. Bullismo, una piaga sociale, obiettivi per sconfiggerlo. Ha presenziato alla cerimonia don Mimmo Florio. E’ stato questo il tema del pomeriggio dedicato a un problema serio, affrontato in tutte le salse che hanno elaborato le varie sfaccettature di un problema quanto mai delicato. Questioni razziali, morali, etiche e deontologiche sono state alla base di una giornata di riflessione intensa che ha visto i componenti della commissione
Mercoledì 11 febbraio 2009
ENERGIA Si replica con Radio2 “M’illumino di meno” è l’appuntamento, lanciato dalla trasmissione radiofonica di Radio2 “Caterpillar”, attesa per il 13 febbraio. Il comune di Potenza, anche quest’anno, aderisce per contribuire all’abbattimento del consumo energetico. Roberto Speranza, consigliere comunale e vice responsabile nazionale del Pd per gli enti locali, spiega che «quello del risparmio dell’energia è per noi uno dei temi con una maggiore cifra di futuro e un maggior portato generazionale. A Giacomo D’Arrigo, coordinatore nazionale di Anci Giovane e a Candio Tiberi coordinatore Anci Giovane Basilicata va il massimo sostegno per rafforzare tale iniziativa». Due immagini della serata (f.M.)
leggere i passi salienti dei temi elaborati con dovizia di particolare dalla scolaresca, guidata dalla responsabile del progetto la professoressa Vincenza Quinto che ha premiato gli alunni. La famiglia, la scuola, le strutture ludiche e ricreative, i circoli, questi sono i luoghi in cui è possibile secondo gli alunni della Sinisgalli abbattere tale problematica. Valori etici, giuridici, con in testa i casi della responsabilità in educando e vigilando, l’applicazione della responsabilità personale, in ambito penale, le attribuzioni civili, contesti davvero indispensabili in un ordinamento giuridico come quello italiano ancora non al passo con i tempi della giustizia europea e mondiale. Gli alunni premiati sono stati Chiara Ip-
pedico, Riccardo Guglielmi, Nicole Morano, Francesco Mancusi, Maria Carlucci, Simone Sarli, Carmela Sileo, Gianfranco Sabatino, Rossella Calabrese, Cristiana Signa, Federica Grignetti, Raffaele Ambrosio e Gabriella Giordano, tutti con una medaglia al collo. I primi premi sono andati a Giulia Mercurio, terza classificata, Rocco Palese, giunto secondo e Fabio Mauro, primo classificato. Tanta emozione, un dibattito serrato e vigile sui problemi del bullismo, ora sarà necessario utilizzare il pugno duro contro un problema scottante e di grande rilevanza sociale, morale e religiosa. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
SCIOPERO CGIL-FP Acta assicura servizio L’ACTA di Potenza in una nota informa che La Fp-Cgil ha proclamato per l’intera giornata di venerdì 13 lo sciopero generale per tutto il comparto igiene-ambientale a causa «dell’esito negativo del tentativo di conciliazione» dello scorso 30 dicembre. L’azienda, però, in una nota assicura che «per la durata dello sciopero, tutte le prestazioni indispensabili per l’erogazione dei servizi anche in obbligo al piano dei servizi che stabilisce e individua la copertura di quelli pubblici maggiormente utili alla collettività! saranno garantiti. L’annuncio prosegue: «Tutti i servizi saranno integralmente riattivati nella giornata successiva».
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Potenza
Mercoledì 11 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
L’arredo urbano, tra alberi e antenne
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Auguri a Martina... Anche se con un giorno di ritardo, un bacio grande per i tuoi tre mesi da papà Gabriele e mamma Manuela
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Volti di donne CHIUDERA’ i battenti il prossimo 15 febbraio, nel museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu”, la mostra documentaria “Volti di donne e ritratti di Paesi nel terzo millennio” di Silvestro Lazzari. La mostra è un omaggio che la Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna ha voluto riservare alle donne, testimoniando realtà e culture diverse ed utilizzando alcuni suggestivi scatti fotografici di Silvestro Lazzari. Le testimonianze fotografiche, realizzate dall'autore, rappresentano una sintesi di momenti di incontro, di riconoscimento degli altri e di interpretazione di realtà molto distanti dalla nostra. Lo strumento utilizzato, il ritratto, consente di offrire un sapore ed un significato alla personalità individuale, fissando tratti non solo somatici, ma soprattutto esistenziali e caratteriali delle donne incontrate in vari Paesi extraeuropei. La macchina fotografica ha consentito di gettare dietro le quinte uno sguardo indiscreto, ma rivelatore di realtà umane dissimili, scoprendo al tempo stesso un mondo femminile indaffarato, sottomesso, operoso, emarginato, materno, dignitoso, povero, ma spesso con lo sguardo rivolto al futuro dei propri figli e del proprio Paese.
“Canti leopardiani” IL prossimo 14 febbraio, con sipario alle 21, sul palco del Teatro Nuovo del seminario maggiore, Flavio Bucci porterà in scena “Canti Leopardiani”. Uno dei magistrali interpreti della scena italiana si racconta e racconta la travagliata esistenza di un uomo che guarda la vita attraverso la poesia di un Giacomo Leopardi inedito. Flavio Bucci, abituale mattatore solista della scena, compie un viaggio nell’esistenza dell’uomo macerato dalle disillusioni della vita. La sua interpretazione, tumultuosa ed eclettica, riscopre l’uomo nel dolore universale della solitudine costruendo un teatro specchio e metafora di un percorso esistenziale e sociale, un teatro come storia della nostra anima collettiva e individuale. Un Teatro, insomma, che non rinunci mai ad essere sia per chi lo fa sia per chi lo riceve, una grande esperienza di formazione. E’un Flavio Bucci inequivocabile, ove la sua drammaturgia si costruisce e si basa su un Teatro che è alla stessa portata della costruzione di un uomo. Questo “mago della scena” va all’origine di quell’affabulazione rotta dai ritmi sincopati della voce e del gesto e in quest’ultimo si rivela un misto di timidezza e d’audacia propri della figura di Giacomo Leopardi.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Italians 17.30 - 20 - 22.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22
Sala 6 Questo piccolo grande amore... 16.30 - 19.00 - 21.30
Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30
Sala 7 Viaggio al centro della terra 16.30 - 18.30 - 20.30
Sala 3 Revolutionary Road 18 - 20.15 - 22.30
•DUE TORRI• Italians 19 - 21.15
Sala 4 Operazione Valchiria 17.40 - 20 - 22.20
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO TURNO NOTTURNO 11 FEBBRAIO Caiazza via Tirreno, 3/11 0971-53430 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-310310 0971-612564
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli •IL 13 FEBBRAIO Potenza, Galleria civica, ore 19 “IL REALMENTE” Cinema e arte con Pier Marco De Santi e Augusto Sainati •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
•DOMANI Potenza, teatro Stabile, ore 18.30 “DOVEVA MORIRE” Presentazione del libro di Ferdinando Imposimato
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 21 Il sindaco e il commissario dell’Asi, su nuovo regolamento urbanistico e Cip-Zoo Mercoledì 11 febbraio 2009
In attesa del Piano metropolitano Navazio: «La zona industriale sia gestita dal Comune» CON L’APPROVAZIONE del regolamento urbanistico alle porte, l’amministrazione Santarsiero fa i conti con alcuni “scorci” di città. Quello della Cip-zoo è da sempre conteso, contestato, agognato. Ed è stato uno degli oggetti di discussione, ieri, a Palazzo di città, in un incontro tra il sindaco Santarsiero e il commissario del Consorzio industriale, Ernesto Navazio. Il sindaco ha illustrato la proposta di regolamento urbanistico del nucleo industriale di Potenza che «avvia un programma di dismissione di aree alla città, con cessione immediata di una prima vasta zona». Mentre per l’area restante viene comunque “restituito” alla città «il governo della pianificazione». Soddisfatto Santarsiero che ha spiegato come il provvedimento disegni «una svolta importante che consente alla città di meglio pianificare in maniera omogenea il proprio territorio evitando situazioni di divergenza e conflitto come spesso è successo nel passato». Con particolare riferimento all’area della ex Cip Zoo, «potremo definire nel modo migliore la sua futura destinazione, considerato il valore strategico di essa per la città e per l’intero territorio». Il commissario Navazio, però, ha fatto anche un ri-
Il recupero di palazzi nel borgo antico
Santarsiero e Navazio studiano le tavole del regolamento urbanistico
flessione sul “rapporto” tra città e Consorzio industriale. «Il consorzio Asi di Potenza - spiega - sta operando con l’obiettivo primario di definire scelte condivise con le amministrazioni comunali». Del resto, basta camminare in città per comprendere come «l’area industriale di Potenza ha ormai una funzione diversa da quella originaria», per cui era stata pensata. Così, «è normale che rientri nella piena competenza del Comune».
I due amministratori hanno poi fatto dialogato su un “punto” condiviso: l’idea è quella che il Consorzio industriale partecipi in maniera «organica ai lavori del Piano strutturale metropolitano (il progetto che mette insieme dieci comuni dell’hinterland di Potenza, secondo un principio per cui progettare in modo comune abbassa i costi e aumenta l’efficienza, ndr) per meglio definire, nel comprensorio del Potentino, le aree che dovranno svolgere
la funzione di tipo produttivo». Il sindaco Santarsiero - è la conclusione della nota di resoconto - nel sottolineare la positività delle relazioni con il commissario dell’Asi Navazio, ha colto l’occasione per discutere anche delle procedure connesse alla acquisizione, da parte dell’Acta (azienda comunale per la tutela ambientale) di un’area ubicata nell’area industriale cittadina per la realizzazione della propria sede.
L’ASSESSORE all’Urbanistica, Alessandro Singetta, accompagnato dai componenti degli uffici comunali cui fa riferimento la sua delega, ha effettuato, ieri, un sopralluogo nelle vie del centro storico cittadino per definire quanti e quali edifici necessitino di interventi di parziale o totale ristrutturazione. Sono oltre una decina gli immobili sui quali i tecnici e l’assessore hanno fermato la propria attenzione e per i quali il comune attiverà le procedure previste al fine di conoscere lo stato dei fatti e gli interventi eventualmente decisi dai privati, proprietari degli stessi immobili. «Lo scopo della ricognizione odierna spiega Singetta - è quello di determinare un percorso che possa consentire un pieno recupero dell’intero patrimonio immobiliare ospitato nel centro storico della nostra città. L’amministrazione, per quanto di propria competenza, anche attraverso l’attivazione di diverse forme di finanziamento, mira a conferire al borgo antico di Potenza il decoro che gli compete. E’ doveroso che
anche i privati facciano la loro parte così da giungere, attraverso un’azione sinergica, alla definizione di una volontà comune tesa a evitare che l’incuria di pochi possa inficiare il lavoro dei molti che hanno operato pregevoli ristrutturazioni». La verifica effettuata consentirà all’amministrazione di ottenere il quadro completo e approfondito della situazione, «decidendo anche gli interventi da realizzare in via prioritaria. In ogni caso, laddove i privati proprietari dei fabbricati non dovessero intervenire, l’amministrazione comunale è intenzionata a verificare tutte le possibilità per sostituirsi a essi nella realizzazione degli interventi edilizi». Poi, l’invito dell’assessore alla Provincia «affinché si attivi al più presto per assicurare il pieno recupero di fabbricati importanti, quali l’ex biblioteca provinciale di corso Garibaldi, l’ex dispensario e l’ex tribunale, immobili che sia per la loro storia che per la loro collocazione strategica meritano di essere restituiti alla città in piena efficienza».
Aggredito non aveva denunciato La polizia scopre la verità
Rubano soldi, presi dall’Arma
za) ai danni di un altro giovane di Potenza, a seguito di una violenta aggressione maturata nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Una ritorsione, dicono gli investigatori, né più né meno. La misura cautelare è stata adottata dopo un’indagine non facile da parte del personale di questa Squadra Mobile della questura potentina. Un’indagine di quelle da film d’iniziativa degli stessi agenti. Come dicono in un comunicato stampa, da «attività info-investigativa a seguito delle suddette gravi lesioni, cui elementi probatori sono stati pienamente valutati ed accolti dal gip, su richiesta del pm». La vittima aveva dichiarato che si era procurato quelle lesioni in un incidente. Ma gli agenti non gli hanno creduto. E, a quanto sembra, hanno fatto bene.
CON L’ACCUSA di furto con destrezza in concorso fatto a Potenza, in una gioielleria di viale del Basento, tre giovani sono stati arrestati dai Carabinieri nei pressi di Picerno. I tre giovani – Mauro Barbetta, di 21 anni, Alessio Corsano (19) entrambi di Eboli (Salerno), e Anna Ingenito (19) di Castellammare di Stabia – sono entrati nella gioielleria, insieme a una minorenne, che è stata denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Potenza. Le due ragazze hanno cercato di distrarre una commessa, mentre i due giovani hanno rubato dalla casa una banconota da 50 euro. Un “classico” del genere, anche se di solito non sono persone così giovani a provarci. I quattro sono poi fuggiti ma sono stati fermati dai carabinieri nei pressi di Picerno. I militari che sono riusciti a mettere le manette ai polsi dei quattro erano stati allertati dalla commessa, che si era accorta della sparizione del denaro.
AVEVA aggredito un giovane. Il motivo: questoni legate alla droga. Non gli aveva certo dato un buffetto: era stato così violento da causare danni irreversibili alla milza e la sua asportazione con un intervento chirurgico. Con queste accuse è stato arrestato avantieri, nel pomeriggio, B.M. di anni 30 di Potenza. A mettergli le manette ai poslsi, personale dipendente della sezione antidroga della locale Squadra mobile. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un provvedimento restrittivo (ossia, la misura cautelare degli arresti domiciliari), emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Potenza Luigi Barrella. Il trentenne risulta avere alcuni precedenti per reati in materia di stupefacenti. In questo caso, secondo il magistrato si è reso responsabile di lesioni gravissime (con conseguente asportazione chirurgica della mil-
Furto con destrezza in gioielleria da parte di giovanissimi
La scoperta durante un servizio di controllo nei pressi di una concessionaria
Bossoli abbandonati in viale del Basento QUATTRO bossoli di proiettili per una pistola calibro nove sono stati trovati ieri mattina dai in viale del Basento, alla periferia della città, nei pressi di una concessionaria di automobili. I militari stavano svolgendo un normale servizio di controllo quando hanno notato i bossoli, abbandonati di recente. Sono stati sequestrati e saranno esaminati nei laboratori specializzati dell’Arma. Secondo i primi accertamenti investigativi, i bossoli sono ciò che resta di proiettili sparati altrove perchè non vi sono state segnalazioni di colpi di arma da fuoco nella zona. Qualcuno, probabilmente, ha pensato di abbandonarli in strada.
Alcuni momenti del ritrovamento dei bossoli in viale del Basento (foto Mattiacci)
Mercoledì 11 febbraio 2009
22 Da ieri pomeriggio è stato ripristinata la circolazione a senso unico alternata in direzione Potenza
Riapre il ponte di Picerno, meno fila Ma il tratto è più corto. A marzo prevista una nuova chiusura E’ STATA l’ultima giornata di sofferenza quella di ieri per i pendolari che quotidianamente sono costretti a percorrere il raccordo autostradale Potenza-Sicignano. Ieri sera, infatti, intorno alle 18 e 30 è stata riaperta il tratto chiuso il viadotto Fiumara di Tito, meglio conosciuto come Ponte di Picerno. Lo stop alla circolazione, durato 8 giorPICERNO - Brutto incidente avveni, si era reso necessario a seguito degli innuto ieri pomeriggio, nei pressi terventi che dovevano essere portati a terdelle contrade che dividono Picermine per rafforzano a Tito re la struttura. E Scalo, sulla ieri, dopo aver efstrada statafettuato le prove di le numero carico, la corsia di novantasorpasso in direquattro, utizione Potenza è lizzata dal stata riaperta al traffico veitraffico, con circocolare sia in lazione a senso direzione unico alternato. Il Potenza che tratto è regolato in direzione da semaforo. Ma Salerno, a con un’importante causa della novità: il tratto di chiusura senso unico è stato del viadotto ridotto e i tempi di di Picerno. durata del “verde” Poco dopo le sono stati allungasedici e venti, in modo da conti, una Volsentire il passagkswagen gio di maggior nuLupo di comero di autovettulore scuro, re in tempi inferio- Il tratto interessato dalla chiusura che percorri. L’intersa carreva la stareggiata in diretale in direzione Potenza varrà riaperta, secondo zione sud, e quindi in direzione Saquanto riferito dall’Anas, a fine mese di lerno, si è improvvisamente ribalmarzo dopo un nuovo periodo di chiusura tata sul manto stradale e ha condel tratto, che non dovrebbe protrarsi per cluso la sua corsa sul cigno della più di 10 giorni. strada, completamente capovolta. provinciapz@luedi.it
Incidente sulla statale 94 Traffico in tilt, nessun ferito
PIETRAGALLA - Quest’oggi si celebra la diciassettesima giornata mondiale del malato ed essa rappresenta certamente un momento umano e sociale importante per chi soffre. A Pietragalla questo impegno verrà esplicato dalla caritas parrocchiale che è presieduta dal parroco del paese don Tonino Cardillo il quale si avvale della stretta collaborazione del referente parrocchiale della struttura Peppino Lichinchi e di altri volontari. Verrà dato nel corso di questa giornata un supporto verso i sofferenti che risiedono in questo centro abitato, una parola di conforto e di speranza per chi combatte quotidianamente contro le difficoltà giornaliere legate alle malattie. Ammalati, disabili e persone sofferenti, che sono tante a Pietragalla, riceveranno in tal modo la visita di questi rappresentanti parrocchiali della caritas e una parola di conforto e di speranza naturalmente
Alcuni automobilisti che hanno assistito alla scena, non hanno esitato a chiamare i soccorsi. Subito dopo l’allerta data dagli automobilisti, sono giunti sul posto i Carabinieri della compagnia di Potenza, due autoambulanze di Basilicata Soccorso e un carro attrezzi per la rimozione dell’auto, oltre al personale della Provincia di Potenza della sezione distaccata di Tito Scalo. Per circa un’oretta, traffico intenso ed in tilt sulla strada statale. A fare da spartitraffico gli agenti del pronto intervento della provincia di Potenza, che hanno cosparso il tratto di strada interessato dall’incidente con una polvere per il prosciugamento dell’olio perso dalla vettura durante l’uscita l’incidente e per la rimozione dei detriti e dei pezzi di plastica persi dall’auto durante il tremendo impatto. Il traffico è ripreso a scorrere regolarmente dopo i soccorsi e dopo la rimozione dell’auto, all’incirca dopo le diciotto. Causa dell’incidente, senza dubbio, il manto stradale, reso molto viscido dall’acqua caduta durante la giornata, che ha causato lo sbandamento dell’auto, in una serie di semicurve in discesa, e il conseguente ribaltamento.
Pietragalla Iniziativa della Caritas
Una giornata con i sofferenti sarà data anche a tutte le persone, familiari e volontari di associazioni varie, che convivono con tutte le persone in difficoltà con la propria salute e che offrono tutti i giorni il proprio impegno al servizio degli altri. Difatti il motto scelto per questa giornata a livello mondiale è davvero significativo "educare alla salute, educare alla vita". Nel corso della giornata i tanti ammalati che vivono a Pietragalla avranno quindi la possibilità, grazie alla caritas parrocchiale, di vivere un momento ulteriore di speranza, di umanità e di affetto. La giornata è stata prece-
duta nei giorni scorsi da un documento stilato dai vescovi lucani. «L'educazione alla salute si legge nel documento - è un capitolo fondamentale dell'educazione alla vita perché i due beni, salute e vita, sono profondamente tra loro connessi. Educare alla salute e alla vita significa educare al rispetto della dignità della persona umana che è caratterizzata dalle sue qualità, dalle sue abilità, dalle sue fragilità e dalla sua apertura alla reciprocità e al dono». «Il naturale desiderio di pienezza, - riprende il comunicato - definita come felicità, si manifesta attraverso il
Si presenta Btobe il salone dedicato al Business lucano TITO - E’ prevista per domani la presentazione della seconda edizione del BtoBe, il primo salone dedicato al Business in Basilicvata. Alla conferenza stampa, in programma alle 11 in Confindustria, interverranno: Michele Franzese (Presidente BtoBe e Responsabile della Scai Comunicazione, agenzia di comunicazione promotrice dell'evento); dott. Fernando Barbaro (Presidente EFAB); dott. Carlo Cosentino (Presidente del comitato scientifico di Agribe); dott. Riviezzi (Direttore della Banca di Credito Cooperativo di Laurenzana, main sponsor di BtoBe); dott. Giuseppe Carriero (Direttore Generale Confin-
dustria Basilicata); On. Dott. Pasquale La-morte (Presidente Camera di Commercio di Potenza); Simone Piedilato (Rappresentante di A.C.i. Service/Energie Alternative - Parnter Ibc Solar Ag, main sponsor di BtoBe). Durante la conferenza saranno evidenziate le caratteristiche principali dell'evento, le sue finalità e verrà presentato il programma dell'iniziativa, ricco di riflessioni economiche generali, proposte con-crete, testimonianze di particolare spicco, incontri tesi a far gruppo tra aziende espositrici e visita-trici. Tutte iniziative legate da una visione comune: la centralità del fare impresa nel sistema Italia».
bisogno di vari beni che trovano origine e fine nell'Amore, nella ricerca dell'Assoluto. Molte dipendenze, da alcol, droghe o da particolari abitudini avvilenti, derivano da un forte bisogno di assoluto, a cui si tenta di rispondere conferendo valore assoluto ai beni finiti, capaci di inebriarci di potere e piacere, ma incapaci dare valore alla dignità umana e, quindi, di portare all'autentica felicità. E' importante, nell'educazione della persona, crescere nella consapevolezza della splendida reciprocità, un vero scambio di doni, caratteristica propria dell'esistenza umana ed attribuire importanza fondamentale alla nostra apertura all'Eterno. Infatti, queste due dimensioni, profondamente umane, costituiscono l'autentica prospettiva di senso attraverso cui valutare tutti i desideri e tutti i beni, in primo luogo la vita e la salute».
Pignola, un premio dedicato a Stolfi Il presidente della proloco di Pignola Bruno Albano
PIGNOLA - La pro loco “Il Portale” di Pignola è nota e apprezzata per le sua prolifica attività culturale e di promozione del territorio. Vicina alle istanze della comunità e fortemente propositiva, vanta numerosi progetti portati avanti da diversi anni con successo e credibilità crescenti. Ricordiamo la rassegna internazionale della cultura e delle tradizioni popolari in estate, il premio di medicina “Potito “Petrone” in dicembre, la manifestazione tutta al femminile “L'altra faccia di Penelope” dei primi di marzo e il premio nazionale di poesia “Giulio Stolfi”, dedicato al magistrato, poeta e scrittore. L'evento è alla terza edizione. La pro loco ha già pronto il bando di partecipazione al premio che si svolge con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, dell'Apt., del Comune di Pignola e della Comunità Montana Alto Basento. «Il premio -afferma il presidente Bruno Albanosi inserisce all'interno di una multiforme e variegata attività del sodalizio volta a promuovere la cultura dell'antica Lucania e a valorizzare l'identità, i beni e le risorse del suo territorio. Vuole altresì onorare e ricordare una personalità di alto profilo, punto di riferimento nel vasto panorama giuridico, letterario e poetico regionale e nazionale». Il
concorso è aperto a tutti gli scrittori e poeti. Da regolamento ogni autore deve far pervenire in busta chiusa la scheda di adesione annessa al bando, compilata in ogni sua parte e cinque poesie di tema libero, ciascuna in sette copie. I componimenti, esclusivamente in lingua italiana, inediti e non vincitori di altri premi, non devono superare i 40 versi. Tutto il materiale va spedito al seguente indirizzo: Pro loco “Il Portale”, Piazza V. Emanuele II 3, 85010 Pignola entro il 31 maggio 2009. Una giuria di esperti, il cui operato sarà insindacabile e inappellabile, giudicherà le poesie pervenute e stilerà una graduatoria delle cinque ritenute migliori. I vincitori saranno invitati alla cerimonia di premiazione che si terrà alle ore 11 di domenica 20 Settembre 2009. I premi saranno così assegnati: al primo classificato ottocento euro, al secondo classificato quattrocento, al terzo classificato trecento euro. I premi in denaro, in caso di exaequo, saranno divisi. L'associazione promotrice del premio si riserva, inoltre, la facoltà di pubblicare e divulgare, a discrezione, gli elaborati pervenuti che comunque non saranno restituiti. Simona Brancati provinciapz@luedi.it
CONTRADA FALOPPA
Si ribalta un’autovettura: nessun ferito PIGNOLA - Ennesimo incidente sulla provinciale che collega il capoluogo a Pignola. Nel pomeriggio di ieri una Fiat si è ribaltata nei pressi di contrada Faloppa. La conducente non ha riportato ferite: infatti, secondo il racconto di chi è arrivato poco dopo sul luogo è uscita con le proprie gambe dall’autovettura. Anche un’altra macchina, una Lancia, è stata coinvolta nell’incidente. Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco. I conducenti sono stati sottoposti a controlli in ospedale, ma non dovrebbero aver riportato danni. Non è la prima volta che l’arteria è oggetto di incidenti. Solo negli ultimi due mesi, ve ne sono stati tre.
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Pescopagano: interrogazione del consigliere Rocco Vita (Partito socialista)
«Dopo due anni che cosa ne è dell’ospedale?» PESCOPAGANO - Che cosa sta impedendo alla struttura ospedaliera di Pescopagano di entrare in completo servizio? Sono passati due anni dalla legge regionale che avrebbe dovuto razionalizzare i servizi e, per il momento, ancora non se ne sa nulla. Sul tema, pertanto, è stata presentata dal consigliere regionale Rocco Vita, presidente del gruppo regionale del Partito Socialista, un’interrogazione all’assessore regionale alla Salute, sicurezza e solidarietà sociale per sapere «qua-
li sono i motivi che hanno impedito, a distanza di due anni dalla entrata in vigore della legge regionale n. 1 del 2007, l’applicazione del programma di sviluppo sanitario che prevedeva il conferimento del presidio ospedaliero di Pescopagano all’Azienda ospedaliera San Carlo in funzione della razionalizzazione della rete dei servizi sanitari regionali». «A nessuno può sfuggire - afferma Rocco Vita che, a due anni di distanza dal conferimento, nulla è stato fatto per caratteriz-
zare il presidio ospedaliero di Pescopagano come polo riabilitativo regionale pubblico. Non c’è stato nessun monitoraggio, non c’è stata l’immediata attivazione dei poliambulatori specialistici e ancora non sono state attivate le normali procedure concorsuali per la copertura di due posti di cardiologia e radiologia in modo da assicurare sempre la presenza attiva in ospedale. Questi sono solo alcuni degli impegni presi in un programma di sviluppo condiviso - continua l’espo-
nente del Ps - con l’assoluto ed unico obiettivo del rilancio della struttura. Invece, constato dopo due anni, nell’assoluto silenzio dei responsabili delle politiche regionali e dei dirigenti regionali preposti, che si è solo provveduto a chiudere il Pronto Soccorso ed i corsi di laurea per Fisioterapisti, dopo 30 anni di alta formazione professionale, privando la struttura ospedaliera finanche delle sedie per il trasporto dei pazienti. A questo punto mi chiedo conclude Vita - se questo
L’ospedale di Pescopagano
progetto è ancora attuale e se non sia il caso di adottare provvedimenti urgenti per recuperare questo ri-
tardo». Nei giorni scorsi allarme sulla situazione era stato lanciato anche dai sindacati.
Entro giovedì prossimo un tavolo tecnico a cui dovrebbe partecipare anche l’azienda
La lotta per salvare le Poste Il timore: nel piano della società altre 15 razionalizzazioni POTENZA - «Spero che l’azienda Poste Italiane faccia un passo indietro sui nostri comuni, altrimenti penseremo a una manifestazione di carattere regionale». Il sindaco di Bella, Salvatore Santorsa, non sembra intenzionato a far cadere il silenzio su quanto sta accadendo nel suo e in diversi altri comuni della Basilicata. La chiusura a giorni alterni degli uffici postali, infatti, sta esasperando la popolazione e gli amministratori, che continuano a scontrarsi contro il muro alzato dall’azienda. Dopo il tavolo tecnico organizzato dall’Anci lo scorso 15 gennaio, infatti, gli amministratori di Bella, Filiano, Lauria e il sub Commissario di Maratea, hanno avuto un altro incontro (il 2 febbraio), presso la sede centrale di Poste Italiane. E i risultati non sono stati certamente soddisfacenti, tanto che gli amministratori sono arrivati a minacciare «uno sciopero generale». Ieri a Potenza, nella sede dell’Associazione nazionale comuni (Anci), si è tenuto un altro incontro, in vista del tavolo tecnico previsto per la prossima settimana e a cui do-
Un ufficio postale
vrebbe partecipare anche un rappresentante delle Poste. Una riunione che è servita a fare un punto della situazione e a stabilire delle linee di azione comune contro le scelte fatte finora. Anche perché - questo è quanto temono molti sindaci lucani - quello che sta accadendo non è che l’inizio. Secondo alcune voci, infatti, il piano di Poste Italiane per la
Nell’Atc 2 iniziata l’immissione lepri POTENZA - Il Comitato di gestione dell’Atc 2 di Potenza ha messo a punto un programma «improntato alle operazioni di cattura e di immediata immissione sul territorio di lepri e si prefigge di ristabilire densità ottimali della specie nel territorio di propria competenza». E’ prevista, per quest’anno, la cattura, presso 19 recinti fissi, di circa 550 lepri che verranno liberate nelle zone libere e vocate, per la specie in argomento, dei 31 comuni facenti parte dell'Ambito. A tutt'oggi sono stati catturati, presso 5 recinti, 187 capi che sono stati immessi nei territori dei comuni di Baragiano, Bella, Brienza, Calvello, Castelgrande, Muro Lucano, Picerno, Potenza, Ruoti, Sasso e Vietri di Potenza. Alle catture della selvaggina partecipano componenti del Comitato di Ge-
stione dell’Atc, che coordinano le operazioni, i proprietari dei recinti, le guardie volontarie di tutte le Associazioni venatorie e rappresentanti dei cacciatori. Le lepri vengono, poi, affidate alle guardie stesse che provvedono a liberarle nelle zone vocate preventivamente individuate dall’Atce. «L’iniziativa - precisa presidente dell’Atc, Francesco Giorgio - non può essere stata della sezione Arci Caccia di Vietri di Potenza che, peraltro, non può effettuare “ripopolamenti”. Il territorio di Vietri è stato destinatario, in questa tornata, di 7 coppie di lepri (e non 110) che sono state immesse dall'Atc 2 nelle zone idonee di quel comune, dalle Guardie Venatorie Volontarie incaricate, alla presenza di cacciatori delle sezioni comunali del posto».
Basilicata sarebbe un po’ più ampio e prevederebbe altre 15 “razionalizzazioni”. E’ chiaro, quindi, che i comuni più piccoli - e nei quali già grandi sono i disagi soprattutto per quanto riguarda la consegna - sono decisi ad aderire a una battaglia che non si preannuncia facile. Ieri i sindaci di Bella, Filiano, San Fele, Lauria e Nova Si-
ri, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e quelli dell’Anci hanno deciso di chiedere sul tema anche l’interessamento dei parlamentari lucani. A Poste Italiane, poi, verranno ufficialmente chiesti anche i bilanci degli uffici già colpiti dalle “riorganizzazioni”. Antonio Palermo, segretario regionale Cgil Slc, spiega bene il perché: «Poste Italiane è una delle poche aziende che riesce a chiudere in attivo ogni anno e gli utili li fa anche grazie alla Basilicata dove, come risulta da diverse analisi, il risparmio è molto forte. Le spese quali sono? Facendo un calcolo approssimativo al massimo si possono spendere per un piccolo ufficio circa 50.000 euro l’anno, tutto compreso. I bilanci ufficiali, quindi ci potranno aiutare a capire se effettivamente ci sono delle perdite. E comunque mi chiedo: in un anno, con queste riorganizzazioni, le Poste quanto possono risparmiare? Mettiamo 20.000 euro: ma vale la pena, per pochi euro, provocare la rivolta di tutta la popolazione della Basilicata?». Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
Margiotta presenta un’interrogazione SI INIZIANO a registrare i primi interventi dei parlamanetari lucani. Salvatore Margiotta, vicepresidente della commissione Ambiente della Camera dei Deputati, ha rivolto un’interrogazione al ministro delle Poste e telecomunicazioni in relazione alle limitazioni dei servizi postali in alcuni centri della Basilicata. «Poste Italiane - sostiene Margiotta - hanno effettuato interventi di limitazione dei servizi nei Comuni di Bella (frazioni di S. Antonio Casalini e S. Cataldo), di Filiano, Lauria e Maratea; in realtà il contratto di programma tra ministero e Poste Italiane spa prevede che la razionalizzazione sia possibile, se «le strutture non garantiscono condizioni di equilibrio economico» e comunque nel rispetto di condi-
zioni di «non discriminazione e con particolare riguardo alle isole minori ed alle zone rurali e montane». Le Poste - prosegue il deputato - non hanno fornito, anche nel recente incontro del 2 febbraio con i sindaci, alcun dato obiettivo di riscontro sicché appare inaccettabile determinare così forti disagi ai cittadini residenti nei centri sopraindicati. Sulla base di tali considerazioni - conclude - chiedo al ministro di sapere per quali motivazioni è stata adottata la procedura suddetta; attraverso quali criteri si è pervenuti all’individuazione dei Comuni in cui limitare il servizio; se si intenda, ed in che modo, operare affinché le Poste Italiane ripristinino la completa funzionalità del servizio medesimo».
Diversi i temi all’ordine del giorno: dalla stabilizzazione dei precari ai Laghi artificiali
Seduta ispettiva del consiglio provinciale POTENZA - Stabilizzazione dei precari, realizzazione della biblioteca multimediale, restituzione ai cittadini delle somme percepite per la depurazione delle acque e istituzione del Parco dei Laghi artificiali. Questi i temi al centro del dibattito, nel corso della seduta ispettiva di Consiglio provinciale che si è svolta ieri mattina. Il capogruppo Antonio Caivano (Psdi) ha chiesto chiarimenti sul piano di stabilizzazione della Provincia di Potenza. «Vorrei sapere - dice Caivano - se sono stati stabilizzati tutti gli aventi diritto e come mai siano stati esclusi dal piano alcuni geometri». Nella sua relazione, l’assessore al Patrimonio e alle Risorse umane Domenico Carlomagno ha spiegato che l’Ente ha redatto il piano di stabilizzazione per il triennio 2008-2010, a favore soprattutto di quei lavoratori impegnati da più tempo in Provincia. Per gli altri in possesso dei requisiti, l’Ente sta valutando la possibilità di avviare altre stabilizzazioni. Con la sua interrogazione, il capogruppo Gianluca Manzi (Verdi) ha voluto conoscere lo stato dell’arte e i tempi di
completamento della biblioteca multimediale, nel rione Santa Maria. L’assessore Carlomagno ha spiegato che il primo lotto è stato quasi completato, mentre per il secondo, nel giro di una quarantina di giorni, sarà pronto il progetto esecutivo. Prima di illustrare la sua interrogazione, il capogruppo Vincenzo Giuliano (Udc) ha espresso «cordoglio per la tragica fine di Eluana Englaro che non deve lasciare indifferente la coscienza civile. Chiedo che questo Consiglio - afferma Giuliano - rilanci il tema della vita e ponga un argine all’eutanasia». Con la sua interrogazione, Giulianoha chiesto di conoscere quali iniziative intende prendere la Provincia dei 100 Comuni per sensibilizzare Acquedotto lucano a dare corso a una sentenza della Corte Costituzionale (n. 335/2008) sulla restituzione delle somme percepite impropriamente per la depurazione delle acque. Nella sua risposta, il vicepresidente Domenico Iacobuzio ha affermato che la Provincia non può intervenire direttamente perché le somme sono state
intascate da Comuni e Acquedotto lucano. «Possiamo, tuttavia, verificare con l’ufficio legale - dice Iacobuzio - se sia possibile avanzare una richiesta alla Regione per trovare una fonte di finanziamento agevolato ai Comuni». Proposta condivisa da Giuliano, secondo cui si potrebbe convocare una Conferenza delle Autonomie, invitando Comuni e Acquedotto lucano, per accertarsi se quest’ultimo possa farsi carico di tutte le somme da restituire, attraverso la Regione Basilicata. Infine, il capogruppo Raffaele Soave (Pdci) ha chiesto di conoscere lo stato della proposta di legge sulla istituzione in Basilicata del Parco dei Laghi artificiali, su cui c’è un notevole ritardo. L’assessore alle Aree protette Carmine Rossi ha sottolineato di aver chiesto la convocazione di un incontro sul tema con l’assessore regionale Vincenzo Santochirico. Soave ha detto di voler rinviare la discussione di dieci giorni sull’argomento per arrivare a un punto fermo e ha annunciato di presentare a riguardo un ordine del giorno.
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Venosa Dopo l’attacco su un manifesto di alcuni aderenti al Pd, risponde il segretario
«Il direttivo è il luogo della discussione» VENOSA - «Ci sono i luoghi deputati per discutere di queste cose. In questo caso il direttivo del Pd può fare chiarezza». Il segretario comunale dei democratici, Michele Dinapoli, non si scompone più di tanto di fronte al manifesto anonimo affisso sui muri della città negli ultimi giorni. Un volantino, il cui testo, suona come una condanna a morte (politica) dello stesso segretario tacciandolo di inadeguatezza e di «essere di parte». Un manifesto dietro il
quale, qualcuno, ha visto la mano del vicesindaco Donato Bellasalma e della schiera degli ex Ds tra cui l'assessore Gilberto Gay. Insomma: non c'è proprio pace per il Pd. E’ convocata per questa sera una riunione del direttivo. Sul tavolo della discussione anche i contenuti della lettera aperta indirizzata direttamente al segretario regionale Piero Lacorazza. «Sarebbe stato opportuno se quel “gruppo di aderenti” si fosse firmato - ha
continuato il segretario raggiunto telefonicamente - So solo che avevamo avviato un percorso politico serio che vedeva, tra le cose più importanti da affrontare, l'organizzazione del partito in vista della campagna elettorale». Nessun «immobilismo politico» secondo Dinapoli, ma solo i passi necessari della politica. Sulle accuse personali rivolte dagli estensori del manifesto, non si scompone: «Non faccio la difesa di me stesso - ha detto - ritengo per il bene del partito
che la politica torni a fare la politica e ripeto, la polemica non si fa sui manifesti anonimi, ma nei luoghi deputati. Un'ultima considerazione: il manifesto è firmato da una parte di aderenti e quindi non dalla totalità del partito. Nessuno è ancorato al proprio posto». La parola passa ora al direttivo. Un'assemblea che parlerà necessariamente della crisi interna al partito, ma che allo stesso tempo, come ricordava Dinapoli, si deve organizzare per non perdere la guida politica della
Assemblea del Pd di Venosa
città di Orazio. Le elezioni, infatti, sono ormai alle porte e i manifesti e l'annunciata raccolta
di firme contro il segretario, per alcuni, non giova alla causa del partito. provinciapz@luedi.it
Melfi E c’è timore anche per la storica cattedra episcopale posta sull’altare maggiore
La cattedrale “perde” pezzi pregiati Il crocifisso ligneo non è stato ancora riposizionato MELFI - Con nostra precedente nota denunciavamo l'assurda pitturazione di rosa delle pareti interne della basilica-cattedrale ed insieme lo smontaggio dell'altare che accoglieva un tempo il prezioso Crocifisso ligneo dei Cappuccini e che purtroppo ad oggi non è stato ancora rimontato. Paventavamo insieme il timore di altri rimaneggiamenti. Ebbene questi, con grande sorpresa dei fedeli, puntualmente si stanno verificando. Dall'altare maggiore è stato rimosso un artistico Crocifisso ligneo del settecento. Il motivo sarebbe quello della non presenza nel passato, che stranamente questa volta conta. In questo caso dovrebbero essere rimessi gli artistici candelabri e crocifisso in argento, un tempo presenti sull'altare. Oggi il crocifisso,sottratto da una maggiore visibilità è collocato o forse meglio rincantucciato nell'ultima cappella di destra della cattedrale, chiamata della vestizione. Qui è sparito il tronetto ligneo, detto appunto della vestizione, di colore
Sopra il crocifisso. A lato Tonini che osserva la cattedra episcopale
verdone con decori di grossi cordoni e fiocchi, simili a quelli in uso negli abiti dei porporati. Questa volta il motivo sarebbe quello del non gradimento. Nella gente che vede questo, come spoliazione della sua cattedrale, si registra apprensione insieme con un sempre maggiore malcontento perché, alla luce
dei nuovi recenti eventi, il timore che avvenga dell'altro si fa sempre più concreto, in particolare dopo l'annuncio di un adeguamento alla nuova liturgia del presbiterio. E questo potrebbe portare all'eliminazione dell'artistica cattedra episcopale, situata sull'altare maggiore, che da sola parla dell'an-
Lavello, Pettorruso: «Stiamo fallendo tutti» LAVELLO - «Stiamo fallendo tutti». E' il grido di allarme del gruppo consiliare della Primavera Lavellese con Antonio Pettorruso . «Tutto il consiglio comunale - fa sapere Pettorruso - non ha preso coscienza che i problemi e le sfide che attendono la nostra città e i suoi cittadini sono difficili, complesse ma risolvibili». «A me e a tutti gli iscritti alla Primavera Lavellese do la colpa di non essere in grado di far comprendere a chi oggi governa omilita in partiti di indirizzo nazionale che Lavello necessita di programmazione e azioni mirate e alte. Non riesco a fare comprendere che la costituzione di un solo ospedale e la dislocazione di 118 attivi e medicalizzati sono il futuro della sanità del Vulture; che è necessario concepire gli oltre 100 mila abitanti del Vulture Alto Bradano come cittadini di una sola città per fronteggaire lo strapotere assiastenzialista potentino; che una sola area industriale, una sola area agro industriale è la via da percorrere». Riferimenti , quelli di Pettorruso, anche ai recenti fatti riguardanti il lungo e costosto
restyling della villa comunale. «Non ci si deve appassionare a modificare la piante della città di Lavello con una strada da raddrizzare o aprire , le sfide sono più ampie»”. Un restyling lungo ormai diversi anni quello della villa comunale. Niente di più “normale” anche in ragione dei recenti ritrovamenti archeologici venuti alla luce durante le operazioni di scavo. Ma nuove ombre incombono sul futuro dell'intero polmone verde nel cuore del centro abitato. Una misteriosa ed occulta variante al progetto , di cui pare agli atti non ci sia traccia, costata non si sa ancora quanto ha messo in forse, per quanto è dato sapere, il completamento di un'altra area del giardino pubblico che non potrà , a detta di molti, essere interessata dai lavori. Pare infatti che gli stanziamenti per i lavori non siano sufficienti per , come si suol dire, accontentare capra e cavoli. «La ristrutturazione della Villa Comunale - prosegue - deve essere posta assolutamente al vaglio quantomeno della Magistratura contabile». da. ma.
tica grandezza della diocesi. Ai tanti che sono rimasti letteralmente incantati di fronte a quest'opera stupenda, ricordiamo l'ammirazione del Cardinale Ersilio Tonini, che sostò a lungo, quasi incredulo di tanta bellezza. Tale eliminazione da troppo in predicato, non tie-
ne minimamente conto della deroga agli adeguamenti liturgici, di fronte ad opere d'arte o monumentali. Cosi quelle che un tempo erano voci, oggi e progressivamente divengono realtà e concretamente si crede che sarà un succedersi di sottrazione di altri manufatti e opere d'arte, succedutisi nel tempo, e che han-
no scritto la storia gloriosa della cattedrale di Melfi. Pertanto nella gente, che negli anni '70 si battè con forza riuscendo a scongiurare la soppressione della diocesi melfitana, serpeggia ora l'intenzione della costituzione di un comitato in difesa della Basilica - Cattedrale. Franco Cacciatore
Ginestra, fondi per un centro in Cambogia GINESTRA - Nei giorni scorsi la comunità cristiana del piccolo centro arbereshe ha contribuito con l'acquisto di un testo, contenente preghiere attinenti le letture domenicali dell'Anno B, a regalare un sogno ai bambini dell'Angkor- Cambogia per la realizzazione di un centro di accoglienza e di formazione per bambini di strada. A sposare questa idea, chiamata progetto Continenti, è stato il sig. Luigi Di Leo di Potenza che è stato subito sostenuto dal parroco di Ginestra, don Gilberto Cignarale. Alla fine della santa messa, celebrata nella chiesa madre di San Nicola Vescovo, sono stati in molti ad acquistare questo libro dal titolo: Momenti di preghiera Anno B. Avvicinato Luigi Di Leo, frequentatore della parrocchia Santa Cecilia di Potenza, ha detto: «la genesi di questo libro è maturata dall'intento di raccogliere in un testo organico, di facile ed immediata consultazione, i brani scelti e proposti oralmente e di ricambiare così all'interesse dei fedeli, già vivo e sentito in me nella ricerca sempre più selettiva delle pagine, a mio avviso,
maggiormente più edificanti e significative. La frequentazione quotidiana e appassionata ha poi generato in me, oltre che un arricchimento spirituale, un desiderio naturale di concepire semplici preghiere personali, che, trovando terreno fertile nelle mie letture, sono germogliate come singoli momenti di un colloquio continuo e diretto con il Signore. Ciò a latere dell'altro desiderio, in me altrettanto vivo, di poter contribuire, nei limiti di una siffatta iniziativa, volta alla devoluzione dell'intero ricavato delle copie vendute, a beneficio di uno dei tanti progetti di solidarietà internazionale, nel caso specifico la costruzione in Cambogia di un centro di accoglienza per bambini di strada, altrimenti facili vittime del turismo sessuale diffuso in quei territori. Auguro al lettore, che viva ogni momento di questo libro, pagina per pagina, senza la fretta di finire in breve tutto il libro, ma con la cura di aprirlo al “momento” ogni volta opportuno…di preghiera, di meditazione». lo. zo.
MercoledĂŹ 11 febbraio 2009
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Melfi Dopo gli incontri e gli scontri dei giorni scorsi si rianima la politica nella cittĂ
Occhi puntati sull’affaire Navazio Il sindaco continua a guardarsi intorno in attesa di sviluppi MELFI - Avevamo sottolineato nei giorni scorsi la centralità della città di Melfi nel contesto politico lucano. Circostanza che puntualmente si è verificata. L'ennesimo botta e risposta sulla vicenda Asi, relativamente alla presenza o meno di Navazio, tra il primo cittadino federiciano e l'onorevole Taddei, non fa altro che sottolineare un confronto anche forte, aperto, che potrebbe riservare scenari particolari. Navazio in ogni suo intervento non fa altro che ribadire il suo modo per cosÏ dire atipico di concepire la politica. Per nulla schematica, fuori dalle logiche partitiche ed aperta ad una visione complessiva che spesso non si concilia con i dettami tipici e rigorosi del Pdl. Il sindaco di Melfi si dichiara appartenente al Pdl, non ancora formalmente costituitosi, ma in realtà ogni volta che apre bocca rimarca il suo essere battitore libero al di sopra delle parti e tal volta tendenzialmente vicino per idee e costrutti al centrosinistra. Anche nell'ambito del dibattito sulla legalità organizzato dal Pd Navazio ha sottolineato la necessità di smetterla con le contrapposizioni ideologiche e cercare di costruire qualcosa di concreto al di là della casacca che un politico indossa. Appare chiaro e non sol-
Ernesto Navazio al centro di indiscrezioni politiche
tanto a causa degli ultimi interventi effettuati, che Navazio continui a guardarsi intorno. E' oggettivamente difficile ipotizzare un suo immediato passaggio ad un altro schieramento, ma certo è che le continue diatribe con i vertici del Pdl di certo non favoriscono un allineamento che Navazio di fatto non gradisce. Il sindaco di Melfi è per le idee, per le capacità , per lo scontro dialettico, anche se ovviamente non manca di ambizione, di voglia di competere, desideroso di portare il suo contributo al di fuo-
ri del contesto comunale. Non è fantapolitica ipotizzare uno scenario in vista delle regionali con la presenza di particolari liste civiche che potrebbero essere formate dai cosiddetti scontenti dei due schieramenti. O, per meglio dire, da coloro che non si sentono ben rappresentanti nÊ dal centrodestra nÊ dal centrosinistra. Da un pò di tempo a questa parte Navazio fa parte di questo gruppo, soprattutto se la considerazione dei vertici nei suoi confronti non cambi repentinamente. Proprio lui potrebbe esse-
re l'uomo di punta di una di queste liste civiche che recluterebbero anche appartenenti al centrosinistra. Nell'ultimo convegno organizzato dal Pd non si poteva non notare l'assenza di vertici regionali e provinciali dell'ex margherita. Come se Ds e ex democristiano fossero due entitĂ totalmente differenti e non facenti parte dello stesso partito. In realtĂ questa divisione c'è stata e c'è piĂš che mai in questo periodo di crisi che ha riguardato il governo regionale. In vista delle prossime provinciali anche a sinistra c'è l'ipotesi lista civica, con i falotichiani sempre piĂš avviati ad una fuoriuscita dal Pd. Nel caso di Melfi curiositĂ a ciò che farĂ Gianvito Corona, falotichiano convinto, ma capogruppo Pd in consiglio comunale. Il medico melfitano nelle prossime ore è chiamato a chiarire la sua posizione. Nel frattempo Michele Destino, da tutti indicato come possibile candidato consigliere alle provinciali nel Pdl si sta muovendo autonomamente da Navazio, piĂš vicino a Pagliuca e Taddei, pronto a giocarsi le sue chance. Una mossa che potrebbe anche essere strategica e “concordataâ€? con lo stesso Navazio, che sta alla finestra osserva e valuta. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
L’accusa: Dis-amministrano il paese
A Barile clima politico caldo I democratici contro Idv BARILE - Il clima politico nel centro arbereshe in vista delle prossime elezioni comunali di giugno, si sta riscaldando. Il Pd cittadino ha diffuso un manifesto per rispondere all'incontro promosso, nei giorni scorsi, dall'Idv. Ecco alcuni stralci del manifesto che vede “coivolto, anche il nostro giornale. ÂŤL'articolo pubblicato il 6 febbraio ulla testata giornalistica de “il Quotidianoâ€?, - si spiega sul manifesto - è l'ennesima testimonianza che mette in risalto il “modo di fareâ€? dei soliti conosciuti e discussi personaggi, i quali sono soliti usare i partiti, e non solo, come se fossero delle stanze di albergo (‌), nelle quali entrano ed escono con molta indifferenza e senza alcun scrupoloÂť! Di qui una frecciata: è l'ennesima riprova che giunge da chi dis-amministra il nostro paese e naviga nel buio profondo alla ricerca di “nuoviâ€? orizzonti! E' l'ennesima constatazione che giunge da chi dis-amministra il nostro paese ed ignora che nella vita sociale e pubblica l'uomo deve
riuscire a distinguersi con una elevata etica civile, morale ed con un'azione politica trasparente, alla quale deve aggiungersi quel doveroso rispetto che si deve al nostro popolo! Un popolo che ha voglia di partecipare e contribuire a fare in modo che il nostro paese possa ritrovare uomini coerenti, capaci di governare e gestire la vita amministrativa in maniera giusta, trasparente e democraticaÂť. ÂŤUn popolo - continua il manifesto - che ha voglia di liberarsi dei soliti “furbetti di quartiereâ€? che con il loro modo di “fareâ€? ed i loro continui “cambi di casaccaâ€? recano danno alla nostra comunitĂ (‌)! Un popolo che ha voglia di ritrovare nella societĂ donne, uomini e tanti giovani che si offrono alla politica in maniera libera, trasparente, coerente, disinteressata e che abbiano la sola consapevolezza di poter affrontare e risolvere i tanti problemi che questa abusiva amministrazione di centro-destra ha fatto registrare in questi anni di mal governo!Âť l. z.
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MercoledĂŹ 11 febbraio 2009
26 Lagonegrese Il sito di Carpineto ha una proroga fino al 31 marzo prossimo
Discarica: presto i lavori...forse Ma Pisani precisa: ÂŤManca il bando per la gestioneÂť LAURIA - Oltre al mancato introito dell'Ici e della Tarsu, in questi giorni i sindaci del Lagonegrese si trovano di fronte ad un'altra emergenza: quella dei rifiuti. Se da un lato al Comune di Lauria sembrerebbe tutto pronto per far partire i lavori, dall'altro si discute sulla gestione della raccolta differenziata consortile che nel frattempo la Regione Basilicata ha sollecitato con un'ordinanza. L'attuale discarica di Carpineto, sito nel comune di Lauria, ha una proroga valida fino al 31 marzo 2009. La Provincia di Potenza si sta muovendo per un ulteriore proroga. Questo perchĂŠ secondo i calcoli dell'Amministrazione provinciale nell'attuale discarica ci sarebbe spazio per continuare a conferire rifiuti dei comuni fino al 31 dicembre 2009. ÂŤIl comune di Lauria probabilmente nei prossimi giorni sarĂ in grado di consegnare i lavoriâ€?, ha dichiarato Pisani discutendo del problema con gli altri sindaci. L'assegnazione dei lavori si è fermata per ricorsi al Tar (poi respinti) fatti da altre ditte partecipanti alla gara di appalto e per la mancanza di autorizzazioni e proroghe necessarie. “Alcuni Uffici della Regione hanno impiegato 76 giorni per darci un parere - continua Pisani per avere il parere di altri invece abbiamo dovuto fare ricorso al TarÂť. Nel frattempo
FONDI TERREMOTO Lauria I sindaci hanno incontrato l’assessore regionale
Chiederò lumi al governo Una discarica
che Lauria affidasse i lavori, per evitare un emergenza rifiuti, la Regione Basilicata con un'ordinanza ha sollecitato i 9 comuni del Lagonegrese interessati e la ComunitĂ montana lagonegrese ad accelerare i tempi per il progetto pilota della raccolta differenziata, individuando le discariche di Moliterno e Sant'Arcangelo come discariche alternative a quella di Carpineto. Un no all'ordinanza è arrivato dalla V Commissione ambiente su piano rifiuti della Provincia di Potenza che, insieme al Presidente della ComunitĂ montana lagonegrese, hanno sollecitato un tavolo tra ComuniRegioni e Province per discutere il problema. Ad oggi i lavori per il nuovo Sistema non sono stati affidati, e difficilmente sarĂ
possibile realizzare l'opera entro il 31 dicembre. ÂŤMa se anche l'avessimo realizzata conclude Pisani - non la potremmo usare perchĂŠ manca il bando per la gestioneÂť. Per la differenziata i Comuni hanno deliberato entro il 30 di novembre ed hanno trasmesso alla ComunitĂ montana gli schemi di convenzione. Ora gli Uffici della ComunitĂ montana stanno elaborando il bando per la gara di appalto che, come conferma il presidente Domenico Carlomagno, dovrebbe essere ultimato entro una decina di giorni. CosĂŹ i sindaci dei Comuni si incontreranno a Lauria nei prossimi giorni per confrontarsi confrontarsi sulla questione e trovare una soluzione condivisa. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
LAURIA - Sulla Una tegola che pesa sui bilanci comunali. CosÏ i sindaci dei centri dell'area sud della Basilicata hanno commentato la decisione del Governo nazionale di non compensare per quest'anno il mancato introito dell'Ici e della Tarsu relative ai fabbricati danneggiati dal sisma del settembre '98 e dichiarati inagibili. Una situazione che ha come effetto immediato la difficoltà a chiudere in pareggio i bilanci di circa 30 Comuni colpiti dal terremoto. Per alcuni Comuni è a rischio il taglio di servizi essenziali, per altri, addirittura, si rischia il dissesto finanziario. Per questo i sindaci non vogliono restare con le mani in mano ed hanno deciso, nel corso di un incontro che si è tenuto lunedÏ sera a Lauria e che ha visto la presenza dell'assessore regionale alle infrastrutture Innocenzo Loguercio, di chiedere chiarimenti direttamente al Ministero. La sottrazione di risorse all'ordine del giorno dell'attuale Governo è un tema che ci vede coinvolti per una strategia unica - ha dichiarato Loguercio - La prima azione che farò sarà quella di interagire immediatamente con il Ministero per chiedere lumi nel giro di pochi giorni. Un'azione che Loguercio intende fare coinvolgendo anche l'Anci e la Conferenza dei sindaci. Nello stesso tempo, i sindaci, hanno deciso di lanciare un appello ai parlamentari lucani e di costituire un comitato ristretto (dai 3 a 5 sindaci) per seguire da vicino e assiduamente la
Tramutola Un concorso dedicato al prete
Val d’Agri Stanziati 5 milioni di euro
Fondi zona Pip Soddisfatti De Filippo e Raffaele Soave
Borse di studio in ricordo di don Vito Matteo TRAMUTOLA - Mantenere viva la memoria di Don Vito Matteo. Con questa finalità è stato istituito il concorso con l'assegnazione di sei borse di studio a studenti delle scuole di Tramutola che si sono contraddistinti per meriti scolastici. Un omaggio alla missione pastorale di un parroco, attento ai bisogni e all'esigenze della gente, contraddistinto da uno spirito di servizio verso i parrocchiani, lasciandone una traccia indelebile nella comunità tramutolese. Ultimo Parroco - dal 1958 al 2002 - nominato dalla Badia di Cava dei Terreni. Il concorso è stato istituito il 2 Dicembre 2008 grazie al sostegno economico del fratello di Don Vito, anche lui capellano militare, Don Vittorio Matteo. Borse di studio dal valore di 500 euro, per i giovani piÚ meritevoli nel loro cammino di studi per lo stimolo a essere
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protagonisti del loro futuro e del loro sviluppo. ÂŤâ€œUn modo per onorare - ha spiegato il Primo cittadino, Ugo Salera - per ricordare la figura di Don Vito che ha dato tanto alla comunitĂ , tanto che - ricorda il Sindaco - nel 1959 grazie a lui venne istituito la prima classe dell'avviamento professionale e mise a disposizione i locali della canonica. Finalmente commenta Salera - anche chi non aveva grande disponibilitĂ economiche iniziò a frequentare la scuola che prima era appannaggio dei solo dei ricchi. Un concorso - ha aggiunto il Primo cittadino - che viene riproposto per il corrente anno scolastico grazie al contributo di Don Vittorio (fratello di Don Vito) che ha provveduto giĂ ad elargire la somma finanziaria necessariaÂť. La cerimonia di premiazione degli studenti vincitori per la prima edizione si è svolta nei giorni scorsi presso il sa-
Tramutola
lone parrocchiale della SS Trinità del paese. Hanno ricevuto la borsa di studio per la scuola secondaria di I Grado: Raffele Ragone, Giuseppe Orlando e Javier Daniel Sampayo mentre per la Secondaria di II Grado: Maria Antonietta Orlando, Alessia Anna Rebechi e Alfonso Maffeo. Un settimo premio è stato assegnato anche a Mario Lapdula. Angela Pepe
Dal 19 al 22 febbraio alla vetrina internazionale
Pollino, il Parco al Bit di Milano ROTONDA - Il Parco nazionale del Pollino partecipa alla borsa internazionale del turismo. Soddisfazione da parte del presidente dell'ente Parco, Domenico Pappaterra. 8.500 presenze in piÚ per il Parco nazionale del Pollino, è il risultato del programma di educazione ambientale e di incentivi al turismo scolastico, per la terza età e per i diversamente abili conseguito durante lo scorso anno scorso in seguito al protocollo d'intesa siglato tra
La riunione con i sindaci
vicenda. Se le risposte dovessero tardare ad arrivare, allora, sia Lo Guercio, sia i sindaci dell'area sud, non escludo una manifestazione di protesta nella capitale. Sulla questione è intervenuto ieri anche Pittella che ha impegnato la giunta a porre in discussione nella sede opportuna, nella fattispecie la Conferenza Stato – Regioni, tale problematica e a sensibilizzare i Parlamentari lucani sulla stessa problematica. fra. zac.
Provincia di Cosenza e l'Ente Parco. Dal 19 al 22 febbraio il Parco piĂš grande d'Europa sarĂ presente alla Bit di Milano, la piĂš importante vetrina internazionale dedicata agli operatori del turismo all'interno dello spazio della Provincia di Cosenza. SarĂ una ulteriore occasione per mettere in primo piano il Pollino che vive essenzialmente di turismo. SarĂ l'occasione per partecipare ad una vetrina internazionale di chiara importanza strategica per
le regioni Basilicata e Calabria che vivono essenzialmente di turismo e che devono lavorare ancora per incrementare le presenze. La Bit milanese è anche un ottimo aggancio con il turismo proveniente dai Paesi del Nord, oltre che una realtà consolidata per l'Italia. I numeri che annualmente si registrano attorno alla Borsa milanese danno l'idea dell'importanza dell'evento alla quale il Parco nazionale del Pollino non poteva mancare.
VAL D’AGRI - Il governatore Vito De Filippo è soddisfatto. Ritiene che il finanziamento di quasi 5 milioni di euro per le zone Pip serva a realizzare un adeguato sistema di infrastrutturazione in un’area importante del territorio regionale. Sulla stessa lunghezza d’onda, il consigliere provinciale del Pdci, Raffaele Soave. Il finanziamento attraverso i fondi del P.O. Val d’Agri (royalties del petrolio) dei lavori di completamento delle aree Pip - spiega in una nota - (Piano di insediamento produttivo) a Villa d’Agri, Tramutola e Moliterno, per una spesa totale di 4 milioni di euro, è senza dubbio un fatto positivo che però ca- De Filippo rica di nuove responsabilità le amministrazioni pubbliche per far diventare le nuove aree altrettanti contenitori di attività produttive e attrattori di nuova occupazione. Da tempo - spiega - si impone la necessità di ridefinire il modello di sviluppo in un comprensorio quale la Val d’Agri dove sinora l’estrazione di petrolio ha concentrato ogni impegno politico-istituzionale e di investimenti, con i risultati
deludenti che tutti conosciamo specie sul fronte del lavoro. Proprio le nuove aree Pip si prestano invece per avviare un nuovo tipo di industrializzazione legata alla trasformazione dei prodotti alimentari di qualità della zona, all’artigianato, a produzioni locali, privilegiando dunque la piccola e media impresa. Del resto – dice Soave – l’area industriale di Viggiano è l’esempio del fallimento delle illusioni dei grandi processi di industrializzazione con l’arrivo di grandi gruppi. Le aree Pip possono dunque dare risposte ad operatori economici, imprenditori agricoli, artigiani. Se a ciò si aggiunge la possibilità di ridurre i costi dell’energia elettrica e dell’acqua, attraverso la proposta di offrire condizioni di vantaggio a chi viene ad investire in Val d’Agri dove sono localizzati i giacimenti petroliferi e le sorgenti e invasi piÚ importanti, diventa piÚ concreta la promozione dello sviluppo di un’area che, non va sottovalutato, continua a registrare i tassi piÚ alti di disoccupati e di emigrati.
Matera 27
Mercoledì 11 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
L’Intervento
Pisticci
Bernalda
Centro Agricolo
Piazza del Popolo
Ventenne muore d’infarto in casa
Esplode la protesta contro i lavori
a pag. 33
Il pericolo di via Fiere al Paip 2 Zona insicura
a pag. 34
di ROSA RICCIARDI
Entro la fine del mese sarà operativa. Rocco: «Risolti alcuni problemi pratici»
Serra Venerdì, è pronta la nuova area mercato
SARÀ OPERATIVA al più tardi entro la fine del mese l'area del mercato di serra Venerdì. Lo conferma l'assessore alle Attività produttive, Nicola Rocco che aggiunge: «Ho svolto numerosi incontri per mettere a punto alcuni problemi tecnico-pratici che avevano bloccato la consegna della pratica. Rispetto al prospetto iniziale - spiega - abbiamo modificato l'area delle bancarelle e la soluzione è stata accettata. Ora, subito dopo la consegna dell'area mercatale dall'Ufficio Pisu all'Ufficio Patrimonio, potremo procedere». L'ipotesi riguarda, in particolare, il mercoledì in cui la vendita verrà effettuata utilizzando un'altra area: da viale Europa fino all'incrocio con via dei Normanni e alla rotatoria di viale delle Nazioni Unite, su un solo lato della strada. Una bretella stradale larga 9 metri complessivi, di cui 6 riservati agli ambulanti, che terrà in debita considerazione le esigenze degli abitanti del quartiere. All'attività del mercato rionale quotidiano si aggiunge, infatti, quella del mercoledì che impegna un numero maggiore di commercianti (27 di prodotti non alimentari e 15 coltivatori diretti provenienti prevalentemente da Ginosa e Montescaglioso). Con la presenza dei produttori, si era di fatto anticipato il progetto cosiddetto di filiera corta ovvero di vendita diretta ai cittadini. I particolari della nuova area sono stati discussi nel corso di una conferenza di servizio che si è svolta martedì e alla quale hanno partecipato rappresentanti dei
Confcommercio, Confesercenti, della Polizia Municipale, dell'Ufficio Pisu, di Cittadinanzattiva e due commercianti. La decisione pare essere stata definita e attende solo di essere resa operativa, del resto la nuova area del mercato si presenta messa a nuovo e praticamente pronta ad ospitare un appuntamento che è molto frequentato dai cittadini che scelgono Serra Venerdì per fare acquisti soprattutto di prodotti alimentari. L'area di Serra Venerdì è composta da complessivi 900 metri quadrati di cui 600 riservati alla zona in cui verrà aperto il mercato e all'interno della quale sono previsti anche una nuova pensilina e i servizi igienici (per gli ambulanti e, a parte, per il pubblico). Gli stalli per la vendita verranno assegnati secondo una graduatoria che riguarda l'anzianità di iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio. Anche in questo senso l’Amministrazione sembra essere pronta ad attivare tutte le procedure necessarie per arrivare ad una soluzione Nella stessa zona sono previsti circa 200 metri quadri che verranno adibiti ad area verde con campo di bocce e giochi per i bambini. Il completamento di questi lavori, potrà essere previsto solo dopo la consegna della zona adibita al mercato. Il progetto, inserito nelle attività dei Pisu, è stato realizzato dall'architetto Patrizia Capriotti (capogruppo) con l'architetto Rosanna Acito e gli ingegneri Ernesto Brando Matera e Ignazio Antonio Olivieri. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
NELLE CRONACHE nazionali non si fa altro che parlare di sicurezza sul lavoro a causa delle morti bianche che quotidianamente fanno parte delle notizie che vorremmo non ascoltare. Per sicurezza sul lavoro, tuttavia, non si intende solo l'orario lavorativo, ma anche un tempo precedente e successivo alle attività lavorative che si svolgono. A questo proposito devo segnalare il pericolo di una strada della zona Paip 2: via delle Fiere, area industriale. Lì ogni giorno assistiamo a sorpassi a tripla corsia con macchine che sfrecciano molto oltre i limiti di velocità previsti, mettendo in difficoltà ed in pericolo i pedoni che, per attraversare la strada, sono costretti a lunghe attese. Inoltre, in quella zona ci sono poche strisce pedonali in prossimità degli incroci e delle fermate degli autobus. La segnaletica dovrebbe essere migliorata proprio per evitare possibili problemi per i cittadini e ci vorrebbe inoltre anche qualche dissuasore per limitare la velocità sostenuta degli automobilisti.
IL FATTO DEL GIORNO
Angelino alle Provinciali con il Pdl
Bancarelle: Modifiche all’area
Previsti 200 mq di verde
GIOVANNI Angelino passa alla Pdl. La decisione, nell’aria da diverso tempo visto che il consigliere comunale eletto nelle fila dei Verdi è organico al centrodestra e sostiene il sindaco Nicola Buccico sin dalla primissima ora. E’ lo stesso Angelino a confermarci la sua decisione: «è una scelta sentita che ho meditato molto ma che era nell’aria da tempo, ho preso la mia decisione che formalizzerò nei prossimi giorni. In consiglio comunale? E’ ovvio che in coerenza con questa scelta dovrò anche dimettermi da capogruppo dei Verdi e
passare ad altro gruppo ma questi sono passaggi successivi al momento la cosa sicura è l’adesione al Pdl». Angelino dovrebbe anche presentarsi nella lista del Popolo delle Libertà che sarà presentata per candidarsi alla Provincia di Matera. La notizia sulla quale si sta lavorando viene confermata dal diretto interessato: «è un’ipotesi molto probabile sulla quale stiamo lavorando, certo io non mi tirerò indietro di fronte a una possibilità di questo genere». p.quarto@luedi.it
28 Matera «Presto il calendario nella commissione dei tempi di approvazione della nuova legge» Mercoledì 11 febbraio 2009
«Voglio evitare il Consorzio unico» L’assessore Viti ha incontrato alla Regione i 100 lavoratori POTENZA - Segnali di apertura e di programmazione sul fronte dei Consorzi di Bonifica. «Il mio impegno sarà quello di calendarizzare, nella commissione, i tempi di approvazione della legge sui Consorzi di Bonifica». Queste le parole del neo Assessore all'Agricoltura della Regione Basilicata Vincenzo Viti ai tanti lavoratori, circa 100 tra operai e impiegati, del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto arrivati a Potenza per esporre i problemi nei quali versa il Consorzio. I dipendenti si lamentano delle precarietà da cui è affetto l'ente: precarietà nella corresponsione degli stipendi - «ancora non abbiamo percepito la mensilità di gennaio e ci sono incertezze su quelle dei prossimi mesi ». Precarietà dei 36 operai stagionali «Quindici anni fa eravamo 300 lavoratori, ora siamo 180 dei quali 36 stagionali». Precarietà dell'intero impianto organizzativo aziendale, a quanto pare lacerato da vuoti d'organico sempre più estesi; precarietà dei servizi in quanto il sottodimensionamento del personale è causa di inefficienza nei confronti dell'utenza; precarietà della capacità di programmazione, di individuazione degli obiettivi e di razionale utilizzo del personale, conseguenza delle carenze dei quadri direttivi e professionali; precarietà della capacità di riscossione dei ruoli emessi, si parla di 12 milioni di euro non riscossi. Antonio Mezzapesa, coordinatore Regionale del Consorzio spiega: « Insieme alla RSA unitaria, abbiamo chiesto un incontro all'Assessore per conoscere lo stato del riordino del Consorzio e del disegno di legge bloccato da due anni. Dobbiamo informare l'assessore della situazione nella quale versa il Consorzio. Ancora non vengono garantite le mensilità, da oltre 10 anni gli operai chiedono la trasformazione del proprio contratto di lavoro. Intendiamo conoscere la volontà della politica in relazione al debito, pari a 15 milioni di euro, che il mondo agricolo e gli altri enti hanno nei confronti del
La riunione dei lavoratori ieri a Potenza (foto Mattiacci) in alto Vincenzo Viti
Consorzio». Il rappresentante sindacale della Cgil, Francesco Potenza spera che «L'assessore prenda impegni in tempi ragionevoli al fine di mettere mano alla legge regionale sul riordino del Consorzio in corso di costituzione presso la Terza
Commissione Consiliare; che ci si appresti da subito alla riorganizzazione dell'assetto amministrativo, dove il ruolo di Direttore Generale è vacante da oltre due anni». A mezzogiorno l'assessore riceve nel Dipartimento Agricoltura, Sviluppo ru-
rale ed Economia Montana i tanti lavoratori manifestanti. Ad aprire il tavolo di confronto è stato il sindacalista Uil Gianni Paolicelli che ha sottolineato lo stato di instabilità in cui versa il Consorzio. Francesco Potenza ha
evidenziato che «Si sta compiendo uno smantellamento dello stesso Consorzio. Uno degli ultimi atti che la Regione Basilicata ha compiuto in questa direzione è stato l'affidamento dell'attrezzamento del Distretto G - intervento di 78 milioni di euro. Inoltre ha effettuato
una conturizzazione affidando ad Acqua S.p.a. un intervento di messa in opera di contatori su un territorio gestito dal Consorzio di Bonifica. Noi non possiamo accettare questo tipo di politica». Confortanti le risposte dell'assessore: «Intendo spendere questi mesi per affrontare i nodi essenziali del Dipartimento Agricoltura, uno dei quali riguarda proprio il Consorzio di Bonifica. Ho chiesto al Presidente della Commissione Agricoltura Francesco Mollica una moratoria di venti giorni. Per l’11 febbraio ho convocato il Tavolo Verde per chiudere questa vicenda dopo di che metterò a punto gli emendamenti blindati; infine tornerò in commissione e mi impegnerò a calendarizzare in maniera ferrea i tempi di approvazione della legge sui Consorzi. Resta ferma la mia intenzione di evitare il Consorzio Unico». Al termine dell'incontro il rappresentante della Cgil si dichiara «Fiducioso per le parole espresse dall’asssessora. Ora aspettiamo cosa accadrà nei prossimi giorni». Antonella Mariani matera@luedi.it
Da quest’anno i genitori possono consultarle comodamente da casa
Rivoluzione digitale all’Olivetti Via libera alle pagelle on line La rivoluzione digitale entra a scuola, direttamente nel registro dei professori. Per creare un rapporto più diretto e semplificato tra la famiglia e la scuola l'Istituto Tecnico Commerciale per Geometri “A.Olivetti” da quest'anno ha dato il via alle pagelle online, che i genitori consultano in tutta comodità da casa. Questa iniziativa, che entrerà in vigore in tutta Italia entro un anno, così come ha annunciato il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta, a Matera è già una realtà. L'”Olivetti” è l'unico istituto della provincia e della regione ed uno dei pochi in Italia, quindi, che ha già attuato un programma di comunicazione continua tra insegnanti e famiglie, con aggiornamenti sull'andamento degli studenti attraverso un sito Internet. “I genitori - ha spiegato il dirigente scolastico Rocco Digilio - tramite user e password posso-
no accedere, attraverso il sito della scuola, a tutti i voti dei figli. Gli aggiornamenti in tempo reale garantiscono ai genitori la possibilità di tenere sotto controllo i successi, i progressi e la frequenza ogni volta che lo desiderano; inoltre, ogni giorno viene inviato un sms ai genitori per segnalare l'assenza del figlio. Si tratta, a mio parere, di un'iniziativa importante perché porta ad una maggiore collaborazione tra la scuola e le famiglie, instaurando in questo modo un contatto quotidiano”. Per segnalare l'assenza o il ritardo di un ragazzo a scuola i docenti utilizzano un palmare e in tempo reale informano le famiglie. “Questa iniziativa, che mira anche all'impiego delle tecnologie nel campo scolastico, - ha proseguito il preside - non toglie spazio ai rapporti diretti con la scuola e con gli insegnanti, sempre pronti ai colloqui con
le famiglie; pertanto, internet non sostituirà i rapporti interpersonali genitori-professori. Il dialogo tra genitori e insegnanti e tra genitori e figli, infatti, è indispensabile per promuovere la crescita e la formazione dei ragazzi; per questa ragione la rete non deve eliminarlo, ma internet può essere un valido strumento per agevolare la comunicazione in vista di un risultato efficace, che tenga conto in primo luogo dei bisogni educativi degli alunni”. Questo nuovo modo di comunicare con i genitori pare abbia trovato un ampio consenso tra le famiglie dei ragazzi che, fra lavoro e gestione della casa, non hanno sempre la possibilità di andare ai colloqui con i docenti.”Attraverso il sito - ha concluso Digilio - posso controllare la situazione dell'intero istituto; il dirigente scolastico è l'unica persona che con la sua password può rendersi
Il preside Rocco Di Gilio
conto di tutta la situazione scolastica dei ragazzi. Questa iniziativa, che nel 2010 andrà in vigore anche in Inghilterra, nel nostro istituto è stata ben accolta e accettata sia dagli insegnanti che dai genitori”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
Seconda rappresentazione di “Valigie scomode ma sognanti” La Camera di Commercio incontra i componenti dell’associazione
Metafora della vita sul palco Confronto sulla Zona Franca USARE l'arte per recuperare il disagio mentale è una pratica terapeutica, come le altre, che s'interscambia con il lavoro e la socializzazione. Per questo Cinefabbrica ha riproposto presso il “Piccolo Duni” in vico XX Settembre, lo studio teatrale “Valigie scomode ma sognanti”. Il Dipartimento di Salute Mentale Centro Integrato Polivalente di Serra Rifusa di Matera dell'Asm ed il Progetto Popolare cooperativa sociale hanno realizzato un lavoro in tandem per promuovere l'integrazione sociale. Gli attori sono stati scelti tra gli utenti del Centro Integrato Polivalente di Serra Rifusa e del Progetto Popolare cooperativa sociale. Andrea Santantonio è stato il regista. Hanno partecipato Nadia Casamassima, Donatella Tummillo, Aurelia Lupo ed Enrico Ruggieri. “Valigie scomode ma sognanti” presenta valigie abbandonate in sgabuzzini polverosi, ma che riaperte fanno balzare fuori ricordi, emozioni, stralci di vita e vitalità represse. È la metafora della vita, espressa nel ”Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto nel viaggio di Astolfo sulla luna che s'imbatte nei molteplici desideri umani ridotti a mollicce vescicole. Il lavoro ha
aperto possibilità nuove nell'estrinsecazione di sentimenti inconfessati ed inesprimibili in un contesto inusitato, per i soggetti in difficoltà, completamente diverso dall'usuale incontro nelle strade e piazze, dove è difficile riscontrare uno sguardo benevolo accompagnato da significative parole di solidarietà. Finalmente hanno la possibilità di avere la parola ed usarla per comunicare un disagio obliato sotto il peso di una vita sradicata dall'ambiente familiare. Il teatro diventa pratica terapeutica se usato con tecniche psicologiche e può risolvere problemi come la farmacologia, la psicoterapia e le tante metodologie oggi in uso. L'esperienza laboratoriale ha bisogno d'innesti positivi, di figure professionali specifiche per la cura del disagio mentale, in modo da percorrere, in maniera diversa, un cammino già iniziato. «L'esperienza, fatta insieme a venti persone, è stata condotta per un anno.- afferma Santantonio - L'approccio è stato improntato sull'autoanalisi e sulla valorizzazione dei punti di contatto. Sono emersi punti di vista personali del teatro ed interessanti interpretazioni delle parti». Nunzio Longo
OBIETTIVI e opportunità di intervento a sostegno del progetto di “Zona Franca Urbana'' di Matera sono state esaminate ieri nel corso di un incontro che il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, ha avuto con i rappresentanti dell'Associazione “ Zona franca Matera (Zfm)'', composta dal presidente Gaetano Liantonio e dal segretario Giuseppe Di Lecce. L'associazione, che ha già attivato alcuni incontri informativi e il sito internet www.zonafrancaurbana.matera.it, ha illustrato l'attività del sodalizio che si pone l'obiettivo di promuovere la realizzazione della Zona franca di Matera, l'unica della Basilicata, di favorire il coordi-
namento con le zone franche urbane nazionali e internazionali, l'attività di servizi integrati della comunicazione e informazione sulla zona franca della citta' dei Sassi che comprende l'area nord urbana del rione San Giacomo e le prospicenti aree produttive. Le parti al termine dell'incontro hanno concordato di lavorare per favorire la realizzazione del progetto nelle diverse fasi attuative."Per Matera e la Basilicata -ha detto il presidente Tortorelli- la realizzazione della zona franca urbana rappresenta una concreta opportunità di ripresa dell'economia locale. Si può lavorare da subito sul piano dell'informazione e il nostro Ente metterà in campo
tutte le professionalità e i servizi del sistema camerale per sostenere l'azione e le proposte delle piccole imprese. Seguiremo con interesse l'evolversi delle procedure, confrontandoci con l'Associazione Zfm e con tutti i soggetti che vorranno concorrere a questo processo. Ci muoveremo affinchè al progetto siano garantite risorse adeguate, anche in relazione all'interesse che la Zona franca sta destando nei territori limitrofi''. Il presidente Tortorelli ha annunciato l' organizzazione, a breve, di una iniziativa con le altre realtà limitrofe (Andria, Taranto e Lecce) che stanno lavorando a progetti di zona franca. matera@luedi.it
Matera 29 Il Key Defender anti aggressione, reperibile nelle armerie, non registra boom di vendite Mercoledì 11 febbraio 2009
Spray utilizzato, ma fuori città Sono ragazze che studiano fuori le acquirenti del prodotto OCCHIO ALLE TRUFFE
Al via servizi mirati nei pressi degli uffici postali per evitare raggiri
Truffatori dalle buone maniere Un decalogo dei carabinieri rivolto ai pensionati
Mario Ruscigno con lo spray anti aggressione (foto Videouno)
NELLA Capitale è boom di vendite, nelle armerie di Matera, invece, per lo spray anti aggressione non si registrano particolari richieste. Ed era prevedibile, in quella che nella graduatoria del Sole 24 Ore spicca come città più sicura d'Italia (ha il primato invidiabile del rapporto più basso tra popolazione e numero di reati commessi). «Ultimamente gli spray anti aggressione sono stati acquistati da genitori che hanno le figlie che studiano fuori. - afferma Mario Ruscigno dell'armeria Venezia - Sono ragazze che frequentano l'università a Roma e il padre si è rivolto da noi per acquistare lo spray». Facilissimo da usare, la cartuccia di spray urticante è racchiusa in un contenitore cilindrico adattabile come portachiavi. Estremamente maneggevole, è sufficiente togliere la sicura contro l’attivazione accidentale per premere sul bottone di attivazione: con una pressione di un secondo vengono proiettati circa 2,5 grammi di prodotto (la portata è da uno a due metri verso l'aggressore). Gli spray al capsicum (peperoncino) procurano una sensazione di bruciore sulle parti della pelle non coperte, infiammazione sulle mucose degli occhi e del naso, bruciore della gola e dell'esofago, chiusura involontaria degli occhi. Bastano tre secondi al massimo e chi ci è di fronte, insomma, perde la volontà di aggredire e per circa tre quarti d'ora diventa inoffensivo. E’ efficace anche contro soggetti sotto l’effetto di droghe o alcol e può essere utilizzato in luoghi chiusi. Oltre alle infiammazioni e al senso di disorientamento (che, comunque, sono temporanei), sulle persone contaminate non causa nessun danno permanente. «Il Key Defender OC Spray è un prodotto omologato, legalizzato in Italia anche per porto in luogo pubblico e costa intorno ai cinquanta euro. - aggiunge Ruscigno Sono disponibili anche le ricariche, il prezzo è di 13 euro». Qualche richiesta che invece proveniva proprio da ragazze si è registrata nelle scorse settimane in un'altra armeria materana: ad occultare lo spray, in questo caso, è una penna. Il prezzo è 29 euro. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
TRUFFATORI in giacca e tranquillità delle nostre zocravatta, dai modi garbati ne», ha spiegato il capitano che carpiscono con le buone Donato D'Amato, comanmaniere prima la fiducia, dante della Compagnia dei poi la pensione delle vitti- carabinieri di Matera. «Gli anziani rappresentame. Per mettere in guardia gli anziani dalle truffe, do- no la fascia più debole, nel po l'episodio che si è verifi- decalogo consigliamo di cato sabato scorso a Matera diffidare di persone scono(un ottantacinquenne dopo sciute, non aprire la porta di aver ritirato la pensione, è casa se non si è certi dell'istato avvicinato da una per- dentità di chi chiede di ensona che, presentatosi come trare e, se soli, telefonare, un amico lo ha convinto a nel dubbio al 112 o al 113. Bisogna farsi acinoltre compatener gnare a presente casa e si è che quefatto consta tiposegnare logia di l'intera truffatosomma re spesso appena rinon ha scossa, mai la vodandogli lontà di in cambio commetil corritere una spondente rapina in bancoaggravanote da ta: basta 100 euro Carabinieri nei pressi delle Poste quindi false), i camanterabinieri della compagnia di Matera nere la calma e invitarli alla hanno stilato un vero e pro- porta». Ai pensionati è suggerito prio decalogo che, da ieri, viene consegnato agli over di evitare di consegnare somme di denaro, in quanto 65. Nei pressi degli uffici po- società ed enti pubblici non stali e in centro sono stati inviano mai propri dipenintensificati i controlli dei denti per la riscossione di militari dell'Arma: ieri i ca- denaro; se possibile farsi acrabinieri di quartiere han- creditare su un conto corno avvicinato i pensionati rente, le somme percepite a dando loro consigli per evi- titolo di pensione; diffidare tare di cadere vittime di rag- di qualsiasi offerta, specie giri. Il servizio proseguirà se eccessivamente conveniente e se operata “porta a anche nei prossimi giorni. «Ci sono stati episodi di porta”; non firmare mai truffa ma sono estrema- contratti non chiari e conmente limitati. Sono com- sultare sempre persone di messi da gente che non è del fiducia, familiari o forze posto e che approfitta della dell'ordine.
Gli scolari della scuola Marconi fornai per un giorno da Perrone. Progetto dell’Ente Parco
Alunni con le mani in pasta per fare il pane METTERE le mani in pasta per conoscere le proprie radici e per favorire un'educazione alimentare che ha come protagonisti i beni gastronomici del territorio lucano. Con questo obiettivo parte il progetto “Il buon pane di Matera” organizzato dal Consorzio Tutela Pane Igp con la collaborazione dell'Ente Parco e che ha coinvolto i bambini delle scuole primarie materane in un laboratorio di panificazione. Ieri mattina, infatti, una classe quarta della scuola elementare Marconi è stata ospitata presso il panificio Perrone di via Nazionale in I bambini della Marconi a lezione al panificio Perrone cui i bambini si sono cimentati nella realizzazione di una forma di pane tipicamente mate- conoscere l'evoluzione storica della rana che, a fine cottura hanno portato panificazione materana - ha spiegato Patrizia Perrone -Inoltre, partendo da a casa. «L'obiettivo di questo laboratorio è questa consapevolezza circa le origini quello di far conoscere ai bambini in- di questo bene che ci contraddistinnanzitutto l'importanza di questo be- gue nel panorama gastronomico nane gastronomico dalla forma unica zionale, vogliamo favorire nei bambisul territorio ma anche di capire quali ni anche la cultura della buona e sana sono tutte le fasi di realizzazione, le alimentazione in cui, il pane materavarie tecniche di panificazione, gli in- no è alimento principe». I bambini, dunque, si sono mostrati gredienti utilizzati, cosa significa avere denominazione Igp, ma anche molto entusiasti dell'iniziativa che ha
permesso loro di vedere dal vivo come viene lavorato questo straordinario manufatto gastronomico : «Sono molto contento di partecipare a questo laboratorio perché è utile a farci conoscere il pane di Matera che mangiamo tutti i giorni e che è uno dei più buoni in tutta Italia ha dichiarato il piccolo Gaetano Esposito -E' anche bello perché possiamo conoscere il modo in cui si faceva tanto tempo fa quando venivano utilizzati i marchi per riconoscere il pane delle diverse famiglie». «E' una bella esperienza continua la piccola Elena Turco -sia perché ci fa conoscere meglio la storia di Matera, sia perché ci dice tante cose sul nostro pane». In questo contesto, dunque, s'inserisce il contributo dell'Ente Parco, già impegnato in una serie di attività sul recupero delle tradizioni e dell'identità materana e che, con questo progetto che coinvolgerà tutte le scuole cittadine, rafforza ancor di più il binomio qualità dei luoghi e dell'ambiente con la qualità dei prodotti alimentari. Milena Scalcione
Il servizio dei carabinieri di quartiere (foto Videouno)
«Nel decalogo - aggiunge il capitano D’Amato - abbiamo anche inserito i numeri telefonici dell’Enel, dell’Italgas, dell’Acquedotto Lucano e dell’Ufficio Postale, in modo tale che le persone, nel dubbio, possano tempestivamente contattare questi enti, tra i più utilizzati dai truffatori per ave-
re credibilità». L'Arma, ancora una volta, anticipa le richieste dei cittadini: non è un caso che, con un gradimento del 69,6% si sia confermata l'istituzione più amata dagli italiani, come emerge dal ''Rapporto Italia 2009'' di Eurispes, presentato nei giorni scorsi. r.montemurro@luedi.it
Buccico: «Ricordare le Foibe per attuare la pacificazione» «IL mio cuore di esule è una bianca conchiglia per ascoltare il mare che più non mi appartiene». Con questa frase dell'esule Annalisa Vukusce, il sindaco Emilio Nicola Buccico ha voluto ricordato i martiri delle foibe, in occasione della Giornata del Ricordo. Il primo cittadino ha incontrato ieri alcune classi della scuola media Torraca, con cui si è intrattenuto, insieme al preside dell'Istituto Leonardo Iannuzzi e al dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Mario Trifiletti, per rievocare gli oltre 20 mila italiani sterminati nelle caverne ad est di Venezia. «La giornata del ricordo fu istituita a livello nazionale da una legge del 30 marzo 2004, che vide l'unanime consenso del Parlamento - ha spiegato Buccico - e si riferisce al periodo del passaggio dell'Istria alla Jugoslavia; quello degli istriani è stato un dramma per lungo tempo misconosciuto, che è stato riconosciuto solo dopo il 1989 con la caduta del muro di Berlino. Quelle zone sono state sempre nelle mire espansionistiche della Jugoslavia e divennero terra di nessuno; si assistette così ad uno spopolamento epico, che vide oltre 300 mila istriani, dalmati e giuliani cacciati dalle loro case e finiti in campi profughi. Una pagina di guerra e di morti che tutti i giovani devono imparare a conoscere». Il Sindaco ha ricordato i tanti scritti sulle foibe, da Carlo Sgorlon a Enzo Bettiza allo stesso Pasolini. «Non tutti quei corpi furono restituiti e moltissimi di quelli venuti alla luce non sono stati identificati; tanti non hanno un nome, e questo è il duro prezzo da pagare con la guerra. Con questa giornata - ha concluso il Sindaco - si compie il processo di riappropriazione della nostra storia, ma anche un momento importante di pacificazione e il superamento di ogni divisione». La giornata del ricordo è stata scelta nel Pof dalla scuola media “Torraca” nell'ambito di un percorso di educazione alla pace, in un vasto programma interculturale di educazione alla legalità e all'Europa. matera@luedi.it
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Matera
Mercoledì 11 febbraio 2009
a cura di Videouno
Bandi immigrazione
TAXI MATERA 3332685173
L’erba cattiva cresce sempre più
La prefettura di Matera, ufficio territoriale del Governo, fa sapere che sulla gazzetta ufficiale di ieri 10 febbraio 2009 sono stati pubblicati i decreti del dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno con cui vengono ripartite per gli anni 2007 e 2008 le risorse del “Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi” 2007-2013 e adottati i sei avvici pubblici per la presentazione di progetti a valenza territoriale da finanziare con le stesse risorse. I decreti e gli avvisi con i relativi moduli sono pubblicati on line anche su www.interno.it nella sezione bandi di gara-dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Dostoevskij al Duni Oggi alle 21 al teatro Duni Tato Russo presenta “Il paese degli idioti” da Dostoevskij per la regia di Alvaro Piccardi. Forma Fomic è il protagonista del romanzo umoristico “Il villaggio di Stepanchikovo e i suoi abitanti” di Dostoevskij, da cui Tato Russo ricava la sua commedia, ambientando la storia nella provincia italiana di inizio Novecento. Al centro di questo piccolo mondo c'è un intellettuale ambizioso, saccente e arrogante, a tratti grottesco, che ha la presunzione di dominare l’ignoranza altrui ammantandosi di un eloquio forbito. Una parabola sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione: l’arte di influenzare e affascinare gli sprovveduti per riuscire a perpetuare il proprio dominio. Per informazioni sui biglietto di ingresso Incongress di Francesca Lisbona via Don Minzoni, 38 75100 Matera (telefono 0835/337220).
Ornella Vanoni in concerto Ornella Vanoni in concerto, per la prima volta a Matera, lunedì 9 marzo alle 21 al teatro Duni. Per prenotazioni è possibile rivolgersi a Incongress di Francesca Lisbona in via Don Minzoni 38 (telefono 0835 337220) oppure al botteghino del teatro Duni (telefono 0835 256954 oppure 0835 331812) Ornella Vanoniè una delle interpreti più note ed importanti della musica leggera italiana, con una carriera molto lunga durante la quale è riuscita a cimentarsi in generi diversi, dal jazz alla bossa nova, riuscendo a rendersi popolare grazie alla sua voce fortemente riconoscibile. Il 17 ottobre ottobre scorso è uscito il suo nuovo Cd "Più di me" dove i migliori artisti italiani duettano con lei. E con il tour "Più di me 2009" Ornella Vanoni sarà per la prima volta a Matera il 9 marzo per un concerto promosso da Incongress.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
FARMACIE DI TURNO alle 8.30 alle 8.30 Motta Antonietta via Dante - 0835382332
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Associazione Don Bonifacio •il cenacolo MUSICA, magia, giochi, balli, zucchero filato e tante sorprese domenica prossima. L'Associazione Opera Don Bonifacio Azione Verde invita i più piccoli domenica 15 febbraio a partire dalle 18,30 nella tensostruttura di Serra Rifusa per una mega festa di Carnevale: musica, magie, giochi, balli, zucchero filato e tante sorprese in compagnia del mago Zeus e di Ornella Altamura per far sorridere anche i bambini della Nigeria. Alle ore 20 è prevista l'estrazione dei biglietti della lotteria.
Città dei Sassi Opera Festival Dopo il successo dello spettacolo di venerdì sera, prosegue la rassegna organizzata nell’ambito del Città dei Sassi Opera Festival. Il 7 marzo con “Le Donne di Puccini”, serata dedicata alla musica di Giacomo Puccini con la rappresentazione, in forma scenica, con cantanti e attori. In repertorio, celebri arie dei personaggi femminili del grande compositore toscano. Anche per l’edizione 2008-2009 il maestro Enzo Di Matteo ha voluto arricchire la rassegna lirico-teatrale da lui ideata con momenti dedicati alle differenti espressioni musicali e alle opere della tradizione lirica romantica. Un appuntamento che si è rinnovato anche per l’interesse mostrato dal pubblico del “Città dei Sassi Opera Festival” verso questo repertorio.
0835/256309 IL 17 MARZO
•Le Botteghe
“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express
0835/344072 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30- 19,35- 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Operazione Valchiria orari al botteghino •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Il paese degli idioti 20-21,40 •PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 18,10 Riparo 20-21,40 •CINEMA ANDRISANI Montescaglioso 0835-
208046 Ex 19 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-75522 Beverly Hills Chihuaua 17 - 19 The Millionaire ore 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Italians ore 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
31 Basket Funzione la collaborazione con lo Sporting Club, cresce il movimento al femminile Mercoledì 11 febbraio 2009
Pielle, 200 tesserati al Minibasket Miniatleti in evidenza ad Aosta, presto tornei a Caserta e Latina E' UN PERIODO in cui i risultati non mancano alla Pielle Matera: inaspettatamente in testa nel massimo campionato regionale di basket, in piena zona play off nel campionato under 17 eccellenza, ed il settore minibasket che vanta oltre duecento tesserati con il programma giovani Bawer. L'obiettivo del centro minibasket parte dal presupposto che la pratica di questo gioco rappresenta uno strumento efficace per avviare il bambino all'attività motoria attraverso un percorso di conoscenza e di esplorazione di se stesso, del mondo esterno e del movimento passando e combinando il tutto con i quattro momenti del minibasket: palleggio, passaggio, tiro e difesa. Arrivando a superare i 200 tesserati. Grande soddisfazione è l'iscrizione ai corsi di oltre 60 bambine. Numerose, inoltre, le iniziative intraprese dai vari tecnici tra cui la partecipazione a numerosi tornei tra i quali spicca senza dubbio la bella esperienza di Aosta. Un momento importante ed emozionante si è avuto in occasone della festa del minibasket di Natale. Per l'occasione, infatti, la Delizia Ruggieri, assieme agli altri istruttori hanno dato vita ad una divertentissima manifestazione coinvolgendo tutti i bambini. I miniatleti, come al solito., sono arrivati in anticipo, entusiasti e dopo essersi cambiati si sono catapultati nel campo pronti a mostrare ai genitori i progressi raggiunti nella prima metà della stagione. Naturalmente la programmazione dello staff tecnico della Pielle è rivolta a tutto l'anno sportivo, imminenti sono le partecipazioni ai tornei di Latina e Caserta, certamente tra i più
Minibasket in piazza 2009 E’ COMINCIATO il conto alla rovescia della Pielle Matera verso la 17° edizione del Torneo Internazionale "Minibasket in Piazza 2009". La manifestazione avrà luogo nella città di Matera ed in alcuni centri limitrofi dal 21 al 27 giugno 2009.Si tratta di un appuntamento classico che anche per il prossimo anno verrà confermato. Saranno ammesse al torneo 64 squadre, categoria aquilotti (nati negli anni 1998 e 1999). Il programma della manifestazione prevede lo stesso numero di partite per tutte le squadre partecipanti e stessi premi per tutti i bambini. Sono ammessi al torneo bambini nati nell anno 1998/1999. Ogni squadra potrà partecipare alla manifestazione con un minimo di 10 ed un massimo di 12 bambini. Le squadre potranno essere maschili o miste, quindi è consentita la partecipazione alle gare anche ad atlete di sesso femminile. La manifestazione della Pielle nello scorso Natale
qualificati d'Italia, dove la Pielle avrà l'onore di rappresentare la Basilicata. Dà frutti importanti poi la collaborazione con lo Sporting Club, per la crescita e lo sviluppo del basket femminile sul territorio. In buona sostanza, lo Sporting rappresenta il settore femminile della Pielle, dato che sono proprio gli istruttori della Pielle a collaborare con Mariolina Santeramo, presidentessa del sodalizio. Infatti le cure del settore giovanile sono affidate a Gianpaolo Ambrico e Milena Andriulli, mentre quelle del settore minibasket ai professori Vanessa Vizziello e Giovanni Papapietro. Lo Sporting Club, inoltre, è l'unica
Volley Testa a testa col Tricarico
Time,l’obiettivo è il terzo posto TIME Volley, obiettivo terzo posto. Attualmente, la formazione allenata da Brunella Cristallo occupa la quarta piazza alle spalle del Tricarico ma spera nella possibilità di sfruttare al meglio le ultime giornate di campionato proprio per “rubare” la terza piazza alla formazione tricaricese. Nell'ultima gara è stato proprio il Triarico a sconfiggere le materane con il punteggio di tre set ad uno. E' stata una bella gara tra due formazioni che non hanno mai risparmiato forze pur di portare a casa qualche punto. I set parlano chiaro; parziali molto alti hanno dato conferma del forte agonismo che ha caratterizato la gara. Nel primo set le ragazze della città dei Sassi hanno vinto per venticinque a diciannove. Pronta è stata la reazione del Tricarico che ha pareggiato i conti chiudendo il secondo gioco sul venticinque a venti, ripetendosi nel terzo parziale con lo stesso punteggio. Nell'ultimo set l'hanno spuntata ancora le tricaricesi vincendo per venticinque a ventritrè. “La nostra squadra under 18 è molto giovane - ha spiegato il tecnico, Brunella Crsiatllo. E' composta da ragazze del '95, quindi di quattordici anni, a differenza di altre formazioni che schierano atlete più grandi. Il risultato raggiunto fino ad ora è di grande prestigio; il campionato di quest'anno
è servito e servirà alle ragazze per fare esperienza utile per il futuro”. Voledo fare un bilancio si reputa soddisfatta dei risultati ottenuti fino ad ora? “Pur avendo incontrato compagini blasonate, la mia squadra si è sempre comportata bene. Ricordo che le ragazze della Time Volley sono al primo anno d'esperienza nell'under 18, dunque il bilancio è più che soddisfacente. Questa stagione sta servendo come palestra per far crescere le atlete che un domani potranno anche essere impiegate in prima squadra”. Sono diverse, infatti, le pallavoliste materane che stanno lasciando il segno: Sarra (già impiegata in serie B2 dal tecnico Galtieri, ndr), Salinaro, Morelli e Guerricchio si stanno notevolmente distinguendo. “Il livello di quest'anno è sicuramente più elevato rispetto agli altri anni - ha continuato Cristallo-, d'altronde la pallavolo lucana si è notevolmente evoluta rispetto al passato. Anche contro il Tricarico la mia squadra non ha giocato male. Sicuramente qualche decisione arbitrale ci ha penalizzato, anche per questo motivo non posso rimprovevare nulla alle ragazze che hanno creato un gruppo molto unito e forte. Già questo è un ottimo risultato”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
MOTO: LA NUOVA DUCATI
società materana che partecipa a campionati femminili under 13 e under 17 regionali, ma la vera novità arriva dal settore minibasket dove si è registrato un vero e proprio boom con ben 55 bambine iscritte oltre alle 23 tesserate del settore giovanile. Si sono qualificate con ben due squadre per la fase regionale del Join the Game, torneo nazionale di 3 vs 3 organizzato dalla Federazione italiana Pallacanestro. Insomma numeri e bilanci in positivo per la società materana che sta continuando il proprio cammino nei principali tornei regionali e provinciali sia a livello giovanile che anche in serie D e sempre con buoni risultati.
Parte la stagione sportiva ALLE ore 18.30 nell'Hotel San Domenico in via Roma a Matera verranno presentati alla stampa, la nuova Ducati 1098R e i team che prenderanno parte alla prossima stagione sportiva. Il team Ducati che il 12 e 13 febbraio sarà impegnato in una serie di test sulla pista dell'Autodromo del Levante di Binetto, intende rimarcare il particolare legame con la città dei Sassi che negli anni scorsi ha ospitato l'evento “Ducati a Matera”. Il solido connubio con la città lucana è infatti rafforzato dalla presenza del pilota Domenico Colucci e dalle partnership di sviluppo tecnologico che l'azienda di Borgo Panigale ha avviato con alcune realtà produttive locali. Interverranno Emilio Nicola Buccico, sindaco di Matera; Nicola Trombetta, consigliere comunale del Pd; Vincenzo Viti, assessore regionale all'Agricoltura; Serafino Foti, direttore sportivo Ducati Junior Team; Giorgio Barni, direttore sportivo Barni Team, Domenico Colucci, pilota Ducati; Luca Sacco, presidente Moto Club Matera Corse.
Calcio a 5 Under 21 Non basta la rete di Laviola a un ottimo Spazio Relax
Derby in volata al Bng Nigro Nico Gammariello allo scadere fa felice il team di Andrisani
Antonio Laviola e Laccetti dello Spazio Relax
SPAZIORELAX NIGROBNG
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SPAZIO RELAX: Laviola, Duni, Cifarelli, Ximenes, Laccetti, Fontana, Nicoletti, Di Lecce, Galtieri, Carlucci, Picerno. All. Gasparetto NIGRO BNG DEPORTIVO: Vitulli, Orlando, Fasano, Gammariello N., Lacanfora, Tataranni, Caione, Gammariello A., L'Episcopia. All. Andrisani RETI: 12" Laccetti, 2' Caione, 8' Gammariello A., 23' Laviola, 39' Gammariello N. ARBITRO: Ziri di Barletta Cronometrista: Alagia di Bernalda BELLISSIMA stracittadina tra le compagini under 21 della Spazio Relax e della Nigro Bng Deportivo. In una buona cornice di pubblico, le due squadre giovanili delle più importanti compagini materane del calcio a cinque si sono date battaglia per l'intero incontro, ma a spuntarla sono stati, grazie alla rete finale di capitan Nico Gammariello, gli uomini di mister Damiano Andrisani. Eppure, la
Alessio e Nico Gammariello del Nigro Bng
squadra che da calendario disputava l'incontro in casa, cioè quella allenata da mister Anderson Gasparetto, ha disputato un incontro di grande livello, con determinazione e convinzione, sfiorando il colpaccio in più occasioni. Una gara equilibrata dove la differenza l'ha fatta l'estremo difensore della Nigro Bng, tra l'altro ex dell'incontro, che con le sue parate ha in diverse occasioni salvato i suoi. Anche alcuni legni per la Spazio Relax hanno fatto la differenza. Comunque, sui mattoncini della Tensostruttura le squadre hanno dimostrato di essere due compagini che giocano un ottimo calcio a cinque, con diversi elementi seriamente candidati a rimpinguare le fila delle rispettive prime squadre a pieno regime dalla prossima stagione. La gara ha un inizio subito roboante. Passano solamente dodici secondi e Laccetti, sfruttando alla perfezione uno schema da calcio d'angolo, preparato ottimamente da mister Gasparetto, infila la porta ospite e porta in vantaggio i suoi. L'inizio bruciante della Spazio Relax, comunque, non spegne le velleità degli avversari che
al 2' trovano la rete del pareggio grazie allo spunto dell'ottimo Caione. La gara s'infiamma e il pubblico è sempre più divertito e soddisfatto delle giocate delle due squadre. All'8' Alessio Gammariello trova la rete del vantaggio della Nigro Bng grazie ad un'azione di contropiede. La ripartenza, infatti, da la possibilità al giocatore biancazzurro di superare Laccetti e battere Laviola. Le emozioni si susseguono e mister Gasparetto decide che è il momento di utilizzare Laviola come quinto uomo di movimento. Ma, i frutti di questa decisione possono essere raccolti dalla Spazio Relax solamente nei primi minuti della ripresa, quando è proprio Laviola ad indovinare la traiettoria giusta per superare il portiere avversario e pareggiare i conti. Infine, quando ormai tutti erano convinti della divisione della posta in palio, il guizzo decisivo arriva dai piedi del più esperto dei ragazzi in campo, Nico Gammariello che sigilla il 3-2 e permette ai suoi di guadagnare tre punti fondamentali per la corsa paly-off. Francesco Calia matera@luedi.it
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Pisticci L’autopsia farà luce sulle ragioni della morte improvvisa, indagini dell’Arma
Ventenne stroncato da un infarto E’ stato trovato riverso sul divano dai genitori PISTICCI - Sarà l'autopsia a dare certezza, nei prossimi giorni, sulle cause che hanno determinato la morte del ventenne Michael Benedetto, trovato privo di vita ieri mattina nella sua casa di contrada “Centro agricolo” di Pisticci. Sicuramente, secondo i primi accertamenti, si e trattato di un arresto cardiocircolatorio. A fare la tragica scoperta, intorno alle ore 8.30, sono stati proprio i genitori, che lo hanno trovato riverso sul divano e hanno pensato a un malore, allertando i sanitari del 118 che, giunti immediatamente sul posto con l'ausilio di un’eliambulanza, hanno tentato disperatamente di rianimare il giovane, ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso con la diagnosi di “arresto cardiocircolatorio”. Il cadavere è stato trasferito nella sala mortuaria del cimitero di Tinchi a disposizione dell'autorità e del sostituto procuratore della Repubblica di Matera, Rosanna De Fraia. Sul posto sono prontamente intervenuti anche gli i militari dell'Arma della Compa-
Il borgo di “Centro Agricolo” di Pisticci dove il giovane ventenne, Michael Benedetto è stato trovato morto dai suoi genitori sul divano. La notizia ha gettato sconcerto nella piccola comunità della contrada.
gnia di Pisticci, che alla ricerca di indizi utili alle indagini, hanno avviato da subito una serie di verifiche per ricostruire le ultime ore di vita del giovane e cercare di fare piena luce sulla vicenda. Al vaglio degli inquirenti tutte le ipotesi, nessuna esclusa, come succede in casi come questi dove la tragedia prende il sopravvento su qualsiasi spiegazione razionale. Non si escludono svi-
Pisticci Il consigliere Achille Furioso (Sd)
«Il Consorzio intervenga sulla strada provinciale della sinistra Basentello» PISTICCI - Urgenti interventi di manutenzione dei canali di deflusso delle acque piovane lungo la SP “Sinistra Basentello” - terzo lotto - e per la realizzazione di nuovi canali. E' quanto chiede in una nota il consigliere provinciale Achille Furioso di Sinistra Democratica per porre un argine alle problematiche di immelmamento che rendono quasi impraticabile e altamente pericola l'arteria provinciale. «Le forti piogge di queste settimane - scrive - hanno fortemente compromesso la funzionalità dei sistemi di deflusso delle acque, con i canali riempiti di fango che non riescono più a garantire la sicurezza della
strada. Una situazione che, di fatto, vanifica anche gli interventi di messa in sicurezza realizzati dalla Provincia di Matera, per un importo complessivo di ben 700 mila euro. Per garantire il corretto traffico e la sicurezza dei viaggiatori sulla “Sinistra Basentello”, quindi, chiediamo prosegue - la collaborazione del Consorzio di Bonifica per la pulizia dei canali nelle parti ormai completamente ostruite e, ribadiamo, per la eventuale cantierizzazione di interventi per la costruzione di ulteriori canali di deflusso nel costone che dalla “Bradanica” scende verso il Basentello. provinciamt@luedi.it
luppi immediati sulla vicenda, forse non collegabile a una tragica fatalità. La morte del giovane pisticcese ha destato sgomento e preoccupazione nel comune jonico, soprattutto tra gli amici, che fino a tarda sera hanno affollato il cimitero di Tinchi. Una tragedia che ha lasciato straziata la famiglia del giovane, anche per il modo inusuale con la quale si è determinata e vista l'età del
ragazzo. Il dolore dei familiari prende il sopravvento su tutto e le doverose verifiche degli inquirenti difficilmente serviranno ad attenuare la sofferenza per una simile tragedia. Per ora rimane solo la certezza di un'altra giovane vita strappata precocemente e senza un’apparente spiegazione logica. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it
Miglionico, appaltati i lavori al campo Il campo sportivo di Miglionico
MIGLIONICO - Il Comune di Miglionico ha aggiudicato lavori per 220mila euro a base d'asta i lavori per la messa in sicurezza del campo sportivo di contrada Serre. Le opere consistono nella trasformazione del campo di calcio con la sostituzione della superficie in terra battura con una in manto erboso. Sono previsti anche la realizza-
zione di un impianto di irrigazione e di altre attrezzature manutentive. Nel programma di interventi è prevista anche la riqualifcazione del campo da tennis, che avrà una superficie in erba sintetica. L'impresa, aggiudicataria, la Mastroberti srl, avrà 180 giorni per completare le opere. provinciamt@luedi.it
Prima assemblea degli iscritti al partito
Immagini e visi di un anno del Pd a Montescaglioso MONTESCAGLIOSO - La sala del Partito Democratico di corso della Repubblica 19 ha ospitato la prima assemblea degli iscritti del Pd, iniziativa organizzata dal coordinamento cittadino del circolo di Montescaglioso dello stesso partito. L'iniziativa è stata celebrata in coincidenza con il primo anniversario di vita del Pd a Montescaglioso. Nel corso della serata si è fatto riferimento a questo primo anno trascorso, accompagnando il resoconto a filmati proiettati in sala e cartellimanifesti affissi in questo periodo. Non sono mancate le testimonianze dei protagonisti di queste attività. Un riconoscimento dell'attività svolta dal circolo cittadino del Pd oltre che del lavoro svolto a livello regionale, è venuto dai due ospiti della serata, il senatore della Repubblica Filippo Bub-
bico (il quale ha anche fatto riferimento a temi di carattere nazionale) e la segretaria provinciale Pd Anna Ferrara. Gli iscritti al Pd montese, una volta al mese, saranno convocati e riceveranno il resoconto sulle attività svolte e quelle in cantiere: è stata questa una delle indicazioni emerse nel corso della serata. Tra gli interventi del pubblico, quelli dei componenti del Coordinamento cittadino del Pd Emanuele Andrisani, Rosa Anna Cifarelli e Mauro Vincenzo Motola. Il senatore Bubbico, venerdì 13 febbraio prossimo, alle 20, sarà protagonista di un incontro nel quale si parlerà di federalismo fiscale. Si tratterà del primo di un totale di quattro incontri, fissati sempre nella serata del venerdì, durante i quali, alla presenza
Il centro di Montescaglioso
di esponenti politici, saranno approfondite tematiche specifiche quali la riforma della giustizia, il disegno di legge su energia, il decentramento. Un altro importante appuntamento in agenda da parte del Pd montese riguarda la presentazione del libro scritto dall'europarlamentare Gianni Pittella, iniziativa che si terrà il 21 febbraio prossimo presso la sala assemblee PD di Corso della Repubblica 19. Michele Marchitelli
Montescaglioso La Cestistica As Arcobaleno ha registrato 90 tesserati
Il centro Minibasket festeggia il 2009 MONTESCAGLIOSO - Il Centro Mini Basket e Cestistica AS Arcobaleno Montescaglioso, affiliato alla Federazione Italiana Pallacanestro, diretto dal dirigente responsabile Liborio Panico e dagli istruttori Pasquale e Domenico Fortunato, per l'anno sportivo 2008/2009 ha fatto registrare ben 90 iscrizioni, potendo contare su quattro categorie di giovani iscritti: Pulcini (nati negli anni 2002/03); Scoiattoli (2000/2001); Aquilotti (nati negli anni 1998/1999), Esordienti (nati nel 1997 e 1998). I campionati ai quali parteciperà la società montese, ormai da diversi anni impegnata nell'attività da intendersi non solo nella funzione sportiva ma anche aggregativa, sarà quello Esordienti, il cui inizio è imminente. Lo scorso 1 febbraio la società montese è
stata presente alla manifestazione provinciale di Matera del “Join the game”, svoltasi presso il Palasassi. La manifestazione a livello regionale si svolgerà invece il 29 marzo prossimo nel capoluogo di regione Potenza e i vincitori avranno il diritto di partecipazione alle gare per lo scudetto tricolore in programma a Jesolo nel mese maggio 2009. La stessa società cestistica montese, nei giorni scorsi, ha consegnato ai suoi iscritti le nuove divise ufficiali. Nel corso della manifestazione è stato rivolto un ringraziamento agli sponsor che sostengono l'AS Arcobaleno Montescaglioso: azienda agrituristica “Olivara” di Roberto Disabato; Oleificio dell'Abbazia di Carmelo Ciannella e Reggiola Carburanti. La società montese ha, inoltre, avviato un rapporto di col-
laborazione con la Lucos Ingest Basket Montescaglioso, militante nel campionato di serie C2 della Campania. Una conferma giunge dalla partecipazione ai campionati Under 17 e Under 21. Lo scorso anno, come sottolineato con soddisfazione dai dirigenti della compagine cestistica di Montescaglioso, sono stati convocati i giovani tesserati Vincenzo Tralli, Stefano Ditaranto (classe 1994), nelle rappresentative regionali per i Trofei del Mediterraneo a Paola (Cosenza). Nel 2007 altri due giovani cestisti montesi dell'Arcobaleno, Claudio Loseto e Joseph Locantore, erano stati selezionati, da parte di coach Cotrufo, nella stessa compagine lucana, a conferma di un buon lavoro che inizia a produrre buoni frutti. mic.mar.
Una manifestazione dell’As Arcobaleno
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Garaguso Il sindaco Auletta respinge le spiegazioni di Basilicata soccorso
«Il 118 allo Scalo resta una priorità» GARAGUSO - Non si arrende, il sindaco di Garaguso, Francesco Auletta, nella sua battaglia per il ripristino dei tempi di legge del servizio di soccorso 118 nei piccoli centri della Collina materana. In riferimento all'articolo pubblicato dal Quotidiano lo scorso 3 febbraioo sul tema del Soccorso sanitario, il sindaco esprime in una nota il suo rammarico e la sua sorpresa per quanto asserito dal dottor Libero Mileti, direttore del servizio Emergenza/Urgenza 118 Basilicata Soccorso, «quando dice spiega Auletta- che per Gara-
guso, la scelta non dipende da alcuna forma di discriminazione, se il 118 non è ubicato a Garaguso Scalo e giustifica, e meno male che lo dice lui, che la Legge numero 21 del 3 agosto 1999 prevedeva 57 postazioni territoriali nella regione per raggiungere entro 20 minuti un qualunque punto geografico della Basilicata. E io rispondo: Abbiamo visto e subito sulla nostra pelle come arriva l'ambulanza entro 20 minuti! Nelle nostre zone se uno si sente male, si mette direttamente nelle mani di Gesù! Mi chiedo, come si è fatto
ad individuare le postazioni in riferimento ai tempi di percorrenza? Quando poi mi si dice che un ambulanza posizionata in una zona montana percorre in 20 minuti al massimo 7 chilometri, mentre invece una postazione sulla Basentana (strategica anche per la grossa arteria stradale) ne percorre 40 di chilometri nello stesso arco di tempo! Qui qualcosa non ritorna. -conclude AulettaSulla carta tutto è possibile, anche l'impossibile, poi però bisogna fare i conti con la realtà e in 20 minuti, non si può arrivare nei paesi del-
l'entroterra dalle postazioni territoriali in cui la Regione Basilicata ha pensato di posizionare le ambulanze del 118. Quindi, a maggior ragione, dico io, e non faccio del campanile la mia bandiera, l'ubicazione a Garaguso Scalo del 118 è necessaria, perché nodo strategico sul territorio per permettere di raggiungere nel più breve tempo possibile i Comuni di Garaguso Centro, Calciano, Oliveto Lucano, invece di aspettare che l'ambulanza parta da Grassano o Tricarico o San Mauro Forte, non dimenticando che tutti i Comu-
Infermieri del del servizio 118 in azione
ni scontano una non brillante posizione geografica, senza trascurare una assenza di infrastrutture e viabilità, che così come analizza il dot-
tot Pietro Petrillo, “padre” del servizio di Basilicata Soccorso e della legge regionale istitutiva aumenta i disagi». provinciamt@luedi.it
Stigliano L’acqua piovana non è canalizzata e si infiltra pericolosamente sotto la sede stradale
Rischi per un cantiere fermo Azienda sotto l’incubo di una frana lungo la Sp 103 STIGLIANO - «L'acqua non più regimentata ha sommerso buona parte dei terreni dell'azienda, la via d'accesso al nostro podere è quasi impraticabile e lo smottamento non ancora risolto ormai sta trascinando a valle anche nostri terreni. E' una situazione intollerabile, aggravata dallo stato dei lavori, che, da oltre un anno, sono un cantiere abbandonato». Non ne può più Rocco Giannantonio, contitolare insieme ai fratelli di un'azienda agricola, che ha buona parte dei terreni e delle strutture a ridosso della strada provinciale 103 “Val d'Agri”, in località Caporotondo in agro di Stigliano. Proprio in corrispondenza del tratto di strada interessato dai maggiori problemi su tutto quell'asse viario. La Provincia, ente gestore della strada, aveva già dato avvio ai lavori. Successivamente, però, l'azienda che li eseguiva ha dichiarato fallimento prima di ultimare il cantiere. Così quel tratto di strada si è trasformato in uno scavo aperto, con difficoltà per gli utenti della strada, che, ricordiamo, è l'unico collegamento fra il paese e il capoluogo di provincia, e per i possessori terrieri dei dintorni. Dall'ente di vai Ridola si apprende che si sta già lavorando alla risoluzione dei problemi burocratici che impediscono di
Il cantiere sulla Sp 103
procedere nei lavori, primo fra tutti il contenzioso con la ditta che stava eseguendo gli interventi. Solo dopo sarà possibile intervenire materialmente con i necessari lavori sull'arteria. Dalle prime previsioni, si conta di poter dar corso ai lavori, se non ci saranno altri intoppi, per la prossima primavera. Tempo permettendo. Già, perché proprio il maltempo di questi mesi ha acuito i problemi in un tratto di strada già a rischio, come il Quotidiano aveva segnalato prima dell'autunno. Le piogge, infatti, hanno aggravato la situa-
zione, e hanno determinato anche i danni lamentati dai proprietari dell'azienda Giannantonio. «Abbiamo subìto alcuni danni anche alle nostre strutture -dichiara l'imprenditore- e temiamo che il prosieguo dell'inverno o le piogge primaverili possano comportarne ancora altri. Già ora, spesso, è quasi impossibile accedere all'azienda, per la pioggia e per come è stato lasciato il cantiere. A monte della nostra azienda non è stata fatta nessuna opera di canalizzazione dell'acqua piovana, e le cunette non riescono più a convogliare l'acqua. Inoltre, con l'avvio dei lavori, è stato anche deviato il corso dell'acqua che, con un opera di incanalamento, alimentava una vasca da cui prelevavamo l'acqua per vari usi agricoli. Abbiamo già dato mandato ad un legale -conclude Rocco Giannantonio- per verificare la possibilità di chiedere un risarcimento danni. Stiamo anche facendo predisporre per questo una perizia. Ma la situazione è comunque critica. Se non si interviene con urgenza, noi di danni ne avremo altri. Ecco perché sollecitiamo chi di competenza a trovare soluzioni immediate. Ormai siamo in questo stato da oltre un anno». provinciamt@luedi.it
Una foto al presepe di Artese vince il concorso di Sassiland GRASSANO - È una caratteristica ed evocativa immagine del presepe di Grassano la fotografia vincitrice del concorso “I mille volti del Natale”, promosso dal sito Sassiland.com. Qualche giorno fa la giuria presieduta dai fotografi Antonello Di Gennaro e Gaetano Plasmati ha scelto l'immagine di Maria Giovanna Aiello di Sorrento, che ha vinto la macchina fotografica digitale in palio. La foto vincitrice è stata scattata presso il presepe permanente di Grassano a Palazzo Materi, realizzato dal maestro Franco Artese e inaugurato a Natale 2005. Si tratta di una foto in bianco e nero focalizzata sulla Natività. “A colpire si legge nella motivazione della giuria- è l'atmosfera e il calore dell'immagine che mette in risalto la scena della Natività avendo alle spalle un contesto, rappresentato dal presepe, tipico delle architetture dei nostri paesi. È un'immagine semplice e al-
lo stesso tempo evocativa per descrivere la magia del Natale. L'originalità dello scatto sta anche nel sapiente ritocco dell'immagine che l'autore ha saputo mettere a punto per focalizzare l'attenzione sulla scena più importante di questo splendido presepe”. In totale sono stati 122 i partecipanti al concorso fotografico, molti dei quali hanno inviato foto da diverse città italiane come Torino, Bolzano, Siena e da qualche centro europeo come Lisbona. Intanto sono centinaia gli accessi giornalieri al sito sassiland.com che attira visitatori grazie alle webcam puntate sui sassi e sul centro di Matera. E proprio da qualche giorno, la webcam puntata su piazza Vittorio Veneto è stata ruotata verso destra di qualche grado per permettere agli utenti di poter vedere anche il cantiere allestito per riportare al suo posto originario la fontana Ferdinandea. provinciamt@luedi.it
L’Irsinese assaporava già la vittoria, ma si è dovuto accontentare
Una buona partita ferma al pari IRSINA - Un gol per parte è il bottino delle due squadre materane che hanno dato vita al derby, con una bella gara, forse un po' avara di reti. Il pubblico di fede rossonera ha sperato fino all'ultimo in un altro risultato, infatti all'andata, i ragazzi di mister Enzo Patella uscirono vittoriosi dalla partita disputata in casa loro. Un primo tempo combattuto, soprattutto nell'area del centrocampo, ma che dal punto di vista delle opportunità forse l'Irsinese meritava qualcosa in più, proprio sullo scadere di tempo da due passi il capitano Fiorino ha sciupato calciando male la palla. Bene i duelli a distanza: tra Cardano e Fiorino tra i più in vi-
sta ieri nella compagine rossonera e Porfido e Scarfone dall'altra a spingere i biancorossi. Mister Patella che già assaporava la vittoria dopo un ora di gara condotta in vantaggio, arriva su calcio piazzato il goal di Brozzi che pareggia le sorti dell'incontro: «Delle cose che non mi sono piaciute, c'è sicuramente il risultato. dice ironicamente PatellaScherzi a parte, nonostante avessimo di fronte un’ottima squadra, ben organizzata e veloce nella manovra, le maggiori occasioni da gol le abbiamo costruite noi. Sono rammaricato certamente per il risultato, purtroppo non riusciamo a essere cinici come
spesso fanno gli avversari. Soffriamo fin quando raggiungiamo il vantaggio -spiega Patella- una volta raggiunto il vantaggio perdiamo quella fame e quella cattiveria necessaria per affrontare e vincere il match. Ieri, sono state sciupate molte occasioni, diverse volte a tu per tu con il portiere avversario non siamo stati in grado di approfittare. Anche subito dopo il pareggio -continua Patella- abbiamo avuto nuove opportunità per riprendere il vantaggio, purtroppo ieri doveva andare così. Poi, nel momento in cui sono stato obbligato a effettuare i primi cambi, siamo scesi sensibilmente di intensi-
L’atleta Cardano dell’Irsinese
tà, sfortunatamente quelle sono le “munizioni che avevamo in canna” e una volta sparate, si rimane con il fucile in mano, infatti sul finire della gara, ho pure temuto che scappasse qualche cosa di strano, ho visto loro lottare fino alla fine. Del resto 4que-
st'anno deve andare così -conclude Enzo Patella- bisogna soffrire e soffriremo, anche ieri la squadra ha dimostrato il suo valore non demeritando di fronte ad un valido avversario qualè il Tricarico». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Bernalda «E’ lo spazio dei nostri padri, non si deve deturpare con un progetto sbagliato»
Questa piazza “non s’ha da fare” E’ partito il sit-in in largo del Popolo con decine di cittadini BERNALDA - Il sit-in in piazza del Popolo da ieri è realtà. I lavori, previsti per la piazza bernaldese, sono in dirittura d'arrivo e per tale motivo le associazioni e buona parte delle sigle dei partiti politici del territorio hanno deciso, dopo il comunicato portato a conoscenza le autorità di iniziare a fare sul serio. A darsi i turni in questa lotta saranno i presidenti e i leader del Comitato dei “Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto”, dell'Unione Commercianti, Artigiani e Imprenditori Bernaldesi, di Alleanza nazionale, del Forum Democratico di corso Umberto Bernalda, del Movimento per l'Italia, da Forza Italia Pdl, dalla Lista Civica “Sviluppo Pulito Agire Europeo”, dal Circolo Politico Pitagora Bernalda, dal Circolo Rifondazione Comunista Bernalda e dal Partito Adc-Udc; tutti uniti per dire no a queste modifiche su Piazza del Popolo. «La nostra piazza -ha detto Rocco Avantaggiato, segretario di Rifondazione comunista- non deve essere toccata. Non si può distruggere il ricordo e un simbolo della nostra città. E a dirlo non siamo solo noi, ma anche le oltre 1.300 firme raccolte con Forum democratico nei scorsi mesi. Firme che di fatto la dicono tutta sul pensiero popolare e su cosa essi vogliono. Questo per noi è un assurdo stravolgimento che porterà solo confusione con l'eliminazione di una strada, e ciò provocherà un carico di vetture sulle altre strade, per giunta già diventate troppo strette dopo il piano del traffico. Ecco perché noi conclude il segretario di Rc- insieme agli altri firmatari del documento, diciamo no a queste modifiche e si alla nostra bellissima piazza del Popolo». Antonio Forcillo,
Il sit-in in Piazza del Popolo
dell'Ucaib, parla di protesta che abbraccia la stragrande maggioranza della gente, delle associazioni e delle sigle dei partiti. «Il sarà inamovibile per tutte le 24 ore. Già da ora ringraziamo tutte le sigle che aderiscono a questa protesta e la popolazione». Tra i presenti anche il segretario dell'Udc, Antonio Santandrea, il quale ha parlato di priorità più importanti per il territorio bernaldese. “Prima di apportare le modifiche a Piazza del Popolo - dice Santandrea - sarebbe stato più giusto allargare le vedute su i tanti problemi esistenti sul territorio. Tra questi -continua il rappresentante dell'Udc- i bagli pubblici in piazza Plebiscito, che sono fatiscenti, fosso San Rocco, che è abbandonato a se, la piscina in zona
San Donato, che da anni è lì ad aspettare, la pista per i pattini, che di fatto non ha portato nessuna utilità, le fogne nel centro storico, le strade che sono piene di buche, e non solo quelle bernaldesi, ma quelle metapontine, di Serramarina, di Spineto e di tutto il nostro territorio. Naturalmente a questi si aggiungano anche i tantissimi problemi già discussi nel nostro documento (della lista civica) e sui vari blog. Per tale motivo noi diciamo no alle modifiche. Un no che non è totale, in quanto noi siamo per i miglioramenti, ma non per gli stravolgimenti. Siamo contrari al mutuo di 1,5 milioni di euro che riteniamo oneroso per il Comune. E poi -ha concluso Santandrea- noi crediamo, come discusso con l'esponente dell'Udc di Pisticci, Vito Pelazza, che ci sono altri strumenti per finanziare tali progetti». Pietro Tamburrano, presidente dei Cittadini Attivi, ha parlato di scelte sbagliate da parte dell'Amministrazione e di libertà di manifestazione. «Abbiamo esposto i nostri striscioni che i vigili urbani ci hanno invitato di togliere -ha detto- nonostante i nostri permessi protocollati. La volontà popolare -ha continuato Tamburrano- si è espressa nelle firme raccolte e nella maggioranza delle sigle che qui oggi sono presenti. Questa è la piazza dei nostri padri e quindi c'è un legame sentimentale. Inoltre, la strada che si andrebbe a eliminare provocherebbe un disagio alla circolazione. Queste cose si sentono solo a Bernalda; vedi Vicenza per la base militare e per la Tav dove le autorità hanno protestato con il popolo». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Dino Paradiso: «Nessuno divieto ma la protesta è strumentale» BERNALDA - Sulla libertà di manifestare e sul caso degli striscioni che si è invitati a togliere è intervenuto l'assessore alla Cultura, Dino Paradiso. «Noi -ha detto il giovane assessore- non siamo nè contro le manifestazioni, nè tantomeno contrari agli striscioni da esporre. Quello che si è ritenuto legittimo chiedere -ha continuato Paradiso- era quello sulla collocazione degli stessi che non può avvenire da albero ad albero. Per noi protestare è democratico, ma gli striscioni devono essere tenuti in mano o appoggiati per terra. Sono a conoscenza dell'arrivo dei vigili e dei loro permessi, ma ripeto, gli striscioni da albero ad albero non si possono collocare. Que- Dino Paradiso sto vale non solo a Bernalda, ma dappertutto. Noi non abbiamo delle leggi diverse dalle altre città; e per tale motivo vogliamo che questa manifestazione rientri all'interno di una protesta democratica. Assodato questo, vorrei dire a chi protesta che le opere pubbliche di ri-
qualificazione non so se siano mai state contestate dalle altre parti; ecco perché io penso che questa protesta sia strumentale in vista delle elezioni, per animare gli animi visto che proposte concrete non sono arrivate. Inoltre, chiederemo anche delle spiegazioni a Rifondazione Comunista che abbiamo registrato essere presente nella protesta. Dico questo perché gli stessi si trovano all'interno dell'Amministrazione e pertanto in questi anni hanno condiviso le scelte prese per la città. Questo per quanto riguarda la parte politica, mentre per quanto concerne l'opera di riqualificazione, noi siamo fortemente convinti di questa azione, la quale andrà ad abbellire Bernalda. I lavori - ha concluso Paradiso - sono previsti per questo mese, mentre per il loro termine non possiamo dare una data precisa, anche se auspichiamo nei termini brevi per dare ai bernaldesi la nuova Piazza del Popolo». fa.si.
Michele Olivieri (Aics): «Un problema consolidato da anni di incuria»
Erosione, la Regione in campo Convocati i tavoli tecnici per prevenire e curare
METAPONTO - La Regione Basilicata sta lavorando a un programma di interventi per la difesa delle aree costiere, duramente colpite dalle piogge e dalle esondazioni. Nel corso di una riunione che si è svolta ieri a Potenza, alla quale hanno partecipato gli assessori regionali all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, e all'Agricoltura, Vincenzo Viti, oltre a dirigenti dell'Autorità di bacino, è stata effettuata una ricognizione dei danni segnalati da amministrazioni locali, imprenditori e cittadini. «Il programma che stiamo elaborando -ha spiegato Santochirico, che ha presieduto l'incontro- dovrà contenere una serie di misure che consentano di fare fronte all'emergenza e, al tempo stesso, mettere in atto una strategia di difesa del territorio che permetta di salvaguardare le risorse naturali e le attività imprenditoriali.
L'incontro è servito a imprimere una forte accelerazione ai lavori, attraverso una costruttiva collaborazione e sinergia di azione tra diversi soggetti istituzionali, in maniera da dare risposte tempestive alle gravi situazioni di disagio che si sono venute a creare, e che interessano imprenditori agricoli, operatori turistici, lo stato delle risorse naturali e delle infrastrutture». Domani è prevista la riunione del Tavolo tecnico interdipartimentale della Regione, mentre lunedì prossimo vi sarà un nuovo incontro degli assessori regionali. Sulla base di stime effettuate dal Comune di Bernalda, gli eventi degli ultimi giorni avrebbero sottratto alla spiaggia di Metaponto 400mila metri cubi di sabbia e sarebbe a rischio anche il nucleo residenziale, con abitazioni che ormai si trovano a meno di 20 metri di distanza dal mare. Intanto sulla questione è intervenuto anche Michele Olivieri, coordinatore regionale dell’Aics (settore turi-
Affidamento servizi sociali Incontro sulla legislazione
Gli effetti devastanti della ultime mareggiate sul lungomare di Metaponto, dove il Comune ha stimato un’asportazione di arenile pari al circa 400mila metri cubi. La Regione sta lavorando alle strategie di intervento.
smo), sottolineando che «il problema non è casuale o pura fatalità come qualcuno vuole far credere per nascondere responsabilità personali ed istituzionali. In poche parole, qui sono venute meno la programmazione e la giusta considerazione del fenomeno per evitare il danno socio-ambientale. La nostra costa, negli ultimi secoli, sta subendo progressivi arretramenti dovuti a diversi fenomeni su cui hanno inciso anche le opere di sistemazione idraulico-forestale. Altro aspetto da denunciare fortemente è la pressione di origine antropica legata al turismo, che sta pro-
ducendo un impoverimento delle risorse fisiche-ambientali, necessarie, non solo allo sviluppo, ma anche al mantenimento della sicurezza e della qualità delle vita dei cittadini. Questo problematica è diffusa sia in Italia che in Europa, ma in altri siti il problema è stato risolto formulando strategie politiche e ambientali per la difesa del territorio. In questo periodo di forte recessione economica mondiale, la nostra classe politica sotterri asce di guerra e lotte tribali, occupandosi della fragilità della nostra terra e del disastroso tessuto socio-economico». provinciamt@luedi.it
BERNALDA - La legge regionale 4 del febbraio 2007, recependo le direttive fornite dalla 328/2000, ha introdotto, tra l'altro, la possibilità di sperimentare nuove procedure di affidamento dei servizi sociali. In particolare, la programmazione locale e il ruolo degli attori sociali, nonché le modalità di affidamento dei servizi. Ad oggi, tuttavia, si è ancora in attesa degli strumenti che diano il via alla fase attuativa della norma. Per illustrare agli addetti ai lavori cosa dovrebbe cambiare nei percorsi di integrazione tra pubblico, privato e sociale, ma anche per sollecitare l'attuazione di una legge che, se non implementata in tempi brevi, rischia di danneggiare ulteriormente l'intero settore, Lega Coop Sociali Basilicata, il Comune di Bernalda e l'Associazione temporanea d'Impresa “Basso Basento e della Residenzialità”, organizzano un seminario di studio nella mattinata di domani, presso la sala consiliare di Bernalda. I lavori si svilupperanno sulla base delle esperienze maturate nel Nord-est dai relatori Massimo Tuzzato, giurista d'impresa e responsabile area ricerca e sviluppo, e Paola Ricchiuti, cooperatrice responsabile della progettazione, seguendo le direttrici tracciate dal professor Franco Dalla Mura, docente di diritto amministrativo presso l'Università di Verona, tra i massimi esperti della materia. Dopo i saluti del sindaco, Francesco Renna, il seminario di studi sarà introdotto dal responsabile Lega Coop Sociali Basilicata, Giuseppe Salluce. Il tema dell’incontro sarà: “Nuove procedure di affidamento dei servizi sociali - Processi, efficacia e qualità dei servizi nei processi di integrazione pubblico, privato, sociale”. provinciamt@luedi.it
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Montalbano I commercianti:«Il Comune si è dovuto arrendere»
Policoro Il piano di spesa del Comune
Fondi comunali per aiutare Sentenza del Tar dopo le proteste in città la fasce deboli
Chiude il Qui Discount
MONTALBANO - Chiuso dalla definitiva sentenza del tribunale Amministrativo Regionale, il “Qui Discount” di Montalbano Jonico, per mesi al centro di polemiche, anche attraverso pubblici manifesti, tra alcuni commercianti locali e l'amministrazione comunale. I commercianti: Gino Di Napoli, Marco Maiellaro, Anna Cinzia Tambone e Vito Giannuzzi, rappresentati dal legale Antonio Tuzio, per mesi, hanno sostenuto un testa a testa con l'amministrazione comunale che, invece, vantava oltre la pubblica utilità del Discount a Montalbano, anche la legittimità degli atti posti in essere. «Secondo i giudici del Tar - hanno scritto i commercianti in una nota- il concorrente esercizio di vendita Qui discount non è legittimo e va chiuso! Inutile si è rivelata, quindi, la forte resistenza del comune di Montalbano Jonico che in tutti i modi ha tentato di evitare la chiusura. L'amministrazione, infatti, si è dovuta arrendere alla definitiva
La sede del Qui Discount
sentenza del Tar di Basilicata (depositata il 07.02.2009 ed adottata all'esito dell'ultima udienza del 15.01.2009) che accogliendo le argomentazioni dell'Avv. Tuzio nell'interesse di noi commercianti, ha ritenuto illegittima l'apertura del Qui discount». Alla base di tale decisione giudiziale vi sono stati i seguenti motivi addotti dai ricorrenti all'organo di giu-
stizia competente: il “Qui discount” risultava insediato in un'area che secondo il vigente piano regolatore è ad esclusiva destinazione artigianale; ancora, era privo dell'area parcheggi prescritta dalla legge; infine, l'autorizzazione rilasciata dal comune non era stata preceduta dalle obbligatorie indagini urbanistico-territoriali. «Tutte le predette circo-
stanze- hanno rimarcato ancora i commercianti- costituivano per l'avv. Antonio Tuzio nette violazioni della legge regionale 19/1999 e del decreto legislativo 114/98 sulle quali fondare il vittorioso ricorso. A tale orientamento hanno aderito anche i giudici del Tar che hanno conseguentemente deciso per la definitiva chiusura». Una tegola per l'amministrazione comunale che, in modo inequivocabile si era schierato per l'apertura del Discount al servizio delle economie dei cittadini, trascurando, però, elementi essenziali perché le cose procedessero entro i limiti delle leggi e dei regolamenti esistenti in materia. «Non si voleva fare guerra ad un collega- hanno concluso i negozianti- ma solo fare sì che alla base di una leale concorrenza vi fosse il possesso di tutti i requisiti che, a noi sono stati legittimamente richiesti quando sono state avviate le nostre attività». Anna Carone
Policoro Torna l’iniziativa di Legambiente
Arrivano le lenzuola della campagna Mal’Aria POLICORO - Smog e stress da traffico? Inquinamento acustico e città poco pedonalizzate? Tematiche che anche quest'anno saranno seguite molto da vicino da Mal'Aria, la celebre campagna di Legambiente simboleggiata dalle centinaia di lenzuola bianche che sventolano sui balconi delle nostre città. A giudicare dai preoccupanti risultati dei recenti monitoraggi sull'inquinamento atmosferico, Mal'Aria si presenta come una campagna quanto mai attuale che, da un lato sensibilizza e denuncia la gravità del problema inquinamento e dall'altro si propone di spronare le amministrazioni locali ad intraprendere una linea d'azione verso la sostenibilità urbana che sia continuativa ed efficace. Mal'Aria propone diversi appuntamenti nazionali durante l'anno facendo emergere di volta in volta i temi e i
problemi che rendono sempre più invivibili le nostre città. Mal'Aria è anche una campagna permanente di sensibilizzazione, informazione e azione. L'inquinamento atmosferico e i problemi legati alla sostenibilità urbana sono, infatti, costantemente monitorati e denunciati da Legambiente, localmente e globalmente. La lotta allo smog è uno dei cavalli di battaglia di tutta l'associazione e viene portata avanti dai comitati regionali e dai circoli quotidianamente e con determinazione. Sotto il comune denominatore del "No allo smog" si svolgono in tutta Italia manifestazioni, blitz contro l'inadempienza o l'inefficacia delle amministrazioni, la promozione di progetti e vertenze, le biciclettate dimostrative, il monitoraggio delle sostanze inquinanti e della vivibilità cittadina. E ancora progetti educativi e diver-
Lenzuola stese ad un balcone in città per la campagna “Mal’Aria”
tenti per i più piccoli come, ad esempio, i percorsi sicuri casa-scuola con il Piedibus oppure i laboratori di ricerca sull'inquinamento. Il tutto all'insegna di estendere sempre più la consapevolezza che un'altra città è possibile, urgente e necessaria! provinciamt@luedi.it
La sede del Municipio
POLICORO - I fondi stanziati nel bilancio di previsione 2009, approvato agli inizi di gennaio, e destinati alle categorie sociali più deboli, ovvero giovani inoccupati o disoccupati, nelle prossime settimane saranno divisi e disciplinati dall’Amministrazione di Policoro priorità ben precise. Innanzitutto i contributi per nuove attività imprenditoriali; per tirocinanti in studi professionali; per la stesura della tesi; borse di studio per studenti che sono risultati idonei, ma non vincitori di borsa di studio presso l'università dove sono iscritti e per i datori di lavoro che assumeranno giovani in cerca di occupazione. A patto che, per questi ultimi, non si sia provveduto al licenziamento nell'ultimo anno. Altra condizione indispensabile: la residenza nel Comune di Policoro da almeno tre anni nei primi quattro casi, nell'ultimo è sufficiente la sola residenza. A stabilire le linee guida di come dovranno essere ridistribuiti i soldi della collettività, ci ha pensato un vertice della maggioranza amministrativa di centro-destra che si è riunito martedì scorso a Palazzo di Città in cui tutti gli eletti si sono confrontati tra di loro prima dell'approvazione di un documento di massima su questo specifico tema all'ordine del giorno dell'incontro. Gli avvisi pubblici saranno comples-
sivamente cinque: uno per la concessione di borse di studio di 1000 euro per gli studenti universitari che con profitto sono idonei ma non vincitori di borse di studio presso le università dove sono iscritti; l'altro un rimborso spese per 300 relativo ai costi per la stesura della tesi di laurea; 20 mila euro per ogni giovane assunto a tempo indeterminato da imprese, il cui fondo complessivo è di 400 mila euro; 30 mila euro in conto interessi per un massimo di cinque anni per chi vuole tentare la strada dell' auto-impresa, per un totale di 500 mila euro previsto in bilancio per l'anno in corso e dulcis in fundo una cifra ancora non quantificata da destinare ai futuri professionisti che stanno svolgendo il praticantato propedeutico all'abilitazione: “Sono cinque misure di welfare innovative per un Comune -spiega il sindaco Lopatriello- e servono ad invogliare giovani ed imprese ad aumentare i livelli di occupabilità in un periodo particolarmente difficile che sta attraverso l'economia nazionale e regionale. Policoro è tra i primi municipi d'Italia che sperimenta un aiuto così concreto alle nuove generazioni, e per l'anno prossimo se i risultati saranno buoni, come io credo, continueremo a stanziare fondi per le politiche attive del lavoro”. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Policoro Giovanni Castrovillari, campione di bodybuilding, apre una palestra
Dalla passione alla professione POLICORO - In tredici anni di passione per il body building (o culturismo nel linguaggio corrente) Giovanni Castrovillari è diventato: maestro di fitness, personal trainer, ha ricevuto il diploma d'onore per meriti sportivi e la laurea “Honoris Causa” in Scienze dello sport. Il prossimo obiettivo è l'apertura di una palestra a Policoro per trasformare a tutti gli effetti una passione in lavoro. I titoli ci sono, a cui va aggiunto l'ultimo in ordine cronologico: le fasi finali della sua categoria raggiunte qualche mese fa al campionato del mondo NBBUI a cui hanno preso parte numerosi “pale-
strati”. E a distanza di pochi mesi il giovane Castrovillari lo scorso 4 febbraio ha ricevuto i complimenti anche del Prof. Giuseppe Trombetta, presidente nazionale del NBBUI: «Quello che mi ha colpito di Giovanni sono i valori umani e dunque sportivi che caratterizzano il suo operato nella vita giornaliera. Tra noi è nata subito una grande amicizia che coltiviamo con il tempo in quanto condividiamo la stessa idea di vita. Sotto il profilo agonistico Giovanni è un buon culturista e mantiene il suo peso forma, rapportato all'altezza, in maniera impeccabile tanto da non farlo passare mai inosservato alle com-
petizioni in cui partecipa. D'altronde i riscontri non mancano». Quello che colpisce di questo atleta è la sua vita ascetica, natural direbbero gli addetti ai lavori: non mette mai in mostra il suo fisico nella vita privata, dunque riservatezza; umiltà; simpatia e propensione sempre al confronto. Mostrare i muscoli non è suo forte, anche se quando lo fa raggiunge sempre buoi risultati. Sportivi s'intende. E per lui questa disciplina sportiva è stata un vero toccasana poiché lo ha aiutato a rafforzare i legami interpersonali e a temprarlo davanti alle difficoltà della vita. Ora si sente più sicuro e for-
Giovanni Castrovillari. Dopo i successi personali, apre una palestra
te. Dentro e fuori il corpo. «Questo attestato di stima e amicizia -spiega Castovillaridi Trombetta è per me il trofeo più bello perché fattomi da un
uomo, prima che da un professionista, di indiscusso valore e preparazione». ga.el. provinciamt@luedi.it
Sport Mercoledì 11 febbraio 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
L’amichevole decisa da Elano e Robinho. Gol regolare annullato a Grosso
Debacle Italia Brasile vittorioso con due reti nel primo tempo ITALIA BRASILE
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BRASILE (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan (34' st Thiago Silva), Marcelo; Felipe Melo, Elano (24' st Daniel Alves), Gilberto Silva (44' st Josuè); Ronaldinho, Robinho (44' st Julio Baptista); Adriano (36' st Pato). In panchina: Doni, Luisao, Adriano Correia. Allenatore: Dunga ITALIA (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; De Rossi (13' st Aquilani), Pirlo (30' st Dossena), Montolivo (1' st Perrotta); Pepe (1' st Camoranesi), Gilardino (1' st Toni), Di Natale (1' Rossi). In panchina: De Sanctis, Amelia, Bonera, Gamberini, Quagliarella, Iaquinta. Allenatore: Lippi ARBITRO: Webb (Inghilterra) RETI: 13' pt Elano, 26' pt Robinho NOTE: Serata fresca, terreno in ottime condizoni. Spettatori: 65.000 circa. Ammoniti: Perrotta, Grosso, Zambrotta. Angoli: 6-3 per l’Italia. Recuperi: 2' pt e 2' st.
A pochi giorni dal derby umori differenti
Intervista del ct azzurro al Corriere Magazine
«Totti? Prima di privarmene ci penserò bene» «TOTTI in Nazionale? Ci penserò bene»: è il messaggio che Marcello Lippi, ct dell’Italia, lancia in un’intervista a Vittorio Zincone per il Corriere della Sera Magazine, in edicola da domani. Parlando della formazione dell’Italia ai prossimi Mondiali 2010, il commissario tecnico dice: «Totti? Prima di privarmi del carisma e dell’esperienza di certi fuoriclasse ci penserò bene. Non farò le convocazioni pensando aun debito diriconoscenza». Lippi, secondoquanto anticipatoda RCS, difendei calciatori italiani, che «sono i migliori al mondo per cultura del lavoro e mentalità»; ma ha per loro anche un rimprovero: «Sono bravi ma maleducati. Si rivolgono agli arbitri in maniera troppo sguaiata. Io al primo sgarbo li butterei fuori». L’Inter è la sua squadra scudetto (però «dovrà sudarselo»), il milanista Pato il giocatore rivelazione (“al mondo non c'è un ragazzo sotto i venti anni più forte di lui»).
La mente di Ranieri è già rivolta alla sfida al Chelsea
Il Milan riabbraccia Nesta Juve, emergenza infinita Mourinho con Adriano-Ibra Si ferma anche Sissoko L'INTER È tornata ad allenarsi alla «Pinetina» dopo i due giorni di riposo concessi sabato da Mourinho al rientro dalla vittoriosa trasferta di Lecce. Il tecnico portoghese ha dovuto fare a meno dei dieci giocatori impegnati con le rispettive nazionali. I nerazzurri rimasti ad Appiano hanno svolto un allenamento di un’ora abbondante. Lo staff interista ha sottoposto i giocatori, dopo il riscaldamento al possesso palla e ad una serie di partitelle che hanno chiuso la giornata lavorativa. Mourinho sta preparando il derby senza giocatori fondamentali che comunque dovrebbero partire titolari contro il Milan. I dubbi riguardano la difesa. Materazzi sembra favorito su Cordoba per il posto al fianco di Samuel. Adriano dovrebbe partire dal primo minuto in attacco al fianco di Ibrahimovic rimasto a Mila-
no a lavorare con il resto del gruppo. Sul fronte opposto, invece, Alessandro Nesta si è allenato regolarmente per la prima volta dopo quasi quattro mesi, gran parte dei quali passati a Miami per curare la protrusione discale che gli ha impedito di giocare un solo minuto in gare ufficiali in questa stagione. È una buona notizia per Carlo Ancelotti, che ha inserito il difensore centrale nella lista Uefa. E aumentano quindi le possibilità che venga convocato per un derby che potrebbe riaccendere o ridurre ai minimi termini le speranze scudetto dei rossoneri.Una sfida che, come noto, si complica per l’assenza di Kakà, anche ieri impegnato solo in palestra. Nonostante il forfait del rossonero più rappresentativo, Adriano Galliani vive i giorni che anticipano la stracittadina “in maniera molto serena, e ancora una volta avevo indovinato perchè in un’intervista della settimana scorsa avevo sostenuto che il problema sono le partite prima e dopo il derby». “Resiste questa ripetitività di risultati negativi con le piccole squadre. È un difetto del Milan e il distacco con l’Inter è essenzialmente in questo aspetto». C'è una ricetta? «Secondo me sì – replica Galliani – e devono pensarci la società, Ancelotti e lo staff tecnico».
IL GIUDICE SPORTIVO 17 squalificati in serie A, 15 in B SONO 17 i calciatori di serie A squalificati, tutti per un turno, dal Giudice sportivo Gianpaolo Tosel. Si tratta di Biondini e Lopez (Cagliari), Felipe Melo (Fiorentina), Balotelli (Inter), De Silvestri e Zarate (Lazio), Iaquinta (Juventus), Sculli (Genoa), Bonera (Milan), Taddei (Roma), Bresciano e Nocerino (Palermo), Caserta e Esposito (Lecce), Cozza e Lanzaro (Reggina), D’Agostino (Udinese), Tra le società ammende a Lecce (7.500 euro), Catania (4.000 euro), Juventus (2.500 euro). Tra gli allenatori, infine, solo ammonizione con diffida per Allegri (Cagliari) e Gasperini (Genoa), entrambi allontanati dal campo domenica. Sono 15 i calciatori di serie B squalificati, tutti per un turno, dal Giudice sportivo Gianpaolo Tosel. Si tratta di Cosenza (Avellino), Di Napoli (Salernitana), Forestieri, Gorobsov (Vicenza), Giubilato (Frosinone); Perna (Modena), Rajcic (Frosinone), Grauso, Notari, Rizzi, Salviati (Mantova), Catacchini (Rimini), Parisi (Bari), Perico (Albinoleffe), Piccolo (Empoli).
Prima Divisione B: 1 fermati PER due gare sono è stato fermato Raimondi (Perugia) e per un turno Ciarcià (Benevento), Rossi, Gangi (Gallipoli), Amore (Juve Stabia), Sartorio (Perugia), Artistico, Di Berardino (Pistoiese), Biancone, Nicodemo (Sorrento). Tra gli allenatori stop per due gare Bonetti (Juve Stabia).
TORINO – Non poteva mancare l’infortunato di turno anche questa settimana, alla Juventus. Si tratta di un caso anomalo, perchè Sissoko (nella foto) , che aveva subito un pestone a un piede nel match con il Napoli, aveva già giocato a Catania. Ma siccome il maliano continuava ad accusare dolore, è stato sottoposto a radiografia, che ha escluso fratture. Però il dolore persiste e il giocatore è in forte dubbio per la Sampdoria. Anche perchè Ranieri deve pensare al Chelsea: l'operazione-blues è già cominciata, nonostante manchino due settimane all’andata degli ottavi di Champions. Contestualmente, si cerca di recuperare Marchisio, vittima di una contrattura, che ha saltato precauzionalmente anche la convocazione con la Under 21. «A Catania – spiega il centrocampista – abbiamo dimostrato di voler riprendere a vincere. E siamo pronti a tornare a farlo anche in casa con la Samp». Ranieri, dal punto di vista numerico, sarebbe coperto, a centrocampo, perchè ha Poulsen e Tiago (quest’ultimo in ottima forma, è tornato quello dell’ultimo periodo prima dell’infortunio di San Siro), ma è sempre sul filo del rasoio, con gli uomini contati. E, soprattutto, non
può scegliere di assortire la coppia di centrali di centrocampo ritenuta più affiatata. Il tecnico si consola con due grandi ritorni, Camoranesi e Buffon. L’argentino a Catania ha di nuovo fatto capire quanto sia determinante e sul portiere non ci sono mai stati dubbi in proposito. Si aspetta Trezeguet e si trema per la difesa, spremutissima, in cui tre uomini su quattro sono impegnati in altrettante amichevoli con le rispettive Nazionali (Legrottaglie, Grygera e Mellberg): Ranieri trattiene il fiato. Anche due osservati speciali bianconeri sono sotto i riflettori domani: Frank Ribery, con i blù di Francia contro l'Argentina, Ivan Rakitic con la Croazia. Sono in cima alle preferenze di Ranieri per risolvere il problema più urgente, la sostituzione di Nedved quasi quarantenne. Ma c'è pure un ex osservato, l’olandese Huntelaar, a lungo corteggiato dalla Juventus, che i giornali spagnoli danno in rotta con il Real Madrid. Le merengues non lo hanno neppure inserito nella lista Champions, segno di scarsa fiducia in lui nonostante sia stato pagato 25 milioni. La Juve sta in agguato, assicurano i media iberici. Anche perchè Trezeguet ha 31 anni e il 2009 è l'ultimo anno per venderlo, prima della scadenza del contratto.
Sport 37 Prima Confronto tra tecnico e Postiglione, che parla anche al capitano Cuomo Mercoledì 11 febbraio 2009
Piena fiducia al Potenza «Arleo mi doveva delle spiegazioni. Ripartiamo» I numeri del campionato
Domina il fattore campo Si segna poco: 18 gol Sono 18 i gol segnati nella domenica calcistica 12 in casa e 6 in trasferta. Il totale sale a 415 gol stagionali, di cui 152 fuori casa. L'anno scorso, dopo 21 turni, i gol erano 386, di cui 160 fuori casa (considerando anche uno 0-3 a tavolino). Un solo 0-0 Pari senza reti fra Perugia e Pescara. Il totale degli 0-0 sale a 24 in questa stagione. L'anno scorso, dopo 21 turni, erano 30. La flessione è del -20%. Domina il fattore-campo Turno favorevole alle squadre di casa: nessun successo esterno nella domenica calcistica, che ha registrato cinque vittorie interne e quattro pareggi. Il bilancio è ora di 95 segni “1”, 63 segni “X”, 32 segni “2”. Un anno fa, dopo 21 turni, si erano registrati 82 segni “1”, 74 segni “X” e 34 segni “2”. Marcianise ko dopo 8 turni Un gol di Da Silva in pieno recupero piega il Marcianise allo Jacovone di Taranto. Per il Real è il primo ko dopo otto risultati utili consecutivi: l'ultima sconfitta risaliva al 16 novembre, 2-0 sul campo della Juve Stabia. Poi 2 successi e 6 pareggi per i casertani. Arezzo, continua la seriesì L'Arezzo supera il Potenza e inanella l'ottavo risultato utile consecutivo. Non perde dal 23 novembre (10 a Perugia): 5 vittorie e 3 pareggi. Toscani col miglior attacco Con 41 gol in 21 partite l'Arezzo conserva sempre il miglior attacco del torneo. L'Arezzo ha anche il primato dei gol interni (25) ed esterni (16). La sfida col Potenza opponeva il miglior attacco interno al peggior attacco esterno: i lucani hanno segnato solo 3 gol fuori casa. La Pistoiese ha il peggior rendimento interno (7 gol) e assoluto (11 gol). Perugia, un bunker… Il Perugia non va oltre lo 0-0 col Pescara ma si consola con la miglior difesa del girone (14 reti). Il Real Marcianise ha la miglior difesa interna (5 gol), il Perugia quella esterna (7). Il Lanciano resta la squadra con più gol subiti in assoluto (32): in casa ne ha beccati 11, come Foligno e Pistoiese, fuori casa 21. …ma l'attacco non punge I grifoni umbri però non segnano dal 21 dicembre (2-0 a Lanciano). Da allora sono passati 369 minuti senza gol all'attivo. Lanciano, primo successo del 2009
Prima vittoria del 2009 e primo successo nel girone di ritorno per il Lanciano, che era reduce da cinque sconfitte di fila. Dopo il sonante 5-2 al Foggia, gli abruzzesi avevano perso contro Gallipoli (3-1 fuori), Perugia (2-0 in casa), Sorrento (2-1 fuori), Benevento (1-0 in casa) e Potenza (2-0 fuori). Benevento, frenata dopo il poker Un pareggio dopo quattro vittorie consecutive per il Benevento di Antonio Soda. I giallorossi hanno ottenuto a Pagani il secondo pari nelle ultime sette giornate, con 17 punti conquistati su 21 a disposizione. Classifica del ritorno: Benevento leader Il Benevento resta in testa alla classifica del girone di ritorno: tre vittorie e un pareggio. Ecco la classifica in questione: Benevento 10; Arezzo e Ternana 8; Crotone 9; Foligno e Gallipoli 7; Foggia, Sorrento e Taranto 6; Juve Stabia, Paganese, Real Marcioanise 5; Potenza 4; Cavese e Lanciano 3; Perugia e Pescara 2; Pistoiese 0. *una gara in meno Quattro espulsi, totale a 71 Rossi del Gallipoli, Ciarcià del Benevento, Raimondi del Perugia e Di Berardino della Pistoiese sono gli espulsi del turno. Il totale stagionale sale a 71 cartellini rossi. Questa la classifica di club: Foggia 8; Sorrento 6; Paganese, Pescara e Potenza 5; Benevento, Cavese, Crotone, Gallipoli, Perugia e Pistoiese 4; Arezzo, Juve Stabia, Lanciano e Real Marcianise 3; Foligno, Taranto e Ternana 2. Un solo rigore, lo segna Coresi Coresi del Foligno trasforma l'unico rigore della domenica. Il totale sale a 60 penalty assegnati, di cui 41 realizzati. Molto elevata la percentuale di errore (31,7%). Questa la classifica dei rigori a favore: Foggia 7 (6 realizzati), Cavese 6 (4), Juve Stabia 6 (4), Arezzo 6 (3), Potenza 6 (2), Pistoiese 4 (3), Paganese 3 (3), Real Marcianise 3 (3), Gallipoli 3 (2), Lanciano 3 (2), Sorrento 3 (2), Pescara 2 (2), Ternana 2 (2), Taranto 2 (1), Crotone 2 (0), Foligno 1 (1). Questa la classifica dei rigori contro: Arezzo 6 (1), Juve Stabia 5 (5), Sorrento 5 (5), Ternana 5 (5), Benevento 5 (4), Pistoiese 4 (4), Cavese 4 (3), Pescara 4 (3), Crotone 3 (3), Potenza 3 (3), Taranto 3 (2), Gallipoli 3 (2), Foggia 2 (1), Perugia 2 (1), Foligno 3 (0), Paganese 2 (0), Gallipoli 1 (0), Lanciano 1 (0), Real Marcianise 1 (0).
Arezzo al top Il Perugia è un bunker
RIPRESA della preparazione a ranghi completi (eccettuati Mamede e Delgado) per il Potenza che prova a cancellarsi di dosso la brutta prestazione di Arezzo. Un po’ tutti sono finiti sotto accusa, dal punto di vista tecnico, tanto l’allenatore per alcune scelte tattiche e di gestione del gruppo, quanto gli stessi calciatori per la scarsa attenzione dimostrata. E a metterci la faccia, come spesso è accaduto, il principale artefice di questa situazione, ossia il patron Postiglione che dal 5 febbraio ha scontato la squalifica e può accedere liberamente agli spogliatoi. E l’analisi del dopo-Arezzo è affidata a parole abbastanza dirette: «Potendo essere lì, tra il primo e il secondo tempo, ho potuto vedere che qualche calciatore era particolarmente distratto. Cosa che non deve accadere più, perchè pretendo il massimo da tutti, proprio come sta facendo la società, e perchè non abbiamo certo intenzione di retrocedere. spero che di questo si sia reso conto anche l’allenatore e che prenda gli adeguati provvedimenti». Inevitabile, conoscendo l’interlocutore, far ricadere il discorso anche sulle scelte di Arleo che non lo hanno convinto. «Non ho intenzione di entrare nel merito, ma è chiaro che le mie considerazioni le ho fatte e ho chiesto al nostro mister di farmi comprendere certe cose. Niente di particolare, nessun caso. Un semplice confronto per fare chiarezza». Non lo dice esplicitamente ma Postiglione fa capire di non aver gradito la sostituzione di Cozzolino (che ha vissuto 12 giorni da separato in casa) con Cantoro, di non aver condiviso la scelta di schierare in attacco Mangiapane o quella di considerare all’improvviso Pires un giocatore insostituibile di questa squadra, quando invece era stato messo a un passo dalla porta, senza poi voler sindacare anche la prestazione negativa di due capisaldi di Arleo (Nolè e Berretti) che, a questo punto, vengono messi in discussione alla pari di tutti gli altri, senza per forza considerare nessuno un titolare inamovibile. Fermo restando che, al di là delle scelte opinabili o meno, Postiglione ha voluto fare un colloquio anche con il ca-
In una foto di repertorio Arleo e Postiglione a colloquio
pitano Gigi Cuomo che, presentandosi in sala stampa per la rituale conferenza del martedì, ha di fatto confermato le buone intenzioni del gruppo. «Non è nostra intenzione - ha detto il campano - di cercare alibi. Le giustificazioni sono dei perdenti. Una prestazione così negativa, come quella di domenica, nella gestione Arleo non ci era mai capitata. Può succedere, ma dobbiamo essere pronti a reagire fin da subito. Non permetteremo a nessuno del gruppo di mollare. Condivido le critiche dei tifosi, ma andiamo avanti perchè crediamo nella salvezza, facciamo un passo alla volta, guardandoci prima di tutto le spalle». Ed a proposito di critiche dei tifosi, ieri campeggiava uno striscione (non di marca ultras) sulla tribuna autorità che invitava soprattutto i calciatori a cacciare fuori gli attributi. Uno sprone di non poco conto che deve far considerare tutti responsabili allo stesso modo dell’opaca gara di domenica scorsa. Alfonso Pecoraro
MINI ABBONAMENTI Cinque partite al prezzo di quattro IL POTENZA ufficializzerà questo pomeriggio le modalità per acquisire i mini abbonamenti che potrebbero accompagnare i tifosi dei rossoblù fino al termine della stagione. Il pacchetto contiene cinque delle sette gare che sono rimaste al Potenza da giocare al Viviani, ossia quelle con Paganese, Crotone, Cavese, Marcianise e Pescara. Resteranno fuori solo le sfide con la Juve Stabia e con il Benevento, dell’ultima giornata. A partire dalla giornata di domani, dalle ore 16, sarà possibile acquistare le tessere presso i botteghini del Viviani con una promozione “5 al prezzo di 4”. L’intento, ovviamente, è quello di fidelizzare il maggior numero di persone e sostenitori per il rush finale del campionato.
Seconda Il patron Maglione assicura stipendi e tasse allo Stato
Melfi, scadenze rispettate Verso Lamezia, tutto il gruppo a disposizione di Palumbo LAVORO aerobico per il Melfi alla ripresa dell'attività. Non si registrano defezioni nel gruppo e dunque Palumbo può fare affidamento su tutti gli effettivi. Il tecnico venosino non ha ancora deciso l'undici di partenza per l'importantissimo match di Lamezia, anche se appare scontato l'utilizzo del 4-4-2. Molto probabile l'inserimento di Vincenzo Maisto dal primo minuto, in considerazione della bella prestazione fornita dall'ex Cassino nel secondo tempo contro il Monopoli. Maisto dovrà giocarsela con Bacchiocchi, elemento che finora ha disputato un buon campionato. Qualsiasi sia la decisione finale di Palumbo, nessuno si dovrà sentire bocciato, con Bacchiocchi che finora ha tirato la carretta e con Maisto che è da poco subentrato nel gruppo. Oggi è prevista una doppia seduta lavorativa come consuetudine il mercoledì, mentre giovedì pomeriggio con inizio alle 14 e 30, al Valerio, il Melfi affronterà in amichevole la Rappresentativa lucana di Eccellenza. Un buon banco di prova in vista della gara di Lamezia. Nel frattempo ai nostri tac-
Il presidente del Melfi, Peppino Maglione
cuini torna a parlare il presidente del Melfi Peppino Maglione. Argomento calcio giocato ma non solo. Sulla gara che attende il Melfi a Lamezia il massimo dirigente gialloverde, mette tutti in guardia: " Ci attende una partita molto difficile. Una battaglia. Il Lamezia squadra pericolosa da prendere con le adeguate accortezze, vorrà vincere ad ogni costo. Noi dovremo essere
preparati ad affrontarli con lo spirito giusto. Veniamo da tre vittorie consecutive ma abbiamo il dovere di non fermarci. La classifica è ancora preoccupante e non possiamo permetterci passi falsi". Con il Presidente è inevitabile parlare anche di conti e di situazioni economiche, anche a fronte dell'ingente investimento compiuto dalla dirigenza in questo mer-
cato di gennaio: "Il 31 gennaio abbiamo rispettato i pagamenti di Irpef, Enpals e stipendi atleti. Si trattava di una scadenza molto importante perché di fatto abbiamo evitato una possibile penalizzazione. Dunque è bene sottolineare che oltre ad aver rinforzato adeguatamente la squadra, con innesti importanti, abbiamo anche rispettato le scadenze pagando tutto ciò che c'era da pagare. Però è bene ribadire che il calcio a Melfi grava sempre sulle spalle di pochissime persone. I costi sono notevoli e c'è sinceramente una radicata indifferenza che fa riflettere". Il presidente Maglione non aggiunge altro, ma nelle sue parole si scorgono segnali differenti rispetto al passato. I mancati aiuti dell'amministrazione, gli appelli inascoltati rivolti al mondo imprenditoriale, evidentemente hanno lasciato il segno. Da solo, o con l'aiuto di poche persone, il Presidente non può più andare avanti. Siamo a febbraio, ancora in tempo utile ma è bene che chi ama il Melfi, ed abbia orecchio per prestare ascolto, lo faccia, prima che sia terribilmente tardi. Emilio Fidanzio
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Sport Trasferta a Fasano, poi il Pomigliano: è il momento di verificare le ambizioni
Mercoledì 11 febbraio 2009
Matera, inizia il difficile Foglia Manzillo pensa all’impiego di Magliocco CONTINUA a pieno ritmo la preparazione del Matera in vista del prossimo incontro esterno con il Fasano. Una gara importante per capitan Martinelli e soci che avranno la possibilità di riscattare l'anemico pareggio ottenuto nella gara d’andata al “XXI Settembre-Franco Salerno” e bissare la vittoria raccolta nell'ultimo match di campionato contro l'Angri. Contro i brindisini si giocherà la prima di due gare abbastanza impegnative per l'undici allenato da mister Foglia Manzillo. Dopo il Fasano, infatti, i biancazzurri incontreranno in casa il forte Pomigliano. Due test probanti per il team del presidente Perniola che dovrà dimostrare sia di aver superato la parentesi negativa che di essere pronto a lottare per conquistare un posto nei play-off. La pausa è servita non poco al tecnico campano che ha avuto una settimana in più per lavorare e per recuperare la condizione non ottimale di qualche atleta. Ieri pomeriggio la truppa biancazzurra ha ripreso ad allenarsi. Si è rivisto Armento che dopo quindici giorni è ritornato ad allenarsi seppur svolgendo un lavoro differenziato. Assente, invece, Diego Albano influenzato. «Dopo una pausa di due giorni, ieri abbiamo ripreso gli allenamenti - ha commentato Foglia Manzillo. La squadra ha dimostrato d'essere pronta e derterminata al punto giusto per il prossimo e difficile incontro con il Fasano; ieri, abbiamo svolto un lavoro tecnico - tattico per reparti e poi una partitella finale che ha confermato la grinta e la voglia di vincere che sta caratterizzando il gruppo in questo momento». Hanno fatto gli straordinari, invece, Porzio e Magliocco che, rispetto al gruppo, hanno svolto un’ulteriore a seduta di allenamento. Per quanto riguarda quest'ultimo, mister Foglia Manzillo non ha nascosto il possibile utilizzo nella prossima gara. «In settimana valuterò la condizione di Magliocco e poi deciderò se utilizzarlo oppure no nel match di domenica prossima. Spero,
Per il Francavilla a Bitonto
Martinelli
inoltre, in una pronta guarigione di Albano e in un Matera grintoso come ha dimostrato di essere contro l'Angri. Sono contento, inoltre, perchè ora come non mai lo spogliatoio è molto unito;
non è semplice raggiungere un risultato del genere maggiormente quando ci sono tanti cambiamenti. Vorrei che il Matera giocasse come ha fatto domenica scorsa; su un campo difficile la squadra ha tenuto
sempre palla a terra creando diverse occasioni da gol. Così dovrà fare a Fasano che, soprattuto in casa, è una squadra molto forte e difficile di affrontare. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Eccellenza Scelta a sorpresa per il dopo-Angelino
Juary allenatore del Banzi MANCA SOLO l'ufficialità e Jorge dos Santos Filho, detto Juary, ex calciatore brasiliano, già di Avellino, Inter, Ascoli e Cremonese, sarà il nuovo allenatore del Banzi. Sostituirà il dimissionario Pino Angelino. La conferma del buon esito della trattativa è stata annunciata dal responsabile della comunicazione del Banzi Giulio Carcuro: "Manca solo la firma, domani dovrebbe dirigere il primo allenamento e quindi sarà presentato. L’accordo è stato raggiunto grazie al fattivo lavoro del ds Nicola Annunziata". Juary giunse in Italia nel 1980 in occasione della riapertura delle frontiere. Riscosse subito simpatie non solo per il suo carat- Juary tere aperto e solare ma soprattutto per la caratteristica "danza della bandierina", il suo modo folkloristico di esultare dopo aver segnato un gol, facendo tre giri intorno alla bandierina del calcio d'angolo, che lo portò all'at-
tenzione generale. Dopo due anni di militanza in Irpinia (34 presenze con 13 reti), scelse di giocare in una grande squadra accettando le offerte dell'Inter, rimase in nerazzuzzo per il campionato 198283 (21 presenze e 2 reti). Venne ceduto l'anno successivo all'Ascoli ma anche la permanenza nelle Marche durò solo un campionato (27 gare e 5 gol). Nel 1984-85 altro trasferimento, alla Cremonese (19 presenze e 2 reti). Dopo l'esperienza italiana fu decisiva la scelta di cambiare ambiente accettando le offerte del Porto, dove l'anno successivo vinse la Coppa dei Campioni realizzando il gol decisivo della vittoria nella finale contro il Bayer Monaco. Nell'agosto 2007 ha cominciato la sue esperienza come allenatore nelle giovanili del Napoli e poi anche alla Berretti del Potenza. A lui la società Bantina sembra voler affidare il sogno salvezza.
Lazic senza Di Senso e Romaniello
Di Senso e Romaniello saranno assenti per squalifica a Bitonto. (www.lasiritide.it)
FRANCAVILLA – Ottenuti tre punti importantissimi nel recupero casalingo contro il Francavilla calcio, i sinnici di mister Ranko Lazic, preparano la delicata trasferta in casa del Bitonto. Gli allenamenti, sotto lo sguardo vigile dello staff tecnico francavillese, vengono svolti allo stadio “G.B. Rossi” della vicina Senise. Ovviamente, gli allenamenti e la gara in più fatti dal team rossoblu, si farà sentire nelle gambe degli atleti, rispetto agli avversari che hanno usufruito di un paio di giorni di assoluto riposo, visto il turno di stop del campionato che è coinciso con l’inizio del torneo di Viareggio. Giocare, poi su un terreno appesantito dalla pioggia, di certo non da benefici ai muscoli dei giocatori, che vengono sottoposti ad uno sforzo maggiore. Una partita quindi, che si preannuncia molto difficile per il sodalizio lucano, vista anche la precaria condizione di classifica della formazione di mister Pietro Ruisi, che occupa la sest’ultima posizione in classifica con ventidue punti. I pugliesi, sono reduci dalla sconfitta di Sant’Antonio Abate per
una rete a zero. Nelle ultime due gare casalinghe, i neroverdi hanno ottenuto quattro punti, frutto di una vittoria ed un pareggio, rispettivamente nel pareggio contro il Fasano per 2-2 e la vittoria con il Matera per 2-1. Nelle fila dei leoncelli pugliesi, non sarà della partita il centrocampista De Santis, fermato dal giudice sportivo per un turno. In casa Francavilla invece, assenti i centrocampisti Sebastian Di Senso e Nicola Romaniello, anche loro appiedati per una gara. Andranno in diffida invece, i difensori Gioia, Milella e il centrocampista Campo. Pertanto, per la sfida in terra pugliese ci vorrà il miglior Francavilla per avere la meglio degli avversari, di certo la ricetta migliore per far ritorno a casa con dei punti importanti è quella di giocare con la massima concentrazione, con voglia di arrivare sempre per primi sulla palla. Del resto è quello che i ragazzi rossoblu, hanno fatto vedere nella gara di recupero contro i brindisini del Francavilla calcio, con un secondo tempo davvero da incorniciare. Claudio Sole
Eccellenza Per il recupero di campionato arriva la Valdiano Promozione C’è il Moliterno: padroni di casa con tre gare in meno
Ad Avigliano gol e spettacolo Il Latronico inizia a giocare AVIGLIANO - Poi, magari, quella di oggi si rivelerà essere la partita più brutta e noiosa della storia. Ma, a dar retta ai precedenti, da Avigliano e Ruggiero Valdiano quello che ci si può attendere sono reti, spettacolo, emozioni. Quattordici, poco meno di cinque a partita, i gol segnati nei tre confronti che hanno opposto le due squadre. S'impose 3-2 la Ruggiero nel confronto di andata, era il 19 ottobre; tre giorni dopo, andata dei quarti di Coppa Italia ad Avigliano, e fu 2-2; altre due settimane, gara di ritorno e ancora mille emozioni, finisce ancora 3-2 per il Valdiano, capace negli ultimi venti minuti di gioco di ribaltare lo 0-2 che avrebbe qualificato l'Avigliano (che ancora rimpiange il rigore sbagliato nel primo tempo). Già, è passato anche per il tiratissimo doppio confronto con l'Avigliano il cam-
Vaccaro
mino che ha portato il Valdiano alla finale di Coppa persa sabato scorso contro la Murese. E molto della gara di oggi passa per quel che è avveduto
quattro giorni fa. Quanto la Ruggiero accuserà la fatica? E quanto, e soprattutto come, peserà lo sconforto per una gara persa senza alcun demerito? Prevarrà la delusione o la voglia di un immediato riscatto? Aspetta di verificarlo, l'Avigliano. Che a salvezza (praticamente) raggiunta, contro una delle migliori squadre del campionato cerca di togliersi una soddisfazione. Ma per l'Avigliano, che dovrà rinunciare ai tre squalificati Magliarella, Camelia e Verrastro, sarà anche uno snodo importante, nella eventuale prospettiva di un qualcosa che nel clan granata, per scaramanzia, non si pronuncia. Quel qualcosa che comincia quando il campionato regolare sarà finito, in cui il Valdiano già è, e al quale fin d'ora dà appuntamento per la rivincita post-Coppa. Giancarlo Tedeschi
PRIMO dei tre recuperi previsti per la poli- caricare i suoi a mille per quello che oggi sportiva Latronico terme, impegnata que- pomeriggio si presenta come un crocevia sto pomeriggio al comunale con il Moliter- fondamentale per i sinnici. Il Moliterno, reduce dall'ottima e combatno. La gara, non disputata tuta gara di Matera, occudomenica 25 gennaio a pa un posto che le garanticausa delle forti piogge sce una certa tranquillità cadute nell'ultimo week da eventuali cattive sorend di gennaio, dovrebbe, prese e, un occhio in avantempo permettendo, avere ti verso un posto play off inizio oggi pomeriggio alche, a quota 33 punti in le 15:00. Anche per il matclassifica non sembra anch odierno, però, le previcora del tutto svanito. Un sioni metereologi che non incontro tutto da seguire sono delle migliori, ma, con i termali che dovrebper fortuna, la neve cadubero recuperare qualche ta nei giorni passati è stapedina a centrocampo e ta completamente assorsperare di iniziare un bita dal terreno di gioco. nuovo campionato proUn Latronico ormai lontaprio dalla giornata odierno dalle gare da oltre venti na, valorizzando al massigiorni, avrà l'assoluto bimo i futuri incontri che sogno di fare punti con il Il tecnico del Latronico, D’Imperio proprio con il Montalbano Moliterno, visti anche i rie, in seguito con il Grottosultati positivi nella scorsa giornata della maggiore concorrente le potrebbero dare un po' di linfa ad una per la salvezza via play out, vale a dire il classifica che, ad oggi non sorride ai bianMontalbano. Non c'è ormai più la possibili- co-azzurri. tà di sbagliare e, mister D'Imperio dovrà Carlo Rossi
Sport
Mercoledì 11 febbraio 2009
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Il Policoro si rilancia. In zona salvezza bene il Ferrandina
Lotta play off aperta di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE L'ANGELO CRISTOFARO Oppido ha interrotto a tredici la serie d'oro di vittorie consecutive della capolista Pisticci. Il big-match del ventunesimo turno ha premiato la caparbietà della squadra di Manniello, che ha risposto con Leone G. all'iniziale vantaggio ionico firmato da Lavecchia. Ora, in attesa del confronto che disputerà domani pomeriggio la Murese (fresca vincitrice della Coppa Italia regionale) in quel di Picerno, le distanze tra la regina di Eccellenza e le due immediate inseguitrici sono di sei punti. E' molto più attardato, invece, il Valdiano, impegnato questo pomeriggio in casa dell'Avigliano. La lotta si è, però, fatta incandescente per la conquista dell'ultimo piazzamento utile nei play-off. Lo scontro tra le due principali contendenti alla quinta piazza ha premiato nettamente il Policoro di mister Labriola sul campo del Ricigliano. La doppietta di Zizzamia e la rete di Castoro hanno spianato la strada verso il successo all'undici ionico. Così, dopo due successi consecutivi, è stata fermata anche l'imbattibilità di coach Dente sulla panchina campana. L'Azzurra Tricarico non è riuscita a far suo l'incontro sul rettangolo da gioco dell'Irsinese. Anzi, la compagine di Abrescia era passata inizialmente in svantaggio, prima di impattare la contesa con il solito Bozzi. Per il team della collina materana è arrivato un punto preziosissimo dopo due ko di seguito. In chiave-salvezza, l'Atella Monticchio si è tirata fuori dalle “sabbie mobili” dei play-out confezionando il successo con Larotonda V., a spese della Vultur Rionero nel derby. Hanno fatto decisamente male anche la penultima e la terzultima forza del torneo. Il Balvano è stato castigato di misura dal Forza Matera, mentre il Banzi è stato piegato in casa dall'ex Gogoni e dal Ferrandina
A.CRISTOFARO Super Di Corato ed un'ottima prestazione sono le armi vincenti per il pari a Pisticci.
ATELLA M. Prima gioia nel 2009, dopo aver raggranellato quattro pareggi ed un ko.
AVIGLIANO Gara posticipata ad oggi pomeriggio per l'impegno di Coppa del Valdiano.
A. TRICARICO Di questo passo il sogno play-off potrebbe sfumare. Comunque buon punto.
BALVANO Settima disfatta di fila e fondo della classifica ad una sola lunghezza.
BANZI L'ennesimo ko stagionale potrebbe costare davvero caro. Per ora ha pagato soltanto Angelino.
FERRANDINA Ha ritrovato il sorriso dopo un breve periodo negativo, ma restano, per ora, i playout.
F.MATERA I tre punti conquistati sono fondamentali per il morale e per uscire dalle “sabbie mobili”.
IRSINESE
6.5
Il pari è utilissimo per restare “a galla” in classifica.
MURESE
7
Gara posticipata per l'impegno della Coppa Italia regionale.
sv
PICERNO Giocherà in questa settimana per via dell'impegno di Coppa della Murese.
6
PISTICCI Nonostante si sia interrotta la serie d'oro, gli ionici sono sempre in alto.
POLICORO
4
Tre punti che valgono doppio, perché conseguiti contro una diretta rivale per gli spareggi-promozione.
RICIGLIANO
4
E' sfumata, al momento, la possibilità di agguantare i play-off.
7
R.VALDIANO L'impegno di Coppa ha fatto slittare la gara di campionato.
VULTUR
7
La sconfitta nel derby non compromette nulla. La salvezza non è più così lontana.
Banzi, Angelino si assume la responsabilità
6 sv sv 6.5 7.5
LA SESTA batosta interna è stata fatale al trainer del Banzi, Angelino, che si è dimesso dopo l'ennesima delusione. E' stato proprio un ex calciatore del Banzi (Gogoni) a condannare al quattordicesimo capitombolo stagionale la compagine di Lobasso e soci. E così, dopo un lungo periodo buio, condito da appena due punti nelle ultime dodici partite (due pareggi e dieci sconfitte), mister Angelino, nonostante avesse avuto più volte la fiducia della società, ha ringraziato tutti ed ha salutato. “Per me è stata una decisione sofferta - ha dichiarato nel post-gara di Banzi-Ferrandina, mister Angelino - ma l'ambiente ha bisogno di una svolta; ringrazio la società ed i ragazzi”. Ultima annotazione: il Banzi non vince in campionato dallo scorso 9 novembre (1-0 alla Vultur Rionero).
I numeri
5.5 sv 5.5
TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1”, “X” e “2”. Undici gol messi a segno (437 marcature in totale in campionato), di cui 5 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 6, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 2 successi interni, 2 esterni e 2 pari. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (49 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (14 reti). La migliore difesa è del Pisticci (11 reti subite), mentre è del Balvano (45) la più perforata. Marcatori: Salamone (Ruggiero Valdiano): 15 reti; Grieco (Pisticci, 1): 14 reti; Bozzi (Tricarico, 1), Mels (Pisticci, 2): 13 reti; Petilli (Avigliano, 1), Di Senso (Murese): 11 reti; Messeri (Ferrandina, 1): 10 reti; Fiorino (Irsinese, 1), Montenegro (Oppido), Zizzamia (Policoro, 3): 9 reti
TOP E FLOP DELLA VENTUNESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P O L F
P TO
P FLO
P TO
P O L F
FLO
P
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Sport
Mercoledì 11 febbraio 2009
Nessuno scossone in classifica, in attesa del Borussia
Il turno delle conferme di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE NON SI sono registrati scossoni nei piani alti della classifica di Promozione. La sesta giornata di ritorno del torneo regionale cadetto ha confermato ancora una volta il Real Tolve sul tetto della graduatoria. Ad una distanza minima di due punti, è sempre il Viggiano a tallonare la squadra di Camelia. In zona-podio, il Borussia Pleiade (che ha ancora una gara da recuperare) ha scavalcato il Miglionico, bloccato in riva allo Ionio, in quel di Montalbano. Sul primo gradino, il Real Tolve ha piegato senza difficoltà l'altro Real del torneo (l'Irsina). Benedetto, Postiglione e Pietrafesa hanno regalato al team di mister Camelia l'ottavo risultato utile consecutivo (e quarta affermazione di fila). Il Viggiano non è stato da meno in piazza d'onore ed ha asfaltato con una pesante quaterna il malcapitato Pescopagano. La squadra di Villani ha inanellato il suo tredicesimo risultato di imbattibilità, grazie alla tripletta del sempre più capocannoniere Campisano ed alla rete di La Neve. A domicilio, è un rullo compressore anche il Borussia Pleiade che ha schiantato soltanto nel finale il Vitalba Filiano, al suo quarto stop di seguito. A sorpresa, il Miglionico non ha espugnato Montalbano. Anzi, lo Sporting di Diazenna aveva pregustato la sua prima gioia casalinga grazie al vantaggio di Nuzzi, sfumata nel finale con il pari di Tataranni. L'Atletico Scanzano ha demolito pesantemente una Santarcangiolese in caduta libera (quinto flop consecutivo). In esterna si è imposto anche il Moliterno che ha espugnato il campo del Varisius Matera all'ultimo assalto, con il guizzo di Aresta. Ma la giornata degli exploit non è finita qui, perché anche il Bella ha dato un dispiacere al Lagopesole davanti al suo pubblico. Rinviata per neve la gara tra il Latronico ed il Grottole.
A.SCANZANO Vittoria fondamentale per la rincorsa ai piani alti della classifica.
BELLA L'inseguimento ai play-off è difficile. Almeno ci sta provando.
B.PLEIADE Terza vittoria consecutiva e primato in classifica non molto distante.
GROTTOLE Non è sceso in campo contro il Latronico a causa della neve.
LAGOPESOLE La classifica è deficitaria. La salvezza passa dai playout.
LATRONICO Non è sceso in campo contro il Grottole a causa della neve.
MIGLIONICO Prestazione opaca dell'intera squadra. Ha rischiato addirittura di perdere a Montalbano.
MOLITERNO L'ultimo assalto è valso i tre punti, ma quanta fatica.
PESCOPAGANO
8
Non ha demeritato, ma ha pagato la superiorità di un Viggiano autoritario.
REAL IRSINA
7
In superiorità numerica non ha impensierito la capolista. Ed alla fine è crollato
7
REAL TOLVE Gara perfetta. Nonostante l'uomo in meno ha travolto il Real Irsina.
sv
SANTARCANGIOLESE Troppo brutta e nervosa per essere vera. Non è più la squadra di inizio stagione.
MONTALBANO
5
Ha pregustato il primo successo interno stagionale tanto atteso. Nel finale è sfumato.
VARISIUS
sv
Una beffa. Si è fatto rimontare negli ultimi istanti ed ha perso il confronto.
5.5
VIGGIANO Partita da incorniciare e tre punti preziosi per la rincorsa alla vetta.
VITALBA
7
E' in calo: le ultime quattro sconfitte di seguito non migliorano certamente la classifica.
Santarcangiolese un solo punto in nove giornate
5.5 5 8 4.5 6
AVEVA TOTALIZZATO ventuno punti nelle prime dodici giornate di campionato. Poi, dal tredicesimo turno, dopo il capitombolo di Lagopesole, la Santarcangiolese ha collezionato la miseria di un punto (pari a reti bianche a Montalbano) nelle ultime nove domeniche calcistiche. Otto sconfitte in nove incontri sono decisamente un ruolino di marcia da retrocessione. E se ad inizio stagione la squadra valdagrina ambiva a traguardi di maggiore prestigio, ora deve fare i conti con le “sabbie mobili” della classifica. Il poker interno di domenica scorsa, rimediato dall'Atletico Scanzano, ha proiettato Bitetti e soci ad appena un punto di vantaggio sulla zona play-out. Molto probabilmente, sta pesando l'assenza del bomber Lambertini, accasatosi al Borussia Pleiade ad inizio anno.
I numeri
5 7.5 5
TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “2”. 27 gol messi a segno (403 marcature in totale in campionato), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 13, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 3 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (37 reti), il peggiore è quello dello Sporting Montalbano (8 reti). La migliore difesa è quella dell'Atletico Scanzano (8 reti subite), mentre la peggiore è quella dello Sporting Montalbano (54 reti subite). Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 16 reti; Lambertini (Borussia Pleiade): 13 reti; Montemurro (Atletico Scanzano), Rusciani (Borussia Pleiade), Savino (Real Irsina), Gonnella (Pescopagano), Tataranni (Miglionico): 9 reti.
TOP E FLOP DELLA VENTUNESIMA GIORNATA
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P O L F
P TO
P FLO
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Sport 41 Gagliarda prova del Ruvo Venosa guidato dal capitano Gorga Mercoledì 11 febbraio 2009
Basile replica a Maglie Il Parco Tre Fontane costretto a inseguire RUVOVENOSA P3F POTENZA
1 1
RUVOVENOSA: Rosa, Scoca, Pellegrino, Ditomaso, Russo, Maglie, Latorraca, Piscopo (all'83' Dimatteo), Raspatelli, Gorga, Urana (al 73' Lopes). All. Gorga. PARCO 3 FONTANE POTENZA: Zaccagnino, Sarli, Restaino, Lotano, Lifranchi, Scavone, De Vico (al 63' Spera), Vuolo, Basile, Rosa (al 60' Ottato), Mollica. All. Domizio. ARBITRO: Di Pelo di Matera. MARCATORI: al 45' Maglie, al 68'Basile. NOTE All'88' espulso Mollica. UNA BELLA RuvoVenosa, guidata dall'inossidabile capitan Gorga, domina e ferma il Parco 3 Fontane, che solo nel 2° tempo, ha trovato la via del gol con Basile al 68' abile ad indirizzare a rete, una respinta del portiere su un forte tiro di Mollica. I no-
Il Ruvovenosa e il Parco Tre Fontane
ve punti di differenza, che dividono le due squadre in classifica, non si sono fatti notare. Parte bene il RuvoVenosa, al 1' Gorga per Piscopo, che viene fermato in fallo laterale da Restaino. Al 3' Scoca, dal limite, conclude fuori, seguito al 7' da Latorraca, la cui conclusione è deviata in angolo. Al 9' Piscopo, imbeccato da Gorga, diretto a rete, viene fermato fallosamente da Vuolo, che
viene ammonito. Al 12' Latorraca, da buona posizione, invece di concludere a rete, passa a Raspatelli in off-side. Al 16' su angolo di Gorga, Maglie di testa manda a lato. Al 22' si vede il Potenza. Mollica,ex del RuvoVenosa, ricevuto palla da Rosa, controlla e tira, palla di poco a lato. Al 24' Restaino ferma una incursione a rete di Piscopo. Al 28' Vuolo imbecca Basile, che da limite, la sua
conclusione viene fermata da Russo. Al 35' Basile, dalla distanza, tira a rete, ma Rosa blocca. Al 36' Scoca si destreggia bene in area, la conclusione viene deviata dal portiere. Al 38' Russo sbroglia una situazione delicata, mandando in angolo. Al 45' Raspatelli, in contropiede, perde palla ingenuamente. In pieno recupero, va in gol il RuvoVenosa. Su punizione di Gorga dalla distanza,
la palla viene deviata dalla barriera sul primo palo, il portiere interviene ma non trattiene, respinge la conclusione ravvicinata di Piscopo, ma nulla può fare sull'intervento provvidenziale di Maglie che segna. Al 46' Latorraca, in area, da buona posizione, manda alle…stelle. Al 50' Piscopo, lanciato da Gorga, entrato in area, perde palla da solo. Al 51' Latorraca da fuori area con
una staffilata colpisce la traversa. Si vede una sola squadra in campo, il Ruvovenosa. Al 53' su cross di Sarli, Mollica di testa impegna Rosa ad una difficile parata. Al 62' Gorga libera Piscopo sulla fascia sinistra, diretto a rete, a tu per tu col portiere… spreca, colpendo un avversario. Al 68' pareggia il Parco 3 Fontane:sugli sviluppi di una punizione battuta da un compagno, Mollica, per decentrato, appena entrato in area, colpisce la palla, diretta in porta, Rosa devia di pugno, irrompe Basile, che da pochi passi non sbaglia. Una doccia fredda per i locali, che avevano dominato in lungo e in largo. Al 74' Lopes, appena entrato, liberato da Gorga, effettua un tiro deviato in angolo dal portiere. All'88' viene espulso Mollica, si prende il 2° giallo, per aver ritardato la ripresa del gioco. All'89' viene fermato, ingiustamente in fuorigioco, Scoca, servito dal solito Gorga. Lorenzo Zolfo
Il punto Il 22 c’è lo scontro diretto col Pietragalla Barrata avanti con Dapoto, poi Lorenzino e Petraglia
Il Bln Pignola avanza Abriola diventa corsaro Montescaglioso secondo nonostante lo svantaggio SI SONO dimezzate le distanze tra le due battistrada del girone A di Prima Categoria. Il secondo pari consecutivo esterno, ed a reti bianche, della capolista Pietragalla ha permesso al Bar La Notte Pignola di recuperare due punti preziosi sulla leadership. Il team di Tramutola ha regolato con il classico risultato all'inglese il vice-fanalino di coda, Futura Potenza. Poi sono sempre attardati in classifica sia il Parco Tre Fontane Potenza che il Savoia. I potentini hanno impattato a Venosa con il Ruvo, mentre il Savoia è caduto ai piedi del Montemilone. Nel girone B il Montescaglioso ha agguantato il Rotondella (che ha una gara da recuperare) e la seconda piazza della classifica. Al comando non è sceso in campo il Lagonegro contro il Villa d'Agri, a causa dell'impraticabilità del campo. GIRONE A Si sta abbonando ai pareggi a reti bianche in esterna la capolista Pietragalla in questo scorcio di stagione. Dopo lo 0-0 di due settimane fa a Venosa contro il Ruvo, la formazione leader guidata da mister Potenza ha impattato anche sul pessimo terreno di gioco dell'Fst Rionero. In piazza d'onore, il Bar La Notte Pignola ha approfittato del mezzo passo falso della capolista. Infatti, la compagine pignolese, dopo due ko consecutivi, ha ritrovato il sorriso ed i tre punti a spese del Futura Potenza. Prima Pirulli e poi Lauria hanno confezionato il quindicesimo successo stagionale e l'avvicinamento alla vetta. In casa del Ruvo, il Parco Tre Fontane Potenza ha raggranellato il suo secondo pari esterno della stagione. Ha fatto addirittura peggio il Savoia, caduto di misura in quel di Montemilone. Sul quinto gradino incalza il San Chirico Nuovo, vittorioso su un Sant'Angelo Avigliano in caduta libera, grazie ad un guizzo di Mazza. Dopo l'ottima figura
della settimana scorsa contro il Bar La Notte Pignola, l'Albatros Oppido si è inchinato ai piedi del San Cataldo che non vinceva dallo scorso 16 novembre (successo esterno in casa del Sant'Angelo Avigliano per 2-1). Scorrendo la classifica, balzo in avanti del Possidente che ha piegato con un gol di scarto il Pantano Pignola. Alla doppietta di Possidente G. ed alla rete di De Carlo hanno risposto Minici e Rielli per il Pantano. Infine, primo sorriso stagionale esterno dell'Abriola sul campo del Barrata Potenza. GIRONE B Bloccata dal maltempo la capolista Lagonegro (gara non disputata con il Villa d'Agri), il Montescaglioso ha fatto un salto di qualità in zona-podio. L'undici di mister Cicorella, infatti, ha schiantato con la doppietta di Mangia e la rete di Bubbico l'Invicta Burgentia, proiettandosi sul secondo gradino della classifica. Qui troviamo anche il Rotondella (una gara in meno) che, a Satriano, non ha giocato con grande intensità ed ha impattato la contesa. Si è così fermata a sette vittorie di seguito la striscia positiva della compagine ionica. Anche l'Aurora Tursi non è andata oltre uno scialbo 0-0 sul terreno di gioco del Pomarico. Questo pareggio ha permesso al Fagnano Valsinni di agganciare la compagine tursese al quarto posto, grazie alla vittoria con il minimo scarto sul Bernalda. Il Roccanova si è immediatamente risollevato dopo lo stop di dieci giorni fa a Brienza. L'undici valdagrino ha superato il Salandra con il bis di Malaspina V. e la marcatura iniziale di Lemma. Falvella G. ha permesso alla Tramutolese, nel finale di gara, di impattare il derby sul campo del Paternicum. I padroni di casa, infatti, erano passati in vantaggio nel primo tempo con Votta. La Tramutolese era reduce da ben sei stop di fila. Infine, il Sirino Mercure ha fatto suo lo scontro-salvezza
sulla Rigamonti Matera, che chiude la classifica con appena quattro punti all'attivo e con i peggiori pacchetti offensivi e difensivi dell'intera Prima Categoria. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentadue gol messi a segno (946 marcature in totale) in questa ventesima giornata (17 nel girone A, 15 nel B), di cui 22 dalle formazioni che hanno giocato in casa (11 nel girone A, 11 nel B), 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (6 nel girone A, 4 nel B). Si sono registrati 9 successi interni (5 nel raggruppamento A, 4 nel B), 1 vittoria esterna (1 A, 0 B) e 5 pareggi (2 nel girone A, 3 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 480 reti, seguito dal B con 466. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (54 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (11 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (8 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (64 reti subite). Donato Pavese
BARRATA ABRIOLA
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BARRATA: Di Lillo, Santoro, Coluzzi, Zaccagnino G., Corallo, Margiotta, Romano F., Accetta (Sibilani), Rinaldi, Dapoto, Infantino. A disp: Costini, Romano M., Scavone, Zaccagnino V. All: Telesca G. ABRIOLA: Calzaretta, De Stefano N, D'Elia, Larocca M. (Vaglio), Palmieri, Bochicchio (De Stefano P), Larocca V, Sarli, Romano, Petraglia, Lorenzino. A disp: Videtta, Pellone. All: Ramaglia L. ARBITRO: De Fina Antonio-Moliterno RETI: 54' Dapoto (B), 67' Lorenzino, 86' Petraglia (A) NOTE: Ammoniti: Rinaldi, Corallo e Dapoto (B). De Stefano N., D'Elia e Larocca M. (A). Angoli due per parte. Spettatori: 40. POTENZA- Esce sconfitto il Barrata dopo aver accarezzato l'idea di conquistare i tre punti contro l'A-
briola che ha espresso un gioco difensivo per quasi tutto l'arco dell'incontro con azioni di contropiede. Il Barrata sùbito pericoloso al 2' con Infantino entrato in area ma Calzaretta gli va incontro è respinge il suo sinistro. Ancora Barrata al 7' con Romano F. che calcia una punizione per la girata di testa di Dapoto finita alta sulla traversa. 10' e 12' le escursioni di Corallo servito da Coluzzi non trovano fortuna in area avversaria. 18' De Stefano N. ferma Rinaldi, la punizione raccolta da Accetta scoordinato non inquadra lo specchio della porta imitato dopo da Rinaldi che di testa non fa meglio. 25' si scuotono gli ospiti con un'azione condotta da De Stefano N., Palmieri, Bochicchio e Petraglia ottenendo un fallo laterale ed un angolo calciato da Bochicchio per Lorenzino svelto a girare in porta ma trova la deviazione con i piedi di Di Lillo. 30' Romano F. del Barrata colpisce bene ma il suo tiro si stampa sulla traversa. 38' ospiti vicinissimi al
vantaggio con Romano, fermato da Di Lillo uscitogli incontro, nonostante colpisca la sfera finita al lato della porta, rimane leggermente contuso senza conseguenze. Tenta ancora Sarli senza impensierire Di Lillo. 44' Romano F. del Barrata non tenta la conclusione, cerca i compagni è l'occasione sfuma. Dopo due tentativi di Dapoto andati a vuoto il Barrata al 54' sblocca il risultato con quest'ultimo, lanciato da Corallo sulla destra entra in area, e di prepotenza trafigge Calzaretta. Non approfitta del momento favorevole per chiudere l'incontro. Ed al 67' subisce il pareggio di Lorenzino che mette in rete un tiro svirgolato da Sarli. L'incontro si inasprisce ma non sfugge di mano al direttore di gara. 86' Petraglia raccoglie una punizione del nuovo entrato Vaglio. Calcia di prima intenzione sorprendendo Di Lillo che intuisce ma non riesce a salvare la propria porta. Leonardo Martino sport@luedi.it
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Mercoledì 11 febbraio 2009
Sport Seconda Solo il Castelgrande vanta un +8
Moliterno si tiene a distanza e conferma grande equilibrio LO SCONTRO incrociato d'alta quota tra la Fortitudo Moliterno ed il Real Grumento per la conquista dello scettro del girone C di Seconda Categoria è terminato in parità. Sul secondo gradino del podio incalza anche l'Oratorio Lentini Maratea (corsaro in casa del Sarconi). Nel raggruppamento B, il Cancellara ha espugnato Tricarico, raggiungendo quota dieci vittorie di fila. La Metanauto Picerno, invece, si è imposta di misura sul Craco. Sul terzo gradino, il Potentia Santa Cecilia ha agguantato il Tricarico. Nel primo girone il Castelgrande è con un piede e mezzo in Prima Categoria, in virtù del mezzo scivolone esterno del Ginestracandida a Bella. GIRONE A Sedicesimo risultato utile consecutivo e terza affermazione di seguito per la regina Castelgrande allenata da mister Dereviziis. Questa volta sono stati Messina, Lepore e Silvano a schiantare con un tris il Ruoti. In piazza d'onore, il Ginestracandida ha impattato il confronto sul campo del Garnet Red Bella, portandosi ora addirittura a meno otto dalla vetta. Tris esterno per il Foggiano Melfi a Genzano. La compagine genzanese ha collezionato il suo secondo stop interno di fila. Il Palazzo ha impattato in casa del San Nicola, mentre si è parzialmente risollevato il San Giovanni che ha travolto con una cinquina il Rapolla. La Fides Scalera si è definitivamente allontana-
F.MOLITERNO GRUMENTO
ta dalla parte bassa della graduatoria, grazie al successo sul Casteldoria Lagopesole. Tris del San Fele ai danni dello Sport Melfi. GIRONE B Il Tricarico ha definitivamente perso ogni speranza di agguantare il tandem di testa, costituito dal Cancellara e dalla Metanauto Picerno. Proprio il Cancellara di mister Cosentino, grazie alla rete di Silipo, ha centrato a Tricarico la decima vittoria consecutiva in questo torneo. Alla Metanauto Picerno è bastata una rete per affondare il Craco e mantenersi saldamente al comando assieme al Cancellara. Il pari del Potentia Santa Cecilia a Grassano ha permesso ai “galletti” di raggiungere il Tricarico sul terzo gradino. Vantaggio potentino di Marino e pari di Sarli nel finale dagli undici metri. L'Accettura ha espugnato Albano, mentre l'Atletico Balvano ha piegato il La Fiasca Oppido con Quagliata F. e Simone (gol di De Felice Ma. per gli oppidani). Il Marsico ha trafitto l'Anzi; Troccoli E. e Giallorenzo hanno regalato tre punti preziosi al Laurenzana in casa del Vietri. GIRONE C Il match-clou della giornata tra la Fortitudo Moliterno ed il Real Grumento non ha avuto né vincitori e né vinti. Così, alla fine del confronto, la Fortitudo Moliterno ha preservato la vetta della classifica, mantenendo inalterate le tre lunghezze di vantaggio sulla seconda piazza. Sul se-
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FORTITUDO MOLITERNO Orlando (Vitale) Albini, Di Pierri, De Mare, D'Andrea, Rizzo, Aiello, De Paola.G, Latorraca, De Paola.D, Abate. A disp: Janniello, D'Andrea, La Banca, Viceconte, Petrocelli, Lapadula, Pinto. All. Canzoniero GRUMENTO Chiappa, Toce, Pizzo, Marinelli (30's.t Morello), Scaldaferri, Genovese, Sacco,Innella, Vicino, Scaldaferri.M, Petrocelli. A disp: Lagritta, Ielpo, Di Pierri, Cirigliano. All. Prete. ARBITRO De Santis di Moliterno RETI: 10' Aiello (F), 85' Vicino (G) MOLITERNO Finisce in parità il derby valligiano in una partita brutta che, a parte qualche episodio isolato, non ha registrato azioni rilevanti. Su un terreno di gioco ridotto a palude, si sono fronteggiate due compagini che più che giocare a calcio dovevano stare attente ad evitare che le caviglie saltassero. Il pareggio, naturalmente, lascia una leggera amarezza nei locali, i quali, pur conservando il primato in classifica, con la vittoria sperata alla vigilia avrebbero voluto vedere allungare il vantaggio sulla loro diretta inseguitrice. Rapidissima e inaspettata la partenza del match: dopo appena tre minuti l'arbitro De Santis concede un penalty per gli ospiti: Innella batte timoroso e Orlando intuisce la traiettoria del pallone e salva. Il Grumento è scosso e centoventi secondi dopo subisce il vantaggio della Fortitudo: De Paola.D se esce con la palla tra i piedi da un groviglio di gambe e allunga per l'avanzato Aiello, il bomber moliternese è abile nel superare il suo marcatore e con un fendente (non particolarmente pericoloso) fa capitolare Chiappa. Dopo questi due flash per tutto il primo round non accade più niente, se non vedere le due squadre impastarsi e impantanarsi nell'acquitrino del Venezia. Nella ripresa l'andazzo dell'incontro prosegue con fatica sulla falsa riga del primo tempo, ciascuna squadra prova ad imbrigliare l'avversaria, ma palla ed azioni si arrestano nel pantano. Una telefonata senza particolare preoccupazione arriva per Orlando solo al 25' mentre sull'altro fronte qualche minuto successivo il turbolento (ma sempre efficace) Abate dalla diagonale prova una staffilata che finisce fuori dallo specchio della porta. Nel finale arrivano i fuochi d'artificio: all'40' da un'altra della tante ammucchiate e da un doppio fallo non rilevato dal direttore di gara per i locali il Grumento pareggia con Vicino che a qualche metro dalla porta ci mette una zampata e supera Orlando. Il tempo di battere la palla a centro e la Fortitudo si vede regalare un discutibile rigore che De Paola.D manca di realizzare. Il match finisce nel caos con qualche espulsione di troppo, ma il risultato è quello giusto. Mimmo Mastrangelo
condo gradino, in coabitazione con il Real Grumento, l'Oratorio Lentini Maratea ha attuato una vera e propria rimonta. Nell'ultimo turno si è sbarazzato in trasferta del Sarconi. Sta, invece, collezionando insuccessi a ripetizione il Castelsaraceno, trafitto con due sberle dai F.lli Cafaro. Lo Sporting Chiaromonte ha giocato a tennis con l'Episcopia, mentre il Castelluccio ha rifilato un tris al Trecchina. San Martino d'Agri ed Agromonte hanno chiuso in parità. Infine, rinviata la sfida tra la Sanseverinese ed il Nemus. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantacinque gol messi a segno (1150 marcature in totale) in questa diciassettesima giornata (27 nel girone A, 14 nel B, 24 nel C), di cui 38 dalle formazioni che hanno giocato in casa (17 nel girone A, 7 nel B, 14 nel C), 27, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (10 nel girone A, 7 nel B, 10 nel C). Si sono registrati 9 successi interni (4, 3 e 2), 6 vittorie esterne (1, 3, 2) e 5 pari (2, 1, 2). Il girone più prolifico è il C con 407 reti, seguito dall'A con 386 e dal B con 357. Il migliore attacco è del Castelgrande (52 reti), il peggiore dell'Anzi (13). La migliore difesa è del Cancellara (10 reti subite), mentre le peggiori sono quelle dello Sport Melfi e dell'Anzi (42 reti subite). Donato Pavese
SARCONI O.LENTINIMARATEA
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SARCONI: Labanca, Distasi, Mastromarino, Albano, Fittipaldi, Albini (Lagrutta), Forastiero, Pricolo (Schepisi), Russo, Gallo, Pizzuto. A disp.: Solimando, Latronico, Fortunato, Ferrara, Alberti. MARATEA: Pretelli, Chiappetta, Sacco, Campagna, Castaldo, Martilotta, Acquaviva, G. Zaccaro, B. Zaccaro, Panaino (Panaino), Di Puglia. A disp.: Sarsale, Maimone. RETI: 9’ Russo, 29’ e 47’ Di Puglia ARBITRO: Sisto di Bernalda SPINOSO - Con una condotta di gara scriteriata i padroni di casa vanificano quanto di buono messo in mostra domenica scorsa, contro la capolista Moliterno. Schierati in modo a dir poco “arruffato”, non hanno mai imbastito un'azione degna di tal nome, ad eccezione della rete del vantaggio, lasciando campo e gioco agli avversari che, con due traverse piene, hanno legittimato il successo. Partita che, complice qualche ruggine dell'andata, si mette subito sul nervoso. Al primo affondo ospiti vicini al gol con un gran tiro di B. Zaccaro che si stampa sulla traversa, con Labanca sorpreso (4°). Sul prosieguo, è G. Zaccaro a sbagliare di testa da due passi la più facile delle occasioni, sugli sviluppi di un tiro da fermo. Gol sbagliato gol subito. Il Sarconi imbastisce l'unica azione manovrata della gara, conclusa da Russo con un delizioso pallonetto dal limite (9°). Il vantaggio illude i padroni di casa che da quel momento, però, escono dalla gara. Dopo una serie di batti e ribatti a centrocampo la fiammata ospite. Prima è Acquaviva a far le prove del gol con una seconda traversa colpita (28°), mentre il pari lo firma Di Puglia un minuto dopo con un tocco sottomisura seppur in sospetto fuorigioco. Al 43° il neo entrato Schepisi lancia bene Russo in profondità che, solo davanti al portiere, angola troppo la conclusione. Sul rilancio del portiere B. Zaccaro da posizione defilata impegna severamente Labanca. Ad inizio ripresa i padroni di casa appaiono più determinati, ma al 47° ancora Di Puglia in agilità beffa difensori e portiere ed insacca di giustezza. La reazione è nervosa ma infruttuosa, anzi al 52° è Labanca a dover uscire a terra su B. Zaccaro lanciato a rete. Al 62° l'unica occasione dei padroni di casa. Su cross da sinistra Russo di testa sfiora solamente un pallone a due passi dalla porta. Per il resto una serie di attacchi a testa bassa dei padroni di casa, puntualmente fermati al limite dell'area e contropiedi micidiali degli attaccanti marateoti. Padroni di casa ancora non ultimi solo per il rinvio della gara della Sanseverinese, mentre il Maratea sale al secondo posto, a soli tre punti dal Moliterno che gli farà visita la prossima domenica. Gerardo Tempone
43 Sport Chianese e soci vittoriosi grazie a Verrastro e ad una doppietta di Vaccaro Mercoledì 11 Febbraio 2009
Avigliano, tris alla Vultur Filadelfia: “Mi è piaciuto il ritmo imposto dai ragazzi” IL TABELLINO AVIGLIANO VULTUR RIONERO
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AVIGLIANO: Chianese, Magliarella, Petraglia, Sileo, W. Carlucci, Manna, Camelia, Verrastro, Vaccaro, Grieco, Darwish. In panchina: Raimondi, V. Summa, Sileo, Potenza, Coviello. Allenatore: Filadelfia. VULTUR RIONERO: Sicuro, Calice, Di Lorenzo, Barbaro, De Bonis, Cripezzi, Di Tolve, Filidoro, Lanotte, D'Urso, Marmora. In panchina: Di Sabato, Cassese. Allenatore: Viggiano. MARCATORI: 15’ st e 30’ st Vaccaro, 33’ st Verrastro.
AVIGLIANO – La Vultur Rionero non riesce a tenere il passo dell’Avigliano che sul proprio campo vince una delle sfide più belle della giornata con un punteggio che spiega bene la vo-
Calice (Vultur Rionero)
Cassese (Vultur Rionero)
lontà di Magliarella e compagni di fare proprio il risultato che però si è sbloccato solo nella seconda frazione di gioco. Infatti, nel primo tempo, nonostante alcune buone occasioni capitate a Grieco, Vaccaro e Darwish, lo zero a zero ha accompagnato i ventidue in campo far ritorno negli spogliatoi da dove è uscito più caricato l’Avigliano di mister Filadelfia che al 15’ è passato in vantaggio grazie a Ruben Vaccaro, bravo a sfruttare un assist all’indietro e a mettere il pallone là dove il portiere non può arrivare. É sempre Ruben Vaccaro, alla
mezz’ora, a segnare il raddoppio, questa volta sfruttando al meglio un fuorigioco fatto male dalla retroguardia rionerese che, tre minuti dopo, capitola ancora una volta quando Angelo Verrastro, su cross di Coviello, fissa il punteggio sul tre a zero. Sentito telefonicamente, Bartolo Filadelfia, allenatore dell’Avigliano, ha così commentato questa nuova vittoria della sua squadra: “Sono molto soddisfatto di come i ragazzi hanno disputato questa partita. Mi è piaciuto il ritmo e il fatto di aver giocato bene palla a terra. E’ un buon segnale”.
In gol Fontana, Finelli e Tomasiello
Clemente segna che forse vale in anticipo la conquista del titolo
Rocambolesco pari Il Ricigliano si aggiudica tra Foggiano e Futura il big match con il Picerno IL TABELLINO FOGGIANO MELFI FUTURA POTENZA
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FOGGIANO MELFI: Matacchione, Coppola, Tomasiello, Ricciardi, Lomio, Lamorte, Finelli, Cerone, Fontana, Tedesca, Calabrese. In panchina: Fuschetto, Di Guglielmo, Mossucca, Tetta. Allenatore: Brescia. FUTURA POTENZA: Barra, Laurino, Rasola, Bonavoglia, Manzella, Iula, Restaino, Coviello, Greco, Cerverizzo, Marcogiuseppe. In panchina: Stefanelli. Allenatore: Zotta. MARCATORI: 21’ pt Fontana, 30’ pt Marcogiuseppe, 43’ pt Tomasiello, 15’ st Finelli, 25’ st e 33’ st Manzella. MELFI – Non c’è dubbio; quella tra il Foggiano Melfi e il Futura Potenza è stata una gara molto emozionante. La cronaca. Iniziano bene i padroni di casa che hanno subito due occasioni per passare in vantaggio con Fontana che al 10’ e al 14’ tira alto sopra la traversa in entrambi i casi. Ma il goal non tarda ad arrivare e al 21’ i locali fanno festa: su calcio d’angolo è Fontana il più lesto di tutti a toccare il pallone da due passi per depositarlo nella porta difesa da barra. Al 30’ indecisione difensiva dei giallo-verdi che lasciano solo davanti la porta Domenico Marcogiuseppe che con un
Lamorte (Foggiano Melfi)
Telesca (Foggiano Melfi)
gran diagonale batte Matacchione in uscita per il goal del pareggio. Il Foggiano Melfi accusa il colpo e non riesce a portarsi in avanti e al 37’ Cerverizzo, in forza al Futura Potenza, ci prova direttamente su punizione dal limite ma la palla esce fuori per poco. Al 43’ il Foggiano Melfi si riporta in vantaggio: su calcio d’angolo battuto da Finelli è Tomasiello, fra i migliori in campo, a battere di testa Barra per il 2 a 1. Nella ripresa il Foggiano entra con più convinzione per chiudere la partita con Finelli ad ispirare il gioco sfornando invitanti lanci per Fontana e Telesca. Al quarto d’ora è proprio Finelli con una magistrale punizione a battere Barra con palla che si infila all’angolino per il 3 a 1. La difesa melfitana non è in giornata e al 25’ su rinvio corto di un difensore la palla arriva a Manzella che in mezza girata insacca la palla sotto l’incrocio realizzando un gran bel goal per il 3 a 2. Al 30’ Telesca colpisce il palo esterno con palla che esce fuori sul fondo. Al 78’ arriva il pareggio potentino: su una punizione dal limite, respinge il portiere locale ma si avventa Massimo Manzella che insacca di testa la rete del definitivo 3 a 3.
Calabrese R. (Foggiano Melfi)
RICIGLIANO – Il traguardo che il Ricigliano vuol tagliare prima di tutte le altre si avvicina notevolmente dopo la vittoria contro l’Az Picerno. E’ il big match di questa quindicesima giornata e a scendere in campo ci sono la prima e la seconda della classe. La sfida è attesa da tutti; concentrati sono gli ospiti e pure i locali che, forse in virtù della loro posizione in classifica, forse perché sospinti dal fatto di giocare in casa, si portano subito all’attacco e per mezz’ora menano le danze. Un palo di Bochicchio, due nitide occasioni e un salva-
mette sotto i padroni di casa che però riescono a difendersi senza subire gol e con alcune ripartenze cercano di segnare il gol della sicurezza che comunque non serve perché al 90° a far festa è la compagine di mister Dente che ringrazia e allunga. Sentito a fine gara il dirigente del Ricigliano, Sebastiano Malpede, dichiara: “Ci tenevamo molto a questo incontro e sono contento che i ragazzi siano riusciti a vincerlo isolandosi al primo posto che ci auguriamo di mantenere, anche se il campionato è ancora lungo, fino al termine”.
RICIGLIANO AZ PICERNO
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RICIGLIANO: Marcellino, Caputo, Gaudioso, Iannuzzi, Pietrafesa, Verrone, Saracco, Cozzi, Severino, Bochicchio, Clemente. In panchina: Dente, Serritella, Cuozzo. Allenatore: Dente. AZ PICERNO: Notargiacomo, Albano, Spera, Di Bello, Naturale, Germano, Sodo, Quagliata, Lottino, Paterna, Viggiano. In panchina: De Angelis, Galasso, Russo, L. Pietrafesa. Allenatore: Capece. ARBITRO: Abbate di Potenza. MARCATORE: 35’ pt Clemente.
Il Vitalba in vantaggio di 2 gol si fa superare dai Colangelo-boys
IL TABELLINO LAGOPESOLE VITALBA
taggio sulla linea di un difensore su tiro di Saracco, è quanto ottiene la squadra di casa dallo sforzo profuso in avanti. Di contro l’AzPicerno ci prova con Paterna, ma il suo tiro finisce alto. Al 35’ il punteggio cambia: è Clemente a raccogliere una respinta del portiere ospite su tiro di Severino e infilare dentro la porta ospite il pallone che permette ai padroni di casa di andare al riposo in vantaggio e di giocare il secondo tempo potendo contare sull’arma del contropiede. Infatti, la reazione dell’AZ Picerno è decisa e l’undici di mister Capece
IL TABELLINO
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LAGOPESOLE: Sabia, S. Coviello, Sinisi, R. Pace, G. Pace, Romano, Strammiello, Lucia, Sileo, R. Mecca, Gerardi. In panchina: Romaniello, Lovallo, Dragonetti. Allenatore: N. Colangelo. VITALBA: C. Mecca, Telesca, Gambetta, Ferrarini, Loffredo, Santarsiero, A. Coviello, G. Pace, Pannullo, Colangelo, Zaccagnino. In panchina: D. Pace, G. Grieco, Santoro, Colucci, Martinelli. Allenatore: Rosa. ARBITRO: Blasi di Potenza. MARCATORI: 6’ st Pannullo, 10’ st Ferrarini, 31’ st R. Mecca (rig.), 35’ st e 46’ st Strammiello. LAGOPESOLE – Il Vitalba getta al vento una grande opportunità ed in casa del Lagopesole la squadra di Tommaso Rosa spreca il doppio vantaggio facendosi superare nei minuti di recupero da una squadra che segna
Il Lagopesole soffre ma vince tre gol in un solo quarto d’ora. Riavvolgiamo il nastro dell’incontro che inizia con gli ospiti in avanti già nei primissimi minuti tanto che al 5’ Pannullo sfiora il gol. La risposta dei locali è una ghiotta occasione che capita a Donato Lucia che davanti alla porta non riesce ad agganciare il pallone. Al 30’ e subito dopo al 40’ due calci di punizione di Zaccagnino non hanno fortuna. Il Lagopesole risponde, ad inizio ripresa, con Strammiello che con un calcio da fermo non centra la porta. Dal possibile vantaggio, i locali si ritrovano in svantaggio per effetto della segnatura di Pannullo che dopo aver duettato con un compagno non lascia scampo a Sabia. Al 9’ ci prova Gerardi ha ristabilire la parità ma Mecca fa buona guardia. Il Vitalba invece fa centro di nuovo un minuto più tardi grazie a Ferrarini che manda il pallone tra il palo e il portiere. Nicola Colangelo, allenatore del Lagopesole, comincia farsi sentire e il team locale cambia facen-
Il Vitalba
do cambiare volto alla gara. E’ Gerardo Strammiello ha suonare la carica con un’azione che al 19’ provoca i brividi agli ospiti che al 31’ si vedono assegnato contro un calcio di rigore per un fallo su Roberto Mecca che sistema il pallone sul dischetto e dagli undici metri fa centro. Il Lagopeosle non molla e al 35’ agguanta il pareggio grazie a Strammiello che manda il pallone alla destra del portiere dopo una bella azione. Al 38’ lo scatenato Strammiello ci prova ma è
bravissimo Mecca che al 40’ ipnotizza Giovanni Pace che da solo davanti all’estremo difensore ospite non riesce a centrare il bersaglio. Al 46’ ci riesce invece Strammiello che con un pallonetto segna la rete del sorpasso e della vittoria della formazione cara al dirigente Domenico Lucia che sentito a fine gara dichiara: “All’inizio i ragazzi non mi sono piaciuto, poi, forse anche per la strigliata del mister, hanno giocato molto bene meritando la vittoria”.
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Sport GIRONE B - In gol Jiritano, Vacchiano, Manieri e Fittipaldi (due)
Mercoledì 11 Febbraio 2009
Il Rotonda prova lo sprint I ragazzi di De Marco realizzano 5 gol a Rotondella IL TABELLINO ROTUNDA MARIS ROTONDA CALCIO
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ROTUNDA MARIS: Vampo, A. Tito, P. Tito, Latronico, Laguardia I, Laguardia II, Lobreglio, R. Laguardia, Mele, Santarcangelo, Lateana. In panchina: Agresti, D’Ambrosio, Rubolino. Allenatore: Rinaldi. ROTONDA CALCIO: Greco, De Franco, S. Propato, Libonati, Fittipaldi, A. Jiritano, Vacchiano, De Cristofaro, Mainieri, F. Jiritano, De Luca. In panchina: De Marco, Di Giano. Allenatore: De Marco. MARCATORI: 12’ pt F. Jiritano, 23’ pt Vacchiano, 30’ pt Mainieri, 45’ pt Latronico, 12’ st Lobreglio, 26’ st e 42’ st Fittipaldi. ROTONDELLA – Nella soleggiata giornata di sabato 7 febbraio, il terreno di gioco del campo sportivo comunale di Rotondella si presenta in condizioni perfette, grazie soprattutto all’accurata opera degli addetti ai lavori del Rotunda Maris, che si sono adoperati a tirarlo e squadrarlo in modo esemplare. Il divario di 27 punti tra le due squadre lascia pronosticare una vittoria del Rotonda Calcio, così è stato, ma non più facile del previsto. Dopo soli tre minuti, una delle palle gol più limpide è sui piedi del numero nove rotondese Mainieri che, lanciato sul filo del fuorigioco da Libonati, ha una prateria davanti a se, e a tu per tu con il portiere Vampo, cerca di aggirarlo, ma l’estremo difensore è bravo ad opporsi, impedendogli di calciare. All’11’ ancora gli ospiti in attacco, prima con Mainieri e poi con De Luca, ma la mira, in entrambi i casi, è alta. Un minuto più tardi, però, arriva il vantaggio della capolista: Mainieri caparbiamente recupera palla e si invola sulla fascia sinistra lasciando sul posto gli avversari, si accentra e dal fondo serve Francesco Jiritano che, a due passi dalla linea di porta, insacca e ringrazia. Al 23’ e al 30’ i ragazzi di mister Sergio De Marco vanno in gol due volte: prima con Umberto Vac-
IL TABELLINO ATELLA MONTICCHIO 3 BALVANO 0 ATELLA MONTICCHIO: Grieco, Colangelo, Montano, Dannucci, Telesca, Schirò, Romaniello Gamma, Lanotte, Angelillo, Ricciardella. In panchina: Di Biase, Rondinella, Di gennaro, Zaccardi. Allenatore: Perchinelli. BALVANO: Lecaldare, C. Turturiello I, C. Tururiello II, N. Simone, Casciano, M. Simone, Iannone, Lombardi, Bovino, Turturiello M. Di Stasio. In panchina: Bovino, Matturro, V. Turturiello. Allenatore: Valanzano. MARCATORI: 10’ pt Di Stasio (aut.), 30’ pt e 32’ st Lanotte.
chiano che, servito sulla destra da De Cristofaro, supera Vampo con un preciso diagonale, e poi con Dario Mainieri che sfrutta un rilancio di Vacchiano e, sfuggendo ai suoi marcatori, senza far toccare la palla a terra, di piatto, la piazza in fondo al sacco. A questo punto, dopo i tre gol messi a segno dal Rotonda nella prima mezzora di gioco, la partita sembrerebbe chiusa, ma non è così. Infatti al 33’ il terzino rotondese De Franco commette un fallo a limite area e per proteste viene ammonito. Sulla successiva punizione, Lobreglio, con un tiro ad effetto, sfiora il palo alla sinistra di Greco e fa capire che il Rotunda Maris non si da per vinto. Tre minuti più tardi, lo stesso difensore De Franco incassa il suo secondo giallo per un fallo su Laguardia (92), ed è costretto ad abbandonare il campo, lasciando i suoi compagni in dieci per quasi un’ora e
Il Rotunda Maris
negandosi, così, la convocazione al big match di sabato prossimo contro il Policoro 2000. Nel finale di tempo, De Luca chiude male il triangolo iniziato da Mainieri e F. Jiritano, e per la regola del “gol mangiato,
GARA DI RECUPERO - GIRONE “A”
gol subito” i padroni di casa vanno a segno con Domenico Latronico: Santarcangelo, servito con una rimessa laterale in attacco, entra in area e con un preciso diagonale centra il palo, Latronico è li appostato e non sba-
glia. 1 a 3. Ma la palla gol più clamorosa la fallisce subito dopo il fantasista rotondese F. Jiritano: capitan Fittipaldi sfonda, palla al piede, la mediana avversaria e serve Mainieri che, in un azione fotocopia del primo gol, a sua volta serve F. Jiritano che, a tre metri dalla porta, incredibilmente calcia alle stelle. Nella ripresa i ragazzi di mister Rinaldi entrano in campo molto motivati. Ma le prime due occasioni, che potrebbero chiudere il match, sono del centravanti Mainieri: prima, dopo un contropiede, dalla sinistra si accentra e calcia a lato, poi, con un pallonetto scavalca Vampo in uscita, ma, sulla linea di porta, D’Ambrosio gli nega la doppietta. Il Rotunda Maris cerca di riaprire la partita, e prima, ci va vicino, al 6’, con una punizione di Laguardia (88), che Fittipaldi, di testa, devia in angolo sfiorando l’autogol, e poi, al 12’, i pa-
Gir. A - Il mattatore è Mauro Bergamasco
Il Lagopesole ferma A Potenza fanno festa il Real Montemilone i ragazzi di Labriola MONTEMILONE – Non va oltre il pari il Real Montemilone in questa seconda sfida casalinga. La tenacità della squadra di Antonello Labriola non basta per portare a casa la vittoria, complice la grande ingenuità di Siconolfi, che tocca la palla con le mani nella propria area, sotto gli occhi dell'arbitro, che non può fare altro che fischiare il calcio di rigore per la squadra ospite, realizzato da Roberto Mecca quando il cronometro segna il 30’ del secondo tempo con i padroni di casa andati in vantaggio con il gol di Tagliente, che si presenta dopo una lunga rimessa di Strazzella, davanti al portiere avversario, freddandolo con un destro sul secondo palo. “Tutto sommato non è stata una bella partita per i troppi errori commessi da una parte e dall'altra, si salvano solo la caparbietà di una squadra quadrata come il Lagopesole, nel voler portare a casa un risultato favorevole, e nella prestazione al centro della difesa di un buon Catarinella, per quanto riguarda il Real Montemilone. Il quale necessita di un pò di concretezza in più, se vuole intraprendere un girone di ritor-
IL TABELLINO REAL MONTEMILONE 1 LAGOPESOLE 1 REAL MONTEMILONE: Strazzella, M. Zampino, Di Nanni, Catarinella, Ruggiero, Siconolfi, Bergamasco, Tagliente, S. Zampino, Damiani, Conte. In panchina: Fierro, Lavista, Tarricone. Allenatore: Labriola. LAGOPESOLE: Romano, Dragonetti, Lovallo, Strammiello, R. Pace, G. Pace, Lucia, Sinisi. Zaccagnino, Mecca, Coviello. In panchina: Sileo, Romaniello. Allenatore: Colangelo. MARCATORI: 34’ pt Tagliente, 30’ st Mecca (rig.). no degno di nota”. Questo il commento finale di Antonello Labriola, tecnico del Real Montemilone.
POTENZA - La squadra di Labriola espugna Potenza colpendo per prima con l'iniziativa di un ispirato Bergamasco che trafigge il "P3F" con una rasoiata dal limite dell'area, al 23’ del primo tempo. Ma i padroni di casa non restano a guardare e rispondono con il gol di Spera che sfugge alla marcatura di un distratto Tarricone. Il primo tempo però riserva ancora delle sorprese, come quella del gol di Siconolfi, che probabilmente effettua un primo controllo con il braccio, e infila il portiere del "P3F" Lorusso, che resta immobile, come un pò tutta la retroguardia potentina. La partita è un continuo botta e risposta che tiene alto il livello della gara. Nella ripresa c’è solo il Real Montemilone che corre di più degl'avversari, e sopratutto corre più di tutti Mauro Bergamasco, che festeggia il suo diciottesimo compleanno mettendo a segno una doppietta. Lui e la squadra compiono un'impresa che serve molto di più al loro morale, che alla loro classifica. A Montemilone sperano di essere di fronte alla svolta che presenta probabilmente la nuova protagonista del campionato.
Gir. A - Tra i protagonisti c’è Lanotte, autore di una doppietta
Il Balvano non regge il passo di una scatenata Atella M. ATELLA – In una serata un pò fredda, con un campo in buone condizioni, l’Atella e il Balvano hanno dato vista ad una partita abbastanza corretta e ben giocata dalle due squadre. L’Atella priva del portiere titolare Mascolo, fuori per infortunio, mette in porta il giovane Grieco, classe ‘93. La cronaca. Dopo una prima fase di studio l’Atella cerca di attaccare ma il Balvano si difende bene e riparte in contropiede. Al 10’ il risultato cambia e l’Atella va in vantaggio su un’autorete, con un giovane calciatore ospite che, nel tentativo di appoggiare di testa la palla al pro-
prio portiere lo prende in controtempo e la palla finisce in rete. Il Balvano cerca di reagire ed al 15’ ed al 17’ in contropiede i ragazzi di mister Valanzano confezionano due buone occasioni che i difensori Montano prima e Colangelo dopo riescono a sventare all’ultimo istante. Al 30’ il punteggio cambia di nuovo e si registra la seconda rete locale: calcio di punizione ben calciato da Telesca per la testa di Lanotte che mette in rete. Al 40’ ancora Lanotte protagonista che colpisce la traversa con un tiro dal limite. Nel secondo tempo al 5’ viene espulso Ricciardella per
comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Il Balvano, in superiorità numerica, tenta di riprendere la partita collezionando alcune occasioni ma senza impensierire più di tanto la difesa dell’Atella. Al 32’ arriva il tris ancora su un perfetto calcio di punizione di Colangelo per la testa di Lanotte che mette in rete. Verso il 40’ Lanotte colpisce di nuovo la traversa confermandosi l’autentico mattatore di una gara che l’Atella Monticchio di Roberto Perchinelli vince con merito. Buona la direzione del giovane arbitro Loffredo.
IL TABELLINO P3F POTENZA 1 REAL MONTEMILONE 3 P3F POTENZA: Lorusso, Mastroberti, Marsico, Barba, Labella, Santarsiere, Carleo, Lottino, Podano, Marchese, Spera. In panchina: Pergola, Arleo, Annunziata, Di Stefano Ottati, Adriatico, Frascolia. Allenatore: Colangelo. REAL MONTEMILONE: Fierro, M. Zampino, Di nanni, Tarricone, Ruggiero, La Vista, Bergamasco, Cicoria, Siconolfi, Damiani, D’Amelio. In panchina: Strazzella, Santosuosso, Latorraca. Allenatore: Labriola. MARCATORI: 23’ pt e 20’ st Bergamasco, 30’ pt Spera, 40’ pt Siconolfi. La prova del nove sarà sicuramente la prossima gara in casa con l'Avigliano, che all'andata ne fece un sol boccone di questo strano Montemilone.
droni di casa centrano l’obbiettivo: Kevin Lobreglio, dalla trequarti, inventa una punizione da capogiro che si insacca all’incrocio dei pali. 2 a 3. A questo punto i rotondellesi hanno tutta l’intenzione di rovinare la festa ai primi della classe, che dal canto loro, hanno peccato di presunzione, snobbando la partita nella prima frazione di gioco. Al 26’, però, dopo un corner per il Rotonda battuto da Vacchiano, Armando Fittipaldi svetta più in alto di tutti e, con un colpo di testa, che ha più la forza di un tiro, da grande trascinatore, mette l’ipoteca sulla gara, siglando il 4 a 2. Successivamente gli ospiti giocano con più tranquillità e sale in cattedra il portiere locale Vampo che, prima, chiude bene lo specchio a Mainieri lanciato a rete, poi, vola all’incrocio per deviare un tiro ravvicinato di De Marco (subentrato a De Luca) e infine, si allunga in un bel tuffo, bloccando, in presa plastica, un tiro a giro di Vacchiano. Al 42’, però, lo stesso portiere Vampo diventa complice del 5 a 2 rotondese perché non trattiene una punizione di Vacchiano, e Fittipaldi, bene appostato, ribadisce in rete, mettendo a segno la sua doppietta e archiviando la gara. Infine, l’ultimo brivido per i padroni di casa lo regala De Marco, che entra in area, dribbla un avversario e mette di poco a lato. Tra le file del Rotunda Maris si intravede soddisfazione per aver messo in difficoltà, almeno all’inizio del secondo tempo, la squadra prima in classifica. Per il Rotonda Calcio, pur se ha dimostrato di essere superiore sul piano del gioco, non è stata una vittoria facile, soprattutto per le tante occasioni sprecate dagli attaccanti del Pollino. L’ultima nota negativa della giornata, per la squadra del presidente Caputo, è l’infortunio del capitano Fittipaldi, che si ferma proprio al 90’ per un risentimento alla coscia destra, i suoi tifosi gli augurano l’immediato recupero, per essere presente nella super sfida contro il team di Antonio Finamore, seconda forza del campionato. Il Rotonda, come all’andata, fa comunque bottino pieno, e raccoglie i 12 punti nelle prime quattro gare di ritorno.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO
Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA
Juniores
Allievi
Giovanissimi
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
45 Sport I materani vanno in gol con Moliterni, Appio, Domenichiello e Dragonetti Mercoledì 11 Febbraio 2009
Il Varisius è troppo forte L’Atletico Scanzano si presenta in dieci e segna tre gol IL TABELLINO VARISIUS ATL. SCANZANO
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VARISIUS: Vizziello, Miglio, Galetta, Fabiano, Campanella, Scandiffio, Olivieri, Salerno, Dragonetti, Moliterni, Giuliano. In panchina: Cristallo, Miriello, Domenichiello, Dosti, Velo, Appio, Pesce. Allenatore: Bellomo. ATLETICO SCANZANO: Melidoro, Dattoli, Sabato, Quintani, Mairo, Parisi, Gualano, Lateana, Salerno, Tamburrano. Allenatore: Dattoli MARCATORI: 5’ pt Moliterni, 20’ pt (aut.) Scandiffio, 3’ st Appio, 20’ st Domenichiello, 22’ st, 24’ st Sabato, 40’ st Dragonetti.
MATERA – L’Atletico Scanzano si presenta con soli dieci uomini per l’incontro di calcio con il Varisius, e per lunghi tratti della gara non se ne accorge nessuno. I materani sentono forse troppo la pressione
della gara e alcuni elementi non si esprimono ai loro livelli. Il Varisius parte subito bene ed al primo affondo si ritrova in vantaggio; al 5’ calcio d’angolo di Giuliano, corta respinta della difesa, Moliterni di prima intenzione tira in porta e porta in vantaggio i suoi. Al 12’ ci riprovano i nero-verdi a far gol con una bella triangolazione in velocità tra Fabiano, Giuliano e tiro finale di Dragonetti risultato troppo centrale. Gli ospiti non riescono ad imbandire un’azione d’attacco, ma al 20’ giunge il pari: su un pallone innocuo, incomprensione tra portiere e Scandiffio che tocca di testa nella propria porta realizzando l’autorete. Fasi di sbandamento nel reparto difensivo, e Gualano inseritosi in area effettua un tiro cross che attraversa tutto lo specchio della porta. Al 37’ si infortuna il capitano Moliterni che nel tentativo di tirare a rete colpisce la gamba di un avversario procurandosi una forte contusione. La prima frazione si chiude con le due squadre in parità. Nella ripresa entra Domenichiello e la manovra d’attacco del Varisius ne trae grande beneficio. Nei primi minuti corner di Giuliano, di testa svetta Appio che
Un brutto episodio rovina una bella gara
mette la palla sotto la traversa e riporta avanti i materani. Al 20’ bella triangolazione sulla sinistra tra Giuliano e Domenichiello, con rete finale con un tiro di precisione nell’angolo opposto. Il doppio vantaggio galvanizza il Varisius che potrebbe dilagare, ma due errori della difesa locale regalano il pari allo Scanzano, prima con un tiro dal limite di Sabato sorprende il portiere, e poi sempre Sabato con un tiro “a giro” beffa Vizziello. Il Varisius non ci sta al pareggio e si getta in avanti; al 25’ Domenichiello lanciato a rete salta il portiere con un pallonetto ma la palla colpisce il palo ed esce fuori. Al 26’ entra in scena Dragonetti, prima con un tiro al volo deviato in angolo e successivamente servito da Domenichiello si ritrova solo davanti al portiere ma il suo tocco è parato. Al 40’ arriva il vantaggio locale: palla in area tra diversi calciatori, la raccoglie Dragonetti che si gira e scaglia il pallone alle spalle di Melidoro, regalando il vantaggio al Varisius. A questo punto lo Scanzano non ha la forza di reagire e Dosti di prima intenzione cerca di sorprendere il portiere con un tiro a parabola che finisce di poco lontano dal palo.
Il F. Matera cade sotto i colpi di Guerra, Durante e Di Lorenzo(2)
Rotondella, un punto Il Policoro è la seconda forza che non rende felici di questo campionato IL TABELLINO MOLITERNO ROTONDELLA
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MOLITERNO: Castelluccio, Crisci, Fruguglietti, Galante, Fittipaldi, Schettini, Sico, Viceconte,Gatta, Tempone. In panchina: Alberti, Lauria, Cosentino, Maffeo, Grieco. Allenatore. Filippo Simone. ROTONDELLA: Agresti, Erdogmus, Chiurazzi, Manolio, Oriolo, Mele, Franchino, Ricciardi, Guida, Divincenzo, Zampino. In panchina: Vitale. Allenatore: Pitrelli. ARBITRO: La Sala di Moliterno. MARCATORI: 15’ pt Franchino, 35’ pt Tempone, 15’ st Guida, 40’ st Lauria. MOLITERNO – Da raccontare su Moliterno-Rotondella ci sarebbero i quattro gol che sono il segno di una gara bella ed avvincente che alla fine ha premiato le due formazioni permettendo ad entrambe di migliorare la propria classifica. Un match in cui il Rotondella è sempre andato in vantaggio ed in cui il Moliterno ha sempre riequilibrato le sorti di un incontro che ha avuto, fuori dallo stadio, dopo la fine della gara, il suo momento più brutto. Abbiamo deciso di raccontarlo così come lo abbiamo appreso noi, ovvero attraverso un comunicato pervenutoci in redazione da parte della dirigenza del Rotondella e che pubblichiamo qui di seguito. “Ci sono momenti in cui la cronaca della partita di calcio passa in secondo piano o addirittura omessa del tutto; è il caso dell’incontro di calcio tenutosi presso il campo comunale di Moliterno che vedeva di fronte la squadra locale ed il Rotondella giocare per
il campionato regionale Juniores. Bene alla fine della partita, per la cronaca giocata bene da entrambe le squadre e finita sul due pari, il gesto di un esagitato ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Al momento della partenza della comitiva ospite un giocatore locale con gesto premeditato dopo aver atteso l’uscita di giocatori e dirigenti avversari e dopo che questi erano entrati nelle rispettive auto, di fatto alla guida della propria autovettura interrompeva la marcia di un’auto di un dirigente del Rotondella ed aprendo lo sportello posteriore inveiva nei confronti di uno dei giocatori contestualmente sferrandogli un pugno provocandogli delle lesioni. Sconcertati assistevano al fatto tutti i componenti della comitiva sportiva del Rotondella nonché un dirigente del Moliterno ed altri quattro giocatori della squadra di casa che si trovavano a bordo dell’auto guidata dallo sprovveduto giocatore del Moliterno. I dirigenti e giocatori del Rotondella, anche trovandosi in numero da poter reagire agevolmente, aiutati dal solo dirigente Nicola Di Biase del Moliterno, non reagivano facendo sì che l’aggressore si allontanasse. Il presidente, i dirigenti ed i giocatori tutti del Rotondella sono solidali con il giocatore colpito e di concerto con i genitori di quest’ultimo, essendo minore degli anni diciotto, adiranno le vie legali per la punizione dello sconsiderato aggressore. Inoltre, sarà fatta esplicita richiesta presso la lega regionale per evidenziare la singola posizione di tesserato F.I.G.C. del giocatore del Moliterno al fine di non permettere che simili persone calchino i campi di calcio particolarmente quelli giovanili per non far sì che una giornata di sport si trasformi in tragedia”.
IL TABELLINO POLICORO 2000 FORZA MATERA
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POLICORO 2000: Martino, Marta, Lofrano, De Giorgio, Lufrano, Ciaglia, De Lorenzo, Durante, Ripa, Pierro, Guerra. Allenatore: Finamore. FORZA MATERA: Spano, G. Di Taranto, Musillo, N. Di Taranto, Artuso, Cambio, Suglia, Moukhlis, Cotugno, A. Lacanfora, F. Lacanfora. Allenatore: Menzano. MARCATORI: 2’ pt e 20’ pt Di Lorenzo, 5’ pt Guerra, 38’ pt Durante.
LAGONEGRO – Fin quando il Lagonegro è stato in partita, la forza del Borussia Pleiade non è stata così marcata e la gara fino al due a due è stata molto equilibrata. Molto è cambiato dopo il secondo pareggio ospite con i locali che hanno un netto calo fisico e psicologico di cui fa bene ad approfittare la compagine policorese che già nel primo tempo archivia una gara che ha avuto questa cronaca. Sono i locali a passare per primi in vantaggio grazie al più piccolo dei Verbena che dalla lunga distanza manda il pallone, direttamente da calcio di punizione, all’incrocio dei pali. Come spesso gli capita, il Lagonegro non riesce ad assaporare il dolce gusto del vantaggio e così, pochissimi minuti dopo, Giuseppe Monaco(fresco d’esordio in prima squadra) di testa mette dentro su calcio d’angolo il pallone dell’1 a 1. La gara è vivace e le occasioni fioccano anche se per vedere un pallone gonfiare la rete, bisogna aspettare il 24’, minuto in cui il più grande dei Verbena conclude una bella azione di contropiede battendo
POLICORO – Policoro 2000 e Forza Matera è una gara dal significato particolare. Nel girone d'andata, a Montescaglioso, al termine di una partita combattutissima, gli jonici registravano una sconfitta per 4 a 3. Il ritorno di questa gara, sentito particolarmente dai padroni di casa, regala un inizio del confronto caratterizzato dalla voglia di riscatto degli jonici. Al fischio d'avvio segue un immediato forcing, che già al 2', a conclusione di una spettacolare ripartenza, manda in rete Di Lorenzo, lesto a chiudere sul secondo palo un traversone di Ripa, imbeccato in velocità da Pierro. Passano un paio di minuti, e su una azione in fotocopia, la palla arriva a Guerra, che invece di cercare il fondo e andare al cross, rientra e calcia da fuori una parabola che s’insacca sul secondo palo di Spano. 2 - 0. Il Forza Matera rimane attonito alla pressione dei
padroni di casa, non riuscendo ad elaborare possibili trame di gioco. Il Policoro invece continua a guadagnare profondità sulle fasce, ma le conclusioni a rete vengono sventate da Spano e dai suoi compagni di reparto. Al 20' è ancora Pierro che suggerisce a Ripa un pallone in profondità; la punta di casa, chiude il triangolo con Pierro che si inserisce in area, vedendosi ribattere la conclusione dal bravo Spano, la palla però rimane lì, con Di Lorenzo che la spinge in rete. 3 - 0. Partita chiusa. Al 30' Lacanfora impegna severamente Martino deviando di testa un cross a fil di traversa, con l'estremo difensore di casa che si distende e devia in angolo. Il Policoro continua a controllare la gara mandando in rete ancora Durante al 38', lesto a raccogliere una respinta della difesa, calciando la palla di prima intenzione dal limite dell'area, cogliendo così
Massittti: “Netta la differenza tra le squadre”
Borussia a forza 7 Antonio Conte. Immediatamente dopo la squadra di casa spreca l’occasione con Verbena di segnare il 3 a 1 colpendo il palo a portiere battuto da distanza molto ravvicinata, mentre più precisi sono gli ospiti che pareggiano con Armando Fella su calcio di punizione. Il due a due blocca i padroni di casa che spariscono dal campo lasciando l’iniziativa agli ionici che in dieci minuti chiudono il match. Al 32’ si registra un’azione tra Monaco e Fella con passaggio in profondità per Simone Conte che segna la rete del 3 a 2 e spinge avanti il team di Rocco Suriano che al 38’ aumenta il proprio bottino grazie ad un colpo di testa di Niki Manolio su corner battuto da Fella. Lo stesso Fella, al 42’, servito da Monaco, stoppa la sfera di destro e lascia partire un perfetto sinistro che s’infila nell’angoli-
no alla sinistra del portiere. La ripresa è scialba e povera di occasioni ma con altre due reti degli ospiti che fanno lievitare il proprio bottino grazie a Manolio che conclude un’azione iniziata da Martino con una “veronica” su Montesano, poi proseguita da Monaco che appoggia all’indietro per Niki Manolio che non sbaglia. Il Borussia Pleiade corona la sua ottima prestazione realizzando la settima rete alla mezz’ora: il pallone viaggia da Gammino a Simone Conte, poi arriva a centrocampo dove è giocato dai due La Rocca con Italo La Rocca che scambia con Monaco e serve Martino che di prima intenzione calcia in porta un pallone imprendibile per il portiere locale. Claudio Massitti, dirigente del Lagonegro, commenta così l’incontro: “Netta la differenza tra le due squadre comunque noi non ci
l'angolo basso alla sinistra di Spano. 4 - 0. Al 40' è Cotugno che s’invola verso Martino, che gli sbarra la strada. L'attaccante invece di lasciarsi cadere in area per un possibile rigore, continua la corsa verso la palla, che però termina fuori grazie all'intervento di un difensore corso in soccorso del portiere. Un plauso va all'attaccante ospite che sportivamente non si lascia cadere in area. Il secondo tempo non fornisce spunti di particolare interesse, seguendo lo stesso canovaccio della prima frazione di gioco: il Policoro a costruire ed il Forza Matera a difendersi. Nonostante il fondo del campo fosse proibitivo tutti i ragazzi scesi in campo hanno dato vita ad una gara correttissima. Al termine mister Finamore così ci ha detto: “Buono l'approccio alla gara dei miei ragazzi. Gli ospiti venuti in emergenza, hanno onorato la gara con grande fair play. Ora ci prepariamo alla gara di sabato a Rotonda dove affronteremo la capolista del torneo, guidata dall'amico Sergio De Marco. La sua compagine ha dato una forte impronta al campionato, riuscendo ad imporre la sua straordinaria continuità di risultati e di gioco. Sarà una gara bellissima; che vinca il migliore”.
IL TABELLINO SOCCER LAGONEGRO 2 BORUSSIA PLEIADE 7 SOCCER LAGONEGRO: Bevilacqua, Ciuffo, Pagano, Falabella, Naddi, Catonio, Montesano, A. Verbena II, Rizzo, De Leo, A. Verbena I. In panchina. Propato, Mauriello. Allenatore: Ciuffo. BORUSSIA PLEIADE: Ant. Conte, S. Conte, Gammino, Cospito, M. La Rocca, I. La Rocca, Manolio, Fella, Bisignano, Monaco, Martino. In panchina: Fracasso. Allenatore: Suriano. MARCATORI: 5’ pt Verbena II, 7’ pt Monaco, 24’ pt Verbena I, 28’ pt e 42’ pt Fella, 32’ pt S. Conte, 38’ pt e 10’ st Manolio, 30’ st Martino. demoralizziamo e onoreremo fino alla fine il campionato perché questo per noi resta è un anno di pura e sola esperienza”.
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Sport
Mercoledì 11 febbraio 2009
E’ giornata Bianconera
Sottana e Longobardi ai box
CRESCE l'attesa per la partita di domenica tra la Levoni Potenza e la Bawer Matera. Il derby scalda le tifoserie che saranno sicuramente presenti al Pala Pergola di Potenza. La Levoni Potenza ha messo a punto la macchina organizzativa in previsione della super sfida di domenica. Il sodalizio del presidente Francesco Petrullo ha comunicato che in occasione della partita di domenica sarà indetta la “giornata bianconera”. A tale scopo non saranno validi abbonamenti e tessere omaggio di alcun genere. Il prezzo del biglietto intero è di quattordici euro, otto euro il costo del biglietto ridotto, valido per donne e ragazzi dai quattordici ai diciotto anni. L'ingresso sarà gratuito per i ragazzi al di sotto dei quattordici anni. I tagliandi potranno essere acquistati in prevendita presso Info&Tickets”, in corso XVIII Agosto 2 telefonando allo 0971/274704. Il sodalizio di via Ponte Nove Luci raccomanda ai tifosi di raggiungere il Pala Pergola con un certo anticipo, data l'affluenza che si prevede numerosa. f.menonna@luedi.it
E’ RIPRESO con intensità l’allenamento della Bawer Matera verso il derby di domenica al PalaPergola. Doppia seduta ieri ed anche oggi per la squadra di Claudio Corà hce è stata impegnata con una seduta di pesi ieri mattina e con l’atletica invece nel pomeriggio. Non hanno partecipato a questi intensi allenamenti Francesco Longobardi e Luca Sottana che affaticati sono stati tenuti precauzionalmente a riposo. Per loro solo piscina in modo da mantenersi comunque in buone condizioni in vista della gara di domenica. Entrambi comunque già oggi dovrebbero ritornare in gruppo e avviare la preparazione verso il derby. Corà dovrà registrare qualcosa soprattutto nella continuità che la squadra continua a ricercare e limitare al meglio le principali bocche da fuoco avversarie. La preparazione al confronto sarà fondamentale per sperare di riuscire a spuntarla in un match che si annuncia non bello ma molto combattuto da ambedue le parti e che avrà nel risultato l’obiettivo comune delle due formazioni. p.quarto@luedi.it
I tifosi della Levoni
Francesco Longobardi
A Dilettanti Ferrienti torna da ex: «E’ il momento cruciale, spero di segnare e vincere»
Derby, match da brividi Grasso: «Matera, squadra esperta. Deciderà il ritmo» QUI BAWER MATERA
QUI LEVONI POTENZA MARTEDI' intenso per la Levoni Potenza in vista del derby di domenica al Pala Pergola contro la Bawer Matera. La squadra si è ritrovata agli ordini del coach Luigi Gresta che ha lavorato con la squadra nel tentativo di dare una scossa al gruppo. L'atmosfera è già tipica di un derby con tanta adrenalina e quel pizzico di scaramanzia che regna in ogni formazione prima di ogni derby. Tutti i giocatori sentono la super sfida regionale che vedrà in campo due formazioni deluse dagli ultimi risultati. Potenza a quota quattordici, Matera a quota dieci. Tanti i motivi d'interesse, mille le ragioni per riflettere su una sfida che promette scintille e pathos. Ovviamente la Levoni Potenza non dovrà commettere l'errore di sottovalutare la Bawer Matera reduce peraltro dalla vittoria di domenica scorsa contro l'Osimo di coach Franco Ciani. La Levoni Potenza invece è reduce da sei sconfitte consecutive che hanno compromesso in due mesi la classifica del team capitanato da Antonino Rato. Una sfida nella sfida, quella di domenica, che a differenza della partita del Palasassi, vinta dalla Levoni Potenza con il punteggio di 84 a 77 non vedrà tra i protagonisti, Roberto Miriello e Gianni Tripodi, sostituiti da Claudio Corà e Luigi Gresta. La squadra potentina ieri pomeriggio ha lavorato sugli schemi e la mentalità per superare il complesso materano. Fatta eccezione per Sebastiano Grasso, tenuto a riposo precauzionale per il risentimento
alla gamba, il resto del gruppo è sembrato fortemente intenzionato a invertire il trend negativo. Un derby è di per se una gara dalle forti emozioni e dagli interessi di classifica sempre differenti. I quaranta minuti di domenica daranno una svolta in negativo o in posi-
tivo alla classifica delle due realtà cestistiche regionali. Proprio Sebastiano Grasso ha parlato delle caratteristiche della partita affermando: “Sicuramente il derby è una partita differente. Dobbiamo riprenderci dopo le ultime sconfitte stagionali che ci hanno complicato i piani di classifica”. Grasso parla del derby atipico di domenica sottolineando: “Sicuramente sarà una gara differente rispetto a quelle classiche. Le due squadre sono composte da buoni giocatori. Sarà una partita dove il ritmo potrebbe essere decisivo. Matera ha vinto contro Osimo al termine di una partita combattuta, i giocatori di Corà sono esperti, bisogna fare attenzione”. Il giocatore reggino non parla di scontri diretti ma evidenzia: “Non credo che il confronto di domenica sarà risolto dai singoli. A mio avviso vincerà chi sbaglia di meno. La concentrazione sarà importante”. Due squadre invischiate nei bassi fondi della graduatoria, Grasso dice la sua: “Contro Latina abbiamo pagato dazio alle brillanti percentuali dei laziali che al tiro ci hanno castigato. Da tre il Latina ci ha massacrato. Per entrambi i complessi sarà una gara delicata, ne sono sicuro”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
«Mi sono tenuto qualche cartuccia da parte per il derby. Spero di ripetere quello dello scorso anno al PalaPergola». Scherza, ma non troppo, Francesco Ferrienti ex di turno. L’anno scorso ha giocato i derby di Basilicata con la maglia del Potenza. Oggi si trova dall’altra parte della barricata, all’andata gli è andata male, la Levoni ha espugnato il PalaSassi. Stavolta prova a rifarsi magari anche con i suoi punti. Non tantissimi quelli realizzati contro Osimo, ma comunque in un momento particolare di forma per il pivot brindisino: «abbiamo fatto delle scelte che forse non hanno pagato come dovevano. Ne abbiamo anche parlato con l’allenatore. Osimo ha un centro grande come Pennisi che ho provato a marcare ma mi sono trovato in difficoltà. Ho visto invece che Giuliani se l’è cavata molto meglio. Quella per me non è stata la migliore partita ma spero di rifarmi già domenica nel derby». Una partita che non può essere come le altre soprattutto per chi l’ha vissuta da tutte e due le parti. Ferrienti la racconta anche attraverso qualche retroscena: «sono giorni intensi quelli della preparazione, io a Potenza ho lasciato degli amici e conosco bene alcuni giocatori della Levoni da Chiarastella a Vetrone. Ci sentiamo e ci sentiremo cercando di scherzare e di prenderci in giro in vista di questa sfida. Niente di particolare, solo qualche battuta tra amici. In campo poi sarà tutta un’altra storia e non ci sarà molto da scherzare». Già perchè la Bawer è arrivata al momento cruciale della sua stagione, ha ora l’occasione per rialzarsi e ritrovare la strada giusta, deve però intraprenderla con una vittoria esterna in uno scontro diretto. Potenza è l’occasione più vicina e propizia, un doppio regalo da fare a sè stessi e ai propri tifosi: «speriamo di ripetere la prestazione forni-
ta nelle ultime trasferte, questi due punti ci servono davvero, sappiamo che non sarà facile perchè Potenza viene da sei sconfitte consecutive ed in casa si gioca tantissimo». Una volta tanto la Bawer potrebbe avere quest’anno la chance di es-
sere in vantaggio sotto i profilo psicologico rispetto agli avversari: «sarà una gara durissima, loro non concederanno niente, hanno grande voglia di riscatto. Noi comunque sentiremo il peso di dover far risultato, insomma credo che siamo alla pari. Potenza è una squadra che conta molto sotto il profilo offensivo su uomini come Palombita o Ruggeri. Credo che siano loro i principali punti di riferimento, poi però in un derby», aggiunge ancora Ferrienti, «vengono fuori sempre delle cose particolari per cui dovremo fare attenzione rimanere concentrati ed evitare i periodi di pausa che purtroppo ci capitano ancora. Stiamo lavorando per cercare di capire, purtroppo però non ci sono peculiarità vere e proprie, dobbiamo solo affrontare le gare nella maniera giusta». Quella del derby avrà anche una componente emotiva particolare. Saranno forse duecento i materani che si annunciano presenti al PalaPergola: «i tifosi ci seguono dappertutto, anche in trasferta. Si stanno comportando egregiamente, ci sostengono. Poi è normale essere delusi visti i presupposti iniziale ma loro garantiscono sempre il loro sostegno. Sono eccezionali». Anche per questo la Bawer potrebbe fargli il primo regalo esterno nel match più atteso. Piero Quarto
Sport 47 B1 Donne La Lore Lei si gode il largo successo con il Montesilvano Mercoledì 11 febbraio 2009
Gagliardi applaude il gruppo Il tecnico: «Ho potuto far ruotare l’intera rosa» PRATICA Montesilvano archiviata in assoluta scioltezza per la Lore Lei, come era prevedibile ma non del tutto scontato, nel primo turno di ritorno del campionato di serie B1. Si sapeva che contro la giovane e inesperta compagine pescarese Carrozzo e socie non avrebbero dovuto dannarsi l'anima per mettere in cascina i tre punti. Ma in casa PM c'era in ogni caso una certa cautela, anche perché si voleva verificare la reazione caratteriale che le ragazze di Nino Gagliardi sarebbero riuscite a mettere al ritorno sul parquet dopo i due stop consecutivi da cui venivano. E se ci si attendeva una risposta che spazzasse via i dubbi sulla condizione psico-fisica delle biancorosse potentine, il netto 3-0 con cui Pericolo e socie hanno liquidato, al PalaPergola, la non proprio trascendentale avversaria di turno si può considerare un ottimo modo per riprendere la marcia interrotta tre giornate fa. Oltre che il migliore prologo possibile all'insidiosa trasferta (in programma sabato) sul campo del Rossano. «Con il Montesilvano la squadra ci ha messo la giusta concentrazione dall'inizio alla fine, e così è stato piuttosto normale vincere con largo margine i tre set», ha spiegato nella sua analisi del match coach Gagliardi. «Sono particolarmente contento - ha aggiunto il tecnico barese - per l'ottimo contributo dato da tutto il gruppo, considerato che dal primo all'ultimo parziale ho ruotato praticamente l'intero organico a mia disposizione, concedendo lo spazio che meritano alle ragazze che di solito vedono meno il campo, pur impegnandosi allo stesso modo delle loro compagne durante la settimana». Fiducia quindi, oltre che a una Alexandrova su cui si può sempre contare ad occhi chiusi, alle giovani Claudia Pagano (palleg-
giatrice di San Pietro Vernotico di già buon talento) e Stefania Frasca (centrale, classe '87 al pari di Pagano). L'ingresso delle quali ha probabilmente dato alla Lore Lei quel pizzico di freschezza in più che le ha consentito di tenere sempre alto il suo standard di gioco, indipendentemente dal punteggio. Come ha indicato Gagliardi: «Solo nel terzo set abbiamo un po' abbassato la guardia, ma in generale la partita è stato un valido collaudo per ritrovare il filo del gioco. E cominciare di nuovo a muovere una classifica che, visto il successo del Valenzano a Soverato, è tornata ad essere molto corta alle spalle del terzetto di testa». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Uomini Terzo posto consolidato
Virtus, ottimo rendimento nonostante le assenze Brillano le seconde linee della Medical
La Lore Lei in azione (foto Andrea Mattiacci)
B2 Uomini Stigliano loda la sua Sidel Lagonegro
«La nostra miglior partita» LAGONEGRO - Riprendono i lavori al Pala- sione di Cimino e la concentrazione costansport per gli uomini di Stigliano. Dopo l'ot- te di Orlando sono cresciute ma sicuramentima prova contro lo Stabia Volley, la Sidel te decisivo è stato il ruolo del Capitano Calaritrova la forza e lo stato di forma che gli ser- bria che, come ogni partita porta con sé tutta l'esperienza della sua età, viranno per affrontare le giocando non solo di forza prossime partite contro gli ma anche di testa. Miglioraavversari più temibili del gimenti ma anche punti decisirone. Tracciando i conti si vi li ha messi a segno lo può dire che la Sidel ha porschiacciatore Cantisani, che tato a casa 3 punti molto pecon precisione e intelligenza santi che, in attesa del match ha dato alla squadra una forcontro la capolista Nicosia, za in più, riuscendo in tutti portano una ventata di ottigli attacchi contro gli ospiti. mismo in tutto l'ambiente laQuella di sabato è dunque gonegrese. “Per noi era una una risposta che la Dirigenpartita vitale quella contro lo za lagonegrese si aspettava e Stabia- ha commentato miche da sostegno all'obiettivo ster Stigliano- e sono contendi voler continuare a svolgeto per come i ragazzi hanno re un campionato tranquillo reagito. Non hanno ceduto per ottenere la permanenza alle mire avversarie ed hanin B2 da parte di una Sidel, no avuto solo qualche impreche non ci sta più a svolgere cisione nel terzo set”. Non loil ruolo di matricola. Intanto da nessuno in particolare il per questa settimana le atmister lagonegrese ma parla tenzioni societarie si rivoldi una vittoria di squadra, Il tecnico Stigliano gono anche ai giovani. Inizia dove tutti hanno giocato beinfatti oggi il campionato ne contro un agguerrito Stabia. “E' stata non una delle partite più belle provinciale della formazione Under16 mache abbiamo giocato” chiude Stigliano ma schile,allenata da Vito Mango che giocherà sul tappeto del Palasport è scesa una Sidel la prima partita in casa. migliore rispetto le ultime partite. La precisport@luedi.it
Bacca e accanto Cavaccini (foto di Andrea Mattiacci)
LA CLASSIFICA del girone I, dopo le gare del quattordicesimo turno, rispecchia in modo quasi totale, per quanto concerne le prime sette piazze, quella partorita dalla tredicesima e ultima giornata del girone di andata. L'unica, inevitabile differenza (visto che si giocava Gela-Nicosia) riguarda la vetta, ora condivisa dalla ex capolista solitaria San Felice con i cugini gelesi, usciti vincitori al tiebreak dal combattutissimo e spettacolare derby siciliano. La Medical Center, pure lei protagonista nell'isola sabato scorso, è rientrata a casa da Ragusa con i tre punti che aveva annunciato di volere con tutte le sue forze. E che è riuscita a ottenere in bello stile contro il Molino di Sicilia, nonostante lo schieramento piuttosto lontano da quello ideale che coach Draganov aveva dovuto giocoforza scegliere per la sua squadra. L'assenza (prevista) di Scalcione e quella dell'ultima ora, ma altrettanto pesante, del libero Sergio parevano poter minare la tranquillità di una Virtus reduce peraltro da due stop di fila al tie-break, ma che ha evidentemente trovato
nell'unità del gruppo il motivo per ripartire con il giusto slancio. Bacca (per Scalcione) e Cavaccini (al posto di Sergio) contro il Molino hanno svolto alla perfezione il compito che era stato loro assegnato, e anche il positivo apporto al centro di Antonio Galante (preferito ad Alamprese) ha consentito alla Medical Center di ritrovare le giuste sensazioni. Insieme con un gioco di nuovo incisivo ed efficace, e sostanzialmente privo di pause. «C'è da rendere merito a tutti i ragazzi per come hanno interpretato la sfida», conferma il direttore sportivo rossoblù, Piero Crichigno. «La squadra, pur senza alcune pedine importanti, ha saputo mantenere un adeguato atteggiamento mentale, mettendo sul parquet il giusto mix di attenzione, determinazione e cattiveria per riuscire sempre a restare avanti. Solo nel finale di secondo set i ragusani si sono fatti un po' sotto, ma una volta che siamo riusciti a chiudere quella frazione, il resto del match è stato in discesa. Ed è così arrivato un successo che ci restituisce fiducia e sicurezza nei nostri mezzi». lu.ca.
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Sport B2 Donne Capitan Michele Ristits: «Vittoria importante per il morale»
Mercoledì 11 febbraio 2009
Time Matera rigenerato Il blitz di Tuglie dà nuovo vigore al team di Galtieri MATERA - L'inseguimento continua, dopo la bella vittoria contro il Tuglie, la Time Volley Matera continua la sua rincorsa nei confronti del Salerno e perché no al Trani. La compagine di coach Galtieri ha sfoderato una grande prestazione vincendo con un secco tre a zero. Sperando che sia stato trovato il giusto equilibrio. Il prossimo incontro in casa vedra opposte alla Time il Sala Consilina, squadra alla portata delle materane che non dovrebbe impensierirle. Forse si potrebbe pensare ad un lungo filotto di vittorie ripetendo in parte quello che di buono è stato fatto nel girone di andata. La vittoria ha portato in squadra una ventata di ottimismo, come ci conferma capitan Ristits. Seconda vittoria su tre gare, è un buon segnale di ripresa ma bisogna dare continuità, credete di essere sulla buona strada. «Si, speriamo di essere riuscite ad aggiustare quello che non andava in squadra, questa vittoria ci da tanto morale per le prossime gare». Come giudichi il livello di questo campionato. «Il livello a parte qualche squadra nelle zone basse
Il capitano della Time Volley Matera, Michela Ristits
di classifica è buono, poi ci sono alcune squadre più forti che si trovano in alto nella classifica, comunque le gare sono tutte da giocare, alcune formazione che credi siano deboli, le incontri quando si trovano in un periodo che la
condizione per loro è ottimale e possono metterti in grossa difficoltà». Secondo lei quale sarà il momento chiave del campionato? «Le ultime giornate, tutto dipende da come ci si arriva, perché gli scontri diretti saranno decisivi, ma bi-
sogna arrivarci con il minimo distacco altrimenti se è troppo lo svantaggio sarà già tutto deciso». Da quando lei è a Matera ha sempre fatto ottime prestazioni. Quale secondo lei è stata la più bella? «Mi riesce difficile ricordarmi
quale sia stata la migliore, poi non spetta a me giudicare, io scendo in campo per dare il meglio, poi sono altri che vedendomi giocare mi giudicano. Veramente non saprei scegliere quale sia la gara, anche perché a prescindere dai
punti fatti ci sono gare che non mi hanno accontentate.» Tra le sue compagne di squadra chi crede che possa mogliorare e ambire al salto di categoria. «Sono diverse che hanno possibilità di salire la categoria, sicuramente le sorelle Romano hanno ampi margini di miglioramento e doti fisiche per poter fare il salto di categoria, non escudo la Bonfiglio, anche se ancora non ha giocato ma è giovane è può migliorare tantissimo. Non dimentico Ilenia Di Blasi che come giocatrice ha già giocato in B1, anche lei è giovane, può migliorare e dare continuità». Il prossimo incontro in casa affronterete Il Puntotel Sala Consilina, un incontro facile per voi. «Le nostre avversarie non vengono da un periodo positivo, ma come sempre noi dobbiamo essere concentrate perché non si può mai parlare di partite facili, ogni gara è una storia a se, quindi bisogna prederle con le molle noi speriamo di continuare a vincere». Appuntamento per Sabato al Palasassi. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Santangelo: «Peccato non aver completato l’impresa» B2 Donne Nella Planitalia rientra la Di Fonzo
A un passo dal colpo Egidio Motola esordisce La Giocoleria ko solo al tie-break col Salerno
La Restaino in attacco e a sinistra Rocco Santangelo
È ARRIVATA a un passo dalla clamorosa vittoria in rimonta, ma si può tutto sommato consolare con l'ottima prestazione e il punto che è tornato utile per isolarsi da sola all'ottavo posto della classifica. La Giocoleria Potenza ha dovuto interrompere con il Salerno il suo filotto di successi consecutivi (bloccatosi a quota tre), ma non poteva obiettivamente pensare di giocare meglio - specie dopo lo svantaggio di due set a zero - di quello che ha fatto al cospetto della vicecapolista del girone. In fin dei conti Avena e compagne si possono rammaricare proprio per aver concesso alle già temibili campane i primi due parziali, e in particolare un primo set che, se portato a casa, avrebbe potuto lasciare loro qualche maggiore chance di spuntarla alla distanza: considerata pure l'ottima tenuta fisica e mentale evidenziata dalle biancazzurre di Nello Caliendo nelle due ore e passa di gara. «Peccato per non aver completato l'opera con un successo che forse avremmo anche meritato, ma complimenti comunque alle ragazze per quello che
hanno dimostrato di fronte a un'altra corazzata del torneo», ha commentato a fine partita il direttore sportivo della Giocoleria, Rocco Santangelo. «Conoscevamo la forza del Salerno, che si è confermata formazione completa ed esperta in tutti i settori del campo, e capace di picchiare duro da ogni parte. Ma nonostante ciò siamo arrivati a giocarci in volata il primo set, quando fino al 22 pari avevamo tenuto validamente testa a Scialacomo e compagne. Che dopo aver portato a casa la prima frazione, in quella successiva hanno dato il meglio». «La nostra reazione - ha proseguito il diesse biancazzurro -, con Felicetti e Di Lucchio a mostrare la strada in attacco, e tutta la squadra capace di prendere fiducia e consapevolezza dei propri mezzi, è stata però da grande squadra. E l'unico rammarico che resta è per il vantaggio acquisito a metà del tie-break, quando parevamo in grado di condurre in porto la rimonta vincente. Poi vanificata dall'esperienza e sagacia tattica che il Salerno, sul più bello, riusciva a tirare fuori». l.c.
con una sconfitta in casa
Pina Di Fonzo
MONTESCAGLIOSO- La Planitalia contro il Battipaglia incassa il sesto ko di fila dopo la vittoria, per 3-2, colta sul campo dell'Ostuni. Le ospiti campane, impostesi al Palauditorium “Wojtyla”, hanno risposto alla Planitalia che all'andata si era imposta sul campo battipagliese con lo stesso risultato. Quell'affermazione era stata conquistata da una Planitalia nella quale militavano ancora Sesti Nunes e Coluccia, mentre in panchina sedeva il tecnico Lorenzo Lafratta. Da quel 4 ottobre tanti sono stati i cambiamenti in casa Planitalia, con diversi arrivi e partenze. Nel mese di dicembre è approdata a Montescaglioso l'esperta
Regiane Falsarella, preceduta da alcune giovani come Dasco, Tancredi e Deleo, mentre in panchina, dopo Lafratta, si sono avvicendati, nell'ordine Aldo Pietrafesa, Giuseppe Fanelli (per pochi giorni), Adolfo Rampino sino ad arrivare ad Egidio Motola, una delle due novità della Planitalia rispetto alla gara precedente. Il nuovo allenatore della squadra montese, sino a pochi giorni fa fungeva da secondo di Alfonso Rampino. Con la sua presenza sulla panchina montese hanno pertanto trovato conferma alcune voci che già erano circolate nei giorni scorsi in merito ad un avvicendamento nella guida tecnica della squadra. L'altra novità riguardava la rosa a disposizione: Pina Di Fonzo, a distanza di circa tre mesi dalla sua ultima apparizione in maglia montese, era presente tra le atlete disponibili ed ha disputato la parte finale della gara con le salernitane. La partita, durata due ore, ha messo in mostra scambi interessanti tra le due formazioni. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e per lunghi tratti non si è notata una differenza notevole tra di loro. Ne è una riprova la successione dei parziali (25- 20; 23 -25; 27 -29; 23 -25), con le ragazze di casa passate meritatamente in vantaggio nel primo set, poi costrette a subire il pareggio delle ospiti, brave a chiudere con due punti di vantaggio. Il risultato era poi ribaltato grazie al 29-27 ottenuto dalle campane. Il set conclusivo, sino al 15-20, sembrava ormai segnato in favore delle ospiti: la Planitalia ha avuto la capacità di portarsi sul pari 23, venendo superata solo nelle ultime battute anche a causa di una decisione arbitrale quantomeno dubbia su una schiacciata di Cianflone. La prossima partita vedrà le montesi di scena sul campo del Benevento sabato 14 alle ore 18.30. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Sport 49 Calcio a 5 B La squadra di Nico Taratufolo irrompe nella zona play off Mercoledì 11 febbraio 2009
La Bng non soffre di vertigini Il Deportivo Matera ha agguantato il terzo posto MATERA - Agguanta la terza posizione di classifica la Nigro BNG Deportivo Matera. La squadra allenata da mister Angelo Bommino, dopo un inizio di campionato ricco di ottime premesse, alla diciassettesima giornata vede premiato il proprio lavoro assicurandosi, per la prima volta quest'anno, una delle due posizioni play off. Il meritato premio ad una squadra che, sotto l'attenta e saggia guida di uno dei migliori allenatori della categoria, si è sacrificata lavorando sempre con molta serietà e molta costanza; ma anche la giusta ricompensa per una società che, nata dall'unione tra il Real Matera e il Deportivo Matera, ha saputo fondere molto bene i due gruppi di giocatori e dirigenti al fine di ottenere il miglior prodotto possibile. I risultati sono sotto gli occhi di tutti poiché la Nigro BNG non solo ha badato a tenere sotto controllo la classifica, ma ha saputo anche produrre un gioco piacevole e redditizio. Adesso si tratta soltanto di continuare ad affrontare le gare sempre con
Una formazione della Nigro Bng Deportivo Matera (Videouno)
la stessa mentalità e la stessa umiltà, con la consapevolezza che la vera opera è appena iniziata. Sul parquet del Palazzuro di Pagani i materani hanno finalmente sciorinato una prestazione degna della loro cifra tecnica superando con un eloquente otto a due una Paganese bisognosa di punti salvezza. Come sempre a segui-
re la squadra c'era il presidente della società Nico Taratufolo: “Voglio fare i miei complimenti a tutti i giocatori perché hanno disputato davvero una grande gara. Sicuramente, se continueremo a giocare in questa maniera, sarà davvero duro per le nostre avversarie rosicchiarci punti in classifica. Contro la Paganese abbiamo
potuto fare il gioco che più ci è congeniale: loro correvano e pressavano, ma così facendo si esponevano al nostro contropiede che, nel primo tempo, in due circostanze ha prodotto i risultati sperati. Nella ripresa il loro pressing è risultato ancora più sterile con tiri da lontano che non hanno impensierito molto Lopopolo, e così, alla fine, abbiamo addirittura dilagato segnando altre sei reti. È stata sicuramente la migliore partita esterna sin qui disputata, e questo nonostante le intimidazioni subite, non per niente sono stati espulsi due giocatori ed un dirigente della Paganese. Fortunatamente gli arbitri sono stati all'altezza, non si sono intimoriti per l'ambinte molto “caldo” e ci hanno tutelato. Adesso ci attendono due turni abbastanza abbordabili: in casa con il Messina e poi la trasferta a Cosenza. È chiaro che dobbiamo ottenere il massimo da entrambe le partite poiché un passo falso potrebbe costare molto caro”. Annibale Sacco sport@luedi.it
Calcio a 5 B Lo Spazio Relax si lecca le ferite dopo il settimo ko stagionale
«Potevamo fare di più» E’ rammaricato il vicepresidente Gianni Crapulli MATERA - Settima sconfitta stagionale per lo Spazio Relax Matera. Di fronte ad un Siracusa tanto bravo quanto fortunato, e al cospetto del pubblico amico, il team biancoazzurro ha dovuto subire una nuova battuta di arresto, quella che, probabilmente, costringe i materani a mettere da parte qualsiasi progetto di promozione. Siracusa autentica bestia nera dello Spazio Relax. Del resto, dopo il ridimensionamento del parco giocatori e l'inserimento nella rosa di promettenti, ma anche inesperti, atleti, erano stati gli stessi dirigenti della società, con il tecnico Nino Crapulli in primis, a dichiarare l'obiettivo minimo della salvezza. Ma, a parte ciò, resta il rammarico di una partita persa per l'atteggiamento tattico troppo compassato nel
primo tempo, e per la grande sfortuna che ha accompagnato lo Spazio Relax nella ripresa. Sono stati ben tre i legni colpiti dai giocatori in casacca gialla, palloni che avrebbero potuto dare ben altra sostanza alla magnifica prestazione del secondo tempo. Ma tant'è, e per dirla alla Vujadin Boskov, alla fine vince chi segna di più. “Peccato - ci ha detto il vice presidente del sodalizio materano Gianni Crapulli - potevamo fare di più. Al di là di tutto: calo di concentrazione nel primo tempo, pali che ci hanno negato più volte il gol, con un pizzico di fortuna il risultato avrebbe potuto essere ben diverso. Dobbiamo cercare di non caricare di troppe tensioni questi ragazzi, adesso vogliamo soltanto farli crescere per poter creare qualcosa di
buono in futuro. Per quello che mi riguarda non posso che essere soddisfatto di loro, sono senz'altro da elogiare sia quando si allenano, sia nello spogliatoi e sia in campo. Contro il Siracusa alcuni ragazzi non erano al massimo, ma capita a tutti un approccio di gara non perfetto. Sono contento anche della gara di Nico Latorre, anche se il ragazzo non è ancora al massimo della condizione fisica ed ha ancora tanto da lavorare. Il mister lo ha un po' rischiato in quest'ultima gara, ma credo che abbia fatto bene perché è l'unico modo per recuperarlo al cento per cento. Con una rosa di giocatori così ristretta il suo apporto potrebbe essere determinante”. an.sac.
Karate Nuovo direttivo per la Fijlkam di Basilicata
Attico nominato presidente LA FIJLKAM di Basilicata ha eletto il nuovo direttivo che guiderà l'attività agonistica nel corso dei prossimi anni. L'elezione dei vertici federali si è svolta domenica 8 febbraio presso la sede dell'Eyra Club di via San Potito 19/20 nel Rione Sassi. Giuseppe Attico è stato rieletto a pieni voti dal Consiglio Direttivo regionale della FIJLKAM che raggruppa tutte le arti marziali presenti sul territorio regionale. Conferma anche per Francesco Sciandivasci a vice presidente regionale settore judo e per Claudio Di Stefano nella medesima carica ma nel settore karate. Una conferma importante per Giuseppe Attico che giunge in un periodo particolarmente intenso per il movimento in questione e premia il costante lavoro svolto dal numero uno lucano che ha inteso migliorare i risultati delle ultime stagioni, ottenuti con tanti sacrifici e quel giusto mix legato all'e-
sperienza e alla voglia di fare che ha accompagnato l'operato svolto all'interno della FIJLKAM di Basilicata. All'assemblea regionale hanno preso parte le seguenti società con diritto di voto: Il Centro Karate Zaccaro di Matera, lo Shintaikan Karate Club Potenza, il Dojo Karate di Calciano, la Scuola Karate di Miglionico, lo Zanshin Club Karate, il Centro Attività Motoria di D'O-
nofrio, l'Okinawa Karate Center, la Lucania Karate, la Kodokan Lucania Brienza, la Kodokan Judo Natrella, il Centro Judo Grassano, il Kodokan Judo di Picerno, il Kodokan Judo di Palazzo San Gervasio, la Polisportiva Gymnica di Potenza. Sempre a Matera si terranno domenica 15 febbraio a partire dalle 16 i seguenti appuntamenti: Kumitè/Katà fase regionale qualificazione campionato italiano assoluto a squadre sociali Maschile e femminile. Kata fase regionale qualificazione campionati italiani cadetti/assoluto/esordienti B/juniores Maschile e Femminile, Kumite, fase regionale qualificazione campionato italiano assoluto maschile e femminile. Inoltre saranno svolte manifestazioni promozionali gioco/sport per la fascia bambini dai 5 ai 7 anni secondo il regolamento Gran Premio Giovanissimi. f.menonna@luedi.it
Moto Per problemi economici
Ivan Di Bello lascia l’attività Ivan Di Bello
IVAN Di Bello lascia l'attività agonistica. E' questa la notizia del giorno nel motociclismo regionale lucano. Il promettente talento potentino nato il 6 luglio 1989 nel capoluogo abbandona l'attività sportiva. Una decisione dolorosa, maturata nel corso delle ultime settimane a causa di problemi economici che non avrebbero consentito al lucano di esprimersi ai massimi livelli agonistici nel campionato di motociclismo regionale e interregionale. Per il lucano si tratta di una decisione dura, difficile e complessa vista la passione per le due ruote che ha sempre accompagnato il talento lucano delle due ruote. Lo scarso budget a disposizione alla base del ritiro di Ivan Di Bello, che ha ragionato tantissimo in queste ultime settimane prima di prendere una decisione tanto sofferta quanto dura e difficile. Le scarse risorse economiche avrebbero creato le premesse per l'addio ufficiale di Ivan Di Bello. Le scarse risorse avrebbero complicato e non poco i piani organizzativi di Di Bello, costretto in questo senso ad allenarsi poco e male e avere a disposizione mezzi scadenti
sul piano tecnologico. Le tante soddisfazioni, i tanti risultati di prestigio, sono andati a finire nel cassetto. Per il giovane centauro del capoluogo, accompagnato nelle sue attività motociclistiche dal padre, Decio Di Bello si tratta di una decisione molto difficile, che, vista la giovane età ha assunto i contorni di una scelta molto matura e responsabile. Per il diciannovenne pilota potentino al momento non sembrano aprirsi nuove strade, il lucano dovrà comunque guardarsi intorno. Anche gli sponsor non avrebbero consentito al centauro potentino di poter svolgere regolarmente la propria attività agonistica durante tutta la stagione, fatto questo che ha pesantemente influito sulla decisione di Di Bello di poter gareggiare ugualmente in questa stagione. Il motociclismo lucano perde un pezzo da novanta del suo firmamento, Di Bello, infatti ha dato tanto allo sport in questione negli ultimi anni, esibendosi sempre con risultati eccellenti e uno spirito di sacrificio che ha avuto pochi eguali tra gli appassionati del motociclismo. f.menonna@luedi.it
Federciclismo, Acquasanta alla guida del comitato provinciale di Matera MATERA - Carmine Acquasanta è il neo presidente del comitato provinciale della Federazione Ciclistica Italiana. Le votazioni, svoltesi per la prima volta in assoluto nella provincia di Matera che quest'anno ha visto salire a più di dieci le società affiliate (condizione essenziale per realizzare quest'importantissimo evento), si sono tenute domenica scorsa. Dal punto di vista ciclistico, negli ultimi anni, la Provincia di Matera è indubbiamente cresciuta; ad oggi, infatti, le società affiliate sono quindici di cui quattro nel capoluogo e le restanti undici distribuite nella provincia (due a Bernalda, Marconia, Montalbano e Policoro ed una a Ferrandina, Nova Siri, ed Irsina, ndr). L'intero movimento ha visto nel 2008 circa 500 tesserati con un'attività che ha rappresentato il 50% di quella svolta nella intera regione. Sensibile l'incremento dei tesserati nei giovanissimi e nel settore cicloamatoriale e cicloturistico. Pertanto, le condizioni di una ulteriore crescita e sviluppo ci sono tutte ed è questo l'impegno ed il compito che il neo comitato provinciale dovrà assicurare. Insieme al presidente sono stati eletti anche tre consiglieri: Giuseppe Lombardi, dirigente della società Re-Cycling di Bernalda; Antonio Morelli della società G.S.D. Bici Club di Ferrandina e Eustachio Vincenzo Monte-
Carmine Acquasanta
murro, tecnico della società Baser di Matera. Il neo presidente ha manifestato da subito la volontà e l'impegno dell'intero comitato provinciale di capitalizzare le risorse che il territorio materano sta esprimendo nell'assoluta certezza che c'è ancora molto da fare. La prossima domenica ci sarà, invece, il rinnovo del comitato provinciale di Potenza, mentre il primo marzo le votazioni per il comitato regionale di Basilicata. lor.tor.
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Cultura e Spettacoli
Cultura&Spettacoli
Mercoledì 11 febbraio 2009
Da sinistra,l’allora presidente del Consiglio Craxi e il cardinale Casaroli per il Vaticano nel 1984 alla firma della revisione del Concordato Qui sotto, la firma dei Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. Da sinistra, monsignor Borgoncini Duca, il cardinale Gasparri, Pacelli e Mussolini
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Mercoledì 11 Febbraio 2009
80 anni di pace fra Stato e Chiesa
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Dal sogno unitario di Cavour al trattato
Un percorso lungo anni
L’anniversario dei Patti Lateranensi cade in un momento topico: il caso Englaro COSA C’ERA dietro la vicenda di Eluana Englaro che ne ha fatto una storia paradigmatica dell’Italia? Cosa ha acceso gli animi come non si ricorda con altre storie, simili e non? Cosa ha fatto sì che - alla sua morte - anche il Corriere della Sera ha dedicato quasi tutta la prima pagina, come era accaduto per l’11 Settembre e in rare altre occasioni? Fra gli aspetti più “politici” del caso Englaro ci sono i rapporti fra fede e laicismo. Fra coscienza cristiana e coscienza civile. Tradotto in termini istituzionali, fra Chiesa e Stato. L’ottantesimo anniversario della firma dei
Patti Lateranensi («Libera Chiesa in libero Stato») che cade oggi diventa appuntamento da ricordare con una doppia ottica. Da una parte il punto di vista storico, la rievocazione di uno snodo fondamentale delle vicende italiche. Dall’altra parte la lettura dell’attualità attraverso quel prisma. Alla base dei Patti c’era un sentimento profondo, che attraversa la società italiana da secoli complice la presenza del Papato - e che condiziona la vita. Ecco perché è importante parlarne. E ricordare.
di EZIO M. LAVORÀNO Ottanta anni fa nel palazzo del Laterano, con la firma del concordato tra il Regno d'Italia e la S. Sede Apostolica si poneva fine all'annosa “questione romana” nata all'indomani della breccia di Porta Pia e della presa di Roma da parte dei bersaglieri del generale Raffaele Cadorna (20 settembre 1870). Pochi mesi dopo quel tragico episodio, il 13 maggio 1871, il parlamento nazionale, per disciplinare i nuovi rapporti con il Vaticano, approvava la cosiddetta legge delle Guarentigie (ossia delle garanzie). Ad essa si arrivò, a conclusione di un intenso dibattito incentrato sul destino da riservare allo Stato Pontificio e alla persona del Pontefice. Certamente ispirata al principio di Cavour di «libera Chiesa in libero Stato», la legge era articolata in due titoli con venti articoli: il primo, dedicato “Alle prerogative del sommo Pontefice e della Santa Sede”, il secondo alle “Relazioni dello Stato colla Chiesa”. Tale provvedimento costituiva una iniziativa unilaterale che la Santa Sede non avrebbe mai potuto accettare. Infatti, fu sdegnosamente rifiutata dal papa Pio IX, e non venne mai riconosciuta dai sui successori. Il Pontefice, in risposta alla citata legge, due giorni dopo la sua definitiva approvazione, diede alle stampe l'enciclica Ubi nos, con la quale ribadiva il principio secondo cui il potere spirituale dei papi non poteva essere disgiunto da quello temporale. Negli anni successivi, il dissidio tra lo Stato unitario e la Chiesa si acuì e divenne incolmabile. Pio IX rimase chiuso per protesta nei palazzi apostolici ed invitò i cattolici italiani a non partecipare alla vita politica del Paese, con la formula del non expedit (non conviene), prescrizione at-
La consacrazione del Concordato: il re incontra il papa
tenuata solo sul finire dell'età giolittiana, prima dello scoppio della I Guerra Mondiale. Con l'avvento del fascismo al potere (1922) il tema dei rapporti tra Stato e Chiesa, riaperto con vigore dalla stampa romana, assunse una nuova prospettiva. Infatti, a partire dal 1925 l'opera di avvicinamento del fascismo alla Chiesa si intensificò sempre più. Agli inizi dell'anno, fu istituita una apposita commissione per studiare la riforma della legislazione ecclesiastica. Essa, composta da tre canonici delle basiliche patriarcali di Roma, fu insediata dal guardasigilli Alfredo Rocco che
nel suo intervento confermava la disponibilità a rivedere in senso più favorevole alla Chiesa la legislazione risorgimentale. I primi contatti tra le delegazioni furono avviati nell'agosto dell'anno successivo, con la piena approvazione di Mussolini a definire il percorso conciliatore. I protagonisti delle trattative segrete nella Roma ignara furono l'avvocato nobile Francesco Pacelli, in rappresentanza vaticana, e il consigliere di Stato professore Domenico Barone delegato italiano. II nobile Francesco Pacelli apparteneva ad una famiglia che godeva la fiducia della S. Sede. Suo padre Filippo aveva
esercitato a lungo le funzioni di avvocato concistoriale, e suo fratello Eugenio - il futuro Pio XII - lavorava negli ambienti curiali fin dall'ordinazione sacerdotale, e proprio in quegli anni aveva concluso il concordato con la Baviera. Il professore Domenico Barone era un funzionario proveniente da una modesta famiglia di Napoli. Dal 1902 in magistratura, nel 1919 entrò nel Consiglio di Stato. Al momento dell'incarico stava studiando la revisione dei codici. Nel 1927 i colloqui si arenarono. Punto d'attrito fu la questione giovanile, già affiorata con la nascita dell'Opera Nazionale Balilla e riacutizzatasi con lo scioglimento coatto dei gruppi sportivi e degli esploratori cattolici (Scouts). Era chiaro che i fascisti, pur confermando la loro disponibilità a riconoscere l'Azione Cattolica Giovanile (forte di circa 200.00 iscritti), non erano propensi ad ammettere la concorrenza degli scouts ai Balilla. Superata la questione, i negoziati ripresero con vigore e sfociarono nella solenne cerimonia del 11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes. Al solenne appuntamento Mussolini giunse alle 11 in punto. Ad attenderlo trovò monsignor Ercole, l'avvocato Francesco Pacelli e monsignor Borgoncini Duca, il primo nunzio apostolico presso il Quirinale. Con lui c'era il ministro di Grazie e Giustizia Alfredo Rocco (che aveva seguito le trattative dal punto di vista giuridico in veste di consigliere segreto del ca-
Sopra, una cartolina commemorativa
di ROCCO GRAVINA *
po del governo), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Francesco Giunta e il sottosegretario agli Esteri Dino Grandi. Il cardinale segretario di Stato Gasparri li attendeva in cima alle scale, attorniato da uno stuolo di monsignori. Nella «Sala dei Papi» o «del Concistoro» era stato preparato un gran tavolo coperto da un tappeto. Al centro del tavolo presero posizione Gasparri e Mussolini. Alla destra del cardinale erano seduti monsignor Borgoncini Duca, monsignor Pizzardo e l'avvocato Pacelli; alla sinistra di Mussolini il ministro Rocco e poi Giunta e Grandi. Con la firma degli accordi del 1929 il pontefice riconosceva per la prima volta lo Stato italiano e quest'ultimo restituiva alla Santa sede un simulacro di sovranità territoriale: la Città del Vaticano. I patti articolati in tre parti: trattato, convenzione finanziaria e concordato furono ben presto ratificati dal parla-
Cavour ispirò l’accordo: “Libera Chiesa in libero Stato”
mento italiano con la legge 27 maggio 1929, n. 810, recante “Esecuzione del Trattato, dei quattro allegati annessi al Concordato, sottoscritti in Roma, fra la Santa Sede e L'Italia, l'11 febbraio 1929”. Il Trattato, in estrema sintesi, si apriva riaffermando “il principio consacrato nell'articolo 1 dello Statuto del Regno, secondo il quale la religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato”, e di seguito riconosceva “alla Santa Sede la piena proprietà e l'esclusiva ed assoluta potestà e giurisdizione sovrana sul Vaticano..”, attraverso la creazione della Città del Vaticano, dove non potrà “esplicarsi alcuna ingerenza da parte del governo italiano e che non vi sarà altra autorità che quella della Santa Sede”. Stabiliva, inoltre, che “lo Stato italiano provvederà a tutti i servizi pubblici nella Città del Vaticano, compresa una stazione ferroviaria nonché al collegamento, direttamente anche con gli altri Stati, dei servizi telegrafici, telefonici, radiotelegrafici, radiotelefonici e postali”. Fissava le immunità territoriali delle basiliche patriarcali e di alcuni edifici situati fuori della Città del Vaticano, sedi di congregazioni nonché di uffici della amministrazione vaticana, oltre al il diritto,
per la S. Sede, di legazione attivo e passivo secondo le regole generali del diritto internazionale allora vigente. La dichiarazione finale da parte Vaticana sanciva l'avvenuto accordo: “La Santa Sede ritiene che con gli accordi, i quali sono oggi sottoscritti, le viene assicurato adeguatamente quanto le occorre per provvedere con la dovuta libertà ed indipendenza al governo pastorale della diocesi di Roma e della Chiesa cattolica in Italia e nel mondo; dichiara definitivamente ed irrevocabilmente compiuta e quindi eliminata la questione romana e riconosce il Regno d'Italia sotto la dinastia di Casa Savoia con Roma capitale dello Stato italiano”. A sua volta il Regno d'Italia affermava di riconoscere il nuovo Stato della Città del Vaticano sotto la sovranità del Sommo Pontefice. Veniva, infine abrogata la legge 13 maggio 1871 n. 214 e qualunque altra disposizione contraria al nuovo Trattato. I punti salienti del concordato prevedevano, in ragione del carattere sacro della città di Roma, sede vescovile del Sommo Pontefice, l'impegno italiano a far si che nulla potesse accadere in Roma in contrasto con detto carattere. Venne introdotta la nuova disciplina
del matrimonio religioso, secondo la quale "lo Stato italiano, volendo ridonare all'istituto del matrimonio, che è base della famiglia, dignità conforme alle tradizioni cattoliche del suo popolo, riconosce al sacramento del matrimonio, disciplinato dal diritto canonico, gli effetti civili”. Un'altra questione di grande importanza per la Chiesa fu, con il Concordato, il riconoscimento dell'insegnamento religioso, che fino a quel momento era stato previsto solo nelle scuole pubbliche elementari, quindi esteso a tutte le scuole, “secondo programmi da stabilire d'accordo fra la Santa Sede e lo Stato”. Infine, in base della Convenzione finanziaria, l'Italia si obbligava a versare alla Santa Sede, che dichiarava di accettare la somma di lire italiane 750 milioni “ed a consegnare tanto consolidato italiano 5% al portatore del valore nominale di italiane lire 1 miliardo”.
La notizia dell'avvenuta conciliazione tra Stato e Chiesa si diffuse rapidamente in una città elettrizzata, sapientemente informata dalla propaganda del regime. Si avvertì in quei momenti, che un'epoca si era chiusa per sempre. Vessilli papali bianco-gialli vennero issati per le vie del centro, mentre un corteo si formò, spontaneamente, dirigendosi verso il Quirinale per salutare il Re affacciato al balcone. Il generale consenso convinse lo scettico sovrano dell'importanza politica dei Patti Lateranensi. Per questo motivo, il giorno successivo convocò Mussolini a villa Savoia per dimostrargli tangibilmente la propria gratitudine. Pensò di insignirlo con un titolo nobiliare. Ma Mussolini rifiutò: il Duce non può essere che il Duce, non il Conte Mussolini. Enorme fu, in generale, la contentezza tra i cattolici. Ma non vi parteciparono tutti. Forse il dolore era ancora più cocente in alcuni
Ci fu attrito sulla questione dei Balilla
QUANDO ancora l'Italia era divisa in sette staterelli, visse e operò il piemontese Conte Camillo Benso di Cavour, uomo di grande elevata statura politica tanto da essere commemorato, alla sua morte, da vari parlamenti europei (quello inglese si pronunciò con queste parole: "Egli ha insegnato una morale e abbellito una storia"). Salito al governo divenne - novembre 1852 - presidente del Consiglio dei ministri mentre l'Italia era piena di speranza lontane. Ma il grande Cavour nelle vesti di primo ministro del governo sardopiemontese, intravedeva la auspicata unità d'Italia Fra tanti problemi vi era quello della religione cattolica (libera Chiesa in libero Stato). Ciò si realizzò solo dopo il sessantottesimo anniversario della morte del conte Camillo Benso di Cavour, mentre regnava in Italia il re soldato Vittorio Emanuele III di Savoia figlio del re Umberto I e nipote di Vittorio Emanuele II primo re d'Italia (1861) del quale Cavour fu fedele collaboratore per il compimento dell'unità d'Italia. Ci vollero ben sessantotto anni per stringere il trattato con la Santa Sede affinchè l'11 febbraio 1929, al termine di lunghe trattative riservate, vennero firmati da Mussolini e dal segretario di Stato cardinale Pietro Gasparri (in rappresentanza di Pio IX) i patti Lateranensi che segnarono la conciliazione fra Italia e Chiesa. L'Italia riconosceva al Papa la sovranità della Città del Vaticano, mentre la Santa Sede riconosceva il Regno d'Italia con Roma Capitale. Con il Concordato di ottant'anni fa, tra le parti si stabilirono impegni sia di carattere economico a favore dello Stato
Vaticano a titolo di indennizzo per l'occupazione dello Stato Pontificio (20 settembre 1870) e, quindi, con esso il governo italiano regalava i rapporti tra le due potestà: riconosceva la preminenza del Cattolicesimo in Italia quale religione di Stato e attribuiva effetti civili al matrimonio religioso. Iinoltre, istituiva l' obbligo dell'insegnamento religioso nelle scuole del Regno d'Italia. Finalmente fu libera Chiesa e libero Stato solo dopo l'unità d'Italia, con l'avvicendamento di ben cinquantacinque governi che s'identificano dal 1861 con Cavour e con Luigi Facta nel 1922. Qualche disaccordo, non privo di asprezza, c'è stato per via dell'inquadramento dei giovani nell'opera nazionale Balilla con struttura paramilitare, ma le relazioni con la Chiesa rimangono a tutt'oggi e mai in conflitto tra lo Stato e il Vaticano come desiderava sin dal 1861, il conte di Cavour. Parlare dei Patti Lateranensi non è cosa facile, ma è bello ricordare che il Papa della Conciliazione Pio IX, in quella occasione indicò in un suo discorso Benito Mussolini con le parole "L'Uomo inviato dalla Provvidenza" E' opportuno ricordare che il 18 febbraio 1984 viene firmato , a Roma, dal presidente del consiglio dei ministri Bettino Craxi e dal cardinale segretario di Stato Agostino Casaroli il nuovo concordato fra Stato e Chiesa che sostituisce quello dell'11 febbraio 1929 voluto dal fascismo con magnanimità. Oggi, a distanza di ottant'anni, è da chiedersi: sarebbero stati capaci i nostri attuali politici di affrontare tale contenzioso con la Santa Sede in ordine al Concordato del 1929? * Divulgatore della storia e della cultura militare
Con la firma si poneva rimedio alla questione aperta dalla breccia di Porta Pia
cattolici di fervido convincimento e di rigorosa pratica, rimasti fuori dalle organizzazioni, e dalla stessa Azione cattolica, quindi meno piegati all'abito disciplinare ed all'ossequio verso le decisioni pontificie, ai quali non sfuggiva che la soluzione della questione romana rinsaldava il regime fascista ormai del tutto liberticida e comprometteva il mondo cattolico (e la Chiesa stessa) con un governo antidemocratico. Tra i cattolici amareggiati vi era in primo luogo, don Luigi Sturzo che, dal-
l'esilio londinese, seguiva con angoscia gli avvenimenti italiani. Comunque, a parte alcuni autorevoli dissensi, la grande maggioranza dei cattolici (parliamo dei cattolici per aderenza alla Chiesa anche sul piano politico, non per il solo fatto del battesimo e del ricorso ai sacramenti) si mostrò lieta degli Accordi. Per Mussolini i Patti Lateranensi costituirono lo strumento per rafforzare, in quel momento, il consenso del popolo italiano. D'altra parte molti altri statisti
avevano tentato di raggiungere un analogo risultato, proprio perché, come lui, avevano compreso l'importanza della pacificazione tra Stato e Chiesa come mezzo per inserire le masse cattoliche, a pieno diritto, nella vita politica del Paese. I patti, nel loro complesso, rimasero in vigore fino al 1984, quando con la firma del protocollo addizionale tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, si stabilì di apportare alcune modifiche al Concordato lateranense.
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Cultura & Spettacoli
Mercoledì 11 febbraio 2009
IL LIBRO
CARNET
di EMILIO FIDANZIO
E’ stato presentato a Melfi il secondo romanzo di Nigro
MELFI - E' un momento particolarmente fervido per Melfi dal punto di vista letterario. Si susseguono infatti in quest'ultimo periodo, presentazioni di libri e scritti di vario genere, tra cui va segnalata anche la seconda opera della giovane melfitana Tiziana Nigro. Dopo "Storia di un amore", romanzo scritto circa un anno fa, che nel vasto panorama italiano del genere, è stato capace di catturare l'attenzione di un migliaio di lettori, non male per una scrittrice alle prime armi, Tiziana Nigro ci riprova con "Caos", serie di racconti che prendono spunto dal quotidiano e dalle diverse sfaccettature della vita moderna. «“Storia di un amore” è stato un romanzo, che mi ha coinvolto personalmente e che avevo il desiderio di raccontare. - sottolinea l'autrice melfitana - “Caos” invece è un libro completamente diverso, che ha l'intento di far
Debutta il “Caos” di Tiziana
Il tavolo dei relatori; a sinistra Tiziana Nigro (foto Zenti)
soffermare il lettore sui problemi reali, tangibili, che fanno parte del nostro essere. Sono venti racconti, in cui ognuno può trovare riflessioni interessanti relativi al suo modo di essere ed il suo modo di concepire la vita. Un libro diverso dal
primo, ma ugualmente bello ed accattivante». Il primo romanzo di Tiziana Nigro, era stato addirittura in grado di catturare l'attenzione di un regista cinematografico che voleva trarre un film da girare a Melfi. Alcune difficoltà hanno
impedito poi di dare seguito al progetto. Resta però la voglia di Tiziana Nigro di mostrare il suo talento e la sua bravura, cercando di ritagliarsi uno spazio in un contesto di certo non semplice. Alla presentazione del libro, avvenuta presso
l'aula consiliare Nitti- Bovet del palazzo di città, a cui hanno partecipato alcuni esponenti istituzionali. Tra loro il sindaco Navazio, orgoglioso dell'ascesa di questa sua concittadina; don Vito Giannini, giovane parroco della chiesa del Sacro Cuore nel rione Valleverde a Melfi. Don Vito nel presentare l'opera, si è soffermato su alcuni aspetti significativi del libro "Caos", che si presta a profonde riflessioni, coinvolgendo emotivamente il lettore. Tiziana Nigro è apparsa compiaciuta e non ha nascosto la soddisfazione per questa opera che le «appartiene come un figlio», come ha rimarcato successivamente. L'autrice è già al lavoro per il prossimo libro, anche se prima aspetta segnali incoraggianti dalla vendita di "Caos". Nei prossimi giorni è prevista la presentazione a Roma curata direttamente dalla casa editrice il Filo. Una vetrina importante che ci si augura possa portare fortuna a Nigro.
A Venosa
In mostra fino al 28 febbraio le opere di Corbisiero
Il digitale approda nell’arte “LE TRE SCIMMIE” A RIONERO
CineClub, in serata ultimo spettacolo di MICHELE RIZZO
Franco Corbisiero; a sinistra Pietas Contadina
di LORENZO ZOLFO VENOSA - Tra i talenti lucani che hanno acquisito tecniche innovative, utilizzano nei loro dipinti, spicca Francesco Corbisiero. Fino al 28 febbraio espone le sue opere a Venosa, presso il Castello Pirro del Balzo. Opere che mostrano le originali “Implementazioni creative”, del bitume e della carta velina, tra estensione del colore e sua asportazione. La mostra rientra nella politica culturale della Provincia di Potenza, orientata ad accogliere nella sua “rete” non solo i nomi più affermati del panorama artistico nazionale e internazionale ma anche e soprattutto i talenti lucani, creando occasioni e offrendo loro spazi espositivi. Nei suoi dipinti, Francesco Corbisiero scruta l'inquietudine, la sofferenza, la pace, la tenerezza, la sensualità, il “paese lucano” che rappresenta con il suo stile elegante anche se apparentemente sobrio. Francesco Corbisiero è nato a Calvello e vive a Potenza. Di questo artista e delle sue opere, il critico d'arte
Rino Cardone ha affermato: «Nella composizione stilistica della singolare pittura di Franco Corbisiero, si notano decisi effetti cromatici, morbidi contrasti tonali e corpose texture materiche, ottenute con bitume e in tecnica mista, per mezzo di un competente collage di carte veline che danno la sensazione di un genere di pittura a veli stesa, cioè sul piano prospettico, strato su strato. Questi elementi, tangibili e fortemente espressivi, sono alcuni degli elementi che si combinano in maniera armonica e lirica. La pittura di Corbisiero è incentrata sui forti contrasti tonali e sul pieno utilizzo della massa cromatica. Alla pittura digitale e alle tecniche di stampa che sono, oggi, molto all'avanguardia, quali ad esempio la stampa lambda su alluminio, o quella su forex e plexiglass e altri materiali versatili, Corbisiero preferisce un genere di manifestazione creativa che poco indulge alle nuove tendenze relazionali, concettuali e “distaccatamente” espressive, di certa, comunque molto buona, arte contemporanea. I sog-
getti che più intricano qust'artista sono il nudo femminile e il paesaggio, da lui trattati, sulla tela, nell'intento di dimostrare il particolare fascino e la delicata bellezza che deriva. Dalla proporzione, dalla profondità, dalla simmetria, e dall'equilibrio tra le parti opposte. Attraverso il nudo femminile, Corbisiero stimola l'osservatore a un'analisi interiore, di tipo “deduttivo” e razionale, svolta dentro la natura umana e mediante, invece, il paesaggio, l'artista incoraggia il suo fruitore a una “introspezione emotiva” all'interno del creato. Da una parte, dunque, forme sinuose e silhouette, che invitano alla libertà del corpo e alla sovranità dell'Io, e dall'altra parte, invece, profili geometrici e strutture urbane, una sull'altra, distribuite in ordine orizzontale, a determinare, piano su piano, una particolare suggestione ottica, che spinge la mente verso la maestà della vita e la ricchezza della poesia». L’arte di Corbisiero può essere ammirata tutti i giorni dalle 17 alle 19. cultura@luedi.it
RIONERO - Con il film, premiato a Cannes 2008 per la migliore regìa, "Le tre scimmie" del regista turco Nuri Bilge Ceylan con Javuz Bingol, Hatice Aslan e Ahemet Rifat Sungar, questa sera cala il sipario sulla XII Mostra Cinematografica "Il Cinema Sguardo Sul Mondo", allestista dal CineClub "Vittorio De Sica" di Rionero in Vulture in collaborazione con Cinit-Cineforum Italiano e la locale associazione culturale "Pasquale Sacco", a conclusione di un anno di entusiasmanti affermazioni conseguite anche a livello nazionale. «Infatti - ha sottolineato il direttore artistico Armando Lostaglio - il CineClub De Sica, dallo scorso anno, è entrato a far parte di una partnerchip di carattere nazionale per la realizzazione di un vasto progetto di rete culturale promosso dal Pit Vulture Alto Bradano e dalla Regione Basilicata, che ha portato alla formazione di giovani intelligenze lucane, e per quel che riguarda il De Sica alla realizzazione del Festival delle Arti con cinema e teatro protagonisti nello spazio alternativo della Piccola di Rionero, con la presenza di registi come Salvatore Maira e del giornalista Rai Mimmo Liguoro». Nel film “Le tre scimmie”, una coproduzione italo-turco-francese, i tre protagonisti affrontano gli eventi chiusi nella propria separa-
zione in un modo sempre più amorale e distante da un sentire che non si basi sulla convivenza immediata, come per le protagoniste della famosa favole in cui c'è chi non vuole vedere, chi non vuole sentire e chi non vuole parlare. Questa la storia riportata in brochure: il marito accetta per denaro di finire in prigione senza condividere questa grave decisione con la compagna della propria vita. La moglie sente riesplodere una sensualità che sembrava essersi dissolta con una bellezza ormai sfiorita, grazie all'incontro con chi detiene un simulacro di Potere che eserciterà anche su di lei. Il figlio adolescente è il solo, anche se chiuso in un silenzio quasi impenetrabile, a cercare disperatamente un modo di reagire a ciò che potrebbe apparire come ineluttabile. Lui, in fondo, ha ancora dei codici morali a cui rifarsi anche se lo condurranno ad una scelta sbagliata. E' un mondo in cui il potere politico e il denaro sembrano poter comprare qualsiasi cosa e persona. «Non sembra - è detto nella presentazione - esserci speranza per l'umanità descritta da Ceylan a meno che sappia ritrovare la forza di affrontare il rimorso, quel figlio perduto ancora bambino che con la sua distante presenza potrebbe forse restituire almeno un po' di quella pace che tutti, anche inconsapevolmente, cercano».
Altamura PoliScenica con Concato
Fabio Concato
ALTAMURA - Prosegue la rassegna “Altamura 2009 PoliScenica” curata dal maestro e tenore Francesco Zingariello. Il pugliese, materano d’adozione, propone questa sera il terzo appuntamento con “Fabio Concato in concerto” presso il Palasport, alle ore 21. Concato si esibirà con l' Italian Big Band e Orchestra da camera composta da 70 elementi di Puglia e Basilicata, diretta da Marco Renzi. Un poeta della musica italiana e un'orchestra composta di musicisti swing. In programma tutti i brani di maggior successo di Concato. «Anche quest'anno abbiamo voluto sostenere la Stagione concertistica - dice il sindaco di Altamura Mario Stacca - perché è un programma di alta qualità e per tutti i gusti artistici». «Siamo certi che il concerto di Concato sarà uno spettacolo eccezionale spiega il direttore artistico Zingariello - Vedere tante persone sul palco ed ascoltare tante sonorità renderà molto particolare un concerto che, con singolari arrangiamenti e nuove suggestioni, reinterpreterà il repertorio». Per informazioni relative ai biglietti contattare: 080/3149622. Maria Anna Flumero
“Non voglio storie” a Potenza POTENZA - Sarà presentato sabato prossimo 14 febbraio alle ore 18.30 nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città, nell'ambito degli incontri Lettere d'Autore promossi dal Comune di Potenza, il libro di Sonia Topazio “Non voglio storie”. E’ la Toscana morbida e ricca, magnifica e illuminata da un sole abbacinante e odorosa di viti e di fiori, a fare da sfondo a Non voglio storie (Aliberti edizione), un romanzo d'amore, che trabocca passione. L'ha scritto Sonia Topazio, potentina trapiantata a Roma, già presente in libreria con 'Il taglio nell'anima (2005) e 'L'agenda della terra (2008). La prosa del romanzo è punteggiata anche da alcune poesie, firmate con il nome di un personaggio, Mario, ma che in realtà l'autrice ci rivela essere scritte da Dario Argento, passato con sorprendente agilità dalla suspence dei suoi film all'intensità di versi intimi.
Spettacoli & televisione
Mercoledì 11 febbraio 2009
L’ATTRICE A BERLINO PER FREARS, CON CUI GIRÒ “LE RELAZIONI PERICOLOSE”
PERSONAGGI
Pfeiffer, seduttrice a 50 anni BERLINO – A volte il seduttore diventa il sedotto: una cosa da mettere in conto, anche se si è una cortigiana cinquantenne piena di esperienza, come Lea (Michelle Pfeiffer) e il sedotto un ragazzo che ha meno della sua età. Ma la saggezza dell’esperienza alla fine prevale e soffoca l’amore (o fa finta) come appunto accade in “Cheri” di Stephen Frears. Un film-melodramma, tratto dal romanzo della scrittrice francese Colette, passato ieri in concorso al Festival di Berlino e prodotto da Gran BretagnaGermania-Francia. Siamo in Francia, a Parigi, a inizi secolo scorso, all’epoca della Bella Epoque e dei bevitori di assenzio e delle cortigiane più belle del mondo. Cheri (Rupert Friend) è un giovane viziato che viene affidato da sua madre, Madame Peloux (Kathy Bates), ex cortigiana, alla sua amica e collega Lea De Lonval perchè lo educhi
a far parte della società degli adulti. Sesso compreso. Ma tra Lea e Cheri nascerà una grande storia d’amore, anche se lui sarà costretto a un certo punto a sposare una donna più giovane e ricca. “Cheri” arriva poco più d venti anni dopo il successo de “Le relazioni pericolose” (1988) con lo stesso regista Frears, stesso sceneggiatore Christopher Hampton e attrice protagonista (ma li la Pfeiffer era l’algida e anche troppo pura Madame De Tourvel, una donna da sedurre). «Avere cinquanta anni è liberatorio, già lo era quando ne avevo 40, ma 50 è anche meglio.», dice a Berlino Michelle Pfeiffer, 51 anni. E il tema dell’età torna più volte durante l’incontro stampa: «A Hollywood con l’età si lavora certo meno, ci sono pochi ruoli. Ma quelli che si trovano sono in genere anche più interessanti».
Rihanna e Chris labbro rotto dopo la lite
Rihanna Michelle Pfeiffer a Berlino
E NASCE IL CASO: PER AVERLO AL FESTIVAL LA RAI CEDE I DIRITTI DELLE SUE TRASMISSIONI?
Sanremo, torna il ciclone Benigni E' CONFERMATO: l’imprevedibile Roberto Benigni salirà, per la terza volta, sul palco dell’Ariston. Tra una settimana esatta l’attore sarà ospite della serata di apertura del festival targato Bonolis, dopo le movimentate incursioni nelle edizioni del 1980 e del 2002. BENIGNI, UN CICLONE ALL’ARISTON La prima volta risale a quasi 30 anni fa. Ancora agli inizi della carriera ma già imprevedibile, Benigni, 28 anni, sta girando con Renzo Arbore Il Pap'occhio, satira sul Vaticano ispirata al Papa. L’allora organizzatore del festival, Marco Ravera, non è tranquillo. E fa bene: Benigni sul palco si rivolge a Giovanni Paolo II chiamandolo “Woytjlaccio” (epiteto che gli costa un’incriminazione, seguita da assoluzione, per offesa alla religione di Stato) e all’allora presidente del Consiglio, appellandolo “Cossigaccio”. Quindi, come promesso, bacia in diretta per 45 secondi Olimpia Carlisi, donna del Festival. Poi porta sul palco un suo concittadino, Giulio Cappelli, e propone che l’anno successivo siano i politici a
Roberto Benigni; in alto a sinistra Patty Pravo
Dolcenera si scopre più donna e romantica di GIOIA GIUDICI PIÙ Dolce, meno Nera: via il bistro dagli occhi, l’artista che ha mutuato il suo nome d’arte da una canzone di Fabrizio De Andrè si presenterà in minigonna a fiori e tacchi alti alla sua terza prova sanremese. E con una canzone romanticamente rock come “Il mio amore unico”. «E' un pezzo molto femminile che rappresenta al meglio – racconta la trentunenne cantautrice salentina – la parte di me che ho riscoperto in questi ultimi due anni». Un viaggio alle radici del sè culminato nel nuovo lavoro discografico “Dolcenera nel paese delle meraviglie”, il cui titolo fa il verso alla fiaba di Alice e cita un passaggio del libro “Scritto sul corpo” di Jeanette Winterson. Un romanzo d’amore per un disco interamente dedicato all’amore, accompagnato da un deciso cambio di look. «Prima mettevo solo pantaloni larghi e mi truccavo gli occhi di nero, poi mi sono fermata per guardare dentro di me e scrivere le canzoni del nuovo album, scoprendo che i testi partivano sempre da una sensazione di inquietudine per
Dolcenera
arrivare poi – ricorda Dolcenera – a uno stato di pace: in quel momento ho capito che grazie a un’evoluzione naturale avevo trovato la serenità e riscoperto la mia femminilità, così ho tolto il trucco e ho lasciato crescere i capelli». Per arrivare a questa presa di coscienza, «ho scritto almeno una settantina di brani: le canzoni mi rappresentavano tutte e per scegliere quelle da inserire nell’album ho perso due mesi».
Una giuria internazionale per il festival di Roma ROMA - Una giuria internazionale composta da note personalità del mondo del cinema e delle arti giudicherà i film in concorso nella quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (15-23 ottobre 2009), prendendo il posto della giuria di critici dello scorso anno. E’ una delle principali novità della prossima edizione del Festival che nascerà all’insegna dell’idea Tutto il cinema per tutti. Lo ha annunciato il Presidente del Festival, Gian Luigi Rondi, in occasione del suo incontro con il Collegio dei Soci Fondatori, che si è riunito nella sede della Fondazione Cinema per Roma. «La Selezione Ufficiale – ha chiarito poi Rondi – proporrà film di grandi autori e con grandi interpretazioni. Nel suo ambito la sezione L’Altro Cinema/Extra darà spazio, con lungometraggi e documentari, al cinema d’avanguardia e di ricerca all’interno del linguaggio del film; un progetto speciale con decisa innovazione avvierà un discorso sull'ambiente impegnando il cinema a fargli da valido supporto; infine la sezione Alice nella Città farà il
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Gian Luigi Rondi
punto sul cinema per ragazzi prendendo in considerazione spettatori di età diverse, fino ai 12 e fino ai 17 anni, creando fra le loro fila anche due distinte giurie». Per evitare che lo slancio delle tre precedenti edizioni possa essere frenato dalle limitazioni chieste di recente per il bilancio 2009, Rondi ha chiesto al Sindaco Alemanno, che ufficializzasse la sua proposta di non porre un tetto ai contributi dei privati.
cantare le canzoni in gara. È un Benigni ormai affermato, con all’attivo un premio Oscar per La vita è bella, quello voluto da Pippo Baudo nel 2002. A tenere banco per tutta la settimana sanremese è la minaccia lanciata da Giuliano Ferrara. Il direttore del Foglio provocatoriamente crea il comitato BoBe (Boicottiamo Benigni) e annuncia il suo sbarco all’Ariston per tirare uova e verdura contro il «campione d’illegalità travestito da comico governativo». Nella sua lunga performance (dalle 22.31 alle 22.59, seguita da oltre 20 milioni di spettatori) Benigni non si risparmia, dando l’ormai celebre “strizzatina” alle parti basse del Pippo nazionale. Ironizza su Ferrara e sui politici. Si insinua sotto il vestito di Manuela Arcuri, declama Dante Alighieri e canta Quanto t'ho amato accompagnato da Nicola Piovani. Convince persino il Centro-destra e al posto delle uova riceve garofani dalla platea e dalla sala stampa. POLEMICA SUL COMPENSO E ieri la presenza di Benigni all’Ariston ha già aperto un caso. La Rai sta trattando con l’artista per cedere i diritti delle trasmissioni storiche che lo vedono protagonista in cambio della sua partecipazione a Sanremo come scrive La Stampa? «Sono due cose separate», risponde il direttore generale della Rai Claudio Cappon. «Noi consideriamo strategico – aggiunge – sia avere Benigni a Sanremo che mantenere il rapporto storico con lui». Non nega però Cappon che «c'è una trattativa commerciale in atto». E la trattiva finisce in Parlamento. «Per quale motivo la Rai dovrebbe perdere guadagni per ospitare un artista italiano in una trasmissione come Sanremo, importante vetrina per qualunque personaggio?», chiedono il senatori Riccardo Villari del Gruppo misto, Silvio Sircana del Pd e Marco Perduca dei Radicali in un'interrogazione al Ministro dell'Economia. «Ci chiediamo - aggiungono - se il gioco valga la candela. Il prezzo da pagare per la Rai sarebbe troppo alto: gli ascolti di una sera, contro una fetta importantissima del suo archivio storico». PRAVO CONTRO MINA Intanto Patty Pravo critica l’altra grande ospite della prima puntata del festival, Mina. «Mina - dice la Pravo, in gara con “E io verrò un giorno là” manca di coraggio. Al festival o ci vai in carne e ossa o resti a casa. «Che senso ha fare l'ectoplasma, apparire in un video o in una sigla?».
LOS ANGELES –Lividi sul viso, morsi su un braccio, labbro rotto e naso ammaccato: sono questi i segni sul corpo di Rihanna dopo la lite con il fidanzato Chris Brown, avvenuta domenica scorsa a Los Angeles. Da alcune foto scattate dalla polizia, emergono i segni di un’aggressione «devastante». La violenta lite è avvenuta a bordo della Lamborghini di Brown: il motivo, secondo Tmz, sarebbe stata la gelosia di Rihanna che avrebbe accusato l’uomo di aver guardato con troppa insistenza alcune ragazze durante una festa.
Pavarotti voleva cantare “Pagliacci” insieme a Mina
Luciano Pavarotti
«LUCIANO voleva incidere con Mina i Pagliacci, si incontravano spesso per questo progetto, ma purtroppo per impegni non sono mai riusciti a realizzare questo sogno, che era arrivato anche in una fase avanzata». Dai microfoni dell’Alfonso Signorini Show su Radio Monte Carlo Nicoletta Mantovani svela l’ultimo progetto scritto di Pavarotti ed esprime la sua ammirazione per Mina.
“Buena Vista” perde il bassista Cachaito Lopez
“Cachaito” Lopez
L'AVANA – Orlando «Cachaito» Lopez, il bassista che fondò il celebre gruppo cubano dei Buena Vista Social Club, è morto all’Avana all’età di 76 anni. Lo ha riferito un familiare del musicista, aggiungendo che Lopez aveva subito una operazione ad un ernia e poi alla prostata, ma la situazione di era in seguito complicata e il bassista è morto per una insufficienza renale.
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Rubriche
Mercoledì 11 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
La situazione nel lavoro è delicata e l'importante per voi è non avere attimi di esitazione. Venere è dalla vostra parte.
TORO 21/4 - 20/5
Il denaro che guadagnerete in questi giorni deve servirvi per andare ancora più avanti negli affari. Indecisione pericolosa in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Vi attendono dure battaglie nella professione, ma di successo. Vivete le emozioni fino in fondo.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro se volete ottenere risultati migliori dovete rimboccarvi le maniche e agire. Un incontro elettrizzante in serata.
LEONE 23/7 - 23/8
Ottimo momento per nuove iniziative professionali o transazioni d'affari. Straordinarie novità in amore.
VERGINE 24/8 - 22/9
La situazione nel lavoro è ancora confusa e in evoluzione: aspettate prima di prendere qualche iniziativa. Il partner vi metterà alla prova.
ilCruciverba
BILANCIA 23/9 - 22/10
Riceverete una proposta di collaborazione: prendetevi del tempo per riflettere. Potete innamorarvi di nuovo, non disperate.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
La situazione nel lavoro sta evolvendo proprio nel modo da voi desiderato: che aspettate ad agire? Frenate la gelosia.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Un incontro di lavoro di routine si rivelerà invece decisivo per il vostro futuro. Ottimo inizio per una nuova storia d'amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La sicurezza di riuscire nella professione certamente vi aiuta. In amore invece siete pieni di dubbi.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Ancora non avete degli obiettivi precisi nel lavoro: riflettete bene. Con l'orgoglio in amore non andrete lontano.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
SE re, nano T tedia; P ,R ile = Serena notte di aprile;
Per andare avanti nella professione non basta la preparazione, ci vuole un po' di astuzia. Non ci sono più dubbi: è amore.
Televisioni
PRIMA SERATA
21.10
VARIETÀ
21.05
RUBRICA
SPORT
20.55
SHOW
21.10
Mercoledì 11 febbraio 2009
21.10
FILM
21.10
TELEFILM
22.00
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SPORT
Dimmi la verità
Roberto Giacobbo
Sebastian Giovinco
Amici
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 10.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - I casting 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 10.55 -SportCampionati Mondiali - Sci alpino 13.00 -TelegiornaleTG 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 13.55 -SportCampionati Mondiali - Sci alpino 16.00 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
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06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpongebob 17.55 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
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20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Varietà Dimmi la verità 23.00 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager - Ai confini della conoscenza 23.05 -TelegiornaleTg 2 23.20 -RubricaRai Educational - La Storia Siamo Noi
20.25 -TeleromanzoUn posto al sole 20.55 -Sport Italia-Svezia U21 - Calcio 21.50 -Telegiornale Tg 3 23.05 -Talk Show
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Amici
21.10 -FilmNon c'e' due senza quattro con Terence Hill, Bud Spencer regia di E.B. Clicher (Italia) - 1984 23.25 -FilmAir America con Mel Gibson, Nancy Travis - regia di Roger Spottiswoode (Usa) 1990
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm CSI: Miami 22.05 -Telefilm CSI: New York 23.05 -TelefilmThe Closer
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.30 -Sport Prepartita - Calcio 22.00 -Sport Calcio: Amichevole Spagna - Inghilterra - Calcio
01.00 -Telegiornale Tg 1 01.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 01.15 -RubricaAppuntamento al cinema 01.50 -RubricaMagazzini Einstein 05.45 -Attualità Euronews
00.35 -NewsMagazine sul 2 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -RubricaReparto corse 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.25 -TelefilmUn posto tranquillo 03.00 -RubricaMedicina per voi 03.30 -VideoframmentiCercando...
Parla con me 00.00 -Telegiornale Tg 3 Linea notte 00.10 -Telegiornale Tg Regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02:16 - TelegiornaleNews
00.00 -AttualitàMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
02.00 -FilmSpara Joe...e cosi' sia!!! con R. Harrison, J. Torres - regia di Hal Brady (Ita) - 1972 03.35 -TelefilmL.A. Dragnet 04.20 -Soap OperaFebbre d'amore 04.55 -RubricaPeste e corna e gocce di storia
23.55 -ShowChiambretti Night - Solo per numeri uno 01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -MusicaleTalent 1 Player 02.50 -Serie TvI Soprano 03.55 -FilmDue contro la città
23.55 -TelefilmSex and the city 00.30 -TelefilmL world 01.20 -TelegiornaleTg La7 01.40 -RubricaMovie Flash 01.45 -AttualitàOtto e mezzo 02.40 -TelefilmStar Trek 03.45 -TelefilmStreghe
Non c’è due senza quattro
CSI: Miami
Fabio Capello
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.35
UCCIDETE ROMMEL
CARCERATO
con A. Diffring, C. Parker, P. Tudor - regia di Al Bradley (Ita) - 1969
con M. Merola, R. Bianchi, E. Blanc - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1981
Per fermare l'avanzata tedesca in Egitto gli inglesi forniscono ai nemici una falsa mappa delle mine che sono state nascoste nel deserto. L'ordine successivo è quello di liquidare Rommel, ma questa volta l'impresa non riesce...
Francesco non ha colpe. L'unica sua colpa è quella d'essere stato tradito da un mafioso, ora, disgraziatamente defunto. Accusato dell'omicidio, Francesco è in carcere e si dispera perché sua madre è malata e soprattutto perché sua figlia Fiorella deve fare la prima comunione. E lui che aveva promesso di cantare durante la cerimonia, non solo non canterà, ma non ci andrà..
RETE 4
ORE 23.25
RETE 4
RETE 4
ORE 21.10
NON C’È DUE SENZA QUATTRO
ORE 2.00
con B. Spencer, T. Hill, A. Clough, H. Bergman - regia di E.B. Clucher (Ita) 1984 Un ex galeotto in libertà vigilata, che suona il sax in un'orchestrina di jazz, e uno stuntman appassionato di windsurf, vengono entrambi assoldati per sostituirsi a due cugini brasiliani che sono stati più volte minacciati. Pugni, botte, prodezze esagerate e capitomboli a più non posso...
ITALIA 1
ORE 3.55
AIR AMERICA
SPARA JOE...E COSI’ SIA!!!
DUE CONTRO LA CITTA’
con M. Gibson, R. Downey jr. - regia di Roger Spottiswoode (Usa) - 1990
con R. Harrison, J. Torres, F. Polesello - regia di Hal Brady (Ita) - 1972
con J. Gabin, A. Delon, M. Farmer - regia di José Giovanni (Fra) -1973
La Air America è una compagnia aerea attivata dalla Cia che, durante la guerra del Vietnam, con la copertura di innocenti commerci, non solo rifornisce di armi le forze anticomuniste del Laos, ma si presta anche a trasportare droga per conto di un trafficante locale. In questo contesto capita l'ignaro pilota Covington, in cerca di lavoro, il quale, resosi conto dei traffici poco puliti...
Dopo una rapina, Ted inganna i compari e nasconde il malloppo; viene gravemente ferito e, in fin di vita, affida la mappa al cacciatore Joe. Gli ex soci di Ted rintracciano Joe e lo torturano per farlo cantare, accecandolo; gli mettono poi alle costole Rosy, la corrotta tenutaria del saloon con lo scopo di farsi consegnare la mappa. Arrivati in prossimità del nascondiglio...
Gino è stato in galera, ma s'è rifatto una vita ed è anche riuscito a superare il trauma della morte della moglie, grazie soprattutto all'aiuto di Germain, un ex poliziotto. Ora vive a Montpellier e ha una relazione con Lucie, un'impiegata della Banca Commerciale Francese. Ma il suo passato non lo lascia in pace e ritorna a galla sotto l'aspetto di Marcel, suo ex-compagno di rapine e di...
Il Grande Fratello vince sul dramma di Eluana RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida Porta a porta
ora 20.55 19.48 18.50 21.28
ascolto 7.404 6.902 5.280 4.302
RAI DUE X factor Ante-factor Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa'
21.14 21.04 19.38 13.33
2.901 2.232 2.182 2.179
RAI TRE Un posto al sole Blob di tutto di piu' Chi l'ha visto ? Agrodolce
20.37 19.59 21.13 20.16
2.910 2.093 2.041 1.632
CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Chi vuol essere Beautiful
20.50 21.26 19.04 13.41
9.003 7.920 4.648 4.193
ITALIA 1 Deja vu corsa contro I simpson Mai dire grande La ruota della fortuna
21.14 14.35 24.05 20.30
3.701 2.810 2.431 2.156
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Tempesta d'amore
20.29 19.44 14.08 18.27
2.179 2.048 1.662 1.387