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Giovedì 12 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Spagna, il Pp contro Garzon MADRID – Sono giornate incandescenti per la politica spagnola in un intreccio di affaires, rivelazioni, accuse di corruzione e trame di spionaggio che investe il Partido Popular, il principale partito di opposizione, a 20 giorni dalle cruciali elezioni basche del primo marzo. Lo scontro ierisi è fatto ancora più aspro. Il leader popolare Mariano Rajoy ha deciso di contrattaccare, chiedendo la ricusazione del giudice Baltasar Garzon, che da venerdi scorso ha incriminato per presunta corruzione 37 persone, per lo più imprenditori ritenuti vicini al Pp e due dirigenti locali del partito.
Teheran ora vuole il dialogo TEHERAN – L'Iran ha ribadito la volontà di dialogare con la nuova amministrazione Usa e ha esortato Barack Obama a non perdere questa opportunità. «Per prevenire ogni pregiudizio pensiamo che Obama dovrebbe dare questa opportunità. Non vogliamo che perda questa occasione», ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Hassan Ghashghavi, aggiungendo che «Washington deve dimostrare un serio cambiamento nelle sue politiche».
Gheddafi all’Ue «Aiutateci» TRIPOLI – Il leader libico Muammar Gheddafi chiede all’Europa maggiori aiuti all’Africa al fine di porre un freno al flusso dei migranti che cercano di raggiungere il continente europeo. Gheddafi, da poco eletto presidente dell’Unione Africana, ha fatto appello all’Europa e alla comunità internazionale affinchè aiutino l’Africa ad offrire migliori opportunità ai propri giovani. «Se l’Europa non vuole l’immigrazione – ha detto martedì sera in un discorso, i cui passi sono stati riportati dall’agenzia ufficiale Jana – allora deve aiutarci a incoraggiare i giovani a rimanere in Africa perché noi siamo contari all’emigrazione».
In Italia e nel Mondo Rai, Zavoli convoca la Vigilanza Genova, spacciavano cocaina sarà nominato il nuovo Consiglio ai festini, arrestati due poliziotti ROMA – Dopo oltre otto mesi di attesa, battaglie, rinvii, la Commissione di Vigilanza è convocata per mercoledì prossimo 18 febbraio alle 20 con all’ordine del giorno la nomina di sette dei nove componenti del Consiglio di amministrazione della Rai. Scaduto formalmente dal giugno dell’anno scorso, il Cda di Viale Mazzini si è riunito anche ieri ed ha continuato a lavorare in questi mesi, ma certo l’azienda ha bisogno di una governance che guardi al futuro con più certezza. Quindi la bicamerale presieduta da Sergio Zavoli andrà a scegliere i sette consiglieri, con voto uninominale, quindi sostanzialmente decisi prima a tavolino dalle forze politiche. Poi toccherà al Ministero dell’Eco-
Sergio Zavoli
nomia stabilire il nome dell’ottavo consigliere e quello del presidente, per la cui ratifica però sarà necessaria l’approvazione a maggioranza dei due terzi della stessa Vigilanza.
GENOVA – Ogni settimana c'erano almeno due feste da rifornire. Il venerdì e il sabato le case di alcuni genovesi si riempivano di ragazzi e di cocaina. A portare la droga nei festini di Genova e del Tigullio ci pensavano undici persone, tra le quali due insospettabili, due poliziotti. Che ieri sono stati arrestati dalla polizia giudiziaria, coordinata dal sostituto procuratore Vittorio Minieri Miniati, per traffico di sostanze stupefacenti. Gli agenti coinvolti nella vicenda, entrambi già sospesi dal ruolo in Polizia, sono due genovesi, in servizio in Lombardia e in Piemonte. In due anni, hanno stimato gli investigatori, le undici persone hanno venduto due etti di cocaina alla settimana, per un giro di affari di di-
Alcuni pani di cocaina sequestrati
verse decine di migliaia di euro. Le indagini sono partite nel 2007, dopo l’ascolto delle telefonate di un poliziotto accusato di avere violentato alcune prostitute nelle guardine della Questura di Genova.
Dopo Fini anche la Lega prende le distanze da Berlusconi
Erano partiti da Bolzano
Bossi difende Napolitano «La Costituzione non si tocca»
Perù, scontro tra due bus morti tre ragazzi italiani, uno ferito
ROMA – Difende Napolitano e boccia il progetto di cambiare la Costituzione per dare più poteri al premier. Dopo Gianfranco Fini, questa volta è Umberto Bossi a prendere le distanze da Silvio Berlusconi. «Il presidente della Repubblica – dice il leader del Carroccio – è una figura di garanzia, ed è giusto che ci sia un equilibrio dei poteri». Dunque, nessun cambiamento della Costituzione per dare più poteri al premier, come ha auspicato Berlusconi dopo lo scontro senza precedenti con Napolitano sul caso Englaro. Comunque, assicura Bossi, «non ho mai sentito Berlusconi dire che voleva cambiare la Costituzione». Anche Fini cerca di rimettere insieme i cocci del confronto tra gli schieramenti. Lo fa con un appello alle «riforme condivise», durante la celebrazione di Pinuccio Tatarella alla Camera per i dieci anni dalla morte. «Il Paese – dice il presidente della Camera – ha bisogno di una corale assunzione di responsabilità da parte della generalità delle forze politiche, nel rispetto della maggioranza e dell’opposizione, per la realizzazione delle riforme». Durante la commemorazione di Tatarella, che Fini rilancia le «riforme condivise» e la visione di un bipolarismo «maturo e moderno» coltivata dall’esponente di An morto giusto dieci anni fa. Di fronte a Berlusconi, Massimo D’Alema e Roberto Maroni, il presidente della Camera ripropone le idee di colui che veniva chiamato «il ministro dell’armonia». Come Tatarella, Fini pensa che la semplificazione del quadro politico in due grandi poli non debba per forza voler dire «faziosità cronica e conflittua-
Il leader della Lega, Umberto Bossi
lità sterile». Specie se si tratta di approvare le regole del gioco. Rifacendosi al suo antico compagno di partito, Fini traccia l'identikit della destra italiana che vorrebbe veder realizzata. Una «grande destra moderna e modernizzatrice, inclusiva e dialogante». Una «destra repubblicana e costituzionale, pronta a fornire il suo contributo all’ammodernamento delle istituzioni e all’ulteriore consolidamento della democrazia». Tatarella, dice Fini pensando probabilmente a certi 'pasdaran' del centrodestra «era così sicuro della propria identità da non sentire il bisogno di gridarla e esibirla in ogni occasione». Letto con gli occhiali del Pdl, l’intervento di Fini è una sorta di manifesto di chi ha una «certa idea del centrodestra» che non coincide con quella di Berlusconi. Il quale, infatti, quando prende la parola durante la cerimonia
alla Camera, duella in punta di fioretto con Fini, ricordando per esempio che Tatarella «ha sempre messo al primo posto l’alleanza della coalizione» nonostante le discussioni che potevano esserci. Anche per questo, dice il premier, «Tatarella avrà sempre il primo posto nel nostro pantheon». Neanche una parola viene da Berlusconi sulla necessità del confronto con l’opposizione. Molto più «finiano» D’Alema, che raccoglie subito l’invito del presidente della Camera. «Bisogna ricominciare a dialogare - dice – non per il gusto del dialogo ma guardando ai gravi problemi del Paese e cercando di ascoltare e capire le ragioni degli altri». Purtroppo, osserva il dirigente del Pd, «siamo ben lontani da quel bipolarismo maturo e civile per cui Tatarella lavorò con passione, ricercando il dialogo e l’intesa. Marco Dell’Omo
VILLANDRO (BOLZANO) – Due sorelle di 20 e di 22 anni ed un loro amico, 29enne. Sono tutte e tre altoatesine le vittime italiane della disgrazia avvenuta in Perù, dove 21 persone hanno perso la vita e 79 sono rimaste ferite in un incidente stradale. E il bilancio degli incidenti all’estero, che hanno coinvolto italiani, non si ferma qui: altri tre giovani sono morti in Australia, a bordo di un camper che, forse per lo scoppio di una gomma, è finito contro un’auto nella zona di Brisbane. Sulla strada, nel sud-est del Perù, che da Arequipa porta a Puno (nella località di Huayllacucho) dove è avvenuta la collisione tra due corriere interprovinciali ed un piccolo camion che stavano transitando su un ponte, non ci sono tracce di frenate. Secondo le prime informazioni, il maxi-incidente si è svolto in due fasi: una corriera, proveniente da Puno, si è scontrata con il camion che stava cercando di superare, invadendo così la carreggiata opposta, dove è sopraggiunto un altro bus, con il quale si è verificato un secondo impatto. Secondo il comandante della polizia stradale dell’area, Jorge Barrera, è stata l’imprudenza degli autisti dei due bus a provocare l’incidente, che a quanto pare viaggiavano a grande velocità per recuperare il ritardo accumulato. I morti nello scontro avvenuto in Perù sono le sorelle Barbara ed Esther Baumgartner (di 20 e di 22 anni), oltre a Helmuth Fink (29 anni). Nell’incidente è rimasto ferito un altro ragazzo della comitiva italiana, anche lui altoatesino: si tratta di Aron Rabensteiner, 23 anni. Barbara si trovava in Perù per un progetto di cooperazione sviluppo e la sorella aveva deciso di farle visita, accompagnata dal fidanzato Helmuth, che lavorava alla Alupress di Bressanone, e da un amico comune, Aron. Esther era impiegata di banca alla Cassa di risparmio a Chiusa, paese vicino a Villandro. I tre erano partiti a metà gennaio ed avrebbero dovuto fare ritorno tra una settimana. Nel paesino di Villandro la notizia si era diffusa sino dalla mattinata di ieri: Aron Rabesteiner, infatti, aveva mandato un sms per avvertire a casa che era rimasto ferito, senza sapere che la sua ragazza era morta. Stefan Wallisch
IL CASO
Bologna, contro la Gelmini alla “Longhena” arriva il 10 politico BOLOGNA – I bambini, di certo, avranno tirato un sospiro di sollievo. Magari cogliendo l’occasione per estorcere ai genitori promesse e regali. Una sorpresa ha raggiunto infatti gli alunni della scuola elementare 'Longhena' di Bologna con la pagella della fine del primo quadrimestre: una sfilza di dieci, in tutte le materie. Gli insegnanti, infatti, hanno deciso di applicare così la nuova norma prevista nella riforma Gelmini. Il collegio dei docenti della scuola aveva assunto una delibera, all’unanimità, in cui si diceva contraria all’introduzione dei voti, alle ele-
mentari, al posto dei giudizi. Anche perchè i maestri non lo avevano mai fatto, ed erano quindi in difficoltà nel decidere se un bambino di sei anni fosse da cinque piuttosto che da otto. La dirigente scolastica della scuola ha detto che capiva i motivi, ma che la legge andava applicata. Poi, nel giorno degli scrutini, è arrivato un ordine di servizio che obbligava ad esprimere i voti in decimi. E così, pur di non disattendere la circolare e non incorrere in sanzioni disciplinari, gli insegnanti di 13 classi su 15 hanno deciso di dare un 'dieci' politico a tutti, in tutte le materie. «Ogni bambino –ha spiegato Marzia
Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini
Mascagni, maestra della Longhena – ha fatto dei progressi ed ha raggiunto degli obiettivi. Quindi abbiamo scelto di valutare questi progressi». I maestri della scuola bolognese, che già in autunno avevano
organizzato numerose iniziative di protesta contro le novità introdotte dal Governo in tema di scuola, hanno spiegato la singolare iniziativa ai genitori in una assemblea. Leonardo Nesti
In Italia e nel Mondo
Giovedì 12 febbraio 2009
Concluso il lungo braccio di ferro iniziato dopo le elezioni del marzo del 2008
Zimbabwe, Tsvangirai premier, Mugabe cede Il Paese vive una crisi economica disastrosa Un’epidemia di colera ha fatto 3.500 morti
Tsvangirai firma l’accettazione
HARARE – Il leader dell’opposizione dello Zimbabwe, Morgan Tsvangirai ha giurato ieri come primo ministro inaugurando una coalizione di governo che prevede la collaborazione con il suo arcinemico, il presidente Robert Mugabe. Dovrebbe essere la fine di un braccio di ferro iniziato subito dopo le controverse elezioni del marzo 2008, ma i dubbi sono leciti. Mugabe ha mostrato per l’occasione la sua faccia conciliante. «Tendo la mano dell’amicizia e della cooperazione, una cooperazione calorosa e solidale al servizio
del nostro grande Paese», ha dichiarato in un discorso pronunciato subito dopo il giuramento di Tsvangirai. «Se ieri eravamo avversari, oggi ci siamo uniti. È una vittoria per lo Zimbabwe», ha aggiunto. Tsvangirai, 56 anni, ha subito chiarito le sue priorità, promettendo di «guarire la nazione», di «stabilizzare l'economia in rovina» e di «mettere fine alle violenze politiche». In un discorso pronunciato subito dopo la cerimonia di insediamento, ha ribadito la necessità di mettere fine agli abusi sui diritti umani e alle violenze po-
litiche. Si è anche impegnato a fare tutto quanto in suo potere per alleviare le sofferenze del suo popolo colpito nei mesi scorsi da un’epidemia di colera che ha provocato almeno 3.500 morti secondo le stime ufficiali. «La prima priorità è stabilizzare l’economia», ha detto il leader del 'Movimento per il cambiamento democratico' (Mdc) durante il discorso di insediamento davanti a migliaia di persone riunite nello stadio di Harare. «Ma è un processo – ha precisato – che impiegherà molto tempo». Yassir Abdull Kareem
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Battisti, il Supremo Tribunal ha iniziato l’esame del caso Il relatore ha respinto la richiesta italiana ma ha chiesto nuove informazioni
Tarso Genro
BRASILIA – Il Supremo Tribunal Federal (STF) ha cominciato ieri l’esame del caso dell’ex terrorista Cesare Battisti per determinare la liceità dell’asilo politico concesso dal ministro della Giustizia, Tarso Genro, e della richiesta di estradizione inoltrata dallo Stato italiano. La misura d’urgenza presentata dall’Italia per la revoca della decisione di Gerno è stata respinta martedì dal giudice Cezar Peluso – relatore del caso al Supremo Tribunal – che ha, però, sollecitato al governo italiano e ai legali di Battisti, un supplemento di informazioni.
Insorge la maggioranza: «Fanno politica»
Intercettazioni, il Csm boccia il disegno di legge ROMA – Determinerà «un grave pregiudizio per le attività di indagine anche in settori particolarmente delicati e sensibili» la nuova disciplina sulle intercettazioni che la maggioranza vuole introdurre con il ddl in discussione alla Camera. E di fatto porterà all’«impossibilità» di investigare «proficuamente» anche su reati «gravissimi», dall’omicidio alla violenza sessuale, e di «individuarne i responsabili». In un parere destinato al ministro della Giustizia Alfano il Csm boccia senza appello la riforma. Un intervento che provoca la reazione della maggioranza, che accusa il Csm di fare politica e comportarsi come una «terza Camera». L’opposizione dà invece ragione a Palazzo dei marescialli, e con il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro sostiene che i magistrati e chi ha a cuore la legalità «non possono non denunciare l’intervento quotidiano di tipo criminogeno in maniera di giustizia di questo governo». Intanto il ddl prosegue il suo cammino parlamentare: la Commissione Giustizia della Camera ha approvato la norma che prevede la possibilità di sostituire il pm iscritto nel registro degli indagati per aver rivelato una notizia coperta da segreto del procedimento di cui è titolare e quella che introduce una stretta sulle pubblicazioni da parte della stampa («un attacco al diritto di cronaca», insorge il Pd). Mentre oggi si concluderà l’esame degli emendamenti. E ancora oggi sarà il plenum del Csm a discutere il parere che boccia il ddl approvato ieri a larga maggioranza dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli con la sola astensione del laico dell’Udc Ugo Bergamo (relatori i togati Fabio Roia e Roberto Carrelli Palombi). Le limita-
Maurizio Gasparri
zioni che si vogliono introdurre si tradurranno in un «sostanziale ostacolo allo svolgimento di indagini volte all’individuazione dei responsabili e alla raccolta degli elementi necessari per provvedere alla cattura dei responsabili», avvertono i consiglieri. Nel mirino ci sono soprattutto la norma che subordina le intercettazioni all’esistenza di gravi indizi di colpevolezza e quella che introduce una «stretta» così intensa su quelle ambientali da «eliminarle». Con l’effetto di mettere a rischio il perseguimento di reati «gravissimi», come omicidi, violenze sessuali, rapine, truffe, estorsioni, corruzioni, pedopornografia, sequestro di persona a scopo di pedofilia. Ma non è tutto: la nuova disci-
plina farà allungare ulteriormente i tempi della giustizia e porterà molti uffici giudicanti vicini alla «materiale impossibilità di celebrare i processi». Immediate le reazioni dal mondo politico. Dalla maggioranza Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia, parla di «ennesimo pronunciamento politico» e si chiede «se qualcuno non voglia fare del Csm una sorta di impropria 'terza Camera'». «Ancora una volta il Csm irrompe nel dibattito politico rilanciando la posizione della componente più politicizzata dell’Anm», accusa Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PdL, Mentre il capogruppo dei senatori dello stesso partito Maurizio Gasparri giudica il parere del Csm «più politico che tecnico». Dall’opposizione danno ragione al Csm il Pd e l'Italia dei valori. «Condividiamo le critiche del Csm» dice Donatella Ferranti capogruppo del Pd della commissione Giustizia della Camera – Siamo fortemente contrari a un provvedimento che giudichiamo un attacco al sistema investigativo». E anche per l'Idv la bocciatura del Csm dimostra che il «ddl è pessimo». «Ancora una volta, con straordinaria sincronia, il Csm e l’Anm si scagliano contro i provvedimenti che il governo ha proposto per riformare il sistema giudiziario italiano e salvarlo dal tracollo». Lo ha affermato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL, che parla di interventi «a gamba tesa». «Che si tratti di intercettazioni o di processo penale, constatiamo con profondo rammarico che a prevalere nell’organo di autogoverno della magistratura e nel sindacato delle toghe è sempre il conservatorismo più assoluto». Daniela Navi
Indetto un referendum nel Comasco per cambiare Comune: i votanti sono due QUANDO un territorio cambia Comune, la gente che ci abita è chiamata a dire la sua opinione attraverso un referendum: è una regola di democrazia e anche una legge regionale della Lombardia. Ma quando gli abitanti sono in tutto due, come nel caso del passaggio di una lingua di terra da Carugo a Brenna nel comasco, la situazione diventa quasi kafkiana. Il risultato del referendum pare scontato pensando a tutte le difficoltà che hanno dovuto subire negli anni i signori De Stefano e i loro due figli. I due votanti saranno chiamati a dire sì al passaggio nel Comune vicino con delle modalità che verranno stabilite dalla Regione. La legge, però, nel caso di consultazioni con meno di 15 abitanti non richiede un seggio vero e proprio. A votare, dunque saranno Roberto De Stefano e la moglie Marinella Ballabio, ma il “come” non è ancora chiaro.
Avigdor Liberman, leader di Yisrael Beiteinu, parla ai suoi dopo i risultati
Israele, vince la Livni ma per il governo è caos GERUSALEMME- A vincere è stato il caos, un inestricabile pasticcio politico dal quale Israele faticherà ad uscire in breve tempo. Il voto delle elezioni legislative ha celebrato di fatto una doppia vittoria che sa di sconfitta per entrambi gli schieramenti costretti ora a sofferte, pericolose quanto acrobatiche alleanze. Il partito Kadima del ministro degli esteri Tzipi Livni ha vinto la sfida conquistando un seggio in più del Likud dell'ex premier Benjamin Netanyahu (28 contro 27) ottenendo così la maggioranza delle preferenze ma di fatto proprio per il sorpasso minimo maturato, ad avere maggiori possibilità di formare un governo mediante il sostegno di un'alleanza più sostanziosa con i partiti di destra, destra estrema oltre che con formazioni religiose è proprio il partito conservatore che pone le sue radici nel movimento sionista riformista. A sintesi della sostanziale incertezza politica c'è stata nella notte di martedì la quasi contempora-
nea esultanza della Livni e di Netanyahu davanti al proprio elettorato. "Il popolo ha scelto noi, bisogna rispettare la sua scelta e realizzare un governo di unione nazionale sotto la nostra direzione" ha subito detto il ministro degli esteri avviando di fattola bagarre per una coalizione che garantisca il quorum. Dall'altra parte il leader del Likud nell'alzare le braccia in cielo in segno di trionfo ha subito promesso che sarà lui il prossimo premier. Il ruolo decisivo nella formazione del nuovo governo sarà così nelle mani di Avigdor Lieberman leader della formazione di estrema destra Israel Beitenu, il vero vincitore uscito alle urne, che con i suoi 15 seggi ha scavalcato i laburisti, padri fondatori dello stato di Israele (fermi a 13). In questa situazione l'estrema destra così si trova in una posizione di "King Maker", ovvero senza il suo appoggio non sarà possibile alcuna coalizione. Curly Amerin
Fatima Bhutto la nuova fiamma di George Clooney
Moore cerca banchieri pentiti per il suo nuovo film
L'ULTIMA fiamma di George Clooney sarebbe una nipote di Benazir Bhutto, Fatima (nella foto). Secondo il tabloid National Enquirer lo scapolo d'oro farebbe il filo alla ventisettenne giornalista e poetessa, nipote della premier assassinata.
BANCHIERI pentiti cercansi per un film contro le malefatte di Wall Street: è il nuovo obiettivo di Michael Moore, il cineasta di Fahrenheit 911 e Bowling for Columbine. 'Vuoi aiutarmi per il mio prossimo film?», ha scritto Moore sul suo sito online: «Se lavori per una banca, una società di brokeraggio o di assicurazione, o se hai sentito di qualcosa che il pubbloico americano ha il diritto di conoscere, contattami al sito bailout@michaelmoore.com.', si legge sul sito web del regista Usa. E, intanto, già si guarda a Cannes. Mentre la 59ª edizione
del Festival di Berlino spende i suoi ultimi fuochi (si chiuderà sabato), quello francese scalda i motori mettendo in campo autori che vanno da Tarantino ad Almodovar dal Lars von Trier a Ken Loach, dai Coen a Michael Moore.
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Giovedì 12 febbraio 2009
Il fatto del giorno: Eluana, l’ultimo viaggio La Stampa
Se n’è andata scansando le posizioni irriducibili
Il dolore di papà Beppino “Impatto violentissimo”
Le ultime ore e la morte arrivata in poche ore
dall’editoriale di Franco Garelli
dalla cronaca di Piero Colaprico
dalla cronaca di Grazia Maria Mottola
E così, alla fine, Eluana Englaro ha sorpreso tutti. Se n’è andata prima che il Parlamento potesse impedirglielo, prima che si consumasse l’uso politico di un caso umano, prima che l’Italia al suo capezzale potesse verificare se e quanto soffre un povero corpo quando non viene più alimentato artificialmente. [...] Colpisce l’irriducibilità delle posizioni. [...] Tra i problemi scomodi che la modernità porta con sé, un posto di assoluto rilievo spetta ai temi del significato e del confine della vita, della possibilità di autodeterminare il proprio vivere e morire [...]. E ciò, perché siamo talmente pervasi da un’alta idea di qualità della vita da rabbrividire all’ipotesi di un’esistenza meno degna [...].
Cammina tra i poliziotti della Digos. Sotto la giacca a quadri, una polo blu, i pantaloni scuri, calza scarpe nere. La tomaia è allargata. Sono le classiche scarpe di chi ci ha camminato dentro a lungo. In effetti, ha percorso tanta strada, anche quella che sua figlia Eluana non poteva più fare. Adesso questa corsa non si ferma, rallenta, rallentano anche i battiti del cuore di papà Beppino: "Vederla è stato un impatto violentissimo, più di quanto potessi immaginare", dice, con il tono di voce basso, quasi un sussurro, all’uscita dalla cappella dell’ospedale civile di Udine. C’è rimasto dieci minuti, per vedere quel volto che conosceva a memoria e che non scorderà mai. [...]
«Lunedì pomeriggio la febbre aumenta. Le mucose sono asciutte. Gli infermieri le bagnano le labbra con gocce d’acqua». In poche ore arriva la morte. L’agonia di Eluana Englaro è descritta in un «registro della sofferenza», da qualche giorno parte della sua cartella clinica. Iniziata a Lecco e completata a Udine: 17 anni di vita vegetativa in un mazzo di fogli. Accompagnano Eluana anche nel suo ultimo viaggio nell’ambulanza che la trasporta a Udine. Alle 5.55 del 2 febbraio l’ora di Eluana è ormai segnata. Nella cartella clinica ci sono le dimissioni firmate dal padre Beppino, il profilo sanitario tracciato dal suo neurologo, Carlo Alberto Defanti, il protocollo medico che avvocati, medici e infermieri hanno sottoscritto. [...]
La migliore di ieri
Nello studio È l’ora della sobrietà del legale del silenzio e della misura
Il diritto di rifiutare
dall’articolo di Marco Imarisio
dall’analisi di Stefano Folli
dal corsivo di Filippo Facci
«Mi hanno dato anche del comunista, capisce? A me, del comunista». È l’unico momento in cui Giuseppe Campeis affonda due dita nel colletto della camicia rosa, di colore leggermente più tenue della cravatta, e perde quella postura rigida che per deformazione professionale mantiene anche quando non c’è più nulla per cui stare vigili. «Sono cattolico, ma non un praticante domenicale, mentre mia moglie e i miei figli lo sono. Ma soprattutto sono un conservatore, un vecchio liberale. Altro che Marx». C’è un clima strano, nello studio dell’avvocato che ha gestito e progettato l’ultimo viaggio di Eluana. [...]
Ora dovrebbe essere il momento del silenzio, della sobrietà, della misura. Ciò che è mancato in questi giorni concitati e un po’ assurdi in cui l’asse dell’equilibrio politico e morale su cui si regge da decenni la Repubblica è saltato. Giorni in cui si sono corsi troppi rischi, come sempre quando si pretende di spaccare l’Italia non sulle scelte politiche, ma sui valori etici di fondo: addirittura tra i fautori della vita e i sostenitori della morte, tra chi ha il monopolio dei valori e chi invece è schiavo dei disvalori. Come se decenni di pace religiosa e di civile convivenza tra laici e cattolici fos-
sero all’improvviso dimenticati. La morte fisica di Eluana Englaro dovrebbe riunire il Paese, non aggravare le divisioni. L’emozione che in queste ore attraversa le coscienze di tutti dovrebbe servire a sanare la lacerazione che si è prodotta sull’onda di passioni fino a ieri comprensibili, ma che domani sarebbero pericolose se si trasformassero in voglia di vendetta e di ritorsione. Gridare in Parlamento che «Eluana è stata assassinata» può essere giustificato con la tensione di un momento doloroso; sarebbe imperdonabile se tradisse la volontà di alzare il livello dello scontro politico e magari istituzionale. [...]
Vauro sul Manifesto
Caro Direttore, io non rispetterò il decreto «fine vita» con cui destra e sinistra stanno decidendo a chi apparterrà la nostra vita. Se passa questa legge unica al mondo, cioè, questo testamento biologico che non prevede la facoltà di sospendere alimentazione e idratazione, potrebbe capitare che io finisca in galera per ciò che i legislatori chiameranno omicidio. Forse non è chiaro a tutti: oggi, da lucidi, abbiamo facoltà di rifiutare qualsiasi trattamento sanitario [...] Ma ecco: la nuova legge [...] prevede che questa nostra facoltà, questa nostra vita, non ci apparterrà più dal preciso momento in cui perderemo conoscenza. [...]
La Stampa
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
10 febbraio Da vomitare. Non c’è altra parola per descrivere quello che è successo in Italia in questi giorni sul caso Eluana. Posso dire che mi stanno sul cazzo i preti, le decine di milioni di italiani bacia pile, la miriade di politici che ci hanno mangiato sopra in vista delle elezioni in arrivo? – Altri 4 soldati americani morti in Iraq. – Sale il bilancio degli incendi in Australia. Siamo già a 170. – Per avere Benigni a Sanremo, la Rai in cambio offre i diritti sui suoi vecchi programmi. A Benigni brillano gli occhi. 1 milione di euro becca Bonolis per presentare. Più i diritti Siae. – Nissan in rosso taglia 20.000 posti di lavoro. 11 febbraio Funerali laici e cremazione per Eluana. L’offesa peggiore al Vaticano. Eh eh. Intanto il Pg: “Nessun reato” anche se i risultati definitivi sono affidati alla perizia tossicologica. Però l’Ordine dei Medici ha messo sotto inchiesta l’anestesista. – Sul caso Englaro il PD ritorna in piazza ma buona parte del suo staff (Ex Margherita, Di Pietro, Opus Dei….) erano d’accordo con Berlusconi. Secondo i sondaggi sale però la popolarità di Napolitano. – Già si vedono gli effetti della legge sulla scurezza che dà ai medici la facoltà di denunciare gli stranieri irregolari. E’ crollato il numero dei ricoveri. –Aveva alzato il ditino Men-
tana a Canale 5, proponendo una finestra aperta su Eluana, ma Berlusconi gli ha risposto picche. Lui per protesta di dimette e Berlusconi… le accetta. C’è rimasto male il pirla. Adesso cerca uno stipendio a Sky. Comunque il TG5 sciopera per solidarietà. – Sotto inchiesta a Terni un professore di italiano e storia che rimuove il crocefisso in classe all’inizio delle proprie lezioni, riappendendolo alla parete alla fine dell’ora. – Sono uscite le motivazioni della sentenza sul blitz alla scuola Diaz nel 2001 che ha assolto i vertici della polizia. “In uno Stato di diritto non è ammissibile etc etc etc, ci fu inaudita brutalità etc etc ma non c’è prova che ci fu un complotto. Bravi. – Aggressione razzista a Roma contro dei ragazzi bengalesi. – Giù la produzione industriale italiana. Meno 2.5%. Arrivano anche incentivi per computer e tv. – Calcio. Lezione di samba all’Italia. –Pare incredibile ma nell'udienza preliminare sono stato rinviato a giudizio per il noto articolo “Arci-Mafia” per il reato di diffamazione aggravata a mezzo stampa e per quello di omesso controllo sul contenuto della pubblicazione. Il GUP ha altresì ammesso la costituzione di parte civile, volta ad ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla grave lesione all'immagine ed alla reputazione. Sarà una bella lotta con i testimoni a novembre.
Qui la carità cristiana non l’ha esercitata nessuno dal commento di Gianni Vattimo
Ma chi ha esercitato un po’ di carità cristiana nei confronti di Eluana Englaro? I fedeli che si riunivano nelle chiese e nelle piazze per scongiurare l’«assassinio», o il padre che, sostenuto da precise pronunce giudiziarie, voleva aiutarla a interrompere la sofferenza inutile della quale era prigioniera? È vero, non c’era un documento scritto di suo pugno in cui lei esprimesse il desiderio d’esser lasciata morire. Anche perché in Italia di testamento biologico non si è mai potuto discutere davvero, per responsabilità precipua di quella Chiesa che diceva di
voler difendere la sua vita. Ma in mancanza del documento, i tutori «naturali», la famiglia, meritavano d’essere ascoltati. Non avevano certo nessun interesse a lasciarla morire, a meno che non si consideri interesse il desiderio di non vederla più soffrire e di non lasciarla ridursi a una larva. (E a meno di condividere l’osceno sospetto che il padre volesse liberarsi di un ingombrante fardello). Perché tenerla in vita a tutti i costi? Il diritto alla vita non può essere puramente diritto alla sopravvivenza biologica: respiro, processi digestivi, funzioni vegetative. Scienza e coscienza dei medici che la seguivano da 17 anni concordavano
La fotografia Udine, il feretro di Eluana lascia la clinica “La Quiete” (Ansa)
che non ci fosse speranza di recupero, dunque sopravvivere non poteva avere il senso di attesa di una guarigione. Non è comunque vita vegetativa quella di cui parla la tradizione cristiana o anche il buon senso umano. Propter vitam vivendi perdere causas? Pur di sopravvivere, rinunciare alle ragioni stesse della vita? I martiri cristiani accettavano la morte per non rinnegare la fede. Peccavano contro la vita? E i grandi suicidi della tradizione classica che preferivano la morte alla schiavitù sarebbero da condannare? Anche chi crede che la vita sia «un dono di Dio» non può non pensare che si tratta di accettarlo e gestirlo in piena libertà. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Ha fatto ancora parlare la vicenda di Canale 5 che, di fronte a una notizia di croanaca come la morte di Eluana Englaro, decide di programmare lo stesso il Grande Fratello, peraltro campione di share, ignorando le istanze di Enrico Mentana il quale invece voleva, col suo “Matrix”, acchiappare la prima serata. C’è chi si sorprende, anche chi si scandalizza: Raiuno per esempio ha ceduto a Vespa quattr’ore di Porta a porta (ma va ricordato che su Raidue impazzava “XFactor”, e nessuno ha detto niente). I dirigenti di Canale 5, probabilmente senza volerlo, si sono comportati bene: guidati più che altro da criteri di share (e ci hanno azzeccato) hanno rispettato un silenzio opportuno. È difficile pensare che una diretta di Matrix aggiungesse o togliesse qualcosa al boato mediatico che c’è stato.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Londra, come nella vicenda dell’“Olio di Lorenzo” i genitori decidono per conto loro e il figlio guarisce
Obama, Usa e le finanze occorre muoversi in fretta
dal servizio di Enrico Franceschini
dall’editoriale di Francesco Giavazzi
C’è già chi parla di un "miracolo". E chi preferisce chiamarlo "amore materno e paterno". In ogni caso l’ostinazione dei genitori, insieme al caso e a un pizzico di fortuna, hanno apparentemente salvato un bambino inglese da un male finora giudicato incurabile: una vicenda che ricorda un caso celebre, diventato un film di Hollywood, "L’olio di Lorenzo", avvenuto alcuni anni or sono in America. In entrambe le situazioni, un trattamento anticonvenzionale si è rivelato efficace a tal punto da spingere medici e ricercatori, inizialmente scettici e poi stupefatti, a studiarlo e a considerarlo come un serio rimedio contro un certo tipo di disturbi. La storia descritta ieri dal Daily Telagraph di Londra riguarda Reuben GraingerMead, un ragazzino di otto anni, che soffriva di un male semisconosciuto simile all’anemia di Diamond-Blackfan: problemi al midollo osseo, che portano ad avere un
dall’articolo di Maurizio Molinari
Chiunque sarà il nuovo premier israeliano ha di fronte un’agenda che lo porterà a lavorare in fretta assieme al presidente Obama: è questa l’opinione prevalente fra gli esperti di Medio Oriente a Washington, secondo cui «fare la pace coi palestinesi» e «impedire all’Iran di avere la bomba» si profilano come «due pragmatici terreni d’incontro». «Il nuovo primo ministro israeliano verrà presto a Washington per parlare della pace con i palestinesi», prevede Martin Indyk, ex ambasciatore Usa a Gerusalemme e consigliere di Barack Obama sul
Una scena dal film “L’olio di Lorenzo”
numero di globuli rossi troppo basso e a un sistema immunitario troppo debole. Il bambino, che vive a Gomersal, nello West Yorkshire, doveva ricevere una trasfusione di sangue al mese per sopravvivere, aveva gravi complicazioni al cuore, si affaticava soltanto a parlare e il suo sviluppo fisico si era fermato, lasciandolo indietro rispetto ai coetanei. L’unica speranza, secondo i sanitari, era un trapianto di
midollo, intervento tuttavia delicato e carico di controindicazioni, tanto che i medici temevano che non lo avrebbe superato. Dopo anni di ricerche e dopo essersi rivolti a ogni genere di specialisti, Michelle e Peter GraingerMead, i suoi genitori, hanno tuttavia scoperto che il figlio non possedeva certi amminoacidi e certe proteine, e lo hanno sottoposto a un intenso trattamento a base di integratori. Con meraviglia dei
La Stampa
E l’America ora preme sulla pace in Israele Medio Oriente, che ricorda come «pur dicendosi contrario a smantellare gli insediamenti in Cisgiordania Benjamin Netanyahu nel 1996 si accordò con Bill Clinton quando decise di restituire la città di Hebron sfidando lo zoccolo duro del Likud». Simile l’opinione di David Schanzer, ex feluca dell’amministrazione Bush e autore del libro «Fatah contro Hamas», secondo il quale
«l’unica cosa certa è che ad aprile il nuovo premier di Gerusalemme verrà in città, prenderà posto alla Blair House, andrà nello Studio Ovale e parlerà di pace con i palestinesi». Per Aaron David Miller, che ha affiancato sette segretari di Stato sul Medio Oriente ultimo dei quali Colin Powell, «la dinamica iniziale con Obama è già scritta, dovranno de-
medici, il numero di globuli rossi del piccolo Reuben è aumentato e il ragazzo ha ripreso a crescere in maniera normale. "Siamo sbigottiti dal successo di questa cura", ha raccontato la madre al quotidiano londinese, "visto che i medici continuavano a ripeterci che non c’era più nulla da fare". E invece qualcosa da fare, evidentemente, c’era ancora. [...] La vicenda ricorda da vicino quella dell’americano Lorenzo Odone, morto nel maggio 2008, all’età di trent’anni: i medici avevano previsto che sarebbe morto bambino, prima di compiere dieci anni, ma i genitori non si diedero per vinti e alla fine trovarono una singolare cura, un trattamento a base di olio di oliva e di colza, del quale ora viene riconosciuta l’efficacia contro la aldrenoleucodistrofia, la rara malattia neurologica di cui Lorenzo soffriva. La sua storia nel 1992 ispirò il film "L’olio di Lorenzo", con Nick Nolte e Susan Sarandon, e nel ’96 una canzone di Phil Collins.
cidere come affrontare il percorso che porta all’obiettivo della nascita di uno Stato palestinese in pace e sicurezza a fianco di Israele». «Cominceranno probabilmente dai palestinesi ma il binario più veloce potrebbe essere quello siriano», osserva però Indyk, secondo cui «il premier di Gerusalemme potrebbe avere interesse ad accelerare il negoziato con la Siria per allentare la prevedibile pressione americana sulla Cisgiordania». Miller è d’accordo: «La differenza sta nel fatto che mentre fra Israele e Siria c’è già un’intesa di massima sul possibile accordo di pace, mentre nel caso dei palestinesi siamo molto più lontani». [...]
Dall’inizio della crisi gli Stati Uniti hanno mobilitato una quantità straordinaria di denaro, quasi 9 trilioni di dollari, ai quali si è aggiunto ora il programma fiscale del presidente Obama che vale un altro trilione di dollari. Per avere un’idea delle dimensioni, con una cifra simile il governo di Washington avrebbe potuto acquistare i mutui di tutte le famiglie americane (valgono circa 10,5 trilioni) e così liberare le banche da ogni rischio immobiliare. Entrato in possesso dei mutui ne avrebbe potuto cambiare rate e condizioni di rimborso, in modo da consentire alle famiglie di continuare a pagare e così non perdere la casa. Le abitazioni abbandonate da famiglie che non sono riuscite a tenere il passo con le rate del loro mutuo sono oggi 2,3 milioni, un milione e mezzo più di due anni fa. Nonostante tanto denaro mobilitato, siamo ancora al punto di partenza. Nei mesi scorsi gli interventi delle banche centrali hanno allentato le tensioni sui mercati finanziari, ma l’opera di riparazione dei bilanci delle banche americane è ancora sostanzialmente tutta da fare. E questa rimane la priorità perché dalla lunga recessione giapponese abbiamo imparato che se non si riparano i bilanci delle banche gli interventi fiscali sono denari gettati al vento. Dopo diciotto mesi di tentativi falliti, il neoministro del Tesoro, Tim Geithner, e il nuovo consigliere di Obama per le questioni finanziarie, Jerome Stein, si sono convinti che per risanare le banche occorre liberarle dai prestiti andati a male trasferendoli a nuove istituzioni,
cosiddette «bad banks» garantite dallo Stato. (Con grande preveggenza già un anno fa, sul «Corriere della Sera», Luigi Spaventa scriveva che questa era l’unica soluzione che avrebbe funzionato). La difficoltà è come valutare i titoli che vengono trasferiti dalle banche alle «bad banks»: se si pagano troppo, i contribuenti fanno un regalo alle banche, se troppo poco l’intervento non serve a salvarle. Geithner avrebbe deciso di affidare queste valutazioni al mercato, dando ad alcuni investitori specializzati (ad esempio fondi di private equity) l’incentivo a farlo. Teoricamente è il modo giusto, speriamo funzioni. Alcuni, infatti, temono che il programma di Geithner allinei gli incentivi di questi investitori a quelli dei banchieri, con il rischio che a pagare siano i contribuenti. L’alternativa — sostenuta fino all’ultimo da alcuni dei consiglieri di Obama—è la soluzione inglese: nazionalizzare le banche e poi rivenderle, magari proprio a fondi di private equity, che a quel punto avrebbero interessi opposti a quelli dei banchieri e quindi potrebbero meglio garantire gli interessi dei contribuenti. Ma il Congresso degli Stati Uniti non è pronto ad accettare nazionalizzazioni. L’avversione ad un intervento diretto dello Stato nelle banche non è solo ideologica, riflette anche qualche valutazione sull’esperienza degli anni Trenta. Secondo alcuni storici, ad esempio Robert Higgs, la Grande Depressione durò così a lungo anche perché il New Deal di Franklin D. Roosevelt diffuse dubbi sul futuro dell’economia di mercato e soffocò gli investimenti privati. [...] La Stampa
Crisi, guai se l’Europa procede in ordine sparso
Il Brasile strapazza l’Italia di Lippi in una partita che dice una triste verità
Troppismo unificato
dall’editoriale di Paolo Savona
dal commento di Mario Sconcerti
dal corsivo di Massimo Gramellini
È stata la partita giusta per capire che non siamo ancora una squadra. Non è gravissimo anche se il Brasile a volte ha sottolineato molto questa nostra specie di neodilettantismo. Era d’altra parte prevedibile. Se c’è una cosa da evitare sono i brasiliani in amichevole. Gioca tutto dalla parte loro. Noi siamo tattici e storti, troviamo vantaggi nel rischio, nella fatica, nella sofferenza. Loro sono esibizionisti nati, felici e sfrontati. Se non c’è niente in palio quasi impossibile batterli. Detto questo vediamo meglio i problemi. Il primo è venuto dalla coppia centrale. Cannavaro ha bisogno di avere accanto un grande difensore. Non vale per quanto difende ma per quel che conta in campo. Legrottaglie è un Cannavaro in sedicesimo, un piccolo carismatico a cui serve qualcuno che vada a colpire per lui. Messi insieme non possono reggere l’urto del Brasile. Dove però manchiamo alla grande è in mezzo al campo. De Rossi gioca un buon primo tempo ma in copertura e sulla parte destra. Pirlo è confuso, sottovaluta gli avversari, tenta cose che i brasiliani di solito ci insegnano e mette in difficoltà la coppia centrale già abbastanza traballante. Montolivo non c’è. È fuori partita,
Dei due drammi umani che la tv ha spettacolarizzato in questi giorni, una ragazza morente in una clinica e un’altra strepitante in una casa, il pubblico del lunedì sera ha preferito di gran lunga seguire il secondo. Le modalità dei due racconti erano sostanzialmente identiche: violenza verbale, intolleranza e isteria. Di qua, al Grande Fratello, una tal Federica che lancia bicchieri contro un condomino, finge di pentirsene e in realtà se ne frega, secondo il miglior campionario dell’opportunismo italico. Di là, nell’Eluana Show a reti quasi unificate, il gusto per il particolare pruriginoso e la visione di esigue minoranze di esaltati, in sosta davanti alla «Quiete» di Udine, che lo specchio deformante della tv faceva sembrare mille, diecimila, il Paese intero. Per fortuna il Paese intero era in altre faccende affaccendato. Alcuni (7 milioni e 920 mila) guardavano Federica per potersi sentire, senza troppi sforzi, migliori di lei. Altri (non meno di 30 milioni) lavoravano, chattavano, digerivano, si tradivano, facevano l’amore. Quattro o cinque leggevano un libro, probabilmente anche a Udine, benché non ci fosse nessuna telecamera a riprenderli. [...]
A causa della sua dimensione, la crisi economica in corso non può essere affrontata in ordine sparso. La fase precedente, quella che ha riguardato le insolvenze dei debitori, le gravi difficoltà delle banche e il fallimento di alcune importanti finanziarie si sono arrestate solo quando le banche centrali e i Governi si sono mossi all’unisono. Questa esperienza pare non aver insegnato quasi niente ai governanti e la fase attuale della crisi, particolarmente concentrata sui beni di consumo durevole (auto, elettrodomestici, hi-tech, prodotti per l’edilizia, mobili e arredi), è nuovamente caratterizzata da un procedere in ordine sparso; con l’aggravante che un intervento a tutela delle produzioni nazionali può essere neutralizzato da un analogo intervento di altri Paesi, ancor più se si mette mano al protezionismo. Poiché i progressi economici raggiunti da molti Paesi emergenti hanno trainato lo sviluppo dei Paesi industrializzati e creato una più forte integrazione delle economie globali, non può esservi soluzione se non proteggendo il libero scambio, accettando correzioni al lassismo creditizio e cooperando in modo
più stretto possibile per fronteggiare insieme la caduta produttiva e la disoccupazione. Occorre rinunciare alla tentazione di tirare da una parte o dall’altra una coperta che si fa sempre più corta. Tra le aree e i Paesi che contano, l’Unione europea è stata quella che ha mostrato meno attivismo monetario e fiscale, mostrandosi restia a negare i principi fondanti della sua politica economica: contrariamente agli Stati Uniti, che non hanno esitato a chiedere alla loro banca centrale, la Fed, di acquistare i titoli di Stato creando base monetaria destinata a moltiplicarsi, l’UE non ha esercitato pressioni sulla Bce per fare altrettanto, anche se non è stata ripagata con la stessa moneta essendosi essa opposta all’emissione di eurobond. Sarebbe stato un passo importante per uscire dalla crisi con i bilanci nazionali meno disastrati e un’unione politica rafforzata. Modeste sono state anche le decisioni a sostegno dell’attività produttiva, mentre maggiore è stata l’attenzione verso la disponibilità di credito. Si è però perseguito lo scopo rivolgendo pungenti critiche ai gestori delle banche piuttosto che suggerire le soluzioni per fronteggiare la crescita del rischio derivante dalla nuova situazione economica. [...]
Italia-Brasile, Giuseppe Rossi atterrato da Felipe Melo
spinto ai margini del gioco dal correre a vuoto di Pirlo e dalla propria inesperienza. Montolivo è un giocatore splendido, completerebbe la Juve, darebbe forza definitiva al Milan, la darà forse alla Fiorentina. Ma se in nazionale c’è sempre uno spazio chiuso il limite è essenzialmente suo. Non si può pretendere che la nazionale si pieghi alle sue caratteristiche. È un campione chi fa quello che serve e lo capisce in fretta. Contro il Brasile in genere serve ritmo e cattiveria. Non avendo l’Italia avuto né questo né quella, è andata perdendo con regolarità la partita. Nessun attaccante brasiliano ha fatto numeri straordinari ma tutti sono stati in partita, a cominciare da Adriano e Ronaldinho, molto più mobile che nel Mi-
lan. Il Brasile ci ha fermato a metà campo, ci ha impedito di pensare con la calma fisica di Felipe Melo, Gilberto Silva e la diversità di Elano [...]. Il nostro rimpianto è un gol di Grosso annullato al quarto minuto. Il fuorigioco non c’era [...]. Ma era un problema di centimetri e anche quelli discutibili. Senza centrocampo e con il solo Zambrotta a portare palloni avanti, alle punte non è arrivato un servizio giocabile. Meglio di tutti ha fatto Rossi che infatti è un solitario, uno che va subito alla guerra negli spazi stretti. Fuori da schemi e idee è sempre rimasto Pepe. Da tempo ha difficoltà anche nell’Udinese. Inutile Gilardino con questa squadra, ancora pesante Toni. Insomma la peggior Italia possibile. [...]
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Primo piano
Giovedì 12 febbraio 2009
Il caso Englaro “Assolti” i medici della clinica L’Anm replica al Guardasigilli “La Quiete”. Si attendono i risultati «Le decisioni giudiziarie possono degli esami chimico-tossicologici essere criticate, non delegittimate»
«Morte compatibile con il protocollo» Il pg di Trieste conferma: collasso cardiocircolatorio da disidratazione di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - Tutto secondo protocollo. La causa della morte di Eluana Englaro è uno "scompenso cardiorespiratorio", compatibile con il protocollo previsto per l'interruzione di alimentazione idratazione forzate. La comunicazione ufficiale è del procuratore generale di Trieste Beniamino Deidda, dopo un incontro con il procuratore di Udine Antonio Biancardi, che aveva disposto l'autopsia. "Possiamo dire allo stato che i periti nominati dal procuratore di Udine hanno concluso per una causa di morte, indicata in uno scompenso cardiorespiratorio, compatibile con il protocollo previsto e citato nella perizia", ha spiegato Deidda. Dopo i tanti sospetti conseguenti a una morte giudicata troppo "rapida", Deidda ha analizzato i primi risultati dell'esame, secondo cui il decesso sarebbe avvenuto per arresto cardiocircolatorio dopo una crisi di natura elettrolitica conseguente a disidratazione, una causa compatibile con quanto previsto dal protocollo definito sulla base del decreto della Corte di Appello di Milano per l'interruzione della nutrizione. Nel corso dell'autopsia coordinata dal medico legale friulano Carlo Moreschi, perito nominato dalla Procura di Udine insieme a Daniele Rodriguez e Rino Fraldi, mentre la famiglia Englaro ha nominato come propri consulenti il medico legale Stefano Pizzolitto e il chimico Nelia Malusà - gli anatomopatologi hanno completato tutti i prelievi di campioni di tessuti e organi per le analisi di laboratorio, compresi campioni di tessuti cerebrali. Ora si attendono i risultati degli esami chimicotossicologici, per i quali bisognerà attendere ancora. Il procuratore generale ha inoltre chiarito, riferendosi a quanto reso noto finora, che "queste conclusioni non sono ancora state depositate, ci sono state anticipate dai periti". E si è detto "profondamente deluso" il neurologo Carlo Alberto Defanti, che è arrivato a Udine con l'intenzione di salutare e vedere per l'ultima volta Eluana Englaro, che ha seguito per 17 anni, e che non è stato autorizzato a entrare nell' obitorio dell'ospedale Santa Maria della Misericordia dove si trova la salma della donna. La salma, ha spiegato, "é a disposizone dell'autorità giudiziaria ed è necessario un permesso speciale. Purtroppo - ha concluso il neurologo - ho dovuto rinunciare". Quanto all'indagine aperta dall'Ordine dei Medici, quello di Bergamo ha
Gli altarini per Eluana fuori dalla clinica “La Quiete”, a Udine
fatto sapere che valuterà in una seduta fissata per il prossimo 5 marzo la vicenda di Eluana e solo dopo sarà deciso se invitare o me-
no il dottor Defanti 'a informare il presidente' sul decorso che ha portato la donna alla morte. E anche l'anestesista Amato De
Monte, che ha guidato l'equipe medica per la sospensione della nutrizione artificiale, si è detto "profondamente amareggiato per gli attacchi" ma "si riserva di parlare in seguito per dire la sua 'verita'", ha fatto sapere Defanti. LA POLEMICA - Quanto alla polemica creata dalla dichiarazione del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, l'Associazione nazionale dei magistrati ha replicato che "le decisioni giudiziarie possono essere discusse e criticate, ma è inaccettabile l'uso di espressioni che delegittimano il ruolo della giurisdizione e stravolgono il significato delle sue decisioni: le sentenze non uccidono nessuno". La replica del sindacato delle toghe è stata affidata a una nota della giunta esecutiva, in cui si esprime "preoccupazione per alcuni contenuti del dibattito pubblico sulla vicenda della famiglia Englaro".
Il padre e la madre non ci saranno
Via libera alla sepoltura Attesa per la cerimonia ROMA - Via libera al funerale e alla sepoltura di Eluana. Il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio Biancardi, ha concesso il 'nulla osta', dopo gli esami autoptici sul corpo della ragazza. L'ultimo saluto a Eluana sarà dato entro domani, con una cerimonia religiosa nel piccolo paesino di Paluzza, in Carnia, terra d'origine della famiglia Englaro. Il parroco, don Tarcisio Puntel, ha ricevuto l'autorizzazione dell'arcivescovo di Udine, monsignor Pietro Brollo, per il rito religioso, così come desiderava lo zio di Eluana, Armando, che sta preparando le pratiche per le esequie. In serata monsignor Pierluigi Mazzocato, cancelliere dell'Arcidiocesi di Udine, ha confermato che per la Chiesa 'nihil obstat' (nulla osta) per il funerale religioso. "La Chiesa - ha spiegato Mazzocato - ovviamente non ha nulla in contrario se questa è la volontà della famiglia". Al funerale non prenderanno parte la madre Saturna, gravemente malata, né il padre Beppino. Ci saranno invece due amiche di Eluana, dei tempi della scuola, che le porgeranno l'ultimo saluto. "Lasciate che io viva il mio dolore da solo - ha chiesto Beppino Englaro -. So benissimo che la vicenda è pubblica, però, arrivati a questo punto desidero proprio che, visto l'epilogo, rientri il più possibile nella dimensione privata". La decisione di non partecipare al
rito funebre da parte del padre è stata presa per evitare l'assedio mediatico già in atto nel piccolo paese della Carnia. "Per organizzare il rito - ha detto Aldo Maieron, sindaco di Paluzza - abbiamo bisogna della giornata di domani (ndr, oggi). Per questo - ha concluso - ritengo che si possa svolgere venerdì".Armando Englaro ha fatto sapere che la nipote non sarà cremata. "Abbiamo deciso così - ha precisato, dopo che erano circolate voci di una possibile cremazione -. Eluana, quando sarà dato il nulla
osta per la sepoltura, arriverà qui a Paluzza e riposerà nel cimitero di San Daniele". La ragazza sarà sepolta nella tomba di famiglia, quella dei nonni Giobatta e Iolanda. "Stiamo aspettando l'arrivo di Eluana. Il paese vive con angoscia e trepidazione questa vicenda che si sta concludendo. Cercheremo di accelerare al massimo le pratiche burocratiche per dare al più presto l'ultimo saluto a Eluana", ha fatto sapere ieri Paolo Maieroni, sindaco di Paluzza, il paese natale di Beppino. Il primo cittadino ha aggiunto "di aver sen-
tito Armando Englaro ma non Beppino, che è qui in paese e non vedo l'ora di incontrarlo per porgergli il cordoglio dell'intera comunità". "Nulla cambia nei miei rapporti con lui. Assolutamente per l'amor di Dio. In-
tendo rimanergli sempre amico, essere sempre disponibile con lui. La mia porta è sempre aperta", ha aggiunto riferendosi a Beppino e rispondendo a una domanda sui suoi futuri rapporti con lui dopo la morte della figlia.
Nutrizione e idratazione non faranno parte delle terapie mediche che si possono sospendere
Testamento biologico, corsa contro il tempo ROMA - Con la legge sul testamento biologico, non ci potra' piu' essere un caso come quello di Eluana Englaro "morta di fame e di sete con un'agonia cosi' dolorosa". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, intervenendo ai lavori della commissione Sanita' del Senato che sta esaminando la nuova legge. Tutti i gruppi hanno confermato l'impegno comune a proseguire velocemente l'iter della legge. Il relatore ha anche annunciato la disponibilita' della maggioranza per arrivare ad un testo comune, accettando le proposte dell'opposizione che non mettano in discussione i principi su cui si basa la legge. Il testo del provvedimento, secondo le previsioni, dovrebbe arrivare in aula tra due settimane. L'impostazione della legge e' di considerare nutrizione ed idratazione "forme
di sostegno vitale" e "atti eticamente e deontologicamente dovuti", e non quindi come terapie mediche che possono essere oggetto di Dichiarazione anticipata di trattamento (Dat) o Testamento biologico. La Dat dovra' essere firmata da un medico e depositata dal notaio con validita' triennale, dopodiche' dovra' essere confermata con atto ufficiale o modificata. Il Pdl ha intenzione di arrivare al varo della legge in tempi rapidi. Questa legge e' indispensabile, ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, in modo da evitare che "alcuni settori della magistratura possano continuare, d'intesa con alcuni giornali e con alcune forze politiche, a fare operazioni del tipo di quella perpetrata nei confronti di Eluana Englaro". Il Pd e' intanto soddi-
sfatto per aver ottenuto che il ddl tornasse in commissione in modo che si possa discutere "con calma". La nostra proposta, ha dichiarato la capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, e' "la via piu' sensata e ragionevole" e la maggioranza l'ha accolta "una volta raffreddati gli animi". Il Pdl in modo compatto giudica positivamente in modo in cui la maggioranza ha operato al Senato nel dibattito sul disegno di legge del governo. In una riunione i senatori della maggioranza hanno anche espresso piena solidarieta' al capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, ed al vice capogruppo Gaetano Quagliariello che sono stati attaccati dall'opposizione per aver sostenuto che Eluana e' stata uccisa. Non sono mancate critiche al Capo dello Stato per non aver firmato il decreto legge del governo.
Primo piano
Giovedì 12 febbraio 2009
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L’“Italia” della Corte dei Conti I guasti della pubblica amministrazione Nel mirino anche la spesa sanitaria «Controlli inadeguati, costi delle opere e le truffe sulla smaltimento dei rifiuti pubbliche gonfiati dalle tangenti» Federalismo: «Monitorare con attenzione»
«La corruzione è dilagante» L’allarme del pg Pasqualucci nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario di SERENA BRUNO ROMA - Corruzione dilagante, sperperi incontrollati e ricche consulenze indebite nella pubblica amministrazione; opere edilizie incompiute e uso sconsiderato dei prodotti finanziari derivati da parte degli enti locali; truffe da milioni di euro nei settori della spesa farmaceutica-sanitaria, dello smaltimento dei rifiuti e dei contributi comunitari. È questo il quadro desolante della malaamministrazione in Italia che emerge dalla relazione con la quale il Procuratore generale Furio Pasqualacci ha aperto la tradizionale cerimonia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte Conti alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e le altre cariche dello stato. Insomma, un 2008 da dimenticare con atti di citazione in giudizio per un totale di circa 1 miliardo e 700mila euro di danni e in 561 sentenze di condanna in primo grado. Secondo Pasqualucci la corruzione in Italia ora è "molto elevata" ma non più quanto lo fosse ai tempi di tangentopoli. Tuttavia rispetto ad allora la corruzione ha cambiato forma: "è di natura più individuale, compiuta da singole persone anzichè da partiti o segreterie di partiti". Parlare dell'Italia come un Paese di corruttori e corrotti "è esagerato" ha aggiunto - ma siamo sicuramente tra i Paesi peggiori nelle classifiche ufficiali relativamente a questo fenomeno. L'unico modo di contrastarlo - secondo il primo presidente della Corte Tullio Lazzaro - è il controllo costante: "la corruzione ha bisogno di zone d'ombra. Quando c'è luce la corruzione è molto più diffici-
Tullio Lazzaro
le". Per Lazzaro poi, è "necessaria la massima trasparenza in ogni agire della Pubblica amministrazione", altrimenti la sfiducia che ciò comporta può costituire "un rischio mortale per la vita stessa della democrazia". Nel caso in cui manca la trasparenza, infatti, "il cittadino percepisce la funzione pubblica come qualcosa di estraneo, di diverso da sè e dal proprio mondo". Viceversa, l'Amministrazione "costituisce l'indispensabile ingranaggio di trasmissione tra le scelte politiche e la concreta trasposizione di esse in fatti del mondo reale". Anche in quest'ottica si muove la magistratura contabile "per non deludere i cittadini nella loro sicura consapevolezza di avere nella Corte una diga contro gli sperperi, la mala-amministrazione, l'ignavia
Le classifiche internazionali per “lotta alla corruzione”
Il Belpaese messo peggio del Botswana e ultimo in Europa ROMA - Si tratti della classifica di Transparency International o di quella della Banca Mondiale, l'Italia non è messa affatto bene quanto a dilagare della corruzione, come ha avuto modo di ribadire il presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro, in occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario della magistratura contabile. Come per la lentezza dei processi penali lamentata dal presidente della Cassazione Vincenzo Carbone, anche in fatto di 'mazzette' l’Italia risulta un paese da Terzo Mondo. Se si considera infatti la capacità di lottare contro la corruzione nel proprio paese, l’Italia è assieme alla Grecia in coda ai Paesi Ue, secondo quanto rilevato dal “Worldwide governance indicators” che tra il 1996 e il 2006 ha analizzato la qualità dei governi nazionali in base ad una serie di fattori in 212 paesi del globo. La rilevazione della Banca Mondiale, resa nota nel 2007, si basa su interviste, analisi, studi forniti da imprese, cittadini,
La “mazzetta”
think-tanks, Ong, organizzazioni internazionali. Da cui ne emerge un quadro non certo edificante: la voce «lotta alla corruzione», che nel 2002 aveva registrato un miglioramento, è nuovamente drammaticamente scesa di livello, tanto che l’Italia, in fatto di trasparenza, è stata superata da Paesi dell’Europa dell’Est quali Lituania, Lettonia, Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca, mentre in l’America da Cile, Uruguay, Co-
sta Rica. L'Italia non se la cava certo meglio nella classifica mondiale, datata 2008, di Transparency International. Lo studio dell’organizzazione non governativa copre 180 paesi e fornisce un indice della 'percezione della corruzione' basato su una serie di sondaggi effettuati nei quattro angoli della Terra. Su una scala da 1 a 10, che è il migliore punteggio possibile, l'Italia ha totalizzato solo 4,8 punti – piazzandosi al 55/mo posto – ed è stata distaccata così da paesi come il Botswana (5,8 punti), l’Uruguay (6,9 punti) e la Slovenia (6,7 punti). Si tratta di un 'votò peggiore di quello di tre anni fa (4,9 punti) e in netto calo rispetto al 2007, quando l’Italia era risalita a quota 5,2. Sempre al 55/mo posto, a pari merito con l’Italia ci sono quest’anno le isole Seychelles, mentre l'ultimo Paese di Eurolandia è la Grecia con 4,7 punti, subito dopo viene l’Italia, che è penultima nella classifica Ue15.
di taluni gestori della cosa pubblica". Sotto accusa è finita in particolare quest'anno la gestione "allegra" della spesa in campo sanitario e farmaceutico che - per il procuratore generale Pasqualucci - è "terreno fertile per comportamenti truffaldini o comunque per forme di sperpero di pubbliche risorse". Moltissime le tipologie di illecito segnalate: dagli incarichi illegittimi al personale estraneo alle aziende sanitarie, ai doppi compensi percepiti dai medici di base, fino alle irregolarità sulla esenzione dai ticket, oppure alla doppia o fraudolenta fatturazione della spesa. C'è poi il caso di patologie indicate in cartelle cliniche che "ove correttamente diagnosticate avrebbero determinato un rimborso considerevolmente inferiore o addirittura non dovuto". Infine il nodo del federalismo fiscale. Secondo il primo presidente la Corte dei Conti "è tenuta, e sempre più lo sarà in seguito a una continua e attenta attività di monitoraggio per l'attuazione del Federalismo fiscale". Lazzaro ha ricordato che le linee iniziali del Federalismo sono stato già approvate dal Senato e "dallo stesso dibattito parlamentare è emerso con chiarezza come sia indispensabile, al riguardo, la piena conoscenza dei dati finanziari da parte del Parlamento: è ovvio poi che il Parlamento debba basare le proprie decisioni su dati certi ed obiettivi e la garanzia di ciò, allo stesso Parlamento e ai cittadini, deve essere data dalla Corte attraverso l'esercizio delle sue funzioni e la cui indipendenza è tutelata dalla Costituzione". Di Serena Bruno Notizia del 11/02/2009 16:39:29
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Primo piano
Giovedì 12 febbraio 2009
Primo piano 9 Uno studio di dicembre fagocitato dal caos della politica regionale Giovedì 12 febbraio 2009
Petrolio & salute
Il documento mai letto
La Regione tranquillizza
Metapontum Agrobios ha monitorato la Val d’Agri
Gli impegni: controlli ambientali e sorveglianza sui tumori di ROCCO PEZZANO LE ATTIVITA’ petrolifere possono provocare il cancro? Era la domanda che aleggiava ieri nel corso della conferenza stampa con cui gli amministratori regionali hanno voluto rassicurare i cittadini della Val d’Agri. Rassicurarli in due modi: innanzitutto spiegando che, fino ad ora, incrociando i dati sanitari di diverse fonti istituzionali, non emerge alcun allarme; e poi, impegnandosi a realizzare una rete di monitoraggio ambientale che analizzi nel dettaglio tutto ciò che accade nell’area del petrolio. La risposta alla domanda, a sentire i relatori di ieri, è: nessuno lo può affermare. Alla luce di quanto si sa, non c’è nulla che metta in relazione la ricerca, l’estrazione e la prima lavorazione del greggio al Centro Olio con l’eventuale diffusione oncologica nell’area. Il presidente della Regione Vito De Filippo promette tre cose: un Piano di sorveglianza sulle malattie tumorali in Val d’Agri, la cui redazione è stata approvata in giunta; una “rete di monitoraggio” ambientale che renda unitari e facilmente consultabili i risultati delle analisi che attualmente effettuano Arpab e Metapontum Agrobios; infine, la garanzia che l’Eni - sottoposto a obblighi di legge stringenti prepara periodicamente un rapporto sulla sicurezza che contribuisce a far dormire sonni tranquilli ai lucani. L’assessore all’Ambiente Vincenzo Santochirico assicura che, nonostante i ritardi nella realizzazione della rete (dieci anni, dal 1999), non c’è stato un vuoto di controlli. «La fase di avvio del Centro di monitoraggio - dice - sarà di 18 mesi. Già sono arrivate le proposte sul bando di gara. E c’è la commissione che dovrà vagliarle, composta da esperti dell’università». Ma c’è un altro punto su cui Santochirico vuole smentire le voci che girano
ATTIMI ILARI Tre siparietti MOMENTI scanzonati dalla conferenza stampa di ieri. Prima gag. Quando prende la parola un dirigente regionale, il presidente Vito De Filippo invita ad accendere il microfono. Spiega: «Stiamo registrando». E l’assessore Vincenzo Santochirico, a mezza bocca: «Prima che lo facciano altri». Secondo episodio. De Filippo si chiede se, al pari degli inquinanti, non faccia male alla salute umana anche l’ansia che divora i cittadini spaventati dalle voci che circolano. «Basta vedere noi, me e l’assessore - esemplifica - Ne siamo segnati anche noi». Terzo episodio. Un giornalista chiede cosa pensi il presidente dell’allarme lanciato dal sen. Felice Belisario di Italia dei Valori. E aggiunge: «In fondo non è un esponente del centrodestra a lanciarlo». «Se è per questo neanche del centrosinistra», ridacchia De Filippo. Risate generali.
«Non è vero che sia l’Eni a fare monitoraggio»
Quella “misura in bianco” mancata La sincerità di Sigillito. Un’analisi sulla validità dei dati nudi e crudi C’E’ UN’OCCASIONE persa nella storia dei controlli ambientali della Val d’Agri. L’ha spiegato ieri il direttore dell’Arpab, Vincenzo Sigillito. «Non sono mai state fatte le misure in bianco della Val d’Agri». La “misura in bianco” è un controllo effettuato quando ancora non è cominciata l’attività inquinante che si vuole controllare. In questo caso, sulla Val d’Agri non esiste un archivio di dati ambientali che possa fungere da pietra di paragone con i controlli effettuati quando l’estrazione petrolifera era in atto e il Centro Olio già funzionava. Il progetto Tempa Rossa - quello della Total, per il quale i pozzi non sono entrati in produzione e il nuovo Centro Olio di Corleto Perticara deve ancora essere costruito - è l’occasione per emendarsi. «Ci stiamo attrezzando», dichiara Sigillito. Così come si stanno attrezzando per rilevare l’H2S al Centro Olio. in Basilicata: «Non è vero afferma - che abbiamo autorizzato quattro pozzi nuovi nell’area del Parco Val d’Agri. Il decreto del presidente della Repubblica dell’8 dicembre 2007, che lo istituì, fa salva l’esecuzione di opere e l’esercizio delle attività petrolifere che abbiano già ottenuto il giudizio positivo di compatibilità ambientale. Tutti i pozzi all’interno del parco sono stati autorizzati e realizzati in data anteceden-
«I RIFIUTI solidi pregressi ad alta e bassa attività, prodotti in Trisaia dal 1968 ad oggi, sono stati caratterizzati ed oltre il 50% degli stessi è stato trattato e condizionato». E’ quanto afferma il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola in risposta ad una interrogazione della deputata Angela Napoli (An), relativa al Centro Enea della Trisaia di Rotondella (Matera). Il Centro, ha sostenuto il ministro, «svolge attività di ricerca nel settore delle fonti rinnovabili, delle agro biotecnologie e della ingegneria avanzata applicata al settore dei rifiuti, ed assicura al sito nucleare Itrec di Trisaia, ge-
L’acido solfidrico è divenuto da qualche tempo la bestia nera dell’inquinamento atmosferico. Gli ambientalisti lo considerano - insieme al benzene - l’inquinante più pericoloso per la salute umana. «Ci stiamo attrezzando per avere i Doas. E stiamo posizionando i radielli», spiega Sigillito. Doas (Differential optical absorbtion spectrometry) è un sistema di analisi ottica dell’inquinamento. I radielli sono cilindri di polietilene che funzionano da “campionatori passivi”: catturano molecole di sostanze inquinanti per chi dovrà fare le analisi. Sigillito smentisce chi dice che la centralina posta vicino al Centro Olio non sia attiva: «E’ funzionante. E’ stata spenta per pochi giorni. Ma non nei giorni degli incidenti. Tanto è vero che ci sono stati le rilevazioni dei dati». I dati. Una delle questioni principali è proprio nella presunta oggettività dei
te alla sua istituzione». Il riferimento è ai pozzi “Agri 1”, “Cf6” e “Cf9”, la cui perforazione è iniziata nel 2002 e si è conclusa nel 2005. «Il ministero dello Sviluppo - continua - ha chiesto alla Regione Basilicata il rilascio dell’intesa relativa ai permessi di ricerca “Satriano”, “Anzi”, “Pignola”, “La Cerasa”, “Grotta del Salice” e “Monte Cavallo”. Il dipartimento Ambiente non ha rilasciato nessuna Intesa. Il poz-
stito dalla Sogin Spa, esclusivamente supporto nei servizi di funzionamento». Per quanto concerne il Piano globale di disattivazione del sito nucleare, afferma Scajola, «il Ministero dello Sviluppo Economico ha rilasciato la licenza di esercizio dell'impianto con provvedimento del 26 Luglio 2006 fissando la scadenza del 26 luglio 2011 per la presentazione dell'istanza di disattivazione. Nel 2007, la Sogin ha avviato le attività preliminari del Piano, predisponendo una relazione sullo stato dell'impianto nucleare Itrec ed effettuando una caratterizzazione radiologica del sito e dell'impianto, le cui attività saranno completa-
e buono. I suoli analizzati non hanno mai evidenziato contaminazione da sostanze xenobiotiche». Xenobiotico indica, in soldoni, una sostanza chimica estranea a quel sistema biologico. Insomma, nei terreni non c’è traccia - dicono dall’ente - di sostanze derivanti dalle attività petrolifere.
IL DOCUMENTO si chiama “Rete di monitoraggio ambientale nelle aree a rischio di inquinamento da idrocarburi”. Lo ha realizzato la Metapontum Agrobios. E’ del dicembre 2008. Non lo conosceva nessuno. Doveva essere presentato già da tempo. Poi la politica regionale è entrata nel tunnel dello scontro globale, la giunta ha conosciuto un clima di caos che ha dirottato le energie su altri temi. Quando la politica blocca le migliori intenzioni. In ogni caso, nelle 102 pagine del dossier si analizza punto per punto la Val d’Agri e si verifica quanto siano inquinati acqua, terra, aria, ciottoli di fiume e via dicendo. Una verifica che sembra completa (ma che probabilmente soffre della mancanza di “misura in bianco”: lo status quo ante dei luoghi).
numeri. Non è così. Sigillito dice: «Posso assicurare che i limiti di legge sono rispettati». E ha ragione. Sapere che sono state rilevate tot quantità di diossido di azoto o di biossido di zolfo è importante. Ma una sostanza che da sola può essere innocua, in coppia con un’altra può essere venefica; una sostanza assunta in dosi minime per vent’anni può essere cancerogena proprio per la continuità di assunzione. Una sostanza prodotta dal petrolio, magari di per sé non pericolosa, può diventarlo se mixata con un pesticida utilizzato nell’agricoltura dell’area. Il numero nudo e crudo - che da più parti s’invoca come esempio di trasparenza non significa nulla se non c’è un sistema di esperti (e non un solo esperto) che lo analizza. Ieri nessuno ha dato una rassicurazione su questo. r. p.
zo denominato “Ally 2”, per il quali è stata rilasciata l’Intesa per la perforazione, è ubicato in agro di Marsicovetere, all’esterno del Parco della Val d’Agri, nonché dei Siti di importanza comunitaria, delle Zone a protezione speciale e del perimetro del Piano paesistico». L’assessore alla Salute Antonio Potenza ha affrontato la parte sanitaria della questione: «Siamo ben al di sotto della curva nazionale della
diffusione dei tumori. La curva locale è portata a salire, e incrocerà quella nazionale entro il 2010. Dobbiamo fermarla, certo, ma anche sapere che ci sono molte concause, ad esempio legate all’alimentazione, che qui per questioni sociali sono destinate ad aumentare e al nord a diminuire». Nell’aria continua ad aleggiare la domanda: ci può essere relazione fra petrolio e tumori?
A parlare sono i tecnici. Gabriella Cauzillo, dirigente dell’ufficio Politiche della prevenzione della sanità pubblica, cita l’Atlante di mortalità di fonte Istat: «Nei due distretti interessati, la mortalità oncologica è inferiore alla media nazionale nel periodo 1982-2001. Anche la stima del 2008 lo è. Si rilevano, è vero, incrementi di incidenza, soprattutto per l’uomo, ma non nelle aree del petrolio». Achille Palma, direttore dei lavoratori chimici della Metapontum Agrobios, ricorda il lavoro minuzioso che l’ente effettua su aria, acqua, suolo e anche sui sedimenti fluviali, «un elefante di dati, un registratore». De Filippo ricorda che negli ultimi anni sono stati stanziati quasi cinque milioni e mezzo di euro alla Metapontum per le analisi. Poi riconosce valore all’allarme lanciato dal senatore Felice Belisario (che fa proprie le ansie dei cittadini della Val d’Agri e considera i limiti di legge italiana troppo permissivi in confronto a quelli indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità e stabiliti in altri Paesi), e assicura che non è stato sottovalutato. «Ma bisognerebbe vedere anche - aggiunge - se l’ansia fa ammalare. Se la cattiva informazione è un problema per la salute dei cittadini». Per avere una risposta più o meno fondata alla domanda di partenza (“il petrolio può causare il cancro”?) bisognerà attendere che piano di sorveglianza e rete di monitoraggio siano una realtà, e abbiamo raccolto molti dati. Fino ad allora, un certo quoziente di ansia sarà difficilmente evitabile. r.pezzano@luedi.it
PROPOSTA
Egidio Digilio (Pdl)
«Indagine del Senato» IL SENATORE Egidio Digilio (Pdl) ha chiesto al al collega Antonio D’Alì, presidente della XIII Commissione del Senato (Territorio, Ambiente, Beni Ambientali, di cui Digilio è componente) di istituire un’indagine conoscitiva sull’attività del Centro Oli Agip di Viggiano e più in generale su quella di estrazione e ricerca di idrocarburi in Val d’Agri e nel Sauro-Camastra. Dice Digilio: «Si tratta, per il grave allarme provocato tra le comunità locali della Val d’Agri anche a seguito dell’ultimo “incidente” del 2 febbraio scorso all’impianto del Centro Oli di Viggiano, di realizzare un’indagine specifica sulle fonti energetiche petrolifere in modo da occuparci dei differenti aspetti delle emissioni. Ho sempre ritenuto che la struttura di Viggiano costituisce un pericolo serio per i cittadini, da sempre sottovalutato. Mi è stato sufficiente trascorrere una notte di presidio, come tutti ricorderanno quando da consigliere regionale ho avviato un’iniziativa di protesta (allora isolata), davanti i cancelli di ingresso del Centro Oli, per verificare di persona gli effetti diretti sulla respirazione provocati dall’impianto».
LIBRO DA STREGONI Certo, solo gli iniziati possono comprendere a pieno cosa significhi che «preoccupante appare la presenza di 1,2-dicloropropano che viene ritrovato nei piezometri Vpz35 e Vpz50 in quantità sempre superiore alla concentrazione soglia di contaminazione». Bisognerà farsi tradurre questi passaggi dagli esperti del settore. CAVIE VEGETALI La Metapontum ha utilizzato sistemi di vario tipo per l’analisi ambientale. Tra queste, le centraline di biomonitoraggio. In pratica, delle minuscole aiuole con specie vegetali che accumulano sostanze: i licheni, il pino, il tarassaco, il pioppo, la brassica.
La “biocentralina” a Gorgoglione. A centro pagina, la conferenza di ieri (Foto A. Mattiacci)
Ma anche il terreno nudo, da cui trarre campioni. Poi sono state utilizzate anche centraline (una fissa e una mobile) dotate di sistemi tecnologici i cui dati potevano essere letti a distanza in tempo reale. Di solito, in questo tipo di lavori le conclusioni sono la parte che sintetizza ciò che è stato detto in precedenza e lo rende più comprensibile. Si legge: «Il parametro “idrocarburi pesanti” risulta uno dei più importanti in una zona soggetta a forti pressioni dovute alla presenza di pozzi di estrazione petrolifera per capire quanto queste attività possano influenzare lo stato
«NON CONVINCE» Massaro (Csail) NON SOLO non è rimasto convinto dalle rassicurazioni del presidente della Regione Vito De Filippo. Ne chiede addirittura le dimissioni. Filippo Massaro, presidente del Csail (Comitato per lo sviluppo delle ree interne della Lucania) critica le parole del “governatore” alla conferenza stampa di ieri. Dice Massaro: «Nella “rete” messa a punto dalla Regione per il monitoraggio sul centro Oli di Viggiano e sulle attività estrattive ci sono “buchi” enormi: intanto non è dato sapere cosa hanno prodotto i cosiddetti progetti compensativi dell'Eni e non è stata accolta la proposta pregiudiziale che viene dai comitati popolari e da associazioni ambientaliste relative ad un'informazione esauriente quotidiana sui rilievi Arpab (che andrebbero comunque verificati da un comitato con rappresentanti della società civile ed esperti di specifica competenza tecnico-scientifica) attraverso sito web e “pannello informativo” da installare a Villa d'Agri!.
di salute ambientale del territorio e, di conseguenza, della popolazione che vive in quel determinato territorio. Su duecento campioni analizzati nella zona ricadente proprio vicino ai pozzi di estrazione, è stata riscontrata una concentrazione di idrocarburi pesanti su dieci terreni, otto dei quali si trovano nel comune di Calvello. I valori riscontrati comunque fanno pensare per lo più a sversamenti di tipo accidentale e non a un inquinamento di tipo puntuale». Incidenti e non attività di routine, dunque. Più avanti: «Le campagne di monitoraggio sinora con-
“Tour” congiunto dei pozzi
Eni al Wwf: rispetteremo il Parco L’ENI ha promesso: «Non toccheremo il parco». L’impegno non lo ha preso davanti alla Regione Basilicata, al ministero dell’Ambiente, ma innanzi al Wwf. L’associazione avantieri ha effettuato - iniziativa inedita - una ricognizione sui pozzi della Val d’Agri e sul Centro Olio insieme a dirigenti dell’Eni. Il Wwf era guidato dal condirettore Gaetano Benedetto. Il Wwf ha verificato i sistemi di sicurezza adottati. «Per quanto riguarda l'idrogeno solforato - si legge - l'Eni ha illustrato il sistema che consente i rilevamenti automatici e costanti e che fa scattare allarmi a soglie inferiori a quelle ritenute pericolose. Dal sopralluogo però è emersa ancor di più la necessità di un monitoraggio pubblico, nei termini già previsti dall'accordo 1998
Il Centro Olio di Viggiano
Eni Regione Basilicata, che possa consentire a chiunque di avere una visione completa ed oggettiva delle emissioni che realmente vengono prodotte». Poi ci si è messi a tavolino, e il Wwf ha fatto la storica promessa: «Eni e Wwf hanno condiviso che le prescrizioni di legge sono chiarissime: è da escludersi che [le nuove ricerche petrolifere] possano avvenire in aree interne al Parco Naziona-
Scajola spiega tutta la storia dei rifiuti nucleari di Rotondella te entro il 2009. Inoltre, coerentemente con gli obiettivi di accelerazione delle attività di decommissioning, previsti dal Piano industriale approvato il 18 settembre 2008, la Sogin prevede il completamento del 51% delle attività di smantellamento dell'impianto Itrec entro i1 2012». In merito alla sistemazione dei rifiuti solidi pregressi ad alta e bassa attività, Scajola afferma che dal trattamento «sono stati ottenuti 340 manufatti pronti
per lo stoccaggio definitivo, attualmente immagazzinati in depositi temporanei presenti sul sito di Trisaia». «Il deposito temporaneo - è ancora la risposta del ministro al deputato Napoli - autorizzato con Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 2002 per lo stoccaggio temporaneo dei manufatti cementizi, è stato ultimato nel dicembre 2006 ed i collaudi sono stati effettuati a gennaio 2007. Per quanto attiene la
rimozione e la bonifica del deposito interrato, si segnala che, nel febbraio 2007, sono stati realizzati 6 pozzi piezometrici e 4 pozzi di drenaggio per ulteriori controlli della falda e della rete di radioattività ambientale. Il 4 agosto 2007, è stato trasmesso all'ex Apat (oggi Ispra) il rapporto di progetto particolareggiato e, contestualmente, è stato completato il piano di monitoraggio straordinario predisposto da Sogin e approvato dall'ex Apat stes-
sa». «Successivamente - prosegue nell'ottobre 2007, è stata realizzata la barriera di isolamento idraulico e nell'agosto 2008 è stata completata l'impermeabilizzazione del deposito interrato. Il termine dei lavori di bonifica è previsto per fine 2010- inizio 2011. Al riguardo, si evidenzia, inoltre, che i lavori di manutenzione e di bonifica della condotta per lo scarico a mare sono diretti dalla Sogin, sotto il controllo del
dotte mostrano un quadro ambientale dell’area che necessita di attenzione soprattutto alla luce dei risultati evidenziati dalle indagini condotte sulle acque dei piezometri dell’area industriale e per la vicinanza della riserva del Pertusillo». E ancora: «Il fiume Agri durante il percorso verso la diga peggiora nel tratto a valle dell’area industriale di Viggiano. Tuttavia la elevata capacità di autodepurazione delle acque per effetto della buona condizione riparia permette un recupero qualitativo che pone il fiume in condizioni comprese fra sufficiente
LA PARTE DELL’ARPAB L’Arpab, nei giorni in cui il Centro Olio ha dato spettacolo con un imprevisto show di fuoco artificiale, ha effettuato le sue verifiche. Queste le conclusioni per l’incidente - o caso, o episodio, a seconda dei punti di vista del 20 novembre: «Le concentrazioni degli inquinanti misurati si sono temuti al di sotto dei limiti previsti dalla normativa in vigore. (...) Per quanto riguarda le condizioni microclimatiche, questa hanno favorito la dispersione e la diluizione degli inquinanti emessi in atmosfera. L’andamento dei venti ha subito un incremento in intensità proprio durante il giorno 21 novembre, con un valore medio di 5 metri al secondo e in direzione pressocché costante da Ovest-Sud Ovest». Ci si è messo anche Eolo a soffiare e complicare la situazione. Ecco invece l’analisi per il 2 febbraio: «Tutti i valori registrati sono al di sotto dei limiti, pur manifestandosi un picco di benzene intorno alle 19». I venti questa volta sono andati in direzione Est - Sud Est. Gli abitanti di Villa d’Agri (che sta a Ovest - Nord Ovest) hanno lamentato un forte puzzo. Cosa sia arrivato a Villa non lo sa ancora nessuno. ro. pe.
servizio di Fisica Sanitaria Operativa (FSO), che effettua controlli radioprotezionistici». «L'ex Apat e Arpab - prosegue Scajola - hanno eseguito, infatti, campionamenti sulle stesse matrici analizzate da Sogin. L'ex Apat, in particolare, ha partecipato ad alcune fasi delle operazioni, secondo un proprio programma di vigilanza ed, in tre successive ispezioni, ha ritenuto corretta l'applicazione delle norme e delle procedure prescritte.
Il 5 giugno 2008, quindi, la Regione Basilicata ha autorizzato le opere a mare (varo nuova tubazione), che sono state ultimate a settembre. Il 30 maggio 2008, Sogin ha trasmesso all'ex Apat ed al Ministero il rapporto di progetto particolareggiato per l'impianto di cementazione del prodotto finito (Icpf) e del relativo deposito temporaneo manufatti (Dtmc). La realizzazione del mock-up (sistema di simulazione del funzionamento dell'im-
pianto definitivo) è stata ultimata alla fine del 2008 ed è stato emesso il bando di gara per la realizzazione dell'impianto. La conclusione delle attività di qualifica della matrice cementizia è prevista entro dicembre 2009. Per quanto attiene lo stoccaggio a secco degli elementi di combustibile uranio-torio (Elk River), nel corso delle attività condotte nel periodo '75-'78 sono stati ripromessati 20 degli 84 elementi di combustibile uranio-torio». «Risultano in corso, inoltre conclude Scajola - le seguenti attività che saranno completate entro il 2009: pulizia fondo piscina; collaudo dei sistemi di movimentazione dei cask; realizzazio-
le». Sulle compensazioni ambientali, si è parlato di uno studio di Eni e Shell sugli impatti delle attività estrattive sulla biodiversità commissionato all'ateneo lucano. «Il Wwf ha ribadito nell'incontro l'auspicio che lo studio divenga immediatamente disponibile». Infine, la richiesta d’incontro al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, sui ritardi dell'applicazione dell'intesa con l'Eni del 1998.
ne dell'area di decontaminazione dei cask; realizzazione del sistema d'ispezione visiva degli elementi di combustibile. Per quanto riguarda, in particolare, i cask, si segnala che la fabbricazione degli stessi è prevista entro aprile 2012, mentre il completamento delle attività e lo stoccaggio dei cask nel deposito sono previsti per la fine del 2013. Si segnala, infine, che il Ministero dello sviluppo economico si rende disponibile ad attivarsi presso le Amministrazioni competenti, al fine di valutare la possibilità di avviare sul territorio un'azione di monitoraggio, relativa all'impatto ambientale ed un'indagine di carattere epidemiologico».
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Primo piano
Giovedì 12 febbraio 2009
Politica lucana Scritta una lettera firmata da consiglieri provinciali e sindaci che chiedono la riconferma
«Noi rivogliamo Altobello» Ma alcune firme sarebbero già state ritrattate di SALVATORE SANTORO POTENZA - “Viva Altobello”, “rivogliamo Altobello”, “noi sosteniamo Altobello”. Basta indugi. E’ in atto un’azione diretta per “forzare” la ricandidatura di Sabino Altobello alla presidenza della Provincia di Potenza. Si squarcia così il silenzio che ancora persisteva sulla corsa alla presidenza provinciale del Potentino. Situazione in contrasto con il dibattito già ampiamente avviato per la presidenza della Provincia di Matera dove si sa che in pole ci sarebbe la senatrice Maria Antezza in vantaggio su tutti e dove il Partito democratico ha prenotato la casella di presidente. Per il potentino invece, al di là di qualche voce non c’è ancora nulla di chiaro; si sa soltanto che l’Italia dei valori spinge per un proprio candidato (sulla base di un accordo che ci sarebbe a livello nazionale) e che all’interno del Pd insieme alle aspirazioni di riconferma di Altobello si fa il nome di Erminio Restaino. Ma tutto è ancora in alto mare. Questo stato di cose però evidentemente non rassicura i sostenitori dell’attuale presidente Altobello. Tanto che negli scorsi giorni è partita una lettera indirizzata al segretario regionale Piero Lacorazza e a quello provinciale, Ignazio Petrone in cui si chiede la riconferma “senza se e senza ma” di Sabino Altobello. La lettera è anche stata corredata da una serie di firme tra cui quelle di alcuni consiglieri provinciali uscenti e di sindaci democratici. Molti dei quali dell’area Sud della Basilicata. E secondo le indiscrezioni la lettera sarebbe partita proprio dal palazzo del consiglio
Sabino Altobello
provinciale prima di arrivare sul tavolo dei sindaci a cui sarebbe stato chiesto un’atto di fiducia. Ma su questo sembrerebbe ci sia un giallo. Perchè secondo autorevoli indiscrezioni, alcuni sindaci dopo aver firmato il documento pro Altobello avrebbero scritto direttamente alla segreteria del partito per prenderne le distanze spiegando che in ogni caso sarebbero con le decisioni finali del partito. Un altro elemento che sembrerebbe emergere poi, è che la richiesta di primarie di coalizione (contenuta nella lettera in cui si chiede la riconferma di Altobello) con candidato lo stesso Altobello sarebbe in contrasto con le decisioni della Direzione di non procedere a primarie per la scelta dei prossimi candidati. In ogni caso le primarie dovreb-
bero essere di coalizione e quindi non imposte da una parte del Pd ma per concertazione tra le forze politiche che compongono il centrosinistra. A seguire il testo integrale della lettera: «Nei giorni scorsi è stata ufficializzata la candidatura di un esponente del Pd per la provincia di Matera. Si sono rinviate le candidature per la provincia e la città di Potenza. I sottoscrittore del presente documento intendono offrire un contributo per una rapida e adeguata definizione della candidatura alla carica di presidente della provincia di Potenza. Una discussione aperta e franca sul merito e i risultati amministrativi, non come purtroppo è accaduto alla Regione Abruzzo, dove la scelta di un candidato a presidente frutto di una mediazione tut-
ta politica tra i partiti ha di fatto sancito la sconfitta del centrosinistra. Cosa diversa è stata la vicenda della Provincia di Trento, dove le forze politiche hanno saputo coniugare capacità di guida dell’intera coalizione e qualità amministratuva, ricandidando Lorenzo Dellai e portando il centrosinistra alla vittoria. Il merito allora. Sabino Altobello - per l’autorevolezza del ruolo ricoperto alla guida della Provincia di Potenza già al primo mandato, per la sua profonda conoscenza dei meccanismi di governo e la capacità di osservazione privilegiata dei processi che vedono un nuovo protagonismo politico delle forze democratiche- è una figura spendibile sul territorio. Un punto di riferimento riconosciuto dalle 100 comunità della Provincia, protagoniste, a fianco dell’ente, nella lotta contro l’impoverimento demografico, economico e sociale dei piccoli centri in una particolare quanto grave congiuntura che colpisce principalmente il Mezzogiorno e le sue aree interne. La qualità amministrativa espressa dalla giunta Altobello di è concretizzata in diverse azioni e settori: bilancio equilibrato con riduzione di spese ed esperienze di finanza innovativa, investimenti significativi nelle opere pubbliche (stradali e scolastiche), supporto ai piccoli comuni e ai territori, anche quelli più marginali e interni, spesso dimenticati. Sul piano politico, in un contesto di grande mutamento - segnato dalla nascita del Pd, dalla scomparsa in Parlamento dei partiti della sinistra, dalla vittoria elettorale
del centrodestra- Altobello ha saputo tenere sempre coesa la maggioranza, portando avanti lo stesso assetto politico nel corso dell’intera consiliatura. Con la sua guida, tesa e ad ascoltare e a dare risposte ai gruppi consiliari, ha messo in pratica quello che il Partito democratico, vorrebbe tornare a essere, ovvero un grande partito di coalizione. D’altra parte lo stesso Sabino Altobello ha più volte manifestato la disponibilità a sottoporsi alle elezioni Primarie ci coalizione. Non da ultimo Altobello si è batturo per conferire maggiore dignità alla Provincia, cui viene sempre più riconosciuta la particolare funzione di “facilitatore” di cooperazione e collaborazione tra enti locali. In questo quadro, le esperienze del cst, del piano strutturale e della pianificazione in materia di rifiuti. Una Provincia che ha saputo ridefinire il rapporto con la Regione sperimentando nuovi strumenti negoziali e mostrando di possedere un’adeguata maturità al processo di delega delle funzioni, come è avvenuto per i trasporti, il governo del ciclo integrato dei rifiuti, della formazione, delle politiche educative e scolastiche, anche attraverso la sperimentazione dei patti formativi locali. Il ruolo strategico della Provincia di Potenza sulle politiche energetiche viene riconosciuto a livello nazionale attraverso l’incarico ad Altobello di coordinatore delle Province del Mezzogiorno. Per tutte le motivazioni esposte, i sottoscrittori di questo documento sostengono la candidatura di Altobello alla Provincia di Potenza».
Nel comitato politico, i vendoliani dicono addio al Prc
La segreteria regionale si dimette I ferreriani ripartono dalla società POTENZA - IL COMITATO politico regionale del Prc, ieri sera, aveva all’ordine del giorno un solo punto da discutere. Il gruppo dirigente che, in questo organismo politico, fa capo alla mozione “Vendola” (rappresentata al congresso dello scorso luglio dal governatore della Puglia) ha rassegnato le proprie dimissioni. La notizia, non arriva certo inaspettata visto che da alcuni giorni è stata diffusa la nota di convocazione per un diverso appuntamento: stamattina nella sala Mediafor del capoluogo, avrà luogo la conferenza stampa per la presentazione del “Movimento per la Sinistra”. Quello il punto di approdo della segreteria regionale che ha detto, ieri sera, addio al Prc: Titti De Simone, ex segretario regionale, e con lei anche i due ormai ex segretari provinciali, Paolo Pesacane e Ottavio Frammartino, più Rocco Rivelli, Mira De Lucia (ex Giovani comunisti) e Giuseppe Lovito. Rimane, invece, dentro Rifondazione, un altro “pezzo” della dirigenza, il consigliere regionale Emilia Simonetti che, pur condividendo un progetto di sinistra “ampia”, per una scelta che più volte ha definito «soggettiva» non abbandona il partito. Il partito - nel comitato politico regionale diventano adesso “maggioranza” locale i “ferreriani” - riparte «da subito», anche se ci vorranno alcuni “passaggi tecnici”. Sarà proba-
A sinistra attivisti del Prc lucano per strada. A destra, Titti De Simone
bilmente indicato un coordinamento che dovrà sostituire la segreteria dimissionaria e avviare il percorso di «ricostituzione» di rifondazione, ma «nella società, non in una fredda logica di contrapposizione di maggioranza-minoranza». Angela Lombardi, ex parlamentare del Prc, ferreriana (mozione maggioritaria a livello nazionale) spiega che ritornare ad essere «utili vuol dire aprire le vertenze sociali e risolverle». Ovvero, ritornare «nella società», anche convocando presto tutti i circoli sul territorio. Compreso quello di Potenza in cui resta aperto il “caso”comunale. Il consigliere del Prc, Marcello Travaglini, ha lasciato la maggioranza nella scorsa seduta di consiglio comunale dopo aver denunciato un’eccessiva
“vicinanza” tra amministrazione e le assunzioni presso l’azienda che gestisce il trasporto pubblico. Ma il Prc, nel comune capoluogo, conta pure un assessore, l’esterno Roberto Mancino (delega a Bucaletto). Il circolo dovrà discutere del caso e decidere se assumere la posizione che Travaglini, «nel pieno rispetto dello statuto che concede autonomia ai gruppi consiliari» ha espresso e dunque abbandonare il governo cittadino, oppure no. Nel frattempo, «è chiaro che si apre un percorso di dialogo. La ricostituzione di Rifondazione non può che partire da qui», nell’analisi «dei bisogni delle donne e degli uomini di questa Regione». Ecco che decidono di «rifondare il partito proprio a partire da Rifondazione».
E devono “ricominciare” anche i neo aderenti al Movimento per la sinistra. L’impegno, la ricerca di una sinistra unitaria e plurale. E anche secondo questo assunto, «non viene meno la possibilità di dialogare anche con il Prc», ma non solo. Titti De Simone comincia solo a delineare ciò che sarà più chiaro oggi in conferenza stampa. «Il nostro assillo deve essere la ricostruzione in Basilicata di un progetto alternativo, insieme alla forze sociali e culturali della società democratica». Per i vendoliani - più volte hanno spiegato che il termine “scissione” in realtà non funziona: richiama “un’ortodossia” che si lasciano alle spalle - il movimento è solo uno strumento. La Sinistra, il percorso. s.lorusso@luedi.it
«Risibili i 30 miliardi»
«Il Piano europeo di contrasto alla crisi rappresenta una risposta parziale, debole e, per certi versi, capace di produrre squilibri ulteriori». L’europarlamentare lucano, Gianni Pittella attacca: «E’ risibile l'impegno di appena 30 miliardi di risorse europee e rischioso l'allentamento dei vincoli del Patto di stabilità, destinato a mettere in fibrillazione le regole sugli aiuti di Stato, il principio della non distorsione del mercato e ad avvantaggiare quei paesi che hanno condizioni di bilancio meno critiche, non certo l'Italia che ha il terzo debito pubblico più alto del mondo». «Il governo italiano sottolinea Pittella - ha una doppia responsabilità: quella di non essersi opposto abbastanza in sede di consiglio e quella di aver partorito un programma nazionale di contrasto alla crisi molto più debole e inconsistente rispetto a quelli degli altri stati membri. Lo stesso ministro Tremonti ha auspicato un collegamento più stretto tra fondi messi a disposizione e salvaguardia dell'occupazione, ma non ha detto come questo possa avvenire e fino ad ora è stato capace solo di spostare risorse, soprattutto europee, da una destinazione all'altra». E l’eurodeputato prosegue ancora: «Ci sono almeno 5 indicazioni che il Parlamento europeo ha dato e di cui si dovrebbe tenere conto. Occorre subito che la supervisione dei mercati finanziari sia affidata a un soggetto sovrannazionale. Il denaro assicurato alle deve essere posto in circolo a vantaggio di cittadini e delle imprese e la Banca centrale europea dovrebbe abbassare ulteriormente i tassi di interesse. Bisogna lanciare un programma ambizioso e coraggioso per la crescita e il rilancio della domanda, come quello presentato dal presidente americano Obama al Congresso». «Il Fondo europeo di aggiustamento alla globalizzazione - conclude Gianni Pittella - dovrebbe darsi una nuova ragione sociale, diventando sempre di più ammortizzatore per i tantissimi lavoratori colpiti dalla concorrenza internazionale».
Giovedì 12 febbraio 2009
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Inchieste di Woodcock Nell’indagine sull’ecomassoneria le intercettazioni del generale che cercava contatti in Basilicata
Così premevano sull’assessore Per energia eolica e solare interessi a Chiaromonte di FABIO AMENDOLARA POTENZA - Le «pressioni» sull'assessore all'Ambiente e i tentativi di agganciare il senatore Guido Viceconte e l’ex deputato Antonio Boccia. Per l’eolico e per il fotovoltaico. Affari da milioni di euro. Con l’energia. In Basilicata. E’ per questo che il generale appassionato d’intelligence ma che faceva affari con l’Ecopadana del frammassone Celestino Zuccotti voleva fare «una passeggiata a Chiaromonte». Così dice a telefono. «Qui di parchi eolici nemmeno l’ombra», dice un dipendente del Comune di Chiaromonte che chiede di restare anonimo. «E - aggiunge - non ho mai sentito parlare neanche di progetti». Il generale dei carabinieri in pensione Gianfranco Milillo, però, voleva investire proprio a Chiaromonte. Le sue telefonate, intercettate, sono finite nei fascicoli della nuova inchiesta del sostituto procuratore Henry John Woodcock, quella sull’Ecomassoneria. All’affare partecipavano frammassoni e generali dei carabinieri, imprenditori e faccendieri. Celestino Zuccotti è un imprenditore. Gestisce la Ecopadana Srl ed è iscritto a una loggia che, sospetta il pm anglonapoletano, non è legata alle obbedienze ufficiali. Ma agli investigatori - l’inchiesta è condotta da carabinieri del Noe e agenti della Squadra mobile di Potenza - la «violazione della legge Anselmi», quella che vieta le logge massoniche coperte, interessa poco. In questa storia c’è «il settore strategico dell'energia». «Un quadro allarmante», lo chiama Woodcock. Pieno di «commistioni» di «affari, politica e logge massoniche, che incidono in modo pesante sul corretto sul corretto e imparziale ruolo delle istituzioni». Il frammassone Zuccotti, che ha già avviato un termovalorizzatore in Grecia e sta provando a entrare nel mercato napoletano dei rifiuti, ha fiutato l’affare in Basilicata. Ma l’assessore all’Ambiente sembra essere un osso duro. La telefonata è del 12 ottobre del 2007. L’assessore è Vincenzo Santochirico. E’ lì da poco e la Regione ha appena detto no a un bel po’ di società che chiedevano di poter investire nell’eolico. Per questo, forse, il gruppo di Zuccotti cerca qualcuno che possa “spuntarla” con la Regione. Il generale Milillo, a telefono con un certo Vincenzo, fa riferimento a politici lucani: «Boccia e Viceconte», scrivono gli agenti della seconda sezione della Squadra mobile di Potenza. Dice Milillo: «Ho un impegno martedì a pranzo con Viceconte, che tu sai, il senatore, è il coordinatore regionale della Basilicata di Forza Italia. Hai capito?». Poi invita il suo interlocutore «a inviare i dati relativi al fotovoltaico a Viceconte». E’ con suo fratello Fausto, invece, che parla dei terreni. Gli dice che «l’ingegnere è stato con la squadra a visionare i terreni, due dei quali hanno i requisiti richiesti». Dice Milillo: «Se non ci sentiamo... se non facciamo in tempo stasera... va bene, ci sentiamo un attimo domani... Va bene? Così... così ti do tutte e coordinate e al limi-
Un parco eolico A destra il sostituto procuratore della Repubblica di Potenza Henry John Woodcock
te in questa settimana che io non ci sono ci potete fare una passeggiata fino... fino a là... perché è importante... eh... a
Chiaromonte». La telefonata si fa confusa. Dice ancora Milillo: «E’ il comunale che è parente al regionale». Poi di-
venta incomprensibile. Sembra quasi che il generale parli in codice. Secondo Woodcock «dal
compendio delle risultanze investigative fin qui acquisite emergono nitidamente gravi indizi in ordine al reato
di associazione a delinquere, riguardante una struttura associativa preordinata alla commissione di un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione». Le indagini, secondo il pm, «mettono in luce un quadro piuttosto allarmante riferito a un gruppo di persone, evidentemente legate ad ambienti massonici, la cui ragione sociale è quella di incidere e condizionare gli affari gestiti dalla pubblica amministrazione. A tal riguardo non v’è dubbio che il settore dell'energia costituisce l’oggetto precipuo della vasta attività criminosa in esame, ispirata e imperniata su un evidente rapporto patologico esistente tra gli spregiudicati uomini d'affari attenzionati e le pubbliche amministrazioni». In questo caso, però, al generale Milillo sembra essere andata male. f.amendolara@luedi.it
La rete di rapporti del manager di Ecopadana. L’asse Italia-Usa
Zuccotti, affari e massoneria di LEO AMATO POTENZA - «A te in Grecia, tutto a posto?». Massimo Poggiolini, figlio di Italo Poggiolini, ufficiale dell'Arma dei carabinieri, e affiliato alla Loggia P2, deve aver ereditato dal padre la passione per il grembiulino. E’ il “Gran tesoriere” di una piccola famiglia massonica non riconosciuta, il Grande Oriente Universale, di recente costituzione, per gli investigatori in realtà soltanto uno squallido comitato di affari. L'inchiesta è quella sulla massoneria deviata condotta dal pm Henry John Woodock, e l'interlocutore al telefono di Poggiolini è Celestino Zuccotti, manager della Ecopadana di Brescia, l'azienda finita al centro delle indagini sull'omicidio del consigliere comunale di Castellammare di Stabia, Luigi Tommasino, la scorsa settimana. Sembra che la Ecopadana volesse
costruire un termovalorizzatore nella cittadina del casertano, e Tommasino, a un certo punto, fosse diventato il referente politico per l'operazione, un grosso affare, che non avrà mancato di suscitare molte invidie. Celestino Zuccotti però è anche massone, anzi nell'ambiente riveste un ruolo di particolare spicco. Infatti avrebbe patrocinato il riconoscimento del Grande Oriente Universale a livello internazionale, grazie a un sistema di relazioni sull'asse Italia-Stati Uniti, e soprattutto Italia-Grecia. Racconta: «Alla sera avevo appuntamento col presidente della repubblica, e anche lì una menata, sai quelle cene ufficiali lì…». Si tratta di una grossa operazione, «lavoro per tutti», dice a telefono all'amico. In pratica quello fa quello e quello fa quell'altro e c'è da mangiare per tutti. E gli investigatori ascoltano. Zuccotti: Ormai siamo diventati
ufficialmente consulenti del Ministero dell'ambiente greco, proprio ufficialmente. Poggiolini: Uhm. Zuccotti: Con tanto d'incarico, e mi pagano anche per farlo. In più i progetti che avevamo in corso verranno tutti appoggiati: c'è un isola, vicinissimo ad Atene, dove faremo una piattaforma ecologica con tutto il riciclo completo, cioè, arriva la balla e la plastica diventa, che so, la panchina. Poggiolini: Eh Zuccotti: Con gli inerti facciamo i mattoni…perché vogliono fare anche una serie di alberghi… insomma tipo una cosa da cinema, e io ho già pensato di inserire quello vicino a te, come impresa, insomma. «Lavoro per tutti», si diceva. L'espressione di un metodo, sistematico, di «infiltrazione degli apparati pubblici», per gli investigatori, e di «una pratica massonica finalizzata piuttosto che all'elevazione spiri-
tuale degli adepti, all'incremento del conto in banca». Due “adepti” ne parlano tra di loro. T: Celestino si è un po' incazzato perché dice: “Voi spingete a fare il rito e non sapete nemmeno l'abc”… Solo dopo che hai le carte in regola Celestino alza il telefono e chiede un incontro a quelli di Washington. Hai capito? D: Ma io mi sono attaccato a te proprio perché voglio una bella scuola… Fammi studiare, prima fammi vedere, poi dopo io farò domande e ti farò dei quesiti… T: Vabè, dai, stai tranquillo. La massoneria ha un iter. Sai perché dura da quando è nata la massoneria. D: Perché non c'è fretta. T: Ecco è questo, però fretta e indolenza sono cose diverse… perché io mi sono sempre ritenuto un massone operativo. D: Se no non si combina niente. T: Perché il massone non è fatto solo di spiritualità, è fatto anche di materialità, deve mangiare, deve vivere…
Ecco perché i giudici hanno dato ragione al medico della banca delle staminali licenziato
«Diritto di critica», Gaudiano vince contro l’Asl MATERA - Carlo Gaudiano era il medico della banca delle cellule staminali dell'ospedale di Matera. Poi un giorno si è lasciato intervistare e l'Asl è finita sui giornali. «Dichiarazioni lesive dell'immagine dell'azienda sanitaria», sostengono dall'Asl per giustificare la «giusta causa» che ha portato al licenziamento del medico. Gaudiano, inoltre, «non aveva reso partecipe il direttore dell'ufficio dei suoi rapporti con gli organi di stampa». Codice deontologico alla mano, l'Asl ha licenziato Gaudiano. Secondo il medico, invece, «il licenziamento si è inserito nell'alveo di un unico piano di mortificazione professionale portato avanti dal datore di lavoro». Secondo i giudici del Tribunale di Matera, che danno ragione a Carlo Gaudiano, «emerge con tutta evidenza che ci si trova al cospetto di uno scambio di reciproche accuse, con prospettazione di verità di parte, pubblicizzate attraverso il canale dei media, senza alcun preliminare accertamento dei fatto a mezzo riscontri cristallizzati in provvedimento di competenti autorità e con i protagonisti delle vicende che trovano sponda e comunica-
Il palazzo di giustizia di Matera
zione diffusa delle proprie versioni di parte, a mezzo dei giornali, con il rischio di utilizzo anche strumentale, della cassa di risonanza offerta e utilizzata allo scopo (tanto peraltro risulta essere conforme a quanto avviene con la celebrazione di processi in tv o sui giornali, a volte senza alcun filtro di garanzia del contraddittorio, e laddove ognuno risulta poter fornire prospettazioni di parte, che vengono scambiati dall'utenza quali fatti incontrovertibilmente accertati)». Secondo i giudici, «al co-
spetto della controversa storia della distruzione della banca delle staminali dell'ospedale di Matera le parti coinvolte hanno ritenuto di riferire la propria versione sull'argomento, e tanto anche su sollecitazione proveniente dall'interesse giornalistico alla questione, evidentemente reputata anche socialmente rilevante. Gaudiano, coinvolto direttamente nella vicenda, risulta essersi avvalso del canale mediatico per poter prospettare la propria versione dei fatti, anche al cospetto dell'opinione
pubblica. In considerazione dei questa situazione non è stata ritenuta la sussistenza di comportamenti così gravi da giustificare il licenziamento». E ancora, secondo i giudici del Tribunale di Matera, «occorre fare un cenno alla questione del diritto di critica, anche con particolare riferimento alla posizione del dipendente, rispetto a quella del datore di lavoro. Quando viene esercitato il diritto di critica, occorre effettuare, una valutazione in termini di bilanciamento di due interessi collidenti, e cioè l'interesse della persona che ne è oggetto - costituzionalmente garantito dall'articolo due della costituzione e l'interesse contrapposto di chi ne è l'autore, anche lui garantito dall'articolo 21 sulla libertà di manifestazione del pensiero». Sono queste le ragioni che hanno portato i giudici a ritenere «che le correlate contestazioni oggetto del reclamo formulate peraltro a mezzo di espressioni che potrebbero reputarsi travalicare il canone della continenza e dello stesso diritto di difesa, in quanto inutilmente disdicevoli - siano completamente destituite di fondamento». fab. ame.
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Giovedì 12 febbraio 2009
SpecialeRagazzi
SpecialeRagazzi
TUTTI gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Potenza avranno in queste pagine - l’appuntamento, per cominciare, sarà mensile - uno spazio per raccontarsi e raccontare. Scuola, società, costume, diritti. Commenti, articoli e inchieste, anche corredato di foto, devono essere inviati all’indirizzo presidente@cps-potenza.it o alla casella di posta s.lorusso@luedi.it. Ovviamente questo spazio degli studenti è aperto a chi, nell’ambiente scolastico e non, vuole interloquire con i ragazzi. Con solo una precisazione: non siate eccessivamente lunghi con le parole...Potremo pubblicare un maggiore numero di interventi.
«Ho visto il “Sistema” sotto casa» glio inosservate. Dimenticavo, qui giù nessuno sente, nessuno vede, nessuno parla. É proprio lo Stato che legalizza alcune cose così da rendere l’illecito lecito, lasciando che il contrabbando e lo spaccio siano azione quotidiana. Tutto sembra essere un gioco in cui a vincere è sempre la malavita. Ci sarebbe ancora molto da dire, e le mie sono parole di disprezzo, di odio, di rabbia, contro chi continua a far sbagliare, contro chi è ancora legato ai soldi e al circuito che gira intorno. Rabbia verso il “Rosso” che non è un colore politico ma qualcosa che è in tutti noi: il sangue. Morti uccisi nelle strade con coltelli, con spranghe di ferro, con le armi, con le stesse mani o addirittura tramite l’ingerimento di sabbia. Vedere la sagoma priva di vita, a terra, di un giustiziato è come ascoltarne le urla di dolore e percepirne l’odore del sangue. Per noi tutti si tratta di normali scene di vita quotidiana, poiché quasi ogni sera si sente la notizia di un morto ammazzato, storie di uomini che hanno tentato di uscire dal giro, che hanno cercato di denunciare questi crimini, sono racchiuse nelle note sibillanti dei proiettili nell’aria. Viviamo in un paese dove vige la corruzione, dove per soldi si può ammazzare anche un figlio, dove non si cresce più con l’ideale della vita ma dove chi più ha più vorrebbe avere, dove, per lo Stato, i doveri “si devono fare” e i diritti “possono aspettare”. Ma io credo ancora nello Stato e nella Politica, perchè non posso e non devo smettere di crederci. Perchè io vorrei cambiare ciò che è sbagliato. Perchè vorrei regalare un sorriso a chi ha smesso di sorridere da tempo. Ho scritto queste parole perchè è l’unico mezzo che ho per chiedervi di fare qualcosa. Di iniziare a combattere davvero la Camorra. Di curare la giustizia e di ridare così fiducia alle famiglie che hanno subito sempre e solo ingiustizie. Perchè io ci credo, e la pazienza ce l’ho. Vi prego, non chiudete gli occhi, non tappate le orecchie, non cucitevi la bocca. Per una volta ascoltate, sta gridando un ragazzino che vorrebbe tentare, un giorno, di diventare papà. Uno studente campano volente e nolente ora in Basilicata.
Nuova Lucania o si muore
Riforma Gelmini, qualcosa di buono pure c’è
L’Onda nel capoluogo (f. Mattiacci)
IL 29 OTTOBRE scorso il Parlamento ha approvato la cosiddetta “riforma Gelmini” che rende operativi alcuni cambiamenti significativi nel mondo della scuola: il ripristino del maestro unico e del grembiulino nella scuola primaria; il ritorno dei voti, compreso quello in condotta, anziché dei giudizi; l’aumento della durata dei libri di testo. Soprattutto, un taglio generale delle spese riservato alle scuole di ogni ordine e grado e una probabile riduzione del tempo pieno. Si tratta, in gran parte, di una restaurazione che, come tutti i tentativi di discutibile ritorno al passato, non riscuote grandi simpatie né tra gli studenti, né tra gli insegnanti e forse nemmeno nelle famiglie. La mia opinione è che non si possa rispondere alle sfide del futuro proponendo un modello di scuola ottocentesco. Non capisco proprio a quali principi della moderna pedagogia si richiami il grembiulino e, quanto al maestro unico, io propendo invece alla pluralità di voci, di opinioni, di esperienze e di insegnamenti. Credo che il “politeismo” di insegnanti sia più educativo del monoteismo del maestro unico e che la presenza di più maestri arricchisca la personalità del bambino e contribuisca a una più efficace educazione democratica, oltre che a garantire una migliore preparazione e una maggiore imparzialità in sede di valutazione. Per quanto riguarda l’università, sembra che l’intervento governativo tagli le gambe alla ricerca
scientifica, un’attività invece così importante per promuovere lo sviluppo economico e il progresso della nazione e per vincere nella competizione internazionale. Infine il decreto messo a punto dal ministro Gelmini appare a molti come un larvato tentativo di sfavorire l’istruzione pubblica per promuovere le scuole private, con il rischio di discriminare gli studenti in base al censo. Tuttavia io ritengo che la riforma in questione contenga vari aspetti da apprezzare: primo fra tutti il tentativo di sanare molti mali che in tanti anni si è sempre cercato di tener celati . Solo questa riforma, infatti, tenta di combattere ed estirpare i famigerati baroni dalle cattedre delle nostre università. Inoltre cerca di combattere gli sprechi aumentando anche la durata di validità dei libri di testo. Sulla scuola tuttavia io ho un’opinione abbastanza originale e spero non minoritaria: quello che conta veramente, secondo me, è dare al giovane la sensazione che lui deve studiare non perché è obbligatorio, ma perché nella vita questo serve, anche se ci sono eccezioni a questa mia considerazione, riferendomi a quelle persone che hanno raggiunto alti livelli nella scala sociale senza aver studiato quasi nulla. Ivan Cirelli Liceo classico “Flacco” di Potenza
STORIA DI UNA CONQUISTA FACENDO un po’ di zapping in tv, la mia riflessione si fa sempre più attenta sulla strumentalizzazione della donna ancora oggi, anno 2008. Niente da fare, ogni programma trasmette continuamente “tette e culi” di ragazze dal fascino indiscutibile. Ancora oggi molte donne nel mondo si battono per la completa emancipazione e la liberazione dai ruoli tradizionali a cui sono sottoposte. Purtroppo, oggi la donna non si accorge di essere considerata un oggetto da mostra e accetta passivamente di vendere il proprio corpo. Dalla rivoluzione francese in poi tante e davvero forti sono state le lotte da parte delle donne per reclamare gli stessi diritti civili degli uomini come il diritto di voto e la parità di salario. Si battevano per dimostrare che la minore intelligenza che veniva attribuita loro e l’obbligo di occupare determinati ruoli nella società era qualcosa che non apparteneva a una società emancipata che dalla rivoluzione industriale si avviava alla massima modernità. Dopo decenni di lotte, le donne riuscirono a ottenere il diritto di voto gradualmente in gran parte d’Europa, da sole! In quegli anni nessuna fazione politica appoggiava la lotta delle rivoluzionarie: la sinistra
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CONTATTI
Ecco il secondo numero della rubrica dedicata agli studenti della Consulta provinciale di Potenza. Foto, commenti e critiche. Compresa quella di chi in Basilicata è arrivato per trovare una vita normale, scappando da laggiù...
BIANCO e Rosso. Due semplici colori. Eppure è strano, stranissimo. La mia mente, al sentire queste due parole, lega due cose apparentemente diverse ma che hanno lo stesso significato. Non è assolutamente possibile che un ragazzo di sedici anni possa vivere in una terra abbandonata, dove non vi sono né sbocchi ricreativi né sbocchi lavorativi. Dove si cresce con la paura, con il terrore, di trovare un morto vicino il portone di casa. In questo sporco giro esistono realtà in cui le persone sono costrette a vivere sotto le minacce continue di qualcun’altro. Per soldi, perchè nullatenente, o per sentirsi grandi. Lo “schifo” di lavorare alle spalle di qualcuno che non si sporca le mani. In pochissimi anni, però, la situazione è cambiata radicalmente. Ciò che permette l’espandersi di questo “Sistema” è il Bianco. Droga, soldi sporchi, è questo per me il Bianco. C’è chi inizia col vendere per ricavare qualche decina di euro, c’è chi inizia sbagliando perchè si sente solo, o perchè vuole dimenticare, o magari perchè ha voglia di sentirsi libero da qualcosa. Una volta vendere e comprare la droga erano delle operazioni da compiere furtivamente, in luoghi appartati. Oggi invece è tutto “legale”, tutto alla luce del sole. La cosa che però mi fa saltare i nervi, mi fa venire la rabbia, è che chi spaccia non è poi così tanto stupido. Eh no, perchè la Camorra cerca carne fresca. Si arruolano bambini dai sette anni in su, gli si piazza uno zainetto sulle spalle, gli si indica il luogo in cui lasciarlo e se per caso lo zainetto non arriva a destinazione o non avviene il pagamento, per prima cosa il bambino è riempito di botte e poi vengono massacrati gli acquirenti. Ma il giro non è così semplice, come può apparire, poiché le consegne vengono effettuate da diversi tipi di persone a seconda del tipo e della quantità di “bianco” da vendere. Insieme al bambino, nelle consegne a mano, c’è sempre un adulto di buona stazza pronto a intervenire allorchè ce ne sia bisogno. Altri tipi di consegne sono, invece, le consegne dei clan che spesso avvengono su mezzi di trasporto così da passare me-
Giovedì 12 febbraio 2009
Una vecchia manifestazione
viveva in un clima prettamente antifemminista e conservatore; il partito socialista che le aveva inizialmente sostenute ruppe i rapporti non appoggiandole nella petizione che chiedeva di ammettere al voto amministrativo le donne analfabete. Dopo le grandi conquiste ottenute, il movimento riprese negli anni ‘70, quando le donne, ormai emancipate, si sentivano ancora dominate dal sesso maschile e sottoposte ad una società patriarcale e autoritaria. Le femministe radicali propongono una “rivoluzione sessuale” per far risaltare la parità delle possibilità tra uomo e donna e
abolire l’ideologia della supremazia maschile. Significato ancora più profondo acquistò l’opera di “autocoscienza”, cioè di incontrarsi per discutere sul mondo, su loro stesse e sulle loro esperienze personali, arrivando perfino a riflettere sulle caratteristiche peculiari della donna e analizzare i loro comportamenti. Spesso si trattavano argomenti che riguardavano la sessualità, la contraccezione, la salute, la legalizzazione dell’aborto. Fu proprio la legge sull’aborto a indebolire le forze delle femministe che si divisero in due schieramenti: da una parte quelle per cui l’aborto era una conquista democratica; dall’altra quelle che erano favorevoli a una leggera depenalizzazione del reato di aborto. Non riesco ad immaginare a cosa penserebbero queste valorose donne se sapessero che la donna di oggi accetta una così umiliante attribuzione di ruolo nella società, perdendo la dignità che solo grazie a migliaia di lotte abbiamo ottenuto, quando nell’altra parte del mondo esistono ancora le “femmine” che desiderano l’emancipazione. Giulia Picerno Liceo scientifico “Galilei” di Potenza
PREGIUDIZIO, ingiustizia, ignoranza, vi prego liberiamo le nostre scuole da tutto ciò. Assisto quotidianamente a scene da brividi. Professori che ti valutano per il tuo cognome, non per quello che sei veramente, professori che ti valutano prima ancora che tu ti sia alzato dal banco per raggiungere la cattedra, professori che annegano nella loro ignoranza e per superbia non osano imparare a nuotare. Basta. Non se ne può più. Occupano la cattedra persone insensibili, persone cattive, persone che provano gusto nel distruggerti, ma tu devi stare zitto: hanno sempre il coltello dalla parte del manico. Loro possono metterti il “voto”. Un numero legato alla tua prestazione, alla tua performance. O torni a casa in lacrime o godendo per un ottimo successo per loro non cambia niente, a fine mese la busta paga è nella cassetta della posta. Allo stesso modo incontro professori preparati, professori professionali, professori giusti, professori che sanno distinguere la classe dal corridoio. Anche loro hanno il coltello dalla parte del manico, ma lo sanno usare. Sanno quando c’è da punire e quando c’è da graziare. Io sinceramente in una scuola giusta ci credo, voglio crederci. Anche se sarò deluso, almeno godo nell’illudermi su una speranza per il domani. Maurizio Coringrato Liceo classico “Flacco” di Potenza
Le diverse tipologie del professore
Immagine dal sito www.volontari.org
CI SONO delle fasi e dei momenti della vita in cui un uomo, nel mio caso specifico un ragazzo, deve necessariamente fermarsi ad osservare dei dati oggettivi. Quest’articolo è proprio una di quelle fasi, uno di quei tanti momenti che ho trascorso a pensare perchè la mia Lucania, terra che per troppo tempo ha amato tutti i suoi figli, improvvisamente, oggi ha smesso di donare loro il suo affetto. Boschi ricchi, acque limpide, campi fertili, bellezze inestimabili, ecco come per secoli la Basilicata ci ha ricompensati per il solo fatto di essere stati suoi figli. É noto, infatti, che una madre per il frutto del suo amore farebbe e darebbe di tutto, ovviamente, tutto questo, entro un limite massimo. Difronte all’ennesima mancanza di rispetto, difronte all’ennesima offesa, anche la più buona delle madri non può, e non deve, continuare, più che ad amare (perchè l’amore è una cosa che non dipende dagli uomini), ad assecondare un figlio così dissennato, così inetto, così egoista. Ecco che la nostra terra, proprio come una madre perfetta, dopo essersi sentita odiata dai suoi abitanti, i suoi figli, che per anni l’hanno derisa e derubata di tutto quello che aveva, giustificati solo dalla loro becera sete di richezza, ha dovuto smettere di donarci i suoi frutti migliori. Ecco che la Lucania, dopo aver assistito impotente alla vendita del suo sangue, il petrolio, al peggiore degli offerenti; dopo aver visto occupato il suo grembo dai rifiuti degli altri; dopo essere stata costretta a bere dagli scarichi della Trisaia e di tutte le altre fonti radio-attive che, per forza di cose, si pensano nascoste nel suo corpo e dopo aver visto calpestato il suo volto e la sua dignità, ha dovuto smettere di ritenerci, e quindi di trattarci, come suoi figli. Quando qualcuno ancora si chiede perchè nonostante tutti i finanziamenti la Lucania continua ad arretrare nasce spontanea in me una risata. La risposta è così scontata, così ovvia, che è inutile chiedere perchè. Rido, anzi, perchè sono convinto che chi lo chiede lo fa solo per sentirsi rassicurato dalla falsità degli altri e non per provare a fare almeno un esame di coscienza, forse ce ne vorrebbero troppi! La risposta è così lampante, così tragicamente chiara, siamo noi lucani la rovina della Basilicata. È con amarezza che sono giunto a questa conclusione, evidentemente la nostra inettitudine e il nostro immobilismo, così dolcemente cullato dai finti favoritismi del clientelismo, ci impediscono di parlare e e ci costringono a votare quelle stesse persone che ci hanno derubato di tutto, anche della salute. Questi sono i dati oggettivi sui quali è costruito quest’articolo, questi sono i dati che mi disgustano, questi sono dati che urlano, questi sono dati che prima o poi sfonderanno le vostre orecchie. Drastici aumenti dei tumori al cervello, sono infatti, proprio questa tipologia di neoplasie, quelle più strettamente collegate all’inquinamento radio-attivo dell’ambiente; altettanto drastici aumenti dei tumori solidi nei bambini e in età giovanile, cose fino a poco tempo assai rare. Qual è l’importanza dei dati epidemiologici se proprio questi dati rimangono fini a loro stessi? Nessuno parla però, le stesse persone che pensano di fare la lotta alla mafia a colpi di blitz, sono proprio quelli i primi a restare in silenzio... E tutti votano, votano e ancora votano, sempre le stesse persone, sempre le stesse maschere di un identico sistema. Se si deve provare a cambiare, ed i tempi sono necessarimanete maturi, dobbiamo assumerci le responsabilità del nostro pensiero, trasversalmente, altrimenti le nostre idee non valgono davvero niente. Qui o si fa una nuova Lucania o si muore, questa volta per davvero! Piervincenzo Lapenna Liceo scientifico ”Galilei” di Potenza
UNA GENERAZIONE IN PIÙ
“Giovani”, quella oscura parola in bocca a troppi NELLA storia dell’uomo sono le guerre a fare paura, in questo nuovo millennio in Italia è il grande conflitto generazionale a seminare sofferenza. Al giorno d’oggi tutti hanno una sola parola tra le labbra: i giovani. Solo per pura convenienza stiamo entrando nel mirino di chi non sa più cosa dire. La politica, la chiesa e tanti altri nei loro discorsi non fanno mai mancare la parola “giovani”, per attirare sicuramente un pizzico di attenzione in più. Alla fine non si riesce a capire mai cosa intendano. Quale fascia di età comprende la parola “giovani”, è un vero mistero. Il problema comunque non è l’eccessivo nominare questa parola che a noi, nuova generazione, dà fastidio, ma tutti i discorsi che le girano intorno. I “giovani” vanno aiutati, vanno coinvolti e c’è chi addirittura
dice che noi siamo una delle cause della crisi economica in atto. Su questo sono d’accordo anche io, che i giovani sono una delle cause della crisi. Perche? Perché i giovani nessuno li vuole far lavorare, perché i giovani non vengono assolutamente messi in ballo nelle questioni, nei problemi che stanno mandando alla rovina il nostro Paese e perché i giovani vengono si molto nominati, ma allo stesso tempo molto maltrattati. Sarebbe bello e credo conveniente iniziare a investire su idee, progetti e proposte giovanili, mentre invece veniamo lasciati stare a casa tranquilli a subirci tutte le cavolate che dice la televisione berlusconiana, mentre l’Italia cammina a rilento con gli occhiali e il bastone. Tutto questo soltanto perché negli uffici italiani e nella politica italiana gira molta gente di alta esperienza,
talmente alta che le loro menti sono tarate per dire sempre le stesse cose e per fare sempre le stesse cose, e a furia di ripeterle sono diventati dei professionisti. Capito che in Italia tutti ci nominano, ma nessuno ci vuole tirare in ballo, propongo di iniziare a scolpire, nel migliore dei modi e attenendoci quanto più ai nostri gusti, il nostro mondo, dove noi possiamo iniziare una volta per tutte a scegliere e decidere cosa fare e come svolgere nel migliore dei modi la nostra vita. Possiamo anche iniziare ad attendere e a sperare che le generazioni che ci sovrastano scelgano di darci fiducia, ma questa scelta quando avverrà? Basta con l’aspettare. Rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a lavorare per il nostro futuro, la nostra vita. Fabio Dapoto
Immagine da romacastelli.it
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Giovedì 12 febbraio 2009
Che cosa è rimasto dell’affezione alla “poesia”, tra televisione e rituali scolastici?
Il salto da Montale ad “Amici” Un sondaggio conferma il gradimento di quest’arte MA CHE cos’è uno spazio poetico? Immagino, e spero, che tutti vi siate posti il quesito. Bene ora cercherò di spiegarlo ai miei venticinque lettori. Analizziamo la definizione: se per poetico intendiamo “della poesia o del poeta” possiamo spingerci oltre o intenderlo come un insieme di persone che, o per lavoro, o per passione, non può farne a meno. Per spazio, quindi, ci riferiremo al grande contenitore che comprende tutti i soggetti descritti in precedenza. Spazio poetico è,insomma, quell’agglomerato di menti e teste pensanti che vuoi per amore o diletto, vuoi per impiego o studio non può prescindere dalla poesia. Una volta determinato il fenomeno ci avviamo a constatarne la reale entità e consistenza. Ai giorni nostri è ancora concreta l’esistenza di un tale strato culturale? La risposta non è così immediata, ma per fortuna c’è chi molto prima di noi si è inoltrato nella questione e penso abbia centrato il problema. E’ il caso di Montale che nel suo “Discorso tenuto all’accademia di Svizzera” nel 1975 riesce ad andare affondo nella questione, ancora più radicata oggi, risultando così di estrema attualità. Scrive: «Sotto lo sfondo così cupo dell’attuale civiltà del benessere anche le arti tendono a confondersi, a smarrire la loro identità. E comunicazioni di massa, la radio e soprattutto la televisione, hanno tentato non senza successo di annientare ogni possibilità di solitudine e di riflessione…
di qui l’arte nuova del nostro tempo che è lo spettacolo, un’esibizione non necessariamente teatrale a cui concorrono i rudimenti di ogni arte e che opera una sorta di massaggio psichico sullo spettatore o ascoltatore o lettore che sia». Montale inquadra esattamente quello che è lo stato attuale della situazione anche ai nostri giorni: quando lo scrittore genovese parla dello spettacolo non teatrale che comprende i rudimenti di ogni arte, tranne la poe-
sia ovviamente, penso ai programmi come “Amici di Maria de Filippi” e al massaggio psichico che effettua sulla mente dei ragazzi. Menti giovani che invece avrebbero bisogno per un “congruo” sviluppo, sempre usando parole dello scrittore «di solitudine e riflessione». Come nell’ “esibizione isterica” di questi programmi non c’è spazio per la più nobile delle arti, allo stesso modo nei pensieri nelle idee delle persone non vi è
Salta la corrente all’Itis di Picerno e sorgono i problemi
Quotidiane carenze e attese ALL’ITIS di Picerno, va via la corrente elettrica. I rappresentanti degli studenti chiedono l’uscita anticipata vista la mancanza di luce nelle aule, che non ci permette di seguire le lezioni, e per il conseguente spegnimento del riscaldamento, già carente. Dopo varie e continue richieste, poco dopo mezzogiorno la scolaresca esce dall’istituto. Dopo quasi 12 ore il danno sulla linea non è stato ancora risolto e persino le associazioni sportive del paese (una, ad esempio, l’A.s. Picerno ‘95 scuola basket) sono impossibilitate a usare la palestra della scuola. Tutto ciò è assurdo. Una struttura pubblica non può essere lasciata senza rifornimento elettrico per tutto questo tempo, causando notevoli problemi ai cittadini. E cosa accadrà l’indomani mattina quando noi studenti dell’itis arriveremo davanti alla scuola? Avremo la possibilità di avere la luce nelle nostre classi, o vagheremo ancora nel buio? Le nostre classi saranno
calde? Con la speranza che l’indomani mattina l’Enel possa ripare il “misterioso” danno, sono indignato da questa situazione che ormai è arrivata al limite. Gabriel Ripepi Itis di Picerno
un’area riservata alla poesia. E purtroppo Montale non è l’unico ad avere una tale visione, anche Vassalli dichiara che «la poesia è, ormai, un “genere” letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno, o quasi, al di fuori delle università e di una cerchia ristretta di cultori». Siamo giunti, quindi, a un punto cruciale attenendoci ai dati dovremmo sancire il definitivo disuso dell’arte poetica. Ma prima voglio rendervi noto l’esito del sondaggio
che abbiamo appositamente somministrato agli studenti nelle scuole. Ebbene all’interrogativo “è ancora possibile la poesia nel mondo contemporaneo?”, il risultato è sconcertante: il 62 per cento degli studenti ha risposto positivamente. Praticamente notiamo un capovolgimento netto di quelle che erano state le opinioni espresse finora. Ma non sarebbe un dato considerabile se non fosse comprensivo delle argomentazioni. Da queste ultime risulta che i
Testa e gambe QUANTE volte è capitato a tutti noi di voler evitare di sentire sciocchezze, falsità e nozioni che imbrigliano la coscienza, ma soprattutto fanno dis-informazione? Quante? Forse “pensare” è un verbo che si addice solo a chi in realtà non pensa, o crede di saper pensare, ma quotidianamente viene plagiato da messaggi all’apparenza chiari, ma che nascondono con difficoltà disonestà; messaggi di bugiardi che come direbbe Savater, “conoscono o credono di conoscere la verità e a partire da questa conoscenza falsificano ciò che considerano vero”. L’antipolitica nasce proprio perchè chi ci governa non è in grado di dire le cose come stanno e non è capace di creare una svolta vera e significativa; tutti siamo bravi con le parole, a i fatti? Quale “progressismo”, quale “riformismo” possiamo predicare, se non si è capaci di confrontarsi e aprirsi alle altre realtà, specialmente nel secolo che stiamo vivendo? La storia ci regala importanti eventi frutto di gente che ha avuto il coraggio di cambiare e oggi mettiamo in discussione il nostro modo di vita, mettiamo in discussione le nostre abitudini, la nostra società, al fine di pensare con la propria testa e camminare con le proprie gambe. Piergiuseppe Basile Liceo classico “Flacco” di Potenza
ragazzi notano una presenza determinante della poesia che interviene in maniera forte nella vita quotidiana; basti pensare alla musica, alla pubblicità, e a tutti quegli striscioni che abbiamo visto nelle varie manifestazioni. Addirittura un ragazzo riporta nelle argomentazioni alcune citazioni di Ezra Pound che spiega come nel mondo moderno la poesia ha un ruolo diverso da quello che aveva nel passato. Svolge il compito di mantenere in vita il linguaggio, uno strumento dell’uomo che come tutti gli altri si usura, servendoci delle parole si consuma, perdono via via la capacità di comunicare. Il compito della poesia è proprio quello di contrastare questo processo di esaurimento. Si delinea in ogni caso l’assenza della creazione poetica in quanto tale; non abbiamo infatti nella letterature moderna, se si possa definire tale, una nuova produzione di opere in versi. Per fortuna, però, come dice anche Fruttero «lo studio a memoria della poesia è ancora obbligatorio». Possiamo quindi affermare che sebbene o splendido albero della poesia non sia da tempo alimentato da nuova linfa, a nostra generazione non potrebbe sopravvivere se non grazie all’ossigeno che continua a produrre. Lo spazio poetico, dunque, raccoglie ancora una larga partecipazione, anche se solo come fruitori le nostre generazioni non possono prescindere dalla poesia. Fortunato Picerno Liceo classico “Flacco” di Potenza
ALLA PROSSIMA L’appuntamento per il prossimo mese L’ARRIVEDERCI alla prossima uscita della rubrica della Consulta provinciale degli studenti della provincia di potenza, ancora sul quotidiano della basilicata. E ancora una volta con commenti e articoli, magari piccole inchieste e resoconti fotografici, recensioni o critiche di studenti del territorio. Se poi anche docenti, dirigenti scolastici o istituzioni volessero usare questo spazio dedicato ai ragazzi e costruito con le parole dei ragazzi, per dialogare con loro, non resta che inviare gli interventi agli indirizzi di posta elettronica della consulta provinciale degli studenti. Solo una richiesta, non siate eccessivamente prolissi... meglio poter dare spazio a tutti.
Economia Italia / Mondo Il Governo ottiene la fiducia al Senato. Esito scontato alla Camera
Terna registra un calo dell’8,5%
Slitta ancora la class action ecco le novità del milleproroghe
Consumi elettrici in picchiata mai così dal ’75
L'AULA del Senato ha votato la fiducia al maxi-emendamento al milleproroghe e ha licenziato il decreto legge che ora passa all’esame della Camera. A Montecitorio il provvedimento dovrebbe essere blindato, dal momento che scade il primo marzo e sembra difficile immaginare una terza lettura. Novità per il settore editoria, liquidazione di Scip e ritorno degli immobili invenduti agli enti previdenziali, nuove regole sull'autonoleggio, assunzioni nel settore sanitario. Sono alcune delle novità arrivate con il maxiemendamento del governo che ha blindato il testo. Fuori invece le misure salva-auto che vivranno in un decreto a sè, come deciso dal Consiglio dei ministri, che dovrebbe essere pubblicato in giornata in Gazzetta Ufficiale. Ecco le principali misure del decreto. RINVIO PER NORME SICUREZZA LAVORO Le imprese avranno tempo fino al 16 maggio 2009 per adeguarsi alle norme per garantire salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. SLITTA CLASS ACTION. la disciplina dell’azione collettiva risarcitoria a tutela degli interessi dei consumatori acquisterà efficacia a partire dal 1° luglio 2009. PROROGA DICHIARAZIONI FISCALI Non viene spostato il termine per i pagamenti delle tasse ma quello per l’invio telematico da parte di commercialisti e Caf all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni
(Unico e Iva, dal 31 luglio al 30 settembre). EDITORIA, CIG PER PERIODICI E SALVI GIORNALI PARTITO La cassa integrazione per i giornalisti delle aziende in crisi viene estesa anche ai periodici. Arrivano 10 milioni a decorrere dal 2009 per i prepensionamenti del settore. Salvi i giornali di partito anche se non hanno ora rappresentanza parlamentare; per i contributi si considererà se avevano diritto il 31 dicembre 2005. MARCIA INDIETRO SU CARTOLARIZZAZIONI Scip viene liquidata e gli immobili invenduti tornano agli enti originariamente proprietari che potranno prevedere per vendite dirette. STRETTA SULL'AUTONOLEGGIO E conseguente maggiore salvaguardia per i taxi. ARBITRATO IN APPALTI PUBBLICI PER TUTTO IL 2009 Prorogata l'entrata in vigore del divieto fino alla fine dell’anno. NIENTE ICI SU FABBRICATI RURALI Ai fini dell’imposta comunale sugli immobili «non si considerano fabbricati le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto dei fabbricati per i quali ricorrono i requisiti di ruralità». WELFARE, CONTROLLI SUI REDDITI Ai fini della ricostruzione delle prestazioni previdenziali e assistenziali parte una procedura di verifica sui redditi. PIANO CARCERI Il capo del di-
partimento per l’attività penitenziaria avrà poteri speciali con l’obiettivo di accelerare la creazione di nuove strutture per risolvere il problema del sovraffollamento della carceri. GUIDA MOTOSCAFI E ALCOL Arrivano norme più stringenti per chi guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche, anche se al posto del volante c'è invece il timone di motoscafi e barche. Viene poi introdotta una graduazione per la guida di natanti: la cilindrata potrà aumentare al crescere dell’anzianità della patente nautica. COMUNI 'VIRTUOSI' I comuni virtuosi saranno autorizzati ad utilizzare risorse, anche delle Regioni, per attivare investimenti. In questo caso non si applicano le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità interno. Gli enti interessati sono quelli che hanno rispettato dal 2009 al 2011 gli impegni per la spesa corrente, al netto della spesa per i rinnovi contrattuali. GRANDI OPERE Le somme stanziate dal 2006 in base alla Legge Obiettivo per realizzare grandi opere e non utilizzate entro il 31 dicembre 2008 saranno riscritte a bilancio di competenza degli anni successivi.
Bot al minimo storico, rende poco più dell’1% il rendimento dei Bot a tre mesi era di oltre il 4% (4,032%). Rendimenti risicati quindi che, seppure con un sollievo per le casse dello Stato, garantiscono ai risparmiatori un guadagno netto inferiore all’inflazione. Un rendimento tuttavia sicuro e che dribbla gli scivoloni del mercato azionario e le amare sorprese arrivate negli ultimi mesi anche da titoli azionari blasonati. Secondo analisti e operatori infatti i «titoli di Stato rimangono
una sinecura in tempi di gravi crisi e di incertezza sullo stato dell’economia e rappresentano così uno dei luoghi migliori dove parcheggiare la liquidità, magari in attesa di tempi più favorevoli». Di certo, spiega un operatore del comparto, «nei prossimi mesi i rendimenti potrebbero ulteriormente scendere visto che la Bce, a causa del perdurare della crisi, continuerà sulla linea di taglio dei tassi».
«Gli obiettivi di risanamento sono positivi» Ridurrà la produzione
L’Fmi promuove le politiche anticrisi del Governo italiano LE PROSPETTIVE economiche dell’Italia, colpita dalla crisi internazionale come il resto del mondo, sono le stesse di quelle degli altri Paesi di Eurolandia. Anzi: al di là del pesante fardello delle macro cifre di finanza pubblica, che da decenni si porta dietro, l'Italia ha il vantaggio di non dover fare i conti con l'esplosione della bolla immobiliare e le turbolenze finanziarie con cui, invece, devono vedersela altri Paesi. L’analisi è del direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale per l'Italia Arrigo Sadun. «L'Italia – spiega Sadun – risente della crisi, ma non è nell’occhio del ciclone. Ci sono Paesi che prima hanno beneficiato della bolla immobiliare e dell’Everest finanziario e che ora ne pagano le conseguenze. La loro – prosegue – era una crescita drogata». Il “delta” fra crescita degli anni scorsi e l'attuale severità della recessione che li colpisce è infatti di 6 punti percentuali, mentre per l’Italia è la metà. Certo, le cifre della finanza pubblica italiana sono, come quelle di altri Paesi, pesanti.
Il debito, per esempio, «è una palla al piede da molti anni ma – analizza Sadun – non è un’esplosione: i mercato lo sanno e sanno che è sempre stato gestito bene. Ovviamente sarebbe meglio non averlo così alto...». In questo quadro di recessione globale, oltretutto, «le politiche italiane anti-crisi, mirate e di natura temporanea» si coniugano «con gli obiettivi di risanamento nel medio termine» e, per questo, «hanno un’impostazione positiva». Inoltre «l'impostazione generale, che guarda al consolidamento fiscale e ai problemi strutturali, è giusta. Così come va bene la Finanziaria, con l’innovazione di ancorare gli obiettivi in un arco di 3 anni». Ultima leva positiva per Roma – secondo il direttore esecutivo dell’Fmi per l’Italia – è la solidità complessiva del sistema bancario. Un sistema «tradizionale», in cui le banche «si finanziano attraverso i depositi e non attraverso capitali reperiti sui mercati» e che quindi, «in un mercato del credito inaridito, non si è trovato a secco».
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Dichiarazioni fiscali disposta la proroga
Scende il rendimento dei Buoni del Tesoro: a maggio scorso era oltre il 4%
DELUSI e impauriti dal crollo dei titoli finanziari, tornano in massa i bot-people, che ad ogni asta dei buoni del Tesoro, nonostante i rendimenti in costante calo, presentano le loro numerose richieste. E così anche ierii, con 4,5 miliardi di Bot trimestrali in offerta, le richieste sono state pari a 10 miliardi. E il rendimento lordo è sceso all’1,206 per cento. Un brusco calo, se si pensa che neanche dieci mesi fa, a maggio dello scorso anno,
Giovedì 12 febbraio 2009
Peugeot in perdita taglia 11.000 lavoratori PSA PEUGEOT Citroen registra nel 2008 le sue prime perdite da dieci anni e per far fronte alla crisi decide di ridurre nel 2009 l’organico di 11.000 persone e la produzione del 20-30%. Le prospettive per l’anno in corso non sono infatti incoraggianti: secondo il gruppo guidato da Christian Streiff il mercato mondiale dell’auto registrerà un calo di almeno il 20% e il ritorno all’utile operativo non è atteso prima del 2010. Il costruttore ha pubblicato i suoi risultati, che si riassumono in perdite nette di 343 milioni, perdite operative di 367 milioni per un fatturato sceso del 7,4% a 54,3 miliardi, mentre da Bruxelles si segnalano dubbi e perplessità sul piano di salvataggio che prevede prestiti agevolati per l’industria auto. La Commissione europea potrebbe infatti ritenere illegale le condizioni poste da Parigi a PSA Peugeot Citroen e Renault per ricevere un prestito di 3 miliardi ciascuno, e cioè quelle di non chiudere stabilimenti in Francia per i 5 anni della durata del prestito e di evitare licenziamenti.
LA CRISI abbatte i consumi energetici italiani. Energia elettrica e carburanti mostrano a gennaio una drastica flessione della domanda. E se dietro questa riduzione ci sono anche effetti di calendario, sull'entità del calo incide, e non poco, il crollo della produzione industriale. I dati più pesanti riguardano l’elettricità: il mese scorso i consumi registrati da Terna si sono attestati a 27,3 miliardi di kilowattora, con una flessione dell’8,5% rispetto al gennaio 2008. Per trovare una diminuzione paragonabile a questa bisogna risalire fino al 1975, quando in agosto si registrò un -7,6%. La società che gestisce la rete elettrica italiana sottolinea che gennaio è tradizionalmente un mese di consumi più contenuti, perchè in genere la prima settimana risente ancora del periodo delle festività natalizie. Quest’anno, infatti, alcune aziende hanno ripreso a lavorare direttamente il 12 gennaio. Da considerare ci sono due giorni lavorativi in meno rispetto all’anno precedente. In senso inverso ha agito invece il clima, con temperature in media più fredde di un grado e mezzo. «Il pesante calo dei consumi elettrici di inizio anno – spiega la stessa Terna – riflette la perdurante fase di debolezza della produzione industriale». Ieri l’Istat ha comunicato le cifre negative di dicembre (-12,2%), ma le anticipazioni del centro studi di Confindustria per gennaio indicano un ulteriore peggioramento, con una discesa stimata al 15%. La frenata dell’industria condiziona anche i consumi petroliferi, in picchiata già da diversi mesi. A gennaio, secondo l’Unione petrolifera, sono scesi a circa 6,5 milioni di tonnellate, con un decremento dell’8,4%. La domanda di benzina è scesa del 7,2%. Il gasolio, invece, è crollato dell’8,1%.
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GiovedĂŹ 12 febbraio 2009
24 ore in Basilicata
Tanti i reclami da parte degli utenti: le somme non corrispondono ai reali consumi
Acqua “salataâ€?, occhio alle bollette Nessuna lettura dei contatori, importi calcolati forfettariamente POTENZA - In queste ultime settimane sono giunte numerosissime segnalazioni di irregolaritĂ nel calcolo delle quantitĂ di acqua consumata attribuita nelle bollette degli utenti dall’Acquedotto Lucano. L’allarme nelle famiglie però è scattato solo quando si sono verificate grosse discordanze tra le cifre da pagare e quelle stimate dal consumatore, come è successo, a esempio, nel caso di Giuseppina Ferrara: una signora che vive da sola, abituata a ricevere una bolletta di qualche decina di euro che si è invece ritrovata, improvvisamente, con una bolletta che supera i duecento euro. Lo stesso che segnala Caterina Bochicchio, la quale, nonostante viva da sola, ha dovuto inizialmente sborsare oltre duecento euro in un solo trimestre. Segnalazioni che potrebbero tornare utili a chi, in questi giorni, all’improvviso, si dovesse trovare difronte a una grossa differenza nella cifra da pagare: l’anomalia deve suonare per gli utenti come un primo importante campanello di allarme. Sono giĂ diverse decine, in pochi giorni, i residenti del capoluogo che si sono recati presso la sede di via Grippo dell’Acquedotto Lucano per chiedere una verifica dei calcoli.
Un San Valentino tra amore e cultura
In 10 musei e siti archeologici paghi per uno ed entri in 2 Galleria civica di Potenza
Lettura dei contatori dell’acqua
Tantissime famiglie raccontano di non aver ricevuto nessuna lettura del contatore negli ultimi mesi, a testimonianza del fatto che evidentemente i calcoli dei consumi vengono effettuati tramite delle previsioni a forfait e non in base ad un calcolo preciso. In molti casi di richiesta di verifica del calcolo dei metri cubi consumati - raccontano ancora alcuni utenti del servizio - viene chiesto agli stessi utenti stessi di rilevare e comunicare presso gli uffici la lettura esatta del contatore. Cosa non di poco conto se si considera che tantissime abitazioni non sono do-
EQUITALIA BASILICATA S.p.a Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera 9LD GHOOD 7HFQLFD Q 3RWHQ]D
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tate ancora dei moderni contatori che rendono piÚ semplice la lettura. Solo dopo la comunicazione dei privati, viene in alcuni casi annullata la bolletta, in altri applicato un credito che viene poi fatto scalare successivamente. Non tocca però certamente ai cittadini sobbarcarsi il compito di leggere i contatori e comunicare i metri cubi consumati. Nei piccoli paesi, con una grande fascia di cittadini costituita da anziani, diventa non solo complicato ma quasi impossibile, doversi recare fino nel capoluogo per comunicare i dati reali. Senza calcolare
tutti quelli che pagheranno e continueranno a pagare senza essere a conoscenza di questa strana procedura. Certamente, un bel risparmio per Acquedotto Lucano, quello concesso da tutti i cittadini che a proprie spese, si sostituiranno involontariamente agli addetti alla lettura dei contatori. Considerando che la Basilicata conta quasi centocinquantamila allacci alla rete idrica, il numero delle richieste di verifica e di informazioni, potrebbe diventare per i dipendenti di Acquedotto Lucano un lavoro ben piĂš pesante che la semplice lettura. regione@luedi.it
NEL giorno di San Valentino, in dieci fra musei, monumenti e siti archeologici della Basilicata basterà presentarsi in due per accedere pagando un solo biglietto di ingresso. L’iniziativa, avviata dal ministero per i Beni e le Attività culturali, ha ottenuto l’adesione del Comune di Potenza, che ha indicato la Galleria civica per far pagare alle coppie un solo biglietto. I musei e i parchi archeologici lucani che aderiscono all’iniziativa sono il Museo Adame-
steanuÂť di Potenza, il Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Matera, il Museo “RidolaÂť di Matera, il Museo del Melfese ÂŤPallottinoÂť di Melfi (Potenza), il Museo e il parco archeologico di Venosa (Potenza), il Museo archeologico di Muro Lucano (Potenza), il Museo e il parco archeologico di Grumento Nova (Potenza), il Museo e il parco archeologico di Metaponto di Bernalda (Matera), il Museo e il parco archeologico di Policoro (Matera). regione@luedi.it
Si tengono alti i prezzi di case e beni alimentari
Fine 2008, frena l’inflazione In calo abbigliamento e calzature POTENZA - La nota relativa ai prezzi al consumo nel IV trimestre 2008, presentata dal Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio regionale Prezzi, evidenzia che in Basilicata, negli ultimi mesi del 2008, la frenata dell’inflazione è risultata inferiore di mezzo punto percentuale rispetto al dato nazionale. Nell’ultimo trimestre dell’anno, in particolare, l’indice è sceso dal 3,0 per cento di ottobre all’1,7 per cento di dicembre (confermando il trend relativo al terzo trimestre dell’anno), mentre in Italia l'inflazione si è fermata al 2,2 per cento. Il differenziale inflazionistico risulta, quindi, ampiamente favorevole alla Basilicata che - a fine 2008 - può vantare una crescita dei prezzi inferiore di mezzo punto percentuale alla media analogamente favorevole il confronto con l’area meridionale, dove l’aumento tendenziale dei prezzi raggiungeva, a dicembre, il 2,4 per cento. I rincari maggiori continuano a registrarsi nei capitoli di spesa dell’ “alimentareâ€? - che non ha ancora riassorbito del tutto gli aumenti dei prezzi nella filiera cerealicola - e dell’ “abitazioneâ€?, che sconta i ritardi nell’adeguamento delle tariffe energetiche (elettricitĂ e gas) ai ribassi delle quotazioni internazionali delle materie prime. Per contro, il 2008 si è chiuso con un’inflazione nulla nel comparto dei trasporti, per effetto del forte e repentino calo dei prezzi dei carburanti, e con una inflazione negativa in diversi capitoli (dall’abbi-
Crolla la grande distribuzione HANNO subito un calo del 5,3 per cento, nel quarto trimestre 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli introiti della grande distribuzione organizzata in Calabria e Basilicata. Il dato è riportato dal supplemento Sud del Sole 24Ore che ha elaborato alcune rilevazioni di Iri-Infoscan. Gli incassi complessivi del periodo, in ragione della crisi che non ha risparmiato il sud, si sono fermati nelle due regioni a 301.734 milioni con un picco di vendita, il piÚ alto nelle regioni del Mezzogiorno, del 29,8% (+1,9% rispetto all’anno precedente) che ha riguardato i prodotti venduti in promozione. La variazione maggiore per le principali categorie merceologiche, rispetto alle rilevazioni dello stesso periodo del 2007, ha riguardato la pasta (+21,4) a seguire l’acqua e il latte fresco (+3,6). Crollata la vendita di mozzarella (-20,4) e in diminuzione vendita di caffè -9,4 e birre alcoliche. gliamento e calzature ai servizi ricreativi e culturali, dalle comunicazioni ai servizi sanitari). Scorporando il dato per capoluoghi di provincia, emerge una complessiva condivisione della tendenza, denotando anche un parziale ri-allineamento dei rispettivi trend di crescita dei prezzi. In dettaglio, il bilancio dell’intero 2008 è risultato cosÏ piÚ favorevole al capoluogo di regione, dove i prezzi sono aumentati mediamente del 3,2 per cento, contro il 3,5 per cento rilevato nel comune di Matera. I risultati della ricerca - osserva l’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Gennaro
Straziuso - non possono che costituire una tappa di un processo conoscitivo che l’osservatorio regionale sui prezzi al consumo deve proseguire, anche per accompagnare e supportare nel miglior modo possibile le azioni specifiche in materia di contenimento dell'inflazione. Senza la pretesa di investire e affrontare i molteplici aspetti che determinano le dinamiche dei prezzi, occorrerĂ monitorare in particolare la struttura del settore distributivo, la “filieraâ€? della formazione di alcuni prezzi finali e l’effettiva consistenza e dinamica dei redditi netti delle famiglieÂť.
24 Ore in Basilicata 19 Competitività Confindustria: Tappa fondamentale ma siamo solo all’inizio del percorso GiovedÏ 12 febbraio 2009
Ddl sviluppo, promosso con riserva I sindacati: ÂŤValuteremo sulle azioni concrete che verrannoÂť POTENZA Legge sulla competitivitĂ delle imprese, pro e contro. Promossa con riserva da quanti , con i problemi del mercato del lavoro , sono costretti a misurarsi quotidianamente. Elogiata da chi si fa invece portavoce di una categoria che nel provvedimento vede una sorta di “ boccata d’ossigenoâ€? per l’intero comparto economico ed industriale del territorio. ÂŤSi tratta - ha detto il presidente di Confindustria, Martorano, commentando la legge approvata martedĂŹ in consiglio regionale - di un importante strumento che segna solo l’inizio di un lungo percorso. E’ da considerarsi comunque una tappa fondamentale anche se a questa si è approdati con notevole ritardo. La legge approvata in giunta è il presupposto normativo, la base dalla quale partire per l’emanazione dei bandi volti al sostegno dell’economia regionaleâ€?. Poi conclude con un auspicio: ÂŤMi auguro che le procedure per l’emanazione dei bandi vengano esplicate in fretta perchĂŠ questi sono gli unici strumenti validi affinchĂŠ le risorse disponibili siano realmente messe a disposizione dei vari settori dell'economia lucanaÂť. La bontĂ del provvedimento, fanno sapere invece da Cgil, Cisl e Uil, andrĂ valutata sulla base di quelle che saranno le strategie e le azioni che concretamente si riusciranno a mettere in campo. ÂŤ Un utile strumento di intervento quello pensato dalla regione - commenta Michele Delicio, segretario regionale della Uil - In questo modo si cominciano a colmare lacune che non piĂš giustificabili nelle scelte strategiche di sostegno alle piccole e me-
Crolla il colosso della moda della provincia molisana
La notizia apparsa sulle pagine del quotidiano Il Tempo
Gli imprenditori tessili lucani in catene davanti alla Ittierre ISERNIA - Sono piccoli imprenditori, poco conosciuti nel tessuto produttivo regionale, ma che fanno parte dell’indotto di una delle piÚ grandi realtà economiche del paese, e che da mesi stanno subendo gli effetti collaterali della crisi globale, tanto da rischiare di sparire. Stiamo parlando dei titolari dei laboratori tessili che lavorano per la Ittierre di Pettoranello del Molise, licenziataria di marchi prestigiosi come Just Cavalli e Versace jeans couture, Malo e Gianfranco Ferrè, tra le piÚ importanti nel Paese, ormai sull’orlo del tracollo finanziario, per la quale è stata richiesta e concessa l’amministrazione controllata. E’ la crisi del made in Italy, che ormai da mesi fa sentire tutto il suo peso. E lo scorso martedÏ i titolari dei laboratori tessili - una decina in tutto tra lucani e salendie imprese. Condivisibili anche gli ambiti di intervento individuati dal provvedimento, per il segretario regionale della Uil, soprattutto quando nel documento si parla di uso sostenibile delle risorse, attrazione degli investimenti, gestione piÚ efficace delle crisi ambientali. Anche se, aggiunge il segretario, un giudizio piÚ completo potrà essere espresso solo dopo aver conosciuto in dettaglio le misure d'intervento cui prov-
tini - si sono incatenati davanti allo stabilimento della provincia di Isernia. Ne ha dato notizia una pagina del “Il Tempoâ€?. Da 13 mesi non percepiscono le spettanze dalla Ittierre e danno da mangiare a circa 300 famiglie. Hanno tentato di bloccare l’ingresso ai dipendenti. E nel pomeriggio pomeriggio hanno bloccato anche gli ingressi secondari. Chiedono che vengano pagate loro le somme spettanti. ÂŤĂˆ drammatica hanno dichiarato al Tempo - Siamo sull'orlo della crisi. Le banche ci stanno torturando. Non chiediamo l'ottenimento di tutti gli arretrati, ma almeno di una parte di essi per riprendere a respirare. Quella che è venuta qui in Molise è solo una minima delegazione, c'è chi non è potuto aggregarsi perchĂŠ non ha nemmeno i soldi per il gasolioÂť. vederĂ la giunta attraverso la propria deliberazioneÂť. Buona la legge anche per il segretario della Cisl, Nino Falotico, che però ammonisce: ÂŤIl provvedimento rischia di risultare insufficiente senza una visione unitaria delle politiche di sviluppo, prime fra tutte la riduzione del prezzo dell'energia elettrica, del gas e dell'acqua per incentivare nuovi insediamenti produttiviÂť. Poi la ricetta proposta dalla Cisl: ÂŤPer rimettere in moto
Trenitalia, nello stabilimento di Melfi carenza di condizioni di sicurezza MELFI - IL personale dello stabilimento Trenitalia di Melfi è da ritenersi estraneo rispetto ad inadempienze contrattuali. E' quanto ha comunicato ieri all'azienda la segreteria regionale e quella nazionale della Uil trasporti in merito alle mancate risposte in merito alle denunce inoltrate piÚ di un mese sulla carenza di condizioni ambientali e di sicurezza sul lavoro adeguate nello stabilimento di San Nicola di Melfi. Tra cui, mancanza riscaldamento e acqua calda negli spogliatoi e nel capannone, mancanza di vapore per le relative lavorazioni, penetrazioni di acqua piovana dal tetto del capannone su macchinari e quadri eletlo sviluppo servono interventi coordinati sulla logistica, sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro, ma servono soprattutto politiche di sostegno anche da parte del governo nazionale che finora ha fatto ben poco per il Mezzogiorno. A criticare la mancanza di strategie a carattere nazionale per fronteggiare la crisi, anche il segretario della Cgil, Pepe: Ci dispiace che la regione, e il Sud tutto, siano stati lasciati da soli a mettere in
La protesta contro le misure del Governo e il rinnovo del contratto
La Cgil di Basilicata si prepara alla grande manifestazione di Roma La CGIL di Basilicata, a fronte della drammatica crisi che investe il Paese, ed in considerazione delle misure sbagliate prese dal Governo nazionale, invita le lavoratrici e i lavoratori pubblici e del settore metalmeccanico ad aderire allo sciopero generale di domani e a partecipare alla manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, in difesa del reddito dei lavoratori dipendenti, dell’occupazione, dell'estensione degli ammortizzatori sociali ai precari. Bisogna fermare - è la nota inviata dal segretario regionale del sindacato, Antonio Pepe - la strategia del Governo delle destre che vuole far pagare la crisi esclusivamente ai lavoratori dipendenti e per ben due volte. In questi giorni il Governo non ha preso misure adeguate e non ha messo in atto politiche anticicliche; non ha previsto investimenti congrui in ricerca, nuove tecnologie e innovazione verso il lavoro del settore pubblico e metalmeccanico. Nel settore dell'Auto ha predisposto incentivi all'acquisto senza avviare la necessaria riconversione ecologica. Il Governo è contro la salvaguardia dell'occupazione, l'amplia-
E intanto è guerra di numeri sul voto della Funzione pubblica E’ ORMAI guerra dei numeri. L’aperto scontro tra Cisl e Uil contro Cgil, esasperato dalla mancata sottoscrizione da parte del sindacato di Epifani dell’accordo sul rinnovo del modello contrattuale, si gioca ora sul campo delle percentuali. La Fp Cgil, martedÏ scorso, aveva cantato vittoria, comunicando che l’esito del referendum tra gli impiegati del pubblico impiego, aveva consacrato la vittoria del no all’accordo con una larghissima percentuale. Il giorno dopo, il segretario di categoria della Cisl, Nicola Pica, si è affrettato a chiarire: Ancora una volta vengono diffusi dati falsi da parte della Cgil Fp riguardo al referendum sottoposto ai lavoratori del comparto ministeri, parastato ed agenzie fiscali in quanto è assolutamente falso che l’85 per cento dei dipendenti pubblici ha detto no ai contratti, considerato che in molti uffici della Provincia di Potenza non si è votato ed in molti altri i lavoratori si sono addirittura rifiutati di votare. Su queste posizioni anche il segretario regionale di categoria, Giovanni Sarli La Cisl in questi mesi – aggiunge Pica non solo ha diffuso notizie veritiere ai lavomento, l'estensione e l'accesso ai servizi pubblici, sociali e sanitari. Viene cancellata l’autonomia della contrattazione e del sindacato, piegandolo a logiche corporative e di sudditanza all'impresa ed
ratori, ma ha anche cercato di non distorcere la realtà , evitando di confondere e deprimere i lavoratori. Dai dati in nostro possesso, risulterebbe che circa il 70 per cento dei lavoratori ha detto sÏ al rinnovo contrattuale. Immediata la nuova replica della Fp Cgil, questa volta affidata al segretario regionale di categoria, Angelo Summa. La Cisl - ha dichiarato in una nota - prova a mistificare la realtà e non vuole accettare il voto democratico espresso dai lavoratori del comparto, i quali hanno bocciato nettamente con il 95 per cento dei No i contratti firmati da Cisl e Uil. In tutti i posti di lavoro – aggiunge Summa - il numero dei votanti è stato di molto superiore al numero degli iscritti alla nostra organizzazione. In molti uffici l’affluenza è stata superiore alla metà degli addetti. E conclude seccamente: I verbali relativi alle operazioni di voto, nei quali senza possibilità di discussione sono evidenti i risultati, saranno accessibili a chiunque ne farà richiesta.
alla politica e viene fortemente depotenziato il ruolo e la funzione del contratto collettivo nazionale di lavoro, attaccando alla base i diritti dei lavoratori dipendenti. La Cgil non si rassegna a
questa deriva delle relazioni industriali e soprattutto alle modifiche negative della costituzione materiale, oltre che formale, che ci prospettano un Paese sempre piĂš “disegualeâ€?Âť. regione@luedi.it
triciÂť. Lo scorso 16 gennaio l'organizzazione sindacale e l'azienda, insieme alla rsu, avevano avuto un incontro dove Trenitalia aveva assunto precisi impegni. ÂŤRimasti poi lettera mortaÂť, dice il segretario della Uilt regionale, Antonio Cefola. Inoltre, inaspettatamente, lo scorso 4 febbraio, Trenitalia comunicava la volontĂ di trasferire circa 40 unitĂ a Foggia per attivitĂ â€œpiĂš attinteti alo loro profiloâ€?. ÂŤConsiderato - scrive il sindacato in una nota - che il personale tutto dello stabilimento è stato sempre disponibile a collaborare, i dipendenti sono da da ritenersi estranei rispetto a inadempienze contrattualiÂť.
campo azioni utili per far fronte alla difficile situazione. Quanto alla legge approvata dal Consiglio Regionale commenta: Meglio tardi che mai, si tratta di un segnale importante che poteva essere presentato in tempi meno lunghi vista la crisi che sta investendo la regione. C'è però ancora poca chiarezza sulle azioni da mettere in campo e, bisogna dirlo, questo è uno strumento che da solo serve a poco. Si tratta di un segnale im-
portanteÂť, commenta il segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza. ÂŤLa velocitĂ deve essere il nostro faro guida in questo momentoÂť, ha aggiunto il consigliere regionale, Franco Mollica. ÂŤUn momento straordinario per il rilancio del sistema produttivo lucano, che piĂš di altri nel mezzogiorno, vive le difficili contraddizioni dell'attuale crisi economicaÂť, conclude Michele Franzese, presidente Betobe. Anna Musacchio
EQUITALIA BASILICATA S.p.a Agente della Riscossione per le province di Potenza e Matera 9LD GHOOD 7HFQLFD Q 3RWHQ]D
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20 24 Ore in Basilicata Val D’Agri Il Consiglio di Stato accoglie l’annullamento della sentenza del Tar Basilicata Giovedì 12 febbraio 2009
Parco, ribaltata la sentenza Il commissario Totaro ritorna al suo posto. Pdl soddisfatto UNA sentenza inaspettata quella del Consiglio di Stato che ieri sera ha ribaltato la vittoria lucana sulle scelte del ministro Prestigiacomo, rispetto alla nomina del commissario straordinario del nuovo Parco della Val d’Agri. La sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto l’appello del ministero dell’Ambiente nel quale si chiedeva l’annullamento dell’ordinanza del Tar Basilicata dello scorso 5 dicembre. Lo hanno riferito, in una nota congiunta, i parlamentari lucani del Pdl, Guido Viceconte, Vincenzo Taddei, Cosimo Latronico ed Egidio Digilio, i quali hanno espresso soddisfazione. «Tale sentenza – hanno spiegato in una nota – consentirà, nei prossimi giorni, al commissario Domenico Totaro, di riprendere le sue attività tese a rendere operativa l’istituzione dell’Ente Parco». E pensare che solo due mesi fa era stato il centrosinistra lucano a cantare vittoria. Dopo la nomina, a ottobre, da parte del governo nazionale, di Domenico Totaro, responsabile provinciale del dipartimento ambientale di Forza Italia, a commissario straordinario del Par-
Il parco della Val d’Agri
co, la Regione Basilicata provvedeva a fare ricorso presso il Tribunale amministrativo regionale. Secondo le istituzioni regionali si era consumata una chiara intromissione da parte del governo nazionale in competenze che spetterebbero alla Regione. Poi, il 5 dicembre 2008 appunto, la sentenza emessa dal Tar Basilicata che accoglieva la domanda di sospendere il decreto di nomi-
na del commissario, emesso dal ministro Prestigiacomo, accolto in regione con grande entusiasmo. «E’ stato ripristinato il pieno rispetto della legalità, nonché la competenza e le prerogative istituzionali della Regione Basilicata», commentava così la notizia l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. Mentre il Pd esultava il ministero si preparava a ricorrere al Consiglio di Sato che
ieri ha ribaltato le cose. A poco sembrano essere servite le previsioni normative richiamate dallo stesso assessore Santochirico, secondo le quali la legge quadro sulle aree protette (n.394/1991) prevedrebbe che la nomina del presidente dell’ente parco avvenisse d’intesa con i presidenti delle Regioni nel cui territorio ricade in tutto o in parte il parco stesso. La vittoria del centro sinistra lucano è durata per poco.
Incentivi agli imprenditori che favoriscono la stabilizzazione
Enti pubblici: 4,5 milioni per gli Lsu Attività confermate anche per il 2009 POTENZA - La giunta regionale ha approvato la delibera che contiene le modalità per garantire dal primo gennaio scorso sino al 31 dicembre 2009 la prosecuzione delle prestazioni in attività socialmente utili dei lavoratori impegnati presso gli enti pubblici della Regione Basilicata (Comuni, Comunità Montane, Province, Aziende Sanitarie Locali, ecc), accogliendo la proposta . «La prosecuzione dell’esperienza degli Lsu precisa Autilio - è finalizzata all’individuazione di stabili opportunità occupazionali ed obbliga gli enti utilizzatori ad effettuare scelte responsabili ed oggettivamente sostenibili, sulla base di una attenta valutazione delle esigenze interne, delle possibilità economico-finanziarie e delle risorse umane a disposizione, sottraendo i lavoratori socialmente utili da una condizione di prolungata precarietà». Le misure di incentivazione, per una spesa complessi-
va nel 2009 di 4 milioni 500 mila euro riguardano sia i lavoratori a carico del Fondo Occupazione che quelli Autofinanziati e sono, come avvenuto in passato, più sostenute per i comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, per le Comunità Montane e per gli Enti che hanno deliberato il dissesto finanziario. L’assessore Autilio riferisce inoltre che per perseguire l’obiettivo di “svuotamento” del bacino di Lsu, «sono riconfermati gli incentivi previsti per la stabilizzazione dei lavoratori appartenenti alla platea regionale Lsu». Agli Enti e ai datori di lavoro pubblici e privati, comprese le cooperative, che dal primo gennaio al 31 dicembre 2009, assumono a tempo pieno e indeterminato lavoratori Lsu, è riconosciuto un contributo a fondo perduto di 8 mila euro per ogni utilità stabilizzata, ripartito in tre annualità e nel caso di assunzione di lavoratori percettori di indennità di mobilità o di trattamento di disoccupazione speciale, o di mobilità/disoccupazione speciale scaduta, (art. 2, comma 5, L. R. 2/05) la Regione riconosce un ulteriore incentivo di 9.296,22 euro ripartito in tre annualità. Agli enti e ai datori di lavoro pubblici e privati, comprese le cooperative, che assumono soggetti Lsu di età non inferiore ai 40 anni, oltre agli incentivi di cui sopra la Regione concede un ulteriore contributo di 4.500,00 euro per ogni unità stabilizzata, ripartito in tre annualità. Per le assunzioni a tempo parziale e indeterminato (inferiore a 30 ore settimanali medie) sono previsti incentivi in misura proporzionalmente ridotta al numero delle ore effettuate. Incentivi e contributi so-
Sede della Regione Basilicata
no previsti anche per assunzioni di Lsu a tempo parziale e indeterminato mentre ai lavoratori della cosiddetta platea regionale che nel corso dell’anno si costituiscono in cooperative ed intraprendono un lavoro autonomo è riconosciuto un contribuito a fondo perduto pari a 12 mila euro a persona ripartito in tre anni e a quanti rinuncino a proseguire nelle attività socialmente utili per intraprendere un lavoro autonomo è concesso un contributo a fondo perduto pari al 70 per cento sulle spese sostenute per l’acquisto, la costituzione, la ristrutturazione dei locali (sede dell'impresa), l'acquisto di macchinari, nella misura massima di 10 mila euro. Infine per quanti rinuncino alla prosecuzione delle attività socialmente utili e provvedano autonomamente alla ricerca di un lavoro è riconosciuto un contributo a fondo perduto di 15.493,71 euro, in un’unica soluzione.
Sinistra democratica
Il 5 per mille ai precari SINISTRA democratica di Basilicata appoggia la proposta lanciata dal segretario nazionale della Fp-Cgil di permettere agli italiani per l’anno 2009 di decidere di destinare l’8 per mille ad un fondo per la cassa integrazione, e ritiene che sarebbe utile estenderla anche al 5 per mille. A ne aggiungono un’altra: tutti i rappresentanti politici ed istituzionali (Parlamentari, consiglieri regionali, Presidenti di Regione, Province, comuni e tutti coloro che hanno un incarico politico) destinino un ulteriore 5 per mille delle loro indennità al fondo per gli ammortizzatori sociali per i lavoratori precari.
Precipitazioni a bassa quota
Vallettopoli, ricorso Corona
Neve e freddo Allerta sull’A3
Dissequestrata la cassetta
E’ ALLERTA meteo anche in Basilicata. Nella giornata di oggi, infatti, sono previste precipitazioni nevose anche a basse quote, su tutta la regione. Il servizio di Polizia Stradale del ministero dell’Interno segue l’evolversi delle condizioni meteorologiche previste in netto peggioramento per le prossime ore, come da informazioni ricevute dal Dipartimento della Protezione Civile. Previsto un significativo interessamento al fenomeno delle precipitazioni sull’autostrada A/3 SalernoReggio Calabria nei tratti anche lucani, con precipitazioni di moderata entità stimate in un massimo di 25 cm. nel corso delle 24 ore. Le strutture territoriali di Polizia Stradale e Anas, sono già operative al fine di attuare immediatamente, al presentarsi di eventuali criticità.
POTENZA - Il Tribunale del Riesame di Potenza ha annullato il decreto di sequestro preventivo di una cassetta di sicurezza (contenente circa 500 mila euro) di proprietà di Fabrizio Corona, il fotografo dei vip coinvolto nell’inchiesta “Vallettopoli”, coordinata dal pm del capoluogo lucano, Henry John Woodcock. Il Riesame, presieduto da Luigi Spina, ha accolto l’istanza presentata ieri dai legali di Corona, Giuseppe Strano Tagliareni e Daniele De Angelis. Il decreto di sequestro preventivo fu disposto lo scorso novembre dal gip di Potenza, Rocco Pavese, su richiesta di Woodcock. Corona è anche titolare di un conto corrente bancario, sempre in Svizzera, su cui erano depositati circa due milioni di euro, che fu sequestrato nell’ambito dell’inchiesta e dissequestrato successivamente.
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FATTI E PERSONAGGI
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Emilia Simonetti, presidente del Prc regionale
Consorzi industriali Ora si proceda alla riforma POTENZA - «L’approvazione dell’Ordine del giorno, presentato in Consiglio regionale sulla riforma dei Consorzi Industriali, rappresenta una tappa importante per poter affrontare con decisione e innovazione le questioni relative alla gestione degli agglomerati industriali, dei servizi e, in generale, delle politiche industriali che, specie in questo momento di crisi economica mondiale e di ristrutturazione dei processi produttivi , diventano fondamentali». E’ quanto sostiene la presidente del gruppo regionale del Prc, Emilia Simonetti. «L’approvazione del disegno di legge sulla competitività – aggiunge Emilia Simonetti - potrà avere delle ricadute concrete a condizione che siano rivisti gli strumenti di sostegno al sistema produttivo ed alle imprese superando le logiche degli anni ’50 quando furono creati i Consorzi industriali nell’ambito delle politiche della Cassa per il Mezzogiorno. I Consorzi hanno svolto un ruolo positivo ma, negli ultimi anni, sono stati utilizzati per una politica delle opere pubbliche e delle infrastrutture che sono sostanzialmente superate. No solo, mentre si gestivano le opere pubbliche, progettazioni e quant’altro, si dimenticava di assicurare servizi a basso costo alle imprese non ottimizzando in termini associativi e di partecipazione, la gestione degli stessi servizi, l’affidamento dei lotti e, soprattutto, la congruità e la qualità delle allocazioni produttive. Il clamoroso esempio della localizza-
zione dell’Interporto a Tito, fallito miseramente dopo diciotto anni di dilazioni senza alcun progetto industriale e senza una reale rete associativa degli utilizzatori, impone scelte coraggiose e non rinviabili. D’altra parte, l’inchiesta in corso sulla gestione del Consorzio Industriale di Potenza, l’esito fallimentare della reindustrializzazione in Val Basento, testimoniata dagli atti della Commissione di Inchiesta a suo tempo svolta dalla Regione, indicano ulteriori direttrici sul processo di riforma anche per affrontare i punti di crisi e le nuove politiche industriali che si profilano specie nel settore automobilistico a seguito del pacchetto di sostegno all’industria manifatturiera italiana”. “Il punto nodale che si trova di fronte alle forze politiche istituzionali e sindacali, è quello del trasferimento delle competenze urbanistiche, ora attestate ai Consorzi, che devono ritornare ai Comuni. La stessa gestione degli agglomerati – sostiene Simonetti - non può avvenire che attraverso la partecipazione delle imprese allocate in termini di gestione condominiale per assicurare partecipazione e controllo sull’uso delle risorse. Si rende sicuramente indispensabile l’istituzione di un Consorzio unico, e questo vale anche per i Consorzi di bonifica, che abbia il ruolo di coordinamento nella gestione dei servizi, nelle attività di promozione e di allocazione delle imprese». regione@luedi.it
24 Ore in Basilicata 21 San Fele I cittadini emigrati propongono una lista civica per le prossime amministrative Giovedì 12 febbraio 2009
Comune, dalla Svizzera alla riscossa Pronti «a lasciare il posto» per costruire l’alternativa SAN FELE - Una lista civica di provocazione. Ci hanno pensato i circa 1.500 sanfelesi residenti in Svizzera che hanno deciso di «aprire le danze» per le prossime elezioni amministrative previste per il 7 e l’8 Giugno 2009. Promotore dell’iniziativa, Giuseppe Ticchio, 54 anni, operaio in una fabbrica metalmeccanica di Winterthur (Zurigo). «In questi ultimi anni - spiega Ticchio - abbiamo assistito al teatrino della politica a San Fele. Al momento, per un paese che conta circa 5.000 abitanti, di cui oltre 2.500 iscritti all’Aire (Anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero) ci sono ben 13 gruppi che aspirano a governare San Fele nei prossimi cinque anni. «Vogliamo dire basta ad una frammentazione selvaggia delle liste. Vogliamo che si torni a fare politica tra la gente, con la gente e per la gente». Parole forti, contro un’amministrazione comunale che, in Una veduta di San Fele questi anni, «ha fatto solo il proprio comodo, curando i propri te le persone che hanno “a cuointeressi, come si dice, il proprio re” il futuro del comune di San “orticello”, e non quelli della col- Fele), può farlo diventare eseculettività». Ma cosa propongono tivo con una lista comune, a questi cittadini sanfelesi resi- condizione però, che una volta denti all’estero? «Al momento - eletti, si impegnino a perseguicontinua Ticchio - abbiamo pen- re concretamente tutti i suoi sato di stilare un programma obiettivi fino alla fine del mancontenente una decina di punti dato. Nel caso in cui nessuno che consideriamo prioritari per fosse disposto ad aderire al noil nostro paese, per poi sottopor- stro progetto, scenderemo in lo all’attenzione dei nostri con- campo in prima persona. Siamo cittadini e di tutti i gruppi ope- disposti anche a lasciare il noranti sul territorio. Se qualcuno stro attuale lavoro all’estero e riè interessato al nostro pro- tornare in paese». Ma quali sogramma, (l’invito è rivolto a tut- no i principali obiettivi di questo
programma? «Per prima cosaafferma Ticchio - è necessario che il candidato a sindaco sia una persona che si ponga a totale servizio dei cittadini e delle istituzioni. Esistono, poi, dei particolari ambiti che vogliamo siano presi in considerazione in modo particolare. Ad esempio, la sicurezza. L’obiettivo prioritario deve essere quello di offrire al cittadino proposte serie e concrete che devono trovare la loro applicazione partendo appunto da un nuovo approccio culturale tra amministratore e
amministrati». «Siamo fortemente convinti prosegue - che sulla questione della sicurezza bisogna agire su diversi campi di azione: prevenzione sociale, aumento degli strumenti e rafforzamento della vigilanza sul territorio da parte delle forze dell’ordine, strumenti di soccorso e sorveglianza, prevenzione e mediazione dei conflitti, prevenzione degli atti incivili. A noi non interessano i colori della politica ma ci stanno a cuore solamente i problemi dei cittadini. La sicurezza va costruita lavorando insieme e quindi ci mettiamo a disposizione affinché si mettano in atto politiche in grado di soddisfare al meglio le richieste e le esigenze della gente». Altro tema è quello della riqualificazione del centro storico che va «rivitalizzato - conclude Ticchio - e riorganizzato, discutendo con tutte le parti sociali ed i cittadini. Ovviamente non basta fare un programma. I programmi vanno realizzati e sono gli uomini e le donne cui è affidata l’amministrazione che lo fanno. Le giunte precedenti hanno fatto poco e male, perché viziate da un frequente difetto: curare interessi particolari invece di quelli di tutti i cittadini. Col piccolo cabotaggio del favore quotidiano, o con la determinata priorità di proteggere gli interessi forti non si può avere la libertà di pensare in grande al futuro del paese». Anna Maria Calabrese regione@luedi.it
Aglianico protagonista
Made in Basilicata a Mosca con 8 aziende MOSCA - In occasione della visita di 50 operatori russi del settore vitivinicolo alla Prodexpo in corso di svolgimento a Mosca, la Camera di Commercio di Potenza - presente all’evento con l’azienda speciale Forim e 8 aziende lucane - ha organizzato una degustazione di vino Aglianico del Vulture Doc abbinato ai prodotti tipici della gastronomia made in Basilicata. Ieri presso lo stand Basilicata (all’interno della collettiva Ice) sarà dunque possibile degustare il celebre “rosso” lucano che accompagnerà le altre specialità gastronomiche tipiche della nostra regione quali olio, salsiccia, scamorza, caciocavallo. La Fiera Prodexpo, giunta alla sua quindicesima edizione, si impone come momento di incontro e di presenza di tutti i maggiori operatori del mercato non solo russo ma anche degli altri Stati della CSI e dagli altri Stati nati dalla fine dell'URSS. Alla fiera vengono registrate presenze sempre crescenti da mercati quali Repubbliche Baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania), dall'Ucraina, dalla Georgia, nonché dagli Stati più lontani geograficamente ma estremamente interessanti e con potenzialità sempre più espresse come il Kazakhstan. Le aziende presenti alla prestigiosa kermesse moscovita sono: Cantine Bonifacio (Venosa), Azienda Agricola Laluce Michele (Ginestra), Lagala Viticoltori (Venosa), Paternoster Giovanni Srl (Barile), Consorzio Lucanica di Picerno (Picerno), Cantina di Venosa SCARL (Venosa), Cantine Madonna delle Grazie (Venosa), Fattorie Punzi (Picerno).
A Matera
DECRETO MILLEPROROGHE, NOVITÀ E COMMENTI
Tavolo verde Latronico: «Non si paga Ici Per Antezza il Governo La riunione per i fabbricati con requisiti rurali» svilisce l’agricoltura slitta a lunedì
UNA buona notizia per gli imprenditori agricoli, che risolve una situazione che si stava rivelando fortemente penalizzante: ai fini dell’Ici non si considerano fabbricati le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto dei fabbricati per i quali ricorrono i requisiti di ruralità. Lo prevede il maxi-emendamento del governo al decreto milleproroghe all’esame dell’Aula del Senato sul quale è stata posta la fiducia. Lo ha annunciato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. «Quella dell’Ici sui fabbricati rurali - ha dichiarato - era uno dei problemi portati giustamente avanti anche dagli imprenditori agricoli di Basilicata, attorno al quale è stata finalmente fatta luce. Ma il nostro impegno, in qualità di parlamentari di maggioranza andrà avanti affinché siano presi in esame anche gli altri nodi strutturali della crisi agricola sia sul tema previdenziale che sul versante dei costi di produzione».
Il governo nella predisposizione del maxi emendamento al decreto mille proroghe ha anche tenuto conto di una proposta di modifica all’articolo 32, comma 7 bis, del d.l. 185-2208 presentata dal senatore del Pdl, Cosimo Latronico, che cancella la previsione dell’obbligo immediato di capitalizzazione delle società di riscossione con capitale sociale inferiore a 10 milioni di euro. Le società dovranno nel tempo comunque capitalizzarsi, ma nell’immediato non sono né cancellate dall’apposito albo né viene interrotta la loro operatività con la risoluzione dei contratti di servizio in essere. Il senatore Latronico ha espresso la sua soddisfazione perché “questa previsione normativa recepita dal governo consente a molte società di riscossione un tempo congruo per capitalizzarsi e nel presente non mette a rischio la loro operatività salvaguardando migliaia di posti di lavoro”. regione@luedi.it
CRITICA, invece, la senatrice del Pd, Maria Antezza, che ha dichiarato: «Anche con la conversione in legge del Dl “milleproroghe” il Governo ha dimostrato un sostanziale disinteresse per l’intero comparto Agricoltura e Pesca i cui problemi attendono da tempo una soluzione». Lo ha dichiarato la senatrice del Pd Maria Antezza, componente della Commissione agricoltura. «Ancora una volta il Governo ha scelto la strada più facile, quella della fiducia, che mortifica il ruolo del Parlamento. Il maxiemendamento al decreto esclude, contrariamente a quanto chiesto dal Pd, il beneficio del canone ricognitorio a favore della pesca e dell’acquacoltura, l’interpretazione autenti-
ca del contenzioso Inps relativamente ai contributi Scau, la proroga dal 31 marzo al 31 dicembre 2009 delle agevolazioni previdenziali nelle aree svantaggiate e nelle zone montane». Antezza afferma ancora che «la misura adottata dal Governo alla Camera a favore della ricostruzione dei debiti degli imprenditori agricoli della regione Sardegna, scelta pregevole se fosse stata applicata a tutto il territorio nazionale e in particolare alle Regioni in difficoltà. Tuttavia - spiega Antezza - riconosciamo alcune eccezioni, ovvero l’esenzione dall’Ici sulle unità immobiliari aventi requisiti di ruralità e pertanto non considerati fabbricati, una questione sollevata dal Pd ripetutamente».
E’ SLITTATO a lunedì 16 febbraio il Tavolo Verde dell’agricoltura che era in programma per ieri pomeriggio. La riunione è stata rimandata a causa del prolungarsi delle attività per l’elezione degli organi direttivi dell’Apa (associazione provinciale allevatori) e per consentire la più completa partecipazione delle Organizzazioni di categoria, l’assessore all’Agricoltura Vincenzo Viti, il dirigente generale del Dipartimento Pietro Quinto. La prossima riunione è fissata per lunedì 16 febbraio, alle ore 10, nella sede degli Uffici regionali di Matera. regione@luedi.it
Il vicepresidente della giunta taccia di “incoerenza” il direttore generale dell’Apt
L’amaro di Nardiello per gli zuccheri di Perri POTENZA - «Dopo la strategia della “4 M”, sia pure con una “P” in aggiunta, il creativo direttore generale dell’Apt, Giampiero Perri, per spiegare il nuovo Piano regionale del Turismo fa ricorso ad una nozione completatamene errata, quella degli “zuccheri lenti e zuccheri rapidi”, ignorando che eminenti studiosi hanno dimostrato, da oltre 20 anni, che questa classificazione è totalmente sbagliata per il semplice fatto, come sanno persino i bambini diabetici, che l’assorbimento dello zucchero avviene sempre in circa
mezz’ora». E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Nardiello (Pdci) per il quale «senza scomodare il professor Michel Montignac autore degli studi sugli zuccheri, sarebbe il caso che l’Apt spiegasse in maniera più chiara e reale quale futuro intende realizzare per il turismo lucano nei prossimi anni, oltre che insieme ai suoi superesperti con i protagonisti del turismo, gli operatori e il sistema delle autonomie locali. E’ infatti sempre più av-
vertita l’esigenza – continua Nardiello – di concertazione e sinergie, sia a livello di assessori e dipartimenti che di iniziative che si svolgono sul territorio, specie per le attività culturali. Accade infatti che il dipartimento FormazioneLavoro sta lavorando alla seconda annualità di Culture in Loco, a programmi di turismo culturale, alla formazione di nuove figure professionali per il turismo, mentre il sipartimento Ambiente ha definito programmi di turismo ambientale e giovanile e la
Presidenza della Giunta altre azioni sempre in campo turistico. Cogliamo in proposito un’ennesima contraddizione del manager dell’Apt quando da una parte riconosce che il nostro patrimonio culturale è un ulteriore valore aggiunto e dall’altra dichiara con disinvoltura che “il turismo non è un’attività culturale”. La confusione di strategia e ancora di più di promozione come gli interventi scoordinati – conclude Nardiello - non aiutano i nostri operatori, tanto meno quelli del Metapontino
Giacomo Nardiello
alle prese con i gravi danni degli ultimi giorni e che della “M” del Piano turistico non sanno cosa fare per-
ché rischiano di non riaprire i lidi nella prossima estate». regione@luedi.it
Potenza Giovedì 12 febbraio 2009
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Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309
Caso Claps In un primo momento il servizio segreto smentì tutto ma poi lo ammise
Il Sisde sulle orme di un prete La ragazza potrebbe essere stata uccisa durante uno strano rito SI chiama Luca Turi, è un fotoreporter di Bari. E' lui il mister x amico di un funzionario del Sisde che parlò di una pista che tirava in ballo nella scomparsa di Elisa Claps anche un religioso. Ne parlò la Gazzetta del Mezzogiorno in alcune cronache risalenti al novembre 1997. Senza specificare l'identità dell'informatore. Il Sisde si affrettò a smentire: «Mai indagato sul caso Claps». E tra scetticismo ed illusioni fu presto archiviato anche uno dei tanti capitoli che hanno tenuto in questi anni la famiglia di Elisa col fiato sospeso. Siamo oggi in grado, carte giudiziarie alla mano, di affermare che invece i Servizi si occuparono eccome della vicenda irrisolta che rimane il mistero per eccellenza di Potenza. Non solo i Servizi se ne occuparono ma omisero anche di informare l'autorità giudiziaria procedente, la dottoressa Felicia Genovese, che ne venne a conoscenza proprio dall'articolo della Gazzetta. I Servizi furono costretti ad ammettere (mai ai giornali) e all'autorità giudiziaria confermarono che si erano occupati della vicenda per i contatti avuti col fotoreporter Luca Turi. E uno dei più noti telecinefotoreporter della Puglia, oggi punto di riferimento per le grandi testate fotografiche e televisive italiane ed estere. Dal suo sito si apprende una lunga carriera di successi e rapporti. Molti scoop. Tra questi quello che
Alla “Stella del mattino”
La Questura ha donato abiti a una casa famiglia SONO stati donati alla casa famiglia “Stella del mattino” alcuni capi di abbigliamento che gli agenti della Polizia di Stato avevano sequestrato durante lacune operazioni avvenute lo scorso dicembre. Con il gesto fatto ieri dagli uomini della Questura è stata applicata per la prima volta la normativa che prevede, tra l'altro, la possibilità di devolvere in beneficenza la merce contraffatta sequestrata. La Squadra mobile di Potenza, infatti, ha chiesto ed ottenuto dall’autorità giudiziaria. competente, in base a quanto disposto dall’articolo 260 comma 3 bis del codice di procedura penale, di poter dare in beneficenza numerosi capi contraffatti di abbigliamento e calzature, sequestrati durante alcune operazioni. Ieri il personale della Questura ha consegnato così i capi alla casa-famiglia di Potenza "Stella del Mattino".
Luca Turi. In alto a sinistra il magistrato Felicia Genovese. In basso Elisa Claps
ritraeva Papa Giovanni XXIII mentre era raccolto in preghiera nella sua casa natale in un piccolo paese del bergamasco Sotto il Monte. Chi era dunque il religioso di cui parlava il testimone? Nella lettera dei Servizi non viene specificato, anzi si sottolinea che le informazioni furono ritenute prive di riscontro e comunque non attendibili. Il Pm Genovese sentì anche l'allora parrocco della Trinità, don Mimì Sabia, per verificare se
esistesse la possibilità di acquisire ulteriori elementi. La Trinità è la chiesa che Elisa frequentrava. E' lì che anche di recente le indagini si sono indirizzate. Senza risultati, ora come allora. Resta il dubbio, uno dei tanti sulla scomparsa. Perché i Servizi non avvisarono il pm? L'articolo della Gazzetta andava oltre. E avanzava l'ipotesi che la studentessa fosse stata uccisa nel corso di una sorta di rito pseudoreligioso.
Oggi allo Stabile “Doveva morire
L'informativa fimata dall'allora direttore del Sisde non specifica i dettagli delle informazioni fornite. Si ferma ad ammettere, però, che di un religioso, questo sì, si era parlato. Qualche anno prima uno strano telegramma firmato “Mamme potentine” inviato al ministero di Grazia e Giustizia sollecitava un'attenzione particolare alla vicenda di Elisa. Il pm Genovese all'allora Procuratore della Repubblica di Potenza, Cornetta, in-
Montegrosso
viò una relazione nella quale sottolineava il ruolo chiave di una teste che non ha mai parlato, Eliana De Cillis, l'amica di Elisa. E sottolineava che nell'immediatezza della denuncia della scomparsa erano stati effettuati atti preliminari di indagine da parte di polizia e carabinieri. Attività d'iniziativa, come previsto dal codice. Solo due giorni dopo fu informata l'autorità giudiziaria. Ma è soprattutto sul
ruolo della De Cillis che si sofferma anche con crudezza il magistrato. L'amica di Elisa finì sott'inchiesta da parte del Tribunale per i minorenni e durante un interrogatorio, messa alle strette, si lasciò andare ad un pianto disperato. Poteva essere quello il momento per farla crollare? Il presidente del Tribunale interruppe l'audizione. Che non fu mai più ripresa. Lucia Serino l.serino@luedi.it
L’INTERVENTO
Imposimato e il “Caso Moro”
Riaperta «Il Ponte attrezzato la stazione di trasferenza emblema della politica»
IL giudice Ferdinando Imposimato racconta il “Caso Moro, partendo dal volume che ha scritto in collaborazione con il giornalista Sandro Provvisionato. L’appuntamento è oer questa sera, alle 18.30, al teatro “Francesco Stabile”, dove verrà presentato il libro “Doveva morire” scritto dal giudice Ferdinando Imposimato con il giornalista Sandro Provvisionato. L’evento è stato organizzato dal “Rotary club Potenza Ovest” con il patrocinio del Comune di Potenza. All’iniziativa parteciperanno il presidente del Rotary, Archimede Leccese, il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, lo storico Giampaolo D’Andrea, il giornalista e moderatore dell’incontro Erberto Stolfi e l'autore del volume, il giudice Imposimato. “Doveva Morire”, pubblicato dalla casa editrice Chiarelettere, è un libro che racconta a trent’anni di distanza il caso Moro. Il giudice Imposimato riporta quei fatti con l'occhio
E’ STATA riaperta la discarica di trasferenza nei pressi della discarica di Montegrosso. Una buona notizia per il comune di Potenza che almeno non avrà più il problema della “giacenza” dei rifiuti in attesa dello smaltimento. Solo alcune settimane fa, la chiusura della discarica di Pallareta ormai satura: sono sorti alcuni problemi in città sulla raccolta dei rifiuti che, in attesa della localizzazione del sito (è stata individuata la discarica di Salandra) e senza una stazione di trasferenza idonea, è andata in “affanno”. Risolto il problema del “dove” e in attesa che anche la raccolta differenziata torni a regimi adeguati (è in atto un confronto tra la ditta appaltatrice del servizio, l’Ageco, e il comune, per una rimodulazione dei costi visto l’aumento di volumi prodotti), l’apertura della stazione di Montegrosso sarà una boccata di respiro per l’intero sistema. Nella speranza, però, che la produzione di rifiuti sia in diminuzione.
La copertina del libro
privilegiato di chi partecipò all’inchiesta sul rapimento e l’assassinio dell'allora presidente della Democrazia cristiana. Nelle 344 pagine del volume vengono offerte testimonianze e rivelazioni decisive. Si sostiene che se ad assassinare Muro furono le Brigate Rosse, i mandanti vanno cercati altrove. Il giudice Imposimato racconta chi c’era, chi sapeva.
SE dovessimo trovare un simbolo per rappresentare la politica che si è fatta nella città di Potenza, negli ultimi decenni, cosa meglio ci può essere del ponte attrezzato? Una gestazione infinita, seguita da un difficilissimo parto, e, ancora nelle fasce, già a rischio sequestro perchè pericoloso per l'incolumità. Realizzato male e con materiale di scarsa qualità, questa l'accusa. Pesante, invero. Nella documentazione giornalistaica di stamane, si leggono cose turpi, in ordine all'opera realizzata. E se penso che, invece, per i tecnici collaudatori sarebbe, come si dice a Potenza, "tutto a posto", qualche domanda dobbiamo pur porcela. Troppo severi quelli incaricati dalla Procura, o troppo generosi i controllori dell'ente comunale? Chi ha una terza ipotesi si faccia avanti. Insomma non c'è stato momento, nella vita del ponte, dall'inizio a questi giorni, che non sia stato caratterizzato da problemi. Un quadro sempre torbido, una volta per le polemiche, una volta per l'intervento dell'Autorità di controllo, una volta per l'intervento della Procura, e poi della Corte dei Conti, e poi ancora della Procura, e per la scelta progettuale, e per la gara, e per i pagamenti, e poi per i ritardi, per i rinvii, costanti e cronici. Fra tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute, nessuna è riuscita a rimanere indenne dal ciclone ponte attrezzato. Che, si badi bene, rimane un'opera assolutamente inutile e costosissima; priva di parcheggi, e priva dell'icanalamento delle auto verso la stazione di Rione Cocuzzo. Nel frattempo è stata violentata una vallata, e sfregiati due costoni. E allora, tornando all'incipit, questo centro sinistra, nei prossimi manifesti elettorali, ci metta la fotografia del Ponte attrezzato, così chi lo voterà, avrà dimostrato cosa è la vera fede. Luciano Petrullo Capogruppo di An al Comune
Potenza 23 L’architetto Barbato dettaglia il progetto del parcheggio interrato. Lo studio di fattibilità nel 2006 Giovedì 12 febbraio 2009
Una piazza moderna al di sotto «E’ un’ipotesi realizzabile, anche economicamente» L’INCONTRO del 30 gennaio scorso, presso il teatro Due Torri, tra amministratori e cittadinanza si è concluso con un nulla di fatto. Da una parte i cittadini a dire che “il progetto non ci piace, piazza Mario Pagano non si tocca, bisogna rispettare la memoria storica dei luoghi”, dall’altra gli amministratori, poco disposti ad accettare critiche così drastiche, a dire che “il progetto avrà comunque il suo corso con le tappe successive: la definitiva e l’esecutiva. Terremo eventualmente conto delle osservazioni sugli alberi e sulle panchine”. In merito alla soluzione di un parcheggio interrato sotto la piazza, oggetto del contendere, promossa dalla petizione avviata da Giovanni De Marco, il sindaco Santarsiero ha spiegato che «non esistono progetti e, comunque, nessun progetto di parcheggio sotto la piazza è stato presentato all’amministrazione comunale. Anche in occasione del concorso di idee bandito dall’amministrazione comunale, negli anni ‘90, nessuno dei progetti presentati per la piazza, prevedeva l’ipotesi di un parcheggio. La questione è archiviata. Sarebbe un intervento invasivo, eccessivamente costoso, 60 mila euro per posto auto e sul quale, inoltre, non è arrivata alcuna proposta di fattibilità. In realtà il gruppo dirigente ha avuto occasione per valutare questo tipo di alternativa. Lo stesso Vito Santarsiero, allora presidente della Provincia di Potenza, ha partecipato al convegno dell’8 luglio 2002, presso la Cappella dei Celestini, su “Piano parcheggi. Il parcheggio sotterraneo multipiano di piazza Mario Pagano”. A gennaio 2007, Santarsiero, già sindaco di Potenza, sollecitato dal gruppo politico della Margherita ad avviare le procedure per la realizzazione del suddetto parcheggio, rassicura che si sarebbe valutata l’ipotesi di costruirlo. Detto ciò è lecito affermare che il sindaco fosse a conoscenza di questa alternativa. Archittetto Barbato, oggi il suo nome viene pubblicamente associato all’ipotesi di un parcheggio interrato sotto la piazza: perché? «Nell’anno 2006, ho sviluppato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un parcheggio interrato, con annessi livelli commerciali, all’interno di un progetto più ampio di riqualificazione di piazza Mario Pagano. Per tale lavoro mi sono avvalso della collaborazione, per la parte attinente la realizzabilità tecnica, della autorevole società di ingegneria Technodata srl, e della Sled spa, la quale nel 1970, con il nome di Italsonda spa, eseguì indagini geognostiche sull’area della piazza, per l’analisi costi/benefici». Cosa prevede questo progetto? «Prevede 7 livelli interrati destinati a garage per oltre 500 posti auto con accesso in galleria da piazza XVIII Agosto, a quota 788.22 metri sul livello del mare, e un’uscita in galleria in via IV Novembre, a quota 809.92, oppure su via Mazzini a quota 795 mslm. Ancora, 2 o 3 livelli commerciali, artigianali e pubblici interrati in collegamento con la quota parcheggi at-
Sul tema anche un’interrogazione di Laieta discussa in comune
Il sindaco: «Valuteremo le criticità»
La sezione di un progetto del 1997, l’architetto Gianluigi Barbato e la locandina dell’incontro sul parcheggio interrato nel 2002
traverso la piazza al di sopra. Non è tutto, prevista la riqualificazione del livello piazza lasciando inalterata la pendenza e completamente fruibile un’area pedonale notevolmente accresciuta grazie all’eliminazione delle auto in sosta e di ingombri di vario genere». Quali sono i punti di forza della sua proposta? «Oltre ai tanti parcheggi interrati non bisogna dimenticare che ben 2 o 3 livelli, posti immediatamente sotto il piano della piazza, ospiteranno attività commerciali, aree culturali per mostre, eventi, spettacoli invernali, spazi pubblici di aggregazione, come piazze coperte, foyer per il teatro, bar, piccoli ristoranti. Tutto pienamente vivibile anche in condizioni meteorologiche avverse. Mentre in superficie, poi, un attento collocamento degli accessi ai livelli sottostanti, un ridisegno della piazza, dalle dimensioni notevolmente accresciute, e un grande rispetto del “genius loci” restituiranno all’area il ruolo di agorà che le spetta. Pensiamo quali e quanti benefici in termini di vivibilità e immagine ricadrebbero sul nostro centro storico». Pensa che sia il progetto giusto per piazza Prefettura? «Il nostro progetto guarda a una riqualificazione più radicale, senza equivoci, ma non si erge a unica soluzione. Sarebbe stato interessante chiamare quanti più professionisti possibile a partecipare a un concorso sul futuro della piazza. Magari facendo intervenire in giuria dei rappresentanti degli ordini degli Architetti, degli Ingegneri, e dei Geometri, affiancati da conoscitori esterni di queste problematiche. Una soluzione, sviluppata sulle linee guida dell’amministrazione, avendo prima consultato i cittadini, che avrebbe dato più respiro alla scelta. Piazza Prefettura, ancora di più di altri luoghi, è di tutti.
Tengo a precisare che il mio progetto si candida a dire una parola definitiva sulla realizzabilità dell’intervento sotto la piazza». Quale reale possibilità di realizzazione e quale importo si dovrebbe mettere in campo per la costruzione di quest’opera e quali soluzioni propone per sopperire alla costante scarsità di fondi dell’amministrazione? «Si può fare. Il nostro studio, in collaborazione con la Technodata srl, ha espressamente confermato la realizzabilità tecnica dell’opera con una comunicazione ufficiale del marzo 2007. Sugli accessi dico che si sono previsti interventi adeguati sia in entrata, da piazza XVIII Agosto, che in uscita su via IV Novembre. Sull’esiguità del numero di posti auto realizzabili rispondo che circa 65 stalli per piano mi sembrano tutt’altro che pochi. Sull’interferenza con gli edifici limitrofi e dei sottoservizi dico che lo studio di fattibilità mostra come la stabilità delle pareti è garantita da una palificata perimetrale che ha l’ulteriore vantaggio di compattare i terreni circostanti aumentandone la portanza a tutto beneficio degli apparati fondazionali limitrofi. Lo studio di fattibilità da noi sviluppato ha analizzato anche gli aspetti economici. Riflettiamo un attimo sul fatto che, oltre ai benefici sociali non monetizzabili, ricavi sono previsti dalla vendita o per il fitto di box auto, dall’occupazione di posti auto a rotazione, dalla vendita o dal fitto delle superfici commerciali nei livelli situati immediatamente sotto la piazza, restituita al suo splendore. La gestione del complesso garantisce anche la creazione di posti di lavoro. Il costo complessivo previsto si attesta tra i 15 e i 18 milioni di euro. Se solo l’amministrazione avesse forza di intenti l’intera opera potrebbe essere realizzata con fondi pubblici trami-
LO aveva annunciato in una nota all’indomani dell’assembla sulla riqualificazione di piazza Mario Pagano e così è stato. Angelo Laieta, capogruppo a Palazzo di città di Uniti nell’ulivo, ha presentato un’interrogazione sulla piazza principale del borgo proprio durante l’ultima seduta di consiglio comunale. Al sindaco ricordava che non era poi così vero che del parcheggio interrato non si fosse mai parlato. Laieta richiamava un incontro pubblico del 2002, nella Cappella dei Celestini (allora era nel gruppo dello Sdi) in cui si discusse proprio di una simile idea. Ecco perchè, con l’interrogazione, chiedeva la sospensione del progetto - se non altro per «esaminare tutti gli spunti e le criticità che la popolazione ha sollevato nell’incontro» di alcune settimane fa - in attesa di nuove valutazioni. Un modo per capire perchè il sindaco Santarsiero - che a quell’incontro di alcuni anni fa era presente come presidente della Provincia - avesse «cambiato idea». Insomma, il parcheggio sotterraneo - aveva spiegato era più volte stato preso in considerazione. Occasione buona anche per recuperare quella promessa fatta dallo Santarsiero all’indomani dell’assemblea nel teatro Due Torri: le sollecitazioni e i dubbi dei cittadini - che non hanno gradito il progetto, tra alberi e panchine in una piazza che non ne ha mai beneficiato, e la riduzione della pendenza - saranno presi in considerazione nelle prossime fasi per cui il progetto di riqualificazione deve passare (ora è solo in fase preliminare).
te contributi comunitari, statali o regionali. Alternativamente potrebbero essere utilizzati fondi privati con il sistema del progetto di finanza, con l’intervento di società che si occupano di investimenti immobiliari. Se poi pensiamo che, nel lungo periodo, l’amministrazione potrebbe rientrare in esclusivo possesso dell’immobile, a tutto beneficio della collettività, i conti sono presto fatti. Per i tempi di realizzazione si valutano dai tre ai quattro anni». Si soffermi sulla utilità del suo progetto. «Ritengo, come ho detto tante volte, che, quando si parla del bene dei cittadini, non bisogna utilizzare argomenti faziosi e di convenienza, atti a sostenere quella parte politica che ci è più simpatica. Facciamo parlare i fatti, presentiamo ai cittadini i vantaggi e gli eventuali svantaggi reali e su quelli apriamo un vero dibattito atto a chiarire e non a confondere le idee. Penso che i parcheggi realizzati in città sono insufficienti a soddisfare la domanda e che le auto che oggi entrano nel Centro Storico hanno enormi difficoltà a trovare parcheggi liberi con grave danno per l’ambiente, il portafogli e la salute mentale e fisica. Altro che stress e ingorgo di auto determinati dalla presenza del parcheggio interrato. Il parcheggio sotto piazza Prefettura, con ingresso da piazza XVIII Agosto e uscita su via Mazzini, non impegna le strade del centro storico e permette un’immediata collocazione delle auto in cerca di un luogo di sosta. Per di più, solo in associazione all’apertura del parcheggio sotterraneo, sarebbe proponibile organizzare un ponderato piano di Ztl». Cosa pensa del momentaneo stop del progetto Aulenti - Maroscia ? «È la vittoria della democrazia. Non si può continuare a realizzare opere che la città
Angelo Laieta
E in consiglio comunale il sindaco ha risposto all’interrogazione di Laieta. In fondo, ogni confronto sul rifacimento della piazza principale cittadina - ha detto - non può che essere «un ulteriore arricchimento». Quanto all’incontro del 2002, «tante sono state le proposte di massima, mai nessuna però concretizzatasi. L’ipotesi del parcheggio in piazza Prefettura, che sarebbe peraltro quella più invasiva, non è stata ritenuta valida, pur avendone le risorse, sulla base di una serie di valutazioni tecniche ed economiche». Ma «a partire da oggi valuteremo le criticità del progetto proposto, una certezza sola c’è ed è quella che Potenza non vuole il parcheggio in piazza Prefettura».
non vuole. Ci sono persone del mondo del commercio, della cultura, delle professioni, che si sono battute con coraggio, dedizione e amore per i propri luoghi, portando alla cronaca un disagio che altrimenti avrebbe visto trasformare piazza Prefettura in un posto privo d’identità e di riconoscibilità. Questa è la vera forza di questa città, saper alzare la testa ed esporre, con umiltà, i fatti senza nessuna faziosità e con buonsenso. Penso che tornare indietro sui propri passi è, in alcuni casi, persino ragionevole. Ma, quale progettista, sono convinto del fatto che, se alla base di un’idea c’è una valutazione oggettiva e sensibile dei luoghi e delle esigenze delle comunità, non vi è possibilità di sbagliare. In fondo la politica deve prima ascoltare le varie componenti della società civile e, poi, attraverso un attenta opera di mediazione di interessi, talora contrapposti, fare una sintesi e attuare la soluzione più condivisa». È stato recentemente pubblicato un elenco di progetti di parcheggi previsti per la città. Sembrerebbe che un parcheggio interrato sotto piazza Prefettura proprio non occorra. «Facciamo attenzione. Quelli dell’elenco sono tutti parcheggi privati. In centro storico ce ne sarebbero appena 2 per un totale di 80 posti auto. Queste sì che sono cifre irrisorie. Ben venga la realizzazione di parcheggi privati, se e quando saranno realizzati: ciò equivale a togliere parte delle auto dei residenti dalle strade, ma quale soluzione si offre per eliminare i parcheggi orari? Vogliamo riprendere la via delle Chiese? Benissimo, ma prima dobbiamo dare un’alternativa alla sosta selvaggia, dei residenti e non, che non sia una sterile Ztl, capace soltanto di dare il colpo di grazia all’economia del centro». Cosa pensa sulla strate-
gia da adottare sui parcheggi in città? «Quando si parla di parcheggi bisogna necessariamente pensare alla loro collocazione e al loro costo. Applicando i concetti di gradualità e deterrenza ritengo che occorra dislocare posteggi in tre fasce concentriche attorno al nucleo cittadino: a lungo, medio e corto raggio, che presentino tariffazioni proporzionali alla loro comodità e disponibilità. In questa ottica mi sembra che il nostro centro storico, per la fascia a corto raggio, langua nell’offerta di parcheggi di cui tanto c’è bisogno. Agiamo da uomini del nostro tempo; la vera modernità è rispondere alle esigenze dei cittadini dando loro libertà di scelta». In conclusione, quale scenario si augura che si delinei sul fronte piazza Mario Pagano? «Mi auguro che la collettività e l’amministrazione comprendano che alla base delle due soluzioni proposte ci sono filosofie completamente diverse e premino quella che maggiormente sa cogliere le valenze del sito, ascoltare e risolvere le richieste dei cittadini, residenti e non, senza stravolgere il “genius loci” ma, anzi, rafforzandolo nella sua vocazione di piazza principale del capoluogo, cuore “pulsante” della città e scenario tradizionale di eventi e manifestazioni, con l’integrazione di servizi vitali per la sua qualificazione. Il nostro progetto, aperto a tutte le riflessioni e suggerimenti, vuole esaltare le potenzialità del luogo esattamente come l’Aulenti ha fatto a Napoli: la contemporaneità della metropolitana sotto, contrapposta al recupero della valenza storica sopra . Spero vivamente che l’interesse pubblico prevalga sui giochi di potere e che i cittadini finalmente si assumano delle responsabilità nei confronti della propria città». Alessandro Galella
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Potenza
Giovedì 12 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
Santochirico punta l’indice
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Sì, sei diventata moglie, poi madre... Sei sempre la mia ragazza Ti amo Rocco ...... E’ il primo compleanno della mia mammina In queste occasioni si fanno gli auguri, vero? Ti abbraccio forte forte Elena Gabriella
Alla nostra Giacchina con l’augurio che anche questo centesimo compleanno non solo ti doni un qualche cosa di meraviglioso ma continui a farti sembrare sempre una splendida ...ennne!!!!
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
CHIUDERA’ i battenti il prossimo 15 febbraio, nel museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu”, la mostra documentaria “Volti di donne e ritratti di Paesi nel terzo millennio” di Silvestro Lazzari. La mostra è un omaggio che la Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna ha voluto riservare alle donne
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-310310 0971-612564
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli •DOMANI Potenza, Galleria civica, ore 19 “IL REALMENTE” Cinema e arte con Pier Marco De Santi e Augusto Sainati
Volti di donne
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
•OGGI Potenza, teatro Stabile, ore 18.30 “DOVEVA MORIRE” Presentazione del libro di Ferdinando Imposimato
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa
Sala 5 Italians 17.30 - 20 - 22.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22
Sala 6 Questo piccolo grande amore... 16.30 - 19.00 - 21.30
Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30
Sala 7 Viaggio al centro della terra 16.30 - 18.30 - 20.30
Sala 3 Revolutionary Road 18 - 20.15 - 22.30
•DUE TORRI• Italians 19 - 21.15
Sala 4 Operazione Valchiria 17.40 - 20 - 22.20
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 25 Anche i cittadini del capoluogo divisi sulla vicenda umana di Eluana Englaro Giovedì 12 febbraio 2009
«Ora bisogna rispettare il dolore» Il Gf al posto di Mentana è il segno del degrado del Paese IL caso medico, giuridico, mediatico, umano di Eluana Englaro. La ragazza, che da 17 anni era in coma vegetativo a causa di un grave incidente stradale, è entrata nelle case di tutti gli italiani e non solo. Ad Eluana si sono interessati la stampa e la televisione di tutto il mondo. Per molti è il simbolo della lotta a difendere i propri diritti, il diritto alla sanità come il diritto alla vita o il diritto a decidere della propria vita e della propria morte. Per altri è una figlia, una sorella, una coetanea. Qualsiasi cosa Eluana rappresenti e abbia rappresentato, certo è che ha lasciato un segno nella società italiana. Grazie a lei, ma soprattutto grazie al padre, Beppino Englaro che, battendosi affinchè alla figlia venisse interrotta l'alimentazione e l'idratazione forzata, ha fatto sì che venissero affrontati temi etici troppo spesso lasciati nel dimenticatoio, «creando condizioni cui noi italiani non siamo abituati, quelle dell'agorà, del confronto aperto a tutti» riprendendo le parole di Umberto Veronesi rilasciate in un'intervista sul Corriere della sera di martedì 11 febbraio. In questa piazza virtuale abbiamo ascoltato anche le voci dei cittadini lucani, potentini in questo caso. Al nome Eluana, il viso si incupisce, lo sguardo si rattrista. «Non so che pensare
Il feretro di Eluana Englaro lascia la clinica “La Quiete” di Udine
- dice Laura Filace, giovane casalinga di 28 anni - se fossi stata al posto del padre di Eluana non so come mi sarei comportata. Penso a chi vive una situazione simile. Credo che il troppo clamore dato alla vicenda, soprattutto mediatico, non abbia giovato loro». Il discorso cade, inevitabilmente, sulle dimissioni di Mentana da direttore editoriale di Mediaset in seguito alla messa in onda su Canale 5 in prima serata, nel mo-
mento in cui Eluana è venuta mancare, del Gf e non di un approfondimento sul caso. « Io trovo la reazione di Mentana eccessiva - continua Laura - parlando del caso tutti gli altri canali, non è poi così sbagliato lasciare un programma di intrattenimento». Non la pensano come la giovane i due studenti Simona Raho e Gabriele Nicastro, 17 anni. Entrambi concordano nel ritenere giusta la reazione di Men-
tana, pur non approvando l'accanimento dei media sulla vicenda: «è un fatto privato che doveva rimanere tale», affermano. Hanno opinioni opposte, invece, per quanto riguarda la scelta di Beppino Englaro. Infatti, mentre Simona sostiene che «Eluana sarebbe dovuta morire nel tempo se anche fosse stata destinata a morire. Eluana era ancora viva!», Gabriele incalza «Ma che vita! Per me quella non era vita». Allo stesso
L’appuntamento è per questa sera al “New Evoè”
set e per i tesserati la possibilità di scegliere un cocktail tra otto diversi, a euro 3,50. L'iniziativa è come sempre dettata da esigenze di aggregazione degli studenti dell'Ateneo lucano e della possibilità di vivere la città, frequentando i suoi locali più in voga. Una gran parte degli studenti iscritti presso l'Università degli Studi della Basilicata proviene da centri vicini della regione o delle limitrofe Puglia, Campania e Calabria. Sono molti quelli che il fine settimana fanno ritorno a casa, vivendo Potenza soltanto durante i giorni feriali, in concomitanza con i corsi e gli esami. I giovedi “Sui-generiS” rappresenta-
Nella Sala Inguscio nuovo incontro per discutere della città
La locandina della manifestazione
no dunque un'ottima iniziativa per favorire momenti di incontro degli universitari tra loro al di fuori delle attività del campus e promuovere relazioni con i giovani del capoluogo appartenenti anche ad ambienti diversi da quello universitario. Simona Brancati potenza@luedi.it
L’evangelizzatore di via Due Torri OGNI tanto il centro storico è attraversato da mistici. Qualche mese fa, fu la volta del graffitaro che lasciò. sulla chiesa della Ss. Trinità e in altri punti di via Pretoria, messaggi tipo “Excalibur regna” o “Tutti nel pozzo”. Questa volta ad essere interessata è stata via Due Torri, una delle strade storiche di Potenza. Un anonimo individuo ha lasciato sui parabrezza di tutte le auto in sosta, di sera, dei foglietti di calendario. Si tratta di un calendario cattolico del 2008 in cui, ad ogni pagina, corrisponde una frase della Bibbia. Sul retro c’è anche una citazione più corposa del passo biblico con le coordinate per rintracciarlo. Che sia stato un evangelizzatore o un burlone, non si sa. ro. pe.
municazione hanno il diritto e il dovere di informare la cittadinanza. E Mentana ha fatto bene a dimettersi; in una società di reality e programmi simili è importante per tutti noi fermarsi a riflettere»; mentre per Vito « i media ne hanno parlato troppo e ognuno dicendo la sua verità come se fosse il Vangelo quando di Vangelo è uno solo. Per cui Mentana è giustificato come professionista, sarà stato sicuramente coerente con i suoi principi, ma risulta essere eccessivo. Non trovo fuori luogo la trasmissione del Gf, anche se non mi piace e non lo guardo» Definiscono coerente Mentana nella sua scelta anche i due studenti di 21 e 22 anni, rispettivamente Paco Di Taranto e Giuseppe Laita che dicono: «D'altronde, se la gente guarda il Gf, che dire, questa è l'Italia!». E si, questa è l'Italia. L'Italia dell'audience, come giustamente afferma il preside della scuola media Busciolano, Aldo Cacciatore D'Andrea, 58 anni: «Con rammarico devo dire che l'alto audience di programmi come il Gf sono indice del livello di cultura che c'è in Italia. L'Italia della spettacolarizzazione del dolore. D'ora in poi solo una cosa c'è da fare per Eluana: rispettare in silenzio il suo dolore» Anna Martino potenza@luedi.it
Domani si terrà un altro appuntamento
Tornano le serate dedicate agli universitari RIPRENDONO i giovedi universitari targati federazione “Sui-generiS”, associazione universitaria con sede nel campus di Macchia Romana. Lo scorso 29 gennaio, il primo appuntamento dell'anno presso il “Rouge et Noir”, gaming club di Potenza. La serata era all'insegna del gioco. Torneo di poker “Texas Hold'em” e di carambola con quota di iscrizione e giochi da tavola gratuiti. Ad allietare la serata la musica di Renato Pezzano e Manuela Stefanelli e la loro Band, “Pink e Purple”. Da questa sera l'evento si sposta nel centro storico al “New Evoè”. L'ingresso, come sempre gratuito, è a partire dalle 22. Prevista animazione con dj
modo, Vita Coviello, 51 anni, impiegata afferma: «Il padre ha avuto tutto il diritto di decidere sulla sorte della figlia. Il dolore per una cosa simile è inimmaginabile, solo chi l'ha vissuto può comprendere». C’è poi chi affida Eluana e la sua famiglia, nonostante comprenda a fatica la scelta del padre, alla preghiera. «Oggi ricorre l’anniversario della Madonna di Lourdes, pregherò per loro», dice Maria Antonietta Gerardi, 42 anni, casalinga. «La morte di Eluana - continua - l'ho letta come l'abbraccio della Madonna, che l'ha accolta nella sua casa. Come quando sono nati i miei figli; il loro cuore che batteva già alla prima ecografia, per me era il soffio di Dio che dona la vita, e quel soffio lo aveva ancora Eluana prima che le venisse interrotta l'alimentazione forzata». Non è l'unica Maria Antonietta a ritenere che ci sia una volontà divina a decidere della vita o della morte di ognuno. Vito Lauciello, 66 anni, pensionato, si dichiara assolutamente contrario alla sospensione dell'alimentazione forzata «perché la vita - afferma - non siamo noi a decidere se toglierla o meno. Per chi crede in qualcosa di superiore, non c'è solo la vita terrena». I due, tuttavia, sono in totale contrapposizione per il ruolo dei media in questa storia. Per la donna « i mezzi di co-
CONTINUA la serie di incontri, per ascoltare i problemi, le necessità e le proposte dei cittadini nei quartieri e proseguire il percorso partecipato di costruzione di un programma e di un movimento di cittadini attivi per immaginare insieme un'altra città possibile e un'altra politica. L’appuntamento è per questa sera alle 17.30 nella sala Inguscio della Regione Basilicata. Gli organizzatori hanno chiesto a tutti di partecipare in prima persona e di diffondere le seguenti iniziative, in particolare nei quartieri interessati dagli incontri. «Stiamo elaborando - si legge in una nota stampa - un questionario aperto e rapido per consentire a tutti i cittadini che lo vogliano di esprimersi e di proporre idee, progetti, attività. Il prossimo incontro è in programma, invece, domani, alle 18, nella sala parrocchiale della chiesa di Sant’Anna e San Gioacchino in viale Dante.
Giovedì 12 febbraio 2009
26 Avigliano Un cittadino ha denunciato abusi edilizi a palazzo Telesca
Mattoni, cemento e carte bollate Il provvedimento di demolizione è stato impugnato AVIGLIANO – E' una storia costruita su mattoni, cemento e carte. Tanto cemento da giustificare, a quanto pare, ordinanze di demolizione e richieste di sanatoria le cui presunte irregolarità e mancate osservanze sono state oggetto, nei mesi scorsi, di un esposto-denuncia di opere abusive alla Procura della Repubblica da parte di Canio Coviello. L'uomo, un cittadino aviglianese, è un promittente acquirente di un appartamento e un garage nello stabile di via Fortunato. L'edificio è abitato già da un pezzo da famiglie e commercianti. Le contestazioni non riguardano la parte superiore dell'immobile, le abitazioni, ma il ventre del palazzo, la parte sottostante. È una storia, questa, già finita in più tribunali (penale e amministrativo) e che non accenna a terminare. Anzi, la denuncia di Coviello durante lo scorso novembre avrebbe generato un nuovo impulso, tradotto in provvedimenti amministrativi adottati nei giorni scorsi dal Comune di Avigliano e già impugnati davanti al Tar da parte dei legali dell'impresa Telesca. Sono due ordinanze che, a distanza di una ventina di
Palazzo Telesca
giorni l'una dall'altra, rimettono in discussione il procedimento dei lavori sul fabbricato, sul quale penderà, pare, una nuova ordinanza di demolizione (che però in questo caso specifico non si tradurrebbe nell'abbattimento dello stabile, essendo i locali abusivi nella parte inferiore dello stabile).
Il primo provvedimento, datato 16 gennaio, è un'ordinanza di sospensione dei lavori, il secondo atto emesso lunedì scorso riguarda l'annullamento di due "Dia" (denuncia di inizio attività) presentate dai costruttori al Comune di Avigliano nel 2008. Non è ancora noto il contenuto delle carte dell'amministrazione comuna-
le. Si sa che i rilievi mossi confermano irregolarità nella costruzione dell'immobile, oggetto di un sopralluogo operato agli inizi di gennaio da tecnici del Comune e polizia municipale. Si menzionerebbero i tre piani sottostanti passati da volumi tecnici a locali accessibili, in difformità rispetto a quanto previsto nel pro-
getto originario: un volume abusivo di quasi 4mila metri cubi. Una delle “Dia” revocate dall'ufficio tecnico faceva riferimento a una legge regionale, la Finanziaria del 30 gennaio 2007, che tra le altre cose contemplava norme di modifica a due leggi precedenti che disciplinano in tema di recupero dei sottotetti e locali se-
minterrati e sanatoria degli abusi edilizi. Norme che rimandano a una serie di casistiche nelle quali non rientrerebbe il fabbricato Telesca. Difende l'operato e la legittimità delle istanze presentate dai Telesca l'avvocato Giovanni Ricci, che ritiene l'avvio del procedimento del Comune di Avigliano “illegittimo e assurdo, un nuovo atto che dimostra l'azione persecutoria ai danni dell'impresa Telesca”. “Se il comune avesse avuto da eccepire qualcosa circa le due Dia perché non l'ha fatto durante il tempo previsto dalla legge? Se i tecnici non si sono espressi prima perché lo fanno dopo 11 e 14 mesi dalla presentazione delle Dia?”. A parere del legale, inoltre, le eccezioni mosse dal Comune sono “infondate”. Intanto Ricci annuncia, a tutela del suo assistito, una richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune di Avigliano, anche alla luce del processo penale contro i Telesca, conclusosi nel gennaio dello scorso anno con una assoluzione, per presunte irregolarità nella costruzione del tetto dello stesso edificio. Gianni Sileo potenza@luedi.it
Pignola Il consigliere Spagnoletta sprona il sindaco
Pietragalla Adempimento necessario
Provinciale 5: «Bisogna metterla in sicurezza»
Pesca sportiva Entro il 15 febbraio scade il tesseramento
PIGNOLA - Un nuovo incidente è avvenuto sulla strada provinciale 5 che da Potenza porta a Pignola, dove una macchina si è ribaltata a causa della mancanza di barriere competitive. Già nel passato il gruppo di minoranza al Comune di Pignola «ha posto l’attenzione - ha spiegato Giuseppe Spagnoletta, capogruppo di minoranza in consiglio comunali - sui problemi che attengono la sicurezza della strada in questione e, ad onor del vero, gli interventi richiesti sono stati effettuati, anche se con ritardo, e di ciò bisogna dare atto alle istituzioni interessate a suo tempo». L'incidente che mesi fa portò alla morte di un ragazzo di venti anni doveva «però servire come monito e spronare gli amministratori sia comunali che provinciali a fare meglio e
di più». Stando, pero, al consigliere Spagnoletta «a quanto pare quella morte non è servita a niente visto e considerato che la strada provinciale 5 presenta tuttora alcuni tratti pericolosi dove non esistono barriere protettive». Per quel che «ci risulta, nei giorni a seguire l'incidente mortale sono stati effettuati lavori di rifacimento di alcune barriere guard-rail, senza tenere presente che esistono punti di criticità dove molto spesso si verificano gli incidenti, sprovvisti a tutt'oggi delle predette barriere». Una situazione che per il capogruppo di minoranza «sta a significare che sia il sindaco di Pignola, nella veste anche di consigliere provinciale, che il presidente dell'amministrazione provinciale non stanno valutando il pro-
blema con la dovuta attenzione che la strada provinciale merita, considerando che la stessa è molto trafficata in quanto costituisce una via di sbocco anche dalla zona della Val D'Agri». Alla luce di quanto detti, «è da ritenere che la strada provinciale 5 debba essere messa in uno stato di sicurezza con l'installazione di barriere guardrail, lungo tutto il tratto Potenza-Pignola atte a tutelare gli automobilisti da eventuali incidenti che specialmente nella stagione invernale diventano molto frequenti per la presenza di neve e ghiaccio». Concludendo, Giuseppe Spagnoletta ha affermato: «questa volta è andata bene!Non aspettiamo il prossimo incidente, potrebbe essere fatale e magari assistere alla perdita di altre vite umane».
PIETRAGALLA - Una importante scadenza interessa in questi giorni i soci dell'associazione pesca sportiva Alto Bradano di Pietragalla recentemente affiliatasi alla Federazione Pesca Sportiva ed Attività Subacquee. Il presidente della struttura pietragallese Lucio Sabina invita tutti gli associati locali, che sono poco meno di cento unità, ad effettuare il tesseramento entro e non oltre domenica 15 febbraio. E' un adempimento necessario da ottemperare in quanto senza di esso non si potrà partecipare alle gare di pesca che verranno organizzate dalla stessa associazione nel corso di questa stagione sportiva. Tale decisione è stata adottata durante l'assemblea dei soci svoltasi lo scorso 17 gennaio. Dal punto di vista dell'informazione inoltre la presidenza pietragallese sottolinea che è in fase di aggiornamento il sito già esistente da circa tre anni della struttura associativa. In definitiva ci si sta attivando su più fronti al fine di far crescere sempre di più questa associazione. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
L’INTERVENTO
Stato di degrado dentro palazzo Corbo «Basta un certificato di abitabilità?» IL certificato di abitabilità ( oggi denominato certificato di agibilità) legittima l'utilizzo di un immobile? Nella fattispecie, consente l'uso come abitazione di Palazzo Corbo? In generale si intende, per sicurezza di un fabbricato, la garanzia di conformità e salubrità dell'opera costruita? E' quanto bisogna domandarsi in relazione alle affermazioni e dichiarazioni, rilasciate dagli esponenti dell'opposizione, agli organi di stampa. Il certificato di agibilità, riferito
ad un edificio in cui già si vive, sancisce l'assenza di pericoli, sia quelli concretamente verificabili, sia quelli di natura tecnico-strutturale. Dalla lettura della denuncia, mossa dall'opposizione, emergono elementi su cui risulta opportuno compiere alcune considerazioni. A chi vanno attribuite le eventuali responsabilità del caso? A tal proposito, è consigliabile che il responsabile dell'ufficio tecnico del comune si soffermi sul concetto di gravi difetti di
un fabbricato: in questa categoria, sono compresi anche quei vizi strutturali che, pur non incidendo direttamente sulla statica del fabbricato, ne compromettono in modo grave la funzione a cui è destinato. Alla fase iniziale di individuazione delle carenze esistenti, il suddetto incaricato comunale deve far seguire la successiva (detta azione di responsabilità per la rovina dell'edificio, ex art.1669), tesa ad identificare gli eventuali artefici. A
questo proposito, anche il costruttore di edifici o di immobili destinati a lunga durata, risponde nei confronti del committente o dei suoi aventi causa, in virtù delle speciali disposizioni contenute nel precitato articolo del Codice Civile, principio qui enunciato e riportato: “L'appaltatore è tenuto ad eseguire l'opera con la diligenza e la perizia inerenti alla sua attività professionale e risponde di vizi che avrebbe dovuto conoscere e prevedere; egli va esente da
tale responsabilità solo quando il committente, benché avvisato dall'appaltatore circa l'inidoneità delle opere, abbia insistito perché venissero comunque
eseguite”..Non sempre le colpe sono dei politici. Leonardo L. Laguardia Vice presidente del circolo “Nuova Italia Solzhenitsyn”
Giovedì 12 febbraio 2009
27 Balvano La comunità scenderà in piazza per chiedere una risposta alla Regione
Due anni senza medico in paese La denuncia del sindaco: «Sono mesi che sollecitiamo» BALVANO - Sono due anni che in paese aspettano un medico di base. E’ proprio il sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo, a denunciare la situazione. «Era il 7 marzo 2008 quando il dottore Antonio Latorre, medico di base nel comune di Balvano veniva trasferito». Così, «da allora l’Asl di Potenza ha provveduto con nomine provvisorie a compensare il disagio: prima con il medico Nicola Martiriggiano, per circa un anno, e poi con il dottor Tommaso Tirotta, la cui nomina scade a breve», ovvero a marzo 2009 e senza possibilità di rinnovo. Il sindaco richiama «le cattive abitudini dell’Asl di Potenza, rispetto ai tempi delle carenze, e il silenzio assordante del dipartimento Salute della Regione Basilicata su questo tema» e si dice sicuro che «alla comunità balvanese non resta che sperare in una ennesima nomina provvisoria».
Una veduta di Balvano da Apt Basilicata
Non è tutto. La sollecitazione del primo cittadino richiama anche le «diverse comunicazioni inviate al dipartimento regionale ed all’Asl, l’ultima lo scorso 19 gennaio, nonchè dagli innumerevoli incontri avuti in entrambe le sedi, in cui è stato sempre assicurato la definizione del problema in tempi brevi». Eppure, «dall’ultimo incontro in Regione ho avuto personalmente rassicurazioni - prosegue Di Carlo - che fra Na-
tale e Capodanno avremmo avuto la sospirata nomina del medico di base. Anche questa ennesima opportunità è finita nel nulla e si è tramutata nella consueta promessa mai mantenuta». La situazione denunciata, però, secondo quanto riferisce il sindaco di Balvano, non riguarda solo il paese, ma tocca anche Laurenzana e Picerno, come tutti quei piccoli centri in cui c’è un solo medico pros-
simo alla pensione. L’amministrazione di Balvano ha fatto «rilevare alle autorità competenti che, anche quando si provvede alla sostituzione del medico di base con uno provvisorio per tempi molto lunghi, si affronta il problema solo a metà, con ripercussioni evidenti sui pazienti, che non hanno la possibilità di instaurare con il proprio medico quel rapporto di fiducia necessario nella fattispecie - dice ancora - Nè i medici hanno modo, con incarichi inferiori ai 12 mesi, di avere cognizione vera dei problemi dei singoli pazienti». Insomma, una soluzione «non è più rinviabile». Così, anche tenendo conto dell’assemblea pubblica in paese, l’amministrazione «ha deciso di intraprendere un’azione di protesta pubblica, manifestando in maniera civile, il giorno 17 febbraio davanti il Palazzo della giunta regionale ed
alla sede dell’assessorato alla Salute, per denunciare all’opinione pubblica, l’increscioso problema». Alla manifestazione pubblica, interverranno oltre gli amministratori e i cittadini del comune di Balvano, anche sindaci e consiglieri dei comuni limitrofi. Del resto basta fare due conti. «Balvano conta circa 2.000 abitanti e ha due medici di base. Con il trasferimento di uno dei due nel 2007 e, conseguentemente, con il fatto che il medico che è rimasto non può avere, per legge, più di 1.500 scelte (i famosi libretti), altre 500 persone rimangono orfane del diritto al medico, o quasi». Tira le somme Di Carlo e invita a non trascurare il problema perchè «se oggi, in un comune qualsiasi della nostra Basilicata va via un medico - conclude con ironia - la speranza media di avere un altro medico di base in pianta stabile è per il 2011 o per il 2012»,
sempre «salute permettendo». Perchè non dare avvio a un «tavolo di confronto tra il dipartimento sanità, Asp, medici e fare prevalere per una volta, soltanto una volta, il diritto dei cittadini , il diritto di centinaia di malati a essere curati (e non solo per alcune ore a settimana), o il diritto dei territori di vedere assicurato un servizio per i cittadini in tempi ragionevoli?». Ancora, «non potrebbe il dipartimento sanità, insieme con le Asp, con i comuni prendere in esame su tutto il territorio regionale, tutti i casi di carenza a oggi e affrontarli, senza attendere due anni per poi provvedere? Veramente non si può affrontare e risolvere questo problema una volta per tutte?». Eppure il sindaco della neanche tanto piccola comunità continua a sperare perchè «dove c’è volontà, c’è anche una strada».
GiovedĂŹ 12 febbraio 2009
28 Viggiano La struttura, giĂ realizzata da diverso tempo, dovrebbe ospitare 420 quadrupedi
Canile: gara andata deserta Si allungano i tempi per l’apertura del ricovero per animali VIGGIANO - Gara andata deserta per la gestione del canile comprensoriale della ComunitĂ Montana Alto Agri. Ebbene si. Non è “natoâ€? proprio sotto una buona stella il canile dell'ente montano della Val d'Agri. Con la pubblicazione del bando - dopo il “polveroneâ€? alzatosi sui ritardi per la mancata funzionalitĂ nonostante l'opera fosse stata giĂ realizzata da tempo - le cose sembravano andare per il verso giusto. Pubblicato nel mese di Novembre scorso, il bando doveva dare avvio all' “affidamento del servizio associato di recupero, ricovero, mantenimento e custodia dei cani randagi per un numero presunto di 420 unitĂ â€?. Un servizio di controllo del randagismo per 11 Comuni della Val d'Agri che per combattere o almeno ridurre il grave fenomeno del randagismo, in questi anni, hanno tirato la “carrettaâ€? stipulando convenzioni con canili privati, pagando cifre notevoli . L'auspicio era che con la gara d'appalto si sarebbe chiusa una vicenda e risolto, con l'individuazione del soggetto per la gestione, ÂŤin parte il problema del randagismo canino nell'area e allo stesso tempo superare an-
L’esterno del canile
che la concezione del canile solo come luogo di segregazioneÂť. Purtroppo cosĂŹ non è stato. La gara (con una base d'asta per il servizio, di durata triennale di 786 mila euro (Iva inclusa) è andata deserta. Il motivo? Non si sa. Dalla ComunitĂ montana Alto Agri, il segretario generale Luigi Marrotta azzarda l'ipotesi legata “alla differenziazione dei costi
tra i cani previsti nel canile comprensoriale e quella dei cani da alloggiare presso canili abilitati proposti dall'offerenteâ€?. Solo un ipotesi.Ora la certezza è “cosa fare? Come procedere? L'amministrazione sta valutando entro fine mese di “rifare il bando o procedere mediante la negoziazione di trattativa privataâ€?. Per ora la struttura ubicata nel comune di Viggiano
Lagonegrese Proposte bipartizan in Regione
Ricostruzione, interrogazioni di Pittella (Pd) e Mattia (Fi) LAGONEGRESE - Due interrogazioni bipartizan sono state presentate per il medesimo problema. Sia Franco Mattia che Marcello Pittella vogliono conoscere dall’assessore al ramo il punto sulla ricostruzione nel Lagonegrese riferita al sisma del 1998. La situazione di difficoltà finanziaria dei Comuni danneggiati dal sisma - sottolinea Mattia - perdura da troppi anni e con essa perdurano i disagi per le comunità locali impossibilitate a rientrare negli alloggi colpiti dal terremoto. L'area Sud della provincia di Potenza aggiunge - registra indicatori socio-economici di particolare difficoltà per l'alto tasso di disoccupazione e la piÚ acuta crisi dei comparti produttivi. Per questo motivo interroga l’assessore Loguercio per sapere se non ritenga opportuno riferire in audizione alla Seconda e
Terza Commissione permanente in seduta congiunta sullo stato aggiornato dell'attivitĂ di ricostruzione con la spesa effettuata e con il fabbisogno necessario a completare i lavoriâ€?. Mattia chiede, anche di conoscere “quali iniziative si intendono adottare a sostegno delle richieste dei Comuni e per rinnovare l'impegno dei Parlamentari lucani, del Parlamento e del GovernoÂť. Dello stesso tenore la riflessione del democratico Pittella. ÂŤNegli ultimi giorni le Amministrazioni comunali dell'area si sono viste non trasferire, da parte del Governo centrale, le somme che negli anni scorsi erano puntualmente loro messe in loro dotazione. A causa di tali situazioni i Comuni versano in uno stato di oggettiva difficoltĂ , sia nel formare i bilanci e, conseguentemente, nell'erogare i piĂš elementari servizi alle loro collettivitĂ Âť.
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(località Capuzzolo) in una zona collinare esposta e soleggiata, lontana dal centro abitato e da unità residenziali, continua ad essere chiusa. L'opera è costata circa 250 mila euro, finanziata in parte con fondi dell'ente montano ed in parte con contributo regionale. I lavori per la realizzazione sono iniziati nel 2002 con la consegna nel 2006. Gli interventi hanno previsto la sistemazione all'esterno dell'area e la costruzione di tre corpi distinti di fabbricati. Si tratta di un box di isolamento dove è prevista l'osservazione dei cani aggressivi, il ricovero e la custodia temporanea di cani vaganti, catturati, ritrovati per un massimo di trenta giorni necessari alla restituzione ai legittimi proprietari o ad affidamento a eventuali richiedenti. Ed inoltre un settore rifugio e un fabbricato per servizi generali, formato da due settori. Il primo adibito a infermeria con compiti relativi al pronto soccorso sanitario, ai trattamenti contro la rabbia e altre eventuali malattie. Il secondo è adibito ad alloggio per il custode della struttura. Angela Pepe provnciapz@luedi.it
Senise
Progettavano di rapire un bambino Denunciati SENISE - A Senise le forze dell’ordine hanno denunciato due giovani, di nazionalità marocchina, per tentato sequestro di persona. I militari hanno accertato che i due, nei mesi scorsi, avevano progettato di sequestrate un bambino di 12 anni. I due, privi di documenti per il soggiorno in Italia, sono stati espulsi. A Lavello i Carabinieri hanno arrestato un cittadino marocchino, che non ha rispettato un decreto di espulsione emesso a suo carico dal questore di Brindisi, nel 2004.
Maltempo, a Lauria danni per 1.500.000 euro LAURIA - Il Comune di Lauria fa la conta dei danni dopo le eccezionali precipitazioni degli ultimi mesi. Chiusa la strada comunale Rosa-Molina si teme anche per l'esondazione del torrente a Cogliandrino che potrebbe danneggiare il vicino depuratore. Da una prima stima approssimativa degli Uffici tecnici, per fronteggiare le situazioni piÚ gravi occorrerebbero circa 1milione e 500mila euro. La strada Rosa-Mulino è stata già interessata da una frana nell'inverno del 2007. Le piogge recenti hanno riattivato il movimento, provocando la spaccatura e l'abbassamento dell'asfalto tanto da rendere necessario il divieto di transito. Ma i danni si sono verificati anche in altri parti del territorio. Particolarmente colpito il torrente Gaglione dove si sono registrati cedimenti sulla sponda sinistra, in contrada San Paolo, e sulla sponda destra con crollo di terreno che occlude l'alveo del torrente. L'azione erosiva si è estesa anche alla contrada Capraio dove si sono originati diversi stagni e danni alla strada. Un pericolo igienico è stato segnalato alla contrada Cogliandrino, dove il materiale trasportato dalle piene rischia di sommergere le strutture del depuratore e di provocare lo sversamento di liquami non depurati. Le piogge abbondanti hanno poi aggravato fenomeni di dissesto nel bacino del torrente Marcellino, a valle dell'abitato di Lauria. Lesioni sono apparse sulla strada della Melara, la Provinciale n.3 Tirrena Inferiore, la strada di circonvallazione del rione Inferiore e alcune abitazioni che si trovano a valle della strada della Melara. Abbassamenti di ampie aree di terreno si sono verificati alla contrada Seta-
La strada Rosa-Mulino
Gremile, compresi tra la confluenza del torrente Torbido nel fiume Noce e la strada provinciale per Nemoli. Piccole frane sono state rilevate al quartiere Muraccione, al rione Superiore; il pericolo di caduta massi, invece, alla contrada Galdicello e colate franose lungo le sponde del torrente Fiumicello. Un movimento franoso a Parco Carroso, infine, tiene in apprensione le abitazioni di 2 famiglie su cui sono stati rilevati lievi segnali di cedimento nelle fondazioni. Una lunga lista di fenomeni franosi, molti dei quali già esistenti e aggravati dal recente maltempo. Come le buche che si trovano nell'area del parcheggio dell'ospedale, dovute allo sprofondamento di un canale artificiale in cui fu convogliato il fosso Petroso. Il terreno cede tra i pali in cemento armato del canale, provocando oltre alle buche l'occlusione del canale. Per tutti questi il Comune ha chiesto ed ottenuto sopralluoghi dal Dipartimento infrastrutture della Regione Basilicata. Ora si è in attesa dell'esito e di interventi per la protezione del suolo e la messa in sicurezza delle aree danneggiate. Francesco Zaccara
Piano Forestazione, concluso il ciclo di incontri della Cisl LAGONEGRESE - Piano triennale, 151 giornate, turnover, contratto e progetto Vie Blu. Questi i principali temi in agenda nel ciclo di assemblee tenute dalla Fai Cisl regionale ieri a Lagonegro, Maratea, Lauria e Castelsaraceno. Nutrita la partecipazione dei lavoratori in rappresentanza delle circa quattrocento maestranze impegnate nel lagonegrese, tra cantieri forestali e manutenzione dei corsi d'acqua. Nel corso degli incontri il segretario generale Antonio Lapadula, accompagnato nell'occasione dal segretario territoriale Nicola Labanca, ha ribadito l'esigenza di approvare in tempi brevi il nuovo piano triennale di settore e dare rapidamente corso alla seconda tranche del turnover. ÂŤIn ballo ci sono 300 posti di lavoro in tutta la regione - ha spiegato Lapadula - si tratta di un'importante opportunitĂ occupa-
zionale e una preziosa integrazione al reddito, specie per le aree interne della Basilicata che stanno risentendo in maniera marcata della recessione economica e della perdurante crisi industrialeÂť. Lapadula ha anche sottolineato l'impegno della Fai sulla questione “storicaâ€? delle giornate lavorative: ÂŤLa nostra battaglia ha un solo epilogo possibile: bisogna prolungare la stagione forestale portando le giornate lavorative a 151 per tutti. Sarebbe un vantaggio per i lavoratori, che vedrebbero prolungarsi il monte retributivo e contributivo, attualmente fermo a 101 giornate, e sarebbe un vantaggio anche per il territorio in termini di contenimento dei costi prodotti ogni anno dal dissesto idrogeologicoâ€?. Durante le assemblee è emersa infine l'esigenza di accelerare il rinnovo del contratto regionale
Lapadula
per i 4.700 lavoratori del settore idraulico-forestale, scaduto lo scorso 31 dicembre, e di una piĂš tempestiva programmazione delle attivitĂ relative alla seconda fase del progetto Vie Blu, che interessa in tutta la regione circa ottocento lavoratori ex SmaÂť.
Giovedì 12 febbraio 2009
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Intanto anche la ex statale che collega la città di Orazio a Melfi in condizioni pietose
Incidente sulla Ginestra-Venosa Il conducente se la cava con qualche contusione e molto spavento VENOSA - Altro spaventoso incidente, sulla “strada di Nessuno”, la fatidica Ginestra-Barile. Una Panda 4x4, lasciato l'abitato di Ginestra, nelle “famose” curve bagnate e levigate, a circa un chilometro dal centro arberesh, è uscita fuori strada, per fortuna fermandosi in bilico tra la strada ed un profondo burrone. L'autista, provenendo da Maschito, era diretto a Rionero, dove abita, conosce abbastanza bene questa strada, ha un'azienda agricola a Maschito e procedeva a 20 km all'ora e la macchina era provvista di gomme antineve. Per cui non sa darsi una spiegazione dell'uscita di fuori strada del suo mezzo. La causa è probabilmente da attribuire al fondo stradale levigato e per niente provvisto di drenaggio, per cui anche chi transita piano perde facilmente il controllo del proprio mezzo. Sempre , nella stessa giornata, in prossimità di un'altra curva un mezzo pesante ha perso del liquido rendendo la strada pericolosa, grazie all'intervento delle Fiamme Gialle di Rionero, che sopraggiungevano in quel momento per più di un'ora hanno segnalato il pericolo
A sinistra l’incidente. Sopra la ex ss 168
e si è evitato la peggio. Questo incidente è il sesto nel giro di poco più di un mese, sempre nello stesso punto. Più volte è stato segnalato il pericolo di questa strada alla Provincia, delegata ad eliminare le emergenze su questa strada, in base ad un accordo stipulato nel 2004 in Prefettura. Ma fino ad oggi, anche le richieste degli amministratori comunali di Ginestra e di Venosa, fatte alla Provincia ed al Prefetto, sembrano rimanere lettera morta. Non resta che prende-
re provvedimenti drastici come la chiusura della strada! A chi si aspetta ad intervenire ? Bisogna aspettare il morto per far cessare questa serie di incidenti su questa strada? Sarebbe il caso che gli amministratori di Ginestra e di Venosa coinvolgano la Magistratura, come aveva sostenuto nei giorni scorsi l'ex Sindaco di Barile, Giuseppe Mecca. Sul posto sono interventi i Carabinieri di Ripacandida, che informeranno sicuramente la Prefettura e la Pro-
vincia della pericolosità di questa strada. Della Ginestra-Barile, strada costruita negli anni '70 dall'Ente di Irrigazione, non si sta facendo niente per farla diventare provinciale, attualmente è una strada senza proprietario, per cui se qualche automobilista fa un incidente non sa con chi prendersela. I Comuni di Ginestra e di Venosa si sono attivati, investendo la Provincia e la Prefettura, per organizzare un tavolo interistituzionale, ma fi-
nora non si muove niente. La Provincia aveva promesso alcuni anni fa, tramite l'assessore alla Viabilità, Pasquale Robortella, di renderla provinciale, perché aveva tutti i requisiti per una strada provinciale. Come mai, a tutt'oggi, non si mantiene fede a questo impegno politico, si chiedonoi cittadini? Ultimamente anche gli utenti della ex strada statale n° 168 che da Venosa conduce a Melfi si stanno lamentando. Gli utenti di questa strada, e non sono pochi,
chiedono alla Provincia almeno il riempimento delle buche con del semplice asfalto a freddo, le buche sulla suddetta strada hanno fatto fuggire tutti gli avvocati di Venosa che la percorrevano con le loro grosse automobili per recarsi al Tribunale di Melfi. A costo di allungare il percorso, molti di questi avvocati percorrono altra strada, la Bradanica, pur di salvaguardare l'incolumità dei propri mezzi. Anche da Rapolla arrivano lamentele, il geometra Michele Sonnessa, quasi quotidianamente raggiunge la città oraziana per motivi di lavoro. Avvicinato ha detto: «Adesso tocca anche a noi di Rapolla che lavoriamo a Venosa o ci rechiamo in ospedale a lamentarci della situazione in cui versa la suddetta strada. Lavoro per conto della ditta e mi reco al lavoro con la macchina dell'impresa, altrimenti avrei rinunciato a fare questo lavoro o a raggiungere Venosa. Un Ente che non investe sulle strade, viene meno a uno di quei compiti essenziali di un territorio, lo sviluppo». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Venosa Dibattito a più voci alla presenza delle associazioni locali
Voglia di protagonismo Fotografia sul mondo giovanile del forum comunale VENOSA - «Siamo in pochissimi! Dove sono gli altri giovani? Nei bar… nei pub…per strada!» Questa l'accorata denuncia, emersa nel corso del dibattito sull'associazionismo svoltosi nei locali del Centro Anziani di Venosa, per evidenziare la scarsa partecipazione dei giovani all'iniziativa . Una denuncia che sottolinea il disinteresse verso le problematiche sociali delle nuove generazioni, attratte, invece dalla cultura dello sballo, del disimpegno, del divertimento a tutti i costi. I lavori della serata non si sono limitati alla denuncia ma hanno anche illustrato proposte e ricette per intervenire. Individuare iniziative in grado di coinvolgere il maggior numero possibile di giovani per poter lavorare sulle loro motivazioni e sui loro interessi: queste alcune delle proposte emerse dai lavori della serata. L'incontro è stato organizzato dall' associazione “Il Tarlo”, Il Centro di Aggregazione Giovanile, Il Forum Comunale Giovanile e il Comune di Venosa in vista delle elezioni del nuovo presidente del Forum Comunale Giovanile di Venosa. «I giovani devono essere protagonisti del loro futuro - ha sostenuto l'assessore Gennaro Mastro - Per questo bisogna favorire le iniziative di aggregazione e socializzazione favorendo dibattiti e momenti di riflessione su problematiche locali». Positive le valutazioni sull' esperienza maturata nel triennio, con cineforum,
sportive, concorsi vari: «Credo sempre nelle cose che faccio - ha rivelato Andrea Doria, presidente uscente del Forum Comunale - Vista la validità delle proposte che venivano dalle varie associazioni, mi sono dovuto limitare solo a coordinarle». Le recenti vicende di violenza e bullismo hanno stimolato profonde riflessioni: «Quando mancano le possibilità per creare - ha sottolineato Piervito Bonifacio - i giovani preferiscono distruggere. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità!» «Il problema dell'associazio-
nismo non si esaurisce con i dibattiti. Bisogna utilizzare la musica,il cinema, lo sport come fattori che facilitano l'aggregazione - ha aggiunto Canio Coscia -Tutto questo non possiamo farlo da soli ma insieme agli altri!» Che fare quindi per agganciare i giovani, mobilitarli sulle problematiche sociali e favorire l'associazionismo? Questo il nodo centrale intorno al quale si è sviluppato il dibattito della serata. «Dobbiamo trovare punti di incontro per contattare e coinvolgere chi è disinteressato - ha proposto Antonio
Polidoro - Per dare seguito al movimento nato per contrapporsi alla venuta di Corona a Venosa abbiamo creato l'associazione “Il Tarlo”. Stiamo provando a creare qualcosa di diverso per migliorare la nostra comunità. Siamo consapevoli che per raggiungere questo obiettivo ci vuole la collaborazione di tutti». L'incontro si è concluso con la esecuzione di musica dal vivo da parte di alcuni gruppi musicali, costituiti da studenti degli istituti Superiori di Venosa. Giuseppe ORLANDO provinciapz@luedi.it
L’incontro del forum comunale
Venosa L’iniziativa è stata promossa dalla locale sezione della Fidapa
“Ditirambo Lucano” secondo Sisinni
L’iniziativa della Fidapa
VENOSA - Nel corso degli ultimi 30 anni la comunità venosina aveva contratto un grosso debito morale nei confronti di Francesco Sisinni, che, all' epoca in cui svolgeva le funzioni di Direttore Generale Ministero Beni Culturali e Ambientali e in vista del Bimillenario Oraziano, si era prodigato per il recupero e la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale di Venosa. Un debito che i venosini hanno voluto onorare presentando nel salone delle conferenze dell'Hotel Orazio l'ultimo volume di Francesco Sisinni: “Ditirambo Lucano” (Ed. De Luca-Editore d'Arte). A prendere l'iniziativa e a farsi interprete dei sentimenti di riconoscenza nei confronti dell'insigne studioso la
comunità venosina la sezione venosina della Fidapa, che, insieme all'amministrazione comunale ha organizzato la manifestazione. “Presentando il libro di Francesco Sisinni vogliamo promuovere sul campo un uomo che, soprattutto attraverso i sui scritti, è diventato il portavoce e, quindi, anche della nostra città- ha sottolineato Marirosa Orlando, Presidente della sezione venosina della Fidapa- In questo modo ha promosso insieme a noi donne Fidapa l'amore e la diffusione del sapere come strumento magistrale della crescita consapevole delle proprie origini”. Anche il Sindaco di Venosa, Carmine Miranda Castelgrande, ha voluto manifestare all'illustre ospite la gratitudine della comunità locale: “Questa è una serata speciale per un ditirambo speciale: quello di Sisinni che è un atto d'amore verso la Basilicata-ha detto Castelgrande- La sua opera è il miglio manifesto turistico del Vulture. Una terra che povera non è: basta solo percorrerla”. Ed è stato lo stesso Sisinni a ripercorrere le fasi che anno potato alla valorizzazione del patrimonio monumentale di Venosa. “Ero venuto a Venosa per capire l'anima oraziana in rapporto all'anima lucana. Sono rimasto impressionato dall' indifferenza ver-
so Orazio, dal degrado del Castello, dallo stato di abbandono del Parco archeologico, dell'Incompiuta e della stessa Cattedrale - ha raccontando emozionandosi Sisinni-.Ho ritenuto mio dovere celebrare Orazio in vista del Bimillenario Oraziano operando una vera e propria resurrezione della sua patria. Sono stato orgoglioso di riconsegnare ai venosini, in occasione della visita del Presidente Scalfaro, il loro patrimonio artistico culturale, adeguatamente recuperato e valorizzato”. Nel crso ella serata sono state fornite alcune chiavi di lettura di “Ditirambo Lucano”, da tutti ritenuto un omaggio commosso e commoente dell'autore all basilicta,sua terra d'origine. “La prosa per Sisinni è una poesia in prosa- ha sottolineato Rosa Torciano, socia Fidapa - che fa apprezzare la bellezza dei luoghi descritt». «Il Ditirambo lucano coniuga la funzione liberatoria del vino, cantata da Orazio, con l'invito dello stesso poeta venosino alla moderazione, alla meditazione - ha sottolineato Paolo Fedeli dell'Università degli Studi di Bari - Il libro di Sisinni è l'elogio di un vino straordinario, l'Aglianico, e della terra che lo produce, il Vulture». g. o.
Giovedì 12 febbraio 2009
31 Melfi Nel Pd spunta il nome del falotichiano Gianvito Corona. Si muove anche l’Udc
Provinciali: Destino in “pole” Nel Popolo della libertà continuano le consultazioni MELFI - A quasi quattro mesi di distanza dalle prossime elezioni provinciali la politica si è messa in moto. E' dunque il momento di iniziare a verificare il quadro della situazione inerente ai possibili candidati. Iniziamo dal Pdl, con Michele Destino sempre in pole position, già in piena campagna elettorale. Nella conferenza tenutasi il giorno di S.Alessandro dal Vescovo, Destino ha preso la parola a nome del sindaco e dell'amministrazione comunale, salvo poi essere smentito pochi minuti dopo dall'assessore al bilancio Mina Sassone che si è dichiarata portavoce della Giunta Melfitana. Appare evidente che Destino nella sua opera di convincimento deve partire necessariamente da Forza Italia, sia essa base che vertice. Da qui spiegato l'improvviso avvicinamento con Taddei prima e Pagliuca dopo che, comunque, non possono pensare di gestire l'intero panorama azzurro. Destino deve lottare per ottenere l'intero gradimento del partito e questa partita interessa da vicino lo stesso Navazio che prendendo spunto dalle provin-
LUTTO A RIONERO E MELFI
Muore don Federico Soda. Commosse le comunità La notizia si è appena sparsa e il cordoglio è grande per tutti i cittadini di Rionero e Melfi. Nella mattinata di ieri è venuta a mancare dopo lunghe sofferenze la grande figura carismatica spirituale di Don Federico Soda. Un prete fuori dagli schemi, un confidente che non giudica, un amico vero. Anche se ormai anziano e allo stremo delle forze non ha mai negato il suo aiuto, non ha mai fatto mancare il suo conforto a scapito della sua stessa salute. Laureato in filosofia e psicologia Don Federico è stato anche docente alle scuole superiori. Un uomo forte che è riuscito a portare nella sua missione evangelica tutto il suo bagaglio di conoscenze. Da Nietzsche a
ciali, potrebbe capire tante cose relative al suo futuro e alla sua possibile candidatura nel Pdl. Navazio appare distante in questo momento da Destino ma in realtà i due sono legati da un inossidabile connubio politico. Sul versante Pd, tutto è legato a ciò che deciderà di fare Roberto Falotico. Se decide di uscire dal partito, Gianvito Corona, referente melfitano della corrente, lo seguirebbe nella lista civica predispo-
Rionero in Vulture
Quando l’arte entra a scuola RIONERO - LaborArte, il progetto di formazione che porta l'arte a scuola. Un metodo innovativo per insegnare utilizzando le opere museali. Promotori di questo progetto il dirigente del primo circolo didattico di Rionero Antonio Pinto e il dirigente dell'istituto comprensivo di Atella Giovanni Zaccagnino, docente responsabile Antonietta D'Annucci. Il corso riguarda gli insegnanti e l'obiettivo è quello di sviluppare la sensibilità e le competenze per un approccio all'arte significativo e formativo, per familiarizzare con l'arte e ricreare prospettive ed osservazioni della
realtà. Stimolare gli insegnanti affiche siano poi efficaci trasmettitori agli alunni. Utilizzare l'arte immediatamente nelle classi come strumento per comunicare il territorio in maniera più efficace ma non solo, aiutare i bambini ad riconoscere i contesti, i segni, i simboli delle configurazioni spaziali di un'opera d'arte. Un progetto partito tre anni fa ad Atella e che quest'anno trova il primo riscontro a Rionero. Un partenza di tutto rispetto con la visita del gruppo composto da 21 insegnanti alla mostra delle opere di Giacomo Di Chirico. l. n.
Freud, dai classici greci alle moderne teorie cognitive. Da Melfi la sua città vice parroco della Cattedrale, a Rionero 18 anni sacerdote della chiesetta di Sant'Antonio entrando nel cuore di tutti quanti lo hanno conosciuto. 18 anni gomito a gomito con la Confraternita Maria SS. Del Monte Carmelo, con le suore carmelitane e gli ospiti della casa di Riposo Virgo Carmeli abituati alla celebrazione della messa di Don Federico. Una messa particolare che partiva sempre dalla lettura dei salmi con una cura fine del cerimoniale. Nulla doveva essere lasciato al caso, soprattutto i canti, specialmente quelli gregoriani, di cui era grande cultore e conoscitore. Un uo-
sta per l'occasione. Se Falotico dovesse invece decidere di restare nel PD, potrebbe negoziare la candidatura Corona nel collegio di Melfi. Una soluzione che tutto sommato al partito melfitano potrebbe star bene, in considerazione che la partita più grande su cui scontrarsi resta quella delle regionali. Dunque si tratterebbe di accettare la volontà falotichiana, accontentando la
mo dotto ed intelligente capace di parlare al cuore della gente con un linguaggio semplice e diretto tale da far comprendere a tutti l'importanza e la potenza della parola di Dio. Sono in molti a ricordare la sua dedizione per il culto mariano, fu proprio Don Federico a ritrovare e portare a nuova luce l'antico santuario della Madonna della Laudata. Don Federico non c'è più ma tutti quelli che hanno avuto l'onore di conoscerlo sanno che ha seminato bene e i suoi frutti sono ancora qui. La Cattedrale di Melfi darà oggi alle ore 15 l'ultimo abbraccio a questo figlio che ha dedicato la sua vita al prossimo. Lucia Nardiello
corrente, per poi avere campo libero nel 2010. Una strategia che però non sta bene all'intera margherita che per queste provinciali potrebbe proporre i nomi di Arduino Lospinoso e Patrizia Cappa, quest'ultima esponente della corrente Rosi Bindi che a Melfi fa capo a Tanino Araneo. Anche nell'Udc, sulla possibile candidatura, si è aperto un confronto serrato non ancora emerso tangibilmente. Michele Picco-
lella, fino a poco tempo fa uomo di Antonio Corbo, vorrebbe candidarsi e ha iniziato a muoversi individualmente in tal senso. Sabato scorso vi è stata la presentazione di un libro promossa da Piccolella che ha invitato per l'occasione il consigliere regionale dell'Udc Agatino Mancusi. Una mossa all'insegna della visibilità, così come visibile è stata l'assenza di Antonio Corbo. La questione è semplice. Se Piccolella ve-
nisse candidato alle provinciali, le chance in chiave regionali 2010 per Antonio Corbo si ridurrebbero al lumicino, situazione questa tutt'altro che sgradita a Mancusi che preferirebbe la soluzione Pizza. Lo stesso Corbo, dunque, sta lavorando per un'altra ipotesi alle provinciali, il giovane Pietro Monico, il segretario Moccia e novità dell'ultim'ora Angelo Di Muro. In questo scenario caotico, ancora da definire, vi è un partito che sembra avere le idee chiare, si tratta del partito socialista, guarda casa l'unico che a Melfi vinse le scorse provinciali con l'elezione dell'attuale assessore Alfonso Salvatore. Nell'ultima riunione il direttivo cittadino ha deciso compatto di puntare sul giovane consigliere comunale Francesco Pietrantuono, facente parte di una storica famiglia legata al partito. Nelle prossime ore vi sarà la comunicazione ufficiale di questa investitura tramite conferenza stampa. L'Italia dei Valori dovrebbe candidare l'assessore uscente Antonio Vitucci, anche se si sta lavorando su altre ipotesi. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Ripacandida Dura nota delle segreterie Pd, Sd e Psi
«Immobilismo politico» RIPACANDIDA - Bagarre politica a Ripacandida. a uscire allo scoperto sono le segreterie politiche del Pd, Sd e Psi di Ripacandida. I partiti accusano la giunta di «immobilismo amministrativo del comune a quasi un anno dalle amministrative dell'aprile 2008». «A tal proposito - continua la nota a firma delle segreterie dei partiti - denunciamo, ma allo stesso tempo richiamiamo l'attenzione di tutta la collettività ripacandidese sulle gravi insufficienze politico - amministrative della neoeletta classe dirigente di maggioranza, che continua a preoccuparsi solo di problematiche riguardanti la normale gestione amministrativa di competenza degli uffici comunali piuttosto che intervenire con una programmazione politica attenta e mirata a risolvere i problemi della collet-
tività che li ha eletti, dando l'impressione di essere amministrati piuttosto che amministrare. La situazione di stallo impone, quindi, un'attenta riflessione sul futuro che questa maggioranza intende dare al comune di Ripacandida visto che appare del tutto estranea ed indifferente ai tanti, troppi problemi costantemente rinviati dal sig. Sindaco, Annunziata, a data da destinarsi senza tenere conto che il delicato momento di recessione nazionale non ammettere né indugi, né ritardi». Il dito viene puntato sullo spregiudicato trasformismo politico possono movimentare, se non sul versante della commedia spicciola da avanspettacolo del vice sindaco che dalle sedicenti nonché dubbie iniziali adesioni al Pd, stranamente ed improvvisamente appare convertito alla dottrina
politica neo centrista, l'eccesso di attivismo politico che lo porta a scrive sui vari giornali di tematiche riguardanti la viabilità provinciale senza che mai si sia preoccupato di indicare la benché minima soluzione alle problematiche comunali aggravate anzi dalla intollerabile gestione familiare delle strutture comunali, (vedi caso palestra comunale), affidate senza il controllo delle professionalità, ai vari clienti di turno». Il discorso verte poi sul Regolamento Urbanistico «per il quale non si è stati in grado, a tutt'oggi, di avviare nemmeno la conferenza di pianificazione». «Da questo emerge il quadro desolante della dimensione politica ripacandidese ridotta non a caso ad un miserrimo fatto personale in cui manca anche un solo accenno di tematiche o problematiche attuali».
Rapolla Presentato un opuscolo curato da Guerino Pianta e i ragazzi di “Spazio giovane”
Terme e territorio: binomio vincente RAPOLLA - Turismo termale e territorio. Questo il titolo di un piccolo libro che racchiude in se un tema piuttosto scottante per il territorio del Vulture. Parlare di turismo e di sviluppo territoriale non è semplice, è una sfida che Guerino Pianta ideatore ed autore dell'opuscolo insieme ai ragazzi dell'associazione “Spazio Giovane” di Rapolla ha saputo cogliere. A discutere della tematica la geologa Elisa Falanga, il presidente dell'associazione Airo Mauro Di Lonardo ed il sindaco della cittadina Michele Sonnessa. Tre i fattori in questione:
turismo, terme e territorio. Fattori che devono necessariamente compensarsi, non solo convivere o coesistere come problemi a se stanti. Si parte dalla storia, da come queste zone siano state nel tempo motivo di interesse turistico e termale per arrivare ai giorni nostri dove non basta offrire un territorio a compartimenti stagni. Nel panorama variegato dei last minute, promozioni e prenota subito, come si pone il territorio del Vulture? Cosa propone di unico per attrarre il turista di oggi, letteralmente bombardato da offerte turistiche? Questi gli interrogativi
che il lavoro suscita nel lettore. Non basta avere posti meravigliosi, panorami stupendi, ciò che conta è che essi siano noti, ovvero inseriti nei circuiti nazionali di promozione turistica. Analizzate nel corso dell'incontro tutte le peculiari caratteristiche geologiche che rendono il Vulture unico al mondo, il secondo luogo in Italia con laghi di origine vulcanica oltre a quelli di Bolsena. Messa in evidenza la funzione fondamentale dell'associazionismo come catalizzatore di idee da proporre alle amministrazioni, una rivoluzione di pensiero che deve avvenire dal
basso. Turismo termale, ma non solo, quello che serve è un territorio disposto a mostrarsi, a proporre, ad accattivare il turista, affinché viva un esperienza a tutto tondo per poi ritornare e diventare esso stesso mezzo di promozione con il passaparola, il biglietto da visita più efficace. Da Monticchio ed i suoi laghi ridotti all'abbandono, all'annosa vicenda del Parco del Vulture, alla funivia, alla valorizzazione dei piccoli centri, il Vulture è un territorio che avrebbe tanto da offrire e questo opuscolo si chiede perché non farlo, perché restare a guardare mentre
La presentazione del libro
si potrebbe fare molto di più. Una sfida raccolta dal sindaco di Rapolla Michele Sonnessa che ha parlato di come il nuovo piano di sviluppo turisti-
co regionale possa essere un mezzo per creare condizioni di competitività turistica del Vulture. Non resta che incrociare le dita. l. n.
Matera 32
Giovedì 12 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Tursi
Policoro
Servizi sociali ai giovani
Fondi compensazione nucleare
Progetto per un centro di aggregazione
Benefici ai comuni entro 10 km dall’Itrec
a pag. 39
a pag. 40
«Continuerò la mia attività di proposta nell’area moderata in consiglio comunale e provinciale»
Corazza sbatte la porta Lascia il Pd: «Un partito che privilegia l’esercizio del Monopoli e del Risiko» Legge sui medici che denunciano Una disposizione distruttiva di MANUELA TARATUFOLO* VITO MARAGNO**
«PER senso di responsabilità e per quel senso di libertà che è forte in me, sento il dovere di avere il coraggio di affermare che oggi sono disposto a pagare, gettando la spugna, per un fallimento subìto e non promosso». Deluso, costretto ad una decisione difficile. Con questi sentimenti Michele Corazza ufficializza il suo addio al Pd e sbatte la porta, non prima di essersi tolto qualche sassolino dalla scarpa. In una lunga lettera il consigliere descrive l’evoluzione della realtà politica interna degli ultimi tempi senza risparmiare le stoccate al suo ex partito. «Si delinea, avendo purtroppo la meglio, un partito che privilegia l’esercizio del Monopoli o del Risiko oltre che, una quotidiana attività finalizzata ad escludere, in un partito che aveva, come mission fondamentale l’inclusione alla partecipazione». In quella che definisce una «Storica retrospettiva», Corazza ripercorre alcune fasi. «Rammento ancora l’entusiasmo e la partecipazione alle Primarie del 14 ottobre 2007; era la speranza per un vero spartiacque tra cultura e tradizioni che decidevano finalmente, in maniera netta, senza tentennamenti, di fare un salto verso il futuro. Mi sono accorto- prosegue nella sua lettera inviata ai segretari nazionale, regionale, provinciale e ai capigruppo comunali e provinciali del Pd - che adesso non è più così. Si assiste, pur-
toppo, ad un’aggravante: la non dismissione rispetto quelle mielose fibrillazioni interne dei soliti vecchi gruppi che hanno promosso le solite rituali cordate che, nel lessico finanziario, vengono denominate “offerte pubbliche di acquisto. Per questo- prosegue nutro tanta delusione per aver creduto, purtroppo invano, in un modello nuovo di essere e partecipare in politica, accorgendomi, mio malgrado, che l’appuntamento con il nuovo, chissà quando arriverà, se arriverà. Maturare una decisione difficile e sofferta come questa non è cosa facile; specie per chi, come il sottoscritto, ha svolto generosamente e seriamente un ruolo di primo piano affermando ai dubbiosi di allora che le battaglie sia giusto farle dall’interno e non fuggendo». Alle prime domande sul futuro, il diretto interessato risponde che si limiterà ad effettuare “Attività di proposta nell’area moderata sia in consiglio comunale che in consiglio provinciale». La concomitanza con le elezioni per il rinnovo dei vertici di via Ridola porta ad una serie di valutazioni che, mai come in questo momento, segnalano una serie di coincidenze legate a candidati in procinto di riproporsi agli elettori materani. Come scrive Corazza nella sua lettera «E’ anche così che va la vita». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
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Nasce l’enoteca provinciale Passo decisivo per l'istituzione nella città dei Sassi dell'Enoteca Provinciale. Ieri il Sindaco Emilio Nicola Buccico e il presidente della Provincia Carmine Nigro hanno sottoscritto il protocollo d'intesa, con cui Comune e Provincia di Matera si impegnano a realizzare la prestigiosa enoteca quale punto di riferimento istituzionale per la conoscenza della produzione enologica locale. All'incontro hanno partecipato anche l'Assessore Provinciale alle Attività Produttive Nicola Buonanova e il dirigente comunale Giuseppe Gandi, che hanno discusso sui dettagli tecnici inerenti l'immobile scelto. L'enoteca avrà infatti sede a Palazzo Acito, edificio che il Comune ha concesso in uso alla Provincia di Matera a titolo gratuito per la durata di trent'anni, mediante apposito contratto stipulato sempre ieri. La Provincia di Matera garantirà nell'immobile l'apertura e la gestione di un punto di informazione turistica della città di Matera e della sua provincia, adeguati spazi per mostre, concerti e convegni organizzati e/o patrocinati dal Comune di Matera, corsi e appuntamenti teorico-pratici sul vino completati da visite in aziende vitivinicole, in vigneti ed in zone di produzione della provincia di Matera, nonché la realizzazione di iniziative particolari, quali progetti finalizzati ad insegnare alle nuove generazioni qual è il modo
E’ ufficiale l’enoteca provinciale
migliore per avere un rapporto sano con il vino. «La promozione e la valorizzazione dei nostri prodotti e del nostro settore vitivinicolo rappresentano tasselli fondamentali per lo sviluppo del territorio - ha spiegato il sindaco - L'Enoteca provinciale segna un momento importante per il rafforzamento dell'immagine della vitienologia locale, oltre che per la promozione e la conoscenza di vini di qualità e per la corretta informazione sulle varietà e sulle condizioni di produzione dei vini del materano». L'Enoteca si candiderà ad entrare a far parte della rete nazionale delle enoteche regionali. matera@luedi.it
Signor Presidente, nel nostro Paese la salute pubblica ed il benessere della “persona-individuo” sono sempre stati considerati diritti costituzionalmente garantiti; negli ospedali e negli ambulatori del nostro Paese nessun medico ha mai fatto distinzioni di colore della pelle, lingua, religione, credo politico, provenienza. Infatti i medici italiani si sono sempre attenuti, nell'esplicazione delle loro attività, ai principi etici della solidarietà umana. Questo anche in virtù del fatto che l'Italia è stato, tra i Paesi dell'Unione Europea, quello che forse ha conosciuto, più degli altri, il dramma dell'emigrazione. Per questo ci sconcerta, e non poco, l'ignobile norma, proposta su emendamento del leghista Bricolo, approvata dal Senato della Repubblica, che consente ai sanitari di denunciare, seppure assicurando le cure, i cittadini immigrati clandestini. E' una disposizione distruttiva sul piano della convivenza civile e democratica che ripristina un clima già vissuto con le ronde, con la delazione, con la denuncia anonima delle persone di religione ebraica. Non si può accettare questa norma, palesemente in contrasto coi principi della nostra Carta Costituzionale e con la concezione della salute come bene da salvaguardare e garantire a tutti indiscriminatamente. Essa rischia di scoraggiare i clandestini ad avvicinarsi alle nostre strutture sanitarie pubbliche, determinando così emarginazione sanitaria, e di promuovere cure clandestine di fortuna con possibilità che si diffondano malattie come TBC, malaria, scabbia. Questa norma mette in pericolo soprattutto i bambini che rischiano di diventare invisibili danneggiando così la tutela dei diritti dell'infanzia. Essa è un gravissimo passo indietro sul piano dei diritti e dell'integrazione e non aumenta la sicurezza ma anzi toglie solo valore al nostro sistema Paese e al Servizio Sanitario Nazionale. In nome e per conto dei medici iscritti alla Cgil della provincia di Matera ci sentiamo in dovere, in questo difficile momento per il Paese in cui sono messi in discussione diritti e libertà garantiti dalla Costituzione, di invitarLA a percorrere la strada già intrapresa dalla vicina Regione Puglia e da altre regioni italiane che hanno deciso di estendere la copertura sanitaria agli immigrati e di chiedere il ritiro di tale aberrante norma. * segretario generale Cgil Matera **segr. gen. Fp-Cgil Matera
Matera 33 «Per i precari del Comune, manca una strategia. Il sindaco deve dire chiaramente cosa intende fare» Giovedì 12 febbraio 2009
«Bisogna marciare tutti insieme» Franco Coppola, segretario della Uil, richiama le sigle all’unità L’esigenza di individuare elementi di sintesi fra le posizioni della Uil e quelle degli altri sindacati, l’attenzione alta nei confronti del precariato e delle vertenze ancora in atto. Franco Coppola, segretario generale della Uil di Matera non nasconde le difficoltà del momento che dal Sistema Paese giungono fino al territorio materano. «La crisi epocale che stiamo vivendo impone azioni sinergiche e la politica con le sue contrapposizioni, non ci riesce spiega - Difficoltà che si ripercuotono anche sui sindacati. Dobbiamo fare sintesi, con riferimento alle vicende di merito, a un sano pragmatismo rispetto a ciò che si deve fare in tempi celeri». Affinchè l’Italia possa riprendere la fase di risalita, è necessario che si superino i limiti strutturali. «Nel nostro territorio, le riforme sono ancora più importanti e devono riguardare settori come scuola, sanità e pubblico impiego. Arroccarci su posizioni di retroguardia, rispetto a chi dice che nel pubblico impiego è necessaria una rivoluzione, non fa bene a nessuno. I lavoratori sono l’anello più debole della catena economica, quello che rischia di finire stritolato nel sistema. La sfida dell’efficienza nel pubblico impiego deve essere raccolta. Noi lo faremo ancora una volta domani (oggi per chi legge, ndr.) con un’assemblea dei lavoratori precari che abbiamo convocato al Comune di Matera. Manca una strategia, l’idea di pensare ad una struttura che si concentri sulla meritocrazia. Il sindaco deve esprimersi, dire cosa vuole fare». Sui grandi temi, Coppola, riprende uno degli argomenti di maggiore attualità. «Sulla riforma della scuola il ministro si è approcciato male. Però, non possiamo far finta di non sapere che in Italia c’è un rapporto docente-studente di 1 a 11, mentre quella eu-
Ottimismo sulla legge
Competività L’Api: «Era ora»
I lavoratori sono l’anello più debole del sistema economico ropea è di 1 a 17. Non sarebbe meglio razionalizzare al meglio le risorse per migliorare la didattica, per dare una scuola accessibile a tutti e di qualità?». Come la Cisl e Confinustria, anche la Uil risente in questi giorni le conseguenze di un accordo nazionale di categoria firmato senza la Cgil. Coppola aggiunge: «Negli ultimi 10 anni abbiamo registrato una perdita del potere d’acquisto molto forte. L’accordo sottoscritto nel ’93 era apprezzabile per gli elementi che caratterizzavano quel periodo storico. La nuova intesa era un passo obbligato perchè non esistevano più i presupposti per continuare con il vecchio regime contrattuale.
Banca d’Italia chiusa Appello del sen. Latronico
IL senatore Cosimo Latronico (Pdl), in un’interrogazione al Ministro dell’Economia, ha chiesto interventi per «scongiurare la chiusura della filiale di Matera della Banca d’Italia». Nel rilevare che «il progetto di ristrutturazione» della Banca d’Italia «dovrebbe comportare la soppressione anche della filiale materana», Latronico ha detto che essa «costituisce un punto di riferimento per il territorio e l’economia di Matera» e ha sottolineato i disagi che la chiusura provocherebbe per gli operatori economici e per i dipendenti. Il parlamentare, infine, ha evidenziato il «grave danno alla città di Matera e alla comunità provinciale». Dell’ipotesi di chiusura dell’istituto di credito si era cominciato a parlare un paio di anni fa. matera@luedi.it
Abbiamo ottenuto di poter stipulare contratti triennali e, sotto il profilo del potere d’acquisto, di non far più riferimento all’inflazione programmata stabilita dai Governi. Oggi c’è invece l’Ipca indice di riferimento armonizzato su base europea, determinato da un organismo terzo. Non recuperiamo l’inflazione reale, ma è molto più vicino alla situazione effettiva. Con l’obbligo dei rinnovi contrattuali alla scadenza, la defiscalizzazione del salario accessorio e un incremento aggiuntivo di retribuzione di almeno 700 euro annui, non risolviamo il problema definitivamente ma siamo consapevoli che comunque è stato effettuato un primo
passo. Se qualcuno - aggiunge Coppola - invece di dirci che quel contratto non andava firmato, ci dicesse cosa invece andava fatto, sarebbe utile perchè rappresenterebbe una forma di critica propositiva. Dire che questo contratto penalizza i lavoratori, non sta nè in cielo nè in terra. Affermare, invece, che non risolve tutti i problemi, è condivisibile. C’è l’assoluta necessità di marciare insieme con Cisl e Uil, senza prestare il fianco ad eventuali polemiche, ma guardando a strategie condivisibili. Nessuno può indulgere ad atteggiamenti che risulterebbero di sostanziale irresponsabilità». Antonella Ciervo
Nunzio Olivieri, presidente dell’Api
L'Api esprime soddisfazione per l'approvazione anche se molto tardiva della legge regionale sullo sviluppo e la competitività, che dovrebbe finalmente mettere in moto un consistente circuito economico legato ai fondi di cui alla programmazione regionale per il periodo 20072013. Un apprezzamento - si legge in una nota inviata viene rivolto sia alla maggioranza e, in modo particolare, al consigliere Vincenzo Folino autore della legge, sia all'opposizione che responsabilmente si è astenuta per non frapporre ulteriori ostacoli in questo particolare momento di crisi dell'economia. Tuttavia, atteso che finora si è perso fin troppo tempo per dare risposte al sistema imprenditoriale, l'Api chiede di accelerare al massimo le procedure per gli atti consequenzia-
li, cioè per i provvedimenti attuativi che derivano dalla legge regionale, la quale costituisce una sorta di architettura per la costruzione di un edificio che necessita di essere innalzato subito, ossia il quadro normativo di riferimento per la scelte in merito alla spesa delle risorse finanziarie. Infatti - prosegue il comunicato dell’associazione delle piccole imprese se la legge è il documentobase per i successivi bandi di sostegno alle imprese, bisogna adesso dare gambe agli strumenti attuativi e, soprattutto, avviare consultazioni con le associazioni imprenditoriali per individuare le reali necessità del territorio. Intanto - precisa - l'Api è positivo che la legge semplifichi le procedure per l'emanazione dei bandi, rispetto alla precedente programmazione. matera@luedi.it
Oggi, il 19 e 26 febbraio incontri al liceo Artistico promossi dal Sert di Matera
Nuovi media e dipendenze spiegati ai giovani QUALE influenza stanno avendo sugli adolescenti gli impieghi, spesso impropri, dei nuovi media come internet,i cellulari, i videogiochi ? E' la riflessione che il Ser.T dell'Azienda sanitaria di Matera avvierà oggi dalle 15.30, e il 19 e 26 febbraio, presso il Liceo Artistico “Carlo Levi'' con 25 docenti referenti dei Centri di informazione e consulenza (Cic) e di educazione alla salute delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, componenti del Gruppo di coordinamento delle attività di prevenzione primaria nelle scuole (Intercic). L' iniziativa si inserisce tra le attività di prevenzione delle dipendenze regolato dal protocollo di intesa tra Asm e Ufficio Scolastico Provinciale di Matera.Le lezioni saranno tenute da professionalità dell'Azienda sanitaria locale Natale Pepe (sociologo dirigente) e Isidoro Gollo (psicologo dirigente) e Clotilde Sansò (educatrice professionale). Il Corso di formazione si propone, in particolare, di promuovere una riflessione sul tema della “connettività” tra gli adolescenti e di riflettere sul significato dei nuovi media (internet, cellulare, videogiochi) sulle giovani generazioni , analizzando in particolare la relazione con le diverse forme di rischio connesso all'uso e all'abuso di tali mezzi. Il corso approfondirà, inoltre, la relazione tra uti-
L’effetto dei videogiochi sui ragazzi è al centro di un incontro che si tiene oggi
lizzo dei nuovi media, stili di vita giovanili e consumo di sostanze psicoattive legali ed illegali. La riflessione è finalizzata a individuare possibili attività educative indirizzate alla prevenzione dei comportamenti a rischio. L'attività formativa, articolata in tre incontri, intende approfondire in particolare alcuni argomenti circa le abitudini, l'uso, il senso che i nuovi media assumono per gli adolescenti, gli atteggia-
menti adottati rispetto a possibili comportamenti a rischio; l'abuso e la dipendenza da media, il rapporto tra uso di sostanze psicoattive e nuovi media. La metodologia formativa utilizzata si basa sull' apprendimento attivo. Il corso,approfondirà le diverse tematiche nella loro dimensione cognitiva (sapere), personale (saper essere) e operativa (saper fare). matera@luedi.it
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Matera
Giovedì 12 febbraio 2009
TAXI MATERA 3332685173
Collaudo dei lavori pubblici
Antonio
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
E’ ORGANIZZATO dall’Ordine degli Architetti alle 16 il convegno “I lavori pubblici tra qualità del progetto ed efficacia delle realizzazioni” che si svolgerà a Matera domani presso la sala Levi del Palazzo Lanfranchi. Nell’occasione ci sarà anche la presentazione ufficiale del volume "Il Collaudo dei Lavori Pubblici" curato dall’architetto Pantaleo De Finis che offre lo spunto per dibattere su questi temi anche in rapporto alla qualità del progetto pubblico e alle procedure per la sua effettiva realizzazione con il coinvolgimento di autorità, parti sociali e attori del processo di realizzazione dell'opera pubblica. Il convegno riveste particolare importanza alla luce delle nuove norme del Codice degli Appalti, con il suo susseguirsi di decreti correttivi che hanno sollecitato gli architetti italiani ad una preoccupata riflessione su aspetti che nel Codice non sono ancora sufficientemente chiariti o condivisibili.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Il Teatro del Carro Parlante L’Associazione “Il Teatro del Carro Parlante” con il patrocinio del Comune e il Parco della Murgia materano presenta domani alle 20,30 al Teatro Duni la commedia "11°Non Giudicare" (faciut’v u c… vust) , di Carmelo Gaudiano, regia di Gianfranco Ferrara. La scelta del testo inedito dell’autore materano Carmelo Gaudiano vuol essere un omaggio al pensiero “Eduardiano“, rivisitato in chiave più verosimilmente vicina ai giorni nostri al fine di rendere meglio comprensibile i messaggi “valoriali” in esso contenuti, anche grazie alla sapiente e connaturale funzione di regia operata da Gianfranco Ferrara. Prenderà corpo il disdicevole vizio di giudicare tutto e tutti, da sempre l’esercizio di gruppo più praticato nella nostra società. La storia si dipanerà tra individualismi, insinuazioni, invidie e rancori che soggiogheranno i personaggi di scena, dimentichi della vera sostanza della vita.
Ornella Vanoni in concerto Ornella Vanoni in concerto, per la prima volta a Matera, lunedì 9 marzo alle 21 al teatro Duni. Per prenotazioni è possibile rivolgersi a Incongress di Francesca Lisbona in via Don Minzoni 38 (telefono 0835 337220) oppure al botteghino del teatro Duni (telefono 0835 256954 oppure 0835 331812) Ornella Vanoniè una delle interpreti più note ed importanti della musica leggera italiana, con una carriera molto lunga durante la quale è riuscita a cimentarsi in generi diversi, dal jazz alla bossa nova, riuscendo a rendersi popolare grazie alla sua voce fortemente riconoscibile. Il 17 ottobre ottobre scorso è uscito il suo nuovo Cd "Più di me" dove i migliori artisti italiani duettano con lei. E con il tour "Più di me 2009" Ornella Vanoni sarà per la prima volta a Matera il 9 marzo per un concerto promosso da Incongress.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Benvenuto Antonio! Cari auguri a mamma Lilia e papà Franco Salinari. Biagio
FARMACIE DI TURNO alle 8.30 alle 8.30 MONTESANO via Cappelluti 61 - 0835335921
Cooperativa Associazione
“Jan
Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314 SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
Precari in assemblea •il cenacolo IN assemblea i precari del Comune della città dei Sassi. E’convocata per questa mattina, dalle 12 alle 14, l’assemblea generale retribuita dei precari del Comune di Matera. L’assemblea, convocata dalla Cisl Fp e dalla Uil Fpl, si svolgerà presso la sala riunioni, al piano terra del Comune. All’ordine del giorno, il ritardo nell’avvio delle procedure di stabilizzazione dei precari comunali. E’ previsto l’intervento dei segretari provinciali confederali e di categoria.
Città dei Sassi Opera Festival Dopo il successo dello spettacolo di venerdì sera, prosegue la rassegna organizzata nell’ambito del Città dei Sassi Opera Festival. Il 7 marzo con “Le Donne di Puccini”, serata dedicata alla musica di Giacomo Puccini con la rappresentazione, in forma scenica, con cantanti e attori. In repertorio, celebri arie dei personaggi femminili del grande compositore toscano. Anche per l’edizione 2008-2009 il maestro Enzo Di Matteo ha voluto arricchire la rassegna lirico-teatrale da lui ideata con momenti dedicati alle differenti espressioni musicali e alle opere della tradizione lirica romantica. Un appuntamento che si è rinnovato anche per l’interesse mostrato dal pubblico del “Città dei Sassi Opera Festival” verso questo repertorio.
0835/256309 IL 17 MARZO
•Le Botteghe
“Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani piu' famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a se. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express
0835/344072 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Il giardino di limoni 17,45- 19,35- 21,30
Montescaglioso 0835208046 Ex 19 - 21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Riposo settimanale •CINE TEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Space Chimps 17,15, 18,35 Tony Manero 20-21,40
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-75522 Chiusura settimanale
•PATRON ANTONIO• Matera Via XX Settembre Si può fare 18,10 Riparo 20-21,40 •CINEMA ANDRISANI
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Chiusura settimanale •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTECA D’ERRICO 0835/310137
Matera 35 Il presidente Nigro: «Prima della scadenza del mandato sarà varata una nota metodologica» Giovedì 12 febbraio 2009
Prende forma il Piano strutturale Un comitato scientifico valuterà le infrastrutture provinciali «PENSO che le operazioni di pianificazione abbiano un interesse quando hanno un ritmo e quando si riesce a chiuderle il più rapidamente possibile. Il mio impegno sarà quello di dare operatività». Sono le parole del professor Federico Oliva, presidente dell'Inu (Istituto nazionale di urbanistica), coordinatore scientifico del progetto per la redazione del Piano strutturale territoriale della Provincia di Matera. Il professor Oliva è stato presentato ieri ai giornalisti, dal presidente della giunta provinciale Carmine Nigro, e dall'assessore all'Urbanistica Gaetano Santarsia, dopo un incontro con il gruppo di lavoro di cui fanno parte esperti di varie discipline. La prima tappa del gruppo, come è stato evidenziato, sarà la redazione di un progetto preliminare al piano strutturale: prima della scadenza del mandato dell'attuale Giunta, quindi, sarà varata una nota metodologica che dovrà poi guidare il gruppo verso la definizione dell'intervento attesa entro il prossimo anno. «Intendiamo affidare a coloro che saranno chiamati da qui a qualche mese a guidare l'Amministrazione provinciale di Matera - ha sottolineato Nigro - una traccia per il futuro. In questo quadro - ha aggiunto risulteranno fondamentali da un lato il coinvolgimento dei Comuni e dall'altro la centralità direzionale e di guida della Provincia. Il gruppo è stato rafforzato, la sua qualità è migliorata per cui adesso possiamo avere tempi e modalità operative finalmente certi». Per l'assessore Santarsia il lavoro della struttura si svilupperà all'interno della Provincia con il sostanziale apporto dei Comuni così come previsto dalla vigente legislazione, «a conferma del ruolo guida della Provincia che si propone in questo modo quale ente intermedio tra le istanze comunali e la più vasta organizzazione di sviluppo territoriale dell'area materana. Uno degli obiettivi da perseguire - ha spiegato Santarsia - riguarda ad esempio la definizione della dimensione direzionale del capoluogo nel quadro di rapporti più stringenti e marcati degli attuali rispetto al comprensorio della Murgia pugliese». Santarsia ha inoltre ricordato che la Provincia in
virtù della Legge Regionale 23/99, ha competenze paritarie a quelle della Regione per dare attuazione alla pianificazione urbanistica nel territorio. «L'unica difficoltà che vedo è l’assenza, nella Legge 23, della Carta regionale dei suoli. - ha aggiunto Oliva -Si tratta di uno strumento conoscitivo fondamentale nel quale sono tracciate le parti del territorio che possono essere interessate da trasformazioni urbanistiche e quelle che non possono esserlo. Rispetto alle esperienze precedenti mi sono convinto negli anni che la pianificazione di aree vaste non è un fatto di pianificazione fisica del territorio ma di governance: il dato incontrovertibile è che la pianificazione di area vasta deve far leva alla fine sulla definizione, al meglio delle opportunità esistenti, del complessivo governo del territorio di competenza». Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Al lavoro un gruppo di esperti
In via di definizione lo strumento regolatore dello sviluppo del territorio
Il tavolo dei relatori (foto Videouno)
Il professor Federico Oliva
Tirocini formativi e iniziative comuni verso la Medical School di genetica
Intesa Agrobios, Università e Asm MATERA - Verso la Medical School di Genetica. Università della Basilicata, Asl e Agrobios hanno firmano a Matera un'intesa per la ricerca. E' stato siglato ieri, nell'aula riunioni della sede materana dell'Università della Basilicata di piazza San Rocco, un accordo fra le tre parti che metteranno insieme una serie di convenzioni per «progetti di ricerca e di sviluppo di comune interesse, progetti di formazione, tirocini formativi, scambio di informazioni e pubblicazioni scientifiche e promozione di iniziative comuni come seminari, convegni ed enti». Fra le idee più interessanti, quella del rettore Antonio Tamburro, condivisa dal direttore generale delle Asl, Vito Gaudiano e dall'amministratore delegato di Metapontum Agrobios, Salvatore Adduce, che ha affermato tra le altre cose: «dato il fatto che per la facoltà di Medicina abbiamo bisogno di tempi più lunghi, con le nostre competenze e grazie a questo percorso intrapreso potremmo mettere in piedi una Medical School di Genetica per andare incontro a tante esigenze». Tamburro ha spiegato, inoltre, i contenuti dell'accordo sottoscritto. «Si tratta di un'intesa a largo raggio - ha annunciato - che andrà riempita con una serie di convenzioni specifiche che toccheranno diversi campi. Per esempio - ha spiegato il rettore - metteremo in campo iniziative per la genomica, visto il potenziale già sviluppato dalle Asl con i loro laboratori specializzati e le ricerche già effettuate dall'Agrobios». E l'accordo quadro andrà pure in direzione di collaborazioni che guarderanno all'Alta forma-
zione. Per Gaudiano, soddisfatto per la sottoscrizione dell'intesa, «si tratta di una scommessa per la nostra azienda, che servirà alla ricerca tecnologica e alla genomica». In ospedale, è stato tra l'altro ricordato, il terreno di indagine già esiste «in quanto già attivi laboratori di biologia cellulare», ha confermato il direttore dell'Asl. Per Salvatore Adduce si tratta di «andare avanti per rendere più efficaci i percorsi avviati di Agrobios sulla ricerca cellulare sia per quanto riguarda gli elementi vegetali che per gli animali fino ad arrivare all'applicazione sugli esseri umani». Gli spazi d'azione sono davvero tanti, e adesso la vera sfida sta nella gestione del rapporto più stretto fra tre soggetti pubblici che vogliono creare una sinergia d'alto valore. Tamburro, Guadiano e Adduce hanno presentato un accordo quadro che dovrebbe essere in grado di accettare una serie di esperienze attuate per raggiungere obiettivi futuri, ma continuando su una strada comune. All'incontro si registrava aria di positività, un ottimismo dettato dalla consapevolezza di competenze a disposizione. In definitiva, i risultati derivanti dal protocollo d'intesa e dai suo sviluppi dovrebbero servire sia agli utenti per della struttura ospedaliera a diverso titolo che a studenti, ricercatori e scienziati. L'intesa siglata ha una durata di cinque anni e potrà essere rinnovata. Nunzio Festa matera@luedi.it
L'AMMINISTRAZIONE provinciale di Matera, dopo un lungo periodo di stasi, rimette in campo il Piano strutturale per una definizione dello strumento regolatore dello sviluppo del territorio. L'accelerazione è giunta con la nomina del professor Federico Oliva, presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica, a coordinatore scientifico del progetto. Quello del professor Oliva è un curriculum di tutto rispetto. Per i piani territoriali di coordinamento, il professor Oliva ha stilato quelli della Provincia di Pesaro Urbino (19941998), Perugia (1995 - 1999), Forlì (1997- 2000) e la variante al Piano territoriale di coordinamento provinciale della provincia di Piacenza. Oliva è inoltre professore ordinario di urbanistica presso la facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, presidente del corso di laurea specialistica in Pianificazione urbana e politiche territoriali, membro della Giunta della Facoltà di Architettura e società, titolare del “Laboratorio di Piani Urbani” della laurea specialistica in Pupt. Nel gruppo di lavoro sono entrati a far parte l'architetto Lorenzo Rota, la dottoressa Angela Rondinone, il dottor Angelo Lospinuso, l'ingegner Nicola Montesano, il dottor Vito Eustachio Sellitri. Lavoreranno con gli altri componenti dello staff nominati in precedenza: Amerigo Restucci, Renato Baldoni, Renato D'Onofrio, Domenico Laviola, Giovanni Monelli, Rocco Giove e Domenico Oliva. Oliva ha confermato ieri che quanto fino ad ora prodotto dall'originario organismo coordinato dal professor Restucci non sarà accantonato, ma varrà come valida base di partenza r.montemurro@luedi.it
Presentato il nuovo modello che correrà con pilota materano nel mondiale Stock 1000
Colucci resta in sella alla Ducati 1198 CORRERA’ ancora in sella a Ducati per il team Barni Racing, il pilota materano Domenico Colucci, impegnato nel Campionato Italiano Velocità classe 1000 Superstock. Ieri il team manager Marco Barnabò e il pilota Domenico Colucci hanno presentato alla stampa la nuova Ducati 1198, la motocicletta con la quale il centauro dei Sassi prenderà parte all'agguerrita stagione “Stock”. Per Colucci 1198 è il numero magico per entrare nell'esclusivo mondo della stock 1000 in versione italiana che prevede 6 gare, anche se è certo che il pilota materano prenderà parte ad alcune gare (4 o 5) del mon-
diale superstock come wild card. Ma 1198 è anche il numero della riscossa per Colucci reduce da una stagione di “transizione”. «Quest'anno spero di dare il massimo in pista -afferma Colucci- anche perché la moto è competitiva e il team molto professionale. In questo fine settimana proverò la moto a Binetto e farò la conoscenza del team Barni. È un momento molto importante per stabilire il feeling con il manager e i meccanici e poter disputare una stagione ai vertici». Il team Barni di Calvenzano (Bg) è un team satellite di Ducati e vanta anni di esperienza nel reparto corse. «Abbiamo scel-
to un pilota giovane -afferma Marco Barnabò - perché vediamo in Domenico Colucci grandi potenzialità. Pensiamo non solo alla stagione 2009 ma anche alla prossima. Per il pilota il fatto di non correre con un team ufficiale vuol dire non essere sottoposto alla pressione del risultato che quindi può esprimersi al meglio. Come team vogliamo fare una politica dei piccoli passi sebbene la moto rappresenti realmente lo stato dell'arte motoristica e telaistica». A presentare il team Barni c'erano anche il presidente del moto club Matera Corse, Luca Sacco, e il consigliere comunale Nico Trombetta da
sempre legato al mondo Ducati. Entrambi hanno sottolineato come il binomio Ducati-Colucci sia importante per portare in giro il nome e l'immagine di Matera ed anche un volano di sviluppo economico viste le sinergie di Ducati con qualche imprenditore locale. «Colucci ha un atteggiamento di grande responsabilità -sostiene il sindaco di Matera, Nicola Buccico- mentre ho apprezzato il team per il grande spirito di prudenza con il quale affronta la stagione agonistica. Con queste premesse, alle quali si aggiungono le doti naturali del pilota che discende da una famiglia sinonimo di
La nuova Ducati 1198 (foto Videouno)
passione per le corse e per le motociclette, i risultati arriveranno puntuali». E intanto si scopre anche la passione di Buccico per le motoci-
clette che si è espressa, in passato, attraverso una Indian 900 e una Harley Davidson. Giovanni Martemucci
36 Basket Nel torneo under 17 regionale dominio della formazione di coach Conterosito Giovedì 12 febbraio 2009
C’è l’undicesimo sigillo di fila Blitz a Tursi dopo una gara largamente condotta TURSI VIRTUS
40 69
Campionati Under 14 e Under 15 Ecc.
BASKET TURSI: Marra 4, Cristiano 6, Tricarico 8, Lapolla 12, Mango 4, La Salandra 4, Santamaria 2. All. Cipolla VIRTUS MATERA : Di Lecce E. ,Elettrico 15, Carlucci 22, Di Lecce F , Merletto 25,Zielli 6, Buono 7, Martulli, Pantone 2, Di Marzio 2. ALL. ConterositoARBITRO : MALPIGHI DI PATERNO. PARZALI: 8 - 14, 19 - 28, 25 - 52, 40 - 69. CONTINUA la marcia vincente della Virtus Matera nel campionato regionale Under 17. Contro Tursi arriva l´ undicesima vittoria consecutiva della Publigrafica Virtus. Un successo che suggella la marcia trionfale in classifica della formazione materana che non trova praticamente ostacoli e riesce a superare ad uno ad uno tutti quanti gli avversari anche quelli che mostrano di poter creare qualche problema alla formazione materana. Partita mai in discussione, Publigrafica sempre avanti nel punteggio, che riusciva a mantenere il cospicuo vantaggio per tutta la partita con le meravigliose giocate di un Carlucci in grande giornata e
Vittoria all’esordio per La Meteora Virtus corsara a Bernalda BERNALDA VIRTUS
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CESTISTICA BERNALDA : Viggiano, Giammarruto, Giorgio, Donofrio, Russo, Forcillo, Faliero, Prete, Morizzi. All. Risimini. LA METEORA VIRTUS MATERA : Sacco 11, Alba 27, Mazzei M. 10, Fattore 2, Musci, Santochirico, Marcosano, Mazzei V. Scalcione. All. Conterosito. ARBITRO : Nicoletti di Matera. PARZIALI : 12 - 11; 19 - 28; 29 - 40; 34 - 50. La formazione under 13 della Virtus Matera
del solito Merletto autore di 25 punti e 7 assist. E’ il terzo parziale quello nel quale matura la differenza tra le due squadre. Nella prima parte di gara infatti un generoso Tursi tiene il passo della formazione materana e sembra in grado di poter mantenere in equilibrio la sfida fino all’ultimo secondo. Poi sono invece una serie di situazioni positive nella terza frazione a determinare la differenza in campo e produrre i punti del definitivo successo per la
squadra materana. La chiusura del terzo quarto sul 25-52 è la risposta più chiara ad ogni dubbio sull’esito finale della sfida. L’ultima frazione serve solo per controllare il vantaggio e portare a casa il risultato. Si tratta dell’undicesimo della serie che mantiene in testa alla graduatoria la formazione di coach Conterosito e dà ancora più valore a questo scorcio iniziale di stagione della Publigrafica.
STUPENDA vittoria per i minicestisti della Meteora Virtus Matera a Bernalda nella seconda giornata del campionato Under 13 Regionale, i virtussini hanno avuto la meglio sui loro pari età bernaldesi dopo una gara equilibrata e combattuta, nella Virtus in doppia cifra Giovanni Sacco, Mario Mazzei e Fabio Alba. E’ importante e positivo il successo della formazione materana che nel suo primo match ci mette qualche minuto prima di far valere le proprie qualità e poi prende subito il largo rispetto ai minicestisti del Bernalda sempre vogliosi e mai domi. Alla distanza però si vede il lavoro e la crescita della formazione materana che arriva ad aumentare il proprio vantaggio in una partita comunque sempre in generale equilibrio.
Turno di riposo per il team materano nel torneo pugliese SI riprende il 16 febbraio alle 17,45 al PalaSassi con il torneo under 15 eccellenza pugliese a cui partecipa la Virtus Matera sponsorizzata Rvm Service. La squadra materana affronterà in quell'occasione la temibile Aurora Brindisi nella prima giornata di ritorno dopo che il girone di andata si è concluso nei giorni scorsi con la formazione virtussina che ha tenuto il turno di riposo previsto dal calendario. Il bilancio di questo girone di andata parla di due vittorie e sei sconfitte per la giovane squadra materana che al di là di quanto può dire la classifica ha sicuramente fatto in questo periodo un'importante esperienza affrontando avversari che sono di gran lunga più preparati ed attrezzati per un torneo insidioso come quello pugliese. Nel girone di ritorno l'obiettivo resta dunque quello di provare a migliorare i risultati e togliersi qualche piccola soddisfazione risalendo magari a larghi passi anche la classifica. La sfida con l'Aurora Brindisi in casa non si presenta certo come l'occasione più semplice per recuperare terreno in termini di classifica, la formazione brindisina infatti dall'alto di cinque vittorie in sette partite resta una delle maggiori pretendenti alla qualificazione al turno successivo ma i materani proveranno a far valere la propria qualità e sfruttare il fattore campo per rendere la vita il più difficile possibile all'avversario brindisino.
Volley Under 18 Edil Loperfido Calcio a 5 Under 21 Si sono confrontate Spazio Relax e Nigro Bng Deportivo
Primo successo dopo 2 sconfitte ALLA fine l'ha spuntata l'Edil Loperfido. Nell'ultima giornata della seconda fase del campionato maschile under 18 di volley, la formazione allenata da coach Iacovuzzi è riuscita a conquistare la prima vittoria dopo due sconfitte consecutive. I materani, lunedì scorso, hanno battuto l'Agrinatura Andria con il punteggio finale di tre set a due. E' stato un incontro agguerrito tra due sestetti che hanno dato vita ad un match infuocato e di alto spessore tecnico - tattico. Passata in vantaggio nel primo set, chiuso sul 25 a 20, la formazione adriatica è stata raggiunta da quella della città dei Sassi che ha pareggiato i conti chiudendo il secondo gioco per 25 a 22. Materani sugli scudi anche nel terzo parziale, vinto per 25 a 21. Nel quarto gioco, invece, l'Andria ha raggiunto la parità chiudendo il set sul 26 a 24. Al tie - break, però, i ragazzi di Iacovuzzi sono stati più lucidi conquistando il set (15 - 10, ndr) e la partita. Con questa vittoria, l'Edil Loperfido Matera a chiuso con due punti la classifica della seconda fase e ha messo nel cassetto un'altra esperienza importante alla pari di quella raccolta nella normale regular season; un campionato duro e altamente competitivo che ha fatto crescere non poco i ragazzi materani, alla prima esperienza in assoluto in un campionato
pugliese. Costanza, grinta e bravura hanno regalato all'Edil Loperfido il secondo posto alle spalle del Murgia Sport Altamura. Per l'under 18, dunque, il bilancio è sicuramente positivo. «Il rimpianto più grande della seconda fase è la sconfitta subita ad Altamura - ha spiegato Iacovuzzi. Nella cittadina murgiana il match è terminato tre a zero, un risultato che non corrisponde alla verità. I ragazzi hanno lottato in tutti i set, mettendo sempre in seria difficoltà gli avversari. E' stato un tre a zero immeritato, la mia squadra ha peccato solamente un po' in fase conclusiva. Comunque, al di là delle sconfitte subite nella seconda fase, posso affermare con assoluta convinzione che il bilancio della stagione da poco terminata è da considerarsi molto positivo. La società deciso di giocare l'under 18 in Puglia senza conoscere assolutamente le insidie di un campionato nuovo, nonostante ciò i ragazzi si sono comportati più che bene. Questo diventa un auspicio per fare ancora meglio il prossimo anno. Rispetto a qualche mese fa - ha concluso il tecnico - ora conosciamo meglio il valore del campionato e delle squadre avversarie; abbiamo tante informazioni in più per svolgere una regular season migliore nella prossima stagione». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Derby dalle mille emozioni
Ha prevalso la squadra allenata da mister Andrisani CALCIO a cinque protagonista nel bellissimo derby under 21 tra la Spazio Relax e la Nigro Bng Deportivo. Il meglio del calcio a cinque giovanile, attualmente presente in città, in una battaglia che ha visto prevalere la squadra allenata da mister Damiano Andrisani, ma che ha anche permesso alla compagine guidata da Anderson Gasparetto di non essere da meno dei più quotati, almeno stando alla classifica, cugini. Una gara dalle mille emozioni, concretezza e personalità da una parte, grinta e voglia di dimostrarsi alla pari dall'altra, è stata una gara che ha deliziato il numeroso pubblico presente sulle tribune della Tensostruttura di via dei Sanniti. Un pò di rammarico, a fine gara, per il dirigente della Spazio Relax under 21, Nello Contangelo, che ha visto i suoi ragazzi uscire sconfitti con il minimo scarto e diversi legni colpiti, senza escludere i tanti interventi decisivi dell'estremo difensore ospite, Piero L'Episcopia. «Siamo stati sfortunati -sentenzia Contangelo - in una gara che ha rispecchiato quella della prima squadra, anche nel punteggio finale. Due partite che si potevano quantomeno pareggiare, se non addirittura vincere e che, invece, hanno regalato ai nostri avversari i tre punti». Comunque permane la soddisfazione di aver visto una gara di grande livello tecnico e tattico, con le due squadre in campo che hanno regalato colpi importanti con i loro giocatori migliori, ragazzi che in pianta stabile
Spazio Relax; in basso la Nigro Bng
partecipano alle gare della prima squadra, dando sempre un contributo importante. «Noi, da parte nostra, abbiamo fatto una bella gara, ma in generale è stato un match di alto livello, tirata ed accanita. Poi, certamente, potevamo sfruttare al meglio il vantaggio acquisito, arrivato tra l'altro su uno schema studiato in allenamento e riuscito alla perfe-
zione. In campo si sono viste due squadre preparate e tecnicamente dotate, a testimonianza di due società che lavorano bene non solo a livello di prima squadra, ma anche e soprattutto con le loro realtà giovanili». Grande soddisfazione per il risultato sull'altra sponda. «E' stata una vittoria entusiasmante -ammette Luigi Taratufolo, dirigente della Ni-
gro Bng- in una bella gara dove, purtroppo, dovevamo soccombere alle importanti assenze per diversi motivi di giovani talentuosi come Dimita, Vivilecchia e Nicola Tataranni. È stata la vittoria del gruppo, in una gara giocata bene da entrambe le parti». Due visioni di gioco differenti ma redditizie. «Da parte nostra -continua Taratufolo- i ragazzi sono pronti ad affrontare il gioco in diverse modalità, di fronte avevamo una squadra che fa del gioco con l'uomo in più la sua peculiarità, in grado di mettere in difficoltà chiunque. Infatti, con Laviola che è un ottimo portiere, da me molto apprezzato ed in grado di giocare benissimo anche con i piedi, hanno un'arma in più davvero importante». Infine alcuni ringraziamenti per il dirigente della Nigro Bng Deportivo. «Oltre a ringraziare il folto pubblico presente che ci ha incitati davvero tanto e che dimostra l'ottima riuscita dell'unione tra i gruppi del Real Matera e del Deportivo, vorrei rivolgere un personale apprezzamento per il sacrificio di alcuni dei nostri ragazzi: Nico e Alessio Gammariello, Piero L'Episcopia e Michele Caione, che svolgono il doppio compito di giocare con l'under 21 e la prima squadra essendo sempre presenti ad ogni allenamento, dimostrando grande serietà e attaccamento alla maglia, esempio conclude Taratufolo- che tutti i più piccoli dovrebbero seguire». Francesco Calia matera@luedi.it
Giovedì 12 febbraio 2009
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Giovane morto, indagini a una svolta
Auto fuori strada sulla Ss 7 Ferito il conducente
menti finalizzati a verificare se qualcuno, prima del decesso, aveva ceduto al giovane ventenne della sostanza stupefacente. Ulteriori elementi per il prosieguo delle indagini potranno certamente aversi all'esito dell'autopsia allorquando si conosceranno le cause certe della morte». Il comunicato sembra volutamente possedere contenuti sfumati, anche se pare plausibile che una pista seguita dagli inquirenti possa indurre a verificare la sussistenza di un eventuale rapporto tra l'attività di spaccio dell’arrestato e la cessione di sostanze proibite a Michael. Solo l’autopsia farà luce. Roberto D’Alessandro
FERRANDINA - Un uomo è rimasto ferito, per fortuna in maniera non grave, in seguito a un incidente avvenuto ieri pomeriggio sulla Statale 7, all’altezza della rampa che immette sulla Statale Basentana. L’uomo, alla guida di una Renault, per cause in via di accertamento, non è riuscito a chiudere la curva stretta d’ingresso nella rampa, finendo la sua corsa prima sul L’auto incidentata sulla Ss 7 terrapieno di limitazione, poi contro un palo dell’illuminazione stradale. L’incidente ha rallentato il traffico sul ponte della Ss 7 per oltre un’ora. Quasi in contemporanea, sempre sulla Ss 7 ma all’altezza dle bivio di Pomarico, un autocarro per il trasporto della legna è andato a fuoco in piena salita, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco per le operazioni di spegnimento.
Pisticci Arrestato uno spacciatore di Garaguso, si attende il referto dell’autopsia
PISTICCI - Una morte prematura, improvvisa e inaspettata. Il dramma vissuto da due genitori che trovano il corpo inerme del proprio figlio ventenne riverso sul divano della propria abitazione, nella piccola frazione pisticcese di Centro Agricolo. L'intervento dei carabinieri e, sullo sfondo, il timore che il decesso, tecnicamente avvenuto per arresto cardiocircolatorio, possa esserci una overdose, circostanza che, come spiegheranno i carabinieri, «non si può escludere a priori». Inevitabile l'apertura di una indagine da parte del sostituto procuratore di Matera, Rosanna De Fraia, che ha disposto l'autopsia sulla sal-
ma di Michael Benedetto, ventenne deceduto presumibilmente nella notte di lunedì scorso e ritrovato dai genitori di ritorno dal lavoro nella mattinata di martedì. I carabinieri di Pisticci, guidati dal capitano Pietro Mennone, hanno avviato indagini sin da subito, al fine di appurare la verità su un caso dai contorni ancora poco chiari. L'attività investigativa sembra aver dato subito dei frutti se è vero che un uomo è stato tratto in arresto per possesso di sostanze stupefacenti, anche se è ancora da acclarare il rapporto di causa effetto tra le due circostanze. «Non potendo a priori escludere che il decesso possa essere stato
determinato da un'overdose si spiega in un comunicato diffuso ieri dal'Arma- i carabinieri hanno fin da subito intensificato i servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, riuscendo nella notte a trarre in arresto in flagranza di reato un operaio 28enne pregiudicato di Garaguso (anche se l'arresto sarebbe avvenuto a Marconia ndr), ritenuto responsabile del possesso ai fini di spaccio di metadone. Il giovane è stato tradotto presso la casa circondariale di Matera a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Intanto proseguono da parte dei Carabinieri gli accerta-
La contrapposizione nasce dalle due diverse storie civili delle comunità
Le due anime politiche di Pisticci Nel centro domina il Pdl, a Marconia la fede è Pd PISTICCI - Un solo comune, Pisticci, due anime politiche. Pisticci centro e la popolosa frazione di Marconia. Politicamente, infatti, sono due realtà, oseremmo dire differenti ed in antitesi. Tutt'altro che omogenee, sicuramente. L'affermazione nasce dall'analisi di diversi fattori. Estremizzando il concetto emerge che a Pisticci centro il Pdl è il primo partito, mentre a Marconia, nella “polpa” della società, a primeggiare è il Pd. Tutto ciò è avvalorato anche dagli ultimi accadimenti. Il Partito democratico, ottimamente guidato dal segretario cittadino, Enzo Montano, che in consiglio comunale siede tra i banchi dell'opposizione, ha organizzato un'iniziativa politica su due piani: A Pisticci (lo scorso 8 faebbraio) e Marconia (il 1 febbraio) con tanto di manifesti fatti affiggere sugli spazi preposti dal tema inequivocabile e di grande impatto: “Leone dimettiti” rivolto al primo cittadino, Michele Leone, a capo di coalizione di centrodestra composta da 14 componenti del Pdl. Ebbene, a riprova del nostro ragionamento, ed è qui la constatazione, mentre l'iniziativa a Marconia ha riscosso un ottimo seguito di pubblico, a Pisticci, non ha avuto gli effetti sperati. D'altronde se prendiamo i dati delle elezioni Politiche di poco meno di un anno fa, quando il Pd era ancora in fasce (nato con le primarie del 14 ottobre 2007, per cui il dato è destinato ad aumentare), notiamo
Marconia di Pisticci
subito che seppur all'opposizione, nella frazione di Marconia (il cui numero degli elettori è uguale a quello di Pisticci centro, circa 9.000) risultò al Senato essere il primo partito con 1.660 voti al contro i 1654 del Pdl. A differenza di Pisticci centro dove ottenne 1.423 voti contro i 1.661 del Pdl. Stesso discorso alla Camera, con 1876 voti contro i 1.835 del Pdl che, a Pisticci centro ribaltò il verdetto ottenendo 1.773 voti contro i 1.577 del Pd. Che il Pd sia più “Marconia centrico” lo dimostra anche
il fatto che la sezione di Pisticci venne inaugurata soltanto la scorsa estate, mentre quella di Marconia oltre a nascere insieme al Pd, risulta di gran lunga più strutturata. D'altronde nella frazione pisticcese la tradizione di sinistra affonda le radici nel tempo. Da quelli delle lotte contadine. Mentre Pisticci centro ha sempre avuto più una “vocazione” democristiana. Centristi che con il tempo hanno (salvo alcune eccezioni) preso la strada del berlusconiano Pdl. Alcuni lo hanno fatto da subito, come il sindaco Leone, che dopo aver militato nella Dc durante la Prima Repubblica, nella Seconda ha aderito a Forza Italia. Altri invece come il presidente del Consiglio Giovanni D'Onofrio e l'ex sindaco Giovanni Giannone, nonché quasi tutto l'Udc hanno fatto da poco una scelta bipartitica aderendo al Pdl attraverso la formazione Popolari liberali nata da un'idea dell'ex ministro dei Rapporti col Parlamento del secondo governo Berlusconi, Carlo Giovanardi. Ora Pd e Pdl si scontreranno alle nuovamente alle Provinciali e alle Europee nel giugno prossimo. Sta di fatto che se per assurdo si votasse alle Amministrative nei rispettivi ambiti territoriali, alla luce di quanto detto, molto probabilmente a Pisticci avremmo un sindaco di centro destra ed a Marconia di centrosinistra. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
L’altra vittoria bruciante contro l’Invicta Burgentia conferma il primato
Polisportiva Montescaglioso al galoppo MONTESCAGLIOSO - La vittoria per 3-0 sull'Invicta Burgentia ha mostrato quella che è una delle caratteristiche più ricorrenti della Polisportiva Libertas Montescaglioso 2008/09: i 3 punti arrivano nei secondi 45', situazione già verificatasi in altri impegni casalinghi. La vittoria era arrivata nella ripresa anche in occasione delle partite contro Salandra e Satriano (in entrambi i casi finite 2-0), Roccanova (1-0), mentre con il Villa d'Agri la prima delle 3 reti del 3-0 finale era arrivata ad 1' dalla fine del primo tempo regolamentare. Le tre reti contro i potentini sono state messe a segno dopo 46'' della ripresa e al 70' da Luigi Mangia, mentre al 75' ha segnato Francesco Bubbico. In virtù dell'ottava vittoria casalinga su dieci gare disputate, il Montescaglioso sale a 42 punti in classifica, appaiando il Rotondella fermato sullo 0-0 a Satriano, entrambe a
soli 5 punti dal Lagonegro, che però ha giocato una partita in meno. La squadra guidata in panchina da Franco Cicorella consolida sempre più la propria leadership per quel che concerne la prolificità (54 reti segnate), mentre quelle subite restano 21, ultima delle quali è quella subita sul campo del Lagonegro alla diciassettesima giornata, costata la sconfitta per 1-0. La gara contro l'Invicta Burgentia entra di diritto negli annali montesi anche perché diretta da un arbitro di sesso femminile (la signora Muscatiello della sezione di Venosa), situazione che non si presentava da diversi anni. Anche con i burgentini il Montescaglioso non ha affondato i colpi nel primo tempo, mostrando un piglio diverso già dai primi attimi della ripresa: ne è la riprova la rete del fantasista Luigi Mangia, servito dal leader difensivo Emanuele Tafuno, abile a sorprendere
l'immobile Collazzo con un sinistro letale nell'angolino dal limite dell'area. E' stato l'apripista per il raddoppio dello stesso Mangia (70') e la rete da predatore d'area di Bubbico (75'). Mangia, con le nove reti segnate, diventa il secondo miglior marcatore stagionale dietro Stefano Cifarelli a 12 (quest'ultimo squalificato con i burgentini come il difensore Carmine Carriero), mentre Bubbico raggiunge quota sei gol. Questi gli undici in campo per i montesi contro l'I. Burgentia: Cifarelli G. 6,5 Mossuti 6 Braj 6 Franco 8 Tafuno E. 7,5 Simmarano 6 Venezia 6 (30' Bubbico 7) Raddi 6 Petruzzo 6 (65' Leone 6) Mangia 8 Ciracì 5,5 (30' Tafuno A. 6,5) A disp: Locantore, Santochirico All: Cicorella. Prossimo impegno per i montesi la trasferta sul campo del Salandra (23 punti), sconfitto per 3-1 nell'ultima partita giocata a Roccanova. Michele Marchitelli
Valbasento Snia Ricerche chiude
Politex e Ergom Parte la Cassa
La Valbasento
VALBASENTO - La Politex Freudenberg spa di Pisticci, che produce tessuto speciale, collocherà dal prossimo 1 marzo 42 dei 125 dipendenti in organico in Cassa integrazione ordinaria a rotazione, per undici settimane. La decisione è stata presa per un calo di commmesse. L'annuncio è stato dato dai dirigenti della società ai rappresentanti di Femca Cisl, Filcem Cgil e Uilcem Uil. I sindacati, intanto, hanno fissato un'assemblea con i lavoratori per lunedì 16 febbraio alle ore 16. Una parte delle maestranze ha già effettuato un periodo di ferie forzate. E saranno collocati in Cassa integrazione ordinaria per tre settimane, a partire da lunedì 16 febbraio, i 112 lavoratori della Ergom automotive di Pisticci. Il provvedimento, comunicato dall'azienda ai sindacati, è stato motivato «con la carenza
delle commesse, a causa delle difficoltà dell'industria dell'auto». Dall'1 marzo, inoltre, la Snia ricerche, che ha nove dipendenti, cesserà l'attività come comunicato nei mesi scorsi e nonostante gli incontri effettuati presso la Regione per trovare una soluzione al problema occupazionale, trattandosi di azienda con meno di 15 addetti. La Snia ricerchè per molti anni operato nel settore della ricerca sui polimeri. «Con la chiusura di un'altra azienda -ha detto il segretario provinciale della Filcem Cgil, Fernando Mega- e l'aumento della mobilità, in Valbasento è ormai il deserto. Occorrono programmi di intervento e attenzioni che potrebbero, se attuati, interrompere la deriva della disoccupazione e della cessazione di attivita». La crisi in Valle è ormai galoppante. provinciamt@luedi.it
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Grassano Dopo la tradizionale messa, il ritrovo per l’annuale serata conviviale
Grande festa dell’altruismo Oltre 300 donatori Fidas insieme per rinnovare una missione GRASSANO - Entusiasmo, gioia e una gran voglia di aiutare il prossimo. Sono questi i nobili sentimenti che hanno animato la grande “Festa del donatore 2009”, celebrata sabato scorso dalla Fidas di Grassano. E’ positivo il bilancio dell’evento con una straordinaria partecipazione dei soci, che hanno seguito la giornata dalla liturgia “messa del donatore”, celebrata da don Carmine Rotunno, all'intrattenimento serale. Tanti anche gli ospiti della Fidas: il consigliere nazionale Antonio Bronzino, il presidente regionale Francesco Salvatore, il presidente della conferenza dei presidenti Michele Danzi, il direttore sanitario regionale Fidas; Nicolò Pio Onorati, il direttore sanitario Fidas Grassano; Anna Rita D'Agostino, Loredana Durso presidente sezione Metaponto; Nicola Altieri presidente se-
Donatori Fidas in festa a Grassano (foto Dileo)
zione Matera; Pietro Amato, presidente sezione Irsina; Salvatore Digirolamo, presidente sezione Polizia di Stato Potenza; Michele Cersosimo in rappresentanza carabinieri di Potenza, e per la segreteria regionale Pancrazio Toscano, Paolo Ettorre e Elvira Flumero. «Carissimi
fratelli e sorelle di sangue ha esordito nel discorso inaugurale il presidente Giovanni Spadafino- a nome del direttivo della Fidas di Grassano sono lieto di ringraziarvi per aver accolto l'invito a partecipare alla festa di questa sera, così come sempre accogliete l'invito alla donazione. La
Giornata del donatore vuole essere un momento di scambio, di gioia fraterna da condividere anche al di fuori della classica giornata di donazione. E' veramente bello essere qui in 300 e sapere che molti altri per malattie, per impegni vari, per lutti sopraggiunti avrebbero partecipato
volentieri a questa festa sempre bella per lo spirito di fraterna amicizia che la anima come momento di vita associativa». Il presidente ha ringraziato anche a nome dei tanti bisognosi, che ogni giorno nelle strutture ospedaliere ricevono, con la sacca di sangue donata, la possibilità
di continuare a sorridere alla vita. Nelle conclusioni Spadafino non ha mancato annunciare gli imminenti appuntamenti messi in calendario, il primo previsto per venerdì presso l'Itc di Grassano, Nicolò Pio Onorati, direttore sanitario Fidas regionale e Anna Rita D'Agostino, direttore sanitario della locale sezione incontreranno gli alunni delle classi quarte e quinte per parlare dei criteri e scelte del donatore e la donazione responsabile supportati nella parte organizzativa da Antonio Linsalata, responsabile Fidas rapporti con la scuola, e il secondo appuntamento è l'invito alla donazione per il 14 presso il punto prelievi di via dei caduti dalle ore 7 alle ore 12, giornata fissa storica della sezione per la raccolta che è dedicata interamente all'amore (per San Valentino). provinciamt@luedi.it
«A breve si confluirà nel Pdl e loro dovranno scegliere con chi stare» Fervono i preparativi a Stigliano
«An Grassano è al bivio»
Annecca (Cdl) critica l’incoerenza di Rielli e del suo gruppo GRASSANO - Giuseppe Annecca, consigliere di opposizione dei Circoli delle Libertà del Comune di Grassano, ha diffuso nei giorni scorsi un comunicato per esprimere la sua opinione sulle scelte poltiche di An entrata a far parte della giunta di centrosinistra. Rivolgendosi a Rielli, segretario cittadino di An, Annecca attacca dicendo: «Forse l'ex consigliere e candidato sindaco di An ha dimenticato le battaglie fatte dal giorno del suo ingresso in An, alla fine degli anni ‘90, con un principio sacrosanto di essere alternativi al centrosinistra, forse ha dimenticato che pochi mesi fa, a seguito di alcuni provvedimenti assunti dalla giunta di centrosinistra, appalti somme urgenze, assunzioni allegre, aumento delle tasse chiedeva le dimissioni del sindaco Magnante, ha dimenticato che si lavorava insieme ai Popolari Uniti per firmare la mozione di sfiducia, forse ha dimenticato la campagna elettorale portata avanti anche con toni accesi contro coloro i quali avevano mal-
gestito Grassano negli ultimi decenni, definendoli delinquenti politici; forse ha dimenticato le battaglie contro tutti i provvedimenti scellerati che ha adottato il centrosinistra, e i volantini, i comizi in piazza, e proprio il caso di dirlo l'amor delle poltrone fa dimenticare tutto e oggi i sono felicemente sposati». E sul fronte politico futuro del partito di centrodestra Annecca pone alcuni quesiti sempre ad An: «Noi la scelta di entrare nel Pdl l'abbiamo fatta con tutta la serenità e doverosa riflessione, ora siete voi di An di Grassano, quei pochi che siete rimasti , che in più occasioni avete sempre detto che nel Pdl non volevate entrare perchè non volevate morire Berlusconiani, oggi vi trovate a un bivio, aderire tra 20 giorni nel Pdl o restare fuori, e vi nascondete ancora dietro Alleanza nazionale, e volete giustificare questa scelta matrimoniale a dir poco strana, aggrappandovi sugli specchi, ma tutta la cittadinanza è contraria, sia gli elettori di Sinistra, che quelli di Destra avete dato un pessimo
esempio. Se la coerenza fosse stata tale continua Annecca- in giunta con il centrosinistra non dovevate mai entrare. Meravigliandoci come tutto passa inosservato ai vertici regionali di An e anche del costituente Pdl. Pertanto, non vi rendete conto che con questi comportamenti pregiudicate i consensi a Grassano, sopratutto per la costituzione del Pdl? Inoltre -sottolinea il consigliere- voglio ricordare al segretario di An, tra un pò anche ex segretario , in seguito allo scioglimento del partito che avverrà a breve, per confluire nel Pdl, noi siamo stati quelli che abbiamo guardato avanti con lungimiranza, condiviso un progetto politico che si chiama Pdl, se a voi non piace ditelo chiaramente quali sono le vostre intenzioni. E -conclude sempre rivolto a Rielliti ricordo in ogni caso, che non accetto lezioni di politica da te perché credo che tu sia il meno adatto a darle, visto quello che sei stato capace di fare alleandoti con gli avversari». Giovanni Spadafino
Un Carnevale da primato STIGLIANO - Fra le manifestazioni più sentite e radicate a Stigliano, il Carnevale si colloca sicuramente al primo posto, tant'é che è stato interessato da una rapida evoluzione tecnicoorganizzativa dalla sua prima edizione fino a qualche anno addietro quando, principalmente a causa del costante spopolamento del paese, ha subito una certa stasi. Nel tentativo di recuperare e valorizzare tale evento, il Comune si è avvalso quest'anno, in concomitanza della 25a edizione, di un'associazione senza fini di lucro: “Su la Maschera!”. Il programma prevede, dal 21 al 24 febbraio prossimi, oltre alla classica sfilata dei carri
allegorici, la presenza di gruppi tradizional-popolari che allieteranno le vie del centro di Stigliano, una caratteristica sfilata di gruppi di maschere provenienti dai paesi limitrofi, un gruppo di esilaranti ballerine brasiliane, abili e divertenti artisti di strada, un simpatico e istruttivo spettacolo per bambini, nonché l'allestimento di vari stands eno-gastronomici che somministreranno diversi prodotti tipici locali fra cui, ovviamente, le tipicità carnevalesche, che sarà possibile gustare anche in alcuni ristoranti e trattorie che hanno aderito all'iniziativa di un ricco menu fisso e a prezzi contenuti.
La società del Real Irsina condanna le forti critiche sul campo
Bacchettata ai tifosi locali IRSINA - Dopo sei turni positivi, cinque vittorie e un pareggio, il Real Irsina impatta sul campo del Real Tolve. Gara vinta meritatamente dal Tolve, che dopo gli ultimi investimenti si sta giocando tutte le carte per salire nel campionato d'eccellenza. Questa settimana, a causa degli incresciosi episodi messi in atto prima, durante e dopo la gara da un gruppo di tifosi sugli spalti, la società del Real Irsina, più che commentare la gara, vuole esprimere il proprio disappunto: «Siamo delusi e amareggiati per il comportamento messo in atto durante la giornata calcistica a Tolve da un gruppo di tifosi locali, non per gli sfottò, ma soprattutto per l'ingiustificato accanimento nei
confronti del nostro Presidente, per gli apprezzamenti fatti alla sua persona. Non sappiamo bene i motivi per i quali questi soggetti si siano accaniti in questo modo -afferma la società- ma il fatto più grave e che la dirigenza della società locale , non abbia fatto nulla, per mettere fine al continuo turpiloquio durato per l'intera partita e continuato d'avanti agli spogliatoi. Fatto curioso che quando certi atteggiamenti vengono messi in atto nei confronti della terna arbitrale o degli organi federali, scattano subito provvedimenti disciplinari, mentre come nel nostro caso, tutto rimane nella “ regolarità. Sentirsi dire per tutta la gara dai padroni di casa : “ u calc' è nata cos”, ci fa riflettere e,
al tempo stesso, porci alcune domande. Sicuramente per noi il calcio è un'altra cosa per noi il calcio è: aver vinto l'anno scorso il campionato senza l'ausilio di ripescaggi o di altri strumenti previsti dal regolamento; per noi il calcio è la conquista ottenuta sul campo in anticipo rispetto alla chiusura del campionato, sia della prima squadra, che degli allievi, per noi il calcio è aver ottenuto il riconoscimento proprio alcuni giorni fa dalla lega calcio lucana del premio disciplina, e soprattutto per noi il calcio è lo sport come disciplina sportiva e come fonte insostituibile di “valori”. Nonostante tutto, le conquiste sportive seppur gratificanti non ci abbiamo mai fatto montare la testa. Non sap-
La squadra del Real Irsina
piamo in effetti se il comportamento del pubblico di Tolve “una volta amico”, sia stato causato dalle vertigini provocate dalla posizione di classifica, resta il fattoche tali atteggiamenti sono sicura-
mente deprecabili, e che una squadra che si accinge a vincere un titolo, dovrebbe dimostrare di essere vincenti, sia dentro, sia fuori dal rettangolo di gioco». Mimmo Donvito
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Tursi Prevista la realizzazione di un Centro Ludico per bambini e di un presidio di aggregazione
Un patto per aiutare i giovani Presentato il progetto sociale dell’ambito Basso Sinni TURSI - Istituzioni e volontariato in campo per riempire in modo sano il tempo libero dei giovani. Si è svolto martedì sera, a Tursi, un incontro tra rappresentanti del Comune e le associazioni di volontariato, voluto da Tommaso Tauro, assessore alle Politiche sociali, su progetti riguardanti la costituzione di un “Centro ludico” e un “Centro di Aggregazione Giovanile”, in conformità alle disposizioni avute dal Piano sociale di zona, nell'Ambito Basso Sinni. All'inizio l'assessore Tauro ha chiesto di osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime delle Foibe ed un altro minuto di silenzio in memoria di Eluana Englaro. Al tavolo dei relatori c'erano inoltre Liliana Santamaria, responsabile dell'ufficio Socio - Culturale e Anna Borghese, psicologa del servizio sociale comunale. Questi due progetti dovranno essere realizzati nei comuni di: Tursi, Valsinni, Rotondella, Policoro, Scanzano, Colobraro e San Giorgio, facenti parte dell'Ambito Basso Sinni. Le varie associazioni (che dovranno avere la partita Iva) presenteranno un progetto, cioè un concorso di idee per costituire il Punto Ludico, che sarà un centro di aggregazione dei minori. Il Comune metterà a disposizione il locale ed è rivolto ai ragazzi fino ad 11 anni. I punti ludici vogliono essere una possibilità di giochi legata al volontariato. Sono una cosa nuova da inventare, una sperimentazione. Prima dell'estate dovrebbero partire. Ci sarà un bando che uscirà fra pochi giorni, per dare le linee guida e sarà pubblicato uno schema, da seguire per la presentazione dei progetti, che presentati entro la metà di marzo saranno poi esaminati dal Coordinamento tecnico dei
Interrogazione del consigliere Di Lorenzo
«Disastro a Metaponto La Regione intervenga»
L’incontro a Tursi sul progetto per i giovani
paesi dell'Ambito Basso Sinni, formato da psicologi ed assistenti sociali. Diverso è il Centro di aggregazione giovanile. Qui i relatori hanno spiegato che si dovrà costituire un gruppo di lavoro, formato da rappresentanti delle associazioni che si proporranno volontariamente, per realizzare corsi di teatro, giornalismo, fotografia, musica, in locali messi a disposizione dal comune. I corsi dureranno otto mesi. Alla fine ci sarà la verifica: creazione di un giornalino, rappresentazione di uno spettacolo teatrale, un concerto musicale o una mostra di fotografie. E' rivolto agli adolescenti, dai 14 anni fino a 20 anni. Il Fondo dei Psz finanzierà questi due progetti. Tursi è comune capofila per gli interventi nelle tossico-
dipendenze. Infatti, si avverte nel paese un certo disagio giovanile. Il Centro di aggregazione sarà gestito da un coordinamento di associazioni, un gruppo di lavoro che per prima cosa farà un corso di formazione. Ci vorrà passione e creatività. L'importante sarà formare un gruppo di ragazzi che si dedicano ad una di queste attività. Ciascun comune farà poi i controlli. Erano presenti le seguenti associazioni di volontariato: Il Giardino delle voci; Circolo Unione due; Pro loco; Tribalarte; Centro Sociale Anziani Polivalente; Circolo pensionati Anteas; Protezione Civile La Torre; Avis; Protezione Civile Municipale; Croce Rossa al femminile; Soms. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
METAPONTO - Il consigliere regionale del gruppo misto - Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato ieri un’interrogazione urgente a risposta orale nella quale si sottolinea la necessità di intervenire rapidamente per far fronte ai danni causati dal maltempo lungo il litorale metapontino. «Le recenti, devastanti mareggiate -dice Di Lorenzo nelle premesse- abbattutesi lungo il litorale jonico, hanno letteralmente inghiottito una buona parte dell'arenile della spiaggia di Metaponto minacciando seriamente perfino la tenuta e la stabilità degli stabilimenti balneari e del lungomare. L'immagine che si presenta al visitatore -aggiunge- è quella di un territorio completamente stravolto nella sua identità e nella sua morfologia, tanto da far ritenere, senza alcuna enfasi, di trovarsi di fronte ad una situazione che ha tutte le caratteristiche di un vero e proprio “disastro ambientale”. Tale situazione, ovviamente -sottolinea Dilorenzo- ha creato panico e apprensione in tutta la popolazione e tra gli operatori turistici, che si sono mobilitati reclamando, a gran voce, un intervento immediato ed efficace di tutte le Amministrazioni pubbliche competenti
per la materia e per il territorio. La Regione, soprattutto -evidenzia il consigliere del Pdl- ha il compito istituzionale di attivarsi subito e di predisporre un piano serio e credibile per ripristinare lo stato dei luoghi in tempi rapidissimi, tenuto conto che la stagione estiva è alle porte e che le attività turistiche e balneari del metapontino costituiscono una formidabile attrattiva per i villeggianti e una importante ed insostituibile risorsa economica per molti operatori e per tantissimi lavoratori». Alla luce di quanto esposto, il consigliere Di Lorenzo interroga il presidente della Giunta regionale per conoscere, «quali iniziative intende intraprendere per ripristinare lo stato dei luoghi del litorale metapontino devastato dagli ultimi eventi calamitosi e per impedire che, anche in futuro, possano verificarsi analoghe situazioni». E’ di ieri la nota della Regione Basilicata che annuncia, intanto, la predisposizione di opportuni tavoli tecnici per analizzare nel dettaglio la situazione di emergenza verificatasi a Metaponto in modo da poter intervenire con misure di prevenzione e cura del disagio. provinciamt@luedi.it
Bernalda Piazza del Popolo Forum democratico rafforza il sit-in
Protesta sotto controllo I vigili urbani contestano la collocazione degli striscioni
Rifondazione: «Ecco perchè ci ribelliamo»
Gli striscioni di protesta e due slide della nuova piazza
BERNALDA - «Per la seconda volta in due giorni abbiamo ricevuto la visita dei vigili urbani di Bernalda e questo ci fa molto piacere in quanto siamo nella legalità». Questo il commento di Michelangelo Leone, del Forum democratico, durante il secondo giorno di sit-in in piazza del Popolo a Bernalda. «Devo dire -ha detto Leone- che noto un grande interesse della Polizia Municipale intorno a questa manifestazione. E aggiungo -ha continuato il presidente di Fd- una partecipazione solo intorno ai nostri striscioni, per giunta fotografati chissà perché. Ma il controsenso è quello che le foto le fanno a noi e ai nostri striscioni, mentre poi gli stessi, dopo aver preso visione delle scritte e degli slogan esposti, sono passati disinvolti davanti alle macchine parcheggiate in divieto di sosta sempre in zona piazza del Popolo. E in questi due giorni non li abbiamo mai visti fare contravvenzioni a nessuna auto qui parcheggiata li dove ci sono i segnali di divieto di sosta. Ma quello che voglio far rilevare è
la non disponibilità dell'Amministrazione a rilevare la volontà della città, e un sindaco non può dire hanno firmato solo 1200 persone e gli altri 11000 no, quando poi lui è stato votato solo da 3.000 persone e non da dal resto della forza politica; per giunta voti che sono stati espressi anche da partiti qui oggi presenti. Quello da noi raccolto è un
campione di 1.200 persone che hanno firmato volontariamente. E da oggi abbiamo iniziato di nuovo la raccolta firme invitando chi non lo ha fatto la prima volta a votare ora. Il risultato di due ore di raccolta firme? Ebbene, abbiamo già incassato il sì di tantissima gente che spontaneamente viene sotto al gazebo a chiederci: “Dove dobbia-
mo firmare?”. E oggi, secondo giorno di protesta, la gente che ha partecipato al sit-in è raddoppiata. Dove miriamo? Ad una grande manifestazione -ha concluso il rappresentante di Fd- che stiamo concordando con le altre sigle, e al dietrofront dell'Amministrazione su piazza del Popolo». Fabio Sirago
BERNALDA - «Noi di Rifondazione comunista non dobbiamo dare nessuna spiegazione e tantomeno nessuna motivazione sulla nostra partecipazione alla protesta su Piazza del Popolo». Questo il messaggio che Rocco Avantaggiato sulle parole espresse ieri sul Quotidiano da parte dell'assessore Dino Paradiso. «Nelle sedi opportune -ha detto il segretario di Rc- abbiamo espresso il nostro pensiero davanti ai partiti e ai loro rappresentanti; ovvero che Rc al 99% era contraria al progetto su piazza del Popolo. Ecco perché -ha continuato Avantaggiato- chiedemmo al sindaco Renna di non andare avanti con il progetto e ascoltare un partito che per 15 anni ha dato il suo supporto ad un'amministrazione di centrosinistra. Una voce non ascoltata che ci ha spinti, dopo una settimana, a portare avanti la prima raccolta firme con Fd e Italia dei Valori. Questa decisione, di raccogliere le firme, è maturata anche dopo il consiglio comunale di ottobre dove gridai ai nostri rappresentanti di votare contro, una voce la mia inascoltata, sia da Mario Grieco, che dal già dissidente, Massimo Margarita. Ecco perché ho parlato del 99%, una percentuale questa che aveva dato una linea politica che non è stata tenuta conto dai due già citati. Questo l'iter che ci ha portati a protestare, ovvero, la dissidenza dei nostri due rappresentanti e la volontà di alcune sigle di andare avanti su questo progetto. Quindi a chi ci ha chiesto delle motivazioni io dico: noi di Rc non dobbiamo dare nessuna spiegazione a nessuno, tantomeno all'assessore Paradiso che ce le ha chieste. Anzi una cosa vorrei dire: noi siamo con il popolo di Bernalda. La piazza, così com'è, rappresenta un ricordo per noi che abbiamo qualche anno in più. Inoltre devo aggiungere che questa è la piazza voluta dai nostri padri e dove tanti di noi da ragazzi hanno trascorso la loro gioventù. Naturalment, questi sono i motivi sentimentali, ma poi ci sono anche quelli logistici legati all'eliminazione di una strada portante che di fatto snellisce il peso veicolare». fa.si.
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Ampliato a Policoro l’ambito della compensazione nucleare
Nuovo attacco del presidente
bufera Fondi ambientali per l’Itrec Montalbano, in An, De Nittis anche ai comuni vicini replica a Propati POLICORO - Presso l'ufficio romano della Provincia di Cremona, nei giorni scorsi, si sono riuniti gli amministratori di alcuni Comuni italiani per discutere sulla redistribuzione dei fondi statali messi a disposizione dal ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, come “risarcimento” danni, alle aree fortemente esposte al rischio nucleare. E, vista la vicinanza del Comune di Policoro all'Enea “Trisaia” di Rotondella, a rappresentare l'Amministrazione jonica c'era il sindaco, Nicola Lopatriello, e l'assessore all'Ambiente, Luisa Lasaponara (FI). Dall'incontro è emersa la volontà, espressa da più parti a fortemente perorata dall'organizzatore, Giuseppe Torchio, presidente della Provincia di Cremona e ripresa anche recentemente dal Senatore Cosimo Latronico, di non ridistribuire a pioggia i fondi ma, viceversa, concentrarli sulle seguenti direttrici:
L’Enea Trisaia di Rotondella
promozione del territorio, salvaguardia e tutela ambientale. Ma l'altra notizia importante, come comunica lo stesso assessore comunale è «l'estensione di questi benefici ai Comuni che si trovano nel raggio di dieci chilometri da centrali nucleari o siti di interesse nu-
cleare. Pertanto, anche Policoro, che confina con Rotondella, rientra tra queste municipalità. Ora spero che la Provincia di Matera, a cui vengono destinati parte dei contributi, anziché interventi a pioggia in cui la parte del leone viene fatta dall'agricoltura, tenga presente
della pianificazione degli interventi che l'ambiente merita e una maggiore attenzione soprattutto vista l'alta incidenza di fattori a rischio salute, in particolare tumore, cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni in tutto il comprensorio come prevede la stessa normativa in merito, la legge 368/2003, per evitare che si scarichino sui bilanci comunali una serie di interventi finalizzati alle politiche ambientali delle aree interessate. Dato che i fondi ci sono, e grazie alla sensibilità di Scajola e del senatore Latronico è stata allargata la platea dei Comuni interessati, è giusto che vengano ripartiti secondo lo spirito della legge: ovvero protezione del territorio di concerto tra Provincia di Matera nel nostro caso e Comuni interessati, tra cui anche Policoro fino a quando non ci sarà un riassetto definito della legge relativa il nucleare». Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Scanzano Intervento di Iannelli sul terminal bus
«Studenti penalizzati dall’assenza di pensiline» SCANZANO JONICO - «Le recenti piogge hanno evidenziato un problema che colpisce principalmente gli studenti del nostro comune, ovvero la mancanza di un terminal bus, la cui realizzazione, benché sia nei programmi di questa Amministrazione, sicuramente non è imminente». A sollevare il problema è Domenico Iannello, segretario cittadino dell'Italia dei Valori di Scanzano. «Il problema - spiega - è noto: mentre le fermate sono diverse e variano a seconda della destinazione dell'autobus, le pensiline sono solo due, entrambe per gli autobus diretti direzione Taranto. Ed i ragazzi che vanno a Policoro, Tursi, Montalbano dove aspettano se piove? Sotto l'acqua. La soluzione, a mio avviso, sta nel razionalizzare le fermate e costruire una adeguata pensilina, per esempio
sfruttando la zona adiacente alla sede della Polizia municipale, con un'unica fermata per tutte le direzioni. Diversamente, mantenendo le due fermate nella zona centrale, utilizzare piazza Don Luigi Sturzo per il posizionamento della pensilina direzione Reggio Calabria e conservando quella attuale, fino a quando non inizieranno i lavori per l'ammodernamento di piazza Moro, per la direzione contraria. Altra soluzione potrebbe essere quella di prevedere una fermata unica all'interno di piazza del Commercio. Infine - conclude - anche in piazza Verdi occorre posizionare la pensilina per i viaggiatori diretti verso Policoro, costretti ad aspettare all'aperto. In ogni caso il problema va risolto, tenendo presente, altresì, che le fermate degli autobus non devono nuocere alla circolazione stradale e
Per non dimenticare i martiri delle Foibe MONTALBANO - Sono passati solo undici giorni dal ricordo da parte degli studenti dell'Istituto di istruzione superiore “Pitagora” di Montalbano Jonico, delle vittime della Shoah, e martedì sera, presso il circolo “Marzio Tremaglia” Alleanza Nazionale e Azione Giovani hanno ricordato i martiri delle Foibe. Preceduto dalla proiezione di un filmato storico relativo proprio «ai martiri dimenticati delle Foibe», l'incontro ha visto gli interventi di Ivano Prisco, quale neo presidente del locale circolo di Azione Giovani; Franco De Nittis, docente di Filosofia e presidente del locale circolo di alleanza Nazionale; Maurizio Castellucci, componente del direttivo del circolo di An e infine Leonardo Giordano sindaco di An del comune jonico. Il 10 Febbraio, è diventato così un appuntamento a Montalbano per ricordare, come storia insegna, i martiri delle foibe e l'espulsione degli Italiani dalla Venezia Giulia, dall'Istria e dalla Dalmazia. Le foibe, voragini rocciose create dall'erosione di corsi d'acqua e profonde sino a 200 metri, divennero cimitero per molti civili e militari italiani, ad opera di quanti aderirono al totalitarismo di Tito. an.ca.
Una pensilina
quindi rappresentare una situazione di pericolo per i pedoni e gli autoveicoli». pie.lu. provinciamt@luedi.it
MONTALBANO JONICO Continua la querelle a distanza tra il vice presidente provinciale di Azione Giovani (il “vivaio” di Alleanza nazionale), Gabriele Propati ed il presidente del circolo di An di Montalbano Jonico, Franco De Nittis. Dopo le accuse di isolamento politico e sociale, denunciate dal primo, sfociate tra l'altro in una querela proprio nei confronti del secondo «per minacce», (Il Quotidiano di domenica 8 febbraio) ora è proprio il massimo esponente del partito di Gianfranco Fini, a Montalbano a rompere il silenzio. E lo fa attaccando il giovane ex amico di partito su tutta una serie di questioni. «Non è vero che il Propati - ha detto De Nittis in una nota - sia stato componente di diritto del direttivo locale di An. Il direttivo di circolo è organismo fiduciario nominato dal presidente. Quando il rapporto fiduciario è venuto meno ho deciso per altre scelte. Scelta che è stata comunicata all'assemblea di An che non ha eccepito nulla e ha ratificato la mia decisione. Non è vero - ha aggiunto - che Propati sia componente di diritto dell'esecutivo provinciale di An, essendo assente perché a Milano, il presidente provinciale di Azione giovani dell'epoca, Ventura, Propati veniva invitato agli esecutivi provinciali in quanto vice presidente. Adesso, operando in Matera l'attuale presidente provinciale di Azione Giovani Antonio Latorre, Propati non è più invitato agli esecutivi provinciali di An. Vedasi proprio l'ultima riunione del 1 febbraio 2009». Poi un duro attacco all'operato politico del giovane: «Propati ha spiegato - si è reso protagonista da almeno più di un anno di gravi inadempienze politiche anche con ripercussioni sulla vita degli altri circoli. Non è stato in grado di perfezionare e rendere legittimo il tesseramento 2007 ad Azione Giovani dei circoli di Scanzano, Policoro, Tursi, Rotondella, Montalbano Jonico e Bernalda, sicchè, all'ultimo congresso provinciale questi circoli sono rimasti senza rappresen-
Gabriele Propati
tanza. Inoltre non ha ancora consegnato la contabilità e il bilancio finale della Festa provinciale di Azione Giovani del settembre 2007 con grave pregiudizio alla trasparenza (lui che ambirebbe a fare l'amministratore provinciale), si è tenuto per due anni a casa propria e sino ad una settimana fa, i dati del tesseramento locale ad Azione Giovani senza lasciarli nella sede del circolo con grave pregiudizio alla privacy degli iscritti». Ed infine una precisazione sulla querela: «Nessun dirigente di Alleanza Nazionale, men che meno il sottoscritto, ha mai pronunciato nei suoi confronti espressioni ingiuriose o minatorie. Politicamente Propati agisce all'unisono con chi da almeno tre legislature, pur professandosi di destra - ha sentenziato sibillino - manovra per spaccare a Montalbano il centro-destra e fargli perdere le elezioni amministrative risultando di fatto funzionale agli interessi del centrosinistra. Propati non ha alcun titolo a chiedere il rinnovamento - ha concluso perché ha fatto il presidente locale di Azione Giovani per ben sei anni, e solo la volontà di massa degli iscritti di Azione Giovani di Montalbano è riuscita ad assicurare il ricambio nonostante le sue continue e scorrette resistenze e i suoi ostinati rinvii». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montalbano Nel libro di Rocco Pontevolpe tredici «storie di un passato remoto»
Quando la vita è tra il chiaro e lo scuro MONTALBANO - E' stato presentato al pubblico, sabato sera, il libro di Rocco Pontevolpe “La vita tra il chiaro e lo scuro” alla presenza di importanti autorità politiche tra cui il senatore della Repubblica Filippo Bubbico, grande sostenitore dello Spazio D'Arte Permanente che ha preso piede a Montalbano. “La vita tra il chiaro e lo scuro” tredici racconti preceduti dalla prefazione di Gianluca Rosano, di cui, gli ultimi due riprendono «storie di un passato remoto»: una tratta da immaginari racconti appartenenti alla tradizione popolare e l'altra, con riferimento al “Rapimento Cerulli” verte sull'opera di un illustre personaggio montalbanese, Prospero Rondinelli, entrambi, naturalmente con chiave di lettura attualizzata. Il titolo del libro, “La vita tra il chiaro e lo scuro” sintetizza bene la sensazione che ogni lettore prova anche solo nello sfogliare alcune pagine del libro o nel soffermarsi su alcuni racconti. Storie di vita, molte delle quali realmente ac-
cadute, che riportano sentimenti, affetti e desideri legittimamente appartenenti alla persona, appagati, a volte in modo chiaro, troppe altre, con sfumature che ne rendono oscura alla ragione ogni comprensione, sfidando quasi il sovrannaturale. Un primo lavoro per Rocco Pontevolpe, persona impegnata nella vita politica montalbanese, quale attuale capogruppo di maggioranza di centrodestra in Consiglio Comunale, con un passato politico che lo ha visto protagonista anche in altri partiti e coalizioni di centrosinistra. Impegnato anche nel sociale con l'associazione culturale “Euterpe” di cui è stato fondatore e, attualmente, come responsabile dell'A.Ba.Co., associazione Basilicata Cori, che tanti progetti porta avanti nel campo della musica corale. Rocco Pontevolpe, inoltre, è stato tra i fautori della nascita dello Spazio Permanente d'Arte “Melchiorre da Montalbano” che, insieme a lui, vede tra i massimi esponenti anche il bravo artista mon-
talbanese, Giuseppe Filardi. La presentazione del libro è stata contestuale all'inaugurazione della mostra d'arte contemporanea “L'Energia della Parola” realizzata a cura della fondazione D'Ars Signorini di Milano; dello Studio Arti Visive di Matera e dell'Associazione culturale “Euterpe” di Montalbano. Tanti gli artisti coinvolti: Dario Carmentano, Eugenio Castello, Marilù Cattaneo, Silvio Craia, Franco Di Pede, Giuseppe Filardi, Carlo Fioroni, Adelaide Fontana, Pino Lauria, Paola Malato, Eugenio Piccini, Fabrizio Paletti, Silvia Pisani, Paolo Tromba, Salvatore Sebaste, Alice Visin; ogni opera uno spazio «per dare voce alla parola» con cui si sono messi in evidenza concetti e frasi politiche e culturali in genere che, con immediatezza, comunicano qualcosa di importante a chi guarda. La mostra sarà aperta fino al prossimo 21 febbraio ed è visitabile presso l'aula magna del Circolo Didattico “N. Fiorentino”. Anna Carone
Sport Giovedì 12 febbraio 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio Ancelotti prepara il match. Galliani spiega il vero divario con l’Internazionale
Verso il super derby di San Siro Kakà forse non ce la fa. Inter-Milan senza la stella MILANO - Per il momento Carlo Ancelotti prepara il derby come se fosse certo il forfait di Kakà. Ma una speranza che il fantasista possa essere della partita ancora c'è e non è tanto remota perchè, confidano a Milanello, l'adrenalina di certe sfide può rivelarsi un toccasana più potente di analgesici e terapie. Il valore della sfida è chiaro: perdere altri punti dall’Inter praticamente significherebbe dire addio allo scudetto. E non passa inosservato che le tre assenze stagionali di Kakà siano coincise con altrettante sconfitte. Il brasiliano da due giorni sta molto meglio delle aspettative nate sulla base delle prime diagnosi. Non sente dolore, ma si limita a lavorare in palestra e in piscina, mattina e pomeriggio, e questo sarà il suo programma almeno fino a venerdì. È inutile forzare. Meglio affidarsi alla speranza che il piede sinistro assorba completamente il trauma distorsivo in questi giorni e poi, all’ultimo momento, lo stesso Kakà scioglierà ogni dubbi decidendo se mettersi o meno a disposizione di Ancelotti. Con il numero 22 fuori gioco, in pole position per sostituirlo c'è Ronaldinho, rigenerato dall’amichevole contro l'Italia. Con la maglia del Brasile sulle spalle ha fatto vedere un repertorio che in rossonero ha risparmiato spesso e volentieri. Non tanto i colpi ad effetto, quanto corsa, pressing sui playmaker avversari e tanto movimento per andare a prendersi la palla. Insomma, tutto quello che gli sarebbe bastato fare per non finire in panchina in quattro delle ultime cinque partite del Milan. Saranno state le motivazioni e la 'alegrià che conquista i brasiliani quando giocano con la Selecao, ma Ancelotti spera che Ronaldinho ne abbia conservate un pò per la sfida di domenica. Senza Kakà, l’allenatore emilia-
Kakà: pochi speranze di recupero
no potrebbe lasciare Ronaldinho unico trequartista dietro Pato e Inzaghi. Oppure mantenere l’albero di Natale, con un centrocampo meno robusto ma di palleggiatori con Ambrosini, Beckham e Pirlo, ap-
parso un pò ingolfato con la maglia azzurra. Ha corso invece parecchio Zambrotta, inamovibile in difesa dove è quasi certa la presenza di Maldini e Jankulovski, mentre non è esclusa una sorpresa. Tornato
ad allenarsi ieri in gruppo dopo quattro mesi, Nesta scalpita. Al momento lo attende un posto tra i convocati, poi domenica si deciderà: se starà bene giocherà dal 1' nove mesi dopo l’ultima partita, altrimenti andrà in tribuna. Perchè anche per lui questo derby sembra valere qualche rischio. GALLIANI SPIEGA IL DISTACCO TRA I DUE CLUB MENEGHINI. «Per l’ennesima volta il distacco in classifica tra noi e l’Inter dipende dalle sfide con le ultime in classifica, loro evidentemente sono più bravi a mantenere la concentrazione e questo è un loro grande merito». Adriano Galliani ai microfoni di Studio Sport e a tre giorni dalla stracittadina contro i nerazzurri di Mourinho, primi in classifica con il rassicurante vantaggio di 8 punti. Una sfida attesa in Italia, ma anche altrove per i tanti campioni in campo. L’ad rossonero e il Milan tutto, però, non mollano, anzi..."Pensiamo al derby di domenica, ma anche a tutte le partite che verranno dopo – ha dichiarato Galliani -, il Milan ha un organico assolutamente in grado di lottare per lo scudetto e ha il dovere di farlo fino in fondo».
Sono tornati Adriano, Maicon e Julio Cesar. Mourinho ha tutta la difesa disponibile
Inter si allena alla Pinetina senza i nazionali Riprende Santon dopo la botta subita a Lecce MILANO - L'Inter si è allenata ieri alla «Pinetina» per preparare il delicato derby di domenica sera. Adriano, Maicon e Julio Cesar sono tornati a Milano nella notte ma non si sono allenati, lo faranno da oggi pomeriggio. Ancora assenti Balotelli, Burdisso, Zanetti, Samuel, Muntari e Obinna che saranno impegnati oggi nelle rispettive partite delle proprie nazionali. I nerazzurri rimasti ad Appiano hanno svolto un allenamento di ottanta minuti. Per loro dopo il riscaldamento, possesso palla e ad una serie di partitelle finali. Le buone notizie arrivano da Santon, che ha recuperato dalla «botte» subite a Lecce, e
da Vieira in buona forma e pronto per essere convocato da Mourinho. In attacco Adriano, che ieri non ha brillato nella vittoria del suo Brasile contro la nazionale italiana, partirà con ogni probabilità dal primo minuto insieme a Ibrahimovic. In difesa Mourinho ha tutti i centrali a disposizione ma non ha ancora deciso chi partirà dal primo minuto. A centrocampo pochi dubbi con Muntari, Cambiasso e Zanetti in mediana e Stankovic dietro alle punte nel centrocampo a rombo. Una gara, quella con il Milan, che darà maggiore chiarezza sulla corsa allo scudetto.
E il Chelsea prende Hiddink
Juve, tre star per due posti TORINO – Abbondanza: una parola ormai uscita dal vocabolario bianconero in questa stagione. Ma improvvisamente ricompare e sorprende tutti: c'è un reparto della Juventus, l’attacco, che finalmente offre ricche alternative a Ranieri. Il Del Piero voglioso che ritorna, l’Amauri prezioso e con la bava alla bocca per un gol che non trova da sei turni e il Trezeguet che ha guardato per mesi la squadra dalla tribuna sono tutti e tre lì, pronti a sfidarsi reciprocamente e a sfidare Inter, Chelsea e Ranieri nella corsa al posto e al successo. Situazioni diverse tra loro: Alex non ha gradito le assenze forzate di Udine e Catania; il brasiliano si è mostrato prezioso anche quando non segna, ma vuole ritrovare in fretta le prime pagine, anche per dare una risposta a Dunga, il cui atteggiamento non ha proprio gradito; Trezeguet vuole dimostrare a se stesso e a Ranieri di essere ancora il re dei bomber e di poter puntare ancora in alto. Domenica, la circostanza è la più adatta: arriva la Samp, avversario da battere assolutamente se si vogliono nutrire ancora ambizioni; e ci sarà da scardinare una difesa presumibilmente chiusa. Ranieri avrebbe la tentazione di lanciare subito Del PieroTrezeguet, per fare rifiatare Amauri, ma il suo dubbio è che la squadra si sia nel frattempo abituata al gioco del brasiliano, più mobile del francese e sempre capace di andarsi a prendere palla e difenderla anche sulle fasce. Trezeguet, però, è un mese che scalpita: ha giocato una manciata di minuti a Udine,
Amauri
una mezz'ora con il Napoli in Coppa Italia, segnando anche un gol regolare ma annullato; ha di nuovo visto la partita dalla panchina a Catania. È pronto, insomma e prima o poi dovrà rompere il ghiaccio, anche in vista di un impiego a Londra il 25 febbraio contro il Chelsea in Champions. Per adesso, l’abbondanza è solo da catalogare come una curiosità statistica, in un contesto di stagione bianconera disgraziatissima per gli infortuni. Ma se l’inversione di tendenza che oggi riguarda l’attacco si applicherà in breve agli altri reparti, allora si potrà parlare di svolta. Soffre ancora il centrocampo (Sissoko e Marchisio sono in dubbio), soffre tanto anche la difesa, anche se dietro l’angolo spunta un raggio di sole per Chiellini, che brucia le tappe e dovrebbe esserci a Londra, dove, per chiudere, è arrivato Guus Hiddink, che sarà contemporaneamente allenatore dei Blues e tecnico della Russia. Da Abramovic 2 milioni di euro per 15 settimane.
La stampa carioca esalta la selecao e anche Dunga dopo il successo nell’amichevole di Londra
In Brasile si festeggia la vittoria sugli azzurri RIO DE JANEIRO - Dopo mesi in cui la stampa sportiva lo dava per spacciato, adesso il ct brasiliano Carlos Dunga si gode la vittoria sull'Italia e gli elogi sperticati alla sua squadra. I titoli della stampa sono tutti per la «Supremazia con pedalata» (il dribbling specialità di Robinho messo in atto su Zambrotta è chiamato 'pedaladà in Brasile) della Selecao sui campioni del mondo in carica. «Robinho guida la squadra alla vittoria sull'Italia con un 'golacò, dribbling
sconcertanti e atteggiamento da leader», scrive il maggior quotidiano brasiliano, la Folha de S.Paulo. “Brasile vero!» è il titolo del maggior quotidiano sportivo, Lance, che sottolinea che la squadra verdeoro ha mostato ieri il bel gioco da tempo dimenticato nelle eliminatorie per i mondiali del 2010. Come scrive il quotidiano O Globo, «questo è il Brasile che i brasiliani vogliono vedere, che si diverte e fa divertire» e ed è tanto più «gostoso» se è a spese dei cam-
pioni del mondo italiani, i grandi rivali di sempre. Dopo i risultati alterni degli ultimi due anni, nei quali la Selecao è stata duramente criticata dalla cronaca sportiva più ancora per il gioco deludente e lo schema tattico prudente che per l’alternanza di vittorie e sconfitte, che il Brasile torni a giocare bene proprio di fronte all’Italia è un successo che nessuno in Brasile se la sente di negare a Dunga. Bistrattato e sempre minacciato dagli spettri di Vanderlei Luxem-
burgo e adesso più che mai di Felipao Scolari, l’ex mediano adesso può vantare una partita brillante proprio quando alla Selecao mancava il suo maggior astro, Kakà. Anche il fatto che alcuni suoi pupilli (Elano, Gilberto Silva e Robinho) siano stati i protagonisti della serata non è sfuggito alla stampa sportiva. “E' stata una delle migliori partite del Brasile da quando sono tecnico, la squadra ha reso anche più di quanto sperassi», ha detto Dunga.
Ronaldinho
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Sport Prima Divisione L’ultimo arrivato si sloga una caviglia. Quasi certo il forfait
Giovedì 12 febbraio 2009
Mangiapane infortunato Due striscioni di contestazione allo stadio LA NOTIZIA del giorno è che l’ultimo arrivato in casa rossoblù, Benedetto Mangiapane, si è infortunato prima di iniziare l’allenamento della mattinata. Una semplice camminata su una fascia laterale del campo e una buca è stata fatale: distorsione alla caviglia, che si è subito gonfiata, e presenza in campo per la sfida di domenica con la Paganese assolutamente in dubbio. Certo è che gli accertamenti clinici ai quali il calciatore si è sottoposto hanno scongiurato il rischio della frattura, per cui un tentativo di rimetterlo in piedi sarà certamente fatto dallo staff medico rossoblù. Ma a questo punto non si possono certamente fare previsioni. Per il resto la doppia seduta di ieri si è svolta con regolarità e nel pomeriggio di oggi è in programma l’abituale test infrasettimanale che vedrà questa volta la squadra lucana impegnata contro la formazione Berretti che sarà comunque rinforzata da elementi della rosa titolare. Sarà il momento per Arleo per iniziare a sperimentare una squadra che si annuncia comunque diversa da quella che è scesa in campo ad Arezzo e nella quale si potrebbe anche ipotizzare qualche esclusione eccellente. Evidentemente, però, la possibile assenza di Mangiapane complica le cose. Starà ad Arleo mettere in pratica le idee che lo hanno spinto, nell’immediato dopo gara di domenica, a dire “d’ora in poi non guarderò in faccia nessuno”. CONTESTAZIONE Già ad Arezzo era stata posta in essere una contestazione alla dirigenza potentina. Nella giornata di martedì sulla balaustra della tribuna autorità del Viviani era apparso uno striscione di sprone agli atleti a cacciare gli attributi. Ieri, oltre a una scrit-
Arleo ha fatto un punto a partita, ma ha bisogno di fiducia
Ricompattarsi per evitare guai
Cuomo in azione contro Chianese
ta-spray offensiva nei confronti di Postiglione, sui muri dello stadio sono invece stati collocati due drappi, questi sì di matrice ultras, nei quali si contestava in maniera abbastanza diretta la dirigenza potentina. Sono rimasti uno in curva, un altro nel settore distinti fino al termine dell’allenamento, poi lo stesso Postiglione ha provveduto a distruggerli. La motivazione nelle stesse parole del massimo dirigente potentino: «Sì li ho rimossi io, così come ho fatto cancellare una scritta offensiva nei miei riguardi non perchè non accetto che mi si dica che sono incompetente o che non so fare il dirigente, ma non posso accettare assolutamente che mi si dica che non amo il Potenza dopo aver dato tutto me stesso per questa causa». Alfonso Pecoraro
Seconda Divisione Il Melfi proiettato verso Lamezia
Test con la Rappresentativa Dubbi sugli esterni LE AVVERSE condizioni meteorologiche, non aiutano di certo il Melfi nella preparazione del match di Lamezia. Pioggia e vento hanno flagellato la truppa gialloverde impegnata nel lavoro sul campo Cedas di san Nicola. Il terreno di gioco dell'impianto di proprietà Sata, presenta buche ed avvallamenti e non si può certo definire ideale per l'effettuazione di regolari allenamenti. Quindi, anche se le previsioni non promettono niente di buono, viene confermata al Valerio la disputa dell' amichevole di metà settimana. Oggi pomeriggio il Melfi affronterà la Rappresentativa Lucana. Un buon test per i federiciani, con Palumbo che potrà trarre indicazioni interessanti. Il tecnico venosino è pronto a ruotare tutti gli uomini a sua disposizione. In previsione della scelta dell'undici titolare che sfiderà il Lamezia nell'ambito di una partita assai delicata in chiave salvezza, sembrano esserci ancora dei dubbi. E' a centrocampo che Palumbo sta valutando cosa fare. In difesa appare scontato l'utilizzo del quartetto esperto che solitamente si schiera davanti a Russo. Fumai e Gambi esterni con Gabrieli e Castaldo centrali. Quest'ultimo appare in crescendo di condizione, anche se non ancora al top. In attacco conferma per il tandem capace di realizzare diciotto gol in coppia. Merini e De Angelis in questo momento sono sicuri titolari. Proprio questo presupposto scatena dubbi su chi inserire a centrocampo. Centralmente è presumibile l'impiego di Maisto dal
primo minuto. Al suo fianco Mitra, con Bacchiocchi che comunque fino all'ultimo si giocherà le sue carte. La rinuncia ad un combattente del suo calibro non è certo facile, ma è un dato di fatto che Maisto in cabina di regia offre maggiori garanzie. Con l'impiego dei due attaccanti non è ipotizzabile un centrocampo a tre. Al momento, Bacchiocchi e Maisto sono in competizione tra loro. Sugli esterni il vero rebus. Lottano in tre per una maglia da titolare. Tufano, Gilfone e Sciannamè. Sciannamè nella scorsa trasferta a Vibo si è ben comportato. Sta lavorando duramente e si propone come possibile titolare del versante mancino. Gilfone, garantisce più propulsione offensiva,
Sciannamè, maggiore copertura. Si gioca fuori casa ed è presumibile che Palumbo voglia coprirsi di più scegliendo alla fine Sciannamè. Gilfone però che a Palumbo piace molto per le sue caratteristiche, è in grado di giocare bene anche a destra e dunque di insidiare Tufano per una maglia da titolare. Quest'ultimo però da un punto di vista tattico è giocatore intelligente, capace di tenere la posizione e di proporsi senza lasciare scoperta la sua zona di competenza. Un aspetto molto importante nel contesto di una sfida in cui l'esperienza potrà risultare determinate. Il lavoro di questi giorni scioglierà i dubbi nella mente di Palumbo. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
GENERALMENTE il mercoledì, per chi scrive, è un giorno in cui si analizzano i numeri, si fanno resoconti. Qui accanto pubblichiamo quello relativo al cammino del Potenza con i tre allenatori. La media punti di Arleo, sia pure bassa, è la migliore rispetto a quella di Gautieri e di Chierico. Raccontiamo di una squadra che in 9 gare ha fatto 9 punti, vincendo due partite e pareggiandone tre. Il confronto con Chierico (0 punti) non regge. Ma in questa colonna di commento ci permettiamo di fare un resoconto ancora più generico rispetto ai paragoni con gli altri. Il Potenza di Arleo, ma questo non è un dato numerico, ha dimostrato di essere in crescita. Ha fatto intravedere dei miglioramenti così netti che quasi qualcuno si era spinto arditamente a sperare nella salvezza diretta. Niente di più sbagliato perchè, ma questo o dicono i numeri, se la media dovesse restare questa, ossia di un punto a partita, i play out (nella migliore delle ipotesi) non li toglierebbe nessuno al Potenza. Arleo è ancora in debito perchè la tanto auspicata svolta non si è materializzata. Eppure ci sentiamo di dire che una partita o, meglio, 45’non possono cancellare quanto di buono ha fatto, almeno per gioco e occasioni, prima di Arezzo. La crescita anche fisica non è un dato sottovalutabile, visto che proprio verso giugno il Potenza deve arrivare al massimo della forma, proprio come accadde a Benevento due anni fa. Eppure manca al Potenza quello che c’era fino a due settimane fa: la tranquillità, la piena fiducia in tutto e tutti. La vittoria con il Lanciano, paradossalmente, ha complicato i piani: sono state definite zavorre e mele marce certi calciatori, sono stati separati gli spogliatoi, ci sono stati casi critici. In più non è stata potenziata la squadra secondo quelle che erano le necessità primarie del tecnico. Si sono vissute due settimane (quelle che hanno separato la gara con gli abruzzesi dalla trasferta toscana) assai agitate, proprio mentre la serenità (che evidentemente ha perso anche lo stesso allenatore) sarebbe stata determinante. Poi, in aggiunta, al primo ko, figlio di una serie di errori di tutti, si è messo in discussione persino lui. Con che stato d’animo continuare? Ora serve solo ricompattarsi. Le sfuriate dopo una gara persa in malo modo devono lasciare il tempo che hanno trovato, altrimenti in un clima di sfiducia totale anche la Pistoiese potrebbe ritrovarsi. a.p.
AL VIA LA CAMPAGNA DEI MINI ABBONAMENTI Cinque partite per riempire lo stadio a prezzi modici Mini abbonamenti vendesi: cinque partite (Paganese del 15 febbraio; Crotone del 1 marzo; Cavese del 5 aprile; Marcianise del 19 aprile; Pescara del 3 maggio) al prezzo di quattro. La vendita degli abbonamenti avverrà presso i botteghini dello stadio Viviani, lato Viale Marconi, che saranno aperti oggi e domani dalle 15 alle 18, ma proseguirà anche nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 unitamente alla vendita dei tagliandi della gara interna di domenica contro la Paganese. I prezzi stabiliti per gli abbonamenti, relativi alle partite sopraelencate e divisi per settori, sono i seguenti: CURVA euro 40 TRIBUNA SCOPERTA euro 56 TRIBUNA LATERALE euro 72 TRIBUNA CENTRALE euro 160. Questa è un’iniziativa varata in maniera eccezionale per i 90 anni del Potenza, ma anche e soprattutto per creare un pizzico di affezione alla squadra di calcio che, negli ultimi impegni casalinghi non è stata seguita con la passione del passato. In diverse circostanze, infatti, i dirigenti si sono lamentati per la scarsa affluenza di spettatori al Viviani.
Seconda Categoria Nonostante il pareggio di domenica resta intatto lo svantaggio di tre punti dal Moliterno
Real Grumento, ambizioni di vetta immutate QUESTA volta il pari può starci. Il Real Grumento nel big match di Moliterno ha conquistato un punto in casa della capolista Fortitudo ed il distacco è rimasto sempre di tre punti. Però questa volta c'è stato l'aggancio dell'Oratorio Lentini Maratea al secondo posto ed ora bisogna tenere gli occhi abbastanza attenti. Sei risultati utili e due pareggi consecutivi che hanno mosso la classifica sono il segno che la squadra è in forma e che ha passato tutti i problemi che si erano creati mesi addietro. Gli scontri diretti in trasferta adesso sono stati tutti giocati. Non resta che sfruttare il calendario a questo punto e approfittare di un eventuale passo falso della Fortitudo Moliterno che ha raggranellato tre punti in quattro punti. Un bottino misero per una squadra prima in classifica. Il Real Grumento domenica nel derby ha avuto la possibilità di passare in vantaggio dopo soli due minuti dal fischio d'avvio con Vicino su calcio di rigore che lui stesso si era procurato e che Or-
lando gli ha neutralizzato. E' stata una beffa perché sbagliando il penalty la formazione di Canzoniero ha avuto modo di riorganizzarsi e di andare in vantaggio con il bomber Aiello. Da quel momento in poi i biancazzurri hanno cambiato marcia e attaccato fino alla fine della gara. Nella ripresa infatti è stata determinante l'espulsione di Nicola Abate per doppia ammonizione che si era tolto la maglietta e questo fattore rilevante ha portato al pareggio in un campo reso al limite della praticabilità dalle continue perturbazioni meteorologiche che si stanno abbattendo nelle ultime settimane in tutta la regione. A quel punto Prete ha preferito inserire la punta Morello al posto del centrocampista Marinelli e facendo avanzare dalla difesa alla zona nevralgica Mauro Scaldaferri rischiando la difesa a tre che doveva essere impegnata a controllare le pericolose sfuriate di Aiello. Il pari è stato siglato da Vicino che ha scaturito l'espulsione di Orlando per aver inveito contro il
direttore di gara che protestava per un presunto fuorigioco. Però nei minuti di recupero in nove contro undici la Fortitudo Moliterno su una lunga fiondata dalle retrovie trovava un calcio di rigore su una fiammata di Aiello che ha costretto un difensore biancazzurro al fallo. Dal dischetto però De Paola ha calciato fuori alla sinistra di Chiappa che però c'era sul pallone. Il Real Grumento ha poi cercato di ribaltarsi all'attacco, ma le ultime due azioni della gara sono state smorzata da una buona organizzazione difensiva dei moliternesi. Domenica potrebbe essere l'occasione giusta per l'aggancio al vertice da parte dei ragazzi di Prete. Il Real Grumento sfiderà l'ultima della classe Sanseverinese e la Fortitudo Moliterno si recherà sul difficile campo dell'Oratorio Lentini Maratea imbattuto dal 25 novembre 2007 quando perse 1-3 contro il Castelsaraceno, altra pretendente al primato. Biagio Bianculli
Sport
Giovedì 12 febbraio 2009
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Il centravanti potrebbe saltare anche l’insidiosa trasferta di domenica a Bitonto
Francavilla, Del Prete resta in dubbio FRANCAVILLA – I sinnici, continuano a sudare in vista dell’impegno di campionato di domenica prossima contro il Bitonto. I rossoblu, dopo una partita e mezza disputata sul terreno pesante del “Nunzio Fittipaldi”, dovranno dosare i carichi di lavoro. In settimana si dovrà svolgere un allenamento di scarico, per arrivare al meglio alla trasferta di domenica sul campo del Bitonto. Il collettivo francavillese, dopo aver conquistato l’importantissima vittoria interna nel recupero contro il Francavilla calcio, proverà
adesso, ad allungare la striscia di risultati positivi. I ragazzi di Ranko Lazic, sono imbattuti da tre turni, nei quali hanno raccolto sette punti. Ma non sarà facile avere la meglio sul collettivo barese, che si trova in piena bagarre per non disputare i play out, ed ha assoluta necessità di fare punti per tentare di scalare la classifica. Le condizioni del Francavilla, intanto, sono buone. Da valutare, invece, quelle dell’attaccante e capitano Genny Del Prete, che ha dovuto saltare l’ultima apparizione di campionato a causa
della bronchite. Il centravanti, comunque, sarà a disposizione del tecnico serbo e sarà schierato al fianco dell’altro attaccante Marco Zagaria. L’affiatamento fra i due, deve essere certamente affinato e per far sì che tutto questo avvenga, ci vorrà tanto lavoro ed impegno anche da parte del resto della squadra, che deve essere brava a supportare il duo in avanti. Lavoro intenso quindi, soprattutto per i laterali, che dovranno fare arrivare quanti più palloni possibili da fondo campo. Il campionato entra nel vivo, a
tredici giornate dal termine e se la formazione del patron Franco Cupparo vuole evitare i play-out non deve più permettersi distrazioni. Anzi, come stanno adesso le cose, l’undici sinnico, ha molte probabilità di agguantare la zona play off. Infatti, sono a quattro punti da un traguardo che sarebbe davvero storico per la compagine rossoblu. Nelle fila pugliesi, non saranno del match il difensore centrale Sebastiano Falanca ed il centrocampista Nicola De Santis. Entrambi fermati dal giudice sportivo, il pri-
La formazione sinnica ad Angri
mo per tre turni il secondo per uno. In casa Francavilla invece, assenti il portiere De Blasio, i centrocampisti Se-
bastian Di Senso e Nicola Romaniello, anche loro per squalifica. Claudio Sole
Oggi test con la Juniores al campo Paip. C’è curiosità per Magliocco
Matera, Albano e Armento ko Il bomber febbricitante, il difensore ci prova Albano ai box, Armento prova a riprendere. In casa biancazzurra ieri mattina c’è stata la seduta d’allenamento presso il campo della Zopna Paip e oggi, nella stessa location, la gara contro la formazione Juniores di Franco Danza. La defezione di Diego Albano apre necessità ad un recupero di Magliocco. L’attaccante materano ha l’influenza e quindi potrebbe addirittura saltare la gara di Fasano. Tutto dipenderà da quando riprenderà ad allenarsi, visto che ha saltato le sedute di martedì e mercoledì. L’altro acciaccato è Nicola Armento. Il difensore di Tricarico ha un pizzico d’ernia inguinale e sta provando a comprendere l’entità di questo infortunio. «Ho girato per due giorni per riprendere la condizione capire il dolore. Devo dire che è un fastidio più che un dolore al momento. Proverò a forzare e poi ci potremo regolare sul da farsi. Se il dolore rimarrà nei termini attuali non c’è problema perchè è sopportabile, ma in caso di peggiora-
DALLE SEDI DELLA D Fasano, Greco e Mignon rientrano PROCEDONO gli allenamenti della formazione fasanese in vista dell'incontro casalingo di domenica contro il Matera. Rientrati in organico Greco e Mignone lavorano attualmente a parte Milozzi e Ianni. A riposo Doria e Salvestroni. (Fc.Fasano.it)
Angri-Sibilla anticipata a sabato LA gara Angri-Sibilla, programmata per domenica 15 febbraio, è stata anticipata a sabato 14 con inizio alle ore 15.
Tre gare rinviate per il Viareggio
Nicola Armento e a lato Diego Albano
mento c’è solo la via dell’intervento chirurgico. Sono giorni molto bui per me, perchè è come avere una spada di Damocle sulla testa e da un momento all’altro può tagliarmela. Fare parte del gruppo in questo momento è importante. Spero di riprendere con tutti gli altri. In merito alla condizio-
ne generale degli altri, posso solo aggiungere che c’è grande voglia e tante motivazioni per affrontare la gara di Fasano nella maniera migliore. Siamo consapevoli di andare a fare visita ad una squadra “tignosa” quando gioca sul proprio campo e già all’andata ci ha creato problemi. Noi siamo
Ha colpito il dirigente Miolla. Un equivoco
Pisticci, Mels incrina il giocattolo LO SI potrebbe definire un caso di violenza domestica. L'immediato dopo partita di Pisticci A. Cristofaro ha riservato un epilogo tanto inatteso quanto increscioso in casa gialloble. Omar Mels, asso argentino in forza al club pisticcese, colpisce il dirigente Piero Miolla, compiendo un gesto difficile da comprendere ed indifendibile. Accade tutto negli spogliatoio. Ad un quarto d'ora dal termine della partita. L'episodio nasce da un probabile scambio di persona, che non è in ogni caso ed in alcun modo sufficiente a giustificare la gravità del gesto. La società, che non ha potuto avere scelta, superato lo stupore per l'accaduto, ha dovuto multare il giocatore collocandolo fuori rosa a tempo indeterminato, con una scelta sofferta, ma opportuna, dopo aver soppesato tanti fattori. Il dirigente, invece, ha optato per le dimissioni, rassegnate nella giornata di lunedì, ed ha proceduto a querela per le lesioni patite. Le dichiarazioni del presidente Panetta sull'accaduto sono concise, ma chiare: “non è ammissibile - ha detto il numero uno della dirigenza pisticcese - che una persona, chiunque sia, debba venire a vedere una partita di calcio e correre il rischio di subire violenza personale. Il fatto è ancora più grave perché avviene tra un giocatore ed un dirigente della stessa squadra, tra l'altro sulla base di un equivoco. Ma cambia poco, anche se il dirigente, e non lo ha fatto, avesse criticato il giocatore dalla tribuna, questo non giustifica quel tipo di reazione. Mai. Piena solidarietà a Miolla, dunque, che ha tutta la mia comprensione per l'amarezza di questo momento e per la scelta di rassegnare le dimissioni. Lunedì sera la società ha discusso del caso ed ha deciso di mettere fuori rosa Omar Mels a tempo indeterminato e, nello stesso tempo, riservargli una multa adeguata. Cosa accadrà prossimamente non
lo so. Ma intanto le nostre decisioni sono queste e credo non potessimo fare altrimenti. Ovviamente siamo tutti rammaricati per l'accaduto e consapevoli che questa situazione proprio non ci voleva in una fase clou del campionato, nella quale ci giochiamo tutta la nostra stagione. Tra l'altro abbiamo già fuori il capitano Fortunato che domani sarà operato qui a Taranto dalla mia stessa persona”. L'intero popolo gialloble è comprensibilmente rimasto sorpreso dall'accaduto ed i commenti tra i tifosi allibiti piovono in grande quantità. Nella lettera di dimissioni del dirigente c'è tutta l'amarezza per la vicenda. “Egregio signor Presidente - scrive Miolla - a far data dalla presente Le comunico che motivi di ordine personale mi costringono ad ufficializzare le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di socio di codesta associazione sportiva e da qualunque altra carica sociale”. Questi i fatti. Incresciosi. Adesso, tuttavia, occorre riprendersi alla svelta, nel momento più delicato di un torneo che il Pisticci affronta da protagonista. L'auspicio è che l'intelligenza e la ragionevolezza di tutto l'ambiente possano favorire un rapido ritorno alla serenità e non danneggiare ulteriormente il clima di positività creatosi intorno alla squadra, grazie ai suoi risultati, all'impegno di tutti i giocatori, al grande lavoro dello staff tecnico ed all'ottimo operato di una società laboriosa, che ha aperto un nuovo ciclo nel calcio pisticcese attraverso risultati che stanno dando ragione ad un gruppo dirigenziale attento, motivato e carico di entusiasmo. Tutti fattori che lasciano ben sperare in vista dei prossimi importanti impegni, a partire dal derby di domenica con il Ferrandina, un altro passaggio fondamentale nella corsa ancora lunga ed incerta che porta alla serie D. Roberto D’Alessandro
cambiati e credo che domenica lo dimostreremo sul campo. Di certo anche loro si preoccupano di noi». Oggi il tecnico Foglia Manzillo avrà risposte da Diego Albano e Nicola Armento, ma c’è un organico che può sopperire anche a queste possibili defezioni. Renato Carpentieri
SI giocherà mercoledì 25 febbraio, alle ore 14.30, nello Stadio Giovanni Paolo II (e non domenica 15 febbraio) la gara tra Francavilla Fontana e Football Brindisi. La Lega, infatti, ha deciso di rinviare tutte le partite di società che hanno giocatori convocati nella Rappresentativa di categoria partecipante al Torneo di Viareggio.Nel Girone H le squadre interessate sono Football Brindisi (Lenti), Nocerina (Giraldi) e Pomigliano (Alvino). E di conseguenza sono state rinviate le partite Francavilla Calcio-Football Brindisi, Nocerina-Pianura e PomiglianoIschia.
Turris, locali a 8 euro sempre LA novità avrà corso dal prossimo derby interno contro il S. Antonio Abate e la decisione resterà ferma sino a fine stagione. I tifosi corallini, in occasione delle gare interne, saranno tutti collocati in tribuna, con eventuale destinazione del settore distinti alla tifoseria ospite. Prezzo unico del tagliano d’ingresso, 8 euro.
Montescaglioso, il Deportivo apre all’altra squadra di calcio MONTESCAGLIOSOL'A.S. Deportivo Montescaglioso, società che dal 2008/2009 è presente con tutte le categorie giovanili: Piccoli Amici, 6-8 anni; Pulcini 8-10; Esordienti: 1012; Giovanissimi regionali e Allievi regionali, nella stessa è arrivata a disputare la sesta stagione di attività. Ha iniziato nel 2003/2004, stagione agonistica nella quale la propria squadra militante nel campionato Giovanissimi Regionale si è dapprima aggiudicata il torneo, classificandosi poi settima a livello nazionale (memorabile la vittoria ottenuta a Campobasso contro la compagine molisana). I quadri dirigenziali montesi, allo scopo di offrire tutti i vantaggi ai propri iscritti, hanno provveduto alla manutenzione del pullman utilizzato dai giovani calciatori nelle trasferte, alla ristrutturazione dei locali a loro affidati all'interno dello Stadio Comunale, provvedendo, inoltre, all'acquisizione in fitto di un'ottima struttura privata, ubicata in Contrada Cinque Bocche, per le categorie giovanili di base. Una figura che incarna l'idea so-
cietaria dell'A.S. Deportivo è certamente rappresentata dal presidente del sodalizio montese Domenico Vinzi, nei primi tre anni di vita della società inserito nei quadri dirigenziali come vice presidente, mentre nei successivi tre ha preso il posto di Giovanni Mastrodomenico nell'assumere l'incarico presidenziale. E' stato proprio Vinzi a volere, con decisione, che il Deportivo Montescaglioso rimanesse una società che si occupa esclusivamente del settore giovanile, promuovendo la collaborazione con altre società come il Miglionico ed il Pomarico. Un altro rapporto di collaborazione di notevole importanza è stato avviato proprio nell'attuale stagione con la società del Forza Matera, con la quale si è impegnati nel campionato Juniores regionale. Vinzi vive con grande intensità il suo compito dirigenziale, cercando di coniugare al meglio questo suo interesse con gli impegni familiari e professionali. C' è da dire che in questo rapporto non ci sono solo aspetti positivi ma anche qualche delusione, rappresentata da alcuni
cambi di maglia, come quelli degli allievi Cifarelli e Leccese, che hanno deciso di iniziare una nuova esperienza trasferendosi all'Invicta Matera, oltre ai due esordienti Martino e Natale, i quali, a loro volta, hanno voluto passare al Matheola Matera. Queste defezioni non hanno scalfito l'entusiasmo e l'attaccamento dei quadri tecnici e dirigenziali, che hanno reagito con un impegno ancora più forte nel progetto avviato sei anni fa. A Montescaglioso è grande l'interesse non solo verso la prima squadra della Polisportiva Libertas (militante in Prima categoria) ma anche per le formazioni giovanili della stessa e del Deportivo. Alla luce dei risultati confortanti che la Polisportiva sta facendo registrare (secondo posto), in caso di salto di categoria in Promozione, dal Deportivo Montescaglioso giunge la disponibilità ad un'eventuale collaborazione con l'altra società calcistica montese, per fare in modo che il calcio montese possa essere presente in maniera compatta verso nuovi obiettivi. Michele Marchitelli
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Sport Eccellenza All’Avigliano non basta la sua tripletta per battere il Valdiano
Giovedì 12 febbraio 2009
Damiano vale solo un punto Di Brizzi, Zuccarelli e Di Falco fanno 3-3 AVIGLIANO R.VALDIANO
3 3
AVIGLIANO : Vaccaro Rug., Potenza, Muzzillo, De Mita, Fiorino; Grieco (32' s.t. Lorusso), Di Pietro, Santopietro, Coviello; Damiano (41' s.t. Tornillo), Petilli. Non entrati Chianese, Carlucci W., Sileo, Carlucci D., Vaccaro Rub.. All. Filadelfia. R. VALDIANO : Serra, Colombo, Di Falco, Calandriello, Discepolo; Di Brizzi (22' s.t. Polito), Pascuzzo, Cava, Sanseviero; Zuccarelli, Salamone. Non entrati D'Alto, Chiacchio, Romano. All. Masullo. ARBITRO : Caprioli di Venosa (guardalinee Mekonen e Pescuma). RETI : 23' e 39' p.t. e 7' s.t. Damiano, 37' p.t. Di Brizzi, 23' s.t. Zuccarelli, 48' s.t. Di Falco. NOTE : Ammoniti De Mita, Santopietro, Di Pietro (A), Calandriello, Cava e Sanseviero (R). Calci d'angolo 4-4. AVIGLIANO Potrebbero uscirne sconvolte le leggi della fisica, l'idea che al di sotto dello zero assoluto, la temperatura non possa scendere. L'incredibile gol di Di Falco, col gelo che ha portato sul Comunale, quel valore limite potrebbe averlo fatto superare. C'è ancora una pioggia (an-
ECCELLENZA
che) di gol fra Avigliano e Valdiano. E un pareggio che sa davvero di inverosimile, per come è maturato. Il nastro della partita va rivisto partendo dalla fine: Valdiano sotto di un gol, Di Falco butta in mezzo una punizione da metà campo. Spera in qualcosa, una carambola, una deviazione, probabilmente nemmeno lui ha in mente ciò che sta per accadere: la palla spiove verso la porta, dove Vaccaro potrebbe farla sua tranquillamente. Se, nel frattempo, non avesse deciso di andar a passeggio verso il centro dell'area. Risultato: palla che termina la sua parabola nella rete, ed è 3-
L’altro recupero: la Murese cerca gloria a Picerno È UNA GARA infrasettimanale di lusso quella che prenderà vita a Picerno e che chiuderà la ventunesima giornata del massimo campionato regionale di Eccellenza. Torna sotto i riflettori del nuovissimo impianto di calcio Curcio la gara che più ha infiammato i campionati minori alla fine degli anni ottanta. Picerno e Muro Lucano sono divise solo da una manciata di chilometri e vivranno questa gara con la grinta e la determinazione che accompagna ogni derby. Alla fine degli anni ottanta la Murese guidata a centrocampo, dall'attuale presidente Remollino, giocò uno splendido campionato di prima categoria con
CLASSIFICA
un testa a testa con il Picerno che non si risolse nemmeno alla fine del campionato. Ci volle una gara ulteriore, che si disputò a Potenza nello stadio Viviani e solo dopo i calci di la spuntò il Picerno, e la Murese digerì meglio quella partita perché seguì il Picerno in Promozione per ripescaggio. Quel Viviani che cinque giorni fa ha visto la Murese conquistare la prima Coppa Italia della storia. E quindi l'Az Picerno è la prima squadra a incontrare su un campo di calcio i campioni regionali di Basilicata. Oggi rispetto a venti anni fa lo scenario è diverso, ma la posta in palio è comunque alta. Le due squadre sono divise in clas-
GARE DA RECUPERARE Promozione A. Scanzano - Borussia R. Irsina - Lagopesole S. Montalbano - Latronico Latronico - Grottole
Prima Categoria B A. Tursi - Paternicum Bernalda - Satriano Rotondella - Pomarico Lagonegro - V. d’Agri
Seconda Girone B Accettura - S. Vietri Craco - Grassano Laurenzana - La Fiasca
Seconda Nel recupero Craco-La Fiasca
Foggiano, tris a Genzano ma Sciota sbaglia un penalty A. GENZANO FOGGIANO
0 3
ATLETICO GENZANO: BuonoT, Lemma, Pizzuti, Buono D., Grippo A, Malatesta, Lionetti, Bellasto, Loquercio, Sciota, Mutri. A disp. : Laginestra A,Laginestra V,Grippo E,Tallitelli,Mauro. All. Mazzoccoli FOGGIANO MELFI: Cavaliere, Simonetti, Cirillo, Barbetta, Lamorte, Ismaili, Quaranta, Le Caselle, Savino (55’ Pepe), Gala, Telesca. A disp.: Mattacchione, Caputo, Fortuna, Cerone, Del Fonso, Di Noia. All. : Savino MARCATORI: 23' Lamorte 50' Savino 70' Le Caselle NELLA QUARTA giornata di ritorno si affrontano l'Atletico Genzano e il Foggiano Melfi reduci entrambi da prestazioni poco felici. La gara si infiamma subito al 10' con Savino del Foggiano Melfi che dopo aver
3. Sparisce lo zero nella casella dei pareggi dell'Avigliano, nella giornata in cui gli uomini di Filadelfia avrebbero meritato ampiamente il successo. L'Avigliano spreca un occasione d'oro per agganciare il treno playoff, pur giocando una delle sue migliori partite. Squadra rimodellata dalle squalifiche. Il Valdiano è quello della finale di Coppa, unica eccezione Torre, al suo posto c'è Colombo. Con il fisico e, probabilmente soprattutto, con la mente, il Valdiano è rimasto a sabato scorso. Ed è l'Avigliano a farsi pericoloso subito (Di Pietro e Coviello). Conseguente, arriva il
Tonino Damiano
raccolto un cross di Le Caselle dalla destra fa partire un buon tiro che il portiere locale devia sopra la traversa. Al 17' Sciota per il Genzano è lanciato a rete ma il portare melfitano in uscita li toglie il pallone fra i piedi salvando il risultato. Al 23' passa il Foggiano Melfi su angolo battuto da Telesca è Savino a toccare per Lamorte che da due passi dalla porta insacca in rete per il gol dello 0 a 1. Al 30' sempre il Foggiano Melfi pericoloso con Savino che appena entrato in area batte a rete ma il pallone viene deviato in angolo da un difensore. Al 38' pericolo in area del Foggiano con palla che attraversa tutta l'area senza che nessuno riesca a toccarla. . Nella ripresa al 47' rigore per l'Atletico Genzano, per atterramento di Sciota in area di rigore, si incarica lo stesso Sciota che manda la palla sul palo esterno e poi fuori sul fondo, fallendo
Seconda Girone C Castelsaraceno - S.M.d’Agri Sanseverinese - Nemus
l'occasione di pareggiare. Al 50' il Foggiano Melfi raddoppia con Savino che viene lanciato in profondità sulla sinistra, salta due avversari rientra sul destro e batte il portiere in uscita con un calibrato diagonale all' angolino per lo 0 a 2. Al 64' Loquercio lanciato a rete per il Genzano tenta il pallonetto ma Cavaliere è insuperabile e riesce a prendere il pallone salvando ancora una volta la porta. Al 70' Le Caselle per il Foggiano Melfi dalla sinistra converge verso il centro entra in area e batte il portiere in uscita per il definitivo 0 a 3. Poi Pepe, sempre per il Foggiano Melfi, in area batte a rete colpendo il palo esterno con palla che si perde sul fondo. sport@luedi.it Per il campionato di seconda Categoria, girone B, si è giocata ieri la sfida di recupero tra il Craco e il La Fiasca. Il match si è concluso con il risultato di 20
sifica da diciannove punti. La Murese cerca tre punti pesanti per legittimare ancora di più la sua posizione in zona play off, e portarsi a tre punti dalla capolista Pisticci e magari giocarsela tutta nell'incontro diretto del Rigamonti il 15 marzo prossimo. Mentre il Picerno vuole allontanarsi quanto più possibile dalla zona play out e magari ambire a qualcosa di più. La Murese si presenta all'appuntamento odierno non nelle migliori condizioni: Zaccardo è stato appiedato dal giudice sportivo, Nardiello e Iacullo V. sono infortunati. Mentre mister Di Mase potrà contare su quasi tutti gli effettivi.
vantaggio, Damiano pennella una punizione dal limite su cui Serra nulla può. Tempo un minuto e ancora Damiano liberato davanti a Serra manda a lato. E ancora, tutto in 5 secondi, Di Pietro si presenta davanti a Serra, bravo a respingere, Petilli si avventa sulla palla e Serra ancora sventa, sfera che arriva ancora a Di Pietro che a porta vuota manda alto. Troppi errori si pagano, e infatti, quando Muzzillo e De Mita non sono lesti, Di Brizzi può presentarsi davanti a Vaccaro e batterlo. Ci mette niente l'Avigliano a tornare in vantaggio, ancora punizione, ancora Damiano. Sembra chiusa la gara quando, a inizio ripresa, Damiano ruba palla, arriva al limite, salta Calandriello e con un rasoterra fa 3-1. E anche quando Zuccarelli, ancora su calcio piazzato, dal limite spostato sulla destra, telecomanda la sfera nel “sette” dall'altra parte, l'Avigliano sembra poter controllare tranquillamente. Il Valdiano non dà l'idea di avere le forze per riaprire la gara, prova sì a manovrare, ma trova sempre gli uomini di casa pronti a fermarne le iniziative, senza particolari affanni. Ma poi arriva il recupero, Petilli dal limite fa la barba al palo, e poi è l'incredibile pareggio,e l'Avigliano ci resta di sale. Giancarlo Tedeschi
Promozione Proteste dei tifosi ospiti
Latronico, col Moliterno un pareggio per il morale LATRONICO MOLITERNO
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LATRONICO: Propato, Pansardi, Cozzi, Messuti, Totaro, Grisolia, Forastiere (35’ st Viola), Bruno, Genovese, Cavallo, Di Gregorio (11’ st Lattuga). A disp.: Iacovelli, La Banca, Protano, Mitidieri, Lorito. All.: D’Imperio (squalificato) MOLITERNO: Lanzolla, Fruguglietti, Cirigliano, La Salvia, Lancellotti, Mastrangelo, Fratantuono (28’ st Viceconte), Albini, Aresta, Sanchirico, Molletta (41’ st Albano). A disp.: Fittipaldi, Sico, Crisci, Abate, Gatta. All. Vignati ARBITRO: Benevento di Potenza (Di Leo – Pallotta) NOTE: Giornata fredda e ventosa. Terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Totaro, Grisolia, Lattuga (L); Lancellotti, Fruguglietti (M). Angoli: 7-4 per il Moliterno. Recupero: pt 1’; st 3’. Spettatori: circa 50 con una sparuta rappresentanza ospite. LATRONICO Un punto che fa morale. Quello che ci voleva per muovere la classifica. Il Latronico raggiunge lo Sporting Montalbano con altre due gare da disputare e ferma il Moliterno criticato alla fine dai tifosi per non aver portato a casa il risultato pieno. I termali comunque devono ringraziare in particolare per aver conquistato il punticino contro la squadra di Vignati: Cavallo e Genovese. Il primo per essere andato alla ricerca di tutti i palloni anche quelli impossibili, al tiro da fuori area e per aver creato più volte la superiorità numerica in mezzo al
campo più volte. Il secondo ha tenuto impegnata una difesa intera costretta a marcarlo uomo e ha cercato in più circostanze di fare da sponda ai compagni che non lo hanno molto seguito. Il Moliterno deve recriminare per non aver concretizzato nella prima frazione di gioco le occasioni che aveva costruito e i padroni di casa nella ripresa ne hanno tratto vantaggio per poter cercare l’affondo negli ultimi venti metri. La sfida. Al 2’ Genovese apre dalla sinistra per Forastiere che al volo mette fuori. Gli ospiti si fanno vedere con Lancellotti che manda alto su passaggio di Aresta (13’). Quest’ultimo quattro minuti dopo calcia sulla traversa su verticalizzazione di Molletta. Al 36’ Cavallo conclude fuori da distanza siderale. Tre minuti dopo Propato salva su Aresta su palla liftata da Molletta. Al 43’ Molletta accarezza il
montante dall’out di destra. Il secondo tempo riprende con una punizione di Cirigliano che sfiora la traversa (7’). Poi esce fuori il Latronico che costringe Lanzolla a mantenere il risultato inviolato prima su una bordata di Cavallo, poi su una botta di Totaro ed infine sul tiro a giro di Lattuga (19’, 22’ e 24’). Al 25’ Mastrangelo sbaglia clamorosamente una palla d’oro di testa davanti all’estremo difensore biancazzurro su torre di Cirigliano. Al 31’ Cavallo alza di poco il pallone oltre la traversa con una sassata da fuori area. Pari di fiducia per il Latronico che andrà a Miglionico più tranquillo con due partite da recuperare. Mezzo passo falso per il Moliterno che domenica riceverà la visita di un lanciato Borussia Pleiade verso i primi posti della classifica. Biagio Bianculli
Sport Fantalega Mt Acuti di Udinese e Lecce
Giovedì 12 febbraio 2009
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Trio senza freni Viola, Milan e Chievo volano MATERA - Doppio turno quello giocato, questa settimana, dalle squadre di serie A della Fantalega materana. Sei punti a disposizione di cui hanno beneficiato le solite note Fiorentina, Milan ed Inter, e le meno conosciute Udinese e Lecce. Sono rimaste completamente a bocca asciutta la Juventus, la Sampdoria, il Napoli, la Roma e, infine, la sempre più solitaria Atalanta. Continua a vincere, dunque, la capolista Fiorentina che, dopo aver regolato abbastanza agevolmente il Napoli, ha poi dovuto faticare le proverbiali sette camicie per avere ragione di un Bologna che a dieci minuti dalla fine conduceva la gara con il doppio vantaggio. Primo tempo equilibrato e concluso sul risultato di parità per effetto delle reti dei felsinei Michele Loiudice, Francesco Fiore e Giuseppe Chironna, e dei gigliati Pasquale Castelli e, due volte a segno, Antonio Castaldi. Nella ripresa partiva molto bene il Bologna che colpiva tre volte con Vincenzo Tricarico, Nicola Cappiello e Domenico Picerno, ma il finale di gara si tingeva di viola grazie al bomber Castaldi, a segno altre due volte, e a Emanuele Colucci e Daniele Rillo, autore del gol vittoria al 48' minuto. En plein anche per il Milan che, dopo aver superato un dignitoso Genoa con il risultato di sei a tre, ha in seguito inflitto un tennistico sei a zero alla Lazio. In bella evidenza, per i rossoneri, il neo acquisto Cosimo Iacovone, a segno complessivamente ben cinque volte, mentre hanno colpito due volte Angelo Andrulli e Donato Cristalli. Continua, dunque, il testa a testa tra le due battistrada le quali sono riuscite a circoscrivere, almeno per il momento, la lotta promozione approfittando della battuta d'arresto del Chievo. I verone-
si, infatti, sono stati costretti a subire la quarta sconfitta stagionale, risultato 3 a 4, dal solito imprevedibile Lecce prima di rendere lo stesso risultato ad una Sampdoria che aveva cominciato molto bene la gara. I blucerchiati, infatti, dopo essersi portati sul doppio vantaggio con Giuseppe Papapietro e Giovanni Venturo, hanno poi dovuto subire il ritorno dei gialloblu il quali hanno colpito tre volte con Daniel Duni e una con Nicola Festa. Allo scadere la seconda rete personale di Venturo. Colleziona sei punti anche l'Inter del presidente Daniele Pizzolla. A farne le spese sono state il Catania ed il Torino, entrambe superate con l'identico risultato di sette a cinque. Sicuramente da sottolineare la tripletta e il poker messi a segno dal cannoniere nerazzurro Simone Bitetti, sette reti che consentono al cannoniere di salire al quinto posto della classifica marcatori, mentre meritano di essere citate le doppiette di Stefano Orsi e Roberto Grieco. Sale al quinto posto, ma della classifica di serie A, l'Udinese, capace di superare per 6 a 4 la Juventus e, in seguito, di rifilare un secco 9 a 2 al Napoli. Sono state ben cinque le reti messe a segno dal bomber Luigi Annicchiarico, ma sicuramente merita la citazione anche la quaterna di Luciano Di Cuia. Cade due volte, invece la Juventus, costretta a segnare il passo, come detto, dall'Udinese e dal sempre insidioso Cagliari. La parabola discendente della squadra del capo cannoniere Gianfranco Bellacicco costringe i bianconeri piemontesi a rivedere eventuali piani di primato dal momento che il solco che li separa dalle squadre di vertice adesso si è fatto davvero profondo. Da sottolineare, nel derby bianconero con
l'Udinese, la tripletta di Cosimo Vizziello. Fa il pieno di punti anche il Lecce. I salentini, autentica mina vagante del campionato, dopo aver sorpreso il Chievo, hanno in seguito confermato i progressi anche contro il Siena. Cinque le reti messe a segno in totale da Raffaele Paladino, tre quelle di Felice Tataranni, mentre hanno colpito due volte ciascuno Michele Fontana e Giacomo Venezia. Soltanto un punto, invece, per il Siena che riesce ad uscire imbattuto dallo scontro diretto con il Cagliari. Così e così il Palermo che, dopo aver subissato la Roma con dieci reti, è stato costretto a rientrare nei ranghi dal Genoa. Perfetta media, dunque, per i rosanero che galleggiano al centro della classifica. Bella, contro la Roma, la tripletta di Pasquale Barbara, mentre hanno colpito due volte ognuno Domenico e Giuseppe Cuscianna, ed una sola volta Claudio Petrera, Giuseppe Romano e Domenico Amodio. Per quello che riguarda la coda della classifica c'è da annotare l'evoluzione del Catania che, grazie alla vittoria sull'Atalanta, ha abbandonato la penultima posizione a scapito della Roma. I siciliani, che sembrano notevolmente rinforzati dagli acquisti operati nel mercato di riparazione, sembrano adesso aver trovato nuova forza per cui sarà interessante assistere alle prossime gare. In gol, nella gara contro l'Atalanta, due volte Alessandro Moscatelli e Pasquale Montemurro, ed una sola volta Angelo Di Lecce, Antonio Montemurro e Nicola Ferrante. Per l'Atalanta la doppietta di Giovanni Pisciotta e la rete di Massimo Montemurro. Annibale Sacco
CALCIO A 7 POTENZA 13ª
BOLOGNA-GENOA
4-10
CATANIACHIEVO
5- 5
FIORENTINATORINO
7- 7
LECCESAMPDORIA
3- 8
NAPOLIINTER
5- 6
REGGINAPALERMO
3-2
serie A SAMPDORIA CATANIA GENOA REGGINA PALERMO INTER CHIEVO FIORENTINA NAPOLI LECCE BOLOGNA TORINO
35 32 29 25 22 19 14 14 11 10 7 6
FANTALEGA B DI MATERA, FROSINONE SI PIAZZA AL TERZO POSTO MATERA - Sale al terzo posto di classifica il Frosinone. La squadra ciociara, infatti, dopo aver superato nel recupero della 12^ giornata la Triestina, ed aver agganciato gli stessi alabardati, ha in seguito regolato anche il Cittadella, sei a due il risultato finale, confermando così tutta la propria forza e riaffermando la propria seria candidatura alla promozione in serie A. In rete, per i laziali, quattro volte Faffaele Argiolas ed una sola volta Pasquale Papapietro e Giuseppe Angelastri. Di Antonio Amendolaggine e Vincenzo Labarbuta le reti padovane.Campionato di testa interessante, dunque, con cinque squadre impegnate a conquistare uno dei quattro posti disponibili per il salto di categoria. Otto a due il risultato finale con le doppiette di Luciano Andrisani e Dario Pietracito, e le reti di Giacinto Maragno, Adriano Galeota, Giuliano Cellura e Luca Lunali; per
gli irpini a segno Filippo Dubla e Alessandro Sabino. Diciassettesima vittoria stagionale del Bari. Tre le reti messe a segno dal pugliese Valentino Chimenti, imitato due volte da Fedele Manicone e Luca Liccese, ed una sola volta da Daniele Fragasso, Pasquale Orlando e Vito Laperchia. per i campani la tripletta di Nicola Simone e i gol di Alessandro Fiore e Pietro Facendola. Torna alla vittoria la Triestina che supera l'Empoli per sette a tre in virtù delle reti di Vincenzo Maremoti, Giuseppe Schiuma, Cosimo Coretti, Luigi Picenna e Donato Albano. Più equilibrata la ripresa segnata da altre due reti di Albano e dalle marcature dei toscani Giovanni Andrulli, Eustachio Rubino e Vincenzo Ruggieri. Conclude la serie delle squadre di testa il Grosseto che, con la tripletta di Donato Ferrandina, la doppietta di
Giuseppe Acito e la rete di Fabio Ramaglia, ha superato l'ostacolo Ancona. Per i marchigiani la doppietta di Gianvito Mantarano e il gol di Giovanni Continisio.Perde terreno, come detto, il Vicenza che, contro l'ottimo Parma, non va oltre il risultato di parità. Due le reti per parte siglate dal biancorosso Marco Locantore, e dai gialloblu Michelangelo Bianchi ed Eustachio Tarasco.Conquista altre tre punti, invece, il Treviso che gioca a tennis contro il fanalino di coda Ascoli. Sei a zero il risultato finale ottenuto dai veneti per effetto della tripletta di Salvatore Di Lecce, e delle singole marcature di Pietro Fidanza, Eustachio Di Cuia e Francesco Tamburrino.Il secondo pareggio della giornata è quello scaturito dalla gara tra il Pisa e il Rimini. La rete del pareggio al 45' minuto per merito del nerazzurro toscano Donato Tursi, mentre in precedenza erano andati a
FANTACALCIO PZ: ALLUNGO DELLA SAMPDORIA LA SAMPDORIA ha salutato tutti ed ha decisamente allungato sul tetto della classifica del “Calcio in Città” di Potenza. Ciò si è verificato in virtù del secondo mezzo passo falso consecutivo della vice-capolista Catania, che non è riuscita ad andare oltre il pari contro il Chievo (squadra di metà classifica). I blucerchiati, invece, hanno strapazzato a dovere il Lecce, peggiore difesa dell'intero torneo potentino di calcio a sette, con novanta reti subite sul groppone. La squadra con il miglior pacchetto offensivo del campionato (la Sampdoria) ha annichilito con un pesante 8-3 la formazione giallorossa, proiettandosi attualmente a più tre sulla piazza d'onore. Dove, come anticipato, troviamo il Catania che non sa più vincere. Gli ultimi due segni “X” di seguito hanno parzialmente compromesso la rincorsa alla leadership. Gli “etnei” di Potenza hanno impattato la contesa contro il Chievo sul cinque pari. Ora, alle loro spalle, incalza il Genoa, distanziato di appena tre lunghezze dalla piazza d'onore. I rossoblu si sono abbattuti a valanga sul Bologna, travolto con un pesante passivo (10-4). Ma il big-match della tredicesima giornata del “Calcio in Città” di Po-
tenza vedeva opposti la Reggina ed il Palermo. In palio c'era la quarta piazza della graduatoria. Con un gol di scarto (3-2), l'ha spuntata la Reggina, che si è isolata in quarta posizione ed ora è distante soltanto quattro lunghezze dalla zona-podio. I rosanero, invece, devono accontentarsi della quinta piazza e devono guardarsi alle spalle. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, ha comminato una squalifica: Nico Larocca (Reggina): 1 giornata. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. Sessantacinque gol messi a segno in questa tredicesima giornata (808 marcature in totale in campionato), di cui 27 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 38, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 1 successo interno, 3 vittorie esterne e 2 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello della Sampdoria (84 reti), il peggiore è quello del Bologna (45 reti). La migliore difesa è quella del Genoa (43 reti subite), mentre la peggiore è quella del Lecce (90 reti subite). Donato Pavese
segno i romagnoli Giuseppe Schiuma e Claudio Mirra, e il pisano Leonardo Bellarosa.Tre reti di Antonio D'Aria e una di Claudio D'Aria ed Agostino Adorisio consentono al Piacenza di superare un Mantova capace di andare a segno soltanto due volte con Francesco Paolicelli e Daniele Vizziello. Una sola rete, siglata al 25' minuto da Gianluca Rospi, regala tre punti d'oro al Livorno. A farne le spese un Albinoleffe che, oltretutto, si vede raggiunto in classifica proprio dai labronici. Si conclude con un clamoroso quindici a cinque la gara tra il Brescia e il Sassuolo. Per le rondinelle sette reti di Rocco Cascini, quattro di Andrea Bianchi, ed una di Francesco Calia, Eustachio Maragno, Eustachio Sacco ed Emanuele Persia; i neroverdi si sono consolati con la bella cinquina messa a segno da Vincenzo Olivieri. a.s.
OVER 35: STUDIO IMMAGINE, C’È LA PRIMA SCONFITTA E' CADUTA l'imbattibilità stagionale della capolista Studio Immagine nell'attesissimo scontro al vertice contro il Team Rossoblu, valido per il tredicesimo turno del torneo potentino di calcio a sette over 35. Le due battistrada del campionato sono ora divise da appena una lunghezza, e la vice-leader Team Rossoblu avrà la possibilità di sopravanzare l'attuale regina. Infatti, dovrà recuperare una gara contro il Basinvicta, formazione che occupa la terza piazza della classifica. Intanto, nel big-match della scorsa settimana calcistica, il Team Rossoblu ha piegato con un gol di scarto (4-3) lo Studio Immagine che, comunque, ha preservato per ora non solo la leadership della classifica, ma anche i titoli di migliore attacco e di difesa meno perforata del torneo di calcio a sette over 35. Sempre in zona-podio, il Basinvicta ha travolto con otto gol il Benfica. La gara si è conclusa sull'8-2. Sul terzo gradino troviamo anche gli Amici Ritrovati che si sono sbarazzati degli All Blacks per 7-5. A questo punto della stagione, Basinvicta (due gare in meno) ed Amici Ritrovati si daranno battaglia fino alla fine per accaparrarsi la terza piazza della graduatoria. Più in basso, il Cosmos ha centrato la sua sesta affermazione stagionale a
spese della Stella Rossa (9-5). Ennesima disfatta, ma questa volta contenuta nel risultato (34), per la “cenerentola” Galaxys, battuta per la tredicesima volta di seguito nel corso del campionato. Nell'occasione, la posta in palio se l'è interamente aggiudicata l'Azzurra Isomax, che occupa la penultima posizione a quota dieci punti. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, ha comminato una squalifica: Luigi Campanaro (Stella Rossa): 1 giornata. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 50 gol messi a segno in questa tredicesima giornata (636 marcature in totale in campionato), di cui 24 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 26 invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e nessun pareggio. Il migliore attacco del torneo è quello dello Studio Immagine (92 reti), i peggiori sono quelli del Benfica e dei Galaxys (40 reti). La migliore difesa è quella dello Studio Immagine (39 reti subite), mentre la peggiore è quella dei Galaxys (98 reti subite). do.pa.
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Sport
Giovedì 12 febbraio 2009
Tutti a disposizione
Trasferta coi Kakakaos
TUTTI disponibili nella Levoni Potenza durante la seduta di allenamento di ieri pomeriggio. Al Pala Pergola si è unito al gruppo di Luigi Gresta anche Sebastiano Grasso. L'atleta era rimasto fermo martedì in via precauzionale a causa di una contrattura alla gamba rimediata qualche settimana fa. La squadra potentina ha continuato ad allenarsi in vista del derby di domenica contro la Bawer Matera di Claudio Corà. I giocatori, almeno nelle intenzioni sono apparsi decisi a dare una sterzata in questo delicato e negativo periodo della stagione, cancellando le sei sconfitte consecutive che hanno ridimensionato i piani della società. Gresta ha provato soluzioni offensive, sperimentando anche qualche novità di rilievo nella gestione del gioco. Le condizioni fisiche del gruppo sono comunque positive. La squadra potentina sente la partitissima di domenica, dove il pubblico potrebbe risultare il sesto uomo in campo. f.menonna@luedi.it
Sono mobilitati i tifosi materani in vista della trasferta di domenica a Potenza. Non è azzardato pensare che saranno almeno 200 i sostenitori materani che seguiranno la squadra al Pala Pergola per rimanere vicini alla Bawer in uno spartiacque decisivo della stagione. Proprio a questo proposito i Kakakaos Matera, ovvero il gruppo organizzato dei sostenitori materano, invitano gli sportivi materani ad unirsi alla trasferta di domenica per la partita Olimpia Matera-Potenza. Il costo della trasferta è di 15 compreso il biglietto per la partita. Per info e prenotazioni rivolgersi al bar del Palasassi. Ieri intanto la squadra ha regolarmente sostenuto una doppia ed intensa seduta di allenamento agli ordini del tecnico Claudio Corà, pochi i problemi e grande l'attenzione e la concentrazione in vista di un appuntamento fondamentale. Al completo la seduta di ieri con i primi meccanismi da aggiustare. La Bawer continua ad allenarsi, proprio per preparare le sfide nel massimo della serenità, a porte chiuse e nel massimo del silenzio e della riservatezza. p.quarto@luedi.it
Grasso
I tifosi del Matera
Derby -4 I lunghi delle due squadre lucane analizzano i temi della sfida
Ruggeri-Longobardi: la sfida Esperienza e solidità fisica al servizio dei coach «IL MATCH WINNER? SPERO SIA LA SQUADRA» UNA GARA atipica, due squadre alla ricerca della migliore condizione fisica e psicologica. Levoni Potenza e Bawer Matera si affronteranno domenica nel derby di Basilicata che vale per entrambe una stagione intera. Due squadre quelle allenate da Luigi Gresta e Claudio Corà attanagliate da evidenti problemi di classifica. La coppia lucana è invischiata nelle sabbie mobili della graduatoria. Se per la Levoni fino a qualche tempo fa il terz'ultimo posto in graduatoria sembrava quasi una chimera, in negativo s'intende per la Bawer la classifica è stata sempre anemica. La squadra potentina, reduce da sei battute a vuoto di seguito punta decisamente a riscattare il negativo periodo di forma. Il complesso potentino punta senza mezzi termini a migliorare la classifica e spera tanto di farlo nella gara più sentita della stagione. Il quintetto di Luigi Gresta, reduce dalla sconfitta di domenica contro il Latina ha tutta l'intenzione di recitare la sua parte, forte anche degli stimoli che una gara del genere può dare. L'ambiente dei lupacchiotti potentini è in fermento per il quarto derby della terza serie nazionale. La gara d'andata, vinta al Palasassi di Matera dalla squadra di Tripodi ha forse segnato uno dei punti più alti della stagione della Levoni Potenza, desideriosa più che mai di far leva sulla sua forza e la capacità di reagire ad un momento così negativo.
La formazione di Gresta è animata dal desiderio di invertire la rotta e riprendere il cammino interrotto. Ne deriva che la partitissima del Pala Pergola assuma un valore indispensabile per le sorti del complesso potentino. I tanti problemi devono essere messi da parte nel corso di una sfida dai forti contenuti agonistici e psicologici. Una gara del genere potrebbe essere risolta da uomini di grande esperienza. Nella Levoni l'emblema è Massimo Ruggeri, elemento fondamentale per gli equilibri di gioco della compagine potentina. Il lungo ha parlato del derby di domenica affermando: “Un derby è
sempre una partita a parte. Spero tanto che il pubblico possa sostenerci anche se nelle ultime gare non è stato compatto con noi”, Massimo Ruggeri parla anche del percorso delle due squadre che hanno cambiato la guida tecnica durante la stagione: “La Bawer Matera ha esonerato Miriello, da noi Tripodi si è dimesso. Entrambe le formazioni vivono un momento difficile. Spero tanto di vincere la gara”. L'atleta di Luigi Gresta guarda alla classifica delle due squadre: “Purtroppo in questa stagione sia noi che loro abbiamo avuto tanti problemi. La classifica non soddisfa i due clan. Mi auguro che da parte nostra ci sia la svolta al termine di una partita tutta da vivere”. Ruggeri vuole necessariamente interrompere l'infelice cammino nel derby: “Sarebbe bello vincere domenica, per noi e per il pubblico. Il match winner? Mi auguro la squadra. Indipendentemente da come andranno a finire le cose”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
«LA GARA PIÙ IMPORTANTE PER CLASSIFICA ED ENTUSIASMO» “E’ la partita più importante, una vittoria aumenterebbe il nostro entusiasmo. E’ un risultato che vogliamo ottenere per noi, per la classifica e per i nostri tifosi che sono sempre presenti, ci hanno sostenuto tanto e sono convinto che anche a Potenza non ci faranno mancare il sostegno e l’aiuto che ci serve”. Francesco Longobardi capitano della Bawer Matera non si nasconde in vista del derby di domenica, nessun proclama ma la voglia e la convinzione di andare a Potenza per cercare il risultato pieno, l’occasione per svoltare in questo campionato passa dal Pala Pergola. Una convinzione che oramai è costante nell’intero gruppo di Claudio Corà. Il capitano della Bawer è ancora alle prese con problemi di ordine atletico ma non sta saltando neanche un secondo delle sedute di allenamento, proprio a dimostrare la grande voglia che ha: “ci troveremo di fronte un avversario che viene da un periodo negativo, non stanno benissimo ma proprio per questo saranno ancora più determinati. Il derby è un match diverso da tutti quanti gli altri, noi dovremo essere tranquilli e giocarci le nostre chance senza assolutamente farci prendere dalla pressione”. Longobardi ha le idee chiare sul tipo di gara che attende Matera: “si affrontano due squadre molto simili che giocano quasi allo stesso modo, si vedrà una partita speculare. Potenza è un avversario a cui piace correre e che gioca a viso aperto, non ci sono giocatori di peso sotto canestro come invece è stato contro Osimo. Mi aspetto una gara equilibrata in cui ci affronteremo alla pari, molto dipenderà dalla mentalità che le due squadre saranno in grado di mettere in campo”. Ricette non ce ne sono e Longobardi lo sottolinea: “credo che sia noi sia loro dovremo cercare di bloccare il contropiede avversario, evitare azioni in spazi aperti e rifugiarci in un match tattico. Noi sappiamo che Potenza per molti versi è imprevedibile e dobbiamo cercare di evitare
questa caratteristica e di non consegnarci alla loro imprevedibilità”. Nessuna scoria per quanto riguarda l’esperienza del passato ma una forte consapevolezza: “la gara dell’anno scorso ha segnato una stagione, ma è un episodio e appartiene al passato”. Matera però spera fortemente che quest’anno la gara del Pala Pergola possa segnare ancora, ma stavolta in positivo, la stagione della Bawer che contro Osimo ha ritrovato fiducia e sorriso: “il momento è positivo per quel che riguarda il gioco, la vittoria ci dà fiducia ora però bisogna insistere e mettere a frutto i miglioramenti che continuano ad esserci. Dobbiamo pensare alle partite una alla volta. Sappiamo che il derby è una gara particolare, dobbiamo mettere in campo la stessa cattiveria, la stessa voglia di vincere che si sono viste contro Osimo magari con qualche sbalzo in meno nel rendimento. Stiamo provando a correggere e limitare questi passaggi a vuoto. Speriamo davvero di riuscirci”. La Bawer ci spera davvero perché dal Pala Pergola passa un tram importante verso la salvezza. Matera proverà a salirci e farlo nel derby potrebbe avere un
sapore ancor più speciale. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Sport 47 Basket A/dilettanti donne Faccia a faccia tra varie anime per fare quadrato Giovedì 12 febbraio 2009
Basilia, azioni in ribasso Due sconfitte di fila hanno ridimensionato i piani DUE SCONFITTE pesanti hanno ridimensionato i piani della Basilia Codra Mediterranea Potenza. L'ultima in ordine di tempo, quella patita da Marika Aurigemma e compagne sul campo del Pozzuoli non è andata giù alla società che ha richiamato le ragazze ad una maggiore attenzione. Un confronto serrato si è svolto martedì sera alla ripresa degli allenamenti tra la dirigenza, lo staff tecnico e la squadra alla Palestra Vito Lepore di Potenza. Le varie anime della Basilia Codra Mediterranea Potenza hanno cercato di fare quadrato intorno ad una squadra apparsa in netta crisi di gioco, come evidenziano i quarantadue punti segnati a Catania domenica scorsa. La formazione potentina ha deluso le attese, esprimendo una pallacanestro nervosa, farraginosa e lenta, penalizzata per altro dalla direzione di gara che non avrebbe consentito alla squadra lucana di giocare da pari a pari con le partenopee. La Basilia Codra
L’Aurigemma in azione
Mediterranea Potenza deve recitare il mea culpa per aver sbagliato troppi canestri contro il Pozzuoli. Una sconfitta pesante che ridimensiona la classifica delle lucane alla vigilia di una gara, quella di sabato sera alle 20:30 contro il Battipaglia che appare simile ad un crocevia per la stagione della Basilia. Tutto
l'ambiente è chiamato a reagire al momento negativo che la squadra sta attraversando. In casa Basilia Codra Mediterranea Potenza è il dirigente responsabile Marina Pecoriello a parlare del momento attraversato dalla squadra: “Bisogna ritrovare la concentrazione delle nostre forze. Abbiamo parlato con la
squadra, le ragazze devono riprendere a correre. A mio avviso in questo periodo è venuto a mancare un supporto alla squadra. Bisogna pensare che le gare sono tutte decisive”. Parla delle ultime due prestazioni negative: “E' vero le ragazze non sono state determinate. A Pozzuoli abbiamo fatto i conti con una direzione di gara sicuramente infelice. L'arbitraggio sarà contestato in Federazione. Non ho mai visto due arbitri così”. Pecoriello parla delle condizioni fisiche della squadra: “Le nostre atlete stanno bene, ovviamente fatta eccezione per Stefania D'Arenzo e Francesca Rubino che sono comunque in recupero. Vedo bene Flavia Marino”. Il dirigente responsabile Pecoriello parla del prossimo impegno, quello di sabato con il Battipaglia: “Le nostre atlete devono giocare una grande partita. E' necessario ritrovare lo smalto delle occasioni migliori. Contro il Battipaglia serve il riscatto!”. f.menonna@luedi.it
Basket C2I campani raggiungono in classifica Poule retrocessione i lucani
Lucos, inversione fallita I ragazzi del Montescaglioso deludono anche a Nola MONTESCAGLIOSO- Terza trasferta stagionale e terza sconfitta per la Lucos Ingest Montescaglioso, caduta per 76 a 61 sul campo del C.A.P. Nola, formazione che grazie ai due punti conquistati con i montesi li raggiunge a quota 4 punti in classifica. Il Nola è riuscito a bissare quella che era la sua unica vittoria nella seconda fase, ottenuta, nel terzo turno di campionato e nuovamente tra le mura amiche, per 82 a 64, sul Basket Team Pellicano. La quinta giornata di andata del Girone Retrocessione di serie C2 non ha mostrato, pertanto, quell'inversione di tendenza in trasferta per il roster montese, che, come già avvenuto sui campi del Cercola e del S. Antimo di Castellamare di Stabia, torna a casa senza aver conquisto punti. Il rammarico è poi ancor più accentuato se si considera che la Lucos Ingest Montescaglioso era andata all'intervallo lungo con un van-
taggio di 4 punti (31-35) dopo aver chiuso anche il primo quarto in vantaggio (16-19). Il terzo quarto aveva visto portarsi in vantaggio il Nola di due punti (56-54) ma il vero crollo la squadra montese, guidata dal tecnico Michele Di Gioia, l'ha accusato nell'ultimo, rivelatosi quello decisivo. Nelle parole del dirigente montese Lino Santarcangelo, raggiunto al termine della partita, la fotografia di quanto avvenuto in campo: l'ex cestista della compagine montese non ha nascosto le colpe della squadra, che “nell'ultimo parziale non ha giocato come doveva commettendo errori stupidi e dando la possibilità al Nola di poter raccogliere il quarto punto in classifica che li porta alla pari della Lucos Ingest”. La prestazione, in generale, non è però da buttar via: ne è consapevole il dirigente, il quale sottolinea come uno dei motivi di maggiore amarezza per la sconfitta in
Basket B donne Disco rosso a San Pietro Vernotico
Pink Bernalda piegata PINKBERNA. S.P.VERNO.
51 62
BERNALDA: Mazzei 2, Montesano 19, Palmieri 3, D'Auria, Melchiorre 19, D'Amicis 4, Gallotta 2, Ninno, Ponte 2. All. Paradiso S.P. VERNOTICO: Bleve 25, Furone 13, Passiatore 7, Cuomo 2, Renna F., Renna R., Ciurlo 2, Moretti, De Stradis 9, Uberto 4. All. D'Aprile ARBITRI: Passavante e Salvatore (TA) PARZIALI: 15/7, 25/23, 37/45, 51/62 AVEVA ragione coach Paradiso quando, in settimana, aveva messo il dito sulla piaga del non-allenarsi da parte delle sue ragazze; le conseguenze si sono viste ad occhio nudo contro il S.P. Vernotico che per le ioniche doveva essere l'inizio del riscatto. Invece, dopo 25' di buon basket e di controllo della partita è arrivato all'improvviso il crollo fisico delle lucane e da quel momento non c'è più stata partita con le pugliesi che sono diventate improvvisamente delle aliene irraggiungibili. Il tecnico bernaldese sceglie il solito quintetto di partenza con Melchiorre, Montesano, Palmieri,
Mazzei e Gallotta, mentre la coach D'Aprile (che sostituisce in panchina Rizzo squalificato e in tribuna) opta per Bleve, Furone, Passiatore, Ciurlo e Uberto; la gara inizia a spron battuto per le locali che piazzano buone giocate sia da sotto che dalla distanza e chiudono su un +8 che lascia presagire non solo un match vittorioso ma anche ricco di contenuti. A riportare sotto le ospiti nel secondo quarto ci pensano la recuperata Bleve (giocatrice di gran spessore e i suoi 25 punti finali parlano da soli) e la piccola play Furone, anche se è la formazione bernaldese a menare le danze; la gara sembra poter andare avanti con questo cliché fino alla fine, ma, all'improvviso, nel finale del terzo periodo la nebbia della stanchezza e dei mancati allenamenti cala vistosamente sui muscoli delle ragazze del presidente Cospite: uno spaventoso parziale di 12/0 delle salentine ha l'effetto di un ko pugilistico sulle bernaldesi che, nonostante la buona prova della solita Melchiorre e soprattutto di una ottima Montesano, alzano bandiera bianca trascinandosi stancamente fino al termine. Musi lunghi alla fine, ma stavolta c'è da prendersela solo con se stesse. Giovanni Palmieri
terra campana provenga proprio dal fatto che la squadra “ha giocato bene per tre quarti su quattro per avere poi un vistoso calo nell'ultimo gioco”. Non è poi mancato un riferimento al duo arbitrale, che di certo non ha favorito i montesi. Riguardo alle prestazioni personali, a Nola il miglior marcatore della Lucos Ingest Montescaglioso è stato Claudio Castellano con 17 punti, seguito da Nicola Ottaviano con 11 e Giuseppe Visceglia con 9. Dopo la sconfitta di Nola la Lucos Ingest Montescaglioso conta 385 punti attivi e 395 passivi. Prossimo impegno per il roster montese il 14 febbraio, alle 19, presso il Palauditorium “Karol Wojtyla” (arbitri Ferrara e Guarino di Avellino), dove è atteso il Basket Capua (CE), capolista con 8 punti, vittorioso per 66 a 65 a Casalnuovo di Napoli, campo dell'ultima in classifica Basket Team Pellicano. Michele Marchitelli
Basket C2 Quinto ko del Senise
Totaro:«Annata da dimenicare» SENISE-Non c’è verso per risalire la china da parte del Ctr La Cascina Senise,che deve arrendersi anche al Solofra,seppure in trasferta. La squadra allenasta da mister Massimo Festa,che naturalmente e purtroppo è costretto ancora un volta a rinviare l’appuntamento con la vittoria. Cinque partite,cinque sconfitte non era mai successo a questo team. Un vero e proprio affronto dunque all’onorabilità di quella che doveva e poteva essere la squadra da battere,la predestinata per la vittoria finale. Per il definitivo salto in C1. Così non è stato ma la lunghissima striscia nera comincia a preoccupare dirigenti,squadra e tifosi. Anche perché,il tunnel sembra ancora troppo lungo ed invalicabile. Aver perso tante gare, significa contemporaneamente aver perso contatto con ogni parte della classifica, tranne l’ultima. La causa maggiore ,così come più volte rammentato, risiede nella impossibilità a mettere in campo il roster titolare e soprattutto con tutto l’organico al meglio della forma. Ed invece, ancora oggi,regna l’incertezza sul recuopero di Lino Durante. Ma a Solofra, non ha giocato neppure Francesco Albanese,una delle anime più vive di questo gruppo e non ha giocato neppure Ragazzo che pure era sul punto di sostituire i titolar i(questioni di influenza, mal di stagione). Ma non erano al meglio neppure Rocco Palazzo e Lagioia che in settimana si erano allenati pochissimo. Il presidente Mario Totaro, non ama mai lamentarsi in nessun caso, neppure quando riceve dei torti
Mario Totaro
arbitrali giganteschi ed anche in questo frangente, riesce a mantenere il suo proverbiale applomb: “Putroppo siamo costretti a dover fare i conti con infortuni ed altri acciacchi che non ci permettono di schierare la nostra formazione migliore,pertanto dobbiamo aspettare tempi migliori sotto ogni punto di vista. Quest’annata è veramente da dimenticare; voglio comunque ringraziare tutti per la volontà e l’abnegazione con la quale affrontano ogni situazione”. Verissimo e dopo queste premesse, passa anche in secondo piano la superba prestazione di Gonzalo Marin capace di mettere in canestro ben 29 punti. Ed anche il fatto che tutto sommato, il Senise ha giocato alla pari ed i parziali, lo dimostrano ampiamente. Un significativo più due nel secondo tempo ed un non onorevole meno due nel terzo,che danno il senso dell’andamento della gara,tuttaltro da buttare. Gianni Costantino
Pallanuoto C Pausa del campionato
Bocce, la Rionerese Libertas Invicta, blitz a mani vuote da Presicce a Messina rigenerante RIONERO - "L'esperienza alla fine ha fatto la differenza". Così di ritorno dalla trasferta pugliese di Presicce il presidente Mario Atzori della bocciofila "Rionerese", che non è riuscita a limitare i danni. Infatti la squadra messapica è riuscita a fare bottino pieno con un secco 4 a 0. Con il poker rifilato ai rioneresi, i pugliesi hanno messo una grossa ipoteca per passare al turno successivo. La squadra vulturina con giovani atleti alla loro prima esperienza in quarta categoria (serie D) può solo sperare nella crescere dei propri giocatori tutti molto giovani. Infatti tre su cinque che compongono il quintetto rionerese hanno solo quindici anni: Davide Tirico, Cristian Carnevale, Michele Pinto. Per la gara di ritorno, che si giocherà a Rionero presso il bocciodromo di Villa Stazione sabato prossimo 14 febbraio alle ore 14,30, le speranze dei rioneresi di passare il turno sono proprio ridotte ad un lumicino, ma ciò nonostante – ha detto il presidente Atzori - i ragazzi si impegneranno al massimo per ribaltare il risultato. Questo in dettaglio l’andamento dell’incontro di Presicce, svoltosi in Puglia in provincia di Lecce sabato scorso: U.B. PRESICCE – A.B. RIONERESE 4 - 0 “1° Individuale” : Cosimo Contaldi contro Cristian Carnevale 8-5 / 8-5; “Terna”: De Giorgi-Vitale-Marsano contro AmorosoFaruolo-Tirico 8-1 / 8-0; “Coppia”: De Giorgi – Marsano contro Faruolo – Tirico 8-6 / 8-1; “2° Individuale”: Salvatore Vitale contro Michele Amoroso 8-7 / 8-5. Michele Rizzo
E' UN MOMENTO felice per la Libertas Invicta Potenza dopo il successo ottenuto domenica a Messina che ha rotto il tabù esterno in fatto di vittorie che durava da due anni. Il 7 a 5 maturato a Messina è stato l'emblema di una condizione di forma davvero eccellente che ha visto la Libertas Invicta Potenza alle prese con un cliente comunque ostico e pericoloso. La soddisfazione è enorme in casa Libertas Invicta Potenza per un successo quanto mai importante in chiave classifica. La squadra di Ostuni ha giocato una partita intensa, maschia, volitiva e determinata, soprattutto in difesa, mettendo la museruola alle messinesi che in attacco hanno stentato e non poco a produrre gioco e schemi efficaci. La Libertas ora gode il magic moment allenandosi ugualmente con intensità e scrupolosità. Ostuni è apparso soddisfatto per il comportamento delle sue atlete in vasca, domenica il campionato è fermo. La squadra lucana può approfittarne per serrare le fila e dare ulteriori soddisfazioni al tecnico. Le ragazze peraltro sono in ottime condizioni di forma, nessun problema ha condizionato il lavoro di Ostuni e del suo gruppo. La squadra cresce a vista d'occhio, l'esempio calzante è dato da Valentina Petracca, portiere, classe 1991 che ha dato segnali di sicurezza all'intero reparto difensivo. Nel prossimo fine settimana non sono previste amichevoli. Ostuni potrà lavorare su schemi e alchimie differenti. f.menonna@luedi.it
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Sport Pallanuoto B La squadra di Silipo ha vinto e convinto contro il Messina
Giovedì 12 febbraio 2009
Basilicata, morale alle stelle Il tecnico cerca ora conferme con Catania BELLA, convincente, concreta. Sono state queste le caratteristiche che hanno consentito alla Basilicata Nuoto 2000 Potenza di superare sabato scorso la Fontalba Messina alla Piscina Felice Scandone di Napoli. Il 13 a 10 è stato il risultato di una partita eccellente e disinvolta, giocata senza particolari patemi da una compagine, quella di Francesco Silipo che ha espresso una pallanuoto cinica quando serviva. Una squadra capace di rintuzzare le velleitarie ambizioni dei messinesi, apparsi alle corde nella prima parte del match. Silipo e i suoi atleti gongolano per un successo che ha dato ulteriori certezze alla squadra biancoverde, capace di giocare splendidamente e senza patemi al cospetto di un cliente non facile. Il settebello potentino ha annichilito la Fontalba Messina che ha cercato di reagire inutilmente alle scorribande di Jaleggio e compagni. Ora il gruppo
Francesco Silipo
biancoverde dovrà continuare sull'ottimo rendimento espresso finora. La squadra è stata capace di tenere testa ad avversarie di rango e ben disposte in vasca. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza prepara con il morale a mille la delicata gara di sabato a Catania ( ore 12:15 ) contro il Nauti-
lis Catania con la consapevolezza di poter continuare nella striscia positiva. Martedì i ragazzi biancoverdi hanno svolto il test a Barra contro lo Sporting e questa sera ripeteranno l'amichevole con gli atleti di Marco Fusco oppure in alternativa contro il Somigliano. La squadra biancoverde
ha entusiasmato per capacità tecniche, atletiche e mentali nel corso di una gara davvero eccellente sotto ogni aspetto. Gli animi sono distesi in casa potentina. La classifica sorride al gruppo di Silipo che guarda con rinnovato interesse al prosieguo della stagione. Proprio Francesco Silipo ha fatto il punto della situazione affermando: “Sabato pomeriggio abbiamo colto una bella vittoria contro una squadra che nella passata stagione ha disputato i play-off. I giocatori si sono espressi davvero bene. Ho visto tante cose buone”. Silipo ha continuato nella sua analisi: “Sono davvero contento. La squadra ha fatto dell'applicazione tattica il suo punto di forza per superare il Messina. Mi aspetto ancora molto dai miei atleti che dovranno darmi risposte concrete in questo campionato, davvero difficile e ricco di spunti interessanti”. Parole di allenatore che non molla mai la presa! f.menonna@luedi.it
Hockey A2 Comincia sabato col Sarzana l’avventura per la promozione
Raro Matera a ruota libera Annata positiva, qualunque sarà il risultato dei play off TERMINATO il campionato di serie A2, la Raro Pattinomania Matera si appresta a disputare la seconda fase valevole per la promozione nella massima serie. Dopo la sconfitta esterna contro il Thiene, che ha terminato la regular season al primo posto, la formazione allenata dal tecnico Massari, sabato scorso nell'ultima gara di campionato, è stata battuta a domicilio dal Sandrigo. Il match è terminato quattro a tre per i pattinatori vicentini ma la sconfitta non ha assolutamente influito sulla classifica finale dei materani che sono rimasti sesti. Contro il Sandrigo, capitan Barbano e compagni, a prescindere dal risultato finale, hanno disputato una buona gara; il gol di Meneghini ad un minuto scarso dal fischio della sirena, ha decretato una sconfitta immeritata. Poco
male, ormai il campionato è alle spalle e la Pattinomania è già con la testa all'avventura nei play-off. La prima gara per la compagine del presidente Xiloyannis sarà tra due giorni sulla pista del Sarzana. Qualunque sarà il risultato finale, per i risultati ottenuti quest'anno, il bilancio è più che positivo per la società biancazzurra. Una stagione iniziata con l'obiettivo di ottenere una tranquilla salvezza e la promessa è stata mantenuta: permanenza in tasca e in più la ciliegina sulla torta della possibilità di disputare i play-off promozione. Un risultato sorprendente per la società materana che può vantarsi di disporre di una rosa composta per più del novanta per cento atleti della città dei Sassi, il solo portiere Picca è un “forestiero” ma ormai ben integrato con il resto del gruppo e con i supportes materani. Una Pattinomania molto giovane, l'età
media è di ventidue anni, ma che ha sorpreso un po' tutti gli addetti ai lavori per quanto dimostrato in questa parte del campionato. Sette sono state le gare vinte (in casa contro Lodi, Follonica, Sarzana e La Mela; fuori casa a Follonica, Molfetta e Lodi), dieci le sconfitte e un solo pareggio. Sono stati sessantasette i gol fatti e ottantadue quelli subiti. Per quanto riguarda la classifica marcatori, ottimo nono posto per Luca Nicoletti con diciassette gol segnati in altrettante gare e decimo per Vivilecchia. Sono entrare nella speciale classifica anche Cellura con dodici centri, Barbano con dieci e Gaudiano con sette. Tra due giorni ci sarà l'esordio assoluto nei play - off contro un Sarzana che, nonostante gli ultimi risultati altalenanti, resta sempre una delle formazioni più forti del raggruppamento. Lorenzo Tortorelli
Calcio a 5/D Per i venosini va avanti l’inseguimento alla vetta
Nuoto Materani bene in Molise
Atleti Amatori al secondo posto NUOTATORI materani sul podio molisano. Al “24 Meeting Molise Nuoto” l' “Associazione Atleti Amatori” di Matera si è aggiudicata il secondo posto. Avvio di stagione imponente. Il meeting Nazionale si è svolto lo scorso week-end ed è stato organizzato dalla A.S.D. Termoli Nuoto con il patrocinio del Comune di Termoli, della Provincia di Campobasso e della Regione Molise. Alla kermes sportiva hanno preso parte 21 società provenienti dalle Regioni centro-meridionali ed era rivolta agli atleti di categoria ragazzi, juniores e assoluti ed “è stata vinta dalla società ospitante (181 punti) dopo un lotta all'ultima bracciata con l'Associazione Atleti Amatori di Matera, distaccata nel finale di sole 8 lunghezze (173 punti)” - dichiara il Direttore Sportivo Antonio Iacovone -. “La vittoria era veramente alla nostra portata visto che quasi tutti sono andati a podio e punteggio alla squadra e credo che nel finale il loro maggior numero di atleti e il tifo locale siano stati determinanti” - ha commentato a caldo il tecnico Nunzio Vivilecchia che ha accompagnato la delegazione di 18 atleti materani -. I ragazzi, che da lunedì sono tornati oggi ad allentarsi con il resto della squadra “hanno lasciato comunque a Termoli un ricordo indelebile del loro passaggio” - ha proseguito il Presidente Antonio Pietracito - “grazie a 4 nuovi record della manifestazione oltre ad aver limato ancora 4 limiti regionali”-. Nel dettaglio, Giovanni Lapolla (Jun. '92) ha migliorato i record della manifestazione dei 100 e 200 SL fermando il cronometro rispettivamente a 52”59 e 1'54”12; Davide Papapietro (Rag. 93) ha portato a 53”94 il limite del meeting
nei 100 SL ctg. Ragazzi. Ivano Pizzolla (Jun. '92) invece scrive il suo nome nella tabella dei record della manifestazione nei 200 Misti con il tempo di 2'09”53 e lima il limite regionale dei 200 rana con il crono di 2'21”96. Due record regionali per Antonella Fratusco (Jun. '93) che si conferma specialista nella rana terminando le gare dei 50 e 100 metri in 36”19 e 1'17”46. Anche Marta Pizzolla (Es.A '97), unica esordiente “A” ed iscritta fuori gara alla manifestazione, ha voluto dire la sua migliorando il record regionale dei 200 dorso con il tempo di 2'34”71. Oltre alle ottime performance nelle gare individuali, anche nelle staffette i ragazzi “Amatori” Matera hanno unito le forze per raggiungere il primo posto nella 4x50 maschile con Pizzolla, Papapietro, Lapolla e Francesco Martoccia (Jun '92) e il terzo posto nella 4x50 femminile con le atlete Fratusco, Alessandra D'Alema (Ass. '92), Irene Debernardis (Jun. '94) e Chiara Debernardis (Rag. '95). L'elenco dei podi e delle medaglie conquistate è davvero corposo. Gli altri atleti, che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato sono stati: Guido Tortorelli e Arturo Lamacchia (Rag. 93); Vincenzo Mirgaldi, Eustachio Maragno e Giuseppe Ruscigno (Rag. 94); Pietro Zito, Silvia Maglione, Annagrazia Fiore e Sabrina Venezia (Rag. '95). Il Presidente ha concluso “spero che i ragazzi mantengano alta la concentrazione in vista dell'ultima giornata di Campionato Invernale che si svolgerà domenica prossima e per le gare degli Assoluti invernali in cui dovranno centrare il primo obiettivo stagionale: la qualificazione per i Campionati Nazionali”. Maria Anna Flumero
Calcio a 5/C2 Tripletta di Rizzi che ipnotizza il Bancone
Sacro Cuore corsaro a Muro Silenziosi al bersaglio 9 volte S.MURESE2005 4 S.C.VENOSA 7 SPORTING MURESE 2005: Troiano, Bianchini, Fusco, Sarcinella V, Barile, Sarcinella G, Nardiello. All.:Fusco Francesco SACRO CUORE VENOSA: Teora, Briscese P, Briscese D, Mancusi, Zotta, Iurino, Paulangelo, Papa, Muccilli, Martone, D'Errico, Dinardo. All. Martone Vincenzo. ARBITRO Deputato di Potenza MARCATORI: 6° Paulangelo, 8° Sarcinella V, 11°, 21°e 60° Muccilli, 13° Barile, 15° autogoal(Sm), 23° e 55° Sarcinella G, 29° e 35° Papa. CASTELGRANDE.L'attesa della sfida tra le due battistrada del girone è altissima, la squadra di casa arriva da una vittoria schiacciante sull'ultima in classifica mentre gli ospiti da una vittoria a tovolino. C'è subito un avvio e Martone spara a
rete ma il portiere locale respinge senza non molte difficoltà. Gli ospiti fanno la gare e si vede da subito. Al 6° su angolo di Martone, Paulangelo trafigge l'estremo difensore. La replica dello Sporting è immediata e su punizione costruiscono uno schema perfetto portando a rete Sarcinella. Qualche minuto più tardi altro schema su angolo e Muccilli quest'oggi in ruolo di centrale fa esplodere il suo tiro potente e preciso per il secondo vantaggio. Ma la gara si accende i nervi sono tesi e lo Sporting direttamente su punizione complice di un errore in barriera di Paulangelo pareggia con Barile. La squadra ospite reagisce e mette a sigillo con Martone che propizia una deviazione a rete di un difensore locale. Arriva la rete del doppio vantaggio con Muccili con uno scambio con Briscese D, La replica è sempre immediata infatti Sacrcinella G, trafigge prontamente l'in-
colpevole Teora. Sul finale di primo tempo è Papa a riportare a due il vantaggio, con un'azione personale e di potenza infila Troiano. Si va negli spogliatoi sul risultato di 5-3 a favore degli ospiti. Nella ripresa gli ospiti presentano Mancusi come centrale parte subito Martone con due acuti personali e due pali colpiti. Ma a portare a più tre è Papa, poi di qui il Sacro Cuore si mette a gestire la gara costringendo ai locali con tiri da fuori dove trovano sempre pronto Teora. Ma gli uomini di Martone riescono comunque a creare occasioni colpendo altri tre legni con Paulangelo ancora Martone e con un tiro da incubo per il portiere di Mancusi dalla propria area di rigore, un missile da trenta metri. A rompere le speranze e l'onnipotente Muccilli autore di una strepitosa prestazione, goal a parte, con una punta che infila al sette alla sinistra del portiere. Lorenzo Zolfo
SILENZIOSI BANCONE
9 2
SILENZIOSI: Manganiello, Lotito, Luongo, Gastone, Veltri, Mirabile, Mazzarone, Rizzi, Albanese. All: Marcogiuseppe D. BANCONE : Genovese, Milano, Sileo V., Sileo D.(83), Sileo L., Picone, Telesca, Sileo S., Gruosso R., Sileo C., Romano, Sileo D.(92).All: Santarsiero S. ARBITRO: Masoumi Lary Abbas-Potenza RETI: Rizzi (3), Luongo (2), Lotito, Veltri, Gastone, Mirabile. (S). Romano, Sileo Canio (B). NOTE: Ammoniti: Rizzi (S). Sileo S., Romano (B). Spettatori: 70. POTENZA- Sonora sconfitta del Bancone che subisce un pesante passivo contro una squadra in gran forma magistralmente schierata in campo. Tutti gli uomini utilizzati hanno rispettato in pieno le consegne del tecnico non sbagliando nulla. Il Bancone che non ti aspetti, oggi completamente in balìa degli uomini di Marcogiuseppe non sono riusciti a fermare le folate offensive dando spazio a Lotito e compagni di andare in goal a loro piacimento sfoderando geometrie di ottima fattura. In quindici minuti i Silenziosi vanno in rete 4 volte con una tripletta di Rizzi ispirato da passaggi di Gastone e un assolo di Lotito, vinto un contrasto a centrocampo si presenta solo davanti
e Genovese superandolo di precisione ed ancora Rizzi riprende una punizione respinta dal n. 1 ospite infilzandolo con un sinistro micidiale. Si affaccia in area avversaria il Bancone con Gruosso e una combinazione Sileo C.Romano trovando pronto alla parata Manganiello anche su una conclusione del capitano Sileo D.. 22' Romano ferma prima Mirabile, poi Mazzarone, si presenta davanti a Manganiello riuscendo ad accorciare le distanze con un colpo di testa. Gli ospiti sembrano uscire dal torpore con tentativi di Telesca V., Sileo S. e Gruosso ma Manganiello è attento. Respinge di piede un tiro a colpo sicuro di quest'ultimo. 28' Albanese impegna Genovese, e Lotito viene fermato scorrettamente da Sileo S.. La susseguente punizione è trasformata da Veltri. Al rientro una veloce combinazione Lotito-Veltri-Luongo porta a sei le marcature per i Silenziosi. Fino al 44' gli ospiti sembrano rianimati colpiscono due volte il palo con Sileo S. e Telesca V. e conclusioni di Sileo C., Sileo D., Romano e Milano tutte parate da Manganiello fino al 47' quando capitola di fronte a Sileo Canio che deposita la sfera alle sue spalle. Il Bancone tutto proteso in avanti consente ai padroni di casa di arrotondare il bottino in contropiede al 50' con una triangolazione MirabileGastone-Luongo. 51' velo di Luongo per Gastone e palla in rete. 57' triangolazione Gastone-Mazzarone-Mirabile per il definitivo 9-2. Leonardo Martino
LOTTO&CONCORSI
Rubriche
Giovedì 12 febbraio 2009
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Nazionale e Bari propongono finale 9. Realizzato un ambo
Napoli e Torino: cadenza 8 di GIOIA GASPARINI ROMA – La mancata estrazione dei numeri più attesi ha permesso al 64 subalterno della ruota di Bari di raggiungere il traguardo delle 100 assenze continuative diventando il terzo “centenario”alle spalle del 68 primatista di Torino e re dei ritardatari con 119 assenze e del 59 capolista di Bari che segue con 102 ritardi. Tra i numeri maggiormente assenti sono tornati a farsi vedere il 79 secondo di Cagliari dopo 55 turni, il 56 quarto di Bari dopo 50 sorteggi negativi, il 20 quinto di Torino dopo 47 ritardi, il 33 settimo di Venezia dopo 46 assenze e il 7 nono di Firenze dopo 33 turni. Non è mancato l'ambo a valenza doppia: 42-90 è uscito sia a Firenze che a Palermo. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo il terno di cadenza 0 (40-80-90) e il terno della decina del 40 (40-42-47) a Palermo, il terno di figura 7 (43-70-88), il terno di controfigura 10 (43-54-88) e l'ambo gemello 33-88 a Venezia, il terno di figura 2 (11-29-74) a Roma, gli ambi volta faccia 56-65 a Cagliari e 24-42 a Firenze. NAZIONALE. Per ambo segnaliamo la figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89. Previsione speciale 44-89 per estratto ed ambo. BARI. La figura 1 è priva di riscontri da 72 estrazioni, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 9 con la serie 3959-69-79-89. Previsione speciale 59-64 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57 e la figura 8 con la serie 17-26-35-53-89. Previsione speciale 3-59 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 4 con la serie 4-34-44-64-74 e la figura 3 con la serie 3-12-39-66-75. Previsione speciale 20-63 per estratto ed ambo GENOVA. Avevamo consigliato di mettere in gioco i numeri di finale 7 ed è uscito l’ambo 7-57. La decina 81/90 è priva di riscontri da 58 estrazioni, per ambo e terno attingete nella serie 82-84-86-88. La controfigura 10 è interessante per ambi e terni, combinateli nella serie 21-43-54-76-87. Previsione speciale 4-57 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la cadenza 3 con la serie 3-33-53-63-83 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 54-77 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88. Interessante an-
SCACCHI
54 59 19 30 83 33 9 70 38 68 56
60 102 62 77 82 81 87 80 71 119 69
84 64 72 37 42 25 1 44 57 49 76
57 100 54 55 63 77 61 58 62 75 68
23 35 21 58 17 27 5 73 21 39 15
52 48 46 44 43 61 49 53 48 58 55
Pronostico concorso n. 19 (del 12/02/2009) 3 27 30 34 41 54 63 80 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 36 88 128 77 85 126 42 90 126 57 55 124 6 8 123 10 86 123 5 80 122 37 82 122 39 1 121 59
Ritardo 61 59 43 42 39 39 37 37 35 35
Gli ambi di Febbraio
SUPERENALOTTO
di PASQUALE GRANDE
1,5; Matera 1 – Matera 2 4 – 0 Classifica: 1° Matera 1 p. 2 (4,0); 2° Ferrandina p. 2 (4,0); 3° Porreca p. 2 (4,0); 4° Potenza 2 p. 0 (1,5); 5° Mate-
ra 2 p. 0 (0,0) Prossimo turno: 22-022009 Potenza 2 – Matera 1; Ferrandina – Porreca. (Riposa: Matera 2)
Il bianco matta in 2 mosse
Codacons, ingannevole la pubblicità Giocafacile ROMA – Il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi ha chiesto all’Antitrust di verificare se la pubblicità del nuovo gioco «Superenalotto GiocaFacile» possa “presentare profili di ingannevolezza e, nel caso, di adottare i provvedimenti necessari”. Per Tanasi «ciò che viene comunicato al potenziale acquirente è che con la nuova formula si può vincere anche con “zero numeri al superenalotto”». «Collegandosi al sito della società - spiega Tanasi - è possibile verificare come la pubblicità sia tale da poter indurre in errore nel cittadino. Dire semplicemente che si vince anche con lo zero può indurre in errore il giocatore, visto che in realtà è necessario quantomeno indovinare il primo estratto sulla ruota nazionale». Il Codacons, infine, si dice fortemente contrario alla possibilità di rendere il Superenalotto indipendente dal gioco del Lotto. «Ciò significherebbe - sottolinea Tanasi - la possibilità di estrazioni quotidiane, con conseguente aumento delle giocate da parte dei cittadini, situazione che in un periodo di forte crisi economica è assolutamente da evitare».
BINGO
I proventi sono in calo ma le sale aumentano
Soluzione: 1.Ac5 min. 2.Te7# se 1…; Ce5/Ce7 2.Tf6/Td6# . Problema di G. Cristoffanini, pubblicato sulla rivista belga L'Echiquier nel 1927
Serie B Girone 13.2 Risultati 2° turno Campora/Amantea - Castrovillari- 2,0 – 2,0 Classifica: 1° Campora/Amantea p. 3 (6,0), 2° Castrovillari p. 3 (4,5), 3° A.S. Potenza p. 2 (5,5). Prossimo turno: 22-022009 A.S. Potenza – Campora/Amantea (Riposa: Castrovillari) Serie C Girone 28.1 Risultati 2° turno A.D.S. Lauria - A.D.S. Val D’Agri 2 rimandata al 2102-2009; Porreca Policoro A.D.S. Val D’Agri 1 2,5-1,5 Prossimo turno: 22-022009 A.D.S. Val D’Agri 1- A.D.S. Lauria, A.D.S. Val D’Agri 2 Porreca Policoro Girone 28.2 Risultati 2° turno S. Eufemia RC - S. Fili n.d. Prossimo turno: 22-022008 Praia a Mare - S. Eufemia RC (Riposa: S. Fili) Serie Basilicata Girone 1 Risultati 1° turno: Porreca – A.S. Potenza 2 2,5 -
41 75 89 5 16 36 70 72 76 6 65
che la sestina tricifrica 5-55-6-66-7-77 zioni vincenti, per ambo e terno date fiche non sviluppa ambi da 111 estrazio- ducia alla serie 15-35-45-65-75. In alni. Previsione speciale 46-53 per ternativa considerate la decina del 50 con la serie 51-52-53-54-55. Previsione estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate speciale 12-66 per ambo e ambata. la controfigura 4, ancorate qualche TUTTE. Le terzine da giocare prevagiocata alla serie 4-15-26-37-48. Buo- lentemente per ambo: 24-37-68, 42-54na anche la decina del 70 con la serie 58, 17-39-59, 10-22-35, 44-55-68. 70-72-74-77-78. Previsione speciale 38-67 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigu- UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO ra del 10 non sviluppa giochi da 65 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-21-3243-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 1 NEL “Magico” mondo dei 90 nu5 - 85 con la combinazione meri del lotto esistono delle com21-31-51-61-71. Previ- binazioni particolarmente “fortu81 - 51 sione speciale 5-79 per nate” abbinate ai vari mesi estratto ed ambo. 41 - 14 dell’anno. Le coppie di ambi più TORINO. La cadenza 8 uscite nei vari mesi di Febbraio si per ambo e terno con la possono giocare su tutte le ruote, 14 - 77 cinquina 18-48-58-78- o su ruota di preferenza per tutto il 88. La decina 50/59 do- corso del mese. 19 - 16 vrebbe presto sviluppare degli ambi, comMESE DI FEBBRAIO binateli nella serie 50Per informazioni e chiarimenti te51-54-58-59. Previsiolefonare al 348-8024342 da mar23 - 34 ne speciale 47-68 per tedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o estratto ed ambo. dopo le 21,30. Troverete le mie 90 - 2 VENEZIA. Da 65 tecniche su BancoLotto di Febestrazioni la cadenza 5 braio. 37 - 49 non sviluppa combina-
Tutti i risultati delle squadre calabresi e lucane DOMENICA scorsa si è giocato un altro turno del Campionato italiano a squadre. In serie A2 il Catanzaro ha vinto in trasferta a Gioiosa Marea e guida così la classifica a punteggio pieno. In Serie B il Castrovillari è riuscito a strappare un prezioso pareggio sulla favorita Campora, e forse comincia a fare un pensierino alla promozione, mentre in Serie C il maltempo ha costretto al rinvio due importanti incontri, lasciando indefinite le classifiche dei due gironi. Infine, ha preso il via anche il Girone 1 della Basilicata dove al primo turno spicca il risultato a “cappotto” nel derby materano. Ma ecco i risultati e le classifiche: Serie A2 Girone 8.1 Risultati 2° turno: Blacknighteam Gioiosa - Catanzaro 1,5 – 2,5 Classifica: 1° Catanzaro p. 4 (5,5), 2° Blacknighteam Gioiosa p. 2 (5,5), 3° A.S. Reggina p. 2 (5,0). Prossimo turno: 22-022009 A.S. Reggina - Blacknighteam Gioiosa (Riposa: Catanzaro)
55 55 52 49 56 74 57 55 57 67 63
ROMA – Se il 2008 ha fatto segnare la raccolta del Bingo in calo del 5,2% (1.635.556.500 gli euro raccolti lo scorso anno contro i 1.725.727.500 euro del 2007), c’è viceversa da segnalare l’aumento delle sale. Dalle 212 sale di pochi mesi fa si è infatti passati alle 226 concessioni per il Bingo ad inizio febbraio del 2009 (+6,6%). Ricordiamo che in questi anni di vita, il Bingo ha quindi subito una sorta di selezione naturale: tasse e fideiussioni troppo elevate, nuove modalità di gioco attuate con lentezza ed a monte un eccessivo rilascio di concessioni, hanno segnato la sorte di quasi la metà delle sale (all’inizio erano 420) che erano sbarcate sul mercato circa 8 anni fa.
Cultura&Spettacoli Giovedì 12 febbraio 2009
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Primo appuntamento con la cantina Bisceglia
Un emozionante viaggio nei sensi in cinque tappe
Tra “Vino e cucina” di IRANNA DE MEO POTENZA - Un percorso sensoriale in cinque imperdibili serate. Un viaggio emozionale alla scoperta dei grandi vini del Vulture, della storia e della filosofia delle cantine che li hanno prodotti e, della cucina dello chef Francesco Rizzuti. Un'idea originale venuta in mente a due intraprendenti giovani: Feliciano Roselli proprietario della Cantina di Bacco e Giuseppe Misuriello, proprietario dell'Antica Osteria Marconi. L'iniziativa si chiama “Vino e Cucina. Alla scoperta dei sapori della nostra terra”. Far incontrare i produttori e chi, invece, propone quei sapori unici a tavola in un luogo rinomato e frequentato dagli amanti e esperti della cucina, ma non solo. Menzionata sulle maggiori guide eno-gastronomiche, apprezzato dalla critica del settore e dagli chef più gettonati, l'antica Osteria è un punto di riferimento in città per i gourmet. E' un modo anche per promuovere la cultura del vino da parte di chi, come Roselli, il vino lo vende al dettaglio. «Le cantine proposte - ha detto Feliciano Roselli - sono quelle che, negli ultimi anni hanno ottenuto riconoscimenti sia dal Gambero Rosso sia dall'associazione italiana sommelier (Ais). Alcune sono tra quelle storiche, altre emergenti». Su facebook, il social network più in voga del momento, i due ideatori hanno messo in circolo l'invito e creato un forum di discussione. Giudizio positivo per l'iniziativa. Questa sera, primo appuntamento in calendario. A debuttare l'azienda agricola “Bisceglia” di Lavello nata nel 2001, una di quelle giovani, che già si è fatta apprezzare sui mercati che contano. Capitanata da Mario Bisce-
Una carrellata di piatti tipici
glia, un passato nel settore food & beverage, la cantina è una realtà dinamica e nuova che propone un assortimento di prodotti di elevato livello. A presentare la gamma dei vini sarà proprio Bisceglia. Saranno degustati il “Bosco delle Rose” Chardonnay 2007, “Armille” Syrah 2006, “Gudarrà” A. del Vulture doc 2005, “Bosco delle rose” Passito da uve moscato e “Bosco delle Rose” Grappa di moscato. Tra i piatti preparati dalla creatività di Rizzuti per la serata, un'acqua sale con uova, rape e pane raffermo. Un piatto tipico della tradizione pastorizia, ma presentato in forma rivisitata. Le altre proposte si potranno lo chef preferisce farle scoprire a tavola. Per ogni serata sarà preparato un menù degustazione abbinato
ai vini ed è previsto l'intervento del produttore che parlerà dell'azienda, o dell'enologo, o l' addetto al settore commerciale. Una cena riservata solo per 40 persone e su prenotazione (tel. 0971.56900). Le portate saranno preparate esclusivamente, come è nello stile dell'osteria, con prodotti del territorio. Protagonista indiscusso sarà comunque l'Aglianico del Vulture, ma anche vini bianchi, spumanti, passiti e grappe. In anteprima nazionale, Cantine del notaio presenterà “Il preliminare” ottenuto da uve Aglianico vinificate in bianco. Gli altri appuntamenti sono il 26 febbraio con Terra degli Svevi, il 12 marzo con Cantine del notaio, il 20 con Paternoster e il 26 con Elena Fucci. cultura@luedi.it
LE ETICHETTE PREMIATE Basilicata - I tre vini premiati con i Tre Bicchieri dal GAMBERO ROSSO - Aglianico del Vulture Gudarrà 2005 Bisceglia - Aglianico del Vulture Re Manfredi 2005 Terre degli Svevi - Aglianico del Vulture Titolo 2006 Elena Fucci Basilicata - Premiati dall'ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIERS - Aglianico del Vulture La Firma 2005 Cantina del Notaio - Aglianico del Vulture Serpara 2004 Terre degli Svevi - Passito Autentitca 2005/2006 ir.d.m cultura@luedi.it
A Potenza POTENZA - Lezioni d'arte nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo a Potenza. Continua il ciclo di appuntamenti “Realmente”, terza edizione, promossa dal Comune potentino. Cultura come fattore di sviluppo e crescita delle comunità è lo slogan dell'Amministrazione comunaleCittà Cultura, e il secondo incontro per parlare d'arte con i professori di Storia dell'Arte contemporanea Maria Adelaide Cuozzo dell'Università di Basilicata, Stefano Gallo dell'Università Tor Vergata di Roma, e Giuseppina Spina, docente di Storia dell'Arte presso l'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli. Cuozzo ha relazionato sulla specificità del realismo italiano rispetto alle altre correnti europee e del suo legame mai interrotto con la classicità. Poi è stato indagato il rapporto tra fotografia e arte (un'intera sezione della mostra “L'enigma del vero” nella Galleria civica è dedicata al dialogo tra arte e fotografia), con i fotografi Mimmo Jodice, Mario Cresci, Mario Giacomelli, quest'ultimo con i suoi scatti di paesaggi su cui interviene in fase di stampa con incisioni e disegni, e i paesaggi carichi di colore di Franco Fontana. Il rapporto tra arte e fotografia non è nuovo, già i
Discorrendo di fotografia e arte Proseguono gli incontri de Il RealMente macchiaioli impiegavano la fotografia come strumento di lavoro e, per il pittore simbolista Sartorio, lo scatto era punto di partenza per la rielaborazione pittorica. Ora però la foto è punto di approdo, come per i pittori Gianfranco Ferroni e Luciano Ventrone, quest'ultimo, in particolare, dando luogo su tela ad un iperrealismo quasi allucinato e di sapore post-moderno; Andrea Martinelli, invece, fotografa volti senili e, ingigantendoli su tela, li dipinge soffermandosi sui più piccoli particolari. “Il paradosso del vero” viene messo in scena, e la sua enigmaticità dipende proprio dalla sua natura paradossale, nel senso che parlare
di realismo in arte è cosa ambigua, perché il rapporto col mondo e la ripresa oggettiva della realtà sono sempre filtrati dall'esperienza dell'artista. La stessa immagine fotografica è prodotto “soggettivo”, dalla scelta dell'inquadratura a quella del taglio di luce, a quella delle tecniche di stampa. L'opera d'arte è anche un fatto linguistico, affermava il linguista Roman Jakobson, che sosteneva una “convenzionalità dell'arte come un linguaggio”. Sull'impossibilità di parlare di “realismo” e di mimesi nell'Arte si è soffermato anche Stefano Gallo, che ha citato Konrad Fiedler, filosofo e teorico dell'arte vissuto alla fine del-
l'800. Fiedler teorizzò l' “attività produttiva della visione”: l'arte non è imitazione della realtà perché la realtà stessa è prodotta dall'uomo, dai suoi linguaggi, dai suoi meccanismi concettuali e di percezione ed è, pertanto, “soggettiva”. Fiedler fu anche mecenate del pittore tedesco Hans von Marées, che realizzò il ciclo di affreschi che decora la biblioteca della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli. Di Marées Gallo ha esaminato anche la sua attività di produzione di copie dell'arte rinascimentale e la sua predilezione per il naturalismo seicentesco. Giuseppina Spina ha parlato del pittore Francesco Paolo Michetti e della sua opera più importante, “La figlia di Iorio (1895), che pone in luce il suo rapporto con la letteratura di Gabriele d'Annunzio -che realizza nel 1903 il dramma pastorale omonimo- e con i circoli culturali dell'entourage della regina Margherita di Savoia. L'opera di Michetti vinse la prima biennale di arte contemporanea di Venezia, nel 1895. Prossimo appuntamento con “Realmente” è domani, alle ore 19, nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo, con il tema “Cinema e arte”. Grazia Pastore
Carnet Imposimato riapre il caso Moro POTENZA - Nel pomeriggio, alle ore 18,30, al Teatro Stabile per iniziativa del Rotary Club Ovest sarà presentato il libro - inchiesta "Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro”. Il racconto del giudice Ferdinando Imposimato e del giornalista del Tg5, Sandro Provvisionato. Ad introdurre l'incontro sarà il presidente del Club, Archimede Leccese. Seguiranno gli interventi del sindaco Vito Santarsiero e dello storico Giampaolo D'Andrea. Coordinerà il giornalista Rai, Erberto Stolfi. Un magistrato e un giornalista tornano dopo 30 anni sul caso Moro, scoprendo inediti scenari e raccontando la storia dei 55 giorni che vanno dalla strage di via Fani alla morte del presidente Dc. In 7 occasioni Moro poteva essere salvato, ma nelle stanze del potere qualcuno tramò invece perché venisse ucciso. Ordini di cattura bloccati, i collegamenti provati con la Raf, il ruolo di Cossiga, i verbali del Comitato di crisi nascosti per lungo tempo. Trent'anni dopo, uno dei magistrati più impegnati a dipanare gli infiniti misteri del caso, ripercorre i meandri dell'inchiesta che lui stesso cominciò 9 giorni dopo la morte dello statista. Se ad assassinare il presidente furono le Br, i mandanti vanno cercati altrove. Bugie, omissioni, depistaggi. Imposimato racconta chi c'era, chi sapeva. cultura@luedi.it
Un giovedì ”Sui generis” al New Evoè POTENZA - "Il Giovedì è Sui generis", sempre di più. La federazione di Potenza rinnova dopo due settimane il giovedì universitario, presso il “New Evoè” per questa sera, a partire dalle ore 22, con ingresso libero. Serate in cui è possibile divertirsi e incrementare le nuove amicizie. “New Evoè” si trova nel centro storico di Potenza, in una location magica e suggestiva, fatta di vicoli e viuzze dal sapore antico. Il locale è ubicato tra edifici storici caratteristici, a due passi da via Pretoria. L'attenzione per l'estetica, dunque, è sia interna che esterna al locale. Il programma prevede una serata con «aperitivo a buffet libero a partire dalle ore 22 animandola con Dj Set - comunica l'associazione studentesca - La vostra sete di divertimento sarà garantita dalla competenza dello staff del New Evoè Lounge Bar. Inoltre, solo per i tesserati la possibilità di scegliere un cocktail tra otto diversi, a 3,50 euro» . E' possibile contattare la Federazione al numero 0971-205577. Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli
Giovedì 12 febbraio 2009
CINECLUB DEL GIOVEDÌ
“Il giardino di limoni” e la pace impossibile di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Il giardino di limoni - Lemon Tree” a Matera, un vero gioiello cinematografico. Ecco la pellicola proposta per il “Cineclub del giovedì” dall'associazione materana di cultura cinematografica “Cinergia” per il primo appuntamento di febbraio. Il film dell'israeliano Eran Riklis - già autore di “Zohar” e “La sposa siriana” - sarà proiettato presso la sala del Cinema “Comunale” - in piazza Vittorio Veneto - in tre spettacoli: 17.45, 19.35, 21.30. Il prezzo del biglietto è di 3,50 euro.
Quale la trama del film che è stato in Concorso al 58° Festival Di Berlino nel 2008, nella sezione “Panorama Special” e poi vincitore del premio del pubblico? Il lavoro è uscito nelle sale italiane lo scorso 12 dicembre e racconta la storia di Salma, una vedova palestinese che vive in un villaggio della Cisgiordania, scopre che il suo nuovo vicino di casa è il Ministro della Difesa israeliano. Quando, per ragioni di sicurezza, le viene intimato di abbattere quel giardino di limoni che rappresenta il suo unico sostentamento e le sue
stesse radici, la donna non si dà per vinta e porta la causa in tribunale. Una storia emozionante sul coraggio di una donna in lotta per la libertà e un appassionato messaggio di speranza. Interessante è la decisione del regista di scegliere la pianta dei limoni e non quella degli ulivi, pianta simbolo d'Israele. Come lo stesso regista ha dichiarato al Torino Film Festival: «Il limone è una pianta semplice e leggiadra, dai frutti bellissimi ma che praticamente non si possono mangiare e soprattutto non è carica del signifi-
cato morale e storico che ormai viene dato all'olivo». Così la scelta ricade sul limone, pianta simbolo del Mediterraneo, ma che non riveste quel ruolo socio-culturale e religioso dell'ulivo. La lotta di Salma è per un giardino di limoni e non un'area di pascolo. La sceneggiatura della pellicola è stata firmata da Eran Riklis, Suha Arraf. Quali gli interpreti e i ruoli? Hiam Abbass per Salma Zidane, Doron Tavory il Ministro della Difesa, Ali Suliman Ziad Daud, Rona Lipaz-Mi-
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TEATRO chael la moglie del Ministro, Tarik Copty Abu Hussam, Amos Lavie il Capitano Jacob, Amnon Wolf Leibowitz, Smadar Yaaron Tamar Gera, Ayelet Robinson Shelly, Danny Leshman Soldato Quickie, Liron Baranes Gilad, Loai Nofi Nasser Zidane e Hili Yalon Sigi Navon. Prossima pellicola in programma per giovedì 19 febbraio “Un matrimonio all'inglese” (Stephan Elliott - Regno Unito). E' disponibile anche la nuova “Cinergia Card 2009”. «Grazie alla card sarà possibile usufruire di numerosi sconti presso i nostri partners - fanno sapere gli organizzatori della rassegna - La card può essere richiedesta tutti i giovedì durante la pausa tra il secondo e il terzo spettacolo o contattandoci al numero 0835.334116». cultura@luedi.it
A Moliterno Due “casi” da ridere
Sergio Solli
di GERARDO TEMPONE
Il fuoco e le ceneri
Il poeta scomodo tra immagini e letture inedite
“La voce di Pasolini” LA PRESENTAZIONE SABATO IN MEDIATECA
Trufelli legge la “vita” di Santagata di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - «Un corpo è sempre rivoluzionario perché rappresenta l'incodificabile. E' in esso che viviamo le situazioni codificate vecchie e nuove, rendendole instabili e scandalose… La mafia per esempio è esecrabile nel momento in cui il suo vertice si confonde con il potere centrale, ma là dov'è decentrata, e in basso, non sembra affatto esecrabile. Un picciotto fa una cattiva scelta, va bene, ma quale alternativa a tale scelta? Essere buon cittadino di che paese?». Parole durissime, provocatorie , ma con un loro fondo di sensatezza. Sono di Pier Paolo Pasolini, le rilasciò in un'intervista del 1970 a Tommaso Anzoino. Quelle parole le ritroviamo ne “La voce di Pasolini” di Matteo Cerami e Mario Sesti, un docufilm che porta sullo schermo la lingua pasoliniana con la voce di Toni Servillo (in questo momento l'attore italiano più premiato e riverito) e una selezione di immagini inedite ripescate dall'Archivio Audiovisivo del Mondo Operaio e dalla Cineteca di Bologna. “La voce di Pasolini”,
A sinistra il professor Marco Santagata
Toni Servillo voce del docu-film su Pier Paolo Pasolini
che chiude la rassegna “Il fuoco e le ceneri”, verrà presentato da oggi fino 23 febbraio nella Bibliomediateca Giacomo Racioppi (proiezioni ore 10 e 16.30). I due autori, Cerami e Sesti, sono stati abili nel selezionare sequenze che trovano corrispondenza con la parlata dialettale e i piccoli poemi di piccole realtà. Immagini che in fondo permettono di ripercorrere, attraverso la forma e l'aspetto dei corpi e dei volti, la storia di un paese, disperatamente amato ed odiato, dal dopoguerra ai ruggenti e terribili anni settanta. “La voce di Toni Servillo -
spiegano Cerami e Sesti che si è messo al nostro servizio con una docilità sconosciuta ad altri attori, accompagna inquadrature di civiltà e distruzione, di povertà secolare e sorda opulenza, di città e paesaggi come se fosse lo stesso autore, prima degli altri, a trasalire per l'ineluttabilità di un cataclisma il cui orrore è l'unico a scrutare i dettagli». “La voce di Pasolini” è uno di quei film in cui è difficile non riconoscersi e dove è possibile rintracciare tutta la tensione etica e formale della lingua di Pier Paolo Pasolini. cultura@luedi.it
MATERA - “Voglio una vita come la mia”. Non un desiderio ma un libro da leggere e ascoltare. La presentazione sabato, alle 18, presso la sala conferenze della Mediateca Provinciale “Ribecco”. L' evento, organizzato dalla provincia di Matera sarà presentato da Vitiello Masiello. Il romanzo - Ugo Guanda Editore, 2008 - del modenese Marco Santagata vedrà come moderatore Franco Vitelli. Spazio anche alla lettura dei testi, a cura del poeta e giornalista Mario Trufelli. Cinquecento anni fa gli ambasciatori del Ducato di Milano e della Repubblica di Venezia sottoscrissero un trattato che inaugurava, dopo lunghi anni di guerre, un inaspettato periodo di pace. Finché sono arrivati loro, i nati fra il 1946 e il 1950. Il protagonista di questo romanzo ha avuto la fortuna di nascere nel quinquennio felice e di avere, insieme agli altri fortunati, un'esistenza baciata dagli dèi: di conoscere due mondi, due infanzie e due giovinezze, la prima in un'I-
talia pre e paleoindustriale, ancora a misura di bambino, e la seconda, fatta di entusiasmi e di esperienze del tutto originali, nel periodo eroico del Sessantotto. Ma di quel dono questi “frontalieri della Storia” cos'hanno saputo fare? Cos'hanno costruito per il futuro? Mentre la vita scorre, il protagonista si interroga, angosciato per il figlio, condannato a essere precario, per le tante donne che lo attraggono e gli complicano le giornate. Rimangono il suo vitalismo, il conforto degli amici di sempre e il lucido disincanto. Corposa carriera per Santagata, docente, scrittore, critico letterario e premio Campiello. Dal 2001 è membro della Commissione italiana dell'Unesco e, dal 2007, membro aggregato della Commissione per la Promozione della cultura italiana presso il Ministero degli Affari Esteri. Dal 2007 è membro della giuria del Premio “Mondello” e presidente della giuria del premio di narrativa “Zocca giovani”. m.a.flum
MOLITERNO - Continuano gli appuntamenti nell'ambito della stagione teatrale “Le Valli del Teatro”. Domani presso il cine teatro Pino, la compagnia La.Ma.Ing, mette in scena “I casi sono due” di Armando Curcio, con Sergio Solli e Mario Brancaccio che ne cura anche la regia e nell'adattamento di Marina Curcio. La commedia è un indiretto omaggio a Peppino De Filippo, che si ispirò al personaggio del cuoco Vincenzo Esposito interpretato nel 1941 per creare il suo Pappagone, lanciato quando conduceva in Rai la trasmissione Scala Reale. La vicenda è ambientata a Napoli, nella casa dove il barone Ottavio De Duca vive con la moglie Aspasia. I due coniugi vanno d'accordo ma le loro giornate, pur senza screzi, procedono grigie e monotone verso la vecchiaia. Entrambi avvertono la mancanza di un figlio e di un erede. E mentre la baronessa Aspasia trasforma l'istinto materno nelle attenzioni verso il vecchio cane, il barone, che somatizza la sua frustrazione in una marea di malattie psicosomatiche, si decide a rintracciare un figlio segreto nato dalla fugace relazione avuta con una cantante prima del matrimonio con la baronessa. Quando l'estroso investigatore dell'agenzia contattata dal barone dichiara di aver scoperto l'identità del “trovatello” tutto sembra cambiare. Le cose però prendono una piega inaspettata. Una serie di coincidenze rivela che il presunto erede altri non è che il cuoco di casa De Duca, Vincenzo Esposito, un truffaldino rozzo e brutale, cresciuto alle malizie della vita di strada che, causa il suo comportamento scorretto, si è inimicato il resto della servitù. Non smentendo il suo caratteraccio, dall'istante in cui può chiamare “papà” il barone, utilizza il suo potere di novello baronetto per vessare i servitori. Un testo di macchietta farsesca, dunque, efficace e senza cadute, che per solidità e assenza di pretese intellettuali fa pensare a certa scrittura teatrale anglosassone, capace di costruire meccanismi comici ad orologeria. Una commedia in dialetto dalla trama paradossale in un contesto realistico anche di miseria, che rappresenta una Napoli bizzarra, dove gli accadimenti sono senz'altro paragonabili alle surreali parabole dei film di De Sica. Per gli spettatori divertimento assicurato. Sipario alle ore 21. cultura@luedi.it
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Giovedì 12 febbraio 2009
Cultura e Spettacoli
GRAFFIANTE RITRATTO DI UNA SOCIETÀ IN CRISI ISPIRATO AL ROMANZO DI DOSTOEVSKIJ MUSICA
Il jazz di Liebman fa tappa a Bari di BIAGIO TARASCO
L’attore e regista Tato Russo
Tato un intellettuale nel paese degli idioti di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - L'idiozia sembra essere diventata una chiave di volta per interpretare la realtà contemporanea. Dopo i fratelli Cohen che hanno presentato al cinema la loro “trilogia dell'idiota” con “Burn after reading”, al Teatro Don Bosco di Potenza si è aperto il sipario con la presentazione del lavoro di Tato Russo, “Il paese degli Idioti”, una commedia in tre atti, tratta da “Il Villaggio Stepancikovo e i suoi abitanti”, testo minore di Fëdor Dostoevskji scritto nel 1859, che si avvale della regia di Alvaro Piccardi e di scene e costumi di Lorenzo Ghiglia. L'idiota si è moltiplicato, facendosi prima popolo e poi addirittura paese ed è diventato carne da macello di un potere che lo controlla e lo opprime fino a riflettere quella stessa idiozia. Lo spettacolo è costruito secondo i canoni di un realismo asciutto ed essenziale che mescola sapientemente attori e scenografia, recitazione ed azione scenica. Il dramma si apre con una vampata di fumo che suggerisce l'arrivo di un treno da cui discende il giovane Serjoza, appena giunto al suo paese natale, richiamato dallo zio Egor Ilic. Gli spettatori entrano assieme al giovane nella casa che deve ospitarlo e che sembra invece subito respingerlo. Si tratta di un interno borghese caratterizzato da una marcata stoffa verde e dalla presenza di una corte familiare austera e conservatrice, raccolta attorno alla vecchia e decrepita madre, interpretata da una fosca Anna Maria Ackermann. Il giovane intellettuale sembra smarrito in un contesto ostile che respinge la sua dimensione cittadina (ha studiato mineralogia a San Pietroburgo) ed il suo credo scientifico. Ma il peggio deve ancora arrivare e si presenta sulla scena - dopo circa quaranta minuti dall'inizio della rappresentazione nella figura di Fomà Fomic,
un dotto che vive del mecenatismo della famiglia e che spadroneggia su di essa, interpretato da un ispirato Tato Russo. Tuttavia non ne nasce uno scontro titanico tra l'intellettuale riformista e il severo moralista di tutti i costumi del tempo, ma la semplice presa di possesso, da parte di quest'ultimo, di un territorio scenico popolato di idioti. Fomà Fomic balza alla ribalta in quanto fustigatore dei vizi del popolo, della fumosità
degli intellettuali, di tutti gli aspetti sociali e morali della modernità e dei falsi valori della letteratura russa del suo tempo. Interessante sembra anche la modalità scenica di rappresentare la sua intolleranza nel volgere le spalle al pubblico in diverse occasioni. Il potere non mostra il suo viso, tanto meno agli sciocchi, proprio perché la realtà familiare aristocratica rappresentata esattamente la stupidità di un popolo abba-
gliato dalla luce scintillante del tronfio moralista. Tato Russo ha voluto lavorare su un testo così particolare per mostrare la dialettica fallimentare tra un potere che si cristallizza in un reazionario intellettuale ammaliatore ed una società in crisi che reprime ogni forma di sincerità e che oscilla costantemente e maldestramente nel suo giudizio sulle cose del mondo. Si tratta appunto del paese degli idioti, quello in cui ogni forma di
dissenso è zittita dalla comunità ed espulsa dalla scena. Uno spettacolo di una potente e sconcertante attualità, divertente e inquietante, dalla comicità stralunata e grottesca, ma anche un'occasione per far conoscere un piccolo capolavoro poco noto di Dostoevskij, ripensato attraverso la grande tradizione umoristica del teatro napoletano e la grande stagione del teatro russo. cultura@luedi.it
L’INTERVISTA
Russo rivela «La prima versione del testo è stata scritta in dialetto lucano» IRONICO e carismatico. Attore teatrale e regista integerrimo. Un vero caposaldo dell'arte teatrale italiana. Ma Tato Russo, napoletano, classe '47, è anche scrittore, musicista e interprete principale della piéce teatrale “Il paese degli idioti”. Laureato in giurisprudenza, fin dall'adolescenza rivela una predisposizione per la recitazione e la scrittura. A vent'anni scrive il primo romanzo e mette in scena con piccole compagnie amatoriali alcuni suoi lavori in dialetto. Inizia la sua carriera nel mondo del teatro ufficiale entrando prima in piccole compagnie di sperimentazione. Una corposa carriera artistica, è Cavaliere al merito della Repubblica Italiana nel 2004. «Il nostro debutto, con un cast di sedici attori eccezionali, è stato lo scorso ottobre al teatro Bellini di Napoli e proseguiremo con la tournée fino ad aprile per poi riprendere l' anno prossimo» - ci ha raccontato durante la due giorni lucana, Russo . “Il paese degli idioti” è un romanzo umoristico di Dostoevskij. Come mai quest'opera? «L'ho scritta quando avevo venticinque anni, ne sono stato subito affascinato. E' un 'opera attuale, oggi come non mai viviamo nel conformismo culturale. E' un vero invito alla libertà individuale». E' nata in vernacolo napoletano? « Confesso che è nato con un adattamento in lucano, successivamente in napoletano perché anche a Milano il nostro vernacolo è conosciuto, anche se considerata la lingua della classe popolare.
Tato Russo nei panni dell’intellettuale Fomà Fomic
Conosco bene il lucano ed ho parenti in questa regione». Un vera riduzione teatrale in cui interpreta Fomà Fomic. Ci sono tratti in comune tra lei e il personaggio? «No. Io sono onesto intellettualmente. Mi riesce difficile interpretare questo uomo -sorridendo rimarca - ci è voluto tanto coraggio ad interpretarlo». Eloquio forbito, parabole sul potere e sulle sue tecniche di comunicazione. Sono elementi che hanno avuto un ruolo nella sua carriera artistica?
«Ho sempre avuto progetti di drammaturgia vera. Il teatro va tradotto dal passato senza distruggere le ragioni dell'autore. Io tradisco e rispetto». Parafrasando alcuni tratti della rappresentazione: In Italia ci sono intellettuali inconcludenti e parassiti? «Sono tanti. Io odio chi vuole fare della sua opinione quella di tutti. Dobbiamo sviluppare un vero senso critico. Ed esempio il caso di Eluana, ora deceduta, io penso: alla fine cosa costava e a chi costava mantenerla in vita? lei vegetava e c'era una ragione anche in questo». Cos'è per lei il teatro? «La vita. Da quando ero fanciullo ed ero dai Salesiani e Gesuiti ero sempre scelto per la lettura delle poesie». Nel 1986 acquisisce il Teatro Bellini di Napoli. Dopo alcuni anni impiegati nella ristrutturazione, llo storico teatro riapre nell' 88. Ad oggi cosa rappresenta per lei questa esperienza? «E' la mia condanna e la mia chance. Ho il vizio dei grandi spettacoli e per fortuna la struttura e la platea ci seguono. Tutto grazie alla passione». E' vero che al Globe Theatre di Londra è l' unico attore italiano a figurare nella galleria di ritratti dei celebri interpreti shakespeariani? «Sì. Io non lo sapevo, me lo ha comunicato e documentato un mio caro amico». A livello personale, cosa si aspetta dal 2009? «La salute, anche perché vorrei morire a 90 anni, mentre sono in scena». Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
BARI - Sarà uno dei grandi maestri della scena jazzistica internazionale degli ultimi quaranta anni a salire, stasera, sul palco del Teatro Nuovo Palazzo di Bari (Info: 0805240464). A partire dalle ore 21 Dave Liebman sarà in concerto con la Jazz Studio Orchestra diretta dal maestro Paolo Lepore. Liebman è nato a Brooklyn nel 1946. A nove anni ha iniziato a studiare il pianoforte classico, a dodici anni si è avvicinato al sassofono. L'ascolto delle esibizioni dal vivo di John Coltrane al Birdland, al Village Vanguard, all'Half Note, jazz club della sua città natale, hanno fatto nascere in lui l'amore per il jazz. Alla fine degli anni '60, dopo aver conseguito la laurea in Storia Americana alla New York University, Liebman ha iniziato a suonare con Pete La Roca, Chick Corea, Dave Holland e Steve Swallow, unendosi infine al gruppo di Elvin Jones. Nel 1972 viene assunto da Miles Davis e con questi incide gli album "On the Corner", "Big Fun", "Dark Magus", e "Get Up With It". Dopo aver lasciato il gruppo di Davis nel 1974, ha fatto parte del gruppo di Chick Corea. Dave Liebman ha formato il suo attuale quartetto nel 1991 con il chitarrista Vic Juris, il bassista Tony Marino e il batterista Marko Marcinko. La formazione punta in una direzione eclettica che accoglie gli standard del jazz e le arie di Puccini, adattamenti particolari di brani di John Coltrane e Miles Davis, composizioni originali che spaziano dalla world music alla fusion, un repertorio sempre ben bilanciato tra passato, presente e futuro. Nel corso degli anni, Liebman ha collaborato spesso con i migliori musicisti europei e molte orchestre e big band europee hanno suonato brani commissionati appositamente per poter esaltare il suono unico del soprano di Liebman. Fino ad ora é stato presente in circa trecento dischi, lavorando sia nel jazz classico che nella musica da camera, sia nella fusion che nelle avanguardie. Nel 1989 ha fondato l' International Association of Schools of Jazz (IASJ), un'organizzazione rivolta a mettere in rete gli insegnanti e gli studenti delle scuole internazionali di jazz attraverso incontri e scambi didattici. Dave Liebman ha ricevuto moltissimi premi importanti, tra cui la Laurea Honoris Causa della Sibelius Acadamy di Helsinki, la nomination al Grammy nel 1998, l'introduzione nella Hall of Fame dell'IAJE nel 2000 e l'Artist Grant del Pennsylvania Council of the Arts nel 2005. cultura@luedi.it
Spettacoli & televisione
Giovedì 12 febbraio 2009
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L’ATTRICE, SPLENDIDA 47ENNE, PRESENTA LA COMMEDIA “HAPPY TEARS”, IN CONCORSO AL FESTIVAL DI BERLINO
Demi Moore: «Per la famiglia perderei la carriera» BERLINO – « Tra carriera e famiglia scelgo sicuramente le seconda. È la famiglia che metto al primo posto, perchè quella è davvero la tua vita, il lavoro invece è un cadeau». Demi Moore parla così al Festival di Berlino dove ha presentato in concorso ieri 'Happy Tears' una commedia indipendente Usa di Mitchell Lichtenstein (al suo secondo film) con Parker Posey, Rip Torn e Ellen Barkin. Dopo la cinquantunenne Michell Pfeiffer passata martedì alla Berlinale con “Cheri” toccano a lei i riflettori di questo festival con pochissime star e neve. La Moore comunque, nome d’arte di Demetria Gene Guynes, nonostante sia più giovane di Michelle Pfeiffer (ha 47 anni), in conferenza stampa ha mostrato di non aver risparmiato sul chirurgo plastico anche se, va detto, “l'effetto bambola” sul suo viso è quasi scongiurato. In Happy Tears, la Moore è Laura che insieme alla sorella più giovane e piena di fantasie, Jayne (Parker Posey), si ritrovano a far visita al loro anziano padre settantenne, Joe (Rip Torn), le cui condizioni di salute, a causa della sua vecchiaia, stanno visibilmente peggiorando. E l’uomo, che tanto sano non doveva essere neppure SANREMO - Come da copione, aarrivano le prime indiscrezioni sui compensi del festival di Sanremo. A cominciare dal cachet del conduttore. Per Paolo Bonolis si parla di un milione di euro, e per Alessia Piovan, impegnata con lui nella conduzione della prima puntata, di "appena" 5mila euro. Va però ricordato che l’attrice sostituisce la top model Chiara Baschetti, che pare abbia declinato la proposta economica perché ritenuta inadeguata. Invece per Gabriella Pession, star della fiction Capri (così riferisce La Stampa), si parla di 30mila euro mentre il patron di Playboy, Hugh Hefner, intascherà un gettone presenza di 180mila euro. IL FORZIERE DEL FESTIVAL Cifre consistenti, ma guardando al passato, sembra che stavolta si sia tirata la cinghia. Ma non per Bonolis. Per la conduzione del 2005, infatti, il conduttore romano, si disse, avrebbe intascato 5 milioni di euro, che però comprendevano le esibizioni degli ospiti, tra cui Mike Tyson che ne ebbe 350mila, poco meno di quelli versati l'anno dopo a Ilary Blasi (500 mila), Victoria Cabello e John Travolta (400 mila). La cifra di un milione di euro è tornata a circolare più volte, ovviamente mai confermata, sul libro paga del Festival: per Panariellonel 2006 e l'anno scorso per Michelle Hunziker (co-conduttrice) anche se la Rai obiettò che la cifra non fosse affatto corretta e che comunque nel suo compenso erano calcolati anche balletti e ballerini. Costosissimi. «Il mio cachet è senza balletto - aveva commentato Piero Chiambretti - e con quel che è avanzato della differenza abbiamo comprato l'Alitalia». La cifra che circolava, per lui, era di 250mila euro. E vale la pena di ricordare che per aggirare i 272mila euro di tetto dei compensi stabilito
Salma Hayek allatta al seno un bimbo povero
A Cannes si punta su Von Trier, Coen Almodovar e Moore IL festival di Cannes scalda già i motori mettendo in campo autori che vanno da Tarantino ad Almodovar dal Lars von Trier a Ken Loach, dai Coen a Michael Moore. Una squadra annunciata ieri da più di un daily (Screen e Hollywood Reporter) che, se confermata, farebbe della 62esima edizione (13-24 maggio) un vero evento. Anche Michael Aneke potrebbe poi tornare in competizione con 'The White Ribbon' e così per l’ex presidente di giuria Quentin Tarantino a. Demi Moore a Berlino
da giovane, darà davvero da fare alle due sorelle. E questo in tutti i sensi. Dalle sue ossessive manie, non ultima quella per il blues di cui è appassionato e che suona con una vecchia chitarra, fino all’ingrato compito del cambio del pannolone. E le sorelle si ritroveranno poi anche a gestire la sua non
PERSONAGGI
facile ragazza, la strafatta Shelly (Ellen Barkin). Ma l’incontro tra Jayne e Laura sarà anche l'occasione per confrontarsi anche con le rispettive vite. Il film, accolto da applausi e fischi divisi esattamente a metà, è una produzione low cost, ma la Moore sembra non sia stata troppo a guardare: «Cre-
do che oggi i film indipendenti non comportino grossi rischi come capitava una volta». Anzi rivela, l’attrice e produttrice: «Devo in questo senso dire grazie a mio marito (attualmente è sposata con l’attore Ashton Kutcher, di 16 anni più giovane) che mi dà sempre il coraggio di affrontare i rischi».
VOCI SUL CACHET “STELLARE” DEL CONDUTTORE E I COMPENSI DEGLI OSPITI
Paolo Bonolis milionario non è il Sanremo della crisi
NEL corso della sua visita in Africa l’attrice Salma Hayek, mamma da pochi mesi, ha visitato alcuni villaggi: in uno di questi (come si vede nella foto della Abc) non ha esitato ad allattare al seno un bimbo rimasto senza il latte della madre. Il piccolo è nato lo stesso giorno della figlia della Hayek e lei racconta che la sua bisnonna fece lo stesso per un bimbo affamato in un villaggio del Messico.
Vaporidis e Ilaria Spada verso le nozze
E il “valletto” Sculfor ingelosisce la fidanzata Diaz IL BELLISSIMO Paul Sculfor sul palcoscenico dell'Ariston a Sanremo crea qualche grattacapo a Cameron Diaz. Il fidanzato dell'attrice hollywoodiana sarà, come è noto, uno dei cinque valletti di Paolo Bonolis scelti per il Festival. Sculfor, ex di Jennifer Aniston, è legatissimo alla compagna Diaz. I due stanno persino comprando una villa in Inghilterra dove pensano di trasferirsi insieme. Cameron, innamorata cotta, non riesce a vivere senza di lui e - secondo il gossip hollywoodiano - ed è preoccu-
pata perché a Sanremo il ragazzone potrebbe farsi incantare da qualche bellezza italica. Forse lo seguirà nel Bel Paese. Bonolis, naturalmente, ci spera e punta allo scoop per il suo festival. Avere anche la spendida Cameron non potrebbe che far bene alla macchina pubblicitaria del festival. E’ proprio il caso di dire: due piccioncini con una fava...
NICOLAS Vaporidis e Ilaria Spada fanno sul serio. Niente flirt nato per pubblicità, ma un legame che dura nel tempo. Anzi. La coppia presto potrebbe andare a sopresa all'altare: secondo “Chi”, l'attore avrebbe regalato alla collega uno splendido anello tempestato di brillanti. Il prezioso sarebbe stato recapitato direttamente in teatro, dove lei è impegnata in questi giorni.
Paolo Bonolis; nella foto a destra Paul Sculfor e Cameron Diaz
dalla Finanziaria si arrivò addirittura a un decreto, grazie al quale il conduttore Pippo Baudo si dice guadagnò 150mila euro a puntata, per un totale di 750mila euro, esclusi eventuali e telepromozioni. Qualche altra cifra? Nel 2006 si parlò di 150mila euro per avere sul palco Eros Ramazzotti e Anastacia, altrettrettanti per Andrea Bocelli e Christina Aguilera, il doppio per Orlando Bloom (300mila), 100mila solo per Laura
Pausini, 15mila per Hilary Duff, così come per Jesse McCartney. Per arrivare a Simona Ventura bisogna risalire al 2004: «Non mi occupo di denaro, è lontano dalle mie cose. Credo che parlare di soldi porti anche un po' rogna, se ne occupano le persone che curano i miei affari» commentò mentre i giornali scrivevano di 320 mila euro e di 180mila euro per avere Dustin Hoffman la seconda e la terza serata. Se invece si vuole cercare una proposta di compenso
originale e da rivalutare con i tempi che corrono allora bisogna andare ancora più indietro, fino al 2001 quando in tempi di crisi di audience (con la Carrà) l'Osservatorio di spettacoli Telefono blu propose di legarli agli ascolti. RENGA DUETTA CON DESSÌ Altre notizie arrivano dal fronte della competizione canora. Francesco Renga, in gara con “'”Uomo senza età”, nella serata dei duetti, venerdì 20 febbraio, si esibirà con il soprano
Daniela Dessì. Il duetto è stato possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo di Palermo, dove la Dessì debutterà il 21 febbraio come Adriana Lecouvreur. L’artista vanta una carriera trentennale che l’ha vista trionfare sui maggiori palcoscenici del mondo, in oltre 70 ruoli di repertorio che va da Monteverdi a Prokofiev.
Ritorno di fiamma per Hunziker e De Laurentiis?
IL CASO
Francesco Nuti torna a casa dopo la riabilitazione FIRENZE - Francesco da Narnali. Era il nome del mitico «Signor Quindicipalle». Era Francesco Nuti in uno dei suoi film. Lunedì scorso, Francesco è davvero tornato a casa, proprio lì, a Narnali, in provincia di Prato, dopo tre anni di incubo, da cui sta piano piano uscendo. Ne dà notizia La Nazione che racconta di come l’attore toscano dopo i due mesi, nel 2006, di coma, e gli anni vissuti in Versilia per riprendersi, anche emotivamente, adesso fa finalmente ritorno dai suoi parenti e amici.
Da lunedì è di nuovo nella casa di famiglia. Sua mamma, che ha 84 anni, ha sempre aspettato il figlio. Alla Nazione, parla il fratello Giovanni: «Francesco sta migliorando ed è potuto tornare da noi. Del resto la vicinanza, il contatto quotidiano con chi gli vuole bene è fondamentale nel suo caso». E i veri amici non hanno mai abbandonato Nuti: da Giovanni Veronesi, concittadino e co-sceneggiatore in alcuni film a Roberto Benigni, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni.
Dal 2002 Nuti, a causa di un declino professionale e personale (la separazione dalla moglie Anna Maria Malipiero, anche lei attrice e con cui ha avuto la figlia Ginevra) ha sofferto di depressione ed alcolismo. Il 2 settembre 2006 è stato ricoverato d'urgenza al Policlinico Umberto I di Roma a causa di un ematoma cranico dovuto ad una caduta. A novembre è uscito dal coma e viene trasferito nell'ospedale Versilia, un centro specializzato nella riabilitazione neuro motoria.
IL TIRA e molla tra Michelle Hunziker e Luigi De Laurentiis continua. Le si dichiara single, ma ora arriva una cenetta romantica nella Capitale. I due ex, forse non più così 'ex', hanno gustato un'insalata dietetica da Celestina ai Parioli. E davanti agli occhi degli avventori, si sono lasciati andare ad atteggiamenti molto affettuosi. La bionda svizzera e il produttore ci riprovano? Francesco Nuti
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Rubriche
Giovedì 12 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Non rinunciate a nuove esperienze professionali solo per pigrizia: ve ne pentireste. Relazione eccitante ma complicata.
TORO 21/4 - 20/5
Dovrete rivedere un progetto di lavoro che tenevate nel cassetto: la situazione si è modificata. Momenti indimenticabili in serata.
GEMELLI 21/5 - 21/6
La fortuna è dalla vostra parte e rende più facili e positivi i rapporti professionali. Combattete la routine in una relazione sentimentale.
CANCRO 22/6 - 22/7
Prima di pensare a nuovi progetti impegnatevi nel rafforzare la vostra posizione professionale. Cuore in subbuglio.
LEONE 23/7 - 23/8
Valutate con molta calma i prossimi passi da fare nella professione per arrivare alla meta. In amore non abbiate fretta.
VERGINE 24/8 - 22/9
Impegnatevi a fondo per sistemare i vostri affari se non volete essere inconcludenti. In amore l'intuito vi aiuta.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Prendete nuovi contatti professionali: siete solo a metà del vostro cammino. La persona amata si aspetta gesti grandiosi.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Prendete nuovi contatti di lavoro: vi apriranno nuovi orizzonti e nuove strade da esplorare. In amore non datevi per vinti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Siete troppo impulsivi e affrettati: controllatevi se non volete combinare guai nel lavoro. In amore ascoltate il vostro cuore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
I vostri superiori scopriranno quanto potete essere trascinanti quando sapete dove volete arrivare. In amore occorre sincerità.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
La fortuna sta arrivando e vi si apriranno nuove interessanti prospettive professionali. In amore avete fatto la scelta giusta.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
C rete sigla; DI,A tori = Cretesi gladiatori;
Non pretendete troppo da voi stessi: nel lavoro siete troppo stanchi per pensare a nuove iniziative. Interessanti divagazioni con un Toro.
Televisioni
PRIMA SERATA
23.20
ATTUALITÀ
21.05
ATTUALITÀ
20.35
TELEROMANZO
21.10
SHOW
Giovedì 12 febbraio 2009
23.20
FILM
FILM
21.10
16.20
55
TELEFILM
Bruno Vespa
Michele Santoro
Patrizio Rispo
Belen Rodriguez
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 07.55 -AttualitàEuronews 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiVideocomic 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -SportCampionati Mondiali - Sci alpino 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.30 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 09.55 -SportCamp. Mondiali - Sci alpino 11.10 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTg 3 Chièdiscena 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 10.05 -Attualità Mattino Cinque 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.00 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 15.55 -Soap OperaSentieri 16.15 -FilmLa congiura degli innocenti con Edmund Gwenn, John Forsythe, Shirley Mac Laine Mildred Natwick- regia di Alfred Hitccock (Usa) - 1955 17.00 -NewsTgcom - Attualità 17:03 - NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.50 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniTutti all'arrembaggio! 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpongebob 17.55 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniTwin princess - Principesse gemelle 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.30 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Fiore di cactus con Goldie Hawn, Ingrid Bergman, Jack Weston - regia di Gene Saks (Usa) - 1969 16.15 -RubricaMovie Flash 16.20 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Serie Tv Il commissario Manara 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Attualità Annozero 23.20 -Telegiornale Tg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Telefilm Medium 22.40 -TelefilmDay Break
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Scherzi a parte
20.20 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Soap Opera Tempesta d'amore 23.20 -FilmDeep Rising - Presenze Dal Profondo con Treat Williams, Famke Janssen, Anthony Heald - regia di Ste-
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmRambo III con Sylvester Stallone, Richard Crenna, Marc De Jonge - regia di Peter McDonald (Usa) - 1988 23.10 -NewsLive - Un settimanale di Studio Aperto
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Crossing Jordan
01.00 -Telegiornale Tg 1 01.40 -Rubrica Sottovoce 02.10 -RubricaFuoriClasse - Canale scuola lavoro 05.45 -AttualitàEuronews
23.35 -VarietàPalco e Retropalco 01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -Real TvX Factor 01.40 -RubricaAlmanacco 02.00 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -TelefilmUn posto tranquillo 03.25 -RubricaInconscio e magia
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaCult Book 01.40 -MUSICA La musica di Rai tre 02.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaRainotte 02.25 -TelegiornaleRai News 24
23.40 -ReportageTerra! 00.45 -RubricaNonsolomoda - Globish News 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.30 -Reality ShowGrande Fratello
phen Sommers (Usa) - 1998 01.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -ShowStasera a teatro 01.40 -MusicaleClip Parade 5 02.20 -FilmZappatore con M. Merola, R. Bianchi - regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1980
23.55 -ShowChiambretti Night 01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.40 -Serie TvI Soprano 03.45 -FilmWampyr 05.15 -NewsStudio Sport
23.40 -DOCUFICTION Delitti 00.40 -TelegiornaleTg La7 01.00 -RubricaMovie Flash 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.45 -TelefilmStar Trek: Deep Space Nine 02.45 -TelefilmStreghe
Deep Rising - Presenze dal profondo
Rambo III
MacGyver
leTrame
LA 7
ORE 14.00
FIORE DI CACTUS con I. Bergman, W. Matthau, G. Hawn regia di Gene Saks (Usa) - 1969 Julian Winston, di professione dentista e scapolo per vocazione, finge di essere sposato per non subire le avance matrimoniali della giovane Toni. Questa, disperata, tenta di togliersi la vita. Julian, commosso dal gesto, promette di sposarla non appena divorziato. A questo punto però deve inventarsi una moglie, che crede di trovare nell'infermiera del suo studio...
RETE 4
ORE 23.20
DEEP RISING - PRESENZE DAL PROFONDO con T. Williams, F. Janssen - regia di Stephen Sommers (Usa) - 1998 Dalle insondabili profondità del Mare Cinese Meridionale affiorano delle creature orribili che attaccano e si nutrono dei passeggeri della Argonautica, una lussuosa nave da crociera. I voraci serpenti marini hanno trasformato la nave in una camera degli orrori galleggiante. In soccorso della nave minacciata anche da un gruppo di terroristi, c'è...
RETE 4
ORE 16.15
ITALIA 1
LA CONGIURA DEGLI INNOCENTI con Edmund Gwenn, John Forsythe, Shirley MacLaine, Mildred Natwick - regia di Alfred Hitchcock (Usa) - 1955 Nella campagna del New England viene trovato un cadavere: si tratta del secondo marito di Jennifer, un'abitante del luogo. Alcuni paesani s'ingegnano a nascondere il morto in mille modi, ma lo sceriffo comincia a sospettare. Soltanto quando ...
RETE 4
ORE 2.20
ORE 21.10
RAMBO III con S. Stallone, R. Crenna, M. de Jonge - regia di Peter MacDonald (Usa) - 1988 Rambo torna all'azione, dopo il Vietnam, andando in Afghanistan a liberare un ufficiale prigioniero dei russi che occupano il Paese. Riesce nell'intento e si schiera al fianco dei partigiani afghani che non sopportano il dominio dei carri armati sovietici, condotti da invasori più feroci dei nazisti...
ITALIA 1
ORE 3.45
ZAPPATORE
WAMPYR
con M. Merola, M. Venier, M. Placido regia di Alfonso Brescia (Ita) - 1980
con J. Amplas, L. Maazel - regia di George A. Romero (Usa) - 1978
Con grandi sacrifici il contadino Francesco, proprietario di un piccolo campo, fa studiare il figlio Mario e lo porta a conseguire la laurea in legge. Il ragazzo, che i genitori vorrebbero accasare con la cugina Assuntina, si innamora invece di un'americana figlia di un industriale elettronico. Abbandona quindi la famiglia e Napoli perché si vergogna delle sue origini...
Martin raggiunge la famiglia del cugino Tata Cuda in una cittadina vicino a Pittsburgh. Durante il viaggio in treno dissangua e uccide una ragazza. Tata lo accoglie freddamente: è convinto che il nipote sia un vampiro. Martin cerca indirettamente aiuto, ma il desiderio di uccidere è più forte di lui. Intanto lo zio si attrezza per uccidere il presunto nosferatu...
La partita Brasile-Italia fa il boom di ascolti RAI UNO Calcio amichevole L'eredita' Sport:calcio. L'eredita' la sfida
ora 20.49 19.48 20.29 18.50
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RAI DUE L'ispettore coliandro Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33
21.04 13.33 19.35 13.53
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RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Blob di tutto di piu' Agrodolce
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CANALE 5 Striscia la notizia Ris 5 delitti Chi vuol essere Beautiful
20.47 21.17 19.04 13.44
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ITALIA 1 L'era glaciale 2 il I simpson La ruota della fortuna. Camera cafe'
21.14 14.36 20.29 20.13
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RETE 4 Jane eyre Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore
21.14 20.29 19.39 18.42
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