IL CASO ENGLARO E I RISVOLTI POLITICI
«Difendiamo la Costituzione», il Pd in piazza San Valentino Funerali privati per Eluana senza genitori tra spettacoli Veltroni: «Nessun caso Marino, non cambiamo linea» appuntamenti e buona tavola da pagina 47
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della Basilicata
ED Anno 8 - N. 41
1,00
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Venerdì 13 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
LA BASILICATA CHE ANDRÀ AL VOTO
Doppia intervista sui movimenti e le alleanze che circolano nel Pd a Potenza e Matera
«Facciamo le primarie» Altobello invoca la partecipazione: «L’unico modo per sconfiggere la frustrazione dei militanti. Senza il territorio non si vince»
«Candidature condivise»
Chiurazzi dà il via libero ad Antezza: «E’ un’ipotesi che considero autorevole. Nigro metta la sua esperienza a disposizione» La politica e l’età
LE RESPONSABILITÀ DEL DECLINO DEMOCRATICO
di VINCENZO VITI Caro Tufano, sono contento che tu abbia voluto utilizzarmi come cavia (o, più nobilmente, come pretesto) per quell'osservazione della condi-
zione del potere, dello stato di salute della politica, del deperimento morale di quella metafora hegeliana ch'è la "società civile".Lo fai con consumata abilità, con quell' innocenza che avvolge di fumi balsamici la tua (onesta) storia personale, e con la prosa furente che azzanna senza indulgenze le carni debolissi-
me del nostro costume. Sicchè, di fronte alla stima che manifestamente mi porti ( anche ora che, dopo 33 anni, sfidando le leggi della natura che l' ipocrisia mi rammenta, torno a cimentarmi con una responsabilità di governo regionale) continua a pagina 12
alle pagine 6 e 7
Il caso. L’episodio dei due marocchini espulsi
Potenza. Il sindaco con i tecnici e Fiore
Val D’Agri. La guerra per il parco
Ladri di bambini? Ponte attrezzato Il giallo di Cersosimo “Blitz” di Santarsiero tra le voci del paese che smonta i rischi
I giudici stabiliscono un termine per una nomina condivisa
I presunti orchi mai stati in paese Ecco cosa raccontano i cittadini
Dai primi rilievi escluso il pericolo di crollo. Equivoci sulle viti
Il Pdl replica, Restaino pure. Totaro: «Io sarei super partes»
a pagina 10
a pagina 21
Matera
Crisi del salotto Scongiurato il fallimento di Nicoletti a pagina 30
La storia
Raffaele Ciriello il fotoreporter lucano ucciso in Israele La moglie: «Hanno risarcito l’inglese e mio marito?» a pagina 11
a pagina 15
Matera. La disavventura di una turista romana: il prefetto le dà torto. Un brutto colpo all’immagine
Ha il contrassegno per i disabili ma la multano lo stesso MATERA - È BALZATO alle cronache nazionali, ieri, l'episodio di una disabile romana la cui autovettura è stata multata a Matera per aver sostato nel parcheggio a pagamento delimitato dalle strisce blu pur esponendo il contrassegno arancione di invalidità. a pagina 28
L'immensa Patty Pravo dà giustamente dell'ectoplasma alla Mina da decenni disinnescata.
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Venerdì 13 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Cuba, Bachelet incontra Fidel L'AVANA – Michelle Bachelet è stata ieri «un’ora e mezzo» a colloquio con Fidel Castro: lo ha detto al termine della riunione la stessa presidente cilena, che si trova in visita all’Avana. Rispondendo alle domande dei giornalisti, la Bachelet ha dichiarato che le condizioni di salute di Fidel sono «molto buone, come dimostra il fatto di essere stato a colloquio con lui un’ora e mezzo. È agile, attivo ed è impressionante la quantità di informazioni e statistiche delle quali è a conoscenza». Tra i temi affrontati nella riunione, la presidente cilena ha ricordato «la crisi internazionale, i rapporti bilaterali e le sfide per l’America Latina».
Bruciò la ragazza 20 anni di carcere BOBIGNY (FRANCIA) – E' stato condannato ieri a 20 anni di reclusione da un tribunale francese il giovane di origine pachistana che due anni fa bruciò viva la sua ex ragazza perchè aveva rifiutato di sposarlo. L'uomo, Mushtaq Amer Butt, di 28 anni, è stato riconosciuto colpevole di «tentato omicidio» al termine di un processo a Bobigny, vicino a Parigi. Il condannato non ha reagito al verdetto, mentre la vittima, Chahrazad Belayni, 21 anni, di origini marocchine, è scoppiata a piangere. La procuratrice generale Camille Palluel aveva chiesto alla corte di punire «l'immolazione» della ragazza con una pena non inferiore ai 20 anni. Butt aveva «annunciato, covato e preparato» il suo «piano di messa a morte» e di «annientamento» di Chahrazad, «la sua preda», ha detto.
In Italia e nel Mondo Pubblica amministrazione Archivio Genchi, il Copasir approvata la rivoluzione Brunetta «52 utenze del Csm e 14 del Quirinale» ROMA – Premi ai meritevoli e sanzioni per i dirigenti che non rispettano gli standard di efficienza; pubblica amministrazione più trasparente e un’Authority ad hoc per sovra intendere alle funzioni di valutazione. Sono queste alcuni dei capisaldi del cosiddetto disegno di legge Brunetta, approvato ieri dall’Aula della Camera con 270 si e 178 no. La delega passerà poi nuovamente al Senato per la lettura definitiva dato che sono stati diversi i «ritocchi» apportati al testo alla Camera. «E' una rivoluzione», esulta il ministro Renato Brunetta, che annuncia «entro maggio» (dopo l’ok del Senato e i decreti attuativi) il via alla riforma e attacca l’opposizione. «Pdl e Lega sono da parte dei cittadini, la cui
Renato Brunetta
vita cambierà in meglio; mentre loro hanno scelto la strada della conservazione, dei privilegi». Secco, invece, il no del Pd. «Non vogliamo che la politica invada di nuovo la Pubblica amministrazione», ha detto il ministro ombra Linda Lanzillotta.
ROMA – Nel corso delle attività svolte da Giocchino Genchi, consulente in varie inchieste giudiziarie – tra cui Why Not e Poseidone, del ex pm Luigi De Magistris – risultano «essere state richieste le intestazioni anagrafiche di 52 utenze telefoniche fisse e mobili riconducibili al Consiglio superiore della magistratura e di 14 utenze fisse del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica». È quanto è scritto nella relazione del Copasir sul cosiddetto «archivio Genchi» (il megacontenitore di tabulati telefonici), inviata oggi ai presidenti dei due rami del Parlamento. Tra le utenze individuate, inoltre – si legge nella relazione - «quelle riferite al Procuratore nazionale antimafia e ad altri magistrati della Direzione Nazio-
Gioacchino Genchi
nale Antimafia e della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a tredici parlamentari, tra cui il Presidente del Consiglio (Romano Prodi, ndr), il ministro e il viceministro dell’interno ed il ministro della giustizia appartenenti a diverse compagini governative».
Voleva proiettare un film sul Corano. Amsterdam protesta
Napoli
Islam, il deputato olandese Wilders bloccato a Londra e rimandato a casa
Arrestato un trans era un boss della camorra
Geert Wilders all’aeroporto londinese di Heathrow
LONDRA – Geert Wilders, il controverso deputato olandese che, su invito di un membro della camera dei Lord doveva mostrare a Londra il suo film 'Fitna', che collega il Corano al terrorismo islamico, è stato bloccato al suo arrivo in Gran Bretagna, che gli aveva già comunicato che non sarebbe stato consentito il suo ingresso nel Paese. Il governo di Londra aveva scritto a Wilders motivando il divieto di ingresso con le sue posizioni sull'Islam, che rappresenterebbero una minaccia alla «pubblica sicurezza». Il deputato, in attesa di giudizio in Olanda per incitazione all’odio, ha comunque preso un aereo da Amsterdam, ma al suo arrivo a Heathrow è stato bloccato dalla polizia di frontiera britannica, che gli ha impedito l’ingresso consegnandogli la lettera dell’Home Office che gli vieta l’accesso, prima di comunicargli che dovrà tornarsene a casa. Subito prima di ripartire per l’Olanda, Wilders, che due settimane fa era stato in visita alla Camera dei Lord senza problemi, si è detto «molto triste» per la democrazia in Gran Bretagna. Ad attenderlo a Heathrow c'era anche l’ambasciatore olandese nel Regno Unito, che ha protestato per il divieto. «Non sto facendo nulla di sbagliato – ha affer-
mato l’uomo politico olandese – Non sto protestando o correndo per le strade di Londra. La democrazia significa divergenze e dibattito. È un giorno triste quando la Gran Bretagna mette al bando un parlamentare eletto. Naturalmente tornerò». Wilders ha aggiunto che la decisione del ministero dell’Interno mostra che Gordon Brown «è il più grande codardo d’Europa». Il controverso politico era stato invitato a mostrare Fitna da un membro dello Uk Independence Party, Lord Pearson, che ha parlato di «questione legata al diritto di parola. Mostreremo comunque il film, perchè pensiamo che i deputati e i Lord debbano vederlo. Non è offensivo, a meno che tu non sia un violento estremista islamico». Anche il governo dell’Aja ha espresso dispiacere per il fermo di Wilders al suo arrivo a Heathrow. «L'Olanda si rammarica per questa decisione. L’Olanda stima che tutti i parlamentari olandesi possano circolare liberamente nell’Unione europea», ha detto un portavoce del ministero degli esteri. «Il Regno Unito, come l’Olanda, ha il diritto di rifiutare l’ingresso a persone per ragioni di sicurezza. Noi questo lo accettiamo, ma non accettiamo la maniera in cui questo è avvenuto», ha aggiunto. Thomas Naylor
NAPOLI – Ugo Gabriele, il transessuale soprannominato Ketty arrestato ieri, è fratello di Salvatore Gabriele, indicato dai pm di Napoli titolari dell’indagine – i pm Gloria Sanseverino e Luigi Cannavale – come «il promotore di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, un’attività in diverse località d’Italia». Un’attività che «poteva contare sulla effettiva disponibilità di diverse armi da fuoco, sinonimo di elevata forza intimidatrice e potenzialità delinquenziale,». La custodia delle armi – spiegano i pm – era affidata, in sua assenza, a Ugo come emerge da alcune intercettazioni. Le informazioni raccolte nel corso delle conversazioni intercettate fanno ritenere Ugo «parte attiva in seno alla consorteria malavitosa, svolgendo mansioni di particolare fiducia assegnategli direttamente dal fratello Salvatore». Dall’ascolto delle conversazioni emerge il coinvolgimento nell’organizzazione diretta dal fratello Salvatore, alias Sasà. In particolare, in assenza del fratello, quando questi si trovava fuori Napoli per intrattenere, in varie «piazze» del centro-nord Italia, le trattative legate alla vendita di ingenti quantitativi di droga, Ugo Gabriele provvedeva ad assolvere particolari compiti di fiducia affidatigli da Salvatore.
Superenalotto, esce un 5 Superstar a Caserta ilLotto
ROMA – Nessun 6, nè 5+1 al concorso di ieri sera (n. 19) del Superenalotto. Ma al Super Star c'è un vincita con punti 5. E stata realizzata in Campania, a TrentolaDucenta (Caserta); il vincitore si porta a casa 769.303,75 euro. I vincitori con 5 punti al Superenalotto sono 18, ciascuno incassa 30.772,15 euro. Il jackpot per il 6 per il prossimo concorso sale a 17.000.000,00. Ai 1.449 vincitori con punti 4 vanno 382,26 euro. Ai 58.327 vincitori con punti 3 vanno 18,99 euro. QUOTE SUPERSTAR: Un vincitore con 5. 769.303,75 euro. Ai 7 vincitori con 4 vanno 38.226,00 euro.
Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 12 febbraio 2009
4 3 64 24 70 85 32 61 31 6 17
88 47 74 69 56 62 67 45 71 7 37
ilSuperEnalotto
2 70 43 63 32 86 66 6 47 62 86
74 24 13 4 79 54 81 19 39 50 80
12 61 51 39 73 29 68 87 59 75 40
Conc. n° 19
Montepremi 3.692.657,37 euro
3 - 24 - 31 - 32 - 61 - 85 numero jolly 17 punti 6 jackpot 15.690.118,88 punti 4 382,26 18,99 punti 5+1 - punti 3 punti 5 30.772,15 Num. Superstar 4
In Italia e nel Mondo
Venerdì 13 febbraio 2009
Un anno e otto mesi a fronte di una richiesta del pm di nove e mezzo
Uccise rapinatore, condannato il tabaccaio La rapina avvenne a Milano nel 2003 Il malvivente colpito mentre scappava
La protesta dei commercianti
MILANO – C'è stato un «errore di percezione della situazione» quando il tabaccaio Giovanni Petrali, il 17 maggio del 2003, uccise con un colpo di pistola il rapinatore Alfredo Merlino e ferì al polmone il suo complice, Andrea Solaro, con il quale aveva cercato di mettere a segno un colpo in un bar-tabacchi di piazzale Baracca, a Milano. È per questo – ed è il presidente della Prima corte d’assise di Milano, Luigi Domenico Cerqua, a spiegarlo dopo la sentenza – che Petrali, 74 anni, è stato condannato a un anno e 8 mesi (pena sospesa) per omicidio colposo, lesioni colpose e
porto illegale d’arma, a fronte di una richiesta del pm Laura Barbaini di nove anni e 6 mesi per omicidio e tentato omicidio volontari. Il giudice ha parlato di «legittima difesa putativa». «Abbiamo valutato tutta la ricostruzione dei fatti – ha spiegato Cerqua – l'importanza delle testimonianze e delle perizie arrivando alla conclusione che ci sia stata una legittima difesa putativa, ossia erroneamente ritenuta, perchè lui in una situazione di provocazione e offesa ingiusta si è difeso agendo in quel modo». Quel giorno, Petrali sparò sette colpi: quattro nel locale,
gli altri per strada, mentre inseguiva i due rapinatori, uno dei quali, Merlino, stramazzò a terra agonizzante ad alcune centinaia di metri di distanza. Per il pm Barbaini fu una «vendetta personale», anche se le modalità furono «odiose» perchè il tabaccaio fu schiaffeggiato e preso a pugni. Il giudice Cerqua, invece, ha risposto in modo risoluto quanto laconico, dopo la sentenza, a chi gli ha chiesto se c'è stata vendetta: «No». Petrali, a cui è stata riconosciuta l’attenuante della provocazione, ha spiegato: «Pensavo andasse meglio». Igor Greganti
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Incidente spaziale si scontrano due satelliti Il “botto” nei cieli sopra la Siberia fra un Llc americano e un Kosmos russo
Un satellite russo tipo Kosmos
WASHINGTON – Incidente spaziale storico a 805 chilometri di altezza sopra la Siberia: per la prima volta da quando l’uomo ha cominciato a metterli in orbita, due satelliti si sono scontrati in volo. Lo scontro è avvenuto tra un satellite americano della società Iridium Satellite LLC e un satellite militare russo Kosmos che, stando a quanto riferito dagli scienziati, aveva da tempo smesso di essere funzionante, ma che secondo quanto riporta il Wall Street Journal sarebbe stato dotato di reattore nucleare, particolare non confermato da fonte russa.
Interviene anche Mancino. I laici del Pdl voteranno contro
Intercettazioni, per i relatori del Csm norme sulla stampa incostituzionali ROMA – C'è anche una censura di incostituzionalità nel parere messo a punto dalla Sesta Commisione del Csm sul ddl sulle intercettazioni. E riguarda le norme che puniscono la pubblicazione degli atti dei procedimenti penali in contrasto con il principio della libertà di stampa. La norma (articolo 2 del provvedimento) «tende a definire con maggiore chiarezza i limiti imposti alla pubblicazione», ma - sottolineano i relatori Fabio Roia e Roberto Carrelli Palombi- «la soluzione delineata dal ddl appare problematica». Con «l'equiparazione del regime relativo agli atti coperti dal segreto a quello degli atti non più coperti da segreto», spiegano nel testo, «una parte significativa della fase delle indagini preliminari risulterebbe sottoposta a un regime indifferenziato divieto di pubblicazione degli atti». E il risultato sarebbe «un’evidente compressione dei valori riconducibili all’articolo 21 della Costituzione», quello appunto che sancisce la libertà di stampa. Intanto il vice presidente Nicola Mancino reagisce, difendendo il Csm, alle critiche di ingerenza nell’attività del Parlamento rivolte dalla maggioranza, proprio per quel parere fortemente critico nei confronti del provvedimento governativo. «Il Csm non è una terza Camera», ha «rispetto per il Parlamento» e il parere sul ddl sulle intercettazioni messo a punto dalla Sesta Commissione di Palazzo dei marescialli non è una «bocciatura» del provvedimento in discussione alla Commissione Giustizia di Montecitorio, perchè le stroncature delle proposte legislative «le esprimono solo le Camere». Il plenum discuterà e voterà il parere martedì prossimo in una seduta straordinaria, convocata con
Nicola Mancino
l’intento di non far giungere l’opinione del Csm al ministro della Giustizia troppo tardi, visto che intanto la Camera sta andando avanti nell’esame del ddl e la Commissione Giustizia ha dato proprio ieri il via libera a una delle norme più controverse: quella che autorizza le intercettazioni solo se vi sono gravi indizi di colpevolezza. Ieri al Csm ci sono state soltanto le relazioni dei due estensori i togati di Unicost Fabio Roia e Roberto Carrelli Palombi. Ma la scelta di avviare comunque la trattazione è stata oggetto di uno scontro tra Mancino e il laico di An Gianfranco Anedda, che chiedeva uno slittamento tout court alla prossima settimana per ragioni di opportunità («la Commissione Giustizia non ha
ultimato l’esame degli emendamenti , è bene che il Csm conosca quanto meno il parere del ministro sulle modifiche proposte») e che alla fine ha abbandonato l’aula, lamentando il mancato rispetto delle regole. Mancino ha preso spunto proprio dalla richiesta di Anedda per rispondere alle accuse venute dalla maggioranza. «Ci dicono che interferiamo; ma se aspettassimo il completamento dell’esame da parte della Commissione Giustizia della Camera per pronunciarci sarebbe certamente un’interferenza». Poi ha difeso la scelta del Csm di dare pareri al ministro della Giustizia anche, come in questo caso, di propria iniziativa. «Si dice che non dobbiamo dare pareri se non ci vengono richiesti: non è così». E soprattutto, con l’occhio rivolto ancora alle critiche venute dal Pdl ma anche ai giornali che hanno fatto titoli «esagerati», e stanco del ruolo affibbiato al Csm di «attaccapanni di tutte le polemiche», ha voluto chiarire che il parere sulle intercettazioni «non è una bocciatura del ddl, ci sono anche elementi di condivisione. Non siamo una terza Camera, abbiamo rispetto del Parlamento». Ieri, però, i relatori non sono stati teneri con il ddl. Le innovazioni introdotte «non sono utili a risolvere le patologie», si risolvono in uno «stravolgimento e in uno svuotamento» delle intercettazioni» e avranno un «impatto gravissimo», nel senso di pregiudicarle, sulle indagini che riguardano reati di grande allarme sociale. Sul testo del parere, che segnala anche l’incostituzionalità delle norme sulla stampa, ci sarà battaglia: se non sarà modificato i laici del Pdl voteranno contro, ha annunciato Michele Saponara, perchè animato da «spirito anti-governativo». Daniela Navi
Il duro lavoro del controllo della regolarità delle schede di voto
Israele, Netanyahu-Livni prove di unità nazionale GERUSALEMME - Tante strade ma nessuna davvero percorribile senza alimentare confusione e affrontare qualche rischio. La battaglia politica per la nuova Knesset si fa sempre più difficile e complicata. Israele uscita dal voto sommersa da interrogativi e destinata a inevitabili compromessi alla luce della profonda inclinazione verso destra assunta dall'elettorato, non sa ancora quale governo si insedierà e chi ricoprirà il ruolo di premier. Il pallino del dopo voto è nelle mani del presidente israeliano Shimon Peres impegnato soprattutto a verificare se ci sono basi autentiche per formare un governo di unità nazionale, come proposto dalla Lvni, leader di Kadima. Resta però fondamentale la posizione che vorrà assumere l'ultranazionalista Avigdor Lieberman, ago della bilancia tra Bibi Netanyahu, a capo di Likud, e la Livni per la formazione delle coalizioni. L'oriundo russo definito "il le Pen del Medio Oriente" sta continuan-
do a sfogliare la margherita e verificare se per il suo partito "Israel Beitenu", vero vincitore delle elezioni, sia più utile fare parte di un governo con Kadima e Likud o appoggiare in toto un governo diretto dalla Livni con una maggioranza a macchia di leopardo, che comprenderebbe anche i laburisti e la destra Torah. Lieberman continua a tenere nascoste le sue preferenze ma potrebbe anche accontentarsi della carica di ministro del Tesoro offerta da Bibi Netanyahu, considerato il più probabile candidato a ricoprire la carica di primo ministro. La Livni infatti non ha nascosto le sue difficoltà ("Combatterò malgrado le mie scarse probabilità" ha ammesso a 24 ore dal voto) e si trova ad un bivio: diventare capo dell'opposizione (fatto insolito per chi ha vinto le elezioni) oppure entrare come ministro in un governo di unità nazionale. Curly Amerin
Nicolas a Carla: «Saremo meglio di Marylin e Kennedy»
L’invidia è percepita dal cervello come un dolore
LEI è arrivata per prima, portava un paio di ballerine e non aveva la chitarra; lui per ultimo, in ritardo, cellulare in mano, in camicia ma senza la cravatta. Era il loro primo incontro, una sorta di «blind date», dirà lei, probabilmente voluto da lui, durante la famosa cena a casa del pubblicitario Jacques Seguela il 13 novembre del 2007. I due protagonisti sono Carla Bruni e il presidente francese Nicolas Sarkozy. Le prime battute scherzose, le frasi che si sono scambiati, gli sguardi e i gesti, sono ora raccontati minuziosamente nell’ 'Autobio-
ALCUNE emozioni come l’invidia, ma non solo, sono avvertite dal nostro cervello come «percezioni fisiche» di dolore o piacere. L’invidia per esempio, sentimento di cui si ha vergogna e che per questo non si manifesta all’esterno ma si cova in solitudine e chi lo nutre può venirne divorato, è di fatto un vero supplizio: il nostro cervello avverte questa livorosa emozione allo stesso modo di come il nostro corpo sente un qualsiasi dolore fisico. Hidehiko Takahashi dell’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche di Chiba, in Giappone, lo ha
La Smith diventa spettacolo grafia non autorizzata' dello stesso Seguela appena uscita in Francia. A tavola Carla era seduta alla destra del presidente. Lui ha subito girato un pò la sedia verso di lei per dirle scherzando: «Saremo meglio di Marilyn e Kennedy».
UNA bellezza prorompente e un successo bruciato nel giro di pochi anni. Dopo la morte della ex coniglietta super maggiorata di Playboy restano le cronache legate alla causa in tribunale per l'e-
redità contesa (aveva sposato un miliardario novantenne) e i book fotografici. Ora la Smith diventa uno spettacolo della Royal Opera House di Londra. In questa foto uno degli scatti più famosi di Anna Nicole.
dimostrato utilizzando la risonanza magnetica funzionale per immagini. Ma è vissuto come esperienza fisica anche un altro sentimento ancora peggiore dell’invidia: quello del provare piacere dal dolore altrui.
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Venerdì 13 febbraio 2009
Il fatto del giorno: Costituzione, maggioranza divisa La Stampa
Non si scioglie il gelo tra Fini e Berlusconi
Impressione di una tregua Quella moderazione non si sa quanto sincera necessaria all’unità
dall’articolo di Claudio Tito
dall’articolo di Ugo Magri
"È stato un errore lo scontro con il Quirinale". "No, è stato un dovere. Mi è dispiaciuto semmai che non tutti l’abbiano capito". La mezz’ora passata nello studio di Montecitorio, non è bastata a sciogliere il gelo che si è formato nell’ultima settimana tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Certo l’incontro non ha assunto i toni aspri dei giorni scorsi. A tratti è stato anche disteso. Ma, dopo il convegno sul Pinuccio Tatarella, i due più che una pace hanno siglato una sorta di "tregua armata". Con un’intesa che riguarda più il passato che il futuro: ossia archiviare la disputa dei giorni scorsi. E già, perché in realtà sui contenuti il presidente della Camera e il premier sono rimasti sulle loro posizioni. [...]
Chiudete bene la porta», s’è raccomandato Fini non appena il Cavaliere ha fatto ingresso da lui. Dovendosi chiarire, meglio allontanare i curiosi. Un quarto d’ora dopo l’uscio si è aperto. Sorrisi, cordialità un po’ affettata. «Allora ciao Gianfranco, ciao Silvio, meglio che ci siamo parlati, sì meglio...». I rispettivi entourage erano sulle spine, chissà se i due avevano fatto pace dopo gli scontri sul decreto per Eluana. Interpellando i protagonisti, l’impressione sul entrambi i fronti è risultata quella di una tregua non si sa quanto sincera. Conveniva a entrambi allentare la polemica per salvare le apparenze. Da questo punto di vista, è stato un faticoso successo per le rispettive diplomazie. [...]
Paola Di Caro [...] «Io voglio solo l’unità», l’approccio del premier, «Ma l’unità si ottiene con la moderazione, quella che non c’è stata con il Quirinale», l’affondo di Fini, seguito da altri colpi di fioretto: «Il governo ha agito come doveva, e continuo a non capire come Napolitano abbia potuto opporsi al decreto, che era legittimo e doveroso», ha ribattuto Berlusconi, contrastato da Fini: «Non sono d’accordo sull’andare allo scontro con il capo dello Stato, ed era mio dovere farlo sapere e difendere il Presidente». Però, alla fine —siglata dalla battuta sdrammatizzante del premier: «Meglio parlarsi di persona che sui giornali...» —, i due leader avrebbero convenuto sulla necessità di sveltire il processo decisionale del governo e assieme salvaguardare il Parlamento attraverso una rapida riforma dei regolamenti [...].
La migliore di ieri
Una mossa nascosta
Qualche perplessità circa le intercettazioni
Mentana prodigo
dall’articolo di Marco Travaglio
dal commento di Annibale Marini
dall’articolo di Salvatore Tramontano
Lui fa sempre così: impone un tema a tutti i giornali e tg per nascondere qualcosa di losco. Stavolta ha usato il corpicino di E.E. mentre si metteva al riparo dal processo Mills. Occhio alle date. Il 6 febbraio la Corte costituzionale stabilisce che le sentenze definitive «valgono» come prova nei processi in corso. Il 7 febbraio il governo infila nel ddl Alfano-Ghedini sulla giustizia un codicillo che dice il contrario: salvo che nei processi di mafia e terrorismo, le sentenze definitive non valgono più. Ciò che ha accertato [...] la Cassazione dev’essere ridimostrato ogni volta, richiamando tutti i testi già sentiti nel processo chiuso. [...]
Il “parere” che a quanto apprendo verrà all’esame del plenum del Consiglio superiore della magisratura sul disegno di legge relativo alle intercettazioni suscita talune non lievi perplessità per le ragioni che passo brevemente ad esporre. La prima è relativa al fatto che il parere sarebbe reso al ministro e riguarderebbe un ddl in discussione dinanzi alle Camere. Sicché avremmo un parare reso al Parlamento su un tema di natura squisitamente politica e oggetto dei più vivaci sontrasti. È vero che l’art. 10 della legge 195 del 1958 prevede la facoltà del Csm di emettere pareri, ma si tratta di pareri dati al ministro e amio avviso
sempre che il ministro li richieda. Mentre nella specie il ministro non ha richiesto alcun parere sicché il parere sarebbe dato non al ministro ma alle Camere al di fuori della previsione legislativa. Un ulteriore e non secondario motivo di perplessità deriva poi dalla materia su cui il parer sarebbe rilasciato e cioè, come già detto, su un tema politicamente incandescente quale quello delle intercettazioni; tema che mi sembra difficile ricomprendere tra quelli testualmente riguardati dall’art. 10 della precitata legge 195 che fa riferimento all’ordinamento giudiziario, all’amministrazione della giustizia e ad ogni altro oggetto comunque attinente alle predette materie. [...]
Giannelli sul Corriere
I democratici europei degli anni trenta si chiesero a lungo se fosse necessario e utile «morire per Danzica». Era il tempo delle domande che fanno grande e tragica la storia, quel dilemma aveva un senso. I democratici italiani del terzo millennio, bontà loro, non mostrano dubbi e presi da autoreferenzialità a dir poco preoccupante, già si dichiarano pronti a «morire per Chicco» (ovvero Mentana). Ovviamente c’è già la farsa in agguato e nessuno riesce ad evitare il senso del ridicolo in questo nuovo inno alla democrazia violata [...] e [...] per Mentana si ammazza il vitello grasso e si fa festa. [...]
La Stampa
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
La Corte Costituzionale si prepara a bocciare la nuova legge sulle intercettazioni preparata dal Governo. Berlusconi schiuma di rabbia e fa passare una nuova norma che blocca la pubblicazione su i giornali degli atti di un’inchiesta giudiziaria prima che si sia arrivati al dibattimento (tanto per capire nessuno avrebbe saputo dello scandalo Parmalat). Resta gelo tra Fini e Berlusconi. ––– Passato il “milleproroghe”. Dentro c’è di tutto. Compreso la sanatoria sulle affissioni abusive dei partiti dietro versamento di mille euro. Altra chicca. Non viene più richiesta ai vecchi giornali di partito il requisito della rappresentanza parlamentare, ovvero la presenza di almeno un eletto in ciascun ramo del Parlamento. Potranno essere sovvenzionati dallo Stato “sine die”. Poi tornano possibili le telefonate pubblicitarie a casa usando l’elenco del telefono, si chiarisce che i fabbricati rurali sono esenti dall’Ici, slitta ancora la “class action” etc etc. ––– Pessima uscita di Podda (Cgil): “Servono scelte coraggiose. Sono cattolico ma se usassimo l’8 per mille per la cassa integrazione almeno per il 2009
risolveremmo grossi problemi”. Stiamo parlando di circa un miliardo di euro che scivolano quasi tutti in Vaticano. La prima protesta è stata delle Acli. Il leader della funzione pubblica in Cgil farà poca strada. Lo stesso Epifani gli ha dato un ceffone sul testone. ––– Obama telefona finalmente a Berlusconi e gli chiede altri 800 soldati a Kabul. Quello: “Obbedisco!”. Intanto i telebani attaccano il Ministero della Giustizia e fanno altri 20 morti. ––– Peugeot in rosso. Licenziati 11.000 posti. Stessa cosa per la Pioneer in Giappone. Crisi pure per la Nokia in Finlandia. ––– Mentana ha dato le dimissioni, e Mediaset le ha accettate. Dov’è la “cacciata” di cui parlano tutti scandalizzati? La notizia sta forse nel fatto che le dimissioni in Italia sono virtuali, annunciate, verbali, minacciate, soffiate, sospirate, ma mai vere. Perché tengono tutti famiglia e si sa… A Mediaset, invece, mondo di pragmatici, come hanno visto le dimissioni, le hanno accettate. Punto.
Anche Bossi si schiera dalla parte del Quirinale dall’articolo di Federico Geremicca
Sarebbe ingenuo considerare sopite e ormai alle spalle le fortissime tensioni sviluppatesi intorno al destino di Eluana Englaro e tracimate nei giorni scorsi fino all’aspro scontro che ha visto contrapposti il capo del governo e il Presidente della Repubblica. È un fatto, però, che la giornata di ieri sia stata segnata da chiari segnali distensivi, e che l’appello di Giorgio Napolitano per una «sensibile e consapevole riflessione comune» sembra esser stato accolto tanto dalla maggioranza di governo che dall’opposizione. E così, se Gianfranco Fini aveva già fatto sapere quale fosse il suo pensiero
sul conflitto istituzionale apertosi, ieri è stata la volta di Umberto Bossi, che è tornato sulla questione, definendo il Capo dello Stato «una figura di garanzia». Certo, ha annotato il leader leghista, «la lettera su Eluana è stata un errore, ma è giusto che faccia da scudo al potere di decretazione». La tregua è forse forzata, la convinzione che regga è probabilmente fragile e nulla esclude che ci si ritrovi, di qui a qualche giorno, nel fuoco di un nuovo conflitto: eppure, tutto ciò premesso, sarebbe irresponsabile non cercare di consolidare - nelle aule parlamentari, nel rapporto tra istituzioni e perfino nel Paese, nei giorni scorsi spaccatosi a metà - il rasserenamento che pare
La fotografia Kabul, ispezione sul luogo dell’attentato (Ansa)
all’orizzonte. È proprio tenendo d’occhio questo obiettivo che è forse opportuno segnalare il crescere di un rischio: nuovo per l’appena avviata legislatura, ma non certo inedito nello stile politico di questa sgangherata Seconda Repubblica. Il rischio, per dirla in sintesi, è nella tentazione di «arruolare» il Capo dello Stato in uno degli schieramenti in campo, di farne la punta di diamante di una sorta di nuovo «antiberlusconismo costituzionale» e di «scalfarizzare» [...] un Presidente della Repubblica dal quale - oggi più che mai - è lecito attendersi che continui a essere quel che fino ad oggi è stato: una «figura di garanzia», come appunto ricordato ieri da Umberto Bossi. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Ma che cosa si aspettavano Fini e Bossi da Berlusconi? Che improvvisamente, ottenuto il potere di governare, si risolvesse ad accettare che lo Stato moderno, comprese le elezioni che lo hanno messo dove sta, si basa sulla separazione dei poteri e non sulla concentrazione di essi? Che si basa sulla buona amministrazione e non sulle clientele? Che accettasse il dibattito politico, sia esternamente che internamente alla maggioranza? Benvenuti nell’Italia del 2009: qui si fa quello che dice il premier. Non siete d’accordo? Niente briciole. Così si comportano i padroni, e non stiamo a eccepire se fanno così nella loro fabbrica o nella loro televisione: il problema è semmai quando ci si comporta così nello Stato, che sempre per definizione sarebbe di tutti, che si fonda su delle regole. Ma guai a ricordaglielo: Fini e Bossi rischiano di essere definiti comunisti pure loro, che tempi!
Venerdì 13 febbraio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Caravaggio, tele “clonate” per essere esposte e poi rimanere nella città dove il pittore era nato
Il testamento biologico di un grande pensatore
dal servizio di Paolo Conti
dall’articolo di Umberto Eco
Caravaggio clonato per tornare a Caravaggio. Non è un gioco di parole, ma è una realtà insieme scientifica, culturale, turistica e in qualche modo politica. Entro il luglio 2010, quarto centenario della morte di Michelangelo Merisi, la città di Caravaggio, nel Bergamasco, esporrà la perfetta riproduzione dello splendido ciclo caravaggesco di San Luigi dei Francesi a Roma nella cappella Contarelli: «Vocazione di San Matteo», «San Matteo e l’Angelo», «Martirio di San Matteo». Costituiranno il primo nucleo del nuovo Centro studi e ricerche storiche su Michelangelo Merisi che il comune di Caravaggio ha deciso di allestire nella chiesa sconsacrata di San Giovanni Battista: banca dati sull’intera produzione del pittore, notizie sui restauri, un archivio digitale ad alta risoluzione [...]. Il progetto è a lunga scadenza: prima il lavoro sulle tre tele romane, quindi la duplicazione entro il 2011 del «Martirio di Sant’Orsola», conservato a Napoli
Un particolare della “Vocazione di San Matteo”
nella collezione Intesa Sanpaolo, e della «Santa Caterina d’Alessandria», esposto al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. Poi si proseguirà negli anni con la registrazione dell’opera omnia. Ora la scommessa è il primo «doppio perfetto» di un’opera di Caravaggio: un progetto del comune ma tecnicamente realizzato dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, che vanta una consolidata e prestigiosa esperienza nel campo della
dal corsivo di Lietta Tornabuoni
Che cosa non fa lo squattrinato in tempo di crisi? Non cambia l’automobile né la motocicletta. Non ristruttura la casa, non compera arredamenti. Non acquista nuovi elettrodomestici. Quindi i complicati bonus stabiliti dal governo non aiutano i bisognosi ma rappresentano soltanto un favore alle aziende e alla fascia sociale prediletta dei benestanti. Per quanto riguarda le aziende nessuna obiezione, a parte la meschinità della mancia-aiutino: ma perché non dirlo? Perché tentare di far passare la decisione come un dono alle persone? Dono ben misero, co-
valorizzazione digitale del proprio patrimonio artistico, e dalla Factum Arte di Madrid, fondata dallo studioso Adam Lowe, un laboratorio all’avanguardia mondiale nella ricostruzione e riproduzione di opere d’arte. La stessa squadra che ha realizzato la copia della grandiosa tela delle «Nozze di Cana» di Paolo Veronese, custodita al Louvre di Parigi dal 1797, per poterla restituire al Cenacolo Palladiano di san Giorgio Maggio-
La Stampa
I bonus del governo un favore alle aziende munque: per i settori auto, moto, elettrodomestici, mobili lo stanziamento è di due miliardi mentre la Francia destina sei miliardi unicamente all’auto. Perché mentire, allora? Il binomio promessa-smentita, affermazione-negazione, dichiarazione-correzione è talmente abituale nell’oratoria del presidente del Consiglio. L’altro giorno ha detto che la Costi-
tuzione italiana è stata elaborata e approvata nello spirito delle legislazioni sovietiche, che non vale nulla, che da un pezzo è l’ora di modificarla. Chi l’ha sentito alla tv è rimasto senza fiato, e con il cuore stretto dal timore. Inutile ansia: la mattina dopo ha subito detto il contrario. Fino a qualche tempo fa si scusava, assicurava di essere stato frainteso. Adesso, niente.
re a Venezia. Salvatore Settis, nel 2007, dopo aver visitato l’opera riprodotta ma ricontestualizzata nel luogo per il quale la vera tela venne pensata e dipinta, affermò che a suo avviso il clone era «indistinguibile dall’originale». Le scelte tecniche adottate per Caravaggio sono le stesse usate per Veronese: uso di scanner piatto per l’analisi incrociata dei differenti pigmenti e per la registrazione della superficie, scansione laser tridimensionale del dipinto con ben 100 milioni di punti di misurazione indipendenti al metro, fotomultispettrali, fotografie ad altissima risoluzione. L’uso congiunto di questi strumenti consentirà la realizzazione di tre Caravaggio-bis identici all’originale anche nella tridimensionalità. Il clone non sarà perfetto solo nei colori e nelle dimensioni, ma anche nella superficie del dipinto: saranno dunque visibili, esattamente come sull’originale, il volume della pittura utilizzata, i segni del tempo, le tracce lasciate dai diversi interventi di restauro. [...]
Con straordinaria impassibilità, si limita ad affermare il contrario del giorno prima: nessuno più di me rispetta e onora la Costituzione. Sempre l’altro giorno decide di risolvere il caso della povera Eluana con un decretolegge governativo (come se il governo potesse diventare arbitro della vita e della morte di una persona) e siccome il Presidente della Repubblica giustamente non lo firma, è un miracolo se non gli dà dell’assassino. L’indomani invece loda i suoi ottimi rapporti con il Presidente della Repubblica, si augura che restino sempre tali. E via così: ma voi vedete in che mani siamo.
[...] Non intendo parlare della morte di Eluana Englaro. Voglio piuttosto parlare della mia morte, e ammetterete che in questo caso ho qualche diritto all’esternazione. Dovendo parlare della morte mia, e non di quella altrui, non posso non citare alcuni aspetti della mia vita, tra cui il fatto che qualche anno fa ho scritto un romanzo intitolato La misteriosa fiamma della regina Loana, dove il protagonista, dopo un primo incidente cerebrale per cui perdeva la memoria, cadeva nuovamente in coma. Non so se scrivendo volessi affermare qualcosa di scientificamente valido o cercassi solo un pretesto narrativo, ma fatto sta che ho impiegato più di cento pagine a far monologare il mio personaggio ormai in coma (non avevo allora calcolato se ridotto a vegetale, imputato di morte cerebrale o in coma eventualmente reversibile - segno che non avevo precise preoccupazioni scientifiche). In ogni caso il personaggio, in quello stato che chiamerò di "vita sospesa", pensava, ricordava, desiderava, si commuoveva. Sapeva benissimo che probabilmente i suoi cari lo credevano ridotto allo stato di una rapa, o al massimo di un cagnolino dormiente, ma si accorgeva che i medici sanno pochissimo di quanto succede nel nostro funzionamento mentale, e che forse dove essi vedono un encefalogramma piatto noi continuiamo a pensare, che so, coi rognoni, col cuore, coi reni, col pancreas... Questa era la mia finzione letteraria (per calmare coloro che dall’eccezionale si attendono tutto, dirò che alla fine il mio personaggio sprofondava nel buio) ma devo dire che se l’avevo pensata era perché un poco ci credevo. Non sono sicuro che là dove gli stru-
menti scientifici di oggi vedono solo una terra piatta, e una assenza di anima, ci sia del tutto assenza di pensiero - e lo dico con sereno materialismo, non perché ritenga che un’anima sopravviva alla morte delle nostre cellule ma perché non mi sento di escludere che - morte e definitivamente alcune cellule - altre non sopravvivano e prendano il controllo della situazione, testimoniando di una straordinaria plasticità non del nostro cervello (questo ormai lo sanno tutti) ma del nostro corpo. Insomma, siccome sospetto che quando si è sani si pensi anche con l’alluce, allora perché no quando il cervello non dà segni di vita? Non farei una comunicazione in merito a un congresso scientifico, ma in qualche modo ci credo. Visto che c’è gente che crede al cornetto rosso lasciatemi credere a questo. Ora che cosa vorrei, se se mi trovassi in una situazione del genere? [...] Io sono pronto a dichiarare che, nel caso incorra nell’incidente della vita sospesa, desidero che non si protraggano le cure (anche se potrei perdere alcuni istanti o millenni di paradiso) per evitare tensioni, disperazione, false speranze, traumi e (permettetemi) spese insostenibili ai miei cari. Ma chi sono io per distruggere la vita a una, due, tre o più persone per la remota possibilità di avere qualche istante o qualche anno di paradiso virtuale? Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri. [...] Ecco perché, turbato a manifestare la sia pur minima idea sulla morte di Eluana (non sono, maledizione, fatti miei, ma dei genitori che l’hanno amata più di quanto l’abbia amata Berlusconi, che ha sinistramente fantasmato sulle sue mestruazioni) non ho esitazioni a pronunciare la mia opinione circa la mia morte. [...]
Elezioni israeliane: l’esigua vittoria di Livni La Stampa
Il carisma di un leader e il rischio di un caos
Quando le urne rischiano di produrre due vincitori occorre fare alleanze
Un voto (poco) utile
dall’editoriale di Ennio Di Nolfo
dal commento di Arrigo Levi
dall’articolo di Stefania Podda
Il fragile successo di Tzipi Livni, contro le previsioni che vedevano in Benyamin Netanyahu, il sicuro vincitore e il nuovo primo ministro israeliano, esprime il carisma politico del nuovo capo del partito Kadima ma apre innumerevoli problemi. Il presidente di Israele, Peres, dovrà fare ricorso a tutta la propria paziente abilità per evitare che il suo Paese cada nel caos politico. Ai timori che attraversano Israele rispetto all’avvenire e alla capacità di sopravvivere alla pressione palestinese e araba si aggiunge ora quello derivante dalla difficoltà di comporre una compagine di governo che disponga di quella maggioranza di 65 voti, necessaria per ottenere la fiducia della Knesset, cioè del Parlamento israeliano. Addentrarsi nel difficile calcolo circa le diverse ipotesi di soluzione rispetto alle quali avverrà una scelta costruttiva è però un esercizio che, dall’esterno della dinamica politica israeliana, è inutile tentare. Appare invece più utile considerare il contesto generale entro il quale il problema si pone e chiedersi se e come esso posso riflettersi sulla vita di Israele. Primo fra tutti questi aspetti è il rapporto con i palestinesi di Hamas. La Livni aveva guidato, con il primo ministro uscente, Olmert, l’offensiva contro Gaza. L’aveva condotta sino a un risultato quasi finale ma era riuscita a frenare le spinte estremistiche che spingevano verso uno esito estremo, accettando una tregua che, sebbene dovesse durare una sola settimana, regge ancora oggi, dopo quasi un mese. Le motivazioni di questa durata sono abbastanza evidenti. La mediazione di Mubarak è vicina al successo. Alla vigilia delle elezioni si pensava che un accordo potesse venir annunciato subito. Si tratta di un accordo che prevede il prolungamento della tregua almeno per 18 mesi, la riapertura dei valichi con l’Egitto, ma soprattutto quella dei valichi con Israele, attraverso i quali il governo israeliano avrebbe fatto passare consistenti aiuti di ogni natura, per la ricostruzione di una vita civile nella zona di Gaza. Quale fosse (e sia) il significato politico di questi accordi appare tanto più chiaro se si tiene presente che essi sarebbero accompagnati da uno scambio di prigionieri [...]
I dubbi e le incertezze con cui attendevamo l’esito delle elezioni israeliane rimangono tutti, all’indomani di un voto che rischia di avere non uno ma due vincitori. La frammentazione dell’elettorato israeliano non ha l’eguale in nessun’altra democrazia. In realtà non conosciamo neppure con sicurezza, a ventiquattr’ore dalla chiusura dei seggi, il conteggio finale degli eletti. Il voto dei militari, oggetto di lunghi calcoli, potrebbe ancora cancellare l’esiguo vantaggio di Tzipi Livni di Kadima su Bibi Netanyahu del Likud, o produrre un pareggio, o capovolgerlo. E sia l’uno che l’altro partito, da soli, rimarranno comunque neppure a metà strada verso il miraggio dei 61 voti di maggioranza alla Knesset, necessari per fare un governo. All’uno come all’altro occorrerà raccattare i voti di altri partiti per fare una coalizione vincente. L’opinione prevalente è che ha più probabilità di riuscirci Netanyahu: potrebbe farlo chiedendo i voti soltanto alla de-
C’è un paradosso con cui la sinistra israeliana dovrà ora fare i conti, dopo queste disastrose elezioni. Quello di aver scelto il voto utile e aiutato Tzipi Livni a vincere, per poi vedere la premier in pectore avviare le trattative di governo con l’estrema destra di Avigdor Lieberman. Nulla di nuovo, Lieberman era già stato ministro nel governo Olmert, il suo ingresso era servito a puntellare un esecutivo in pesante crisi di popolarità. Soprattutto nulla di inaspettato, era chiaro che nessuno tra i potenziali vincitori di queste elezioni, avrebbe potuto fare a meno di lui per mettere in piedi una coalizione. Livni, Netanyahu e Barak si erano infatti ben guardati dal raccogliere l’appello allo sbarramento democratico, anzi è sempre stato chiaro che Yisrael Beiteinu sarebbe stato ben accetto in qualunque governo, di qualsiasi segno politico. Se vorrà governare, Tzipi Livni dovrà imbarcare il Likud e Yisrael Beiteinu in un esecutivo di unità nazionale. [...]
Tzipi Livni
stra nazionalista e religiosa. Ma non è certo che andrà così. Il mercato è aperto, e non vi è coincidenza sicura dei programmi e delle pretese di ciascuno. In un momento come questo, si è insomma tentati di esprimere, più che delle previsioni, degli auspici, tenendo presente l’interesse d’Israele di far pace con i palestinesi e con tutto il mondo arabo. E di essere in armonia anche con quel mondo occidentale che, con in testa l’America, è il suo naturale alleato, partner economico e garante.
I precedenti della storia politica israeliana lasciano aperte tutte le strade: persino quella di un accordo di «partenariato» fra i due partiti maggiori, che dia la carica di primo ministro per metà della legislatura all’uno e per l’altra metà all’altro. È un precedente che avrà bene in mente il Presidente della Repubblica Peres (che fu protagonista di quell’esperimento ben riuscito con Shamir del Likud), quando inizierà, forse tra una settimana, le consultazioni per affidare, a Tzipi o a Bibi, l’incarico di formare un nuovo governo. [...]
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Primo piano
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Primo piano
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LA POLEMICA
Il caso Englaro
Berlusconi smentisce tensioni col Quirinale
Nella chiesetta funerali a porte chiuse. Non hanno partecipato papà Beppino e mamma Saturna
«Non ho mai attaccato la Costituzione, l’ho solo evocata» di MARINA MARESCA ROMA - Berlusconi nega di aver attaccato la Costituzione. Dopo le prese di distanza del presidente della Camera Gianfranco Fini e dell'alleato Umberto Bossi che hanno difeso Napolitano nello scontro con Palazzo Chigi sul sul caso Englaro, il premier sembra voler ricucire i rapporti con il Quirinale. Ospite di Maurizio Belpietro a "Panorama del giorno" su Canale 5, Berlusconi ha assicurato di non aver "mai attaccato né il capo dello stato né la Costituzione". "La sinistra mi ha accusato, ma non c'è niente di più falso", ha affermato, "ho una cordialità di rapporti con Napolitano e il presidente del Consiglio non ha alcun interesse" a che questi rapporto si incrini. Il presidente del Consiglio ha sostenuto di non aver mai voluto colpire la Carta costituzionale: "Io non ho mai attaccato la legge fondamentale dello Stato, anzi semmai l'ho evocata e l'ho difesa perché la Costituzione prevede che il governo abbia piena responsabilità di giudizio sulla necessità e l'urgenza di un decreto". Pur sostenendo di non averla mai messa in discussione Berlusconi, come aveva già detto nei giorni scorsi, ha però ribadito che "la Costituzione non è un moloch" e che i cassetti del parlamento sono pieni di progetti per cambiarla fatti dalla sinistra" che, secondo il Cavaliere, "ancora una volta mistifica la realtà" per nascondere le divisioni interne. È quindi ritornato sul disegno di legge sul testamento biologico al vaglio del Senato. "Io penso", ha detto, "che il parlamento varerà in breve una legge che, oltre a vietare qualsiasi forma di eutanasia, introducendo norme di civiltà per il testamento biologi-
L’ultimo saluto a Eluana Cinquecento persone hanno accompagnato la bara della donna a Paluzza di PIERPAOLO GRATTON PALUZZA (UDINE) – Un sole quasi primaverile, che faceva brillare come cristallo la neve caduta nei giorni scorsi, e i boschi di abeti, pini, larici e betulle che circondano la chiesa di San Daniele di Paluzza (Udine), su una piccola collina appena fuori il paese, hanno accolto ieri Eluana Englaro, la donna morta lunedì scorso, a Udine, dopo 17 anni di stato vegetativo persistente. L’ultimo viaggio di Eluana è stato tra i 'suoi’ monti, la 'sua’ Carnia, che tanto amava e che ogni anno, prima di quel tragico 18 gennaio 1992, visitava e frequentava d’estate come d’inverno. Aveva sempre espresso il desiderio di essere sepolta accanto al nonno Gio Batta e alla nonna Iolanda. E così è stato. Papà Beppino dopo estenuanti battaglie è riuscito «a liberare il suo purosangue della libertà»: è stato di parola. E, con l’aiuto del fratello Armando, ha organizzato il funerale, “come si usa fare da queste parti – ha sempre detto Armando – e cioè con una santa messa, la benedizione e la tumulazione». Tutta Paluzza, in un silenzio quasi irreale, rotto solo dal suono delle campane, si è stretta attorno alla famiglia. E in trecento hanno assistito al rito celebrato da don Tarcisio Puntel in una chiesa fredda, scarna, addobbata di rosso. Mamma Saturna e papà Beppino non sono venuti, come avevano anticipato. Hanno voluto evitare l’assalto dei media che fino all’ultimo non hanno 'mollatò Eluana. hanno salutato la figlia per qualche secondo, davanti alla casa di famiglia, facendo deviare di qualche centinaio di metri il corteo di auto che ha accompagnato Eluana dalla cappella mortuaria dell’ospedale di Udine fino alla chiesetta di San Daniele. Qui, Eluana, in una bara di legno chiaro ricoperta da rose rosse su bianchi bucaneve, è stata accolta da don Puntel. Poi il rito. Semplice, accompagnato con canti gregoriani e salmodie friulane della tradizione più antica. Nell’omelia – dopo le letture di Giobbe e del vangelo delle Beatitudini – don Puntel ha voluto ricordare Eluana – «Sei come una stella alpina rinata sulle rocce dopo un lungo inverno» – e ricucire con la famiglia uno strappo che in alcuni momenti era parso insanabile. «La Chiesa – ha detto – non è mai stata estranea al vostro dolore. E' sempre stata vicina a papà Beppino e a mamma Saturna. 'Cumò che ti ses ta veretat ricuarditi di nò. Adesso che sei nella verità ricordati di noi. E prega per noi»,
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Silvio Berlusconi nei giorni scorsi ha attaccato la Costituzione e il capo dello Stato Ieri ha smentito
Il premier aggiunge che la Carta non è «un Moloch», si può cambiare co, impedirà anche il ripetersi di un fatto per noi inaccettabile e cioè la privazione dell'idratazione e dell'alimentazione ad una persona che non sia in grado di provvedere a se stessa". In polemica con il Quirinale Berlusconi aveva fatto varare dal Consiglio dei ministri un decreto per impedire la sospensione dell'alimentazione forzata ad Eluana Englaro, provvedimento poi bloccato dal presidente della Repubblica che si era rifiutato di firmarlo spiegando in una lettera le sue motivazioni. Fini si era subito schierato con il
Colle e anche dopo il drammatico epilogo della vicenda Englaro ha confermato di giudicare un errore il duro braccio di ferro del premier con Napolitano. Il presidente della Camera insiste per "riforme condivise", della necessità di aggiornamenti della Costituzione con il metodo del confronto, con la "corale responsabilità di maggioranza e opposizione". Anche Bossi, pur riconoscendo la buona fede del Cavaliere nel voler intervenire sul caso di Eluana aveva però criticato le "tensioni" create con Napolitano difendendo il capo dello Stato, "figura di garanzia". Ieri esponenti della Lega hanno ancora una volta sottolineato l'importanza del "giusto equilibrio" tra i poteri dello Stato invitanto parlamento e governo a concentrarsi sull'unica riforma attualmente in discussione, il federalismo, che è peraltro previsto dalla stessa Costituzione.
Un momento del funerale di Eluana Englaro avvenuto ieri pomeriggio
L’ex presidente della Repubblica ribatte al Cavaliere
Scalfaro: «Ignorante chi attacca la Carta» Manifestazione del Pd per difendere la Costituzione
Il feretro di Eluana viene trasportato fuori della chiesa; a destra: Il carro funebre
ha concluso in friulano, don Tarcisio. Poi di nuovo canti e silenzio. A rito religioso concluso, il corteo ha lasciato la chiesa di san Daniele per raggiungere il cimitero, distante poche centinaia di metri. In silenzio, in fila indiana, i fedeli sono entrati nel cimitero ed Eluana è stata deposta nella tomba di famiglia dove riposerà. Un’ultima preghiera, il De profundis, un’ultima benedizione. Poi il pianto profondo dello zio Armando, delle zie, dei
L’omelia del parroco «E’ come una stella alpina»
parenti e delle due amiche del cuore, giunte da Lecco. E le condoglianze dei tanti amici di Paluzza. Tra loro anche il senatore Ferruccio Saro (Pdl), l'organizzatore della venuta a Udine di Eluana e della concretizzazione del protocollo stilato sulla base del decreto della Corte d’appello di Milano che riconosceva il diritto a papà Beppino di staccare la spina. Poi il silenzio dei monti intorno a Eluana, dallo Zoncolan, al Pal Grande, al Pal Piccolo, al Tenchia, all’Arvenis, al Daudaria. I suoi monti, nella sua terra: come ha sempre voluto e chiesto papà Beppino.
di CRISTINA FERRULLI
L’appello delle associazioni che si occupano delle persone in stato vegetativo
«Le famiglie sono sole, creiamo dei centri» BARI – Antonio, Emanuela, Carmela, Leonardo, Angela, Pasquale: sono una piccola parte della schiera di decine di persone che in Puglia vivono lo stesso dramma di Eluana Englaro. Si chiama 'stato vegetativo persistente’; alcuni ne sono usciti dopo anni, altri hanno fatto qualche timidissimo progresso, altri ancora non hanno mostrato alcun cambiamento. E tutti vengono accuditi amorevolmente tra le mura domestiche. 'Uniti per i risveglì è l’associazione che riunisce le famiglie di questi ammalati. Secondo una stima fatta nel 2007 dalla delegazione di Bari dell’associazione, in Puglia ci sono 49 casi simili a quello di Eluana. Ma la cifra è per difetto, perchè in realtà i casi sarebbero quasi il doppio. «Si tratta per la maggior parte di giovani tra i 14 e i 27 anni – spiega il vice presidente e responsabile scientifico dell’associazione, la neuropsicologa Maria Teresa Angelillo – rimasti vittime di incidenti stradali. In molti casi le famiglie fanno tutto da sole, senza o con pochi sostegni pubblici». Come Emanuela Lia, che oggi ha 36 anni ma vive da 15 anni a
Tricase (Lecce) in stato vegetativo dopo un incidente stradale. E' assistita solo dai famigliari, che addirittura devono pagare per intero alcuni farmaci salvavita, mentre un fisioterapista si reca a casa due volte alla settimana per sedute di 20 minuti. O come Angela Giovannelli, 42 anni e da sette in stato vegetativo, vittima di un aneurisma. Angela, che vive a Valenzano (Bari), era un insegnante di sostegno per i disabili, ma da anni non ha alcun sostegno psicologico, sanitario e riabilitativo. La Asl le concede solo il fisioterapista per 45 minuti, tutto il resto lo fanno i famigliari. O ancora come Pasquale Santoro, 28 anni, di Carovigno (Brindisi), in stato vegetativo da cinque anni per un arresto cardiocircolatorio. Vive con i genitori e i fratelli, in tutto sei persone; l’unica assistenza sanitaria è rappresentata da un fisioterapista per 45 minuti. L’associazione 'Uniti per i risveglì, che ha delegazioni anche in Sicilia e Basilicata e sta per allargarsi ad altre regioni italiane, punta a far realizzare in Puglia una struttura pubblica specializzata per questi pazienti. «I 'Centri
risveglì – dice ancora Angelillo – sono previsti anche nel Piano regionale della Salute. Oggi ci sono famiglie pugliesi che si recano nel Centro di Innsbruck, in Austria, lo stesso in cui hanno curato Bossi. Queste famiglie anticipano anche le spese, che poi vengono rimborsate dalle Asl ma al massimo per il 70%». Il 17 febbraio Angelillo presiederà un riunione tecnica a Bari, presenti anche rappresentanti di due pazienti usciti dallo stato vegetativo, per elaborare un documento da consegnare al neoassessore regionale alle Politiche della salute, Tommaso Fiore, e far accelerare i tempi della nascita di un 'Centro risveglì. Intanto sulla vicenda Englaro l’associazione ha preso posizioni nette. Lunedì scorso, poche ore dopo la morte di Eluana, ha annunciato che il suo blog era in lutto. Ma soprattutto, sullo stesso blog, ha sottolineato che su questa vicenda «ha vinto la disinformazione», perchè «nessuno ha voluto raccontare che dallo stato vegetativo si esce» e che “su 3.000 casi in Italia questo è stato l’unico padre a chiedere l’eutanasia per sua figlia».
ROMA – Da solo sale sul palco, si siede dietro un leggio, circondato da giovani e non dai vertici del Pd, che restano mescolati tra la folla. Da lì Oscar Luigi Scalfaro, novantenne ex capo dello Stato, difende la Costituzione e avverte il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «In questi giorni ci ha fatto preoccupare, ma noi ci rivolgiamo a lui, con serenità, per non farci vivere giorni nel timore per la patria e la democrazia». Un appello, quasi un avvertimento, che la piazza fa suo, scandendo i passaggi con applausi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e qualche fischio, subito sedato, verso il premier. Per far scudo al capo dello Stato e replicare agli annunci di Berlusconi di cambiare la Costituzione, il leader del Pd Walter Veltroni non ha voluto una manifestazione di partito in senso classico. C'erano sì le bandiere del Pd, mescolate a quelle dell’Italia dei Valori, ma non ci sono stati a piazza Santi Apostoli interventi di leader politici, che non hanno avuto neanche accesso al palco. «Abbiamo deciso di fare così, sali solo tu e un gruppo di giovani ti sta dietro», spiega Veltroni accogliendo sotto il palco l’ex capo dello Stato. «Ma io non rappresento nessuno», si schermisce Scalfaro e il segretario democratico pronto: «Sicuramente rappresenti me». Scalfaro stringe la mano ad Armando Cossutta, inforca gli occhiali e sale sul palco per smantellare, per mezz'ora, in punta di diritto e di storia le affermazioni del premier. «Chi dice che la Carta è nata da una filosofia comunista lo fa per ignoranza», è la prima 'rettificà del 'costituentè in tono pacato ma deciso. Il refrain
del suo intervento è che la Costituzione «è nata per unire e non per dividere e chi la usa per questo è come se la tradisse». L’ex presidente della Repubblica, e con lui il Pd, si muove su un crinale stretto: difendere Napolitano, ma non dare l'impressione di tirare per la giacca il capo dello Stato, trascinandolo nella battaglia politica. «Il presidente della Repubblica – dosa le parole il senatore a vita – è il supremo tutore della nostra Carta e noi gli rivolgiamo un saluto, ma ci fermiamo qui per-
chè il suo ruolo deve essere di assolutà imparzialità». Dalla piazza sale l’applauso così come fischi e qualche 'buuh' accompagnano l’altolà a Berlusconi. «Bisogna staccargli il sondino», grida un militante dell’Idv, ma è un eccesso in una piazza tranquilla, in quella che sarà poi definita da Veltroni «una grande e civile manifestazione di popolo». Tra la gente restano mescolati i vari big del partito: Massimo D’Alema da una parte, Pierluigi Bersani dall’altro lato della piazza, i capigruppo Antonello Soro e Anna Finocchiaro ai lati, Franco Marini un pò più in là. Non sono loro, nè le divisioni interne al partito, i protagonisti della manifestazione, che ricompatta tutti in un momento non certo facile.
Scalfaro (di spalle) parla alla manifestazione del Pd
Al suo posto in commissione Sanità è stata eletta la senatrice Dorina Bianchi
Testamento biologico, Veltroni nega un “caso Marino” di ELVIO SARROCCO ROMA - La nuova legge sul testamento biologico potrebbe essere approvata dal Parlamento entro l'estate. Il Pdl intende fare di tutto per abbreviare i tempi e Silvio Berlusconi annuncia che il provvedimento servira' a vietare qualsiasi forma di eutanasia, introducendo "norme di civilta' come il testamento biologico e il divieto di non somministrare alimentazione ed idratazione per chi non sa provvedere a se stesso". Un invito alle forze politiche e' rivolto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini. Il suo auspicio e' che "il vuoto legislativo venga colmato al piu' presto attraverso una discussione in Parlamento approfondita e senza pregiudizi". Nel Pd la discussione e' in corso ma il segretario Walter Veltroni assicura che la posizione del partito e' "chiara", anche se ci sono delle posizioni personali differenti. La nostra linea sul testamento biologico non cambia, ha affermato Veltroni che conferma il no al disegno di legge del governo ed il si al diritto delle persone a decidere
anche quello che riguarda la nutrizione e l'idratazione artificiale. Questa e' quindi la "posizione prevalente". E poi ci sono alcune posizioni personali dovute a motivazioni di coscienza. Il Pd esclude comunque che all'interno del partito ci sia un "caso Marino". Secondo indiscrezioni, il senatore Ignazio Marino si sarebbe dimesso da capogruppo del Pd nella commissione Sanita' a causa di contrasti sul tema del testamento biologico. Al suo posto e' stata eletta Dorina Bianchi, senatrice cattolica del Pd. Non esiste un caso Marino, sostiene Veltroni ricordando che il senatore si e' dimesso perche' eletto presidente della commissione d'inchiesta sulla sanita' pubblica. Il senatore ha confermato che il suo impegno per una legge sul testamento biologico non e' in discussione. Sara' quindi la senatrice Dorina Bianchi, ha precisato Veltroni, ad esprimere in commissione Sanita' la posizione del Pd sul testamento biologico. La senatrice Bianchi conferma che non ci sono contrasti e che la sua posizione coincide con quella del partito. Io non sono teodem, ha precisato, mi sono dissociata da
quella corrente poco dopo la sua nascita. E non ho firmato, ha aggiunto, nessun disegno di legge sul testamento biologico perche' avevo una posizione di grande dubbio e molti interrogativi sulle tematiche che riguardano la fine della vita. I punti caldi del provvedimento sono noti: nutrizione e alimentazione forzata, fiduciario, percorso burocratico. Martedi' prossimo si prevede di completare la discussione in Commissione Sanita'. Venerdi' 20 alle 12 e' fissato il termine per la presentazione di emendamenti, dopo di che si partira' con la discussione e la votazione. Il relatore del ddl Raffaele Calabro' auspica che il testo possa essere migliorato. Il sen. Ignazio Marino del Pd teme che il ddl possa comportare il rischio di una burocratizzazione eccessiva. Ogni medico di famiglia, secondo Marino, si potrebbe trovare ad andare almeno 500 volte l'anno dal notaio per accompagnare i pazienti che vogliono fare il testamento biologico e ogni notaio potrebbe dover preparare 85.000 atti notarili gratuiti. Anche il relatore Calabro' condivide questa preoccupazione.
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Primo piano
Venerdì 13 febbraio 2009
Primo piano 9 Altobello ha scritto a Veltroni e ai segretari locali Venerdì 13 febbraio 2009
Politica lucana
«Si facciano le primarie»
«I partiti minori saranno coinvolti Nigro? E’ parte della coalizione»
Dai candidati al “dogma” territorio di SARA LORUSSO
Chiurazzi: «Scelte alla luce del sole»
POTENZA - Il documento deisindaci di alcuni centri della provincia di Potenza mette sul tavolo della segreteria regionale e provinciale del Pd qualcosa in più di una “proposta”. I sottoscrittori del documento invitano, nella soluzione della definizione della candidatura a piazza Prefettura, a valutare il nome del presidente provinciale uscente, Sabino Altobello. Ma lui, il diretto interessato, prova ad andare oltre, sulla «questione di metodo». Presidente, i sindaci chiedono la sua riconferma.. «In realtà, chiedono anche altro. Chiedono attenzione sul metodo della scelta delle candidature. Ringrazio per la stima dimostrata, ma invitano, soprattutto e in generale, al principio del “giudizio” sui mandati amministrativi e sui risultati di un ente. Probabilmente contano anche alcune esperienze negative». A che cosa si riferisce? «Richiamano l’esperienza dell’Abruzzo in cui la candidatura è stato frutto di un “compromesso” tra le forze politiche. A scegliere questa strada si corre il rischio di non valorizzare quelle esperienze di governo che hanno funzionato». Allora, quale è l’alternativa? «Credo ci sia un tema centrale che ho cercato di mettere in pratica nella mia esperienza di governo, ovvero la partecipazione del territorio. Qui, in Basilicata, i comuni vogliono davvero sentirsi protagonisti e non solo un’appendice del governo del territorio da subire. Con questa amministrazione abbiamo cercato di sviluppare questa consapevolezza che, in fondo, è stata il nostro “assillo”». Dettagli, per favore, la “partecipazione”. «Le primarie sono una procedura coraggiosa. Certo, so che comportano dei rischi e non sono esenti da limiti. Compreso quello di riproporre, magari enfatizzare scontri tra le “parti”. Ma faccio un ragionamento molto semplice: una situazione simile si creerebbe comunque, soltanto che sarebbe vissuta nel chiuso
Il presidente del Pd: «Adduce conosce i partiti Antezza? Idea autorevole di un modello nuovo» PIERO QUARTO «LACORAZZA e il Pd non impone nulla a nessuno ma sceglie una modalità nuova che va sul campo e fa una verifica senza lasciare il candidato uscire da estenuanti riunioni di partito». Carlo Chiurazzi senatore lucano e presidente del Partito Democratico analizza con il “Quotidiano” a tutto campo il momento del Pd a livello nazionale e regionale e le prossime consultazioni elettorali nell’ambito di un continuo rincorrersi di polemiche nel Partito. Senatore Chiurazzi, il Partito Democratico continua ad avere continue novità e una certa instabilità interna? «Si tratta di un grande partito con molte teste e molti pensieri per cui è normale che non manchi nemmeno la vivacità interna. Un partito che può avere delle correnti». Veltroni diceva il contrario? «La corrente come partito nel partito è struttura da abbandonare, se invece si tratti di pezzi di partito con regole e meccanismi propri quel modello viene meno». L’ultima novità di questi
giorni è la candidatura di Bersani? «Si può fare tutto e va bene ma senza una data precisa per il congresso e con una leadership in carica mi pare una scelta inopportuna». Ma lei cosa ne pensa bisogna continuare o è ora di cambiare? «A Veltroni e alla classe dirigente bisogna dare il massimo della fiducia non in modo formale ma sostanziale, il partito è nuovo, è un’operazione ardita che se riesce bene diventerà straordinaria ma è chiaro che chiunque avrebbe incontrato difficoltà. Per cui bisogna essere grati a Veltroni che si è caricato di questa fatica per rafforzare il partito». Il momento però non è dei migliori. L’ultima cattiva notizia a livello regionale arriva dalla fuoriuscita di Michele Corazza? «L’ho sentito e invitato a riconsiderare la sua posizione, c’è spazio e rispetto per coloro che hanno contribuito ad avviare questa nuova fase che viviamo. Mi auguro che questo appello venga raccolto». Ma quindi esclude un fuggi fuggi generale dal Pd? «Non c’è alcun fuggi fuggi, ci troviamo in un momen-
to particolare in cui c’è una forte parcellizzazione in un paese che non ama le frammentazioni. Da cattolico democratico tengo a rispettare le articolazioni, è innegabile che in questa fase con una spinta bipolare i partiti sono portati a ripensarsi. Il Pd non vuole svolgere una funzione di annessione anche se riteniamo che la prospettiva di articolazioni parcellari può essere solo transitoria. Io leggo un desiderio dei partiti minori di concorrere con alta dignità alle future scelte politiche e il coinvolgimento è già in atto su impulso del segretario regionale Lacorazza». Intanto però il presidente Nigro sembra orientato a candidarsi da solo alle Provinciali di Matera? «Nigro fa parte di una coalizione e questa coalizione si occuperà di mettere a frutto l’esperienza che è stata maturata». Cosa pensa invece del senatore Adduce che ha parlato di scelte imposte dall’alto? «Adduce conosce i partiti, i modelli per giungere alle decisioni, ha guidato da segretario provinciale i Ds e sa che i meccanismi e le modalità proseguono con l’apertura e
il coinvolgimento dei quadri del partito. Parlare di deficit di democrazia mi pare un’esagerazione». Per cui magari ricorrerete alle primarie per scegliere il presidente della Provincia di Matera da candidare? «Si tratta di uno strumento importante e non è escluso che non vi ricorreremo se verificheremo che è necessario. Lo abbiamo già fatto in tante circostanze di complessità di fronte alla quale si affida alla base la possibilità di scegliere. E’ nato così un partito regionale con una mozione che ci ha consentito di essere un partito organizzato con il rispetto per la base. Ho fatto allora una battaglia e, voglio dirlo ad Adduce, senza contenuti provincialistici. Molti sono stati trasferiti nello statuto del partito regionale». A Matera la guida della Provincia è destinata ad andare a Maria Antezza? «Si è fatto un ragionamento condivisibile di offrire la guida al partito più grande, una scelta non di monopolio ma perchè dimensioni consentono di affrontare meglio il confronto. Non ci sono logiche interne o problemi di collocazione. Lacorazza e il Pd
non impone nulla a nessuno. L’ipotesi Antezza andrà discussa e decisa dagli organismi preposti cioè la direzione provinciale, l’assemblea provinciale e i segretari di circolo. Sono loro che dovranno decidere. Anna Ferrara in questo senso sta facendo un ottimo lavoro. L’ipotesi in campo è molto autorevole di cui conosco le attitudini di caparbietà. Un’ipotesi che mette in campo una persona che si può spendere al meglio». Nel Pd della Provincia il gruppo consiliare pare essere molto turbolento?
«La pattuglia di assessori e consiglieri che hanno fatto un ottimo lavoro sanno che non si può fare campagna elettorale escludendoli». I prossimi 18 mesi attendono sfide importanti e il Pd riuscirà a mantenersi forte? «Il Pd, lo dico senza presunzione, è la forza di questa Regione. Ha costituito per molto tempo il patrimonio che ha saputo governarla. Un Pd indebolito dopo questo periodo sarebbe preoccupante non solo per il partito. Ma per tutta la Basilicata». p.quarto@luedi.it
I “cespugli” non assicurano la presenza al vertice di maggioranza
Lacorazza sbotta: «No a ultimatum» POTENZA - Riunione con doppia versione dei fatti. O meglio con due resoconti diversi. Da un lato quella del segretario del Pd lucano, Lacorazza dall’altra quella dei leader regionali delle 5 forze politiche che, martedì scorso, hanno chiesto il rinvio del vertice di maggioranza già fissato per il giorno dopo. Il faccia a faccia che doveva essere chiarificatore c’è stato ieri (era stato chiesto dai “cepugli” per capire le intenzioni del maggiore partito della coalizione sul versante candidature per le prossime elezioni amministrative e sui programmi regionali per il fine legislatura alla Regione). Ma alla fine la sensazione è che ci sia meno chiarezza di prima. Perchè in una nota congiunta i socialisti che fanno riferimento a Rocco Vita e Rosario Sarubbi, la Sinistra democratica di Giannino Romaniello e Carlo Petrone, i vendoliani lucani di Titti De Simone e Paolo Pesacane, i Verdi di Giovanni Mussuto e i Socialdemocratici pongono una sorta di ultimatum al Partito democratico: «In assenza di segnali chiari non riteniamo di dover
partecipare a eventuali tavoli di confronto». Le 5 forze politiche quindi, non assicurano la propria presenza al vertice delle forze di maggioranza che è stato aggiornato definitivamente a lunedì prossimo. E non assicurano perciò, la propria permanenza nel centrosinistra. Non si è fatta attendere la risposta del leader lucano del Pd, Piero Lacorazza: «Spero di aver partecipato allo stesso incontro». In particolare Lacorazza chiarisce: «Non si giustifica assolutamente il tono perentorio, quasi da ultimatum, con il quale si vincola la partecipazione alla riunione di maggioranza, convocata per lunedì prossimo e più volte rinviata proprio per ascoltare le posizioni di queste forze politiche. E appare, inoltre, abbastanza curioso che ci si preoccupi del Pd e non ci si interroghi sulle responsabilità proprie che si sono osservate nel corso di questi mesi con vicissitudini meno evidenti, forse per la minor rappresentatività delle forze in campo. Ci vuole meno presunzione e più disponibilità al dialogo». Parole durissime del segretario Pd
che però non vuole rinunciare al dialogo tanto che sottolinea la volontà del Pd lucano di voler privilegiare l’alleanza piuttosto che l’autosufficienza. Questo in particolare un passaggio della nota del segretario Pd: «Anche la discussione avviata verso le imminenti elezioni amministrative ha avuto il merito di chiarire che il Pd si presenta al tavolo per un confronto aperto, tanto su eventuali primarie di coalizione quanto su progetti e priorità politico - programmatiche che abbiano l’ambizione di rappresentare un mondo ed una società che cambia». Le prossime ore saranno decisive per comprendere il quadro complessivo delle vicenda. Ma intanto le 5 forze politiche hanno chiarito: «Per noi si è definitivamente chiuso un ciclo del centro-sinistra lucano che è stato caratterizzato da una inadeguatezza dell’azione di governo, poca incisività nei processi socio economici, esigui risultati, contrapposizioni e litigiosità. Tutti elementi che hanno acuito le distanze fra istituzioni e cittadini sempre più delusi e distanti dalla politica. In particolare,
Piero Lacorazza al centro in un incontro del Pd
le ultime vicende interne al Pd e quelle riferite alla crisi regionale confermano la nostra convinzione che c’è bisogno di determinare innovazione sia sul versante programmatico che degli assetti politici con pratiche e regole condivise fra tutte le forze di una eventuale coalizione nel rispetto, pur riconoscendo le diverse rappresentatività, di tutte le componenti». E clima da decisioni importanti e
l’imminenza della scelta dei candidati è evidente che ha un ruolo fondamentale in questo. A Matera intanto dove la decisione sul candidato presidente della Provincia sembra in stato più avanzato ci sono già i primi scontri e separazioni: l’ex segretario provinciale Michele Corazza ha abbandonato il Pd così come ampiamente raccontato nelle pagine di cronaca locale. sal.san.
delle stanze. Le primarie danno una possibilità di scelta ai militanti, con una legittimazione “popolare” dei risultati. Credo sia meglio un conflitto “regolato” tra candidati, anche con toni forti, che la lontananza di chi crede nel partito ma sente, oggi, di non poter contare». Ce lo fa un esempio? «Penso sempre al caso di Nichi Vendola, governatore della Puglia, indicato dalle primarie, a dispetto dei pronostici: i partiti avevano in mente altro. Eppure si è rivelato la scelta giusta, frutto di una legittimazione autentica. Le primarie possono solo essere lo specchio di fratture già esistenti, ma in più possono chiamare a raccolta anche altre forze politiche, aprendo un gioco “tarato” sulla partecipazione reale». Metodo “totem”, da usare sempre? «Va evitato un uso sproporzionato. Non credo che le primarie servano per la scelta dei segretari politici, eccetto che per quello nazionale che, in fondo rispecchia un “popolo”. Credo vadano limitate alle cariche istituzionali, anche dei comuni maggiori, soprattutto se si decide per una coalizione». Sulla scelta del candidato alla Provincia di Matera è polemica. «Sulla vicenda ho scritto una lettera a Veltroni, al segretario regionale Lacorazza, a quello provinciale Petrone e al responsabile nazionale degli enti locali del Pd, Paolo Fontanelli. Ho spiegato di aver condiviso la scelta di risolvere contemporaneamente la questione “Provincia di Matera” con la crisi regionale. Come pure ho condiviso l’idea che in un territorio che per noi è punto di “debolezza”, anche per la sconfitta politica subita, il candidato fosse del Pd e che fosse espressione forte. Ho espresso perplessità sul metodo usato». Si riferisce alla scelta “a tavolino”? «Semplicemente credo che se un passaggio simile non è sottolineato da un percorso come le primarie, è facile il rischio di una condizione di frustrazione di militanti e dei gruppi dirigenti locali». Il Pd sta sbagliando approccio?
«No, assolutamente. Sto dicendo che il nostro partito ha il merito, grazie all’ottimo lavoro svolto da Lacorazza e Petrone, di essersi radicato sul territorio come non è accaduto altrove nel Mezzogiorno. Ma siamo in periodo delicato del percorso di costruzione del nostro partito. Discutere solo attraverso i metodi classici per costruire equilibri avanzati, rischia di indebolirci. E’ necessario coinvolgere ogni singolo militante». La regola vale sempre? «Se si accetta la regola delle primarie va applicata tanto a Potenza che a Matera, e tutti i dirigenti dovrebbero concorrere, un modo per dare forza e valore alla competizione. Il territorio è la nostra risorsa più grande». E sulle altre candidature “annunciate” o lanciate? «Al momento è solo un chiacchiericcio, non ho mai commentato, non lo farò ora. Quanto a me, ho solo sciolto la riserva. È lo Statuto del Pd che lo chiede, come dice che le candidature alternative rispetto agli uscenti al primo mandato vadano sottoscritte da un numero minimo di firme. Ma resto convinto che con le primarie si risolverebbero tanti problemi». Solo primarie? Nient’alto? «Con la fine dei partiti di massa, non sono ancora stati trovati modelli di funzionamento del partito adeguati alla partecipazione richiesta. Sono ancora fermamente convinto della forma di partito che Veltroni ha lanciato. Ma allo stesso tempo ritengo che non sia stato ancora raggiunto quel profilo “riformista e anche di massa” del partito». Non toccava al Pd rispondere alla voglia di partecipazione? Cosa propone? «Sembrerà banale, ma mi piacerebbe che non fosse così “strano” poter partecipare a delle serate in cui si parla “anche” di politica. Quando militavo nel Pci, da ragazzo, ricordo c’era la possibilità della contaminazione culturale tramite l’esperienza politica, era un fatto “quotidiano”. Oggi invece spesso si discute in lunghe riunioni al chiuso. Proprio come per la scelta dei candidati».
I Cristiano sociali di De Canio (Pd) I vendoliani del Movimento per la sinistra si presentano preoccupati per il dibattito troppo aspro «Per non essere piccoli» «Il Coordinamento regionale dei cristiano sociali, riunitosi nei giorni scorsi per valutare la difficile situazione politica del Pd di Basilicata, determinatasi in seguito alla crisi della giunta regionale e al dibattito mediatico piuttosto aspro del gruppo dirigente, esprime forti preoccupazioni per gli effetti negativi che potranno ripercuotersi sulla già grave crisi economica e sociale della regione». E’ quanto si legge in una nota del coordinatore regionale dei Cristiano sociali, Candido De Canio che aggiunge: «A parere dei Cristiano sociali, il gruppo dirigente del Pd, per non aver saputo o voluto analizzare seriamente la situazione di emergenza economica e sociale, ha di fatto trasformato la crisi di governo della giunta in crisi politica. Il malessere che serpeggia tra il popolo delle primarie (e non solo), è un problema vero. E' venuta meno la passione e la voglia di fare politica di tanti militanti, soprattutto giovani e donne che avevano creduto nel progetto del partito. Il disagio di molti nel Pd è anche il disagio dei Cristiano sociali che sono convinti che fino a quando non si saranno definiti i rapporti di forza tra i vari gruppi di potere, attraverso l'occupazione di tutte le postazioni ai vari livelli istituzionali, specie in prossimità delle elezioni amministrative, la risoluzione dei problemi veri della gente, a partire dai più deboli, continuerà ad avere battute d'arresto». Il documento prosegue: «La disputa non è tra cattolici e non, perché non è sui contenuti politici che ci si sta dividendo, né sono in discussione i valori cattolici. Se così fosse, i Cs non esiterebbero un minuto in più ad abbandonare il partito. Sono i comportamenti e le azioni che si mettono in campo, il modo di fare politica giorno per giorno, l'attenzione verso gli ultimi che danno senso ai valori, di cui si vuol essere portatori, e purtroppo, quasi sempre, comportamenti, azioni e valori non coincidono. L'etica
della morale e della legalità tenta sempre più ad affievolirsi e a distogliere l'attenzione verso la centralità della persona umana e della sua dignità. Il Pd, nato come partito nuovo, aperto, plurale e riformista, ha il dovere di ritornare al suo progetto iniziale; di portare a completamento la composizione degli Organismi dirigenti e di renderli operativi, essendo essi e non altri, deputati ad assumere decisioni; di favorire la reale partecipazione politica con il suo radicamento nel territorio e nei luoghi di lavoro; di avere l'umiltà di mettersi in ascolto verso i bisogni della gente; di rispettare le regole di convivenza che derivano dall'applicazione dello Statuto e del codice etico del partito. Contro ogni logica correntizia, che è la negazione della vera politica. Rigore morale e legale, trasparenza, rispetto gli uni degli altri, dialogo, capacità di lavorare intorno ad un progetto unitario di rilancio delle prospettive del partito, con una forte impronta riformista e progressista, consolidamento della prassi delle primarie in ogni appuntamento elettorale (nelle Istituzioni e nel partito), devono diventare una costante permanente dell'azione politica dal primo all'ultimo dirigente del partito. Questa è la strada utile per favorire anche l'avvicendamento generazionale». «Solo quando si riuscirà a fare tutto questo - conclude De Canio - si potrà dire che la costruzione della casa comune dei riformisti è stata completata e si potrà corrispondere alle attese di quanti hanno posto le loro speranze nel Pd. I Cristiano sociali, auspicano che l'intero gruppo dirigente ritrovi la motivazione primaria del far politica e si ripieghi seriamente sui problemi veri della comunità di Basilicata, senza tentennamenti e calcoli d’interessi individuali e o di gruppo e faccia tesoro del messaggio che i vescovi lucani hanno, ancora una volta, voluto trasmettere alle forze politiche».
POTENZA - Dopo avere ufficializzato le dimissioni della segreteria regionale di Rifondazione comunista, l'ex segretaria lucana del partito, Titti De Simone, ha presentato alla stampa il nuovo soggetto politico a cui i fuoriusciti dal partito di Paolo Ferrero stanno dando vita su scala nazionale. «Si tratta di un movimento nato dall'esigenza di costituire - ha spiegato la De Simone - una nuova sinistra dallo spirito unitario e plurale. Una sinistra in grado di rappresentare una reale alternativa politica in Italia e, in particolare, in questa parte di Mezzogiorno (la Basilicata ndr ) attraversata da problemi sociali, politici e culturali a cui il governo De Filippo non ha saputo dare risposte concrete». Il neonato Movimento per la sinistra, al quale avrebbe aderito oltre il 65 per cento degli iscritti lucani a Rifondazione Comunista, «non intende recitare la parte dell'ennesimo piccolo partito o della corrente minoritaria». Si pone invece il compito, ha aggiunto in proposito Titti De Simone, «di contrastare da un lato l'egemonia politico culturale delle destre e, dall'altro, di offrire una risposta, da sinistra, alla crisi economica, sociale, culturale e di civiltà che nel nostro Paese si fa sentire sempre più forte». Ma quali sono le novità veicolate nell'agone politico da questo nuovo soggetto? «Nuove idee, nuovi programmi e nuovi amministratori - ha sottolineato l'ex segretario federale di Potenza della Rifondazione Comunista, Paolo Pesacane - non calati dall'alto ma discussi, votati e scelti da assemblee attraverso il ricorso a consultazioni primarie». Nello specifico dei programmi del nuovo soggetto politico, poi, «i progetti per l'imminente futuro
Un momento della presentazione del Mps
MA ANGELA LOMBARDI ASSICURA «Rifondazione c’è sempre» A margine della scissione del Prc l’ex deputato Angela Lombardi ha diffuso una nota in cui ha dichiarato: «Una parte sceglie di fare un altro percorso ma Rifondazione resta. Resta e rilancia la sua iniziativa per un’altra Basilicata, Italia ed Europa». Una precisazione: Frammartino deciderà se abbandonare il Prc solo dopo una riflessione con quanti lo hanno sostenuto alla segreteria Materana. riguardano le liste da preparare per le prossime amministrative di giugno e un programma di partito da incentrarsi sulle problematiche dell'ambiente, del petrolio, delle energie rinnovabili e della Fiat Sata di Melfi». Al fianco di Titti De Simone e Paolo Pesacane, tra gli altri, hanno aderito all'Mps Ulderico Donadio (ex segretario potentino di Rc) e l'assessore comunale di Rionero Lina Grosso. «Il neonato Movimento - hanno spiegato - sarà aperto a chiunque abbia a cuore la ricostruzione di una vera sinistra e avrà nell'unità e nell'innovazione la bussola per il suo cammino. Sarà un partito -hanno concluso che accoglierà tutti i delusi dalla svolta centrista del Partito Democratico». Ma non tutte le esperienze di go-
verno compiute in Basilicata sotto le insegne del Pd vanno stigmatizzate. «Non bisogna dimenticare ha detto in proposito Pesacane - il lavoro compiuto dalla giunta provinciale di Potenza per la stabilizzazione dei suoi precari e per il credito etico». Anche il sindacato, infine, merita l'attenzione del Movimento per la sinistra. Ed è proprio per questo che una sua delegazione parteciperà, stamattina a Roma, alla sciopero generale indetto da Cgil - Fp e Fiom contro l'accordo separato per la riforma del modello contrattuale. «Un accordo che rappresenta - spiegano i rappresentanti dell'Mps lucano - un attacco alla democrazia, alla rappresentatività della Cgil e quindi un tentativo di spezzare l'unità dei lavoratori». Michele Russomanno
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Venerdì 13 febbraio 2009
Ladri di bambini La strana storia del tentato rapimento di un ragazzino raccontata dai cittadini
Orchi o vu’cumprà? Cersosimo divisa Due marocchini clandestini vengono identificati ed espulsi di FABIO AMENDOLARA CERSOSIMO - «Una cosa all’americana», dicono. «Come nei film polizieschi». Hanno mostrato i due sospettati al ragazzino, tra altri che gli somigliavano, e lui li ha riconosciuti. Troppo poco, però, per chiedere un arresto per tentato sequestro di persona. Ma i due marocchini non erano in regola con i documenti. E allora li hanno espulsi. La famiglia è tranquilla. Il ragazzino è tranquillo. E da oggi sono più tranquilli anche gli abitanti di Cersosimo, quasi 800. Da qualche anno combattono con lo spopolamento. «Ci provarono con un incentivo alle giovani coppie», raccontano. Ogni bambino nato nel 2000 avrebbe ricevuto cinque milioni di lire dal Comune. «Non aiutò molto». I dati precisi non li tiene sotto mano nessuno, «ma - dicono - ogni anno vanno via una quindicina di persone e nascono due o tre bambini». Per fortuna, raccontano, «ci sono un po’ di badanti straniere». Fanno numero. E sono bene integrate. Quella del tentato rapimento del dodicenne è una storia che interessa anche a loro. Ne parlano tutti. Anche se nessuno è riuscito a darsi una spiegazione. I fatti, più o meno, sono andati così. Due stranieri, forse zingari, in una Mercedes bianca, avvicinano il ragazzino e lo invitano a salire in macchina. E’ giugno, fa caldo e per strada a Cersosimo non c’è nessuno. Senza testimoni la storia dei due zingari è difficile da credere. Ricorda troppo il monito che si usava per impaurire i bambini: «Arrivano gli zingari e ti portano via». Poi, un mese fa, la Mercedes bianca è tornata. E questa volta c’erano due marocchini. Tentano di nuovo di avvicinare lo stesso ragazzino. Lui scappa. Questo raccontano in paese. Una manciata di case dove tutti conoscono tutti. E la strana storia della Mercedes bianca era da tempo motivo di chiacchiere al bar o al negozio di alimentari. Ma perché due marocchini avrebbero cercato di rapire quel ragazzino? E’ figlio di ricchi imprenditori? A Cersosimo dicono di no. I genitori lavorano in campagna. «Hanno una piccola azienda agricola». Il ragazzino va a scuola, fa sport e si comporta come tutti i suoi coetanei. «E’ molto equilibrato», dicono. Non è uno di quelli bravi a raccontare storie inventate. E per questo, forse, sono state investite del caso tutte le autorità. Il maresciallo dei carabinieri di Noepoli, il capo dei vigili di Cersosimo e anche il sindaco. «Sa raccontano - da queste parti non accade mai nulla». E così, quando accade qualcosa scendono in campo tutte le forze. Come qualche anno fa. A Noepoli, che da Cersosimo dista meno di dieci minuti, grazie a una strada tutta curve, c’era una donna sospettata di vendere i suoi figli. Lo raccontano ancora: «Sei gravi-
Possono sempre tornare I FATTI - I due marocchini avrebbero avvicinato il ragazzino nel centro del paese
LE INDAGINI - L’inchiesta, partita dal racconto del ragazzo è stata condotta dai carabinieri di Senise
L’AUTO - I due marocchini sarebbero andati due volte a Cersosimo con una vecchia Mercedes 190 bianca
Le reazioni che un minore può avere: parla la psicologa
Aveva paura di non essere creduto «E’ il copione in casi come questo» di LEO AMATO CERSOSIMO - Pirati contro bimbi perduti, adulti contro bambini, nella realtà come nel libro di James Matthew Barrie. «E’un gioco impari», per la psicologa Assunta Basentini. Lo scolaretto racconta alle forze di polizia: «Mi hanno corso dietro». Evidentemente pirati: tre; su una vecchia Mercedes bianca; carnagione olivastra; e perdipiù marocchini. Ripete: «E’ successo un’altra volta, quest’estate… sempre con gli stessi. Io non l’ho detto prima perché avevo paura di non essere creduto». La psicologa del Tribunale dei minori di Potenza ha le idee chiare: «Il copione in situazioni di disagio come questa è sempre uguale. I bambini si relazionano col mondo degli adulti e per prima cosa hanno paura di non essere creduti. La verità è che sicuramente possono mentire, amplificare, aggiungere particolari, ma i loro racconti scaturiscono sempre da un’esperienza diretta, perciò bisognerebbe esaminare ogni volta la loro personalità, e il contesto in cui stanno vivendo. Per questo agli interrogatori di un minore è predanze in sei anni». Se ne dissero tante anche allora. Addirittura che i bambini «venivano usati come pezzi di ricambio per i trapianti d’organo». Poi «non si è saputo più nulla».
visto dalla legge che sia sempre presente uno psicologo, o almeno un assistente sociale». Purtroppo in situazioni particolari, a volte bisogna fare anche senza. Comunque sia, per gli abitanti di Cersosimo la risposta è nel racconto del ragazzino: «Sono ladri». E anche le forze dell’ordine non ci stanno a girare troppo attorno: «Sono clandestini». In due di quei tre che sono stati riconosciuti nelle foto dal ragazzino sono irregolari, e almeno per loro arriva subito un decreto di espulsione. Entro cinque giorni dovrebbero abbandonare il paese, anche se alla fine, per come stanno le cose, spetta praticamente al loro buon cuore. Un altro ha tutte le carte in regola: è un venditore ambulante con il permesso di soggiorno e la residenza a Villapiana, soltanto pochi chilometri in linea d’aria da Cersosimo. Per lui le procedure sono leggermente diverse. Il dato di fatto è la paura. Pasquale Calà è il capo dei vigili del paese, e racconta al Quotidiano che dall’episodio, ai primi di gennaio, gli abitanti di Cersosimo sono spaventati, e i compagni di scuola del ragazzino non hanno più voglia di uscire di casa. Ma non è una ve-
Per il caso dei marocchini le indagini le hanno condotte i carabinieri della compagnia di Senise. Nel giro di poco tempo sono riusciti a individuare i due della Mercedes bianca. So-
ra e propria fobia. Luciana, ad esempio, è una signora di origini brasiliane che vive in paese da diversi anni. E’sposata con un uomo originario proprio del paese, e al telefono parla bene l’italiano. «Grazie a Dio sono stata accolta benissimo in questo paese, se fossi stata a Milano o a Roma, allora sì che me ne sarei già andata. Gli abitanti di Cersosimo sono curiosi, ti vogliono conoscere, anche se per me è stato facile anche grazie a mio marito. Poi bisogna abituarsi anche ai modi di fare del posto. In questo tanti sbagliano, ma è colpa loro. Io pensavo che mia figlia potesse avere dei problemi a scuola, poi invece mi sono dovuta ricredere. Solo degli zingari si parla male, spesso. Proprio questa mattina una signora ha bussato a un paio di porte per andare in bagno. La prima volta non l’hanno fatta entrare, la seconda sì, e quando se n’è andata hanno visto che aveva frugato nelle tasche di tutti i pantaloni che aveva trovato. Queste sono le cose che succedono». «Cersosimo è un’oasi», ci dice Don Christian che è il giovanissimo parroco del paese. «Un rifugio di pace e tranquillità».
no Driss Farid, 24 anni, e Mohamed Zahri, 31 anni. Vivevano da clandestini a Villapiana, in provincia di Cosenza. Ai carabinieri avrebbero detto di essere dei “vu’ cumprà” e di non
essere mai stati a Cersosimo. E altri elementi, al momento, nel fascicolo non ce ne sono. Ma i due non hanno i documenti. Quanto basta per un’espulsione. f.amendolara@luedi.it
ORMAI la cronaca lucana si riempie ogni giorno di più di fatti fino a ieri impensabili. La globalizzazione ci ha toccato al punto che i livelli di malaffare, di droga, di molestie, di malattie tumorali riescono a superare in Basilicata anche i livelli dei paesi più avanzati e più ricchi al mondo. Solo la povertà, la disoccupazione e lo spopolamento ci vedono sempre ai primi posti delle classifiche in Italia e non solo. L'ultimo episodio di Cronaca ha riguardato Cersosimo, un paese di appena 750 abitanti, in via di spopolamento e, pertanto, oggetto degli interventi promossi nei mesi scorsi dal Movimento sociale-Fiamma tricolore. Due marocchini, a più riprese, hanno tentato di rapire un bambino di 12 anni. Non si conosce il movente. Se agivano su ordinazione. Si sa solo che i due magrebini erano a bordo di una Mercedes 190 e, sempre a bordo di tale auto, erano ritornati l’altra sera a Cersosimo. Ai carabinieri avevano detto di essere degli ambulanti venuti da Villapiana. Ma alle nove e mezza di sera non si apre una bancarella in un paesino dove ormai già tutti dormono. Specie, poi, se non si ha mercanzia con sé da vendere. Il punto inquietante, però, è che i due, dopo essere stati fermati, fotografati individuati e riconosciuti non solo dal bambino ma anche dalle persone che avevano assistito al tentativo di rapimento, sono stati espulsi dall’Italia come clandestini. Ma sono davvero rientrati in Marocco? E lì saranno giudicati per quello che hanno cercato di commettere in Italia? E come si fa ad essere tranquilli a Cersosimo o altrove che questi non rientrano e non ritentano un’azione così bieca? Purtroppo, in assenza di pene certe, i cittadini di Cersosimo hanno di che preoccuparsi: i ladri di bambini possono sempre tornare. Vincenzo Mancusi segretario regionale Movimento sociale Fiamma tricolore
Primo piano
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Israele Il Papa annuncia un viaggio in Terra Santa incontrando i leader delle organizzazioni ebraiche Usa
«Shoa crimine contro Dio» Ratzinger: «Intollerabile il negazionismo. Chiedo perdono a quel popolo» CITTA' DEL VATICANO - "Mi sto preparando a una visita in Israele una Terra Santa per i cristiani così come per gli ebrei, poiché le radici della nostra fede vanno trovate lì". E dopo questo annuncio il Papa ha chiesto perdono agli ebrei, riprendendo le parole usate dal suo predecessore. L'occasione è stata l'incontro con i presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane ("Conference of presidents of major american. Jewish organizations"), il primo con il mondo ebraico dopo la crisi scoppiata per la revoca della scomunica ai lefebvriani, tra cui il vescovo Richard Williamson, che ha negato l'esistenza delle camere a gas scatenando la protesta degli ebrei. Ricalcando quanto disse Giovanni Paolo II, Ratzinger ha chiesto "perdono" per il comportamento di coloro che, nella storia, hanno causato tanta sofferenza al popolo ebraico come con la Shoah, "un crimine contro Dio e l'umanità". E ha sottolineato che è "inaccettabile e intollerabile" chi, tra gli uomini di Chiesa, la nega o la minimizza. Benedetto XVI ha ricordato quando Wojtyla, al Muro del Pianto a Gerusalemme durante la sua visita nel marzo 2000, chiese perdono a Dio "per tutte le ingiustizie che il popolo ebraico ha dovuto soffrire". "Adesso - ha detto - faccio mia la sua preghiera. 'Signore dei nostri padri, che scegliesti Abramo e i suoi discendenti per portare il tuo Nome alle Nazioni: siamo profondamente addolorati per il comportamento di
coloro che nel corso della storia hanno causato sofferenza ai tuoi figli e, nel chiedere perdono, vogliamo impegnare noi stessi per una autentica fratellanza con il Popolo dell'Alleanza". La Chiesa cattolica, ha detto il Papa, è "profondamente e irrevocabilmente impegnata nel rifiutare ogni antisemitismo". Ratzinger si è richiamato al Concilio Vaticani II, una "pietra miliare", ha aggiunto, nelle relazioni ebraico-cattoliche. "I duemila anni di storia dei rapporti tra giudaismo e Chiesa hanno attraversato molte differenti fasi, alcune delle quali dolorose da ricordare", ha ammesso il Papa. "Ora che siamo in grado di incontrarci in uno spirito di riconciliazione - ha aggiunto non dobbiamo permettere alle difficoltà del passato di impedirci di offrirci vicendevolmente la mano dell'amicizia". "Le nostre relazioni, basate sulle solide fondamenta del Concilio Vaticano II possono sopravvivere a periodiche cadute" e "noi possiamo riemergere" da queste "ancora più forti per lavorare insieme nell'affrontare le sfide alla nostra civilizzazione" come l'antisemitismo, ha detto in risposta il rabbino Arthur Schneier. Schneier, che ha ospitato il Papa nella sua sinagoga di New York, visitata da Benedetto XVI nel corso del suo recente viaggio negli Stati Uniti, ha espresso l'auspicio che Ratzinger sia "il costruttore-ponte" nell'attività di pace, di tolleranza e di dialogo interreligioso. Il rabbino ha inoltre espresso "sofferenza" in
Da Yad Vashem l’apprezzamento a Benedetto XVI Lo Yad Vashem «dà importanza alla inequivocabile dichiarazione del Papa che condanna la negazione dell’Olocausto e qualsiasi tentativo di minimizzare la portata della Shoah». È quanto ha affermato Avner Shalev, presidente dell’ente che gestisce il memoriale ufficiale che Israele ha dedicato all’Olocausto. «Sono certo che il Papa rafforzerà questo messaggio importante e non ambiguo che riguarda l’importanza della rievocazione dell’Olocausto nei suoi commenti durante la sua prossima visita allo Yad Vashem a Gerusalemme in maggio», ha aggiunto Shalev. Parlando a una delegazione della Conferenza dei presidenti della principali organizzazioni ebraiche statunitensi, Benedetto XVI aveva definito «intollerabile e inaccettabile» ogni negazione o minimizzazione della Shoah. quanto ebreo "sopravvissuto all'Olocausto" per la negazione della Shoah da parte di Williamson e ha sottolineato come l'impegno personale di Benedetto XVI che ha con "fermezza" condannato l'Olocausto, come in precedenza quello di Giovanni Paolo II, abbiano dato "ulteriore incoraggiamento per
costruire sempre più stretti legami tra i Cattolici e gli ebrei in tutto il mondo". Parole simili sono state pronunciate anche da Alan Solow, membro del "Pcmajo", anch'egli ricevuto in udienza. "Diamo il benvenuto e apprezziamo la visita in programma del Papa in Israele", ha
detto Solow. La gente e i leader di Israele, come noi, ha aggiunto, "guardano con trepidazione" a questo evento. Solow ha poi messo l'accento sull'importanza di questo incontro in Vaticano come momento per ribadire la condanna di ogni forma di antisemitismo.
Il caso
Parla la vedova di Raffaele Ciriello, il fotografo di Ginestra ucciso nel 2002 a Ramallah
«Israele ha risarcito il fotoreporter inglese, e mio marito?» "Risarcimento? Guardi, non ho nessun problema a dire che di lire non ne ho ricevuta neppure una". Parla schietto, come è nel suo stile, Paola Navilli, codognese moglie di Raffaele Ciriello, fotoreporter di grande esperienza ucciso il 13 marzo 2002 a Ramallah da una raffica di mitraglietta sparata da un carro armato israeliano. Raggiunta al telefono nel traffico caotico di Milano dove ora risiede, Paola Navilli ha ascoltato gli ultimi aggiornamenti riportati dal quotidiano israeliano Ha'aretz. La notizia è quella del milione e mezzo di sterline che il governo di Israele darà alla famiglia di James Miller, il reporter britannico ucciso dall'esercito israeliano nel 2003 al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto mentre stava girando un documentario. In un comunicato, il portavoce della famiglia Miller ha dichiarato che la decisione "è quanto di più simile ad un'ammissione di colpevolezza da parte del governo israeliano che si potesse ottenere". Già: colpevolezza. Quella che invece, per la morte di Raffaele Ciriello, il governo di Israele non ha mai ritenuto di doversi assumere. Secondo il governo israeliano, infatti, Ciriello ha perso la vita in un luogo dichiarato ufficialmente "zona di guerra". Come dire: rischi e pericoli erano più che noti a chi in quella
Alla vittima britannica destinati un milione e mezzo di sterline
L’indagine archiviata Il 13 marzo 2002, colpito da una raffica proveniente da un carro armato israeliano, moriva a Ramallah il reporter italiano Raffaele Ciriello, noto fotografo di guerra, mentre stava documentando un rastrellamento dell'esercito israeliano nei Territori occupati palestinesi. La consulenza medico-legale poi disposta in Italia sul corpo di Ciriello avrebbe evidenziato che il reporter era stato colpito da cinque proiettili cal. 7.62 Nato che avevano provocato lesioni al fegato, alla milza, allo stomaco, all'intestino e fratture multiple al bacino. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, che aveva intrapreso il relativo procedimento penale per acclarare i fatti ed individuare gli autori del crimine, ricostruiva così l'omicidio in base al video girato dallo stesso Ciriello mentre subiva i colpi mortali (nella foto tratta, dal video, la raffica del tank israeliano) e alle testimonianze dei presenti in quel momento sul posto:L'11 settembre del 2003, la Procura della Repubblica a Milano, dopo aver sottolineato le circostanze rilevanti del delitto commesso ai danni del fotografo italiano, vista la reticenza del governo israeliano e la necessità che i fatti venissero comunque sottoposti ad una autorità indipendente (diversa dall'esercito israeliano e dal suo governo, che del primo era stato semplice portavoce) era quindi costretta a richiedere l'archiviazione del procedimento per essere rimasti ignoti gli autori del crimine e a trasmettere gli atti al governo per ottenere l'instaurazione di un procedimento penale all'estero. zona di guerra decideva comunque di addentrasi. Ciriello lo aveva fatto per lavoro. Noto fotografo di guerra, il fotoreporter lucano di Ginestra stava documentando un rastrellamento dell'esercito israe-
liano nei territori palestinesi occupati. E tanto è bastato al governo israeliano per ammettere sì l'accaduto ma non la colpa dei propri militari. Lo si legge nella documentazione d'indagine israeliana
fatta pervenire nella primavera 2004 al governo italiano: "Visto che il luogo dove è avvenuto l'incidente era stato dichiarato "zona di guerra"- si legge nel rapportonon è possibile imputare alcun il-
lecito ai militari coinvolti". Già l'anno prima, nell'estate 2003, erano peraltro arrivati inequivocabili segnali da parte di Israele in merito all'uccisione di Raffaele Ciriello. In quell'occasione fu accolto con inaspettato stupore il rifiuto da parte di Israele di assecondare la rogatoria internazionale avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano per conoscere l'identità dei militari israeliani che erano nel tank da dove vennero sparati i cinque proiettili calibro 7.62 Nato che uccisero Ciriello. La reticenza del governo israeliano costrinse la Procura milanese ad archiviare il procedimento penale in corso, demandando tutta la questione al governo italiano. Da allora ad oggi però sulla vicenda è calato il silenzio. L'unica causa ancora in corso è solo quella intrapresa dalla moglie di Ciriello, avviata direttamente in Israele, senza alcun appoggio istituzionale formale. "I tempi del procedimento sono lentissimi- ammette Paola Navilli- Fiducia nell'esito di questa causa? Poca, lo ammetto. Ma quando Raffaele è stato ucciso non era in atto chissà quale azione di guerriglia. Lo hanno centrato ed ucciso. E lo hanno tolto all'affetto dei suoi cari". Luisa Luccini
«E’ morto in un posto di guerra» Dunque ha accettato il rischio
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A TUTTI GLI UOMINI LIBERI E FORTI
BELISARIO E I PROBLEMI DELL’IDV
di LORENZO LUPO
MIMMO MASTRANGELO
NOVANT’ANNI fa, la sera del 19 gennaio 1919, don Luigi Sturzo, da un albergo della capitale, presentava alla stampa il noto e famoso appello “A tutti gli uomini liberi e forti che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini su-premi della Patria” affinché “uniti insieme propugnino… l'affermazione degli i-deali di giustizia e libertà”. Con l'appello, venne presentato anche il programma del Partito Popolare. Si può osservare subito che l'appello non rappresentava una questione parroc-chiale o di bottega o di bandiera e non riguardava soltanto i cattolici, ma era rivolto agli uomini ragionevoli per affermare gli ideali di “giustizia e libertà”. Questo messaggio carico di pathos emotivo, nuovo e originale nel panorama politico di quel tempo, venne calato nel bel mezzo delle intricate diatribe delle vecchie querelle liberali, riformiste, trasformiste, ormai sterili ed incapaci a fronteggiare le nuove problematiche socio-culturali-economiche insorte all'indomani del primo conflitto mondiale che ha mutato prepotentemente la vita ed ha suscitato, nel contempo, rivendicazioni impensabili qualche anno prima. In questo contesto, appare straordinaria l'intuizione di don Sturzo di affidare il rinnovamento del Paese agli uomini liberi e forti dotati degli ideali di giustizia e libertà nel cui binomio si avver-tono echi di modernità. Si può anche dire che, con l'appello sturziano, che è semplice e, ad un tempo, coraggioso, i cattolici italiani sono usciti di minorità, si sono liberati dal recinto del-le protezioni e sono entrati a pieno titolo nell'agone politico nazionale, seppure con ritardo di oltre mezzo secolo dall'Unità, per via delle note vicende collegate alla “Questione Romana”, superando, da una parte, i divieti Vaticani e il patto Gentiloni e, dall'altra, i vecchi pregiudizi laico-massonici, anticlericali e, in generale, anti-cattolici. Sotto questo aspetto, se il Partito Popolare ebbe un'esistenza breve per l'irrompere del fascismo, la sua esperienza è da considerare importante per aver re-so compiuta e unanime l'Unità nazionale con l'immissione nella vita politica di una parte cospicua di cittadini per lungo tempo vissuti nell'ombra o all'ombra di inte-ressati protettori. Eppure il Partito Popolare non può essere definito come il “partito dei cattoli-ci” tout court perché don Sturzo volle sempre mantenere fermo il limite tra “laico” e “clericale”. E questo, che rappresenta uno degli aspetti della modernità del partito, fu motivo di un lungo battagliare al congresso di Bologna, il primo, nel giugno 1919, tra padre Agostino Gemelli, potente fondatore dell'Università Cattolica, e don Sturzo che riteneva il cattolico in politica non il «beghino dell'armonia», ma l'operatore impegnato a capire i problemi della vita per assimilarli e trasformarli «nell'attrito dei fatti concreti». Diremmo oggi con linguaggio moderno, a sentire la politica come servizio. Chiosa a tal proposito Gabriele De Rosa che “il laico cattolico, non avrebbe sbandierato la sua fede, ma avrebbe vissuto e combattuto per una umanizzazione della realtà sociale”. Principio etico sacrosanto che nella realtà politica del nostro tempo sembra obnibulato e sempre più di rado attualizzato. Certo, don Sturzo non ebbe vita facile né col Vaticano, né all'interno del parti-to soggetto a fibrillazioni ed ondeggiamenti. Egli cercò di tenere la barra sulle rotte congressuali, ma non sempre ci riuscì. “Il popolarismo di don Sturzo - dice con lucida critica il prof. De Rosa - fu come il classico vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro” attaccato da ogni parte e soggetto a “crisi e fughe di ogni specie in una lotta disperata”. La manchevolezza più grave, però, possiamo dire a posteriori, a distanza di novant'anni, pur se non ascrivibile esclusivamente al Partito Popolare, fu l'assenza di una visione “rivoluzionaria” delle alleanze parlamentari col conseguente mancato incontro dei popolari con i socialisti, malgrado il notevole successo dei due parti-ti nelle elezioni del 1919. Don Sturzo disse in una intervista che «oggi come oggi, gli avvenimenti non sono maturi per una simile collaborazione». E fu un gran peccato, una iattura per il Paese per tutto quello che accadde dopo. E quando De Ga-speri e Turati ipotizzarono un accordo nel 1925 era, ormai, troppo tardi. Questa particolare esperienza del Partito Popolare, tuttavia, non è stata estranea a De Gasperi al termine del fascismo e del secondo conflitto mondiale quando avviò una collaborazione nel Parlamento e nel governo con la sinistra socialista e comunista. E dovrebbe essere oggetto di riflessione permanente il dato secondo cui, anche dopo l'interruzione della collaborazione di governo, non ha impedito a socialisti, comunisti, democristiani e laici di continuare a dibattere in Parlamento, sia pure con asprezza, le questioni del Paese e, finanche, di collaborare nella discussione, redazione, approvazione pressoché unanime della Costituzione che sarà emanata, come sappiamo, il 1 gennaio 1948 e difesa sempre e ad oltranza nei decenni successivi. Sicché, ancora oggi, pur di fronte a mutamenti epocali della società, appare attuale la questione dei rapporti tra cattolici democratici e sinistra riformista. Le ragioni dello stare dalla stessa parte non sono mutate. Era rivoluzionario ieri, lo è maggiormente oggi quando, pur non palesandosi imminente un pericolo neo-autoritario, assistiamo con fastidio all'incombere di un imbarbarimento del sistema politico-democratico. E ciò non tanto per effetto della contrapposizione tra le parti che rappresenta la necessità dialettica della politica, quanto per la slealtà dei rapporti interpersonali che si riflettono ineluttabilmente tra i partiti e all'interno dei partiti - dove regna l'infinita notte dai lunghi coltelli - e, finanche, tra le istituzioni e all'interno delle istituzioni.
LE RESPONSABILITA’ DEL DECLINO DEMOCRATICO di VINCENZO VITI dalla prima provo qualche imbarazzo nel dirti che non mi ritrovo per intero nella tua nobile e dotta invettiva. Innanzitutto perchè anch'io sono figlio della storia che tu racconti con implacabile ostilità. Per carità, sono entrato in politica per passione, non sono figlio d' arte, ho lavorato sodo, ho letto qualche libro, mi sono misurato con le infinite generosità e viltà delle relazioni sociali, ho lottato per le mie, e non solo mie, ragioni. Ho incrociato uomini valorosi e i tanti furbi (un intreccio di spregiudicatezza e di calcolo, un' intelligenza minore votata all' intrigo e alla chiacchiera). Insomma ho conosciuto il mondo (ed è una ricchezza) e mi dolgo che il mondo non abbia conosciuto me (ma sarebbe stato troppo). Però sono stato anch'io "delfino" di qualcuno, sono stato amato e odiato, esaltato e disprezzato: ma in una stagione di mezzo nella quale i partiti erano ancora scuole di formazione civile, gli enti locali il guado delle prime esperienze e la politica una straordinaria avventura della passione e dell' intelligenza. Io non rinnego quella stagione piena di frutti maturi e di acerbe illusioni, tuttavia una stagione di gesti generosi e di errori innocenti, talvolta imperdonabili. Oggi tu descrivi, con una penna rapida e felice, l' affresco della "società dei furbi". Ma taci (perchè?) che è una società in qualche modo prodotta da una estenuazione della politica, da una caduta delle risorse etiche, dall' arretramento del costume democratico quando non dal declino di quella civiltà compatta che avevamo ricevuto in conse-
gna. C' entriamo noi con questo declino? Portiamo qualche responsabilità? Io non mi sottrarrei a questa riflessione. Poichè se la affrontiamo con serenità arriveremo a comprendere perchè io, che non sono il più anziano del governo De Filippo, venga assunto a obiettivo (qualche volta per "penna delegata") di un giovanilismo senza mestiere, ambizioso oltre ogni decenza, aggressivo per debolezza. E la spiegazione sta nel fatto che, probabilmente, più che i miei anni (68 per l' anagrafe), la mia esperienza e la mia modesta intelligenza rappresentano un imprevisto ingombro, forse un blocco (sia pure temporaneo) in quello svolgimento lineare della storia, in quello storicismo ottimistico, talvolta predatorio che conosce sin da ora, per virtù divinatoria, l' esito di ogni avventura umana e che pensa alla politica come il compimento di una guerra di quartiere o di borgata o di condominio. Scusami se mi sono spinto lontano dal tuo punto di osservazione. E se ho indugiato sui sentimenti che provo e sulle emozioni che vivo: sentimenti ed emozioni consapevoli del servizio che sono chiamato a rendere e che non ho certo preteso. Voglio solo dirti che il pessimismo che circola nelle tue prose, solitamente intelligenti e coraggiose, non ci aiuta. Perchè in questo tempo non è difficile che tu possa incontrare sulla tua strada pessimisti più radicali di te, certo più furbi ma pronti a saltare sul carro di Tespi per recitare il copione che conosci e del quale ti indigni. Con l' affetto che sai.
MINORI E L’ALLARME POVERTA’ IL DATO relativo ai minori poveri in Basilicata che, secondo i dati diffusi in un convegno del Cnel, rappresentano il 30% della popolazione minorile complessiva, toccando un livello percentuale di media da Paesi in via di sviluppo, è allarmante ed evidenzia la necessità di un piano contro la povertà e l'esclusione sociale. Il rapporto getta un nuovo grido d'allarme dopo l'incidenza povertà che l'Istat calcola in Basilicata, al 2007, pari al 26,3% delle famiglie lucane con una punta massima del 29,8%. Sono sopratutto le famiglie più numerose a vivere i maggiori disagi, tenuto conto che il 32,3% delle famiglie che l'Istat classifica "sulla soglia di
povertà" hanno tre o più figli. E' evidente che le istituzioni locali e la politica devono interrogarsi su cosa fare e che il Programma di Cittadinanza Solidale non è sufficiente a dare risposte adeguate al forte disagio economico. Specie per le politiche sociali a favore dei minori vanno messe a punto azioni di intervento a tutto campo, sopperendo pur nella ristrettezza dei bilanci degli enti locali e promuovendo il terzo settore a svolgere un ruolo di particolare rilievo con benefici diretti sull'occupazione. Raffaele Soave capogruppo del Pdci in consiglio provinciale
NON SONO sicuro se le spiegazioni chieste in una missiva dal senatore Felice Belisario al presidente De Filippo, in merito alle scosse e boati scosse fuoriusciti lo scorso due febbraio dal Centro Oli di Viggiano, siano più impertinenti ( e al contempo provocatorie) o ridicole. Già altre volte il parlamentare lucano del partito di Di Pietro aveva sparato nel mucchio, sempre non rammentando ( o facendo finta di scordarsene) che Italia dei Valori è ormai “s t a mpella storica” delle varie giunte De Filippo che alla Regione Basilicata si sono succedute dal 2005. Il senatore Belisario nella lettera, che questa testata ha pubblicato domenica scorsa, scuote De Filippo affinché i rappresentati istituzionali, insieme ai responsabili degli impianti petroliferi, diano risposte certe sui ripetuti incidenti verificatisi. Le pretese delucidazioni del parlamentare di per sé saranno pure sacrosante, ma perché non le ha provate a chiedere in primis e con pubblicazione sui giornali all' assessore componente della giunta del suo partito? E visto che si trovava in vena di polemica e strigliature il senatore Belisario poteva anche interrogare l'assessore Autilio su come va la Formazione in Basilicata e se sotto il corpo degli eventi culturali sostenuti dal Dipartimento di Corso Umberto fosse venuta prevalente un'idea critica di cinema, letteratura, arte, teatro o se dietro al sostegno del sistema delle biblioteche della regione fosse stato adottato negli ultimi tempi un criterio di omologazione o di differenziazione premiante i contenitori virtuosi? Il senatore Belisario mi sa che con la lettera al presidente De Filippo abbia preso un bel granchio (l'ennesimo), è troppo comodo puntare la pistola sugli altri e mai mettere parola sull'azione politica ed amministrativa dei rappresentanti del proprio partito. Non ha nessun torto il giornalista di Repubblica Curzio Maltese quando, nel rabbuffare Di Pietro, mette allo scoperto tutta quella cultura politica di Italia dei Valori, populista e reazionaria nell'aizzare le folle sulle falle altrui e ceca nel riconoscere le proprie pecche. Che sono pure tante ed egualmente pesanti.
Venerdì 13 febbraio 2009
RADIOTERAPIA GLI INTERESSI DEI CITTADINI di ANTONIO DANELLO IL PROBLEMA dell'assetto della sanità, in particolare, quella oncologica, non deve essere affrontata sotto le spinte di questa o quella zona. Peggio ancora, come sta avvenendo, con una forte contrapposizione. E' una vecchia storia che già ha creato danni ai cittadini, costi aumentati e disfunzioni mai corrette. I sindaci del Vulture, tranne alcune eccezioni “ intimano” (sic!) alla Regione di non dar corso all'eventuale Unità di Radioterapia presso l'ospedale San Carlo di Potenza, seppure dirette dallo stesso Crob; come qualcuno prevede. Crob che fra breve tempo disporrà di ben tre macchine per la radioterapia. Insomma si sollecita, anche contro pareri autorevoli, una concentrazione di funzioni; mentre per altri aspetti, gli stessi sindaci, chiedono deleghe e decentramento. La Radioterapia al San Carlo scaturisce, come richiesta, da dati epidemologici, da pareri di esperti, ma soprattutto da ben 42 mila firme, da associazioni e cittadini. Sarebbe il caso che qualcuno ricordasse ai sindaci del Vulture un'ulteriore contraddizione. Durante la lunga e costosa gestazione del Crob di Rionero nessun politico della città di Potenza, a partire dai sindaci che si sono susseguiti, ha mai chiesto di bloccare quel “cantiere” infinito, ovvero che non si arrivasse, anche dopo tanto tempo alla apertura. Ci sembrava che si fosse raggiunto un livello di maturità tale da poter pensare a forme di collaborazione, d'integrazione. Qualcuno si era addirittura azzardato a parlare di una possibile rete, rete oncologica in particolare fra le diverse strutture. Purtroppo dopo le nomine dei direttori generali si sono riaccese le ostilità. Per la verità l'intervento del sindaco Santarsiero è stato equilibrato e pacato e comunque non contro il Crob o altre strutture ospedaliere regionali! Il tavolo con i nuovi direttori generali per un lavoro serio e costruttivo tarda a decollare per le evidenti resistenze che si manifestano. Malgrado gli sforzi dell'assessore alla Sanità le spinte e le controspinte bloccano un riassetto dell'organizzazione assistenziale più funzionale. La storia non ha insegnato niente ai tanti che a vario titolo, con vario tono discutono di problemi così importanti. La Regione per le “pressioni” localistiche si trova a gestire per 600 mila abitanti 17 strutture ospedaliere; per molte di queste è difficile attribuire un ruolo valido e produttivo. Spese a parte, rappresentano un problema di difficile soluzione. Ecco perchè quando si discute di sanità bisogna mettere al centro i bisogni dei cittadini, gli orientamenti scentifici, ecc. ecc. . Al di là dei campanilismi interessati non si può pensare che la più grande struttura ospedaliera Regionale, quale il San Carlo di Potenza, a cui accedono maggior numero di pazienti oncologici, sia privato di una Unità di Radioterapia. Abbassiamo i toni, i problemi sono molto delicati, in un settore come la sanità non ci dovrebbe essere spazio per i localismi e le strumentalizzazioni , ma deve prevalere l'interesse dei cittadini a partire da quelli ammalati.
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I COMITATI BERLUSCONI, TREMONTI DEI SIGNORI NO E LE BANCHE di ANTONIO GALIZIA ESISTONO questi comitati ed esercitano il loro potere contro l’ipotetica estrazione di petrolio greggio nella zona di S. Cataldo di Bella e sono costituiti da quei cittadini che sanno dire solo no e sentono sotto il naso la “puzza” del petrolio. Però non sentono l’olezzo che fa parlare di sè, per essere i parassiti e i contestatori di quelle cose che non puzzano e di cui si sono appropriati senza esborso di nulla ma solo di sfruttamento dello Stato con boom assistenzialistici che purtroppo non li rabboniscono, ma li incoraggiano a perseverare nella protesta anche sull’assurdo. Sono i solidali della sinistra e dintorni che a costo di sporcare nel piatto dove mangiano, sentono il fervore della rabbia contro chi, certamente, più ragionevole, usa il proprio cervello per costruire e per non distruggere. Il Comune di Baragiano, fortunatamente o sfortunatamente, ha un’amministrazione di centro destra ed è questo il movente principale che esalta i signor no epifanici della Cgil. Intanto, costoro vivendo di assistenzialismo e non di lavoro sudato, hanno sempre da disdire e disapprovare, perché il loro grado culturale non eccelle di altro, ma di interessi pretestuosi e volgari anche socialmente, a proprio vantaggio. Vengano fuori i taumaturghi di fede alla rovescia e dicano di sè a cominciare dall’arringatore di folla al Centro sociale di qualche sera fa. Dica come ha avuto casa, lavoro, assistenza e qualcos’altro, facendo leva sui apporti che i veri lavoratori, hanno pagato anche per lui. E’ stata, ironicamente criticata l’assenza dell’amministrazione comunale, che evidentemente avrà avuto i suoi buoni motivi di non partecipare e qualcuno ha parlato di freddo da caverna nella sala delle conferenze dov’erano riuniti, forse, voglioso, con questo slogan, di colpire ancora il sindaco di Baragiano. Ma sicuramente l’eloquio è stato spifferato da chi
ignora che il “Centro Sociale” ha un’amministrazione autonoma che non ha niente a che vedere con quella comunale e i soldi per il riscaldamento, purtroppo, non li ha tro sinistra, perché sono assorbiti dagli sperperi dell’assistenzialismo, piaga che in Basilicata, precipuamente, non demorde dagli interessi consociativi e ad personam. Purtroppo i signor no vogliono sempre esercitare il loro mestiere fino in fondo e le ragione vera è che non sono mai cresciuti nella loro sempre più impoverita psicologia. Questo è il problema. Non la puzza del petrolio, che forse, per loro potrebbe essere migliorativa. Come sono solerti quei tali che si dicono “Verdi” o di lega ambiente o di altro con le “freccia” a sinistra, quando hanno voglia di screditare chi può sicuramente aggiornarli culturalmente e civilmente. Perché, invece di protestare da signor no non si concertano senza protesta a pretendere misure ecologiche ottimali a garanzia della la salute della manodopera impegnata per l’estrazione del greggio, anziché abbaiare alla luna? Questi signor no fanno anche carriera nella cerchia del centro sinistra regionale e diventano Direttori generali negli ambienti in cui la politica li diffonde, non certamente per eccellenza, ma perché mancando di poteri culturali ad hoc dovranno creare altri “casini”. Non si scoraggino i sig. no e dicano entusiasti: magari venga il petrolio! Farebbe ricchezza sicuramente, più ai “protestatari” che finora non hanno capito niente. Si sveglino dall’assopimento epifanico, gli epifanici signor no, della disubbidienza e con un esame di coscienza, non piangano la malasorte ma dicano grazie anche a Berlusconi per come sta rinnovando l’Italia. Con l’augurio di sdebitarsi ringrazino chi paga per loro, anche per le insolenze che riceve. dott.antoniogalizia@libero.it
QUEL FANATISMO CONTRO L’8 X 1000 IL FANATISMO ideologico non finisce mai di stupirci. A rendersene interprete, questa volta, è Carlo Padda, il responsabile Cgil della Funzione Pubblica il quale, per incrementare il budget per i precari, vorrebbe fare scempio del finanziamento dell’8 x 1000, quello che gli italiani liberamente destinano alla Chiesa cattolica, alle altre fedi religiose o all’intervento dello Stato a tutela dei beni culturali. Che sia necessario incrementare il fondo finanziario per i lavoratori precari, è fuori di dubbio, anzi è un’urgenza, un dovere democratico. Ma che si debba colpire la Chiesa cattolica, in barba alla libera scelta degli italiani, questo è frutto di autoritarismo, ma è anche il
segno di una volontà persecutoria nei confronti dei cristiani e della Chiesa cattolica. Con l’aggravante, di rinverdire i tempi andati, quelli di Peppone e Don Camillo o, peggio, dei mangiapreti impenitenti. Dunque, si provveda alle risorse necessarie, per assicurare ai lavoratori tutti, precari compresi, serenità ed occupazione; ma, di grazia, si rispetti la volontà degli italiani che quando decidono di dare il loro obolo alla Chiesa cattolica, lo fanno, nella convinzione che la Chiesa, oltre all’alta missione di fede, svolge anche un ruolo fortemente sociale, basti pensare alle suore che, per tanti anni, in silenzio, hanno amorevolmente accudito Eluana. Saverio D’Amelio
di FRANCESCO BOCHICCHIO L’ATTEGGIAMENTO dell'attuale Governo nei confronti delle banche è degno della maggior attenzione e tale da suscitare più di un dubbio: atteggiamenti punitivi nei confronti delle banche da un Governo di centro-destra, su tale aspetto ben più radicale del precedente Governo di centro-sinistra, non possono essere liquidati in modo generico. La spiegazione che rinviene nel Governo un atteggiamento tipico della destra populista, vale a dire di quella destra che cavalca il malcontento dei lavoratori autonomi e delle piccole imprese nei confronti non solo dello Stato e - apparentemente nei confronti dei sindacati, ma in realtà - dei lavoratori dipendenti, ma anche delle grandi imprese e quindi delle banche è corretta, ma corre il rischio di essere generica, in quanto non spiega accuratamente il perché di tale dialettica ed anzi contrapposizione all'interno dell'imprenditoria. Prima di proporre opzioni interpretative, occorre partire dai fatti, spesso più eloquenti di ogni raffinato sermone: in primo luogo, prima dell'estate, il Governo aveva introdotto, nell'ambito delle misure fiscali della finanziaria, la c.d. “Robin Tax”, vale a dire il notevole aggravamento del regime di tassazione diretta di banche, compagnie di assicurazione e compagnie petrolifere, quali imprese da utili estremamente rilevanti. In termini tecnici, l'aggravamento si è realizzato, per le compagnie petrolifere, mediante l'innalzamento notevole (dal 27% al 33%) dell'aliquota, e per le banche e le compagnie di assicurazione mediante il peggioramento notevole della deducibilità dei costi (nonché mediante l'inclusione nella base imponibile IRAP dei dividendi): vi sono state inoltre altre forme di aggravamento, anche di imposizione indiretta. Alla critica tradizionale che tale forma di aggravamento fiscale sarà traslata dalle imprese interessate sugli utenti, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, “artefice” della misura, ha risposto che seguendo detta critica si dovrebbe provvedere a tassare solo i lavoratori dipendenti, unici impossibilitati a traslare su terzi le loro tassazioni. Nel rimandare il punto ad un'analisi pragmatica sul piano dei risultati - che sembrano smentire l'impostazione del Ministro Tremonti -, peraltro, sorge spontanea una domanda: sulla base di quale presupposto sono individuati i soggetti su cui far pesare l'aggravamento? Si è detto che gli stessi sono stati individuati per i loro profitti estremamente rilevanti. Ma tali profitti rilevanti sono stati ritenuti meritevoli di aggravamento apposito in quanto dovuti ad abusi e comunque ad una forma di mercato concorrenziale non perfetta, o solo per la loro misura rilevante? Giusta la prima ipotesi, la reazione dell'ordinamento dovrebbe essere quella di reprimere gli abusi o eliminare le imperfezioni del mercato, la qual cosa non dovrebbe rivelarsi impossibile, anche alla luce della sussistenza in Italia di una rigorosa normativa di tutela dei risparmiatori e della concorrenza, e non quella, propria dell'aggravamento in questione, di far partecipare lo Stato agli utili da abusi e da imperfezioni del mercato. Giusta la seconda ipotesi, un aggravamento a carico delle imprese che traggono utili rilevanti in assenza di abusi ed in presenza di una situazione concorrenziale sembrerebbe rivelarsi tale da penalizzare la loro maggiore efficienza imprenditoriale: si potrebbe invero osservare, che, a guardare la sostanza della questione, sembrerebbe essersi verificata l'introduzione di una particolare forma di progressività della tassazione, come confermato dall'aumento dell'aliquota per le compagnie petrolifere. Peraltro, in tale ottica, non si comprende perché l'aggravamento sia stato fissato non
in funzione solo degli utili, o di altri valori patrimoniali positivi ritenuti particolarmente positivi, invece che in funzione del ramo merceologico di appartenenza. In definitiva, l'aggravamento in questione sembra oscillare tra l'imposizione alle impur essendo cen-contropartita per un prese più forti didiuna atteggiamento di inammissibile - ed anche sconcertante vista la presenza di una regolamentazione capillare e rigorosa, a quanto pare solo nell'apparenza, senza efficacia reale - condiscendenza da parte dello Stato da un lato e dall'altro un atteggiamento demagogicamente punitivo nei confronti di dette imprese. In secondo luogo, con l'esplodere della crisi finanziaria, il Ministro Tremonti , nel paese meno colpito dalla crisi , con il sistema finanziario e bancario meno traballante, grazie soprattutto ai controlli efficaci di Banca d'Italia, è stato promotore di una normativa relativa ai salvataggi bancari sia con discrezionalità di esso Ministro e non di Banca d'Italia e quindi con un controllo politico sul vertice delle banche sia con tassi di interessi alti, il tutto in modo tale che nessuna delle banche, evidentemente così scoraggiate, vi ha fatto ricorso; Tremonti non perde inoltre occasione per criticare le Autorità di Vigilanza estere ed internazionali (e quindi anche il Governatore Draghi ) e le banche per la crisi, attribuendo la stessa crisi agli eccessi da speculazione ed alla mancata forza delle Autorità di controllo , e quindi per tentare di condizionare gli interventi di risanamento delle banche al sostegno delle imprese industriali. Il discorso è impostato in modo completamente infondato: gli eccessi da speculazione sono non una caratteristica del solo settore finanziario, ma un elemento endemico del sistema capitalistico ed a esso connaturato, dovuto alla libertà di impresa senza controlli e senza limiti funzionali, ciò sia nel settore industriale sia in quello finanziario, senza alcuna dicotomia tra i due. La carenza di controlli è dovuta non a timidezze delle Autorità di controllo, ma al clima politico non in grado di porre limiti effettivi all'iniziativa imprenditoriale e quindi di fissare il confine oltre il quale questa diventa abusiva. Il settore finanziario è a base dell'economia perché consente di far affluire i necessari mezzi finanziari alle imprese produttive, e quindi il risanamento del settore finanziario è necessario intrinsecamente, senza vincolare tale risanamento alla destinazione delle risorse al settore produttivo, in quanto solo un settore finanziario sano e solido può sorreggere gli altri settori. Emerge quindi , in definitiva, in sintesi sui due punti, la natura dell'atteggiamento del Governo verso il settore finanziario, una atteggiamento pretesamente punitivo e realmente demagogico, da un lato per vivere alla giornata, e dall'altro per mostrare i muscoli con cui “pavoneggiarsi” di fronte al proprio blocco sociale rappresentato da piccole imprese e da lavoratori autonomi, in modo da far irresponsabilmente credere all'opinione pubblica che vi sia un duplice capitalismo, uno “buono” in quanto industriale e piccolo , l'altro “cattivo” in quanto finanziario e comunque grande; in realtà, il capitalismo è unico ma ha un duplice volto, uno innovativo e produttivo e l'altro speculativo, entrambi essenziali in qualunque settore e quale che sia l'estensione , con il secondo che può essere ridotto in limiti angusti solo con controlli sociali estremamente rigorosi; la finanza e la grande impresa rappresentano lo sbocco naturale di qualsiasi impresa che riesca a svilupparsi e quindi la polemica contro di essa, prima ancora di essere demagogica, è priva di qualsivoglia ancoramento alla realtà economica effettuale. studiobochicchio@legalebochicchio.it
I DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO ALLE AZIENDE AGRICOLE LE CONSEGUENZE del maltempo si abbattono anche sull’agricoltura. Le copiose nevicate hanno reso impraticabili diverse strade di campagna che conducono alle imprese agricole, molte delle quali risultano, quindi, isolate. In grave pericolo gli approvvigionamenti (mangime e foraggio) per il bestiame, mentre si cominciano a verificare non poche difficoltà nel trasporto del latte. A rischio gelate le colture di ortaggi in campo aperto. Danni che si aggiungono a quelli provocati nelle scorse settimane dalle violente piogge e dagli smottamenti dei terreni. La
neve, oltre al traffico automobilistico, ferroviario e aereo, sta, dunque, bloccando anche il settore agricolo. I disagi per gli agricoltori sono molti. C’è difficoltà per gli spostamenti nelle zone rurali, con le strade campestri imbiancate. Ma problemi si registrano pure per le vie comunali e provinciali che si trovano a ridosso delle aziende agricole, delle serre e delle stalle. A preoccupare, comunque, è il gelo che mette a rischio le colture orticole. Danni si registrano già in alcune zone dove sono andate distrutte coltivazioni. Confederazione italiana agricoltori
14 Economia Italia / Mondo Le previsioni sul decreto. Dalla Francia Renault annuncia la crisi
Governi richiamati all’ordine
Grazie ai bonus rottamazione mezzo milione di nuove auto
La Bce è pessimista ma dice no al protezionismo
Venerdì 13 febbraio 2009
MEZZO milione di nuove automobili, poco meno di 200mila nuove moto, 450mila acquisiti tra mobili e elettrodomestici: questo è il bottino che dovrebbe riuscire a mettere insieme il decreto legge Scajola varato venerdì scorso dal governo con l’obiettivo di dare slancio ai consumi. A dare i numeri è la relazione tecnica del provvedimento, che è approdato alla Camera dei deputati. I bonus, anche quelli fiscali, sono in vigore da sabato 7 febbraio, le altre misure invece da ieri, giorno della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Sul fronte dei costi, il pacchetto vale due miliardi di euro in sei anni (fino al 2014), ma per il 2009 sul piatto ci sono 382 milioni di euro. Di questi, 311 sono coperti con la legge 488. Una scelta che non piace al partito democratico: «Si svela – attacca il responsabile Mezzogiorno dei Democratici Sergio D’Antoni – il gioco perverso e antimeridionalista di questo esecutivo». Torna la rottamazione, dunque, e la speranza è quella di ridare fiato a un settore colpito gravemente dalla crisi economica. Attraverso le misure varate il governo però punta, oltre che a stimolare le vendite, anche a rinnovare il parco auto e infatti il bonus cresce se si sceglie un veicolo ecologico: secondo le stime dei tecnici nel 2009, gli italiani acquisteranno circa 55.550 vetture con emissioni di Co2 inferiori a 120 g/Km. Chi farà la scelta verde potrà usufruire di uno sconto che tocca la soglia di 3500 euro: una cifra che farà gola a
Paesi. Ieri, in particolare, i segnali negativi sono arrivati dalla Francia, dove Renault annuncia un utile in caduta libera del 78% nel 2008 e decide di arroccarsi nel 2009 sulla riduzione di stock e costi, con tagli del 20% degli investimenti, per rafforzare la sua solidità finanziaria. Certo Renault ha fatto meglio della concorrente PSa Peugeot Citroen, che mercoledì ha annunciato la sua prima perdita dopo 10 anni (343 milioni di euro), ma i tempi richiedono sacrifici per tutti. Contrariamente a PSA Peugeot Citroen, che ha annunciato la soppressione di 11.000 posti di lavoro nel 2008, Renault non ha annunciato alcun nuovo piano di riduzione di organico dopo quello reso noto a giugno, che riguardava 6.000 persone. Il gruppo, cui il governo ha appena concesso, come alla Peugeot, un prestito agevolato di 3 miliardi di euro in cambio dell’impegno a non chiudere fabbriche e a evitare licenziamenti, ritiene ora di disporre di liquidità sufficiente per il 2009, anno in cui intende comunque lanciare 8 nuovi modelli e gettare nuove basi per il rilancio di un’industria automobilistica che tenga conto delle crescenti esigenze mondiali sul fronte ecologico. Non a caso il gruppo francese lancerà nel 2012 un’intera gamma di auto elettriche.
molti, facendo lievitare la domanda di circa 4.440 unità. Più circoscritto il mondo delle due ruote: la previsione è un rinnovo di 188.400 moto. Dalla strada alla casa. Chi ristruttura la propria abitazione, quest’anno potrà usufruire di uno sconti Irpef del 20% sui mobili, le lavatrici, le tv e i computer: in totale si si registrano 450mila nuovi acquisti. Un’agevolazione che costa 162 milioni di euro ma che grazie al recupero in termini di Iva e di imposte legate a nuovi investimenti, pesa sulle casse dello Stato, nel 2009, per soli 43,9 milioni di euro. Da questi conti, però, sono esclusi i frigoriferi e i congelatori, per i quali è già previsto uno sconto. Novità infine sono destinate ad arrivare dalle norme sui controlli fiscali. L’Esecutivo ha puntato su una stretta nei confronti di chi ha usufruito di bonus fiscali non avendone diritto: si tratta dei 'cosiddetti inesistentì, pari al 5% – è la valutazione della Relazione tecnica – delle compensazioni a rischio (circa 1.000 milioni di euro rispetto ai 23.000 milioni di euro). Un giro di vite che è destinato a fruttare inizialmente poche risorse, ma a diventare gradualmente più significativo: il maggio gettito è stimato in 10 milioni nel 2009, 100 milioni per il 2010, 200 milioni nel 2011 e 310 milioni di euro nel 2012. E se in Italia, si attende adesso di capire quali effetti avrà il provvedimento messo in campo dal Governo per dare una mano al settore dell’auto, brutte notizie arrivano da altri
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PIANI ANTICRISI
Sconti anche per lavori nelle case e mobili
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Non convince ancora la proposta del ministero di utilizzare i fondi Fas
Ammortizzatori, Regioni alla stretta finale di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Vertice notturno al ministero degli Affari Regionali per sbloccare il contributo di 2,6 miliardi di euro, su una dote complessiva di otto, con cui finanziare gli ammortizzatori sociali nel biennio 2009-2010. Governo e Regioni sono giunti alla verifica finale dopo una serie infinita di incontri interlocutori. Sul tavolo le correzioni alla proposta dell'esecutivo messe nero
su bianco dai governatori dopo la riunione straordinaria di ieri mattina. Il nodo del contendere riguarda l'impiego del Fondo sociale europeo per finanziare il sostegno al reddito dei lavoratori che perdono il posto. Per il ministro dell'Economia Giulio Tremonti gli enti locali devono contribuire con fondi propri e comunitari al piano anti-crisi. Un'interpretazione respinta al mittente dalla controparte che non intende sottrarre risorse ai
programmi di formazione e chiede garanzie precise su cassa, liquidità e copertura per il 2009. «Per noi questi punti sono sempre stati chiari e irrinunciabili» avverte il presidente Vasco Errani, che chiede di precisare i termini dell'iniziativa che si configura come «uno sforzo comune per affrontare l'emergenza» della crisi industriale. A queste condizioni le Regioni sono pronte a fare la loro parte e «a dare certezza ai lavoratori».
ROMA- Fronteggiare la crisi con misure protezionistiche rischia di peggiorare la situazione. Dopo la Commissione europea anche la Bce mette in guardia dalle tentazioni dei Governi di dar corso a sostanziose spinte protezionistiche. Per la Bce infatti «l'impatto del protezionismo sulla crescita economica e sul benessere delle persone è negativo». Parallelamente va tenuto sotto controllo l'andamento dei conti pubblici, evitando che aiuti di Stato e manovre di sostegno si scarichino sui bilanci degli Stati. Questo malgrado la recessione sia tutt'altro che superata e ci sarà «nei prossimi trimestri uno scenario di persistente debolezza». Le previsioni generali di Bce restano intonate al pessimismo con nuove revisioni al ribasso. Solo l'inflazione è destinata a scendere fino a uno 0,9% a fine anno per risalire all'1,6% nel 2010. Male la situazione occupazionale: nel 2009 è prevista una crescita della disoccupazione all'8,7%, e un'ulteriore impennata nel 2010 al 9,4%, Ma la situazione più preoccupante è quella della crescita dove si parla di una frenata molto forte. Il 2009 si chiudere con il pil in calo dell'1,7% (rispetto a una precedente previsione di un + 0,3%) mentre per il 2010 gli esperti prevedono ora una crescita più contenuta allo 0,6%. Dal bollettino di ieri è arrivato un nuovo impegno per la vigilanza. Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca centrale, ha ribadito la necessità di una maggiore cooperazione e di un maggior coordinamento tra le autorità di vigilanza nazionali.
Non ci saranno ricadute occupazionali
Contrazione dei mercati
Unicredit vara il riassetto Il Cda vota unanime la conferma dei vertici
Basta tv al plasma anche Pioneer annuncia il taglio di 10.000 posti
di SABINA ROSSET MILANO – Riassetto in Unicredit, con la fusione tra le divisioni mercati e investment banking, e l'adozione di un modello organizzativo nel complesso più snello. Il consiglio di amministrazione ha poi approvato all’unanimità il rinnovo dei vertici, con Dieter Rampl alla presidenza e Alessandro Profumo amministratore delegato. Ha dunque votato a favore anche Gianfranco Gutty, il vice presidente in cda in quota alla Fondazione Cariverona. La riorganizzazione di Unicredit prevede la fusione della divisione Markets and investment banking (Mib) nel Corporate and investment banking, il tutto sotto il vice amministratore delegato Sergio Ermotti. Una scelta che appare in continuità con quanto già annunciato dal gruppo nel piano industriale. E che ricalca tra l’altro lo stesso allineamento realizzato anche nel retail (le attività allo sportello) e affidato all’altro vice,
Roberto Nicastro. Il terzo vice di Profumo, Paolo Fiorentino, guida la divisione Global banking services. Il riassetto è pensato per realizzare in modo più efficiente le sinergie tra le due divisioni (che mantengono base operativa, rispettivamente, a Monaco Mib e a Verona il corporate), per snellire il processo decisionale grazie all’accorciamento di un livello della struttura organizzativa, e per aumentare il collegamento con le attività dei grandi clienti. Il riassetto sarà implementato da subito e non avrà impatti occupazionali. Unicredit aveva del resto già annunciato un ridimensionamento degli organici nell’investment banking, con 300 dipendenti già usciti nel corso del 2008 e altri 700 di cui è prevista l’uscita nel 2009. Nella partita Unicredit resta ora da definire la lista dei consiglieri da proporre all’assemblea dei soci. Il cda si è limitato oggi ad esprimersi a favore del mantenimento dell’attuale numero di componenti.
PIONEER: Sound, Vision and Soul? No, solo sound, perché la visione, nel senso di tv al plasma non c'è più e per quanto riguarda il soul, l'anima, il piccolo gigante in crisi dell'elettronica di consumo, forse l'ha persa molti anni fa. La multinazionale nipponica ha confermato infatti le notizie trapelate nei giorni scorsi: uscirà dal business dei flat tv al plasma nell'ambito di un drammatico piano di ristrutturazione che comporterà tagli per 10mila posti di lavoro (6.000 impiegati e 4.000 lavoratori interinali), l'adozione di un programma di pre-pensionamento e il ridimensionamento delle sue filiali di vendita estere. La casa interrromperà la produzione dei pannelli al plasma (saranno chiuse fabbriche nel Regno Unito e negli Usa) e si ritirerà dal mercato dei flat tv entro marzo 2010, ma ha dichiarato continuerà ad assicurare le garanzie e i servizi post vendita dei suoi prodotti.
Venerdì 13 febbraio 2009
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24 ore in Basilicata
Val d’Agri Dopo la sentenza del Consiglio di Stato la giunta precisa: il reinsediamento non è immediato
Parco, la guerra del commissario Il Pdl replica. Ma Restaino richiama allo stile istituzionale VAL D’AGRI - Neppure l’ordinanza del Consiglio di Stato è capace di mettere d’accordo le forze politiche lucane. Sono trascorse meno di 24 ore dalla notizia che il ricorso del ministero alla sentenza del Tar Basilicata sulla nomina del commissario è stato accolto, quando si susseguono comunicati stampa contrastanti. Alla notizia, trasmessa dai giornali, del nuovo insediamento del commissario del Parco Val D’agri, Domenico Totaro, subentra la prima precisazione da parte del governo regionale. Con un comunicato stampa, la giunta regionale precisa che «contrariamente a quanto riferito, nell’ordinanza del Consiglio di Stato non si prevede un reinsediamento del commissario a suo tempo nominato». E dunque si passa alla seconda versione: «In buona sostanza, il Consiglio di Stato ha invitato Ministero e Regione a trovare un accordo in tempi brevi sul vertice istituzionale dell’Ente e solo in caso contrario il Commissario Totaro potrà ritornare nelle sue funzioni ma dopo il 2 maggio. I giudici amministrativi nell’ordinanza, infatti, hanno differito gli effetti dell’accoglimento dell’appello al 2 maggio 2009 ed esclusivamente nell’ipotesi in cui entro tale data non si sia raggiunta l’intesa tra ministero e Regione Basilicata sulla nomina del Presidente del Parco». Un’intesa che ben soddisfa il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo che commenta: «Obiettivo quello dell’intesa che la Regione condivide e accoglie pienamente. La ragione per cui ci siamo rivolti alle sedi giurisdizionali competenti è da ricercarsi proprio nella mancata disponibilità al dialogo del ministero. Ci attiveremo perché il presidente del Parco Val d’Agri sia espressione del territorio e di alto profilo e che su tale nomina ci sia la massima convergenza delle istituzioni interessate». Ma bastano poche ore
FRANCAVILLA SUL SINNI - Una causa per il fallimento di una piccola attività commerciale a Francavilla sul Sinni, che giace negli uffici del Tribunale di Lagonegro, da più di vent’anni. Antonio Ciancio ne aveva 23 nel 1984, quando ha deciso di rilevare quel piccolo smercio di abbigliamento nel suo paese, in società con un’altra persona. «Incautamente e ingenuamente» scrive oggi in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, «senza alcuna precauzione legale». Da allora gli è stato impedito di avviare un’altra attività, e di partecipare a un qualsivoglia concorso pubblico. Praticamente non ha potuto mettere da parte un euro di contributi per la
perché si torni alla versione precedente. In un comunicato stampa i parlamentari lucani del PdL Viceconte, Taddei, Latronico e Digilio, manifestano soddisfazione nell’apprendere che “la VI Sezione del Consiglio di Stato, nell’udienza del 10 febbraio scorso, ha accolto l’appello del ministero dell’Ambiente finalizzato all’annullamento dell’ordinanza del Tar di Basilicata in merito alla nomina del commissario straordinario dell'Ente parco Nazionale Val d’Agri - Lagonegrese. «Una sentenza hanno dichiarato i parlamentari del PdL - che consentirà, nei prossimi giorni, al Commissario Domenico Totaro, di riprendere le sue attività tese a rendere operativa l’istituzione dell'Ente Parco». E mentre restano i dubbi su quando il commissario potrà o meno riprendere le attività, non mancano le precisazioni locali con una nota del Pdl della Val D’agri in cui i rappresentanti Bruno Fruguglietti, Nicola Di Lascio affermano: «Per una volta, la compostezza, lo stile, l’apprezzabile riservatezza nonché il misurato silenzio, con il quale Domenico Totaro aveva accolto la sentenza del Tar Basilicata sospensiva dell’efficacia attinente la sua nomina a Commissario del Parco della Val D’Agri Lagonegrese, vincono sui toni trionfalistici e vittimistici che il governatore De Filippo gli aveva riservato in quell’occasione». L’assessore Santochirico ha chiesto un incontro immediato con il ministro dell’Ambiente, per avviare l’intesa con la Regione e dare, in questo modo, esecuzione all’ordinanza del Consiglio di Stato. La conclusione spetta al capogruppo del Pd, Restaino: «Credo che non si possa individuare una guida del Parco dal profilo alto e autorevole senza che si sia ristabilito uno stile istituzionale che rispetti gli spazi di autonomia e di decisione di ogni singola parte». Francesca Gresia
COSA DICE LA SENTENZA Le precisazioni della Giunta La Presidenza della Giunta regionale, ieri, ha fornito ulteriori precisazioni sulla sentenza del Consiglio di Stato, «considerato che - dice la nota esponenti politici e organi di stampa continuano a fornire una interpretazione errata dell’ordinanza» Questo il contenuto della sentenza: Ritenuto: che, malgrado il notevole lavoro temporale decorso dall’istituzione dell’Ente parco, non è stato a tutt’oggi perfezionato l’“iter”procedimentale per la nomina dell’organo di vertice; che, stante la prevalenza dell’interesse di rilievo pubblico al corretto funzionamento dell’Ente in questione nella completezza del suo assetto istituzionale, va disposto l’accoglimento dell’appello cautelare con decorrenza degli effetti dal 02.05.2009, termine congruo per il raggiungimento dell’intesa Stato/Regione ai fini della nomina del presidente dell’Ente parco; Per Questi Motivi: Accoglie l'appello (Ricorso numero: 489/2009 ) e, per l'effetto, in parziale riforma dell'ordinanza impugnata, accoglie l'appello cautelare nei limiti e con la decorrenza di cui in motivazione”. Il Consiglio di Stato, si ripete, fissa una data a decorrere dalla quale ha effetto l’accoglimento del ricorso ministeriale: fino a tale data il provvedimento di nomina del Commissario del Parco è da considerasi sospeso come da ordinanza del TAR Basilicata. Se il Consiglio di Stato avesse voluto sin da subito considerare reinsediato il Commissario, avrebbe previsto come immediatamente produttivo di effetti l’accoglimento del ricorso, al limite fissando una durata temporale per l’incarico del Commissario.
Domenico Totaro
Domenico Totaro: «L’appello è vinto ma non cerco lo scontro. L’ente non può aspettare»
«Se ritorno sarò il commissario del dialogo» Intesa Regione ministero entro il 2 maggio Senza accordo ritorna all’ente l’uomo del Pdl
VAL D’AGRI - Potrebbe essere reinsediato nelle sue funzioni da commissario del Parco Val d’Agri - Lagonegrese se entro il 2 Maggio 2008 non si raggiungesse un’intesa tra Stato e Regione per la nomina del presidente dell’ente parco. L’ingegnere Domenico Totaro raggiunto telefonicamente è cauto nel rilasciare dichiarazione ma su una cosa ci tiene a puntualizzare: «L’appello è stato vinto e le ragioni del ministero stanno tutti in piedi, quindi la sentenza legittima la nomina». E nel caso di un suo rientro «non vuole essere un commissario di parte ma di dialogo con le istituzioni». Poi fa riferimento alle differenti interpretazioni della sentenza tra le parti. «Il dato certo è che l’appello è stato vinto. Questo è importante. Io prendo atto della sentenza del Consiglio di Stato secondo la quale la mia nomina non era viziata da ordini di illegittimità. Ora è opportuno attivare in tempi
brevi iun dialogo per arrivare ad un intesa sul presidente dell’ente Parco. Fermo restando che se non c’è questa intesa , il ministero riconferma la mia nomina, con la ripresa del mio incarico dal 2 Maggio». «Per ora - aggiunge - non riprendo e aspetto ordini dal ministero che stanno valutando come interpretare giuridicamente. Il mio augurio, se usciamo da questa situazione, è che questa empasse venga superata al più presto perché il Parco non può aspettare. Io mi auguro soltanto che non ci siano ancora ulteriori conflitti tra le istituzioni. Comunque le ragioni del Ministero stanno tutti in piedi. E conclude: «Non entro in questo scontro tra le parti. Se non ci sarà l’intesa intesa io dal 2 Maggio rimango commissario senza ricercare lo scontro. Commissario dell’incontro, che vuole il dialogo con le Istituzioni e commissario per la gente, non di parte».
Mala giustizia, lettera di un piccolo imprenditore di Francavilla al Presidente della Repubblica
«Scempio giudiziario» all’attenzione di Napolitano sua vecchiaia. È incontenibile. «Oh Dio… Dio mio… è così che funziona la legge?». Il fatto è che quell’attività acquistata «incautamente e ingenuamente» nel 1984 era già in avanzato stato di fallimento. Ciancio non lo sapeva, poi davanti alla notizia, ha avvisato immediatamente il suo socio, che si è spaventato e ha cercato una maniera per rientrare subito del suo investimento. Lì si è messa in moto la macchina che a distanza di ventiquattro anni non è ancora venuta a capo della situazione. Il socio, fingendosi un
creditore qualsiasi, chiede il sequestro del negozio di abbigliamento, e il Tribunale, che intanto ha rigettato l’istanza di fallimento contro il primo proprietario, dopo due anni decide di far mettere i sigilli. Risultato: c’era un’attività in avanzato stato di fallimento, che è stata sanata e rilevata, e adesso ce n’è un’altra che è sotto sequestro perché, nonostante le dichiarazioni rese in udienza, manca un atto formale di costituzione della società che la gestisce, e il presidente del Tribunale di Lagonegro non ci vede tanto chiaro. Il procedimento va avan-
ti, e tra quanti vantano crediti verso Ciancio e la sua azienda comincia a diffondersi un certo malumore. Non c’è più fiducia, così alla fine in due decidono di chiedere al giudice il fallimento della società per rientrare del valore delle loro forniture mai pagate. Frittata. C’era una società in avanzato stato di fallimento, che è stata sanata e rilevata, e ce n’è un’altra che è finita in avanzato stato di fallimento perché lo era anche quella di prima, cioè, non si sa mai, la situazione aveva preso alla sprovvista un po’ tutti. Poi c’era il rischio di per-
derci il valore dell'investimento, oppure l’opportunità di un buon guadagno, insomma, alla fine, tanto per capirsi…il patatrac! Il socio che in fondo in fondo voleva essere un creditore, che ha chiesto il sequestro, che è stato la causa per cui l’attività di Ciancio è fallita, deve pagare fino all’ultimo euro. «Illimitatamente responsabile» è scritto nella sentenza, esattamente al pari di Antonio Ciancio. «Uno scempio giudiziario» è scritto nella lettera al Presidente della Repubblica. «Ho sofferto e soffro come un cane.
Avevo una bellissima attività, facevo una dignitosissima vita e non so darmene una ragione… mi hanno tolto tutto. Signor Presidente perché non mi hanno dato ragione per circa tre anni? Perché lo hanno fatto solo nella dichiarazione di fallimento? Non c'erano le minime condizioni per il sequestro se si tiene conto che non c'era neanche il debito con il socio. E mi si da ragione solo dopo che sono stato rovinato? È una beffa atroce che mi ha condizionato la vita. Mi ritrovo con la fedina penale sporca. La prego, mi dia la possibilità di rifarmi una vita. Ho pagato ingiustamente abbastanza». Leo Amato regione@luedi.it
16 24 Ore in Basilicata I sindacati hanno valutato «insufficiente» il piano presentato per la reindustrializzazione Venerdì 13 febbraio 2009
Mahle, bocciata la proposta Salvezza solo per 40 unità. L’azienda incontra Santarsiero Una protesta dei lavoratori della Mahle
POTENZA - Una proposta «insufficiente». Al termine del lungo incontro che si è svolto ieri nella sede di Confinstria di Basilicata è stata questa la valutazione che i sindacati hanno dato al progetto di reindutrializzazione del sito produttivo da parte della Mahle, ex Mondial Piston. In realtà parlare di progetto anche troppo, visto che nella proposta avanzata dall’azienda, rappresentata ieri dall’amministratore delegato, manca un serio piano di rilancio industriale dello stabilimento che fino a qualche mese fa produceva pistoni, e che ora è fermo. Al tavolo delle trattative, ieri, tra sindacati, Confindustria e azienda, non è stato fatto nemmeno il nome di questo imprenditore che sarebbe interessato alla reindustrializzazione del sito. Quel che è certo è che è stata avanzata un’ipotesi di salvataggio per sole 40 unità, lasciando fuori, se si esclude il numero di coloro che verrebbero accompagnati al pensionamento, altrettanti lavoratori. Il che è bastato ai tre segretari sindacali presenti Vincenzo Tortorelli (Uilm), Giuseppe Cillis (Fiom) e Salvatore Troiano (Fim) a bocciare la proposta. «Abbiamo biso-
gno di una soluzione che salvi tutti i 106 lavoratori», hanno dichiarato unitariamente. Presa di posizione che è stata ribadita anche ai lavoratori nel corso delle assemblee che hanno fatto da seguito al tavolo istituzionale. Nella mattinata i metalmeccanici della Mahle avevano presidiato l’area antistante alla sede della Confindustria di Basilicata. I sindacati hanno chiesto e ottenuto la disponibilità dell’azienda a presentarsi ad un nuovo incontro istituzionale, questa vola alla Regione Basilicata. A quest’ultima, le organizzazioni sindacali, hanno chiesto oltre di fissare al più presto una data per l’incontro, il rispetto degli accordi assunti lo scorso novembre, in cui veniva ribadita la necessità di trovare una via d’uscita che tenesse conto del futuro occupazionale di tutte le unità della ex Mahle. Ora si attende il nuovo confronto, nella consapevolezza che la strada indicata ieri dalla multinazionale tedesca al momento non è percorribile. Ma oggi i vertici della Mahle incontreranno Santarsiero, che solo qualche giorno fa aveva scritto loro una lettera, per un incontro a Palazzo di Città, i cui esiti non sono scontati.
L’intervento L’APPROVAZIONE da parte del Consiglio Regionale della legge sulla cosiddetta “competitività” è un altro tassello che si aggiunge al complesso degli strumenti che dovrebbero consentire di sostenere l’apparto produttivo del nostro territorio, o almeno di evitare che quanto rimane non sia anch'esso travolto sotto i colpi di una crisi che sta modificando i paradigmi del modello di sviluppo attuale. Dobbiamo registrare come i tempi di approvazione di questo strumento siano stati molto lunghi, per ragioni che risiedono nel quadro politico di Governo della Regione, nelle sue fibrillazioni interne e nella mancanza di coesione su questioni cruciali per il futuro della popolazione lucana. L'importante tassello mette ordine nelle procedure e nelle garanzie, oltre che nella trasparenza delle azioni della pubblica amministrazione del-
Dopo il ddl competitività strumenti più incisivi per combattere la crisi la Regione che potrebbe, però, non essere esaustivo per i limiti propri dell'organizzazione della struttura dipartimentale e per la scarsa capacità di coordinamento fra i vari dipartimenti. E' sicuramente un atto che si prefigge di operare sull'intera politica di promozione delle attività produttive, ma il punto è quali attività con quali imprese e quale occupazione. Tuttavia, crediamo che la crisi finanziaria abbia prodotto effetti dirompenti sul lavoro e sull'economica reale e che tale fatto avrebbe dovuto far riflettere maggiormente sugli strumenti della cosiddetta finanza innovativa. La legge, inoltre, rimanda a programmi puntuali nelle diverse azioni che dovranno essere coerenti con una
La Cgil scende in piazza contro Governo e Confindustria
Tute blu e colletti bianchi alla manifestazione di Roma E’ ATTESA per oggi la grande manifestazione Roma della Cgil a cui prenderanno parte anche delegazioni del sindacato regionale. Allo sciopero aderiranno le categorie della Fp e Fiom Cgil che protestano in difesa del reddito dei lavoratori dipendenti, dell’occupazione, dell’estensione degli ammortizzatori sociali ai precari. «Confindustria e Governo - dicono in una nota stampa - vogliono che i lavoratori paghino una seconda volta la crisi a causa dello sciagurato accordo separato sulle regole contrattuali, che fra l’altro programma la diminuzione del potere di acquisto dei salari, nega il diritto di sciopero nei servizi pubblici e cancella la democrazia nei luoghi di lavoro, impedendo ai lavoratori di potersi esprimere liberamente con il voto su accordi e contratti».
strategia complessiva, che per la verità ad oggi appare inesistente o per lo più confusa. Non deve sfuggire a nessuno che questa legge ha senso in un periodo di normale programmazione regionale e potrà esplicare tutti i suoi effetti a condizione di un rinnovato modello di impresa. Oggi siamo in presenza di una crisi che ha bisogno di risposte, di politiche industriali certe e realizzate in tempi rapidi. Ciò, purtroppo, è ancor più necessario in assenza di un quadro di politiche nazionali definite che sottraggono continuamente risorse al Mezzogiorno e alla Basilicata. Per tali ragioni vi è bisogno di mettere in campo misure di sostegno al credito delle
piccole e medie imprese e, in primo luogo, di tutela dell'occupazione. Nel contempo bisogna sbloccare tutte le risorse disponibili per avviare gli appalti di infrastrutture (scuole, strade, banda larga, ferrovie) manutenzione, completamento e costruzioni ex novo, in modo particolare quelle strategiche. Al contempo vanno avviati gli investimenti, nei settori meno esposti alla concorrenza internazionale ed alla domanda estera, a partire dalla creazione della filiera energetica con produzione da fonti rinnovabili. È necessario implementare una decisiva e strutturata politica di allargamento e qualificazione della formazione e dei servizi sociali, di tutela del territorio e dell’ambiente a partire dal ciclo Antonio Pepe segretario regionale Cgil Basilicata
Il consigliere comunale di Melfi è accusato di favoreggiamento
Il Riesame dispone i domiciliari per Lovecchio MELFI - Il Tribunale del Riesame di Potenza ha accolto parzialmente il ricorso presentato dall’avvocato Gervasio Cicoria, difensore dell’imprenditore Antonio Lovecchio, consigliere comunale a Melfi, accusato di favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso nei confronti di Massimo Aldo Cassotta, già detenuto con l’accusa di omicidio. Lovecchio è stato arrestato il 29 gennaio scorso, su richiesta del sostituto procuratore antimafia Francesco Basentini. Per Lovecchio i giudici del Riesame hanno ritenuto eccessiva la custodia cautelare in carcere, stabilendo gli arresti domiciliari. Non ha retto l’aggravante del metodo mafioso che gli contestava l’accusa. Anche perché la pistola di cui l’indagato parlava nelle intercettazioni non è stata rinvenuta. Confermati, invece, i gravi indizi. Rigettato il ricorso presentato dal difensore di Cassotta, che resta in carcere.
Il presidente del Cestrim appoggia Famiglia Cristiana Belisario: «Quelle rassicurazioni semplice propaganda»
Don Cozzi: «Quelle di Maroni Petrolio, un coro di dissensi sono vere leggi razziste» sulle parole di De Filippo POTENZA - Il presidente del Cestrim onlus e referente per la Basilicata di Libera (associazioni, nomi e numeri contro le mafie), don Marcello Cozzi, ha manifestato il suo totale appoggio al settimanale Famiglia Cristiana per l’annunciata querela da parte del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «E’ inutile girare intorno alle parole – ha detto don Cozzi – quelle proposte da Maroni sono vere e proprie leggi “razziste”. Definirle “leggi razziali” come ha fatto Famiglia Cristiana, è anche riduttivo. Imporre ai medici di denunciare i pazienti clandestini – ha continuato il prete – significa non rispettare la loro libertà professionale ma soprattutto abbandonare completamente persone disagiate nel momento in cui sono maggiormente bisognose e vulnerabili». Nella polemica tra Viminale e Famiglia Cristiana, don Cozzi non ha dubbi e si schiera col settimanale condividendo in pieno la sua posizione. «L’Italia si incammina verso il baratro delle leggi razziali - si legge nell’editoriale che ha fatto indignare il ministro
leghista - il soffio ringhioso di una politica miope e xenofoba, che spira nelle osterie padane, è stato sdoganato nell'aula del Senato della Repubblica». «Affermazioni false per combattere chi ha opinioni diverse dalle proprie», era stata la risposta di Maroni confortata dal centrodestra - offese e falsità che hanno spinto il ministro a dare mandato ai suoi legali di «agire in ogni sede civile e penale per contrastare questa aggressione premeditata e per tutelare la mia onorabilità e quella della carica che ricopro». Una denuncia motivata dalla tutela della propria persona, dunque. «Ma alla tutela dei clandestini che saranno costretti a rinunciare alle cure mediche, chi penserà? - Si chiede don Marcello Cozzi - Che fine ha fatto il diritto alla salute riconosciuto a tutti? Che fine faranno questi nostri fratelli? Questa parte del Governo cela dietro il pacchetto delle norme sicurezza, veri e propri provvedimenti razziali».
DURE le prese di posizione che ieri sono seguite alla conferenza stampa del governatore De Filippo che ha rassicurato sul rischio salute. «Malgrado tutti gli accorgimenti che il presidente De Filippo sostiene di aver preso, non mi sembra che finora sia stato fatto molto per garantire sicurezza e informazione immediata alla popolazione lucana in merito all’attività di estrazione petrolifera nella regione»: è quanto affermato dal presidente del gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, dicendosi «profondamente insoddisfatto», da quanto espresso ieri in conferenza stampa dal governatore regionale. «Mancano dati certi e risultanze scientifiche - continua il presidente dei senatori IdV - cioè il minimo indispensabile per rispondere alle richieste dei cittadini lucani di cui mi sono fatto personalmente interprete presso De Filippo. Hanno chiesto a gran voce un monitoraggio puntuale e corretto dal punto di vista sanitario. Che questo finalmente sia stato messo in campo, con una delibera assunta qualche giorno fa, ci fa piacere, ma ci fa porre una domanda a De Filippo: perché non si è fatto prima? Perché c'è stato bisogno di attendere gli scoppi?». E conclude: «De Filippo deve sapere che con la propaganda non si risolvono i problemi». Per consigliere regionale del gruppo misto “la Destra”, Michele Napoli, «i dubbi permangono». Per il comitato No Oil di Basilicata, «la fretta sospetta della giunta regionale di convocare in pompa magna un incontro con la stampa che potesse contrapporre un qualche stato dell’arte di governo alle sempre più forti voci di dissenso sulle politiche
di gestione del territorio, in particolare sul petrolio e sulla situazione del centro olii di Viggiano, si è risolta in un penoso fallimento». Mentre per la Ola, l’associazione ambientalista lucana, ha chiesto che ministero dell’Ambiente, attraverso gli Uffici della direzione Protezione della Natura, tecnici Apat ed il Commissario del Parco Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, verifichi la situazione ambientale relativa alla messa in produzione del pozzo petrolifero Eni denominato "Cerro Falcone 2X" (Concessione Val d'Agri ex Volturino) che, a giudizio della Ola, «sta compromettendo l’integrità di habitat inclusi negli spazi del Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese». Uno studio, condotto dal Cnr e dall'Università degli Studi della Basilicata, definisce l'area «ad elevata vulnerabilità per quanto riguarda gli acquiferi».
ATTIVITA’ DELL’ARPAB Le attività dell'Agenzia regionale per l'Ambiente (Arpab) sono state al centro di un incontro del Comitato regionale di indirizzo, presieduto dall’assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico. All'incontro hanno preso parte anche l'assessore alla Sanità, Antonio Potenza, il consigliere regionale Vincenzo Ruggiero, il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il direttore dell'Arpab, Vincenzo Sigillito, rappresentanti del Dipartimento regionale Infrastrutture e Agricoltura, della Provincia di Potenza, il sindaco di Roccanova, Rocco Greco. Nel corso della riunione sono state illustrate le attività svolte dall'Arpab nel corso del 2008 e quelle in via di svolgimento e programmate per l'anno in corso.
24 Ore in Basilicata Chiusa l’autostrada ai mezzi pesanti per prevenire disagi
Venerdì 13 febbraio 2009
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Perturbazioni: danni all’Agricoltura
Allarme Cia Coltivazioni in calo Prezzi in alto Ancora alta la guardia per le prossime ore
A3, allerta maltempo LAGONEGRO - Una violenta grandinata seguita da una precipitazione nevosa che aveva fatto temere un rapido peggioramento delle condizioni metereologiche hanno fatto scattare, mercoledì sera, l’allerta meteo e la conseguente chiusura in direzione sud del tratto lucano dell’autostrada A3, a partire dallo svincolo di Lagonegro nord. Subito dopo, la chiusura è stata disposta anche nel versante calabrese fino allo svincolo di Falerna in provincia di Cosenza. A Lagonegro il traffico è stato deviato sulla ss 585 della Valle del Noce. Le condizioni meteo sono migliorate durante la notte, e, nelle prime ore del mattino, il flusso veicolare è stato ristabilito. Il filtraggio degli automezzi pesanti che, nonostante fosse già scattato il codice verde, alle 13 di ieri ancora venivano deviati verso sud lungo la ss 585, è stato garantito dal Centro operativo della Polstrada che ha disposto i servizi di emergenza potendo contare anche sul supporto degli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Lagonegro che, allo svincolo di Lagonegro sud, hanno effettuato operazioni di controllo sulla presenza (obbligatoria) delle catene a bordo delle autovettore non munite di pneumatici antineve. La chiusura in via precauzionale dell’A3 è stata disposta a causa dalle previsioni meteo che prevedono, per i prossimi giorni, precipitazioni nevose che, dovendo interessare tutta l'Italia meridionale, potrebbero creare difficoltà lungo la nostra principale arteria autostradale, già interessata dai forti rallentamenti causati dai lavori di ammodernamento che la rendono percorribile, per lunghi tratti, in due soli sensi di marcia. Oltretutto subito dopo i confini con la Calabria, a Campotenese, la neve - pur non interessando il manto autostradale - è presente in discreta quantità. E in quelle località di montagna le condizioni del tempo, che spesso subiscono più che altrove repentini cambiamenti, potrebbero in poco tempo determinare un’emergenza neve o, soprattutto nottetempo, la formazione di un sottile strato di ghiaccio altrettanto pericoloso per gli automobilisti. Nonostante il codice verde, quindi, le condizioni di preallarme hanno indotto il Centro operativo della Polstrada a tenere alta l’attenzione per poter limitare, se necessario, i disagi che in caso di neve si troverebbero ad affrontare gli automobilisti che nei prossimi giorni percorreranno l'autostrada A3, soprattutto lungo i quindici chilometri del tratto lucano da Lagonegro nord a Lauria nord. Giovanni De Noia
E la Cgil prepara un’iniziativa per sbloccare i cantieri della Tito-Brienza
Grandi incompiute lucane, la Uil prepara il libro bianco. Sa-Rc, «non ci rassegnamo» «DOPO l’ennesima denuncia della Corte dei conti sulla “vergogna” di opere pubbliche incompiute e, quindi, fonte di spreco e di inefficienza, noi non ci rassegniamo al rischio che l’A3 Sa-Rc non venga completata, come previsto nel 2013 bensì nel 2020». E’ quanto sostiene la segreteria regionale della Basilicata della Feneal-Uil sottolineando che «in Basilicata si sta lavorando ad un “libro bianco sulle grandi opere pubbliche incompiute” per non dimenticare la linea ferroviaria Matera-Ferrandina, come la Saurina, la Nerico-Muro Lucano, per citare solo tre delle grandi opere pubbliche che si contendono il record dei ritardi. Ma ora c’è di più: con la crisi tutto questo si traduce in maggiore disoccupazione. E per questo - sottoinea la Feneal-Uil - non ci basta la documentata accusa della Corte: carenza di programmazione, eccessiva frammentazione dei centri decisionali, complessità delle procedure amministrative, inadeguatezza della progettazione, dilatazione dei tempi di esecuzione imputabile sia alle amministrazioni committenti che alle imprese esecutrici, carenze e inadeguatezze dei controlli tecnici e amministrativi sono solo alcune delle cause. C’è bisogno di una profonda svolta per colpire i responsabili, cambiare strada ed attivare i cantieri come avviene in Europa dove non servono anni ed anni , ma solo pochi mesi, insieme ad interventi legislativi volti alla semplificazione ed accelerazione delle procedure ed al rifinanziamento delle opere ancora da completare. L’allarme della Corte dei Conti - dice il segretario regionale della Feneal, Mimmo Palma - non va ignorato se non vogliamo che
Per far conoscere e valorizzare i vini d’eccellenza lucani
Enoteca regionale, Mollica: «Portare a termine il progetto» CHE fine ha fatto il progetto per la costituzione dell’emoteca regionale? Se lo chiede il consigliere regionale della Federazione di Centro, Francesco Mollica, dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa fra il Comune e la Provincia di Matera per l’istituzione dell’Enoteca provinciale. La Regione Basilicata – ricorda il consigliere – con la legge regionale 13 del 2008 istituiva l’Enoteca regionale lucana, al fine di valorizzare, con particolare riguardo ai ‘vini di qualità’, i vini prodotti in Basilicata. Secondo l’articolo 3 della citata legge regionale 13 del primo luglio 2008 la Giunta, regionale con propria delibera, avrebbe dovuto determinare le modalità per la costituzione ed il funzionamento dell’Enoteca regionale, nonché l’individuazione della sede d’intesa con le organizzazioni dei produttori, e sentita la competente Commissione Consiliare. L’articolo 5 della medesima legge dichiarava l’urgenza della stessa che entrava in vigore il giorno dopo la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della regione Basilicata, ossia il 2 luglio 2008. «Ad oggi, però - afferma Mollica nulla è accaduto nel per-
Francesco Mollica
corso di creazione dell’Enoteca regionale». Il 2009 – continua il consigliere - è l’anno dedicato al vino, e la creazione dell’Enoteca regionale permetterebbe un maggiore e proficuo contatto con l’Enoteca nazionale di Siena «che si tramuterebbe a sua volta in una più attenta e mirata strategia da perseguire per gli operatori regionali del settore». In questo particolare momento economico – sociale si garantirebbe, altresì, una più capillare ed adeguata azione di promozione e diffusione dei vini regionali”. «La Regione Basilicata – conclude Mollica – non può e non deve assolutamente farsi trovare impreparata»
Colture del Metapontino colpite dal maltempo Cantieri sulla Salerno-Reggio Calabria
il 2009 diventi una catastrofe sul piano occupazionale, superando le già allarmanti stime di 250 mila (alcune migliaia in Basilicata) senza lavoro nel settore delle costruzioni. Per questo al Governo i sindacati di settore Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil chiedono di attivare al più presto un tavolo di confronto per arrivare a decidere il varo di un pacchetto urgente di misure anticrisi per il settore e, di intesa con le associazioni imprenditoriali, di mettere mano a un piano di investimenti seri nel settore delle infrastrutture e per la casa, sollecitando il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, insieme a progetti mirati per la formazione e il reinserimento professionale». E’ in programma, invece, per il prossimo lunedì, a Brienza, l’iniziativa di Cgil, che in contemporanea con la manifestazione generale, chiederà lo sblocco di cantieri e l’ultimazione dei lavori sulla Tito-Brienza, che a distanza di tanti anni sono rimasti inconclusi. regione@luedi.it
E IL MALTEMPO ha provocato danni anche al comparto agricoltura. La Cia, Confederazione italiana agricoltura, in merito alla nuove precipitazioni, che nelle ultime ore hanno colpito anche la Basilicata evidenzia le ulteriori pesanti conseguenze per l’agricoltura lucana specie nel Metapontino (già duramente colpito solo qualche settimana fa) e nel Vulture-Alto Bradano, dove le copiose piogge delle settimane scorse hanno devastato le campagne, con agrumeti, ma anche altri alberi da frutta. «Tutto questo – spiega la Cia-Confederazione - significa un calo del 20 per cento dei terreni coltivati; serre e strutture aziendali fortemente danneggiate; coltivazioni orticole completamente distrutte; terreni agricoli, da giorni sott’acqua, che vanno ripristinati per poter essere nuovamente coltivati, con spese non certo indifferenti. Ora a preoccupare sono
soprattutto le basse temperature, con gelate e grandinate». La Cia inoltre si dice preoccupata dai possibili rincari, «totalmente ingiustificati, che si potrebbero registrare al consumo anche per produzioni ortofrutticole già raccolte». L’ondata di freddo ha fatto lievitare anche i consumi di gasolio agricolo soprattutto per il riscaldamento delle serre e questo ha aumento i già alti costi di produzione che sono costretti a sopportare gli agricoltori. Su tutto ciò aleggia, però, il rischio che gli agricoltori non possano essere risarciti per la mancanza – conclude la Confederazione italiana agricoltori - di finanziamenti per il Fondo di Solidarietà nazionale per le calamità naturali. Per quanto concerne i prezzi non si segnalano alla produzione alcun tipo di rialzo e, quindi, anche al dettaglio non dovrebbero esserci aumenti. regione@luedi.it
Fierro (Udc) presenta l’alternativa. Salvatore annuncia il no: «L’Apt scavalca il Consiglio»
Turismo, piano bocciato con polemiche POTENZA - Quello che si è aperto intorno al nuovo piano turistico regionale, appena presentato dal neo assessore al ramo, Gennaro Straziuso, è un discussione che si alimenta, giorno dopo giorno, di nuovi spunti. Polemiche che il consigliere regionale del gruppo socialista, Donato Paolo Salvatore, considera «curiose». Il consigliere parla di anomalie: «Un piano varato dalla Giunta non ancora approdato in Commissione e, quindi, sconosciuto al Consiglio, è gia stato illustrato con dovizia di analisi e di scelte “strategiche” alla stampa». «Resto interdetto - ha aggiunto in una nota - da tale mancanza di rispetto verso il Consiglio regionale che non ha ancora preso visione di un provvedimento la cui adozione, ricordo all'Apt, in virtù della sua natura di atto programmatorio e di indirizzo, spettano solo ed esclusivamente alla massima assise territoriale». Già nel passato Salvatore avrebbe avuto modo di contestare la scelta di affidare all’Azienda di promozione turistica della Basilicata la definizione del piano turistico regionale, «ritenendo incompatibile la
funzione di gestione del piano stesso con la sua stesura». «I fatti di questi giorni aggiunge - mi danno ragione e mi indurranno ad esprimere un voto negativo pregiudiziale sul Piano a prescindere dal merito anch'esso, peraltro, opinabile a leggere le note illustrative date alla stampa, suggestive dal punto di vista mediatico con il ricorso a metafore 'dietetiche' e assai carenti dal punto di vista, appunto, di merito». «Rilevo, infatti - sostiene Salvatore - che nel ricorso all'alfabetiere, fra le quattro 'M' in maiuscolo e una 'p' in minuscolo, è del tutto assente l'area dell'Alto Basento che, con la Grancia in testa, ed a ruota Il Volo dell'Angelo a Castelmezzano, il castello Federiciano di Castel Lagopesole, gli scavi di Vaglio e via discorrendo, rappresenta un attrattore formidabile con numeri straordinari in termini di presenze, e luoghi che costituiscono già relta' turistiche solide e consolidate, ma evidentemente non degne per l'Apt, nemmeno di una letterina sia essa minuscola o appena abbozzata». Poi l'invito all'assessore Straziuso «di rivedere velocemente il percorso avvia-
to nella definizione del Ptr, prima che sia troppo tardi per il Piano stesso ed il destino del Turismo lucano». Agli amministratori dell'Alto Basento un invito a vigilare e a far sentire la propria voce!. Anche il consigliere Gaetano Fierro ed il gruppo regionale dell'Udc hanno illustrato con un documento diffuso agli organi di stampa le proposte per la promozione del turismo in Basilicata. Fiero parla di due tesi che animano il dibattito sulle politiche di sviluppo turistico in Basilicata. Quella dell'Aassessorato regionale delle Politiche del turismo che, dopo mesi di annunci, convegni e seminari, organizzati con la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali, «ha licenziato la propria proposta sul turismo sotto il titolo “La Basilicata delle quattro M: Matera, Melfi, Maratea, Metapontino». L'altra tesi, «la nostra spiga l'Udc - meno scontata e altrettanto politica, spiega le ragioni, entrando nel merito delle questioni, dal punto di vista culturale, economico, ambientale, con cui interpreta le esigenze dei territori in materia di turismo». «Attraverso la proposta
del Governo regionale - dice il consigliere Fierro - si ripropone una specie di riedizione del Grand Tour che, come accadde due secoli fa, orienta i forestieri a lambire la Basilicata senza che essi vengano spinti a conoscerla intimamente ed apprezzarla». La tesi dell'Udc parte invece da considerazioni di fondo diverse, ritenendo che l'opportunità che ci offre il turismo sia un’occasione culturale da cogliere in pieno, in quanto scopre posti e territori nuovi di un’area del Sud, ritenuta impropriamente marginale. Noi puntiamo a costruire un percorso turistico che scopra l'anima nascosta di questa regione, terra di borghi e piccole città, di carattere prevalentemente antico a causa di terremoti, delle frane e delle alluvioni che hanno da sempre accompagnato la storia di questa realtà geografica dimessa. La Basilicata attuale (corrispondente solo in parte all'antica Lucania) raggruppa zone territoriali profondamente differenti, sia dal un punto di vista climatico e geologico, sia dal punto di vista storico ed artistico». regione@luedi.it
18 24 Ore in Basilicata I medici del San Carlo contestano la graduatoria di Alcase che vede Lequaglie tra i cento medici più bravi Venerdì 13 febbraio 2009
Crob, polemiche sull’eccellenza La classifica ignorerebbe grossi professionisti del settore COMMENTI di vario genere sulla classifica dei cento medici eccellenti d’Italia nel settore dei tumori al polmone, pubblicata dall’associazione Alcase di Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo, con una sede anche a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, nella quale figura anche il dottor Cosimo Lequaglie del Crob di Rionero. La notizia ha avuto un grande impatto mediatico e di conseguenza ha suscitato molti commenti. Fra i tanti anche di perplessità e una sorta di “malumore” fra gli addetti ai lavori. Per Lequaglie è stata una sospresa, come ha confessato al telefono: «Alcase ha verificato le pubblicazioni di 3000 chirurghi attraverso internet e mi ha inserito nella classifica dei cento medici eccellenti – ha detto il chirurgo toracico - Quando mi hanno chiamato per comunicarmi che ero tra i 100 eccellenti e se volevo aderire è stata una bella notizia. Anche il Quotidiano ha dedicato un congruo spazio che certamente mi ha fatto un gran piacere». Anche per i medici della chirurgia toracica dell’Ospedale San Carlo di
Cosimo Lequaglie
Potenza la notizia non era prevedibile, anche se per motivi diversi «il nostro reparto di chirurgia toracica è attivo dal 1998 – dice il dottor Giuliano Urciuoli, responsabile della struttura – ma facciamo quel tipo di interventi da molti anni prima – e continua – Eseguiamo anche interventi di chirurgia per i tumori all’esofago, che sono quelli la cui complessità è risaputa in tutta la comunità scientifica del settore – poi
Urciuoli da la dimensione dell’attività del suo reparto - L’anno scorso, soltanto la sezione toracica, ha operato 143 pazienti e fatti 164 ricoveri. C’è un equipe composta da 4 chirurgi che è specializzata in quel tipo di interventi che è anche a disposizione del dipartimento di emergenza». Poi il dottor Antonio Casaletto, collaboratore del dottor Urciuoli, afferma: «Guardando attentamente la classifica dell’Alcase, si può notare
che non ne fanno parte alcuni tra i primi chirurgi toracici d’Italia; come il dottor Massimo Martelli e il dottor Maurizio Valente dell’ospedale Monaldi di Napoli. Neppure il dottor Franco Facciolo del regina Elena o il dottor Massimo Martelli del Forlanni di Roma. E per ciò appare quantomeno incompleta». Poi interviene nuovamente il dottor Urciuoli sostenendo che «la risonanza data dalla stampa alla classifica di Alcase, mi ha ricordato molti precedenti simili ai quali non abbiamo mai dato peso tranne in una occasione. Nel febbraio del 2005 lessi un comunicato a mezzo stampa di un intervento eseguito da Lequaglie presso l’ospedale di Matera presentato come tumorale e che l’unico centro di chirurgia toracica in Basilicata era al Crob di Rionero. Non è nel mio costume ma quella volta non potei evitare di rettificare a mezzo stampa l’informazione errata chiarendo che l’operazione chirurgica argomento del comunicato, presentata come tumorale non lo era, e che la chirurgia toracica al San Carlo si fa da molto prima che al Crob; da 20 anni nel
reparto di chirurgia generale e dal 1998 nella sezione dedicata alla chirurgia toracica da me diretta - e poi da un’anteprima – A maggio faremo un convegno, in occasione dei 10 anni di attività della chirurgia toracica all’ospedale San Carlo». Poi Urciuoli ricorda: «Anche il dottor Gennaro Straziuso, in occasione della presentazione del volume del Crob sull’oncologia toracica, nella cui prefazione si sostiene che la chirurgia toracica nella nostra regione è iniziata nel 2004 all’ospedale rionerese, fece sapere in una intervista, quando era presidente della quarta commissione regionale della sanità, che qui al San Carlo si fa da molto prima e con numero d’interventi di circa il doppio rispetto al Crob». Anche il dottor Enrico Mazzeo, primario chirurgo senologo, in qualità di presidente dell’ordine dei medici della provincia di Potenza ha fatto delle precisazioni e un commento: «La federazione nazionale dell’ordine dei medici chirurgi e odontoiatri si oppose all’iniziativa del ministro Brunetta quando affermò che i curricula dei medici vanno pub-
blicati sui siti. Secondo noi – continua Mazzeo - è una cosa che non garantisce nulla ai pazienti, anzi diventerebbe uno strumento che alcuni potrebbero mal utilizzare facendone usi impropri: come l’autocredenzialismo. Per assurdo – prosegue il presidente dell’ordine – le istituzioni deputate a fare pubblicazioni, come, per esempio, i policlinici universitari, hanno minore credibilità presso i cittadini e sulla stesura delle linee guida, perché, forse a ragione, molto teoriche e meno pratiche degli operatori degli ospedali». «Molta teoria - aggiunge Mazzeo - e poca presenza sui tavoli operatori». Poi gli viene chiesto un parere sulle classifiche che di tanto in tanto appaiono sulla stampa. «Se proprio vogliamo stilare delle vere classifiche - spiega - sarebbe necessario che gli ospedale fossero delle case di vetro. La trasparenza sulle attività sarebbe utile per stilare delle classifiche basate sul lavoro realmente svolto e sui reali risultati conaseguiti – e conclude – qualunque altro commento è superfluo». Gianfranco Gallo regione@luedi.it
Definirà il piano della comunicazione dei servizi in rete Il consigliere Lapenna presenta un’interrogazione
S’insedia oggi la commissione Associazionismo e volontariato Quali impegni della Regione oncologica regionale
SI insedierà oggi, alla presenza del presidente della Giunta De Filippo e dell’assessore alla Salute, Antonio Potenza, alle 11 nella sala Verrastro del Palazzo di Giunta, la commissione oncologica regionale, dopo l’approvazione del provvedimento che ne ha rinnovato la composizione e ridefinito i compiti. La commissione è organo di consulenza della Regione sulle politiche sanitarie in campo oncologico. Essa monitora l’andamento delle patologie e fornisce indicazioni in ordine alla migliore organizzazione delle risposte sanitarie. Tra l’altro con l’insediamento ufficiale di oggi «la Commissione riceverà - ha affermato l’assessore Potenza- l’importante mandato di seguire e monitorare il processo di attivazione e funzionamento della rete oncologica
Azienda sanitaria di Potenza
regionale, in adeguamento ai processi di razionalizzazione sanitaria finalizzati a garantire l’omogeneità delle prestazioni e il diritto alla cura per la tutta la collettività». Il lavoro della Commissione sarà utile a definire il piano organico della comunicazione sociale rivolto ai servizi oncologici della rete. La scelta a favore delle forme organizzative del sistema a rete assicurerà un’erogazione selettiva di assistenza oncologica da rendere operativa mediante il coordinamento e l’integrazione funzionale dei servizi oncologici e grazie al lavoro sinergico delle strutture sanitarie regionali. L’obiettivo principale è quello di fornire all’utenza, attraverso un approccio integrato, prestazioni e servizi conformi alle loro istanze utilizzando al meglio le risorse disponibili.
POTENZA - Il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale e all’assessore alla Sanità, per sapere di quali strumenti il Governo regionale si avvale per vigilare in merito all’utilizzo delle risorse pubbliche e alle attività degli organismi previsti dalla legislazione nazionale e regionale che svolgono funzioni di promozione e di sviluppo dell’associazionismo e se si ritenga, altresì, necessario promuovere, attraverso gli strumenti e nei modi che si riterranno più opportuni, le condizioni per la costituzione nella regione di altri centri di servizio al volontariato. «La regione Basilicata ha emanato la legge regionale n. 1 del 2000 per promuovere e sostenere il volontariato. Attualmente, diversi sono gli organismi previsti dalla legisla-
Punti salute Integrata gara
Collocamento disabili, l’Inca Cgil elabora una guida. Simonetti: «lodevole»
E’ IN CORSO di adozione da parte dell’ Azienda Sanitaria Locale di Potenza il provvedimento di modifica e di integrazione degli atti di gara relativi alla procedura per l’affidamento del servizio di supporto ai Punti salute nel territorio della ex Asl 1. «Il nuovo termine di scadenza per la presentazione delle offerte rende noto l’ufficio stampa con una nota - nonché le versioni integrate e rettificate degli atti di gara - evidenzia Pasquale Amendola, direttore generale Asp di Potenzasaranno pubblicati secondo le consuete modalità previste dalla normativa vigente».
RIMANE ancora lontano l’obiettivo dell’integrazione dei disabili nelle realtà lavorative lucane. Entro il 31 gennaio 2009 i datori di lavoro pubblici e privati che occupavano almeno quindici dipendenti, soggetti alle norme sul collocamento dei disabili, dovevano inviare, obbligatoriamente in via telematica, un prospetto informativo riguardo alla loro situazione occupazionale, con dati aggiornati al 31 dicembre dell’anno precedente. A ricordarlo è la presidente del gruppo regionale del Prc, Emilia Simonetti, che definisce «lodevole l’iniziativa dell’Inca-Cgil, di redigere e pubblicare una guida ai diritti delle persone con disabilità e va salutata come un importante ed utile contributo al lavoro di questi anni dell’organizzazione sindacale. Importante perché foto-
grafa un quadro di opportunità frutto di uno sforzo e di un lavoro corale del mondo della disabilità, di tanti operatori e delle istituzioni. Utile perché nei meandri della burocrazia e nella complessità delle norme, non sempre è agevole per la persona disabile e la sua famiglia cogliere tutte le opportunità che oggi possono facilitarne la vita quotidiana. La pubblicazione della guida – conclude la consigliera del Prc - può contribuire a rilanciare il tema della disabilità nel dibattito politico e culturale del Paese e a dare spunti, motivazioni e contenuti forti a quanti credono che la sfida della globalizzazione non si vince negando diritti ma, al contrario, superando ogni forma di assistenzialismo ed ottimizzando l'impiego delle risorse. E i disabili hanno dimo-
strato in questi anni di poter essere non un peso, ma una risorsa per il Paese». Il ministero del Lavoro, con una circolare del 16 dicembre 2008 forniva dei chiarimenti sugli adempimenti connessi alla comunicazione per i lavoratori disabili. La normativa si inseriva nel quadro del percorso di semplificazione volto, da un lato a snellire gli adempimenti burocratici, con l’obiettivo di ridurre costi e tempi di esecuzione, dall’altro a realizzare una base statistica omogenea e condivisa per le azioni di monitoraggio delle politiche del lavoro. L’obbligo è previsto dalla legge 6 agosto 2008 n .133, all’articolo 40 (che ha sostituito l'articolo 9 della legge 12 marzo 1999 n. 68 relativa al diritto al lavoro dei disabili). In base ad esso i datori di lavoro sono tenuti ad in-
zione nazionale e regionale che svolgono funzioni di promozione e di sviluppo delle attività di volontariato nella regione. Lapenna ricorda che “la legge quadro sul volontariato ha istituito il Centro di Servizio al Volontariato Basilicata (Csv Basilicata), quale struttura operativa per sostenere e valorizzare l’azione sociale del volontariato, promuovere lo sviluppo della cultura della solidarietà, fornire gratuitamente prestazioni alle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nel registro regionale delle associazioni di volontariato». «Dato che agli organismi vengono assegnati finanziamenti pubblici, sia nazionali che regionali, è necessario che la Regione vigili sull’utilizzo dei fondi e sulle attività messe in campo per sostenere e favorire lo sviluppo dell’associazionismo regionale».
Disabilità
viare, in via telematica, agli uffici competenti un prospetto informativo dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva in favore dei lavoratori beneficiari della disciplina in materia di assunzioni obbligatorie, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori disabili. In base all’articolo 3 del-
la legge numero 68 del 1999 i datori di lavoro pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori disabili (come individuati dalla legge stessa) nella seguente misura: sette per cento dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti; due lavoratori, se occupano da 36 a 50 dipendenti; un lavoratore, se occupano da 15 a 35 dipendenti. regione@luedi.it
Potenza 19
Venerdì 13 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il sindaco convoca i tecnici dei collaudi sul ponte attrezzato per capire l’eventuale pericolo
Il sopralluogo “rassicurante” Sui chiodi mancanti: «Semplici piastre preforate» IN CITTA’, ormai, se ne parla anche nei bar e ci si chiede un po’ ovunque quale sia la verità e se, soprattutto, ci sia da preoccuparsi. Pochi giorni fa, la notizia di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza, condotta dai sostituti procuratori Henry John Woodck e Anna Gloria Piccininni, sull’ipotesi di danno al comune: il ponte attrezzato sarebbe stato realizzato con materiali diversi e meno “buoni” rispetto a quelli previsti nel capitolato d’appalto. Ecco il danno erariale per l’ente pubblico e un rischio per la comunità. Il sindaco si è detto «sorpreso» e appresa la notizia ha deciso di scrivere al procuratore capo, Giovanni Colangelo. Ha chiesto di «poter acquisire ogni utile elemento, derivante dalla perizia tecnica disposta dall’autorità giudiziaria, nei limiti consentiti dalla normativa sul segreto istruttorio, per salvaguardare la pubblica incolumità». Se quel ponte sta per crollare, se è necessario il sequestro - come chiesto dagli investigatori - chiede di esserne informato per non mettere a rischio la città. Ma Santarsiero va oltre. «Si che ci siamo tranquillizati», dice dopo il sopralluogo che con numerosi tecnici, compresi quelli che hanno eseguito i vari collaudi, e i rappresentanti delle aziende (la Kone e la Bonatti) che hanno realizzato l’opera) ha convocato per ieri mattina. Sembra aver trovato le risposte che cercava per “rasserenare” la situazione. Bisogna comunque aspettare un po’. Tra sette giorni avrà in mano una relazione tecnica, a firma dei direttori dei lavori, del collaudatore strutturale, dei collaudatori tecnico amministrativi e dei progettisti, «su tutte le questioni che sono state sollevate nei giorni scorsi sulla stampa e riferite a una perizia tecnica disposta dall’autorità giudiziaria». Nel frattempo, prova a spiegare i risultati del sopralluogo. Lui e l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Fiore, hanno fatto varie domande. I tecnici hanno provato a eliminare i dubbi sorti. A partire dalla consapevolezza che «le strutture sono state calcolate tenendo conto di sollecitazioni sismiche e sovraccarichi vari - spiega un resoconto del sopralluogo - tra cui quello dovuto alla neve, secondo i vincoli della normativa vigente e che le stesse strutture sono state costantemente controllate in corso d’opera e verificate, anche quelle in legno, con prove di carico». Ovvero, sulle travi di legno sono state caricate vasche d’acqua secondo il peso richiesto dalla normativa e lì sono state lasciate per un periodo di circa 24 ore, «il doppio di quanto richiesto dalla normativa» che stabilisce dei parametri di riferimento in base a ipotesi di condizioni metereologiche, carichi da sopportare, affluenza. E le prove di carico sono state fatte anche per la rampa di via Mazzini e
La gestione del trasporto al vaglio della commissione
Immagini dal sopralluogo sul ponte: con il sindaco i tecnici. Le infiltrazioni, è stato spiegato, dovrebbero essere risolte con lavori di manutenzione (foto Andrea Mattiacci)
il “terminale” di rione Cocuzzo. Non è tutto: «Esattamente come richiesto dalla normativa - aggiunge Gerardo Marotta, collaudatore statico dell’opera - man mano che si faceva la posa del calcestruzzo, come per gli altri materiali, si è proceduto con le analisi» di laboratorio per la resistenza e la sicurezza alle sollecitazioni. Santarsiero spiega anche come sia stata chiarita la questione «connessa alla mancanza di chiodature» sollevata dagli investigato-
ri. Il punto è che si tratta «di piastre preconfezionate multifori per l’ancoraggio di travi - è stato spiegato a Santarsiero - per le quali sono state utilizzate le chiodature previste da calcolo, lasciando liberi i residui fori». E il legno? E se fosse, come l’ipotesi sollevata, di qualità scadente? «E’ stato chiarito che è stato utilizzato come da capitolato il legno lamellare di abete di I-II classe, calcolato e posto in opera in funzione delle sue caratteristiche tecniche». Ancora, i tecnici
avrebbero chiarito che «è stato utilizzato, su prescrizione della direzione dei lavori, il policarbonato trasparente di 5 e 6 millimetri di spessore - prosegue il sindaco in una nota - in luogo del vetro previsto da capitolato, per una maggiore sicurezza e funzionalità». Quanto alle infiltrazioni «è stato specificato che l’ordinaria manutenzione dell’opera, già in atto in vari punti, garantisce rispetto ad ogni rischio per la struttura». Ma tanto per stare tranquilli, «conti-
A QUANDO la fine della vicenda ponte attrezzato? Sorto, almeno nei piani degli amministratori cittadini, nel 1989, forse anche prima. Il primo passo ufficiale, dieci anni fa con una variante al piano regolatore generale. Poi si sono susseguiti anni di delibere, variazioni, studi di fattibilità, progetti, contenziosi, ricorsi, persino un’istruttoria della Corte dei conti. La posa della prima pietra, nel 2002. Due anni fa la fine dei lavori. Solo che per l’apertura bisogna ancora aspettare un po’. Almeno il collaudo definitivo dell’Ustif (l’ufficio ministeriale che si occupa di impianti meccanizzati). Alla questione, anche se non in maniera diretta, ne è legata un’altra. Ovvero, la gestione futura, una volta inaugurato, di quel ponte che nel tempo è rimasto un collegamento meccanizzato, più “scarno” rispetto allo scenario che negli anni ‘90 ancora contemplava negozi, ristoranti, aree di sosta. Ieri, però, l’assessore comunale alla Mobilità, Donato Coviello ha illustrato nella prima commissione consiliare la proposta di bando novennale per la gestione novennale dell’intero sistema di trasporto pubblico integrato. Da analizzare.
nueremo -ha detto l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Fiore - a effettuare i lavori di ordinaria manutenzione, così come già previsto e resta confermato l’iter per la prossima apertura del ponte attrezzato». E’ vero, aspettano la relazione tecnica definitiva, ma «ma ci sembra conclude Santarsiero - che gli elementi emersi, già da soli, dimostrano che non ci sono rischi per la struttura e per la pubblica incolumità. Anche sui materiali utilizzati ho avuto rassicurazioni
che il capitolato è stato ampiamente rispettato». Nel frattempo la procura continua a indagare. E sempre nel frattempo l’amministrazione attende il via libera definitivo dell’Ustif (l’ufficio ministeriale che si occupa delle strutture meccanizzate per il trasporto pubblico): manca l’ultimazione - assicura l’amministrazione della manutenzione ordinaria. Sembra manchi poco. In attesa di un punto definitivo alla vicenda. sa.lo.
ASASASAS
L’Ugl sul trattamento dei lavoratori del Cotrab
Alcuni ambienti delle scale mobili da poco inaugurate di via Mazzini
«Ci sono mancanze» IL CONSORZIO Cotrab che gestisce il trasporto urbano a Potenza, fa ancora parlare di sé. Secondo il segretario provinciale dell’Ugl di Potenza, Giovanni Tancredi, diversi lavoratori dipendenti del Cotrab hanno segnalato di aver notato, nei propri estratti conto previdenziali effettuati agli inizi del mese di febbraio, il mancato versamento oppure il mancato accredito della contribuzione relativa ad alcuni periodi lavorativi sia del 2007 che del 2008. In particolare, sembrerebbe essere stato omesso - prosegue la denuncia del sindacato - il versamento della contribuzione previdenziale per tre mesi del 2007 e dieci mesi del 2008. Pare - prosegue la denuncia che da alcuni controlli della Asl sia emersa la violazione da parte del Co-
trab delle norme di sicurezza regolarmente previste. La questione è stata sollevata dal segretario provinciale Ugl dei ferrotranvieri di Potenza, Antonio Giorgi, il quale ha richiamato all’attenzione dei sindacati l’assunzione di alcuni operatori di scale mobili e ascensori senza la conquista del titolo di operatore FTA, rilasciato a conclusione di un apposito corso di formazione. Come se non bastasse, sembra che il corso sia stato effettuato solo in un secondo momento, quando altri operatori, venuti a conoscenza dell’accaduto, hanno fatto ricorso. Secondo l’Ugl, la situazione provoca grave allarme sociale e forte preoccupazione tra tutti i lavoratori anche in considerazione del fatto che il Cotrab gestisce il trasporto urbano
in via del tutto provvisoria, con “pseudo” rinnovi contrattuali alquanto discutibili, da sembrare addirittura verbali. Il sindacato auspica un forte, immediato e incisivo intervento di tutte le forze politiche, sociali e giudiziarie al fine di garantire sia i lavoratori che le loro famiglie, oltre
che il denaro pubblico minacciato e intaccato più volte dalla gestione del trasporto urbano nella città di Potenza. Per concludere l’Ugl lancia una provocazione: saranno questi eventi la causa di dissesto del comune di Potenza? Anna Martino
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Potenza Il guidice Imposimato non usa mezzi termini sull’uccisione di Aldo Moro
Venerdì 13 febbraio 2009
«Non si è voluto salvarlo» Il magistrato allo Stabile punta l’indice contro Cossiga «LA verità non è facile da scoprire, ma non è possibile chiudere gli occhi di fronte a una storia che ha nei documenti occultati e fortunosamente ritrovati il suo fondamento indiscutibile». Scrive così Ferdinando Imposimato nelle conclusioni del suo libro “Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro. Il racconto di un giudice» (Chiarelettere editore). Un lavoro a quattro mani (scritto insieme al giornalista Sandro Provvisionato), in cui il giudice istruttore di tante inchieste (l’attentato a Giovanni Paolo II, la banda della Magliana, il caso Sindona) - e oggi in pensione con la carica di presidente onorario aggiunto della Corte di cassazione - non esita a mettere in fila tutti gli elementi che portano a dire, senza mezzi termini, che Aldo Moro si poteva salvare. Ma non lo si è voluto. Questa la sintesi del saggio di Imposimato che ripercorre «i come e i perché» di quel dramma che cambiò la stessa cultura politica italiana e che stabilì una frattura fra il prima e il dopo. Al teatro Stabile, il Club Rotary Potenza Ovest ha organizzato un incontro con il magistrato-scrittore, un evento inserito nel programma “Potenza, città cultura” del Comune del capoluogo perché «il nostro è un paese che ha bisogno di verità – commenta il sindaco, Vito Santarsiero. Non ci si può non chiedere che Italia era quella in cui Moro fu sequestrato e ucciso». Sono passati 30 anni: un periodo che ha i tratti della storia e che permette una ricostruzione con il necessario distacco che l’obbiettività del ricercatore richiede. Imposimato, giudice istruttore dell’inchiesta sul sequestro e l’assassinio dello statista democristiano, traccia un quadro di omissioni, depistaggi, elementi oscuri che dal vertice dello Stato fin dentro le pieghe di forze dell’ordine e forze politiche hanno agito, o non agito, per far sì che Aldo Moro non tornasse più dalla sua prigione del popolo. Il dito viene puntato in particolare contro Francesco Cossiga, all’epoca ministro dell’ Interno, che fin da subito allestì una serie di comitati di esperti o presunti tali e sottrasse alla magistratura il cuore delle indagini. Ma quali sono le novità e i documenti inediti raccolti nel libro? Vanno dalle relazioni del Comitato di crisi che parlano di una strategia
Un momento della presentazione del volume. A sinistra una parte del pubblico presente in sala (foto Mattiacci)
crudele per spingere le Br a liquidare Moro in modo da far cessare il ricatto contro lo Stato, fino a documenti sulla manipolazione degli ordini di perquisizione. «I magistrati - commenta Imposimato - hanno ripetutamente chiesto a tutti i partecipanti al Comitato di crisi le copie delle relazioni fatte in quei cinquantacinque giorni. La risposta è stata
sempre negativa. A distanza di oltre quindici anni, poi, abbiamo appreso dal Viminale dell'esistenza di relazioni importantissime scritte da alcuni dei membri del comitato. Ci sono poi alcuni documenti, anche questi mai acquisiti, che riguardano la posizione di Denis Payot, un uomo dell'avvocatura ginevrina, che aveva saputo da subito che
all'operazione di via Fani avevano partecipato esponenti del gruppo terroristico tedesco Raf. Neanche questo era mai stato riferito alla magistratura». Nel libro vengono, poi, indicate le “occasioni mancate” per giungere alla prigione dove era tenuto Moro. «La più clamorosa è senza dubbio la scoperta del covo di via Gradoli – afferma il
Traffico in tilt a causa dell’incidente
Carabinieri
Tamponamento in via Viviani
Un arresto e quattro le persone denunciate
LA citta' di Potenza continua ad essere al centro di una vera e propria escalation di incidenti stradali. L'ultimo in ordine di tempo si è verificato ieri mattina intorno alle 11 in via Viviani. L’incidente ha visto coinvolti due automobilisti. Una Fiat Punto, di colore aragosta, guidata da una donna ha tamponato una Renault Gt grigia che stava uscendo dal parcheggio. L'impatto fortunatamente non ha avuto conseguenze per i due conducenti ma ha rallentato vistosamente il traffico in zona. La conducente della Punto aragosta ha tamponato la Renault nel tratto in discesa. Nell'impatto è stata coinvolta anche una Fiat Stilo di colore grigio. La Fiat Punto ha dovuto fare i conti con la rottura di alcuni pezzi della carrozzeria, del paraurti e del fanale, la Ranault invece ha subito ammaccature alla carrozzeria e al paraurti.
LO spettacolo che sta offrendo la sinistra ha dell’inverosimile: Siamo arrivati al “j'accuse” all'esecutivo dai componenti della stessa maggioranza con tanto di assessore in Giunta. L’accusa riguarderebbe l'assunzione in Cotrab di lavoratori segnalati da componenti la maggioranza e, a pochi mesi dalle elezioni non potrebbe escludersi una sorta di pratica funzionale al consenso elettorale. Certo desta sospetto che solo ora ci sia stata questa levata di scudi rispetto ad una abitudine che dobbiamo ritenere diffusa, se lo stesso ex capogruppo Pd (Laieta) nella dichiarazione di abbandono ha apostrofato come “affaristi” i suoi ex amici di partito. Oramai l'esecutivo potentino è come una barca senza governo in balia delle onde che ha come unico collante il solo interesse a mantenere la gestione fino al prossimo 8 giugno per finalità di consenso elettorale. L’unico che sembra non curarsi delle “defezioni” è il sindaco che
La Fiat Stilo, invece è stata colpita dalla Renault, subendo danni alla carrozzeria. L'incidente ha causato il rallentamento del traffico, ivi compreso quello legato al trasporto urbano. Due autobus della Cotrab che giungevano in zona sono stati costretti a fermare la propria corsa a causa della presenza delle due autovetture sulla carreggiata con ovvie polemiche da parte dei passeggeri, forse alle prese con i problemi quotidiani e le commesse giornaliere. Sul posto si sono recati immediatamente i vigili urbani che hanno potuto verificare le cause del nuovo incidente stradale che conferma il momento poco favorevole in città sul fronte della sicurezza. A guadagnare ovviamente le assicurazioni e i massimali. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
E’ DI un arresto e di quattro denunce il bilancio di un’operazione di controllo del territorio effettuata dai carabinieri. A finire in manette una donna, di nazionalità ucraina, arrestata dagli uomini dell’Arma a Picerno. La donna, accusata di un tentativo di furto in un’abitazione, è stata anche trovata senza il regolare permesso di soggiorno. Il servizio di controllo, predisposto dagli uomini dell’Arma ha visto in campo i carabinieri delle compagnie di Acerenza, Melfi, Potenza, Senise e Venosa. Per quanto riguarda, invece, le quattro persone denunciate i carabinieri non hanno reso noti i reati commessi.
magistrato - e la sua mancata utilizzazione per seguire il Br Moretti, ma altrettanto imperdonabile è stato il mancato pedinamento di Teodoro Spadaccini, Br che frequentava Via Gradoli e la tipografia di via Foà. Grave è stata anche l’intimazione a bloccare tutte le iniziative che la mafia aveva avviato per salvare Moro, come mi disse Tommaso Buscetta».
L’analisi del segretario Dc, Giuseppe Potenza
Candidato sindaco Pd Se il dubbio è: «Maroscia o Vito Santarsiero» «ADESSO che il Pd ha scoperto le sue “carte” con la scesa in campo del movimento “telecomandato” che sostiene la ricandidatura di Sabino Altobello alla Provincia di Potenza e l’ufficiale candidatura della senatrice Maria Antezza alla Provincia di Matera, e siamo solo in attesa di verificare se sarà portata a termine la “staffetta” tra Vito Santarsiero e Domenico Maroscia al Comune di Potenza, il Pdl non può perdere altro tempo nell’individuare i suoi candidati per le provinciali e per il sindaco del Comune capoluogo». A sostenerlo il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza proponendo che si avvii una fase di consultazione «che però –sottolinea – non si limiti al confronto dei gruppi dirigenti dei due partiti fondatori del Pdl, ma si estenda a tutti i partiti cosiddetti minori che condividono la strategia politica del centrodestra». Intanto, se non si vuole tradire «lo spirito dei “gazebo”, vale a dire
«Il capoluogo necessita di un progetto politico serio per il suo rilancio» pure di sostenere tesi insostenibili continua a ripetere dell'unità della sua maggioranza già sapendo che non sarà sufficiente neanche a liquidare il tanto vantato Regolamento urbanistico. E qui è l'altra nota dolente perché la sua mancata approvazione potrebbe causare un blocco delle attività edilizie che non potrà che far lievitare innaturalmente i prezzi degli immobili a tutto vantaggio dei pochi o forse unici costruttori che vedrebbero i loro immobili venduti convenientemente prima della prossima consiliatura, allor quando sperano di replicare la “farsa del regolamento urbanistico”da approvare, forse, nei successivi cinque anni. Ai più attenti non sfuggirà l'analogia
del Ru con il Piano campagna varato nei primi anni 90 e a circa 20 anni ancora non definito. Ne discende che cambiano gli amministratori ma non cambiano i metodi che sono quelli della peggiore prima repubblica e che vede negli amministratori potentini dei degni eredi. È perciò necessario che l'opposizione e tutti coloro i quali tengono alla nostra città facciano quadrato attorno ad un progetto di discontinuità amministrativo da tempo avviato, prima come Casa delle Libertà poi come P.d.L.; un progetto che vede al centro la cultura della città, che guarda all'elaborazione di un programma che non parta dagli interessi di pochi gruppi economici ma dagli interessi collettivi della comunità
Ma perché quell’uomo così mite faceva paura? «Faceva paura la grande innovazione che intendeva portare nei rapporti politici - conclude Imposimato: quell’incontro tra cattolici e comunisti che da quasi tutti gli ambienti democristiani era considerato una sovversione. Moro era diventato un personaggio scomodo, sia per la parte “conservatrice” della Democrazia cristiana e della politica americana - che odiavano Moro in quanto fautore di un progetto che tendeva a superare la contrapposizione dei blocchi- sia per la parte che faceva capo al Kgb. Perché vi erano interessi convergenti che prescindevano dalle Br: gli interessi di Usa e Urss, della Loggia P2 di Gelli e di coloro che dentro la Dc non volevano che Moro divenisse presidente della Repubblica». A fine manifestazione il direttore del “Quotidiano della Basilicata” ha consegnato al giudice Imposimato una copia del suo libro “Toghe rosso sangue” Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it
potentina, un progetto che parte dal recupero del centro come parte vitale di un tessuto connettivo dal quale non si può prescindere, un progetto politico che vede come parte importante il recupero della società potentina e dei tanti ambiti urbani deturpati dall'attività dell'amministrazione uscente. L'amministrazione uscente a differenza delle precedente non ha programmato grandi interventi o grandi linee di sviluppo per cui chi dovrà amministrare lo farà partendo da una montagna di debiti e da tantissimi problemi lasciati gentilmente in eredità da Santarsiero. Potenza necessita di un grande progetto politico che possa confe-
della mobilitazione popolare per costruire il nuovo Partito delle Libertà, la scelta dei candidati – a parere della Dc – deve avvenire con il più ampio protagonismo della gente che è stata già chiamata a votare per i dirigenti del Pdl sul territorio e quindi ha manifestato la voglia di partecipare». Questo anche per lanciare quel segnale di diversità «rispetto al Pd che la gente si aspetta, dimostrando che il Pd continua a “selezionare” presidenti e sindaci, attraverso il bilancino del farmacista, dosando uomini e donne ex Margherita ed ex Ds, pronti per il passaggio ad ogni tipo di incarico, dal Senato alla Provincia o dall’Asl al Municipio». Per chi continua a «credere nella politica come servizio delle nostre comunità – conclude Potenza – daremo tutto il nostro contributo rivendicando piena dignità e condivisione di programmi di autentica svolta alle Province e al Comune capoluogo».
rirle il ruolo di città capoluogo di Regione, ha bisogno di riprogrammare il suo futuro non con progetti faraonici ed irrealizzabili che hanno generato sperpero di denaro pubblico, disoccupazione e disagio agli utenti, ma con una pianificazione che programmi le urgenze nel breve periodo, la ripresa nel medio e lo sviluppo e la crescita nel lungo periodo. Per conseguire questo risultato è però necessario lo sforzo di tutti i moderati e di tutti coloro i quali non si riconoscono nella gestione baronale posta in campo dalla sinistra da decenni, bisogna che si mettano da parte i progetti personali di corto respiro per provare una volta, almeno una, a condividere un progetto vincente che determinerà la rinascita della nostra città. Proviamo a dare un futuro alla nostra città, ma proviamoci seriamente. Lorenzo Larocca Coordinatore cittadino FI
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L’assessore Molinari predispone incontri e cerca soluzioni ai problemi
Antenne, il Comune fa il punto L’ELETTROSMOG, che un tempo era diventata la principale preoccupazione dei cittadini, è diventato un allarme di secondo piano rispetto a quello, ad esempio, del petrolio. In ogni caso, della situazione relativa alle emissioni elettromagnetiche prodotte da emittenti radiotelevisive e radiotelefonia mobile in città si è parlato ieri nella sala dell'Arco del Palazzo di città. L’incontro era stato convocato dall'assessore all'Ambiente Massimo Molinari, una riunione per esaminare. Una relazione redatta dall'unità di direzione Ambiente del Comune ha rappresentato il perno della discussione. Al termine, Molinari ha annunziato che a breve saranno convocati i gestori dei servizi di telefonia mobile perché forniscano la mappatura degli impianti esistenti sul territorio ed i rispettivi programmi di sviluppo quinquennali. Questi dati - spiegano dal Municipio - sono infatti indispensabili per il piano del riordino delle antenne. Questa la cronologia della riunione. Sono stati riepilogati i principali
problemi e le possibili soluzioni sul tappeto. Erano presenti i rappresentanti delle Unità di direzione ambiente, edilizia, pianificazione e patrimonio. Dice Molinari: «Recenti dati dell'Arpab hanno evidenziato come nel territorio comunale la situazione possa ritenersi complessivamente sotto controllo salvo alcuni necessari interventi di limitazione delle potenze dei ripetitori radio e tv nella zona di pian Cardillo». «Per quanto riguarda le emittenti radiotelevisive - si legge nel comunicato - l'unità di direzione ambiente ha quindi confermato la possibilità di delocalizzare gli impianti esistenti in due soli siti (Pian Cardillo, al confine con il Comune di Pignola e di contrada Botte) per i quali bisognerà dotarsi di specifiche autorizzazioni e pareri da parte dell'Arpab e del ministero delle Telecomunicazioni (ci si riferisce ovviamente al dipartimento delle Comunicazioni dello Sviluppo economico, ndr), mentre per la radiotelefonia mobile sarà necessario un preventivo coinvolgimento dei gestori inte-
ressati». Sull regolamento urbanistico in fase di approvazione, secondo i portavoce del Comune «si è riscontrato che non fa riferimento espressamente alla localizzazione dei siti per le emittenze televisive e di radiofonia, rinviando ad uno studio di settore specifico. Il responsabile dell'Unità di direzione edilizia ha sottolineato la “debolezza” degli Enti locali rispetto ad un efficace indirizzo della materia, dal momento che la legge ha stabilito che le reti e gli impianti per televisioni e radiofonia mobile si intendono come reti di urbanizzazione primaria e quindi di preminente pubblico interesse». Al termine dell'incontro, l'assessore Molinari ha raccolto le proposte scaturite. In base a queste, ha chiesto di costituire un tavolo di lavoro che contempli la presenza di tutte le unità di direzione interessate. «L'assessore è la conclusione - ha anche condiviso la necessità di coinvolgere uno o più professionisti esterni specificamente abilitati alla redazione di piani per il riordino del settore».
Una grossa antenna
Alla proposta lanciata da Francesco Ignomirelli aderiscono già circa 250 esercenti
Una vetrina lunga un chilometro L’idea: trasformare il borgo in un “parco commerciale” UNA RIVOLUZIONE in città. Il progetto di Francesco Ignomirelli, insieme alla collaborazione di circa duecentocinquanta commercianti del centro storico, è quello di realizzare un parco commerciale naturale nel centro storico di Potenza. Finalmente un grande progetto di rilancio, risistemazione, riposizionamento e soprattutto di grande apertura del centro e di tutta la città all'intero sud Italia. Come nasce l'idea di un parco commerciale naturale? «Prima di tutto ritengo che sia necessario sottolineare che esiste una gravissima crisi del settore commerciale diffusa tra quasi tutte le attività esistenti in centro. Detto questo, siamo stanchi di troppe parole e mille buoni propositi. Noi vogliamo semplicemente sapere una volta per tutte e in particolare in questo periodo in cui si avvicina la campagna elettorale, quali idee hanno i nostri amministratori per il futuro della parte più antica della città? L'ultimo grande progetto fu quello di oltre venti anni fa, dell'allora sindaco Tanino Fierro, con il nome “la città regione” che nel bene o nel male rappresentò comunque un'idea. Noi commercianti spinti dalle grandi difficoltà in cui ci ritroviamo abbiamo realizzato una nostra idea. Esistono dati certi di cui chiunque gestirà il Comune non potrà continuare a fare finta di non conoscere. Nel centro di Potenza esistono trecento negozi, altre trecento sono le attività artigianali, gli studi, ecc. A tutto questo bisogna aggiungere tutte le strutture pubbliche, come Comune, Provincia, musei, ecc, quelle ricreative, come ristoranti, cinema, pub, teatro,ecc. Infine risiedono oltre quattromila persone. Oggi quando una qualsiasi società vuole aprire un centro commerciale, calcola per ogni metro quadrato di attività, tre metri di parcheggio, con un breve calcolo, considerando una grandezza media dei negozi, si arriva ad un complesso di 4000 posti macchina».
Sopra, scorcio del passeggio in via Pretoria. A destra, Francesco Ignomirelli
Un numero di parcheggi nettamente superiore a quanti ne esistono oggi e molto lontano anche rispetto alle più rosee previsioni future? «Oggi il commercio non è quello di venti anni fa, oggi non ci sono più i clienti fidelizzati di una volta, si parla infatti di cliente attratto/sottratto. I nostri concorrenti sono i grandi centri commerciali di Bari e Matera, della Campania, con i loro prezzi, le loro offerte e le loro comodità di parcheggi e servizi correlati. Allora se l'amministrazione non crea i presupposti per il commercio in centro ci fornisca un contributo per andarcene, magari a Poggio tre Galli, nella nuova piazza che ha
costruito l'impresa Mancusi, con oltre cento attività commerciali, ma è chiaro che anche lì bisogna costruire i parcheggi necessari, perché altrimenti anche quelle attività sarebbero destinate ad andare in sofferenza. Il commercio oggi ha bisogno di essere attrattivo e per esserlo prima di tutto deve fornire comodità e buoni servizi». Perché allora l'idea di un centro commerciale naturale? «In molte parti del mondo stanno costruendo da diversi anni centri commerciali con le sembianze dei centri di piccole città antiche, noi abbiamo tutto questo naturalmente. Il nostro progetto vuole
aprire il centro di Potenza al mondo, al sud d'Italia, a zone come quella che circonda Eboli, con oltre due milioni di abitanti. Vogliamo creare una zona pedonale totale, non in via Pretoria ma con tre vie, compreso via del Popolo e quella così della delle chiese. Dando prima di tutto però la possibilità a chi risiede in centro di parcheggiare sotto piazza Prefettura, a chi abita nelle zone limitrofe di usufruire dei parcheggi di viale Dante, via Mazzini e del ponte attrezzato. Infine la parte più sostanziosa, deve poter gratuitamente parcheggiare nella attuale area della ex Cip-zoo e portato in centro gratuitamente con delle navette». Il vostro gruppo di com-
mercianti ha già avuto dei contatti con gli enti di riferimento? «Noi abbiamo tre referenti, il Comune, la Regione e lo Stato. Al Comune chiediamo un forte impegno per realizzare il parcheggio in piazza che ci darebbe la possibilità di eliminare completamente le macchine dal centro e non solo nella piazza sotto il naso del Prefetto. Inoltre chiediamo che tutti i suoli della zona del centro, compresi i vicoli, siano dati in gestione al parco, per poter ospitare manifestazioni, sponsorizzazioni ed eventi. Alla Regione chiediamo un finanziamento annuale di trecentomila euro, per la pubblicità e per i continui studi di marketing e di mercato, l'of-
ferta di ogni settore sarebbe studiata e tenuta sotto controllo tutti i giorni, creando offerte per settore che possano tutti i giorni attrarre clienti da tutte le zone a 45 minuti di auto. Un bacino di clienti che permetterebbe finalmente agli esercenti di vivere bene e di attrarre anche tante attività nuove. Con una legge regionale che preveda lo stesso finanziamento anche per il centro di Matera e di Melfi. Mentre allo Stato infine chiediamo una legge che finanzi l'apertura di attività artigianali, con l'intanto di trasformare tutti i vicoli del centro di Potenza in una enorme vetrina per l'artigianato lucano». Una città completamente rivoluzionata, solo un sogno o un progetto realizzabile? «Portare persone con una navetta fino in centro, fargli trascorrere una intera giornata, creando zone dove lasciare i loro bambini, mentre fanno acquisti. Farli mangiare con un'offerta ampia di ristoranti tipici e internazionali, fargli visitare i nostri musei, magari portarli a teatro e farli tornare alle loro auto senza aver ancora visto tutto. Siamo stanchi di nascere per andare via, per andare a comprare a Bari, per andare a ballare a Salerno, per andare a lavorare a Roma. Dobbiamo finalmente avere una visione del nostro futuro che ci permetta almeno di sperare di avere finalmente una generazione che non va via e magari di una che arriva. Potremmo metterci nelle condizioni di rimettere a nuovo il centro, di curarlo, tenerlo pulito, sorvegliarlo e soprattutto di attrarre persone da fuori. Le politiche degli ultimi decenni hanno messo tutta la ricchezza nelle mani di pochissime famiglie, con questo progetto si avrebbe finalmente la possibilità di creare benessere per tutti. Vorrei sapere quanti potentini preferiscono questa città a quella che potremmo creare. Vogliamo sapere in quale città gli amministratori vogliono farci vivere perché è giunta l'ora di parlare anche di elettori attratti/sottratti». Alessandro Galella
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Potenza
Venerdì 13 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
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TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO Un buon compleanno ad Antonio Smaldore. Tanti baci quanti sono gli anni che compi. Da L. e T. Marco
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LA PRIMULA
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Bucci e Leopardi DOMANI sera, con sipario alle 21, al Teatro nuovo del Cde del Seminario Maggiore, Flavio Bucci porterà in scena “Canti leopardiani”. Uno dei magistrali interpreti della scena italiana si racconta e racconta la travagliata esistenza di un uomo che guarda la vita attraverso la poesia di un Giacomo Leopardi inedito. Flavio Bucci, abituale mattatore solista della scena, compie un viaggio nell’esistenza dell’uomo macerato dalle disillusioni della vita. La sua interpretazione, tumultuosa ed eclettica, riscopre l’uomo nel dolore universale della solitudine costruendo un teatro specchio e metafora di un percorso esistenziale e sociale, un teatro come storia della nostra anima collettiva e individuale. Un Teatro, insomma, che non rinunci mai ad essere sia per chi lo fa sia per chi lo riceve, una grande esperienza di formazione. E’un Flavio Bucci inequivocabile, ove la sua drammaturgia si costruisce e si basa su un Teatro che è alla stessa portata della costruzione di un uomo. Questo “mago della scena” va all’origine di quell’affabulazione rotta dai ritmi sincopati della voce e del gesto e in quest’ultimo si rivela un misto di timidezza e d’audacia propri della figura di Giacomo Leopardi. Insomma un grande del teatro italiano si confronta con i versi di Giacomo Leopardi, il poeta di Recanati noto ai più per “L’infinito”.
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AL POGGIO
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FUORI LE MURA
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PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO FESTIVO TURNO NOTTURNO 13 FEBBRAIO Trerotola via Nitti 0971-472839 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
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Volti di donne CHIUDERA’ i battenti il prossimo 15 febbraio, nel museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu”, la mostra documentaria “Volti di donne e ritratti di Paesi nel terzo millennio” di Silvestro Lazzari. La mostra è un omaggio che la Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna ha voluto riservare alle donne. testimoniando realtà e culture diverse ed utilizzando alcuni suggestivi scatti fotografici di Silvestro Lazzari. Le testimonianze fotografiche, realizzate dall'autore, rappresentano una sintesi di momenti di incontro, di riconoscimento degli altri e di interpretazione di realtà molto distanti dalla nostra. Lo strumento utilizzato, il ritratto, consente di offrire un sapore ed un significato alla personalità individuale, fissando tratti non solo somatici, ma soprattutto esistenziali e caratteriali delle donne incontrate in vari Paesi extraeuropei. La macchina fotografica ha consentito di gettare dietro le quinte uno sguardo indiscreto, ma rivelatore di realtà umane dissimili, scoprendo al tempo stesso un mondo femminile indaffarato, sottomesso, operoso, emarginato, materno, dignitoso, povero, ma spesso con lo sguardo rivolto al futuro dei propri figli e del proprio Paese.
•FINO AL 15 FEBBRAIO Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli
•Adiconsum
•OGGI Potenza, Galleria civica, ore 19 “IL REALMENTE” Cinema e arte con Pier Marco De Santi e Augusto Sainati
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
•FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•DOMANI Potenza, Sala dell’Arco, ore 18.30 “NON VOGLIO STORIE, UNA STORIA D’AMORE” Presentazione del libro di Sonia Topazio
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Italians 17.30 - 20 - 22.30 Sala 4 Il curioso caso di Benjamin Button
18 - 21 Sala 5 Questo piccolo grande.... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Operazione Valchiria... 17.40 - 20 - 22.20 Sala 7 Venerdì 13 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Italians 19 - 21.15
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Venerdì 13 febbraio 2009
23 ”Nuova Italia” e Giuliano (Udc) sollevano i casi della provinciale 6 e della Picerno-Baragiano
Viabilità, strade pericolose Due arterie che presentano non pochi problemi per la sicurezza AVIGLIANO - Problemi di viabilità e di strada dissestata. Questo quanto emerge dai due interventi del circolo “Nuova Italia di Avigliano” e da quello del capogruppo dell’Udc in consiglio provinciale, Vincenzo Giuliano. Nel primo intervento sotto i riflettori la provinciale 6 che unisce il capoluogo di regione con la città di Avigliano. «Una strada - si legge nella nota di Renato Zaccagnino, presidente del circolo che versa in pessime condizioni». Avigliano «ha la fortuna di avere tre consiglieri provinciali e addirittura un assessore al Bilancio. Cosa non da poco. Necessita ricordare che, tra i compiti istituzionali della Provincia, vi è quello di vigilare sulla sicurezza della viabilità intercomunale, appunto le strade provinciali». Spetta, quindi, alla Provincia «l’onere di promuovere interventi tesi a mantenere in buono stato il manto stradale, provvedere agli adeguamenti normativi, impiantare la segnaletica, salvaguardare la visibilità delle carreggiate eliminando l’erba che cresce lungo le banchine. In particolare, il pulire le scoline e le cunette
Traffico sulla Picerno-Baragiano
spartitraffico delle strade da intralci di varia natura significa garantire l'efficienza della viabilità e la consistenza statica delle carreggiate». Per Zaccagnino, insomma, «l’azione e gli obiettivi dei nostri politici dovrebbero consistere nel vigilare sull’operato degli uffici preposti alla sorveglianza delle strade» Il presidente del circolo “Nuova Avigliano” si
Pietragalla Il 15 febbraio
auspica almeno «un sussulto di orgoglio tale da consentire loro di onorare finalmente le promesse e gli annunci fatti in campagna elettorale, quasi cinque anni fa. Oggi, in prossimità della scadenza naturale del loro mandato elettorale, dimostrino la capacità di far seguire alle parole i fatti. In caso contrario, siano più sensibili alle indicazioni, provenienti dalla gente co-
mune, che li invitano a cambiare mestiere ed a non cimentarsi in proclami, sugli organi di informazione, per il solo gusto di vedere la propria foto e nome pubblicati». E sulla questione delle strade è intervenuto anche il consigliere provinciale, Vincenzo Giuliano che ha focalizzato la sua attenzione sull provinciale Picerno-Baragiano - ultimamente utilizzata come percorso alternativo a seguito della chiusura del ponte di Picerno che già da tempo necessita di lavori di ammodernamento. «La stessa Provincia - ha spiegato Giuliano - in passato, ne aveva riconosciuto la pericolosità chiudendo gli accessi diretti con la motivazione di rendere più sicura la viabilità. Ma la riduzione delle immissioni sul tratto in questione, ha favorito ancora di più l'alta velocità e di conseguenza ne ha aggravato la pericolosità». Una situazione che ha anche penalizzato «i cittadini residenti, costretti a fare un considerevole e ingiustificato percorso alternativo per raggiungere le proprie abitazioni». Insomma un’altra arteria stradale che necessita di interventi urgenti
Moto club, soci in assemblea
Sfilata di carnevale lungo le strade di San Giorgio
PIETRAGALLA - E’ convocata per il 15 febbraio una assemblea straordinaria dei soci del “Moto club Pietragalla” presso la sede sociale ubicata in via Municipio all'interno della vecchia residenza del Comune. L’assemblea si terrà, in prima convocazione alle 17 e in seconda convocazione alle 18. Si tratta di un incontro che è stato convocato dal consiglio direttivo ai sensi dell’articolo 8 comma 2 e dell'articolo 12 comma 1 dello statuto della struttura associativa. Durante questa assemblea straordinaria si dovrà provvedere al tesseramento per l'anno 2009 alla Federazione moticiclistica italiana mentre al secondo punto è prevista la discussione relativa al rinnovo del direttivo. Ma naturalmente vi sarà spazio per discutere anche di altre temi legati all'attività e all'impegno di questa associazione pietragallese che raccoglie naturalmente al suo interno numerosi amanti di questa disciplina su due ruote se si considera che a Pietragalla esiste ormai una tradizione trentennale verso questa attività sportiva. L’attuale Moto vlub è nato poco meno di tre anni fa con l'intento di riprendere le attività legate al mondo delle due ruote . Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
SAN GIORGIO DI PIETRAGALLA - Ci si trova in pieno periodo carnevalesco e spiccano naturalmente tante iniziative legate al divertimento e alla goliardia. Presso la frazione San Giorgio ubicata a circa 15 chilometri dall'abitato di Pietragalla è in programma per domenica 15 febbraio la manifestazione denominata “Sfilata di carnevale”. A organizzarla la parrocchia “San Giorgio martire” nella persona del parroco don Donato Glisci e prenderà il via dalle 15.30 e si protrarrà fino alle 20. Si tratterà quindi di una sfilata in maschera con tutti i divertimenti ad essa collegata arricchita da sorprese e tanta allegria dove i protagonisti saranno naturalmente i bambini e le bambine ma ci sarà la partecipazione ovviamente anche delle persone più adulte. La sfilata prenderà il via dal piazzale antistante la chiesa madre attraversando poi corso Gianturco, piazza Fontana, corso Garibaldi, contrada Montanara, via Sicilia e via Piano Lungo snodandosi in tal modo lungo tutte le aree che costituiscono l'abitato. Sarà quindi un pomeriggio ricco di gioia e divertimento per tutti an.be. potenza@luedi.it
Tito L’iniziativa si terrà nei padiglioni dell’Efab
Centoventi imprese parteciperanno a “BtoBe”
Due momenti della conferenza stampa di ieri (f.Mattiacci)
TITO - Dal prossimo 20 febbraio le aziende si ritroveranno a “BtoBe” in programma nei padiglioni dell’Efab di Tito scalo. Saranno circa 120 le aziende (provenienti da dieci regioni italiane) che parteciperanno alla seconda edizione di “Btobe”, il salone delle imprese per superare la crisi, organizzato dalla “Scai comunicazione”, che si svolgerà nel centro fieristico dell’Efab, dal 20 al 23 febbraio prossimo. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina, a Potenza, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato il presidente della Btobe, Michele Franzese, il presidente dei Giovani industriali della Basilicata,
Gabriella Megale, i rappresentanti di “Aci service” e della Camera di commercio di Potenza, Simone Piedilato e Franco Fucci, e il presidente del comitato scientifico di Agribe, Carlo Cosentino. Nel 2006 sono stati tremila i visitatori di Btobe: l’area espositiva allestita per il 2009 è di 7.000 metri quadri, con una zona “Meet” per gli incontri tra le aziende e uno spazio per i convegni. L’obiettivo «è dare impulso alle imprese su innovazione e spinta a un’azione di sistema - ha spiegato Franzese» per «riorganizzare le strutture – ha detto Megale – e affrontare le sfide future del mercato».
L’iniziativa è organizzata dal Comune. Domani sera nuovo incontro POTENZA - Si è svolto il secondo appuntamento con “Realmente”, programma culturale promosso dal Comune di Potenza e legato all'attività delle mostre d'arte attive presso la Galleria civica di palazzo Loffredo. Ospiti della serata, Maria Adelaide Cuozzo, docente di Storia dell'arte presso l'Università degli Studi di Basilicata, Stefano Gallo, professore associato presso l'Università Tor Vergata di Roma e di storia dell'arte contemporanea dell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli e Giuseppina Spina, docente dello stesso istituto. Ciascun intervento ha inteso offrire un personale contributo all'analisi del rapporto tra l'arte e la real-
Secondo appuntamento con il “Realmente” tà, tema di fondo della mostra “L'enigma del vero”, visibile a palazzo Loffredo fino al prossimo primo marzo. L’esposizione che indaga attingendo ad epoche e movimenti diversi il rapporto dell'arte con il mondo reale rivela la difficoltà di concepire la realtà in modo univoco ed oggettivo anche laddove l'arte si fa più conforme alla natura sottolineando invece l'ambiguità che la percezione visiva genera e di conseguenza la riflessione che da il titolo all'intera mostra. Come chiarisce Maria Adelaide Cuozzo, «l'e-
nigmicità del vero deriva dall'impossibilità di escludere la componente soggettiva nel processo artistico così che l'arte diviene strumento non per imitare la realtà ma per conoscerla». Un'idea che diviene tanto più valida allorquando la professoressa invita a riflettere sulla fotografia che, strumento di riproduzione per eccellenza, manipola comunque la realtà attraverso le potenzialità dei suoi mezzi. Sono stati esaminati alcuni dei lavori della sezione arte e fotografia della mostra come quelli di Mario
Cresci che nella serie Slittamenti interviene con alcune sfocature su riproduzioni di opere del XVI e del XVII secolo o di Mario Giacomelli che realizza graffiti ed incisioni in fase di stampa. Di tutt'altro respiro l'intervento del professor Stefano Gallo che in pieno clima da lezione di storia dell'arte con tanto di diapositive, analizza gli esiti teorici del filosofo dell'arte Konrad Fiedler Hildebrand e l'importanza che i suoi studi sulla percezione visiva tra gli anni Settanta e Ottanta del XIX secolo ebbero su tutta la pittura del Novecento.
Leggendo Fiedler, Gallo dice: «i realismi dipendono da una rappresentazione ingenua della realtà. È l'uomo a produrre la rappresentazione del mondo attraverso il linguaggio che rende possibile la produzione di significato». Ultimo ma non meno interessante il percorso che Giuseppina Spina traccia intorno alla figura del pittore Francesco Paolo Michetti, allievo di Domenico Morelli di cui ne imitò il naturalismo e il realismo visionario. Ripercorrendo le tappe salienti della sua carriera
artistica la docente insiste sui legami tra il pittore e Gabriele D'Annunzio che proprio da un'opera di Michetti, La figlia di Iorio, trasse una delle sue più notevoli tragedie. In un clima di familiare conversazione più che da accademica conferenza, questi “percorsi d'arte” offrono il loro contributo alla conoscenza e alla diffusione dei linguaggi artistici in un più ampio contesto che spazia dalle tematiche artistiche a quelle cinematografiche, musicali e culinarie. Prossimo appuntamento domani sera alle 19 per parlare di cinema con Pier Marco De Santi e Augusto Sainati. Daniela Rosa potenza@luedi.it
Venerdì 13 febbraio 2009
24 Balvano: risposta del dipartimento Salute
Le richieste vanno presentate ai Comuni di Laurenzana e Anzi
«Sarà garantita l’assistenza sanitaria in paese»
Energia elettrica, un bonus per chi è in difficoltà
BALVANO - Immediata la risposta del Dipartimento Salute dopo la denuncia del sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo, relativamente all’assenza di un medico nel paese. Secondo il primo cittadino, infatti, il 7 marzo 2008 il dottore Antonio Latorre, medico di base nel comune di Balvano è stato trasferito e «da allora l’Asl di Potenza ha provveduto con nomine provvisorie a compensare il disagio: prima con il medico Nicola Martiriggiano, per circa un anno, e poi con il dottor Tommaso Tirotta, la cui nomina scade a breve», ovvero a marzo 2009 e senza possibilità di rinnovo. «In relazione a notizie in cui il sindaco del comune di Balvano lamenta una presunta carenza di assistenza sanitaria da due anni per la mancata nomina del medico di assistenza primaria (medicina generale) - si legge in una nota - il Dipartimento Salute rende noto che nel caso di specie è stata garantita l’assistenza sanitaria, in quanto hanno trovato applicazione le norme contrat-
tuali che, nel caso di vacanza nella titolarità dell’incarico di medicina generale, prevedono il conferimento di incarichi provvisori a medici residenti nell’ambito territoriale di riferimento». «Nel comune di Balvano, infatti - spiega ancora il Dipartimento - dove comunque risulta essere presente un medico titolare di incarico a tempo indeterminato, l’azienda sanitaria territorialmente competente, appena si è verificata la carenza del secondo medico, ha prontamente provveduto a conferire l’incarico provvisorio contrattualmente previsto. Tale incarico cesserà il prossimo 27 marzo e non sussiste alcun ipotetico rischio che i cittadini rimangano privi di assistenza a tale scadenza in quanto in data 3 marzo 2009 verranno attribuiti gli incarichi a tempo indeterminato relativi alle località carenti di assistenza primaria (medicina generale), Balvano compreso, come comunicato dal direttore del distretto di II livello della Asp di Potenza».
LAURENZANA - I cittadini meno abbienti, a causa di un forte disagio economico, e tutte le persone in gravi condizioni di salute residenti a Laurenzana e Anzi, potranno ricevere un bonus per quanto concerne la tariffa sociale per la fornitura di energia elettrica. Nei giorni scorsi, infatti, i due Comuni della Val Camastra hanno ricordato alle rispettive cittadinanze, attraverso avvisi pubblici, la possibilità di presentare richiesta della tariffa sociale per la fornitura di energia elettrica, sostenuta dai clienti domestici disagiati, presso gli uffici dei due municipi. Ciò è possibile in virtù di un decreto ministeriale del 28 dicembre 2007. Tutti i cittadini interessati potranno presentare domanda presso l'ufficio anagrafe dei Comuni di Anzi e Laurenzana, entro e non oltre il prossimo 28 febbraio. A tal fine, è stato ricordato che poter usufruire del beneficio, il richiedente dovrà innanzitutto essere residente nel Comune in cui presenta la domanda.
“M’illumino di meno” L’adesione dei lucani Il municipio di Laurenzana
Inoltre, dovrà indicare i dati del punto di fornitura per il quale si richiede la compensazione; dovrà possedere, per il disagio economico, un reddito annuo non superiore a 7.500 euro (dichiarazione Isee), fissato dal Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2007. Dovrà essere posseduto, infine, per il disagio fisico, un certificato rilasciato dall'Asl attestante le gravi condizioni di salute di uno dei componenti del nucleo familiare, tali da richiedere l'utilizzo delle apparecchiature elettromedicali, necessarie per la loro sopravvivenza. Donato Pavese
POTENZA - Per Per il quinto anno consecutivo Caterpillar, il programma di Radio2, lancia per oggi l’iniziativa “M'illumino di meno” e sono diversi i comuni lucani che hanno deciso di aderire all’iniziativa. Nella provincia di Potenza spegneranno le luci di piazze e sedi pubbliche - oltre che i dispositivi elettronici - per qualche ora i comuni di Potenza, Tito, Sant’Angelo Le Fratte, Savoia di Lucania, Satriano di Lucania, Sasso di Castalda, San Chirico Raparo e Muro Lucano. Per l’occasione Legambiente Basilicata, in collaborazione con il Comune di Sasso di Castalda e il Centro di Educazione Ambientale “Il Vecchio Faggio”, aderisce alle iniziative, organizzando una serata “al chiaro di luna” a bassa
emissione di CO2. Dalle 17, quindi, appuntamento per tutti gli interessati presso il Teatro Comunale di Sasso di Castalda. A Satriano, invece, si spegneranno le luci della piazza principale, l’illuminazione artistica del municipio e verrà fornita agli alunni della scuola il decalogo delle buone abitudini. A Muro Lucano, invece, verranno spente le luci del castello, mentre tutti i soci dell'associazione cuorimuresi terranno spenta dalle 19 alle 21 nelle proprie abitazioni i principali elettrodomestici. Nelle precedenti edizioni “M’illumino di meno” ha contagiato milioni di persone impegnate in un’allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali.
Salvatore Rotondo guiderà i 90 soci dell’associazione Continua la mobilitazione del gruppo culturale
La Pro Loco di Muro Ospedale, Cuori Muresi ha un nuovo presidente incontrerà De Filippo MURO LUCANO - E’ Salvatore Rotondo il nuovo presidente della Pro Loco Murese. Dopo l'esperienza del dimissionario presidente Lepore, si è voluto dare un cambio ai vertici della Pro Loco. Domenica 1 febbraio 2009 si sono svolte le elezioni per il rinnovo del direttivo e delle cariche sociali della Pro Loco, secondo quanto previsto dal vigente statuto sociale, in cui hanno votato 88 soci su 90 soci iscritti e qualche giorno fa si è provveduto ad ottemperare ad altri aspetti non meno fondamentali della vita associativa della struttura murese. All'assemblea straordinaria di inizio mese era in lizza una sola mozione quella della lista “Nuova Pro Loco” portando all'elezione in seno al consiglio direttivo dei soci: Gerardo Lamorte con 66 voti, Salvatore Rotondo con 43, Rossano Zampino con 38, Erberto Frieri
con 36, Michele Lasaponara e Domenico Guerra con 35. Nella stessa adunata erano stati successivamente eletti alla carica dei revisori dei conti come membri effettivi: Michele Fezzuoglio, Cataldo Ciaglia, Antonio Fiorentino, e in qualità di supplementi: Pietro Corrado e Giuseppe Diovisalvi. Giovedì 5 febbraio anche
LA CHIUSURA degli sportelli decisa da Poste Italiane Spa nei piccoli Comuni del territorio provinciale sta diventando incombente e definitiva. I sindaci dei centri abitati coinvolti sono in un acceso stato di agitazione non accettando assolutamente questa scelta intrapresa in maniera molto affrettata. Sull’argomento - e a sostegno delle popolazioni - ho presentato, qualche tempo fa, un ordine del giorno per contrastare quest'azione che avrebbe seriamente violato anche il protocollo d'intesa firmato, circa un anno fa, tra l'amministrazione provinciale e la società competente Poste Italiane Spa proprio per evitare la chiusura de-
l'ultimo tassello statutario è stato posto con la nomina gerarchica in seno al direttivo. Il professore Salvatore Rotondo è il presidente, Domenico Guerra il vice presidente, Erberto Frieri il tesoriere, e Rossano Zampino il segretario. Nella giornata di ieri è stata ratificata con la consegna dei verbali all'Apt di Basilicata il nuovo quadro organizzativo appena costituito. Attuale priorità di Salvatore Rotondo e compagni è la ricerca di una sede adatta ad accogliere gli attuali 90 soci. L'intento della nuova classe dirigente della Pro Loco di Muro Lucano è chiaro: cercare la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le forze attive presenti sul territorio per stilare il programma delle prossime attività con una serie di iniziativa utili al rilancio culturale, sociale e anche turistico del paese. car. pe.
MURO LUCANO - Lunedì scorso è stata recapitata al gruppo Culturale Cuorimuresi la lettera di risposta - del dipartimento regionale alla Sanità - relativamente alla situazione del distretto sanitario di Muro Lucano. Una risposta che arriva dopo la richiesta fatta dal direttore sanitario dell’Asp, Sergio Maria Molinari, che ha chiesto chiarimenti in merito al responsabile del distretto, Rocco Mecca. Già il 20 agosto 2008 con analoga iniziativa, CuoriMuresi aveva puntato il dito contro le inadempienze della Regione Basilicata, circa l'attuazione del Posto territoriale di soccorso (PTS) di terzo livello, sancito dalla Legge Regionale n. 21\1999 e l'inopinato spostamento dell'ambulanza (PTS 1° Livello) alla volta dell'abitato di Baragiano Scalo, in relazione alla chiusura del ponte "Fiumara di Picerno" del raccordo autostradale Potenza-Sicignano. Le segnalazioni di Cuorimuresi sulla carenza del personale in dotazione al distretto ospedaliero di Muro Lucano ha trovato conferma nello stesso Rocco Mecca. Nel presidio ospedaliero le prestazioni, come nel caso della figura del chirurgo, sono state soppresse, e quelle rimaste, sono sempre più precarie e carenti. In particolare il centro dialisi, dopo la chiusura dal 24 ottobre 2007 al 19 marzo 2008, è stato riattivato solo per tre giorni la settimana, periodo insufficiente a garantire l'espletamento del servizio
per tutti i fruitori, alcuni dei quali (tre) sono costretti a viaggiare alla volta del centro convenzionato SM2 sito in Potenza. Un discorso quasi analogo è quello legato al Consultorio Familiare, e per la Fisioterapia. Quest'ultimo reparto ha attualmente in dotazione solo una fisioterapista che si deve occupare da sola di oltre 20 pazienti. Fatto sta che se per motivi di forza maggiore, aggiornamenti o imprevisti o problemi personali, la fisioterapista dovesse assentarsi, il servizio in quei gironi salterebbe e il reparto resterebbe chiuso. Per tale ragioni Cuorimuresi incontrerà nella giornata di martedì 17 febbraio 2008 alle 10.30 con una delegazione di associazioni e rappresentanti della istituzioni del potenziale bacino di utenza costituito dai paesi di Muro Lucano, Bella, Baragiano e Castelgrande, il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo e l'assessore regionale alla Sanità Antonio Potenza. In quella circostanza Cuorimuresi ribadirà la richiesta del rispetto del dettato normativo con l'attuazione del PTS di Terzo livello, e in secondo ordine al rispetto dell'impegno assunto con Cuorimuresi di dotare la postazione 118 di Muro Lucano di un'ambulanza medicalizzata e dotata di innovativi strumenti per la stabilizzazione del paziente e collegata al centro Utic dell'ospedale San Carlo. Carmine Pepe
Vincenzo Giuliano (Udc) accusa: pagati fior di quattrini senza benefici
Poste, «la Provincia resta a guardare» gli sportelli. Mentre i sindaci minacciano azioni ritorsive a proposito di questa vicenda, la giunta Altobello resta a guardare senza fornire una soluzione a riguardo. Infatti, alla mia ultima interrogazione con cui ho voluto ricevere chiarimenti per riuscire a ripristinare con efficacia il servizio postale in queste comunità non si sono
incredibilmente resi partecipi nell'aula consiliare. Mancava sia il presidente, Altobello, che l'assessore provinciale al Bilancio, Vito Summa e nessuno degli assessori presenti compreso il vicepresidente Iacobuzio se l'è sentita di rispondere. Si è trattato, in effetti, di un grave atto commesso dall'Esecutivo provinciale, segnalando una chiara in-
differenza istituzionale ed una manifesta assenza di collegialità amministrativa. Questo increscioso comportamento è la dimostrazione più palese di una giunta provinciale che pensa solo a coniare spot elettorali e non a risolvere i problemi reali delle nostre comunità. E a pensare che il protocollo di intesa aveva l'obiettivo non solo di
rafforzare la presenza degli uffici postali, ma addirittura di consentirne anche l'implemento di altrettanti in queste piccole realtà in modo da aumentare le opportunità lavorative. Dell'accordo resta in vigore l'esborso di fior di quattrini da parte della Provincia nei riguardi delle Poste Spa senza portare alcun profitto ai cittadini. E' inammissibile e sconcertante come vengono sprecate le risorse pubbliche della Provincia di Potenza. Vincenzo Giuliano capogruppo consiliare alla Provincia di Potenza
VenerdĂŹ 13 febbraio 2009
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Marsico Nuovo Manca il portalettere, da dieci giorni non viene recapitato nulla
Il postino non bussa proprio L’azienda non fa sostituzioni. I cittadini si rivolgono al Comune MARSICO NUOVO - E' protesta nella cittadina valdagrina: da oltre dieci giorni non arriva piÚ la posta nelle case. La aausa? Manca il postino: ha l'influenza oppure è in ferie, o l'hanno inviato in un'altra destinazione o dal recapito lettere è stato inserito nel reparto sportello amministrativo. Non si sa. A farne le spese i cittadini, che per giorni hanno atteso lettere, bollette e riviste, mai arrivate. I marsicani si sono attivati per conoscere la causa del disservizio di cui erano vittime, scoprendo l'assenza del portalettere. Sostituzioni? Manco a dirlo. Nel frattempo la posta continua ad aumentare nei sacchi all'interno dell'ufficio postale e i malumori e le proteste dei cittadini crescono ogni giorno di piÚ. Ma è possibile - sottolineano alcuni, indignati - che non abbiamo diritto a vederci recapitata la nostra posta? In questo periodo attendiamo l'arrivo di alcune bollette, come dobbiamo fare? Non è giusto che l'azienda postale se ne lavi le mani, il servizio postale è di primaria importanza e deve essere garantito. Disservizi del genere sul fronte Posta non sono un’emergenza ma una situazione che si trascina da anni, da quando vi è stata la riorganizzazione dell'azienda. Intanto da ieri mattina alcuni cittadini esasperati hanno chiesto al Comune di intervenire al piÚ presto. L'amministrazione comunale con urgenza ha inviato una nota alle direzioni postali per gli inspiegabili ritardi nella gestione delle corrispondenze. Da circa dieci giorni - scrivono nella nota gli amministratori - questa situazione crea serie difficoltà per l'intera collettività anche per l'oggettiva impossibilità di procedere al pagamento di bollette varie. La situazione attuale - aggiungono - deve essere superata con urgenza anche per scongiurare possibili danni economici per la popolazione. Angela Pepe
Maratea Il caso del signor Palermo, bloccato a casa propria dalle buche
Prigioniero di una strada MARATEA - Riparatemi la strada perchÊ non posso fare nemmeno quattro passi. Oltre alla frana che ha bloccato l'impianto di sollevamento che collega una parte della rete fognante di Fiumicello all'impianto di pretrattamento dei liquami a località Ogliastro e ai danni al parcheggio del Porto, il maltempo dei giorni scorsi ha causato nella Perla del Tirreno danni anche ai privati. E' il caso del signor Vincenzo Palermo che ci ha segnalato le buche sulla strada che lambisce la sua abitazione a Marina di Maratea e che conduce alla piazzetta di Santa Teresa. Non posso fare quattro passi tranquillamente. Non posso andare al negozio, perchÊ la strada è piena di buche, dice Palermo che è affetto da problemi di deambulazione. Prima c'era l'asfalto - spiega Palermo - poi nel 1996 l'hanno tolto per mettere questa pavimentazione di mattonelle che si rompono continuamente. E in effetti all'origine dei danni c'è la natura della nuova pavimentazione che con le piogge si rompe. Oltre al rischio di inciampare e finire a terra, sottolinea sempre Palermo, c'è da aggiungere il rumore che le mattonelle staccate fanno di notte quando ci
Teana ÂŤPoca democraziaÂť
Biomasse, chiesto consiglio ad hoc TEANA - Cinque consiglieri richiedono un consiglio straordinario urgente. La giunta comunale di Teana, non lo inserisce nell'ordine del giorno. Scattano le polemiche. Ad indignarsi per l'atteggiamento ÂŤpoco democraticoÂť della giunta comunale di Teana, è proprio il “comitato Biomasse - vediamoci chiaroâ€?, che per l'ennesima volta si sente messa da parte dai propri amministratori su una questione d'assoluta importanza per il bene del territorio. La vicenda, che risale al consiglio comunale di martedĂŹ 10 febbraio scorso, sta scatenando forti polemiche: la richiesta dell'ordine del giorno riguardava proprio la centrale a Biomasse che dovrebbe sorgere nel territorio di Teana. La richiesta di un consiglio straordinario urgente è stato richiesto dai 4 consiglieri di minoranza e un consigliere di maggioranza, ma la faccenda è stata liquidata con una lettera firmata dal primo cittadino, informando i consiglieri e il prefetto che ÂŤnon è stato ritenuto opportuno inserire la loro richiesta all'ordine del giorno, in quanto, il progetto è decaduto, e che non è piĂš di loro competenzaÂť. Per il comitato, la faccenda non è chiara, e dopo l'ennesimo rifiuto da parte delle istituzioni di discutere con i cittadini, il comitato sta giĂ decidendo quali misure adotta-
re per arginare il problema, non escludendo di rivolgersi con le loro argomentazioni anche al Prefetto. L'urgenza di un consiglio straordinario, nasce in quanto intorno alla questione centrale, - si legge nella nota - si percepisce uno strano silenzio che non ci convince. Se non abbassiamo la guardia, è perchÊ qualcosa nell'ombra si muove, e lo dimostra il fatto che la società Energaia, continua ad acquistare terreni intorno al sito individuato per la costruzione di questa centrale. Oltre a queste strane manovre, quello che non rassicura per niente il comitato e cittadini, è proprio la mancanza di risposte da parte di questa società , dalle istituzioni regionali e locali. Un chiaro segnale - continua la nota del comitato- che la centrale in un modo o nell'altro si farà . Il progetto di massima, infatti, è stato approvato, e alla fine partiranno i lavori. E’ abituale in Italia - conclude la nota - che i cosiddetti dettagli, compaiano con discreto ritardo rispetto ai termini, magari subito dopo le elezioni. In ogni caso, il comitato non si è presentato al consiglio, ma fa sapere di aspettare la risposta della convocazione richiesta, come spetta per legge, per discutere di questo problema per il bene dell'intera area. Lucio Vitale
Vincenzo Palermo sulla strada che porta alla piazzetta: troppe buche
passano sopra le macchine. CosÏ Palermo chiede l'intervento del Comune: Dovete ripararla - dice - prima che qualcuno si faccia male. Dal Comune, intanto, il comandante della polizia municipale Francesco Fiorenzano, fa sapere che c'è gia stato un sopralluogo dei vigili e che hanno segnalato l'intervento all'Ufficio tecnico comunale. Con le condizioni avverse facilmente si staccano le mattonelle dalla sede stra-
dale - ribadisce Fiorenzano - Su quella strada sono stati giĂ fatti altri interventi e noi pensiamo che alla fine finiremo per doverla rifare tuttaÂť. Il maltempo, il passaggio dei camion e materiale non adatto, danneggiano la strada e Vincenzo Palermo, mentre attende l'ennesima riparazione, rimpiange il vecchio asfalto. Meno bello, ma piĂš funzionale. Francesco Zaccara
I cittadini del comitato “Vediamoci chiaro�
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Risparmiare sul Pollino ROTONDA - L'Ente Parco Pollino aderisce alla giornata del risparmio energetico “M'illumino di menoâ€?, prevista per oggi dalle 18 alle 19.30, spegnendo l'illuminazione esterna della sede di Rotonda. La campagna 2009, che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento Europeo per il secondo anno consecutivo, è iniziata il 12 gennaio e si protrarrĂ fino a oggi dando voce al racconto delle idee piĂš interessanti e innovative, in Italia e all'estero, per razionalizzare i consumi d'energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici per tagliare gli sprechi. E’ un'iniziativa di Caterpillar, il noto programma di Radio2 in onda tutti i giorni proprio dalle 18 alle 19.30 che promuove la grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico per la quinta volta consecutiva. Il Parco ha anche sensibilizzato gli istituti partecipanti a “Cittadini del Parcoâ€? ad attivarsi. Alle scuole, oltre che a tutto il personale dell'Ente, sono state inviate le linee guida per il risparmio energetico. Emilia Manco
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Venerdì 13 febbraio 2009
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Un’auto sbanda e finisce fuori strada. La Provincia continua a non fare nulla
Ginestra-Barile, incidente numero 6 GINESTRA - Altro incidente, sulla “strada di nessuno”, la fatidica Ginestra-Barile. Una Panda 4x4, lasciato l'abitato di Ginestra, nelle “famose” curve bagnate e levigate, a circa un chilometro dal centro arbereshe, è uscita fuori strada, per fortuna fermandosi in bilico tra la strada e un profondo burrone. L'autista, provenendo da Maschito, era diretto a Rionero, dove abita. Conosce abbastanza bene questa strada, ha un'azienda agricola a Maschito e procedeva a 20 km all'ora. Il mezzo era
provvisto di gomme antineve. Per cui non sa darsi una spiegazione dell'uscita di strada. La causa è probabilmente da attribuire al fondo stradale levigato e per niente provvisto di drenaggio, per cui anche chi transita piano perde facilmente il controllo del proprio mezzo. Nella stessa giornata in prossimità di un'altra curva un mezzo pesante ha perso del liquido rendendo la strada pericolosa. Le Fiamme gialle di Rionero, che sopraggiungevano in quel momento, per più di un'ora hanno segnalato il pericolo
evitando il peggio. L’incidente è il sesto nel giro di poco più di un mese, sempre nello stesso punto. Più volte è stato segnalato il pericolo di questa strada alla Provincia, competente sulla questione, in base a un accordo stipulato nel 2004 in prefettura. Ma fino ad oggi, anche le richieste degli amministratori comunali di Ginestra e di Venosa, fatte alla Provincia e al Prefetto, sembrano rimaste lettera morta. Non resta che prendere provvedimenti drastici come la chiusura della strada.
Cosa si attende per intervenire, si chiedono i cittadini? Bisogna aspettare il morto per far cessare questa serie di incidenti su questa strada? Sarebbe il caso - è la voce dei più - che gli amministratori di Ginestra e di Venosa coinvolgano la magistratura, come aveva sostenuto nei giorni scorsi l'ex sindaco di Barile, Giuseppe Mecca. Sul posto sono interventi i carabinieri di Ripacandida, che informeranno sicuramente la Prefettura e la Provincia della pericolosità di questa strada. Lorenzo Zolfo
L’automobile uscita fuori strada sulla “strada di nessuno”
Lavello Il primo cittadino lancia una campagna per evitare le tante discariche abusive
Il sindaco contro gli sporcaccioni L’appello: smaltire secondo legge e denunciare le violazioni LAVELLO - Singolare ed apprezzata iniziativa del primo cittadino Antonio Annale sul tema rifiuti. Dopo le denunce apparse sulle pagine del Quotidiano della Basilicata, le segnalazioni di cittadini e lo spettacolo poco edificante che si palesa a chi si inoltra nella periferia del centro abitato, il sindaco fa appello al senso civico dei cittadini lavellesi con un manifesto murale dal titolo “non rifiutare il tuo territorio”. E' l'appello di Antonio Annale contro l'abbandono ed il deposito indiscriminato di rifiuti e la nascita di mini discariche a cielo aperto alla periferia del centro abitato. «L'abbandono dei rifiuti rappresenta - si legge nel manifesto - un diffuso e serio problema ambientale, in grado di compromettere la qualità del suolo e delle acque superficiali e sotterranee». «Sono sempre più numerosi - aggiunge Annale - i casi di rifiuti (in particolare speciali e pericolosi, come eternit, pneumatici, rottami di veicoli, inerti, frigoriferi, televisori eccetera) che vengono abbandonati in aree periferiche della nostra città (contrada
Una delle tante discariche abusive sorte in periferia a Lavello
Pupoli, Portarino eccetera)». «Per la bonifica - aggiunge il primo cittadino - dei siti inquinati il Comune spende ingenti somme di denaro di tutti i cittadini
VENOSA - Martedì 25 febbraio scadono i termini per la presentazione delle Osservazioni al Regolamento Urbanistico del Comune di Venosa, adottato nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 5 dicembre 2008. Per analizzare e risolvere i problemi che tale scadenza pone, tecnici, geometri, ingegneri, architetti e agronomi, operanti su Venosa martedì 10 hanno tenuto un incontro nella sala consiliare del Comune di Venosa e hanno indetto una pubblica assemblea per le 17.30 di domenica 15 all’Hotel Il Guiscardo di Venosa. «Invitiamo all'incontro i cittadini e le categorie dei commercianti, artigiani, edili, agricoltori - dicono i promotori della manifestazione - in modo da discutere insieme del problema relativo alle osservazioni al Regolamento Urbanistico». Sono previsti gli interventi degli architetti Biagio Paglialunga e Gianfranco Lator-
onesti e responsabili». Non sembra davvero esserci soluzione per la storia infinita dei rifiuti di contrada Pupoli alla periferia del centro abitato a due passi dalla ribattezzata ,
senza motivo, Oasi del Rendina. Non sono bastati gli appelli degli amministratori comunali e le faticose e periodiche opere di bonifica per scoraggiare i cosiddet-
ti fai da te dell'immondizia. Alcuni giorni fa si è tornato infatti a parlare di rifiuti e di minidiscariche abusive - ovviamente a cielo aperto -alla periferia del centro abitato. Mentre sembrava essersi sopito il fenomeno dell'abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni genere alla periferia del paese, è bastato, nei giorni scorsi, farsi un giro in contrada Pupoli lungo la strada comunale che conduce alla vicina Diga del Rendina per rendersi conto che il fenomeno è tutt'altro che finito. Sembrava anzi essersi incrementato. Lo spettacolo che si presentava infatti a chi percorre la strada comunale che dal centro abitato conduce al vicino invaso del Rendina non era dei migliori. Da tempo , in contrada Pupoli, si sono accumulati rifiuti di ogni genere e le “novità” sono davvero all'ordine del giorno. Bidoni, sanitari, rifiuti casalinghi di ogni genere, cassette di legno, materiale di risulta edilizio fanno ormai parte del paesaggio. Una situazione che richiede un intervento co-
Venosa Domenica riunione pubblica alla presenza dei tecnici
Incontro sul Regolamento urbanistico raca, Presiederà i lavori l'ingegner Giuseppe Nolè. Torna così alla ribalta e di attualità un problema che ha alimentato il dibattito pubblico degli ultimi mesi del 2008, producendo tensioni nella comunità locale e lacerazioni all'interno degli schieramenti e delle forze politiche. Tensioni e lacerazioni che si sono evidenziate fin dalla presentazione dell'importante documento di programmazione edilizia con una vivace assemblea pubblica, il 23 ottobre nella sala del Trono del castello Pirro del Balzo; nel corso del Consiglio comunale del giorno successivo che rinviava l' adozione del documento per consentire di realizzare un Piano di Comunicazione fi-
nalizzato a far conoscere i contenuti del Regolamento Urbanistico; nel corso dei vari incontri tenuti dall'amministrazione con gli ordini professionali, con le associazioni di categoria e lavoro, con le forze politiche-sindacaticittadini. I tecnici (architetti, ingegneri, geometri… ) avevano subito messo le mani avanti e, con un manifesto avevano informato la pubblica opinione delle valutazioni da loro espresse dopo l'incontro del 6 novembre con il Comune sul Regolamento urbanistico. In particolare i tecnici esprimevano un giudizio negativo e invitavano l'amministrazione «a non procedere alla sua adozione, riservandosi, caso contrario, di proporre osservazioni mi-
gliorative, nel rispetto sia della legge regionale che degli interessi della città». Alla base della valutazione negativa, le preoccupazioni per le scelte «eccessivamente limitative e sperequative , che oltre a mimetizzare la ratio della legge regionale fanno anche venire meno sia lo sviluppo sostenibile che la equa distribuzione dei vantaggi per l'intera comunità venosina». Critiche venivano mosse anche alla tardiva pubblicità e disponibilità degli elaborati grafico-descrittivi, che non consentivano di effettuare approfondimenti della materia. Venivano anche evidenziate carenze e discordanze tra la grafica di rappresentazione e le relative norme di attua-
stante e periodico da parte degli enti proposti ma soprattutto un'opera di sorveglianza capillare e continua. A nulla infatti sono valsi gli appelli rivolti anche dall'amministrazione comunale a utilizzare i servizi di smaltimento rifiuti presenti presso l'autoparco comunale in contrada San Felice. Torna alla carica il primo cittadino con un nuovo appello rivolto ai cittadini di Lavello. Questi i consigli del sindanco: «Bastano solo alcune semplici, buone azioni come non depositare i rifiuti fuori dagli appositi cassonetti, affinché anche il lavoro degli operatori ecologici possa essere svolto con dignità e sicurezza, segnalare ogni abuso agli organi preposti al controllo (Polizia municipale, Ufficio Tecnico, Carabinieri, Astea), conferire gratuitamente i rifiuti ingombranti (materassi, frigoriferi, reti, televisori, computer eccetera) presso l’Astea e per i rifiuti speciali (inerti, pneumatici, veicoli fuori uso) rivolgersi a ditte specializzate». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
zione. L'epilogo, infine, nel corso del consiglio comunale del 5 dicembre. La discussione dell'argomento aveva un effetto deflagrante. Come si ricorderà hanno votato a favore della adozione del Regolamento edilizio solo gli 11 consiglieri che avevano approvato le linee di indirizzo nell'aprile 2008; hanno votato contro i 5 consiglieri di minoranza e il consigliere di Sinistra Democratica. In quella occasione, infine, si evidenziò la frattura interna al Pd, che si presentarono al voto in ordine sparso: undici hanno votato a favore; tre si sono astenuti e uno ha votato contro. E' passato qualche mese da quella data. I prossimi appuntamenti ci faranno capire se si sono trovate convergenze sulle modifiche da introdurre nel Regolamento e se si sono rimarginate alcune ferite. Giuseppe Orlando
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Rionero in V. In ballo l’apertura di un supermercato
Melfi La Giornata nazionale
Caso Ami, sale la tensione in attesa della sentenza Tar
Donare farmaci per chi non può acquistarne
CI SONO novità a Rionero in Vulture sulla vicenda Ami, la società salernitana che circa quattro anni fa acquistò la struttura cittadina nota come ex consorzio agrario. Anni ad aspettare l'apertura di un locale commerciale di vicinato. I problemi riguardavano una diversa destinazione d'uso in base al piano regolatore comunale. Dopo vertenze al Tar, ricorsi, la guerra dei manifesti tra l'Ami e il partito di alcuni amministratori comunali la lotta è continuata con gli avvocati. Il 31 gennaio l'Ami con tutte le autorizzazioni comunali e dell'Asl apre il locale commerciale, il supermercato, che nel giro di poche ore viene sottoposto a controlli. Il 2 febbraio la chiusura causata dalla mancanza nei registri dell'Asl, necessari all'apertura, del certificato di agibilità della struttura. «E' un documento che non è in nostro possesso, è un certificato comunale e spettava a loro inviarlo all'Asl», contesta Lucio Iuliano amministratore delegato Ami che commenta amaro: «Se la giustizia a Rionero funzionasse così velocemente per tutte le cose questo sarebbe il comune migliore d'Italia». «Sono venuti a fare i controlli durante l'orario di apertura - racconta Iuliano -
La sede dell’ex consorzio agrario
mentre la gente stava facendo gli acquisti, inoltre hanno scattato anche delle foto. Questa è violazione di privacy, un abuso d'ufficio, sporgerò denuncia». A ciò si sommano i danni ricevuti sulla merce fresca andata a male che ammontano sui 40.000 euro. Prodotti lasciati ancora in deposito come prova per i controlli dell'Asl. Nove giorni di chiusura, il nuovo ricorso al Tar che questa volta emana una
sospensiva al provvedimento di chiusura. Atto che viene comunicato mercoledì 11 con tanto di documentazione allegata e subito esposta all'interno del negozio. Il pomeriggio stesso riapre il supermercato e la sua attività di vendita in cui lavorano 6 rioneresi. «Anche per i lavori che abbiamo eseguito nel locale, ci siamo sempre affidati alle imprese del luogo - dice Iuliano - Per me sarebbe stato più
semplice prendere a lavorare persone della mia zona ma non credo sarebbe stato giusto». In previsione, se il locale continuerà la sua funzione ci saranno altri 6 posti di lavoro. «E' una situazione insostenibile che va avanti ormai da quasi 4 anni - dice l'amministratore delegato - Una vera e propria persecuzione, un abuso d'ufficio e ci saranno delle denunce per questo a carico di alcuni assessori, funzionari e anche per qualcuno con la divisa», anticipa. «Forse questo locale dà fastidio a qualcuno». Sembrerebbe che gli altri grandi supermercati esistenti nella zona facciano pressioni affinché non avvenga l'apertura del nuovo centro, vox populi. Intanto la prossima data da attendere per uno sviluppo dell'intera vicenda è il 25 febbraio quando ci sarà la nuova e forse definitiva udienza del Tar. «Ringrazio il sindaco di Rionero - chiosa Iuliano “che in questo locale viene solo a chiedere il parcheggio quando serve per le giostre». «Se il Tar mi darà ragione - conclude - chi pagherà tutti i danni causati in questi anni di inattività? Il sindaco, l'Asl, o troveranno il modo di far pagare i cittadini?». Lucia Nardiello
COSE DI PARTITO
«Che politica c’è nel Vulture?» Barile, Pd in campagna PER difendere un territorio occorre la politica. Si difendono le nostre ricchezze (che sono veramente tante) solo se c’è una vera politica, e sicuramente non potrà venire un Valdostano a difendere quello che abbiamo qui. Alcuni turisti, quando vengono a visitare quest’area e scoprono le meraviglie nostre, spesso finiscono col dire “magari avessimo noi tutto questo .Come mai con tutte queste ricchezze, come regione, siete quasi in fondo alla classifica nazionale” e la risposta che verrebbe spontaneamente da loro è “sventuratamente da circa vent’anni siamo governati da quelli del centrosinistra” e spero che si possa fare tesoro , per cambiare, di questo modo di governare questa nostra meravigliosa regione, che come popolazione è meno di un quartiere di Napoli. Intanto è vergognoso quello a cui si sta assistendo nell’area del Vulture Melfese; tutti vorrebbero salire sul carro politico che presumibilmente potrebbe vincere e forse cambiare l’immagine della regione. Questo carro politico, diverso da quello che ci governa, è ampio, ha spazio per tutti purché si salga per l’interesse della nostra area e della regione tutta. Certo non è ammissibile sentire dire “io entro se mi è garantita la candidatura, magari una elezione o diversamente una poltrona”. Quando si assiste a queste richieste, il popolo lucano dovrebbe ribadire a questi soggetti “resta dove sei, il nostro intento è eliminare gli affaristi”. Di sicuro il territorio non lo difendono coloro che sono affaristi e la conferma è nel fatto che, in altre aree, vi è politica e questa interviene, vedi i tanti difensori accorsi per l’area industriale di Pisticci, mentre quella di S. Nicola di Melfi non ha difensori politici ma solo distruttori. Fido molto nel governo Berlusconi, nel Ministro Scajola e nei parlamentari Pdl, con a capo il caro amico Guido Viceconte. Una preghiera a tutti i corregionali della nostra area nord, emarginiamo gli affaristi, ritorniamo a fare politica e a stare vicino alla gente visto che la popolazione oggi è scoraggiata ed infastidita di una certa politica. Chi costruisce i vari delegati politici? Mai come adesso il pallino è passato davvero nelle mani dell’elettorato e non dimentichiamo anche questa sciagurata crisi economica, che può davvero permettere di cambiare le cose, visto che la sventura vera della nostra regione è quella di essere governata da certa gente che ha certo altre capacità. Il Pdl, grazie al nostro impegno, ribalterà e cambierà le sorti di questa nostra meravigliosa Basilicata. Svegliamoci per il bene della nostra terra ed accantoniamo velleità di tipo personale ed i dualismi, altrimenti non ci resterà che ricordare il vecchio proverbio melfitano che dice “i ciucc fann lit e i varril vann p sott” ovvero gli asini litigano e i barili si rompono. Vincenzo Cesarano Iscritto di Forza Italia Pdl sezione di Melfi
SU INVITO del Partito Democratico di Barile, attraverso il segretario politico Giuseppe Mecca si è tenuto , nella sede del Pd di corso Vittorio Emanuele un nuovo incontro in vista delle prossime consultazioni elettorali di primavera. Dopo l'introduzione del presidente del comitato elettorale avv. Donato Traficante e gli interventi di Antonio Murano, Michele Cappa, Michele Talìa, il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Giuseppe Mecca, ha ringraziato della fiducia riposta nella sua persona dai Partiti rappresentati . In particolare, oltre al Pd, Italia dei Valori (Donato M. Mazzeo), Popolari Uniti (Donatello Schirò), Partito Socialista (Raffaele Carnevale), Basilicata popolare-La Rosa Bianca (Leonardo Croce). In una prossima riunione saranno affrontati gli aspetti più salienti del programma elettorale, aperto alle proposte di associazioni e categorie ed alle integrazioni delle forze che si riconoscono nel centro-sinistra di Barile, oltre che una bozza di organigramma. Andrea Carnevale Circolo IdV Barile
Banzi: decreto pericoloso «IN MERITO al decreto “milleproroghe”, penso che in questo momento, con i Comuni italiani e lucani in particolare che versano in una grave crisi, arriva dal Parlamento un’altra decisione che provocherà serie ripercussioni ai comuni, mancando totalmente una adeguata copertura finanziaria. Questo emendamento esonera dal pagamento dell’Ici tutti i fabbricati che presentino determinati requisiti, comprese le grandi cooperative agricole, provocando serie ripercussioni sui bilanci comunali soprattutto dei piccoli e medi Comuni. Una grande maggioranza di Comuni ha già previsto nei propri regolamenti l’esenzione dal pagamento Ici dei fabbricati che presentino un nesso diretto con i coltivatori del fondo su cui insistono. Questo emendamento finisce col riguardare l’esclusione dal pagamento dell’Ici delle grandi aziende alimentari e agricole, senza al contempo prevedere, tanto per cambiare, idonee misure compensative. Sarebbe necessario che l’effetto della misura non ricada, come al solito, sui bilanci dei Comuni, ma trovi misure compensative che la rendano neutrale non solo per il passato ma anche per il futuro. Nicola Vertone - Sindaco di Banzi
Da sinistra Sassone, Navazio, Grieco e Capobianco
MELFI - Come ogni anno, tas di Melfi e Rapolla. «Già nel 2006 era stata il prossimo 14 febbraio, grazie alla Fondazione del pensata una iniziativa che Banco Farmaceutico in potesse coinvolgere la citcollaborazione con la Com- tà - afferma Navazio - era pagnia delle Opere - Im- nel mio programma Civipresa Sociale, ritorna l'im- das, adesso grazie anche mancabile appuntamento al grande lavoro svolto Sassone della giornata nazionale dall'assessore per la raccolta del farma- possiamo far partire questa iniziativa che vede anco. L'iniziativa, ormai con- cora la partecipazione delsolidata, giunta alla sua la cittadina. Tutto questo IX giornata nazionale, si ci rende orgogliosi, la città svolge con l'Alto Patrona- sa essere solidale e l'ha dito della Presidenza della mostrato anche in passaRepubblica, con il patroci- to, sono sicuro che anche nio del Segretariato socia- in questi periodi di crisi le della Rai e della Fonda- saprà dare il suo contribuzione Pubblicità Progres- to, come ha sempre fatto». «La so, inteFondaresserà 78 zione province, Banco oltre Farma1.200 coceutico muni e cirOnlus è ca 3.000 nata in farmacie Lombarche aderidia - afranno. I ferma Di numeri Pietro, dell'iniziarespontiva, in 8 sabile anni sono provinstati racciale delcolti oltre Mancusi, volontaria Caritas, Di la Fonda1.400.000 Pietro. Sotto, Grieco zione di mediciaiuta chi nali per ha bisoun valore gno nella di circa logica 8,7 miliodella susni di euro. sidiarieNella tà, ha olprovincia tre 1.000 di Potenza enti coni comuni venziocoinvolti nati ed è sono: Poper il tenza (farquarto macie Blaanno a sone e Figliola), Avigliano (Farma- Melfi. Stiamo realizzando cia Grignetti), Lavello un grande disegno in si(Farmacia del Gufo Reale), nergia con le associazioni Melfi (Farmacia Mancusi) e con i volontari senza diFederfarma e Rapolla (Farmacia Bia). menticare In atri comuni come Gen- provinciale, Federchimica zano di Lucania (farmacia Aanifia ed il patrocinio del Laudani) e Rionero in Vul- Comune di Melfi, che supture (Farmacia Papa) la portano l'iniziativa. Chi si raccolta sarà effettuata il recherà in farmacia, troverà i volontari delle assogiorno 16 febbraio. La presentazione del ciazioni preposte, muniti progetto, che coinvolge di pettorina che chiedevarie associazioni, si è te- ranno, con la collaborazionuta a Melfi nella sala del- ne del farmacista, di donala Giunta. Erano presenti re un farmaco per gli enti il sindaco Alfonso Ernesto caritativi convenzionati Navazio, l'assessore alle fi- con il Banco Farmaceutinanze Mina Sassone, il re- co. Possiamo dire che la sponsabile della Caritas frase dello slogan dell'iniGiuseppe Grieco, il re- ziativa è vera, perché noi sponsabile Masci Movi- sentiamo di aver realizzamento Adulti Scout Catto- to qualcosa di veramente lici Italiani, Nicola Serini, importante per tutte quelil responsabile provinciale le persone che non sono in della Fondazione Banco grado di avere dei farmaci. Farmaceutico Onlus Nico- Questo ci fa stare bene. la Di Pietro, Pasquale Ca- Con queste iniziative ripobianco responsabile scontriamo i valori della Confraternita del Monte solidarietà e della generoCarmelo, la dott.ssa Man- sità della gente». cusi e tutti i volontari CariAlessandro Zenti
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Venerdì 13 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Policoro
Bernalda
Processo Revival
Protesta per piazza del Popolo
La difesa contesta le intercettazioni
Pareri e opinioni su un forum di Facebook
a pag. 37
a pag. 36
Anche il prefetto ha dato torto al ricorso della donna ma la città è penalizzata
Un altro colpo all’immagine Turista romana multata malgrado il contrassegno per disabili La lettera a Buccico «Contravvenzione senza motivo Legge non rispettata»
È BALZATO alle cronache nazionali, ieri, l'episodio di una disabile romana la cui autovettura è stata multata a Matera per aver sostato nel parcheggio a pagamento delimitato dalle strisce blu pur esponendo il contrassegno arancione di invalidità. La lettera che Elena Guasco, la mamma della ragazza disabile, ha inviato al Sindaco di Matera è stata pubblicata sul Messaggero, nella posta dei lettori, e poi sul sito internet del quotidiano romano. L'episodio raccontato dalla donna ha dell'incredibile visto che oltre il danno c'è anche la beffa. Infatti il vigile che aveva elevato la contravvenzione, interpellato sul momento dalla signora, aveva assicurato che la multa non sarebbe arrivata se il contrassegno fosse stato “in regola”, cioè non falso. Ovviamente la multa è arrivata ed il contrassegno era vero. Sarà stato un atteggiamento superficiale quello del vigile o forse il tutore dell'ordine ha voluto “liquidare” velocemente l'accaduto evitando di ammettere di aver preso il classico “granchio”? Ad onor del vero non sappiamo se a multare l'auto della famiglia romana in visita turistica alla Città dei Sassi sia stato un vigile urbano, un ausiliario del traffico o un ausiliario della sosta (il parcheggiatore della
Sisas, per intenderci) che ha anche facoltà di elevare contravvenzioni. Ma rendere ancora più paradossale l'episodio c'è il fatto che il Prefetto di Matera ha respinto il ricorso della signora Elena Guasco, “poiché il Comune di Matera osserva quanto stabilito dall'art 11 del D.P.R. 24 luglio 1996, n.503” che è la legge che stabilisce le agevolazioni per facilitare la mobilità delle persone con disabilità. Se non basta il buon senso a risolvere questo increscioso episodio occorre ricordare che il Ministero dei Trasporti, che decide in materia, ha stabilito il 6 febbraio 2006, protocollo 107, che le auto con contrassegno arancione sono esentate dal pagamento delle tariffe orarie per il parcheggio e non sono soggette a limiti di tempo, nelle aree di sosta a tempo determinato, quindi non sono multabili. Questo significa che le indicazioni di quella nota sono cogenti anche per i Comuni sulle strade di loro competenza e a quelle istruzioni si debbono attenere. Resta il fatto che l'episodio, non giova certo all'immagine di Matera che, tuttavia, la stessa “vittima” di questo sopruso definisce “città che per ospitalità e per bellezza rappresenta un tesoro della la nostra bella Italia” Giovanni Martemucci matera@luedi.it
IL FATTO DEL GIORNO
Precari, le proposte sindacali
SI È TENUTA ieri mattina una riunione delle organizzazioni sindacali con i lavoratori precari del Comune di Matera. Erano presenti Angelo Sarli e Giorgio Casiello e Giuseppe Amatulli della Cisl, Franco Coppola della Uil. E’ stato verificato che «l’Amministrazione comunale è in ritardo nell’approvare» spiegano Sarli e Casiello, «un piano funzionale per il recupero di queste unità. Non basta dare esclusivamente una generica disponibilità di tempo. Abbiamo avanzato proposte e soluzioni per avviare dei piani di
stabilizzazione di questi lavoratori. Il tempo definito è il 30 giugno, sappiamo che la Regione ha previsto somme per oltre un milioni di euro per avviare questi processi ma è necessario definire progetti ed obiettivi magari anche con le clausole specifiche legate al finanziamento regionale. I problemi sono oggettivi e riguardano molti precari, ora aspettiamo una convocazione da parte del sindaco per confrontarci su queste questioni, non escludiamo eventualmente azioni forti».
Pubblichiamo integralmente la lettera della signora Elena Guasco che ha passato qualche giorno a Matera nel giugno scorso incappando in una piccola disavventura che gli è capitata in un parcheggio su aree blu nella città dei Sassi. Gradirei la pubblicazione di questa lettera, visto il trattamento che ho, che ha subito mia figlia in una città che per ospitalità e per bellezza rappresenta un tesoro della la nostra bella Italia, grazie. Gentile Sindaco di Matera, sono la madre di una ragazza disabile a giugno di quest’anno con tutta la famiglia siamo venuti in visita alla vostra splendida città in macchina. Abbiamo cercato il parcheggio per disabili nei pressi dell’albergo e avendolo trovato occupato abbiamo parcheggiato nelle strisce blu esponendo il contrassegno per portatori di Handicap e, come abbiamo sempre fatto in tutte le città italiane e straniere, non abbiamo pagato il pedaggio. Al ritorno da una breve passeggiata abbiamo visto una contravvenzione appena elevata da parte di un vigile suo dipendente. Immediatamente abbiamo cercato il vigile e parlato con lui chiedendogli spiegazioni circa la contravvenzione. Il suddetto ci ha riferito che, poiché a Matera giravano più di 6.000 contrassegni falsi, la polizia municipale aveva ricevuto l’ordine di elevare a tutti le contravvenzioni, ma che se il nostro contrassegno era valido, non avremmo neppure ricevuto la multa a casa. Naturalmente così non è stato, nonostante il nostro contrassegno fosse valido abbiamo ricevuto la multa e, fatto il relativo ricorso al Prefetto, ce lo siamo visti respingere poiché il Comune di Matera osserva quanto stabilito dall’art 11 del D.P.R. 24 luglio 1996, n.503, beffa, decreto nato proprio per tutelare le persone con disabilità. Io so di avere ragione, ma sono impossibilitata a fare ricorso al giudice di pace, in quanto non risiedo, ovviamente, nella vostra città e per partecipare all’udienza dovrei sostenere spese ben superiori a quella della sanzione erogata che intanto è arrivata a più di 100. Mi chiedo, il gioco è proprio questo? Così sistemate i magri bilanci comunali a spese di onesti cittadini che vengono a visitare la vostra città? Dove è finita la proverbiale ospitalità meridionale, è solo una favola o un ricordo del passato? Distinti saluti. Gentilmente la saluto. Elena Guasco
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Matera
Venerdì 13 febbraio 2009
La Puglia verifica le convenzioni del Centro Rham con le Ausl
Lunedì vertice decisivo in Prefettura, scade la Cassa per 120 lavoratori
Mid, si teme un allargamento della cigs SCADE IL giorno 20 la cassa integrazione straordinaria che riguarda i 120 lavoratori della Mid del gruppo Calia e per lunedì in Confindustria le organizzazioni sindacali e l’azienda hanno programmato un incontro- confronto per verificare lo stato della situazione. Il momento generale non favorevole e le difficoltà proprie di un settore che oramai da diversi anni vive una fase di profondo disagio e di grossa difficoltà lasciano aperta la porta ad una serie di diverse ed importanti eventualità. Le organizzazioni di categoria ascolteranno attentamente quelle che saranno le valutazioni portate avanti dall’azienda ma il timore di un inasprimento e di una aggravamento della situazione non mancano. I numeri in questo caso si moltiplicano senza un controllo ed
un’attenzione precisa. Non è possibile ovviamente fare una qualche previsione sulle richieste che l’azienda materana comunicherà lunedì in Confindustria. Il settore del mobile imbottito non è comunque esente da una generale difficoltà che in questo momento si staglia in una generale situazione di crisi e di precarietà di un settore che non riesce a ritrovare nuovi mercati nei quali proporsi con la forza del passato. Il quadro generale però di forte preoccupazione rimane anche perchè la Mid resta una delle più grandi aziende del settore per quanto riguarda la provincia, conta almeno 340 unità compresi i 120 che al momento in base ad una serie di valutazioni sono in cassa integrazione straordinaria da due anni.
Ieri pomeriggio infine vi è stata una nuova assemblea dei lavoratori della Natuzzi a cui è stato sottoposto il risultato dell’ultimo incontro avutosi tra le organizzazioni di categoria e l’azienda e nel quale era stata avanzata la possibilità, da parte della Natuzzi, di lasciare aperta la porta ad una richiesta volontaria di mobilità da parte di chi intendesse scegliere questo tipo di strada facilitata da una serie di incentivi che l’azienda metteva inoltre a disposizione. La proposta rientra nell’ambito di quel piano di recupero che l’azienda ha preparato negli anni passati e che conferma la necessità di uno sfoltimento dei ranghi produttivi nel prossimo futuro. Un’eventualità che purtroppo era conosciuta e alla quale i lavoratori sono preparati. p.quarto@luedi.ti
PER il centro Rham di Matera, che offriva per conto della Ausl servizi di riabilitazione domiciliare nel territorio della Bat, «non risultano in essere provvedimenti di accreditamento ad ogni titolo effettuati dalla Regione Puglia». Lo sostiene in una nota il consigliere regionale pugliese di An-Pdl, Nino Marmo, che invita il direttore generale dell’Ausl Bat, Rocco Canosa, a dimettersi, così come ha fatto il 6 febbraio scorso l’assessore regionale alla salute, Alberto Tedesco, dopo aver appreso di essere indagato nell’indagine su un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, al falso, all’abuso d’ufficio e al voto di scambio. Marmo, che oggi assieme al suo collega Roberto Ruocco sarà ascoltato come 'persona informata dei fattì dal pm della Dda di
Bari Desirè Digeronimo, spiega che il particolare è contenuto in una nota che gli è stata trasmessa dall’ufficio del dg della Ausl Bat. La società Rham «risulta accreditata per attività di tipo riabilitativo presso la Regione Basilicata, quindi nessuna azione ispettiva può essere intrapresa da parte dei competenti uffici regionali pugliesi». Lo precisa l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, in risposta a Marmo che ha rilevato che la società non risulta accreditata presso la Regione Puglia. «La Regione – spiega Fiore – ha iniziato un accurato monitoraggio sulle convenzioni poste in essere tra le Asl pugliesi e la società in questione. Allo stato, sono pervenuti a questo assessorato i contratti delle Asl Taranto e BAT, con le relative determinazioni».
L’avvocato Paolo Porcari nominato commissario giudiziale, il 16 aprile l’incontro con i creditori
Nicoletti, scongiurato il fallimento Per la società è stato deciso il concordato preventivo PER la Nicoletti spa è stato scongiurato lo spettro del fallimento. Il Tribunale di Matera ha ammesso ieri la Nicoletti spa alla procedura di concordato preventivo, che consentirà all'azienda di superare le attuali difficoltà gestionali, e ha nominato commissario giudiziale l'avvocato Francesco Paolo Porcari. Lo hanno annunciato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa nella sede materana di Confindustria, i liquidatori Angelo Calculli e Margherita Epifania, e l'imprenditore Giuseppe Nicoletti. «Sono commosso. - ha affermato Nicoletti - Questo ci fa lavorare con tranquillità. Mi sta molto a cuore l'aspetto sociale, non ho dormito per interi mesi. Ero preoccupato per i dipendenti della Nicoletti, per la perdita di posti di lavoro che ho assicurato per quarant'anni. Adesso sono molto più sollevato, ce la metteremo tutta». Soddisfazione è stata espressa anche dal liquidatore, avvocato Calculli: «Siamo contenti, l'ammissione alla procedura di concordato è avvenuta in tempo record. Si tratta di un concordato impegnativo ma abbiamo lavorato con dedizione, in un clima disteso e con la piena fiducia da parte della famiglia Nicoletti. Ci siamo aggiornati costantemente sul piano di concordato. Alcune persone hanno lavorato con ritmi inverosimili. La scelta del commissario, avvocato Paolo Porcari, è una scelta eccellente fatta dal tribunale. Gli daremo tutto il supporto possibile. Tra i prossimi passi che compiremo, sia gli incontri con i creditori che dovranno votare una percentuale del concordato sia la realizzazione delle vendite per fronteggiare la posizione debitoria. Inizia quindi una fase nuova della Nicoletti spa, più positiva rispetto a quella drastica della dichiarazione di fallimento. Possiamo lavorare con maggiore tranquillità. Ci consentirà il giusto tempo per portare avanti l'accordo di programma». Calculli ha aggiunto di aver già parlato con il commissario telefonicamente: «Domani (oggi, ndr) ci incontreremo per program-
TORTORELLI COMMENTA «Una decisione che contribuirà a recuperare al sistema imprenditoriale materano le professionalità e le risorse formatesi negli anni, grazie all'impegno di Giuseppe Nicoletti». Il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha così commentato la notizia della ammissione della Nicoletti s.p.a alla procedura di concordato preventivo, da parte del Tribunale di Matera, e la nomina a commissario giudiziale dell' avvocato Paolo Porcari «Non possiamo dimenticare -ha detto Tortorelli- che la crisi del settore ha travolto una delle più importanti aziende materane, protagonista della storia del mobile imbottito e testimone della capacità italiana di confrontarsi sui mercati internazionali. In un momento così difficile il recupero degli assets e del più ampio numero possibile di unità lavorative, attraverso la via concordataria , costituisce una sfida ambiziosa cui non soltanto l' imprenditore, ma l'intera comunità - le istituzioni, i creditori, parte pubblica e privata- deve tendere con grande realtà e al tempo stesso con grande determinazione». Da sinistra i liquidatori Epifania e Calculli e l’imprenditore Nicoletti (foto Videouno)
mare il piano di lavoro. Incontreremo i rappresentanti delle aziende interessati alla struttura e cercheremo di portare a compimento la vendita dell'immobile. Potrà quindi essere portato avanti l'accordo di programma, come evidenziato
nei recenti incontro con il Ministero per lo sviluppo economico». «Si concretizza, finalmente, l'ipotesi di accordo di programma per reindustrializzare il sito. - ha affermato Michele Andriuelli della Fillea Cgil - Un sito che vale 30 milioni di euro.
Senza il concordato preventivo sarebbe stato vanificato. Ora si può accelerare l'ipotesi di accordo di programma presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Chi ha progetti industriali si faccia avanti». La richiesta di concordato preventivo è basata in
prevalenza sulla vendita del sito produttivo dell'area industriale di La Martella, per il quale ci sono state manifestazioni di interesse, delle attrezzature e delle produzioni di magazzino oltre che sul recupero di crediti. In proposito il Tribunale ha fissato
per il 16 aprile 2009 l'incontro con i creditori. Erano presenti ieri anche Simone Randò della Fillea Cgil, Margherita Dell'Otto della Filca Cisl e Mino Paolicelli della Feneal Uil. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Non ci saranno sorprese nel nuovo Comitato
Distretto del mobile L’accordo è su Di Maggio C’è l’accordo sul nome di Tito Di Maggio tra Confindustria e Api per il nuovo comitato di distretto del mobile imbottito. Le votazioni si terranno il prossimo 21 febbraio e dovranno portare all’elezione del nuovo esecutivo del comitato di distretto con Di Maggio che sarà il successore di Giuseppe Nicoletti il cui mandato è scaduto nei giorni scorsi e che aveva guidato per quattro anni il distretto del mobile imbottito di Matera e Montescaglioso. Api e Confindustria hanno anche definito una divisione dei numeri all’interno della struttura con 5 rappresentanti dell’Api e quattro di Confindustria e con Di Maggio alla presidenza. Una scelta complessiva che segnala in qualche modo il cambio di equilibri numerici tra le aziende
del settore e che soprattutto va nella direzione di una soluzione condivisa che possa congiuntamente affrontare le problematiche che il mobile imbottito si trova quotidianamente a vivere. Di Maggio in questo senso può fungere da elemento di congiunzione ed incontra i consensi sia delle piccole e medie imprese sia di Confindustria. Certo però non sarà facile ridare prestigio e valore ad un organismo come il comitato di distretto che negli anni non è riuscito a svolgere compiutamente la sua funzione e che ora dovrà trovare un suo ruolo di propulsione e di ricarica dell’intero settore del mobile imbottito. Proprio Di Maggio era stato in passato molto critico sul ruolo, sulla funzione svolta dal comitato
Tito Di Maggio prossimo presidente del Distretto del mobile imbottito
e sul modo nel quale tale organismo veniva apprezzato ed utilizzato così da arrivare, sempre Di Maggio, ad una critica profonda del ruolo svolto dall’organismo. Nel comitato di distretto oltre ai rappresentanti delle organizzazioni degli imprenditori che do-
vranno individuare tra l’altro anche dei metodi adeguati di sviluppo e di sostegno al settore, vi saranno anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per poter in qualche modo portare anche su quel tavolo difficoltà e proposte e iniziative dell’intero comparto.
Matera 31 Esponenti istituzionali provinciali e comunali: «Un preoccupante segnale di allarme per il Pd» Venerdì 13 febbraio 2009
Corazza, un appello a restare Giammetta: «Sintomo grave del disagio dei simpatizzanti» Un appello a fare un passo indietro e rivedere la propria posizione. La conferma dell’esistenza di difficoltà e problemi interni ma anche la necessità di continuare ad affrontarli. E’ quanto viene ribadito in alcuni interventi dei principali esponenti istituzionali del Pd a proposito delle dimissioni di Michele Corazza ex segretario provinciale del partito. «Le dimissioni di Michele Corazza dal Partito democratico costituiscono un ulteriore, preoccupante segnale di allarme sul Pd Materano» scrivono in una nota l’assessore provinciale Franco Labriola e Gaetano Santarsia e i consiglieri provinciali Andrea Badursi e Nicola Montesano insieme ai consiglieri comunali Francesco Bianchi e Carmine Alba. «Pensiamo che non si tratti soltanto della reazione, per molti versi comprensibile, ad un avvicendamento, forse non sufficientemente meditato, alla guida del partito provinciale nella scorsa estate e ad una successiva emarginazione. Il tema più complessivo è quello delle modalità di direzione del partito, delle sua capacità di coinvolgimento, della volontà di valorizzare al suo interno risorse e competenze. L'assenza, ormai cronica, di iniziativa politica, la carenza di un rapporto organico e diffuso con la realtà sociale ed economica della provincia, il vuoto di indirizzo politico, costituiscono uno scenario in cui prevalgono, anche all'interno del partito, più la logica delle relazioni corte che quella del confronto di idee, ana-
Michele Corazza e Maridemo Giammetta e Gaetano Santarsia che lo spingono a restare
lisi e proposte. Preoccupazioni che si accrescono se si considerano, altresì, i contrasti e le contrapposizioni con le rappresentanze istituzionali (come con il Gruppo consiliare della Provincia, con sindaci e amministratori locali), sistematicamente escluse dai programmi per il futuro. Convinzioni, queste, che non ci inducono né a contestare scelte fondamentali e largamente condivise a livello regionale, né tanto meno ad abbandonare il campo ma, anzi, a rinnovare le ragioni di un impegno collettivo nel Pd. Perciò, chiediamo al consigliere Corazza di rivedere la sua scelta e restare con noi per rilanciare un'esperienza, quella del Pd nato dalle Primarie del 14 ottobre
2007, che può ancora realizzare la sua missione. Per parte nostra, riteniamo che sia il tempo di raccogliere le tante energie che si sentono trascurate o non adeguatamente valorizzate, di dare loro spazi e strumenti per un protagonismo diffuso e plurale, di rafforzare l'impegno politico sul territorio». Tutto questo, avendo il Pd come riferimento indispensabile per articolare uno schieramento progressista e riformatore, in grado di assicurare al centrosinistra la prosecuzione di una positiva esperienza di governo in Basilicata e costituire, in Italia, una valida e credibile alternativa al centrodestra». Non diversa nemmeno la posizione del consigliere comunale ed ex compagno
di partito di Corazza alla Margherita, Maridemo Giammetta, componente dell'Assemblea Regionale del Partito Democratico e Consigliere Comunale di Matera. «Sono seriamente preoccupato e rammaricato per la decisione di Michele Corazza di abbandonare il Partito Democratico. Mi domando, e domando all'amico Michele ed a tutti coloro che in questi mesi hanno espresso il loro malessere sui mezzi d'informazione non avendo modo di potersi esprimere negli organismi di partito, se non ci sia ancora lo spazio per un ripensamento e per proseguire tutti insieme un nuovo percorso interno al Partito Democratico per ridare lustro alle ragioni che poco più di un anno fa ci convinsero a fondare il nuo-
vo soggetto politico del riformismo italiano. Certo in poco più di un anno il "gruppo di comando" del partito ha appannato notevolmente, ma non ancora irrimediabilmente, la novità del partito nato con la spinta di milioni di italiani e oltre settantamila lucani che si recarono alle urne per far nascere il PD. I metodi fin qui usati tradiscono lo spirito democratico. Le dimissioni di Michele Corazza, persona che ha guidato il partito in provincia di Matera proprio nella fase delle sua nascita, sono un sintomo grave del disagio di tanti simpatizzanti. Le sofferenze ed i malumori dei singoli e di interi gruppi e sensibilità, così come l'allontanamento volontariamente silenzioso di molti eletti alle assemblee dei circoli del partito, troppo poco spesso convocati e per niente considerati, dovrebbero rappresentare per i vertici del partito un segnale, un campanello, cui prestare attenzione. Invece ho la sensazione che si preferisca continuare a svilire gli organismi democraticamente eletti per agire con metodi verticistici, di pochi intimi che avrebbero la pretesa di saper interpretare la volontà dei lucani. Così non è! E' per questa ragione che io non mi arrendo e chiedo a Michele Corazza e a quanti vogliono rinvigorire lo "spirito del 14 ottobre 2007" di unire l'impegno per un partito democratico davvero, a cominciare dalle scelte per le prossime elezioni amministrative».
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Venerdì 13 febbraio 2009
Matera TAXI MATERA 3332685173
Anna
Alfredo
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Buon compleanno e...grazie di esistere. Il tuo amore e i tuoi amici.
Collaudo dei lavori pubblici "I lavori pubblici tra qualità del progetto ed efficacia delle realizzazioni" è il titolo del convegno organizzato dall'Ordine degli architetti di Matera che si svolgerà oggi presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi, a partire dalle ore 16. Nell'occasione ci sarà anche la presentazione ufficiale del volume "Il Collaudo dei Lavori Pubblici" curato dall'architetto Pantaleo De Finis che offre lo spunto per dibattere su questi temi anche in rapporto alla qualità del progetto pubblico e alle procedure per la sua effettiva realizzazione.
Non ti disperare: anche nella Capitale (ma sarà difficile) incontrerai degli amici unici come quelli di Videouno.... In bocca al lupo Alfredo, anche dagli amici del Quotidiano.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via Don Luigi Sturzo 55 0835/264428
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
emergenza sanitaria
0835/262260 0835/336882 0835/331314
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Lab Day in Mediateca Domenica 15 febbraio 2009, dalle ore 10 alle ore 20.30, presso la Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco” si svolgerà il primo Lab Day 2009. Una festa della creatività in cui spettacoli, intrattenimento, esposizione di oggetti realizzati durante i laboratori, mini laboratori gratuiti saranno uniti a momenti di pura partecipazione collettiva dove bisognerà solo lasciarsi contagiare dallo spirito artistico dei tutor che daranno un saggio della loro arte. L’evento nasce per condividere l’esperienza de “I laboratori della Mediateca”, tanti percorsi creativi per grandi e bambini che mirano a sperimentare nuove forme di espressività promuovendo il maggior numero di linguaggi, incoraggiando la spontanea e l’estro dei partecipanti.
Cabaret con Salamina Questa sera alle 22 presso XXL Club in via La Martella cabaret con Angelo Salamina. Salamina si è formato artisticamente al Comiclab di Potenza, Accademia diretta da Serena Dandini. Diverse sono le sue partecipazioni a trasmissioni televisive come Cultura moderna su Canale 5 Uomini e Donne, Stelle emergenti su Rai Due ma anche a programmi come Mudu su Telenorba, Catene l'aldilà e prossimamente con la Very Strong familiy sempre su Telenorba. Direttore artistico di numerose manifestazioni e concorsi di cabaret come il festival nazionale ridi ridi che mamma ha fatto gli gnocchi e il festival degli imitatori di Martina franca, Angelo Salamina propone un cabaret scoppiettante, da non perdere questa sera presso XXL.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30-19,35-21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Revolutionary Road 17,15-19,30-21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Questo piccolo grande amore 18-19,50-21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il curioso caso di Benjamin Button 16-18,50-21,40
•CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Ex 19-21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Italians 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Operazione 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso fino a dicembre
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Matera 33 Tra gli obiettivi del sodalizio la chiusura della strada al traffico automobilistico Venerdì 13 febbraio 2009
Proposte concrete per Via Ridola E’ nata un’associazione di residenti e commercianti L'IDEA di costituirsi come associazione di promozione culturale “Via Ridola” era nell'aria. Il progetto è nato per valorizzare un tratto di strada ad alto interesse turistico è diventato realtà. Sullo stile delle associazioni di strada, ad aderire sono stati i residenti, i commercianti e le attività di servizio ricadenti in via Ridola e nelle zone prospicienti. In primo piano la condivisione del senso del “vicinato”, rivisitato in chiave moderna, interpretato quale ideale di cittadinanza attiva. Tra gli scopi primari dell'associazione “Via Ridola” il voler collaborare con l'Amministrazione Comunale per il mantenimento della qualità urbana nella restaurata via storica, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini materani e dei turisti in visita, la valorizzazione delle attività commerciali, lo sviluppo delle attività di promozione e lo stimolo a creare ed ospitare attività di animazione culturale. Proposte concrete per la valorizzazione di un percorso turistico di notevole valenza i cui lavori caratterizzati da ritardi decisionali ne hanno ritardato notevolmente la
BREVI
Consorzi di Bonifica
Mastrosimone: «Scelte subito»
piena fruibilità con danni economici per commercianti e residenti costretti a convivere con I lavori in corso. Lavori iniziati lo scorso mese di giugno e che avrebbero dovuti terminare nel dicembre 2008. L'associazione “Via Ridola” ha una serie di obiettivi che si prefigge raggiungere primo fra tutti la chiusura al traffico automo-
bilistico della strada per renderla isola pedonale. In questa ottica di idee, l’associazione accoglie con favore ed entusiasmo ogni proposta che possa valorizzare via Ridola e si propone di condividere le regole e gli orari che l'Amministrazione Comunale intenderà stabilire per il carico e scarico delle merci e delle persone. L'associazio-
ne, nella piena consapevolezza dell'importanza della partecipazione democratica alla vita della comunità, avanzerà proposte concrete, ed eventi, per far sì che la storica “Via Ridola” torni ad essere una elegante ed importante arteria sociale e culturale della città dei Sassi. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
Tanti i progetti da sviluppare, soprattutto nel mondo del sociale e dello sport
Isa Venezia neopresidente Avis Eletto il consiglio direttivo dell’associazione materana L’AVIS della città dei Sassi ha un nuovo consiglio direttivo. E’ stato eletto nei giorni scorsi dall'Assemblea dei soci dell'Associazione Volontari Italiani del Sangue di Matera riunitosi nei giorni scorsi presso l'Hotel Hilton. Alcuni giorni fa, invece, lo stesso consiglio direttivo ha attribuito le nuove cariche dell'Ufficio di Presidenza per il quadriennio 2009/2012: presidente Isa Venezia, vice presidente Emanuele Braia, Tina Altieri tesoriere, Maria Venezia segretario, mentre Vincenzo Andrulli, Rocco Randazzo, Antonio Ventrella sono i sindaci revisori e Tonino Valentino direttore sanitario. All'assemblea congressuale, oltre alla presenza delle istituzioni, sono intervenuti il dottor Vito Gaudiano nella veste di neo direttore generale dell'ASM (Azienda Sanitaria Matera), Francesco Bucci (primario dell'unità operativa del reparto di Chirurgia dell’ospedale Madonna delle Grazie) e Gianfranco Giannella (primario dell'unità operativa servizio Immuno Trasfusionale sempre del nosocomio materano). Unità d'intenti nell'esprimere il giudizio positivo per l'attività svolta dall'associazione a riguardo delle donazioni effettuate, che da alcun anni garantiscono l'autosufficienza della Regione Basilicata. Dalla relazione presentata all'assemblea si evidenziano le molteplici attività svolte durante l'anno 2008, tra gli obiettivi centrati è rimarcato il forte coinvolgimento dei giovani. E’ stato infatti sottolineato che nel 2008 alcuni
giovani che hanno svolto il servizio civile presso l'Avis, sono successivamente entrati a far parte a pieno titolo del consiglio direttivo. Punta di diamante dell'attività svolta dall'Avis è la collaborazione con il mondo della scuola, interagendo proprio con i più giovani, per insegnare loro i valori legati alla cultura della solidarietà espressa attraverso la donazione. I numeri confortano le attività svolte. Lo scorso anno, presso l'Avis della città dei Sassi sono stati 2500 gli associati, sono state raccolte 1761 sacche di sangue. Il nuovo consiglio direttivo ha le idee chiare, sono tanti i progetti da sviluppare soprattutto nel mondo del sociale e dello sport. «Sono orgogliosa di ricoprire l'incarico di Presidente della Comunale Avis di Matera, frutto di oltre 15 anni di impegno attivo nell'associazione, promotrice della cultura della donazione del sangue. - afferma la neo presidente Isa Venezia - Il mio obiettivo è valorizzare il lavoro di squadra per creare sinergie di competenze tra gli associati. Continueremo ad interessarci del mondo della scuola, degli ambienti lavorativi e dei centri di aggregazione giovanile come i gruppi sportivi, scoutistici e di volontariato». L'appuntamento con l'Avis di Matera (associazione non lucrativa di utilità sociale, costituita da coloro che donano il proprio sangue) è aggiornato a domani presso l'Hotel Hilton. Prevista la festa annuale del donatore. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
«PUÒ un lavoratore comprendere che il suo salario non è disponibile e che la sua posizione lavorativa non può essere stabilizzata, quando sa che l'ente per il quale lavora (Consorzio di bonifica Bradano-Metaponto) vanta crediti con privati ed enti di circa quindici milioni di euro? A questi interrogativi che riguardano il “semplice” ma quotidiano vivere e sopravvivere bisogna trovare risposta in tempi necessariamente brevi». E’ quanto sostiene Rosa Mastrosimone consigliere regionale in una nota: «I problemi che affliggono i Consorzi di bonifica sono sempre gli stessi e si ripropongono in maniera simile per ciascuno di loro, il che rappresenta un chiaro segno dell'esistenza di meccanismi perversi e persistenti che non solo li determinano, ma ne ostacolano la soluzione. Quando una situazione perde i caratteri della eccezionalità per diventare stabile o ricorrente vuol dire che è necessario rivedere i termini della questione che si è cronicizzata. L'elenco delle criticità è corposo e contempla i tempi di corresponsione dei salari, la stabilizzazione, sempre annunciata e mai resa effettiva, degli operai stagionali che sono tali da lunghi anni, la vacanza dei vertici dirigenziali ancora affidati ad una compagine che, avendo esaurito il mandato regolamentare non può disporre della propria autorità istituzionale. Ci si augura che le rassicurazioni fornite dall'Assessore Viti ai lavoratori del Consorzio Bradano-Metaponto circa la disponibilità ad affrontare la questione in tempi brevi e a dare una spinta alla legge di riforma, siano corrispondenti all'impegno concreto per la normalizzazione di un settore propulsivo».
Amici del Borgo
Ok il Conservatorio nei borghi GRANDE successo per la prima tappa dell'iniziativa “Il Conservatorio nei borghi”, promossa dall'associazione Amici del Borgo di la Martella e dal Conservatorio “Duni” di Matera, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Matera e la Banca Popolare del Mezzogiorno. Il primo concerto, presentato dai ragazzi del Conservatorio, si è svolto nella sala convegni della Banca Popolare del Mezzogiorno, alla presenza del Sindaco Emilio Nicola Buccico, del direttore del Conservatorio Saverio Vizziello e del presidente dell'associazione Amici del Borgo Piero Pasqualicchio. Presente un pubblico numeroso, che ha apprezzato notevolmente le musiche di Mozart, Vivaldi e ancora Mozart. “Il primo esperimento è perfettamente riuscito - ha affermato Pasqualicchio -. La gente ha risposto positivamente ed ha apprezzato il repertorio di sinfonie esibito dagli allievi del Conservatorio. Il borgo La Martella, dopo il successo riscontrato lo scorso anno con lo spettacolo in vernacolo materano “La Trasut”, si è riproposto alla grande con un evento ancora più rilevante, che rappresenta una occasione di crescita e sviluppo”. Soddisfatto anche il Buccico, che ha ringraziato il Conservatorio, l'istituto bancario materano e l'associazione per l'impegno profuso nel trovare momenti di cultura, incontro e aggregazione, ed ha annunciato che le collaborazioni continueranno attraverso l'organizzazione di altri eventi artistici, culturali e musicali.
Nell’incontro del 17 interverranno operatori del dipartimento di Salute Mentale
Psicosi, un corso al “Madonna delle Grazie” INFORMAZIONE e metodologie di approccio alle problematiche della psicosi nell'età adolescenziale costituiranno l'argomento di riflessione di un incontro sul tema “L'intervento precoce nelle psicosi all'esordio” che si terrà a Matera, il 17 febbraio con inizio alle ore 15.30, presso la saletta della “nutrizione clinica dietetica” dell' ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno operatori del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell'Azienda sanitaria locale di Matera, professori referenti dei Centri di informazione e consulenza per gli studenti (C.I.C.) e referenti per “l'educazione alla salute” delle Scuole Medie inferiori e superiori dei distretti di Matera e Tricarico
L'incontro si inserisce nel progetto del DSM per la promozione di iniziative di informazione, di prevenzione ed intervento precoce dei più gravi e potenzialmente invalidanti tra i disturbi psichici, come la schizofrenia. Ai lavori interverranno per l'Azienda sanitaria locale i dottori Gustavo Marotta, responsabile della U.O. “trattamento esordi psicotici”, Antonella Celani, psicologa della Unita' Operativa di Psicologia che tratterà delle “peculiarità psicologiche ed esistenziali della adolescenza in relazione all'esordio di problematiche psichiatriche” e Roberto Grieco, tecnico della riabilitazione psichiatrica, che presenterà il profilo professionale, di recente definizione,
del “tecnico della riabilitazione psichiatrica”. L'incontro del 17 febbraio segue a un precedente confronto effettuato il 20 gennaio presso l'ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, alla presenza del direttore del Dsm Maria Ruccia, che ha visto una numerosa e attenta partecipazione di insegnanti da tutto il comprensorio distrettuale. L'auspicio condiviso dai partecipanti è quello di avviare una proficua quanto continuativa collaborazione tra mondo della scuola e Dsm a beneficio dei più giovani, persone che vivono uno dei periodi più delicati del ciclo dell'esistenza. I disturbi psicotici di tipo schizofrenico interessano (secondo dati nazionali dell'Isti-
L’ingresso dell’ospedale
tuto superiore di sanità) in media il 4 per mille della popolazione, con epoca di esordio soprattutto durante gli anni della adolescenza.
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Alvi annuncia chiusura Giovane morto per overdose da oppiacei Lavoratori in allarme
Lo conferma l’autopsia sul ventenne di Pisticci, convalidato l’arresto di uno spacciatore
PISTICCI - E' stata eseguita nel pomeriggio di ieri l'autopsia sul cadavere del giovane pisticcese trovato morto due giorni fa. Il medico legale Francesco Introna e il tossicologo Gagliano Candela dell'Università di Bari, hanno avuto sessanta giorni di tempo da parte del sostituto procuratore di Matera Rosanna De Fraia per gli accertamenti istologici e tossicologici e determinare le cause esatte del decesso. Da alcune indiscrezioni sembrerebbe che il ventenne Micheal Benedetto sia morto per un'overdose da oppiacei che ha provocato un arresto cardiocircolatorio intorno alle nove di mattina di martedì, quando i genitori lo trovarono riverso sul divano. A nulla è valso l'intervento dei sanitari del 118. Intanto per lo spacciatore arrestato subito dopo la morte del giovane, è stato convalidato l'arresto, mentre, conti-
nua l'attività investigativa dei carabinieri guidati dal capitano Pietro Mennone già premiata dall'arresto del pregiudicato ventottenne trovato in possesso di sostanze stupefacenti. I primi riscontri sul cadavere potrebbero far cambiare il quadro delle indagini che assumerebbero più consistenza e cercare di fare piena luce su una vicenda che ha scosso l'intera comunità pisticcese. I cittadini del piccolo comune jonico costernati dal dolore si sono stretti intorno ai genitori e al fratello del ventenne rimasto vittima di una morte improvvisa consumatasi nel modo più crudele. La famiglia è molto stimata in paese e nulla avrebbe fatto pensare ad una simile tragedia. I funerali si svolgeranno domani alle ore 10 nella chiesa Madonna del Carmine di Tinchi frazione di Pisticci. Michelangelo Ferrara
VALBASENTO - C’è preoccupazione tra i quaranta lavoratori del deposito che fa capo alla nota azienda salernitana “Alvi” nell’area industriale tra Pisticci e Ferrandina. Nei giorni scorsi, infatti, la dirigenza aziendale avrebbe annunciato informalmente ai gestori del magazzino, Logitec e Euroglobal, la volontà di chiudere entro i prossimi due mesi il centro di smistamento lucano. Un brutta notizia che si aggiunge al mancato pagamento degli stipendi di dicembre. L’azienda avrebbe annunciato di accreditare le spettanze entro la giornata di ieri, ma i lavoratori sono già pronti a incrociare le braccia in attesa di una soluzione concreta al problema. Intanto, come ci conferma Marcella Conese della Filcams-Cgil, i sindacati hanno chiesto e ottenuto per martedì prossimo un incontro con il prefetto di Matera, Francesco Monteleone, al quale dovrebbero essere presenti anche i dirigendi della Alvi. L’azienda di Fisciano, in provincia di Salerno, commercializza prodotti alimentari freddi e inscatolati a lunga conservazione. I dipendenti del magazzino valbasentano sono quasi tutti originari di Ferrandina e Pisticci, lavorano con mansioni di magazzinieri e autisti. Infatti, proprio dal deposito della Valle, la merce viene smistata ai vari supermercati di Matera e provincia, ma non solo. Dopo la Cassa integrazione alla Amaro Lucano, la chiusura di Alvi sarebbe un ulteriore colpo al già debole tessuto economico dell’area. a.corrado@luedi.it
Posto di blocco dei carabinieri
Montescaglioso Già disponibili i 320 alloggi per gli studenti americani in arrivo
Tutto pronto per l’università Confermate da maggio le lezioni del Polo internazionale MONTESCAGLIOSO - Sono salite a 320 le disponibilità di immobili presentate agli uffici comunali da cittadini montesi per poter ospitare gli studenti statunitensi che, dal prossimo mese di maggio, saranno a Montescaglioso per seguire le lezioni previste nei corsi postuniversitari che inizieranno nell'Abbazia di San Michele Arcangelo, destinata a diventare sede di un Polo Universitario Internazionale. E' questa una delle novità emerse dall'ultima riunione, in ordine di tempo, del comitato cittadino montese creato allo scopo di affiancare gli organi preposti per la realizzazione del Centro d'Alta Formazione che vede anche interessate, per la sua realizzazione, la Fondazione “Civitas Severiana” e la Link Campus University of Malta. L'ultima riunione del comitato era inizialmente prevista nella Sala del capitolo dell'Abbazia ma a causa dell'impossibilità ad essere presente a Montescaglioso da parte dell'ingegner Pasquale Russo della “Link Campus University of Malta”, si è poi tenuta nella Sala consiliare “S. Pertini”. In teleconferenza dalla sede romana vi ha preso parte il rappresentante dell'università maltese. Dopo qualche iniziale problema sul collegamento, la situazione si è in seguito normalizzata e Russo, grazie alla presenza del sindaco di Montesca-
L’Abbazia di Montescaglioso; a destra un’aula universitaria
glioso Mario Venezia che ha svolto un ruolo di intermediazione tra Russo ed il pubblico, ha avuto modo di rispondere ad alcuni quesiti, citando, inoltre, i numeri degli studenti che ogni anno si recano in Italia per motivi di studio. Lo stesso responsabile dell'ateneo maltese sarà personalmente a Montescaglioso mercoledì 17 e giovedì 18 febbraio prossimi, giorni nei quali, oltre ad incontrare il comitato cittadino per rispondere
ad altri eventuali quesiti relativi alle varie attività da iniziare, potrà aggiornare i presenti sulle eventuali novità emerse negli ultimi giorni. Si provvederà, inoltre, ad verificare le abitazioni candidate ad ospitare gli studenti, accertando la presenza dei requisiti richiesti; nelle stanze ci potranno essere al massimo due studenti e gli immobili dovranno avere servizi igienici adeguati, tv con apparato satellitare ed un punto Internet. Dal
13 settembre 2008, data nella quale, presso la Sala del Capitolo abbaziale, è stato firmato il protocollo d'intesa con il sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri, l'onorevole Vincenzo Scotti, presidente della Fondazione “Link Campus University of Malta”, proseguono i preparativi per consentire a Montescaglioso di scrivere una pagina importante nella sua storia e dare un impulso importante al suo futuro. Alla fine
Pisticci Dopo un periodo di riposo inizieranno i tre mesi di riabilitazione
Intervento riuscito su Fortunato PISTICCI - E' tecnicamente riuscito l'intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro di Giuseppe Fortunato, mediano infaticabile, uomo spogliatoio e capitano del Pisticci nelle ultime due stagioni, infortunatosi nei primi minuti della sfida casalinga con il Balvano, lo scorso 25 gennaio. L'operazione è stata effettuata martedì scorso dal presidente del Pisticci, Donato Panetta, nelle sue vesti professionali di chirurgo ortopedico in una clinica di Taranto. Dopo un periodo di riposo inizierà il lavoro di rieducazione e recupero stimato in circa tre mesi di tempo. «L'intervento è andato bene -
spiega il dottor Panetta. - Si è proceduto alla ricostruzione del crociato anteriore del ginocchio sinistro del giocatore ed adesso lo attende una lunga riabilitazione. Ci vorranno circa tre mesi, ma posso dire che i segnali a livello motivazionale di Fortunato lasciano ben sperare. Il nostro capitano ha una tempra forte ed è molto motivato. Prevede di tornare ad allenarsi già a giugno e mi è parso molto deciso nella sua volontà di proseguire la carriera e riprendere a giocare». Panetta fa un elogio al calciatore ed all'uomo. «La perdita di Fortunato ha rappresentato per noi una brutta tegola sia per il contributo che lui ha saputo dare in campo in que-
sti due anni a Pisticci sia per le sue doti di uomo spogliatoio capace di essere molto utile anche fuori dal rettangolo di gioco. Giuseppe, in questo senso, è un vero leader e sa svolgere in modo unico ed impeccabile un ruolo fondamentale nelle dinamiche di gruppo di una squadra di calcio. Il Pisticci, di uno come lui, non può fare assolutamente a meno». A Peppe Fortunato vanno i migliori auguri della nostra redazione per un pronto e completo recupero nella certezza che saprà ritornare più forte di prima e nella fondata speranza che possa indossare ancora a lungo la casacca gialloble. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
Giuseppe Fortunato
di gennaio scorso, a Montescaglioso si è tenuto un nuovo incontro, ancora una volta presso la Sala capitolare, alla quale hanno preso parte il sindaco Venezia, il professor Cosimo Damiano Fonseca, Presidente della Fondazione Civitas Severiana e il professor Joseph Mifsud, Rettore della “Link Campus University of Malta” e Presidente EMUNI (European Mediterranean University). Michele Marchitelli
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Da anni Comune e Provincia restano immobili disconoscendo la competenza sull’opera
“Ei fu...” la strada per Salandra Sperpero di denaro pubblico per una via dimenticata SALANDRA - “Ei fu. … così percossa, attonita la terra al nunzio sta, muta…”. Non è l'ulteriore critica alla celebre ode manzoniana “Il cinque maggio”, bensì l'introduzione alla ex-costruenda strada Salandra-Grassano Scalo, meglio conosciuta dai salandresi come San Vitale. Di anniversari in queste condizioni ne ha conosciuti almeno venti, senza che nessun rappresentante istituzionale abilitato si fosse mai degnato di accendere una candelina per decretarne la sua morte definitiva, o con la stessa fiammella la speranza di un futuro interessamento. Ecco perché “la terra, così percossa, sta attonita e muta”. Essa aspetta, ma si chiede anche “Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza…”. Ma ci dice anche: sono stati spesi sei miliardi di pubblico danaro per “un primo e un secondo lotto” che non ci sono più, per distruggere una secolare strada stabile e praticabi-
Due immagini eloquenti sulle condizioni della strada
le, dalle cui ceneri doveva risorgere una strada larga 10 metri per raggiungere in pochi minuti lo scalo di Grassano e dimezzare il tempo per Potenza. Invece, a un certo punto è calato il sipario, senza preavviso, senza giustifica, senza che nessun sindaco di Salandra, nessun presidente della
Provincia di Matera, nessun assessore ai Lavori pubblici comunale o provinciale abbia più sollevato il problema. A dire il vero qualche anno addietro ci fu una interrogazione a risposta scritta del consigliere provinciale Francesco Tantone, ma anche questa, al di là dei formali ringraziamenti per
l'interessamento, ebbe lo stesso esito: l'oblìo. Non tanto nel senso nobile del termine di abbandono, assopimento (con una sfumatura d'intensa dolcezza), ma tradotto in termini di cruda realtà col significato di: non stare a rompere le scatole. Pare, inoltre, da approfondite ricerche e vaghi risulta-
ti, che nessun ente sia il proprietario. Il sindaco di salandra, Giuseppe Soranno, più volte interpellato, dice che dovrebbe essere di proprietà della Provincia in quanto essa ha speso i 6 miliardi per i lavori. Per conto proprio la Provincia non ne ha mai riconosciuto la paternità, in quanto ciò sareb-
be potuto avvenire solo a lavori finiti e dietro regolare collaudo. Un bel rebus. E non solo. Con i tempi che corrono vogliamo scommettere che, se qualche magistrato, come si suol dire, va a ficcarci un po' il naso per lo sperpero di denaro pubblico senza effettiva ricaduta sul territorio, la colpa sarà della stampa che non si fa gli affari suoi? Oppure di quel Pubblico ministero che non si fa gli affari suoi? Colpevoli entrambi di sollevare polveroni; mentre invece l'una ha fatto solo il proprio dovere, appunto, quello di informare; l'altro anche, che è quello di verificare se c'è stato spreco di pubblico danaro, e perché. Mentre “…la terra al nunzio sta, attonita e muta…”. Non le manca il tempo di aspettare. Rientra in una dimensione diversa rispetto a quella degli umani, vorrebbe essere solo rispettata e non… violentata. Costantino Di Cunto provinciamt@luedi.it
Il 21 febbraio un’altra partecipazione importante nell’evento di Castellaneta
Le maschere di Tricarico in trasferta I simboli del Carnevale saranno nella sfilata a Putignano
TRICARICO - Trasferta in terra pugliese delle maschere del carnevale di Tricarico. Lo annunciano con soddisfazione il presidente della Pro loco, Roberto Incudine, e il vice presidente, Rocco Stasi, attraverso un comunicato stampa nel quale informano che domenica prossima, 15 febbraio, il gruppo delle maschere si esibirà a Putignano. Faranno parte della rappresentanza anche i ragazzi del gruppo musicale “Taranta Sound”
I tori e le mucche, simboli tradizionali del Carnevale di Tricarico, che ormai da anni sta consolidando la sua valenza simbolica di una cultura ancestrale che entra a pieno titolo tra gli eventi evocativi più importanti nel Sud
che suoneranno sul palco centrale. L'iniziativa si inserisce, «nel quadro di un progetto volto a valorizzare la nostra cittadina e le no-
stre maschere, attraverso una rete di collaborazioni e gemellaggi con altre associazioni e fondazioni che organizzano importanti manifestazioni legate al carnevale e non
solo». La manifestazione del 15 consoliderà un gemellaggio con la Fondazione “Carnevale di Putignano”, iniziato lo scorso anno con l'adesione al progetto Fondazione per il Sud “Cantieri Creativi - Tradizione, Arte, Turismo sostenibile”. Le Maschere di Tricarico saranno ancora in terra pugliese, il 21 febbraio a Castellaneta (Ta), in occasione della manifestazione “Ponti sull'arcobaleno”, organizzata dall'Associazione Lilliput. “Porteremo con noi - precisano i dirigenti della proloco - materiale turistico da poco prodotto dall'Agenzia di promozione turistica di Basilicata per promuovere le manifestazioni più importanti della Regione, tra le quali figura la “transumanza” delle Maschere di Tricarico. L'ultima domenica di Carnevale, il 22 febbraio,ovviamente, è in programma l'esibizione a Tricarico
nell'ambito del tradizionale Carnevale che si concluderà con il “processo”, “l'intervento chirurgico”e l'incendio del pupazzo di Carnevale in piazza tra il pianto dell'inconsolabile moglie “Quaremma”. «Contiamo -affermano Incudine e Stasi- anche in questo modo, di “spingere” sempre più persone a venire a Tricarico per apprezzarne ogni singola sfaccettatura. Siamo convinti che Tricarico non li deluderà”. Per avere ulteriori informazioni la proloco fornisce i seguenti recapiti: Roberto Incudine (presidente Pro loco) 331-3707588, Rocco Stasi (vice presidente Pro Loco) 393-1090808, Pro loco Tricarico 0835-728073. Web: www.lemaschereditricarico.it www.proloco-tricarico.org mail : info@lemaschereditricarico.it. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
Dopo una settimana di stop forzato il team è a un punto cruciale
Grottole scalda i muscoli GROTTOLE - Dopo la settimana di stop dovuto all’impraticabilità del terreno di gioco di Latronico per neve, la squadra grottolese prepara la partita casalinga di domenica prossima contro il Varisius Matera. La gara segna sicuramente una tappa fondamentale nel cammino di entrambe le squadre per raggiungere la salvezza senza dover prima affrontare i play-out. I biancazzurri, infatti, si trovano su un gradino più alto rispetto ai materani con quattro punti di vantaggio e una partita da recuperare e, possono, nel caso di un successo, aumentare il divario che la separa dalla zona di bassa classifica. I giocatori di
D'Ascanio attraversano un ottimo momento: hanno totalizzato due vittorie negli ultimi incontri e hanno ritrovato più volte la via del gol in un anno poco prolifico per gli attaccanti. La formazione sembra anche molto compatta e ben disposta in tutti i reparti. Uno degli uomini chiave è sicuramente l'ex di turno Raffaele Paladino che, tra l'altro, ha deciso l'incontro di andata finito uno a zero per i grottolesi. Il metodista al primo anno con la maglia del Grottole si dichiara pronto a ripetersi e sprona i suoi a continuare la striscia positiva di vittorie: «Giocare contro una ex squadra comporta sempre uno stimolo in più, spero quindi di
ripetere la prestazione dell'andata -afferma il giocatorema l'importante resta raggiungere l'obiettivo comune della squadra, ovvero di vincere in qualsiasi modo , mostrando, nel caso ce ne fosse bisogno, spirito di sacrificio per il bene di tutta la società in quanto le partite le giocano undici giocatori ma le vincono o le perdono tutti i componenti dello spogliatoio». L'unico assente resta il centrale Noviello che, nonostante abbia già iniziato un programma di recupero in seguito all'infortunio al ginocchio, scenderà in campo solo fra circa quindici giorni. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it
Il difensore del Grottole Paolo Allegretti
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Bernalda Tanti interventi contro e a favore, ma molti sostengono che ci sarebbero altre priorità
Il “caso piazza” va su Facebook Forum animato dal Quotidiano sul progetto contestato BERNALDA - Il caso piazza del Popolo sbarca anche su Facebook. Dopo i manifesti, i giornali, le Tv, i blog, le discussioni tra le vie della città ora anche su Facebook arrivano i primi commenti e i primi gruppi su piazza del Popolo a Bernalda. Per dare spazio a tutti, sul gruppo “Dal giornale al lettore” riportiamo nella loro forma integrale alcuni commenti su: “Piazza del Popolo si o no”?, una sorta di forum lanciato dal Quotidiano. Otello Carrieri, bernaldese è contro le modifiche, ha scritto: «Lo credo che ci siano altre priorità a Bernalda prima di affrontare il discorso piazza del Popolo e poi, soprattutto con un mutuo. Personalmente -ha aggiunto Carrieri- apprezzo le posizioni favorevoli a piazza del Popolo, progetto interessante che ho visto anche io, ineccepibile. Non voglio entrare in polemica con chi sostiene la validità della realizzazione di questa piazza, ma vorrei porre una domanda: credi che piazza del Popolo sia una priorità per Bernalda, o pen-
Da sinistra, Otello Carrieri, Graziano Chiruzzi, Michele Savoia e Domenico Andriuzzi
si che possano esserci altre opere con una maggiore priorità e quali? I marciapiedi, l'accesso di Bernalda dalla Basentana, fosso San Rocco, i bagni pubblici e -conclude Carrieri- altro ancora?». Di parere favorevole, invece, alla nuova piazza sono le parole di Graziano Chiruzzi, il quale ha così commentato: «Da quello che si è visto durante l'incontro pubblico svoltosi su corso Umberto qualche
tempo fa, il progetto di piazza del Popolo mi sembra più che valido e, a mio modesto parere ho la sensazione che la zona di verde interessata possa solo ritrovare attraverso, una gestione più accurata rispetto a quella degli ultimi 15 anni, il vecchio splendore. In quanto -continua Chiruzzi- adibire l'attuale nastro d'asfalto che divide i due giardini ad area pedonale possa diventare solo un mez-
zo per rivalutare questa piccola area di verde. Per concludere. ritengo quest'opera urbanistica altamente valida e meritevole di consenso e non solo considerato come un dispendio inutile di denaro, anche se, per completezza di cose, questi interesserebbe solo una piccolissima parte del mutuo stanziato per le opere di urbanizzazione». Michele Savoia, invece, parla delle modifiche come ab-
bellimento della piazza e di biglietto da visita per i turisti. «Io -ha scritto Savoia- penso che avere una piazza fatta a piazza non sia poi una cattiva idea! Non capisco -ha continuato Savoia- chi critica così aspramente questo progetto, in quanto si tratta di un abbellimento del nostro paese, all'ingresso di Bernalda. Credo che sia un buon biglietto da visita per noi. Secondo me -ha concluso Savoia- chi criti-
ca in questo momento, pensa più a logiche elettorali che al bene di Bernalda!». Alle parole di chi sostiene il progetto, di parere contrario suonano invece quelle di Domenico Andriuzzi, il quale si pone la domanda: «Ma non c'è niente di più serio ed essenziale di una villa da “ruotare” per il miglioramento del paese? Lo stesso poi, attraverso delle domande invita l'Amministrazione e la popolazione a riflettere: «E il polivalente in fosso San Rocco? O un impianto fotovoltaico capace di fornire l'intera cittadina? O la valorizzazione di quello splendido spettacolo che una volta erano le spiagge di Metaponto? O.... quanto ci sarebbe da fare.... altro che villa.... Complimenti a tutti coloro che insieme si muovono per la reale valorizzazione del nostro territorio. Ricordate che insieme si può». Un gruppo quello “dal giornale al lettore”, che darà ancora la possibilità ai navigatori di internet di dire la loro sulla piazza più discussa del momento. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Cittadini Attivi in piazza del Popolo Tramite l’azienda “Pantanello” saranno diramate note sulle malattie delle piante
Strane incisioni sugli alberi
Al via i controlli fitosanitari
BERNALDA - E' iniziato il terzo giorno del sit-in permanente in piazza del Popolo a Bernalda, contro l'arbitrario, cioè non voluto dal Popolo, stravolgimento della stessa. Il movimento dei “Cittadini Attivi” segnalano che sono stati notati dai manifestanti alcune “strane” incisioni su tutti i grandi pini secolari che ornano la piazza, orgoglio di tutti i Bernaldesi. «In particolare -si legge in una nota- risulta molto evidente lo stato di oggettivo abbandono anche delle siepi e del verde delle aiuole e insieme al degrado si notano quattro alberi già “eliminati”. Su alcuni alberi incisi è stato a questo punto posto dai manifestanti uno striscione di richiamo su questi fenomeni ingiustificati, fortemente contestato con minaccia di verbali di contravvenzione dai vigili urbani su mandato del sindaco Francesco Renna. Su nostra specifica richiesta di spiegazioni attinenti lo stato dei luoghi, i vigili hanno fornito soltanto opinioni presunte personali, non giustificazioni tecnico-scientifiche adatte a smentire i sospetti legittimi dei cittadini. A seguito di ciò i cittadini, tramite il comitato popolare del sit-in si sono quindi rivolti, chiedendone l'intervento, al Corpo forestale dello Stato, all'Ufficio Forestazione della Provincia, al Wwf, a Legambiente e all'Osservatorio regionale per l'Ambiente e la Natura. I cittadini di Bernalda su piazza del Popolo attendono risposte competenti e precise».
METAPONTO - Un nuovo servizio specialistico rivolto agli agricoltori sulla previsione e l'avvertimento delle emergenze fitosanitarie. E’ questa una delle principali novità emerse nel corso del Consuntivo Fitosanitario 2008, il consueto appuntamento organizzato di recente presso l'Azienda “Pantanello” dall'Alsia, l'Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, per fare il punto sulle principali emergenze del comparto e sui programmi in atto. Il nuovo servizio (che si chiamerà FitoSpa - Servizio di Previsione ed Avvertimento), che partirà in primavera, è stato definito d'intesa tra l'Agenzia ed il Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Economia Montana della Regione Basilicata. Già attivo in alcune regioni del Centro e Nord Italia, vedrà la Basilicata come prima regione del Mezzo-
Nuovo servizio specialistico annunciato dall’Alsia giorno. Come tra l'altro sottolineato nei numerosi interventi e nelle conclusioni di Paolo Galante, commissario dell'Alsia, ad occuparsi del servizio sarà proprio l'Agenzia, attraverso la sua rete di Aziende agricole sperimentali divulgative. In fase di ultimazione i lavori sulla prima fitopatia: la ticchiolatura del melo. A partire dal mese di marzo, l'Alsia fornirà i dati e le informazioni sulla previsione della ticchiolatura e gli avvertimenti per i relativi trattamenti, diffusi gratuitamente tramite brevi messaggi sul telefono cellulare, posta elettronica e comunicati stampa, a seconda della tempestività necessaria e del tempo disponibile per l'avvertimento. Dal punto di vista climatico, nel corso del Consuntivo è stato sottolineato l'andamento caratterizzato da un'estate particolarmente siccitosa e
Il team di mister Gallitelli è concentrato sulla sfida al Roccanova
Bernalda vuole tornare a sorridere BERNALDA - Una vittoria per ritrovare il sorriso. Questa la richiesta di Guido Margoleo, attaccante bernaldese, per la gara interna contro il Roccanova. E mentre la punta rossoblu carica la squadra, è da sottolineare che ancora una volta l'11 bernaldese, dopo la gara persa contro il Valsinni, dovrà buttarsi alle spalle questa ennesima sconfitta. La trasferta non porta fortuna agli uomini di mister Gallitelli i quali, dopo il meritato vantaggio, si fanno raggiungere e poi superare. E pensare che la gara si era messa bene per i rossoblu, dopo il gol di Margoleo. Ma poi, prima il rigore e poi il secondo gol dei
locali hanno spezzato il sogno della vittoria. Inoltre è da sottolineare il palo colpito sempre da Margoleo e un rigore non concesso e fortemente reclamato dalla squadra del presidente Nunzio Santorsola. La classifica ora si è fatta pensante, anche se siamo convinti che la squadra saprà gestire la situazione visto che al suo interno c'è gente esperta. Uomini che però, a sentire il mister, non sempre sono stati schierati, o per squalifica o per infortunio. «Siamo convinti delle nostre forze -ha detto Margoleoe già domenica vogliamo dimostrarlo. In questo campionato -ha continuato al punta bernaldese- molte cose non
sono girate secondo i nostri piani. A iniziare dagli infortuni fino alle squalifiche, passando per i troppi errori arbitrali che hanno condizionato il risultato pesando poi come macigni sul nostro morale. Ma questo non deve fermare la nostra sete di vittoria. E già domenica, con il Roccanova lo dimostreremo. Certo sappiamo di avere gli uomini contati e di giocare con tanti giovani, ma dobbiamo mettercela tutta. Lo dobbiamo fare per noi, per la società e per il pubblico -ha concluso Margoleo- al quale chiediamo supporto e non critiche». fa.si. provinciamt@luedi.it
Il Bernalda
da un autunno molto piovoso. Tecnici e specialisti hanno messo in guardia gli operatori agricoli dai rischi connessi con lo sviluppo di malattie fungine a causa della grande quantità di acqua ora presente nei terreni che, tra l'altro, rende difficile l'accesso nei terreni per eseguire i necessari trattamenti con prodotti fitosanitari. Dal punto di vista fitosanitario, come vera emergenza è stata evidenziata l'epidemia di sharka, la più pericolosa e distruttiva virosi delle drupacee (albicocchi, peschi etc.). Questa virosi è ormai diffusa nel Metapontino in maniera epidemica, e saranno indispensabili forti azioni di controllo, informazione e sensibilizzazione già dalla prossima fioritura, fase in cui è più facile individuare i sintomi della sharka. provinciamt@luedi.it
Venerdì 13 febbraio 2009
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Policoro I difensori rifiutano l’attribuzione delle voci. Deciso anche un supplemento di indagini
Revival, intercettazioni contestate Disposta la perizia fonica sul colloquio tra Scarcia e De Padova POLICORO - Dopo il rinvio dell'udienza del 22 gennaio scorso, a causa dell'indisponibilità del giudice Festa, è ripartito ieri il processo “Revival”, presieduto dal giudice Lanfranco Vetrone, a latere Spagnuolo e Festa, che vede imputate 16 persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di droga, armi ed esplosivi, alle estorsioni e all'usura sulla fascia jonica tra Basilicata e Puglia. Secondo l'accusa, la presunta organizzazione, che avrebbe fatto capo a Salvatore Scarcia, stava tentando di ricostituire lo storico clan, già stroncato da altre operazioni di polizia denominate, rispettivamente, “Siris” e “Basilischi”, il cui proposito, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di “ribadire” l'egemonia delinquenziale del Metapontino. Nel corso dell'udienza, il
Il tribunale di Matera
giudice Vetrone ha disposto, in accoglimento di espressa richiesta dell'avvocato Sabia, uno dei difensori di Salvatore Scarcia, una perizia fonica, su alcune bobine contenenti conversazioni telefoniche avvenute nel 2003 tra lo stesso Scarcia Salvatore e un altro imputato Luigi De Padova, inter-
cettate dalla polizia giudiziaria, che rappresenterebbero elementi di prova decisivi per l'impianto accusatorio. La perizia è stata affidata al Maggiore dei carabinieri, Davide Zavattaro, al quale, oltre all'esame delle bobine contenenti le conversazioni telefoniche, è stato affidato l'ulteriore incarico di esaminare i c.d. contenenti i verbali delle udienze svoltesi in data 7 gennaio, 31 gennaio, 6 novembre e 13 novembre 2008, per procedere ad una comparazione fonica finalizzata a stabilire se le voci ivi contenute siano compatibili con quelle registrate sulle bobine delle intercettazioni e attribuite, dagli inquirenti, agli imputati Scarcia Salvatore e De Padova Luigi. Il giudice Vetrone ha poi disposto il deposito dei reperti fonici entro 60 giorni, fissando la prossima udienza al 23 aprile 2009.
Sull'attività investigativa svolta dai militari dell'Arma di Policoro, il giudice, su richiesta degli avvocati Cataldo e Sabia e l'assenso del Pubblico ministero, dottor Basentini, della Dda di Potenza, che nel corso dell'udienza rappresentava l'accusa, ha disposto un ulteriore supplemento di indagine al fine di acquisire altri elementi che, sia nel corso dell'audizione di un sottufficiale della Compagnia carabinieri di Policoro che dalle relazioni di servizio da questi redatte, non hanno consentito di stabilire con precisione il luogo in cui Salvatore Scarcia e Luigi De Padova Luigi avrebbero, secondo l'accusa, incontrato esponenti della malavita tarantina nel maggio del 2003 a Taranto, per l'acquisto di una partita di cocaina da destinare allo spaccio nel Metapontino. Felice Macchia provinciamt@luedi.it
Montalbano I commercianti chiedevano solo il rispetto delle regole
«Il Comune non ha torto» Precisazioni del sindaco Giordano sul caso “Qui Discount” MONTALBANO JONICO - In merito all’intricata vicenda giudiziaria che ha portato alla chiusura dell’esercizio commerciale “Qui Discount” di Montalbano, il sindaco, Leonardo Giordano, ha precisato in una nota la posizione ufficiale dell’ente nel caso. Riportiamo qui di seguito, in sintesi, la nota del sindaco, precisando anche i fatti come ricostruiti a più riprese dal Quotidiano. Non è assolutamente vero che il comune ha perso davanti al Tribunale amminstrativo regionale questa vertenza e che i commercianti l'abbiano vinta. La sentenza 47/2009 del Tar Basilicata, depositata in data 7 febbraio 2009, nel suo dispositivo recita testualmente: “P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata dichiara inammissibile per difetto di interesse il ricorso principale e respinge il ricorso incidentale”. Ci si riferisce al ricorso presentato dai commercianti di Montalbano. Nella premesse al dispositivo riconosce che l'azione amministrativa messa in campo dal comune, con l'ordinanza di chiusura del discount per mancanza di requisiti di tipo urbanistico, fosse sufficiente come atto ad annullare l'apertura della struttura di vendita avvenuta senza possesso di alcuni requisiti urbanistici. Riguardo al ricorso presentato dalla società Pragma s.r.l., titolare del discount, avverso all'ordinanza di chiusura del comune, la sentenza del Tar Basilicata 46/2009, depositata in data 7 febbraio 2009, nel suo dispositivo recita testualemente: “P.Q.M. il Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata respinge il ricorso in epigrafe”. Ci si riferisce, come sostenuto in precedenza, al ricorso della società che aveva aperto il discount. In parole più semplici: questa società aveva aperto la struttura senza possedere tutti i requisiti avvalendosi del “silenzio-assenso”. Il Comune, a seguito di verifica, aveva emanato l'ordinanza di chiusura, con le precauzioni cautelative della Legge n.241/91. La Pragma srl aveva contrastato con ricorso al Tar questa ordinanza. Alcuni commercianti di Montalbano si erano costituiti con proprio ricorso come parte in causa. Il Tar ha legittimato gli atti amministrativi messi in campo dal comune di Montalbano e dichiarato inammissibile e respinto i ricorsi dei commercianti di
Montalbano “per difetto di interesse”, cioè non avevano titolo ad intervenire nella vertenza. Da dove se ne ricava che il comune abbia avuto torto e i commercianti ragione non riusciamo proprio a capirlo. Sul piano politico, rimane fermo che il Comune abbia interesse, per agevolare i consumatori, che, nella legittimità, si aprano una o più strutture di vendita di questo tipo a Montalbano e sta eseguendo quelle necessarie indagini e ricognizioni di carattere urbanistico che il Tar Basilicata ritiene necessario perché si possano rilasciare licenze su queste strutture. In questa vicenda spesso si è artatamente e volutamente confuso la volontà politica di consentire uno sviluppo commerciale approntando regolamenti e Piani urbanistici adatti con gli atti amministrativi del comune che legittimamente hanno evitato che si consumassero delle illegittimità. Leonardo Giordano sindaco di Montalbano Prendiamo atto delle precisazioni del sindaco Giordano, ma per lo scrupolo e l’equidistanza che da sempre contraddistingue il nostro lavoro quotidiano, ci siamo documentati in maniera puntuale e obiettiva sull’esatto iter giudiziario che ha portato alla chiusura dell’esercizio. Ovviamente, cercheremo di essere sintetici per evitare di tediare i nostri lettori con questioni di legge e burocrazia. Ha ragione Giordano nel dire che il ricorso è stato vinto dal Comune e non dai commercianti (passati in secondo piano), in quanto il Tar si è pronunciato su un ricorso della Pragma contro l'ordinanza di chiusura del comune, che però nell'attesa ha prodotto atti che lasciavano intendere tutta altra intenzione e che ha portato i commercianti a una reiterata serie di ricorsi. L’ultima sentenza del Tar di Basilicata, nel confermare la legittimità dell’ordinanza di chiusura disposta dal Comune, ha di fatto reso giustizia anche alle contestazioni dei commercianti montalbanesi. Infatti, nelle motivazioni, il Tar dice che l’ordinanza di chiusura del Comune (contro cui Pragma aveva opposto ricorso all’incompetente Tar Campania) è legittima perchè l’esercizio commerciale non poteva operare in un’area artigianale. Proprio ciò che contestavano i commercianti, i quali da sempre han-
no lottato per il rispetto delle regole, non contro un potenziale concorrente. Poichè nelle motivazioni del Tar era, in nuce, contenuta la soddisfazione del ricorso dei commercianti, esso è stato ritenuto “incidentale”; quindi non respinto per inaccoglibilità, come sostiene il sindaco. Resta il dato che Qui Discount aveva aperto in un’area non destinata ad attività commerciali e che solo la prima azione giudiziaria dei commercianti ha indotto il Comune ha ordinare la prima chiusura. Allora ci chiediamo: cosa sarebbe avvenuto se i commercianti non avessero avviato le denunce di illegittimità? Infatti, come ci ricorda il legale dei commercianti, l’avvocato Antonio Tuzio, l'ordinanza di chiusura fu emessa dal Comune perchè i commercianti minacciarono l'Amministrazione di denunciarla per omissione e abuso in atti d'ufficio (in quanto aveva dolosamente ignorato il primo provvedimento del Tar che vietava espressamente il rilascio di autorizzazioni nella zona d1 del vigente Prg); l'ordinanza di chiusura fu mantenuta in vita grazie al vittorioso ricorso amministrativo proposto dai commercianti contro la deliberazione comunale numero 250, con la quale il sindaco aveva inteso farne cessare gli effetti. Il ricorso dei commercianti contro l'autorizzazione rilasciata (per silenzio-assenso) è stato ritenuto fondato nel merito ma non è stato ritenuto necessario, per il semplice fatto che la validità successivamente riconosciuta dagli stessi giudici all'ordinanza di chiusura (nel processo promosso dalla Pragma s.r.l. contro l'ordinanza stessa), ha avuto l'effetto di auto-annullamento della medesima precedente autorizzazione all'apertura. Quindi, alla luce dei fatti descritti, di tutte le delibere comunali (a partire da quella del luglio 2007 per finire alla n. 250 del settembre 2008), si deduce che i ricorsi dei commercianti hanno avuto dapprima l'effetto di indurre il Comune a emettere l'ordinanza di chiusura e, successivamente, di conservarne la validità (quando la deliberazione di giunta 250 aveva stabilito di stroncarne gli effetti). Si deduce, quindi, che l'unica volontà del sindaco sarebbe state quella di mantenere l'apertura e non il contrario. Anna Carone provinciamt@luedi.it
Sondaggio in un istituto cittadino
Tagli alle scuole Policoro regge ai ridimensionamenti POLICORO - In una regione dove i problemi sociali si dilatano giorno dopo giorno, non è immune da questo desolante panorama il mondo della scuola. All'inizio di ogni anno scolastico gli addetti ai lavori lanciano l'allarme sulla chiusura di alcuni istituti scolastici in regione. Solo che ora il problema è diventato talmente d'attualità da discuterne ogni giorno. E se le statistiche degli ultimi giorni non sono incoraggianti, con il rischio dimensionamento se non addirittura chiusura totale di scuole di molti dei 131 Comuni lucani, fortunatamente nei grossi centri, ma non si sa per quanto tempo, la popolazione studentesca tiene in piedi tutto l'apparato scolastico regionale. E tra questi la città di Policoro che vanta: due scuole per l'infanzia/elementare; una scuola media e due istituti superiori pubblici con l'aggiunta di altrettanti privati. A questi si aggiungono alcuni asili nido autonomi. E sul problema abbiamo sentito il neo dirigente scolastico della scuola media “Aldo Moro” di via Allende, Francesco Dellorusso: «La mia scuola non corre alcun rischio poiché ci sono più di 500 iscritti che supera abbondantemente il tetto dei 300, previsti dalla normativa e per la quale bisogna accorpare se non sopprimere del tutto istituti scolastici; anche se a dire il vero dal 2000 ad oggi non sono mancate alcune deroghe che di fatto hanno lasciato in vita plessi scolastici soprattutto nei piccoli centri. E la Basilicata ne ha beneficiato visto che sono tanti i Comuni con pochi abitanti dove i veri presidi sociali sono appunto la scuola e l'ufficio postale. E credo
che la ratio della legge fosse proprio questa: evitare di cancellare dalla geografia regionale e nazionale interi Municipi, molti dei quali con una storia, cultura e tradizioni che è un peccato far morire». E nonostante il centro jonico abbia, censimento alla mano, superato i 15mila abitanti, con una standardizzazione che dura da quasi due decenni sul numero suddetto, nessun tipo di dimensionamento è all'ordine del giorno: «E credo che valga per tutte le scuole visto che da quello che mi risulta -osserva sempre il preside- in tutti gli istituti scolastici di Policoro c'è una popolazione studentesca tale da mantenere l'autonomia; anche se a dire il vero negli anni passati, se non sbaglio nel 2000, le due scuole medie autonome di Policoro, ovvero l'ex Papa Giovanni XXIII venne accorpata all'Aldo Moro in un'unica scuola». Dunque, Policoro avrebbe già pagato dazio alle rigide disposizioni ministeriali che negli ultimi anni sono state molto draconiane per esigenze di bilancio pubblico statale penalizzando oltremisura il settore della scuola, il quale associato alle numerose riforme che si sono succedute negli ultimi anni l'hanno anche mortificata più del dovuto. Ma il rischio non è superato. Anzi: «La situazione economica negativa è sotto gli occhi di tutti -conclude Dellorusso- e mi auguro ci sia un'inversione di tendenza tale da poter dare più sicurezza, soprattutto ai giovani, e stabilità che poi significa anche matrimonio e dunque più nascite. Altrimenti anche le scuole dei grossi centri sono a rischio» Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Accusato di spaccio è ai domiciliari MONTALBANO JONICO - E' agli arresti domiciliari A.C., l'uomo di trentasei anni di Montalbano Jonico che, la settimana scorsa era stato arrestato dagli uomini della locale stazione dell'Arma dei carabinieri per detenzione, con chiaro fine di spaccio, di sostanze stupefacenti. Contattato dal Quotidiano, il legale di fiducia dell'uomo, Antonio Tuzio, per la cui linea difensiva A.C. è stato scarcerato e, a quanto pare, in meno di quarantotto ore, ha così commentato: «Sono stati soltanto prodotti una serie di elementi opportuni a dimostrare l'insussistenza dell'esigenza cautelare di detenzione carceraria». L'arresto, era avvenuto presso l'abitazione dell'uomo prossima, tra l'altro, alla caserma dei carabinieri i quali, da diverso tempo, tenevano sotto controllo l'area avendo notato un traffico di noti assuntori di sostanze stupefacenti. Nella casa erano stati rinvenuti, tre dosi di eroina, una di marijuana, del metadone, un bilancino elettronico e altro occorrente per il confezionamento delle dosi. Sempre nella stessa sede, gli uomini dell'Arma avevano, altresì, rinvenuto coltelli e cartucce detenuti illecitamente e, pertanto sequestrati insieme al resto. L’episodio ha creato molto scalpore nella comunità. an.ca. provinciamt@luedi.it
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Venerdì 13 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio Serie A. Il presidente della Lega calcio statunitense: «48 ore per andare al Milan»
Dagli Usa l’ultimatum a Beckham Don Garber: «Non c’è motivo per tirarla per le lunghe» NEW YORK – Solo 48 ore per David Beckham al Milan. È questo l’ultimatum lanciato dalla Lega calcio Usa, che ha detto in sostanza al club rossonero e ai Los Angeles Galaxy: sbrigatevi a mettervi d’accordo o non se ne fa niente. «Non c'è nessun motivo per tirare le cose in lungo, questo venerdì abbiamo bisogno di sapere se vogliono o no comprare David Beckham», ha detto il patron della Major League Soccer (Mls), Don Garber. In una lettera a Tim Leiweke – presidente del gruppo Aeg, proprietario del club californiano – Garber ha sottolineato che qualsiasi eventuale accordo tra le due società sarà accettato solo se finalizzato entro il 13 febbraio. «E' assolutamente imperativo che portiamo a conclusione questa faccenda entro questo venerdì, 13 febbraio, in modo che possiamo procedere alla definizione dei piani per la stagione 2009 della Mls», scrive Garber. «Siamo pronti ad appoggiare il passaggio di David all’Ac Milan per una tassa di trasferimento che riconosca il valore dei suoi servigi ai Galaxy e alla Lega. Tuttavia, se la questione non verrà risolta entro la fine della settimana, sarà per noi difficile, se non impossibile, procedere con il trasferimento», aggiunge la lettera. Il fuoriclasse inglese, 33 anni, ha firmato nel gennaio 2007 con la società californiana un contratto di 5 anni per 250 milioni di dollari. Attualmente è in prestito al Milan fino all’8 marzo prossimo, ed ha espresso il desiderio di restare con i rossoneri dopo quella data; anche per aumentare così le sue 'chancè di essere convocato dal ct dell’Inghilterra Fabio Capello per i Mondiali del 2010 in Sudafrica. Intanto, Capello lo ha fatto entrare ieri sera nel secondo tempo dell’ami-
David Beckham
chevole giocata a Siviglia contro la Spagna. L’ Inghilterra ha perso contro i campioni d’Europa per 02, ma lo Spice Boy, giocando anche solo metà gara, ha segnato un suo personale record: ha collezionato la 108/a presenza in Nazionale, eguagliando il capitano campione del mon-
do 1966, Bobby Moore. Adesso David, che esordì con la maglia bianca nel 1996 in Moldova, può puntare anche al record di presenze in Nazionale stabilito dal portiere Peter Shilton: l’ex estremo difensore del Nottingham Forest ha raggiunto infatti quota 125. La settimana scorsa, i
Los Angeles Galaxy hanno respinto una prima offerta del Milan per il fuoriclasse inglese, spiegando che, se non vi sarà una proposta ben più sostanziosa, allo scadere del prestito egli ritornerà in California come previsto. «Chiaramente, se David vuole finire la stagione al Milan e il Milan in cambio compensa i Galaxy in modo tale che noi non subiamo danni per i nostri fan o per la nostra squadra, allora possiamo prendere in considerazione la cosa», ha detto Leiweke. «Ma abbiamo messo in chiaro con loro che aspettiamo David qui il 9 marzo. Hanno accettato e capito, capiscono che l'unico modo per poterlo fare (il trasferimento) è che, a cose fatte, i Galaxy ne beneficino», ha aggiunto il patron di Aeg. «Se David ritiene di voler continuare la sua carriera nel Milan e il Milan vuole comprarlo, siamo interessati ad accogliere questa richiesta», ha dichiarato Garber in una conferenza stampa tenuta ieri. Ma – ha aggiunto, riferendosi al club rossonero, «o vogliono farlo o non vogliono farlo. Non hanno tempo fino al 9 marzo, hanno bisogno della nostra approvazione per il definitivo trasferimento».
David: «Il lavoro fisico col Milan mi ha fatto bene» LONDRA - Nella debacle di ieri sera a Siviglia, quello di David Beckham è l’unico volto sorridente tra i Tre Leoni. Lo Spice Boy, entrato a inizio ripresa, ha eguagliato il record di 108 presenze in nazionale che apparteneva al mitico Bobby Moore: meglio di loro, ora, solo Peter Shilton con 125 'caps'. «Ma Moore ha vinto la Coppa del Mondo ed è un’icona in tutto il mondo e soprattutto in Inghilterra – si è schernito Beckham – Nessuno può essere paragonato a lui, Moore è una leggenda, un giocatore a cui mi sono sempre ispirato, è stato il capitano della nostra nazionale campione del mondo». Beckham si dice molto orgoglioso del traguardo raggiunto ma guarda avanti ("spe-
ro di continuare a giocare per il mio Paese») e ringrazia il Milan, senza il quale con molta probabilità sarebbe stato ignorato da Capello. «Il lavoro fisico svolto al Milan mi ha fatto benissimo – continua – Sono molto più in condizione di quando non lo fossi pochi mesi fa e nell’ultimo mese e mezzo la mia forma è arrivata al 100%. Questa è la cosa più bella, sono felice di essere in un club grandioso». Eppure quando c'era Steve McClaren alla guida dell’Inghilterra, Beckham era stato messo da parte. «Allora non pensavo di arrivare nemmeno a 95 o 96 presenze a essere onesto – rivela – Ho saltato 11 partite in quel periodo ed è stato frustrante. Ma adesso sono felice di essere tornato».
Serie A. Ancelotti e il Chelsea
«Ad Abramovich dirò ancora di no» MILANO - Ad Abramovich dirà ancora di no come ha già fatto in estate, a Galliani risponde che i problemi del Milan sono dovuti alla mancanza di giocatori di peso in attacco, mentre a Mourinho, a poche ore dal derby di Milano, manda a dire che lui mai critica in pubblico la propria squadra. È questo, in sintesi, l'Ancelottipensiero, espresso in un’intervista pubblicata da «La Stampa». «Da 7 anni, a questo punto della stagione viene sempre fuori la stessa storia. Non sono preoccupato. Concretamente l'unico club che si è fatto avanti è stato il Chelsea. In estate ho incontrato Abramovich ma non volevo andare via dal Milan. La stessa cosa succede adesso, non penso ad andarmene» ha detto il tecnico milanista in riferimento alle voci del nuovo interessamento del Chelsea che nei giorni scorsi ha esonerato Scolari assumendo a tempo Guus Hiddink. Le difficoltà della sua squadra, evidenziate anche da Galliani nei giorni scorsi, invece, Ancelotti le spiega così: «Il Milan ha problemi in determinate partite quando trova squadre con certe caratteristiche. Noi non abbiamo giocatori di peso davanti e contro difese chiuse andiamo in difficoltà». Quindi si entra nel clima derby, l’ultimo di Maldini ("Paolo ha una maturità tale che anche lui pensa che sia il momento di chiudere»), con Ancelotti che non crede al mi-
Carlo Ancelotti
racolo del recupero di Kakà e dice la sua sui rimproveri pubblici alla squadra, che sembra una caratteristica del suo collega interista. «Io non lo faccio. Nella gestione dello spogliatoio è un atteggiamento che nuoce all’armonia. Ci sono rimproveri che vanno fatti a livello di squadra, altri individualmente, ma mai in pubblico» dice Ancelotti che conferma -spiegando come sono andate le cose- il suo iniziale dubbio sull'inserimento di Beckham nella lista Uefa. «David ha un contratto con il Milan che scade il 9 marzo e diventava problematico inserirlo per due sole partite. Alla fine io e la società abbiamo deciso di metterlo perchè la sfida col Werder Brema è importante e passare il turno vuol dire avvicinarci alla vittoria in Coppa Uefa».
Serie A. La polemica tra il “Pupone” di Roma e il presidente del Genoa tenta a sgonfiarsi
Totti: «Non sono un cascatore». Preziosi: «Mai detto» ROMA – Roma-Genoa è storia di quattro giorni fa, ma se ne continua a parlare. Più del dopo-partita che della gara stessa. Il capitano giallorosso, Francesco Totti, nella rubrica «i campioni scrivono per noi» del Corriere dello Sport, torna sulle «lamentele da parte di dirigenti, allenatori e colleghi del Genoa, critiche relative alla mia persona e al mio comportamento in campo – scrive Totti -. Mi sono sentito di accusare di essere un cascatore. Mi pon-
go due domande. Sia in campo che nel post-partita nessuno mi ha rivolto certe accuse. Perchè non farlo direttamente, invece di farmi i complimenti? Perchè non dirmi quelle cose in faccia invece di chiedermi la maglia? Per quanto riguarda poi gli apprezzamenti del presidente Preziosi, spero di dimostrare sul campo contro le sue squadre le mie qualità tecniche ancora per molti anni». Immediata la replica e la precisazione del presidente
del Genoa, Enrico Preziosi, intervenuto ai microfoni di Radio Radio. «Non ho mai detto che Totti è un cascatore, ma che è un grande campione che qualche volta si arrangia, che a volte sono i giocatori ad ingannare gli arbitri – spiega il patron rossoblù -. Lo ha fatto anche Criscito in quella partita quando è stato espulso Taddei, ma la differenza è che il nostro difensore è giovane e deve crescere, Totti è un campione già formato. Stimo il capita-
no della Roma, è un grandissimo campione, ma come molti altri non aiuta gli arbitri. Contro di noi ha fatto tre giocate da antologia del calcio e ancora per molti anni potrà fare bene, non ho mai detto che è a fine carriera. I cascatori ci sono, penso ad un giocatore della Juve che casca sempre e che ha il caschetto. Nedved? Non ricordo. C'è chi fa il furbo in campo, per tanti fa parte del gioco, secondo me invece si inganna l’arbitro».
Francesco Totti
Sport 39 Prima divisione Sul fronte tecnico acciacchi per Di Bella e Patarini Venerdì 13 febbraio 2009
Potenza, quotazioni in calo Lo stop di Arezzo ha portato a galla vari errori La sconfitta di Arezzo, peraltro ampiamente prevedibile, ha portato a galla le numerose contraddizioni che stanno caratterizzando la stagione del Potenza. E nonostante l'amena e risibile decisione della società di dividere lo spogliatoio in tre gruppi, a conferma che il mondo del calcio non finisce mai di stupire, la verità incontrovertibile è che il gruppo dei giocatori del Potenza di sicuro non sembra remare nella stessa direzione. E per tutti questi motivi, nonostante la fiducia illimitata di società e tecnico, la permanenza in Prima Divisione rimane un obiettivo molto difficile da raggiungere. Se n'è accorto anche Arleo che non ha mancato di sottolineare, dopo i 90 minuti di Arezzo, che l'atteggiamento della squadra o di parte di essa non gli era affatto piaciuta e che da questo momento non guarderà in faccia più nessuno nel momento in cui deciderà gli uomini da mandare in campo la domenica. A ciò si devono aggiungere le parole del patron Postiglione che da parte sua, pur confermando la piena fiducia al tecnico rossoblu, non ha nascosto la sua delusione per certe decisioni di Arleo ad Arezzo che non gli sono andate per nulla a genio. E bisogna dire che dal suo punto di vista o meglio da quello della società. Postiglione potrebbe avere le sue ragioni. Nel senso che, parlando delle scelte tecniche fatte ad Arezzo, ha sottolineato che nel mercato di gennaio la società ha operato per cercare di migliorare, secondo la sua opinione, quei reparti che avevano bisogno di maggiori interventi. Riferimento preciso a Suppa e a Mangiapane ingaggiati per giocare a centrocampo e che invece a sorpresa con l'Arezzo o non sono stati proprio utilizzati all'inizio come Suppa o addirittura come l'ex della Noce-
rina impiegati in attacco e non in mezzo al campo. Senza contare la vicenda Cozzolino e il fatto di insistere su Berretti in un ruolo non appropriato. E qui sorge una domanda: se Arleo non era convinto che Mangiapane potesse risolvere i problemi del centrocampo del Potenza, perché non l'ha fatto presente ai dirigenti per sconsigliarne l'acquisto? La verità, molto amara per chi tiene davvero a cuore le sorti del Potenza, è che la stagione è cominciata male con tutti gli errori che sono stati fatti nell'allestimento dell'organico, basti ricordare i tre allenatori succeduti sulla panchina, i due preparatori atletici non idonei prima della scelta definitiva e appropriata di Andrea Santarsiero e, aspetto non secondario il cambio in corsa tra luglio, agosto e settembre dell'organico, prima di arrivare dopo tanti arrivi e partenze, a quello definitivo che finirà il campionato e che sta proseguendo peggio tra mille problemi e contraddizioni che certo non giocano a favore delle possibilità di salvezza del Potenza. E domenica arriva al Viviani una delle squadre più in forma del campionato, la Paganese di Capuano capace di andare a dominare a Pistoia e domenica scorsa di mettere sotto la corazzata Benevento. Questo per dire che ci vorrà un Potenza completamente diverso dai precedenti per sperare nella vittoria. In riferimento a questo argomento, c'è da dire che adesso non è più il momento degli esperimenti e delle mutazioni camaleontiche della squadra. Arleo farebbe bene a puntare su una formazione ed insistere sempre su quella. Abbandonando tutte le alchimie di natura tattica che hanno caratterizzato le esibizioni precedenti. Come quella di presentare una domenica la difesa a tre ed un'altra quel-
Iniziativa di tre tifosi
Un sito web 11leoni. com
la a quattro, ovvero un centrocampo a due o a tre con due esterni, un trequartista ed una punta centrale. Tutti moduli che mal si sposano con le caratteristiche dell'organico del Potenza e che non possono assicurare in alcun modo l'equilibrio necessario alla squadra né in fase di interdizione, né in fase di costruzione. Con l'organico definitivo uscito dal mercato di gennaio, il modulo più congeniale è il 4-4-2. Con Dei. Di Bella, Cuomo e Patarini davanti a Gropponi, Lolaico, Cammarota o Sabatino, Suppa e Mangiapane, quest'ultimo come trequartista sull'out sinistro che poi sarebbe il ruolo più adatto alle sue caratteristiche a centrocampo e due attaccanti da scegliere tra Cantoro, Nolè, Cozzolino, Berretti e Scardini. Con tale assetto il Potenza avrebbe maggiore equilibrio in tutte le zone del campo e assicurerebbe un filtro più consistente alla difesa e potrebbe offrire più palloni giocabili agli attaccanti sia
dalle fasce laterali che per linee centrali. SQUADRA Intanto, in vista del difficile impegno con la Paganese, Arleo ha provato ieri, nel test infrasettimanale con la formazione Berretti, la probabile squadra che dovrà affrontare i campani. Al galoppo eranno assenti i due difensori Di Bella e Patarini alle prese con qualche leggero acciacco muscolare che non dovrebbero metterne in dubbio la presenza domenica prossima e il centrocampista Mangiapane recatosi a Salerno presso un centro fisioterapico per cercare di recuperare dalla distorsione alla caviglia accusata mercoledì. Lo staff tecnico e sanitario sperano di avere disponibili tutti e tre gli atleti e di mandarli in campo contro l'undici di Capuano. In virtù di tali assenze Arleo ha schierato la difesa con Dei. Cuomo, Porcaro e Lolaico. Sabatino, Suppa e Cammarota in mezzo al campo e Sarno, Cantoro e Cozzolino davanti. E' chiaro
che uno tra Di Bella e Patarini prenderà il posto di Porcaro mentre Mangiapane, se riuscira a smaltire l'infortunio, andrà probabilmente ad occupare il posto di Sarno. Da ciò si evince che a pagare per la cattiva prestazione di domenica scorsa con l'Arezzo saranno Nolè e Berretti che verosimilmente si accomoderanno in panchina. Intanto tra la tifoseria e il patron Postiglione è sceso il gelo dopo che mercoledì pomeriggio sono stati rimossi dalla curva alcuni striscioni di contestazione all'operato della dirigenza. E' probabile che domenica prossima i tifosi organizzati, infastiditi e non poco dall'atteggiamento della dirigenza, stiano già pensando ed organizzando una forma di protesta più clamorosa nei confronti della dirigenza. Pur, come consuetudine, non facendo mancare il sostegno alla squadra che dovrà cercare di battere la Paganese. Rocco Sabatella
STORIA, partite, fotografie, commenti. E' questo in soldoni il sito internet www.11leoni.com, ideato da Giancarlo Filiani, Attilio Oddone e Pasquale Caputi che hanno deciso di intraprendere per caso e per gioco la via del web tutto, ovviamente rossoblù. Tre tifosi del Potenza, hanno dunque avviato una singolare iniziativa telematica che intende far breccia nei cuori e nelle convinzioni dei tifosi potentini in un momento particolarmente importante. L'idea è nata due anni fa grazie ad un hobby assai conosciuto in Italia, ovvero il Fantacalcio. Filiani e Caputi, assidui giocatori del fantacalcio decidono di dar vita ad una singolare iniziativa che ha visto quale preludio una raccolta di cartoline di tutti gli stadi italiani. Attilio Oddone e Giancarlo Filiani curano la parte contenutistica, Pasquale Caputi, invece dedica la sua attenzione alla grafica e alla struttura telematica. Fotografie, ricordi, partite e formazioni del Potenza si intersecano in una vera e propria passione verso i colori rossoblù mai sbiaditi e sempre in voga con i tempi e le tendenze del momento. Tre tifosi attenti, appassionati di calcio hanno inteso fare d'incanto dell'amarcord il proprio punto di forza sul web. L'attività è partita anche grazie a numerosi articoli sullo stadio Viviani, apparsi su vari siti internet. Tre tifosi del Potenza, hanno avuto una brillante idea, geniale sul piano grafico e contenutistico. f.menonna@luedi.it
Seconda divisione Gilfome mira al posto di Tufano
Melfi, Palumbo ha tutto l’organico a disposizione UNA SERIE di disguidi hanno letteralmente travolto il programma previsto per il Melfi calcio. A spiegarceli lo stesso presidente Maglione che ci aveva dato la notizia della disputa dell'amichevole con la Rappresentativa Lucana. Avvenimento che non si è più verificato. "Purtroppo vi è stata una incomprensione sulla data di questa amichevole, sottolinea il massimo dirigente gialloverde. Noi pensavamo che fosse in calendario per questo giovedì, invece per la Lega non era così. Contiamo di effettuare questa partita giovedì prossimo. C'è stato un equivoco sulla data. Mi dispiace per i tifosi che si sono recati allo stadio per assistere a questa partita". Un'incomprensione che ha poi fatto optare mister Palumbo per la disputa della consueta sgambata in famiglia. Per preservare il manto del Valerio, la squadra si è recata al centro Cedas, nonostante il manto erboso dell'impianto di proprietà Sata, sia decisamente poco idoneo e funzionale. In considerazione che domenica il Melfi è impegnato fuori ca-
sa, la partitella la si poteva disputare comunque al Valerio, anche per rispetto di quei tifosi che spiazzati dalla mancanza di notizie ufficiali relative al rinvio dell'amichevole con la rappresentativa, erano presenti allo stadio. Un errore di valutazione. Per quanto concerne le indicazioni del match infrasettimanale, c'è da sottolineare la volontà lampante di Palumbo di nascondere e celare le sue idee. Il tecnico gialloverde vuol tenere tutti sulla corda ed ha di conseguenza sapientemente na-
scosto le carte. Di sicuro a Lamezia vi sarà l'applicazione del 4-4-2, modulo caro a Palumbo ed in questo momento corredo principale del Melfi. In difesa non dovrebbero esserci dubbi. Davanti a Russo giocheranno Fumai a destra, Gambi a sinistra con Gabrieli e Castaldo centrali. In attacco nessun cambiamento. Giocheranno Merini e De Angelis. A centro campo tutto da decidere. L'unico sicuro appare Mitra, centrale di sinistra.
Al suo fianco dovrebbe spuntarla Maisto nel ballottaggio con Bacchiocchi, mentre sugli esterni sempre più lotta a tre per due posti da titolare. Palumbo ha provato, alternandoli sia Gilfone che Tufano, senza dimenticare l'opzione Sciannamè, che agirebbe sul versante mancino della linea mediana. Se venisse scelto per partire dal primo minuto, a destra giocherebbe Tufano. Dovrebbe trovare posto in panchina Torre, in questo momento alternativa all'attacco titolare.
Stesso discorso per Petagine che con il 4-4-2 è destinato a subentrare. In sostanza l’intero orgfanico sta bene e il tecnico Palumbo può contare anche su di una panchina che può regalare soluzioni tattiche diverse da quelle schierate. In sostanza c’è finalmente la possibilità di poter muovere lo scacchiere tattico anche e secondo le esigenze che una gara assume col passare dei minuti. E non è poco per chi deve consolidare la posizione in classifica come il Melfi. Emilio Fidanzio
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Eccellenza Il recupero è di marca ospite con Di Senso protagonista a Picerno
ECCELLENZA
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Murese super ed ora la vetta è a tre punti AZPICERNO MURESE2000
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AZ PICERNO: Perillo; Spera; Bochicchio; Olita; Naturale; Santarsiero (all'80' Viggiano); Buonansegna S. (al 66' Buonansegna G.); Farenga; Sodo; Mastroberti; Lottino; all. Di Mase; a disp. Notargiacomo; Salvia; Quagliata; Albano; e Pace. MURESE: Scaldaferri; Innocenti (all'83' D'Arca); Ferracane; Gerbasio; Lotano; Cella (al 74' Glorioso); Antohi (all'88' Carlucci); Iacullo G.; Dutra; Di Senso; Cardillo F.; all. Lardo; A disp. Cocina; Cardillo R.; Cerone; e Ponte. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Marchese e Esposito di Moliterno). RETI: al 12' Di Senso; al 39'
Cella; al 48' p.t. Bochicchio; al 69' Dutra; al 75' Di Senso; e al 94' Cardillo; NOTE: Spettatori: 150 circa (circa 100 da Muro Lucano).Ammoniti: al 31' Sodo ; al 50' Santarsiero ; al 64' Lottino ; e all'86' Bochicchio Recuperi: 3' e 4'. CON una prova superlativa i neo campioni regionali di Coppa Italia hanno servito, nel derby del Marmo-Melandro, una cinquina al Picerno di mister Di Mase e si sono portati a tre punti dalla vetta. Solo con disattenzioni e da qualche palla inattiva la Murese ha rischiato di rovinare una gara tatticamente perfetta. Bene le prove di Cella, Cardillo, Ferracane e Gerbasio per la Murese, e Farenga e Bochicchio per il Picerno. L'av-
vio di gara vede la prima conclusione all'11 con Farenga che angola troppo il tiro. Al 12' la Murese è già in rete. Punizione mancina di Ferracane, il portiere respinge corto e Di Senso più lesto di tutti da sottomisura ribadisce in rete. Al 14' Lottino parte da sinistra si accentar e dai venti metri calcia debolmente tra le braccia di Scaldaferri. Al 17' punizione di Ferracane, il pallone sbuca da una mischia e Perillo di pugno respinge. Al 18' punizione dalla trequarti di Bochicchio, Lottino con il petto si porta la palla in area e da posizione decentrata calcia oltre la traversa. Al 37' bell'azione degli ospiti tutta in velocità Antohi serve Di Senso che gira di prima per Dutra che è chiuso in uscita bassa da Perillo. Al 39' la Murese trova il
raddoppio. Antohi pesca in area Cella che con un tocco delizioso scavalca il portiere e manda la palla in rete sul palo opposto a quello di battuta. Al 41' dopo una carambola fortuita, Scaldaferri in uscita chiude tempestivamente Farenga. Al 45' testa di Di Senso e Dutra al volo schiaccia la palla a terra da dentro l'area, ma Perillo blocca. Sul finire del primo tempo, al 47', doccia fredda per la Murese. Mastroberti manda sul palo più lontano una punizione e Bochicchio di controbalzo di piatto manda la palla prima sotto al traversa e poi in rete. Nel secondo tempo ci si aspetta la reazione del Picerno e la Murese è a dir poco straripante e dilaga. Al 51' un tiro al volo di Di Senso va di poco lontano dal sette. Al 69' arriva il tris
Dutra solo al centro dell'area manda la palla nell'angolo basso alla sinistra del portiere. Al 75' è poker. Dutra con un'azione personale entra in area supera tre avversari e quasi dal fondo mette al centro, e a due passi dalla porta c'è Di Senso che ribadisce in
rete da vero opportunista. All'85' Dutra fa fuori diversi avversari e Perillo d'istinto devia oltre la traversa il tiro ravvicinato del Gaucho. Al 94' arriva anche la rete del baby Cardillo che di testa spedisce in rete un cross di Dutra. Carmine Pepe
Oggi sobria festicciola per il compleanno di Musco e Foglia Manzillo
Matera, Magliocco si ferma Leggera contrattura. Albano è disponibile PROBLEMI sulla corsia di sinistra e Magliocco subito ai box, ma il resto del gruppo sta bene. L’ultimo arrivo, in ordine di tempo, Roberto Magliocco a metà dell’unico tempo, il secondo, giocato ieri al campo Paip dal Matera contro una mista Juniores-Allievi si è fermato. Una leggera fitta e subito esame ecografico. «Dovrebbe trattarsi di una semplice contrattura. Ci può stare per chi sta riprendendo la condizione dopo un periodo di inattività. Per quanto riguarda-afferma il massaggiatore del Matera, Pasquale Smaldone, Pasquale Naglieri posso assicurare che ci sarà. Lo rimetteremo in piedi». Ieri il laterale di Trebisacce non ha partecipato al test infrasettimanale per un problema alla caviglia. Troppo importante un under dell’89 esterno alto a sinistra quando ci sono squalificati Malagnino e Giglio, ovvero le naturali alternative di Naglieri. Il tecnico Antonio Foglia Manzillo ieri pomeriggio, come è ormai consuetudine, non ha scoperto le carte ed ha mandato in campo uno schieramento misto. In sostanza, quello che potrebbe essere l’undici iniziale non è stato schierato e quindi si può procedere solo per ipotesi. Le buone notizie sono arrivate da Diego Albano che, nonostante sia stato fermo con la febbre tre giorni, si è mosso molto bene e quindi non c’è emergenza in attacco. Un timido sorriso, anche se Antonio Chisena ha mostrato di essere in grande condizione ed è vera manna dal cielo in vista della
Anche De Blasio è squalificato
Francavilla, tre pedine in meno per Bitonto
Antonio Foglia Manzillo ed a fianco Alessio Musco, entrambi festeggiano il compleanno oggi
gara di dopodomani al Vito Curlo di Fasano. Tra gli indisponibili ci sono anche i baby Domenico Paladino, vittima di un leggero stiramento, e Luciano Cifarelli, leggermente dolorante alla caviglia. L’organico riesce a supportare queste assenze, perchè Alessio Montingelli è apparso in buona condizione ed è una carta da giocare notevole in termini di under (perchè Marsico può essere schierato a sinistra e Montingelli a destra se Naglieri non dovesse reggere tutta la gara), come pure Antonio Branda. Da verificare le condizioni di Marco Conte che ieri è rimasto a riposo pe un
leggero problema al ginocchio. DUE COMPLEANNI DOCAlessio Musco ( nonno libero per tutti i tifosi del Matera) e Antonio Foglia Manzillo festeggiano oggi il loro compleanno. Quanti siano gli anni non è simpatico sottolinearli, ma il regalo che farebbe gioire entrambi è senza dubbi la vittoria a Fasano. La ricorrenza cade in un momento buono per squadra e tifosi, ma è chiaro che tutto l’andamento della situazione incide sulla probabile festa che ci sarà oggi. Alessio Musco è diventato un personaggio televisivo con le sue bordate ai portieri che alle-
na, ma sono in molti a volergli bene per la semplicità con la quale svolge il suo lavoro e l’umiltà con la quale si interfaccia ai tanti amici che circolano intorno ai covi del tifo (o discussione) materano. In due fanno molto più di cento anni, ma è un mix che finora, nel rispetto dei ruoli, quello tra Foglia Manzillo e Musco, sta dando buoni risultati. Pasticcini e spumante saranno presenti al campo Paip oggi pomeriggio, ma è chiaro che l’unica festa, e quella più gradita, ci potrà essere solo al fischio finale della gara di Fasano. Uno ostacolo alla portata del Matera. Renato Carpentieri
La squadra molisana è reduce da tre sconfitte di fila ed è all’ultima spiaggia per evitare il baratro
Genzano, scontro salvezza dal valore doppio GENZANO DI LUCANIA - Due giorni fa lo Sporting Genzano ha ripreso la preparazione in vista della delicatissima sfida di domenica contro il Venafro. Ai bianco rossi alto bradanici serve la vittoria per avvicinarsi ulteriormente alla salvezza. Dopo una settimana di riposo, i ragazzi di Mister Pirone ritornano in campo con la giusta determinazione per accorciare le distanze dall'Angri, prima squadra attualmente salva. Lo Sporting Genzano arriva a questa delicata sfida interna con una formazione al gran completo; dopo alcuni mesi nei quali il Mister ha dovuto inventare l'undici da mandare in campo, finalmente domenica ci sarà una scelta maggiore per la formazione titolare. Buone notizie sono arrivate dall'infermeria: Fiscina ha dimostrato di essere già in buone condizioni e di poter prendere per mano la difesa; Papagni, dopo la contusione che lo ha costretto alla panchina contro il
Brindisi, è tornato a completa disposizione del Mister; Impagliazzo, sembra che stia recuperando la migliore condizione e potrebbe essere fondamentale il suo pieno recupero per l'attacco lucano. I nuovi acquisti Buonocore, Fiore e Bacio Terracino si stanno integrando bene con i loro nuovi compagni di squadra, dimostrando di poter dare una mano alla squadra per raggiungere la salvezza. Domenica, intanto, arriva al Comunale di Genzano l'ultima della classe, il Venafro che, come lo Sporting ha bisogno di punti per uscire da una situazione difficile. Si preannuncia una sfida emozionate che vedrà affrontarsi due squadre in piena lotta salvezza. Il risultato non pende a favore di nessuna delle due squadre e questo rende il mach davvero emozionante. All'andata lo Sporting riuscì ad espugnare il campo avversario con una rete di scar-
to, cogliendo la seconda vittoria del campionato; il Venafro, invece, arriva in terra lucana con la ferma intenzione di vendicare la brutta sconfitta patita nel girone di andata contro uno Sporting che fece vedere buone giocate e che riuscì a portare a casa l'intera posta in palio. Il Venafro arriva a Genzano dopo tre ko di fila dove ha collezionato dieci gol subiti e appena due realizzati contro Gelbison, Pianura e Brindisi. Il trend non proprio positivo potrebbe aver dato la scossa allo spogliatoio per riuscire a battere lo Sporting. I padroni di casa, dal canto loro, sono reduci da due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre gare. La sfida si preannuncia elettrizzante con le due squadre pronte a scendere in campo per dare il massimo nel tentativo di venir fuori da una situazione che va peggiorando di giornata in giornata. Rocco De Rosa
Massimo De Blasio ancora squalificato
FRANCAVILLA – L’undici sinnico, reduce dall’importante vittoria interna, nel recupero ai danni del Francavilla calcio, si proietta con la massima concentrazione alla trasferta di Bitonto. Attualmente, Del Prete e compagni si trovano a quattro punti dalla zona play off e quindi seguiranno con massima attenzione il match dello stadio “Città degli Ulivi”. Una partita che, se affrontata in modo giusto, potrà senza dubbio dare i suoi frutti, permettendo così al Francavilla di poter far ritorno in riva al Sinni con dei punti fondamentali in tasca. Il Bitonto dal canto suo, cerca punti pesanti in chiave-salvezza: i rossoblu invece, puntano a qualcosina di più importante, ma restando sempre con i piedi per terra perché il campionato riserva continuamente delle sorprese dietro l’angolo. Insomma, entrambe le formazioni cercano punti pesanti per le proprie posizioni. Entrambe le formazioni, si presentano a questo appuntamento con le rose non al completo, viste le defezioni delle due compagini. Da una parte, assenti per squalifica il portiere De Blasio, ed i centrocampisti Romaniello e Di Senso, dall’altra, il difensore Falanca ed il centrocampista De Santis. Giocatori, che con la loro esperienza riescono sempre a trovare il colpo vincente. Una gara che si preannuncia molto appassionante, con due squadre che prediligono il bel gioco evitando di chiudersi ed aspettare l’avversario, come spesso accade in questi match. La dimostrazione, fu data anche nella gara di andata, che vide i neroverdi pugliesi, aggiudicarsi l’intera posta in palio, con una vittoria per due reti ad uno. In quella partita, i matchwinner furono per il Bitonto, Lo Grieco e Dentamaro, per i padroni di casa in rete il centrocampista Pioggia. Una gara che, creò tanto rammarico in tutto l’ambiente sinnico. Claudio Sole
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Seconda categoria Grassano e Potentia pari
Sarli su rigore risponde al vantaggio di Marino GRASSANO POTENTIA
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GRASSANO: Lafiosca, Di Lorenzo (78' Di Stefano), Giammarrusti, Calabrese, Dininno (88' Calciano), Abate, Di Trinco (67' P. Siggillino), Dartizio, Matera, Bolettieri, Sarli. A disp.: D. Siggillino, Monte, Frumento, Viggiano. Allenatore: Dartizio. POTENTIA SANTA CECILIA: Donadio, Cuminiello, Coviello (57' Gonnella), Marino, Sannazzaro (83' F. Palese), A. Morlino, Brancaccio (80' Colucci), R. Palese, Alfano, Marcodoppido, Labella. A disp.: D. Morlino, De Bonis. Allenatore: Macchia. ARBITRO: Cappella di Matera. RETI: 66' Marino (PSC), 84' Sarli (G) su rigore. NOTE: Ammoniti: Sarli (G); Sannazzaro (PSC). GRASSANO - Il Potentia Santa Cecilia pur se in formazione rimaneggiata conquista l'ottavo risultato utile consecutivo (sei vittorie e 2 pareggi) e aggancia in classifica il Tricarico alle spalle del duo di testa Cancellara e Metanauto Picerno. Nella prima frazione di gara la prima conclusione è dei padroni di casa con Bolettieri che mette fuori un diagonale rasoterra. Rispondono gli ospiti, prima con Brancaccio e poi con Marino, ma entrambe le conclusioni vanno fuori. Al 15' Abate serve, su calcio
GARNET RED BELLA GINESTRACANDIDA
piazzato, Bolettieri che tutto solo in area calcia debolmente e Donadio blocca. Dopo un giro di lancette è Brancaccio ad andare al tiro ma Dininno devia in corner. Più tardi il direttore di gara concede un dubbio corner per i locali dal quale nasce una mischia e l'estremo difensore gialloblu ribatte e poi l'arbitro interrompe per fallo in attacco dei padroni di casa. Ancora Brancaccio va alla conclusione fuori per gli ospiti, mentre i locali ci provano con la punizione di Sarli e sulla ribattuta di Donadio ci prova Matera ma ancora lo stesso portiere ospite respinge. Prima del riposo lo stesso Matera in rovesciata impegna il numero uno potentino alla presa. Nella ripresa partono forte i galletti con cinque occasioni in nove minuti. Marcodoppido si fa respingere due volte il tiro, Brancaccio per altre due volte vede la sfera prima trattenuta dal pipelet materano e poi stamparsi sulla traversa e Marino si fa parare la conclusione da Dininno Al 21' la formazione di Dartizio si deve arrendere alla punizione di Ivo Marino che sblocca il risultato e realizza la prima rete stagionale. Ma al 39' il direttore di gara concede la massima punizione per i locali trasformata da Sarli che batte Donadio che non prendeva gol in trasferta dal 22 novembre a Cancellara. Al quarto minuto di recupero il portiere ospite salva sulla linea mantenendo così il ri-
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RECUPERI DEL 18-2 Promozione A. Scanzano - Borussia R. Irsina - Lagopesole S. Montalb. - Latronico
Prima Categoria B A. Tursi - Paternicum Bernalda - Satriano Rotondella - Pomarico
Seconda Giro. B Accettura - S. Vietri Craco - Grassano Laurenzana - La Fiasca Castelsarac - S.M.d’Agri
sultato di parità sul rasoterra da due passi di Sarli. Nell'azione di rimessa sulla conclusione dal limite di Marino la palla va a sbattersi sul braccio di un difensore ma il direttore di gara non concede la massima punizione e di lì a poco fischia la fine del match e per i locali è il primo punto conquistato contro i gialloblu, che nei precedenti tre incontri avevano sempre perso. Al Potentia Santa Cecilia non riesce il tentativo di portare a quattro le vittorie consecutive ma riesce l'aggancio in classifica al Tricarico e sabato ospiteranno il Metanauto Picerno, una delle due capoliste del girone. Biagio Bianculli
CASTELGRANDE RUOTI
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G.BELLA: Malanga, Tolomeo, Sansone, Doino, Maruggi, Gruosso, Russo, Giuseffi, Piciullo, Asmodeo, Matone (al 84' Cavallo). All. Calò GINESTRACANDIDA: DiPace G., Gaudioso, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto, Annunziata, Lovino (all'85' Carnevale), Via (al 70' Dileo), Di Pace T., Pipolo G. All. Lettieri. ARBITRO. Saporito di Potenza. MARCATORI: al 35' Di Pace T., all'80' Piciullo.
CASTELGRANDE: Traficante, Cerone V., Lepore, Bochicchio, Galizia, Lisanti, Colucci, Messina (52' Muro), Silvano (77'Dereviziis A), Federici F., Cerone G.(70'Altieri). A disp.: Pacella, Cianci, Zampino, Errico. All. Dereviziis RUOTI: Santoro, Spadola, Scavone, Paterna F., Luongo, Maitilasso, margiotta (78'Pizzuti), Troiano, Paterna Fr., Gentilesca (61'Sileo), Mancino. A disp.: Marsilio, Damiano. All. Paterna ARBITRO Florin di Potenza RETI: al 12' Messina, 58' Lepore, 69' Silvano
BELLA-Il Ginestracandida, seconda in classifica, su un campo al limite della praticabilità, sembrava di giocare su un campo di patate, a causa delle numerose partite che si disputano durante la settimana, pareggia e vede allontanarsi sempre di più la capolista Castelgrande, che si porta a più sette in classifica. Partita giocata prevalentemente a centrocampo dove i protagonisti hanno dato vita ad un gioco piuttosto maschio e rude che non permetteva di giocare con la palla a terra. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, dove gli ospiti hanno saputo sfruttare la buona occasione da gol capitata a Di Pace Tonio al 35', su una indecisione della difesa locale, è lesto a dribblare anche il portiere e mettere dentro. Il Bella reagisce allo svantaggio, ma la manovra è molto sterile e finalizzata solo ed esclusivamente alle folate sulla fascia sinistra di Asmodeo. Il Ginestracandida su punizione si rende pericoloso,aiutato anche da qualche indecisione dell'estremo difensore locale. Nella ripresa le cose non cambiano, poco gioco e molto nervosismo prendono il sopravvento. Al 50' Di Pace G. deve sventare un pericolo per la propria porta, para su colpo di testa ravvicinata di Piciullo. Gli ospiti giocano di rimessa ed insidia in contropiede la porta avversaria con Di Pace e Annunziata. Ma all'80' sugli sviluppi di un calcio d'angolo in una mischia Piciullo pareggia per i locali. Il Ginestracandida reagisce e trova la via del gol, ma l'arbitro, inspiegabilmente, annulla all'85' a Di Pace, bravo a sfruttare, su un cross di Rizzo, la mancata presa del presa del portiere e con un tap-in mettere dentro. L'arbitro prima sembra dare il gol, poi annulla dicendo di aver ravvisato un fuorigioco dello stesso Di Pace ( come mai non a fischiato nel momento del cross di Rizzo?). Al 90' e 92' in pieno recupero, altre due occasioni da gol per il Ginestracandida: prima Annunziata scende sulla fascia destra in contropiede, invece di passare al centro a Di pace tutto solo, tira addosso al portiere. Poi Gaudioso, riprendendo una corta respinta dei difensori locali, calcia in porta, ma la palla sorvola di poco la traversa. Lorenzo zolfo
CASTELGRANDE - Inarrestabile Castelgrande. Continua la marcia dell'undici di mister Dereviziis, con la vittoria di domenica aumenta a otto punti il distacco dalla seconda, collezionando il sedicesimo risultato utile consecutivo. Devono passare pochi minuti e il vantaggio del Castelgrande si concretizza al 12' minuto. E' Cerone V. a sfoderare un assist perfetto a Messina che Trafigge Santoro,vantaggio e palla al centro. Si scuote il Ruoti che risponde impegnando severamente con un grande intervento Traficante che salva la propria porta. Si anima la gara e al 18' una punizione di Federici viene parata dal bravo Santoro. Insistono gli ospiti con mancino che al 25' sciupa una ghiotta occasione tirando fuori solo davanti al portiere.la gara è piacevole, al 31' e il Castelgrande a fallire il raddoppio con Messina. Tanti i rischi corsi dal Castelgrande che nella ripresa cambia l'approccio alla gara, imponendo il proprio ritmo di gioco e il Ruoti che comincia a cedere. Al 51' una punizione di Colucci viene parata da Santoro. 53' questa volta è Lepore tutto solo avanti al portiere manca clamorosamente il gol. Il Castelgrande non conosce soste e vuol chiudere la gara. Al 58' arriva il sospirato raddoppio con Muro che consegna un preciso assist a Lepore che si fa perdonare il precedente errore finalizzando in rete. La rete lascia il segno negli avversari che subiscono la terza segnatura al 69' con Silvano che in area controlla bene la palla, tiro e nulla può il bravo Santoro che per la terza volta raccoglie la palla in fondo al sacco. La reazione del Ruoti è inconsistente, Anche quando il Castelgrande rimane in dieci per l'infortunio di Altieri che non può essere sostituito avendo già finito i cambi a disposizione. Nonostante l'inferorità i padroni di casa sfiorano la quarta segnatura con Colucci che tutto solo avanti al portiere sbaglia. La gara è stata bella emozionante e ricca di episodi ma soprattutto corretta, grazie anche agli avversari che senza ostruzzionismi ha fatto la loro gara. Il sapore della vittoria diventa più dolce quando arriva la notizia del pareggio del Ginestracandida sul campo del Bella, lanciando in fuga la squadra di mister Dereviziis. Vncenzo Bochicchio
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BERRETTI nazionale girone F RISULTATI 17ª giornata
LA CLASSIFICA
Gallipoli 36 Napoli 35 Noicattaro 29 Monopoli 28 Manfredonia – Foggia 1-0 Barletta 27 A. Normanna – Monopoli 1 - 2 Andria Bat 27 Aversa Normanna 23 Gallipoli – Napoli 2-2 Taranto 22 Real Marcianise 21 Melfi – Real Marcianise 1-2 Manfredonia 20 Taranto – Val Di Sangro 1 - 0 Foggia 17 Virtus Lanciano 15 Val Di Sangro 13 Melfi 9 PROSSIMO TURNO: Foggia – Aversa Normanna; Val Di Sangro – Barletta; Real Marcianise – Manfredonia; Gallipoli – Melfi; Monopoli – Noicattaro; Andria Bat – Taranto; Napoli – Virtus Lanciano
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 17ª giornata
ALLIEVI nazionali girone H
LA CLASSIFICA
Benevento 41 Juve Stabia 34 Cavese 31 Sorrento 29 Sorrento – Crotone 2-1 Vibonese 25 Igea Virtus – Gela 3-1 Cosenza 25 Catanzaro 24 Cosenza – Juve Stabia 2-1 Paganese 23 Vigor Lamezia – Paganese 2 - 3 Igea Virtus 21 Gela 17 Vibonese – Potenza 4-0 Scafatese* 17 Potenza 16 Crotone 15 Vigor Lamezia 12 PROSSIMO TURNO: Cosenza – Benevento; Potenza – Cavese; Crotone – Igea Virtus; Paganese – Scafatese; Catanzaro – Sorrento; Gela – Vibonese, Juve Stabia – Vigor Lamezia * Un punto di penalizzazione
RISULTATI 17ª giornata
V. Lanciano – Andria Bat
0-1
Scafatese – Catanzaro
4-0
Manfredonia – Bari
Noicattaro – Barletta
2-2
Benevento – Cavese
5-0
Foggia – Citta’ Di Palermo 0 - 4
0-3
Taranto – Crotone
1-0
Catanzaro – Noicattaro
1-0
Lecce – Potenza
2-1
Cavese – Reggina
0-0
Catania – Salernitana
2-2
LA CLASSIFICA Bari Reggina Lecce Catania Salernitana Citta’ Di Palermo Crotone Noicattaro Potenza Manfredonia Cavese Catanzaro Taranto Foggia
45 39 35 34 34 32 27 16 15 14 14 14 10 6
PROSSIMO TURNO: Bari – Catania; Salernitana – Catanzaro; Citta’ Di Palermo – Cavese; Noicattaro – Foggia; Reggina – Lecce; Taranto – Manfredonia; Crotone - Potenza.
TROFEO BERRETTI “F” Inutile per il team di Mattei la rete del bravo Torre
Melfi, sconfitta ingiusta Il Real Marcianise strappa tre punti molto preziosi IL TABELLINO AS MELFI REAL MARCIANISE
1 2
AS MELFI: Dell’Anna, Ricciardi, Petilli, Castaldo, Fortunato, Martino, C. Tomasulo, Bellofatto, Torre, D’Amelio, Moccia. In panchina: Della Luna, Cappa, Mollica, Del Fonso, Carluccio, Laus, Iorio. Allenatore: Mattei REAL MARCIANISE: De Luca, Zambardino, Amato, Prinzi, Coppolaro, Sisonna, Spallieri, Pingue, Merola, Monti, Corace. In panchina: Bertone, Izzo, Secondulfo, Benevento, Carfora, Petrozzi, V. Izzo. Allenatore: Montefusco. MARCATORI: 40’ pt Corace, 10’ st Merola, 20’ st Torre.
MELFI – Recrimina tanto il Melfi di Gino Mattei per la gara persa contro il Real Marcianise. Alcuni dirigenti federiciani se la prendono con la direzione arbitrale che, secondo loro, “hanno danneggia-
e la cacciata dell’allenatore, mentre non si espulso il portiere avversario al 5’ della ripresa, ma soltanto ammonito, per aver preso fuori area il pallone con le mani”. Il Melfi, dunque, perde pure
questa gara decisa, per quel concerne il calcio giocato, dalla prima rete degli ospiti segnata al 40’ della prima frazione di gioco da Corace che si infila tra due centrali di difesa, salta il portiere in
Il Potenza scivola in basso VIBO VALENTIA – La Vibonese ritrova lo spirito di squadra dopo un mese di appannaggio non proprio esaltante giocando una partita ordinata e bella sia sotto il profilo tecnico che tattico. Il Potenza ha avuto quindi poco da ridire contro una formazione decisa ad impossessarsi della posta in palio e che dopo una fase di studio sblocca il risultato al 34’ con Benelmir su calcio di punizione di Scrugli che piazza la sfera dove il portiere ospite arriva ma non trattiene; arriva Benelmir che in un batti e ribatti prima colpisce il palo e poi la spedisce definitivamente in rete. Ultima nota del primo tempo l’espulsione al 40’ di un giocatore del Potenza e squadra ospite costrtta a giocare in dieci. Archiviata la prima frazione di gioco, nella ripresa Saturno firma il 2-0 per i padroni di casa con un eurogol che, spalle alla porta, si insacca nell’angolo alto. Benelmir di testa in tuffo segna la terza rete della Vibonese che al 32’ chiude la pratica Potenza con il bellissimo tiro di esterno sinistro di Ficara che si infila in rete dopo aver colpito il palo interno.
IL TABELLINO VIBONESE POTENZA
4 0
VIBONESE: Bagnato, De Masi, Scrugli, Sinisi, Schiavello, Scozzese, Ficara, Vazzana, Panagia, Beltrano, Benelmir. In panchina: Straface, Paternò, Buccinà, Santanna, Saturno, Gangemi, Luccisano. Allenatore: Scibetta. POTENZA: Castaldo, Sarubbo, Radu, Ardolino, De Nicola, Cicia, Girelli, Michelino, Del Gado, Nappello, Giordano. In panchina: Mentari, Lendone, Nicastro, Cerbone, Lasco, D’Aguanno, Scavone. Allenatore: Cammarota. MARCATORI: 34’ pt e 23’ st Benelmir, 19’ st Saturno, 32’ st Ficara.
CAMPIONATO REGIONALE JUNIORES Girone B - Gara di recupero
IL TABELLINO ROTONDA CALCIO S. LAGONEGRO
to la squadra locale annullando due gol regolari”. Le critiche verso la terna arbitrale continuano perché, sempre secondo i dirigenti melfitani, un ruolo decisivo lo hanno avuto “le due espulsioni
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ROTONDA CALCIO: Greco, De Franco, Aliberti, Libonati, Fittipaldi, A. Jiritano, Vacchiano, De Luca, Mainieri, F. Jiritano, F. Propato. In panchina: S. Propato, De Marco, Di Giano, Di Sanzo. Allenatore: De Marco. SOCCER LAGONEGRO: Bevilacqua, Ciuffo, Pagano, Falabella, Nasti, A. Propato, Verbena 89, Verbena 91, Rizzo, De Leo, Cimino. In panchina: Montesano, Mauriello. Allenatore: Ciuffo. ARBITRO: Zaccara di Moliterno. MARCATORI: 15’ pt F. Propato, 18’ pt, 28’ pt e 29’ st F. Jiritano, 24’ pt e 4’ st Vacchiano, 40’ pt Mainieri, 14’ st, 26’ st e 40’ st De Marco, 21’ st De Leo (rig.), 33’ st Nasti (aut.), 44’ st Verbena. ROTONDA - La gara tra Rotonda Calcio e Soccer Lagonegro, disputata giovedi 5 febbraio, è il recupero della seconda giornata di ritorno del girone “B”, rinviata al suo tempo per impraticabilità di campo. Finalmente il Rotonda Calcio torna a giocare tra le proprie mura, l’ultima gara giocata al “Gianni Di Sanzo”, infatti, risale a più di due mesi fa. Di fronte ci sono i “vicini” del Lagonegro, tornati a zero punti, dopo il ritiro della squadra verso la fine del pri-
Il Rotonda rafforza il suo primato mo tempo, nella partita, persa poi a tavolino, contro il Moliterno. Passano pochi secondi dal fischio d’inizio e la gara entra subito nel vivo: il centravanti rotondese Mainieri viene atterrato nell’area di rigore avversaria da un difensore lagonegrese e l’arbitro Zaccara indica subito il dischetto. È lo stesso Mainieri che si incarica di battere il penalty, ma la traiettoria è centrale e il portiere Bevilacqua, in due tempi, neutralizza. Il Rotonda, però, non demorde e fa le prove generali per il gol, andando alla conclusione più volte: con capitan Fittipaldi, De Luca, Mainieri e F. Jiritano. Al 15’ i locali passano in vantaggio. Ad aprire le danze è Fabio Propato: Mainieri, servito sulla trequarti, si defila sulla destra e quasi dal fondo fa partire un cross teso che, F. Jiritano, a centro area, non lo impatta, ma a rimorchio arriva F. Propato che con un preciso diagonale insacca per l’1 a 0. Tre minuti dopo Francesco Jiritano raddoppia di testa, servito da F. Propato con una punizione dal fondo. Gli ospiti cercano di reagire e Cimino, dalla sinistra, chiama il portiere Greco a bloccare un tiro forte ma centrale. Al 24’, sempre su cross di F. Propato, Umberto Vacchiano, in corsa, di testa sigla il 3 a 0 piazzando il pallone all’incrocio dei pali. Quat-
tro minuti dopo è ancora F. Jiritano ad andare in rete: smarcatissimo all’altezza del dischetto, raccoglie un traversone dalla destra di Vacchiano e, con freddezza, stoppa la palla e supera l’estremo difensore Bevilacqua con un pregevole pallonetto. Per il Lagonegro ci prova De Leo con una punizione dal limite che per poco non sfiora il palo alla destra di Greco. Ma al 40’ sono ancora i ragazzi di mister De Marco a sfondare: Dario Mainieri, lanciato in contropiede da Antonio Jiritano, si ritrova a tu per tu con il portiere ospite e si fa perdonare il rigore sbagliato, segnando il 5 a 0 per la sua squadra. Sul finire del primo tempo segnaliamo una traversa del rotondese Vacchiano che si avventa su un cross di Mainieri, ma Bevilacqua è bravo e fortunato a deviare il pallone sul legno. Nella ripresa la storia è la stessa: il Rotonda attacca e quasi sempre colpisce, il Lagonegro si difende e cerca in qualche modo di reagire. Dopo quattro minuti ecco che arriva il 6 a 0: il marcatore è di nuovo Vacchiano che con un diagonale dalla destra, complice il numero uno ospite che non trattiene la sfera, firma la sua doppietta. Finalmente si rivedono i ragazzi di Ciuffo con Verbena (91), ma la conclusione è alta. Poi F. Propato, prima con un tiro a bot-
ta sicura, da buona posizione, impegna Bevilacqua, poi, dopo un’incursione in area dalla sinistra, serve una palla d’oro ad Antonio De Marco (subentrato a Mainieri), che non deve far altro che spingere in rete. 7 a 0. Al 20’ il protagonista e ancora F. Propato che colleziona due cartellini gialli in due minuti, entrambi per fallo di mano. Il secondo giallo decreta la sua espulsione (salterà la gara contro il Rotunda Maris) e un calcio di rigore per il Lagonegro, che De Leo trasforma senza problemi. 7 a 1. I lagonegresi prendono coraggio e, subito dopo, sempre De Leo, supera in velocità il difensore centrale A. Jiritano e, dal fondo, mette al centro per Rizzo che non aggancia quasi sulla linea di porta. Ma tre minuti più tardi è ancora Rotonda: l’attaccante De Marco, servito da F. Jiritano, a limite area con un bel dribbling supera il difensore Nasti e, con precisione e freddezza, gonfia la rete ospite per l’ottava volta. I ragazzi del Pollino sono instancabili e Aliberti, un “pendolino” sulla fascia sinistra, ruba palla a Mauriello, entra in area, si accentra e fa partire un destro che scheggia la traversa. Al 29’ Francesco Jiritano si conferma “bomber di casa”, ribadendo in rete un cross su calcio d’angolo del metronomo De Luca. 9 a 1. Quat-
uscita e mette la palla in rete. Nella ripresa il match entra nel vivo perché al 10’ un calcio di punizione del limite è battuto da Sisonna con astuzia per Mattei (AS Melfi) Merola che sorprende il portiere Dell’Anna e segna la rete del 2 – 0. Al 20’ il Melfi accorcia le distanze: su calcio di punizione battuto da Bellofatto, Torre s’inserisce, anticipa il portiere avversario e mette la palla in rete. In nove il Melfi cerca di pareggiare la partita, ma l’assistente e l’arbitro annullano per fuorigioco due reti, che i locali giudicano, regolari. A fine gara il disappunto dei dirigenti locali presenti all’incontro si può sintetizzare con queste parole: “La terna è incappata in una giornata storta e nulla hanno potuto fare i ragazzi di mister Gino Mattei per raddrizzare la gara”. tro minuti più tardi anche la sfortuna si accanisce contro gli ospiti: Falabella, nell’area piccola, spazza via un pallone vagante, ma questo sbatte sulle spalle del suo compagno Nasti e carambola in rete, sotto l’incrocio dei pali, per il 10 a 1 dei padroni di casa. el finale le altre opportunità, per finire sul tabellino dei marcatori, sono sui piedi del lagonegrese Rizzo e dei rotondesi Di Giano (subentrato a Vacchiano), De Luca e Aliberti, ma nessuna di queste occasioni va a buon fine. Invece al 40’ l’attaccante Antonio De Marco colpisce ancora: dopo un’incursione in area di Di Sanzo (subentrato a Libonati) la palla termina tra i piedi di De Marco che, di forza, timbra l’11 a 1 e la sua tripletta personale. Infine ad un minuto dal 90’, il capitano del Lagonegro Verbena (91) si toglie almeno una bella soddisfazione, regalandosi un’autentica perla: dalla trequarti, scarica un bolide che assume una traiettoria imparabile, che prima colpisce il palo e poi si insacca in rete per il definitivo 11 a 2. La compagine rotondese vince senza problemi, ottenendo tre punti che gli permettono di raggiungere quota 33 in classifica, +4 sull’Atletico Scanzano e +5 sul Policoro 2000. Mentre il Lagonegro, anche senza tre squalificati importanti, dopo le espulsioni di Moliterno, non riesce a tener testa al team capolista, e non si schioda dallo zero in classifica, ma la presenza in squadra di molti giovani validi classe 1992 e 1993, già da questa stagione, fa ben sperare per gli anni a venire.
Sport
Venerdì 13 febbraio 2009
Gresta insiste sull’attacco
Allenamento al completo
ALLENAMENTO al gran completo per la Levoni Potenza ieri pomeriggio. Coach Luigi Gresta ha lavorato con tutta la squadra al Pala Pergola. Tanti schemi, tante alchimie hanno caratterizzato la seduta di ieri pomeriggio. Il gruppo ha svolto una seduta dura e intensa, mostrando di recepire i diktat tecnico/tattici di coach Gresta. La squadra potentina, dovrà recitare il suo ruolo nel derby con la Bawer Matera e per farlo sarà chiamata a dare una svolta concreta alle proprie ambizioni giocando una gara gagliarda e finalmente tonica in fase offensiva. Proprio sugli aspetti nevralgici del gioco d'attacco si sono concentrati ieri gli sforzi collettivi della squadra potentina. Luigi Gresta nel corso della seduta di allenamento ha più volte richiamato i suoi atleti ad una maggiore attenzione in fase offensiva, onde evitare di commettere errori e imprecisioni che potrebbero risultare fatali nel corso dei quaranta minuti di gara. f.menonna@luedi.it
MATERA - Tutti e dieci agli ordini di coach Corà. La Bawer Matera ha svolto regolarmente la sua seduta di allenamento pomeridiana in vista del match di domenica al PalaPergola. Il tecnico della formazione del presidente Michele Vizziello ha provato alcune soluzioni in vista del derby. «Stiamo lavorando con estrema serenità - spiega il direttore tecnico Nicola Filazzola - in vista di quella che potrebbe essere una partita chiave per la nostra stagione. Potenza avrà una pressione maggiore per questa partita. Una nostra eventuale vittoria potrebbe aprire la strada verso nuovi scenari». L’aspetto psicologivco, quindi, la farà da padrone in quella che potrà rivelarsi una partita a scacchi tra due squadre che vivono il proprio momento in maniera diametralmente opposta. Intanto continua la mobilitazione da parte dei sostenitori biancazzurri. E’ certa la presenza di un pullman di tifosi e si sta cercando di organizzare anche un secondo bus. Sicuramente saranno anche tanti i materani che raggiungeranno il palazzetto potentino con i propri mezzi. a.mutasci@luedi.it
Coach Gresta
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Nicola Filazzola
A Dilettanti Un coro unanime: «Sarà una giornata di grande sport»
Il derby dietro la scrivania La parola ai presidente di Levoni e Bawer QUI BAWER MATERA
QUI LEVONI POTENZA IL DERBY, una partita che anima le tifoserie della Levoni e della Bawer. Quella di domenica sarà sicuramente una gara diversa, vista la precaria classifica di entrambi i quintetti, attanagliati nei bassi fondi della graduatoria. Due squadre, due destini differenti, tante preoccupazioni in un periodo in cui fare risultato diventa impresa ardua. Proprio per questo la super sfida di domenica al Pala Pergola assume i contorni di uno spareggio tra le compagini di Luigi Gresta e Claudio Corà chiamate a dare soddisfazioni alle due tifoserie e alle società che con tanta fatica stanno portando avanti il campionato. In casa Levoni c'è l'urgenza di fare risultato dopo le ultime negative prestazioni che hanno condotto Antonino Rato e compagni al terz'ultimo posto in classifica. La squadra nelle ultime partite è apparsa priva di carattere, elemento che deve tornare di moda nello spogliatoio di Gresta. Tante le sfaccettature di una sfida che da anni e in particolar modo da quando le maggiori formazioni calcistiche dei due capoluoghi non si affrontano al
Viviani e al XXI SettembreFranco Salerno ha assunto i connotati di gara che vale tanto anche per il campanile. Ovviamente i quaranta minuti di domenica saranno vissuti intensamente da entrambe le formazioni, il nervosismo, la posta in palio, la concentrazione, la difesa e le percentuali al tiro saranno chiavi di lettura davvero importanti per l'economia delle due squadre. La Levoni Potenza nel corso degli ultimi incontri ha pagato dazio ad una serie di problemi emersi come un bubbone pericoloso e da debellare immediatamente. Da un lato la voglia di riprendere il cammino interrotto, dall'altro invece il desiderio di centrare il primo successo in trasferta, per giunta in un
«Dovremo giocare da squadra»
derby. Chiavi di lettura che il presidente della Levoni Potenza, Francesco Petrullo, ironia della sorte a Matera per motivi personali conosce a menadito. Petrullo ha parlato del derby con i cugini della Bawer affermando: “Per quanto mi riguarda è una gara come le altre, con la consapevolezza che un derby è sempre una partita particolare. Veniamo da sei sconfitte consecutive, il momento è difficile, bisogna rimanere concentrati e portare a casa il risultato utile”. La classifica delle due squadre non preoccupa il patron potentino: “La gara sarà tranquilla, siamo consapevoli di dover fare qualcosa in più rispetto alle precedenti partite. La situazione è diversa per le due formazioni, il Matera ha fatto risultato domenica contro Osimo dimostrando carattere, visto il successo all'overtime”. Petrullo chiede impegno ai suoi atleti: “I miei ragazzi devono sacrificarsi durante la partita. Sarà un match tatticamente incerto. Mi auguro che i ragazzi tornino a giocare di squadra”. Il presidente della Levoni Potenza pur trovandosi a Matera non ha avuto contatti con Michele Vizziello ma ammette: “Non ci siamo sentiti, ci saluteremo con affetto prima della partita”. Affetto e stima tra i due patron ma dopo la palla a due conterà solo vincere… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
MATERA - “Una gara che può rappresentare, in caso di vittoria, il crocevia della nostra stagione”. Così il presidente della Bawer Matera, Michele Vizziello disegna il derby di domenica al Pala Pergola, una gara attesa ed importante tra due squadre che non vivono un grandissimo momento di forma ma che hanno assoluto bisogno di punti per riprendere terreno in classifica. La Bawer in realtà appare in forte crescita anche se l'unico vero sorriso degli ultimi tempi è rappresentato dal successo contro Osimo: “sono ottimista perché il Matera che ho visto con Osimo è lo stesso che ha giocato alla pari ad Ostuni come a Latina o Ferentino, finora purtroppo la fortuna non ci ha dato una mano, se comincia a girare dalla nostra parte ed allora potremo arrivare ad una salvezza più tranquilla”. Un obiettivo che per Matera risulta fondamentale in una stagione in cui non tutto è andato secondo i programmi e nella quale adesso si cercherà di limitare i danni ed uscire da una posizione di oggettiva difficoltà. Le ultime prestazione soprattutto in trasferta inducono ad un certo ottimismo e pongono la Bawer in condizione di potersi giocare alla pari e senza troppe preoccupazioni il confronto con gli avversari, alla ricerca di un obiettivo importante come quello della salvezza. Per tagliarlo però molto passa dalla partita con il Potenza che Matera dovrà assolutamente provare a vincere per dare forza alla propria classifica e creare un nuovo entusiasmo: “per noi è una gara molto importante che può rilanciare le nostre aspirazioni, ma è chiaro che anche il Potenza vorrà tirarsi fuori da
un momento difficile e riprendere la propria corsa verso il play off. Non credo ad un derby in tono minore perché nessuno vuol perdere. Per noi è più importante perché lottiamo tutti insieme per non retrocedere e sappiamo che la voglia di vincere e la tensione non è quella di altre gare. Per farcela dovremo viverlo con calma, sapendo gestire la partita con determinazione ma anche in maniera equilibrata”. Ruggeri e Palombita i punti di riferimento di Gresta mentre la Bawer dovrà affidarsi a Corvino e Longobardi per riuscire a portare a casa il risultato pieno: “Ogni squadra ha i giocatori cardine del gioco, li abbiamo noi come Potenza e credo che sarà una partita equilibrata”. Chi invece ha l'occasione per prova-
re ad uscire da un momento di difficoltà è Matteo Maggioni. Il presidente Vizziello prova a scuoterlo: “lui sa di avere la piena fiducia dell'allenatore e dei suoi compagni di squadra oltre che della società. E' in un momento di involuzione rispetto al passato ma credo che possa superare questa difficoltà soprattutto di ordine mentale e ritornare su quelli che sono i suoi standard tecnici”. La speranza ovviamente e che cominci proprio da Potenza. Nella partita più sentita ed importante dove si annuncia numerosa anche la presenza di tifosi materani: “mi aspetto una giornata di sport nella quale le tifoserie facciano emergere i valori più puri dello sport e mostrino la correttezza di sempre. Un appello che sento di dover fare affinchè l'unico vero confronto sia sul campo”. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
«Per noi può diventare un crocevia»
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Sport B Dilettanti Adesso il Bernalda si deve concentrare sulla gara col Bari
Venerdì 13 febbraio 2009
Serve un colpo di spugna C’è da cancellare la sconfitta col Pozzuoli BERNALDA - Evidentemente è destino che ogni anno la Cestistica debba avere la sua “Corea”. Nello scorso campionato la squadra allora guidata da coach Genovese offrì su un piatto d'argento le due vittorie della regular season al Bisceglie ultimo in classifica e poi retrocesso con soli dieci punti finali all'attivo, stavolta il destinatario di tale munifica regalia è stato il Pozzuoli anch'esso annaspante nelle acque torbide del fondo classifica. Ma, come affermano in tutta la loro popolana saggezza i napoletani, “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, scurdammece 'o passato…”: sì, la cosa più importante ora è lasciarsi alle spalle la brutta figura in terra flegrea e pensare unicamente al prossimo avversario, il Bari, che è lì in fondo alla graduatoria imprevedibilmente se valutiamo la consistenza del suo roster, e che ultimamente ha recuperato un paio di pedine importanti rimaste fuori a lungo per infortuni. Infatti domenica al PalaCampagna (ore 18, arbitri Sica e Petraccaro di Salerno) il team del presidente Corsi si presenterà al gran completo, a partire dal mitico play 31enne De Bellis ex Ruvo, per passare ad altre tre vecchie conoscenze dei tifosi rossoblu, la guardia Labate ('77) ex Molfetta, l'ala Storchi (200 cm., '79) anche lui dal Ruvo, e il cecchino Conti (ala di 198 cm., '80) già ammirato al PalaCampagna in passato con la maglia del Catanzaro. Meno noti al pubblico bernaldese ma non meno apprezzati nell'ambiente cestistico il pivot Risolo (202 cm., '77), l'altro centro Crescenzi (200 cm., '78), nonché le ali Bruni (200 cm., '78) e Ciocca (193 cm., '81); infine il forte under Barozzi (196 cm., '89) che ha militato la passata stagione nella Bawer Matera. Discorso a parte merita il tecnico Labate, padre del giocatore sopra ricordato e allenatore proprio del Bisceglie lo scorso anno, contro il quale la Cestistica non ha mai vinto; ma per frenare quanti stanno già provvedendo a poco raffinati gesti scaramantici va detto che lui, a sua volta, non ha mai vinto contro Brogialdi. All'andata, al PalaStarita, i lucani vissero un'autentica disfatta, 85/67 a favore dei
La tifoseria bernaldese
Matera insegue il pari nei derby in serie A di Donatello VIGGIANO
bianco-rossi, i ragazzi di patron Gallotta sempre sotto e l'incubo del terzo periodo con un terrificante parziale di 21/9 per gli adriatici; Labate (24) e De Bellis (19) furono i mattatori per i pugliesi, mentre dall'altra parte Faggiano (22) e Russo (10) furono gli unici in doppia cifra. Tornando al presente c'è purtroppo da annotare nel team lucano il
forfait di Albana stiratosi al polpaccio in allenamento: un'assenza pesante che graverà per almeno un mese sull'economia tattica dei rossoblu. Ma, venendo a domenica, come accoglierà la tifoseria i propri beniamini: calorosamente fin dall'inizio avendo già perdonato la “scappatella” puteolana, o con lo sciopero del tifo nel primo quarto come già vi-
sto altre volte? In ambedue i casi non dovrebbe mancare la reazione sul parquet: Russo e compagni sono troppo orgogliosi ed hanno troppa dignità di gruppo per non voler cancellare la figuraccia campana con una grande prestazione. Contro questo Bari che può fare paura. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
E’ TEMPO del derby numero 4 in terza serie tra Potenza '84 e Olimpia Matera. Nei tre precedenti, risalenti a questa e alla passata stagione, la squadra del capoluogo è in vantaggio per 2-1, in virtù del “break”, messo a segno nella partita di andata (8477), dopo il dominio del fattore campo della scorsa stagione, dove alla vittoria interna della Bawer al PalaSassi (98-89), rispose la sonante affermazione della squadra allenata da Giampaolo Di Lorenzo, impostasi a Potenza per 101-69. L'ultima vittoria biancazzurra a Potenza, invece, risale alla stagione 2003-04, quella della promozione in B1 della società del presidente Vizziello, passata al Pala Pergola 84-74. A questo appuntamento, le due formazioni arrivano occupando, malinconicamente, il terzultimo e penultimo posto della graduatoria, seguite dalla comunque combattiva Firenze, condizione che ha trasformato questo derby, stando almeno alla situazione attuale, in uno scontro play-out a tutti gli effetti. La Levoni cerca ancora la sua prima vittoria del 2009, nonché la prima gioia della gestione-Gresta ed una affermazione che le permetterebbe di interrompere la striscia aperta di sconfitte, che dura ormai da sei settimane, mentre la Bawer è di fronte ad un nuovo tentativo di centrare la sua prima vittoria esterna della stagione, in un incontro abbastanza decisivo per entrambe: potrebbe essere, infatti, una delle ultime occasioni per non perdere definitivo contatto dalla zona playoff per i potentini e cercare di migliorare la propria posizione in gri-
glia, in vista dei prevedibili playout, per Longobardi e compagni. All'andata, come detto, si impose la Levoni, guidata da Palombita (20) e Ruggeri (28), ma anche dall'importante contributo di Metz (11) e Rato (10), in un match che all'intervallo sembrava chiuso (38-55), prima di essere clamorosamente riaperto dal 24-7 della Bawer che ha portato tutti in parità all'ultimo intervallo, e poi chiuso dal definitivo e decisivo allungo finale della Levoni, uscita così vittoriosa dal confronto del PalaSassi. In serie B dilettanti ancora un'ultima della classe sul cammino della Abano Terme Bernalda, dopo l'inopinato passo falso in casa della ex-cenerentola Pozzuoli. Al Pala Campagna arriva infatti il Cus Bari, ancora in fondo alla graduatoria con 12 punti, ma parsa in netta ripresa, anche in coincidenza col ritorno in panchina di Piero Labate al posto dell'esonerato Bray, sotto la cui gestione i cussini hanno ottenuto, in cinque partite, gli stessi punti (6) che Bray aveva conquistato nelle prime 13 giornate. Prima giornata di ritorno, infine, nella Poule Promozione della B1 femminile, con la Codra Basilia che domani, palla a due ore 20.30, riceve al Pala Pergola la capolista Battipaglia, clamorosamente battuta all'andata a domicilio dalle potentine per 79-65. Ma le campane sono squadra assai temibile e forse la più seria candidata alla promozione in A2 e di certo la Basilia non potrà ripetere le ultime due deludenti prestazioni, in casa contro Catania e di Pozzuoli, per poter cullare il sogno di togliere altri due punti alla prima della classe.
C Dilettanti Il capitano salterà anche la gara di Gioia Tauro
Castellitto tiene in ansia la Corporelle ATMOSFERA serena in casa Centre Corporelle Potenza nel giovedì di duro lavoro in previsione del confronto di domenica prossima a Gioia Tauro contro la Cestistica Gioiese. La squadra di Dino De Angelis continua ad allenarsi al Pala Pergola priva di Mimmo Castellitto, ancora infortunato alla gamba e di Donatello Viggiano, influenzato. Castellitto sarà ancora assente domenica nella gara contro i calabresi, per Donatello Viggiano invece ci sono concrete speranze di vederlo tra i dieci al cospetto del quintetto di Danilo Chiarella. La squadra potentina si allena intensamente e in questa settimana non intende mollare la presa al cospetto dei calabresi. I giocatori di Dino De Angelis sono alle prese con una settima-
na assai dura sul piano fisico e atletico. La gara di domenica assume i contorni di una sfida da vincere, visto e considerato che un successo in terra calabrese potrebbe dare alla squadra quelle garanzie necessarie per quanto riguarda la conferma del primato in classifica. Passare sul parquet sempre caldo di Gioia Tauro significherebbe ipotecare il primo posto, a scapito del Siracusa e del Ragusa. Di questo ne sono convinti tutti in seno alla Centre Corporelle Potenza che attende fiduciosa la sfida di domenica prossima sul difficile parquet calabrese. La squadra potentina cercherà di giungere all'obiettivo vittoria facendo leva sulle caratteristiche emerse a chiare lettere nel corso delle ultime partite. Il com-
plesso calabrese, vittorioso contro il Cosenza domenica vanta tra le sue fila elementi di ottimo spessore tecnico, i nomi di punta sono quelli di Guglielmo Serazzi, Carlos Gallo, Enrico Tenerini e Banjamin German. In casa biancoceleste è il giovane Donatello Viggiano ad interpretare i sentimenti della Centre Corporelle Potenza: “Sicuramente la gara con il Messina non è stata delle migliori, non ci siamo espressi come la gara precedente con il Nocera. L'importante era vincere la partita. I due punti sono stati matematicamente importanti”. Viggiano parla della partita di Gioia Tauro: “Troveremo un clima caldo, la Cestistica ha vinto sul parquet di Cosenza, noi saremo senza Castellitto. Squadre accreditate alla vigilia per il primato hanno perso a Gioia Tauro, ve-
Mimmo Castellitto è ancora out (foto Andrea Mattiacci)
di il Siracusa”. Il lungo parla delle sue condizioni di forma: “A parte la febbre che mi ha bloccato nel corso delle ultime due giornate non ho particolari problemi fisici. Desidero dare il mio contributo alla squadra”.
Donatello Viggiano chiude con una speranza: “Mi auguro di vedere in campo la squadra ammirata nel corso delle ultime partite, che ha fatto della grinta e della forza le sue caratteristiche maggiori sul piano tecnico”. sport@luedi.it
Sport Ginnastica, domenica prima prova regionale MATERA - Prima prova regionale di ginnastica artistica maschile e femminile, domenica prossima dalle 9, nel Centro Federale di Ginnastica Artistica in via Primo Maggio 27. La gara, organizzata dall'A.S.D. Play Life, sarà suddivisa per la sezione maschile in serie C e serie B a squadra, mentre per la sezione femminile in Coppa Italia e serie B a squadra. Atleta d'eccezione che prenderà parte alla gara, Ana Maria Huci, una ginnasta della scuola rumena che, trasferendosi in Italia, ha voluto continuare a praticare questa disciplina sportiva. Una disciplina che ha appassionato Ana Maria fin dalla tenera età: “Per lei è una delle discipline sportive più complete in assoluto, sia a livello di mobilità articolare, sia a livello di forza, resistenza e velocità. - afferma la D.T.R. Filomena Tralli, responsabile del settore tecnico afferma - Dopo un'esperienza importante con la finalista olimpica Adriana Crisci, ci cimentiamo in un'altra cultura sportiva che da sempre è stata la scuola di ginnastica più importante nel mondo, “la scuola Rumena”. Quella di domenica è una gara importante per la qualificazione alla fasi interregionali che si terranno a Monopoli per la sezione maschile e a Napoli per quella femminile. Alla competizione sono state invitate tutte le società affiliate alla Federazione Ginnastica d'Italia (FGI), che sarà presieduta dal Lorenzo Cellamare e dal delegato provinciale Arcangelo Tavarilli. r.montemurro@luedi.it
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Ciclismo Lavieri secondo e Savarese quarto al memorial Vittorio Galletta
Due lucani nei primi quattro posti POTENZA - Domenica scorsa, al terzo Memorial Vittorio Galletta - Finale Campania Ciclocross 2009 a Pomigliano d'Arco (Na), i bikers lucani hanno dimostrato ancora una volta di possedere i numeri giusti per poter battagliare con i migliori delle rispettive classi. Antonio Lavieri e Luigi Giuseppe Savarese (ASD Val D'Agri) nella categoria Allievi hanno conquistato rispettivamente la seconda e la quarta posizione in categoria. Alessio Albano, anche lui alfiere all' ASD Val D'Agri, nella categoria Esordienti secondo anno ha centrato la seconda posizione alle spalle di Giuseppe Sannino (Team Pianura) e davanti a Tommaso Esposito (Team Bruscianese). La prima partenza, che ha visto al via le categorie Allievi, Esordienti e Amatori M0 e MW, ha visto l'Allievo Daniel Carrer (Team Euro Bike) vincere davanti al lucano Lavieri e al compagno di squadra al Team Euro Bike Anto-
nio Giannella. Alla seconda partenza, dove hanno preso il via le categorie Juniores, M1, M2, M3, M4, MS, OP, i lucani al via si sono distinti per prestazione e per posizione. Domenico Papaleo (Loco Bikers), Salvatore Caso (ASD Val D'Agri) e Egidio Labanca (Ciclo Team Val Noce) hanno conquistato rispettivamente la seconda, la terza e la quarta piazza nella categoria Juniores. Papaleo ha concluso questa seconda partenza in terza posizione alle spalle del tandem di testa Francesco Acquaviva e Maurizio Carrer (Team Euro Bike) che hanno dominato la scena in questa partenza. Nella categoria OP, Giuseppe Viscardi (Loco Bikers) e Domenico Chiarelli (Ciclo Team Val Noce) hanno centrato rispettivamente la seconda e la terza piazza alle spalle di Francesco Guarini (GS De Sanctis). La terza partenza ha visto atleti della Categoria Giovanissimi, precisamente la categoria G6 che ha visto ai
nastri di partenza anche due ragazze Ilenia Palumbo (Flesso Faf Nocera S.) e Annunziata Amato (Team Bruscianese). Vincitore tra questi giovanissimi è stato Antonio Di Maiolo (Team Bruscianese) che ha preceduto Piscitelli Natale (Gsc Moiano) e Alessandro Lauria (Ciclo Team Valnoce). Ilenia Palumbo si è imposta nella categoria femminile, agguantando la terza posizione nella classifica finale. La squadra che ha ottenuto più piazzamenti è stata la Flesso Fab Nocera S. che ha piazzato dieci atleti tra i migliori. Le squadre lucane hanno dimostrato di esserci: l'Asd Val D'Agri, il Ciclo Team Val Noce e la Loco Bikers hanno messo più di un atleta sul podio nelle diverse categorie. Il movimento ciclistico lucano ha dimostrato ancora una volta di essere in forte ascesa anche fuori dal territorio regionale. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Ciclismo Quarant’anni di corse sfornando giovani campioni delle due ruote
Nuovi Pozzovivo cercasi Florida è l’attività della società Melidoro BERNALDA - “Sotto questo sole è bello pedalare se, ma c'è da sudare…”. Quanti anni sono passati dalla celebre canzone dei “Ladri di Bicicletta”, di certo tantissimi, ma allora come oggi, come dice il testo, è bello pedalare ma c'è da sudare e questo lo sanno bene i ragazzi della scuola di ciclismo Vincenzo Melidoro di Bernalda e Montalbano Jonico. Giovani che si preparano alla ripresa delle gare con lo spirito agonistico che negli ultimi anni li ha visti primeggiare in più categorie, in Basilicata ma anche fuori regione. «La Melidoro - dice il rappresentante bernaldese - è presente sul territorio lucano da circa 40 anni. Nella sua disciplina è una delle realtà sportive più vecchie ha continuato il vice-presidente della società - ma piena di tantissimi giovani. Dalla nostra scuola sono usciti grandi nomi e tra questi Domenico Pozzovico che nelle ultime edizioni di corse a tappe nazionali e internazionali si è fatto conoscere ed amare dalla gente. Ora, visto e constatato i buoni risultati degli ultimi anni, come società, ci siamo prefissati l'obiettivo di mettere su una nostra squadra di dilettanti; tempi che prevediamo intorno ai cinque anni. Questo per portare i nostri ragazzi ad essere conosciuti non già solo come singoli ma bensì come vero gruppo di sportivi. Inoltre, in questi anni abbiamo stretto delle alleanze, e tra
Gli atleti della società Melidoro
queste spicca quella con la PR di Ortona, capitanata da Danilo Di Luca, che per noi rappresenta un bel
trampolino per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Certo, sappiamo che bisogna lavora-
re, ma noi siamo abituati alle grandi salite e alle conquiste delle vette più alte. Infatti, nel 2008 siamo stati la società a vincere più di tutti; tre maglie individuali con Michele Melidoro in G1, con Matteo Buffaro in G4 e con la pluricampionessa Francesca Dell'Orco. Inoltre, abbiamo portato a casa la gara “Tre Regioni” categoria giovani. A questi risultati poi si aggiungano due maglie categoria giovanissimi, il campionato regionale e il Giro di Puglia. Questi sono i nostri numeri che in questo 2009 vogliamo dapprima riconfermare e poi cercare di aumentare con il talento dei nostri ragazzi. E questo sarà possibile anche grazie alla solidissima società che ama questo sport e i suoi atleti. Tra questi il presidente Michele Melidoro, il supervisore, Nicola Melidoro, il team manager, Guerino Piarulli, e il diesse, Tommaso Casanovo. Volevo ricordare agli appassionati di questo grande sport, che il nostro campionato inizierà la prima domenica di aprile a Napoli. E vorrei anche cogliere l'occasione per invitare i giovani ad avvicinarsi alla bici; e per fare ciò - ha concluso Pasquale Melidoro basta recarsi presso le nostre sedi per iscriversi, l'una situata a Bernalda, presso la “Gelateria”, e la seconda a Montalbano Jonico, presso “la Bicicletta”». Fabio Sirago sport@luedi.it
Buono il riscontro per la prima prova del club Alto Bradano di Pietragalla
In trenta per la pesca alla trota PIETRAGALLA - E' stata una bella giornata all'insegna della natura e dell'ambiente oltre chè della disciplina sportiva della pesca quella che è stata organizzata domenica 8 febbraio dall'associazione pesca sportiva Alto Bradano di Pietragalla che, va ricordato, dallo scorso primo gennaio 2009 è affiliata alla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee. Sono stati davvero numerosi i soci della struttura pietragallese che si sono dilettati con entusiasmo e partecipazione per questo primo appuntamento del 2009. Infatti c'è stata l'apertura della pesca alla trota presso il Torrente Rosso in agro co-
munale di Pietragalla: nello specifico si tratta di un corso d'acqua che nei mesi di settembre e ottobre 2008 è stato oggetto di una intensa attività di pulizia ambientale da parte degli stessi soci dell'associazione i quali ogni in ogni fine settimana, muniti della necessaria attrezzatura, si sono recati nell'area interessata in quanto erano stati abbandonati nel corso dei mesi precedenti in prossimità del corso d'acqua grandi quantità di rifiuti solidi urbani ed ingombranti nel tratto pietragallese interessato dall'iniziativa naturalistica. La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre una trentina di iscritti, di varia
età in quanto erano presenti giovanissimi, giovani ed adulti e ciò costituisce un importante riferimento poichè è una disciplina che non conosce limiti di età. L'evento si è protratto dalle ore 7 e fino al tramonto con tutta una serie di iniziative che hanno consentito di trascorrere alcune ore a stretto contatto con la natura del territorio pietragallese. A breveinfine verrà anche reso noto il programma delle iniziative sportive, ambientalistiche e scolastiche che l'associaizone pietragallese attiverà nel corso di questo anno. Antonio Bevilacqua sport@luedi.it
Pesca Si è svolta l’assemblea dei soci
La Sarmento-Pollino si prepara all’esordio Parteciperà al campionato di serie A
Il campo di gara
TERRANOVA DI POLLINO In vista dell'imminente inizio dell'attività agonistica, domenica scorsa, presso l'Agriturismo “La Garavina”, si è tenuto, l'incontro dei soci della società pesca sportiva Sarmento-Pollino. L'assemblea che si svolge, ogni anno, agli inizi del mese di febbraio, è estremamente necessaria per la programmazione dell'intero anno, ci spiega il presidente. A prendere parte alla riunione sono stati quasi tutti i tesserati accompagnati dalle rispettive famiglie. Diversi i temi all'ordine del giorno, per primo l'ufficialità della qualificazione al Campionato Italiano di serie A zona 5, di pesca alla trota in torrente. Qualificazione ottenuta l'anno scorso nel campionato regionale, dove la squadra composta da Riccardi, Martorano, Castronuovo, Lopedota e Ciani, si è imposta in maniera meravigliosa, portando la Sarmento-Pollino ai vertici dell'agonismo nazionale, davvero un gran risultato che, l'associazione per la verità aveva già assaporato anni a dietro. La partecipazione alla serie A, riporta la società tra le migliori settantacinque di tutto il territorio nazionale e non è poco visto che la Fipsas conta più di un migliaio di associazioni affiliate. Al secondo punto dell'ordine del giorno, il riconoscimento appena ottenuto da parte della Regio-
ne Basilicata quale associazione No Profit, e quindi ancor di più sarà marcato l'impegno verso le varie attività sociali. Per quanto riguarda il lato organizzativo, in calendario per il 2009 vi è, il diociottesimo trofeo Sarmento-Pollino dedicato a Pino Riccardi, che si articolerà in cinque difficilissime prove su differenti campi di gara, l'Agri nei pressi di Sant'Arcangelo, il Frida a Francavilla, il Sarmento a Terranova ed il Sinni nei pressi di Valsinni. In data 17 maggio nelle acque del torrente Frida, sarà organizzata la terza prova del Campionato regionale a squadre, valida per la qualificazione al campionato nazionale del 2010. Inoltre, diverse giornate saranno dedicate all'attività giovanile, il due di giugno a Terranova, si concluderà la settima edizione di “Scuola Pesca e Natura”, il corso completamente gratuito sarà come sempre rivolto esclusivamente a bambini e ragazzi intenti a trascorrere delle splendide giornate all'aria aperta. Presentati i programmi, è stato approvato il bilancio dell'attività 2008 e quello preventivo del 2009. Al termine della riunione tutti a tavola a gustare un meraviglioso pranzetto preparato ottimamente dallo chef Rocco Tufaro. Stefano Riccardi sport@luedi.it
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Sport Calcio a 7 Dominio incontrastato nel torneo “Calcio in città” di Potenza
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Sampdoria senza ostacoli La capolista ha travolto anche il Lecce LECCE SAMPDORIA
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LECCE: Albano A., Di Canio M., Rosa E., Buonansegna A., Torchia G., Vista V., Gallicano C., Metta A., Vazza R. SAMPDORIA: Russomanno F., Frontuto B., Moliterni D., Mauro A., Sardone M., Satriano M., Masi G., Mauro S., Rocca R. RETI: Mauro A., Vazza, Masi, Mauro S., Di Canio, Moliterni, Satriano, Frontuto, Satriano, Vista, Mauro A. POTENZA - Non conosce sosta la marcia della Sampdoria del presidente Sergio Mauro nel torneo “Calcio in città”. Vittima di turno è il Lecce che nelle tredicesima giornata viene sconfitto con un roboante 8 - 3. La gara dura praticamente un tempo. Ad andare in vantaggio sono i blucerchiati con un tocco sottomisura di Mauro A. ben appostato sul secondo palo. Il Lecce riesce a pareg-
giare con Vazza il cui tiro a giro batte l'incolpevole Russomanno. L'equilibrio dura poco, la discesa di Masi sulla destra si concretizza in un bel diagonale che vale il nuovo vantaggio per la capolista. Il portiere leccese Albano è costretto agli straordinari e in più di un'occasione tiene a galla i suoi con diversi
interventi decisivi. La pressione dei blucerchiati è costante e sull'ennesima respinta del portiere avversario il più lesto di tutti è Mauro S. che, da pochi passi, ribadisce in rete per il tre a uno. Il Lecce è una squadra generosa, per nulla intimorita dal doppio svantaggio, si riversa con veemenza in avanti. I suoi sforzi vengono premiati a pochi minuti dalla fine del primo tempo, quando Di Canio trova il varco giusto e trafigge dalla destra il portiere doriano. Si va al riposo con la Samp in vantaggio per tre a due. Nella ripresa la girandola delle sostituzioni porta in campo per i blucerchiati Satriano, che entra subito in partita servendo a Moliterni la palla del 4 - 2. E' ancora Satriano a essere decisivo, depositando in rete un cross proveniente dalla sinistra. L'uno due della capolista annichilisce le speranze del Lecce che tira i remi in barca e non riesce più ad essere pericoloso dalle parti di Russomanno. Sul
fronte opposto è Frontuto a rendersi protagonista: dribbling ubriacante in mezzo a due e sinistro vincente alla destra di Albano. La partita è ormai chiusa, gli attacchi leccesi di Gallicano e Buonansegna s'infrangono sulla difesa blucerchiata ben guidata da Rocca. La Sampdoria ha ancora energie da spendere e Satriano trova la doppietta personale depositando in rete dopo aver saltato anche il portiere leccese. Un impeto d'orgoglio di Vista permette al Lecce di accorciare le distanze e portare il risultato sul 7 3. Nel finale c'è spazio ancora per qualche emozione e per il gol di Mauro A. che concretizza una bella azione corale con una goffa ma vincente girata di destro. Nulla può, dunque, un generoso Lecce di fronte alla capolista Sampdoria che pur non risultando brillantissima in fase di impostazione si conferma cinica e concreta in fase di realizzazione. ga.ma.
Volley Under 18 Santamaria: «Dobbiamo continuare a lavorare sodo»
Tua Assicurazioni, rush finale E’ il Dvd Moda Bella l’ultimo ostacolo della stagione regolare
Giulia Santamaria
POTENZA - Si prepara la Tua Assicurazioni in vista dell'impegno casalingo contro il DVD Moda Bella, ultimo appuntamento previsto per la stagione 2008/2009 per l'under 18 femminile. Nonostante le recenti sconfitte maturate contro la capolista Livi e la Giardini e Ambiente Lavello, il sestetto lucano, forte dei brillanti momenti di gioco lasciati intravedere nel corso delle due sfide, punta a conquistare il massimo risultato in un match in cui sarà fondamentale non far sconti all'avversario e tenere alte concentrazione e affiatamento nelle fasi decisive di gioco. L'ultimo successo delle potentine è stato contro il Villa d'Agri. Le ragazze del capoluogo hanno superato le forti avversarie (seconde in graduatoria, ndr) con un secco tre a zero (25-19; 25-11; 25-14). Più che soddisfatto il presidente del sodalizio, Rocco Fieno, e l'allenatore Davide Claps per gli ottimi risultati raggiunti fino
ad ora, frutto di una stagione di intenso allenamento, impegno e grande entusiasmo da parte della squadra sia in campo che in fase di preparazione. “Abbiamo vinto contro una delle squadre più forti del girone - spiega l'atleta, Giulia Santamaria impiegata nella serie C e nell'under 18. Si è trattato di un ottimo test, ma dopo la vittoria non ci adagiamo sugli allori e continuiamo a lavorare sodo in vista di scontri con squadre di altissimo livello”. E sul match della prima divisione contro il Lavello aggiunge: “Purtroppo è venuta a mancare la giusta dose di lucidità in un fase molto delicata del campionato. Abbiamo dimostrato però di saper impensierire le avversarie quando troviamo il giusto affiatamento. Non solo forma fisica, ma anche testa e cuore sono gli ingredienti per la vittoria”. Sarà recuperato fra due giornate invece il match contro la Marcone Muro Volley. l.t.
Atletica In luce Mangieri e Imperatore
Podistica Ferrandina grande protagonista alla maratona di Fiumicino PRESTAZIONE da incorniciare per gli atleti della Podistica Ferrandina nella Mezza Maratona di Fiumicino. Al primo appuntamento di rilevanza nazionale della stagione, Antonio Imperatore e Francesco Mangieri hanno portato a casa risultati importanti e che premiano l'allenamento costante e la preparazione dei due podisti lucani. La prestigiosa corsa per le strade del litorale laziale ha visto la partecipazione di oltre 2300 podisti provenienti da diverse regioni. Antonio Imperatore e Francesco Mangieri non hanno tradito le aspettative della vigilia ed hanno disputato una gara al limite della perfezione, davvero strepitosa. Il primo dei due podisti aragonesi ha tagliato il traguardo dopo 1 ora 20'06'', piazzandosi al cinquantaduesimo posto nella classifica generale che ha visto arrivare al traguardo ben 2331 atelti. Il secondo, invece, ha raggiunto il compagno di squadra dopo otto minuti chiudendo il percorso di Fiumicino in 1 ora 28'03''. Antonio Imperatore, atelta trentacinquenne, si è aggregato all'Asd Podistica Ferrandina solamente nell'estate scorsa e con soli pochi mesi di attività ed esperienza nel running regionale e nazionale è riuscito ad ottenere un risultato di grande spessore tecnico, tanto che la società spera che lo stesso possa decidere, in tempi brevi dato il suo stato di forma invidiabile, di cimentarsi nella regina delle gare podistiche, la maratona. Questo risultato, infatti, fornisce non solo la sicurezza ad Imperatore di essere un ottimo atleta, ma potrebbe servire soprattutto come grande stimolo per migliorarsi ancora e confrontarsi in maniera più convinta e convincente con i suoi compagni di squadra nelle prossime gare in
Mangieri ed Imperatore della Podistica Ferrandina
programma. Soddisfazione anche per Francesco Mangieri, podista più esperto e che aggiunge, con questa buona e convincete prestazione, un altro tassello di merito al suo palmares nelle gare sulla distanza di 21 chilometri. Per la società lucana, la Mezza Maratona di Fiumicino rappresenta la prima gara inserita nel calendario di inizio stagione, sul territorio nazionale, di grande prestigio, motivo di ancora maggior soddisfazione per i due atleti che vi hanno preso parte. In programmazione, per gli inizi di marzo, inoltre, un'altra prova di rilevanza nazionale. Infatti, alla Mezza Maratona di RomaOstia, giunta alla sua trentaquattresima edizione, praticamente una delle gare più longeve sul territorio italiano nonché una delle più partecipate, prenderanno parte ben 14 podisti tesserati per la società di Ferrandina. Auspicando altri traguardi da raggiungere con un gruppo sempre più preparato, esperto e competitivo. fra.cal.
Calcio a 5 Under 21 I potentini di Faraone bloccati dal Pellegrino
Lo Shaolin si arrende all’Altamura PELLEGRINO SHAOLIN SOCCER
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PELLEGRINO SPORT ALTAMURA U21: Dibenedetto, Dibenedetto, Sardone, Tricarico, Dimarno, Cornacchia, Saccente, Baraldi, Signorelli, Maiullari, Mercadante, Cappiello. All. Gallo SHAOLIN SOCCER U21: Micca, Fortarezza, Tolla, Sarubbo, Telesca, Vinciguerra, Amati, Sarli, Scocuzzo, Labalestra, Vittiglio, Laguardia. All. Faraone ARBITRO: Nitti di Barletta RETI: 11' pt e 5' st Maiullari (P), 16' pt, 10' st e 13' st Baraldi (P), 19' pt Telesca (S), 3' st Saccente (P), 7' st Sardone (P), 11' st Mercadante (P), 16' st Amati (S) NOTE: ammoniti Baraldi e Tricarico della Pellegrino Sport e Telesca dello Shaolin Soccer. PELLEGRINO Sport troppo forte per uno Shaolin Soccer under 21 volitivo, ma poco preciso al momento della conclusione. Una gara dai due volti quella vista ad Altamura, dove i padroni di casa,
nettamente favoriti, vista la loro prima posizione in classifica, partono a rilento. Gli ospiti potentini, invece, giocano una prima frazione ordinata e composta, mettendo in difficoltà i padroni di casa nel trovare gli spazi necessari per passare in vantaggio. La poca convinzione dei padroni di casa e l'attenzione degli ospiti, favorisce proprio questi ultimi, che aumentano la fiducia nei propri mezzi e cercano di ottenere il meglio dal loro gioco ordinato. Però, passata da poco la metà della prima frazione Maiullari colpisce con un gran diagonale, Micca è battutto. La reazione dei lucani è debole e non si concretizza neppure quando, un errore della difesa ospite spiana la strada a Sarubbo, che a porta completamente vuota calcia a lato. Evitato il pareggio gli altamurani tornano ad attaccare ed è un'invenzione dell'italo-brasiliano Baraldi a portare i suoi sul 20. Infatti, l'ottimo giocatore della Pellegrino supera un avversario con un gioco di prestigio prima di infilare il portiere ospite per la seconda volta. La prima frazio-
ne, comunque, si chiude bene per gli ospiti, che con il bomber Telesca riescono ad accorciare le distanze. Grande botta la sua su un calcio piazzato che giunge ed un solo minuto dal termine. Nella ripresa, però, i padroni di casa partoni all'assalto dello Shaolin, che non regge alla grande pressione ed all'altissimo ritmo imposto alla gara dalla Pellegrino capolista. Infatti, sono ben sei le reti che i padroni di casa infilano nella porta difesa da Micca a partire dal terzo minuto per terminare al tredicesimo. Poco più di una rete ogni due minuti. Si parte con la rete di Saccente, che porta sul 3-1 i suoi dopo appena 3' con un bellissimo tocco sotto su assist di Signorelli. Al 5' arriva la doppietta personale per Maiullari, sempre su servizio dell'ottimo assist man di giornata, Signorelli appunto. Poi, al 7' arriva il primo sigillo in campionato per Sardone, l'unico dei suoi che non aveva ancora realizzato neppure una marcatura. Al 10' si rivede Baraldi, che si ripeterà poi al 13' siglando una personale tripletta, utile ad incantare ancora
La formazione under 21 dello Shaolin Soccer Potenza
una volta con la sua classe il pubblico presente. Ma la terza rete personale dell'italo-brasiliano arriva due minuti dopo la marcatura, utile alle otto reti dei padroni di casa, messa a segno da Mercadante all'11'. Nel finale, allentata leggermente la pressione dei padroni di casa, che nel frattempo avevano
già messo al sicuro il risultato, arriva la marcatura dell'8-2 da parte di Amati, che supera Dibenedetto per la seconda volta. Una gara difficile per lo Shaolin Soccer che comunque è riuscito ad uscire a testa alta dal palazzetto di Altamura. Francesco Calia sport@luedi.it
cultura@luedi.it
Venerdì 13 febbraio 2009
Ideln cibo nam o r a t i e dell’arte
l servizi a pag. 48 e 49
in Sommario:
Che
tempo farà a cura di Giuseppe Pomarico
Masks in love a Rotonda Nanny “Rosso per amore”
a pag. 51
Battista ospite del Comic festival
a pag. 51
a pag. 50
Oggi
Domani
Domenica
) Nuvolosità irregolare per tutto il giorno ma con ampi spazi soleggiati, in particolare sul settore tirrenico. Possibili comunque sporadiche e brevi precipitazioni, anche a carattere nevoso oltre i 300 metri. Sereno o poco nuvoloso in nottata. Temperature in diminuzione sia nei valori minimi che massimi, venti sostenuti di Maestrale, mari generalmente mossi.
Poco o parzialmente nuvoloso in mattinata e nel pomeriggio, con alternanza di annuvolamenti ed ampi spazi soleggiati. Tra al sera e la successiva notte possibile aumento della nuvolosità sul Vulture e l'area bradanica con sporadiche deboli precipitazioni anche nevose fino a quote molto basse. Temperature in ulteriore calo, venti di tramontana, mari mossi.
Nuvolosità irregolare nella prima parte del giorno con possibili deboli e brevi nevicate fino in pianura sul Vulture-Melfese, Materano, Metapontino e Pollino. Ampi spazi soleggiati invece sul Lagonegrese. Miglioramento generale tra il pomeriggio e la sera con assenza di fenomeni. Temperature stazionarie, venti moderati da Nord/Nordest, mari ancora mossi.
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Venerdì 13 febbraio 2009
a TAVOLA
Weekend
Cene per tutti i gusti e serate danzanti solo per due
San Valentino a lume di candela Terrazza con vista sui Sassi
di MARIA ANNA FLUMERO
MATERA - San Valentino vuol dire anche trattarsi bene. Trattare bene il proprio palato. E a Matera, città del meridione, patria dei sapori genuini non potevano mancare serate ad hoc. Da cene a lume di candela per giovani o consolidate coppie a party per i single. Per domani sera stop ad sms tra cellulari tecnologici, messaggi su face book e spazio al battito d'ali di Cupido. Al via il nostro tour presso le varie strutture ricettive della città dei Sassi. “Le Dodici Lune - The Twelve Moons” di Giuseppe Salvatore ed Aldo in Via San Giacomo - rioni Sassi - propongono un menu di 30 euro. Antipasti tipici tra cui «ricotta di capra, stracciatella , mascarpone al gorgonzola, friggitelli, cruschi, olive dolci fritte, crostino al lardo di colonnata, per poi passare ad assaggini di primo - proseguono in dettaglio i titolari -gnocchi alla bavosa e cavatelli funghi e salsiccia. Come secondo invece calamari ripieni, insalatina in agrodolce e patate alla contadina. Immancabile il dolce della casa, tutto con bevande incluse». Rimanendo nei rioni Sassi, in via Fiorentini il “Ristoran-
te Nadì” di Giuseppe Bianchi, propone, sempre a 30 euro a persona «antipasto della casa, ravioli a cuoricini con speck e radicchio, tagliata di manzo con rucola e grana , panna cotta alle fragole, primitivo del materano - conclude Bianchi - bevande e serata animata con piano bar, il tutto a partire dalle ore 21.30». Negli accoglienti spazi de “La grotta di Bacco” in via delle Beccherie di Gianni Viggiani -cena a lume di candela «con semplici piatti di carne e pesce, ampia scelta di vini, dolci e cioccolateria. Poi appuntamento con “Insieme in famiglia” per domenica». Nella sontuosa Piazza Duomo, nei pressi della cattedrale padroneggia la nuova struttura “Palazzo Gattini” che propone «speciale San Valentino con una romantica serata d'amore, con suite e panorami unici». Il menù prevede «fritti misti lucani, fiori di lampagioni, tortino di patate, foglie di ulivo con rape e mollica fritta, ravioli di verza e Lucanica, costatine d'agnello con puntarelle, crema di ricottine su rucola e marmellate. Come dolce torta all'arancia». La "Cena più Romantica dell' anno" a 50 euro a coppia presso l' Hotel del campo, Ristorante “Le Spighe” in Via Lucrezio di
Carla Passarelli. Il menù prevede «tartine e millefoglie con fonduta di grana, petali di salmone marinato, tortino di riso con radicchio e scampi, pansotti con ricotta e spinaci in crema allo zafferano, filetto di maialino da latte con flambé di mele e infine Parfait L' Amour». La cena può essere anche inclusa nel pacchetto “Una Fuga Romantica” con altri confort per 80 euro a persona. Presso l'“Hilton Garden Inn” il menù a 45 euro a persona prevede «ostrica fine de Claire e berlucchi rosè, pomodoro farcito alle Melanzane, chitarinna al torchio
con crostacei e cuori di carciofo, filetto di branzino e gambero al vapore - conclude Roberto Tripodo, Sales&Events Manager - Bavarese al Cioccolato Extra Fondente e ananas caramellata». In contrada Palomba, presso l' omonima “Villa” un menù a 25 euro a persona con ballo e divertimento. Affettati tipici, cavatelli funghi e salsiccia con piccante, trofie ai frutti di mare, arrosto, frutta maliziosa e dolce. Per i più giovani il club Xxl in Via La Martella propone “San Valentino Party”, una serata con musica dal vivo,
Bavarese al cioccolato extrafondente
LA CIOCCOLATA e la panna la fanno da padrona per ogni 14 febbraio. Il bianco e il nero, energizzanti naturali. Per i single ma anche per le coppie. “Bavarese al Cioccolato ExtraFondente”. Ecco la ricetta consigliata invece dall' Hilton Garde Inn di Matera. «Gli ingredienti per 4 o 5 porzioni sono -l o chef patisserie Vincenzo Casucci consiglia - 150 g latte, 100 g zucchero, 75 g tuorli ( 4 circa), 150 g cioccolato extra fondente Araguany 70% di massa di cacao, 300 g panna
merengue e salsa, disco dance e stuzziccheria. Tutto ad ingresso libero, start ore 22, con possibilità di tesseramento. Tenuta “La Volpe” Diga di San Giuliano - e la Scuola di ballo “Piel Morena” festeggiano a ritmo di musica - bachata, reggaeton, divertentismo '70 '80 '90. Inoltre è prevista una “cena con antipasto, con due primi piatti ed un secondo al costo di 20 euro a persona. Per chi vuole accedere solo alla sala da ballo l'ingresso è di 6 euro dalle ore 22 in poi- comunica la titolare Clementina Volpe. Nei rioni Sassi continuano le grandi serate al “Keiv
fresca, 6 g gelatina in fogli ( colla di pesce), 100 g pan di spagna al cioccolato». Procedimento? Bollire il latte e unire con lo zucchero ed i tuorli precedentemente miscelati, di nuovo sul gas ed a fuoco lento portare a 85°.Unire prima la gelatina già ammollata in acqua fredda e successivamente il cioccolato. Portare a raffredamento ( 28°) ed aggiungere la panna già semimontata. Preparare lo stampo con una base di pan di Spagna e colarvi all'interno la Bavarese. Porre in frigorifero x 12 ore
Un fine settimana tra cene romantiche e visite guidate alla Cripa del peccato
Pane, amore e fantasia ... nei Sassi
Peccato Originale" ubicata a circa 14 Km. dalla città e la visita prosegue nel Parco della Murgia materana, poi pranzo in una antica masseria fortificata del '500. Nel pomeriggio relax e in serata cena per gli innamorati. Per domenica un pranzo a percorso davvero unico». Per maggiori informazioni contattare Karma Viaggi allo 0835-314244. “Speciale San Valentino a Matera” per l'Agenzia Viaggi Lionetti. «Arrivo a Matera nel pomeriggio di venerdì e sistemazione presso hotel 3 stelle. Successivamente passeggiata romantica nel centro storico, lungo la dorsale Barocca - dice la di-
circa, sformare, decorare e… Buon appetito. m.a..f
Da gu st ar e
L a vacanz a
MATERA - San Valentino a Matera. Ottima ricorrenza per scoprire i tesori della città Patrimonio Unesco. Pacchetti turistici davvero allettanti. Idee uniche proposte da due operatori turistici materani: “Karma Viaggi” e “Agenzia Viaggi Lionetti”. “Pane di Matera, amore nei magici Sassi, e fantasia...” In cosa consiste? «E' un week end di San Valentino a Matera, che parte da oggi fino a domenica 15 - comunica la direzione di Karma Viaggi specificando - sono una serie di iniziative per materani e turisti, per coccolarsi un po’, come un percorso Wellness nel cuore dei Sassi, un pranzo con "Percorso dei Sensi", e la visita alla "Cripta del peccato originale" affrescata con le scene bibliche della prima coppia di fidanzati del mondo». Il programma? «Per oggi pomeriggio è previsto l'arrivo a Matera. Alle ore 18, incontro con la guida locale per una passeggiata notturna negli antichi rioni Sassi- dichiara il titolare, Luca Prisco - e una cena tipicamente materana. Sabato mattina visita alla "Cripta del
cafe'”. Ingresso libero, start alle ore 22. Groove & Motion Music Designer con Roberto Linzalone & Francesco Mongello. “San Valentino e San Faustino” si festeggiano sabato anche allo “Ziggurath” in Via XX Settembre. Partenza alle ore 23. Musica house, classic e revival. Ingresso in lista invito. Le offerte in città sono numerose e alla portata di tutti i portafogli. Non rimane che consigliare, a tutti gli innamorati: “Se l'amore, nomade benedetto, è tuo ospite, tienilo caro”, come diceva Azizoddin Nasafi. cultura@luedi.it
rezione - il programma prevede una cena con musica dal vivo in locale trendy nei rioni Sassi. Per sabato suggeriamo una visita al Musma (museo della scultura contemporanea) per la sua splendida collezione di sculture, disegni, incisioni, gioielli e libri d'arte. Nel pomeriggio visita all'affascinante chiesa rupestre Santa Lucia alle Malve e al Museo casa-grotta. Durante il percorso degustazioni presso wine shop locale. Infine, “cena di Cupido". Al ritorno in hotel, in camera, un omaggio dell'agenzia per una "notte spumeggiante". Domenica colazione in e check-out e partenza». Per informazioni contattare 0835 -334033. Quale il menù di San Valentino? Il “Ristorante Rivelli” proporrà “antipasto di gamberoni alla giamaicana, primo di linguine ai frutti di mare - conclude Paola Cucciniello, responsabile turismo locale “Agenzia Lionetti” - come secondo una tagliata di filetto in salsa saporita, arance al grand marnier e dolci della casa». m.a.flum.
Il Cookie Sutra CIBO e amore sono i protagonisti del libro “Il Cookie Sutra. Dove l'immadinazione è fertile, l'amore non perde freschezza e non si sbriciola”. Un binomio di cui s'è scritto molto, quando a nutrirsi di cibo e amore è l'uomo. Nessuno però ha mai mostrato con immagini esplicite, colorare e divertenti che cosa accade quando è il cibo stesso a nutrirsi dell'amore. Il Cookie Sutra presenta due semplicissimi biscotti che si cimentano con le posizioni del classico dell'eros, il Kamasutra: si comincia dalla preparazione del corpo (e del forno!) per poi passare alle posizioni più simpatiche e audaci dell'amore. Riscoprendo i grandi classici (La prima posizione), sollecitando la fantasia (Le Tenaglie), suggerendo ai più impavidi nuove frontiere da esplorare (La Carriola)... Senza sbriciolare come un biscotto.Un San Valentino, quest'anno, nel segno del divertimento e della golosità. Il Cookie Sutra stimola l'immaginazione, risveglia i sensi e solletica l'appetito. cultura@luedi.it
“Parfait l’Amour” per i più golosi Anche per la festa degli innamorati due goduriose ricette. La struttura materana “Hotel del Campo” consiglia ai lettori de “Il Quotidiano della Basilicata” una ricetta davvero molto dolce: “Parfait l'Amour” ideato dallo chef Antonio Nuzzolese. Ingredienti per 4 persone 50 gr. Cioccolato Fondente 50 gr. Cioccolato Bianco” 4 Tuorli d'Uovo 2 Albumi 20 gr. di Miele d'Acacia 25 gr. di Zucchero 50 gr. di Zucchero Vanigliato 2,5 dl. di Panna fresca 1 pizzico di Sale e 3 cl. Di Rum 4 dl di alcool 95^ Preparazione Battere i tuorli con il miele, lo zucchero vanigliato e un pizzico di sale. Battere gli albumi a neve con lo zucchero e unirli insieme alla panna montata all'impasto precedente. Far sciogliere i due cioccolati separatamente con il Rum. Dividere l'impasto delle uova in due parti e colarvi il cioccolato bianco e quello fondente. Foderare uno stampo a forma di cuore con dei piccoli amaretti e versare l'impasto avendo cura di evidenziare i due colori. Congelare nel freezer per almeno 2 ore. Sformare e decorare a piacere. m.a..f
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la RIBALTA
Weekend
A Potenza
La presentazione dell’opera è parte dell’iniziativa del Mibac “Innamorati dell’Arte”
In due con un solo biglietto alla mostra “Enigma del vero”
La tela di Giordano “conquista” Matera
di MARIA ANNA FLUMERO
Il film ideale
“Il mio nuovo strano fidanzato” POTENZA - Per un San Valentino in celluloide da non perdere la proiezione della pellicola “Il mio nuovo strano fidanzato” Irriverente commedia scritta e diretta a quattro mani da Teresa De Pellegri e Dominic Harari, vincitrice del Montecarlo Film Festival De La Comédie come Miglior Film e Miglior Sceneggiatura. Leni Dalinsky è una ragazza ebrea che è tornata a casa per presentare il fidanzato Rafi alla famiglia. Tutto va a meraviglia, finché Rafi non rivela di essere palestinese. Il film sarà in visione al Museo archeologico nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu” Palazzo Loffredo, alle ore: 18.30 info: 0971.21719. L’iniziativa è organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata. cultura@luedi.it
me scrive il Soprintendente Salvatore Abita nella sua relazione inviata al Ministero - il momento in cui, dopo il suicidio di Lucrezia, il marito Lucio Collatino e Lucio Giunio Bruto giurano vendetta. L'episodio, narrato da Tito Livio,
Weekend
MOSTRE
MATERA - Anche a Matera “Innamorati dell'Arte”.San Valentino con Luca Giordano, pittore napoletano di elevata caratura e furore creativo. Nell'ambito dei grandi eventi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione della festa degli innamorati ieri nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi - piazza Pascoli -è stato presentato il dipinto di Luca Giordano (Napoli, 1634 - 1705) “Il giuramento di Bruto dopo il suicidio di Lucrezia”. L'olio su tela è stato acquistato di recente dallo Stato per il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata, con fondi ordinari del MiBAC. La pregevole opera sarà esposta al pubblico nella Sala Levi per l'intera giornata di sabato 14 delle ore 9 alle 130 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero, mentre, per visitare il museo, per la sola giornata di San Valentino, ogni due persone sarà consegnato un biglietto gratuito. Dopo circa due anni dalla proposta di acquisto presentata dalla Soprintendenza BSAE della Basilicata al Ministero la preziosa opera è stata finalmente acquisita al patrimonio pubblico statale, e farà parte delle raccolte permanenti di Palazzo Lanfranchi. «La tela raffigura - co-
benché raro nella pittura italiana, appare nel Seicento privo degli intenti moralistici cui soggiaceva nell'epoca medievale e rinascimentale e, per le diverse esigenze rappresentative, viene dato risalto all'intimo dramma di Lucrezia che decide di togliersi la vita a causa dell'abuso subito da Sesto Tarquinio. Nel dipinto il corpo esanime di Lucrezia è rappresentato in basso a destra retto dalle ancelle, con una bellissima idea e un alto senso coloristico. Ugualmente d'effetto la figura di Bruto, inondata da una soffusa luce che ne mette in risalto
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l'armatura e il roseo incarnato. Tali espedienti, assieme al grande tendaggio che copre il gruppo delle ancelle, rimarcano l'interesse neoveneziano, cortonesco e rubensiano del pittore e permettono di datare l'opera alla fine del 1670, primi dell'80». Hanno presenziato anche Alfredo Giacomazzi (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata), Agata Altavilla (Direttore del Museo) e il sindaco della Città di Matera Emilio Nicola Buccico. Una vera e propria opera d'arte che arricchisce il patrimonio del Museo Lucano d'arte Medievale e Moderna. cultura@luedi.it
POTENZA - Anche il Comune di Potenza aderisce all'iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Innamorati dell'Arte” promossa per il 14 febbraio, giorno di San Valentino. L'obiettivo è quello di invitare a fruire del patrimonio artistico sia le persone già innamorate dell'arte che quelle che ancora devono conoscerla per innamorarsene. Per l'occasione, così come nei musei, monumenti e siti archeologici statali, anche nella Galleria Civica di Palazzo Loffredo basterà presentarsi in due per accedere pagando un solo biglietto di ingresso e poter così visitare la Mostra L'Enigma del Vero. Ricordiamo che la Mostra promossa dal Comune di Potenza è stata prorogata fino all'1 marzo prossimo.Critici e visitatori hanno ancora la possibilità dunque di farsi condurre attraverso un'affascinante esperienza che si snoda nell'ambito di cinque sezioni: La sfida della realtà tra fine Ottocento e primo Novecento: Stefano Fugazza, Realismo Magico, Novecento e anti Novecento: Giovanna Caterina de Feo, Realismo e ideologia, il dopoguerra: Valerio Rivosecchi Consumo della realtà e realtà del consumo: Francesca Romana Morelli, Obiettivo non obiettivo, dialoghi tra arte e fotografia: Flavia Matitti cultura@luedi.it
In Mediateca l’inaugurazione della Personale
Per Sonia niente storie
Fioroni in 40 opere
Il romanzo
MATERA - Personale dell'artista Carlo Fioroni.Verranno esposte 40 opere, acrilici su cartone pressato e tela, realizzate tra il 2005 e il 2008. Esse esprimono modulazioni di stati d'animo intensamente vissuti, in un ambito che si può qualificare di astrattismo esistenziale. Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata - Sala delle Arcate - Palazzo Lanfranchi Orario 9-13 / 15-19. Per informazioni: 0835.332832 0835.256262 La mostra rimarrà aperta fino al 15 marzo - inaugurazione: 14 febbraio, ore 17.30 Iniziativa organizzata dall'Archivio di Stato di Matera e dalla Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici della Basilicata. cultura@luedi.it
POTENZA - Sarà presentato, sempre nella giornata dedicata agli innamorati il romanzio di Sonia Topazio “Non voglio storie. Una storia d'amore”. L’evento è in programma presso il Palazzo di Città - Sala dell'Arco alle ore: 18.30. Per informazioni è possibile rivolgersi allo 0971.415009 L’iniziativa è organizzata dal Comune di Potenza/Ufficio Cultura. e rientra tra quelle inserite nel ricco cartellone allestito dal Mibac. cultura@luedi.it
A Metaponto Visita guidata tra i ruderi
Cercando di Afrodite nell’antica Grumentum
“Il mito e l’amore” GRUMENTO - Si intitola “Il mito e l'amore: la dea Afrodite a Grumentum e nel mondo antico” la mostra che si inaugura sabato al museo di Grumento. Si parte dalla ricostruzione virtuale del frammento marmoreo di Afrodite/Venere rinvenuto nelle Terme imperiali di Grumentum per illustrare le attestazioni ed i significati della dea dell'amore in Lucania e nel mondo antico. In occasione dell'inaugurazione gli allievi dell'Istituto Magistrale "Ema- L’anfiteatro di Grumento nuele Gianturco" di Potenza cureranno la lettura di fonti marrà aperta fino al 7 marzo. L’ inauantiche attinenti al tema della mostra gurazione, invece, non poteva essere effettuata in una data più indicata: il con accompagnamento musicale. L’evento si svolgerà presso il Museo 14 febbraio, festa degli innamorati, archeologico nazionale dell'alta Val alle ore 11. L’iniziativa culturale è organizzata d'Agri - Contrada Spineta Gli orari previsti per le visite sono: dalla Soprintendenza per i beni arlunedì 14 - 20; da martedì a domenica cheologici della Basilicata in collabo9 - 20. Per informazioni è possibile razione con l'Istituto magistrale contattare il numero telefonico di re- “Emanuele Gianturco” di Potenza. cultura@luedi.it te fissa 0975.65074. La mostra ri-
Essere coppia in Palestina nelle immagini di Betty Marcuso MOLITERNO - Sguardo sull’amore nei luoghi di guerra a Moliterno con la mostra fotografica di Betty Marcuso. Attraverso le immagini viene effettuato un viaggio nel quale risalta l'amore e il rapporto di coppia in Palestina, territorio martoriato dalla guerra da vari decenni. Le foto della Marcuso saranno ospitate negli spazi della Bibliomediateca comunale “Giacomo Racioppi” in Piazza Vittorio Veneto, 1 Orario: lun-ven 8-20; info: 0975.668529 La mostra rimarrà aperta fino al 27 febbraio - inaugurazione: 13 febbraio, ore 11. Iniziativa organizzata dal Comune di Moliterno/Bibliomediateca comunale “Giacomo Racioppi” cultura@luedi.it
METAPONTO - Nel giorno degli innamorati visita guidata al Museo archeologico nazionale di Metaponto ed al Parco archeologico. Il percorso espositivo organizzato all'interno del museo propone un quadro archeologico del Metapontino, dalle prime manifestazioni preistoriche al periodo tardoantico. Il parco archeologico comprende il santuario urbano, parte dell'agorà, il quartiere artigianale per la produzione delle ceramiche ed il grande asse viario nordsud su cui s'imposta l'intero impianto urbano. Nell'insieme sono riconoscibili le tracce di una notevole quantità di monumenti che hanno segnato la vita civile e religiosa della colonia, dalle fasi iniziali della sua fondazione fino alla conquista romana (III secolo a.C.). Orario: 9- 20; informazioni: 0835.745327. L’iniziativa è organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata. cultura@luedi.it
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la RIBALTA
Weekend
Al via il Carnevale di Rotonda
Tra carri allegorici e “Masks in Love” di EMILIA MANCO
ROTONDA - Sarà un Carnevale frizzante quello organizzato dalla ProLoco di Rotonda col patrocino dell'Assessorato al Turismo in collaborazione con l'Associazione Operatori Turistici e l'Avis. Un corposo cartellone di eventi è stato messo a punto per deliziare i rotondesi e coloro che decideranno di trascorre qualche giorno di vacanza nel cuore del Pollino. Si inizia sabato 14 febbraio, il giorno di San Valentino, con la tradizionale sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in maschera che avrà luogo, a partire dalle ore 16, nel cen-
tro storico. Alle ore 22 dello stesso giorno, presso il PalaRotonda, edificio recentemente ristrutturato situato in località Santa Maria dove fino a qualche anno fa sorgeva il cosiddetto capannone “Palombaro”, si svolgerà “Masks in Love”, una serata danzante in maschera dedicata a tutti gli innamorati. La settimana successiva, sabato 21 febbraio, sempre nel centro storico a partire dalle ore 16 sarà riproposta la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi in maschera che si sono iscritti al concorso indetto dagli organizzatori. Con inizio alle ore 18, invece, si darà spazio alla sagra gastronomica “Dop
Dop…2009” curata dall' associazione Operatori Turistici di Rotonda, nel corso della quale si degusteranno piatti a base dei prodotti Dop rotondesi e verrà presentata la “polpetta più grande del mondo” preparata secondo la ricetta tradizionale delle polpette di Carnevale rotondesi. Alle ore 19, sempre in piazza i Deejay di Radionorba animeranno la serata in compagnia della special guest star Sabrina Salerno coinvolgendo i presenti in movimentati balli in maschera. La celebre soubrette sarà protagonista presso il PalaRotonda, a partire dalle ore 22, di una serata disco in compagnia del Deejay di Bat-
titi di Radionorba. Domenica 15 febbraio, alle ore 22, sempre presso il Pala Rotonda, sarà protagonista un altro artista pugliese noto per le sue perfomance comiche sull'emittente televisiva Telenorba, Uccio De Santis che si esibirà in un esilarante spettacolo di cabaret. Domenica 22 febbraio, in mattinata, la sezione rotondese dell'AVIS organizzerà un appuntamento per i più piccoli con giochi ed animazione che coinvolgeranno le varie mascherine presenti. Nel pomeriggio dello stesso giorno
Abriola accende i “fucanoi” Robert Owens ospite del Nuclè per un lungo sabato notte house in onore del patrono di GIOVANNI MARTEMUCCI
PER I materani che si spostano ad Altamura anche in questo weekend degli innamorati, il Nuclè ha l'onore di ospitare, sabato 14, Robert Owens, uno dei nomi più importanti della musica house di Chicago degli anni '80, colui che ha spalancato le porte dell'house music al mondo intero. La sua lunga e prestigiosa carriera non ha bisogno di tante presentazioni: basterebbe ricordare che era lui a cantare in "Can You Feel It" dei Fingers Inc, il brano che ha fatto conoscere al mondo il genere della "House music", oppure "Tears", altro grande indimenticabile pezzo house, prodotto da Frankie Knuckles e Satoshi Tomiie. Cresciuto in seno ai cori gospel, come molti altri grandi vocalist, e nelle periferie povere di Chicago e Los Angeles, Robert Owens ha cercato e trovato una via di fuga nella musica, cominciando a mixare nei block party e in minuscoli club di Chicago. Nel 1985 incontra il produttore Larry Heard con cui fonda, insieme a Ron Wilson, la Finger Inc. rilasciando pezzi di successo come "Mystery
of Love", "Never No More Lonely", "Can You Feel It" che mostrarono un certo pionierismo nella ricerca stilistica, tanto che alcuni considerano tutt'oggi la formazione come quella che pose le basi della cosiddetta "deep house". Questa collaborazione gli valse una chiamata importante da New York, quella di Frankie Knuckles, che lo convinse a prestare la sua voce per il progetto Def Mix di un insigne squadra composta da Knucles, Satoshi Tomiie e David Morales. Ne venne fuori la splendida Tears, solo il primo frutto di una collaborazione che sarebbe proseguita dando risultati apprezzabili anche quando nel 1990 Robert, oramai lanciato nello show-biz, siglò un contratto per la 4th & Broadway, che con la produzione sapiente della Def Mix portò a Rhythms In Me, album di pura Chicago-house con molti spunti interessanti e ricco di confluenze nella tradizione gospel e coretti soul (Far Away, Little Things, AM Blues), che precedette il successone I'll Be Your Friends, hit che scalò in breve tempo le classifiche di tutto il mondo. cultura@luedi.it
ABRIOLA - Anche ad Abriola, piccolo centro lucano in provincia di Potenza, San Valentino sacerdote e martire romano è venerato da secoli col titolo di patrono del paese. La festa per San Valentino si svolge in mattinata con una messa a cui seguirà una processione in cui la statua del Santo sfila per le vie del paese. Alla sera vengono accesi i “fucanoi”, ovvero dei falò fatti con rami di ginestra. A mezzanotte in piazza viene premiato il fuoco più bello. Sempre in questo giorno si svolge la “Sagra di pasta e salsiccia”. Nella Chiesa Madre del paese è custodito il busto ligneo del Seicento del santo, un'urna e tre teche contenenti parte delle reliquie, tutte accompagnate da autentiche pontificie. Non si conosce come siano giunte ad Abriola queste reliquie. E' possibile che essendo il paese tappa importante della via Erculea anche la chiesa madre sarebbe stata meta di pellegrini che, volen-
do impreziosire il luogo di culto, hanno inserito in un altare le reliquie del santo martire. La leggenda di San Valentino narra che il paese stava soffrendo una lunga carestia e il santo mosso a compassione, nelle vesti di un nobile di nome Valentino Romano si recò in Puglia dove acquistò una grossa quantità di grano, impegnando, non avendo soldi, il suo anello. Disse ai mercanti di recarsi ad Abriola a consegnare il grano, lui li avrebbe pagati al loro arrivo. Ma arrivati ad Abriola nessuno conosceva questo Valentino Romano, allora andarono in chiesa per chiedere informazioni al parroco, ma entrando videro il mezzo busto del Santo che riconobbero come l'uomo che aveva dato l'ordine di acquisto del grano e che aveva dato in pegno il suo anello. Il grano fu consegnato agli abriolani riconoscendo il miracolo avvenuto per opera del Santo. emi.man
d a asco lt ar e Il concerto della band potentina stasera al “Deuble Deuce” in un’atmosfera anni ‘70
Cantando rock blues sulle note degli Effetto Luce di ALESSANDRO SILEO
POTENZA - Passano gli anni ma rimangono nei cuori quelle emozioni profuse da quei mitici fasti melodici di successo. Una serie di eccezionali onde melodiche coinvolgenti e concentrate da una ritmica piacevole ed incalzante, pronte a sorprendere ogni qualsiasi gusto melodico. Un genere vincente in grado di attirare le simpatie di chiunque in un vivace gioco, alternato da un buon ascolto ed un trascinante divertimento, che sarà inscenato dal gruppo potentino “Effetto Luce” in un concerto che si terrà, questa sera, al “Deuble Deuce” di via Mazzini. L'esibizione, fissata per le ore 22, conterrà un repertorio di indiscussa qualità ed interesse toccando celebri brani che hanno segnato la storia della musica mondiale. Il percorso sarà intrapreso,
A lato e sopra la band degli Effetto Luce
in serata, in chiave “rock-blues” interpretando pezzi famosi risalenti agli indimenticabili anni '70 e '80 che sicuramente stimolerà il pubblico a partecipare emotivamente a questo evento. Di Jimmy Handrix, Steve Raybaughan, sono le opere degne di nota assieme a quelle dei rinomati “Deep Purple” affermando uno stile “vecchio stampo” che lega la ori-
ginale musicalità alle esclusive radici della tradizione passata. Gli artisti che regaleranno un'atmosfera davvero densa di un'armonia avvolgente saranno: Michele Tedesco alla voce, Claudio Pietrafesa alla chitarra, Canio Sileo alla batteria, Andrea Guzzo al basso. Perché non deve mancare il pubblico potentino? «Invitiamo tutti a parte-
cipare al nostro concerto poiché noi interpreteremo il genere “rock-blues” che è un genere molto interessante poiché riesce a trascinare chiunque attraverso testi alternati tra lo stravagante rock and 'roll sino ad arrivare all'incitante blues texano.. La nostra esibizione cerca di soddisfare i gusti di tutte le fasce di età regalando un'occasione
di puro divertimento». Tra un squisito pasto ed un altro e degustando un inebriante cocktail o una semplice bibita, tutti avranno l'occasione di sbizzarrirsi in pista esibendosi con movenze esuberanti colme di fervido entusiasmo. L'interpretazione offerta dai musicisti rivelerà denunce di preoccupanti misfatti incombenti nella società, abitudinarie questioni allacciate alla quotidianità oltre che godibili strascichi sinfonici dal sano sentimentalismo o da passionali storie d'amore. Un appuntamento propizio da vivere per i single, durante la vigilia di San Valentino, in attesa che Cupido compia la sua difficile, dolce e fulminante missione. E c'è chi, invece, penserà ad aspettare la tanto attesa festa, con pieno romanticismo, tra tenere coccole. cultura@luedi.it
ci sarà la serata conclusiva del concorso riservato ai carri allegorici ed ai gruppi in maschera, mentre alle ore 21.30 presso il Pala Rotonda si svolgerà un “Pizza Party” allietato dalla musica degli anni '60. Gran finale martedì 24 febbraio con la premiazione dei carri allegorici e dei gruppi in maschera che hanno preso parte del concorso indetto dalla Pro Loco. Alle ore 21.30, invece presso il PalaRotonda si potrà assistere alla proiezione degli sketchs del Mudù girati nel 2008. cultura@luedi.it
Arte A MELFI
Estemporanea nel “cuore” dell’Arcobaleno MELFI - L'Associazione Ps2Mania, in collaborazione con il nuovo centro commerciale Arcobaleno organizzano, in occasione di San Valentino la manifestazione “San Valentino da incorniciare”, estemporanea - collettiva di pittura degli artisti dell'Associazione. Nell'ambito della manifestazione che inizierà il 12 febbraio, il centro commerciale assumerà la forma di un grande cuore dove tutti gli innamorati potranno trovare il loro rifugio. Nei corridoi dei due piani dell'edificio si posizioneranno i pittori che dipingeranno il loro quadri dedicati all'amore. Nella serata di domenica 15 febbraio, le opere completate saranno vendute, con un asta di beneficenza , il cui ricavato andrà ad associazioni umanitarie e di volontariato. Ma non solo questo sarà il fulcro della manifestazione , all'interno del centro ci saranno diversi punti d'attrazione con musica dal vivo , intrattenimenti e tantissime sorprese per gli innamorati .Una parte degli artisti nella creazione della propria opera, oltre a dare un saggio delle proprie capacità , darà la possibilità ad ogni persona di osservare da vicino il nascere di un opera e viverla fino a quando non sarà completata, come la nascita di un amore , il suo consolidamento e come un opera che vive negli anni , un augurio di un amore eterno. Il centro sarà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 21 con orario continuato, nei festivi con orario 10/21. Gli artisti che parteciperanno all'evento saranno oltre 20 , parteciperanno anche alcuni tra gli alunni più bravi del Liceo Artistico di Melfi. cultura@luedi.it
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Bucci al Cde
Festa latina
“Il Teatro per tutti” riprende sabato, alle 21, presso il Teatro Nuovo del de con “Canti leopardiani”, spettacolo di poesia, affidato al talento di Flavio Bucci e musica dal vivo eseguita da Anna Lapetina. Al termine, il Cde offrirà agli spettatori una degustazione di prodotti lucani. Con un solo ingresso di 10 euro possono assistere allo spettacolo due persone.
Stasera in programma nel “ Kaos Latino” del Touch Down esibizioni di salsa e jave con le coppie della scuola di ballo “Scent of Dance”. Dopo la mezzanotte, grande anteprima di San Valentino, la notte più romantica dell'anno. La pista accoglierà tutti gli innamorati e non solo, con una colonna sonora tutta caraibica e con le danze che maggiormente celebrano l'amore.
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Il Carro parlante Comicità Xxl A passo di tango
Aspettando San Valentino: “11° Non giudicare”. Questa sera replica per “Il Teatro del Carro Parlante” . Appuntamento presso il teatro Duni alle ore 20.30. L'associazione, presieduta da Anna Cimarrusti porta in scena un omaggio a Eduardo. La regia è di Gianfranco Ferrara, i testi di Carmelo Gaudiano. La storia si dipanerà tra individualismi e invidie.
Stasera al Club Xxl di Matera con Angelo Salamina. Ingresso libero dalle ore 22. Salamina si è formato a Potenza all' Accademia Comiclab di Serena Dandini. Diverse sono le sue partecipazioni anche a trasmissioni televisive nazionali. Il Direttore Artistico di festival di cabaret promette una serata scoppiettante. Per prenotazione salottino: 3400541179.
“Innamorati del tango”. Un San Valentino passionale da trascorrere nella milonga. A Matera, presso l'associazione “Club si balla Matera Tango” . Start alle 21.30 con ingresso di 5 euro a persona. La milonga, oltre ad essere un genere musicale è una «sala in cui si balla il tango argentino, nell' arco della serata sono previsti omaggi floreali alla donne» dicono i maestri Aresta.
Con il giovane attore alla riscoperta dei sentimenti
Nanny torna a Rionero “Rosso per amore o per forza” di LUCIA NARDIELLO
L’attore Schifino impegnato in uno dei suoi spettacoli teatrali
RIONERO - Proprio nella serata di San Valentino gli innamorati avranno una piacevole e stuzzicante sorpresa. Ritorna sulle scene rioneresi del teatro “La Piccola” un grande attore che ha fatto parlare di sè in tutta Italia. Si tratta di Nanny Schifino che dopo il grande successo al teatro Duse di Roma con la piece “Oberon”, sancito anche dalla presenza e dall'apprezzamento dell'autore Ugo Chiti, ritorna nella sua città nata-
le. Il giorno degli innamorati sarà, dunque, l'occasione per assistere ad un'opera unica già dal titolo: “Rosso per Amore o per forza”. Nanny solo sulla scena, con la partecipazione dell'attrice Lidia Trama darà una visione nuova dell'amore ridotto nell'era attuale a stereotipi preformattati. Uno spettacolo organizzato come sempre dall'associazione Skenè e patrocinato dalla provincia di Potenza con l'assessore alla Cultura Giuseppe
Telesca nonchè dal Comune di Rionero sempre pronto ad accogliere e sostenere le iniziative culturali proposte dalle associazioni locali. «L'intento - dicono gli organizzatori - è quello di vivere con intelligenza una festività istituzionalizzata, quale quella di San Valentino, attraverso pezzi teatrali che, affrontando il tema dell'amore in senso lato e al di fuori di ogni logica consumistica e inquinamento mediatico, mettano a nudo tematiche sociali di forte attualità e inducano gli spettatori, soprattutto i giovani, alla riflessione su di esse». Un San Valentino diverso e consigliato anche a tutti quelli che invece festeggeranno San Faustino, il protettore dei single. Lo spettacolo include testi di Paola Cortellesi ed è stato interamente ideato da Nanny che ne è il regista, insomma, un one man show. Infatti «lo spettacolo ha l'imprinting di uno show e si articola in alcuni monologhi in canzoni di celebri cantautori e musica dal vivo», a cura dei Vioclabass. «Il titolo, nella semantica delle parole utilizzate, esplicita il significato più immediato dello spettacolo».
Nanny Schifino
«Rosso è, per antonomasia, il simbolo dei sentimenti umani forti, dell'amore, ma anche della violenza: come si specifica con i termini amore e forza. Ma, questo rosso colore può essere anche una scelta, forzatamente, in senso religioso o laico, una scelta d'amore a 360° per il recupero di una nuova umanità che non frantumi e calpesti se stessa con la violenza di cui è capace e che domina le cronache dei nostri giorni».
Uno spettacolo da non perdere cui parteciperanno anche le classi superiori delle scuole rioneresi proprio per il valore e educativo e di riflessione cui spinge il testo. Gli appuntamenti con le scuole sono per gli spettacoli mattutini, il primo stamattina il secondo domani, con due sipari, uno alle ore 9 e l'altro alle 11. Il clou si avrà, invece, la notte di San Valentino con lo spettacolo delle ore 21. cultura@luedi.it
COMIC FESTIVAL
Battista fa tutto da solo dalla A alla Z di IRANNA DE MEO POTENZA - Torna questa sera l'appuntamento con il Comic festival, la rassegna di comicità e cabaret organizzata da Cose di teatro e musica e giunta all'undicesima edizione. Sul palco del cineteatro Don Bosco (ore 21) attesa l'esibizione di Maurizio Battista, il comico romano che porterà in scena lo spettacolo “Faccio tutto da solo (dalla A alla Z)” scritto a due mani con Stefano Fabrizi. A distanza di più di 10 anni da quando ha portato i suoi spettacoli dai locali romani a trasmissioni televisive come
Colorado Cafè (Italia1), Buona Domenica (Canale 5) e La Tintoria (Rai 3), Battista continua a coinvolgere ed appassionare lo spettatore grazie alla sua grande verve ed alla frizzante parlata senza mai abbandonarsi alla scappatoia della parolaccia. Artista romano tra i più amati di questo ultimo periodo, ha sempre messo in evidenza i vizi e le fobie del gentil sesso. Lui è un separato e in quanto tale è un arrabbiato con le donne, ma poi non ne può fare a meno perché sono l'oggetto del suo chiacchiericcio teatrale. “Faccio tutto da solo” è un recital di due ore nel
quale Battista, in uno sfondo scenografico che ricrea una sorta di grande tempio che racchiude il suo “sapere” con grandi lettere dell'alfabeto ammassate sul palco e un grande libro-vocabolario, si pone alcune domande osservando con occhio critico il mondo che ci circonda e argomentando pungenti riflessioni. Cosa succede se per caso una qualsiasi mattina di un qualsiasi giorno un normale cittadino inizia a leggere un giornale, una rivista, o un qualsiasi spazio pubblicitario con un occhio diverso? ……Tante domane, tanti perché, mille dubbi,
mille quesiti e una sola certezza: ridere in sua compagnia. Prendendo spunto dalla società attuale, costruisce un monologo fatto di ricordi, battute e improvvisazioni che si intreccia con la sua visione della realtà di oggi: ridicola, errata, banale o paradossale? I temi sono sempre quelli più sentiti: sociali, quotidianità, problemi di tutti i giorni come il caro vita. Un'allegra riflessione ad alta voce con lo scopo di indagare verità e leggende dei problemi dei giorni nostri. Il tutto con gran serietà… ma sempre con ironia! cultura@luedi.it
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Venerdì 13 febbraio 2009
il TREND
Weekend
Letti e vasche ultramoderne in un mix di lusso ed eleganza per creare un’abitazione da sogno
Una casa stravagante
di RAFFAELLA AQUINO n intreccio di eleganza e stravaganza che oggigiorno trova accoglienza nelle più moderne e originali camere da letto. Un culto per molti, una moda per altri, scomodo e poco funzionale per alcuni, assolutamente fashion e di tendenza per tutti coloro che vedono nel letto rotondo “il miglior pezzo d’arredamento” della propria casa. Le richieste sono in aumento e per far fronte a clienti sempre più esigenti, i migliori marchi di design si adoperano nella creazione del modello migliore. Ovviamente ce n’è per tutti i gusti, da quello girevole imbottito in pelle o eco pelle, a quello in rovere, da quelli che non hanno bisogno di biancheria "speciale", perchè hanno il materasso tradizionale, a quelli che che hanno le reti sollevabili ed un comodo spazio porta biancheria. E dopo che il magnifico letto rotondo trova la sua migliore destinazione, consigliata quella al centro della stanza, guai a rinunciare ad un corredo chic e trendy. Lenzuola in seta, piumoni e coste in tinta, perfino cuscini con bordo e piume di struzzo. Ci sono perfino quelli con rivestimento sfoderabile, versatili e adattabili a qualsiasi ambiente. E se fino a qualche anno fa, i prezzi per acquistare il letto dei propri sogni erano a dir poco esorbitanti, oggi non è più così. Del resto, per gli amanti dell'arredamento ultra moderno, il letto rotondo, rappresenta una scelta simpatica e creativa, a cui non si rinuncia molto facilmente. Ma quando arriva il momento di pensare all'arredamento, è bello fare i turisti per caso, alla ricerca e alla scoperta dell'oasi perfetta. Non solo la camera da letto quindi, ma ogni stanza e ogni particolare. Tra questi la vasca da bagno. Ce ne sono alcune "da mille e una notte", altre fin troppo bizzarre. Tra le più lussuose e forse esagerate, c'è la vasca idromassaggio con televisore al plasma incorporato. Ro-
U
ba da nababbi. Per chi invece pensa ad una casa proiettata al futuro, Tetsuya Nakamura ha pensato bene ad un set da bagno con il quale si potrebbe volare nel tempo e nello spazio. Il designer giapponese ha ideato una completa linea di prodotti da bagno, vasca, lavandini, e accessori in tinta. Costi "quasi" complessivi trenta mila euro. E la cucina moderna? Di certo non può avere elettrodomestici anonimi. L'ultima frontiera del fashion design è la verniciatura digitale in aereografia che va a donare un tocco di "decoration" a frigorifero, cappa, forno, lavastoviglie. Gli accessori per la casa non saranno certo da meno, parola d'ordine: ultra moderni. Piatti e bicchieri in sintonia con la verniciatura digitale, poltrone che fanno da libreria, sgabelli come margherite colorate e chi più ne ha più ne metta. E per tutti gli uomini, ancora indecisi sul regalo da fare alla propria amata a San Valentino, un'idea che lascerebbe senza fiato la propria metà ci sarebbe: una magnifica, immensa e spettacolare cabina armadio, “rigorosamente moderna”, alla “Sex and the City”, la stessa che Big dona alla sua Carrie come regalo di nozze. E se poi nella cabina farete trovare anche un bellissimo paio di sandali Manolo’s e magari qualche borsa Chanel e Loius Vuitton, il gioco è decisamente fatto. Sarà vostra per sempre, almeno nei sogni. Se invece, siete tra i fortunati milionari della lotteria italia o del superenalotto, lasciate da parte i sogni e date libero sfogo a tutti i vostri desideri.
Pillole di bellezza L’abito giusto per una “dolce”serata IL count-down per il giorno più romantico dell'anno è iniziato già da qualche giorno, e finalmente San Valentino è arrivato. E per renderlo davvero unico ci vuole l’abito giusto, adatto al vostro stile. Ecco allora qualche consiglio. Basta soltanto scegliere quello più in sintonia con la vostra personalità e la serata sarà davvero perfetta. Per chi ama lo stile “hippy” ma non rinuncia a quell'eleganza ricercata, può indossare un abito leggermente fiorato, o “rosso passione”, corto e se siete davvero fashion, senza le calze. Mettete un tacco 12 centimetri e una giacchetta aderente. Per chi adora, invece, le tinte pastello e i dettagli preziosi e romantici, un abito chiaro con un lungo cappotto, e scarpe in tinta può essere l’ideale. Infine, per chi ama l’eleganza del total black (una garanzia per ogni occasione), optate per un completo a vostra scelta, e rigorosamente del colore dell’eleganza. Abbinate un bolero di pelo, clutch rosa di pelle e, perchè no, un gioiello importante.
I più cool Un bracciale “d’amore” firmato Tod’s
Borse e ombrelli “romantici”
ANCHE Tod’s ci propone la sua collezione di regali dedicati proprio a San Valentino. Per il giorno della festa degli innamorati, ecco alcune idee regalo preziose, fashion e molto chic. Per far felice chi amate alla follia. L’idea regalo di Tod’s si rifa’ allo stile classico ed elegante del brand. Questo prezioso braccialetto e’ davvero un modo elegante per dichiarare tutto il vostro amore alla persona che rappresenta la vostra dolce meta’ nel giorno di San Valentino. Il gioiello e’ realizzato artigianalmente ed e’ stato impreziosito con una pietra rossa, proprio il colore per eccellenza dell’amore.
SE siete a corto di idee per la festa dell’amore, ecco che Jacobs vi propone la sua collezione di oggetti pensati appositamente per questa ricorrenza. Tante idee regalo glamour che tutte le donne vorrebbero ricevere in dono nel giorno piu’ romantico e dolce dell’anno. Dalle borse agli ombrelli e ad altri accessori, tutti rigorosamente a forma di cuore. Le bag sono perfette per andare in giro a fare shopping o semplicemente adatte da passeggio. I gadget di Marc Jacobs per San Valentino non finiscono qui: basta fare una ricerca on line, o nei negozi che vendono il marchio, per accorgersi che ci sono idee per tutti i gusti e..le tasche.
Al Capone doveva uccidere anche me SIGNORI e signore. Ladies and gentleman. Rullo di tamburi: San Valentino è arrivato. Da capo. Altrimenti vi lascio pensare che io sia entusiasta della festa degli innamorati (e via con tonnellate di miele). No. Mi viene l’ansia, l’angoscia. Perché? Perché sono single. E non sopporto più di vedere vetrine piene di cuori. Baci di cioccolato e coppie mano nella mano. Diamanti che sono per sempre (e matrimoni che durano il tempo di un “sì”). Offerte di weekend romantici a Parigi (due giorni 1.650 euro). Rose rosse (quelle vendute dai cingalesi) paghi uno prendi tre (così fai contente anche le amanti). Ma come non sei felice della felicità degli altri? Mi chiederete… Vi rispondo: no. Un altro no. Possibile che “gli
altri”non siano mai “io e…”. Io che San Valentino me lo ricordo per la strage di Al Capone del 1929. Io che non riceverò fiori, inviti a cena, regali. Io e non “noi”. Questo è il problema. Il mio. Perché non so voi, ma io - non bevo aperol – sono single! Che faccio?Compro una confezione di kleenex e mi ubriaco sul divano davanti alla tivvù (evitando di guardare Love Story altrimenti mi attacco al tubo del gas)? Da capo. Respiro profondo. Bene, crisi isterica passata. Trasformerò questo giorno nella vigilia di San Faustino (il protettore dei single). E come facevo da adolescente scriverò sul diario: “San Valentino è la festa di ogni cretino che crede di essere amato. Invece è stato fregato”. (Vitamina)
Venerdì 13 febbraio 2009
CINEMA
Weekend
Esce oggi il film con Brad Pitt un cinquantenne che diventa giovane
in Dvd Un amore fantascientifico tecnologicamente romantico
Una vita al contrario
BENJAMIN Button nasce il giorno della fine della prima guerra mondiale, è un bimbo in fasce ma ha la salute di un novantenne: artrite, cataratta, sordità. Dovrebbe morire il giorno dopo e invece più passa il tempo più ringiovanisce. La sua è una vita al contrario che attraversa il Novecento americano sempre alla ricerca del primo e unico amore, una donna molto più emancipata, libera e in linea con il suo tempo di lui. L'unico momento in cui si potranno trovare sarà all'incrociarsi delle loro età: «Mi amerai ancora quando sarò vecchia?», chiede lei. «E tu mi amerai ancora quando avrò l'acne?» risponde lui. Fincher sceglie di narrare una storia con un espediente classico: a partire dalla mo-
L’amore ai tempi dell’indie rock
NICK e Norah si incontrano e si innamorano nell'arco di un'indimenticabile notte newyorkese. Tratto dall'omonimo romanzo di Rachel Cohn e David Levithan. Nick è ancora sentimentalmente legato a Tris alla quale continua a dedicare compilation a tema nonostante lei lo abbia lasciato. Norah, che è cresciuta in un ambiente musicale. I destini di Nick e Norah si incrociano sui binari di una notte in cui l'intera gioventù è in fibrillazione per il concerto segreto della band del momento.
La scheda NICK & NORAH nazione: USA anno: 2009 genere: Commedia durata: 90 min. regia: Peter Sollett sceneggiatura: Lorene Scafaria cast: Michael Cera, Kat Dennings, Alexis Dziena, Aaron Yoo, Rafi Gavron fotografia: Tom Richmond montaggio: Myron I. Kerstein musiche: Mark Mothersbaugh distribuzione: Sony Pictures Italia
La scheda IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON nazione: USA anno: 2009 genere: Drammatico, Fantasy, Romantico durata: 166 min. regia: David Fincher sceneggiatura: Eric Roth cast: Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Elle Fanning, Jason Flemyng, Julia Ormond fotografia: Claudio Miranda montaggio: Kirk Baxter, Angus Wall distribuzione: Warner Bros
WALL-E è l'ultimo robot sulla terra dopo che gli umani l'hanno abbandonata perchè invasa dai rifiuti. Si sono dimenticati di spegnerlo e lui da 700 anni continua a fare quello per cui è stato costruito: comprimere e ammassare rifiuti. Non parla ma si fa capire molto bene a gesti e attraverso una gamma di suoni espressivi. È un robot animato come un animale antropomorfo, un piccolo Charlot: operaio alienato che sogna un domani migliore guardando il cielo stellato. E quando dal cielo questo domani migliore arriva sotto forma di un altro robot, Eve, più moderno e programmato per cercare vita sulla Terra, Wall-e lo insegue sull'astronave madre. Lì sarà un portatore sano e inconsapevole di caos e anarchia assieme agli altri "devianti" della società cioè i robot difettosi, l'equivalente di quella famiglia di freak che erano i pesci da acquario con cui aveva a che fare Nemo. Andrew Stanton torna a raccontare "un'odissea d'amore" dopo quello straordinario road movie acquatico che è stato Alla Ricerca di Nemo e lo fa sostituendo alla vastità dell'oceano la profondità dello spazio e alla forma del film on the road quella del cinema di fantascienza distopico. Ma Wall-e non è la solita celebrazione della riappropriazione da parte dell'uomo della sua umanità in un futuro dove la tecnologia ha vinto sullo spirito, al contrario è un film capace di commuovere anche solo con un abbraccio, che afferma la bellezza e il romanticismo della tecnologia attraverso alcune delle scene più semplici e disarmanti che il cinema abbia mai offerto.
Weekend La colonna sonora del film di Venoresi Doppio cd di Antonello Venditti
Ecco “Italians” Dedicato alle donne
MUSICA
Tutto in una notte
dernità, attraverso le memorie di un diario letto alla protagonista ormai anziana e in punto di morte. Fotografa tutto virando verso il seppia e opta per la calligrafia spinta, cosa che ovatta il racconto con l'indulgenza e il fascino di cui sono dotati i ricordi. Il risultato è un'agiografia del passato che vince sul presente (New Orleans ieri e oggi con Katrina alle porte), una prospettiva a ritroso indulgente e favolistica sugli Stati Uniti. Gigantesco il lavoro fatto sull'invecchiamento e il ringiovanimento digitali di Brad Pitt, entrambi ottenuti sperimentando una tecnica innovativa di motion capture. Il risultato è evidente: in ogni caso il personaggio è sempre lui, Brad Pitt, anche quando gli somiglia veramente poco.
DA domani nei negozi «Italians», la colonna sonora originale del film diretto da Giovanni Veronesi, con Carlo Verdone, Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio. La pellicola in sole tre settimane ha già superato gli 11 milioni di euro di incasso. Le musiche della colonna sonora originale sono state composte, orchestrate e dirette da Paolo Buonvino, musicista e compositore siciliano già vincitore l’anno scorso del David di Donatello e del Nastro d’Argento per «Caos Calmo». Il cd, pubblicato su etichetta Sugar, contiene inoltre i brani, anch’essi facenti parte della colonna sonora, «All’alba ti pinsai», «Strade D’Arabia», «Occhi» (musiche di Paolo Buonvino/testo di Faisal Thaer, interpretate da Faisal Thaer), «One, Two» (Amy Diane Pieterse -Dmitry Semenov, interpretata da Amy Diane Pieterse) e «Meraviglioso», scritto da Pazzaglia e portato al successo da Modugno.
ESCE oggi «Le donne», doppio cd in cui sono raccolte le più famose canzoni che Antonello Venditti ha dedicato al pianeta femminile. Se il focus del best è la donna, per estensione logica e naturale, questo doppio album diventa anche una grande raccolta dedicata all’amore e alle sue molteplici sfaccettature. Oltre i grandi classici del repertorio vendittiano, la raccolta, per la gioia dei suoi fan più attenti, è arricchita da alcuni brani nella versione originale che non sono stati quasi mai utilizzati nei concerti o in altre raccolte. Spiccano fra questi: «Sora Rosa» (la sua prima canzone), «Donna in bottiglia» (brano tratto dall’album «Buona Domenica» e mai utilizzato prima in una raccolta), «Una stupida e lurida storia d’amore» (da «Ullalla» uno dei suoi primi album) «Lilly», «Piero e Cinzia».
Ubriachi di vinile
Un chitarrista che dà i brividi di ANTONIO LUDOVICO ANCORA oggi - dopo più di trent'anni - quando ci capita di sentire My sweet Lord rimaniamo a bocca aperta, per quella chitarra che fa venire letteralmente i brividi. Poi, se casualmente la confrontiamo con la canzone delle Chiffons, da cui Harrison avrebbe preso spunto, tant'è che fu condannato per plagio, ci viene voglia di chiudere lo stereo. Fate voi. A noi George -il terzo Beatles - fa impazzire e quel suo andamento lento, mai sdolcinato però, lo contraddistinguerà per sempre, come un fedele marchio di fabbrica, mai rinnegato. George Harrison morì a Los Angeles il 29.11.2001, dopo una lunga malattia. Diciamolo francamente, nei confronti del chitarrista inglese,
ancora oggi dominano due correnti di pensiero: alla prima aderiscono coloro che sostengono che George capitò nel gruppo sbagliato perché sommerso da due autentici giganti, alla seconda aderiscono coloro che affermano - al contrario - che ebbe grande fortuna ad inserirsi nel gruppo giusto, dove potè affinare le sue grandi qualità. Questo è un album non doppio, ma addirittura triplo, quindi tutto lascia pensare che in quest'opera mastodontica George abbia riversato anni e anni di ispirazione repressa. Comunque, nonostante la mole, è un lavoro validissimo, se vogliamo anche piuttosto agile e poi l'ex Beatles è in ottima compagnia. Infatti, suonano con lui l'amico-nemico (per via della fidanzata) Eric Clapton, l'ex Cream Ginger Baker, il fido Ringo Starr, i Badfinger
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La copertina del disco
ed altri. A parte il successone di My sweet Lord, qui troviamo altri brani di inaudita bellezza e tutti in stile Harrison: Isn't it a Pity è dolcissima (ma vi consigliamo la meravigliosa versione di Mia Martini “Al mondo”, un autentico gioiello), What is life, Run on the mill costituiscono tre ottimi “aperitivi”; e poi ci sono due brani di Dylan: I'd have you anytime e If not for you, splendide ballate, e non poteva essere altrimenti. Da segnalare che un'intera facciata è occupata da alcune interessanti jam sessions e che nella versione, riveduta e corretta, del 2001, vi sono altri brani aggiunti. Antologico. Canzone più bella: My sweet Lord George Harrison: All things must pass (1970)
Le classifiche 1 Alla mia età Tiziano Ferro 2 Effedia sulla mia cattiva strada Fabrizio De André 3 Primavera in anticipo Laura Pausini 4 Musiche ribelli Luca Carboni 5 San siro live (2008) Negramaro 6 In direzione ostinata e contraria Fabrizio De André 7 Gaetana Giusy Ferreri 8 Safari Jovanotti 9 The crying light Antony & the johnson 10 This is the life Amy Macdonal 11 Fabrizio De André Fabrizio De André 12 Il cielo ha una porta sola Biagio Antonacci 13 Spirito libero Giorgia 14 Fleurs 2 Franco Battiato 15 Più di me Ornella Vanoni 16 Dentro ogni casa Pacifico 17 In direzione ostinata e contraria 2 Fabrizio De André 18 And winter came... Enya 19 Viva la vida or death and all his friend Coldplay 20 Creuza de ma Fabrizio De André 21 L'animale Adriano Celentano 22 The greatest hits 25 Simply red 23 Black ice Ac/dc 24 Secondo tempo Ligabue 25 Il movimento del dare Fiorella Mannoia 26 Live in italy Zucchero 27 Arrangiamenti p.f.m. Fabrizio De André 28 Questo sono io Gigi D'Alessio 29 Non al denaro, non all'amore, ne al ciel Fabrizio De André 30 Incanto Andrea Bocelli (fonte www.fimi.it)
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Rubriche
Venerdì 13 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Siete più razionali e concreti del solito: prenderete le iniziative più appropriate nel lavoro. In amore non avete rivali.
TORO 21/4 - 20/5
Dovrete rivedere le scelte professionali: i tempi sono critici e i costi molto alti. In amore state navigando a vista.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro il momento è piuttosto delicato e dovrete evitare cedimenti psicologici. Attrazione per un Ariete.
CANCRO 22/6 - 22/7
Quello che avete ottenuto fino ad oggi nel lavoro non è poco come vi sembra: la vostra ambizione è eccessiva. In amore siete incontentabili.
LEONE 23/7 - 23/8
Avete una gran voglia di fare, di lanciarvi in nuove avventure professionali: valutate bene se è il momento giusto. Chiedete di più ad un Sagittario.
VERGINE 24/8 - 22/9
Coltivate di più le pubbliche relazioni: nel lavoro potranno esservi molto utili. Cinismo ingiustificato in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
La vostra ampiezza di vedute unita all'elasticità rende più facili i rapporti professionali. Attrazione per un Leone.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Se la sorte in questi giorni non vi aiuta nel lavoro non dovete scoraggiarvi: ve la caverete benissimo. I dubbi in amore svaniranno.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Dovete frenare l'impazienza: le carriere professionali non si costruiscono in poco tempo. Il vostro fascino farà un'altra vittima…
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Fate tesoro degli errori del passato nel lavoro e guardate avanti con ottimismo. Benissimo l'amore.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non è con l'improvvisazione che potete pensare di andare avanti nel lavoro e sfondare. L'amore vi aiuta a non scoraggiarvi.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS: S con tomo L: tomo di CO = Sconto molto modico;
Nel lavoro non è ancora arrivata la svolta che aspettate: frenate l'impazienza per evitare passi falsi. In amore siete in tempo per evitare un errore.
Televisioni
PRIMA SERATA
18.50
QUIZ
16.15
TALKSHOW
21.10
RUBRICA
20.30
TGSATIRICO
Venerdì 13 febbraio 2009
21.10
FILM
21.10
SHOW
21.10
55
RUBRICA
Carlo Conti
Alda D’Eusanio
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 12.20 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -AttualitàFocus 06.05 -RubricaCaro amore caro, scene da un matrimonio 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -RubricaTGR Montagne 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.25 -SportSci Campionati Mondiali Sci alpino 14.40 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene - Prima 09.55 -SportSci alpino: Campionati Mondiali - Sci alpino 11.25 -SportSci nordico: Campionati Mondiali - Sci nordico 12.00 -TelegiornaleTg 3 13.15 -Documentario Fuori Geo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Desert 16.00 -NewsGT Ragazzi 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Real TvGrande Fratello 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 08.55 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TELENOVELA Bianca 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.35 -Film Sinhue con Jean Simmons, Victor Mature, Peter Ustinov, Gene Tierney - regia di Michael Curtiz (Usa) - 1954 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap Opera Tempesta d'amore 20.20 -Telefilm Walker Texas Ranger
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpongebob 17.55 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniTwin Princess 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.35 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Ci rivediamo all'inferno con Roger Moore, Lee Marvin, Barbara Parker - regia di Peter Hunt (Gran Bretagna) - 1976 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmCold Squad 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show Ciak... si canta! 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -AttualitàTv7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. 22.40 -TelefilmMedical Investigation 23.25 -Telegiornale Tg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -Talk ShowParla con me
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix
21.10 -Film Il collezionista di ossa con Denzel Washington, Angelina Jolie, Michael Rooker, Mike McGlone - regia di Phillip Noyce (USA) - 1999
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show 23.15 -Telefilm Gossip girl
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale
00.20 -RubricaL'appuntamento 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -DocumentiRewind 02.35 -RubricaRainotte 02:36 - VideoframmentiSuperStar 05.45 -AttualitàEuronews
23.40 -RubricaMalpensa Italia 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.20 -TelefilmUn posto tranquillo 02.55 -RubricaViaggiando mangiando 03.10 -VideoframmentiCercando...
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.35 -FilmLa giusta causa con S. Connery, L. Fishburne - regia di Arne Glimcher (Usa) - 1995 01.30 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.55 -FilmC'e' un sentiero nel cielo 03.35 -FilmIl ladro di Damasco 03.45 -FilmS.O.S. Lutezia
00.10 -ShowSaturday Night Live 01.25 -ShowPoker1mania 02.25 -NewsStudio Sport 02.50 -TelegiornaleStudio Aperto 03.10 -MusicaleTalent 1 Player 03.40 -Serie TvI Soprano 04.30 -FilmKakkientruppen
23.55 -DocumentarioDocumentario: Discovery raging planet 00.55 -TelegiornaleTg La7 01.15 -RubricaMovie Flash 01.20 -RubricaLa 25° ora Il Cinema espanso 03.20 -AttualitàOtto e mezzo
Andrea Vianello
Michelle Hunziker
Il collezionista di ossa
Enrico Lucci
Antonello Piroso
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 15.35
RETE 4
ORE 21.10
CI RIVEDIAMO ALL’INFERNO
SINHUE
IL COLLEZIONISTA DI OSSA
con L. Marvin, R. Moore, B. Parkins, I. Holm - regia di Peter Hunt (G.B.) - 1976
con E. Purdom, V. Mature, P. Ustinov regia di Michael Curtiz (Usa) - 1954
con D. Washington, A. Jolie, M. Rooker - regia di Phillip Noyce (Usa) - 1999
Siamo in Africa, dalle parti del lago Tanganika, tra il 1913 e l'inizio della Grande Guerra. Flyn Patrick O'Fean è un americano d'origine irlandese impegnato a fare incetta d'avorio assieme al suo compagno di traffici, l'inglese Sebastian Oldsmith. Il suo patriottismo è prossimo allo zero, ma alla fine si farà convincere dagli inglesi a colpire un cacciatorpediniere tedesco...
Intorno al 1300 a. C., due coniugi raccolgono un bimbo abbandonato sul Nilo. Chiamato Sinhue, cresce ed è nominato medico alla corte del Faraone, ma disobbedisce al sovrano e deve fuggire tra gli Ittiti. Quando scopre che questo popolo prepara l'invasione dell'Egitto, torna per informare il capo dell'esercito, il suo amico Horembeb. Ma il Faraone rifiuta l'idea di far guerra...
In una insolita New York gotica, si svolge l'ennesimo efferato show di un serial killer. Feroce ed enigmistico, l'assassino mette a dura prova la squadra omicidi, costretta a rivolgersi a Rhyme, un suo geniale agente a riposo, inchiodato a letto da una tetraplegia causata quattro anni prima da un proiettile. Con l'unico dito di una mano dotato di sensibilità, l'uomo usa un computer...
RETE 4
ORE 23.35
RETE 4
ORE 1.55
RETE 4
ORE 3.35
LA GIUSTA CAUSA
C’E’ UN SENTIERO NEL CIELO
IL LADRO DI DAMASCO
con S. Connery, L. Fishburne, K. Capshaw, B. Underwood - regia di Arne Glimcher (Usa) - 1995
con C. Villa, I. Kislinger, C. Campanini regia di Marino Girolami (Ita) - 1957
con T. Russell, L. Gilli, F. Amendola regia di Mario Amendola (Ita) - 1963
Manuela e Claudio si amano appassionatamente. Lei però viene richiamata in patria (è spagnola) dove una zia malvagia trama nell'ombra per sottrarle un'eredità e farle sposare il proprio figlio. Claudio la raggiunge e la sposa. Per la coppia si spalanca il baratro della miseria, ma per fortuna c'è un testamento che può rendere ricca Manuela...
Durante la dominazione romana in Siria, due ladri, Jesen e Tisba, usati dai patrioti per creare disordini, sono inseguiti dalle guardie del console. Nella fuga Jesen si rifugia in casa del vasaio Ammon, e si innamora di sua figlia Miriam. La ragazza viene rapita e, nel tentativo di salvarla, i due vengono presi, ma il console riconosce in uno dei due il figlio che gli era stato rapito in tenera età...
Paul Armstrong, docente di diritto ad Harvard, da sempre avversario della pena di morte, si interessa al caso del giovane Bobby, condannato alla pena capitale. Le sue ricerche, nella cittadina della Florida dove il ragazzo viveva, sono ostacolate dagli abitanti e dalla polizia, ma Armstrong non si lascia intimidire. Il risultato sarà a sorpresa...
Dimmi la verità batte i ragazzi di Amici RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Dimmi la verita' L'eredita' la sfida
ora 20.40 19.49 21.12 18.49
ascolto 7.178 7.077 6.045 4.991
RAI DUE Voyager ai confini Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa' Tg2-medicina 33
21.13 19.39 13.32 13.55
2.506 2.033 2.012 1.570
RAI TRE Un posto al sole Calcio amichevole Geo & geo Terra nostra
20.23 21.00 17.39 13.09
2.358 2.241 1.485 1.416
CANALE 5 Striscia la notizia Amici di maria de Chi vuol essere Beautiful
20.47 21.16 19.05 13.42
8.620 5.256 4.671 4.293
ITALIA 1 Csi:miami Csi:ny I simpson Dragon ball what's my
21.12 22.10 14.35 13.43
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RETE 4 Non c'e' due senza Walker texas ranger Tempesta d'amore Tempesta d'amore
21.13 20.30 19.39 18.42
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