700 MILA A ROMA, ANCHE I LUCANI
CHIESA E SUD
Pil italiano in calo, Cgil protesta in piazza Ammortizzatori, accordo Stato-regioni
Il Mezzogiorno riparte con i Vescovi
Il governatore De Filippo soddisfatto
Le parole di Superbo a pagina 12
alle pagine 6, 7 e 13
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 43
1,00
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Sabato 14 febbraio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Confermate le accuse sulle pressioni per scalare la lista d’attesa. E il cardiochirurgo, intercettato, dice: «Io a Potenza sono re e Padreterno»
San Valentino
IL TRENO DEI DESIDERI di GAETANO CAPPELLI
Trapianti e altri scandali Woodcock sente Caparrotti e Gaudiano alle pagine 8 e 9
La politica
E Veltroni chiude la porta a Falotico E l’ex assessore replica amaro «Non fermerete le nostre idee»
Persone : le vite parallele di due giornalisti Nicola Porcari Alfredo Di Giovampaolo
Dalla Lucania al caldo delle Canarie per il Psoe
Dopo 16 anni l’addio alla Basilicata del volto Rai a pagina 18
Sanità
Roberto Falotico
Walter Veltroni
alle pagine 10 e 11
Si insedia la commissione oncologica E al San Carlo rimosso un raro tumore
Parla la mamma del bambino di Cersosimo • AVEVA 68 ANNI Il calcio piange Giacomo Bulgarelli
• CALCIO A 5 Nigro Bng terzo posto da difendere
Oggi è la festa dei fiorai. Auguri.
a pagina 16
«Ecco tutta la verità, ma ora chiediamo silenzio». E anche il paese chiede di spegnere i riflettori
ORT NELLO SP
Lei è un tipo crudele - non per niente lavora in un negozio di intimo femminile. Proprio di fronte al mio: io invece vendo lampadine. Per un anno, nonostante veniamo da due paesi vicini, non mi ha degnato di uno sguardo quando, vedendola fumare sull'ingresso, anch'io mi affacciavo e le sorridevo. Poi è successo il miracolo. Veramente ne sono successi due. Il primo: hanno aperto le scale mobili da via Mazzini a sopra Potenza, con quella meravigliosa svettante torre e gli alberi stilizzati degli ingressi eleganti quasi come lei nei suoi completi un po' maschili: gliene vedo cambiare uno ogni mattina dal momento che il secondo miracolo è che ogni mattina, come per un tacito accordo, ci incontriamo al parcheggio. Insieme percorriamo la rampa - io le cedo galantemente il passo così, tra l'altro, posso guardarle comodamente il fondoschiena fino a quando entriamo nell'atrio delle scale mobili, accolti dallo sciabordio melodioso della fontana: oh, non pare nemmeno d' essere a Potenza segue a pagina 20
CERSOSIMO - C’è assoluto bisogno di spegnere le luci e di rientrare nella normalità nel piccolo paese lucano nel quale si sono verificati diversi casi di tentato rapimento di minorenni, esplosi con la denuncia fatta, nei giorni scorsi da parte di uno di loro. a pagina 17
Pisticci
Scacco matto del sindaco Tre new entry in Forza Italia a pagina 34
Appuntamenti e festa ad Abriola a pagina 23
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Sabato 14 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Grinzane Cavour la Finanza indaga TORINO – La Procura di Torino sta indagando sulle posizioni contrattuali del personale in servizio presso l'associazione «Grinzane Cavour», una delle più prestigiose realtà culturali in campo nazionale e internazionale fondata e presieduta da Giuliano Soria. Giovedì la guardia di finanza, insieme a uomini della Procura e dell’ispettorato del lavoro, ha sequestrato nella sede di via Montebello computer e macchine operative. All’interno degli uffici c'erano quattro dipendenti che sono stati successivamente convocati in Procura e ascoltati sulla gestione dell’organismo.
Ricambi auto alla cocaina CITTA' DEL MESSICO – Diventano sempre più ingegnosi i trafficanti di droga per cercare di sfuggire ai controlli doganali. La polizia messicana ha scoperto un furgone pick up costruito con alcuni pezzi della carrozzeria fatti con cocaina mescolata a fibra di vetro.
In Italia e nel Mondo Roma, un mastino napoletano Il Vaticano celebra una messa aggredisce e uccide bimbo di 10 mesi per Galilei, la prima volta in 4 secoli ROMA–Un’aggressione improvvisa e feroce da parte del cane di famiglia. È morto così un bimbo di appena un anno, figlio unico, ucciso dal suo mastino nel giardino di casa a Genzano, una cittadina dei Castelli Romani. Il bimbo, appena dieci mesi, si trovava sul passeggino ed era appena uscito da casa in compagnia della nonna. Il cane, un mastino napoletano di quattro anni, si è avventato sul piccolo, ferendo anche la nonna che ha tentato di salvarlo, mettendosi tra l’animale e il nipotino. La tragedia, poco dopo le dieci di ieri mattina nel giardino di una villetta, una delle tante di quella zona, alle porte della capitale. Una zona isolata dove è abitudine avere cani da guardia. I genitori del piccolo Alessandro Manzi
Il cane che ha ucciso il bambino
che si trovavano all’interno della casa, sentendo le urla sono usciti in giardino provando a soccorrere il figlio, portandolo nel vicino ospedale di Velletri. Lo stesso ospedale dove ora è ricoverata la nonna con alcune fratture, escoriazioni e graffi.
Galileo Galilei, il padre della modernità
gni, mostre e cerimonie, la 'World Federation of scientists' (WFS) ha annunciato ieri – in una nota diffusa significativamente dalla Sala Stampa Vaticana – che «per la prima volta in quattro secoli si celebra una messa solenne in onore di Galilei».
Le piccole avevano 8 e 10 anni. Arrestata la madre e 5 “clienti”
Modena
Violenza sessuale a Napoli offriva le figlie per cinque euro
Uccide la moglie e ne simula il suicidio
India, treno deraglia: 10 morti NEW DELHI – Un treno è deragliato in India provocando almeno dieci vittime ed oltre 100 feriti. Intorno alle 20 di ieri ora locale, 14 delle 24 carrozze del Coromandel Express sono deragliate nei pressi di Jaipur Road, nello stato orientale dell’Orissa, 120 chilometri a nord della capitale dello stato Bubaneshwar. Il convoglio aveva da poco lasciato la stazione di Howrah, nello stato del West Bengala.
CITTA' DEL VATICANO – Dalla condanna agli inni di gloria: per la prima volta, in quattro secoli, il Vaticano celebrerà una messa solenne in onore di Galileo Galilei e, novità nella novità, al rito sacro prenderanno parte anche alcuni scienziati provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese. Tutto ciò avverrà domani a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, in occasione del 445° anniversario della nascita del padre della scienza moderna. Ad officiare la messa sarà il presidente del pontificio consiglio per la cultura, mons. Gianfranco Ravasi, grande regista dei festeggiamenti che la Santa Sede si prepara ad organizzare per lo scienziato pisano durante il 2009, «anno dell’astronomia». In attesa di conve-
Uno degli uomini arrestati durante l’operazione
NAPOLI – Truccate come Lolite, addosso il meno possibile, andavano incontro alla violenza dei loro aguzzini in un sottoscala in cambio di pochi euro: quattro, cinque, ma anche niente se ad abusarne era lo zio acquisito. Soldi da portare alla madre, regista del raccapricciante commercio. C'è un’incredibile storia di degrado culturale e sociale dietro gli abusi sessuali cui una trentaseienne di Afragola (Napoli) per circa due anni ha sottoposto le due figlie all’epoca di 8 e 10 anni. Una storia di orrori e ignoranza che ha portato all’arresto di sei persone: oltre alla donna, il compagno di sua sorella e quattro conoscenti. Un altro uomo che aveva abusato delle due bimbe è nel frattempo deceduto e il sospetto degli inquirenti è che il giro di 'clienti' fosse più ampio di quello accertato. La donna, inoltre, era solita prostituirsi alla presenza dei sei figli, tutti minorenni (il più piccolo ha 2 anni) e ora assegnati alle cure dei servizi sociali. Per lei l’accusa è di induzione alla prostituzione e maltrattamenti. I fatti risalgono a un periodo compreso tra il 2006 e il 2007. I rapporti tra le due bambine, che oggi hanno 11 e 13 anni, e i loro clienti venivano consumati in quello che le piccole chiamavano 'o capannone', il sottoscala di un palazzo del rione Salicelle di Afragola o nella casa in cui vivevano con la madre (il padre vive altrove e si è reso irreperibile). Gli inquirenti
ne sono venuti a conoscenza grazie a una segnalazione sullo stato di degrado in cui viveva la famiglia. Una volta sottratte alla madre e ospitate in case famiglia, le piccole oggetto degli abusi hanno cominciato a raccontare agli assistenti sociali il loro calvario. «Mamma non è buona e a casa servono i soldi per la spesa» ha confidato una delle bambine agli inquirenti. Nessun pentimento, invece, da parte della donna che ha negato: «Non hanno fatto niente». E invece era proprio lei – secondo l’accusa – a contattare i clienti per sè e per le due bambine in un giro di conoscenti dai 25 ai 36 anni, assistendo spesso ai rapporti sessuali. Una terza figlia di 7 anni che non ha subito abusi ne è stata testimone avendo assistito più volte alle violenze che si ripetevano più volte nel corso della settimana, di sicuro ogni qualvolta c'era bisogno di soldi per mandare avanti la famiglia. Ma i rapporti con gli adulti, «le cose sporche», come venivano chiamate dalle bimbe, avvenivano anche senza contropartita economica se con loro c'era lo 'zio'. Ieri mattina l'operazione degli uomini della squadra mobile della questura di Napoli che ha posto definitivamente fine all’orrore eseguendo le sei ordinanze emesse dalla procura di Napoli. La donna è stata rinchiusa nel carcere femminile di Pozzuoli. Gli altri cinque arrestati, nel carcere di Poggioreale. Armando Petretta
MODENA – Ha simulato il suicidio della moglie, poi ha chiamato i carabinieri spiegando che la donna non era tornata a casa e facendo scattare le ricerche. Il corpo è stato trovato dopo qualche ora dai vigili del fuoco, in piena notte, sulla sponda del fiume Secchia con il cranio fracassato. Una lesione che poteva essere compatibile con una caduta volontaria dall’alto. Ma gli accertamenti dei carabinieri hanno notato qualche 'crepa' in questa ricostruzione; il marito, convocato in caserma per essere interrogato, alla fine ha ceduto confessando il delitto per gelosia e nei suoi confronti è scattato il fermo per uxoricidio. Le indagini sono coordinate dal pm Domenico Ambrosino. Teatro della vicenda il piccolo borgo di San Michele dei Mucchietti, una frazione di Sassuolo (Modena), non lontano dalle abitazioni dei genitori e del fratello di lui. Il movente: una crisi coniugale (la coppia, che non aveva figli, era sposata dal 2005), anche se i vicini sostengono di aver mai sentito litigi o notato problemi, e il sospetto di Marco Manzini, 35 anni, perito tecnico incensurato, che la moglie Giulia Galiotto, trentenne impiegata di banca, lo tradisse. Il corpo della donna è stato trovato nella notte fra mercoledì e giovedì sulla sponda del Secchia, sotto un manufatto in cemento alto una quindicina di metri.
Perugia, Sophie si commuove in Aula e spiega cosa le disse Amanda quel giorno PERUGIA – Si è commossa Sophie Purton, una delle amiche più care di Meredith Kercher testimoniando ieri pomeriggio nel processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio della studentessa inglese. Nel corso della sua deposizione la Purton ha parlato dei rapporti tra Meredith e Amanda: «buoni all’inizio ma c'erano cose che infastidivano Mez, però nessuna discussione». Poi delle ore trascorse in questura subito dopo il ritrovamento del corpo della giovane inglese. Sophie ha rivelato di avere chiesto alla Knox informazioni sulla morte della giovane. «Mi rispose – ha detto – 'cosa vuoi sapere? Io so tutto'». Ha quindi affermato che Amanda le disse di non avere visto la stanza del delitto ma di avere appreso alcuni particolari da Filomena, una delle coinquiline italiane. «Spiegò poi – ha aggiunto – che Meredith era stata trovata in un armadio e si vedeva solo un piede che penzolava fuori.
Disse che le era stata tagliata la gola». La Knox – secondo la ricostruzione della testimone – spiegò quindi di avere passato la notte del primo novembre del 2007 in casa dell’allora fidanzato Raffaele Sollecito e di essere tornata alla casa di via della Pergola, dove viveva insieme alla vittima e a due italiane, la mattina successiva trovando la porta aperta. «Riferì – ha detto la Purton – di essere andata in bagno e di avere visto delle tracce di sangue pensando però che fosse mestruale e quindi di essersi fatta una doccia». Rispondendo all’avvocato Marco Brusco, uno dei difensori di Sollecito, Sophie ha riferito che Meredith non le parlò mai di Rudy Guede, mentre le parlò del fidanzato italiano. Riguardo al momento in cui si lasciarono la sera del primo novembre per tornare ciascuno alla propria abitazione, la Purton ha spiegato che Meredith le disse di essere «stanca» e di avere «dedotto non avesse alcun appuntamento».
In Italia e nel Mondo
Sabato 14 febbraio 2009
Partito da Newark era diretto a Buffalo. È caduto su una villetta di periferia
New York, precipita un aereo: 49 vittime A bordo c’erano 48 persone, tutte morte L’altra vittima si trovava nella sua abitazione
LA DOMENICA ELETTORALE
Il rogo causato dall’impatto
WASHINGTON – Un aereo di linea partito da Newark, in New Jersey, con 49 persone a bordo è precipitato la notte fra venerdì e sabato su una villetta alle porte di Buffalo, nello Stato di New York, dove era diretto. Sono morte tutte le persone che erano sull'aereo, più una che si trovava all’interno della villetta, mentre altre due che erano in quel momento nell’abitazione, una mamma ed il suo bambino, sono riuscite a mettersi in salvo un attimo prima che la casa andasse a fuoco. Le autorità hanno aperto un’inchiesta per stabilire le cause del disastro, e dai primi
accertamenti tendono ad escludere l'ipotesi di un attentato: in quel momento nella zona di Buffalo soffiavano raffiche di vento fortissime. «Ci vorrà tempo», ha detto Steve Chealander, il responsabile del National Transportation Safety Board incaricato delle indagini, e che coordina una squadra di 14 tecnici. Sono state recuperate le due scatole nere del velivolo, contenenti le registrazioni delle ultime comunicazioni via radio del pilota e che permetteranno di fare chiarezza sulle cause dell’incidente. L’aereo precipitato è un Bom-
bardier Dash 8 Q400 della Continental Airlines, ma il volo 3047 era gestito dalla più piccola Colgan Air. A bordo vi erano 44 passeggeri, 4 membri dell’equipaggio e un pilota fuori servizio che in un primo tempo non figurava tra i passeggeri. L’incidente è avvenuto alle 22:17 ora locale (le 4:17 in Italia): testimoni oculari hanno riferito di aver sentito dapprima un forte rumore e di aver visto l’aereo «venire giù in picchiata». Il velivolo è andato a schiantarsi su una villetta della zona residenziale di Clarence Center, alla periferia di Buffalo Luciano Clerico
Israele, Livni-Netanyahu probabile una “staffetta” Kadima vince di un seggio ma l’incarico di premier andrà al Likud
Benjamin Netanyahu
TEL AVIV – Una staffetta alla guida del governo – magari di un governo a termine destinato a gestire il dossier iraniano e a varare riforme istituzionali contro la frammentazione dei partiti – o i centristi di Kadima si accomoderanno all’opposizione. Potrebbe essere racchiusa in questo ultimatum l’estrema carta di Tzipi Livni per mettere in difficoltà il rivale Bibi Netanyahu, leader del Likud (destra nazionalista), superato a sorpresa di un seggio da Kadima alle elezioni israeliane di martedì 10, ma lanciato comunque verso la designazione a premier incaricato.
Dall’esito dipendono gli equilibri nel Pdl e nel Pd
Sardegna, Soru-Berlusconi una sfida dai risvolti nazionali CAGLIARI–Duello a distanza tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni, in Sardegna, per la chiusura della campagna elettorale per le regionali. «Non è un test nazionale, ma una scelta di campo sì», ha detto il premier per sintetizzare il suo atteggiamento verso l’appuntamento elettorale sardo: l’obiettivo è quello di fermare il governatore uscente Renato Soru, capo di una giunta di sinistra «che ha fatto fallimento». Veltroni spera invece nell’affermazione del candidato del centrosinistra, che si ripresenta dopo una clamorosa, e poi ricomposta, rottura con il Pd. Berlusconi e Veltroni non hanno voluto mancare alle ultime battute della campagna elettorale nell’isola. Ciascuno nelle proprie piazze (Berlusconi a Cagliari accanto al candidato del centrodestra Ugo Cappellacci, Veltroni prima nell’inglesiense, a Cagliari e poi a Nuoro a sostegno di Soru) i due leader si sono affrontati senza risparmiarsi colpi. Il segretario del Pd ha dato il via allo scambio di accuse, sostenendo che in Sardegna, finita la campagna elettorale «Berlusconi non lo si vedrà più, come non lo si è visto più in Abruzzo e in tutti i posti dove è andato». Veltroni ha accusato il premier di aver strumentalizzato la campagna elettorale mettendo il suo nome, e non quello di Cappellacci, nel simbolo del centrodestra: «E' un messaggio ingannevole», ha stigmatizzato il segretario democratico. Allargando il discorso, Veltroni ha detto di immaginare un Paese «un pò diverso da questo gigantesco Truman show berlusconiano nel
quale stiamo da 15 anni e che sta producendo i danni che vediamo». L’affondo finale: «Con la crisi economica che c'è, Berlusconi, viene qui in Sardegna e racconta barzellette». Berlusconi replica a 360 gradi: «Io non racconto barzellette – dice – ma aneddoti. Ho il mio modo personale di aggredire i problemi. Loro sono cupi, tristi e pessimisti». Il presidente del Consiglio non accetta l’accusa di aver messo il suo nome sul simbolo del centrodestra, anche se il candidato è un altro: «Se la sinistra avesse un suo simbolo chi ci avrebbero messo, Scalfaro? Un uomo che sappiamo il passato che ha...».
Per dare manforte a Soru, è arrivato in Sardegna anche il leader dell’Idv Antonio Di Pietro, che non si è fatto sfuggire l'occasione per nuovi attacchi al premier. «Berlusconi – ha detto – fa campagna elettorale tutti i giorni anzichè occuparsi della crisi del Paese, come fanno i suoi colleghi in Europa». Di Pietro ha sostenuto che gli interventi anti-crisi fin qui decisi «sono solo di facciata»; e, a volte, sono anche iniqui, perchè «tolgono ai poveri per dare ai ricchi». Secondo Di Pietro, il voto in Sardegna deve essere «un monito per questo governo». Del resto, il leader dell’Idv è ottimista sull'esito delle votazioni: «La competizione elettorale sarda ci
Renato Soru e, a destra, Silvio Berlusconi. Nella foto sotto, Vannino Chiti
ha dato un messaggio importante: volendo si può fermare la macchina pubblicitaria di Berlusconi». Quanto conterà la personalizzazione della battaglia si capirà meglio il giorno dopo il voto. Se il Pdl si sarà preso la Sardegna, il primo vincitore sarà il presidente
E a Firenze le primarie del Pd per il sindaco FIRENZE – Cinque i nomi in campo; cinque i partiti della coalizione; quasi otto mesi di campagna elettorale; tensioni e veleni tra lunghe notti nelle case del popolo, regole fatte e poi disfatte, cambi di protagonisti in corsa, un inviato da Roma come Vannino Chiti per cercare di mettere un pò di ordine. E così è carico di attesa il clima per le primarie per la corsa a sindaco di Firenze, in programma domani. A contendersi il voto saranno quattro esponenti del Pd (l'assessore Daniela Lastri, il presidente della Provincia Matteo Renzi, e i deputati Lapo Pistelli e Michele Ventura) e uno, il presi-
dente del consiglio comunale Eros Cruccolini, de La Sinistra, che con Socialisti, Idv e Verdi fa parte della coalizione del centrosinistra. La partita delle prima-
Il volto è lo specchio dell’anima? Se sei una donna è molto probabile IL VOLTO è lo specchio dell'anima? Se si parla di donne, pare di sì. Per gli uomini, è un'altra storia. Almeno così sostengono i ricercatori dell'Università di Glasgow, che hanno studiato migliaia volti di donne e uomini a caccia di chiari segnali rivelatori di alcuni tratti della loro personalità. "Non ci aspettavamo una tale differenza tra i due sessi, da questo punto di vista", spiega Rob Jenkins dell'ateneo scozzese. Ma invece le cose starebbero proprio così. Jenkins, specialista in psicologia delle interazioni sociali, ha dunque aperto la strada a ulteriori indagini per chiarire il legame tra il carattere di una persona e la sua esteriorità. Sono stati esaminati oltre mille volontari, tutti lettori della rivista New Scientist, che hanno dovuto fornire un primo piano del volto e completare un questionario online in cui descrivevano i vari aspetti della propria personalità.
rie è aperta da molto tempo. Lastri si candida per prima, in piena estate. Poi scendono in campo Pistelli, Renzi e lo 'sceriffo' Graziano Cioni, assessore alla sicurezza e padre dell’ordinanza contro i lavavetri. Con questi quattro candidati si decide per primarie di partito, si fissano le regole, cominciano le iniziative. Ma poi, a fine novembre, arriva l’inchiesta sull'urbanizzazione dell’area di Castello, con tra l’altro l’avviso di garanzia a Cioni, a sparigliare tutto. Le tensioni si acuiscono, il capogruppo Pd in Comune si dimette e così un altro assessore indagato. Domani tutto si può ricomporre o si può sparigliare.
Ping, l’uomo più piccolo del mondo
IL rischio di essere un fenomeno da circo è alto. Ma d'altronde è difficile sottrarsi al destino se si è un recordman: He Ping Ping è l'uomo più piccolo del mondo. Per la cronaca He Ping Ping è alto 74 centimetri e pesa 7 chili.
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del Consiglio. Se vincerà il centrosinistra, invece, il primo a vincere sarà stato Soru. Intanto perché ha voluto lui il voto. E poi perché i sondaggi prima della par condicio davano decisamente avanti i partiti del centrodestra. Se il Pd resiste, insomma, sarà anche per quei punti in più che il nome di Soru porterà nell'urna. Numeri, non se ne possono dare. Ma quelli riservati dicono che la partita è aperta. L'ultimo riferimento sui voti veri sono le politiche del 2008. Allora il Pdl vinse di 30mila voti. Ma lo scenario elettorale - e non solo politico - era diverso. Ad aprile 2008 il Pdl correva senza Udc. Stavolta Casini che prese il 5,6% dei voti - sostiene Cappellacci. Dall'altra parte, il Pd recupera l'alleanza con la sinistra radicale, che nove mesi fa conquistò il 3,6%. Se ci sarà il ribaltone, sarà nuova benzina per un Berlusconi ancora con il vento in poppa. Se invece Soru ottiene la riconferma, proprio nella "piccola patria" berlusconiana, il primo vero stop del centrodestra si ripercuoterà al congresso di marzo del Popolo delle libertà, già alle prese con le molte diffidenze reciproche dei "popoli" di An e Forza Italia. Marco Dell’Omo
Taglia da 250.000 dollari contro il virus Conficker MICROSOFT ha messo una taglia di 250mila dollari sulla testa dei creatori del terribile virus Conficker. Il worm, conosciuto anche come Downadup, sta minacciando da alcune settimane i computer (con sistema operativo Windows) di tutto il mondo con una preoccupante velocità di azione: ogni giorno sono oltre due milioni gli indirizzi IP che vengono colpiti dal virus. Chi riuscirà a fornire al colosso informatico americano informazioni utili all'individuazione e all'arresto dei creatori e diffusori di Conficker verrà dunque ri-
compensato con un premio, equivalente a circa 194 mila euro. George Stathakopulos, dirigente della Microsoft ha spiegato alla Bbc: «Le persone che hanno creato questo virus devono essere perseguite».
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Sabato 14 febbraio 2009
Il fatto del giorno: Costituzione, il Pd in piazza con Scalfaro La Stampa
Quel silenzio di Veltroni Marino in commissione in un gruppo assai esiguo “Evitiamo le polemiche”
Berlusconi ci ripensa e omaggia il Quirinale
dall’editoriale di Mario Giordano
dall’articolo di Carmelo Lopapa
dal servizio di Ugo Magri
Dicono: «La Costituzione siamo noi». Se fosse vero, ecco un’ottima ragione per cambiarla. La nostra Costituzione, infatti, per quanto malmessa, non può ridursi al sermone di Oscar Luigi Scalfaro e a un numero di manifestanti da riunione condominiale. La Costituzione non può ridursi ai silenzi di Walter che riescono a essere persino meno intelligenti delle sue parole e a quello sparuto gruppo di colonnelli dipietristi, ieri senza Di Pietro e senza truppe, cioè senza capo né coda. La Costituzione non può ridursi a due bandiere di partito e al palco messo in mezzo alla piazzetta per mascherare i vuoti enormi come i pensieri di Veltroni. La Costituzione non può essere un girotondo attorno al moralista da 100 milioni al mese e arrivederci [...].
"Professore tenga duro", "vada avanti così", "noi siamo con lei". In piazza Santi Apostoli, vicino al palco del Pd, è tutto uno stringersi attorno a Ignazio Marino. Due sacerdoti e alcune suore si fanno avanti per ringraziarlo "del suo impegno". [...] La giornata è trascorsa tutta così, telefonate, mail e strette di mano, dopo che "Repubblica" ha dato notizia dell’avvicendamento in commissione Sanità. Senatore Marino, i laici del Pd ora temono che la sua sostituzione possa modificare la linea sul fine vita. "In questo momento è importante mettere da parte le polemiche. Mobilitiamoci, creiamo un grande movimento popolare, scuotiamo i cittadini italiani [...]".
Poche ore prima che il Pd scendesse in piazza, Berlusconi ha fatto il solito scherzo. Indossati i panni dell’agnello, è andato in una delle sue reti tivù per bagnare le polveri degli avversari. Non solo ha omaggiato il Presidente della Repubblica, ma addirittura si è proposto lui quale paladino dell’ortodossia costituzionale. Si aggiunga che Napolitano non gradiva affatto di essere proclamato martire da una folla antigovernativa, e per i soliti canali riservati l’aveva comunicato a Veltroni: «Per favore, non tiratemi in ballo». Infine Flick, presidente della Consulta, che proprio ieri ha dato in un certo senso ragione al premier («La Costituzione non è un Moloch» ha detto riprendendone le testuali parole). [...]
La Stampa
La migliore di ieri
Una norma capestro
Il grosso dei cittadini si riconosce nella Carta
Il premier paralizzato
dall’articolo di Liana Milella
dal commento di Marcello Sorgi
dall’editoriale di Vittorio Feltri
Lo slogan della maggioranza - "Pubblicate i fatti, ma non gli atti" - fa infuriare l’Ordine dei giornalisti che, per l’ennesima volta, chiede un incontro urgente al governo sulle intercettazioni e sulla norma capestro che, con un tratto di penna, cancella d’emblée la cronaca giudiziaria. Fino al dibattimento nessun atto, neppure per riassunto, potrà essere reso pubblico. E i testi degli ascolti mai. Per il Csm è una previsione che contrasta "con i valori dell’articolo 21 della Costituzione", quello che garantisce la libertà di stampa ("Non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure"). [...]
Faceva una certa impressione vedere ieri a Roma, in piazza Santi Apostoli, la Costituzione sventolare come bandiera di parte alla manifestazione del Pd. E anche se le intenzioni erano oneste e il presidente Scalfaro, tra i costituenti viventi, ha ricordato che «la Carta serve per unire e non per dividere», è difficile concordare sul fatto che essa debba essere difesa perché rischia d’essere violata. La verità - al di là di polemiche anche recenti - è che a oltre 60 anni dall’entrata in vigore, i principi fondanti della Carta sono così largamente condivisi da averla trasformata in una Bibbia laica dei cittadini. Non devono trarre in in-
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Nel disegno di legge della Carfagna (già approvato dal Consiglio dei Ministri e ora all’esame del Parlamento) s’introduce il reato di “prostituzione in luogo pubblico o aperto al pubblico”, punito con l’arresto da 5 a 15 giorni e un’ammenda da 200 a 3000 euro. Sanzione applicata sia a chi si prostituisce sia ai clienti. Ma se si tornasse alla case chiuse? Intanto Bondi sta lavorando sul decreto legge per capire cosa è porno e cosa non lo è nella letteratura, nel cinema, nella musica. Pare che abbia due occhiaie che gli arrivano alla bocca. – La Corte di Assise di Milano condanna a un anno e otto mesi per omicidio colposo il tabaccaio che nel 2003 sparò a due rapinatori in fuga e ne uccise uno con un colpo alla schiena. Proteste sia da una parte che dall’altra. Chi lo vuole innocente (Lega etc), chi a condanna più dura. – Pd in piazza ieri con in testa quel “baciapile” di Scalfaro in prima fila. “La Costituzione va difesa”. Berlusconi: “Non è un moloch intoccabile. Io voglio le mani libere e il popolo è con me”. Alla fine della processione tutti a messa. – Eurostat conferma che la produzione industriale in Europa è calata a dicembre del 2.6%. L’euro ha ceduto sul mercato dei cambi, scendendo a 1,281 con il dollaro. – Il Papa insiste a voler andare in Israele a maggio. Speriamo qualche squili-
brato lo faccia fuori. – L’archivio del consulente di De Magistris, Genchi, conteneva le schedature del Quirinale, Csm, servizi segreti, parlamentari, giornalisti…. – Berlusconi aveva accennato a un timido sì (eccitatissimo che Obama gli avesse finalmente telefonato) alla richiesta di Obama di ospitare in Italia alcuni prigionieri ancora rinchiusi a Guantanamo, ma Maroni si oppone decisamente – 12 anni al primario ospedaliero Edoardo Austori, della clinica milanese San Giuseppe. Chiedeva soldi ai malati il bastardo. – Proteste su Sanremo per la cessione dei diritti (delle sue vecchie apparizioni in Rai) a Benigni in cambio della partecipazione. Proteste anche per l’eccessivo guadagno di Bonolis (1 milione di euro più Siae). Apicella canterà il brano che Berlusconi ha scritto per la moglie. Previsto un duetto con gli Afterhours. – Consigliata la lettura di “Internazionale” uscito oggi in edicola. Copertina con Berlusconi vestito da Papa. Istruttivo leggere come ci vedono all’estero dopo l’affare Eluana. Ci stanno prendendo tutti per il culo. – Esattamente un anno che faccio questa rubrica. Gratis, alzandomi tutte le mattine alle otto, dopo la lettura di 4 quotidiani. Mi domando chi me lo faccia fare. Comunque siete in tanti.
ganno episodi marginali, atteggiamenti di minoranze estreme o veri e propri atti di violenza. Il grosso della popolazione si riconosce nel complesso di valori che ispirano la Costituzione. Rispetto delle libertà civili, pari dignità delle persone, pluralismo politico e culturale, libertà d’espressione e parità delle diverse confessioni religiose, valore del mercato e libertà d’impresa fanno ormai parte di un patrimonio comune, alla base della nostra convivenza. Chissà com’è venuto in testa al premier di definirla «modello sovietico». La Costituzione, come ha ricordato di recente Augusto Barbera, trova ispirazione nei principi liberaldemocratici delle tre grandi rivoluzioni occidentali [...].
Vincino sul Foglio
[...] Berlusconi è immobilizzato dalla sua stessa coalizione [...]. La Lega ha in testa il federalismo [...] e per ottenerlo è disposta ad andare contro il premier [...] e a vendere l’anima al diavolo, cioè alla sinistra. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, per convinzione o nel desiderio di dimostrarsi indipendente dal capo del governo, ha sorriso al Quirinale e voltato le spalle a Palazzo Chigi. [...] Purtroppo per il Paese, abbiamo la conferma che anche gli uomini politici sono destinati a ripetere sempre gli stessi errori. L’unificazione di Forza Italia con An non ha finora sortito alcun beneficio sotto il profilo della concordia [...]
Ma il conflitto istituzionale rischia di ripresentarsi dall’editoriale di Paolo Franchi
Silvio Berlusconi assicura che non è nel suo interesse guastare i rapporti con il Quirinale, e nega di aver mai chiamato in causa la Costituzione e di aver polemizzato con il presidente della Repubblica. Lasciamo perdere gli interessi, veri o presunti, di Berlusconi. Prendiamo atto che milioni di italiani, tra i quali chi scrive, ancora una volta hanno equivocato, dando credito a tutte le parole che gli hanno sentito dire in tv, a quelle durissime pronunciate a caldo il 6 febbraio come a quelle via via più caute dei giorni successivi. E, già che ci siamo, salutiamo pure il passo indietro del pre-
sidente del Consiglio, tanto più significativo perché si era spinto a un millimetro dal punto di non ritorno. Ma, dopo aver lasciato perdere, preso atto e salutato, il problema, e che problema, rimane. O Berlusconi si è convinto che quella imboccata era una strada sbagliata e senza uscita [...]. Oppure il conflitto istituzionale può ripresentarsi in qualsiasi momento. Il terreno è già stato arato, perché già adesso gli italiani si dividono (o comunque sono stati incitati a dividersi) tra quelli che «stanno con il presidente del Consiglio» e quelli che «stanno con il presidente della Repubblica», in una contesa che dovrebbe avere per posta decisioni definitive non tanto sul
La fotografia Roma, Scalfaro e la piazza (Ansa)
ricorso alla decretazione d’urgenza quanto piuttosto su «chi comanda» in Italia, come se a «comandare» dovesse essere uno, e uno solo. E un segno assai profondo, potenzialmente devastante, alla contesa in questione lo ha già dato l’infausta scelta politica e propagandistica, nella polemica furibonda quanto odiosa scatenata sul corpo di Eluana Englaro, di rappresentare il primo alla stregua del leader di un ipotetico partito della libertà e della vita, e di conseguenza neanche troppo implicitamente il secondo come il capo, o quanto meno come il punto di riferimento fondamentale, di un altrettanto ipotetico partito della statolatria e della morte. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Dicono che la piazza è spaesata. E ti credo: chiudiamo gli occhi e torniamo indietro di – diciamo – dieci anni. E immaginiamoci un mondo diviso in progressisti e conservatori, una divisione che nell’arco di un decennio s’è fatta esigua, se non proprio capovolta. Per cui quell’area che ancor oggi potrebbe identificarsi, a parole, come appunto progressista, è costretta a schierarsi per difendere dagli attacchi dei “conservatori” un documento che ha compiuto da poco sessant’anni. E chi è che anima la serata? L’ex presidente democristiano Scalfaro! Scalfaro progressista? Chiudiamo gli occhi e immaginiamoci se dieci anni fa ci avessero detto una cosa del genere... Fantapolitica avremmo detto. E invece è tutto vero. La fantascienza è diventata realtà, quindi. O viceversa? Cerchiamo di scoprirlo in fretta.
Sabato 14 febbraio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Ratzinger ha deciso, andrà in pellegrinaggio in Israele La giornata del ricordo un papa sensibile al delicato argomento della Shoa Violante puntualizza dall’editoriale di Gennaro Acquaviva
La conferma del prossimo viaggio del Papa in Israele, venuta per bocca dello stesso protagonista, è sicuramente una notizia importante: per il momento in cui viene data e forse più per gli interlocutori a cui Benedetto XVI l’ha voluta comunicare. Ma è anche una buona notizia, perché consente alla Santa sede di diradare quella cappa di ambiguità che si era di recente addensata su di essa e su alcuni dei suoi massimi dirigenti, sfiorando anche lo stesso Pontefice. Sarà possibile, ed anche più utile, tornare a parlare di questo viaggio del Capo della cattolicità quando ne conosceremo l’itinerario e soprattutto gli interlocutori programmati ed i luoghi prescelti per la visita, oltre quelli “canonici”. Forse oggi può servire di più cercare di comprendere cosa questo annuncio sembra voler far intendere a tutti: nel segno naturalmente del desiderio vivissimo di Papa
Guido Ruotolo Anche per quattordici utenze fisse del Quirinale, Gioacchino Genchi, (ex) consulente tecnico dell’(ex) pm di Catanzaro, Luigi De Magistris, ha chiesto le intestazioni anagrafiche, per conoscere così l’identità, le generalità, il codice fiscale, il ruolo svolto da chi aveva la disponibilità di quelle utenze della Presidenza della Repubblica. Durissima la denuncia del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che ieri, all’unanimità, ha approvato e poi consegnato ai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, una relazio-
Papa Benedetto XVI
Benedetto di procedere in pace nel cammino così proficuamente avviato della sua testimonianza di fede e della sua predicazione universale, centrata sulla figura del Cristo. C’è innanzitutto la volontà di chiudere definitivamente l’incidente, nato con la remissione della scomunica al movimento lefebvriano; e questo taglio netto sulla “melina” che ha accompagnato per diversi mesi la fissazione della data, e quindi la conferma
della visita, sembrerebbe confermarlo in pieno. C’è, in secondo luogo, la sottolineatura della particolare sensibilità che, da sempre, è nel cuore del Papa tedesco rispetto al delicato argomento della Shoa. Ratzinger si è probabilmente sentito toccare nel profondo dalle parole e dai comportamenti di molti ebrei che hanno parlato sul caso Williamson. Non si può non vedere, infatti, nell’attenzione che egli ha dedicato alle con-
La Stampa
Genchi, le intercettazioni e la denuncia del Copasir ne sul cosiddetto «archivio Genchi» (lo stesso consulente ha ammesso nella sua audizione a palazzo san Macuto di aver «trattenuto copia integrale del materiale»). Il vicequestore Genchi ha sviluppato tabulati telefonici, schede anagrafiche, tracciati dei cellulari di «molti cittadini apparentemente estranei all’inchiesta giudiziaria, tra i quali an-
che parlamentari e soggetti che rivestono ruoli istituzionali». Il Copasir sintetizza: «Tra le utenze individuate, quelle riferite al Procuratore nazionale antimafia e ad altri magistrati della Direzione nazionale antimafia e della Direzione distrettuale di Reggio Calabria, a 13 parlamentari, tra cui il Presidente del Consiglio, il ministro
seguenze di quella vicenda come, ad esempio, nella risposta che ha voluto dare al cancelliere Merkel un tratto personale che è spia della sua sensibilità profonda sull’argomento, espresso nel suo umanissimo dolore. C’è infine la constatazione che i caratteri innovativi assunti dalla partita, diciamo così, cultural-religiosa inaugurata con l’avvento di questo Papa-teologo, hanno ormai raggiunto un livello di asprezza e di radicalità difficilmente paragonabile con il tempo recente, almeno se guardiamo agli ultimi trent’anni. In riferimento al caso lefebvriano, gli errori, anche puerili, gli uffici della Santa sede ne hanno certamente commessi non pochi; oltre alla colpevole lentezza e banalità della reazione, basti richiamare il fatto che solo una gran bella dose di ingenuità poteva consentire di ignorare che il giorno stabilito per rendere pubblica la remissione papale della scomunica, era anche quello dedicato alla memoria delle ignominie naziste. [...]
e il viceministro dell’Interno e il ministro della Giustizia appartenenti a diverse compagini governative, a cinque partiti o gruppi politici, alla Camera dei deputati, al Senato della Repubblica (segreteria del Presidente), alla Presidenza del Consiglio, ai principali ministeri, ai vertici della Guardia di finanza, al capo degli ispettori del Ministero della giustizia e all’ambasciata degli Stati Uniti in Italia. In tutti questi casi sono stati richiesti e acquisiti i dati di traffico telefonico». Poi ci sono le intestazioni anagrafiche, quelle che tracciano l’identikit del titolare dell’utenza fissa o del cellulare. [...]
dall’editoriale di Piero Ostellino
Luciano Violante scrive sul Riformista di essersi sentito «imbarazzato» ascoltando la rievocazione della «tragedia» delle foibe nel corso della celebrazione della «Giornata del ricordo»: «Se fosse stato raccontato un brano di vita di Mauthausen mi sarei immedesimato nella storia di quei vinti che poi hanno vinto. Mi sono reso conto, per la prima volta, che la mia storia politica era stata dalla parte degli aggressori, di chi legava il fil di ferro ai polsi delle vittime, prima di precipitarle, non dalla parte di chi aveva i polsi legati». Sono parole coraggiose, che gli fanno onore. Spero che nessuno, dico nessuno — tanto meno la parte politica che ci governa — voglia imbastirci una speculazione propagandistica. Non è l’occasione per rinverdire un anti-comunismo datato di fronte alla sofferta confessione di un uomo che si chiede «perché l’aver appartenuto al Pci e il sentirmi tutt’ora dentro quella rigorosa educazione politica e quel complesso di valori civili e repubblicani mi facevano sentire tra quegli assassini». A differenza di Violante, c’è chi è sempre stato dalla parte «di chi aveva i polsi legati», indipendentemente da chi, fascista, comunista o quant’altri, li legasse. Ma non ha potuto evitare di provare una certa commozione nel veder ammainare, dal pennone del Cremlino, la bandiera rossa del comunismo. Che ci piaccia o no, milioni di uomini sono morti — magari per mano di altri comunisti — in nome di un ideale di eguaglianza e di un progetto di società falliti non perché gli Stati governati in loro nome li abbiano traditi. Ma che sono falliti perché erano sbagliati nelle premesse, là dove postulavano — in dottrina, prima an-
cora che nella prassi — la negazione dei diritti di libertà individuali in nome di un’eguaglianza e di una società realizzabili solo attraverso la costrizione. Violante si è però «indignato» per il titolo («Mi vergogno d’esser stato comunista») che il giornale di Antonio Polito ha scelto per il suo articolo. Filologicamente, Violante ha ragione: la «vergogna» non compare nel suo testo. Ma è indubbio il passo avanti, la rottura che il testo di Violante rappresenta con lo spirito autoassolutorio che ha segnato il rapporto sin qui elaborato dagli eredi del Pci con la storia del comunismo italiano. Del resto, lo stesso Violante ammette di provare «imbarazzo» (è molto lontano dalla «vergogna»?) perché ha capito che nella sua storia il suo partito è stato dalla parte dei carnefici. E dice un’altra cosa che merita attenzione: «Il punto è che sinché la sinistra non celebrerà le foibe e la destra non celebrerà Fossoli resteremo divisi nelle nostre storie e nelle nostre memorie ». Vorrei essere il primo a sottoscrivere questa sua perorazione, proprio in nome di un Paese i cui cittadini si riconoscano finalmente nei diritti di libertà prima ancora che nella propria parte politica. Sono convinto — a differenza di Benedetto Croce, il liberale della libertà come «categoria dello spirito » — che la libertà sia una «categoria della realtà », una concezione empirica, storica, della convivenza politica. Ma nelle parole di Violante pare di risentire l’eco di quelle di Croce, il quale definiva il liberalismo un pre-partito che avrebbe dovuto informare tutti gli altri in una società «aperta». Violante, in fondo, dice che c’è (ancora) tanto bisogno di principi liberali in questo Paese.
La “colpa” del tabaccaio che ha sparato sui ladri
Bonolis, un milione di euro a Sanremo in un Paese che è sull’orlo del tracollo
Una festa costosa
dall’articolo di Alessandro Dal Lago
dal commento di Aldo Grasso
dall’inchiesta di Carlo Picozza
Che strano Paese, l’Italia. Operai e impiegati in cassa integrazione, aziende che collassano da un giorno all’altro, il prodotto interno ai minimi storici ma Paolo Bonolis prende un milione di euro per condurre il Festival. Qualcosa non torna. L’amministrazione Obama ha fissato un tetto massimo di 500 mila dollari ai salari dei grandi dirigenti delle aziende destinatarie dei fondi di salvataggio. Il provvedimento ha due scopi: puntare a una maggiore trasparenza e soprattutto dare l’esempio. Per una vecchia legge morale: se l’insegnamento non viene dall’alto, nessuno muove il primo passo. Che strano paese, l’Italia. Non è solo la Banca centrale a suggerire fosche previsioni (crescita zero, diminuzione delle esportazioni, compressione dei salari), lo è piuttosto la realtà quotidiana: molte famiglie non arrivano alla quarta settimana del mese, negozi in crisi, il precariato giovanile a livelli drammatici. Eppure Paolo Bonolis, presentatore televisivo, e Roberto Benigni, lettore televisivo di Dante, prendono dal Festival di Sanremo una barcata di soldi. C’è anche Maria De Filippi (il suo
Titolo della festa: "Roma, l’amore, le serenate...". E la Regione Lazio la butta in concerto. Lo fa per San Valentino, giorno degli innamorati, con una "serata" in musica che il governatore Piero Marrazzo "regala" a quanti tra i tremila e 500 dipendenti di giunta e Consiglio riusciranno a impadronirsi del biglietto correndo per primi a ritirarlo. I posti a sedere sono mille 763 e la "serata" costerà alle casse della Regione 72 mila euro. Ma a guastare la festa, arriva il sindacato dei dirigenti degli enti regionali Direr. "Possibile - chiede polemicamente la segretaria del Lazio, Roberta Bernardeschi che la Regione che mette sulle spalle dei contribuenti l’addizionale Irpef più alta, la stessa con la sanità più indebitata e le barelle nei pronto soccorsi che stazionano anche per quattro giorni, non trovi di meglio da fare?". Il cantautore Francesco Califano sarà l’"ospite d’onore" della serata. Riuscirà ora il "Califfo" a fare pace con il centrosinistra dopo essersi sentito boicottato da Veltroni come disse l’estate scorsa al compimento dei suoi 70 anni ("Gli ho chiesto una piazza a Roma per un concerto, ma inutilmente, adesso con Alemanno la musica è cambiata")? [...]
È la seconda volta che commercianti accusati di omicidio volontario per aver freddato dei rapinatori sono condannati per omicidio colposo, e quindi praticamente assolti. In entrambi i casi, i colpi sono stati sparati alle spalle, quando i rapinatori erano in fuga. Non conosciamo i dettagli dell’ultima sentenza, peraltro comminata dallo stesso giudice. Pare però che la colpa del tabaccaio, per i giudici, consista nell’aver sparato avendo "percepito" erroneamente la situazione. Chiaramente, la "sensibilità sociale" della giuria si è allineata con quella della destra dominante, che ha già sancito il diritto di sparare a chi minaccia la proprietà privata. Una sensibilità espressa dai leghisti che, fuori del tribunale, hanno inneggiato al tabaccaio sparatore: «Siamo tutti tabaccai». Con ciò il tribunale ha riconosciuto il diritto di uccidere anche quando non sussiste pericolo immediato di vita. Lo spirito leghista che ora soffia in tutto il paese incita a tirar fuori le armi e a sparare non appena qualcuno percepisca una minaccia alla sua roba. Una cultura, chiamiamola così, che impregna i pacchetti sicurezza varati dal governo Berlusconi. Ci sono vite che valgono
e altre no. La linea della giustizia non passa più tra la vita e la morte ma tra la proprietà e la morte. Chi minaccia o è sospettato di minacciare la proprietà muore. Personalmente, ciò che trovo aberrante non è che l’omicida vada libero, ma che simili sentenze autorizzino i cittadini a farsi giustizia da sé. Quale negoziante si farà scrupolo di ricorrere alle armi quando "percepirà" una minaccia? E un cittadino a cui magari hanno sfasciato la macchina in una manifestazione? E si noti che l’uso delle armi non ha alcun valore dissuasivo. Sappiamo da sempre che chi decide una rapina o mette nel conto i rischi o vive in una specie di sogno. Queste sentenze non faranno diminuire le rapine. In cambio, legittimano la vendetta, la volontà di punizione immediata, in sostanza la reazione di pancia della società proprietaria. La cultura della destra, e in particolare della Lega, è questa. Ronde, protezione delle frontiere dagli alieni, caccia agli irregolari, persecuzione dei marginali. Non protezione assoluta della vita, come vogliono farci credere untuosamente i cattolici, veri e finti, al governo, ma difesa di una certa idea teorica di vita e insieme furore contro coloro che minacciano, con la loro esistenza o con i loro atti, la proprietà. [...]
Paolo Bonolis all’Ariston
compenso andrà in beneficenza), corsa tris della scuderia Lucio Presta. Bonolis si difende dicendo che ha lavorato per un anno al Festival come direttore artistico. Insomma, lavora a progetto, è il co.co.co. più ricco d’Italia. Complimenti. E dire che il Servizio pubblico televisivo, proprio perché si rivolge alla stragrande maggioranza delle famiglie, proprio perché ha un’audience la cui consistenza principale è rappresentata dalle fasce meno abbienti della popolazione, avrebbe il dovere di porsi come modello virtuoso. Poco vale la giustificazione che i soldi per Bonolis e Benigni li tirano fuori gli sponsor. No, li tiriamo fuori noi: prima con il canone,
poi al supermarket. Non passa giorno che i nostri governanti non ci esortino al sacrificio: per l’Alitalia, per uscire dalla crisi, per risanare i conti pubblici. Il presidente Silvio Berlusconi ha recentemente affermato «che tutti quanti in coscienza dobbiamo dare il nostro piccolo contributo affinché questa crisi non sia così drammatica». Ha ragione, se però, in coscienza, il contributo cominciasse a venire da una manifestazione musicale come Sanremo avrebbe anche un valore simbolico (non moralistico). Riguardo poi ai sacrifici, chi li fa e chi li predica la pensano in modo differente. Ma ai primi è data scarsa possibilità di dirlo.
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Primo piano
Sabato 14 febbraio 2009
La crisi dell’economia Nuovo scontro Epifani-Bonanni. Cisl: «Sciopero antagonista». La replica: «Subalterni al premier»
Cgil in piazza contro il governo Manifestazione a Roma con la Fiom. «Siamo in 700.000» di ANDREA LONGO ROMA - "La lotta va avanti. E alla fine convinceremo il governo a cambiare rotta". Gli statali della Cgil e i metalmeccanici della Fiom si sono mobilitati ieri contro politica economica dell'esecutivo per fronteggiare la crisi. In 700 mila - secondo il sindacato che ha archiviato lo sciopero come un successo - sono scesi in piazza a Roma, senza Cisl e Uil. E la protesta è stata l'occasione per un nuovo duro scontro tra Epifani e Bonanni. Il sindacato di Corso d'Italia ha chiesto a gran voce misure che proteggano tutti i lavoratori. "Perchè - ha spiegato Guglielmo Epifani - la crisi non può essere scaricata solo su di loro". Una manifestazione, divisa in tre cortei e conclusasi a piazza San Giovanni, che è la prima di una lunga lista che culminerà nel gran raduno del 4 aprile al Circo Massimo. Il leader del sindacato 'rosso' ha lanciato la sua proposta: tassare per due anni i redditi oltre i 150 mila euro per recuperare risorse da destinare ai redditi bassi. Ha accusato Palazzo Chigi di avere fatto di tutto per dividere le organizzazioni sindacali e ha rilanciato il referendum in tutti i posti di lavoro sulla riforma dei contratti, sulla quale si è registrata la drammatica spaccatura con Bonanni e Angeletti. Il no al governo si è allargato anche ad altri temi sull'onda dello scontro politico di queste settimane: dalla riforma sullo sciopero appena abbozzata alla politica sull'immigrazione, alla difesa della Costituzione. Epifani ha schierato tutta la Cgil a favore della Carta costituzionale, e dunque del presidente Napolitano. Dopo le durissime polemiche che hanno investito il Colle sulla vicenda di Eluana Englaro. E ha attaccato il premier chiedendogli di dire che "è anche la sua Costituzione". Epifani, dal palco, ha avvertito il governo che i sindacati saranno uniti. Anche se poi ha polemizzato a distanza con Bonanni, che aveva parlato di sciopero "antagonista", mentre il ministro del Welfare Maurizio Sacconi lo ha definito "un errore", ha auspicato "una riflessione" che ricompatti il sindacato. "È uno sciopero per chiedere un cambiamento della politica economica - è stata la secca replica di Epifani per le tutele ai precari e sostegno di occupazione e imprese". Il segretario della Cgil ha accusato poi Bonanni di essere subalterno al governo. Non ha mandato giù quella firma separata di Cisl e Uil perchè "sulle regole non si possono fare accordi separati". Ufficialmente allo sciopero non ha aderito il Partito democratico, anche se
Veltroni dalla Sardegna ha inviato un messaggio di solidarietà e ha spedito al sit-in il suo braccio destro Goffredo Bettini per presidiare il territorio della Cgil. C'erano esponenti di tutta l'area ex Ds a dare sostegno ai lavoratori - da Massimo D'Alema, deciso a non polemizzare con l'assente Veltroni ("ha altre responsabilità"), all'aspirante nuovo leader Pierluigi Bersani, da Piero Fassino a Cesare Damiano - esponenti dell'IdV, i big del Partito radicale e rappresentanti delle varie anime della sinistra. Per Presidente del consiglio Silvio Berlusconi, «l'adesione allo sciopero è stata solo del 6%. Lo sciopero è fallito».
Un momento della manifestazione di ieri
Guglielmo Epifani
Il Cavaliere per la prima volta abbandona l’abituale ottimismo sulla situazione economica
Berlusconi: «Siamo preoccupati» Per il presidente del Consiglio gli effetti della recessione sono «da definire» di CHIARA SCALISE ROMA – L'ottimismo per una volta cede il passo all’incertezza. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a poche ore dalla pubblicazione dei dati Istat che registrano un calo del Pil dello 0,9% ammette che la crisi economica ha dimensioni «ancora non del tutto definite». «La dobbiamo guardare – dice – e la guardiamo con preoccupazione». Anche perchè i numeri, pari solo a quelli del 1993, sono peggiori delle previsioni fornite dallo stesso governo, che stimava un calo per lo scorso anno dello 0,6. Una reazione tardiva, incalza il Pd che chiede «fatti»: «Noi siamo preoccupati del fatto che Berlusconi sia preoccupato e basta. E che non ha fatto quello che hanno fatto molti suoi colleghi in Europa». Nella serata di ieri, è però lo stesso premier a minimizzare: «Non c'e un fatto nuovo. Sono preoccupato come un uomo di buonsenso». Quello che continua a mancare comunque, secondo i Democratici, è un «grande piano» che possa «rida-
Silvio Berlusconi
re forza e fiato all’economia e al lavoro», spiega Veltroni. Accuse di «immobilismo» da una parte, controproposte dall’altra: oggi il Partito democratico presenterà nei dettagli la propria ricetta. «La sinistra propone l’impossibile», è però la replica
del presidente del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che assicura che «il governo sta facendo di tutto» per fare fronte all’emergenza. Ma quella che l’Italia ha davanti, spiega l’opposizione, non è più un’emergenza e la logica con la quale va affrontata dunque deve essere di respiro più ampio. Ragion per cui, il Pd non promuove a pieni voti neanche l’intesa, chiusa nella notte, tra il governo e le Regioni sul fronte degli ammortizzatori sociali. Otto miliardi in tutto, di cui circa cinque arrivano dalle casse dello Stato. Di questi, però, l’80% proviene dai Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas): «di aggiuntivo e di strutturale si vede poco o nulla – afferma quindi l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano – e c'è un rifiuto ad affrontare la questione degli ammortizzatori sociali universali in
termini di riforma». Si deve «sicuramente fare di più», è la convinzione anche del ministro dell’Economia del governo ombra del Pd Pier Luigi Bersani. Critiche che si sommano a quelle verso la linea adottata nei rapporti con il sindacato, in particolare con la Cgil: per il Cavaliere lo sciopero di oggi a Roma è stato un «fallimento» e il sindacato di Guglielmo Epifani è ormai isolato, o meglio si è «autoescluso». Interpretazione diametralmente opposta a quella degli organizzatori (che parlano di successo con 700mila persone in piazza) ma anche opposta a quella del Partito democratico che è sceso in strada a fianco dei lavoratori. «Il governo – afferma Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd – invece di mettere in campo misure serie ed efficaci ha solo lavorato per dividere i lavoratori italiani, favorendo una rottura sindacale». «Noi – è la controreplica del premier – siamo il governo che fa la politica dei fatti. Mentre la sinistra va in piazza, noi – conclude – lavoriamo».
L’ultima stima dell’Istat sul Prodotto interno lordo. Nuovo crollo in Italia e in Europa
Pil 2008 a -0,9%, il dato peggiore dal ’93 di LUCA MASOTTO ROMA - Mai così in picchiata dal 1993. Se c'era bisogno di un ulteriore dato per verificare e accertare la crisi economica ci ha pensato l'Istat a togliere ogni dubbiosa incertezza registrando un calo del Pil 2008 dello 0,9%, L'ultima stima governativa aggiornata con il programma di stabilità, indicava un prodotto interno lordo in calo dello 0,6%, ad ulteriore conferma che le previsioni pessimistiche erano state largamente sottovalutate. Al punto che lo stesso Fmi ha avvertito che per il 2009 la situazione in Europa potrebbe anche peggiorare. Ad evidenziare il crollo in Italia del Pil è stata la forte flessione del quarto trimestre che ha mostrato un calo del 2,6% su base annua (la peggiore di sempre) dal tendenzia-
le di -1,1% del terzo trimestre 2008. Rispetto al terzo trimestre quando era sceso dello 0,6%, il Pil del quarto trimestre ha segnato un calo dell'1,8%. Se dunque la media annua segna il risultato peggiore degli ultimi quindici anni, il calo congiunturale dell'ultimo trimestre è invece il peggiore risultato dal 1980, ovvero dall'inizio delle serie storiche dell'Istituto di statistica. Entrando nel dettaglio rispetto al 2007 si è registrato un calo di 12.009 milioni di euro (1.272.852 ml il valore assoluto del Pil lo scorso anno a fronte di 1.284.861 dell'anno precedente). Questi numeri preoccupanti sono la sintesi di "una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e dei servizi e di una crescita dell'agricoltura" come ha sottolineato l'Istat secondo cui l'effetto di trasci-
namento sul 2009 è pari a -1,8%. Questo significa che se per quest'anno non ci saranno variazioni nella crescita il 2009 si chiuderebbe con un calo drammatico che sfiorerebbe appunto il 2%. A rendere il quadro economico ancora più fosco è il dato sul debito pubblico salito a novembre alla cifra record di 1.686,500 miliardi. La crescita è stata dell'1,1% rispetto al massimo storico precedente raggiunto ad ottobre 2008 con 1.669,558 miliardi. Il crollo del Pil coinvolge anche i paesi dell'Eurozona e dell'Unione Europea. Per entrambi nel corso del quarto trimestre si è registrato un calo dell'1,5% in rapporto al trimestre precedente. Nel terzo trimestre la diminuzione era stata dello 0,2% in entrambe le zone così come nel secondo trimestre. A buttare
giù la crescita nella zona dell'euro i risultati negativi (oltre a quelli dell'Italia) di Germania (-2,1%), Portogallo (-2%), Francia (-1,2%) e Spagna (-1%) . Nella Ue lo scorso anno secondo l'Eurostat - la crescita del prodotto interno lordo è attestato a +0,9%, quello della zona euro dello 0,7%. Questa serie di risultati negativi rischiano di essere peggiorati secondo il Fondo Monetario Internazionale che vede ancora più nero annunciando un 2009 drammatico. "Gli effetti della crisi sull'economia reale per lo più devono ancora arrivare" ha dichiarato il direttore generale dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn, aggiungendo che "il 2009 sarà certamente un anno piuttosto cattivo per la crescita, e non solo per le economie avanzate, ma anche per quelle emergenti".
Primo piano
Sabato 14 febbraio 2009
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I nodi della politica Sul testamento biologico il capo dello Stato ha auspicato una «matura riflessione»
«La Carta teniamocela stretta» Napolitano difende la Costituzione e sdrammatizza le polemiche di ELVIO SARROCCO ROMA - "In Italia per fortuna abbiamo una Costituzione, teniamocela stretta". Giorgio Napolitano, in un colloquio al Quirinale con gli alunni di una scuola elementare, ha ribadito il suo pensiero sulla Carta costituzionale che non deve essere stravolta. Ma lo ha fatto usando un tono cordiale per sdrammatizzare le tensioni e le polemiche, non ancora del tutto sopite, sorte nei giorni scorsi con il governo e la maggioranza. Sorridendo e scherzando con i ragazzi che gli ponevano le domande, il Capo dello Stato ha così invitato tutti a "tenerci stretta" la Costituzione. Napolitano ha fatto un accenno anche ad un'altra delicata questione che anima il dibattito politico: la legge sul testamento biologico all'esame del Senato. Il diritto alla salute, ha affermato, è "un diritto fondamentale della persona sancito dalla Costituzione". Ed i progressi della scienza in campo medico possono porre anche complesse "problematiche di carattere etico". Perciò è auspicabile "una matura riflessione, anche quando se ne occupa il Parlamento". "Chi vi parla - ha però precisato - è chiamato per il suo ruolo a rispettare il più rigoroso silenzio". Questa è la seconda volta in pochi giorni, dopo la morte di Eluana Englaro, che Napolitano auspica una soluzione condivisa sul problema del fine vita. Ricevendo sempre ieri al Quirinale una rappresentanza dei cardiologi ospedalieri, il Capo dello Stato ha voluto anche inviare indirettamente un ennesimo appello al dialogo tra le forze politiche. Riferendosi al campo medico sanitario, ma senz'altro il riferimento era molto più ampio, Napolitano ha auspicato "la massima sinergia fra tutti i soggetti interessati a questa grande
LA POLEMICA
Annozero, Gasparri s’infuria «Santoro e Vauro sciacalli»
Giorgio Napolitano festeggiato dagli studenti del liceo "Visconti”
impresa". D'altronde si sa, ha aggiunto sorridendo, "considero mio compito sollecitare sinergie in tutti i campi e in tutti i sensi, per poter mettere a frutto le risorse e le energie di cui è ricca la società italiana e di cui ha più che mai bisogno l'Italia per il suo futuro". All'incontro al Quirinale con gli alunni di una scuola elementare era presente anche il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi (An) e Napolitano non gli ha risparmiato una battuta, non si sa quanto polemica. Quando un ragazzo gli ha chiesto quali progetti sta studiando il nostro paese per aiutare i giovani a costruire un'Europa migliore, il Capo dello Stato, sorridendo, gli ha risposto: "Vorrei passare su questo la parola al ministro Andrea Ronchi perchè, per quanti sforzi io faccia, non riesco ad entrare nella testa del governo e sapere quanti sono i progetti
del governo che sicuramente sono tantissimi". Ronchi, vicino a Napolitano, ha sorriso ma non ha risposto. Poco dopo ha dichiarato ai giornalisti che l'incontro con il Capo dello Stato si era svolto in un clima di "assoluta cordialità e simpatia". Napolitano è stato il primo a rispondere alle domande dei ragazzi. Ha detto che nell’edificio europeo la Commissione svolge un ruolo chiave che non va diminuito, al pari di quello altrettanto essenziale del Parlamento Europeo. «I governi nazionali non possono decidere quasi nulla senza il suo parere. Inoltre il Parlamento europeo indica la strada al governo dell’Europa che – ha detto – non sappiamo bene se sia quello della Commissione europea o quello del Consiglio europeo (che riunisce i capi di Stato e di governo dei paesi membri, ndr). Ma questa è una questione più complicata».
Stemperata la tensione col governo
ROMA – Non c'è pace per Annozero: centrosinistra come una volontà di epuneanche si è sopita la polemica seguita rare, di mettere le mani sul Cda della Rai alla puntata su Gaza che Maurizio Ga- che sta per essere rinnovato. Santoro e sparri riaccende le polveri, definendo Vauro preferiscono rimanere in silenzio: sciacalli Santoro e Vauro e prendendose- sul sito però viene pubblicata la vignetta la con i vertici della Rai che «per fortuna 'incriminata’ sotto la scritta 'Vaf' che sta per 'Valutazioni a Freddo’. stanno per essere cacciaScelta opposta a quella dei ti». politici che si lanciano nelGiovedì, Michele Santoro la mischia, affrontandosi a ha scelto di parlare di Eluamuro duro, forse il preluna Englaro: tutto si è svoldio di quanto accadrà in vito tranquillamente ma, sta delle prossime nomine. proprio alla fine, è arrivata Dal centrosinistra si levala 'stoccata’ di Vauro a Gano le voci sdegnate di Vinsparri con una vignetta cenzo Vita, Giovanna Meche ritrae il senatore piutlandri, Giuseppe Giulietti, tosto stralunato sotto le paFabrizio Morri, Giorgio role: «Anche Gasparri Merlo, per l’Idv, Pancho chiede un minuto di silenPardi e per il Pdci, Jacopo zio». E lui che commenta: Venier. «Così si sentono meglio le Accusano Gasparri di esstronzate che dico». Per la sersi prodotto in un attacverità Gasparri è stato 'evoco rozzo e volgare, di manicato’ più volte durante la festare una volontà censopuntata: nel servizio di ria e di avere già in tasca la apertura veniva ripropolista di proscrizione. Sulsto il suo attacco al Presi- Maurizio Gasparri l'altro fronte, Alessio Butdente della Repubblica Giorgio Napolitano per non aver firmato ti, Francesco Casoli e Giuseppe Menardi il decreto su Eluana. «In questa vicenda – ribaltano le accuse e le girano a Santoro e aveva detto subito dopo la morte della ra- Vauro che, secondo loro, si sono lasciati gazza – peseranno le firme messe e quelle andare agli insulti, smarrendo il buon gusto. L’Udc con Roberto Rao vede nella non messe...». In chiusura era Santoro a ricordare commissione di Vigilanza, finalmente che, nonostante l’intervento di Gianfran- operativa, il luogo deputato ad affrontaco Fini, Gasparri non aveva corretto il ti- re i tanti nodi sul tappeto compreso quelro, dichiarando: «Il capo dello Stato lo ri- lo del cachet di Paolo Bonolis, oltre ovviaspetto, figuriamoci se non voglio rispet- mente Annozero. Il radicale Marco Beltarlo. Se ho offeso qualcuno chiedo scu- trandi fa parte per se stesso e, in ogni casa, ma non ritengo di averlo fatto e non so, dice di preferire Santoro a Vespa e rinuncio alle mie idee». Tanto basta a fa- Floris. Carlo Verna, segretario dell’Usire infuriare il senatore che si scatena: grai, si rivolge a Renato Schifani affin«Santoro e il presunto comico Vauro so- chè stigmatizzi il comportamento di Gano due volgari sciacalli che vomitano in- sparri. A lui risponde Enzo Fasano (Pdl): sulti con le tasche piene di soldi dei citta- «Si vergogni», dice. Insomma, dopo ogni dini. Gente così offende la verità, alimen- puntata di Annozero, sale sempre o quata odio e merita solo disprezzo totale della si il termometro della polemica: da lunegente perbene. L’insulto è la loro regola. dì inizia Sanremo e anche Santoro si Colpa di gestori della Rai che per fortuna prende un giovedì di vacanza. «Una paustanno per essere cacciati come merita- sa tecnica», ha spiegato ieri salutando i no». Affermazioni che vengono lette dal telespettatori. Si ricomincia il 26.
IL CASO ROMA – La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione della posizione di Antonio Di Pietro per offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato. Il fascicolo processuale era stato aperto sulla base di una denuncia nella quale si faceva riferimento ad una frase pronunciata dal leader dell’Idv durante una manifestazione il 28 gennaio scorso a Piazza Farnese: «Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso». Secondo il pm Giancarlo Amato, «da una lettura attenta del complessivo intervento dell’on. Di Pietro – si legge nella richiesta di archiviazione – si può escludere che i riferimenti al 'silenzio mafioso’ abbiano avuto quale destinatario non lo stesso oratore ma proprio il presidente della Repubblica». «Quanto alle espressioni che certamente sono state rivolte a quest’ultimo (cioè il capo dello Stato, ndr) – si leg-
Idv-Colle, chiesta l’archiviazione per Di Pietro Per il pm «silenzio mafioso» non era destinato al titolare del Quirinale ge ancora nella richiesta di archiviazione – dovendosi esse inquadrare nell’esercizio di un legittimo diritto di critica, consentito anche nei confronti delle più alte cariche dello Stato se espresso in forme continenti (qui senz'altro ravvisabili), nessuna offesa all’onore ovvero al prestigio del capo dello Stato potrebbe essere ipotizzata». Da qui l’impossibilità, per la Procura, di configurare il reato previsto dall’art.278 del codice penale e la conseguente decisione di non richiedere l’apposita autorizzazione alla Camera nei confronti di Di Pietro. Il fascicolo processuale era stato aperto il 3 febbraio scorso dopo una denuncia presentata dall’Unio-
ne delle Camere penali e incentrata sul discorso tenuto dal leader dell’Idv in piazza Farnese nel corso del quale fu anche esposto uno striscione che faceva riferimento a una presunta non terzietà di Giorgio Napolitano. Motivando la richiesta di archiviazione il pm Amato sostiene, tra l’altro, che il riferimento al «silenzio mafioso» non è diretto al presidente della Repubblica ma potrebbe essere riferito allo stesso oratore, ovvero a Di Pietro. Il pm Amato sottolinea, inoltre, come nelle frasi con le quali Di Pietro si rivolge a Napolitano compare il concetto di rispetto: «L'oratore – spiega il pm – ha detto 'ci possiamo permettere di non
essere d’accordo con alcuni suoi silenzi... noi la rispettiamo, abbiamo il senso delle istituzionì». Solo in seguito, continua il pm, viene usato il concetto del “silenzio mafioso». «Ormai non più riferendosi al capo dello Stato – osserva il pm Amato – si è usata l’espressione 'lo possiamo dire o no? Rispettosamente, ma il rispetto è una cosa, il silenzio è un’altra: il silenzio uccide, il silenzio è mafioso, il silenzio è un comportamento mafioso. Ecco perchè non vogliamo rimanere in silenziò». Gli avvocati dell’Unione camere penali considerano «sconcertante» la richiesta di archiviazione, da parte della Procura di Roma, della de-
nuncia presentata dalla stessa Ucpi contro Antonio Di Pietro. «Infatti, tale provvedimento, se sarà avallato dal Gip – si legge in una nota della giunta delle Camere penali – contribuisce ad abbassare incomprensibilmente i livelli di tutela dell’onore e del prestigio del Presidente della Repubblica. Come se, in uno scontro politico che si pretende esente da ogni limite di legalità, tutto sia consentito e soprattutto sia a repentaglio l`autorevolezza del Capo dello Stato». L’Ucpi ribadisce il proprio «ruolo di tutela della legalità istituzionale secondo le norme giuridiche che la presidiano. Slegata da ogni opportunità politica, anzi proprio per garantire
Antonio Di Pietro
l`ordinata attività istituzionale, specie in un momento in cui l`avvio di una riforma organica della giustizia democratico-liberale esige la presenza riconosciuta dell`autorevolezza del Presidente della Repubblica».
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Primo piano
Sabato 14 febbraio 2009
Primo piano
«Padreterno del San Carlo»
Il dottor Carlo Gaudiano sentito in procura come testimone conferma le ipotesi degli investigatori sul commercio d’organi
«Pressioni per scalare la lista dei trapianti»
Così si definiva l’ex primario nel corso di una telefonata di LEO AMATO
di FABIO AMENDOLARA
Qui sopra il grafico con i capitoli dell’inchiesta della procura di Potenza sulla Sanità lucana
Il palazzo di giustizia di Potenza e a sinistra il pm Henry John Woodcock
suo racconto: «I trapianti di rene vengono gestiti a Matera dal dottor Vito Gaudiano.
A Potenza il referente è il dottor Gerardo Marinaro. Da quello che ho potuto con-
statare, però non so indicarvi i motivi, in passato ci sono state delle persone che han-
no avuto in breve tempo il trapianto di reni in luogo di altre che attendevano il trapianto da lungo tempo». La dottoressa fornisce agli investigatori anche i nomi. «Secondo lei - chiedono gli investigatori - avviene dietro raccomandazione o dietro elargizione di denaro?». Risposta: «Non lo so. Ci siamo solo posti questo quesito, perché alcuni pazienti hanno ottenuto il trapianto prima di altri. Preciso che quando il donatore è lucano il dottor Gaudiano invia a Roma, dove avverrà il tra-
pianto, un pool di persone compatibili. L’ultima decisione avviene a Roma». Poi viene fuori la storia dell’infermiere Vito Romaniello che, secondo l’ipotesi della procura, «prometteva trapianti in tempi rapidi e si faceva pagare». C’è chi ha raccontato di aver pagato 12 milioni di lire. E un altro medico che conferma: «Sono a conoscenza di un giro di soldi per la lista dei trapianti, ma non mi sono mai addentrato nei particolari della questione». f.amendolara@luedi.it
«A questo punto è meglio se arrestano te» L’ingresso dell’Ospedale San Carlo di Potenza
LA TELEFONATA
Intercettato il direttore generale dell’Asm. Cerca conforto da un addetto del centro nazionale trapianti
Al telefono le preoccupazioni di Gaudiano VITO Gaudiano, oggi direttore generale dell'Azienda sanitaria di Matera, era il responsabile del centro regionale trapianti. Gli investigatori hanno intercettato anche il suo telefono. Il Quotidiano qualche settimana fa ha pubblicato in esclusiva una telefonata con l’ex direttore generale dell’Asl di Matera Domenico Maroscia. In quella telefonata parlano proprio di trapianti. Maroscia ha un amico che ha bisogno e chiede a Gaudiano. Il consiglio è di rivolgersi fuori regione. Nel fascicoli ci sono anche altre telefonate. L'11 maggio dello scorso anno va a Roma per incontrare un centro Sandro (che però gli investigatori non sono ancora riusciti a identificare) del centro nazionale trapianti.
con Sandro a un amico. Ecco la telefonata. «Ho portato a cena... ho offerto la cena a Sandro, gli ho raccontato tutto e abbiamo... veramente Sandro... niente, mi ha detto una cosa da fare lui ha detto: “Ve bene così, stai tranquillo, problemi non ce ne sono”, in modo tale che se questa cosa esce, io, cioè, viene affrontata insieme, insomma. Gli ho detto... prima che tu venga a sapere cose assurde da altri... inizialmente l'ho visto preoccupato. Poi quando gli ho spiegato tutta la cosa, di come siamo messi noi, ha detto: “Vabbe', ma tu non hai problemi. Questo è millantato credito. Comunque, stai tranquillo”. Poi mi ha dato un bellissimo conra investigativa sui trapianti di siglio che penso di mettere in atto». rene». Gaudiano racconta della cena f. a. L’ospedale di Matera
E' li, secondo gli investigatori, «per portarlo a conoscenza delle indagini svolte da questa struttu-
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Sergio Caparrotti interrogato dal pm
Inchieste di Woodcock
POTENZA - Lo ammette. Quando lavorava nel centro trapianti di Matera ha ricevuto pressioni per assegnare gli organi «al di fuori di quelle che sono le procedure da seguire». Sulla compatibilità biologica c’era poco da fare. Scalare la lista d’attesa, invece, era possibile. Il sospetto degli investigatori, dopo aver raccolto, ieri, nuove informazioni da un testimone che lavorava nel centro trapianti di Matera, è cresciuto. C’era chi speculava anche sui trapianti d’organo. Il medico, sentito a «Sit», sommarie informazioni testimoniali, è Carlo Gaudiano, l’ex responsabile della banca delle cellule staminali di Matera. E secondo indiscrezioni, avrebbe indicato agli investigatori che lavorano con il sostituto procuratore Henry John Woodcock anche altri testimoni. Un’infermiera, che era presente mentre un medico gli aveva confidato che un paziente di sua conoscenza aveva sganciato circa 30 mila euro per un trapianto. Le procedure, raccontano nel palazzo di giustizia, «sarebbero cominciate nel centro materano e terminate al centro trapianti dell’ospedale Umberto primo a Roma». «Riscontri», li chiamano in gergo gli investigatori. Riscontri a quei «dubbi» descritti in un’informativa della Squadra mobile di Potenza «sulla scelta dei pazienti che venivano sottoposti a trapianto di rene». La nota investigativa della squadra mobile di Potenza raccolta nei faldoni della maxinchiesta sulla sanità, condotta dal sostituto procuratore Henry John Woodcock - ricostruisce quello che potrebbe essere accaduto con i trapianti. Grazie anche alla testimonianza di una dottoressa del reparto di nefrologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza. Ecco il
Sabato 14 febbraio 2009
INTERCETTAZIONE effettuata con sistema Sio 130. Conversazione del 16 maggio 2008 ore 14.22 progressiva numero 165. C: Caparrotti Sergio A: Antonio Trascrizione C: Pronto? A: Sergio C: bello, dimmi A: proprio pochi minuti fa... sono venuti due individui... questo mi ha fatto vedere il tesserino che è un ispettore di polizia C: bhe... A: squadra mobile... e mi hanno detto che praticamente volevano la mortalità... i morti, degli ultimi decessi degli ultimi tre anni... gli ho detto guardi, no, non c’è nessuno. Al limite ripassi martedì, mercoledì della settimana prossima, vedo... Però è una cosa un po-
co strana C: Sì. Infatti A: Poi, detto così... in mezzo al reparto... la richiesta così, verbale C: mhh... no, no... A: Bo’, ti ho voluto avvisare, non lo so. E’ chiaro che se ne sono andati, non è che gli abbiamo dato niente C: E’ certo. Ma non sai come si chiama questo qua... no? A: E sembravano due buzzuzzi. Però mi ha fatto vedere il tesserino. Sono della polizia di Stato, sono ispettore. Stiamo facendo un’indagine, gli ultimi tre anni di decessi. Mo’ Daniele ha chiamato pure in direzione sanitaria per cercare di capire... qui dice la direzione sanitaria se ne lava le mani nel senso che dice ce l’abbiamo noi e glieli dob-
biamo dare. Che cazzo vanno trovando questi da noi? C: non lo so A: E’ diventato un mestiere impossibile uagliò... qua devo trovare un altro mestiere... devo trovare... C: eh, lo so A: Ha detto solo i decessi, i decessi degli ultimi tre anni... solo i decessi. Quindi nome, cognome dei... di quelli che sono morti, l’elenco dei nomi. Vabbe’, mo’ io ti ho voluto avvisare, ma lunedì... non intendo di pensare alla cosa... Vabbe’, io ti ho voluto avvisare, perché è stata una cosa proprio strana, a bruciapelo... poi... poi la cosa negativa, andandosene: “Grazie direttore”. Ho detto: questi mi arrestano, hai capi’... è meglio che arrestano a te, a questo punto... il direttore f. a.
POTENZA - E’ un chirurgo conosciuto in tutto il mondo, quando si dice “un luminare” della medicina. In un’altra epoca probabilmente sarebbe stato famoso come un calciatore di serie A, e il suo studiolo la meta di un pellegrinaggio ininterrotto di studenti, e pazienti disperati. Oggi Sergio Caparrotti presta servizio all’ospedale “Casa sollievo della sofferenza” di San Giovanni Rotondo. Divide la piazza con il santo da Pietralcina. Forse il francescano, grazie anche alle stigmate, riesce a oscurare il fulgore del suo vivissimo astro. Ma quando era a Potenza, Sergio Caparrotti, allora non ce n’era proprio per nessuno. Non un Gerardo, o un Bonaventura, che tenesse da lontano la sua grandezza. Forse un magistrato, di origini anglosassoni, che cominciava a quei tempi a farsi notare dal pubblico. Ieri chirurgo e magistrato si sono incontrati faccia a faccia, probabilmente per la prima volta. Caparrotti è indagato nell’inchiesta del pm Henry John Woodock sulla mala-sanità lucana. L’interrogatorio è durato due ore, e l’avvocato difensore, Emilio Nicola Buccico, assicura che si è svolto molto serenamente. «L’unica cosa veramente fastidiosa è vedere il nome di un professionista del genere finire ogni due giorni sul giornale nelle pagine di cronaca giudiziaria», commenta al telefono. Ma forse conviene raccontare questa storia dall’inizio. Nel 2005 la direzione del San Carlo, che è il maggiore nosocomio lucano, aveva puntato su Sergio Caparrotti praticamente tutto quello che aveva. Soldi, pubblicità, e naturalmente, reputazione. L’allora direttore generale, Michele Cannizzaro, era riescito a “soffiarlo” alla concorrenza proprio della Casa sollievo della sofferenza, in una specie di asta al rialzo. Il chirurgo era stato prelevato armi e bagagli da una clinica privata di Bari, ed era arrivato a Potenza in pompa magna. Per lui, ad aspettarlo, il posto di direttore del nuovissimo dipartimento di Alta specializzazione del cuore, fiore all’occhiello di tutta l’azienda. Per lui il padiglione dell'ospedale appena finito di costruire. Per tutti gli altri, medici del San Carlo, colleghi del reparto di Cardiologia, rancore, e invidia, fin da prima del suo arrivo. Si racconta, nei corridoi, di pressioni sulla direzione del San Carlo da parte di alcuni politici di un certo rilievo per favorire la nomina di un’altra persona al suo posto, e di una corrispondenza tra Cannizza-
L’ex primario dell’ospedale San Carlo Sergio Caparrotti
ro e l’allora assessore alla sanità della regione, l’attuale presidente Vito De Filippo, per respingere questi tentativi illegittimi di ingerenza nelle scelte dell'azienda. Poi, per un po’, tutto sembra andare per il meglio. Le voci tacciono, i dati riscontrano le più rosee previsioni, si organizzano convegni, si tengono conferenze, e Potenza si ritrova improvvisamente al centro dell'attenzione di tutto il mondo scientifico che conta. Fin quando succede qualcosa. Il pm Henry John Woodock nel 2007 sta indagando sulla gestione dell’appalto per la costruzione del centro oli Tempa rossa di Corleto Perticara. Francesco Ferrara, un imprenditore di Policoro che partecipa alla gara, cerca l'appoggio dei vertici della regione, per influenzare il management della Total, che è la ditta francese che detiene il 50 per cento della concessione per le estrazioni nella Valle del Sauro, quindi la costruzione del centro oli. L’imprenditore, legato alle passate amministrazioni democristiane, si rivolge a un vecchio amico, che ha attraversato la prima repubblica nella segreteria di un presidente della regione negli anni ’80, ed è sbarcato nella seconda come fornitore di attrezzature e macchinari per le aziende sanitarie. Si chiama Vincenzo Basentini, è il titolare della Tecnomedical, e assieme a un altro vecchio amico, Michele Santangelo, cerca di combinare un “abboccamento”, come si usa dire in gergo poliziesco, tra Ferrara e il segretario del presidente De Filippo. A questo punto gli investigatori stanno intercettando tutti e tre. Santangelo è titolare di un
centro privato di dialisi e si scopre che ha un rapporto privilegiato con alcuni interni del reparto di nefrologia dell’ospedale San Carlo. In pratica alcuni pazienti verrebbero indirizzati nel suo centro, perciò viene messo sotto controllo anche il telefono del primario, Mario Procida. Avviene una prima fuga di notizie. Gli indagati apprendono dell’inchiesta della magistratura, e Procida al telefono si sfoga con il figlio: «Il tema è che io avrei preferito delle ditte in alcune gare ospedaliere, e in cambio ne avrei ricevuto non so quali favori, del tipo: partecipazioni a congressi nazionali e internazionali, viaggi all'estero…» eccetera, eccetera. Non ci sta, e tira in mezzo anche altri colleghi: «Yacht… ci sono gli yacht! Ci sono medici, porca madosca, che hanno di tutto… tipo Caparrotti». A questo punto il direttore del dipartimento di Alta specializzazione del cuore finisce nel fascicolo degli indagati. Viene sentito come persona informata sui fatti, poi negli uffici della Questura arriva una lettera anonima che denuncia una serie di circostanze contro Caparrotti. Anche il suo telefono viene messo sotto controllo. Forniture di valvole cardiache, filo da sutura, e rapporti equivoci con alcuni sponsor. Questo è quanto viene raccolto sul suo conto. Allora Sergio Caparrotti comincia a pensare di andare via da Potenza. Parla al telefono con un collega di un nuovo incarico in una clinica privata di Bari. «Devono essere sereni, nel senso della scelta, perché io, onestamente, gli ho fatto capire: Io a Potenza sono re e padreterno. In una regione… il padreterno sono io!».
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Primo piano
Sabato 14 febbraio 2009
Primo piano 11 Il governatore molisano Pietracupa dona la campana sannita Sabato 14 febbraio 2009
Politica lucana
Pionati lancia l’Adc
La commissione nazionale si è espressa, «E’ fuori». E l’ex assessore a caldo: «Non ci sto alla regola del tutto bene»
Presentato a Potenza il nuovo partito di ANNA MARIA CALABRESE
Il Pd romano mette fuori Falotico Tisci sprona il Pdl
«Il fermento che c'è all'interno del centrosinistra - dove ancora non trova chiarimento il rapporto fra il Pd ed i cosiddetti piccoli - la dialettica interna al Partito democratico che continua a produrre scissioni e fuoriuscite ovunque, l'incapacità dei vari livelli di governo del centrosinistra di dare risposte serie e concrete ai bisogni della popolazione lucane, rendono chiara la fine politica, ancor prima che elettorale, dell'innaturale accordo di potere fra gli eredi del Pci e i figli della Dc». Queste le parole del consigliere regionale di An, Antonio Tisci che aggiunge: «E' evidente che ci sono tutti i margini per un cambiamento di rotta nella politica nella nostra regione, ma male farebbe il Popolo della libertà a sedersi sugli allori ritenendo semplice l'imminenti battaglie elettorali nella città capoluogo, nei comuni della provincia e per le due amministrazioni provinciali». «Il Pdl per vincere deve riuscire - prosegue Tisci - a dare un'immagine totalmente differente rispetto al governo di centrosinistra, sia nella proposta di governo sia negli uomini chiamati ad incarnarla. In merito alla proposta di governo, serve al Pdl un “think tank” che riesca a mettere a sistema tutte le proposte che negli anni gli uomini di An e di FI hanno espresso nelle amministrazioni in cui sono stati chiamati ad esplicare il proprio mandato e, contemporaneamente, mettere in vetrina tutto ciò che il centrodestra è stato in grado di realizzare nelle amministrazioni che ha guidato e sta guidando». «Il Pdl e il nostro elettorato, conclude Tisci - è stanco di camaleontismi e di tatticismi e chiede al centrodestra di essere portatore di un vento totalmente nuovo ed innovativo».
di SALVATORE SANTORO POTENZA - Il Partito democratico ha deciso: Falotico è fuori. La notizia è circolata nella mattinata di ieri. Il massimo organismo politico di controllo nazionale del Pd si è pronunciato sulla decisione del consigliere regionale, Roberto Falotico che il 27 gennaio scorso ha abbandonato il gruppo consiliare democratico per dare vita a quello dell’Uniti nell’Ulivo. La commissione di garanzia, presieduta da Luigi Berlinguer si è espressa quindi sulla richiesta di chiarimenti inviata dal vertice lucano del Partito. In seguito all’abbandono di Falotico, infatti, il segretario Piero Lacorazza e il presidente Carlo Chiurazzi avevano espresso la convinzione che Falotico non parlasse più a nome del partito. E ieri nella sede regionale del Pd è giunta la risposta da Roma. Questo il teso: «Si informa che la commissione di garanzia del Partito democratico nella sua ultima riunione ha preso in esame la richiesta di parere da voi inoltrata in data 27 gennaio 2009 avente carattere di urgenza a
causa delle prossime scadenze elettorale. La richiesta riguarda la posizione del consigliere regionale, Roberto Falotico il quale ha abbandonato il gruppo consiliare del partito in seno alla Regione Basilicata costituendone uno autonomo denominato Uniti nell’Ulivo. Premesso che la vostra richiesta è di competenza in prima istanza della commissione regionale di garanzia e premesso che il consigliere Falotico quale componente dell’Assemblea nazionale costituente è soggetto in seconda istanza alle decisioni del collegio nazionale dei garanti del 14 ottobre e oggi commissione nazionale di garanzia che è quella che scrive, visto l’articolo 2 comma 6, visto l’articolo 3 comma 1 dello Statuto nazionale del Partito democratico, la commissione nazionale di garanzia a meno che l’abbandono del gruppo del Pd e la formazione di un nuovo gruppo consiliare non siano stato frutto di una decisione condivisa dagli organi politici del Pd regionale, ha convenuto unanimamente di aderire alla vostra interpretazione laddove
scrivete che l’uscita dal gruppo consiliare non può che essere interpretata da noi come una fuoriuscita di fatto dalle attività di partito». Immaginabile le diverse reazioni all’interno del partito. E nel pomeriggio non è mancata la risposta dello stesso Falotico: «Non ho compiuto atti dei quali non conoscevo le conseguenze. Ero e sono consapevole che la mia distanza politica dalla dirigenza regionale del Pd, le mie prese di posizione politiche e la distanza da gruppo consiliare, avrebbero alimentato una discussione anche in sede nazionale. Finalmente il partito nazionale, dopo la sua assenza dalle vicenda legata alla crisi regionale ed alla persistente emorragia di iscritti, simpatizzanti e dirigenti, si interessa delle questioni lucane». E lo stesso Falotico ha aggiunto: «E' magra consolazione pensare che il partito nazionale, non ripiegandosi sul merito delle questioni, senza audire le parti, senza convocare alcuno, pensi di entrare in una vicenda fatta di svilimento delle regole minime di coesistenza». «Prevale - aggiunge Falotico - la
regola del “tutto bene” ed io a quella mi ribello. Nel Pd e nella sua classe dirigente di Basilicata non tutto va bene. Molte sono le voci fuori dal coro che qualcuno vuole anche fuori dal Partito. Io non sono abituato a forme di centralismo per il quale chi non la pensa come la maggioranza è un pericolo, un ostacolo, un estraneo. Penso al valore della diversità come motivo principale di un progetto che da tempo non capisco più». «Attendo - conclude Falotico - di ricevere una comunicazione ufficiale del partito nazionale che commenterò nei tempi e nei modi opportuni. Il mio lavoro nella politica lucana, nel consiglio regionale e tra i lucani prosegue con rinnovato entusiasmo. Sento l'energia di chi vuole cambiare le cose che non vanno, che nella nostra terra sono tante, e vuole esaltare quelle che funzionano. Inviterò, quanti lo vorranno a farlo con me e con tanti amici. Testimonierò la mia convinzione culturale e politica attraverso le idee e le azioni: ammesso che qualcuno non pretenda di censurare anche quelle».
Da stamani inizia la 3 giorni democratica contro il governo
Universal Erasmus
Parte il tesseramento del partito nelle piazze
Pittella fissa l’appuntamento ai giovani
Una tre giorni per dire «no a Berlusconi» e per lanciare la campagna di tesseramento del Partito democratico. La manifestazione del Pd coinvolgerà l’Italia in tre giorni di iniziative sulla crisi economica, sulle inadempienze e l’incapacità del Governo, sulle proposte del PD per tornare a crescere. E’ quanto si legge in una nota del Partito democratico in cui si legge: «Il 14, 15 e 16 febbraio in tutta Italia saranno organizzate manifestazioni, sit in, incontri pubblici per dare ascolto e voce a chi vive le difficoltà economiche in prima persona, e per contribuire e condividere proposte ed atti concreti per uscirne». Mobilitazioni anche nei due capoluoghi di provincia dove saranno anche giorni dedicati alla mobilitazione per il tesseramento e per dare quindi ai simpatizzanti ed agli elettori democratici la possibilità di iscriversi e di aderire per la prima volta al partito. «Anche il Pd materano – afferma la segretaria provinciale, Anna Ferrara - partecipa a questa mobilitazione nazionale con un ricco calendario di iniziative su tutto il territorio provinciale, che sarà presentato alla stampa sabato mattina (oggi ndr) dalla segreteria provinciale, alle ore 10 presso la sede materana di piazza Cesare Firrao. In tale occasione i senatori Maria Antezza, Filippo Bubbico e Carlo Chiurazzi illustreranno le sei proposte elaborate dal pd nazionale per uscire dalla crisi”. Nella mattinata di domenica in molte piazze della provincia (Matera, Nova Siri, Policoro, Bernalda, Garaguso, Irsina, Montalbano, Montescaglioso, Pisticci, Ferrandina, Pomarico etc..) sa-
ranno allestiti punti di incontro per la campagna di tesseramento e la distribuzione di materiale informativo». Il calendario degli eventi del materano è presentato sempre da Anna Ferrara: «Nel pomeriggio di domenica alle ore 17,30, presso la sala incontro di Bernalda, gli assessori provinciali ed i membri del gruppo provinciale del partito democratico presenteranno alla cittadinanza una sintesi del lavoro svolto a sostegno delle famiglie e delle imprese. Nella giornata di lunedì si terranno assemblee degli iscritti, con la partecipazione dei parlamentari e della segreteria provinciale, nei comuni di Pomarico, Grassano e Tricarico. Le manifestazioni si chiuderanno a Marconia, con un incontro pubblico aperto alla stampa, alle ore 17.00 presso la delegazione comunale, nel quale i consiglieri ed assessori regionali del pd materano approfondiranno i temi della crisi economica, dando ascolto e voce alle difficoltà dei cittadini ed illustrando in particolare le misure anticicicle e di sostegno alle famiglie ed alle imprese assunte nella finanziaria regionale». E dopo la presentazione degli eventi,la coordinatrice democratica del Materano passa alle dichiarazioni politiche: «La segreteria provinciale auspica una significativa partecipazione alle iniziative del Pd - day, nella consapevolezza che solo intensificando l’ascolto e ripiegandosi sulla soluzione dei problemi il partito democratico potrà dimostrare ai lucani che da questa crisi si può e si deve uscire a sinistra, dando fiducia ad un progetto politico che in molti, con umiltà e nel silenzioso lavoro quotidiano, stanno impegnandosi a costruire».
UNA giornata di appuntamenti per il Pd cittadino. Oggi, alle ore 15 e 30 presso il comitato cittadino del partito, in via Pretoria (largo San Michele), i giovani democratici di Basilicata e l’europarlamentare Gianni Pittella presentano il progetto internazionale dell’Ecosy, “Universal Erasmus” a sostegno della mobilità giovanile. Alla conferenza stampa saranno presenti il segretario regionale dei Giovani Democratici di Basilicata, Giovanni Casaletto, ed il segretario cittadino del Pd, Gianpaolo Carretta. Ancora, domani, nella sala Minerva del Grande Albergo a Potenza, dalle ore 17, il Pd di Potenza organizza una giornata straordinaria per la campagna di tesseramento 2008/2009. Che si protrarrà anche il 15 e 16 Febbraio nelle sedi di partito, alla presenza di Fabrizio Vigni, responsabile dell’organizzazione nazionale del Partito Democratico. Sarà questa l’occasione - com’è scritto nella nota stampa inviata ieri - per articolare un ampio dibattito politico sulle questioni di maggiore attualità ed un costruttivo confronto sui temi di particolare rilevanza sociale ed amministrativa, che attengono alla città di Potenza ed alla ridefinizione del suo ruolo strategico in ambito Regionale. regione@luedi.it
SULLA CRISI Le idee di Tantone (Fgs) «In merito ai dati economici relativi al Pil del 2008 resi noti dall’Istat, la Fgs – si legge in una nota del coordinatore regionale Raffaele Tantone - crede sia necessario non attuare l’errore di chiudersi alla concorrenza internazionale, per effetto della crisi economica in atto». «I giovani Socialisti ritengono che le grandi crisi rappresentino anche le migliori occasioni per attuare i grandi cambiamenti. Soprattutto per lo scenario lucano che, anche nei momenti migliori, ha prodotto poca occupazione, rivolta per la maggior parte a figure professionali poco qualificate e, di conseguenza, una massiccia emigrazione dei giovani maggiormente qualificati. A tal fine - precisa - occorre liberare l’economia lucana dall’atavica dipendenza dalla regolazione invasiva del settore pubblico, onde permettere una piena espressione delle forze ideali ed economiche insite nelle nuove generazioni. Tali energie creative al momento sono imbrigliate dalla mancanza di concorrenza e dall’impossibilità del libero accesso ad alcuni mercati e professioni».
POTENZA - Alleanza di centro per la libertà (Adc) si presenta anche nel capoluogo di regione. Due i commissari designati: l'avvocato Rocco Brienza (al livello regionale) e il “quasi” trentenne dottore commercialista Fabio Santarcangelo (al cittadino). E' proprio Rocco Brienza a fare gli onori di casa e ad «aprire le danze», soddisfatto per la numerosa presenza di giovani in sala. «E' bello ritrovare - commenta l'avvocato potentino - amici e figli di amici tutti insieme, a condividere la politica di un partito nuovo che non rivendica solo l'orgoglio della propria storia e della propria cultura, ma che si pone in modo maturo nei confronti degli elettori, che “scende in piazza”, tra la gente, che si batte per una legalità efficiente e produttiva e che privilegia le idee e i progetti concreti, piuttosto che interessi privati». Presente alla conferenza stampa anche il presidente del consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa, neo - adepto dell'Adc. Pietracupa porta un regalo alla città di Potenza: la campana degli antichi guerrieri sanniti «sorretti sempre da volontà ferma e da un forte spirito di autodeterminazione. Lo stesso spirito - commenta il presidente della regione Molise che ci spinge ad andare avanti in questa “battaglia politica”. Siamo pronti a lottare, in nome dei nostri ideali, insieme ai giovani che non devono più essere semplici sbandieratori sotto un palco, ma devono diventare i protagonisti». La parola passa subito a Francesco Pionati, fondatore del nuovo movimento politico che spiega i motivi della definitiva rottura dall'Udc. «Tre i punti fondamentali: ambiguità, opposizione al governo e costituente di centro. In questo momento - spiega Pionati - la situazione politica è difficile e il governo va sostenuto nell'interesse del Pae-
Un momento dell’incontro (foto A.Mattiacci)
se. L'obiettivo è quello di dare una “casa” ai moderati che intendono collocarsi all'interno del centrodestra, a sostegno di Berlusconi e del suo governo». «Penso che la nostra iniziativa sia molto rilevante - continua il parlamentare irpino - e, soprattutto, a deciderlo saranno gli elettori che mi pare siano in fuga massiccia dall'Udc, un partito dalle posizioni ambigue che sta andando verso un'altra direzione». Visibilmente emozionato Fabio Santarcangelo che parla della sua scelta di “scendere” in politica a fianco dell'Adc, «un partito che ha saputo ascoltare le nostre esigenze. Io e tutti gli altri giovani aderenti a questo nuovo partito siamo stati mossi dall'ondata di malcontento generale che ha travolto la nostra regione in questo ultimo periodo. Un malcontento nei confronti di una classe politica completamente disinteressata
ai problemi che sono “al di fuori del palazzo”. Per noi che abbiamo scelto di rimanere nella nostra città, è arrivato il momento di “rimboccarci le maniche”». Quali saranno i principali obiettivi da perseguire? «Coinvolgere sempre di più i giovani, far si che l'Università sia sempre più al centro di ogni interesse, sostenere i nuovi professionisti che hanno l'obbligo di fare un tirocinio lungo diversi anni per sostenere l'abilitazione, aiutare non solo le imprese, ma tutte le “categorie produttive” della nostra realtà, in modo particolare i commercianti e gli agricoltori. Puntiamo anche sulle fonti rinnovabili di energia e sulle infrastrutture. Siamo un partito aperto a tutti e, a tal proposito, faccio un appello alle liste civiche: confrontiamoci, dialoghiamo e non disperdiamo inutilmente energie e voti».
LE DUE VERSIONI DELLA POLEMICA
«Solo un azione elettorale l’uscita di Travaglini» «A pochi di mesi dalla fine della consiliatura, il consigliere comunale Marcello Travaglini, a titolo personale e per il momento, non in nome e per conto di Rifondazione comunista, lascia la maggioranza di centrosinistra, che sostiene la giunta del sindaco Vito Santarsiero. Devo sottolineare con forza, che la motivazione addotta per compiere questo strappo politico, dagli equivoci scenari futuri, appare debole e potrebbe avere tutto al più una rilevanza esclusivamente giuridica. A tal proposito, invito il consigliere Travaglini a denunciare immediatamente alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Potenza, eventuali notizie di reato, a sua conoscenza circa le assunzioni effettuate al Contrab (Consorzio di trasporto pubblico locale), e gli eventuali contatti troppo stretti tra politica e la vicenda descritta, senza alimentare forme di sospetto o peggio, lasciando quella zona grigia del non detto, che finisce questa si, per essere censurabile, sotto il profilo dell'etica politica. Appare comunque strano che a 90 giorni dalle
prossime scadenze elettorali, il consigliere Travaglini, dopo aver condiviso quasi 5 anni di gestione politica - consiliare ed amministrativa, tramite la rappresentanza di Rifondazione comunista in Giunta, sente solo ora la necessità di marcare un distinguo, che siamo sicuri non sfocerà nella composizione di una lista autonoma, dal centro sinistra e con un proprio candidato sindaco, magari un ex Parlamentare, alle prossime consultazioni elettorali! Perché questo si, sarebbe la conferma che siamo in presenza di posizioni politiche strumentali e dettate da piccoli interessi di bottega. Il Partito democratico, ribadisce la propria fiducia all'assessore di Rifondazione comunista, Roberto Mancino, per tutto il lavoro amministrativo, svolto sin ora in seno alla giunta Santarsiero, e attende la decisione politica del Prc, circa la conferma del proprio esponente in seno all'amministrazione comunale, nel rispetto del dibattito interno a quel partito». Gianpaolo Carretta (segretario cittadino di Potenza del Pd)
L’ex senatrice Palermo risponde alle “dietrologie” del sindaco Santarsiero
«Se volessi candidarmi non ricorrerei a escamotage» «Caro Sindaco, ho letto la sua intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno e, poiché la considero, per quel poco che mi è dato di conoscerla, uomo sensibile e attento, sono rimasta meravigliata per i toni e la caduta di stile delle sue affermazioni, relative alla vicenda che ha portato il consigliere Travaglini a uscire dalla maggioranza. La sua interpretazione dei fatti mi è sembrata offensiva, oltre che di difficile comprensione. Lei ritiene che quella scelta sia da mettere in relazione con una mia eventuale candidatura a sindaco della nostra città. Vorrei precisare a tal proposito due questioni. La prima: se volessi dare la mia disponibilità per una eventuale candidatura, non avrei certo bisogno di inventare improbabili escamotage, poiché ritengo di avere le capacità, l'autorevolezza e la credibilità necessarie per poter vivere anche un’esperienza di questo genere. Se volessi. La seconda considerazione riguarda la concezione secondo la quale far parte della stessa famiglia implichi necessariamente che le scelte di uno ricadano sugli altri: al contrario ritengo, e penso che questo sia uno dei pilastri della nostra cultura, che ciascuno sia esclusivo responsabile delle proprie azioni, che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli e le colpe (o i meriti) dei mariti sulle mogli! Per questo mi risulta davvero difficile accettare che si tiri in ballo la mia persona, per discettare su questioni che non mi riguardano direttamente. Ma al di là della questione strettamente personale, vorrei porre a lei e più in generale al mondo della “politica” al-
cune domande. Lo faccio anche perché, aver ricoperto il ruolo di senatrice della Repubblica, pur se solo per due anni, mi fa avvertire la responsabilità e la necessità di dover difendere le nostre istituzioni democratiche, oggi seriamente messe a rischio da un pericoloso atteggiamento “antipolitico” causato in larga parte dalla mancanza di credibilità della politica tradizionale e dalla dilagante corruzione nella pubblica amministrazione (come denunciato nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei conti). La prima domanda riguarda le modalità di comunicazione. Sembra che in quel mondo - il mondo della politica - un fatto non possa essere letto per quello che è, che le parole non valgano per il loro intrinseco significato, ma per quello che probabilmente nascondono: la “dietrologia” sembra uno sport di cui i “politici” non riescono a fare a meno. Penso al contrario che, se si vuole realmente rinnovare quella politica di cui tutti lamentano la crisi, ci si debba sforzare a usare un linguaggio trasparente, autentico, entrando nel merito delle questioni, senza devianti divagazioni. Per finire. Quando la “politica”, trasversalmente parlando, avrà il coraggio di prendere le distanze da situazioni di cui tutti si lamentano, ma che poi nessuno denuncia? E' il consigliere Travaglini a essere un masochista visionario, o al contrario, i fatti da lui denunciati sono in realtà noti a tutti? Possibile che non si riesca a capire quanto di politico ci sia in un “piccolo episodio” come quello denunciato, uno dei tanti che fa sì che nel nostro Paese non viga uno stato di diritto, che i nostri cittadini non siano tali, ma suddi-
ti? Come ebbi a scrivere qualche tempo fa “è attraverso questi meccanismi che la democrazia si svuota, che il sistema di potere si autoriproduce, negando nei fatti la possibilità di dare un senso alla propria soggettività di cittadini, nel momento in cui ci si accinge a porre una croce su una scheda elettorale…. In tal modo, la croce su quel simbolo, o quel nome scritto sulla scheda, lungi dall'essere un atto di libertà per l'affermazione delle proprie idee, diviene strumento di ricatto, o di riconoscenza per qualcosa che la nostra Costituzione sancisce come diritto fondamentale e fondamento stesso dello Stato: il lavoro”. Quante persone, quanti ragazzi, durante la mia esperienza parlamentare, mi hanno raccontato le loro storie, i ricatti subiti, l'impossibilità di lavorare se “non hai qualche santo in paradiso”! Forse se ognuno, dal posto in cui opera, a maggior ragione se ha un incarico istituzionale, prendesse le distanze, denunciasse pubblicamente quello che tutti a parole condanniamo, non sarebbe questo un modo per incominciare a ridare credibilità alla “politica”? Se fossi stata al suo posto, avrei chiamato il consigliere (di cui lei certamente conosce il senso di responsabilità e la trasparenza di comportamento) e, assodata l'attendibilità delle sue dichiarazioni, lo avrei sostenuto e piuttosto avrei chiesto conto a chi si è reso responsabile di quei comportamenti. Invece, come al solito, in queste situazioni, la “politica” si fa un sol blocco, si difende e attacca a testa bassa chi semplicemente e senza dietrologie difende i principi in cui crede». Anna Maria Palermo (ex senatrice del Prc)
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Sabato 14 febbraio 2009
“Chiesa nel Sud, Chiese del Sud” di GIOVANNI ROSA «OSTACOLARE la malavita» nel Mezzogiorno, «sconfiggere illegalità e collusioni», sono priorità per la Chiesa, «pronta a mettere in campo tutta la sua forza aggregante per ricostruire il tessuto cristiano della società». Lo ha detto il vicepresidente della Cei e arcivescovo di Potenza, Agostino Superbo a conclusione del convegno delle diocesi del Mezzogiorno promosso dall'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. Una Chiesa, dunque, che, nell’intenzione dei vescovi, vuole incarnarsi nella storia, nelle vicende individuali delle persone che vedono sempre, con meno speranza, il proprio futuro. Un futuro incerto - è stato ribadito durante il convegno - dominato dagli spettri della malavita, del malaffare e della disoccupazione in cui la Chiesa è chiamata, come ha sottolineato l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, «a riorganizzare la speranza evangelica come presupposto, come struttura, come fondamento del rispetto e dei diritti della gente del Meridione». Superbo nelle sue conclusioni ha parlato di «patologie della società del Sud» sostenendo che la politica ha favorito uno «sviluppo incompiuto, frammentato, dipendente e distorto», «L'afflusso di capitali c'è stato – ha sottolineato – ma è mancata la conquista dell’autonomia dall’assistenzialismo, che ha fatto del Sud una macchina di voti per la ricerca del consenso». Quale il ruolo della Chiesa in questo scenario? «Dare un volto concreto ed educare alla speranza, trasformare sentieri in percorsi praticabili per tutti». Per l’arcivescovo di Potenza è necessario superare tutta una serie di ostacoli tra cui «l’assistenzialismo, la malavita organizzata, il clientelismo, e un uso strumentale della legge» e promuovere quella che ha chiamato «la Chiesa eucaristica» dove un ruolo fondamentale «lo devono avere i laici». I cattolici, secondo il vice presidente della Cei devono essere «una presenza sul territorio che diventi forza trasfigurante e trasformante» che devono favorire «l’attuazione di opere coraggiose di contrasto e la promozione delle forze aggreganti delle nostre associazioni ecclesiali e professionali». Superbo ha rivolto anche un invito ai politici a non lasciarsi coinvolgere «dall’illegalità e dalle sue collusioni» e a quelli cattolici, in particolare «ad essere liberi e sobri e a non vergognarsi della loro fede, ispiratrice di progetti anche rischiosi e gratuiti». Nelle conclusioni dell’Arcivescovo di Potenza vi è la sintesi del convegno di Napoli. Due giorni dove si è fatto il punto della situazione nel sud. Un mezzogiorno che non cresce e che è sempre più abbandonato a se stesso. Ma che allo stesso tempo vuole rialzarsi con le proprie forze ed essere “speranza viva” per l’intero paese. «Viviamo - ha spiegato il Crescenzio Sepe in apertura dei lavori - in un tempo di estrema difficoltà, un tempo di incertezza e di sofferenza che vede ancora di più nel bisogno e nella preca-
Il Mezzogiorno che vuole ripartire Conclusa la due giorni in cui i vescovi si sono confrontati sul futuro del Meridione
Superbo: «Ostacolare la malavita e sconfiggere l’illegalità»
IL DOCUMENTO FINALE “La fede coerente con la vita” «UOMINI e donne del Sud, non nascondiamo le difficoltà del tempo presente nella congiuntura delicata che attraversiamo, e sappiamo che tali difficoltà si aggiungono alle storiche ferite del Meridione». Inizia così il documento finale dei vescovi del Meridione, al termine del convegno “Chiesa nel Sud, Chiese del Sud”. «Vorremmo che la speranza del Sud – affermano i vescovi - fosse la speranza del Paese. Per ritrovare pienamente noi stessi bisogna però correggere alcune distorsioni, insinuatesi nei nostri stili di vita: la fede deve essere nettamente coerente con la vita. Come permettere oltre che ci sia distanza tra culto e storia, tra scelta credente e vita concreta, nel lavoro e nelle professioni, nella famiglia, nell’economia e nella politica?». Perciò, «i laici che vivono le nostre comunità e le nostre associazioni dovranno maggiormente dare ragione della speranza che è in loro nei posti che quotidianamente vivono, uscire cioè dalle mura del tempio per incarnare nella società il Vangelo di Cristo». Uno sguardo poi alla realtà del Sud: «Parrocchie vivaci, associazioni, movimenti e volontariato generoso e attivo, una parola che ancora unisce gran parte della popolazione in una società che tende alla disgregazione». «Questo – sostengono - è il nostro patrimonio. Desidereremmo quasi un nuovo patto per ritrovare insieme la passione civile, fondata per parte nostra sulla fiducia nell’uomo che il Vangelo esprime, quasi un tessuto connettivo nel quale tutti possano esprimere liberamente se stessi». Per costruire «insieme un mondo migliore per i nostri figli» è necessario che «la generosità che come meridionali ci caratterizza, passasse dall’emozionale ad una costante strutturale».
rietà le famiglie, i giovani, coloro che ogni giorno lottano per portare a casa il pane quotidiano, con onestà e con fatica, preoccupati di mantenere integra la propria dignità». «Sappiamo che non è possibile parlare, oggi, del Mezzogiorno, senza aver presenti le difficoltà che l'intero Paese si trova a vivere nel suo insieme» ma non «può consolare il fatto che la crisi del Mezzogiorno italiano deriva proprio dal mondo globalizzato». Da qui un invito ai giovani che «devono ritornare a essere il volto e l'anima di un meridione che non può fare a meno né della loro intelligenza, né delle loro braccia. E, soprattutto, non può fare a meno della loro speranza. I giovani sono chiamati - ha concluso - a essere le vere sentinelle della rinascita del Mezzogiorno». Nella due giorni di Napoli, si
sono affrontati anche i temi legati alla crisi economica e sociale che attanaglia il sud. A fare una fotografia della situazione, l'ex ministro del governo Ciampi e noto economista, Piero Barucci. «In Italia - ha detto - c'è da cercare di costruire una politica che combini efficienza ed equilibri concorrenziali, eque politiche salariali e legittime aspirazioni per le esigenze innovative delle imprese, che affronti il tema dei divari territoriali, ma che abbia ben presente che esiste anche un dualismo Nord-Sud». Insomma, «solo una politica per un'Italia coesa ed in crescita può garantire quella unità della nazione cui tutti dobbiamo aspirare». Solo in una prospettiva di questo tipo «si può essere certi che l'aspirazione per la quale il Mezzogiorno divenga un’area dove
l'impresa possa nascere e possa prosperare può divenire qualcosa di nuovo e di inatteso». A questa “svolta” della storia economica del mondo intero «corrisponde l'urgenza di abbandonare egoismi individuali, culturali, di classe, di generazione, di nazione. Sarebbe incomprensibilmente colpevole se non cercassimo di far convivere, in un clima di unità nazionale, le giuste attese delle popolazioni meridionali con le altrettanto giuste aspirazioni di quelle aree nazionali più sviluppate che stanno cominciando ad avvertire il morso della crisi». Un invito a rialzarsi e a confidare sulle proprie forze è arrivato da Giuseppe Savagnone, direttore dell'ufficio pastorale della Cultura dell'Arcidiocesi di Palermo. «Per uscire dalla situazione difficile in cui si trova, - ha
toppi occasionali, che alla fine lasciano il tempo che trovano. Finché prevarrà la pastorale del rito sganciato dalla vita reale, del dualismo tra il dentro e il fuori le mura del tempio, della difesa dell'esistente, dell'individualismo, non saranno i documenti ufficiali né i convegni a cambiare le nostre Chiese e non saranno, di conseguenza, le nostre Chiese a cambiare il Meridione». La giornata di ieri si è aperta con la celebrazione nel duomo di Napoli presieduta dal presidente della Conferenza episcopale italiana, Angelo Bagnasco. «Da un'evangelizzazione più incisiva - ha evidenziato Bagnasco - scaturisce una cultura capace di aderire alla realtà con i suoi problemi e le sue sfide. Non esiste fatalità sociale. È un problema di uomini e d cultura. Su questo fronte la Chiesa, forte solo del Vangelo, ha qualcosa di importante da dire e da offrire al mondo, perché in Cristo Gesù l'uomo, mentre scopre il vero volto di Dio, scopre anche se stesso». E «sapere se stesso» è, per il porporato, «la premessa di una società umana. Dall'evangelizzazione nasce dunque un'educazione integrale, premessa di una cultura capace di trasformare la società». «È questa la sfida che ci attende come Chiesa e come Chiese - ha concluso il presidente della Cei -, una sfida grande, ma esaltante». E un ruolo importante in quest'ottica, può giocarlo il laicato cattolico. Secondo Alessandro Pajno, Presidente di sezione del consiglio di Stato «spetta ai vescovi che, unitamente a sacerdoti e laici, hanno progressivamente condotto le comunità del Mezzogiorno alla presa di coscienza della radicale incompatibilità della cultura mafiosa con un'autentica dimensione cristiana della necessità di annunciare e predicare questa incompatibilità». «Compito della Chiesa ha concluso - e dei cattolici è innanzitutto quello di testimoniare con forza che il problema del Sud è ancora drammaticamente aperto, che la sua soluzione non è una scelta discrezionale, ma attiene alla realizzazione della giustizia nel Paese». Quali, dunque, le prospettive pastorali per il sud? Per padre Carlo Greco, preside della Pontificia Facoltà teologica dell'Italia Meridionale occorre passare «da una pastorale difensiva ad una pastorale profetica e creativa», i cui presupposti sono «la conversione alla speranza e un nuovo modo di essere Chiesa nel Mezzogiorno» e i cui punti di forza progettuali sono «la comunione ecclesiale; la carità; le dimensioni dell'azione pastorale». «Questo convegno - ha detto il cardinale Sepe al termine del convegno - è stato un segno profetico della profonda comunione delle Chiese del Sud, che vogliono dire con chiarezza che la speranza per noi non è morta, che vuol essere solo rinverdita». «Il nostro auspicio – ha concluso - è che questo incontro non resti fine a se stesso, ma possa essere utile in un cammino di tutta la Chiesa italiana per avere un documento nazionale, a vent’anni da quello del 1989».
Sepe: «Un segno profetico per tutta l’Italia»
spiegato nella sua relazione il Mezzogiorno non deve aspettarsi aiuti dall'esterno, ma puntare sulle proprie risorse. E, tra queste, la Chiesa ha un ruolo decisivo» per il quale è necessario «uno sforzo corale». «In questo sforzo avranno un ruolo di primo piano le Facoltà teologiche, gli Istituti di scienze religiose, le scuole degli operatori pastorali e quelle di formazione politica. Ma si esige un modo nuovo di essere Chiesa, di gestire le comunità parrocchiali, la vita delle associazioni, dei gruppi e dei movimenti, lo stile delle diocesi». In realtà, «non ci si può illudere di ridurre tutto a una serie di iniziative più o meno efficaci. Bisogna rimettere in discussione e cambiare il nostro stesso modo di essere. Qui non c'è posto per operazioni di superficiale cosmesi o per rat-
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Economia lucana Il mercato italiano perde a gennaio il 32%. La Fiat tiene meglio in Francia e Inghilterra
Auto in caduta libera Grande Punto tra le cinque macchine più vendute del segmento B E’ UN TRACOLLO senza precedenti quello del mercato automobilistico europeo, con un calo nel mese di gennaio, rispetto a quello dell’anno precedente, pari al 27. Ancora peggio sta il mercato italiano che fa registrare, sempre rispetto agli stessi periodi di riferimento, un - 32,6 per cento. In questo scenario europeo fortemente negativo per il mercato dell’auto, Fiat Group Automobiles è ulteriormente penalizzata dal crollo a gennaio in Italia ma nonostante ciò, grazie alle quasi 79 mila vetture immatricolate in Europa Occidentale, ottiene una quota dell’8,8 per cento che la fa insediare al quarto posto nella classifica dei principali costruttori europei. Un risultato che è anche merito della Grande Punto prodotta a Melfi, che si conferma la quinta macchina più venduta del segmento B.
Stabilimento metalmeccanico
Fiat, ha immatricolato a gennaio oltre 62 mila vetture, ottenendo una quota del 7 per cento, 0,3 punti percentuali in meno nel confronto con gennaio 2008. Ottimi risultati sono
stati risultato ottenuti dal brand in Francia dove, in un mercato che cala del 7,9 per cento, Fiat aumenta i volumi del 10,6 per cento e migliora la quota di 0,6 punti percentuali, atte-
standosi al 4,1 per cento. Migliora la quota anche nel Regno Unito: +0,4 punti percentuali. Modelli di punta della casa automobilistica torinese Panda e 500, stabilmente al
primo e secondo posto nella classifica delle vetture più vendute nel segmento A (insieme detengono il 32,2% di quota del segmento), mentre Grande Punto è tra le cinque auto più vendute nel segmento B. Il marchio Lancia con più di 7.800 immatricolazioni mantiene stabile la quota allo 0,9 per cento. Particolarmente significativi i risultati ottenuti dal brand in Francia, dove i volumi crescono del 9,7 per cento e in Germania dove la crescita è del 13,7 per cento. Inoltre, se si considerano anche i mercati dell’Est europeo, Lancia aumenta le vendite (escludendo l'Italia) del 9,5 per cento, in netta controtendenza rispetto al mercato. Alfa Romeo inizia l’anno in maniera positiva, con solo un calo del 2,5 per cento dei volumi e la quota in crescita. Oltre all’Italia (dove i volumi sono cresciuti del 18,2 per cento), dati positi-
Bunus campano di 200 euro ai lavoratori in cassa integrazione
Il presidente Vito De Filippo
De Filippo: «Otto milioni in Finanziaria Da lunedì il confronto con i sindacati» POTENZA - Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della giunta Regione, Vito De Filippo per l’accordo Stato-Regioni, raggiunto al termine di una lunga riunione nella notte dello scorso giovedì, sugli ammortizzatori sociali. Otto miliardi di euro saranno destinati ad azioni di sostegno al reddito e di politica attiva del lavoro nel biennio 2009-2010. Il contributo richiesto alle Regioni è pari a 2,65 miliardi in gran parte finanziati con il fondo sociale europeo. Ma c’è di più. Come annuncia il presidente De Filippo, facendo riferimento agli 8 milioni di euro che sono stati previsti nella Finanziaria regionale 2009,
vi per il brand dalla Germania (volumi + 9,9 per cento e quota in crescita di 0,1 punti percentuali) e dalla Francia (+ 52,5 per cento i volumi e quota in aumento di 0,3 punti percentuali). E nella giornata di ieri il Consiglio di amministrazione della Fiat Spa riunitosi oggi a Torino sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, ha approvato il bilancio consolidato di Gruppo del 2008 che conferma l’utile netto consolidato di 1.721 milioni di euro già reso noto il 22 gennaio 2009. Parere positivo al bilancio d’esercizio di Fiat spa che ha un utile netto di 1.999 milioni di euro e, come già annunciato, proposto alla prossima assemblea convocata per i prossimi 26 e 27 marzo rispettivamente in prima e seconda convocazione la distribuzione del dividendo per le sole azioni di risparmio.
CILLIS: «LA REGIONE METTA MANO ALLE RISORSE» CILLIS non si stanca di ripeterlo: oltre agli incentivi al settore auto e alla disponibilità di risorse per gli ammortizzatori sociali, occorrono aiuti per sostenere il reddito di chi da mesi è in cassa integrazione o mobilità. La Regione Campania, a esempio, ha deciso un’integrazione al reddito, pari a circa 200 euro al mese, per i lavoratori in cig della Fiat di Pomigliano d’Arco e delle aziende dell’indotto (circa 10mila lavoratori). Per il consigliere regionale Giacomo Nardiello (Pdci) «un atto di notevole rilevanza». «Grande è l’esigenza - ha dichiarato - di una strategia unitaria tra le Regioni Campania e Basilicata a sostegno della richiesta al Governo di riche verranno utilizzati in gran parte come incentivi a chi è stato colpito dalle pro-
convocare il tavolo con Fiat, Confindustria e sindacato per affrontare le questioni aperte per il sostegno all’industria automobilistica con particolare riferimento agli stabilimenti campani e di Melfi». Nella Finanziaria regionale 2009 - ricorda il segretario della Fiom, Giuseppe Cillis - erano stati previsti 8 milioni di euro da destinare a questo tipo di aiuti economici. «Ma di queste risorse non si sono ancora viste, nonostante la gravità della crisi e delle ripercussioni sul tessuto economico regionale. Non so se tratta di ritardi burocratici o di altro tipo. Quello che è certo è che siamo davanti a una grande mancanza di sensibilità».
cedure di da cassa integrazione o mobilità. «A partire dal prossimo lunedì - ha
spiegato il governatore lucano - partiranno i confronti sindacali per programma-
re come mettere mano alle risorse». Poi, De Filippo è tornato ancora sull’importante accordo siglato nella scorsa notte a Roma. «Nell’incontro fiume sono stati chiariti importanti aspetti finanziari - ha detto - che ci hanno consentito di vederci piùù chiaro e di accogliere con soddisfazione l’intesa». Il braccio di ferro andava avanti da tempo. L’accordo dovrà essere ratificato in una prossima conferenza Stato-Regioni. Soddisfatto
il ministro per i Rapporti con le regioni, Fitto che ha commentato: «Per il Paese è una risposta molto importante per affrontare la crisi». «Un passo importante», per il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, che ha aggiunto «le regioni hanno dimostrato una grande serietà e dato una risposta concreta ai tanti lavoratori senza la protezione della cassa integrazione ordinaria». m.labanca@luedi.it
Tute blu a Roma: «Governo pensa solo ai padroni» Fiom , adesioni oltre il 50%. Sata, linea rischia il blocco ROMA - Sono più della metà dei lavoratori che, ieri, con undici autobus sono partiti dalla Basilicata alla volta della grande manifestazione di Roma. I quattrocento metalmeccanici lucani al corteo della Cgil hanno le idee ben chiare sulle ragioni che li hanno portati nella capitale: «Il Governo ha pensato ad aiutare solo i “padroni” e si è dimenticato dei lavoratori. Nei suoi interventi non è contemplato nessun sostegno alle perdite di salario, determinato dal ricorso agli ammortizzatori sociali». Guidati dal segretario regionale della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis, sono più di 200 le tute blu di Sata e indotto che hanno aderito al corteo. «E in tutti gli stabilimenti - pre-
La protesta dei metalmeccanici
cisa Cillis - l’adesione è stata massiccia». Secondo le stime della Fiom ovunque i metalmeccanici lucani si sono astenuti dal lavoro con percentuali che hanno superato il 50 per cento. Alla Sata in prima mattinata si sono verificati
alcuni problemi a una delle linee di produzione che ha rischiato di rimanere paralizzata proprio per l’assenza di molti operai. Percentuali elevatissime di adesione allo sciopero - secondo quanto riferito dalla Fiom - sarebbero
state raggiunte alla Marcegaglia, all’Italtractor e alla Firema. «Fino a questo momento - ha concluso Cillis - non c’è stato alcun intervento da parte del Governo nazionale in grado di tentare di recuperare il terreno perso con gli
effetti della crisi globale. Manovre del tutto inconsistenti rispetto a quello che avrebbe richiesto il momento. Senza tener conto che ci si è completamente dimenticati dei lavoratori». ma.la.
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I VALORI PERDUTI DELLA FAMIGLIA
ALLARME LEGALITA’ IN REGIONE
di LARA DALESSANDRI
di GIANNI ROSA* SEMBRA un bollettino di guerra, ogni giorno non mancano episodi di violenza demenziale; la criminalità giovanile è in aumento,i motivi? Numerosi e complessi come complessa è la realtà che li genera e li esprime, la società dei nostri tempi. E' cambiato il modo di vivere, sono mutati i valori che hanno educato le generazioni precedenti, sostituiti da falsi valori di cui si nutrono e si alimentano i giovani. La crisi giovanile trae origine da quella familiare e dalla società. La famiglia tradizionale patriarcale si è frantumata, divisa in piccoli nuclei dove i ruoli dei genitori sono o dovrebbero essere paritari, in realtà, per motivi diversi, lunghi da analizzare, sono in crisi di identità. Il padre pro forma è il capo famiglia - la legge ha abolito di fatto questa distinzione - in realtà è delegato a procurare i mezzi finanziari per le necessità familiari. Ed i bisogni aumentano ogni giorno sotto la spinta del consumismo e della pubblicità: l'automobile per ogni componente, case al mare e in montagna, viaggi, cellulari, tutto il superfluo. La vita diventa una girandola per cercare di guadagnare di più e soddisfare ogni desiderio di moglie e figli. Se a lavorare è anche la madre, la famiglia diventa un'istituzione in crisi permanente, i genitori stanno sempre meno in casa, le possibilità di dialogare, di seguirli negli studi, di conoscere gli amici che frequentano diventano occasioni rarissime o inesistenti: per tacitare la coscienza si dà tutto il benessere materiale possibile, non l'affetto, i consigli, l'aiuto di cui avrebbero bisogno. Così la famiglia come istituzione perde la sua saldezza, diventa sempre più "companionship", per usare il termine di Talcott Parson, ossia unione solo relativamente stabile. E i ragazzi defraudati, cercano di "creare" una nuova famiglia al bar, nel gruppo, nel clan, nelle organizzazioni di qualsiasi genere. Quando si annoiano, trovano "nuovi divertimenti", diventano violenti come ormai quotidianamente accade. La crisi rivela aspetti più drammatici nelle borgate, nei quartieri popolari, nei piccoli paesi dove è più difficile procurarsi i mezzi di sussistenza necessari, ma la modernizzazione ha portato gli stessi "oggetti del desiderio", per cui i ragazzi si arrangiano come possono, non vanno a scuola, fanno qualche "lavoretto", la strada con gli allettamenti del guadagno facile diventa la grande palestra dell'educazione, fa sentire importanti gli adolescenti di dieci dodici anni. Incominciano a vendere le sigarette di contrabbando, la droga, poi passano allo scippo, al piccolo furto, scuola di specializzazione per imprese più impegnative, fino a quando, diventati adulti, sono delinquenti abituali; il percorso è uguale anche per i ragazzi di famiglie benestanti. Questo accade perchè i sani valori familiari non esistono più, la scuola, in continua "riforma" non riesce ad adempiere ai suoi compiti, la televisione assume un ruolo importante e responsabile (la nuova "educatrice") offre una visione della vita (weltanschaung) sempre più vuota, futile, i cui unici imperativi categorici: successo e denaro. E' un miraggio, uno specchietto per le allodole, è piena di violenza, soprattutto morale e non ha orari, l'uso della sintassi è un optional sostituito da parolacce e volgarità, i giochi milionari sono il mercato dell'ignoranza e delle illusioni, affermare che Basilicata e Lucania sono due regioni diverse, non scontentiamo nessuno, siamo bipartisan. Meglio tacere sui vari salotti dove si dibatte "sul nulla" quando non si finisce a "mazzate"! Le poche famiglie che tentano di educare ai valori vedono il loro lavoro vanificato quando, usciti di casa, i ragazzi, per non essere esclusi, si uniformano ai comportamenti del gruppo. Per cambiare le regole di questo gioco perverso, non è sufficiente la repressione, la famiglia e la scuola devono riappropriarsi dei loro ruoli educativi, imporre e chiedere serietà e buon esempio a chi governa.
LAGHI ARTIFICIALI GRANDE OPPORTUNITA’ LA DECISIONE della giunta provinciale di Potenza di prevedere, all’interno dello schema di bilancio previsionale 2009, una misura a sostegno dell’istituzione del Parco dei Laghi artificiali, dando seguito ad una proposta di legge approvata in Consiglio Provinciale, è un primo passo importante per l’attuazione del progetto di cui, da anni, sostenitore con diverse iniziative. Il provvedimento consentirà di avviare le prime azioni necessarie a disciplinare la promozione dell’utilizzo a fini ludici, sportivi, turistici, ambientali e culturali degli invasi naturali e artificiali presenti sul territorio della provincia di Potenza (il Pertusillo, Monte Cotugno-Senise, il Rendina). E’ da tempo che sto insistendo perché in particolare i comprensori del Senisese e della Val d’Agri possano diventare offerta turistica vera e propria a 360 gradi superando l’attuale situazione di “gita domenicale” e di visitatori occasionali e di appassionati della pesca sportiva e infine di “buongustai” alla ricerca appunto della cucina tradizionale. Le aspettative dei giovani come di commercianti ed artigiani del Senisese e Val d’Agri sono puntate sulla possibilità di rafforzare i servizi ai turisti. Con il Parco sarà possibile dare più organicità a progetti e programmi di valorizzazione e promozione dei laghi di Monte Cotugno, del Pertusillo e di quello del Rendina, per farli diventare strumenti di sviluppo per le comunità locali e autentici “contenitori” di richiamo turistico, per un loro utilizzo come aree attrezzate. Gli ulteriori passi da compiere vanno condivisi con le Amministrazioni Comunali. Raffaele Soave capogruppo del Pdci in Consiglio Provinciale
IL PARCO VAL D’AGRI E IL SILENZIO DI TOTARO di BRUNO FRUGUGLIETTI e NICOLA DI LASCIO* PER UNA VOLTA, la compostezza, lo stile, l'apprezzabile riservatezza nonché il misurato silenzio, con il quale l'Ing. Domenico Totaro, aveva accolto la sentenza del T.A.R. Basilicata sospensiva dell'efficacia attinente la sua nomina a Commissario del Parco della Val D'Agri Lagonegrese, vincono sui toni trionfalistici e vittimistici che il Governatore De Filippo gli aveva riservato in quell'occasione. La sentenza del Consiglio di Stato, ci pare legittimi a pieno titolo, tanto l'operato del Ministro quanto il lavoro che da subito Totaro ha fatto sul territorio per dare un'immagine di positiva fruibilità ad un'Istituzione che pure aveva prodotto sentimenti di odio-amore nelle comunità interessate. A questo proposito il convegno del Cineteatro Pino, sull'argomento, al cui sforzo organizzativo tanto ha contribuito il coordinamento del PDL di Moliterno, che ospitava l'affollata manifestazione , è stata la migliore delle vetrine atte a palesare come Domenico Totaro, affrontava, affronta ed affronterà, tutte le problematiche socio-economiche ,culturali e naturalistiche connesse all'Istituzione in oggetto. Occorre ricordare come,in quell'occasione, nell'intervento di apertura, si parlasse di politica di “qualità” e come il rispetto della qualità, altro non fosse che lo sforzo di soddisfare le aspettative dell'utenza della politica stessa. In questa ottica si è mosso il PDL Moliternese, che, a dispetto dei troppi dubbi e perplessità ,esterni ma anche interni, al proprio ambito politico regionale, è già una realtà viva e si sta prodigando affinché lo diventi nelle altre comunità. E' di fatto, avanti con il proprio lavoro costitutivo tanto da affrontare in pubblico ed a viso aperto, un problema che riveste grande importanza e pertinenza anche con il tema del Parco. L'emergenza Rifiuti in Val d'Agri ed in Basilicata in generale. A tal
fine, ha costituito un comitato Civico per Attenzionare il problema, informando anche con lettere personali,gli aderenti e sollecitandoli a riflettere fra le tante cose, sulla gravità del provvedimento di De Filippo, che in materia, nel mentre contestava il Commissariamento del Parco, approfittava della la facoltà di attribuirsi, come in effetti si è attribuito, il diritto di emettere “ordinanze contigibili e urgenti….nonchè poteri sostitutivi, il tutto in base ad un D.lgs istitutivo della Protezione Civile. Dunque, in forza e virtù della persistenza, udite udite, di situazioni catastrofiche, eventi calamitosi, gravissime emergenze. Può, dunque,diventare una sorta di Commissario atto alla gestione di un'emergenza ,colui il quale, certamente nella sua qualità, insieme alla sua giunta, da anni negligente in tema di gestione dei rifiuti urbani,è il principale artefice di quell'emergenza ? La risposta è tutta nella cecità politica di chi, anche nel centrosinistra vuole coprirsi e forse anche coprire ,i propri e gli occhi della gente , che, a nostro avviso, più che di protesta organizzata ha bisogno di informazione, trasparente e non filtrata. Piaccia o non piaccia noi questo facciamo, affinché anche i nostri cittadini abbiano a dire: Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini. Cosi' recitava la locuzione latina con la quale i Romani dell'epoca accusava la famiglia del potente Papa ,dello scempio edilizio che distruggeva quella città che persino i Barbari avevano rispettato e risparmiato. Noi facciamo appello ai parlamentari del PDL ,due dei quali sono anche nostri coordinatori Regionali affinché, questa che a nostro avviso è un'anomalia istituzionale, quantomeno dal punto di vista etico, sia rappresentata formalmente al Ministro Prestigiacomo. *coordinatori Pdl Moliterno
LE DICHIARAZIONI allarmanti del Procuratore Generale della Corte dei Conti Pasqualucci rilasciate in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, riportano l'attenzione dell'opinione pubblica ma anche e soprattutto della politica sul fenomeno della legalità nella pubblica amministrazione. In occasione del convegno organizzato nei giorni scorsi a Potenza da Alleanza Nazionale alla presenza del sottosegretario Mantovano, abbiamo avuto modo di sottolineare come le recenti vicende giudiziarie hanno messo in luce anche in Basilicata in sistema di malcostume che coinvolge proprio la pubblica amministrazione lucana e la classe politica da anni al governo della regione. Malcostume che negli anni si è diffuso a macchia d'olio in ogni settore della società, condizionando inesorabilmente ogni frangente della vita sociale ed economica della nostra regione. Il malessere emerso negli ultimi tempi nella magistratura locale ha contribuito a peggiorare la situazione in Basilicata. Le cronache nazionali hanno registrato tali fatti alla pari di tutte quelle inchieste che inesorabilmente hanno certificano senza ombra di dubbio il malcostume esistente nella pubblica amministrazione lucana e la corruzione presente nel sistema degli appalti pubblici. Evidentemente la politica da noi rappresentata non può rimanere in silenzio, confidando nell'autorità giudiziaria per il suo compito di indagine e giudizio, deve al contempo porre in essere quelle tutte le azioni possibili per contribuire a sradicare quel sistema politico che si regge esclusivamente sulla clientela e sul malaffare. Non possiamo pensare di lasciare soli i cittadini sperando esclusivamente sul loro eroismo per modificare lo stato delle cose. Una nuova occasione ci viene offerta dalle prossime sfide che attendono il Popolo della Libertà. Dobbiamo essere in grado di presentarci ai cittadini con idee chiare e valori ben saldi, condividendo le scelte, aprendoci senza paure verso quella società civile che ci guarda con interesse, ma anche valorizzando la classe dirigente che in questi anni ha sempre onorato il suo impegno, proponendo all'opinione pubblica uomini che siano riferimento di serietà e lavoro, senza scadere nella riproposizione di glorie che probabilmente hanno fatto il loro tempo. Solo così potremo sperare di innescare quella rivoluzione democratica che da anni tanti attendono e che possa concretamente cambiare un sistema lucano oramai marcio. *presidente provinciale AN verso il PDL
Sabato 14 febbraio 2009
ENGLARO DIO GIUDICHI LA SUA MORTE di ANTONIO GALIZIA ELUANA Englaro, di cui si è parlato tanto è morta davvero e com’è morta, non so se l’hanno capito, proprio quelli che parlano troppo e dicono tante corbellerie citando articoli della Costituzione e frammistando fra tanto clamore, le colpe del Governo e di Berlusconi. Purtroppo, Berlusconi è sempre chiamato in causa su tutto. Sarà un suo privilegio, rimanere costante nella mente di chi non lo ama oppure, una sfortuna che gli porta fortuna. Io dico che ci vuole pudore nei comportamenti incoerenti e illogici di delegati di destra o di sinistra ed in particolare quando si esorbita in arroganti declamazioni come quelle della Senatrice Finocchiaro che, un po’ si dovrebbe vergognarsi quando accusa il Governo di oltraggio a quelle norme che avrebbero, secondo lei, dato a quella morte, un colorito diverso, magari più fosco, seguendo il dottrinario istituzionale, come se quello tentato da Berlusconi, non avesse contenuto la possibilità di una morte diversa da non confondersi con lo scalpore di una morte per sentenza, togliendo alla sfortunata Eluana, l’acqua col contenuto elettrolitico e non diciamo del nutrimento, meno importante per la sopravvivenza. Tutti piegano la testa davanti alla sentenza dell’alta Corte, ma nessuno si prende la briga di riflettere sulle conseguenze dell’atto giudiziario, sicuramente illecito. Eliminare l’acqua che fa parte degli alimenti, ad un soggetto in punto di morte significa farlo morire di sete e portare la parte nobile del corpo. cuore, polmone, fegato e reni in uno stato di tossicità per disidratazione. Alterando il ciclo di ripristino cellulare, si arriva al disfacimento per decomposizione ai vari organi ed apparati. La morte segue, per blocco funzionale degli organi emuntori e accumulo di cataboliti non eliminati, blocco cardiaco polmonare per la tenuta circolatoria e il ricambio di ossigeno. Eluana è morta per queste complicanze, prematuramente sulle previsioni del’equipe che la seguiva. Qualcosa, verosimilmente non ha funzionato, oppure, la disidratazione era al limite vitale ,quando è stata trasportata nella casa di riposo di Udine, che pur considerata clinica, non ha i privilegi diagnostici e terapeutici. Eluana è morta non per percorso fisiologico, ma per evoluzione forzata, come in un assassinio. Ora zittiscano le Cassandre dei falsi annunci. Eluana è morta di fame e di sete e quindi uccisa da volontà che si ergono a controllori della vita umana, nell’impertinenza di cassare i canoni che parlano di vita e di organizzazione per la vita e nell’orrendo concetto di eliminare per sentenza non discosta da quella che manda al patibolo il condannato a morte. Il codice della legalità è un conto, ma il codice morale della morte di Eluana che per 17 anni è vissuta nel travagliato silenzio da ogni rapporto di vita con se stessa e con la famiglia: due genitori che l’hanno vista crescere nel bene proprio della famiglia e della vita, seguito dalla tragedia che ormai tutti conosciamo, la quale, provocando sofferenze giorno dopo giorno ha fatto pronunciare al padre di sentirsi meglio ora che Eluana è andata via. Non è certamente un grido di soddisfazione, ma un lamento che rimane legato allo spirito di una tragedia vissuta con rassegnazione. Morire di sete, ad opera dei propri simili è un’ingiuria al genere umano e questa ingiuria è stata applicata ad Eluana dalla sentenza dell’alta Corte
UN ERRORE “MORTALE”
UCCISA DAI CULTORI DELLA MORTE
di LINA ARGIA PASSANNANTE* QUELLO che più mi fa rabbia è vedere che di tanto in tanto "il solito ignoto" esordisce con qualche trovata ai danni del nostro caro defunto Passannante!!! Quella della ricorrenza della sua morte il 6 febbraio 1910 la dice lunga sulla moltitudine di coloro che, ad ogni costo e senza pudore alcuno, vogliono esprimere opinioni su questo personaggio e, allo stesso tempo, buttare discredito su quanti hanno desiderato fortemente vederlo seppellito nella sua terra. Perchè a distanza di un anno e mezzo qualcuno ancora critica la sepoltura a Savoia di Lucania di Giovanni Passannante? Forse opinabili comportamenti!!! Ma sulla riuscita dell'impresa, perchè di una impresa si è trattata, nessuno si può vantare di esprimere giudizi avventati e di dare consigli sconsiderati, perchè tali rimangono e rumoreggiano come mosche in un barattolo. "Caro commentatore" che con tanta veemenza ti glori di parlare delle persone che, secondo te, non hanno più memoria di Passannante a distanza di un anno e mezzo dalla sua sepoltura in terra Salviana, come puoi esserne così sicuro? Probabilmente non ti sei documentato come si conviene in questi casi e ne consegue che ignori che Giovanni lasciava questa terra e la gente che lo aveva voluto pazzo, (perchè meglio per tutti, compreso te visto che hai scritto la sceneggiatura del film-documentario museo multimediale su Passannante), non il 6 bensì il 14 febbraio 1910. Ma soprattutto a te che preme così tanto questa vicenda e le sorti dello sfortunato protagonista, dov'eri il 2 giugno del 2007, quando solo gli amici di Passannante si erano stretti intorno a ciò che rimaneva di lui e lo onoravano come un vero defunto, tributandogli gli onori funebri. Ma questa, penso, sia un'altra storia: perchè nessuno più dei suoi veri amici, lo ha voluto nuovamente nella sua Salvia, quasi a "miracol mostrare" che un tale foglio di questa terra avesse
di ANTONIO MONTANO
potuto mettere a ferro e fuoco l'ordine costituito ed accettato da tutti "veluti pecora" eccetto che da lui. Invece di criticare cosa sia successo o ad opera di chi, sarebbe opportuno rendere, finalmente omaggio, ad un uomo che ha squarciato i veli di ogni sorta di sopraffazione umana e a mostrato che la libertà, l'uguaglianza e il diritto ad essere uomini era qualcosa di alienabile e sacrosanto. Quello che più fa male sentire ancora una volta, che non è stato fatto abbastanza: ma tu dov'eri quando Passannante ritornava nella sua amata Salvia come Ulisse nella sua Itaca. Certo poteva essere fatto di più per lui, ma, come allora, quanto per una piccola scalfittura sulla gamba del Re, Giovanni fu condannato alla morte "da vivo", poichè graziato della vita ma condannato alla reclusione fino alla morte in condizioni miserevoli e disumane, così un anno e mezzo fa 10 maggio 2007 il suo ritorno fu in modo tale da passare inosservato perchè non decoroso e ancora una volta scomodo. Passannante è morto (si) due volte poichè ucciso dai nemici di allora e anche da coloro che lo hanno ignorato tranne che per i suoi amici quelli veri, infatti se per caso ti trovi a passare per il cimitero di Savoia dove è sepolto quello che rimane di Giovanni, troverai sempre dei fiori freschi sulla sua tomba messi sempre dalla stessa mano "amica". Passannante la sua rivoluzione l'ha fatta facendo parlare di se da vivo ma soprattutto da morto, dividendo e aggregando persone sulle sue idee, lasciando quel seme di libertà che difficilmente potrà essere dimenticato, facendosi ancora una volta portatore di quel credo che già Dante Alighieri nella sua divina commedia predicava: "Libertà vi cercando che fu si cara come sa chi per lei vita rifiuta". Cinque grandi personaggi sono morti, dopo essere stati perseguitati, per difendere la repubblica: Cicerone, D. Alighieri, N. Macchiavelli, G. Mazzini .... e il quinto "forse" è stato Passannante? *Comitato "Pro Salvia"
ELUANA (ANCORA ADESSO. SOLO ORA) ELUANA sono sempre rimasto fuori dai confini della tua lunga esistenza di confine. Troppe parole sono inutili alla vita ed alla morte non servono. A se stessi e non a te ancora mirava l'ultima lancia delle fazioni. E c'è un egoismo misurato che sa essere più tenero e dolce d'ogni altruismo imposto al dolore. Io, fiero come te e della stessa tua generazione, padre di una figlia e mentre lo divento ancora, sento che un abbraccio, uno solo, al tuo papà complice tenace e duro, offerto senza parole, parrebbe a te il solo vero grande dono. Ora. Un lettore
di Cassazione. Eluana è morta di sete soprattutto ed anche di fame e nessuno può dire che quella vita sia finita senza una sofferenza ulteriore che abbia stimolato quei sensi residui, sopravvissuti alla tragedia. Il Ministro della Giustizia, Alfano, contro gli attacchi a dir poco brutali della Capogruppo dei Senatori Pd ha dichiaratamente parlato di assassino palese e non si è sbagliato. Vorrei rivolgermi a coloro che negano questo evento, per esortarli ad essere più responsabili, più pacati e più riflessivi, perché nulla venga trascurato nella serenità del pensiero e né tan’poco
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nella dissacrazione di un gesto politico delirante, magari imbrattato da ingenerose acredini dall’avverso raggruppamento politico. Non mi meraviglierei affatto, se ciò fosse, perché in certi commentatori trapela il senso disonesto di dileggiare, come ho costatato oggi, leggendo alcuni inserti di promulgatori di patos relativi alla sinistra politica cui appartengono. Perciò ancora una volta io grido al silenzio dei ricattatori per odio, mestieranti di fede impropria, cupidigia e malevolenza confusa in una politica di parte, disgustosa e impura, fino a provocare orrore.
IN QUESTA epoca di turbamenti, di obsolescenza etica, di assenza di pietà, di violazione delle regole del costume e di quelle giuridiche, c'è da restare allibiti per lo svuotamento di umanità in larghi strati delle comunità come sta dimostrando il disprezzo per la vita e l'emarginazione, l'abbandono e il disprezzo dei derelitti affetti da patologie gravi. Ora che la Eluana Englaro è stata uccisa non si butti acqua sulla cenere oscurando le responsabilità dei suoi carnefici molto facile da individuare con in primis il padre che con strenuo piglio si è battuto per indurre i medici alla interruzione della alimentazione e idratazione e provocarne la morte che, comunque, non sarebbe potuto avvenire senza un rigurgito di vitalità in contrazioni muscolari a cui si è programmato di ovviare con la somministrazione di farmaci assimilabili, nel nostro caso, ai veleni letali per stroncare la vita di chi è rinchiuso nel "braccio della morte". Proviamo a immaginare qual'era lo stato di Eluana sul piano biologico/vitale: era sì vegetativo, ma il corpo non è alimentabile senza l'esistenza di un alito d'anima e un complemento di pensiero che rimane imprigionato, non esternabile a causa della condizione patologica comatosi di cui col tempo e in condizioni verosimilmente fortuite possono essere debellate come tanti casi di coma profondo hanno dimostrato. E' ormai chiaro a tutti che Eluana, fino a qualche giorno fa era una persona integrale con un corpo efficiente in grado di assimilare alimenti e con un'anima come quella racchiusa in ognuno di noi e di un pensiero represso dalla patologia di cui si ignorano le entità. Non si trattava di staccare la spina di un congegno elettronico, poichè il suo cuore batteva e i suoi polmoni respiravano. Dunque, nessuna sottrazione di apparecchiature medico/scientifiche, ma sola la negazione della somministrazione del cibo e di acqua per farla morire di fame e di sete. Di fronte al pericolo di omicidio che l'equipe medica adita si accingeva ad eseguire in conformità a una sentenza, peraltro illegittima perchè adottata non in applicazione a una legge dello stato, legge inesistente, e da parte di una giurisdizione anomala (Tribunale Civile anzichè Penale come la legge stabilisce), il presidente Silvio Berlusconi, persona umana, troppo umana, ha disposto di sottoporre all'approvazione dei suoi Ministri un Decreto con carismi certi della necessità e dell'urgenza nonostante la diffida irritale del capo dello Stato al Governo di non emanare il decreto (ingerenza inoppportuna e illecita o atto di costrizione) i cui requisiti e valenza dell'urgenza è esclusivamente di competenza del Parlamento ai sensi dell'art 73 comma 2°della Costituzione e non del Capo dello Stato che in questo caso ne ha illegittimamente usurpato la funzione vanificando i fini cui il Decreto tendeva di salvare la vita di Eluana e dei tanti che potevano trovarsi nelle stesse condizioni. Diciamo, inoltre, che il Presidente della Repubblica, per difendere una sentenza illegittima sia perchè emessa da un organo irritale sia perchè era finalizzata a infliggere la pena della morte di una persona che la nostra Costituzione non prevede, ma proibisce. Inoltre il Presidente ha violato coscientemente e deliberatamente l'art. 23 della Costituzione che vieta l'imposizione di prestazioni personali se non previste dalla legge. Per concludere, il Capo dello stato era a conoscenza che la Magistratura aveva emanato la sentenza contro Eluana inventandosi una norma non prevista dal nostro Ordinamento e sostituendosi, quindi, al legislatore; che la competenza, comunque, era esclusiva della giurisdizione penale e non di quella civile; che per vanificare l'urgenza dell'intento di salvataggio che il Decreto Governativo si proponeva, ha usurpato le competenze Parlamentari sostituendosi ad esse nel dichiarare la non necessità e urgenza e ciò per vanificare la lotta sul tempo molto marginale per
raggiungere il fine. Infine, se la sentenza autorizzativa di portare a morte Eluana fosse stata regolare, una Capo di Stato dotato di sentimenti di umanità e giustizia avrebbe applicato l'art. 87 della Costituzione (art. 174 c.p.) che mediante la Grazia rende inapplicabile una sentenza. E', dunque, da riprovare e condannare il comportamento del capo dello Stato che nel nostro caso si è conformato alle sue radici ideologiche da Kgb con la surrettizia giustificazione di non intralciare l'esecuzione di una sentenza che è anormale e non corrisponde al diritto vigente. Avere tolto la nutrizione a Eluana va contro ogni logica e configge con le regole di deontologia medica finalizzata a difendere la vita. Dobbiamo dire con tutta franchezza che il sig. Presidente Napolitano ha trasformato il Quirinale in Prinzalbertstrasse 27, sede dell'ufficio Sicurezza del Reich o se volete in Palazzo Lubjanka ben conosciuto per i suoi trascorsi sovietici per cui non saremo sorpresi se per iniziativa dei corrivi, in Parlamento sarà sottoposto a Impachement ovverosia in stato di accusa ai sensi del 2° comma dell'art. 90 della Costituzione. Non ci resta che auspicare l'apertura immediata di rigorose indagini per omicidio a carico dei magistrati per l'emanazione della illecita sentenza di morte, dei medici e relative equipe nonchè contro lo stesso padre della derelitta. Chi scrive ha già provveduto a far pervenire al Procuratore Capo di Udine, dott. A. Biancardi, e alla Procura di Potenza, formale denunzia per omicidio volontario consumato in seguito alla invenzione da parte della Magistratura di una norma inesistente. Eluana non stava morendo, ma è stata uccisa per fame e sete. E' importante esaminare la natura e il senso giuridico della sentenza con cui la Corte di Milano, ha autorizzato la sospensione di acqua e cibo. Quell'atto (sentenza) rientra tra i procedimenti di "volontaria giurisdizione" ed è proprio per questa sua natura che non è configurabile come sentenza passata in giudicato non ulteriormente impugnabile per cui essendo quell'atto inidoneo ad acquistare autorità di cosa giudicata, esso è sempre modificabile e revocabile (ex art. 732 Cod. Proc. Civ) sulla base del mutamento dei presupposti di fatto per un ripensamento medico/scientifico intorno allo stato vegetativo persistente che, anche dopo un lungo periodo di tempo, implichi la perdita irreversibile della capacità di coscienza, ma non implica la cosiddetta morte corticale. Di ciò si sarebbe dovuto tener conto prima di dare inizio alla sospensione nutrizionale (peraltro troncata ex abrupto contro le indicazioni del regolamento). Di ciò si sarebbe dovuto tener conto prima di dare inizio alla sospensione nutrizionale. Ma ciò è stato impedito proprio dal Potere Giudiziario che ha voluto dare il rilievo di sentenza passata in giudicato, a quello che sotto il profilo sostanziale si configura come un atto amministrativo. Di tutto ciò il Capo dello Stato ne era a conoscenza dato che egli stesso ha dichiarato essere l'atto (sentenza) di "volontaria giurisdizione" per cui era suo dovere che, fino a quando non si legiferava sul testamento biologico, non doveva consentire la sospensione degli alimenti da parte di chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi, facendo, peraltro rinviare il protocollo di esecuzione. Si somma a queste inadempienze la fretta che alla "quete" abbiano avuto di uccidere. Ciò che desta sorpresa e sconcerto è la adesione e partecipazione di eprsone eccelelnti alle tesi nichilistiche tra cui ha sorpreso la stizzosa critica al tentato strumento di salvataggio apprestato dal Governo da parte del Senatore Andreotti. Ma gli italiani sanno che intorno ad Andreotti, quando i (mis)fatti investono il Trono, ci sono sempre due storie: quella politica dei "cattivi pensieri"! Che diventano pietre e quella giuridica che le pietre le vede, ma sono impalpabili come i pensieri. Cattivi.
ELUNA E IL MISTERO DELLA VITA E DEL DOLORE MI PIACEREBBE andare al camposanto di Paluzza, in Carnia, a far visita ad Eluana. Mi piacerebbe andarci subito per godermi l'incanto della neve di Febbraio che rende, se possibile, ancor più enigmatico e affascinante l'unico luogo in cui l'uomo riesce a riconciliarsi con se stesso. Vorrei andarci e chiedere ad Eluana se, finalmente, le è stato svelato il mistero del dolore e, quindi, della vita stessa. Vorrei chiederle se ha ritrovato la rotta dopo tanta burrasca e se è approdata in un porto sicuro. Se si è ristorata, se ha potuto piangere, finalmente ad occhi aperti, lacrime vere, calde, spontanee. E ancora, se l'amore di Dio ha ridato luce e verginità al suo splendido viso; se, dopo aver percorso una strada nera di pece, il canto di un coro l'ha accolta e l'ha fatta vibrare d'immenso e una carezza di suoni ha pervaso i suoi spazi interiori e li ha resi valli sterminate di sogni ed emozioni dimenticate. Vorrei chiederle se la sua anima sognatrice ha ritrovato vitalità e gioia, se un libero pensiero l'ha immersa nell'assoluta purezza della luce, se armonia e slancio l'hanno invasa di sentimento. E, in ultimo, vorrei ringraziarla dell'infinita profondità del suo essere, del suo straordinario coraggio e del suo struggente amore per la Vita. Vittoria Buscicchio
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Sabato 14 febbraio 2009
24 ore in Basilicata
Verso la definizione del sistema informatico sul territorio che garantirebbe una sanità in rete
S’insedia la commissione oncologica Ma ci sono limiti, non è prevista la conferenza regionale POTENZA – E’ un periodo di grande fermento per la sanità lucana che si occupa di oncologia. Dopo le rassicurazioni sull’incidenza dei tumori in Val D’agri del presidente Vito De Filippo, e dell’assessore alla Sanità, Antonio Potenza, si è riunita ieri, per la prima volta dalla nomina, la commissione oncologica regionale. Commissione che dovrebbe essere di supporto alle decisioni strategiche nel campo dell’oncologia. Quella precedente, nominata nel 1998, non si è mai riunita, ma i componenti di quella attuale sono quasi tutti riconfermati, con qualche sostituzione. Ma ecco i loro nomi: professor Marco Salvatore, dottor Pellegrino Musto, dottor Cosimo Lequaglie e dottor Michele Aieta del Crob di Rionero; professor Francesco Schittulli, Presidente Lilt e senologo a Bari; dottor Paolo Devivo di Maratea; dottor Aldo D’Andrea, pensionato, già ginecologo del San Carlo; dottor Vito Gaudiano, direttore Asl di Matera; dottor Gianvito Corona, dottor Donato Di Salvo, dottor Diodoro Colarusso, Asl di Potenza; dottoressa Marina Susi, dottor Antonio Ferrara, Asl Matera; dottor Luigi Manzione, professor Attilio Olivieri, dottor Angelo Dinota Ospe-
la cerimonia ufficiale di insediamento (foto Mattiacci)
dale San Carlo; dottor Enrico Mazzeo Cicchetti, Presidente Ordine dei Medici di Potenza; dottor Vincenzo Barile, Asl di Potenza,; dottor Rocco Maglietta, direttore del Crob; dottor Angelo Sigillito Ospedale San Carlo. Finita la riunione è stato segnalato che mancano nella commissione il Radioterapista, i rappresentanti dei cittadini e il responsabile del registro tumori. Una dimenticanza che potrebbe influirebbe sulla sua funzionalità. È stato evidenziato che in Basilicata mancano i dati per una corretta pro-
grammazione sanitaria e non si sa chi fa cosa. Manca una raccolta dei dati che renderebbe trasparente l’attività delle varie componenti. Trasperanza che aiuterebbe a correggere carenza e disfunzioni. Molte delle proposte fanno ben sperare. Fra le più significative, quella del dottor Vito Gaudiano, direttore generale della Asl di Matera. Ha ripetuto ancora una volta che la Basilicata dovrebbe avere un solo Comitato etico. Ogni ospedale della regione ha il suo, con la conseguente disparità di giudizio su temi
importantissimi, come la sperimentazione di farmaci e di protocolli terapeutici. Il dottor Givanni DeCostanzo, direttore dell’ospedale San Carlo di Potenza, ha ancora una volta descritto l’importanza del sistema informatico regionale, che però stenta a partire. Un sistema che dovrebbe mettere in rete tutta la medicina lucana. Un valido aiuto per avere una banca dati di utili informazioni per una giusta programmazione e gestione. Alcuni, durante la riunione hanno chiesto che la commissione possa godere di una autonomia tale per poter essere più snella ed efficace e disgiunta dalla politica con una organizzazione fatta di gruppi che si occuperebbero di specifiche tematiche. Oggi però, la commissione non ha nessun supporto che possa raccogliere le idee e le indicazioni per renderele pratiche, com’è accaduto in passato. La commissione, e non solo, avrebbe bisogno del supporto della conferenza regionale, di cui la Basilicata, unica regione, non è dotata, che è una sorta di direzione sanitaria regionale. Un modo collaudato e intelligente per trasformare intenzioni in atti. Gianfranco Gallo regione@luedi.it
Il paziente di 72 anni operato in Endoscopia digestiva
Delicato intervento al San Carlo Rimosso un raro tumore POTENZA - E’ stato eseguito alcuni giorni fa al San Carlo di Potenza un importante intervento di endoscopia digestiva operativa dalla equipe dell’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva diretta dal dottor Luigi Graziadei. Al paziente di 72 anni, ricoverato per ittero, durante l’esecuzione di un esame endoscopico eseguito per drenare l’ittero è stato diagnosticato un ampulloma (tumore molto raro del duodeno che parte dalla papilla di Vater) di circa 2,5 cm di diametro massimo ed in parte sanguinante. Il dottor Angelo Sigillito, coordinatore dell’intervento, riferisce che tale lesione neoplastica è stata rimossa per via endoscopica in blocco con successivo drenaggio della via biliare principale e attraverso la papilla minor con lo studio anche del pancreas che ha presentato un’anomalia
anch’essa rara: il pancreas divisum. L’importanza di tale trattamento deriva dal fatto che l’alternativa per il paziente sarebbe stato un intervento chirurgico che è il più demolitivo a livello addominale con rimozione del duodeno, della testa del pancreas e della via biliare principale e con la ricostruzione successiva di tutti gli organi interessati. Tale intervento complicato da discreta mortalità e morbilità con la tecnica endoscopica è stato evitato. Il paziente ha avuto nella prima giornata postoperatoria una importante complicanza: una consistente emorragia è stata trattata endoscopicamente in urgenza con ottimi risultati. L’anziano attualmente gode di buona salute ed è stato inserito in un follow-up di controlli rav vicinati. regione@luedi.it
Aziende sanitarie, Lapenna chiede chiarimenti al governatore lucano No Oil
Presunte incompatibilità nelle nomine dei direttori UN’interrogazione da parte del consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna, al presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo, per mettere in luce eventuali “incompatibilità” nella nomina dei neo direttori generali delle aziende sanitarie locali. «La Giunta regionale – afferma Lapenna – con apposita delibera, secondo quanto previsto dalla legge regionale sul riassetto organizzativo e territoriale del Servizio sanitario regionale, nominava i direttori generali dell’azienda sanitaria locale di Matera (Asm), dell’azienda sanitaria locale di Potenza (Asp) e dell’Istituto di Ricovero e eura a carattere scientifico (Irccs) - Ospedale oncologico di Rionero in Vulture. La legge in materia – aggiunge Lapenna - indica una serie di ipotesi di incompatibilità per la carica di direttore generale. Tant’è che le stesse devono essere rimosse entro 20 giorni dalla nomina e prima della firma del contratto. Infatti, la ratio delle disposizioni in materia di incompatibilità è quella di assicurare la corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate, nonché l’imparzialità e il buon andamento dell’azione amministrativa». «In particolare – sostiene Lapenna - la norma che stabilisce l’impossibilità per i dipendenti di essere nominati ai vertici di una Azienda sanitaria mira ad evitare che il manager possa, in ipotesi, creare condizioni vantaggiose per il proprio operato,
L’ospedale San Carlo di Potenza
San Valentino Petrolifero E’ SENZ’ALTRO un appuntamento “inconsueto” quello fissato dal Comitato No Oil Lucania che per oggi, in occasione della giornata degli innamorati, dedica un’iniziativa “Il San Valentino petrolifero, la festa degli in-quinati”. La manifestazione avrà inizio alle ore 18 nella slaa comunale di Marsico Nuovo. «E’ forse giunta l’ora - dice il comitato No Oil in una nota - di dire basta a questa devastazione del territorio della salute e dell’economia di questa valle e dei suoi abitanti.
De Filippo in Tv Intervista sui fondi europei APPUNTAMENTO in tv, domani mattina, per il governatore lucano, Vito De Filippo, che andrà in onda alle ore 10,45, su rai due, nel settimanale di Rai Parlamento “Quello che”. Il presidente sarà intervistato dalla collega Chiara Capuani. De Filippo illustrerà come sono stati utilizzati i fondi europei per lo sviluppo della Basilicata. Nel corso della puntata sarà intervistata anche la commissaria europea per gli Affari regionali, Hubner. Nello spazio dedicato alle Regioni, al territorio, ospite negli studi di Milano il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il settimanale “Quello che” sarà poi replicato domenica
quando cesserà di svolgere le funzioni di direttore, trattandosi di un incarico a tempo determinato, per rientrare nel ruolo precedente alla nomina. È utile accertare – a parere di Lapenna - se, al momento delle nomine ed attualmente, sussistono eventuali cause di incompatibilità dei neo direttori generali delle Aziende sanitarie locali». Il consigliere regionale ha chiesto, pertanto, di conoscere «se all’atto delle nomine i direttori generali dell’azienda sanitaria locale di Mate-
ra, dell’azienda sanitaria locale di Potenza e dell’istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico - ospedale Oncologico di Rionero in Vulture, versavano in una situazione di incompatibilità prevista dalla legislazione vigente in materia». Inoltre Lapenna ha chiesto di conoscere se attualmente sussistono cause di incompatibilità dei Direttori generali ed, infine, di conoscere quali procedure e quali criteri sono stati utilizzati per rimuovere le eventuali cause di incompatibilità”. potenza@luedi.it
La giornata del farmaco Solidarietà in farmacia OGGI, nelle farmacie che esporranno la locandina del Banco Farmaceutico, si potrà acquistare e donare un farmaco da banco a chi oggi vive ai limiti della sussistenza. Circa 10.000 volontari spiegheranno l'iniziativa ai cittadini. Gli stessi farmacisti, rispetto alla domanda degli enti assistiti, consiglieranno il tipo di farmaco da banco (cioè quelli senza prescrizione medica) di cui è maggiormente avvertita la necessità. A beneficiare dell'iniziativa saranno le oltre 400.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai 1.200 enti caritatevoli convenzionati .
24 Ore in Basilicata 17 Cersosimo Parla la mamma: «Ecco tutte le verità. Ma ora pretendiamo silenzio» Sabato 14 febbraio 2009
Si fa strada il movente sessuale Il paese chiede di spegnere i riflettori ma vuole più sicurezza CERSOSIMO - C’è assoluto bisogno di spegnere le luci e di rientrare nella normalità nel piccolo paese lucano nel quale si sono verificati diversi casi di tentato rapimento di minorenni, esplosi con la denuncia fatta, nei giorni scorsi da parte di uno di loro. Un bisogno che esprime con estrema gentilezza e cortesia questa mamma che non nasconde di avercela un pò con testate locali, «il più delle volte disinformate, che hanno parlato troppo». Anche perché, dalle cronache è emerso soltanto il tentativo a carico di un solo ragazzino, quando invece c’erano stati diversi precedenti, che hanno visto coinvolte anche delle ragazzine. Da queste parti, non c’è l’abitudine né tantomeno la voglia di stare sotto i riflettori. Per qualsiasi cosa, e ancora di più per le cose che generano fantasie a tutto spiano. La vicenda del tentato ra-
Il palazzo del Municipio di Cersosimo
pimento di alcuni studenti poi, ha rappresentato un trauma o quasi per Cersosimo che proprio non si aspettava di finire in prima pagina. Il fermo prima e l’espulsione poi dei due marrocchini D. F.,ventiquattro anni e M. Z. di trentuno, ha comunque portato sollievo, per quel che può servire.
Prima di tutto per uno dei ragazzini, che già dalla scorsa estate viveva nell’angoscia. Si tratta di un ragazzino vivace, con una personalità molto prorompente. Se così non fosse stato, non avrebbe avvisato da solo, senza consultarsi neppure con i genitori, i carabinieri. La presenza di extracomunita-
ri, con la Mercedes 190 bianca e con altre auto, non era nuova in questo piccolo comune di poco meno di ottocento anime. A volte, si vedevano stazionare nella piazza principale che si trova all’inizio del paese, poco più in là del municipio. Siccome però, l’indole di questi abitanti è proverbial-
Unioncamere presenta i dati dell’osservatorio regionale
Turismo, quanto ci costi? Tanta spesa, meno i risultati IN BASILICATA, nell’ultimo decennio, Regione ed enti locali hanno speso mediamente 11,84 euro per presenza turistica: un valore quasi doppio rispetto alla media meridionale (6,91 euro) e ancor più elevato rispetto a quella nazionale (4,26 euro). La spesa pubblica ha quindi offerto un contributo importante allo sviluppo del settore turistico, orientandosi soprattutto sugli investimenti in infrastrutture materiali e immateriali e, quindi, su interventi in grado di creare le condizioni di base per un’offerta turistica adeguata. Tuttavia, a fronte delle risorse investite, la crescita del valore aggiunto turistico (comunque, una delle più elevate tra le regioni italiane) è risultata proporzionalmente meno intensa, in un contesto di difficoltà nell’intercettare una domanda con una più elevata propensione alla spesa e nel trattenere entro i confini regionali i benefici economici generati dall’espansione dell’attività turistica. Un euro di spesa pubblica ha infatti determinato una crescita di 63 centesimi del valore aggiunto del settore, in
media all’anno, contro i 73 centesimi del Mezzogiorno ed i 93 dell’Italia. L’ammontare medio degli investimenti realizzati nel settore per ogni euro di spesa è stato di 2,96 Euro, contro i 3,74 del Mezzogiorno e i 4,87 dell’Italia. Sono queste alcune delle indicazioni contenute nel rapporto sulla dimensione economica del turismo nella regione, redatto dal centro studi Unioncamere Basilicata nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Turistico Regionale. «A distanza di cinque anni dall’ultimo lavoro analogo prodotto in materia ha dichiarato il presidente Pasquale Lamorte - in un arco temporale caratterizzato da una crescita ancora sostenuta del fenomeno turistico in Basilicata, si è ritenuto opportuno aggiornare lo studio per dar conto delle dinamiche più recenti e delle problematiche ancora aperte, così da fornire un contributo all’individuazione delle azioni volte a consolidare lo sviluppo del settore ed a valorizzare il suo apporto alla produzione della ricchezza regionale». «Il turismo si configura come un con-
Val D’Agri, Massaro richiama De Filippo al senso di responsabilità
Il Csail si mobilita per Totaro «Il Parco non può attendere» VAL D’AGRI - «Il Paraco della Val d’Agri non può più aspettare. Ecco perché l’atteggiamento assunto dal presidente De Filippo e dall’assessore all’ambiente Santochirico non solo non hanno alcuna giustificazione ma sono contro gli interessi delle nostre comunità per la reale tutela dell’ambiente e della salute». A sostenerlo è il presidente del Csail, Filippo Massaro, che ha espresso «il pieno e convinto sostegno all’iniziativa avviata e subito “stoppata” dal commissario, Domenico Totaro, “reo” agli occhi degli amministratori regionali solo di essere stato nominato dal ministro dell’Ambiente». «I nostri amministratori continua Massaro - dimenticano o fingono di dimenticare le tante nomine fatte dal ministro Pecoraro Scanio del precedente “Governo Amico” che ha fatto man bassa di tutti i presidenti di Pachi e riserve naturali e marine d’Italia. L’ambiente
e quindi la gestione delle strutture e degli organismi che si occupano di programmi di sviluppo eco-compatibili non sono una prerogativa del centrosinistra». Per il Csail dopo la sentenza del Consiglio di Stato, la Giunta Regionale farebbe bene a prendere atto «della battaglia perduta senza il mezzuccio di voler far scorrere il tempo sino al 2 maggio prossimo». E conclude: «E’ la conferma “tangibile” dell’incapacità di De Filippo di governare con saggezza e, con azioni “demagogiche” , persiste caparbiamente e vergognosamente nel far precipitare nel baratro l’intera Regione. Ma poiché noi crediamo nei compiti assegnati al Parco Nazionale Val d’Agri e non siamo disposti ad attendere i giochi della Giunta, ci mobiliteremo a fianco del commissario, legalmente nominato, per superare la fase di stallo e se sarà necessario manifesteremo davanti la sede della Giunta»
sumo ‘trasversale’ rispetto all’insieme delle attività economiche – aggiunge l’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Gennaro Straziuso – e ciò determina la difficoltà di delimitarne i contorni. Ciò premesso, si è reso necessario scandagliare in tutta la sua complessità uno dei settori ‘vocazionali’ per antonomasia della nostra regione, superando il quadro informativo generale» Il Rapporto sottolinea i passi in avanti registrati negli ultimi anni, pur rilevando che la dimensione economica del turismo in Basilicata, misurata attraverso la spesa turistica, è relativamente inferiore alla sua dimensione fisica, espressa in termini di presenze turistiche. La relativamente bassa diffusione di consumi turistici nella regione spiegherebbe il non elevato contributo del turismo alla produzione di ricchezza regionale: soltanto il 3,3% del Prodotto Interno Lordo della Basilicata è ascrivibile, infatti, alle attività turistiche, contro una media meridionale del 5,0% e nazionale del 5,1%.
mente buona, nessuno pensava al male. Neppure quando ne vedevano tanti tutti insieme che discutevano apparentemente di cose futili. Come il giorno fatidico del tentato rapimento. E dai particolari, emergono tutte le possibili ipotesi delle vere intenzioni degli extracomunitari. Due quelle più accreditate un pò da tutti nel paese. La prima, appunto legata alle tante, poi rivelatosi inquietanti, presenze contemporanee degli extracomunitari, che porterebbe al rapimento per il commercio di organi. La famiglia dello studente, non sembrerebbe di quelle che si dicono benestanti, pur se conducono una vita abbastanza dignitosa e tranquilla. La seconda potrebbe essere la ipotesi più probabile e porta al rapimento a sfondo sessuale. I fatti dicono che nello stesso giorno, il tentativo di sequestro o rapimento, sia sta-
to tentato a carico di due ragazzine. A questo punto, lo scopo della violenza sarebbe più evidente. Pedofili veri, dunque, che non avrebbero avuto scrupoli e neppure preferenze tra maschi e femmine ma che avrebbero comunque scelto, chissà dopo quanti calcoli, la piccola e pacifica comunità di Cersosimo. Che, è il caso di rimarcarlo a chiare lettere, non ha un proprio presidio di forze dell’ordine. La stazione di riferimento dei carabinieri infatti, si trova a Noepoli, a circa venti minuti di strada. Comunque lontana in caso di pericolo imminente. E la gente chiede, a questo punto, lo fa da tempo senza alcuna risposta, maggiore tutela sotto ogni profilo. A cominciare dal presidio sul territorio, ventiquattro ore su ventiquattro.Per non ritornare mai più sulle prime pagine dei giornali. Gianni Costantino
Incontro associazioni consumatori
Al rimborsa somme non dovute POTENZA - Diventa operativa la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità delle disposizioni che prevedevano l’obbligo di pagare il servizio di depurazione anche da parte degli utenti che non ne fruivano. Acquedotto Lucano e Aato, nel corso di un incontro con le associazioni dei consumatori, ha confermato che, già a partire dalle fatture emesse nel dicembre 2008, si è dato seguito alle decisioni della Consulta. E’ stato, inoltre, convenuto che le modalità di rimborso degli importi corrisposti nel passato e non dovuti, saranno concordate entro la fine di febbraio sulla base delle
istanze pervenute. Allo scopo di assicurare l’assoluta trasparenza dell’ “operazione rimborso” e per consentire all’Aaato di esercitare il proprio ruolo di vigilanza, le richieste di rimborso potranno essere inviate per conoscenza anche alla stessa Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale. Le associazioni dei consumatori, infine, si sono dette disponibili ad assicurare agli utenti il supporto necessario per istruire le istanze da inoltrare ad Acquedotto lucano. Nel corso dell’incontro si è parlato anche dell’implementazione della procedura di conciliazione e la istituzione di un tavolo permanente che dovrà riunirsi periodicamente.
Altraeconomia racconta
Le metastasi del lavoro sommerso Dati Uil: 4.634 unità irregolari
Basilicata felix e Cestrim
emersione e le norme ‘chiusura cantiere’, hanno prodotto una diminuzione di questo fenomeno. Infatti nel rapporto tra il 2007 e il 2008 i lavoratori lucani irregolari sono diminuiti del 5,54% anche se quelli “totalmente in nero” sono aumentati del 3,24%. Occorre pertanto continuare a prestare attenzione e a combattere i fenomeni di fittizi rapporti di lavoro e di elusione contributiva che si nascondono dietro il dato della crescita dei lavoratori irregolari. Ci preoccupa, quindi, la significativa diminuzione dell’attività ispettiva programmata per il 2009, che pur se prospettata nel segno di una ‘maggiore qualità’ dell’attività ispettiva, rischia di aumentare la sacca di lavoratori in nero e irregolari». «Infatti – continuano i dirigenti della Uil – per il 2009, le ispezioni programmate dal ministero del Lavoro nelle aziende diminuiranno del 24 per cento rispetto al 2008, e in Basilicata le aziende da ispezionare sono limitate ad un campione di 5.500. Crediamo – concludono Loy e Vaccaro – che sia necessario proseguire la battaglia contro l’irregolarità, intensificando i controlli, dotando di maggiori strumenti e di maggior personale le strutture ispettive, per restituire quei diritti negati al più alto numero di lavoratori e lavoratrici e dare così un segnale che l’evasione e la irregolarità contributiva sono una malattia che si può curare».
POTENZA - C’è un ritratto positivo della Basilicata. Ed è quello tracciato da Luca Martinelli, inviato del mensile “Altreconomia”, che, durante il suo viaggio-inchiesta nel Sud, ha incontrato don Marcello Cozzi, presidente della Onlus Cestrim e referente regionale di Libera, “associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Il suo articolo, pubblicato sul numero di Febbraio 2009, è un’analisi dettagliata della situazione lucana rispetto ai temi del commercio equo-solidale, dell’ambiente, della finanza etica e della cooperazione. «In Basilicata - è scritto nell’articolo di Martinelli la lotta all’usura abbraccia il consumo critico e fa nascere grandi progetti. Per scoprirli, c’è da arrivare a Potenza: un paio d’ore di treno da Foggia, su una linea secondaria a rischio smantellamento. regione@luedi.it
POTENZA - In due anni, dal 2007 al 2008, in Basilicata sono stati scoperti 4.634 lavoratori e lavoratrici il cui rapporto di lavoro presentava forme di irregolarità, di cui 1.378 completamente in nero (quasi 1 su 3 di coloro trovati irregolari). Sempre nel biennio in questione, sono state 13.821 le aziende visitate dagli ispettori degli enti preposti a tale attività (Ministero del Lavoro, Inps, Inail, Enpals) e, di queste, 5.423 ovvero poco più di quattro aziende su dieci, hanno presentato forme di irregolarità. Nel corso di tale attività ispettiva, negli ultimi due anni sono stati recuperati circa 7 milioni di euro tra contributi e premi evasi, ed irrogate sanzioni per 6 milioni 700 mila euro. È quanto emerge da una elaborazione della Uil – Servizio politiche del Lavoro e della Formazione, che ha analizzato i dati del Ministero del Lavoro negli anni 20072008. «Questi dati dimostrano – commentano Guglielmo Loy, segretario confederale Uil e Carmine Vaccaro, segretario Uil di Potenza – come il sommerso sia ancora una metastasi e che, anche in un momento di crisi come questo, in cui si cerca di estendere tutele a chi ne è privo, non si può pensare di abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno che produce violazione di diritti e tutele. I dati dimostrano che le politiche di contrasto al lavoro nero condotte negli anni scorsi, soprattutto con i contratti di
24 Ore in Basilicata 18 La Basilicata come approdo e come partenza: due storie significative sullo sfondo della Grande Rete Sabato 14 febbraio 2009
Le vite parallele di due giornalisti di PARIDE LEPORACE GIORNALISTA. Una professione che merita di essere raccontata. Senza teoria ma come le storie di chi la esercita,Con le sue stranezze e i cambiamenti di vita. Necessari per capire una terra come la Basilicata al guado tra postmoderno e simbologie di povertà novecentesca. Ai lettori del Quotidiano proponiamo una sorta di vite parallele di due colleghi che meritano di essere raccontati. Grazie a Facebook abbiamo incontrato il materano Nicola Porcari. Un passato glorioso su Sky. Poi un'avventura in California non conclusasi al meglio e infine l'approdo nelle Canarie in Spagna dove oggi si occupa di comunicazione per un'agenzia legata alla Camera di Commercio Americana. Democratico e progressista non si è sottratto all'impegno politico di alto livello. Infatti è il responsabile per le nuove tecnologie del Psoe locale. Supporta da molto vicino Fernando Lopez Aguilar, ex ministro della Giustizia di Zapatero e prossimo capolista socialista alle vicine elezioni europee. Nicola è la migliore espressione di quella Lucania che sa affrontare le opportunità della globalizzazione per riuscire ad affermare e realizzare la sua vita. Speculare la storia umana e professionale di Alfredo Di Giovanpaolo. Romano di origine, giornalista Rai e anchor man molto apprezzato per il suo lavoro. Con grande umiltà un decennio fa Alfredo ha scelto di trasferirsi in Basilicata dove ha ben operato. Ancora una volta Facebook è la cartina di tornasole del suo successo personale dove si rintracciano le entusiasti lodi dei suoi numerosi spettatori. Dopo grande travaglio interiore ora ha deciso di tornare nella Capitale per iniziare una nuova fase della sua vita professionale nel Tg3 del Lazio. In Basilicata lascia molti amici e telespettatori che hanno molto apprezzato un lavoro televisivo fatto con zelo e partecipazione. Un giornalista liberal che ha saputo sfruttare al massimo i mezzi del servizio pubblico. I suoi servizi non sono stati mai banali. Orientati da una coscienza critica capace di adoperare con immagini curate e con uno spirito d'inchiesta che si fa notare in tempi di veline e informazione assopita. Abile conoscitore delle nuove tecnologie che sa usare con sapienza diventando in rete un opinion leader di degno rispetto. Le sue proposte di discussione registrano alte partecipazioni e interventi molto qualificati su temi alti come il ruolo di Pasolini nella cultura. La storia di Alfredo ci racconta come la Basilicata ha bisogno di persone valide che provenienti da altre regioni italiane possano contribuire a migliorarne la vita pubblica aiutate anche da uno sguardo più metropolitano. Le storie di Alfredo e Nicola sono il modello positivo di chi sa affrontare il mondo della comunicazione. Due testimonial utili ai molti giovani che cercano guide ed esperienze positive per cimentarsi in questa professione diventata sempre più complessa. Ai due giornalisti abbiamo chiesto un contributo scritto che di seguito vi proponiamo.
Un cronista lucano in Spagna. Tutto iniziò con una mail dagli Usa
Yes, web can di NICOLA PORCARI Accarezzato dal vento, baciato dal sole, coccolato dalle onde del mare… la mia vita da lucano in Spagna, al caldo delle Canarie, è iniziata così meno di un anno fa. Tutto grazie ad una serie incredibile di coincidenze. Stavo vivendo il periodo più nero della mia vita. Dopo anni e anni di sacrifici dedicati al giornalismo, il mio sogno di “anchorman nazionale” si era trasformato in un incubo: mobbing. Per la maggior parte del tempo ero confinato in saletta di montaggio a metter codici video alle immagini. Su questa triste storia ho scritto un racconto (Buonanotte Nobile Signora!) pubblicato di recente nell'e-book di Beppe Severgni Una giornata nel mondo. La vita a volte sembra metterti alla prova con le sue montagne russe emozionali alle quali non puoi non reggere. Per fortuna c'è la famiglia e ci sono gli amici. E anche la buona sorte che ti restiuisce con gli interessi la serenità perduta. Durante i mesi più bui ho ricevuto una mail dagli Stati Uniti. Una mia carissima amica era diventata vicepresidente esecutivo di un'agenzia di comunicazione a Los Angeles. Quando ci eravamo conosciuti era già sulla rampa di lancio e io continuavo a dirle che presto sarebbe arrivata ai vertici; lei, scherzando, mi aveva promesso che se fosse riuscita a decollare, mi avrebbe invitato a cena a Beverly Hills. In realtà mi ha offerto molto di più: la possibilità di un'esperienza indimenticabile negli States. Sono partito poco prima della caduta dell'ultimo governo Prodi. Ho vissuto la campagna elettorale di Obama e soprattutto ho conosciuto tanta gente. Un giorno, ad un cocktail, mi si è avvicinata la segretaria di un personaggio che poi ho scoperto essere molto vicino all'ex candidato democratico Kerry. Mi ha detto che il suo “boss” voleva parlarmi. Per farla breve l'indomani mi offrì la possibilità di trasferirmi nel giro di un mese alle Canarie per lavorare in un'agenzia di comunicazione ed eventi legata alla Camera di Commercio Americana in Canaria. Era una sfida davvero interessante e l'ho accettata, anche per avvicinarmi a casa e perché la Spagna era sempre stato uno dei miei sogni. E così sono arrivato alle Canarie… via Stati Uniti, ironia della sorte il nome della strada dove vivo ora. Conferenze, moda, associazionismo, cinema, sport, politica, turismo, eventi: il lavoro è tutt'altro che monotono. I ritmi sono diversi da quelli
Dall’album di Nicola Porcari
italiani, molto più lenti qui e a volte mi manca l'adreanalina di Roma ma… non ci sono paragoni per tutto il resto. La qualità della vita è ottima: niente stress da traffico, incredibili vantaggi fiscali (l'Iva qui si chiama I.g.i.c. ed è appena del 5%) e la gente è davvero molto ospitale. Non c'è la corsa a “tagliarti le gambe”: se meriti e hai voglia di andare avanti, investono in te e comprendono che ogni possibilità data è occasione di arricchimento reciproco. E' successo anche in politica. Rispettando la mia ideologia, mi sono subito iscritto al PSOE e alla prima occasione utile (dicembre 2008), il congresso mi ha nominato membro dell'Esecutiva (il Parlamentino del Partito a livello locale) come Responsabile Nuove Tecnologie. La Segretaria è l'attuale vicesindaco e assessore al Turismo di San Bartolomé de Tirajana, Concepción Narváez Vega, una donna straordinaria. Il nostro Segretario Regionale è JFLA (Jifla, come lo chiamiamo x brevità). Si tratta di Juan Fernando López Aguilar, ex Ministro della Giustizia di Zapatero e prossimo capolista del PSOE alle elezioni europee. Una campagna elettorale che si preannuncia entusiasmante. Mi occupo anche di integrazione in un'associazione socio-culturale che favorisce gli scambi tra
cittadini di culture diverse e qui, a Gran Canaria, ci sono ben 114 comunità differenti di stranieri (o “guiri” come li chiamano in spagnolo). Certo per comunicare sono importanti le lingue. Italiano, francese, inglese e, dopo aver approfondito lo studio dello spagnolo, nel poco tempo che mi resta ogni giorno (dopo lavoro, politica, associazione…) studio anche tedesco (i cittadini della Germania rappresentano una delle comunità più numerose qui). Il cibo è davvero ottimo anche per chi, come me, è abituato alle delizie lucane. Ma quello che ti lascia senza parole è il clima, non a caso lo chiamano il Paese dell'eterna primavera. Ed è proprio così. Tedeschi, scandinavi, inglesi hanno già comprato casa qui e, una volta in pensione, ci trascorrono tutti i mesi freddi; anzi, sono sempre più numerosi gli stranieri che si sono trasferiti definitivamente alle Canarie. Certo, tutto questo ha un prezzo, la lontananza da casa. Ma c'è “Faccialibro”. Eleonora, Franco e Rosa, rispettivamente mia sorella, mio padre e mia madre in ordine rigorosamente alfabetico e gli amici possono capire. In fondo, prendendo spunto da Obama: “Yes, web can” e guarda caso c'è quella B di Basilicata… la mia terra, finora poco generosa con me (e con molti altri meritevoli!) almeno quanto l'Italia.
Il noto volto della Rai Basilicata torna nel Lazio: il ricordo degli anni trascorsi nella nostra regione
La mia bella emigrazione al Sud di ALFREDO DI GIOVAPAOLO E' da un mese che penso a cosa avrei scritto nel momento in cui mi avrebbero comunicato il mio trasferimento a Roma. Quel giorno è arrivato e ancora non ho trovato le parole giuste, perché non è possibile trovare le parole per descrivere quindici anni così intensi, così stimolanti. Arrivai in Basilicata per una scommessa, per un progetto culturale che ancora oggi continua a dare i suoi frutti. Poi ho ritrovato il mio lavoro, il giornalista. Quello che ho sempre sognato, fin da bambino, quello che facevo a Roma, prima di decidere questa migrazione “al contrario”. Ho provato più volte a lasciarlo, ma mi ha sempre richiamato: le collaborazioni con i giornali locali (con il Quotidiano c'è mancato poco e mi dispiace); con Teleregione, l'ultima tv privata di Potenza; gli uffici stampa; l'apertura di un quotidiano regionale in internet; la Rai, quando avevo deciso per l'ennesima volta di cambiare mestiere. Sono cresciuto ancora in questa regione. Credo di aver dato tanto e sicuramente ho preso tanto dalla Basilicata. Non solo professionalmente. Tanti amici, tanto affetto, tanta stima che oggi mi rende più dolorosa questa partenza. Non distacco o abbandono, ma semplicemente partenza, perché la Basilicata me la porterò sempre dentro. La Rai mi ha permesso di conoscere a fondo questa regione che per me, prima del 1993, era praticamente sconosciuta. Le uniche conoscenze erano quelle della geografia studiata alle scuole medie. Una scoperta bellissima per chi, come me, ama la natura, il verde, le persone vere che ti
aprono casa e ti fanno sentire uno di loro, anche se sei sempre “il romano”. Ho iniziato da Melfi, dove ho vissuto per dieci anni, poi Potenza, infine il bellissimo “eremo” nei boschi di Pignola. E poi la scoperta di tanti paesini dei quali non potevo non innamorarmi, io nato e cresciuto tra i palazzi di otto piani, le macchine, l'asfalto. Un territorio di un fascino straordinario, che ho provato a raccontare in questi anni, cercando di non nascondere mai l'amore per questa terra. Perché è vero che un giornalista deve sempre osservare la realtà con il giusto distacco, ma senza il cuore questo mestiere non si può fare. Me ne sono reso conto a Scanzano, nel 2003 - durante la protesta contro il deposito di scorie nucleari - quando ho cercato di raccontare l'orgoglio, la determinazione, la civiltà dei lucani. Credo che se non avessi condiviso quelle emozioni, senza aver pianto di gioia con loro nel momento della vittoria, non sarei stato utile a quella causa. Perché per me
Dall’album di Alfredo Di Giovampaolo
il giornalismo deve essere utile alle persone. Avrei mille storie da raccontare, tanti aneddoti, episodi, persone, che in questi anni hanno contribuito a creare un legame sempre più forte con questa regione. Ora parto per una nuova avventura professionale, che ho desiderato in un momento particolare della mia vita. Torno nella mia città, dalla mia famiglia, con una nuova sfida lavorativa. Ringrazio i colleghi e il Direttore del Quotidiano per l'affetto e per avermi offerto la possibilità di salutare tutti i lucani che mi vogliono bene. Un sentimento ricambiato, che continuerò a coltivare anche a distanza, sul mio blog, su Facebook e tornando molto spesso da queste parti.
24 Ore in Basilicata 19 Serata evento all’osteria Marconi con i vini dell’azienda agricola Bisceglia Sabato 14 febbraio 2009
Irresistibile Aglianico: brindisi a Potenza E stasera a Lavello si replica per San Valentino con un menù speciale di IRANNA DE MEO POTENZA - Metti a tavola i vini del Vulcano e la raffinatezza dei piatti per gustare una cena dal sapore “esplosivo” fatta di emozioni, sapori, saperi e sensazioni culinarie forti. Una serata coinvolgente all'Antica Osteria Marconi con l'iniziativa “Vino e cucina. Alla scoperta dei sapori della nostra terra”. Una rassegna del gusto in cinque serate ideata da Felicano Roselli, proprietario dell'enoteca “Cantina di Bacco” e sommelier professionista dell'associazione italiana sommelier, con Giuseppe Misuriello dell'Osteria Marconi. Primo appuntamento in compagnia dei vini dell'azienda agricola Bisceglia di Lavello, una realtà nata nel 2004 e che ha già un posizionamento sul mercato enologico e con riconoscimenti importanti. Presente Mario Bisceglia, presidente dell'omonima cantina, con un' esperienza in diverse multinazionali del food & beverage. Da grande comunicatore qual è, con il fascino della parola che incanta, ha spiegato la filosofia dell'azienda <<nata non per fare business, ma per portare un pezzo di Basilicata nel mondo>>. La tradizione nell'innovazione: è questo il percorso che gli sta dando successo. Tra aneddoti e esperienze vissute in giro, Bisceglia ha trasportato la sua cultura del vino. Si definisce «il nuovo in Basilicata e, non solo come giovane viticoltore, ma per la qualità, la lungimiranza e la ricerca di traguardi». Al centro un'idea innovativa: «valorizzare il “terroir” e non cosa produce». Il vino per lui è «vivere con il paesaggio, essere in sintonia, è stare dentro la terra, con la gente, è l'essenza del paesaggio e della sua bellezza, è la parte estetica». Un menù studiato appositamente dallo chef Franco Rizzuti per esaltare le qualità di vini vulcanici. Piatti della tradizione, ma rivisitati e presentati a ogni tavolo con toni poetici, che facevano pregustare la portata
A destra: Feliciano Roselli e Guseppe Misuriello Sopra lo chef Franco Rizzuti
al palato prima ancora di essere assaporati, da Giuseppe Misuriello. Primo ad essere degustato “Il Bosco delle Rose”, uno Chardonnay annata 2007 servito con antipasti di mare (un bocconcino di baccalà in crosta di lardo di Paolo Parisi con sopra filetti peperone crusco di Senise e caramelle di cipolla di Tropea e ancora, delle seppie scottate su praline di ricotta profumata al limone e pomodoro candido). «Uno chardonnay di Basilicata che batte uno di Bordeaux, è
una grande soddisfazione - ha detto. Questo è aver portato il territorio nel mondo». Seconda degustazione con “Armille”, Syrah 2006 servito con un'acqua sale rivisitata: un morbido cubetto di spinaci avvolgente un cuore di pane e sopra un uovo. Una delizia da non perdere. Il Syrah è stato abbinato anche ai paccheri di Gragnano trafilati al bronzo con la tartara di baccalà, olive di Ferrandina e mollica croccante. E poi spazio al “Gudarrà” annata 2005, Aglianico del Vulture premiato con i 3 bicchieri del Gambero rosso per due anni consecutivi (2004 e 2005) e inserito nella top italian wine. Il nome in dialetto lavellese significa “godrà”. «Il Gudarrà è un vino che esprime la personalità del territorio, dal gusto internazionale - ha detto Bisceglia. E' un pezzo di me. L'Aglianico lo trovavo troppo tannico, con troppo carattere, mancava acidità, personalità, ci voleva qualcosa che bilanciasse in termini di modernità» Il segreto? «Sta nel metodo di vinificazione. Ottenuto a temperature basse per trattenere i tannini acidi e rilasciare quelli morbidi. E' un vino che trova nel territorio la sua originalità, ma è accompagnato con un approccio innovativo che tende a scoprire le caratteristiche del nostro territorio che sono lasciate spente e, qui mi riferisco al vulcano. Scoprire l'anima del vulcano significa
scoprirne la capacità in termini di fertilità, potassio, calcio che, sono fattori determinanti per creare grandi vini>>. Il Gudarrà è stato servito con un primo “carnevalesco”, delle orecchiette fatte in casa con un ragù di pezzente e una spolverata di rafano e un secondo di carne, un coscio di agnello di pascolo lucano cotto a bassa temperatura con sopra una croccante crosta di pane e senape guarnito con salsa di caciocavallo podolico. E per finire una cassata di ricotta lucana abbinata al “Bosco delle rose”, un passito ottenuto da uve moscato. Un vino che presenta una bottiglia elegante con etichetta in oro su sfondo bianco, mentre la grappa (degustata con una portata di piccola pasticceria della casa fatti con cioccolato fondente), ottenuta sempre da moscato, risalta su sfondo nero. Un passito che rilascia profumi inebrianti, che si gusta assaporando la sua classe, che lascia trasparire lucentezza. «Per me è il sole - ha detto Bisceglia». Come definirebbe con un aggettivo i suoi vini? «Lo Chardonnay è confronto, lo Syrah è azzardare, l'Aglianico è stare con il tempo, il moscato è la dolcezza». Questa sera per la festa di San Valentino, l'azienda ha organizzato a Lavello una cena a lume di candela al “Vulcano wines jazz club” in compagnia di Antonello Salis. Per gli innamorati un menù speciale: un pasticcio di pasta, ricotta con prosciutto e torta della nonna e del Gudarrà. Per info e prenotazioni www.vulcanowhite.com. «Il vino sta alla musica come i vulcani al jazz - ha spiegato Bisceglia. È un'accoppiata folle. Il format ideato “vino - jazz” sarà esportato a Milano e Roma. Costruire un ambiente di questo genere significa essere avanti, internazionali. È qui la sfida». Sull'asse tradizione-innovazione, i vini vulcanici di Bisceglia e i piatti dell'Antica Osteria Marconi conquistano i palati internazionali.
Le eccellenze dei mestieri nel Sud (da Facebook che ripubblica un pezzo di Monsieur)
Dall’inarrestabile fortuna dell’Aglianico al Pacchero estremo Eccovi un mio pezzo sulle eccellenze dei mestieri nel sud sottotitolabile: assud non ce so solo ferosci crimminali - apparso sul numero di gennaio di monsieur. di GAETANO CAPPELLI All’ uscita del mio nuovo romanzo in molti mi hanno detto: ma come, dall’Aglianico adesso passi al pacchero? Oh, che ci posso fare se mi piacciono le cose buone... e le belle che segnalerò in questo spazio. Iniziamo allora con ordine e cioè dalla seconda che ho detto che poi è un primo; un piatto di prima portata intendo. Innanzi tutto il Pacchero . C’è infatti qualcosa di più buono e regale del Pacchero? - lettera maiuscola, prego! Certo, c’è pacchero e Pacchero. Eggià, perché la gran parte di quelli che si trovano in commercio, dovendo rispondere alle esigenze del mercato che vuole prodotti a basso costo e di rapida cottura, non riesce ovviamente a conservare la qualità originale raggiunta grazie all’utilizzo di semola di grani duri, alla trafilatura a bronzo per ottenerne la superlativa rugosità, e soprattutto alla lunga, accurata essiccazione e ai suoi processi di fermentazione - la pasta, come un buon vino, “matura” lentamente cui si deve quel sapore assolutamente unico che fa del Pacchero il re della pasta. Da tutto questo si deve desumere che il vero Pacchero non può che essere di Gragnano, questa ridente cittadina vicino Napoli dove ancora i maestri pastai locali si tramandano di padre in figlio il “soffio”, ovvero il segreto al-la base della sue antiche regole di produzione. Riecco l’Aglianico ma non solo. Adesso cosa bersi su un siffatto regale Pacchero? Be’ dipenderà dalla preparazione. Se lo si ordinerà nel
Puglia Campania e ovviamente Basilicata Ecco dove
Gaetano Cappelli
classico sontuoso ragù alla napoletana, nel suo tripudio di saporose carni, non posso pensare a niente di meglio che abbinarvi un altrettanto sontuoso Aglianico. E in questo caso dalla Campa-nia si dovrà tornare in Basilicata. Se il Pacchero non può che essere di Gragnano. l’Aglianico - e, credete-mi, non è una questione di sciovinismo - non può che essere del Vulture. In questo caso si vada senza indugio su un Don Anselmo Paternoster 2001, o su un Repertorio Cantine del Notaio dello stesso anno, o su un esoterico Roinos, dalla bottiglia che ha l’eleganza e il peso di una bara. C’è qualcuno che si ostina a chiamarlo il Barolo del Sud: ma la verità ve-ra è che l’Aglianico è unico, e, in quest’epoca omogeneizzata, in cui tutti i vini rischiano alla fine di avere la stessa intonazione - tipo i tanto celebrati Super Tuscan dal taglio evidentemente bordolese l’Aglianico del Vulture, certo nelle sue rivelazioni migliori, non ricorda proprio nessun altro vino. Insieme austero ed elegante, è un vino misterioso che ammanta noi stessi, mentre lo beviamo, di un uguale misterioso fascino. Provare per credere. Il Pacchero estremo Già, ma le preparazioni del Pacchero sono oggi tra le più varie e
fantasio-se. Per esempio, il Pacchero estremo del mio romanzo e un piatto di mare e insieme di terra. Sa di pesci che hanno pasteggiato nelle acque più pure e profonde e del gusto delizioso di certi rari pomodorini gialli (pomid’oro davvero). Sa di orti nascosti tra le alture e del profumo delle loro erbette te-nerelle e briose e sa di pascoli, per il fior della crema di formaggi golosi. Al-lora potremmo giustamente abbinargli un bianco ben strutturato e se non si ha a disposizione uno di quei regali Chardonnay di Borgogna - magari un burroso Montrachet di Ramonet o un mirabile Corton Charlemagne Bonne-au de Martray l’unico che io conosca in grado di sostuirli, con onore, è il Bosco delle Rose: ed è un caso, ma siamo finiti di nuovo in Basilicata, visto che a produrlo, certo insieme a dell’ottimo Aglianico, nella splendida canti-na di Lavello disegnata dall’architetto giapponese Hicaru Mori, è quel muni-fico signore di stampo rinascimentale che risponde al nome di Mario Bisceglia, ex manager per Fiorucci e Gaudianello - a proposito: ecco una grande acqua minerale! - folgorato sulla strada del vino, da par suo, a le Cirque di Siro Maccioni dove s’imbatté in una bottiglia di Aglianico decidendo di mollare tutto per produrne di suo. Oh che bel mestiere fare il cuciniere Siamo così slittati nel ramo ristoranti e ne ho uno meraviglioso da sugge-rirvi. Sta in Puglia, in quel delizioso posto che è Polignano a mare, e poco sulle solite guide; quelle per intenderci che prediligono i ristoranti che in menu hanno piatti come i rigatoni agli scampi e trippa di maiale, o l’emusione di midollo di vitello alle alici. Si chiama da Tuccino ed è una de-lizia per chiunque impazzisce per il pesce. E’ qui che ho fatto una delle cene più meravigliose che ricordi. Crudo da favola, data l’eccellenza assoluta della materia prima e l’ immensa scelta che se ne offre: dall’astice del Mediter-raneo, agli scampetti, ai gamberi viola di Gallipoli, ai
fasolari, ai tartufi, alle vongole cornute e la ormai rarissima cozza pelosa di Taranto; ma anche il cotto è da non dimenticare con spaghetti ai ricci mai-mangiaticosì o gli scamponi al burro salato di Normandia da leccarsi i baffi - se li avete . Dal ristorante al sarto L’altra sera ero a cena al Ceppo di Roma e, accanto al mio tavolo, c’era questo ragazzo-quasi-uomo che cercava di convincere una bruna succosa, elegante e ugualmente recalcitrante, d’esser l’uomo della sua vita. Ma come, le diceva, quando messaggiamo - che orribile parola - su Facebook sembri così presa e poi quando mi vedi... e ci credo caro ragazzoquasi-uomo. Ma guarda un po’ come te ne vai in giro conciato. Eppure sei danaroso abba-stanza da accedere a un restaurant de luxe. Avresti sicuro altri e più entusiasmanti risultati se al posto del tuo maglioncino tristetristetriste indossassi magari un abito bespoke del maestro Mario Formosa di Napoli che, taglian-do le sue preziose stoffe, ha vestito almeno un paio di generazioni di genti-luomini delle Regno delle due Sicilie; o scegliessi una di quelle squisite ec-centriche giacche, in puro stile anglo-napoletan di Mariano Rubinacci, co-nosciuto ben oltre i confini patri come ho avuto la ventura di constatare l’estate scorsa a Londra, quando di stanza al Claridige’s, sul magazine ri-servato ai clienti di quello splendido hotel - l’“hotel dei Re” - mi sono im-battuto in un articolo che così salutava la recente apertura di un suo atelier in Mount Street, nei pressi della leggendaria Savile Row: “Finalmente non do-vremo scendere più a Napoli per vestirci”. Adesso una cravatta. E non una delle solite Marinella: saranno pure belle ma le trovo un po’ spesse e il fatto che siano un must per i politici mi sem-bra già da solo un buon motivo per non indossarle. Bellissime mi paiono in-vece quelle morbide, leggere, sfoderate dell’anche lui napoletano Patrizio Cappelli - e lo giuro non è
un mio parente. Se ancora, dopo essersi agghin-dando con queste meraviglie artigiane la bruna sugosa elegante rimanesse recalcitrante, be’ consiglierei al ragazzoquasi-uomo di rimettersi su Facebook a messaggiare - che orribile parola! - per trovarvi un’altra bella ma meno raffinata preda e portarla in un posto adeguato. Tipo una vineria, dove pasteggiare con una scelta di formaggi e salumi. E per questi non possiamo che tornare in Basilicata. Salumi e formaggi lucani Ci sarà poi un motivo se in Lombardia, e un po’ in tutto il nord, la salsiccia si chiama “luganega”: il motivo è che l’abbiamo praticamente inventata noi, diavoli di lucani. E, per fortuna, non è una di quelle cose che c’erano una volta e adesso non ci sono più. In commercio se ne trova ancora di così buona da commuoversi: tipo quelle prodotte da Antonio Palladino a Gorgoglione e distribuite da Piaceri Lucani che ha inoltre un gran scelta di favolo-si formaggi. Mai sentito parlare dello strapremiato caciocavallo podolico? Si fa con il latte delle vacche omonime. Sono vacche passeggiatrici, rifiutano cioè la prigione della batteria e se ne vanno libere nei boschi: immaginate i profumi del loro latte e che formaggio squisito se ne ricava. Ma con i suoi sentori silvestri è un prodotto da raffinati gourmet. Più facili sono i comuni caciocavalli, per non dire del favoloso pecorino di Filiano o di Moliterno. Moliterno?, ne avete trovato uno con lo stesso nome e costosissimo in Sardegna? Non è che un’ imitazione di quello lucano - ne riproduce la tipica lavorazione. Ma vuoi mettere un vero Lucano? Che c’è di meglio nella vita!
Ma perché in Lombardia la salsiccia si chiama “luganega”?
Potenza 20
Sabato 14 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il consigliere comunale, Michele Napoli, in merito alla vicenda Ponte attrezzato
«Si deve fare subito chiarezza» Chi ha commesso illeciti deve pagare per quello che ha fatto «SI faccia chiarezza su vicenda “ponte attrezzato». A chiederlo il consigliere comunale, Michele Napoli In merito ai dubbi sollevati sulla stabilità del ponte attrezzato a Potenza il consigliere comunale e regionale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli, ha fatto sapere che: «le vicende relative al 'ponte attrezzato' di Potenza hanno generato, soprattutto, tra i cittadini, discussioni e sconcerto per una vicenda ancora tutta da chiarire, senza considerare i dibattiti e le domande sulla utilità stessa della struttura». «Si tratta di un'opera giunta - afferma Napoli - dopo travagliate vicende, a conclusione, ma non ancora utilizzata a causa di continui rinvii sulla prevista data di apertura. Senza voler entrare nel merito della vicenda che ha visto l'intervento della Magistratura, che ha agito e continuerà a farlo nel solo interesse della comunità cittadina, preme evidenziare come si è al cospetto di una struttura che, almeno nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale, dovrebbe assumere un ruolo centrale nel sistema integrato del trasporto pubblico urbano. Se qualcuno ha commesso degli illeciti è
giusto e doveroso che risponda del suo operato innanzi l'autorità competente in tempi rapidi senza che ciò precluda alla città la possibilità di fruire della struttura per verificarne la funzionalità e l'utilità». Insomma bisogna fare di tutto purché «a pagarne le conseguenze non siano i cittadini. Si faccia in fretta chiarezza su ogni aspetto. Ne va della credibilità della politica e delle istituzioni». Ma Napoli non si limita ad attaccare l’amministrazione comunale solo sulla vicenda del Ponte attrezzato. L’esponente politico è intervenuto anche in merito alla carenza e inadeguatezza degli impianti sportivi a Potenza. «La città di Potenza - ha spiegato - per mano dei suoi amministratori, è incapace di fornire servizi adeguati ai cittadini. Si promuovono, infatti, progetti che non vengono mai portati a termine, sospesi tra il fare e il non fare». «Ultimo - precisa Napoli quello relativo all'area adiacente il Palazzetto dello Sport di Rossellino, che doveva essere un sito destinato al parcheggio delle autovetture di quanti si recano a seguire gli incontri di basket e pallavolo. Oggi, a di-
Una veduta del Ponte attrezzato (foto Andrea Mattiacci)
stanza di mesi dalla sua cantierizzazione, nonostante i nostri amministratori comunali rassicurino circa il completamento in tempi brevi dei lavori, la zona è quasi inaccessibile in presenza di condizioni metereologiche poco favorevoli.
Con la pioggia, ad esempio, si creano dei veri e propri pantani, il fango la fa da padrone, con una stradina di servizio, che dovrebbe consentire di arrivare all'ingresso del palazzetto, altrettanto mal ridotta e perfino buia. I pali dell'illuminazio-
ne, infatti, sebbene installati non sono funzionanti. E' il caso di ricordare che l'area di Rossellino è servita da rete elettrica e i motivi che continuano a determinare il ritardo dell'allacciamento in questione sono da ricercare in altre cause, ovvero
nel debito maturato dall'Amministrazione comunale nei confronti dell'Enel. Lasciare che i cittadini accedano alle aree parcheggio in queste condizioni è da considerare offensivo ed irriguardoso per lo sport e per quanti lo amano e lo praticano. Il 'Palapergola', che dovrebbe essere il fiore all'occhiello delle strutture sportive, è diventato l'emblema dell'assoluta inconsistenza degli impianti della città di Potenza». Impianti che sarebbero «incompleti e non all’altezza di fornire un valido servizio. Molte strutture cittadine, è bene ricordarlo, versano in situazioni a dir poco precarie, non sono in grado di garantire lo svolgimento delle attività e sono assolutamente insufficienti per una città nella quale la domanda di attività ricreative, e ludico sportive è aumentata di molto rispetto a qualche anno fa. Favorire la diffusione dello sport è fondamentale per garantire alle nuove generazioni momenti di aggregazione che, uniti alla sana attività del corpo, divengano fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi». «Creare nuovi impianti conlude - dovrebbero essere azioni prioritarie».
Egidio Ganz racconta la sua passione e spiega la sua “creatura”
Quel vecchio locomotore che ha ripreso a “vivere” UNA PASSIONE nata per caso. Costruire in due anni un treno con materiale ferroso. Stiamo parlando di Egidio Ganz, nato a Falcade in provincia di Belluno il 5 gennaio 1947 e residente a Potenza in via Roma. L'uomo vive nel capoluogo dal 1973, sposato con Carmela Pace, ha due figli un dipendente della Siderurgica e una commessa di un noto negozio del Centro Storico. Ebbene un treno è diventato d'incanto una scommessa per l'uomo che ha puntato tutte le sue carte sul materiale ferroso, vista la sua attività di montatore
di gru edili che ha accompagnato la vita di Egidio Ganz, pensionato con la passione per il ferro e i treni. Per parafrasare una celebre canzone di Adriano Celentano, quel treno dei desideri è giunto al suo atto finale, ovvero al completamento e alla costruzione, dopo due anni di sacrifici e tanto impegno profuso con instancabile passione e dedizione verso la struttura ferrosa. Binari, motore, pietre, legno, sono sistemati con cura nell'atrio del fabbricato di via Roma, un vero e proprio punto d'incontro dei condomini che ammirano estasiati l'opera di Egidio Ganz. Il pro-
tagonista di questa storia di passione verso uno dei mezzi di trasporto più utilizzati dagli italiani ha vissuto con emozione le tappe salienti della costruzione del treno, rigorosamente di colore scuro, che hanno portato al completamento del locomotore. Egidio Ganz, uomo venuto dal nord Italia ha lavorato per anni con il ferro operando anche nel rione Cocuzzo sui palazzi del Favero, i primi ad essere edificati nel quartiere potentino. Emozioni, sensazioni e forti interessi si sono intersecati in questi due anni di laboriosa passione per un personaggio davvero unico nel suo genere.
Egidio Ganz ha raccontato le tappe salienti della sua fase progettuale affermando: “La realizzazione del treno è venuta per caso. E' stata una passione, ho inserito un pezzo per volta. Mi sembra bello e funzionale”. Ganz parla della fase realizzativa affermando: “Ho costruito un po' alla volta la struttura fatta d'acciaio. Non ho lavorato tutti i giorni ma quando ne avevo voglia e determinazione. Il mio laboratorio è stato il punto di riferimento per la realizzazione dell'opera”. Scherza quando parla del punto di arrivo del locomotore: “Giungerà all'in-
Il treno realizzato da Ganz
ferno. Eh, eh, mi sembra davvero bello così completo!. Per me è stato un vero e proprio passa tempo”. Non fa dediche per la realizzazione del treno: “Non mi sembra il caso. Sono contento per aver realizzato con fatica e affanni il locomotore. I tubi d'acciaio sono resistenti. Tutto è stato realizzato perfettamente. Anche i miei amici
continua dalla prima ma in una grande moderna città dove impersoniamo ruoli che di solito richiedono ben altre star: lei, in effetti, potrebbe essere benissimo una di loro. E' alta, bionda, sottile e crudele ecco. Anche adesso che ha preso addirittura a parlarmi mi tiene a distanza. Finché ieri è successo il terzo miracolo. Le ho detto: <Domani è san Valentino. Ci vediamo?> Lei mi ha fissato con quei suoi occhi di ghiaccio, ma a guardarli bene c'era il riflesso di una fiamma giusto lì, in fondo, e ha sussurrato una
Il treno dei desideri frase che mi ha mandato il cuore in frantumi: <Se fai tutto quello che ti dico io potrei anche darti una possibilità>. Così ho aspettato che chiudesse il negozio: tutte le ragazze della città sono andate a comprarsi da lei la lingerie degna dei regali che riceveranno questa sera dai loro ragazzi. Anch'io ne riceverò uno.
Il più bel regalo che una donna bionda e crudele possa fare a uno che le sbava dietro da un anno. <Solo posso darti pochi minuti... c'è il mio ragazzo che mi aspetta, a casa... per San Valentino> e ha ridacchiato con quei suoi denti effettivamente ferini. Mi ha carezzato perfino. Ha mani morbide, di velluto. Ha aggiunto: <Conosco
un posto... al Pian del Mattino. Stammi appiccato dietro con la macchina... se mi perdi mi hai perso>. E io così ho fatto. Le sono stato appiccicato dietro. E mi sentivo battere forte il cuore e mi sembrava tutto un sogno. Io e lei, tra poco, insieme. Non potevo crederci. Infatti giù, al bivio, uno che veniva dal senso contrario, s'è in-
condividono la mia soddisfazione e le tappe della realizzazione del treno”. Ganz, chiude con una battuta: “E' più sicuro e confortevole di quelli utilizzati da Trenitalia…”. Scherza e ne ha ben donde il pensionato, giunto da Belluno per realizzare un sogno di ferro e acciaio. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
serito di forza tra me e lei e poi, poi quel mentecatto s'è fermato giusto davanti alla sbarra che s'abbassava e insomma... insomma l'ho persa. Mentre guardavo passare la “metropolitana leggera”, e dalla radio Rino Gaetano cantava non te regghe più, sì, adesso mi sembrava di stare proprio a Potenza: in quale altra città del mondo uno può perdere l'occasione della sua vita per lasciar passare un treno vuoto, perennemente vuoto? - oh, non per niente si chiama “leggera”! Gaetano Cappelli
Potenza 21 L’anci Basilicata ha organizzato un incontro per discutere dei tagli nelle scuole lucane Sabato 14 febbraio 2009
Riforma Gelmini, il dazio del Sud Il maestro unico comporterà il taglio di 574 docenti SCUOLA: nord contro sud e un dazio a carico delle nuove generazioni meridionali. Che fare? Il Mezzogiorno non può più stare a guardare, ma è necessario ipotizzare modelli diversificati di organizzazione della scuola di base, specie per le aree interne, la montagna e i piccoli comuni della nostra regione. E' stato questo il tema di discussione del seminario proposto dal sindaco di Potenza e presidente dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Vito Santasiero. Un incontro organizzato con il dipartimento Mezzogiorno e politiche comunitarie dell'associazione «che intende stimolare un confronto - commenta Santarsiero - sui possibili impatti nel sud Italia della recente riforma scolastica. In particolare, l'Anci, anche in vista di un prossimo confronto col governo, sta mettendo in campo tutta una serie di iniziative per valutare l'impatto delle misure governative, condividendo con i Sindaci le linee di politica amministrativa più idonee ad affrontare i molti problemi che derivano dalla normativa in formazione. L'obiettivo è quello di salvaguardare livelli di servizi e prestazioni adeguati a promuovere standard elevati di qualità nei servizi di istruzione pubblica. Abbiamo bisogno di tutelare e rafforzare le politiche scolastiche soprattutto nei piccoli comuni. Abbiamo bisogno che il persona-
Assemblea Avis
Una serata solidale per il sangue “SANGUE: il dovere di un dono”. E' questo lo slogan scelto per l'assemblea annuale dei volontari del sangue (Avis comunale) di Potenza che si terrà oggi all'Efab di Tito scalo alle 16. L'incontro sarà caratterizzato da tre momenti. A introdurre i lavori la consueta relazione sull'attività annuale a cura del presidente Romano e la presentazione del bilancio. A seguire un focus su “Obiettivo plasma. La nuova sfida”. I soci parleranno della riorganizzazione delle Avis comprensoriali e provinciali. E nell'ambito dei lavori anche le elezioni degli organismi associativi comunali di Potenza e rispettive nomine e deleghe. Ma all'appuntamento non mancheranno gli ospiti d'onore cioè i veri protagonisti del sangue: i donatori modello. A loro saranno consegnate benemerenze. Ma un angolo particolare sarà dedicato ai giovani donatori studenti delle scuole del capoluogo. Inoltre la serata di san Valentino sarà arricchita dal sorteggio premi e da una festa musicale e danzante per tutti i partecipanti - fidanzati e single -. Un cuore rosso che batte d'amore come il rosso sangue che fa battere il cuore. Con questo motto l'Avis comunale di Potenza “attenta ed impegnata sulle problematiche del dono del sangue - come spiega il presidente Romano intende cogliere l'occasione dell'assemblea per migliorare la risposta associativa». m.d.c. potenza@luedi.it
SERVONO STRATEGIE PEDAGOGICHE TANTI dati ma anche tante proposte al convegno organizzato dal dipartimento Mezzogiorno e politiche comunitarie dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Il convegno si è tenuto alla presenza, tra gli altri, di alcuni dei maggiori esponenti della politica lucana e del Mezzogiorno in generale: il già citato sindaco di Potenza Vito Santarsiero, il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, gli asessori alla pubblica istruzione dei Comuni di Potenza (Giuseppe Messina), di Napoli ( Gioia Maria Rispoli), di Foggia (Antonio Armiento). Il convegno è stato organizzato con l'intento di riflettere sull'impatto nel mezzogiorno delle recenti misure adottate dal governo in materia di dimensionamento della rete scolastica. La situazione del livello d'istruzione nel mezzogiorno, emersa dalla stime raccolte nel “Quaderno bianco sulla scuola” del 2007, è agghiacciante: il 22,1per cento di studenti è sotto la “soglia di povertà” in matematica e il 14, sotto la “soglia di povertà” in lettura. In
particolare, in Basilicata, la parcentuale nel primo caso è pari al 38 per cento mentre nel secondo al 34. Stime destinate a crescere secondo il presidente del Coordinamento dirigenti scolastici di Potenza Egidio Basile, uno che la scuola la vive dal di dentro. «Nuova scuola significa nuova cultura, fin da piccoli. Nuova cultura che non è nuovi tagli all'istruzione secondo la logica della finanziaria ma nuove competenze necessarie a quell'intelligenza collettiva che si costruisce anche grazie all'uso e alla conoscenza del linguaggio dei media. Sono necessarie nuove strategie pedagogiche, pena la disaffezione dei ragazzi dall'universo scolastico e la conseguente incapacità di decifrare gli stimoli provenienti dall'esterno». Con l'introduzione del maestro unico le classi a modulo, che sono presenti sopprattutto nel Meridione, perderebbero un docente ogni 2 classi mentre l'organico del tempo pieno rimarrebbe invariato. Anna Martino
Vito Santarsiero, presidente dell’Anci (foto Andrea Mattiacci)
le venga rafforzato, anziché ridotto. Registriamo che nelle aree più deboli del Sud la percentuale dei tagli è più alta che in altre zone. Una percentuale che danneggia la qualità della scuola, già fortemente a rischio se si pensa che dall'ultimo rapporto Ocse-Pisa emerge che gli studenti del Sud Italia hanno un significativo ritardo nei livelli di conoscenza e di competenza. Allarmante, ad esempio, è la percentuale degli studenti con scarse competenze in lettura: nel Mezzogiorno si registra il 37 per cento». Ma come cambia la scuola primaria
in Basilicata con il ritorno al maestro unico? Ci sarà un taglio di 574 posti solo per le 1.148 classi funzionanti a modulo (quelle che hanno 3 docenti ogni 2 classi), mentre le 506 classi a tempo pieno continueranno a funzionare regolarmente. Dunque, le classi a tempo pieno conserveranno l'organico attuale, mentre quelle a modulo perderanno un docente ogni due classi. «La legge Gelmini - commenta Egidio Basile, del gruppo di coordinamento dei dirigenti scolastici di Potenza - contravviene a precisi obblighi costituzionali e danneggia
i nostri ragazzi, rovinando i loro percorsi educativi e formativi. L' “offerta” prevede 24 ore al Sud e il tempo pieno al Nord. L'organizzazione industriale e i modelli del vivere della società del Nord richiedono un tempo scuola lungo: il tempo pieno che veniva e viene garantito dalla legge. Il Sud, caratterizzato da una società disarticolata, dove i Comuni evidenziano carenze di risorse e dove non è ipotizzabile una fiscalità aggiuntiva, invece dovrà accontentarsi di un tempo scuola di 24 ore settimanali e del maestro unico». «Come a dire - gli fa eco
Incontro per presentare le procedure
Camera di commercio e semplificazione “SEMPLIFICAZIONE” e “liberalizzazione”. Sono questi i due concetti-chiave alla base della Comunicazione Unica per l'avvio dell'impresa, che - dopo un primo e felice momento di sperimentazione - diventa prassi obbligatoria, affidando al Registro Imprese delle Camere di Commercio il ruolo di interlocutore unico dell'utente. Lo sportello virtuale, a cui ci si rivolgerà per consegnare il “faldone telematico” delle pratiche, rilascerà infatti in tempo reale la ricevuta telematica di avvenuta presentazione, titolo che darà il via libera ufficiale all'avvio dell'attività. Le novità normative del provvedimento sono state al centro di un convegno tenuto questa mattina nella Sala Economia della Camera di commercio di Potenza, con una folta platea composta da professionisti e rappresentanti di istituzioni, associazioni di categoria ed imprese: «E' il segno evidente che il tema è di forte interesse - ha sottolineato in apertura dei lavori il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. Del resto, l'attenzione alla sburocratizzazione della pubblica amministrazione trova in questo provvedimento uno strumento concreto ed efficace. Chiederemo uno sforzo organizzativo ulteriore ai nostri uffici, ma sarà necessario altresì che anche l'utenza (imprese e inter-
Un momento dell’incontro alla camera di commercio (f.M.)
mediari su tutti) produca uno scatto in avanti in tal senso, dal momento in cui il provvedimento della Comunicazione Unica obbliga anche le ditte individuali (l'80 per cento delle aziende della nostra provincia rientra in questa forma giuridica) ad uniformarsi alla norma». Patrick Suglia, conservatore del Registro delle Imprese della Cciaa, ha spiegato che la Comunicazione Unica chiude un cerchio iniziato con l'informatizzazione del Registro Imprese e la sua telematizzazione, proseguito con la posta elettronica certificata e con la business key, con cui qualsiasi imprenditore può portare con sé la firma digitale (che consente di validare gli atti) e dialogare con il Registro Imprese co-
modamente dalla propria sede. Gli interventi tecnici di Marco Maceroni (dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico) e Michele Silletti (funzionario Infocamere) hanno illustrato le modalità operative della Comunicazione Unica, avamposto di ulteriori provvedimenti che entro la fine del 2009 consentiranno al cittadino comunitario di accedere telematicamente ad uno sportello unico per la formalizzazione di numerosi adempimenti. Il segretario generale della Cciaa di Potenza, Nicola Bux, nel chiudere i lavori, ha salutato positivamente l'avvio della procedura, assicurando ogni sforzo organizzativo teso ad avvicinare l'utenza all'Ente camerale.
il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello - che un pezzo dell'Italia può andare avanti e l'altro si deve arrangiare. E' arrivato il momento di dire “basta” a questi provvedimenti che aumentano il divario tra il Nord e il Sud. Dobbiamo unire le forze e proporre un nuovo modello di scuola». «Alle scuole continua Basile - deve essere garantita l'autonomia dell'organizzazione della didattica. Bisogna che si lascino liberi i collegi dei docenti di riorganizzare la pluralità degli insegnamenti per arricchire l'offerta formativa». Dunque,
ai provvedimenti di restrizione degli interventi governativi, il Sud cosa chiede? Basile sintetizza così: «Primo:mantenimento dell'organico 2008-2009. Secondo: dichiarare la illegittimità costituzionale della legge Gelmini. Terzo: ricorso alle regioni, all'impresa sociale e alle fondazioni bancarie per attivare percorsi di sussidiarietà, sia nella ricerca per sperimentare nuovi modelli didattici, sia per la ricollocazione del personale scolastico in sovrannumero e precario». Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it
Molte le attività in programma
Nuovo Pof alla Sinisgalli NON conosce soste l'attività interdisciplinare della scuola media Leonardo Sinisgalli di Potenza. Alunni, genitori, corpo docente e dirigente scolastico hanno infatti presentato ieri pomeriggio nella sede di via Anzio il Pof (Piano dell'Offerta Formativa ). Il nuovo programma si differenzia rispetto a quello elaborato nel 2007/2008 dalle trenta ore settimanali, divise in lingua inglese, francese e materie letterarie e trentasei ore settimanali ivi compreso il tempo prolungato, con lo studio della lingua inglese e dello spagnolo, impartite dalla docente Amanda Guzman che ha aderito ai programmi didattici della scolaresca potentina, grazie anche al contributo dell'Unione Europea. I corsi si svolgeranno tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 15.30 fino alle 17.30. Moduli di lettura partecipata, preparazione di un giornale scolastico, grazie alla collaborazione del direttore de Il Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace. Le iscrizioni potranno essere svolte presso la scuola Sinisgalli e gli altri plessi scolastici cittadini. I genitori impossibilitati a seguire ieri la presentazione del Pof saranno ricevuti il mercoledì dalle 15:30 alle 17:30 dai docenti che forniranno loro dettagliate informazioni circa il programma avviato grazie al Pof. Finalità
e progetti vanno a braccetto e vedono nella formazione della persona, pronta a muoversi in un mondo che cambia, disponibile ad accettarsi e correggersi, dotata di conoscenze, di abilità e competenze, in grado di operare scelte consapevoli e autonome, aperta a rapporti fondati sulla solidarietà e la collaborazione, capace di rispettare gli altri anche nella diversità mediante il rafforzamento della motivazione, dei percorsi disciplinari e orientativi. Gli spazi e i laboratori saranno svolti nella palestra, nei laboratori multimediali, musicali, artistici, scientifici di ceramica, di oreficeria, nella biblioteca, nelle aulee attrezzate per alunni diversamente abili, nelle aulee video e nella sala teatro. Le attività curriculari sono l'accoglienza, l'orientamento, il laboratori di latino, informatica, di potenziamento e recupero delle discipline, di costituzione e cittadinanza, di scrittura creativa e lettura partecipata. Tra i progetti in atto o da realizzare vanno segnalati quelli sulla continuità, “amico libro”, lo sportello d'ascolto, lo sportello dislessia, le certificazioni linguistiche europee, trinity e delf per le classi terze, il potenziamento delle attività motorie e sportive, i giochi matematici, il progetto “Non solo Pitagora” Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Potenza
Sabato 14 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
..in che situazione mi sono messo...
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART Un buon onomastico a Valentina, fiore della nostra vita. Da mamma Maria, papà Alfonso e dal piccolo Toto
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
Bucci e Leopardi QUESTA sera, con sipario alle 21, al Teatro nuovo del Cde del Seminario Maggiore, Flavio Bucci porterà in scena “Canti leopardiani”. Uno dei magistrali interpreti della scena italiana si racconta e racconta la travagliata esistenza di un uomo che guarda la vita attraverso la poesia di un Giacomo Leopardi inedito. Flavio Bucci, abituale mattatore solista della scena, compie un viaggio nell’esistenza dell’uomo macerato dalle disillusioni della vita. La sua interpretazione, tumultuosa ed eclettica, riscopre l’uomo nel dolore universale della solitudine costruendo un teatro specchio e metafora di un percorso esistenziale e sociale, un teatro come storia della nostra anima collettiva e individuale.
FARMACIE TURNO FESTIVO Trerotola via Nitti 0971-472839 Blasone piazza Cagliari 0971-444145 Figliola via Pretoria, 285 0971-24945 TURNO NOTTURNO 14 FEBBRAIO Blasone piazza Cagliari 0971-444145 PRONTO SOCCORSO Guardia medica
Polizia San carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
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0971-445470
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0971-411396
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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444
Volti di donne CHIUDERA’ i battenti il prossimo domani, nel museo archeologico nazionale “Dinu Adamesteanu”, la mostra documentaria “Volti di donne e ritratti di Paesi nel terzo millennio” di Silvestro Lazzari. La mostra è un omaggio che la Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna ha voluto riservare alle donne. testimoniando realtà e culture diverse ed utilizzando alcuni suggestivi scatti fotografici di Silvestro Lazzari. Le testimonianze fotografiche, realizzate dall'autore, rappresentano una sintesi di momenti di incontro, di riconoscimento degli altri e di interpretazione di realtà molto distanti dalla nostra. Lo strumento utilizzato, il ritratto, consente di offrire un sapore ed un significato alla personalità individuale, fissando tratti non solo somatici, ma soprattutto esistenziali e caratteriali delle donne incontrate in vari Paesi extraeuropei. La macchina fotografica ha consentito di gettare dietro le quinte uno sguardo indiscreto, ma rivelatore di realtà umane dissimili, scoprendo al tempo stesso un mondo femminile indaffarato, sottomesso, operoso, emarginato, materno, dignitoso, povero, ma spesso con lo sguardo rivolto al futuro dei propri figli e del proprio Paese.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Italians 17.30 - 20 - 22.30 Sala 4 Il curioso caso di Benjamin Button
18 - 21 Sala 5 Questo piccolo grande.... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Operazione Valchiria... 17.40 - 20 - 22.20 Sala 7 Venerdì 13 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Italians 19 - 21.15
•DOMANI Galleria Civica - Palazzo Loffredo “L’ENIGMA DEL VERO” Mostra a cura di Laura Gavioli •OGGI Potenza, Galleria civica, ore 19 “IL REALMENTE” Cinema e arte con Pier Marco De Santi e Augusto Sainati •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
•OGGI Potenza, Sala dell’Arco, ore 18.30 “NON VOGLIO STORIE, UNA STORIA D’AMORE” Presentazione del libro di Sonia Topazio
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 23 Tutti gli appuntamenti, in città e nei dintorni, per un San Valentino da non dimenticare Sabato 14 febbraio 2009
Cento modi di festeggiare l’amore Dai musei scontati per la coppia ai menu d’occasione «LA FELICITÀ è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Ma amore e desiderio non sono la stessa cosa: l’amore è desiderio fattosi saggio. L’amore non vuole avere ma soltanto dare». Rileggendo questo vecchio aforisma dello scrittore Herman Hesse sull’amore e sulla qualità della generosità connessa ad esso, salta subito alla mente il “post.it”sul frigo: “ricordarsi regalo San Valentino e organizzare serata”. Naturalmente il poeta tedesco con ciò non intendeva un dare-amare materiale ma affettivo e spirituale; tuttavia in vista dell’ormai prossimo 14 febbraio si condidera questo motto come uno stimolo ad allestire una favolosa serata-sorpresa per stupire magicamente chi ci sta più a cuore. Nel ventunesimo secolo con i “soliti regali” si rischia di cadere nella monotonia: i cioccolatini sono ormai all’ordine del giorno e i diamanti “per sempre” sono tali proprio perchè si donano una sola volta nella vita; perciò, onde evitare di ripetersi ogni anno e di fare brutte figure, il consiglio migliore è quello di organizzare nel minimo dettaglio e con stile la serata “degli innamorati” partendo proprio dai gusti personali del proprio partner e dallo stile che si vuole dare all’incontro galante, guardando l’ampio ventaglio di possibilità che Potenza offre per questa attesa giornata. Per chi vuole iniziare la serata alle 18 del pomeriggio è utilissimo sapere che il ministero per i Beni Culturali ha voluto regalare alle coppie italiane una giornata all’insegna della cultura: “Innamorati dell’Arte” è lo slogan ed un invito a visitare tutti i musei dove si potrà entrare in due pagando un unico biglietto; perfetta occasione per visitare le due esposizioni potentine “L’enigma del vero” presso la Galleria Civica e “Giacomo di Chirico:tra storia e realtà” presso la Pinacoteca Provinciale. L’alternativa ai musei può essere il cinema dove è in
proiezione alle 17 la pellicola del regista Fausto Brizzi “Ex”: Una commedia corale sull’amore finito, forse per scongiurarlo,con un cast di
attori famosi e divertenti che con vari episodi intrecciati fanno riflettere sull’importanza degli ex. Sempre per gli appassionati del grande
schermo, alle 18 presso la sala Del Campanile in Palazzo Loffredo, sarà proiettato il film “Il mio nuovo strano fidanzato”di Teresa de Pelle-
gri e Dominic Harari; una commedia sull’amore e sulla sua interrazialità. Per gli appassionati di teatro presso lo Stabile è in programma “La
mala femmina” con apertura di sipario alle ore 21 organizzato dall’Ant di anzi. Dopo cinema, teatro e musei è il caso di programmare una cenetta per due in un posto esclusivo come il “Singapore Sling”: ristorante - Wine-bar. In un’ambientazione etnica dal sapore orientale, qui è possibile assaporare cibi elaborati all’insegna della qualità e dell’internazionalità , vini e Champagne Doc e d’oltralpe. Per la cena degli innamorati è in programma un menù d’eccezione con tre portate più un succulento dessert: rollè di biscotti in farcia di vaniglia e nocciola e specchio al mango e zucchero sabbiato, da leccarsi i baffi. Se invece si preferisce uscire fuori Potenza e dedicarsi alla natura , in un contesto di boschi, scoiattoli, e falchi a 1270 metri presso Abriola sorge “Il Nido del Falco” dove si può organizzare un weekend all’insegna del verde e del gusto genuino. Con una postazione di cavalli e tre Boungalows si può soggiornare in tranquillità o affacciarsi in paese dove in occasione del Santo patrono, San Valentino appunto, sim potrà partecipare agli spettacolari festeggiamenti organizzati per l’occasione. Mariantonietta Risola
Falò, campane, luci e tradizione: Abriola festeggia il suo santo ABRIOLA - Dopo una settimana di preparativi, la festa di San Valentino ad Abriola è alle porte; le luci nella strada principale sono in funzione, gli addobbi ideati aspettano di essere montati, le pietanze decise, i programmi delle diverse associazioni sono stampati e pubblicati, ora resta solo, che aspettare l'indomani. Le strade del paese sono piene di operai intenti a montare stand, per esporre prodotti artigianali locali. La vita del quartiere è in pieno fermento, con un via vai di gente sempre di fretta, per le ultime cose da fare: mostre di oggetti di antiquariato, manicaretti da preparare, gazebi da costruire, legna e gine-
stre da raccogliere per i falò e alcune sorprese che allieteranno la serata. Come apertura alla festa una sfilata di moda, la sera del 13 febbraio, nella sala consigliare in Piazza Marconi. Il 14 mattina alle 10 e 30 la consueta santa messa, con successiva processione per tutte le strade del paese, dopo la processione ogni quartiere monta i propri addobbi, fissa i propri gazebi con relativa tavolata, e assembla la legna per formare la gabbia che verrà coperta di ginestre dopo l’accensione. Alle 18 la messa per le nozze d’oro, celebrata dal vescovo, che benedice le coppie che nell'anno hanno com-
piuto 50 anni di matrimonio, con in regalo un quadro dell'artista Maria Di Taranto. A conclusione della messa nei diversi quartieri inizia l'accensione dei falò, successivamente l'apertura dei banchetti, con eventuali attività e gadget. Durante la serata un gruppo folcloristico allieterà con musiche e balli il piccolo borgo. Nella cripta della chiesa di San Valentino, che resterà aperta tutta la notte, sarà proiettato un cortometraggio sul significato vero dell'amore, ideato dai ragazzi del gruppo giovani e giovanissimi dell' azione cattolica di Abriola. La cioccolateria Delizie di S. Valentino proporrà oltre ai suoi ottimi cioccolatini le fontanel-
le di cioccolato,che attireranno l'attenzione di molti. Nella sala della pro loco un video multimediale che riassume tutte le vecchie tradizioni e le passate edizioni della festa. A mezzanotte la festa dei falò finisce con “l’accensione del campanile” , uno spettacolo di fuochi pirotecnici nella parte più alta del paese; dopo questo lungo spettacolo si svolge la premiazione del quartiere vincitore, votato da un' anonima giuria del posto, che valuterà con appositi parametri il grado di accoglienza, d’innovazione, di creatività di ogni singolo quartiere. Vi aspettiamo numerosi ! Maria Rosa Delitti
METTI UNA SERA TRA CHIACCHIERE E VINO... Giovanni Rivelli dice la sua sulla serata
Serino, Tralli, Leporace e Fiorellini
Veduta di gruppo con Di Giovampaolo (primo da sinistra) di spalle al “passato”
NEL loft di Tralli piccola è la notte e dolce la vita. Ottimo arredamento vintage anni Settanta in stretto legame con il look del padrone di casa. Giornalisti, uomini della comunicazione, imprenditori, politici, tutti insieme per una serata di svago con l’occhio, però, sempre rivolto ai temi di attualità con cui confrontarsi. E così tra un bicchiere e l’altro, finite le attività lavorative, si trova anche il tempo per concedersi una serata in compagnia tra scherzi, battute e confronti sulle diverse visioni del mondo e della vita
L’avvocato Ferri dispensa consigli per un uso legale del forno
Momento di relax per coppia
Giammaria, Tralli e Serino Il sindaco di Campomaggiore, Timberi parla con il vice sindaco di Picerno, Lucia Antonietta Caivano
Sabato 14 febbraio 2009
24 Avigliano Sembra sia stato raggiunto l’accordo tra maggioranza e opposizione per il 28 febbraio
Frusci e Ici presto in consiglio Vito Lorusso: «Bisogna informare prima i cittadini» AVIGLIANO - Le vicende di rilievo che stanno tenendo banco nella vita amministrativa e politica della cittadina approdano in consiglio comunale. La riunione dei capigruppo, dopo avere esaminato prioritariamente le due vicende legate al progetto Frusci dell’Eni e alle cartelle Ici relativamente ai terreni fabbricabili, ha fissato per la fine di febbraio la seduta del consiglio comunale. Resta solo da confermare la data di sabato 28 febbraio, che averebbe trovato d'accordo già maggioranza e opposizione. In sede di Consiglio, tra le altre cose, si discuterà dunque del progetto Frusci, il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi presentato dall'Ente nazionale idrocarburi alla Regione Basilicata per la Valutazione d'impatto ambientale (Via). Ancorato alla fase di screening, quella cioè che prevede la pronuncia di assoggettabilità al “Via” da parte degli uffici regionali, il progetto Frusci ancora non ha superato l'istruttoria regionale prevista dalla legge perché l'Eni non avrebbe consegnato i documenti di integrazione richiesti dalla Regione nel mese di novembre. Fino ad oggi sembrerebbe che non siano giunti negli uffici regionali del dipartimento
A Picerno
Morto il postino di Vietri
Sopra Vito Lorusso. Accanto il Comune di Avigliano
Ambiente i documenti che attestano l'avvenuto deposito del progetto presso i Comuni interessati al progetto e l'avvenuta pubblicazione in Albo pretorio. Tempi di una burocrazia vischiosa, dunque, che annunciano un inter piuttosto lungo prima di giungere a vedere eventuali trivelle o cose del genere in un perimetro che coinvolge numerosi comuni dell'hinterland Potentino. Capoluogo compreso. Tuttavia il dibattito ha in-
cominciato a scaldarsi. Prima una querelle a distanza tra il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi e l'Organizzazione ambientale lucana (Ola), che accusava il primo cittadino di Avigliano di aver operato il silenzio assenso sulla richiesta del parere ambientale da parte dell'Eni, poi la richiesta di un Consiglio comunale ad hoc da parte dell'opposizione di centrodestra, la lista civica Insieme per Avigliano e il gruppo misto Pdl.
«Nella conferenza dei capigruppo - ha spiegato il consigliere Vito Lorusso, che aveva annunciato giorni fa la richiesta di un consiglio comunale - il gruppo di minoranza ha ribadito la sua posizione sul cosiddetto permesso Frusci: prima di giungere ad eventuali decisioni bisogna capire cosa comporta questo progetto. I cittadini e i loro rappresentanti nelle istituzioni – ha continuato Lorusso hanno diritto ad essere informati su tutto il procedi-
Anzi: la presentazione il 17 febbraio
Una proposta di legge dopo il caso Englaro ANZI - In seguito al caso di Eluana Englaro, di cui si è ampiamente discusso in questi ultimi giorni, e di tante altre persone che vivono tuttora nel baratro dello stato vegetativo permanente, martedì 17 febbraio, alle ore 19, presso la sala consiliare del Comune di Anzi, sarà presentata una proposta di legge di iniziativa popolare. Questa iniziativa ha per oggetto “un percorso formativo volto a conseguire il titolo di operatore socio-sanitario, per i parenti, fino al quarto grado di parentela dei pazienti affetti da patologie di tipo cronico-degenerativo, stati vegetativi, stati di coscienza
minimi e patologie terminali, compresi l'autismo, nonché la successiva formazione di una Adi (Assistenza domiciliare integrata) di tipo familiare”. Alla presentazione della proposta di legge, in programma nella sala consiliare del municipio di Anzi, interverranno il sindaco cittadino, Giovanni Petruzzi, il vice sindaco di Abriola, Mario Giordano, il consigliere comunale di Potenza, Roberto Galante e l'assessore all'assetto del territorio e riqualificazione urbana del Comune di Potenza, Alessandro Singetta. Donato Pavese Il Comune di Anzi
A Pietragalla il 17 febbraio la registrazione canina PIETRAGALLA - In relazione all'ordinanza del ministero della salute del 6 agosto 2008, concernente le misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina, l'amministrazione comunale di Pietragalla, attraverso avvisi pubblici, comunica che per martedì 17 febbraio nei pressi del vecchio macello comunale cittadino, al rione San Leonardo in prossimità del campo sportivo locale, a partire dalle ore 9.30 saranno presenti i veterinari dell'azienda sanitaria locale di Potenza i
quali provvederanno all'identificazione e alla registrazione dei cani mediante l'applicazione dei microchip. Nello specifico va sottolineato che a seguito dell'ordinanza ministeriale i proprietari dei cani devono obbligatoriamente provvedere a far identificare e registrare l'animale di cui sono proprietari. Si tratta dunque di una iniziativa che fin dalla scorsa estate 2008 è stata riproposta già in altre date sull'intero territorio cittadino. ant. bev.
mento. Non è ammissibile, così come è avvenuto in questo caso, essere messi a conoscenza di un progetto del genere da fatti e persone esterne all'amministrazione comunale”. Tuttavia pare che maggioranza e opposizione potrebbero condividere un deliberato bypartisan con il quale chiederanno adeguata documentazione, all'Eni e alla Regione Basilicata, prima di esprimere eventuali altri pareri. Gianni Sileo
PICERNO - Una notizia, ieri sera, ha sconvolto la comunità di Vietri di Potenza. È morto improvvisamente Vincenzo Viggiano, conosciuto in paese come Cenzino. L’uomo, di 44 anni, è conosciuto da tutti in paese, svolgeva da qualche anno l'attività di postino proprio nel comune di Vietri di Potenza. Impegnato in varie attività anche sportive, è deceduto a causa di un infarto presso lo stadio di Picerno, dove aveva accompagnato il figlio per l'allenamento. A nulla è servito il pronto intervento in eliambulanza del 118. Ha lasciato la moglie e i due giovani figli, Rocco e Antonio. Alla famiglia vanno la vicinanza e le condoglianze dell'intera comunità di Vietri di Potenza, ancora sconvolta per quanto è accaduto. Claudio Buono
Domenica ad Acerenza
La famiglia e l’educazione ACERENZA - E' in programma per domenica 15 febbraio 2009 a partire dalle 15, presso il Villaggio Tabor di Acerenza, un incontro su un tema sempre di stretta attualità quale è quello della famiglia. A cura dell'arcidiocesi di Acerenza, dell'ufficio pastorale della famiglia e dell'ufficio pastorale dei giovani, si terrà un incontro incentrato sul tema avente come titolo "Famiglia e Comunità di fronte all'emergenza educativa". A intrattenere la platea su questo importante argomento vi sarà Don Gabriele Quinzi, docente di storia della filosofia presso l'università Pontificia Salesiana di Roma, con il quale l'argomento verrà trattato sotto varie sfaccettature, evidenziando ovviamente il ruolo della famiglia nell'educazione dei figli da parte dei genitori. Sarà presente all'incontro il vescovo di Acerenza Giovanni Ricchiuti ma anche tante persone provenienti dal territorio diocesano. Antonio Bevilacqua
A organizzarli l’Alsia con il dipartimento Agricoltura della Regione
Tre corsi per imprenditori agricoli POTENZA - L'Agenzia Lucana di Sviluppo e di innovazione in agricoltura, l'Alsia, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale ed economia montana della regione Basilicata, ha organizzato per quest'anno tre nuovi corsi per gli imprenditori agricoli lucani, riguardo “l'avvio e gestione delle fattorie didattiche”. Proprio su questo sono aperte le adesioni per partecipare all'importante corso per gli imprenditori del settore. Vari gli argomenti del corso, che si basano dal piano d'impresa per l'avvio di una fattoria didattica, dagli aspetti amministrativi e fiscali, le norme igienico-sanitarie, gli aspetti della fruizione didattica
dei vari processi di produzione e trasformazione, la gestione dei laboratori didattici e pedagogici.
In questo corso spazio anche agli strumenti di comunicazione e marketing per pubblicizzare al meglio le attività delle fattorie didattiche. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza valido per l'iscrizione nell'elenco regionale delle fattorie didattiche. Il corso rientra nel progetto dell'agenzia su "Formazione a catalogo degli operatori agricoli per i processi ed i sistemi produttivi" per il 2007-2008, finanziato con risorse del Por, il Programma Operativo Regionale 2000-2006. Per saperne di più e ricevere il modulo di iscrizione, basterà visitare il sito www.ssabasilicata.it. cla. bu.
Sabato 14 febbraio 2009
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La strada, che collega Laurenzana a Viggiano, dopo le frane sarà messa in sicurezza
Provinciale 60, pubblicato il bando LAURENZANA - Finalmente, dopo anni di attesa, è stato pubblicato dalla Provincia di Potenza, il bando per la riqualificazione e la messa in sicurezza della strada provinciale 60 “Lagotodaro”. L'arteria viaria in questione, già ampiamente trattata nei mesi scorsi sulle colonne de “Il Quotidiano della Basilicata”, è pesantemente martoriata da molteplici smottamenti, buche ed avvallamenti di ogni genere. Proprio come lo è gran parte della viabilità secondaria dell'intero comprensorio della Val Camastra. La strada provinciale 60 “Lagotodaro”, conosciuta anche come ex Sp
54 “Sulla”, congiunge la strada statale 92, non distante dal centro abitato di Laurenzana, a Viggiano, all'intera Val d'Agri ed alle località “Acqua del Prosciutto”, “Acqua Tofara” ed “Acqua della Pietra”. Essa presenta ancora oggi frequenti smottamenti (infatti in più punti hanno ceduto sia i muretti di sostegno che lo stesso manto stradale) e sconnessioni di ogni genere. In condizioni climatiche difficili (nebbia, pioggia e neve) è consigliabile non percorrerla. Inoltre, la provinciale 60, si inerpica ad oltre mille metri di altezza tra i boschi dell'Abetina di Lau-
renzana e, durante i mesi invernali, è quasi sempre ghiacciata o ricoperta di neve. Provenendo dalla strada statale 92, tra il primo ed il secondo chilometro della provinciale, si registrano non meno di quattro movimenti franosi di diversa entità. In alcuni punti, ha ceduto una parte della carreggiata stradale, mentre in altri, interi muretti di sostegno si sono letteralmente staccati dal terreno, invadendo parzialmente la sede viaria. Per fronteggiare questa grave situazione, la Provincia di Potenza è intervenuta, come detto, con la pubblicazione di un bando di gara che
avrà scadenza il prossimo 1 aprile, alle ore 12. L'importo complessivo dell'appalto per la riqualificazione e la messa in sicurezza della strada provinciale 60 “Lagotodaro” è pari a poco più di centocinquantasettemila euro, di cui quasi cinquemila euro riservati all'attuazione dei piani di sicurezza e, quindi, non soggetti a ribasso. I restanti centocinquantaduemila euro saranno suddivisi in due tranche: centotrentatre mila euro verranno utilizzati per la sistemazione della sede viaria, mentre i restanti ventiquattro mila euro saranno spesi per la realizzazione di solide barriere di
Una delle frane sulla strada provinciale 60
protezione. Il termine per l'ultimazione dei lavori è stato fissato in centoventi giorni (circa quattro mesi), a partire dal processo verbale di consegna degli stessi. Quindi, molto probabil-
mente, per la prossima stagione invernale, la strada provinciale 60 “Lagotodaro” dovrebbe essere percorribile con maggiore confort e soprattutto con maggiore sicurezza. Donato Pavese
Antonio Palermo, (Slc Cgil) parla della situazione dell’azienda e delle possibili soluzioni
«Le Poste a difesa della comunità» Sarmi risponde a De Filippo ma conferma le decisioni POTENZA - «La nostra società è consapevole dell’importanza della presenza sul territorio degli uffici postali, che svolgono un ruolo fondamentale nell’erogazione dei servizi ai cittadini»: sono queste le parole che usa Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane, in una lettera di risposta al presidente della Regione, Vito De Filippo. Sarmi era stato chiamato in causa direttamente, dopo la decisione delle Poste, di chiudere a giorni alterni gli uffici di otto comuni: Maratea Porto, Acquafredda, Seluci, Cogliandrino, Sant’Antonio Casalini, San Cataldo di Bella, Scalera e Dragonetti. Una decisione che, nella sua lettera, Sarmi conferma: «Solo in otto uffici postali, tra cui anche Maratea Porto e Scalera - scrive - caratterizzati da ridotti flussi di clientela e da una scarsa domanda di servizi, sono stati adottati provvedimenti di rimodulazione oraria». Ma ci sono anche le buone notizie: l’apertura di un nuovo ufficio nel Comune di Matera, ubicato nel palazzo direzionale e l’attivazione del turno pomeridiano nell’ufficio di Potenza 5. Una cosa è certa: le buone notizie non rallegreranno comunque le popolazioni che negli ultimi mesi stanno lottando in difesa del “loro” ufficio postale. Per capire meglio cosa sta accadendo in Basilicata, abbiamo sentito Antonio Palermo, segretario regionale Slc Cgil, che ha offerto il suo punto di vista sulla situazione delle Poste e su quelle che potrebbero essere le soluzioni. Partiamo da una questione fondamentale, ovvero la struttura aziendale. In Basilicata chi decide quali scelte vanno fatte? «Per semplificare (anche se la realtà è un po’ più complessa) diciamo che l’azienda è divisa in due settori: il servizio finanziario-commerciale (gli sportelli) e quello del recapito. Teoricamente le due filiali di Potenza e Matera dovrebbero avere delle competenze (almeno per quanto riguarda gli sportelli), ma nei fatti sono assolutamente privi di pote-
Le interpretazioni dubbie LO STATO Italiano e Poste italiane stipulano, per garantire «l’universalità del servizio», il Contratto di programma, con cui si stabiliscono tutta una serie di regole. Ad esempio, nel contratto si legge che ci deve essere almeno uno sportello per ogni comune, proprio per garantire a tutti di accedere al servizio. Oltre al Contratto di programma, si può far riferimento a due decreti: quello del ministro Gentiloni (del 28 giugno 2007) e quello firmato dal ministro Scajola (7 ottobre 2008). Questi tre riferimenti legislativi, secondo Palermo, rappresentano un’arma importante per la Basilicata. «Ci sono almeno due interpretazioni dubbie nella decisione delle Poste: nel decreto Gentiloni si legge che “nessun provvedimento di limitazione giornaliera e oraria di apertura al pubblico degli sportelli può essere adottato qualora il più vicino ufficio postale si trovi a una distanza superiore a 10 km dai confini comunali e manchino adeguati collegamenti di trasporto pubblico”. In Basilicata mancano quei collegamenti. Mi si deve spiegare come fa un pensionato che abita a Scalera a raggiungere un altro ufficio. Secondo: “nessuna riduzione giornaliera e oraria può essere applicata ai Comuni a prevalente vocazione turistica”. Quest’ultimo è il caso di Maratea Porto, per esempio. E neppure mi si può dire che in inverno Maratea non è a vocazione turistica: c’è il porto e se io voglio arrivare con la mia barca a dicembre?». Quindi, secondo Palermo, «è inutile dare soldi alle Poste come ha fatto la Provincia di Potenza. E’ lo Stato che ci tutela, anzi io penso che, attenendoci alle leggi, si potrebbe anche sanzionare il comportamento di Poste italiane». Quindi «smettiamola di rapportarci a loro in posizione subordinata, dobbiamo smettere noi per primi di comportarci da regione povera. Usando le leggi che ci tutelano potremmo anche far pagare delle sanzioni alle Poste». an. giac. re effettivo. Ed è questo uno dei punti di crisi. Nonostante la direzione a Bari, però, l’azienda è centralizzata. La mia opinione è che alla fine nemmeno il livello Sud 1 (Basilicata, Puglia e Molise, ndr) ha poteri veri. Questa estrema centralizzazione porta a dare delle direttive univoche su tutto il territorio. E quindi tutti i livelli intermedi non sono che esecutori di direttive nazionali». Lei sta dicendo, quindi, che c’è una direttiva nazionale che “invita” a razionalizzare senza però rendersi conto che ci sono esigenze diverse... «Sì, magari la direttiva è “cercate di tagliare i costi” e a cascata si esegue. Ma bisognerebbe avere l’intelligenza di capire che ogni realtà è diversa, Potenza non è Roma o Milano. Le caratteristiche territoriali sono diverse. Se in una zona pianeggiante viene a mancare il portalettere, è più facile fare un accorpamento. Ma se qui si ammala il postino di Terranova del Pollino, per fare
un esempio, non si può pensare di farlo sostituire da uno di un altro comune, anche se limitofo. Per questo dico che le direttive non possono essere uguali per tutto il territorio. Da Bari non riescono a capire il problema. C’è poi da dire che l’area Sud 1 punta alla regione più grande, ovvero la Puglia. E’ naturale che se c’è un problema a Bari quello diventa più importante di quello che succede a Filiano». Quindi la situazione che si è venuta a creare in Basilicata sarebbe frutto anche della non conoscenza di quelle che sono le esigenze territoriali? «Ci saranno anche altre questioni, ma dipende moltissimo dalla incapacità della direzione di comprendere i problemi e quindi di trovare delle adeguate soluzioni. Io ho sempre pensato che qui bisognava metterci una persona fissa che fosse un legame tra la direzione e le esigenze territoriali, perché i problemi sono quotidiani».
Antonio Palermo
In molti comuni, anche quelli non toccati dalle “ristrutturazioni”, si lamentano gravi problemi nella distribuzione della posta. E’, quello del recapito, un settore su cui le Poste non puntano più molto? «Sicuramente. Quelli che tirano di più sono i servizi finanziari. Si tratta di un’azienda che ha avuto una trasformazione molto forte in termini di innovazione tecnologica e quindi anche di vendita dei prodotti. Alle Poste puoi fare tutto, dal pagamento della bolletta all’assicurazione al prestito. Credo che non esista in Italia un’altra azienda con un’offerta di servizi così diversificata. Così come non esiste un’altra azienda così ramificata su tutto il territorio. E non solo dal punto di vista telematico. C’è anche la rete dei trasporti. Ed è questo un patrimonio incredibile. Una rete naturale che funziona e che può collegare Milano a Terranova». Nonostante questo patrimonio, si punta ai pro-
dotti commerciali. E’ forse in quest’ottica che va inquadrata la situazione che si sta creando in Basilicata? «Sicuramente. L’azienda si sta trasformando grazie ai servizi anche telematici. Si veda, per esempio, il successo che sta avendo “Poste mobile”, che ti consente di pagare le bollette con il cellulare. Però la questione qual è? Poste italiane deve garantire un servizio universale. Al di là del massimo profitto al quale, ovviamente, punta una qualsiasi azienda». Nell’ottica delle Poste, quindi, anche mantenere un postino a Terranova è un regalo? «Qui si apre un altro problema, perché lo Stato italiano, per garantire l’universalità firma con Poste italiane il Contratto di programma. L’azienda sostiene che quello che si stabilisce con il Contratto di programma alla fine non basta a remunerare il servizio. Hanno l’esclusiva su una serie di
servizi e, di conseguenza, un introito garantito, ma loro sostengono che questo non basta. Magari è anche vero, ma non può essere un problema che devono pagare le popolazioni lucane. E non devono pagare i dipendenti che, in questa fase stanno vivendo delle situazioni difficilissime, con orari di lavoro pesanti, file interminabili agli sportelli. E poi si può interpretare questa decisione anche come taglio dei posti: metà del tuo posto non esiste più anche se fisicamente non sei licenziato. Nei giorni in cui l’ufficio è chiuso, per esempio, quel dipendente può essere spostato per altri incarichi. Se c’erano 10 persone da assumere, non lo si fa più, perché si redistribuisce il personale a disposizione». Negli interventi dei giorni scorsi, lei avanzava dei dubbi anche sulle perdite effettive che questi uffici stanno procurando all’azienda... «Noi stiamo ragionando al buio, non abbiamo bilanci, non sappiamo quanto questi uffici costino effettivamente. Anche per questo abbiamo chiesto - come Tavolo tecnico permanente l’intervento dei parlamentari. Loro hanno poteri ispettivi e quindi hanno l’autorità per fare la richiesta specifica dei bilanci di quei particolari uffici. Quello che i sindaci hanno capito bene - e per questo si stanno battendo a fianco dei cittadini, a differenza di quanto per esempio non faccia la Regione - è che le Poste non sono un’azienda normale, nei nostri comuni svolgono una funzione sociale. Avete mai visto la gente arrabbiarsi quando una fabbrica chiude e tante persone vengono licenziate? No. Quando chiude un ufficio postale, invece, questo accade. In una riunione una vecchietta si è alzata e ha detto “Il mio ufficio postale non me lo tocca nessuno”. Ed è così, quegli uffici solo “loro”, non solo perché ci mettono i soldi, ma perché permettono a queste persone di sentirsi comunità». Antonella Giacummo a.giacummo@luedi.it
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Dopo numerose segnalazioni, della “strada di nessuno” se ne discuterà in commissione viabilità
Ginestra - Barile: la questione in Provincia DELLA strada Ginestra-Barile, denominata la “strada di nessuno”, in quanto nessun Ente è responsabile di questa arteria, importante snodo per l'area nord della Basilicata per chi deve raggiungere Venosa o la superstrada Potenza-Melfi, si continua a parlare per i numerosi incidenti stradali che si verificano. Dopo le varie segnalazioni, sembra che il 20 febbraio prossimo si riunirà la commissione viabilità della Provincia per parlare della strada. Dal Natale scorso e fino ad oggi, ci sono stati una decina di incidenti, per fortuna senza gravi conseguenze per le persone, ma solo per gli autoveicoli. Vale
a dire un incidente ogni settimana! Una media che fa spavento e che deve far riflettere a chi resta indifferente di fronte a questa problematica. Nel primo pomeriggio dello scorso 11 febbraio su questa strada in contrada Bel Poggio, pochi metri prima del ponte che divide i confini dei due Comuni di Ginestra e Barile, un mezzo pesante, che non si è accorto o che non ha voluto accorgersene, ha lasciato, sulla strada per una cinquantina di metri ed in piena curva (nel tornante Bel Poggio), una sostanza oleosa, tale da rendere pericolosissimo e viscido il manto stradale. Alcuni automobilisti hanno
“sudato freddo” vedendosi impotenti nel governare il mezzo non avendo più aderenza e quindi sbandando, ed alcuni finiti vicino al muro di sostegno della strada. Per fortuna che subito dopo transitava un mezzo della Guardia di Finanza di Rionero in Vulture che è riuscito a segnalare il pericolo, evitando altri gravi conseguenze per gli altri automobilisti che sopraggiungevano. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Comando Stazione di Ripacandida , nonché i Vigili del Fuoco di Melfi che insieme ad un operaio dell'Amministrazione Provinciale hanno coperto la striscia oleosa con un mate-
riale assorbente, attutendo la viscosità. L'umidità della notte e la pioggia mista a neve del primo mattino dello scorso 12 febbraio, hanno reso vano l'assorbimento della sostanza rendendo di nuovo viscido il tratto di strada. Altre autovetture sono andate a sbattere contro il muro laterale. Tra questi Michele Di Pace, fratello di un consigliere comunale di Ginestra, alla guida di un'Alfa Romeo 146 e Savino Grieco di Palazzo San Gervasio. Avvicinato il giovane di Ginestra ha riferito: “ nonostante rispettavo i limiti della segnaletica stradale, di 20 km orari, in prossimità di questa curva ho perso il control-
Uno degli incidenti dei giorni scorsi
lo dell'autovettura per colpa di questo liquido presente sull'asfalto. Non è possibile assistere ogni settimana ad un incidente su questa strada per colpa dell'incuria e di mancanza di manutenzione. E pensare che bastano alcu-
ni guard-rail ed un pò di sale nelle famose curve ombrose, vicino Ginestra per risolvere il problema. Con pochi soldi questo può avvenire, perché non si fa? “ Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Venosa Dura nota di Manieri, Preite e Pica. Al centro della polemica la candidatura di Tamburiello
E’ spaccatura anche nel Pdl «I criteri e i metodi utilizzati non ci trovano d’accordo» VENOSA - «In un dialogo a due le incom- sottolineano Manieri, Preite e Pica - Riteprensioni sono probabili; in piu' di due so- niamo pertanto necessario precisare che i no facili; in tanti sono certe. E' quanto ac- criteri e i metodi utilizzati non ci trovano caduto nel corso della riunione di venerdì d'accordo in quanto nove persone non 6 febbraio nella sede di Forza Italia a Po- possono e non devono indicare il candidatenza per quanto riguarda le prossime to sindaco in nome e per conto di tutte quelle forze che si elezioni comunali di identificano nel costiVenosa». tuente Pdl. Anche Questo il commenperchè il Pdl nasce coto di Luigi Manieri, me un partito aperto Presidente circolo e non come un partito An Venosa, Elly autoreferenziale». Preite, coordinatrice Per evitare incomAzzurro Donna Veprensioni e per connosa, Teodoro Pica, cordare strategie copresidente Seniores muni condivise, i firsezione Forza Italia matari del documenVenosa, alle notizie to intendono muoverriportate dagli orgasi lungo le linee appeni di stampa sui lavona esposte, attraverri svoltisi nella sede so il coinvolgimento di Fi a Potenza in vidi tutte le forze intesta delle elezioni amressate al processo ministrative al Coche deve portare alla mune di Venosa, e nascita del nuovo conclusasi con la soggetto politico. proposta di candida«Il nostro intentotura di Bruno Tamconcludono Manieri, burriello a sindaco di Una riunione del Pdl di Venosa Preite e Pica- e' quello Venosa. di avviare, in maniera Come nel Pd venoserena e senza imposisino, si prospetta anche una spaccatura all’interno del Popolo zioni, un articolato ed approfondito dibattito per addivenire ad una soluzione della libertà. «Il Comitato precostituente venosino quanto piu' possibile condivisa». del Pdl e' composto da tre anime: Azzurro Giuseppe Orlando Donna, Alleanza Nazionale e Forza Italiaprovinciapz@luedi.it
Lavello, ridimensionata la diagnostica ecografica LAVELLO - A novembre i primi spiragli di luce nel pianetà sanità lavellese. Dopo appena tre mesi nuove nubi si addensano sui servizi erogati dal punto salute della cittadina dauna. Dopo la lunga querelle sull'insediamento del 118 , le richieste da parte degli operatori privati del settore sanitario, la questione dell'accreditamente dei laboratori di analisi ed il potenziamento dei servizi erogati del distretto sanitario di base, primi segnali di svolta per il tanto chiacchierato mondo lavellese della salute pubblica si fecero sentire con l'attivazione del servizio di ecografia . Il servizio garantiva la dignostica ecografica , anche vascolare, grazie al funzionamento di un nuovo ecografo messo a disposizione dalla ASL n. 1 di Venosa presso la locale struttura lavellese. Da circa una settimana il servizio, di cui in tanti, forse troppi rivendicarono la paternità, funziona, come si suol dire, a scartamento ridotto. Dimezzati i servizi ecografici ma soprattutto sensibilmente ridimensionati i giorni in cui il servizio viene offerto ai pazienti. Un passo avanti notevole in considerazione delle esigue risorse a disposizione dei cittadini lavellesi presso il distretto sanitario di base, che ha avuto , purtroppo i giorni contati. Quali le ragioni, quali le cause ma soprattutto quali le motivazioni che impediscono un decollo reale , proficuo e continuo dei servizi sanitari ero-
gati dal locale punto salute. Dal canto suo il primo cittadino, Antonio Annale, sembra essersi già adoperato per far luce sulla vicenda. «Sono venuto a conoscenza del problema - fa sapere Antonio Annale - e ho preso immediatamente contatti con il direttore generale». «La prossima settimana - prosegue - avrò un incontro con il direttore per far luce sulla vicenda ed ottenere le spiegazioni dovute». Il soddisfacimento del fabbisogno territoriale da parte di strutture di altri paesi ha, in passato, impoverito ancor più la cittadina dauna e, come dentro ad una spirale viziosa, si sono creati altri gravi problemi tra cui quello occupazionale per i giovani. Ma i cittadini lavellesi da sempre hanno chiesto più servizi sanitari territoriali, richiesta peraltro legittima ed in linea con le linee guida regionali che prevedono più servizi sul territorio. Richieste che sembrava registrare un primo risultato positivo. Nel corso di uno degli ultimi incontri organizzato da un comitato dei cittadini fu illustrato al riguardo un progetto pilota di un polo sanitario di medicina territoriale con sede di riferimento presso il distretto sanitario di Lavello, che prevede l'istituzione di servizi di ecografia internistica, il potenziamento e la riorganizzaizone delle prestazioni specialistiche in loco. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Bandito un concorso. L’obiettivo: fare del paese un’attrattiva turistica
Palazzo: cercasi idee per lo sviluppo PALAZZO S.G. - Bandita la 1° edizione del Concorso Fotografico “Palazzo San Gervasio : dove Natura è Cultura”.L'iniziativa è promossa dall'Associazione Vivi Palazzo con il Patrocinio della Biblioteca Comunale Mary Agostine e la locale Amministrazione comunale . «Alla base di questa iniziativa c'è la grande attenzione e il notevole investimento che stiamo realizzando insieme agli Enti competenti per promuovere lo sviluppo turistico culturale dei piccoli Comuni della Basilicata e in principal modo di Palazzo S. G - ci dice Savino A. Italiano, Presidente dell'Associazio-
ne Vivi Palazzo - Un impegno che si traduce anche in una Campagna Pubblicitaria su Palazzo San Gervasio, che presenteremo nel corso della cerimonia di premiazione del Concorso, fissata per il 20 marzo, che vedrà la partecipazione di esperti regionali del Turismo”. Il concorso scade il 14 marzo 2009, ed è aperto a tutti i cittadini. I primi classificati non solo riceveranno il premio in palio, ma avranno l'opportunità di vedere le proprie foto abbinate alle prossime cartoline turistiche di Palazzo S. G. e alle future campagne pubblicitarie che saranno programmate di concerto con l'Apt Basilicata e la
Provincia di Potenza. Tutte le foto, inoltre, saranno esposte, con l'indicazione dell'autore, durante la settimana culturale dal 1° agosto al 8 agosto 2009. «Stiamo collaborando con delle testate giornalistiche e televisive della Basilicata per pubblicizzare e rendere più visibili e fruibile le peculiarità del nostro Comune, ancora sconosciute dal turismo di massa - precisa il Presidente Savino Ialiano -Stiamo cercando di inserirci nel mercato turistico che vede il flusso turistico di passaggio da Matera ai paesi dell'area nord di Basilicata (Venosa, Melfi, Lagopesole). Non a caso, negli ultimi tempi si è
dato sempre più spazio solo a queste località, mentre meritano, da parte delle Istituzioni Regionali, grande attenzioni anche altri piccoli comuni. Il nostro obiettivo è quello di mettere Palazzo S. G. ai primi posti di questa visibilità, soprattutto in virtù delle sue tipicità Naturali e Culturali, proprio come ideato dalla nostra prossima campagna pubblicitaria». Nell'ottica della promozione turistica e con l'intento di intercettare e indirizzare verso palazzo i flussi turistici, sono previsti appuntamenti itineranti nelle varie Fiere del Turismo a livello nazionale e ap-
Uno scorcio di Palazzo
puntamenti nelle varie regioni coinvolgendo tutti i lucani emigrati. «Per raggiungere questi obiettivi prestigiosi e ambiziosi ci avvarremo della collaborazione dell' Istituzione Comunale Mary Agosti-
ne e dell'Amministrazione Comunale - conclude Savino Italiano - Coinvolgeremo in questo nostro progetto anche la Pinacoteca d'Errico ed i vari imprenditori locali». g. o.
Sabato 14 febbraio 2009
27 Melfi I ladri si sono portati via tutto ciò che potesse servire dalle caldaie ai termosifoni
Saccheggiati gli appartamenti Ater Incuria e degrado negli alloggi sgomberati di via Taranto MELFI - Gli appartamenti di via Taranto a Melfi, sgomberati dopo il risarcimento dell’Ater alle famiglie già proprietarie per il crollo di una palazzina, sono stati letteralmente saccheggiati. In azione sono entrati ladri, vandali e teppisti dell’ultima ora. Sebbene murati, alcuni ingressi agli edifici sono rimasti aperti. I ladri, furtivamente, si sono introdotti nelle abitazioni per portare via tutto quanto potesse servire. Sono scomparse porte, caldaie del gas, contatori, termosifoni, sanitari ed ancora marmi e pavimenti letteralmente sradicati dai vano scala. Interi infissi sono stati divelti dai muri e portati via. Si tratta di una vera razzia. «Dopo il risarcimento dell’Agenzia territoriale di edilizia residenziale – conferma il residente, Nicola Di Meo – ho acquistato casa nei pressi della mia vecchia abitazione. Vivo non lontano da via Taranto e posso garantire che sento male al cuore nel vedere lo spettacolo offerto oggi dalle palazzine dove abbiamo vissuto per tanti anni. Davvero non capisco come sia stato possibile lasciare che tutto ciò accadesse. Si tratta di una vera e propria indecenza. Spero che l’amministrazione comunale intervenga immediatamente. Per porre fine al saccheggio sono stati allertati carabinieri e polizia ma anche le forze dell’ordine possono ben poco. Con le volanti si può passare infinite volte sotto le abitazioni ma non si può pensare di sostare tutte le notti in attesa di sorprendere qualcuno. Sarebbe bene provvedere immediatamente all’abbattimento delle vecchie case per la nascita del nuovo quartiere». In effetti è questo l’obiettivo dell’Ater. Dopo i risarcimenti per ognuna delle famiglie sgomberate la proprietà degli appartamenti è tornata in capo all’Agenzia residenziale di Potenza. Nelle intenzioni vi è quella di realizzare dei nuovi appartamenti comodi e moderni che, successivamente, potrebbero essere ancora una volta venduti a privati. Considerata la grande richiesta di abitazioni che caratterizza la città di Melfi c’è da stare sicuri che le nuove case andranno a ruba. Lo stesso sinda-
SCATTI DALL’INTERNO
LA LETTERA Intervento dell’avvocato Di Ciommo
«Sulla morte di Lanera troppe voci maliziose» MELFI - In una lettera pubblicata sul sito “Melfilive”, il presidente degli avvocati dell’ordine di Melfi, Gerardo Di Ciommo scrive una lettera in ricordo del collega ucciso nel 2003 Francesco Lanera. Ecco il testo della missiva.
Il servizio fotografico è stato curato da Alessandro Zenti
co di Melfi aveva garantito la massima disponibilità nel rilascio di tutte le autorizzazioni edilizie necessarie per dare corso alla riqualificazione di un quartiere ormai divenuto fulcro dell’intera città. Via Taranto, infatti, rappresenta la naturale cerniera tra il centro e la più recente area di espansione abitati-
va di contrada Bicocca. Queste case rappresentano una reale ferita edilizia per tutto il popoloso quartiere di Valleverde. Lo spettacolo che si presenta è davvero spettrale. Dal di fuori si possono osservare vetri rotti, per giunta pericolosamente sospesi alle finestre, box auto sfondati, atri abbandonati e pre-
Rionero in Vulture L’obiettivo: l’integrazione con il territorio
si di mira da teppisti che hanno distrutto tutto quanto c’era da rompere. Ater ed amministrazione comunale sono chiamate ad intervenire immediatamente. Il degrado di via Taranto è assolutamente grave, inconcepibile ed ingiustificabile. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Caro Francesco, solo ora capisco il senso di quel sorriso ironico ed incredulo che mostri sulla foto che spesso accompagna i servizi giornalistici che ti riguardano. Volevi comunicare a tutti il tuo disappunto per la infondatezza di quelle voci maliziose o maligne che ti volevano coinvolto, a seconda dei casi, in vicende di criminalità organizzata o in loschi comitati di affari. Nulla di tutto questo, solo la mano assassina di un inqualificabile balordo. Io, gli amici, i tuoi colleghi, non abbiamo mai creduto alle fantomatiche ipotesi sulla tua morte; siamo sempre stati convinti che la tua morte non potesse essere altro che il frutto di un atto folle ed improvviso partorito da una mente malata. Conoscendoti, abbiamo sempre escluso con certezza ogni altra ipotesi che fosse anche lontanamente ricollegabile a tuoi comportamenti meno che cristallini ed esemplari. E’ indelebile, infatti, il ricordo del tuo rigore, il tuo senso del dovere, la tua quasi ossessiva osservanza di termini, scadenze ed adempimenti, il garbo, la signorilità e la eleganza con cui connotavi il tuo quotidiano lavoro. Da lassù, credo che tu abbia apprezzato la sincerità e la intensità del dolore di noi avvocati per una fine tanto crudele quanto immeritata, così come avrai gioito dell’affetto che i colleghi ed il Consiglio dell’Ordine hanno riversato sulla tua famiglia, alla quale continueranno ad essere vicini nel miglior modo possibile. Abbiamo anche deciso di chiedere di intitolare al tuo nome l’aula magna del Tribunale di Melfi perché a tutti noi, a tua moglie e ai tuoi figli, che conoscevano bene l’uomo, resti incancellabile la testimonianza della stima, dell’affetto e dell’apprezzamento per l’avvocato che eri. A nome di tutti gli avvocati, ti abbraccio con tanto rimpianto.
L’iniziativa è promossa dal circolo culturale “La Torre”
Uno sportello per gli immigrati Atella, a scuola di Costituzione RIONERO - Da mercoledì prossimo tutti gli immigrati residenti nel comune di Rionero in Vulture avranno uno strumento in più. Si tratta dello sportello informativo nato con l'intento di «assumere iniziative nei confronti degli stranieri per favorire al massimo la loro integrazione al fine di prevenire e combattere forme di emarginazione ed esclusione degli stessi dalla vita della comunità e nello stesso tempo favorire uno scambio culturale, una reciproca conoscenza e convivenza al suo interno». A proporre l'istituzione di questo nuovo servizio l'assessore alle Politiche Sociali Emilio Sacco che nella presentazione del progetto alla giunta comunale ha spiegato che “il Decreto Legislativo n°286/98 all'art.42 invita lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni, nell'ambito delle proprie competenze, anche in collaborazione con le associazioni di stranieri e con le organizzazioni stabilmente operanti in loro favore, a porre in essere opere per l'integrazione interculturale”. Una risposta alle nuove necessità del territorio vulturino. “La nostra società sta attraversando un mutamento irreversibile diventando sempre più multietnica e multiculturale, tale mutamento comporta la necessità di avviare iniziative promosse e stimolate dai servizi sociali, per realizzare politiche di comunità tese all'inserimentonel tessuto sociale, economico, culturale e politico dello straniero, promuo-
vere i diritti sociali di tutti i cittadini, favorire la creazione di un tessuto locale vitale e integrante”. L'immigrazione vista come risorsa, come un bene per la crescita della cittadina, un'integrazione che porta inevitabilmente alla creazione di problematiche nuove che richiedono l'intervento in primis delle amministrazioni. Nella conferenza dei sindaci del 5/3/2008 il comune di Rapone si sia proposto come capofila dell'area immigrazione con un progetto che ha trovato ampi consensi da parte di tutti i convenuti contenente anche l'attivazione di uno sportello con funzioni di informazione, segretariato sociale, attività di integrazione socio-culturale. Dopo la convocazione del 8 gennaio presso il Comune di Rapone con gli operatori sociali dei comuni dell'ambito al fine di formulare la programmazione sul territorio dello sportello informativo da attivarsi in ogni Comune, si è individuata per il Comune di Rionero la giornata del mercoledì dalle ore 16,30 alle ore 18,30 presso i locali dell'ufficio Politiche Sociali con la mediatrice culturale Svitlana Shvets. «La spesa prevista dal progetto per la realizzazione delle attività e dei servizi in parola, pari ad un importo complessivo di 27.308,95 euro, è stata imputata alle risorse del Fondo sociale di zona d'Ambito annualità 2007». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
ATELLA - Il Circolo culturale “La Torre” ha organizzato il terzo appuntamento degli “Incontri sulla Costituzione” con particolare riflessione sugli articoli 3 e 4. L'interessante ed attesa iniziativa che per i precedenti incontri ha richiamato un eterogeneo pubblico, avrà luogo questo pomeriggio, con inizio alle 18 presso la sede della Biblioteca Comunale di Atella. Dopo l'introduzione di Ilario Bochicchio, il seminario avrà come relatore ed ospite autorevole della serata il dottor Nicola Magrone. Già Pubblico ministero a Bari e protagonista in tante inchieste sulla malavita barese e sulla Sacra Corona Unita, nonché autore del testo “Piccolo Libro della Costituzione- Per leggere oggi la Carta Costituzionale” con la prefazione di Umberto Pagano, presidente della Corte di appello di Lecce e la preziosa testimonianza di Elisa Springer. L'agile libro serve ''per leggere oggi la Carta Costituzionale'' e contiene il testo aggiornato della Costituzione, annotato ed assistito, articolo per articolo, da un minimo di informazione storica, giuridica, finanche di cronaca dei nostri giorni''. Proprio per questo, nel piccolo Libro di
Magrone, trovano spazio molte vicende contemporanee da quelle riguardanti l'art. 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori alla legge che consente la commercializzazione dei beni culturali al ritorno dei Savoia in Italia. La Fondazione onlus 'Popoli & Costituzioni' e' nata proprio in difesa della Costituzione: sua ragion d'essere è la ricerca scientifica storico-giuridica sull'ordinamento costituzionale italiano, anche in rapporto con gli ordinamenti costituzionali internazionali, in particolare quelli di altri Paesi europei, degli Stati Uniti e della ex Unione Sovietica. La Fondazione l'hanno costituita magistrati, operai, impiegati, avvocati, docenti, giornalisti e studenti: suo obiettivo di fondo è lo «specifico impegno culturale e sociale» per la conoscenza di massa e per la difesa e l'attuazione della carta costituzionale italiana del 1948. «Il vero adeguamento dello Stato alla stagione dei diritti dell'individuo e delle ragioni della collettività - dice il giudice Nicola Magrone, che e' presidente onorario della Fondazione - si fa oggi attuando la Costituzione italiana, non modificandola». Maria Pinto provinciapz@luedi.it
Sabato 14 febbraio 2009
28 Lauria I sindaci del Lagonegrese si sono incontrati ieri per discutere della questione
Discarica: partono i lavori La data, secondo Antonio Pisani, è il 19 febbraio prossimo LAURIA - Giro di vite per risolvere il problema dei rifiuti nel Lagonegrese. Il 30 marzo prossimo termina l'esercizio della vecchia discarica di Lauria, ma entro il 19 febbraio potrebbero partire i lavori per il nuovo Sistema integrato da realizzare a Carpineto di Lauria. Lo ha reso noto il sindaco Antonio Pisani nel corso di un incontro che si è tenuto ieri sera, nella sala consiliare di Lauria. Alla riunione hanno partecipato i sindaci dei Comuni che hanno aderito al progetto pilota guidato dalla Comunità Montana Lagonegrese per la raccolta differenziata e il presidente dell'ente montano, Domenico Carlomagno. La Regione basilicata, con una delibera, ha prorogato il temine ultimo per l'inizio dei lavori del nuovo Sistema integrato a giovedì 19 febbraio prossimo. Mentre ha fissato per il 31 maggio prossimo l'ultimazione dei lavori. Il Dirigente responsabile del terzo settore, spiega Pisani, ha fatto l'ordinanza per la consegna dei lavori. «Noi certamente seguiremo questi tempi trattandosi di opere di estrema necessità per il territorio che già per troppo tempo ha subito ritardi - ha dichiarato inol-
L’incontro di ieri
tre Pisani - Il Comune di Lauria manterrà l'impegno di realizzare i lavori». Nel frattempo, però, che i lavori siano ultimati, l'emergenza rifiuti resta in primo piano. Dal 1 aprile 2009, infatti, esaurita la discarica di Carpineto, i sindaci secondo un'ordinanza della Regione, dovranno conferire i rifiuti in quelle di Sant'Arcangelo e di Moliterno. Per evitare una situa-
zione che porterebbe un esoso aumento della spese alla voce trasporti, i sindaci hanno ribadito che chiederanno un ulteriore proroga a Regione e Provincia per la gestione della discarica di Carpineto fino al 31 dicembre 2009. Questo perché secondo i calcoli dell'Amministrazione provinciale nell'attuale discarica ci sarebbe spazio per continuare a conferire rifiuti dei comuni fi-
no a tale data. L'altro punto discusso nel corso dell'incontro è stato l'avvio della raccolta differenzia che vede 9 comuni dell'area (Castelluccio Superiore, Episcopia, Lauria, Lagonegro, Latronico, Maratea, Nemoli, Rivello e Trecchina) impegnati in una convenzione guidata dalla Comunità Montana del Lagonegrese. A proposito, va ricordato, che in seguito allo stato di saturazione della vecchia discarica, la Regione Basilicata, alla fine dell'anno, con un'ordinanza ha sollecitato i comuni ad accelerare l'avvio del progetto. Secondo quando è emerso nel corso dell'incontro, attualmente gli uffici della Comunità montana lagonegrese stanno lavorando alla stesura del bando. Nei prossimi giorni, inoltre, chiederanno ai Comuni dei dati aggiuntivi necessari per il nuovo capitolato d'appalto. Informazione che riguardano, ad esempio, il numero e lo stato dei mezzi attualmente in uso e a disposizione di ogni singolo Comune e i contratti stipulati con le ditte che gestiscono al momento il servizio di raccolta dei rifiuti. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Val D’Agri I giovani aderiscono a “M’illumino di meno”
Risparmio energetico La scuola scende in campo VAL D’AGRI - Oltre un'ora al buio per tutti i ragazzi della Val D'Agri che hanno deciso di partecipare in maniera speciale alla giornata del risparmio energetico. Guidati dalla cooperativa Iskra, circa 8 pullman hanno preso parte all'iniziativa, organizzata dal Comune di Scala, piccolo centro della costiera amalfitana. Una serata al buio perché a partire dalle ore 18 e fino alle 19.30, l'intera costiera ha spento le luci dando vita allo spettacolo dei mangiafuoco e degli artisti di strada che hanno allietato la serata con canti e musica. E mentre i ragazzi della Val D'agri e del Salernitano hanno intonato l'inno di M'illumino di Meno, non sono mancate le novità con il collegamento con la trasmissione Caterpillar. Tanta emozione e tanta partecipazione per rinnovare l'impegno, dai più piccoli ai più grandi, affinché si consumi meno energia e si possa meglio utilizzare quella che la natura ci offre. Un impegno che prosegue con la
prima edizione del premio ““Insieme a Caterpillar”. Il progetto prevede un concorso tra ragazzi sul tema dell'energia. I ragazzi delle scuole della provincia di Salerno e Potenza potranno presentare un proprio lavoro entro il 28 febbraio 2009 ed inviarlo all'indirizzo di posta elettronica insiemeacaterpillar@progettopegaso.org, mentre presso i locali del Comune di Scala, nelle giornate del 28 e 29 marzo, si realizzerà una mostra con le opere pervenute e si procederà alla premiazione dei lavori più belli. E non sono mancate le partecipazioni locali. Sotto l'invito dei ragazzi delle scuole medie di Sant'Arcangelo e dei giovani del centro Apekeronza, la giunta comunale ha deliberato lo spegnimento dell'impianto d'illuminazione pubblica, nelle piazze del paese e nel corso principale, per prendere parte ad un'iniziativa da evidenziare. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Buoni sport, il Comune di Sarconi riprova a riassegnarli SARCONI - Ci riprova l'amministrazione comunale a devolvere i fondi che le sono stati assegnati per lo sviluppo dello sport. Ammonta a 1.400 euro la somma assegnata, per complessivi sette buoni da destinare ad altrettanti cittadini, nell'ambito del Piano Regionale 2008 per lo sviluppo dello sport. Visto che al primo bando, emanato lo corso dicembre, non ha fatto seguito nessuna richiesta, la Regione Basilicata, prima di procedere alla revoca del contributo ha chiesto al Comune di reiterare l'avviso. E così è avvenuto. Al bando è stata data ulteriore pubblicità, con la speranza che qualcuno chieda di accedere ai contri-
buti a disposizione. Promuovere e garantire, in ambito sportivo, interventi di solidarietà e sostegno a persone che non hanno i mezzi per provvedere in proprio alle spese per l'esercizio della pratica motoria e sportiva, lo spirito del piano regionale. Favoriti, in particolare, i minori, gli anziani e le persone diversamente abili appartenenti a nuclei famigliari che versano in condizioni di disagio socio-economico. Mille e quattrocento gli euro a disposizione del comune, per l'anno 2008, da suddividere tra sette richiedenti con buoni di pari importo di duecento euro. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
Il manifesto dell’iniziativa
Differenziata a Marsico N. Raggiunto il 57,10 per cento
Bidoni della raccolta differenziata
MARSICOVETERE - Tra qualche lamentela e numerosi brontolii per l'addio al vecchio cassonetto, la raccolta differenziata nel comune di Marsicovetere, comprendente le frazione di Villa d'Agri e Barricelle, iniziata nei primi giorni di gennaio 2009, ha raggiunto dopo un mese pieno il suo bel 57,10 per cento. Cittadini esemplari nel rispetto dell'ambiente? O obbligati a fare la raccolta differenziata per mancanza di cassonetti e per non incorrere in sanzioni disciplinari? Entrambe le cose. L'importante è che il risultato raggiunto sia ottimale e che l'amministrazione comunale come sottolinea l'assessore all'Ambiente, Lanfranco Novelli ringrazia “per l'alta percentuale che si sta ottenendo confidando nella sempre più “forte” collaborazione in questo nuovo, e ormai consolidato modello di raccolta differenziata”. Collaborazione che l'assessore amministrativo richiama anche in merito a delle furbate come quella di deporre i rifiuti in strada in giorni vietati, ricordando che è “severamente vietato depositare i rifiuti nei giorni festivi. Ogni nucleo familiare do-
vrà consegnare i rifiuti rispettando i giorni e gli orari di conferimento. La raccolta differenziata - riferisce Novelli - è obbligatoria, il conferimento non corretto può fare incorrere nelle sanzioni amministrative previste”. E' vietato - specifica l'amministratore - abbandonare rifiuti di qualsiasi tipo. Chi fa “il furbo”dimostra di mancare di rispetto per l'ambiente e per i propri cittadini che si comportano correttamente”. E se il risultato soddisfa ecco che agli inizi di Marzo arrivano due nuove raccolta: scarti vegetali (erba e foglie) e abiti usati. Ma se la raccolta differenziata è entrata “ a tutta forza” nelle case dei cittadini del comune valligiano, l'attesa ora è per l'arrivo dei contenitori promessi e che, a causa di un errore nel bando indetto dalla Comunità Montana Alto Agri, incontra un nuovo intoppo. Si allungano, infatti, i termini della presentazione delle domande per l'aggiudicazione dell'appalto, slittati al 18 febbraio 2009, e di conseguenza anche quelli di futura consegna dei cassonetti ai cittadini. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Marsicovetere, De Filippo inaugura il nuovo rifugio MARSICOVETERE - Buone nuove sulla montagna del Volturino, finalmente ritorna in “vita” il rifugio - tavola calda allocato sulla cima del monte. L'inaugurazione ufficiale della struttura avverrà oggi 14 Febbraio alle ore 11 alla presenza del presidente della Regione Vito De Filippo. Una storia lunga quella che ha interessato il rifugio, opera dopo i primi anni di funzionalità abbandonata e chiusa. Era agli inizi degli anni '80, quando il rifugio funzionava a ritmo pieno in sintonia con gli impianti sciistici del Volturino. Poi, un inaspettato crollo della parte superiore e un indagine della Magistratura per accertamento causa. Da allora “buio”totale sulla struttura. Anni di chiusura,
determinandone l'inutilità. Ed è solo nel settembre 2008 che l'amministrazione comunale attraverso anche pressioni della società che gestisce gli impianti su al Volturino, la “Galassia60”, mette mano all'opera, ristrutturandone con fondi regionali (meno di 100 mila euro) la parte inferiore restando la parte superiore adibita a solarium. Per sabato oltre al presidente della Regione interverranno numerose autorità, tra cui l'intera giunta Comunale di Marsicovetere, Mariano Schiavone responsabile regionale Turismo, il presidente della Comunità Alto Agri, Antonio Imperatrice , il Presidente del Galakiris, Angela Latorraca, i comandanti del Corpo Forestale dello Stato delle Stazioni
di Marsiconuovo e Viggiano, il comandante della stazione dei Carabinieri di Villa d'Agri e tutte le associazioni sportive e culturali, che lavorano con Galassia60. Ad officiare la cerimonia ci sarà l'arcivescovo di Acerenza, sua Eccellenza Giovanni Ricchiuti che impartirà la benedizione al locale insieme a don Pasquale Orlando ed a Don Shibù. an. pe.
Matera 29
Sabato 14 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Bernalda
Policoro
Incidente sul lavoro
Discarica a cielo aperto
Grave un agricoltore cinquantanovenne
La Finanza sequestra 25000 metri quadri
a pag. 21
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Nonostante la delibera approvata i lavoratori ancora senza prospettive proseguono il presidio
Parcheggi, non tutto è risolto La Sisas chiede 4 mesi di contratto provvisorio. Il Comune non è d’accordo La Provincia ha avuto troppa fretta per il bando dei salotti sulla formazione
PASSO avanti nella trattativa fra Sisas e Comune, ma passo indietro nella vertenza dei 22 parcheggiatori. Nonostante l’1 febbraio scorso il consiglio comunale, all’unanimità, avesse dato mandato al dirigente di “Attivare le procedure necessarie al fine di trovare una soluzione che consenta di garantire l’immediata ripresa del servizio dei parcheggi a pagamento, anche attraverso la negoziazione con la ditta Sisas, mediante la stipulazione di un nuovo contratto, per il tempo necessario al nuovo affidamento e comunque non oltre quattro mesi”, la nuova richiesta proposta dalla Sisas con un fax giunto al Comune giovedì pomeriggio, ha bloccato tutto. Nodo del contendere è il contratto di servizio provvisorio che la società ha chiesto venga sottoscritto per quattro mesi e non per tre, come invece è pronta a fare l’amministrazione comunale. Il dirigente competente, Franco Gravina, infatti, può predisporre gli atti necessari al rinnovo solo per tre mesi. La proroga al quarto mese sarebbe prevista solo in caso di necessità. «In questo caso - spiega spetta al sindaco decidere sul da farsi». Michele Grieco della Sisas aggiunge: «Attendiamo indicazioni dal dirigente sulla
nostra richiesta di quattro mesi, fino all’espletamento della nuova gara, così come previsto dalla delibera approvata in consiglio comunale. Sempre più preoccupati, nel frattempo, i lavoratori che, nonostante una proposta di delibera approvata, non intravedono schiarite sul loro futuro. «La famosa soluzione tecnico-giuridica che avrebbe risolto i loro problemi- dice Marcella Conese della Cgil in realtà ha ingarbugliato ulteriormente la situazione. Se non ci sono le condizioni per stipulare il contratto con la Sisas, si vada avanti con altre aziende che secondo il sindaco, si sarebbero già proposte. Il presidio davanti alla sede del Comune - conclude prosegue mentre ormai non ci resta che chiedere che quella delibera venga rispettata e che quanto rpevisto dal consiglio subisca un’accelerazione. In ballo c’è il futuro di 22 famiglie che vedevano nel provvedimento approvato in consiglio comunale, uno spiraglio dopo una lunga fase di incertezza che li aveva riguardati». La palla passa, dunque, al sindaco Buccico cui toccherà districare una matassa fin troppo ingarbugliata. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
IL FATTO
Disabile multata. Matera è in debito «Dove è finita la proverbiale ospitalità meridionale? E’ solo una favola o un ricordo del passato?». Con questa frase Elena Guasco, qualche giorno fa, aveva concluso la sua lettera in cui raccontava una disavventura accadutale a Matera. Sul Messaggero di giovedì non si è fatta attendere la risposta, giunta in questo caso da Carlo Magni che scrive alla turista: «Sento di doverle delle scuse, signora Elena. Scuse sentite, urlate e sincere per la cieca e cinica burocrazia che ha colpito Lei e sua figlia proprio nella città che si appresta a candidarsi a Capitale Europea della Cultura per l’anno 2019. Scuse da parte di un cittadino che ha a cuore la propria città e l’immagine di essa, direttamente o per vie traverse, trasmette ai suoi visitatori. La città di Matera è in debito con lei e con sua figlia. Dal canto mio, in qualità di semplice cittadino spero che il sindaco Buccico faccia giungere le scuse dovute a lei e sua figlia, annulli l’ingiusta contravvenzione e la inviti ancora una volta a Matera che, malgrado le apparenze, resta sempre un luogo abitato da gente ospitale». Nella lettera che la signora Guasco ha inviato al sindaco di Matera, veniva illustrata la vicenda che aveva coinvolto la donna e sua figlia. Sulle contravvenzioni alle auto dei disabili, pur munite di contras-
segno, il 29 ottobre scorso, il Quotidiano aveva riportato la posizione di Vincenzo Calabrese, segretario provinciale della Federazione pensionati della Cisl che, all’epoca chiarì i riferimenti normativi previsti che sono previsti dalla circolare 107 dalla direzione della motorizzazione. La vicenda è subito spiegata: «A giugno di quest'anno - aveva scritto la signora Elena Guasco - con tutta la famiglia siamo venuti in visita alla vostra splendida città in macchina. Abbiamo cercato il parcheggio per disabili nei pressi dell'albergo e avendolo trovato occupato abbiamo parcheggiato nelle strisce blu esponendo il contrassegno per portatori di Handicap e, come abbiamo sempre fatto in tutte le città italiane e straniere, non abbiamo pagato il pedaggio. Al ritorno da una breve passeggiata abbiamo visto una contravvenzione appena elevata da parte di un vigile suo dipendente. Immediatamente abbiamo cercato il vigile e parlato con lui chiedendogli spiegazioni circa la contravvenzione. Il suddetto ci ha riferito che, poiché a Matera giravano più di 6.000 contrassegni falsi, la polizia municipale aveva ricevuto l'ordine di elevare a tutti le contravvenzioni, ma che se il nostro contrassegno era valido, non avremmo neppure ricevuto la multa a casa». matera@luedi.it
La Provincia persevera! Ritenevamo che a seguito dei vari incontri tenuti con l'assessore Bona ed il presidente Nigro, relativi al bando per la formazione dei lavoratori del salotto, incontri a volte anche dai toni accesi, fosse ormai dato per assodato che le questioni inerenti il mobile imbottito dovevano essere oggetto di un confronto preventivo con le organizzazioni Sindacali. Questo non per arrogarci chissà quale supremazia intellettuale o peggio un diritto di veto, ma solo perché riteniamo di avere il polso di una situazione che giorno dopo giorno va sempre più deteriorandosi, ed in ragione di ciò potevamo meglio agevolare l'ente provinciale nell'assumere risoluzioni che andassero nell'interesse dei lavoratori e del territorio. Credevamo e crediamo che, soprattutto in momenti delicati come questi, la sinergia tra parti istituzionali e parti sociali sia un valore non da predicare ma da praticare, tanto è vero che avevamo salutato positivamente l'intenzione di costituire un osservatorio provinciale permanente per monitorare l'andamento del settore. Però ancora una volta ci ritroviamo a dover prendere atto della poca attenzione usata dalla Provincia: ci riferiamo, nello specifico, alle lettere che in questi giorni stanno pervenendo ai lavoratori del settore. Si ricorda, solo per dovere di cronaca, che quel bando, che pure nel nostro piccolo avevamo contribuito a modificare, aveva come platea di riferimento solo ed esclusivamente i lavoratori in CIGS. Orbene queste lettere, che ci limitiamo a definire dai toni equivoci, sono datate 02.02.2009 e vengono recapitate, tra gli altri, anche ai lavoratori dell'Eurosofa srl in fallimento posti in mobilità dal 28.01.2009! Anche qui, e solo per dovere di cronaca, dobbiamo ricordare che in sede regionale la Fillea-Cgil, insieme a Filca-Cisl e Feneal-Uil, aveva richiesto che fosse ulteriormente prorogato di sei mesi il periodo di CIGS in favore di questi lavoratori anche in ragione del fatto che alcuni di questi lavoratori avevano fatto domanda per partecipare al fatidico bando della provincia e che, senza l'ulteriore proroga, avrebbero perso un'occasione di formazione finalizzata ad un'eventuale ricollocazione. Purtroppo però la risposta che abbiamo avuto è stata di totale chiusura: per il curatore fallimentare non ricorrevano le condizioni di legge e per la Regione non c' erano gli spazi di competenza in cui agire………..ma questa è un'altra storia. Da tutta questa faccenda il dato che emerge, e di cui con rammarico prendiamo atto, è ancora una volta la fretta della Provincia e dell'Assessorato al ramo, che, a quanto pare, non permette loro di seguire nemmeno le cronache cittadine. Ai lavoratori dell'Eurosofa, però, al danno si aggiunge la beffa di essere “precettati” a dei corsi cui, purtroppo, non hanno più diritto. Fillea Cgil Matera
30 Matera Convegno dell’ordine degli architetti su qualità del progetto ed efficacia della realizzazione Sabato 14 febbraio 2009
«No alla sfiducia sugli appalti» L’assessore Loguercio: «I prezziari regionali vanno adeguati» La qualità del progetto come garanzia di opere pubbliche efficaci ed efficienti nel tempo. E’ quanto emerso ieri nel corso del convegno organizzato dall’Ordine degli architetti di Matera dal titolo "I lavori pubblici tra qualità del progetto ed efficacia delle realizzazioni" svoltosi presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi. Ad introdurre i lavori è stato il presidente dell'Ordine degli Architetti di Matera che ha sottolineato come "ci sia attualmente una scollatura tra la progettazione intesa come valore intellettuale e il progetto come servizio asservito alle logiche economiche del risparmio e del massimo ribasso». «Oltre al nodo legislativo riguardo i Lavori Pubblici è quanto mai indispensabile -ha continuato Olivieri- sollecitare un momento di riflessione sulle criticità ed i problemi che in Italia sono legati al rapporto tra qualità della progettazione e la conseguente efficacia e qualità delle realizzazioni". Le nuove norme del Codice degli Appalti, con il suo susseguirsi di decreti correttivi che hanno sollecitato gli architetti italiani ad una preoccupata riflessione su aspetti che nel Codice non sono ancora sufficientemente chiariti o condivisibili come quelli relativi all'affidamento dei lavori e alla spinosa questione dei ribassi sulle tariffe professionali. Su questo aspetto si è soffermato anche l'assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Basilicata, Innocenzo Loguercio. "La logica dell'eccessivo ribasso va contro la qualità delle opere- ha detto- e questo incide anche sul fatto che molti cantieri si bloccano proprio perchè non si tratta di progetti ben realizzati. Occorre intervenire sull'adeguamento dei prezziari all'effettivo costo del lavoro e dei materiali. Per questo la Regione Basilicata è motivata a collaborare con gli ordini professionali di ingegneri e architetti e con gli enti territoriali per implementare un modus operandi che miri alla sburocratizzazione recuperando, al contempo, un valore etico dell'impegno amministrativo pubblico. L'obiettivo è sconfiggere la sfiducia che porta a concludere, frettolosamente, che se si
L’assessore regionale alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio, insieme al presidente dell’Ordine Olivieri e anche il presidente lucano dell’Anci Santarsiero
(foto Martemix)
tratta di opera pubblica si sa quando inizia ma non si sa quando terminerà". Parere concorde è stato espresso anche dal presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, Roberto Bollettieri il quale ha aggiunto che "nella realizzazione dell'o-
pera pubblica occorre mettere al centro il progetto e non le esigenze dell'impresa". Nel corso del convegno è stato presentato il volume "Il Collaudo dei Lavori Pubblici" curato dall’architetto Pantaleo De Finis che ha offerto lo spunto per dibattere su questi temi anche in
rapporto alla qualità del progetto pubblico e alle procedure per la sua effettiva realizzazione con il coinvolgimento di autorità, parti sociali e attori del processo di realizzazione dell'opera pubblica. L’Ordine degli Architetti di Matera ha annunciato
che, congiuntamente con gli altri Ordini degli Architetti e Ingegneri lucani, è stata presentata alla Presidenza del Consiglio della Regione Basilicata una proposta di legge regionale di iniziativa popolare sulla promozione dell’Architettura e la Cultura del Pro-
SANT’AGOSTINO Lavori ai giardini CON gli interventi di bonifica ambientale e di demolizione di fabbricati precari sono cominciati a Matera, nel Sasso Barisano, i lavori di riqualificazione dei giardini di Sant'Agostino. Nei prossimi giorni, ha spiegato il direttore dei lavori, Emanuele Lamacchia, dell’Ufficio Sassi del Comune, saranno ripristinati i muretti a secco e in pietra di terrazzamento degli orti, con piantumazione di essenze locali, il rifacimento di un tratto del collettore fognario e della pubblica illuminazione. L’area interessata è compresa tra vico Sant'Agostino, via Madonna delle Virtù e il vallone della gravina. L’importo dei lavori è di circa 226 mila euro e dovranno essere ultimati in 180 giorni.
getto. La raccolta delle firme è avvenuta a margine del Convegno mentre è possibile firmare tutti i giorni feriali, presso la segreteria dellíOrdine degli Architetti di Matera, in Via Ridola 21. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Si completeranno una serie di interventi per migliorare i centri del Sud
L’accoglienza turistica nei Sassi la novità del Programma Qualità Italia Anche i Sassi di Matera con le novità che riguardano i servizi di accoglienza per l’accesso agli storici rioni cittadini sono tra gli interventi previsti dal Programma Qualità italia che fa riferimento ad una serie di iniziative sperimentali per le regioni del Sud Italia in collaborazione con le Amministrazioni locali. Tra i principali interventi programmati vi sono il restauro di Villa Delfico a Montesilvano, il recupero del borgo storico di Rosciolo a Magliano de' Marsi e, come già accennato, i nuovi servizi per l'accoglienza turistica di chi visiterà i Sassi di Matera; uno stadio del nuoto a San Giacomo degli Schiavoni e un nuovo terminal di scambio con attrezzature culturali e commerciali ad Oristano. Gli interventi sono stati selezio-
nati dal Programma Qualità Italia, l'iniziativa sperimentale, rivolta alle Amministrazioni locali nelle Regioni del Sud Italia, per promuovere lo strumento del concorso di architettura per gli interventi di riqualificazione architettonica ed urbanistica. I cinque interventi si aggiungono ai tre già selezionati: l'integrazione urbanistica a San Giorgio Morgeto (RC); una nuova scuola per Bisceglie (BA); la riqualificazione del lungomare di Pantelleria (TP). Si chiude così la selezione degli interventi proposti dalle Amministrazioni per il 2008/2009 a seguito del bando, promosso dalla Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee - PARC del Ministero per i Beni e le Attivi-
tà culturali e dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione DPS del Ministero dello Sviluppo Economico, d'intesa con le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, firmatarie dell'Accordo di Programma Quadro Multiregionale Sensi Contemporanei. Gli interventi selezionati hanno quindi completato il quadro dei quattordici interventi previsti per il biennio 2007/2009 che hanno come obiettivo disegnare un volto di qualità per centri grandi e piccoli del Sud. Con la conclusione dei termini di partecipazione per i primi cinque concorsi di progettazione, invece, la fase attuativa del Programma Qualità Italia entra nel vivo. I progetti presentati dai profes-
sionisti per gli interventi di Olivadi, Campobasso, Mola di Bari, Cagliari, Siracusa sono stati centoventicinque. Spetta ora ai lavori delle giurie, chiamate a scegliere i progetti migliori, il compito di proclamare i vincitori entro la primavera 2009.
Divisione anticrimine della Questura Un elicottero in perlustrazione sui Sassi arriva il vicequestore Osvaldo Miccolis per i controlli straordinari dei carabinieri LA DIVISIONE Anticrimine della Questura è stata rafforzata con l'arrivo del Vice Questore Aggiunto Osvaldo Miccolis, che sarà responsabile del Settore Misure di Prevenzione. Il nuovo funzionario, 41 anni originario di Bari, è entrato nella Polizia di Stato nel 1996. Ha frequentato il corso di formazione per Vice Commissari presso la Scuola Superiore di Polizia ed ha poi prestato servizio presso i Reparti Mobile di Palermo e di Bari, dove ha maturato significative esperienze nel settore dell'ordine pubblico. L'attività del delicato Settore delle Misure di Prevenzione della Questura di Matera nel corso dell'anno 2008, ha permesso di adottare nei confronti di persone ritenute pericolose per
l'ordine e la sicurezza pubblica: 86 avvisi orali e 53 divieti di ritorno in comuni di questa provincia, di cui 9 con foglio di via obbligatorio. Sono state inoltre avanzate 5 proposte di Sorveglianza Speciale di P.S., provvedimenti tutti poi adottati dall'A.G., ed emanati 5 DASPO, i divieti di accesso alle manifestazioni sportive. L'arrivo del Vice Questore Aggiunto Osvaldo Miccolis coincide con un rinnovato impulso che si intende applicare alle misure di prevenzione, ed in particolare quelle patrimoniali, che renderà tali strumenti più rapidi ed efficaci per fronteggiare le manifestazioni individuali di pericolosità sociale. matera@luedi.it
C’ERA anche un elicottero del sesto Elinucleo di Bari, ieri mattina, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio predisposti a Matera dal Comando provinciale dei carabinieri. Autoradio dei carabinieri e unità cinofile di Tito hanno perlustrato alcune zone di Matera. L’attività svolta ieri dai militari dell’Arma è stata seguita da una troupe di “Buongiorno Regione” di Rai Tre, l’appuntamento televisivo delle 7,30 (dal lunedì al venerdì su Rai Tre) con la testata giornalistica di Rai Regione. Una vetrina d’eccezione per dare la giusta visibilità al lavoro svolto quotidianamente dai carabinieri. r.montemurro@luedi.it
Matera 31 L’assessore Dalessandro: «L’inaspettata calamità rischia di vanificare gli interventi fatti» Sabato 14 febbraio 2009
Viabilità in ginocchio per le piogge Oltre 30 milioni di euro di danni per la rete provinciale AMMONTANO a oltre trenta milioni di euro i danni causati dalle recenti abbondanti piogge alla rete viaria provinciale. «Non è esagerato dire che l'80% delle strade provinciali ha subito danni a seguito delle abbondanti piogge - ha dichiarato l'assessore alle Infrastrutture Giuseppe Dalessandro che per ben due mesi hanno interessato quasi mille chilometri di strade». «Questa inaspettata calamità, che si è abbattuta su quasi tutto il territorio provinciale - ha proseguito l'assessore Dalessandro rischia di vanificare i numerosi interventi fatti per ammodernare e mettere in sicurezza le nostre strade. Le perizie redatte dai tecnici parlano di frane, smottamenti, immelmamenti e cedimenti del fondo stradale. Cunette e tombini risultano completamente intasati e ormai non consentono più di accogliere il normale deflusso dei canali e dei corsi d'acqua naturali. Se non dovessero essere stanziati finanziamenti straordinari per questa eccezionale emergenza, andremo senz'altro incontro a problemi ben più gravi perché dovremo chiudere al traffico molte strade e dovremo far fronte a richieste di risarcimento danni da parte di molti cittadini.
Appello del presidente dell’Api sulle previsioni del 2009
Economia frenata in tutti i campi
L’assessore provinciale Giuseppe Dalessandro
Spero che al momento ha concluso Dalessandro della ripartizione dei fondi, si tenga conto di questa emergenza». I disagi provocati dal maltempo avevano creato numerosi disagi sia per la violenza delle precipitazioni che per l’inadeguatezza delle aree che si trovano in prossimità delle arterie stradali. A risentirne sono stati soprattutto i collegamenti con i piccoli centri, ovvero i luoghi che in caso di maltempo subiscono le maggiori difficoltà legate an-
che a territori che si torvano nell’hinterland. C’è insomma la concreta necessità di dotare tutte le aree del comprensorio provinciale di strumenti che siano in grado di evitare difficoltà in caso di ondate di maltempo di proporzioni eccezionali. La particolare conformazione del territorio materano e delle aree interne, infatti, richiede misure particolari che impediscano di giungere all’emergenza in diverse occasioni. matera@luedi.it
«IL 2008 sarà ricordato come uno degli anni peggiori per l'economia materana, con un rallentamento in pressoché tutti i settori produttivi e dei servizi». Comincia così la relazione sull'andamento dell'economia nel 2008, consegnata dal presidente dell'Api Olivieri al prefetto Monteleone. La situazione più eclatante è senz'altro quella del comparto del mobile imbottito, che è passato a meno di 50 imprese con circa 2.000 dipendenti. La chimica in Valbasento e il tessileabbigliamento quasi non esistono più. L'industria manifatturiera in generale risente di una forte crisi di competitività e fa registrare una produzione modesta. Il settore meccanico e impiantistico evidenziano invece timidi segnali di recupero. L'edilizia sconta oggi numerose difficoltà. Particolarmente dinamico si mostra il polo delle aziende del terziario avanzato e, in particolare, dell'Ict. Se la grande distribuzione ha avuto un calo nelle vendite, le pulizie vedono un aumento dei bandi di gara della pubblica amministrazione e la vigilanza privata vive una stagione di liberalizzazione del mercato. L'autotrasporto è in palese affanno, soprattutto quello inserito nella filiera del mobile imbottito. La coltivazione di cave mostra andamenti altalenanti, per lo più connessi agli appalti delle opere pubbliche stradali. Prodotti da forno, olio e semilavorati per gelati sono produzioni che tengono sui mercati interni ed esteri. Un altro settore che mostra segnali di vivacità è quello dell'energia che appare ancora frenato dal ritardo della Regione nell'approvazione del Piano energetico regionale. Nel 2008, inoltre, si è registrata una sostanziale tenuta del settore turistico. Il mercato del lavoro è una delle note più dolenti, soprattutto
a causa della vera e propria emorragia di posti di lavoro nel comparto del mobile imbottito e dell'aumento del ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria. La domanda riguarda soprattutto figure tecniche specializzate, mentre l'offerta propone laureati e diplomati che non incrociano la domanda delle aziende. Per il terzo anno consecutivo il saldo nati-mortalità aziendale è stato negativo. Molto diffuso è il fenomeno per cui molti giovani, in mancanza di opportunità lavorative, aprono nuove aziende, salvo poi chiudere in breve tempo, sia per una capacità imprenditoriale improvvisata. Anche le istituzioni non sempre hanno operato con efficacia, solo se si pensi che le misure di aiuto della programmazione regionale 20072013 non sono ancora partite a distanza di quasi 15 mesi dal via libera dell'Unione europea, avvenuto nel mese di dicembre 2007. Le difficoltà di accesso al credito colpiscono in modo particolare il comparto del mobile imbottito. In conclusione, i due aspetti principali che hanno caratterizzato il 2008 sono stati la crisi del comparto del mobile imbottito e il fenomeno del credit crunch bancario, quindi della crisi di liquidità aziendale. L'Api continua a sostenere che solo il sostegno alla Piccola e Media Impresa può garantire continuità di presenza e, quindi, di occupazione su questo territorio. Tra le prospettive di ripresa si segnalano l'avvio dei regimi di aiuti della nuova programmazione regionale e l'operatività della Zona Franca Urbana, anche se finora la mancanza del decreto attuativo e soprattutto l'esiguità delle risorse stanziate ne rendono problematica l'attuazione e dubbia l'efficacia. matera@luedi.it
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Sabato 14 febbraio 2009
Matera Agenda TAXI MATERA 3332685173
Franco L'età anagrafica dice 70, ma in realtà sono molti di meno sia dall'aspetto che dall'animo. Auguri di buon compleannno a Franco De Salvo dalla sua famiglia, parenti amici e dipendenti.
Discriminazioni e norme Si terrà oggi alle 10.00 presso l'Hotel San Domenico, la Tavola rotonda dal titolo “Recepimento della Direttiva 2006/54 C.E. del Parlamento Europeo riguardante l'attuazione del principio di parità e pari opportunità. A che punto siamo: Le proposte e gli impegni delle Istituzioni per contrastare le discriminazioni e favorire l'attuazione delle norme paritarie.” L'iniziativa chiuderà il Corso di Diritto Antidiscriminatorio riservata agli Avvocati del Foro di Matera, (svoltosi nei giorni 12 dicembre 2008 e 9, 16, 23 e 30 gennaio 2009), organizzato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Matera, nella veste dell'avv. Lucia Maffei (presidente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine), e dalla Consigliera provinciale di Parità avv. Antonietta Giacoia. «Il corso - ha dichiarato la Consigliera provinciale di Parità Antonietta Giacoia - ha riscosso un grande successo in termini di partecipazione, con 110 avvocati che, oltre ad avere aderito all'iniziativa, hanno mostrato grande attenzione alla normativa e alla giurisprudenza oggetto del percorso formativo». Alla tavola rotonda parteciperanno i senatori Giuseppe Valentino (PDL) e Carlo Chiurazzi (PD) componenti della Commissione Giustizia, l'avv. Carla Guidi presidente del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati, il prof. Ciro Sbailò della Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento Pari opportunità- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni, il consigliere Lucrezio Ponticelli dell'Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro, la dott.ssa Rosa Gentile presidente nazionale di Confartigianato Donna Impresa, il sindaco di Matera avv. Nicola Buccico (An) e l'assessore alla Formazione della Provincia di Matera Pasquina Bona.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 0835/309098
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
emergenza sanitaria
0835/262260 0835/336882 0835/331314
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Lab Day in Mediateca Domani dalle ore 10 alle ore 20.30, presso la Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco” si svolgerà il primo Lab Day 2009. Una festa della creatività in cui spettacoli, intrattenimento, esposizione di oggetti realizzati durante i laboratori, mini laboratori gratuiti saranno uniti a momenti di pura partecipazione collettiva dove bisognerà solo lasciarsi contagiare dallo spirito artistico dei tutor che daranno un saggio della loro arte. L’evento nasce per condividere l’esperienza de “I laboratori della Mediateca”, tanti percorsi creativi per grandi e bambini che mirano a sperimentare nuove forme di espressività promuovendo il maggior numero di linguaggi, incoraggiando la spontanea e l’estro dei partecipanti.
Intervento nelle psicosi Informazione e metodologie di approccio alle problematiche della psicosi nell’età adolescenziale costituiranno l’argomento di riflessione di un incontro sul tema “l’intervento precoce nelle psicosi all’esordio” che si terrà a Matera, il 17 febbraio con inizio alle ore 15.30, presso la saletta della “nutrizione clinica dietetica” dell’ Ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno operatori del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Azienda sanitaria locale di Matera, professori referenti dei Centri di informazione e consulenza per gli studenti (C.I.C.) e referenti per “l’educazione alla salute” delle Scuole Medie inferiori e superiori dei distretti di Matera e Tricarico L’incontro si inserisce nel progetto del DSM per la promozione di iniziative di informazione, di prevenzione ed intervento precoce dei più gravi e potenzialmente invalidanti tra i disturbi psichici, come la schizofrenia.
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30-19,35-21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Revolutionary Road 17,15-19,30-21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Questo piccolo grande amore 18-19,50-21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il curioso caso di Benjamin Button 16-18,50-21,40
•CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Ex 19-21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Italians 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Operazione Valchiria 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Matera 33 La nuova proposta del sindaco, il convento di Santa Lucia nei Sassi, deve ottenere l’idoneità dell’ISCR Sabato 14 febbraio 2009
Scuola di restauro, restano i dubbi Associazioni, preoccupate, si appellano a De Filippo «CHIEDIAMO al Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo di informare tempestivamente e pubblicamente la città sugli esiti dell'incontro con il Ministro». E’ l’appello di alcune associazioni materane che chiedono risposte certe sulla sede della Scuola di restauro a Matera e sulla reale esecutività della proposta del sindaco Buccico che ha avanzato l’idea di allocare la scuola nell’ex convento di Santa Lucia nei Sassi. «Come molti hanno appreso nei giorni scorsi, Matera è stata candidata ad ospitare una sede della Scuola di Restauro dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, un'istituzione pubblica, organo tecnico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, specializzato nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio culturale» scrivono unitamente Città Plurale, Sassikult e Rinascita Civile. «Oggi ci sono in Italia solo tre “poli di eccellenza per il restauro”: la sede centrale si San Michele a Ripa in Roma, l'Opificio delle Pietre Dure a Firenze e Il Centro per la Conservazione presso la reggia di Venaria Reale, vicino Torino. Matera potrebbe - il condizionale è d'obbligo ! - diventare il 4° polo italiano di eccellenza nel campo del restauro. Il 9 febbraio grazie anche alla denuncia di alcune associazioni materane e di alcuni organi d'informazione televisiva locali, che hanno informato la cittadinanza sulla possibilità che Matera perda, per gravi inadempienze delle istituzioni locali, l'assegnazione della sede
Vito De Filippo
della Scuola, il Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, ha convocato tutti i sottoscrittori della convenzione: Fondazione Zetema, Ministero dei Beni Culturali, ISCR, Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera, per fare il punto della situazione» aggiuntono le associazioni. «L'incontro, oltre a registrare il classico “ping pong” delle responsabilità tra i rappresentanti della Provincia e del Mi-
nistero, ha segnato un primo, ma non dirimente, risultato: il Presidente De Filippo si è impegnato a chiedere, in tempi rapidi, un incontro con il Ministro dei Beni Culturali, Bondi, per confermare, alla presenza del Sindaco e del Presidente della Provincia, quanto decretato dal suo predecessore, Rutelli, in merito all'insediamento a Matera della suddetta sede. La questione, infatti, potrebbe ormai giocarsi sul piano della “rilevanza politica”, a causa della candidatura di un'altra nota città del Sud sostenuta da noti esponenti politici di livello nazionale. Il Sindaco ha annunciato la sua disponibilità a concedere, quale sede temporanea per lo svolgimento della sola fase iniziale di Formazione degli insegnanti, il convento di Santa Lucia ed Agata, nel Rione Sassi, un sito di notevole prestigio ma che necessita della preventiva verifica di idoneità da parte dei tecnici del ministero e dell'ISCR. E' ormai evidente che tutto dipenderà dai risultati che si otterranno dall'incontro con il Ministro. Ora, appurate le evidenti responsabilità imputabili soprattutto agli enti Provincia e Comune di Matera, e in parte alla Fondazione Zetema per il silenzio su ciò che stava accadendo, chiediamo a tutti gli attori politici di questa vicenda di profondere il massimo impegno in termini di mezzi, risorse, attenzione e fattiva collaborazione per portare a compimento nei tempi previsti questo prestigioso progetto, non sottraendosi al loro dovere di tenere puntualmente ed ampiamente informata la comunità materana».
Processo di commercializzazione voluto da Camera di Commercio e Consorzio
Percorso comune per il pane Tortorelli: «Lavoriamo su un esempio di genuinità» CAMERA di commercio di Matera e Consorzio per la valorizzazione del Pane di Matera Igp hanno concordato di lavorare insieme per un percorso operativo, che possa rafforzare la produzione e la commercializzazione del pane tipico locale. E' quanto è stato concordato nel corso di un incontro che il presidente dell'ente camerale, Angelo Tortorelli, ha avuto con una delegazione di panificatori guidati dal presidente Massimo Cifarelli per un esame dei problemi e delle prospettive di crescita del settore e di promozione del pane. Tra gli argomenti trattati figurano l'allargamento della base produttiva, anche attraverso la individuazione dei luoghi di lavorazione, vendita e distribuzione, gli aspetti legati alla filiera produttiva che vedono impegnati i panificatori locali nel ritorno all'utilizzo del grano duro "senatore Cappelli'', la definizione di strategie di marketing che consentano di valorizzare la produzione sul piano qualitativo e di accrescere la visibilità del prodotto "Pane di Matera'' tra i consumatori. Allo scopo si è deciso di costituire un gruppo di lavoro per concretizzare il progetto di valorizzazione, legato alla promozione del territorio. " Il pane di Matera -ha detto il presidente, Angelo Tortorelli- è il simbolo della buona tavola e dell'economia agroalimentare locale. Con il Consorzio intendiamo lavorare in concreto alla valorizzazione di un prodotto valido sul piano qualitativo e della genuinità, perchè frutto di un disciplinare legato alla tradi-
zione della panificazione.La Camera di commercio asseconderà questo percorso mettendo a disposizione le proprie risorse organizzative e quelle del sistema camerale, con l’auspicio – e stiamo lavorando in questa direzione- che si possano raggiungere risultati anche per altre componenti del paniere dei prodotti tipici locali. Fare sistema, concordare un percorso, utilizzare al meglio le risorse non può che far bene al territorio a tutela del reddito, dell’occupazione, a far crescere il sistema delle im-
prese locali’’. Per il presidente del Consorzio Massimo Cifarelli la collaborazione con la Camera di commercio rappresenta una tappa importante nel percorso di valorizzazione del pane di Matera. " Abbiamo trovato -ha detto ancora il presidente del Consorzio Cifarelli- nel presidente Tortorelli un interlocutore sensibile, che insieme a noi intende lavorare in concreto alla promozione di un prodotto che intendiamo far conoscere e affermare fuori dai confini locali''.
RISPARMIO ENERGETICO ANCHE LA città di Matera aderirà a “M'illumino di meno”, la giornata di mobilitazione per il risparmio energetico che cade in data odierna. L'Amministrazione Comunale ha disposto, pertanto, di spegnere le luci, nella fascia oraria dalle 18 alle 18,30, di Piazza Vittorio Veneto e di tutti gli edifici monumentali della città che sono illuminati, in segno di adesione alla campagna promossa dal programma di Radiodue Caterpillar. “Matera nel suo piccolo contribuisce, in maniera simbolica e concreta, al risparmio energetico, che ci aiuterà a fronteggiare nella maniera migliore la crisi ambientale e sensibilizzare in tal senso i nostri concittadini”, ha detto il Sindaco Emilio Nicola Buccico.
BREVI CRONACA
Inchiesta Sanità Puglia
Centri materani convenzionati? HANNO riguardato gli «strani» rapporti delle Ausl di Bari, Bat e Taranto con due imprese lucane che offrivano servizi di riabilitazione domiciliare – il 'Cmr' di Bernalda (Matera) e il centro 'Rham' di Matera – le audizioni dei consiglieri regionali pugliesi di An-Pdl, Nino Marmo e Roberto Ruocco. I due sono stati ascoltati dal pm Desirè Digeronimo che indaga sul presunto intreccio tra affari e politica nella gestione della sanità pugliese. L’audizione di Marmo è durata circa un’ora; mezz'ora quella di Ruocco. Durante l’audizione, Marmo – a quanto si è saputo – ha parlato delle due delibere di affidamento diretto, da un milione di euro ciascuno, fatte nel 2008 dalla Ausl Bari (direttore generale Lea Cosentino) con la Cmr e la Rham. Inoltre – avrebbe detto il consigliere – la società di Bernalda, di Diego Rana, offriva servizi alla Ausl di Taranto in base ad un contratto di 550.000 euro. La Rham, di Anna Maria Cristiano, offriva invece servizi riabilitativi per la Bat diretta da Rocco Canosa con un fatturato via via crescente. Durante l’esame Marmo si è soffermato anche sugli emendamenti presentati dal Pdl sia al piano della salute sia sulla legge regionale 26/2006. Quest’ultima ha creato un collegato alla finanziaria regionale nel quale sono contenute tutte le voci del bilancio della sanità. Con gli emendamenti di An-Pdl si voleva – è stato sintetizzato - programmare anche gli interventi di riabilitazione domiciliare privilegiando le strutture territorialmente competenti.
Indagano i carabinieri
Auto data alle fiamme SONO tuttora in corso le indagini dei carabinieri per poter identificare l'autore dell'incendio che, alle prime ore di ieri mattina, ha danneggiato una Nissan Micra nella zona di Matera Nord. L'automobile, di proprietà di una venticinquenne materana, è stata data alle fiamme intorno alle 4 di ieri. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia. Gli uomini dell’Arma sono stati raggiunti dai Vigili del Fuoco, per le successive indagini e per le operazioni di spegnimento. I militari dell’Arma, nei pressi dell’automobile, hanno rinvenuto una tanica, in cui, presumibilmente, era stato versato del liquido infiammabile. Alla base del gesto che ieri mattina ha danneggiato l’automobile della ragazza, con molta probabilità, potrebbero esserci motivi di carattere privato. I militari escludono in maniera assoluta e inconfutabile, qualsiasi altro movente.
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Pisticci I seggi a disposizione del primo cittadino salgono complessivamente a nove
Il sindaco dà scacco matto Ufficiale l’entrata in Forza Italia di Caravita, Gallo e Tricchinelli PISTICCI - «Ride bene chi ride ultimo», recita un vecchio detto. Ed a ridere in questo caso per ultimo, è il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che (dopo aver dovuto ingerire “bocconi amari” sotto la minaccia politica della spada di Damocle dei suoi alleati, Popolari liberali ed An, quali la richiesta inderogabile di defenestrare, in tempistiche differenti, due ex assessori a lui vicini, Vito Pelazza e Franco Plati rispettivamente di Udc ed Alleanza Nazionale), si rifà alla grande, tornando a controllare nuovamente il “pacchetto di maggioranza” della coalizione di centrodestra che lo sostiene alla guida dell'Amministrazione comunale di Pisticci. Infatti tre pedine dello scacchiere dei Popolari liberali (eletti nella lista Udc), i consiglieri comunali Mariano Caravita e Anna Maria Gallo, sono entrati a far parte del gruppo consiliare di Forza Italia, partito in cui milita proprio il primo cittadino, che così da cinque componenti, Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Nicola Fulvio Panetta, Ottavio Panetta e Giovanni Oliva, passa a sette. E come se non bastasse anche l'assessore alle Attività produttive, Gaetano Tricchinelli, ha anch'e-
Il sindaco Leone e il vicesindaco Lazazzera
gli ufficializzato contestualmente agli amici ex Udc, il passaggio nella “balena” azzurra. Il passaggio dei tre in Forza Italia, vanifica l'operazione che portò alla defenestrazione di Plati. Infatti adesso, i Popolari libe-
rali ed An rispettivamente guidati dai leader Giovanni D'Onofrio, presidente del Consiglio, e Domenico Lazazzera constano di soli tre componenti della giunta su sette: Michele Sisto (Pl), Lino Barbalinardo ed Domenico La-
zazzera (An). Forza Italia oltre al sindaco detiene ora gli altri quattro scranni: Mario Di Taranto, Domenico D'Alessandro ed appunto Gaetano Tricchinelli. Uno “scacco matto” in grande stile quello di Leone, che nei mesi
scorsi ha incassato tutti i colpi senza colpo ferire, e che ora nella partita a risiko con gli alleati ha conquistato una parte del loro territorio. Leone da tutta questa storia ne esce indubbiamente rafforzato anche se, ad onore del vero per poter dormire sonni tranquilli, non basta detenere la maggioranza della coalizione di maggioranza, in quanto sarebbe più utile avere il controllo incondizionato di almeno undici/ventunesimi del consiglio comunale. Stando alla nuova geografia politica, Leone è certo degli otto scranni consiliari di Forza Italia (compreso il suo), più quello del capogruppo Udc, Renato Rago. Ma arriverebbe a nove. Pertanto alla luce di questo ragionamento, la “minoranza della maggioranza”, nonostante il forte ridimensionamento può ancora avere un peso nelle decisioni con sei consiglieri su quindici: quattro consiglieri comunali di An: Giuseppe Iannuzziello, Leonardo Scazzariello, Salvatore Romano e Francesco Antonio Mazzei e due dei Popolari liberali: Giovanni D'Onofrio e Giovanni Giannone. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
«Non aveva nessuna intenzione di perseguire un progetto comune» Vogliono scongiurare la chiusura
Giuliva candidato sindaco I lavoratori Alvi Pomarico Solidale sceglie il suo nome e rompe col Pd
PISTICCI - La città di Pisticci si “illumina di meno” in nome del risparmio energetico avendo aderito all'iniziativa che da cinque anni a questa parte viene organizzata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio 2 Rai. Nell'incarnare lo spirito della “Giornata del risparmio energetico”, di cui a livello locale si sono fatte promotrici le associazioni I Calanchi, Lykeios e Radio Cb Soccorritori, il Comune sha spento le luci di piazza Umberto I e corso Margherita a Pisticci centro dalle 17.30 alle 19.00 e quelle di piazza Elettra e Corso San Giovanni Bosco in Marconia dalle 19.00 alle 21.00. “L'idea più luminosa? Il ri-
pagni di viaggio del Pd pomaricano a cui non è bastata, la sonora sconfitta subita quattro anni e mezzo or sono con l'allora capolista Giuseppe Tristano». La polemica diventa sempre più forte, fino ad arrivare alle proposte. «Il Pd, degnamente rappresentato dal lungimirante Raucci (indimenticabile ex sindaco), vuole diabolicamente perseverare la stessa sciaguratissima strada. I soliti burattinai del Pd pomaricano desiderano esprimere infatti, a tutti i costi, il candidato sindaco e per questo, sui marciapiedi di corso Garibaldi, bisbigliano nominativi vergognosi, indecenti e improponibili alla guida della comunità di Pomarico. Dinanzi a questo sconcertante scenario fatto di spudorata arroganza, le forze politiche in calce al presente documento, hanno costituito un comitato elettorale denominato 'Pomarico Solidale' individuando, nella persona del dott. Domenico Giuliva il candidato alla carica di sindaco». Sono annunciati per i prossimi giorni incontri pubblici, per aprire “un serio confronto con uomini, donne, giovani, partiti, associazioni e movimenti”. provinciamt@luedi.it
VALBASENTO - Il deposito Alvi presente lungo la Vecchia Strada Basentana è a rischio chiusura. La notizia non ufficiale è stata comunicata ai circa 60 lavoratori dal titolare delle aziende che gestiscono il deposito e provvedono al trasporto delle merci, per conto di Alvi. Non è ancora possibile sapere i tempi di tale cessazione e, ovviamente, è forte la preoccupazione tra i dipendenti, i quali oltretutto aspettano ancora il pagamento dello stipendio di dicembre. Se affettivamente Alvi decidesse di cessare la commessa nella Valle del Basento, sarebbe per il territorio provinciale un'altra sconfitta, con altre 60 famiglie che rischiano di rimanere senza reddito, in un settore (terziario) non coperto da ammortizzatori sociali. I lavoratori sono in presidio permanente davanti ai cancelli del deposito dalla
mezzanotte del giorno 12 febbraio ed intendono proseguire nello sciopero fino a quando le aziende non provvederanno a pagare la retribuzione di dicembre scorso. Intanto, su richiesta della Cgil il Prefetto di Matera ha convocato un incontro tra le parti (Euroglobal, Logitec, Alvi e rappresentanti sindacali) per il prossimo 17 febbraio alle ore 10.30. Tale incontro potrebbe essere l'occasione per conoscere le reali intenzioni del Gruppo Alvi e per assicurare ai lavoratori qualche certezza rispetto al proprio futuro. I 60 lavoratori, che provengono da varie zone del materano (Pisticci, Ferrandina, Marconia, Montescaglioso, Bernalda, ecc.) fanno appello ai Sindaci ed agli amministratori dei paesi di provenienza, perché si mobilitino insieme a loro in difesa dei posti di lavoro. provinciamt@luedi.it
La cittadina ha aderito alla campagna nazionale “M’illumino di meno”, per il risparmio energetico
stregua del più grande, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita. Il contributo della gente comune all'iniziativa è stato manifestato attraverso lo spegnimento delle luci e di tutti i dispositivi elettrici non indispensabili a partire dalle 18.00 di ieri, così come hanno fatto i pisticcesi , approfittando per fare due passi in centro e guardando tutto sotto un altro aspetto, nella diversa prospettiva di una città senza luci a calar del sole, potendo inoltre gustare i gradevoli spettacoli di animazione ed i momenti pubblici di sensibilizzazioni programmati per la serata. provinciamt@luedi.it
POMARICO - Nasce il comitato elettorale “Pomarico Solidale”. Dopo l'ultimo tentativo di unificazione, il centrosinistra pomaricano prende definitivamente due strade totalmente diverse. «Alla riunione indetta per il giorno 8 febbraio 2009 dal referente cittadino della Sinistra Europea, Giovanni Palumbo - rendono noto Centro popolare, Idv, gruppo consigliare centro sinistra Pomarico, Il Cavallo di Troia, Se e Sc - rivolta a tutte le forze di centro-sinistra locali, avente come oggetto la candidatura alla carica di sindaco hanno partecipato le seguenti forze politiche: Partito Democratico rappresentato da Nicola Raucci; Sinistra Europea da Vincenzo Dambrosio; Il Cavallo di Troia da Roberto Glionna e Nicola Amati; l'Italia dei Valori da Giuseppe Porcellini; Sinistra Critica da Giovanni Rivecca e il Centro Popolare da Gianluca Grieco, il quale rappresentava su loro delega, anche il Gruppo Consiliare Centro Sinistra Pomarico costituito dal prof. Antonio Bonavista e dal dott. Michele Musillo». Niente da fare per una candidatura super partes. «L'incontro - spiegano infatti da Pomarico Solidale - dopo mesi di proclami e di fantasiose pri-
marie nel Pd, si prefiggeva di individuare una candidatura super partes alla carica di sindaco, per rinsaldare le tante lacerazioni consumatesi negli anni decorsi all'interno del centro-sinistra pomaricano. Si avvertiva, infatti, l'esigenza di abbandonare i personalismi e gli interessi di bottega, per il bene dell'intera comunità. Nel corso della riunione, invece, si è riscontrato che il Pd non aveva alcuna intenzione di perseguire un progetto politico comune e unitario. Pare, infatti, che il Pd in questi giorni abbia raggiunto astruse intese con l'impareggiabile e solitario commissario dell'Udc Michele Scandiffio». Da Ps giungono poi note che già erano conosciute. «E' appena il caso di ricordare che quest'ultima congregazione politica, ancora oggi, (con logiche degne della democristianeria della peggiore specie) sorregge l'amministrazione di Casolaro, con il vice sindaco e due consiglieri in carica. Costoro (leggi Udc), pur ignorando l'Abc della politica, si illudono di poter mettere in pratica il gioco delle tre carte, magari in cambio di qualche appoggio alle elezioni provinciali. A nostro parere questi squallidissimi personaggi, sono i giusti com-
dal Prefetto il 17
Pisticcesi al buio per solidarietà sparmio energetico!”. E' questo lo slogan della manifestazione che le tre associazioni hanno voluto proporre al Comune jonico, integrando la serata con un programma di intrattenimento utile anche a spingere i cittadini fuori dalle loro abitazioni. “Ritroviamoci nella piazze, muniti di torce ed al buio”, hanno scritto gli organizzatori, anche perché nelle ore programmate per lo spegnimento della pubblica illuminazione è stato possibi-
le assistere a spettacoli, uguali per entrambe le comunità, di marionette e mangiafuoco. E ‘ stato allestito anche uno stand informativo da parte delle tre associazioni che hanno organizzato la serata ottenendo l'adesione del Comune di Pisticci. La Giornata del risparmio energetico, recepita in Italia dal programma Caterpillar, rappresenta un grande momento di mobilitazione internazionale. Lo scorso anno il
“silenzio energetico” ha coinvolto simbolicamente le piazze principali d'Italia e d'Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama; a Verona l'Arena; a Torino la Basilica di Superga; a Venezia Piazza San Marco; a Firenze Palazzo Vecchio; a Napoli il Maschio Angioino; a Bologna Piazza Maggiore; a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra,
Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Palma de Mallorca, Lubiana oltre a tante altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania. Anche i privati cittadini hanno preso parte all'iniziativa con un gesto sicuramente simbolico, ma che, moltiplicato per un numero sempre crescente di adesioni, consente nello stesso tempo di concretizzare l'obiettivo del risparmio energetico, ritenuto alla
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Irsina Il presidente Ambrico sulla realizzazione del centro turistico immerso nell’oasi verde di monte Verrutoli
Pronta entro settembre la piscina coperta IRSINA - Il centro turistico immerso nell’oasi verde di monte Verrutoli si farà. A confermare la notizia sono il presidente della Verrutoli S.r.L Prospero Ambrico, e il sindaco di Irsina Domenico Amenta. Nella primavera scorsa, l’amministrazione comunale di Irsina ha affidato alla società Verrutoli S.r.l. l’appalto per un progetto di riqualificazione del centro turistico alberghiero, situato sul monte Verrutoli. Dopo circa un anno dalla firma dell’accordo, abbiamo fatto il punto con il presidente della società che si è incaricata di sviluppare tale iniziativa. Sul monte Verrutoli, allo stato attuale, esiste già una piscina coperta costruita circa una trentina di anni fa, che ne-
cessita di lavori di ristrutturazione. Un centro alberghiero costruito agli inizi degli anni Novanta, mai inaugurato e nel quale fu persino costruita una chiesa. Tutte strutture presenti che però necessitano di interventi di riqualificazione e di ammodernamento soprattutto degli impianti esistenti. «Ci rammarica non aver ancora potuto sviluppare il nostro progetto su Verrutoli. - afferma il presidente Ambrico - E’ un progetto nel quale crediamo con convinzione. Purtroppo i tempi burocratici hanno fino ad ora rallentato i lavori previsti. Abbiamo sviluppato il nostro progetto in tre fasi. – spiega Ambrico – La prima riguarda la pro-
gettazione, la seconda il finanziamento e la terza l’esecuzione dei lavori. Purtroppo ci siamo bloccati nella seconda fase, dove abbiamo incontrato notevoli problemi burocratici, legati all’accatastamento degli stabili esistenti, che ci hanno di fatto impedito la possibilità di accedere al finanziamento del progetto. Problemi che dovremmo aver definitivamente superato proprio in questi giorni, mentre siamo in attesa del riscontro positivo da parte della banca. Se tutto dovesse andare per il verso giusto – aggiunge Ambrico – contiamo di aprire la Piscina coperta già a settembre prossimo. Lo sviluppo del progetto infatti prevede: il ripristino e la piena funzionalità delle at-
tività della piscina coperta, l’apertura del punto ristoro e la messa in funzione del centro alberghiero dove verrà realizzata anche una piscina all’aperto. La struttura turistica di Verrutoli – dice il presidente Ambrico – l termine dei lavori, dovrà figurare in un circuito turistico nazionale, come una vera oasi verde situata al centro delle due provincia della Regione Basilicata. Doteremo inoltre la struttura, della possibilità di utilizzare energia alternativa: fotovoltaica ed energia solare termica, la prima per l’approvvigionamento delle energie , la seconda per il riscaldamento delle strutture, realizzare un vero centro ecosostenibile». Il punto dolente resta
quello della viabilità: «Appena i fatti ce lo consentiranno – conclude il presidente della Verrutoli srl Prospero Ambrico – provvederemo a mettere intorno ad un tavolo, tutti i sindaci dei paesi limitrofi (Irsina in primis, Grassano, Tricarico e Grottole) e gli enti provinciali per sensibilizzare quanto prima l’impegno ad affrontare la questione della viabilità». «Stiamo seguendo passo dopo passo, tutto lo sviluppo del progetto che interessa Verrutoli – rassicura il sindaco Domenico Amenta – è chiaro che la crisi che prende il mondo della finanza in questo momento stà rallentando anche lo sviluppo del progetto Verrutoli. Probabilmente se tale progetto fosse capitato
L’albergo Verrutoli
qualche anno fa tutti gli intoppi burocratici che si stanno verificando, si sarebbero superati più agevolmente. Nonostante tutto siamo fiduciosi di aver messo in buone mani il progetto su Verrutoli seguiremo da vicino l’evolversi in tutte le sue fasi». Mimmo Donvito
Emerge dai dati dell’ufficio demografico che, per la prima volta, evidenzia anche questo aspetto
San Mauro Forte multietnica Cinque donne straniere hanno fatto richiesta di residenza SAN MAURO FORTE - Ci sono due dati positivi che emergono dalla rilevazione della popolazione del Comune di San Mauro Forte al 31 dicembre 2008, “fotografata” dal competente ufficio demografico in complessivi 1.803 residenti. Il primo è che sono “solo” 40 in meno rispetto al dicembre 2007 e non è certo per spirito consolatorio che sottolineiamo quel “solo”. Infatti, bisogna andare indietro di oltre dieci anni per trovare un dato migliore di questo. Esattamente al 1997, quando, al trentuno dicembre il saldo negativo che fu registrato dagli uffici e dall'ISTAT si attestò a “soli” 37 unità in meno. Questo è il terzo anno di fila che il flusso in uscita è in riduzione (meno 44 nel 2007, meno 87 nel 2006). L'altro dato positivo è l'incremento dei cittadini stranieri che risiedono stabilmente nella comunità. E' il primo anno che questo dato viene evidenziato ufficialmente e si rileva che a fronte di sole tre unità presenti all'inizio dell'anno, sono state altre cinque le persone straniere (tutte donne) che hanno chiesto la residenza nel corso del 2008. Non bisogna essere ragionieri per capire che, anche se parliamo di piccoli numeri, è proprio questa novità che ha evitato di ave-
re un saldo finale complessivo più negativo di quello dell'anno precedente. Una conferma, in piccolo, che al di là delle diffidenze e delle paure che la pubblicistica leghista cerca di metterci addosso sta proprio nella società multirazziale e multiculturale, verso cui siamo sempre più protesi, la salvezza demografica dell'Italia e anche di queste piccole comunità, altrimenti condannate al lento ma inesorabile esaurimento. Nel frattempo, come sempre, diamo uno sguardo più particolareggiato ai dati complessivi di questo 2008. Vediamo, così, che il saldo tra nati e morti è di meno nove unità, mentre quello tra immigrati ed emigrati è di meno trentuno. I nati, invece, sono stati in tutto nove (cinque maschietti e quattro bambine), mentre -purtroppo- sono stati ben diciotto i concittadini deceduti (di cui dieci erano uomini e otto donne), con un saldo negativo complessivo- come già dicevamodi nove unità. Per quanto riguarda, altresì, la rilevazione degli iscritti per immigrazione e di quelli cancellati dall'anagrafe per emigrazione, i dati ci dicono che: a fronte di tredici richieste di nuove residenze (tre maschi e dieci donne), sono stati ben quarantaquat-
San Mauro Forte
tro (equamente ripartiti tra uomini e donne) le cancellazioni effettuate nei registri anagrafici per trasferimenti in altre parti d'Italia (34) o all'estero (10), con un saldo negativo di trentuno unità. In conclusione, quindi, a fine 2008 la popolazione ufficialmente residente nel Comune di San Mauro Forte, lo ricordiamo, risulta essere complessivamente pari a 1.803 unità di cui: 890 sono maschi e 912 donne. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
Tricarico Primo posto al Premio letterario nazionale per la poesia “Sospiri”
Ditella conquista il “Cerchiara di Calabria”
La premiazione di Ditella
TRICARICO - «Una poesia fortemente legata ai luoghi intimamente vissuti e che assumono pesanti significati di disagio e di inquietudine, tanto da in-
fluire negativamente sul decorso del tono vitale». Con la suddetta motivazione, il giovane poeta tricaricese Luigi Ditella ha vinto il Premio letterario
Nazionale 2008 “Cerchiara di Calabria - Perla dello Jonio”, classificandosi al primo posto per la sezione poesia. Il componimento che ha meritato il lusinghiero apprezzamento della giuria calabrese s'intitola “Sospiri”, una poesia inedita nella quale si rispecchia un stato d'animo che è una costante nella produzione poetica di Ditella. E' il suo rapporto con la terra d'origine, la sua Basilicata, il suo paese e tutti gli altri paesi lucani che «si aggrappano ai dirupi rocciosi, / i paesini ingoiati dai calanchi , / nei beffardi fragori d'agosto / di un cielo che non dona una lacri-
ma», che non trova una soluzione o una risposta interiore in chi come lui è stato costretto ad emigrare ben presto per motivi di lavoro. Pertanto, la sua vita è fatta di ritorni e di distacchi dolorosi al momento di riprendere la via del nord, (per Udine dove Luigi vive e lavora). Lì il suo sguardo è costantemente rivolto all'indietro, alla sua infanzia, alla sua famiglia, agli odori che gli ricordano la sua terra, immaginata verde e profumata, ma anche in “frantumi” (per dirla con il conterraneo Rocco Scotellaro). Amore, illusioni e disillusioni, consapevolezza di non poter tornare dalla
fredda città del nord, tanto da fargli scrivere nella poesia premiata versi come: «Io la respiro quest' aria d'illusione, / nella mia terra senz' avvenire, / che d'estate ha l'odore di ginestra / e di parietaria sui muri crepati. /Secoli di frane e di tremori». Luigi Ditella, trentaduenne, è nativo di Tricarico, dove ha vissuto soprattutto gli anni dell'adolescenza e della prima giovinezza. Da bambino è vissuto con i genitori emigrati a Torino, città dove è ritornato dopo il diploma. Dopo un lungo addestramento, diventato macchinista delle ferrovie, viene
trasferito a Udine dove attualmente risiede. La prima opera pubblicata è la raccolta di poesie “Spioni di piazza” (edizione Altrimedia). Ha vinto diversi premi letterari, tra cui la quinta edizione del concorso nazionale “Parole per comunicare 2006”; terzo premio per la poesia al concorso nazionale “Liberalia”, seconda edizione; segnalazione di merito al concorso letterario nazionale “Carlo Levi”, indetto dall'Associazione “Giorgio Amendola” di Torino, la cui giuria era presieduta dai professori Nicola Tranfaglia e Giovanni Caserta. Michele Santangelo
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Metaponto Il cinquantanovenne è ricoverato al San Carlo in prognosi riservata
Incidente sul lavoro, grave un agricoltore METAPONTO - Un agricoltore cinquantanovenne, V. B., è rimasto gravemente ferito nel pomeriggio di due giorni fa in località Pizzica in agro di Metaponto di Bernalda mentre era intento a lavorare nei campi di un'azienda agricola che si trova proprio in quella zona. Per cause ancora da accertare, l'agricoltore che risiede nello stesso comune, mentre si stava occupando dell'aratura e della fresatura del fondo, è rimasto incastrato con il braccio sinistro nella fresa del trattore mentre questo era in movimento procurandosi l'amputazione del
quinto dito della mano, fratture costali multiple e la frattura scomposta di omero, radio e ulna. Immediatamente è scattato l'allarme e l'anziano agricoltore è stato prontamente soccorso per verificarne le condizion. Sul posto sono subito giunti i sanitari del 118 con l'ausilio dell'eliambulanza che dopo le prime cure, hanno provveduto a trasportare l'uomo con codice rosso presso l'ospedale civile “Papa Giovanni Paolo II” di Policoro. Il personale sanitario, considerate le gravi condizioni riportate nell'in-
cidente, hanno ritenuto opportuno trasferire con urgenza ed in eliambulanza il ferito presso l'ospedale San Carlo di Potenza, dove si trova tuttora ricoverato con prognosi riservata. Sull'incidente stanno effettuando mirati accertamenti i Carabinieri della Stazione di Metaponto e gli Ispettori della locale Azienda Sanitaria per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e verificare le condizioni che vi erano in materia di sicurezza sul lavoro. Michelangelo Ferrara provinciamt@luedi.it
Una gazzella dei carabinieri
Bernalda Strade e marciapiedi inseriti nella riqualificazione, intervento di 1,5 milioni di euro
Tutta la verità su Piazza del Popolo Distribuito un volantino dell’Amministrazione comunale BERNALDA - L'Amministrazione bernaldese in un comunicato distribuito ieri mattina parla di “Piazza del Popolo e non solo. Tutta la verità”. Quindi non solo le notizie sulla piazza più discussa, ma la stessa rilancia con le opere portate a compimento, con quelle già iniziate e con i progetto programmati. «La vicenda di Piazza del Popolo - si legge nella nota - vede il suo inizio nel 2003 con l'adozione del Regolamento Urbanistico. La Giunta - continua il comunicato - nel 2008 ha approvato un progetto per la Piazza che da attuazione alla previsione urbanistica vigente. La programmazione del cosiddetto “sistema delle piazza” è stata confermata per ben 4 volte dal Consiglio, nel 2003 e nel 2004, e poi nell'adozione e approvazione nel 2007 e 2008. L'analisi dei carichi veicolari nelle strade adiacenti si basa su elementi tecnici verificati dal progettista con strumenti di natura statistica sul traffico bernaldese; e non di certo basate su osservazioni ed impressioni soggettive e casuali. La riqualificazione della piazza è inserita in un intervento di 1,5 milioni di euro che comprende anche il rifacimento delle strade e dei marciapiedi dell'intero quartiere detto delle “maglie ortogona-
Il progetto di piazza del Popolo
li”, in destra e sinistra di corso Umberto e di tutta via del Concilio, a completamento di 4,2 milioni programmato dall'Amministrazione con Acquedotto Lucano per il rifacimento del sistema idrico, fognario e stradale degli stessi quartieri; con lavori che inizieranno a breve. Il progetto, per il solo adeguamento della piazza, prevede, a fronte di un in vestimento di 110 mila euro, l'ampliamento dell'area fruibile alle persone e non alle macchine con
la chiusura della strada mediana e con la creazione di uno spazio per i cittadini. La fruibilità sarà di libero accesso e i parcheggi saranno limitati rispetto alla situazione attuale. Quindi si figura la realizzazione di una grande piazza al cui interno si potrà riqualificare lo spazio urbano per la sosta dei cittadini, si realizzerà un parco giochi e si favorirà una migliore fruizione del verde circostante. Sono false - conclude la parte dedicata alla piazza - le informa-
zioni circa la eliminazione degli alberi d'alto fusto per la realizzazione dei parcheggi, così come i costi della piazza». La nota poi continua con l'analisi delle opere che l'Amministrazione ha messo in campo: «negli ultimi 15 anni le Amministrazioni, dal 1992, hanno chiuso il dissesto che contava 19 milioni di euro. E questa Giunta ha saputo ottenere dallo Stato 3,6 milioni per chiuderlo definitivamente. Questa Amministrazione ha avuto, inoltre, la capacità di attirare 23,5 milioni di finanziamenti per opere pubbliche per i restauri di Torre Mare, del Castello di Bernalda, per il rifacimento di 300 km di strade rurali e urbane, per la realizzazione di un Auditorium presso l'area dell'ex mattatoio, per il sistema dello smaltimento delle acque bianche di Metaponto Borgo, per l'isola ecologia comunale e tanti altri ancora. L'amministrazione poi, ha reso possibili gli investimenti per la Cittadella della Solidarietà dei Padri Trinitari». Il comunicato conclude con una serie di opere portate a termine e in fase di completamento e con l'impegno dell'Amministrazione di lavorare fino all'ultimo giorno per il bene della città. Fabio Sirago provincia@luedi.it
Dopo Facebook arriva Youtube BERNALDA - Piazza del Popolo: dopo Facebook arriva Youtube. La piazza bernaldese in questi giorni fa il giro di Bernalda, anzi del mondo. Basta digitare il nome della città o della piazza che subito si viene catapultati all'interno della protesta. I video girati e caricati sul web raccontano il sit-in nei suoi primi tre giorni. A pubblicarli è stato uno dei protestanti che si firma “dinoweblibero” che di fatto commenta e racconta la protesta. Il giovane commentatore esordisce con le motivazione che li hanno spinti a scendere in piazza. Nelle immagini, la voce del giovane bernaldese, scandisce le 1300 firme raccolte per dire no allo stravolgimento della piazza. Una protesta che il giovane bernaldese racconta anche nei giorni successivi a quello della preparazione della protesta, infatti, nella seconda giornata dinoweblibero parla della logistica che è stata messa in campo
Tursi Segnali poco incoraggianti in vista, domani, del match col Satriano
L’Aurora si allena a ranghi incompleti TURSI - L'Aurora "Nicola Russo" ha conquistato meritatamente un prezioso pareggio fuori casa, contro una squadra, il Pomarico, che non regala niente a nessuno quando gioca dentro le mura amiche. Loro hanno attaccato molto, hanno tirato molte volte in porta, ma il portiere tursitano con le sue parate, ha eretto una fortezza contro gli assalti degli avversari. Con il punto conquistato, il Tursi è arrivato a quota 35, a pari merito con il Valsinni, ma con una partita in meno, che sarà recuperata mercoledì 18 alle ore 15, giocando in casa contro il Paternicum. Adesso la squadra dovrà affrontare domani una partita molto delicata. Dovrà affrontare il Satriano di Lucania, che è solitamente forte ed ha giocatori validi tecnicamente. Loro hanno un pas-
sato da categoria superiore, e quindi se troveranno un Tursi arrendevole, la cui maggiore forza sta nella preparazione fisica, potranno certamente impensierire il neo allenatore Giuseppe Policarpo e compagni. Alla prima seduta infrasettimanale, quella di mercoledì, erano in pochi ad allenarsi nel vecchio campo “Angelo Cuccarese”. Forse faceva freddo, forse qualcuno è acciaccato, ma i giocatori di fuori non c'erano. Per cui è toccato a capitan Marra, condurre i pochi scatti, in avanti e recupero, e giocare una minipartitella ad una sola porta. Solo un’oretta di allenamento. Affrontare una partita impegnativa in un campionato di prima categoria, non è uno scherzo, perchè anche se la salvezza è stata raggiunta è necessario comunque onorare il
campionato fino all’ultimo secondo di gioco con delle prove orgogliose ed all’altezza della situazione. Sperando che il mancato allenamento di mercoledì sera, non sia il segnale, di un “rompete le righe”. Un segnale di stanchezza per dirigenti, allenatori e giocatori. Mettiamoci che domenica non ci saranno a giocare il centrocampista Filippo Adduci e Felice Pipino attaccante, assenti per un turno di squalifica, il campanello d’allarme è davvero suonato. Se si perderà in casa domani, sarà la conferma e si rischierà di perdere anche il recupero mercoledì prossimo contro il Paternicum. Attendiamo l’ardua sentenza. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Valinoti e Policarpo
mentre sotto il gazebo che è stato montato dal comitato ci si riscalda e si discute. I video girati dall'operatore bernaldese si concludo, almeno per ora, con altri quattro video che raccontano anche il terzo giorno di protesta. E in queste immagini lo stesso parla delle incisioni che il comitato di protesta e i cittadini hanno notato sugli alberi all'interno della piazza. E per tale motivo il comitato di protesta ha esposto un altro manifesto nel quale si legge “Sindaco, perché ci hai circonciso? Vuoi mandarci in Paradiso”. Frase che ha dato il via ad un comunicato, pubblicato ieri sul Quotidiano, nel quale gli stessi invitano il Corpo Forestale dello Stato, l'Ufficio Forestazione della Provincia, il WWF, Legambiente e l'Osservatorio Regionale per l'Ambiente e la Natura, per quelle che gli stessi definiscono “risposte competenti e precise”. fa.si. provinciamt@luedi.it
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Policoro I militari hanno trovato pneumatici abbandonati e scarti di demolizione
Scoperta una discarica all’aperto La Finanza sequestra un’area di 25 mila metri a Torre Mozza POLICORO - L'emergenza ambiente ancora al centro di un'operazione delle Fiamme Gialle. Nella mattinata di ieri la Guardia di Finanza ha sequestrato una superficie di 25 mila metri quadrati nella zona “Torre Mozza”, un'area a forte vocazione turistica, all'interno della quale sorge la cittadella sul mare denominata “Marinagri” e il cui Piano particolareggiato esecutivo “Foce Agri” è stato anche al centro di un recente consiglio comunale, in cui maggioranza e opposizione si sono trovati d'accordo sulla necessità di puntare sul turismo come volano di sviluppo della città seguendo le naturali vocazioni del territorio senza stravolgere le linee guida che animano lo strumento urbanistico. E proprio la tutela e la salvaguardia dell'ambiente è uno dei filoni su cui ultimamente si è concentrata l'attenzione delle forze dell'ordine, in particolare la Guardia di Finanza, che ha provveduto immediatamente a sequestrare l'area e a denunciare un uomo di 40 anni, A.S., legale rappresentante della società proprietaria del terreno all'Autorità giudiziaria per violazioni delle norme in materia ambientale, legge 152/2006. L'operazione è stata condotta dal nucleo dei “Baschi Verdi”, in collaborazione con l'osservatorio ambiente e lega-
lità della Regione Basilicata, e rientra in precise direttive impartite dal Prefetto di Matera, Monteleone, su un attento monitoraggio di tutto il territorio provinciale, 31 Comuni complessivi, finalizzato a prevenire fenomeni come quello di ieri: abbandono incontrollato di rifiuti. Infatti i “militari” del Ministero dell'Economia, hanno trovato sull'area rifiuti pericolosi per la salute dei cittadini di tutti i tipi: pneumatici, scarti da demolizione e cumuli di rifiuti di vario genere. Si è trattato in pratica di una discarica a cielo aperto, proprio a poche decine di metri dal mare e da un'area naturalistica “incontaminata”. Naturalmente la discarica era abusiva, non avendo la società nessuna delle autorizzazioni previste dalla legge. L'operazione segue a poche settimane di distanza un altro sequestro, sempre ad opera della Guardia di Finanza, questa volta di un'area dell'ex Zuccherificio di via Lido oggetto già in passato di altri provvedimenti dell'Autorità giudiziaria per la mancanza di bonifica dell'area dal rischio amianto, dopo la triste chiusura di fine anni '80 dell'industria saccarifera che di fatto ha reso l'area industriale decotta. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Alcune immagini relative all’area posta sotto sequestro dai militari della Guardia di Finanza in località Torre Mozza. L’area occupa una superficie di 25000 metri quadri
Scanzano La Cia manifesterà il 21 marzo a Potenza Policoro L’associazione rappresenta 22 aziende
L’agricoltura metapontina Ecco Lucania Turismo Doc torna a occupare le piazze per parlare una sola lingua SCANZANO - L'istituzione di un comitato di coordinamento permanente tra organizzazioni professionali agricole ed amministratori del Metapontino è stata decisa ieri a Scanzano Jonico in un incontro promosso dalla Cia-Confederazione Italiana Agricoltori al quale hanno partecipato sindaci ed amministratori di Bernalda, Pisticci, Montalbano, Scanzano, Policoro e Tursi. L'obiettivo dell'iniziativa, che vedrà il coinvolgimento anche delle altre organizzazioni del mondo agricolo lucano, è quello di rimettere al centro dell'Agenda Politica Regionale l'agricoltura del Metapontino con tutte le sue problematiche alla vigilia dell'avvio del PSR 2007-2013 e delle opzioni di spesa a favore del comparto. La Cia ha annunciato nel corso dell’incontro che entro la fine del mese terrà a Scanzano un incontro con i parlamentari lucani ed una manifestazione con un presidio di trattori della SS 106 Jonica per proseguire la mobilitazione avviata da tempo anche in altre aree della regione. Le grandi difficoltà, hanno sostenuto nell'incontro a Scanzano, andrebbero affrontate in un quadro di una forte e condivisa responsabilità, in particolare, da tutti coloro che sono stati chiamati a gestire le istituzioni che anche a livello locale possono fare la Agricoltori loro parte. Le imprese agricole, come riconfermano i dati sulla conclusione dell'annata agraria 2008, stanno lavorando, da troppi anni, in forte perdita. L'impazzimento dei costi di produzione, l'andamento dei prezzi alla produzione, le speculazioni, stanno determinando tutte le condizioni per l'espulsione di migliaia di addetti dal comparto agricolo (lavoratori autonomi e dipendenti). Non è più sostenibile vendere un quintale di grano a 16 euro quando i costi di produzione si attestano a circa 35 euro, non è immaginabile che un litro di latte, oggi, venga pagato a 30/33 centesimi a fronte di un costo di produzione di circa 55 centesimi. E lo stesso discorso va-
le per l'olio, per l'ortofrutta, per la carne e per tutte le produzioni agricole. Di qui la decisione della Direzione regionale della Cia lucana di promuovere iniziative territoriali più incisive, che culmineranno con una manifestazione regionale il 21 marzo a Potenza, che rappresenterà l'avvio di una “nuova primavera” dell'agricoltura lucana. contributivi; correzioni al decreto legge sulle quote latte, attualmente inaccettabile; riduzione, anche con interventi di carattere fiscale, dei pesanti costi produttivi (solo i concimi sono rincarati di oltre il 60 per cento); alleggerimento degli oneri burocratici; finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Le altre questioni da affrontare: immediata liquidazione degli aiuti comunitari da parte dell'Arbea; una riforma in direzione della semplificazione amministrativa nel rapporto impresa agricola e Pubblica Amministrazione, in un quadro di grande trasparenza; adeguamento della normativa regionale in materia di prodotti e coperture assicurative in agricoltura; definizione della disciplina regionale in materia di sostegno, consulenza, servizi e accesso al credito delle Pmi agricole; il tempestivo avvio dei Bandi del Psr 2007/2013; l'uso appropriato dei fondi “liberati” del Por 2000/2006 (circa 70 milioni di euro); adozione di un Piano Irriguo Regionale; Utilizzo dei fondi Fas, delle risorse dei P.O. Val D'agri e Senisese, e degli altri fondi Ue, per costruire apposite sponde finanziare “Interfondo”, allo scopo di intervenire e dare risposte sul versante della: infrastrutturazione nelle aree rurali, degli “investimenti in campo agro-energetico e per la costituzione del distretto agro-energetico regionale, un “Piano regionale” per la ricerca e l'innovazione tecnologica in campo agricolo-alimentare”; un programma per la ricettività, l'ospitalità ed il turismo rurale. provinciamt@luedi.it
POLICORO - Un turismo che parli un'unica lingua in una regione che conta meno di 600 mila abitanti è forse l'unica arma in mano agli operatori del settore per tentare di vincere una scommessa che anni fa sembrava semplice, ma che nel tempo, purtroppo, è diventata una chimera. Così dopo tanti tentativi andati a vuoto, vedi il consorzio turistico venutosi a creare gli anni '90 e passato inosservato tanto da sciogliersi prematuramente, ecco che in questo inizio 2009 ci ha pensato Franco Garofalo, tour operator ed inventore del marchio tutto regionale “Welcome Lucania” e l'altro imprenditore, Giovanni Matarazzo, a presentare nella serata di ieri presso l'hotel “Hermes” l' “Associazione Lucania Turismo Doc”, i cui numeri vengono citati dallo stesso Garofalo: “22 aziende associate, 500 posti di lavoro tra stagionali e fissi, 6300 posti letto con un fatturato totale annuo di 18 milioni di euro”. Questi sono i numeri imponenti della neonata associazione che comprende: villaggi, alberghi, circoli nautici e strutture consortili: “senza limiti di territorio continua Garofalo- avendo tra i nostri partner imprenditori di mari e monti, dal Metapontino al Pollino passando per Maratea. In un mondo sempre più concorrenziale bisogna attrezzarsi per competere con gli altri. Ecco perché abbiamo deciso di creare questa associazione per superare rivalità e andare oltre gli spazi territoriali di competenza di ciascuno di noi. Il marchio lucano deve essere
uno, così come l'offerta turistica ricettiva, unica e completa che la Basilicata può offrire. Ma questo obiettivo non riguarda solo noi associati, ma il messaggio va trasmesso alle istituzioni, soprattutto regionali, che da oggi hanno un solo interlocutore con cui rapportarsi. E tra le prime cose che chiediamo, c'è l'approvazione del nuovo piano dei Lidi, fermo da tempo immemorabile, e lo stop all'erosione della costa che penalizza la balneazione nella fascia jonica. Questi sono i due temi su cui inizieremo a batterci contro la Regione Basilicata e il neo assessore Gennaro Straziuso. Inoltre vogliamo anche candidarci ad entrare nella governance della nuova società che
dovrà gestire l'aeroporto di Pisticci”. Il neo presidente Matarazzo, si è invece soffermato sul nuovo piano regionale turistico definito: “una buona base di partenza per far salire il numero delle presenze di turisti puntando sulle quattro M: Maratea, Metapontino, Melfi e Matera come incubatori di risorse, energie ed idee di tutte e quattro le aree di riferimento della Basilicata. Da non sottovalutare anche il ruolo strategico dell'Apt, con la quale ci vogliamo rapportare per la promo-commercializzazione del prodotto turistico e ci proponiamo di recitare un ruolo di supporto e formazione delle imprese turistiche”. g.e.
«Un bacio al buio» grazie a Legambiente POLICORO - Il problema energetico e le relative ripercussioni sull'ambiente, l'aumento dell'effetto serra e i mutamenti climatici, sono una delle emergenze più gravi che la società globale si trova ad affrontare. Per queste motivazioni, il Circolo Legambiente di Policoro, aderisce a questa campagna pro- clima e per un uso consapevole dell'energia con un'iniziativa originale: Un bacio…al buio, oggi 14 febbraio 2009, giorno di S.Valentino, alle ore 18, invitando tutti i cittadini di Policoro, dai più piccoli ai più grandi, a spegnere tutti la luce alla stessa ora e scambiarsi un lungo bacio, si risparmieranno tantissimi KW per i tanti cittadini partecipanti e sarà un segnale solidale verso il pianeta e verso se stessi, in quanto abitanti del pianeta Terra. L'iniziativa sarà propagandata attraverso locandine create per l'occasione, inoltre, sarà inviato alle scuole materiale sui comportamenti corretti per risparmiare energia. Il materiale consiste in un opuscolo dal titolo “cambio di clima- meno consumi, più energia pulita per salvare il pianeta” , un “vademecum” di azioni quotidiane per il risparmio energetico. provinciamt@luedi.it
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LOTTO&CONCORSI
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Rubriche
Con le nostre previsioni centrati due ambi e due estratti
Zero, la cadenza di Roma di GIOIA GASPARINI ROMA – L’ultima estrazione ha confermato in blocco i primi tre ritardatari di ogni ruota. Il numero più vecchio è uscito a Torino, si tratta del 6 ritornato dopo 58 assenze, ha fatto ambo con il 50 ottavo ritardatario di ruota dopo 37 turni, a Milano è sortito l’86 era quinto con 52 mancati riscontri, il 47 settimo atteso di Roma è tornato a mettersi in luce dopo 41 assenze, a Firenze sono sortiti il 63 ottavo assente dopo 35 turni e il 69 decimo dopo 33 ritardi. Invariato il podio dei numeri più attesi: al primo posto il 68 di Torino con 120 ritardi, al secondo posto il 59 capolista di Bari con 103 assenze e al terzo posto il 64 subalterno pugliese con 101 ritardi. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo il terno della decina del 70 (70-73-79) a Genova, quello di consecutivi del 60 (6667-68) a Napoli, gli ambi complementari 2-88 sulla Nazionale e 31-59 a Roma, l’ambo simmetrico 29-61 a Milano. Completano il quadro altre combinazioni che si sono sviluppare nei vari raggruppamenti tradizionali. NAZIONALE. La figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 dovrebbero mettersi in luce con combinazioni fortunate. Previsione speciale 10-16 per estratto ed ambo. BARI. La figura 1 è priva di riscontri da 73 estrazioni, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 9 con la serie 39-59-69-79-89. Previsione speciale 59-64 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57 e la figura 8 con la serie 17-26-35-5389. Previsione speciale 6-32 per estratto ed ambo. FIRENZE. Avevamo proposto la cadenza 4 ed è uscito l’ambo 4-24. Vinto l’estratto con il 63 della previsione speciale. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la figura 3 con la serie 3-12-39-66-75. Previsione speciale 4-61 per estratto ed ambo GENOVA. La decina 81/90 è priva di riscontri da 59 estrazioni, per ambo e terno attingete nella serie 82-84-8688. La controfigura 3 è interessante per ambi e terni, combinateli nella serie 3-14-25-36-47. Previsione speciale 12-64 per estratto ed ambo. MILANO. Vinto l’estratto con il 54 della previsione speciale. Per ambo
54 59 19 30 83 33 9 70 38 68 56 la cadenza 3 con la serie 3-33-53-6383 e decina 41/50 con la serie 7-25-3443-88. Previsione speciale 35-36 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88. Interessante anche la sestina tricifrica 5-55-6-667-77 che non sviluppa ambi da 112 estrazioni. Previsione speciale 40-82 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la controfigura 4, ancorate qualche giocata alla serie 4-15-26-37-48. Interessante per ambo anche la quartina radicale 7-70-77-79. Previsione speciale 10-75 per estratto ed ambo. ROMA. Centrato l’ambo 31-71 che avevamo segnalato con la cadenza 1. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 66 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-21-32-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-30-50-60-70. Previsione speciale 46-77 per estratto ed ambo. TORINO. La cadenza 8 per ambo e terno con la cinquina 18-48-58-7888. La decina 50/59 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 50-51-54-58-59. Previsione speciale 68-75 per estratto ed ambo. VENEZIA. Da 66 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia
61 103 63 78 83 82 88 81 72 120 70
84 64 72 37 42 25 1 44 57 49 76
58 101 55 56 64 78 62 59 63 76 69
23 35 21 58 17 27 5 73 21 39 15
56 56 53 50 57 75 58 56 58 68 64
41 75 89 5 16 36 70 72 76 22 65
53 49 47 45 44 62 50 54 49 49 56
alla serie 15-35-45-65-75. In alternativa considerate la decina del 50 con la serie 51-52-53-54-55. Previsione speciale 6-76 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Roma l’ambo 3959. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 20-22-41, 2-12-39, 5-45-46, 3-10-64, 9-12-66.
Pronostico concorso n. 20 (del 14/02/2009) 32 47 50 54 61 64 73 90 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 36 88 128 77 85 127 42 90 126 57 55 124 6 8 123 10 86 123 5 80 122 37 82 122 39 1 121 59
PREVISIONI
Ritardo 62 60 44 43 40 40 38 38 36 36
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI SABATO 14 febbraio 2009 Roma e Tutte 21, 58, 37, 28, 62, 68 Napoli, Firenze e Tutte 21, 58, 37, 28, 62, 68 ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 17 febbraio 2009 Roma e Tutte 24, 61, 40, 31, 65, 71 Napoli, Firenze e Tutte 22, 59, 38, 29, 63, 69
UNDICI RUOTE
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di Febbraio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Febbraio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI FEBBRAIO 1 - 34 11 - 24 18 - 33 53 - 28 55 - 28 8 - 13 63 - 12 60 - 1 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di febbraio.
Sport Sabato 14 febbraio 2009
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Attenzioni della massima serie rivolte tutte alla stracittadina numero 269 di Milano
Derby: e se godesse la Juve? Sfida da Champions a Genova, per la salvezza a Verona di FRANCO ZUCCALA'
Le ultime sulla partitissima
INTER-MILAN n.269: tra i due litiganti potrebbe godere...la Juventus, impegnata con la Sampdoria. Basta fare un pò di conti, del resto. A San Siro saranno in campo i migliori attacchi del campionato: 40 gol ciascuno. Ma Ibra (14 reti) non duellerà con l’acciaccato Kakà (11) bensì con Pato (10). Il Milan vuol ripetere l’impresa dell’andata, quando Ronaldinho segnò di testa il gol della vittoria rossonera. Il brasiliano si è tagliato i capelli, non si sa mai, dovesse capitargli un’altra occasione di testa... Da un sommario esame della situazione, le due squadre sono sullo stesso piano per quanto riguarda la stanchezza, con tutti gli impegni dei nazionali. Al Milan però oltre Kakà (salvo sorprese improbabili) mancherà Gattuso, anima della squadra. Ci saranno Pirlo e Beckham che all’andata non giocarono. Squalificato Bonera, in difesa, accanto al qurantenne Maldini (forse l’ultimo derby, il n.56), dovrebbe esserci Kaladze, mentre Nesta non pare ancora al top. Nell’Inter, tutti disponibili tranne lo squalificato Balotelli. Mou dovrebbe schierare la coppia IbraAdri in avanti. Materazzi confermato in difesa con Santon (18 anni: potebbe essere figlio di Maldini), ma francamente il tecnico interista ci ha abituato alle sorprese e non ci fidiamo più dei «si dice». Certo, l'Inter squadra moralmente sta meglio del Milan che pensa con preoccupazione alle conseguenze di un’eventuale sconfitta: il secondo posto si allontanerebbe e il divorzio da Ancelotti diventare più probabile. Ma perchè non sperare in un ribaltone ? Il pallone racconta infatti che nella stagione 1964-65 il Milan arrivò a sette punti di vantaggio sui cugini. Il presidente Angelo Moratti stava per arrendersi, ma il «mago» Herrera gli disse: «Vinceremo lo scudetto». L’Inter così rosicchiò punti su punti ai rivali e quello del 5-2 venne battezzato «il derby del sorpasso». Si giocò il 28 marzo 1965, arbitro Sbardella di Roma. Segnò Jair per l'Inter, ma una doppietta di Amarildo portò in vantaggio il Milan. Domenghini pareggiò,Corso e Mazzola (due gol) diedero il successo ai nerazzurri. E stavolta ? L’arbitro sarà Rosetti, che anche l’anno scorso diresse il derby di ritorno (2-1 per il Milan). La Juventus contro la Sampdoria potrebbe recuperare Chiellini e Marchisio, mentre Legrottaglie forse dovrebbe andare in panchina. Molti i dubbi per i problemi di Sissoko e così anche l'arretramento di Del Piero dietro le punte in amichevole è stato interpretato come un cambio d’indirizzo, in vista della possibilità di schierare Amauri e Trezeguet in attacco (Iaquinta è squalificato). Si vedrà. Alla Juve gioverebbe una vittoria del Milan, per mettersi a quattro punti dall’Inter che
Maldini: «Sarebbe meglio vincere» Inter, Maicon è out QUI MILAN «Questa gara è troppo importante e le cose personali passano in secondo piano. È comunque una gara particolare, anche perchè mi gioco il mio ultimo derby con qualcosa in palio. Importante è non perderlo ma sarebbe meglio vincerlo». Paolo Maldini presenta così l’attesa sfida ai «cugini» nerazzurri, in programma domani sera. «Il Milan nelle gare importanti c'è sempre e questa è una sfida fondamentale come una gara di Coppa. Non baratterei un gol con la vittoria, anche se mi piacerebbe segnare nel mio ultimo derby. Senza Kakà avremo piu difficoltà perchè è il nostro giocatore migliore, anche perchè giochiamo fuori casa». Infine un commento sul possibile addio di Carlo Ancelotti. «Ogni anno si dice che debba partire ma io non ci credo - sottolinea Maldini – anche se non so cosa succederà, vedremo a giugno». QUI INTER Grossa tegola per l’Inter durante l'allenamento di ieri svolto alla «Pinetina». Maicon infatti si è fermato durante la seduta per un problema muscolare. Il terzino brasiliano ha riportato un risentimento muscolare agli adduttori della coscia destra e la sua presenza nel derby di domenica sera è praticamente da escludere. Lo staff medico nerazzurro sottoporrà oggi il brasiliano ad alcuni accertamenti per capire meglio la reale entità dell’infortunio. Mourinho dovrà quindi rimettere mano alle sue idee e rivoluzionare la formazione. In difesa a questo punto potrebbe esserci lo spostamento di Santon a destra con Chivu sulla sinistra. Non è escluso che il tecnico portoghese arretri Zanetti sulla linea di difesa ma questo comporterebbe il dover cambiare anche il centrocampo che invece Mourinho non vorrebbe toccare. In attacco certo del posto Ibrahimovic, al suo fianco ci sarà Adriano, qualche piccolo acciacco per il brasiliano ma niente di serio, ci sarà.
Mourinho
Ancelotti
poi dovrà giocare a Torino. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo la Sampdoria, il cui attacco si è risvegliato con l’arrivo di Pazzini e che potrà contare sulla voglia di stupire di Cassano, dato che si parla di lui in bianconero. La squadra di Mazzarri ha voglia di riscossa: nel febbraio 2004 del resto vinse sul campo della capolista bianconera con un gol di Diana. Arbitrerà Orsato. Altro spareggio Champions sarà Genoa-Fiorentina (Rizzoli ha diretto i viola contro il Napoli due giornate fa: 2-1). Formazioni offensive: in rossoblu lo squalificato Sculli verrà rimpiazzato da Palladino, in viola l’assenza di Felipe Melo potrebbe farsi sentire: son salite le quotazioni di Semioli. Anche qui, fra i due litiganti potrebbe godere la Roma che tuttavia a Bergamo troverà duro. Certo le assenze di Cassetti, Cicinho, Riise e Panucci in difesa e di Taddei in mezzo,
perseranno, anche se Motta si è già fatto apprezzare e la presenza di Totti è rassicurante. Del Neri non avrà Talamonti e Vieri: in casa, nerazzurri molto temibili. Arbitrerà Morganti. Solo Siena-Udinese (Pinzani) ha l’aspetto di una gara tranquilla fra due squadre che stanno riprendendo. Fra i friulani Quagliarella e Ferronetti hanno scontato la squalifica. Senesi al completo. Tutte le altre partite coinvolgeranno le squadre in difficoltà. Gli anticipi LazioTorino (Velotto) e Napoli-Bologna (Banti) in particolare. I romani (privi di Zarate, De Silvestri, Ledesma, Meghni ma con Rocchi in campo) non potranno permettersi la quinta sconfitta consecutiva, mentre in casa granata le cose vanno male. Si è parlato di un nuovo licenziamento di Novellino e di cessione del club da parte di Cairo che ha smentito: voci che non fanno bene al Toro. Anche il Napoli
è nelle curve: un punto in cinque partite. Per gli azzurri (senza Hamsik, ma con l’esordiente Datolo), il Bologna non sarà un avversario facile. Mihajlovic ha bisogno di punti e infoltirà la difesa. Il Cagliari (senza Lopez e Biondini) vorrà far dimenticare la sconfitta interna con l’Atalanta, ma avrà davanti un Lecce che nelle ultime tre trasferte ha fatto sette punti. A Beretta mancheranno Esposito e Caserta, ma rientrerà Giacomazzi. Arbitrerà Stefanini. Altre partite «calde» ChievoCatania (Bergonzi) e Reggina-Palermo (Ayroldi). I veronesi nel 2009 non hanno mai perso, mentre i siciliani hanno fatto appena un punto in sei gare, scivolando sempre più in basso. Di Carlo andrà all’attacco (pare) con Pinzi, Makinwa e Pellissier. I veronesi hanno la prima linea più scadente (16 gol). Zenga dovrà studiare soluzioni adeguate per la difesa, che nelle ultime sedici partite ha sempre capitolato (25 reti subite). A Reggio, ultime chanches di salvezza per gli amaranto che hanno pareggiato le ultime tre partite, ma saranno privi di Lanzaro, Cozza e Brienza. Solo una vittoria potrà riaccendere speranze di salvezza. Il Palermo però attraversa un buon periodo e venderà cara la pelle. E' morto Giacomino Bulgarelli, grande personaggio del calcio italiano: ha vinto l’ultimo scudetto col Bologna. Un capitano intrepido che ci raccontò il calcio anche in Tv. Peccato.
Ranieri rilancia Trezeguet-Del Piero VINOVO- Porte chiuse e praticamente nessuna notizia da Vinovo. È questo il resoconto di un ordinario venerdì di allenamenti allo Juventus Center. Come consuetudine, la squadra fa quadrato per preparare la gara di campionato e chiude i cancelli di ingresso alla stampa nei giorni di antivigilia e vigilia, ma al contrario di altre volte non comunica nulla sul proprio sito internet se non per comunicare che il cantante, e tifoso juventino, Paolo Belli, ha fatto visita alla squadra a Vinovo. Contro i blucerchiati è sicuro che non ci sarà Sissoko bloccato da un problema muscolare. Al suo posto spazio a Poulsen, protagonista del gol vittoria segnato a Catania al 91' del match di domenica scorsa. Chiellini potrebbe tornare fra i convocati e finire in panchina. In avanti, invece, spazio alla coppia Del PieroTrezeguet con Amauri fuori dall’11 iniziale. CHELSEA E' arrivato a Stamford Bridge, per conoscere i giocatori e iniziare a programmare questi mesi che lo vedranno alla guida del Chelsea. Ma Guus Hiddink è già pronto a lanciare la sfida, a partire dal Manchester. «Se battono il Fulham nel recupero saremo a -10 con 13 partite ancora da giocare ma può succedere
tutto – dice il tecnico - I giocatori ci credono». Per Hiddink, insomma, il Chelsea, prossimo avversario della Juve negli ottavi di Champions League, può ancora dire la sua in questa seconda parte di stagione. «La FA Cup è lì, la Champions e il campionato pure. Sono strade molto importanti». Ma per risollevare le sorti dei Blues Hiddink deve «vivere al più presto possibile nel profondo di questo club. Non sono qui solo per contribuire con la mia esperienza ma voglio anche vedere dei risultati». Intanto l’ormai ex manager dei Blues, Felipe Scolari, va giù duro sulla sua vecchia squadra, raccontando a «France Football» tutte le difficoltà incontrate nei sette mesi a Stamford Brigde.
40 Sport Grande centrocampista e commentatore sportivo. Campione d’Europa nel 1968 Sabato 14 febbraio 2009
Bulgarelli, addio al gentiluomo Si è spento a Bologna l’ex azzurro e rossoblù felsineo IL RICORDO
La sfida all’Olimpico tra Inter e Bologna
Quel 7 giugno del 1964 in palio c’era lo scudetto di EMANUELE GIACOIA
Bulgarelli ad una premiazione bolognese
BOLOGNA - Il calcio italiano perde una sua importante bandiera. È morto nella serata di ieri Giacomo Bulgarelli: aveva 68 anni e si è spento dopo una lunga malattia. Una notizia che riempie di tristezza l’intero mondo del pallone, ma in particolare la città di Bologna, alla quale è legata l’intera carriera di Bulgarelli, un calciatore prima e un commentatore poi sempre pacato, educato e professionale. Nato a Portonovo di Medicina il 24 ottobre 1940, Giacomo Bulgarelli lega tutta la sua carriera calcistica al Bologna, dove gioca dal 1958 al 1975. Suo il record di presenze con la maglia del club, ben 486, di cui 391 in A, 1 nel vittorioso spareggio-scudetto di Roma con l’Inter, 54 in Coppa Italia, 3 in Coppa Campioni, 2 in Coppa delle Coppe, 20 in Coppa delle Fiere-Uefa, 4 in Mitropa Cup, 2 nella Coppa di Lega Italo-Ingle-
se. Anima del centrocampo felsineo, Bulgarelli ha collezionato in carriera 58 gol, di cui 41 in campionato. Con lui il Bologna ha vinto lo scudetto del 196465, l’unico assegnato allo spareggio, e due Coppe Italia (1969-70 e 1973-74) oltre a una Mitropa Cup (1961) e una Coppa di Lega Italo-Inglese (1970). Significativa anche la sua carriera in Nazionale: 29 presenze e 7 gol in azzurro (debutto il 31 maggio 1962, Italia-Germania 00), campione d’Europa nel 1968, quarto ai Giochi di Roma del 1960. Ai mondiali del '66 dopo un suo grave infortunio l’Itala resto in 10 subendo poi una delle sconfitte più amare della storia contro la Corea. Appese le scarpette al chiodo, Bulgarelli negli anni '80 fu direttore sportivo di due squadre siciliane il Catania e il Palermo. E proprio alla squadra rosa-
nero è legato un episodio particolare da giocatore nella finale di Coppa Italia 1973-74: il Palermo, squadra di B, vinceva meritatamaente 1-0 e allora per salvare il suo Bologna Bulgarelli si inventò un tuffo in area che ingannò l’arbitro Gonella. Lo stesso Bulgarelli lo riconobbe più avanti nel tempo: «Fu una furbata, ormai la partita era finita e soltanto un calcio di rigore poteva rimetterci in corsa. Ci provai e andò bene...». I più giovani lo ricorderanno per la sua carriera, altrettanto brillante di commentatore televisivo per TMC, Mediaset, RAI e per la piattaforma televisiva Gioco Calcio nella stagione 2002-2003. E' stato anche commentatore della serie di videogiochi FIFA (la sua telecronaca con Massimo Caputi di Fifa '98 fu la prima telecronaca in italiano di un videogame ed è ancora ricordata dagli
appassionati). E' stato, fino al 2009, «seconda voce» nelle partite di Serie A e Serie B trasmesse sul digitale terrestre di Mediaset Premium in pay-per-view ed assiduo ospite della trasmissione Il Pallone Nel 7 in onda su e-tv. A spegnerlo lentamente è stata una brutta malattia che lo ha stroncato ieri sera nella clinica Villa Nigrisoli di Bologna. Cordoglio per un grande atleta, un uomo di sport e un gentiluomo che se ne va e lascia una bella lezione di stile. Mai una polemica fuori dalle righe, mai una parola fuori posto, solo qualità e competenza che lo renderanno immortale tra i campioni e le bandiere dello sport azzurro. Mancherà la sua voce e anche il suo stile senza che ha preso per mano anche i più giovani e coloro che lo ricordano palla al piede con la maglia romantica del Bologna.
CRONACA amara quella del ricordo di un atleta esemplare, la scomparsa di Giacomo Bulgarelli. L'ho visto giocare in tanti incontri, ma ricordo in particolare una straordinaria partita, lo spareggio per lo scudetto. All'Olimpico era il 7 giugno del 1964, oppressi da un caldo insopportabile, si incontrarono l'Inter e il Bologna, arbitrava il grande Concetto Lo Bello. Il Bologna lo guidava Bernardini, romano de Roma, uno dei più grandi centrocampisti della storia del calcio italiano. Portò i suoi ai Castelli Romani per abituarli al grand caldo. L'Inter rimane al fresco di Appiano Gentile, in Lombardia. Mossa sbagliata. Segnò Fogli, ma ci fu una deviazione di Facchetti, poi il due a zero con il gol di Nielsen, e fu il trionfo dei rossoblù. Da Cosenza con i colleghi della Rai partimmo in treno di notte per arrivare a Roma, un evento che non si poteva perdere. L'Inter era da poco campione d'Europa, alla guida del suo allenatore, il famoso Helenio Herrera, che a quel tempo valeva molto più dell'attuale Mourinho. Andammo per vedere l'Inter, per la verità, e invece vedemmo il Bologna. Il Bologna di Bulgarelli, giovanissimo ma già campione con classe consumata. Era il suggeritore di ogni azione, la palla sembrava cercasse lui e non viceversa. Al centro del campo dettava legge con estrema lucidità ed eleganza, e signorilità, che furono anche tratto evidente della sua vita fuori dal campo. Mai scomposto, mai arrabbiato, mai scarpone, rispettoso degli avversari e delle decisioni arbitrali, un esempio, uno stile da imitare allora e anche adesso. Un momento triste per lui
Bulgarelli in azzurro
- vogliamo ricordarlo - ma anche per milioni di italiani, fu la sconfitta della Nazionale a Londra, nel corso dei Mondiali. Uscimmo umiliati dalla Corea, autentica Carneade del calcio, subendo la rete di un dentista, episodio che ancora si ricorda negli annali di questo sport. In tv lo vedemmo uscire dal campo con le lacrime agli occhi. Bulgarelli, una vita per il calcio, si può ben dire, ha il record di presenze con una sola maglia, quella del Bologna. Una maglia che ha indossato per le formazioni ufficiali ben 487 volte e per 37 quella della Nazionale, tutti incontri che l'hanno sempre visto tra i migliori. Col Bologna è stato come calciatore dal 1957 al 1973. Altri tempi, di un calcio pulito, di gentiluomini dello sport, di veri atleti senza fronzoli e senza veline, mentre oggi la Corte dei Conti ricorda che tra i settori della nazione più corruttibili c'è proprio il calcio. La bella eredità che ci ha lasciato Calciopoli.
Da Moratti a Maldini, fino ad Abete, Zoff e Capello lo ricordano con affetto. Il tributo di Savoldi
Il calcio italiano in lutto: «Era davvero speciale»
Bulgarelli con la nazionale
BOLOGNA - Tutto il mondo del calcio ha ricordato la figura di Bulgarelli con grande affetto e commozione, a partire dalla sua squadra, il Bologna, che domani in occasione della trasferta di Napoli scenderà in campo con il lutto al braccio: «Giacomo Bulgarelli ha rappresentato la bandiera storica del Bologna, rappresenta il nostro passato storico – dice Francesca Menarini, attuale presidente della società felsinea – E' una grave perdita. Sono molto amareggiata, mi dispiace che non possa prendere parte alla celebrazione del Centenario». «Stava male da tempo, purtroppo è successo ciò che ci aspettavamo ma che speri non accada mai – commenta Beppe Savoldi – Arrivai al Bologna e Giacomo era il capitano rossoblu – ricorda – Mi ha aiutato a crescere calcisticamente, i suoi consigli sono stati preziosi per me e per gli altri giovani ai fini della crescita professionale. Con la sua scompar-
Bulgarelli in azione con la maglia del Bologna
sa, il calcio italiano perde una vera bandiera, un uomo di spessore. E nel calcio bandiere come non ce ne sono più o si possono contare sulla punta delle dita». «Sono molto addolorato, ho seguito le sue ultime vicende fino al trapianto di fegato, abbiamo
lavorato tantissimi anni insieme a TeleMontecarlo, lascia un grande vuoto – ricorda Josè Altafini – Tutti i giocatori di oggi che hanno fatto fortuna devono ringraziare lui, Mazzola, Rivera e altri che hanno fatto funzionare il sindacato dei calciatori. Un
giocatore veramente straordinario, tecnicamente dotato, un vero regista di centrocampo ma con la tendenza al gol. Di giocatori come lui oggi ce ne sono pochi, forse De Rossi ha più o meno le stesse caratteristiche». «Aveva stile, un grande campione della storia del calcio italiano – ha detto il presidente dell’Inter Massimo Moratti – A lui mi lega il ricordo di un periodo bellissimo, un periodo nel quale il Bologna era una squadra fortissima, rivale dell’Inter, un Bologna che giocava benissimo e aveva molti campioni, fra i quali il più grande, con uno stile inconfondibile, era appunto Bulgarelli, un esempio per il calcio. «Come giocatore lo ricordo poco – ha detto Paolo Maldini – ma il ritratto che traspariva era quello di una persona perbene». Turbato anche l’attuale ct dell’Inghilterra Fabio Capello: «E' andato via un amico, una persona con cui ho lavorato in tv, un uomo sensibilissimo,
con lui avevo un rapporto diverso rispetto a tante altre persone che fanno parte del mondo del calcio, ci legava l’amicizia e la stima reciproca. Era un amico con cui era piacevole parlare e stare a tavola, era ottimo conoscitore di cibo e di vini, scompare un amico e una persona cara – spiega Capello -. Sono entrato in Nazionale dopo di lui e secondo me è stato il miglior centrocampista che l’Italia abbia avuto». «Abbiamo giocato assieme, una persona squisita – è il ricordo di Dino Zoff – giocatore completo, spiritoso, pungente e serio». Per il presidente della Figc Giancarlo Abete «Scompare un grande signore del calcio, in campo e fuori. Un giocatore che è stato anche una bandiera, legato tenacemente al suo Bologna per tutta la carriera, protagonista con la maglia azzurra del successo della Nazionale agli Europei del '68, in una squadra di grandi campioni e di grandi personaggi».
Sport 41 Prima Difesa da ricostruire per le defezioni di Di Bella e Patarini Sabato 14 febbraio 2009
Potenza, è emergenza Tifosi: fischi alla dirigenza, sostegno alla squadra SE PURE qualcuno avrà pensato che per il Potenza è il momento di appellarsi alla fortuna, occorre aspettare ancora. Magari, per spirito di appartenenza, la speranza è che questo arrivi proprio quando serve, nel pieno della rincorsa alla salvezza. Non è decisamente un buon momento per i rossoblù e contro la Paganese scatta l’emergenza in difesa. Di Bella, il cui rientro era dato quasi per certo, è assai vicino al forfait. Durante l’allenamento di ieri ha sentito ancora dolori di carattere muscolare, per cui è quasi certa la sua assenza. La cosa ancora più grave è che il suo naturale sostituto, Patarini, ha subito uno stiramento del collaterale del ginocchio e non è disponibile. Si sono praticamente verificate, in negativo, le circostanze che il tecnico Arleo non si sarebbe mai augurato. Nel test del giovedì con la Berretti ha provato un pacchetto con l’impiego di Porcaro nel mezzo, assieme a Cuomo. Ci sarebbe anche Pires, che oltretutto non ha sfigurato ad Arezzo, ma si tratta pur sempre di soluzioni di ripiego rispetto al clichè abituale che ha visto in campo, se non Di Bella, quantomeno Patarini. Adesso va rivisto un po’ tutto e si possono considerare anche altre ipotesi di
I tifosi del Potenza e, a destra, il difensore Di Bella che sarà assente con la Paganese
schieramento. Per di più il reparto (che, lo ricordiamo, è il quinto meno battuto del girone) ha rischiato seriamente di perdere anche Peppe Lolaico che ieri, per uno scontro di gioco fortuito, ha perso i sensi. I controlli in ospedale sembrano aver escluso qualsiasi complicazione, per cui il calciatore può considerarsi disponibile. Ma la iattura non finisce qui: Mangiapane non è recuperabile per la distorsione patita mercoledì mattina, pri-
ma dell’allenamento, per cui non potrà debuttare a domicilio, mentre anche Berretti è sembrato malconcio per un principio di pubalgia. E’ vero, rientrerà Cammarota dalla squalifica, ma il reparto di centrocampo sarà nuovo di zecca con Sabatino e Suppa. Fermo retando che, non avendo problemi in attacco, continuerà a insistere sulle tre punte che dovrebbero essere Cantoro, Cozzolino e Sarno. La sensazione è che Arleo voglia far
partire Nolè dalla panchina, anche se in settimana il potentino si è allenato regolarmente e si candida a una conferma, nonostante qualche prestazione incolore. Al tirar delle somme, comunque, non si può certo dire che la settimana che ha preceduto questa sfida alla Paganese sia stata idilliaca: c’è un clima generale di sfiducia che non induce all’ottimismo. Per di più si è aggiunta anche la contestazione alla società
con l’apposizione di striscioni allo stadio, poi rimossi dallo stesso patron. In giro, frequentando gli ambienti del tifo, è emersa una duplice visione della situazione. I rappresentanti dei club organizzati della curva si sono incontrati ieri sera al Mediafor per fare fronte comune: massimo sostegno al Potenza, inteso come squadra e come città, profondendo l’unione e il ripristino dell’originaria compattezza della curva. Allo stesso tempo è stata ribadita l’intenzione di contestare l’attuale dirigenza (Pellegrino compreso, del quale non sono state gradite le dichiarazioni di solidarietà a favore di Postiglione, dopo i cori ostili fatti nella gara contro il Lanciano). Un po’ come dire che l’episodio di mercoledì, con il patron che ha strappato gli striscioni di contestazione esposti allo stadio, non è stato perdonato, nonostante lo stesso Postiglione si sia giustificato asserendo di non aver individuato la provenienza della contestazione e di non averla comunque giustificata rispetto al suo impegno per la società. L’intenzione dei tifosi è quella di tentare il massimo sforzo per aiutare la squadra a salvare la categoria, ma non quella di appoggiare le scelte di gestione di Postiglione. Alfonso Pecoraro
Seconda Melfi a Lamezia con Mitra e Sciannamè
Palumbo teme il campo LAVORO per singoli reparti per il Melfi alla vigilia del match di Lamezia. Palumbo in mattinata ha fatto sudare prima i difensori e poi i centrocampisti, svolgendo una serie di esercitazioni particolari da un punto di vista tattico. Il pomeriggio poi è stato il turno degli attaccanti che a differenza degli altri hanno lavorato al Valerio. Palumbo è preoccupato soprattutto del terreno di gioco che i gialloverdi troveranno in Calabria. Il maltempo sta flagellando la regione e non sembra promettere niente di buono nelle prossime ore. Si prospetta insomma una partita sulla falsariga di ciò che accadde a Vibo 20 giorni fa. Un riferimento sicuramente beneaugurante. “Credo che giocheremo su un campo pesante, asserisce Palumbo. Una insidia in più. Dovremo essere particolarmente attenti. Oltre ai nostri avversari, dovremo pensare anche alle insidie del campo di gioco. Sarà una battaglia”. Nelle ultime ore intanto, sembrano svanire i dubbi relativi all'undici di partenza. Detto della difesa e dell'attacco, reparti in cui non ci sarà nessun cambiamento, a centrocampo si sono registrati alcuni aspetti da sottolineare. Mitra ha avvertito sintomi influenzali, a livello virale. Nulla di particolarmente grave. La situazione verrà monitorata stamattina, nell'ambito della rifinitura, anche se il toscano dovrebbe esserci: “Ho trascorso una brutta nottata, ci dice Mitra. Però pian piano sto recuperando e credo di essere tra i
disponibili”. E' un momento importante e molti giocatori sono pronti a stringere i denti. Quando poi si respira aria di battaglia, Mitra è sempre tra i presenti. Febbre per Frasca, che sta recuperando. Il laziale comunque non appariva tra i papabili per un posto da titolare. Posto che a sinistra sembra poter essere appannaggio di Sciannamè, un altro elemento capace di esaltarsi, quando c'è da usare la clava. Il giovane esterno si ripropone dopo la bella prova di Vibo, nell'ultima trasferta giocata dal Melfi. Maisto in mezzo è sempre in vantaggio su Bacchiocchi. Quest'ultimo però continua ad allenarsi con serietà
Maisto titolare contro la sua ex Calabresi in emergenza
ed impegno con l'intento di mettere in difficoltà Palumbo nelle scelte. Obiettivo raggiunto, tant' che il tecnico ci penserà due volte prima di tenerlo fuori dall'undici titolare. Bell'esempio di professionalità. Ed infine Gilfone e Rizzo. Entrambi hanno finito anzitempo l'allenamento. La causa piccoli acciacchi. Stamattina Palumbo verificherà con lo staff medico la loro condizione. QUI LAMEZIA Non mancano i problemi per Ammirata. Oltre al convalescente Manca e allo squalificato Cacciaglia è certo che Ciminari non sarà disponibile visto che la distrazione muscolare lo farà stare ancora fermo. In forte dubbio anche Rondinelli che durante l'allenamento di martedì ha subito un trauma distorsivo al ginocchio. E' il reparto arretrato che comunque preoccupa Ammitata visto che si è fermato anche Pascuccio, colpi-
to dal mal di schiena, dunque è in dubbio la sua presenza. Proprio per quest'altro imprevisto Ammirata ha provato una difesa composta da Carraro e Marinelli sugli esterni con Filippi e Di Donato centrali. A centrocampo Clasadonte al fianco di Lopetrone e sugli esterni Riccobono e Ciotti. In attacco la coppia Sergi Ragatzu. Una Vigor che, quindi, non affronterà al completo la gara contro il Melfi che dovrà assolutamente vincere. Non ci sono più alibi però per la squadra di Ammirata. Anche senza Manca, Cacciaglia, Ciminari, l'inutilizzabilità di Cascone e, forse, anche di Pascuccio, la formazione che affronterà il Melfi non è certo quella della prima parte del campionato, così come del resto lo è stata in queste prime quattro giornate del girone di ritorno. Emilio Fidanzio
Maisto quando vestiva la maglia del Lamezia
Parte il quarto mandato per il presidente rieletto: iscrizioni, limiti di età, tessere del tifoso, riforma dei campionati
In che modo Macalli salverà la Lega Pro? Mario Macalli è stato rieletto, per il quarto mandato consecutivo, alla presidenza della Lega Pro (ex serie C). Si è preso una bella gatta da pelare. Questo rinnovato incarico coincide infatti con una fase di diffusa e pesante crisi economica, che si comincia a far sentire anche sul pianeta calcio. E che morderà parecchio, nel corso di un 2009 che si annuncia un anno horribilis. Si tratta di prendere saldamente in mano la barra del timone per cercare di condurre in un porto più sicuro la fragile navicella della Lega Pro. Che rappresenta, come più volte ha ribaditol’anello debole della catena. Quali sono le linee guida lungo le quali il presidente Macalli intende muoversi? Vediamole nel dettaglio: 1. Si vuole sostituire la fideiussione con istituti più moderni (ad esempio, con una cooperativa dei fidi che potrebbe anche trasformarsi in banca nel giro di qualche anno). Il problema è più delicato di quanto non si creda, visto che presso la Lega di
Firenze sono attualmente depositati sotto forma di fideiussione 65 milioni di euro (quasi 130 miliardi delle vecchie lire). 2. La Lega Pro si vuole trasformare in un palazzo di vetro, almeno così sembra. L’ex consigliere federale Radici sarà infatti eletto a capo di una Consulta con il compito specifico di informare periodicamente le società su quello che si fa alla Lega Pro. E, nel contempo, essere partecipe alle problematiche di ogni singolo club in ambito territoriale. Un’esigenza assolutamente imprescindibile se si vuole continuare a governare, centralmente, la bellezza di 90 società professionistiche. 3. Si pensa all'apertura di uno sportello del Credito Sportivo presso la sede della Lega di Firenze, allo scopo di erogare mutui a tassi favorevoli soprattutto per la ristrutturazione degli impianti della Prima e Seconda Divisione. Per la maggior parte obsoleti, cadenti e inadatti a ospitare eventi professionistici. 4. La Lega Pro si doterà di software sempre più
aggiornati, allo scopo di interagire costantemente con i dirigenti associati. 5. Sarà attivata la collaborazione con l'Osservatorio per le manifestazioni sportive, nella prossima stagione agonistica, per introdurre la Tessera del Tifoso. 6. Infine la Lega Pro chiederà di realizzare un'esigenza ormai inderogabile, vale a dire la riforma dei campionati. Su questo punto, delicato e urgente, riportiamo la dichiarazione virgolettata di Macalli, che sembra preludere a una cancellazione della Seconda Divisione: “La Lega Pro non è stata valorizzata in questi anni per quello che è e deve essere il suo compito principale. Quando vedo che in Primavera 7 calciatori su 11 sono extracomunitari, penso che sia una follia. E la Seconda Divisione, che senso ha oggi? Quello di far giocare i 40enni? Non ci meravigliamo se poi assistiamo a partite con 92 spettatori paganti". Sergio Mutolo calciopress
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Sabato 14 febbraio 2009
Câ&#x20AC;&#x2122;è Cafari al Viviani Per il Melfi a Lamezia un siciliano Genzano: Dei Giudici
Sport
Sport 43 Si è rivisto Armento. Naglieri e Albano sono arruolabili per Fasano Sabato 14 febbraio 2009
Matera, altre due spine Marsico e D’Arienzo con problemi di diversa natura NAGLIERI recupera, ma a Magliocco si aggiungono D’Arienzo e Alberto Marsico. Una vigilia che ha regalato sorprese, quella di Fasno-Matera. Infatti, Pasquale D’Arienzo ha avuto dei problemi gastrointestinali e ieri è rimasto a riposo, ma dovrebbe essere regolarmente al suo posto domani al Vito Curlo di Fasano. Per Alberto Marsico ieri pomeriggio al campo Paip nell’allenamento di rifinitura ha calciato forte a rete ed ha battuto con la punta della scarpa a terra e si è sentito pizzicare il muscolo della coscia. In mattinata sarà valutata l’entità dell’infortunio che dovrebbe essere recuperabile. Il tecnico Antonio Foglia Manzillo ormai non vede l’ora che questa gara venga disputata perchè ogni giorno ci sono dei problemi. Una vigilia durata più di quindici giorni ed una pausa che, fino a sabato scorso, era stata benedetta visto il lavoro atletico fatto da tutta la squadra. Comunque, l’undici che scenderà in campo a Fasano ga-
Alberto Marsico in azione
rantisce un urto importante per la squadra allenata dall’ex Enzo Maiuri. C’è il rientro di capitan Martinelli e Diego Albano è sembrato in palla come non mai. Probabilmente il riposo per l’influenza ha permesso a Diegol di staccare un po’ la presa e ritrovarsi nell’ambiente famigliare che in questi casi è una te-
rapia senza eguali. Dovrebbe scendere regolarmente in campo Pasquale Naglieri e questo toglie emergenza al settore sinistro del Matera, visto le assenze per squalifica di Rocco Malagnino e Clemente Giglio. Altro giocatore da valutare dal punto di vista fisico è Marco Conte che ha problemi al ginocchio e
quindi anche ieri non si è allenato con il resto del gruppo. Quindi, contro il Fasano le scelte del tecnico non dovrebbero differenziare molto da quella che sembra essere la lista dei disponibili. Ieri si è rivisto anche Nicola Armento in campo ed è una buona notizia per il ragazzo di Tricarico che dovrebbe aver evitato l’intervento chirurgico per un’ernia inguinale che l’ha tenuto fermo tre settimane. In mattinata ci sarà l’allenamento di rifinitura e poi partenza per la destinazione vicina a Fasano dove il Matera pernotterà e dovrà recuperare le forze fisiche per dare continuità al buon momento sul piano del gioco e risultati. Anche a Fasano ci sarà il solito seguito di sostenitori con il gruppo della “Vecchia Guardia” che ha previsto un autobus per il centro brindisino. Come dire, ancora una volta il Matera non sarà solo fuori casa. e non è poco per una gara delicata come quella del Vito Curlo. Renato Carpentieri
A Bitonto ha fatto fede esclusivamente il referto dell’arbitro: ricorso rigettato
Sentenza Caf in stile col Giudice Un’invasione di campo costata ai baresi solo 1500 euro La sentenza di Bitonto-Matera non aggiunge nulla a quanto già era stato preventivato guardando le sanzioni del giudice sportivo. Non essendoci il commissario di campo, l’unico che per gli organi federali ha credito è l’arbitro Riccardi di Novara (ma i suoi genitori sono originari di Matera) ha scritto quello che più gli sembrava comodo. Daltronde, quando il giudice sportivo afferma che c’è stata un’invasione e che i “sostenitori del Bitonto però non hanno raggiunto la panchina del Matera in virtù dell’intervento delle forze dell’ordine” tutto può starci. Invasione accertata e non punita. Perchè 1500 euro di multa sono una sanzione che si assegna per un grido nello spogliatoio o qualcosa del genere. Un’invasione è tutt’altra cosa. Se non è intimidazione la tentata aggressione dopo un’invasione di campo, viene spontaneo chiedersi ma di che si
parla. Tutto questo lascia intuire che le regole e le leggi ci sonno e, come accade anche nella giustizia ordinaria, è l’interpretazione che viene data dal giudice. Avrà pensato, forse, che erano entrati in campo per festeggiare il gol del Matera in un abbraccio comune. Daltronde sono cose che accadono su tutti i campi di calcio che i tifosi locali festeggiano insieme alla panchina ospite il pareggio. Siamo seri. Ci sono degli ambienti (degli stadi) nei quali sembra tutto concesso. Ma tutto serve per esperienza. Perchè bisognava che le persone pestate si facessero trasportare all’ospedale di Bitonto e non a quello di Matera. Visto che le lesioni patite “potevano essere anche frutto della gara di gioco” ha commentato la Corte d’appello Federale, sostenendo probabilmente la tesi della difesa e non dell’accusa. La partita vinta non l’avrebbero data mai e questo era un fatto scon-
tato, ma chiedersi dove siano finite tutte le immagini della Questura è d’obbligo. La convinzione è che la macchina delle Daspo è lenta ma efficace e ci saranno dei provvedimenti contro quei tifosi che hanno fatto invasione di campo e picchiato i calciatori del Matera, in particolare Giglio e Gatti. Non è da escludere che possano essere, se identificati, anche dei calciatori a rimediare la Daspo. Comunque, le immagini non valgono per la giustizia sportiva, ma diventano prove solo se viene aperta un’inchiesta federale. Anche in questa chiave di lettura la Caf non ha voluto comportarsi come fu fatto in precedenza con MateraSapri, quando fu colpito da uno schiaffo l’arbitro. In Matera-Noicattaro e Matera-Solofra delle grida verso i tesserati costarono 5000 euro di multa e la diffida. L’invasione in questo caso 1500. r.carpentieri@luedi.it
Una partita su di un campo “caldo”
Francavilla pronto al test di Bitonto FRANCAVILLA – Tanto lavoro per i sinnici, nell’allenamento di ieri presso il campo sportivo “Nunzio Fittipaldi” della cittadina in riva al Sinni, che tra l’altro ha disputato una partitella in famiglia. Il Francavilla, nonostante una situazione climatica davvero avversa, con il freddo che la fa da padrona, si prepara al difficile impegno di domenica prossima sull’insidioso campo del Bitonto. Di certo, sarà una vera battaglia e come definire una sfida del genere fra due squadre che si trovano nella zona calda della classifica. Però in effetti, così non è, i sinnici sono al settimo posto in classifica, con ventidue punti, ed a sole quattro lunghezze dalla zona play off, invece i pugliesi, navigano in acque meno tranquille, visto che stazionano in piena zona play out, con ventidue punti. L’allenatore dei rossoblu perciò, sta preparando il prossimo appuntamento di campionato, con la massima attenzione, ed è consapevole delle insidie che riserverà la trasferta presso lo stadio “Città degli Ulivi”. La squadra, del patron Franco Cupparo, dopo la gara di recupero, ha la consapevolezza di essere in un buon periodo di forma, dimostrazione dei punti ottenuti nelle ultime prestazioni. A parte gli squalificati, non ci dovrebbero essere particolari problemi di formazione, con tutti i giocatori a disposizione del tecnico serbo, a partire da Genny Del Prete. Il capitano dei rossoblu, autore quest’anno di soltanto 6 gol, sarà quindi regolarmente a disposizione, avendo recuperato dalla bronchite, che l’ha costretto a disertare il recupero contro il Francavilla calcio di domenica scorsa. Una garanzia in più
D Il tecnico di Avellino ha tutto l’organico a sua disposizione per la gara contro il Venafro
Sporting Genzano, Pirone può scegliere GENZANO DI LUCANIA - Calma vigilia in casa Sporting. Domani al Comunale di Genzano arriva il Venafro in cerca di punti salvezza per evitare la retrocessione diretta in Eccellenza. I ragazzi di Mister Pirone, invece, sono consapevoli di dover portare a casa l'intera posta in palio per avvicinarsi ulteriormente alla zona salvezza. Mister Pirone ha dato la scossa giusta ad una squadra che rischiava di venir risucchiata in un vortice da dove sarebbe stato difficile uscirne. Il pareggio esterno, rimediato due settimane fa a Vallo della Lucania, non ha condizionato più di tanto il lavoro dei genzanesi. Gli alto bradanici, però, sono consapevoli di aver buttato una ghiotta occasione per guadagnare altri punti e lasciare momentaneamente questa brutta posizione in classifica. Domani, i bianco rossi, proveranno a non commettere gli stessi errori di quindici giorni fa nel tentativo di portare a casa la vittoria. Nelle file dello Sporting Genzano mancherà lo squalificato Masturzo, fermato per un turno dal Giudi-
ce Sortivo per somma di ammonizioni. Il centrale difensivo, dopo il rientro di Fiscina, aveva mostrato segni di netta ripresa mettendo tranquillità all'intera squadra. La squalifica arriva contro una diretta concorrente per la salvezza e questo potrebbe rappresentare un piccolo neo per la prestazione del reparto difensivo genzanese. Carlino e Trifone, però, sono pronti a sostituire lo stesso Masturzo cercando di non far rimpiangere la sua assenza. In vista di questa delicatissima sfida, Mister Pirone, ha recuperato l'intera rosa e ora tutti i ragazzi sono a sua disposizione. Per la sfida di domani non ci dovrebbero essere tante novità rispetto a domenica scorsa con Borrelli chiamato a difendere la porta bianco rossa; in difesa Fiscina sarà affiancato da Trifone o Carlino, mentre sull'esterno dovrebbero esserci Fiore e Autiero; a metà campo il trio Papagni-Buonocore-Bacio Terracino sembra insostituibile; mentre in attacco Compierchio e Murano si giocano un posto al fianco di Impagliazzo. Dopo ol-
JUNIORES NAZIONALI, TRE GARE INTERNE DOPO una settimana di stop riprende il campionato nazionale juniores. Quest'oggi si disputerà la quarta giornata di ritorno che ha in programma tre gare interne su tre per le compagini lucane inserite nel girone M. Il Matera di mister Danza sarà di scena sul rettangolo di gioco del Gaetano Scirea per ospitare il Bitonto. Una gara ostica per i biancazzurri che sono reduci dalla sconfitta contro la Nocerina per due ad uno. Sempre in casa sarà impegnato il Francavilla sul Sinni che ospiterà l'Angri con la voglia di ritornare alla vittoria dopo il pareggio esterno di due settimane fa contro il Francavilla Fontana. L'avversario odierno appare alla portata dei ragazzi allenati da mister De Benedisctis che proveranno a sfruttare a pieno il fattore campo.Giocherà sul campo amico anche lo Sporting che attenderà la visita della Nocerina. Gara proibitiva per i biancorossi di mister Conversano considerata la forza della compagine campana Lorenzo Tortorelli tre due mesi, finalmente Mister Pirone avrà l'imbarazzo della scelta sui ragazzi da mandare in campo. Nonostante un terreno di gioco in pessime condizioni, lo Sporting Genzano ha continuato a lavorare in quel di Banzi, per non appesantire ulteriormente il manto erboso del Comunale. Il lavoro atletico, invece, è
stato svlto in palestra. La sfida di domani, quindi, vedrà di fronte due squadre assetate di punti salvezza e, nonostante il freddo e le condizioni precarie del manto erboso, si preannuncia una sfida elettrizzante tra due squadre immischiate nella lotta salvezza. Rocco De Rosa
Genny Del Prete
dunque, per il collettivo lucano, che si appresta ad affrontare i neroverdi pugliesi, in uno stadio che sarà tutt’altro che ospitale. I ragazzi di mister Piero Ruisi, cercheranno ad ogni costo di conquistare un successo, per uscire, anche se momentaneamente, da una posizione abbastanza “scomoda”. Il Francavilla questo lo sa, preparare una partita con una squadra in lotta per non retrocedere, non è facile. Il Bitonto è un collettivo che specialmente davanti ai propri tifosi, si esalta e gioca sempre per vincere, avendo tra le sue fila, giocatori esperti, che faranno di tutto per conquistare i tre punti. Ma anche Del Prete e compagni, non saranno da meno. Per cui, sarà una vera battaglia, tra i ventidue che scenderanno in campo. Nel Francavilla, come dicevamo, non ci sono giocatori infortunati, a parte i tre squalificati, vale a dire, il portiere De Blasio, ed i centrocampisti Romaniello e Di Senso. Claudio Sole
Il 15 e 22 febbraio le tappe della kermesse
Figc Matera, almeno 400 baby alla Coppa Carnevale MATERA- Come ogni anno la F.I.G.C. di Basilicata in concomitanza con il torneo internazionale di Viareggio, organizza la manifestazione Calcio Carnevale. Alla manifestazione vi partecipano le scuole calcio che hanno come tesserati i ragazzini delle categorie Piccoli amici e Pulcini. In questo 2009 sono circa 400 i partecipanti. Il comitato provinciale di Matera ha organizzato la due giorni della manifestazione, che ha inizio domenica 15 febbraio alle ore 9 in contemporanei nei palazzetti di Grassano, Marconia, Irsina e Tursi, per la categoria Piccoli amici. Domenica 22 febbraio sempre alle ore 9, avrà inizio nei palazzetti di Grassano, Montalbano, Salandra, Irsina e Tursi la seconda giornata riservata alla categoria Pulcini. Allo svolgimento delle gare vi sarà la presenza di un rappresentante del comitato provinciale di Matera. Le manifestazioni vengono organizzate per l'insegnamento all'educazione sportiva, socializzazione tra ragazzi, lealtà nello sport e il Fair Play. Vasta è stata negli anni precedenti la partecipazione di pubblico e di genitori nel testimoniare la bella iniziativa della Federazione. Vincenzo Bochicchio
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Sport Eccellenza Policoro in 4 giorni (mercoledì i recuperi) può rientrare al vertice
Sabato 14 febbraio 2009
Murese, fiato sul Pisticci Giallobé al responso di un mesto dopo-Oppido LA VITTORIA conquistata a Picerno dalla vice-leader Murese nel turno infrasettimanale, ha notevolmente avvicinato le prime due piazze della classifica di Eccellenza. Ora la capolista Pisticci non è più così lontana dalla squadra di Lardo, fresca vincitrice della Coppa Italia regionale. Infatti, dopo il mezzo passo falso interno di domenica scorsa contro l'Oppido, le distanze tra la squadra ionica di Valente e la Murese si sono drasticamente assottigliate. Domani pomeriggio, il Pisticci, privo dello squalificato Lavecchia (e Mels sembra essere andato via) , giocherà sul campo del Ferrandina, compagine che lotta per non sprofondare nel baratro dei play-out. Naturalmente, il divario tecnico esistente tra queste due squadre è notevole ed anche i numeri dimostrano la superiorità del team ionico. Il Pisticci, dopo due battute a vuoto ad inizio campionato (ko a Picerno ed in casa del Balvano), è imbattuto da ben diciassette turni consecutivi (tredici sono state le vittorie di fila). Il Ferrandina, invece, dopo l'exploit di Banzi, avrà la grossa chance di uscire momentaneamente dalle “sabbie mobili” della graduatoria, in caso di risultato positivo. In piazza d'onore, la Murese ha decisamente ripreso a fare sul serio. Viene da tre successi di seguito (compresa la finale di Coppa Italia regionale) e soprattutto giocherà a domicilio contro una squadra, il Ricigliano, che non va certamente bene in trasferta. I salernitani, reduci dal ko interno contro il Policoro, hanno poche chance di rientrare nel giro dei play-off. La Murese, al contrario, deve recuperare una manciata di lunghezze alla capolista Pisticci per ambire al primato. Giocherà in casa l'Angelo Cristofaro Oppido ed avrà soltanto un obiettivo: la vittoria. Contro un Forza Matera non trascendentale, l'undici di Manniello dovrà ripetere la bella prova di Pisticci e portare a casa i tre punti in palio. A ruota, il Valdiano giocherà sul campo di Marsico Nuovo contro l'Irsinese. La formazione di Masullo dovrà dimenticare in fretta lo scivolone di Coppa ed il pari di mercoledì scorso ad Avigliano. Il Po-
L’Angelo Cristofaro vede rafforzate le speranze di un posto al sole
La formazione della Murese
licoro, nel giro di tre giorni, si gioca il tutto per tutto per entrare negli spareggi-promozione. Domani pomeriggio ospiterà il Banzi, mentre mercoledì recupererà il match non disputato con il Picerno. L'Avigliano si recherà in casa del Balvano, reduce da sette capitomboli consecutivi. L'Azzurra Tricarico farà gli onori di casa all'Atella Monticchio; la Vultur Rionero chiederà il successo al Picerno. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Michele
Racanati (Banzi): 3 giornate; Vincenzo Lobasso (Banzi), Piervito Di Cecca (Forza Matera), Salvatore Starna (Vultur Rionero): 2 giornate; Davide Carriero (Atella Monticchio), Fabio Grassani (Azzurra Tricarico), Alberto Matrice (Ferrandina), Domenico Lavecchia (Pisticci), Giovanni Fiorino (Irsinese), Domenico Nuzzi (Policoro), Antonio Giordano (Ricigliano), Canio Di Perna (Vultur Rionero), Pierpaolo Rapolla (Vultur Rionero): 1 giornata. Donato Pavese
OPPIDO LUCANO - Dopo il pareggio di domenica scorsa ottenuto il quel di Pisticci, i ragazzi di Mister Manniello hanno lavorato per l'intera settimana con la consapevolezza di dover vincere tutte le gare da qui sino alla fine del campionato per continuare la rincorsa alla Serie D. Domani arriva ad Oppido il Forza Matera che proverà a portare via ai bianco verdi almeno un punticino in ottica salvezza. Per gli oppidesi i sei punti di distacco dalla capolista sono davvero tanti ma, nonostante tutto, continuano la loro preparazione per cercare di riportarsi a ridosso delle due squadre che per ora stanno lì davanti. L'Angelo Cristofaro Oppido arriva a questa sfida al gran completo con il recupero, si spera, di Astudillo ormai fuori da troppo tempo. Sarà un caso ma senza di lui, il centrocampo oppidese ha avuto sempre pochi sbocchi in fase offensiva; la sua assenza ha pesato troppo alla compagine alto bradanica. Il Forza Matera dovrà fare a meno Di Cecca, fermato per due turni dal Giudice Sportivo. Ad Oppido la speranza della promozione diretta in Serie D non è ancora svanita. Purtroppo, pesano i punti persi a Tricarico, con la sconfitta rimediata contro l'Az-
zurra e il pareggio interno contro la Ruggiero Valdiano, quando i ragazzi di Oppido furono raggiunti negli ultimi minuti del mach. All'A. Cristofaro Oppido sono questi i punti che mancano per essere lì a battagliare a poche lunghezza dalla prima della classe. Il campionato, comunque, non è finito e lo stesso Mister Manniello ha affermato che sino a quando la matematica dice che la squadra può sperare, l'A. Cristofato Oppido lotterà per la promozione. Il rientro di Santagata è stato un toccasana per la difesa bianco verde; gli acquisti invernali di Astudillo e Volpe (uno degli ex di turno domani) hanno dato quella qualità alla fase offensiva che un po' era mancato nella prima fase della stagione; non è un caso che quando sono mancati questi giocatori i risultati non sono stati entusiasmanti. Ora che Mister Manniello ha recuperato tutti, i bianco verdi alto bradanici, cercheranno di cambiare passo e riportarsi a ridosso di Murese e Pisticci. Nelle fila del Forza Matera mancherà l’attaccante Piervito Di Cecca fermnato dal giudice sportivo per due turni dopo l’espulsione rimediata contro il Balvano. Rocco De Rosa
Promozione Una lotta a tre al momento per mantenere il gradino più alto
Vetta, i giochi cominciano a delinearsi Al vertice, la lotta si è assottigliata, per il momento, a tre squadre. Si contendono il primato la capolista Real Tolve e le inseguitrici Viggiano e Borussia Pleiade. E' più attardato il Miglionico che insegue fuori dalla zona-podio. Il Tolve di Camelia avrà un turno non proprio agevole a Bella. Tummillo e soci hanno conquistato due belle affermazioni contro Santarcangiolese e Lagopesole. A domicilio, poi, sono quasi imbattibili: hanno perso soltanto 2 confronti su 10 gare disputate. Il Real Tolve, però, ha tutte le carte in regola per portare a casa il successo. Infatti, nonostante qualche fisiologica assenza (Esposito e Benedetto squalificati), la leader è sempre competitiva. A due lunghezze dal primato, il Viggiano andrà a caccia dell'ennesimo risultato utile consecutivo sul terreno di gioco del Real Irsina. La compagine di mister Rizzi, a parte lo scivolone di
domenica scorsa a Tolve, viene da un ottimo momento. Poi, mercoledì prossimo, il Real Irsina scenderà nuovamente in campo nel match di recupero contro il Lagopesole. Anche il Borussia Pleiade è atteso da due impegni difficili ed in trasferta nel giro di tre giorni. Per il team di Viola, prima c'è da affrontare l'impegno in quel di Moliterno (che è reduce dallo scialbo 0-0 infrasettimanale con il Latronico) e, successivamente, il derby ionico contro l'Atletico Scanzano, in programma mercoledì. Sul terreno di gioco di “La Martella” a Matera, il Miglionico di Paterino non potrà perdere punti al cospetto del Latronico. In casa, il team materano è meno incisivo che in trasferta. Occorre, quindi, un'inversione di tendenza. Non dovrebbe avere problemi, a domicilio, l'Atletico Scanzano che punta al nono successo consecutivo tra le mura domestiche, contro il
Lagopesole. Scorrendo la classifica del torneo regionale cadetto, in coda sono in programma tre match avvincenti. Il primo vedrà opposti il Grottole ed il Varisius Matera; a Pescopagano sarà, invece, di scena lo Sporting Montalbano. La squadra ionica dello squalificato Diazenna giocherà poi mercoledì prossimo, in casa, contro il Latronico. Infine, si affronteranno due squadre che vengono da un periodo molto negativo, vale a dire il Vitalba e la Santarcangiolese. Questi sono i calciatori squalificati nel precedente turno di campionato: Giovanni Toscano (allenatore del Pescopagano) fino al 24 febbraio, Cosimo Diazenna (allenatore dello Sporting Montalbano) fino al 17 febbraio; Catello Esposito (Real Tolve): 3 giornate; Arcadio Roselli (Pescopagano), Pasquale Fortunato (Santarcangiolese): 2 giornate; Massimo Giordano (Miglionico), Ma-
Pinuccio Camelia del Tolve
rio Cirigliano (Moliterno), Valerio Benedetto (Real Tolve), Giuseppe Bitetti (Santarcangiolese), Marco Gallitelli (Santarcangiolese), Rocco Sergi (Sporting Montalbano), Alessandro Genovese (Viggiano): 1 giornata. do.pa.
Sport
Allievi regionali 19ª giornata
Sabato 14 febbraio 2009
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Giovanissimi regionali 19ª giornata
Real Campagna, occhi Il Minozzi guarda sul secondo posto con interesse a Potenza Sfida da seguire a Picerno. c’è il Don Bosco MATERA - Ormai raccontare la marcia delle prime due della classe sta diventando monotono. Pure nella diciottesima giornata le due battistrada hanno vinto e così hanno insieme tagliato quota 47. Tutti guardano al traguardo dei 50 punti a cui potrebbe arrivare per primo il Padre Minozzi. Con l'Invicta Matera impegnata a Rapolla, tutti gli occhi sono puntati sul comunale di Potenza dove la squadra di Michele De Pietro è ospite della Dedalo. Non è un incontro facile, anzi è una di quelle sfide dove il pronostico non è affatto certo. La Dedalo è la terza forza del torneo, ha racimolato ben 33 punti che la pongono in una situazione di tutto rispetto e questo a Policoro lo sanno. La sfida della diciannovesima giornata è guardata con molta attenzione dalla compagine policorese che sa che per vincere questo girone c'è bisogno di vincere anche questa partita. Scendendo la classifica, subito dopo le prime, si incontra il Santamaria che ritornato alla vitto-
ria punta a ripetersi a Genzano. Una gara assai difficile attende la squadra di Piero Pronesti perché è ormai noto che il team di Tommaso Terranova tra le proprie mura difficilmente lascia campo agli avversari. Più facili gli impegni delle due squadre più in forma del momento e per la Vultur Rionero e il Bella Calcio, le sfide contro, rispettivamente, il Picerno '81 e la Pro Murese, possono rappresentare una ulteriore spinta verso quel terzo posto a cui puntano in molti. Tra queste c'è anche l'Assopotenza che sconfitto in casa nel turno precedente proverà a fare bottino pieno a Montescaglioso e allontanarsi così dal Policoro 2000 che cambiata la gestione tecnica vuol sfruttare il turno casalingo per ritornare a festeggiare i tre punti. L'avversario della compagine del duo FinamoreLeone è il Varisius, avversario alla portata della squadra ionica ma anch'esso bisognoso di punti che gli possano evitare di essere risucchiato nelle zo-
ne paludose del fondo classifica da dove stanno tentando di uscire la Don Bosco e il Lauria che al “Macchia Giocoli” proveranno a superarsi in un match dai molteplici significati. sport@luedi.it
TURNO DI RIPOSO PER IL TORNEO BERRETTI
POTENZA - Dopo le fatiche di Bernalda, l'Assopotenza si riposa e diventa spettatore di una giornata che non comprometterà la classifica della squadra di Leo Albano tranne se il Real Peppino Campagna non dovesse vin-
cere a Montescaglioso. In quel caso la formazione di Salvatore Di Biase salirebbe di nuovo al secondo posto e accorcerebbe il distacco dall'Invicta che resterebbe sempre capolista con 41 punti, e questo perché il team di Savio Acquasanta ospita il Melfi per quella che può essere considerata un'amichevole di lusso. Detto delle prime gli occhi sono puntati sulla sfida di Policoro tra il Padre Minozzi e il Doria; potrebbe essere la gara della definitiva consacrazione della compagine di Giovanni Prete che avvicinerebbe l'Assopotenza e guarderebbe con occhi diversi anche l'Invicta Matera. Non è una novità osservare la squadra di Filippo Quinto nelle zone alte della classifica e nelle ultime partite Caldararo e compagni stanno dimostrando tutto il loro valore che siamo certi verrà fuori anche contro il Doria, penultima forza di questo girone. Il Padre Minozzi vuole vincere per tenere a distanza l'Aviglianese che non dovrebbe avere problemi a battere lo Scanzano. I pronostici sono favorevoli al team di Vincenzo D'Andrea anche se l'undici di Massimo Lero-
se sta facendo ottime cose in questo periodo e molti nella società del presidente Franco Carlomagno sono molto fiduciosi. Tra Varisius e Dedalo si prospetta un incontro molto equilibrato con i materani che possono, e per certi versi devono, vincere questa sfida che permetterebbe loro di assestarsi in quel lotto di “grandi” dove il Varisius, almeno per i risultati raggiunti fino ad oggi, merita di stare. La zona calda della classifica è più calda che mai con ben cinque squadre in sei punti. Il Santamaria di Renato Marchitiello deve sfruttare il fattore campo perché se non batte il fanalino di coda le cose si complicheranno e anche di molto. Chiudiamo con una sfida tutta da seguire: in programma c'è PicernoPGS Don Bosco. Si gioca a Picerno, sul sintetico, e questo è un chiaro vantaggio(almeno a nostro giudizio) per la squadra di Nicola Petrullo che nelle ultime settimane ha ottenuto quei punti che le hanno permesso di risalire la china e di auto-convincersi che la vittoria è possibile anche con la Don Bosco. sport@luedi.it
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO
Provinciale
Regionale
Nazionale
Allievi
Giovanissimi
CATEGORIA
Juniores
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, complitati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
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Sport B Taratufolo: «Adesso possiamo veramente ambire ad un posto nei play off»
Sabato 14 febbraio 2009
Calcio a 5
Terza piazza da difendere Gara abbordabile col Messina per la Nigro Bng MATERA - Forte della terza posizione di classifica appena conquistata la Nigro BNG Deportivo Matera affronta, questo pomeriggio alle ore 16, il S.Peloro Messina. Una gara ampiamente alla portata dei ragazzi allenati da Angelo Bommino, un'appetitosa occasione per incamerare altri tre preziosi punti e, al contempo, stare alla finestra in attesa delle notizie comunque positive che giungeranno da Vibo Valentia e da Reggio Calabria. Sul campo della capolista, infatti, sarà di scena la Poiatti Mazarese, attualmente ad una sola lunghezza dalla squadra materana, mentre il Real Tremulini Reggio Calabria, anch'essa in quarta posizione, dovrà affrontare la seconda forza del campionato Aequa Gragnano. Un incrocio di scontri quanto mai favorevole, dunque, che potrebbe aprire ai biancoazzurri la strada addi-
rittura alla seconda posizione di classifica, oppure, e forse sarebbe la cosa migliore, allontanare a quattro lunghezze le attuali inseguitrici. Naturalmente occorrerà fare i conti con l'oste, ovvero il S.Peloro Messina: “All'andata abbiamo vinto con un secco sei a zero, domani (oggi per chi legge ndr) mi accontenterei anche di un modesto uno a zero per noi” - attacca così il discorso Nico Taratufolo, presidente della BNG Nigro Matera. “Questa settimana non ho potuto seguire molto la squadra a causa di alcune riunioni a cui ho partecipato, tutte in Puglia, in vista delle votazioni del Consiglio Direttivo del Calcio a 5 che si terranno il giorno 22 febbraio, ma mi sono preoccupato di sentire il mister Angelo Bommino il quale mi ha rassicurato sulle condizioni fisiche e mentali della squadra. In queste gare, non dico nulla di nuovo, il
rischio maggiore è quello di un approccio sbagliato: sottovalutare l'impegno potrebbe causare gravi dispiaceri, e in questa fase del campionato, considerata la nostra posizione di classifica, non ci possiamo permettere nessuna distrazione. Del resto abbiamo avuto già esperienze negative in precedenza con i due pareggi casalinghi con l'Acerra e la Paganese. Dopo la vittoria di sabato scorso a Pagani abbiamo la concreta possibilità di puntare a qualcosa d'importante, abbiamo i play off a portata di mano, tocca a noi saper cogliere l'occasione”. Non sarà della partita soltanto Paoliño il quale sconta la giornata di squalifica comminatagli dal giudice sportivo, mentre sono stati convocati i giovani under Michele Caione ed Alessio e Nico Gammariello. Annibale Sacco sport@luedi.it
B Battere lo Scafati per cancellare lo stop con il Siracusa
Spazio Relax, voglia di riscatto MATERA - Lo Spazio Relax Team Matera è chiamato, sul rettangolo di gioco di Scafati, al pronto riscatto dopo lo stop subito col Siracusa. Una battuta d'arresto imprevista ma anche temuta dal momento che la squadra siciliana è composta da giocatori di tutto rispetto. Resta la consolazione di aver constatato la vitalità dello Spazio Relax che, pur non raccogliendo punti, ha messo alle corde il Siracusa costringendolo ad una difesa affannosa. A riprova di quanto detto, infatti, i dirigenti siciliani, evidentemente insoddisfatti dalla condotta di gara della propria compagine, hanno deciso di esonerare il tecnico Giuseppe Spadaro. La speranza, dunque, è quella di vedere anche a Scafati la stessa squadra ammirata nel secondo tempo di sabato scorso poiché, sicuramente, i campani faranno di tutto per assicurarsi i punti salvezza, considerato anche il fatto che la diretta concorrente, Real Matera, potrà godere di tre punti gratuiti dal momento che il calendario prevede per gli altamurani lo scontro con il Catanzaro. “Sarà sicuramente una
battaglia perché se non vincono almeno le gare casalinghe sono davvero nei guai” ci ha detto l'allenatore dello Spazio Realax Nino Crapulli. “Noi faremo la nostra onesta partita cercando di non fare 'guerre' perché il campionato è ancora lungo e, con una rosa così ridotta, abbiamo bisogno di tutti i giocatori disponibili. Probabilmente lo Scafati adotterà una tattica aggressiva e dunque ci consentirà di attuare quella che è la nostra tattica attuale, ovvero difesa e ripartenza. L'unica assenza sicura è quella di Fabio Volpe, costretto per motivi di lavoro a disertare la partita, ma non sono preoccupato poiché il sostituto Vincenzo Laviola è guarito dall'infortunio alla mano e quindi è perfettamente abile. Sicuramente impiegherò ancora Nico Latorre il quale ha bisogno di giocare per tornare alla forma ottimale e, inoltre, darò ampio spazio a Sacco che nell'ultima gara non ha giocato neanche un secondo, e a Pavone che invece contro il Siracusa ha disputato una manciata di minuti”. a.s.
Sport 47 B1 Donne La Torrisi: «In terra calabrese non sarà una passeggiata» Sabato 14 febbraio 2009
A Rossano per vincere La Lore Lei va a caccia del successo pieno ANCHE SE in ogni caso non sarà decisivo, il match in programma questo pomeriggio (a partire dalle 17.30) in quel di Rossano Scalo potrebbe segnare un'importante svolta nella stagione della Lore Lei Potenza. Le biancorosse del tecnico di origini pugliesi Nino Gagliardi sanno bene di non poter lasciare per strada altri punti preziosi per tenere acceso il loro sogno di raggiungere il traguardo dei play-off, e per questo, in terra cosentina, scenderanno in campo con un solo obiettivo nella mente: la vittoria piena, quella da tre punti. A tentare di scombinare i piani di successo di Carrozzo e socie ci sarà una Icq Rossano che dal canto suo non sembra avere più molto da chiedere a questa B1: la squadra del tecnico Porretta, a quota 11 punti e che non muove la sua classifica (tra sconfitte, tre, e turni di riposo, due) dallo scorso 21 dicembre (quando passò facilmente a Messina), occupa una posizione di assoluta tranquillità in chiave salvezza, ma difficilmente riuscirà a scalare posizioni rispetto all'attuale nona piazza. Le motivazioni dunque, stasera, dovrebbero essere tutte dalla parte di Pericolo, Mascaro e compagne: che sul parquet del Palazzetto dello Sport di viale Sant'Angelo cercheranno di dimostrare, prima di tutto a se stesse, di essere davvero riuscite a buttarsi alle spalle il momento più complicato del loro torneo. Dopo l'esame superato a pieni voti (anche se non completamente attendibile) dell'ultimo turno contro il Montesilvano. «I presupposti per fare bene a Rossano penso ci siano tutti», dice alla vigilia del match, senza nascondere una certa fiducia, Vanessa Torrisi. «In questi giorni - spiega la schiacciatrice catanese della Lore Lei - ci siamo preparate a puntino e con ottima intensità per arrivare al top a questo impegno, che con quello della
prossima settimana contro il Lamezia potrebbe restituirci nuovo slancio. In un girone di ritorno in cui vogliamo confermare quanto di buono abbiamo fatto vedere nella prima metà della stagione». «Dopo la pausa e il facile match di sabato scorso aggiunge Torrisi -, ora è tempo di tornare ad affrontare impegni tosti. In terra calabrese non sarà una passeggiata, perché anche se non può più coltivare molte ambizioni, quello di Porretta resta un gruppo valido e da rispettare. E poi, come ormai sappiamo bene, ogni partita va interpretata con lo spirito giusto, visto che nessuno in questo girone ti regala nulla e c'è da battagliare su ogni campo». Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Uomini Due i rientri per la Virtus
Battere l’Acireale per restare in corsa Medica Center d’assalto al PalaPergola
Il tecnico Nino Gagliardi
B2 Uomini La Sidel è di scena in casa della capolista Nicosia
Una trasferta proibitiva TRASFERTA impegnativa contro i primi della classe, non solo per le difficoltà tecniche ma anche per la distanza che dovranno percorrere i lagonegresi. Quella contro il Nicosia è infatti una della trasferte più lunghe che la Sidel questa sera dovrà affrontare . Le “furie rosse” dei Siciliani dopo l'ultima partita occupano il secondo posto. Hanno ceduto lo scettro della prima posizione, tenuto per molto tempo, al Gela, dopo una vittoria all'ultimo soffio in un tie break che ha decretato la supremazia dell'Eurotec solo alla fine. Ora davanti il proprio pubblico i siciliani vorranno riprendersi il primato in classifica, contro un avversario quale i lagonegresi, che già nell'andata hanno battuto. Al Palasport infatti il Nicosia si impose per 3-1 in una secondo giornata di campionato dove la Sidel non disponeva dei suoi atleti al top e dove ancora si sentiva il peso della neo-promozione. Santiglia e i suoi hanno giocato con precisione, in quell'occasione, concedendo solo un set ai lagonegresi che ora, dopo aver accumulato esperienza, vorranno fare il proprio gioco. Compito che sicuramente non sarà facile al cospetto di un avversario che dai pronostici ha sempre dichiarato di voler vincere il campionato per ritornare in B1. Il Nicosia ha una grossa tradizione nella pallavolo italiana e quest'anno è in B2 dopo aver disputato molti campionati di B1. Fin ora i siciliani hanno vinto 11 partite su 14 disputate, facendo re-
Il tecnico Stigliano
gistrare le tre sconfitte tutte al tie break. Gli uomini di Stigliano per oggi, dovranno cercare di non lasciare molto vantaggio ai siciliani, cercando di guadagnare almeno un set per poi poter pensare a disputare un tie break finale. Compito non semplice per la Sidel ma il verdetto finale spetterà solo al campo.
Scalcione e Cavaccini della Medical Center Potenza (Mattiacci)
È LA PARTITA del ritorno in campo, dopo la squalifica, di Vincenzo Scalcione, ma anche quella della conferma, nel ruolo di libero, di Domenico Cavaccini. La Medical Center torna al PalaPergola per il primo dei due turni interni consecutivi che potrebbero assestare in modo deciso la sua classifica, opposta stasera (si gioca dalle 18.30) a una Kerakoll Acireale un po' in ambasce nell'ultimo periodo. I catanesi, capaci di ottenere un solo punto dalla nona giornata in poi, sono precipitati ai margini della zona rossa del girone. Un motivo in più, per la Virtus, per non fidarsi di un'avversaria che appare alla portata ma che potrebbe dare tutto, e anche qualcosa di più, per ribaltare il pronostico sfavorevole. Come spiega il rientrante Scalcione: «Sarà fondamentale partire subito con la giusta cattiveria, per mettere in chiaro i valori tecnici sul parquet e non concedere loro alcuna possibilità di crederci». «L'Acireale - fa notare lo schiacciatore materano - cercherà di costruire in casa la sua salvezza, visto che passare sul loro campo non è
semplice. Anche noi lì, all'andata, facemmo fatica. Ma credo proprio che questo pomeriggio di fronte ai nostri tifosi, e forti del recupero della migliore condizione psico-fisica, non dovremmo avere troppi problemi». Anche perché il morale, dopo il felice esito della trasferta di sette giorni fa a Ragusa, è tornato decisamente alto in casa rossoblù. I ragazzi di coach Draganov hanno ripreso ad allenarsi in un clima di grande fiducia e a pieno organico (eccezion fatta per Vittorio Sergio), con il ritorno in palestra pure di Luca Genoino. Mentre sul fronte libero le garanzie che Cavaccini ha dato, al suo esordio, contro il Molino di Sicilia sembrano lasciare tutti piuttosto tranquilli, per il resto della stagione, nel clan virtussino. «Domenico - spiega Scalcione se l'è cavata egregiamente, confermando di potersi adattare piuttosto bene a un ruolo che ha nelle sue corde. Ora sarà importante affinare i meccanismi in seconda linea, dopo di che potremo andare avanti con fiducia con questo assetto». lu.ca.
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Sport B2 Donne Il tecnico Galtieri: «Obiettivi opposti per le due squadre»
Sabato 14 febbraio 2009
Time Matera d’assalto Al PalaSassi arriva il Puntotel Sala Consilina B2 Donne, la Planitalia Montescaglioso prova a schiodarsi da quota sette punti MONTESCAGLIOSO- La Planitalia Montescaglioso, per la diciannovesima giornata di campionato, questa sera si reca sul campo dell'AS Benevento Volley, gara che avrà inizio alle ore 18.30. La squadra montese è affidata da una settimana alla guida del tecnico montese Egidio Motola, il quale ha fatto il suo esordio stagionale nell'ultima gara giocata e persa, contro la Cofimar Battipaglia, per 31. Le ospiti campane hanno restituito alla Planitalia il risultato con il quale le montesi all'andata avevano espugnato il campo battipagliese. La scelta di puntare su Motola si può definire come una soluzione interna visto che nelle ultime settimane quest'ultimo aveva assunto l'incarico di secondo allenatore della Planitalia. Lo stesso Motola, da alcuni anni, è componente lo staff tecnico della società montese ed in passato è già subentrato ad altri tecnici della squadra di Montescaglioso. Con l'avvento del poco più che trentenne allenatore montese, sale a sei il numero di tecnici avvicendatisi alla guida tecnica della squadra, anche se in realtà sono sette, considerato che in un'occasione la squadra è stata guidata da Pina Di Fonzo, rientrata in organico proprio in occasione dell'ultima sfida. Prima di Motola la Planitalia era stata guidata dal tecnico brindisino Adolfo Rampino, arrivato a Montescaglioso a metà dicembre 2008 per sostituire Giuseppe Fanelli, a sua volta tornato il 23 novembre dopo aver iniziato la preparazione estiva. In merito all'ultima gara disputata, la sconfitta maturata contro la squadra di
Battipaglia ha significato la sesta consecutiva, serie iniziata dopo la vittoria, per 3-2, colta sul campo dell'ultima in classifica Ostuni. Le avversarie odierne del Benevento vengono proprio dalla vittoria, per 3-0, colta sul campo delle brindisine, tre punti che hanno permesso loro di raggiungere quota 32 in classifica, ben lontane dalle zone più calde nelle quali si ritrova invischiata la Planitalia Montescaglioso, ferma ormai da settimane al penultimo posto con 7 punti. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Regiane Falsarella
C Donne Esame Volley Group per il Giardini e Ambiente Lavello
Bata, trasferta a Bernalda RIPRENDE il campionato di volley di serie C femminile. Dopo la sosta della settimana scorsa, domani si giocherà la quattordicesima giornata che vedrà impegnata la capolista Bata Livi Volley Potenza sul parquet del Ricci Costruzioni Bernalda. Per le ragazze del capoluogo sarà la seconda trasferta consecutiva dopo quella “amara” di Sapri dove è arrivata la prima sconfitta di campionato per tre set ad uno. La gara di domani si annuncia anch'essa abbastanza insidiosa per il Bata Livi che incontrerà il Bernalda che è quarto in classifica e reduce dalla brillante e rotonda affermazione interna contro la Recs Esco Volley Group Matera. Il match metterà in palio tre punti importanti per entrambi i sestetti che sicuramente daranno il massimo per portare a casa l'intera posta. Fischio d'inizio alle ore 18 presso il Pala Galilei di Bernalda. Per quanto riguarda l'altra leader del raggruppamento, l'Ascas Volley Sapri, la quattordicesima giornata prevede il match casalingo contro il Marcone Muro Volley. Per il team campano si annuncia una gara facile considerando che la squadra murese occupa l'ultimo posto in graduatoria con un solo punticino, quello guadagnato nella quinta giornata per la vittoria sul Dvd Moda Volley Bella per tre set a due. Il Sapri, galvanizzato dalla preziosa affermazione di due settimane
fa contro il Bata Livi, proverà a portare a casa altri tre punti importanti sperando in un passo falso dell'altra capolista, il Bata Livi, per mantenere solitario il comando della graduatoria. La partita si giocherà alle ore 18.30 presso il Polifunzionale della cittadina tirrenica. Sarà di scena lontano dalle mura amiche il Giardini e Ambiente Lavello, seconda forza del campionato alle spalle del Sapri e del Bata Livi; la compagine lavellese sarà ospitata dalla Recs Esco Volley Group Matera. Momento positivo per il team potentino che nell'ultima gara ha sconfitto lontano da casa la Tua Assicurazioni Potenza, meno tranquille le materane reduci dal ko esterno contro il Bernalda. Per le padrone di casa l'obiettivo è la vittoria, utile sia al morale che alla classifica. Il match avrà inizio alle ore 17.30 presso il Pala Lanera. Infine, per quanto riguarda la Tua Assicurazioni ci sarà lo scontro interno con il Dvd Moda Volley Bella. Match tra due compagini che occupano le zone basse della graduatoria.; la Tua Assicurazioni è terzultimo con dodici punti, mentre il Bella penultimo con nove. I pronostici vanno tutti a favore della formazione di casa che sicuramente proverà a non farsi sfuggire una ghiotta occasione per far punti. Fischio d'inizio alle ore 18 presso la palestra della scuola Sinisgalli. lo.tor.
MATERA - Oggi in casa contro la Pontotel Sala Consilina, per la Time Volley si profila la terza vittoria consecutiva. Le avversarie che affronteranno le atlete di coach Tommaso Galtieri in classifica hanno 23 punti, due punti sopra la zona retrocessione. Tenteranno di giocarsi la gara e sperare di ottenere punti ma in questo momento, la Time sembra che abbia imboccato la strada giusta per conseguire con una serie di risultati positivi. Comunque bisogna scendere sul parquet del Palasassi concentrate, dare subito una impronta per come deve essere l'andamento della gara. Dello stesso parere è coach Galtieri che ci conferma lo stato di forma della squadra. Coach pronti per questa gara e per un'altra vittoria?
Galtieri e sotto la Troiano del Sal Consilina ex di turno
«Noi siamo pronti, ma da adesso in poi le gare sono tutte più difficili, dobbiamo considerare gli obbiettivi per cui si lotta. Noi per i play off, mentre la Puntotel per la retrocessione e come obbiettivo è più importante il loro, sicuramente verranno per ottenere il massimo, mentre noi dobbiamo continuare nelle vittorie perché non ci si può permettere di perdere ulteriore terreno vista la situazione di classifica, noi ci troviamo nel mezzo tra le squadre che vogliono agganciarci come Tranto e Scafati che distano a 4 e 6 punti, mentre noi distiamo di un punto dal Salerno al secondo posto e 7 dal Trani prima in classifica. Questo ci fa capire che non possiamo permetterci di perdere. Comunque dopo la prestazione contro il Tuglie ho visto la squadra che volevo, e lo stesso atteggiamento lo vorrei sempre. Ho visto le ragazze giocare alla perfezione, hanno recepito l'atteggiamento giusto e la giusta concentrazione per
affrontare le partite, in questo modo lottando su tutti i palloni, con pochissimi fatti, alla fine non c'è ne per nessuno. Va anche sottolineato che noi abbiamo rispetto per gli avversari, ma non possiamo sbagliare». Gli allenamenti e la condizione generale della squadra è buona? «La settimana è stata proficua, la Bonfiglio è rientrata, la Di Blasi si allena da martedì dopo essere stata anche lei influenzata, ma sono in ripresa e la condizione fisica generale è davvero buona. Dopo l'ultima prova data dalle ragazze sono fiducioso al massimo. Poi dobbiamo aspettare i risultati delle altre, per vedere di riuscire a rosicchiare qualche punto anche se preciso che noi dobbiamo fare il nostro, non aspettiamo favori da altri». Non rimane che andare ad assistere l'incontro che si terrà questa sera alle ore 19 al Palasassi con ingresso libero. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
C Uomini, il Sapri-Maratea è di scena in casa del Moliterno E' TUTTO pronto per la quattordicesima giornata del campionato regionale di serie C di volley maschile. Questo pomeriggio si disputeranno due delle quattro gare previste da calendario. Ad aprire le danze sarà il match tra la Global Aism Potenza e la Pallavolo Matera. Sarà una gara importante più che altro per i materani che hanno ancora qualche residua speranza di terminare la stagione al primo posto; il divario dal gradino più alto è di quattro lunghezze, mentre sei sono ancora i punti in palio. Per la Global Aism, invece, c'è solo da guardarsi alle spalle. La formazione del capoluogo occupa il terzultimo posto con nove punti, altrettanti in meno dalla quarta, la Pallavolo Moliterno, ormai impossibile da raggiungere e una sola lunghezza in più del Policoro. Il match avrà inizio alle ore 18.30 presso la palestra Caizzo di Potenza. Sempre questo pomeriggio si giocherà l'incontro tra la Pallavolo Moliterno e il Callipo Maratea - Sapri. Brutta gatta da pelare per il sestetto moliternese che troverà sul proprio cammino un Callipo forte del terzo posto e dell'ultima vittoria, in ordine di tempo, contro il Policoro. Per i marateoti sarà necessario vincere per coltivare ancora il sogno di agguantare la seconda posizione occupata dalla Pallavolo Matera che ha quattro punti in più. L'obiettivo di scalare la classifica è identico anche per il Mo-
literno che ha ancora tutte le carte in regola per chiudere la stagione al quarto posto. La gara si giocherà alle ore 19 presso la palestra dell'Itgc di Moliterno. Si svolgeranno domani, invece, le ultime due gare della quattordicesima giornata. La prima della classe, Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria ospiterà la Co.Gil. Costruzioni Policoro. Sulla carta la gara per i laurioti non appare assolutamente impegnativa; il Policoro, infatti, occupa il penultimo posti in classifica con otto punti, ben venticinque in meno del sestetto potentino che ha voglia di mantenere la testa della classifica non regalando punti a nessuno nelle ultime due gare della regular season. Il match avrà inizio alle ore 18.30 presso il Polifunzionale D'Amico. Impegno interno per quanto riguarda la Megacom Amatori Potenza che farà gli onori di casa all'Edil Loperfido Matera in una gara che si annuncia tutta in discesa per i locali: quarta è la Megacom con ventuno punti, mentre l'Edil Loperdido chiude la classifica con sole due lunghezze. Una gara da vincere, dunque, per i potentini intenzionati ad incamerare quanti più punti possibili nelle ultime due gare di campionato. Fischio d'inizio alle 18.15 presso la palestra comunale di via Bramante di Potenza. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Sport
Sabato 14 febbraio 2009
Prevendita a gonfie vele
Oggi l’ultimo allenamento
PREVENDITA sostenuta quella prevista per il derby di domani pomeriggio tra la Levoni Potenza e la Bawer Matera. Presso Info&Tickets di Potenza i tifosi si stanno recando numerosi per acquistare il prezioso tagliando per la partitissima di domani al Pala Pergola. Tante le richieste, giunte nell'agenzia tanti i desideri di tutta la società Potenza 84 Levoni che punta ad un numero considerevole di tifosi per il derby con i cugini materani. La sfida di domenica stuzzica e non poco il popolo potentino della pallacanestro che sente il confronto con la squadra allenata da Claudio Corà e intende spostare con il proprio apporto l'ago della bilancia verso la formazione di Luigi Gresta. La tifoseria potrà prelevare il tagliando (è prevista la giornata bianconera, niente tessere e abbonamenti omaggio) fino a questa mattina alle 13. La tifoseria è in fermento, striscioni, slogan e sorprese non mancheranno dal primo al quarantesimo minuto per sostenere i cestisti di Gresta. f.menonna@luedi.it
POCHE novità nella marcia di avvicinamento della Bawer Matera al derby di domani contro il Potenza. Anche ieri allenamenti intensi per la truppa di Corà che al gran completo e a porte chiuse ha avviato la marcia di avvicinamento verso la gara di domani. Un occhio al risultato ma uno anche alla classifica avulsa che alla lunga potrebbe avere una grande importanza per questo Matera sconfitto all’andata per 84-77 dai cugini potentini al termine di una sfida a dir poco rocambolesca con numerosi colpi di scena da una parte come anche dall’altra. Il Matera chiuse sotto di 17 punti a metà gara ma con una grande rimonta riuscì ad agguantare il pareggio al suono della terza sirena. Poi il finale che vide prevalere una Levoni che in quelle circostanze si è mostrata più cinica e puntuale. Proprio in virtù di quel risultato oggi la Bawer deve guardare anche alla differenza canestri. Vincere è la priorità ma agguantare anche il +8 e la differenza canestri sarebbe praticamente perfetto. p.quarto@luedi.it
I tifosi della Levoni
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Il tecnico Claudio Corà
A Dilettanti Palombita: «Abbiamo cinque gare “facili” per agguantare i play off»
Il derby in mano ai bomber Corvino: «Sensazioni positive, possiamo farcela» QUI BAWER MATERA
QUI LEVONI POTENZA UN DERBY, il match che vale la stagione, una partita da vivere con il giusto spirito e la determinazione dei giorni migliori. Levoni PotenzaBawer Matera sarà una sfida intensa, maschia e piena di agonismo, come ogni partita di questo tipo insegna. Due squadre, due filosofie di gioco, un solo risultato, la vittoria. I complessi che scenderanno sul parquet del Pala Pergola domani pomeriggio saranno chiamati a misurare le proprie passioni e ambizioni in una partita di grande interesse sul piano tattico e agonistico. Levoni Potenza e Bawer Matera cercano i punti del riscatto di una stagione piuttosto incolore. La Levoni Potenza reduce da una striscia negativa di sei partite, ha tutta l'intenzione di vendere cara la pelle e recitare il suo ruolo in una partita dalle mille ambizioni ed emozioni. I giocatori, la dirigenza, l'ambiente in generale è apparso stufo di ricevere i complimenti per le ottime gare disputate ma di non avere quella gratificazione necessaria, chiamata vittoria. Una vittoria che la squadra di Luigi Gresta cerca con il massimo impegno e la determinazione dei giorni migliori sperando di superare una compagine, quella capitanata da Francesco Longobardi che sicuramente getterà sul parquet di Contrada Rossellino tutto l'ardore agonistico necessario a battersi contro la Levoni. Attenzione in difesa, gestione dei ritmi in attacco, motivazioni e rimbalzi saranno la chiave di lettura di
una sfida che va oltre le logiche della classifica e fa del campanile il suo punto di forza imprescindibile. Tanti gli attori protagonisti di una gara che mette in campo le due lucane, deluse da un campionato impervio e ricco di insidie. Giancarlo Palombita, guardia della Levoni Potenza ha parlato delle caratteristiche del derby affermando: “Credo sia una partita difficile, non possiamo nasconderci. Dobbiamo vincerla anche se pen-
«Dobbiamo evitare la loro velocità»
so sarà estremamente difficile superare i cugini della Bawer Matera”. Il Pistolero parla di altri fattori e della Bawer: “Sono convinto che se il gruppo di Corà gioca con intensità e attua il corri e tira diventa osso duro per tutte le formazioni. Bisogna stare attenti e cercare di evitare i giochi in velocità di Longobardi e compagni”. Il giocatore triestino parla della Levoni sostenendo: “Dobbiamo vincere la partita. Abbiamo tanta rabbia in corpo per aver perso gare dominate fino al trentottesimo minuto. Siamo stanchi di ricevere gli elogi a fine gara dei nostri avversari. Dirigenti, squadra e tecnici sono stufi di perdere partite incredibili. Ora ci aspettano cinque gare sulla carta facili, Matera, Sant'Antimo, Palestrina, Firenze e Molfetta, dobbiamo sfruttare il calendario e fare i punti necessari per raggiungere i play-off”. Palombita chiude la sua analisi affermando: “In chiave tattica sarà una gara difficile. Siamo tutti uniti per raggiungere il successo. Non bisogna mollare e tenere duro in questo momento. Il derby può essere utile per noi in chiave futura”. Palombita ha inquadrato perfettamente quella che è l’importanza di questa partita, anche in chiave classifica. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
«Le sensazioni sono molto positive. La vittoria è un obiettivo alla portata». Valerio Corvino non si nasconde, il conto alla rovescia in vista del derby è oramai entrato nella sua fase più calda. La Bawer è pronta per provare a centrare il primo colpo esterno della stagione e proverà a farsi guidare al meglio dal suo condottiero: «è un periodo di sensazioni positive, il primo quarto contro Osimo mi sentivo davvero bene. Ho sentito finalmente le cose girare tutte per il verso giusto e i risultati si sono visti. La squadra era in buona condizione e ho trovato la misure di conclusioni e passaggi. Anche per questo sono alquanto ottimista sul risultato da poter raggiungere domenica contro Potenza. Spero di poter continuare su quella scia anche nel derby di domenica. Sappiamo che è una partita importante per il nostro futuro e anche per il valore che la gara riveste. Proveremo a regalarci il primo blitz esterno stagionale, sarebbe davvero fondamentale». Corvino ovviamente non ci pensa proprio a sottolineare le qualità di questo Potenza che malgrado le difficoltà dell’ultimo periodo è comunque stata in grado di far molto male ai materani nel girone di andata: «loro vanno a folate con giocatori come Ruggeri che stanno facendo una stagione straordinaria. Hanno un forte entusiasmo e noi dovremo essere bravi a trovare i ritmi giusti per riuscire a contrastarli nella maniera migliore. Sotto il profilo mentale noi veniamo da un successo che ci ha dato un minimo di tranquillità, forse rispetto al Potenza stiamo un tantino meglio ma vista anche la posizione di classifica credo non potremo permetterci di abbassare la guardia. Dobbiamo stare attenti al Potenza che vorrà, come noi uscire da una
situazione difficile». In questo momento il derby e la classifica sono le due motivazioni per le quali il match acquista una fondamentale importanza. Matera atteso poi da due partite casalinghe consecutive contro Sant’Antimo e Palestrina proverà a sfruttare al massimo il calendario pur di riuscire a vincere e battere il Potenza. La sfida si presenta incerta, difficile ed equilibrata. «Sappiamo bene il valore che questa sfida mantiene per i nostri tifosi e cercheremo di riscattarci di fronte al risultato dell’andata». Corvino è molto motivato e lo diventa ancor di più quanto gli comunichiamo che si annuncia una numerosa presenza di sostenitori materani al PalaPergola forse addirittura duecento unità: «è una bella notizia che mi fa molto piacere e ci
carica. Devo dire che si tratta di una presenza preziosa come quella che abbiamo avuto anche ad Ostuni. Lì i tifosi erano circa una sessantina ma ci hanno sostenuto molto e devo dire che noi li abbiamo sentiti. Sono stati importanti in quel tipo di partita, è per questo che un sostegno come quello domenica al PalaPergola può risultare fondamentale per l’esito della partita». La Bawer del resto non vuole lasciare nulla di intentato e proverà a cambiare definitivamente la propria stagione con una buona notizia e due punti determinanti per il futuro e la classifica. Potenza resta il nodo fondamentale per la stagione di questo Matera. E’ davvero l’occasione per cambiare definitivamente il passo. La partita decisiva. Quella della svolta. Quella più importante. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
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Sport B Donne Coach Sanza deve fare a meno della Rubino e della D’Arenzo
Sabato 14 febbraio 2009
Tris negativo da evitare Dopo due ko la Basilia sfida il Battipaglia GARA casalinga per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nel sesto turno della poule promozione femminile del campionato di serie B/1. Le lucane, reduci da due ko consecutivi e orfane di Stefania D'Arenzo e Francesca Rubino affrontano questa sera al Pala Pergola di Contrada Rossellino il team della Carpedil Battipaglia alle 20:30. Partita di cartello per la compagine di coach Marilia Sanza che deve invertire il trend negativo onde evitare di scivolare ancora in classifica. L'ambiente si è ricompattato dopo la sconfitta di Pozzuoli, gara che ha segnato forse il punto più basso di questo ultimo periodo per la squadra potentina. Il quintetto di Marilia Sanza dovrà sudare le proverbiali sette camice per avere la meglio su un quintetto, quello campano, reduce dalla positiva prova di sette giorni fa contro il Città Futura Roma vinta dalle salernitane con il punteggio di 72 a 66. Organico di tutto rispetto per le campane, con la presenza di Bo-
Il tecnico Marilia Sanza
na, Fidassi, Potolicchio e Miccia. Per Carla De Rosa e compagne il match di questa sera assume i contorni di una gara molto delicata. Il team potentino punta tutte le sue carte sulla compattezza del gruppo e la solidità mentale, punto di forza della squadra lucana nel corso delle prime tre gare della poule promozione. Il confronto di questa sera sarà arbitrato dai signori Viselli e Cardano di
C2 Retrocessione La Lucos deve sfruttare il turno casalingo MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso cercherà di sfruttare il fattore campo, sinora rispettato in suo favore due volte su due, incontrando la capolista Basket Capua (CE), gara in programma questa sera alle 19, presso il Palauditorium “Karol Wojtyla” (arbitri Ferrara e Guarino di Avellino). Il Basket Capua sinora ha sempre vinto nelle prime quattro partite del girone di andata. I campani, infatti, guidano con 8 punti e sono reduci dalla vittoriosa trasferta, (risultato 66 a 65), a Casalnuovo di Napoli, ospiti dell'ultima in classifica Basket Team Pellicano. E' diverso l'esito dell'ultima gara per i montesi: in occasione della terza trasferta stagionale, sul campo del C.A.P. Nola, è arrivata la terza sconfitta, per 76 a 61. I nolani, grazie ai due punti conquistati contro la squadra di Montescaglioso, la raggiungono a quota 4 punti in classifica. Prima della gara con la Lucos Ingest il Nola era riuscito a vincere una sola volta, nuovamente tra le mura amiche, contro il Basket Team Pellicano. La squadra montese, guidata in panchina dal tecnico Michele Di Gioia, può recriminare con se stessa per non essere riuscita a portare a casa i primi due punti esterni dell'andata del Girone Retrocessione di serie C2. La squadra del presidente Rocco Santarcangelo, infatti, aveva iniziato in maniera positiva il match in terra campana, dapprima chiudendo il primo quarto in vantaggio di tre punti (16-19) e poi andando all'intervallo lungo con un vantaggio di 4 punti (31-35). La sconfitta è poi maturata realmente nell'ultimo quarto, quando la squadra montese, come riconosciuto obiettivamente dal dirigente Lino Santarcangelo, “non ha giocato come doveva commettendo errori stupidi e dando la possibilità al Nola di poter raccogliere il quarto punto in classifica che li porta alla pari della Lucos Ingest”. Se da un lato la Lucos Ingest Montescaglioso incamera la sconfitta, dall'altro deve far tesoro della fase positiva della prestazione nolana, cercando di evitare, già dalla gara con la capolista, cali evidenti che potrebbero rivelarsi fatali per l'esito della partita. La squadra montese, come le sarà raccomandato dal suo tecnico, dovrà giocare come sa e con la mente libera da qualsiasi timore, con la consapevolezza di incontrare una squadra che non è insuperabile; la capolista capuana, infatti, sul campo dell'ultima in classifica ha portato via i due punti realizzando un solo punto in più dei suoi meno quotati avversari.Se la Lucos Ingest ripeterà le belle prestazioni casalinghe con Casapulla e Gieffe Casavatore il Capua dovrà faticare parecchio per fare risultato al PalaWojtyla. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Roma. Il quintetto lucano ha lavorato duramente in palestra, cercando di smaltire la delusione della sconfitta patita a Pozzuoli. Proprio il coach Sanza ha parlato delle caratteristiche del confronto affermando quanto segue: “Ci aspetta una gara complicata. Le campane rispetto alla sfida disputata al Pala Zauli hanno maggiore grinta ed entusiasmo. Mi auguro di rivedere in campo la migliore Basilia”. Il coach delle biancoazzurre parla di altri fattori: “Non avremo a disposizione D'Arenzo che tornerà ad allenarsi con la squadra a partire dalla prossima settimana. La sfida si presenta assai difficile per noi. Le mie ragazze devono fare bella figura. Non ammetto errori per questa partita. Dobbiamo migliorare sul piano del gioco”. Parole forti quelle pronunciate da Marilia Sanza che non necessitano di ulteriore commento. La gara di questa sera non va assolutamente fallita, onde evitare ulteriori sorprese. f.menonna@luedi.it
D, prove di fuga per la Lepore
Gaudiano della Pielle
TUTTI in campo nel quarto turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket. Le gare si giocano tutte oggi pomeriggio. Si parte dalla sfida del Pala Montagnola di Salandra tra il Basket Zagaria Salandra e la Levoni Potenza. Due squadre in cerca di punti pesanti si affrontano in una sfida che richiamerà l'attenzione verso il match. Le due squadre scendono in campo alle 17. Tre le partite in programma alla Palestra Vito Lepore di Potenza. Si comincia con il confronto delle ore 16 tra la Cestistica Renudo Vito Lepore e la Lucana Salumi Picerno. Favoriti gli atleti di coach Salvatore Della Monica che potranno contare sull'apporto sempre decisivo di Alessandro Galella per imporre ritmi e determinazione in campo agli amaranto picernesi, guidati dal solito, puntuale cecchino Tirone. Alle 18, invece si affrontano il Ciumnera Basket Potenza e la Cestistica Bernalda. I complessi di Michele Montemurro e Busco puntano al successo. Per farlo dovranno evitare errori e distrazioni che potrebbero risultare fatali e complicare i piani di risalita ai due team. Partita equilibrata almeno stando alle sensazioni della vigilia. Alle 20 si affrontano il Cus La Cartotecnica Potenza e la Climacenter Datacontact Matera. I complessi di Antonio Luongo e Luciano Cotrufo saranno in campo in una gara molto interessante e ricca di suspence. I due team promettono battaglia ed emozioni nel corso di una sfida che non mancherà di suscitare interesse verso i quintetti guidati da Cerverizzo e Ambrico. Chiude l'interessante programma del quarto turno di ritorno la sfida del Palasassi di Matera, tra la Co.Re.Ma. Virtus Matera e la New Olimpia Pallacanestro Melfi. Il match avrà inizio alle 20 e vede gli atleti di Antonio Conterosito partire favoriti. Le due formazioni si sfidano per due punti utili in chiave classifica. Osserva il turno di riposo l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture di Salvatore Brenna. Due punti, nel sabato di San Valentino, gli innamorati del basket potranno seguire con maggiore appeal la giornata di campionato. sport@luedi.it
Sport
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Pallanuoto B Uomini Basilicata Nuoto in vasca contro il Nautilus
«Bloccare Alessi e Cacia» Questa la ricetta di De Rosa per battere il Catania SFIDA esterna per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nel quinto turno di andata del campionato maschile di serie B di pallanuoto maschile. I ragazzi di Francesco Silipo saranno opposti al Nautilius Catania, questa mattina nella gara che avrà inizio alle 12:15. La compagine biancoverde, reduce dalla bella prova contro il Messina di sette giorni fa non fa mistero delle ambizioni di successo al cospetto degli etnei e scenderà in vasca al completo per sfidare il Nautilius. Partita molto importante per gli uomini di Silipo che puntano senza mezzi termini a superare i catanesi, che vantano elementi in grado di impensierire ogni organico, il riferimento va al centrovasca Cacia e al forte cecchino Alessi. Due giocatori che incutono timore e rispetto in casa potentina. Silipo ha parlato chiaro alla sua squadra nel tentativo di superare anche il Nautilius Catania, avversario che pur non avendo una classifica eccellente non va assolutamente preso sotto gamba. La squadra potentina peraltro si è allenata intensamente in questa settimana puntando tutte le sue carte sui giochi in fase offensiva e sulla rapidità di conclusione in attacco. Ne deriva che ogni fase del match sarà verosimilmente decisiva. I giocatori biancoverdi sono apparsi sicuri e consapevoli della propria forza in questa settimana e hanno preparato il match con il consueto test del giovedì sera alla Piscina Felice Scandone di Napoli contro il Pomigliano. Il test ha dato utili indicazioni alla squadra, conscia dell'importanza della posta in palio. Tutti disponibili in casa biancoverde per questa sfida. Il gruppo caro al presidente Roberto Urgesi è partito ieri sera in nave alla volta di Catania dove arriverà nella prima mattinata. Josuè De Rosa, palla-
notista di rendimento dei biancoverdi ha parlato della gara odierna sottolineando: “Abbiamo l'opportunità di vincere la partita, affrontando un team alla nostra portata. Le nostre condizioni fisiche e psicologiche sono davvero eccellenti. In questa settimana ci siamo allenati meticolosamente”. De Rosa parla delle insidie del match: “Il Catania punta tutto su Alessi e Cacia, due giocatori di spessore. Entrambi hanno avuto esperienze in serie A/2 e vanno assolutamente bloccati”. L'analisi del giocatore campano si spinge verso la chiave tattica: “Cercheremo di sfruttare ogni occasione. In difesa abbiamo la possibilità di mettere in crisi i catanesi, poi sarà il contropiede a darci utili riscontri”. f.menonna@luedi.it
Hockey A2 Stasera a Sarzana alle 20.45
La Raro Matera si gioca le sue possibilità per il salto di categoria
Josuè De Rosa nella foto di Andrea Mattiacci
Basket B Donne Bernalda vittorioso nel recupero col Bisceglie
Pink, ora tocca al Santeramo BERNALDA - Incredibile Pink! Perde in ca- complessivo di circa 30 punti a partita, coasa con la diretta concorrente S. P. Vernotico diuvate sul parquet da altre brave cestiste e nel recupero infrasettimanale della gara come le pivot Francesca Di Fonzo e Antoinetcol Bisceglie va a vincere a domicilio di una te Koenis, e le ali Giovana Di Gregorio, Simodelle big del campionato. La sfida di merco- na Di Mauro e Ilaria Martinelli. Insomma un ledì sera, giocata al PalaLosito di Corato per buon complesso quello guidato in panchina dal tecnico Lella, un team che, la indisponibilità del palazzetcome le lucane, cerca la miglioto biscegliese, ha visto le ionire posizione in vista della griche prevalere per 43/48 al terglia playout per giocarsi la salmine di una gara sempre convezza nella fase finale del tordotta in testa e nella quale hanneo; per questo motivo le ionino brillato le star “rosa” Monche devono subito smettere i fetesano (15 punti), Melchiorre steggiamenti della bella vitto(11) e Palmieri (11), queste ulria di qualche giorno fa e contime due autrici tra l'altro di 3 centrarsi sull'impegno di dobombe a testa. Ma non c'è temmani che, se condotto vittoriopo per cullarsi sugli allori, dosamente a termine porterebbe menica (ore 19.30, arbitri Mazla squadra del presidente Cozilli e Loiodice di Corato) si giospite su un buon gradino della ca al PalaParadiso di Santeraclassifica. Classifica che nel mo contro l'unica squadra che frattempo vede la Pink passare finora le bernaldesi hanno batdall'ultimo al penultimo posto; tuto al PalaCampagna (46/44); poca cosa, dirà qualcuno, ma le ragazze di coach Paradiso La Montesano non è esattamente così, perché avranno il compito, arduo ma in un campionato nettamente non impossibile, di frenare il prevedibile furore agonistico delle pugliesi tagliato in due tra le prime quattro e le altre, desiderose di portare a casa due punti im- anche guadagnare una piccola posizione di portanti per la classifica e di vendicare la vantaggio sulle dirette concorrenti alla salsconfitta dell'andata. Da tenere d'occhio, tra vezza può essere determinante. le avversarie, le due terribili sorelle ToscaGiovanni Palmieri no, Sabrina e Lorena, capaci di un bottino sport@luedi.it
TUTTO pronto per la prima sfida play-off di hockey su pista. Questa sera, la Raro Pattinomania Matera sarà di scena a Sarzana per giocare la prima gara della poule promozione in serie A1. Un match importantissimo per capitan Barbano e compagni che in settimana si sono preparati non tralasciando nessun particolare pur di portare a casa l'intera posta in palio. Contro la formazione ligure non sarà una gara facile e proprio per questa ragione mister Massari ha deciso di raddoppiare le sedute settimanali di allenamento. “Ci siamo allenati tutti i giorni spiega Roberto Vivilecchia. Sia il mister che noi abbiamo intenzione di strabiliare ancora, per questa ragione abbiamo lavorato tanto e con la massima attenzione. A Sarzana vogliamo fare il colpaccio e per ottenere i tre punti saranno necessari tanto impegno e tanta determinazione”. In settimana, diverse sono le strategie anti-Sarzana che mister Massari ha studiato insieme al gruppo tra le quali c'è la probabilità di schierare una difesa a zona preferibile sulla pista del centro ligure che è in gomma e molto scivolosa. “Abbiamo lavorato molto sulla difesa a zona considerando che a Sarzana c'è una pista in gomma dove diventa difficile esprimere un gioco fluido. Dovremo cercare di basare la nostra tattica sui contropiedi e sulle ripartenze rapide che ci possono permettere di essere più incisivi. Sarà importantissimo iniziare con il piede giusto questa nuova avventura e provare a portare a casa, in queste battute iniziali, quanti più punti possibili anche perchè abbiamo più partite in casa. D'altronde il Sarzana è in fase
Roberto Vivilecchia
calante, sembra stia attraversando una crisi psicologica proprio dalla sconfitta rimediata contro di noi”. La Pattinomania, a differenza delle altre formazioni che partecipano ai play-off, non sarà pressata dall'assillo della vittoria a tutti i costi. Inoltre, le avversarie potrebbero sottovalutare l'impegno contro i materani che, invece, ne potrebbero approfittare. “Tutti ci danno per perdenti - conclude Vivilecchia - quindi, sicuramente, le squadre attrezzate per la serie A1 (come il Sarzana, ndr) ci sottovaluteranno; questo potrebbe avvantaggiarci perché avremo uno stimolo in più per dimostrare di non essere inferiori a nessuno. Crediamo veramente in questo sogno, e faremo di tutto per entrare nella storia dello sport della città di Matera”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Libri e letture
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I PIÙ LETTI
Il comportamento della luce di Nik Kelman
In Italia
L’ossessione del ricordo
ANDREA CAMILLERI Un sabato, con gli amici Mondadori -E 17.50 2) STIEG LARSSON La regina dei castelli... Marsilio -E 21.50 3) STIEG LARSSON Uomini che odiano... Marsilio -E 21.50 4) JOHN BOYNE Il bambino con... Marsilio -E 21.50 5) STIEG LARSSON La ragazza che giocava... Camilleri Marsilio -E 21.50 6) ERRI DE LUCA Il giorno prima... Feltrinelli - E.13.00 7) STHEPHENIE MEYER New Moon Mondadori -E 17.80 8) GEORGES SIMENON Le campane di Bicetre Adelphi -E 16.50 9) STHEPHENIE MEYER Eclipse Fazi -E 18.50 10) STHEPHENIE MEYER Breaking down Fazi -E 19.90 Boyne 1)
La depressione uccide il sentimento tra Alexander e Laetitia di ISABELLA MARCHIOLO
In Basilicata STHEPHENIE MEYER Twilight Fazi -E 17.50 2) STHEPHENIE MEYER Breaking down Fazi -E 19.90 3) STIEG LARSSON La regina dei castelli... Marsilio -E 21.50 4) STIEG LARSSON La ragazza che... Marsilio -E 21.50 5) ERRI DE LUCA Il giorno prima... Feltrinelli - E.13.00 6) ENZO BIANCHI Il pane di ieri Einaudi -E. 16.50 7) BRUNONIA BARRY La lettrice bugiarda Garzanti -E 18.60 8) DONATO CARRISI Il suggeritore Longanesi - E. 18.60 9) MARCO TRAVAGLIO Per chi suona la banana Garzanti - E. 16.60 10) ADRIANO SOFRI La notte che Pinelli Sellerio -E. 12.00 1)
De Luca
Carrisi
RACCONTARE la fine di un amore come un trattato scientifico, con tanto di teoremi, dimostrazioni e grafici esplicativi. Esorcizzare la caducità di un sentimento con l'esattezza della scienza, destinata a fallire davanti al puro, inspiegabile dogma. Dopo il controverso “Girls” (dove uomini ossessionati da giovani corpi andavano a caccia di ragazzine) lo scrittore inglese Nic Kelman, nella cui formazione c'è una laurea in scienze cognitive, esplora “Il comportamento della luce”.E precisa che questa è una storia d'amore, perché non ci siano equivoci sulla strisciante e via via oppressiva presenza di un'arrogante comprimaria tra i due protagonisti: la depressione. Nel romanzo (edito in Italia da Fazi come il precedente), Alexander è sconfitto dalla malattia che colpisce Laetitia portandola via, dissolvendola lentamente dalla realtà. Un male più che mai oscuro, anche nella sua metaforica parabola in contrapposizione con la luce che Laetitia, prima di svuotarsi, produce ed emana. Nella tradizione classica del romanzo d'amore contemporaneo - quello, andando a ritroso negli anni '80, di uno Scott Spencer, o, più avanti, dell'argentino Alan Pauls Kelman si abbandona a tutte le cervellotiche sfumature di un excursus sentimentale in-
timo, quasi un diario emotivo che si disperde nei mille rivoli di un monologo interiore. Alexander è innamorato, gli è dunque concesso di indugiare pedantemente sulla fisicità dell'amata, sui dettagli della loro passione sessuale, sui nomi dei suoi cosmetici. In Italia uno scrittore lo farebbe lasciando qualche timoroso paletto, con lo spauracchio castrante dell'editing. Ma d'amore, e soprattutto di un amore moribondo, si può parlare soltanto così. Disordine, fili interrotti e salti temporali sono d'obbligo. Il lettore si districa nel labirinto della memoria di Alexander tentando di ricostruire la narrazione dai frammenti disseminati qua e là. Ed è un
continuo gioco di specchi: scopriamo realtà, storie e personaggi che sembrano assodati e invece diverranno confutabili. Per esempio che Laetitia è una modella ispanica che si occupa anche di finanziamenti per progetti equosolidali, che ha una famiglia numerosa e ambigua; che Alex è un regista di spot pubblicitari; che i due vivono in un ambiente glamour, hanno un cane e almeno due case arredate alla moda; che fanno sesso in modo divino. Lo zapping tra passato e presente è frenetico, molte domande del lettore non avranno risposta. Ma la piacevole sorpresa è che Kelman ha previsto tutto con tecnica letteraria impeccabile: nonostante i voli pindari-
La copertina del libro
ci, la storia finirà irreggimentata in un suo regolare status romanzesco. A scombinare le carte, intanto, è arrivata la depressione, che crivella Laetitia di incomprensibili vuoti e la trascina nel baratro. L'amore si trasforma in un ricordo vagamente intelligibile, perduto nel deserto che lo ha prosciugato. Neanche la gioia di una gravidanza riuscirà a deviare il drammatico epilogo della storia. Alex studia l'origine e l'evoluzione del male senza trovare una soluzione, ma non gli resterà che l'ossessiva memoria. E un'unica certezza scientifica: “Ricordate che eravamo innamorati”. Nic Kelman Il comportamento della luce Fazi editore pagg. 350 - euro 18
Novità
Come sopravvivere al campionato di calcio STEFANO Barbetta, “Come sopravvivere al campionato di calcio” (Morellini Editore). Per quanto amici/mariti/fidanzati ci abbiano provato, le regole del pallone rimangono sconosciute alla maggior parte delle donne: certo esistono tifose dotate di regolare abbonamento alla squadra del cuore, o fan sfegatate di quel calciatore, ma nella quasi totalità dei casi i meccanismi che regolano il fuorigioco raggiungono picchi di difficoltà inimmaginabili. Per questo Barbetta presenta la guida per diventare vere esperte: niente più richieste di
cene a lume di candela la sera del Derby (che, ca va sans dire, NON si può perdere), o gaffe sul «dodicesimo in campo» (talvolta il pubblico, più spesso l'arbitro). Il libro include una fondamentale «guida alla convivenza» con le principali tipologie di tifoso, spiegandone i comportamenti tipici. Ideale alleata di ogni tifoso maschio, questa guida porterà ogni donna a un livello superiore, dotandola di tutte le competenze necessarie – anche solo per commentare acidamente con il proprio compagno la scollatura domenicale di Ilaria D’Amico.
ROSA CON HUMOUR
SENTIMENTI GLI EROI BORGHESI E DOLENTI DI GIORGIO MONTEFOSCHI
L’ULTIMO DIVERTENTE LIBRO DELLA CUCCIARI
L’amore che costringe a scegliere
Meglio un uomo oggi
di PAOLO PETRONI «NON è obbligatorio essere felici sempre», afferma Laura nel momento in cui lascia l’amante per dedicarsi alla famiglia e a un marito che le vuole bene. La vita è fatta anche di scelte, che possono aprire avventure o riportare in una situazione protettiva, che possono accendere e acuire sentimenti e sensazioni o invece lavorare sul tempo e la profondità di essi. Gli eroi borghesi di Giorgio Montefoschi appartengono a questa seconda possibilità e sembrano farsi avvolgere da Roma, dai suoi colori, variazioni climatiche, scorci e riferimenti abitudinari, tra i Parioli e Piazza Farnese, come in un bozzolo accogliente in cui avvertire lo scorrere placido della vita. Tutto questo viene comunicato e costruito con un procedimento di scrittura per accumulo, direi in controtendenza letteraria, rispetto ai ritmi veloci, all’impressionismo di tanta narrativa odierna. Accumulo di descrizioni, di riferimenti, di notazioni
che riguardano le condizioni atmosferiche, il variare delle stagioni come delle ore del giorno, delle luci, del vento, del cielo, che sono talmente sostanza del racconto, nell’alternarsi con i fatti e i dialoghi in cui si riverberano, dandogli spessore e temperatura, che non appaiono quasi mai ridondanti e finiscono per dare un loro ritmo e musicalità alla lettura. A questa prima sorpresa, perchè portata sostanzialmente più avanti che nei precedenti libri di Montefoschi, ne segue un’altra: questa Roma protettiva chiude i personaggi nel loro mondo, presi dalle loro sensazioni e sentimenti, estranei a tutto quello che accade attorno a loro, storia e cronaca di mezzo secolo non proprio tranquillo, visto che, diviso in quattro parti temporali, il romanzo parte dal 1956 e arriva al 1998. Il romanzo, la cui scrittura ovviamente data
da alcuni anni, esce comunque in questo momento di crisi profonda, economica e sociale, di sbandamento e paura per il futuro della gente, a sottolineare l’importanza della famiglia, dei sentimenti, del costruirsi affetti duraturi, per allontanare, per non avvertire le avversità della vita. Certo i protagonisti di Montefoschi appartengo alla borghesia agiata, già protetta dal suo censo, ma la metafora vive comunque, grazie al suo modo di raccontare, insinuandosi leggera nel lettore, anche se un pò ci manca una maggiore apertura al mondo, qualche cedimento maggiore nei protagonisti contro cui combattere per riconquistare la tranquillità perduta, come una scelta vissuta e sofferta. Pietro, per esempio, che vive il suo amore per Laura da quello platonico della giovinezza, fino a quello della furia dei sensi della maturità, quando i due si reincontrano, trova una donna che
«Non è obbligatorio essere sempre felici»
La copertina del libro
prende le decisioni per lui, mentre la fatalità sempre in agguato aiuta la soluzione. E quando dieci anni dopo comparirà, con gli stessi occhi verdi della madre, la figlia di lei, Maria, e i cuori sembreranno riaccendersi, tutto sarà più ambiguo, segnato per l’uomo dalla nostalgia d’altro, dal senso di colpa, dall'ambiguità della situazione e per la differenza d'età. Sempre, insomma, con una nota di nostalgica malinconia, come se ci fosse un'impossibilità (un’impotenza? una paura?) comunque a deragliare, a contrasto con questa società liquida in cui ci troviamo a vivere. Giorgio Montefoschi Due ragazze dagli occhi verdi Rizzoli editore pagg. 360 - euro 19,50
AVEVAMO lasciato Geppi su una spiaggia della Sardegna a brindare con l’ex compagna di scuola mancata sposa. All’ultimo minuto si era scoperto che il promesso sposo se la faceva con la testimone e quindi il matrimonio, spauracchio di Geppi e delle sue amiche ancora single, si era dissolto come una nuvola nel cielo d’agosto. Ma il gran sospiro di sollievo di Geppi, Stefania e Lucia, le tre amiche del cuore, sta per diventare un respiro di vero terrore: nella cassetta della posta è arrivata un’altra partecipazione, e questa volta l’annuncio è ancora più crudele: Lucia si sposa. Sì, proprio lei, la più romantica del trio, quella che crede davvero all’esistenza del Principe Azzurro, ha trovato l’Amore sotto forma di uomo. Dolce, simpatico, carino, affettuoso e, soprattutto, incredibilmente single, senza matrimoni falliti alle spalle né figli sul groppone. L’arrivo della partecipazione è un colpo al cuore di Geppi e innesca una divertentissima avventu-
La copertina del libro
ra che indaga in modo leggero sulla natura dei rapporti fra donne. Cosa succede quando una delle amiche del cuore trova marito e tu no? L’amicizia femminile regge anche quando è sottoposta alla prova del “tradimento” a scopo matrimoniale? Geppi Cucciari traccia un divertente profilo della donna contemporanea: autoironica, romantica ma con l’orologio biologico appeso al collo. Geppi Cucciari Meglio un uomo oggi Mondadori editore pagg. 238 - euro 17.00
Libri e letture
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IL LIBRO DELL’INDIANO VIKAS SWARUP DA CUI È TRATTO IL FILM THE MILLIONAIRE IL FILM “The Millionaire” del regista inglese Danny Boyle, uno dei successi cinematografici più fortunati della stagione in corso, è tratto dal romanzo dello scrittore indiano Vikas Swarup “Le dodici domande”, edito in Italia da Guanda (pagg. 273, euro 15, trad. Mario Fillioley). Un romanzo-tutto, che circoscrive un mondo, impossibile da rinchiudere in un genere. Ricchissimo, che attraversa gli stili, tutto ambientato in India ma in varie città. Il protagonista, che si definisce un “orfanello idiota”, è un trovatello, scaricato da neonato una notte di Natale dentro una cesta, e raccolto in un orfanotrofio. Il suo nome, impostogli dall’istituto – Ram Mohammad Thomas – tradisce lo sforzo di mediazione multirazziale per fare in modo che il giovane possa piacere a tutti, indù, cristiani e musulmani, e non rischi d’essere estromesso da alcuna comunità per motivi religiosi. Divenuto cameriere, a diciotto anni, Ram risponde esattamente, incredibilmente, a dodici difficilissime domande del concorso TV “Vuoi Vincere Un Miliardo”. Il quiz è in mano a dei poco di buono, che fanno arrestare e torturare Ram accusandolo di aver barato. A salvarlo, accorre un’avvocata che prende a cuore la situazione e si fa raccontare passo passo com’è che si sia giunti a quel punto. L’avvocata visiona insieme al ragazzino la cassetta con il quiz, ed è questa la forma del romanzo, la falsariga. I due che guardano la registrazione del programma, e domanda per domanda, azionando il tasto “pause”, vanno a ritroso per spiegare quello che c’è dietro ciascuna domanda: un pezzo di vita pregressa di un diciottenne che ha già vissuto molto, perché la sua vita adulta è cominciata già quand’era bambino. Il romanzo è strutturato, robustamente, all’interno della cadenza capitolo/domanda; uno/una per ogni tappa d’una vita in cui il ragazzo ha acquisito ritagli di cultura miliardaria. Quella cultura incredibilmente minuziosa e fortunosa che lo porterà all’appuntamento con la ricchezza. Come ha fatto Ram ad acquisire quegli scampoli così casuali di cultura enciclopedica? È proprio la risposta a ciascuna di queste domande, a diventare pretesto per raccontare la sua vita. Ogni domanda, con relativa risposta esatta, trova spiegazione in un momento della vita avventurosa e disgraziatissima di Ram. Per combinazione sublime, in un’esistenza giovane e marginale, il cameriere è incappato in esperienze che danno risposte ai complessi quiz miliardari. Astrologia, cinema bollywoodiano, poesia, storia medievale, geografia. Tutto
Musica
De André interviste e articoli Una scena dal film The Millionaire di Danny Boyle e la copertina del libro
Dodici domande di un orfanello di GIANLUCA VELTRI sembra aver attraversato i miseri giorni del protagonista. Rubacchiando ovunque, orecchiando e tenendo gli occhi svegli, viaggiando spinto dalla fame e dalla sfortuna. E attraverso questo racconto, c’è il caleidoscopico affresco di un’India frastornante, traboccante di colori e ingiustizie. Con una capacità assai precisa di tratteggiare l’immane universo degli “slum”, delle baraccopoli, da Mumbai ad Agra a Delhi: sempre “lo
stesso ammasso di pannelli di metallo ondulato camuffati da tetti. Gli stessi bambini con la pancia gonfia che si rotolano nel fango insieme ai maiali, mentre le loro madri lavano le stoviglie nei canali di scolo”. E con un’idea della vita, del suo valore e delle sue prospettive, abbastanza diversa da quella che abbiamo noi in Occidente: “consideravo i soldi e la vita – riflette il giovane protagonista – allo stesso modo. Un accessorio a cui si poteva ri-
RACHIDA Dati (in foto), ultimo atto. Dalle copertine patinate in abito Dior alla biografia non autorizzata che esce oggi in Francia, la ministra della Giustizia francese continua a far parlare di sè, nel bene e nel male. Ma questa volta il ritratto che i due giornalisti Michael Darmon e Yves Derai (già autori di «Ruptures» su Nicolas Sarkozy e l’ex moglie Cecilia) fanno di lei in «Belle-Amie» non è per niente lusinghiero. La definiscono killer e intrigante, donna avida di potere, con l’hobby di rifornire la sua agendina di nomi che contano. I due si spingono lontano, fino a ipotizzare che sia stata la stessa Dati ad alimentare le voci sui non-padri di Zohra, la bimba nata all’inizio dell’anno, dopo una mediatica gravidanza ed i misteri sull'identità del padre. Semplicemente per mescolare le carte. «E' Aznar» avrebbe confidato lei stessa a Sarkozy. Ma l’ex premier spagnolo ha più volte smentito. I due lanciano allora un’altra pista che porta fino al Qatar: il padre di Zohra sarebbe il procuratore generale dell’Emirato, Ali Bin Fetais al-Marri. Ecco così spiegati i diversi
nunciare”. Ram ha imparato a imitare l’accento australiano, a parlare come i bambini autistici, a guidare i turisti nel Taj Mahal, a farsi benvolere e a mettersi nei guai, a rubare una fortuna e a donare quella stessa fortuna a chi è più bisognoso, a razziare nell’immondizia e a non fidarsi mai della polizia. Infine il bene fatto torna indietro. Il libro, che è anche il racconto di una grande storia d’amore e di bontà, svela solo in fondo il motivo per
cui il ragazzo partecipa al quiz, condotto da una banda di delinquenti senza scrupoli: la voglia di vendicarsi. Il candore elementare, la sfortuna colossale, la spiritualità irriflessa fanno di Ram uno dei personaggi più densi della nuova letteratura indiana. Quella debitrice al maestro Salman Rushdie. Vikas Swarup Le dodici domande Guanda editore pagg. 273, euro 15.00
EDITO UN VOLUME POCO LUSINGHIERO CHE RACCONTA LA SUA STORIA
Tutti contro la bella Rachida Dati la ministra della Giustizia francese e misteriosi viaggi di andata e ritorno della ministra tra Parigi e Doha e che hanno dato da scrivere ai media. Sembra inoltre che – scrivono i due – M'Barck, il padre della Dati, operaio marocchino immigrato in Francia, abbia scoperto soltanto dai giornali che la figlia era in attesa. Da allora non si parlerebbero più. Per i due giornalisti, l’ascesa sociale della ministra da una casa popolare di banlieue alla place Vendome, ed ora caduta in disgrazia, è degna di un Rastignac del XXI secolo, il protagonista del romanzo di Maupassant «Bel-Ami» al quale si sono ispirati. Rachida «ha calcolato tutto, organizzato tutto, strappato o derubato». Il suo me-
todo? «Faccia tosta e seduzione». Di lei il sarkozista Brice Hortefeux avrebbe detto: «Si sa come è andata avanti, a spintoni. In questo è una professionista, per il resto è il vuoto assoluto». Nel 2005 «entra nel cuore della Sarkoland’': Cecilia, ex Sarkozy, vola a Petra per raggiungere l’amante, Richard Attias. Il presidente chiede allora l’aiuto di Rachida che «invia decine di sms al giorno a Cecilia» e ne «approfitta per attirarsi le buone grazie del patron». E così è. Nel 2008, quando Sarkozy sposa Carla Bruni, Rachida avrebbe provato a fare un «voltafaccia» sparendo bruscamente dalla vita della ex premiere dame.
La copertina del libro
di VITTORIO PIO ADESSO che il grande baccano delle celebrazioni è alle spalle si può tornare con calma sull'enorme statura del personaggio. Fabrizio De André, dopo aver segnato la storia della musica italiana con versi indelebili e personaggi di straordinaria efficacia, continua a vivere nei suoi dischi quasi sempre perfetti, di certo mai azzardati. Le sue fanciulle in fiore, i suoi suonatori, i suoi ultimi sulla terra e le sue strade aperte sul mare ci hanno astratto da un quotidiano se non ipocrita quanto meno banale. La sua lingua viaggiante ci ha liberati dalle catene della libertà precostituita. La sua poesia in musica ci ha regalato una finestra viva sull'amore e la morte, la rabbia e la guerra, la pietà e la solitudine. In questo caso c'è un viaggio nel "personaggio pubblico e privato" che era Fabrizio, attraverso le sue parole ai giornali di allora (molti davvero introvabili adesso), le foto in prima, i titoli più o meno lusinghieri che ne hanno accompagnato la straordinaria carriera, le aspre critiche nei confronti dei contenitore senza contenuto come San Remo, il buio della prigionia in Sardegna e la luce della liberazione sofferta insieme alla compagna innamoratissima Dori Ghezzi. Uno strumento davvero prezioso che scorrerà in un attimo. Sassi - Pistarini De André Talk. Le interviste e gli articoli della stampa d'epoca Coniglio editore pagg. .415 - euro 26
L’ANGOLO DELLA NOVELLA di ALBERICO GUARNIERI IL NOME di Alphonse de Lamartine è noto soprattutto per una nutrita produzione poetica che, nonostante i limiti imposti dall'adesione ai canoni di certa eleganza formale cui egli, contrariamente a molti altri artisti romantici non volle mai rinunciare, conquistarono l'immaginario dei lettori del tempo, con i quali seppe instaurare un rapporto profondo. Pochi, però, ricordano che Lamartine fu autore di un testo memorialistico, Les Confidences, laddove è tracciato un affascinante itinerario della memoria ricco di svariati episodi: fra questi, il più significativo è rappresentato dalla storia d'amore con Graziella, una bel-
Le confidenze di Lamartine lissima corallaia di Procida, dietro la quale si celerebbe l'avvenente madame Charles, un'antica amante del poeta. La vicenda, staccata in seguito dal corpo de Les Confidences, diventa una lunga novella pubblicata nel 1852, ora in Graziella, a cura di C. D'Agostino, Milano, Garzanti, 1995. Il protagonista sta compiendo un viaggio in Italia che, di città in città, lo porta a Napoli: qui viene raggiunto da un amico e, successivamente con l'occasione di una
gita in barca, conosce un marinaio e la di lui figlia, Graziella. Come era prevedibile, la ragazza si innamora del viaggiatore e, per questa ragione, respinge un pretendente peraltro provvisto di una posizione economica alquanto solida: cosicché, ella pensa di nascondersi a Procida, luogo per lei simbolico, in quanto teatro del primo incontro con il 'seducente' francese. Sennonché, il giovane riesce a rintracciarla, ed ella finalmente gli rivela d'esserne inna-
morata: complice la bellezza dei posti, raffigurati mediante toni vibranti, anche lui è convinto di corrispondere tali sentimenti, per cui ha inizio un legame molto intenso, caratterizzato soprattutto dalla dedizione incondizionata di Graziella nei confronti dell'amante. L'idillio è, però, bruscamente interrotto dall'inatteso arrivo dell'amico che comunica al protagonista la volontà della madre in merito al suo sollecito rientro in
Francia: poiché derogare è impossibile, egli parte non prima di aver scritto una lettera destinata alla fanciulla, nella quale spiega le ragioni del suo agire. Nonostante le accorate missive tramite cui Graziella lo invita a tornare da lei, egli continua a restare nella propria patria, fino a quando riceve la notizia dell'ormai imminente morte della ragazza che lo lascia «annichilito, con la sua lettera in mano, fino allo spuntar del giorno»: a partire da questo momento, il ricordo di lei e il desiderio di espiare la sua colpa, lo accompagneranno per sempre, infliggendo alla sua «fibra intima» una «ferita che non guarirà mai del tutto», e che non gli permetterà più di innamorarsi.
Cultura&Spettacoli 54
Sabato 14 febbraio 2009
Da Lagopesole alla ribalta nazionale
Carnet
La cover band della Pausini conquista il palco del casinò
Elys a Casa Sanremo di LUCIA NARDIELLO LAGOPESOLE - Il prossimo Festival della Canzone Italiana tra luci e ombre, polemiche e grande spettacolo sarà un'occasione unica ed irrinunciabile, il palcoscenico più grande per l'esibizione di un giovane gruppo di Lagopesole. Si tratta della cover band Elys canta Pusini. Occhio alla serata del 19 febbraio quando il gruppo di ragazzi del Vulture di esibirà sulle scene di Casa Sanremo proprio nei locali dove è sempre andato in diretta il dopofestival. Casa Sanremo è alla sue seconda edizione, e prevede all'interno dell'esclusivo privé del Casinò la realizzazione di un contenitore di eventi spettacolo, buon bere e grandi degustazioni liguri e di tutto lo stivale unitamente alla grande musica di Radio Kiss Kiss emittente ufficiale. Un'occasione unica da afferrare al volo per la cover band Elys canta Pausini supportata dalla grande esperienza dell'agenzia Eurocast production management e del suo responsabile Donato Lorusso. Un gruppo di giovani affiatato con una vasta esperienza di piazza alle spalle. Recente è l'esperienza del tour estivo 2008 che ha fatto tappa in numerose città lucane e delle regioni limitrofe. Sempre acclamati a gran voce dal pubblico l'esibizione del gruppo si distingue per la precisione e l'attenzione al particolare. Ad essere ripro-
posto è l'intero concerto di Laura Pausini, non solo nella scaletta ma anche e soprattutto nelle scene e nei cambi d'abito per ricreare un evento unico che crei nello spettatore l'illusione di trovarsi di fronte la grande artista in persona. Ed in quanto a voce ci siamo. Elys ha una bellissima voce che ricorda molto quella della cantante di Solarolo e se vogliamo un po' le somiglia anche, di certo in tutti gesti studiati dai clip dell'artista vincitrice del prestigioso Grammy Awards. Una passione per la musica che nasce sin dalla più tenera età per tutti i componenti della band che hanno studiato sodo per vedere realizzato il sogno, la passione della vita. Oltre ad Elys il gruppo è composto da Geffry Lorusso alle tastiere, Vito Genovese alla chitarra, Gabriele Santamato al basso, Pierlugi Delle Noci alla batteria, Carmen Lorusso e Lella Manzella per il coro. Iscritta al conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza Elys ha coltivato la sua passione proseguita con la BLU Orchestra con una formazione rigorosamente dal vivo. La scelta ricade sulla Pausini perché racconta Elys: «vengo folgorata dall'umiltà, il sacrifico e la semplicità, la tecnica vocale, e la sua carriera artistica». Non resta che incrociare le dita ed aspettare la sera del 19 quando la grande opportunità busserà alla porta del gruppo rigorosamente made in Basilicata. cultura@luedi.it
La lucana “Elys canta Pausini” impegnata in un concerto
L’intervista Gli “Effetto luce” in scena per illuminarla POTENZA - Una dimostrazione sul palco di intensa euforia con l'obiettivo di entusiasmare il pubblico. Rendersi protagonisti di un clima capace di suscitare emozioni in ciascuno spettatore. Questi sono gli ingredienti che caratterizzano gli “Effetto luce”. Una voce sobria sostenuta da travolgenti rulli di batteria, scatenate vibrazioni di chitarra e galoppanti strimpellate di basso in grado, secondo i membri della band potentina, di illuminare la scena. Perché vi chiamate “Effetto Luce”? «Tutto è nato per caso. Abbiamo voluto richiamare quell'atmosfera spettacolare regalata dai fasci di luce emanati in ogni perfomance dai riflettori. Abbiamo colto l'occasione, quindi, per darci un significato che è quello di illuminare sempre la scena». Da quanto operate nel panorama musicale?
«La band è nata circa un anno fa partecipando a diversi appuntamenti proponendo un genere oramai quasi andato via negli anni come il rock and 'roll ed il blues». Quali le difficoltà in regione per ottenere successo? «In Basilicata, esistono gruppi veramente bravi e che fanno molti sacrifici nelle loro produzioni e non sempre riescono a sfondare in questo campo. Colpa delle poche opportunità che non consentono, a noi artisti, di farci conoscere». Quali sono i vostri progetti futuri? «Stiamo lavorando con forte passione per la realizzazione di un singolo. Abbiamo, in aggiunta, tutte le ambizioni possibili per prendere parte in futuro a qualsiasi concorso. Intanto, rimaniamo attivi ad organizzare le altre nostre esibizioni». Alessandro Sileo
Cinema di MARIA PINTO RIONERO - E' stato il film di Nuri Bilge Ceylan, una coproduzione Turchia-Francia-Italia con Yavuz Bingöl, Hatice Aslan, Ahmet Rifat Sungar, Ercan Kesal, Cafer Köse a chiudere con successo la XII mostra cinematografica “Cinetica 2008-2009” organizzata dal Cineclub “De Sica”, presieduto da Donato Labella, in collaborazione con l'associazione “Sacco” e con il Cinit Cineforum Italiano. “Il Cinema Sguardo sul Mondo” è stata la denominazione della rassegna che ha richiamato un numeroso pubblico presso il Cine Teatro Vorrasi ogni mercoledì per la visione di capolavori cinematografici quali: La Classe, Pranzo di Ferragosto, Miracolo a Sant'Anna, La Terra degli uomini Rossi, Pa-Ra-Da, La Rabbia di Pasolini per concludersi con Le Tre Scimmie. Un'umanità senza speranza governata solo dal denaro e dal potere politico è questa la trama che ha per protagonisti un marito, una moglie, un figlio. Ognuno chiuso nella propria solitudine. Il film drammatico, si apre con una strada di notte dove un uomo viene investito da un'auto ed ab-
Cala il sipario su Cinetica 2009 Le tre scimmie chiude la rassegna bandonato. Qualcuno però ha visto la targa dell'automezzo che è di proprietà di un uomo politico il quale, per evitare lo scandalo che troncherebbe la sua carriera, chiede al suo autista di autoaccusarsi dell'incidente. Resterà in carcere per poco tempo, sua moglie continuerà a ricevere il suo stipendio e, al momento del rilascio, ci sarà per lui un'ingente ricompensa. L'uomo accetta. Da quel momento sarà la moglie ad andare a riscuotere divenendo l'amante del politico e suscitando i sospetti del figlio adolescente. Quando il marito tornerà la tragedia incomberà sul nucleo familiare. Il titolo del film turco del
regista di Uzak (che nel 2003 vinse il Grand Prix nonché il Premio per i due attori protagonisti) è molto significativo: "Le tre scimmie". Come per le protagoniste della famosa favola c'è chi non vuole vedere, chi non vuole sentire e chi non vuole parlare. In un mondo sempre più amorale e distante da un sentire che non si basi sulla convenienza immediata, i tre affrontano gli eventi chiusi nella propria separazione. Il marito accetta per denaro di finire in prigione senza condividere questa grave decisione con la compagna della propria vita, la moglie sente riesplodere una sensualità che sembrava essersi dis-
solta con una bellezza ormai sfiorita grazie all'incontro con chi detiene un simulacro di Potere che eserciterà anche su lei trattandola come un oggetto… Il figlio adolescente è il solo, anche se chiuso in un silenzio quasi impenetrabile, a cercare disperatamente un modo di reagire a ciò che potrebbe apparire come ineluttabile. Lui, in fondo, ha ancora dei codici morali a cui rifarsi anche se lo condurranno alla scelta sbagliata. In un mondo in cui il potere politico e il denaro sembrano poter comprare qualsiasi cosa o persona la sua sarà una decisione devastante. Alla quale però il padre cercherà di porre rimedio utilizzando a sua volta gli strumenti appresi dall'esperienza che sta vivendo. Non sembra esserci speranza per l'umanità descritta da Ceylan a meno che sappia ritrovare la forza di affrontare il rimosso, quel figlio perduto ancora bambino che con la sua distante presenza potrebbe forse restituire almeno un po' di quella pace che tutti, anche inconsapevolmente, cercano. Magari anche solo poggiando un braccio su una spalla inquieta. cultura@luedi.it
Allo Ziggurat si balla “classic” MATERA - Dopo due settimane di attesa ritorna sabato il terzo appuntamento di “Dance classic”, la serata che ha riportato lo storico locale Ziggurat, situato nel cuore del centro storico di Matera, ai successi della migliore stagione degli scorsi anni. Un successo confermato dalla sempre maggiore affluenza di pubblico, che ha dimostrato di apprezzare la formula vincente dovuta alla curata selezione musicale da parte di Mr Frank, il dj di Ferrandina premiato in passato in diverse manifestazioni nelle quali si sono affrontati i più grandi artisti italiani della consolle. Mr Frank riesce a spaziare con grande sicurezza, considerata la sua esperienza, tra i vari successi degli anni '70, '80 e '90 che hanno animato il mondo della discoteca. Nella parte iniziale della serata la consolle sarà affidata al dj materano Bruno Nizza. “Dance classic” è un appuntamento della città dei Sassi da non perdere, per conoscere i ritmi e la musica che hanno animato le discoteche in passato. «Si tratta di una musica - ha dichiarato Mr Frank - che sicuramente avrebbe meritato maggiori riconoscimenti rispetto a quella proposta da gruppi più noti, come Villane People, Bee Gees ed altri del genere. Ma questi sono i misteri del mondo musicale». Lo Ziggurat assicura una accurata selezione all'ingresso e servizi curati in maniera impeccabile. Biagio Tarasco cultura@luedi.it
Musica senza confini all’Auditorium POTENZA - Domani, alle ore 19,30 a Potenza presso l’Auditorium del Conservatorio appuntamento con la XXII Stagione Concertistica organizzata da Ateneo Musica Basilicata l’Amministrazione comunale. “Musica senza confini” è il titolo di questo concerto proposto dalla Jugens Stutgard Chamber Orchestra diretta dall’americano Alexander Adiarte che offrirà tra l’altro l’ascolto del celebre concerto per oboe di Alessandro Marcello eseguito da Alberto Cesaraccio. Il programma prosegue con musiche Haendel, Carter e Shostakovic. cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli
Sabato 14 febbraio 2009
I misteri del cosmo Un rischio elevato ma che è possibile prevenire con un costante monitoraggio
di LUCIO SAGGESE Non vorrei entrare nel novero di coloro che, forse a corto di notizie o per attrarre l'attenzione, puntano su titoli ad effetto e annunciano imminenti cataclismi; neanche vorrei passare dalla parte di chi mette la testa sotto la sabbia per non vedere il problema rappresentato da un probabile impatto con un corpo celeste errante. Vorrei solo tentare di far chiarezza. Di oggetti che vagano nei paraggi della Terra ce ne sono, eccome. Ogni giorno circa 100 milioni di detriti interplanetari, con una massa complessiva di qualche tonnellata, entrano nella nostra atmosfera e, grazie a Dio, vaporizzano, lasciando al massimo una scia luminosa che noi chiamiamo stelle cadenti. A questo numero già considerevole va aggiunta la spazzatura spaziale dispersa dall'uomo e il caso dei due
LA TERRA SOTTO LA MINACCIA DI ASTEROIDI E METEORITI? satelliti scontratisi due giorni fa è emblematico. Rappresentano un reale pericolo per i voli spaziali, ma non per noi sulla Terra. Quando però la dimensione del detrito aumenta, allora le cose cambiano. Quelli più piccoli, che possiamo considerare ancora innocui, sono i meteoriti. Si tratta di grosse schegge di roccia, formatesi agli albori del Sistema Solare, tra i 4 mila e i 4500 milioni di anni fa. Raccoglierli e studiarli è importante perché sulla Terra non ci sono rocce così vecchie. Quando, catturati dalla forza di gravità del nostro pianeta, entrano nell'atmosfera, iniziano a perdere massa, si riscaldano a causa dell'attrito ed emettono luce, si spaccano in diversi pezzi,
rallentano considerevolmente la loro corsa e, giungendo al suolo, non fanno troppi danni. Nel 1996 un meteorite di parecchie decine di kg entrò nell'atmosfera, subì il rallentamento dell'aria e cadde nelle campagne di Fermo, scavando un cratere di soli 30 cm di profondità. Il pezzo ritrovato nel fondo del cratere pesava 10 kg. La caduta dei meteoriti quindi non è un evento improbabile, ma non è neanche devastante. Nello scorso secolo sul suolo italiano sono caduti in tutto 12 meteoriti e quello di Fermo è il terzo in ordine di peso. Su scala globale si calcola che ogni anno cade sulla Terra un meteorite di 2-3 metri di diametro. Discorso diverso è da fare
per i NEA, acronimo che sta per Near-Earth Asteroid. Gli asteroidi sono pianetini che ruotano intorno al Sole, tra Marte e Giove, in quella che si chiama la Fascia Principale. Sono numerosissimi e di dimensioni molto varie, dai pochi metri di diametro fino ai 1000 km di Cerere, il più grande. Non tutti però se ne stanno tranquilli nella Fascia Principale. Alcuni, vittime di un particolare gioco di forze gravitazionali dei pianeti vicini, sono proiettati anche verso la Terra, costituendo un vero pericolo, proporzionato alla loro grandezza. Un secolo fa, nel giugno del 1908, un asteroide roccioso di una sessantina di metri di diametro precipitò in Siberia, nella zona del ba-
cino del Tunguska: esplose a circa 6 km di quota sprigionando una potenza di 10 megatoni e spianò oltre 2000 chilometri quadrati di foresta, carbonizzandola. Non si ebbero vittime perché la zona era disabitata, ma l'onda d'urto di una simile esplosione è in grado di devastare un'area grande come la città di New York. La probabilità che un evento del genere si verifichi in un secolo è del 10%. Un asteroide ancora più grande, dell'ordine dei 100 m di diametro provocherebbe un disastro su scala regionale, ma non è un evento molto frequente: ne può capitare uno ogni 40.000 anni. Molto meno probabile è la caduta di un oggetto con dimensioni del km, come può
Il libro Palestina: «E’ una versione più snella pensata per la diffusione nelle scuole»
Melfi e il convento di Sant’Antonio nel nuovo volume di Padre Carlo di ALESSANDRO ZENTI MELFI - Nella sala Nitti Bovet è stato presentato il nuovo lavoro di Padre Carlo Palestina “Melfi e il convento di Sant’Antonio”. In realtà non si tratta di un vero e proprio nuovo lavoro, ma di una sorta di summa del libro già pubblicato nel 2007 “Melfi ed i frati francescani conventuali”. La motivazione che ha spinto Padre Carlo a questa pubblicazione è stata la voglia di donare alle scuole un piccolo spunto per una maggiore conoscenza del territorio, cercando di amalgamare e comprimere tutte le informazioni contenute del volume del 2007. Ricordiamo che Padre Carlo all'attivo ha i cinque volumi dedicati alla sua cittadina, Ferrandina, che nel lontano 1990 gli valsero il premio Basilicata; il volume dedicato a Ferrandina “Uggiano Vecchia”; i due volumi su “L'arcidiocesi di Potenza, Muro e Marsico”, ed ancora “Il Convento di San Francesco nella storia di Potenza”, “Il mondo rurale nella Valle di Vitalba”, “Fuochi albanesi nella provincia di Potenza nel secolo XVI”, “Monticchio il Cenobio la Badia il Convento”, “Il diavolo va in convento”. Le sue tante pubblicazioni della rivista “Radici”, rivista lucana di storia e cultura del Vulture, le collane “Conoscere il Vulture” ed i tanti lavori sul brigantaggio post-unitario. Accanto al vulcanico frate erano presenti il sindaco Alfonso Ernesto Navazio, il presidente della “Compagnia De La Terra Nova” Goffredo Pizza, il giornalista Rai Rocco Brancati ed il preside del Liceo scientifico Federico II di Svevia, Riccardo Rigante. «Sono orgoglioso di presentare il nuovo lavoro di Padre Carlo - afferma Goffredo Pizza- un uomo di grande cultura, un maestro nella ricerca delle fonti e nella sapiente maestria del divulgatore . A lui riconosco una grande passione più da “certosino” che da frate». «Tocca a noi -secondo il sindaco Navazio - ripristinare rendere vivo quello che il passato ci ha dato, Melfi è entrata a far parte delle città d'arte grazie anche al museo civico Palazzo Donadoni ed al castello con i suoi 46.000 visitatori ed una piccola anteprima, a breve ripartirà anche l'attività cinematografica». «Lavori come questi -ribadisce Rocco Brancati - devono essere divulgati per una conoscenza piena del territorio, la cultura è soprattutto produzione e non fruizione, e di questo ne è l'esempio Padre Carlo». «Padre Carlo ripercorre mille anni, le sue pagine recuperano e portano alla luce la storia di ogni paese che, a mio avviso - afferma il preside Rigante - va recuperata, perché in Basilicata c'è tanta storia, la troviamo sulle pergamene dove vengono fuori personaggi e realtà del passato. A Padre Carlo il grande merito di aver saputo ricercare negli archivi della città e della regione, di aver saputo comparare
Libro IlIlconvegno Osare la decrescita con il filosofo Latouche di BIAGIO TARASCO
Padre Carlo Palestina e il sindaco Navazio
fonti, documenti, lapidi ed icone, con grande rigore ed abilità espositiva, grazie anche alla sua grande bravura di divulgatore, ma soprattutto alla sua passione per la Basilicata ed al suo impegno per il sociale. Questo intreccio di storia ed impegno civico, scrigno di memoria, soprattutto in questo momento di amnesia, presenta al lettore le luci e le ombre della vita del territorio». «Il sacerdote deve calarsi nella realtà sociale e politica della città in cui vive - racconta Padre Carlo - la mia “pazzia” per la cultura nasce negli anni '80. Sentivo spesso parlare di Crocco ed ho voluto approfondire. La storia, si sa, la scrive chi vince. Ho detto in tutti i convegni che siamo ricchi di storia, ho fatto in passato anche una mostra fotografica sul brigantaggio che ha avuto circa 30.000 visitatori, con tanta pazienza si può riscoprire la storia, riguardando le vecchie pergamene a volte anche illeggibili. Spero che ci sia continuità, che i giovani continuino il mio lavoro di ricerca, sarò contento quando vedrò che qualcuno, qualche giovane emergente mi sottoporrà il suo lavoro». Come un fiume in piena ha raccontato tanti aneddoti ed ha ripercorso alcune tappe della sua vita, fatta anche di sacrificio, di stenti e di fame di cui fa ampia trattazione nel volume “Il diavolo va in convento”. «Ringrazio - continua il frate - gli sponsor per aver dato la possibilità di regalare questo libro alle scuole che serve ad aprire sempre di più alla conoscenza del territorio. Vi anticipo che la prossima pubblicazione avverrà ad aprile e ci sarà una presentazione prima a Lagopesole e poi a Melfi». cultura@luedi.it
BARI - È l'avversario più noto dell'occidentalizzazione del pianeta e il sostenitore della decrescita conviviale e del localismo. L'economista e filosofo francese Serge Latouche sarà il 14 febbraio presso il Salone degli Affreschi dell'Università di Bari dove, a partire dalle ore 9,30, terrà una conferenza dal titolo “Osare la decrescita”. Interverranno i professori Lugi Masella, Franca Papa, il rettore dell'Università di Bari Corrado Petrocelli ed il sociologo Franco Cassano. Serge Latouche è uno degli animatori de “La Revue du Mauss”, presidente dell'associazione “La ligne d'horizon” e professore emerito di Scienze economiche all'Università di Parigi. Conosciuto per i suoi lavori di antropologia economica, l'economista francese critica il concetto di economia intesa in modo formale, ossia come attività di mera scelta tra mezzi scarsi per poter raggiungere un fine. Rifacendosi al pensiero di Karl Polanyi, egli mira a proporre nelle sue opere il concetto dell'economico rifacendosi alla definizione di economia sostanziale, intesa come attività in grado di fornire i mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni delle persone. Latouche, inoltre, critica duramente il concetto di sviluppo e le nozioni di razionalità ed efficacia economica. Riprendendo le concezioni di Marcel Mauss e di Ivan Illich, rivendica la liberazione della società occidentale dalla dimensione universale economicista. A coloro che oggi mettono in discussione la prospettiva universalista, cioè la pretesa della civiltà occidentale di imporre a tutto il mondo una serie di valori considerati validi per l'intero genere umano, si obietta che criticando l'universalismo si può finire nel relativismo e nel particolarismo. Non è stato forse il particolarismo, inteso come l'esaltazione delle culture particolari, quello che spesso ha generato divisioni e lotte in nome di una ristretta, egoistica, visione della propria identità? Latouche ribalta questa accusa addossandola proprio all'universalismo, che non è altro che una creazione ideologica occidentale, di un occidente che in nome della propria identità, dell'identità della “tribù occidentale”, pretende d'imporre un imperialismo culturale al resto del mondo. Contro l'universalismo Latouche rivendica invece la necessità di “valorizzare l'aspirazione a un dialogo fra le culture, a una coesistenza delle culture” e parla quindi di "universalismo plurale, che consiste nel riconoscimento e nella coesistenza di una diversità, e nel dialogo fra queste diversità”. cultura@luedi.it
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essere una cometa, la quale però provocherebbe una distruzione planetaria e spazzerebbe via la civiltà umana. In questo caso il pensiero va ai dinosauri e alla loro estinzione di massa. Cosa fare di fronte a questo scenario apocalittico? Come al solito la prevenzione è la cura migliore. L'eventuale impatto di un NEA può essere previsto con largo anticipo perché la velocità di questi oggetti non è eccessiva ed è possibile individuarne la traiettoria ed eventualmente correre ai ripari. Oggi questi oggetti sono tenuti sotto osservazione e conosciamo la traiettoria di oltre 26.000 NEA. Esistono anche dei progetti abbastanza fattibili di navicelle in grado di deviare il loro cammino, nel caso in cui puntino proprio contro di noi. È questa l'unica assicurazione cha abbiamo a livello collettivo contro le minacce del cosmo e piuttosto che allarmarci quando leggiamo un titolo ad effetto per poi dimenticare il problema, dovremmo spendere un po' delle nostre risorse per conoscere meglio il problema e per attrezzarci nell'eventualità di un impatto. cultura@luedi.it
IlTeatr Libroo
I “Piccoli misteri” del pane BARI - E' stato il pane di Matera il protagonista del lavoro teatrale 'Piccoli Misteri' andato in scena, domenica scorsa, nell'ambito della “Stagione dei ragazzi” presso il Teatro Kismet di Bari. Ideato e diretto da Laurent Dupont, “Piccoli Misteri” è incentrato sull' avventura della preparazione del pane, messo al centro di un percorso simbolico che rappresenta lo scorrere dei giorni nel rinnovarsi di un rito quotidiano denso di tradizione e di memoria. La ricerca teatrale è stata condotta sui territori di Matera, Altamura e Gioia del Colle, luoghi dove tradizionalmente il pane è al centro della cultura alimentare ed esprime un'arte fondata su relazioni, fatiche e piaceri. Matera con i suoi forni e i timbri del pane è al centro di questa interessante ricerca teatrale, una produzione dello stesso Kismet, vincitrice nel 2001 del Premio Eti/ Stregagatto. «I piccoli misteri -afferma il regista - sono quelli che parlano della moltiplicazione del pane in opposizione con il grande mistero, quello della trasformazione dell'acqua in vino». Piccoli misteri racconta dell'intreccio di memorie che hanno il sapore della vita, dove la nascita dura il tempo di una cottura, dove una persona scomparsa rinasce nei gesti di chi continua ad impastare… E' condividere il silenzio laborioso di innumerevoli notti… è dichiarare arte quello che è sempre stato un fare artistico». Giovanni Martemucci cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli
Sabato 14 febbraio 2009
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Zocchei, Zocchei”. Il tormentone nazionale ha un copyright preciso, “made in Basilicata”, o meglio trio cabarettistico “La Ricotta”. I tre esilaranti potentini doc, dopo “Zelig Off” e “Zelig Circus”, Mario Ierace, Giuseppe e Antonio Centola finalmente a Matera, il prossimo 26 febbraio, presso il Teatro Duni, per il cartellone “MelaRido 2009” organizzato dall'agenzia “Quadrum”. Le loro esperienze comprendono teatro, televisione, radio e a breve anche cinema. L'insegnante Ierace si è raccontato annunciando tante curiosità ed iniziative future. Prima volta a Matera? Vi sentite sostenuti dai lucani? «Ci sentiamo amati e ringraziamo davvero tutti. Ci dispiace cha a Matera, in modo ufficiale in un teatro non ci siamo mai esibiti. Al di là del discorso campanilistico e calcistico - ha dichiarato Ierace -non capisco il perché. Siamo stati per due volte 15 anni fa per eventi privati, abbiamo girato 7 paesi dell'area materana ma nella città dei Sassi no». Quale il nome dello spettacolo e il repertorio? «“Ricotta show”è uno spettacolo che si basa di più sezioni, varia anche in base al nostro gradimento e al pubblico. La durata sarà di circa 90 minuti». Da quando esiste il trio e perché la scelta del nome “La ricotta”? «Sono 22 anni insieme. Il nome è stato solo casuale. Eravamo a Monticchio, tanti anni fa alla festa del “Grappolo d'oro”, una festa di piazza. Un flop iniziale, anche perché come prima brutta figura arrivammo in ritardo - ha proseguito ridendo - Il repertorio era composto da diversi sketch sui prodotti alimentari e quando ci fu chiesto dal presentatore quale fosse il nome, venne d'istinto, in maniera poco seria, buttata lì: "La ricotta". Da allora il nome è rimasto quello, per sempre». In realtà, chi siete? «Io ho 46 anni , sono sposato ed ho due figlie di 10 e 14 anni, felici del mio lavoro e a volte infastidite. Poi c'è Pino con cui siamo stati compagni di banco per otto anni e Peppino. I fratelli Centola sono anche loro sentimentalmente impegnati». Quanto conta l'intesa e l'amicizia nella vita reale per poi rendere sul palco? «Tanto. Tra noi c'è una simbiosi, un' amalgama che ci unisce. Forse i segreti sono che spesso - racconta come un fiume in piena Mario - ci confrontiamo fino a litigare e che anche loro sono fratelli ed io estraneo. Penso che se un giorno dovessimo dividerci resterà tra noi sempre il fattore umano». Essere un trio è stato pena-
Anteprima Melarido Mario: «Sarà la prima volta»
Il trio La Ricotta a Matera “zocchei”
Il trio La Ricotta
lizzante? «Per la televisione, a livello professionale sì. Basti pensare che noi ci esibiamo nel locale di Zelig da ben 12 anni. La tv ha meccanismi strani e particolari, che ad oggi ancora non comprendiamo. Sono felice e grato per questa intervista perchè in realtà nessuno conosce le nostre vicende». Cosa vi ha fatto soffrire? «Quando per strada la gente ci chiedeva “quando andate fuori regione vi capiscono?”. Noi non facciamo vernacolo ha puntualizzato determinato - ma cadenza dialettale.
Non capisco perché prima di Zelig eravamo considerati “bravi attori” ed oggi attori». Quando la vera consacrazione? «Nel 2002, con la vittoria della Champions League del cabaret: il primo premio al prestigioso festival di Saint Vincen». Dissacranti. Divertenti. Come nasce la “Scuola di inglese”? L' insegnante, è dovuto ritornare sui libri? «Nasce anni fa e hanno ritenuto che era televisivo, divertente ed è stato così, oggi è un vero tormentone - Sorridendo aggiunge - non sono
tornato sui libri perché io ho vissuto un anno in America, da ragazzino». Primi comici lucani a debuttare a Zelig. Cosa si prova? «Grande emozione anche se andavamo in onda in terza serata ed è sempre tutto registrato. Un' emozione ancora più forte anche per lo scorso gennaio, quando abbiamo partecipato alla 2^ serie di “Zelig Circus” presentati da Claudio Bisio, abbiamo ricevuto 30 secondi di applausi, voi non li avete visti perchè, giustamente, la produzione li ha tagliati». Cosa pensa di Teresa Mannino e Federico Basso, conduttori - le vesti in cui vi hanno tenuto a battesimo - e comici? «Teresa è brava e simpatica, con Federico si compensano. La guardo con piacere e lo scorso 30 e 31 ci siamo esibiti in due città per il “Punto Zelig”» . Una stima ricambiata, come dichiarato da Teresa Mannino in occasione della sua prima tappa a Matera, per l'evento culturale “Scatti d'autore 2009”. Oltre al cabaret, siete stati testimonial e dei Por Regionali, del Corecom, attori del lungometraggio “Non vi sedete troppo”, progetti per l'anno in corso? «Stiamo programmando la stagione estiva, per fine anno faremo anche cinema, per il 2010 forse parteciperemo anche a “Zelig Circus”. In anteprima vi dico che a breve presenteremo uno spot che andrà in onda su Rai 1 prima di San Remo, poi su La7 e tante altre trasmissioni. Saranno 30 secondi per promuovere la nostra regione. Siamo davvero fieri. Scene antiche e moderne, ma ora non posso dirvi altro, che arrivederci al 26 febbraio! It's ok?» cultura@luedi.it
IN PASTICCERIA PER UN DOLCE SAN VALENTINO
Cuori di panna e cioccolato
La torta cuore e in basso i golosi sospiri di Premier
MATERA - San Valentino, una serata magica e passionale per sopperire alle temperature gelide. Rosso come l'amore, bianco come lo zucchero e la panna e rosa come la glassa. Ecco alcuni degli elementi che caratterizzano le pasticcerie materane in questi giorni di pre-San Valentino ma soprattutto, a ritmo incalzante oggi. Al via gli ultimi preparativi e spazio alla creatività. Sospiri a forma di cuore, torte e semifreddi ancora a forma di cuore e poi, perché no, anche le chiacchiere. Dolci di carnevale, fritti e sinuosi che avranno il loro momento di gloria martedì grasso. Sulla pasticceria secca o fresca spazio a dimostrazioni d'affetto davvero romantiche, in tutte le lingue del mondo, dal “Ti amo” al “I love you”. Il tutto incastonato tra rose zuccherine, amaretti glassati, piccole e raffinate decorazioni e panne sfumate. E' proprio vero, l'arte della pasticceria comunica e non può sottostare a rigidi canoni matematici, importante l'estro del maestro artigiano che plasma il prodotto e lo rende unico nel suo genere ma anche le condizioni meteorologiche.
«Le torte costano dai 25 ai 30 euro, i sospiri 2 euro l'uno e le chiacchiere 6 euro per 500 grammi - così ci ha raccontato Carmelina Porcari, la titolare della pasticceria “Premier” di via Lucana - molte le prenotazioni per le torte e tante quelle dell' ultimo minuto. Le maggiori richieste sono di uomini e ragazzi». Consigliamo ai nostri lettori, per chi decide di rimanere in casa, una ricetta davvero unica, dal gusto strepitoso e molto semplice: “Cuoricini al cioccolato e gorgonzola”. Cioccolato e formaggio, non è un binomio impossibile. Ingredienti: 6 fette di pan carrè, 1 fetta di gorgonzola dolce e 50 gr di cioccolato fondente. Preparazione: Fondete il cioccolato a bagnomaria. Tagliate le fette di pan carrè con lo stampino a forma di cuore e fatele tostare leggermente. Tagliate il gorgonzola utilizzando la stessa forma. Appoggiate al centro del cuore di pane abbrustolito il cuore di gorgonzola e versatevi sopra una cucchiaiata di cioccolato fuso. Non abbiate timore, il gusto è davvero unico e da non perdere. m.a.flum cultura@luedi.it
NEI DINTORNI BUONA TAVOLA, MUSICA E RISATE NEL MENÙ DEL DEJÀ VU DI SAN VITO
Metti una sera a cena con Jerry Calà di BIAGIO TARASCO SAN VITO - Gastronomia, musica, comicità e coinvolgimento del pubblico sarà il mix giusto per l'atmosfera che si respirerà sabato 14 febbraio al Deja Vù Club di San Vito, in provincia di Taranto. Un appuntamento che cade nella speciale serata di San Valentino e che vedrà esibirsi sul palcoscenico del locale di viale Jonio l'inimitabile ed eclettico Jerry Calà. Catanese di nascita ma veronese d'adozione, da vero e proprio mattatore ed ex componente de “I Gatti di Vicolo Miracoli” al pari del suo amico Umberto
Smaila, Jerry al secolo Calogero Calà, parla, sparla, canta, colpisce, stuzzica, racconta, strappando risate a getto continuo con battute esilaranti, dando vita ad uno spettacolo secondo lo stile dei più celebri “One Man Show” americani, a simulare un viaggio a ritroso nel tempo fino ai primi anni '60, tra scene comiche e le più belle canzoni del passato. Jerry nasce artisticamente nel 1971, con i suoi celebri compagni di viaggio Franco Oppini, Nini Salerno, nonché Umberto Smaila, in un periodo che qualcuno definisce “formidabil” e che probabilmente si è rivelato davvero tale.
E dopo quasi quattro decenni il suo curriculum professionale si fregia di oltre 45 film ed una serie interminabile di serate live, in cui appare sempre più brillante a dispetto del tempo. Durante il suo seguitissimo Jerry Calà Life Show un'orchestra speciale, “I Turno Notturno”, composta da cinque elementi, lo accompagna per tutto lo svolgersi dello spettacolo da lui stesso scritto. Contestualmente allo show di Calà, sarà attivo un esclusivo servizio di ristorazione nella zona attigua alla sala Deja Vù. La serata proseguirà poi con le sonorità, sempre ricercate e accattivanti,
Jerry Calà
di Danilo Aprile, Angelo Locos, Marco Moschetti, Mario Roberti e Roberto Ventriglia. Una perfomance musicale che sarà ulteriormente esaltata dalla voce ufficiale di Flavio Blonda.
Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: 347/8501855 (cena), 393/1122713 347/9382024 (concerto). cultura@luedi.it
Spettacoli & televisione
Sabato 14 febbraio 2009
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AL FESTIVAL DI BERLINO RISATE PER IL SEQUEL DELLA SAGA COMICA, INTERPRETATO DALL’ATTORE AMERICANO
Steve Martin fa anche il Papa nella “Pantera Rosa 2” di FRANCESCO GALLO
do, incluso ovviamente il Diamante della Pantera Rosa. Così l’ispettore capo Dreyfus (John Cleese) è costretto, sempre molto a malavoglia, ad assegnare a Clouseau una squadra di esperti e detective internazionali che hanno il compito di smascherare il ladro (che si firma il Tornado) e recuperare gli oggetti rubati. Ma Martin è affiancato anche questa volta da Jean Reno (nel ruolo di Ponton, suo braccio destro) e Emily Mortimer (Nicole, l’oggetto delle sue singolari attenzioni amorose). Ma la formidabile squadra investigativa è composta anche da un esilarante e gagà commissario italiano di polizia (Andy Garcia) che si chiama Vincenzo Roccara Squarcialupi Brancaleoni, da Alfred Molina, Yuki Matsuzaki (Lettere da Iwo Jima) e dalla star di Bollywood Aishwarya Rai Bachchan. La storia, ambientata tra Parigi e Roma (molte le sequenze dedicate a questa città anche con una bella vista di un Colosseo illuminato), si muove tra mille avventure in cui la figura, i tic e la battute di Closeau hanno il ritmo frenetico di un cartone animato. «E' il Papa che ha scelto me» e non il contrario. Scherza Steve Martin sul
BERLINO – 'La pantera rosa 2' di Harald Zwart ride anche con il Papa. Tra le scene più divertenti di questo sequel presentato ieri al Festival di Berlino fuori concorso quella che si svolge appunto a Roma, nella Città del Vaticano, con Steve Martin vestito da Sua Santità che si affaccia prima al balcone di Piazza San Pietro dove gesticola alla folla, poi cade nel vuoto per finire su un provvidenziale portabandiera sottostante per poi precipitare ancora. Insomma in questo festival, non certo ottimista per la crisi economica che si avverte anche sul mercato, e per il tono di molti film non certo allegri, ieri con La pantera rosa 2 sono arrivate davvero risate e applausi. Sequel del successo mondiale del 2006, con Steve Martin che riprendere il ruolo dell’intrepido quanto maldestro ispettore di polizia francese, Jacques Clouseau, il film racconta di come vengano rubate in tutto il mondo opere d’arte di valore inestimabile. Sparisce la Sacra Sindone, lo stesso l'anello di San Pietro del Papa e importantissimi gioielli provenienti da tutto il mondi MARCO RIZZUTI ROMA - Una umanità decadente all'alba del progresso travolta dall'apocalisse. E' questo, in sintesi, il paradigma di “Aspettando il sole”, evento speciale all'ultimo Festival di Roma, e finalmente in uscita nelle sale per Mikado dal 20 febbraio. La pellicola è l'opera prima dell'esordiente Ago Panini, che, dopo una gavetta tra spot pubblicitari e videoclip, produce (con la sua factory “laCasa” in collaborazione con Mikado), scrive e dirige questa commedia grottesca, un mix di generi che strizza l'occhio a Tarantino, a “Natural Born Killers” di Oliver Stone, al “Blob” televisivo. Ma, soprattutto, a qualche pulp all'italiana (vedi “L'ultimo Capodanno” di Marco Risi e “L'anno prossimo vado a letto alle dieci” di Angelo Orlando) in voga alla fine del secolo scorso. Non a caso la location della storia è un decadente hotel, in un qualunque posto d'Italia nel 1982. Niente cellulari e Internet, ma solo tv locali, musicassette e telefoni vecchio stile. E come in ogni pulp che si rispetti, oltre ai dialoghi paradossali e fulminanti caratterizzati da forti localismi, il pezzo forte è il cast: una carrellata di bravissimi attori, che si calano in personaggi controversi, svestendo i loro soliti panni; Raoul Bova (che rivedremo tra poco in”Sbirri”), con accento ciociaro; Claudio Santamaria (“Rino Gaetano” in tv), bullo per noia; Vanessa Incontrada (che dopo Zelig, vedremo in un talk show su Italia1 e al cinema in una coproduzione italo-spagnola), dolce pornostar; Claudia Gerini (ancora nelle sale con “Ex”), stretta in una seducente guepiere nera; il “bello e
PERSONAGGI
La rivincita della Balivo nuova regina Rai
Da destra Steve Martin, Jean Reno e la Pantera Rosa
suo ruolo nei panni di Sua Santità in una conferenza stampa dove, alla fine, ha tenuto un piccolo concerto con il banjo, sua vera passione. «Non abbiamo avuto l’autorizzazione delle Chiesa per quelle sequenze
sul Papa – dice poi l’attore -. La Chiesa cattolica è stata oggetto di scherzi e risate da sempre, da secoli, ed è troppo intelligente per prendersela. E poi, diciamolo, la Chiesa cattolica durerà molto più di questi film».
IL FILM DELL’ESORDIENTE PANINI CON BOVA, GARKO E SANTAMARIA
“Aspettando il sole” in hotel con tocchi di Tarantino e Stone
IL sorpasso di “Dimmi la verità” su Amici segnato da Caterina Balivo ha sorpreso tutti. E lei ora è decisa a scrollarsi di dosso la nomea della raccomandata: «Sono luoghi comuni dichiara al Corriere -. Ho iniziato con Miss Italia e non conoscevo nessuno. Poi ho fatto la valletta, l'inviata... Sono forse l'unica conduttrice che ha fatto la gavetta. Devo ringraziare solo Fabrizio Del Noce che ha creduto in me».
Parola di De Vito il limoncello piace anche a Clooney
Sorrento, la cittadinanza alla diva Sophia Loren SORRENTO (NAPOLI) – Sarà giorno di festa oggi a Sorrento (Napoli). Si celebra la ricorrenza di sant'Antonino, patrono della città della costiera ma soprattutto sono in programma i festeggiamenti organizzati per la assegnazione della cittadinanza onoraria di Sophia Loren che qui, nel 1955, girò il celeberrimo 'Pane, amore e...' con Vittorio De Sica. L’arrivo della Loren è atteso per mezzogiorno mentre alle 19 è in
programma il conferimento della cittadinanza onoraria con una manifestazione nel teatro delle Sirene dell’Hilton Sorrento Palace. Tra i propositi dell’amministrazione c'è quello di attribuire alla Loren l’incarico di ambasciatrice della Costiera sorrentina nel mondo. «Dal lontano 1955 – ha fatto sapere l’attrice – esiste un legame immenso tra me e Sorrento. La cittadinanza onoraria è un cammeo che mi emoziona enormemente».
UN jingle che pare la celebre canzone «That's Amore» serve a Danny DeVito per pubblicizzare la sua ultima passione: il limoncello che produce e commercializza in America. La superstar hollywoodiana, a rischio di inguaiare il suo amico George Clooney, testimonial del Martini, Danny racconta persino che una sera, a cena con lui, il divo bevve la bellezza di sette bicchierini di limoncello.
Gabriel Garko
dannato”Gabriel Garko (nel suo futuro più cinema che tv, in attesa di “L'onore e il rispetto 2” su Canale5), per l'occasione con inflessione siciliana e “zeppola” (la “esse moscia”); l'inquietante Rolando Ravello (lo psicopatico di “Almost Blue”) che recita con un volpino; Bebo Storti (il conte Uguccione di “Mai dire gol”), poetico regista di film hard; il romantico Corrado Fortuna (“My Name is Tanino”); Giuseppe Ceder-
na (soldato in “Mediterraneo” di Salvatores, ma ricordato da tutti come il servo gobbo del conte Vlad in “Fracchia contro Dracula”), portiere d'albergo, allevatore di termiti, che ricorda il Tim Roth di “Four Rooms”. In un finale apocalittico e spiazzante, i protagonisti si troveranno a condividere un destino comune. «Sono sempre stato appassionato di film in cui gli attori fanno ruoli diversi ri-
spetto al solito. Qui ho preso pezzi di esseri umani e li ho ricomposti. E ho voluto dirigere gli attori come un'orchestra di jazz in cui i componenti si conoscono a memoria», apre il regista a Roma in conferenza, con buona parte del cast. «Il mio sogno è sempre stato quello di fare un film e adesso, grazie alla gavetta nei video musicali e nella pubblicità, ho potuto realizzarlo. Questo è un film di genere fatto di generi, un
film fatto di cinema e per amore del cinema», continua. «Il marketing e la massificazione hanno prodotto grandi danni all'umanità. Infatti, potevamo intitolarlo anche “Aspettando un risveglio” nostro, del cinema e di tutta l'Italia». Da segnalare sui titoli di coda la canzone “Sole” rispolverata con nuovo video dal leader degli Almamegretta, Raiz (che ha anche un ruolo nel film).
Scorsese, film dal libro di Endo cattolico giapponese
REALITY SHOW
In Fattoria Mora con gli “ex” Corona e Vitagliano LA notizia è ormai data per certa: a zappare e coltivare pomodori nel reality “La fattoria” si troveranno, dopo l'affair Vallettopoli e i dissapori degli ultimi anni, Lele Mora e i suoi ex soci-pupilli Fabrizio Corona e Costantino Vitagliano. Come se non bastasse, fino a pochi giorni fa veniva assicurata - ora è stata negata dall'interessata - la presenza di Nina Moric. Tutto in nome dei picchi di ascolti che farebbe la reunion della coppia mediatica maledetta, dopo la depressione di Nina e il nuovo amore
per Belen strombazzato senza pietà da Fabrizio. E peccato che i produttori non hanno accettato la candidatura -un po' troppo salata, forse - di Vittorio Sgarbi, perché pure lì sarebbe stato un bel vedere, con il critico a quattr'occhi con il suo grande amore Elenoire Casalegno, che lui lasciò per un tatuaggio di troppo. Ma già con il triangolo Costantino-Lele-Fabrizio ci sarà materiale interessante per i patiti del genere. L'agente ha fatto sapere di non ser-
bare nessun rancore verso Costantino: «Non posso voler male a un uomo di spettacolo che ho costruito passo dopo passo dal nulla. È come se un padre rinnegasse il figlio. Non ho problemi nei suoi confronti». Lele Mora, poi, è d'animo buono, tanto da aver deciso di devolvere il cachet all'associazione AlfaOmega di Lodi per il recupero dei tossicodipendenti. Compenso che dovrebbe aggirarsi tra i 50 (quelli per i fattori meno “ricercati”) ai 150 mila euro, per i pezzi da novanta. Come Corona, appunto.
MARTIN Scorsese progetta un film su Chinmoku (Silenzio) di Shukaru Endo e, avvalendosi della direzione artistica di Dante Ferretti, punta a completare nel 2010 un progetto avviato 10 anni fa. Il regista, che vuole cominciare le riprese entro fine anno, lavora alla versione cinematografica del romanzo dello scrittore giapponese, che racconta le persecuzioni nel 1600 dei cristiani nel Sol Levante. Lele Mora
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Rubriche
Sabato 14 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Cercate di concentrarvi di più sulla professione se non volete essere fuori giro. Un amore esaltante.
TORO 21/4 - 20/5
È arrivato il momento di lanciarsi in nuove esaltanti avventure professionali: che aspettate? Frenate la gelosia.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Situazione astrale fortunata: approfittatene per imboccare nuove strade nella vostra attività. Al cuore non si comanda.
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete commesso degli errori di valutazione nel lavoro: con fatica ma recupererete. In amore state recuperando il tempo perduto.
LEONE 23/7 - 23/8
Non potete proprio lamentarvi: le cose nel lavoro stanno andando come volevate voi. Date più spazio ai sentimenti.
VERGINE 24/8 - 22/9
Siete troppo ancorati alla routine: nel lavoro fatevi tentare da esperienze nuove. In amore state facendo un salto nel buio.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Finora nel lavoro non avete ottenuto quello che più vi premeva, ma non per questo dovete arrendervi. Nuove emozioni…
SCORPIONE 23/10 - 22/11
La tempistica è importante quando si deve portare a termine un incarico di lavoro: svegliatevi. In amore sarà facile ricominciare.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Sapete sempre fare buoni affari e anche questa volta, malgrado gli ostacoli, la spunterete voi. In amore sapete come farvi perdonare.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
In campo professionale riuscite sempre a farvi notare e non è cosa di poco conto. È amore a prima vista, anche se non volete crederci.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Periodo incerto nel settore lavorativo: vi conviene rimandare a tempi migliori le nuove iniziative. Incontro folgorante in serata.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
UN avo; celati N,A = Una voce latina;
Alle volte nella professione vi muovete con eccessiva disinvoltura: valutate gli effetti collaterali. Cercate di vedere più gente.
Televisioni
VARIETÀ
21.30
17.10
PRIMA SERATA
Milly Carlucci
RUBRICA
21.30
RUBRICA
Osvaldo Bevilacqua
Sabato 14 febbraio 2009
SHOW
21.10
Piero Angela
21.30
Gerry Scotti
FILM
21.05
Accerchiato
FILM
23.00
Shrek
59
FILM La chiave
06.00 -AttualitàEuronews 06.10 -TeleromanzoIncantesimo 9 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.20 -RubricaSettegiorni 10.00 -Musicale Concerto celebrativo del Restauro, diretto da R. Muti 11.30 -RubricaOcchio alla spesa 12.00 -Gioco La prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaEasy Driver - di motori 14.30 -RubricaEffetto sabato 17.00 -Telegiornale Tg 1 17.30 -RubricaA sua immagine 17.40 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 17.45 -Rubrica Passaggio a Nord Ovest 18.50 -Quiz L'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.30 -RubricaL'avvocato risponde 06.35 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.15 -RubricaSulla via di Damasco 10.45 -RubricaQuello che 11.25 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 11.35 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -SportCampionati Mondiali - Sci alpino 14.30 -MusicaleScalo 76 presenta: X Factor - Il processo 16.15 -MusicaleScalo 76 17.10 -RubricaSereno variabile 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.10 -TelefilmThe District 19.00 -Real TvX Factor - La settimana 19.35 -VarietàScorie di Scorie 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.45 -RubricaAccipicchia 09.00 -Talk ShowTv Talk 09.55 -SportSci alpino: Camp. Mondiali 11.00 -RubricaTGR I nostri soldi 11.15 -RubricaTGR EstOvest 11.30 -RubricaTGR Levante 11.45 -RubricaTGR Italia Agricoltura 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RotocalcoTGR Il Settimanale 12.55 -RubricaTGR Bell'Italia 13.20 -ReportageTGR Mediterraneo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Ambiente Italia 15.50 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.55 -RubricaSabato Sport 16.00 -SportSci nordico: 10 Km + 15 Km 16.45 -SportCiclismo 17.00 -SportPallanuoto maschile 17.20 -SportCalcio a cinque 18.10 -Rubrica90° minuto Serie B 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Musicale Loggione 09.30 -Rubrica Amici libri 10.00 -Talk Show Maurizio Costanzo Show 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv Grande Fratello - Riassunto 14.10 -Real Tv Amici 15.30 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 18.15 -Real Tv Grande Fratello 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.40 -Miniserie L' Avvocato Porta 09.35 -Rubrica Stasera a teatro 09.55 -Rubrica Vivere meglio 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -MiniserieRicomincio da me 13.30 -Telegiornale Tg 4 14.05 -Rubrica Forum: Sessione pomeridiana del sabato 15.00 -Film Tv Poirot: La parola alla difesa Giallo 17.00 -Telefilm Detective Monk 18.00 -Rubrica Pianeta mare 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Telefilm Walker Texas Ranger
06.55 -Cartoni 10.45 -Sit ComDharma & Greg 11.20 -TelefilmV.I.P. 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -News Studio Sport 13.40 -Sit ComLa vita secondo Jim 14.05 -Film Batman con Jack Nicholson, Kim Basinger - regia di Tim Burton (Usa) - 1989 16.20 -Film Flipper con Paul Hogan, Elijah Wood, Isaac Hayes, Chelsea Field - regia di Alan Shapiro (Usa) - 1996 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -Film Babe va in citta' con Magda Szubanski, James Cromwell, Mary Stein, Mickey Rooney - regia di George Miller (Australia, USA) - 1998
06.00 -Telegiornale Tg La7 07.00 -RubricaOmnibus - Week end 09.15 -Attualità Omnibus Life 10.10 -RubricaL'intervista 10.45 -Telefilm Alla conquista del west 10.50 -RubricaMovie Flash 10.55 -Documentario I segreti dell'archeologia 11.35 -MUSICA Concerto Filarmonica - Classica 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -News Sport 7 13.00 -Telefilm Jack Frost 15.40 -Sport Rugby 6 nazioni - Rugby 17.45 -Rubrica Movie Flash 17.50 -Sport Rugby 6 nazioni - Rugby
20.30 -News Rai Tg Sport 20.35 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Varietà Ballando con le stelle
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Telefilm Cold Case - Delitti irrisolti 22.40 -Rubrica Rai Sport Sabato Sprint 23.20 -TelegiornaleTg 2 23.30 -RubricaTg 2 Dossier
21.30 -Rubrica Speciale Superquark 23.25 -Telegiornale Tg 3
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show La Corrida (dilettanti allo sbaraglio)
21.30 -Film Accerchiato con Jean Claude Van Damme regia di Robert Harmon (Usa) 1993 23.15 -Rubrica Guida al campionato
21.05 -Film Shrek - regia di Andrew Adamson, Vicky Jenson (Usa) - 2001 22.45 -FilmCreature del terrore con B. Boxleitner, C. Alt - regia di Paul Ziller (Can) - 2004
20.30 -TelegiornaleTg La7 21.00 -TelefilmL'ispettore Barnaby 23.00 -Film La chiave con Stefania Sandrelli, Frank Finlay - regia di Tinto Brass (Italia) 1983
00.05 -TelegiornaleTg 1 00.10 -RubricaApplausi 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.15 -Sabato Club 02.55 -RubricaCittà amara 05.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti
01.50 -Real TvX Factor 02.30 -DocumentarioSeychelles e Bird Island, isole da sogno 02.45 -Talk ShowIl Caffé 03.45 -VarietàCercando cercando 04.15 -RubricaNET.T.UN.O 05.00 -RubricaTopografia Antica
23.40 -TelegiornaleTg Regione 23.45 -RubricaCorreva l'anno 00.40 -TelegiornaleTg 3 00.50 -RubricaTg 3 Agenda del mondo 01.05 -RubricaTg 3 Sabato notte 01.20 -RubricaAppuntamento al cinema 01.25 -RubricaFuori orario. Cose (mai)
23.55 -ShowSe ve li siete persi 00.00 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Film TvPerfect Husband - Il marito perfetto - Drammatico
00.15 -FilmCaccia ad aquila 1 con M. Dacascos, R. Hauer - regia di Brian Clyde (Usa) - 2006 01.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -ShowIeri oggi in TV special 04.25 -Soap OperaFebbre d'amore
00.45 -SportPoker1Mania - Poker 01.45 -NewsStudio Sport 02.20 -RubricaCiak Speciale Inkheart 02.50 -FilmLove and sex con F. Jassen, J. Favreau - regia di Valerie Breiman (USA) - 2000 05.55 -NewsStudio Sport
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -RubricaM.O.D.A. 01.50 -RubricaLa 25° ora Il Cinema espanso 03.50 -AttualitàCNN News
leTrame
ITALIA 1
ORE 14.05
ITALIA 1
ORE 16.20
ITALIA 1
ORE 19.00
BATMAN
FLIPPER
BABE VA IN CITTÀ
con J. Nicholson, M. Keaton - regia di Tim Burton (Usa) - 1989
con P. Hogan, E. Wood, I. Hayes, C. Field - regia di Alan Shapiro (Usa) 1996
con M. Szubanski, J. Cromwell, M. Stein - regia di George Miller (Usa) 1998
Il piccolo Sandy, in vacanza in Florida con l'eccentrico zio Porter, diventa amico del delfino Flipper e di una sua coetanea. Con il loro aiuto riuscirà a scongiurare l'inquinamento della baia minacciato da un malvagio industriale...
Un incidente costringe Hoggett a letto. Ora che l'uomo non può svolgere i lavori della fattoria e che la banca minaccia di riscuotere l'ipoteca, l'unica speranza che rimane alla signora Hoggett di salvare la proprietà è accettare l'offerta di esibire il maialino a pagamento in una fiera. Così Babe conosce per la prima volta la città...
Dopo l'assassinio dei suoi genitori, Bruce Wayne decide di andare in giro per il mondo alla ricerca degli strumenti più sofisticati per combattere le ingiustizie e coloro che terrorizzano il mondo. Tornato a Gotham City, inizia a vestire i panni del suo alter ego: l'eroe mascherato Batman che usa la forza, l'intelligenza e ogni altro mezzo disponibile per combattere le forze del male...
RETE 4
ORE 21.30
ITALIA 1
ORE 22.45
LA 7
ORE 23.00
ACCERCHIATO
CREATURE DEL TERRORE
LA CHIAVE
con J.-C. Van Damme, R. Arquette - regia di Robert Harmon (Usa) - 1993
con B. Boxleitner, C. Alt, C. Simmons regia di Paul Ziller (Can) - 2004
con S. Sandrelli, F. Finlay, M. G. Bon regia di Tinto Brass (Ita) - 1983
Sam Gillen è rimasto solo. È stato il suo amico Billy ad aiutarlo a fuggire di galera, ma poi Billy s'è beccato una pallottola dalla polizia e ora Sam è nascosto nei boschi della California. Proprio da quelle parti vive Clydie, vedova con due figli del tutto restia a vendere la sua terra a uno speculatore di nome Franklin. Tra la vedova e l'evaso nasce una relazione e lui l'aiuta a liberarsi...
Una cittadina di periferia, già vittima di un pesante crollo economico, viene presa d'assalto da voraci mostri marini. Secondo lo sceriffo Patrick James, potrebbe trattarsi di pesci geneticamente mutati in seguito a strani e misteriosi esperimenti effettuati nel lago locale. Con l'intento di rivitalizzare l'attività della pesca, nelle acque erano stati gettati ormoni della crescita umani...
Venezia, vigilia della II^ guerra Mondiale. Un anziano professore inglese, direttore della Biennale d'arte è sposato con Teresa. Entrambi sono alla ricerca di novità nel loro rapporto sessuale. Un giorno il marito lascia di proposito sul pavimento del suo studio la chiave che apre il cassetto in cui tiene nascosto il diario dove racconta le sue più segrete fantasie erotiche...
“Scherzi a parte” conquista il prime time RAI UNO L'eredita' Affari tuoi Il commissario manara Il commissario manara
ora 19.49 20.40 21.17 22.09
ascolto 6.857 6.747 5.775 5.331
RAI DUE Annozero Squadra speciale cobra Rai sport X factor
21.04 19.35 13.25 19.00
4.193 2.219 1.601 1.347
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