ASPETTANDO UN SORU LUCANO
STUPRI
ECONOMIA
di MAUROARMANDO TITA
I nuovi casi riaprono le polemiche
Caro direttore, Il Quotidiano non è più lo "sfogatoio" della gente comune. E' diventato una sorta di "consolatoio" di ex democristiani e di nostalgici del doroteismo lucano. Non entro nel merito delle forti contraddizioni e delle diverse ambiguità che tutte le forze politiche presenti nel "firmamento Lucano"(si fa per dire) hanno esercitato negli ultimi decenni soprattutto con l'alto tasso di... transumanza. a pagina 8
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Kermesse a Tito su come fare business a pagina 6
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 45
Lunedì 16 febbraio 2009
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
1,00
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
SPORT
Prima Divisione
Seconda Divisione
Il Potenza non spala lo 0-0
Basket A Dilettanti
Melfi, poker servito SERIE D
Genzano, punti d’oro Matera e Francavilla ko • BASKET B2 • BASKET C1 Il Bernalda La Corporelle vince ancora perde in maniera e si conferma inaspettata
IL DERBY ALLA LEVONI
• CALCIO REGIONALE Frena il Pisticci e l’Oppido spera Super Tolve POLITICA
Rutelli paventa la scissione a pagina 5
Il dibattito
ILMALESSERENELPDMATERANO
• VOLLEY B2 La Giocoleria sconfitta in casa della prima LE NOSTRE PROPOSTE SULLA CRISI ECONOMICA
di ANGELO MINIERI
di SALVATORE MARGIOTTA
Qualcuno si interroga se nel PD materano c'è malessere;una domanda che in altri tempi sarebbe stata retorica,ma che oggi si pone come una “non domanda”, dal momento che quanto in questi mesi sta avvenendo,dimostra che un partito nuovo ancora è tutto da realizzare. Paradossalmente ci si interroga se c'è un partito, un organismo attivo,vitale,solidale.
La mobilitazione straordinaria di questi giorni del PD, indetta da Veltroni, al fine di presentare le proposte del partito per fronteggiare la crisi economica, sta facendo registrare anche in Basilicata una serie di importanti iniziative. Ieri, in particolare si è svolta un’affollatissima assemblea a Potenza –che ha consentito di dare nuovo impulso al
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Domani a Brienza manifestazione della Fillea Cgil contro le numerose incompiute
Mobilitazione per sbloccare gli appalti locali SI parte dalla Tito-Brienza infrastruttura iniziata, fortemente attesa dalla comunità regionale, ma mai completata. I lavori del VI lotto dovevano iniziare ad ottobre ad oggi tutto tace. Domani da Brienza il sindacato di categoria della Cgil apre una vertenza attuale, come ha anche sottolineato la Rai nazionale sabato.
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alle pagine 13, 14 e 15
Alle Europee torna Mastella con Berlusconi Presidente. Che cosa bella e sorprendente.
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Lunedì 16 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Iran, cade aereo cinque vittime TEHERAN – Cinque persone sono morte ieri nello schianto di un aereo avvenuto nel centro dell’Iran durante un volo di addestramento. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna. L'incidente è avvenuto al momento dell’atterraggio in un aeroporto nei pressi della città di Isfahan. L’equipaggio, un pilota e quattro co-piloti, sono morti sul colpo. Un’inchiesta è stata aperta per determinare le cause dello schianto, riferisce l’Irna, senza precisare se si trattasse di un aereo civile o militare.
In Italia e nel Mondo Garlasco, la mamma di Chiara Venezia, il volo dell’Angelo «Vogliamo conoscere la verità» inaugura il carnevale “Sensation” GARLASCO (PAVIA) – «Vogliamo sapere la verità. Da una parte come genitore è un mio diritto, dall’altra come madre è un dovere. Dovere che ho nei confronti di mia figlia». A poco più di una settimana dell’apertura dell’udienza preliminare per il delitto di Chiara Poggi, parla la madre Rita. La signora Poggi non sa ancora se, con il marito, il prossimo 24 febbraio si presenterà in aula dove il gup Stefano Vitelli dovrà decidere se mandare a processo o meno Alberto Stasi, allora fidanzato di Chiara e unico accusato di quel brutale omicidio. Per il momento continua a ripetere che «è mio compito sapere la verità», sapere cosa è successo quella mattina che lei mai più scorderà. Con l’inizio del processo «riaffiorerà più forte il ricordo di quel giorno –spiega
Rita Preda Poggi -, che ricordo come se fosse ieri. È stato il giorno peggiore della mia vita. Non penso che affrontare l'udienza sarà una cosa facile. Ma per quanto sarà un brutto momento, non sarà mai come quando i carabinieri mi hanno chiamata per avvertirmi che era morta mia figlia».
Margherita mentre sta per lanciarsi
son, la giovane, stilista e attrice, ha finito l’esibizione tra le braccia dei nonni. «Il momento più brutto è stato quando ho scavalcato la balaustra per iniziare il volo – ha raccontato – . A quel punto ho chiuso gli occhi e mi sono lanciata».
Temperature bassissime in tutta Italia: -22 in Veneto
Hillary parte per la 1ª missione WASHINGTON – Il segretario di Stato americano Hillary Clinton è partita ieri per l’Asia per il primo dei suoi viaggi all’estero da quando ha assunto l’incarico di ministro degli Esteri della nuova amministrazione Obama. Hillary Clinton andrà in Giappone, Indonesia, Corea del Sud e Cina. E – situazione in Nord Corea a parte – è riservata alla Cina la parte diplomaticamente più importante del suo primo viaggio. L’amministrazione americana intende rafforzare i rapporti con Pechino.
Rita Preda Poggi con il marito
VENEZIA – Una discesa mozzafiato dal Campanile appesa ad un cavo, per planare, dopo 70 metri, in Piazza San Marco, davanti ad una folla di centomila persone assiepate in ogni angolo dell’area marciana. È la prima emozione che il Carnevale di Venezia, chiamato non a caso «Sensation: sei sensi per sei sestieri», ha voluto regalare al pubblico che ha affollato la città – complice un sole quasi primaverile – affidando il volo della colombina, tradizionale avvio ufficiale dell’evento, a Margherita Missoni, 25 anni. Vestita con un costume bianco illuminato da pailettes e disegnato da nonno Ottavio, sul quale sono state poste due enormi ali colorate di tessuto della mai-
Maltempo, è il freddo il “nemico” numero uno Spazzaneve in azione sull’autostrada
ROMA – È quasi una gara tra Nord, Sud e Centro Italia a chi raggiunge la temperatura più bassa in una situazione meteorologica di alta pressione che mantiene il cielo sgombro da nuvole e quindi favorisce, soprattutto in quota, il freddo intenso. Il record della nottata di ieri è stato raggiunto in Veneto con -22, ma nel Lazio si è scesi a – 19 e in Calabria a – 12. La punta massima di freddo è stata registrata al rifugio Marcesina sull'altopiano di Asiago, dove nella mattinata di ieri la temperatura è salita fino a - 3 con umidità molto bassa e cielo azzurro. Sotto zero, e di molto, anche diverse altre stazioni di montagna delle Dolomiti: in particolare – 16 Arabba, - 15 Sappada. A Cortina la temperatura è stata di – 1. Nel Lazio la temperatura più bassa è stata registrata a Campo Staffi, località sciistica del comune di Filettino, in provincia di Frosinone. I due metri di neve sono stati accompagnati nella notte da – 19. Temperatura polare anche in Calabria: sulla Sila nella notte e scesa a - 12 e ieri mattina è risalita di poco, – 10. Le acque del lago Arvo hanno cominciato a ghiacciarsi e ieri mattina è anche nevicato. A Lorica il manto ha raggiunto un metro di altezza e a Botte Donato, a quasi due mila metri, è alto un metro e ottanta centimetri. La circolazione stradale è
normale sull'ottanta per cento della rete viaria. Piccola disavventura da neve e freddo, a lieto fine, in Sardegna per cinque giovani tra i 23 e i 25 anni. Erano andati a bordo di un fuoristrada in gita sul Monte Limbara, in Gallura, abbondantemente innevato. Ad un certo punto l’auto è rimasta bloccata in un punti critico. I giovani, quattro ragazzi e una ragazza, hanno dato piglio ai cellulari per chiedere soccorsi. Ma nella loro posizione non c'era campo e i telefonini sono rimasti a lungo muti. Prova e riprova però, alla fine un o di loro è riuscito a spedire un sms ad un amico. Il quale ha raccolto la richiesta di soccorso e l’ha girata ai vigili del fuoco di Tempio. Una squadra è riuscita alle tre della notte a raggiungere i cinque bloccati nell’auto, nella quale il sistema di riscaldamento era ancora in funzione poiché il carburante non si era esaurito, e a farli ritornare a casa. L’ondata di freddo dovrebbe permanere nei prossimi giorni: per martedì i meteorologi si aspettano nuvolosità intesa con nevicate sparse anche in pianura, specie su Emilia Romagna e Veneto; nuvoloso con neve a quote collinari in Toscana e Marche e, dalla notte, su Umbria e Lazio e temperature in diminuzione al settentrione e temporaneamente stazionarie al centro-sud. Continuano a persistere in Puglia, anche se in attenuazione, il maltempo e l’abbassamento della tempera-
tura atmosferica che negli ultimi giorni hanno provocato nevicate e disagi alla circolazione stradale. In particolare, sulla Murgia barese si marcia con le catene sulla provinciale 238 nel tratto compreso tra Corato e Altamura. Sulla stessa provinciale, sulla 231 e la 234 occorre procedere con prudenza a causa del ghiaccio e della neve che si è depositata ai bordi delle carreggiate. Sulla statale 16 bis, sempre in provincia di Bari, viene segnata la caduta di pioggia mista e neve. Sono invece libere l'autostrada e la statale 100. La situazione è normale anche nella provincia di Foggia, dove si erano verificati disagi in alcuni comuni del subappennino da uno e sulle strade del Gargano dove è comunque consigliato viaggiare con le catene a bordo. Per domani al Nord è previsto tempo poco nuvoloso sul settore occidentale. Da nuvoloso a coperto sul resto del settentrione con nevicate sparse anche in pianura specie su Emilia Romagna e basso Veneto. Al Centro e Sardegna è previsto cielo molto nuvoloso o coperto con precipitazioni sparse, nevose a quote collinari su Toscana e Marche e dalla nottata su Umbria e Lazio. Al Sud e Sicilia il tempo sarà parzialmente nuvoloso con residue piogge in intensificazione dalla serata sulle regioni tirreniche; ampie schiarite su Puglia e settore jonico. Daniela Navi
Ferrara, ragazza in coma per meningite si cercano 1.500 persone di una discoteca FERRARA – Una ventenne da sabato è in coma farmacologico nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Sant'Anna di Ferrara per una meningite iperacuta da meningococco. Secondo quanto scrive 'La nuova Ferrara', la ragazza, impiegata in un negozio di parrucchiere, sabato 7 aveva anche lavorato come animatrice in una discoteca della zona ed è quindi stata a contatto con un gran numero di persone. Sabato mattina è scattato il protocollo anti-meningococco, a cui ha collaborato anche lo staff della discoteca (il 7 febbraio c'erano 1.500 persone), ed è partita la ricerca dei ragazzi che erano nel locale e dei clienti del negozio di parrucchiere. L’idea di un contagio esteso a una intera discoteca ha messo in allarme i responsabili della sanità pubblica ferrarese, che hanno cercato di mettersi in contatto con i clienti del locale con tutti i mezzi: telefono, sms, In-
ternet. Il protocollo prevede la profilassi per chi sia stato in contatto con l’ ammalato fino a dieci giorni prima dello scatenarsi della meningite quindi, in questo caso, a partire dal 5 febbraio. «Una forma così violenta fa presupporre un contagio recente - ha detto al quotidiano ferrarese il primario del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Sant'Anna, Florio Ghinelli – Il rischio riguarda comunque chi ha avuto contatti diretti e stretti con la ragazza, magari all’interno di una stanza, non per interposta persona». La stretta vicinanza fisica ed il contatto prolungato nel tempo. Sono, infatti, queste le due condizioni principali per il contagio nel caso di meningite batterica. Il rischio di contagio «si determina quando c'è una fase acuta dell’infezione in atto e siamo in presenza, nel soggetto colpito, di un’alta carica batterica».
In Italia e nel Mondo
Lunedì 16 febbraio 2009
Altri due ragazzini affermano che Maisie potrebbe essere la loro figlia
Padre a 13 anni, teenager smentiscono Alfie Un domenicale afferma che Chantelle avrebbe fatto sesso con almeno 8 ragazzi
Una copertina del Sun sul caso
LONDRA – Si trasforma in una farsa alquanto squallida la vicenda di Alfie Patten, il bambino di Eastbourne (Inghilterra) che è diventato padre a soli 13 anni: un adolescente di 16 anni, Richard Goodsell, ha detto ieri al News of the World di essere quasi certo di essere lui, e non Alfie, il papà della piccola Maisie, visto che ha «condiviso il letto» con la mamma, la 15enne Chantelle, varie volte nel giro di tre mesi. E un altro, Tyler Baker, 14 anni, dice di temere che la bambina possa essere la sua, visto che ha avuto rapporti sessuali con Chantelle circa
nove mesi fa. Il domenicale rivela inoltre che Chantelle avrebbe fatto sesso con otto adolescenti attorno al periodo in cui Maisie fu concepita. La madre di Chantelle, Penny, ha definito «spazzatura» questa notizia, affermando che sua figlia ha perso la verginità con il piccolo Alfie, che mostra anche meno della sua età. Molti degli asseriti incontri sessuali con questi altri teenager, dice il giornale, sarebbero avvenuti proprio nella casa popolare dove Penny vive con Chantelle e i suoi altri quattro figli. Richard, un apprendista
chef, dice al domenicale di aver avuto rapporti sessuali con Chantelle almeno tre volte: «So che potrei essere il padre – spiega -. Tutti pensano che io lo sia, i miei amici dicono che la bambina ha i miei occhi, e persino mia madre lo pensa. Solo un test del dna può chiarire questa cosa nel modo giusto. Se sono il padre, ho il diritto di saperlo». Molto più ansioso Tyler, che va a scuola: «Sono stato a letto con Chantelle più o meno nove mesi fa – dice – Ora sono davvero preoccupato che io possa essere il padre. Spero di no». Patrizio Nassirio
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Referendum in Venezuela Chavez: «Io mi gioco tutto» Il presidente tenta di far approvare la norma di rielezione senza limiti
Chavez mentre vota
CARACAS – «Oggi si decide il mio destino politico»: lo ha detto ieri il presidente Hugo Chavez commentando il referendum costituzionale per la rielezione senza limite al numero dei mandati in corso in Venezuela. «Il Venezuela andrà avanti» lungo la strada della «rivoluzione socialista», ha detto Chavez, invitando tutti a rispettare il risultato del referendum. In dichiarazioni alla stampa subito dopo aver votato in un seggio elettorale a Caracas, il presidente ha sottolineto che la giornata sta trascorrendo in tutta normalità».
Su un “pizzino” della Livni: «Non accetto la guida di Bibi»
Israele prepara la proposta di tregua basata su Shalit libero GERUSALEMME – Israele preparerà una sua proposta per uno scambio di prigionieri e per una tregua di lunga durata nella Striscia di Gaza e in ogni caso non riaprirà i valichi con Gaza senza la liberazione del soldato Ghilad Shalit, dal giugno del 2006 prigioniero di Hamas. Una decisione in questo senso, a quanto si è appreso, è emersa ieri a conclusione di una consultazione che il premier Ehud Olmert ha avuto con i ministri degli esteri e della difesa, Tzipi Livni e Ehud Barak. La proposta, che nei prossimi giorni dovrebbe essere finalizzata in contatti tra i tre ministri e che terrà conto anche di quanto finora conseguito dalla diplomazia del Cairo, sarà poi sottoposta all’approvazione del gabinetto politicomilitare – per la cui convocazione non è ancora stata stabilita una data – prima di essere trasmessa all’Egitto che sta svolgendo opera di mediazione tra Israele e Hamas. A quanto si è appreso la proposta in via di elaborazione prevede, a grandi linee, tre fasi: nella prima sarà ampliata l'apertura dei valichi e saranno liberati 350 detenuti palestinesi inclusi in una lista presentata da Hamas. Nella seconda Shalit sarà consegnato da Hamas alle autorità egiziane e Israele libererà a sua volta altri 550 detenuti. Nella terza, col ritorno di Shalit in Israele, le autorità dello stato ebraico libereranno altri 400 detenuti, in maggioranza donne, anziani e adolescenti condannati per reati minori, e apriranno totalmente i valichi con Gaza. Israele vuole inoltre l’impegno a un cessate il fuoco assoluto e alla fine del contrabbando di armi nella Striscia. La liberazione di Shalit – si sottolinea a Gerusalemme a tutti i livelli di governo, a partire dal premier Olmert – resta comunque la
Tzipi Livni
condizione fondamentale per un accordo di tregua che porti alla totale riapertura dei valichi, per Hamas di grande importanza in quanto necessaria per la ricostruzione della striscia di Gaza, dopo i danni causati dalla recente offensiva militare israeliana. Ma sulla sorte di Shalit, Hamas – che ieri ha affermato di essere in possesso dei resti di un soldato israeliano, ucciso durante l’invasione di Gaza il mese scorso – si mantiene vago. «Non ho informazioni sufficienti al riguardo. Può essere che Shalit faccia parte dei ragazzi morti. In verità non lo so» ha affermato Musa Abu Marzuk, numero due dell’ufficio politico di Hamas, rispondendo a Damasco al quotidiano arabo Al Hayat.
Da Gaza, intanto le Brigate Ezzedin Al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno emesso ieri un comunicato per ribadire che Shalit sarà liberato solo se tra i detenuti di 'grosso calibro' che Israele dovrà scarcerare vi saranno anche Abdallah Barghuti, Ibrahim Khaled e Abbas Assayed, che Israele considera 'arciterroristi' responsabili ciascuno della morte di decine di israeliani, Ahmad Saadat, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, e Abu Obeida, del braccio militare di Hamas. Sembra che Israele – dopo essersi a lungo rifiutato – sia ora disposto ad accogliere questa richiesta a condizione però che i tre non facciano ritorno in Cisgiordania o a Gaza. Intanto proseguono le ntrattative per la formazione del nuovo governo dopo il controverso risultato elettorale. «Non ho alcuna intenzione di entrare in un governo di unità nazionale guidato da Bibi», ossia da Benyamin Netanyahu. Lo ha scritto ieri, durante la seduta del consiglio dei ministri, la leader di Kadima Tzipi Livni al premier Ehud Barak. Il biglietto è stato inquadrato da una cinepresa, che ha poi fatto un close-up. «Non accennare a quella idea» ha intimato la Livni, riferendosi al governo di unità nazionale, nel biglietto allungato ad Olmert. Poi ha anche messo in guardia il premier dal dar voce a idee che «non rappresentano le posizioni di Kadima». In una successiva riunione della lista parlamentare di Kadima la Livni ha sostenuto che il capo di stato Shimon Peres dovrebbe affidare a lei l’incarico di formare un nuovo governo in quanto «28 seggi (quelli di Kadima, ndr) sono più di 27 (quelli del Likud)». Ahmed Buzher
Erin, secondo Playboy è la giornalista sportiva più sexy del mondo e la vuole nuda SI chiama Erin Andrews. Segni particolari: bellissima (secondo i risultati del sondaggio). Professione: giornalista sportiva per la Espn/Abc. Per il secondo anno consecutivo Erin ha conquistato il titolo di "giornalista più sexy del pianeta" parola di Playboy. Hugh Hefner farebbe follie per poterla avere nuda in copertina, ma la Andrews, 31 anni, ha ringraziato per le attenzioni rifiutando però la proposta. Si consola, per ora, con il suo successo su Internet. Il suo sito non è "momentaneamente consultabile". Troppi contatti lo hanno madato in tilt. Ma i suoi fans non si sono dati per vinti e sono riusciti perfino ad intasare i centralini e gli indirizzi di posta elettronica della Espn/Abc con migliaia di messaggi che “invocano” alla bella Erin di farsi trovare. Alemo su Internet.
Benedetto XVI ieri durante l’Angelus a San Pietro
Il Papa in Terrasanta, Olmert conferma la sua visita a maggio CITTA' DEL VATICANO – Il viaggio del Papa in Terra Santa, con tappe in Giordania, Israele e Territori palestinesi, si sta progressivamente mettendo a fuoco. Dopo l'annuncio fatto da Benedetto XVI ai rabbini statunitensi lo scorso 12 febbraio, ieri la conferma della visita è stata data dal primo ministro israeliano Ehud Olmert. «In maggio – ha detto Olmert ai cronisti, prima della seduta del Consiglio dei ministri a Gerusalemme – - si svolgerà una visita importante, quella di papa Benedetto XVI». «Il Capo dello Stato Shimon Peres – ha aggiunto Olmert – lo accompagnerà durante il soggiorno, che viene organizzato dall’ ufficio del primo ministro». Quale sarà il primo ministro israeliano per quel periodo non è ancora dato saperlo, ma la diplomazia dello Stato ebraico e quella vaticana stanno definendo dettagli e condizioni del viaggio che dovrebbe avvenire tra la prima e la secon-
La “pazza” corsa di Obama sul “suo” aereo
«HEI ragazzi che ne pensate di questa pazza corsa sul mio Air Force One?». È un Obama raggiante che si rivolge ai giornalisti presente sul suo primo volo sull’aereo presidenziale che lo ha portato da Washington a Chicago.
da decade di maggio. La visita in Terra Santa di Benedetto XVI assomiglierà molto, come scansione logistica, a quella di Giovanni Paolo II del 2000. La prima tappa sarà ad Amman, in Giordania, dove il pontefice – secondo quanto hanno confermato fonti locali cattoliche al Tg2 – visiterà la New King Hussein Mosque, la nuova moschea dedicata al defunto re Hussein. Un gesto importante, perchè nella storia ultramillenaria dei rapporti tra cattolicesimo ed Islam, sarà la terza volta che un Papa sosterà in preghiera in un luogo di culto musulmano. La prima fu con papa Wojtyla a Damasco nel 2001 e la seconda con lo stesso papa Benedetto XVI nella Moschea Blu di Istanbul nel 2006. Altra meta pontificia in Giordania sarà sul Monte Nebo, da cui Mosè, prima di morire, guardò la Terra Promessa. Giacomo Solis
Il clima responsabile delle malattie infettive VIENNA – Esperti di salute pubblica prudenti davanti agli scenari apocalittici che vedono nei cambiamenti climatici il motore di nuove epidemie. Tutti sono d’accordo che non ci sono dati sufficienti per giustificare un allarme epidemie legato ai cambiamenti climatici. Per il responsabile scientifico degli Ecdc, Jonathan Suk, bisognerebbe istituire una rete per la ricerca. Il progetto che la prevede si chiama European Environment ans Epidemiology Network. «Pensiamo – dice – che sia importante quantificare i rischi e capi-
re in che modo la salute della popolazione possa essere interessata dai cambiamenti climatici». Per Paul Reiter «la diffusione delle malattie dipende dalla temperatura così come le piogge sono solo alcune variabili».
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Primo piano
Lunedì 16 febbraio 2009
Allarme violenze Le vittime due fidanzatini quattordicenni: lui picchiato, lei violentata. Per gli inquirenti gli aggressori sarebbero rumeni
Roma, è caccia agli stupratori La polizia: «Abbiamo trovato tracce importanti». Già pronto un identikit di ROCCO TALLURI ROMA - E' caccia aperta a Roma ai due uomini, due romeni secondo gli inquirenti, che nel tardo pomeriggio di sabato hanno aggredito una coppia di giovanissimi fidanzati, 16 anni lui, 14 lei, vicino al parco della Caffarella. Gli investigatori: trovate tracce importanti sul luogo dell'aggressione, ed è ormai pronto un identikit degli assalitori. Intanto gli abitanti del quartiere stanno pensando a ronde notturne. COSA E’ ACCADUTO - La violenza. I due, probabilmente romeni secondo l'opinione che gli inquirenti si sono formati dopo aver sentito le due vittime, hanno agito nel pomeriggio di San Valentino, attorno alle sei, in una zona del parco limitrofa al quartiere Appio Latino: dopo aver aggredito i due ragazzi che erano seduti su una panchina, li hanno trascinati a forza per circa quattrocento metri, percorrendo salite e discese. «ERANO ARMATI» -"Ci hanno detto che erano armati, che avevano una pistola e che dovevamo seguirli altrimenti ci uccidevano". Così il ragazzo ha raccontato le fasi iniziali dell'aggressione e poi della violenza
subita nel parco della Caffarella. Il giovane, in lacrime e fortemente sconvolto, ha raccontato alla polizia di aver pensato che i due stranieri volessero rapinarlo. Per questo avrebbe detto di avere pochi euro e un cellulare. Poi una volta arrivati in una delle zone più buie del parco è stato l'inferno. Il ragazzo è stato picchiato e tenuto fermo mentre a turno i due stranieri violentavano la sua
fidanzata. Poi sono fuggiti, togliendo alle loro vittime i pochi soldi che avevano e i loro telefonini. Da sabato sera i due ragazzi sono assistiti da una psicologa della polizia. INDAGINI - I due fidanzati sono stati ascoltati ieri per tutto il pomeriggio dagli investigatori della polizia e sembra ormai pronto un identikit degli aggressori. Uno dei due, dopo molti sfor-
zi, è stato descritto dai ragazzi come scuro in viso e coi capelli lunghi. Il giovane, sentito in questura, sabato era riuscito a fornire solo indicazioni sommarie sull'abbigliamento dei due. "I due ragazzi ricordano tutto, li stiamo ascoltano dal primo pomeriggio. Stanno fornendo dettagli molto importanti", ha detto il questore Giuseppe Caruso, ag-
ESCALATION SENZA FINE
Milano, giovane sudamericana stuprata dopo la discoteca MILANO - E dopo l’ennesimo episodio a Roma, anche Milano. Una studentessa sudamericana di 21 anni ha subito una violenza sessuale, la notte tra sabato e domenica, attorno alle 4, da parte di un uomo che ha descritto come nordafricano. La ragazza di origine boliviana, regolare in Italia, si era recata in una discoteca di Milano e all'uscita, mentre attendeva un amico è stata avvicinata da un uomo che l'ha caricata a forza su una macchina di media cilindrata e l'ha portata in una zona appartata. La studentessa è riuscita poi a uscire dalla macchina, ha chiamato un'amica e ha chiesto aiuto ad alcuni passanti che hanno avvisato il 118 e i carabinieri. La ragazza era andata a ballare con degli amici, italiani e sudamericani, ai Magazzini generali (nella foto i carabinieri davanti al locale), in una zona non lontana dall'università Bocconi. Al-
la fine della serata è uscita prima degli altri dal locale e ha preceduto l'amico attendendolo accanto alla sua auto per essere riaccompagnata a casa. A quel punto è stata avvicinata dall'uomo che dopo l'ha violentata. La violenza, secondo la giovane, si è consumata a bordo della stessa auto, in un parcheggio prossimo al parco Forlanini, quindi a una certa distanza da locale. La giovane ha detto che, dopo lo stupro, ha convinto il suo aggressore a fermarsi a un chiosco notturno di cibi e bevande. Mentre lui scendeva ha chiamato un'amica al cellulare ("mi hanno violentata, manda qualcuno") poi è scesa a sua volta. L'uomo se ne è accorto, ha intuito che era stato dato l'allarme ed è fuggito prima dell'arrivo dei carabinieri. Dimessa dalla clinica Mangiagalli, dove era stata ricoverata, la giovane sudamericana è ancora in stato di shock.
giungendo di attendersi risultati favorevoli per le indagini "a breve-media scadenza". La ragazza è stata descritta dal questore come "esile di corporatura, ma dal carattere molto forte". Sul luogo dello stupro, individuato nella tarda serata di ieri dalla polizia in un anfratto isolato fra rami, rovi e fitta vegetazione, sono state trovate tracce definite "importanti". LA MADRE DELLA RAGAZZA: «VOGLIO GIUSTIZIA» Sconvolta la madre della ragazza: "Voglio subito giustizia altrimenti me la faccio da sola", ha detto arrivando all'ospedale san Giovanni, dove la figlia veniva visitata e medicata. Il fidanzato ha riportato un trauma a una spalla. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha detto che i violentatori potrebbero essere dei Rom e ha chiesto che "non ci sia nei loro confronti alcuna clemenza o indulgenza". LE RONDE - Stanno pensando a ronde notturne i residenti del quartiere dove si trova il parco della Caffarella. Stamani, un gruppo di uomini si è ritrovato davanti all'entrata dell'area verde nel quartiere Appio Latino. "Stiamo organizzando una fiaccolata per richiamare l'attenzione del mondo politico e istituzionale verso quest'area abbandonata da anni". "Abbiamo paura a mandare i nostri nipotini alla scuola vicino al parco - dice una nonna - Li lasciamo davanti all'ingresso e li adiamo a riprendere. Ci sono troppi stranieri e nomadi che ci mettono paura. Poi di sera, quando cala il buio, qui davanti non ci passiamo".
L’esecutivo intende dare un segnale forte dopo gli ultimi episodi ma l’opposizione rilancia le critiche
Dal governo misure antiviolenza. Il Pd: no agli “spot” ROMA - Le violenze di Roma, Bologna e Milano fanno riesplodere la polemica sulla sicurezza, la stessa che ha caratterizzato l'ultimo periodo della campagna elettorale di un anno fa, a livello nazionale e in particolare nella capitale. Dal Viminale filtra così la notizia secondo cui l'esecutivo intende dare un segnale forte - come chiesto dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dallo stesso sindaco di Bologna, Cofferati, dopo la violenza subita da una minorenne nella sua città, ovvero sulla certezza della pena - anticipando,
con un provvedimento che sarà approvato al prossimo Consiglio dei ministri, alcune misure contenute nel disegno di legge sicurezza approvato dal Senato, tra cui quella che esclude la possibilità della concessione degli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro. LE REAZIONI - Ma alle parole di Alemanno, e a quelle di altri esponenti della maggioranza, arrivano risposte polemiche. In particolare sulla supposta inutilità proprio delle misure messe in campo dal governo. "Il susseguirsi di atti di
violenza dimostra il fallimento delle misure del governo sulla sicurezza", afferma Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc: "E' inutile continuare ad illudersi che la soluzione sia più militari nelle città, quando continuano a diminuire le risorse per il comparto e non si provvede al reintegro degli organici mancanti della polizia. Alle città italiane conclude - servono più poliziotti, più carabinieri, non le ronde e né i militari". Lo stesso tono di Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori: "Gli ultimi episodi di stupro
sono terribili e dimostrano che il piano del governo per la sicurezza è fallito. Non faremo sciacallaggio come a suo tempo fece il centrodestra. E' però evidente che gli spot del governo non bastano a risolvere i problemi". Il governo "oltre agli spot" deve "dare risposte efficaci", insiste Jean Leonard Touadi, parlamentare del Pd, ed ex assessore nella giunta Veltroni al comune di Roma. L'invito al governo, al ministro dell'Interno e al Sindaco di Roma è di prendere la misura esatta di ciò che sta accadendo, comprendendo fino
in fondo la quantità e la qualità di episodi di violenza nei confronti delle donne". Ma rimanda le critiche al mittente Fabrizio Cicchitto, presidente del deputati Pdl, che rimette l'accento sulla magistratura: "L'ininterrotta serie di stupri evidenzia che esiste un'emergenza che travalica le responsabilità specifiche delle diverse amministrazioni comunali. Il governo sta facendo di tutto per assicurare, anche con la presenza dei militari, la maggior sicurezza possibile, ma parallelamente occorre anche che da parte della
magistratura sia garantita pienamente e con la massima severità l'attuazione della normativa vigente". E il ministro Roberto Calderoli rilancia uno dei cavalli di battaglia della Lega: "Sono anni che propongo come soluzione, così come è stato già fatto in molti altri paesi europei, la castrazione chimica, in quanto - afferma l'esponente del Carroccio - unico strumento in grado di garantire un controllo degli istinti per chi spontaneamente non è capace di controllarli". Il Vaticano: "Prudenza". Sì a leggi severe verso chi Commette reati come lo stupro, ma "le reazioni a caldo non vanno bene" e le reazioni emotive non devono prendere il sopravvento.
Primo piano
Lunedì 16 febbraio 2009
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Lo scontro politico Alle urne quasi un milione e mezzo di elettori. Grande attesa anche a Roma
“Volata” Soru-Cappellacci In Sardegna la maratona di voto per il nuovo governatore di ROBERTA CELOT CAGLIARI - Tacciono i candidati, parlano le urne: archiviati 45 giorni di campagna elettorale – la più breve ma la più aspra e ruvida della storia autonomistica – da ieri mattina alle 8 quasi un milione e mezzo di elettori sardi ha nelle proprie mani il futuro governo dell’isola. Sono chiamati a scegliere il nuovo governatore e a rinnovare il Consiglio regionale: una corsa a cinque per la poltrona più ambita – la volata finale però la tireranno in due – e un esercito di 908 aspiranti per uno degli 80 posti disponibili nell’emiciclo di via Roma. OPERAZIONI DI VOTO SENZA PROBLEMI Operazioni di voto tranquille in tutta la regione (qualche difficoltà nel centro Sardegna per neve e ghiaccio), con una affluenza ai seggi che alle 19 è stata del 36,11%. Nelle Regionali del 2004 il dato finale registrò il 71,2%. Il candidato del centrodestra ha battuto tutti sul tempo: alle 9:30 ha espresso il suo voto a Cagliari. Lo sfidante Renato Soru si è invece presentato al seggio di Sanluri, il suo paese natale alle porte del capoluogo, intorno alle 13:15 e ha poi trascorso la domenica in campagna con amici e parenti. Mattinata di voto anche per i due candidati 'solitari' alla presidenza: Gavino Sale, leader indipendentista di Irs, lo ha fatto a Banari, nel sassarese, mentre Peppino Balia, candidato dei Socialisti, a Nuoro. L’ultimo a votare, stamattina a Cagliari, sarà Gianfranco Sollai, di Unidade indipendentista. La partita che si giocava in questo fine settimana è tutta interna alla Sardegna, ma gli occhi della politica nazionale e quelli di molti media stranieri sono puntati e proiettati su quest’isola «speciale» in mezzo al Mediterraneo. Il responso che uscirà fra dalle urne (si votava ieri fino alle 22 e oggi dalle 7 alle 15, subito dopo scatta lo spoglio) non sarà un test nazionale in senso stretto – a Roma maggioranza e opposizione viaggeranno con equilibri inalterati – ma si profila come una doverosa verifica per i due neonati partiti, il Pd e il Pdl, che guidano le opposte coalizioni, le uniche capaci con la forza dei numeri di esprimere il governatore: l’uscente Renato Soru per il centrosinistra, reduce da uno scontro con la sua maggioranza e parte dello stesso Pd che lo ha portato alle dimissioni anticipate (le prime in Sardegna), e Ugo Cappellacci per il centrodestra, espressamente scelto da Berlusconi che lo ha preferito a personalità ben più visibili e navigate, come il sindaco di Cagliari Emilio Floris, e che in
Sardegna ha giocato una campagna elettorale all’attacco, spendendosi personalmente in tutte le province. LE ATTESE DI VELTRONI E BERLUSCONI Dall’Isola il premier da una parte e Veltroni dall’altra, si aspettano un segnale sulla loro leadership (dopo il match delle politiche vinto da Berlusconi per ko) e da qui calibreranno le mosse dei prossimi mesi. il Cavaliere nel processo di fusione del Pdl, il segretario dei Democratici nella difficile scelta delle alleanze. Entrambi con il pensiero già rivolto alle Europee di giugno e al rinnovo di importanti amministrazioni locali.
Renato Soru, candidato presidente del centrosinistra
Ugo Cappellacci, candidato presidente del centrodestra
Asse Marini-Rutelli: scendono in campo i big dell’area cattolica del Pd
«No al referendum sul testamento biologico» di GIOVANNI INNAMORATI ROMA - Scendono in campo i big dell’area cattolica del Pd, vale a dire Franco Marini e Francesco Rutelli, per stoppare l’idea lanciata sabato da Ignazio Marino di promuovere un referendum sulla futura legge sul testamento biologico. Tra sabato e domenica c'è stato un giro di telefonate con Walter Veltroni, chiedendo di non sposare la linea Marino. E in un’intervista alla «Stampa» il segretario del Pd ridimensiona questa minaccia. L’ipotesi del referendum è stata criticata nuovamente dal centrodestra che, con Gaetano Quagliariello, chiede al Pd di smentire il proprio senatore. «Agitare il drappo del referendum», afferma Quagliariello, potrebbe essere inteso come un ripensamento del Pd sull'impegno preso dal capogruppo Anna Finocchiaro a non fare ostruzionismo ma a portare avanti un confronto vero. E poi, sottolinea il ministro Gianfranco Rotondi, «il referendum lo vinceremmo noi». Anche l’Udc Luca Volontè attacca Marino, chiedendone addirittura le dimissioni da presidente
Francesco Rutelli
della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Sanità. Ma l’idea del referendum non piace nemmeno dentro al Pd, specie all’ala cattolica. Franco Marini, leader degli ex popolari, lo definisce «una fantasia da scienziato», cioè non da politico. L’ex presidente del
Senato auspica «un vero confronto» tra i due poli e tra laici e cattolici, e aggiunge che da oggi seguirà la questione «più da vicino». La contrarietà è stata spiegata a Veltroni in una telefonata: evocare un referendum prima ancora che inizi la discussione in Senato, è il ragionamento di Marini, aumenta solo il livello di scontro ideologico tra laici e cattolici; e a pagarne il prezzo più alto sarebbe proprio il Pd che più di ogni altro partito ha al suo interno entrambe le due culture. Simile il ragionamento fatto da Rutelli al segretario del partito. E non a caso due deputati a lui vicini attaccano la proposta Marino. Icastico Renzo Lusetti: «Come se non fosse bastata la lezione sulla legge 40, si continuano a perseguire sconfitte annunciate». «Il minoritarismo etico – ha incalzato Pierluigi Mantini – non giova al Pd’', anche perchè su questi temi nel Paese «ci sono divisioni profonde». «Occorrerebbe un passo indietro – ha insistito – e la capacità di rinunciare all’accanimento legislativo, giudiziario e referendario, lasciando la materia ai principi di scienza e coscienza».
Venticinquemila al voto per le primarie sul sindaco. In corsa 4 esponenti Pd e uno della Sinistra
Firenze, il centrosinistra va alle urne FIRENZE - La giornata soleggiata, malgrado il freddo pungente e la trasferta dei viola a Genova, ha incoraggiato a votare, così che alle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco e a presidente della Provincia di Firenze, al momento, si stima che alla fine il risultato sarà simile a quello delle consultazioni dell’ottobre 2007 per Walter Veltroni, quando si recarono alle urne in 35 mila. Alle 17 di ieri infatti avevano già votato in 25 mila. I seggi, 55 in città, si sono aperti alle 8 e hanno chiuso alle 21. Per la candidatura a sindaco corrono i deputati Lapo Pistelli e Daniela Lastri, il presidente della Provincia Matteo Renzi e l’assessore comunale Daniela Lastri, tutti del Pd, ed Eros Cruccolini de La Sinistra, presidente del consiglio comunale. I cinque rappresentano una
coalizione composta da Pd, Idv, Verdi, Socialisti e La Sinistra. I votanti hanno potuto anche scegliere il loro candidato a presidente della Provincia tra Andrea Barducci (Pd), Marzia Monciatti (La Sinistra) e Tommaso Ciuffoletti (Socialisti). A quanto risulta, le operazioni di voto si sono svolte in un clima sereno e regolare, a parte qualche coda, in particolare nel seggio posto al Mandela Forum, nuovo rispetto al passato. Ha giovato, in particolare, il fatto che in ogni seggio erano presenti gli elenchi degli elettori residenti che avevano diritto al voto. E se è vero che possono votare anche i 16/enni e gli stranieri residenti, lo 'zoccolo durò dell’elettorato, comunque, sarebbe formato da italiani e non giovanissimi, in linea con le primarie di
Veltroni. «Ringrazio la 'macchina' organizzativa – ha detto il segretario cittadino del Pd Giacomo Billi – e i circa 600 volontari che da ore sono al lavoro ai seggi perchè tutto si sta svolgendo al meglio. Il clima, a quanto mi risulta, è stato sereno e non ci sono stati problemi tra i 'supporter' dei vari candidati». «Il Pd – ha aggiunto – ha dato un’altra grande prova di maturità e di democrazia». Nessun riscontro, infine, ai timori di queste settimane circa un voto organizzato del centrodestra. Forse le voci della possibilità di pubblicare l’elenco dei votanti, poi naufragata per motivi di privacy, hanno scoraggiato chi voleva 'infiltrarsi', e si sono registrati solo pochissimi casi di persone che, ad elezioni vere, avevano preferito altri partiti non di centrosinistra.
E francesco minaccia la scissione ROMA - Se si continua così si va dritti per la strada della scissione. E’il monito che, secondo alcuni osservatori politici, Francesco Rutelli lancia al Partito Democratico. Soci fondatori del Pd, Rutelli e gli ex Dl della Margheita non ci stanno ad essere etichettati come quelli del «partito contadino» alla polacca (espressione che avrebbe usato lo stesso Rutelli) e alzano dunque la voce perché - sempre secondo i retroscena politici -non intendono diventare quello che furono gli indipendenti di sinistra ai tempi del Pci. Non hanno alcuna intenzione perciò di morire da «indipendenti di centro » in una forza egemonizzata dagli ex Diessini. Una prospettiva comunque che sarebbe molto vicina alla realtà, come sembra avvertino gli esponenti di area moderata del Pd, dopo l'investitura di Bersani fatta da D'Alema. Un clima di scissione nel Pd, insomma, visto che da giorni da qualche settimana - secondo indiscrezioni di stampa - l'ex sindaco di Roma e leader della Margherita parla del futuro, ma molto preoccupato: «Abbiamo faticato tanto per dar vita a una cosa nuova e ora dovremmo andare alle primarie per la segreteria con due candidati dei Ds? È impensabile. Basta. Così non si va da nessuna parte». Secondo i ben informati, per Rutelli non è un problema di nomi, «non solo l'infinita lotta tra Walter e Massimo, a cui ora si aggiunge Pier Luigi. E non si può nemmeno ridurre tutto allo scontro fra centristi e sinistristi. Qui - avrebbe detto ad alcuni colleghi - c'è la difficoltà di un partito che fa fatica su tutto, fatica a parlare con il Paese».
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Lunedì 16 febbraio 2009
Primo Piano
Economia lucana BtoBe è il salone per le imprese e per i giovani che mette in contatto aziende e professionalità
Business, rinnovata passione Uno spazio per «superare la crisi». Anche con l’incontro virtuale più rappresentativi del TITO SCALO - BtoBe, ovvemondo imprenditoriale, poro, Business to Business. E’ tranno partecipare agli spail nome di un evento «unico zi di dibattito e “proporsi” nel suo genere» tra le maniconcretamente. Btobe ha, festazioni dedicate al lavoinoltre, deciso di premiare ro, alla specializzazione e alla ricerca più interessante la ricerca e all’impresa orgasul tema della crisi. I ragaznizzate nel Sud. L’appuntazi potranno presentare i mento è all’Ente Fiera di TiSONO stati 3.000 i visitatori nel 2006, propri curricula, fare dei to scalo, dal 21 al 23 febmentre sono previsto 100 relatori per colloqui con le aziende più braio, con orario continuato l’edizione del 2009. Nel salone saranno interessanti e essere protadalle 9 alle 21. Imprese, istipresenti 80 espositori provenienti da gonisti del “Career Day”, tuzioni, piccole aziende e en10 Regioni diverse, con oltre 100 paruna giornata organizzata ti di ricerca: nello spazio fitnership attivate e ben 25.000 pagine in collaborazione con il Caos sico suddiviso tra stand, web visitate. (Centro Ateneo Orientaconvegni, momenti di relax ma nell’evento ci sarannoa nche demento Studenti) e dedicata e una platea di espositori, gli “specials”. L’area Meet sarà dedicata all’incontro fra domanda e l’incontro sarà dedicato a agli incontri di business, per creare offerta di lavoro. un tema più che mai attuale, partnership e stringere relazioni comIn chiusura, la parte “go“superare la crisi”. Con la merciali, il progetto Start-up propone losa” dell’iniziativa. Non soprecisa idea, forse «provocauna “piazza” di incontri con investitori, lo parole, non solo intervenzione, speranza e convinzioil Forum degli investimenti sarà la buoti. Per i partecipanti, BtoBe ne», che forse “si può”. na occasione per la presentazione a sarà anche svago: il proL’obiettivo dell’evento è eventuali investitori. gramma prevede anche apquello di fornire un’opporIl periodo per l’allestimento puntamenti più informali, tunità per incentivare lo svidell’evento è stato individuato sulla bacome un cocktail di benveluppo delle imprese, se di una serie di ricerche rispetto alla nuto, un lounge party e «proiettando l’economia loperiodicità di fiere simili realizzate in l’esibizione del jazzista Walcale in una dimensione naItalia. ter Ricci, promessa della zionale», superando anche Stand e colloqui della prima edizione BtoBe musica italiail livello teorico grazie a mona. menti di inconLA VOCE DEL PRESIDENTE Tutto quetro e presentasto nella conzione reale tra PERSINO SU FACEBOOK vinzione che aziende e sin«Semplice conoscenza» «un’alta quagole professiolità dell’edunalità. SE LA tecnologia è mezzo di sviluppo, come non rivol«Cambiare. Se potessimo condensare lo spirito del cazione terBtoBe, orga- gersi alla innovazione “globale”? Quella della comunicatempo in una singola parola saremmo obbligati a sceziaria, in parnizzato e pro- zione, tra moda, utilità e fenomeno, si chiama “Facegliere questa: cambiare. Se non ci credete, provate a ticolare scienmosso dalla book”, il social network che ha messo in rete praticapronunciarla ad alta voce e ad abbandonarvi al flusso tifica, elevati Scai Comuni- mente la popolazione di mezzo mondo. Anche BtoBe ha di immagini e sensazioni che suggerisce alla vostra livelli di concazione, un'a- un proprio gruppo aperto sulla piattaforma, arrivato, fantasia. Vi sembrerà una parola conosciuta, un concorrenza nei genzia di co- pochi giorni fa, a quota 3040 iscritti. «E’ un modo - spiecetto condivisibile, tanto da ravvisare al suo interno l'emercati di bemunicazione gano gli organizzatori del salone - per dar vita a una conergia di una volontà propria». Così spiega in qualche ni e servizi, nata a Potenza municazione diretta per tutti coloro i quali vogliano conmodo la “possibilità” messa in campo, Michele Franzeun accesso nel 2002, ha dividere opinioni, esperienze e punti di vista sul periodo se, presidente di BtoBe. «Provate adesso ad immagiagevolato al un target di ri- di recessione che stiamo attraversando». nare come si può iniziare a cambiare, partendo dalle credito e ai ferimento Diverse le aree di discussione: “Combattere la crisi”, cose più care e dalle persone più vicine. Io ci ho provamercati fimolto vasto, “La Basilicata potrebbe crescere incentivando il turito, e quel come ha assunto la forma di BtoBe, il Salone nanziari dall’impresa smo?”, “Il commercio è in crisi. Da chi dipende?”, “A Btodei prodotti e servizi per le imprese. Un salone dove inspiegano gli di servizi, alle Be puoi”. Basta entrare, la porta virtuale non si chiude contrarsi per “fare business” nel senso più puro del terorganizzatori istituzioni, al- mai. mine, o semplicemente per conoscersi». - sono tra i fatla politica, fino Un momento dell’evento, edizione 2006 tori della crea scuola e università. scita nel prosTra gli espositori com- quello del Ministero per la tuale situazione economi- manifestazione gli espositopaiono aziende di consulen- Gioventù. E sempre in chia- ca». Il punto di partenza, ri avranno modo di cono- to alla promozione e alla dif- simo futuro, e le basi per suza o di servizi finanziari, im- ve “giovani” - ma non solo - l’idea che gli imprenditori scersi tra di loro e contem- fusione di strategie innova- perare l’attuale crisi econoprese di logistica aziendale una nota particolare, il pa- abbiano «le energie e le com- poraneamente presentarsi tive all’interno dell’impresa mica vissuta da imprese e AgriBe. cittadini». In un’ottica di e trasporti, associazioni di trocinio ricevuto dal Cnr petenze per affrontare la ai visitatori. Nel corso dei di- agroalimentare, categoria e, ovviamente, en- Basilicata. («Per noi questo crisi con grande ottimismo battiti, degli incontri e degli Mentre l’area Meet è uno “sviluppo integrato”. BtoBe può vantare diversi patrocinio rappresenta un e concretezza e che si possa- appuntamenti monotemati- spazio allestito per gli inti e istituzioni pubbliche. patrocini, compreso quello Non è, però, una “prima risultato importantissimo - no individuare le strategie, ci si discuterà di accesso al contri di business. Tanto per non perdere dell’Università lucana. Sovolta”. BtoBe è ormai già al- ha più volte spiegato Miche- le azioni, i temi vincenti per credito, di responsabilità sola second edizione. Ma que- le Franzese, presidente Bto- le imprese». Basta “inven- ciale d’impresa, di energie l’occhio al “futuro”, i giova- no partner dell’evento anst’anno, al successo della Be - soprattutto perchè la tarsi” spazi di azione e ri- alternative, editoria, welfa- ni saranno interlocutori che la Regione Basilicata, privilegiati della manifesta- Confindustria Basilicata, prima esperienza con oltre manifestazione quest’anno, flessione. Per non restare re e impresa cooperativa. All’interno di BtoBe ci sa- zione. Oltre alla possibilità l’Unibas e le testate giornali3mila visitatori, si affianca si propone come invito ad fermi. Ecco allora che durante la rà anche uno spazio dedica- di incontrare i personaggi stiche locali. un patrocinio d’eccezione, affrontare con coraggio l’at-
Tutti i numeri, le informazioni utili e le curiosità
IL CALENDARIO
Lunedì 16 febbraio 2009
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LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
Torna la rottamazione delle licenze Pensione anticipata in caso di chiusura del negozio di SERGIO D’ONOFRIO Torna la rottamazione delle licenze per i piccoli esercenti in difficoltà. La manovra anti-crisi,varata dal governo con la legge 2/2009, ha rinnovato per tre anni lo speciale indennizzo che accompagna fino alla pensione titolari e collaboratori di impresa costretti a ritirarsi anzitempo dall'attività. Si tratta di un assegno mensile, pari al minimo Inps, erogato da un fondo che è interamente finanziato dagli iscritti alla gestione commercianti con un contributo dello 0,09% del reddito imponibile. LE CONDIZIONI All'indennizzo sono interessati gli esercizi al dettaglio, bar ,ristoranti e gli agenti e rappresentati di commercio Ne possono usufruire coloro che nel periodo compreso tra 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011 hanno un 'età minima di 62 anni se uomini e di 57 anni se donne. Vengono richiesti inoltre almeno 5 anni di iscrizione nella gestione commercianti dell'Inps, in qualità di titolari o di coadiuvanti e la riconsegna della licenza all'autorità competente. Per agenti e rappresentati il requisito è soddisfatto con la cancellazione dall'albo di categoria. ASSEGNO FINO ALLA PENSIONE Chi si trova nelle condizioni per ottenere l'indennizzo potrà contare su un assegno mensile pari al trattamento minimo dell'Inps (458,20 euro al mese nel 2009) fino al momento in cui comincerà a percepire la
Licenziato e senza lavoro
Se un lavoratore rimane senza lavoro, avendo già realizzato trentacinque anni di contributi, può ugualmente avere la pensione di anzianità al raggiungi-mento dell'età prescritta dalla riforma Prodi entrata in vigore a gennaio del 2008? E' la situazione di mio marito, che, licenziato nel 2006 per chiusura aziendale, non è più riuscito a trovare occupazione nel suo settore di appartenenza e compirà i 58 anni nel marzo 2009. Fortunatamente, c'è il mio stipendio che ci consente di tirare avanti, sia pure con sacrifici. A. ZACCARO - MARATEA Sì, certamente. A marzo del 2009 suo marito raggiungerà entrambi i requisiti richiesti per la pensione di anzianità e potrà chiedere la prestazione. Per effetto delle finestre di uscita, il primo assegno pensionistico gli sarà erogato dal 1° gennaio del 2010.
Integrazione al minimo
Alcuni mesi addietro ho letto sul QUOTIDIANO una sua risposta ad un lettore che s'informava sulla possibilità di ottenere l'integrazione al trattamento minimo della pensione per la moglie e poneva il problema dei redditi coniugali. Adesso sono interessato io per la situazione di una mia sorella. Separata di fatto dal ma-
LUNEDI' 16 -ARTIGIANI E COMMERCIANTI Scade il termine entro il quale artigiani e commercianti devono versare la quarta ed ultima rata del contributo minimo per l'anno 2008. Il versamento va effettuato con il modello F.24 anche da coloro che non sono titolari di partita IVA, indicando la causale AF se artigiani e la causale CF se commercianti. VENERDI' 20-AGENTI E RAPPRESENTANTI Scade il termine entro il quale le ditte mandanti devono pagare all'Enasarco i contributi relativi al trimestre ottobre -dicembre 2008. Ripartito a metà tra ditta e agente,il contributo è pari al 13,5% delle provvigioni liquidate entro i seguenti massimali: -26.603 ,00 euro i per gli agenti che operano per conto di una sola ditta; -15.202,00 euro per chi lavora con più ditte. I contributi devono essere versati per via telematica collegandosi al sito www.enasarco.it pensione di vecchiaia. Ciò significa che rispetto al passato l'indennizzo avrà una durata superiore ai tre anni, in quanto l'assegno dovrà essere erogato anche nel periodo che intercorre tra il mese di compimento dell'età (60 anni per donne, 65 per gli uomini) e l'apertura della finestra. Per i lavoratori autonomi la legge 247/2007 stabilisce che la pensione di vecchiaia decorre dal terzo trimestre successivo al compimento dell'età. Chi compie gli anni tra gennaio e marzo riceverà, per esempio,il primo assegno dal 1°ottore. LA DOMANDA Alla richiesta di indennizzo, che può essere presentata all'Inps fino al 31 gennaio del 2012, vanno allegati i documenti da cui risulta la cessazione definitiva dell'attività e la riconsegna delle autorizzazioni all'esercizio dell'attività. I periodi in cui viene riscosso l'assegno si considerano ai fini della pensione come se fossero stati lavorati. La
rito da tanti anni, di recente ha finalmente ottenuto sentenza di separazione. Ormai è prossima alla pensione di vecchiaia, che, a mio avviso, dovrà essere integrata al minimo. Vorrei sapere: considerato che i due ex coniugi sono separati legalmente (ma non divorziati) vale ancora il reddito del coniuge? N.M. - GINESTRA (PZ) No. E' ormai pacifico che il reddito del coniuge non conta, nel caso in cui tra i coniugi stessi vi sia separazione legale ed effettiva. Quindi, da tale punto di vista, sua sorella ha titolo ad ottenere l'eventuale integrazione.
Versamenti volontari
I versamenti volontari ai quali si è stati autorizzati sono validamente effettuati anche allorquando, successivamente all'autorizzazione, si presta attività lavorativa con contratti a tempo o progetto? F. LOPARDO - BRIENZA No. La prosecuzione volontaria non può essere attuata
per periodi per i quali vi è una copertura da contribuzione obbligatoria.
Pensione e totalizzazione
Sono iscritto alla Cassa dei Dottori Commercialisti da 15 anni ed, inoltre, ho maturato precedentemente 23 anni di contributi Inps nella Gestione dei lavoratori dipendenti. A maggio 2009 compirò 60 anni. Posso chiedere di andare in pensione fruendo della totalizzazione? F. DI MICHELE - POTENZA Per la totalizzazione occorre il possesso di 65 anni di età, assieme al requisito minimo dei 20 anni di contribuzione oppure 40 anni di contributi. La contribuzione non deve essere coincidente e deve risultare, in base alla riforma Prodi in vigore dal 1° gennaio 2008, di almeno 3 anni.
37 anni di contributi
Mio marito compirà 58 anni nel mese di maggio 2009
contribuzione figurativa si somma però a quella versata durante l'attività solo per raggiungere il diritto. Non va quindi ad incrementare l'importo della futura pensione, in quanto lo scopo della legge è unicamente quello di evitare che alla scadenza dell'indennizzo il commerciante con pochi contributi possa restare senza reddito di lavoro e senza pensione. DIVIETO DI CUMULO L'indennizzo è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività di lavoro dipendente o autonomo. Chi riprende l'attività deve entro 30 giorni avvisare l'Inps, che provvederà alla revoca dell'assegno. Non c'è invece alcuna incompatibilità o divieto di cumulo con i trattamenti pensionistici percepiti dall'interessato al momento della domanda. Possono beneficiare, quindi, dell'indennizzo anche coloro che sono titolari di una pensione di invalidità o di reversibilità.
ed ha raggiunto 37 anni di contributi da dipendente a giugno 2008. La finestra di uscita dovrebbe essere quella di gennaio 2010. Dal primo dicembre 2008 sarà in mobilità: dovrà aspettare anche lui la finestra di uscita o potrà lasciare prima? T. ACITO - MATERA Non è prevista alcuna agevolazione sulle finestre di uscita per i soggetti in mobilità.
Indennità di disoccupazione
Quali requisiti sono necessari per ottenere l'indennità di disoccupazione con i requisiti ridotti? Ho ricevuto risposte diverse e sono perplesso. P. GALASSO - POTENZA L'indennità spetta soltanto ai lavoratori che sono stati licenziati. Non compete, pertanto, a chi si è dimesso, a meno che non si tratti di lavoratrici in maternità o dimissioni avvenute per giusta causa, come molestie sessuali, mobbing e simili. Nel 2009 l'indennità compete a chi ha avuto un periodo di disoccupazione nel
2008. Inoltre è necessario avere almeno un contributo settimanale già nel 2006. Non solo, ma la durata del lavoro dipendente (per il 2008) non deve essere inferiore a 78 giorni di calendario.
Finestra d’uscita
A dicembre 2008 ho maturato 37 anni di contribuzione mentre ad aprile 2009 compirò 58 anni di età e potrò presentare la domanda di pensione di anzianità come lavoratore dipendente. Devo precisare che nel 2001 ho versato solo 6 mesi come commerciante (sono stato, per breve tempo, titolare di impresa individuale). Al Patronato mi dicono che per la presenza di questi contributi, la finestra di uscita slitta. E' corretto quanto riferitomi? B. BIONELLI - GRASSANO Sì, per quei 6 mesi la sua pensione sarà liquidata con le regole dei lavoratori autonomi. Per cui, la sua finestra, invece di aprirsi il 1° gennaio 2010, si aprirà il primo luglio successivo. La normativa è fin troppo chiara in proposito.
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686
Ammortizzatori Nuovi tetti per le indennità Con il decreto anti-crisi i cosiddetti ammortizzatori sociali saranno estesi anche ai dipendenti delle piccole imprese e ai collaboratori che finora non hanno beneficiato di nessun aiuto. Intanto l'Inps ha provveduto a rivalutare, con decorrenza 1° gennaio 2009, i tetti delle prestazioni tradizionali per cassa integrazione, disoccupazione e mobilità. In seguito a quanto stabilito dalla legge 247/2007, l'adeguamento al costo della vita avviene in misura piena e non più come in passato sulla base dell'80% dell'indice Istat. Integrazione salariale I nuovi massimali sono pari a 886,31 euro e 1.063,57 euro per il settore edile, che usufruisce di una maggiorazione del 20%. Tali importi al netto del contributo stabilito per gli apprendisti (5,84%) sono pari rispettivamente a 834,55 e 1.001,46 euro. Per le retribuzioni eccedenti 1917,48 euro i massimali sono pari rispettivamente a 1.065,26 e 1,278,31 euro(settore edile) che al netto diventano 1.003,05 e 1.203,66 euro. Indennità di mobilità Gli importi sopra indicati per la cassa integrazione spettano anche ai lavoratori in mobilità, licenziati dopo il 31 dicembre 2008. È il caso di ricordare che l'assegno è ridotto del 20% per il periodo di fruizione successivo al 12° mese di mobilità. Dello stesso trattamento possono beneficiare anche i lavoratori che hanno diritto al trattamento speciale di disoccupazione per l'edilizia. Indennità di disoccupazione I tetti massimi previsti per la cassa interazione si applicano anche per l'indennità ordinaria di disoccupazione, non soggetta al contributo previdenziale del 5,84%. Di conseguenza l'importo netto sarà pari a 886,31 euro, elevato a 1.065,26 euro per retribuzioni in attività superiori a 1.917,48 euro. Come di consueto, è leggermente più basso il tetto per l'indennità disoccupazione con requisiti ridotti di cui possono beneficiare a determinate condizioni i lavoratori precari. Nel 2009 l'importo massimo è 858,58 euro, elevato a 1.031,93 euro se la retribuzione in attività supera 1917,48 euro. I NUOVI VALORI Categorie Importo massimo netto* Cassa integrazione e mobilità 834,55( 1.003,05) Cassa integrazione e disocc u p a z i o n e 1.001,46(1.203,66) Speciale edilizia Disoccupazione ordinaria 886,31 (1.065,26) Disoccupazione con requisiti ridotti 858,58 (1.031,93) Gli importi mensili tra parentesi si riferiscono a coloro che avevano in attività retribuzioni superiori a 1,917,48 euro.
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Lunedì 16 febbraio 2009
NOSTRE PROPOSTE PER USCIRE DALLA...
MALESSERE NEL PD MATERANO
di SALVATORE MARGIOTTA
di ANGELO MINIERI dalla prima tesseramento- conclusa dal Segretario regionale Lacorazza, cui ha partecipato anche il Responsabile organizzativo nazionale, Fabrizio Vigni; in serata, si è poi tenuto un incontro ad Avigliano. La crisi che sta attraversando l’intero pianeta si è abbattuta sull’Italia con impatto anche maggiore del previsto. Se ne è accorto, alla fine, persino Berlusconi, che due giorni fa si è detto preoccupato, di fronte al dato ormai ufficiale relativo alla variazione percentuale del PIL nel 2008: -0,9%, il peggiore risultato dal 1993. Confindustria, il Fondo Monetario Internazionale, e da ultimo Tremonti, riconoscono che le previsioni per quest'anno sono anche peggiori: -2% o -2,5%. FMI aggiunge che anche nel 2010 il PIL sarà negativo. Insomma, come sostenuto dall'economista Gianfranco Viesti proprio a Potenza la scorsa settimana, siamo di fronte a parametri macroeconomici che non si riscontravano dagli anni'30. In questa situazione è evidente che, se l'intero Paese soffre, le zone più deboli soffrono maggiormente: ed il Governo non solo non sta mettendo in atto alcuna politica per il Mezzogiorno, ma, al contrario, sta mostrando con ogni sciagurata evidenza il proprio volto ferocemente antimeridonalista: si pensi, ad esempio, che in pochi mesi ha già sottratto al Sud ben 17 miliardi di euro di fondi FAS, impedendo di fatto la realizzazione di un programma di interventi, ad iniziare dalle infrastrutture. Il Partito Democratico ieri a Roma ha presentato le proposte di misure anticicliche per fronteggiare la crisi: e lo ha fatto da vero partito riformista, che non si accontenta di un'opposizione sterile e gridata, pregiudiziale e fine a se stessa, in grado di dire solo dei no, ma offrendo al governo, ed al Paese, un contributo di idee concrete e realizzabili, con tanto di valutazione dei costi del pacchetto (16 miliardi di euro) ed indicazione delle fonti ove reperire le poste finanziarie. Insomma, il Governo ombra del PD inizia a lavorare in modo efficace e produttivo: è, dal mio punto di vista, molto importante al fine di rideterminare entusiasmi e riprendere il cammino che deve consentirci, nel 2013, di battere la destra e tornare alla guida del paese. Sette gli obiettivi principali, che di seguito sintetizzo: 1) sistema universale di ammortizzatori sociali: si prevedono molte misure di protezione sociale e di tutela della vita stessa dei lavoratori e delle piccole imprese; tra l'altro, la sospensione del pagamento delle rate di mutuo contratte per l'acquisto dell'abitazione di residenza per i lavoratori che perdono il posto di lavoro; 2) aumento del potere di acquisto della famiglie, attraverso la riduzione della pressione fiscale sui redditi medio-bassi, in modo da dare 100 euro in più al mese per i redditi fino a 30000 euro l'anno; 3) promozione di nuova occupazione femminile; green economy: attraverso la rivoluzione ambientale ed il cosiddetto new deal ecologico, mettendo l'Italia nel solco delle azioni che sta intraprendendo Obama negli USA (ha programmato di investire nel campo dell'energia e dell'ambiente 150 miliardi di dollari in dieci anni, con la creazione di 5 milioni di posti di lavoro), e che hanno già dato importanti risultati in Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna, è possibile attivare, fra nuovi lavori e riqualificazione di quelli esistenti, un milione di posti di lavoro nei prossimi 5 anni. Abbiamo in tal senso presentato alla Camera una mozione, che ho illustrato io stesso a nome del gruppo PD, che nella prossima settimana sarà posta ai voti; 4) aumento degli investimenti pubblici in infrastrutture, con priorità ad opere medio-piccole, immediatamente cantierabili da parte dei Comuni, parzialmente liberati dal patto di stabilità interno; 5) sostegno alle imprese, attraverso una politica efficace del credito, e, tra l'altro, accelerando il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle società fino a 250 dipendenti; si prevedono inoltre una serie di interventi fiscali per il lavoro autonomo; 6) difesa e valorizzazione del made in Italy, mediante ricerca ed innovazione, ma anche tutelando marchi e denominazioni. Insomma, come si vede, le nostre proposte entrano “in corpore vili”, nel merito delle questioni, andando alle radici profonde dei problemi che l'Italia sta vivendo. Faremo, su queste nostre idee, una forte battaglia in Parlamento, nelle piazze, nei nostri circoli, incontrando le categorie produttive e la gente comune, convinti come siamo che questo sia il compito di un partito: non ripiegamento interno alla estenuante ricerca di accordi organigrammatici e di nuovi equilibri congressuali, ma azione nel vivo della società, tra i cittadini, tra gli elettori, per confrontare le nostre idee con le loro, e costruire insieme un progetto di società, una speranza per il futuro. Ce ne è bisogno, a Roma come in Basilicata: le iniziative di questi giorni vanno esattamente in questa direzione. *componente direzione nazionale PD
dalla prima
ASPETTANDO UN SORU LUCANO di MAURO ARMANDO TITA dalla prima I "linguaggi forbiti e i pretesti" su furbizie e privilegi tra Tufano e Viti impongono una seria riflessione. Una seria riflessione figlia di quella metodologia posta in essere dalle middle class lucane e vissute all'ombra del politico di turno. Non so se... Il Buon SORU vincerà le elezione regionali sarde, ma, possiamo essere certi che il Presidente uscente ha parlato con il cuore e con i fatti concreti. Cuore e dignità che hanno fatto breccia nella GIOVENTU' SARDA. Lo slogan più riuscito è stato " Non vogliamo Colonizzatori... La Sardegna al Centro del Mediterraneo... I diritti senza casta e senza middlescents". Io credo che questo sogno si realizzerà... Obama insegna. Chissà se vi sarà un SORU lucano in grado di parlare con il cuore e l'onestà ai tanti giovani disoccupati e precari. Qualche giorno fa la società lucana e meridionale è stata "radiografata" dalla CEI e dagli "uomini della Chiesa lucana" con spirito critico. La CEI lucana e del SUD ha tralasciato per un po' il caso Englaro per dedicarsi ai problemi quotidiani dei più deboli e degli ultimi. Vogliamo riproporla questa radiografia "condita" con tante novità e con tanti "ulteriori " e recenti fatti concreti. Tanti giovani talenti possono "abbandonare" con tanta facilità la nostra amata terra? Perchè i giovani talenti lucani sono sempre più demoralizzati di fronte ai middlescents di sempre? Anche "Controsenso" di Sabato scorso ha dedicato un editoriale a questa sfiducia crescente. L'Università lucana doveva rappresentare il fiore all'occhiello della nuova Basilicata. Non è stato così...La brava Iranna De Meo con le sue incursioni "universitarie" ci ha fornito nel dettaglio i vizi atavici di una società BoKassiana e alcune ambigue perfomances. I "posti al sole" sono sempre più riservati ai figli della casta nonostante le nostre ennesime denunce. Basterebbe vedere negli Enti strumentali della Regione, dell'Unioncamere, delle ASL faremo delle scoperte inusuali con "scambi"... di figli d'arte. Il Marchese del Grillo (sul quale vantiamo da anni diritti di primogenitura) è sempre in agguato. Il tanto agognato e inesistente "privato" e privato sociale non apre ai giovani. Le crisi industriali e le perenni crisi nel terziario privato producono effetti devastanti nelle famiglie lucane. L'esercito dei quarentenni licenziati e in cerca di occupazione, si è letteralmente raddoppiato nel corso degli ultimi mesi. Ha fatto tanto scalpore il pianto dell'operaio licenziato denunciato da Mons. Superbo. E' giusto richiamare l'attenzione, sul loro status di disoccupati ultraquarentenni in una regione sempre più egoista? E' sempre attuale l'analisi dello Svimez sull' inesorabile esodo giovanile lucano? Una Chiesa lucana, sempre più attenta e sensibile, verso le nuove generazioni, può produrre un serio turbamento alle forze politiche lucane? Il deficit di fiducia dei cittadini lucani verso la "politica" e le Istituzioni produce serie riflessioni o favorisce l'indifferenza totale? Eppure vi è sempre un'attenzione, tutta particolare, per i nostri meridionalisti, in primis Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti, oltre a Rocco Scotellaro e Manlio Rossi Doria, del tutto ignorati, da una stampa locale, troppo distratta.
Proviamo un certo "sconcerto" per le mancate citazioni di uomini di governo e dell'opposizione verso un nuovo SUD e una nuova Basilicata. Nessun accenno ai tanti giovani talenti lucani già pronti con la valigia. Nessuno accenno alla Poli Bortone e al suo Movimento per il SUD. Sergio Romano sul Corriere della Sera, qualche mese fa, citando Galasso e la nuova questione meridionale, parlava della assoluta mancanza di una traccia della stessa, nelle politiche economiche dei Governi nazionali, che si sono succeduti negli ultimi decenni. Continuano da anni gli effetti perversi di pseudo politiche rivolte al Mezzogiorno. Speriamo di essere smentiti dalle prossime candidature di giugno. Abbiamo tante belle intelligenze "accantonate" da un dio minore. Un esempio per tutti è dato dal Consigliere UNESCO materano Arch. Laureano. Sono convinto che l'arch. Laureano possa diventare il nuovo SORU lucano. Lo abbiamo ribadito fino alla noia che la crescita di un popolo, come quello meridionale e lucano in particolare, si misura, soprattutto, su tre parametri di riferimento: Il primo è quello della consapevolezza; Il secondo è quello della partecipazione; il terzo è quello della responsabilità. Questi tre parametri sui quali si fonda la vera Politica languono da anni in Basilicata. Sembra che tutti i Partiti democratici abbiano perduto l'ARCA e l'entusiasmo. Tutto è "improvvisazione oligarchica". Il controllo sociale dal basso non esiste più e non se ne avverte l'esigenza. L'intolleranza regna sovrana. E' aumentato a dismisura il tasso di violenza e di insensibilità verso gli Ultimi. Lo ribadiamo senza tema di essere smentiti il Volontariato "retribuito " produce prestazioni sporadiche e asettiche. E' certamente l'antitesi delle vecchie forme solidaristiche votate e vocate al bene comune. Queste misure governative devono cessare perchè non producono che effetti devastanti per le giovani generazioni. Una prova provata e un esempio per tutti lo confermiamo ancora una volta è data dalla Formazione professionale presente nelle Regioni del Sud. Migliaia i Soggetti gli Organismi e le Istituzioni religiose coinvolte. Poca l'occupazione prodotta. Al contrario, vi è stata una marea e un esercito di docenti di F. P. assunti che raggiunge quote superiori ai quaratamila addetti. A tal riguardo, forse, per carenze organiche, un lumicino di speranza si è acceso nei giorni scorsi. La Stampa lucana non ha recepito la portata di una rivoluzionaria intesa tra Regione e Province. La gestione di tante attività formative pari a 60 milioni di euro passa alle Agenzie Formative provinciali. Dopo quarant’anni la Regione corregge il tiro e attua il processo di delega, mai ipotizzato dalle precedenti Giunte Regionali. Per la prima volta dopo cinque anni dalla sua promulgazione una legge quadro sulla F . P. è stata rispettata. Speriamo che... le Province siano degne di queste nuove importanti funzioni. Speriamo che vi siano impegni precisi e professionalità in grado di dare risposte concrete, chiare , trasparenti e risolutive ai tanti giovani e al sempre valido Pianeta Formativo lucano. Speriamo, infine, che tutto ciò non si accompagni ad una riduzione drastica dei finanziamenti e delle vere e serie attenzioni "politiche".
Invece quanto avviene, dimostra che si è ancora “prepartitica” e a un gruppo dirigente “eletto”, transitato armi e bagagli, con le culture e gli organigrammi dei vetero partiti; con una mobilitazione, quelle delle primarie, frutto delle aspettative per un partito nuovo, ricco di idee e trasparente. Invece si sono consolidate e strutturate vecchie gerarchie di “potere”, con buona pace della partecipazione. Effetto: mancate iscrizioni, defezioni, fughe in altri partiti o movimenti, profonda delusione anche di quanti pensavano ad un percorso politico e culturale nuovi. Una diaspora che sta lasciando la rappresentanza del PD agli eletti nelle istituzioni, ai “capi bastone”, agli aspiranti candidati a qualcosa, a quanti vivono la politica come possibile ammortizzatore socio-economico. Quanti hanno voglia di discutere o far sentire le loro proposte, non trovando spazio alcuno negli organismi del PD, si incontrano fuori delle sedi di partito, quasi novelli carbonari. Il senatore Adduce bene fa a denunciare le scelte, soprattutto quelle che attengono alla prospettiva elettorale del PD, fatte in solitario dagli “apparatnicik”; a reclamare democrazia e partecipazione, quella che lo stesso statuto del PD prescrive; a lanciare l'appello ad una ricomposizione degli attori della diaspora e a quanti vogliono ancora riconoscersi nell'idea del partito nuovo. Ma se gli apparati del PD non vorranno attenersi a tanto, bisognerebbe denunciare gli apparati o gruppi dirigenti “fuori” dal PD, perché non riconosciuti dallo Statuto e dalle sue regole. Nessuno è tifoso di autoconvocati o girotondi, ma le regole richiamano al dovere delle garanzie: pena la scomparsa non solo elettorale del PD, ma addirittura la deflagrazione dell'idea del partito nuovo. Se tanto dovesse verificarsi, sarebbe oltremodo legittimo da parte di qualunque degli elettori alle primarie del PD, proporre ricorso, anche giurisdizionale, contro quanti andranno a candidarsi sotto le insegne del PD, per chiedere alla magistratura di intervenire contro tale violazione delle regole statutarie divenute esse stesse patto e contratto. Primarie dunque, soprattutto per le figure istituzionali apicali, reclamano gran parte di quanti vogliono ancora riconoscersi nel PD (reale o virtuale che sia!) e questo con buona pace dei capi bastone, dei portatori di voti, di “gioiose macchine da guerra”. Il tempo stringe ma si è abbondantemente nella possibilità di ripristinare regole e trasparenza.
Lunedì 16 febbraio 2009
Costituzione e revisionismo italiano GIOVANNI RIBELLINO La recente affermazione espressa dal Presidente del Consiglio dei Ministri sulla Costituzione "filosovietica" per alcuni aspetti, da riformare, necessita, innanzitutto, di un'adeguata analisi della medesima per individuare le radici ideologicopolitiche dei Costituenti. La Costituzione italiana riveste un carattere "compromissorio" fra diverse concezioni dell'uomo e della società: quella cattolica (democristiana), quella socialcomunista e quella laica e liberale. L'ideologia cattolica è basata sulla derivazione divina dell'uomo. Quindi, si fonda sulla centralità della "persona", come titolare di diritti inviolabili, sia come singolo, sia come componente delle "formazioni sociali" in cui si esplica la propria personalità. Pertanto, lo Stato non può che garantire tale diritto, anteriori alla stessa organizzazione statale. Ne deriva che, l'influenza dell'ideologia cattolica si riscontra, principalmente, nei seguenti articoli: art. 2 (principio solidarista); art. 7 (regolamentazione dei rapporti fra Stato e Chiesa cattolica); art. 29, comma 1 (la nozione costituzionale di famiglia, intesa come "società naturale fondata sul matrimonio"); art. 33 (pluralismo educativo). L'ideologia social-comunista (a parte la "dittatura del proletario" di impronta sovietica, che, però non trova riscontro nella costituzione italiana), in linea di massima, è fondata sulla centralità del lavoro e sull'intervento dello stato in economia, in quanto le regole del libero mercato non sarebbero sufficienti per soddisfare le esigenze della collettività. Pertanto, tale concezione si riscontra nei seguenti articoli: art. 1, comma 1 ("l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro"), art. 3 primo e secondo comma (principio di uguaglianza non solo formale, ma anche sostanziale, rimasto, però; disapplicato per modifica del quadro politico determinatosi successivamente alla promulgazione della Costituzione), art. 39 (garanzie della libertà dell'organizzazione sindacale); art. 40 (diritto di sciopero); art. 41-42-43-44 (interventi dello Stato per limitare l'economia di mercato per fini di giustizia sociale). La ideologia liberale (alla base dello Stato moderno) e laica, antepone l'uomo, in quanto titolare di diritti naturali, allo Stato. Pertanto, tale ideologia, pur essendo espressa da partiti del tutto minoritari, svolge una fondamentale mediazione fra le posizioni cattoliche e quelle marxiste. La medesima esercita una notevole influenza nei seguenti articoli: artt. 13-21 (diritti di libertà, diritti civili, inviolabilità del domicilio, libertà e segretezza della corrispondenza; libera manifestazione del pensiero, ecc); art. 21 (principio del giudice naturale); norme sull'organizzazione dello Stato (bicameralismo, rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento, autonomie locali, ecc). In ultima analisi va rilevato, che, come affermato solennemente nella sentenza n. 1146 del 1988 da parte della Corte Costituzionale, gli art. 1-11 della Costituzione, contengono principi supremi fondamentali, che non possono essere sovvertiti o modificati da leggi di revisione.
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Case di riposo Crisi nell’Idv di Barile Proposte di crescita Le ragioni del circolo storico LUCIANO CRESCI*
In qualità di segretario amministrativo vo della Casa di Riposo “Maria Consolatrice” di Maratea, recentemente trasformata da Ente Morale Ipab a Fondazione Onlus, ho preso una iniziativa, chiedendo il coinvolgimento dei responsabili delle Case di Riposo che operano in Basilicata, per avviare una riflessione sull'attuale situazione che vivono le Strutture che erogano servizi e prestazioni nel settore socioassistenziale e socio-sanitario, in particolare le Case di Riposo. Alla luce della modesta esperienza conseguita nel corso di numerosi anni di servizio ritengo opportuno che sia fondamentale da parte di tutti coloro che rivestono un ruolo di responsabilità nelle Strutture pubbliche e private che operano nel predetto settore socio-assistenziale e sanitario, di unire le proprie forze per creare un sistema di rete in maniera da poter interagire con le Istituzioni competenti al fine di attivare una concreta ed operativa azione propositiva e di confronto sulle problematiche che ancora oggi affliggono la gestione quotidiana nelle realtà in cui operano. Sono lieto di informare i colleghi che da alcuni anni sono iscritto all'ANSDIPP (Associazione Nazionale dei menager del Sociale, tra i Direttori e i Dirigenti di Istituzioni Pubbliche e Private in ambito assistenziale, socio-sanitario ed educativo) e dal mese di aprile 2008 sono stato nominato componente del direttivo nazionale della predetta Associazione. Nel partecipare direttamente all'attività che svolge l'Ansdipp ho avuto l'opportunità di confrontarmi con colleghi di altre regioni. In tali circostanze ho rilevato l'enorme divario che esiste tra la nostra realtà regionale e quella del resto d'Italia, non nascondo la difficoltà e il disagio che ho vissuto. Tutto ciò mi ha spinto ora a profondere un grande impegno, chiedendo il sostegno dei responsabili delle altre Strutture, affinché attraverso l'Ansdipp possiamo meglio organizzare una forte azione di sensibilizzazione e coinvolgimento in modo particolare della Regione Basilicata e con le altre Istituzioni in relazione alle proprie competenze. Grazie alla disponibilità della Regione Basilicata ieri 13.2.2009 presso la Sala “Inguscio” del Dipartimento Sicurez-
za e Solidarietà Sociale si è tenuto un prima incontro, al quale erano presenti i responsabile delle Case di Riposo dei seguenti Comuni: Maratea, Potenza, Matera, Lagonegro, Viaggiano, Acerenza, Rionero, Genzano di Lucania, Vietri di Potenza, Grumento Nova, Corleto Perticara, Marsiconuovo e Stigliano). L'incontro è stato molto proficuo, si è trovata convergenza sulla soluzione di fare rete tra di noi, per affrontare tutte le problematiche che purtroppo sono comuni, utilizzando la soluzione dell'adesione all'Ansidipp, il cui statuto prevede, nel caso si raggiungono almeno 10 iscritti, di istituire la Sezione regionale Ansdipp. Ciò al fine di realizzare l'obiettivo di gestire le Strutture, in particolar modo le Case di Riposo, con criteri più imprenditoriali e con una maggiore formazione di tutto il personale impegnato. Con piacere siamo stati ricevuti dal Direttore Generale del Dipartimento a da altri Dirigenti del settore Sociale, i quali hanno accolto positivamente l'iniziativa ed in via preliminare hanno illustrato l'azione in corso di programmazione da parte della Regione Basilicata, per cui il tempo permetterà sicuramente di accogliere le proposte che verranno fuori da parte dell'Ansdipp, auspichiamoci di concretizzare nei prossimi giorni l'istituzione della Sezione Ansdipp anche in Basilicata. E' in corso di organizzazione un convegno a Maratea con l'Ansdipp, nell'ambito dei tour regionali, che si dovrà fare nel mese di aprile 2009, a tal proposito il Presidente Nazionale dell'Ansdipp ha già dato piena disponibilità unitamente ai suoi collaboratori, abbiamo già chiesto il pieno coinvolgimento in particolar modo della Regione Basilicata per prospettare operativamente un percorso ed una reale azione programmatica attraverso la quale realizzare l'obiettivo dell'assegnazione di risorse finanziarie per migliorare e potenziare i servizi e le prestazioni socio assistenziali e socio sanitarie a favore delle presone anziane che vengono ospitate ed assistite nelle Case di Riposo in tutta la regione Basilicata. *segretario amm. Casa di riposo “Maria Ausiliatrice” Maratea
“In punta di piedi” assicuravano falsamente che sarebbero entrati in Italia dei Valori di Barile; ed è forse per questo che non hanno perso l'occasione al 2° congresso cittadino del partito per aggredire in maniera ingenerosa ed inaudita il Circolo Idv (costituito nel 2005) ed il suo fondatore Professor Donato Mazzeo, Membro dell'Assemblea Nazionale Eletti di Idv. Non lo hanno fatto loro direttamente, ma hanno utilizzato “l'alleato complice” ovvero il coordinatore regionale che non se ne è neanche accorto, anzi è stato orgoglioso di farlo adducendo a motivo: la nostra dichiarazione, fatta e ribadita in sede di congresso cittadino , per la quale Idv a Barile è all'opposizione e il mancato invito al congresso del vicesindaco A. Zambella , quando l'invito è stato protocollato per il Sindaco di Barile e “Intelligenti pauca” per tutti. “L'alleato complice” quale profondo conoscitore della linea politica nazionale, ha scandalosamente aggiunto che , per avere consensi, bisogna stare al governo dell'Amministrazione “anche con la Destra” . Tutto ciò a sostegno delle manovre dell'amico vicesindaco, il quale dopo aver fatto decadere, per questioni di interesse personale, la giunta di centrosinistra del Pd, si è coalizzato con le destre, sonoramente sconfitte alle amministrative precedenti, formando una nuova giunta “posticcia” in totale spregio della volontà dei cittadini, inequivocabilmente espressa in sede elettorale. Non essendo tale operazione il massimo della coerenza con la linea di Partito, queste menti eccelse hanno escogitato l'utilizzo del simbolo Idv con un logo “illegale” di fantasia e la dicitura “Democratici con Di Pietro”. Autorizzato da chi? Dall'alleato complice? Antonio Di Pietro ne è a conoscenza? E' stato già informato ? Sarà il caso di informarlo? L'aggressione è continuata , alla presenza del dottor A.M. Radice e stavolta siamo arrivati agli insulti immotivati ed alle offese personali nella sede del Circolo locale di Italia dei Valori (Piazzetta Scanderbeg ,5) : protagonisti - benchè l'incontro fosse stato disdetto dal Segretario Soda per motivi di lavoro e vari impegni di altri - i fratelli Zambella, Angelo e Vittorio, ingegnere e medico, ai danni ancora della dirigenza del Circolo e, nello specifico, del professor Mazzeo, “reo” di aver partecipato , con una delegazione qualificata (segretario Dante Soda , Andrea Carnevale , Pasquale Di Palma) ad un tavolo di discussione, su invito cortese ed ufficiale del Pd di Barile. Con sconcerto e dispiacere deduciamo, dalle pressioni e dalle gravi e sbagliate ingerenze del coordinatore regionale, che Idv a Barile può governare con la destra (oggi le numerose destre) ma non può interloquire con il Pd: non sarà perché l'attuale vicesindaco venne espulso dal Pd? Non sarà che l'aggressione verbale ed indecente al Circolo storico sia finalizzata a disconoscere, demolire ed usurpare (ancora una volta) il lungo, proficuo e meticoloso lavoro fatto? Non sarà forse che queste persone hanno bisogno di cavalcare l'onda e perciò cambiano , come cambia il vento, facendo tutto ciò perché hanno “bisogno”
Uno scorcio di Barile
di un ombrello pur di stare nel “ palazzo”? Se così fosse (e così proprio ci pare!) Italia dei Valori non è e non può essere il loro partito. E siccome il direttivo del circolo Idv non si è prostrato all'ennesima arroganza e alla protervia di questi “personaggi” è stato loro necessario aprire un secondo circolo, così la strumentale infiltrazione all'interno del partito sarebbe stata completa. Costoro (ed i loro adepti) ignorano che Idv è un partito nuovo, fuori dai vecchi schemi, pertanto devono imparare che non è un partito da utilizzare ma “da servire” perché Idv è il Partito della trasparenza, della speranza e del riscatto nella politica italiana . Idv non è (crediamo nell'attenzione del Presidente A. Di Pietro) il partito degli opportunisti, voltagabbana e dei prepotenti, a dispetto di ogni regola e dirittodovere propri di un Partito, con uno Statuto ed una linea deontologica “singolare” e non certamente “accomodante” o “casereccia”. Ma ciò è roba superata, ormai! Nei giorni scorsi, come è stato riportato dagli Organi d'informazione, il percorso politico barilese ha segnato la nascita della coalizione di Centro-Sinistra , candidato Sindaco il Dott. Giuseppe Mecca (Pd) a cui intendiamo (assieme a: Ps, Popolari Uniti, Basilicata PopolareRosa Bianca) dare il nostro contributo di idee, risorse politiche e di rinnovamento generazionale nella gestione complessiva della “res publica”. Il nostro Circolo ha fatto sì che “Italia dei Valori” dalla tessera numero Uno passasse a varie diecine, desse visibilità e dignità a Idv nel Vulture ed a Barile; raccogliendo 300 (trecento) firme contro il Lodo Alfano, centosessanta per “Parlamento Pulito” e riportando oltre 250 voti alle ultime Elezioni Politiche, situando Idv al secondo posto nella coalizione di Centrosinistra, oggi all'opposizione a Barile. Circolo Storico “Italia dei Valori” Piazzetta Scanderbeg , 5. 85022 Barile
Le cinque “V” che salveranno la Lucania Il piano turistico regionale approvato dalla giunta regionale il 3 febbraio 2009 dal titolo le quattro "M" redatto da un pool di lavoro sotto la supervisione del Dipartimento alle Attività Produttive e coordinato dall'Apt, il piano costituisce il progetto strategico posto a fondamento della attuazione del Por Basilicata 2007/2013 e degli obiettivi di sviluppo Turistico sostenibile. Noi cittadini vorremo che questo piano Turistico regionale (Ptr) articolato lungo circa 250 pagine e 12 capitoli venga messo a conoscenza a tutte le associazioni, ai comitati cittadini, alle pro-loco, ai vari comuni ecc. ecc. e che non venga depositato in qualche cestino dei vari partiti e che non rimanga solo pura propaganda politica. Secondo: perchè la politica lucana ancora oggi si accorge che la Ba-
silicata è ricca di castelli, di monumenti, di boschi, di storia, di arte e di cultura dove è stata in tutti questi anni...? forse ha badato solo a fare la corsa alla poltrona. Tutti questi anni perduti come si possono recuperare...? Il turismo porta civiltà e ricchezza, forse alla politica gli fa più comodo la cafonagine e la miseria per poter controllare meglio il povero compagno e amico indifeso e debole. (Fate come vi dico ma non fate come faccio) Ritornando al discorso turistico ci chiediamo come si può sviluppare Venosa e il Vulture se la Bretella Oraziana: il quarto e il quinto lotto non si prevede ancora la modifica al tracciato precedente fatto sbagliato - il nuovo è Ginestra - Venosa - Venosa est - Bradanica - Lavello centro Dauno, come può avvenire lo sviluppo turistico senza le strade.
Che fine ha fatto la strada del 1985 Federiciana - Templari - Vulturina Melfese iniziata da Filiano e lasciata incompiuta ..? perchè..? dove sono stati dirottati i finanziamenti e perchè..? Intanto facciamo notare che noi del Melfese del Dauno - dell'alto Bradano e del Vulture siamo quattro più una "V" Vulture-Venere-VenosaVino-Veritas (di-vinità) la dea Venere rappresenta la bellezza - il Vulture l'esplosione e mutamento da fuoco in acqua minerale - Venosa regina del mondo - il Vino Aglianico il sangue di cristo - Veritas = Di-Vinità! In questi anni proprio la nostra zona è stata trascurata dalla politica, perchè..? Molti politici essendo attaccati alla poltrona non sanno che Venosa tiene la colonna dell'amicizia unica al mondo - l'acqua della fontana della Zita che serve per far procreare
quelle donne non fertili - la Madonna della Pace che è apparsa ad Attila nella cattedrale vi è la Beata Agnese Venosa ha avuto undici Santi martiri - Venosa tiene anche tre medaglie d'oro mondiali vinte dal pilota più veloce del mondo Mario De Bernardini - il gen. Luigi Frusci Vice Re dell'Africa - il col. Ruggero Albergo l'ufficiale più decorato della Lucania ancora oggi Venosa tiene Giovanni Venosini di grande valore mondiale nell'ambito del commercio - del turismo - dell'economia e della scienza ecc. Il Melfese e il Lagonegrese se non diventano Provincie la Lucania non potrà mai decollare anche e soprattutto con il Turismo. Francesco Curatella Comitato Cittadino Centro Ofantino Bradanico Murgese Venosa
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Lunedì 16 febbraio 2009
TANTA NEVE MERCOLEDI' SULLA LUCANIA Ampie schiarite lunedì e martedì mattina, con temperature in temporaneo aumento. Peggiora già da martedì notte a partire dal settore tirrenico, con neve oltre i 700 mt. Neve abbondante mercoledì in Appennino, giovedì sul Materano. Meglio nel weekend. UN gruppo di ricercatori canadesi avrebbe scoperto una macchina in grado di catturare l'anidride carbonica ovunque sul Pianeta. Gli scienziati dell'Università di Calgary, guidati dal noto studioso di cambiamenti climatici David Keith, durante l'estate scorsa avrebbero infatti intrappolato le emissioni di anidride carbonica presenti all'esterno dello stadio McMahon di Calgary con un macchinario simile a un grosso telescopio. La CO2 verrebbe separata dall'aria utilizzando ossido di sodio, che riuscirebbe ad assorbirla. La macchina consuma relativamente poca energia e l'anidride carbonica potrebbe essere riutilizzata come energia alterativa al petrolio o al gas, e come ingrediente per i combustibili. Dal momento che la CO2 si sposta, una fabbrica per questa tecnologia potrebbe essere costruita in qualsiasi parte del mondo e soprattutto dove costa meno. Chi estrae petrolio dalla sabbia in Alberta potrebbe, per esempio, pagare per la rimozione dei gas serra in un luogo distante come la Cina. Ricerche su tecnologie simili sono in corso anche alla Columbia University di New York City e al Lawrence Livermore National Laboratory in California. La settimana appena trascorsa ha visto cadere la neve su gran parte della Basilicata. In molte zone è stata la prima di questo strano inverno. L'assenza, però, sull'Italia meridionale di un minimo di pressione ben strutturato ha notevolmente attenuato i fenomeni che, nella maggior parte dei casi, hanno avuto carattere intermittente e di breve durata. Il freddo comunque non è certo mancato. Potenza, per esempio, ha trascorso l'intero fine settimana con valori negativi anche in pieno giorno, raggiungendo all'alba di sabato i 6 gradi sotto lo zero. Per oggi e domani dobbiamo attenderci un temporaneo miglioramento. Le correnti fredde provenienti dalla Scandinavia continueranno a scorrere lungo il fianco orientale dell'alta pressione delle Azzorre, raggiungendo anche la Basilicata. Si tratterà però di venti che al massimo porteranno qualche locale addensamento, lasciando spesso spazio ad ampie schiarite. Martedì notte, però, un nuovo nucleo gelido in arrivo dalla Polonia scaverà una depressione sul basso Tirreno, in rapido movimento verso il Golfo di Taranto. La neve cadrà abbondante: mercoledì in Appennino oltre i 6-700 metri in ulteriore calo, giovedì sul Vulture e sulle colline del Materano oltre i 600 metri. Il minimo si tirerà dietro altra aria gelida con conseguente ulteriore sensibile calo termico tra giovedì e venerdì. Il tempo tenderà lentamente a migliorare nel fine settimana, ma continuerà a far freddo. Lunedì: Irregolarmente nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata, con addensamenti più compatti su Materano e Vulture-Melfese ma con precipitazioni sporadiche o del tutto assenti. Non mancheranno comunque ampi spazi soleggiati, in particolare sul Lagonegrese. Tra il pomeriggio e la sera ulteriore generale miglioramento. Temperature stazionarie, venti di moderati di Tramontana. Martedì: Ampie schiarite fino a metà giornata su tutto il territorio. Dalle prime ore della sera, però, aumento progressivo della nuvolosità sull'area tirrenica ed appenninica con prime deboli nevicate oltre i 700-800 metri; ancora poco nuvoloso altrove. Neve diffusa nella notte oltre i 700 metri. Temperature in lieve temporaneo aumento, venti moderati in serata da N/NE e mari mossi. Mercoledì: Cielo coperto per tutto il giorno sulla Basilicata con nevicate diffuse oltre i 600 metri. I fenomeni saranno più intensi fino a metà giornata sul Lagonegrese e Valle dell'Agri, sul Potentino e area del Vulture tra la sera e la successiva nottata. Pioggia mista a neve sul Materano e Metapontino. Temperature in diminuzione, venti moderati da Nordest, mari molto mossi. Giovedì: Ancora maltempo su tutta la Basilicata. La presenza di un minimo depressionario sulla Puglia, in lento movimento verso la Grecia e l'Albania, richiamerà aria fredda dall'Est europeo. La neve cadrà fino a quote molto basse su tutta la regione. Un graduale miglioramento si avrà dal tardo pomeriggio a partire dal Lagonegrese. Molto freddo per venti tesi da Grecale. Mari molto mossi. Venerdì: Nubi sparse in mattinata sul Vulture, Materano, Metapontino e costa jonica con ultime deboli precipitazioni a prevalente carattere nevoso. Poco o parzialmente nuvoloso altrove con spazi soleggiati via via più ampi a partire dalla tarda mattinata. Miglioramento serale anche sul settore bradanico. Temperature stazionarie o in leggerissima ripresa, venti da Nordest e mari sempre mossi. Sabato: Poche novità rispetto alla giornata precedente. Sulla Basilicata sarà presente una nuvolosità variabile, solo a tratti intensa, che lascerà spazio ad ampi tratti soleggiati. Nubi più compatte solo in prossimità dell'Appennino e sul Vulture-Melfese ma senza fenomeni. Temperature in leggero aumento grazie ad un maggior soleggiamento, venti sempre orientali in attenuazione, mari mossi. Domenica: Giornata rigida ma con ampi spazi soleggiati. Farà molto freddo al primo mattino con valori diffusamente al di sotto dello zero; andrà meglio durante il giorno grazie alla scarsa nuvolosità e al maggior soleggiamento. Qualche addensamento solo in prossimità dell'Appennino ma senza fenomeni associati. Poche nubi anche in serata. Ventilazione debole e mari poco mossi. Giuseppe Pomarico
IN ARRIVO UNA STRETTA PER I RAGGIRI SULLA MULTIPROPRIETA' Nonostante le norme europee e nazionali a tutela dei consumatori, la multiproprietà e le vendite similari continuano ad essere fonte di vari raggiri. Addirittura si vendono quote di appartamenti inesistenti in Costarica e altri paesi del Sud America. Per tale motivo, dopo la Direttiva del 1994, da tempo recepita anche in ITALIA, la Commissione UE sta discutendo nuove norme che si allargano anche all'iscrizione ai sempre più popolari "club vacanza", che spesso costituiscono lo strumento per aggirare la disciplina della multiproprietà. Altri raggiri sono la vendita di queste multiproprietà per 6 giorni di soggiorno (anziché i 7 che rientrano nella disciplina), la vendita di misteriosi e fumosi "certificati di associazioni in multiproprietà", le vacanze in multiproprietà su navi da crociera, chiatte sui fiumi, roulotte, eccetera. La proposta di Direttiva europea amplierà il campo di applicazione delle norme attuali per includere: -contratti più brevi, -beni mobili- le norme riguarderanno contratti di multiproprietà relativi a beni quali chiatte, roulotte o navi da crociera, -prodotti a lungo termine per le vacanze- tra essi vi sono i club vacanze scontati, per i quali i consumatori pagano a volte 3.000 euro per ottenere la password di accesso ad un sito Internet su cui si offrono "sconti enormi" spesso ingannevoli sugli alloggi per le vacanze, i voli e il noleggio di automobili, -rivendita di multipro-
prietà- molti consumatori che possiedono diritti di multiproprietà vengono contattati da agenti commerciali che chiedono un compenso per vendere la loro quota di partecipazione alla multiproprietà, -scambio di multiproprietà- alcuni possessori di una multiproprietà pagano una quota aggiuntiva per fare parte di un gruppo in cui è possibile scambiare le settimane di vacanza, ad esempio una settimana alle Canarie con una settimana sulle Alpi. Per aggirare la legge, la fantasia degli operatori era inesauribile. Uno dei trucchi per aggirare il diritto di recesso dal contratto entro 10 giorni, previsto a favore del consumatore dal decreto legislativo n.427/1998, consisteva nel vendere per migliaia di euro non una quota di multiproprietà dell'immobile da sfruttare per un determinato periodo del-
l'anno, ma una quota di semplice "soggiorno", come se l'immobile fosse un albergo e sempre per un determinato periodo dell'anno. Naturalmente le clausole erano assai confuse e, a voce, si parlava sempre di multiproprietà, ma il soggiorno alberghiero non rientrava nella definizione legislativa e così, frastornando il consumatore con chiacchiere, si strappava una firma su un contratto che non era soggetto alla facoltà di ripensamento. Poi, la legge n.135/2001 ha cambiato la definizione e, nei contratti di multiproprietà, ora viene considerato bene immobile anche quello " con destinazione alberghiera o per uso turistico-ricettivo". La norma introdusse un'ulteriore garanzia per l'acquirente: le società venditrici che hanno un capitale sociale versato inferiore a 10 miliardi e che non hanno sede legale e sedi secondarie in Italia, devono prestare fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia della corretta esecuzione del contratto. Poi c'erano i crac studiati a tavolino e il raggiro si consumava nel seguente modo ( e si può consumare anche adesso da parte delle società venditrici, che non sono tenute alla fideiussione). -Con una roboante pubblicità vengono offerte quote di multiproprietà di un complesso residenziale, in località turistica di grande rinomanza e a prezzi che partono dai 10.000 euro in su. Per la società venditrice è un affarone, perchè un appartamento costato 50.000 euro viene frazionato in 52
quote settimanali di multiproprietà di almeno 10.000 euro ciascuna, con un ricavo di 470.000 euro, che va moltiplicato per tutti gli appartamenti del complesso. Ma gli acquirenti non fanno questo ragionamento e si precipitano a firmare il compromesso di vendita versando il 50% del prezzo, in attesa del rogito notarile. -La società venditrice chiede poi agli acquirenti ulteriori versamenti per l'ultimazione del complesso residenziale e li riceve perchè tutti sono in attesa del rogito, di cui non viene indicata la data. -Contemporaneamente, con qualche stratagemma la società venditrice mette al sicuro i soldi incassati ed entra fittiziamente in "sofferenza finanziaria". -A questo punto chiede prestiti alle banche, sempre per l'ultimazione del complesso, e le banche per cautelarsi accendono ipoteche sugli immobili. Gli acquirenti in attesa del rogito, che non si farà mai, nulla sanno, perchè non devono essere informati nè preventivamente nè dopo. Nessuna norma lo prevede. La società venditrice mette al sicuro anche i soldi delle banche e dichiara fallimento, nonostante abbia fatto guadagni enormi con i soldi degli acquirenti e con i prestiti delle banche. Queste diventano proprietarie degli immobili, gli acquirenti non recuperano niente dalla società fallita fittiziamente e se vogliono la multiproprietà devono ripagarla una seconda volta alle banche.
L'AUTOTUTELA FISCALE Molti contribuenti non conoscono l'istituto dell'autotutela fiscale introdotto dal decreto ministeriale n.37/1997, che riguarda tutti i tributi. Capita di ricevere un 'intimazione di pagamento ingiusta, oppure di dimenticare di firmare la dichiarazione dei redditi o quella IVA. In questi e altri casi, il decreto ministeriale ha stabilito le modalità per l'annullamento
d'ufficio, la correzione o la rinuncia all'imposizione ove risulti la ragione, la buona fede o l'innocenza del contribuente. I casi comprendono anche "l'errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall'amministrazione", come può essere la dimenticanza involontaria di una firma. Gli altri casi comprendono l'errore di persona, l'errore logico o di calcolo, l'er-
rore sul presupposto dell'imposta e altri errori commessi dagli stessi uffici fiscali. L'annullamento dell'imposizione è fatto, anche in pendenza dell'esito di un ricorso, dallo stesso ufficio che ha emanato l'atto, automaticamente o in seguito alla presentazione di un'apposita domanda da parte del contribuente.
LunedĂŹ 16 febbraio 2009
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24 ore in Basilicata
Il Prc dopo la scissione propone il rilancio. Sul “caso� Potenza rinvia nelle sedi “opportune�
Rifondazione ÂŤresta sul territorioÂť Nel coordinamento reggente anche un vendoliano POTENZA - Rifondazione ÂŤriparteÂť e lo fa dal “terrenoâ€? che al partito è piĂš congeniale: ÂŤterritorio e societĂ civileÂť. CosĂŹ, ieri mattina, in una conferenza stampa, la prima del partito dopo la scissione di quanti, sostenitori della mozione congressuale del governatore pugliese, Nichi Vendola, (ex maggioranza locale, mentre a livello nazionale la segreteria è dell’ex ministro Paolo Ferrero) ha scelto di abbandonare il Prc per confluire nel nuovo “Movimento per la sinistraâ€?. Subito, alcune precisazioni. Con le dimissioni della segreteria regionale, è stato nominato un coordinamento che dovrĂ farsi promotore della ÂŤricostituzione degli organismi e della ripresa di una politica attiva nella societĂ , ovvero come partito socialeÂť. Angela Lombardi, ex parlamentare, fa parte di quel coordinamento. Con lei anche l’assessore comunale di Potenza, Roberto Mancino, Nicola Sardone e Giovanni Murano. Quest’ultimo, “vendolianoâ€?, ha deciso comunque di rimanere nel partito (scelta fatta anche dal consigliere regionale, Emiia Simonetti, e Ottavio Frammartino, segretario del materano): ÂŤNon si può pensare all’unitarietĂ della sinistra - dice Murano - partendo da una nuova frammentazione. La stessa mozione vendoliana invitava al
Un momento della conferenza stampa
superamento del Prc, ma a partire dal partito, nè credo che Mps potrĂ godere di una grande autonomia politicaÂť. ÂŤLa sinistra - ammettano non è stata esente da errori in questi ultimi anni. Ecco perchè c’è bisogno di annullare le distanze che si sono create con la societĂ a partire dal recupero di quelli che sono i bisogni delle donne e degli uomini, di un Mezzogiorno rapinato e di una Regione che, come altre nel Sud, ha pagato un prezzo altissimo per le politiche messe in attoÂť. Propongono alcuni temi chiave da affrontare “con concretezzaâ€?.
Non crediamo - prosegue Lombardi - che la crisi possa essere affrontata dando ancora spazio alle multinazionali che si appropriano delle risorse della nostra terra. Ma a questo stato di cose, alla crisi, si risponde con le politiche sociali, con un serio piano di avviamento al lavoro, con l’attenzione all’ambiente. Lungo questa strada non escludono il confronto con altre forze politiche e sociali: Lo sappiamo bene di non essere autosufficienti per la sinistra, piuttosto ci sentiamo, ci proponiamo come perno di una sinistra alternativa anticapitalista, ecologista e
femministaÂť. Dialogo a partire da quei movimenti che ÂŤnon fanno solo opposizione, ma al “noâ€? affiancano proposte concreteÂť, come il comitato No oil, quello che a Ferrandina si è mobilitato contro la discarica. E che ne è del centrosinistra? Dialogheranno, è chiaro - fermo restando la decisione presa a livello nazionale di concorrere, alle prossime amministrative, tanto nelle Province che nei comuni maggiori, con il proprio simbolo e una lista ÂŤaperta e forteÂť ma non ÂŤnascondiamo che ci sono frizioni sulle politiche nel rapporto con il centrosinistra e il PdÂť. Perciò, serve tempo e dialogo. Tra i temi, ÂŤnon è piĂš il tempo in cui si credeva che il petrolio porta risorse e - aggiunge Sardone - allora va bene tutto. Oggi persino alcune istituzioni, come la ComunitĂ montana della Val D’Agri riconosce che non è con il petrolio che si è fatto sviluppoÂť. Ancora l’energia alternativa, ÂŤda promuovere a partire dalla responsabilizzazione dei “piccoliâ€?, affidando, magari, le biomasse agli agricoltori piuttosto che alle grandi impreseÂť. E poi c’è quella ÂŤsituazione di povertĂ che, a dispetto del petrolio - fa eco Mancino - in Regione ha assunto livelli insostenibiliÂť. Allora, con il centrosinistra ÂŤdialogheremmo su programmi, con temi non rinviabili, come il
Il senatore del Pdl, Egidio Digilio, interviene sull’attività di ricerca a Montegrosso
ÂŤIntervenga la Commissione AmbienteÂť POTENZA ÂŤCome Commissione Ambiente del Senato abbiamo necessitĂ di vederci chiaro perchĂŠ abbiamo diritto di accertare se l'attivitĂ di ricerca petrolifera della Medoilgas a Montegrosso rientra effettivamente all'interno del perimetro della Foresta Demaniale Regionale GranciaÂť. Egidio Digilio - senatore del Pdl e componente della Commissione Ambiente del Senato - interviene sull’inchiesta che, ancora una volta, vede protagonista il petrolio. ÂŤA parte le motivazioni del sequestro del piazzale che spettano alla magistratura potentina - dice Digilio - nel caso, come sostengono associazioni ambientaliste e comitati che hanno raccolto firme contro il permesso di ricerca “Serra San Bernardoâ€?, l’area è all’interno
LUTTO AL QUOTIDIANO Si celebreranno oggi pomeriggio alle 15.30, nella chiesa madre di Pietragalla, i funerali di Rocco Bevilacqua. Il signor Bevilacqua era il padre di Antonello, collaboratore del Quotidiano della Basilicata. Ad Antonello e a tutta la sua famiglia vanno le condoglianze della redazione del Quotidiano.
del Parco regionale, se la giunta regionale e per essa il dipartimento Ambiente non è in grado di garantire la tutela, deve essere la Commissione del Senato ad attivare il Governo e per esso il Ministero dell'Ambiente a sostituirsi alle inadempienze regionali sino alla nomina di un commissario per il Parco Grancia. Non si può consentire che prima la Regione si avvalga delle deleghe amministrative per individuare e istituire Parchi Regionali e poi non sia in condizione di salvaguardare gli stessi Parchi dall'aggressione di società petrolifere. Anche questa vicenda che si sta consumando a pochi chilometri da Potenza dimostra che la recente conferenza stampa del presidente De Filippo è stata solo un'operazione pub-
blicitaria per tentare di recuperare credibilitĂ tra le comunitĂ della Val d'Agri e in generale della regione, lasciando insoddisfatti i suoi stessi alleati di maggioranza, perchĂŠ altrimenti non si spiegherebbe come possa accadere che dirigenti della Medoilgas sostengano l'assenza di prescrizioni degli Uffici competenti della Regione e autoritĂ giudiziarie provvedano al sequestro del piazzale di Montegrosso. Siamo di fronte - dice Digilio - alla mancanza di un'unica cabina di regia che abbia un quadro di insieme delle attivitĂ di ricerca ed estrazione di idrocarburi con le conseguenze che ci sono richieste per scavare dappertutto e persino a poche miglia dalla costa del MetapontinoÂť.
LA RETTIFICA La presidente dell’Amo, Trofimena Laurino (nella foto accanto ritratta con le volontarie dell’associazione) ci ha fatto notare uno spiacevole errore, di cui ci scusiamo con l’interessata e i lettori. Non era la presidente dell’associazione quella ritratta nella foto pubblicata ieri a corredo dell’articolo sull’associazione. La donna, infatti, era una parente di una paziente e non la presidente Laurino, come erroneamente è stato scritto. La dottoressa Laurino è, nella foto accanto, quella seduta a destra.
lavoro e l’eticaÂť. La soluzione? Almeno una partenza, perchè ÂŤsenza un ritorno alla partecipazione vera non si va da nessuna parteÂť. La prima iniziativa richiama proprio un’esperienza di auto-organizzazione: chiedono ai Prefetti di invitare al tavolo contro il caro-prezzi anche tre esperienze di Gruppi di acquisto popolare (della Sata, della Daramic e del rione Cocuzzo di Potenza). E proprio nel capoluogo, un primo scenario politico da risolvere. Alcuni giorni fa il consigliere comunale del Prc, Marcello Travaglini, ha lasciato la maggioranza denunciando un contatto troppo stretto tra amministratori e le assunzioni dell’azienda che ha in appalto il trasporto pubblico cittadino. Ma con Mancino, il Prc è nel governo comunale. Allora, ÂŤla questione fa capo alla democrazia e dovrĂ essere discussa nelle sedi opportune, con la ricostituzione degli organismiÂť. Subito però, la solidarietĂ di tutti al consigliere per le ÂŤinsinuazioni fuori luogoÂť legate all’idea che la scelta fosse legata a un “lancioâ€? della moglie del consigliere, l’ex senatrice Prc, Anna Maria Palermo, in una lista civiche alle prossime amministrative. ÂŤLa politica - hanno detto i presenti - non si fa con il gossipÂť. Sara Lorusso
Ammortizzatori Successo del governo POTENZA - Un accordo importantissimo e dalla straordinaria valenza economica e sociale. CosÏ il senatore lucano del Pdl, Cosimo Latronico definisce l'intesa raggiunta nei giorni scorsi tra Governo e Regioni sugli ammortizzatori sociali. Si tratta di un significativo successo del Governo. In primis c'è da sottolineare che grazie al sostanzioso stanziamento di 8 miliardi di euro potranno essere inclusi nelle tutele anche quei lavoratori dipendenti, e altre figure. Ma non solo: il governo farà approvare al Cipe la ripartizione di 27 miliardi di Fas; a vararne i programmi già ' presentati dalle Regioni e a restituire le risorse tagliate al Fas sulla quota regionale; 1,3 miliardi verranno individuati a partire dal 2011 mentre verranno reintegrate le Regioni delle risorse Fas disimpegnate. Inoltre il governo si è impegnato ad escludere dal patto di stabilità le spese connesse agli investimenti fatti dalle Regioni con fondi comunitari nel 2008.
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24 Ore in Basilicata
Lunedì 16 febbraio 2009
Maltempo Le strade principali sono rimaste sgombre, qualche problema per il ghiaccio
Resta l’allerta, ma i disagi sono limitati POTENZA - Persiste ancora lo stato di allerta, ma si può dire che - nonostante qualche isolato caso - ha funzionato bene il Piano per fronteggiare le conseguenze del maltempo. Per due giorni, infatti, l’intera regione si è ritrovata nella morsa del freddo, ma non si sono registrati - come invece accadde qualche anno fa - disagi gravi e casi di paesi interi isolati. Nei due capoluoghi, per esempio, sono rimaste sgombre le strade e non ci sono stati i temuti disagi per la circolazione. In qualche contrada di Potenza qualche cittadino ha lamentato la presenza di pericolose lastre di ghiaccio, ma in città nessu-
na difficoltà eccessiva si è dovuta affrontare. Una spolverata di neve anche a Matera ma, a parte il suggestivo spettacolo dei Sassi innevati, nessuno ha avuto altri problemi. Stessa situazione nel Metapontino e nel Lagonegrese. Sgombro dalla neve anche il tratto lucano della Salerno-Reggio Calabria. Unico allarme che ancora resta è legato alla formazione di ghiaccio. Quindi massima attenzione viene raccomandata sia agli automobilisti sia ai pedoni. La neve, però, oltre ai disagi porta con sè - di solito - anche qualche turista in più. In effetti gli impianti del Vulturino e quello di Conser-
va di Lauria sono stati aperti, anche se ci si aspettava un afflusso più numeroso di turisti. «L’arrivo in questo fine settimana di qualche comitiva di pugliesi e campani appassionati della neve alla Sellata, sul Volturino o alla Montagna di Viggiano, grazie alle nevicate degli ultimi giorni - commenta, infatti, il vicepresidente del consiglio regionale, Giacomo Nardiello - non annulla il nuovo “flop” della stagione di turismo invernale nonostante, come ci ha ricordato il Rapporto di Unioncamere, in Basilicata la spesa per presenza turistica ha un valore quasi doppio della media meridionale ed è tre volte più elevata di quella naziona-
Una strada dell’immediato hinterland di Potenza
le. Le presenze e gli arrivi di questo fine settimana, purtroppo, non salveranno la stagione degli operatori interessati. I famosi itinerari sulla neve predisposti con altri investimenti negli anni settanta
“41bis”: la difesa di Rocco Lottino. Il fratello detenuto a Novara
sono scomparsi dalla promozione turistica dell’Apt che si limita ad un semplice “invito” sul proprio sito istituzionale a venire a sciare in Basilicata limitandosi alle dovute informazioni per gli sciatori».
Stamattina a Rionero in Vulture
sulla salute Un citofono e una panda rossa Rischi in tutti i luoghi «Non bastano questi elementi» di lavoro POTENZA - Rocco Lottino è combattuto. È accusato di violenza privata e di un tentativo di favoreggiamento con l'aggravante del metodo mafioso. In quanto a questo è convinto di riuscire a dimostrare la sua innocenza, la sua totale estraneità ai fatti, ma sapere che lo stesso episodio sia diventato anche il presupposto perchè il fratello fosse mandato al 41bis non gli dà pace. Ieri il Quotidiano ha pubblicato in un articolo alcuni degli elementi raccolti nel fascicolo dell'accusa. Oggi Lottino, attraverso l'avvocato Luigi Pisati, cerca di completare il quadro della vicenda, e insinua molti dubbi sul modo in cui il fratello è finito ormai da più di un anno nella Guantanamo delle carceri italiane. Una signora risponde al citofono; qualcuno si qualifica come Rocco Lottino; poi si affaccia alla finestra e vede una Panda di colore rosso. Dice che una voce le avrebbe intimato di mandare un telegramma al figlio per non farlo testimoniare sul conto del fratello di Rocco Lottino, Giovanni, all'interno del processo denominato “Arma letale”. Questi elementi arriveranno tali e quali davanti al ministro della giustizia Mastella che firmerà nel settembre del 2007 il decreto che dispone il carcere duro.
La cella di un carcere
«Non si capisce che cosa abbia potuto esaminare il ministro a settembre, se nell'atto di conclusione delle indagini, che è datato gennaio del 2008, i carabinieri evidentemente non sono stati in grado di individuare i responsabili di quell'episodio, anche perché non ce ne sono, diversamente da quanto scrivono. I fatti risalirebbero al maggio del 2007, gli ultimi atti dell'indagine a luglio, la decisione del ministro a settembre, quindi la notizia della conclusione delle indagini al gennaio del 2008. Perciò è così: c'è il racconto di una signora su una Panda rossa, e un contatto citofonico. Ecco quanto è bastato al ministro per decidere, for-
se anche perché era convinto che ci fosse altro su cui gli investigatori non potevano ancora sciogliere il segreto istruttorio, invece no, non c'era nient'altro. E non sono stati compiuti nemmeno in seguito ulteriori atti d'indagine. Insomma non so se oggi, il ministro, prenderebbe serenamente la stessa decisione». L'avvocato Pisati si mette al lavoro di domenica. Nel suo studio in via Pretoria conserva un olio su tela del suo dominus, l'avvocato Aldo Morlino senior, che gli ricorda quand'era soltanto un “giovane di studio”, come si diceva a quei tempi: il ritratto di una figura femminile in posa riflessiva con un fiore.
Molto delicato. «Il signor Lottino si è recato a fare copia degli atti negli uffici della procura e ha deciso che ve li mostrassi nella loro interezza», dice. In effetti nelle carte c'è l'episodio del citofono, e nient'altro. Sembra peraltro che in seguito, davanti agli investigatori, la signora sia anche caduta in contraddizione su alcune circostanze. Fatto sta che è pur sempre 41bis. Secondo un giudice americano “una forma di tortura”, e per chi c'è stato “una legge per fare pentire la gente”. Giovanni Lottino oggi è detenuto nel carcere di Novara assieme a Provenzano e al boss degli scissionisti Paolo Di Lauro. “Nel fascicolo non c'è nessun elemento probante- dice Pisati - , né ve ne potrebbero essere sul fatto che Rocco Lottino si sia attivato su “delega” del fratello. L'unico riscontro utilizzato è la disponibilità di una Panda di colore rosso, che nel rione Chianchetta di Potenza certamente non è la sola.” Un po' poco, messa così come risulta dagli atti, allo sguardo di un non addetto ai lavori. “L'accusa, naturalmente, fa sempre richieste legittime, ma questa volta qualcuno deve avere proprio esagerato”. Leo Amato
RIONERO IN VULTURE Una iniziativa a favore della salute dei lavoratori. Oggi alle 9.30, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Rionero, infatti, si terrà una riunione dei delegati Fiom Cgil di Potenza per discutere di prevenzione e dei rischi sulla salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro. L’iniziativa messa in campo dall’Inca e dalla Fiom segue il lavoro di ricerca sulle condizioni di lavoro e di salute sviluppata in questi anni dalla Fiom Cgil che ha segnalato i punti di criticità della prestazione lavorativa legata alle condizioni di lavoro. Sarà presentato un questionario, redatto con il supporto di medici della medicina del lavoro a livello nazionale, che sarà proposto alla compilazione dei lavoratori e lavoratrici al fine di prevedere interventi dentro e fuori i luoghi di lavoro con il solo obiettivo di prevenire i rischi per la salute dei lavoratori e delle lavoratrici. Quindi, oltre alla preoccupazione per gli incidenti sui luoghi di lavoro - che provocano ogni anno una vera e propria strage, bisogna prevenire - secondo il sindacato dei metalmeccanici - anche i problemi legati ad altre questioni. Le lavorazioni metalmeccaniche, del resto, già di per sè comportano un elevato rischio infortunistico, causato essenzialmente dall’uso di macchine, attrezzi, utensili
La Fiat di Melfi
e mezzi di sollevamento e trasporto e dal fatto che i materiali in lavorazione possono essere fonte di pericolo, perché pesanti o taglienti. A questo si aggiungono i rischi di esposizione dovuti principalmente a gas e fumi di saldatura, rumore, vapori e nebbie di solventi e vernici. Un rischio, per la salute dei lavoratori, che è più sottile e che spesso ha conseguenze a più lungo termine. Proprio da questa consapevolezza nasce l’iniziativa della Fiom, che ha chiesto agli stessi lavoratori se percepiscono come sicuro il loro posto di lavoro. Un tema che, negli ultimi tempi, diventa sempre più stringente. Oggi a Rionero, quindi, verranno presentati i primi dati e, su questi primi elementi, si dovrà poi ragionare.
L’APPROFONDIMENTO IL CONCORDATO Stato-Chiesa del 1929 ebbe effetti di particolare rilevanza per la Chiesa del Mezzogiorno d'Italia e, in tale ambito, per quella di Basilicata. Tale Concordato, infatti, oltre che abolire l'exequatur e il placet, di fatto ancora in vigore, riconosceva personalità giuridica “a tutte le chiese aperte al Culto, a benefici ed altri enti ecclesiastici, religiosi e di culto”, con conseguente possibilità di acquisire e gestire beni immobili, donazioni, eredità o legati, “previa autorizzazione oltre l'ordinaria amministrazione”. Si stabiliva, inoltre, che le chiese appartenenti agli enti ecclesiastici soppressi sarebbero state consegnate all'autorità ecclesiastica, mentre arredamenti sacri e mobili per il culto sarebbero passati al servizio della chiesa, con revoca di precedenti concessioni, in qualunque tempo e a qualunque titolo effettuate. Nel contempo, comuni e province ancora proprietari di fabbricati e conventi
I Patti Lateranensi del 1929: cosa cambiò per la Chiesa lucana
Gli effetti del Concordato sulla Basilicata soppressi venivano obbligati a lasciare una congrua parte di tali beni da destinarsi a rettorìa della chiesa annessa, qualora fosse stata conservata al culto. Contemporaneamente, venivano soppressi gli economati generali e i subeconomati dei benefici vacanti; il loro patrimonio veniva destinato al clero particolarmente indigente che lo avrebbe impegnato nelle spese di culto, di beneficenza, di istruzione. Altri importanti provvedimenti riguardarono, ancora, l'abolizione della tassa straordinaria del 30% (di cui all'art. 18 della legge del 15 agosto 1867) e le imposte sulle professioni, nonché la tassa di patente per l'esercizio del ministero sacerdotale, escludendosi, anche per l'avvenire, “qualsiasi
tributo speciale a carico dei beni della Chiesa”. A tutto ciò si aggiungeva l'autorizzazione per la pratica di “collette” non solo all'interno, ma anche all'ingresso delle chiese, nonché in altri edifici di proprietà ecclesiastica, con la sottolineatura del divieto di ogni eventuale ingerenza da parte delle “autorità civili”. L'insieme di tali norme fu accolto con partecipe entusiasmo dal mondo ecclesiastico meridionale e lucano, peraltro speranzoso di poter “riavere ciò che i governi liberali avevano incamerato”, in conseguenza delle leggi del 7 luglio 1866 e 15 agosto 1867, relative, l'una , alla soppressione di ordini, corporazioni e congregazioni regolari e secolari, l'altra alla liquidazione dell'Asse (proprietà) ecclesiastico
derivante dagli Enti soppressi. Queste leggi, infatti, avevano avuto effetti sconvolgenti ed incisivi per la chiesa meridionale e di Basilicata, soprattutto in conseguenza della presenza, nelle aree interne del Mezzogiorno d'Italia, di una peculiare struttura ecclesiastica - come la chiesa “ricettizia” - alla quale era legata larga parte della proprietà ecclesiastica soggetta a soppressione (come dettagliatamente evidenziato nell'ormai classico volume di A. Lerra, Chiesa e società nel Mezzogiorno. Dalla “ricettizia” del sec. XVI alla liquidazione dell'Asse ecclesiastico in Basilicata). Una peculiarità in ragione della quale - per riportare un solo esempio - due province del Mezzogiorno, Puglia e
Campania, risultavano aver versato allo Stato (al 1914) più di Liguria, Lombardia e Veneto; tre, Puglia, Campania e Basilicata, più di Liguria Lombardia, Piemonte e Veneto. Il che, tra l'altro, ben spiega il perchè sin dai primi anni il clero meridionale avesse evidenziato un aperto atteggiamento di “favore” nei riguardi del nuovo regime che, a sua volta, mise particolare cura - nella sua attenta opera di “captazione” del mondo clericale e cattolico - nella gestione di aspetti e questioni ancora derivanti dalle citate leggi eversive post-unitarie, fino all'organica revisione dell'intera problematica, appunto, con il Concordato del 1929. Un Concordato, dunque, che - come è stato autorevolmente evidenziato da tempo in sede storiografica - sanzionò e rinsaldò, seppure per differenti obiettivi e almeno fino ai primi anni Trenta, “l'alleanza fra Chiesa e regime fascista”. Rocco Labriola
Potenza 16
Lunedì 16 febbraio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
La neve e le temperature invitano alla prudenza sulle strade cittadine. L’Acta all’opera
Ghiaccio, polemiche e disagi L’Osservatorio: «Le contrade non sono un rione di serie B» LA NEVE, alla fine, è arrivata. Il capoluogo leggermente imbiancato, temperature che arrivano sotto lo zero e i primi disagi da strade ghiacciate. I mezzi spargisale dell’Acta (l’azienda comunale per la tutela ambientale) e i mezzi antineve hanno circolato in tutto il capoluogo e nella periferia cittadina. Per gli automobilisti qualche difficoltà in strade cittadine particolarmente in pendenza a causa del ghiaccio. Ma il maltempo, ha lasciato “strascichi” e creato disagi «notevoli» in alcune contrade. E’ il portavoce dell’Osservatorio cittadino, Vincenzo Belmonte, a denunciarli. «Nonostante la nevicata di questo fine settimana non sia stata particolarmente intensa - dice per limitate fasce orarie, i potentini e i residenti di alcune contrade, tra le quali, quelle di Capoiazzo, Lagatone, Torrette, Piano del Mattino hanno subito disagi, specie per il ghiaccio che si è formato sulle strade». In particolare «nelle prime ore della giornata - prosegue Belmonte - la percorribilità delle strade è stata a rischio». Lo denuncia con “cognizione di causa” visto che spiega di aver fatto un sopralluogo in città «insieme ai volontari “Custodi della Città” con cui è stato fatto un giro per le contrade per rendersi conto della situazione». E «in alcuni tratti della viabilità di collegamento tra le contrade e il capoluogo abbiamo riscontrato la presenza di sacchetti di sale ai lati delle carreggiate. Eppure - prosegue - le stesse strade non
COMUNE Convocato consiglio MERCOLEDI’, 18 febbraio, è stato convocato il prossimo consiglio comunale: appuntamento alle 8.30 nella sala del consiglio provinciale. L’ordine del giorno propone ancora una volta la rinviata discussione sul nuovo regolamento del consiglio comunale (proprio il rinvio “male giustificato” ha causato le dimissioni dal ruolo di presidente della commissione consiliare speciale che ha elaborato la proposta di provvedimento, Luciano Petrullo). All’attenzione dell’assemblea anche un’interrogazione urgente del consigliere Lomonaco sulla costruzione del sottopasso pedonale alla fermata Fal di contrada Tiera e alcune ntegrazioni al regolamento per la Biblioteca comunale per l’infanzia.
VIABILITA’
La periferia di Potenza imbiancata (foto Andrea Mattiacci)
sono state cosparse adeguatamente di sale come invece era necessario». Ecco che «i dirigenti dell’Acta - dice Belmonte - a causa delle ultime stagioni invernali senza neve non sono più abituati ad assolvere ai propri compiti primari che sono quelli, è il caso di ricordare, di rendere transi-
tabili le strade». L’Acta, però, nel corso della giornata ha fatto sapere che tutti i mezzi a disposizione erano in servizio. Nel capoluogo e nelle zone circostanti non sono stati segnalate situazioni di pericolo o interventi fuori dal “normale”. Ma Belmonte prosegue:
Confesercenti sul pagamento elettronico
Nel Potentino pochi Pos «Puntare sull’E-commerce» Il POS, che comodità. Quando c’è. Il metodo veloce di pagamento negli esercizi commerciali tramite carta di credito o bancomat, in mancanza di contante, può rivelarsi una soluzione per l’acquisto improvviso. Eppure, nel Potentino, non è ancora una dotazione diffusa. L’invito a “migliorare” arriva da Confesercenti che richiama il penultimo posto della Provincia di Potenza (uno ogni 84,65 abitanti). «Superare il gap con il resto dei comparti commerciali d’Italia che vede la provincia di Potenza al penultimo posto per dotazione di apparecchi di pagamento elettronico - spiega il presidente provinciale di Potenza della Confesercenti, Prospero Cassino - è un obiettivo che ci siamo posti da tempo con specifiche convenzioni rivolte ai nostri associati per invogliarli a dotarsi di Pos e anche attraverso l’attivazione del Cat (Centro di assistenza tecnica)». Ecco «l’impegno della confederazione a promuovere l’ammodernamento delle aziende commerciali per utilizzare al meglio le nuove tecnologie, soprattutto di ecommerce». E’ indubbio «il ritardo» nella dotazione di Pos «proprio nel settore dell’utilizzo delle reti di vendite via web, che meritano da parte dei nostri operatori una maggiore attenzione per l’oppor-
tunità rappresentata dalla possibilità dei mercati internazionali specie per le produzioni locali, tipiche e di qualità». Il dato è decisamente positivo se ci si riferisce, però, alla dotazione di Pos negli esercizi commerciali aperti con il franchising (sui 404 presenti in Regione, ne sono dotati il 64 per cento in provincia di Potenza e il 36 nel Materano), una percentuale «che è superiore alla media nazionale». Ancora una ricognizione. La distribuzione delle attività di esercizi commerciali avviate con il franchising in Basilicata vede al primo posto l’abbigliamento con il 16,7 per cento delle attività, seguito da erboristeria e cosmetica (9), abbigliamento donna (8,3), informatica-elettronica-sistemi di sicurezza (6,9). «Tenuto conto che la “quota” della Basilicata è solo lo 0,8 per cento di quella nazionale e il 4 per cento dell’Italia meridionale - sottolinea Cassino - abbiamo un grosso potenziale da sviluppare. Siamo convinti che le aziende impegnate nel franchising sapranno trovare le risposte adeguate alle esigenze della concorrenza internazionale e alla crisi dei consumi sempre più palpabile. I risultati di crescita del ricorso al Pos negli ultimi anni sono comunque incoraggianti e cominciano a premiare i nostri sforzi».
«la situazione di maggiore disagio è stata verificata nella contrada Capoiazzo dove i residenti sono rimasti “rintanati” in casa per l’intera giornata festiva. Ma anche i residenti di quartieri cittadini hanno avuto, in più tratti viari, difficoltà nella guida delle auto. Poiché la colonnina di mercurio della temperatura è destinata a scendere sotto lo zero specie di notte e nelle prime ore del mattino, secondo le previsioni metereologiche - conclude Belmonte - diventa necessario garantire la transitabilità delle strade specie nelle contrade che si trovano a un’altezza maggiore e sono numerose nel territorio comunale». Tanto per chiarire, «i cittadini delle contrade non sono cittadini di serie B», con la «preoccupazione» per stamattina, quando, con la riapertura degli uffici e delle scuole, «ci sarà il massimo afflusso di auto e di autobus».
Superbo alla formazione dell’Ac
Quattro corsie verso Foggia IL SINDACO Santarsiero ha convocato, per stamattina, un incontro nella sala dell’Arco di Palazzo di città per affrontare le problematiche connesse al collegamento Potenza-Foggia. Nel corso dell’incontro, al quale sono stati invitati i sindaci di Foggia, Melfi e Candela, si parlerà sia dei collegamenti ferroviari che di quelli stradali con l’obiettivo di trovare possibili soluzioni migliorative. Il progetto è quello di poter finalmente contare sulle “quattro corsie” nei collegamenti con l’Adriatico, anche nel potentino. Già presenti da foggia a Candela, l’amministrazione vuole puntare sull’ampliamento della viabilità comoda, al più presto, almeno nel tratto che collega Candela con Melfi.
ENEL REPLICA «Il guasto è dell’impianto» L’ENEL vuole precisare riguardo a una segnalazione giunta da uno studente dell’Itis di Picerno che, nella seconda uscita della rubrica della Consulta provinciale degli studenti, giovedì scorso, lamentava disagi legati alla linea elettrica nella propria scuola. «L’interruzione lamentata dall’Itis di Picerno non è attribuibile a malfunzionamenti sugli impianti Enel - spiega l’azienda - Una volta ricevuta la segnalazione i tecnici Enel sono prontamente interventuti. Sul posto hanno avuto modo di verificare che la rete Enel non aveva subito alcun disservizio e che probabilmente l’interruzione era dovuta a guasto interno agli impianti di proprietà dell’istituto».
L’Azione cattolica scende in campo CIRCOLAZIONE per annunciare Divieto per manifestazione IL PROSSIMO 8 marzo si terrà una manifestazione la Speranza sportiva, la prima edizione della mezza maratona “memorial Gigi Chiriaco”, che interesserà alcune vie citta“LA COMUNIONE ecclesiale: uomini e donne che annunciano la speranza”. E' stato questo il tema che l'arcivescovo Agostino Superbo ha tenuto nel quarto incontro del laboratorio diocesano della formazione promosso dall'Azione cattolica. «L'educazione alla speranza - ha detto il prelato - è educazione alla tribolazione. Il cristiano per avere “speranza” nella propria vita e saperla annunciare deve vivere con il vangelo fino in fondo». Una speranza che si matura «attraverso la tribolazione che produce pazienza, la capacità di soffrire per amore». Due, secondo Superbo, i punti fondamentali su cui l’Ac deve soffermarsi: il sacrifico e la preghiera. «La preghiera è la sorgente da cui attingi, la forza per affrontare il sacrificio. La testimonianza della speranza - ha concluso - deve necessariamente avere il colore della gioia, ricordando che tutto è frutto della Grazia di Dio». La mattinata è proseguita con i laboratori e la ricerca di modi nuovi per essere portatori di speranza. Tra gli strumenti individuati, c'è stata la presentazione dei nuovi progetti portati avanti dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. Il prossimo appuntamento domenica 19 aprile 2009.
dine, compreso il borgo antico. Per il regolare svolgimento della manifestazione e per motivi di sicurezza, è stato istituito, dalle ore 8.00 e per tutto il tempo strettamente necessario al passaggio dei partecipanti alla gara non agonistica, il divieto di circolazione dei veicoli lungo tutto il percorso. Per ogni informazione generica, comunque, i cittadini possono consultare il sito del comune o contattare l’Urp.
SEPOLTURE Reperibilità degli uffici L’AMMINISTRAZIONE comunale, d’intesa con le organizzazioni sindacali, al fine del contenimento della spesa, considerata la necessità di garantire ugualmente le autorizzazioni alla sepoltura per i decessi che si dovessero verificare nei giorni di sabato, domenica e festività, fa sapere che le attestazioni verranno regolarmente rilasciate, utilizzando il servizio di intervento per pronta reperibilità. Sia cittadini privati che agenzie del servizio onoranze funebri, potranno ricorrere al numero telefonico messo a disposizione dal comune, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 nei giorni festivi. Sarà l’ufficiale di Stato civile a raggiungere la sede comunale di via IV Novembre dove aspetterà l’interessato per gli adempimenti di rito.
Potenza
Lunedì 16 febbraio 2009
17
ANTICA OSTERIA
Il tempo passa e lascia i segni...
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
Benvenuta ad Alexandra, nata lo scorso 14 febbraio nel cuore della notte, alle 4:14. E’ in gran forma con i suoi 53 centimetri di lunghezza. Un grande, grandissimo augurio al papà, il collega Gianrocco Guerriero, alla neomamma e a tutta la famiglia.
LE ARCATE
NINFE
0971-51465
Auguri a mamma Antonella per i suoi 50 anni. Ti ringrazio per avermi invitato alla festa per la prima metà della tua vita... Ricordati poi di invitarmi anche per la festa della seconda... Mi prenoto già. E se anche ogni tanto mi fai arrabbiare ... sappi che ti voglio un mondo di bene! Tuo figlio Francesco.
LE ARCATE
0971-51465
0971-51465
MOZART
0971-441295
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 16 FEBBRAIO Marchesiello corso Garibaldi, 92 0971-21179 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
AMBULANZE
L’Amleto di Preziosi IL 17 e il 18 febbraio prossimo Alessandro Preziosi calcherà le scene del teatro Don Bosco - sipario alle 21 con “Amleto” di William Shakespeare. All’interprete principale Alessandro Preziosi, Khora.teatro ha voluto affiancare Armando Pugliese per la regia e un cast artistico di grande prestigio. Mettere in scena Amleto è un tentativo di raccontare con parole potenti come sono quelle di Shakespeare qualcosa che ci riguarda e che riguarda il tempo che stiamo vivendo, il nostro tempo. Contro il malcostume del nostro tempo il principe di Danimarca ci mostra il suo lato più debole, aggirare la realtà, rifugiarsi nella sua fragilità, ma consegna allo spettatore una chiave che deve aprire porte rispetto alle quali lo stesso Amleto rimane nascosto. Forza e debolezza, impulsività e calcolo, sensibilità e riflessione: tutto é estremo in lui, che con il suo idealismo si pone sulla scena a testimoniare, assieme a un dramma personale, i conflitti e le aspirazioni di ogni giovane contemporaneo che abbia una concezione dell’esistenza e intanto debba sperimentarne la corruttibilità. Un Amleto, inoltre, che proprio attraverso il teatro prende in trappola la coscienza del re e diventa emblema del conflitto tra padri e figli: i primi che non accettano il cambiamento e impongono ai giovani una società ormai superata, e le nuove generazioni, che tentano di non farsi sopraffare da aspettative esagerate e ambizioni irraggiungibili.
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 21 FEBBRAIO Potenza, Teatro F. Stabile, ore 21.00 “LU DIVORZIE” III edizione “Leon d’oro - Gigino La Bella” •IL 19 FEBBRAIO Potenza, Ridotto Teatro Stabile, ore 18.00 “TERRA PROMESSA” Manifestazione culturale “L’arte nell’Incontro” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•DOMANI Potenza, Ridotto dello Stabile, ore 21 “ALTROCINEMAPOSSIBILE” Proiezione del film “Persepolis”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Italians 17.30 - 20 - 22.30 Sala 4 Il curioso caso di Benjamin Button
18 - 21 Sala 5 Questo piccolo grande.... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Operazione Valchiria... 17.40 - 20 - 22.20 Sala 7 Venerdì 13 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Ex 19 - 21.15
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
18 Potenza e provincia La Ginestra-Barile è quella più rischiosa. Una decina gli incidenti negli ultimi mesi Lunedì 16 febbraio 2009
Sulle strade “mulattiere” Reportage dal Vulture melfese sulle arterie più pericolose VULTURE - Più volte si è parlato delle strade che attraversano il Vulture-Melfese, una delle zone a forte vocazione turistica ed industriale. Dovrebbero costituire il volano di questo sviluppo, ma il più delle volte non è così. Alcune di esse mancano delle più elementari norme di sicurezza, per cui l'automobilista in transito, rischia parecchio per la propria incolumità e del mezzo. Tra le strade che hanno fatto parlare di più, quella della Ginestra-Barile è la più conosciuta per i numerosi incidenti verificatisi in questo inizio di anno. Almeno una decina, di uscite fuori strada dei veicoli in transito, per fortuna senza gravi conseguenze per gli automobilisti, anche se alcuni dei mezzi incidentati sono Rimasti in bilico tra la strada e la sottostante scarpata. Di questa strada e del suo destino, attualmente orfana e senza un proprietario, si parlerà il prossimo 20 febbraio a Potenza nella riunione della Commissione Viabilità della Provincia di Potenza. Sarà la volta buona che la Provincia provvederà a migliorarla? Soprattutto in prossimità di alcune curve pericolose e sempre bagnate e nel ponte dell'Arcidiacono, sempre allagato ad ogni pioggia battente. Il comitato cittadino “Nuova Venosa” ha denunciato più volte lo stato di abbandono e degrado in cui versano le arterie stradali che collegano il centro Oraziano ed il proprio hinterland. Ha focalizzato l'attenzione sulla sp 18 Ofantina, strada provinciale di grande interesse (ad alta densità di traffico) che collega Venosa con il Nord Barese ed il Sud Foggiano, sottolineando come la stessa sia ormai diventata una “mulattiera”, col manto stradale praticamente dissestato e privo della prevista segnaletica orizzontale. e priva delle più elementari caratteristiche di messa in sicurezza, e costituisce un rischio per tutti coloro che la percorrono. Ultimamente anche gli utenti della ex strada statale n° 168 che da Venosa conduce a Melfi si stanno lamentando. Gli utenti di questa strada, e non sono pochi, chiedono alla Provincia almeno il riempimento delle buche con del semplice asfalto a freddo, le buche sulla suddetta strada han-
LE STRADE
La sp 18
Le “barriere” di protezione (se così si possono chiamare sulla sp 10)
Le voragini sulla Venosa-Melfi
Il cantiere dell’Oraziana, ovvero l’eterna incompiuta
GLI INCIDENTI
no fatto fuggire tutti gli avvocati di Venosa che la percorrevano con le loro grosse automobili per recarsi al
Tribunale di Melfi. A costo di allungare il percorso, molti di questi avvocati percorrono altra strada, la Bra-
danica, pur di salvaguardare l'incolumità propria e dei mezzi. Ai sensi dell'art. 14 del Codice della Strada, gli
Enti proprietari delle strade provvedono: alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro perti-
nenze ed arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi; al controllo tecnico dell'efficienza delle strade e relative pertinenze; all'apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta. Succede questo sulle nostre strade provinciali? A tal proposito, Nuova Venosa ricorda che la sentenza nr. 5445 datata 14 marzo 2006 della III Sez. Civ. della Cassazione «individua il generale obbligo della P.A. di predisporre tutte le cautele necessarie atte ad evitare insidie esistenti non solo sulla sede stradale, ma anche nelle banchine laterali»; e che la precedente sentenza n°. 10654 datata 4 giugno 2004 III Sez. Civ. Cassazione ha ritenuto la P.A. obbligata «a far si che il bene demaniale non presenti per l'utente una situazione di pericolo occulto, cioè non visibile e non prevedibile, che dia luogo al c.d. trabocchetto o insidia stradale». Anche la Ginestra-Ripacandida di solo 3 km, IV° tronco, della provinciale n° 10, specie in prossimità del centro arberesh, ha un fondo stradale dissestato e pieno di buche, a chi si aspetta ad intervenire? In ultimo abbiamo lasciato la provinciale n° 10 IV Tronco, la Ginestra-Venosa, da poco rimessa a nuovo e migliorata dalla Provincia per un importo di 240 mila euro. Ebbene, non ha ancora i requisiti di una strada sicura, basti pensare che nel giro di poco più di un mese, due macchine sono uscite fuori strada. Cosa che non avveniva prima, quando la strada aveva bisogno di interventi! Questo vuol dire che gli interventi a volte non servono, soprattutto quando si fanno senza un criterio. Giova ricordare che l'operaio che lavorava su questa strada, anche se con un piccolo escavatore, ha sistemato alcune cunette laterali, su insistenza dell'Impresa e che la Provincia voleva soprassedere. Non potevamo non concludere con la superstrada “Oraziana” che dovrebbe collegare Rionero con Venosa, passando per Ripacandida e Ginestra. Ebbene, dopo oltre 20 anni, è stato realizzato ed aperto solo la Rionero-Ripacandida e che presenta, ad ogni calamità naturale, già sintomi di incrinature. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Calo demografico Nel 2008 17 nati e 39 morti. A questo dato, va aggiunto il saldo migratorio
Si nasce sempre meno: il caso Paterno PATERNO – Secondo l’allarme lanciato recentemente dall’Anci, parti intere del Belpaese risultano essere a rischio desertificazione. Una desertificazione da intendersi non nella sua accezione squisitamente ambientale ma nella sua connotazione sociale e strutturale. Una desertificazione da migrazione o, meglio ancora, da spopolamento. Per cercare di dare dei contorni quantitativi al problema, che ne riassumano la portata, si può ricordare che i piccoli Comuni rappresentano il 70 per cento dei Comuni italiani ed il 54 per cento del territorio nazionale. Realtà che, da un punto di vista istituzionale e territoriale, sono
diffusamente presenti in quel Mezzogiorno d’Italia dove le aree depresse, quelle meglio conosciute come aree interne, continuano a subire il processo di depauperamento economico, strutturale e, quindi, sociale. Un trend negativo al quale non si sottrae la Basilicata ed i suoi tanti piccoli centri, come Paterno, dove la depressione demografica, alimentata costantemente da un decremento annuo lordo della popolazione, costituisce una seria minaccia per i tempi futuri e per le generazioni a venire. Analizzando il Modello Istat P.2, concernente movimento e calcolo della popolazione residente con riferimento al periodo che va dal gennaio 2008 al
dicembre 2008, è possibile rilevare come il saldo naturale, ossia il saldo ottenibile aggiungendo alla popolazione residente le nascite e sottraendo alla stessa le morti, sia nel centro valdagrino pari ad un valore di -17. A fronte di 22 nati vivi, infatti, si sono registrate, nell’anno solare 2008, ben 39 morti. Se si aggiunge che, per lo stesso periodo di riferimento, il saldo migratorio, ottenibile incrementando la popolazione residente con nuovi iscritti (provenienti da altri comuni o dall’estero) e sottraendo da essa le cancellazioni (per altri comuni o per l’estero), è pari a -18 ( 70 nuove iscrizioni contro le 88 cancellazioni), si può
agevolmente notare come il decremento annuo della popolazione a Paterno sia pari a – 35. Valore pressoché identico al – 37 fatto registrare nell’anno 2007. La popolazione, infatti, dal dicembre 2007 al dicembre 2008 è diminuita da 3551 abitanti a 3516 abitanti. Un decrescita costante, un trend negativo drammatico qua-
si auto propulsivo che si spiega con un netto divario tra morti e nascite e con l’emigrazione soprattutto “iperscolarizzata”, un decremento demografico quasi irreversibile, che rischia di “svuotare” Paterno nel caso in cui non subisse un’inversione di tendenza. Nuario Fortunato provinciapz@luedi.it
Potenza e provincia MELFI - Anche nella città di Federico II, il Partito democratico risente delle temperature “glaciali” di questi giorni. Non bastava la situazione del Pd in Regione (vedi l’affaire Falotico) nei paesi (Venosa su tutti) a denotare una certa differenza di vedute. Anche i democratici di Melti, a suon di comunicati stampa e lettere, esprimono un certo “disagio” al proprio interno. Dopo i distinguo di un gruppo di aderenti (vedere la lettera pubblicata su “Il Quotidiano” dell’edizione di ieri), il coordinatore del partito a Melfi, Luigi Simonetti attraverso un comunicato stampa esprime il suo pen-
Lunedì 16 febbraio 2009
Un gruppo di aderenti ribadiscono i distinguo rispetto al coordinatore. A suon di comunicati
L’anima bifronte dei democratici melfitani siero. «Il Pd è una straordinaria esperienza politica e culturale che va difesa, sostenuta e rinvigorita in una proiezione quotidiana di rispetto delle regole democratiche e con le idee, l'intelligenza e il contributo di tutti coloro che si dichiarano disponibili a lavorare per irrobustirne il radicamento e la fiducia tra la gente e nei territori». «Sostenere l'affermazione di una società aperta e
dinamica, solidale e trasparente, che premi il merito e la voglia di fare, le passioni e le capacità, che fondi il suo sviluppo sulla legalità ed il rispetto per l'ambiente, è la base ed i valori di ogni uomo e donna del Pd». «È questo il quadro nel quale l'assemblea del Pd di Melfi, riunitasi ieri sera, con una estesa e puntuale discussione, registrando la positività dell'incontro con Minniti, ha assegnato,
con rinnovata fiducia ed immutata tenacia, al Coordinatore (Luigi Simonetti), all'ufficio di segreteria ( Bonacaro Luigi, Panico Sandro, Cappa Patrizia, Carbone Raffaele, Franciosa Antonio, Serini Nicola, Quaranta Gina, Russo Libera) e ai Consiglieri comunali (Lospinoso Arduino, Mastromartino Michele, Corona Gianvito) il compito di individuare il percorso che condurrà il Circolo alle ele-
zioni provinciali, proseguendo nell'iniziativa politica che vedrà nell'arrivo di Walter Veltroni l'occasione più visibile per porre l'accento sulle vicende concrete che interessano le persone e le famiglie lucane». E siamo alla giornata di ieri. I firmatari del primo documento nel ribadire le ragioni di un distinguo rispetto alle argomentazioni del coordinatore, chiariscono, attraverso una no-
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ta, «Nella nota del segretario cittadino di Melfi si omette una circostanza fondamentale, ovvero che nessuno dei firmatari del documento politico era presente all’assemblea di venerdì sera e che le decisioni assunte in quella sede, quindi, non sono in nessun modo ad essi riconducibili». Questi ultimi non chiudono la porta ma ritengono che le «ragioni che, a nostro avviso, devono essere oggetto di un dibattito serio e sereno, anche per consentire a coloro che rappresentano una parte non irrilevante del partito e che sono allo stato autosospesi, di trovare le ragioni di una nuova unità».
La manifestazione di domani è stata promossa dalla Fillea Cgil. Sit-in a partire dalle 10
Tito - Brienza: «sbloccate gli appalti» «I lavori dovevano partire nell’ottobre scorso. A oggi tutto tace» BRIENZA - “Sbloccare gli appalti per riavviare l'economia e difendere l'occupazione”. Con questo messaggio domani alle ore 10 prenderà il via l' iniziativa regionale della Fillea - Cgil nella cittadina burgentina, con un sit - in e una conferenza stampa. Il leit - motiv è chiedere lo sblocco degli appalti dei Comuni e delle Province e un nuovo quadro di interventi concertati a livello locale. E si “parte”proprio dal capoluogo burgentino. Scelta non causale. Perché? Naturalmente per l'opera infinita della Tito - Brienza. Un infrastruttura iniziata, fortemente attesa dalla comunità regionale, ma mai completata. Ad oggi manca ancora quel tanto “richiesto” VI lotto. Sollecitato, denunciato a più riprese dalle Organizzazioni Sindacali sulla stampa locale per il paradossale stallo di un importante tratto di strada. Tanti gli incontri e convegni per tentare di capire i motivi di tanto ritardo per un opera di «collegamento diretto fra la fondovalle dell'Agri e la strada statale 95, sia perché la cantierizzazione dei lavori porterà ossigeno al settore dell'edilizia locale dando impulso alla crescita dei livelli occupazionali». Come nasce l'iniziativa? «C'è stato un assemblea nazionale dei quadri e delegati Fillea Cgil con conclusioni di Guglielmo Epifani al teatro nuovo di Milano, il 29 Gennaio 2009 spiega Raffaele Rotondoro della
Vietri La richiesta di “Sirio”
Un centro ludico nei locali del Poliambulatorio VIETRI - Un centro ludico nel Poliambulatorio di Vietri. E’ quanto chiede l’associazione Sirio, anche attraverso una raccolta firme all’Asp di Potenza. «L' associazione di volontariato - si spiega in una nota - di fronte alle richieste avanzate dalle famiglie dei diversamente abili che lamentano la solitudine e la lontananza delle Istituzioni nella gestione quotidiana della diversabilità, intende promuovere la realizzazione di un “Centro Ludico per l'integrazione di persone diversamente abili e normodotati”. Riteniamo infatti - continua la nota - che un punto ludico rappresenti il luogo più idoneo per una concreta integrazione sociale e costituisca un momento necessario ed insostituibile di crescita umana e intellettuale per la collettività intera. Forti di questa convinzione abbiamo più volte richiesto l'utilizzo di alcuni locali liberi del Poliambulatorio di Vietri sito in c.so Vittorio Emanuele - 230, sollecitando a tal fine e, in qualità di proprietario dello stesso, l' Asp (Azienda Sanitaria Locale di Potenza già Asl 2) con prima formale lettera di richiesta il 1° Aprile 2008 e successive». Sirio rende nota che ha raccolto circa 800 firme.
La TitoBrienza strada fondamentale di collegamento tra il potentino e la Val d’Agri
Fillea - Cgil - Occasione in cui è stato deciso che a livello nazionale il 17 di questo mese venivano fatte delle iniziative in tutti i capoluoghi delle Regioni per sbloccare gli appalti. Abbiamo scelto proprio la cittadina burgentina per l'opera emblematica della Tito - Brienza. Opera che da anni se ne parla e non viene mai appaltata. Negli ultimi incontri - continua Rotondaro - con l'assessore Loguercio (estate 2008) aveva promesso che per fine Ottobre partiva l'appalto.
Da allora non abbiamo saputo più niente. Abbiamo sollecitato un ulteriore incontro che poi è “caduto” nel dimenticatoio a causa della crisi politica regionale. Noi capiamo sottolinea il sindacalista - che ci sono stati assetti regionali che governa, però la popolazione, ma soprattutto i lavoratori, non possono aspettare i tempi della politica perché oltre alla crisi internazionale che ci sta colpendo, la nostra Regione e la Val d'Agri da alcuni anni vivono in uno stato di disagio
per opere che non vengono cantierizzate, nonostante già i progetti definitivi. Chiaramente noi facciamo appello sia ai Comuni, Province e Regione e a tutti gli altri Enti istituzionali di cantierizzate le opere che da anni si attendono. Risposte positive sul fronte occupazionale si possono avere solo con la ripresa dell'edilizia come si sta facendo in America con il neo presidente Obama. - conclude Rotondaro - che io mi auguro sia da richiamo a tutti i lavoratori e i citta-
dini». «Da anni che le Organizzazioni sindacali - riferisce il segretario della Cgil Val d'Agri, Mario Fulco - sollecitano il completamento dell'opera viaria. Ci siamo battuti, nelle forme in cui è possibile battersi - evidenzia Fulco - per una organizzazione sindacale, perché finalmente si realizzasse la tanto agognata opera; ci siamo battuti perché riteniamo la Tito Brienza una infrastruttura di fondamentale valore strategico non solo per il territorio della Val d'Agri ma per l'intera area meridionale della nostra regione; è l'elemento di vicinanza delle popolazioni della Val d'Agri e dell'area Sud a Potenza, ovvero al capoluogo di Provincia e di Regione; centro non solo economico-finanziario e lavorativo, ma anche culturale e di servizi dell'intera Regione Basilicata. Noi riteniamo - aggiunge il responsabile Cgil - che questa iniziativa sia importante per il lavoro, soprattutto, in questo momento di crisi, bisogna attivare qualsiasi forma lavorativa». La manifestazione si svolgerà con un sit - in piazza Marconi alla presenze di tutte le categorie sindacali - regionali,provinciali e locali della Cgil e Fillea e si concluderà con una conferenza stampa nell'aula consiliare del Comune alla presenza del Primo cittadino, Antonio Di Stefano. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Vietri rende omaggio a “Cenzino”
Venosa, una serata tra “l’essere e apparire”
VIETRI - Sotto le note della banda musicale della “Città di Aquara” (di cui lui faceva parte insieme ai figli e al fratello) e con il saluto in Piazza San Gerardo dell'Arma dei Carabinieri, la popolazione vietrese, la famiglia e i conoscenti di ogni parte della regione, hanno dato ieri mattina l'ultimo saluto a “Cenzino” Viggiano, uomo conosciuto e stimato da tutti in paese. “Cenzino” ha fatto il suo ultimo viaggio ieri, quando la sua bara è stata trasportata dalla sua casa del rione Campo Sportivo fino alla chiesa “Madre”, circondato ed accompagnato da tantissimi amici e dai familiari, colpiti duramente dalla sua scomparsa. Ha portato via con sé, all'interno della bara, la maglia di capitan Del Piero della Juventus regalata da amici, oltre alla sciarpa dell'Az Picerno legata alla bara, regalata dalla società picernese, dove il figlio Rocco gioca. Nessuno dei partecipanti alle esequie è riuscito a trattenere le lacrime. Nemmeno la grande chiesa “Madre” di Vietri è riuscita a contenere le centinaia di persone accorse per l'ultimo saluto. La sua morte è avvenuta venerdì sera presso il centro sportivo di Picerno, dove aveva accompagna-
VENOSA-Confini e interrelazioni tra chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica sono stati al centro del convegno “L'Essere e l'Apparire” organizzato dal Lions Club Vulture e tenutosi nella sala Conferenze dell'Hotel Il Guiscardo di Venosa. “Abbiamo organizzato questo incontro per rispondere a uno degli obiettivi principali della nostra associazione ha evidenziato Pasquale Covella, Presidente del Lions Club Vulture- e stimolare e favorire una discussione su argomenti di interesse pubblico”. E quello della medicina estetica è un tema che fa registrare una crescita esponenziale, direttamente proporzionale al cambiamento di usi e costumi all'nterno della società . Un tema e un problema, quindi, che ha tantissimi punti di contatto con altre discipline. A illustrare in maniera avvincente e coinvolgente con una relazione scientifica, arricchita da riflessioni tratte dalla esperienza maturata sul campo, il prof. Aurelio Portincasa, docente universitario e Primario Ospedali Riuniti Foggia, con un curriculum prestigioso per il percorso formativo e gli incarichi ricoperti.
Ieri i funerali dello storico uomo di sport della piccola cittadina
IL RICORDO Cenzino ci ha lasciati all'improvviso, non c'è stato il tempo di salvarlo, come il figlio Rocco ha raccontato ieri durante i funerali. Ha lasciato un vuoto incolmabile. Una persona unica nel suo genere. Lo conoscevo bene, anzi troppo bene. Era un grande amico per me e per tanti. Trasmetteva sempre felicità. Nei momenti più difficili lo vedevo sempre col sorriso, con la voglia di risolvere qualsiasi problema. Il suo grande amore è stata la famiglia, con la moglie e i due figli, Rocco ed Antonio. E proprio dei due figli ne era molto fiero. Quando parlava con me, non faceva altro che nominare loro. Mi diceva sempre che li portava ovunque a giocare a pallone. E così era. Il calcio, dopo la famiglia, era il suo secondo amore. Tifoso “sfegatato” della Juventus ha portato via con sé la maglia di capitan Del Piero nella sua bara. Ma non solo, “Cenzino” ha portato via con sé tanto amore, serietà, sincerità, bontà e lealtà. E questo mancherà tanto. Agli amici, ma specialmente alla sua famiglia. c.b.
to il figlio per l'allenamento. E proprio giovedì sera era stato in un bar del paese, con amici. Li aveva parlato con gli stessi amici e aveva raccontato di essere molto contento, perché aveva finalmente trovato un posto fisso negli uffici di Poste Italiane, a Baragiano. E per questo ne era molto fiero, dopo aver svolto per un periodo il portalettere proprio a Vietri. Presenti ai funerali varie autorità, tra cui il presidente della comunità montana del Melandro Ostuni, l'intera squadra del Picer-
no e a tante rappresentanze del calcio lucano, tra cui Enzo Mitro, ex guardalinee di serie A. Durante l'omelia celebrata da Padre Roberto, è intervenuto dall'altare il figlio maggiore, Rocco, poco più che diciottenne. Lo stesso figlio ha raccontato che, nonostante problemi economici, il padre non ha mai fatto mancare niente , ha sempre accontentato tutti facendo il massimo in ogni occasioni, anche nei momenti più difficili. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
“La chirurgia plastica non è solo chirurgia estetica- ha sottolineato il prof. Portincasa- ricostruisce anche deformità corporee e corregge deficit funzioali”. Alla base della relazione dell'esperto una domanda di fondo: perché questo aumento vertiginoso delle richieste di chirurgia estetica? Perché arrivano allo specialista richieste che, a una prima analisi, possono sembrare assurde? “Il rapporto essere-apparire va analizzato in tutte le sue tantissime sfaccettature- ha sostenuto Portincasa- Bisogna tener conto dei valori della persona, del rapporto che ha con il suo corpo, dell' equilibrio raggiunto all'interno della famiglia e della società”. Insomma, quello della bellezza è un argomento con cui ci si deve necessariamente confrontare. Anche perché la società è organizzata e propone modelli di bellezza, alle vole assolutamente improbabili, per niente aderenti alla realtà, per i quali, però si tollerano violenze insostenibili. Il riferimento è ai tanti programmi televisivi che bombardano in continuazione i cittadini. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Matera 20
Lunedì 16 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Primo incontro ieri in città, entusiasmo e appoggio di istituzioni e organizzazioni produttive
Nasce il comitato per la Bcc Matera Sedici imprenditori lavorano alla Banca di credito cooperativo MATERA e il suo tessuto produttivo reclamano una banca che sia genuinamente territoriale. Con questo spirito si è svolta ieri mattina, presso l'Hotel San Domenico, la prima riunione del Comitato promotore per la fondazione della Banca di Credito Cooperativo di Matera. Obiettivo dell'incontro è stato quello di far conoscere alla platea dei possibili soci le opportunità e i vantaggi che possono derivare dall'istituzione di una banca materana dopo che la città ha perso ogni riferimento creditizio locale. La Banca di credito cooperativo rappresenta un sistema valido e vitale di sviluppo per il territorio, poichè rispondente alle necessità economiche e sociali della comunità locale. La specifica vocazione a operare nei mercati locali, unita a un assetto istituzionale che implica i principi cooperativistici e il vincolo della mutualità, caratterizza il progetto della Banca di Matera, il cui Comitato promo-
I rappresentanti del Comitato per la Bcc Matera
tore, presieduto da Lorenzo Marsilio, è attualmente formato da 16 imprenditori locali. Nel panorama bancario italiano, Matera è l'unica città in cui non esiste una Banca cooperativa, per questo motivo il Comitato promotore si rivolge al tessuto imprenditoriale materano, perché la creazione di una banca locale possa portare benefici soprattutto alla comunità in cui si insedia, impiegando le risorse laddove le raccoglie. In tal modo si
crea un circolo economico virtuoso in cui si possono inserire anche i piccoli e piccolissimi operatori. Pareri positivi per l'iniziativa sono stati espressi nel corso dell'incontro da diversi rappresentanti del mondo istituzionale e delle associazioni imprenditoriali. Il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, ha dato piena disponibilità ed appoggio all'iniziativa, con l'auspicio che si possa accelerare l'iter per la fondazione di questa banca ter-
ritoriale. Il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha sottolineato il ruolo sociale dell'iniziativa assicurando «il supporto dell'ente camerale anche a livello strutturale e organizzativo, mettendo a disposizione i dati dell'Osservatorio sull'economia». Secondo Franco Stella dell'Api di Matera, «l'unità del sistema imprenditoriale e il dialogo tra le diverse corporazioni sono le condizioni fondamentali per garantire il successo del progetto». Piergiorgio Quarto di Coldiretti e Rocco Fiorino di Confcooperative Basilicata hanno rimarcato il ruolo positivo della bancha locale come “aggregatore di affari” e volano di sviluppo economico e sociale. Il Comitato promotore al quale ci si può rivolgere per avere informazioni o sottoscrivere adesioni al progetto, ha sede a Matera in piazzetta Sant'Eligio, nei pressi di piazza San Francesco. matera@luedi.it
Dopo un incidente, sabato mattina, è stata transennata l’area vicino i vigili del fuoco
Ad Aia del Cavallo si scivola L’annosa perdita dell’acquedotto si trasforma in ghiaccio LA perdita d'acqua nella parte alta di via Passarelli era stata segnalata già da diverse settimane, ma nessuno se ne è occupato. Sabato mattina, però, l'abbassamento delle temperature fin sotto lo zero ha creato una situazione di pericolo rendendo quel tratto di strada, nei pressi della caserma dei vigili del fuoco, un esteso lastrone di ghiaccio. E c'è scappato anche l'incidente: intorno alle ore 9 due autovetture si sono scontrate dopo che i rispettivi guidatori avevano perso il controllo del mezzo a causa del fondo ghiacciato. Per fortuna non ci
sono stati feriti mentre, altri automobilisti si sono trovati in difficoltà in quel tratto che rappresenta l'ingresso centrale di Matera (via Aia del Cavallo) per chi proviene dalla Strada Statale 7. Sul posto sono intervenute due pattuglie di vigili urbani che hanno effettuato i rilevamenti del caso. Pare che Acquedotto Lucano non intervenga per intercettare la perdita poiché sarebbe necessario chiudere la strada per mezza giornata. Il Comune dal canto suo, inizialmente restio a procedere, solo ieri ha transennato l’area. Intanto l'acqua continua a sgor-
gare invadendo la carreggiata per oltre 200 metri fino all'incrocio tra via Passarelli e via De Robertis. Un esteso tratto che di notte ghiaccia con le conseguenze che si sono avute ieri mattina. Nessuno però si è preoccupato, in attesa che vengano svolti i lavori, di segnalare il pericolo anche con un cartello provvisorio. È scontato che se continua il freddo di questi giorni, gli incidenti e le uscite di strada si ripeteranno anche perché la perdita d'acqua si trova in piena curva. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Concordato Nicoletti Il 26 si va al ministero PRIMI segnali positivi, dopo la pronuncia del Tribunale di Matera, circa l'ammissione al concordato preventivo della Nicoletti Spa. Il ministero dello Sviluppo economico, con una comunicazione giunta ieri al liquidatore Angelo Calculli, ha convocato l'azienda a Roma per avviare il tavolo di intese, volto all'avvio dell Accordo di Programma tanto atteso dall'azienda e dalla intera comunità dei lavoratori della Nicoletti Spa. L'incontro è fissato per il giorno 26 febbraio alle ore 11. «Un altro grande risultato in una settimana che reputo tra le migliori da quando, insieme alla collega Epifania, ho accettato l'incarico dall'azionariato della Nicoletti Spa. -ha commentato Calculli- Un ulteriore segnale di quanto fosse importante essere ammessi alla procedura concorsuale preventiva proprio in relazione agli effetti che una simile pronuncia da parte del Tribunale di Matera avrebbe prodotto sul tanto atteso tavolo romano. Devo ammettere che il lavoro svolto nei giorni scorsi da Rossana Miaschi è stato concreto a tal punto da produrre effetti in tempi estremamente rapidi e veloci. Al tavolo siederemo insieme alla proprietà, ai consulenti dello studio Tucci, che sin'ora ci hanno egregiamente assistito, alla stessa dottoressa Miaschi e, soprattutto, insieme al neo commissario Francesco Paolo Porcari. Non ho notizie circa l'atteso intervento della Regione Basilicata che, mi auguro, possa essere presente con il suo appor-
Angelo Calculli
to e sostegno. Sicuramente prosegue Calculli- ci prepariamo ad affrontare un nuovo corso della triste vicenda che ha colpito la Nicoletti SpA e più ancora l'imprenditore materano suo fondatore Giuseppe Nicoletti. Successivamente all'incontro avvieremo una fase più operativa delle trattative con le aziende interessate che hanno manifestato già il proprio interesse, ma senza trascurare altre proposte che ci auguriamo giungano in conseguenza dei maggiori dettagli che l'incontro con il Mise ci consentirà di fornire. Non da ultimo, personalmente, mi auguro che la prossima riorganizzazione distrettuale possa consentirci di lavorare anche attorno alla proposta interessantissima palesata da Tito Di Maggio circa la possibilità di destinare il plesso industriale della Nicoletti Spa a struttura consortile per lo sviluppo di produzioni distrettuali integrate e qualificate. Prima del 26, come oramai prassi della liquidatela della Nicoletti Spa, incontreremo i sindacati per fornire maggiori dettagli e condividere il percorso». matera@luedi.it
SPUNTI di DOMENICO BARTUCCI*
Dalla Film Commission, al turismo, fino al copyright sul pane
Mentre altrove vengono creati, anche forzatamente, momenti e valorizzazioni turistiche, a Matera siamo (da sempre) in standby! Il set naturale dei Sassi e della Murgia materana non viene valorizzato come dovrebbe: a Pisticci si svolge il “Lucania film festival”con l'attore lucano Rocco Papaleo, facendo definire Pisticci come la “città del cortometraggio” e “cittadella del cinema”! Si discute del progetto di una film commission persino a Castelsaraceno. Altro film festival a Bella, dove si è giunti alla V edizione della manifestazione cinematografica. E Matera che fa? Che fine ha fatto la Film commission decisa ormai oltre 6 anni fa? E perché mai, se l'istituzione comunale materana non è in grado di crearla, non vi si provvede con una legge regionale? Si attivino i consiglieri regionali di Matera! Del resto è evidente che a Matera, e in tutta la Basilicata, ci può davvero essere un'industria: perché non sfruttarla? E tutto questo mentre nell'ultimo anno, soltanto a Matera, ci sono state ben 3 fiction
Matera e le occasioni perdute Rai: “Papa Montini”, “Crimini 2” e “Artemisia”, oltre agli scatti fotografici del “Cristo” Muniz, e altro ancora. Ma del resto come può parlarsi di turismo a Matera se il terminal aeroportuale Fal funziona a singhiozzo e -ancor peggio- se l'area camper è stata spostata sulla carta più volte e -allocata adesso a Serra Rifusanon è ancora pronta? Gli 86 posti previsti saranno sufficienti? L'area è quella giusta? E' stato effettuato l'appalto per la segnaletica esterna? Abnorme è stata, poi, la scelta della Regione di spendere per i 200 camperisti ben 24.000 euro per il piazzale appositamente predisposto di fronte alla Regione nell'autunno scorso: il tutto per soli 3 giorni di manifestazione! Matera città turistica? Non proprio. Risapute (perché ripetute più volte negli anni) le critiche delle associazioni di
categoria: manca una cabina di regia che possa anche servire a destagionalizzare per rendere la città appetibile tutto l'anno; le guide abusive; calura eccessiva nel centro città; bocciati segnaletica, taxi e bus navetta dagli stessi turisti; turismo “mordi e fuggi”. Ha ragione l'assessore Acito quando, però, richiama la Regione: “Al posto di investimenti a pioggia, bisogna puntare sulla locomotiva Matera e tutto il resto si muoverà”. Nel frattempo Matera, dopo essersi fatta soffiare da Altamura il copyright del pane, osserva anche il paesino di Muro Lucano che celebra la prima festa del pane. Vero è che, comunque, l'inaugurazione della Cava del Sole è rimasta (31 agosto) l'unico evento estivo del 2008 di un certo rilievo, seppur costato molto: per il resto un cartellone estivo piatto e senza programmazione, con una Notte Bianca -pe-
raltro bagnata- organizzata pochi giorni prima dell'evento! A proposito della Cava del Sole: si è pensato a chi e come la gestirà? Sassi. Sembra che un po' di chiarezza voglia farsi: vi sono stati 40 sgomberi nel 2008 da parte del Comune nei locali occupati abusivamente da ignoti; occorre continuare così al fine di formalizzare infinite situazioni illecite che -grazie alle scelte amministrative dell'ultimo quindicennio-hanno caratterizzato i Sassi come “terra di nessuno”. Occorre procedere con l'assegnazione degli immobili liberi e, soprattutto, esaminare tutte quelle in cui -a fronte di sub-concessione con relativi quattrini elargiti- i lavori di riqualificazione dei locali non è avvenuta: probabilmente qualche centinaia di migliaia di euro si potrebbe recuperare e “girare” a chi si trova adesso a ristrutturare senza fondi pubblici
(come i 3 immobili ceduti per 30 anni, destinati ad attività artigianali): specie in un momento dell'economia nazionale e regionale abbastanza critico. Occorrerebbe, tuttavia, riprendere il piano generale di recupero dei Sassi, non più controdedotto dal consiglio comunale dal maggio 2007: i programmi biennali, del resto, sono abbondantemente scaduti! Il presidente del Parco Murgia Roberto Cifarelli ha proposto un pedaggio per accedere al Parco, al fine di tutelare l'ambiente: per fortuna subitaneamente il sindaco Buccico ha bocciato la proposta. Tentativo di privatizzare il Parco della Murgia? Se così non fosse perché non estendere l'idea ai Sassi? Molto ancora c'è da fare, invece, per eliminare la bruttura delle scale cementificate nei Sassi, usate vieppiù come un parcheggio. Con la speranza che i fondi in arrivo per piazzetta Pascoli (300.000 di finanziamenti regionali) siano sufficienti per ripristinare la zona interessata dal rovinoso crollo: del resto sono passati già 11 mesi che l'affaccio è impraticabile. *Ex consigliere comunale
Matera
Lunedì 16 febbraio 2009
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TAXI MATERA 3332685173
Enzo
Antonello
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Buon compleanno al nostro collaboratore più “bizzarro”! Gli amici della redazione.
Il Pd day in provincia Proseguono oggi le assemblee degli iscritti, con la partecipazione dei parlamentari e della segreteria provinciale del Pd, in occasione del Pd day, nei comuni di Pomarico, Grassano e Tricarico. Le manifestazioni si chiuderanno a Marconia, con un incontro pubblico aperto alla stampa, alle ore 17 presso la delegazione comunale, nel quale i consiglieri ed assessori regionali del pd approfondiranno i temi della crisi economica, dando ascolto e voce alle difficoltà dei cittadini ed illustrando in particolare le misure di sostegno alle famiglie e alle imprese nella finanziaria regionale.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Buon compleanno dagli amici, e sono tanti, del mondo del calcio. Auguri anche dalla redazione del Quotidiano.
FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA SILVIA Via Ridola, 16
0835/333341
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Corso di ristorazione Saranno presentati alla stampa, stamane alle ore 10.30 presso l'aula magna del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera, i risultati del corso di istruzione e formazione tecnico superiore per “Tecnico Superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche”. Interverranno il dirigente scolastico del Liceo Scientifico di Matera, Osvaldo Carnovale e il tutor di stage, Paolo Falcone. Durante l'incontro con i giornalisti verrà presentato anche il convegno “Produzioni tipiche lucane, ricerca-qualità-valorizzazione”che si terrà a Matera il 18 febbraio, sempre presso il Liceo Scientifico. Il corso è stato organizzato dal Liceo scientifico di Matera in collaborazione con diversi partner.
Intervento nelle psicosi Informazione e metodologie di approccio alle problematiche della psicosi nell’età adolescenziale costituiranno l’argomento di riflessione di un incontro sul tema “l’intervento precoce nelle psicosi all’esordio” che si terrà a Matera, domani con inizio alle ore 15.30, presso la saletta della “nutrizione clinica dietetica” dell’ Ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno operatori del Dipartimento di Salute Mentale (Dsm) dell’Azienda sanitaria locale di Matera, professori referenti dei Centri di informazione e consulenza per gli studenti (C.I.C.) e referenti per “l’educazione alla salute” delle Scuole Medie inferiori e superiori dei distretti di Matera e Tricarico L’incontro si inserisce nel progetto del Dsm per la promozione di iniziative di informazione, di prevenzione ed intervento precoce dei più gravi e potenzialmente invalidanti tra i disturbi psichici, come la schizofrenia.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30-19,35-21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Revolutionary Road 17,15-19,30-21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Questo piccolo grande amore 18-19,50-21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il curioso caso di Benjamin Button 16-18,50-21,40
•CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Ex 19-21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Italians 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Operazione Valchiria 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso
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Lunedì 16 febbraio 2009
Matera e provincia
Rinnovate le cariche di una delle associazioni più longeve della città
Ventidue anni con l’Avis di Policoro POLICORO - I soci dell'Avis Policoro (Associazione volontari italiani donatori di sangue), si sono riuniti nella sala convegni del centro giovanile “Padre Minozzi”, sabato sera, per rinnovare le cariche sociali, alla fine del mandato quadriennale, di una delle associazioni più longeve del centro jonico. Infatti, la locale sede compie nel 2009 ventidue anni. Tra i fondatori Pasquale Gariuolo, presente ieri tra il parterre degli organizzatori; mentre la presidentessa uscente Anna D'Urso ha relazionato sul bilancio morale dell'Avis sostenendo: «Il nostro volontariato non è come tutti gli altri, ovvero un volontariato di utenza, sostitutivo
e complementare; ma un volontariato di essenza, poiché donare il sangue significa continuare a far vivere tante persone politrasfuse. E in questo contesto l'Avis regionale, che conta un centinaio di sedi su tutto il territorio lucano, nel Meridione è quella che gode di più autosufficienza per quanto riguarda la raccolta di sangue intero, e dunque una percentuale alta, in rapporto alla popolazione, di donatori». Poi si è soffermata anche su alcuni punti critici: la mancanza di una sede idonea; una collaborazione insufficiente con l'ex Asl 5 per il Centro trasfusionale del nosocomio di Policoro. Inoltre, ha lanciato un appello affinché il patrimonio di esperienze ac-
cumulato in questi anni dall'Avis non si disperda, invogliando i cittadini a essere più partecipi alla vita civile, sociale della città soprattutto quando si tratta di aiutare i più bisognosi. Per il futuro D'Urso si augura che la donazione del sangue possa avvenire quotidianamente in ospedale, sensibilizzare l'opinione pubblica, soprattutto le scuole, sulla cultura della donazione, e in questo ha rimarcato la partecipazione attiva della sua sezione ad eventi tipo la “StraHerakleia” di Luigi Cappucci e il “Blues in Town” de “La Mela di Odessa”, e pertanto una sinergia anche con altre associazioni che hanno alti e nobili scopi morali. In rappresentanza del presi-
dente regionale, Maurizio Nardozza, è intervenuto un suo delegato, Vito Iannella: «Dopo aver raggiunto l'autosufficienza del sangue intero, il prossimo obiettivo dell'Avis regionale è quello di puntare all’autosufficienza del plasma, non in sostituzione del sangue, ma come elemento complementare per alternare e allungare la vita donazionale dei donatori». E con l'accorpamento delle Asl, «ci sarebbe bisogno di una maggiore incisività sia nella raccolta che nell'uso del sangue anche con la creazione di un'unica Avis provinciale, che si rapporti meglio con l'Asm della provincia materana». Ora gli iscritti eleggeranno i nuovi organi sociali, e per quel
L’assemblea dell’Avis a Policoro
che concerne il centro jonico la più accreditata a sostituire Anna D'Urso, è Maria Rosaria Mancino. Nel prossimo quadriennio policorese è previsto un convengo sul diabete giovanile e incontri sugli aspetti sa-
nitari più specifici della donazione del sangue; oltre ovviamente alla partecipazione a manifestazioni culturali dall'alta valenza morale. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Opposizione contraria, dubbi anche nella maggioranza che ha comunque votato compatta
Rotondella passa alla Multiservizi Via libera in consiglio per la costituzione della società ROTONDELLA - Il primo passo verso la Municipalizzata è compiuto. Il consiglio comunale di Rotondella ha approvato, venerdì sera, la delega al sindaco, Vito Agresti, per la costituzione della “Rotondella Multiservizi srl”. Nella discussione non sono mancate le polemiche. E non solo, come prevedibile, tra maggioranza e minoranza, ma anche all'interno della stessa giunta Agresti. Significativa, in questo senso, è stata la dichiarazione dell'ex capogruppo e assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Dimatteo, che ha voluto specificare il proprio “sì condizionato” alla scelta di costituire la società. Non solo, Dimatteo si è fatto anche portavoce delle posizioni dei colleghi di giunta, Francesco Dilorenzo e Cosimo Fortunato, con una dichiarazione di voto (quasi da capogruppo di un informale “gruppo” più ristretto) diversa e più prudente rispetto a quella del sindaco e degli altri assessori. «Non siamo qui -ha detto Dimatteo- per dare un mandato illimitato al nostro sindaco. Conosciamo i rischi delle municipalizzate e dobbiamo muoverci con prudenza. Stiamo dando -ha concluso- un parere favorevole ma condizionato alle circostanze. A condizione, cioè,
MAROCCHINI AGGREDITI POLICORO - Nella nottata di sabato, due ragazzi di origine marocchina, di 18 e 22 anni, sono stati aggrediti per la strada da altri due giovani, pare, di nazionalità italiana. I due extracomunitari, di rientro da una festa di matrimonio, mentre erano per la strada nel centro di Policoro sono stati avvicinati da due individui che, a mani nude, li hanno aggrediti. Il 18enne è riuscito a scappare, rifugiandosi da un suo parente, mentre il 22enne è rimasto per terra ed è stato soccorso da alcuni passanti che hanno subito dato l’allarme. Le vittime hanno riportato contusioni varie guaribili in 15 giorni, per il più giovane, e 20 giorni per il 22enne, che si trova tuttora ricoverato in ospedale sotto osservazione ma non in gravi condizioni. Sull’aggressione e sul movente che l’ha scatenata, indagano i carabinieri di Policoro. provinciamt@luedi.it che questa società non serva a tappare buchi maturando debiti all'interno del comune». Piccata, ma a quel punto prevedibile, la risposta del vice sindaco Gianluca Palazzo: «Nella vita bisogna avere il coraggio di decidere con chiarezza. Nessuno può togliersi dalle responsabilità con un sì condizionato. E' troppo facile mettersi nella condizione di poter dire, se la cosa andrà male, “io l'avevo detto”, e, se la cosa andrà bene, “io avevo comunque votato a favore”. Non si può stare con due piedi in una scarpa. A questo punto ha concluso Palazzo- io rispet-
to di più il no dell'opposizione, non lo condivido ma lo rispetto di più, perché almeno è un'assunzione di responsabilità». E, infatti, l'opposizione, per bocca del consigliere Vincenzo Francomano, aveva espresso il proprio no alla concessione di “una delega in bianco al sindaco Agresti”. «Il rischio di indebitamento e di sanzioni -ha detto il consigliere- è molto elevato. Non possiamo dare neppure un sì condizionato, come quello dell'assessore Dimatteo, perché qui le condizioni non sono espresse. Ci è chiesta una semplice
delega in bianco su un progetto operativo che non è chiarito nella sostanza». Secondo Francomano, inoltre, con eccessiva superficialità l'amministrazione crede di poter caricare sulla municipalizzata alcuni costi sociali che l'ente sostiene da tempo, primo tra tutti l'auspicata stabilizzazione di sei padri di famiglia ex Lsu utilizzati per servizi di manutenzione. «Siete sicuri di poterlo fare? Se è così, abbiate il coraggio di scriverlo anche sullo statuto che vi fate carico di costi sociali e poi vedremo se sarà approvato dall'Autorità Garante. Mi sembra sbagliato ingenerare false speranze di soluzione a problemi molto complessi». «Non dobbiamo discutere questa sera di tutto ciò -ha detto il sindaco- se prima non costituiamo il soggetto l'Autorità non può fornirci un parere. Non siamo noi a ingenerare false speranze, semmai sono falsi e infondati i timori che l'opposizione sventola. Tanti comuni, anche con situazioni economiche migliori della nostra, hanno fatto una scelta simile. Se qualcuno vuole farci perdere tempo abbia il coraggio di dirlo. Io non mi fermerò”. La delega è stata votata da tutta la maggioranza, compresi i “prudenti”. Pino Suriano
Odg di solidarietà ai vigilanti dell’Enea IL Comune di Rotondella è al fianco dei vigilianti Enea. Il consiglio comunale ha approvato, venerdì sera, un documento di sostegno in favore dei lavoratori, la cui posizione di reddito è minacciata dal nuovo taglio di 9.000 ore stabilito dall'Enea nell'ambito del nuovo Piano di protezione fisica del centro. L'iniziativa, promossa dalla minoranza del Pd, ha registrato il consenso e l'approvazione del sindaco Vito Agresti e della sua maggioranza. Il coordinamento locale del Pd, peraltro, già nei giorni scorsi si era attivato per la vicenda, interessandone i senatori lucani Filippo Bubbico, Maria Antezza e Carlo Chiurazzi. Non è da escludere, perciò, che la questione possa diventare oggetto di interrogazione parlamentare. I consiglieri di minoranza hanno sottolineato, inoltre, che il taglio comporterebbe anche «un gra-
ve abbassamento dei livelli di sicurezza del Centro in cui sono custoditi materiali radioattivi, venendo meno il servizio di ronda perimetrale per 24 ore. La stessa politica di tagli -hanno specificato i consiglieri nella richiesta di Odg- riguarda anche altri settori (facchinaggio, pulizie, ecc.) in cui operano imprese e lavoratori i quali vedrebbero mortificate le proprie legittime aspettative di lavoro». Il direttore dell'Enea, Donato Viggiano, interpellato nei giorni scorsi dal Quotidiano, aveva tranquillizzato i lavoratori sul paventato rischio di licenziamento: «Nessuno perderà un posto di lavoro», ha dichiarato. Difficile, però, che si possa promettere con la stessa certezza il mantenimento della precedente posizione reddituale. Staremo a vedere. pi.su. provinciamt@luedi.it
Un folto gruppo di lavoratori, dalla Fiom alla Fp, alla manifestazione di Roma
Cgil materana in piazza San Giovanni
Lavoratori della Cgil con lo striscione al corteo di Roma
C'ERA un vento gelido che tagliava la faccia, in piazza Matteotti a mezzanotte di giovedì, l'ora dell'appuntamento della delegazione di lavoratori che in pullman hanno raggiunto Roma per partecipare ai cortei e alla manifestazione in piazza San Giovanni di venerdì mattina. Lavoratori pubblici e metalmeccanici, insieme, in una giornata di sciopero generale proclamato dalle due sigle di categoria della
sola Cgil: Fiom e Funzione Pubblica. C'era Giovanni, che era appena rientrato dal turno di lavoro alla Sata di Melfi con ancora indosso la casacca celeste e la scritta dell'azienda. C'era Anna, dipendente comunale, ex Lsu stabilizzata agli inizi dello scorso anno grazie alle norme (ora non più in vigore) della finanziaria Prodi, consapevole che se fosse dipeso da questo governo per lei e tanti altri suoi colleghi il so-
gno del lavoro stabile e non precario non si sarebbe realizzato mai. C'era Giovanni, sportellista dell'Inps che si chiedeva chissà quanti dei suoi colleghi all'indomani avrebbero sciperato. C'era Nicola, operatore sanitario con un drappello di colleghi/e che si affrettava a presentarli ad altri. C'era tutto questo con i responsabili provinciali Peppe Ciannella (Fiom), Vito Maragno (Funzione Pubblica) e Manuela Taratufolo (Segretaria generale della Cdl di Matera) e tanta voglia di testimoniare la propria volontà di non soccombere a questa crisi. Tanta volontà di sollecitare una presa di coscienza del governo all'altezza della gravità della situazione, consapevole e determinata convinzione della giustezza della linea seguita dalla CGIL sia sul
fronte dei contenuti circa le richieste concrete per fronteggiare l'emergenza , sia sul fronte della difesa dei diritti (a partire dal diritto allo sciopero) che qualcuno approfittando della crisi vorrebbero manomettere e ridurre. Dalle discussioni tanta consapevolezza della difficoltà di questa battaglia, avendo tutti contro e con la crisi che rende problematica l'adesione anche dei lavoratori, ma nel contempo la certezza di fare qualcosa di giusto che va fatto comunque, quello di cerare un argine che possa evitare un futuro peggiore di quello che si stà preparando. Tante le donne, diversi gli orientamenti politici che in questo pezzo di Cgil in viaggio trovano modo di confrontarsi e giungere a sintesi su questioni concrete. Di prima mattina si la-
scia il pullman all'Eur, dinanzi al Palalottomattica, quindi il metrò per raggiungere la piramide, punto di concentramento di uno dei tre cortei. Lì piano piano giungono gli altri lucani, dal metapontino e dal potentino e poi via via dall'Emilia, dal Piemonte, dalla Liguria. Poi via con un vento pungente ma sotto un generoso sole a sfilare in corteo con lo striscione di Matera affiancato da un grande e colorato disegno corale su tela plurifotografato, opera di Antonio Giannantonio di Stigliano che ne realizza uno ad ogni importante manifestazione. Un lungo percorso sino a piazza San Giovanni gremita all'inverosimile come nelle manifestazioni più importanti e, quindi, lì la consapevolezza di non essere assolutamente isolati come qualcu-
no vorrebbe, invece, far credere. Un pezzo della delegazione lucana riesce, addirittura, anche a fine manifestazione a salire sul palco e ad incontrare e salutare Epifani. Poi il viaggio di ritorno, complicato da un incidente sul raccordo anulare, che porta a raggiungere la città dei sassi a mezzanotte, con aria ancora gelida come la sera precedente. Ventiquattro ore, insomma, per testimoniare una presenza significativa di un pezzo di Sud che da questa crisi ha tanto da perdere, ma che non vuole esserne il capro espiatorio. Di questi tempi, nonostante i dubbi e le difficoltà, ancora “si può fare”, si può fare qualche sacrificio per difendere i propri diritti e la propria dignità. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it
Sport LunedĂŹ 16 febbraio 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Il derby di basket incorona Potenza Prima Divisione
Seconda Divisione
Serie D
Il Potenza si consola guadagnando un punto sulla Pistoiese
Il Melfi non si ferma nemmeno a Lamezia Quarto successo di fila
Compierchio-gol esalta il Genzano Matera e Francavilla ko
da pagina 26 a 33
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Calcio regionale
Basket
Volley B2
Il Pisticci pareggia Il Tolve prende il largo
Bernalda resta in alto Corporelle battuta
Giocoleria sconfitta dalla capolista
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a pagina 56
24 Sport Serie A. Gli amaranto creano qualche buona occasione ma non riescono a concretizzare Lunedì 16 febbraio 2009
Reggina, un altro pari inutile Al “Granillo” finisce zero a zero contro il Palermo di Ballardini REGGINA PALERMO
Simplicio va via a Barreto durante la sfida di ieri del Granillo (foto di Adriana Sapone)
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REGGINA (3-5-2): Campagnolo (33' pt Puggioni); Cirillo, Valdez, Santos; Krajcik (7' st Sestu), Carmona, Barreto, Barillà (18' st Hallfredsson), Costa; Corradi, Di Gennaro. In panchina: Alvarez, Cascione, Stuani, Rakic. Allenatore: Orlandi. PALERMO (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Guana (43' st Savini); Simplicio; Cavani (47' st Gio. Tedesco), Miccoli (31' st Succi). In panchina: Ujkani, Cossentino, Morganella, Misuraca. Allenatore: Ballardini. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta. Assistenti: Pugiotto e Cariolato. Quarto uomo: Celi. NOTE: pomeriggio gelido, terreno leggermente scivoloso, spettatori paganti 9.602 (8.690 gli abbonati) per un incasso di 11,955,00 euro (esclusa quota abbonati). Ammoniti: Bovo.. Angoli: 6 a 3 per il Palermo. Recupero: 1'pt; 3'st. di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - Pari e patta tra Reggina e Palermo. Un punto, però, può bastare al Palermo per mantenere la posizione d'alta classifica, un po' meno alla Reggina che aveva assoluto bisogno di vincere e che, invece, ha pareggiato ancora una volta, mentre si assottigliano le partite a disposizione per risalire la classifica. E' sempre meglio non perdere, ma la squadra ha sprecato un'altra opportunità interna per compiere un importante passo avanti in classifica. Col pareggio può solo continuare a tenere acceso il lumicino della speranza salvezza in attesa di tempi migliori. Il decisivo guizzo in avanti è ancora rinviato, la prossima trasferta di Catania e la successiva gara interna con la Fiorentina, di questo terribile mese di febbraio, non sono molto promettenti. La Reggina, però, deve crederci anche perchè Santos e compagni hanno trovato la giusta concentrazione, almeno in difesa, per centrare il difficile
PAGELLE REGGINA CAMPAGNOLO (6) – Ordinaria amministrazione finchè è stato in campo, poi si è stirato ed è uscito di scena. Dal 33' pt PUGGIONI (6,5) – Un solo rischio, nel secondo tempo, ed ha salvato il risultato. Sicuro. CIRILLO (6,5) – Duro e deciso, ha annichilito Miccoli e Simplicio con un paio di interventi ammonitori. Si è fatto rispettare. VALDEZ (6) – Ha tenuto molto compatta la difesa concedendo poco al Palermo che ha trovato pochi varchi per battere a rete, a parte l'occasione finale. SANTOS (7) – Un paio di interventi provvidenziali e decisivi di testa e di piede. Ha risolto alcune situazioni difficili e delicate. KRJACIK (5) – T roppa confusione fin dall'inizio. E' apparso un po' spaesato e nel secondo tempo è stato sostituito. Dal 7' st SESTU (6) – Ha cercato di dare vivacità al gioco sulla destra, non sempre con grande successo. CARMONA (5,5) – Un buon lottatore, ma senza la necessaria lucidità per fare ripartire l'azione con efficacia. Qualche tentativo di tiro fuori misura.
obiettivo. Di Gennaro è apparso un po' in ombra in zona gol e nell'unica occasione che gli è capitata non ha ripetuto il gesto di San Siro. Corradi non ha trovato lo spunto vincente in area siciliana, ne Barillà e Krajcik sono stati così lucidi a tal punto da regalare sprazzi di bel gioco sulle fasce. In compenso, la difesa ha retto bene, anche se il centrocampo ha zoppicato, mantenendo la squadra abbastanza compatta, soprattutto nel secondo tempo, rischiare meno possibile. Tatticamente il match ha presentato delle diversità per il modo di giocare delle due squadre: quattro difensori il Palermo che ha liberato tre uomini di punta e tre centrocampisti a sostegno, tre marcatori la Reggina con due esterni sulla linea difensiva per fare fronte al potenziale offensivo rosanero e tre centrocampisti davanti la difesa con licenza di costruire il gioco fino alla trequarti di campo. Di Gennaro e Corradi hanno fatto risalire la squadra, ma la Reggina è apparsa molto abbottonata. Guardinga per non subire il contropiede, la squadra amaranto ha tenuto a bada il Palermo tatticamente, cercando di colpire al momento opportuno. Le due squadre, però, si sono annullate per buona parte della gara ed i portieri sono rimasti a lungo ino-
perosi anche se il Palermo è stato più pungente grazie a Liverani che ha dettato i tempi ed al trio offensivo Simplicio-Cavani-Miccoli, impreciso nelle conclusioni, ma sempre pronto ad insidiare la difesa amaranto. Solo per dieci minuti nel secondo tempo, la Reggina ha sfiorato ripetutamente il gol. APPROCCIO. Il Palermo non ha trovato varchi in avvio. Merito della Reggina che è stata molto accorta, limitando la sua azione offensiva. L'approccio non è stato scoppiettante per gli amaranto che hanno preferito non correre rischi. Innanzitutto la prudenza che non è mai troppa ed alla fine, la paziente attesa del gol partita non è stata premiata. CRONACA. Al sesto, scambio Di Gennaro-Barillà-Di Gennaro con tiro di quest'ultimo di poco a lato. Si apre così la partita povera di azioni gol nel primo tempo. Al nono, Campagnolo esce a valanga sui piedi di Cavani, al quindicesimo, invece, è una punizione di Bovo che costringe Campagnolo a rifugiarsi in angolo. Alla mezz'ora è Miccoli che sfiora di testa un pallone crossato da Cassani. Parata di Campagnolo che subito dopo si stira ed lascia il posto a Puggioni. brivido per la Reggina al quarantesimo. La punizione di Liverani è perfetta per la deviazione di testa di Simplicio che
sbaglia mira e manda a lato. Il pericolo si rinnova due minuti dopo con Cavani che anticipa tutti di testa al centro dell'area ma non ha mira. Nella ripresa, la Reggina costruisce al nono la sua più bella palla gol. Costa converge e serve Barreto. Passaggio di ritorno in area e tiro basso che Amelia neutralizza in due tempi. Hallfredsson da poco in campo, converge e tira al trentasettesimo, palla di poco fuori. La partita s'infiamma, la Reggina sfora ripetutamente il gol. Al trentottesimo, Corradi fa da torre per Di Gennaro che tira sul portiere in uscita. Ci riprova Hallfredsson da lontano al trentanovesimo, Amelia è piazzato, ma su capovolgimento di fronte Cavani supera la difesa amaranto e si presenta solo davanti a Puggioni che salva in angolo, evitando la solita beffa finale. CLASSIFICA. La Reggina resta da sola all'ultimo posto. Dopo il turno casalingo, la squadra amaranto non ha accorciato le distanze dal Torino e dal Chievo, guadagnando solo un punto nei con fronti del Lecce sconfitto in trasferta. E' una magra consolazione anche se una delle prossime trasferte sarà proprio sul campo pugliese dove si annuncia una delle tante delicate sfide spareggio dopo quella di Catania.
BARRETO (6) – Ha rubato molti palloni trasformandoli in buone opportunità per offendere, senza trovare collaborazione. Impreciso nel tiro. BARILLÀ (5,5) – Prestazione puntigliosa ma opaca. Un po' sfasato ha finito per intestardirsi in alcune conclusioni personali, ignorando i compagni. Dal 18' st HALLFREDSSON (6) – Inizialmente molto falloso si è ripreso giocando uno spezzone di gara interessante. Insidioso al tiro. COSTA (6,5) – Un paio di incursioni molto pericolose. Suo il primo tiro nello specchio della porta che ha costretto Amelia al difficile intervento. DI GENNARO (6) – Il diavoletto ha fatto vedere ben poco, ma era un sorvegliato speciale dopo la gara di Milano. Ha fallito una buona palla gol nella ripresa. CORRADI (6) – Un po' lento ma efficace nei colpi di testa e nei corpo a corpo. Ha subito molti falli, tenendo in apprensione la difesa siciliana. r. t.
Stadio vuoto, gelato e deluso di ANDREA IACONO REGGIO CALABRIA - Meno cinque dal quart’ultimo posto e in riva allo Stretto si gela. Le colline imbiancate come non mai, che offrono l’orizzonte dalla tribuna coperta del Gra-
nillo, sembrano simboleggiare plasticamente l’attuale situazione di classifica della squadra amaranto. E’ vero, è un punto guadagnato rispetto alla giornata precedente, ma la delusione è troppo forte per un risultato pieno fallito ancora una volta. Le temperature polari non impediscono al sole di fare capolino anche nell’inverno più rigido che si ricordi a queste latitudini. Ma nulla possono i muscoli dei ragazzi di Orlandi, che accusano il colpo, falcidiati sul finire di gara da inesorabili crampi. In una freddissima domenica di metà febbraio, anche il pubblico sembra piegato dalla legge della colonnina di mercurio. Poco più di 900 paganti offrono spazi desolatamente vuoti in uno stadio che è sempre più cugino
lontano di quella bolgia infernale, “incubo” di squadre e tifoserie ospiti. Da Palermo arrivano in cento e vanno ad occupare il cuore della curva a loro riservata. Molto rumorosi e ben organizzati i supporter rosanero non smettono un minuto di sostenere la formazione di Ballardini. A tratti sembrano più numerosi degli ultras di casa. Una curva Sud spenta, dalla quale ogni tanto si leva qualche contestazione (per la verità, isolata) all’indirizzo del presidente Foti. Il nerbo del tifo amaranto sembra afflosciarsi davanti alla prova deludente e ampiamente sotto le aspettative dei propri beniamini. La partita non offre alcun sussulto di vitalità. Tanto che l’emozione maggiore nel primo tempo la dà Campagnolo
quando si stira dopo un rilancio e chiede il cambio a Puggioni. Match brutto e scialbo fino al minuto 80. Perchè lo spettacolo migliori e la Reggina esca le unghie bisogna infatti attendere gli ultimi 10 minuti. Halfredsson e Di Gennaro vicini al gol. Ma l’occasione più ghiotta capita tra i piedi di Cavani a 5 minuti dal triplice fischio di un mai apprezzato Ayroldi. Puggioni ci mette una pezza e mantiene gli amaranto attaccati alla flebo della serie A. Di Gennaro, come Paganini, non ripete. Le prestazione di San Siro è lontana. Halfredsson rientra in campo dopo la contestatissima prova a Udine in coppa Italia, dove riuscì a sbagliare due rigori. Per il resto, all’ombra del Granillo è ancora delusione.
Corradi anticipa Balzaretti di testa
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
25
Serie
A
Risultati e classifica Atalanta-Roma
7’ st Capelli, 10’ st e 14’ st Doni
2-0
Chievo-Catania
1-1
Genoa-Fiorentina
3-3
11’ pt Ledesma (rig), 46’ st Colucci 12’ pt T. Motta, 38’ pt Palladino 11’ st Milito (rig.), 15’ st (rig.) 35’ st e 49’ Mutu
Inter-Milan
2-1
Juventus-Sampdoria
1-1
Lazio-Torino
1-1
Napoli-Bologna
1-1
pt 29’ Adriano, 43’ Stankovic; st 25’ Pato 10’ pt Pazzini, 16’ st Amauri 36’ pt Abate, 30’ st Siviglia 20’ pt Maggio, 23’ pt Di Vaio
Reggina-Palermo
0-0
Siena-Udinese
1-1
5’ st Maccarone, 27’ st Di Natale
Prossimo turno
Marcatori
3-0
Cagliari-Lecce 4’ st Fini, 49’ st Matri
24ª giornata
25ª giornata 22/02/2009 ore 14,30
Bologna-Inter (21/02 ore 16) Catania-Reggina Fiorentina-Chievo Lecce-Lazio Milan-Cagliari Napoli-Genoa Palermo-Juventus (21/02 ore 20,30) Roma-Siena (21/02 ore 18) Sampdoria-Atalanta Torino-Udinese
INTER JUVENTUS MILAN FIORENTINA GENOA ROMA CAGLIARI ATALANTA PALERMO NAPOLI LAZIO UDINESE SIENA CATANIA SAMPDORIA BOLOGNA LECCE TORINO CHIEVO REGGINA
56 47 45 42 41 40 37 36 36 35 32 31 27 27 26 23 22 20 20 17
24 17 5
2 42 17 12 9
3
0 18 8 12 8
2
2 24 9 25 +8
24 14 5
5 39 21 12 8
2
2 23 10 12 6
3
3 16 11 18 -1
24 13 6
5 41 25 12 9
2
1 22 7 12 4
4
4 19 18 16 -3
24 13 3
8 35 23 11 8
2
1 18 7 13 5
1
7 17 16 12 -4
24 11 8
5 35 25 12 8
4
0 25 10 12 3
4
5 10 15 10 -7
24 12 4
8 36 31 11 8
2
1 20 10 13 4
2
7 16 21 5
24 11 4
9 32 26 13 8
2
3 17 8 11 3
2
6 15 18 6 -13
24 11 3 10 31 25 13 9
1
3 22 9 11 2
2
7
9 16 6 -14
24 11 3 10 32 29 11 9
0
2 23 13 13 2
3
8
9 16 3 -10
24 10 5
9 32 28 12 8
3
1 22 11 12 2
2
8 10 17 4 -13
24 9
5 10 33 37 13 5
4
4 15 15 11 4
1
6 18 22 -4 -18
24 8
7
9 34 36 12 6
4
2 19 12 12 2
3
7 15 24 -2 -17
24 7
6 11 19 25 12 6
4
2 12 7 12 1
2
9
7 18 -6 -21
24 7
6 11 22 30 12 7
1
4 16 14 12 0
5
7
6 16 -8 -21
24 6
8 10 23 29 12 5
4
3 16 11 12 1
4
7
7 18 -6 -22
24 5
8 11 26 38 11 2
3
6 14 20 13 3
5
5 12 18 -12 -23
24 4 10 10 22 37 12 2
6
4 13 18 12 2
4
6
24 4
8 12 24 39 12 4
3
5 13 16 12 0
5
7 11 23 -15 -28
24 4
8 12 17 33 13 2
5
6 10 17 11 2
3
6
7 16 -16 -30
24 3
8 13 20 41 12 2
5
5 16 18 12 1
3
8
4 23 -21 -31
-6
9 19 -15 -26
16 reti: Di Vaio (Bologna-4 rigori); Milito (Genoa-5) 14 reti: Gilardino (Fiorentina); Ibrahimovic (Inter); 12 reti: Amauri (Juventus); Di Natale (Udinese-3) 11 reti: Mutu (Fiorentina-2); Pato (Milan), Kakà (Milan 4) 10 reti: Floccari (Atalanta-2) 9 reti: Acquafresca (Cagliari-2), Hamsik (Napoli-1); Corradi (Reggina-4); 8 reti: Doni (Atalanta); Jeda (Cagliari); Cavani (Palermo); Pandev e Zarate (2) (Lazio); Miccoli (Palermo2); Vucinic (Roma); Quagliarella (Udinese). 7 reti: Mascara (Catania-2); Sculli (Genoa); Del Piero (Juventus-2); Denis (Napoli). 6 reti: Castillo (Lecce); Baptista e Totti (Roma-1); Cassano (Sampdoria); Rocchi (Lazio); Ronaldinho (Milan-2); Lavezzi (Napoli); Simplicio (Palermo). 5 reti: Paolucci (Catania); Stankovic ( Inter), Tiribocchi (Lecce); Bellucci (Sampdoria-1). 4 reti: Marcolini (Chievo-3); Maicon (Inter); Iaquinta (2) e Nedved (Juventus); Montolivo (Fiorentina); Maggio (Napoli); Bresciano (Palermo); Cozza (Reggina); Pazzini (Fiorentina/Sampdoria-1); Delvecchio (1) (Sampdoria); Maccarrone (Siena-1); Amoruso (1), Bianchi (1) e Rosina (Torino-3)
Roma travolta a Bergamo, Juve fermata in casa INTER MILAN
2 1
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 7, Maicon 7, Samuel 6.5, Chivu 7, Santon 6, Zanetti 6.5, Cambiasso 7, Muntari 7 (43' st Maxwell sv), Stankovic 6.5 (39' st Burdisso sv), Ibrahimovic 6, Adriano 7 (35' st Vieira sv). In panchina: Toldo, Cordoba, Figo, Cruz. All.: Mourinho 7 MILAN (4-3-2-1): Abbiati 7, Zambrotta 6, Maldini 6, Kaladze 5.5 (32' st Senderos sv), Jankulovski 6, Beckham 6 (12' st Inzaghi 6.5), Pirlo 6, Ambrosini 6, Seedorf 6.5, Ronaldinho 7, Pato 7. In panchina: Dida, Favalli, An-
ATALANTA ROMA
3 0
ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5, Garics 6.5, Capelli 7, Manfredini 6.5, Bellini 6, Ferreira Pinto 6.5, Guarente 6, Padoin 6.5, Valdes 6.5 (26' st Parravicini 6), Doni 7.5 (21' st Plasmati 6), Floccari 6.5 (42' st Defendi sv). (31 Coppola, 11 Cerci, 13 Peluso, 26 Pellegrino). All. Del Neri 7. ROMA (4-3-2-1): Doni 5, Motta 5, Mexes 5.5, Juan 5, Tonetto 5.5, Perrotta 5.5, De Rossi 5, Brighi 5, Pizarro 6 (12' st Baptista 5), Totti 5, Vucinic 4.5. (25 Artur, 14 Filipe, 15 Loria, 21 Diamoutene, 23 Montella, 35 Bertolacci). All.
SIENA UDINESE
1 1
SIENA (4-3-1-2): Curci 6, Zuniga 5, Portanova 5.5, Brandao 6, Del Grosso 5, Vergassola 6, Codrea 5.5 (1' st Coppola 5.5), Galloppa 6, Ghezzal 6.5, Amoruso 5 (1' st Kharja 6), Maccarone 6. (1 Eleftheropoulos, 20 Ficagna, 21 Rossi, 23 Jarolim, 11 Calaiò) All.: Giampaolo 6. UDINESE (4-3-3): Handanovic 6, Ferronetti sv (12' pt Zapata 5.5), Coda 5.5, Felipe 6.5, Pasquale 6, Obodo 6.5, Inler 6.5, Asamoah 6, Pepe 6 (17' st Sanchez 6.5), Quagliarella 6, Di Natale 7 (43' st Isla sv). (80 Belardi, 6 Domizzi,
tonini, Emerson, Flamini. All.: Ancelotti 6.5 ARBITRO: Rosetti di Torino 5 MARCATORI: nel pt 29' Adriano, 43' Stankovic; nel st 25' Pato NOTE: angoli: 7-6 per il Milan. Recupero: 1'e 4'. Ammoniti: Ambrosini, Vieira, Samuel e Cambiasso per gioco falloso, Burdisso e Chivu per comportamento non regolamentare. Spettatori: 80 mila. MILANO – L’Inter chiude in pratica il discorso scudetto aggiudicandosi il derby contro il Milan grazie al ritrovato Adriano e a Stankovic. Per i rossoneri in gol Pato. Spalletti 5. ARBITRO: Morganti di Ascoli 6.5 MARCATORI: 7' st Capelli, 10' st e 14' st Doni NOTE: Spettatori: 7053. Recupero: 1' e 0' Angoli: 6-4 per la Roma Espulsi: Perrotta al 44' st. Ammoniti: Motta, De Rossi, Manfredini, Perrotta e Capelli per gioco falloso. I GOL: 7' st – su calcio d’angolo di Valdes la difesa romanista respinge corto, Capelli calcia al volo e fulmina Doni. 10' st – cross rasoterra di Padoin, Doni sfiora quel tanto che basta per deviare nell’angolino. 14' st – Doni fugge in contropiede sulla sinistra, entra in area e batte nuovamente il suo omonimo romanista. 18 Zimling, 83 Floro Flores) All.: Marino 6. ARBITRO: Pinzani di Empoli 6. MARCATORI: 5' st Maccarone, 27' st Di Natale. NOTE: Spettatori: 9.500. Angoli: 4-2 per l’Udinese. Recupero: 2' e 3'. Ammoniti: Di Natale per comportamento non regolamentare, Vergassola, Galloppa, Zuniga e Inler per gioco falloso. I GOL: – 5' st: Affondo di Ghezzal, palla a Kharja che viene atterrato da Coda. Calcio di rigore, Maccarone batte centrale ma sulla respinta di Handanovic appoggia in rete. –27' st: Obodo in profondità per lo splendido taglio di Di Natale, che supera Curci.
JUVENTUS SAMPDORIA
1 1
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6, Grygera 6, Legrottaglie 5.5, Mellberg 5.5, Molinaro 5, Camoranesi 6.5 (23' st Marchionni 6), Poulsen 5 (1' Giovinco 6) Tiago 6.5 (43' st Marchisio sv), Nedved 6.5, Amauri 6, Del Piero 6. (13 Manninger, 3 Chiellini, 41 Ariaudo, 27 Ekdal). All. Ranieri 6 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6, Stankevicius 6, Gastaldello 6.5 (25' st Ferri 6), Raggi 6 (12' st Da Costa 6), Padalino 6, Sammarco 6, Palombo 6.5, Franceschini 6, Pieri 6, Cassano 6.5
CAGLIARI LECCE
2 0
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5, F. Pisano 6.5, Bianco 6.5, Canini 6, Agostini 6, Fini 7, Conti 6.5, Parola 6 (35' st Lazzari 6), Cossu 6.5, Jeda 6, Acquafresca 6 (24' st Matri 6.5). (24 Lupatelli, 13 Astori, 25 Matheu, 26 Mancosu, 30 Ragatzu). All.: Allegri 6.5. LECCE (4-3-1-2): Benussi 6, Polenghi 6 (38' st Papadopoulos sv), Stendardo 6, Fabiano 6, Giuliatto 6, Zanchetta 5.5 (15' st Papa Waigo 5), Edinho 6.5, Ariatti 5, Giacomazzi 5, Cacia 6, Castillo 5.5 (10' st Tiribocchi 6). (1
(30' st Ziegler 6), Pazzini 6.5. (83 Mirante, 25 Mustacchio, 88 Dessena, 89 Marilungo). All. Mazzarri 6 ARBITRO: Orsato 5.5 MARCATORI: 10' pt Pazzini, 16'st Amauri NOTE: Spettatori 23.066, incasso 517.556 euro. Angoli: 10-2 per la Juventus Recupero: 2' e 4' Ammoniti:Franceschini, Nedved, Gastaldello, Legrottaglie per gioco falloso. I GOL - 10' pt: Cassano pesca Pazzini a centro area, che liberissimo batte Buffon - 16' st: Giovinco lavora una palla a sinistra e centra, Amauri precede tutti di testa. Rosati, 23 Schiavi, 6 Angelo, 21 Ardito). All.: Beretta 6. ARBITRO: Stefanini di Prato 6. MARCATORI: nel st 4' Fini, 49' Matri. NOTE: Spettatori: 10 mila circa. Angoli: 10-3 per il Cagliari. Recupero: 0' e 4'. Ammoniti: Cossu e Papa Waigo per gioco scorretto. I GOL: 4' st: calcio d’angolo di Cossu dalla sinistra, palla respinta della difesa leccese, arriva Fini in corsa e al volo di destro batte Benussi. 49' st: contropiede del Cagliari, Lazzari scatta sulla sinistra e serve Matri, che entra in area e raddoppia con un rasoterra di sinistro che passa sotto le gambe del portiere.
GENOA FIORENTINA
3 3
GENOA (3-4-3): Rubinho 5,5, Biava 5, Ferrari 6,5, Bocchetti 6, Rossi 6,5 (32' st Vanden Borre sv), Thiago Motta 7, Juric 6,5, Criscito 6,5, Mesto 6,5 (24' st Sokratis sv), Milito 7, Palladino 6,5 (1' st Milanetto 6). All.: Gasperini 6,5 FIORENTINA (4-2-1-2): Frey 6, Comotto 5 (32' st Bonazzoli sv), Gamberini 6, Dainelli 6, Vargas 6,5, Kuzmanovic 5,5 (8' st Semioli 6), Donadel 6,5, Montolivo 5,5, Jovetic 7, Gilardino 6, Mutu 7. All.: Prandelli 7 ARBITRO: Rizzoli di BO MARCATORI: 12' pt T. Mot-
CHIEVO CATANIA
1 1
CHIEVO (4-3-2-1): Sorrentino 6, Frey 5,5, Morero 6 (39' st Bogdani s.v.), Scardina 6, Mantovani 5,5, Luciano 5 (28'st Esposito 5,5), Italiano 6,5, Rigoni 5 (39' pt Colucci 6), Pinzi 5,5, Makinwa 6, Pellissier 6. (18 Squizzi, 83 Sardo, 27 Moro 7 Marcolini). All.: Di Carlo 5. CATANIA (4-5-1): Bizzarri 6,5, Potenza 6, Silvestre 5,5, Stovini 6, Capuano 6 (26' st Silvestri 5,5), Biagianti 6, Baiocco 6,5, Ledesma 5,5, Tedesco 6, Izco 6 (18' st Martinez 5,5), Morimoto 6 (41'st Carboni s.v.). (12 Kosicky,
ta, 38' pt Palladino, 11' st Milito (rig.), 15' st (rig.), 35' st e 49' Mutu NOTE:ammoniti: Jovetic, Juric, Bonazzoli, Vanden Borre, Donadel. Espulsi: 30' pt Biava per doppia amm. I GOL: 12' pt: Milito serve Thiago Motta, che infila Frey. 38' pt: Mesto dal fondo centra per Palladino che segna. 11' st: Gamberini atterra Criscito in area. Rigore segnato da Milito. 15' st: Gilardino viene atterrato da Bocchetti. Mutu trasforma il rigore. 35' st: punizione di Mutu da circa 18 metri, Motta tocca di testa, spiazzando Rubinho. 49' st: Mutu dal limite lascia partire un tiro a girare che si insacca a fil di palo. 11 Llama, 7 Mascara, 9 Paolucci). All.: Zenga 5. ARBITRO: Bergonzi di Genova 5.5. MARCATORI: 11' pt Ledesma (rig), 46' st Colucci. NOTE: Spettatori: 9.251 incasso 71.849,26 euro. Angoli: 10-1 per il Chievo. Recuperi: 2' pt, 4' st. Ammoniti: Rigoni, Potenza e Morimoto per gioco falloso, Colucci per comportamento non regolamentare. I GOL: 11' pt: Catania in vantaggio su rigore per fallo di Pinzi su Morimoto. Ledesma calcia forte e centrale. – 46' st: Il pareggio del Chievo quasi allo scadere. Traversone di Frey, spunta la testa di Colucci che batte Bizzari.
GLI ANTICIPI DI SABATO
LAZIO TORINO
1 1
LAZIO (4-3-3): Muslera 6; Lichtsteiner 6, Siviglia 6, Cribari 6, Kolarov 6; Brocchi 5.5, Dabo 5 (1’ st Mauri 6), Matuzalem 5.5; Pandev 6 (36’ st Inzaghi sv), Foggia 5.5, Rocchi 5.5. In panchina: Carrizo, Rozenhal, Radu, Manfredini, Mancini. Allenatore: Rossi 5.5 TORINO (4-4-1-1): Sereni 6; Colombo 6, Dellafiore 6, Natali 6.5, Pisano 6; Zanetti 6, Dzemaili 6, Corini 6 (36’st
Barone sv), Abate 6.5 (37’ st Diana sv); Rosina 6; Ventola 6 (44’ st Stellone sv) In panchina: Calderoni, Di Loreto, Diana, Gasbarroni, Bianchi. Allenatore: Novellino 6 ARBITRO: Saccani di Mantova 6 MARCATORI: 36’ pt Abate, 30’ st Siviglia NOTE: Giornata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20 mila circa. Ammoniti: Pandev, Colombo, Zanetti, Kolarov, Corini, Pisano, Dzemaili. Angoli: 91 per la Lazio. Recupero: 1’ pt, 3’ st.
NAPOLI BOLOGNA
1 1
NAPOLI (3-5-2): Navarro 7.5; Cannavaro 5.5 (27’ st Russotto 6), Rinaudo 5.5, Contini 5.5; Maggio 6.5, Pazienza 6.5, Gargano 6, Datolo 6, Vitale 6; Denis 5.5, Lavezzi 6.5 In panchina: Bucci, Santacroce, Montervino, Blasi, Bogliacino, Pià. Allenatore: Reja 6 BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 7.5; Zenoni 6, Britos 6 (44’ st Terzi sv), Moras 6, Lanna 6; Valiani 6, Mingazzini 6,
Volpi 7, Mudingayi 6, Bombardini 6.5; Di Vaio 7 (46’ st Marazzina sv). In panchina: Colombo, Belleri, Amoroso, Mutarelli, Coelho. Allenatore: Mihajlovic 6 ARBITRO: Banti di Livorno 6 MARCATORI: 20’ pt Maggio, 23’ pt Di Vaio NOTE: spettatori: 30mila circa. Ammoniti: Contini, Zenoni, Valiani. Angoli: 6-3. Recupero: 3’ pt e 3’ st. Osservato 1’ di silenzio in ricordo dell’ex calciatore del Bologna e della Nazionale italiana Giacomo Bulgarelli.
26
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Risultati e classifica Benevento-Crotone
1-2
Cavese-V. Lanciano
1-0
22ª giornata Marcatori
8´ pt Morleo (C); 38´ st Basso (C), 43´ st Castaldo (B) 17' pt Romeo
Foligno-Ternana
1-0
Gallipoli-Perugia
4-1
42' st (r) Cipolla
25' pt Del Core (P), 28' pt Ginestra (G); 8' st Ginestra (G), 43' st Marzeglia (G), 49' st Zampa (G)
Juve Stabia-Foggia
2-3
8´ pt e 40’ st Capparella (JS), 27´ pt Piccolo (F), 32´ pt e 25´ st Colombaretti (F)
Pescara-R. Marcianise
Rinv.
GALLIPOLI
44
22 13 5
4 37 21 11 9
2
0 27 9 11 4
3
4 10 12 16 -1
CROTONE
42
22 13 3
6 35 22 12 10 1
1 24 9 10 3
2
5 11 13 13 -4
AREZZO
40
22 11 7
4 41 25 10 7
3
0 25 10 12 4
4
4 16 15 16 +5
BENEVENTO
40
22 11 7
4 33 21 12 9
2
1 22 8 10 2
5
3 11 13 12 -6
CAVESE
35
22 9
8
5 26 19 11 6
5
0 17 8 11 3
3
5
9 11 7
-9
FOGGIA
35
22 9
8
5 25 23 10 7
3
0 15 6 12 2
5
5 10 17 2
-7
SORRENTO
28
22 7
7
8 28 29 10 5
3
2 13 9 12 2
4
6 15 20 -1 -14
Pistoiese-Sorrento
1-2
14' pt Dal Rio (P), 23' pt Maiorano (S); 19' st Ripa (S)
TERNANA
27
22 6
9
7 23 24 11 5
4
2 13 7 11 1
5
5 10 17 -1 -17
Potenza-Paganese
0-0
R. MARCIANISE
27
21 6
9
6 16 17 11 6
4
1 12 5 10 0
5
5
4 12 -1 -19
Taranto-Arezzo
1-0
PAGANESE
27
22 7
6
9 17 24 11 5
4
2 13 10 11 2
2
7
4 14 -7 -17
PERUGIA
26
22 6
9
8 16 18 12 3
7
2
7 10 3
2
5
7 11 -2 -19
TARANTO
26
22 7
5 10 21 27 12 4
4
4 14 10 10 3
1
6
7 17 -6 -17
PESCARA
25
21 6
8
7 23 27 10 6
2
2 15 8 11 0
6
5
8 19 -4 -15
FOLIGNO
24
22 5
9
8 21 26 11 4
3
4 13 11 11 1
6
4
8 15 -5 -20
V. LANCIANO
24
22 7
3 12 26 33 11 6
1
4 17 11 11 1
2
8
9 22 -7 -21
JUVE STABIA
22
22 5
9
8 22 27 11 3
5
3 10 10 11 2
4
5 12 17 -5 -20
POTENZA
16
22 4
7 11 13 20 10 3
4
3 10 8 12 1
3
8
3 12 -7 -23
PISTOIESE
14
22 2
8 12 13 31 12 1
7
4
1
8
4 15 -18 -32
37' pt Caturano
Prossimo turno
23ª giornata 22/02/09 ore 14.30
Arezzo-V. Lanciano Crotone-Juve Stabia Foggia-Pistoiese Paganese-Gallipoli Perugia-Potenza Pescara-Taranto R. Marcianise-Cavese Sorrento-Foligno Ternana-Benevento
9
9 16 10 1
10 RETI: Clemente (Benevento); Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli) 8 RETI: Baclet e Chianese (1) (Arezzo); Salgado (4) (Foggia); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Cipolla (4), De Paula (Foligno); Innocenti (1) (R.Marcianise) 6 RETI: Bernardo (Cavese); Coresi (2) (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Mazzeo (Perugia); Simon (1) (Pescara); Myrtaj (1) (Sorrento) 5 RETI: Martinetti (1) (Arezzo); Favasuli (3) (Cavese); Basso (1), Russo (Crotone); Del Core (1) (Perugia); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V. Lanciano) 4 RETI: Bondi, Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Caetano, Espinal e Pacciardi (Crotone); Germinale (Foggia); Zeytulaev (Pescara); La Vista (Sorrento); Perna (Ternana); Bolic e Oshadogan (V.Lanciano) 3 RETI: Statella (Benevento); Aquino (Cavese); Paponetti (Crotone); Cangi, Mounard e Russo (Gallipoli); Artistico (J.Stabia); Lasagna e Tisci (1) (Paganese); Felci (Pescara); Tedesco (1) (R.Marcianise); Agnelli, Fialdini e Giampaolo (Sorrento); Noviello (Ternana); Alfageme e Margarita (V.Lanciano)
Il Taranto pur soffrendo piega la squadra dell’ex Cari, nel silenzio dello Iacovone
Caturano castiga l’Arezzo Il gioiellino napoletano decide il match al 37’ del primo tempo TARANTO AREZZO
1 0
TARANTO (3-4-3) Nordi 7; Migliaccio 6,5, Pastore 6, Sosa 6,5; Lolli 6, Giorgino 6,5, Lima 6,5, Di Bari 6 (32' st Prosperi sv); Caturano 6,5 (19' st Sciaudone 6), Da Silva 6 (45' st Spinelli sv), Micco 6. A disp.: Faraon, Miglietta, Carrozza, Marolda. All.: Stringara 6,5. AREZZO (4-4-2) Botticella 6; Bricca 5,5 (36' st Cavagna sv), Terra 6, Fanucci 6, Grillo 5,5; Croce 5, Matute 5,5, Beati 5,5, Bondi 5 (20' st Lauria 6), Baclet 5,5, Chianese 5,5 (29' st Turienzo 6). A disp.: Lancini, Ambrogioni, Conte, Togni. All.: Cari 5. ARBITRO: Giacomelli di Trieste 6. RETI: 37' pt Caturano. NOTE: gara giocata a porte chiuse. Ammoniti: Di Bari, Sciaudone. Angoli 10-2 per l'Arezzo. Recupero: pt 2'; st 2'. TARANTO. Vittoria sofferta e meritata. Il Taranto ottiene il secondo successo casalingo in sette giorni e punisce un Arezzo deludente incapace di creare gioco. Cari dovrebbe meditare su una prova francamente al di sotto delle attese. Per l'undicesima volta in stagione il Taranto è costretto a giocare senza l'appoggio del pubblico. Assenti l'intera dirigenza rossoblù in tribuna. Spiccioli di sostenitori tarantini manifestano la loro frustrazione fuori dall'impianto. Prima volta allo Iacovone per l'ex tecnico Cari che propone un Arezzo super-offensivo con Chianese e Baclet attaccanti centrali e una coppia pungente di esterni come Croce e Bondi. Il Taranto non recupera tra gli undici di partenza
Miglietta e avanza la posizione di Micco sulla linea degli attaccanti. Prime battute interlocutorie con il Taranto che agisce in modo guardingo. All'8' l'Arezzo si fa pericoloso: Baclet lavora un pallone sulla destra per Bondi, che sul secondo palo chiama all'intervento in angolo Nordi. Il gioco dei toscani è scolastico, ma pratico: 4-4-2 con licenza di innescare gli esterni Bondi e Croce. I rossoblù presidiano gli spazi con una certa cura: squadra corta e ben equilibrata. Da Silva è molto mobile, sfruttando l'onda lunga del gol-vittoria di sette giorni prima contro il Real Marcianise. Le due formazioni sembrano annullarsi e il divertimento rasenta lo zero. E l'assenza di tifosi sugli spalti e la temperatura glaciale c'entrano poco. Da Silva e Croce ci provano da fuori, ma con scarsa fortuna. Al 37' il Taranto passa. Beati perde palla a centrocampo e innesca la ripartenza rossoblu. Il cross di Lolli viene sfruttato da Caturano che di destra batte Botticella. Quinto centro per l'attaccante di Scampia. Una fiammata quasi inattesa, compresa anche con la delusione che ispira il gioco degli ospiti. Arezzo troppo compassato e che attende la ripresa prima di reagire malgrado Cari accentri Bondi dietro le due punte. Reazione che tarda ad arrivare perché il Taranto appare molto concentrato. Giorgino e Lima sono una preziosa diga davanti alla difesa che in fase di ripiegamento si piazza con cinque elementi. Caturano lascia il campo infortunato. Entra Sciaudone. L'Arezzo getta nella mischia Lauria. Il Taranto gela qualsiasi velleità granata. Alla mezzora Da Silva
La gioia di Caturano e, in basso, il tiro vincente che batte Botticella
colpisce di testa da buona posizione, ma la palla termina alta. Segnale che quando possono i rossoblu non disdegnano l'affondo. I miracoli avvengono: al 33' un colpo di testa di Turienzo viene deviato d'istinto da Nordi in modo prodigioso. Parata che fa il paio con quella in avvio su Bondi. Tutto nasce da un'iniziativa sulla destra di Lauria, entrato forse colpevolmente tardi. Il Taranto arretra con il passare dei minuti il baricentro: il suo 5-4-1 non concede spazi ad un Arezzo che gioca solo con ardore, ma con poco lucidità. Il prezioso vantaggio è difeso in modo inappuntabile. Un tiro di Baclet non impensierisce Nordi. Il Taranto non va per il sottile e stringe i tre punti che lo proiettano in una zona più tranquilla di classifica. Luigi Carrieri
Sport 27 1ª Divisione. Morleo apre le danze, poi Basso chiude i conti. Inutile il gol di Castaldo Lunedì 16 febbraio 2009
Come vola questo Crotone Colpaccio a Benevento: i rossoblù ora sono secondi BENEVENTO CROTONE
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BENEVENTO (4-4-2): Mondini 5; Aquilanti 4.5 (35’ st Carcione sv), Landaida 6, Ignoffo 6, Colombini 5.5; Statella 5 (1’ st Clemente 6), Cejas 5.5, De Liguori 6.5, Palermo 6; Evacuo 5.5 (28’ st Bueno 6), Castaldo 6.5. A disp.: Corradino, Cinelli, Imbriani, Sodano. All.: Soda 5 CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6; Galeoto 6, Pedotti 6.5, Scognamiglio 7.5, Morleo 7; Pacciardi 7, Carcuro 6.5 (37’ st Diniz sv); Petrilli 6.5 (20’ st Aurelio 6), Calil 6 (16’ st Orosz 6), Basso 7; Russo 6.5. A disp.: Farelli, Figliomeni, Paponetti, Triarico. All.: Moriero 7 ARBITRO: Zanichelli di Genova 6 MARCATORI: pt 9’ Morleo (C); st 38’ Basso (C) 42’ Castaldo (B) NOTE: giornata freddissima, terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori 4000 circa. Ammoniti: Galeoto, Petrilli, Cejas, Clemente e Bueno. Angoli 6-3 per il Benevento. Recupero: pt 3’; st 4’. di DANIELE SAUCHELLI BENEVENTO – Colpo gobbo del Crotone che sbanca il “Santa Colomba” di Benevento e diventa a pieno titolo la più seria alternativa della capolista Gallipoli. Gli uomini di Checco Moriero hanno vinto una gara vibrante, con un primo tempo di grande spessore e una ripresa passata a tamponare il forcing sannita che col passare dei minuti è diventato intenso. Poi nel momento più arduo, Basso ha trovato la punizione giusta e ha in pratica chiuso la gara. Nel complesso il Crotone ha dimostrato di esserci, ha vinto dove non era riuscita alcuna squadra e rilancia a pieno titolo le proprie ambizioni di raggiungere la cadetteria senza l’appendice play-off. Da censurare i minuti intercorsi tra il triplice fischio finale e il
Morleo e Scognamiglio esultano dopo il gol dell’1-0
rientro negli spogliatoi. Qualche parola di troppo, qualche frase fuori luogo e vai con il parapiglia dinanzi la scalinata che porta agli spogliatoi. Carcuro viene rincorso da mezza squadra giallorossa e all’altezza del sottopassaggio viene raggiunto da un paio di avversari. Si scatena il putiferio, volano spintoni e parole grosse, ma la situazione torna presto serena. CRONACA. Sugli sviluppi del primo corner della gara, Basso lancia nel corridoio Morleo che mira l’angolo lon-
tano e fredda Mondini con un diagonale violentissimo. Lo stadio resta a guardare in silenzio. Il Benevento accusa il colpo e tarda a reagire. Il Crotone lo aggredisce sui portatori di palla e fin da subito i padroni di casa si affidano al lancio lungo dalle retrovie, nel tentativo di servire gli attaccanti giallorossi. Ma Scognamiglio e Pedotti prendono bene le misure a Castaldo ed Evacuo e il Benevento non punge. Al 28’ Evacuo gira di testa un cross di Cejas ma per Concetti è un gioco da ragazzi
neutralizzare l’inzuccata dell’ex bomber frusinate. Finale di tempo intenso: al 45’ Aquilanti si addormenta e si fa soffiare la sfera da Basso che se ne va in solitudine e tira in diagonale. Mondini si allunga e smanaccia, poi Landaida chiude in scivolata sulla conclusione di Russo. Nella ripresa il Crotone arretra con il passare dei minuti. Il Benevento rinuncia a costruire e il suo peso specifico in prima linea mette spesso in difficoltà il pacchetto arretrato dei pitagorici. I sanniti reclamano un paio di penalty per interventi dubbi di Galeoto e Pedotti, rei di aver toccato la sfera con un braccio in area di rigore. Palo di Clemente al 16’, con la conclusione del fantasista siculo che si stampa sul legno. La fase offensiva del Crotone è nulla. Ma nel momento di maggiore sofferenza, Basso trova il gol della tranquillità, con una punizione dalla lunga distanza che trova impreparato Mondini, apparso tutt’altro che esente da colpe nell’occasione. Sembra fatta, ma al 42’ Castaldo trova la zampata giusta sulla girata di Landaida, rinnovando l’interesse per una gara che sembrava aver detto tutto. E per poco Cejas non beffa tutti con una sassata volante dal limite.
PAGELLE CROTONE CONCETTI (6) - Gara di ordinaria amministrazione. GALEOTO (6) - Nel primo tempo giganteggia, dalle sue parti i rischi sono ridotti all’osso. Nella ripresa cala. MORLEO (7) - Il suo pomeriggio comincia nel migliore dei modi. Gran gol tanto per gradire. Poi tiene la posizione con grande diligenza. CARCURO (6.5) - Gara di grande sostanza al fianco di Pacciardi. Mezzo voto in meno per l’atteggiamento al momento della sostituzione e al termine della gara. Dal 37’ st DINIZ (sv). SCOGNAMIGLIO (7.5) – Il migliore dei suoi. Insuperabile, sempre presente e senza sbavature. Basta chiedere a due attaccanti del calibro di Castaldo ed Evacuo. PEDOTTI (6.5) - Comanda la difesa, la tiene sempre in linea e va raramente in sofferenza. Non commette errori. BASSO (7) - Se Aquilanti gioca una gara imbarazzante il merito è soprattutto il suo. Lo infila a proprio piacimento. PACCIARDI (7) - Padrone del centrocampo. Sfida nella sfida con De Liguori, vinta a mani basse dal centrocampista ospite. RUSSO (6.5) - La squadra lo appoggia durante tutto il primo tempo e le sue sponde sono preziose. Nella ripresa viene abbandonato, ma guadagna preziosi calci piazzati. PETRILLI (6.5) – Anche lui riesce a tenere molto basso il diretto marcatore, anche se spesso deve rintuzzare per dare una mano al centrocampo. Dal 20’ st AURELIO (6) - Gara diligente, allenta il forcing con qualche buona ripartenza. CALIL (6) - Il più statico dei tre d'attacco, tarda a trovare la posizione giusta in campo. Ha il merito di portare spesso fuori zona Ignoffo, piazzandosi tra le linee. Dal 16’ st OROSZ (6) - Prezioso quando c’è da allontanare la minaccia e allentare la tensione.
Il tecnico bacchetta Carcuro: «Atteggiamenti del genere vanno censurati». Basso: «Mamma mia che gol»
Moriero: «Che autorità e che cinismo da parte nostra» BENEVENTO – Checco Moriero si presenta nella sala stampa del “S.Colomba” col volto leggermente accigliato. Il motivo sta nell’atteggiamento di un suo atleta, Carcuro, ripreso dal tecnico calabrese davanti a taccuini e microfoni: «Prima di analizzare la gara, mi preme scusarmi a nome della società per il comportamento di Carcuro. Atteggiamenti del genere vanno censurati, lui è giovane e va punito. La gara è stata bella e corretta e non andava rovinata da gesti del genere. Mi premeva dirlo perché non possia-
mo fare finta di niente». Passando all’aspetto squisitamente tecnico, Moriero appare nettamente più sereno e ne ha più di un motivo: «Siamo stati cinici al punto giusto. Venire a Benevento e giocare con cosìtanta autorità non è da tutti. Il primo tempo è stato giocato davvero bene, il secondo un po’meno e credo sia dipeso dall’ingresso della terza punta in casa sannita. Questi tre punti ottenuti a Benevento sono sicuramente pesanti, ma non credo decisivi. Mancano ancora diverse giornate, può succedere an-
cora di tutto. Resta la qualità del match, giocato con tanta intensità nel tentativo di limitare le loro fonti di gioco, anche per questo motivo ho inserito Calil che è stato bravo a piazzarsi in una zona di campo anomala. Per quanto riguarda la crisi societaria, vanno ringraziati i quattro elementi che sono stati ceduti senza fare polemiche. Al loro posto sono arrivati altri giovani ma molto promettenti, che sono prima uomini e poi calciatori. La loro serietà, insieme a quella degli altri componenti della rosa, sarà la nostra
forza per il prosieguo della stagione». L’autore del secondo gol, Basso, descrive la sua segnatura con un pizzico di incredulità: «La distanza era abissale ma ci ho provato. Ho tirato il più forte possibile, ma non pensavo potessi far gol. Di sicuro Mondini ci ha messo del suo, ma sono cose che succedono e questa volta è andata bene a noi». Gara macchiata dal parapiglia finale, che ha rovinato una match molto corretta: «Tutto è rientrato in pochissimo tempo, nulla di grave». d. s.
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Sport Una rete dell’ex centravanti rossoblù piega la Pistoiese, andata in vantaggio
Lunedì 16 febbraio 2009
Ripa aiuta il Potenza Il tecnico arancione Polverino si dimette PISTOIESE SORRENTO
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PISTOIESE (4-3-2-1): Bindi 5; Bartolucci 5,5, Fiasconi 5,5, Ghinassi 5,5, Fautario 5,5; Femiano 6, Lanzillotta 5,5, Guerri 6 (11' st Breschi 5,5); Cortese 6,5 (1' st Cutrupi 5,5), Bellazzini 6,5 (25' st Quadrini 5,5); Dal Rio 6,5. A disp.: Mareggini, Muwana, Palermo, Della Penna. All.: Polverino 5,5. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 6; Lo Monaco 6, De Martis 5,5, Angeli 5,5; Vanin 6, Maiorano 6,5 (38' st Panarelli sv), Agnelli 6, La Vista 6,5, Fialdini 6,5; Giampaolo 7 (44' st Arcidiacono sv), Ripa 7. A disp.: Casadei, Minadeo, Iorio, Greco, Hodza. All.: Simonelli 6. ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto 5. RETI: pt 14' Dal Rio (P), 23' Maiorano (S); st 19' Ripa (S). NOTE: spettatori 711 per un incasso di 6.317 euro. Espulso Bartolucci al 45' pt per somma di ammonizioni. Ammoniti Ghinassi, Bartolucci e Lo Monaco. Angoli 72 per la Pistoiese. Recupero: pt 2'; st 4'. Presente in tribuna il tecnico Morgia. Alla fine della gara si è dimesso l'allenatore arancione Salvatore Polverino. PISTOIA. Il Sorrento passa su una
L’esultanza del Sorrento
malmessa Pistoiese (il tecnico Polverino, contestato dai pochi tifosi presenti, ha rassegnato le dimissioni, parlando alla squadra). Sol-
tanto i toscani di questi tempi potevano far apparire più forte di quanto in realtà sia la formazione rossonera. Eppure per gli uomini
di Simonelli non si era messa bene. I padroni di casa, da sempre poveri di gioco e di reti, dapprima, al 5', ci provano con Bellazzini (cross dalla sinistra con Spadavecchia che respinge di piede centralmente) e poi al 14' passano in vantaggio: preciso traversone dalla destra di Cortese e inzuccata vincente di un mobile e coriaceo Dal Rio, al primo gol con la maglia della Pistoiese. Parrebbe una svolta per la Pistoiese, chiamata a vincere per migliorare una classifica da incubi, e invece gli arancioni si tirano indietro, lasciando ai calciatori del Sorrento l'iniziativa. Al 15' è Ripa che prova a impensierire Bindi, mentre un minuti più tardi Maiorano, su punizione, costringe il portiere alla respinta con i pugni. Al 18' Bellazzini conclude debolmente in girata da dentro area (parata facile di Spadavecchia). Al 23' giocata sopraffina di Giampaolo, che smarca in area Maiorano che, pur tirando debolmente, anticipa Bindi, incerto e goffo nell'uscita, e realizza così il gol del pari. Sessanta secondi più tardi, la Pistoiese potrebbe tornare in vantaggio: altro cross dalla destra di Cortese e deviazione vincente di Dal Rio, colto però in fuorigioco dallo scadente Coccia di San Benedetto del Tronto. Sorrento che si mostra più squadra, quadrato e ben messo in
campo, Pistoiese che vive di sprazzi. Al 32', ancora Bindi si erge a protagonista negativo: il portierino ex giovanili Inter esce all'impazzata ai sedici metri, Ripa prova a beffarlo con un pallonetto che termina di poco alto sulla traversa. Sul capovolgimento di fronte, la Pistoiese reclama un penalty per una presunta trattenuta di De Martis su Dal Rio: l'arbitro fa segno di proseguire. Al 35' è ancora Ripa a tentare la via del gol. La svolta dell'incontro, però, giunge in chiusura di prima frazione di gioco: Bartolucci già ammonito commette fallo a metà campo e protesta ingenuamente, il direttore di gara, senza esitazioni, prima estrae il giallo e quindi il rosso. Nella ripresa, il Sorrento controlla e la Pistoiese non fa più di tanto (Polverino sbaglia clamorosamente le sostituzioni). Al 7' Giampaolo si trova sui piedi la palla del possibile 2-1, ma Bindi trova il modo di riscattarsi. Il gol, comunque, è nell'aria: al 19' in contropiede l'ex Fialdini, dalla sinistra, si smarca di un paio di uomini in area di rigore e offre su un piatto d'argento il pallone del vantaggio a Ripa che, sempre di esterno destro, batte Bindi spedendo la palla nell'angolino alla sinistra dell'estremo difensore. Gianluca Barni
Nonostante una prova opaca, batte il Lanciano
Alla Cavese basta il guizzo di Romeo CAVESE V. LANCIANO
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CAVESE (4-3-2-1): Marruocco 6; Pierotti 6, Ischia 6, Farina 6, Nocerino 6; Alfano 5,5, Anaclerio 6, Favasuli 5,5 (42' st Prevete sv); Aquino 6, Schetter 6 (35' st Tarantino sv); Romeo 7 (24' st Sorrentino 6) . A disp.: Petrocco, Cipriani, Lacrimini, Scartozzi. All.: Camplone 6. VIRTUS LANCIANO (4-42): Aridità 6; Musca 5, Bolic 6, Erba 5, Vincenti 6; Margarita 5 (22' st Turchi 5,5), Cossu 6, Tisci 6, Amenta 5,5 (24' st Mammarella 6); Morante 5,5 (17' st Alfageme 5), Colussi 6. A disp.: Bordeau, Daleno, Bognar, El Kamch. All.: Pagliari 5. ARBITRO: Paparazzo di Catanzaro 6. RETE: pt 17' Romeo. NOTE: spettatori 2500 circa con 50 ospiti. Ammoniti: Aquino, Pierotti. Angoli 40 per la Cavese. Recupero: pt 1'; st 5'. CAVA DE' TIRRENI. Cancellare Crotone. Dopo quattro pareggi e la sconfitta
immeritata del posticipo, per i metelliani era importante fare bottino pieno. Nonostante una prestazione non esaltante, gli uomini di Camplone sono riusciti nel loro intento conquistando l'intera posta in palio con una rete del giovane Romeo. LA CRONACA. Il Lanciano si affida ai calibri pesanti Colussi e Morante, la Cavese coi rientri di Aquino ed Alfano torna al classico 4-3-2-1. Sette giri di lancette ed Aquino va via sulla sinistra, crossa al centro per Schetter che calcia a volo: pallone di poco fuori alla sinistra di Aridità. Ancora Cavese al 14': azione susseguente a calcio d'angolo, Favasuli recupera la sfera e serve nel mucchio, sforbiciata di Ischia, spintosi in avanti, pallone fuori. Il vantaggio è nell'aria ed arriva al 17', Schetter recupera palla sulla tre-quarti, lancia sul filo del fuorigioco Romeo, che ha un ottimo controllo di palla ed infila Aridità in uscita. Subito Pagliari corre ai ripari passando al 4-2-3-1 con Cossu e Tisci davanti
alla difesa e Morante terminale centrale e punto di riferimento per Margarita, Colussi e Armenta. Dopo dieci minuti di gioco senza pericoli per i due portieri è ancora la Cavese a farsi pericolosa: minuto 28', Anaclerio si libera sulla destra, crossa al centro per Romeo che stacca di testa ma non imprime forza alla sfera, facilitando la presa portiere. Sfiorano il pareggio gli ospiti nell'unica incursione nell'area metelliana datata 31': assist di Colussi per Morante che supera Marruocco in uscita ma sbilanciato calcia a lato. Poi notte fonda fino al 46' quando Aquino va via sulla sinistra, scambia con Favasuli, cross al centro, Schetter di testa non inquadra la porta. Il Lanciano inizia la ripresa con una carica in più nella speranza di riacciuffare il pari. Ci prova Tisci, 6' con una punizione dai 25 metri: tiro telefonato con Marruocco che non sgualcisce neanche la maglia. I metelliani non arretrano il baricentro e continuano a spingere. Al 15' Alfano
Aridità battuto da Romeo
serve Romeo, lancio per Aquino che appena dentro l'area viene leggermente sbilanciato da Bolic, pallone ciccato, proteste dell'attaccante, ma per l'arbitro é tutto regolare. Passa un minuto ed Alfano recupera palla ai venti metri e senza pensarci su calcia di destro, pallone di poco alto sulla traversa. Schetter al 18' serve Aquino: dribbling e tiro di prima intenzione di sinistro,
pallone che fa la barba al palo. Altra occasione per raddoppiare al 21': triangolo Schetter-Favasuli e conclusione di poco fuori. Pagliari nella speranza di allentare la pressione e recuperare il risultato, in cinque minuti effettua tutti i cambi a sua disposizione. Romeo che ha speso molto colpito dai crampi 24' viene sostituito da Sorrentino.
Anche Schetter stremato viene rilevato a dieci minuti dalla fine da Tarantino, locali sempre con trazione anteriore per non chiudersi. Su punizione (38') Tisci chiama all'uscita Marruocco che in due tempi riesce a smanacciare il pallone. Ultimo pericolo per i locali che negli ultimi minuti tengono lontano dalla propria area gli avversari. Matteo Giordano
I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A
Seconda Divisione. Girone A
Seconda Divisione Girone B
Lecco-Cesena 0-1 Legnano-Novara 2-0 Monza-Venezia 2-1 PadovaVerona 0-1 Pergocrema-Pro Patria lunedì 16/2 Portogruaro-Cremonese 1-0 Ravenna-Lumezzane 2-0 Reggiana-Pro Sesto 2-1 Sambenedettese-Spal 0-0 CLASSIFICA:Cesena e Reggiana 40 punti; Pro Patria 38; Spal 34; Novara 32; Ravenna 31; Verona e Padova 30; Cremonese 29; Lumezzane 28; Pro Sesto 27; Pergocrema, Monza e Portogruaro 26; Lecco 23; Legnano 22; Sambenedettese 20; Venezia 16. Venezia penalizzato di 4 punti. Pergocrema e Pro Patria una gara in meno. PROSSIMO TURNO (23/a giornata, 6/a di ritorno, 22 febbraio): Cesena-Legnano Cremonese-Lecco Lumezzane-Sambenedettese Novara-Ravenna Portogruaro-Padova Pro Patria-Venezia Pro Sesto-Monza Spal-Reggiana posticipata lunedi 23/2 Verona-Pergocrema
Alessandria-Itala San Marco 0-0 Alghero-Olbia 0-1 Ivrea-Carpenedolo 3-0 Mezzocorona-Rodengo Saiano 1-1 (ieri) Pavia-Alto Adige 2-1 Pizzighettone-Montichiari 0-3 Pro Vercelli-Canavese 0-0 SambonifaceseValenzana 3-0 Varese-Como 3-2 CLASSIFICA: Varese 41 punti; Alessandria e Rodengo Saiano 38; Olbia e Sambonifacese 36; Como e Canavese 35; Ivrea 30; Pavia 29; Valenzana 27; Itala San Marco 26; Mezzocorona 25; Montichiari e Carpenedolo 24; Pro Vercelli, Alto Adige e Pizzighettone 21; Alghero 20. Da recuperare mercoledì 18 febbraio: Carpenedolo-Pavia PROSSIMO TURNO (23/a giornata, 6/a di ritorno, 22 febbraio): Alessandria-Varese Alto Adige-Pro Vercelli Canavese-Sambonifacese Carpenedolo-Pizzighettone Como-Alghero Itala San Marco-Ivrea Montichiari-Mezzocorona Olbia-Valenzana Rodengo Saiano-Pavia
Celano-Carrarese 2-1 Giacomense-Bassano 1-1 Giulianova-Cisco Roma 0-0 Poggibonsi-Viareggio 0-1 Prato-Gubbio 1-0 Rovigo-Colligiana 1-1 San Marino-Cuoiopelli 1-3 Sangiovannese-Figline 1-2 Sangiustese-Bellaria 1-1 CLASSIFICA: Figline 44 punti; Viareggio 41; Prato 39; Celano e Sangiustese 32; Gubbio e Giulianova 30; Cisco Roma 29; Poggibonsi e Colligiana 28; Carrarese, Sangiovannese e Bassano 27; San Marino e Bellaria 25; Cuoiopelli 24; Giacomense 22; Rovigo 15. Cisco Roma penalizzato di 1 punto. PROSSIMO TURNO (23/a giornata, 6/a di ritorno, 22 febbraio): Bassano-Celano Bellaria-Giulianova Carrarese-Poggibonsi Cisco RomaSangiustese Colligiana-Giacomense Cuoiopelli-Sangiovannese Figline-Prato Gubbio-Rovigo Viareggio-San Marino
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
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Arleo e Capuano si azzerano tatticamente Cozzolino pericoloso Gagliarda prova fisica
Un proprietario operaio: Postiglione spala la neve con un collaboratore su indicazione del direttore di gara (Mattiacci)
Campo infame, solo un punto, ma aumenta il vantaggio sulla Pistoiese
Potenza, di più non si poteva POTENZA PAGANESE
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POTENZA (4-3-3): Groppioni 6; Dei 6 Pires 5,5 (12’st Porcaro 5,5) Cuomo 6 Lolaico 6; Suppa 6,5 (32’st Berretti sv) Cammarota 6 Sabatino 6; Sarno 6 Cantoro 5,5 (17’st Nolè 5,5) Cozzolino 6,5. A disp. Tesoniero, Scardini, Fucci. All. Arleo PAGANESE (3-5-2): Pantanelli 7; Chiavaro 5,5 Taccola 6 De Giosa 6; Esposito 6,5 Berardi 5,5 Caracciolo 6,5 Cucciniello Bacchi 5 (1’ st Iraci 5,5); Zarineh 5 (1’ st Fanasca 5,5) Lasagna 5,5 (38’ st Capodaglio sv) . A disp. Melillo, Imparato, Legittimo, Diogo. All. Capuano ARBITRO: Cafari Panico di Cassino Guardalinee: Antico-Roccasalvo NOTE espulso: 38’ st Caracciolo (Pa) per proteste. ammoniti: Taccola (Pa), Chiavaro (Pa), Berardi (Pa), Caracciolo (Pa), Lasagna (Pa), Fanasca (Pa), Nolè (Po). 1000 spettatori circa. Terreno ai limiti della praticabilità. Angoli 4-2, rec. 2'pt5' st PREMESSA d’obbligo: francamente non si poteva fare di più. Vuoi per le assenze, vuoi per il campo pesante, vuoi per la giornata opaca di qualche protagonista che si è aggiunta a due squadre assai attente tatticamente. Potenza-Paganese non poteva che finire senza reti. Un punto a testa che consente alla squadra di Arleo di allungare sulla Pistoiese, magra consolazione, e alla Paganese di centrare il sesto risultato utile di fila e di tornare a casa con qualche convinzione in più rispetto alle prospettive salvezza. Il passo avanti, rispetto alla gara di domenica scorsa ad Arezzo, però è stato il
ALLE 13 LA DECISIONE DI GIOCARE SI GIOCA, non si gioca. Si spala, non si spala. Alla fine Potenza e Paganese scendono in campo, ma per quanto visto sul terreno di gioco, tutto sommato, era meglio il contrario. Eppure l’arbitro Cafari di Cassino non ha voluto sapere ragioni e ha imposto alla società di spalare il campo, di rendere visibili le linee. Rapido giro di telefonate e conferma che la partita si sarebbe giocata. Il manto erboso dello stadio, sia pure ricoperto di neve, non era ghiacciato, tanto che è bastato alle due squadre calcarlo per un po’ per renderlo agibile. In verità, però, agibile non era per nulla: fango e successivamente ghiaccio, oltre al nevischio persistente (non ultima anche la nevicata che si è abbattuta su Potenza intorno alle 13 e 30), hanno reso precario l’equilibrio dei calciatori. Evi-
dentemente anche Cafari se ne è reso conto e ha ordinato un sopralluogo. Slittamento dell’orario del match consequenziale, ma squadre comunque in campo a tentare di reggersi in piedi. Una volta iniziata la gara era francamente inutile sospenderla. Avrebbe dovuto portarsi a compimento, ma è stato comunque uno spettacolo poco gradevole. In particolare era stato il Potenza a chiedere con insistenza al direttore di gara di non iniziare proprio il match. Vuoi per le tante assenze, vuoi anche per la facilità di gioco che avrebbe avuto la squadra che si poteva anche accontentare del pareggio. Fatto sta che si è giocato (male), ma si è giocato e al termine della gara pacche sulle spalle per tutti quelli che sono riusciti a salvare le gambe e a muovere la classifica.
Equilibrio precario nella melma del Viviani
dato più eloquente e quello che induce al maggiore ottimismo, ma la classifica si è allungata ulteriormente e per l’ennesima occasione sciupata le possibilità di evitare i play out sono ridotte al lumicino. Ecco perchè per quanto magro il punto, consente di guadagnare sulla Pistoiese non tanto per il margine di classifica (ora di due punti) quanto piuttosto per la convinzione che una squadra peggiore c’è ancora e che evitare l’ultimo posto, anche per quanto visto nel pantano del Viviani, non deve essere un’impresa titanica. Rispetto alle previsioni della vigilia, Capuano conferma l’undici che ha ben figurato contro il Benevento, affidando la cabina di regia a Caracciolo, l’anno scorso a un passo dal Potenza. Tocca a Zarineh e Lasagna impensierire la retroguardia del Potenza, in perfetta emergenza. Out Di Bella e Patari-
ni, in mezzo al pacchetto c’è ancora Pires. Esordio per Suppa (alla fine uno dei migliori) in mezzo al campo, mentre Mangiapane non recupera dall’infortunio alla caviglia, e Arleo dirotta in panca Nolè per scelta tecnica e Berretti per questioni mediche. Anche per questa ragione il Potenza aveva spinto per non iniziare il match. Un tentativo per parte (punizione di Cantoro e testa di Berardi) tra il 3’ e il 4’ per provare a riscaldare l’ambiente, ma nulla di trascendentale: possesso palla potentino, ma geometrie difficili da mettere in pratica, anche se sul versante sinistro campano si soffre particolarmente l’ispirazione di Sarno, intraprendente nonostante il campo pesantissimo. Si muove armonicamente la Paganese, con uno scacchiere tattico ineccepibile e i due esterni Esposito e Bacchi sempre pronti alla spinta. Un taglio in dia-
gonale del primo, su lancio di Berardi sorprende la retroguardia potentina (19’), ma il tocco è lento e troppo largo. La replica del Potenza è in un colpo di testa di Lolaico (24’) che Pantanelli devia con i pugni. Obiettivamente il massimo per le condizioni del campo, anche se è apprezzabile il tentativo delle due squadre di tenere la palla a terra. L’interdizione ospite è guidata da Caracciolo, troppo spesso, però, il mediano ricorre al fallo tattico, alla pari di altri suoi compagni, anche graziati dal direttore di gara. Ancora sugli sviluppi di una mischia è Cantoro (27’) a girare alto sulla traversa, ma è troppo poco per sperare in un’emozione. Arleo modifica il Potenza passando al 4-2-3-1, con l’avanzamento di Cammarota per sfruttare il tiro dalla distanza, ma la Paganese si chiude con ordine e me-
stiere, mantenendo sempre i tre centrali uniti, anche favoriti dalla posizione di Cantoro, abbastanza statica. Serve l’intuizione, magari un episodio. E proprio sui titoli di coda del primo tempo Cozzolino si invola verso Pantanelli, ma il portiere è bravo a chiudergli lo specchio con i piedi (43’). 0-0 scontatissimo. Capuano, come spesso ha fatto ultimamente ne mette dentro due freschi (Fanasca e Iraci) per Zarineh e Bacchi. Tocca a Esposito andare a sinistra, mentre il cambio del centravanti non stravolge la strategia. Arleo conferma tutti, chiedendo però ai suoi maggiore ritmo. La gara, però, resta decisamente brutta. E’ il solito Cozzolino (15’) a illudere il Potenza dopo una svirgolata di De Giosa. Il colpo di testa, da posizione agevole, però, è respinto in tuffo da Pantanelli.
Arleo si gioca la carta Nolè, togliendo Cantoro e accentrando Cozzolino, ma non ci sono sussulti anche perchè il terreno di gioco non consente prodigi. Iraci non arriva di un soffio sul tirocross di Fanasca (22’) ma è solo un lampo. Poi tocca a Caracciolo complicare i piani di Capuano: rosso diretto per proteste e cambio immediato con Capodoglio per Lasagna. Trova coraggio il Potenza nel rush finale, ma la benzina è finita per entrambe e quasi la Paganese pesca il jolly con un tiraccio di Iraci (46’) che sfiora la traversa, dopo un intervento fuori tempo di Porcaro. L’ultimo sussulto è nei piedi di Berretti (48’) con una stoccata dalla distanza, ma la mira non è precisa. Finisce come era iniziata, giusto così, ma con un punto in più sulla Pistoiese. Ed è solo questo quello che conta. Alfonso Pecoraro
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Sport Le pagelle Prestazioni condizionate dal terreno di gioco pesante
Lunedì 16 febbraio 2009
Suppa, buon debutto Cozzolino pericoloso. Sabatino molto attento GROPPIONI (6) - un paio di uscite tranquille, in un pomeriggio da spettatore DEI ( 6) - Bacchi era in origine un cliente difficile da controllare. Lui lo fa con il solito mestiere e senza mai rischiare nulla, tanto da costringere Capuano al cambio. PIRES ( 5,5) - si deve occupare di Lasagna che gli gira abbastanza lontano. Ha quindi la possibilità di giocare qualche pallone a terra e lo sbaglia con puntualità disarmante. Esce per infortunio PORCARO ( 5,5) - torna in campo dopo una vita, per questo e anche per il campo è titubante. Sbaglia un intervento in anticipo che poteva costare caro al Potenza CUOMO ( 6) - dà vita a un buon duello, fisico, con Zarineh, che riesce praticamente ad annullare, e si fa vedere anche dalle parti di Pantanelli LOLAICO ( 6) - non sgroppa sulla fascia come al solito, anche perché Esposito lo tiene impegnato. Su un calcio d'angolo, la sua girata aerea esalta Pantanelli. SABATINO ( 6) - prestazione gagliarda, di grande attenzione tattica. Uno dei migliori, anche nella melma del centrocampo. CAMMAROTA ( 6) - prima in cabina di regia, poi più avanzato. Difficile giocare il pallone, ci mette l’anima SUPPA ( 6,5) - trotterella sul campo, quasi zoppicando, ma mantiene la posizione provando anche a far girare la palla. Esteticamente non è granchè, ma non sfigura. SARNO (6) - patisce il terreno, ma qualche numero nel primo tempo lo fa e Caracciolo e Bacchi sono costretti alle maniere forti. Perde l'attimo fatale per la battuta a rete in un'occasione propizia, poi cala fisicamente alla distanza, intestardendosi talvolta nel dribbling. CANTORO ( 5,5) - sua una girata pericolosa nel primo tempo, prova a fare movimento, senza grossa fortuna. Ha pochissimi palloni giocabili, ma sembra troppo statico. Sostituzione inevitabile NOLÈ ( 5,5) - in involuzione di gioco e, oltretutto, assolutamente prevedibile nel dribbling, anche per l'arbitro che non gli dà una punizione e lo ammonisce per proteste. COZZOLINO ( 6,5) - ha una buona opportunità in contropiede, è egoista a non servire Cammarota, ma è bravo anche Pantanelli a dirgli di no. Dà corsa sull'out sinistro, anche se cerca poco di accentrarsi per il tiro. E' comunque il più pericoloso degli attaccanti anche nel secondo tempo. a.p.
In alto la grande occasione di Cozzolino, sventata da Panntanelli. Qui a sinistra Cantoro contrastato da Taccola. A destra Pires in un intervento difensivo (Mattiacci)
A sinistra Cozzolino contro Taccola. Qui in alto il gruppo potentino. A destra Nolè ammonito da Cafari di Cassino
Sport 31 Generale soddisfazione non tanto per il punto, quanto per i progressi Lunedì 16 febbraio 2009
«Possiamo accontentarci» Postiglione e Pellegrino guardano avanti con fiducia Suppa: «Difficile nella ripresa» Sabatino: «Serve più fortuna» POTENZA stoppato in casa dalla Paganese. Dopo la sconfitta con l' Arezzo era lecito sperare in una vittoria scacciacrisi. I rossoblù ci hanno provato ma, a parte le oramai note carenze strutturali dell' organico, il terreno di gioco pesante e le numerose assenze hanno penalizzato di molto la prestazione di Cuomo e soci, comunque, lodevoli quanto ad impegno profuso. Ai punti, forse, il Potenza avrebbe meritato la vittoria. Ma qui non siamo nel pugilato. Bisogna accontentarsi del punticino che consente al Potenza di allungare di un gradino sulla Pistoiese sconfitta a domicilio con il Sorrento. Si presenta in sala stampa Daniele Suppa, centrocampista tra i migliori in campo assieme a Sabatino. La cerniera davanti alla difesa, costituita proprio assieme a Sabatino ha funzionato alla perfezione. La Paganese, infatti, non ha mai impensierito Groppioni. Un merito per questo giovane atleta scuola Roma che si spera possa dare tanto alla causa potentina. “ Sono soddisfatto della mia prestazione - dichiara. Fin quando sono stato bene fisicamente ho cercato di dare il mio contributo alla squadra. Avevo subìto un leggero infortunio al ginocchio ad inizio settimana, poi ho preso una botta sulla caviglia. Di conseguenza ho chiesto la so-
GALLIPOLI PERUGIA
Suppa e Sabatino
stituzione al mister. Tornando al match nel primo tempo siamo riusciti a tenere più la palla a terra. Nella ripresa, invece, con il campo allentato tutto è risultato più difficile . Comunque una nostra vittoria poteva starci tutta”. Parola, infine, a Sabatino, tra i migliori in campo per il Potenza. “ Il campo pesante - afferma - ha indubbiamente caratterizzato la nostra partita.
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GALLIPOLI (3-4-1-2): Sciarrone 6,5; Russo 7, Bonatti 6, Antonioli 7; Vastola 7, Buzzegoli 6,5 (9' st Zampa 6), Esposito 6, Suriano 6,5; Mounard 6,5; Ginestra 8 (36' st Riccardo 6), Di Gennaro 6 (41' st Marzeglia 6,5). A disp.: Marcandalli, Sansone, Ianniciello, Cini. All.: Giannini 7. PERUGIA (4-2-3-1): Benassi 5; Calori 5,5, Cudini 5,5, Pagani 5, Barbagli 4,5; Gatti 5,5, Passiglia 5 (26' st De Giorgio 5); Mazzeo 5,5 (18' st Maccan 5), Pizzolla 5 (18' st Cutolo 5), Stamilla 6; Del Core 6,5. A disp.: De Marco, Accursi, Di Stani, Ferrari. All.: Sarri 5. ARBITRO: Manna di Isernia 6. RETI: pt 25' Del Core (P), 28' Ginestra (G); st 8' Ginestra (G), 43' Marzeglia (G), 49' Zampa (G). NOTE: spettatori 1000 circa, di cui un centinaio di tifosi provenienti da Perugia. Ammoniti: Del Core, Bonatti, Ginestra, Barbagli. Angoli 5-2 per il Gallipoli. Recupero: pt 1'; st 5'. GALLIPOLI. Di rimonta il Gallipoli dell'ex Ginestra fa saltare con un poker il bunker del Perugia e consolida il suo primato. La squadra di Beppe Giannini ritorna al successo proprio contro gli umbri, che al Bianco sono usciti sempre sconfitti in tutte e tre le sfide giocate. Nelle altre due gare vi è stato il trionfo dei salentini con il primo storico successo in C1 (3-2) e la vittoria dello scorso 22 marzo di 3-0. La flessione nel rendimento (1 punto nelle ultime 2 gare) non ha frenato la marcia del Gallipoli. Mentre nel Salento sono giunti i Grifoni sull'orlo di una crisi di nervi (seriamente in bilico il tecnico Sarri), visto che cercavano il
E' vero dovevamo fare qualcosa in più ma giocare la palla è risultata impresa quasi ardua. Siamo stati molto reattivi dal punto di vista fisico; un po' meno sotto l' aspetto della lucidità. Speriamo in futuro di avere più fortuna nelle conclusioni a rete. Intanto teniamo sotto la Pistoiese e guardiamo al terz'ultimo posto occupato dalla Juve Stabia.”. l.c. sport@luedi.it
ANCORA UN PAREGGIO per il Potenza che contro la Paganese non va al di là dello zero a zero casalingo. Davanti a pochi spettatori, infreddoliti per la neve caduta nelle ore precedenti la contesa, gli uomini di Arleo le tentano tutte pur di incamerare i tre punti ma, a parte la buona volontà e qualche occasione fallita di un soffio, il nulla di fatto rispecchia in sostanza quanto prodotto da entrambe le squadre durante i novanta minuti di gioco. Miglior Potenza nel primo tempo, Paganese più accorta e attenta nella ripresa. Queste le risultanze di un incontro che, è inutile ribadirlo, accontenta più i campani che i potentini. A magra consolazione in casa rossoblù, la sconfitta casalinga della Pistoiese ad opera del Sorrento. Così con il punto conquistato sulla Paganese, sono due le lunghezze di vantaggio dall' ultima posizione in classifica. Al momento, è giusto accontentarsi anche di questo. Lo ribadisce anche Giuseppe Postiglione, il Patron del Potenza, che esamina il momento attuale della sua squadra. “ Ci accontentiamo anche di questo piccolo passo in avanti sulla Pistoiese - afferma. A parte ciò, credo che una nostra vittoria contro la Paganese non avrebbe fatto gridare allo scandalo. E' un periodo che, nonostante i miglioramenti evidenziati da tutto il gruppo, le cose non girano per il verso giusto. Sfortuna o quant'altro rappresentano compagne di viaggio evidenti per la squadra. Non è il caso, comunque, di piangerci addosso. Bisogna guardare al futuro cercando di essere propositivi. Non sempre le cose posso-
Giuseppe Postiglione combatte il freddo
no andare così. Quale il nostro obiettivo? Intanto guardarci dall' ultimo posto e tenere a debita distanza la Pistoiese. Poi, si vedrà. Se dovremo affrontare i play-out cercheremo di assicurarci il miglior piazzamento possibile. Intanto, tornando allo stretto presente, speriamo di recuperare i vari Patarini, Di Bella, Mangiapane e chissà che già domenica a Perugia possa venir fuori qualcosa d' importante. L' anno scorso al Curi costruimmo la nostra salvezza. Speriamo che anche domenica in terra umbra possa riprendere la nostra marcia verso questo traguardo. Io ci credo. In conclusione, poi, vorrei ringraziare il nostro dirigente factotum Marino Ianni che
Travolto il Perugia di Sarri, a rischio esonero
Gallipoli, una valanga
Ginestra mette a segno il gol del 2-1
primo gol e la prima vittoria del 2009, registrando due ko esterni (per 0-1) e due pareggi interni (00), pur confermandosi migliore difesa con i soli 14 gol subiti in 21 gare alla vigilia della sfida sullo Ionio. E dopo 25' il Perugia trova il primo gol dell'anno solare con una
bella segnatura del bomber ex Foggia Del Core, che dal limite d'area stoppa il pallone di petto e poi di destro piazza il pallone sul secondo palo, dove non può farci nulla il portiere Sciarrone, al debutto dal primo minuto al posto dello squalificato Rossi. Prima del vantaggio degli ospiti
c'era stata la pericolosità della squadra di Sarri con il dinamico Stamilla (poi bloccato da Vastola con Russo avanzato a centrocampo) sulla corsia destra e protagonista di due tiri nella porta salentina, ben chiusa dal numero uno salentino. Ma il vantaggio è un'illusione per gli umbri che dura solo 3
mi ha consentito di occupare di nuovo la panchina dopo la mia recente squalifica. Ci tenevo a farlo presente”. Sin qui Postiglione che, in sostanza, afferma come il punto stia stretto al Potenza visto in campo contro la Paganese. Dello stesso avviso Rosario Pellegrino, il presidente, che appare più sereno rispetto alla gara persa con l' Arezzo. Il pareggio con la Paganese viene considerato buono, viste anche le condizioni del terreno di gioco ai limiti della praticabilità. “ Non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Ce l' hanno messa tutta per vincere la gara. Non ci sono rusciti ma sono ottimista per il futuro”. Lorenzo Corrado
minuti. Infatti al 28' arriva il pareggio del Gallipoli con Ginestra di testa, servito da un traversone di Mounard, sugli sviluppi di un fallo laterale battuto da Suriano. Nell'occasione del gol del pareggio il portiere Benassi non è esente da colpe. La ripresa si apre al 6' con il tiro di Pizzolla che manda la palla tra le mani del portiere Sciarrone. Poi al 7' Mounard viene atterrato al limite d'area e sul calcio di punizione è arrivato il gol del raddoppio di Ginestra con un bellissima pennellata sul primo palo, che elude la barriera e lascia di stucco il portiere Benassi. Una doppietta che scatena i cori di “Ciro Ciro” della tifoseria salentina di contrasto ai cori di insulto dei supporters umbri verso l'ex attaccante. Il 2-1 galvanizza il Gallipoli che propone azioni a ripetizione: al 15' traversone di Zampa per la testa Russo, che però trova attento Benassi. Al 19' c'è il gol annullato di testa di Di Gennaro (assist di Mounard) per fuorigioco segnalato dal secondo assistente Paglione, dopo essere stato inizialmente convalidato dall'arbitro. Al 22', nell'arco di un minuto, la barriera devia una punizione dalla traiettoria al veleno di Ginestra, mentre sul susseguente calcio d'angolo giunge il tiro di Mounard con Di Gennaro che non riesce a correggere in rete. La reazione del Perugia si concretizza solo nell'occasione del 33', quando in una mischia Sciarrone interviene prodigiosamente su Del Core. Poi c'è solo il Gallipoli: al 43' Riccardo pennella l'assist per il neoentrato Marzeglia, che in velocità supera Benassi e depone la palla in rete per il tris. Poi al 49', in pieno recupero, Zampa taglia in due la difesa con una percussione centrale per il 4-1 che accende la festa del Gallipoli. Pasquale Marzotta
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Spogliatoio Pasquale Arleo soddisfatto della prova dei suoi
Nulla da rimproverarci E' vero che è mancata la vittoria, ma è altrettanto vero che il Potenza aumenta di una lunghezza il suo vantaggio nei confronti della Pistoiese. E non è poco considerando che il Potenza è sceso in campo in condizione di emergenza per le numerose ed importanti assenze ed anche perché si è dovuto giocare su un campo davvero ai limiti della praticabilità. Onestamente non ci si poteva aspettare di più e se poi a ciò aggiungiamo anche l'ottima disposizione in campo da parte della Paganese. Il quadro è completo e spiega il risultato ad occhiali che viene accettato di buon grado da tutto il clan rossoblu. A cominciare dal tecnico Pasquale Arleo:”ai ragazzi ho veramente ben poco da rimproverare considerando l'emergenza infortuni e le pessime condizioni del terreno di gioco sul quale era veramente impossibile fare di più. Ho visto un Potenza molto attivo e determinato che ha cercato in tutti i modi di pervenire alla vittoria. Ma era davvero riuscire a penetrare nelle linee avversarie visto e considerato che per lunghi tratti della partita ho visto tutti i giocatori della Paganese dietro la linea del pallone. E francamente è stato molto difficile riuscire a scardinare una disposizione tattica cosi attenta e prudente. Sono soddisfatto per la prestazione della squadra e rammaricato per non essere riuscito a conquistare tutta la posta in palio. Allo stesso tempo dobbiamo ritenerci contenti perché siamo riusciti ad allungare di un punto il vantaggio sulla Pistoiese. Perché in questo momento la nostra primaria preoccupazione è quella di
Pasquale Arleo e Cantoro in azione
tenere sotto i toscani e semmai nelle prossime partite cercare ancora di allungare in modo da presentarci allo scontro diretto in Toscana con un vantaggio rassicurante”. Da sottolineare anche la
buona prova che hanno offerto il centrocampista Suppa all'esordio con la maglia rossoblù che nonostante le non perfette condizioni fisiche, ha dato un contributo di sostanza e quantità nella zona nevralgi-
Folta la rappresentanza campana. Alcuni contatti
ca del terreno di gioco ed insieme a Sabatino ha costituito una efficace diga a protezione della difesa trovando anche il modo di far ripartire la squadra. Complessivamente positiva la prova dei difensori che
poche chances ha lasciati agli avanti campani mentre sul fronte offensivo Cozzolino e compagni hanno fatto il possibile per rendersi pericolosi.” E' vero - conferma Arleo sia Sabatino che Suppa hanno
giocato una partita davvero buona e ci hanno permesso di correre pochi pericoli. Come molto attenti si sono dimostrati i nostri difensori. Nel primo tempo abbiamo tenuto la difesa alta quando tra i campani ha giocato Zarineh, ma nella ripresa con l'ingresso di Fanasca molto veloce e dinamico ho dato disposizione di essere molto attenti e di non lasciare agli avversari la possibilità di sfruttare la profondità. Ho sostituito Cantoro perché vedevo che era in difficoltà e veniva stretto nella morsa dei difensori della Paganese. Ma anche lui ci sarà molto utile nel prosieguo del torneo. Adesso la nostra preoccupazione è quella di recuperare al più presto Mangiapane, Patarini e Di Bella e di avere nella migliore condizione fisica sia Nolè che Berretti. Con l'organico al completo e con il miglioramento della condizione fisica che dovrebbe essere al top a marzo, siamo sicuri di avere buone possibilità di salvarci”. Rocco Sabatella
I commenti di Eziolino Capuano
Qualche tensione di troppo E’ stato un pareggio giusto Vetri rotti all’auto di Nolè Il Potenza? Buona impressione Il folto gruppo dei sostenitori della Paganese
CHE NON SI È trattato di un pomeriggio fortunato per Raffaele Nolè è stato fin troppo chiaro fin dall’inizio. Prima l’esclusione dall’undici titolare, poi l’impiego a gara iniziata e alcune giocate non certo entusiasmanti. Poi ancora qualche coro di disapprovazione, i fischi, da parte della propria tifoseria. Infine, all’uscita dall’impianto, la sgradita sorpresa di aver trovato la propria auto con i vetri rotti. Opera di alcuni sostenitori della Paganese, a detta di chi ha assistito in lontananza all’episodio, che si sono trovati a transitare dalle parti dell’autovettura parcheggiata. E dire che fin dagli attimi precedenti la gara c’era stata un’inaspettata tensione tra le opposte tifoserie che, comunque, mai in precedenza avevano avuto problemi di nessun tipo o rivalità esasperate. stando a chi ha raccontato i fatti, nei pres-
si del distributore di fronte al Seminario alcuni sostenitori della Paganese sarebbero venuti a contatto con due tifosi del Potenza, ad uno dei quali è stata rubata la sciarpa. La voce si è diffusa rapidamente, tanto che qualche sostenitore rossoblù ha cercato vendetta. Un’auto di una troupe televisiva è stata fatto oggetto di lanci di palle di neve e qualche improperio nei pressi dell’entrata della Curva, dinanzi al Bar Locatelli. qualche volante della Polizia è stata costretta a uscire fuori dallo stadio per assicurare l’ordine pubblico, che comunque non è stato alterato. Da Pagani, poi, sono giunti tre torpedoni e la presenza si è rilevata massiccia, proprio come non se ne registrava da parecchio tempo, relativamente alle tifoserie ospiti. Cori e sfottò hanno completato il resto della partita.
ZERO A ZERO in trasferta sul campo del Potenza. Per la Paganese il punto conquistato rappresenta, in sostanza, quanto preventivato alla vigilia. Il nulla di fatto acquista, poi, un maggior valore per gli uomini di Eziolino Capuano considerate le condizioni proibitive del “Viviani”, dal terreno molto pesante dopo la nevicata delle ultime 24 ore che ha fatto temere anche un rinvio dello stesso match. L' insieme di questo fattore e qualche assenza importante in casa azzurro stellata hanno prodotto, allora, questo pareggio che viene accettato con serenità dal tecnico campano. “ Mi chiedete - dice - se la partita si poteva giocare? In verità ci siamo rimessi alle decisioni del direttore di gara che, penso, abbia optato per la soluzione migliore. Prima dell' inizio della partita, la neve era quasi del tutto sparita e nonostante il campo fosse pesante, c' erano tutte le condizioni per la disputa dell' incontro. Indubbiamente questa situazione ha, a mio avviso, penalizzato entrambe le squadre che, giocoforza, hanno sviluppato una gara fatta tutta di fisicità rispetto alla tecnica. Noi, in particolare, non siamo riusciti a mettere in mostra quelle trame più volte studiate nelle sedute di allenamento. Devo dire, onesta-
Ezio Capuano
mente che il Potenza mi ha destato un' ottima impressione. Loro nella prima frazione di gioco hanno tentato di impensierirci in più di qualche occasione. In una è stato bravo il nostro estremo difensore Pantanelli a deviare una conclusione di Cozzolino. Poi, in verità, le cose sono migliorate nella ripresa quando ho operato il doppio cambio. Con l' ingresso di Fanasca ed Iraci abbiamo costretto i padroni di casa a giocare in verticale. A parte, dunque, qualche episodio sporadico credo che il Potenza non ci abbia impensierito più di tanto. Il pareggio, a mio avviso, fotografa l' esatto andamento dei novanta minuti”.
Possiamo essere d' accordo con mister Captano sulla sua disamina. Ma ci viene da chiedere come mai la Paganese sia apparsa piuttosto rinunciataria in avanti. In verità l' estremo difensore del Potenza Groppioni ha svolto un lavoro di pura amministrazione. “ E' vero - continua Capuano - abbiamo tirato poco in porta ma, sul volume di gioco, credo che la mia squadra non abbia affatto demeritato. Poi, non avendo una punta centrale capace di sfondare le difese avversarie, si cerca di fare qualcosa usando altre tecniche. Oggi non ci siamo riusciti per un fatto molto semplice: il campo era pesante e ai limiti della praticabilità. Il mio gruppo, avendo caratteristiche basate sul fraseggio con palla a terra, non ha potuto mettere in pratica queste peculiarità. Perciò ritengo ottimo il pareggio conquistato, ripeto, contro un buon Potenza”. Sin qui il pensiero di Eziolino Capuano che nell' occasione, pertanto, non è riuscito a mettere in evidenza quel “calcio champagne” proprio del suo credo. Questa volta, ci sia consentita la battuta, la Paganese non è parsa il Real Madrid. Forse anche un po' per meriti del Potenza. Lorenzo Corrado
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Sul finale un rigore dell’attaccante decide il derby umbro
Foligno, sempre Cipolla FOLIGNO TERNANA
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FOLIGNO (3-4-3): Conti 7,5; Gregori 6,5, Guastalvino 6,5, Pencelli 6; Baldanzeddu 6 (11' st Borghese 6,5), Signori 6 (15' st Mandorlini 6), Furiani 6, Petterini 6,5; De Paula 7, Cipolla 7, Coresi 6 (40' st Cesaretti sv). A disp.: Ripa, Buscaroli, De Stefano, Lispi. All.: Indiani 6,5. TERNANA (4-4-1-1): Visi 6; Del Grosso 6, Borghetti 5,5 (33' pt Sartor 6), Tedeschi 5,5, Cardona 6; Concas 6,5, Di Deo 6,5, Papini 7, Piccioni 6,5 (42' st Scappini sv); Noviello 6,5; Perna 6 (24' st Tozzi Borsoi 5,5). A disp.: Cunzi, Bizzarri, Perney, Burrai. All.: Baldassarri 5,5. ARBITRO: Gambini di Roma 6. RETE: st 42' Cipolla rig. NOTE: giornata soleggiata e fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2.837 (spettatori paganti 1.799, abbonati 777, accrediti 261, per un incasso complessivo di 21.934,84 euro). Ammoniti: Gregori, Signori, Cardona, Borghetti, Del Grosso. Angoli 11-2 per la Ternana. Recupero: pt 3', st 4'. FOLIGNO - Dopo tre gare disputate in casa dai Falchetti nel girone di ritorno, il Blasone è tornato ad essere la casa dei biancazzurri, che
Cipolla calcia a rete il rigore che decide il match
con cinismo e grande cuore stendono anche la Ternana con un Cipolla che sbroglia nuovamente la situazione. Per i rossoverdi invece, lo stadio folignate sembra essere diventato un vero e proprio tabù. Anche lo scorso anno infatti, i Falchetti riuscirono a vincere per uno a zero. In occasione del derby d'Umbria, il convincente Foligno di Paolo Indiani visto sette giorni prima allo Zaccheria di Foggia rimane immutato. La Ternana di Baldas-
sarri invece ritrova in extremis i due bomber Perna e Noviello. Nella prima frazione di gioco l'inchiostro delle penne scivola via sui taccuini degli addetti ai lavori in maniera fluida ed incessante, con le due squadre che in campo creano molto finalizzando però decisamente poco. Sono i padroni di casa del Foligno già al 3' minuto a rendersi pericolosi con il trio offensivo De Paula-Cipolla-Coresi: i tre si intendono a meraviglia e dopo un'a-
zione manovrata di De Paula sull'out di destra, Cipolla serve Coresi che salta al limite dell'area Tedeschi e calcia a botta sicura: il suo tiro però risulta debole e per Visi è un gioco da ragazzi afferrare la sfera. Ancora Foligno al 9' con Cipolla che sul filtrante di Coresi tira all'interno dell'area di rigore debolmente la sfera, anche questa volta per Visi è un gioco da ragazzi sventare la minaccia. La Ternana si accende solamente al 15' con un super No-
viello: il furetto rossoverde crea scompiglio in area di rigore folignate saltando Gregori e mettendo al centro un pallone invitante, ma la sfera scivola via e non viene agganciato da nessuno dei suoi compagni. L'ex di turno Noviello sembra in giornata di grazia e allora al 18' prova ancora a mettere paura ai suoi vecchi compagni di squadra saltando Pencelli ed entrando in area di rigore di prepotenza. Il suo tiro però viene respinto magnificamente da Conti. Le due squadre combattono davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, cercando di imporre il proprio gioco ma cercando anche di non scoprirsi troppo in fase difensiva. Proprio da un errore della retroguardia biancazzurra al 31' la Ternana potrebbe portarsi in vantaggio ma Concas a tu per tu con Conti si fa parare un gol già fatto. Nel secondo tempo i ritmi di gioco calano ma è la Ternana a rendersi maggiormente pericolosa: all'11' Conti compie un vero e proprio miracolo sul tiro ravvicinato di Perna. La gara però pian piano diventa sempre più soporifera e a riaccendere gli animi ci pensa Tedeschi che atterra nella propria area di rigore De Paula: penalty sacrosanto con Cipolla che dagli undici metri non sbaglia e regala ai Falchi tre punti pesantissimi. Fabio Luccioli
Si recupera l’8 marzo, ma non si sa dove
A Vasto c’è neve PESCARA MARCIANISE
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VASTO. Ha vinto il maltempo, ma forse andava affrontato con maggiore prontezza. Pescara-Real Marcianise è stata rinviata ufficialmente a data da destinarsi dall'arbitro Bietolini di Firenze dopo il sopralluogo fatto allo stadio Aragona di Vasto poco dopo le 13 di ieri. Un leggero manto di neve, e le nubi scure e minacciose, che coprivano il campo di gioco, hanno indotto l'arbitro a non far giocare le due squadre. La data del recupero dovrebbe essere, ragionevolmente, l'8 marzo prossimo, domenica in cui la Prima divisione osserverà un turno di riposo. Il giorno è giusto, ma il campo no. Già, perché il Pescara è “ospite” del Comune di Vasto in questa stagione a causa dell'indisponibilità dell'Adriatico (lavori per i prossimi Giochi del Mediterraneo). E l'8 marzo all'Aragona c'è il derby di serie D, girone F, Pro Vasto-Morro d'Oro. Dove si giocherà dunque Pescara-Real Marcianise? La società abruzzese è al lavoro da ieri per risolvere il problema. Solo pochi giorni fa, il dg biancazzurro Garzelli aveva messo la prima toppa per la partita di domenica prossima: Pescara-Taranto infatti si giocherà al “Piccone” di Celano (senza tifosi ospiti per motivi di ordine pubblico) a causa della concomitanza con Pro Vasto-Chieti. La soluzione potrebbe essere di nuovo quella marsicana: l'8 marzo il Celano giocherà in trasferta sul campo della Cisco Roma. L'idea di seguire la squadra nella cittadina aquilana non entusiasma i tifosi del Pescara, che già mugugnano per la “trasferta” di domenica prossima. Tornan-
do alla decisione di non giocare presa ieri mattina dal direttore di gara, i rischi di rinvio sorti sabato mattina alla fine sono diventati realtà. La neve infatti era scesa inizialmente sulla costa abruzzese nella notte tra venerdì e sabato scorsi. E' stata quella iniziale ondata di maltempo a causare il rinvio di ieri. Lo strato bianco che ha coperto l'Aragona infatti non è andato via dopo ventiquattro ore, anzi è stato “rinforzato” dalle precipitazioni cadute a intermittenza nel pomeriggio di sabato e poi nella mattinata di ieri. Il tira e molla è terminato quando l'arbitro è arrivato allo stadio: Bietolini ha trovato terreno e spalti interamente ricoperti dalla coltre bianca e ha deciso di non far giocare la gara. Si sarebbe potuto giocare, forse, se il campo fosse stato liberato dalla neve sabato mattina. Ma non è stato possibile in-
tervenire, visto che l'impianto è gestito dall'amministrazione comunale vastese e non direttamente dalla Pescara calcio, che ha potuto fare il sopralluogo diretto nell'impianto solo ieri mattina, poco prima dell'arrivo dell'arbitro. Galderisi ovviamente ha accettato senza troppo entusiasmo la decisione: avrebbe preferito giocare per dare inizio ad una nuova stagione per il Pescara. Ma giocare con il campo impraticabile sarebbe stato deleterio anche per tutti, anche per gli abruzzesi. E poi nel giorno del recupero, Nanu dovrebbe avere a disposizione finalmente anche Fabio Bazzani e Tommaso Romito, due rientri di spessore (entrambi al lavoro con la squadra da domani pomeriggio) che aumenteranno le potenzialità dei biancazzurri in vista del finale di stagione. Orlando D'Angelo
L’arbitro Bietolini di Firenze non si è nemmeno spogliato per fare il sopralluogo al campo
Nonostante il vantaggio, le Vespe beccano i gol di Piccolo e Colombaretti (doppietta)
Juve Stabia travolta a domicilio dal Foggia JUVESTABIA FOGGIA
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JUVE STABIA (4-2-3-1): Brunner 5; Maury 5, Rinaldi 5, Marino 5,5, D'Ambrosio 5; Vicedomini 4,5 (1' st Ametrano 5,5), Stentardo 4,5; Capparella 6,5, Grieco 4 (25' st Della Corte 5,5), Peluso 5 (1' st Gaeta 5); Biancolino 4. A disp.: Geraldi, Radi, Mineo, Cristea. All.: Marruocco (squalificato Bonetti) 4. FOGGIA (4-2-3-1): Bremec 5; Pedrelli 6, Lisuzzo 6, Zanetti 6, Colombaretti 7,5; Velardi 6,5, D'Amico 6; Troianiello 7, Piccolo 7 (32' st Agostinone sv), Mancino 6; Germinale 6. A disp.: Milan, Posillipo, Colomba, De Rosa, D'Andrea, Malonga. All.: Novelli 6. ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 6. RETI: pt 9' Capparella (JS), 27' Piccolo (F), 32' Colombaretti (F); st 25' Colombaretti (F), 39' Capparella (JS). NOTE: Espulso al 23' st Brunner per fallo di mani
fuori area. Ammoniti: Rinaldi, Velardi, Stentardo, Maury, Germinale, Agostinone. Angoli 4-9. Rec.: pt 0'; st 3'. SANT'ANTONIO ABATE Il Foggia continua nella sua corsa playoff e mette nei guai una Juve Stabia contestata dai propri tifosi. Al “Comunale” di Sant'Antonio Abate finisce 3-2 per il Foggia, formazione che non aveva mai vinto in trasferta quest'anno. Peluso al 9' mette dentro una gran palla, Grieco non la raggiunge, ma spunta alle sue spalle come un fulmine Capparella, entra in area, evita un avversario, finta il tiro e poi conclude a porta vuota per il vantaggio stabiese. Inizio spumeggiante della Juve Stabia, che improvvisamente spegne l'interruttore. Il pareggio è nell'aria, e al 27' il Foggia va in gol. Troianiello si guadagna una punizione dal limite, Piccolo va sulla palla e fa partire un sinistro che fulmina Brunner, palla all'incrocio ed è 11. Così gli ospiti prendono coraggio e colpiscono ancora. Al 32' Peluso si perde in chiacchiere con
l'arbitro, il Foggia batte velocemente una punizione, Troianiello va al tiro appena dentro l'area, ma la respinta di Brunner è l'assist perfetto per Colombaretti, tap-in vincente per l'1-2. Juve Stabia scossa. Biancolino al 36' sciupa una gran palla, l'unica, di Grieco, supera anche il portiere Bremec ma spedisce a lato a porta vuota. Alla ripresa, fuori Peluso e Vicedomini, dentro Gaeta e Ametrano. Ma non cambia nulla. Il Foggia attacca ancora. Brunner è costretto agli straordinari su Germinale al 5', Piccolo al 7' e Troianiello al 10', prima di vedere incredibilmente Mancino sciupare il gol dell'1-3. La Juve Stabia è in preda alle scorribande foggiane e al 23' parte il contropiede rossonero. Brunner esce sulla trequarti e colpisce il pallone con un braccio, per Ruini è espulsione. Entra Della Corte e raccoglie la palla dal fondo del sacco. Sulla punizione, spunta la testa di Colombaretti che insacca per l'13. La reazione delle vespe si concretizza solo al 39' con la punizione-biliardo di Capparella. Giampaolo Esposito
34
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Risultati e classifica Cassino-Gela
22ª giornata Marcatori
0-0
Cosenza-Isola Liri
0-0
Igea V.-Catanzaro
1-0
Manfredonia-Barletta
0-1
Monopoli-Aversa N.
COSENZA
50
22 15 5
2 28 10 12 8
4
0 15 4 10 7
1
2 13 6 18 +4
CATANZARO
41
22 10 11 1 26 12 11 5
6
0 14 7 11 5
5
1 12 5 14 -3
GELA
40
22 10 10 2 24 13 10 4
5
1 11 7 12 6
5
1 13 6 11 -2
1-1
PESCINA VG
37
22 9 10 3 25 17 11 4
6
1
5 11 5
4
2 16 12 8
Pescina Vg-Andria
1-0
ANDRIA
32
22 9
8 21 19 11 5
2
4 11 9 11 4
3
4 10 10 2 -12
Scafatese-Val di Sangro
4-2
MONOPOLI
29
22 6 11 5 31 25 11 5
4
2 19 12 11 1
7
3 12 13 6 -15
CASSINO
29
22 6 11 5 23 20 11 3
4
4 13 13 11 3
7
1 10 7
SCAFATESE
28
22 8
4 10 20 23 11 7
1
3 17 10 11 1
3
7
3 13 -3 -16
46´ La Porta
55´ Caracciolese
57´ Balistreri (M), 63´ Franzese (A) 19´ Cruciani
9´ Alessandrì (V), 37´ De Luca (S), 40´ (r) Varriale (S); 61´ Grillo (V), 67´ Corsale (S); 77´ Basile (S)
5
9
-7
3 -15
V. Lamezia-Melfi
0-1
BARLETTA
27
22 6
9
7 18 19 11 3
6
2 10 9 11 3
3
5
8 10 -1 -17
Vibonese-Noicattaro
0-0
NOICATTARO
27
22 6
9
7 16 18 11 5
3
3 10 7 11 1
6
4
6 11 -2 -17
IGEA V.
26
22 5 11 6 20 19 12 4
5
3 11 8 10 1
6
3
9 11 1 -20
VIBONESE
26
22 5 11 6 15 18 12 3
5
4
9 10 10 2
6
2
6
MELFI
24
22 5
8 24 27 11 3
3
5 13 14 11 2
6
3 11 13 -3 -20
ISOLA LIRI
21
22 3 12 7 15 19 11 3
6
2 11 7 11 0
6
5
4 12 -4 -23
AVERSA N.
21
22 4
9
9 19 24 10 4
4
2 11 6 12 0
5
7
8 18 -5 -21
MANFREDONIA
19
22 4
8 10 8 18 11 3
5
3
7
7 11 1
3
7
1 11 -10 -24
VAL DI SANGRO
19
22 3 10 9 15 27 10 3
7
0
7
3 12 0
3
9
8 24 -12 -23
V. LAMEZIA
17
22 4
4
6
6 17 11 3
1
7
5 14 -20 -27
80´ Torre
Prossimo turno
23ª giornata 22/02/09 ore 14.30
Andria-Vibonese Aversa N.-Pescina Vg Barletta-Monopoli Cassino-Igea V. Catanzaro-V. Lamezia Gela-Scafatese Melfi-Manfredonia Noicattaro-Isola Liri Val di Sangro-Cosenza
9
5 13 11 31 11 1
8
-3 -20
14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 10 RETI: Caputo (Catanzaro); De Angelis (4) (Melfi) 8 RETI: Arcamone (1) (Pescina) 7 RETI: Merini (Melfi) 6 RETI: Montella A. (Catanzaro); Franciel (3) (Gela); La Porta (3) (Igea V.); Pignalosa (I. Liri) 5 RETI: Cavaliere (Andria); Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Galantucci (1) (Cosenza); Pasca (Gela); Varriale (2) (Scafatese); Alessandrì (1) (V.di Sangro); Mastrolilli (1) (Vibonese) 4 RETI: Menichini (Andria); Romano (Aversa N.); Mortelliti e Polani (Cosenza); Scopelliti (Igea V.); Balistreri e Santarelli (Monopoli); Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese) 3 RETI: Rebecchi (Andria); Perna e Sibilli (1) (Aversa N.); Giannusa (Cassino); Di Maio (Catanzaro); Braca, Cantoro (1) (Cosenza); Marinucci (Gela); Bongiovanni (Igea V); Minopoli (Monopoli); Rana e Siclari (Noicattaro); Di Pasquale e Zarineh (Pescina); Ragatzu (1) (V. Lamezia); Di Mauro, Pirrone e Polito (Vibonese)
Cruciani regala tre punti preziosi ai padroni di casa che staccano l’Andria in classifica
Il big match sorride al Pescina La formazione pugliese non si rende mai pericolosa PESCINA ANDRIA
1 0
PESCINA VDG (4-4-2): Bifulco 6; Locatelli 6,5, Petitto 7, Blanchard 6,5, Silvestri 6,5 (40’ st Rosamilia sv); Cruciani 6,5, Giordano 6,5, De Angelis 7, Piva 6,5; Arcamone 6, Dipasquale 6 (16’ st Berra 6). A disp.: Merletti, Miale, Pietrobattista, Laboragine, Bettini. All. Perrone 7. ANDRIA (4-4-2): Spitoni 6; Goisis 5,5, Sgarra 6,5, Sportillo 5,5, Di Simone 5,5; Romito 5 (23’ st Cazzarò 5), De Santis 5,5, Iennaco 5,5 (23’ st Strambelli 5), Rebecchi 5,5; Mastrolilli 5 (7’ st Di Cosmo 5,5), Cavaliere 5. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Fruci, Rizzi. All. Di Leo 5. ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale 7. RETE: pt 19’ Cruciani. NOTE: spettatori circa 900, incasso 5087 euro. Ammoniti Cruciani, Petitto, Sgarra e Piva. Angoli 4-
8. Recupero: 2’ pt e 3 st. AVEZZANO - Vittoria meritatissima per il Pescina Valle del Giovenco ai danni dell’Andria. Un successo maturato tutto nel primo tempo, ma legittimato ampiamente nella ripresa, quando gli uomini di Carlo Perrone hanno fallito più volte il raddoppio. Troppo poco ha fatto l’Andria per recuperare una partita nata male: Bifulco, di fatto, è rimasto inoperoso per tutti i novanta minuti di gioco. Eppure i pugliesi partono meglio, giostrando la manovra e mettendo in soggezione i padroni di casa. Gli almeno 500 tifosi ospiti arrivati allo stadio Dei Marsi sorreggono la squadra di Nicola Di Leo in maniera forsennata e i biancazzurri, in campo, sembrano rispondere alla grande. Ma è solo un fuoco di paglia. Il tecnico biancoverde, dopo dieci minuti di assestamento, scambia Giordano e Cruciani, con
I gol di Corsale e Basile lanciano la Scafatese SCAFATESE VAL DI SANGRO
4 2
SCAFATESE (3-4-3): De Felice 6; Lagnena 6, Rapino 6, Correale 5,5; Baylon 6 (12’ st Bacilieri 5,5), Basile 7, Marzocchi 6, Carbonaro 7; D’Avanzo 6 (10’ st Corsale 6), De Luca 6,5 (41’ st Izzo sv), Varriale 6,5. A disp.: Spicuzza, Avallone, Terracciano, Ramaglia. All.: Maurizi 6. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis 4; Del Grosso 5,5, Sensi 5,5, Paolacci 5,5 (45’ st Rogato sv), Mangoni 5; Mazzetto 6, Sireno 6,5, Ruggiero 6 (32’ st Perfetti sv); Grillo 6,5, Alessandrì 7 (32’ st Paris sv), Fiorotto 5,5. A disp.: Leacche, Curcio, Campli, Mainella. All.: Petrelli 6. ARBITRO: Soricaro di Barletta 5. RETI: pt 8’ Alessandrì (V), 37’ De Luca (S), 40’ Varriale rig. (S); st 15’ Grillo (V), 22’ Corsale, 33’ Basile (S).
L’allenatore dell’Andria Di Leo
quest’ultimo che si sposta sull’out di destra, e la partita gira. Proprio da un tiro-cross di Cruciani, complice una intervento maldestro di Spitoni, nasce il gol del vantaggio: il mediano abruzzese lascia partire una traiettoria malefica in
grado di ingannare il portiere avversario, che non trattiene e si trascina il pallone in fondo al sacco. Un gol che tramortisce l’Andria, che da quel momento in poi non riesce più a tornare quella squadra spigliata e brillante dell’avvìo di match. Anzi,
Cassino vivace nei primi 15’, Gela assente
Vince solo la noia CASSINO GELA
0 0
CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Pepe 6,5, Di Nunzio 6,5, Guzzo 6, Bianchi 6; Vianello 6,5 (1’st Martinelli 6), Giannone 6,5, Giannusa 6, Casoli 5,5; Morello 5,5 (37’st Bardeggia ng), Mezgour 6 (24’st Leccese 5,5). A disp.: Afeltra, Mucciarelli, Paschetta, Gemmiti. All.: Patania 5. GELA (4-4-2): Cecere 6,5; Galuppi 6, D’Aiello 6, Fernandez 6, Esposito 6; Gaeta 6, Marinucci Palermo 6, Schiavon 6, Unniemi 5,5 (14’st Russo 6); Franciel 5,5, Staffolani 5,5. A disp.: Ferla, Romaggioli, Ambrosecchia, Carfì, Giudice. All.: Cosco 6. ARBITRO: Liotta di Lucca 4. NOTE: Spettatori oltre 1.200. Ammoniti: Unniemi, Gaeta. Espulso Bianchi. Angoli: 4-1 per il Gela. Recupero: pt 2’ st 4’.
al 37’ un’ancata di Sgarra su De Angelis causa il calcio di rigore in favore dei marsicani: Spitoni si riscatta e manda in angolo il tiro dagli undici metri di Dipasquale. Nella ripresa ti aspetti un’Andria alla spasmodica ricerca del gol, e invece il 4-4-2 degli abruzzesi funziona molto meglio di quello degli ospiti e sono proprio i locali a fallire in più di una circostanza il colpo del definitivo ko. Già al 5’ un’apprezzabile combinazione Dipasquale-Cruciani mette Arcamone nelle condizioni di battere a rete da pochi passi, ma l’attaccante argentino si lascia influenzare dal mancato interevento di Sportillo e spreca tutto. Nemmeno l’ingresso di Di Cosmo modifica l’andazzo dell’incontro e all’11’ è ancora più ghiotta la palla gol gettata alle ortiche dal solito Arcamone, che cincischia a tu per tu Spitoni dopo un assist illuminante di De Angelis.
Poi al 28’ Sgarra rischia il rosso diretto per intervento al limite dell’area sul nuovo entrato Berra: Del Giovane estrae il cartellino giallo. Di Leo manda in campo anche Cazzarò e il nuovo acquisto Strambelli, ma l’Andria continua a non pungere, facendo fare un figurone alla difesa di casa (alla terza partita consecutiva senza subire reti). Anche Piva prova trovare il jolly dalla distanza: traiettoria centrale facile preda di Spitoni. E poi, a nove minuti dalla fine, è Berra a divorarsi il 2-0. Il velocissimo argentino riceve in profondità dal connazionale Arcamone, salta anche l’estremo pugliese, ma poi conclude centralmente permettendo a Sgarra, piazzato provvidenzialmente sulla linea di porta, di respingere col petto. Alla squadra di Di Leo manca anche la forza per provare l’assalto finale e l’1-0 va in archivio.
Franzese-Balistrieri Un pari in sei minuti MONOPOLI AVERSA NORMANNA
1 1
MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6,5; F. Colella 5, Gambuzza 6, Thackray 6,5, Mele 5,5; Santarelli 5, Minopoli 5,5, Bonfardino 5 (49’ st G. Colella sv), Carbonaro 5 (17’ st Loseto 5,5); Balistreri 6,5, Ceccarelli 5 (28’ st Szatmari 6). A disp.: D’Urso, Tinoco, Lorusso, Lanzolla. All.: Geretto 6. AVERSA (4-4-2): Castelli 6,5; Panini 5,5, Maraucci 6, Di Girolamo 6, Pagano 5,5; Franzese 6,5, A. Marasco 6,5, Zolfo 6,5, Sibilli 5,5 (33’ st Arini 5,5); G. Marasco 5,5 (37’ st Perna sv), Menichini 6 (42’ st Longo sv). A disp.: Pettinari, Chirico, Avolio, Cozzolino. All.: Sergio 6,5. ARBITRO: Benassi di Bologna 6. RETI: 12’ st Balistreri (M), 18’ st Franzese (A). NOTE: spettatori 1000. Angoli 5-3 per l’Aversa
Sport 35 2ª Divisione. Freddo pungente: i laziali colpiscono una traversa. Aumenta il distacco della seconda Lunedì 16 febbraio 2009
Cosenza, pareggio e allungo Stop dall’Isola Liri: annullato un gol a Galantucci COSENZA ISOLA LIRI
0 0
COSENZA (4-4-2): Guizzetti, Bernardi, Chianello, De Rose (dal39 st Profeta), Parisi, Moschella, Occhiuzzi (Dal 9’ st Ramora), Battisti, Galantucci, Mortelliti, Catania (dal 9 st' Musacco). A disp.: Cosenza, Fabio, Salandria, Viscardi, All.: Toscano ISOLA LIRI (4-5-1): Fiorini, Brunetti (dal 41 st' Risi), Matrisciano, Sannibale, Bombara; La Cava, Mollo (dal 25 st' D'Imporzano), Giacalone, D'Alessandro, Luciani (dal 8 st' Buitkus); Ranalli. A disp.: Tomei, Dolcemascolo, Cagnale, Cori, . All.: Zecchini. ARBITRO: Ferraioli di Nocera Inferiore NOTE: Giornata gelida, terreno di gioco in discrete condizioni. Neve a bordo campo. Spettatori 4 mila circa (1900 abbonati e 1867 paganti) di cui una cinquantina ospiti. Ammoniti: Bernardi, Battisti, Giacalone, Luciani, La Cava e Bombara. Espulso al 31 st' Dario Gaetano (C), dirigente accompagnatore, per proteste. Angoli: 4-4. Recupero: 0-4 di ALESSANDRO RUSSO COSENZA - Neve a bordo campo, freddo gelido, ambientazione da Lupi, sembrava una domenica perfetta per i rossoblù del Cosenza 1914 che invece si fermano sul pari nel testacoda contro l’Isola Liri. Va dato merito alla formazione laziale di aver giocato a viso aperto, mettendo in difficoltà, in alcuni momenti del primo tempo, la capolista. Poi, nella ripresa, quasi solo Cosenza, con un gol apparso regolare annullato a Galantucci sotto porta e una predisposizione alla manovra che non è servita a sbloccare il match. Cosenza in emergenza, senza il portiere Stefano Ambrosi, Braca, Morellli, Polani e Domenico Danti. Gara che nel primo tempo
PAGELLE COSENZA GUIZZETTI (6) - Ordinaria amministrazione. Guarda sibilare la sfera sul montante. Mai impegnato direttamente. BERNARDI (6.5 - L’ultimo ad arrendersi. Sbuffa come se fosse una vaporiera. Difende e attacca con grande metodo. Nel finale entra in area di rigore, ma non riesce nel cross vincente. CHIANELLO (6) - Ci mette impegno e determinazione. Prova anche a spingere, soprattutto nel secondo tempo. DE ROSE (6) - Non gioca il suo solito calcio. In difficoltà in mediana, dove i laziali hanno la superiorità numerica. Ci mette impegno. Dal PROFETA (SV) - Troppo poco in campo. BATTISTI (6) - Prova con mestiere a gestire la difficile giornata del centrocampo cosentino. frenato, prova a smarcarsi. Qualche volta ci riesce, qualche altra no. OCCHIUZZI (6) - Non trova il passo classico delle sue giocate e incide poco. Deve credere nelle sue possibilità. Avanti Principe! RAMORA (6.5) - si nota il suo ingreso in campo. Manovra e detta anche delle giocate di classe. Un cross di Musacco lo supera di poco.
Alessio Galantucci in progressione nel primo tempo viene frenato da un difensore
non ha convinto, anche se in avvio una ghiotta occasione di Mortelliti e una traversa colpita da gli ospiti avevano scaldato il gelido contesto del dopo neve sulla città bruzia. Di suo, di certo, ci ha messo anche la terna arbitrale che si è segnalata per una conduzione un tantino altezzosa e dubbia in occasione del gol annullato al Cosenza 1914. Il Cosenza può consolarsi con il distacco della seconda che è aumentato a nove punti. Minimo sforzo e allungo, cosa chiedere di più? LA GARA - All'ottavo minuto occasione d'oro per “Pablito” Mortelliti che si invola come nel suo stile, ma viene tradito dal terreno e perde l’attimo fuggente. Dopo soli tre minuti la replica dell’Isola Liri con un tiro da oltre trentacinque metri di Giacalone che termina la sua corsa direttamente all’incrocio dei pali colpendo la traversa. I la-
ziali si fanno notare per manovra e dinamismo, i rossoblù non riescono ad imprimere il giusto piglio. Galantucci ci prova, ma senza esito. Al minuto numero 27 Occhiuzzi si invola in profondità e serve Mortelliti, fermato in off side. Dopo tre minuti ecco il tentativo di Catania di sinistro appena dentro l'area: Fiorini respinge in tuffo. Al 40' Isola Liri pericolosa: traversone di Luciani e palla che tocca la parte alta della traversa. A fine primo tempo l'arbitro sale in cattedra e fischia la fine dei primi 45 minuti nonostante Galantucci avesse superato in dribblig l'avversario e stesse puntando la porta. Senza parole. Bibite calde nell’intervallo e speranze di vittoria rossoblù. Dopo dieci minuti interlocutori, dominati dal freddo incipiente, Toscano prova la scossa con un doppio cambio. Fuori Catania e dentro Ramora; Occhiuzzi
lascia il posto a Musacco. Al giro di lancette numero 63 il Cosenza fa gridare al gol. Cross pennellato per Mortelliti che mira dalla parte opposta di testa. Fiorini con uno scatto di reni si supera e devia la sfera. Il Cosenza sale di intensità, serra le fila e fa vedere di essere la leader del torneo. Anche il San Vito si scalda e spinge i propri beniamini verso il gol del vantaggio. Che non arriverà. Al 75' l'Isola Liri protagonista con un tiro di D'Imporzano che termina a lato. Al 76’ il gol del Cosenza ci sarebbe per davvero. Il cross è perfetto, Galantucci si traveste da Buitre ma l'arbitro annulla per un fuorigioco molto dubbio. A nulla valgono quattro minuti di recupero, finisce in parità senza acuti. La squadra, come sempre, va sotto la curva tra gli osanna anche senza vittoria, ma il Cosenza può far festa lo stesso nove volte...
CATANIA (6) - Positivo nel primo tempo, poco giudicabile nella ripresa quando rimane in campo per poco. DAL MUSACCO (6) - Entra e gioca finalmente nel suo ruolo, Diverse incursioni in avanti, e un traversone di poco lungo per Ramora solo davanti alla porta avversaria. MORTELLITI (6) - Nel primo tempo ha sui piedi la palla del vantaggio, ma il terreno lo tradisce. Volitivo, sempre pericoloso. GALANTUCCI (6) - Il gol lo avrebbe anche segnato, da vero Buitre, ma il guardalinee lo annulla. Nessuno ha capito per quale motivo. al. ru.
Zecchini soddisfatto Galantucci impreca
L’allenatore e il capitano rossoblù. «Era davvero un bel match point». Oggi il cda societario
Toscano e Parisi: «Occasione fallita» Lele Catania, palla al piede durante una sgroppata sulla sinistra
rivata lo stesso. COSENZA - Poteva essere la Aniello Parisi, capitano sigla finale al campionato, rossoblù, trova indigesto il ma in lontananza si sente sopari casalingo. lo il motivetto che preannun«Davanti al nostro pubblicia la seconda promozione di co non ci piace pareggiare, fila per il Cosenza 1914. Non dunque volevamo vincere. riesce la quinta vittoria conLoro hanno giocato bene nel secutiva, che poteva essere primo tempo e non ci hanno probabilmente decisiva vista permesso di fare il nostro la concomitante sconfitta calcio. Dopo abbiamo fatto della seconda in classifica. meglio e il gol era regolare. Il Invece, dalla gara del san Vipunto guadagnato sulla seto, esce fuori un pareggio conda lo prendiamo per buoche indica come non si possani, ma abbiamo sprecato un no considerare scontate le match point per chiudere il gare di questo mediocre campionato». campionato di Seconda DiviFinale sull’arbitraggio che sione. Contro chiunque si ha destato l’ira del San Vito. giochi, è necessario avere «Il gol sembrava regolare, umiltà e decisione, vista ieri Alessio Galantucci si trovasolo nella ripresa. Mimmo va tra due difensori. Ho chieToscano arriva in sala stam- Toscano imbacuccato in panchina prima dell’inizio del match sto spiegazioni all'arbitro pa leggermente deluso, ma che in un primo momento con un punto in più di distacco dalla seconda. Non nasconde una comunque, di allungare ancora in non ha saputo rispondere. Aveva le idee poco chiare e poi ha parlato di un prova poco efficace. «Non siamo bril- graduatoria». Toscano dopo aver evidenziato il la- fuorigioco che francamente non semlanti come nelle precedenti esibizioni, si poteva fare meglio. Per esempio ho to dolce dello 0-0 guarda in avanti. brava così chiaro». OGGI IL CDA. Alle 18 esiste una notato troppa frenesia in occasione di «Dell’arbitraggio non piace parlare, alcuni cross con alcuni calciatori sot- forse in occasione del gol poteva convocazione dei soci del Cosenza to porta pronti a colpire. Non è una prendere una decisione diversa. Gli 1914 per un Cda. All’ordine del giorprestazione del tutto negativa. Pote- assenti? Polani e Morelli, così come no una discussione ad ampio raggio vamo anche vincere e forse con un Danti, sono elementi per noi molto tra gli azionisti per valutare il presenpizzico di buona sorte ci saremmo importanti, ma con il Manfredonia, te e il futuro del sodalizio. riusciti. Questo pareggio ci consente, nonostante le assenze la vittoria è aral. ru.
COSENZA - L’allenatore dell’Isola Liri Zecchini è il primo ad arrivare in sala stampa. Tra il freddo dello stanzone e il finale di una gara senza vincitori, c’è qualcuno che con pacatezza può esultare. Un pareggio ottenuto con una prestazione di buon livello. «Abbiamo cercato di non far giocare il Cosenza, di chiudere le fonti del loro gioco, cioè De Rose e Battisti e costringerli a giocare con i lanci lunghi. Ci siamo riusciti e allora ne è uscita una gara che per noi è un buon risultato». Squadra volitiva quella laziale che al San Vito ha centrato un pareggio pesante nell’economia della lotta salvezza. Gli fa eco raffaele Battisti, faro del centrocampo cosentino. «E’ un pareggio che comunque va guardato nella giusta ottica, abbiamo guadagnato un altro punto sulla seconda, una buona notizia nonostante il nostro stop. L’Isola Liri ha giocato una buona gara, ha colpito anche un traversa, dimostrandosi una buona realtà. Nel secon-
do tempo siamo usciti fuori con voglia e determinazione e il gol lo avevamo comunque fatto. Potevamo vincere, ma accettiamo questo risultato e pensiamo alla prossima difficile gara contro il Val Di Sangro. Un campo piccolo, stretto, che presenta delle difficoltà anche per la dimensione del terreno di gioco. Chiusura con Galantucci. El buitre aveva esultato (e non poco) dopo il gol. Mentre era in estasi sotto la curva, la rete era stata però annullata. «Francamente non mi ero accorto dell’annullamento. Io non ero di certo in fuorigioco. Dispiace per il gol, ma di più per la partita. Nei primi quarantacinque minuti non siamo riusciti ad interpretare bene il match, mentre nella ripresa abbiamo trovato la giusta concentrazione e potevamo passare in vantaggio». PRANZO DI MEZZOGIORNO. Prima della gara la società rossoblù, il sindaco di Cosenza e quello di Isola del Liri hanno pranzato in un ristorante del centro storico. al. ru.
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Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Sport 37 Palumbo soddisfatto, punta a quota 43 per la salvezza Lunedì 16 febbraio 2009
Melfi super a Lamezia col gol di Torre VIGOR LAMEZIA MELFI
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VIGOR LAMEZIA (4-4-2): Panìco; Carraro, Di Donato, Filippi, Marinelli; Ciotti, Lopetrone, Clasadonte, Riccobono: Sergi (39’ st Angotti), Ragatzu (23’ st Falco). In panchina: Forte, Caruso, Cascone, Amita, Sanso. All.: Ammirata MELFI (4-4-2): Russo; Fumai, Gabrieli, Castaldo, Gambi; Tufano (45’ st Ferrato), Bacchiocchi, Maisto, Sciannamè (23’ st Gilfone); De Angelis, Merini (31’ st Torre). In panchina: Merlano, Bizzarri, Frasca, Petagine. Allenatore: Palumbo ARBITRO: Lo Castro di Catania. RETI: 35’ st Torre NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: Riccobono e Clasadonte (Vigor); Gabrieli e Castaldo (Melfi). Espulso al 21’ st Ciotti (Vigor) per doppia ammonizione. Angoli: 5 a 1 per la Vigor. Recuperi: 0’ pt e 5’ st LAMEZIA TERME - Il Melfi non si ferma più. Con la rete bellissima del baby Torre (entrato da 4 minuti al posto di Merini), gli uomini di Palumbo centrano la quarta vittoria di fila e si confermano bestia nera della Vigor Lamezia al “D’Ippolito”. I lucani infatti battono di misura i biancoverdi beffando i lametini per la quarta volta nelle ultime cinque stagioni (4 vittorie e un pari). E questa volta la sconfitta interna (la sesta del campionato) costerà la panchina a Fofò Ammirata. Non è ancora ufficiale l’addio al tecnico che la scorsa stagione portò i biancoverdi agli storici play off, ma il trainer sembra avere ormai le ore contate. Non è solo lui il responsabile di questo disastro, ma alla società (che ora paga sempre di più le scelte estive) non resta altro da fare per cercare quantomeno di evitare la retrocessione diretta. Non sono riusciti infatti i biancoverdi a battere i lucani in questa che era l’ul-
tima chiamata per cercare di rientrare nella corsa per salvarsi direttamente. Ora invece il verdetto è vicino al dramma. Sette infatti sono i punti che separano la Vigor dall’ultimo posto utile per evitare i play out che ora invece sono il vero obiettivo. Il Melfi ringrazia e, dopo aver sofferto nel primo tempo (sul finale però Panìco ha salvato il risultato su Merini) nella ripresa, grazie a una Vigor apparsa impaurita e senza idee, ha gestito bene il match colpendo con Torre dopo che la Vigor era rimasta in 10 per l’espulsione di Ciotti. Ma è anche onesto dire che il Melfi poteva capitolare prima del gol di Torre (clamoroso il gol divorato da Lopetrone) e nei minuti di recupero, grazie a un paio di decisioni dubbie del direttore di gara che non ha concesso due penalty (il primo per un fallo su Carraro e il secondo per un tocco di mani di Gabrieli, ammonito nell’occasione, su una punizione di Riccobono). Eppure i biancoverdi erano partiti bene mettendo sotto il Melfi fin dalle prime battute. Dopo un minuto l’ex Ragatzu segnava ma veniva fermato per fuorigioco. Due minuti dopo sempre Ragatzu sbagliava da buona posizione fallendo clamorosamente il bersaglio. Ciotti (5’) di provava dalla distanza non sorprendendo Russo che al 16’ usciva provvidenzialmente anticipando Sergi. Su angolo di Ciotti (24’) Di Donato falliva la mira di testa e al 27’ Ciotti sfiorava il palo su punizione. Riccobono (32’) faceva tutto bene in area tranne la conclusione di destro che non è il suo piede. Girata di Ragatzu (34’) di poco fuori e al 38’ Ciotti scalda i pugni di Russo. Ancora Vigor al 42’ con Riccobono che con un diagonale manda di poco fuori. Si sveglia il Melfi ma Panìco (44’) salva su Merini così come su De Angelis (45’) che forse si credeva in off side. Nella ripresa l’espulsione di
Bravo Russo ma il baby è decisivo E’ la quarta vittoria di fila Calabresi in 10
«Continuiamo così» «Ora è vietato abbassare la guardia» LAMEZIA TERME – Quarto successo consecutivo. Il Melfi di Palumbo gongola. Un mese fa ultimo posto in classifica ora, con la vittoria di Lamezia, i play out sono distanti di quattro lunghezze. Un Melfi che beffa la Vigor dopo un sofferto primo tempo, almeno prima dell’occasione al 44’ di Merini che ha impegnato Panìco nell’intervento più difficile del match. «Visto l’andamento del primo tempo, la partita è stata equilibrata – ha detto in sala stampa il tecnico gialloverde Palumbo - loro ci hanno costretti a stare un po’ nella nostra metà campo anche se noi nel pri-
mo tempo abbiamo avuto due grosse occasioni. Nella ripresa ci abbiamo creduto, volevamo vincere e ci siamo riusciti. Nel secondo tempo la squadra ci ha creduto ed ha vinto la partita». Quattro successi di fila e Melfi fuori dalla zona rossa della graduatoria ma Palumbo frena gli entusiasmi. «Non bastano – aggiunge - perché bisogna dimenticare queste vittorie e ripartire da martedì, perché per ottenere l’obiettivo di una permanenza la squadra deve fare 43 punti. La strada quindi è ancora lunga. Quattro domeniche fa eravamo in Serie D e oggi stiamo un po’ meglio, non ci culliamo su-
gli allori e da martedì dobbiamo lavorare perché domenica abbiamo una partita importante contro il Manfredonia e bisogna fare tre punti». Analizzando ancora la vittoria al “D’Ippolito” di Lamezia, Palumbo rileva che «restando in 10 la Vigor Lamezia mi ha dato la possibilità di mettere un esterno a sinistra ed a quel punto penso che la partita si è decisa a nostro favore. Con l’espulsione di Ciotti ho inserito una punta più fresca ed è logico che abbiamo creato più difficoltà a loro». p.re.
Una parata di Panico. Sotto i tifosi del Melfi e, più in basso due azioni di gioco
Un’azione di gioco al D’Ippolito
Manfredonia in dieci dal primo minuto Ciotti per doppio giallo favorisce il Melfi che prima del gol si rendeva pericoloso con Gilfone al (26’). Ammirata tentava la carta Falco togliendo Ragatzu e Lopetrone (30’)
di testa sotto porta mancava clamorosamente il pallone. Si fa vedere l’ex Maisto (33’) che sfiora il palo e al 35’ Torre, appena entrato sul terreno di gioco, con
PAGELLE MELFI RUSSO (6,5) - Salva diverse situazioni complicate. Nel primo tempo esce tempestivamente due volte per chiudere su Sergi (di testa) e l’ex Ragatzu. Ben piazzato su un destro violento di Ciotti, sempre nel primo tempo. Nei secondi 45 minuti sbroglia qualche pericolosa mischia. FUMAI (6) - Su Riccobono in qualche occasione va in difficoltà ma la sua sofferenza non è determinante. GABRIELI (6,5) - Scontro fra giganti con Sergi. Vince lui. CASTALDO (6,5) - Da molta sicurezza al reparto. GAMBI (6) - Costretto di più alla difensiva. Ne esce senza danni. TUFANO (6) - Lavoro oscuro anche perché deve tenere a bada Marinelli quando spinge. 45’ st FERRATO (SV). BACCHIOCCHI (6,5) - Gran lottatore. Vince il duello con il quasi coetaneo Lopetrone. MAISTO (5,5) - Si è visto poco l’ex se non prima del gol di Torre con un tiro da fuori. SCIANNAME’ (6) - Con Carraro ingaggia un bel duello. Bravo a trovare gli spazi anche se poteva concretizzare meglio alcune ripartenze. 23’ st GILFONE (6) - Il suo ingresso non passa inosservato. Fa venire i brividi a Panìco con un tiro dalla distanza. DE ANGELIS (5,5) - Si è visto poco il bomber. MERINI (6) - Grande movimento in avanti e sfiora pure il gol. 31’ st TORRE (6,5) - Entra e timbra la quarta vittoria consecutiva con un preciso e potente diagonale. Meglio di così.
un preciso diagonale beffava Panìco. Poi l’assalto disperato, ma infruttuoso dei lametini. Pasqualino Rettura
Un gol di Caracciolese e il derby è del Barletta MANFREDONIA BARLETTA
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MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Parisi 5,5, Bortel 5,5, Nossa 6, Patti 6; Arigò 6 (17’ st Schettino sv), Cerchia 5,5, Napolitano 6 (31’ st Macrì sv), Sifonetti 6; Romano 3, Giglio 5,5 (17’ st Napoli sv). A disp.: Fortunato, Serao, Vitiello, Pirrone. All.: D’Arrigo 6. BARLETTA (4-4-2): Furlan 6; Mastronicola 6, Fabbro 6,5, Tangorra 6, Sabini 6,5; Merito 6, De Cecco 6, Daleno 6,5, Ruiz 6,5 (47’ st Salvagno sv); Omolade 6 (44’ st Rizzi sv), Caracciolese 6,5 (37’ st Maiella sv). A disp.: Montagna, Pollidori, Iervolino, Nwingwe. All.: Sanderra squalificato, in panchina, Minincleri 6. ARBITRO: Bolano di Livorno 6. RETE: st 8’ Caracciolese. NOTE: spettatori 1200 circa. Espulso al 1’ del pt Romano per fallo di reazione Ammoniti: Cerchia, Patti, Tangorra, Sabini, Merito, De Cecco, Pollidori. Angoli 53 per il Barletta. Recupero: pt 1’; st 5’. MANFREDONIA - Si decide ad inizio gara il derby tra Manfredonia e Barletta, per la precisione dopo appena 54’’, quando Romano, all’esordio con la maglia del Manfredonia ed ex di lusso del Barletta, in uno scontro aereo con Carac-
ciolese, salta con il gomito alto e colpisce l’attaccante barlettano. L’arbitro, tra lo stupore del pubblico di casa, estrae dal taschino il rosso diretto. Derby non bello e caratterizzato dal nervosismo. Ma veniamo alla cronaca. La prima azione di gioco è di marca barlettana, corre, infatti, il 4’ quando Ruiz raccoglie una corta respinta della difesa del Manfredonia, entra in area e calcia, ma è il palo a negare la gioia del gol al giovane centrocampista. Pochi minuti più tardi, Merito si invola sulla corsia destra, cross, Nossa è il più veloce ad intervenire e così l’azione sfuma. Al 16’ Omolade prova la conclusione, Pelagotti è attento e blocca senza problemi. Al 19’, invece, si vede il Manfredonia con una bella azione targata Arigò – Parsi, però, il cross di quest’ultimo è intercettato da Furlan che blocca a terra. Al 25’ ancora il Manfredonia in avanti con Sifonetti, cross, Arigò anticipa tutti, ma il suo controllo non è dei migliori, Furlan esce e fa sua la sfera. Al’ 30’ Ruiz si rende nuovamente pericoloso, ma Pelagotti è attento e non si lascia sorprendere. In chiusura di primo tempo, il portiere bianco-celeste si ripete per ben due volte su Caracciolese. Ad inizio ripresa, pronti via, e
Attimi di tensione sotto lo sguardo vigile di capitan De Angelis
Caracciolese, sfruttando un’indecisione di Nossa, si invola verso la porta avversaria ma calcia malamente. Poco dopo, è il Manfredonia a rendersi molto pericoloso con Nossa, il quale su punizione di Sifonetti, svetta di testa e colpisce, ma Furlan è attento e in tuffo devia il pallone. Al 7’, uno scambio tra Ruiz e Caracciolese, permette a quest’ulti-
mo di andare alla conclusione, Pelagotti ancora una volta devia in angolo la conclusione. Un minuto più tardi, però, Pelagotti si deve arrendere e il Barletta trova il gol partita: violenta conclusione di Sabini da metà campo, palla che colpisce la traversa, Caracciolese, un ex assieme a Daleno, è il più lesto di tutti ad intervenire ed insacca il pallone in rete. Il Manfredonia accusa il colpo, il
Barletta, forte dell’uomo in più, amministra senza particolari affanni. In chiusura di gara, c’è da segnalare una rete annullata a Macrì per posizione di fuorigioco proprio di quest’ultimo, episodio che ha scatenato le proteste del pubblico di casa. Il Barletta ringrazia e porta a casa tre punti importantissimi per il prosieguo della stagione.
38 Sport 2ª Divisione. Giallorossi superati da un gol di La Porta in avvio della ripresa Lunedì 16 febbraio 2009
Catanzaro, finisce il record Prima sconfitta stagionale: espulsi Di Maio e Caputo IGEA VIRTUS CATANZARO
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IGEA V. (4-4-2): Di Masi 6,5; Scopelliti 6,5 Agius 7 Russo 6,5 Panarello 6,5; Crimi 6,5 Matinella 5,5 Di Toro 6,5 Condello 6 (18' st Criniti 6); Ricciardo 6,5 (47' st Palma sv) La Porta 7 (39' st Di Miceli sv). A disp.: Romano, Giardina, D'Anna, Cocimano. All.: Castellucci 6,5. CATANZARO (4-3-1-2): Mancinelli 5,5; Gimmelli 5,5 Di Meglio 5,5 Di Maio 5 Armenise 6 (42' pt Benincasa 6); Berardi 5,5 (24' st Frisenda 5,5) Zaminga 5,5 Pippa 6; Bruno 5,5 (24' st Cardascio 6); Caputo 6 Faloni 5,5. A disp.: Parisi, De Franco, Sorrentino, Iannelli. All.: Provenza 6. ARBITRO: Di Francesco di Teramo 6. Guardalinee: Ernetti - Occhinegro. MARCATORI: 1' st La Porta NOTE: giornata di pioggia, settecento spettatori con un centinaio di tifosi del Catanzaro. Espulsi al 28' st Matinella per fallo di reazione e Di Maio per doppia ammonizione, al 45' st Caputo per proteste. Ammoniti Zaminga, Di Meglio, Crimi, Di Maio, Panarello, Criniti, Di Miceli. Angoli 7-0 per il Catanzaro. Recupero: 1' pt, 5' st. MAURIZIO LICORARI BARCELLONA P.G. - Addio primo posto. Il Catanzaro perde sul campo dell'Igea Virtus la partita, l'imbattibilità e forse anche le residue speranze di agganciare il Cosenza. Colpa di un'Igea che si conferma ammazzagrandi e grande alleata del Cosenza: subito prima della sosta aveva regolato a domicilio il Gela (1-4), stavolta ha steso con un po' di sofferenza in più un Catanzaro non brillantissimo e soprattutto non fortunato. Questione di episodi: favorevoli quelli per i barcellonesi, sfavorevoli quelli per i ragazzi di Provenza. Che se non altro ci hanno provato fino alla fine. La partita inizia con un brivido che lascia presagire un match di grandi emozioni. E' il 2' quando La Porta con una punizione morbida a girare sfiora il palo alla destra di Mancinelli. Poi però si deve aspettare un bel pez-
Di Maio (a destra) ieri espulso contro l’Igea Virtus
zo per rivedere occasioni degne di questo nome. Il Catanzaro costruisce la prima addirittura al 19' e per l'Igea sono brividi veri. Zaminga su punizione pesca la testa di Falomi che angola bene il pallone ma allarga troppo la mira e riesce soltanto a sfiorare il palo alla destra di Di Masi che non avrebbe potuto fare niente. Sembra l'inizio della partita del Catanzaro, in realtà resta l'unica vera occasione per i ragazzi di
Provenza che soffrono il campo pesante e l'aggressività dell'Igea. Igea che si fa di nuovo pericolosa al 35', quando Ricciardo angola troppo il diagonale dopo lo scambio con La Porta. Il primo tempo praticamente è tutto qui. Il match sembra già incanalato verso lo 0-0 ed invece ad inizio ripresa arriva il gol dell'Igea. Dopo 30 secondi Ricciardo pesca La Porta sul filo del fuorigioco, il numero dieci bar-
cellonese indovina il diagonale giusto ed è anche fortunato perchè il pallone passa sotto le gambe di Mancinelli. La partita si accende, il Catanzaro comincia a giocare davvero e Caputo prova a prendere la squadra per mano. All'8' disegna un tiro cross sul quale però né Berardi nè Faloni riescono ad intervenire. Cinque minuti dopo ancora Caputo ci prova da fuori ma sbaglia di poco la mira. Al 17' ed al 21' trova pronto Di Masi. La partita per il Catanzaro sembra stregata, il nervosismo non aiuta ed a testimoniarlo c'è la bagarre che si scatena al 28', quando Di Maio e Matinella si stuzzicano, e l'arbitro espelle entrambi: per doppia ammonizione il giocatore del Catanzaro, direttamente quello dell'Igea per reazione che poteva evitare. Il finale di gara è una sofferenza per l'Igea ed un attacco disperato del Catanzaro. Per il resto però c'è poco da raccontare, se si esclude un “vaffa” all'arbitro che costa il rosso a Caputo e due gol mancati in contropiede e a porta vuota dall'Igea, quando anche Mancinelli stava partecipando all'assalto finale.
«La squadra ci ha provato fino alla fine della partita»
Provenza difende i suoi BARCELLONA P.G. - E adesso che cosa accadrà? Se lo chiedono i tifosi, se lo chiedono gli addetti ai lavori. Perchè, diciamo la verità, questa imbattibilità del Catanzato sembrava un fatto scontato, assodato. Tutti sapevano che per la legge dei grandi numeri prima o poi sarebbe stata interrotta, ma la squadra di Provenza mostrava una solidità tale da non far ipotizzare un crollo a breve termine. Invece il ko è arrivato. Duro nella sostanza anche se non nella forma. Perchè può capitare di perdere, specie se si affronta una squadra in un momento strepitoso com'era l'Igea. Però perdere tutto in novanta minuti è difficile da accettare. Il Catanzaro ha interrotto la serie senza sconfitte, perso punti pesanti e forse anche salutato il Cosenza. Il primo posto è oggettivamente lontano, le speranze ridottissime. Forse anche per questo i giocatori dalla sala stampa non passano. Vanno via veloci, approfittando del lungo corridoio che li separa dai giornalisti. Parla, in compenso, ovviamente Nicola Provenza. Che fotografa così la partita. “Sui terreni pesanti va sempre così: chi passa in vantaggio vince la partita. Purtroppo è passata l'Igea e noi siamo stati puniti. Dispiace soprattutto dover constatare di aver pagato a carissimo prezzo l'unica nostra vera disattenzione”. Il
tecnico del Catanzaro rivive quei momenti: “Eravamo appena rientrati in campo, forse ci siamo un po' distratti, può capitare. Però è dura accettare di pagare così tanto una sola leggerezza”. Non parla di responsabilità dei singolo Provenza. Non avrebbe senso farlo a caldo: “Ci ragioneremo nei prossimi giorni, se ci sono stati errori li rivedremo e capiremo se questo gol si poteva evitare. Prima di tutto però dobbiamo lavorare per superare questa sconfitta. E' la prima, vediamo come sapremo reagire”. Già perchè il primo ko dell'anno può avere pesanti ripercussioni sul piano del morale. E in questo momento il Catanzaro ha bisogno di tutto tranne che di questo: “La sconfitta era un passaggio che non avremmo voluto vivere per niente. Però è arrivata, la accettiamo con sportività e vediamo come reagisce questo gruppo. Diciamo che è un test, come un ultimo esame di maturità”. Quando si parla di nervosismo e delle espulsioni di Di Maio e Caputo evita ogni polemica e si limita a pensare al futuro della sua squadra: “In questa nuova situazione in cui ci troveremo in questa prima settimana dopo una sconfitta dovremo anche fare i conti con le assenze di due uomini chiave che avevano giocato quasi sempre. Contro l'Igea ci ha provato fino alla fine”.
PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (5,5) - Il suo giudizio è condizionato dal gol di La Porta. Non tanto perché la palla gli passa sotto le gambe quanto perché anticipa un'uscita che forse avrebbe potuto evitare. GIMMELLI (5,5) - Soffre la verve del giovane Crimi e fatica ad arginare La Porta. Non è esattamente la sua giornata migliore. DI MEGLIO (5,5) - . Se la cava più volte col mestiere su Ricciardo, gioca un duello di nervi con La Porta. Ma nell'occasione del gol rincorre troppo l'attaccante dell'Igea. DI MAIO (5) - Rovina una buona prestazione con il cartellino rosso. ARMENISE (6) - . Crimi si vede poco nella prima parte di gara e lui ha indubbiamente buona parte del merito. Pian piano però abbassa il ritmo. Poi si fa anche male. Dal 42' pt BENINCASA (6) - Entra praticamente a freddo, fatica un po' a trovare il passo e la posizione. Meglio col passare dei minuti. BERARDI (5,5) - In interdizione se la cava benino ma manca in fase di spinta ed è un handicap che macchia la sua prestazione. Dal 24' st FRISENDA (5,5) - Il grande ex becca fischi ed un solo pallone giocabile. Che non riesce a sfruttare. ZAMINGA (5,5) - Dovrebbe essere il faro della squadra, in realtà si accende solo in poche occasioni. PIPPA (6) - Nasce da lui la migliore palla gol del Catanzaro. Peccato che Frisenda arrivi in ritardo sul tirocross che poteva cambiare la partita. BRUNO (5,5) - Parte trequartista, poi arretra a centrocampista, poi si allarga anche sulle corsie. Non è in una gran giornata. Dal 24' st CARDASCIO (6) - Venti minuti in campo per l'assalto finale. CAPUTO (6) - E' forse il più vivo ed intraprendente dei suoi, . Peccato per quel rosso. FALOMI (5,5) - Ci mette il fisico ma non basta per superare un grande Agius.
Nicola Provenza, allenatore del Catanzaro
Sport 39 2ª Divisione. La squadra rossoblù non morde in attacco e il Noicattaro ha vita facile Lunedì 16 febbraio 2009
Vibonese, altro pari deludente Galfano varia il modulo di gioco ma il risultato non cambia VIBONESE NOICATTARO
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VIBONESE (4-1-4-1): Amabile; Orefice Ranellucci Bianciardi Sgambato; Ruscio 6; Genesio 5,5 (35' pt Taua , Polito, Falco (1' st Kulenthiran), Melis; Iadaresta (28' st Oudira 5,5). In panchina: Bastiera, Marangon, Di Franco, Bica. All.: Galfano NOICATTARO (4-4-2): Sassanelli 6; De Giorgi 6,5, Lollini 6,5, Lucioni 6,5, Ingrosso 6; De Pascalis 5,5 (25' st Colluto 6), Coppola 6,5, Piccinni 6 (48' st Perrone sv), Zotti 5; Rana 5,5, Siclari 5,5 (44' st Piano sv). In panchina: Cilli, Di Muro, Ladogana, De Lorenzo. All.: Sciannimanico ARBITRO: Di Pilato di Bergamo 6 (Cua di Catanzaro e Ostuni di Potenza) NOTE: spettatori 300, nessun ospite. Terreno di gioco in pessime condizioni. Ammoniti: Polito (V), De Pascalis, Ingrosso e Piccini (N). Angoli 1-2. Rec.: 2' pt; 4'st di ANTONINO SCHINELLA VIBO VALENTIA - Ancora un pareggio casalingo. L'ennesimo 0 - 0 di una stagione che potrebbe nascondere ancora molte insidie. L'ultima vittoria casalinga risale al 23 novembre scorso, 1-0 contro la Val di Sangro. Poi, nulla più. Solo sbadigli e delusioni per il sempre più sparuto popolo rossoblù, che anche ieri tutto ha visto tranne che una partita di calcio. Alla Vibonese in mezzo al campo so-
no mancate le geometrie di Pirrone e il cambio di passo di Di Mauro; ma tutto ciò non giustifica appieno l'involuzione del gioco. A questa squadra manca un centravanti che dia profondità e faccia risalire la squadra. E Iadaresta non è certo Mastrolilli. Almeno per il momento. CRONACA. La prima vera occasione dell'incontro capita sui piedi di Zotti, dopo sei minuti di gioco, ma disturbato da Ranellucci, il fantasista cincischia e l'occasione sfuma. La Vibonese si difende bene, ma fatica a costruire gioco. Così Galfano cambia subito assetto ai suoi, e passa al 4-2-3-1, con Genesio, Polito e Melis a ridosso di Iadaresta. Il risultato, però, non cambia e così dopo mezzora di gioco il
tecnico inserisce la seconda punta. Si passa, quindi, al 4-4-2, con Taua al fianco dell'evanescente Iadaresta. Tuttavia, è ancora in Noicattaro a farsi vedere dalle parti di Amabile, con Rana il cui tiro da fuori area non è pericoloso. Con gli esterni bloccati dietro e con il centrocampo incapace di supportare l'attacco, la Vibonese si affida ai lampi di Taua. E proprio dai piedi del nuovo entrato arriva il primo pericolo per gli ospiti: l'attaccante si beve un paio d'avversari e serve in mezzo Iadaresta, quest'ultimo manca l'impatto vincente con la palla. Nella ripresa Galfano inserisce Kulenthiran per dare maggiori geometrie al centrocampo, ma un'uscita sbagliata di Amabile ri-
schia di mettere gli attaccanti ospiti in condizioni di battere a rete. Orefice però è più lesto di tutti salva. Il copione visto nel primo tempo non cambia. Il Noicattaro si limita a difendere il risultato e la Vibonese fatica ad imbastire un'azione degna di nota. Ci pensa così Taua ad illuminare la scena. Al 32' con un gran bel gioco di gambe si libera splendidamente di due avversari in area di rigore, ma da posizione defilata si fa respingere il cross. Dieci minuti dopo è lo stesso attaccante a dare un sussulto al pubblico di casa. Servito da Oudira, Taua salta un avversario, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Non succede altro.
Il tecnico sincero: «Brutta partita» VIBO VALENTIA - Non si nasconde dietro ad un dito. In sala stampa Angelo Galfano lo ammette senza fare inutili giri di parole. «E' stata una brutta partita. Le assenze di Di Mauro e Pirrone in mezzo al campo si sono fatte sentire. Il Noicattaro si è chiuso e noi non siamo riusciti a verticalizzare e a trovare la profondità». Insomma, su un terreno di gioco non in perfette condizioni, la Vibonese ha faticato a costruire gioco. «Purtroppo - riferisce ancora il tecnico della Vibonese - tre, quattro elementi non si sono espressi al meglio. Anzi, qualcuno non è entrato neppure in partita. Anche se, bisogna dirlo, indicazioni positive sono giunte da Taua, che si è mosso bene, dimostrando di essere recuperato». Una buona notizia in prospettiva futura, dunque, per Angelo Galfano che ritrova uno dei migliori elementi a sua di-
sposizione in una gara in cui la Vibonese ha confermato di essere abulica in attacco. «Alla Vibonese è mancata la giusta intensità - aggiunge Giovanni Ruscio - e quella odierna è stata sicuramente una brutta prestazione. Comunque, quando non si vince è bene non perdere. Perciò ci teniamo questo punto che muove sempre la classifica e ci permette di tenere, con una gara in meno, a debita distanza la zona play out». Si tiene stretto il pareggio anche Lello Sciannimanico, tecnico del Noicattaro. «Nell'unica occasione creata con Taua, la Vibonese ha rischiato di vincere la gara. Credo, però, che sarebbe stata una beffa. Lo 0-0 - chiosa l'allenatore pugliese - è il risultato più giusto». ant. sch.
PAGELLE VIBONESE AMABILE (SV) - Spettatore non pagante. SGAMBATO (5,5) - In fase difensiva non sbaglia quasi nulla. Ma con un Noicattaro a trazione posteriore era lecito attendersi qualche sgroppata sulla fascia. Invece, resta costantemente bloccato dietro. OREFICE (6) - Galfano lo schiera a destra per contenere l'estro di Zotti. Missione riuscita. GENESIO (5) - Non entra in partita. E Galfano per dare maggior peso all'attacco lo sostituisce dopo mezzora di gioco. Dal 35' pt TAUA (6,5) - Una delle poche notizie liete della giornata. Conferma di essere ormai sulla strada del definitivo recupero. Dai suoi piedi passano le azioni migliori della Vibonese ed inoltre è l'unico a rendersi pericoloso dalle parti di Sassanelli. BIANCIARDI (6) - Siclari e Rana si dannano l'anima. Ma non si trovano mai in condizione di battere a rete. Grande merito è sicuramente ascrivibile anche al centrale rossoblu, uno dei migliori della categoria, che davanti ad Amabile alza una vera e propria diga. RANELLUCCI (6) - Oramai è diventato uno dei punti di forza della Vibonese. E anche ieri ha saputo confermarsi come uno degli elementi più affidabili. RUSCIO (6) - Lotta con il solito ardore e recupera un'infinità di palloni. Ma fatica a dare le giuste geometrie in mezzo al campo. FALCO (5,5) - Non far rimpiangere Di Mauro e compito arduo per tutti. Lui ci mette tanta buona volontà, ma dopo un tempo Galfano decide si sostituirlo. Dal 1' st KULENTHIRAN (6) - Rispetto al compagno dà maggiori geometrie al centrocampo. Tuttavia non riesce ad incidere sul match. IADARESTA (4,5) - Non viene mai messo in condizione di far male. Ed è costretto a giocare sempre spalle alla porta. Contro il Noicattaro fa rimpiangere Mastrolilli. Dal 26' st OUDIRA (5,5) - Scarsi risultati. Stretto nella morsa dei centrali ospiti, non incide. POLITO (6) - Tra i migliori. Si sacrifica molto in fase difensiva e cerca di illuminare il gioco. MELIS (5) - Nervoso. Appare spesso fuori dal gioco e anche nei fraseggi è spesso impreciso. ant. sch.
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Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Risultati e classifica Angri-Bacoli
0-2
Bitonto-Francavilla
2-1
29’ pt Pastore; 49’ st Coquin
30' pt Nicolao (F); 26' st (r) Infantino (B), 33' st Persia (B)
22ª giornata Marcatori
BRINDISI
51
21 16 4
1 46 15 11 10 1
0 30 8 10 6
3
1 16 7 31 +9
7' st Acampora (M), 19' e 40' st Dimatera (F)
NOCERINA
42
21 14 0
7 33 26 11 9
0
2 21 15 10 5
0
5 12 11 7
Francavilla F.-Brindisi
PIANURA
39
21 11 6
4 52 28 11 8
3
0 32 11 10 3
3
4 20 17 24 -4
POMIGLIANO
39
22 12 3
7 39 28 11 9
1
1 24 9 11 3
2
6 15 19 11 -5
ISCHIA
33
22 9
6
7 27 23 10 6
3
1 15 5 12 3
3
6 12 18 4
MATERA
32
22 9
5
8 28 22 10 5
3
2 11 6 12 4
2
6 17 16 6 -10
TURRIS
32
22 7 11 4 23 22 11 5
5
1 10 4 11 2
6
3 13 18 1 -12
BACOLI
31
22 8
7 26 21 10 4
3
3 12 8 12 4
4
4 14 13 5 -11
Fasano-Matera
2-1
Grottaglie-Gelbison
41` pt Pastano, 38` st D`Amblè
Nocerina-Pianura
Rinv. 2-0 Rinv.
Pomigliano-Ischia
4-1
30’ pt Mauro (P), 34’ pt (r) Mattera (I), 2’ st Ausiello (P), 9’ st Alterio (P), 11’ st Marzullo (P)
7
-1
-9
S. Genzano-Venafro
1-0
FASANO
31
22 7 10 5 31 27 11 4
5
2 14 11 11 3
5
3 17 16 4 -13
Turris-S. Antonio A.
2-0
FRANCAVILLA
29
22 8
5
9 22 26 10 6
2
2 14 8 12 2
3
7
8 18 -4 -13
FRANCAVILLA F.
27
21 6
9
6 25 25 11 4
5
2 17 16 10 2
4
4
8
BITONTO
25
22 6
7
9 23 33 11 5
2
4 18 20 11 1
5
5
5 13 -10 -19
GROTTAGLIE
24
22 4 12 6 24 28 12 3
6
3 12 11 10 1
6
3 12 17 -4 -22
ANGRI
24
22 6
6 10 24 32 12 5
3
4 14 14 10 1
3
6 10 18 -8 -22
S. GENZANO
23
22 5
8
9 19 31 12 2
5
5
9 17 10 3
3
4 10 14 -12 -23
S. ANTONIO A.
17
22 3
8 11 11 32 10 2
4
4
7 13 12 1
4
7
4 19 -21 -25
GELBISON
15
22 2
9 11 22 36 11 2
6
3 17 18 11 0
3
8
5 18 -14 -29
VENAFRO
12
22 2
6 14 15 35 11 1
4
6
2
8
9 22 -20 -32
30` Compierchio
35`e 45` st Tortora
Prossimo turno
23ª giornata 22/02/09 ore 14.30
Bacoli-Grottaglie Brindisi-Nocerina Francavilla-Angri Gelbison-Francavilla F. Ischia-Bitonto Matera-Pomigliano Pianura-S. Genzano S. Antonio A.-Fasano Venafro-Turris
6 13 11 1
9
0 -16
18 reti: Galetti (Brindisi) 16 reti: Contino (1) (Pianura) 12 reti: Manzo (2) (Pianura) 9 reti: Albano (2) (Matera) 8 reti: Moscelli (Brindisi); Galeandro (1) (Francavilla F.) 7 reti: Coquin (3) (Bacoli); D'Angelo (2) (Gelbison) 6 reti: Persia (2) (Bitonto); Formuso (Fasano); Del Prete (Francavilla); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Radicchio (1) (Angri); Infantino (1) (Bitonto); Milozzi (Fasano); D’Amblé, De Angelis (Grottaglie); Cavallaro, Pabatunde (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano); Tortora (Turris) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Logrieco (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1) (Ischia); Ancora, Marsico (1) (Matera); Mangiapane (Nocerina); Verolino (2) (Pomigliano) 3 reti: Galdi (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Cordiano, Fiore (Brindisi); Di Matera, Esposito (Fasano); Sergi (1) (Francavilla F.); Camassa (Grottaglie); Bianco, Formidabile (1), Saurino G., Trofa (Ischia); Magliocco, Riolo (Nocerina); Del Sorbo, Manzi (Pianura); Riccardi (S.Antonio); Murano (S.Genzano); Patriciello (1) (Venafro)
Vantaggio di Acampora vanificato da due incertezze difensive oltre all’errore arbitrale
Matera, beffa servita nel finale Fallo su De Santo ignorato e Dimatera fa doppietta FASANO MATERA
2 1
FASANO (4-4-2): Corno 6; Cornacchia 6,5, Pisano 7, Diallo 7,5, Esposito 6; Gentili 6,5, Rufini 6 (1' st Sanna 6), Comandatore 6, Ciuffreda 6 (28' st Schiavone sv); Ianni 6, Dimatera 8. A disp.: Comes, Pistoia, Mignone, D'Arcante, Ciccarelli. All.: Maiuri 6,5. MATERA (4-4-1-1): Cilumbrello 5; De Santo 6, Lonardo 5,5, Martinelli 6, Gisonna 6; Naglieri 6,5, La Fortezza 6, Ancora 5,5 (29' st Porzio sv), Acampora 7; Chisena 6,5 (29' st Magliocco sv); Albano 5,5. A disp.: Mirabelli, Armento, D'Arienzo, Montingelli, Branda. All.: Foglia Manzillo 6. ARBITRO: Milani di Verona 5. RETI: st 7' Acampora (M), 19' e 40' st Dimatera (F). NOTE: Spettatori 600 circa (100 da Matera). Ammoniti: Esposito, Rufini, Sanna e Ancora. Angoli: 7-1 per il Fasano. Recupero: pt 2'; st 3'. FASANO. Immeritata sconfitta del Matera contro il Fasano. Due reti dello scatenato Antonio Dimatera puniscono oltre i propri demeriti la squadra di Foglia Manzillo. Ma in occasione del secondo gol, l'attaccante del Fasano commette un netto fallo su De Santo, che l'arbitro non sanziona. Giuste e veementi le proteste dei giocatori lucani all'indirizzo del direttore di gara, che commette un grossolano errore. Questa “svista” condiziona l'esito del match, che, nel complesso è stato piacevole e combattuto ad armi pari. Gran bella partita quella vista al “Curlo” tra Fasano e
Matera. Le squadre hanno interpretato la gara a viso aperto e con lo spirito giusto. Ne è venuta fuori una partita che ha soddisfatto i coraggiosi tifosi presenti sugli spalti, nonostante il freddo polare. Il Matera ha disputato una prova positiva, dimostrando di meritare qualcosa in più rispetto a quanto dica la classifica. I lucani, infatti, sono partiti per vincere il campionato, ma, poi, si sono un po' smarriti, dando via libera al Brindisi, che è saldamente in testa alla classifica. Ma la stagione agonistica è ancora lunga e può accadere di tutto e la lotteria dei play off non è roba da sottovalutare. Per questo il Matera non deve mollare, continuando a credere nella promozione. Che potrebbe arrivare anche grazie alla disputa dei play off di fine stagione. Per la partita di Fasano, il Matera ha dovuto fare i conti con un avversario ostico e motivato. Lo si è notato fin dalle prime battute di gioco: la formazione di casa, allenata da Enzo Maiuri,ex di turno, ha cercato in tutti i modi di ottenere il successo. Tra l'altro il Fasano era reduce da cinque risultati utili consecutivi, a dimostrazione del buon momento di forma attraversato da capitan Rufini e compagni. Seconda vittoria di fila in casa, intervallata dalla sosta che non ha fatto male al Fasano. Altro dato non trascurabile nell'analisi della partita: le pessime condizioni del terreno di gioco. Il gibboso manto erboso del “Vito Curlo” ha creato non pochi problemi ai ventidue in campo, e in particolare al Matera, che annovera giocatori di qualità.
In casi di questo tipo, la squadra più tecnica incontra non poche difficoltà nella costruzione della manovra. Tuttavia, il Matera ha superato anche questo ostacolo, dimostrando di avere giocatori di carattere e pronti a tutto pur di conquistare il risultato positivo. Gli ospiti hanno sfruttato bene le corsie esterne, mettendo in ambasce la retroguardia di casa. Le manovre del Matera sono state veloci e incisive, grazie agli spunti di Naglieri e Ancora (reinventato esterno destro a causa dell'assenza di Marsico). Al 16' Chisena e Albano non chiudono in porta un bel cross di Naglieri. Risponde il Fasano con un tiro cross (35') e una punizione (44') di Esposito. In avvio di ripresa il Matera passa in vantaggio. Acampora lascia partire un gran tiro dai 30 metri, che sorprende il portiere del Fasano Corno: esplode l'esultanza degli oltre 100 tifosi lucani al seguito della propria squadra.Ma il Fasano reagisce con veemenza. Al 64' Dimatera s'inventa un numero in area superando in dribbling Lonardo e infilando in diagonale Cilumbrello. La partita si incanala sul risultato (giusto) di parità,fino al doppio cambio che vede il Matera privarsi di uno dei migliori in campo (Chisena) e il Fasano guadagna metri e soprattutto coraggio. Anche se l’episodio decisivo è macchiato da un pacchiano errore arbitrale. Dimatera raddoppia con un tiro che sorprende Cilumbrello e scatena le inutili proteste dei calciatori biancazzurri lucani contro la decisione dell’arbitro. Vito Maggi
A destra l’inizio della gara disputata ieri pomeriggio al Vito Curlo tra Fasano e Matera conclusosi con la vittoria dei pugliesi grazie alla doppietta del santermano Dimatera
Sport 41 Spogliatoio Il tecnico: «Se parlo dell’arbitro becco due anni di squalifica» Lunedì 16 febbraio 2009
«Matera perfetto per un’ora» Foglia Manzillo: «Il pari era il risultato più giusto» Brutta gestione del risultato e torti arbitrali Ancora un errore arbitrale condanna il Matera, a cui c’è da sommare la complicità di Cilumbriello. Non è lo stesso film di Bitonto per carità, (ambiente non ostile e prestazione sufficiente) ma alcune scene si somigliano. L’errore arbitrale è grave. Si è bloccato pure l’autore del fallo su De Santo (in azione di disimpegno) ma l’arbitro stranamente ha fatto proseguire e Dimatera è arrivato dalle parti di Cilumbriello tutto solo. Il santermano ha calciato non certo in maniera irresistibile, ma il portiere, che sembrava essere sulla traettoria, si è fatto superare dal pallone che è terminato in porta in sostanza scivolandogli sotto la pancia. La squadra si è espressa bene fino al vantaggio. Padrona del campo e autoritaria, a parte qualche flash del Fasano con una serie di tre calci d’angolo di fila, ma in confusione dopo il vantaggio. Questione di mentalità. Si chiama paura di vincere? L’uscita di Chisena ha poi fatto il resto. Il Fasano ha guadagnato coraggio e almeno venti metri. L’unico giocatore capace di dare qualità forse doveva restare in campo fino alla fine. C’erano almeno tre uomini dalle sue parti, inoltre Ancora (non in giornata) teneva comunque bloccato Pisano e il Fasano a centrocampo soffriva. A prescindere dalla sconfitta e come è arrivata, c’è stata una gestione del vantaggio poco lucida. Solo Chisena ha compreso che bisognava far male (sfiorato il 2-0) ed è stato l’unico a tirare da lontano, visto che tra i pali c’era un esordiente. Gli esperti difensori del Fasano sono rimasti bloccati fino a quando sono rimasti in campo Ancora e Chisena. Forse la situazione poteva migliorare se al posto dell’attaccante di Squinzano fosse entrato Magliocco. L’uscita di Chisena ha dato coraggio all’avversario. Matera penalizzato dall’arbitro, ma anche da una mentalità da grande da acquisire e in fretta insieme alla gestione del risultato che ieri è mancata. Renato Carpentieri
FASANO-Al termine della partita con il Fasano, nello spogliatoio del Matera si respira un aria greve. Il presidente Perniola lascia inviperito lo stadio “Curlo”, non rilasciando alcun commento. Anche i giocatori del Matera non hanno voglia di parlare. La sconfitta immeritata maturata contro la squadra di casa non può essere digerita in fretta. Così, l'unico ad analizzare la partita è il tecnico del Matera, Antonio Foglia Manzillo. «Dell'arbitro - ha attaccato Foglia Manzillo - preferisco non parlare, altrimenti mi squalificano minimo per due anni. Non è mia abitudine soffermarmi sull'operato del direttore di gara, ma stavolta non ho davvero parole per esprimere il mio profondo rammarico. Preferisco commentare solo ed esclusivamente gli aspetti tecnici e agonistici della partita tra Fasano e Matera». Nel primo tempo, il Matera ha giocato bene, tenendo in I tifosi a Fasano, sotto una fase della gara apprensione la retroguardia del Fasano e sciorinando delle buone trame di gioco soprattutto sulle fasce. «Anche per vie centrali - ha aggiunto il tecnico - siamo andati bene. Diciamo che per quasi un'ora siamo stati perfetti. Poi, siamo passati meritatamente in vantaggio con Acampora. E' stato il giusto premio al lavoro svolto dalla mia squadra. Devo comunque dire che non è stato facile trovare il varco decisivo nella difesa del Fasano. A questo punto c'è stata la forte reazione del Fasano. Ed è normale che una squadra come quella di mister Maiuri abbia risposto in quel modo. Si è trattato di un quarto d'ora di fuoco: noi abbiamo pensato bene di contenere le folate offensive dei padroni di casa, con ordine e tempismo negli interventi. Ma Dimatera è riuscito a incunearsi nella nostra difesa e a trovare il gol in diagonale. Dopo il pareggio, la partita sembrava essersi incanalata sul risultato di parità. Ci sono state occasioni da rete per noi, ma anche per i nostri avversari». La gara è stata combattuta, ma corretta: giocata a viso aperto da ambo le formazioni e apprezzata dal pubblico di casa e dai calorosi tifosi ospi- Gennaro Acampora ieri in gol ti «Abbiamo disputato una buona prova - ha continuato l'allenatore del Matera - ma in meritavamo ampiamente di conquistare un trasferta siamo puntualmente penalizzati. punto. La gara con il Fasano è stata equiliE' accaduto anche in altre gare disputate brata e ben giocata da noi e dai padroni di fuori casa: l'operato dell'arbitro non è stato casa. Tutto lasciava presupporre che il matimpeccabile e ha condizionato l'esito dell'in- ch si dovesse concludere sul risultato di pacontro». Il Matera è ancora in piena corsa rità. Ma alla fine siamo rimasti con un puper i play off. Il campionato è lungo, la squa- gno di mosche in mano. Fa rabbia perdere dra lucana ha concrete possibilità di rimet- in questo modo». Sul piano tecnico e agonitersi in corsa per la promozione in Seconda stico mister Foglia Manzillo non ha nulla da divisione passando attraverso i play off di rimproverare alla squadra. «Siamo scesi in fine stagione. «In realtà - ha proseguito Fo- campo con la giusta concentrazione e con glia Manzillo - se in trasferta continuano a tanta voglia di fare risultato. Abbiamo preripetersi certi errori da parte degli arbitri, sidiato tutti gli spazi con intelligenza, fanoi dobbiamo pensare più che altro a guar- cendo la partita e contenendo le poche aziodarci le spalle in classifica. Purtroppo sia- ni costruite dal Fasano. Ma tutto ciò non è mo stati penalizzati anche a Fasano, dove bastato a evitare un'immeritata sconfitta».
PAGELLE MATERA CILUMBRELLO (5) - sempre attento sia nelle uscite che nei piazzamenti in porta. Nulla può sul primo gol di Dimatera. In occasione della seconda rete, è sorpreso dalla decisione dell'arbitro di non sanzionare l'irregolarità commessa su De Santo ed ha delle responsabilità sul pallone che gli scivola alle spalle rendendo il sapore della sconfitta ancora può beffardo visto che l’azione era palesemente viziata da fallo sul nascere. DE SANTO (6) - difensore preciso e composto negli interventi. Presidia con tempismo la propria zona. Under di valore. C’era un fallo evidente sull’azione che ha deciso il match, ma anche l’appoggio del capitano Martinelli era evitabile perchè c’era il pressing degli attaccanti del Fasano. LONARDO (5,5) - : L'ex difensore del Fasano ai tempi della C2 disputa una buona prova. Impeccabile nel gioco aereo. Non concede nulla a Ianni. Ma non riesce a fermare l'impeto di Dimatera che se lo beve letteralmente nell’azione del pari lasciandolo di stucco. MARTINELLI (6) - è il classico giocatore di esperienza, che dà sicurezza alla difesa. Nel complesso la prova è sufficiente. GISONNA (6) - si fa notare in fase di copertura e di attacco. NAGLIERI (6,5) - è la forza del Matera. Quando parte sulla fascia è a dir poco incontenibile. E quanto fatica il bravo Cornacchia a contrastarlo. Si fa apprezzare anche per il lavoro nelle retrovie. Davvero un gran giocatore. LA FORTEZZA (6) - mette ordine a centrocampo e non tira mai indietro la gamba. Regge sulle spalle insieme ad Acampora il centrocampo. ANCORA (5,5) - : non è un giocatore di fascia, e si vede. Ma mette impegno e caparbietà al servizio della squadra. Dal 29' st Porzio sv: ACAMPORA (7) - autore di un bel gol, che porta in vantaggio il Matera. Si fa notare per il buon lavoro svolto a centrocampo. Non ha disdegnato ripieghi in difesa per aiutare i compagni, a conferma di quanto sia duttile sul piano tattico. Stranamente, però, dopo il gol scompare quasi, forse pagando la mole di lavoro fatto in precedenza. CHISENA (6,5) - giocatore di classe sopraffina , quei pochi palloni che tocca sono ispirazioni per i compagni. Sfiora il 2-0 con un tiro dal limite che poteva chiudere la gara. . Dal 29' st Magliocco sv: pochi minuti per farsi notare. ALBANO (5,5) - ha faticato nel trovare spazi perché di fronte aveva un Diallo in gran forma. Ma si è fatto notare per l'impegno profuso al servizio della squadra.
DAGLI ALTRI CAMPI TURRIS S. ANTONIO ABATE
2 0
TURRIS (4-4-2): Romagnini 7, Perna 5 ( 72’ Russo 5.5), Semplice 6.5, Visciano 6.5, Follera 5, De Carlo 6, Borriello 5.5 ( 54’ Pepe 6.5), Izzo 6.5 ( 62’ Coppola 5.5), Sullo 5, Famiano 6, Tortora 7. All. La Cava 6,5. S. ANTONIO ABATE (4-4-2): Corcione 6, Attanasio 5.5, De Girolamo 6 (85’ D’Aniello 6), Chierchia 5, Coccorullo 6, Itri 5.5, Pepe 6.5 (68Esposito 6), Somma 6.5, Maffucci 5.5 (76° Scalzone 6.5), Lucarelli 7, De Biase 5. All. Nastri 5. ARBITRO: Sig. Brasia di Brassano del Grappa 5. RETI: 37p.t. Tortora, 47 p.t. Tortora. NOTE: Spettatori circa 1000. Ammoniti:Chierchia, Sullo, Visciano, Lucarelli.
POMIGLIANO ISCHIA
4 1
POMIGLIANO: Inserra 6; Scognamiglio 6 Mauro 6,5 De Rosa 6,5 Noviello 6; Alleruzzo 6 Gasparini 6,5 Ausiello 6,5; Marzullo 7,5 (84’ Cutolo s.v.) Gomes 6 (72’ Biancardi 6) Alterio 7 (77’Iannini s.v.). A disp.: Violante, Pesce, Russo, Porcaro. All.: Bucaro 7. ISCHIA: Cozzolino 5; Nocerino 5 Mattera 6 Ciurlia 5,5 Accurso 5,5; Trofa 5 (55’ Saurino C. 5,5) Monti 5,5 Formidabile 5 (64’ Di Meglio 6) Saurino G. 5; Bianco 6 (63’ Formica 5,5), Marino 5,5. A disp.:Bighencomer, Buono, Mazzella, Cristilli. All.: Impagliazzo 5. ARBITRO: Cappellin di Como 6,5. RETI: 30’ Mauro (P), 34’ Mattera rig. (I), 47’ Ausiello (P), 54’ Alterio (P), 56’ Marzullo (P). NOTE:Spettatori 400 circa di cui 40 ospiti; ammoniti Inserra (P), Formidabile (I). Espulso al 71’ dalla panchina Bighencomer (I) per proteste.
Angoli 3-2 per il Pomigliano. Rec.: 1’pt, 3’st. IL POMIGLIANO torna al successo dopo un mese e aggancia il terzo posto in classifica (Nocerina-Pianura e Francavilla-Brindisi si giocano il 25-2). Vantaggio su calcio d’angolo: solita battuta tagliata di Marzullo e poderosa incornata di Mauro per l’1-0. Neanche il tempo di gioire che arriva il pari: Bianco, liberato da una sponda di Marino viene steso dall’estremo difensore granata. Rigore trasformato da Mattera. Nella ripresa Ausiello marca il nuovo vantaggio al 2’, sfruttando da pochi passi una corta respinta dell’incerto Cozzolino su velenosa punizione di Marzullo. L’Ischia accusa il colpo e nel giro di pochi minuti tracolla: al 54’ ancora Marzullo lancia nello spazio Alterio a tu per tu col portiere, dribbling secco e facile appoggio in rete: 3-1. Due giri di lancette e Alterio ricambia il favore al compagno, che entra in area da destra e piazza il pallone del poker.
GROTTAGLIE GELBISON
2 0
GROTTAGLIE (4-3-3) Di Leo, Di Quinzio, Ianneo, Latartara, Camassa, Bennardo, D´Amario, Carteni; D´Amblè, De Angelis, Pastano. A disp. Sardella, Pirone, Solidoro, Marini, Favret, Pinto, Arcadio. All. Orlando GELBISON CILENTO (4-4-2) Visconti, Ietto, Graziano, Gonzalez, Ruocco, Della Bianchina, De Marco; Pecora, D´Elia, Capuozzo, D´Angelo. A disp.: La Mura, Leccese, Conte, Santonicola, De Palma, Cerasuolo, Caputo. All. Longo RETI: ´42 Pastano; ´84 D´Amblè ARBITRO: Monaco di Tivoli NOTE : Giornata gelida. Spettatori: seicento con lieve rappresentanza ospite. Ammoniti: Di Quinzio, D´Amario; Ietto e Capuozzo, espulsi: Al ´77 Sardella, per proteste, direttamente dalla panchina. Angoli: 5-4 per il Grottaglie
ANGRI SIBILLA BACOLI
0 2
ANGRI (4-4-2): Cortese 6; Formisano 6, De Sio 6, Cacace 6, Manzo 6,5; Vezzoli 6 (28' st Zerillo 6), Amarante 6, Della Femina 6, Galdi 6 (8' st Somma 6); Vitale 7, Radicchio 6. A disp.: De Rosa, Galliano, Lambiase, Fabbricatore, Amoroso. All.: Erra 6. SIBILLA BACOLI (4-4-2): D'Antonio 6,5; Rainone 6, Zinno 6, Vorzillo 6, Criscuolo 7,5; Di Domenico 6,5 (8' st Coquin 7,5), Manna 6,5, Dinolfo 6, Bavero 6 (35' pt Gilberti 6,5), Pastore 7 (37' st Venditto 6), Poziello 7. A disp.: Luongo, Niola, Lepre, Esposito. All.: Carannante 7. ARBITRO: Ferrari di Mestre 6. RETI: pt 29' Pastore; st 49' Coquin. NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Vezzoli, Manzo, Di Domenico, Poziello e Gilberti. Angoli 103 per l'Angri. Recupero: 3' pt; 4' st.
42
Sport Bitonto prima pareggia con l’ex Infantino e poi vince grazie a Persia
Lunedì 16 febbraio 2009
Francavilla a mani vuote In vantaggio con Nicolao ma sbaglia 2-0 PAGELLE FRANCAVILLA MASI (6,5)-Si oppone in tutti i modi alle conclusioni di Logrieco ma è ingenuo in occasione del rigore quando esce a valanga su Infantino che si stava già decentrando. MILELLA (6,5)-Partita di qualità e quantità, all'inizio come difensore, quindi avanzato a centrocampo con l'ingresso di Marziale. Dalla parte sua non si passa. GIOIA (6) - Opposto a Persia riesce a contenerlo per buona parte della gara, ma se lo fa sfuggire per due volte dopo la mezzora, e arrivano prima la traversa quindi il gol del definitivo raddoppio. ZANGLA (6) - : Anche per lui buona partita di contenimento su Infantino, che però gli sfugge sullo scatto più volte nella ripresa. NICOLAO (6,5) - Altro giovane molto interessante, riesce a non far toccar palla a Vincenzo Modesto e segna il gol del momentaneo vantaggio. NANO (5,5) - Debutto con luci e ombre, perchè Logrieco spesso riesce a saltarlo e Lazic preferisce toglierlo dopo mezz'ora. MARZIALE (6) - Va a sistemarsi sulla linea difensiva e insieme a Milella impedisce al fantasista bitontino di rendersi pericoloso. SCARNATO (6,5) - Fulcro dell'azione del Francavilla, sempre nel vivo del gioco e bravo a smistare palloni su palloni. Vince il duello con gli avversari del centrocampo bitontino. PIOGGIA (6)-Tanta corsa, più che altro, ma positiva perché va a chiudere tutti i buchi e soffoca le iniziative dei bitontini. CAMPO (6,5) - Tiene molto bene la fascia sinistra e serve a Nicolao l'assist del gol. Sempre sicuro sia in fase offensiva che nel ripiegamento. DEL PRETE (6,5) - Al ritorno dopo tre settimane fa da solo reparto, correndo spesso verso il centrocampo per farsi dare il pallone e ripartire. ZAGARIA (5,5)-Meno attivo del compagno e soprattutto meno incisivo. Ha la palla buona per il raddoppio subito dopo il pareggio bitontino, ma la spreca mandandola fuori, pur se di un soffio.
BITONTO FRANCAVILLA PZ
2 1
BITONTO (4-4-2): Vitucci 5; Romeo 6 (35' st Cantatore sv), Camasta 6, Modesto F. 6, Merafina 6; Modesto V. 5,5, Dentamaro 6, Caccavale 6, Logrieco 6 (46' st Casisa sv); Infantino 6,5, Persia 6,5 (35' st Di Giovinazzo sv). A disp.: Castelletti, Martellotta, Di Bitetto, Montefusco. All.: Ruisi 6,5. FRANCAVILLA SUL SINNI (4-4-2): Masi 6,5; Milella 6,5, Gioia 6, Zangla 6, Nicolao 6,5; Nano 5,5 (34' pt Marziale 6; 43' st La Neve sv), Scarnato 6,5, Pioggia 6, Campo 6,5; Del Prete 6,5, Zagaria 5,5 (45' st De Palo sv). A disp.: Bruno, Cocina, Di Sanza, D'Amico. All.: Lazic 6,5. ARBITRO: Di Giamberardino di Roma 6,5. RETI: pt 30' Nicolao (F); st 26' rig. Infantino (B), 33' Persia (B). NOTE: Spettatori 700 circa di cui 50 da Francavilla. Ammoniti: Nano, Merafina, Caccavale, Camasta, Infantino, Zangla, Scarnato e Masi. Angoli 11-2 per il Bitonto. Recupero: pt 2'; st 4'. BITONTO.Il Francavilla perde una partita che aveva già in tasca e deve solo recriminare per un proprio atteggiamento un po' presuntuoso, lamentato dallo stesso mister Lazic a fine partita. La squadra potentina ha dato una buona dimostrazione di gioco e di personalità, messa in campo molto bene, come al solito, dal tecnico slavo: per questo c'è amarezza per l'occasione persa. Dopo un inizio sofferto, nei primi 10 minuti in cui il Bitonto arriva al tiro con una certa facilità, i rossoblu si sistemano alla meglio in campo e non concedono più nulla ai padroni di casa. Anzi, passano in vantaggio, in maniera un po' inaspettata, alla mezzora, e gestiscono bene la gara per quasi un tempo. Commettono l'errore, nella ripresa, di non chiuderla di fronte ad un Bitonto quasi sulle gambe, e così beccano prima il gol del pareggio e quindi quello del definitivo sorpasso al termi-
Una formazione del Francavilla (www.lasiritide.it)
ne di 10 minuti da incubo. Lazic ripresenta Del Prete e gli mette accanto all'ultimo momento Zagaria, invece che De Palo. Ruisi, dall'altra parte, opta nuovamente per una formazione decisamente offensiva, con due punte e due esterni che in realtà sono dei fantasisti, e sembra aver ragione almeno all'inizio. L'incipit del Bitonto è infatti tamburreggiante. Al 6' minuto Persia, imbeccato in profondità da Infantino, chiama alla parata Masi, quindi Vincenzo Modesto è anticipato d'un soffio da Nicolao mentre stava per concludere a porta vuota. Logrieco è pericolosissimo tra l'8' e l'11'. Prima costringe alla deviazione in angolo Masi, quindi lo impegna su punizione, e infine, sempre su calcio piazzato, questa volta corretto dalla barriera, colpisce la traversa. Pian piano il Francavilla prende le misure, anche se rischia ancora al 24', dopo uno slalom del solito Logrieco che serve Vincenzo Modesto il quale perde tempo nell'aggiustarsi la palla e quindi subisce il recupero di Zangla, che devia il tiro dell'ala. Al 30', sugli sviluppi di un corner, il Francavilla, sino ad
allora inoperoso in avanti, segna. Campo serve l'accorrente Nicolao che, tutto solo, dai 20 metri lascia partire una botta che si infila nell'angolino stretto. Il Bitonto, che sino a quel momento aveva condotto la partita, sembra sgonfiarsi e non riesce a combinare più nulla sino alla fine della frazione. Nella ripresa, la squadra di casa sembra partire subito all'arrembaggio, visto che al 1' Infantino e Persia dialogano sul limite e quest'ultimo fa partire un gran tiro che Masi vola a deviare in angolo. Ma è un fuoco di paglia, perché il Bitonto non riesce più a rendersi pericoloso, se si eccettua una punizione centrale di Logrieco all'8' e un tiro casuale di Infantino al 16' ancora parato da Masi. Il Francavilla fa quasi accademia, gioca con linearità e mantiene una supremazia territoriale, ma non infligge il colpo del ko: grave errore. Al 23' ci provano Milella e poi Campo, ma le conclusioni sono alte. Il Bitonto, invece, pur sembrando quasi addomesticato, ha ancora la forza di reagire. Al 26', direttamente su rilancio di Vitucci, la palla perviene a Infantino che pene-
tra in area e viene messo già da Masi. Rigore che lo stesso centravanti trasforma spiazzando il portiere. Il Francavilla perde la tranquillità, anche se subito dopo Del Prete gira una palla in area ma lo fa centralmente e Zagaria al 31' non trova la porta di testa. Il Bitonto preme e al 32' Persia si libera e, dai 16 metri, fa partire un sinistro che Masi devia sulla traversa, parando poi la conclusione susseguente di Vincenzo Modesto. Un minuto dopo, però, arriva il gol del 2-1 definitivo: sugli sviluppi di un corner, la palla è spizzicata da Infantino e caracolla a centro area dove Persia è il più lesto a correggere in rete. Il Francavilla prova a ripartire, ma il terreno pesante e la stanchezza ne frenano gli ardori. E così il Bitonto può portare a casa un'altra vittoria fondamentale per la sospirata salvezza. Per il Francavilla, invece, la zona play-off si allontana, mentre si avvicinano i play-out. E domenica prossima c'è lo scontro con un Angri altrettanto assetato di punti, perché scavalcato proprio dal Bitonto. Raffaele Capaldi
Spogliatoio Il tecnico: «Ci è mancata la cattiveria giusta per chiudere l’incontro»
Lazic: «Punita la nostra presunzione» BITONTO. Mister Lazic analizza con obiettività una partita persa, che però sembrava già vinta. “Abbiamo meritato di perdere - ha detto - perché siamo stati presuntuosi. Potevamo segnare il 2-0 e avremmo chiuso la gara, invece ci siamo un po' specchiati. E' mancata la cattiveria, mentre il Bitonto ha sempre avuto la voglia di vincere”. Nel primo tempo avrebbe meritato di più la squadra di casa e ha segnato invece il Francavilla; nella ripresa è accaduto il contrario. “noi abbiamo sofferto nei primi 15 minuti - ha proseguito il tecnico - poi, dopo la sfuriata iniziale ci siamo riposizionati bene, e riorganizzati e non abbiamo sofferto più nulla sino al 30' della ripresa. Il loro primo gol è partito da un rilancio del portiere toccato da Vincenzo Modesto di testa. I ragazzi mi dicono che Infantino è partito addirittura in fuorigioco. Può essere, ma non voglio trovare scuse, né lamentarmi. Di certo dopo il loro pareggio abbiamo un po' perso la testa e così è arrivato anche il loro raddoppio. Ma avevamo sbagliato prima, nel secondo tempo, quando eravamo stati leziosi e superficiali invece che cattivi. E abbiamo
sofferto troppo le palle ferme del Bitonto”. Cosa insegna questa sconfitta? “Che non dobbiamo montarci la testa, ma rimanere con i piedi per terra. Questa settimana credevamo tutti di poter venire a vincere a Bitonto; la convinzione mi fa piacere, ma non bisogna perdere il contatto con la realtà, perchè non siamo solo noi in campo. Il Bitonto ha continuato a giocare anche quando era sotto e alla fine è stato premiato”. Il cambio alla mezzora di Nano con Marziale? “Nano era al debutto - ha spiegato Lazic - ha giocato bene ma soffrivamo troppo Logrieco, che peraltro conosco avendolo avuto al Savoia. Così ho preferito cautelarci, ed in effetti da quel momento il fantasista bitontino non ha più creato nulla”. Hanno ben impressionato gli under, soprattutto Milella e Nicolao. “Abbiamo dei ragazzi eccezionali, anche Pioggia in mezzo al campo ha fatto bene e ha già segnato 4 gol, sono la loro arma in più. Adesso però pensiamo ad arrivare subito a quota 45 punti. Intanto ci aspetta l'Angri domenica prossima in un vero e proprio scontro diretto. Ci siamo allontanati dai play-off e dobbiamo pensare a non farci ri-
A sinistra Lazic ed in alto Nicolao
prendere dalle squadre che ci seguono”. Marco Scarnato è stato il perno del centrocampo del Francavilla. “Dovevamo chiudere la gara già nel primo tempo - ha fatto mea culpa -, ci saremmo allontanati definitivamente dalle zo-
ne basse. Invece siamo ancora lì, ci è mancata la cattiveria, e se quel colpo di testa di Zagaria fosse entrato, la partita sarebbe di nuovo girata a nostro favore. Ma il calcio è così, e ha premiato il Bitonto che voleva a tutti i costi il risultato”. An-
che Alfonso Nano ha posto l'accento sulla grinta dei padroni di casa. “Hanno continuato ad attaccare sino a quando non hanno trovato il gol del raddoppio. Noi non abbiamo fatto così; peccato perché abbiamo perso una bella
occasione, una partita che potevamo condurre in porto con una vittoria. Pensavamo di ottenere almeno il pareggio, stavamo prendendo i tre punti, e invece ci sono sfuggiti negli ultimi minuti”. raf.cap.
Sport 43 Per il Venafro c’è una sconfitta che significa praticamente retrocessione Lunedì 16 febbraio 2009
Genzano, urlo Compierchio Zampata vincente per una vittoria meritata PAGELLE GENZANO BORRELLI (6) - E' stato inoperoso per quasi tutta la partita. Al 12' è bravo a non lasciare la porta ed attendere la conclusione, sia pure debole, di Vitaglione e parare. FIORE (4) - Si è rovinato da solo, prima al 21' commette un brutto fallo a centrocampo su un avversario. Poi, al 46' si ripete, in una zona per niente pericolosa, beccandosi un altro giallo. Ne valeva la pena? AUTIERO (6)-ha dato fastidio, soprattutto quando scendeva sulla fascia, mettendo al centro invitanti palloni per i compagni. Al 15' uno su tutti pennella un delizioso pallone per Bacio, il cui tiro è stato deviato in angolo dal portiere. PAPAGNI (6) - E' sempre un valido supporto a centrocampo e quando c'è bisogno spezza il gioco, anche se qualche volta a danno per la squadra, come al 93' quando commette fallo al limite dell'area, per fortuna la punizione degli avversari non ha prodotto guai al Genzano. FISCINA: (6) - . L'anticipo e la determinazione sono la sua arma vincente e l'ha dimostrato anche oggi. Al 31' ferma Patriciello ed il proprio portiere, mandando in fallo laterale. Al 50' si frappone tra il tiro di Ricamato e la porta, fermando la conclusione. TRIFONE (5,5) - Non sempre tempestivo. Al 3' Gueye, anche se in fuorigioco, ha sorpreso lui ed il diretto avversario e tirato in porta. Al 42' è stato bravo a fermare in angolo una incursione in area di Gueye. BACIO TERRACCINO (5)-E' bravo a fare dei numeri, ma molte volte non servono. Al 15' è stato bravo a concludere a rete su assist di Autiero, il portiere devia in angolo. Al 73' in velocità conclude addosso al portiere. All'81' SALBINI: s.v. BUONOCORE (6) - E' stato bravo a mantenere posizione e dare una mano al reparto difensivo. Al 63' pennella una palla deliziosa per la testa di Murano che manda addosso al portiere. IMPAGLIAZZO (6,5) - E' un centravanti di sfondamento e di razza. Ha cercato il gol più di una volta. Al 7' e 37' calcia deciso a rete. Al 57' colpisce il palo a portiere battuto. All'80' dal suo piede scaturisce il gol vittoria, la punizione non viene trattenuta e Compierchio segna. All'88' RICCIO:s.v. REGA (6,5)-E' dotato di velocità, tecnica e buon controllo di palla. Dai suoi piedi sono partiti un sacco di cross. MURANO (5) - Questa volta non ha dato tanto come le altre volte. Nel primo tempo ha solo servito al 37' Impagliazzo ad una conclusione. AL 72' COMPIERCHIO (6) - Solo per il gol merita la sufficienza. E' lesto in area e sfrutta qualsiasi indecisione dell'avversario come all'80' quando il portiere non trattiene una staffilata di Impagliazzo e segna. (lo.zo)
S.GENZANO VENAFRO
1 0
SPORTING GENZANO: Borrelli 6; Fiore 4; Autiero 6; Papagni 6; Fiscina 6; Trifone 5,5; Bacio Terraccino 5 ( all'81' Salbini s.v.); Buonocore 6; Impagliazzo 6,5 (all'88' Riccio s.v.); Rega 6,5; Murano 5 ( al 72' Comperchio 6). A disp.:Veneziano, Schiavone,Carlino, Pepe. Allenatore: Pirone 6,5 VENAFRO: Izzo, Verde (al 66' De Renzis), De Simone, Lamanna, Cianfarani, Cavola, Marziale, Ricamato, Gueye (al 53' Minauda), Vitaglione (all'80' Agbonifo), Patriciello. A disp.: Vitiello, D'Alena, Caruso,Nardolillo. Allenatore: Buccilli 5,5 ARBITRO: Dei Giudici di Latina. Assistenti: Raparelli e Maggiore di Albano Laziale. MARCATORE: all'80' Compierchio. NOTE: espulsi al 46' Fiore (G.) e De Simone (V.). Spettatori circa 500 di cui 2 del Venafro.Ammoniti: Marziale (V.), Fiore e Salbini (G.).Angoli: 4 (G.) e 3 (V.).Recupero: 1° tempo-; 2° tempo:5'. GENZANO DI LUCANIA Importante vittoria dello Sporting Genzano, ai fini della salvezza, contro la diretta concorrente Venafro, fanalino di coda del campionato. Il Genzano voleva a tutti i costi giocare questa partita, per dare continuità di risultati utili alla squadra. Infatti, fin dalla prima mattinata, molti tifosi, insieme ai dirigenti della squadra, si sono dati appuntamento al campo, per liberare il manto erboso dalla neve, caduta la sera precedente la partita. Nonostante il campo pesante, si è vista una sola squadra in campo, lo Sporting Genzano che ha tentato in tutti i modi, collezionando occasioni da gol, di vincere la partita. Lo stesso allenatore Buccilli del Venafro alla fine ha ammesso che ha vinto la squadra che ha mostrato più forza e determinazione.. La cronaca. Subito in attacco i padroni di casa, al 1' Rega( un autentico rullo compressore del Genzano) sulla fascia sinistra scende fino in fondo, mette al centro una palla deliziosa per Impagliazzo che anticipa tutti e conclude di poco a lato. Al 3' Gueye viene pescato, davanti la porta avversaria, da un compagno e conclude a rete, ma Borrelli respinge. L'azione viene interrotta per la posizione in fuorigioco dello “straniero” del Venafro. Al 7' Impagliazzo servito da Autiero, dal limite dell'area, fa partire un tiro di poco alto sopra la traversa. All'8' Bacio Terraccino, un 18enne già in possesso di tecnica e velocità, ma che deve ancora maturare, liberato sulla sua fascia, percorre tanti metri, entrato in area, cincischia e perde pal-
La formazione scesa in campo ieri a Genzano
Compierchio festeggiato e sotto l’inizio della gara
la. Mister Pirone urla di velocizzare il gioco, visto che molti suoi giocatori trattengono troppo la palla. Al 12' Vitaglione da buona posizione in area avversaria conclude debolmente su Borrelli. Al 14' Autiero scende indisturbato fino in fondo, il cross è da dimenticare. Un minuto dopo, lo stesso tornante sceso fino in fondo, mette al centro un delizioso pallone per Bacio Terraccino colpisce bene la palla, il tiro angolato viene smanacciato in angolo dal portiere. C'è una sola squadra che attac-
ca. Al 20' Impagliazzo viene fermato fallosamente al limite dell'area dall'avversario diretto, la successiva punizione non sortisce alcun effetto. Al 21' brutto fallo a centrocampo di Fiore su un avversario che si becca il cartellino giallo. Al 25' Rega è bravo ad incunearsi tra un nugolo di avversari nell'area ospite, ma alla fine allunga troppo la palla che finisce tra le mani del portiere. Al 31' Fiscina, buona la sua prova fatta di anticipo, ferma Patriciello, lanciato a rete, ed anticipa il proprio portiere mettendo in fallo laterale. Al 35' Autiero, sempre dalla
Spogliatoio Nei: «Gli errori arbitrali non sono mancati, anche se stavolta abbiamo vinto»
Pirone: «Dedicato a chi ha spalato il campo» NELLO spogliatoio dello Sporting Genzano si respira aria di fiducia. Mister Pirone ha dichiarato: “ Questa era una vittoria voluta e cercata dai miei giocatori, anche se a lasciare 3 punti è stata una squadra cara a me. Questa vittoria vale sei punti, in concomitanza della battuta d'arresto di una nostra diretta concorrenza, l'Angri. Adesso dobbiamo fare più punti possibili ed a maggio tirare le
somme. La vittoria di oggi la dedico ai tifosi che hanno per tutta la mattinata liberato il campo dalla neve”. Il presidente Donato Nei, ancora arrabbiato contro le direzioni arbitrali, ha aggiunto: “ il primo tempo è stato condizionato dai numerosi falli di gioco e da alcuni interventi fuori dalla norma del direttore di gara. Nel secondo tempo la nostra manovra è stata più fluida e le numerose occa-
sioni da gol sono stati lampanti. Posso per una volta dire che nonostante l'arbitro ha condizionato alcune giocate, il risultato, per una volta, ci ha dato ragione”. L'autore del gol, il ritrovato Compierchio è felice, a fine partita è stato attorniato dai suoi beniamini. Avvicinato ha detto: “ dopo tanti infortuni, che mi hanno tenuto fuori dai campi di calcio, sto ritrovando la condizione e la
forma delle prime giornate. Ringrazio chi mi ha dato fiducia”. Mister Buccilli del Venafro abbastanza scoraggiato ha detto: “ una nostra disattenzione, non è la prima volta, ha dato i tre punti al Genzano che ha meritato la vittoria per una maggiore forza e determinazione dimostrata in campo. Inutile prenderci in giro, la nostra posizione sta diventando preoccupante”. lo.zo.
Claudio Pirone a fine gara
sua fascia, mette al centro una palla che non viene capita da nessuno. Al 37' Impagliazzo, dal limite dell'area, servito da Murano, tira a colpo sicuro, ma la palla, diretta in porta, viene intercettata da un avversario. Il Genzano sbaglia qualche passaggio di troppo ed il pubblico lo sostiene. Al 42' Gueye si libera del diretto avversario, entrato in area, viene fermato in angolo da Trifone. Al 44' Murano, sugli sviluppi di un batti e ribatti della difesa ospite, si impossessa della palla e calcia in porta, la palla va oltre la traversa. L'arbitro, inspiegabilmente, manda tutti negli spogliatoi, non concedendo neanche un minuto di recupero. Al rientro, mentre il gioco si svolge a centrocampo, Fiore e de Simone commettono un brutto fallo a vicenda e vengono mandati anzitempo negli spogliatoi dall'arbitro. Al 50' Ricamato, diretto in porta, viene fermato da Fiscina in angolo. Al 52' Rega sulla fascia sinistra è imprendibile, ma il suo cross viene intercettato da un avversario e messo in angolo. Al 54' altro cross di Rega in mezzo, ma non c'è nessuno dei compagni. Al 55' Cavola ferma in angolo Impagliazzo diretto a rete. Al 57' Bacio Terraccino libera impagliazzo, al limite dell'area, ad un tiro che si stampa sul palo, alla sinistra dell'immobile Izzo, sulla ribattuta nessuno interviene. Al 63' Murano lanciato a rete da Autiero viene fermato fallosamente da un avversario, la punizione battuta da Buonocore per la testa dello stesso Murano viene conclusa addosso al portiere. Al 69' Impagliazzo controlla e si libera di due avversari in area, il suo tiro conclusivo viene bloccato dal portiere. Al 70' Bacio Terraccino scende sulla fascia, ma conclude addosso ad un avversario. Al 71' Papagni serve Bacio che mette al centro dove irrompe Impagliazzo che conclude alle…stelle. Al 73' Bacio Terraccino, servito da Papagni, in velocità conclude addosso al portiere. Al 78' non va a buon fine un contropiede iniziato da Impagliazzo e continuato da Compierchio. All'80' arriva il gol meritato e liberatorio per il Genzano: Compierchio, sugli sviluppi di un contropiede, viene fermato fallosamente, al limite dell'area, da Lamanna. La punizione battuta da Impagliazzo non viene trattenuta dal portiere e Compierchio è lesto a ribattere dentro. Fino alla fine non succede più niente, anche se al 93'( l'arbitro aveva accordato cinque minuti di recupero per i troppi cambi avvenuti) Papagni commette fallo si De Renzis, al limite dell'area, la punizione battuta da Ricamato, non viene sfruttata dai compagni, era sceso anche il portiere Izzo. Al triplice fischio finale, tutti felici per questa vittoria del Genzano. Lorenzo Zolfo
44
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Risultati e classifica A. Cristofaro-F. Matera
2-0
A. Tricarico-Atella M.
3-3
st: 5’ Santagata, 12’ Montenegro
22ª giornata Marcatori
pt: 31’ Antini (AT), 44’ Porfido (AT); st: 2’ e 29’ (r) Larotonda G. (A), 14’ Porfido (AT), 34’ Libutti (A)
C. PISTICCI
52
22 16 4
2 50 12 11 9
2
0 27 5 11 7
2
2 23 7 38 +8
Balvano-Avigliano
MURESE
50
23 15 5
3 37 15 11 8
3
0 21 7 12 7
2
3 16 8 22 +5
pt: 14’ Turturiello (B), 21’ Tornillo (A); st: 12’ Santopietro (A), 35’ Palladino (B), 36’ (a) Notaro (A), 41’ Magliarella (A)
A. CRISTOFARO
48
22 14 6
2 42 16 11 8
2
1 25 9 11 6
4
1 17 7 26 +4
Ferrandina-C. Pisticci
1-1
VALDIANO L.
42
22 11 9
2 44 21 11 7
3
1 27 10 11 4
6
1 17 11 23 -2
Murese-Ricigliano
1-1
POLICORO
37
21 10 7
4 32 23 10 7
3
0 13 2 11 3
4
4 19 21 9
Policoro-Banzi
2-1
AVIGLIANO
34
22 11 1 10 37 32 11 7
1
3 27 17 11 4
0
7 10 15 5 -10
Valdiano L.-Irsinese
3-1
pt: 8’ Regina (CP), 46’ Bosso (F)
pt: 11’ Piegari (R), 39’ Lotano (M)
2-4
pt: 37’ Zizzamia (P); st: 16’ Castoro (P), 24’ Forino (B)
-4
RICIGLIANO
32
22 9
5
8 27 24 11 6
3
2 16 10 11 3
2
6 11 14 3 -12
pt: 45’ Petraglia (I); st: 18’ Di Brizzi (VL), 21’ e 49’ Salamone (VL)
A. TRICARICO
30
22 9
3 10 36 32 11 7
1
3 24 13 11 2
2
7 12 19 4 -14
Vultur-Az Picerno
AZ PICERNO
29
21 9
2 10 25 39 11 7
2
2 15 12 10 2
0
8 10 27 -14 -16
ATELLA M.
27
22 7
6
9 23 33 11 6
2
3 13 11 11 1
4
6 10 22 -10 -17
IRSINESE
25
22 6
7
9 23 27 11 5
3
3 14 11 11 1
4
6
9 16 -4 -19
FERRANDINA
25
22 6
7
9 23 30 11 4
4
3 15 12 11 2
3
6
8 18 -7 -19
F. MATERA
23
22 7
2 13 27 43 11 6
0
5 18 18 11 1
2
8
9 25 -16 -21
BANZI
13
22 3
4 15 18 45 11 3
2
6
2
9
9 30 -27 -31
BALVANO
12
22 3
3 16 19 49 11 3
3
5 15 21 11 0
0 11 4 28 -30 -32
VULTUR
11
22 3
2 17 16 38 11 2
2
7 10 17 11 1
0 10 6 21 -22 -33
2-3
pt: 39’ Salnitro (V); st: 14’ (r) e 29’ Mastroberti (AZ), 21’ Barbaro (V), 40’ Lottino (AZ)
Prossimo turno
23ª giornata 22/02/09 ore 15.00
Atella M.-Valdiano L. Avigliano-A. Cristofaro Az Picerno-A. Tricarico Banzi-Murese C. Pisticci-F. Matera Ferrandina-Policoro Irsinese-Balvano Ricigliano-Vultur
9 15 11 0
17 Reti: Salamone (V.Lauria) 14 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 13 Reti: Bozzi (1) (A.Tricarico); Mels (2) (C.Pisticci) 11 Reti: Petilli (1) (Avigliano), Di Senso (Murese); 10 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Messeri (1) (Ferrandina); Zizzamia (3) (Policoro) 9 Reti: Fiorino (1) (Irsinese) 7 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Gagliardi (C.Pisticci); Di Cecca P. (F.Matera); Russo (Policoro) 6 Reti: Villano, Volturno (A.Cristofaro); Dutra (Murese), Sanseviero Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Carriero (Atella); Scarfone (3) (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); 4 Reti: Larotonda G. (2) (Atella); Porfido (A.Tricarico); Damiano, Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Bavaro F. (Banzi); Gogoni, Grieco (2) (Ferrandina); Farinola D. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria) 3 Reti: Sparapano (A.Tricarico); Tornillo (Avigliano); Ciardiello (2), Mastroberti (1) (AZ Picerno); Cilibrizzi (Balvano); Castoro (Policoro); Giordano, Sgambati (Ricigliano); Rapolla (1) (Vultur)
Sul successo le firme di Santagata, Montenegro e Di Corato che para un penalty
L’Oppido accorcia le distanze La squadra di Manniello sogna ancora: meno quattro dalla vetta A.C. OPPIDO 2 FORZA MATERA 0
Giganti: «ci crediamo»
A. CRISTOFARO: Di Corato, Provenzale, Manniello (39'st Giganti), Leone A., Santagata, Volturno, Leone G., Vaccaro, Montenegro, Astudillo, Villano (21'st Volpe); All. Manniello. F. MATERA : Di Mola, Lamacchia, Acito, Di Pede (25' st Gagliardi), Palladino, Cocchiararo, Mancini, Biondino, Andreotti, Di Cecca (15' st Cancelliere), Farinola (11' pt Scalbi); All. Liuzzi. ARBITRO : Passantante di Potenza (Barletta - Ferrare) RETI : 5'st Santagata, 12' st Montenegro. NOTE : Temperatura polare, vento gelido e condizioni atmosferiche proibitive. Ammoniti Cancelliere, Leone G., Santagata, Palladino e Montenegro. Al 26' st Di Corato neutralizza un calcio di rigore ad Andreotti.
OPPIDO LUCANO - A fine gara, il Presidente dell'Angelo Cristofaro, Michele Giganti è raggiante per la vittorie e per i due punti rosicchiati al Pisticci: “Noi ci crediamo ancora a questa promozione. Il Pisticci ora è lontano solo quattro punti e inoltre ci siamo ulteriormente riavvicinati alla Murese. Il campionato è ancora aperto e ci sono ancora otto gare dove può succedere davvero tutto. Peccato per i due punti persi contro il Valdiano. “Ora però - conclude il presidente Giganti dobbiamo lavorare e, ripeto, cercheremo di tenere aperto il campionato fino alla fine.” Sull'altra sponda, il tecnico materano Liuzzi, mostra segni di amarezza per una sconfitta che ci poteva stare: “Durante il primo tempo ci siamo difesi bene. Abbiamo sbagliato la marcatura sul gol di Santagata e poi abbiamo anche subito il raddoppio. Poi siamo venuti fuori reagendo e creando più di qualche pericolo ai nostri avversari. Noi giochiamo bene ma purtroppo sbagliamo troppo sotto porta. Sono comunque fiducioso per la permanenza in categoria. Il mio rammarico più grande - conclude mister Liuzzi - è proprio quello che non riusciamo a segnare. Complimenti all'Oppido”. r.d.r
OPPIDO LUCANO - Tra Angelo Cristofaro e Forza Matera finisce 2-0. I bianco verdi alto bradanici ci mettono 50' prima di trovare la rete del vantaggio. I ragazzi di mister Manniello continuano la rincorsa al Pisticci, ora distante solo quattro lunghezze. La gara: un primo tempo a senso unico. L'A. Cristofaro Oppido ha provato in tutti i modi di scardinare la difesa materana ma, i ragazzi di mister Liuzzi, hanno chiuso in modo impeccabile ogni spazio. Già al 10' Vaccaro dalla distanza impegna Di Mola, bravo a deviare in angolo. Due minuti dopo si fa male Farinola e mister Liuzzi è costretto a sostituirlo con Scalbi. Appena dopo il 20' Provenzale scende sulla fascia, mette in mezzo per
Una formazione dell’Oppido e, sotto, i supporter dei biancoverdi
Montenegro che prolunga di testa per Villano che in girata impegna Di Mola. Al 30' Manniello crossa per
Montenegro che di testa colpisce debolmente e Di Mola ringrazia. Passano due minuti, il Forza Matera perde
ingenuamente palla nella trequarti avversaria; Villano parte velocissimo ma la difesa rientra e salva sulla
linea. Il primo tempo continua nel segno dell'Angelo Cristofaro che prova in tutti i modi a centrare la rete del vantaggio senza però riuscirci. Si ritorna in campo e dopo 5' dal fischio d'inizio Santagata batte Di Mola con un bel colpo di testa. I padroni di casa, galvanizzati dal vantaggio attaccano a più riprese e al 12' Montenegro bissa, grazie ad un cross millimetrico di Leone G., e chiude virtualmente il mach. Il Forza Matera si scuote e al 26' un fallo di mano di Santagata, in area, induce il Signor Passannante a concedere il rigore agli ospiti. Dal dischetto Andreotti si fa ipnotizzare da Di Corato e il punteggio non cambia. Il Forza Matera non molla e va vicino al gol prima con Di Pede e poi con Scalbi ma Di Corato dice no e la partita
finisce con i bianco verdi a meno quattro dal Pisticci. Grazie alla vittoria, l'Angelo Cristofaro continua l'inseguimento al Pisticci. La Murese è ora ad un solo punto di distacco e il campionato resta più aperto che mai. Mister Manniello ritrova Astudillo ma per Domenica prossima, contro l'Avigliano, perde Santagata. Il Forza Matera continua a dimostrare di essere una squadra quadrata ma, come spesso è accaduto in questa stagione, gli attaccanti sono poco lucidi sotto porta. Il pronostico della vigilia è stato rispettato. Le formazioni hanno comunque espresso dell'ottimo calcio ed entrambe le dirigenze possono essere soddisfatte della prestazione dei proprio ragazzi. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Sport 45 Succede tutto nel primo tempo: Bosso allo scadere risponde a Regina Lunedì 16 febbraio 2009
Pisticci, punto guadagnato La capolista messa alle corde. Ottimo Ferrandina FERRANDINA PISTICCI
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FERRANDINA: De Vincenzo, Granato, Filippelli, Bosso, Lanciano, Pignataro, Reis Ladeira (25' st Cardoso), Ciardo, Messeri (32' st Lo ponte), Grieco, Gogoni (47' st Ebro). A disp. Radesca, Massari. All. Stigliano PISTICCI: Coretti, De Nittis, Casale (4' st Capobianco), Di Maria, De Biasi, Cirigliano, Farinola (41' st Cozzolino), Gagliardi, Regina, Grieco. A disp. Esposito, Giuliani, Lorenzatti. All. Valente. ARBITRO: Pompilio di Latina (assistenti Esposito e Marchese). RETI: 8' pt Regina, 46' pt Bosso. NOTE: ammoniti: Bosso, Reis Ladera, Farinola, Cirigliano, Capobianco, Cardoso. Espulsi: 39' st Capobianco. ALLA FINE ha prevalso il buon senso e la sportività. Il Ferrandina calcio, seppur con l'amaro in bocca per il niet della Figc a disputare il derby sul neutro di Marconia, è sceso regolarmente in campo. Troppo sentita la sfida con i cugini del Pisticci. Ma a partire subito fortissimo è la capolista. Difesa alta, scambi veloci e bel gioco sembrano mettere in soggezione i padroni di casa.
Capalbo: «non lascio» “Un grande Ferrandina, sono grato ai ragazzi per la grande prova di oggi. Abbiamo fugato con i fatti tutte le ombre e i sospetti di qualche malpensante”. È più motivato di prima il presidente Rocco Capalbo. Di dimissioni non vuole più sentir parlare. E' bastato tornare al calcio giocato per far passare in secondo piano le polemiche infuocate che hanno accompagnato il pre-partita. “Non lascio - dichiara - ho preso un impegno con i ragazzi e con Ferrandina e intendo onorarlo fino in fondo. Ma - aggiunge- ciò non vuol dire che sono pronto a lasciarmi trattar male da alcuno. D'ora in avanti non chiederemo più nulla alla Figc e nemmeno all'Amministrazione, andremo avanti a porte chiuse”. La decisione di scendere regolarmente in campo? “E' maturata poco prima dell'inizio della gara- dice - i ragazzi stavano già tornando a casa. Ma la delusione che ho letto sui loro volti e nei loro occhi mi ha convito a cambiare idea”. Meno loquace il tecnico del Pisticci Valente: “C'è poco dire, il Ferrandina oggi ha perso due punti. Abbiamo pagato l'ingenuità di un organico molto giovane”. mar.aga Il Pisticci (gialloble.com)
La prima occasione per sbloccare il risultato già al 4' con Gagliardi, ma De Vincenzo fa buona guardia. All'8', invece, non fallisce il bersaglio Regina che spedisce in fondo al sacco un assist di Cirigliano. Ma la rete del vantaggio, paradossalmente, spegne l'impeto del Pisticci e carica di ulteriori motivazioni i ragazzi del presidente Capalbo. Che il Ferrandina c'è lo ricorda Messeri al 25', liberandosi bene degli avversari ma concludendo mala-
mente tra le braccia di Coretti. Il Pisticci potrebbe chiudere l'incontro al 30' ancora con Gagliardi e al 35' con Cirigliano che, solo da buona posizione conclude fuori misura. Poi a prendere il largo è il Ferrandina. Al 37' un super Coretti vola nell'angolino lontano a deviare una precisissima punizione di Grieco. Il gol è nell'aria. Al 46' il Ferrandina pareggia. Sull'ennesimo rovesciamento di fronte, Bosso entra da
sinistra e calcia da buona posizione. Coretti interviene, devia, ma non basta, la palla finisce in rete. Nella ripresa i rossoblu gettano il cuore oltre l'ostacolo e, tutt'altro che paghi del pari, cercano con caparbietà il risultato pieno. A provarci al 5' è Messeri che, servito da Gogoni, da posizione ravvicinata, spedisce di un soffio fuori. La fase migliore dei padroni di casa dal 15' al 20'. Il Pisticci è messo letteralmente sotto assedio. Le occasioni mancate si spre-
cano. La prima, al 17' è di Gogoni. Il brasiliano scatta da centrocampo, s'invola tutto solo verso la porta pisticcese, si ferma davanti a Coretti e calcia a colpo sicuro, ma la sfera si infrange sul palo. Al 18' tocca a Messeri spedire di un soffio a lato, a portiere ormai battuto. E, per finire, Coretti riesce a tirar via dall'incrocio una velenosa staffilata di Grieco dalla distanza. A concedere un po' di respiro agli ospiti una breve sospensione decretata dal-
l'arbitro per consentire a Reis Ladeira, colto da un malore per fortuna senza conseguenze, di ricevere le cure necessarie. Il Pisticci tenta il colpo di coda al 33' con Grieco su punizione, ma è il Ferrandina ad andare per ben due volte nuovamente vicino al raddoppio: al 37' con Gogoni, fermato da Di Maria a un passo dalla linea bianca, e al 49' con il neo entrato Lo ponte, neutralizzato in angolo da Coretti. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Doppietta per Salamone, ancora decisivo
Perla e assist per il bomber jonico. Inutile il gol di Forino
Valdiano, rimonta facile L’Irsinese dura un tempo
Decide super Zizzamia
VALDIANO IRSINESE
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RUGGIERO VALDIANO : Serra, Colombo, Discepolo; Di Falco, Pascuzzo (41' st Calandriello), Torre; Di Brizzi (45' st D'Alto), Cava, Sanseviero; Salamone, Zuccarelli. A disp.: Loguercio, Chiacchio, Salvitelli, Romano. All.: F. Masullo IRSINESE : Fiore, Sansone, Piccininno; Girone, Pecoriello, Cristallo; Laurieri (19' st Di Nardo S.), Lorusso (41' st Cannito), Petraglia; Cardano, Chiarappa (13' st Vitariello). A disp.: Cucuglielli, Granieri, Di Nardo N., Gasparro. All.: V. Patella ARBITRO : Perrotta di Venosa (Masi - Granieri) RETI : 45' pt Petraglia (I); 18' st Di Brizzi (RV), 21' e 49' st Salamone (RV) NOTE : Ammoniti Zuccarelli (RV), Cardano (I), Lorusso (I) e Piccininno (I) per gioco pericoloso; Salamone (RV) per proteste. Espulsi: nessuno. Terreno di gioco innevato, clima rigido: nevischio per larga parte dell'incontro. Spettatori: poco meno di un centinaio. Angoli: 10-0. Recuperi: pt 3'; st 4'. MARSICO NUOVO - Senza scampo. Il Ruggiero Valdiano, grazie ad un secondo tempo impagabile, consegue contro l'Irsinese l'undicesima vittoria stagionale. I materani, più accorti nel primo tempo - tant'è che hanno sfruttato l'unica palla-gol della partita
Salamone
per passare in vantaggio sono stati travolti nella ripresa, sia sul piano tecnico che sul fronte atletico. Non è casuale che il Ruggiero Valdiano, anche dopo il 21, abbia retto gli equilibri del gioco. La cronaca: i rosanero, senza Chiacchio e D'Amato, schierano Discepolo a destra e Colombo a sinistra. Masullo affida a Zuccarelli il ruolo di trequartista. Coach Patella rinuncia a Popolizio e Fiorino, ripropone in porta Fiore e schiera in avanti Petraglia e Chiarappa. I valdianesi sfiorano ripetutamente il gol con Sanseviero, che al 10' colpisce a lato, Salamone - pericoloso al 19' su una con-
clusione di prima intenzione ed al 23', quando calcia sopra la traversa un buon pallone - e Torre (36'), la cui esecuzione da circa trenta metri finisce alta. A fine tempo, l'Irsinese passa in vantaggio: infelice disimpegno della retroguardia di casa, tiro dai venti metri di Petraglia, che trova la rete, in parte propiziata da un velenoso rimbalzo del pallone. Nella ripresa, la partita cambia radicalmente aspetto e tema tattico. L'undici di casa sfodera, sull'innevato terreno di Marsico, il gioco cui aveva lungamente abituato i suoi spettatori nel girone d'andata. Due buone occasioni, firmate da Salamone e Cava in apertura, preludono al gol, che giunge al 18': validissima giocata di Sanseviero sulla destra, accorre al centro dell'area Di Brizzi, la cui battuta morbida perfora la rete materana. Tre minuti dopo, i rosanero marcano la rete del 21: conclusione dai venti metri di Cava, respinta corta di Fiore su cui si avventa Salamone, che segna a porta sguarnita. Il Ruggiero Valdiano non allenta mai la pressione, fendendo regolarmente la difesa avversaria. Il 3-1 giunge a tempo scaduto: leggerezza della retroguardia avversaria, scambio Sanseviero-Zuccarelli-Salamone, che sotto porta segna il nono gol in quattro uscite. Carmine Marino sport@luedi.it
L’attaccante del Policoro scatenato col Banzi POLICORO BANZI
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POLICORO: Annunziata, Cirrottola, Panetta, Achillea, Cicchelli, Miraglia, Russo (75' Ripa), Fumarola, Destratis (46' Malucchi), Castoro, Zizzamia. A disp: Maida, Marta, Ciaglia, Pierro, Falcone. All: Labriola. BANZI: Policano, Corrado, Mastrodomenico, Capogrosso (77' Foti), Spineto (65' Di Ciommo), Iovane, Lanzo, Amitrano, Bavaro, Forino, Di Matteo (54' Assante). A disp: Semprevivo, Armenante, Madera. All: Juary. ARBITRO: Manicone di Matera (Chiechi Galli). RETI: 37' Zizzamia (P), 61' Castoro (P), 69' Forino (B). NOTE: Ammoniti: Castoro, Zizzamia (P); Amitrano, Di Matteo, Assante (B). Espulsi, al 47', Cirrottola (P) per fallo, e, all'83', l'allenatore del Banzi, Juary, per proteste.
Zizzamia
POLICORO - Una vittoria per festeggiare il ritorno al “Rocco Perriello”. A farne le spese il Banzi, sconfitto dal Policoro per 2 a 1. Una partita ben gestita dagli jonici che, nonostante l'inferiorità numerica patita per tutto il secondo tempo (dopo l'espulsione, al 47', di Cirrottola), hanno saputo tenere alto il ritmo, concedendo poco o nulla agli avversari. La gara si apre con i padroni di casa in avanti anche se il Banzi, guidato dal nuovo allenatore, l'ex giocatore brasiliano Juary, non resta a guardare e cerca di mettere in difficoltà la difesa biancoceleste. La prima azione di rilievo arriva al 15': traversone di Russo per Destratis, che riesce solo a sfiorare la palla, mandandola fuori. Due minuti dopo e sono ancora i policoresi ad essere avanti con la giocata Russo - Zizzamia, ma il tiro dalla distanza è di poco a lato. L'assedio alla porta del Banzi non si placa e, dopo aver sfiorato la rete grazie ad un passaggio di Cirrottola, al 37' Zizzamia non fallisce: lanciato da Miraglia, l'attaccante jonico è tutto solo sulla fascia sinistra e stupisce con un tiro - cross che si infila direttamente alle spalle di un attonito Policano. Pochi minuti e il Banzi cerca il pareggio con una punizione dal limite di Lanzo, troppo
centrale per sorprendere Annunziata. Il primo tempo si chiude con l'espulsione di Cirrottola, per un dubbio fallo su Amitrano. La seconda frazione di gioco si apre con gli ospiti in avanti, pronti a cercare il pareggio sfruttando la superiorità numerica. Ma il Policoro non ci sta e, al 59', la giocata Zizzamia - Russo finisce di pochissimo fuori. E' il preludio del raddoppio, che arriva due minuti dopo, al 61': Zizzamia parte da metà campo, passa la palla a Castoro che non sbaglia e insacca in rete. Sembra finita ma non è così, il gol ha scosso il Banzi e il tiro di Capogrosso, al 64', impegna Annunziata. Passano cinque minuti e gli ospiti accorciano le distanze con Forino: solitario raggiunge l'area di rigore avversaria e il suo tiro preciso va in gol. L'ultima parte della gara è comunque tutta del Policoro: per pochissimo Miraglia e Castoro non centrano il triplo vantaggio. All'83' la seconda espulsione del match: mister Jaury viene mandato anzitempo negli spogliatoi per proteste. Con la vittoria di ieri, il Policoro conferma la quinta piazza in classifica e si prepara al recupero casalingo di mercoledì prossimo, contro il Picerno. Eleonora Cesareo
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Sport Lotano risponde a Piegari, ma i biancorossi non trovano più la via del gol
Lunedì 16 febbraio 2009
Murese, occasione persa Il Ricigliano obbliga al pari l’undici di Lardo Sul 2-2 l’autogol di Notaro
L’Avigliano la spunta nella tensione finale Tornillo
BALVANO AVIGLIANO
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BALVANO: Villano, Cilibrizzi, Iacullo, P. Turturiello, Simone, Notaro, Palladino Falcone (16' st Pentangelo), D. Turturiello, Piegari (30' st De Leonardis), Grasso. A disp.: Crocetto, M. Bovino, C. Bovino, Moscato, Zarrillo. All.: Turturiello. AVIGLIANO: R. Vaccaro, Coviello, De Mita, Camelia, D. Carlucci, Potenza, Fiorino, Santopietro, Verrastro, Di Pietro, Tornillo. A disp.: Chianese, Carlucci, Magliarella, Colusso, Muzzillo, Grieco, Rub. Vaccaro All.: Filadelfia. ARBITRO: Vuterbo di Lamezia (Guida-Cantiani). RETI: 14' pt D. Turturiello(B), 21'pt Tornillo (A), 12' st Santopietro (A), 35' st Palladino (B), 36' st Notaro (aut.) (B), 41'st Magliarella(A). NOTE: Ammoniti: Palladino(B),
Moscato(B), Fiorino(A). Espulsi: Simone(B), D. Turturiello(B), Iacullo. FINISCE in otto il Balvano, e recrimina sulla conduzione di gara del signor Vuterbo di Lamezia e dei suoi assistenti della sezione di Venosa. I primi due cartellini rossi, destinati a i giocatori di casa Simone e Iacullo, sono arrivati quando il Balvano era sotto per 2-1 grazie alle reti ospiti di Tornillo e Santopietro. Nonostante tutto la squadra di casa ha raggiunto il pari sul 2-2 anche in doppia inferiorità numerica grazie al centro di Palladino. Ma l’autogol di Notaro e il centro di Magliarella sullo scadere, insieme al terzo cartellino rosso destinato a Turturiello hanno spostato l’inerzia della partita nelle mani dell’Avigliano che porta a casa tre punti essenziali. Espulsi per proteste anche il presidente del Balvano e un altro dirigente di casa. sport@luedi.it
MURESE RICIGLIANO
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F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri; Ferracane; Zaccardo; Gerbasio; Lotano; Cella A. (all'82' Guerra); Antohi (al 69' Innocenti); Iacullo G.; Dutra; Antohi; Di Senso; Cardillo; all. Lardo; A disp. Cocina; D'Arca; Nardiello; e Glorioso. RICIGLIANO: Perna; Gaudioso (al 56' Pietrafesa); Falcone; Piegari; Limmatola; Pignata; Tommasiello; Grillo; Bochicchio (al 77' Iannuzzi); Minbuzzi (all'89' Severino); Verrone; all. Dente; a disp. Marcellino; Mutarelli; Serritella; e Clemente. ARBITRO: Rubino di Moliterno (Petruzzelli-Paolillo). RETI: all'11' Piegari; al 39' Lotano. NOTE: Ammoniti: al 18' Falcone per gioco falloso; al 74' Perna per perdita di tempo; al 76' Pietrafesa per gioco falloso; all'83' Lotano per proteste; all'85' Piegari per fallo di mano; e all'86' Zaccardo per fallo di mano. Espulso: al 63' Falcone per somma di ammonizioni. Recuperi: 1' e 3'. Spettatori: circa 300. SU DI UN CAMPO appesantito dalle nevicate degli ultimi giorni ha preso vita il derby tra Murese e Ricigliano. Alla fine nello spogliatoio della Murese c'è l'amaro in bocca per aver buttato al vento una ghiotta occasione per riportarsi vicino alla vetta. La Murese è andata subito sotto con la solita rete da palla inattiva e pian pianino ha preso in mano le redini del gioco. Dopo una prima fase di studio le squadre hanno cominciato a fare sul serio. Al 10' Minbuzzi approfitta di una corta respinta della difesa di casa e si invola verso la porta, supera il portiere in uscita, ma si allarga troppo ed è chiuso in fallo laterale. Al 11' il Ricigliano sblocca il risultato. Punizione da destra e sul secondo palo tutto solo indi-
Capitan Lotano: «Campo impossibile» La delusione finale della Murese è nelle parole del dirigente Zampino Donato: “Abbiamo avuto molte occasioni da rete così come facciamo tutte le domeniche, purtroppo siamo stati penalizzati del campo. Ringraziamo per la collaborazione le due scuole calcio, e stiamo valutando seriamente di far disputare lontano da Muro Lucano le prossime partite. Non è ammissibile giovare su questi terreni di gioco”. Sulla stessa scia il capitano Leonardo Lotano: “Il campo è in sempre in pessime condizioni, è abbandonato a se stesso, e questo non ci permette di giocare, è una beffa tante occasioni e uno sforzo fisico elevato e richiamo di compromettere il campionato”. Il mister ospite Dente ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto per il risultato maturato contro una grandissima squadra. Tengo a sottolineare che alla fine eravamo in dieci, con quattro calciatori juniores di cui tre novanta e un ottantanove. Questo vale a dire che i nostri ragazzi se la possono giocare anche con squadre a livello della Murese. Alla fine potevamo fare nostra l'intera posta palio se solo Severino avesse calciato in porta quando il portiere era fuori dai pali. Sono felice per la gara e questa partita rappresenta il risultato più importante da quando sono a Ricigliano e che ci ripaga di tutto il lavoro svolto in settimana”. c.p. sturbato capitan Piegari di testa manda la palla in rete. La reazione della Murese non si fa attendere. Al 18' cross di Cella un difensore respinge di testa, e Iacullo G. dalla distanza calcia abbondantemente alto. Al 25' brividi per la tifoseria di casa. Cella nel tentativo di rinviare la palla dall'altezza dell'aera piccola, colpisce Bochicchio e la palla sorvola pericolosamente la traversa. Mister Lardo corre ai ripari, e apporta alcuni accorgimenti tattici: spostando Cardillo sulla sinistra e Antohi sulla destra con Zaccardo vicino a Iacullo G. nella zona nevralgica del campo. Da qui in poi la squadra di casa crea e non concretizza un numero elevato di occasioni. Al 29' Dutra serve nel corridoio Di Senso che si porta solo davanti al portiere e con un diagonale manda la palla a fare la barba al palo. Al 33' Cardillo tutto solo entra in area e dal vertice sinistro dell'area piccola calcia di poco al lato. Al 34' Di Senso recupera caparbiamente una palla al limite dell'area, scambia con Dutra, e la palla arriva Cardillo che calcia
sul primo palo e il portiere devia d'istinto fuori. Al 39' arriva il meritato pari. Punizione di Ferracane e capitan Lotano di testa indirizza il pallone in rete nell'angolo basso opposto a quello di battuta. Al 41' combinazione nello stretto con Di Senso che un tocco morbido scavalca due difensori, ma il portiere in uscita bassa anticipa provvidenzialmente Dutra. Nella ripresa la musica non cambia. Al 55' Dutra libera in area Cardillo che perde il tempo della battuta. Al 57' azione di prima dei padroni casa. Di Senso serve nella corsa Ferracane che dal fondo mette di prima al centro e un difensore evita guai maggiori rifugiandosi in angolo. Al 64' Lotano per Antohi che di testa prolunga per Dutra che da due passi con la punta del piede destro manda la palla sull'esterno della rete. La Murese prova ad esercitare maggiore pressione e la fatica si sente nonostante l'uomo in più, e proprio al 90' Gerbasio dal limite con un bolide costringe il portiere alla respinta con i pugni. Carmine Pepe
Non basta un super Porfido e il 3-1 ai materani Doppietta di Mastroberti e Lottino per il successo picernese
Azzurra bella e sciupona L’Atella strappa un punto TRICARICO ATELLA
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ASD AZZURRA TRICARICO: Abrescia N., Morgigno, Scarfone, Grassani D., Chessa, Digirolamo (38'st Basile), Antini, Proggi (9'st Lorusso), Sparapano, Porfido, Bozzi; Tedesco, Palasciano, Maino Farella, Cannito; All. Abrescia S. ATELLA MONTICCHIO: Di Biase, Romaniello M., Catenacci (16'st Colangelo), Caselle, Manfreda, Angelillo, Romaniello N. (1'st Lanotte), Larotonda, Libutti, Strozza, Rinaldi (16'st Gamma); Mascolo, Leccese, Montano, Telesca. ARBITRO: Russo di Bernalda (Labanca Diotisalvi). RETI: pt 31’ Antini (T), 44’ Porfido (T); st 2’ Larotonda G. (A), 14’ Porfido (T), 29’ Larotonda G. (A, rig.), 34’ Libutti (A). NOTE: AMMONITI: Grassani D., Chessa, Di Biase, Romaniello M., Catenacci, Romaniello N., Libutti; RECUPERO: 1'st, 3' st. L'ATELLA ringrazia e torna a casa con un punto, insperato fino alla mezz'ora del secondo tempo; l'Azzurra, ancora una volta bella da vedere ma non cinica, spreca un importante occasione per rilanciarsi verso la zona alta della classifica. Al 7' pt Scarfone lancia Bozzi il quale calcia di prima intenzione ma il suo tiro termina di poco a lato. Al 13' pt Chessa batte un fallo laterale per Sparapano il quale è cinturato in piena area da Caselle ma l'arbitro (e il secondo assistente, decisamente meglio posizionato), lasciano scorrere. Tre minuti dopo, sugli sviluppi di un corner, la palla arriva a Grassani D. che calcia al volo ma sulla traiettoria colpisce Sparapano a pochi passi dalla linea. Al 26' pt ancora Grassani tira da fuori area ma il suo tiro
termina fuori. L'assolo tricaricese si concretizza al 31' pt: Sparapano salta due uomini sulla destra e mette al centro, Proggi tocca verso la rete ma Romaniello M. respinge fuori area da dove Porfido vede e serve Antini che con un pallonetto scavalca Di Biase in uscita. Al 35'pt Porfido, sempre da fuori area, vede terminare fuori di un soffio un forte destra di controbalzo. Al 44' pt l'arbitro concede una punizione dal limite, ma molto spostata verso sinistra, all'Azzurra: Porfido delizia i pochi spettatori presenti con un gran gol a giro sul primo palo. La ripresa vede subito gli ospiti protagonisti: rinvio della difesa, la palla arriva a Larotonda che calcia di prima verso Abrescia, il cui intervento non è dei più reattivi e permette ai gialloblu di accorciare. L'Azzurra riprende a macinare gioco, crea tanto (su tutti un tiro di Sparapano che sfiora il palo a portiere battuto) fino al 14'st: Sparapano si gira in mezzo a due, arriva sul fondo e scarica per l'accorrente Porfido che sigla il 3 a 1. da qui in poi l'Azzurra sparisce, cade una fitta nevicata e l'Atella, senza grandi sforzi pareggia i conti. Al 29' Digirolamo tentenna nel rinvio, Larotonda gli ruba palla, anticipa il rinvio di Scarfone che colpisce il suo piede: rigore che lo stesso Larotonda trasforma spiazzando Abrescia. L'Atella ci crede e al 34'st pareggia i conti: Manfreda batte una punizione dalla trequarti, Larotonda anticipa di testa l'uscita bassa di Abrescia, la palla arriva a Libutti che, in netto fuorigioco, segna a porta vuota. All'Azzurra manca la veemenza di chi vuole vincere la partita a tutti costi, non crea reali pericoli agli ospiti i quali controllano agevolmente e conquistano un importante pareggio esterno. Paolo Paradiso
La Vultur si suicida Due volte in vantaggio, poi raggiunta e superata VULTUR PICERNO
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VULTUR: Martone, Larotonda, Di Tolve, Lettieri, Lamorte (19'st Chimenti), Di Donato, Barbaro, Madonna, Marmora (41'st Lanotte), Salnitro, Lovasto. A disp.: Sicuro, Viggiano, Moscara, D'Urso, Cripezzi. All. Finamore. AZ PICERNO: Perillo, Buonansegna, Bochicchio, Olita, Naturale, Santarsiero, Lottino, Farenga (44'st Salvia), Paterna (32'st Quagliata), Ma- Mastroberti stroberti, Sodo. A disp.: Notargiacomo, Russo, Spera, accortezza poteva sicuramente essere evitata. Infatti i vulAlbano, Pace. All. Di Mase. ARBITRO: Benevento di Po- turini per due volte in vantaggio si sono fatti raggiungere, tenza (Martinese-Fantini) RETI: p.t. al 39' Salnitro (V); sia pure nella prima occasios.t. al 14' Mastroberti (rigore) ne da un rigore concesso agli (P), 21' Barbaro (V), 29' Ma- ospiti con grande generosità. Un passivo che pesa come un stroberti (P), 40' Lottino (P). NOTE: temperatura rigida, macigno per il prosieguo del terreno in discrete condizio- torneo con obiettivo salvezza. ni. Ammoniti: Barbaro (V), Non tutto è perduto, anche se Bochicchio (P), Lettieri (V), sarà ancora più difficile d'ora Olita (P), Chimenti (V), Ma- in avanti. I rioneresi, facendo stroberti (P). Angoli: 5 a 3 per tesoro di questa sconfitta, dola Vultur. Recupero: p.t +1'; vranno già da domenica prossima battersi come dei leoni, s.t. +4' altrimenti sarà difficile risaliRIONERO - Al comunale Co- re la china. In avvìo di gara al rona per la Vultur è finita nel 5' il giovane Di Tolve, buona la peggiore dei modi. Per gli uo- sua prestazione, prova ad immini di mister Finamore, pri- pegnare dalla distanza il porvi degli squalificati Rapolla, tiere ospite con un tiro piuttoDi Perna e Starna, la sconfitta sto centrale. Al 9' i locali hansubita da un Picerno non tra- no reclamato un calcio di riscendentale con un po' più di gore per un evidente atterra-
mento in area di Lovasto da parte di Naturale. Al 21' pericolo per la porta rionerese con Paterna ma alla fine il provvidenziale intervento di Lamorte evita il peggio. Al 23' Naturale salva sulla linea su tiro a porta vuota di Lovasto. Un minuto dopo la bellissima rete di Salnitro che al volo con una mezza girata mette alle spalle di Perillo su cross dalla sinistra di Di Tolve. Al 42' Paterna, tutto solo, manca il gol del pareggio mandando la palla oltre il fondo. Nella ripresa gli ospiti al 14', si portano in parità grazie al magnanimo rigore concesso per un presunto atterramento di Paterna bravo a tuffarsi con esperienza, e messo a segno da Mastroberti. Al 21' Barbaro riporta in vantaggio la Vultur con un preciso colpo di testa su calcio piazzato battuto da Madonna. Al 29' gli ospiti si riportano nuovamente in parità grazie alla rete di Mastroberti su punizione. Insistono gli ospiti che mancano il vantaggio al 32' per il prodigioso intervento di piede di Martone su Lottino, presentatosi solo davanti all'estremo difensore vulturino. Lottino però non sbaglia al 40',quando non ha difficoltà a deviare in rete il rasoterra dalla sinistra di Mastroberti. Al 45' Salnitro dal limite sfiora il palo alla sinistra di Perillo. Michele Rizzo
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Risultati e classifica
22ª giornata Marcatori
A. Scanzano-Lagopesole 4-0 1’ pt (r) Chiruzzi, 35’ e 45’ pt Montemurro, 3’ st Benedetto
Bella-R. Tolve
0-2
Grottole-Varisius
4-0
Miglionico-Latronico
0-0
R. TOLVE
50
22 15 5
2 39 13 11 7
3
1 20 7 11 8
2
1 19 6 26 +6
B. PLEIADE
46
21 14 4
3 35 15 11 7
3
1 18 7 10 7
1
2 17 8 20 +3
VIGGIANO
45
22 13 6
3 32 14 11 9
1
1 20 5 11 4
5
2 12 9 18 +1
A. SCANZANO
42
21 12 6
3 33 8 10 9
1
0 21 0 11 3
5
3 12 8 25 +1
18’ pt (r) Schettino, 6’ st Lambertini, 12’ st Graziano
MIGLIONICO
42
22 12 6
4 33 20 11 5
3
3 16 12 11 7
3
1 17 8 13 -2
Pescopag.-Montalbano Rinv.
R. IRSINA
35
21 10 5
6 36 26 10 6
3
1 21 10 11 4
2
5 15 16 10 -6
R. Irsina-Viggiano
MOLITERNO
34
22 10 4
8 32 24 11 7
2
2 21 11 11 3
2
6 11 13 8 -10
BELLA
34
22 10 4
8 27 22 11 7
1
3 12 6 11 3
3
5 15 16 5 -10
GROTTOLE
30
22 8
6
8 27 26 11 5
2
4 16 14 11 3
4
4 11 12 1 -14
SANTARCANG.
22
22 6
4 12 21 32 11 6
1
4 18 14 11 0
3
8
VARISIUS
22
22 6
4 12 30 43 11 5
2
4 18 12 11 1
2
8 12 31 -13 -22
PESCOPAGANO
21
21 5
6 10 32 33 10 3
5
2 19 12 11 2
1
8 13 21 -1 -20
VITALBA
20
22 5
5 12 30 33 11 3
3
5 17 13 11 2
2
7 13 20 -3 -24
LAGOPESOLE
16
21 4
4 13 14 36 11 3
1
7 10 18 10 1
3
6
4 18 -22 -27
LATRONICO
9
20 1
6 13 9 39 10 0
5
5
8 17 10 1
1
8
1 22 -30 -35
S. MONTALBANO
8
20 2
2 16 8 54 10 0
2
8
2 23 10 2
0
8
6 31 -46 -32
33’ pt Tolve, 4’ st Montesano
6’st Puntillo; 12’ e 27’ st Moramarco, 38’st Di Pede
Moliterno-B. Pleiade
0-3
3-1
17’ e 30’ pt Savino (RI), 44’ st Sanchirico (V), 49’ st Papangelo N. (RI)
Vitalba-Santarcang.
4-0
10’ pt Di Martino, 15’ pt e 35’ st Gerardi, 30’ st Panariello
Prossimo turno
23ª giornata 22/02/09 ore 15.00
B. Pleiade-Grottole Lagopesole-Vitalba Latronico-Varisius Miglionico-Pescopagano R. Tolve-A. Scanzano S. Montalbano-R. Irsina Santarcang.-Moliterno Viggiano-Bella
47
3 18 -11 -22
16 Reti: Campisano (Viggiano) 14 Reti: Lambertini (Borussia P.) 11 reti: Montemurro (A.Scanzano); Savino (R.Irsina) 10 reti: Schettino (1) (Borussia P.) 9 reti: Rusciani (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Sanchirico (1) (Viggiano) 8 reti: Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno) 7 reti: Troiano (Bella); Papangelo N. (1) (R.Irsina); Postiglione (4), Ragone (R.Tolve) 6 reti: Chiruzzi (4) (A.Scanzano); Gerardi, Tolve (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Di Tinco (Miglionico); Lancellotti, Sanchirico (Moliterno); Bitetti (Santarc.) 4 reti: Benedetto, Prezioso F. (A.Scanzano); Moramarco (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Domenichiello, Montelli (1) (Varisius); Di Martino, Mancusi, Tomasillo (Vitalba) 3 reti: Frabetti L., Laviola, Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Campea, Puntillo, Scarnato (Grottole); Cirigliano (Moliterno); Gonnella, Zelante (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Malvasi (S.Montalbano); Armaiuoli, Festa R. (1), Netti (Varisius); Gerardi, Verdecanna (Vitalba)
Uva battuto una volta per tempo: Tolve apre le marcature e Montesano chiude la contesa
Real Tolve da vera capolista La cinicità degli uomini di Camelia piega un buon Bella BELLA REALTOLVE
0 2
BELLA: Uva, Maruggi, Gliubizzi, Tummillo, Parisi M, Ricigliano M, Errichetti, Vitiello, Parisi G (17’ st Ricigliano M), Toriano D, Aliano (17’ st Troiano G). A disp: Masiello, Troiano A, Angrisani M, Angrisani E, Maresca, Angrisani G. All: Del Pino REAL TOLVE: Villa, Palo, Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve (44’ st Rinaldi), Damiano (1’ st Montesano), Ragone, Pietrafesa, Diana (33’ st De Angelis). A disp: Paradiso, Cortese. All: Camelia ARBITRO: Martone di Venosa (Mugnolo e Grilli) RETI: 33’ pt Tolve, 4’ st Montesano NOTE: Ammoniti: Maruggi, Aliano, Ricigliano Marco, Troiano D, Troiano G (B); Palo, Diana (T). BELLA - Un 2-0 non rispondente al reale andamento della gara. Un Bella sconfitto dalla capolista Tolve, mai dimesso, ha cercato il gol sino al novantesimo. La cronaca della partita racconta un mach giocato a viso aperto e con un buon inizio degli uomini di mister Del Pino. Al secondo minuto della prima frazione di gioco, Maruggi di testa costringe Villa ad un intervento e la palla finisce in angolo. Al quindicesimo esce fuori la qualità dei giocatori del Tolve, con Pietrafesa, che prima dialoga con Tolve e poi libera un bolide di poco alto sopra la traversa. Al 23’l'esperto attaccante Tolvese Ragone, impegna Uva, ma il portierone bellese respinge in corner una palla avvelenata. Al 33’si concretizza il gol della compagine ospite. Tolve viene imbeccato da un compagno in mezzo all'area bellese e con tranquillità, di testa, indirizza la sfera nella porta difesa da Uva, in questa occasione non proprio impeccabile. Il
Tolve ieri a segno
Bella non si perde d'animo ed è ancora una incornata di Maruggi, servito da Tummillo, a far sobbalzare i tifosi del Tolve, ma la palla lambisce il palo. Il secondo tempo non poteva cominciare nella maniera
peggiore per capitan Troiano e compagni. Al 49’è Montesano, appena entrato, a raddoppiare con un tiro all'interno dell'aria di rigore del Bella. La seconda rete è stata inficiata da una sospetta posizione di fuorigioco, probabilmente di Diana, che servendo Tolve, ha dato il via all'azione conclusasi con il doppio vantaggio della formazione ospite. Del Pino ha tentato di rimescolare le carte e ha gettato Mauro Ricigliano e Troiano Gregorio nella mischia. Ma ancora il Tolve, approfittando dello sbilanciamento della formazione di casa, a rendersi pericoloso. Ragone, al 52’, da posizione favorevole, impensierisce Uva. La stessa dinamica di azione si innesca al sessantaduesimo e sempre Ragone, in questa oc-
casione più incisivo, che batte a rete con un destro al vetriolo. Uva in questa circostanza si supera. Il Tolve durante il secondo tempo ha gestito il vantaggio, innalzando un muro nella propria metà campo. Il Bella in alcuni frangenti ha forzato i tempi e l'ultima occasione si è consumata con una verticalizzazione di capitan Troiano verso Vitiello, che ha calciato di forza, ma Villa, ben piazzato, ha respinto in corner. Vitiello, con grinta, si è mosso bene in campo e la squadra di casa ha tentato di pareggiare i conti. Dall'altro lato della barricata, l'esperienza di Ragone, le geometrie di Pietrafesa e il piglio delle due ali Tolve e Diana fanno la differenza. Giovanni Petilli sport@luedi.it
Super vittoria degli irsinesi con la doppietta di Savino e il gol di Papangelo
Il Real Irsina bastona il Viggiano REAL IRSINA VIGGIANO
3 1
REAL IRSINA: Lolaico, De Biasi, Addamiano, Potenza, Santangelo, Amoruso (21’ pt Abruzzese) , Cataldo, Masiello (18’ st Chiarappa), Papangelo N, Palo, Savino (29’ st Graziadei). A disp: Carlucci, Cataldi, Rizzi, Papangelo G, Abruzzese. All Rizzi VIGGIANO: Laurita, Casella, Stefani, Marchese, Sabia, Racina (18’ st Marsicovetere), Laneve, Piscopia, Campisano, Sanchirico, Salera (1’ st Cicchetti). A disp: Nigro, Robortella, Gargaro, Siniscalchi, Cauzillo. All. Villani ARBITRO: Caprioli di Venosa (Brancato e La Grotta) RETI: 17’ e 30’ pt Savino, 44’ st Sanchirico, 49’ st Papangelo N. NOTE: espulso per doppia ammonizione Potenza, ammonito Santangelo REAL Irsina super. Prestigiosa vittoria dei materani contro un Viggiano che fino a ieri occupava il secondo posto in graduatoria. Le reti di Savino, al 17’ e al 30’ del
primo tempo e poi quella di Nicola Papangelo nella ripresa, hanno regalato ai materani tre punti importanti che servono per riscattare la sconfitta della scorsa giornata contro la capolista Tolve. Passavano subito in vantaggio i padroni di casa con Savino, bravo ad involarsi sulla sinistra, scartare gli avversari e battere con un gran tiro il portiere Laurita. Al 25’ gli ospiti rispondevano con Sanchirico la cui punizione terminava di poco alta sulla traversa. Cinque minuti dopo, arrivava il raddoppio irsinese ancora con Savino ben servito da Addamiano. Nella seconda frazione, al 10’ Sabia era bravo a servire Piscopia che calciava preciso, Lolaico mandava in angolo. Al 15’ ci provava ancora il Viggiano con Campisano che non era preciso. Due minuti più tardi, il Real Irsina faceva le prove del terzo gol con Papangelo, ma il suo pallonetto si stampava sulla traversa; ad un minuto dal termine del match la gara si riapriva grazie alla rete di Sanchirico, ma Papangelo chiudeva subito i conti con la terza ed ultima rete. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Traversa di Tataranni, rigore sbagliato da Deceglie
Il Miglionico va a sbattere sul muro eretto dal Latronico MIGLIONICO LATRONICO
0 0
MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo, Salluce, Sabatelli, Galeota E, D’Aria (29’ pt Ditinco), Corleto (32’ st Fattore), Deceglie, Tataranni, Scandiffio (14’ st Giampetruzzi). A disposizione: Prisco, Galeota D, Santochirico, Grande. Allenatore Paterino. LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Messuti, Di Gregorio, Grisolia, Forastiere (34’ st Viola), Cavallo, Genovese, Bruno, Lorito. A disposizione: Iacovelli, Labbate, Lotano, Cantisani. Allenatore D’Imperio (squalificato, in panchina Rossi) ARBITRO: Villonio di Venosa (Sapienza e Mekonen). NOTE: giornata fredda, vento gelido e campo allentato dalla neve caduta in mattinata e il giorno precedente. Ammoniti: Salluce del Miglionico; Cavallo, Messuti, Totaro e Viola del Latronico. Il Miglionico costretto a giocare in dieci uomini per circa 6 minuti nella prima parte del primo tempo per l’uscita dal campo di Scandiffio per emorragia dal naso dopo uno scontro di gioco. Deceglie al 3’ st fallisce un calcio di rigore tirando fuori. MATERA - Una traversa, un penalty fallito e Propato negano al Miglionico i tre punti nella sfida contro il Latronico. Forse alla vigilia i ragazzi di Paterino hanno pensato di far un sol boccone dell’ultima della classe ed invece il Latronico è stato semplice, ordinato e concreto, imbrigliando i neri miglionichesi. Così ne è uscito
fuori il pareggio a reti inviolate che fa esultare il Latronico e lascia con l’amaro in bocca. Adesso il distacco dal Real Tolve capolista è di otto punti e nel frattempo lo Scanzano ha affiancato Sabtelli e compagni a quota 42. La cronaca. La gara stenta a decollare e per vedere un’azione pericolosa bisogna attendere il 24’ quando un colpo di testa di Scandiffio lambisce il palo della porta protetta da Propato. Poco dopo l’infortunio a D’Aria che costringe Paterino a ridisegnare la squadra arretrando Galeota, allargando Corleto, spostando dall’attacco alla mediana Deceglie e inserendo in avanti Ditinco. Al 36’ il tiro di Corleto viene ribattuto. Al 43’ l’occassione per il Miglionico di passare in vantaggio: Salluce imbecca Tataranni che prova il pallonetto per superare Propato in uscita, ma la palla colpisce la traversa. Ad inizio ripresa l’episodio che potrebbe cambiare la gara. Dopo due minuti, su segnalazione dell’assistente, Villonio indica il dischetto dopo un tocco di mani in area di un difensore del Latronico. Del tiro se ne incarica Deceglie che però mette al lato. Al 6’ l’occasione per il Latronico è sui piedi di Forastiere che spreca mandando al lato da buona posizione. Al 21’ una pregevole giocata di Ditinco trova l’ottima contrapposizione di Propato. Nel finale il forcing del Miglionico non produce nulla di concreto e il Latronico porta via un punto dal campo di borgo La Martella. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
48
Sport Schettino, Lambertini e Graziano: tris d’autore che vale il secondo posto
Lunedì 16 febbraio 2009
Colpo grosso del Borussia Battuto nettamente a Villa d’Agri il Moliterno MOLITERNO BORUSSIA P
0 3
MOLITERNO: Lanzolla, Abate, Petrocelli (28’ st Albano), La Salvia, Milano (22’ pt Viceconte), Mastrangelo, Fratantuono, Albini, Lancellotti (32’ st Gatta), Sanchirico, Molletta. A disp.: Fittipaldi, Cosentino, Crisci, Tempone. Allenatore: Vignati. BORUSSIA PLEIADE: Pinelli, E. Schiraldi, Buongiorno, Giannini, Santoro, Toscano, Ferrara (34’ pt Margiotta), Graziano (41’ st Corvino), Nettis, Schettino, Lambertini (22’ st Leone). A disp.: Suriano, Gioia, Fontana, S. Schiraldi. Allenatore: Viola. ARBITRO: Asquino di Venosa (Petrone – Salvia). RETI: 18’ pt Schettino (rig.), 6’ st Lambertini, 12’ st Graziano. NOTE: Giornata fredda. Terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: al 15’ st Molletta (M). Ammoniti: Milano, Lancellotti (M). Angoli: 5-0 per il Moliterno. Recupero: pt 2’; st 3’. Spettatori: circa 100. VILLA D’AGRI – Il Borussia Pleiade ringrazia il Moliterno per tre grandi regali bal-
I tecnici di Moliterno e Borussia: Vignati e Viola
zando al secondo posto per la sconfitta del Viggiano ad Irsina. Ora la squadra di Viola può affrontare con ottimismo il recupero di mercoledì a Scanzano. Un rigore causato da Milano in non perfette condizioni fisiche (poi sostituito dopo quattro minuti il vantaggio policorese da un volenteroso Viceconte) per aver franato su Schettino che lui stesso ha trasformato e due grossi infortuni di Lanzolla hanno servito su un piatto d’argento la vittoria ai biancorossi ospiti ben organizzati in difesa e cinici in attacco. Le assenze in difesa dei terzini Cirigliano e Fruguglietti e in
attacco di Aresta si sono fatte sentire. Da elogiare i giovani che ci hanno messo l’anima e il cuore per cercare di porre rimedio a questo risultato, ma i senatori che dovrebbero spronarli dove avevano lasciato la loro esperienza? Questo è l’interrogativo. La partita. Il Moliterno parte forte e al 12’ Molletta rasenta il palo su calcio di punizione. Contrattacco del Borussia Pleiade e dopo sei minuti arriva il vantaggio. Milano alza la gamba sgambettando Schettino ed è calcio di rigore che lo stesso numero dieci policorese trasforma. La squadra di Vignati non si perde d’animo e
cerca il pari. Nel frattempo al 24’ Milano esce dal campo ed entra al suo posto Viceconte. Al 32’ La Salvia calcia a portiere battuto ma Buongiorno salva sulla linea. Al 45’ Molletta conclude verso l’incrocio ma la sfera termina a lato. Nella ripresa il Borussia Pleiade chiude ogni discorso con due gol clamorosi. Al 6’ Schettino crossa, Lanzolla liscia e per Lambertini è un gioco da ragazzi segnare a porta libera. Al 10’ Pinelli blocca la conclusione di Molletta. Al 12’ arriva il tris. Graziano tira diretto in porta e Lanzolla trascina con sé il pallone nella rete. Al 15’ viene espulso Molletta direttamente per aver rivolto frasi irriguardose al direttore di gara. Al 24’ e al 26’ Pinelli si supera prima su una punizione di Sanchirico e poi su un colpo di testa di Lancellotti. Al 37’ Leone interrompe un’azione di Gatta lanciato a rete. Al 45’ Mastrangelo stacca alto di testa su punizione di Albini. Il Moliterno deve riprendersi dalla batosta e ritrovare la propria identità a Sant'Arcangelo. Il Borussia Pleiade adesso è lanciato per l'appassionante sfida al vertice con il Real Tolve. Biagio Bianculli sport@luedi.it
Il Grottole si sbarazza del Varisius con un poker
Ipoteca sulla salvezza GROTTOLE VARISIUS
4 0
GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro, Amodio, Buono (28’ st Alfarano), D’Alessandro, Allegretti, Prisco (32’ st De Giacomo), Paladino, Moramarco, Scarnato, Puntillo (14’ st Di Pede). A disp: Di Brizio, Biscaglia, Acito, Perrino. All: D’Ascanio. VARISIUS: Bellosguardo Mancini, Bongermino, Festa, D’Adamo, Parente, Netti, Debellis (19’ st Galeota), Montelli (38’ st Lozitiello), Bellomo, Armaiuoli (21’st Domenichiello ). A disp: Stella, Olivieri, Matarrese. All: Tucci. ARBITRO: Venutolo di Potenza (La Salvia-Macrì) RETI: 6’ st Puntillo; 12’ e 27’ st Moramarco, 38’ st Di Pede NOTE: Terreno in buone condizioni, partita condizionata dal vento, presenti circa 150 spettatori. Ammoniti: Prisco,
D’Adamo, Parente. Recuperi:1’ e 3’. GROTTOLE - Altra prova di carattere e terza vittoria consecutiva maturata per il Grottole di D’Ascanio che cala il poker contro i diretti concorrenti del Varisius e mette una seria ipoteca sulla salvezza. Ancora una volta la squadra ha mostrato le proprie qualità nel secondo tempo mostrando compattezza, determinazione ed amalgama del collettivo: in tre giornate la squadra ha realizzato undici reti con sette giocatori diversi. Dopo il primo quarto di studio tra le due formazioni il Grottole si vede in attacco con Scarnato ma la difesa ospite è ben piazzata. Passano 5’ e Buono si rende pericoloso ma un difensore avversario salva di mano sulla linea, per il direttore di gara è involontario. Nell’azione successiva Moramarco mette in rete una palla non trattenuta da Bellosguardo ma commette carica sul portiere. Alla mezz’ora il Grottole si spegne ed il Varisius ci prova
A Pescopagano a vincere è la neve PESCOPAGANO MONTALBANO ND PESCOPAGANO: Altera, Perillo, Di Fazio, Tavarone, Califano, Lotano, Capasso, Lanza A., Gonnella, Pelosi, Vicinanza. A disp.: Cristiano, Lanza V., Miele, Loianno, Zelante, Nittoli, Laurenziello. All: Toscano. MONTALBANO: Bellino, Potenza, Sergio, Stucci, Sergi, Gorgoglione, De Francesco, Bisignano, Montervino, Sgargi, Liuzzi. A disp.: Buonfiglio, Duca, De Carne, Cipriano, Galeazzo. Dir: Lardo ARBITRO: Santoro di Potenza (Lattanzio-Amati). PESCOPAGANO- L'abbondante coltre nevosa che ri-
copriva il terreno di gioco del Comunale “Pascone” di Pescopagano non ha permesso la disputa dell'incontro tra la compagine locale del Pescopagano 1926 e il team jonico del Montalbano. La neve, che continuava a cadere copiosamente e lo spesso strato di ghiaccio che ricopriva un'intera fascia del terreno di gioco, non ha lasciato dubbi al direttore di gara Santoro di Potenza e ai suoi due collaboratori Lattanzio e Amati, che dopo aver effettuato il riconoscimento di rito dei componenti in distinta delle due compagini, decretavano il rinvio del match per impraticabilità di campo. Gabriele Lotano sport@luedi.it
dal limite con Bellomo e Armaiuoli senza creare problemi. Nella ripresa il vento favorisce i padroni di casa che, trascinati da un super Scarnato, indirizzano la partita a senso unico. Al 6’ Puntillo calcia una punizione defilata sulla sinistra direttamente sotto l’incrocio dei pali dove Bellosguardo non può arrivare. Al 12’ azione da manuale: dalla destra Scarnato smista per Paladino, palla in corridoio per Puntillo che serve sotto porta Moramarco al suo terzo gol stagionale. Il portiere ospite si supera più volte su Buono e Scarnato ma nulla può quando, al 27’ Moramarco calibra un perfetto pallonetto su verticalizzazione di Paladino. Al 38’ il nuovo entrato di Pede, dopo uno slalom di trenta metri, salta anche il giovane portiere e firma il pesante 4 a 0. Al 90’ Scarnato è ancora attivo e lancia sulla sinistra per Amodio che, però, calcia a fil di palo da ottima posizione. Carlo Amodio sport@luedi.it
Benedetto in giornata di grazia
Super Scanzano con il Lagopesole SCANZANO LAGOPESOLE
4 0
SCANZANO: Di Stefano, De Caro, Palermo, Frabetti L. (80' Corleto) Romano, Chiruzzi, Salerno, Gallitelli, Montemurro (46' Laviola), Frabetti R., Benedetto (62' Puppio). A disp.: Schirone, Parisi, Sabato, Gualano. All. Calone LAGOPESOLE: Sabia D., Coviello (68' Colangelo D.), Pace, Colangelo N. (62' Strammiello), Cloroformio, Lorusso, Verrastro, Valentini, Romaniello (60' Gerardi), Mecca D., Anaclerio. A disp.: Lacapra, Mecca R., Coviello T., Sabia C.. All. Stenta. ARBITRO: Mele di Moliterno (Lasala - Sofia) RETI: Chiruzzi su rigore al 1', Montemurro al 35' e 45', Benedetto al 48' (S) NOTE: Espulsi: Cloroformio (L) al 30', Frabetti R. (S) al 75'. Ammoniti: Mecca D. (L) al 20' e Puppio (S) al 94'. SCANZANO JONICO - Missione compiuta per lo Scanzano che fa sua la partita contro i rivali del Lagopesole, con una certa facilità, dimostrando che i 26 punti di distacco in classifica ci stanno tutti. Difesa impeccabile e attacco super stellare con il duo “delle meraviglie” Montemurro Benedetto, ormai sempre più affiatato, distintosi particolarmente ieri sia in fase realizzativa (3 goals in 2) che in fase di manovra con Benedetto autore dei due assist che hanno mandato in rete proprio Montemurro. Difesa abbottonata con Chiruzzi e De Caro, autori di una prova maiuscola, cosa che ha consentito agli uomini di mister Calone di continuare a detenere il record di imbattibilità interna. Al primo minuto, nonostante il freddo, la gara si riscalda subito, Atterramento in area di Benedetto ad opera di Cloroformio, centrale difensivo del Lagopesole, l'arbitro, senza indugio, fischia il calcio di rigore ammonendo l'autore del fallo (cosa che gli costerà cara, poiché più tardi, a seguito di un altro giallo,
Daniele Montemurro
sarà costretto ad abbandonare la propria squadra in inferiorità numerica). Penalty. Tira Chiruzzi che nonostante l'intuito del portiere, che si tuffa sul lato giusto (la sua sinistra) riesce a far goal. E' uno specialista. Gara dunque in discesa per i padroni di casa, anche se subito dopo, al 5' Montemurro, su assist del solito Benedetto, calcia sul portiere Sabia, fallendo il raddoppio. Così il Lagopesole prende un po' di coraggio e si spinge sulla trequarti avversaria, ma senza pungere mai, fino a quando nel giro di cinque minuti (dal 30' al 35') di fatto “consegna” la gara ai più quotati avversari. Cloroformio viene espulso per un secondo fallo, e dopo poco Montemurro segna davanti alla porta finalizzando un'azione in velocità dello Scanzano, rifinita da Benedetto. Due a zero in 11 contro 10. Goal “fotocopia” al 45'. Prima dei cambi “riposanti” in vista dell'incontro ravvicinato di mercoledì prossimo contro il Borussia Policoro, con Montemurro sotto la doccia a fine primo tempo, Benedetto fa in tempo a trovare la gioia personale al 48' insaccando sulla respinta di un tiro di Laviola, per raggiungere anzitempo anch'egli gli spogliatoi. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
Di Martino apre le marcature, poi la doppietta di Gerardi e Panariello completa l’opera
Il Vitalba piega la Santarcangiolese VITALBA SANTARCANGIOLESE
4 0
VITALBA: Tomasulo, Telesca C., Perriello, Parisi, Colucci Mecca D.A. Di Martino, Mancusi , Gerardi, Beneduce, Panariello. A disp.: Romaniello, Rinaldi, Mecca V., Mecca Ang., Di Bello, Telesca A. All. La Capra SANTARCANGIOLESE: Sanseverino, La Canna, Armentano, Di Taranto, Lo spinoso, Izzo, Aurelio, Casalingo, Doma, Carriero, Bello. A disp.: Colella, D'Agostino, La Vecchia; All. Amendolara ARBITRO: Santoro (Delfino e Rago) RETI: 10’ Di Martino, 15’ e 80’ Gerardi, 75’ Panariello. NOTE: Ammoniti Perriello e Di Taranto. FILIANO - Su un campo al limite della praticabilità il Vitalba vince alla grande lo scontro diretto con la Santarcangiolese. Al primo affondo il Vitalba passa. Siamo al 10', cross al centro di Mancusi, bu-
co della difesa ospite, stop e tiro di Di Martino, scattato sul filo del fuorigioco, che fa secco Sanseverino. Al 15' apertura di Panariello sullo scatenato Di Martino, che salta il suo diretto avversario e mette nell'angolino dove il portiere può solo respingere alla meglio sull'accorrente Gerardi che mette in rete con un tap-in facile facile. A questo punto , Amendolara cambia la marcatura su Di Martino, invertendo la posizione dei terzini e la partita si addormenta. Al 34' è ancora Di Martino ad involarsi su veloce contropiede, e dopo aver dribblato il suo diretto avversario, calcia a lato da favorevolissima occasione. La ripresa parte con qualche timido tentativo degli ospiti, che recriminano, a ragione, su un inesistente fuorigioco di Aurelio, che viene fermato quando si trova a tu per tu con Tomasulo. La partita del S. Arcangelo termina qua. Infatti al 65' è Gerardi a schizzare la palla su una punizione di Beneduce, con attimo riflesso da parte di Sanseverino che mette in angolo. Al 72 è Di Martino, vera-
mente encomiabile la sua partita, con un tiro dal limite che si stampa sulla traversa. Al 75' è Panariello a suggellare il risultato con un eurogol dal limite dell'area, che si infila sotto l'incrocio dell'incolpevole portiere ospite. All'80' Gerardi, serve il poker, ottimamente lanciato nello spazio da Colucci, che si presenta a tu per tu con l'estremo difensore ospite e lo trafigge con un tiro piazzato alla sua sinistra. Senza essere ripetitivi, a nostro parere la partita, giocata su un campo al limite, è stata ben interpretata dai ragazzi di mister la Capra, mentre troppe sono le assenze per la S. Arcangiolese, per poter esprimere un giudizio compiuto. Migliori in campo: per il Vitalba oltre a Di Martino, da citare le geometrie di Panariello, dall'alto della sua esperienza, ha subito interpretato la gara su quel campo, e la vena realizzativi di Gerardi Massimo, che quando serve è sempre presente. Gianmarco Grieco sport@luedi.it
Sport
Lunedì 16 febbraio 2009
Risultati e classifica Abriola-Ruvo
21ª giornata
0-2
Futura Pz-S. Cataldo
Rinv.
P. 3 Fontane-S. Chirico N. 0-0 Pantano-Albatros
4-4
PIETRAGALLA
50
20 15 5
0 46 8 10 9
1
0 29 5 10 6
4
0 17 3 38 +10
BLN PIGNOLA
49
21 15 4
2 39 18 10 9
1
0 22 7 11 6
3
2 17 11 21 +8
P. 3 FONTANE
40
21 12 4
5 34 24 11 6
2
3 15 10 10 6
2
2 19 14 10 -5
Pietragalla-Montemil.
Rinv.
SAVOIA
38
21 11 5
5 31 24 11 9
2
0 22 6 10 2
3
5
Possidente-Barrata
Rinv.
S. CHIRICO N.
36
21 10 6
5 38 21 10 6
2
2 18 6 11 4
4
3 20 15 17 -5
S. Angelo-Fst Rionero
Rinv.
RUVO
33
21 10 3
8 36 26 10 5
3
2 20 11 11 5
0
6 16 15 10 -6
ALBATROS
32
21 9
5
7 47 41 10 7
1
2 34 20 11 2
4
5 13 21 6
FST RIONERO
29
20 7
8
5 33 23 10 4
5
1 16 6 10 3
3
4 17 17 10 -11
R. MONTEMILONE
24
20 6
6
8 21 25 10 6
2
2 11 7 10 0
4
6 10 18 -4 -16
POSSIDENTE
24
20 6
6
8 29 36 11 3
3
4 15 18 10 3
3
4 14 18 -7 -18
ABRIOLA
22
21 6
4 11 27 41 11 5
3
3 16 13 10 1
1
8 11 28 -14 -21
PANTANO
21
21 5
6 10 36 44 13 4
4
3 27 21 10 1
2
7
9 23 -8 -26
S. ANGELO
21
20 6
3 11 23 37 10 5
1
4 17 19 10 1
2
7
6 18 -14 -19
S. CATALDO
13
20 3
4 13 14 43 10 2
3
5
9 19 10 1
1
8
5 24 -29 -27
FUTURA PZ
12
20 3
3 14 21 36 10 2
2
6 12 17 10 1
1
8
9 19 -15 -28
BARRATA
10
20 2
4 14 17 41 10 2
3
5
1
9 10 28 -24 -30
Savoia-Bln Pignola
Prossimo turno
49
0-0
22ª giornata 22/02/09 ore 15.00
Albatros-Futura Pz Barrata-Pantano Bln Pignola-Pietragalla Fst Rionero-P. 3 Fontane R. Montemilone-S. Angelo Ruvo-Possidente S. Cataldo-Savoia S. Chirico N.-Abriola
7 13 10 0
9 18 7
-5
-9
A Rinviata la gara
La neve blocca il Possidente
Risultati e classifica
POSSIDENTE BARRATA N.D. NON SI SONO create le condizioni atmosferiche giuste per mettere in campo le due formazioni di prima categoria. Il terreno totalmente innevato ha fatto si che l'arbitro decretasse il rinvio della gara molto attesa da parte della compagine del presidente Mecca, era l'occasione giusta per il possidente di poter incamerare altri 3 punti pesanti per la salvezza. Per il barrata invece la situazione rimane molto precaria e mister Telesca dovrà approfittare della sosta per allenare al meglio i suoi ragazzi, stessa sorte tocca anche a mister Corbo che ha a disposizione un organico molto valido per centrare il prima possibile la salvezza che l'obbiettivo minimo, negli ultimi tre giorni la formazione aviglianese non si è potuta allenare a causa del congelamento delle tubature dell'impianto sportivo. Adesso bisognerà attendere la data del recupero, che sarà fissata dalla Figc lucana, per rivedere in campo Possidente e Barrata. f.v.
21ª giornata A. Tursi-Satriano
3-2
Bernalda-Roccanova
0-0
I.Burgentia-Sirinomerc.
1-2
S. LAGONEGRO
50
20 15 5
0 52 12 9
9
0
0 23 4 11 6
5
0 29 8 40 +12
ROTONDELLA
45
20 13 6
1 42 15 10 8
2
0 30 10 10 5
4
1 12 5 27 +5
MONTESCAGL.
42
20 13 3
4 54 21 10 8
1
1 34 5 10 5
2
3 20 16 33 +2
A. TURSI
38
20 11 5
4 31 19 10 7
2
1 20 8 10 4
3
3 11 11 12 -2
Paternicum-Pomarico
1-2
I.F.VALSINNI
35
21 10 5
6 32 31 10 5
3
2 13 13 11 5
2
4 19 18 1
Rotondella-I.F.Valsinni
4-0
ROCCANOVA
31
21 8
7
6 44 23 10 5
3
2 33 10 11 3
4
4 11 13 21 -10
POMARICO
30
20 9
3
8 28 27 10 6
2
2 18 7 10 3
1
6 10 20 1
SATRIANO
28
20 7
7
6 28 20 10 5
4
1 20 8 10 2
3
5
V. D`AGRI
26
20 7
5
8 29 27 10 4
1
5 18 14 10 3
4
3 11 13 2 -14
PATERNICUM
24
20 6
6
8 21 27 11 3
6
2 14 10 9
3
0
6
7 17 -6 -18
SALANDRA
23
20 6
6
8 23 29 10 4
4
2 16 9 10 2
2
6
7 20 -6 -16
-6
L.Rigamonti-S.Lagonegro 0-6
Salandra-Montescagl.
Rinv.
Tramutolese-V. d`Agri
1-3
-2
8 12 8 -12
BERNALDA
21
20 5
6
9 28 32 10 4
4
2 16 8 10 1
2
7 12 24 -4 -19
SIRINOMERCURE
21
21 5
6 10 34 55 10 3
3
4 19 22 11 2
3
6 15 33 -21 -20
I. BURGENTIA
20
21 5
6 10 19 37 11 5
3
3 13 13 10 0
3
7
6 24 -18 -17
TRAMUTOLESE
9
21 2
3 16 18 49 11 2
2
7 11 21 10 0
1
9
7 28 -31 -34
L. RIGAMONTI
4
21 1
1 19 11 70 11 1
0 10 7 27 10 0
1
9
4 43 -59 -39
Prossimo turno
22ª giornata 22/02/09 ore 15.00
I.F.Valsinni-A. Tursi Montescaglioso-Bernalda Pomarico-Tramutolese Roccanova-Rotondella S. Lagonegro-I. Burgentia Satriano-Paternicum Sirinomercure-Salandra V. d`Agri-L. Rigamonti
A Semaforo rosso per l’Abriola di mister Ramaglia costretta ad arrendersi ai ragazzi di Scola
La doppietta di Gorga lancia il Ruvo Venosa ABRIOLA RUVO VENOSA
0 2
ABRIOLA: Calzaretta, Bochicchio, D'Elia, Larocca M., Palmieri, Maraglino (29' st Calcagno), Larocca V., Sarli D., Lorenzino, Romano, De Stefano P. A disp.: Fellone V., Ramaglia, Fellone A. All.: Ramaglia. RUVO VENOSA: Rosa, Pellegrino, Fiorisi, Di Matteo, Russo, Raspatelli, Scoca (47' st Dell'Arso), Maglie, Latorraca, Gorga, Piscopo (39' st Martello). A disp.: nessuno. All.: Scola. ARBITRO: Colangelo di Potenza. RETI: 35' st, 48' st Gorga. NOTE: giornata nevosa. Campo pesante. Ammoniti: De Stefano P., D'Elia, Larocca M. (A). Spettatori: 10 circa. Angoli: 5-4 per il Ruvo Venosa. Recupero: 0' pt, 4' st. ABRIOLA - Dopo l'oblio, il calcio venosino è intenzionato a calcare
nuovamente i massimi palcoscenici calcistici lucani. E questo potrà avvenire soltanto con “il sostegno dell'amministrazione comunale”. E' quanto ha dichiarato il direttore sportivo ed allenatore del Venosa, Scola, al termine del match vinto sotto la neve di Abriola. Dopo aver acquisito il titolo del Ruvo (nella scorsa estate), il nuovo sodalizio gialloverde punta dritto al ripescaggio ed alla promozione nel torneo regionale cadetto. Già dalla prossima stagione, inoltre, la squadra si chiamerà molto probabilmente Flacco Venosa. Tornando al confronto contro l'Abriola di mister Ramaglia, la compagine venosina ha legittimato il successo con una condotta di ripresa quasi perfetta. Eppure, la squadra di casa aveva retto nei primi quarantacinque minuti di gioco, rispondendo colpo su colpo al team ospite. Nella ripresa, i biancazzurri abriolani hanno eretto delle ottime barricate fino al trentacinquesimo, minuto
in cui capitan Gorga ha sbloccato la contesa. Nell'Abriola ha pesato sicuramente l'assenza di Giovanni Petraglia, autore di sedici reti finora e trasferitosi in Spagna, per motivi personali, fino al termine della stagione agonistica. Questo il film del confronto. Al 7' Latorraca entra in area e fa correre un brivido a Calzaretta, autore di un intervento strepitoso che mantiene inchiodato il risultato. Il Venosa ci prova anche al 10' con Russo, abile dalla sinistra a calibrare un cross teso e preciso all'indirizzo di Di Matteo, che però conclude debolmente tra le braccia dell'estremo difensore potentino. L'Abriola reagisce immediatamente con una botta dal limite di Lorenzino, sulla quale si salva in angolo Rosa. Dal successivo tiro dalla bandierina, lo stesso Lorenzino si fa bloccare la sfera dal numero 1 venosino. Al 17' è Piscopo a concludere a fil di palo. Un minuto più tardi Maraglino sfiora il vantaggio locale con un bel diago-
nale che termina sul fondo (18'). La gara è equilibrata fino allo scadere della prima frazione di gioco. Nella ripresa il Venosa assedia la trequarti di casa. Al 7' Maglie conclude malamente un'ottima occasione. L'Abriola non si scompone e la diga difensiva regge all'urto degli avanti ospiti. Al 35' la svolta: Gorga pennella in rete un calcio piazzato dal limite. Proteste nell'occasione del vantaggio del Venosa da parte della formazione guidata da mister Ramaglia, per la concessione della punizione. L'Abriola non riesce ad imbastire nessuna trama pericolosa e, così, Gorga si ripete in pieno recupero con un tap-in sotto porta (48'). La doppietta del capitano venosino permette alla sua squadra di avvicinarsi alle prime posizioni della classifica; mentre l'Abriola è con un piede e mezzo in Prima Categoria (la salvezza è vicina). Donato Pavese sport@luedi.it
50
Sport B Un Tursi in nove vince contro il Satriano
B Decidono Nasca e Caroscia
La rete di Valinoti regala il successo
Il Pomarico ha espugnato il campo di Paterno
Lunedì 16 febbraio 2009
TURSI SATRIANO
3 2
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Marra G, Viceconte, Tortorelli, Fittipaldi dal 33' del st Policarpo), Digno, Modarelli (dal 1' st De Marco), Iacovino, Valinoti, Trupo, Marra N. A disp: Vita, Corona, De Riso. SATRIANO: Positino, Zaccagnino (dal 20' del st Pascale G.), Salvia, Zanda, Saganetti, Pascale S. (dal 38' Pascale V.), Fringuello, Addobbato, Farabella, Spera, Inglese. A disp: Pascale A., Carcassa, Pascale V.,Pascale G., Palermo. ARBITRO: Cappiello di Matera. RETI: autorete di Marra N. al 45' del pt; Fittipaldi al 2' del st; Valinoti al 7' e al 28' del st; Inglese al 22' del st. NOTE: Angoli: Tursi 3 e Satriano 2. Recuperi: 4' nel st. Al 30' del st espulso Marra N., e al 46' del st Policarpo. Giornata freddissima e campo in buone condizioni. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha vinto in casa contro il Satriano. E' stata una vittoria che costa cara alla squadra del presidente Virgallita. Due espulsioni nel secondo tempo li hanno la-
La formazione dell’Aurora “Nicola Russo” Tursi scesa in campo ieri contro il Satriano e che ha portato a casa l’intera posta
sciati in nove. Fortuna che era in vantaggio e così, gli ultimi minuti di gioco, sono stati spesi a difendere il risultato, tenendo con il fiato sospeso dirigenti e tifosi. Il primo tempo è stato giocato, sostanzialmente in equilibrio, ma con una maggiore propensione offensiva della squadra ospite. Il gol tirato da Inglese e deviato da Marra, ha spiazzato il portiere Pecora e gelato tutti. Nella ripresa è stata pronta la reazione dei padroni di casa. Su un calcio d'angolo Fittipaldi raccoglieva palla ed insaccava da distanza ravvicinata.
Poco dopo Valinoti, dribblava due avversari e segnava un grande gol portando il sorriso nella panchina tursitana. E' stata una partita spigolosa, con molti giocatori ammoniti. Nella seconda metà del secondo tempo, la partita si è incattivita ulteriormente e l'arbitro ha dovuto espellere due giocatori di casa. Il gol del pareggio era arrivato dopo che una respinta corta della difesa tursitana, aveva permesso all'attaccante ospite di tirare da fuori area un pallone molto, ma molto angolato, dove niente ha potuto fare l'estre-
mo difensore Pecora. Ci ha pensato Valinoti a segnare il terzo gol della vittoria, raccogliendo una palla, dopo un calcio di punizione tirato da Digno. Nell'ultimo quarto d'ora di gioco recupero compreso, è stato un assedio da parte della squadra ospite, specialmente quando il Tursi è rimasto in nove. Nella partita di recupero di mercoledì prossimo, si dovrà fare a meno di due giocatori, accorciando di molto la già corta panchina dell'Aurora Tursi. Salvatore Martire sport@luedi.it
B La Rigamonti travolta dai sei gol del Lagonegro
La capolista non perdona RIGAMONTI S.LAGONEGRO
0 6
RIGAMONTI: Rega, Martulli, Grassani, Cifarelli, Onofrio, Masciandaro, Armaioli (21' Di Matteo), Festa (53' Traetta), Nicoletti L. (46' Nuzzolese), Bongermino, Ricciardi. A disp.: Morelli, Montemurro. Dirig. Nicoletti Rocco S. LAGONEGRO: Armando, Barreca (34' Consoli), D'Agostino, Rocco P., Falabella, Ciuffo (50' Mangariello), Carlomagno, Mastroianni (49' Ferrari), Lardo, Pugliese la Corte. A Disp.: Vigorito, Picarella, Orlando, Conte. All. Oliva ARBITRO: Vicino di Moliterno RETI: 5' D'Agostino, 14', 16', 47' Lardo, 26' (rig.) e 45' Mastroianni. NOTE: Espulso al 26' Ricciardi. Ammoniti: Barreca, Martulli. MATERA - Sconfitta con punteggio tennistico per la Rigamonti. Un 6 a 0 che ci sta tutto contro una signora
squadra che non a caso si trova prima in classifica. Non era questa la gara che Onofrio e compagni potevano pretendere qualcosa, poi in appena 16'minuti si sono trovati sotto di tre gol con la gara da considerare già chiusa. La prima rete arriva su una lunga azione, dove Rega rinvia male su un avversario che tira e respinge, la palla va a Mastroianni che da vicino tira a colpo sicuro e Rega miracolosamente devia in angolo. Battuto l'angolo la palla finisce a D'Agostino che tutto solo insacca. Non passano che 9 minuti, con un tiro di esterno Lardo coglie Rega fuori dai pali insaccando la seconda segnatura. Il pallino è in mano agli ospiti che al 16' ancora in avanti un tiro deviato dal portiere finisce sui piedi di Lardo che facilmente manda in rete. Al 20' la Rigamonti si fa vedere con Bongermino che tira ma centralmente. Siamo al 25' e in contropiede viene atterrato in area Pugliese la Corte da Ricciardi, espulsione e rigore trasformato da Mastroianni. In inferiorità subiscono
al 45'su un errore della difesa il quinto gol marcato da Mastroianni. Alla ripresa del secondo tempo passano due minuti e Lardo mette a segno la sua tripletta, e la sesta rete del Lagonegro e gara ormai terminata. La restante parte di gara vede correttamente e intelligentemente la formazione del giovane presidente Mimmo Fortunato amministrare il vantaggio senza infierire, visto il vantaggio numerico dei giocatori e del punteggio. Una saggia decisione, vedendo che la sua squadra era molto più forte, sia sul piano fisico che tatticamente e tecnicamente, non a caso hanno dimostrato di meritarsi il primo posto in classifica che sicuramente porteranno fino alla fine del campionato, ricevendo i complimenti. Da segnalare l'unica occasione della ripresa capitata a Nuzzolese che a colpo sicuro tira in porta ma sulla linea un difensore respinge negando il gol della bandiera. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
PATERNICUM POMARICO
1 2
S.C. PATERNICUM: Pisano, Barbella (70' Cimetti), Bove (39' Coviello) (46' Laino), Mazzei, Riso, Giordano, Blasi, Petrone, Votta, Rita, Innella. A disp.: Fortunato. All.: Caso. F.C. POMARICO: Liccese, Lupo, Ciracì, Di Lucca, Carioscia, Montano, Laterza, Lofrumento, D'Adamo, Nasca, Rivecca (86' Musillo). A disp.: Difigola, Schiavone. All.: Difigola. ARBITRO: Amendolara di Moliterno. RETI: 13' Nasca (Po), 31' Riso (Pa) (rig.), 46' Carioscia (Po) (rig.). NOTE: Ammoniti: Pisano, Mazzei, Giordano, Votta , Laino(Pa); Ciracì, Di Lucca, D'Adamo, Nasca (Po). Espulsi: nessuno. Calci d'angolo: 5-5. Recupero: pt 1', st 3'. PATERNO - Periodo nero per il Paternicum che cede per la seconda volta in questo campionato tra le mura amiche. La compagine valdagrina, per l'ennesima volta in versione rimaneggiata, non approfitta del doppio turno casalingo e non riesce ad allungare in classifica. I ragazzi di mister Caso sembrano aver smarrito la brillantezza e lo smalto dei tempi migliori e sembrano non avere, al momento, la sufficiente dose di energie psico-fisiche per uscire da questa minicrisi di risultati. Mister Caso è costretto a fare di necessità virtù e schiera il difensore centrale Giordano nell'insolita posizione di punta centrale, privando di fatto il pacchetto arretrato dell'apporto dell'esperto difensore. Accese recriminazioni, francamente giustificate, da parte dei padroni di casa per la direzione di gara del signor Amendolara che ha sbagliato praticamente quasi tutte le decisioni più importanti del match. La prima frazione è stata quasi tutta di marca rossoblù. Al minuto 9 bella penetrazione di Mazzei, palla per Giordano che conclude fuori con un destro potente. Passa 1' e si fa vedere anche Petrone con una conclusione dal limite controllata in due tempi dal portiere ospite. Al 12' azione sfortunata per l'undici di casa che mantengono un conto aperto con i legni: cross sballato di Giordano dall'out sinistro, palla che
Tonino Nasca del Pomarico
colpisce la traversa e torna in campo dove Votta di testa centra nuovamente la traversa. Oltre il danno la beffa: sul capovolgimento di fronte, Rivecca, in sospetta posizione di fuorigioco, va sul fondo e crossa per Nasca che di testa non fallisce l'appuntamento (13'). Al 23' Votta si fa respingere la conclusione ravvicinata da Liccese. Passano 5' ed i padroni di casa sono ancora sfortunati quando Blasi, ben servito da Rita si vede respingere la conclusione sulla linea di porta. Il monologo rossoblu prosegue ed al minuto 31 un contatto tra Di Lucca e Votta induce l'arbitro a concedere la massima punizione ai padroni di casa. Penalty realizzato alla perfezione da capitan Riso. Allo scadere gli ospiti si rendono pericolosi con il pungente Montano. La ripresa è inaugurata dal rigore che tardivamente il direttore di casa accorda al Pomarico. Massima punizione tramutata in gol dall'impeccabile esecuzione di Carioscia. Il Paternicum ferito nel morale e nell'orgoglio si innervosisce e si disunisce prestando il fianco alle ripartenze ospiti ben orchestrate dal tandem d'attacco D'AdamoNasca la cui intesa produce palle gol a ripetizione. Nasca al 61' ed al 70', Rivecca al 79', il ficcante Montano all'89', sciupano ghiotte occasioni che certificano la supremazia della squadra ospite nella ripresa. Due conclusioni leggermente imprecise di Petrone, nel finale, portano il Paternicum a sfiorare un pareggio che sarebbe stato di oro. Nuario Fortunato sport@luedi.it
B Con le reti di Forastieri e Olivieri i ragazzi allenati da De Francesco imbrigliano l’Invicta Burgentia
Il Sirino Mercure effettua il sorpasso in classifica I. BURGENTIA SIRINO MERCURE
1 2
INVICTA BURGENTIA: Di Mare F., Salviulo, Di Bari, Loisi G., Di Mare R., Avino, Colombo, Grano (23' pt Oliveto M.), Di Mare C., Memoli W., Memoli C. (1' st Miglionico). All. Memoli G. SIRINO MERCURE: Di Lascio A., Viceconte, Aldinio, Rossino G., Ielpo. Forastieri, Cozzi, Rossino A, Olivieri, Di Lascio G., D'imperio (25' st Chiarelli). All. De Francesco G. ARBITRO: Cauzillo di Potenza RETI: 31' pt Forastieri, 15' st Di Mare C. (IB), 41' st Olivieri BRIENZA - Gelo e neve al comu-
nale burgentino. Il freddo vince su una partita importante, invade uno scontro dal sapore amaro per i burgentini che si vedono scavalcati anche in classifica dal Sirino Mercure; la penultima della classe insieme alla retrocessione è ancora lontana ma in casa burgentina qualche tormento deve per forza di cose farsi prepotente. Come detto in campo si respira neve che dopo pochi minuti dal fischio di inizio invade come candida polvere di nuvola tutta l'aria creando intorno ai giocatori una surreale barriera trasparente che rende tutto più bello, come in un sogno di Bellezza. A svegliare dall'idilliaco miraggio “baudelairiano” è all'11' Loisi G. che sibila il palo con un gran tiro
da fuori. Al 22' ancora Invicta, Memoli W. si fa spazio e mette in mezzo per Di Mare C., il portiere riesce a toccare la palla anticipando il giocatore burgentino, ma dalla fascia arriva Colombo che mette di nuovo al centro per Loisi G. che sbaglia di nuovo indirizzando il pallone fuori. I burgentini mantengono il possesso del pallone anche se forse manca la lucidità e un po' di corsa, al 31' però, dopo una serie di errori difensivi, Forastieri riesce a sbrogliare e mettere la palla dietro le spalle di Di Mare F. per l'uno a zero. Al 34' arriva la risposta dei burgentini, Colombo riceve palla sulla destra, si coordina quasi danzando tra i fiocchi di neve, tira splendidamente ma il pallone sibila il
palo e va fuori. Il secondo tempo è l'arrembaggio burgentino, all'8' Oliveto di testa mette poco al lato su calcio d'angolo. Al 15' Di mare C. prende palla in ottima posizione, si avvicina alla porta e fa partire un tiro-pallonetto che il portiere riesce a toccare ma non a fermare e la palla si insacca inesorabile. Al 22', Di Mare C. mette di testa un ottimo pallone in area ma nessuno riesce a toccare. Al 28' Memoli W. entra in area ma non riesce a controlla il pallone e a concretizzare. Al 41' la sorpresa ospite, Olivieri vola di testa e mette in rete. Una brutta sconfitta per i padroni di casa che sicuramente avrebbero meritato almeno il pareggio, una giustificazione che non vale molto, la squadra
Avino con il trofeo del Burgentia
di mister Memoli G. aveva abituato ad altri palati, prima di un calo forse fisico, forse psicologico l'Invicta Burgentia aveva fatto sperare i tifosi in posizioni da promozione. Tutto cambia ed ora la squadra dovrà affrontare a testa alta la sfida della salvezza. f.a.
Sport
51
Lunedì 16 febbraio 2009
18ª giornata
Risultati e classifica Casteldoria-A.Genzano Rinv. Foggiano-S.Fele
2-0
Ginestracandida-Scalera 3-2 Palazzo-G.R. Bella
Rinv.
Rapolla-S. Nicola
2-2
Ruoti-S. Giovanni
Rinv.
S. Melfi-Castelgrande
Prossimo turno
0-2
19ª giornata 22/02/09 ore 15.00
A. Genzano-Ginestracandida F. Scalera-Palazzo Foggiano-Casteldoria Garnet R. Bella-Rapolla S. Giovanni-S. Melfi S. Nicola-Ruoti S.Fele-Castelgrande
CASTELGRANDE
47
18 15 2
1 54 21 9
7
1
1 33 13 9
8
1
0 21 8 33 +11
GINESTRACAND.
39
18 11 6
1 47 21 9
5
4
0 25 10 9
6
2
1 22 11 26 +3
FOGGIANO
34
18 10 4
4 33 17 9
7
1
1 22 7
9
3
3
3 11 10 16 -2
PALAZZO
31
17 9
4
4 30 20 8
5
2
1 14 7
9
4
2
3 16 13 10 -2
S. GIOVANNI
28
17 9
1
7 36 28 9
6
0
3 26 12 8
3
1
4 10 16 8
GARNET R. BELLA
24
17 7
3
7 25 27 9
5
2
2 16 12 8
2
1
5
9 15 -2 -11
A. GENZANO
23
17 7
2
8 26 25 9
6
0
3 19 12 8
1
2
5
7 13 1 -12
F. SCALERA
22
18 5
7
6 23 20 9
5
2
2 15 8
9
0
5
4
8 12 3 -14
S. NICOLA
19
18 5
4
9 26 32 9
2
3
4 14 13 9
3
1
5 12 19 -6 -17
RUOTI
19
17 6
1 10 22 28 8
4
0
4 12 9
9
2
1
6 10 19 -6 -14
S.FELE
19
18 5
4
9 24 41 9
3
3
3 15 12 9
2
1
6
9 29 -17 -17
S. MELFI
16
18 4
4 10 17 44 9
3
2
4 11 19 9
1
2
6
6 25 -27 -20
RAPOLLA
13
18 2
7
9 18 35 9
2
4
3 11 12 9
0
3
6
7 23 -17 -23
9
17 2
3 12 18 40 8
2
2
4
0
1
8
9 29 -22 -24
CASTELDORIA
Doppio Melchionda
Il Numus fa sua l’intera posta NEMUS S.M.D’AGRI
18ª giornata
Risultati e classifica
Accettura-Grassano
3 1
NEMUS: Manfredelli, Alagia, Cantisani, Ielpo Giovanni, Ielpo Gabriele, Pesce V, Di Lascio, Ielpo Piero, Ielpo Pietro, Ferrai, Melchionda. A disp. Ferraiuoli, Pesce A, Filardi, Imperio, Cresci. All. Pesce V. S. M. D'AGRI: Leon, Lagrutta G, Iacovino, Bentivenga, Cascini, Carlomagno, Gatta, Lagrutta N, Robortella V, Robortella G, Cicala. A disp. Lagrutta G, Bianculli V, Bianculli F. All. Lammoglia. ARBITRO: Mastropietro. RETI: 48' Robortella G; 80', 85', 95' Melchionda NEMOLI - Il Nemus supera il San Martino D'Agri grazie ad una tripletta di Melchionda La gara, però, non è stata affatto facile. Il primo tempo si chiude con in padroni di casa sotto di un gol. Le occasioni ci sono da entrambe le parti, ma sono gli ospiti, in pieno recupero, a concretizzare. Incursione sulla fascia sinistra di Iacovino che una volta in area mette al centro. L'attaccante Robortella G raccoglie e comodamente mette in rete. Nella ripresa il Nemus porta l'assedio alla porta difesa da Leon e gli ospiti si fanno vedere solo su qualche contropiede. La partita si riapre nel finale: protagonista l'attaccante Melchionda che a 10' minuti dal fischio finale si procura il rigore del pareggio. Dal dischetto Melchionda non sbaglia e spiazza Leon con un rasoterra all'angolino sinistro. Dopo 5 minuti Filardi raccoglie un lancio degli avversari e serve Melchionda che lascia sul posto i difensori e solo davanti al portiere deposita in rete per il vantaggio. Il terzo sigillo arriva in pieno recupero. Melchionda riceve palla dalla tre quarti, aggira il diretto avversario, entra in area e piazza la palla all'incrocio dei pali. Francesco Zaccara sport@luedi.it
9 11 9
-7
CANCELLARA
45
18 14 3
1 49 10 9
8
1
0 34 3
9
6
2
1 15 7 39 +9
METANAUTO
42
17 13 3
1 46 13 9
9
0
0 30 6
8
4
3
1 16 7 33 +7
TRICARICO
31
18 9
4
5 26 19 9
5
3
1 17 6
9
4
1
4
9 13 7
-5
P. S. CECILIA
31
17 9
4
4 23 17 8
6
2
0 16 7
9
3
2
4
7 10 6
-2
A. BALVANO
26
18 6
8
4 29 27 9
4
3
2 16 9
9
2
5
2 13 18 2 -10
ACCETTURA G.C.
25
16 6
7
3 23 20 7
1
4
2 11 13 9
5
3
1 12 7
A. ALBANO
22
18 5
7
6 27 27 9
3
4
2 17 13 9
2
3
4 10 14 0 -14
MARSICO
22
18 6
4
8 26 31 9
5
1
3 21 15 9
1
3
5
LAURENZANA
20
17 5
5
7 33 36 8
3
3
2 20 13 9
2
2
5 13 23 -3 -13
CRACO
15
16 4
3
9 18 30 7
3
1
3
9
1
2
6 12 22 -12 -15
GRASSANO
14
16 3
5
8 20 30 9
3
3
3 14 12 7
0
2
5
S. VIETRI
14
17 3
5
9 21 37 9
3
1
5 11 10 8
0
4
4 10 27 -16 -21
LA FIASCA
11
16 2
5
9 16 31 9
2
4
3
8 11 7
0
1
6
8 20 -15 -23
8
18 1
5 12 14 43 9
1
4
4
9 15 9
0
1
8
5 28 -29 -28
ANZI
6
8
3
O.L. Maratea-F. Moliterno 2-0 R. Agromonte-F.lli Cafaro 3-6 R.Grumento-Sanseverin. 6-0 V.R. Episcopia-Trecchina 1-1
Prossimo turno
19ª giornata 22/02/09 ore 15.00
F. Moliterno-Sanseverinese F.lli Cafaro-Nemus O.L. Maratea-Castellucio S. Chiaromonte-R. Agromonte S. M. d`Agri-R. Grumento Sarconi-V.R. Episcopia Trecchina-Castelsaraceno
Cancellara-Marsico
5-0
Craco-Tricarico
1-0
La Fiasca-S. Vietri
2-2
Laurenzana-A. Albano
1-1
Prossimo turno
19ª giornata 22/02/09 ore 15.00
A. Albano-La Fiasca A. Balvano-S. Vietri Anzi-Cancellara Grassano-Laurenzana Marsico-Craco Metanauto-Accettura G.C. Tricarico-P. S. Cecilia
6 18 -10 -20
18ª giornata
Castelsar.-Chiaromonte Rinv. 3-1
1-1
5 16 -5 -14
Sosp.
Nemus-S. M. d`Agri
Anzi-A. Balvano
P. S. Cecilia-Metanauto Rinv.
-5
Risultati e classifica Castellucio-Sarconi
Rinv.
R. GRUMENTO
37
18 11 4
3 50 17 9
7
1
1 32 9
9
4
3
2 18 8 33 +1
F. MOLITERNO
37
18 11 4
3 41 22 9
7
2
0 26 9
9
4
2
3 15 13 19 -2
O.L. MARATEA
37
18 11 4
3 33 19 9
7
2
0 21 6
9
4
2
3 12 13 14 +1
CASTELSARACENO 30
16 10 0
6 32 29 7
6
0
1 22 13 9
4
0
5 10 16 3
S. CHIAROMONTE
28
17 8
4
5 33 16 9
6
0
3 25 11 8
2
4
2
CASTELLUCIO
28
17 9
1
7 39 32 8
6
1
1 22 7
9
3
0
6 17 25 7
F.LLI CAFARO
24
18 7
3
8 37 36 9
5
2
2 21 15 9
2
1
6 16 21 1 -12
NEMUS
21
17 6
3
8 19 28 9
5
2
2 11 7
8
1
1
6
8 21 -9 -14
R. AGROMONTE
20
18 5
5
8 31 41 9
4
2
3 22 18 9
1
3
5
9 23 -10 -16
S. M. D`AGRI
18
17 5
3
9 26 42 9
4
2
3 14 13 8
1
1
6 12 29 -16 -17
V.R. EPISCOPIA
17
18 4
5
9 23 34 9
3
3
3 12 12 9
1
2
6 11 22 -11 -19
TRECCHINA
16
18 4
4 10 20 29 9
3
2
4 12 11 9
1
2
6
8 18 -9 -20
SARCONI
15
17 4
3 10 22 41 9
3
2
4 15 14 8
1
1
6
7 27 -19 -19
SANSEVERINESE
14
17 4
3 10 15 43 8
3
2
3 10 15 9
1
1
7
5 28 -28 -13
8
0
5 17 -7 -5
52
Sport A Dilettanti Matera tiene il passo ma la solita pausa gli risulta fatale
Lunedì 16 febbraio 2009
Rato fa gioire la Levoni Il capitano potentino match winner nel derby LEVONI BAWER
79 71
LEVONI POTENZA: Chiarastella 4, Grasso 10, Ruggeri 18, Vetrone, Ferrara 8, Rato 14, Palombita 25, Santamaria n.e. Metz n.e, Femminini n.e. All. Luigi Gresta. BAWER MATERA: Corvino 12, Sottana 8, Gergati 1, Cortese 8, Ferrienti 11, Squeo n.e. Maggioni, Giuliani 6, Vinciguerra n.e. Longobardi 25. All. Claudio Corà. ARBITRI Ceratto di Alessandria e Quarta di Torino. PARZIALI: 25-24, 42-40, 64-51, 79/71. NOTE: Spettatori 1000 circa con rappresentanza materana al seguito della Bawer. Fallo antisportivo fischiato a Maggioni, fallo a Sottana. Rimbalzi Potenza 33, Matera 30. Tiri liberi Potenza 10/16, tiri da due 18/30, tiri da tre 11/28. Tiri liberi Matera 10/16, tiri da due 17/32, tiri da tre 9/27. VA ALLA Levoni il derby di Basilicata del sesto turno di ritorno della serie A Dilettanti. I potentini bissano il successo colto all’andata al Palasassi e superano la Bawer con pieno merito. La gara è stata combattuta, convulsa piena di agonismo. Le due squadre hanno lottato gomito a gomito per venticinque minuti, poi la Levoni Potenza ha imposto i suoi ritmi congeniali filando via liscio verso il successo. Inizio sprint con le due squadre che hanno fatto dei tiri da tre l’arma migliore. Palombita da un lato, Longobardi dall’altro hanno gonfiato la retina. Il risultato è stato in bilico nel primo quarto, le squadre hanno chiuso a stretto contatto la prima parte di gara. Nella seconda frazione
in alto Ruggeri a canestro e a lato Palombita
di gioco ancora i canestri da urlo di Palombita hanno illuminato il gelido pomeriggio del Pala Pergola. Giuliani e Cortese hanno espresso una gara altalenante anche se Longobardi ha tenuto a galla la Bawer nel muscolare duello con Massimo Ruggeri. La Levoni ha chiuso in testa anche la seconda frazone di gioco nonostante il terzo fallo di Giancarlo Palombita. I potentini hanno comunque sopperito con la difesa alla pesante assenza del Pistolero, mettendo in crisi i meccanismi offensivi della Bawer. Nel terzo quarto i biancocelesti materani hanno cominciato a
pressare, Cortese e Giuliani hanno segnato canestri da sotto che hanno messo in difficoltà la difesa predisposta da Luigi Gresta. Matera è saltata avanti sul punteggio di 48 a 47. Ma a questo punto è Antonino Rato a recitare il ruolo di grande protagonista della partita prendendo letteralmente per mano la squadra di Gresta. I canestri di Rato hanno consentito alla Levoni di allungare il passo fino al massimo vantaggio di 64 a 51 ottenuto sul suono della sirena grazie al canestro di Maurizio Ferrara, abile in difesa a tenere testa al discontinuo Valerio Corvino. Nel parziale
PAGELLE LEVONI
decisivo la Bawer ha mostrato ulteriormente le pecche emerse durante il campionato. La Levoni dal canto suo ha amministrato l’incontro facendo leva sui canestri da tre di Massimo Ruggeri e la concretezza difensiva di Sebastiano Grasso. Gresta pur dovendo rinunciare a Matteo Metz tenuto in pancha ha amministrato i cambi e le rotazioni difensive rivelatesi fatali per la Bawer Matera. I canestri di Rato hanno allungato la forbice sul + 13 sul punteggio di 67 a 54, la Bawer non ci sta e con Ferrienti si tiene in linea di galleggiamento. La consistenza tecnica dei po-
tentini è tale da poter amministrare comodamente il vantaggio con i canestri di Rato e Ruggeri e la gestione del gioco finalmente efficace e all’altezza della situazione di Maurizio Ferrara. Gli ultimi minuti sono tutti di marca potentina. La Bawer lotta ma non è pimpante, la Levoni Potenza dal canto suo è sempre brillante, esce anche Chiarastella che si impone sui materani. Claudio Corà le prova inutilmente tutte ma la gara scivola sui binari preferiti da Luigi Gresta. A nulla servono le urla di Francesco Longobardi a tenere in vita la Bawer Matera che perde anche il derby
e vede davvero allontanarsi il terz’ultimo posto in classifica. Vince la Levoni mentre Matera esce sconfitta e sugli spalti si vivono attimi di tensione a causa di un tifoso della Bawer Matera che collassa a terra a causa di un malore. Eppure il derby in campo è stato tranquillo, degno del fair play delle due società regine di Basilicata. Per Potenza finalmente è festa, dopo due mesi i giocatori abbracciano i propri tifosi. Rato e compagni interrompono la striscia negativa lasciando nei guai i cugini materani. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
PAGELLE BAWER
Tutte note positive in casa potentina
Cortese e Corvino si salvano. Male Gergati e Maggioni
Il Pistolero non perdona Un Longobardi maestoso Prima gioia per Gresta Corà non cambia l’inerzia CHIARASTELLA (7) - Il gaucho sente la partita, ma mantiene i nervi saldi. Segna stranamente i primi canestri nella parte finale, ma si accolla il lavoro difensivo sulle spalle. Cinque assist, tre palloni recuperati, sei rimbalzi. Prestazione da incorniciare con il 100 ai liberi.. GRASSO (7,5) - Incide pesantemente in positivo sull’attacco della Levoni. Il giocatore reggino segna canestri di qualità. Ha il 62% al tiro ai liberi il 50%. Tiene sulla corda i potentini. Positivo in difesa. RUGGERI (8) - Gioca quaranta minuti di grande qualità. Non si stanca mai. Segna da sotto, si diverte nella lotta maschia con Longobardi. Cattura undici rimbalzi. Stoppa Cortese con la forza di un giovanotto. Motivato e spigliato. I due punti passano anche dalle sue mani. VETRONE (6.5) - Lotta, è caparbio anche se sbaglia due tiri in attacco. Gresta lo mette in campo nei momenti di transizione e lui risponde presente. Puntuale negli anticipi difensivi. FERRARA (7.5) - Finalmente dimostra quel dinamismo venuto a mancare durante la stagione. Non soffre la stella cadente di Corvino e detta i ritmi del gioco per la Levoni. Otto punti, l’80% da due, quattro rimbalzi nel caos sotto le plance e cinque preziosissimi assist.
RATO (9) - Devastante. Il capitano punisce come all’andata la pessima difesa della Bawer andata letteralmente in frantumi quando il giocatore reggino ha cominciato a mettere dentro i missili del successo. E’ superbo anche in difesa dove lotta e vince la sfida con Giuliani e Sottana. Da urlo. PALOMBITA (9) - Fosse stato sempre così preciso al tiro la Levoni sarebbe in altre posizioni di classifica. Venticinque punti, in venticinque minuti di gioco. Unica pecca i quattro falli che privano Gresta del faro in attacco. Ha il 100% da due, il 67% ai liberi e il 50% da tre. Sente e fa sentire la sfida. SANTAMARIA (N.G.) METZ (N.G. ) FEMMININI (N.G.) GRESTA (8) - Legge bene la partita. Azzecca i cambi nonostante i tre falli di Palombita. Mette la museruola al miglior attacco del girone, giocando e alternando le difese. Promosso a pieni voti anche per la gestione offensiva.
CORVINO (6) - Soffre Ferrara che gli sfugge sempre. Dodici punti non servono a lenire gli affanni di una squadra che fuori casa non riesce davvero a vincere le partite. Le percentuali non sono positive, unico dato positivo è costituito dai falli subiti, ben cinque. Sette assist, altrettante palle perse. SOTTANA (5.5) - Non è preciso come al solito. Patisce la verve difensiva della Levoni, maschera la sofferenza sua e della Bawer Matera in trasferta. Unico dato positivo della partita è quello dei rimbalzi, ben cinque. Non determina la svolta come in altre occasioni. GERGATI (4) - Sette minuti anonimi, non è il giocatore che Corà attende. Un punto e nulla più. Fa ben poco per farsi vedere in campo. Spento. CORTESE (6) - Forse nel marasma attuale in casa Bawer è l’unico a non perdere la testa. Puntiglioso quando basta. Ha il 57% da due ma da tre non vede il canestro. In difesa Palombita è un missile per lui. FERRIENTI (5.5) - E’ l’unico ex della partita, sente la sfida e il calore dei suoi ex tifosi. Non rende all’inizio, Corà lo sostuisce, quando torna sul parquet non riesce a dare la scossa al gruppo biancoceleste. Solo nel finale si rende utile.
SQUEO (N.G) MAGGIONI (4) - . Rai Tre e la Sciarelli hanno chiesto informazioni sul suo conto. Nervoso, abulico, mai incisivo nei cinque minuti di gioco, con l’aggiunta di un pericoloso fallo antisportivo su Giancarlo Palombita in contropiede. Corà ha bisogno di un giocatore differente. GIULIANI (5.5) - Solo ai liberi è preciso con il 100% dopo di che non produce quelle accellerazioni che farebbero battere il cuore ai potentini. Non controlla la sua zona. Mediocre il suo apporto generale. VINCIGUERRA (N.G) LONGOBARDI (8) - . E’ l’unico a credere nel blitz al Pala Pergola. Peccato per lui e per la Bawer che i compagni di squadra non hanno la sua fiducia e il suo appeal sul match. Venticinque punti, un canestro da due apprezzato anche dai tifosi potentini. Fa ammattire la difesa di Gresta. Unica colonna di una Bawer stanca. CORÀ (5) - Non detta i ritmi alla sua squadra. Patisce la verve di Gresta e perde il controllo della partita. Quando Rato segna, lui forse non se ne accorge a dovere.
Sport 53 Spogliatoio Gresta al settimo cielo interrompe la striscia negativa del Potenza Lunedì 16 febbraio 2009
«Ha prevalso la nostra difesa» Limitate le bocche da fuoco materane come Sottana
Luigi Gresta durante il derby, in alto un’azione d’attacco della Levoni (foto Mattiacci)
EUFORIA in casa Levoni Potenza per il successo del derby. Una partita sentita, quella del Pala Pergola di Contrada Rossellino, condita da striscioni significativi. Bello quello esposto dai potentini che recitava testualmente “Rabbia e impegno per il nostro sostegno”, seguito da Potenza 1806. La squadra di Luigi Gresta ha finalmente vinto nel girone di ritorno. Ci voleva il derby per interrompere la striscia negativa che durava da sei giornate. La squadra potentina ha giocato una buona partita, mettendo in difficoltà la Bawer con l’intensità e i ritmi migliori. Gresta ha superato Corà nella lettura di un match corretto e sempre pieno di agonismo. Il confronto è stato vinto meritatamente dai lupacchiotti potentini che hanno saputo amministrare una gara non facile, visti soprattutto i quattro falli di Giancarlo Palombita. La Levoni Potenza ha saputo contenere anche il disperato serrate finale dei biancocelesti, facendo leva sulla prestazione di alto livello di Antonino Rato. Gli otto punti di scarto sono tutti in queste chiavi di lettura. Una gara strana, condizionata forse dall’importanza della posta in palio. La Levoni Potenza ha vinto e convinto, evidenziando anche una buona tenuta di gioco complessiva. Il gruppo ha dato le risposte che la società si attendeva in queste ultime difficili impervie settimane di stress e risultati negativi. Coach Luigi Gresta sorride dinanzi ai taccuini quando parla del match: “La gara ha vissuto sul tatticismo giusto. Non è facile tenere i materani sotto i settanta punti. La Bawer ha avuto finora percentuali positive, aver bloccato un certo Sottana che viaggia sul 56% da tre non è certamente facile. Alla fine ha prevalso la nostra pallacanestro, ho preparato la gara in settimana sugli schemi difensivi, il mio lavoro è stato premiato. I singoli? Non parlo mai dei giocatori, ha vinto tutta la squadra che ha meritato il successo. Sono contento per la prestazione dei miei ragazzi che hanno giocato una partita di buon livello contro una squadra che a mio avviso non merita affatto i quartieri bassi della classifica. La squadra ha interpretato bene la partita. Sono contento anche per l’approccio e la determinazione espressa. Sant’Antimo? Credo che domenica sarà una gara differente. Se in questa settimana ho lavorato sugli aspetti offensivi della Bawer, nella prossima concentrerò il mio impegno sulla difesa dei campani. Sarà questa la chiave di lettura del match contro il quintetto di Ciccio Ponticiello. Mi auguro di vincere domenica con il punteggio di 52 a 51”. Scherza e ne ha ben donde il tecnico pesarese che festeggia il primo successo in campionato, ottenuto a spese dei cugini materani della Bawer. Finalmente in casa Levon Potenza si respira aria nuova e quel giusto mix di sensazioni felici venute meno nel corso delle ultime partite sciagurate. Questo è il basket, ricco anche di palloncini colorati e tanti slogan per Albano Chiarastella e compagni. Ora non resta che cambiare pagina e riprendere a vincere anche fuori dal Pala Pergola. Almeno questo è il diktat per i giocatori di Luigi Gresta. f.menonna@luedi.it
COSI’ ALL’ANDATA BAWER LEVONI
77 84
BAWER MATERA: Corvino 19, Sottana, Gergati, Cortese 19, Ferrienti 11, Squeo ne, Maggioni 11, Giuliani 17, Vinciguerra ne, Dacic. All. Miriello LEVONI POTENZA: Chiarastella 6, Grasso 6, Ruggeri 28, Vetrone, Ferrari 1, Rato 10, Palombita 20, Santamaria ne, Metz 11, Femminini 2. All. Tripodi ARBITRI: Biasini di Veroli e Gaudino di Nocera PARZIALI: 23-26, 38-55, 62-62, 77-84 NOTE: Spettatori 1500 circa con larga rappresentanza di tifosi potentini. Prima della gara è stato tenuto un minuto di silenzio per onorare le vittime del tragico incidente di ieri mattina a Buccino. Usciti per 5 falli Maggioni. Tiri liberi Matera 12/16 e Potenza 9/14
l’INTERVISTA Deluso anche il presidente Vizziello: «Rato ci fa sempre male, è stato splendido»
Corà: «Nulla è compromesso» Il tecnico della Bawer ammette: «Meglio Potenza, è stata più organizzata» AMAREZZA e delusione sono i sentimenti che regnano nello spogliatoio della Bawer Matera. La compagine di Claudio Corà ha deluso nuovamente le aspettative. La Bawer Matera proprio non riesce a vincere in trasferta. Il dato ovviamente preoccupa e non poco il clan materano. Nell’incontro di ieri pomeriggio troppe cose non sono andate per il verso giusto. Tanti gli errori commessi da Valerio Corvino e compagni, tutti decisivi ai fini del risultato finale. La Bawer non ha saputo leggere le fasi della partita. I volti dei diretti interessati sono davvero neri. Gli umori fotografano il momento negativo della squadra. Una gara, quella del Pala Pergola che ha visto i biancocelesti imbrigliati nel gioco difensivo della Levoni Potenza. Non sarà semplice per i materani cambiare il senso di una stagione nata male. Il 79 a 71 è tutto in queste chiavi di lettura. Coach Claudio Corà ha commentato a caldo l’andamento della partita affermando: “La Levoni Potenza ha giocato meglio di noi. Non siamo stati capaci di esprimere il nostro gioco, anche sul piano organizzativo. In difesa fatta eccezione per Sottana e Longobardi i miei atleti non sono stati sempre reattivi. La radiografia del match è tutta in queste caratteristiche. Potenza è stata più convinta e determinata di noi. Bisogna reagire immediatamente. Nulla è com-
Corà durante un time out
promesso a patto che la squadra inverta in trend negativo”. Anche il presidente della Bawer Matera, Michele Vizziello ha detto la
sua uscendo dal Pala Pergola. Il massimo responsabile materano ha dicharato: “La vittoria della Levoni è legittima, pienamente meritata. Potenza ha giocato meglio di noi, imbrigliandoci in attacco e rendendoci difficile la vita durante i quaranta minuti di partita. La prestazione di Rato è stata splendida. Quando ci incontra diventa decisivo. I suoi canestri ci hanno annebbiato le idee. Il mal di trasferta? Dobbiamo recitare il mea culpa per le troppe sconfitte interne stagionali. Su diciannove incontri ne abbiamo vinti soltanto cinque, il dato mi sembra oggettivamente negativo”. E’ vero, il presidente delle Bawer Matera, Michele Vizzielo, saluta il Pala Pergola con lo sguardo nella neve. Quando parla al cellulare gli occhi non sono felici. Ci sarà tanto da lavorare per il complesso biancoceleste atteso nelle prossime giornate da gare estremamente delicate. Il derby sembra alle spalle, anche se serve una scossa ad un gruppo forte in attacco, ma assai fragile sul piano caratteriale. In questo l’intelligence materana dovrà svolgere un duro e incessante lavoro psicologico sulla squadra allenata da Claudio Corà. Altrimenti le cose in classifica peggioreranno sempre più a discapito della posizione e degli obiettivi stagionali. f.menonna@luedi.it
54
Sport B Dilettanti Russo e Faggiano i trascinatori delle Terme di Abano
Lunedì 16 febbraio 2009
Bernalda subito al riscatto Gara condotta senza lasciare spazio al Bari BERNALDA BARI
77 65
TERME ABANO BERNALDA: Filloy 13, Carpineti 7, Gabrielli 2, Perrucci, Di Giacomo 1, Azan 4, Russo 28, Silvestrini 4, Faggiano 18, Bortone n.e. All. Brogialdi BARI: Barozzi 6, Cancellieri n.e., Vernillo, Calia, Ciocca 3, De Bellis 20, Storchi 10, Labate 9, Crescenzi 7, Risolo 10. All. Labate ARBITRI: Sica e Petraccaro (SA) PARZIALI: 24-17, 40-33, 5445, 77-65 NOTE: Usciti per 5 falli Storchi (37'), Ciocca (38') e Barozzi (39'). UNA Terme di Abano non entusiasmante (ma, si sa, i rossoblu si esaltano quando hanno di fronte le big) e tuttavia concreta e saggia nei momenti decisivi del match piega il Bari di coach Labate, e quest'ultimo per la prima volta in carriera perde contro gli ionici. Brogialdi schiera in partenza il solito collaudato quintetto, anche se ci sono diversi dubbi sulle condizioni fisiche di Silvestrini e Carpineti, ma la scelta del tecnico pontino viene ben ripagata dai giocatori che si portano subito sul +8 senza nemmeno troppo sudare visto che dall'altra parte il temutissimo bomber Labate junior sembra avere le polveri piuttosto bagnate come un pò tutto il team bianco-rosso tranne un
Roberto Russo
immenso De Bellis che, praticamente da solo, regge l'urto dei lucani e addirittura riporta la sua squadra ad una spanna dagli avversari prima del contro break bernaldese che chiude il quarto sul meritato +7. Anche il secondo periodo va in archivio sul +7, con due sole note negative: il terzo fallo di Carpineti al 12' e di Filloy al 18'. Non cambia la musica al ritorno dal riposo lungo, né sul piano tattico perché le alchimie difensive della panchina barese non scalfiscono la capacità dei rossoblu di trovare la via del canestro sia contro la uomo che contro la zona, né sul piano tecnico perché i più temuti tra i pugliesi continuano a deludere (con la sola, costante eccezione del già citato De Bellis) mentre nel complesso ionico non deludono anche le
Spogliatoio Il tecnico si prende una rivincita
cosiddette seconde linee come Azan, Di Giacomo e Perrucci nei minuti in cui vengono utilizzati, oltre ad un più che positivo Gabrielli che spesso viene chiamato a far rifiatare Silvestrini in evidente debito fisico. Si arriva alla frazione decisiva con la consapevolezza della chiara supremazia da parte della Cestistica ma anche con una certa apprensione perché il vantaggio non è poi così rassicurante; e difatti, a cavallo tra il 5' ed il 6' due bombe di un improvvisamente sveglio Labate sembrano riaprire la contesa: i baresi si portano a tre sole lunghezze, ma ci pensa un grande Russo, a sua volta con due terrificanti mazzate dalla linea dei 6,25, a rimettere la gara sui binari fin qui tracciati. Il +12 finale è il giusto premio per la squadra che tra le due ha maggiormente voluto la vittoria, ma l'onore delle armi va concesso ad un avversario mai domo e penalizzato dalle assenze, con una nota di particolare merito all'eterno De Bellis. La palma di mvp va indiscutibilmente al capitano Russo, non solo e non tanto per lo score personale di 28 realizzazioni quanto per come ha messo il bavaglio al temutissimo Labate che ultimamente viaggiava con medie altissime. Intanto Bernalda si gode il secondo gradino della classifica e ad Agrigento e Catania si va con serenità e convinzione. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
C2 Promozione Ancora ferma al palo, la squadra di Festa paga gli acciacchi
Coach Brogialdi polemico «Questa squadra va elogiata non si deve arrivare primi» Resiste per due quarti poi lascia strada all’avversario
Ctr Senise, ko a Benevento
Alberto Brogialdi allenatore della Terme di Abano Bernalda
A fine gara coach Brogialdi è piuttosto polemico per i giudizi espressi da più parti dopo la disavventura di Pozzuoli, ce l'ha con tutti, stampa compresa, non vuole fare un'analisi tecnica del match e si limita a dire: “Forse bisogna spiegare meglio che questa squadra non è stata assemblata per vincere il campionato e che non si può fare un dramma quando si incappa in una sconfitta; la squadra è da applaudire in blocco per quello che ha fatto e che sta facendo in campionato mantenendo fede alle premesse che sono quelle di una tranquilla salvezza. Poi, se proprio volete un giudizio sulla partita, dico solo che, visto che dobbiamo vincere il campionato, allora abbiamo giocato male”. Ma ascoltiamo cosa dice della gara Roberto Russo, mvp dell'incontro per la performance offensiva e difensiva: “Sono molto con-
tento della prestazione di squadra, poi a livello personale lo sono altrettanto ma non per i punti quanto perché ho difeso bene e addirittura mi sono concesso degli assist che di solito non sono il mio forte. Abbiamo avuto tutti una buona intensità sotto le nostre plance cui si sono aggiunte delle buone percentuali in fase offensiva; siamo stati sempre in vantaggio, in un paio di occasioni loro sono stati bravi a recuperare, ma noi altrettanto bravi a reagire. Il fatto di aver giocato senza Albana ha costretto me e Filloy ad un minutaggio elevato e questo può spiegare qualche piccolo momento di pausa; ora ci aspettano due gare consecutive e difficilissime in trasferta, dobbiamo restare concentrati per tentare di agguantare almeno una vittoria che sarebbe determinante in chiave playoff”. g.p.
BENEVENTO CRT SENISE
84 67
COIM BENEVENTO: Mussini 15, Iarriccio 22, Nardone ne, De Gregorio 20, Borghetti 14, Accettola 2, Pace ne, Ates 7, Romano 4, Catillo ne. All. Annecchiarico CTR LA CASCINA SENISE: La Gioia, Sassano, Durante, Albanese 8, Marin 20, Palazzo 6, Venuto 10, Addolorato ne, Daranno ne, Manzotti 23. All. Festa ARBITRI: Ampollino e Amato di Avellino PARZIALI: 21-28; 49-49; 70-58; 84-67 NIENTE da fare per il Ctr La Cascina Senise che si è dovuta arrendere sul parquet del Benevento con il punteggio di 84 a 67. Un ko che allunga la striscia negativa per i lucani e che li fa restare ancora fermi al palo con zero punti in sei gare disputate fino ad ora. L’avversario di ieri non era certo dei più semplici per il roster allenato da Festa che ha incontrato sul proprio cammino un Benevento che occupa il secondo posto in graduatoria, ma il divario in campo non si è assolutamente visto. E’ stata una gara a doppia faccia per il Senise, determinato e imbattibile nei primi due quarti, distratto e poco prolifico negli ultimi due riuscendo a dissipare anche un notevole vantaggio raccolto contro una formazione molto forte. «I ragazzi hanno giocato
due quarti bellissimi, il primo e secondo senza commettere nessun errore riuscendo anche ad andare in vantaggio di quindici puni. Negli altri due, invece, non hanno avuto lo stesso rendimento e la stessa brillantezza che li ha contraddistinti nei primi due. La squadra non è riuscita a realizzare, ha sbagliato tanto sotto canestro ed anche dai tiri da tre: zero centri su quattordici tiri». Una sconfitta che brucia per come maturata ma che ha dimostrato che il Senise non merita assolutamente
l’ultima posizione in classifica. «C’è grande rabbia - continua Totaro. Il roster ha giocato molto bene, e proprio per questo motivo sono rammaricato; i ragazzi sono riusciti a buttare al vento quanto di buono fatto nei primi due quarti. E’ davvero un peccato perchè una vittoria su un campo così difficile sarebbe servita molto per il morale oltre che per la classifica. Speriamo di poterci rifare nel prossimo incontro on il Torre del Greco», l.t.
Martin Manzotti
D, Vito Lepore a valanga sul Picerno Due sconfitte per Levoni e Climacenter NEL QUARTO turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale si sono disputate quattro gare. La sfida del Palasassi di Matera tra la Co.Re.Ma. Virtus Matera e la New Olimpia Pallacanestro Melfi non si è disputata a causa della neve che ha condizionato il percorso dei melfitani. Il Comitato Regionale Fip di Basilicata deciderà nelle prossime giornate la data del recupero. Sugli altri campi invece si registrano i successi del Basket Zagaria Salandra che ha sconfitto al Pala Montagnola di Salandra la Levoni Potenza con il punteggio di 93 a 83. Gara decisa dagli attacchi che hanno prevalso sulle difese, troppo molli e inconsistenti. Il Salandra sfrutta tutta la panchina per mettere in crisi la Levoni, che ha perso una buona occasione per tenere il passo delle big. Vince come da pronostico la Cestistica Renudo Vito Lepore alla Palestra Vito Lepore di Via Anzio sconfiggendo nettamente la Lucana Salumi Picerno 95 con il punteggio di 93 a 59. I potentini non hanno avuto problemi nel met-
tere in cascina i due punti al termine di una partita senza storia ed emozioni. Picerno soffre sin dall'inizio e paga dazio alla maggiore consistenza tecnica dei bianconeri. Vince al fotofinish alla Lepore il Cus La Cartotecnica Potenza che ha superato per 69 a 68 la Climacenter Datacontact Pielle Matera. Gara emozionante, vissuta sul filo dell'equilibrio e risolta dalla maggiore esperienza degli atleti di coach Antonio Luongo. Cotrufo non riesce a superare gli universitari nel convulso finale di gara. Successo netto del Ciumnera Basket Potenza, nel medesimo impianto di gioco contro la Cestistica Terme di Abano Bernalda. I ragazzi di Michele Montemurro si sono aggiudicati l'incontro con il punteggio di 83 a 48. Gara senza storia, quella disputatasi sabato con le due formazioni che hanno espresso qualità di gioco e ritmi differenti. Ha riposato l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture del coach Salvatore Brenna. sport@luedi.it
Sport 55 C Dilettanti Stop sul campo del Gioia Tauro in un finale punto a punto Lunedì 16 febbraio 2009
Corporelle, caduta inattesa Pierri: «Gallo e German ci hanno punito da tre punti» GIOIA TAURO CORPORELLE PZ
73 65
GIOIA TAURO: Gallo 19, German 12, Pate 3, De Feo 8, Tenerini 6, Cerani 4, De Marco 13, Bonaiuto 8, Santucci. All. Iracà CORPORELLE POTENZA: Ginefra 6, Favia 4, Delli Carri 18, Marino 12, Pellegrini 7, Castellitto 5, Marchese 7, Dimitriu 6, Viggiano, Cataldi ne. All. De Angelis ARBITRI: Desposati di Bari e Rizzi di Barletta PARZIALI: 27-25; 41-41; 52-54; 73-65 LA CORPORELLE cade a Gioia Tauro. Una sconfitta bugiarda per come è andata la gara ma che conferma ugualmente la compagine potentina alla testa della classifica del girone H della serie C di basket con trentaquattro punti. E’ stata una gara molto combattuta, entrambi i roster hanno dato il massimo per portare a casa l’intera posta in palio, alla fine l’ha spuntata la formazione calabrese spinta anche da un caloroso pubblico che ha inneggiato i propri beniamini dall’inizio alla fine del match.
Non bastano i punti di Delli Carri, Castellitto a mezzo servizio
Il primo quarto si è concluso con un vantaggio risicato dei locali sul 27 a 25. Distanze pareggiate nel secondo gioco, chiuso sul pari 41 e ribaltate nel terzo quarto quando la formazione di coach De Angeli ha chiuso con due punti di scarto. Nell’ultimo gioco, invece, il team potentino è riuscito anche a portarsi in vantaggio di sei lun-
ghezze, dissipate dall’agonismo del Gioia Tauro che ha chiuso sul 73 a 65. Una Corporelle generosa che ha dovuto anche utilizzare a mezzo servizio l’infortunato Castellitto in dubbio fino a pochi minuti prima del match. Per lui lo score è stato di cinque punti A fine gara questo è stato il commento dell’allenatore in seconda, Vito Pierri.
«E’ stata una partita molto combattuta, giocata punto a punto da entrambe le formazioni e molto intensa. Il Gioia Tauro ha giocato con grande intensità fino alla fine, sfruttando anche la nostra imprecisione». Vi aspettavate un avversario così ostico? «Si, eravamo a conoscenza della qualità del roster calabrese.
B Donne Pagate le scelte finali di Aurigemma
Basilia, arbitri sotto accusa Troppi gli errori decisivi L'INIZIO ciabattato, gli errori nella fase centrale, tredici falli a favore, ventidue contro, una direzione di gara, quella dei signori Viselli e Cardano di Roma che ha lasciato a desiderare negli ambienti della Basilia Codra Mediterranea Potenza. Sono stati questi gli ingredienti che hanno condito la sfida del Pala Pergola tra la Basilia Codra Mediterranea Potenza e la Carpedil Battipaglia. Le atlete potentine hanno sbagliato troppo in fase offensiva, pagando duramente dazio alle campane. La squadra biancoceleste nel corso dei quaranta minuti di gioco è stata costretta ad inseguire le atlete di Massimiliano Palmisani, apparse più continue e concrete. La gestione degli ultimi fondamentali palloni è stata discutibile. Marika Aurigemma, protagonista di una gara esemplare ha prima commesso un fallo tanto inutile quanto incredibile sulla linea di fondo e poi ha perso inopinatamente palla in attacco, consentendo alla squadra campana di amministrare il gioco negli attimi conclusivi del match. Certo non va addossata alla giocatrice irpina la colpa principale dell'insuccesso
ma Aurigemma non è stata attenta e precisa negli attimi finali di una gara rimessa in piedi con orgoglio e determinazione dalle lucane. L'arbitraggio dei signori Viselli e Cardano di Roma non è stato all'altezza della situazione. I due direttori di gara hanno creato malcontento nella squadra potentina per alcune decisioni apparse francamente incredibili. Nel clan biancoceleste è l'assistent coach Roberto Sanza a parlare dei motivi del ko di sabato scorso al Pala Pergola. Sanza ha dichiarato: “Le nostre atlete hanno giocato con minore intensità rispetto alle avversarie durante la gara. Non hanno mantenuto i ritmi chiesti dallo staff tecnico prima della partita”. Sanza ammette sincero: “E' vero, forse è mancato qualcosa in fase offensiva. Non siamo stati all'altezza della situazione in attacco durante la partita. Bisogna riflettere sulle cause del ko”. Il tecnico potentino parla delle decisioni arbitrali: “Abbiamo tirato di meno dalla lunetta. Gli arbitri ci hanno fischiato tutto contro. Le nostre atlete sono andate a tirare dalla linea della carità dodici volte, le campane il doppio. Non
De Rosa penalizzata dai falli
è possibile assistere a direzioni di gara così negative”. Ultimo aspetto, riguarda l'utilizzo di Carla De Rosa, tenuta in panchina per larghi tratti del match da causa dei quattro falli fischiati dai direttori di gara: “Durante la gara abbiamo avuto difficoltà ai rimbalzi. Abbiamo creduto opportuno proseguire sui binari canonici, cercando di giocare positivamente in difesa. I quattro falli di De Rosa hanno avuto un peso nell'economia del match”. f.menonna@luedi.it
Hockey A2 Non basta la doppietta di Vivilecchia per tenere testa al Sarzana
Pattinomania travolta all’esordio play off PASSO falso della Pattinomania Matera contro il Sarzana nella prima gara della poule promozione. I pattinatori allenati da mister Massari sono stati superati dal team ligure per sette a due. Ad aprire le danze proprio il Sarzana con la rete di Sterpini a trentaquattro secondi dall'inizio del match. Il vantaggio locale veniva annullato dal gol di Roberto Vivilecchia al minuto 7'54''. Il pari durava quattro minuti: all'11'49'', infatti, nuovo vantaggio per i padroni di casa che hanno segnato prima con Derinaldis, poi con Sterpini, Borsi, Vecoli e Ramirez. Il filotto di gol liguri veniva interrotto dalla seconda rete di Vivilecchia seguita poi da quella di Sterpini per il sette a due finale.
Roberto Vivilecchia
E' finita in parità la gara tra il Goccia di Sole Molfetta e il Montebello. Due a due il risultato finale con gli ospiti bravi ad annullare il doppio vantaggio loca-
le. I baresi, infatti, sono riusciti a passare in vantaggio grazie ai gol di Piscitelli e Sinisi, poi Piroli e Marangon hanno riequilibrato il match per il Montebello che è riuscito a portare casa un punto importante per la classifica. Si è confermata compagine da battere il Correggio che ha sconfitto tra le mura amiche il Thiene per due gol a zero. Ancora una volta è stato Pietro Papapietro a mettere la firma sul derby; sua la prima rete, seguita da quella di Lanaro nel secondo tempo. Una vittoria importante per il Correggio che è una delle serie candidate al salto di categoria. Per quanto riguarda la poule retrocessione, preziose affermazio-
ni del Follonica e del Sandrigo. Il club toscano ha strabiliato, vincendo in trasferta sulla pista dello Sporting Amatori Lodi per sette a due. Una vittoria inaspettata quella del Follonica che ha riscattato il magro bottino ottenuto durante il campionato. In rete per i toscani sono andati Franchi e Pagnini per due volte e Saitta che ha siglato una tripletta. Per i padroni di casa gli unici due gol sono stati segnati da Morosini e Severgnini. Vittoria anche del Sandgrio ai danni del La Mela Modena. Il match si è concluso sul tre a due a favore dei padroni di casa andati a segno tutte e tre le volte con Meneghini. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Avevamo preventivato di incontrare un Gioia Tauro così agguerrito. Sapevamo inoltre, che gioca in un palazzetto sempre pieno di tifosi molto calorosi, basti pensare che i supporters hanno iniziato ad incitare i propri atleti ancor prima che la gara iniziasse. Dispiace commentare una sconfitta anche perchè all’inizio dell’ultimo quarto avevamo raggiunto il vantaggio di più seii». Analizzando la gara, quali potrebbero essere le cause della sconfitta? «Probabilmente hanno influito negativamente le tante palle perse e la grande vena realizzativa di Gallo e German che hanno colpito con bombe da tre punti. Una sconfitta brucia sempre, però il campionato è lungo, quindi questa battuta d’arresto non deve farci andar giù di morale». Migliori realizzatori nelle fila potentine sono stati Delli Carri e Marino, entrambi hanno terminato la gara con lo score in doppia cifra. Nelle fila calabresi, invece, i più prolifici sono stati Gallo con diciannove punti, De Marco con tredici e German con dodici. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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Sport Sei Nazioni Azzurri ancora all’asciutto travolti da una super Irlanda
Lunedì 16 febbraio 2009
Italrugby sconfitta tra i fischi Pubblico stizzito, ora si rischia il cucchiaio di legno ITALIA IRLANDA
9 38
A FORZAdi perdere la nazionale italiana di rugby rischia di non essere più la squadra simpatia. Vanno bene i valori di uno sport dove fuori dal campo non esistono violenza e odio per l’avversario, ma alla fine ci vuole anche qualche risultato, ed anche un atteggiamento diverso da parte di una squadra che sembra aver smarrito se stessa: non solo perde, ma neppure prova a ribaltare la situazione avversa, ed oggi concede all’Irlanda ben 18 falli da sfruttare. Dopo il disastro di Twickenham arriva questo 9-38 contro O'Driscoll e soci che non migliora le cose, e avvia gli azzurri sulla strada della conquista di un altro cucchiaio di legno: vista la prestazione odierna, per vincere a Edimburgo tra due settimane servirebbe un miracolo, e idem negli impegni casalinghi di marzo contro Galles e Francia. Ecco allora che per la prima volta il pubblico del Flaminio a fine partita ha fischiato la sua squadra, probabilmente indispettito per il modo in cui gli azzurri hanno regalato ai verdi d’Irlanda due mete nella fase conclusiva nel match, quando è sembrato di rivedere l’Italia tra-
La gioia irlandese e la delusione azzurra, 6 Nazioni ancora stregata
volta dall’Inghilterra, anche se qui non c'è stato un Mauro Bergamasco da museo degli orrori, perchè costretto a giocare da mediano di mischia. Ma anche con gente pratica di quel ruolo, leggi il redivivo Griffen, la situazione non è cambiata di molto, dopo un avvio che aveva illuso la gente, ed anche la squadra di Mallett per osservare la quale si era scomodato perfino il ct del Sudafrica De Villiers, presente nella tribuna d’onore
dello stadio Flaminio gremita di gente in passerella, ma che forse la prossima volta ci penserà bene, visto che l’Italrugby corre il pericolo di passare di moda. Rimasta in 14 dopo appena 46 secondi per l’espulsione temporanea di Masi, l’Italia aveva comunque trovato il modo di portarsi in vantaggio per 6-0 grazie a due calci piazzati di Luke McLean, 21enne australiano con bisnonna italiana lanciato da Mallett all’apertura e campione del mon-
do tre anni fa, ma con i Wallabies, a livello di under 19. L’Irlanda aveva poi ribaltato la situazione con una meta di Bowe convalidata solo con l’aiuto del 'Television Match Officer' e la trasformazione di O'Gara, prima che ancora McLean segnasse al 24' il piazzato del 9-7 che è stato anche l’ultimo vantaggio azzurro e che lasciava fino a quel momento presagire una partita diversa e certamente molto più equilibrata..
Poi era ricominciata la saga degli errori, con Canale che si è fatto sfuggire l’ovale dalle mani per una presa non regolare di O'Gara ma, come dice Mallett, avrebbe comunque dovuto avere la determinazione giusta per togliere di mezzo l’avversario ed andare in meta. Invece a segnare altri sette punti, proprio all’ultimo minuto del primo tempo, erano stati ancora gli irlandesi, nonostante l’uomo in meno (O'Gara era fuori per il giallo). La ripresa aveva proposto un’Italia stile-Twickenham, con nessun punto, un modo di stare in campo quasi rassegnato, tanti placcaggi ma anche troppi errori, come le due mete regalate agli irlandesi nel finale. Il tutto dopo che Azzurra sul 924 aveva fallito una touche decisiva che avrebbe potuto riportarla in zona meta e quindi consegnarle, nell’ultimo quarto d’ora, la possibilità di riaprire l’incontro. I fischi del finora paziente pubblico del Flaminio sono quindi stati il commento più eloquente ad una sconfitta stavolta poco onorevole, e un modo di dare la scossa a questi rugbisti che devono cominciare a coniugare la popolarità con i risultati. Altrimenti si ritorna ad essere soltanto uno sport di nicchia.
Volley B2 Donne Partita a senso unico, accenno di reazione solo nel secondo set
L’Asci si inchina alla capolista Nulla da fare per la Giocoleria superata dal Trani TRANI GIOCOLERIA
3 0
25-17, 25-21, 25-18
PRIMADONNA TRANI: Ricci, Monitillo, Balducci, Caterina, Annese, Di Corato, Del Rosso (L), Di Bari, Bisceglia, Valente, Iasparro, Casalino. All. Chieppa. GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Di Lucchio, Avena, Muscillo, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Caramuta, Lancellotti, Prete. All.: Caliendo. ARBITRI: Crasta e Vecchione. PRONOSTICO Rispettato al Pala Assi di Trani, dove al cospetto della capolista indiscussa del girone G la Giocoleria non riesce ad andare oltre un'onorevole sconfitta. Giustificata però, oltre che dalla forza dell'avversaria di turno, anche dall'assetto di emergenza che coach Caliendo aveva dovuto scegliere in extremis in terra barese: con la giovanissima Michela Prete (classe '93) a fare le veci, al centro, di una Angelica Muscillo frenata da un risentimento alla schiena e tenuta precauzionalmente a riposo dallo staff tecnico biancazzurro. Così l'Asci cercava di tenere botta alla meglio a Ricci, Caterina e socie in un palazzetto tradizionalmente sfavorevole, e che evidentemente si confermava non ideale per vedere le ragazze lucane esprimersi al top. In ogni caso in tutti e tre i set le pugliesi dovevano sudare per imporsi, riuscendo a spuntarla nelle battute finali dopo essersi scrollate di dosso la resistenza di una Giocoleria mai del tutto rinunciataria.
Il tecnico Caliendo e la Giocoleria impegnata in un’azione a muro
Avena e compagne, pur non vivendo una serata di particolare grazia, restavano attaccate alla partita per quel che potevano. E dopo un primo set ceduto a 17, nel successivo opponevano una maggiore resistenza restando pure avanti nelle fasi centrali della frazione prima di cederla con quattro punti di scarto. E di alzare definitivamente bandiera bianca al termine di un set finale sempre in controllo delle tranesi allenate da Chieppa. Le potentine così interrompono a quattro la loro serie di partite consecutive a punti, usendo per la prima volta dal campo in un girone di ritorno fin qui esaltante senza nulla in mano. In attesa di tornare a muovere la classifica con il prossimo match casalingo con il Battipaglia. Luca Carlone sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli Lunedì 16 febbraio 2009
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Alla kermesse di Berlino premiato il lavoro della regista peruviana Claudia Llosa
Un film per vincere la paura dello stupro «IL TERRORE di essere violentate è il dramma del nostro tempo. Noi donne siamo ossessionate dalla violenza»: lo ha detto sul palco del Festival di Berlino la giovane regista peruviana Claudia Llosa stringendo l'Orso d’oro appena vinto con il film “La teta asustada” (il seno spaventato, The Milk of sorrow nel titolo inglese). Il film, sulla tematica della violenza sessuale, pur raccontando una storia arcaica, provocatoriamente si propone alla ribalta dell’attualità italiana di questi giorni. Con fantasia tutta latinoamericana, il film racconta l'ossessione di Fausta (la bella Magaly Solier) che dopo la morte della madre cerca di rifarsi la vita in un villaggio del Perù, lottando contro il costante terrore dello stupro. Decide così di infilarsi nel sesso una patata, che la protegga della violenza. Un ginecologo la convincerà a toglierla. Il titolo originale, evocativo (la teta asustada significa il seno spaventato), rimanda al nome che il popolo peruviano dà a una malattia nata dal terrore delle donne violentate durante la guerra e che si trasmetteva con il latte materno. Fausta (la Solier, che ha anche composto le canzoni con le quali spesso il personaggio si esprime) ha ereditato la malattia dalla madre Perpetua, la quale muore nella prima scena. In attesa di raccogliere i soldi per il funerale, la fragile Fausta impara lentamente a non avere più paura, perchè è la paura la sua vera malattia. Il film – hanno riferito i critici dal festival di Berlino – comincia con una morte ma è di fatto un inno alla vita, nel quale si assiste a numerosi ed esuberanti matrimoni, in una cultura in cui tutto si sposa: la vita e la morte, la morte e la fertilità. Lima vive tra tradizioni e lingua quechua da una parte, e la modernità dall’altra, senza contraddizioni. Ma è andato anche fortissimo l’uruguaiano il “Gigante” di Adrian Biniez che fa incetta di premi (Gran Premio Giuria, l'Alfred Bauer e il Best First Feauture Awards), mentre attraverso gli attori vengono premiati altri due film molto belli come “London River” (Orso d’argento miglior attore a Sotigui Kouyate) e il tedesco “Alle Anderen” di Maren Ade che porta a casa ben due premi (miglior attrice a Birgit Minichmayr e Gran premio della Giuria). Per completare un lavoro a detta di tutti ben fatto dalla giuria capitanata da Tilda Swinton, è arrivato anche un Orso non da poco, come il Gran premio della giuria, al film iraniano “About Elly”.
Accanto la regista peruviana Claudia Llosa festeggia dopo la vittoria al Festival di Berlino. A destra Sotigui Kouyaté, premiato con un Orso d’Argento
CANNES - Si annuncia già come una sfida fra titani il prossimo Festival di Cannes, che secondo le indiscrezioni di Hollywood, “Reporter e Screen International”, vedrebbe in lizza registi come Francis Ford Coppola, Pedro Almodovar, Cristian Mungiu, Michael Haneke, i fratelli Coen, Fatih Akin, Lars Von Trier, Ang Lee, Ron Howard e Quentin Tarantino. Per gli italiani, si parla di “Io sono l’Amore”, di Luca Guadagnino, e “Il grande sogno” di Michele Placido, ma anche dell’atteso Baaria di Giuseppe Tornatore. Tra i blockbuster che puntano ad aprire la rassegna c'è Angeli e demoni di Ron Howard, con Tom Hanks che segnerebbe il ritorno al festival della saga letteraria di Dan Brown, a tre anni da Il codice Da Vinci. Hollywood potrebbe scegliere Cannes come vetrina anche per i fantascientifici Terminator, Salvation di Mcg con Christian Bale e la rilettura con nuovi interpreti di Star Trek diretta da J.J Abrams. Ma anche il nuovo atteso film di Quentin Tarantino, Inglorious Basterds, mix di azione, guerra e pulp, con Brad Pitt e Samuel L. Jackson, dovrebbe debuttare in concorso al prossimo Festival di Cannes. A rivelarlo è Enzo G, Castellari, regista di Quel maledetto treno blindato (1977), a cui Tarantino rende omag-
Si parla anche del ritorno di Quentin Tarantino
Sfida tra titani al Festival di Cannes gio con la sua pellicola. «Quantin, salutandomi mi ha detto “ci vediamo a Cannes” - spiega Castellari, che è appena tornato da Berlino, dove sta terminando la lavorazione, negli Studi Babelsberg -. lui vuole far debuttare il suo film sulla Croisette in concorso. E' un festival a cui è molto affezionato». La pellicola, costata circa 100 milioni di dollari, «non è un remake del mio film, ma al massimo un omaggio. Ce ne sono alcuni elementi - precisa Castellari, classe 1938 ma Quentin li rielabora tarantineggiando alla grande. Per me è un regalo straordinario, anche perchè arriva in questo momento della mia vita», dice il cineasta. E in effetti nel trailer ufficiale del film, sul web da qualche giorno, tra urla e fiotti di sangue c'è già tutta la ferocia della guerra declinata alla Tarantino. La trama ha per protagonisti un gruppo di otto soldati ebrei, i Basterds,
comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), che svolge azioni di guerriglia in territorio nemico, uccidendo e togliendo lo scalpo a quanti più nazisti possibile (almeno cento a testa). Il gruppo prende parte all’operazione Kino, che prevede l’infiltrazione nella Francia occupata, per porre una bomba in un cinema parigino dove i nazisti terranno la premiere di un nuovo film di propaganda alla presenza di Hitler e Goebbels. Nel cast, con Pitt, fra gli altri ci sono: Samuel L. Jackson, Melanie Laurent, Diane Kruger, Eli Roth, Mike Myers, Christoph Waltz, e Samm Levine. «Brad è una persona straordinaria - dice Castellari molto paziente e gentile. È restato in piedi per ore nella scena insieme, senza mai lamentarsi. Sul set l’atmosfera era fantastica. Il momento più emozionante per me è stato quando alla fine delle riprese, Quentin ha chiesto a tutta la troupe
Domani l’attesa prima serata. Sabato la proclamazione del vincitore
Il festival secondo Bonolis CINQUE serate, 16 Artisti e 10 Proposte, eliminazioni fin dalla prima serata, ripescaggi, serata di duetti, il ritorno di Roberto Benigni e il debutto di Maria De Filippi sulle reti Rai: è la formula del Sanremo 2009 targato Paolo Bonolis che, dopo l’edizione del 2005, torna alla guida del Festival affiancato da Luca Laurenti. Le giurie: Il sistema di votazione quest’anno sarà misto: giuria demoscopica (300 persone, presenti in sala), giuria specializzata di giornalisti della carta stampata, giuria specializzata di rappresentanti delle radio, giuria tecnica dei professori dell’Orchestra, e televoto. Nella prima e seconda serata voterà solo la giuria demoscopica dell’Ariston; nella terza serata a votare sarà il pubblico con il televoto; nella quarta voteranno: per gli Ar-
tisti il pubblico con il televoto (50%) e per le Proposte le giurie specializzate di giornalisti della carta stampata (25%), radio (25%) e televoto (50%). Nella serata finale voterà il pubblico attraverso il televoto. Le serate. domani: esibizione dei 16 Artisti. I 13 brani più votati saranno ammessi alla seconda serata. Saranno presentate le 10 Proposte e verranno eseguite 4 canzoni di questa categoria. Mercoledì 18 febbraio: sul palco si esibiranno i 13 Artisti, i 10 brani più votati dalla giuria demoscopica saranno ammessi alla quarta serata. Verranno anche eseguiti gli altri 6 brani delle Proposte. Anche stavolta la graduatoria verrà secretata. Giovedì 19 febbraio: si esibiranno i 6 Artisti non ammessi nelle serate precedenti. Il pubblico, con il televoto, sce-
glierà le 2 canzoni da ammettere alla quarta serata. Le 10 Proposte riproporranno la propria canzone rivisitata al fianco di grandi artisti italiani e stranieri. Sarà comunicato il vincitore della gara online Sanremofestival.59. Venerdì 20 febbraio: i 12 Artisti riproporranno i brani in versione “liberamente rivisitata” con grandi ospiti. Le 10 canzoni più votate saranno ammesse alla serata finale. Le 10 Proposte proporranno i brani in versione radio-edit. La canzone più votata verrà proclamata vincitrice della categoria. Sabato 21 febbraio: gli Artisti eseguiranno le loro canzoni. Le 3 meglio classificate saranno eseguite nuovamente e sottoposte ancora al televoto. La più votata sarà proclamata canzone vincitrice assoluta del Festival.
di applaudirmi, dicendo che ero il suo maestro». Castellari, nella pellicola di Tarantino ha anche una piccola parte. «Quentin mi ha chiesto di interpretare lo stesso cameo che avevo recitato in Quel maledetto treno blindato, un generale tedesco che urla “Fuoco” - spiega - Il mio personaggio appare nel finale apocalittico della storia, che si svolge in un grande teatro, dove viene proiettato un film di guerra». Tarantino «aveva anche pensato di farmi interpretare nel film Mussolini, ma è troppo connotato come personaggio, mi sono divertito più così». Per questa scena, il regista di Pulp Fiction ha girato ad hoc anche le sequenze del film di guerra sullo schermo: «Quantin ne ha voluto come protagonista Bo Svenson, che era anche interprete di Quel maledetto treno blindato». E un omaggio a Castellari c'è anche nello stesso titolo, che ammicca a quello scelto dal cineasta italiano (Inglorious Bastards) per la distribuzione americana di Quel maledetto treno blindato. Castellari, intanto non ferma la sua attività di regista: “Sto per partire per il Venezuela dove girerò una sorta di Arancia meccanica, con protagonista una banda che assalta gli yacht di lusso. Poi realizzerò un western, in cui Tarantino farà un cameo».
58
Rubriche
Lunedì 16 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Un viaggio di lavoro si rivelerà determinante per la vostra carriera. Atmosfera intrigante nel settore sentimentale.
TORO 21/4 - 20/5
Nel lavoro sarete chiamati a fare delle scelte difficili: fatevi guidare dall'esperienza. In amore non avete rivali.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non potete imporre le vostre opinioni ai colleghi, ma potete confrontarvi pacatamente. Un amore sta per sbocciare.
CANCRO 22/6 - 22/7
Preparatevi ad affrontare grandi prove per arrivare al successo professionale. In amore siete molto battaglieri.
LEONE 23/7 - 23/8
La vostra situazione lavorativa è abbastanza soddisfacente, ma non dovete accontentarvi. In amore siete sempre rinunciatari.
VERGINE 24/8 - 22/9
Un incontro di lavoro si rivelerà illuminante: vi farà finalmente capire dove volete arrivare. In amore siete ancora fragili.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Con la vostra determinazione e con il buon fiuto difficilmente fallirete nel lavoro. In amore vi sentite confusi.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Grazie alla costanza riuscirete a raggiungere tutti i vostri obiettivi professionali. Novità nel settore sentimentale.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Sarebbe imprudente dare il via a nuove iniziative di lavoro in un periodo tanto confuso. Tira e molla in amore: quanto può durare?
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Riuscirete a superare senza troppi sforzi un collega che vi fa concorrenza. Battetevi per un amore che vale.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
I vostri superiori cominciano ad accorgersi delle vostre qualità: aspettatevi una proposta interessante. Siete dei veri play boy.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
GU ,S tosa; BI stecca = Gustosa bistecca.
Solo con le vostre forze riuscirete a farvi strada nella professione. In amore incontro folgorante in serata.
Televisioni
16.15
ATTUALITÀ
21.05
PRIMA SERATA
Lamberto Sposini
REALTV
21.10
Francesco Facchinetti
ATTUALITÀ
21.10
Chi l’ha visto?
REALITYSHOW
Lunedì 16 febbraio 2009
21.10
NEWS
21.10
Emilio Fede
Alessia Marcuzzi
FILM
21.10
In linea con l’assassino
59
RUBRICA Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -Scanzonatissima 06.10 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaRai Educational . Cult Book 08.25 -RubricaRai Educational. La storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -NewsTg 3 - Rai Sport Notizie 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Desert 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello Pillole 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvGrande Fratello Pillole 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez - Viva l'avventura 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.15 -FilmLa tigre con Stewart Graner, Barbara Rush, Anthony Steel - regia di Hugo Fregonese (GB) - 1958 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Il carabiniere con Fabio Testi, Massimo Ranieri, Enrico Maria Salerno - regia di Silvio Amadio (Italia) - 1981 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Il bene e il male 23.25 -Attualità Porta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv X Factor
19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce 20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -NewsPasswor* d il mondo in casa 23.20 -FilmIl partigiano Moulin con Francis Huster, Patrick Catalifo, Aladin Reibel - regia di Pierre Aknine (Francia) - 2003
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film In linea con l'assassino con Colin Farrell, Kiefer Sutherland, Forest Whitetaker - regia di Joel Schumacher (USA) - 2002 22.45 -Real TvRTV - La tv della realtà
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Documentario Storia proibita del 900 italiano
01.00 -AttualitàTg 1 Le idee 01.40 -RubricaSottovoce 02.10 -DocumentiUn Mondo a colori 02:40 - RubricaRainotte 03.15 -FilmAssassinio sul Tevere con T. Milian - regia di Bruno Corbucci (Ita) - 1979
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaSorgente di vita 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -Film TvUn posto tranquillo 2 03.00 -VarietàCercando cercando
21.10 -Attualità Chi l'ha visto? 23.10 -RubricaReplay 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaNella profondità di Psi-
00.00 -RubricaMatrix 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
00.20 -NewsTgCom 00.25 -Previsioni del tempoMeteo 02.50 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 03.15 -RubricaVivere meglio 04.30 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.35 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -ShowMai dire Grande Fratello 00.45 -Real TvGrande fratello Live 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -TelefilmI Soprano 04.00 -FilmNiente dolce, niente...
00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 01.05 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmStar Trek 03.05 -FilmGenitori in Blues Jeans
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.15
ITALIA 1
ORE 21.10
IL CARABINIERE
LA TIGRE
IN LINEA CON L’ASSASSINO
con F. Testi, M. Ranieri, V. Valeri - regia di Silvio Amadio (Ita) - 1981
con S. Granger, A. Steel, B. Rush - regia di Hugo Fregonese (G.B.) - 1958
con C. Farrell, K. Sutherland - regia di Joel Schumacher (Usa) - 2002
I fratelli Francesco e Paolo vivono con la madre vedova in una fattoria che essi mandano avanti con grandi sacrifici. Paolo ama, ricambiato, Angela, figlia di un possidente che ha messo gli occhi sui terreni della fattoria per una speculazione. Per raggiungere i suoi scopi il padre di Angela non esita a calpestare i sentimenti dei due innamorati e, quando Paolo, si arruola nei carabinieri...
Fatto prigioniero durante la guerra, Harry ha perso una gamba in campo di concentramento per colpa di un compagno vigliacco. Finito il conflitto Harry riprende il mestiere di cacciatore professionista per dare la caccia alle tigri che minacciano i villaggi dell'India. Nel corso di una battuta e, di nuovo per colpa di un compagno, si becca un'artigliata da una tigre. A quel punto, distrutto...
Stu, utilizza sovente un telefono pubblico per evitare di essere scoperto dalla moglie Kelly e chiamare indisturbato Pamela, una giovane che vuole diventare attrice. Un giorno, dopo aver cercato di dare un ennesimo appuntamento alla ragazza, l'apparecchio squilla e uno sconosciuto avverte Stu che se chiuderà la conversazione verrà ucciso...
RETE 4
ORE 23.20
LA 7
ORE 3.05
RAI 1
ORE 3.15
IL PARTIGIANO MOULIN
GENITORI IN BLUES JEANS
ASSASSINIO SUL TEVERE
con F. Huster, P. Catalifo, A. Reibel - regia di Pierre Aknine (Fra) - 2003
con P. De Filippo, U. Tognazzi - regia di Camillo Mastrocinque (Ita) - 1960
con T. Milian, Bombolo - regia di Bruno Corbucci (Ita) - 1979
L'anziana Alice racconta al nipote di quando, adolescente, fu aiutata da Jean Moulin a sfuggire agli invasori tedeschi. All'arrivo delle truppe a Chartres dopo la disfatta francese del 1940, a Moulin venne intimato di firmare un documento che accusava di violenze e sevizie i fucilieri senegalesi che combattevano nell'esercito di Francia. Rifiutatosi, l'allora prefetto fu dimesso...
Nella Roma bene molte persone frequentano la rinomata sartoria di Peppino, che rifiuta tutte le proposte di matrimonio. Mario vive con i soldi della moglie Lisa, che ha un negozio di biancheria per signora; Renzino, nonostante l'età non più verde, continua a cercare avventure con le ragazze; Gianni vende automobili e va avanti a cambiali. Peppino e Mario devono recarsi a Parigi...
Manfredo Ruffini, componente della "Famiglia Tiberina", un'associazione a delinquere insospettabile, viene pugnalato e l'ottuso procuratore della repubblica arresta il proprietario del barcone su cui il delitto è stato compiuto. Ma il maresciallo Nico Giraldi, detto "Monnezza" per i suoi metodi non certo raffinati, non è convinto e, benché esautorato dalle indagini, si dà da fare...
La corrida insidia Ballando con le stelle RAI UNO L'eredita' Ballando con le stelle Affari tuoi L'eredita' la sfida
ora 19.49 21.08 20.42 18.50
ascolto 6.307 5.664 5.612 4.662
RAI DUE Cold case-delitti Sci campionati del Cold case-delitti Rai sport
21.05 13.29 21.52 13.25
2.471 2.463 2.303 1.854
RAI TRE Che tempo che fa Super quark speciale Blob di tutto di piu' Pres.che tempo che fa
20.31 21.34 19.59 20.10
2.413 2.259 2.026 1.950
CANALE 5 Striscia la notizia La corrida Chi vuol essere Amici di Maria De
20.46 21.10 19.04 14.21
5.628 5.140 4.326 3.432
ITALIA 1 Shrek Babe va in citta' Studio sport Batman
21.05 19.18 13.05 14.08
2.806 2.164 1.869 1.858
RETE 4 Forum sessione Poirot Walker texas ranger Accerchiato
14.09 16.10 19.46 21.29
1.738 1.677 1.619 1.414