TRAGEDIA IN VIAGGIO
IL SILENZIO SUGLI ABUSI DOMESTICI
STUPRI
di CINZIA MARROCCOLI*
Neonata di Oppido Svolta nell’inchiesta muore in autostrada Si stringe il cerchio M su due romeni Un rigurgito?
ai come in questi giorni le donne sono al centro della politica del nostro paese, ma lo sono non come esseri pensanti, ma come corpi, non come soggetti ma come oggetti di strumentalizzazione del “dibattito politico”, come nell'arrivare a sostenere la capacità di generare al di là di qualsiasi volontà come esempio di un corpo integro, così come nel parlare di corpi violentati come di un problema di sicurezza legato alla presenza di immigrati nel nostro paese. Le continue notizie di violenze sessuali che sentiamo e leggiamo in questi giorni ci propongono uno o più aggressori appartenenti a una cultura “barbara”, segue a pagina 12
alle pagine 6 e 7
a pagina 15
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 46
1,00
Martedì 17 febbraio 2009
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
TOTALGATE: NUOVI SVILUPPI NELLE INDAGINI
OGGI SI INIZIA
Il gip Pavese accoglie la richiesta di Woodcock: ricorso al Riesame del colosso francese «Profitti enormi alla multinazionale, non può avere agito senza complicità politiche»
Sanremo «O si cambia o si muore»
«Corruzione e clientele» La Total ferma per un anno Alla ricerca delle talpe: perquisito l’imprenditore sanitario Basentini La polizia negli uffici Tecnomedical e nelle case di Potenza e Maratea Matera
Alcuni momenti della concitata mattinata del blitz
Operazione antidroga della Polizia Gli agenti della Squadra mobile in borghese arrivano negli uffici della Tecnomedical di Basentini per la perquisizione
14 arresti: spacciavano tra Venusio e La Martella a pagina 29
alle pagine 8, 9 e 10 T E DI SPOR 17 PAGIN
La politica. Mauro Zinno in polemica con la decisione dell’espulsione di Falotico
• CALCIO
Si dimette il presidente dei garanti del Pd
Isegreti dellarinascita incampionato delMelfi
• GIOVANILE
Tre pagine sui tornei delle lucane
POTENZA - Mauro Zinno, presidente dei garanti del Pd della Basilicata, si è dimesso in polemica con la recente decisione di espellere Falotico dal partito. Contestata la centralità romana del provvedimento ma anche il comportamento del segretario Lacorazza. a pagina 11
Matera
Incidente sulla Altamura Matera Un morto e due feriti a pagina 33
Per Del Noce senza risultati la Rai lascia la kermesse a pagina 57
UNA MINA CHE NON BRILLA di GIANCARLO TRAMUTOLI
In quella magnifica intervista di Minoli a Patty Pravo, ha fatto rumore l'epiteto di “ectoplasma” attribuito dalla Nicoletta di platino alla Mina, non più vagante, ahimè. Quando si parla di Tv, di Grande Fratello, di Festival di Sanremo, in genere, l'intellettuale ha un moto naturale di fastidio, un continuo empito allo starnuto allergico dovuto alla suo cronico snobismo. Io, invece, non essendo un intellettuale (intellettuale a chi?) trovo nella Tv (non in tutta, ovvio), certe cose, molto popolari, viste cioè da milioni di persone, stimolanti assai. Per esempio, questo Festival che comincia con questa dichiarazione della Patty Pravo sulla partecipazione ectoplasmatica della Mina segue a pagina 12
Roberto Benigni che giullare avido. Ti sento, ti vedo e più non rido.
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Martedì 17 febbraio 2009
Brevi dal mondo
Darfur, accordo con i ribelli DOHA – Un accordo di principio sul futuro del Darfur sarà firmato oggi in Qatar tra il governo di Khartoum e il Movimento per la Giustizia e l’Eguaglianza, principale gruppo insurrezionale attivo nella tormentata regione occidentale sudanese: lo ha annunciato il primo ministro del piccolo emirato, sceicco Hamad bin Jassem al-Thani, secondo cui il positivo sviluppo si deve ai «grandi progressi compiuti» tra le due parti al termine di una settimana di colloqui tenutisi a Doha, le cui autorità hanno assunto un decisivo ruolo di mediazione.
Buffalo, l’aereo era senza pilota NEW YORK – Aveva il pilota automatico inserito l’aereo precipitato giovedì alla periferia di Buffalo, nello Stato di New York. Lo hanno stabilito i primi risultati dell’indagine della National trasportation safety board (Ntsb). Il comandante aveva inserito il pilota automatico undici minuti dopo il decollo da Newark e non l’ha più disinserito.
In Italia e nel Mondo Nancy Pelosi a Roma: «L’Italia è il miglior alleato Usa della Nato» ROMA - "Partner alla pari" e "miglior alleato degli Stati Uniti all'interno della Nato": in attesa del primo incontro tra il neo presidente Barack Obama e il premier Silvio Berlusconi, è toccato ieri allo 'speaker' della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi, da ieri in missione in Italia, fare il punto sui rapporti tra i due paesi. Rapporti che sembrano destinati a restare solidi anche in una fase di crisi economica globale come quella che stiamo attraversando. La Pelosi, che oggi incontrerà Berlusconi, è stata ricevuta al Quirinale dal capo dello Stato Giorgio Napolitano e poi ha avuto un lungo colloquio a Montecitorio con il suo omologo "romano", il presiden-
La Pelosi ricevuta da Napolitano
te della Camera Gianfranco Fini. Nel corso della conferenza stampa finale ha lanciato segnali di estremo ottimismo sul futuro con una chiara critica alle incomprensioni e alle scelte americane dell'era Bush.
CARACAS – Via libera in Venezuela alla possibilità per Hugo Chavez di essere rieletto senza limiti temporali: è il principale risultato politico del referendum costituzionale di domenica in Venezuela, dove il 54,36% degli elettori ha risposto con un 'si' a tale possibilità proposta dal presidente. L’attuale mandato di Chavez (54 anni), al potere da più di dieci, scade nel 2012: il leader 'bolivariano' potrà tornare a ripresentarsi anche per altri mandati, fatto che secondo l'opposizione rappresenta un perpetuarsi al potere quasi all’infinito di un capo di Stato definito intollerante e antidemocratico. Oltre alla presidenza, potranno essere rieletti anche i governatori, sindaci, consiglieri mu-
Chavez annuncia la vittoria
nicipali e parlamentari. La vittoria della guida del 'socialismo del XXI secolo' è stata annunciata durante la notte dal presidente del Consiglio nazionale elettorale (Cne), Tibisay Lucena, la quale ha fissato in un 45,63% i 'no'.
Il candidato del Pdl al 50,97% su 353 sezioni su 1812
Tagli ai collegamenti
Sardegna, in testa Cappellacci Spoglio lento per il voto disgiunto
Eolie consiglieri in sciopero della fame
Austria, valanga uccide 2 alpinisti VIENNA – Due persone sono morte nel sud dell’Austria a causa di una valanga abbattutasi presso la località di Murau nella valle di Rantenbach, in Stiria: lo hanno reso noto fonti della polizia alpina locale, secondo cui vi è il fondato timore che possano esservi anche alcuni dispersi. Le vittime facevano infatti parte di un gruppo di dodici escursionisti travolti.
Venezuela, Chavez vince ora potrà governare a vita
Ugo Castellacci (a destra) e Gavino Sanna attendono i risultati
ROMA - Sfida all'ultimo voto in Sardegna per le elezioni regionali. In serata, a cinque ore dall'inizio dello spoglio, i risultati parziali sembravano confermare un tenace testa a testa tra il candidato del centrosinistra, Renato Soru, governatore uscente, e il candidato del centrodestra, Ugo Cappellacci. Lo scrutinio delle schede e' andato avanti con estrema lentezza, a causa delle complicazioni provocate dal voto disgiunto, ed a piu' riprese i due candidati si sono superati a vicenda o si sono confrontati in un lungo testa a testa. Quando le sezioni scrutinate erano poco piu' di 70 (su 1812) in vantaggio era Cappellacci (Pdl) con il 48,93 % contro il 46,98 di Roberto Soru (Pd). Poi, scrutinate 130 sezioni, in vantaggio e' passato Soru con il 49,7 contro il 45,3 di Cappellacci. Con i risultati di 353 sezioni era in vantaggio Cappellacci (50,97) e Soru al 44,58. I sorpassi si sono ripetuti piu' volte nel corso del lungo scrutinio proseguito in nottata rendendo il risultato incerto in attesa dei dati definitivi. Lo spoglio in Sardegna ha conquistato il record della lentezza a causa delle continue contestazioni tra i componenti dei seggi elettorali a causa dell'applicazione del sistema che prevede il voto congiunto, ossia la possibilita' di dare il voto al presidente candidato di uno schieramento e contemporaneamente al candidato di una circoscrizione provinciale
appartenente allo schieramento opposto. Queste lunghe discussioni all'interno dei seggi ha creato un clima di confusione e sono stati divulgati dati immediatamente smentiti da quelli successivi. A dare il via ad un susseguirsi di notizie contraddittorie e' stato Luigi Crespi, direttore dell'Istituto Crespi che, intervistato da Red Tv, emittente di area dalemiana, ha affermato che stando ai suoi sondaggi Renato Soru sarebbe stato riconfermato presidente della regione Sardegna con un vantaggio dell'1,5%. La coalizione vincitrice, invece, sempre secondo Crespi, sarebbe quella del centrodestra. La differenza tra il voto di lista e quello al candidato presidente, ha spiegato Crespi, sarebbe dovuto al fatto che molti elettori dell'Udc, Riformisti, Sardi d'azione e del Nuovo Psi (alleati del centrodestra), potrebbero aver votato la loro lista ma non il candidato Cappellacci, preferendo Renato Soru. Il numero dei votanti e' in forte calo. Soltanto il 67,58 per cento dei sardi si e' recato alle urne per eleggere il nuovo governatore. Il 3,6% in meno rispetto al 2004. Nelle precedenti consultazioni, infatti, l'affluenza alle urne era stata del 71,2%. Secondo i dati diffusi dalla Regione, la provincia dove si e' votato di piu' e' Sassari con il 69,19 %. Quella con l'affluenza piu' bassa e' stata Carbonia-Iglesias con il 64,50%. Elvio Sarrocco
ISOLE EOLIE (MESSINA) – Maltempo e problemi nei collegamenti marittimi non danno tregua alle isole Eolie, dove amministratori e popolazione sono sempre più preoccupati. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno (Fi), ieri mattina si è autosospeso dal partito ed ha iniziato lo sciopero della fame insieme ad alcuni consiglieri comunali per protestare contro il paventato taglio dei collegamenti ad opera della Siremar (gruppo Tirrenia). Ad annunciarlo è stato lo stesso Bruno, nel corso di una seduta del consiglio comunale. «Tutte le promesse fatte per mantenere l’attuale assetto dei collegamenti marittimi nelle Eolie – ha dichiarato Bruno – sono state disattese; è giunto il momento di farsi sentire». Intanto si comincia a fare la conta dei danni provocati da mareggiate e nubifragi che hanno flagellato tutti i porti dell’arcipelago, rendendo difficoltosi i collegamenti. A Ginostra, la piccola frazione dell’isola di Stromboli, e ad Alicudi cominciano a scarseggiare i viveri. L’ultimo inconveniente è accaduto ieri mattina, con l’aliscafo Eschilo della Siremar, che ha avuto un incidente subito dopo avere lasciato Ginostra. L’ala sinistra dell’imbarcazione si è danneggiata; l’incidente non ha provocato danni ai circa trenta passeggeri diretti verso la terraferma.
Meningite a Ferrara, centinaia di giovani in cura, mentre la ragazza è tenuta in coma FERRARA – E' ancora in coma farmacologico, è stazionaria e non presenta variazioni sostanziali rispetto alle condizioni di domenica. Il bollettino medico diramato nel pomeriggio di ieri dall’ospedale Sant'Anna di Ferrara non annuncia novità sulle condizioni di salute della ragazza di 20 anni, colpita da meningite iperacuta. Imponente è la macchina messa in piedi dall’azienda per affrontare il caso meningite a Ferrara che vede sotto profilassi centinaia e centinaia di ragazzi, visto che la giovane ha frequentato una festa in una discoteca della città. Gli uffici dell’Igiene Pubbica e le guardie mediche da sabato a non hanno conosciuto tregua, con centinaia di ragazzi che si sono presentati per la profilassi contro la meningite. Il tam tam innescato dalle autorità sanitarie è stato amplificato, in modo autogestito, e diffuso da sms, telefonate, avvisi su Facebook che hanno portato negli uffici dell’Igiene pubblica ferrarese, secondo le prime indicazioni ufficiose, poco meno
di un migliaio di ragazzi, tutti accomunati dal poter essere stati in contatto, negli ultimi dieci giorni, con la ventenne ferrarese ricoverata da venerdì mattina al Sant'Anna. Sono soprattutto i giovani frequentatori della discoteca in cui si è svolta la festa il 7 febbraio, tanto che al Servizio di Igiene pubblica sono arrivate telefonate da Brescia, Rovigo e Firenze, da ragazzi preoccupati proprio per esser stati presenti nel locale 'Pomodoro' quella notte. Ad attivarsi sono stati anche i gestori della discoteca: avvertiti dalle autorità sanitarie, si sono subito mobilitati per informare i dipendenti e da lì la notizia si è diffusa a cascata, con effetti anche imprevisti. «Non so se è stato per la paura della meningite o per l’effetto San Valentino – ha commentato uno dei titolari – ma sabato sera c'era meno gente del solito. Non vogliamo assolutamente sminuire il caso, che resta delicato, ma secondo noi si è scatenato un panico eccessivo». l. b.
In Italia e nel Mondo
Martedì 17 febbraio 2009
Guadalupa, barricate e scontri contro Parigi
Un barcone di clandestini in balia delle onde a venti metri dalla costa
Immigrati, ventuno morti a Lanzarote Nel mare delle Canarie ripescati 14 corpi di bambini. Il più grande aveva 15 anni
Uno dei corpi riportati a riva
MADRID – Erano a ormai 20 metri dalla costa di Lanzarote, a un passo dalla salvezza e dalla nuova vita alla quale aspiravano, ma la loro speranza è andata a picco assieme al barcone sul quale viaggiavano, scagliato dalle onde sugli scogli. Sono 21 i corpi di immigrati maghrebini finora ripescati nel mare delle Canarie, 14 dei quali erano bambini fra uno e 15 anni. Sono fonti del Salvataggio Marittimo a renderlo noto. Le Canarie, territorio spagnolo a largo delle coste atlantiche del Marocco, sono diventate un punto di
passaggio per chi, lasciatosi alle spalle un Paese dell’Africa subsahariana o equatoriale, cerca di raggiungere l’Europa. Nel 2008 il numero di migranti che sono transitati dalle Canarie si è drasticamente ridotto rispetto all’anno precedente, passando dai quasi 12.500 del 2007 ai poco più di novemila dello scorso anno. Nel 2006 erano stati addirittura oltre 31.600 i migranti bloccati. Da quell'anno la Spagna ha stretto le maglie del dispositivo di contrasto, stipulando nel contempo degli accordi bilaterali con i Paesi di
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provenienza dei clandestini. Del gruppo che aveva tentato domenica lo sbarco a Lanzarote, solo in sei sono sopravvissuti al naufragio, avvenuto alle 18,30 di domenica in prossimità del comune di Terguise, grazie a due surfisti che non hanno esitato a lanciarsi in acqua con le loro tavole. Secondo la testimonianza di uno dei supersiti, sul barcone in balia delle onde viaggiavano complessivamente 28 persone, di cui la gran parte minori e due donne, una delle quali in avanzato stato di gravidanza. Paola Del Vecchio
Sono cinque i giorni di manifestazioni Il capopopolo è un sindacalista
La capitale Pointe-a-pitre
PARIGI – Alla quinta settimana di sciopero, la Guadalupa fa un passo avanti verso la rivolta contro la «casa madre» francese: barricate sulle strade, scontri con la polizia, decine di fermi, un sindacalista ferito e minaccia di battaglia nelle strade. Nove le strade bloccate ieri mattina attorno a Pointe-aPitre. Da Parigi arriva l’avvertimento: «state usando strumenti illegali». Alex Lollia, uno dei responsabili del collettivo sindacale LKP si è rivolto alla folla ormai inferocita gridando «La libertà comincia oggi. Domani, tutti di nuovo in piazza».
Netanyahu in difficoltà per la formazione del governo
Israele, Lieberman alza il prezzo vuole i ministeri di Esteri e Difesa TEL AVIV – Si moltiplicano le insidie lungo la strada del leader del Likud, Bibi Netanyahu, verso il ritorno sullo scranno di primo ministro d’Israele. Dopo l’ultimatum della centrista Tzipi Livni (niente grande coalizione senza rotazione della premiership), ieri a puntare i piedi è il falco della destra radicale, Avigdor Lieberman: pronto ad alzare il prezzo, fino a chiedere il ministero degli Esteri o della Difesa, in cambio del suo indispensabile appoggio a un eventuale governo di sole destre. Metabolizzato l’esito controverso del voto di martedì scorso (con Kadima, il partito di Livni, in testa di un seggio sul Likud, ma con la maggioranza assoluta conquistata da una potenziale coalizione di forze di destra), Netanyahu cerca di tirare diritto. Incontrando ieri i parlamentari del Likud, ha ribadito la convinzione di poter formare un governo da lui guidato «senza perdere tempo». Un governo «stabile», ha auspicato, ripetendo di avere in serbo «offerte generose» a Kadima affinchè ne faccia parte, ma lasciando anche intendere di essere deciso ad andare avanti comunque, guardando soltanto a destra, nel caso in cui Tzipi Livni dovesse tener duro. Il presidente, Shimon Peres, che mercoledì 18 avvierà le consultazioni ufficiali, ha assicurato di non voler esercitare «alcuna pressione impropria» sui protagonisti della disfida per indurli, in un modo o nell’altro, all’accordo d’unità nazionale. Anche se sono in molti ad attendersi una sua qualche forma di 'moral suasion'. Le ultime parole di Livni lasciano d’altronde pensare che Kadima non sia davvero disposta ad accettare nulla meno della staffetta. Mentre nell’entourage di Netanyahu l’irritazione su questo pun-
Bibi Netanyahu
to si fa palpabile. Aggravata dalla consapevolezza di quanto la comunità internazionale (dagli Usa, all’Ue, alla Russia) punti sulle larghe intese e tema invece – come un colpo devastante al processo di pace in Medio Oriente – l'opzione alternativa di un governo tutto di destra. Sul fronte destrorso dello schieramento politico non sono del resto tutte rose e fiori per Bibi. Soprattutto da Israel Beitenu (Ib), il partito populista (ma laico) di Lieberman che alle elezioni si è aggiudicato un clamoroso terzo posto e appare ora l'ago della bilancia di quasi tutte le combinazioni possibili. Rifugiatosi in Bielorussia dopo il trionfo alle urne, Lieberman (che nell’ex Urss è nato) si guarda
bene in queste ore dall’esporsi in prima persona. Il negoziatore di Ib, Stas Misezhnikov, rivendica però chiaramente il diritto a «uno dei dicasteri più importanti» del prossimo esecutivo, citando in particolare Esteri e Difesa. Secondo Haaretz, Lieberman potrebbe 'accontentarsi' in realtà delle Finanze all’interno d’un governo più solido, comprendente Likud e Kadima. Mentre pretenderebbe gli Esteri o la Difesa (un incubo per le cancellerie di mezzo mondo, e per lo stesso Netanyahu) in un gabinetto di destra-destra, risicato e fragile. Senza contare che Ib, oltranzista e provocatorio in politica estera, ha posizioni 'liberal' in materia di laicità dello Stato, e guarda quindi con perplessità a un’alleanza ristretta col Likud condizionata dai partiti religiosi ultraortodossi. Ai quali – avverte Misezhnikov – non ha in ogni caso intenzione di concedere alcun «potere di veto». Intanto, il ministro degli esteri israeliano Tzipi Livni, leader del partito di maggioranza relativa Kadima, ha affermato ieri che Israele deve proseguire il processo di pace con i palestinesi, rilanciato nella conferenza di Annapolis (novembre 2007), per arrivare a un accordo che garantisca il suo carattere di stato ebraico e democratico. Ma perchè ciò sia possibile, ha affermato la Livni parlando a Gerusalemme a un centinaio di leader di organizzazioni ebraiche americane, è necessario che Israele accetti una spartizione dei territori occupati e la costituzione di uno stato palestinese in pacifica coesistenza al suo fianco. Abbandonare il piano di pace tracciato ad Annapolis significherebbe per Israele, secondo il ministro, perdere l'appoggio della comunità internazionale su questioni vitali». Alessandro Logroscino
Il sottomarino nucleare francese “Le Triomphant”
Collisione in fondo all’Atlantico di due sottomarini nucleari PARIGI – Scontro senza precedenti in fondo all’Atlantico del Nord: due sottomarini nucleari, uno francese e l'altro britannico, sono entrati in collisione il 4 febbraio scorso: sfiorata una tragedia secondo la stampa britannica che ha diffuso ieri l’informazione poi confermata dai due Paesi. Entrambi gli equipaggi, 250 militari in tutto, sono rimasti illesi e la collisione «non ha compromesso la sicurezza nucleare» nè dei reattori di propulsione nè delle armi, hanno precisato i ministeri della difesa di Francia e Gran Bretagna. Ancora ignote le cause. Un’inchiesta è stata avviata per capire come due sottomarini di quella portata potessero trovarsi sullo stesso specchio d’acqua nonostante i sofisticati sistemi radar a disposizione di entrambi i mezzi navali. Le autorità tacciono e si appellano al segreto militare. «E' un incidente molto grave», si allarma l’esperto Stephen Saunders: «è la prima volta che due sottomarini di due nazio-
ni amiche sono coinvolti in un tale incidente». E l’associazione ecologista francese 'Sortir du nucleairè accusa le autorità francesi di avere «nascosto la verità». Le due unità, la britannica Hms Vanguard e la francese Triomphant, in missioni separate nell’Atlantico del nord, entrambe in grado di lanciare missili balistici nucleari – ne avevano ognuna 16 a bordo – sarebbero rimaste comunque danneggiate nell’incidente, senza però avarie ai reattori nucleari. «La capacità di deterrenza del Regno Unito è rimasta sempre inalterata e la sicurezza nucleare non è stata compromessa», ha commentato il ministero della difesa britannico. Anche per la marina francese – sebbene «la cupola sonar (i radar del mare), situata sul muso (del Triomphant) sia stata danneggiata» – l'incidente «non ha provocato il ferimento di alcun membro dell’equipaggio nè compromesso la sicurezza nucleare». Florence Ciomei
Tokyo, incinta Yuko Obuchi ministro per il calo demografico
Germania, Ursula punta all’inseminazione
FIOCCO rosa o azzurro in arrivo tra i banchi del governo giapponese, con il ministro per le Politiche sociali e per il Calo demografico Yuko Obuchi, incinta del secondo figlio e divenuta il primo esponente dell’esecutivo in 'dolce attesa' nella storia parlamentare del Sol Levante. Obuchi, 35 anni, figlia dell’ex premier Keizo Obuchi, ha annunciato domenica alla stampa il lieto evento che, per il ruolo ricoperto nell’esecutivo, assume un valore simbolico, quasi d’esempio per un Paese che si misura con un costante declino delle nascite. Il parto è previsto per la fine di set-
LA Germania conferma il boom dei bebè dopo anni di tassi di natalità in declino e l’esecutivo della cancelliera, la cristiano-democratica Angela Merkel, coglie al volo l’occasione per aiutare anche le coppie che non possono avere figli, dicendosi a favore di un aumento delle agevolazioni regionali per l’inseminazione artificiale. Il tasso di natalità nel Paese ha registrato un netto aumento nel 2008 per il secondo anno consecutivo. Secondo un rapporto presentato ieri dalla ministra per la Famiglia, Ursula von der Leyen, è stata confermata così un’inver-
Naomi nuda si infuria tembre, possibilmente nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del parlamento. «Indipendentemente dalla mia carica di ministro e dalle prospettive elettorali, il mio desiderio è dare alla luce un bimbo in salute», ha dichiarato Obuchi.
AL cinema la si è vista "scoperta" in più occasioni: da 21 Grammi con Sean Penn e Benicio del Toro. Ma l'arte è arte e dunque nulla da dire. Il problema per la bella Naomi Watts è esploso su Internet. Il sito Perez Hilton ha pubblicato gli
scatti "non autorizzati" dei paparazzi in cui si vede l'attrice senza veli impegnata nelle riprese del nuovo film in California. Naomi, diventata madre per la seconda volta qualche settimana fa, è naturalmente andata su tutte le furie.
sione di tendenza che lascia sperare in una ripresa duratura della crescita demografica nel Paese. In particolare, il rapporto indica che l’anno scorso sono state registrate circa 690 mila nascite, circa 5.000 in più rispetto al 2007.
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Martedì 17 febbraio 2009
Il fatto del giorno: Sicurezza, arriva il decreto antistupri La Stampa
“Severi ma giusti” il governo accelera
Alemanno ribadisce Ma Roma non si sottrae “No alla giustizia fai da te” allo spettro xenofobo
dall’editoriale di Marcello Sorgi
dal servizio di Rinaldo Frignani
dal servizio di Jacopo Granzotto
Dopo quel che è accaduto tra sabato e domenica in tre grandi città come Roma, Milano e Bologna, il governo ha fatto bene a dare un’accelerata in materia di stupri. Il decreto [...] messo all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri dovrebbe servire ad anticipare parte delle misure anticriminalità già approvate in Senato, a cominciare dal blocco delle scarcerazioni per i violentatori. E ciò non solo perché in almeno una delle tre violenze, a Bologna, il responsabile [...] era già stato arrestato e liberato due volte in dieci mesi [...]. Ma anche perché, dall’inizio dell’anno, in altri due casi i colpevoli [...] sono stati subito rispediti a casa agli arresti domiciliari. Di qui a una piena libertà, troppo spesso, si sa, il passo è breve. [...]
[...] Il sindaco Gianni Alemanno ha annunciato «segnali forti» contro la criminalità. «Fra le prime misure, più telecamere in città — ha precisato — a Londra ce ne sono 45 mila, a Roma solo 5 mila, e lo sgombero immediato dei campi nomadi abusivi (oggi si dovrebbe iniziare da Ostia), visto che con il censimento si è perso molto tempo. Ma no alla giustizia fai da te e alle ronde». L’ondata di violenza e le reazioni dei cittadini preoccupano tuttavia i vescovi italiani. «Ci deve essere una forte responsabilità politica quando si parla o agisce su questi fatti: bisogna evitare di generalizzare, puntando il dito sugli immigrati», ha sottolineato Gianromano Gnesotto, direttore dell’Ufficio pastorale per gli immigrati e i rifugiati della [...] Cei. [...]
Rabbia, paura e lo spettro dello xenofobia. All’Appio Latino, il quartiere dello stupro di San Valentino, scatta la caccia all’uomo. Con la comunità romena, prima in quanto ad aggressioni, nel mirino generale. Traballa l’utopia dell’integrazione inseguita dal sindaco Alemanno e dalla delegata Ramona Badescu. Del resto non hanno nulla di conviviale le minacce della mamma della 14enne violentata (segretaria di un magistrato), l’ipotesi di ronde e le prime scritte inneggianti alla legge del taglione. Attorno al parco c’è poca luce. «Dov’è la sicurezza? - dice un residente -. Qui, vicino al laghetto c’è una colonia di romeni sempre ubriachi e la sera ho paura perché è buio». [...]
La migliore di ieri La Stampa
La 15enne racconta
La “protezione civile” che rischia di degenerare
La relazione di Alfano
dal servizio di Francesco Alberti
dal corsivo di Michele Serra
dall’articolo di Bruno Tinti
L’orco le è stato addosso fino all’ultimo, finché ha potuto, finché un poliziotto non l’ha sollevato di peso da quella ragazzina schiacciata a terra, la faccia nell’erba, il naso sanguinante, neanche la forza di piangere. «Ero paralizzata, non vedevo niente, non capivo niente, sentivo solo un odore terribile, il suo fiato addosso, l’alito che puzzava di birra...»: Chiara [...] ha raccontato agli agenti quello che ha potuto, brandelli di un incubo troppo grande, troppo feroce, per i suoi 15 anni. Ha gli occhi tumefatti e il naso rotto per gli schiaffi e i pugni ricevuti: «Mi diceva di stare buona, di non fare rumore, che non mi avrebbe fatto niente». [...]
[...] La tentazione popolare di auto-organizzare il controllo del territorio (e magari anche la punizione dei colpevoli veri o presunti) è vista con legittima diffidenza da chi ha cultura civile, e spirito legalitario. Essa racchiude, in una forbice di intenzioni così ampia da essere contraddittoria, l’orrendo istinto del linciaggio, del rastrellamento, della giustizia sommaria, del pogrom di quartiere come è accaduto ieri a Roma e in precedenza a Napoli contro i rom (si è poi saputo che il "casus belli", il presunto tentato rapimento di un neonato da parte di una giovane zingara, era stato inventato di sana pianta); ma al capo opposto
racchiude anche una volontà di partecipazione attiva, e quasi di "protezione civile", che non è più consentito ridurre a puro malumore manesco e reazionario. Il governo, a quanto si capisce, intende incentivare le cosiddette "ronde", muovendosi nell’alveo naturale di un populismo che è insieme istintivo e strumentale. Ma opporre a questo fenomeno il puro esorcismo legalitario non serve: semmai minaccia di peggiorare le cose, consegnando alle forze politiche più a loro agio sul mercato della paura (vedi la Lega e le sue ronde) una specie di monopolio della reazione popolare, che nella deriva del diritto può dare luogo a una raggelante gestione partitica [...].
Giannelli sul Corriere
Ogni tanto i politici italiani si avventurano in frasi destinate, nelle loro intenzioni, a restare nella Storia. Sarebbe meglio che, almeno, stessero zitti. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha svolto alla Camera la sua relazione annuale sull’amministrazione della giustizia; e ha detto: la crisi della giustizia «ha superato ogni limite di tollerabilità. Il più grande nemico della giustizia è la sua lentezza che coinvolge negativamente lo sviluppo del Paese». Poi è comparso lo «Schema di disegno di legge recante: Disposizioni in materia di procedimento penale» e tante altre sorprendenti novità. [...]
Carfagna si preoccupa
E scattano le prime rappresaglie contro i romeni
dall’intervista di Vincenzo La Manna
dall’articolo di Fabrizio Roncone
«È un bollettino di guerra. Siamo dinanzi a un fenomeno in continuo aumento, al dilagare di un’emergenza. E c’è la ferma volontà, da parte del governo, di intervenire subito e con decisione, per contrastare crimini così odiosi che ledono la dignità delle donne e vedono la sopraffazione becera tra i due generi». Ministro Mara Carfagna, gli ultimi casi di stupri hanno dunque rilanciato la necessità di intervenire in maniera tempestiva. Tanto che al prossimo Cdm potreste approvare un decreto ad hoc. «Stiamo valutando l’ipotesi di portare in Consiglio dei ministri un provvedimento d’urgenza, che non sarebbe determinato dall’emozione del momento, ma dalla consapevolezza della gravità della situazione». Ne ha parlato con il premier? «Non ho sentito ancora il presidente del Consiglio [...]»,
Arriva la notizia che cinque cittadini romeni sono stati feriti a colpi di spranghe e di mazze da baseball. La prima aggressione, in un locale dove si cucina kebab; la seconda, alle 22,30, su un marciapiede. Gli aggressori sono italiani. Sebbene i dettagli siano frammentari, i testimoni riferiscono che le urla erano queste: «Bastardi! Così imparate a stuprare le nostre donne!». Le urla degli aggressori rimbombano in via Carrocceto, nella zona di Porta Furba: a non più di cinquecento metri dal Parco della Caffarella, dove sabato sera una ragazza di 15 anni è stata stuprata davanti al suo fidanzatino, di
due anni più grande. I romeni stanno cenando, ma le forchette restano a mezz’aria: c’è il rumore delle vetrine che vanno in frantumi, ci sono una ventina di ragazzi che entrano e cominciano a picchiare duro. Hanno caschi, passamontagna, bandane; un abbigliamento, sembra di poter scrivere, da ultrà inferociti. Soprattutto, sanno come comportarsi: il raid dura non più di tre, quattro minuti. Poi spariscono, nella notte, lasciando sul pavimento quattro persone. Due hanno solo ferite lievi; le altre vengono invece portate all’ospedale Figlie di San Camillo. L’ambulanza non è nemmeno arrivata, ma già ne deve partire un’altra: destinazione via Tuscolana, numero ci-
La fotografia
Gli errori dell’indulto dall’editoriale di Roberto Arditti
I drammatici episodi di stupro stanno avendo un effetto forte sull’opinione pubblica, finendo per acuire una sensazione generale di insicurezza che, a torto o ragione, serpeggia da anni tra gli italiani (e tra i romani). Va detto peraltro che questo sentimento collettivo ha avuto non poca rilevanza nelle contemporanee vittorie elettorali di Berlusconi ed Alemanno dello scorso anno, anche perché le sinistre avevano fatto di tutto per spaventare la gente. Prodi, per parte sua, aveva sostenuto l’indulto del 2006, uno dei provvedimenti più disastrosi della storia della Repubblica (votato anche da parte dell’allora opposizione). Veltroni aveva lasciato passare l’idea di una Roma "amica di tutti", ospitale rifugio per brava e cattiva gente. [...]
Sardegna, il candidato del centrosinistra Renato Soru al voto (Ansa)
vico 1884, località Osteria del Curato. Qui, il romeno sembra sia stato sorpreso mentre camminava, da solo. Hanno fermato i motorini, sono scesi, si sono messi in circolo, e lui stava in mezzo. Anche qui: urla, insulti, una violenza determinata. Che già, in qualche modo, era stata annunciata da una serie di segnali che, per tutto il giorno, avevamo registrato. A cominciare dall’ultimo, nel tardo pomeriggio: quando una settantina di militanti dell’organizzazione di estrema destra Forza Nuova, manifesta in piazza Zama. Sfilano con gli slogan che potete immaginare, e stanno tutti dietro a uno striscione su cui è scritto: «Per voi bestie, nessuna pietà». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Non è più questione di pene e delitti: in questo Paese siamo strapieni di leggi. Se non che i decreti, cioè lo strumento principale del governo corrente, che riesce a emetterli con rapidità fulminante, rischiano di trascurare, e anzi trascurano il fatto che siamo di fronte a un problema sociale più che a un problema di sicurezza. Inasprire le pene? Chi ha visto “1997 fuga da New York”, tanto per citare un caso estremo, può farsi venire in mente l’esempio di uno Stato iper-repressivo che genera di per sé una supercriminalità grottesca. Fantascienza, si può replicare, e vabbe’. Ma il fatto che a Roma la delegata del sindaco per i rapporti con la comunità romena sia Ramona Badescu, cioè un’ex pornostar, rasenta a sua volta la fantascienza: e invece è tutto vero. Come al solito, in Italia, la vita imita l’arte. In peggio.
Martedì 17 febbraio 2009
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Per Benigni a Sanremo la Rai rinuncia ai diritti delle apparizioni del comico: un danno culturale
Riforme a targhe alterne ecco il metodo di Veltroni
dall’articolo di Aldo Grasso
dall’editoriale di Salvatore Tramontano
La vita sarebbe bella se anche gli artisti impegnati non si lasciassero prendere la mano dall’avidità. Non tutto è chiaro nella richiesta di Roberto Benigni (una partecipazione al festival di Sanremo, valutata 350 mila euro, in cambio dei diritti home video delle sue apparizioni in Rai), ma se le notizie che circolano sono vere ci troveremmo di fronte a un caso istituzionalmente molto grave. L’archivio di un servizio pubblico è da considerarsi a tutti gli effetti un bene comune, al pari di una biblioteca, di un sito archeologico, di una pinacoteca. Se una grande industria, per i più disparati motivi, decidesse di «affittare» in esclusiva un fondo librario depositato nella biblioteca nazionale centrale di Roma, il diniego sarebbe netto. Qui, più o meno, ci troviamo di fronte alla stessa situazione. L’immagine televisiva (al pari di quella cinematografica, e di tutte le altre tracce del passato inserite,
Benigni sul palco dell’Ariston nel 2002
in maniera sempre più massiccia, dai mezzi di comunicazione di massa) da tempo costituisce una fonte imprescindibile per la ricerca storica e sociologica sul Novecento, come ormai è riconosciuto da molti studiosi in tutto il mondo. Un ente dello Stato, come in buona sostanza la Rai è, non può privarsi di un suo «bene comune» per cederlo a un privato. Certo «fa cassa», come si dice, ma nello stesso tempo si
priva di un patrimonio che è di tutti, pagato con il canone. La tv costituisce uno straordinario strumento di rappresentazione e di ridefinizione della memoria condivisa di una comunità e un’incredibile opportunità di accrescimento della coscienza del passato. La vita sarebbe bella se problemi come questo venissero affrontati con una seria discussione e non con rivendicazioni da bottegai, persino all’in-
dall’editoriale di Carlo Azeglio Ciampi
La nuova Bretton Woods è diventata un obiettivo, ora dobbiamo operare perché diventi un risultato. Quello che avevamo richiesto in tempi non sospetti, dalle colonne di questo giornale (mercoledì 17 settembre 2008), è stato riconosciuto dal vertice dei 7 Grandi riunitosi a Roma come una priorità che «s’ha da fare» e lo constatiamo con soddisfazione. Siamo all’inizio del lavoro, il cammino sarà lungo. Intanto, però, cerchiamo elementi che suscitino fiducia guardando negli occhi la realtà; perché è lì che si troverà il punto di appog-
Verso un nuovo mondo che scaturisce dalla crisi gio per costruire il nuovo mondo e creare quegli elementi di positività che contribuiscono a rispondere alla parte più contingente della crisi riattivando un processo di crescita, a partire dall’Europa. Per cominciare davvero con il piede giusto, occorre imporsi preliminarmente un esame critico di quello che è successo. Questo è l’an-
tefatto decisivo per costruire il nuovo ordine mondiale. Tenere conto degli errori commessi perché non vengano ripetuti nel cammino intrapreso. Per confermare a se stessi la necessità di nuove regole, ma prima ancora approfondire le vecchie con una valutazione attenta e rigorosa. Erano insufficienti o sbagliate? O, magari, sono state solo male applicate?
terno del cda della Rai. Le tecnologie evolvono, nascono nuove piattaforme e nuove forme di distribuzione. Benigni può dire: il mio contratto prevedeva solo la tv generalista, adesso lo scenario è cambiato e io voglio ridiscutere i miei diritti. Il che è vero, ma la grana (e il grano) non riguarda solo Benigni, riguarda tutti: artisti, autori, maestranze, persino gli utenti. Sotto a questa diatriba, per altro già sollevata dal caso Juventus che pretese dalle teche Rai le vecchie partite dei bianconeri per Juve Channel in base a vecchi accordi con la Lega, se ne nasconde però un’altra ancora più grave. Molti programmi della Rai sono appaltati all’esterno. In alcuni casi, soprattutto per gli show più costosi e importanti, i diritti di replica e di sfruttamento restano alla casa di produzione, sotto l’egida del format. La Rai paga, ma il suo prezioso patrimonio delle teche si impoverisce. La vita sarebbe bella se non passasse il lodo Benigni. [...]
Dalla risposta a queste domande, si potrà capire perché il mondo è incorso in quello che è successo e si prenderà coscienza dei fenomeni più gravi che sono almeno tre. Iniziamo dalle politiche economiche cinesi. Hanno dato una spinta al mondo, ma hanno commesso l’errore di tenere legata troppo a lungo la loro moneta al dollaro contribuendo, in questo modo, ad alimentare gli eccessi americani. Sarà un puro caso, ma ho voluto terminare il mio settennato da Capo dello Stato, tra l’autunno del 2005 e la primavera del 2006, facendo viaggi di lavoro in Cina, India e Turchia. [...]
Ci vuole uno psicologo o un medium, per capire la linea di Walter Veltroni, perché le ragioni della politica non bastano più per chiarire il suo percorso, i suoi continui cambi di marcia: un giorno il leader del Pd è per il dialogo con Berlusconi, l’altro invoca il muro contro muro; un giorno chiede al centrodestra di «fare le riforme insieme», quello dopo grida al golpe «liberticida». Un giorno tratta per la presidenza della Rai (proponendo il nome), l’altro fa saltare il tavolo per aria. Ieri, Veltroni ci ha dato un ennesimo saggio della sua volubilità, con un’intervista ospitata da La Stampa. Incalzato Veltroni ha fatto ricorso a tutto – comprese le figlie! – per evitare le domande che considerava insidiose. Ma a parte questi affannati dribbling, il suo messaggio è stato chiaro: «È arrivata l’ora di mettere in campo le grandi riforme». Aggiungendo una postilla singolare: «Ci vorrebbe un De Gasperi, non un Berlusconi». Il problema, però, non è Berlusconi perché chiunque rileggesse i giornali dei giorni scorsi troverebbe Veltroni impegnato ad accusarlo di sciacallaggio, di attentato alla Costituzione. Difficile immaginare con questi presupposti il varo di riforme bipartisan. Anche perché tutte le volte che si entra nel merito, che si parli di Giustizia o pensioni, di lavoro o di grandi opere, immediatamente il leader del «ma anche» non esita ad accusare il premier di essere come Putin o bollare il suo governo come razzista. E dire che prima del voto giurava e spergiurava: «Da me non sentirete una sola parola di astio nei confronti dei miei avversari». [...] Tra le tante spiegazioni
che si possono dare dei continui sbalzi schizofrenici la più probabile è la prostrazione in cui versa il partito di Veltroni. Metà delle amministrazioni guidate dai suoi uomini sono finite sotto inchiesta. Molti primi cittadini del Pd, addirittura in manette. Antonio Di Pietro minaccia referendum per scippargli consensi, gli intellettuali (un tempo) organici alla Camilleri annunciano che si candideranno in altre liste, gli eterni critici alla Paolo Flores d’Arcais continuano a girotondare intorno alle sue spoglie. Due giorni fa, persino un attore-scrittore iscritto da una vita al partito bolognese, Ivano Marescotti, ha restituito la tessera per protesta contro l’atteggiamento del Pd sui temi bioetici. E solo 48 ore fa, il parlamentare più impegnato sul caso Englaro, l’amatissimo [...] Ignazio Marino, ha fatto sapere [...] che lui è pronto al referendum abrogativo sul testamento biologico. Massimo D’Alema, dice e ripete che «il Pd è un amalgama non riuscito», Pierluigi Bersani si candida contro. Insomma, tutti questi pasticci spiegano i continui cambi di marcia del veltronismo, ma non giustificano fino in fondo il male oscuro che affligge il centrosinistra in Parlamento, il suo «ondivaghismo cronico», per citare l’accusa che un tempo pendeva sulla testa di Occhetto. Il vero nodo con cui fare i conti è da venti anni sempre lo stesso: sotto «le macerie» del muro di Berlino, per usare un’espressione inventata da una moderata diessina come Claudia Mancina, sembra essere rimasto anche un pezzo della sinistra italiana. Ovvero quel minimo di coerenza riformista che un tempo la sinistra riuscì a produrre in Parlamento (ad esempio negli anni di piombo).
Sport: fra le righe e sopra le righe Il Milan, difesa colabrodo riesce a perdere il derby
E l’Inter prende il volo, ormai la distanza Delusione dalle altre è abissale: scudetto andato dagli sci
dal commento di Franco Ordine
dall’articolo di Mario Sconcerti
dall’articolo di Maria Rosa Quario
Da una parte Maicon e tanta Inter, dall’altra Pato e un Milan commovente nella ripresa. Il derby di Milano è sempre made in Brasile anche se non c’è Kakà. L’Inter prende a pallate il Milan per una frazione, la prima, e sembra tutto chiuso, sigillato, lo scudetto cucito sul petto. E invece come succede solo nel calcio, basta un piccolo ritocco al disegno tattico iniziale dei rossoneri (via Beckham sotto tono, dentro Inzaghi, una mina vagante) ed ecco che la sfida si riapre d’improvviso e fino all’ultimo respiro offre quel che tutti i tifosi sognano, adrenalina pura, occasioni ripetute da una parte e dall’altra, qualche sbavatura nel tiro dell’Inter (Adriano e soci sprecano almeno 3 palle gol in sequenza) e le paratone di Julio Cesar che tolgono ai rossoneri il gusto unico di una rimonta fantastica, sfiorata a ripetizione con quel velenoso di Inzaghi. Alla fine restano le proteste, legittime, di Ancelotti per quel che Rosetti toglie al Milan, senza motivo, solo per mancanza di coraggio e di lucidità: gli episodi decisivi sono fondamentalmente due, il gol di Adriano sporcato dal mani del centravanti e il rigore doc su Inzaghi ignorato per un presunto vantaggio. Così l’Inter resta l’unica squadra a non aver subito penalties: stranezze che neanche Mourinho è in grado di spiegare. Il Milan impiega un tempo per trovare le contromisure a quel pendolino di Maicon che si scatena sulla destra e ogni volta che avanza porta lo scompiglio tra le sue file: Ambrosini e Jankulovski, deputati dal copione a "curarlo", finiscono per dividersi solo gli appunti della panchina invece che i meriti di qualche chiusura provvidenziale. Su tutte le altre "magagne" del Milan svettano quelle difensive che di solito non si possono riepilogare citando un solo nome. E invece Kaladze per una volta può meritarsi il distintivo del peggiore in campo. Non c’è grande fiducia nei confronti di Senderos: possibile che lo svizzerotto non sia meglio del georgiano? Appena la sfida abbandona il registro fisico e diventa una partita di calcio tradizionale, il Milan riprende quota cedendo però troppo campo al rivale che può, in contropiede, seminare il panico e trasformare il risultato in goleada. [...]
L’Inter vince il derby e mette a un distacco abissale gli avversari. In gran parte merita sia il successo di giornata che la fuga, ma resta netta la sensazione di un Milan troppo punito e di una serie di errori arbitrali davvero importanti. Il più serio è quello sul gol di Adriano. È difficile considerare regolare un gol segnato con il braccio, con pallone non solo toccato ma anche spinto. La regola dice che è decisiva la volontarietà, ma è una regola che gira intorno all’argomento perché tende in realtà a dare all’arbitro la parola finale. Sfida cioè le opinioni. Ed è comunque una sottoregola. Ce n’è un’altra che è alla base del calcio: il calcio è uno sport che si gioca con i piedi dove non si può segnare di mano. La migliore delle ipotesi è che Adriano abbia segnato involontariamente un gol che non può essere regolare. Ci sono regole che vanno oltre la discrezionalità degli arbitri, che non possono subire interpretazione. Detto questo è stata una partita molto bella, ine-
È finita, come peggio non si poteva immaginare. Siamo in buona compagnia, ma questo non consola. L’Italia aveva quattro slalomisti da podio nell’ultima gara del mondiale e si ritrova con Patrick Thaler al settimo posto, e nemmeno per meriti suoi («nella prima manche ho fatto schifo, non ero io a portare giù gli sci ma loro a condurre me»), quanto per demeriti altrui. Classifica finale con 17 atleti, a memoria nessuno slalom era mai stato così selettivo. Solo tre dei primi quindici della lista mondiale hanno tagliato il traguardo, si tratta di Manfred Pranger, nuovo campione del mondo che ha portato in Austria l’oro maschile atteso da quindici giorni; Julien Lizeroux, il francese che dopo l’argento in supercombinata si è preso anche quello dello slalom, e infine il giovane svedese Hargin, quinto finale alle spalle anche di Michael Janyk, sorpresa di giornata al bronzo, e Felix Neureuther, che dopo la prima manche era addirittura 15°, staccato di due secondi e mezzo. [...]
Stankovic esulta: ha segnato il secondo gol dell’Inter
spressa nel primo tempo dove paradossalmente ci sono stati solo i due gol dell’Inter, nessun altro tiro in porta. Straordinaria nel secondo quando il Milan ha sostituito Beckham con Inzaghi strappando qualunque equilibrio tattico. È cominciata così una specie di partita disperata, con l’Inter messa in soggezione dalla rapidità di Pato e il Milan che continuava a soffrire la forza di Adriano e Ibrahimovic. Nel mezzo due squadre che pativano l’intensità della gara e giocavano con schemi sconvolti ma belli, una specie di durissimo cal-
cio a soggetto. Il Milan poteva alla fine pareggiare, l’avrebbe anche meritato. Ho visto almeno un altro paio di episodi dubbi in area su Ambrosini e Inzaghi. Inzaghi anzi è stato eccezionale per come è entrato in partita. Ha fatto buona impressione anche Ronaldinho, decisivo nella costruzione del gol di Pato. Ma da lui serviva più presenza in una squadra che poteva avere solo attaccanti rapidi. Ronaldinho invece ha scelto lo spazio, girare cioè abbastanza lontano dall’area. Ha scelto di giocare di fino e lo ha fatto bene. [...]
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Primo piano
Martedì 17 febbraio 2009
Primo piano Il sindaco Alemanno durante l'operazione di controllo degli insediamenti abusivi sul litorale romano
Donne nel mirino Alemanno ha iniziato lo sgombero degli insediamenti rom abusivi «No alla giustizia fai da te»
Martedì 17 febbraio 2009
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LA PROPOSTA
Dipartimento soggetti deboli «Serve una banca dati delle impronte e del Dna»
Stupro a Roma c’è l’identikit Sulle tracce di due rumeni grazie ai residui biologici e alle testimonianze di ELISABETTA MARTORELLI
ra intestato a "ignoti" ma gli investigatori starebbero lavorando sia sul sommario idenROMA - Potrebbe essere tikit fatto dalle vittime, sia suquestione di ore l'arresto dei gli accertamenti legati alle due uomini, quasi sicuratracce biologiche repertate mente romeni, che sabato nel luogo dove si è consumata scorso hanno aggredito una la violenza. Ieri mattina, una coppia di fidanzatini, di 14 e ventina di uomini della Poli16 anni, hanno picchiato lui zia ha compiuto una battuta e poi hanno violentato la ranel parco della Caffarella alla gazza nel Parco della Caffaricerca di altri indizi mentre rella, a Roma. sul litorale della capitale, le Sembrerebbe dunque viciforze dell'ordine hanno passana la svolta nelle indagini, to al setaccio numerosi campi dopo che l'identikit realizzanomadi. Nella zona di Ostia la to con gli elementi forniti polizia ha iniziato lo sgombedai due ragazzini aggrediti ro di circa 80 piccoli insediaè stato raffrontato con le fomenti abusivi occupati da roto segnaletiche. I due stranieri autori di una violenza Raffaele Clemente, dirigente Ufficio Prevenzione meni. Nel pomeriggio, è stato fatferoce - la quarta solo a Ro- Generale Soccorso Pubblico, col sindaco to il punto sulla situazione nel ma da inizio anno - sarebbe- Alemanno corso di un incontro che il pm ro alti, caratterizzati da un forte accento romeno, uno avreb- lo stesso che ha risolto il caso del- Barba e il Capo della Mobile, Vitbe i capelli lunghi e il naso lo stupro di Capodanno avvenu- torio Rizzi, hanno tenuto per schiacciato e, soprattutto, non to alla Fiera di Roma e che coor- concordare le prossime iniziatisarebbero sconosciuti alle forze dina le indagini della Squadra ve. Il fascicolo processuale pomobile, sarebbe prossimo a dare trebbe così passare da ignoti a dell'ordine. Il pubblico ministero della Pro- un nome ai due malviventi. Al noti con le iscrizioni nel registro cura di Roma, Vincenzo Barba, momento, il fascicolo resta anco- degli indagati dei due nominati-
Il gip ha convalidato l’arresto. Ma lui nega
Bologna, il tunisino resta in carcere di GIAMPAOLO BALESTRINI BOLOGNA – Il Gip di Bologna Bruno Perla ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per Jamel Mohaib, il tunisino clandestino di 33 anni che tre giorni fa ha violentato una quindicenne in un parco comunale in via Mattei, alla periferia di Bologna. Nell’interrogatorio al carcere della Dozza davanti al Gip e al Pm Francesco Caleca, l’immigrato ha provato anche a dare una sua versione dei fatti: si è difeso dicendo di non aver violentato la ragazzina, ma semplicemente di averle dato due schiaffi dopo una lite. Versione ritenuta non attendibile dal giudice. Versione che si scontra con quella del testimone che ha visto l’immigrato mentre usava violenza alla ragazzina. È possibile che il Pm Caleca, in base alle nuove norme del pacchetto di sicurezza, chieda il rito direttissimo se riuscirà a chiudere il caso in 30 giorni. Mohaib – difeso d’ufficio, in questo caso, dall’avv.Lucio Strazziari – arrivato in Italia nell’aprile scorso, era già stato arrestato una prima volta il 28 luglio per violazione dell’articolo 14 della legge Bossi-Fini sull'immigrazione, in quanto clandestino. Intanto sono stati meglio precisati i fatti che hanno portato Mohaib ad uscire dal carcere di Lanciano (Chieti) – dove era stato portato per sovraffollamento di quello di Bologna – circa un mese fa su provvedimento del Tribunale del Riesame, dopo l’arresto per spaccio di una do-
se di eroina inferiore al grammo il 6 agosto scorso. Il 7 agosto era stato condannato dal giudice monocratico Stefano Marinelli a otto mesi di carcere. La scarcerazione decisa dal Riesame è avvenuta il 15 gennaio, dopo cinque mesi e dieci giorni di detenzione cautelare, visto che aveva già scontato due terzi della condanna, non ancora definitiva. In pratica – è l’orientamento dei due terzi della pena applicato dal Riesame di Bologna – non bisogna scontare una carcerazione che alla fine rischia di essere superiore alla condanna definitiva. In appello, in ipotesi, la pena potrebbe abbassarsi. Un orientamento diverso da quello dei giudici della Corte d’Appello di Bologna che il 19 dicembre 2008 avevano respinto un’istanza di revoca della custodia per il tunisino. E anche in altri tribunali del Riesame ci sarebbero orientamenti differenti da quello bolognese. «Non essendo prossima la conclusione del procedimento (il giudizio di secondo grado non risulta ancora fissato) – hanno scritto nel provvedimento i giudici del riesame di Bologna – la durata delle coercizione carceraria sin qui subita dall’ appellante per il solo reato per il quale è cautelato equivale ormai ai due terzi della pena espianda». I magistrati ricordano l'art.299 del codice di procedura penale «laddove esso enuclea, fra le situazioni che giustificano l’intervento favorevole del giudice cautelare, anche quella in cui «la misura applicata non appare più proporzionata all’entità del fatto».
Aveva violentato una ragazzina in un parco
Il pm di Milano propone una banca dati delle impronte come misura antistupri
vi. E il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha dato inizio al piano di sgombero di insediamenti abusivi, poi ha tuonato - condannando i raid punitivi anti-immigrati - contro i tentativi di giustizia fai da te. "Vogliamo coinvolgere i cittadini - ha spiegato Alemanno - in un'opera di attenzione al territorio per rendere più agevole l'intervento delle Forze dell'ordine, ma deve essere sempre finalizzata a un più rapido intervento di queste, mai alla violenza né alle ronde che si fanno giustizia da sole". La reazione del Campidoglio è stata dunque l'inizio dello sgombero "sistematico" di circa 80 micro-insediamenti all'interno del polmone verde del litorale, la pineta di Castelfusano, abitata per lo più da romeni e da polacchi. Il programma partito ieri, dopo le violenze che hanno macchiato Roma negli ultimi tempi, non si fermerà a Castelfusano: "Progressivamente - ha spiegato il sindaco- sarà fatto in tutta la periferia di Roma nelle zone di con-
fine tra la parte urbanizzata e le aree verdi". Intanto continua il dibattito politico sul decreto antistupri. Fa molto discutere la proposta della Lega delle ronde. Massimo D'Alema (Pd) ha commentato che la proposta delle ronde è "frutto di incitazione razzista" che porterebbe ad un imbarbarimento del Paese e ad un aumento della violenza. Netta la bocciatura del decreto da parte di Antonio Di Pietro. Per il leader dell'Italia dei Valori "sono solo chiacchiere e propaganda". La risposta vera per contrastare le violenze sulle donne è quella di non limitare, come invece intende fare la maggioranza, le intercettazioni. E poi occorrono più risorse per le forze dell'ordine. L'Udc è pronto a votare il decreto "senza se e senza ma". Ma Pierferdinando Casini ha invitato ad evitare spot o idee estemporanee come le ronde: servono più mezzi e più risorse alle forze dell'ordine.
Le misure contro le violenze. Maroni: «Carcere certo»
Decreto del governo le ronde fuori dal testo di ANDREA LONGO ROMA - Niente via libera alle ronde dei cittadini per il controllo del territorio nel decreto-legge che il Governo licenzierà al prossimo Consiglio dei ministri. Lo stop - secondo quanto appreso da fonti parlamentari sarebbe emerso dal Quirinale, oltre che da settori della maggioranza, in testa il ministro della difesa Ignazio La Russa. La norma seguirebbe dunque l'iter del disegno di legge sulla sicurezza, ora alla Camera, visto che - secondo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ci sarebbero i requisiti d'urgenza. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - dopo essere salito nel pomeriggio al Quirinale - ha intanto spiegato al Tg1 le linee del decreto antistupri: più risorse alla polizia per aumentare i servizi che le forze dell'ordine offrono; maggiore controllo del territorio, anche se nessuno può pensare di farsi giustizia da sé. "Sì alle ronde, perché la gente è esasperata", ha detto il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. Ma sulle pattuglie di volontari (disarmati) la maggioranza è divisa. L'opposizione è contraria e la Confe-
renza episcopale ha ammonito: "Niente caccia alle streghe", ma si rispetti la legge. Il presidente del Senato Renato Schifani ha ammonito: "Nervi saldi, no alla giustizia fai da te". Il ministro La Russa è convinto che le ronde "servano a poco"; ritiene che la norma debba rimanere nel ddl sulla sicurezza, ma è disponibile a collaborare con il ministro dell'Interno perché "con qualche modifica possa diventare uno strumento un po' più efficace". A quali modifiche stia pensando però non lo ha specificato. Il responsabile leghista del Viminale ha ripescato anche una norma bocciata dal Senato: quella che prolunga fino a 18 mesi la permanenza dei clandestini nei Cie, i centri di identificazione ed espulsione. E pure il sottosegretario Mantovano è favorevole ad un allungamento di permanenza (5-6 mesi, contro i 60 giorni della legge attuale). Per l'opposizione invece sarebbe "uno schiaffo al Parlamento". Il ministro per le Pari opportunità Mara Garfagna pensa invece a una banca dati del Dna per chi viene condannato per violenza, come accade per i pedofili. Sulla necessità di intervenire con
un decreto il Pdl insiste: Per Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vice capogruppo al Senato, è l'unico modo per dare "una risposta immediata all'emergenza". Bisogna essere più severi con gli stupratori e drastici sulle espulsioni. Una linea condivisa in pieno dalla Lega. Dopo Roberto Calderoli che ha rilanciato la castrazione chirurgica accolta da un coro di no, ieri Federico Bricolo ha puntato il dito contro gli stranieri. "Troppi quelli che delinquono. Noi a casa nostra non li vogliamo - ha aggiunto il presidente dei senatori del Carroccio - se ne devono tornare ai loro Paesi d'origine". Il dibattito sulla sicurezza si infiamma sempre più. L'opposizione è contraria ad interventi demagogici, e con in testa il leader del Pd Walter Veltroni, ha definito 'inaccettabili' le ronde perché creerebbero un clima pericoloso per il Paese, e ha accusato l'esecutivo di aver tagliato i fondi per le forze dell'ordine. Niente ronde e niente spot. Ma a certe condizioni il Partito democratico è disposto a collaborare. Veltroni è 'favorevole' a provvedimenti per aumentare le forze dell'ordine per strada.
di FRANCESCA BRUNATI MILANO – Istituire una banca dati delle impronte digitali e del Dna di tutte le persone che vivono in Italia. È quanto auspica il pm di Milano, Marco Ghezzi, coordinatore del dipartimento soggetti deboli, che, insieme ai sostituti del suo pool, si è occupato dei casi di violenza sessuale che si sono susseguiti negli ultimi anni nel capoluogo lombardo e in provincia. L’ultimo arrivato sul suo tavolo è quello della studentessa boliviana stuprata nella notte tra sabato e domenica. Ghezzi accetta di rispondere a domande di carattere generale su un problema, quello degli stupri, che è all’ordine del giorno. Dopo l’escalation di casi negli ultimi giorni c'è l'intenzione del Governo di prendere provvedimenti in materia legislativa. Il magistrato, ancor prima di augurarsi che anche in Italia, come in molti paesi europei e oltreoceano, venga istituita la banca del Dna, fa una premessa: «Il problema degli stupri ad opera di extracomunitari mi sembra non corrisponda a dati reali. Nel senso che – spiega – per ogni stupro commesso 'per strada’ ce ne sono almeno 25 consumati tra le mura domestiche e che non destano analoghe preoccupazioni». E, riferendosi proprio agli stupri commessi 'per strada’, dice che «alcune di queste notizie, ad un’attenta indagine, non trovano riscontro nei fatti e talvolta gli autori non sono extracomunitari bensì italiani». Ma c'è qualcosa che
Ghezzi si sente di mettere in evidenza: “l'opera di prevenzione mi pare estremamente problematica, soprattutto quando si tratta di coppie di fidanzatini che tendono ad appartarsi». Così «quel che non si riesce a fare in termini di prevenzione, si può tentare di farlo in termini di repressione, cercando di identificare e punire gli autori». Per fa ciò il coordinatore dello specifico dipartimento della Procura milanese, ritiene sia, tra l’altro, necessario “un rafforzamento delle sezioni specializzate di carabinieri e polizia che si occupano di indagare sui casi di abusi e violenze sessuali». Rafforzamento che «a livello numerico comporterebbe un intervento di minima entita». Si tratta di potenziare le sezioni dotandole di qualche unità in più: «Parlo di piccoli numeri – prosegue – che comunque garantirebbero grossi risultati in termini di efficacia delle indagini. Efficacia che, voglio sottolineare, già esiste perchè la gran parte dei casi vengono risolti positivamente». Per completare il quadro, fondamentale è il poter disporre, ed è quel che si augura Ghezzi, «di una banca dati delle impronte digitali, o meglio del Dna, di tutti i soggetti che vivono sul territorio nazionale, e non solo degli extracomunitari». Ciò, a suo giudizio, «avrebbe un’efficacia enorme non solo in questo tipo di inchieste, ma anche per quelle che riguardano tutti i reati gravi, a cominciare dagli omicidi».
Ecco tutte le pene previste in alcuni paesi europei e negli Stati Uniti per i reati di stupro
L’Inghilterra contempla anche la violenza donna-uomo ROMA - Queste, in sintesi, le pene previste in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti per i reati di stupro e violenza sessuale. GRAN BRETAGNA - Lo stupro, definito da una legge riformata nel 2004 in Inghilterra e Galles come «rapporto sessuale vaginale o anale in assenza di consenso», è punito con un minimo di 5 anni di reclusione, fino all’ergastolo se ci sono aggravanti. L’accusato può difendersi affermando di aver «ragionevolmente creduto» che la vittima fosse consenziente al rapporto, ma con la riforma, questa difesa non è possibile se la persona che subisce la violenza è ubriaca, drogata, è stata sequestrata, o se teme violenza. Il consenso è irrilevante se la vittima ha meno di 13 anni. Secondo la legge inglese, è possibile che una donna violenti
un uomo, ma verrà processata per il reato 'aggressione tramite penetrazione' (che si applica quando non c'è penetrazione con il pene ma con oggetti) e non per stupro. FRANCIA - In Francia lo stupro è considerato un crimine contro la persona ed è punito con 15 anni di reclusione. La condanna può essere però più grave se ci sono alcune aggravanti. È punito con 20 anni di reclusione lo stupro su minorenni (meno di 15 anni), lo stupro di gruppo o quando il movente è l’orientamento sessuale della vittima. È di 20 anni anche se la sua conseguenza è una mutilazione o l’invalidità della vittima e se lo stupro avviene sotto la minaccia di un’arma. La reclusione sale a 30 anni in caso di morte della vittima. Nel 2007 il presidente Nicolas Sarkozy aveva annunciato un
provvedimento per inasprire le condanne per i crimini sessuali, parlando anche del ricorso volontario dei pedofili alla «castrazione chimica». GERMANIA - Il Codice penale tedesco prevede per lo stupro una pena minima di due anni di reclusione. La pena massima è l'ergastolo, che in Germania prevede un minimo di 15 anni di prigione prima che il condannato possa chiedere la libertà. Una volta scontata la pena, non è detto però che il condannato ottenga la piena libertà. Infatti, nei casi di recidività o di pericolo per la comunità, il tribunale può imporre altre misure, come la cura dei soggetti presso cliniche specializzate. In questo caso, la legge è molto rigida, poichè prevede il carcere qualora i soggetti non dovessero seguire appieno le indicazioni dei medici. La
castrazione chimica in Germania è possibile, ma si pratica solo su base volontaria. USA - La severità delle sentenze contro i colpevoli di stupro negli Usa varia a seconda delle circostanze del caso. Uno studio effettuato dal ministero della giustizia statunitense ha calcolato in 11,8 anni di carcere la sentenza media contro i criminali accusati di stupro. Ma il periodo di tempo medio trascorso in prigione per questi condannati, tenendo conto dei vari sconti e della buona condotta, è di 5,4 anni. Alcuni stati consentono una riduzione della pena per i responsabili di gravi crimini sessuali se il condannato accetta volontariamente di sottoporsi alla 'castrazione chimicà, che prevede l’uso di sostanze che annullano il desiderio sessuale.
Il presidente francese Sarkozy
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Primo piano
Martedì 17 febbraio 2009
Primo piano
Martedì 17 febbraio 2009
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Il pm alla ricerca delle prove sulle fughe di notizie
Totalgate
Talpe in procura Perquisito Basentini
Il giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese scioglie la riserva e sospende la Concessione Gorgoglione
Il gip ha deciso Stop per un anno
Controlli in casa, uffici e villa al mare dell’imprenditore Interrogato in procura il socio Michele Santangelo
«Sistematiche pratiche illegali della Total» I francesi indignati preparano il Riesame di LEO AMATO POTENZA - Un paese normale, dove le persone si organizzano in imprese, competono liberamente sul prezzo e la qualità del lavoro che svolgono, infine vincono o perdono a seconda della loro bravura. Il paese in cui viviamo: corruzione e concussione; appalti pilotati e indebiti favori; compiacenze e clientelismo. In politica vale una legge fondamentale: se si lascia un vuoto prima o poi qualcuno lo riempie. Se è la politica a creare quel vuoto, allora a riempirlo interviene la magistratura. Il gip Rocco Pavese ha deciso: la concessione alla Total per la coltivazione di idrocarburi nella Valle del Sauro è sospesa per un anno a partire da ieri. Più o meno sono queste le sue valutazioni. «Una misura adeguata alla eccezionale gravità del caso», è scritto nella motivazione, «che consente di porre termine alle sistematiche pratiche illegali poste in essere dalla Total nell’ambito delle attività legate allo sfruttamento della concessione Gorgoglione». L’attività di realizzazione delle opere necessarie all’inizio delle estrazioni «ben potrà essere proseguita dalle società contitolari della concessione», e peraltro le opere «sono appena iniziate con i lavori di sbancamento dell'area, e non si ravvisano allo stato rilevanti ripercussioni sull’occupazione». Il provvedimento è composto di circa cinquecento pagine, in cui il giudice ripercorre gli atti dell’inchiesta del pm Henry John Woodcock, e le responsabilità di un ente, la Total, ben distinto dagli altri attori di questa vicenda. Per capirsi: una persona giuridica è pur sempre una persona, e la legge chiarisce che non può diventare il paravento per personaggi interessati che vogliono restare anonimi, perciò si colpisce l’ente, o la società, per arrivare proprio a quelli che di certe malversazioni, come in questo caso, traggono profitto normalmente alla fine dell’anno, quando in assemblea, soprattutto per i soci di una multinazionale come la Total, generalmente vengono staccati lauti dividendi. E poteva andare peggio, se fossero state accolte del tutto le richieste dell'accusa. Il
di FABIO AMENDOLARA
Il palazzo di giustizia di Potenza A destra gli investigatori davanti agli uffici di Basentini Il sostituto procuratore Henry John Woodcock
pm Woodcock infatti aveva chiesto la revoca della concessione, ma evidentemente sulla decisione del gip ha contato non poco la sentenza del Tribunale del riesame, che ha negato l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere, tra gli amministratori della Total, politici e imprenditori locali. Per il resto l’inchiesta sta in piedi, anzi si ingrossa, grazie anche alle dichiarazioni rese in interrogatorio
da alcuni degli indagati. Scrive il gip Rocco Pavese: «Gli illeciti avvengono a danno del libero mercato e della collettività. La possibilità di ottenere indebiti favori, in primis gli appalti pilotati, lede gravemente il principio della libera concorrenza, che è fondamento del sistema economico, e presupposto per la crescita complessiva, anche occupazionale, di un paese moderno». Riguardo alla Total: «E’
da escludere che gli indagati abbiano agito per proprio esclusivo interesse, essendo palese che i reati sono stati commessi nell’interesse e a vantaggio della società che ne ha tratto un rilevante profitto»; e più avanti: «L’enorme portata degli interessi in gioco induce a ritenere che gli indagati abbiano agito di intesa, se non nei dettagli certamente nella metodologia, con la casa madre», e che «la società ab-
bia lucrato un risparmio nell’ordine di grandezza di almeno una decina di milioni di euro attraverso un meccanismo concussivo, in cui un ruolo essenziale è stato svolto dalla determinazione dolosamente falsa del valore», riferito all’affare dell’acquisto dei terreni per la costruzione del centro oli. Ma «il vantaggio e l’interesse dell’ente si riscontra anche negli episodi di corruzione».
E qui si arriva alla parte più dura: «Soltanto un’intesa stipulata, o mediata, ad alto livello politico o amministrativo può aver indotto la Total Italia, filiale di un’importante multinazionale dunque un gigante economico, a scendere a patti con gli imprenditori e i faccendieri lucani protagonisti della vicenda (figure marginali sul piano economico e sociale al cospetto di questa società). Un accordo in cui il
tornaconto non può che intravedersi nella garanzia di agire senza troppi ostacoli in un ambiente che altrimenti le sarebbe stato ostile sul piano burocratico e amministrativo, in cambio della compiacenza da accordare ai suddetti faccendieri e imprenditori». Forse le società un cuore non ce l’hanno, ma la risposta della Total è davvero accorata: «Indignazione per questa decisione molto gra-
GLI ATTI DELL’INCHIESTA AI sensi dell’articolo 45 del D.lvs. n. 231/2001 il pm chiede l'applicazione nei confronti della Total Italia Spa della misura cautelare della revoca della concessione (statale) denominata “Concessione Gorgoglione” relativa allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo lucano riguardante il Progetto "Tempa Rossa", sussistendo, al riguardo, tutti i presupposti di legge per l'applicazione della misura cautelare in oggetto. Ecco una stralcio delle argomentazioni a supporto della richieta. Dalle ulteriori risultanze investigative qui di seguito riportate emerge come il Ferrara abbia tempestivamente pagato la tangente promessa onorando gli impegni della transazione corruttiva (ovvero l'accordo di cui parla con Montesano), circostanza questa peraltro perfino ultronea per la configurazione del reato di corruzione che si perfeziona con la semplice promessa della utilità; in proposito, infatti, si vedrà come il Ferrara abbia concluso e firmato il contratto di fornitura di oli e di carburanti, in esclusi-
Le motivazioni a supporto della richiesta inviata dal magistrato al gip
Il pm chiedeva la revoca va dalla Total Italia, per la durata di cinque anni e per l'ammontare di 15 milioni di euro, presso gli uffici dell'agente commerciale della Total di Potenza, Vito Romano, ubicati in via della Chimica. Tanto emerge dal contenuto dei colloqui telefonici, qui di seguito riportati, intercorsi tra il responsabile degli uffici potentini della Total Italia, Roberto Pasi e Vito Romano, agente commerciale per Potenza e per la Basilicata della compagnia petrolifera, conversazioni dalle quali risulta come si è detto - che il pizzo tangentizio alla Total da parte degli imprenditori aggiudicatari dell'importante commessa - e in particolare da parte del Ferrara - sia stato regolarmente onorato nella città di Potenza, dove ha sede, appunto l'agenzia di commercio del Romano col quale sia il Ferrara sia le altre
imprese costituenti l'Ati omonima hanno stipulato e stanno stipulando i contratti in esclusiva. In tal senso non lasciano adito a dubbi le considerazioni che il Pasi e il Romano si scambiano nel corso della conversazione n. 1777 del 5 febbraio 2008 (vd. infra) nel corso della quale Pasi e Romano sottolineano a più riprese che la stipula del contratto di fornitura di carburanti e di oli lubrificanti tra Ferrara e Total deve avvenire attraverso l'agenzia Total di Potenza e proprio in tal senso si esprime il Romano chiedendo a Pasi di contattare Ferrara per rappresentargli: "Guarda, noi siamo contenti se voi comprate dall'agenzia di Potenza ", insomma. Che poi non è altro quello che Total vuole". In proposito occorre ancora una volta rimarcare come il sopra riportato colloquio telefonico intercorso il 5 feb-
braio 2008 tra i due manager Total Roberto Pasi e Roberto Francini costituisca un'ulteriore ed ennesima conferma del coinvolgimento dell'intero apparato dirigente della Total nell'accordo collusivo e corruttivo volto a favorire l'Ati Ferrara negli appalti riguardanti il Progetto Tempa Rossa, coinvolgimento, per altro, abbondantemente comprovato dal contenuto delle battute scambiate il 20 dicembre 2007 all'interno degli uffici della Total di Potenza tra l'amministratore delegato di Total Italia Lionel Levha ed il suo collaboratore Roberto Francini, nel corso del quale gli uomini Total progettano e pianificano le tappe del progetto criminoso che avrebbe dovuto condurre l'Ati Ferrara ad aggiudicarsi l'appalto dei lavori di preparazione del Centro oli "Tempa Rossa", appalto poi aggiudicato al Ferrara.
Un pozzo per le estrazioni del greggio
ve e molto pregiudizievole, che mette a rischio immediato l’impiego di oltre un centinaio di collaboratori delle imprese che lavorano sul cantiere». Poi la fiducia a tutti i collaboratori della società passati e presenti. La parola agli avvocati, davanti al Tribunale del riesame. Poi viene il turno dell’opinione pubblica. E alla fine la morale di questa vicenda dovrebbe ritornare alla politica.
POTENZA - Lui perquisito, il suo socio interrogato. La procura sospetta che abbiano rapporti con le talpe che hanno aiutato l’imprenditore Francesco Ferrara, quello del Totalgate, a depistare gli investigatori. Enzo Basentini e Michele Santangelo gestiscono in società un centro per la dialisi. Sono indagati per rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento, in concorso «con pubblici ufficiali da identificare». Quei pubblici ufficiali per gli investigatori sono le talpe. Dopo aver trovato nella cassaforte di Ferrara un fascicolo di atti secretati gli investigatori stanno cercando di capire da quale ufficio sono usciti. E allora hanno perquisito l’abitazione di Potenza dell’imprenditore (che era a Bologna per il funerale del calciatore Giacomo Bulgarelli), la sede della Tecnomedical e, nel pomeriggio, la villa di Maratea. Lì l’imprenditore ha una cassaforte. Secondo indiscrezioni, al momento non confermate da alcuna fonte ufficiale, sembra che gli investigatori abbiano trovato, oltre l’hard disk di un computer, alcuni documenti utili alle indagini (tra questi un’agenda, un biglietto da visita). Inutile, invece, l’interrogatorio di Santangelo. E’ arrivato in procura, al quarto piano del palazzo di giustizia di Potenza, ieri mattina alle undici. Con lui c’era l’avvocato Nicola Roccanova. L’interrogatorio è durato pochi minuti. Santangelo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Era con lui che parlava Ferrara. Ma il telefono era quello di Basentini. Ecco cosa scrivono gli investigatori negli atti d’indagine. Basentini fa convocare nel suo ufficio Michele Santangelo. «Appena giunto negli uffici della Tecnomedical Santangelo, utilizzando il telefono di Basentini chiama Ferrara». Ferrara, Basentini e Santangelo s’incontrano più volte. In particolare, segnalano gli investigatori, «è emersa un’attività d’intermediario svolta da Basentini, per conto di Ferrara, con esponenti dell’establishment politico istituzionale potentino». Le indagini sulle talpe cominciano così. E’ il 27 febbraio dello scorso anno. Perché, secondo gli investigatori, «tra il 20 e il 27 febbraio accade qualcosa di inquietante». Accade che Ferrara scopre di essere intercettato. «Trova, non fortuitamente - secondo
gli investigatori - delle microspie negli uffici di una delle sue aziende, la Ferrostrade di Policoro». La data del summit, invece, è il 26 febbraio. L’incontro «con i suoi sodali», così si legge in un’informativa, viene «monitorato» dagli investigatori. La durata del servizio di Ocp, letteralmente osservazione, controllo e pedinamento, è di un’ora. La finalità «è - spiegano gli investigatori - documentare l’incontro tra Basentini, Ferrara e Santangelo, a seguito delle conversazioni intercettate sulle utenze di Santangelo». Il personale impiegato: un ispettore della polizia di Stato, un assistente della Squadra mobile e un carabiniere del Nucleo operativo ecologico. Le auto sono «di copertura». Il servizio è corredato da un Cd, relativo alle riprese, dal quale sono stati estrapolati dei fotogrammi, che il Quotidiano può mostrare in esclusiva (foto nel box a lato). Alle 12.40 la pattuglia con il poliziotto e il carabiniere giunge nell’area di servizio Agip sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano, direzione Salerno. Lì c’è l’Audi A3 di Ferrara. E’ parcheggiata. Ferrara è nel bar, in compagnia di una persone «di sesso maschile di circa 30 anni», scrivono gli investigatori. Alle 12.45 arriva Michele Santangelo. Parcheggia la sua Lancia K e raggiunge Ferrara. L’appuntamento con Basentini è nelle vicinanze della sede della Coldiretti. E’ lì che vanno. A piedi. I tre si fermano a parlare fino alle 13.15. Santangelo «mostra alcuni fogli». Quattro fotografie documentano questa fase dell’incontro. Poi si salutano. Basentini sale sulla sua Opel Agila e va via. Gli investigatori gli stanno dietro. Lui se ne accorge. Si avvicina all’auto di copertura e «con gesti e parole lascia intendere che si è accorto di essere seguito». Secondo gli investigatori «le complicità di cui Ferrara e i suoi sodali dispongono negli ambienti delle forze dell’ordine o in ambienti collaterali fanno ritenere che nei documenti che Santangelo ha fatto vedere a Ferrara siano riportati i nomi degli indagati del procedimento penale numero 648/05», il Totalgate. L’informativa è della seconda sezione della Squadra mobile. E’ tra gli atti depositati alla cancelleria del Tribunale del Riesame. Forse si tratta delle pagine che gli investigatori hanno poi trovato nella cassaforte di Ferrara. E’ quello che la procura sta cercando di capire. f.amendolara@luedi.it
Un “frame” estrapolato dal cd degli investigatori. Ferrara scende dalla sua Audi davanti agli uffici della Tecnomedical
Un’auto di copertura della polizia arriva nel piazzale degli uffici della Tecnomedical, in via del Gallitello a Potenza
Gli agenti che hanno perquisito gli uffici di Basentini (foto Mattiacci)
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22 Febbraio 2009
CORIGLIANO INTERVISTA A GIOVANNI DIMA, DEPUTATO DEL PDL
verso le elezioni di Donatella Guido
Il deputato Giovani Dima ha avuto il suo bel da fare in questi anni per far dimenticare la “disavventura” politico-amministrativa del 2006, quando il candidato Geraci fu superato dal candidato De Rosis nella corsa all’Ariella e il centrodestra si piazzò, con il 51 per cento dei voti, forza di maggioranza in Consiglio comunale, pur sedendo tra i banchi dell’opposizione. Oggi il parlamentare non si risparmia una sana autocritica, «siamo stati un po’ sbadati e un po’ presuntuosi», ma nello stesso tempo, da buon combattente disincantato qual è, affila le armi per vincere la prossima e vicinissima sfida elettorale. «Dobbiamo lavorare sodo perché ce la dobbiamo fare», lo ripete con enfasi Dima nella sua segreteria coriglianese, più e più volte, una specie di mantra per liberare la mente da dubbi, incertezze, paure e dare vigore alle mosse presenti e future del Pdl e del suo candidato Pasqualina Straface. Quasi una carica spirituale, energizzante. Che ha trovato maturazione nell’analisi, dovuta, indotta dall’esito dell’ultima esperienza amministrativa, quella precommissariale appunto. E’ passato un anno dalla conclusione dell'esecutivo De Rosis. Avete avuto modo di riflettere in maniera anche autocritica su questa particolare vicenda
«La nostra ricetta? Amiamo questa citta» amministrativa? Assolutamente sì. A Corigliano è accaduto un fatto unico nel suo genere, anomalo, ma non tanto in funzione del risultato elettorale. La cosiddetta “anatra zoppa” infatti, e cioè il consiglio comunale schierato da una parte politica e il sindaco da lato opposto, è un caso che ogni tanto accade, come a Lamezia e a Messina. Quello che è veramente drammatico, è che Corigliano sia stata condizionata da due elementi: un risultato elettorale appesantito da una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato e l’atteggiamento irresponsabile del centrosinistra che avrebbe dovuto cogliere quell'anomalia per accelerare il processo di chiarimento del quadro politico, cosa che non ha fatto trincerandosi dietro una parvenza di legalità e di rispetto delle istituzioni, senza guardare con un minimo di prospettiva alle condizioni di Corigliano che già usciva da una situazione di grande imbarazzo sul piano amministrativo dopo altri 5 anni di giunta di centrosinistra con Genova. Il dato elettorale doveva spingere il centrosinistra, in pratica, a sciogliere subito il Consiglio comunale e si sarebbe potuto votare già nel 2007 e non nel 2009. E’ possibile che nel proporvi all’elettorato vi siate sentiti troppo sicuri e abbiate comunicato poco? Ma noi certamente abbiamo sba-
gliato la campagna elettorale. E' successo quello che spesso accade nel centrodestra, cioè che nei momenti fondamentali, quelli che fanno la differenza alla fine, sia tradizionalmente un po' più sbadato e superficiale. Forse abbiamo avuto anche un pizzico di presunzione perché, avendo incamerato il dato forte del primo turno, il 54% delle liste e Geraci che addirittura partiva con circa 1500 voti in più rispetto a De Rosis, ci sentivamo forti e questo ha un po' condizionato l'andamento del ballottaggio. Alla fine siamo arrivati a perdere per soli 300 voti. Probabilmente abbiamo peccato di comunicazione, di organizzazione e abbiamo sottovalutato gli esiti imprevedibili dei ballottaggi. Il Pdl come si presenta a livello locale alle elezioni? Siete riusciti a superare certe divergenze che pur ci sono state, come per esempio con Forza Italia? Credo che il Pdl coriglianese sia, tra i Pdl territoriali, quello più coeso e armonioso. La maturazione da parte di Alleanza Nazionale e di Forza Italia di giungere a un partito unico, a una lista unica e a una prospettiva politica e amministrativa unitaria è frutto di un lavoro forte, portato avanti soprattutto grazie all'impegno del candidato a sindaco del centrodestra Pasqualina Straface. Ci siamo messi alle spalle i momenti di incomprensione del passato, oggi le due
classi dirigenti stanno dialogando quotidianamente, c'è un tavolo di confronto sui problemi del territorio. E’ ovvio che al centro di questa discussione si sia posto inevitabilmente il candidato a sindaco, che abbiamo espresso già da due anni a questa parte. La Straface è quindi la sintesi delle varie anime che compongono il Pdl coriglianese? E’ la sintesi estrema. Il Pdl guarderà a 360 gradi, soprattutto al mondo esterno alla politica che si sta già facendo avanti nei riguardi della Straface. Ho una lista di giovani che sono già pronti per sostenere questo percorso. C’è in altri termini la consapevolezza che questa partita non si può perdere. Le liste? Alle liste stiamo già lavorando. Oltre a quelle che sono espressione degli schieramenti classici, stiamo approntando liste che guardano in modo più aperto alla società coriglianese, alle diverse istanze sociali. Abbiamo organizzato dei gruppi di lavoro che stanno monitorando le reali esigenze di questo territorio, dall’urbanistica agli affari sociali, dalla sanità all’agricoltura, dalle attività produttive ad altri settori. Ci sono forse 200 persone impegnate in questo senso. Un’esperienza che produce aggregazione e attraverso la quale stanno emergendo anche delle ottime individualità, tanti giovani professionisti che si
vogliono unire al nostro percorso, che vogliono dire la loro. Un modo per tastare il polso della città, gli orientamenti. Proprio così, ma in modo più vero, perché quella del PD è una corsa interna. Hanno fatto un congresso, e può anche starci, ma attraverso questo congresso hanno sostanzialmente fatto una corsa alle tessere. Mentre noi abbiamo fatto una cosa molto semplice. Abbiamo detto a Fi e An di fornire a questi comitati monotematici dei nominativi, non rigidamente legati agli schemi partitici, ma possibilmente provenienti dalla società e chiaramente orientati verso il centrodestra. E questi elementi si stanno rivelando le migliori energie a supporto del nostro lavoro. Il programma che presenteremo, infatti, non sarà altro che la sommatoria di tutte queste interlocuzioni, grazie a queste persone, a questi giovani che stanno intervistando per capire quali sono le reali istanze della gente, della città. E’ un lavoro forte, che conferma la consapevolezza che le cose non si possono più improvvisare. Problema dei problemi, quello urbanistico. Rossano è una città più strutturata, Corigliano è più sfaldata. E’ una conseguenza di interessi privati che hanno saputo imbrigliare la classe politica, forse approfittando della sua debolezza, imponendole delle scelte, oppure no?
Lo sfaldamento urbanistico è esploso, soprattutto, in questi ultimi otto anni, pur avendo Corigliano storicamente un problema di questa natura. Otto anni che sono stati drammatici. La giunta Genova e la giunta De Rosis hanno accelerato violentemente l’aggressione al territorio. Il tentativo maldestro di Pacenza di fare apparire questo degrado urbanistico come un fatto slegato dalle responsabilità politiche non sta né in cielo né in terra. Perché le regole, la severità dei comportamenti non li impongono gli imprenditori e i costruttori, è compito della politica. Ma Pacenza, in qualche modo, ha fatto autocritica dicendo che i poteri forti hanno approfittato della debolezza della politica. Della sua parte politica. Non può fare un discorso generico. Come ho detto prima, l’accelerazione del degrado urbanistico è avvenuta proprio in questi ultimi otto anni. Alcune aree dello scalo di Corigliano che potevano rappresentare l’inversione di tendenza rispetto ai precedenti modelli di costruzione, e non mi riferisco soltanto ai palazzi ma anche a tutto ciò che serve a una migliore socialità, è stata invece fortemente minata da una bella cordata di ex assessori comunali che avevano forti interessi a favorire certi processi, basta pensare che hanno perso l’occasione di approvare la Variante al PRG. C’è stata una convergenza di interessi tra il centrosinistra e i costruttori. Con una fotografia del territorio di 10 anni si può fare il confronto con la situazione attuale e capire come è accaduto, con chi è accaduto, quando è accaduto e grazie a chi. E quando al governo della città c’eravate voi, cosa avete fatto? Abbiamo posto un forte argine a questi processi. Abbiamo dato l’incarico per redigere la Variante (che avrebbe messo ordine, avrebbe indicato i nuovi parametri e le nuove vie di sviluppo) al vecchio PRG che era sovradimensionato rispetto al reale
incremento demografico della città. Che fine ha fatto quel progetto? Il centrosinistra presentò ricorso contro il progetto, ma nel 2001 il Consiglio di Stato diede ragione al tecnico incaricato. Poi però la giunta di centrosinistra di Battista Genova perse del tempo. Non c’era evidentemente l’interesse a dotare il territorio di uno strumento urbanistico, faceva più comodo fare riferimento al vecchio PRG. Organizzavano le conferenze dei servizi, il mezzo più veloce per il rilascio delle concessioni edilizie. Quindi si è costruito con il vecchio strumento urbanistico che aveva una caratteristica, immaginava la città di Corigliano ad 80.000 abitanti con volumi di edificabilità molto più alti rispetto ai reali bisogni del territorio. Risultato? Lo scempio più forte dopo l’ondata degli anni 60/70. Sono stati dati incarichi per redigere oltre dieci piani settoriali, per una spesa complessiva di un milione di euro a livello di consulenze, che stanno nei cassetti del Comune, non sono mai stati adottati. La città, in mano al centrosinistra, ha perso una storica occasione di avere uno strumento urbanistico di pianificazione del territorio. Hanno costruito senza una logica organica, senza pensare anche alla socializzazione. La cosa curiosa è che gli stessi imprenditori di Corigliano vanno a costruire a Rossano, però con altre regole. Quindi, la battuta di Pacenza che parla genericamente di una classe politica debole rispetto agli interessi degli imprenditori è un tentativo un po’ ipocrita di cavarsela. Da una parte un territorio ricco e dall’altra una città con troppi problemi. Una contraddizione? Un rapporto scollato? Insomma, di chi è la colpa? Corigliano è sempre stata la capitale economica della Piana di Sibari e una delle realtà più produttive della Calabria. Dal settore agrumicolo, forte, a settori che balzano meno agli occhi, ci
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sono ben 25 concessionarie di auto. E’ quindi una città dalle forti potenzialità, una città di mare, una città di montagna, una città che ha un centro storico di grande valore artistico, che ha gran parte della Piana di Sibari, che ha un’area commerciale significativa, che ha la più grande flotta peschereccia della regione, che ha il secondo porto calabrese più importante dopo quello di Gioia Tauro. Una sommatoria di aspetti che spesso però si frantuma perché manca un comune modo di sentire e di immaginare la città. Qui la politica ha perso il controllo del territorio e l’occasione di pianificare il territorio. Il Piano Strategico significa dare un’idea della città, immaginare la città. Corigliano ha ancora il problema di dover risolvere l’ar-
monizzazione dei tanti territori che la caratterizzano: Centro storico, Scalo, Cantinell a , Schiav o nea, To r r i cella e via scorrendo. Adesso, per e-
sempio, gran parte della cosiddetta città produttiva è concentrata nell’area industriale con l’insediamento di grandi centri commerciali che hanno catturato l’attenzione del cittadino. E di sera via Nazionale, tradizionalmente la via del commercio, è una tristezza assoluta, non c’è più nessuno. Proprio perché è mancata una pianificazione. Come si può recuperare questo rapporto? Avendo bene in ment e
L’onorevole coriglianese Giovanni Dima, deputato del PDL
l’idea di città che vogliamo per il futuro. La grande sfida è come mettere insieme le potenzialità di Corigliano, che al momento non sono organizzate. In pratica? Battendo con gli strumenti, cercando di non arrecare ulteriore violenza urbanistica, facendo una politica di risanamento accanto a una sana politica di recupero ambientale del territorio, valorizzando i punti di eccellenza. Nel centro storico, per fare un esempio, c’è il nostro meraviglioso castello, ma da solo non può bastare. Ci sono ben 25 chiese nel borgo antico che andrebbero meglio valorizzate, bisognerebbe aprire una serie di attività. Bisognerebbe, insomma, dare un’anima al centro storico tenendo conto delle esigenze turistiche. Per non parlare della vocazione commerciale di Corigliano che andrebbe incoraggiata e meglio organizzata. La città merita un approccio più generoso e disinteressato. Mancando questo, continuerà a essere strutturalmente una grande città ma con tutti i limiti e le contraddizioni che la contraddistinguono. La macchina comunale. Con i suoi dirigenti e la sua organizzazione interna, al momento, ha le competenze e le professionalità per poter affrontare una sfida di questo genere? Andrebbe un po’ sgrassata la struttura comunale, renderla più moderna e adeguata alle nuove istanze sociali. La sfida di Corigliano appartiene sia alla classe politica sia al suo complesso, dalla classe dirigente comunale ai professionisti che operano sul territorio. Se si incontra l’ostacolo del funzionario poco meritevole si deve intervenire con determinazione. Si potrebbe arrivare anche all’azzeramento degli incarichi, fare una revisione seria della dirigenza comunale. Ma nello stesso tempo, occorre valorizzare le individualità che dovessero emergere. Per quanto riguarda l’aspetto più
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organizzativo, la Straface continua a ripetere una cosa che io condivido molto, ci vorrebbe un Ufficio delle Entrate, inteso però non come luogo in cui introitare le risorse provenienti dalle tasse comunali, anche se in questo senso andrebbe comunque fatta un’opera di avversione all’evasione, ma come un presidio strategico per intercettare le risorse di natura extracomunale, soprattutto quelle provenienti dalla Comunità Europea. Un comune con queste caratteristiche fisiche, morfologiche, ambientali, paesaggistiche, storiche potrebbe intercettare molte risorse. Le sue linee-guida per il futuro sindaco? Bisogna amare questa città, il che significa avere la consapevolezza di dover dare, con grande spirito di sacrificio e generosità, il proprio impegno politico-amministrativo. Per Corigliano bisogna lavorare 24 ore al giorno, ci sono problemi incredibili, anche nel sociale, ci sono sacche profonde di degrado, e non solo ambientale. Poi è necessario avere un’idea urbanistica precisa e formare una classe dirigente al passo con le sfide moderne. Bisogna avere la capacità di mettere insieme tutte quelle potenzialità di cui abbiamo parlato. La Straface ha questo amore nei confronti del territorio? Non abbiamo dubbi e lo sta dimostrando costantemente, nonostante abbia dovuto aspettare questi due lunghi anni per arrivare alle elezioni. Perché il cittadino dovrebbe scegliere voi e non il centrosinistra. Perché siamo più credibili, coerenti, perché abbiamo sempre dimostrato nel tempo di saper meglio governare, perché è giusto questa volta che i coriglianesi guardino al centrodestra e non al centrosinistra visti i disastri di questi ultimi otto anni, perché bisogna affidarsi ogni tanto a qualche donna e Pasqualina sarebbe la prima donna sindaco di Corigliano.
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Martedì 17 febbraio 2009
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Politica lucana Si dimette il presidente della Commissione regionale dei garanti del Pd, Mauro Zinno
«Sono stato scavalcato, me ne vado» La scelta è legata alle decisioni assunte a Roma su Falotico di SALVATORE SANTORO POTENZA - «Ritengo poco rispettose del ruolo del Collegio regionale dei garanti le modalità seguite nella vicenda del consigliere regionale Falotico e tardiva, se non pleonastica, la comunicazione inviatami». Con queste parole, Mauro Zinno, presidente del Collegio regionale dei garanti del Partito democratico di Basilicata - e cioè l’organo deputato a controllare che le regole all’interno del Pd siano rispettate - ha comunicato, ieri alle 11 e 22, le proprie dimissioni al segretario lucano, Piero Lacorazza. Mauro Zinno quindi, che le indiscrezioni dicono vicino alle posizioni politiche dell’ex assessore regionale Roberto Falotico, lascia la carica di presidente dei garanti, in piena polemica con la segreteria del partito. La vicenda ovviamente è legata alle procedure che di fatto hanno messo fuori dal partito Falotico, dopo che lo stesso ha aderito al gruppo consiliare dell’Uniti nell’Ulivo lasciando quello del Pd. Mauro Zinno motiva le dimissioni perchè «leso» nel proprio ruolo e scavalcato nelle decisioni. La querelle sarebbe legata al fatto che Lacorazza, insieme al presidente democratico regionale, Carlo Chiurazzi sulla posizione di Falotico hanno chiesto un parere direttamente al Collegio dei garanti nazionale, guidato da Luigi Berlinguer bypassando l’organo regionale. Dalla segretaria buttano acqua sul fuoco: «Abbiamo chiesto solo un parere, non l’espulsione diretta». In ogni caso, Zinno non la vede così e si dimette. Queste le dichiarazioni dello stesso Zinno alla stampa: «Quando lo statuto interno del PD, sebbene provvisorio, ha previsto all'art. 32 l'istituzione del Collegio regionale dei Garanti, si era certi questo avesse una funzione precisa ed un ruolo la cui necessità era condivisa: quale riflesso della democrazia, la costituzione interna del partito intendeva garantire, attraverso tale organismo, il rispetto delle regole comunitariamente sancite ed accettate, tanto a livello regionale, quanto in ambito nazionale. Invece, i recenti fatti legati alle vicende del Consigliere regionale, Roberto Falotico, e lo scavalcamento del Collegio da me rappresentato nell'approfondimento e nella gestione delle stesse, impongono una smentita: le regole non hanno medesima applicazione per tutti, i “processi” di confronto partono dalla Cassazione e non dal primo grado. Di fatto questo è successo: si è scavalcato l'organo di garanzia regionale che presiedo e si è coinvolto un organo nazionale che, di riflesso, ha risposto con una comunicazione di stile ma che non entra nel merito delle questioni. Nel dettaglio, è mio spiacere prendere atto di come il ricorso alla struttura regionale sia stato ritenuto superfluo, inutile, tanto da interpellare in prima ed unica istanza la Commissione Nazionale e, sebbene questa abbia giustamente richiamato la nostra competenza su una questione prima di tutto regionale, lasciare alla sensibilità del segretario, Sestini, la cortesia di informare il Collegio regio-
Rosa Mastrosimone chiede di fare chiarezza al centro
«Il mio partito esiste già e non è l’Alleanza di Pionati»
Roberto Falotico e Piero Lacorazza
nale. E' fuori dubbio che la buona prassi è stata accantonata con il pericoloso effetto di depauperare ed indebolire le nostre funzioni. E' per tali motivazioni e per rispetto del ruolo che ricopro che mi vedo costretto, mio malgrado, a rassegnare le dimissioni dal
mandato affidatomi, convinto che un partito che vuole rispettare le regole si deve, innanzi tutto, appropriare dei luoghi deputati a farle rispettare. Preciso, inoltre, per completezza delle ricostruzione dei fatti e delle posizioni dei singoli soggetti coinvolti che,
Svolto il vertice di maggioranza
interessato ufficialmente con mia nota in data 14 febbraio. il segretario regionale del Pd, ad oggi non ho ancora ricevuto riposta alcuna alle mie argomentazioni. Credo che questo sia, assieme ai fatti riportati, lo stato di rispetto delle regole e degli organi deputati al loro rispetto in casa Pd».
In ogni caso, dalle indiscrezione la riunione di ieri (dalle 11 alle 13 e 30) è stata giudicata «proficua». Tre le questioni che sarebbero state oggetto di confronto. La prima relativa alla necessità di aggiornate tutti i temi relativi alle emergenze tra cui la questione petrolio in vista della seduta consiliare del prossimo 24 febbraio in cui è prevista la relazione del presidente della giunta di Basilicata, Vito De Filippo. La seconda questione è stata quella della «perimetrazione della coalizione». In pratica durante il vertice sarebbe emersa la volontà di proseguire nell’esperienza dell’alleanza di centrosinistra degli scorsi anni. Sfumate dunque, almeno per il momento, le ipotesi di un centrosinistra lucano allargato anche anche all’Udc di Agatino Mancusi. Terza e ultimo tema affrontato quello delle Primarie. Secondo quanto è emerso, Lacorazza si sarebbe espresso a favore delle primarie che però non avrebbero trovato molto entusiaste le altre forze politiche. L’impegno è a proseguire il ragionamento già nei prossimi giorni cercando un riavvicinamento con le forze politiche che ieri non si sono presentate al vertice.
Rosa Mastrosimone
Pionati». Il movimento di Mastrosimone infatti, si chiama: “Alleanza dei democratici di centro”. E la stessa consigliera regionale, chiedendo alla stampa di «mantenere distinti i due soggetti politici per non generare equivoci». In più Mastrosimone sottolinea che il “suo” Alleanza dei democratici di centro è «presente e radicato sul territorio già dal marzo 2008».
LE BREVI
Si cerca la sintesi, assenti i cespugli POTENZA - Si è svolto come previsto il vertice di maggioranza. La riunione ha avuto luogo nella sede regionale del Partito democratico a Potenza e vi hanno preso parte, oltre al segretario democratico, Piero Lacorazza, l’assessore regionale Antonio Potenza, per i Popolari uniti, Antonio Giansanti per il Partito socialista di Innocenzo Loguercio e Donato Salvatore, il segretario regionale dell’Italia dei valori, Michele Radice, l’ex parlamentare Gianfranco Blasi per la Rosa bianca e il segretario provinciale dei Comunisti italiani, Francesco Castelgrande. Non ha partecipato invece, la consigliera regionale di Rifondazione comunista, Emilia Simonetti per la ricomposizione dei vertici del partito dopo la scissione e l’abbandono dei vendoliani dalla cariche di segreteria. Simonetti però, avrebbe rassicurato gli altri segretari la propria disponibilità a partecipare ai prossimi appuntamenti. Assenti “ingiustificati” invece gli esponenti del cartello dei minori (Sinistra democratica, Verdi, socialisti di Sarubbi e Vita e i vendoliani ex Prc) che negli scorsi giorni si sono chiamati fuori dai vertici di maggioranza «fino a che non ci saranno segni di discontinuità».
POTENZA - Tanti i nuovi partiti, movimenti o anche solo gruppi consiliari che si ispirano politicamente al centro moderato. All’ex Democrazia cristiana in pratica. Ma il fenomeno di questa “corsa” al centro è stato così rapido con movimenti nati, modificati e rinati sotto altri nomi nel giro anche di poche settimane, che si è creata una inevitabile confusione. Tanto che l’ex vicepresidente del consiglio regionale Rosa Mastrosimone (eletta nell’Udeur di Mastella) invia una nota stampa per chiarire che il proprio neo partito (che si presenterà alle prossime amministrative con tanto di candidati) è cosa diversa da quello che venerdì è stato presentato a Potenza dal deputato Francesco Piovani e dal governatore del Molise, Mario Pietracupa. Rosa Mastrosimone nella nota precisa, «ll movimento che rappresento è ben distinto dall’Alleanza di centro per la libertà di
Crisi regionale
Napoli: «Sbagliato dare la colpa ad altri» Il consigliere regionale di La Destra, Michele Napoli, è intervenuto sulla crisi politica: «E’profondamente sbagliato tentare di addossare responsabilità ad altri sulla crisi economica senza fare i conti sull’efficacia delle politiche messe in campo in questi anni. Continuare a mistificare la realtà, con il chiaro intento di fuorviare i lucani circa le ragioni vere che vedono la Basilicata pagare il prezzo più alto della crisi economica che attraversa l’intero Occidente è da irresponsabili. Sarebbe opportuno interrogarsi sul perché la Basilicata, terra ricca di risorse naturali, è fanalino di coda in quanto a benessere e qualità della vita».
Contro il pregiudizio
Pittella: «In Italia troppa intolleranza» L’eurodeputato Gianni Pittella: «Aderisco all'appello lanciato da Arcigay, ArciLesbica, Arci, Agedo e Famiglie Arcobaleno non solo perché ritengo preoccupante che si usi il palcoscenico del Festival di Sanremo per rafforzare stereotipi e pregiudizi, invece di contrastarli, ma anche perché negli ultimi mesi è emersa nel nostro Paese una pericolosa cultura intollerante e oscurantista». «L'Unione Europea - prosegue il capogruppo del Ps a Bruxelles - punta sulla valorizzazione delle differenze e discute un'importante Direttiva contro tutte le discriminazioni ma in Italia manca un minimo di seria informazione sul fatto che l’omosessualità e la bisessualità sono varianti naturali dell’identità e del comportamento umano».
Iniziativa dei vendoliani
A Matera presentazione del libro di Giordano A pochi giorni dalla scissione nel Prc, i vendoliani lucani sono al lavoro sul territorio. Oggi, infatti, nella Mediateca provinciale di Matera alle 17 e 30 viene presentato il libro di Franco Giordano “Nessun Dio ci salverà». L’iniziativa è organizzata dal Movimento per la sinistra di Basilicata. A darne notizia è stata Rosa Rivelli. Alla presentazione del libro previsti gli interventi di Carlo Petrone , coordinatore regionale Sinistra Democratica, Titti de Simone, coordinamento nazionale Movimento per la sinistra, Antonio Califano, direttore della rivista “Decanter” ed ex segretario della Sd e Giacomo Schettini, meridionalista. Interviene anche l’autore.
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Martedì 17 febbraio 2009
UNA MINA CHE NON BRILLA
DONNE, IL RISPETTO CHE MANCA
di GIANCARLO TRAMUTOLI
di CRISTIANA COVIELLO
dalla prima (ormai da decenni, disinnescata), si presta magnificamente a capire come funzionano due categoriecardine del gusto estetico applicato alla canzone leggera. Due categorie che sono queste: l'arte come tecnica pura o come capacità di trasmettere un'emozione? Intanto, grazie a “X Factor” e al sempre brillante Morgan si è capito che la musica leggera è una cosa complicata e ricca di implicazioni che riguardano codici, regole, alchimie, ma anche elementi stravaganti, insoliti, spiazzanti e che quando si parla di talento non si parla solo di tecnica, come fanno invece quei morticini di docenti pedanti di “Amici”. Infatti, da “X Factor” è uscita fuori una magnifica Giusy Ferreri mentre da “Amici”, escono vincitori dei Cosi urlanti che hanno l'intonazione giusta, fanno i saltelli giusti, hanno i capelli, il piercing e il tatuaggio al posto giusto, ma peccato che gli manca sempre quella cosa che non rientra mai nella categoria del “giusto” e cioè il talento. Se ci va Tom Waits sicuro quei maestrini di “Amici” lo bocciano. Mentre, starebbero in ginocchio davanti a Mina. Ecco Mina. Quanto la odio. Mina rappresenta l'Istituzione non criticabile, non discutibile, la tecnica pura, l'Intoccabile, una che emotivamente è come una foca scivolosa sul ghiaccio. Amavo quella degli inizi, sfrontata e trasgressiva. Quella Mina vitale e creativa che cantava “Le mille bolle blu” o “Tintarella di luna” che ancora oggi suonano fresche e brillanti. Invece il popolo conformista adora la Mina della tecnica pura, quella che canta “Brava” (senti come sono brava… salgo su, salgo su, poi scendo giù, poi risalgo su…) dove c'è solo lo sfoggio saccente della pura tecnica. E al massimo visualizzi un ascensore. Ma alla fine perché la grande (lei sì) Patty Pravo ha ragione? Ha ragione quando esorta Mina ad avere più coraggio, a parte quello di presentarsi di persona se decide di esserci al Festival (e non solo per fare lo spot all'ennesimo, inutile cd in uscita), credo intenda soprattutto che debba avere più coraggio come artista, cercando di tirar fuori qualcosa di nuovo e di vitale, non il solito cd all'anno fatto di cover o di pezzi anonimi che infatti nessuno si ricorda. Patty Pravo è uno spirito libero, merce rarissima oggi, e lo dimostra quando canta, soprattutto “come” canta oltre a quando parla, cammina, sorride. Una che conosce l'autoironia ma sa anche essere l'ultima Diva in circolazione. Lei ha capito che cantare ha a che fare con l'emozione. Vaglielo a spiegare a Mina. Una Mina dovrebbe brillare, no? Invece, che tristezza monumentale.
DE FILIPPO DIMETTITI di RENATO ZACCAGNINO* I GIOVANI, il lavoro e le solite chiacchiere. Potrebbe essere il titolo di un film della Wertmuller o Peter Greenaway, ma non è così. Si tratta, in sintesi, del contenuto della intervista, rilasciata dal governatore della Basilicata, il 14 febbraio al TG3 regionale. In verità, De Filippo ha individuato il tema-chiave per il rilancio della nostra regione e, perché no, anche della prossima campagna elettorale. Nel contempo, è opportuno chiedere lumi in merito all'operato del centro-sinistra, di cui egli è autorevole espressione, in relazione alla tutela del lavoro soprattutto giovanile nel nostro territorio, in questi ultimi tre lustri. Chiedendo venia, rispondo: praticamente nulla. Si annovera, soltanto, una lunga successione di anni dissipati in chiacchiere e sterili lungaggini, tatticismi politici, immobilismo decisionale su molti fronti che richiedevano, viceversa, un'operatività immediata. Naturalmente non tutto è ancora perduto. E’ apprezzabile il tentativo del nostro Governatore di puntare sulla formazione e sull’innovazione, di coinvolgere i giovani talenti con tanto di lauree e masters. Sebbene le dimensioni della operazione sono leggermente, forse incautamente, enfatizzate: ma tutto ci può stare, se si compie una mera propaganda. E' inaccettabile, invece, il tempo trascorso inutilmente e senza motivo su settori-chiave, che avrebbero meritato attenzione ed iniziative. E' uno schiaffo verso la Basilicata perbene, vittima quotidiana e rassegnata dei soprusi e dello strapotere della politica autoreferenziale. Bisogna schierarsi al fianco della gioventù lucana costretta ancor oggi, come 50 o 100 anni addietro, ad abbandonare la propria terra e i propri affetti in cerca di lavoro e del riconoscimento di quel merito che, nella nostra regione, è quasi sempre rimpiazzato dall’asservimento ai potenti e ai comparati più collusi. Di fronte a un disastro politico e sociale così evidente, qual è la risposta della classe dirigente regionale? La solita: sempre e comunque, chiacchiere! Caro Presidente De Filippo poco importa ai lucani se ciò debba avvenire attraverso una posizione netta e senza appelli che si chiama dimissioni. Ciò che davvero conta è far rinascere tra i cittadini e i giovani lucani, la speranza di poter costruire una Basilicata diversa, di poter scegliere una classe dirigente all’altezza del gravoso compito: risollevare definitivamente le amare sorti della nostra amata terra. *presidente Circolo Nuova Italia Solzhenitsyn Avigliano
IL SILENZIO SUGLI ABUSI DOMESTICI di CINZIA MARROCCOLI* dalla prima non degni di vivere nel nostro paese e quindi ci rassicurano che con un maggior controllo del territorio, con pene più severe, il problema della violenza contro le donne sarà presto risolto. Tutto ciò cancella la realtà, suffragata dai dati che ci dice che la maggior parte degli stupri, delle molestie, delle violenze fisiche e psicologiche, avviene tra le mura domestiche per mano, in ordine, di coniugi, amici, parenti. Inoltre per quanto riguarda le violenze sessuali da parte di sconosciuti avvenute nel 2007 e nel 2008, la nazionalità degli stupratori accertati è italiana nel 58% dei casi, romena nel 9,2%, marocchina nel 7,6%. Così mentre le donne silenziosamente continuano a convivere con traumi domestici quotidiani, a subire ricatti sessuali sul lavoro, e ammiccamenti e molestie di vario genere da uomini “normali”, la stampa e la politica continuano a parlare di “barbari”. Se la violenza sulle donne è un problema di ordine pubblico diventa impossibile, anzi inutile, una riflessione collettiva della violenza degli uomini sulle donne come problema culturale. Come se lo stupro, la violenza, in casa o per strada, non fosse figlia di quella cultura che considera ancora oggi la donna come oggetto sessuale che sorride, hainoi, ammiccante sui cartelloni pubblicitari, sulle riviste, nei reality, nei calendari, così come nelle battute del Primo Ministro. E vale la pena ricordare che fino al 1996 la violenza sessuale era considerata solo un delitto contro la morale e che ci sono voluti 20 anni affinché una proposta di iniziativa popolare venisse accolta dal Parlamento per trasformarla in un delitto contro la persona.... La matrice dello stupro è nel considerare il corpo della donna, e non solo, a servizio dell'uomo, è nella cultura del non rispetto della volontà altrui, è , quindi, nella cultura della violenza, appunto. La matrice dello stupro è nel non riconoscere alla donna pari dignità, pari opportunità nell'entrare nel mondo del lavoro e della politica, nel non riconoscerle parità salariale.
Il cambiamento di questo status quo deve essere l'obbiettivo dell'azione politica unita a un'imprescindibile educazione delle nuove generazioni. A noi, come Telefono Donna - Casa delle Donne Ester Scardaccione, in questi lunghi anni sono arrivate, al contrario di quello che accade per la violenza familiare, pochissime segnalazioni di stupri. Ci chiediamo quali siano i dati, ufficiali e non, in possesso dei servizi socio-sanitari e delle Forze dell'Ordine della nostra regione. Pensiamo che quella Rete dei servizi, tante volte auspicata, potrebbe essere lo strumento più adeguato sia per la conoscenza del fenomeno, che per attuare sostegni efficaci e non contraddittori verso le donne. E ci auguriamo anche, che l'Osservatorio Regionale contro la Violenza di Genere, ancora in via di formazione, preveda componenti realmente esperti su tali tematiche per essere un ulteriore strumento di supporto per contrastare qualunque forma di violenze sulle donne. *presidente Associazione Telefono Donna - Casa delle Donne Ester Scardaccione
IN QUESTI giorni i mass media ci hanno riempito di notizie di stupri sulle donne. Guidonia, Roma, Milano Bologna… Non so dire se il fenomeno della violenza sessuale sia realmente in aumento. Negli anni, con la mia professione di avvocato del Telefono Donna “Casa delle Donne Ester Scardaccione”, ho imparato che sono tante le donne che non parlano, che non raccontano le proprie storie per vergogna, perché si sentono colpevoli, perché troppe volte sono state giudicate nelle aule dei Tribunali. Ho imparato anche che le storie delle donne che subiscono violenza non hanno mai interessato l'opinione pubblica, e che da sempre la violenza è considerata da tutti un fatto privato. Ieri, ascoltando uno dei tanti telegiornali ho sentito, ancora una volta, parlare della ragazza violentata a Roma come di “Una brava ragazza”. È questo quello a cui mi riferisco e che continua a farmi indignare. Perché dire “Una brava ragazza”? E se non fosse stata “Una Brava ragazza”? Cosa sarebbe cambiato? Per me è una donna, una donna che ha subito violenza, che è stata costretta ad una rapporto sessuale che non voleva. Per me sono solo Donne, le “mie Donne”. Ma oggi mi chiedo perché ci si ricorda solo adesso che le donne subiscono violenza. Perché per tanto tempo non si è parlato delle vittime di violenza sessuale. E soprattutto perché nessuno racconta della violenza che molte donne sono costrette a subire ogni giorno. La violenza in famiglia, i maltrattamenti, le botte , i tanti lividi del corpo e dell'amina che le donne portano addosso e che le segnano indelebilmente. Dove sono finite le altre donne? Perché nessuno se ne interessa? E perché anche il governo, che oggi sembra essere così attento alla tematica della violenza sulle donne, parla solo di stupri? E perché ne parla in termini di “sicurezza”? La violenza, sia essa violenza sessuale o domestica dell'uomo sulla donna, non passa “solo” attraverso il sistema della sicurezza. Non si risolve con le “ronde” nelle strade, con il pattugliamento 24 ore su 24, con la castrazione chimica o con l'espulsione degli extra comunitari. Bisogna invece ripartire dal valore e dal rispetto delle donne. Imparando ad ascoltarle, a dar loro un vero e concreto aiuto nel momento in cui denunciano colui che le maltratta o che le ha violentate, dar loro risposte certe e veloci, fornire protezione, aiuto, rifugio, rispettarle nelle aule di Tribunale.
Martedì 17 febbraio 2009
IL TORPORE DEL PD A RIONERO di ANTONIO SPADOLA HO CASUALMENTE avuto modo di leggere sul sito internet l'intervento circa il "rilancio del PD a Rionero" del dott. Mastroddi. Dal suo contenuto si può non riconoscere una analisi politica per certi versi coraggiosa e critica estranea alla mentalità governativa della Sinistra, che denuncia obiettive difficoltà politiche del PD Nazionale Regionale e Locale. Vi si legge la profonda delusione verso la Giunta che, alla prova dei fatti, hanno deluso la fiducia e le aspettative dei rioneresi. L'analisi proposta, contrasta peraltro con le esternazioni del Sindaco dello scorso 13 gennaio, con cui dichiara, non senza presunzione, di avere fatto tanto, e contrasta pure con le continue uscite di un componente della Giunta che non disdegna di censurare "sovieticamente" qualsiasi riflessione critica interna o esterna alla eterogenea maggioranza, ripetendo in modo stucchevole che l'amministrazione sta bene, lavora con entusiasmo e che le critiche dell'opposizione sono "solo chiacchiere inutili destituite di fondamento". Nonostante le dichiarazioni, però non riescono a crederci neanche gli interessati se, così come risulta, vi è questo notevole scollamento tra l'esecutivo e i partiti che sostengono la maggioranza preoccupati, a ragione, che l'incapacità amministrativa dell'esecutivo comunale inevitabilmente porti ad una caduta verticale del consenso. A fronte dell'inerzia amministrativa, nel centro sinistra di Rionero, non si intravedono neanche "idee" politiche che incoraggino la partecipazione o che impegni gli iscritti, i rappresentanti in Consiglio Comunale e la stessa comunità. Siamo alla completa apatia. In aggiunta, e in analogia con i fatti nazionali che portano alla caduta di Prodi, anche nella nostra comunità vi è un evidente e significativo scollamento tra il "Palazzo" e la società che porta a non comprendere i problemi del vivere quotidiano, che fa dimenticare del corto respiro delle chiacchiere, che non consente alcuna attività di programmazione a danno della collettività che si è fidata di amministratori che non riescono a completare opere già avviate in passato e che vivono sugli allori per qualche modesta attività amministrativa concretizzata a fronte di tantissime necessità disattese. E' auspicabile, allora, che i nostri amministratori decidano se preferiscono declinare le responsabilità, troppo pesanti per loro, o rimboccarsi le maniche per dare risposte concrete alla comunità rionerese tenuto conto che il miglioramento delle condizioni economiche e sociali di Rionero passa anche attraverso l'attività amministrativa che sapranno mettere in campo. Va dato atto a Fausto Mastroddi dell'onestà intellettuale che lo porta ad un'analisi costruttiva e critica, che speriamo serva da stimolo per la realizzazione del programma presentato nel corso della campagna elettorale da Placido e per la attuazione è necessaria tutta la coesione possibile e il coraggio amministrati-
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CONSOB, SEDE IL FESTIVAL DI POVIA CANCELLATA E DI GIANNI PITTELLA di TOMMASO MARCANTONIO LA REGIONE Basilicata è popolata da gente tranquilla e operosa che cerca solo con il proprio impegno quotidiano di tirare a campare. Solo talvolta, quando davvero s'accorge di essere presa per i fondelli allora si coalizza e diventa furente. Come nel famoso scandalo di Scanzano “NO SCORIE”. Poi, in genere, tutto scorre liscio e tranquillo anche quando ci sarebbero ragioni da vendere per meritare più attenzione dalle istituzioni e soprattutto dalla classe politica regionale e parlamentare. Abbiamo assistito a uno spettacolo indecente nell'ultimo anno con una giunta ballerina che per ben quattro volte ha cambiato registro. Forse è questo il motivo per cui il percorso degli ultimi decenni ha visto, con le lacerazione interne ai partiti di maggioranza, la disattenzione e la inettitudine a problemi di particolare importanza per la vita sociale, industriale, civile e culturale che, a ripensarci, promuovono lo sfilacciamento del tessuto epitelico. Molti avranno anche accantonato il ricordo, nemmeno troppo lontano nel tempo, del fallimento del sistema bancario lucano, specializzato nella comprensione delle situazioni locali. Il ricordo va alla Banca Mediterranea soprattutto che, sorta nozze della Banca Popolare di Pescopagano - dopo aver incorporato quella di Brindisi - con la vetusta Banca di Lucania, era una eccellente promessa per lo sviluppo non solo finanziario ma per la intera economia della Regione. Altresì dicasi per l'intollerabile assenza di attenzioni e di interventi per tutelare la presenza della dirigenza di aziende infrastrutturali fondamentali come Ferrovie dello Stato, Poste, Enel, Telecom, Stet etc., mentre oggi si paventa la soppressione dei tribunali periferici di Lagonegro e Melfi. Come se poi non bastasse è stata sciauguratamente attuata la soppressione della filiale della Banca d'Italia di Matera. La Giunta Regionale lucana è capace di cacciare gli artigli solo per graffiarsi reciprocamente (caso ultimo Falotico /Lacorazza) ma è incapace di far uscire la Regione dall'isolamento per la chiusura del Ponte di Picerno - per il transito della più importante arteria - e per gli impedimenti stranoti del traffico ferroviario per Salerno, Napoli e il Nord Italia. E le dolenti disattenzioni continuano. Ora, in cauda venenum, la odierna soppressione della sede regionale CONSOB (Commissione Nazionale Società e Borsa) tenuta presso la Camera di Commercio di Potenza per la tenuta dell'Albo dei Promotori Finanziari. Forse non tutti sanno della importanza di questa
istituzione nella vita e nella realtà del Paese. Lo Stato si preoccupò di disciplinare il settore del risparmio privato - per l'utilizzo del benessere della Nazione - a seguito dei famosi scandali finanziari Fundus - Sgarlata - Cultrera - Eurogest - Euromobiliare - Scotti Finanziaria etc. . Per cui venne emanata la prima Legge - quella del 23 marzo 1983. n. 77 - cui fece seguito quella recante il n. 1 del 2 gennaio 1991 e successivi Regolamenti Consob per dare garanzie, disciplina e sicurezza al sistema della raccolta del risparmio. Presso la Camera di Commercio di Potenza, quale capoluogo di Regione venne istituita e ottimamente funzionava, non solo una Segreteria e una Commissione per la tenuta del registro, quanto si sostenevano gli esami di ammissione (con prove scritte ed orali) per l'esercizio dell'attività di agente - promotore finanziario. Figura professionale questa per consigliare, indicare e proporre soluzioni più congeniali al risparmiatore che trovava difficoltà nel relazionarsi con Poste e Banche. A Potenza, per effetto dell'attività di questa prestigiosa Commissione, i giovani si sentivano più predisposti ad affrontare un duro esame. Quindi ruotava un consistente giro d'affari. Non solo per i docenti. Ma i tempi cambiano. Per cui, per effetto della delibera Consob n. 16737 del 18/12/2008 che ha reso operativo l'Organismo per la tenuta dell'Albo (Apf), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2008, la ripetuta Commissione è stata soppressa e trasferita a Bari. L'accorpamento presso quel capoluogo di regione ha concretizzato l'ipotesi delle macroregioni così previste dal defunto avv. Giovanni Agnelli - già amministratore delegato Fiat - . Nel privare della sede di questa struttura la Basilicata, a parte i disagi già noti per raggiungere il capoluogo pugliese, questa soppressione Consob nuoce all'intera economia di questa nostra regione. V'è da aggiungere l'esborso di ingenti cifre per esami, il trasferimento per motivi facilmente intuibili e il pernottamento. Ne tenga conto De Filippo e l'intera giunta e i parlamentari della PDL e della opposizione degli scippi che vengono perpetrati vilmente - a noi lucani dal governo centrale proprio in un periodo di grave crisi industriale, economica e finanziaria che ora stritola l'Italia e soprattutto la nostra più debole Regione. Memento, poi, che non è più tollerabile essere sempre prediletti come la cenerentola d'Italia senza autonomia e indipendenza. consulente Promotore Finanziario Südtirol Bank
vo di attuare scelte anche impopolari in nome degli interessati di tutta una collettività. Ho seri dubbi che ciò possa accadere, sia perchè nonostante il recente rimpasto in quanto a coesione neanche a parlarne, mancano le professionalità e quelle poche esistenti sono state collocate al posto sbagliato, sia perchè il
coraggio amministrativo non si può inventare: se c'è c'è e, in questo esecutivo non riesco proprio a vederlo. Attendo ovviamente di essere smentito dai fatti non da semplici dichiarazioni del sindaco o di altri componenti l'esecutivo. Di parole oramai ne sono state spese già tante. PDL Rionero
di PINO SURIANO PRENDE il via questa sera la 59esima edizione del Festival di Sanremo. Sarà il festival di Bonolis e del ritorno di Mina, ma io lo ricorderò anche come il Festival di Gianni Pittella. Ma che diavolo c'entra il nostro europarlamentare lucano con il Festival di Sanremo, si chiederanno i lettori? Domanda legittima. E in effetti è la stessa che anch'io mi sono posto quando, tra l'incredulità e lo sconcerto, ho letto la sua lettera al presidente Rai Petruccioli, di cui anche il Quotidiano ha dato notizia nelle scorse settimane. Argomento della missiva è l'ormai celebre canzone di Povia, “Quando Luca era gay”, messa sotto accusa dall'Arcigay per i suoi presunti contenuti omofobi. In qualità di capo della delegazione italiana del Pse, Pittella apre la missiva con toni di pacatezza e rispetto dei ruoli: “Ovviamente non è mia intenzione interferire in alcun modo con la libertà d'espressione e tanto meno con quella artistica…”. Subito dopo, però, arriva la bordata in stile dittatura soft: “Sono tuttavia preoccupato dal fatto che si utilizzi una grande occasione di cultura e di musica, tanto più per il tramite del servizio pubblico radiotelevisivo, per diffondere l'idea che l'omosessualità sia una malattia, una visione di stampo razzista e omofobo che la comunità scientifica ha smesso, dal secondo dopoguerra, di accreditare e che non trova posto nel dibattito culturale e politico di nessun paese civile. Voglio ricordare che l'orientamento sessuale non è una malattia né una scelta”. Poi la conclusione, con un corposo elenco di leggi europee atte a dimostrare la fondatezza della causa sostenuta. Credo sia interessante mostrare i rischi e le contraddizioni di una simile presa di posizione. La prima contraddizione possono capirla anche i bambini. E' quella tra la premessa e l'oggetto di un testo. Mi spiego: se io, come Pittella, “non voglio interferire con la libertà di espressione…”, non mi metto a scrivere lettere ai presidenti della Rai per far conoscere le mie personali “preoccupazioni”. Voglio dire la mia su una questione di valori? Faccio un bellissimo comunicato stampa a titolo personale e lo diffondo su agenzie e giornali. Ma non mi permetto, scrivendo lettere a chi ha la responsabilità di un servizio pubblico, di “interferire” (appunto!) nel lavoro altrui. Sarebbe auspicabile, perciò, che si evitassero certe premesse così palesemente false. Ma non è per far lezioni di correttezza formale a Pittella che scrivo, quanto per un giudizio chiaro sul ruolo della politica e il suo sempre più costante disprezzo per il valore, da tutti riconosciuto a parole, della libertà di pensiero e di espressione. Sì, perché è proprio di questo che si tratta qui. Mi sembra che, sulla base di questo principio condiviso, nessuno debba permettersi, come è giusto, di limitare la libertà di espressione di un omosessuale, la sua possibilità di far valere e manifestare le proprie scelte di vita. Nessuno può impedirgli di raccontare la sua storia in un libro o in una canzone, di difenderla e giudicare dignitosa la sua scelta legata alla sessualità. E nessuno, credo, abbia il diritto di sentirsi offeso per queste dichiarazioni anche quando siano fatte nello spazio pubblico. Con un minimo di coerenza ideale, però, dovremmo convenire sul fatto che anche altri abbiano lo stesso diritto. Anche quelli che hanno vissuto l'esperienza opposta. L'esperienza del cambiamento, del passaggio dall'omo all'eterosessualità, che è in questione nella canzone di Povia. Anche loro devono potersi raccontare e farsi raccontare, con la stessa dose di orgoglio, dignità e gratitudine per chi li ha aiutati. Interpretare il racconto delle loro vicende come offesa all'omosessualità mi sembra sinceramente irrispettoso. Cosa sarebbero quelli che sono diventati etero, dei deficienti che non si sono saputi accettare, idioti che hanno perso tempo per curarsi di una cosa che non è una malattia? Io preferisco dire (e vale anche per gli omosessuali) che sono uomini che hanno fatto una scelta da rispettare, e se lor signori lo permettono, anche da raccontare. Attraverso i giornali e tutte le forme d'arte che vogliano esprimerlo, comprese le canzoni a Sanremo. Le loro sono storie vere, accadute, ferme lì come pietre. Sì, storie, come quella di Luca Di Tolve. Sarebbe ispirata alla sua vicenda, secondo l'Arcigay, la canzone di Povia. E' uno dei giovani che, con l'aiuto della psicologia, ha potuto soddisfare il desiderio di veder trasformata la propria inclinazione ses-
suale e ora si impegna per aiutare altri per fare lo stesso. Nelle scorse settimane, proprio quelli che si definiscono tolleranti hanno manifestato in protesta davanti al centro parrocchiale in cui Luca organizzava un semplice e innocente momento di preghiera. E proprio in quei giorni lui si è raccontato a tutti su Tempi, settimanale diretto da Luigi Amicone, dove ha semplicemente raccontato fatti. Ne riporto alcuni stralci, che possono piacerci o meno, ma sono fatti, duri e meno malleabili delle idee. “Me ne andai di casa a diciotto anni - ha raccontato Luca su Tempi - ed entrai in un mondo colorato, affascinante, ricco di persone estroverse, simpatiche e disinvolte. Iniziai a frequentare un ragazzo con qualche anno più di me, a girare per discoteche e festini. Divenni ballerino in una discoteca per omosessuali. […] Nei primi tempi ero molto contento di questa mia vita. Eppure, la sera, quando rincasavo, sentivo come un'ombra di tristezza. Mi sentivo solo, mi mancava qualcosa di vero. E quando guardavo negli occhi i miei compagni vedevo la stessa ombra. Però nessuno lo ammetteva, nessuno lo diceva. Riconoscerlo è uno strappo doloroso. […] Ma intanto continuavo la mia vita dissipata tra i party della città, frequentavo persone importanti della Milano bene, avevo contatti nel mondo dell'alta moda. Eppure ero sempre più insoddisfatto. Se il sesso è tutto, quando finisce quello, finisce tutto. […] Arrivarono gli anni Novanta e arrivò l'Aids. Vedevo gli amici morire, soprattutto vedevo quanto fossero fragili le relazioni fra noi. Quando uno si ammalava, il compagno fuggiva. Ne ha uccisi più la solitudine che il virus. […] Mi feci controllare e risultai sieropositivo. Sono letteralmente impazzito. La malattia mi ha costretto a mollare tutto: l'appartamento in centro, il lavoro, i soldi. Eppure oggi dico che la mia malattia è stata la mia grazia, perché mi ha costretto a riportare a galla domande che il vagabondare di quegli anni avevano sopito ma non spento […] Da qui il ritorno alla fede cattolica. Era un periodo molto confuso, però ero convinto di aver trovato qualcosa in cui poter confidare. Non uscivo mai di casa, se non per andare a Messa. Mi confessai, incominciai a lavorare come commesso, io che fino a poco tempo prima impartivo ordini a due segretarie. Un giorno trovai tra le carte di un amico degli appunti su un tale Joseph Nicolosi, uno psicologo cattolico americano celebre per la sua teoria riparativa alla quale mi affidai […] L'aspetto più bello è stato scoprire che, man mano che instauravo rapporti di amicizia con degli uomini, le mie pulsioni omosessuali sparivano. Cioè, man mano che le mie relazioni diventavano vere, sincere, non superficiali, io imparavo a non sentirmi costantemente inferiore agli altri maschi […] La prima volta che mi sono ritrovato a fare delle allusioni pesanti su una collega è stata per me una situazione incredibile, assurda, gioiosa […]. Poi l'incontro con Tersa, durante un pellegrinaggio a Medjugorje. Mi divertivo con lei, mi piaceva, ci siamo fidanzati. Non sapevo come... insomma, alla fine gliel'ho detto. Quel che mi ha risposto dice tutto di lei: “Luca, quel che sei stato non è più. Importa quel che sei ora”. Dopo un anno di fidanzamento ci siamo sposati. Ora vivo in affitto, non ho più le belle automobili di un tempo, non mi interessa farmi pubblicità. Chiedo solo di poter affermare ciò in cui credo”. Quello che ho riportato è un breve resoconto di fatti e di esperienze, che sinceramente mi fanno riflettere molto. E forse valgono più di tanti principi teorici e astratti, che li proponga la Chiesa, l'Unione Europea o addirittura il Padreterno. Principi e idee che Pittella e altri (penso all'europarlamentare Agnoletto, che sulla vicenda ha fatto addirittura un'interrogazione in europarlamentare) hanno espresso, peraltro, in linea preventiva e prima che le indiscrezioni dell'Arcigay sul carattere offensivo della canzone fossero effettivamente verificate. Mi viene il sospetto, a questo punto piuttosto fondato, che contrapporre le idee ai fatti possa servire a ben altro. Forse ad ingraziarsi la simpatia di gruppi di persone che cominciano a essere piuttosto ampi? Gli omosessuali, infatti, votano, spesso proprio per chi difende i loro diritti civili (come è giusto che sia) e, allo stesso modo, votano per chi li difende dalle offese ricevute o presunte tali. Le elezioni europee, del resto, sono molto vicine. La candidatura di Pittella pure. Si capisce, adesso, che c'entra Pittella con il Festival di Sanremo?
14 Economia Italia / Mondo Dovranno pagare 500.000 euro dopo la segnalazione di Altroconsumo Martedì 17 febbraio 2009
Multate Tim e Vodafone L’Antitrust: «Tariffe cambiate senza informare» di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - È scontro sulla modifica alle tariffe per i telefoni cellulari comunicata via sms. L'Antitrust ha sanzionato Tim e Vodafone con una multa di 500mila euro ciascuno. "Abbiamo ritenuto che sia una sanzione adeguata. Che adeguato sia il massimo della pena" spiega il Garante Antonio Catricalà. Ma Telecom Italia annuncia battaglia con un ricorso al Tar. La società precisa una nota - ritiene "di aver agito nel pieno rispetto della normativa vigente" avendo fornito "ampia e dettagliata comunicazione alla propria clientela sulla manovra di rimodulazione tariffaria, in particolare riguardo alle modalità per l'esercizio del diritto di recesso i cui tempi sono stati addirittura estesi a beneficio dei consumatori". La vicenda risale all'agosto scorso quando l'associazione Altroconsumo denunciò all'Authority i due operatori per pratiche commerciali scorrette. Tim aveva inviato un sms a oltre 3 milioni di clienti per annunciare una serie di rincari sulle tariffe. Vodafone aveva fatto lo stesso riguardo alla cancellazione di 31 piani dal proprio listino. "La mancanza di informazione e trasparenza spiega una nota - ha impedito agli utenti di conoscere le caratteristiche delle nuove tariffe" e le modalità di attuazione della portabilità e di rimborso del credito residuo. Il risultato di quell'azione unilaterale fu una raffica di aumenti da 49 a 83 euro all'anno. Con un picco fino al 100% sulle singole telefonate. Il provvedimento dell'Antitrust giudica scorretto lo strumento adottato per la comunicazione alla clientela. In entrambe i casi
l'sms si caratterizza - spiega il dispositivo - "per un contenuto ambiguo ed omissivo circa le informazioni relative alla natura dell'operazione in atto, tale da impedire al cliente interessato di assumere una conseguente decisione consapevole, con particolare riferimento alla possibilità di esercitare un diritto di recesso senza alcuna penale". Nel caso di Tim è la parola "rimodulazione", unita all'aggettivo "gratis", ad indurre in errore il consumatore. Quanto a Vodafone, è il sostantivo "semplificazione" a far scattare il meccanismo. Per ottenere il rimborso il cliente ha due possibilità: arrivare all'accordo in via di conciliazione o rivolgersi al giudice di pace. L'intervento dell'Antitrust riaccende il dibattito
Per l’ex presidente di Confindustria la crisi è destinata ad allargarsi
Montezemolo: «Si rischia il disastro sociale» di PAOLO TAVELLA ROMA - Crescono gli allarmi sull'inasprirsi della crisi. Ieri il ministro Sacconi ha evocato "una sorta di disastro sociale", specie sul fronte dell'occupazione, specie "nelle aree industrializzate, Milano, Torino, il nord-est", mentre l'ex presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo si e' detto convinto che"tra due mesi staremo sicuramente peggio di ora". Per questo a giudizio di Montezemolo e' l'ora delle riforme. Previdenza, sanita', pubblica amministrazione ammortizzatori sociali sono le priorita' di cui il Governo e' chiamato ad occuparsi. In questo contesto l'idea lanciata dalla Cgil per introdurre una sorta di tassa di solidarieta' a carico dei reddi-
Tassare i ricchi non piace l’idea della Cgil
Auto Usa Giappone presentati il Pil del 2008 i piani giù come Obama firma nel Dopoguerra WASHINGTON - Barack Obama firma oggi a Denver, in Colorado, il maxi-piano da 787 miliardi di dollari di stimolo per l'economia, sul quale punta le sue carte per innescare l'uscita dalla crisi. Ma nello stesso momento, a Washington, arriveranno gli attesi piani di ristrutturazione di General Motors e Chrysler, i due giganti dell'auto Usa che solo la mano pubblica può salvare dal fallimento. E sono questi due piani e la successiva trattativa con il governo, che mostreranno se l'idea base di Obama funziona o no: usare il denaro pubblico non solo per salvare le industrie e i posti di lavoro, ma soprattutto per obbligarle a ristrutturars. La partita con GM e Chrysler è cruciale da questo punto di vista, e la Casa Bianca ha deciso di giocarla al massimo livello: rinunciando all'idea di nominare una singola figura esterna all'amministrazione, il presidente ha delegato ieri il delicato dossier a una "task force" guidata dallo stesso ministro del Tesoro Timothy Geithner e dal presidente del Consiglio Economico Nazionale Summers.
sull'introduzione della class-action che il governo ha rinviato al prossimo luglio. "L'istituto del risarcimento collettivo si adatterebbe perfettamente a casi come questi, dove la multa non restituisce alle migliaia di utenti le cifre incassate automaticamente dai gestori. Speriamo che sia finalmente approvata" avverte l'avvocato Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo. I clienti di Tim e Vodafone che hanno subito i rincari possono chiedere il rimborso delle differenze tariffarie, ossia dei soldi sborsati più del dovuto (in media dai 40 agli 80 euro), rivolgendosi al giudice di pace della propria città con una raccomandata scritta in cui specificare i costi della tariffa vecchia, quelli della nuova e le differenze pagate in più.
TOKYO – L'economia giapponese è precipitata nell’ultimo trimestre del 2008 a livelli che non conosceva da decenni. Tanto che il ministro dell’ecomomia, Kaoru Yosano, definisce la crisi economica come la peggiore dalla fine della II guerra Mondiale. L'allarme di Yosano è arrivato a commento della pubblicazione degli ultimi dati sul Pil nipponico, che nel trimestre ottobre/dicembre 2008, ha ceduto il 12,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con questi dati la seconda economia mondiale sprofonda nella recessione: è il terzo trimestre consecutivo in cui il Pil cede terreno in termini reali, uno smottamento che non succedeva da sette anni. Tra aprile e giugno, il Pil aveva registrato infatti una contrazione del 3 per cento, mentre tra luglio e settembre dello 0,4 per cento. In tutto il 2008, l’economia nipponica ha ceduto lo 0,7 per cento, per la prima volta in nove anni.
ti piu' alti, sopra i 150 mila euro e' stata giudicata insufficiente, parziale e non risolutiva da Governo, Confindustria ma anche da Cisl, Uil e Ugl che con sfumature diverse hanno elencato i punti deboli della proposta. Liquidatoria la risposta del ministro del Welfare Maurizio Sacconi secondo cui aumentare la pressione fiscale sui ricchi "e' una proposta che lascia il tempo che trova". Ma anche la presidente di Assolombarda e vicepresidente di Confindustria Diana Bracco e' assai preoccupata. "Vediamo che la pressione fiscale e' gia' altissima sia per le imprese che per le persone fisiche. Bisogna stare molto attenti prima di pensare di alzare ancora le tasse". Al fronte del no si iscrivono pero' anche gli altri sindacati. Il piu' duro e' il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni. "Quella della Cgil e'
una proposta a spizzichi e a bocconi, che ha il sapore della demagogia. O se ne fa una complessiva o si perde tempo". Per la Cisl, infatti "il fisco ha bisogno di ben altro, occorre un sistema che recuperi il meccanismo della progressività e non si limiti a misure spot". Sulla possibilita' di arrivare a una riforma condivisa Bonanni e' scettico. "Quello che so e' che quando una proposta e' unitaria e' sempre piu' forte di quella lanciata da un singolo". Poco interessato al progetto della Cgil anche il segretario confederale della Uil Domenico Proietti. "L'obiettivo del sindacato deve essere quello di diminuire le tasse per tutto il mondo del lavoro e di farle pagare a chi non lo fa". Al coro di critiche si e' unita anche Renata Polverini, segretario generale di Ugl. "Non puo' essere considerata sufficiente la proposta di tassare di piu' i redditi sopra i 150 mila euro".
Rapporto Istat
Albergatori a rischio il 22% dei posti di VALENTINA RONCATI ROMA – Gli albergatori sono pessimisti sull'andamento del settore turistico nei prossimi mesi al punto che oltre il 22% teme che sarà costretto a tagliare i posti di lavoro. È quanto emerge dal Rapporto sul movimento alberghiero nel periodo tra Natale 2008 e l’Epifania 2009 diffuso ieri dall’Istat. I giudizi per il trimestre gennaio-marzo 2009, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, vedono un saldo tra la quota di coloro che prevedono un aumento e quella di chi prevede una diminuzione fortemente negativa (meno 42,8), con opinioni sfavorevoli sia per il turismo nazionale (saldo pari a meno 44,1), sia per quello estero (meno 39,8). Raffrontando il risultato aggregato con l’analogo saldo delle risposte fornite nel corrispondente periodo del 2008, si osserva un marcato peggioramento: lo scorso anno il saldo negativo era pari a meno 19,4. A livello territoriale il saldo risulta negativo in tutte le ripartizioni geografiche, con valori compresi tra meno 40,6 nel nordest e meno 49,7 nell’Italia centrale. La rilevazione dell’Istat ha anche raccolto le indicazioni degli operatori sull'andamento dell’occupazione nel trimestre gennaio-marzo 2009 rispetto allo stesso periodo del 2008. La quota di albergatori che esprimono l’intenzione di diminuire il numero degli occupati è pari al 22,1% (il 13,7% nel 2008); quelli che si orientano in senso opposto sono solo il 2,1% (3,9% nel 2008).
Investimenti in Russia Silvio “guiderà” 800 imprese ROMA – La più grande 'missione di sistema’ mai organizzata dall’Italia: la guiderà all’inizio di aprile in Russia il premier Silvio Berlusconi, alla testa di oltre 800 imprese italiane interessate ad investire nel ghiotto mercato russo. La conferma è arrivata stamani dal ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha presieduto i lavori della decima sessione del Consiglio italorusso alla Farnesina. Proprio Frattini, assieme al ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, accompagnerà il presidente del Consiglio: Berlusconi arriverà a Mosca il 6 aprile, e il giorno dopo parteciperà al 'Forum economico italo-russò con il primo ministro russo Vladimir Putin. Ma gli imprenditori italiani non si fermeranno certo solo a Mosca. La loro missione si svolgerà dal 5 al 9 aprile e farà tappa in altre quattro città: Ekaterimburg (meccanica, macchine utensili e materiali), San Pietroburgo (alta tecnologia, cantieristica e beni di consumo), Krasnodar (macchine agricole agro-industriali) e Novosibirsk (bio e nano-tecnologie).
Martedì 17 febbraio 2009
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24 ore in Basilicata
Viggiano Dopo tre settimane di protesta il Consorzio Stl rimuove il blocco davanti al Centro Oli
E’ intesa tra Eni e autotrasportatori De Filippo: «Una manifestazione di responsabilità» VIGGIANO - Siglato l'accordo tra il Superconsorzio Trasporti Lucani e l'Eni. Un accordo che è stato firmato presso il distretto meridionale di Viggiano, intorno alle 17.30 di ieri pomeriggio. Il verbale di intesa tra le parti mette fine allo stato di agitazione proclamato, da circa tre settimane, dagli autotrasportatori di greggio. Un accordo tanto atteso e richiesto a gran voce da coloro che ritenevano ingiusta la decisione dell'Eni di non utilizzare più i mezzi del consorzio per il trasporto del petrolio. Invocato l'intervento della Regione, negli ultimi giorni, secondo quanto comunicato dalla struttura regionale con una nota stampa, due sono state le riunioni tenutesi presso la Giunta, oltre ad un raccordo istituzionale con la Prefettura di Potenza. Poco si è riusciti a sapere dell'accordo, quello che è certo, è che l'intesa è stata raggiunta, come testimo-
nia lo sgombero dei mezzi pesanti posizionati nei pressi del Centro Oli, iniziato al termine della trattativa. Tutta la vicenda era iniziata con la chiusura del pozzo di Cerro Falcone di Calvello, e la conseguente dismissione del trasporto del greggio. I 58 autotrasportatori, infatti, venivano impiegati per il trasporto del petrolio da Calvello verso il Centro Oli di Viggiano. Con l'anno nuovo le notizie per gli autotrasportatori non sono state certo positive, il loro servizio non era più richiesto dall'Eni ed è così scattato l'allarme. L’interrogativo era cosa ne sarabbe stato del consorzio e soprattutto come avrebbero potuto gli autotrasportatori sanare i debiti contratti. Una delle questioni più spinose, infatti, si lega alla necessità di modernizzare i mezzi di trasporto e ad acquistare macchinari appositi, richiesti dall'Eni per l'espletamento del servizio. Ed è qui che è scattata la protesta.
I genitori di Oppido la stavano portando a Roma per una visita specialistica
Bimba di 46 giorni muore in una piazzola dell’autostrada OPPIDO LUCANO - Era di 46 giorni la bambina di Oppido Lucano che è morta ieri mattina alle 6 e 30 dopo essere stata allattata dalla mamma, sembra per un rigurgito di latte. È accaduto sull’Autostrada del Sole, nel tratto Capua-Caianello, in provincia di Caserta. La donna e il marito erano partiti al paese della provincia di Potenza e stavano raggiungendo Roma dove avrebbero dovuto far visitare in un ospedale specializzato la piccola, affetta da una malformazione congenita al viso, nata il 31 dicembre scorso. La coppia ha fermato l’auto in un’area di sosta e la donna ha allattato la figlia ma si è accorta che respirava con difficoltà. I genitori hanno chiamato il 118 ma la neonata è morta durante il trasporto vero l’Ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere. Secondo quanto lamentato dagli autotrasportatori, nessuno si era preoccupato di avvertire che a breve
il servizio non sarebbe più stato necessario. Gli autotrasportatori avevano
proceduto con l'acquisto dei mezzi, ovviamente indebitandosi, e alla fine si erano ritrovati a fare i conti con il nulla. Alla conferma della chiusura del pozzo, il consorzio decide di scendere in piazza con i suoi mezzi pesanti, unico modo per far sentire la propria voce all'Eni e alle autorità regionali, fin dal primo momento chiamate in causa affinché si trovasse una soluzione per i 58 autotrasportatori. Quale migliore locazione per la protesta, se non il Centro Oli. Inizia così la contestazione, circa tre settimane per giungere finalmente al tanto sospirato accordo. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo che ha commentato: «Si tratta di una manifestazione di responsabilità dell'Eni e d'altra parte della Regione che con il dialogo e la concertazione, hanno risolto una situazione che avrebbe pesato negativamente sull'economia locale». Francesca Gresia regione@luedi.it
Santarsiero, Santarella e Navazio puntano a incentivare Melfi e Candela
Potenza - Foggia: più corsie, meno tempo Sindaci insieme per migliorare la viabilità POTENZA - Basilicata. Una regione in chiaro-scuro. Un sistema produttivo tra debolezze e dinamismo. A partire dal problema dei trasporti in un territorio assai peculiare, sia dal punto di vista geografico, sia logistico che si pone quasi come il planare dello stivale. Nella mattinata di ieri, presso il Palazzo di città del capoluogo lucano, tre sindaci - Vito Santarsiero di Potenza, Ernesto Navazio di Melfi e Savino Antonio Santarella di Candela si sono incontrati e hanno condiviso la necessità di adeguare l'intero asse Potenza-Foggia (attualmente il tempo di percorrenza è all'incirca di due ore e un quarto utilizzando i mezzi pubblici. L'obiettivo è quello di ridurlo di almeno tre quarti d'ora), passando per Melfi e Candela, con parti-
colare attenzione all'itinerario Leonessa (il tronco Potenza-Melfi). Un miglioramento che deve interessare sia i collegamenti stradali, che quelli ferroviari, per un tratto di strada attraverso cui “passano” ben 8 aree industriali (Tito, Potenza, S. Nicola di Pietragalla, Atella, Melfi, Candela, Ascoli Satriano e Foggia). L'idea è quella di creare un collegamento metropolitano da Potenza a Melfi, che consenta di ridurre anche i tempi di percorrenza di almeno 20 minuti. Attualmente la strada Foggia-Potenza è a quattro corsie fino a Candela, mentre da Candela a Potenza si ritorna a 2 corsie. L'obiettivo è quello di portare a 4 corsie anche quest'ultimo tratto. Il budget previsto per il tratto Valle dell'Ofanto -
Melfi, pari a 12 km, è di circa 110 milioni di euro, mentre quello previsto per il tratto Candela -Valle dell'Ofanto, pari a 10 Km, è di quasi 25 milioni di euro. «Un progetto forte per il nostro territorio - afferma Santarsiero - che proporremo alla prossima conferenza per la ripartizione delle risorse comunitarie. Perveniamo a questo incontro con la consapevolezza che i problemi dell'asse Potenza-Melfi si acuiscono ogni giorno di più, specie in tema di sicurezza. Questa strada, così come l'intero tratto fino a Foggia, è essenziale per lo sviluppo di tutto il quadrante nord della provincia di Potenza. Si tratta di una priorità per le prospettive di sviluppo del nostro territorio». «Il miglioramento dell'asse Potenza-Foggia interviene Santarella - è un
progetto che era già stato candidato nel precedentemente “Governo Berlusconi” ed inserito nell'elenco delle “100 opere” ritenute essenziali per lo sviluppo dell'intera nazione. Negli anni successivi è poi caduto nel dimenticatoio. Oggi siamo qui a dire con forza che questo percorso deve essere completato e potenziato, perché competitività vuol dire anche e soprattutto mettere in rete i sistemi produttivi e abbattere i costi di trasporto». Visibilmente soddisfatto dell'iniziativa il sindaco di Melfi che sottolinea l'importanza del protagonismo dei sindaci per il miglioramento e lo sviluppo dei territori. «E' bello vedere che si sta cercando di dare vita ad una “sinergia intellettuale e operativa” tra i sindaci - commenta Navazio - al di là dei colori poli-
Da sinistra: Santarsiero, Navazio e Santarella (foto: Mattiacci)
tici. In passato, dal punto di vista dei collegamenti, il nostro paese è stato spesso escluso, nonostante rappresenti un grande polo produttivo. Non è più pensabile che per arrivare a Melfi si creino “colli di bottiglia” e ci siano gallerie che non sono in grado di sopportare il trasporto di merci pesanti. E' necessario ridurre i tempi di percorrenza per “sentire” sempre di più la vicinanza
Carceri sovraffollate, il Sappe lancia l’allarme Lapenna chiede l’intervento dei parlamentari lucani POTENZA - «Sono settimane, mesi, anni che denunciamo come la mancanza di una strategia d'intervento sul sistema penitenziario nazionale avrebbe riportato in poco tempo le carceri italiane a livello allarmanti di affollamento. Con la costante media di circa 1.000 ingressi al mese, tra poche settimane avremo nei nostri penitenziari 60mila detenuti e organici del Corpo di Polizia Penitenziaria carenti ben oltre le 5mila unità. Il Governo vorrebbe risolvere il sovraffollamento penitenziario costruendo nuove carceri, ma questi vuole dire assumere nuovo Personale, di Polizia
e del Comparto Ministeri (oggi entrambi nettamente sotto organico). Vuol dire stanziare fondi e risorse». E' l'allarme che lancia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa Organizzazione di Categoria dei "Baschi Azzurri". Secondo i dati dell’ Ufficio per lo Sviluppo e la Gestione del Sistema Informativo Automatizzato nelle tre carceri lucane ci sarebbero un centinaio di detenuti in più rispetto alla capienza prevista. Tra Matera, Potenza e Melfi a fronte di una capienza regolamentare di 439 detenu-
ti ne sarebbero presenti 574. Una situazione fotografata al 31 gennaio 2009. E sull’argomento il consigliere regionale Sergio Lapenna (Fi-Pdl), ha espresso «solidarietà nei confronti del personale della Polizia penitenziaria che ha dato il via ad una protesta per l’inadeguatezza della dotazione organica presso le strutture lucane che costringe gli agenti a carichi di lavoro insostenibili». «Chiederemo ai parlamentari lucani di presentare un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, per porre all’attenzione il grave disagio che vive il personale carcerario».
con il capoluogo di regione». Nelle prossime settimane sono previsti gli incontri con l'assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, con il sindaco di Foggia e l'assessore ai trasporti della Regione Puglia. Tempi presunti per la realizzazione? «Quattro o cinque anni». Parola di Sindaci. Anna Maria Calabrese
16 24 Ore in Basilicata Agricoltura Si è riunito a Matera il Tavolo verde: velocizzati i tempi delle erogazioni MartedÏ 17 febbraio 2009
Arbea paga i primi 50 milioni E sulla riforma degli enti Viti chiede collaborazione MATERA - Cinquanta milioni di euro a circa 20 mila aziende agricole lucane: è questa la somma che l’Arbea (l’agenzia regionale di Basilicata per le erogazioni in agricoltura) si è impegnata a erogare, da subito, in attesa dei pagamenti per le ultime annate agrarie. Dopo la dura protesta della Coldiretti, e il successivo annuncio del neo assessore Viti, nei giorni scorsi, della disponibilità di 120 milioni di euro da erogare agli agricoltori lucani, sbloccando la difficile situazione che si era venuta creare a causa del mancato pagamento dei aiuti comunitari al settore, nel tavolo verde che si è riunito ieri a Matera è servito a programmare le scadenze dei pagamenti. Anche perchÊ, come ha annunciato la stessa agenzia, Inoltre, dopo aver siglato nei giorni scorsi la convenzione tra Arbea e la società Sin (sistema informatico nazionale) sarà velocizzato il crono-programma dei pagamenti. L’incontro di ieri, presieduto dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, è stata svolta una disamina generale delle problematiche agricole lucane. Tra gli altri vi hanno preso parte, oltre al dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Pietro
Incontro a Metaponto per la realizzazione del Parco Biotec Verde
Parola d’assessore: verso la costituzione di un consorzio agricolo regionale BERNALDA- Le possibilità di interazione delle filiera degli enti di ricerca in agricoltura, per la costituzione di un consorzio regionale, sono state esaminate oggi, a Metaponto di Bernalda, nel corso di un incontro finalizzato ad avviare il progetto di realizzazione del Parco BiotecVerde a sostegno del sistema agricolo del Metapontino. Il progetto rientra nell’accordo quadro tra Regione Basilicata e Consiglio nazionale per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra): Lavoreremo – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Vincenzo Viti – alla costituzione di un consorzio, costruito su una comu-
ne progettualitĂ realizzativa a servizio di una piattaforma del “biotech verdeâ€? agrobiologica e agroenergeticaÂť. ÂŤIl coinvolgimento di tutti i soggetti di ricerca - ha continuato a spiegare il neo assessore al ramo nel corso dell’intervento - che operano sul territorio servirĂ a coordinare programmi, evitare sprechi di risorse e a finalizzare l’innovazione in agricolturaÂť. Ai lavori hanno partecipato amministratori della Regione Basilicata, di Metapontum Agrobios, Enea, Alsia, Cra, Distretto agroalimentare di QualitĂ del Metapontino. regione@luedi.it
L’assessore Vincenzo Viti
Quinto, i responsabili di Alsia e Arbea e le organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. Presente anche, la senatrice Maria Antezza, componente della commissione agricoltura del Senato, e del consigliere regionale, Pasquale Di Lorenzo. Tra le tematiche discusse l’immediato avvio dei bandi del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 (ad oggi sono stati avviati tre) che riguarda complessivamente 648 milioni di euro di sponda pubblica e 197 di sponda
privata, per un ammontare complessivo di 845 milioni di euro. Mentre sui fondi cosiddetti “liberati� da rendicontare entro il 30 giugno prossimo e appartenenti al precedente Programma 2000-2006, l’assessore Viti ha fatto presente che potranno essere impegnati circa 58,5 milioni per altri investimenti nel settore primario. Per quanto riguarda la legge di riordino sulla governance agricola regionale, che riguarda il ruolo del dipartimento Agricoltura,
di Alsia, Arbea, Agrobios e Consorzi di Bonifica, attualmente in discussione nell’apposita Commissione consiliare regionale, l’assessore Viti ha annunciato che intende concertarla con il mondo agricolo e pertanto ha invitato le Organizzazioni professionali a fargli pervenire al piÚ presto le proposte. Altra azione prioritaria sarà quella relativa al rilancio della ricerca applicata in agricoltura in attuazione dell’accordo quadro con il Cra ( Consiglio nazionale delle ricerche in agricoltu-
All’Università di Basilicata il primo workshop per l’innovazione
ra) che investirà tutti gli enti di ricerca e, secondo quanto concordato, anche le rappresentanze del mondo agricolo. Il Tavolo verde sarà riunito con cadenza mensile ha affermato Viti - e dovrà ragionare sulle questione concrete, le emergenze, fornire le linee e le priorità da affrontare affinchÊ il settore primario, che in Basilicata è strategico, possa ricevere la giusta attenzione. Inoltre – ha continuato l’esponente del Governo regionale - sarà mia cura chiamare a raccolta e coin-
volgere le rappresentanze parlamentari e regionali lucane di governo e opposizione nelle varie questioni. Ed è questo anche il significato della presenza nell’incontro di oggi della senatrice Antezza e del consigliere regionale Di Lorenzo. Infine, sulle calamità della campagna agraria in corso, l’assessore regionale all’Agricoltura ha reso noto che il Dipartimento sta lavorando al Consorzio di difesa che dovrà occuparsi delle difficoltà delle aziende con un concorso, ove possibile, della Regione.
“Basilicata bella scoperta�
Ricerca e impresa a braccetto A Milano la prima per lo sviluppo dell’agroalimentare presentazione POTENZA - L’innovazione nel settore agroalimentare: è stato questo il tema trattato nel corso del primo workshop del Certa (centro regionali per le tecnologie agroalimentari , che si è svolto a Potenza presso l’aula magna dell’Università degli Studi della Basilicata. L’appuntamento è stato occasioned’incontro tra ri-
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cerca e imprenditoria locale del settore agroalimentare. Con i saluti e gli auguri del rettore dell’Università , Antonio Mario Tamburro, si sono aperti i lavori. Il primo intervento è stato quello del presidente del Certa, Gesualdo, che ha descritto come hanno avuto origine i centri di competenza tecnologica, qual è la
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loro missione, gli obiettivi finora raggiunti e le prospettive future. Nardone, responsabile scientifico del Certa, ha continuato la panoramica sull’organizzazione e le strategie adottate e ha sottolineato l’importanza che l’innovazione tecnologica riveste nei momenti di crisi economica come quello attuale, essendo un efficace strumento di competitivitĂ per le imprese. Patrizia Romano, docente dell’UniversitĂ degli Studi della Basilicata (consigliere di amministrazione Certa) ha fatto una panoramica sui servizi tecnologici offerti attualmente dal nodo lucano, nonchĂŠ sulle strumentazioni e sui settori d'intervento. Zappa dell’ENEA ha invece presentato la piattaforma tecnologica “Materiali di riferimentoâ€? grazie alla quale l’Enea centro ri-
cerche Trisaia è un punto di riferimento per la produzione di standard per le misurazioni. Grieco della Metapontum Agrobios srl ha presentato e inaugurato il sito internet del nodo Certa Basilicata www.certabasilicata.it e illustrato le potenzialità del portale web per la tracciabilità e rintracciabilità della filiera vitivinicola ideato per facilitare la gestione dei processi produttivi, offrire visibilità e opportunità di marketing ai prodotti vitivinicoli. I lavori sono stati chiusi con un dibattito ed è stato dato appuntamento al padiglione AgriBe del salone BtoBe che si terrà dal 20 al 23 febbraio prossimi presso il quartiere fieristico di Tito in cui il Certa Basilicata sarà presente con uno stand. regione@luedi.it
SARANNO gli operatori turistici i protagonisti della presenza lucana alla Bit di Milano in programma dal 19 al 22 febbraio prossimi. Lo stand, organizzato e gestito dall’Apt Basilicata, dedicherĂ gran parte dei 250 metri quadri di superficie ai tavoli per la contrattazione tra venditori e acquirenti del “prodotto Basilicataâ€?. L’allestimento dello stand Bit, che quest’anno vede anche un ampio spazio dedicato all’artigianato artistico lucano, progettato da Antonella Cutolo, è ispirato al nuovo logo “Basilicata bella scopertaâ€?. Le due vaste superfici verticali a forma di vela ospiteranno due patchwork, realizzati da Angela Rosati utilizzando alcune immagini ricavate dal lavoro del grande fotografo Guido Alberto Rossi, “La Basilicata vista del cieloâ€?. Un’operazione di co-
marketing con la Mondadori, finanziata con i fondi dell'accordo di programma sul petrolio, che ha messo capo alla pubblicazione di uno splendido volume fotografico di grande formato, che sarà distribuito da tutte le librerie collegate alla casa editrice. I 2000 scatti di Rossi arricchiranno poi l'archivio Apt e saranno messi gratuitamente a disposizione di quanti sono interessati alle attività di informazione e di promozione turistica. La presentazione milanese de volume è in programma domani, proprio alla vigilia della Bit, in un albergo al centro di Milano, l’Hyatt Park Hotel, con la partecipazione del presidente Vito De Filippo, dell’assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso, del direttore generale dell’Apt Basilicata,Gianpiero Perri.
L’intervento del consigliere dei socialisti, Donato Paolo Salvatore
Turismo, serve piÚ concertazione per un marchio del Sud condiviso POTENZA - Prima dell’avvio della discussione sulla bozza di Piano turistico regionale, che prima di essere approvato in via definitiva è stato già oggetto di attacchi e polemiche, sarebbe utile convocare gli stati generali del Turismo lucano per contribuire a definire il quadro delle politiche nazionali del turismo in relazione alla competenza delle Regioni, al ruolo dell’Enit e alle funzioni dello Stato, oltre a fissare la situazione del turismo regionale. E’ quanto sostiene il consigliere del gruppo Socialista in seno al Consiglio regionale della Basilicata, Donato Paolo Salvatore.
ÂŤSarebbe, inoltre, utile rilanciare – aggiunge Salvatore in una nota - politiche di concertazione e di coordinamento con le altre regioni del Sud, in particolare con quelle contermini, per comuni valutazioni in ordine all’utilizzo dei fondi comunitari in materia di turismo, a politiche di relazioni circa la logistica ed alla definizione di progetti interregionali se non, addirittura, alla definizione di un marchio condiviso per accrescere la competitivitĂ del prodotto ‘South Italy’. ÂŤIl 2009 – precisa Salvatore - si presenta con tutte le incognite legate alla
Donato Paolo Salvatore
difficile situazione economica e gli Stati generali del Turismo lucano potrebbero rappresentare un punto nodale delle decisioni da prendere nelle sedi istituzionali e per le scelte degli operatori del settoreÂť.
24 Ore in Basilicata 17 La Conferenza delle autonomie locali approva la proposta per i Piani di offerta integrata di servizi MartedĂŹ 17 febbraio 2009
Via libera all’attivazione dei Pois Regione divisa in sette ambiti. A disposizione circa cento milioni POTENZA - La completa attuazione della legge istitutiva delle Comunità locali fa un altro passo in avanti. Presieduta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, si è tenuta ieri la Conferenza permanente delle autonomie locali. L'organismo al termine dell'incontro ha approvato la proposta di attivazione dei Piani di offerta integrata di servizi (Pois) a valere sull'asse VI (Inclusione sociale) del Po Fesr 2007/ 2013. Per l'attuazione degli obiettivi previsti la Regione è stata divisa in sette aree (Alto Basento, Lagonegrese - Pollino, Marmo Platano Melandro, Val D'Agri, Vulture Alto Bradano e, in provincia di Matera, Bradanica Medio Basento e Metapontino Collina Materana).
Il presidente Vito De Filippo
ÂŤLa delimitazione delle aree rappresenta la prima concreta ipotesi per la definizione delle ComunitĂ localiÂť, ha dichiarato il presidente della Regione, Vito
De Filippo. ÂŤE' il risultato - ha aggiunto De Filippo - di un'ampia e condivisa concertazione con tutti gli attori che hanno una respon-
sabilitĂ nella organizzazione dei servizi a livello territoriale, dalle aziende sanitarie, alle province, ai comuniÂť. A disposizione dell'asse
VI “Inclusione socialeâ€? ci sono 98 milioni di euro, dei quali 82.585.000,00 euro sono destinati al “Potenziamento e qualificazione della rete regionale dei servizi volti alla promozione dell'inclusione socialeâ€?. Tre gli assi di intervento: il rafforzamento e la qualificazione dei servizi sanitari e sociosanitari (44.775.00,00 euro); l'ampliamento e la qualificazione dell'offerta di servizi per la comunitĂ (12.935.000,00 euro); la riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico. La ripartizione per ciascuno dei sette ambiti ottimali e per dotazione di intervento verrĂ effettuata tenendo presente una serie di indicatori che vanno dal numero degli utenti in carico ai servizi socio sanita-
ri, all'indice di vecchiaia, all'incidenza di bambini da 0 a 3 anni, all'incidenza dei comuni montani, alla dotazione delle strutture scolastiche. ÂŤI Pois - ha sottolineato ancora il presidente De Filippo - rappresentano un'importante novitĂ nell'ambito della governance istituzionale perchĂŠ ci consentono di costruire risposte piĂš adeguate e piĂš efficienti ai bisogni sempre piĂš complessi delle comunitĂ localiÂť. ÂŤIn particolare - ha concluso De Filippo - ci aiutano a rafforzare il diritto di cittadinanza delle fasce sociali piĂš deboli e anche ad aprire un importante spazio di opportunitĂ occupazionale in un settore in crescita come quello dei servizi socialiÂť.
ENERGIA & CONSUMI
Terna fotografa la domanda nazionale: Basilicata in discesa
Comuni non metanizzati In calo il fabbisogno elettrico Mollica incalza la Regione A gennaio meno 8 per cento POTENZA - L’uguaglianza tra i cittadini è improcrastinabile. E’ questo quanto afferma il consigliere regionale del gruppo misto - Federazione di Centro, Francesco Mollica, in riferimento ad una interrogazione urgente presentata lo scorso aprile con cui si chiedeva di conoscere la tempistica e le azioni che la Regione intendeva porre in essere per attuare la riduzione del costo dell’energia nella Regione, anche in relazione ai Comuni non serviti dal gas metano, della quale, finalmente, è pervenuta la risposta da parte del presidente della Giunta. In realtà – precisa il consigliere – alcuni aspetti di quanto fatto dalla regione per attuare le misure di riduzione del costo dell’energia erano già note a tutti, avendo tutti notato la riduzione delle bollette. Ciò che, allo stato dei fatti, premeva apprendere riguardava i cittadini dei Comuni non metanizzati a cui nulla è stato fino ad oggi riconosciuto e dalla risposta ricevuta si apprende che è in corso la predisposizione di atti amministrativi che consentano di riconoscere il contributo anche ai singoli nuclei familiari dei predetti Comuni. PoichÊ non è possibile attendere ulteriormente la predisposizione di atti amministrativi propedeutici al ripristino dell’uguaglian-
Francesco Mollica
za tra tutti i cittadini lucani, il consigliere ha inviato una nota ai sindaci dei Comuni interessati dalla questione affinchÊ sollecitino la preparazione di tali atti. Bisogna che la Regione – sostiene Mollica - acceleri la fase di riconoscimento dei contributi ai nuclei familiari dei Comuni non metanizzati che, già discriminati dalla carenza di un servizio, rischiano di essere ulteriormente penalizzati non ricevendo i benefici di cui gli altri già godono. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, non ci si può permettere che l’erogazione di quanto dovuto ai cittadini venga compromessa dai ritardi della pubblica amministrazione.
POTENZA - In calo i consumi di energia elettrica, un calo che riguarda soprattutto l’area sud del paese che a gennaio ha registrato una flessione dell’8 per cento. La fotografia della situazione nazionale arriva da Terna, il principale proprietario della rete di trasmissione italiana di energia elettrica ad alta tensione. Nel mese di gennaio 2009, secondo i dati diffusi dalla società , la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,3 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare un calo del 8,5 per cento rispetto ai volumi richiesti a gennaio dell’anno precedente. In Basilicata, Puglia, Campania e Calabria in particolare, il fabbisogno elettrico è stato di 4 miliardi di kilowattora (14,7 per cento del totale nazionale), con un calo dell’ 8 per cento rispetto allo stesso mese del 2008. A livello nazionale, il risultato di gennaio 2009 ha risentito con segno contrapposto di due fattori: due giornate lavorative in meno rispetto a gennaio 2008 e una temperatura media mensile piÚ fredda di un grado e mezzo. A parità di calendario e temperatura, la variazione della domanda elettrica sarebbe pari a -8
per cento (dato normalizzato). ll pesante calo dei consumi elettrici di inizio anno riflette la perdurante fase di debolezza della produzione industriale che, per il mese di gennaio, ha mostrato una flessione a due cifre secondo i dati del Centro Studi Confindustria. Terna sottolinea poi che un simile calo della domanda elettrica mensile fu registrato 34 anni fa, precisamente nell’agosto del 1975, con un -7,6 per cento. A gennaio 2009 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’85,9 per cento con la produzione nazionale, e per il restante 14,1 per cento con il saldo tra le importazioni e le esportazioni.
Liste d’attesa trapianti Al via un concorso di idee per progettare una guida del parco A Potenza un incontro per discutere la gestione
Il Pollino sui banchi di scuola
POTENZA - Appuntamento con la sanità regionale. Il direttore generale dell'Azienda sanitaria locale di Matera, Vito Gaudiano, nonchÊ presidente dell'Organizzazione Centro Sud Trapianti ha convocato a Potenza, per questa mattina alle 10.30 presso la sede regionale dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri, in viale della Regione Basilicata n. 3A una conferenza stampa con l’obiettivo di chiarire tutti gli aspetti riguardanti la gestione delle liste di attesa per i trapianti. All’appuntamento in programma per questa mattina è previsto l’intervento del presidente dell' Ordine regionale dei medici, Enrico Mazzeo. Alla conferenza interverrà anche il signor Donato Andrisani, presidente dell'Associazione nazionale emodializzati e trapiantati (Aned) della Basilicata.
ROTONDA - Un concorso di idee per l'individuazione di storie, immagini e parole per la progettazione di una guida turistica del Parco del Pollino. "Evviva il Parco", si chiama cosÏ ed è stato bandito dall'Associazione Ludus in Fabula onlus di Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza, con il contributo e il patrocinio del Parco Nazionale del Pollino. L'obiettivo del concorso, il cui bando può essere scaricato direttamente dal sito ufficiale dell'Ente Parco, è quello di stimolare le scuole del territorio alla scoperta delle sue molteplici risorse. I contributi pervenuti costituiranno la base e lo spunto per la progettazione di una guida turistica del Parco: "un vademecum - secondo le intenzioni di Ludus in Fabula -, un diario di viaggio, una sorta di percorso didattico fruibile da adulti e bambini". Al concorso possono partecipare gli istituti della scuola primaria e secon-
daria dei comuni ricadenti nel territorio del Parco. La partecipazione è gratuita. Due le sezioni previste: "Una storia per il Parco" che prevede la realizzazione di un testo narrativo e "Il Parco: un territorio da scoprire" per la quale proporre illustrazioni, fotografie con didascalie e/o testi. Il Parco ha messo a disposizione 500 euro per ogni sezione. La somma servirà per acquistare materiale didattico. I lavori, che saranno giudicati da una commissione composta da tre persone, dovranno essere inviati a mezzo posta o fatti pervenire direttamente all'Associazione Ludus in Fabula entro e non oltre il 7 aprile 2009. Al concorso sarà collegato anche un convegno di presentazione della pubblicazione realizzata. E’ nel corso di questa presentazione che saranno premiate le classi vincitrici.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (24 miliardi di kWh) è diminuita del 10,7 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In calo la produzione termoelettrica (-16,8 per cento) e geotermoelettrica (-8,6 per cento); in crescita, invece, la produzione idroelettrica (+35 per cento) ed eolica (+1,9 per cento). L’andamento negativo dei consumi elettrici non inciderĂ sulle attivitĂ di sviluppo della rete previste da Terna. L’AutoritĂ per l’energia elettrica e il gas infatti, riconoscendone la natura infrastrutturale, ha introdotto un meccanismo di “mitigazioneâ€? del rischio connesso alla prevista diminuzione dei consumi di energia elettrica. Il meccanismo, attraverso una “franchigiaâ€? di +/-0,5 per cento, rende anelastici i ricavi tariffari di Terna rispetto all’andamento del fabbisogno elettrico garantendo in questo modo la continuitĂ degli investimenti che la SocietĂ ha programmato per potenziare e ammodernare la rete di trasmissione nazionale (2,6 miliardi di euro dal 2009 al 2013). ll profilo congiunturale del mese di gennaio 2009 ha registrato un calo dello 0,4 per cento rispetto al mese precedente.
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18 24 Ore in Basilicata Malattie professionali Un’indagine di Cgil, Fiom e Inca per conoscerne l’incidenza nell’indotto Fiat Martedì 17 febbraio 2009
Molti i casi, poche le denunce Alla Sata 1500 operai interessati . Questionari davanti ai cancelli MELFI - Un’indagine per verificare la connessione esistente tra le mansioni svolte dagli operai sul posto di lavoro ed eventuali patologie o disturbi di lavoro. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nel centro sociale di Rionero in Vulture, da Cgil, Fiom ed Inca, nazionale e regionale per far conoscere ai delegati degli stabilimenti Fiat Sata ed indotto dell’area industriale di Melfi e del suo indotto la ricerca «L’obiettivo della ricerca - spiega un comunicato dei sindacati - rientra in un progetto nazionale di Cgil, Inca e Fiom, denominato “ricerca, prevenzione e tutela delle malattie professionali”. A partire da giovedì, il questionario messo a punto dagli esperti dell’Inca sarà distribuito davanti ai cancelli delle fabbriche in-
Operaio della Fiat Sata
teressate, con il contributo dei delegati, che vaglieranno lo stato di salute dei lavoratori e produrranno una fotografia dettagliata della situazione. Nelle settimane successive i delegati raccoglieranno i questionari che, debitamente compilati, sa-
ranno restituiti in busta chiusa e consegnati al medico consulente dell’Inca, Durante. I questionari sono nominativi, in modo da creare uno stretto rapporto tra paziente e medico, il quale tratterà i dati sensibili nel rispetto della normativa
sulla privacy, e comunicherà al diretto interessato la diagnosi. «Nella nostra regione ha dichiarato il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe, leggiamo un dato anomalo che ci mette di fronte ad una situazione in cui pochissimi lavoratori
denunciano la sussistenza di malattie professionali. Questo dato è ancora più strano se consideriamo il fatto che su 5000 lavoratori della Fiat Sata di Melfi, a esempio, a ben 1500 è stata riconosciuta, dal medico competente, una limitazione nello svolgimento delle proprie funzioni». Nei vari interventi dei delegati presenti, è stato sottolineato come all’interno del testo unico sulla sicurezza (D.Lgs. 81/2008) sia aumentata la gamma delle malattie professionali tabellate legate a disturbi articolari, tipici dei lavori particolarmente usuranti che si svolgono all’interno delle aziende metalmeccaniche ed è per questo che la Cgil deve restare sempre attenta a garantire una gestione del rapporto tra azienda, lavoro e diritti che metta al primo posto la salute dei lavoratori e delle lavoratrici.
Todi, il partito lucano lancia le sue proposte Nella classifica di Eurostat il triste primato
Udc, «più attenzione per il Mezzogiorno» TODI - L’Unione di Centro lucana sceglie Todi per parlare di politica, e per lanciare due proposte: il rilancio della questione meridionale nel contesto del federalismo fiscale, e il patto sociale coi ceti medi. «Todi - dichiara il consigliere regionale, Gaetano Fierro - è un punto centrale del paese che lega due scuole di pensiero: quella settentrionale, concentrata sulla competitività, sull’iperliberismo dell’economia, sul rampantismo sociale e quella meridionale, basata sulle politiche dei rinvii, delle rivendicazioni, dell’assistenza pubblica, del familismo cronico. Metaforicamente rappresentano due impostazioni culturali, due diversi modi di fare politica, due corsi amministrativi differenti, un esempio: la realizzazione del passante di Mestre, realizzata in poco tempo, e l’infinita e complessa realizzazione della Salerno -Reggio Calabria, che ha scritto una letteratura tutta sua nel settore delle opere pubbliche. L’altra motivazione di fondo è che Todi rappresenta il metodo corretto di impostare la politica attraverso cui , come succedeva ai tempi della Camilluccia della Democrazia Cristiana o delle Frattocchie del Partito Comunista, la classe cattolica e moderata
Giovani e disoccupati Basilicata da podio
dell’Unione di Centro si raccoglie, si confronta, trova una sintesi e spiega prima al suo apparato e poi al Paese la propria linea politica, ispirata alla solidarietà e al cambiamento». A Todi - secondo quanto sostenuto dal consigliere Fierro - si riunisce il gota dell’esperienza cattolica e popolare per rinverdire ed attualizzare gli insegnamenti di Dossetti, Sturzo, De Gasperi, vere pietre miliari della costruzione del sistema democratico in Italia ed in Europa. «A Todi l'UDC di Basilicata arriva con una propria proposta, con un proprio documento che promuove due temi: L’Udc di Basilicata ripropone la questione sociale italiana «letta ed interpretata, in modo equo, per contenere gli egoismi territoriali, le disuguaglianze sociali (i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri diventano sempre più poveri), il Nord approda nel cuore dell'Europa, il Sud sprofonda nel conflittuale Mediterraneo. Si richiede al Paese una forte attenzione verso le problematiche del Mezzogiorno e questo è possibile con il concorso di una grande forza come l’Unione di Centro, un partito di grande respiro nazionale ed europeo, attento ai problemi del Sud».
C’E’ ANCHE la Basilicata tra le sei regioni del Sud Italia che spiccano tra quelle col più alto tassi di disoccupazione giovanile nell’Unione europea. In buona compagnia di altre regioni del Sud Italia, come emerge da una ricerca di Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Ue che fa riferimento al 2007. La Sicilia, infatti, con un tasso di disoccupazione del 37,2 per cento relativo ai giovani tra i 15 e i 24 anni, si colloca subito dietro a Guadalupe (55,7 per cento), Reunion (50 per cento), e Martinica (47,8 per cento), tre regioni francesi d’oltremare. In classifica, tra le 12 regioni europee col più alto tasso di disoccupazione giovanile, c’è la Basilicata (con il 31,4 per cento), preceduta da Campania (32,5 per cento), Sardegna (32,5 per cento), Puglia (31,8 per cento) e Calabria (31,6 per cento). In compenso, tra le 12 regioni europee col più basso tasso di disoccupazione, troviamo tre regioni italiane. Al terzo posto c’è Bolzano (2,6 per cento), che segue la Zelanda olandese (2,1 per cento e Praga (2,4 per cento). All’ottavo posto ci sono l’Emilia Romagna e Trento (2,9 per cento). Nessuna regione italiana è tra le
12 regioni col più basso tassi di disoccupazione, tra le quali spiccano sempre Reunion, Guadalupe e Martinica, rispettivamente con il 25,2 per cento, il 25 per cento e il 22,1. Tra le 12 regioni europee col più basso tasso di disoccupazione femminile c’è sempre Bolzano (3,3%), al sesto posto, mentre nessuna regione italiana è tra le 12 regioni col più alto tasso di disoccupazione femminile.
Romaniello (Ccipl)
Senza lavoro cresce il disagio A LANCIARE l’allarme sul disagio sociale in regione, il presidente del comitato di coordinamento istituzionale per le Politiche del Lavoro Giannino Romaniello. «Uno dei punti centrali da cui partire sicuramente – spiega - riguarda il reperimento di risorse, da aggiunta a quelle già stanziate, per garantire il prosieguo del progetto di cittadinanza solidale, la estensione/proroga della mobilità in deroga». Il tema, però, va affrontato anche sul versante dell’inserimento e della non esclusione dalla vita sociale e quindi evitare di costituire/consolidare, specie per alcune di queste aree una platea di assistiti e basta, quanto piuttosto di coniugare sostegno al reddito, collocazione al lavoro e miglioramento di servizi ed attività del pubblico. «La questione degli ammortizzatori sociali – sottolinea Romaniello assume quindi priorità nelle scelte a tutti i livelli istituzionali. La perdita del lavoro rende grigi, tristi, inutili. Mette in discussione la libertà e la dignità delle persone. In questa condizione si trovano oggi tutti i lavoratori della Val Basento e della ex Interklim che vivono con un sussidio di mobilità di 330 Euro al mese, unitamente a tantissimi altri con un sussidio di qualche centinaia di euro in più. A tutti questi – conclude il presidente del Ccipl - bisogna incrementare il sussidio almeno fino a 800 euro e chiamarli/coinvolgerli in progetti speciali nei propri comuni sulle tematiche ambientali (educazione alla riduzione dei rifiuti; raccolta differenziata di pile, alluminio, carta, ecc) considerato che siamo una delle poche Regioni con una percentuale di raccolta differenziata sotto il 10per cento».
AMMORTIZZATORI SOCIALI
Latronico sull’accordo Stato-Regioni L’affondo di Di Lorenzo: «E la Basilicata «Questo è il governo del fare» dorme sul fondo di solidarietà» «UN ACCORDO importantissimo e dalla straordinaria valenza economica e sociale». Dice così il senatore lucano del Pdl, Cosimo Latronico, in riferimento all’accordo che è stato siglato lo scorso giovedì, dopo un lungo confronto, tra Stato e Regioni sugli ammortizzatori sociali. «Si tratta - ha continuato Latronico in una nota stampa - di un significativo successo del Governo raggiunto in particolare grazie all’encomiabile opera di mediazione del ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto, che realizza così una parte importante della sua politica economica in armonia con le Regioni». C’è da sottolineare - spiega ancora il senatore lucano - che grazie al sostanzioso stanziamento di 8 miliardi di euro, per la prima volta, potranno essere inclusi nelle tutele anche quei lavoratori dipendenti, e altre figure, attualmente non coperti
dalla cassa integrazione. Ma non solo: «il governo si è impegnato ad approvare al Cipe, entro le prossime due settimane, la ripartizione di 27 miliardi di Fas; a vararne i programmi già presentati dalle Regioni e a restituire le risorse tagliate al Fas sulla quota regionale; 1,3 miliardi verranno individuati a partire dal 2011 mentre verranno reintegrate le Regioni delle risorse Fas disimpegnate». Inoltre, «il governo si è impegnato ad escludere dal patto di stabilità le spese connesse agli investimenti fatti dalle Regioni con fondi comunitari nel 2008. Il tutto a testimonianza del fatto che ci troviamo di fronte ad un ‘governo del fare’ che con atti tangibili e misure economiche e non con semplici proclami, porta avanti azioni concrete per affrontare il difficile momento economico». regione@luedi.it
IL CONSIGLIERE regionale del gruppo misto, Popolo della Libertà, e vice presidente della III Commissione consiliare ‘Attività produttive’, Pasquale Di Lorenzo, con una lettera indirizzata al presidente della IV Commissione consiliare, ‘Politica sociale’, Marcello Pittella, ha chiesto l’audizione in commissione dell’assessore alla Salute, Antonio Potenza, per conoscere lo stato di attuazione del fondo di solidarietà per i cassintegrati. «Mentre il Governo nazionale - dichiara Di Lorenzo - sottoscrive con le Regioni un importantissimo accordo che prevede uno stanziamento di 8 miliardi di euro da utilizzare per estendere gli ammortizzatori sociali anche a favore di quei lavoratori dipendenti che hanno perso il posto di lavoro ma che, secondo la vigente legislazione, non ne avrebbero diritto, la Regione Basilicata, invece, non riesce ancora ad attivare il Fondo regionale di solidarietà per i cassintegrati
regolarmente previsto in bilancio con una dotazione di 8 milioni di euro». «E’davvero incomprensibile ed inaccettabile - sottolinea Di Lorenzo - l’atteggiamento del Governo regionale che, pur avendo a disposizione le necessarie risorse finanziare, non riesce ancora a dare forma, sostanza e contenuto ad un serio programma di aiuto e di sostegno a favore dei tanti, troppi cittadini lucani che vivono momenti di grande difficoltà per avere perso il posto di lavoro, che tutta la società civile della Basilicata reclama. L’augurio - conclude il consigliere - è che si ponga fine alla politica dei soli annunci e della tante promesse, quasi sempre mai mantenute, e che almeno in quest’ultimo scorcio di legislatura, al centro del dibattito politico trovino posto, finalmente, i reali problemi della gente e soprattutto di quella parte della gente che più di ogni altra vede nell’azione della politica la giusta risposta alle proprie legittime aspettative».
Potenza Martedì 17 febbraio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Dalla città burgentina la Fillea Cgil chiede si sbloccare il cantiere e difendere l’occupazione
Una svolta per la Tito-Brienza Il sindaco annuncia: in estate i lavori per il VI lotto BRIENZA - Con la Fillea Cgil per sbloccare gli appalti, per riavviare l’economia e per difendere l’occupazione. Ed è dalla piazza burgentina, alle ore 10 di questa mattina, che la Fillea Cgil farà sentire la propria voce con un sit in, seguito da una conferenza stampa nella sala consiliare. La richiesta è la cantierizzazione di tutte quelle opere pubbliche in fase di stallo da anni come la Tito Brienza. Opera di cui si attende da tempo il completamento, intervallato da un “balletto” di autorizzazioni, permessi e approvazioni, costato oltre 10 anni di trascorso. Ed è dall’amministrazione comunale che il primo cittadino, Antonio Distefano, fa sapere: «Da fonti ufficiali il VI lotto sarà cantierizzato tra giugno - settembre 2009. Dall’approvazione del progetto in seno al consiglio comunale (novembre 2005) sono trascorsi 4 anni. È passata un’intera consiliatura. Per il momento si è in attesa dell’avvio dei lavori». Un’infrastruttura dal tratto viario lungo 3.700 km. Due le gallerie, una di 1,700 metri l’altra di 700. In superficie circa 1,300 m. «Sostanzialmente - spiega il sindaco Distefano l’idea progettuale, per essere approvata definitivamente, ha avuto bisogno di una serie di autorizzazioni dal dipartimento Ambiente e Urbanistica. Così è passato del tempo. Anzi degli anni. Poi l’attuale amministrazione - inizialmente pur non condividendo questa idea progettuale l’ha approvata prevedendone però i due accessi di entrata e di uscita». E alla domanda cosa può rappresentare la TitoBrienza per la comunità burgentina il primo cittadino risponde che «in un periodo di crisi rappresenta senza ombra di dubbio una boccata d’ossigeno per l’economia locale. Il traffico a Brienza è davvero insostenibile. Nel mese di marzo sarà attuato il protocollo che prevede che il traffico dei mezzi pesanti sia deviato per Sasso di Castalda. Un protocollo che è stato siglato dall'amministrazione comunale insieme alla Provincia, alla Regione e al Comune di Sasso di Castalda. Si è parlato di ritardi e di mancanze dell’amministrazione - aggiunge il Sindaco Distefano - In linea di massima appare strano che una statale non sia stata completata nella sua interezza, bensì in lotti. Ma una considerazione va fatta: la città di Brienza è attraversata per l’80 per cento proprio da una statale. Un dato di fatto assolutamente da non sottovalutare e da tenere in debita considerazione». Angela Pepe potenza@luedi.it
E la Cgil incalza il Governo sulle “incompiute” lucane
«Più attenzione per il Sud» SULLA crisi occupazionale del settore è intervenuto anche il segretario generale regionale della Cgil, Antonio Pepe. «Le politiche messe in atto dal Governo - ha sottolineato - sono insufficienti, come le risorse finanziarie riservate al Mezzogiorno ed alla Basilicata che diminuiscono in maniera vistosa. Non vengono accelerate le procedure per l'appalto di opere già definite da tempo, anche nell'iter progettuale autorizzatorio, a partire dal completamento della Tito-Brienza, già inserito nell'accordo di programma del 1999. Nel periodo estivo, poi, le lungaggini del completamento della SS 106 Jonica tornano alla luce, come la vicenda del completamento della Bradanica. Solo sbloccando queste tre incompiute si mobiliterebbero risorse pari a 220 milioni di euro, consentendo qualche centinaio di occupati diretti in più e un considerevole ritorno per tutto l'apparato dell'indotto. Altrettanto può essere fatto per la manutenzione delle opere stradali di grande comunicazione, che oggi vengono decisi in maniera centralizzata dalla Direzione Nazionale dell'Anas, sot-
traendo capacità di spesa alle direzioni territoriali, che fra l'altro curano tutte le progettazioni». «Chiediamo che il Governo risponda con più attenzione alle istanze delle Regioni del Mezzogiorno, indirizzando gli investimenti che il Cipe puntualmente delibera e che poi vengono stranamente spostati verso le zone del Nord del Paese. Il Governo deve evitare il gioco delle tre carte come nel caso degli investimenti alle infrastrutture. Chiediamo ai Comuni, alle Province e alla Regione Basilicata - sottolinea Pepe - di dare grande impulso a tutte le opere cantierizzabili, per determinare una risposta concreta alla crisi partendo dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici, passando per l'attuazione del piano regionale della viabilità gestito dalle Province e chiudendo con una più mirata e articolata politica per la casa. Queste sono le priorità del Paese. Per far fronte alla crisi non serve l'accordo separato sulle regole contrattuali, perché comprime i salari e i diritti dei lavoratori. C'è bisogno di rendere universali gli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori».
Gli ex della Daramic chiedono al Comune di ridurre le tasse HANNO perso il lavoro ormai da qualche mese. E la loro condizione economica è sicuramente mutata. Ecco perché i dipendenti della ex Daramic, la multinazionale che fino allo scorso dicembre operava nel sito produttivo di Tito Scalo, chiedono che le tariffe a carico del cittadino per i sevizi comunali (sociali, scolastici, ecc..), vengano ridotte proporzionalmente alla perdita del loro stipendio. Almeno per il periodo in cui saran- Gli ex Daramic no sottoposte alle procedure di cassa integrazione. «Con l’auspicio - dicono - che superata la crisi si possa rientrare in situazioni di normale contribuzione. Riteniamo e siamo convinti che il comune si adoperarà in tal senso e chiediamo che questa no-
stra richiesta venga portata sui tavoli Regionali in quanto tale problematica interessa migliaia di lavoratori della nostra regione». E ieri queste richieste sono state rappresentate dal gruppo dei lavoratori della Daramic residenti a Potenza, agli assessori Franco Casella (Servizi Sociali) e Roberto Mancino (Partecipazioni) in un incontro che si è svolto a Palazzo di Città. A loro hanno ribadito la necessità della definizione di un piano per fronteggiare la grave situazione di quei lavoratori (purtroppo migliaia ormai) che momentaneamente versano in ristrettezze economiche, chiedendo il coinvolgimento anche della Regione Basilicata.
I Servizi sociali presentano un’iniziativa per le famiglie
AVVOCATI
Arriva il “bonus elettricità” Un anno di bollette scontate
Rinnovato il direttivo Udai
L'ASSESSORATO ai Servizi sociali del Comune di Potenza, già impegnato in iniziative atte a sostegno delle famiglie in un momento di crisi economica globale, recepisce un nuovo strumento introdotto dal governo nazionale, per garantire un risparmio sulla spesa annua per l'energia elettrica, con il “Bonus sociale energia elettrica”. Il bonus sociale è uno sconto applicato alle bollette dell'energia elettrica, per 12 mesi, attraverso una richiesta di ammissione, rinnovabile in seguito. Il sistema è strutturato in modo da essere operativo da gennaio 2009, ma con la possibilità di essere retroattivo per tutto il 2008, facendone richiesta entro il 31 marzo 2009. Questi alcuni dei particolari dell'iniziativa che sarà presentata questa mattina alle ore 12 dall'assessore ai Servizi sociali Francesco Casella e dal sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, in una conferenza stampa in programma nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città, a Potenza. Al termine della conferenza sarà firmata una convenzione con i Caf (Centri assistenza fiscale). «La scelta dell'utilizzo dei Caf, per l'acquisizione delle domande da parte dei cittadini e le informazioni utili a riguardo, è volta a garantire maggiore assistenza possibile in più punti della città e in modo completamente gratuito» ha spiegato in proposito
L’assessore ai Servizi sociali, Francesco Casella
l'assessore FrancescoCasella. Potranno accedere al bonus sociale, secondo quanto stabilito dal decreto del Governo, tutti i clienti domestici con ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro e intestatari di una fornitura elettrica nell'abitazione di residenza con potenza fino a 3kW. Di fondamentale importanza, inoltre, è la possibilità di accedere al servizio per coloro che utilizzano apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. Sarà possibile ottenere l'apposita modulistica, oltre che presso i Caf convenzionati, dove è possibile anche consegnarla, anche sul sito dell'Au-
torità per l'energia, sul portale Sgate nell'area “Documentazione” e presso l'ufficio Prestazioni sociali agevolate del Comune. Ecco l'elenco dei Caf convenzionati: Caf Cgn spa in via Caserma lucania, 2; Caf Cgn spa in via trieste, 9; Caf Cia Basilicata in via dell'Edilizia, lotto “e”; Caf Cisl in via del Gallitello, 56; Caf Confsal srl in via IV novembre, 38; Caf 50&più in via Vescovado, 34; Caf Uil in via Napoli, 5; Caf Italia in via Gandhi, 40; Caf Italia in via Rossigni, 3; Caf Cgil in via Bertazzoni, 88; Caf Coldiretti srl in via dell'Edilizia, snc; Caf di base srl p.le Bratislava, 56 e Caf Acli a largo Cairoli, 37.
NEL corso dell’assemblea degli iscritti Udai (Unione degli avvocati d’Italia), che si è svolta ieri, è stato effettuato il rinnovo delle cariche del direttivo di Basilicata così composte: Francesca Sassano, presidente; carmelo Vaccaro, vice presidente; Mirella Viggiani, tesoriere; Francesca Rubinetti, segretario. I componenti consiglieri del direttivo sono: Carmine Camardese, Mario D’Ecclessis, Roberto Di Tommaso, Pietro Santoro, Maria Giorgio, Gabriella Miscioscia, Donato Venezia, Antonella Gorga. Il colle-
gio dei probiviri è composto da: Ivana Pipponzi, presidente; Savino Murro, Gennaro Lavitola, Antonio Casulli. L’assemblea ha approvato l’ordine del giorno, che prevedeva una discussione sulle iniziative dell’Udai: il 27 febbraio si terrà a Lagonegro, alle ore 15 e 30, presso il cinema Iris un incontro sul tema “Il diritto all’immagine. Lesione e tutela”. Successivamente si terrà un convegno sulle emergenze psichiatriche del penitenziario. Ancora, la seconda edizione del premio Lanera.
Inchiodato da un crocifisso A chi gli chiedeva il motivo del suo gesto ha risposto: Viva l’Italia. Un cittadino italiano di origini magrebine ieri sera verso le 22 si è scagliato ubriaco contro il crocifisso davanti alla chiesa di San Giuseppe nel rione Lucania e lo ha buttato nel bidone della spazzatura. E’ stato arrestato dai carabinieri intervenuti immediatamente sul posto su segnalazione di una donna di 80 anni.
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Potenza Il consigliere provinciale dei Verdi, Manzi, interviene sul social network
Martedì 17 febbraio 2009
Facebook nel mirino della Pa Molti impiegati sottrarrebbero tempo al lavoro «LA pubblica amministrazione ha da un po’ di tempo dichiarato guerra a Facebook e ai siti di social networking, perché distraggono gli impiegati e sottraggono ore di lavoro»”. E’quanto afferma in una nota il consigliere dei Verdi alla Provincia di Potenza, Luca Manzi. “Facebook è uno strumento di social networking, nato originariamente nell'ambito universitario con l'obiettivo principale di far mantenere i contatti tra studenti di Università e Licei di tutto il mondo; adesso è diventata una rete sociale che abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet. In Italia, nel 2008, c'’è stato un vero e proprio boom: nel mese di agosto si sono registrate oltre un milione e trecentomila visite, con un incremento annuo del 961 per cento; il terzo trimestre ha poi visto l'Italia in testa alla lista dei paesi con il maggior incremento del numero di utenti (+135 per cento). Un sempre maggior numero di utenti, ma a quan-
L’home page del social network di Feisbook
to «pare, i lavoratori della pubblica amministrazione sarebbero propensi a distrarsi trascorrendo diverse ore a comunicare con amici e parenti, a scambiarsi fotografie e video. Lo strumento principale per questo genere di attività è l'ormai famigerato Fa-
cebook, il sito attraverso il quale si può accedere a una comunità virtuale di amici in carne e ossa con cui trascorrere parecchie ore in piacevole compagnia». «Lo strumento - prosegue Manzi - non piace ai dirigenti di diverse amministrazioni pubbliche, che
hanno deciso di impedire ai propri impiegati di collegarsi a Facebook e ad altri siti di socializzazione analoghi. Hanno cominciato le Poste italiane, subito seguite dalla Provincia di Milano, ma presto anche la Regione Lombardia ne seguirà l'esempio, e poi altre
realtà della pubblica amministrazione, tutte convinte che l'attività ricreativa on-line sia uno spreco di tempo e di risorse che potrebbero essere impiegati molto meglio. Motivazioni ufficiali: non intasare la rete dei terminali ed evitare siti “potenzialmente pericoloso». Ma l’esponente politico dei Verdi si chiede se «in un momento di crisi occupazionale generalizzata, di lotta al fannullismo e soprattutto di lotta agli sprechi ed alla spesa pubblica, sarebbe opportuno per tutta la pubblica amministrazione italiana e per quella lucana, per rimanere nel nostro contesto, dare il buon esempio e contribuire al risanamento del paese Italia». «Non è detto - continua che ciascun dipendente debba essere dotato di una propria postazione internet, con accesso quasi illimitato a tutti i siti. E’ senz’altro apprezzabile il tentativo di informatizzare la pubblica amministrazione, ottimizzandone tempi e modi di erogazione
dei servizi resi, ma l'obiettivo può essere certamente conseguito anche tramite l'utilizzo di reti Intranet di cui oramai ogni pubblica amministrazione è dotata. La sostituzione dell'accesso incondizionato ad Internet con quello controllato e razionalizzato in reti Intranet contenenti solo link a siti istituzionali e di utilità vera e a costo zero, ma rappresenterebbe un passo importante verso l'obiettivo di un'Italia migliore e di una sua pubblica amministrazione meglio gestita. In tal modo può essere preservato il buon funzionamento della pubblica amministrazione, conseguendo nello stesso tempo l'auspicabile risultato di ridurre gli sprechi della stessa». «Tutto questo conclude il consigliere - costituirebbe un buon motivo per attenuare l'odioso modo di pensare diffusosi in questi ultimi tempi di additare i pubblici dipendenti come poco inclini al lavoro. Migliorare la pubblica amministrazione deve essere un obiettivo condiviso».
Il prossimo 8 marzo si terrà la “Mezza maratona”
“Memorial Gigi Chiriaco” Tutto pronto per la partenza zione delle malattie cardio-vascolari, oltre l'importanza della donazione del sangue. In piazza Mario Pagano, a partire dalle 8 sarà allestito un “Villaggio expo” che diventerà luogo di ritrovo, di scambio di informazioni per gli atleti iscritti, ma anche per appassionati e semplici curiosi che possono trovare presso gli stand allestiti tutte le novità che riguardano il mondo della corsa, e alcuni gadget che gli sponsor offriranno agli atleti presenti. Questa prima edizione, si preannuncia una edizione “stellare”: a oggi sarebbero già 100 gli iscritti. Anche il sindaco Vito Santarsiero parteciperà alla seconda edizione della “Stra…..Potenza di cuore” Lo start della “Mezza maratona” (percorso di 21,097 chilometri) sarà dato dalla “Madrina” della manifestazione Sonia Topazio, appassionata di atletica, con record regionale sui 400 e 800 metri, e sarà preceduto da un breve discorso di ringraziamento da parte del presidente dell’associazione culturale “Borgo antico Portasalza. Ancora una volta sarà ricordata la figura di Gigi Chiriaco, prematuramente scomparso il 30 aprile 2008 all’età di soli 49 anni, indimenticato ex assessore allo Sport
IL capoluogo si prepara alla prima edizione della “Mezza maratona della città di Potenza”, in programma il prossimo otto marzo e dedicata alla memoria di Gigi Chiriaco, l’ex assessore comunale allo Sport scomparso non molto tempo fa. Una gara importante che sarà l'occasione per centinaia di appassionati e professionisti di cimentarsi in quella che è considerata una delle più classiche corse su strada. Hanno già dato conferma della loro presenza, gli atleti della As Podistica amatori Potenza, il vincitore 2008 della tredicesima edizione “Trofeo dei Turchi” Donato Becce , l'atleta della Scodellaro Matera, che lo scorso anno ha dominato la gara della “Maratonina” sulla distanza dei 10 chilometri. E’ inoltre confermata la presenza di Pasquale Brandi che però sarà al via per effettuare un test sui 21,097 chilometri. La sfida si preannuncia comunque di alto livello, per la presenza di tanti Atleti “Liberi” e di altri provenienti dalle regioni limitrofe. Tra le donne invece torna a cercare il gradino più alto del podio la potentina Katia Zaccara. Grazie alla collaborazione con l'amministrazione comunale di Potenza, la città sarà chiusa al traffico dalle 9.30 alle 133 circa per la
compresenza della “Stra…Potenza di Cuore”. Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, il divieto è esteso a tutto il territorio comunale, interessato dal passaggio dei podisti. Tutti potranno però avere l’occasione di correre accanto ai grandi campioni, infatti gli organizzatori (A.C. Borgo Antico Portasalza) hanno previsto una partenza unica per la “Mezza maratona Fdal” e per la “Mezza maratona open” cui possono iscriversi tutti purchè in possesso del certificato medico. Il pubblico segue da sempre con interesse le varie fasi della gara e lungo il “Sentierone” sono sempre numerosissimi gli spettatori che incitano ed incoraggiano gli atleti che tagliano il traguardo, dal primo all'ultimo, perché l'arrivo di una Mezza Maratona è sempre una grande emozione, non solo quando il tempo è da record. Sempre domenica 8 marzo alle 12 è prevista la partenza della seconda edizione della “Stra…Potenza di cuore”, una camminata non competitiva organizzata in collaborazione con l'Avis regionale di Basilicata, che è impegnata nel “Il progetto cuore”. Quest'anno il tema della camminata di 2 chilometrisarà la preven-
UN corso di analisi sensoriale sulla panificazione. In formazione per due giorni 20 “assaggiatori” professionisti. La Camera di Commercio di Potenza, tramite la sua azienda speciale Forim, ha organizzato per il 25 e il 26 febbraio prossimo, a Potenza, nella sede centrale di Corso XVIII Agosto 34, un corso di analisi sensoriale nel settore della panificazione rivolto a venti unità tra operatori del settore della panificazione, della distribuzione e del commercio, consulenti, rappresentanti delle associazioni di categoria, dei consumatori, degli ordini professionali. «Nella filiera agroalimentare, ogni passaggio teso ad
L’iniziativa organizzata dalla Camera di commercio
Gigi Chiriaco durante una delle sue ultime maratone (foto Mattiacci)
di Potenza, e un grazie particolare va a sua figlia Flora, e al padre Nino che saranno presenti all'intera manifestazione e premieranno i vincitori del “Memorial” dedicato proprio a Gigi. Il presidente del Borgo Antico Portasalza Mimmo Leccese ha tenuto a sottolineare come «questa manifestazione, alla sua prima edizione, si sta dimostrando sempre più importante per la città di Potenza e per il nostro territorio. Ringrazio tutti i podisti che di gara in gara sono sempre più numerosi, sia a livello locale sia a livello italiano, ci auguriamo nelle prossime edizioni di avere rappresentanti internazionali, che vengano
Un corso sulla panificazione innalzare gli standard qualitativi si traduce in un passo avanti sulla via della competitività per produzioni e territori - ha dichiarato il presidente della Camera di commercio del capoluogo, Pasquale Lamorte - Pertanto, risulta sempre più importante, nell'ottica di produzioni di qualità e di un consumo consapevole, prendere coscienza dell'importanza della valutazione sensoriale nelle strategie d'impresa che mirano all'ottimizzazione e alla standar-
dizzazione nonché alla promozione ed alla valorizzazione del prodotto». Attraverso modalità formative teorico-pratiche, i partecipanti al corso potranno conoscere metodologie e tecniche che li aiuteranno a migliorare la capacità olfatto-gustativa di individuazione dei pregi e dei difetti del pane, ma anche approfondire gli effetti della tecnologia di produzione sulla percezione delle proprietà sensoriali del prodotto.
Il percorso formativo, che vedrà nel ruolo di docenti Angela Carlucci e Gabriella Caporale di Smell & Taste, prevede questa cadenza oraria: il 25 febbraio dalle 9 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18:30. Il 26 febbraio dalle 15 alle 19. I moduli previsti: l'analisi sensoriale nel controllo di qualità dei prodotti alimentari; la fisiologia dei sensi e le proprietà percepibili dei prodotti alimentari (aspetto, odore, gusto, consistenza, flavour); l'analisi senso-
a correre da noi, “senza ingaggio” economico, e faranno sì che la Mezza maratona di Potenza abbia sempre più valore. I valori dello sport, e dell'atletica “amatoriale” si incarnano nella serietà dimostrata da questi atleti, che hanno già confermato la loro partecipazione». Un altro ringraziamento è andato ai «volontari della protezione civile dell’associazione Vola che, come sempre durante gli eventi organizzati dall'associazione “Borgo antico Portasalza”, hanno fornito il loro prezioso aiuto, e tutti coloro che si sono impegnati per far sì che l'organizzazione di questa prima edizione raggiunga il meritato successo».
riale del pane: metodi e tecniche di valutazione sensoriale; tecnologia di produzione del pane e riferimenti normativi; caratterizzazione e descrizione quali-quantitativa delle proprietà sensoriali del pane e descrizione delle differenze tra diversi prodotti; descrizione dei difetti del pane; prove pratiche di riconoscimento dei gusti e degli odori a diversa intensità percepibile; identificazione delle soglie di percezione e riconoscimento; identificazione dei pregi e dei difetti del pane; effetto della tecnologia sulla percezione delle proprietà sensoriali di pregio; effetto della tecnologia sulla formazione dei difetti: cause e rimedi.
Oggi seduta dell’assemblea provinciale SI terrà questa mattina, alle 10.30, nella sala di piazza Mario Pagano, la seduta di consiglio provinciale. Tra gli argomenti in discussione, l'approvazione dei verbali delle sedute consiliari da settembre a dicembre scorsi, la comunicazione di una deliberazione della giunta provinciale sul prelevamento dal Fondo di riserva per l'esercizio finanziario 2008 e alcune sdemanializzazioni e vendite di suoli di proprietà provinciale.
Potenza 21 Sopralluogo dell’assessore Singetta nel centro storico: 20 gli edifici da ristrutturare Martedì 17 febbraio 2009
Obiettivo: riqualificazione urbana Gesualdi annuncia il bando per le nicchie di viale Dante OPERE di riqualificazione e e arredo urbano sembrano essere prioritari nell’agenda politica dell’amministrazione comunale. Con particolare attenzione alla zone centrali della città. Si parte dal borgo antico del capoluogo, via Pretoria e dintorni, dove l’assessore all’Assetto del territorio e riqualificazione urbana, Alessandro Singetta, accompagnato dai componenti degli uffici comunali, ha effettuato un sopralluogo nelle vie del centro storico cittadino per definire quanti e quali edifici necessitino di interventi di parziale o totale ristrutturazione. Oltre una decina gli immobili sui quali i tecnici e l’assessore hanno fermato la propria attenzione e per i quali il Comune attiverà le procedure previste al fine di conoscere lo stato dei fatti e gli interventi eventualmente decisi dai privati, proprietari degli stessi immobili. «Scopo della ricognizione ha spiegato Singetta - è determinare un percorso che possa consentire un pieno recupero dell’intero patrimonio immobiliare ospitato nel centro storico della nostra città». L’amministrazione, per
Gli assessori comunali Alessandro Singetta e Filippo Gesualdi
quanto di propria competenza, anche attraverso l’attivazione di diverse forme di finanziamento, mira a conferire al borgo antico di Potenza «il decoro che gli compete». «E’doveroso - è precisato nella nota stampa inviata dal Comune - che anche i privati facciano la loro parte così da giungere, attraverso un’azione sinergica, alla definizione di una volontà comune tesa a evitare che l’incuria di pochi
possa inficiare il lavoro dei molti che hanno operato pregevoli ristrutturazioni». La verifica effettuata consentirà all’amministrazione di ottenere il quadro completo e approfondito della situazione, decidendo anche gli interventi da realizzare in via prioritaria. In ogni caso, laddove i privati proprietari dei fabbricati non dovessero intervenire, «l’amministrazione comuna-
le è intenzionata a verificare tutte le possibilità per sostituirsi a essi nella realizzazione degli interventi edilizi», ha concluso lassessore Singetta che ha anche rivolto un invito alla provincia «affinché abbia ad attivarsi al più presto per assicurare il pieno recupero di fabbricati importanti, quali l’ex biblioteca provinciale di corso Garibaldi, l’ex dispensario e l’ex tribunale, immobili che sia per la loro storia che
per la loro collocazione strategica meritano di essere restituiti alla città in piena efficienza». Si è concentrata in viale Dante, invece, l’attività degli assessori alle Attività produttive, Filippo Gesualdi, e alle Politiche ambientali, Massimo Maria Molinari, che hanno dato notizia della pubblicazione, a firma del dirigente dell’unità di direzione Ambiente-energia-qualità urbana, Giancarlo Grano, del bando per l’assegnazione in uso delle otto nicchie presenti sul lato orientale di Viale Dante, al fine di valorizzarne la presenza e sottrarle alle azioni di vandalismo e al degrado. «L’importanza di tale iniziativa - è spiegato nella nota stampa - discende dalla nuova centralità che la zona di viale Dante ha assunto negli ultimi anni a livello urbano e di aggregazione sociale, tanto da essere considerata ormai una delle più interessanti dal punto di vista commerciale e pubblicitario. Lo sviluppo di interesse intorno a viale Dante è stato determinato da una serie di interventi pubblici (la stazione delle scale mobili il percorso pedonale attrezzato a verde, ripulitura del muro
Lo Scientifico dedica lezioni a tematiche attuali che non si studiano a scuola
Il liceo Galilei punta sugli approfondimenti per chi non ha bisogno di recupero HANNO preso il via ieri, e termineranno il prossimo 21 febbraio, al liceo scientifico “Galileo Galilei” le attività di recupero e di approfondimento destinate agli studenti. A darne notizia il dirigente scolastico Vittorio Pace. «Le attività di approfondimento - ha spiegato Pace - per gli studenti che non hanno problemi di recupero si svolgeranno contemporaneamente in tutte le classi e in modo specifico con più incontri ogni mattina nell’Aula magna o nel laboratorio di grafica». Le “lezioni di approfondimento saranno tenute sia da docenti interni al “Galilei”, sia da docenti universitari o professionisti di settore. Ognuno di loro affronterà tematiche di grande spessore culturale o argomenti tecnico scientifici di attualità ma coerenti con l’indirizzo di studio dell’istituto superiore.
IL CALENDARIO
«Si tratta - ha proseguito il dirigente scolastico - di un modo per aprirsi all’esterno, toccare e approfondire temi e problemi
che non sempre trovano uno spazio adeguato nel corso delle normali lezioni». I cambiamenti climatici, il
mondo degli insetti, l’osservazione ambientale attraverso i sistemi satellitari, la fenomenologia sismica, l’espansione urbanistica, le grandi opere d’arte presenti suol territorio, le tecniche di recupero e di restauro, i rilievi architettonici con strumentazioni innovative, l’astrofisica, il meridionalismo letterario, la crisi della cultura europea tra ‘800 e ‘900, lo studio dei dialetti lucani, la musica del ‘900 e la matematica tra ‘800 e ‘900. Questi alcuni degli argomenti che verranno approfonditi nel corso delle lezioni che si terranno fino a sabato prossimo «Si spera - ha concluso il dirigente scolastico Vittorio Pace che tali attività incontrino l’interesse degli studenti e offrano loro momenti formativi che servano anche come suggerimenti utili per qualche riflessione che meglio li aiuti nelle scelte future».
in pietra, realizzazione della zona-gioco per bambini, ecc.) oltre che dalla riqualificazione di numerose attività commerciali ivi presenti, che hanno esaltato il ruolo della zona». Riferiscono i due assessori che a differenza di un primo, analogo bando (conclusosi negli scorsi anni con esito infruttuoso) questa volta sarà prescelto un unico operatore che dovrà riqualificare a proprie spese le nicchie e dovrà gestirne l'uso per finalità pubblicitarie e per promuovere l'immagine della città e della della capacità degli imprenditori locali impegnate nei vari settori del commercio e dell’artigianato. L'assegnazione è prevista per sei anni; come corrispettivo per i primi tre anni sarà considerato il costo da sostenere per la riqualificazione delle otto nicchie, mentre per gli anni successivi il corrispettivo da corrispondere al comune sarà commisurato al valore del Cosap. La nuova procedura di gara è quindi ispirata a criteri di massima concretezza, per cui Molinari e Gesualdi hanno auspicato la più ampia partecipazione da parte di operatori privati.
Rubati gli spiccioli del caffé
Raid notturno nell’elementare Domiziano Viola RAID notturno alla scuola materno-elementare Domiziano Viola di viale Marconi. Obiettivo: i pochi spiccioli della macchinetta del caffè. Alcuni balordi si sono infilati all'interno del plesso infrangendo il vetro della finestra della cucina che si trova a piano terra. Non avevano calcolato di rimanere intrappolati al’'interno della stanza chiusa da una porta ignifuga. Trovandosi in cucina hanno pensato bene di trafugare un po’ di coltelli che sono serviti a scassinare la porta. Sono saliti dunque al piano di sopra dove c’è l’altro ingresso della scuola in via Leonardo Da Vinci e si sono accaniti sulla macchinetta del caffè, posta nell'atrio, per rubare pochi centesimi. Al mattino il personale della scuola ha trovato ancora qualche moneta sparsa sul pavimento. Un sopralluogo è stato fatto dalla polizia. Nessun problema per il regolare svolgimento delle lezioni e nessun problema di sicurezza per i bambini, ovviamente. Sicuramente l’episodio è il termometro di un clima preoccupante per una città come Potenza un tempo considerata sicura.
L’INTERVENTO LA città di Potenza, negli ultimi mesi, sta mostrando una dinamicità, fino a poco tempo fa, insospettabile. Una città unanimemente schierata con il centro sinistra, cui aveva tributato, in un recente passato elettorale più del 70% dei consensi, non sembra più convita delle proprie scelte. Cosa è successo in questi ultimi cinque anni? Di tutto. Qualche grande opera che ha gettato nel caos la città, nella confusione più di qualche quartiere, nessuna delle quali opere, ha incontrato il consenso della maggioranza della popolazione, che, d'incanto, si è sentita trascurata, abbandonata, solo con i suoi problemi. Il degrado dell’arredo ur-
La città, il centrosinistra e l’entusiasmo che non c’è più bano, crescente in maniera esponenziale, ha fatto da contorno agli altri grandi problemi, quali la mancanza di abitazioni a prezzo ragionevole, la disoccupazione, e l'anarchia urbanistica, per nulla mitigata, ad oggi, dalle previsioni del nuovo regolamento urbanistico, che, fra l'altro, nel soddisfare qualche esigenza anche sacrosanta, non risolve i veri problemi, e contribuisce alla cementificazione. Gli altri annosi problemi, come la mancanza di servizi efficienti, il traffico che impazzisce
puntualmente in più momenti della giornata, i parcheggi scarsi e costosi, il centro storico abbandonato, e la vita grama nei quartieri, non sono stati compensati da qualche mostra che, pur di grande qualità, ha più infastidito che gratificato i potentini. L’immagine di una città della cultura, immersa nell’incuria e nel degrado, è apparsa contraddittoria, presuntuosa, se non pretenziosa, e non ha mai calzato a perfezione sul corpo del potentino. E quindi, di fronte ad un ri-
sultato deludente, cui ha fatto da cassa negativa di risonanza un centro sinistra tutto teso al litigio e all'accaparramento delle poltrone, ecco che viene fuori un dinamismo nuovo che è da salutare con favore. Ma c’è da stare anche attenti. I movimenti delle cosiddette liste civiche, a volte corrispondono alla esigenza democratica di partecipazione, a volte rispondono soltanto alla esigenza di qualche fuoriuscito dai canonici partiti, vuoi perché escluso, vuoi per al-
tri motivi, esigenza che poco ha di nuovo, e che nulla di diverso ha dalla vecchia e obsoleta politica. I partiti, nel frattempo, non sembrano voler cogliere le istanze spontanee della città. Sembrano chiusi in se stessi, a studiare le strategie per risolvere questioni interne a proprio vantaggio, impermeabili ai fermenti e al disagio, pressocchè generale. Ed ecco sentire della nascita di tante autonome liste, civiche e politiche, di destra, di centro, e di sinistra. Ognuna promette
rinnovamento, tranne qualcuna che non arriva neanche a pensarci di prometterlo, chiusa in una logica di potere che non vede altro. Insomma tanto fermento ma sempre la solita minestra, sembrerebbe, tranne qualche eccezione. Poche facce nuove, anzi, tantissime vecchie che riappaiono come un incubo in una nottataccia. Potenza merita di più, evidentemente. Saranno in grado le forze politiche e civiche di offrirlo? C’è da sperarlo, ma meglio essere prudenti, e non lasciarsi andare a facili illusioni. Le cattive abitudini sono difficili da estirpare. Da noi, più che altrove, fra l’altro. Luciano Petrullo
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Potenza
Martedì 17 febbraio 2009
ANTICA OSTERIA
Telecamera puntata sul consiglio
MARCONI
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AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
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DUE TORRI
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FILO D’ORO
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LA TETTOIA
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TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Carlo Licciardi - già laureato in Informatica - che lo scorso 13 febbraio ha conseguito, presso l’Università degli Studi di Pisa, la specializzazione Magistrale trattando un’interessante, attuale ed erudita tesi, con una votazione di 110 e lode. A Carlo vanno gli auguri della famiglia e dello zio Donato Sardone
0971-471312
AMBROSIA
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LA PRIMULA
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AL NORD
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AL POGGIO
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BACCO
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FUORI LE MURA
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LA FATTORIA
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“Gomorra” al Don Bosco
LE ARCATE
SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, il prossimo 24 febbraio, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore. Nello stesso tempo si è cercato di raccontare il Roberto Saviano uomo, quello distante dall’immaginario collettivo che ne fa o un eroe o un furbo. Il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in piazza, in quella piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove”, che vorrebbero chiudergli la bocca, lui è li, con la forza delle sue parole, con la forza delle sue idee: “Sapere, capire diviene una necessità. L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare”.
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
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PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 17 FEBBRAIO Iura via Anzio, 14 0971-45438 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
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TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
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SARRICCHIO
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TRIMINIEDD
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TRE MARI
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AMBULANZE
L’Amleto di Preziosi OGGI e domani Alessandro Preziosi calcherà le scene del teatro Don Bosco - sipario alle 21 - con “Amleto” di William Shakespeare. All’interprete principale Alessandro Preziosi, Khora.teatro ha voluto affiancare Armando Pugliese per la regia e un cast artistico di grande prestigio. Mettere in scena Amleto è un tentativo di raccontare con parole potenti come sono quelle di Shakespeare qualcosa che ci riguarda e che riguarda il tempo che stiamo vivendo, il nostro tempo. Contro il malcostume del nostro tempo il principe di Danimarca ci mostra il suo lato più debole, aggirare la realtà, rifugiarsi nella sua fragilità, ma consegna allo spettatore una chiave che deve aprire porte rispetto alle quali lo stesso Amleto rimane nascosto. Forza e debolezza, impulsività e calcolo, sensibilità e riflessione: tutto é estremo in lui, che con il suo idealismo si pone sulla scena a testimoniare, assieme a un dramma personale, i conflitti e le aspirazioni di ogni giovane contemporaneo che abbia una concezione dell’esistenza e intanto debba sperimentarne la corruttibilità. Un Amleto, inoltre, che proprio attraverso il teatro prende in trappola la coscienza del re e diventa emblema del conflitto tra padri e figli: i primi che non accettano il cambiamento e impongono ai giovani una società ormai superata, e le nuove generazioni, che tentano di non farsi sopraffare da aspettative esagerate e ambizioni irraggiungibili.
0971-51465
MOZART
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 21 FEBBRAIO Potenza, Teatro F. Stabile, ore 21.00 “LU DIVORZIE” III edizione “Leon d’oro - Gigino La Bella” •IL 19 FEBBRAIO Potenza, Ridotto Teatro Stabile, ore 18.00 “TERRA PROMESSA” Manifestazione culturale “L’arte nell’Incontro” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
•OGGI Potenza, Ridotto dello Stabile, ore 21 “ALTROCINEMAPOSSIBILE” Proiezione del film “Persepolis”
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Italians 17.30 - 20 - 22.30
Sala 4 Il curioso caso di Benjamin Button 18 - 21 Sala 5 Questo piccolo grande.... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Operazione Valchiria... 17.40 - 20 - 22.20 Sala 7 Venerdì 13 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Ex 19 - 21.15
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Martedì 17 febbraio 2009
23 Anzi Il sindaco Giovanni Petruzzi ha disciplinato gli orari di apertura e chiusura
Negozi, definiti gli orari Dalle 8 alle 22 libertà di scelta per gli esercizi commerciali ANZI - A partire da questo mese di febbraio, il Comune di Anzi ha proceduto alla rideterminazione della disciplina oraria degli esercizi commerciali a posto fisso, al fine di adeguarla, non solo alla nuova normativa regionale in materia, ma anche alle disposizioni contenute nel regolamento comunale relativo al Piano del commercio. Pertanto, dallo scorso 5 febbraio (giorno in cui è stata emessa l'ordinanza comunale), saranno osservate alcune disposizioni inerenti agli orari di apertura e di chiusura degli esercizi commerciali su tutto il territorio anzese. Gli esercizi di vendita al dettaglio potranno rimanere aperti al pubblico in tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 22; in ogni caso, l'orario minimo giornaliero è di otto ore. Inoltre, attraverso questa nuova rideterminazione della disciplina oraria, sarà consentita l'apertura domenicale, mentre nei giorni di festività occorrerà produrre un'apposita comunicazione agli uffici comunali. Per quanto riguarda gli esercizi del settore alimentare, dovrà essere garantita l'apertura al pubblico superiore a due giorni nel caso di festività. Gli esercizi di vendita al dettaglio, stando a quanto scritto nell'ordinanza a firma del sindaco Giovanni Petruzzi, dovranno osservare la mezza giornata di chiusura infrasetti-
Avigliano Nella sede della Società di mutuo soccorso
I “Maestri del lavoro” guardano al futuro dei giovani
Una veduta di Anzi
manale, che potrà essere individuata tra il lunedì mattina, il martedì pomeriggio ed il giovedì pomeriggio. Su richiesta dell'esercente, però, il turno di chiusura infrasettimanale potrà essere modificato provvisoriamente, per un periodo transitorio o definitivo, previa comunicazione al Comune di Anzi. La mezza giornata di chiusura infrasettimanale non è, invece, obbligatoria quando
nella settimana vi sia un'altra giornata in cui viene osservata la chiusura festiva. Infine, i negozi specializzati nella vendita di fiori, sono autorizzati a sospendere la chiusura infrasettimanale, nella settimana in cui sono comprese le festività di San Valentino, festa della donna, festa della mamma e commemorazione dei defunti. «Chiunque violerà queste disposizioni - fanno sapere dal
Lagopesole Incontro all’istituto “Fortunato”
Quell’insetto che mina tutti i castagneti LAGOPESOLE - Questa mattina, con inizio alle 9.30 nella sede dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e all’ambiente “Giustino Fortunato” di Lagopesole si svolgerà un seminario tecnico dal titolo “Un nuovo pericolo nel castagneto. Il Cinipide Galligeno Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu”. La giornata di studio è organizzata dal dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, la Facoltà di Agraria dell’Ateneo lucano e l’Ipaa di Lagopesole. Il Cinipide è un fitofago proveniente dal Nord della Cina è estremamente dannoso sia per il castagno europeo, selvatico e innestato, sia per gli ibridi euro-giapponesi. In Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2002 in Piemonte per poi diffondersi in va-
rie regioni. In Basilicata, ad oggi, non sono stati riscontrati sintomi ascrivibili alla sua presenza. Nel seminario, oltre al controllo e alla tutela fitosanitaria del territorio regionale, saranno illustrati i sintomi e i danni causati alle piante dall'insetto, il suo ciclo biologico, la difesa e la normativa di riferimento. Sarà, inoltre, distribuita la scheda di informazione per la protezione delle piante, curata dall'Ufficio Fitosanitario regionale, “Il Fitopatologo Lucano”, relativa al fitofago. Al seminario, aperto a tecnici, imprenditori agricoli e studenti, parteciperanno, tra gli altri, funzionari del Dipartimento agricoltura e docenti del Dipartimento di biologia dell'Università degli Studi di Basilicata.
Un dottorato di ricerca per Donato Calabrese LAGOPESOLE - Si chiama Donato Calabrese, il giovane di Lagopesole, che è uno dei pochi studenti che si è aggiudicato il dottorato di ricerca in “Medicina molecolare”, sezione di biologia e bioterapia del cancro presso il dipartimento di Immunologia dei tumori del “San Raffaele” di Milano. Il giovane, brillante, si è laureato, con il massimo dei voti e la lode, in Biotecnologia del farmaco.
Comune anzese - sarà soggetto alla sanzione amministrativa che va da un minimo di cinquecentosedici euro ad un massimo di tremilanovantotto euro. La polizia municipale e le altre forze dell'ordine presenti sul territorio comunale sono incaricate alla vigilanza sul rispetto delle norme previste nell'ordinanza». Donato Pavese potenza@luedi.it
AVIGLIANO - All'insegna di più attenta riflessione sull’annosa questione lavoro, anche alla luce del dibattito in corso nel Paese, a cui non è stato assente il mondo ecclesiale con il suo recente convegno di Napoli dei Vescovi, si è riunito ad Avigliano il dibattito organizzato dal Consiglio direttivo provinciale di Potenza dei Maestri del Lavoro. L’incontro si tenuto nella biblioteca della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano, che opera dal 1874 e che annovera fra i soci onorari l’illustre giurista Emanuele Granturco e, più recentemente, anche il Console regionale dei Maestri e giornalista Vittorio Sabia. Presieduto dal vice console provinciale Rocco Molinari (assente il console Italia Petruzzi per motivi di salute) hanno portato il saluto il presidente della Società, Luciano Sabia, e il suo vice Donato Romaniello che hanno illustrato le attività e i programmi del sodalizio. Nel corso del dibattito, introdotto da Vittorio Sa-
bia, un’attenzione particolare è stata dedicata alla congiuntura di crisi che, interessando globalmente il Pianeta e la Nazione, il Paese produce effetti devastanti sulla Regione Basilicata, i cui effetti sono ancora tutti da verificare nella loro crudezza e ciò nonostante le notevoli potenzialità economiche, umane e naturali di cui pure dispone.Un confronto che - è stato rilevato - deve investire tutti i segmenti della società per fare fronte comune, ma principalmente per ripristinare quel concetto di fiducia verso le Istituzioni, di cui oggi si avverte urgente bisogno, e con progetti mirati a realizzare percorsi di accompagnamento verso il lavoro di una moltitudine crescente di giovani. In definitiva è indispensabile tornare ad investire sui giovani, sul loro entusiasmo, sulla loro capacità di mettersi in gioco: queste le riflessioni che saranno sicuramente ampliate e fatte oggetto di migliore rappresentazione nel consueto appuntamento della Festa del Primo Maggio.
Anzi Questa sera alle 19
Tito Oggi dalle 9 alle 13
Operatore sanitario Un percorso formativo
Rubinetti a secco in alcune zone
ANZI - Sarà presentata oggi, alle 19, nella Sala consiliare del Comune di Anzi sarà presentata la proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Percorso formativo volto a conseguire il titolo di operatore socio sanitario, per i parenti, fino al quarto grado di parentela dei pazienti affetti da patologie di tipo cronico degenerativo, stati vegetativi, stati di coscienza minimi e patologie terminali, ivi compreso l’autismo, nonché la successiva formazione di un’Assistenza domiciliare Integrata di tipo familiare”. All’iniziativa interverranno Giovanni Petruzzi (sindaco di Anzi), Mario Giordano (vicesindaco di Abriola), Roberto Galante (consigliere comunale di Potenza) e Alessandro Singetta (assessore al Comune di Potenza).
TITO - Dalle 9 alle 13 i cittadini di Tito dovranno fare i conti con l’assenza di acqua potabile. Per consentire, infatti, il collegamento alla condotta del serbatoio cittadino “Cimitero”, l'’idrica sarà sospesa, oggi, dalle 9 alle 13. A darne comunicazione l’ufficio stampa di Acquedotto lucano. La sospensione idrica riguarderà le seguenti zone dell'abitato di Tito: via Sant’ Anna, via San Vito, via Nuvolese, via Convento, via Nuova, via Paschiere, via Annunziata e la zona alta di via Calvario. Terminato il lavoro di collegamento con il serbatoio cittadino tutto tornerà alla normalità.
Tito All’interno del “Btobe” in programma dal 20 al 23 febbraio
Spazio al mondo del franchising TITO - La seconda edizione di BtoBe, il primo Salone dedicato al Business in Basilicata, che si terrà dal 20 al 23 febbraio prossimo all’Efab di Tito scalo (Pz), intende rappresentare un momento di riflessione, incontro e confronto tra le realtà imprenditoriali più interessanti del Mezzogiorno, vuole proiettare l'economia locale in una dimensione nazionale e globale attraverso la sperimentazione di nuovi mercati, con un occhio di riguardo per quelli internazionali. Per questa ragione, all'interno del Salone, un ampio spazio sarà dedicato al mondo del franchising. Il franchising rappresenta la formula di collaborazio-
ne tra imprenditori più appropriata per chi vuole avviare una nuova impresa ma non vuole partire da zero, preferendo affiliare la propria azienda ad un marchio già affermato, in modo da avere un riscontro sicuro sul mercato. Quindi, il franchising rappresenta indubbiamente un'ottima opportunità per i giovani investitori che vogliono costruirsi un solido futuro. In questo senso, BtoBe offre la possibilità di trovare concentrate molte occasioni di business in un unico evento. Infatti, i franchisor che ricercano nuovi canali commerciali nel Sud Italia, avranno il vantaggio di incontrare nuovi potenziali investito-
ri e affiliati che credono nel franchising come formula commerciale vincente per sottoscrivere nuove business partnership. Diverse le iniziative in programma dedicate a questo settore. Verrà istituito uno Sportello Franchising, a cura della Confesercenti, che favorirà l'incontro con esperienze locali e nazionali. Gli interessati potranno rivolgersi allo Sportello per ricevere tutte le informazioni necessarie per aprire un nuovo punto vendita franchising e mettersi in contatto con franchisor nazionali interessati a svilupparsi su nuovi territori. Inoltre, sono previsti workshop e convegni.
Martedì 17 febbraio 2009
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Una delegazione incontrerà il presidente De Filippo e l’assessore Potenza
Ospedale di Muro, oggi un vertice MURO LUCANO - E’ previsto per oggi alle 10.30 l’incontro tra una delegazione di associazioni e rappresentanti della istituzioni del Marmo Melandro (Muro Lucano, Bella, Baragiano e Castelgrande), il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo e l’assessore regionale alla Sanità Antonio Potenza. Con questa iniziativa fortemente voluta dall’associazione “Cuorimuresi”, verrà ribadita la richiesta del rispetto del PTS di Terzo livello. Verrà chiesto, inoltre, di dotare il distret-
to ospedaliero delle figure sanitarie mancanti e della postazione 118 di Muro Lucano, con un'ambulanza medicalizzata e dotata di innovativi strumenti per la stabilizzazione del paziente e collegata al centro Utic dell'ospedale San Carlo. Al presidente De Filippo verranno consegnate anche le oltre 1000 firme dei cittadini dei comuni di Muro Lucano, Castelgrande, Baragiano e Bella. Proprio nella mattinata di lunedì scorso è stata re-
capitata presso la sede amministrativa del gruppo culturale “Cuorimuresi” la missiva di risposta all'istanza relativa al distretto sanitario di Muro Lucano. Nel presidio ospedaliero, ove le prestazioni, come nel caso della figura della Chirurgo, sono state soppresse, e quelle rimaste, sono sempre più precarie e carenti, anche in contrasto con il rispetto della privacy. In particolare il centro emodialisi, dopo la chiusura dal 24 ottobre 2007 al 19 marzo 2008, è stato riattivato so-
lo per tre giorni la settimana, periodo insufficiente a garantire l'espletamento del servizio per tutti i fruitori, alcuni dei quali (tre) sono costretti a viaggiare alla volta del centro convenzionato SM2 sito in Potenza. Un discorso quasi analogo è quello legato al Consultorio Familiare, e per la Fisioterapia. Quest'ultimo reparto ha attualmente in dotazione solo una fisioterapista che si deve occupare da sola di oltre 20 pazienti. Fatto sta che se per mo-
Cosimo Ponte, Alberto Muro e Filippo Scivoli
tivi di forza maggiore, aggiornamenti o imprevisti o problemi personali, la fisioterapista dovesse as-
sentarsi, il servizio in quei gironi salterebbe e il reparto resterebbe chiuso. Carmine Pepe
Parte l’attività dell’Apof-Il. Le domande si possono presentare fino al 14 marzo
La formazione si aggiorna A Corleto previsti corsi legati al petrolio POTENZA - Sono diverse le AREA TERRITORIALE DEL POTENTINO AREA DEL VULTURE - MELFESE novità introdotte nell’attività formativa dell’Apof -Il, l’Agenzia provinciale Sede di Potenza Sede di Melfi orientamento formazione istruzione e lavoro. Con il Scenografia (2 corsi, 30 allievi, 450 ore durata corso); ECDL (3, 45, Operatore Grafica Pubblicitaria (2, 30, 450); ECDL (1, 15, 140), Inglese (1, 15, 140), artigianato artistico (1, 15, concorso finanziario del 140); Inglese (4, 60, 140); francese (1, 15, 140); francese (1, 60, 140); 450), addetto al Magazzino e alla logistica (1, 15, 450), Word-Excel (1, 15, 100) Fondo sociale europeo, inartigianato artistico (2, 30, 450); preparazione pietanze (1, 15, 450); fatti, l’Agenzia realizzerà disegnatore fumetti (1, 15, 450); legatorista (1, 15, 450); liutaio (1, 15, Sede coordinata di Rionero quest’anno, in attuazione 450), organizzazione e gestione eventi arte contemporanea (1, 15, del Piano di formazione 450) Operatore Processo Tecnico (1, 15, 450), Guida enogastronomica (1, 15, 450), Operatore di ripresa (1, 15, 450), professionale 2008-2009 ECDL (1, 15, 140), Inglese (1, 15, 140) approvato dalla Provincia Sede coordinata di Avigliano di Potenza, diverse iniziatiSede coordinata di Genzano ve. Le domande possono esLavorazione pietra (1, 15, 450); restauro ligneo (1, 15, 450), tessitura sere presentate fino al (1, 15, 450), ferro battuto (1, 15, 450), orafo (1, 15, 450) Costumi tradizionali (1, 15, 450); vivaista (1, 15, 450); ECDL (1, 15, 140); Inglese (1, 15, 140) prossimo 14 marzo. Tra le novità introdotte - spiega il Sede coordinata di Bella Sede coordinata di Lavello presidente dell’Apof -Il, Antonio Giansanti - forse la Operatore confezioni (1, 15, 450); manutenzione verde (1, 15, 450); Manutentore edile (1, 15, 450), magazzino e logistica (1, 15, 450), ECDL (1, 15, 140), inglese (1, 15, 140) più significativa riguarda prodotti lattiero-caseari (1, 15, 450), ambientali-culturali (1, 15, 450), l’organizzazione di corsi a preparazione pasti (1, 15, 450), add. Pizzeria-roisticceria (1, 15, 450), Sede coordinata di Venosa Corleto Perticara che riinglese (1, 15, 140), ECDL (1, 15, 140) spondono ad alcune richieIntagliatore-intarsiatore (1, 15, 450), casaro (1, 15, 450), potatore-innestatore (1, 15, 450), add. Decorazione maioica (2, ste di manodopera specia30, 450), vivaista (1, 15, 450), inglese (1, 15, 450), Inglese (1, 15, 140), ECDL (1, 15, 140), Word.Excel (1, 15, 140) lizzata per le imprese impegnate nella ricerca ed estrazione petrolifera AREA VILLA D’AGRI AREA LAGONEGRESE con il Pro- AREA TERRITORIALE DEL SENISESE getto Tempa Rossa (salSede Villa d’Agri Sede di Lauria datori, at- Sede di Senise trezzisti di Artigianato artistico (2, 30, 450), ECDL (1, 15, 140), ECDL (1, 15, 140); Inglese (1, 15 ,140), Addetto serigrafia (1, 15, 450), artigianato artistico (1, 15, 450), Word.Excel (1, 15, 100) Web Master (1, 15, 450), Addetto cantiere). Inglese (1, 15, 140), Word.Excel (1, 15, 100) pizzeria-rosticceria (1, 15, 450), Tra le altre ECDL (1, 15, 140), Inglese (1, 15, Sede di Corleto cose, l’Apof 140), Addetto alla pianificazione Il punta a Sede coordinata di (1, 15, 450), Add. valorizzazione saldatore (1, 15, 450), attrezzista-strumentista di cantiere (1, 15, 450), inglese (1, 15, 140), ECDL (1, 15, 140), Worrd-Excel (1, formare cucina territoriale (1, 15, 450), ad15, 100) Sant’Arcangelo operatori detto prodotti sottobosco (1, 15, specializzati ECDL (1, 15, 140), Inglese (1, 15, 140), Word.Excel 450), pasticcere artigianale (1, Sede coordinata di Brienza nella gestio- (1, 15, 100) 15, 450), Reti Lan (1, 15, 450) ne delle reti Operatore processo tecnico (1, 15, 140), segreteria computerizzata (1, 15, 450), Word.Excel (1, 15, 100) internet e web, mentre nel settore dell’artigianato, insieme Oggi pomeriggio ad Acerenza alla valorizzazione dei filoni artistici cosiddetti tradizionali, si punta su alcune professionalità innovative maggiormente richieste. «A queste attività - continua Giansanti - si aggiunABRIOLA - San Valentino è or- gara dei quartieri e la relativa sa nei due quartieri. La banda ACERENZA - Si terrà oggi, alle ore 17 e 30, gono gli interventi a favore mai lontano e, ad Abriola, nono- premiazione. Nonostante que- musicale e poi il gruppo folcloripresso le aule dell'istituto comprensivo dei detenuti delle Carceri di stante le intemperie la festa si sto si respirava comunque l’aria stico hanno allietato i presenti Mons. Cavalla della scuola elementare, il Potenza e Melfi con particosvolta come da programma, an- della festa, anche per la presen- con la loro musica tra pizzica, tasecondo incontro del comitato cittadino lare attenzione per l’inforche senza l’afflusso di gente ini- za (purtroppo solo virtuale) di rantelle e brani musicali di re“anti- antenna”. «L'incontro è aperto a tutti matica e lavorazione di pelzialmente prevista. Tutto è an- un’associazione di lucani nel pertorio bandistico. La festa - riferisce la preside dell'istituto comprenli e nei vivai. L’Avviso pubdato per il meglio fino alla pro- mondo. In occasione di questa sembrava non terminare perché sivo Roberta Masi - al fine di poter costituiblico contenente la Guida cessione mattutina. Dopo, la ne- festa, grazie alla Pro Loco, è sta- non c'era la premiazione a sanre un gruppo deciso nelle idee e convinto alle Attività di formazione è ve ha iniziato a scendere e il fred- to realizzato, infatti, un collega- cirne la fine. Ma la poca gente nella ricerca di soluzioni per poter spostare consultabile sul sito istitudo non ha certo invogliato i turi- mento in diretta con l'Argenti- presente - anche se non sono l'antenna nel sito da tempo già destinato». zionale (www.apof-il.it). sti. Peccato, perché quest’anno na. Alle 20:30 una telecamera mancati i coraggiosi che hanno L'antenna è posta nel cuore del centro abiNelle tabelle a fianco tutti i la tradizionale festa è stata ac- fissa sul primo quartiere ha tra- tirato fino a tardi giocando a tato, proprio di fronte l'istituto comprensicorsi organizzati divisi per compagnata da un’altra manife- smesso la festa in diretta, men- morra - ha poi avuto la meglio. vo, volgarmente detta scuola media Mons. area territoriale. Per chiaCon questo anche un altro San stazione, “La notte fondente”, tre la cioccolateria del posto ha Cavalla. Già in passato furono inviate letterezza, precisiamo che il priorganizzata dall’amministra- proposto le sue fontane di cioc- valentino è andato, ma ad Abriore di protesta con una raccolta firme, circa mo numero si riferisce ai la è rimasta la voglia di aspettarzione comunale. Gratuitamente colato. 500, agli enti preposti chiedendo la rimocorsi, il secondo agli allievi L'accensione del campanile è lo ancora come tutti gli anni per sono stati distribuiti cioccolata zione dell'antenna radio-base in località La previsti e il terzo alle ore di stato anticipato per il troppo festeggiarlo, tanti auguri a tutti calda e cioccolatini. Guardia . durata del corso. Per esemLa festa dei falò, invece, ha freddo, ma con il nuovo campa- i Valentini e alle Valentine agli «Il comitato è aperto a tutti - fa sapere la pio: Lavorazione pietra (1, coinvolto solo due quartieri: S. nile la visione è stata spettacola- innamorati e a chi ha voglia di preside Masi - e chiunque vi può prender 15, 450), si deve leggere 1 re, nonostante il precedente esserlo. Sebastiano e la piazza. parte per aiutarci». corso, 15 allievi previsti per Soppressa, quindi, anche la spettacolo pirotecnico a sorpreRosa Delitti Enza Saluzzi 450 ore di durata del corso.
San Valentino e “La notte fondente”: ci si aspettava un afflusso maggiore
Il freddo rovina la festa ad Abriola
Torna il Comitato “Anti-antenna”
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MARSICO NUOVO - «Assenza ingiustificata». Non usa mezzi termoni il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita per definire l’atteggiamento dei responsabili di Poste italiane che avevano fissato un incontro con l’amministrazione comunale per ieri. «Le contestazioni sul disservizio postale - spiega il primo cittadino del paese, in una nota stampa - apparse di recente anche sulla stampa, coniugate con una ingiustificabile assenza dei responsabili delle poste ad una riunione, rappresenta in modo
Marsico Nuovo Il sindaco tuona. Da 15 giorni senza portalettere
«Assenza ingiustificata di Poste italiane» emblematico la scarsa attenzione di chi ha il potere - dovere della corretta gestione di un pubblico servizio. Il pur lodevole - commenta il sindaco Vita - tentativo del centro di distribuzione postale di Brienza che, quasi a livello di sostegno personale degli addetti, si è impegnato alla distribuzione della sola corrispondenza ammassatasi dal 2
Febbraio nell'ufficio postale del capoluogo, non è certamente la risposta che può soddisfare una protesta che esula da qualsiasi luogo comune e che esige, invece, la correttezza del servizio». Per l'amministratore «il mancato recapito della corrispondenza creerà sicuramente contenziosi anche di natura economica (quanti rischiano il distac-
co di utenze domestiche per il mancato pagamento di bollette mai ricevute?) e costituisce una vera e propria negazione degli impegni assunti dalle Poste nei vari incontri avuti con l'Anci». Il contesto appare tanto più preoccupante e lontano anni luce da un servizio che esige l'efficienza, se si registra che il disservizio non riguarda le sole
Il sito di 300 metri quadrati, scoperto dai finanzieri
Sequestrata discarica abusiva a Castelluccio Inferiore CASTELLUCCIO INFERIORE - Sequestrata un'area di circa 300 mq a Castelluccio Inferiore dai finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza di Lauria, agli ordini del tenente salvatore D'Elia. Un altro “cimitero” a cielo aperto di ampie proporzioni è affiorato durante una capillare attività di controllo del territorio svolta, questa volta, su un terreno ubicato in una zona centrale del paese e nelle immediate vicinanze di una carpenteria. Le fiamme gialle, a seguito di un'attività info-investigativa hanno individuato un'area di circa 300 mq. ubicata nel centro abitato di Castellucccio Inferiore, rinvenendo in totale stato di abbandono circa Kg. 75.000 di rifiuti speciali costituiti da pneumatici, parti di autovetture, materiale ferroso vario, un autocarro, dannosi sia alla salute che all'ambiente per l'inquinamento allesottostanti falde acquifere. l proprietario del terreno, G.L. un imprenditore 23enne di Castelluccio Inferiore, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Lagonegro, perché aveva adibito parte del terreno, quale deposito per lo smaltimento di materiale proveniente dalla propria attività di lavorazione del ferro, non provvedendo,
realtà di Marsico, ma investe grande parte del territorio provinciale. «Le Istituzioni - conclude il Sindaco della comunità marsicana - hanno l'obbligo di rimuovere una situazione di stallo che non trova giustificazione di sorta, anche perché, ad oggi dopo oltre quindici giorni di assenza di portalettere le poste, sebbene contattate e sollecitate, non sono in grado di fornire notizie certe sui tempi necessari per il ripristino di una civile normalità».
Valle del Mercure
Centrale Enel Continua la protesta del Comitato
La singolare manifestazione del comitato a Laino Borgo
Un’immagine della discarica sequestrata
allo smaltimento degli stessi secondo i canali legali. L'ennesimo esempio di reato ambientale in pieno centro abitato, ove la raccolta di rifiuti classificabili è dannosa perché sono tra quelli pericolosi ed altamente inquinanti. L'abbandono incontrollato delle autovetture inutilizzate oltre ad alimentare il circuito “clandestino” dei ricambi usati, risulta parti-
colarmente pericoloso per la salute pubblica in quanto contamina il territorio con vere e proprie bombe ecologiche a base di rottami metallici e arrugginiti, oli esausti, batterie e pneumatici che, essendo altamente inquinanti, sono in grado di penetrare il terreno entrando in contatto con i corsi d'acqua presenti nelle vicinanze e rischiando di avvelenare le falde acquifere. Per questo
motivo, continuano i servizi di controllo del territorio per la prevenzione e repressione di ogni forma di indebito utilizzo delle risorse naturali ed in generale a tutela degli interessi economici e finanziari predisposti dal Comando provinciale della guardia di finanza di Potenza per contrastare ogni forma di illegalità o abuso. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
MERCURE - Il Forum delle Associazioni e Comitati contro la riattivazione della Centrale Enel della Valle del Mercure. La riattivazione della Centrale Enel del Mercure è stato l'argomento dominante durante una riunione alla presenza anche del Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, a Laino Borgo. Dopo l'introduzione della serata da parte del sindaco Giuseppe Caterini, un buon numero di esponenti del Forum delle Associazioni che si oppongono al progetto dell'Enel sono entrati ordinatamente in sala, con cartelli che denunciavano l'aggressione al territorio ed alle popolazioni della Valle del Mercure, rappresentato dalla richiesta di riattivazione della Centrale. I manifestanti hanno chiesto la parola e spiegato le ra-
gioni, denunciando, ancora una volta, «l'atteggiamento dell'Enel, sempre più padronale e arrogante e illustrando i motivi, non solo di opportunità, ma anche di legge, che rendono irricevibile la richiesta di riattivazione della Centrale». Nella replica, Oliverio ha mostrato una conoscenza solo approssimativa della vicenda, che pure vede da anni impegnate Associazioni e Comitati nella difesa del territorio. La Centrale del Mercure si trova all'interno del Parco nazionale del Pollino in un'area ove è possibile intervenire «solo per esigenze connesse alla salute dell'uomo e alla sicurezza pubblica o per esigenze di primaria importanza per l'ambiente o per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico». e. m.
Trasporto merci pericolose, convegno a Lagonegro
Castelluccio S. Eletto il sindaco baby
LAGONEGRO - Seminario sul trasporto delle sostanze pericolose, una due giorni a Lagonegro. Il Compartimento della polizia stradale e il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Potenza hanno organizzato per oggi e domani un seminario dal titolo “Il trasporto delle sostanze pericolose”. Il convegno si svolgerà nella sala riunione del Midi hotel di Lagonegro sito nei pressi dello svincolo autostradale di Lagonegro sud e propone una problematica di grande attualità in quanto il trasporto delle merci pericolose è un'attività essenziale per l'economia. Ad essere classificata come merce pericolosa è la gran parte delle materie prime utilizzate per l'industria, come i combustibili per il riscaldamento e l'autotrasporto, i gas medicali ospedalieri, molti prodotti legati all'agricoltura. E' un dato di fatto che le infrastrutture viarie siano condivise dalla normale utenza e dai mezzi che trasportano merci pericolose. Tutto ciò costituisce un rischio rilevante per il territorio, evidenziato sia dalle evidenze scientifiche che dalla comune percezione dell'elevata frequenza con cui si verificano incidenti con sostanze pericolose che provocano intossicazioni, evacuazioni, infortuni, vittime. L'incontro è rivolto a operatori istituzionali che operano nel settore della sicurezza, nell'ottica di far acquisire al personale operante una migliore professionalità e conoscenza delle sostanze pericolose durante la movimentazione su strada. e. m.
CASTELLUCCIO SUP. - Avvicinare i ragazzi alle istituzioni e coinvolgerli nelle scelte che riguardano la comunità. Con questo spirito è nato anche a Castelluccio Superiore il Consiglio comunale dei ragazzi. Le elezioni (che si sono svolte il 12 novembre scorso) hanno nominato Umberto De Filippo come sindaco, mentre venerdì scorso c'è stato l'insediamento ufficiale del nuovo organo. La cerimonia si è tenuta nella Sala consiliare del Comune, alla presenza degli Amministratori e dei ragazzi delle scuole elementari e medie dell'Istituto comprensivo, diretto da Angela Cortazzi. Soddisfatto il sindaco Egidio Salamone. “E' un'iniziativa che ci rende orgogliosi - ha dichiarato Salamone - Il nostro obiettivo è quello di preparare i cittadi-
Il sindaco baby, con la sua giunta e primo cittadino “ufficiale”
ni di domani. E' uno strumento che ci permette di ascoltare i ragazzi per porre le basi per una società più vivibile, più forte e consapevole”. E i ragazzi hanno afferrato in pieno lo spirito del progetto e già durante la seduta di insediamento hanno pre-
sentato all'Amministrazione comunale una serie di richieste. Come il completamento della sede scolastica e la realizzazione di progetti per la tutela dell'ambiente. «E' quello che volevamo - ribadisce Salamone - creare uno strumento essenziale per avvicinare i giovani alle
istituzioni». Insieme al neo eletto sindaco De Filippo, fanno parte del Consiglio comunale dei ragazzi: Rosita Celano, (V Elementare, assessore Igiene e sanità); Carmen Gioia (assessore allo sport); Rosita Celano (Prima media, assessore all'Ambiente); Michele Gentile (assessore alla Cultura); Maria Antonietta Bruno; Francesco Gioia; Giuseppe Lavilletta; Giuseppe Orofino; Romano Orofino; Samuele Papaleo; Angelo Pasini; Francesco Russo e Carmine Salomone. Gli impegni per il Consiglio riprenderanno a breve. Il sindaco Salamone, infatti, ha intenzione di chiedere la collaborazione dei ragazzi per l'istituzione della nuova biblioteca comunale e per il progetto della differenziata. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
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Nota dei due esponenti provinciali dopo le scaramucce dei giorni scorsi
Pdl a Venosa: bacchettate di Rosa e Pici VENOSA - Ha i contorni di una vera e propria bacchettata quella che Gianni Rosa e Mariano Pici, componenti del coordinamento provinciale del Pdl di Potenza, hanno mandato agli aderenti del partito di Venosa. «Il tentativo di fare apparire il Pdl di Venosa, come un gruppo che non riesce a dialogare o ad aprirsi verso forze esterne affermano gli esponenti del Pdl - è evidentemente fuorviante rispetto alla realtà dei fatti. E' intenzione del Coordinamento pro-
vinciale del Pdl - proseguono - continuare nella linea politica seguita sinora, rispettando per le scelte territoriali l'autonomia dei dirigenti locali, fermo restando il nostro diritto-dovere di vigilare e coordinare. Evidentemente non è più possibile tollerare le dichiarazioni di alcuni componenti del Coordinamento locale: gli stessi che hanno contribuito con le loro idee alle scelte organizzative e hanno partecipato nel pieno diritto alle decisioni assunte anche eventual-
mente a maggioranza. Lamentarsi oggi - aggiungono Rosa e Pici - di una pseudo chiusura e di autoreferenzialità dell'organismo di cui fanno legittimamente parte, ci appare strumentale e demagogico. Come responsabili provinciali del Pdl ci chiediamo, come mai oggi, chi contesta il locale coordinamento ha asserito di essere il legittimo delegato dell'intera base militante di Fi e An sul territorio». «Per noi l'appartenenza ad un partito significa contribuire al di-
battito con le proprie idee nel rispetto delle idee altrui, ma al tempo stesso significa saper accettare decisioni che si assumono collegialmente e democraticamente, seppur espressione di una maggioranza. Pertanto non saranno tollerate ulteriori fughe in avanti finalizzare solo ad insinuare il dubbio nell'opinione pubblica che nel Pdl non esiste democrazia. Il Pdl - concludono - anche a Venosa è disponibile a dialogare con tutte le forze sociali ed economiche che
Una vecchia riunione del Pdl di Venosa
vogliano aderire senza incertezza alla nostra battaglia di democrazia, fermo
restando il riconoscimento della rappresentatività dei dirigenti locali».
Pubblica assemblea organizzata da esperti del settore per discutere dell’annosa questione
«Venosa condannata a morte» Alcuni tecnici bocciano il Regolamento urbanistico VENOSA - «E' un atto di condanna a morte di Venosa, in quanto blocca lo sviluppo della nostra comunità per i prossimi dieci anni!» Questo il giudizio espresso sul Regolamento Urbanistico da alcuni tecnici a conclusione della pubblica assemblea svoltasi presso l' Hotel “Il Guiscardo” della cittadina oraziana. A promuovere l'incontro sono stati i tecnici, geometri, ingegneri, architetti e agronomi che hanno voluto fornire ai cittadini e alle associazioni di categoria elementi per presentare osservazioni e produrre opposizioni. Tenuto conto che i termini per far valer i propri diritti scadono martedì 25 febbraio. Avvalendosi dell'aiuto di un video-proiettore esperti e tecnici hanno spiegato al pubblico le scelte contenute e le ricadute per i cittadini del documento urbanistico approvato nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 5 dicembre 2008. Nel corso dei lavori della serata sono emerse le riserve, già espresse pubblicamente a novembre, che i tecnici nutrono nei confronti del Regolamento Urbanistico: «In quella occasione i tecnici avevano già invitato l'Amministrazione comunale a non procedere alla sua approvazione e si erano riservati di proporre osservazioni migliorative - ha ricordato l'ing Giuseppe Nolè - Già da allora era stata evidenziata la mancanza di pubblicizzazione del documento e le scelte eccessivamente limitative e sperequative». Un regolamento che non soddisfa i tecnici soprattutto dal punto di vista qualitativo.E, così, la mancanza della firma di Restucci sugli elaborati del Regolamento è stata interpretata come una presa di distanza dell'architetto dalla scelte adottate «Il Piano doveva stimolare la riqualificazio-
Strada Ginestra-Barile interrogazione di Giuliano
L’incontro dei tecnici venosini sul Regolamento urbanistico adottato dal Consiglio comunale
ne soprattutto della zona B con interventi di qualità. Viene, invece, cancellata un'ampia zona verde per costruire un Centro Sociale, che nasconde un Centro Commerciale e viene congelata la zona B - ha sottolineato l'arch. Biagio Paglialunga-Prpongo un incontro con Restucci, che non fa urbanistica in questo modo». Più volte nel corso della serata il moderatore, Mario Di Polito, ha ricordato che obiettivo dell'incontro era quello di fare un'analisi tecnica e non politica del Regolamento. Si è così dato spazio ai dubbi, agli interrogativi, alle anomalie riscontrate. Sullo sfondo l'ipotesi che le scelte adottate penalizzino alcuni cittadini e avvantaggino altri. «Perché sono stati utilizzati criteri diversi per aree collocate all'interno dello stesso comparto?- si è chiesto l'arch. Gianfranco LatorracaIl principio di perequazione prevede che all'interno di un certo perimetro vengano distribuiti in maniera equa
vantaggi e svantaggi». Sottolineata anche la penalizzazione riservata alla area del perimetro urbano, che viene bloccata a tempo indeterminato. Dubbi e riserve sono emerse per le scelte che riguardano la zona agricola «In questi anni il territorio agricolo si è trasformato a fini residenziali - ha evidenziato l'ing Vito Latorraca - I redattori del Regolamento non hanno fatto una lettura preliminare del territorio in modo da sanare la situazione pregressa». A conclusione dei lavori della serata i tecnici anno dichiarato di essere a disposizione dei cittadini e delle associazioni di categoria per la presentazioni di osservazioni e opposizioni. Rimane naturalmente tutto aperto il discorso che nel merito del Regolamento Urbanistico faranno le forze politiche una volta che osservazioni e opposizioni arriveranno in consiglio comunale. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
LA “STRADA di nessuno oggetto di una nuova interrogazione in consiglio provinciale. A chiedere lumi alla giunta è il consigliere dell’Udc VincenzoGiuliano. «La strada che collega le località di Barile, Ginestra e Venosa, è una arteria di vitale importanza per chi deve raggiungere la SS Potenza-Melfi e la vicinissima Venosa per poter usufruire dei servizi sanitari più prossimi alle comunità della zona. Negli ultimi tempi questa strada è stata teatro di tanti incidenti stradali per fortuna senza gravi conseguenze alle persone». L’espondente dell’Udc nella sua interrogazione sostiene che «tale collegamento non presenta i requisiti di strada sicura per la mancanza di guard-rail, segnaletica stradale e per il manto stradale consumato, soprattutto nel periodo invernale causa neve e ghiaccio». «Nel 2004 - ha continuato Giuliano - tra Prefetto, Provincia e comuni interessati si era concordato di provincia-
Il consigliere Giuliano
lizzare l'intera arteria, ma ancora oggi risulta “strada di nessuno». Giuliano in particolare ha chiesto la messa in sicurezza del tratto in questione, attraverso opere di ammodernamento, «per evitare che diventi sempre più pericoloso per l'incolumità di chi quotidianamente lo percorre e che si ponga fine a questa telenovela con la acquisizione della stessa al patrimonio provinciale dando seguito alla provincializzazione promessa sin dal 2004».
Venosa I ragazzi della media della città di Orazio dal loro conterraneo
La scuola “De Luca” visita Di Chirico
I ragazzi in visita alla mostra di Di Chirico
VENOSA - La Scuola media statale "De Luca", nell'ambito di una progettazione scolastica, lo scorso 14 febbraio, è stata a Potenza, in visita alla Pinacoteca di Po-
tenza. Ha ammirato le opere di Giacomo Di Chirico, un venosino che si è reso famoso nella seconda metà dell'Ottocento.Visitare una mostra di pittura è
sempre affascinante, ma quando si tratta di un conterraneo o di un concittadino e ancora più interessante. Una mostra sull'opera di Giacomo Di Chirico può certamente definirsi un evento culturale di grande importanza nel panorama italiano. L'artista venosino, attivo nella seconda metà dell'Ottocento, conobbe gli onori della critica nazionale ed europea. Ma nonostante sia stato apprezzato interprete delle nuove tendenze della pittura, collezionato e più volte in mostra nelle grandi capitali culturali del tempo (Napoli, Roma, Milano, Torino, Parigi, Monaco, Vienna) Di Chirico non
aveva ancora conosciuto, forse anche per la sua breve vita, un adeguato apprezzamento da parte degli storici e dei critici d'arte del nostro tempo. Allievo di Tommaso De Vivo e seguace di De Sanctis, appassionato studioso delle nuove espressioni dell'arte, al pari degli altri maggiori pittori contemporanei meridionali, come Morelli, Michetti e De Nittis, Di Chirico affronta le novità della pittura dell'Ottocento con originalità e forza espressiva che impressionarono i critici e che lo fecero approdare alla Galleria parigina di Goupil, il cui gusto determinava gli orientamenti di gran parte del mercato
europeo dell'arte nella seconda metà dell'Ottocento. L'allestimento di una mostra antologica su Giacomo Di Chirico può dunque rappresentare, ad oltre cento anni dalla morte dell'autore, la ricostruzione di una importante quanto singolare vicenda umana ed artistica. I ragazzi della 3°A e 3°C della Scuola Media di Venosa hanno avuto modo di conoscere le opere di un loro concittadino, accompagnati dai Prof. Tommaso Rosa di Artistiva, il Prof. Bonaventura Ramone di Tecnologiae, le Prof.SSe Carmen Cantisani di Lettere e Ferri Rachele di Sostegno. Giacomo Di Chirico (Venosa 1884- Na-
poli 1883) ha affascinato i ragazzi che durante la visita hanno mostrato di apprezzare molto le qualità del loro concittadino nel modo più consono a loro, mostrare attenzione durante la proiezione del filmato e le spiegazioni delle hostess. Le stesse si sono complimentate per la serietà dei ragazzi e la compostezza. Plauso anche agli insegnanti accompagnatori che hanno dato la possibilità a questi ragazzi di portare a conoscenza un loro concittadino poco conosciuto ma di un grande spessore artistico. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Martedì 17 febbraio 2009
27 Melfi Momento delicato per il locale Partito democratico. Dialogo a distanza tra le parti
«Aperto a un confronto leale» Dopo gli scontri dei giorni scorsi, Simonetti tende la mano MELFI - E' un momento particolare per il Partito Democratico. Anche Melfi non si sottrae a questa circostanza. Negli ultimi giorni vi è stato un botta e risposta, anche abbastanza forte, tra una piccola componente e la segreteria. Non è un caso che queste frizioni escano proprio adesso nell'immediata vigilia della scelta del candidato che dovrà correre alle provinciali. Avevamo parlato di un clima politico in continuo fermento e l'evolversi della situazione delle ultime ore non fa che confermare questo quadro. “Sono assolutamente aperto ad un confronto franco e a un dibattito leale - rimarca il coordinatore cittadino Luigi Simonetti. Voglio precisare che nell'ambito dell'ultima riunione queste persone che fanno parte del direttivo erano assenti, ma erano state regolarmente invitate, eccezion fatta per i consiglieri autosospesi”. Doverosa la precisazione di Simonetti che risponde a coloro i quali avevano sottolineato il mancato invito al direttivo svolto venerdì scorso. D'altronde, appare anche difficile ritenersi parte integrante di un partito dopo che ci si è ufficialmente autosospesi per proprie ragio-
Uno scorcio di Melfi
ni. “Non capisco fino in fondo le motivazioni che inducono queste persone ad agire in questo modo. Ci troviamo di fronte ad un momento molto importante in cui si sta discutendo di un percorso politico che dovrà anche stabilire i criteri che ci dovranno portare al conseguimento di risultati positivi. Ribadisco la mia disponibilità ad incontrare queste persone con l'intento di fare sintesi nell'ambito della massima correttezza possibile e del rispetto reciproco”. Più di qualcuno all'interno del PD, anche in ambito regionale e nazionale ha avanzato l'ipotesi delle primarie per eleggere i can-
didati. A tal riguardo questa l'opinione di Simonetti: “Personalmente sono contrario alle primarie. Le ritengo un errore. Ritengo, piuttosto, fondamentale trovare una sintesi quanto più ampia possibile, con l'unico obiettivo di trovare un candidato che possa accrescere i consensi. Questa è la mia opinione al di là di quello che dice al riguardo il regolamento regionale». Appare difficile che a Melfi si possa portare avanti il discorso delle primarie se contemporaneamente non viene proposto anche a livello regionale e nazionale. L'intento di Simonetti è quello di trovare una com-
pattezza estesa nel partito. Un'opera di riconciliazione che secondo il segretario melfitano, passa inevitabilmente da una discussione interna e non certo da una competizione che, come già avvenuto in passato, ha piuttosto diviso e frammentato il partito. Mettere d'accordo le diverse anime del partito democratico è oggettivamente difficile, a Melfi ancor di più nel contesto di un direttivo che conta ben 60 componenti. Se da un lato l'obiettivo è quello di condividere in maniera ampia ogni strategia, dall'altro si rischia di dar voce a persone che spesso sono animate da ambizioni personali e non di certo da spirito costruttivo. Appare chiaro che il compito di Simonetti è arduo, così come quello di riportare alla vittoria un partito che a Melfi da troppo tempo è opposizione e lontano dalle stanze che contano. Nelle prossime consultazioni Simonetti si gioca tanto. Di questo ne è cosciente, per questa ragione cercherà in tutti i modi di avviare delle consultazioni che portino all'individuazione di un candidato forte. Sia esso interno o esterno al partito. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Melfi Presentato lo sportello di sviluppo locale
«Puntiamo a realizzare progetti di qualità» MELFI - «Adesso passiamo ai fatti, puntiamo a realizzare progetti di qualità». Questa l'esortazione giunta dall'assessore alle Attività produttive Antonio Vitucci nell’ambito dell'incontro “Sportelli per lo Sviluppo Locale - luoghi di incontro per costruire interventi di sviluppo locale” tenutosi ieri all'Itis di Melfi. Erano presenti oltre a Vitucci, il presidente del Gal Sviluppo Vulture-Alto Bradano Francesco Perillo, Pit Vulture Giovanni Marino, la responsabile del progetto Eugenia Brienza, e la responsabile alle attività produttive Maria Luigia Pace. L'idea progetto si basa su una prima e attenta analisi della situazione socioeconomica e delle problematiche che attanagliano la Basilicata, e che hanno portato alla creazione di “sportelli per lo sviluppo locale”, che servono a
L’incontro di ieri (Zenti)
captare i segnali che arrivano dal territorio, coinvolgendo Pit, Gal, le associazioni culturali, Proloco , con la partecipazione e collaborazione dei cittadini, per un pieno e partecipato sviluppo locale . La partecipazione attiva avverrà attraverso incontri denominati Focus Group, il primo dei quali si terra il 25 febbraio prossimo, il quale vedrà la partecipazione delle associazioni di
categoria, le imprese e gli imprenditori. Il 4 marzo sarà la volta delle associazioni culturali e delle proloco mentre il 28 marzo prossimo sarà la volta del report dei risultati, che daranno un quadro sulle iniziative in campo da attuare, il tutto sviluppato all'interno del dialogo come confronto e momento di crescita. Alessandro Zenti
Melfi Parla il primo cittadino di Melfi, Ernesto Navazio
I terreni ex Ater potrebbero far spazio a una zona residenziale Gli appartamenti sgomberati ex Ater di via Taranto a Melfi potrebbero essere abbattuti per lasciare spazio alla realizzazione di un nuovo quartiere residenziale cittadino. Al momento, però, il degrado e l’abbandono della zona ha favorito la devastazione ed i furti di infrastrutture nei vecchi appartamenti ormai vuoti. “In termini giuridici – spiega il sindaco, Ernesto Navazio - la responsabilità di quelle case è dell’Ater di Potenza che ne è rientrata in possesso. Tuttavia non mi sento di colpevolizzare l’Agenzia territoriale anche perché, attraverso l’amministratore unico Vita, sono a conoscenza di un progetto per la riqualificazione dell’area da porre a base di un concorso di idee aperto a livello europeo. Non conosco i tempi di realizzazione ma l’Ater sta predisponendo tutti quei meccanismi di analisi finanziaria che permetteranno di reperire fondi europei e regionali”. Intanto però gli atti di vandalismo nella zona si ripetono con preoccupante frequenza. Nemmeno gli agenti del locale commissariato di pubblica sicurezza, distante pochi metri da via Taranto, sono riusciti ad evitare le devastazioni. “Ho in mente di sollecitare l’Ater per far si che vengano garantite le necessarie condizioni di sicurezza in tutta l’area interessata – aggiunge il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio – anche perché stiamo parlando di strade pubbliche centrali rispetto al quartiere di Valleverde. Credo sarebbe opportuno pensare di murare tutti gli accessi ai palazzi rimasti vuoti, almeno fino al giorno in cui cominceranno i lavori di riqualificazione. Solo in questo modo si potranno evitare ulteriori atti di vandalismo”. La giunta chiede un coinvolgimento nel progetto di ristrutturazione edilizia. «Vogliamo essere partecipi e condividere l’idea di
Navazio
questo nuovo cuore del quartiere di Valleverde – conferma il primo cittadino di Melfi - che non deve essere riproposto in maniera identica al passato. Dei 123 alloggi sarebbe opportuno pensare alla realizzazione di non più di settanta nuovi appartamenti immersi in un polmone verde fruibile per tutti i residenti dell’area. Ecco perché avallo la scelta del concorso per idee di nuovi giovani architetti, non solo italiani». Infine la parte burocratica per cercare di snellire i tempi ed evitare nuovi assalti alle vecchie case di via Taranto. «Per parte nostra – conclude Navazio - siamo pronti, fin da domani mattina, a dare corso all’esecuzione amministrativa necessaria per la trasformazione urbanistica di quella parte di città». Ora spetta all’Agenzia territoriale di edilizia residenziale della provincia di Potenza. La strada è spianata dal punto di vista delle autorizzazioni edilizie comunali. Resta il problema della reperibilità di fondi indispensabili alla corposa riqualificazione della zona. Un problema non di poco conto ma che, si auspica, non rischi di lasciare incustoditi per tanti anni ancora quegli appartamenti oggi letteralmente saccheggiati. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Malattie oncologiche, venerdì Ginestra piange la morte dell’ex consigliere Pepice convegno del Cif di Melfi MELFI - “La malattia oncologica toracico-polmonare” è il titolo di un convegno che si terrà a Melfi venerdì prossimo, con inizio alle 17.30, nella struttura del Centro Nitti. L'iniziativa, promossa dal Cif (Centro italiano femminile, ha un sottotitolo che spiega anche l'obiettivo del seminario «il percorso più virtuoso: dal medico di base alla struttura complessa”. Diverse le personalità che interverranno. I saluti sono del presidente della sezione di Melfi del Cif, Raffaella Bisceglia. A quest'ultima faranno seguito i saluti el sindaco Ernesto Navazio, dell'assessore alla Cultura Pina Carbone, del diret-
tore sanitario dell'ospedale di Melfi, Luigi D'Angola e del direttore generale dell'Iccrs, Rocco Maglietta. Seguiranno gli interventi di specialisti del settore tra cui Francesco Rauseo (medico di base, Fernando Stabile, direttore del dipartimento Area Radiodiagnostica,dell’ospedale di Melfi, Cosimo Lequaglie, direttore chirurgia toracica dell’Irccs di Rionero, Gabriella Giudice e Vincenzo Fusco, direttore unità operativa di Radioterapia Iccr Rionero. Concluderà i lavori l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza.
GINESTRA - Tutto il paese si è stretto attorno ai familiari di Luigi Pepice, scomparso prematuramente per un male incurabile. Responsabile della forestazione dei braccianti agricoli di Ginestra ed ex consigliere comunale, ha lasciato un vuoto nel paese. Durante la cerimonia funebre, il parroco don Gilberto ha detto: « l'anima di Luigi si è staccata dal corpo per andare in cielo, dopo solo 3 mesi di malattia. E'stato un uomo dal cuore grande, che riuniva, attorno ad un banchetto, la famiglia. Semplice, si accontentava di poco. Non era ambizioso e superbo, ma rispettoso e amante della pace. Nei momenti di malattia, soleva dire, sia fatta la volontà del Signore. Ha ricevuto il Sacra-
mento della Comunione in compagnia di sua madre che, pur addolorato per la perdita di un figlio, rivolto al Signore, ha detto: “Tu me l'hai dato, a Te lo riconsegno». L'amico Saverio Pipolo ha aggiunto: «ha dedicato la sua vita al lavoro e alla famiglia. Quanti operai del cantiere forestale possono testimoniare la sua disponibilità a venire incontro ai problemi dei lavoratori, specialmente delle lavoratrici, che molto spesso devono conciliare il lavoro forestale col lavoro di mamma, lui era sempre lì, pronto a tendere una mano. Lealtà e sincerità hanno contraddistinto il suo modo di agire. Nel percorso politico, seguito insieme, non ho mai visto Luigi alzare la voce o fare gesti di arroganza o di
pretese, era sempre conciliante con tutti. Chi lo incontrava per strada, prima sorrideva e poi salutava». Nel paese campeggiava un manifesto: i ragazzi del '56 non ti dimenticheranno. Nel dicembre del 2006 ha donato, insieme ad altri suoi coetanei,alla Comunità un abete di Natale, che è stata messa nella piazza principale del paese. Lorenzo Zolfo
Matera 28
Martedì 17 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Valbasento
Montescaglioso
Mid
Vincita
Decisa la cigs per 220 lavoratori
La dea bendata porta oltre 183.000 euro
a pag. 33
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Una manovra azzardata sarebbe la causa del terribile impatto appena entrati in Puglia
Incidente mortale sulla Ss 99 La vittima è Giovanni Tataranni di 68 anni, materano L’EVENTO
Alla Bit di Milano sbarcheranno le quattro M della promozione
NON C’È STATO nulla da fare. L’impatto le ferite guaribili in pochi giorni. Non più evidentemente è stato troppo forte e un di una quindicina di giorni e torneranno uomo di 68 anni di Matera ci ha rimesso la a stare nella migliore condizione. La Polizia stradale di Bari invece dopo vita. E’ successo ieri pomeriggio sulla strada aver fatto tutti quanti i rilievi del caso ha statale 99 che collega Matera ad Altamu- provveduto ad avvertire i parenti della vitra poche centinaia di metri dopo l’appro- tima di quanto avvenuto. Proseguiranno gli accertamenti sulla do in territorio pugliese. L’auto dell’uomo Giovanni Tataranni, una Tempra andava dinamica dell’incidente anche se da una prima ricostruverso Altamura zione, lo ribadiaquando, probamo, l’ipotesi sabilmente a causa rebbe quella di di una manovra una manovra azazzardata, si è zardata dell’uoscontrata con mo. una Renault MeUn più accuragane che sopragto esame della sigiungeva protuazione chiariprio in quel morà esattamente mento ed a bordo quanto avvenudella quale vi era to. due giovani maLa statale 99 terani. per tutta la seraL’impatto è ta di ieri ha visto stato molto forte un traffico fortee per il sessantotmente rallentato tenne materano a causa di quannon vi è stato to avvenuto. proprio nulla da La strada del fare. resto non è nuoImmediato è va ad incresciosi stato l’intervento Le auto coinvolte nel terribile incidente mortale episodi di questo sul posto della tipo che anche in Polizia stradale di Bari e di Matera e dei Vigili del fuoco passato si erano già presentati. I lavori di questi ultimi tempi finiscono ma le condizioni di Tataranni non hanno permesso in alcun modo di potergli salva- per condizionarla ancora di più e per renderla specie in questi periodi dell’anno anre la vita. L’uomo nonostante la corsa del 118 non cora più pericolosa richiedendo la massima attenzione e prudenza da parte degli ce l’ha fatta. E’ andata invece decisamente meglio automobilisti. Il rischio infatti è che posagli altri due giovani a bordo della Re- sano accadere tragiche fatalità come nault Megane che trasportati nel vicino quella di ieri sera costata cara al sessannosocomio di Matera hanno riportato del- tonne materano.
L’INCONTRO
Gherardo Colombo presenta “Sulle regole” domani a Bernalda Domani, alle 10, al Palazzetto dello Sport “Palacampagna” di Bernalda parlerà agli studenti e ai cittadini lucani il giudice di Mani Pulite Gherardo Colombo nell’ambito del tour ispirato alla presentazione del libro del magistrato “Sulle regole”. Coordinerà i momenti dell'incontro il Direttore del “Quotidiano” Paride Leporace. L'evento eccezionale è occasione rara per tutti di ascoltare dalla viva voce del giudice la via giusta da seguire per vivere e realizzare la vera democrazia.«La giustizia non può funzionare se i cittadini non comprendono il perché delle regole. Se non le comprendono tendono a eludere le norme, quando le vedono faticose, e a violarle, quando non rispondono alla loro volontà. Perché la giustizia funzioni è necessario che cambi questo rapporto.» È possibile che questa aspirazione diventi realtà? Come può nascere da questo cambiamento una società migliore? Gherardo Colombo, figura di primo piano del mondo del diritto, in questo suo nuovo libro invita a riflettere su un argomento di grande attualità e profondo coinvolgimento civile e morale. Secondo Gherardo Colombo esiste un solo modo per uscire da questa sconfortante e drammatica situazione: riscoprire il senso profondo delle regole, ritrovare il punto di riferimento ideale, dei valori di base, a cui si ispira la distribuzione di diritti e doveri.
Con la Bit di Milano, che apre i battenti giovedì inizia la stagione turistica 2009 attesa con particolare interesse dagli addetti ai lavori per gli effetti che potranno derivare al comparto in un momento di profonda stagnazione economica del Paese. In questo quadro, che non incoraggia certo all'ottimismo, l'Amministrazione provinciale di Matera prova a mettere al centro dell'attenzione nazionale, «Una piccola realtà - sottolinea l'assessore provinciale al Turismo, Giovanni Ianuzziello - capace di esprimere un panorama di luoghi e di eventi di grande interesse per la loro unicità, dal Maggio di Accettura, alla celebrazione della festa in onore della Madonna della Bruna di Matera, alle manifestazioni che si svolgono in occasione del Carnevale. E, poi, i Sassi e le Chiese rupestri di Matera, il mare del litoraneo jonico, le architetture semplici, spontanee e ricche di storia dei nostri piccoli paesi pronti ad offrire ospitalità e gastronomia legate a consuetudini antiche». Filo conduttore della presenza del Materano alla grande rassegna milanese del turismo nazionale continuerà ad essere quello delle tre “M”: Matera, mare e montagna. «Anche in questa edizione della Bit - anticipa il presidente della Provincia, Carmine Nigro - proporremo un viaggio affascinante, un percorso che si svilupperà tra la montagna, i calanchi, le chiese rupestri, le grotte, le cisterne ed i cunicoli che regalano al visitatore l'immagine assolutamente originale di una terra genuina e magica». E Ianuzziello aggiunge: «Quello della provincia di Matera è un turismo balneare diverso dal target italiano: affollamento zero, acque limpide, sport ed un'offerta di grande valore culturale tanto lungo la costa quanto nei borghi dell'immediato entroterra». Punti forti dell'illustrazione delle peculiarità culturali e paesaggistiche del territorio saranno un viaggio virtuale nei Sassi di Matera, la presentazione di un dvd sul Materano “fra arte, storia e natura”, la distribuzione del catalogo “Le meraviglie abitano in provincia”, l'illustrazione del progetto “Provincia in bus” che, a costi ridottissimi, consente agli ospiti dei villaggi turistici della costa jonica e di Matera di raggiungere in ogni fine settimana angoli suggestivi e sconosciuti del territorio. Nelle giornate milanesi con il direttore generale dell'Apt, Gianpiero Perri, Francesco Di Ginosa, Paolo Maragno, Giuseppe Lalinga, Tommaso Santochirico, Antonio Colucci, Angelo Lospinuso, Paolo Montagna, Nicola Raucci e Leonardo Braico si parlerà anche di turismo scolastico, turismo sostenibile, escursionismo ed habitat rupestre, di eventi culturali nel Parco della Murgia e di turismo rurale.
Matera
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Undici degli arrestati dalla Polizia nell’ambito dell’Operazione denominata “Borgo”
Sgominata dalla polizia un’organizzazione che smistava hashish, eroina e cocaina
In manette i pusher dei borghi La Martella e Venusio le zone in cui spacciavano: 14 arresti SMISTAVANO hashish, cocaina ed eroina a Venusio e a La Martella. Erano capaci di far giungere nella città dei Sassi fino a cinque chilogrammi di hashish e duecento grammi di cocaina a settimana grazie ad una rete di contatti tra Puglia e Campania. Per il trasporto e la spedizione in loco, infatti, la base operativa era ad Avellino e Solofra mentre a Cerignola, in un garage, c'era una vera e propria raffineria, un luogo di confezionamento in cui, tra sostanze stupefacenti e sostanze utilizzate per il taglio, gli inquirenti hanno rinvenuto anche una pistola. La quarta sezione Antidroga della Squadra mobile della questura di Matera ha sgominato ieri mattina, alle prime luci dell'alba, un'organizzazione dedita allo spaccio in concorso di sostanza stupefacente. Sono state eseguite quattordici ordinanze di custodia cautelare (sette in carcere, sei ai domiciliari e una con obbligo di firma) nelle tre regioni ed è stato arrestato anche un altro spacciatore, trovato con 60 grammi di hashish (gli inquirenti hanno rinvenuto un bilancino di precisione e uno strumento per effettuare tagli della sostanza in maniera millimetrica). Altre ventotto persone, invece, hanno ricevuto informazioni di garanzia e la loro posizione è al vaglio del magistrato inquirente. Gli agenti hanno eseguito ordinanze emesse dal gip di Matera, Vittoria Orlando, su richiesta del pm, Rosanna De Fraia. L'operazione è stata denominata “Borgo” perchè la droga veniva spacciata nei borghi di La Martella e Venusio, alla periferia di Matera, per evitare i controlli delle forze dell'ordine in città. Di solito, la cocaina e l’eroina venivano acquistate a Cerignola e a Canosa di Puglia mentre l'hashish proveniva dall'Avellinese. I dettagli dell'operazione “Borgo” sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del questore Carmelo Gugliotta, del capo della Squadra Mobile Nicola Fucarino e del responsabile della sezione narcotici Michele Giampetruzzi. «Dopo l'operazione Reset, a dicembre 2007 che ha portato all'arresto 25 persone, pensavamo si fosse diluita la presenza di pusher. - ha affermato Fucarino - La nostra attività è però proseguita con la stessa intensità, se non maggiore. Dalla Campania provenivano anche cinque chili di hashish mentre eroina e cocaina giungevano dalla Puglia. Le indagini sono durate nove mesi». Ai pusher materani spesso la sostanza era recapitata in loco. Il questore Gugliotta ha ricordato che Matera «è una città di spaccio e consumo, una città terminale». Nel corso di questi mesi sono state utilizzati servizi di visibilità e indagini tecniche. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Alcuni momenti della concitata mattinata di arresti ieri mattina in Questura e in basso la conferenza stampa del Questore Gugliotta e del capo della Mobile Nicola Fucarino
(foto Videouno)
GLI ARRESTATI
Sette le custodie cautelari in carcere Questo l’elenco delle persone destinatarie di ordine di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’ “Operazione Borgo”, si tratta di pregiudicati come Giovanna Calciano 37 anni originaria di Tursi domicilata a Canosa di Puglia e tradotta nella casa circondariale di Potenza. Sarebbe l’anello di congiunzione tra Cerignola e i consumatori materani. Berardino Chiuruzzi 27 anni di Montescaglioso resosi irreperibile Salvatore Gammino 43 anni di Cerignola tradotto nella casa circondariale di Matera Alberto Lettieri 44 anni di Solofra (AV) tradotto nella casa circondariale di Matera cosiderato il fornitore di droga per il mercato di Cerignola e Matera Saverio Palumbo 44 anni di Cerignola tradotto nella casa circondariale di Matera Giuseppe Papagni 31 anni di Cerignola tradotto nella casa circondariale di Matera. E'
considerato il più pericoloso dell'organizzazione di Cerignola e anello di congiungimento con il gruppo di Solofra. Lucio Donato Russo 26 anni originario di Policoro ma residente a Bernalda tradotto nella casa circondariale di Matera Sono invece agli arresti domiciliari Michele Centonze 26 anni di Altamura Emanuele Di Cuia 23 anni di Matera nel corso della notifica del provvedimento veniva tratto in arresto ed associato nella casa circondariale di Matera poiché, in seguito a perquisizione domiciliare, nella sua abitazione venivano rinvenuti 62 grammi di Hashish Nicola Lorusso 21 anni di Matera Domenico Marcosano 27 anni di Matera Alessandro Perniola 28 anni di Matera costituitosi a Cagliari dove lavorava da qualche giorno Felice Tancredi 28 anni di Stigliano
LA MATTINATA
Dopo 1 anno di indagini una lunga notte di lotta allo spaccio Non è ancora l'alba quando le prime autocivette e le Volanti della Polizia di Stato sfrecciano per le vie del centro abitato con i lampeggianti azionati, mentre la città è ancora assopita.E' stata una notte movimentata quella degli uomini della Sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Matera, agli ordini dell'Ispettore Capo Michele Giampietruzzi, che ha portato a termine una vasta e complessa operazione di Polizia con l'esecuzione di 14 Ordinanze di Custodia Cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Matera.Insieme agli uomini della Mobile materana, foggiana, barese e avellinese, che hanno collaborato nel corso dell'operazione di polizia avviata nel capoluogo lucano, rientrano anche le unità cinofile di Vibo Valentia e Napoli, personale del Reparto Volo Elicotteristi di Bari nonchè quelli del Nucleo Prevenzione Crimine di Potenza e Bari.Dalle prime indiscrezioni riusciamo a sapere che si tratta della conclusione di una complessa attività di indagini iniziata circa un anno fa che coinvolge il capoluogo, Cerignola (FG), Canosa (BA), Solofra (AV), Bernalda, Montescaglioso e Altamura.E' strano notare come ai volti stanchi dei poliziotti, si contrappongano quelli degli arrestati, alcuni dei quali, con spavalderia, forse perché avvezzi a tali esperienze, non mostrano alcun disagio. Ci dicono che si tratta di spacciatori di droga di Cerignola i quali hanno intravisto nel capoluogo lucano una notevole possibilità di smercio di cocaina e hashish.Matera viene considerata dagli inquirenti una città “terminale” del traffico di droga, in cui è prevalente lo spaccio e il consumo, nel senso che alla domanda dei consumatori del luogo, corrisponde l'offerta da parte di organizzazioni operanti nelle vicine regioni Puglia e Campania.Non si escludono ulteriori sviluppi per un'indagine che, probabilmente, coinvolge anche altre persone di Matera. Quando però constatiamo che tra gli arrestati vi è anche una donna, ebbene quel suggerimento vorremmo tanto non averlo sentito, se non altro per far sapere alla città da chi dover difendere i nostri figli. Matera è fra le città italiane ritenute più sicure sotto l'aspetto della criminalità, ciò probabilmente per effetto della costante e capillare attività di prevenzione e di controllo posta in essere dalle forze dell'ordine, tuttavia non si può lasciare tutto il peso della sicurezza ai soli tutori dell'ordine; altre istituzioni dovranno scendere in campo per impegnarsi affinché tale fenomeno non dilaghi ulteriormente tra i giovani, con attività di socializzazione e quant'altro possa rivelarsi utile per impedire che la droga rappresenti il solo e unico veicolo capace di dar loro una dimensione.Felice Macchia matera@luedi.it
30 Matera La giunta regionale deciderà sul futuro di Alsia e Distretti. Si punta sul modello sinergico Martedì 17 febbraio 2009
Dall’Arbea 50 milioni all’agricoltura L’annuncio dell’assessore Viti nel corso del primo Tavolo Verde UNA CONFERENZA di concertazione per rassicurare e al tempo stesso impegnare alla collaborazione, all’insegna del dialogo. Così l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, ha aperto ieri a Matera, con mezz'ora di ritardo, i lavori del Tavolo verde, illustrando nei dieci minuti successivi, i passi che l'assessorato intende compiere realizzando tre obiettivi: valorizzazione del ruolo centrale e strategico del mondo dell'agricoltura, incremento di questo settore nella formazione del Pil regionale, attivando il reddito degli agricoltori, definizione degli obiettivi strategici su cui concentrare risorse e attenzione. Il futuro di circa 20 mila aziende agricole, intanto, potrà contare su risorse più precise grazie ad un'erogazione complessiva di 50 milioni di euro dell'Arbea nell'ambito di un crono programma di pagamenti. «Il nostro problema principale - ha aggiunto - è l'emergenza da affrontare per rendere funzionali gli strumenti di attuazione delle scelte regionali. I bandi emessi devono essere tradotti in atti». Urgente, secondo Viti, avviare un processo di revisione delle norme dei Consorzi di Bonifica, rimettendo in moto l'attività legislativa. E' per questo che è stata chiesta una moratoria di tre settimane per poter incontrare le associazioni di categoria e giungere così entro giugno ad una complessiva legge di riordino, ridefinendo un disegno di governance. Toccherà alla giunta regionale decidere sulle sorti dell'Arbea, «Se essa cioè dovrà sopravvivere alle verifiche di certificazione in atto, se può rimanere come ente pagatore riconosciuto in sede comunitaria». L'incontro che si è svolto alla Regione ha sancito, infatti, il primo di una serie di colloqui periodici che l'assessore intende fissare ogni mese. Al centro del vertice di ieri ci sono stati, come era prevedibile, «Gli elementi di criticità che abbiamo con l'Arbea, l'Alsia e il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto». Una vicenda quest'ultima che Viti non ha esitato a definire «Devastante per la quale si renderà opportuna nei prossimi giorni un'operazione congiunturale di intervento, di compartecipazione agli interessi passivi rispetto alle esposizioni economiche dell'azienda.
L'Arbea sta facendo sforzi inauditi - ha aggiunto - per corrispondere le somme dovute agli agricoltori. Non basta aver realizzato una gestione che consente di pagare entro fine febbraio il 2005-2006 ed entro fine apri-
le il 2007-2008, bisognerà invece preoccuparsi di fare scelte che rassicurino e che garantiscano gli adempimenti necessari». In quanto ai Por e ai Feoga, Viti ha chiarito che la Regione ha sviluppato azioni vir-
tuose, anche con l'attività dell'ex assessore Falotico «Utile e apprezzabile alla quale dobbiamo collegarci. La gestione di questi fondi ci consentirà di usare cifre di risorse liberate, effetto di investimenti già realizzati. Po-
fronti del quale ha sollecitato la senatrice Maria Antezza, componente della commissione Agricoltura del Senato e il consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, entrambi presenti al Tavolo Verde. Verranno rivisitati i quattro Assi del Piano, il primo dei quali dovrà potenziare il territorio materano. L'attenzione dell'assessoUn momento rato all'agricoltura si concendel Tavolo trerà anche sul Distretto verde agroalimentare del metaponconvocato dall’assessore tino che, nel pomeriggio di ieri Viti ha visitato insieme al regionale all’agricoltura direttore generale Pietro Quinto. Anche il progetto di Viti realizzazione del «Parco BiotecVerde» a sostegno del sistema agricolo del Metapontino rappresenterà lo strumento di sviluppo su cui la Regione punterà nell’ambito di un accordo quadro tra Regione Basilicata e Consiglio nazionale per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra): «Lavoreremo – ha detto Viti – alla costituzione di un consorzio a servizio di una piattaforma agrobiologica e agroenergetica. Il coinvolgitremo così contare su risorse mento di tutti i soggetti di ripari a 55 milioni di euro a cui cerca che operano sul territose ne aggiungono 8,5 da libe- rio servirà a coordinare programmi, evitare sprechi di rirare». In prospettiva, l'assessore sorse e a finalizzare l’innovaha annunciato un lavoro pro- zione in agricoltura». positivo e sinergico con le Antonella Ciervo azioni del Governo nei cona.ciervo@luedi.it
Dal 20 al 22 febbraio percorsi turistici e di degustazione nei Sassi
Vino tra i vicoli del centro Presentata la rassegna “Il vino imp(i)azza” di Sinopia UN PERCORSO turistico, artigianale ed enogastronomico che collega le piazza del centro cittadino per un evento che possa polarizzare l'interesse dei turisti sugli aspetti storicoculturali della città di Matera. Nasce così l'iniziativa “Il vino imp(i)azza” organizzata dall'Associazione Operatori Turistici di Matera Sinòpia e presentata ufficialmente nella mattinata di ieri in una conferenza stampa svoltasi presso la Sala Giunta del Comune di Matera. L'evento si svolgerà dal 20 al 22 febbraio prossimi a partire dalla ore 19,30 e coinvolge circa cinquanta soggetti del mondo del turismo tra imprenditori, agenzie e guide turistiche ma anche artigiani e commercianti che presenzieranno la manifestazione con una serie di stand distribuiti lungo un percorso che caratterizza l'asse barocco materano e che
porterà i turisti ad assaporare le bontà enogastronomiche del territorio ed al tempo stesso visitare i siti turistici più caratteristici della città attraverso una passeggiata enogastronomica che toccherà piazza Vittorio Veneto, piazza Sedile, piazza Pascoli ma anche i suggestivi ipogei di piazza San Francesco e S.Maria degli Armeni. -Questo evento, che s'inserisce in un calendario più ampio distribuito in tutto il corso dell'anno, nasce dalla necessità di realizzare azioni promozionali del territorio attraverso enogastronomia, turismo ed artigianato che possano animare e sensibilizzare la popolazione alla salvaguardia delle tradizioni locali ma anche permettere ai turisti di fruire di itinerari organizzati che li spingano a sostare più tempo nella città magari per un intero week-end- ha dichiarato Luca Prisco, presidente di Sinòpia -Infatti, i
turisti oltre a poter degustare prodotti tipici di tutta la regione, potranno esser condotti nei vari percorsi turistici che comprendono i Sassi di notte, la visita alla Cripta del Peccato Originale ed alle strutture del Vulture melfese. Non solo, ma durante tutto il percorso ci saranno anche dei teatranti che animeranno il percorso con dei piccoli spettacoli che avranno per oggetto proprio il vino.Si rafforza, dunque, il binomio enogastronomia-turismo unitamente alla promozione dei prodotti simbolo della nostra realtà, un obiettivo reso possibile anche grazie alla presenza attiva e costante dell'istituzione comunale che ha contribuito anche finanziariamente alla buona riuscita dell'iniziativa: -La partecipazione dell'amministrazione è dovuta all'alta qualità dell'evento che riesce a contemperare l'allegria del carnevale
Una veduta dei Sassi
con le bellezze storico-culturali della città- ha dichiarato il sindaco Buccico -Inoltre questa formula della collaborazione tra pubblico e privato è molto soddisfacente e penso darà buoni risultati anche in futuro.Milena Scalcione matera@luedi.it
Illustrato il progetto per nuove figure promosso dal liceo scientifico Dante Alighieri
Turismo, ristorazione e professionalità NASCE una figura completamente nuova ed in rispondenza alle esigenze territoriali per valorizzare prodotti tipici e risorse presenti sul territorio. “Tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche” è il nuovo profilo che si aggiunge ad altri. Questa nuova professionalità crea una sinergia tra pianificazione delle risorse tipiche regionali, dinamiche economico-produttive, normative legislative e gestione delle imprese nel settore agroalimentare. L'argomento è stato annunciato, in seno alla conferenza stampa, tenuta ieri presso il Liceo Scientifico “D. Alighieri” di Matera. L'innovativo profilo professionale si colloca sul versante della produzione, dell'organizzazione, dell'erogazione dei servizi, della valorizzazione delle risorse e della cultura del territorio in risposta a
nuove esigenze e modelli di comportamento in materia di alimentazione. Interagisce con soggetti responsabili della promozione turistica quali: agenzie di promozione turistica regionali, consorzi di promozione e tutela, aziende agricole o artigianali, assessorati all'agricoltura e al turismo, enti regionali di sviluppo agricolo, camere di commercio ed aziende speciali. Il progetto s'incunea in un'esigenza largamente condivisa da Regioni, Enti locali ed imprese direttamente coinvolti nel processo di rinnovamento e trasformazione del governo dello sviluppo locale. Il corso è stato organizzato dal Liceo Scientifico “D. Alighieri” di Matera, Università degli Studi della Basilicata Facoltà di Agraria, Cnr Centro Tematico per la Difesa della Biodiversità Vegetale, Apt Azienda di Promozione Turistica
Basilicata, Alsia Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, Api Associazione Piccole e Medie Industrie di Matera, Api di Salerno, Sviluppo Italia, Metapontum Agrobios, Con.Pro.Bio.Lucano Consorzio Produttori Biologici Lucano, Società Cooperativa EdpLa Traccia Matera, Consorzio Mediterraneo Matera e Formapi Ente di Formazione Professionale Matera. «Domani sarà organizzato un convegno in chiusura al corso di formazione per giovani diplomati sulla valorizzazione dei prodotti tipici territoriali. - comunica il prof. Osvaldo Carnovale preside Liceo Scientifico “D. Alighieri” di Matera - Il percorso formativo è stato di 1200 ore, 840 di lezioni teoriche, tenute presso la nostra scuola, e 360 di attività di stage in imprese. L'attività didattica annuale, patrocinata dal Ministero dell'Istruzio-
Il preside Osvaldo Carnovale
ne e dal Cipe, ha puntato su una formazione scientifica globale con lo scopo di offrire ai sedici corsisti un ricco ventaglio di opportunità lavorative. In particolare sono stati affrontati la ricerca, la qualità e la valorizzazione delle produzioni tipiche lucane. Abbiamo creato una sinergia d'intenti con le istituzioni per un più incisivo richiamo turistico e per questo siamo in rete con l'Istituto Professionale per l'Agricoltura “Fortunato” di Potenza».
«Sono agronomo e collaboro con questa scuola - afferma il dott. Paolo Falcone tutor del corso - La parte pratica ha avuto il supporto di un primo stage conoscitivo, di realtà simili alla nostra, come Umbria, Abruzzo e Campania e di un secondo operativo nelle imprese locali: Cnr e Agrobios. Alcuni ragazzi si sono dedicati ad “Orizzonti Lucani”, altri a scatti d'autore e commercializzazione in aziende operanti nel settore». Nunzio Longo
31 Calcio Eccellenza La sconfitta con l’Angelo Cristofaro non ha conseguenze sulla classifica Martedì 17 febbraio 2009
Il Forza Matera perde Farinola Stiramento alla coscia che lo terrà fuori quasi un mese MATERA - Intervistarlo nel giorno del suo compleanno per parlare dell’infortunio che ha subito il giorno prima non è certo un bel regalo per Antonello Farinola. Ma gli eventi non guardano le date sul calendario. «Per regalo avrei voluto ricevere una coscia nuova», dice scherzosamente il biondo centrocampista del Forza Matera, tornato in quella che è la “sua” squadra dopo la parentesi della scorsa stagione che lo ha visto vestire le maglie di Rigamonti e Ferrandina. Ovviamente il riferimento è alla coscia destra a cui si è infortunato dopo solo dieci minuti di gara contro l’Angelo Cristofaro, nella gara persa dal Forza Matera per 2-0. «Ho fatto un piccolo scatto - spiega Antonello Farinola per cercare di recuperare sul terzino dell’Oppido che cercava di ripartire. Ho avvertito dolore alla coscia destra. Credo ch si tratti di uno stiramento, ma a breve effettuerò un’ecografia per capire con precisione l’entità dell’infortunio». Un tipo di infortunio di cui è già stato vittima. «Purtroppo si, ma all’altra coscia. Se gli esami confermeranno i miei sospetti dovrò stare lontano dal campo per circa un mese». Una grave perdita per il Forza Matera che è in piena bagarre salvezza, con dieci punti di vantaggio sulla terzultima e con due lunghezze
Cosa va NONOSTANTE la sconfitta rimediata ad Oppido Lucano contro l’Angelo Cristofaro, la classifica del Forza Matera non ha subito grandi stravolgimenti. Le tre squadra che seguono Di Pede e compagni hanno tutte perso. Chi precede la formazione della città dei Sassi non ha fatto passi da gigante, forse solo il Ferrandina ha colto un pareggio alla vigilia insperato visto anche quello che è stato il pre-partita con la capolista Pisticci. Le possibilità di salvezza sono ancora tante, ma servirà tornare immediatamente a fare punti per non attardarsi, anche se il prossimo turno prevede la sfida con i gialloble di Valente.
Cosa non va LE SOLITE amnesie. Anche contro i biancovedi di mister Manniello il Forza Matera è caduto negli errori di sempre. Due gol in poco più di sette minuti. Subito dopo il rientro in campo a seguito del riposo. Un errore difensivo che se ne tira un altro dietro. e poi la cronica problematica di andare a segno. Questa volta è stato fallito anche un calcio di rigore. A tutto ciò devono essere aggiunti gli infortuni ad Antonello Farinola e il problema al ginocchio di cui è stato vittima Emanuele Di Cecca. Un quadro non ottimale in vista della difficile sfida contro il Pisticci capolista di domenica prossima al “Michetti”. Antonello Farinola e sotto Roberto Andriotti del Forza Matera
da recuperare su Ferrandina e Irsinese, che rappresentano la soglia per evitare la lotteria dei play out. E dire che il Forza Matera ha “rischiato” di lasciare il campo in erba sintetica di Oppido Lucano con un risultato positivo in tasca. «Abbiamo giocato un buon primo tempo - racconta Farinola - nel quale non abbiamo rischiato nulla. Poi ad inizio ripresa le solite amnesie difensive hanno dato via libera a Santagata, direttamente su azione di calcio d’angolo, di staccare indisturbato e sbloccare il risultato. Subito il gol ci siamo scoraggiati e disuniti la-
sciando spazio all’Oppido che ha trovato il raddoppio con Montenegro. Poi siamo tornati a fare la nostra partita e abbiamo anche avuto le occasioni per fare gol. Prima con Di Pede, poi il rigore fallito con Andriotti ed infine lo stesso Andriotti in una sola azione è andato per due volte vicino alla marcatura». Oltre alla sconfitta, la formazione di francesco Liuzzi ha “ereditato” da questa gara anche l’infortunio a Emanuele Di Cecca. «Emanuele si è scontrato con un avversario, ginocchio contro ginocchio, e adesso lamenta un gonfiore che non gli per-
metterà di allenarsi al meglio in questa settimana». Settimana che separa dalla sfida contro il Pisticci di mister Valente, capolista del campionato. Se ci potrebbe essere la sfida tra cugini (Bruno Gagliardi indossa la maglia del Forza Matera mentre Dario Gagliardi indossa quella del Pisticci), sicuramente non ci sarà la sfida tra fratelli. Come detto Antonello Farinola è infortunato, ma il fratello minore Davide salterà la sfida per squalifica, ma resta pur sempre una partita difficile, ma ricca di fascino. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Prima Categoria Rammarico per il ko in casa Promozione Non bastano le assenze a spiegare la debàcle
Festa: «Io non vendo Se è il caso ci ritiriamo» La sconfitta di domenica era stata preventivata, contro la prima della classe non si poteva fare di meglio, i 46 punti di differenza la dicono tutta. Comunque la dirigenza non avrà gradito l'approccio alla gara, i ragazzi sono entrati in campo già consapevoli di perdere la partita e con troppa sufficienza hanno cominciato l'incontro e la dimostrazione è data dai tre gol presi nei primi 16 minuti. Ne parliamo con il dirigente Rocco Nicoletti che conosce i giocatori e che in panchina non fa mancare il suo apporto. Nicoletti dopo la sconfitta di domenica la situazione oramai è diventata irrimediabile? «Domenica e stata una gara particolare, abbiamo incontrato una signora squadra, non a caso è prima. Ci hanno messo subito sotto facendoci capire le loro intenzioni chiudendo da subito la partita. Poi come al solito ci aggiungiamo anche noi qualcosa, vedi l'espulsione dopo soli 25 o 30 minuti di un nostro giocatore sul risultato di tre a zero, che forse era inutile mettendoci ancora in difficoltà non tanto per la gara, ma per la prossima visto che abbiamo gli uomini contati quando andiamo in trasferta. E poi ogni domenica si ripetono le espulsioni e questo non va bene». Non le sembra che siete partiti come se sentivate la sconfitta solo dal fatto che incontravate la prima della classe? «Si, l'ho notato che i ragazzi in campo sono entrati con troppa sufficienza e senza concentrazione, non a caso dopo solo venti minuto abbiamo sostituito Armaioli che non riusciva ad entrare in partita, ma come lui vi erano altri suoi compagni nelle sue stesse condizioni e i cambi sono contati altrimenti ». Quindi in settimane rivedrete qualcosa con il mister.« Certo in settimana dobbiamo rivedere alcune cose sul piano mentale, il perché di questo scoramento, dopo le buone prove fatte nelle due precedenti gare, i ragazzi devono capire che anche se siamo battuti sulla carta, in campo le cose possono essere cambiate, quindi devono crederci e scendere sempre concentrati perché spetta a loro farle cambiare. Quando perdiamo lo dobbiamo fare con dignità e onore, per il
Il dirigente Rocco Nicoletti
rispetto di quelle persone che stanno cercando di salvare questa società, in primis per la società, e poi per noi dirigenti che facciamo dei sacrifici per proseguire dignitosamente questo campionato, ai ragazzi dico che ci possiamo ancora togliere delle soddisfazioni se solo ci crediamo visto che il lavoro con il tempo paga, e noi in questo momento con Gianfranco stiamo lavorando bene ». Dopo la gara il vice presudente Giuseppe Festa è molto rammaricato per le voci che girano sul conto della società. « In merito alle voci che circolano e dicono che io voglio vendere la società. Tengo a precisare a costoro che, la società non è in vendita, che l'allenatore Mancini ha deciso lui di dare le dimissioni di comune accordo con il sottoscritto e che i miei collaboratori vengono spontaneamente perchè sono attaccati alla storia di questa società. Parlerò con la presidente Licchelli e se sarà il caso ritireremo la squadra dal campionato ». Vincenzo Bochicchio matera@luedi.it
«Varisius, ko inerme»
Nessuna reazione alle reti del Grottole La gara di domenica era importante per entrambe le formazioni impegnate, chi vinceva avrebbe fatto un importante passo in avanti in classifica, e metterla in condizione di gestire nel miglior modo possibile il proseguo del torneo. Per il Varisius è stata un'amara sconfitta, per lo più pesante, e prendere quattro gol non fa piacere a nessuno. Dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, in cui si sono avute poche azioni pericolose per entrambe le formazioni, una richiesta di calcio di rigore per parte, nella seconda frazione i materani hanno subito un micidiale uno due di Puntillo e Moramarco, e così è maturata la sconfitta. “La cosa sconcertante, afferma il dirigente Losignore, è che subito il gol tutto sembrava normale, non c'è stata reazione. La squadra ha continuato a tenere quel ritmo gara senza cercare di poter riaprire il punteggio, l'unica palla gol creata è stata il colpo di testa di Montelli, ma è sempre poca cosa, bisogna dare una grande sterzata all'ambiente, in settimana con gli altri dirigenti e il tecnico analizzeremo cosa non va”. Il Varisius dopo un buon avvio di girone di ritorno, con la sconfitta di ieri si è fatto un grande passo in dietro, soprattutto nell'approccio della gara, c'è stato troppo lassismo nei reparti, non si è mai tirato in porta con una certa pericolosità, se si continua così la via della salvezza è dura.
Il tecnico Tucci e la punta Montelli
“Le troppe assenze nel reparto difensivo, dichiara mister Tucci, non possono essere delle giustificazioni, purtroppo da un paio di gare tutto ci va contro, troppi infortuni, tanti calciatori influenzati, molteplici i problemi, Parente gioca anche se non è in ottime condizioni fisiche. Al di là di tutto bisogna reagire, cercare di riprendere la via lasciata dopo il Vitalba, come si abbassa un po' la concentrazione durante la settimana, immediatamente i risultati non arrivano. Speriamo di recuperare qualche giocatore importante in settimana, Bonger-
mino è uscito malconcio dalla gara di domenica, vedremo di recuperarlo. Oggi prima di iniziare la seduta di allenamento analizzeremo cosa non va, di riprendere la concentrazione persa nelle ultime gare”. Domenica prossima il Varisius è impegnato ancora in trasferta contro il Latronico reduce da buoni risultati nelle ultime apparizioni, sarà una gara molto delicata per il proseguo della stagione, tornare con i punti a Matera potrebbe riportare la giusta serenità nell'ambiente, e dare fiducia e morale per la salvezza diretta. p.l.
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Matera Agenda TAXI MATERA 3332685173
Francesco
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Giordano in Mediateca Franco Giordano ex segretario di Rifondazione Comunista sarà oggi a Matera per alcune riflessioni sulla sinistra italiana in occasione della presentazione del libro “Nessun Dio ci salverà” di Franco Giordano. Ne discutono con l'autore che è stato Carlo Petrone Coordinatore regionale Sinistra Democratica e Titti de Simone del Coordinamento nazionale Movimento per la Sinistra oltre ad Antonio Califano Direttore della rivista "Decanter" e Giacomo Schettini Meridionalista L’appuntamento con l’ex segretario di Rifondazione passato ora con il Movimento per la Sinistra che ha scelto Nichi Vendola come proprio leader è programmato per questo pomeriggio alle ore 17.30 presso la Mediateca Provinciale Piazza Vittorio Veneto.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Carissimi auguri al capitano dell’Aeronautica Francesco Montemurro per la nuova nomina. Con affetto da Rossella, Vincenzo, Gabriella e Maria.
Diritto delle tecnologie La rivista giuridica “Il nuovo diritto” e l’associazione “Worldwidecrime”organizzano la prima edizione del Master breve in “Diritto delle nuove tecnologie”. Il master sarà presentato alla stampa domani alle ore 9,45 nella sala conferenze dell’Ordine degli avvocati di Matera al quinto piano del Palazzo di Giustizia, in via Aldo Moro. Interverranno il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Matera Francesco Berardengo e il presidente dell’associazione WorldWideCrime Walter Paolicelli. Nel corso della conferenza stampa saranno illustrate finalità e modalità di partecipazione al Master Breve in “Diritto delle nuove tecnologie” che si svolgerà a Matera dal 7 marzo all’8 maggio.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 UVA MOTTA Via Nazionale 120 0835/385632
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
emergenza sanitaria
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Il Festival di Teatriamo E’ prevista questa mattina alle ore 11 presso la Sala Giunta della Provincia di Matera, la conferenza stampa che darà il via a “Teatriamo, il I Festival a concorso del Teatro Emergente”. Prenderanno parte all'evento il presidente della Provincia Carmine Nigro, l'assessore alla Cultura Giuseppe Digilio, l'attore e regista lucano Ulderico Pesce, il direttore artistico dell'Accademia “Campo teatrale” di Milano Donato Nubile e il produttore teatrale e cinematografico Massimo Paoloni. L’incontro sarà l’occasione per illustrare le iniziative che caratterizzeranno la rassegna che per la prima vlta verrà ospitata nella città dei Sassi .
Intervento nelle psicosi Informazione e metodologie di approccio alle problematiche della psicosi nell’età adolescenziale costituiranno l’argomento di riflessione di un incontro sul tema “l’intervento precoce nelle psicosi all’esordio” che si terrà a Matera, oggi con inizio alle ore 15.30, presso la saletta della “nutrizione clinica dietetica” dell’ Ospedale Madonna delle Grazie. Interverranno operatori del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Azienda sanitaria locale di Matera, professori referenti dei Centri di informazione e consulenza per gli studenti (C.I.C.) e referenti per “l’educazione alla salute” delle Scuole Medie inferiori e superiori dei distretti di Matera e Tricarico L’incontro si inserisce nel progetto del DSM per la promozione di iniziative di informazione, di prevenzione ed intervento precoce dei più gravi e potenzialmente invalidanti tra i disturbi psichici, come la schizofrenia.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.
•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30-19,35-21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Revolutionary Road 17,15-19,30-21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Questo piccolo grande amore 18-19,50-21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il curioso caso di Benjamin Button 16-18,50-21,40
•CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Ex 19-21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Italians 19-21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Operazione Valchiria 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Montescaglioso baciata dalla dea bendata Alla rivendita Dell’Aglio vinti 185.082 euro MONTESCAGLIOSO - La città montese, il 14 febbraio, giorno degli innamorati, ha ricevuto un bacio non indifferente, quantificabile in 185.082 mila euro: un fortunato giocatore, la cui identità è nota ma che, per ragioni facilmente comprensibili, preferisce cercare di rimanere nell'anonimato, infatti, con una giocata da soli 3 euro, ha avuto la fortuna di portarsi a casa la considerevole somma. Si tratta della cifra la più alta della settimana - come affermato da Lottomatica - e sottolineato, non senza orgoglio, dal gestore della rivenditoria, Giuseppe Dell'Aglio, raggiunto nel locale da lui gestito.
Come è possibile verificare sul manifesto affisso all'uscita del locale mentre si passa nei pressi della tabaccheria e rivenditoria, non senza provare un po' di invidia per il fortunato giocatore, il sabato degli innamorati ha portato in dote a Montescaglioso una vincita considerevole, frutto anche di ambi. I numeri fortunati della quaterna: 5, 9, 13 e 21, estratti nella serata di sabato scorso sulla ruota nazionale. Il luogo dove è stata giocata la spettacolare quaterna è la ricevitoria Dell'Aglio, in Via Giuseppe Garibaldi n. 24. La stessa non è nuova a risultati vincenti: solo la settimana scorsa
sono stati vinti 10 mila Euro, mentre il 21 dicembre 2007 è stata registrata una vincita di quasi 60 mila Euro. Giuseppe, da pochi anni gestore dell'attività posta in una delle vie centrali di Montescaglioso, rilevata da una precedente gestione, ha sottolineato come una vincita così alta non si fosse mai verificata, ma che si “era abituati” a vincite più normali, intorno ai mille Euro, possibilità che si è verificata molto spesso. Vincite come quella dei giorni scorsi a Montescaglioso sono il miglior spot per incentivare a tentare la fortuna giocando ad uno o più concorsi proposti dai Monopo-
La giocata alla ricevitoria di Montescaglioso
li di Stato: a volte (come avvenuto in questo caso…) costa davvero poco ma se la fortuna ci mette lo zampino si rivela davvero fruttuoso e può contribuire ad esaudire qualche desiderio sino a quel momento irrealizzabile. L’importante è, naturalmente,
non tenere in debita considerazione il fatto che, mai come in questo caso, il gioco rappresenta una semplice opportunità e non una certezza di vincita e di benessere. Il caso, dunque, non deve diventare consuetudine. Michele Marchitelli
Valbasento Intesa azienda -sindacati, prevista anche la mobilità volontaria fino a 100 unità
Mid, 220 in Cassa per un anno Aumenta il numero dei lavoratori in Cigs dal 21 febbraio E’ CONFERMATA la situazione di difficoltà alla Manifattura italiana divani. L’incontro di ieri in Confindustria tra le parti aziendali e sindacati ha dato esito positivo ma si è preso sostanzialmente atto della necessità di aumentare il numero delle persone in cassa integrazione straordinaria dalle precedenti 120 a 220 sulle 350 complessive che il gruppo conta. Il risultato ottenuto è quello invece di mantenersi garantito un presidio produttivo per il prossimo anno cercando di mantenere un importante punto di riferimento sul territorio. L’intesa è stata sottoscritta presso la sede di Confidustria, un’ipotesi di accordo per la collocazione in cassa integrazione straordinaria di 220 dei 350 dipendenti della Manifattura italiana divani (Mid) di Ferrandina (Matera), per un anno a partire dal 21 febbraio. Il ricorso alla cassa integrazione è stato deciso a causa del persistere dello stato di crisi del settore e giunge alla vigilia della scadenza della precedente cassa integrazione che aveva riguardato solo 120 addetti. L’intesa prevede, inoltre, che la stessa azienda collochi in mobilità 100
Ferrandina, consegnati i lavori della tensostruttura per le elementari e il professionale Lo stabilimento della Mid che si trova nella Valbasento ha allargato il ricorso alla cassa integrazione
lavoratori su base volontaria. La ratifica dell’accordo avverrà a Potenza, presso l’ufficio del lavoro della Regione Basilicata, e subito dopo l’assemblea che i sindacati avranno con i lavoratori. L’intesa è stata sottoscritta dai dirigenti della società, Michele Saracino, Donato Caldarulo e Maria Regina, assistiti da Franco Dell’Acqua e Sandra Mastro di Confindustria, e dai segretari Valeriano Delicio (Feneal Uil), Margherita Dell’Otto (Filca Cisl), Michele Andriulli (Fillea Cgil) e Luigi D’Amico (Ugl legno). «Il risultato che ci fa avere una speranza di un miglioramento futuro è quel-
MONTESCAGLIOSO - Il senatore Filippo Bubbico, ha aperto la serie di incontri tematici organizzati dal circolo cittadino del Partito Democratico. Argomento del primo di quattro incontri, da tenersi sempre nella serata del venerdì, è stato il federalismo fiscale. Nicola Scocuzza, componente del PD montese, nella sua introduzione ha ricordato i temi delle restanti tre serate in programma (la riforma della giustizia, il disegno di legge su energia, il decreto anticrisi), organizzate per informare e consentire uno scambio di idee grazie alla presenza di esponenti politici che approfondiranno le tematiche. Ha affermato che il federalismo è un argomento ricorrente già da una decina di anni, ricordando l'esperienza di Bubbico alla guida della Giunta Regionale di Basilicata. Il senatore montese ha posto in evidenza come il federalismo riguardi direttamente i cittadini e come la Lega Nord abbia sempre fondato le sue campagne elettorali criticando il Governo
lo di aver difeso il presidio produttivo», sottolinea Michele Andriulli della Fillea Cgil, «che rimarrà comunque sul territorio in un momento molto difficile ed anche particolare. Speriamo che poi dopo l’anno la situazione vada ridiscussa e vedremo quali saranno le nuove risposte che arriveranno. Comunque l’accordo trovato dovrà essere sottoscritto in Regione e trovare l’adesione dell’assemblea dei lavoratori prima di poter diventare pienamente efficace. Contiamo di riuscire a fare tutto entro il 21 di febbraio quando il provvedimento dovrebbe diventare operativo».
In base alle indicazioni che sono state date la Manifatture italiana divani conterebbe di tenere operativa e dunque in servizio un numero di persone il più alto possibile, dovrebbero essere mediamente 70-80 i lavoratori fuori dal ciclo produttivo con una sorta di alternanza derivante dal momento produttivo e dalle commesse. Per il futuro comunque ci sarà da interpretare quali saranno le strategie e dove porteranno l’azienda della Valbasento se cioè una volta trascorso quest’anno si ritornerà a parlare di un sito produttivo operante a pieno ritmo. p.quarto@luedi.it
FERRANDINA - Sono stati consegnati ieri, dalla Provincia di Matera, i lavori alla ditta casertana “Strike è sport”, per la ristrutturazione della tecnostruttura di Ferrandina che potrà essere utilizzata dagli alunni della Scuola elementare “Mazzini” e dall'Istituto professionale maschile “Mazzini”. La Provincia, dopo essersi resa disponibile per ristrutturare l'impianto con proprie risorse finanziarie, aveva ricevuto in comodato d'uso, dal comune di Ferrandina, l'immobile e aveva poi proceduto, attraverso l'ufficio tecnico guidato dell'ingegnere Francesco Aiello, alla redazione dell'intero progetto. La spesa, per riabilitare la tecnostruttura e renderla idonea alle misure vigenti in materia di sicurezza, ammonta a circa 120 mila euro. La struttura, con un'ampiezza di 450 metri quadri e con un'altezza di sette metri, ospiterà gli allievi delle due scuole per lo svolgimento di attività motorie e, in particolar modo, per
Montescaglioso Riunione e confronto col senatore Bubbico
Aperti i dibattiti del circolo Pd
Il senatore del Partito Democratico Filippo Bubbico
centrale e chiedendo di impiegare le tasse ricevute solo nel proprio territorio e non nell'intera nazio-
ne. Il senatore ha riconosciuto che queste critiche «non erano del tutto infondate», facendo l'esempio della Cassa per il Mezzogiorno, che aveva fatto registrare sprechi. Ha poi ricordato come il primo governo guidato da Romano Prodi abbia voluto recuperare il lavoro svolto dalla Commissione Bicamerale sulle Riforme, risalente alla fine degli anni ’80 che aveva visto protagonisti Nilde Iotti e Ciriaco De Mita, affidando la nuova presidenza a Massimo D'Alema. Ha ricordato che «Si parlava di decentramento amministrativo già nel 1948 ma le Regioni sono state create solo nel 1970 e che tra il 1996 ed il 2001 sono state adottate modifiche ad alcuni articoli della Costituzione. Ha richiamato quanto indicato nell'articolo 117,
nel quale si contemplano le materie di esclusiva competenza statale, quelle statale/regionale e, infine, è affermato che tutto ciò non compreso nelle prime due voci è da ritenersi “di esclusiva competenza regionale”. Bubbico ha sottolineato come dal 2000 sia stata avviata una nuova stagione istituzionale con nuovi poteri affidati alle Regioni, «Accompagnati da una riforma elettorale per le Regioni che vedeva i Presidenti eletti direttamente dal popolo». Ha contrapposto l'egoismo, espresso da alcune regioni italiane settentrionali, con l'avvenuto recupero della titolarità sulle proprie ricchezze, affermando che “il Mezzogiorno doveva essere aiutato a camminare con le proprie gambe potendo però sempre contare sul Paese”. Non
La tensostruttura
la pallavolo e il basket. «La legge quadro sull'edilizia scolastica - commenta l'assessore all'Edilizia scolastica Gaetano Santarsia - attribuisce alle Province la competenza in materia di fornitura, costruzione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici». «Per la Provincia di Matera - spiega il presidente della Provincia Carmine Nigro - è sempre stata prioritaria una politica di intervento massiccia per rendere gli istituti scolastici più sicuri e accoglienti»
potevano mancare alcuni riferimenti ai provvedimenti più importanti che hanno distinto l'esperienza di Bubbico dapprima alla Vice presidenza ed in seguito a capo della Giunta Regionale lucana, tra i quali la sottoscrizione dell'accordo di programma con la Regione Puglia sulla materia idrica. Bubbico ha affermato che la Basilicata «non ha mai considerato l'acqua come una merce da vendere ma, allo stesso tempo, non si può dimenticare la spesa per la sua conservazione e accumulo, che deve essere sostenuta da tutti gli interessati». Dal 2000, infatti, la Puglia versa una tariffa all'ingrosso alla Basilicata. Ha concluso il suo intervento con alcune considerazioni, come la visione, da parte del centrosinistra, di un federalismo solidale, criticando chi ha parlato di Regioni che possono essere autosufficienti, poiché questo «Non può essere possibile né in Basilicata né altrove e serve solo a frammentare il territorio». m.mar.
Martedì 17 febbraio 2009
34 Grassano Con 43 accessi e 33 sacche raccolte, bilancio positivo per l’iniziativa della Fidas
La solidarietà entra in classe All’Itc “Levi” una giornata dedicata alla donazione del sangue GRASSANO - Appuntamento con la solidarietà e con l'informazione quello che si è svolto nei giorni scorsi tra la Fidas Grassano e gli studenti dell'Itc “Carlo Levi”. La giornata dedicata all'informazione sulla donazione del sangue, programmata con il dirigente dell'istituto Vincenzo Duni, è l'ultima in calendario per l'anno scolastico in corso dedicato all'approfondimento e alla collaborazione tra la scuola e le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Si è appena concluso il primo corso gratuito di alfabetizzazione informatica, svoltosi nel laboratorio d'informatica della scuola, rivolto ai soci donatori Fidas e tenuto dal professor Pietro Benevento insegnante di matematica dell'istituto e donatore di lungo corso che gratuitamente ha voluto offrire un po' del suo tempo all'associazione. All'incontro con gli alunni era presente il gruppo dei dirigenti associativi: la dottoressa Anna Rita D'Agostino direttore sanitario della sezione, la vicepresidente Maria Deniso e il responsabile dei rapporti con le scuole Antonio Linsalata. Ad introdurre l'incontro proprio Linsalata che si è soffermato sui dati associativi, sulle giornate di raccolta sangue messe in calendario per il 2009 e su tutte le attività che la sezione svolge annunciando ai giovani la quinta edizione di buon compleanno diciottenne prevista per il prossimo 1 agosto. Degli aspetti sanitari della donazione si è occupata la dottoressa D'Agostino che ha spiegato ai ragazzi, che si sono mostrati attenti e interessati, le funzioni del sangue, come si di-
Da sinistra Linsalata, D’Agostino, Deniso e Potenza
venta donatore affrontando anche il tema della la sicurezza del donatore e del ricevente. Dopo aver illustrato le funzioni del sangue la D'Agostino si è soffermata proprio sull'atto della donazione spiegando ai ragazzi come si svolge che la sacca di sangue prelevata al donatore è di circa 450 ml pari a +/- 10% del sangue totale di
ogni uomo, in aggiunta altri 30 ml che serve per i controlli. «Per tutelare sia il donatore che il ricevente - ha spiegato D'Agostino - bisogna adempiere ad alcune procedure necessarie, in effetti c'è esclusione permanente dalla donazione nei seguenti casi: malattie infettiveEpatite B (eccetto persone divenute HBsAg nega-
tive e HBsAb positive), epatite ad eziologia indeterminata, epatite C, encefalopatia spongiforme trasmissibile, comportamento sessuale a rischio, alcolismo, assunzione di sostanze stupefacenti, aver soggiornato nel Regno Unito per più di 6 mesi dal 1980 al 1996 trapianto di cornea». Per quanto riguarda la sicurezza del donatore la dottoressa ha citato alcuni casi in cui per problemi di salute personale è preferibile che non si doni: malattie gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche, respiratorie malattie della coagulazione crisi di svenimenti , convulsioni e malattie cardiovascolari. Diverse le domande e gli interventi degli studenti che hanno riguardato l'intervallo tra le donazioni di sangue intero che dev'essere non inferiore a novanta giorni , il numero massimo di donazioni di sangue intero che in un anno non dev'essere superiore a 4 nell'uomo e a 2 nella donna in età fertile. Si è parlato anche di aferesi e di analisi che vengono fatte al donatore: periodicoglicemia colesterolemia trigliceridemi ferritinemiaProtidemia e/o elettroforesi siero proteica. Alcuni degli studenti presenti all'incontro si sono presentati sabato 14 febbraio giornata di donazione, per donare. Si tratta di Lucrezia Pontillo, Maria Colucci, Ippoluta Fusco, Andrea Dimasi, Gianpiero Decuzzi, Giulia Moles, Salvatore Lafiosca. Nella stessa giornata preso il punto prelievi sono stati registrati: 43 accessi, 33 sacche raccolte, 7 prime donazioni. provinciamt@luedi.it
Tricarico Incontro informativo curato dall’Imes di Potenza
A confronto sulla mediazione, il dialogo per salvare i legami familiari TRICARICO - I fenomeni di cattiva convivenza nelle famiglie, le separazioni e i divorzi in costante aumento, il dilagare di episodi di bullismo nelle scuole, le cattive relazioni in ambito lavorativo come nelle esperienze di mobbing, ci impongono la necessità di imparare a mediare, di tentare la costruzione di dialoghi e confronti che rispettino la regola del diritto alla reciprocità. Su queste tematiche così complicate ed impegnative che contraddistinguono sempre più nel suo complesso la società contemporanea, si è discusso durante un interessante incontro informativo che si è svolto domenica scorsa a cura dell'Istituto di mediazione sistemica (Imes) di Potenza, presso la sala delle conferenze del Centro documentazione “Rocco Scotellaro” di Tricarico. Hanno relazionato, con competenza e ed efficacia, gli esperti della Cooperativa sociale Imes Adriana Salvia, Rina De Robbio Nicoletta Stigliani e Maria Diele che ha introdotto i lavori. I diversi interventi hanno chiarito che cosa è la mediazione familiare, qual è il ruolo di questa nuova figura che si inserisce nelle situazioni di conflittualità. Si tratta di una figura, “imparziale”, ovvero che non parteggia per nessuna delle parti in conflit-
Il tavolo dei relatori
to e che, inoltre, non si sostituisce all'assistente sociale e tanto meno allo psicoterapeuta. Anzi, con le suddette figure, compresi anche giudici e gli avvocati, il mediatore cerca di collaborare. «La mediazione familiare - hanno spiegato - è un tipo d'intervento volto alla riorganizzazione delle relazioni familiari ed alla risoluzione o atte-
nuazione dei conflitti in caso di separazione e di divorzio, guardando alla vita futura delle persone coinvolte». Il percorso di mediazione, si pone come valida alternativa alla via giudiziaria, perchè lo scopo che si prefigge è quello di consentire ai coniugi che hanno deciso di interrompere il loro vincolo matrimoniale di raggiungere in prima persona accordi di separazione. In questo modo i diretti interessati diventano gli artefici principali della riorganizzazione familiare che andrà a regolare la loro vita futura insieme a quella dei propri figli, riducendo di molto lo stress che tali situazioni comportano. Il percorso di mediazione si rivolge, pertanto, ai coniugi che hanno deciso di porre fine al matrimonio, a quelli che sono in procinto di farlo, alle coppie in crisi, alle coppie divorziate che intendono rinegoziare gli accordi. Tale percorso, che può richiedere una dozzina di sedute, si concentra su tutti i principali aspetti della separazione. Gli accordi raggiunti possono essere fatti valere anche in sede giudiziaria, anzi, in taluni casi, è lo stesso giudice a consigliare un percorso di mediazione, soprattutto al Nord, dove la figura del mediatore ha trovato una maggiore attenzione. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it
Interviene il consigliere Furioso
A breve la commissione per la provincializzazione della bretella Irsina ss 96 bis IRSINA - Si surriscalda il clima politico a Irsina. Interviene con una lunga nota il consigliere provinciale Achille Furioso di Sinistra Democratica, dopo alcune dichiarazioni rese pubbliche nei giorni scorsi su alcuni siti internet di Irsina e sui quotidiani, inerenti alla situazione strade e viabilità. Il consigliere provinciale di Sd (Sinistra democratica) Achille Furioso traccia un quadro completo sempre sul tema strade: sia degli interventi fatti di recente, sia di quelli che andranno in esecuzione a breve. «Vorrei innanzi tutto sottolineare - afferma Furioso - il tempestivo intervento (appena le condizioni meteo hanno consentito) della Provincia nel ripulire non solo la sede stradale ma anche alcune cunette ormai colme di sedimento che in questi giorni a cause delle eccezionali piogge, hanno messo in seria difficoltà la viabilità nella nostra provincia e nella fattispecie anche nel territorio Irsinese. Avevo già sollecitato la settimana scorsa - continua Furioso - anche a mezzo stampa, il consorzio di Bonifica affinchè si adoperasse nella dovuta manutenzione alle opere di regimentazione idraulica appena realizzate lungo la SS 655 Bradanica, in modo da non inficiare un intervento di ampliamento della sede stradale lungo la S. P. sx Basentello del costo di circa 700.000 euro. Si istruirà nella prossima settimana la commissione per la provincializzazione della bretella di collegamento Irsina con la SS 96 bis. Ricordo a me stesso ma anche a noi tutti - afferma Furioso - che non più tardi dello scorso anno sono stati spesi circa 120.000 euro per la messa in sicurezza della Irsina -Irsina scalo, come pure sono stati spesi circa 80.000 euro per la sistemazione del ponte di via Tolve e altri circa 220.000 euro per la sistemazione Irsina Ponte Bradano. Ovviamente si è trattato di messa in sicurezza di alcuni punti, che nulla ha a che fare con gli interventi nei tratti più criticità che il sistema viabilità provinciale dell'agro di Irsina abbia bisogno. E' di recente avvenimento - spiega Furioso - che la Bretella Irsina SS 96 bis nonostante un intervento di circa 600.000 euro sia stata temporaneamente chiusa al traffico per ripristinare e sistemare proprio il tratto oggetto di intervento. Il piano stradale che come ormai tutti hanno avuto modo di constatare presenta già dei grossi problemi di avvallamento. Personalmente sono mol-
Achille Furioso
to più preoccupato dell'intero versante a monte della strada, che lascia pensare ad un movimento franoso che potrebbe causare problemi alla strada stessa. Certo l'intervento recentemente eseguito dall'Amministrazione Comunale dovrebbe (uso il condizionale perchè di fronte al dato che vede le piogge cadute nel mese di gennaio non si verificavano nella provincia di Matera da circa 219 anni) tranquillizzare non solo il sottoscritto ma tutti i cittadini, anche perché la strada è tuttora utilizzata, quindi sono fiducioso nei lavori eseguiti». Achille Furioso nella sua lunga nota, accenna anche ad altri progetti che in questo momento sono diventati cantieri in lavorazione: «Potrei anche accennare ai lavori eseguiti di palazzo Nugent - precisa Furioso - in prima istanza di 150.000 euro per la ristrutturazione più altri 90.000 euro per la ristrutturazione e sistemazione anche della pavimentazione esterna, oppure accennare della determina numero 4252 del dicembre 2008 con la quale la provincia assegna al comune di Irsina come altri comuni 10.000 euro da utilizzare per la realizzazione di un piccolo parco giochi, che magari poteva realizzarsi anche nel mettere un po' di verde nella nuova piazza San Francesco. Comunque - conclude con una nota polemica nei confronti dei suoi detrattori - noto con piacere che ultimamente le richieste per un miglioramento della viabilità vengono anche da chi ieri non ha mai detto nulla neppure sulle strade rurali, ma soprattutto spero che tali richieste vengano avanzate con forza e senza differenze di appartenenza nella giusta direzione quindi penso ai vari referenti regionale in grado di poter rispondere economicamente investendo risorse per risolvere definitivamente il problema». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
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Tursi Incontro promosso dal Comune con scuola media e Istituto tecnico
Immigrati e scuola. Il valore della diversità TURSI - C'è stato un incontro nella sala consiliare, tra rappresentanti del Comune, delle due scuole, la Media e l'Istituto tecnico e gli immigrati. Tema: “Una scuola moderna aperta agli immigrati, per una maggiore istruzione ed inserimento nel mondo del lavoro”. Nella direzione della piena integrazione, era rivolto l'incontro al comune. Purtroppo, gli immigrati erano in pochi, forse, perché non è stata fatta abbastanza pubblicità, o non è scattato il passaparola. Fatto sta, che il sindaco Antonio Guida, ha espresso il desiderio che questi incontri si ripetano. Ha anche auspicato che si organizzi la “Festa dell'immigrato” perché la loro
presenza arricchisce il paese. Erano presenti al tavolo dei relatori: la prof.ssa Cettina Mormando (coordinatrice), Rosa Mormando insegnante del corso serale alla ragioneria, Rocco Campese esperto di problematiche dell'immigrazione, gli assessori Tommaso Tauro e Natale Vallone, il sociologo Angelo Vicari che gestisce lo sportello Immigrati e Anna Borghese psicologa del servizio sociale. Hanno preso la parola anche il prof. Rondinelli in rappresentanza della scuola media ed il prof. Leonardo Viggiani responsabile del corso serale all'ITCG. La coordinatrice Mormando
ha sottolineato la grande importanza della scuola per favorire l'integrazione, tramite la conoscenza del codice linguistico. C'è stato poi il saluto di una ragazza rumena che frequenta il secondo anno di ragioneria, Alina Pislaru, che vuole prendere il diploma per un migliore inserimento nel mondo del lavoro. «Grazie alla scuola ho conosciuto tante persone ed ho fatto nuove amicizie - ha concluso. E' operativo uno sportello immigrati, il mercoledì, nella sede della protezione civile. Erano presenti tra il pubblico una buona rappresentanza degli studenti del corso serale. L'assessore Tauro ha annunciato che, a
breve, partiranno dei corsi di formazione per apprendere meglio la lingua italiana. L'istituto tecnico ha invitato poi gli immigrati ad iscriversi al corso serale per ragionieri e geometri, al fine di conseguire anche loro un diploma. L'assessore Vallone ha comunicato che esiste un numero verde (800 99 99 77) per dare assistenza legale agli immigrati. In primavera ci sarà ancora un altro incontro. Il prof. Rondinelli ha sottolineato l'esperienza positiva che il maestro Salvatore Verde fa con i suoi bambini della scuola materna, che sono nella maggior parte immigrati. Rocco Campese ha ricordato i suoi contatti
Un momento dell’incontro promosso dal Comune
con i primi albanesi arrivati a Tursi. «Sentiamoci più ricchi per questi amici che vengono da fuori - ha concluso. Per il sindaco Guida, l'ufficio socio - culturale ha avuto particolare attenzione ai problemi della integrazione.
Cettina Mormando ha invitato tutti all'Open Day che si terrà sabato 14 e domenica 15 all'ITCG Manlio Capitolo: «I genitori che vogliono iscrivere i loro figli alla nostra scuola saranno i benvenuti». Salvatore Martire
Bernalda I 22 operatori ecologici protestano perchè sono ancora senza stipendio
Strade sporche, sale la protesta Garantita solo la pulizia dei cassonetti. Il sindaco rassicura BERNALDA - Ancora sciopero dei netturbini. Un'altra giornata di sciopero e strade meno pulite. Questo il quadro che si sta profilando nella cittadina bernaldese dopo lo stop che i 22 operatori ecologici hanno deciso per la mancanza dello stipendio da quattro mesi. E quanto questi siano importanti per la città lo si nota durante questi primi giorni di sciopero; un lavoro il loro che, a sentire la gente incontrata per la strada, si apprezza in quanto con il loro operare rendono le strade più pulite e quindi più vivibili. Ebbene si, la gente chiede quando le strade di Bernalda ritorneranno pulite? Una domanda che sono in tanti a farsi. Quello che per ora si registra è la presenza di immondizia agli angoli delle strade e le tante carte e buste che vengono trasportate dal vento; rifiuti, questi ultimi, che sono il frutto dell'ultimo mercato tenutosi in zona San Donato. In tutta questa situazione è da sottolineare che la raccolta dei rifiuti dai cassonetti viene regolarmente effettuata come sottolineato dal sindaco di Bernalda, Francesco Renna, e questo è stato registrato anche dalla popolazione che di fatto nota la presenza dei raccoglitori e dei cassonetti vuoti la mattina. Sindaco che abbiamo sentito e che
Un’immagine di repertorio di rifiuti a Bernalda. La situazione è comunque molto difficile anche se il sindaco assicura che la giunta sta cercando di ripristinare la normalità offrendo rassicurazioni ai 22 operatori ecologici
ha assicurato che sta facendo il massimo, insieme a tutta la giunta, per riportare tutto alla normalità; non solo con la raccolta dei rifiuti ma anche per la posizione dei 22 operai. Infatti, Renna ci ha confermato il forcing che si sta portando avanti sia per l'iter che porterà la nuova ditta che per quanto riguarda anche l'attuale situazione con l'Alesia. Inoltre, per quanto riguarda la presenza dei rifiuti sugli angoli dei marciapiedi, che di fatto sono lasciati li dai commercianti ed oggetto della raccolta
degli operatori ecologici, il sindaco ha riferito di aver chiesto al Corpo dei Vigili Urbani di comunicare ai proprietari di esercizi economici di farsi carico di buttare la spazzatura fino a quando la situazione rientrerà nella sua normalità. Una richiesta dovuta, quella di Renna, visto che la spazzatura non viene raccolta e che di fatto rappresenta un gesto di civiltà che di fatto va a garantire l'immagine del nostro bel paese. Fabio Sirago
Bernalda Nota del neo gruppo di matrice socialista che denuncia discontinuità politica
Progetti per il cambiamento dai riformisti BERNALDA - “Discontinuità politica e prospettive di crescita”. Questo quanto si legge nel comunicato diramato dal neogruppo politico di matrice socialista di area riformista liberale nata a Bernalda in questi giorni. «Questa componente - si legge nella nota - dopo aver esaminato l'attuale grave congiuntura politica in Bernalda, ritiene necessario riprendere un cammino interrotto anni addietro, per fornire un contributo di presenza e di analisi. Da circa un ventennio è bloccato ogni possibile sviluppo, non esistono prospettive di crescita e di emancipazione né sul piano economico né su quello esclusivamente civile. Da questa situazione conclude la parte di presen-
tazione della parte socialista - si può uscire solo se la comunità saprà mobilitare le sue migliori energie in un impegno forte e determinato, per una svolta capace di fare uscire dallo stallo il paese superando i conservatorismi che da troppo tempo bloccano ogni prospettiva, ogni speranza di crescita». Nella nota si esaminano anche i problemi che i cittadini incontrano nella politica e nelle istituzioni. «Nella comunità bernaldese si avverte una sorta di rassegnazione e di sfiducia nella politica e nei rappresentanti delle istituzioni, che si traduce in una mancanza di partecipazione e in un processo di delega delle scelte politiche a pochi personaggi.
I giovani non trovano in questa comunità occasioni di lavoro. E' in atto un processo di nuova emigrazione di ragazzi costretti a cercare altrove le proprie opportunità. Viene a mancare, così, la nuova classe dirigente. Il paese è di fronte ad un momento in cui si rende necessario innovare il modo di pensare, elaborare nuove proposte, proporre nuovi programmi, individuare le nuove direttrici di sviluppo, rinnovare i modelli di gestione. In ultima analisi si tratta di attivare un “processo riformista”. Ecco perché è indispensabile una discontinuità rispetto alla gestione degli ultimi anni, durante i quali questa comunità si è
affidata ad un'area politica che non è stata in grado di produrre le condizioni di sviluppo di cui il paese necessitava. Si auspica quindi una presa di coscienza di tutti quei movimenti e di tutte le forze che condividono questa analisi affinchè si attui un cambiamento epocale di rigorosa matrice riformista liberale. I socialisti - conclude la nota - saranno attenti a cogliere segnali che in questo senso perverranno, e appoggeranno tutte quelle iniziative orientate nella direzione auspicata, contribuendo in modo diretto alle politiche “riformiste” di cui la comunità sente fortemente il bisogno”. f.s.
Bernalda ”Amici della Juventus”
Dallo sport alla formazione BERNALDA - “Gli amici della Juventus” ancora in primo piano sulla scena della cultura e dell'associazionismo. Dopo il grande exploit, registrato durante l'inaugurazione della sede e nelle tante presentazioni delle opere degli artisti lucani e non, ora incassa un altro grande risultato grazie alla presentazione del “Workshop gratuito di Formazione e Community”. L'evento, che ha visto il giurista bernaldese, Daniel Carbone, nelle vesti di organizzatore, si è registrato all'interno della sede sita in Corso Umberto, dove ad iniziare dalle ore 19,30, ospiti e popolazione si sono confrontati all'interno di questo grande evento. Un ringraziamento è stato tributato, oltre che a Carbone, anche alla sede dell'associazione bernaldese e al team di Formazione e Community che hanno scelto la nostra città. A fare gli onori di casa è stato il presidente di “Amici della Juventus”, Donato Pizzolla poi subito dopo la parola è passata a Luigi Turchiarulo, presidente di Formazione e Community, il quale ha parlato del loro lavoro e di come si riesce a tirare da ognuno il meglio di se. «Prima di tutto - ha detto Turchiarulo - volevo ringraziare tutti i presenti, l'Associazione che ci ospita e il dott. Daniel Carbone per il lavoro svolto. Noi - ha continuato il presidente di Formazione Community - siamo un ente associativo che di fatto è nato con lo scopo di favorire e incentivare
la cultura della crescita personale. Cosa significa questo? Attraverso il lavoro che noi portiamo cerchiamo di fornire strumenti e metodi pratici per trasformare ogni obiettivo personale in realtà. Quindi in pratica cerchiamo di tirar fuori da ogni soggetto il meglio di se. Oggi qui a Bernalda presentiamo il percorso “Date with yourself”, ovvero: “Appuntamento con te stesso”, uno strumento che noi riteniamo efficace per la crescita personale e per lo sviluppo del proprio potenziale. Quindi un programma che consiste in una serie di appuntamenti che hanno alla base temi per una perfetta armonia sotto il piano emozionale, spirituale e relazionale. E il percorso appena descritto, per Formazione e Community si presenta come una grande palestra dove allenare i muscoli emozionali. Oltre a questo appena descritto, il nostro ente, in collaborazione con “Gli Amici della Juventus, ha deciso di presentare a Bernalda il primo corso su “Come comunicare in modo efficace” che abbiamo programmato per il prossimo 21 febbraio. Pertanto ha concluso il presidente Turchiarulo - chiunque fosse interessato può rivolgersi alla sede di “Amici della Juventus, o al dott. Daniel Carbone”. A concludere poi sono stati gli interventi di Daniel Carbone, vice-presidente dell'associazione bernaldese, e quello del dott., Giuseppe Gallotta. f.s.
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Nova Siri Sono stati presentati domenica, si vota sabato 7 e domenica 8 marzo
Pd, ecco i sei candidati alle Primarie La sfida è con il sindaco uscente Giuseppe Santarcangelo NOVA SIRI - Carmine Stigliano, Mariangela Matteo, Pasquale Favale, Domenico Tufaro, Giuseppe Chiurazzi e Gino Battafarano. Sono i sei candidati del Partito Democratico alle elezioni primarie che si terranno sabato 7 e domenica 8 marzo. Da tale iniziativa espressione massima della democrazia diretta, sarà designato il candidato sindaco del centrosinistra al Comune di Nova Siri. Candidato che sfiderà il sindaco uscente, Giuseppe Santarcangelo a capo di una lista civica sostenuta da coloro che ripongono il credo politico nelle forze di centrodestra. Nova Siri è la patria di due senatori, Carlo Chiurazzi del Pd e Cosimo Latronico del Pdl. E' superfluo dire che i due saranno sostenitori contrapposti, il primo a sostegno del Pd, il secondo della civica attualmente al governo e che sarà riproposta agli elettori in gran parte. Gli aspiranti candidati sindaco, sono stati tenuti a battesimo dal numeroso popolo delle primarie accorso per l'occasione, nella serata di domenica scorsa all'interno dell'Hotel Imperiale. All'iniziativa era presente anche il segretario di sezione Car-
Da sinistra, nella prima fila, Favale, Tufaro, Matteo. Nella seconda fila Chiurazzi, Battafarano e Stigliano
lo Guida ed il senatore Chiurazzi. «Questo paese vuole cambiare - ha detto quest'ultimo - ed il cambiamento lo può proporre solo
chi lo vive. Noi lo rappresentiamo, il cambiamento sta dalla nostra parte». Tutti i candidati hanno preso la parola. «Ho deciso
Policoro Incontro con l’assessore Carbone
Primi passi per i sei comparti agricoli POLICORO - L'assessore all'agricoltura, Saverio Carbone (Udc), ha convocato il primo incontro con i rappresentanti dei sei comparti agricoli in cui è diviso il centro jonico: Bosco Soprano, Bosco Sottano, via Trieste, via Sant'Anna, via San Giusto e Madonnella per iniziare a discutere delle iniziative comunali da porre in essere per risolvere alcuni dei problemi che attanagliano il comparto agricolo: «Sappiamo che le competenze di un Comune in materia di agricoltura -spiega Carbone- sono limitate in quanto la Costituzione attribuisce la delega alle Regioni, a cui si aggiungono dinamiche di mercato e politiche comunitarie che in questi anni, purtroppo, non hanno giovato alla causa del settore primario dell'economia regionale.
Però la nostra Amministrazione comunale è sensibile alle istanze del mondo agricolo tanto da aver delegato gli imprenditori a nominare un referente per ogni zona di Policoro. Pertanto insieme ai sei membri dei rispettivi comparti: Pasquale Le Rose, Pino Montano, Pino Melidoro, Leonardo Todaro, Ovidio De Stefano, Giovanni Guida, nella prima riunione abbiamo stabilito di creare un logo per ogni comparto che ne esalti le peculiarità agricole e utilizzabili anche per altri tipi di eventi legati allo sport, alle tradizioni popolari, folkloristiche, in modo da creare quel senso di appartenenza sempre più forte alla nostra città. L'altra decisione riguarda l'istituzione di una bacheca per ogni comparto». g.e.
di dare un contributo al mio paese - ha detto Carmine Stigliano, avvocato alla prima candidatura - spazziamo via le civiche che mo-
Lopatriello confida nei carabinieri affinchè chiariscano l’accaduto
«Policoro non è xenofoba» Il sindaco commenta l’aggressione agli extracomunitari POLICORO - Si è trattato di un episodio isolato, l'aggressione ai due extracomunitari avvenuta tra sabato e domenica. Altrove, soprattutto in questi ultimi giorni, si stanno verificando episodi di razzismo e di intolleranza che stanno esacerbando gli animi dei cittadini. Nel centro jonico, casi del genere anche in passato non se ne sono mai verificati. Nemmeno quando ci fu l'ondata di arrivi, inizi anni Novanta, di profughi albanesi. In quel caso è capitato che, di tanto in tanto, si siano azzuffavati tra di loro ma senza, se non in casi estremamente rari, il coinvolgimento di residenti policoresi. Così come più recentemente nei tre mesi di permanenza di
Si è riunito il Comitato d’onore per i cinquant’anni di autonomia comunale
Policoro, inizia il viaggio nel tempo POLICORO - Il “Comitato d'onore” istituito dall'Amministrazione comunale con funzioni consultive, relativamente alle manifestazioni culturali per i cinquant'anni di autonomia comunale che si celebrano quest'anno a partire dal 26 aprile, si è riunito nei giorni scorsi presso il Palazzo di Città. Dalla discussione è emersa la volontà di organizzare, fino alle fine dell'anno, una serie di manifestazioni che abbraccino la millenaria storia del centro jonico. «Sarà un vero e proprio viaggio nella storia -afferma il sindaco Nicola Lopatrielloche renderà orgogliosi i cittadini e
coinvolgerà tutte le migliori esperienze che hanno reso grande questa città facendola diventare il punto di riferimento dell'intera fascia jonica, non solo lucana. Ma un'attenzione particolare l'abbiamo dedicata anche alle future generazioni, i tantissimi giovani che frequentano le nostre scuole e/o sono impegnati in attività di volontariato, i quali saranno direttamente coinvolti nei vari appuntamenti che stiamo organizzando grazie al contributo dei membri del “Comitato d'Onore” presieduto dall'ambasciatore italiano (di Policoro) in Romania, Mario Cospito». Ma il primo
strano arroganza». L'unica donna, Mariangela Matteo, 25 anni, ha parlato rivolgendosi ai giovani: «Il Pd - ha detto - ha avvicinato
la politica ai giovani. Fino ad ora a Nova Siri nessuno ci aveva ascoltati». Appassionato e ricco di spunti l'intervento di Pasquale Favale, ex assessore alle Politiche sociali dal 1999 al 2004, attuale consigliere di opposizione del Pd: «La maggioranza è sorda ed ha fatto poco - ha esordito - noi crediamo nel progetto, a prescindere da chi vincerà le primarie». Poi giù una serie di progetti politici, rivolti agli anziani, giovani ed al turismo «una risorsa per Nova Siri». Subito dopo è intervenuto Domenico “Mimmo” Tufaro, nel Pd dopo un'esperienza pregressa nella civica “laddomatiana” come candidato alle scorse amministrative. «Grazie al Pd spezzate le catene dell'abitudine». Infine Gino Battafarano, giovane ingegnere: «Ho accettato questa sfida - ha detto - convinto della necessità di un cambiamento che deve avvenire nel nostro paese, nelle istituzioni, nell'economia, nella politica e nella società civile. Accetto la sfida per essere al servizio di tutti, senza distinzioni di tessere di partito, di credo religioso, di razza, di condizione economica, di classe sociale». Pierantonio Lutrelli
cittadino ci tiene anche a sottolineare come «l'evento del cinquantenario ci deve servire anche a cementare quel senso di appartenenza alla comunità che stiamo costruendo nel tempo con una serie di attività culturali, tra le quali vorrei ricordare il cartellone “Siritid&state”, da noi ideato, e “Mascheratissima”. Inoltre, daremo la cittadinanza onoraria di Policoro a chi si è particolarmente distinto in un settore della società civile, nonché al sindaco della città romena di Banesti, Costache Petre, città gemellata con Policoro dallo scorso giugno. g.e.
profughi africani, ospitati fino al 30 dicembre scorso presso il Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) temporaneo di via Lido, poco meno di duecento, non ci sono stati episodi puniti dal codice penale. Anzi, Policoro ha dimostrato di essere una città tollerante, ospitale, dove regna la pace, non solo nella sostanza ma anche nella forma: basti pensare che una colomba bianca è tra i suoi simboli. Così il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello (nella foto), minimizza l'accaduto: «Nell’attesa che i Carabinieri svolgano le dovute indagini, un imprenditore del posto sostiene di aver visto marocchini che probabilmente avevano alzato il gomito e non è escluso che si siano azzuffati tra di loro, almeno inizialmente. Dunque - continua il sindaco non c'è nessuna ondata di xenofobia, sulla scorta delle aggressioni che stanno occupando le pagine delle cronache nazionali,
né tantomento fenomeni riconducibili alla recrudescenza sociale tra residenti e popolazione straniera. La quale si è ben integrata a Policoro e mai in passato ci sono stati episodi di intolleranza. Questo significa che Policoro è una città aperta, ma se qualcuno è intenzionato a rovinarne l'immagine sono pronto anche a costituirmi parte civile in un eventuale processo. Ben venga l'ospitalità, la solidarietà verso coloro che sono stati meno fortunati, però guai a chi calpesta la legge. Il principio di reciprocità deve valere per entrambi». Quindi Lopatriello ritiene l'aggressione un fatto eccezionale per la città jonica e ripone la massima fiducia nelle forze dell'ordine affinché facciano chiarezza sulle dinamiche e sui responsabili, pur condannando il gesto come incivile. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Sport Martedì 17 febbraio 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A Il presidente Cobolli Gigli rompe gli indugi: «E’ un nome su cui stiamo ragionando»
La Juve si lancia su Cassano L’attaccante della Samp è ormai obiettivo dichiarato TORINO – Questa volta non ha risposto “Cassa-chi?» come fece ironicamente per depistare su Sissoko. Il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli rompe gli indugi e ammette: «Certamente Cassano è uno di quei nomi su cui stiamo ragionando. È un ragazzo che sta diventando uomo, è simpatico e ottimo giocatore». Dell’ex romanista, che proprio domenica ha dato un dispiacere alla Juventus con il fantastico assist a Pazzini, parla in modo esplicito e lusinghiero anche Buffon: «E’ maturato e domenica il popolo juventino lo ha apprezzato molto». Insomma, una incoronazione vera e propria, un sottinteso messaggio di fiducia per il giocatore, come per dire: stai tranquillo, continua in questo modo, che noi arriviamo. Raramente la Juventus scende così nel campo dell’esplicito quando sta valutando un giocatore. È successo di recente con Diego, per il quale il diesse Secco non ha mai nascosto l’interessamento bianconero. In questo caso, però, c’è molto di più: gli ottimi rapporti fra Samp e Juve, la figura dell’ad Marotta, ritenuto persona seria e molto capace, in grado di fissare un prezzo equo (clausola rescissoria di 20 milioni) e di garantire una cessione senza passare per aste selvagge. Ammesso che i problemi caratteriali del ragazzo di Bari vecchia siano risolti, ne restano un paio: capire se Cassano patisce l’atmosfera della grande squadra, in cui non sarà il solo campione celebrato e in quale ruolo potrebbe essere schierato, visto che quello di seconda punta è occupato da un certo Del Piero che non ha nessuna intenzione di smettere e che continua a rivelarsi determinante. A meno che Ranieri voglia affidargli la maglia di Nedved, varando però in tal caso un 4-3-3 che finora ha rinnegato, se è vero che Diego è stato scartato appunto per motivi tattici. Resta comunque un fatto certo: è difficile ipotizzare un arrivo di Cassano senza garantirgli un posto se non da titolare, almeno da prima scelta alla pari con un altro nello scacchiere bianconero. In attesa di capirne di più,
la Juventus da Cassano incamera la delusione più cocente della stagione, un pareggio (anche sfortunatissimo) che praticamente la esclude dalla lotta per il titolo. Cobolli e Buffon, però, non si vogliono arrendere. «Nove punti di distacco sono tanti, ma noi siamo una squadra di combattenti. Non cerco alibi, ma noi domenica siamo stati davvero sfortunati», dice il portiere dal proprio sito. «L’Inter ha fatto un grande passo avanti verso lo scudetto - dice Cobolli Gigli - ma nulla è chiuso. La prova della verità comincia adesso, in un periodo in cui si gioca ogni tre giorni. Nulla è perso, la storia insegna di grandi recuperi». Sarà anche vero, ma a questo punto i nerazzurri dovrebbero perdere tre partite e la Juve vincerne altrettante per essere raggiunti. È proprio sulla capacità di non fermarsi più della Juventus che domenica sono sorti dubbi molto seri: sfortuna a parte (ma a Catania la dea bendata ha aiutato i bianconeri), quattro punti in altrettante partite sono pochi, troppo pochi.
Per il fallo di mano sul gol
Adriano rischia la squalifica
Antonio Cassano: il suo futuro potrebbe essere bianconero
Abete: «Siamo rammaricati, ma è stato un incidente»
Grave ma stabile il tifoso del Genoa investito GENOVA – Stabili, ma sempre molto gravi. I medici dell'ospedale San Martino di Genova hanno definito così ieri le condizioni di Gabriele Amato, il tifoso del Genoa investito domenica sera dal pullman della Fiorentinache cercava di lasciare lo stadio in mezzo a una contestazione nei confronti dei giocatori viola. Per lui è stata una notte di accertamenti: la Tac ha escluso serie lesioni interne e anche l’esame angiografico ha dato esito negativo. La prognosi, però, resta riservata a causa delle numerose fratture riportate a sterno, bacino e gambe. L’uomo, 37 anni, è ricoverato al reparto rianimazione. Al momento i sanitari del nosocomio genovese hanno deciso di non intervenire chirurgicamente per ridurre le fratture. Per tutta la notte in ospedale sono rimasti i familiari di Amato, insieme a numerosi amici-tifo- Giancarlo Abete si rossoblù. Domenica, a tarda sera, al San Martino erano giunti anche l’amministratore delegato e il direttore generale del Genoa, Alessandro Zarbano e Fabrizio Preziosi, per portare la solidarietà della società. Il sostituto procuratore genovese Marco Airoldi ha aperto un fascicolo per lesioni colpose a carico di C.R., l’autista dell’autobus. Il conducente del mezzo, bloccato in serata lungo la A12, nell’area di sosta di Sestri Levante, è stato ascoltato informalmente dalla Polizia Municipale di Genova che si occupa della vicenda.
L’uomo avrebbe raccontato ai vigili di non essersi accorto dell’investimento e di essersi allontanato dalla zona dello stadio in tutta fretta a causa della contestazione di un folto gruppo di tifosi genoani. L’uomo è stato sottoposto anche al test alcolimetrico, risultato però negativo. Il pullman è stato ispezionato nella notte dai vigili e poi conducente e mezzo hanno ripreso il loro percorso verso Firenze. Nessun provvedimento per ora è stato al momento adottato nei confronti dell’autista. I vigili dell’infortunistica dovranno ora raccogliere testimonianze e visionare i filmati delle telecamere di sicurezza dello stadio per valutare appieno la situazione. Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, intanto, segue con attenzione le condizioni di Gabriele Amato: «Sto vivendo questo momento con grande amarezza e preoccupazione, perché abbiamo avuto un girone d’andata con una importante diminuzione di incidenti - conclude il presidente della Figc Quello di domenica è un caso grave, anche se tutti abbiamo capito le dinamiche. Si è trattato naturalmente di un incidente dovuto alle tensioni su una partita molto emozionante ma i cui episodi vanno letti con serenità. Sono stato in contatto con l’Osservatorio, il Ministero dell’Interno, il Genoa e la Fiorentina, speriamo che superi le prossime ore, che sono quelle decisive. Siamo tutti rammaricati e fiduciosi che Amato ce la possa fare».
MILANO – Adriano squalificato per il gol di mano al Milan? Non è solo una provocazione, magari di sponda rossonera, ma un’ipotesi. Il sostituto procuratore addetto Stefano Palazzi ha inviato al giudice sportivo Gianpaolo Tosel la segnalazione sull’azione che ha portato al gol di mano siglato dall’Imperatore nella stracittadina milanese. Oggi il giudice deciderà se applicare anche a lui la norma che sanziona gol di mano e simulazioni recentemente introdotta dal codice sportivo della Figc. Alberto Gilardino, centravanti della Fiorentina, in occasione di Palermo-Fiorentina rimediò due turni, poiché l’arbitro Morganti specificò nel suo referto di non aver visto il mani del viola battere Amelia. La casistica non è necessariamenta analoga. Allora la volontarietà del mani del Gila era conclamata, adesso va stabilita. Intanto, in casa nerazzurra si gongola. Il capitolo campionato sembra ormai chiuso: 14 giornate, d’accordo, sono ancora tante, ma tanti sono anche i punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici (9 sulla Juve, 11 sul Milan). Mourinho sostiene che gli mancano 33 punti per lo scudetto, ma - anche se improbabile la Juve potrebbe sempre vincerle tutte e battere i nerazzurri a Torino con almeno due gol di scarto, dopo l’1-0 dell’andata. Eppure, è vero, a questo punto soltanto l’Inter può perderlo questo scudetto. «Sì penso anch’io che dipenda da noi, come dall’inizio del campionato» conferma il presidente. Il derby-spettacolo ha ridato fiducia a tutto l’ambiente: non solo per la classifica, ma anche per il ritorno di Adriano. «E’ una scommessa vinta da tutti dice Moratti - Mi sembra che Mourinho abbia fatto in maniera tale di poterlo ritrovare in pieno. Mi fa molto piacere». Al Meazza si è rivisto il vecchio “imperatore”, con un abbraccio si è perfino riconciliato con Mourinho. «Le partite sono tante per cui - frena Moratti - bisogna saper dimostrare sempre. Però domenica era una partita determinante, lui si è fatto trovare pronto, come peraltro già si era visto in precedenza. Quindi per lui e per noi è stata un’ottima cosa». E all’indomani del derby è intervenuto anche il suo
L’abbraccio tra Adriano e Ibra
agente, Gilmar Rinaldi, svelando un retroscena inedito. «Adriano è rimasto all’Inter soprattutto per Mourinho. Dal primo giorno che Mourinho è arrivato all’Inter - spiega Rinaldi - il feeling con Adriano è sempre stato ottimo. Se in panchina non ci fosse stato Mou, lui se ne sarebbe andato». Il gol di testa e braccio segnato al Milan ha fatto gridare molti allo scandalo ridando fiato al partito della moviola in campo. «Ma senza quel gol avremmo vinto comunque - garantisce Moratti - la determinazione della squadra ieri, anche prima della partita, era tale che...». Poteva finire 3-0 e non ci sarebbe stato niente da dire. «E’ già successo in un altro derby che è finito 43, doveva finire 7-0. Sì anche domenica, però questo non toglie che l’importante alla fine è portare a casa il risultato e farlo con una prova di potenza, anche fisica, e di gioco che ha fatto molto piacere vedere. I soliti cali di concentrazione? Ma visto che sono quattro anni che vinciamo il campionato, vuol dire che il difetto non ce l’abbiamo più». Cosa risponde Moratti a chi parla di favori all’Inter? «Sì, può capitare, non il favore, la svista. Mi sembra che fino alla settimana scorsa eravamo noi a trovare dei problemi nei nostri confronti. Ma ripeto, la squadra domenica era così forte che non ne faccio un calcolo di favori e di non favori. Quest’anno non ho mai parlato degli arbitri e continuo a non parlarne».
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Martedì 17 febbraio 2009
TOP 11
L’attaccante di Giannini ha il voto più alto. Bravo Colombaretti
Ginestra come il Principe VENTI giorni di timori trascorsi con la paura di perdere trono e primato. Venti giorni per ritornare il Principe, il tecnico da copertina: nuovo modulo, nuove gerarchie e Gallipoli di nuovo in fuga. Venti giorni per riprendersi mantello, corona, poltrona e riconoscimenti unanimi. Giannini è tornato grande, ma non il più grande: resta il tecnico col maggior numero di nomination stagionali, ma per l'ennesima volta deve condividere il prestigio. È capitato alla quinta giornata (trono a metà con Cari) ed alla decima (insieme a lui Capuano), ma mai s'era seduto insieme a Francesco Moriero, il Principe dei “poveri”, l'unico capace di restare in scia nonostante il depotenziamento d'organico del Crotone: 12 punti nelle ultime cinque giornate, due vittorie esaltanti negli ultimi due turni contro dirette concorrenti per la promozione (Cavese e Benevento) per riprendere a volare e ritornare a sognare, con pochi soldi, risorse tecniche appena discrete (non di certo paragonabili a quelle del Gallipoli, dell'Arezzo e dello stesso Benevento) ed una qualità di gioco straordinaria. Venti giorni di timori e preoccupazioni, alimentati dal momentaneo ed illusorio vantaggio di Del Core e poi scacciati via dal meraviglioso Ciro Ginestra: due prodezze per rimontare e sorpassare il Perugia (surclassato poi nei minuti finali), guadagnare la valutazione più alta del ventiduesimo turno ed agguantare Clemente in vetta alla classifica dei capocannonieri. Deva-
stante in attacco, roccioso in difesa: il Gallipoli si è ritrovato non soltanto grazie al ritorno sontuoso di Ginestra. Se il Perugia è stato reso innocuo e poi affondato il merito è anche del
Perugia e Pistoia: tecnici che vanno via PERUGIA. Dal Gallipoli a Gallipoli, dall'esordio all'esonero, dalla voglia di risollevare il Perugia alla consapevolezza d'aver fallito. Dopo 17 giornate è terminata l'esperienza sulla panchina del Grifo di Maurizio Sarri, il tecnico rude e un po' sergente che il presidente Covarelli aveva scelto per portare serenità in un organico fortissimo, ma di difficile gestione. Un disastro raccontato impetuosamente dai numeri: 26 punti dopo ventidue giornate, appena due lunghezze di vantaggio sulla zona play-out ed il sogno promozione andato ormai a farsi benedire. Ma ci sono altri dati che rendono fallimentare la gestione Sarri: sotto la sua egida il Grifo ha guadagnato appena 23 punti (media da 1,35 a partita), realizzato la miseria di 14 reti (in totale sono 16 e rendono il reparto offensivo biancorosso “migliore” soltanto rispetto a Potenza e Pistoiese, le ultime due), perso dopo il tonfo di Gallipoli anche l'unica consolazione d'avere la difesa meno perforata. Dopo una fase di ripresa (10 punti tra la sesta e la nona), il Perugia di Sarri ha iniziato a perdere colpi, anche vittima di “guerre” intestine (vedi caso Ercolano) e con l'inizio del nuovo anno solare ha perso definitivamente la retta via. Tant'è che per realizzare il primo gol del girone di ritorno ha dovuto attendere la quinta giornata e quando l'ha poi trovato è
stato surclassato dal Gallipoli. Adieu Sarri (con lui è stato esonerato anche il responsabile dell'area tecnica, Fabrizio Ferrigno) e marcia indietro di Covarelli, che ripensando con nostalgia ad Indiani, mandato via ancor prima che il campionato iniziasse, richiama Giovanni Pagliari, che oggi terrà la conferenza stampa di presentazione, con l'arduo compito di risollevare il Perugia. QUI PISTOIA Stupore. Questa la sensazione della famiglia Braccialini, proprietaria della Pistoiese, e del contestatissimo presidente Massimiliano alla notizia delle dimissioni - irrevocabili - del tecnico Salvatore Polverino, un uomo di fiducia. Le dichiarazioni del tecnico nel post gara con il Sorrento (“Mi assumo tutte le colpe. La città non è vicina né ai Braccialini né ai calciatori”) hanno spiazzato il massimo dirigente arancione, chiamato adesso a rimpiazzarlo. Poche le ipotesi, a meno di clamorosi ma non ipotizzabili colpi di teatro. Braccialini tenterà di convincere Polverino, che ha garantito “non sono Mancini, non torno indietro”, ma potrebbe affidarsi momentaneamente al secondo di Polverino, Sandro Paesano o richiamare Benedetti, congedato a luglio, persona tutta di un pezzo e che a Pistoia ha lasciato un eccellente ricordo,e che, stando ai si dice, sarebbe disponibile a tornare.
baluardo difensivo Antonioli, un muro indistruttibile, uno che in terza serie - parola di Di Gennaro - difende con la sigaretta. La squadra più rappresentata è però il Crotone per
l'impresa titanica compiuta al Santa Colomba di Benevento: nella top 11 ci finiscono i due mattatori Morleo e Basso ed anche lo stacanovista Pacciardi, il mediano più forte dell'intero girone (stando alla media di valutazione ed al numero di nomination raggiunto). Al suo fianco il dinamico ed autoritario Maiorano del Sorrento, autore del momentaneo pareggio a Pistoia, poi trasformato in vittoria da un guizzo del rigenerato Ripa. Per il bomber reintegrato non c'è però spazio all'interno della top 11: in attacco a sostegno di Ginestra ci sono infatti Alessandro Romeo della Cavese (al suo primo gol in maglia biancoblù nella domenica del suo esordio casalingo), risolutore della sfida col Lanciano e Giovanni Cipolla, il bomber che mancava disperatamente al Foligno, l'uomo della svolta, il match-winner del derby con la Ternana. Deciso, a dire il vero, anche dal portierone Conti, miracoloso in almeno tre circostanze e divino soprattutto nel primo tempo nell'ipnotizzare Concas da distanza ravvicinata. C'è spazio chiaramente anche per il difensore-goleador Colombaretti, che realizza una doppietta a Sant'Antonio Abate, regala al Foggia la prima vittoria esterna della stagione ed affonda la Juve Stabia in terzultima posizione: Capparella ed i suoi due gol sono soltanto una semplice consolazione. Che non ridimensiona la paura, diventata terrore dopo l'ennesimo passo falso della stagione. Filippo Zenna
Il personaggio della settimana Giovanni Cipolla
Gol e sorrisi: la ricetta per far salvare il Foligno FOLIGNO. Due cose non gli sono mai mancate nella vita: i gol ed il sorriso. Nemmeno nelle circostanze più delicate, nemmeno quando predicava nel vuoto dell'attacco (con la Pistoiese di Miggiano) ha perso fiuto e serenità. Ed ora che ha ripreso a segnare con regolarità, ora che c'è una squadra intera che gioca per lui, ora che ha riscoperto il piacere della vittoria, il livello di serotonina è ormai fuori controllo. Giovanni Cipolla, il nuovo re di Foligno, è un fiume di risate e battute il giorno dopo il successo nel derby col Foligno. Anche il piagnucolio della figlioletta Alice diventa melodia soave alle orecchie del bomber napoletano. Non c'è nulla che possa turbarlo, nulla che riesca ad intaccarne il buonumore: sarà anche per questo che il Foligno s'è riscoperto “divertente” (oltre che vincente) e la Pistoiese è invece caduta in depressione dopo il suo addio. Duecentosettanta minuti per cambiare volto ai falchetti ed illuminare il volto precedentemente preoccupato del tecnico Indiani: due reti valse sei punti (la prima col Gallipoli, la seconda con la Ternana) ed una prestazione “monstre” a Foggia (assist e rigore procurato) per guadagnare un preziosissimo pareggio. Sette punti d'oro per avvicinarsi alla salvezza diretta ed un mare d'allegria “piovuto” all'interno di un gruppo che non sapeva più ritrovarsi. Bomber e psicoterapeuta: devastante coi suoi gol, animatore con la sua simpatia. “La vita è bella, soprattutto per chi come noi ha il privilegio di vivere di calcio, di guadagnare divertendosi. Non sopporto i musi lunghi: ci sono tante persone che soffrono davvero, che non arrivano a fine mese eppure affrontano la vita col petto in fuori. È da loro che bisogna prendere esempio”. Travolgente con la sua tecnica raf-
Giovanni Cipolla
finata e coinvolgente col suo carattere. Contagioso al punto tale da curare la “saudade” dei sudamericani De Paula e Turchi: “Sapevo già parlare benissimo sia il brasiliano che l'argentino coi miei numeri da fuoriclasse scherza Cipolla - ed allora ho deciso di insegnare a De Paula, a Turchi e a Sciani il napoletano. Ogni giorno tengo una lezione di dialetto anche perché è la prima volta che mi ritrovo a giocare in una squadra senza neanche un conterraneo”. Lo volevano la Cavese ed il Foggia, “anche il presidente Postiglione - svela - mi telefonò a gennaio”, ma Giovanni Cipolla ha scelto Foligno per motivi di cuore: “L'amicizia storica con Coresi ha avuto il suo peso specifico, ma ho accettato questo trasferimento soprattutto per avvicinarmi alla famiglia. La mia compagna Francesca ed i miei due figli vivono a Città di Castello ed ogni sera ho così l'opportunità di ri-
tornare a casa. Ad una certa età le priorità nella vita di un uomo cambiano e la serenità familiare prende il sopravvento in sede di valutazioni”. A Pistoia ha lasciato un vuoto enorme (dopo la vittoria dei falchetti col Gallipoli, nello spogliatoio toscano i suoi vecchi compagni scrissero: “Il Foligno ringrazia la Pistoiese” con chiaro riferimento polemico alla sua cessione), in Umbria ha riacceso entusiasmo e passione: “Sta andando tutte a gonfie vele - spiega Cipolla - Alla Pistoiese dovevo tornare a centrocampo per ricevere palla ed in una partita raramente avevo opportunità concrete per fare gol. Adesso sono ritornato a fare il mio mestiere di attaccante, segno, mando a rete gli altri compagni di reparto e mi diverto da matti”. Perché nella sua vita due cose non sono mai mancate e mai dovranno mancare: i gol ed il sorriso. f.z.
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Prima Divisione La Pistoiese e Capuano spingono il Potenza che vuol ritrovarsi
L’incoraggiamento arriva dagli altri «La classifica è assolutamente bugiarda. Questo Potenza non merita la posizione in classifica. E’ una ottima squadra, con un giocatore come Cozzolino che non ha nessuna altra compagine che lotta per la salvezza: per questo dico che il nostro pareggio al Viviani è un risultato che va accettato con grande soddisfazione». Testi e musica di Eziolino Capuano, lucano di Pescopagano, “innamorato” del Potenza del quale sogna la panchina. Poi, un altro che ha vestito questa maglia, il centravanti del Sorrento Franceco Ripa, indirettamente ha dato una mano ai rossoblù, piegando con una sua rete la Pistoiese e consentendo alla squadra di Arleo di guadagnare ancora un punto in questo testa a testa con i toscani che durerà ancora molto tempo. Un po’ come dire che l’incoraggiamento, anche di fronte a un ennesimo pareggio interno, arriva dagli altri. Meno male, aggiun-
giamo, perchè in determinate circostanze, come quelle che hanno determinato l’andamento della sfida alla Paganese, di più era impossibile chiedere. Eppure la prestazione, quantomeno gagliarda dal punto di vista fisico, commovente per le intenzioni manifestate di voler per forza giocare al calcio, pur con un terreno impossibile, c’è stata ed incoraggia per il futuro. Si è scritto di un Potenza sfortunato, si è detto di una squadra che è tornata sui livelli recenti, si è affermato che era impossibile andare oltre, per via anche delle tante assenze: in poche parole, si è analizzata una partita decente che ha cancellato le brutture viste contro l’Arezzo. Restiamo comunque dell’avviso che ancora non basta. Il Potenza, pur con tutte le attenuanti del caso, non ha ancora svoltato. Alcuni calciatori si rendono protagonisti di prestazioni sottotono, manca qualità in mezzo al campo, non c’è cinismo sotto
porta. Si evidenziano, però, i progressi dal punto di vista fisico. Almeno per un’ora il campo è stato retto benissimo e i margini di miglioramento sono ancora evidenti. Arleo e Santarsiero stanno lavorando in prospettiva play out, al fine di far carburare al meglio l’organico nel periodo finale della stagione: per vincere i play off con il Benevento che, lo ricordiamo, finì la stagione con 9 punti di vantaggio sui lucani, fu un ingrediente fondamentale. In questo contesto, il paragone regge eccome: per come stanno viaggiando le squadre a ridosso della zona spareggi non sarà assai difficile prevedere che 42 punti potrebbero non bastare per evitare i play out. A meno di clamorosi miracoli, il Potenza a certe cifre non arriverà, per cui potrebbe accadere che la quint’ultima, avversaria designata per la penultima, possa avere a fine stagione un margine di punti tale da non
Pasquale Arleo
esserci partita. Per questo si giocherà tutto sulla brillantezza fisica. Evidentemente, però, bisognerà arrivare penultimi, tenersi alle spalle questi toscani che sembra abbiano ridimensiato ancor di più i loro piani stagionali. Prima dello scontro diretto che si giocherà il 15 marzo (il giorno 8 il campionato si ferma), il Potenza andrà a Perugia e ospiterà il Crotone, mentre la Pistoiese va a Fog-
gia e attende l’Arezzo: i due punti di margine potrebbero anche aumentare e sarebbe un ulteriore vantaggio morale per i rossoblù. Fermo restando che servirà, indipendentemente dalle condizioni climatiche, lo spirito visto contro la Paganese. Per avere anche un pizzico di fortuna, sarebbe auspicabile, però, attendere la parte finale di stagione, quando servirà di più per salvarsi. Alfonso Pecoraro
Seconda Viaggio nel’incredibile metamorfosi del Melfi
Una svolta gialloverde DICIASSETTE PARTITE nel girone di andata, 12 punti. Cinque nel girone di ritorno, 12 punti. Questa è l'incredibile metamorfosi del Melfi, capace di raggranellare lo stesso bottino, appena in un mese, di quanto fatto nelle 17 gare precedenti. Un cambiamento di rotta che ha del sensazionale. L'11 gennaio scorso, il Melfi perdeva a Scafati, sconfitto nel risultato e umiliato a livello di prestazione. Un crollo che non lasciava presagire nullo di buono. Squadra ultima in classifica e in crisi. In quattro partite la svolta. Un poker di vittorie straordinarie, di cui due in trasferta. Soltanto l'anno scorso, tra i professionisti, il Melfi riuscì nell'impresa di vincere quattro partite di seguito. Record eguagliato dunque, con una curiosità. Anche allora, prima del successo di Andria, la squadra era in crisi, alle prese con difficoltà non solo di risultati. Ebbene quel successo, trasformò i gialloverdi che si risollevarono. Proprio ciò che è accaduto adesso, con un Melfi che appare lontano parente di quello che ha guardato tutti dal basso, fino al giro di boa. Una trasformazione dovuta principalmente agli innesti di gennaio. Cinque acquisti di valore che hanno portato un contributo importante. Iniziamo dal portiere. Russo ha fornito sicurezza ed affidabilità all'intera retroguardia. Un portiere non spettacolare, ma pratico e concreto. Sostanzialmente quello che serviva al Melfi. Non ce ne voglia Merlano, che ha delle qualità, ma apparso ancora acerbo per affrontare un torneo così duro. Più che altro anche per le difficoltà logistiche nello stare lontano da casa per così tanto tempo. Affrontare la stagione con due estremi giovani, per il Melfi è stato un rischio azzardato che non ha prodotto buoni risultati. Oltre a Russo, di spessore anche l'apporto di Maisto. Con lui in campo, il Melfi ha acquisito lucidità nell'impostazione. Mancava un faro e Maisto ha colmato questa lacuna, in virtù anche di una buona condizione atletica che gli ha consentito immediatamente di mettersi al servizio della squadra. C'è voluto più tempo invece per l'inserimento di Tufano e Castaldo. I due hanno dovuto
E a Lamezia Palumbo azzecca tutto
Ora caccia al record di 5 successi di seguito Palumbo e, in alto, il Melfi
patire a causa della lontananza dai campi di gioco. A Benevento non trovavano spazio. A Melfi in un'altra realtà completamente differente, si sono dovuti rimettere in gioco, praticamente da subito. Lo hanno fatto in punta di piedi ed ora stanno raccogliendo i frutti del costante lavoro quo-
tidiano. Stesso dicasi per Torre, autore del gol vittoria a Lamezia. Umiltà e determinazione per un ragazzo che a Sesto San Giovanni non giocava mai. Lui ed il suo procuratore a gennaio hanno optato per Melfi, piazza ideale per un giovane, convinti di potersi
ritagliare uno spazio. Al debutto subito rete decisiva. Meglio di così. Dunque un applauso alla società che è intervenuta in maniera impeccabile, ponendo rimedio agli errori precedenti. Un elogio anche al resto dei giocatori che hanno tirato la carretta anche nei momenti
bui, e bravo anche a Palumbo che si sta dimostrando buon lavoratore di campo. Ora con il Manfredonia, imperativo categorico non mollare e non abbassare la guardia, anche per centrare il record di cinque successi consecutivi, evento mai accaduto finora. Emilio Fidanzio
IL “D'IPPOLITO” si conferma campo tradizionalmente favorevole al Melfi. Quattro successi in cinque gare, così come sono quattro le vittorie consecutive del Melfi che però resta ancora maledettamente vicino alla zona che scotta della classifica. Tre punti di margine non sono un bottino rassicurante per una squadra che ha l'obbligo di battere domenica il Manfredonia, per non buttare alle ortiche quanto di buono costruito in quest'ultimo periodo. A Lamezia è piaciuta l'interpretazione del Melfi, che ha tenuto a bada gli avversari e poi pian piano ha conquistato campo creando due limpide occasioni da rete con De Angelis e Merini. Nella ripresa, l'espulsione di Ciotti ha spianato la strada ai gialloverdi, con Palumbo che immediatamente ha inserito Gilfone per Sciannamè e poi successivamente lo stanco Merini con Torre. Proprio quest'ultimo ha segnato un gran gol con un diagonale preciso. Segno tangibile di un buon bagaglio tecnico patrimonio di questo ragazzo che non può che migliorare con il passare del tempo. A livello tattico è stata sicuramente azzeccata la mossa di mettere Gabrieli sulle orme di Sergi. Una marcatura ad uomo vecchio stampo, in grado di limitare di molto la pericolosità di Sergi, che per la prima volta nella sua storia non ha segnato contro il Melfi. Da rimarcare anche la prova di Bacchiocchi, solito combattente. Con Maisto si completa. Buono anche il dato dei gol al passivo. Non aver subito reti dimostra come anche il pacchetto arretrato con un Castaldo ed un Russo in più ha acquisito sicurezza ed esperienza. e.f.
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Martedì 17 febbraio 2009
TOP 11
Dopo il Gela, una sua rete piega anche il Catanzaro. Castellucci bravo
La Porta, di nome e di fatto Per Torre del Melfi debutto con gol da tre punti NON SI SCAPPA dalla legge dell'Igea. Una legge che ha già condannato Gela e Catanzaro ad un distacco esorbitante dalla capolista Cosenza. Prima il Gela, poi il Catanzaro. Non cambia la firma in calce: il furetto La Porta (sesto centro in campionato) non perde il vizio e, di fatto, consegna mezza promozione alla capolista che, tra l'altro, si permette di pareggiare in casa con l'Isola Liri. Dunque non muta scenario al vertice. Nel senso che il Cosenza non allunga anche garzie alle capacità di Fiorini che salva l'Isola Liri in più di un'occasione. Forse il suo destino lo ha mutato il Pescina che, intanto, disbriga la pratica Andria con Cruciani e sbroglia la sua personalissima situazione: torna a vincere in casa (non onorava il fattore campo da tre mesi esatti) e rimanda al mittente i propositi di sorpasso della stessa Andria Bat. Nel bel mezzo della graduatoria mettono prezioso fieno in cascina Scafatese e Barletta. la compagine di Maurizi fa la voce grossa contro la Val di Sangro e festeggia l'euro gol di Basile; la squadra pugliese vince il derby con il Manfredonia con la preziosa firma di Caracciolese. Sale infine sul podio dei bomber Torre del Melfi: il giovane napoletano entra alla mezz'ora della ripresa e risolva la gara del Melfi. Una vittoria importante per la squadra di Palumbo, che traccia un prezioso solco nei confronti della zona play-
out. Gela e Catanzaro possono, tuttavia, nutrire qualche residua speranza per il vertice. Se possono farlo devono ringraziare so-
prattuto le mani di Fiorini. Il portiere dell'Isola Liri ha sfoggiato diversi interventi a protezione del pareggio. Un punto importante per la squadra di Zecchini, che sfugge all'agguato sul cam-
po della capolista e continua la sua rincorsa a piccoli passi verso la salvezza. Fanalino di coda della classifica è la Vigor Lamezia che si fa superare in casa dal Melfi e non ne approfitta dei paralleli stop di Manfredonia e Val di Sangro. Tuttavia in difesa (la più traballante del girone) s'è distino Di Donato. Insieme a lui completano il pacchetto arretrato Agius dell'Igea Virtus e Petitto del Pescina. Si segna facile in mediana. Portatori di questo pensiero sono Franzese dell'Aversa Normanna e Cruciani del Pescina. Relatore è invece Basile che stupisce tutti realizzando uno dei gol più spettacolari della giornata: fucilata dai venticinque metri che buca l'incrocio dei pali. Completa il quartetto il suo compagno di squadra Carbonaro, l'uomo della fascia sininstra, impegnato in un pomeriggio da “pendolare”. Il terzetto offensivo è di quanto più cinico e risoluto che si possa trovare in giro. Una rete a testa, decisiva e pesantissima in tutte e tre le occasioni. Il giovane Torre si ritaglia la sua feta di gloria: entra e dopo tre minuti regala l'importantissimo successo al suo Melfi. Non è da meno La Porta che, a conti fatti, ha messo fine all'imbattibilità del Catanzaro. Tra i due fa capolino Caracciolese che risolve il derby tra Barletta e Manfredonia. Andrea Buonaiuto sport@luedi.it
LA SQUADRA: IL PESCINA
Perrone, quando il nuovo paga UN’ ENTRATA di scena in punta di piedi, un trittico di risultati lusinghiero. Lui, Carlo Perrone, cerca di dribblare elogi e positivi ammiccamenti dell'ambiente. Per adesso conta solo il lavoro, quello che ha prodotto sette punti in tre partite. Un bottino che ha permesso al Pescina di tornare nei quartieri alti. Un tempismo perfetto. Il suo ingresso nel sodalizio abbruzzese (ed il suo primo mini ciclo positivo) è giunto in parallelo con i deficitari risultati di Catanzaro e Gela. Due punti per la compagine di Provenza nelle ultime tre gare, un solo punto per la squadra siciliana. In un sol boccone il suo Pescina ha recuperato una buona fetta di ambizione in materia di
promozione. Un'ambizione mai sopita nelle coscienze del vertice societario, tuttavia messa a dura prova dai risultati della precedente gestione tecnica. L'ex tecnico Andrea Chiappini aveva infatti pagato una mancata continuità di risultati che, ad un certo punto, è stata insopportabile: una sola vittoria, due scofitte e quattro pareggi a cavallo delle feste natalizie. Decisamente troppo poco per sostenere il passo delle altre due rivali (il Cosenza fa campionato a se) alla ricerda del podio. Perrone certamente non ha trovato una situazione semplicissima. Da un lato una squadra che non riusciva più ad esprimere in
campo le qualità d'organico, dall'altro le pressanti richieste della società che si auspicava miglior sorte dopo gli investimenti fatti in estate. Il tecnico è partito in sordina. Nessun proprosito fuori portata, solo la sua idea di calcio: un calcio ordinato, pulito, circosritto nella lineare disposizione del 4-42; cercare di cavare il meglio possibile dal roster a disposizione. Esordio col botto. Il suo battesimo sulla panchina del Pescina non è passato inosservato. Il campo da sfatare era quello di Scafati, terreno di gioco notoriamente complicato. La sua prima versione non ha tradito le attese: squadra accorta, ordinata, cinica, che si è stretta a riccio intor-
IL PERSONAGGIO
De Luca, 40 gol con la Scafatese SCAFATI. Finalmente al posto suo. Quello che sente suo, che non può fare a meno di frequentare. Fabio De Luca s'è regalato domenica la sua personalissima rivincita. S'è reimpossesato del suo posto in attacco ed ha festeggiato l'evento con una rete da incorniciare. La terza in campionato per lui in diciassette gare. Quando ha visto la rete gonfiarsi non ha potuto fare a meno di esplodere tutta la sua gioia. Contentezza mista a rabbia; rabbia per non essere stato tenuto in considerazione per diverso tempo. Una rete da applausi: perfetto sinistro a giro ad eludere barriera ed estremo difensore: “Quasi mi sono catapultato sulla palla quando ho intravisto che era sulla mattonella giusta dice l'attaccante della Scafatese - Volevo a tutti i costi sbloccarmi dopo un periodo certamente non fortunato per me. Sono contento per la rete e per la vittoria della squadra”. Nessuna vena polemica, non è nelle corde di questo giovanotto di Salerno che, proprio a Scafati, ha costruito le sue migliori fortune. Un anno fortunato quello scorso, quando con dieci reti ha accompagnato il cammino della Scafatese verso la salvezza. In virtù di questo risultato De Luca non è mai uscito dal cuore del pubblico che, per certi versi, lo considera una bandiera della squadra. Un amore incondizionato, figlio di un rapporto duraturo ed indissolubile: “A Sca-
fati devo tutto - continua Fabio De Luca - sono arrivato qui in serie D ed insieme abbiamo raggiunto una promozione storica. Sono molto legato a questo ambiente che non mi ha fatto mai mancare il suo affetto, soprattutto nei momenti difficili. Per questo lo ringrazio, sono contento che domenica hanno potuto esultare nuovamente dopo una mia rete: questo per me è importantissimo”. Un rapporto che dura dall'estate del 2004, quando ventiduenne giunse a Scafati dopo un breve pellegrinare per i campi di C2 e di D. De Luca cresce infatti nelle giovanili della Salernitana e con i granata esordisce (diciannovenne) in serie B. In cadetteria segna due gol in otto gare: il talento c'è, si disse, vediamo come si misura in C. Qui comincia un via vai forse deleterio per lui: Avellino, Reggiana e Fiorenzuola in un solo anno. La rinascita a Battipaglia nel 2002/2003 (8 reti in D). Poi il Ragusa prima che la Scafatese mettesse gli occhi su di lui. A Scafati non delude le attese. Dieci reti la prima stagione, altre dieci in quella successiva. Ne rifila poi altre sette nell'anno della promozione e poi ancora dieci in C2 lo scorso anno. Domenica è arrivata la quarantesima rete in campionato con la Scafatese. Tutta da festeggiare, anche per ristabilire il suo legame con Scafati: “Questa maglia significa tanto, per me è come una seconda pelle”. a.b.
no alla preziosa rete di Bettini. Buona la prima, da rivedere la seconda. Nella giornata successiva c'era il Cassino da ospitare in casa. Si doveva sfatare un tabù: la mancata vittoria in casa dal mese di novembre. Il tabù è rimasto tale, tuttavia la suqadra ha confermato la sua nuova indole: concede poco, rischia ancora di meno. La base su cui costruire è solida ed impone fiducia. Fiducia ampiamente ripagata domenica scorsa, quando finalmente s'è tornato a vincere in casa dopo tre mesi esatti. Uno a zero sull'ambiziosa Andria, prestazione cinica e di spessore. Tre partite, sette punti, zero reti incassate. Il trittico iniziale lascia dunque ben sperare.
Cruciani del Pescina
Sport
Martedì 17 febbraio 2009
41
Roboante vittoria e Pianura (fermo) raggiunto al terzo posto
Pomigliano si rialza di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Aspettando i recuperi di Francavilla-Brindisi e di Nocerina-Pianura del 25 febbraio, la 22ª giornata ha regalato grandi emozioni a Pomigliano con i padroni di casa che hanno rifilato 4 sberle agli ischitani. Per la squadra di Bucaro c’è l’ennesima metamorfosi interna, infatti dopo il 3-1 di Fasano ecco rialzarsi i granata al Gobbato. Granata in vantaggio con Mauro, ma lˆIschia recupera grazie ad un rigore di Mattera. Ad inizio ripresa il Pomigliano ritorna avanti con Ausiello e consolida il vantaggio con Altero. L’ultima rete porta la firma di Marzullo. C’è anche da registrare la seconda vittoria interna di fila del Fasano rimediata contro il Matera passato in vantaggio con Acampora. La doppietta del santermano Antonio Di Matera regala alla squadra dell’ex Maiuri una vittoria macchiata da una decisione dell’arbitro che ha ignorato un fallo dell’autore del gol su De Santo. Convincente vittoria in trasferta della Sibilla nel derby con l’Angri. Per i flegrei vanno in gol Pastore, alla mezz’ora della prima frazione di gioco, e Coquin in piena zona Cesarini. Per il Bacoli c’è nuovamente aria d’alta classifica, ma Carannante e compagni parlano solo di salvezza senza play off da conquistare al più presto come era nei programmi della società a inizio campionato. Una doppietta di Tortora nei minuti finali regala tre punti importanti alla Turris nel derby con il Sant’Antonio Abate ed allontana i corallini dalla zona bassa della classifica. Per Nastri comincia un’altra settimana poco facile. Importante anche la vittoria del Grottaglie sulla Gelbisono e quella del Genzano sul Venagro. In sostanza in coda non ha mosso passo nessuna delle tre squadre in lizza per due retrocessioni dirette.
ANGRI
Un anticipo sfortunato e ora è crisi per la squadra di Erra BACOLI
Torna in corsa per un posto tra i play off grazie al blitz del Novi BRINDISI
Giocherà il 25 febbraio. BITONTO
Puntio di platino in rimonta dopo essere passato in svantaggio. FASANO
Stesso discorso del Bitonto e ora torna in zonma play off.
FRANCAVILLA F. Recupererà col Brindisi il 25 febbraio. FRANCAVILLA PZ.
Troppa presunzione dopo il gol di Nicolao ed è ko. GELBISON
Una sconfitta che non pregiudica l’aggancio ai play out. GROTTAGLIE
La vittoria è come oro visto che ha vinto pure il Bitonto
5
MATERA
Acampora illude, poi Cilumbriello butta via il pari. NOCERINA
7,5
Recupererà il 25 febbraio PIANURA
ng
Recupererà il 25 febbraio POMIGLIANO
7
Vittoria di qualità e quantità notevoli con l’Ischia
S.GENZANO
7
Sfida salvezza che regala speranze di salvezza anticipata.
S. ANTONIO
ng
La sconfitta addolcita dal flop delle altre due concorrenti.
TURRIS
5
Iniezione di fiducia verso i play off lontani ora solo un punto
US. ISCHIA
5
Quattro ceffoni dal Pomigliano pesano come un sasso.
VENAFRO
7
Solo la matematica gli lascia ancora speranze di salvezza.
Tre reti in sei minuti per l’Ischia, squadra finora tra le meno battute
5
Pomigliano in auge. Agostino Romano fa una disamina del match vinto con l’Ischia: «La vittoria è importantissima. La partita è stata sofferta anche perché l’Ischia, che già avevo visto in altre occasioni, era squadra tosta e difficile da battere. I miei ragazzi però hanno saputo affrontarla e sono riusciti a portare a casa i tre punti, molto importanti per la classifica e soprattutto per il morale, visto il periodo negativo che stavamo affrontando. Faccio i complimenti anche a capitan Ausiello; ha segnato un goal e si è mostrato ancora una volta punto di riferimento per i ragazzi che scendono in campo. Forse a volte gli chiediamo troppo, lo ammetto; in fondo anche lui è un uomo e può avere momenti di calo, come tutti”. A seguire c’è il mister dell’Ischia Impagliazzo che mostra tutto il suo disappunto per la sconfitta subita dai suoi ragazzi: ”E’ strano vedere una squadra come la nostra, che vanta la seconda miglior difesa in campionato, prendere tre goal in sei minuti. Ora non ci resta che rimboccarci le maniche e pensare alla prossima partita. Il Pomigliano è una buonissima squadra, allestita per raggiungere traguardi importanti, ed io prima della gara avevo detto ai ragazzi di stare concentrati ed attenti. Purtroppo è successo il contrario; comunque su questa sconfitta non pesa l’assenza di Alvino. La rosa è caratterizzata da 21 elementi, tutti validi e giovani. Ma la gioventù comporta anche questo; infatti la mancanza di esperienza non permette di reagire sempre bene ai momenti difficili. Quindi se a volte le cose non vanno bene è perché questo gruppo deve crescere ancora mentalmente. Adesso come obiettivo conta la salvezza; pensiamo prima a raggiungere questo traguardo”.
ng ng 7 7 5 7 5 4,5
TOP E FLOP DELLA VENTIDUESIMA GIORNATA
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Martedì 17 febbraio 2009
Sport
I numeri del girone H Turno condizionato dalle due partite rinviate per il Viareggio
Solo il Bitonto ha fatto un passo avanti GIORNATA interlocutoria. Solo quattordici formazioni sono scese in campo. In classifica non è cambiato nulla, tutte le squadre hanno mantenuto le posizioni acquisite prima della pausa. Solo il Bitonto ha fatto un passo in avanti, abbandonando la zona rossa della graduatoria a danno dell'Angri. Il Genzano ha reso meno amara la domenica delle lucane. Per la prima volta nessun pareggio, ma è un dato provvisorio. Questi, in estrema sintesi i fatti salienti della ventiduesima giornata, quinta di ritorno, del girone H della serie D che ha fatto registrare sette vittorie, su altrettante gare disputate. Una sola vittoria esterna. I gol sono stati 18, di cui 11 messi a segno dalle squadre che hanno giocato
in casa e soltanto 5 da quelle che hanno viaggiato, ma anche questo è un dato provvisorio. Complessivamente, nelle 196 partite sinora disputate (ne mancano due all'appello), sono state realizzate 484 reti, contro le 500 della scorsa stagione. Anche nella ventiduesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono sette (4 in trasferta), ma in campo scesero tutte e diciotto le formazioni. I gol furono 21. Bitonto e Genzano hanno vinto entrambe le sfide, rispettivamente, contro Francavilla in Sinni e Venafro e con i medesimi punteggi: 2 a 1 e 1 a 0. Le prime tre della classe hanno prolungato la sosta e pertanto in classifica hanno mantenuto invariate le posizioni e i distacchi acquisiti.
Soltanto il Pomigliano, strapazzando l'Ischia, ha approfittato dei rinvii per affiancare il Pianura al terzo posto. La Turris, con la vittoria sul Sant'Antonio Abate ha agganciato, in sesta posizione, il Matera che a Fasano (sesto risultato utile di fila, 2 vittorie e 4 pareggi) ha rimediato la terza sconfitta consecutiva in trasferta. In coda alla classifica, importante vittoria del Bitonto a spese del Francavilla in Sinni. Per i pugliesi sono stati tre punti d'oro che gli hanno consentito di scavalcare l'Angri, (sconfitto in casa dal Bacoli) e quindi di abbandonare la zona playout. Per l'Angri si è trattato del secondo stop interno consecutivo. I campani, tra l'altro, sono stati raggiunti dal Grotta-
glie che si è aggiudicato lo scontro salvezza con il Cilento. Per la penultima della classe, invece, si è trattato della quarta sconfitta esterna di seguito. Il recupero della quarta giornata di ritorno tra Francavilla Pz e Francavilla Br si è concluso con la vittoria dei lucani. Un successo che aggiunto a quello del Matera contro l'Angri e al pareggio del Genzano sul campo del Cilento, fanno sette punti. Una situazione identica, e cioè con tutte e tre le rappresentanti di Basilicata a punti, non accadeva dal 28 settembre 2008, guarda caso, dalla quarta giornata d'andata (Angri-Matera 0-2, Franvailla Br-Francavilla Pz 0-1 e Genzano-Cilento 2-2). Adolfo Sarra
Il portiere: «Però paghiamo il cento per cento degli errori che facciamo»
Matera, tanta la rabbia Cilumbriello: «Ho chiesto scusa anche ai tifosi» Rabbia difficile da sbollire in casa biancazzurra. Non certo una delle prestazioni esterne peggiori. Anzi. Almeno per un’ora è stato un buon Matera, ma il vantaggio è stato come una puntura anestetica. Perchè per venti minuti è stata solo sofferenza. Troppa, con tutto il rispetto per un avversario che ci ha messo impegno e voglia, ma che era senza dubbi più debole dal punto di vista tecnico. Lonardo in difficoltà su di un fondo di giogo gibboso e con di fronte un giocatore che l’ha messo in difficoltà più volte per naturali ragioni di caratteristiche. Di Matera è un brevilineo rapido e sgusciante e l’ex di turno ha pagato dazio assieme a Massimo Cilumbriello. Perchè l’errore dell’arbitro che ha sorvolato su di un fallo palese di Di Matera (ha chiesto anche scusa all’arbitro per paura dell’ammonizione, ma si è accorto del non fischio ed ha proseguito) su De Santo non può essere un ombrello sotto il quale ci possono stare tutte le cose da registrare nel Matera visto a Fasano. Lonardo ha avuto il tempo di fermare al limite dell’area Di Matera con le buone o le cattive, come accade nel calcio quando si è in affanno. Invece c’è stata l’azione del fasanese e il tiro non irresistibile che sembrava neutralizzato da Cilumbriello.«E’ stato un eccesso di sicurezza. La palla-afferma il portiere biancazzurro- mi è scivolata da sotto l’ascella. Ero convinto di averla presa. Mamma che rabbia. Ci tengo in maniera particolare per questa piazza calcistica e sento questo peso sulla testa enorme. Sfogarmi mi fa bene. Sono d’accordo sull’analogia di alcune scene tra Fasano e Bitonto, ma stavolta meritavamo il pareggio e sono convinto che se non avremmo segnato la gara sarebbe terminata zero a zero. Stranamente ci siamo disciolti come neve al sole e sono stati venti minuti di fuoco. Perchè ci sono state altre occasioni pù serie in cui il Fasano poteva segnare e sono riuscito a neutralizzarle. Chiaramente quando commette un errore il portiere è molto più grande la risonanza della cosa perchè alle sue spalle non c’è più nulla. Ho acceso un credito con i tifosi del Matera a cui sono andato a chiedere scusa a fine gara. Fanno sacrifici per sostenerci e seguirci e mi dispiace per avergli regalato un dispiace-
In alto a sinistra Porzio con le mani tra i capelli per il secondo gol subito, a fianco le facce deluse dei calciatori del Matera dopo il 2-1. A destra Roberto Magliocco in maglia biancazzurro al suo esordio ed a sinistra la stretta di mano polemica a fine gara tra il tecnico Antonio Foglia Manzillo e l’arbitro reo di aver falsato il risultato con una decisione cervellotica di ignorare un fallo su De Santo. In baso a sinistra la tifoseria biancazurra a Fasano ed a destra il tiro scagliato da Gennaro Acampora, il primo in serie D, che ha regalato al Matera il momentaneo vantaggio sul Fasano. (Le foto in pagina sono tratte dal sito www.fcmatera.it)
re. Ci sto male io per prima e non mi va giù questa cosa». Si riscalda Cilumbriello e ripassa il film della gara di Fasano, in particolare i momenti dopo il gol. «Abbiamo sofferto troppo. Potevamo capitolare anche in altre occasioni. Dobbiamo migliorare in queste cose, ma alla fine l’errore è mio e mi assumo le mie responsabilità». Saggio e da sottoscrivere il pensiero di Cilumbriello di prendere come esempio quanto è successo e gestire meglio il risultato. «Inoltre.aggiunge il portiere-tutte le gare fuori casa saranno su questa linea e dobbiamo mettere in conto il comportamento degli arbitri a noi ostile. Perchè dopo quello che è successo a Bitonto e Fasano è chiaro che bisogna alzare la voce. Il fallo su De Santo è troppo evidente per non fischiarlo e l’arbitro era vicino. Poi, ha dato tre minuti di recupero e ci sono state molte interruzioni, tra cui le esultanze di tre gol, e quattro cambi. Paghiamo il cento per cento degli errori che commettiamo. Questo è un dato di fatto e non possiamo abbassare la guardia». Cilumbriello guarda avanti. «Dobbiamo rifarci con il Pomigliano. In casa abbiamo una marcia in più e dobbiamo centrare questa importante vittoria contro una delle squadre con le quali potremmo ancora confrontarci in chiave play off. Perchè noi ci crediamo e lo dimostreremo già da domenica». Fare tesoro degli errori è una massima dei grandi portieri. Ogni gol incassato è da mettere nei database e usarlo come lezione. Come gli errori. Cilumbriello ha già dato modo di far vedere il proprio valore e un paio di episodi non possono offuscare grande voglia di vestire la maglia del Matera che gli ha in sostanza aperto le porte del progetto biancazzurro. Anche gli altri portieri in organico (Mirabelli, Gatti e Dalò a cui si è aggiunto da poco Cottet) si allenano con grande impegno ed è chiaro che in questo momento il posto del venosino potrebbe sembrare meno saldo di prima. C’è da aggiungere che la fiducia del tecnico nei confronti di Cilumbriello non può essere scalfita da due episodi. Sol Pomigliano la risposta. Anzi, le risposte ai tanti errori commessi non solo dal portiere. Renato Carpentieri
Sport 43 Zampata vincente di Compierchio al quinto sigillo personale in stagione Martedì 17 febbraio 2009
Genzano, ossigeno puro Tre punti vitali col Venafro per non essere risucchiati GENZANO DI LUCANIA - Dopo la bella e meritata vittoria ottenuta sul campo amico contro il Venafro, in casa Sporting si respira aria di ottimismo e compiacimento. Il gol di Compierchio, realizzato nei minuti finali del mach regala ai bianco rossi alto bradanici la possibilità di avvicinarsi ulteriormente alla zona salvezza, lontana ora solo due lunghezze. Il Bitonto scavalca l'Angri, ormai in caduta libera; il Grottaglie, tra le mura amiche, supera la Gelbison Cilento e lo Sporting Genzano resta incollato. La lotta per la permanenza in categoria è apertissima con almeno cinque squadre a giocarsi il posto salvezza. Lo Sporting visto domenica sul manto erboso del Comunale di Genzano ha tutte le carte in regola per raggiungere l'obiettivo salvezza. Compierchio ha ritrovato la via del gol e questo non può che essere un segnale positivo per la dirigenza lucana. La squadra ha messo in campo tutta la foga agonistica necessaria e ha ampiamente meritato la vittoria con i molisani, ormai con un un piede nella fossa. I ragazzi di Mister Pirone hanno dimostrato di voler lottare fino alla fine e ora la salvezza è li ad un passo. La prestazione dei ragazzi è stata davve-
Compierchio ed a destra la squadra di domenica
ro eccellente: Borrelli tra i pali è stato bravo a mantenere la concentrazione in quelle poche occasioni create dai molisani. Autiero, Fiscina e Trifone hanno regalato ai tifosi una prestazione di alto livello al contrario di Fiore che ha collezionato due cartellini gialli tanto inutili quanto inspiegabili. Il centrocampo d'acciaio Papagni-Bacio Terracino-Buonocore-Rega ha do-
minato sugli avversari non concedendo neanche uno spiraglio e creando ottime palle gol all'attacco bianco rosso. Impagliazzo ha finalmente ritrovato lo smalto dei giorni migliori mettendo in apprensione più di una volta la difesa ospite cogliendo il legno al 13' st e propiziando il gol calciando una punizione velenosa che Izzo non trattiene e che il neo entrato
Compierchio ribadisce in rete. Voto otto anche a Mister Pirone che ha preparato la gara in modo impeccabile caricando i suoi e regalando la seconda vittoria in questo girone di ritorno ai propri tifosi. La vittoria di domenica rende felice anche il Presidente Nei che, nel dopo gara, elogia i suoi ma non manca di lanciare qualche frecciatina alla terna arbitrale, ancora
Sconfitta dei sinnici a Bitonto scaturita da una palla inattiva nel finale
Francavilla, Nicolao illude Il vantaggio dell’under vanificato da due leggerezze FRANCAVILLA – Sotto una pioggia incessante, che è durata per tutti i novanta minuti, si è disputato l’incontro valido per la ventiduesima giornata, che ha visto Del Prete e compagni fare ritorno dalla trasferta pugliese senza punti in tasca. Una sconfitta che sa un pò di beffa per come è andata la gara, visto il vantaggio ottenuto alla mezz’ora con il terzino Nicolao (nella foto). Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il fantasista Giovanni Campo, ha appoggiato sul giovane difensore sinnico che lasciato tutto solo,all’altezza del vertice destro della porta, ha esploso un tiro potente e preciso che ha piegato le mani all’estremodifensore bitontino. Ma poi l’undici lucano, nonostante il vantaggio, non ha saputo approfittare della situazione favorevole. Infatti, i ragazzi di mister Ruisi sono stati bravi a non demoralizzarsi ed ha recuperare lo svantaggio e poi a ribaltarlo a loro favore. Prima su calcio di rigore realizzato all’ 78’ dall’ex Saveriano Infantino e poi con Persia che ha corretto di testa in rete, una palla calciata da calcio d’angolo. L’ultimo quarto d’ora di gara, non fa registrare grossi pericoli da entrambe le parti e così l’arbitro con il triplice fischio finale manda tutti sotto la doccia. Con la sconfitta rimediata, i sinnici rimangono a quota ventinove punti in classifica occupando la settima posizione. I pugliesi invece, restano ancora nelle zone “calde”, con venticinque punti, portandosi ad un sola lunghezza fuori dalla zona play out. Adesso, i sinnici del patron Franco Cupparo, dovranno preparare al meglio la gara in programma domenica prossima allo stadio “Nunzio Fittipaldi” contro l’Angri, che è reduce dalla sconfitta interna per due
reti a zero, contro il Bacoli Sibilla. In riva al Sinni, c’è da scommetterci che sarà una battaglia, un’altra gara tutta grinta e cuore, per Del Prete e compagni, che scenderanno in campo per un solo scopo, vincere. I campani, in classifica si trovano al quint’ultimo posto con ventiquattro punti, in compagnia del Grottaglie. Quindi, in settimana di tanto lavoro per il Francavilla, che dovrà assolutamente dimenticare al più presto la sconfitta e rimettersi subito in carreggiata per evitare altri incidenti di percorso. Claudio Sole
una volta colpevole di non essere all'altezza. Sull'altra sponda, invece, dopo l'ennesimo tonfo stagionale il Venafro sembra essere la prima squadra a dire l'addio a questa torneo. Deluso anche Mister Buccilli che nell'analizzare la gara non trova scuse o alibi accettando il verdetto del campo e complimentandosi con gli avversari. Rocco De Rosa
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Sport Grande prova della squadra di Fontana che gioca un ottimo calcio
Martedì 17 Febbraio 2009
L’Invicta rimane imbattuta I federiciani vanno in vantaggio con un gol di Votta IL TABELLINO AS MELFI INVICTA MATERA
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AS MELFI: Di Muro, Damiano, Montanarella, Finiguerra, Boccomino, Mammarelli, Pennacchio, Tummillo, Rescigno. Votta, Tomasulo. In panchina: Coppola, Bozza, D’Alfonso, Iorio, Maiorino, Rosa, Zoppi. Allenatore: Alberti. INVICTA MATERA: Cifarelli, Lomonaco, Pietracito, Smaldone, Ricciulli, Giordano, Maragno, Manieri, Leccese, Volpe, Debellis. In panchina: Digilio, Fiore, Grieco, Zaccaro. Allenatore: Fontana. MARCATORI: 2’ pt Votta, 30’ st Manieri.
RAPOLLA – I gol sono solo due, uno per parte, ma le azioni da rete sono molte di più a testimonianza che questa era ed è stata una grande sfida tra due squadre che sanno bene giocare
a calcio. Subito la cronaca. Al 9’ si registra la prima iniziativa che è degli ospiti, ma Giordano tira fuori da buona posizione. Al 10’ su fallo commesso su Manieri e lo stesso calciatore che batte la punizione dal limite, ma il portiere federiciano Di Muro blocca facilmente. Al 14’ prima azione dei locali; l’attaccante Votta prova a sorprendere il portiere Cifarelli che si salva mettendo in angolo. Al 18’ è ancora Manieri che dopo una bella azione corale da pochi passi calcia fuori. Al 22’ il primo gol e lo segna Votta che sblocca il risultato a favore del Melfi con un bel tiro a giro su cui il portiere ospite non può arrivare. La prima frazione della gara si conclude con l’Invicta Matera in avanti alla ricerca di un pareggio a cui gli ospiti vanno vicini con Maragno che ben smarcato in area manda alto. Nella seconda frazione di gioco gli ospiti avanzano il baricentro ed al 3’ ancora Manieri da posizione favorevole non trova la porta calciando sopra la traversa. I giallo-verdi tentano con azioni manovrate di
Piegato il Santamaria di Piero Pronesti
Sporting, continua il momento magico IL TABELLINO SPORTING GENZANO 4 SANTAMARIA 2 SPORTING GENZANO: Laginestra, Balsamo, Di Stasi, Muscillo, De Bonis, Padula, Arresta, Gruosso, Zotta, Mincarone, Raimondi. In panchina: Lepore, Montanari, Bavuso, Santomauro, Gioia. Allenatore: Terranova. SANTAMARIA: Forliano, Rinaldi, Pace, Fortunato, Fieno, Corrado, Somma, Luongo, Infantino, Zaccagnino, Santarsiere. In panchina: Bochicchio, Isoldi. Allenatore: Marchitiello. ARBITRO: Romanelli di Venosa. MARCATORI: 5’ pt e 38’ pt Fieno, 10’ pt Gruosso, 22’ pt e 30’ pt Arresta, 3’ st Raimondi. BANZI - Lo Sporting Genzano sale in classifica e questa volta battendo una delle squadre migliori di questo torneo; il Santamaria di Piero Pronesti. Al termine di una gara molto intensa l’hanno spuntata i padroni di casa che hanno impostato la gara sulla velocità dei suoi attaccanti bravi a concretizzare le ripartenze mentre gli ospiti dopo essere passati in vantaggio al 5’ con Fieno che ribatteva una cor-
Fieno (Santamaria)
Gruosso (Sporting Genzano)
ta respinta della difesa, cercando di chiudere subito la partita, si sono esposti al contropiede dei locali. Infatti, prima Gruosso si invola sulla sinistra e tutto solo trafigge l’incolpevole Forliano portando così a nove gol in questa stagione il suo bottino personale e due volte Arresta al 22’ e al 30’ stendono gli ospiti che reagiscono ed accorciano al 38’ ancora con Fieno che ribatte in rete una punizione dal limite di Zaccagnino. Nel secondo tempo il colpo del ko con Raimondi che mette in rete una corta respinta di Forliano. Gli ospiti non ci stanno ed attaccano a testa bassa ma in modo confusionario e senza creare seri pericoli a Laginestra che nel recupero para anche un rigore a Santarsiere. Mister Terranova si dice: “soddisfatto per il risultato meno della gara”. Tra i più bravi della gara da menzionare Laginestra e Gruosso per lo Sporting Genzano e Fieno e Infantino per il Santamaria.
Pace (Santamaria)
Lomonaco (Invicta Matera)
sorprendere la difesa avversaria e prima con Iorio e poi con Rescigno sfiorano la rete del doppio vantaggio. Al 23’ l’occasione più ghiotta per i locali: su calcio d’angolo Mattia Iorio colpisce il palo. L’Invicta Matera non ci sta a perdere e intorno alla mezz’ora su un lancio lungo la difesa melfitana si fa sorprendere e Manieri mette la palla alle spalle di Di Muro per un pareggio che appare meritato.
La compagine di mister Orazietti ritorna alla vittoria
IL TABELLINO DEPORTIVO M. ASSOPOTENZA
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DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Potenza, Scarciolla, Mazzoccoli, Vinzi, Dichio, Venezia, Tria, Montemurro, Cifarelli, Spano, Mastro, Marino. In panchina: Ventrelli, Petrozza, Andriuli, Pistoia. Allenatore: Martino. ASSOPOTENZA: Tammone, Vaccaro, Giosa, M. Martinelli, Oliveto, Nolè, Salinardi, Orazietti, D. Santarsiero, Laurino, A. Santarsiero. In panchina: Rinaldi, Mancuso, De Carlo, Lauria, Ciuffreda. Allenatore: Orazietti. ARBITRO: Ambrosecchia di Matera. MARCATORI: 29’ pt e 35’ pt Nolè, 25’ st Petrozza, 39’ st Salinardi. MONTESCAGLIOSO – Il successo torna ad arridere alla squadra di mister Oraziatti. Vittoria esterna dell’Assopotenza che riscatta la sconfitta di sette giorni fa e batte meritatamente un
Tris dell’Assopotenza Doppietta per Nolè e una rete di Salinardi
Nolè (Assopotenza)
Mancuso (Assopotenza)
Rinaldi (Assopotenza)
buon Deportivo, scesa in campo con la chiara voglia di rendere la vita difficile alla compagine potentina. La gara viene sempre controllata dagli ospiti che dopo aver sfiorato la rete in avvio chiudono virtualmente il match grazie all’uno-due del bravo Nolè. La ripresa, con gli ospiti che provano a rimontare, è sicuramente più movimentata anche se gli ospiti possono recriminare per
una rete annullata a Davide Santarsiero (prima convalidata dall’arbitro e poi annullata). Ad un quarto d’ora dalla fine i locali trovano la rete della speranza ma che però non serve; anzi sono gli ospiti allo scadere ad arrotondare il risultato con Salinardi. Questa comunque la cronaca delle reti. Vantaggio degli ospiti con Nolè che di testa insacca nell’angolo alto della porta difesa da Potenza dopo
una bella azione corale. Il raddoppio è ancora ad opera di Nolè che dal limite trova l’angolo basso e fa esultare di gioia la panchina potentina. Locali in rete solo al 25’ della ripresa con un bel tiro dal limite di Petrozza che s’infila alla destra di Tammone. Allo scadere c’è gloria anche per Salinardi che in contropiede realizza sugli sviluppi di un’azione personale.
Campionato Giovanissimi Regionali - Gara di recupero
Padre Minozzi, che bel poker POLICORO – Il derby tra il Padre Minozzi e l’As Scanzano ha avuto come protagonisti il pessimo terreno di gioco e la verve dei padroni di casa che grazie ad una gara pressoché perfetta sono riusciti a portare a casa una meritata vittoria. L’undici di Giovani Prete teneva particolarmente a questo derby e sin dalle prime battuta ha fatto capire agli avversari che l’intenzione era quella di portarsi a casa l’intera posta in palio. C’è da dire che nel corso del primo tempo il Padre Minozzi si è trovato di fronte uno Scanzano ben disposto che solo in un’occasione “è andato sotto” passando in svantaggio dopo poco
D’Oronzio (Padre Minozzi)
più di un quarto d’ora di gioco per effetto della rete del bomber Caldararo. Una rete che ha avuto ripercussioni nella ripresa dove l’undici di casa si è scatenato segnando altre tre reti grazie a Oliva, Piccinni e D’Oronzio per un quattro a zero che il dirigente del Padre Minozzi, Giuseppe Gammino, commenta così: “Su questo campo molto pesante non era facile giocare ma i ragazzi, sia i nostri che quelli dell’As Scanzano del presidente Franco Carlomagno, hanno dato vita ad un match corretto che noi abbiamo meritato di vincere battendo un avversario molto giovane e assai preparato”.
IL TABELLINO PADRE MINOZZI AS SCANZANO
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PADRE MINOZZI: Abatiello, Fiorenza, Oliva, Prete, Simonetti, Mele, Rina, Trupo, Caldararo, Filardi, Silvestri. In panchina: D’Oronzio, Morando, Piccinni, Greco, Sabato, Santoro. Allenatore: Prete. AS SCANZANO: Salvi, G. Lerose, Faillace, Cuccarese, Castellucci, Taranto, Balducci, M. Lerose, D’Aloia, Camardi, Ciaglia. In panchina: Petrelli, Florio, Castellano. Allenatore: Lerose. MARCATORI: 18’ pt Caldararo, 7’ st Oliva, 15’ st Piccinni, 28’ st D’Oronzio.
45 Sport Savio Acquasanta dà spazio e a tutti e ne vien fuori una gara piacevole Martedì 17 Febbraio 2009
Melfi, vittoria di prestigio Al “Gaetano Scirea” successo del team di mister Mottola IL TABELLINO INVICTA MATERA AS MELFI
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INVICTA MATERA: Campanaro, Nicoletti, Buono, Zullo, Digiglio, Nuzzolese, Auletta, Grittani, Angelino, Zaccaro, Ramando. In panchina: Tataranni, Grieco, Altezza, Rubino, Picerno, Perrone, Quarto. Allenatore: Acquasanta. AS MELFI: Caporale, Lamorte, Laurini, Castaldi, Grasso, Toglia, Del Prete, Laccertosa, Potito, Amoroso, Orabona. In panchina: Ciacciariello, Graziano, Caruso, Gresia, Nuzzo,Venezia. Allenatore: Mottola. MARCATORI: 20’ pt Grittani, 29’ pt Potito, 21’ st Del Prete. MATERA – Pur perdendo l’Invicta Matera resta in testa e questo perché la squadra di Savio Acquasanta rimedia la sconfitta dall’AS Melfi di Antonio Mottola.
Grittani (Invicta Matera)
Zullo (Invicta Matera)
E’ stata un’avvincente partita tra due squadre ben messe in campo che hanno divertito l'infreddolito pubblico presente al “Gaetano Scirea” di Matera. L'ha spuntata il Melfi grazie anche al giusto avvicendamento che mister Acquasanta ha concesso ai suoi ragazzi migliori, in vista del big-match di domenica prossima con il Real Peppino Campagna, ma anche grazie alla grande voglia dei ragazzi di Antonio MOttola di dimostrare tutto il loro valore contro la prima della classe. Per la cronaca sono i giovani ma-
terani che passano in vantaggio al 20' con Grittani, lesto a spingere in rete da due passi una punizione battuta da Zaccaro. Allo scadere del primo tempo i giallo-verdi ristabiliscono la parità con Potito che ribadisce in rete un'uscita a vuoto dell'estremo difensore locale su traversone di Laurini. Nel secondo tempo l’Invicta prova a vincere ma a segnare è solo la formazione ospite: corre il 21' quando su un calcio di punizione di Amoroso è bravo Del Prete, con un bel colpo di testa, a regalare al Melfi una bella vittoria.
Contro la Dedalo decisivo è Contini
Un calcio di rigore basta al Varisius IL TABELLINO VARISIUS DEDALO
1 0
VARISIUS: Maino, Di Marzio, Pace, Paterno, Lacetera, Contini, Di Cesare, Marcello Ignomeriello, Romano, Montemurro, Lamanna. In panchina: Di Lecce, Romano, Marco Ignomeriello, Lapacciana, Flumero, Leo, Pistinciuc. Allenatore: Trani. DEDALO: C. Sangregorio, Santarsiero, Galeati, Costini, Tammone, Scarano, Salvatore, Genovese, Sabia, Rosato, V. Sangregorio. In panchina: Santangelo, Verrastro, Bovio, Lorusso, Lapelosa. Allenatore: Porretti. ARBITRO: Papapietro di Matera. MARCATORE: 26’ st Contini (rig.). MATERA – Nonostante il vento e il freddo, e per ampi momenti anche la neve, il campo in erba sintetica regge bene alle basse temperature e l’incontro tra il Varisius e la Dedalo ha un regolare svolgimento. La prima frazione di gioco è tutta di marca nero-verde, tante le occasioni per sbloccare il punteggio, ma l’imprecisione e la mala sorte impediscono la rete. Al 5’ Contini su punizione dai venti metri, prova a sorprendere il portiere, ma Sangregorio si esalta e para il forte tiro. Al 6’ bella azione personale di Di Cesare che si decentra e dal limite tira una palla velenosa che sfiora il palo. Al 12’ Di Marzio di testa sfiora il palo su corner. Al 18’ la più grossa occasione, Romano Damiano con un tiro sporco da distanza ravvicinata,
supera il portiere, ma la palla fa una strana traiettoria colpisce il palo e si ferma sulla linea, e poi c’è il rinvio. La prima frazione si chiude sul risultato di parità con grande rammarico dei ragazzi del Varisius. Nella ripresa la gara è più equilibrata, forse a stanchezza si sente e i ragazzi di Matera non sono più tanto brillanti, il Dedalo prova a ribattere gli attacchi del Varisius. Al 16’ Lamanna di testa sbaglia una rete già fatta, cross di Di Marzio e sul secondo palo l’attaccante nero-verde appoggia la palla al portiere. Al 20’ finalmente una grande occasione per il Dedalo, Genovese da ottima posizione calcia alto una comoda palla. Al 25’ occasione ancora per Lamanna servito da Lapacciana da buona posizione tira in porta con forza ma il portiere manda in angolo. Sul corner successivo sempre Lamanna manda fuori di testa. Al 26’, finalmente si sblocca il punteggio, azione personale di Paterno salta un paio di avversari, entra in area e Costini lo atterra per un evidente rigore. Della trasformazione se ne incarica Contini, che con un forte tiro di piatto destro spiazza il portiere. Nei minuti finali il Varisius potrebbe raddoppiare sempre incursione di Di Marzio, palla sul secondo palo e Lapacciana tira addosso al portiere da buona posizione. Nell’ultima azione ingenuità tra Maino e Contini e punizione a due in area, ma la trasformazione è sbagliata e finisce così la gara. Vittoria tutto sommato meritata per il Varisius soprattutto per il primo tempo in cui le occasioni da rete sono state solo materane, il secondo un pò più equilibrato per il gioco espresso da entrambe le formazioni.
IL TABELLINO D. MONTESCAGLIOSO O REAL P. CAMPAGNA 1 DEP. MONTESCAGLIOSO: Brizio, LaForgia, Rossetti, Stasi, Ettorre, Eletto, Leccese, Comanda, Motola, Lupo. In panchina: Di Sabato, Palazzo, Pandrelli, Di Taranto, Martino. Allenatore: Suglia. REAL P. CAMPAGNA: De Donato, G. Musillo, Mich. Gallitelli, Russo, Zaza, Afferri, L. Musillo, Iannuzziello, Cos. Catapano, Moro, Mar. Gallitelli. In panchina: Danzi, Graziadei, Esposito. Allenatore: Di Biase. ARBITRO: Faccia di Matera. MARCATORE: 25’ st Mar. Gallitelli. MONTESCAGLIOSO - La necessaria rimonta per mantenersi in zona d’alta classifica, dopo la battuta d’arresto ad opera del forte Asso Potenza, ha portato il Real Peppino Campagna ad una ardua trasferta in quanto tra squalificati, infortunati e ammalati dell’ultima ora la formazione scesa in campo con ragazzi alla prima esperienza poteva creare qualche problema. Di fron-
L’undici di De Biase ritorna sul secondo gradino del podio
Mario Gallitelli trascina il Real contro il Deportivo te, del resto, c’era una squadra che forte di risultati positivi era scesa in campo decisa a continuare la scia positiva. L’inizio della gara vede gli ospiti più accorti e precisi nel disegnare azioni da gol. Al 10’ Gallitelli serve con precisione Luca Musillo che dal limite calcia sicuro ma il pallone sorvola di poco la traversa. Il Deportivo Montescaglioso riparte con Leccese che sulla fascia destra trova il difensore ospite Michele Gallitelli pronto a fermarlo. Il possesso del pallone nell’arco del primo tempo rimane nelle mani del Real Peppino Campagna che con un buon centrocampo guidato da Moro e coadiuvato da Catapano, Afferri e Iannuzziello forma un vero muro di fronte alle sfuriate dei locali. In avanti, poi, ci sono Musillo e Mario Gallitelli, che ogni qualvolta si impossessa del pallone costituisce un pericolo per gli avversari, a rendere le cose più difficili
Russo (Real P. Campagna)
ai locali. Ciò nonostante, la prima frazione di gioco finisce a reti bianche. La ripresa vede i ragazzi di mister Di Biase sempre più decisi nel voler conquistare la posta in palio. Al 12’ Mario Gallitelli su azione personale scaglia un potente sinistro ma la sfera colpisce il palo. Il gioco è bello e combattuto da ambo le parti; al 15’ l’incursione di Lupo in area bernaldese mette in pericolo la porta difesa da De Donato ma Zaza in-
Gli ospiti in 8 giocano solo 30’ in cui il bomber ionico segna 3 gol
Il Doria lascia campo a Caldararo POLICORO – Presentandosi con soli otto giovani calciatori, il Doria fa capire di non avere le possibilità per rovesciare il pronostico che in casa del Padre Minozzi vuole sconfitta la formazione di mister Sabia che nei trenta minuti che si giocano subisce tre gol. E’ Antonio Caldararo a mettere tutti e tre i sigilli, supportato da una squadra che sa di non poter concedere nulla all’avversario di turno. Il Padre Minozzi recita il suo ruolo e quando si va negli spogliatoi il punteggio è già una garanzia. La ripresa, invece, non c’è perché nel frattempo, que-
Prete (Padre Minozzi)
ste sono le voci ufficiose ed ufficiali, un paio di giovani calciatori ospiti accusano
dolori che non permettono loro di disputare i restanti trenta minuti. L’arbitro, preso atto dell’impossibilità di poter continuare da parte della compagine ospite, decreta la fine di un match che Giuseppe Gammino, dirigente della società policorese, commenta con queste parole: “I ragazzi del Doria hanno fatto quello che hanno potuto ma è chiaro che scendere in campo con un’inferiorità numerica così marcata non gli potuto permettere di giocare alla pari un incontro in cui, visto le condizioni meteorologiche, sono stati tutti bravi”.
terviene prontamente. Al 20’ punizione di Catapano e Afferri è pronto a tirare in porta ma Brizio non si lascia sorprendere. Al 22’ pericoloso contropiede del Deportivo su corta respinta di Zaza ma Lupo, solo davanti a De Donato, si fa parare il tiro. Al 25’ il Real passa in vantaggio con un capolavoro di Mario Gallitelli che direttamente su calcio d’angolo manda la sfera alle spalle del pur bravo numero 1 locale. Con questo gol finiscono i sogni di gloria dei ragazzi di mister Suglia che molto probabilmente pregustavano un pareggio che ne avrebbe premiato l’impegno. Alla fine ben contento si mostra il tecnico Salvatore Di Biase che commenta: “Temevo questa gara proprio per le tante assenze. La vittoria ci serve soprattutto per il morale e spero per domenica prossima in cui affronteremo la capolista Invicta Matera di avere a disposizione tutti gli effettivi”.
IL TABELLINO PADRE MINOZZI DORIA
3 0
PADRE MINOZZI: Abatiello, Fiorenza, Oliva, Prete, Simonetti, Mele, D’Oronzio, Trupo, Caldararo, Filardi. Silvestri. Rina, Piccinni, Garofalo, Pontrandolfi, Morando, Greco. Allenatore. Prete. DORIA: G. Lucia, Romaniello, Coviello, Martinelli, C. Coviello, L. Coviello, Lorusso, Mecca. Allenatore: Sabia. MARCATORI: 10’ pt, 16’ pt e 25’ pt Caldararo.
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Sport
Martedì 17 Febbraio 2009
Il fantasista della Nocerina segna dopo dieci minuti e decide l’incontro
Il Genzano non ha Fantasia Dalla squadra di Conversano solo segnali positivi IL TABELLINO SPORTING GENZANO 0 NOCERINA 1 SPORTING GENZANO: Veneziano, Ciranna, M. Cilla, Santangelo, Simini, Garagano A., Lardiello, Nicolò, Gilio, Ricchiuti, Russo. In panchina: Donatiello, R. Cilla, Di Benedetto, Loquercio, Gargano G, Iasi. Allenatore: Conversano. NOCERINA: Lamberti, Bassi, Avellino, Buonfiglio, Benigno, Franco, D’Inverno, Fantasia, Majolo, Capasso, Gregorio. In panchina: Aprea, Vittore, Geniale, Salzano, Trapanese, Alfano, Scarlata. Allenatore: Saulle. MARCATORE: 11’ pt Fantasia. BANZI – Vittoria di misura per la capolista Nocerina che ha trovato di fronte uno Sporting Genzano coriaceo e per la prima volta in questo campionato al completo, potendo contare
su vari juniores aggregati alla prima squadra. I padroni di casa avrebbero meritato quantomeno il pari per quello che si è visto in campo ma non è bastata solo la grinta per portare in parità la partita mentre gli ospiti sono stati bravi ad amministrare il gol di vantaggio. Poche sono state le occasioni pericolose per entrambi i portieri, anche il gol all’11’ è avvenuto con un tiro senza pretese dai 25 metri di Fantasia la cui traiettoria sembrava destinata ad uscire ma la palla si è incredibilmente abbassata sorprendendo anche l’esperto Veneziano. Al 40’ ancora un’azione di Fantasia che in area si libera anche del portiere ma tira al lato, la risposta del Genzano al 45’ con Gilio che su punizione dal limite dell’area sfiora il palo alla sinistra di Lamberti. Anche il secondo tempo è avaro di emozioni, al 6’ Buonfiglio tira da fuori area e Veneziano devia in angolo. Al 12’ sempre Gilio in rovesciata manda di poco sulla traversa. Solo a fine partita due clamorose occasioni: al 44’ Buonfiglio batte una puni-
Il Bitonto non regge il passo dei Danza-boys
JUNIORES nazionale girone M RISULTATI 18ª giornata FRANCAVILLA- ANGRI
4-1
GELBISON - GROTTAGLIE 1 - 1 MATERA- BITONTO
2-0
BRINDISI - FRANCAVILLA
0-1
S.GENZANO - NOCERINA
0-1
Terranova (Sporting Genzano)
FASANO - NEAPOLIS
3-1
zione dal limite dell’area che scheggia il palo alla destra di Veneziano e sulla ripartenza Lardiello effettua un tiro che attraversa tutta l’area piccola ma Gargano per poco non tocca in rete. A fine partita mister Conversano è comunque contento della prova dei suoi ragazzi dicendoci che se avesse avuto a disposizione questo gruppo dall’inizio della stagione avrebbe potuto togliersi qualche soddisfazione in più. Tra i più bravi da menzionare Fantasia per la Nocerina e Gilio e Santangelo per lo Sporting Genzano.
S. ANTONIO A.- TURRIS
5-1
LA CLASSIFICA NOCERINA NEAPOLIS MUGNANO S. ANTONIO ABATE ARS ET LABOR GROTTAGLIE MATERA FRANCAVILLA FRANCAVILLA CALCIO BRINDISI CALCIO FASANO ANGRI BITONTO TURRIS GELBISON CILENTOVALLO SPORTING GENZANO* *un punto di penalizzazione
PROSSIMO TURNO: NEAPOLIS MUGNANO - BRINDISI, TURRIS - CALCIO FASANO, GROTTAGLIE - FRANCAVILLA, NOCERINA - GELBISON CILENTOVALLO, ANGRI - MATERA, BITONTO - S. ANTONIO ABATE, FRANCAVILLA CALCIO - SPORTING GENZANO
Tra i protagonisti c’è Nicodemo, autore di una bella doppietta
Martemucci-Vitelli Il Francavilla cala il poker L’Fc Matera vola alto con un gran secondo tempo IL TABELLINO FC MATERA US BITONTO
2 0
FC MATERA: Calò, Calciano, Giglio, Cerabona, Giasi, Perrone, Cappiello, Valicenti, Bolettieri, Martemucci, Cristofaro. A disposizione: Giampetruzzi, Montemurro, Vitelli, Frangione, Ripoli, D’Aria. Allenatore: Danza. US BITONTO: Lima, Saracino, De Marinis, Tedone, Carbonara, Lopez, Uva, Terlizzi, Fiorentino, Schiavino, Misceo. A disposizione: Dattomo, Sciangalepore, Memoli, Cioce, Bonasia, Carrassi, Bottalico. Allenatore: Liddi. MARCATORI: 5’ pt Martemucci, 45’ st Vitelli. MATERA - La sosta sembra aver giovato ai ragazzi materani che hanno mostrato una notevole compattezza nei vari reparti e sopratutto sembra che abbiano assimilato le idee del nuovo allenatore. L’FC Matera scende in campo con un 4-4-2, lo stesso utilizzato due settimane fa a Nocera, ma con alcuni cambi importanti: tra i pali Calò, che sostituisce l’infortunato Rondinone, linea difensiva composta dai centrali Perrone e Giasi e dai terzini Calciano e Giglio, in mezzo al campo Cerabona e Valicenti con Cappiello e Martemucci, linea offensiva con Cristofaro e Bollettieri. La partita inizia con i padroni di casa in avanti tanto che dopo soli cinque minuti Cristofaro dal fondo mette in mezzo un pallone che il rientrante Martemucci non può far altro che mettere in rete da due passi. Il vantaggio rende più facile il lavoro dei ragazzi materani e al 12’ c’è una nuova azione: bella combinazione tra Cappiello e Calciano che mettono in movimento Cristofaro, il giovane attaccante materano lascia partire un cross che trova pronto alla conclusione acrobatica Bollettie-
ri che sfiora il gol. Gli ospiti arrivano al tiro solo al 28’ con il numero 10 Schiavino senza però trovare lo specchio della porta. Il primo tempo si chiude senza nessun’altra occasione da entrambe le parti. Al rientro in campo le formazioni presentano alcuni cambi: per il Matera c’è Frangione al posto di Cappiello e per il Bitonto Carrassi sostituisce Misceo. La ripresa comincia con la squadra ospite che va vicina al pareggio al 7’ con Fiorentino dopo una bella azione corale. Un minuto dopo capovolgimento di fronte; Frangione va al cross dal fondo e pesca in area il neo entrato Montemurro che di testa sfiora la traversa della porta difesa da Lima. Al 10’ bella azione dei materani con Cerabona, Martemucci e Cristofaro che da solo davanti alla porta mette a sedere il portiere e tira a rete trovando pronto però alla deviazione sulla linea il numero 3 De Marinis. Al 20’ è Giglio che arrivato al limite dell’area, lascia partire un tiro a incrociare che sfiora di poco il palo. Al 29’ Cerabona recupera palla a metà campo e apre sulla destra per Calciano che si invola verso il fondo e lascia partire un cross preciso raccolto da Montemurro la cui conclusione non impensierisce l’estremo difensore pugliese.Al 32’ bella azione in velocità di Vitelli, entrato al posto di Martemucci, che al momento della conclusione a rete viene anticipato dal portiere bitontino Lima. La freschezza del nuovo entrato dà nuova linfa ai materani che al 40’ trovano il gol della sicurezza proprio con Vitelli che trafigge il portiere con un preciso diagonale. Gli ospiti sfiorano il gol della bandiera proprio allo scadere del tempo con un tiro dalla lunga distanza di Cioce che finisce la sua corsa sulla traversa. La partita si chiude dopo due minuti di recupero tra la felicità dei materani autori di una buona la prestazione e la soddisfazione è maggiore per il centrocampista Cerabona che riceve la convocazione da parte di mister Foglia Manzillo in prima squadra.
SENISE – A causa dell’indisponibilità del “Fittipaldi” di Francavilla, questa diciottesima giornata del campionato nazionale juniores si è giocata al “Comunale” di Senise dove la compagine di Vincenzo De Benedictis ha ottenuto una bella vittoria contro l’Angri di mister Rega. La cronaca. Dopo cinque minuti di gioco i locali sfiorano il vantaggio con Di Sanza che non riesce a concludere bene una bella azione imposta da Bellusci, De Marco e Nicodemo. I campani rispondono bene agli attacchi dei locali e con alcuni di
contropiede sfiorano il vantaggio con De Luca e Battaglia. Quando mancano quattro minuti alla fine del primo tempo il risultato cambia: a segnare l’uno a zero sono gli ospiti con Noto che trafigge Bruno su calcio di punizione. L’intervallo serve a mister De Benedictis per “svegliare” i propri calciatori che nella ripresa giocano tutt’altra gara. Al 10’ ecco il pareggio realizzato da Nicodemo che, poi, al 22’, concede il bis dando così il vantaggio all’undici di casa. I ragazzi di mister Rega sembrano accusare il colpo anche se
al 25’ Del Sorbo sfiora il pareggio calciando alto sopra la traversa della porta difesa da Bruno. Gli ospiti nel tentativo di pareggiare lasciano ampi spazi al contropiede dei padroni di casa che al 28’ segnano la loro terza rete con Taccogna. A due minuti dalla fine tocca a De Marco mettere fine alle speranze dei campani segnando la quarta rete di un Francavilla a cui va dato merito nella seconda frazione di gioco di aver saputo cambiare pelle e passo regalando l’ennesima gioia al dirigente Giovanni Ferrara.
IL TABELLINO FC FRANCAVILLA ANGRI
4 1
FC FRANCAVILLA: Russo, D’Agostino, Salamone, De Marco, Simeone, Petruccelli, Chiorazzo, A. Bellusci, Di Sanza, Nicodemo, Valentin. In panchina: D. Gesualdi, M. Gesualdi, Iorio, Terrazzano, Vitale, Guaragnone, Taccogna. Allenatore: De Benedictis. ANGRI: Ruocco, Amarante, Bisogni, Giardiello, D’Auria, Del Sorbo, Cirillo, Battaglia, De Luca, Cimmino, Noto. Allenatore: Rega. MARCATORI: 41’ pt Noto, 12’ st e 22’ st Nicodemo, 28’ st Taccogna, 43’ st De Marco.
Campionato Allievi Provinciale - I locali vanno ko all’80°
IL TABELLINO FOGGIANO MELFI VITALBA
50 38 38 32 28 28 28 22 22 20 17 16 7 5
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FOGGIANO MELFI: Brescia, Lovecchio, S. Prota, A. Prota, Ricciardi, Di Cesare, Mossucca, Mairro, Albanese, Finelli, R. Calabrese. In panchina: Dorini, Cappiello, Delligatti. Allenatore: Ricciuti. VITALBA: D. Pace, S. Santarserio, Sabato, Colucci, Ferrarini, Martinelli, A. Santoro, G. Pace, Pannullo, Telesca, Zaccagnino. In panchna: G. Santoro, D. Santarsiero, A. Santarsiero. Allenatore: Colucci. MARCATORI: 5’ pt Pannullo, 10’ st Calabrese, 15’ st Zaccagnino, 30’ st Albanese, 40’ st Ricciardi (aut.).
FOGGIANO MELFI – Una sfortunata autorete negli ultimi minuti condanna il Foggiano Melfi alla sconfitta contro il Vitalba. Proprio gli ospiti si rendono per primi pericolosi passando in vantaggio al 5’
Il Foggiano cede al Vitalba con Pannullo. Un gol, quello ospite che resterà l’unico della prima frazione di gioco che scivola via tra un’alternarsi di emozioni. I gol che mancano nel primo tempo ci sono tutti nella ripresa che è molto combattuta. E’ il Foggiano Melfi a portarsi in avanti con Mossucca che, ricevuta palla da Finelli, lascia partire un bel tiro che si va a stampare contro il palo. I locali premono con Calabrese, Finelli e Albanese che sprecano l’opportunità di acciuffare il pareggio. Mister Ricciuti cambia qualcosa e al 10’ i gialloverdi pareggiano con Calabrese che lascia partire un bel sinistro su cui nula può il portiere ospite. Il Vitalba reagisce immediatamente e Zaccagnino riporta il sorriso sul viso degli ospiti che ritornano in vantaggio quando il cronometro segna il 15’. Alla mezz’ora risultato di nuovo mutato; questa volta sono i ragazzi di mister Ricciuti ad esultare grazie ad Albanese che dal limite dell’area
Cappiello (Foggiano Melfi)
Ricciardi (Foggiano Melfi)
non lascia scampo al portiere ospite. Mister Ricciuti e i suoi ragazzi all’ultimo minuto di gioco subiscono la doccia fredda perché su un tiro di Telesca un difensore gialloverde devia involotariamente il pallone che finisce nella porta locale dando così la vittoria ad un Vitalba a cui va riconosciuto il merito di averci creduto fino alla fine. A fine gara il tecnico dei Foggiano Mel-
fi Ricciuti, elogia entambe le squadre “per la bella partita disputata”, poi lancia una frecciatina all'amministrazione comunale che, secondo il tecnico federiciano, “dovrebbe intervenire al più presto possibile sul campo di Foggiano evitando seri problemi a questi ragazzi che giocano tutti i giorni, dove si vedono impegnate tante categorie giovanili”.
Sport
Martedì 17 febbraio 2009
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Il tecnico Gresta tiene a rapporto Ferrara (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
A Dilettanti Primo successo dell’era Gresta che può valere una stagione
Levoni, un dolce dopoderby Palombita: «Abbiamo giocato da squadra» IL RITORNO della Levoni Potenza. Il successo nel derby con la Bawer Matera ripaga il lavoro svolto dal coach Luigi Gresta, dalla società e dalla squadra. La vittoria conseguita al Pala Pergola da fiducia e morale alla truppa potentina che ha giocato finalmente un confronto di ottimo livello tecnico. E' venuta fuori la squadra che nei momenti delicati ha saputo accollarsi il peso del gioco, del carattere e del cinismo. All'inizio ci ha pensato Palombita a far vedere i sorci verdi ai materani, poi, quando il Pistolero è andato in panca a causa dei falli, ci hanno pensato Rato e Ruggeri a dare continuità al gioco della Levoni, insieme ad un gruppo che finalmente ha avuto da Maurizio Ferrara quel contributo che serve a far crescere gli uomini di Luigi Gresta. Anche Grasso e Chiarastella hanno dato l'apporto necessario per raggiungere l'importante affermazione al cospetto dei cugini materani, apparsi incostanti e con vistose lacune di carattere tattico. La Levoni ha saputo sfruttare tali situazioni esibendo una gara grintosa, veloce e in sintonia con i diktat di Luigi Gresta in settimana. La squadra potentina ha meritato il successo, facendo leva sulle indubbie qualità tecniche e la forza di una compagine ritornata nella gara dell'anno forte e capace di chiudere il match a proprio favore. L'affermazione nel derby, oltre al lato campanilistico ha tante indicazioni per il prosieguo della stagione. Ora i potentini, a quota sedici guardano con rinnovato entusiasmo al prosieguo di un campionato ancora impervio e irto di difficoltà. La Levoni Potenza almeno in attacco ha confermato i recenti progressi derivanti dalla “cura Gresta”. L'allenatore pesarese ha dato l'impronta al gioco offensivo, finalmente fluido e capace di esprimere tutte le potenzialità del caso. In casa Levoni Potenza è Giancarlo Palombita, vero e proprio furetto della gara a parlare del successo maturato nel derby. Il Pistolero ha dichiarato: “Finalmente è arrivato un momento positivo, in questa
La felicità di capitan Rato e accanto i tifosi della Levoni
stagione non siamo stati capaci spesso di chiudere le gare a nostro favore perdendole negli ultimi due minuti. Contro la Bawer abbiamo dimostrato di essere maturati tantissimo. Possiamo guardare alla prossima gara di Sant'Antimo con fiducia”. Parla della sua prestazione
condita da venticinque punti in altrettanti minuti giocati: “Peccato, perché mi sentivo bene, ora ho grande fiducia da parte dell'allenatore e intendo ripagarla. Coach Gresta ci ha messo nelle condizioni di giocare bene e cambiare le nostre alchimie tattiche. Ora ci attendono quat-
tro gare delicate che possono cambiare la stagione. Sant'Antimo, Molfetta, Palestrina e Firenze diventano crocevia importanti per noi”. Palombita parla della Levoni: “Abbiamo giocato di squadra. Tutti abbiamo messo il nostro timbro sul match. Affrontavamo una squadra che
non aveva nulla da perdere, la Bawer ci ha messo paura nel terzo quarto passando in vantaggio. Siamo stati bravi a non perdere la testa come in altre circostanze. La squadra ha fatto scelte opportune”. Ultima analisi del Pistolero è per i singoli: “Nella prima frazione la squadra ha
Da sinistra Palombita un time out del Potenza e Grasso
potuto sfruttare i miei canestri, poi sono stati Antonino Rato nella fase centrale e Massimo Ruggeri nel finale a darci la possibilità di vincere la partita. La squadra ha giocato con grande cuore e determinazione”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
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Sport A Dilettanti Il vicepresidente Moliterni sconsolato: «La società ora cosa può fare più?»
Martedì 17 febbraio 2009
«Bawer, la strada è segnata» Prevale lo scoramento dopo il ko di Potenza E' LA DELUSIONE e la preoccupazione a prendere il sopravvento tra i tifosi e i dirigenti della Bawer il giorno dopo la sconfitta nel derby con la Levoni. Una partita che poteva costituire la svolta del campionato e che invece ha riproposto i mali storici che stanno purtroppo caratterizzando questa stagione e che mettono il Matera in una situazione sempre più difficile e con una classifica che si fa di giorno in giorno più pesante. Il derby poi porta con sé anche tutti quei risvolti particolari di una partita che rimane nelle gambe e nella mente di chi la gioca. Una sfida nella quale l'ultimo ad arrendersi è stato capitan Longobardi ma dagli altri ci si poteva aspettare forse qualcosa di diverso. I motivi del momento difficile della Bawer, i sentimenti di amarezza e di scoramento che pervadono tifosi e ambiente materano li abbiamo analizzati con Franco Moliterni storico vicepresidente della società ed uno dei tifosi più caldi ed appassionati. Moliterni precisa subito: “purtroppo non sono stato a Potenza per cui non ho molto da dire sulla partita ma a questo punto il penultimo posto mi sembra definito, per fortuna è difficile che il Firenze riesca a superarci.
Il tecnico Claudio Corà e accanto il vice presidente Franco Moliterni
La strada in questo momento mi sembra segnata, giochiamo con un giocatore in meno come Maggioni che non riesce a far punti. Abbiamo uomini che non produ-
cono e sono stati commessi errori fondamentali. Io devo dire”, ricorda Moliterni, “mi sono opposto con tutte le mie forze a delle scelte in sede di campa-
gna acquisti che ho sempre ritenuto da retrocessione o comunque da play out. Ora non c'è più molto da fare”. Già a questo punto le armi che la
LE FOTO RICORDO DEL DERBY DEL PALAPERGOLA
società aveva sono state tutte messe in pratica e le vie d'uscita non si vedono: “oramai credo non si possa più fare molto, quello che si poteva è stato fatto. Si è deciso di cambiare l'allenatore, si è preso un rinforzo anche se non nei tempi dovuti e quello è stato un altro errore. Purtroppo la situazione è questa ed è un peccato anche perché la città non se lo merita, non merita la categoria inferiore”. Moliterni chiarisce che non è un problema di assunzione di responsabilità ma di scelte: “il presidente si è preso tutte le responsabilità ma non è questa la questione, è che purtroppo bisogna riuscire ad essere più concreti e cinici e non farsi trasportare dai sentimenti nelle decisioni. Per il futuro credo che questo vada tenuto presente”. Per ora la Bawer dovrà però cercare di concludere questo campionato avendo davanti ancora sette giornate ed un obiettivo salvezza che diventa sempre più difficile ogni partita che passa ma che va difeso fino all'ultima giornata ed in ogni modo. Per far mutare l'umore ai tifosi ed all'ambiente, per continuare a credere nell'obiettivo salvezza anche se oggi è sempre più lontano. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Sport 49 B Dilettanti Difficile da ottenere la vittoria contro questo Bari, ma vale il terzo posto Martedì 17 febbraio 2009
«Imposta la forza del gruppo» Carpineti loda la “Terme di Abano” Bernalda BERNALDA - A partita chiusa e a vittoria conseguita lo si può dire: questo Bari non aveva fatto dormire sonni tranquilli a tutto l'ambiente rossoblu, sia per la consistenza del suo roster sia perché il team di Labate aveva realizzato ultimamente una discreta striscia di risultati positivi anche contro avversarie di buon calibro. Ed anche al PalaCampagna, pur priva di Conti e Cancellieri, la formazione bianco-rossa ha destato una buona impressione, per cui aver vinto non con facilità ma certamente con sicurezza e con personalità è titolo di merito per i rossoblu pur privi di un buon cambio come Albana, e dimostrazione di forza come i lucani sanno fare nei momenti che contano. La spiegazione del successo della Cestistica sta tutta nei numeri: Russo e compagni, pur essendo meno precisi dei pugliesi nel tiro da 2 (47% contro il 51% di De Bellis e soci), hanno primeggiato in quello da 3 (36% contro il 18%), nei tiri liberi, nei rimbalzi (39 a 31), e nel dato più eclatante, quello degli assist (17 per gli ionici, appena 7 per gli adriatici). Nettamente diverso anche il rendimento individuale che vede in evidenza tra gli ospiti il solo regista De Bellis (20 punti e 20 di valutazione), mentre i locali vedono sul piedistallo Russo (28 punti e 24 di valutazione), Faggiano (18 punti e un maestoso 32 di valutazione) e Filloy (13 punti e un buon 18 di valutazione), per una valutazione complessiva (89 per la Terme di Abano,
Carlo Azan della Cestistica “Terme di Abano” Bernalda
59 per i cussini) che la dice lunga sulla diversità di prestazione. Quindi hanno ragione i giocatori bernaldesi quando sottolineano, come fa Azan, la solidità del gruppo: “Una partita strana con noi un pochino stanchi; Bari ha tentato di approfittarne ma siamo stati molto bravi a rintuzzare i loro tentativi. Ci sono stati favorevoli alcuni risultati come quello di Agrigento che ha vinto a Sarno, cosa che a noi va benissimo anche se conferma ancora una volta la forza della squadra siciliana cui faremo visita domenica prossima; ma noi siamo forti come insieme e proprio per questo non abbiamo paura di nessuno, per cui possiamo giocarcela con tutti”. Concetto ribadito da Carpineti: “Abbiamo imposto la legge del gruppo riuscendo subito a vendicare Pozzuoli, una brutta parentesi che è rimasta lì, perché una serata storta ci può stare
ogni tanto, mica possono andare tutte bene!”. A nostro modesto parere le qualità che in questa sfida hanno maggiormente colpito sul piano caratteriale sono state la naturalezza e la (apparente) facilità con cui la formazione cara al presidente Gallotta ha allungato ogni volta che gli avversari osavano avvicinarsi per tentare una qualche rimonta: un comportamento che i ragazzi dell'allenatore laziale farebbero bene a mantenere anche nelle due prossime, consecutive e difficili trasferte siciliane, perché è sempre meglio stare davanti e rintuzzare gli attacchi avversari piuttosto che dover inseguire con fatica. Il che presuppone un approccio alla gara che sia aggressivo fin dai primi secondi, e i rossoblu, quando hanno il piglio giusto, questo lo sanno fare benissimo. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
D Adesso il vantaggio sulle inseguitrici è di quattro punti
La Lepore prende il largo NEL QUARTO turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket le gare hanno confermato i pronostici della vigilia. Quattro gli incontri disputati, visto il rinvio a data da destinarsi della gara in programma al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite tra la Virtus Co.Re.Ma. Matera e la New Olimpia Pallacanestro Melfi. L'incontro non si è giocato a causa della neve che ha impedito ai federiciani di giungere nella città dei Sassi. Per il resto da segnalare la vittoria interna al Pala Montagnola di Salandra del Basket Zagaria Salandra a spese della Levoni Potenza con il punteggio di 93 a 83. Per i padroni di casa è il solito immarcabile Lauria a fare la differenza con trentanove punti che fanno di fatto ammattire i lupacchiotti di coach Donato Fiore tenuti a galla dai trenta punti di Palazzo. Bene in entrambe le squadre Tosti con diciannove e Flavio Fiore con quattordici. Successo interno, peraltro netto del Ciumnera Basket Potenza alla Palestra Vito Lepore del capoluogo. Vittima della compagine allenata da Michele Montemurro la Cestistica Terme di Abano Bernalda che ha incassato il ko con il punteggio di 83 a 49. Tra i potentini è il solito Fanelli a recitare il ruolo di protagonista, segnando diciotto punti che mettono in ginocchio la resistenza del quintetto di Pino Busco che ha avuto in Rondinone l'asso nella manica basti pensare ai dodici punti segnati.
Convincente affermazione interna sempre alla Palestra Vito Lepore della Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza a spese della Lucana Salumi Picerno con il punteggio di 93 a 58. Salvatore Della Monica coach della Lepore ringrazia Alessandro Galella, autore di ventotto punti, seguito da De Angelis che insacca ventisei punti. Tra i picernesi è Tirone a mantenere alto il gonfalone degli amaranto con venti punti. Successo al rush finale del Cus La Cartotecnica Potenza, sempre alla Lepore a spese della Pielle Datacontact Clima-
center Matera. Gli universitari diretti in panchina da Antonio Luongo si sono imposti per 68 a 67 al termine di un gara combattuta e incerta. Ancora una volta tra i potentini è Nico Sabina a fare la differenza con diciannove punti, seguito a ruota da Vittorio Cerverizzo che si ferma a diciotto. Nella Pielle Climacenter Datacontact Matera di coach Luciano Cotrufo i diciannove punti di Gaudiano non bastano ad evitare la capitolazione. Ha riposato l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture. f.menonna@luedi.it
Il Salandra arresta la Levoni
Pielle ko nel finale in casa del Cus
SALANDRA 93 LEVONI 83 BASKET ZAGARIA SALANDRA: Villano, Forcillo c, Angelastro 5, Forcillo G 11, Di Leo 6, Tosti 19, De Marinis, Melillo 11, Lauria 39. All. Michele Danzi. LEVONI POTENZA: Stenta, Romano 6, Bochicchio 10, Larocca, Zaccardo, Auria 11, Palazzo 30, Saponara 8, Fiore 14. All. Donato Fiore. ARBITRI: Giuliano e Quaratino di Potenza.
CUS PZ PIELLE MT
De Angelis e Galella incontenibili
68 67
CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Cutro, Vignozzi 4, Capriglione 4, Nicastro 5, Cerverizzo V 18, Carleo, De Felice, Baldassarre 10, Sabina 19, Cerverizzo E 4. All. Antonio Luongo. CLIMACENTER DATACONTACT PIELLE MATERA: Ambrico 13, D'Ercole 13, Acito 13, Gaudiano 19, Vignola 10, Losignore, Vinciguerra, Sacco. All. Luciano Cotrufo. ARBITRI: Conte di Potenza e Maruggi di Melfi.
LEPORE PICERNO
93 58
CESTISTICA RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Brucoli 1, De Franchi 2, Galella 28, Rinaldi 9, Pisani 12, Rubino 13, De Angelis 26, Cillo 2. All. Salvatore Della Monica. LUCANA SALUMI PICERNO 95: Russillo, Curcio P 2, Ripepi, Tirone 20, Amelio 5, Curcio A 20, Jasparra 5, Curcio R 6. All. Gabriel Ripepi. ARBITRI: Bonifacio e Maio di Potenza. Ambrico della Pielle Datacontact Matera
Quattro uomini in doppia cifra per il Ciumnera CIUMNERA BERNALDA
93 48
CIUMNERA BASKET POTENZA: Montemurro n.e. Fanelli 18, Molinari 12, Meccariello 10, Paggi 8, Caterino 8, Tricarico 6, Cilumbriello 6, De Cunto 16. All. Michele Montemurro. CESTISTICA TERME DI ABANO BERNALDA: Rondinone 12, Lorito 8, Mianulli, Bertone 8, Di Giorgio 6, Castano 4, Lepenne 10. All. Pino Busco. ARBITRI: Saracino di Tito e Perniola di Potenza.
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Sport C Dilettanti Si assottiglia il vantaggio sulla coppia Siracusa-Ragusa
Martedì 17 febbraio 2009
Corporelle a mani vuote Dimitriu: «Fatali i nostri errori nel finale» UNA SCONFITTA che brucia. Una prestazione volitiva, ma al tempo stesso sfortunata. La Centre Corporelle Potenza è uscita sconfitta sul parquet del Gioia Tauro dopo una gara tirata, vibrante e ricca di colpi di scena. La squadra di Dino De Angelis, perdendo a Gioia Tauro ha visto avvicinarsi in classifica il tandem formato da Ragusa e Siracusa, entrambe a segno nella ventunesima giornata del campionato maschile di serie C Dilettanti. La partita di Gioia Tauro, disputata dai ragazzi potentini in condizioni estremamente complesse, visto l'infortunio di Castellitto e le non perfette condizioni di forma di Pellegrini è stata condizionata da alcuni errori specialmente offensivi compiuti dalla truppa di Dino De Angelis nei momenti convulsi della partita. La squadra biancoceleste torna dunque dalla trasferta calabrese a mani vuote, ma con tanta voglia di riprendere immediatamente il cammino in classifica a partire dalla sfida di domenica al Pala Pergola contro il Porto Empedocle. Ovviamente non c'è scoramento nell'entourage biancoceleste ma la considerazione che la squadra ha comunque tanta determinazione per affrontare questa sconfitta in settimana. Il complesso potentino dovrà lavorare duramente per riprendere a correre, onde evitare pericolosi contraccolpi. Il 73 a 65 maturato a Gioia Tauro deve essere considerato come un passaggio a vuoto senza fare drammi. Il Gioia Tauro ha legittimato il successo esprimendo una pallacanestro grintosa e ricca di determinazione nel corso delle battute finali della gara. In casa Centre Corporelle Potenza è Nicolas Dimitriu a parlare del ko patito dai lucani in terra calabrese: “I motivi della sconfitta vanno ricercati nei nostri errori commessi durante gli ultimi minuti del match. Abbiamo pagato a caro prezzo gli errori
Ginnastica Artistica Soddisfatta Filomena Tralli
Affermazioni in ambito regionale per Dinamic Center e Play Life
Nicola Dimitriu e accanto il tecnico Dino De Angelis
con la sconfitta”. Dimitriu non cerca alibi, anche nei confronti della direzione arbitrale: “Gli arbitri hanno diretto bene, fischiando da una parte e dall'altra. Non hanno influito con le decisioni assunte durante il match”. Dimitriu non vuol sentir parlare dei pro-
blemi offensivi: “Abbiamo giocato tutta la gara in maniera continua. Peccato davvero, quando eravamo sul + 6 non abbiamo sfruttato l'occasione per dare scacco matto alla Cestistica. Questo è il mio unico rimpianto”. Il giocatore di De Angelis parla di altre
valutazioni: “Abbiamo affrontato la sfida con Mimmo Castellitto acciaccato e Marco Pellegrini in non perfette condizioni di forma. Entrambi hanno stretto i denti dando ugualmente il proprio contributo durante la partita”. sport@luedi.it
MATERA - Premiate le compagini materane Dinamic Center e Play Life, domenica scorsa, nella prima prova regionale di ginnastica artistica maschile e femminile, valevole per la qualificazione alla fase interregionale. Nella serie C a squadra maschile primo posto per la Dinamic Center con Piervito Aresta, Giacinto e Francesco Di Lecce, Emanuele Di Lena. Nella sezione femminile, invece, primo posto della Coppa Italia a squadra per la Play Life con Francesca Andrisani e Valentina Schiuma. Per la gara a squadra di Serie B femminile primo posto per Sabrina Andrulli, Ana Maria Huci e Brunella Vizziello. Questi atleti parteciperanno alla prossima gara che si terrà sempre nella stessa struttura l'8 marzo alle ore 9,30. Per la D.T.R. femminile Filomena Tralli si è trattata di un'ottima prova, valorizzata anche dalla presenza di Ana Maria Huci, ginnasta della scuola rumena: “E' stata una bella esperienza per me vedere con quanta grinta e precisione la ginnasta Ana Huci (l'atleta si è cimentata su esercizi a corpo libero, parallele asimmetriche e volteggio, ndr) ha eseguito la gara, questo forse perché, viene da una cultura ginnica diversa da quella italiana dove precisione e determinazione devono prevalere sulla emotività di gara. Molte volte, infatti, è proprio per l'emotività che i ginnasti italiani sono penalizzati”. La competizione, che si è svolta a Matera nel Centro federale di ginnastica artistica, è stata presieduta dal presidente Fgi Lorenzo Cellamare e dal delegato provinciale Arcangelo Tavarilli. Entrambi sono rimasti soddisfatti per il livello tecnico degli atleti. L'interregionale si svolgerà nel mese di marzo a Monopoli per la sezione maschile e a Napoli per quella femminile. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
B Donne Le difficoltà in attacco tra le cause del ko col Battipaglia
Basilia con le polveri bagnate LA BASILIA Codra Mediterranea Potenza riflette sulle cause del ko interno patito sabato sera contro la Carpedil Battipaglia. La squadra potentina ha pagato dazio ad una serata al tiro deficitaria. In attacco, infatti sono emersi i problemi che hanno penalizzato oltre misura la compagine di Marilia Sanza. La squadra potentina non è riuscita ad imprimere durante la gara i ritmi migliori e necessari ad invertire il trend negativo. Il complesso battipagliese ha meritato il successo, grazie ad una pallacanestro effervescente, brillante e solida che ha garantito al gruppo di coach Massimiliano Palmisani di superare l'ostacolo Basilia Codra Mediterranea Potenza al Pala Pergola di Contrada Rossellino. La sconfitta patita da Stefania Filograsso e compagne con il punteggio di 56 a
52 è la fotografia di una gara nata male e finita peggio. Ora sarà necessario cambiare registro e dare vita ad una fase migliore, a partire dalla prossima gara di Termini Imerese. La sfida contro la Carpedil Battipaglia non è stata sicuramente bella, troppi sono stati gli errori commessi dalla Basilia Codra Mediterranea Potenza durante la sfida. Il complesso di Marilia Sanza dovrà migliorare schemi e alchimie di gioco in previsione dei prossimi incontri in programma nel campionato femminile di serie B/1. In casa potentina è il play maker Stefania Filograsso a parlare dei motivi scatenanti del ko contro il Battipaglia: “Eravamo reduci da una settimana difficile. Personalmente sono stata infortunata, poi ho fatto allenamento giovedì prendendo una brutta botta alla cavi-
glia. Battipaglia ci ha sovrastato sul piano del gioco e della qualità”. La Filograsso non parla della direzione arbitrale: “Credo che in questa stagione abbiamo visto di peggio. Gli arbitri a mio avviso non hanno influito sulla gara, purtroppo tutti commettono errori, noi comprese”. La giocatrice di Marilia Sanza ha parlato delle caratteristiche tattiche della partita: “Non siamo state brave ad affrontare le campane. Abbiamo sbagliato qualcosa sul piano tattico. Non siamo state precise durante i quaranta minuti di gioco. La gara ci è sfuggita di mano”. Lo sguardo della giocatrice biancoceleste ora è inevitabilmente rivolto alla gara di sabato prossimo sul parquet dell'Ecoklineergie Termini Imerese: “Ci attende una gara difficile. Giocheremo peraltro su un parquet fatto
Stefania Filograsso
di compensato che non agevola il compito delle atlete in campo. Il Termini Imerese farà di tutto per renderci la vita difficile ma noi abbiamo il compito di vincere dopo tre flop consecutivi”. f.menonna@luedi.it
Sport 51 C1 Con il Rivello poker per Dipinto, tris di Delorenzo, doppio Panetta e Masella Martedì 17 febbraio 2009
Calcio a 5
Lo Scanzano detta legge La capolista si conferma al vertice della classifica C1 I ragazzi di Brindisi si sbarazzano del Real Corona Rionero
La Meco torna in corsa R. C. RIONERO 4 MECO PZ 11 REAL CORONA RIONERO: Carnevale, Montedoro, Grieco, Brienza, Rosiello A., Capobianco, Archetti, Di Lucchio, Murano. All. Rosiello D. MECO POTENZA: Pacifico, Tancredi, Lioi, Provesti, Ricchiuti, Moretti, Cuviello, Mecca, Sabia. All. Brindisi (squalificato) ARBITRI: Losignore di Matera e Paolicelli di Bernalda RETI: nel p.t. 12' Lioi, 13',15',18' Moretti, 21' Provesti, 26' Ricchiuti per la Meco Potenza; 24' Rosiello A. per il Real Corona Rionero; nel s.t. 7', 13' Lioi, 26' Ricciuti, 29' Moretti per la Meco Potenza; al 2' Brienza (autorete), 10',22' Grieco, 24' Montedoro per R.C.Rionero. RIONERO - Al Palazzetto dello sport di contrada Gaudo nella quarta giornata del girone di ritorno del campionato di Calcio a 5 serie C1 grande vendemmia di gol della Meco Potenza a spese della Real Corona Rionero. Infatti i potentini hanno superato i rioneresi, a ranchi ridotti per squalifiche ed infortuni, per 11 a 4. La gara sin dall'inizio non ha avuto storia con gli ospiti subito padroni del campo ad imporre la loro supremazia e con i locali che sono riusciti a resistere agli attacchi degli avversari soltanto 12', finchè Lioi, tra i protagonisti del match insieme a Moretti, non ha rotto gli indugi mettendo a segno la prima rete per la Meco Potenza. Dopo di che è stato tutto un susseguirsi di gol da parte dei potentini, interrotto soltanto al 24' dalla rete di Rosiello A. per i padroni di casa. Alla rete di Lioi sono poi seguite le tre consecutive di Moretti e quelle di Provesti e Ricchiuti. Dopo la prima frazione di gioco conclusasi in favore degli ospiti per 6 a 1, in
avvìo di ripresa subito al 2' un'autorete del rionerese Brienza porta a sette le reti della Meco Potenza che al 7' si porta sull'8 a 0. Al 10' riduce le distanze Grieco ma subito riequilibrate dalla rete al 13' di Lioi. Al 22' è ancora Grieco per il Real Corona Rionero ad andare a segno, imitato al 22' dal proprio compagno di squadra Montedoro, ma al 26' Ricchiuti porta a dieci le reti per i potentini che chiudono la lunga serie di gol con Moretti al 29' che sigilla il risultato finale sull'11 a 4 per la Meco Potenza. Un risultato pesante per i rioneresi che si sono sì battuti ma non con la con-
centrazione e la determinazione viste in altre occasioni. In verità il passivo poteva essere meno pesante se soltanto i vulturini fossero stati più precisi nelle conclusioni, tante le occasioni mancate per un soffio, e meno distratti in diverse circostanze sia in difesa che in avanti, dove non hanno saputo approfittare di qualche buona opportunità. Chiaramente, vista la posizione di classifica dell'avversario, era forse impensabile poter vincere ma perdere con un punteggio meno pesante quello forse sì. Michele Rizzo sport@luedi.it
L. SCANZANO 10 V. RIVELLO 6 LIBERTAS SCANZANO: Vampo, Masella, Delorenzo, Dipinto, Cospito, Dartizio, Celano, Amendolara, Panetta, Prezioso, Cosentino. All. Todaro VIRTUS RIVELLO: Brandi, Ciuffo, Leone A., Limongi, Marino, Leone F., Stanzione. All. Di Giorgio ARBITRI: Alagia di Bernalda e De Luca di Moliterno RETI: per lo Scanzano 4 Dipinto, 3 Delorenzo, 2 Panetta, Masella: per il Rivello 2 Ciuffo, 2 Limongi, 2 Marino. NOTE: Espulso Di Giorgio. Ammoniti: Ciuffo, Leone A. Spettatori: 200 SCANZANO - Si riconfrma capolista vincendo con un
La Libertas Scanzano del tecnico Nicola Todaro
secco 10 a 6 il team di mister Todaro. Si sbarazza di una coriacea Virtus Rivello disputando una buona gara. La partita a leggere il risultato è senza storie ma l'inizio è stato in salita dopo che i padroni di casa sono passati in vantaggio con la rete di Dipinto. La reazione degli ospiti è veemente, con un uno due si portano in vantaggio con le reti di Marino e Ciuffo. Lo Scanzano non ci sta, comincia a giocare costringendo gli avversari ad una affannosa difesa ma che risulta inefficace, facendo si che i padroni di casa sferrino il colpo mortale con cinque reti in successione, con Dipinto che mette a segno due reti, seguito da Dilorenzo e poi doppietta di Panetta. Tagliate le gambe agli avversari la gara per dei tratti scorre liscia per gli uomini di mister Todaro, ma quando siamo sul finire del primo tempo si rifà sotto il Rivello con la rete di Limongi, il tempo rimasto è poco allora tutti negli spogliatoi, con il momentaneo risultato di 6 a 3 per lo Scanzano. Nella ripresa i padroni di casa riprendono la marcia sospesa per la pausa, accelerazione e via, vengono mandati in gol Dipinto e Delorenzo doppietta incrementando il bottino della squadra di 9 reti a 3. Quando sembra ormai finita la partita, un
colpo di coda del Rivello che approfitta di un rilassamento dello Scanzano che avendo la gara in tasca, amministrava il gioco, tre le reti mese a segno accorciando sensibilmente le distanze con Ciuffo, Limongi e Marino. Ma la chiusura dell'incontro spetta a Masella che mette il suo sigillo sulla vittoria, facendo concludere la gara con il risultato di 10 a 6, confermando il primo posto in classifica. A fine gara vediamo mister Todaro soddisfatto per la prova dei suoi ragazzi dichiarando: «Spero che i ragazzi continuino a giocare in questo modo, siamo al 10 successo consecutivo e devo tenere alta la concentrazione della squadra un vista della prossima gara, che sarà uno scontro diretto e si disputerà a Potenza contro la Meco che fino a due settimane fa era prima in classifica. Sicuramente vorranno vincere per effettuare il sorpasso che hanno subito. Spero che sia una bella gara e una giornata di sport come è giusto che sia tra due ottime sqadre che mirano a vincere il campionato. Anche se non è la gara decisiva visto che più avanti ci sono altri scontri diretti e forse decisivi con le altre squadre che inseguono». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
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Sport
Martedì 17 febbraio 2009
AMICA TIERRE
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AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, Cautela, Sepe, Lorusso, Colella, Veltri, Cripezzi, Martino, Giuralarocca, Tortora, Di Nella. Allenatore: Cuviello P. TIERRE PZ: Frascolla, Rocca, Trupa, Mauro, Uva, Masi, Sabia, Colonnese, Lorusso Allenatore: Lorusso S. ARBITRO: Pescuma di Venosa RETI: Giuralarocca (ASP) 4' pt, Colella (ASP) 20' pt, Trupa (TR) 1' st, 13' st, Uva (TR) 4' st, Colonnese (TR) 9', Masi (TR) 25' st. NOTE: Ammonizioni: Veltri (ASP) per proteste. PALAZZO - Dopo un giovedì da campioni nel quale ha vinto il recupero contro la forte Soccer Five Rampolla, l'Amica è chiamata a disputare un altro big match contro la Tierre Potenza, com-
Calcio a 5
C2 girone A Ottima la prova del Tierre Potenza
Inatteso stop dell’Amica pagine dai numeri stratosferici nelle partite in trasferta. Cuviello, deve fare a meno di Pace (infortunato) e Scilimato (indisponibile). La cronaca racconta di un match dai due volti che vede nel primo tempo una leggera supremazia dei padroni di casa e il secondo tempo nel quale i potentini rompono gli indugi e, dominando, ribaltano gli esiti e si aggiudicano la posta in palio. Nei primi minuti le squadre si studiano e in campo regna un sostanziale equilibrio, rotto al 5' da una caparbia incursione centrale di Giuralarocca che si incunea in mezzo a
due avversari e di sinistro porta in vantaggio i padroni di casa (1-0). Il gioco non decolla e la fase di attacco dei potentini si limita a velleitari tiri da lontano che impensieriscono poco la porta difesa da D'Errico. Al 20' l'Amica, nonostante un gioco poco dinamico, riesce a raddoppiare con Colella che anticipa l'uscita del portiere con un tocco di punta (2-0). La Tierre rischia di dimezzare lo svantaggio, ma il bravo D'Errico riesce a mantenere immutato il risultato fino alla fine del primo tempo. Nel secondo tempo la musica cambia e dagli spogliatoi
escono due squadre totalmente diverse: l'Amica sulle gambe e in debito di ossigeno e la Tierre che vuole provarle tutte per rimontare. Dopo otto secondi dal fischio di Pescuma, Trupa approfitta di un errato disimpegno della difesa e si porta sul 2-1. La verve agonistica degli ospiti non si esaurisce e dopo quattro minuti riportano in parità le sorti della gara con Uva che fa tutto da solo: si invola in contropiede e lascia partire un forte tiro che si infila tra le gambe di due difensori e sorprende il portiere (2-2). Il terribile unodue dei potentini piega le
gambe ai palazzesi che si rendono conto di non avere più benzina. La logica conseguenza di tale situazione è il vantaggio della Tierre che si concretizza al 7' quando un pallone vagante viene deviato acrobaticamente in rete da Colonnese con uno spettacolare colpo di tacco acrobatico (2-3). La Tierre è padrona del campo e prima del termine della gara riesce a passare altre due volte: la prima al 14' ancora con Trupa che anticipa tutti e deposita in rete un assist confezionato da Masi al termine di una travolgente discesa sulla fascia (2-4) e al 25' con lo stesso
Masi che ruba palla a centrocampo, chiede il triangolo, e capitalizza un favoloso assist di Uva (2-5). Al termine della gara grande fair play tra le contendenti e nella mente di Cuviello rimane il rammarico per non aver potuto disputare questa importante partita al meglio della forma. I motivi della debacle sono totalmente da ricercare nel fatto che i ragazzi non sono riusciti a recuperare le energie dopo il fatidico match disputato a distanza di meno di 48 ore che è costato caro anche ai rapollesi che hanno dovuto soccombere con i meno quotati avversari del Bancone. D'altra parte onore e merito alla Tierre che ha dimostrato ancora una volta di avere la forza e la qualità per poter essere assoluta protagonista di questo affascinante campionato dagli esiti tutt'altro che scontati. Luca Festino sport@luedi.it
C2 girone A Decidono l’incontro le marcature di Tanzariello e Fanelli
Tre squilli del Jonny Match Vinta la stracittadina contro i Silenziosi Potenza JONNY MATCH 3 SILENZIOSI 1 QUELLI DEL JONNY MATCH: Brienza R, Di Lorenzo, Laurino, Sole, Salvia, Fanelli, Faggiano, Frescura, Tanzariello, Brienza S. All: Luca Frescura. SILENZIOSI: Faruolo, Lotito, Luongo, Gastone, Veltri, Mirabile, Laviero, Rizzi, Albanese. All: Domenico Marcogiuseppe. ARBITRO: Marchese di Marsiconuovo. RETI: 18' Tanzariello, 25' e 27' Fanelli (QJM), 34' Rizzi (S). NOTE: Ammoniti: Rizzi (S), Tanzariello (QJM). POTENZA - Grande prestazione dei padroni di casa ai quali basta il primo tempo per avere ragione dei Silenziosi scesi in campo deconcentrati, ubriachi ancora dell'ultimo risultato della 16esima giornata. Il tecnico Frescura ha schierato fra i pali per tutto l'incontro Rocco Brienza inserendo a staffetta Laurino e Tanzariello imponendo un gioco pratico ed efficace con Sole, Faggiano e Fanelli padroni as-
La formazione del Quelli del Jonny Match Potenza
soluti del centrocampo. Gli ospiti apparsi stanchi in tutti i reparti hanno dato il fianco agli avversari sin dal primo minuto, e grazie agli interventi di Faruolo che ha negato fino al 17' il vantaggio al Jonny Match, capitola al 18' quando Faggiano serve Tanzariello che da fuori area fa partire un tiro collocatosi sotto il sette della porta avversaria. I Silenziosi con spora-
diche azioni di Veltri (alto sulla traversa), Luongo e Rizzi (conclusioni fuori o al lato) e Mirabile al quale si oppone due volte Brienza, consentono il contropiede al Jonny Match che al 25' e 27' raddoppiano e triplicano con Fanelli freddo e preciso conclude i suggerimenti di Faggiano superando Faruolo, prima con un tiro di collo pieno, e dopo con un preciso piatto
destro. Al rientro i Silenziosi in attacco con Luongo colpiscono la traversa della porta difesa da Brienza, ed al 34' accorciano le distanze con Rizzi su servizio di Mirabile. Sempre Rizzi batte una punizione per fallo su Albanese deviata in angolo da Brienza, ancora Rizzi e Albanese, ma il numero uno non si fa sorprendere. I continui falli tattici ad interrompere il gioco portano alle giuste ammonizioni inflitte a Rizzi e Tanzariello per falli su Sole e Mirabile. Al 48' Il Jonny Match potrebbe arrotondare ulteriormente il bottino con Fanelli che sciupa due occasioni oltre a colpire il palo, è Laviero il nuovo entrato, tra le file dei Silenziosi, ad interrompere altre trame offensive. 50' gli ospiti usufruiscono di un tiro libero. Fuori il capitano Lotito, calcia dal dischetto Luongo. Brienza para respingendo con i piedi e nega fino alla fine altri tentativi dello stesso Luongo, Mirabile e Gastone. Dopo 5' di recupero Marchese chiude le ostilità. Leonardo Martino sport@luedi.it
C2 girone A Dragonetti protagonista con una tripletta a cui replica Mettola con altrettanti gol
Parità a suon di gol tra Venosa e Irsinese MARMOGRIFOVENOSA 7 IRSINESE 7 MARMO GRIFO VENOSA: Monteverde, Curatella, Perrotta, Di Palo, Mettola, Di Chirico, Nuzzo. A, Capezio e D'Urso. All. Antenori. IRSINESE: Cornacchia, Mascolo, Caserta, Dragonetti, Petrillo A., Petrillo V., Cantacesso, Smaldone, Dinardo, Solazzo. All. Pettinato. ARBITRO: Di Lucchio di Rionero RETI: 2', 6' e 57' Dragonetti; 9' Di Chirico; 10' Cantacesso; 11' Perrotta; 14' e 15' Di Palo; 21', 53' e 55' Mettola; 22' Mascolo; 40' e 49' Petrillo V. VENOSA - Il Marmo Grifo Venosa del presidente D'Urso non riesce più a vincere. L'Irsinese, guidata dal 38enne Dragonetti, autore di una tripletta, si porta a casa un punto prezioso. Al 1' Mettola, autore di 3 gol, effettua un tiro di poco a lato. Al 2' Cantacesso, su angolo, libera Dragonetti ad un tiro vincente. Al 6' Cantacesso serve Dragonetti ad un tiro-gol, 2 a 0 per gli ospiti. Al 9' Mettola, ruba palla a Dragonetti, serve Di Chirico che segna.
Al 10' Petrillo A. vede Cantacesso in buona posizione, il tiro di quest'ultimo va a gonfiare la rete. All'11' Mettola per Perrotta, che dalla destra effettua una diagonale vincente. Subito dopo è lo stesso Perrotta a colpire il palo dalla distanza. Al 13' Mettola intercetta un passaggio errato della difesa ospite, da buona posizione tira centrale ed il portiere para. Al 14' la più bella azione dei locali: Mettola per Di Chirico, sulla fascia destra, che serve Di Palo che di piatto mette dentro. Al 15' è ancora il baby Di Palo ad andare in gol, su assist di Mettola. Al 16' capitan Curatella, spreca davanti la porta avversaria, forse dovuto ai suoi 41 anni. Al 18' Perrotta manda fuori da pochi passi. Al 19' Monteverde con una smanacciata nega il gol a Dragonetti. Al 21' Perrotta al tiro, Cornacchia non trattiene e Mettola è lesto a mettere in rete. Al 22' Mascolo in gol, con un bel diagonale, sugli sviluppi di una punizione. Al 25' Cornacchia si esalta, nega il gol a due tiri ravvicinati di Perrotta e Di Palo. Al 27' è Monteverde a fermare davanti la porta una incursione di Caserta. La prima frazione di gioco si chiude sul 5 a 4 per i locali. Nella ripresa, al 32' su angolo di Perrotta, Di Chirico,
davanti la porta…salva un gol per gli avversari, fallisce il tap-in. Al 33' bravo Monteverde a respingere un tiro ravvicinato di Caserta. Al 40' Petrillo V. pareggia, prima il suo tiro viene respinto e poi con un tocco finale, segna. Al 42' Mettola su punizione segna, ma l'arbitro annulla. Al 44' palo colpito da Petrillo V. dalla distanza. Al 45' Monteverde in uscita commette fallo, il tiro libero viene sprecato da Mascolo. Al 48' a tu per tu col portiere, Petrillo V. si fa pare il tiro. Al 49' Nuzzo, davanti la propria porta, rinvia addosso a Petrillo V. che segna. Al 51' è la volta di Cornacchia a negare il gol a Mettola, che aveva rubato palla a Mascolo. Al 53' Nuzzo colpisce il palo, ma sulla ribattuta Mettola insacca. Al 54' capitan Curatella sbaglia mira davanti la porta avversaria. Subito dopo è Mettola, dalla destra, a colpire l'angolino basso della rete. Al 56' Dragonetti colpisce la traversa dalla distanza. Al 57' Monteverde,in uscita dalla propria area, salva su Dragonetti, per l'arbitro è fallo, sul tiro libero Dragonetti, con un preciso rasoterra, pareggia. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
C2 girone B Real Maratea ko
Il Csi incamera l’intera posta CSITRICARICO R.MARATEA
7 4
CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Dinice, Dema, Castelmezzano, Dionisio M., Evangelista E., Novellino, Paradiso, Cirillo, Langone; All. Castelmezzano P. REAL MARATEA: Trotta, Maimone, Capobianco, Marrelli, Pacchiano, Schettino, Benvenuto, Latella L., Latella A.; Carlomagno ARBITRO: Fantini di Moliterno RETI: Novellino (T), Dionisio (T), Novellino (T), Capobianco (RM), Dionisio (T), Dionisio (T), Marrelli (RM), Castelmezzano (T), Pacchiano (RM), Cirillo (T), Latella L. (RM) TRICARICO - Bella e importante vittoria per il CSI che battendo il Real Maratea si proietta nelle zone alte della classifica. Il Real Maratea ha retto per un tempo, ha provato a tenere viva la partita nei primi dieci minuti del secondo ed è poi crollato nella parte finale dell'incontro. Partenza sprint dei tricaricesi che con Dionisio, Novellino e Paradiso vanno più volte vicini al gol. Vantaggio che arriva meritato con Novellino: Evangelista anticipa il diretto avversario, si proietta in attacco ma il suo tiro è respinto dall'attento Trotta, la respinta arriva al laterale rossoblu che insacca da posizione defilata. Il CSI prova in tutti i modi a siglare il doppio vantaggio ed è Dionisio M. a farlo, toccando davanti alla porta un angolo battuto da Novellino. Subito dopo arriva il 3 a 0 con Novellino il quale, con un forte destro, scarica in rete dopo un'azione personale. Prima della fine del tempo, il Real Maratea accorcia con Capobianco, bravo a battere l'incolpevole Passarella con un bel diagonale di destro. La ripresa vede la reazione immediata e veemente degli ospiti i quali incontrano sulla loro strada un Passarella ancora una volta strepitoso. Così passata la furia agoni-
Mister Castelmezzano
stica il CSI riprende a giocare e con il gioco arriva anche il quarto gol. A metterlo in rete è Dionisio M. il quale scavalca il difensore ospite con un pallonetto, palleggia un paio di volte fin davanti a Trotta e lo scavalca con un altro pallonetto. Nemmeno il tempo di esultare che Marrelli, prende palla a centrocampo, salta due tricaricesi e porta i suoi sul 4 - 2. La carica dei tirrenici svanisce e il CSI allunga ancora con Dionisio M. il quale, su lancio lungo, raccoglie la palla, si gira verso la porta e mette alle spalle dell'incolpevole Trotta. L'incontro volge al termine ma le emozioni non mancano: Evangelista, in proiezione offensiva triangola con Cirillo e offre a Castelmezzano una palla da toccare soltanto in rete: 6 - 2. Meno di cinque minuti dal termine e il Real va ancora in rete, questa volta su tiro libero messo a segno in maniera impeccabile da Pacchiano. C'è ancora il tempo per vedere il gol di Cirillo (all'esordio stagionale dopo sei mesi di stop forzato) che sfrutta al meglio un assist di Castelmezzano, e quello di Latella L. che si invola sulla destra e, dopo una lunga “battaglia” con Passarella riesce finalmente a fargli gol e chiudere l'incontro sul 7 4. Paolo Paradiso sport@luedi.it
LOTTO&CONCORSI
Rubriche
DAMA
Martedì 17 febbraio 2009
53
Centrati un estratto e un ambo con le nostre previsioni
Decina 90-9 a Genova di GIOIA GASPARINI LA VENTESIMA estrazione è stata archiviata senza troppi sussulti. Tutti i numeri più attesi sono rimasti confinati nelle urne delle rispettive ruote. Il numero più vecchio è stato il 73, terzo atteso di Palermo, caduto dopo 56 turni assieme al 22 che era in settima posizione e di assenze ne contava 47. A Bari si è rivisto il 75, quarto della ruota, dopo 49 turni, a Roma è sortito il 7 nono ritardatario capitolino dopo 40 turni, a Venezia è stato pescato il 31, decimo ritardatario lagunare, dopo 37 mancati riscontri, a Torino è uscito il 60 in coppia con l’8, erano rispettivamente all’ottavo e al nono posto con 36 e 33 assenze, l’84, nono della lista di Firenze ha fatto ritorno dopo 34 estrazioni, lo stesso ritardo fatto registrare dall’8 di Genova che era al decimo posto della ruota della lanterna. L’ambo 31-86 ha valenza doppia perché è uscito sia a Torino che a Venezia. Invariato quindi il podio dei numeri più attesi: al primo posto il 68 di Torino con 121 ritardi, al secondo posto il 59 capolista di Bari con 104 assenze e al terzo posto il 64 subalterno pugliese con 102 ritardi. Per quanto riguarda le combinazioni numeriche segnaliamo il terno dell'ultima decina (86-89-90) a Venezia, il terno radicale (8-80-88) a Genova, il terno di cadenza 9 (49-69-79) a Napoli. NAZIONALE. La figura 1 con la serie 10-28-55-64-73 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89 dovrebbero mettersi in luce con combinazioni fortunate. Previsione speciale 19-55 per estratto ed ambo. BARI. La figura 1 è priva di riscontri da 74 estrazioni, ancorate ambi e terni alla serie 10-28-55-64-73. Per ambo segnaliamo la cadenza 9 con la serie 39-59-69-79-89. Previsione speciale 59-64 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo segnaliamo la cadenza 7 con la serie 17-27-37-47-57 e la figura 8 con la serie 17-26-35-5389. Previsione speciale 17-23 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-41-61-71 e la figura 3 con la serie 3-12-39-66-75. Previsione speciale 26-88 per estratto ed ambo GENOVA. Vinto l’estratto con il 64 della previsione speciale. La decina 90/9 è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 90-2-4-6-8. In alternativa considerate la controfigura 3, la serie 3-14-25-36-47è la nostra sele-
54 59 19 30 83 33 9 70 38 68 56 zione ristretta. Previsione speciale 12-64 per estratto ed ambo. MILANO. Per ambo la cadenza 3 con la serie 3-33-53-63-83 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 18-39 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 8 con la serie 18-48-58-68-88. Interessante anche la cifra 7 con la combinazione 17-37-67-70-73-77. Previsione speciale 10-73 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la controfigura 4 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 4-1526-37-48 e alla combinazione 27-4767-77-87. Previsione speciale 57-78 per estratto ed ambo. ROMA. La controfigura del 10 non sviluppa giochi da 67 estrazioni, formate ambi e terni nella serie 10-2132-43-54. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la combinazione 20-3050-60-70. Previsione speciale 56-75 per estratto ed ambo. TORINO. Avevamo proposto ambi con la cadenza 8 ed è uscita la coppia 8-58. La cadenza 5 per ambo e terno con la cinquina 15-45-55-75-85. La controfigura 10 dovrebbe presto sviluppare degli ambi, combinateli nella serie 10-21-54-65-87. Previsione speciale 43-68 per estratto ed ambo. VENEZIA. Da 67 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vin-
62 104 64 79 84 83 89 82 73 121 71
84 64 72 37 42 25 1 44 57 49 76
59 102 56 57 65 79 63 60 64 77 70
23 35 21 58 17 27 5 72 21 39 15
54 49 48 46 45 63 51 52 50 50 57
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 128 36 88 128 77 85 127 42 90 126 57 55 124 6 8 123 10 86 123 5 3 122 37 80 122 39 82 122 59
Ritardo 63 61 45 44 41 41 39 39 37 37
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 17 febbraio 2009 Roma e Tutte 24, 61, 40, 31, 65, 71 Napoli, Firenze e Tutte 22, 59, 38, 29, 63, 69 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 19 marzo 2009 Roma e Tutte 26, 63, 42, 33, 67, 73 Napoli, Firenze e Tutte 24, 61, 40, 31, 65, 71
UNIDICI RUOTE
mosse e di prese da parte del bianco nel corso della soluzione (posposizione) e le inversioni della prima mossa (bicefalia). E’ invece ammesso che un determinato pezzo, nel corso dello svolgimento, possa spostarsi in più direzioni,
Pronostico concorso n. 21 (del 17/02/2009) 22 37 40 44 68 74 77 80
PREVISIONI
Le regole dei problemi e i difetti delle composizioni per il conseguimento di un unico fine. Il problema a lato presenta un difetto di “bicefalia”, in pratica il difetto consiste nella facoltà di scelta del bianco di avviare la soluzione con una o altra mossa.
Bianco muove e vince in cinque mosse
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di febbraio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Febbraio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI FEBBRAIO 4 - 67 10 - 90 63 - 70 10 - 47 25 - 1 16 - 33 17 - 26 30 - 29
Soluzione dama: 31-28 oppure 26-22 (bicefalia) 24x6; 26-22 17x26; 22x15 4x20; 28x10 6x13; 16x14 e bianco vince
dal compositore. Per convenzione, il bianco muove per primo e vince o impatta in un determinato numero di mosse, costringendo il nero a una serie di prese obbligate. Art. 2). L’autore dovrà indicare le sole mosse risolutive, necessarie al bianco per conseguire la vincita o la patta, omettendo di precisare l’eventuale numero di mosse (conclusive) occorrenti per la cattura o la chiusura dei pezzi neri residui. La manovra risolutiva può essere conclusa da un tiro, una presa di un solo pezzo o una mossa. Art. 3) La posizione ideata è ritenuta regolare quando l’analisi retrograda delle due mosse precedenti (non prese), una del bianco e l’ultima del nero, dimostra che è possibile realizzarla secondo le regole del gioco della dama italiana. Non dovranno, pertanto, trovarsi in campo dame con tuta la base opposta occupata da pedine o con posizioni in cui è evidente l’impossibilità della damatura. Art. 4) Il numero dei pezzi impiegati per colore è limitato dalle dodici pedine disponibili per il gioco. Art. 5) La soluzione deve essere unica, non sono ammesse le inversioni di
41 21 89 5 16 36 70 27 76 22 65
centi, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In alternativa considerate la decina del 50 con la serie 51-52-53-54-55. Previsione speciale 3-22 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 14-39-79, 4-2332, 6-62-75, 17-70-89, 2-39-62.
di FRANCESCO SENATORE
SU QUESTA e su molte altre rubriche damistiche vengono, sovente, immortalati i cosiddetti problemi di dama. Una sorta di composizione creata ad arte dall’autore che rientra in una delle due branche in cui si suddivide il mondo del damismo: la “problemistica”. L’altra, la più diffusa, è l’agonistica, quella dei tornei e dei campionati ufficiali. Capita molto spesso che qualche damista (giocatore a tavolino), certo di avere creato un capolavoro, presenta orgoglioso una sua composizione a un esperto, non per avere un giudizio in merito, in quanto convinto che il suo lavoro è perfetto, bensì per stupire il compositore con la sua creazione. Il risultato però è sempre lo stesso: il problema in esame contiene una miriade di difetti. Angosciato per la delusione, certo di essere raggirato, il mancato compositore non si cimenterà mai più in un’impresa simile. Per capire quali possano essere i difetti di un problema occorre esaminare le principali norme del regolamento della composizione problemistica. Art. 1). Il problema di dama è una posizione ideata
57 57 54 51 58 76 59 55 59 69 65
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Febbraio.
Cultura&Spettacoli 54
Martedì 17 febbraio 2009
Matera in Musica
CARNET
Ilya incanta al Gervasio
Racconti in vernacolo con Rofrano
Il virtuoso del violino in perfetta simbiosi con l’Ico Lettonia e da venticinque anni vidi NUNZIO LONGO vo ad Amsterdam - asserisce GruMATERA - Ilya Grubert, magico bert - Ho cominciato a suonare vioviolinista di fama mondiale, ha te- lino dall'età di sei anni, a Mosca. nuto, presso l'auditorium “Gerva- Sono venuto in Italia tante volte, sio”, il concerto nell'ambito della ho suonato nei principali teatri e a stagione concertistica Matera in Matera tanti anni fa con un'orchestra internazionale. Mi piace il viomusica. L'Orchestra Ico della Magna lino perché il suono è vicino alla Grecia, diretta dal maestro Giu- voce umana e gusto tutta la musica bella, con seppe Lanspiccate prezetta, lo ha ferenze per accompala classica, gnato. Il promentre rifessor Savetengo primirio Vizziello, tiva la leggedirettore del ra. Le pagine Conservatodi Mendelsrio “Duni” di sohn, eseguiMatera, è te stasera, anima ed orsono state ganizzatore difficili da inper la Basiliterpretare ed cata dell'Oreseguire. chestra della Con l'OrcheMagna Gretra della Macia. gna Grecia Il New ho creato suYork Times bito sintonia. ha definito Suono PagaGrubert, vionini tra i linista di eccompositori cezionale ta- Un momento del concerto italiani. Il lento per virtuosistica tecnica, ampio respiro pubblico italiano è caldo, sensibile del suono e dominio dello stru- e sereno. In Italia ho incontrati mento. Nel 1975 inizia la fulgida tanti bravi artisti». «Sono nato a Salerno e sono dicarriera di un solista portentoso e straordinario nelle esibizioni or- rettore dell'Orchestra da Camera chestrali. Le esibizioni internazio- Fiorentina da trent'anni. - afferma nali sono interminabili e viene ac- Lanzetta - Insegno esercitazioni clamato come il genio dell'arco. Il orchestrali al Conservatorio “Sanmaestro Guseppe Lanzetta, aman- ta Cecilia” di Roma. È la seconda volta che dirigo te delle bellezze della vita, esprime il meglio delle sue capacità diretti- quest'orchestra. È un bell'ambienve nelle esecuzioni di brani musi- te e sono contento di lavorare con cali più complessi. I suoi numero- questi ottimi professionisti. Il resi successi non conoscono limiti di pertorio di stasera l'abbiamo messpazio e lo esaltano in diversi Pae- so a punto con accuratezza, è stato si. Dirige l'Orchestra Fiorentina un lavoro di cesellatura. L'Orchedal 1981 ed ha conquistato la me- stra della Magna Grecia è di buon daglia Beato Angelico nel 2005 e livello, anche se per questo tipo di l'anno successivo il premio Firen- musiche ci vorrebbero più violize per la Musica e l'arte. «Parlo po- ni». co italiano, sono nato a Riga in cultura@luedi.it
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Raffinatezza intellettuale e mosaico generazionale. Un romanzo politico, sarcastico e con un sottofondo autobiografico. Come si viveva negli anni compresi fra il 1946-50? Tutto questo nel volume “Voglio una vita come la mia” del modenese Marco Santagata, scrittore e studioso affermato non solo nel panorama culturale italiano. La presentazione del libro, organizzata dalla Provincia di Matera, si è tenuta presso la sala conferenze della Mediateca provinciale “Ribecco”. Nonostante i fiocchi di neve la sala è stata invasa da una platea davvero numerosa e attenta. «Partiamo da temi tratti dal libro per arrivare ad una riflessione più ampia, è un percorso ampio e non solo una presentazione del libro» - ha dichiarato in apertura il moderatore Franco Vitelli. «Questo romanzo ha un dato caratteristico che lo rende non equiparabile ai romanzi classici ha proseguito l'intellettuale Vitiello Masiello - non ha un tessuto narrativo con il prima, il dopo e il poi. La letteratura di Santagata induce sempre alla riflessione. Questo volume è un mosaico costituito dall'assemblag-
IL PROGRAMMA
Emozioni in note da Rossini a Mozart MATERA - Il programma ha scaldato gli animi in una serata rigida e fredda di neve per l'alto livello artistico del solista violino Ilya Grubert e del direttore Giuseppe Lanzetta. Ha aperto la serata la Sinfonia “La Cenerentola” di Rossini, composizione brillante espressione del crescendo rossiniano ed ouverture eseguita per la prima volta nel 1817, in concorrenza con il “Barbiere di Siviglia”. È leggera, mette insieme varie sezioni d'orchestra ed esalta il solismo, all'inizio col fagotto, flauto ed oboe. Musica tipica del teatro dell'Ottocento a sipario chiuso. Sinfonia concepita con l'intento di attirare l'attenzione del pubblico del teatro, luogo culturale e ricreativo, infatti si giocava a pocker e si mangiava. Verdi inizia l'opera con l'apertura del sipario. Il primo teatro risale al 1684 a Venezia al teatro “San Cassiano”. Ha seguito il “Concerto in mi minore per violino e orchestra” Op. 64 Allegro molto appassionato, Andante e Allegro molto vivace di Mendelssohn, scritto per l'amico Ferdinand David ed eseguito a Lipsia nel 1845. Mendelssohn è stato scelto per celebrare il bicentenario della nascita. La parte centrale del concerto è melodica e con frasi virtuosistiche. Ha scritto due concerti importanti per violino: uno in mi maggiore per solo archi e l'altro in mi minore con l'orchestra come musiche per pianoforte e violino. La motivazione sta nella sua ispira-
zione romantica e il pianoforte riusciva ad esprimere bene i suoi sentimenti. Ampia è la produzione sinfonica, ha scoperto Bach che riecheggia in alcune sue composizioni. I movimenti dei concerti sono senza soluzione di continuità. Il concerto si è concluso con la “Sinfonia N.1 in do maggiore” Op. 21 Adagio molto, allegro con brio, andante cantabile con moto, minuetto e adagio, allegro vivace di Beethoven, sinfonia in stile classico mozartiano. Fino alla terza sinfonia, Beethoven rimane ancorato al modello classico. Con l'introduzione del terzo movimento “scherzo” inizia la fase romantica. nu. lo
IL LIBRO La presentazione in Mediateca a Matera
I meravigliosi anni ‘50 nel romanzo di Santagata gio di 26 tessere, componendole il risultato è un grande affresco che vorrebbe rispecchiare il nostro presente. Indica il cambiamento antropologico e rispecchia i cambiamenti delle nostre generazioni nate dal 46' al 50. E' un romanzo politico che non appare immediatamente, del resto questa è una mia interpretazione. Qui ho letto un sessantennio di storia italiana. A monte troviamo la storia del '900 e a valle il '68, poi si passa anche all'argomento nipoti, i quali sono vocati alla precarietà. Insomma, è un romanzo che denuncia il fallimento di una generazione. La via di salvezza consigliata nelle pagine è quella di ritrovare e conoscere i padri». Spazio anche alla moda del tempo, alle maglie con i coccodrilli e pantaloni larghi, ma anche alla semplicità. Nonostante lo stato influenzale l'autore ha confermato che
l'ultima fatica editoriale: «è un romanzo politico, con un doppio registro ricercato, falsamente autobiografico. Qui scrivo delle generazioni di quell'epoca che erano di sinistra, perché noi, allora, pensavamo di essere tutti. Eravamo favoriti, però abbiamo fallito perché non abbiamo capito. Ci mancano gli strumenti per leggere il presente da quando (metaforicamente) è caduto il muro di Berlino. L'ideologia ci impediva di vedere creando pigrizia intellettuale, privandoci delle nostre capacità. E' stata comunque una generazione che non si è arresa, però ogni tanto, oggi, riusciamo ad indignarci, quindi questo significa che siamo ancora vivi. Ed è proprio questo quello che manca ai nostri figli». Serata culturale interessante che ha visto in chiusura l'intervento del presidente della Pro-
La presentazione del libro
vincia, Carmine Nigro che ha affermato: «Anche noi a Matera abbiamo vissuto le angosce e i cambiamenti di quell'epoca, ma non voglio fare paragoni con le generazioni di oggi, sono contesti diversi. Siamo felici di questa serata che rientra in un ciclo di animazione culturale che svolgiamo anche nei comuni della Provincia». Ringraziamenti all'autore, Vitelli e a Mario Trufelli, quest'ultimo assente “causa neve”. La lettura di alcuni passaggi del volume è stata affidata ad Annarosa Matera. cultura@luedi.it
POTENZA - Una piacevole serata all’insegna dei racconti in dialetto potentino di Umberto Rofrano. La manifestazione si svolgerà domani, alle ore 18, a Potenza nella sede dell’Associazione Lucani e Democratici (via Genova, 2, traversa di via Milano, di fronte agli uffici dell’anagrafe comunale di rione Risorgimento). L’autore, cultore delle tradizioni potentine, leggerà i suoi ultimi racconti in vernacolo. Umberto Rofrano è nato a Potenza il 7 marzo 1940. Cultore appassionato delle tradizioni potentine, osserva, pensa e si diletta a scrivere nel dialetto del capoluogo storie di vita vissuta raccontate dagli anziani in campagna e vicino al focolare. Ha partecipato a vari concorsi de “le cuntane” organizzati dall’associazione Lucania 2000 ed è risultato terzo al Primo Premio Culturale “Potenza storica”. cultura@luedi.it
Diritti umani in celluloide allo Stabile POTENZA - Riflettori sulla seconda seconda rassegna cinematografica: “AltroCinemaPossibile” dell'Associazione di promozione sociale Zer0971 che vuole essere un'importante occasione di conoscenza e approfondimento delle complesse questioni relative ai diritti umani. Arriveranno nel capoluogo lucano le migliori e più recenti opere dei festival di cinema che trattano il tema dei diritti umani, mai programmate prima d'ora nella nostra città, spesso ignorate dai consueti canali di distribuzione. I film proposti documentano la realtà con fedeltà e indipendenza di giudizio, con il coraggio di chi rischia personalmente per mostrare al mondo i volti dell'ingiustizia e della sofferenza. L'obiettivo dell'iniziativa quello di instillare negli spettatori la consapevolezza di poter contribuire in prima persona alla costruzione di una visione del mondo più etica ed orientata alla pace. La prima proiezione riguarda il film "Persepolis" che si terrà stasera, alle ore 21 nel ridotto del Teatro Stabile, con ingresso libero. Il prossimo appuntamento è per il 3 marzo con il film "Sotto le bombe "(Sous les bombes). cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli
Martedì 17 febbraio 2009
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Basilicata in vetrina
Le foto del concorso raccolte in un catalogo promozionale
Scatti d’autore alla Bit LA MOSTRA In 65 opere due modi di intendere l’arte
Le “RiFlessioni” su tela di Larotonda e Ligrani di ROBERTA SENESE
Da sinistra Grassi e Braico, a fianco il catalogo di Scatti d’autore
MATERA - La cultura materana da giovedì alla Borsa internazionale del turismo di Milano. Paesaggi e scrigni gastronomici, storia e talenti. Il tutto raccolto nel catalogo fotografico “Scatti d'autore 2008” presentato ieri mattina presso la sede materana dell' Api. Il book prende il nome dalla rassegna che si è svolta la scorsa estate ed è stata promossa dal Gal Bradanica. A Milano, fino a domenica, saranno anche presentati anche i pacchetti turistici dei tour operator materani '' Caruso & Grassi '' . Le proposte troveranno accoglienza, attraverso il Gal, negli spazi espositivi dell' Apt della Basilicata. «Dopo otto mesi annunciamo con orgoglio la conclusione della kermesse con la presentazione ufficiale del catalogo fotografico - ha dichiarato il presidente del Gal, Leonardo Braico -da sempre lavoriamo per valorizzare il nostro territorio e siamo contenti di come, anche a distanza di mesi il nostro evento abbia riscosso successo tra gli operatori e i turisti che hanno soggiornato nella fascia jonica. Perché, ricordiamo che la rassegna ha organizzato 12 eventi estivi nei comuni di : Pomarico, Miglionico, Grottole, Irsina, Montescaglioso, Grassano e Matera; 3 concorsi per scoprire nuovi talenti locali, un educational tour, 8.000 scatti sui sei comuni bradanici e un evento finale nei Sassi di Matera. Auspichiamo e speriamo in una seconda edizione». «Un grande censimento della storia, dell'arte, della natura e della società - ecco come ha definito il percorso il Direttore Artistico Silvio Grassi della '' Caruso &
Grassi” - la prossima tappa per il catalogo sarà Napoli, il prossimo mese di aprile per la Borsa mediterranea del turismo. Ringraziamo l'Associazione nazionale italiana fotografi professionisti, Tau Visual di Milano che ci ha aiutati nella selezione del fotografo, una impresa davvero ardua tra ben più di 400 curriculum. Il prescelto è stato Gabriele Croppi. Mercoledì prossimo, inoltre, Francesca Di Cuia, studentessa di un corso di formazione per la valorizzazione delle risorse culturali nell'ambito di un convegno relazionerà in merito a questo nostro lavoro e suo percorso di stage. Un evento quindi amato e vissuto anche dalle giovani generazioni». All' incontro era presente anche il direttore dal Gal Bradanica Nicola Raucci che ha sottolineato lo «spirito pioneristico e di promozione dei “cofinanziatori dell'evento, ossia “Caruso e Grassi». Il Gal Bradanica ha prodotto in 10.000 copie il catalogo e in 3.000 copie un dvd promozionale. L' evento è rientrato nell'ambito del Por Basilicata 2000/2006, Misura IV.14 . La rassegna si è avvalsa anche del partenariato dell'Api di Matera e del “Consorzio Mediterraneo”. Ricordiamo i nomi dei vincitori: Concorso “Musica d'Autore” Pierro Annalisa di Montescaglioso, Concorso “Messaggio d'Autore” Stefania Laudadio di Grottole e Concorso fotografico “Scatti d'Autore” pari merito per i “Crypta folk” di Grottole e “Peloso folk” di Irsina. cultura@luedi.it
POTENZA - Geometria e razionalità si specchiano in un mondo da fiaba dai colori intensi. È giocata sugli opposti la bi-personale ''RiFlessioni'' degli artisti lucani Donato Larotonda e Gaetano Ligrani, inaugurata, a piano terra del Museo archeologico provinciale del capoluogo. Promossa dalla Provincia di Potenza, nell'ambito della Rete della Cultura, l'esposizione esplora gli esiti artistici di due personalità totalmente differenti per provenienza geografica, percorsi formativi ed età anagrafica. Già da diversi anni, tuttavia, Larotonda e Ligrani sono accomunati da un cammino che, fra analogie e differenze, affinità e distanze, compone un linguaggio artistico fatto di istanze etiche e di personali capacità immaginifiche, quelle che costituiscono, sempre, l'impalpabile sostanza dell'arte. La mostra si snoda su percorsi distinti ma paralleli: da un lato c'è la pittura di Larotonda dove, secondo il critico d'arte Carmelita Brunetti, il colore è la vita stessa, l'elemento parlante dell'opera. Opera che non solo induce il visitatore a rifugiarsi in un mondo fiabesco, ma lo porta a sognare, ad es-
sere anima romantica e a far risvegliare il fanciullino pascoliano che è dentro ogni uomo; sull'altro versante troviamo l'arte astratta di Ligrani che della favola non ha nulla ma si poggia solidamente sulla geometria e quindi sulla razionalità. «Il lavoro di Ligrani rappresenta - è la nota del critico- con lucida genialità la possibile commistione tra design, architettura e spirito artistico, passando per la tradizione dell'astrattismo e del neo costruttivismo». Un percorso carico di emozioni, dunque, tra due diversi modi di raccontare la realtà che l'Amministrazione provinciale di Potenza ha voluto sostenere, «in coerenza - è stato il commento dell'assessore alla Cultura Giuseppe Telesca con la scelta compiuta sin dall'inizio della legislatura di valorizzare i fermenti della realtà artistica locale, creando opportunità per evidenziarne i percorsi e la poetica ad essi sottesa». Composta da sessantacinque opere pittoriche e con un allestimento molto originale, l'esposizione è visitabile fino al prossimo 13 marzo, nei seguenti orari: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19, lunedì, domenica e festivi dalle 9 alle 13. cultura@luedi.it
IL LABORATORIO BOOM DI VISITATORI PER FACCINCANI MATERA - Grande successo per “Luci e Colori nei Sassi”, mostra di pittura di Athos Faccincani in corso a Matera negli spazi espositivi di “Crea che Ricrea” in via Rosario 30-31, nel Sasso Barisano. Qualche centinaio i visitatori nella prima settimana di apertura e diversi i collezionisti che hanno colto l'occasione per acquistare le preziose tele dell'artista veneto. Che si è detto entusiasta per la suggestiva ambientazione, quanto mai ideale per far risaltare ancor di più la bellezza delle sue opere: «Solo in un'altra occasione mi ero commosso all'inaugurazione di una mia mostra - ha ammesso Faccincani - è stato in occasione dell'esposizione presso le antiche carceri di Castel dell'Ovo a Napoli». L'artista è rimasto poi molto colpito dalla calorosa accoglienza che Matera e la sua gente gli ha riservato, tanto da impegnarsi pubblicamente ad allestire nel prossimo futuro una mostra interamente dedicata alla nostra città. Ed ha già incassato al riguardo il sostegno dell'Amministrazione comunale che, nella persona del sindaco Nicola Buccico, presente all'inaugurazione, ha garantito a Faccincani la massima disponibilità. L'artista da parte sua si è impegnato a tornare a Matera per presenziare alla chiusura della mostra che avverrà il prossimo 22 febbraio. C'è quindi ancora circa una settimana a disposizione per chi non avesse avuto ancora l'opportunità di visitarla: è possibile farlo tutti i giorni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. cultura@luedi.it
MELFI – Un invito a dare spazio alla creatività giovanile, una spinta per permettere a tanti ragazzi delle scuole del Vulture Melfese di ritrovare in sè quella creatività un po’ persa e di fatto spesso soppiantata da computer e playstation, questo l’intento del progetto “Cortocircuito” che è partito in questi giorni in alcune scuole di Melfi, Rionero, San Fele. Ad ideare ed attuare il tutto il direttore artistico dell’associazione melfitana “Magazzino dell’Arte” Gianni Ceccio, con il supporto del Centro di Drammaturgia Europea e della Provincia, assessorato alla Formazione, che hanno subito creduto in questo progetto innovativo. «Aprirsi alla creatività, avere questa forma a supporto di tutti i loro programmi, utilizzare le forme creative della propria mente e della propria personalità per dar delle risposte ai loro problemi, imparando ad affrontarli al meglio, giorno dopo giorno, a scuola o in tutte le occasioni della vita di tutti i giorni, questo chiediamo ai giovani delle scuole coinvolte nella programmazione di questo
Aspiranti videomaker in “Cortocircuito” progetto – ha detto in questi giorni lo stesso Gianni Ceccio – per imparare a realizzare poi dei video o dei cortometraggi che dimostrino il loro impegno e come hanno saputo e voluto mettere a frutto questa forte spinta all’utilizzo della propria creatività giovanili». Un progetto che appare davvero rivoluzionario, in grado di aiutare i giovani a rimuovere degli ostacoli, a vivere in sintonia con ambiente sensibilizzando loro, i loro amici, le famiglie, il pubblico sull’importanza della creatività e sulla opportunità di rinnovarsi e migliorare le proprie prospettive future nei settori in cui creatività e capacità di innovazione svolgono ruoli importanti, in simbiosi con arte, teatro, le nuove tecnologie. «Usare quindi al meglio la propria creatività, che con questo corso specifico verrà tirata fuori al meglio e valorizzata in ognuno dei ragazzi delle diverse scuole partecipanti – ha detto
ancora Ceccio – per finalizzarla verso innovazione e progetti, verso un futuro in cui davvero ognuno metta del suo per evitare l’appiattimento e la globalizzazione che spesso annulla le diverse forme di arte e di espressione della persona e del suo carattere». Un percorso che, quindi, dia nuovo valore alla ricerca della creatività nelle scuole, tra i giovani, una sorta di laboratorio che miri a promuovere la creatività attraverso nuove forme di apprendimento, con la comunicazione multimediale alla base di tutto ciò, e tecniche ad arricchire la espressività che è tipica dei ragazzi delle scuole che, con tale progetto, diverrà occasione per maggiormente mettere in correlazione la vita con la creatività, fino a realizzare poi dei video cortometraggi, che una apposita giuria valuterà alla fine di questo percorso e deciderà il vincitore. Il video che sarà alla fine premiato, sarà poi di fatto
La cattedrale di Melfi
chiamato a rappresentare simbolicamente il progetto nel suo insieme in rassegne specializzate a livello nazionale, oltre che le quattro scuole del Vulture Melfese che da qualche giorno hanno nella “creatività” uno strumento in più per esaltare il valore dei giovani e della loro vita espressiva. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli
Martedì 17 febbraio 2009
TEATRO di IRANNA DE MEO
Doppio appuntamento con la tragedia di Shakespeare al Don Bosco
POTENZA - Due serate con il teatro d'autore nell'ambito della stagione teatrale organizzata dal comune di Potenza. Questa sera e domani, al Don Bosco (sipario ore 21) appuntamento con “Amleto” interpretato da Alessandro Preziosi per la regia di Armando Pugliese. La tragedia shakespeariana, uno dei testi più amati, tradotti e rappresentati al mondo, è stata rivisitata da Pugliese. Sul palco con Preziosi, tre stelle di prima grandezza: Franco Branciaroli che sarà lo zio usurpatore Re Claudio, Silvio Orlando che sarà il ciambellano di corte Polonio e Carla Cassola nelle vesti della Regina Gertrude, madre di Amleto Silvio Orlando. Le musiche sono dei Massive Attack, le scene di Andrea Taddei mentre i costumi di Silvia Polidori. Preziosi, nei panni di Amleto, deve fare i conti con la sua anima e con la società che lo circonda, spesso superficiale e troppo spesso corrotta. Situazioni difficili da vivere per chi come lui non è preparato ad affrontare gli intrighi di corte ed è ossessionato dalla necessità di
Preziosi un Amleto bello e dannato vendetta e giustizia.. Lo spettacolo, prodotto da Khora Teatro, con cui Preziosi ha già portato in scena “Le ultime ore di A.I.” e “Datemi tre caravelle”, si avvale della traduzione di Eugenio Montale. Lo spettacolo è prodotto da Khora, la società di produzione dell'attore con cui ha finanziato i suoi spettacoli teatrali. La scelta non è stata casuale per Preziosi che esordì a teatro, venticinquenne, interpretando la tragedia shakespeariana però nel ruolo di Laerte con la regia di Antonio Calenda. «Mettere in scena Amleto - si legge nella nota di regia - è un tentativo di raccontare con parole potenti, come sono quelle di Shakespeare, qualcosa che ci riguarda e che riguarda il tempo che stiamo vivendo, interrogarlo sulle questioni essenziali, prendere una distanza proprio per riflettere. Una interrogazione a distanza
Alessandro Preziosi
che nessuno di noi, nella quotidianità travolta dal vortice delle cose, può avere o avere il tempo di avere. Spesso ci capita di trovarci di fronte, mediaticamente, ad una realtà che ci lascia frustrati co-
me incapaci di “alterare” l'ordine immorale del succedersi delle cose e tanto è lo sconforto, l'impotenza, che ci rende sordi e ciechi verso un Male che abbiamo già riconosciuto, come crepa verticale e profonda della nostra so-
cietà». Forza e debolezza, impulsività e calcolo, sensibilità e riflessione: tutto è estremo in lui, che con il suo idealismo si pone sulla scena a testimoniare, assieme a un dramma personale, i conflitti e le aspirazioni di ogni giovane contemporaneo che abbia una concezione dell'esistenza e intanto debba sperimentarne la corruttibilità. Un Amleto, inoltre, che proprio attraverso il teatro prende in trappola la coscienza del re e diventa emblema del conflitto tra padri e figli: i primi che non accettano il cambiamento e impongono ai giovani una società ormai superata, e le nuove generazioni, che tentano di non farsi sopraffare da aspettative esagerate e ambizioni irraggiungibili «Attraverso Amleto - ha spiegato Preziosi presentando lo spettacolo - vogliamo parlare di noi e dell'oggi con l'intento di riportare il teatro classico e l'arte al loro ruolo fondamentale: ovvero essere lo specchio del mondo in cui viviamo». L'attore, domani sera, alle 18.30 terrà un incontro al teatro Stabile. cultura@luedi.it
La prima lucana in concorso al Festival di Sanremo
CINEMA
«Cadere dalle scale l’unica paura a 24 ore dal debutto»
Papaleo “Made in Japan”
Arisa nella città dei fiori di GIOVANNI MARTEMUCCI SANREMO - Arisa è l'unica cantante lucana in gara a Sanremo nella categoria “Nuove proposte”. Si esibirà domani sera. Le abbiamo fatto alcune domande per conoscerla meglio. Quali sono le tue emozioni a 24 ore dal debutto sanremese? «Le emozioni che si rincorrono nella testa e nel cuore sono tante. Quella più grossa sarà quella di essere sul palco. Intanto sto lavorando per la promozione del disco: rilascio interviste, scatto fotografie, ecc.. mi sento comunque tranquilla anche perché sono con il fidanzato e i produttori che mi mettono a mio agio. Tra qualche giorno arriveranno a Sanremo anche i miei genitori. Meglio di così!» Come ti vestirai? «Con un vestito che ricorda gli anni 30. L'ho comprato dall'atelier Clotilde di Prato. E' fatto su misura. Anche le scarpe sono fatte a mano. Tutto l'insieme è in linea col mio stile». Cosa porti con te della Basilicata? «La semplicità nel porsi nei rapporti con le persone, l'amore per le cose genuine e l'ospitalità». Sei superstiziosa? «No, anzi sono credente. Quindi nessun rito scaramantico. Solo il segno della croce prima di andare sul palco». Quale sarà la tua paura sul palco? «Cadere dalle scale. Per il resto andrò dritto alla meta e soprattutto cercherò di non deludere nessuno». Il tuo punto di forza? «L'ironia. Non mi prendo mai troppo sul serio». La famiglia come ti sostiene? «Come ho detto arrivano a Sanremo nei prossimi giorni. Nel frattempo è il contatto telefonico il mezzo di “sostegno” più gettonato. A darmi forza sono le mie due sorelle di 17 e 20 anni». Sei fidanzata? «Sì e il mio ragazzo è sem-
Arisa, la giovane cantante di Pignola in gara nelle Nuove proposte al Festival di Sanremo
pre con me, si chiama Giuseppe. Mi tranquillizza e mi fa ragionare visto che io sono istintiva e a volte aggressiva. È anche l'autore delle mie canzoni. Non è lucano è siciliano di Palermo». Cosa pensi di Bonolis? «È un genio di cuore. Sono pronta a rispondere a qualunque sua domanda con la semplicità e l'assenza di malizia che mi contraddistingue. L'ho conosciuto durante le prove e anche a Sanremo Lab. So già che non mi metterà a disagio». A prescindere dal risultato della gara, cosa ti
aspetti dopo Sanremo? «Cominciare a fare musica per lavoro. Finora ho fatto l'estetista per necessità dopo vari tentativi falliti con la musica». Allora chi ti truccherà visto che come estetista dovresti essere esigente? «Uno dei tanti truccatori dello staff. Sono tutti bravissimi. Mi fido». Un pregio di Arisa? «La capacità di mettersi in discussione e, se serve, chiedere scusa». Un difetto? «L'istintività». cultura@luedi.it
UN SOGNO CHE DIVENTA REALTÀ PER LA BAND DI OPPIDO LUCANO
E al Casinò fuori gara i Red Fire di ROCCO DE ROSA OPPIDO LUCANO - Da Oppido Lucano a Sanremo per l'esibizione dinanzi agli occhi dei più celebri cantautori italiani. Sono i Red Fire, vincitori del Music Festival Live di Tolve nel 2008, che hanno raggiunto questo traguardo dopo aver partecipato ad una durissima selezione. Ad agosto del 2008 i Red Fire partecipano ad un concorso a Sapri; nella serata della loro esibizione i piccoli talenti lucani si esibiscono dinanzi agli occhi di un folto pubblico con la consapevolezza di dover dare il massimo per portare a casa i voti della giuria. Già consapevoli che, passando questa selezione, avrebbero avuto la possibilità di esibirsi a “Casa Sanremo” i ragazzi di Oppido preparano minuziosamente questo evento. Con neanche troppa sorpresa, visto il loro talento, sbaragliano la concorrenza e riescono a vincere il concorso. Si esibiranno sabato 21 e la loro emozione è difficile da mascherare quando gli viene chiesto cosa provano, sapendo di affrontare una prova di così grande valore. «Sicuramente siamo molto emozionati ma cercheremo di fare una bella figura. Non vediamo l'ora di dover salire sul palco ed iniziare a suonare». Poche parole che hanno un grande significato. I ragazzi di Oppido partiranno giovedì e nelle ultime settimane han-
I Red Fire di Oppido lucano
no passato più tempo nel loro loro studio che ha casa. Come è normale che sia, ogni giorno che passa l'emozione aumenta. Non resta altro che aspettare e godersi lo spettacolo quando i ragazzi oppidesi saliranno sul palco e inizieranno l'esibizione dinanzi agli occhi più importarti della storia della musica italiana. I Red Fire, sono un complesso musicale composto da giovani ragazzi di Oppido che nel 2006, quando avevano ancora 14 anni, inseguendo i loro sogni e cercando di seguire le orme dei propri idoli hanno dato vita a questa band musicale. Nati come Cover Band i ragazzi di Oppido hanno ben presto voluto creare una loro canzone per poter far breccia nel ve-
ro mondo musicale. Nell'aprile del 2008 i Red Fire partecipano ad un provino con l'associazione “Stelle del Mediterraneo” ad Altamura. I talenti lucani riescono a superare tutti i turni e si qualificano per la finale del 4 settembre a Triggiano. Tra i mesi di giugno e luglio dello scorso anno, i Red Fire, incidono la loro prima Demo nello studio “Metasoud” di Christian Lapolla. Il gruppo di Oppido Lucano registra tre canzoni: Qui con te, Cosa siamo noi, Fiore di primavera. Il motto della band è “voglia di imparare, mettersi in gioco e di trasmettere le proprie emozioni attraverso la musica”. cultura@luedi.it
di EMILIA MANCO RAVELLO - Ravello come Hollywood, si offre come set per quella macchina creatrice di sogni che è il cinema. Arrivano i giapponesi con una spy story. Nel cast possiamo ammirare anche un italiano, l'attore Rocco Papaleo, che in Costiera girerà numerose scene del poliziesco “Made in Japan”. Indiscrezioni fanno trapelare che c'è moltissima attesa per questo film, inteso come la risposta giapponese a Tom Cruise con la quale la Fuji TV festeggia il 50° anniversario. Si tratta di un atteso Spymovie che narra la storia del rapimento di una ragazza giapponese sulle cui tracce si muove un diplomatico nipponico, di stanza a Roma durante il G8. Rimasto folgorato dalla bellezza dei luoghi e dagli scorci mozzafiato, il regista ha subito deciso di spostare in costiera alcune scene del poliziesco articolandole in un susseguirsi di suspense tra Amalfi, Positano, Ravello, Atrani, Caserta e Roma. E' nella Divina che le indagini, condotte dai servizi segreti, porteranno i protagonisti, poiché è qui che si scoprirà essere stata trasferita in gran segreto la ragazza. L'uscita nelle sale del Sol Levante è prevista per la fine del 2009. cultura@luedi.it
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Martedì 17 febbraio 2009
Spettacoli & televisione
Sanremo, per Del Noce o la va o la spacca: «O arrivano i risultati o è crisi dell’evento»
Il festival della verità di ELISABETTA MALVAGNA SANREMO – Il compenso del conduttore che finisce in procura, le proteste dei gay, il caso Benigni, l’allarme del direttore di Rai Uno Fabrizio Del Noce sulla salute del festival: la 59ma edizione si apre, stasera, nella migliore tradizione, tra le polemiche. Il festival di Sanremo è a un bivio. Il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, ieri, durante la conferenza stampa che ha ufficialmente aperto la settimana sanremese, parla chiaro: «E' una questione di vita o di morte. O arriveranno i risultati o dovremo ufficializzare la crisi di questo evento», ammette senza tentennamenti. Del Noce, al suo settimo Festival come timoniere della rete ammiraglia Rai, sa perfettamente che l’azienda di Viale Mazzini «deve stare sul mercato» e di conseguenza, di fronte a un eventuale risultato negativo, corrisponderebbero «ripensamenti aziendali inevitabili». In questa atmosfera di «rilancio obbligato», Del Noce spera comunque in una rinascita della manifestazione che questa sera aprirà i battenti alla grande con un video di Mina, e confida molto nella presenza di un performer del calibro di Roberto Benigni. Ma per riportare la kermesse agli antichi fasti, o quantomeno per non farla precipitare, punta soprattutto su Paolo Bonolis: «Non potrei mai dimenticare che quando ho preso in mano Raiuno – dice – il vero rilancio l’ho ottenuto con lui. È chiaro che dopo il Sanremo dell’anno scorso, in cui siamo entrati nel campo della crisi, ovviamente si pensa a un conduttore con cui hai vissuto il rilancio. L’affidabilità che mi dà Bonolis è superiore a quella di qualsiasi altro conduttore», sentenzia. Quando qualcuno gli chiede le possibili conseguenze di una crisi sulla convenzione con il Comune di Sanremo – firmata, dopo un lungo tira e molla tra le parti, il 12 novembre scorso e che prevede 9 milioni di euro l’anno per tre anni – Del Noce risponde: «I termini non possono essere ridiscussi. Noi avremmo ancora due anni di festival». Tuttavia, aggiunge, «non possiamo non prendere atto di una disaffezione generale. Dovremmo pensare al festival non come un grande evento, ma come una normale programmazione della rete». Del Noce, poi getta acqua sul fuoco sui compensi «in linea con
Pazzi per le conigliette E’ CACCIA al biglietto per la serata Playboy, in programma venerdì sera al Victory Morgana Bay, uno dei locali più noti di Sanremo. Le prosperose playmate saranno insieme al patron Hugh Hefner sul palco dell’Ariston nella quarta serata del festival, venerdì 20 febbraio, e dopo parteciperanno a una festa organizzata in loro onore.
Gli artisti in gara Tra i giovani Karima la rivelazione di Amici
Renga e Afterhours tra i super favoriti Big
Nuove Proposte
1. .AFTERHOURS
1. SILVIA APRILE
Il paese è reale
Un desiderio arriverà
2. AL BANO
2. ARISA
L’amore è sempre amore
Sincerità
3.ALEXIA
3. MALIKA AYANE
Biancaneve
Come foglie
4. MARCO CARTA
5. BARBARA GIGLIO
La forza mia
Che ne sai di me
5. DOLCENERA
6. IRENE
Il mio amore unico
Spiove il sole
6. GEMELLI DIVERSI
7. ISKRA
Vivi per un miracolo
Quasi amore
7. FAUSTO LEALI
8. KARIMA
Una piccola parte di te
Come in ogni ora
8. MARCO MASINI
9. SIMONA MOLINARI
L’Italia
Egocentrica
9. NICOLAI - DI BATTISTA
10. FILIPPO PERBELLINI
Più sole
Cuore senza cuore
10.PATTY PRAVO E io verrò un giorno là
11. POVIA Luca era gay
12. PUPO - N’DOUR
Paolo Bonolis e il direttore di Rai Uno Fabrizio del Noce in conferenza stampa
Afterhours
Patty Pravo
Dolcenera
Nicolai
Renga
Albano
L’opportunità
quelli dello scorso anno. Perché nessuno protesta per quelli dei dei calciatori?». E Bonolis? Si dice sereno, nonostante le polemiche sul suo compenso milionario tengano ancora banco e concentrino molte delle domande degli inviati in sala stampa. Rispetto al festival precedente, nel 2005, que-
sto lo affronta con «maggiore tranquillità». Sarà... Certo è che, dopo di lui, Pippo Baudo ha confezionato e condotto un’edizione che ha perso 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Stavolta, quindi, il suo compito sarà molto più impegnativo. Ma lui ci sta lavorando dal giugno 2008, impostando già
allora formula e cast insieme al direttore artistico musicale Gianmarco Mazzi. «La bellezza vera di questo festival è stato poterlo costruire, organizzare – sottolinea – Non faccio le cose tanto per farle, ma se posso investire, fare qualcosa. Sono cose che nell’arco di 28 anni di tv qualcuno ha percepito».
13. FRANCESCO RENGA Uomo senza età
14. SAL DA VINCI Non riesco a farti innamorare
15. TRICARICO Il bosco delle fragole
16. IVA ZANICCHI Ti voglio senza amore
Il programma SARÀ Beatrice, una bambina di 7 anni, ad aprire questa sera festival di Sanremo 2009. L’idea è di Paolo Bonolis, che inviterà la bimba sul palco dell’Ariston per raccontarle in varie tappe una sorta di “storia della canzone”, partendo dai Canti gregoriani fino ad oggi. «Al termine – ha svelato ieri lo stesso Bonolis in una pausa delle prove – Beatrice accennerà al pianoforte qualche nota di Nessun Dorma, e poi partirà il video di Mina». «Volevo iniziare con qualcosa di intenso. E poi – conclude – a me i bambini piacciono troppo». LA SCALETTA DELLA PRIMA SERATA - Sarà Mina quindi poi la voce di Mina sulle note di “nessun Dorma” e con un video che la riprende in sala di registrazione, a dare il via alla serata. Il primo Campione a salire sul palco dell’Ariston sarà invece Dolcenera, seguita da Fausto Leali. Dopo l’ingresso di Luca Laurenti, sarà la volta di Tricarico. Poi, il primo ospite della serata, Alessia Piovan, e il quarto Big,
Dopo il video di Mina la prima a esibirsi sarà Dolcenera
Una bimba sul palco dell’Ariston Il nuovo palco dell’Ariston
Marco Carta. Patty Pravo eseguirà quindi E io verrò un giorno là e a seguire ci sarà un collegamento da New York con Miguel D’Escoto, presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La gara prosegue con
Kevin Spacey l’ospite ANCHE Kevin Spacey arriva al Festival di Sanremo. L’attore e regista americano, due volte vincitore dell’Oscar (come migliore attore non protagonista nel 1996 I soliti sospetti e come migliore attore protagonista per American Beauty nel 2000), sarà ospite all’Ariston giovedì, in occasione della terza serata della kermesse
Marco Masini, Francesco Renga, Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour, i Gemelli Diversi, Afterhours, Iva Zanicchi e Nicky Nicolai con Stefano Di Battista. Sarà quindi il turno dell’atteso brano di Povia, Luca era gay,
dopo il quale all’Ariston arriverà Sal Da Vinci e Alessia con Mario Lavezzi. Sulla scena quindi apparirà la prima ospite straniera del festival 2009, la californiana Katy Perry. La sua performance precede l’esibizione delle prime quattro Proposte: Malika Ayane, Irene, Simona Molinari e, per ultimo, Filippo Perbellini. In chiusura, Bonolis comunicherà i nomi dei primi tre Big esclusi dalla gara. LE ALTRE SERATE – Mercoledì 18 febbraio: sul palco si esibiranno i 13 Artisti, i 10 brani più votati dalla giuria demoscopica saranno ammessi alla quarta serata. Verranno anche eseguiti gli altri 6 brani delle Proposte, sempre con la giuria demoscopia. Anche stavolta la graduatoria verrà secretata. – Giovedì 19 febbraio: si esi-
L’omaggio a Reitano IL festival di Sanremo ricorderà, nella serata di giovedì, Mino Reitano, scomparso il 27 gennaio scorso. Ornella Vanoni canterà Una ragione di più, uno dei suoi più grandi successi, entrato nella storia della musica italiana, di cui Reitano scrisse la musica nel 1969. Il testo è invece co-firmato dalla stessa Vanoni e da Franco Califano.
biranno i 6 Artisti non ammessi nelle serate precedenti. Il pubblico, con il televoto, sceglierà le 2 canzoni da ammettere alla quarta serata. Le 10 Proposte riproporranno la propria canzone rivisitata al fianco di grandi artisti italiani e stranieri. Sarà comunicato il vincitore della gara online Sanremofestival.59. – Venerdì 20 febbraio: i 12 Artisti riproporranno i brani in versione “liberamente rivisitata” con grandi ospiti. Le 10 canzoni più votate saranno ammesse alla serata finale. Le 10 Proposte proporranno i brani in versione radio-edit. La canzone più votata verrà proclamata vincitrice della categoria. – Sabato 21 febbraio: gli Artisti eseguiranno le loro canzoni. Le 3 meglio classificate saranno eseguite nuovamente e sottoposte ancora al televoto. La più votata sarà proclamata canzone vincitrice assoluta del Festival. Sarà riproposto il brano vincitore della categoria Proposte e si esibirà il vincitore di Sanremofestival.59.
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Rubriche
Martedì 17 febbraio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Un incontro di lavoro sarà fondamentale per le vostre prossime iniziative. In amore non date niente per scontato.
TORO 21/4 - 20/5
Per la vostra professione si profila un periodo di eventi straordinari: potete essere soddisfatti. In amore affiora qualche problema.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro riuscirete a rimanere a galla anche in un periodo piuttosto difficile. In amore dovete impegnarvi di più se siete coinvolti.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro vi conviene imparare in fretta ad amministrare bene il vostro tempo. Incertezze in amore.
LEONE 23/7 - 23/8
L'ottimismo vi aiuta a superare le vostre incertezze nella professione. Un amore altalenante finirà con lo stressarvi.
VERGINE 24/8 - 22/9
Sarebbe imprudente da parte vostra dare il via a nuove iniziative di lavoro se non sapete dove volete arrivare. Grandi effusioni in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Un incontro di lavoro vi farà capire che è arrivato il momento di esplorare nuovi settori. In amore siete troppo accondiscendenti.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Grazie alle buone relazioni sociali riuscirete a concludere ottimi affari. In amore periodo di incertezza.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Un periodo di crisi nel lavoro vi farà finalmente capire cosa volete davvero. In amore rapporti non ancora ben definiti.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel lavoro non c'è motivo di farsi prendere da attacchi d'ansia: siete molto preparati. Un legame sentimentale si sta consolidando.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Portate avanti con scrupolo e attenzione i vostri impegni di lavoro. Attenzione alle passioni travolgenti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
C anta reca N; Z,O nette = Cantare canzonette;
La fortuna vi assiste e riuscirete a mettere in cantiere il progetto di lavoro che più vi sta a cuore. Favoriti gli incontri d'amore.
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MUSICALE
21.10
14.45
Paolo Bonolis
PRIMA SERATA
Televisioni
Martedì 17 febbraio 2009
RUBRICA
ATTUALITÀ
21.10
Francesca Senette
16.55
Giovanni Floris
ROTOCALCO
21.10
Barbara D’Urso
FILM
20.30
Betty Love
GIOCO
23.35
Enrico Papi
TELEFILM Sex and the city
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06.00 -VarietàScanzonatissima 06.15 -DocumentarioTesori in fondo al mare 06.40 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.50 -RubricaAgenzia RiparaTorti 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.30 -RubricaCominciamo bene - Prima 10.00 -RubricaCominciamo bene 12.00 -Telegiornale Tg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -Telegiornale TG 3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Jungle 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -Telegiornale Tg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
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20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Musicale 59° Festival della Canzone Italiana
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 21.50 -FilmConstantine con Keanu Reeves, Rachel Weisz, Shia LaBeouf - regia di Francis Lawrence (USA) - 2004
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -RubricaRai Sport serie B
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv RIS 5 - Delitti imperfetti 23.30 -Real Tv Grande Fratello
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmBetty Love con M. Freeman, C. Rock - regia di Neil LaBute (USA) - 2000 23.20 -FilmIl delitto Fitzgerald con D. Cheadle - regia di Matthew Ryan Hoge (USA) - 2003
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re con Elijah Wood, Billy Boyd, Viggo Mortensen, Orlando Bloom - regia di Peter Jackson (USA) - 2003
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Relic Hunter
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02.05 -FilmIl calamaro e la balena con J. Daniels, L. Linney - regia di Noah Baumbach (Usa) - 2005 03.15 -TelefilmMa il portiere non c'è mai? 04.00 -Soap OperaFebbre d'amore 04.05 -RubricaPeste e corna e gocce...
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23.35 -TelefilmSex & the city 01.05 -TelefilmDirt 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaMovie Flash 01.35 -AttualitàOtto e mezzo 02.15 -TelefilmStar Trek 03.15 -FilmGli ultimi 5 minuti
RETE 4
ORE 16.10
leTrame
LA 7
ORE 14.00
IL PIRATA DELL’ARIA
SI PUÒ FARE AMIGO
con C. Heston, Y. Mimieux, J. Brolin regia di John Guillermin (Usa) - 1972
con B. Spencer, J. Palance, F. Rabal regia di Maurizio Lucidi (Ita) -1972
Un Boing 707 ai comandi del capitano O'Hara è in volo verso Minneapolis. A bordo però c'è un ignoto dirottatore. Questi dapprima segnala la sua presenza con una scritta nel bagno, quindi con un messaggio scritto su un biglietto: l'aereo scoppierà se non si dirigerà in Alaska. Qui il terrorista, che si rivela essere un giovane ufficiale psicopatico, intende far proseguire l'aereo per...
A Coburn, gigante dal cuore d'oro, è affidata la cura di un bambino e della sua eredità, la Casa del Pozzo. Coburn ha sedotto Mary, sorella di Sonny, impresario delle Sonny's Girls che progetta di ucciderlo dopo un matrimonio riparatore. I due e le sveglie Girls si trovano a difendere la Casa del Pozzo dai banditi fino allo scontro finale, durante le nozze di Mary e Coburn...
RETE 4
ORE 21.10
RAI 2
ORE 21.50
ITALIA 1
ORE 21.10
IL SIGNORE DEGLI ANELLI - IL RITORNO DEL RE con V. Mortensen, E. Wood, O. Bloom regia di Peter Jackson (Usa) - 2003 Mentre Frodo e Sam, accompagnati da Gollum, proseguono il loro viaggio verso Monte Fato per distruggere l'Anello, il resto della compagnia corre in soccorso di Rohan e Gondor, impegnati nella grande battaglia dei Campi del Pellenor. Proprio qui, a Minas Tirith, Sauron ha deciso di sferrare l'attacco finale per la conquista della Terra di...
RETE 4
ORE 23.20
BETTY LOVE
CONSTANTINE
IL DELITTO FITZGERALD
con R. Zellweger, M. Freeman, C. Rock - regia di Neil LaBute (Usa) -2000
con S. LaBeouf, K. Reeves, R. Weisz, D. Hounsou - regia di Francis Lawrence (Usa) - 2004
con D. Cheadle, R. Gosling - regia di Matthew Ryan Hoge (Usa) - 2003
Betty, cameriera sognatrice e sensibile di Oaks nel Kansas, è una fedelissima fan della soap opera "A Reason to Love". La donna è sposata ad un marito ignorante e fedifrago che nonostante tutto ama. Il giorno del suo compleanno, mentre guarda la sua soap, assiste all'omicidio del marito da parte di due killer. La scena è devastante e nella mente di Betty...
ll detective John Constantine, di ritorno dall'inferno, fa squadra con la poliziotta Angela Dodson per risolvere il misterioso suicidio della gemella della donna. L'indagine li conduce in un mondo popolato di demoni e angeli...
Leland, introverso ragazzino di 16 anni, compie un terribile omicidio che sciocca tutta la comunità: uccide un bambino autistico perché, come ripete, "non poteva più sopportarne la tristezza". Rinchiuso in un carcere minorile, viene affidato a un tutore, Pearl, aspirante scrittore, che tenta di scoprire le ragioni del delitto, con l'intento di scriverne un libro. Leland, però, non sembra...
Continua la scalata di Tutti pazzi per amore RAI UNO Affari tuoi Tutti pazzi per amore Tutti pazzi per amore Linea verde
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RAI DUE Novantesimo minuto Criminal minds Pres.novantesimo minuto Rai sport
18.21 21.46 18.07 13.25
3.474 3.123 2.580 2.530
RAI TRE Che tempo che fa Presa diretta Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.31 21.32 20.08 19.56
3.784 2.628 2.256 2.209
CANALE 5 Paperissima sprint Chi vuol essere Amici di maria de Grande fratello
20.46 19.05 14.01 13.36
6.065 5.141 3.934 3.369
ITALIA 1 Colorado Mean girls Guida al campionato Tutto in famiglia
21.32 19.36 13.03 19.06
3.122 2.352 2.186 1.877
RETE 4 Colombo Melaverde Siska Posticipo contro campo
19.42 12.09 21.30 22.30
2.199 2.038 2.003 1.808
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Primo piano
Martedì 17 febbraio 2009
L’altra faccia del Totalgate I progetti in bilico se verrà confermata la sospensione delle attività nella concessione
Quando vale Tempa Rossa 30 milioni per il gas e poi fondi per promozioni e compensazioni di ROCCO PEZZANO TRENTA milioni di euro all’anno circa. Ai prezzi correnti del gas, è questo ciò che la Regione pensa di ricavare dai primi anni di produzione di gas naturale della concessione “Gorgoglione”. Ed è questo ciò che costituirebbe la colonna vertebrale del progetto Sel, la Società energetica lucana. Facile immaginare che eventuali ritardi sui lavori costituirebbero - dal punto di vista dei progetti regionali - un ostacolo non da poco. La decisione del giudice per le indagini preliminari - sospendere per un anno ogni attività della Total a Gorgoglione - ha dei risvolti economico-produttivi a sette zeri. Sul lungo periodo, anche a otto zeri. Dall’azienda - a parte il comunicato che pubblichiamo a pagina 8, e in cui si annuncia ricorso contro la decisione del gip - non trapela nulla. Si sa solo che gli avvocati sono al lavoro per definire i dettagli tecnici del ricorso. Nessun dirigente ha intenzione di parlare, non solo delle questioni giudiziarie, ma anche degli effetti sui programmi. Azzardare qualche conto è possibile tramite l’analisi di documenti e di dichiarazioni ufficiali. Il documento per eccellenza è l’accordo fra Regione e compagnie petrolifere firmato il 22 settembre del 2006. Intorno a mezzogiorno si sedettero attorno a un tavolo il presidente della Regione Vito De Filippo e poi i rappresentanti delle “contitolari”: da Parigi Jean Marie Menno Grouvel per la Total, da Lione Jean Pierre Tallon per la Shell e da Philadelphia Rudolph Hanselka per la Shell. La Total aveva ed ha - in mano il 50 per cento delle quote; le altre due società il 25 per cento ciascuno. Un tempo anche l’Eni aveva un quarto di concessione. Poi, improvvisamente e senza spiegare il perché, lo vendette alla Total. Che divenne proprietario della quota di maggioranza. E’ anche “operatore”, ossia la società che si occupa dei lavori sul posto (pozzi, condotte, magazzini eccetera). Il gip ieri ha esplicitamente detto che a proseguire le opere potranno essere le altre due società. Occorrerà forse un atto del
ministero per lo Sviluppo economico che accordi ad altra compagnia il ruolo di “operatore”. In quell’intesa del 2006, a parte le royalty e il gas naturale regalato tout court alla Regione Basilicata, c’è un capitolo dedicato ai “Contributi di scopo per lo sviluppo sostenibile”: una serie di oneri accessori per le compagnie. I fondi previsti sono scaglionati in base alla quantità di
Su Youtube due filmati della fiammata di Viggiano SONO SPUNTATI due filmati della fiammata che il 2 febbraio scorso ha interessato il Centro Olio di Viggiano. Si tratta di due brevi video amatoriali, inseriti sul portale YouTube che raccoglie le opere realizzate da persone con videocamera in tutto il mondo. Gli indirizzi a cui trovare i video: www.youtube.com/watch?v=c6tQAQq_mI e www.youtube.com/watch?v=MM9n1veK5Q. In entrambi l’audio è bassissimo, quasi assente. In uno dei due si percepisce una voce che commenta «e poi dicono che non sono incidenti». Si riferiva evidentemente all’episodio analogo avvenuto un mese e mezzo prima e alle spiegazioni rassicuranti date dall’Eni. Il video più lungo - e anche più chiaro, anche troppo: la
La fiammata del 2 febbraio
fiamma si percepisce come una vasta macchia di luce indistinta - è di un certo “cannidd”, di 27 anni. Nel secondo si vede la fiamma in mezzo al buio della Val d’Agri. E’ stato realizzato da “Sarconi”. L’autore, di 32 anni, è legato al circolo “G. Costante” delle Acli di Sarconi, titolari di un bellissimo sito ricco d’informazioni.
petrolio estratto (fino a 50 milioni di barili, fra 50 e 100, fra 100 e 150 eccetera): 500.000 euro all'anno, , poi un milione, poi un milione e mezzo, poi due e infine due milioni e mezzo di euro all'anno dai 200 milioni di barili e per tutta la durata del giacimento. Poi, sempre per compensazione ambientale, un programma di cinque campagne promozionali
dell'immagine, dell'ambiente e del territorio della Basilicata, ideate dalla Regione e diffuse attraverso la rete di distribuzione carburanti di Total in Italia e in Europa. Una campagna è già stata realizzata e verrà presentata alla Borsa turistica di Milano, la Bit, nei prossimi giorni (vedere articolo a pagina 16). Quanto valga il petrolio della concessione “Gorgoglione” (e in
particolare del progetto chiamato “Tempa Rossa”) lo ha spiegato lo stesso De Filippo a Roma il 22 luglio del 2007: «Centotrenta milioni di barili di olio equivalente e olio in posto per oltre 430 milioni di barili (l’olio in posto è quello che si trova nel giacimento, ma non è tutto estraibile con le tecnologie attuali, ndr). Detta concessione si prevede entri in produzione nel secondo semestre del 2010. La sommatoria dei dati di massima, relativi ai giacimenti della Val d’Agri e dell’Alto Sauro, produce un serbatoio energetico di quasi 700 milioni di barili di riserve certe e quasi 2.5 miliardi di barili di olio in posto, corrispondente ad un valore complessivo delle risorse stimabile, ai prezzi attuali e in termini di riserve certe, in circa 42 miliardi di euro (oggi però costa meno della metà di allora, ndr)». La partenza della produzione nel 2010 è stata superata: la nuova previsione è del 2012. O meglio: lo era. Se il ricorso al Riesame non andrà bene, potrebbe slittare ulteriormente. E verrebbe rinviato anche il guadagno di trenta milioni di euro per la Sel nei primi anni con il gas in regalo (che la società dovrebbe piazzare sul mercato). I progetti della Sel ne soffrirebbero: ad esempio, quello di investire i soldi provenienti dagli idrocarburi nelle energie alternative. Se lo stop di un anno sarà confermato, cosa farà la Total? Continuerà a finanziare le campagne promozionali? Farà slittare il programma di assunzione al Centro Olio delle settanta persone di cui curerà la formazione? E le cento persone che lavorano alla costruzione del Centro Olio? E’ il bando al centro delle indagini: la realizzazione del Centro Olio, di una strada di collegamento e dei depositi di Gpl. Opere da quasi 25 milioni di euro. La Total sta procedendo da alcuni mesi. Cosa accadrà del cantiere? Infine, un’ipotesi estrema: la Total potrebbe utilizzare la questione come scusa per rinviare lo sfruttamento del giacimento a periodi in cui il petrolio valga di più (nel giro di poco è sceso a un quinto del valore). Tutte questioni in attesa di esame. Di Riesame. r.pezzano@luedi.it
Preoccupazioni bipartisan sull’inchiesta di Woodcock
Allarme trasparenza PREOCCUPAZIONI e allarmi bipartisan sull’inchiesta di Woodcock. Eccone alcuni stralci. Egidio Digilio, senatore Pdl: «Il provvedimento della magistratura, particolarmente grave perché non colpisce solo la compagnia francese ma l'economia locale, regionale e nazionale, è destinato ad avere effetti devastanti sull'attività petrolifera nell'area del Sauro-Camastra, sull'occupazione e sui bilanci di Regione e Comuni. L'auspicio è che le società contitolari, come prevederebbe il provvedimento di sospensione, possano proseguire i lavori. Ma gli Accordi sottoscritti negli anni passati con Eni e Total hanno bisogno di un aggiornamento per “blindare” gli amministratori da eventuali problemi giudiziari come da sospetti praticando fino in fondo la tanto evocata trasparenza. Ci vuole quella cabina di regia che abbiamo sollecitato da quando sedevo tra i banchi del consiglio regionale». Felice Belisario, senatore Idv: «Il provvedimento del gip del Tribunale di Potenza onferma le nostre preoccupazioni: la gestione dell’estrazione del petrolio è stata accompagnata, secondo le indagini, da pratiche di corruzione, clientelismo, concussione. Sono or-
mai anni che l’Idv chiede di capire chi si avvantaggia dall’affare petrolio e perché le ricadute economiche sulla comunità sono praticamente inesistenti. Per questo nei giorni scorsi ho chiesto al presidente De Filippo di fare chiarezza spiegando ai lucani quanto è avvenuto negli ultimi anni. L’Idv attende ancora risposte esaurienti. Purtroppo le prime risposte alle nostre domande cominciano ad arrivare dalla magistratura con il rischio che l’estrazione di idrocarburi venga accomunata al malaffare». Filippo Massaro, Csail: «L’auspicio che si affermi il principio della partecipazione della società civile ai processi di sviluppo che hanno interessi economici e strategici di carattere internazionale e quindi tali da scatenare interessi ed appetiti di ogni natura» . Giuseppe Potenza, segr. reg. Dc: «Solo qualche giorno fa da Napoli è partito il monito dei vescovi del Sud contro le pratiche di clientelismo e favoritismo. In tanti hanno arricciato il naso con “i soliti vescovi che fanno la morale”. La realtà dà invece ragione alla lucida e obiettiva analisi: da noi ci sono ancora troppi lacci e lacciuoli che legano la Pubblica Amministrazione con la gestione ordinaria e straordinaria di programmi e progetti».
Santochirico su M. Grosso 2
«Mai data l’Intesa» «NESSUNA delibera della Regione Basilicata autorizza la perforazione del pozzo Monte Grosso 2»: lo dice l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico rispondendo alle richieste della Ola («Revocare le autorizzazioni») sul permesso di ricerca “Serra San Bernardo”. Il 12 settembre 2007, il ministero dello Sviluppo economico ha chiesto alla Regione di esprimere l’atto di Intesa per autorizzare la perforazione di “Monte Grosso 2”. Sono stati rilasciati pareri tecnici obbligatori per legge, ma non è stata adottata l’Intesa richiesta. La giunta regionale ha stabilito, invece, che la Medoilgas dovrà risarcire la Regione con 15.703 euro (per l’occupazione di 5 ettari) e autorizzato i lavori di ripristino dei luoghi interessati dal permesso di ricerca scaduto.