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Mercoledì 18 febbraio 2009

Brevi dal mondo

Tredicenne accoltella docente CHIOGGIA (VENEZIA) – Per tre anni ha studiato violino covando rancore nei confronti dell’insegnante 'colpevole' di spingerlo a migliorarsi. Poi la rabbia dei suoi 13 anni è esplosa e in classe ha dato una 'lezione' al docente, accoltellandolo alla schiena. Protagonista della vicenda un ragazzino di Chioggia, alunno di una terza media con indirizzo musicale nella scuola statale Silvio Pellico (nella foto). Il ragazzo

ora è a casa con i genitori, entrambi piccoli imprenditori, in attesa di essere visitato da un neuro psichiatra infantile.

Nave da crociera incagliata BUENOS AIRES – Una nave da crociera, con un centinaio di persone a bordo, si è incagliata nella banchisa dell’Antartico. La marina argentina ha riferito che «non c'è pericolo» per i passeggeri. Per prestare assistenza ai turisti dell’Ocean Nova, un’imbarcazione di 73 metri battente bandiera delle Bahamas, sono partiti dall’Argentina una nave e un aereo.

Pelosi incontra Berlusconi ROMA –Dopo il faccia a faccia tra il presidente del Consiglio italiano e la speaker della Camera dei rappresentati Usa Nancy Pelosi (nella foto), Berlusconi parla di «visione delle cose collimanti» e di «grande ottimismo per la collaborazione futura tra i due Paesi». Da parte sua, Pelosi – prima donna e pri-

ma italo-americana eletta terza carica dello Stato federale – svela che quella con Berlusconi a Villa Madama è stata una «colazione rivelatrice» su come rafforzare le relazioni tra Italia e Usa».

Messico, 10 morti in una sparatoria CITTA' DEL MESSICO – Sono almeno 10 le persone rimaste uccise in uno scontro a fuoco avvenuto ieri nel nord del Messico. Ad affrontare gli uomini dell’esercito e della polizia è stato un commando armato non ancora identificato. La sparatoria è durata più di tre ore ed ha avuto luogo nella località di Las Fuentes, vicino alla frontiera con gli Stati Uniti. Cinque delle dieci vittime sono componenti delle forze federali messicane.

In Italia e nel Mondo Un nuovo documento inviato alle Camere. L’Italia che conta era spiata

Archivio Genchi, al Copasir il secondo atto ROMA – Archivio Genchi, Copasir secondo atto: un secondo e più specifico documento del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è stato approvato ieri a San Macuto e trasmesso ai presidenti dei due rami del Parlamento. Contiene maggiori dettagli sulle utenze di parlamentari ed alte cariche Istituzionali, finite nel mirino di Gioacchino Genchi, consulente dell’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris nell’ambito delle inchieste 'Why Not' e 'Poseidone'. Fa seguito alla reazione inviata la scorsa settimana e relativa ai «rischi per l’efficienza dei servizi per la sicurezza». Con il documento approvato ieri, secondo quanto si apprende, si informano i due rami del Parlamento sugli elenchi specifici dei telefoni di

Camera e Senato e contiene considerazioni politiche più stringenti sulle acquisizioni effettuate da Genchi relative a utenze riconducibili a soggetti istituzionali e si suggeriscono alcune iniziative per fare fronte alle «violazioni» riscontrate dal Copasir. Anche questa documentazione sarà inoltrata alla procura della Repubblica di Roma che ha aperto un fascicolo su Genchi e dove la prima relazione del Comitato è già all’esame dei procuratori aggiunti Nello Rossi e Achille Toro. La Relazione inviata dal Copasir alla Camere il 12 febbraio aveva già evidenziato l'acquisizione di un elevato numero di intestazioni anagrafiche e di tabulati di traffico telefonico. Tra le utenze individuate quelle riferite al Procuratore nazionale an-

timafia e ad altri magistrati della Direzione Nazionale Antimafia e della Dda di Reggio Calabria, a tredici parlamentari, tra cui il Presidente del Consiglio, il ministro e il viceministro dell’Interno ed il ministro della Giustizia appartenenti a diverse compagini governative, a cinque partiti o gruppi politici, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica (segreteria del Presidente), alla Presidenza del Consiglio, ai principali ministeri, ai vertici della Guardia di finanza, al capo degli ispettori del Ministero della giustizia e all’ambasciata degli Stati Uniti in Italia. In tutti questi casi sono stati richiesti e acquisiti i dati di traffico telefonico. Risultano, inoltre, – secondo quanto si legge nella prima Relazione trasmessa

Luigi De Magistris

al Parlamento – essere state richieste le intestazioni anagrafiche di 52 utenze telefoniche fisse e mobili riconducibili al Consiglio superiore della magistratura e di quattordici utenze fisse del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica. Daniela Navi

Gli inquirenti potrebbero avere i nomi degli stupratori

Intercettazioni

Violenza sessuale, indagini serrate e verifiche sui rumeni

Il Csm «Indagini impossibili»

ROMA – Ora degli stupratori della Caffarella ci sono non solo i volti, le fisionomie, ma forse anche i nomi. Perchè i sospettati sarebbero pregiudicati e la polizia avrebbe anche le loro presunte generalità, probabilmente degli alias forniti alle forze dell’o rdine di Roma quando in passato erano stati fermati. Lunedì la svolta sembrava vicina. Fino a quando in serata un rumeno è stato fermato a Primavalle. Ma solo gli accertamenti potranno trasformare gli indizi in accuse. È ancora caccia nella capitale ai due rumeni che sabato pomeriggio hanno violentato una ragazzina di 14 anni e aggredito il suo fidanzato di 16 nel Parco dela Caffarella. La giornata di ieri è stata una delle più convulse per quello che riguarda la miriade di voci che sono circolate sulla presunta cattura dei rumeni accusati dello stupro. La tensione è alta, soprattutto, fa notare una fonte della Questura di Roma, «per chi in questo momento sta cercando di stringere il cerchio attorno ai responsabili della violenza ad una ragazzina di appena 14 anni». L’arrivo in Questura del romeno fermato a Primavalle, e di altri sette connazionali, aveva mandato in fibrillazione la stampa della capitale. Ma, hanno fatto capire gli investigatori, solo gli accertamenti, compreso il test del

Le indagini della polizia alla Caffarella

Dna, potranno dare risposte definitive. In sostanza, hanno detto in Questura, per arrivare alla cattura dei veri responsabili bisogna fare un passo dopo l’altro per fare in modo che tutti gli indizi raccolti siano poi compatibili con gli elementi già in mano alla polizia. Ed uno degli elementi che gli investigatori ritengono fondamentali potrebbe essere la traccia biologica rilevata dalla polizia scientifica negli abiti della ragazzina violentata e nel terreno dove è avvenuto lo stupro. Una traccia biologica che però deve essere comparata con quella delle persone sospettate. E per fare questo servono almeno 48 ore affinchè i laboratori possano dare una risposta più o meno certa. La 'pressione' della poli-

zia sulla criminalità straniera e locale in questo momento è molto forte e prima o poi potrebbe dare i risultati sperati. E la giornata di ieri è sembrata essere l’esatto opposto di quella di lunedì sera dove da una parte vi era un marcato ottimismo da parte della Procura di Roma sull'individuazione dei responsabili dello stupro della Caffarella e dall’altra vi era il freno tirato della Questura di Roma che diceva «lasciateci lavorare nell’ombra». Ieri sera Procura e Questura sembravano voler dire la stessa cosa: «Il momento è delicato, adesso è d’obbligo il silenzio». E il Questore di Roma Giuseppe Caruso lasciando gli uffici di via di San Vitale dice nettamente: «non c'è nessuna novita». Letizia Bianco

ROMA – Determinerà «un grave pregiudizio» per le indagini «anche in settori particolarmente delicati e sensibili» la nuova disciplina sulle intercettazioni. E di fatto porterà all’«impossibilità» di investigare «proficuamente» pure su reati «gravissimi», dall’omicidio alla violenza sessuale, e di «individuarne i responsabili». Mentre le norme sulla pubblicazione di intercettazioni e atti di indagine contrastano con il principio costituzionale della libertà di stampa. Questa la critica di fondo che il Csm rivolge al ddl. Ecco alcune delle osservazioni dei consiglieri. GRAVI INDIZI DI COLPEVOLEZZA: «Le intercettazioni non si dovrebbero più effettuare - avverte il Csm – per scoprire gli autori di omicidi, violenze sessuali, rapine o altri reati gravissimi, per i quali il fatto sia immediatamente noto, mentre assolutamente ignoto ne sia l'autore». INTERCETTAZIONI AMBIENTALI: «Si tratta di una stretta che elimina con un tratto la quasi totalità delle intercettazioni ambientali». TABULATI TELEFONICI: Secondo il Csm le nuove «limitazioni non incidono solo sulla possibilità dello Stato di esercitare la propria pretesa punitiva, ma anche sulla possibilità del cittadino imputato di esercitare il proprio diritto di difesa». RIPRESE VISIVE: Con effetti paradossali secondo il Csm: «sebbene la polizia giudiziaria possa appostarsi per strada ad osservare un portone per verificare chi vi si rechi, non potrebbe predisporre un apparato di ripresa se non quando si proceda per i delitti di cui al 'catalogo' e sempre che sussistano i gravi indizi». DURATA:«La fissazione di termini così limitati non corrisponde alla realtà e pone gli uffici di procura e le forze di polizia nella evidente difficoltà di svolgere seriamente il loro lavoro». PUBBLICAZIONE: Secondo il Csm «c'e un’evidente compressione dei valori riconducibili all’articolo 21 della Costituzione».

Vigilanza Rai, stasera in commissione Superenalotto, esce un buon 5+1 il nuovo Consiglio d’amministrazione ilLotto ROMA – E' fissata per stasera alle 20:30 la riunione della Vigilanza Rai per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Viale Mazzini, scaduto formalmente dalla fine di giugno. Ma sul primo appuntamento della bicamerale, indicato subito come priorità dal neo presidente Sergio Zavoli, pesa l'incognita del Pd, da ieri pomeriggio orfano del segretario Walter Veltroni. I democratici confermano comunque per oggi alle 14 la riunione per fare il punto sulla Rai; ieri sera si è tenuto invece a Palazzo Grazioli il vertice Pdl-Lega con il premier Silvio Berlusconi. Alla Vigilanza spetta designare sette componenti su nove del cda Rai, quattro di maggioranza e tre di opposizione; sono invece di competenza dell’azionista ministero dell’Economia gli altri due nomi, tra i quali il presidente, che deve poi ottenere il gradimento bipartisan a maggioranza di due terzi della stessa commis-

sione. Nel caos di queste ore, legato al terremoto elettorale in Sardegna, la linea del Partito democratico, sostenuta dal capogruppo in Vigilanza Fabrizio Morri, potrebbe essere quella della riconferma dei consiglieri uscenti, Nino Rizzo Nervo e Carlo Rognoni, mentre l’Udc dovrebbe indicare Rodolfo de Laurentiis. Ma il Pd potrebbe anche chiedere in extremis un rinvio, approfittando del possibile voto di fiducia sul decreto Milleproroghe, che arriva proprio oggi in Aula alla Camera. Sul fronte opposto, invece, Pdl e Lega si dicono pronti all’appuntamento con il rinnovo del cda: il quadro è stato definito ieri sera al vertice di maggioranza con il premier, presenti il sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani, i capigruppo di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, il vice presidente vicario del Pdl a palazzo Madama Gaetano Quagliariello, i ministri della Difesa Ignazio La Russa e dell’Interno Roberto Maroni.

ROMA – Nessun 6 ma un 5+1 che vince 736.175,72 euro. La vincita è stata realizzata a Pietrasanta (Lucca) in frazione Marina nel punto vendita Sisal 'La Coccinella', in via Carducci 155. Il Jackpot per il prossimo concorso sale a 19.000.000,00. Ai 10 vincitori con punti 5 55.213,18 euro. Ai 1.370 vincitori con punti 4 403,01 euro. Ai 56.834 vincitori con punti 3 19,42 euro. QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Agli 8 vincitori con 4 40.301,00 euro. Ai 304 vincitori con 3 1.942,00 euro. Ai 4.136 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 28.003 vincitori con 1 10,00 euro.

estrazione del 17 febbraio 2009

Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

78 78 65 63 88 82 20 85 17 68 42

15 13 30 25 36 85 23 3 35 13 20

ilSuperEnalotto

50 50 69 56 58 72 73 22 49 30 31

17 44 46 89 27 87 71 20 9 63 29

36 77 48 8 59 15 65 65 48 73 1

Conc. 21

Montepremi 3.680.878,62 euro

17 - 20 - 63 - 78 - 82 - 85 numero jolly 42 punti 6 jackpot 18.205.929,60 punti 4 403,01 19,42 punti 5+1 736.175,72 punti 3 punti 5 55.213,18 Num. Superstar 78


In Italia e nel Mondo

Mercoledì 18 febbraio 2009

Il sindaco di Marano minaccia le dimissioni. La Iervolino: «È tutto regolarissimo»

Rifiuti, riapre Chiaiano ma i comitati protestano Cassonetti ribaltati e fumogeni colorati alla rotonda del Titanic cuore del presidio

Le proteste al “Titanic”

NAPOLI – I primi rifiuti arrivano nella discarica di Chiaiano, a Napoli, durante la notte di lunedì, dopo la firma dell’ordinanza di Guido Bertolaso. La soluzione del Governo alla gravissima emergenza spazzatura che ha investito per mesi la Campania è però una sconfitta per il quartiere, esausto, e per i comitati civici, che nella serata di ieri sono tornati a protestare. Cassonetti ribaltati, e fumogeni colorati: immagini già viste nella periferia nord della città, alla rotonda Titanic, cuore del presidio. Non ci sono scontri, però. E alla fine, lo sconforto degli ammini-

stratori locali si esprime nelle parole del sindaco di Marano, Salvatore Perrotta: valuta possibili dimissioni e legge la delibera di giunta che proclama il lutto cittadino (giovedì prossimo, 19 febbraio) diffidando – tutti – a sospendere gli sversamenti. Diversa la reazione di Rosa Russo Iervolino: il sindaco di Napoli insiste sulle verifiche che hanno preceduto l’apertura della discarica, contestata dai suoi oppositori per il fatto di trovarsi nel cuore di un parco urbano, su cui affacciano gli ospedali della città, in un territorio attraversato da una falda acquifera. Le ve-

rifiche della struttura del sottosegretariato ai rifiuti dicono però che il posto è idoneo e sicuro. «Mi auguro che la situazione si rassereni – ha detto la Iervolino – C'è stato un lavoro prodromico fatto con attenzione da Bertolaso e certamente ora anche la vigilanza sul sito sarà intensificata». «Chiaiano rientra nella strategia di Bertolaso – ha continuato – Oltretutto avere una discarica vicino alla città abbatte i costi: per portare l’immondizia dall’altra parte della regione dovevamo sopportare un costo enorme». Alfonso Pirozzi Rosanna Pugliese

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Giappone, sostituito il ministro sorpreso ubriaco al G7 di Roma Il premier Taro Aso lo ha costretto a gettare la spugna Lo sostituisce Yosano

Shoichi Nakagawa

TOKYO – Alla fine Shoichi Nakagawa, il ministro delle Finanze giapponese «ubriaco» durante il G7 di Roma, ha gettato la spugna costringendo il premier Taro Aso a un rimpasto lampo per evitare il tracollo di un governo in bilico sotto il peso della devastante crisi economica e del malcontento diffuso, anche nella stessa coalizione. L’ex banchiere di 55 anni, diventato politico per tradizione familiare, ha presentato prima le dimissioni con effetto legato all’approvazione della legge di bilancio, poi le ha modificate con effetto immediato. Lo sostituirà Kaoru Yosano.

Per i giudici l’avvocato londinese è stato corrotto

Milano, Mills condannato a quattro anni e sei mesi MILANO – David Mills è stato corrotto e per questo merita quattro anni e sei mesi di carcere. Così hanno sentenziato i giudici della decima sezione del Tribunale di Milano, al termine delle indagini cominciate nel 2004 e di un processo che si è protratto per oltre due anni, caratterizzato da innumerevoli colpi di scena e tensioni tra accusa e difesa, ma anche con il collegio giudicante. Ora si dovrà capire la sorte della posizione di Silvio Berlusconi, coimputato di Mills per corruzione in atti giudiziari, e per il quale il processo è sospeso, in attesa che la Consulta decida sulla legittimità del cosiddetto Lodo Alfano, il quale 'congela' i procedimenti alle quattro più alte cariche dello Stato durante il loro mandato. Uno dei legali del premier, e deputato del Pdl, Niccolò Ghedini, reagisce però sin da ora alla condanna di Mills, parlando di «una decisione ampiamente annunciata e denunciata a tutti i livelli» e che accoglie «la tesi fantasiosa e insostenibile nel merito dell’accusa». «Questo processo – attacca Ghedini – per ovvie ragioni, comprensibili a chiunque, non doveva essere celebrato a Milano e tanto meno dalla dottoressa Gandus, dichiarata e pubblica esponente della sinistra estrema, che così palesemente si era nel passato già politicamente espressa». I giudici, presieduti appunto da Nicoletta Gandus, già ricusata senza esito dal premier per alcune sue prese di posizioni critiche su leggi del precedente governo Berlusconi, hanno accolto in sostanza la richiesta del pm Fabio De Pasquale che per l’ex marito dell’ex ministro di Tony Blair, Tessa Jowel, aveva chiesto quattro anni e otto mesi per corruzio-

Il pm Fabio De Pasquale

ne in atti giudiziari. Corruzione consistita, nell’assunto dell’accusa, in 600 mila dollari che Mills avrebbe ricevuto nel '98, dall’entourage di Silvio Berlusconi per rilasciare dichiarazioni reticenti in due vecchi processi milanesi: quello sulla corruzione nella Guardia di Finanza e All Iberian. Il Tribunale sembra aver dato ragione al pm De Pasquale quando afferma che il reato si era consumato, però, nel febbraio del 2000, quando la somma entrò nella disponibilità di Mills, e quindi i dieci anni della prescrizione scatterebbero solo nel 2010. La 'presenza-assenza' di Berlusconi, per Mills comunque 'ingombrante', in un processo per

corruzione in atti giudiziari, che è un reato a 'concorso necessario', non è sfuggita all’avvocato del legale britannico, Federico Cecconi che, preannunciando una scontata impugnazione in appello, ha spiegato che il dibattimento «senza l’ombra dell’altro soggetto coinvolto, poteva essere esaminato in modo più distaccato». Cecconi, secondo il quale era dimostrato che quei 600mila dollari provenivano da una somma maggiore che era stata affidata a Mills dall’imprenditore Diego Attanasio, ha parlato di una «sentenza contraria alla logica» e «appiattita sulla pubblica accusa, perchè non c'è prova dell’accordo corruttivo, del flusso finanziario e del collegamento tra le persone», ha detto. Mills è anche stato condannato a un risarcimento di 250mila euro alla Presidenza del Consiglio mentre per uno dei testi del processo, Benjamin Marrace, i giudici hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura in relazione a una possibile falsa testimonianza. Si tratta, probabilmente, delle dichiarazioni dell’uomo d’affari di Gibilterra con le quali affermava di non sapere di una somma di un milione e 125 mila sterline da cui, per l’accusa, potevano provenire quei 600mila dollari che emersero da una verifica del fisco inglese. Fu allora che Mills disse, e lo ripetè anche ai pm milanesi, che il denaro proveniva dal «signor B», che sarebbe Berlusconi. Dichiarazioni poi ritrattate e , nell’ultima udienza prima della condanna, Mills aveva scritto in un memoriale di non essere mai stato corrotto da nessuno e che il premier, e con lui Attanasio, era rimasto vittima dei suoi errori professionali. Stefano Rottigni

Donna in bikini, il cervello maschile va in corto circuito e “vede” solo un “oggetto” BASTA un bikini e la donna diventa una "cosa". Lo slogan della donna "oggetto" trova una sorta di fondamento scientifico in una ricerca condotta da psicologi dell'Università di Princeton (Usa). Lo studio, condotto sugli studenti dell'Università, dimostrerebbe come le donne ritratte in bikini o in atteggiamenti a sfondo sessuale finiscano per farle apparire realmente agli uomini come "oggetti". La ricerca è stata condotta realizzando una serie di risonanze magnetiche al cervello degli uomini scelti come volontari, nel momento in cui venivano loro sottoposte immagini di donne vestite in abiti succinti. Le parti del cervello che entravano in attività erano quelle generalmente associate alla corteccia premotoria, che si attiva quando si ha la visione di oggetti, quali una casa, una macchina e così via.

Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton

Corea del Nord, la Clinton avverte: «Non lanciate missili» TOKYO – Hillary Clinton mette in guardia la Corea del Nord dai suoi propositi nucleari, a cominciare dal lancio sperimentale del missile di lunga gittata, il Taepodong-2. A Tokyo, prima tappa della missione d’esordio da quando è alla guida del Dipartimento di Stato Usa, l’ex First Lady ha parlato con toni pacati ma fermi: il presunto test «di cui si parla non aiuterà a far avanzare le nostre relazioni». Una risposta al «diritto» rivendicato appena poche ore prima da Pyongyang ad attuare programmi spaziali «pacifici». Nella conferenza stampa congiunta ospitata dal ministro degli Esteri nipponico Hirofumi Nakasone presso la Iikura House, la Clinton ha riassunto l’approccio dell’amministrazione Obama, illustrando l’offerta nei confronti di Pyongyang: un trattato di pace per raggiungere la normalizzazione dei rapporti e un programma di aiuti, se la Corea del Nord rinuncia del tutto ai piani atomici, seguendo lo schema dei colloqui a Sei, che coinvolgono

Coca Cola abbattuto lo scimpanzè

NEL 2003 era diventato famoso per aver preso parte ad uno spot pubblicitario della Coca Cola, ieri Travis, uno scimpanzé americano di 15 anni, è stato abbattutto dopo aver aggredito e ferito un'amica della sua padrona e due poliziotti.

le due Coree, Giappone, Usa, Cina e Russia. Al momento, non vi è stata ancora alcuna risposta da parte di Pyongyang: «Se la Corea del Nord rispetta gli obblighi sottoscritti nel 2007, con le verifiche sull'eliminazione totale del suo programma nucleare, ci sarà risposta reciproca, di certo da parte degli Stati Uniti», ha aggiunto il segretario di Stato. «Ma la decisione sulla cooperazione nei colloqui a Sei, mettendo da parte linguaggio e azioni provocatorie, spetta alla Corea del Nord. Noi stiamo guardando con molta attenzione». Consapevoli che «non è facile trattare, si deve arrivare alla piena denuclearizzazione della penisola coreana e al totale disarmo» nell’ambito dei colloqui a Sei. Una prima stilettata l’ha riservata anche all’ex presidente George W. Bush: «Quello che è successo appartiene al passato, guardiamo in avanti». Ha detto rispondendo a una domanda dei giornalisti. Antonio Fatiguso

Bacio d’addio vietato in una stazione britannica È UNA scena che si ripete milioni di volte al giorno, in tutte le stazioni ferroviarie del mondo: un bacio di addio o di arrivederci tra partner, un momento spesso straziante nei film romantici d’ogni epoca. Ma ora, una piccola stazione ferroviaria del Regno Unito ha deciso di far piazza pulita di questo romantico istante, vietando i baci davanti alla stazioncina. Motivo: mentre si scambiano le effusioni, magari accanto alla propria auto parcheggiata, si intralcia la fila. Succede alla stazione di Warrington Bank Quay, nel Cheshire. Chi trasgredisce il divieto –

segnalato con il tradizionale cerchio con sbarra rossa sulle silhouette di una coppia in procinto di baciarsi sulle labbra – rischia una multa, a meno che non si sposti in un’area dove le effusioni non creano problemi alla circolazione.


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Mercoledì 18 febbraio 2009

Il fatto del giorno: Sardegna, frana il Pd Berlusconi ottiene una vittoria enorme

La sconfitta di Soru lo Sciascia di Sassari

Il miracolo a rovescio targato Walter Veltroni

dal “punto” di Stefano Folli

dal servizio di Aldo Cazzullo

dall’editoriale di Mario Giordano

La straordinaria lentezza con cui sono affluiti i dati dalla Sardegna non basta a nascondere il dato politico. Nell’isola il presidente del Consiglio ha ottenuto una vittoria clamorosa perché inaspettata nelle dimensioni raggiunte. Una vittoria che, insieme al dato delle «primarie » svolte dal Partito democratico a Firenze, apre in modo quasi ufficiale la crisi al vertice del partito veltroniano. Che in Sardegna il vincitore sia Berlusconi e non lo sconosciuto Capellacci, nuovo governatore, è fuor di dubbio. Abbiamo assistito allo strano caso di un premier che abbandonava spesso e volentieri le confortevoli stanze di Palazzo Chigi per buttarsi nella mischia di una competizione locale, con tutti i rischi connessi. [...]

Soru era molto più del presidente della Regione Sardegna e forse non era solo «il nostro piccolo Berlusconi», come lo definì l’altro grande sardo Cossiga. Non si sentiva un nuovo Illy, per citare l’altro imprenditore divenuto governatore di una Regione mai espugnata prima dalla sinistra e infine sconfitto da un carneade berlusconiano. Piuttosto, un giggirriva al contrario: non il lombardo che trova una nuova vita in Sardegna, ma il sardo che sbancata Milano torna a casa vincitore. Nel suo intimo, mutato il moltissimo che c’è da mutare, Soru si sentiva una sorta di Sciascia di Sardegna: non Sciascia lo scrittore, quello vero, ma il guardiano dell’anima isolana, il custode della specificità insulare [...].

Se perde anche la Sardegna, come pare dalle proiezioni, Veltroni ha fatto davvero l’en plein. Un vero miracolo rovesciato, un Superenalotto all’incontrario, roba che se lo vede un gatto nero scappa per non farsi portare iella. Vi ricordate un anno fa? C’era il Walter arrembante, il pullman, la rimonta alle porte. Ebbene in dodici mesi quest’uomo da Guinness degli sfigati è riuscito a perdere, in serie, le elezioni politiche, le amministrative a Roma, le regionali in Abruzzo e ora è a un passo da perdere anche quelle in Sardegna. L’altro giorno ha perso pure le primarie del Pd a Firenze. Non male, no? Se si candidasse al Club amici di Topolino, avrebbe buone possibilità di perdere anche lì. [...]

La migliore di ieri

La Stampa

Il premier gongola

Fra l’Italia e il Cavaliere la luna di miele continua

Un verdetto un sipario

dall’articolo di Marco Galluzzo

dal commento di Massimo Giannini

dall’editoriale di Federico Geremicca

Alle sei del pomeriggio, quando non c’è ancora uno straccio di dato attendibile e lo spoglio procede a rilento, Berlusconi è casa sua, a Milano, che gongola. «Abbiamo vinto, ne sono sicuro, abbiamo almeno cinque punti di differenza fra i due candidati, almeno otto punti fra i due schieramenti, si preannuncia una vittoria schiacciante». [...] I risultati non sono ancora ufficiali [...] ma il dato appare delineato, la scommessa fatta dal Cavaliere, trasformare il test regionale in competizione nazionale, contro un personaggio emergente del Pd, appare a un passo dall’esser vinta [...].

"Qui l’invasore non passerà", aveva detto con troppa sicumera Walter Veltroni, in chiusura di campagna elettorale. Invece, secondo i dati parziali dello spoglio, Berlusconi ha vinto anche in Sardegna. L’invasore non solo è passato. Ma ha dimostrato di essere il "padrone dell’isola". Ha confermato di essere il "padrone d’Italia". Se lo scrutinio finale non si discosterà dalle percentuali della notte, questo dice il risultato del voto regionale sardo. Trasformato fatalmente in un test di mezzo-termine, per il rapporto tra il Cavaliere e il Paese, per gli equilibri interni al Pdl e per il futuro del Pd.

I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani

Vola il centro-destra in Sardegna e Berlusconi trionfa. Davvero non si riesce a capire da dove il Pd possa ripartire per arginare un'emorragia di consensi e credibilità che pare inarrestabile. Veltroni potrà finalmente coronare il suo sogno e andare a vivere in Africa, ma quelli che non si riconoscono nel Caimano? Il problema è che il Pd (o il centro-sinistra) è un brodo di gentaccia, dove si nutrono ex Margherita e Opus Dei, non ha una straccio di idee, è corrotto anch'esso fino al midollo. Soprattutto non si vede nessuno dietro, una persona valida, con le palle in poter cui credere e non c'è neanche più la sinistra radicale (ormai dispersa in innumerevoli rivoli senza capo è coda) e forse è anche un bene. Un disastro. Allarme stupri in Italia. Ronde, egastolo se la vittima muore, castrazione chimica o meglio manuale. Cioè asportazione dei testicoli. Una sorta di tana libera tutti.

Morto Bulgarelli. Grande calciatore (anche se oggi non prenderebbe una palla), ma soprattutto un gentiluomo. Sentenza a Firenze. Pare che non sia reato vendere semi di marijuana su internet. Si sblocca l'impasse di Milano tra Berlusconi e la Moratti per l'Expo. Il Caimano promette che i soldi arriveranno. Magari togliendoli a Gheddafi?

Mastella corre per Berlusconi alle europee. Ma può ancora spostare ancora tanti voti?

Giannelli sul Corriere

In Giappone il PIL crolla del 12.7. Dato peggiore dal 1974. Cassa integrazione per tutti i 1200 dipendenti della Safilo (occhiali).

l'Inter vince (con il braccio di Adriano) e ipoteca lo scudetto. Travaso di bile di Galliani. Saltati i fatti di ieri. Già scritti peraltro. Vi è mai capitato di perdere il portatile in taxi a Bologna con dentro tutta la vostra vita e il vostro lavoro di ieri, oggi e domani? Beh, sono sotto un treno.

Renato Soru non ce l’ha fatta. La sua sfida a Silvio Berlusconi è naufragata in una gelida notte sarda, mentre i dati che affluivano con lentezza ottocentesca dai quattro angoli dell’Isola (appena il 25% delle schede scrutinate a 7 ore dall’apertura delle urne) sancivano il passaggio di mano alla guida della Regione. Il verdetto, come sempre accade quando a elezioni locali si affidano speranze di rivincita più generali, penalizza certo il Pd sardo: ma ha il sapore di un sipario che cala sui propositi veltroniani d’invertire - anche solo psicologicamente un corso politico il cui bilancio è ora sotto gli occhi. [...]

Pesa molto l’onda lunga del voto dell’aprile scorso dall’editoriale di Massimo Franco

Dire che è un risultato locale suona scontato e, insieme, molto riduttivo. La tesi sarebbe convincente se la sconfitta del Pd in Sardegna arrivasse come una parentesi inaspettata ed isolata. Ma segue di nemmeno un anno le elezioni politiche; di due mesi la disfatta in Abruzzo; e arriva in coincidenza con le primarie fiorentine, nelle quali è stato scelto come candidato sindaco del centrosinistra l’esponente che si opponeva al vertice nazionale del partito. I fattori regionali c’entrano poco, dunque. E pesa molto, invece, l’onda lunga del voto dell’aprile scorso. È la conferma che quel risultato non ha rap-

presentato solo una vittoria, ma uno spartiacque nel Paese. Il «domino» che sta travolgendo ad una ad una le roccheforti dell’opposizione appare una conseguenza di quanto è accaduto allora; e dell’incapacità degli avversari di Silvio Berlusconi di capirlo e di affrontare una stagione nuova. Per questo lo schiaffo sardo ha un’eco dolorosamente nazionale, per Walter Veltroni. E porta a chiedersi se non abbia funzionato «l’effetto Soru»; oppure se il governatore uscente della Sardegna sia vittima della maledizione di un Pd ormai incapace di leggere le pulsioni più profonde dell’Italia. Gli indizi mostrano un elettorato d’opposizione in lenta erosione; e avviato ad un voto

La fotografia San Francisco, maltempo sul giro ciclistico della California (Ansa)

Tin e Vodafone tariffe irregolari condannate a pagare 500.000 euro. Quelli li guadagnano in una settimana!

Parte stasera Sanremo. Oddio! La commissione Giustizia decide di condannare da 1 a 3 anni chi pubblica intercettazioni telefoniche non inerenti ai processi. Prossimo giro di vite anche verso i giornali e internet:? Carcere a chi pubblica critiche verso il Governo?

Nel rapporto tra il Cavaliere e il Paese [...] il voto della Sardegna evidenzia un dato politico incontrovertibile. La luna di miele tra il premier e l’Italia non è affatto finita. Nonostante le difficoltà del governo su scala nazionale, nonostante i morsi della crisi economica. Con questa vittoria, Berlusconi rinnova il mito del Leader Invincibile. A sconfiggere Soru non è stato Ugo Cappellacci, ma il premier in persona. "Ci ho messo la faccia", ha detto. E per questo ha vinto, battendo l’isola palmo a palmo, weekend dopo weekend. E ancora una volta, forte di questa personalizzazione della campagna, e di questa presidenzializzazione del voto, ha sbaragliato l’avversario. [...]

europeo che si profila ogni giorno di più come una disfatta. La crisi economica comincia a mordere il Paese. Il paradosso è che le responsabilità non si scaricano sul governo, ma sui suoi avversari. Merito, senz’altro, di un presidente del Consiglio che continua a macinare consensi, nonostante tutto; e che sulla Sardegna ha investito con una campagna martellante quanto invadente. Ma anche demerito del centrosinistra, che non è stato capace di opporre alla «politicizzazione» del voto regionale un antidoto credibile. Si possono evocare come scusante la guerra di logoramento all’interno del Pd; e le voci velenose su un Soru futuro leader nazionale. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Nel momento in cui il bipolarismo e il bipartitismo costringono l’attuale classe politica a declinare semplicemente un tipo di potere rappresentato in maniera molto simile nei due poli, appunto, è normale che a rimetterci sia quella fazione che più fatica a identificarsi, di volta in volta, in quella classe industriale che dopo aver esercitato in Italia l’egemonia politica in maniera occulta (nel dopoguerra) scopre le carte e la vuole esercitare in maniera diretta. In altre parole, Renato Soru, candidato del partito democratico, è un capitalista in piena regola: sì, è un capitalismo dal volto diverso di quello rapace rappresentato dal Pdl di Cappellacci e Berlusconi. Ma è un’altra faccia della stessa medaglia in una regione che da qualche parte conserva, ma forse no, il ricordo di altre facce in cui identificare la sinistra: Berlinguer, per non parlare di Gramsci.


Mercoledì 18 febbraio 2009

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Fiat Melfi e cassa integrazione: prospettive a marzo Roma, le ronde xenofobe De Nicola: “Un po’ di ossigeno, ma non si va lontano” e le punizioni silenziose dal reportage di Roberto Bagnoli

La cassa integrazione prevista per la prima settimana di marzo potrebbe rientrare. L’effetto rottamazione, che sommato agli incentivi per i modelli più ecologici comporta un risparmio di 5 mila mila euro a vettura, comincia a farsi sentire. E nella valle dell’Ofanto, dove si adagiano i due milioni di metri quadri dello stabilimento Fiat di Melfi che costruisce la Grande Punto, non si parla d'altro. Dalle isole relax a lato dei reparti di produzione, tra operai, impiegati e sindacalisti, la voce prende forma ed esce dalla fabbrica come dalla lampada d'Aladino. Si diffonde ovunque ed è l’argomento base nei discorsi di mensa tra le oltre 5 mila tute blu che lavorano negli impianti Sata (Società automobilistica tecnologia avanzata) come viene chiamata la fabbrica di Melfi in un inutile tentativo di distinguersi dalla galassia Fiat. Coinvolge gli avventori e i camerieri dei ritrovi Charleston e Happy Days, i due bar più gettonati di fronte

Melfi, lo stabilimento della Fiat

agli ingressi B e Merci dove si discute della rivoluzione verde di Obama e dei tagli annunciati, dalla giapponese Nissan alla Chrysler e alla General Motors. Piomba nell’ufficio del sindaco di Melfi Ernesto Navazio. La Grande Paura si allontana. E il popolo di Melfi, che non ha mai visto la dura faccia della Cig fino all’agosto scorso (da allora ben 13 settimane di cassa), tira il fiato. Quell’enorme mantice d’ac-

ciaio che dal 1994 ha sfornato quasi 5 milioni di vetture trasformando migliaia di contadini in una invidiabile classe operaia, è salvo. Per ora. «Io chiedo alla Fiat l’impegno di forti investimenti per aumentare l’appeal ecologico dell’impianto di Melfi, qui può e deve partire la sfida verde del gruppo torinese, noi lucani abbiamo la tempra e il carattere per accettare questa sfida». Navazio è un ingegnere e

dall’editoriale di Paolo Savona

[...] L’incontro di fine settimana dei ministri del Tesoro e dei governatori delle banche centrali dei G7 testimonia che i Governi sono al lavoro per mettere a punto l’accordo che verrà sottoposto all’approvazione dei Capi di Stato ai primissimi di luglio a La Maddalena [...] Restiamo fiduciosi nella capacità dei Capi di Stato di cooperare per fronteggiare una crisi che rischia di trascinare tutti. Il fatto che i G7 finanziari abbiano elogiato la Cina, che era assente non facendo ancora parte del Gruppo, per i modi in cui va affrontando la crisi, avvalora questa nostra fidu-

Crisi, tre errori capitali e la speranza della svolta cia. Suscita invece perplessità il livello a cui viene tenuto il processo decisionale dei Grandi della Terra. La crisi non ha origine solo nei comportamenti azzardati degli operatori bancari e finanziari, ma anche in tre errori politici commessi nella governance globale. Se non si correggono, la vera svolta alla crisi in atto tarderà a manife-

starsi [...]. Il primo è aver lasciato i partecipanti agli scambi mondiali liberi di scegliere il regime di cambio e accumulare ingenti riserve monetarie; per poi lamentarsi dell’eccesso di volatilità e di disordine dei cambi. La seconda avere alimentato l’illusione di aver scoperto negli squilibri di bilancia estera la pietra filosofale dello sviluppo [...], permettendo agli Stati

professore di matematica che dal 2001 guida la città di Melfi. Ex socialista ora confluito nel Pdl, sparge ottimismo e si spinge a immaginare che proprio una Melfi sotto assedio possa diventare persino il laboratorio per far decollare il nuovo modello contrattuale. Intanto, per affrontare i primi morsi locali della cassa integrazione (nella città di Melfi vivono circa 1.500 dei lavoratori Fiat, indotto compreso) si è inventata una sorta di social card per attività sportive e acquisti agevolati. La sfida ecologia della Fiat di Melfi si limita a proporre sul mercato la Grande Punto a Metano. L’impianto è strutturato per sfornarne 300 al giorno su un totale di 1.500 ma la flessibilità è tale che in pochi giorni tutta la produzione può essere convertita per cogliere i vantaggi degli incentivi. Nel sindacato c’è chi si interroga su quanto serva il bonus del governo. «È solo un po’ d’ossigeno — commenta Emanuele De Nicola, delegato Fiom, 40 anni — ma con l’auto a metano non si va lontano. [...]

Uniti ma anche al Regno Unito e alla Spagna e in minor misura ad altri Paesi di vivere al di sopra delle loro risorse assorbendo i risparmi di [...] Paesi produttori di petrolio e pochi altri piccoli; per poi salutare con soddisfazione le politiche di rilancio della domanda interna in modo indiscriminato. La terza avere assecondato un’impostazione anarchica di alcuni comparti del mercato finanziario [...], ignorando che essi non avevano capacità di autoregolamentazione o che fosse illusorio affidare il giudizio a società private di valutazione del merito di credito [...]; per poi accusare gli operatori d’aver praticato l’azzardo morale.

dal reportage di Carlo Bonini

La pineta di Procopio è la terra di nessuno che divide il mare di Ostia dall’ultima macchia residenziale di Roma: Axa, Casalpalocco, Infernetto. È un immenso bosco, lercio di siringhe, bottiglie, preservativi, stracci e scheletri di baracche dove, da quarantotto ore, sono tornate a nascondersi "le facce da romeni". Dove voci cattive dicono che "presto verrà saldato il conto". Perché qui, come era successo dopo l’omicidio di Giovanna Reggiani e Luigi Moriccioli, la caccia è di nuovo aperta. "Perché qui - come spiega un tabaccaio che guarda la via Ostiense - non abbiamo mai avuto bisogno di nessuna autorizzazione per difendere le nostre donne e le nostre case". Lo stupro del parco della Caffarella è tornato ad accendere una polveriera di cui il Comune di Roma, la Questura, il comando provinciale dei carabinieri e chiunque abbia ancora il termometro della città conosce a memoria il perimetro. Quattro municipi. Il dodicesimo, il tredicesimo, il quinto e il settimo. Le due "porte di Roma" per chi arriva dalla Romania. A sud, la cintura che tiene stretti il Lido di Ostia e Castel Fusano, Axa e Casalpalocco ad Acilia, la Cecchignola, il Torrino, Vallerano, Castel di Decima. A nord-est, il Tiburtino, Pietralata, Collatino, Ponte Mammolo, San Basilio e, scendendo, Centocelle, Tuscolano, Prenestino, Alessandrino e don Bosco. Un pugno di quartieri con una densità pari a quella di una città come Bologna, dove i cosiddetti "insediamenti abusivi" e i campi nomadi censiti superano le mille unità, abitati da una popolazione di fantasmi che oscilla tra le 15 e le 18 mila anime. E dove le ronde già esistono, ma non

hanno nulla del chiassoso folclore nordico. Perché non indossano foulard colorati, non hanno portavoce, né salutano il vigile o il poliziotto di quartiere. Perché puniscono in silenzio. La traccia è nelle statistiche dei commissariati di zona. Lì dove la presenza di immigrazione è più forte, il numero dei reati denunciati è il più basso e, soprattutto, in costante diminuzione. Nessuno denuncia più il furto di un portafoglio o in appartamento, la molestia a una fermata dell’autobus o su una linea notturna, lo scippo di una busta della spesa all’uscita di un supermercato. Perché la questione viene risolta altrimenti. Racconta un funzionario di polizia in servizio sul litorale: "Chi si fa giustizia da solo sa perfettamente una cosa. Che la sua vittima, se clandestino, non parlerà mai di quello che gli è accaduto. Non si avvicinerà mai né a un commissariato, né a un pronto soccorso. È capitato e capita di fermare clandestini conciati come stracci. Con ferite che testimoniano pestaggi. Ma non c’è verso evidentemente di sapere chi sia stato, né perché. Senza contare che se sparisce un romeno a noi certo non ce lo viene a dire nessuno. Né qualcuno ci racconta le ragioni per cui è sparito, e come". Le ronde clandestine raccolgono un consenso contagioso, politicamente trasversale, e dal consenso dei quartieri sono protette. Perché spontanee. Gli autoconvocati dell’ordine e della quiete pubblica parlano il linguaggio della destra, ma non necessariamente militano. Si mobilitano nei bar o nella curva dello stadio, come hanno documentato i fatti di Guidonia e le più recenti inchieste della Procura di Roma. [...]

La Stampa

Il Pd che ha dimenticato la lezione di Locke e Dc

Pure la Ferilli se la prende con Veltroni non l’ha aiutata nella causa alla Melillo

Chavez per sempre

dall’articolo di Fabrizio Rondolino

dal servizio di Alessandra Longo

dall’articolo di Angela Nocioni

"Caro Walter, vorrei che tu mi spiegassi il perché di quel voto nell’aula di Montecitorio... non stupiamoci se i cittadini sono così disillusi e schifati dai politici, sentendosi abbandonati a se stessi e sempre meno tutelati e rappresentati...". Sabina Ferilli scrive una "lettera aperta" a Walter Veltroni e va giù dura. I toni sono quelli di una compagna tradita, che si è sentita scaricata dal Pd. La coltellata al cuore risale al 19 dicembre scorso, quando la Camera ha deciso di concedere l’immunità a Katia Belillo, detta Katia la Rossa, già deputata, già protagonista, nel salotto di Vespa, di un match fisico con la nipote del Duce, accusata di aver espresso poco lusinghieri commenti sull’attrice romana. Breve riassunto per gli amanti del genere. Nel 2005, Sabrina Ferilli è testimonial appassionata del referendum abrogativo della famigerata legge 40 sulla procreazione assistita. Successivamente, esaurito l’impegno, intervistata da "Gente", confessa: "Rispetto chi pratica la fecondazione eterologa, io, però, non la farei mai... Preferisco la strada dell’adozione". Ed è qui che parte la lunga lite, non proprio di alto livello, con la comunista Bellillo. Esperta di kickboxing, (e di feconda-

Ce l’ha fatta anche questa volta. Con il 54% dei voti Hugo Chàvez ha vinto il referendum che cancella il limite per ricandidarsi agli incarichi elettivi. Compreso quello presidenziale. Il che non vuol dire che l’ex tenente colonnello si sia incoronato comandante in capo a vita. Potrà però candidarsi alla presidenza della repubblica finché campa. E potersi candidare in eterno per il leader venezuelano, con la presa che ha sulla sua gente (maggioranza assoluta secondo i risultati di 14 elezioni delle 15 celebrate negli ultimi dieci anni) e con la macchina statale a disposizione, vuol dire strada spianata alla rielezione. Tutta in discesa. Lui l’ha già detto. Domenica notte dal balcone del popolo (si chiama così) di Miraflores: «Sono il candidato alla presidenziali del dicembre 2012». Non che qualcuno avesse dubbi, il referendum di domenica serviva solo ed esclusivamente a questo: a rimuovere l’ostacolo di legge alla ricandidatura di Chàvez per un nuovo mandato. Ma vincere questa volta non era facile. [...]

I grandi partiti vivono di valori e di principi condivisi, non di elenchi di buone cose da fare. Quando non si fanno o si fanno male, ci si deve poter aggrappare ai valori, e riprendere il cammino. Questa legge della politica ha consentito a Dc e Pci di prosperare per 50 anni, e a Forza Italia per 15, ma sembra ignorata dai dirigenti del Pd. Un principio su cui ogni donna e uomo di sinistra conviene è l’autodeterminazione dell’individuo, il diritto a decidere le questioni che lo riguardano senza essere ostacolato né guidato da un’autorità civile o religiosa. Risale a Locke e buona parte della sinistra italiana ha faticato ad accettarlo; e tuttavia, senza questo principio condiviso, non può esistere oggi un partito che si dica di sinistra (o di centrosinistra). La linea della «libertà di coscienza» scelta dal Pd prima sul ddl del governo sull’alimentazione forzata, e ora anche sulla «Dichiarazione anticipata di trattamento», potrà forse aiutare a conservare per un altro po’ unita una compagine che ancora non sa a quale gruppo parlamentare iscriversi in Europa, ma certo mina alle radici l’idea stessa di sinistra. Veltroni e altri dirigenti del Pd sostengono che sulle

questioni «etiche» la libertà di coscienza è doverosa. Ma la legge sul testamento biologico, proprio perché è una legge e non un catechismo o un manuale di filosofia morale, non è affatto un «tema etico», ma un atto politico. Etica è la scelta che ciascuno di noi, liberamente e privatamente, deve poter compiere sulla propria vita e sulla propria morte. Negare questo diritto è una scelta politica e culturale, non etica. Ed è una scelta regressiva che una forza di centrosinistra non può né condividere, né avallare, né accettare una volta che fosse compiuta. D’altro canto, l’obiezione di coscienza può e deve valere per chi è oggetto di una legge, non per chi è costituzionalmente chiamato a redigerla. Il medico obiettore può astenersi dal praticare un aborto, se la coscienza glielo vieta, ma i partiti hanno il dovere di assumere una posizione e di regolamentare per legge il diritto all’interruzione di gravidanza. Un parlamentare che fa del proprio credo religioso una legge dello Stato non esercita nessuna libertà di coscienza: si batte per lo stato teocratico. Se la libertà di coscienza è libertà di scelta, non può contemplare la libertà di votare una legge (come la Calabrò) che cancella il diritto di scelta. [...]

Sabrina Ferilli

zione assistita), la signora le assesta, tramite il "Corriere", un colpo basso: "La Ferilli? Ha preso i soldi da testimonial, ha fatto il suo lavoro e poi, da saggia popolana, piuttosto che andare all’estero per la fecondazione, decide che il figlio lo adotta qui!". L’attrice rimane basita: "Non mi sarei mai aspettata di ricevere attacchi personali da una donna che condivideva quella battaglia, da una parlamentare che si autodefiniva comunista". Accusa "falsa e insultante": quella di averci guadagnato sopra. E parte la querela. Sulle prime la Bellillo rilancia ("Non chiedo scusa. Trovo inopportuno mettere la faccia per dire una cosa e dire il contrario il mese dopo. Sono la cattiva? Fa nulla") poi, nell’ottobre 2008, manda una

lettera alla giunta per le autorizzazioni a procedere. La frase sui soldi, chiarisce, non l’ha mai detta, è stata vittima di una "distorsione giornalistica" ("Mi scuso con la signora Ferilli per il fraintendimento. Mi sono limitata a notare che, dall’intervista a "Gente", lei ha tratto un beneficio in termini di notorietà"). La cosa non si ricuce, anzi s’incancrenisce. Ormai fuori dal Parlamento, la Bellillo, a questo punto, si appella alle sue ex prerogative di "onorevole": "Ho parlato nella cornice della mia attività di parlamentare, chiedo l’immunità". L’ultima puntata? "Con mio profondo stupore - certifica la Ferilli - l’immunità le è stata concessa". 347 voti a favore, 8 astenuti (Una curiosità: il Pd si è diviso, ndr). [...]


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Primo piano

Mercoledì 18 febbraio 2009

Primo piano Walter Veltroni ha confermato le dimissioni da segretario del Pd davanti al coordinamento che è tornato a riunirsi ieri pomeriggio a Roma nella sede di Sant'Andrea delle Fratte

La débâcle del Pd Dopo la sconfitta di Soru lascia dopo sedici mesi da leader Oggi la conferenza stampa

Mercoledì 18 febbraio 2009

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LE ISTITUZIONI

E Berlusconi sale al Colle dopo l’ultimo strappo Tregua con Napolitano

Il giro di Walter è terminato Veltroni conferma le dimissioni da segretario del Partito Democratico. «Basta farsi del male» di MARINA MARESCA ROMA - Il crollo in Sardegna, che non è certo la prima sconfitta della breve vita del Pd, convince Walter Veltroni alle dimissioni da segretario nazionale del partito. Dopo sedici difficilissimi mesi alla guida della creatura nata dalle ceneri dell'Ulivo nella quale ha aveva tanto creduto, Veltroni getta la spugna e questa mattina spiegherà meglio in una conferenza stampa la scelta fatta. "Per molti sono un problema e io sono pronto ad andarmene per il bene del partito, il mio mandato è a disposizione". Mi assumo le responsabilità mie e non. Basta farsi del male, mi dimetto per salvare il progetto al quale ho sempre creduto", ha annunciato il segretario ieri mattina al coordinamento del partito. Una decisione che, ha fatto poi sapere, è irrevocabile e che non cambierà anche se sarà l'assemblea costituente del partito a chiederglielo. Il leader del Pd è assunto la responsabilità dei suoi errori e anche della sconfitta in Sardegna, ma ha spiegato di non voler rimanere "per fare logorare me e la possibilità del Pd di esistere".

Tutti nel vertice del Pd gli hanno subito chiesto di cambiare idea, gli hanno assicurato che la sua leadership non era in discussione. Veltroni si è preso qualche ora per riflettere ma nel pomeriggio quando il coordinamento è tornato a riunirsi, ha confermato le dimissioni. "Non cambio idea me ne vado", ha detto rompendo così l'assedio di cui è vittima da quando il 14 ottobre del 2007 è nato ufficialmente il Pd e

lui ne ha assunto la guida con le primarie econ il 75% dei voti. Già, perché se pure tutti i big del partito continuavano da mesi a sostenere che Veltroni doveva rimanere al suo posto insistevano nello stesso tempo con accuse durissime al segretario, distinguo, sotterranei colpi bassi, e sollecitavano un maggior coinvolgimento degli organi del partito, in sostanza più collegialità nella definizione e nella gestione

Silvio Berlusconi

della linea del partito. La candidatura di Pierluigi Bersani ha poi riaperto l'eterno dualismo con Massimo D'Alema. L'ex ministro degli Esteri non ha del resto esitato a distinguere la sua linea da quella del segretario e proprio lunedì ha chiesto un cambiamento di rotta e di ricostruire il centrosinistra. Altri problemi venivano intanto da Francesco Rutelli e dal fronte dei

COSA PREVEDE LO STATUTO

La parola ora passa all’assemblea ROMA – E ora? La strada del dopo-Veltroni è scritta nello statuto dei Democratici, approvato con la nascita del nuovo partito, che contempla espressamente il caso delle dimissioni anticipate del segretario nazionale. Due le opzioni previste dall’articolo 3 della carta statutaria: l’Assemblea nazionale in carica può riunirsi e procedere all’elezione di un nuovo segretario «per la parte restante del mandato», oppure può sciogliersi e avviare la normale procedura per la scelta del leader. Se dovesse essere quest’ultimo il percorso prescelto, la parola tornerebbe agli iscritti del partito. Stando agli ultimi dati disponibili, il tesseramento (che è iniziato nel giugno scorso e avrebbe dovuto concludersi a dicembre 2010) è arrivato a quota 350mila unità. Ma in molte realtà la raccolta delle iscrizioni è andata a rilento o non è proprio cominciata. Nel caso si decidesse

per lo scioglimento dell’Assemblea costituente e per nuove primarie, comunque, in primo luogo andrebbero presentare ufficialmente le candidature, sottoscritte da almeno il 10% dei componenti dell’assemblea nazionale o da 1.500 iscritti di almeno cinque regioni. Poi si voterebbe nelle sezioni (anzi, nei circoli) con il meccanismo delle primarie; da una Convenzione nazionale, eletta contestualmente, uscirebbe la terna dei candidati su cui scegliere. A quel punto, nuovo passaggio elettorale: si elegge l'Assemblea nazionale, con liste collegate ai candidati alla segreteria. Se una delle liste ottiene la maggioranza assoluta, il candidato viene direttamente proclamato segretario del Pd all’apertura dell’assemblea. In caso contrario, l’assemblea procede a un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati delle due liste più votate.

cattolici dopo il caso Englaro. I risultati delle diverse e impegnative consultazioni elettorali, unite agli attacchi interni, hanno reso sempre più scomoda la poltrona di Veltroni. La vocazione maggioritaria, idea guida del nuovo partito, che ha abbandonato l'alleanza nazionale con la sinistra radicale, non è stata premiata dalle urne nelle elezioni politiche di aprile dell'anno scorso. Vittoria del centrodestra anche nelle elezioni regionali e amministrative con la perdita del Campidoglio che proprio Veltroni, eletto e rieletto sindaco di Roma, aveva lasciato per il Pd. A giugno 2008 il centrodestra vince alla grande nelle provinciali siciliane, a dicembre il centrosinistra perde l'Abruzzo. Un anno orribile, lo slogan scelto dal segretario per la campagna elettorale "Yes we can", si può fare, è stato smentito. Il Partito democratico rischia di perdere i pezzi e di morire prima ancora di arrivare al secondo anno di vita. Ieri Bettini ha proposto una «moratoria» delle candidature alla segreteria almeno fino a giugno, ma in molti ritengono difficile che non si apra una lunga fase congressuale, fatta di riunioni di correnti e discese in campo «con il rischio – denuncia un dirigente – di polverizzare del tutto un consenso già ai minimi». Allora Veltroni sarà uscito di scena, dopo aver spiegato, oggi, le ragioni del suo addio in una conferenza stampa. Che ne sarà del partito lo vedremo nei prossimi mesi.

Sconforto e amarezza tra i più fedeli al segretario

Verso Franceschini reggente guardando ai vecchi partiti ROMA - Dario Franceschini, attuale vice segretario, potrebbe guidare il Partito democratico fino al congresso che si dovrebbe svolgere a ottobre. Ieri sera era questa la soluzione che sembrava mettere d'accordo la maggior parte dei dirigenti del Pd dopo l'addio di Veltroni. Anche Pier Luigi Bersani, che si è candidato alla segreteria, avrebbe dato via libera a questa ipotesi deciso a scendere in campo nella sede politica del congresso, e non davanti all'Assemblea costituente. Questa, organo composto da circa 2700 membri, sarà comunque convocata in tempi brevi per ratificare la dimissioni di Veltroni e delineare il percorso del prossimi mesi. Oggi alle 8,30 Franceschini ha convocato una nuova riunione del Coordinamento del Pd e quando qualche ora dopo Veltroni spiegherà nell'annunciata conferenza stampa i motivi della traumatica scelta, sarà pronta anche la via d'uscita tecnico-politica da una situazione inedita in un partito che ha soli sedici mesi di vita. Non è escluso nemmeno un congresso antici-

pato o la possibilità che la reggenza del partito sia affidata a un direttorio. Europee ed amministrative sono però alle porte e non sembrano esserci i tempi tecnici per un congresso che incoroni subito un nuovo leader. Il Pd non aveva nemmeno concluso il tesseramento. Il sentimento che dominava nel gruppo di esponenti del Pd più vicini a Veltroni era ieri di grande amarezza perché, come ha detto uno dei più fidati collaboratori del segretario dimissionario, Ermete Realacci, "quell'idea di partito che aveva suscitato tante speranze oggi subisce una battuta d'arresto". "Noi", spiega, "volevamo un partito che guardasse al futuro e che non fosse la sommatoria dei passati. Se è così non è il partito che avevamo immaginato e con noi tante persone". Realacci non esclude quindi il rischio di un ritorno ai vecchi partiti perché "è' un passaggio molto delicato e Veltroni era la solo la sintesi possibile". Sulla difficoltà del momento concorda Massimo D'Alema: "credo sia una situazione molto delicata che dovrà essere affrontata con senso di responsabilità nelle sedi appropriate", si è limi-

tato a commentare l'ex ministro degli Esteri considerato uno dei più coriacei avversari di Veltroni e tra i responsabili del suo logoramento. C'è poi chi come Linda Lanzillotta non ha condiviso la scelta di Veltroni di lasciare la segreteria, perché la giudica "un fatto assai grave per il futuro del Pd. "Tutti quelli che hanno creduto e lottato per questo grande progetto non meritavano di essere abbandonati. Il progetto ora va avanti, ma certo da oggi tutto sarà più difficile", prevede il ministro ombra della Funzione pubblica. Sergio Chiamparino, sindaco di Torino si augura un ripensamento di Veltroni perché "non è il momento delle dimissioni". "Ritengo che non doveva dimettersi, perché il partito merita una guida", ha detto Rosy Bindi spiegando di rispettare la scelta di Veltroni ma sottolineando la necessità di una guida in vista degli impegni dei prossimi mesi, "dalle elezioni europee e amministrative al congresso". m. m.

di ANDREA LONGO ROMA - Cala la tensione tra il Quirinale e Palazzo Chigi. Dopo il primo faccia a faccia tra il premier e il presidente della repubblica, dopo le roventi polemiche su Eluana Englaro, con la sfida persa da parte del presidente del consiglio all'inquilino del Colle. Non è stato un colloquio di routine, quello tra Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi, salito nel tardo pomeriggio sul Colle insieme al sottosegretario Gianni Letta. Ma l'incontro, durato tre quarti d'ora, all'indomani della clamorosa vittoria del Pdl in Sardegna, era stato preparato dalle rispettive diplomazie per ricucire lo strappo istituzionale di due settimane fa. Ed in effetti ha ricreato un clima di serenità. Lo conferma l'accordo sulla nomina del professor Paolo Grossi a giudice costituzionale, al posto di Giovanni Maria Flick, il cui mandato scade oggi. Nomina che spetta al capo dello Stato e il cui decreto è stato controfirmato dal premier e poi comunicato alle Camere. Nell'incontro, che si annunciava con una agenda 'aperta', sono stati affrontati tutti i nodi che hanno creato contrasti tra il Quirinale e Palazzo Chigi. A cominciare da quello dell'abuso della decretazione più volte criticato da Napolitano e che è culminato poi nel drammatico caso Englaro. Si è parlato anche di un altro decreto, quello che andrà venerdì prossimo al consiglio dei ministri, e che introduce un giro di vite contro gli stupratori dopo i drammatici episodi di Bologna, Roma e Milano, del quale Napoli-

di MARCO DELL’OMO

Il personaggio. Diventato famoso col «ma anche», i suoi miti sono Kennedy e Berlinguer

La prima uscita pubblica del nuovo presidente della Regione Sardegna

ROMA – Kennedy e Berlinguer, le figurine Panini e l’Unità, le camice Brooks Brothers e l’Africa, il «ma anche» e facebook. Chi non riconoscerebbe da questi indizi il profilo di Walter Veltroni? Il segretario dimissionario del Pd, in trent'anni di onorata carriera, si è costruito un’immagine molto forte ed è stato un grande «sdoganatore» di miti che riempissero il cuore della sinistra orfana delle ideologie. Di fronte al crollo del muro di Berlino e al naufragio definitivo del socialismo realizzato, il giovane Walter (già leader dei giovani del Pci quando era segretario Enrico Berlinguer) si è rimboccato le maniche e ha cercato di immaginare nuove strade su cui far marciare il popolo della sinistra. Veltroni, forse già prima di Berlusconi, ha intuito la dimensione emozionale della politica, legata al mondo della comunicazione. Nella società postmoderna con sempre meno fabbriche e operai e sempre più precari e lavoratori intellettuali, è stato

Lo “sdoganatore”, una vita da buonista

Cappellacci: «Questa è la vittoria dell’isola reale»

Veltroni a immaginare le battaglie contro la proliferazione degli spot nei film in tv (“non si interrompe un’emozione»); e per cementare la fedeltà dei lettori dell’Unità, giornale del quale è stato direttore a metà degli anni '90, potevano servire anche le ristampe degli album dei calciatori offerti in allegato. Le sue idee un pò eretiche (voleva il Partito democratico con Prodi quando pensare a uno scioglimento dei Ds era una bestemmia) e il modo di presentarle (con certe frasi un pò enigmatiche, come «si poteva stare nel Pci senza essere comunisti») gli sono costate l’ostilità di una fetta consistente del suo partito d’origine. La competizione con Massimo D’Alema, al di là delle differenze di carattere, è stata soprattutto uno scontro tra due diversi modi di interpretare la funzione

del partito dei riformisti. Se D’Alema è sempre stato favorevole alle alleanze, Veltroni (in questo paradossalmente più «comunista» del suo antagonista) ha sempre avuto in mente l’idea di un partito “egemone», in grado di fare il pieno dei voti di tutti i progressisti, come il partito democratico negli Usa: di qui il suo amore per i Kennedy e lo slogan elettorale ricalcato sullo “yes we can» di Obama. Il «buonismo» di Veltroni, la sua mancanza di spigolosità, il rifiuto dello scontro diretto (durante l’ultima campagna elettorale non chiamò mai Berlusconi per nome, lo definiva «il nostro principale contendente»), gli hanno procurato critiche di tutti i generi: dal comico Maurizio Crozza al politologo Giovanni Sartori al vignettista Giorgio Forattini, in

tanti gli hanno rimproverato l’assenza di nerbo. I suoi nemici più severi, poi, giurano che Veltroni non sia per niente un “buono» o almeno che non sia molto più mite di altri leader politici. Oggi però, Veltroni rischia di passare alla storia come il segretario delle sconfitte. La prima volta nel 2001, quando i Ds da lui guidati batterono tutti i record negativi finendo a un misero 16,6%. La seconda alle politiche del 2008, seguita dalle due batoste in Abruzzo e in Sardegna. Nel 2001, probabilmente, non fu colpa sua ma della scelta del centrosinistra di continuare a governare con D’Alema e Amato dopo la caduta di Prodi. La seconda aveva da rimediare ai disastri di due anni di litigiosità permanente nell’Ulivo. Bisogna riconoscergli il coraggio di aver compiuto

di PAOLO VACCA

l pullman del Partito Democratico prima delle elezioni, il 15 marzo 2008

una scelta drastica, rinnegando, già nel discorso del Lingotto con cui si presentò come candidato del Pd, la religione ulivista del suo maestro Prodi. Tra le due elezioni perdute c'è la sua esperienza politica vincente: quella di sindaco di Roma. Era nata come una specie di fuga dalla segreteria Ds, si rivelò una scelta azzeccata. Chissà se Walter ha già in mente una nuova via d’uscita.

CAGLIARI – «Siamo all’inizio di un percorso irto di difficoltà, importante, che affrontiamo con serenità col desiderio di lavorare per il bene della Sardegna, per il bene comune». Questa la frase che ha sancito il passaggio di Ugo Cappellacci da candidato a presidente della Regione Autonoma della Sardegna, «il presidente di tutti i sardi, anche di chi mi ha criticato». Nel corso della prima conferenza stampa da presidente eletto, Cappellacci rifugge dai toni trionfalistici e richiama l’importanza del lavoro di squadra, la differenza, come lui stesso sottolinea, tra la coalizione vincente e quella sconfitta. «Il nostro è un lavoro che si è portato avanti con la forze delle

idee di tanti, non con la proposta di un uomo solo. Il merito della vittoria, quindi – sottolinea Cappellacci – è di tutti i sardi. Ha vinto la Sardegna reale rispetto a quella virtuale dei nostri avversari». Ed è stato proprio ai lavoratori del Sulcis, del Petrolchimico, ai disoccupati, ai tanti sardi al di sotto della soglia di povertà che il nuovo presidente della Regione pensa. 'Proviamo grande soddisfazione per il risultato elettorale, sia per i termini numerici, sia per la vittoria in territori tradizionalmente appannaggio del centrosinistra, ma sentiamo – ha continuato Cappellacci – anche una grande responsabilità e la voglia di metterci subito al lavoro per cercare di dare risposta ai problemi della Sardegna e rispettare gli impegni presi

con gli elettori». Il presidente punta a delineare subito, possibilmente già dalla prossima settimana, la composizione della Giunta e, dando un forte segnale di discontinuità con il suo predecessore, afferma sicuro che col dialogo e con la collaborazione sarà possibile fare un «grande lavoro» e sarà possibile anche restituire al Consiglio regionale «la dignità che merita la rappresentanza del popolo sardo». Durante la sua prima conferenza stampa da presidente, Cappellacci ha cercato di mettere la sordina alle polemiche contro il suo avversario, Renato Soru, e alle critiche per la presenza del presidente del Consiglio al suo fianco durante tutta la campagna elettorale. «Adesso siamo al dopo. Non mi in-

teressano le polemiche. Devo concentrarmi sulle emergenze – ha affermato – pensando ai tanti disoccupati, ai tanti sardi che vivono sotto la soglia di povertà, ai tanti cassintegrati. Vi ripeto, voglio pensare ora solo a lavorare per la Sardegna. Il tempo delle polemiche è passato. Ora dobbiamo lavorare e dal lavoro che farò avrete modo di giudicarmi e di stabilire se sono valido o no». Al presidente sfugge, volontariamente e col sorriso ammiccante, un’unica cattiveria nei confronti dell’avversario sconfitto: «Non so se Renato Soru vorrà adesso dedicare le sue energie al Pd nazionale. Posso solo augurarmelo, per il bene del Pdl». Ma la frase è stata subito dopo stemperata dal rinnovato monito a mettere da parte le polemiche.

tano aveva discusso due giorni fa con il ministro dell'Interno Maroni. In questo caso è difficile che il capo dello Stato obietti che non ci sono i requisiti di necessità e urgenza per il ricorso alla decretazione. Il via libera al provvedimento, che anticipa alcune delle norme contenute nel ddl sulla sicurezza, potrebbe essere facilitato da segnali di disponibilità manifestati dall'opposizione, che condivide con il Quirinale molte perplessità sull'utilizzo delle ronde antistupro. Perplessità che il presidente non ha nascosto al ministro leghista, con spiccate simpatie per le ronde di cittadini. Anche in questo caso, Napolitano ha auspicato che la maggioranza si adoperi per cercarsi in Parlamento il consenso più largo possibile. Il capo dello Stato ha detto di sperare che pure sul testamento biologico si arrivi a una decisione il più possibile condivisa, "che tenga conto del dovuto equilibrio tra i beni costituzionali coinvolti". Napolitano ha spiegato a Berlusconi che non intende recedere dalle sue posizioni in materia di controllo e di rigoroso rispetto della Costituzione. Ruolo che lo ha spinto a manifestare in una lettera al premier le proprie perplessità sull'uso del decreto per ripristinare l'alimentazione alla giovane in coma da 17 anni. E poi a rifiutare di controfirmarlo. Da parte sua il premier, che nei giorni scorsi aveva dichiarato polemicamente di essere pronto a cambiare la Costituzione per avere mano libera sull'uso dei decreti, si è adoperato per ricreare un clima positivo con il Quirinale.

Ugo Cappellacci


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Primo piano

Mercoledì 18 febbraio 2009

Primo piano 9 Franco Giordano lancia la sfida del dopo-Veltroni Mercoledì 18 febbraio 2009

Politica lucana

«Siamo pronti a ricostruire la sinistra dell’eguaglianza »

Il segretario regionale chiede il coraggio di puntare sui giovani

Veltroni si dimette e Lacorazza chiede responsabilità di SALVATORE SANTORO POTENZA - La notizia ha tenuto tutto sospesi per un pò. Walter Veltroni ieri mattina aveva anticipato la propria volontà a farsi da parte dopo la sconfitta in Sardegna. Con il passare delle ore la situazione sembrava rientrare ma nel pomeriggio la conferma dello stesso Veltroni: «Dò fastidio, me ne vado». Immediate le reazioni. In Basilicata però prendono tempo. Si cerca di capire cosa sta accadendo nelle stanze che contano a Roma. Ma ieri pomeriggio, la distanza tra la capitale e la Basilicata sembrava essersi dilatata. Nonostante i cellulari e nonostante internet. Poi in serata, il segretario regionale del Pd di Basilicata, Piero Lacorazza dichiara: «Innanzitutto penso che in questo mo-

mento delicato ci voglia responsabilità e saggezza. Le dimissioni di Veltroni portano un ulteriore disorientamento ma non mettono in discussione il progetto politico del Partito democratico». Richiamo alla responsabilità dunque da parte di Lacorazza che poi esprime solidarietà all’ex sindaco di Roma: «Ho rispetto della persona Veltroni e mi rendo conto il suo non è stato un atto semplice e sicuramente è stata un’azione dolorosa». Lacorazza però, negli scorsi mesi non sempre ha condiviso le scelte di Veltroni. L’ultima in ordine di tempo quella di votare per la legge sullo sbarramento al 4 per cento per le elezioni europee. Ma «c’è sempre stato rispetto per il segretario nazionale e per il suo ruolo»

aggiunge Lacorazza che poi sottolinea ancora, «per questo ho grande rispetto in questo momento sia di Veltroni e del suo atto di dimissioni anche se avrei preferito che avesse guidato il Pd, cambiando linea politica, al congresso del partito». Era previsto per l’autunno il congresso nazionale ma ora ovviamente cambia tutto. Intanto nella giornata di oggi alle 8 è stato convocato il coordinamento nazionale del Pd, poi alle 11 è prevista la conferenza di Veltroni e alle 13 dovrebbe riunirsi di nuovo il coordinamento nazionale. Si tenterà una calendarizzazione per l’elezione straordinaria di un segretario temporaneo in attesa del congresso che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe svolgersi prima delle elezioni ammistrative ed europee di giugno. I

ntanto giovedì o venerdi prossimi ci dovrebbe essere a Roma la riunione straordinaria dei segretari regionali del partito. In pole per la sostituzione di Veltroni c’è Dario Franceschini. Lacorazza in ogni caso ha poi aggiunto: «E’ necessario offrire nei prossimi giorni delle vie d’uscita che accompagnino il partito alle elezioni amministrative per poi arrivare a un congresso che sciolga i nodi che ha di fronte il Pd».Tra le priorità, Lacorazza sottolinea la necessità di chiarire la collocazione europea del Pd e spiegare agli italiani qual’è il progetto di governo per il futuro. Lacorazza conclude con un auspicio: «Penso che ora il Pd debba avere il coraggio e la forza di mettere in campo e preparare una nuova classe dirigente democratica».

Petrone: «Registriamo schizofrenie di giudizio pericolose»

«Si è chiuso un ciclo»

Schettini parla di “Crisi terminale del centrosinistra»

Per quanto riguarda le dichiarazioni “lucane” è intervenut o anche il deputato Nicola Latorre (vicino a D’Alema) che pur non essendo della Basilicata nelle ultime elezioni è stato candidato nelle liste del Pd lucano. Latorre ha dichiarato: «Dobbiamo far tesoro delle difficoltà di questa prima fase del Pd per agire di conseguenza. Non c'è dubbio che per individuare una nuova leadership si do-

vrà avere un passaggio congressuale. Da qui ad allora dovrà esserci un grande impegno collegiale per gestire il partito in vista delle scadenze elettorali. Tempi e modalità dovranno essere decise insieme». Latorre esclude rischi di scissione del Pd. «Non credo che ce ne siano rischi nè ragioni», ha assicurato, l’ex delfino di Massimo D’Alema. s.santoro@luedi.it

SOCIALISTI DIVISI

Ufficializzato il “divorzio” con Rocco Vita

Salvatore presidente dei Ps in consiglio regionale Donato Salvatore

La maggioranza approva il piano industriale del centro di ricerca

In consiglio regionale passa il rilancio di Agrobios POTENZA - Tutelare il patrimonio di competenze dell’Agrobios, valorizzando le professionalità e le potenzialità della società anche al servizio dello sviluppo territoriale, fornendo prospettive solide e durature; potenziare e rilanciare le attività di ricerca, in particolare per la realizzazione del Polo per le Agrobiotecnologie del Metapontino; avvalersi dei servizi specialistici e di eccellenza in campo ambientale e in agricoltura dell’Agrobios. Queste gli obiettivi delle “linee guida” del piano industriale della società Matapontum Agrobios, che il consiglio regionale nella seduta di ieri ha approvato a maggioranza (favorevoli 17 consiglieri del centrosinistra, contrari 6 consiglieri del centrodestra, astenuto il consigliere Mollica dell’Federazione dei Popolari di centro). Immediato il commento del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo: «La società di ricerca Metapontum Agrobios avrà funzioni specifiche, in particolare nel campo dell’attività nel settore delle agrobiotecnologie, è sarà il motore potenziale per la realizzazione del Parco agrobiotecnologico nel Metapontino, in collaborazione con altri enti, tra cui Enea, Cnr, Università della

Basilicata e Alsia». De Filippo ha quindi evidenziato che la Regione ha «puntato su alcuni campi della ricerca su cui investire: lo studio della terra, l’energia, uno dei settori portanti dei prossimi anni, il primo grande progetto del Campus che si sta realizzando con la Fiat e per il quale a breve partiranno i primi bandi, e delle agrobiotecnologie». In base al documento approvato dal consiglio regionale la società, attualmente impegnata in attività per il trasferimento dell'innovazione in agricoltura e nel sistema agro - industriale attraverso progetti di ricerca e servizi analitici nel settore delle biotecnologie vegetali e dell'ambiente, dovrà mantenere la forma giuridica di società di capitali, aperta alla partecipazione di nuovi soggetti pubblici e privati, per garantire l’accesso a fonti di finanziamento non regionali. Entro la fine del 2009, periodo transitorio per l’avvio e l’entrata a regime del nuovo piano industriale, la Regione potrà affidare alla società la realizzazione “di servizi innovativi e l’avvio di investimenti in ricerca, come la prosecuzione delle attività in campo ambientale e le attività relative al-

lo studio di fattibilità e all’avvio del Polo Agrobiotecnologico”. Nel dibattito sul provvedimento sono intervenuti, oltre a De Filippo, i consiglieri regionali, Sergio Lapenna, Nicola Pagliuca e Franco Mattia per Forza Italia, Franco Mollica (Fpc), Michele Napoli (La Destra), Antonio Tisci (An), Vincenzo Ruggiero (Udc) ed Erminio Restaino (Pd). In particolare, Napoli ha dichiarato: «Vorremmo che fosse chiarito quello che è il ruolo strategico di Metapontum Agrobios e non vorremmo che ciò che si dava prima in linea diretta, oggi lo si dia indirettamente, facendo della struttura una piccola media impresa che può attingere, come tutte le altre, a quei finanziamenti pubblici che noi vorremmo fossero per un momento accantonati, per verificare se essa, per davvero, può camminare sulle sue gambe, se per davvero questa struttura può essere punto di riferimento del mondo scientifico e della ricerca». Non solo Agrobios però. In precedenza l’assemblea ha approvato all’unanimità una proposta di legge che riguarda l’istituzione di cimiteri per animali domestici. Approvata, invece, a maggioranza (14 i voti favorevoli, quelli

MATERA - La notizia delle dimissioni del segretario del Pd, Walter Veltroni, lo raggiunge mentre passeggia in piazza Vittorio Veneto a Matera e dopo una giornata convulsa in arrivo da Roma. Le ultime ore nella casa del centrosinistra non si possono definire una passeggiata di salute. Al contrario, sembrano mostrare tutte le ferite ancora aperte. E Franco Giordano le osserva con pignola attenzione. Solo 24 ore prima, durante la presentazione ufficiale del suo libro a Roma, con Massimo D’Alema e Fausto Bertinotti (che ne ha curato la prefazion), aveva parlato di vocazione, ma non di quella di «Fare terra bruciata ma di ricostruire una prospettiva di centrosinistra». «Oggi bisogna smettere gli interessi dei singoli e puntare a rielaborare un progetto collettivo». Franco Giordano fra Carlo Petrone e Giacomo Schettini Franco Giordano, nella città dei Sassi per presentare il libro “Nessun Dio ci salverà” aggiunge ai temi affrontati nel testo con prefazione di Fausto Bertinotti, quelli della stretta attualità. MATERA- Uno sguardo attento stra Democratica ha ritrovato «Ieri, con al passato all'insegna dell'anaFranco Giordano dopo il conD’Alema e lisi più profonda, lontana da gresso di Rimini che sancì la Bertinotti, schemi di partito ma attenta alstagione del passaggio dal Pds avevamo par- la fase di ricostruzione che atal Ds. «Tutti e due i progetti lato delle ra- tende la sinistra. hanno preso strade strampalagioni della Il grido d'allarme del merite - ammette - che ci ha portati, difficoltà dionalista Giacomo Schettini oggi, a una fase di diversità ma drammatica scuote la platea e porta allo scoanche di responsabilità sociale. in cui versa la perto la «Crisi terminale del Ormai, riteniamo chiuso un cisinistra. Og- centrosinistra» ma al tempo clo del centrosinistra lucano gi - spiega - stesso il senso di gratitudine che, aldilà dell'incapacità di gomi pare di po- nei confronti dell'autore di verno in generale registra schiter dire che la “Nessun Dio ci salverà” che zofrenie di giudizio pericolose. sconfitta elet- «Permette di capire le cause di Mi chiedo - aggiunge - quando torale del 13 e quello che è avvenuto negli ultila politica in questa regione 14 aprile por- mi anni, ovvero dello sviluppo riacquisterà la sua autonomia tava con sé il di un rapporto subalterno e tra- ascoltano Titti De Simone del rispetto alle scelte delle imprese fallimento sformistico con partiti e sogget- Coordinamento nazionale Mo- o di altri poteri. O c'è una classe del progetto ti impegnati in alleanze falli- vimento per la Sinistra che ave- dirigente che ha fatto il suo strategico mentari». Al trasformismo del- va aperto i lavori della presenta- tempo o ci si illude che alla fine che ha ali- le borghesie Schettini fa risali- zione del libro di Franco Gior- si possa comunque uscire da mentato il re l'origine di una «Difficoltà dano sottolineando l'incontro questa crisi. La sinistra deve copartito demo- che ha frantumato i soggetti so- come «Una riflessione utile, un minciare a interrogarsi in mocratico, per- ciali». contributo importante che offre do serio, perché l'attacco del Goché mutuato La presentazione dell’analisi spunti per approfondire l'anali- verno alla democrazia italiana è da un vecchio della sinistra dell’ex segretario si di delle vicende delle ultime di una pericolosità incredibile. modello ame- di Rifondazione comunista, di- ore». Ci vorrà una grossa capacità di ricano, spiaz- venta con il passare dei minuti, La chiusura di un ciclo del superare le riunioni di gruppi zato total- una vera e propria autopsia sul centrosinistra è il leit motiv su ristretti della sinistra in un'emente dall'ef- cadavere del Pd. cui si sono sviluppati gli inter- poca in cui governano le paure. fetto di parteIn platea tra gli altri, Angelo venti successivi. Carlo Petrone, ». cipazione e di Minieri e Gianni Rondinone coordinatore regionale di Sinia.ciervo@luedi.it mutamento qualitativo centrodestra e uno regio- costruire un modello sociadel paradigma avanzato da smo contemporaneo». La sfida vera dunque, per nale di centrosinistra indi- le alternativo». Obama. Da domani, spiega GiorOggi lo si vede con evi- Giordano, passa dalla rico- cano parametri sui quali si denza negli effetti della struzione di «Una sinistra può lavorare? «Non si esce dano: «Bisognerà riconodell'eguaglianza della li- da questa crisi se non si ha scere con umiltà gli errori, scomparsa della sinistra». io l'ho fatto bertà, che un'idea alterNessun con determinon valorizzi nativa di mosorpresa per nazione, riil lavoro co- dello econola dèbacle remettersi tutti me ha fatti fi- mico e sociagistrata in in discussionora, critica le. Bisogna Sardegna. ne per ricocon le attuali ricominciare «E' una construire un'iforme della ad usare alferma dramdea di sinicune parole: globalizzamatica. Orstra nel nozione che og- intervento mai siamo stro Paese. gi sono la ve- pubblico in una minoNon posso economia, ra difficoltà. ranza cultuaccettare che Possono es- programmarale, per la in Italia ci sia serci le condi- zione, inveprima volta le solo un partizioni per rico- stimenti sedestre possoto a vocaziostruire un lettivi su lano dire di avene neocentripunto di vista vori che valore una solida sta e dall'alle critico sul rizzano egemonia tra forme di mondo, sul memorie di culturale». sinistra neo risorse in nacapitalismo Voltare paidentitarie come reale e con- tura gina cosa può che servono a Matera, invetemporavoler dire? stire sulla formazione, ri- rincuorare sé stessi, dentro «Capire quali sono le sfide neo». Localismi e criticità dei cerca, livelli retributivi per vecchie liturgie e non ad di questa crisi economica generale, ridefinire l'idea territori sono il vero banco re-innescare dinamiche dei agire politicamente e conalternativa di società su cui di prova. La crisi post indu- consumi, investire nelle cretamente». il Pd è mancato e determi- striale dell'area materana, forme di bonifica della preAntonella Ciervo nare una critica al capitali- un governo cittadino di carietà dilagante, ovvero ria.ciervo@luedi.it

Il palazzo della Regione a Potenza

dei consiglieri del centrosinistra, cinque i voti contrari, quelli dei consiglieri del centrodestra e 2 gli astenuti Simonetti del Prc e Nardiello del Pdci) un disegno di legge che modifica il regolamento sulle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Approvata all’unanimità poi la ripartizione annuale dei fondi per la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pri-

vati. Per il 2008 lo stanziamento è pari a 1.500.000,00 euro. Sempre all’unanimità è stato approvato un programma di reinvestimento di fondi dell’Ater di Marea derivanti dalla vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. A maggioranza, infine, (con 12 voti favorevoli del centrosinistra e 5 astensioni del centrodestra) sono state approvati altri due programmi di reinvestimento di fondi dell’Ater di Matera.

Un breve tentativo di stare tutti uniti. Ma per il momento non c’è niente da fare evidentemente per i socialisti. Le varie anime continuano a tentare di “fare pace”, ma poi alla fine accade sempre qualcosa. E il Partito socialista lucano che nell’autunno scorso sembrava essere riuscito a riunire i consiglieri regionali di matrice socialista non fa eccezione. Donato Salvatore, Innocenzo Loguercio e Rocco Vita, dopo aver somatizzato l’abbandono dell’allora segretario regionale dello Sdi (passato al Pd) Nicola Valluzzi hanno dato vita per qualche settima alla stesso gruppo consiliare e all’elezione di un coordinatore regionale nella persona di Rosario Sarubbi. Questo fino all’ultima crisi regionale. Poi evidentemente nella ricerca di soluzioni di giunta qualcosa si è rotto. Loguercio è stato riconfermato come assessore con il placet di Donato Salvatore. Ma la cosa non è stata digerita politicamente

da Rocco Vita e Rosario Sarubbi. Conseguenza: ieri è stata ufficializzata la nomina del consigliere regionale Salvatore quale presidente del gruppo consiliare “Partito socialista”. Scarno il comunicato stampa in cui si legge semplicemente: «Salvatore sostituisce nell’incarico il consigliere Rocco Vita. Del gruppo fa anche parte l’assessore alle “Infrastrutture, opere pubbliche e mobilità”, Innocenzo Loguercio. Ma il “divorzio” si era già consumato da alcune settimane; da quando Vita a differenza di Loguercio e Salvatore non aveva votato la fiducia a Vito De Filippo in consiglio regionale (ha abbandonato la sala pochi minuti prima della votazione ndr). Diversa, inoltre, la posizione politica rispetto al vertice di maggioranza: Vita e Loguercio partecipano, mentre Vita e Sarubbi hanno disertato la riunione insieme a quelli della Sd, dei Verdi e ai vendoliani.

«La sconfitta di aprile portava con sé il fallimento»

«Ormai siamo diventati minoranza culturale»


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Primo piano

Mercoledì 18 febbraio 2009

Primo piano

Ecco come i giudici del Tribunale delle libertà ricostruiscono le fughe di notizie che hanno aiutato Ferrara a eludere le indagini

La storia delle talpe secondo il Riesame

Margiotta non conosceva l’accordo fraudolento De Filippo «reticente» si intrometteva nella gara di LEO AMATO

Le soffiate di un poliziotto di Bari, le notizie dell’amico imprenditore, il «no» di Capoluongo di FABIO AMENDOLARA

In basso il difensore di Ferrara l’avvocato Emilio Nicola Buccico Il presidente del Riesame, giudice Luigi Spina

stesso giorno, dopo l’incontro, Donnoli va alla Regione e il 14 contatta Ferrara. «Immediatamente dopo l’incontro con Donnoli - secondo i giudici del Riesame - Ferrara comincia una frenetica attività rivolta ad attivare canali politico-istituzionali per risolvere gli ostacoli che gli erano stati rappresentati dal socio». Ferrara racconta a Nicola Montesano, consigliere provinciale di Matera del Pd, che Donnoli era riu-

scito a sapere che i vertici della Regione, che in un primo momento non avevano sollevato obiezioni, stavano «operando un inversione di tendenza potenzialmente idonea a compromettere l’operazione». Secondo i giudici del Riesame «gli ostacoli consistevano nelle pressioni dei vertici regionali sui funzionari Total, ai quali veniva evidenziata l’inopportunità dell’aggiudicazione alla cordata Fer-

rara, in quanto la procura di Potenza stava svolgendo indagini sia su Ferrara che sull’appalto». Capoluongo dice «no» Peppino Capoluongo, uomo dell’entourage del presidente della Regione Vito De Filippo, ha un appuntamento con Ferrara. Ma non ci va. Secondo i giudici «rifiuta di incontrarsi con Ferrara perché è a conoscenza che

l’imprenditore era sottoposto a intercettazioni». La circostanza, secondo i giudici, «rende evidente e manifesta la preoccupazione dei vertici della Regione in merito a un possibile accostamento alla persona di Ferrara, avendo appreso del coinvolgimento dell’imprenditore, a causa di una presumibile e deprecabile fuga di notizie, in indagini della procura». Ecco perché, secondo i giudici, il presidente De Filippo

«è reticente», quando gli investigatori gli chiedono se conosce Ferrara. Le talpe in procura Ferrara è indagato anche per ricettazione. Nel corso di una perquisizione gli agenti della Squadra mobile hanno trovato nella sua cassaforte un fascicolo di atti secretati. In quelle pagine c’erano le trascrizioni di alcune telefonate intercettate

La fuga di notizie Total La Total aveva appena espresso il parere tecnico sull’associazione temporanea d’impresa di Francesco Ferrara. E il parere era positivo. Una notizia che «avrebbe dovuto rimanere segreta», secondo i giudici del Riesame, ma che «invece era immediatamente trapelata e giunta agli interessati». Il 13 dicembre l’indagato Nino Donnoli, titolare di un’impresa che partecipa all’appalto per il Centro oli Tempa Rossa nella cordata di Ferrara, contatta il funzionario Total Roberto Pasi. Vuole incontrarlo. «Nonostante Donnoli - commentano i giudici del Riesame fosse interessato direttamente agli sviluppo dell’importante gara d’appalto». L’incontro, «durante il quale è logico e plausibile», ritenere che Pasi «avesse informato Donnoli sull’andamento della gara», avviene al bar Antico fiume di Potenza, «luogo di ritrovo situato in un’area periferica di Potenza». Il pomeriggio dello

RICORSO ACCOLTO

Revocata l’ordinanza d’arresto per l’accusa di ricettazione di documenti giudiziari

L’imprenditore di nuovo ai domiciliari POTENZA - Gli avvocati Emilio Nicola Buccico e Giulia Bongiorno quando sono usciti dall’aula del Riesame erano sorridenti. Intuivano, forse, di aver fatto breccia nei giudici. E infatti, nel pomeriggio, il Riesame ha revocato l’ordinanza di arresto per l’accusa di ricettazione di documentazione giudiziaria. L'avvocato Emilio Nicola Buccico aveva chiesto al Tribunale del Riesame di annullare la custodia cautelare in carcere per il suo assistito o, in subordine, gli arresti domiciliari. Ferrara, arrestato la prima volta nel dicembre scorso, era agli arresti domiciliari quando, il 2 febbraio, fu trasferito di nuovo in carcere: al momento del primo arresto, infatti, fu

trovato in possesso di oltre 150 pagine con le trascrizioni di intercettazioni ambientali che lo riguardavano: è accusato di ricettazione. I documenti però erano inseriti negli atti che il sostituto procuratore Henry John Woodcock aveva portato al Riesame a sostegno della prima ordinanza di custodia cautelare. Per gli avvocati di Ferrara si tratterebbe un caso di “ne bis in idem”. E cioè quando un indagato viene giudicato due volte per lo stesso fatto. I giudici del Riesame hanno accolto parzialmente il loro ricorso. Per evitare che Ferrara inquini le prove, secondo i giudici del Riesame, sono sufficienti gli arresti domiciliari. f. a.

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Interferenze dalla Regione sulla Total

Totalgate

POTENZA - L’impresa di Policoro, quella di Francesco Ferrara, doveva vincere l’appalto per la costruzione del Centro Oli. C’era il «benestare» dei vertici della Regione. Ma le notizie dell’inchiesta della procura che arrivavano agli indagati, ognuna per il suo canale, a un certo punto «hanno turbato l’equilibrio del contesto affaristico-politico». E questo avviene tra il 13 e il 14 dicembre. E’ la ricostruzione che fanno i giudici del Tribunale del Riesame di Potenza sull’inchiesta Totalgate. Luigi Spina è il presidente. Di solito fa il giudice monocratico, ma ha intenzione, si dice, di passare all’ufficio Gip. I giudici a latere sono Lucia Gesummaria, in passato al Tribunale di Locri, ora è giudice monocratico a Potenza, e Antonio Cantillo che proviene da Vallo della Lucania. Anche lui è giudice monocratico. Ieri mattina, mentre in procura il pm Henry John Woodcock sentiva in qualità di testimone il funzionario regionale Nicola Di Chiara, hanno depositato le loro valutazioni sull’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Rocco Pavese.

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mentre Ferrara parlava con altri indagati. Per questo, secondo i giudici del Riesame, «sussiste il pericolo di inquinamento delle prove». Ferrara dispone «di canali privilegiati idonei ad acquisire informazioni di natura riservata attinente alle indagini in corso». Le risultanze investigative «hanno consentito di accertare - si legge nell’ordinanza del Riesame - la indebita conoscenza da parte dell’indagato coinvolto nelle transazioni corruttive dell’esistenza delle indagini a suo carico mentre le stesse erano in pieno svolgimento e i relativi atti ancora non accessibili a terzi. Le informazioni riservate, illegittimamente ricevute da Ferrara, risultano incredibilmente puntuali e dettagliate tanto che lo stesso sa perfettamente che l’oggetto dell’indagine in corso riguarda proprio le gare di appalto bandite dalla Total nell’ambito del progetto Tempa Rossa, così come è a conoscenza dell’ufficio giudiziario procedente (la procura di Potenza ndr) e finanche dei mezzi di ricerca della prova utilizzati (le intercettazioni ndr)». Queste circostanze, secondo i giudici, «dimostrano l’esistenza di contatti importanti di cui gode l’indagato all’interno degli uffici giudiziari del capoluogo tanto da ottenere agevolmente notizie coperte dal segreto». La conoscenza in anticipo di informazioni riservate, scrivono ancora i giudici, «ha consentito a

Ferrara di ostacolare lo sviluppo delle indagini. Significativo è il contenuto di una conversazione intercettata nell’auto di Ferrara, nel corso della quale l’imprenditore rivela al suo interlocutore che circa 15 giorni prima aveva incontrato una persona vicina a personaggi politici al vertice della Regione Basilicata dalla quale aveva appreso di essere pedinato e intercettato». Altro aspetto che i giudici ritengono «inquietante» è «il collegamento tra Ferrara e alcuni appartenenti alle forze dell’ordine che gli forniscono informazioni sulle indagini giudiziarie, circostanza che lo stesso Ferrara rivela alla moglie in un colloquio telefonico. Ferrara infatti spiega alla donna che il suo turbamento derivava dal fatto che “uno in Questura” gli aveva consigliato di allontanarsi per un periodo dalla residenza familiare allo scopo di sottrarsi all’esecuzione di eventuali provvedimenti di arresto. Ma a parte le preziose informazioni già ricevute, Ferrara si attiva per riceverne altre. Nei giorni successivi infatti sollecita l’intervento della sua amica Elena Zippo, per attingere notizie fresche sulle indagini, addirittura con un poliziotto della Questura di Bari». Le indagini sulle talpe in procura sono ripartite da Enzo Basentini, l’imprenditore della Tecnomedical, e da Michele Santangelo, il suo socio. f.amendolara@luedi.it

POTENZA - «Turbative originate da alcune riserve che il presidente della Regione avrebbe espresso ai vertici della Total in merito alla futura aggiudicazione dell’appalto all’associazione d’imprese guidata da Francesco Rocco Ferrara». Il Tribunale del Riesame composto dal presidente Luigi Spina, e dai giudici a latere Lucia Gesummaria e Antonio Cantillo, ha depositato l’ordinanza con le motivazioni, per cui lo scorso 31 gennaio sono stati scarcerati tutti gli indagati nell'inchiesta Totalgate. 97 pagine per raccogliere le obiezioni all’atto d’accusa del pm Henry John Woodock, avanzate in udienza dalle difese, e motivare perché, a parte l’associazione a delinquere, sussistono gravi indizi di colpevolezza per tutte le altre ipotesi di reato. Scrivono i giudici: «Più che un accordo stabile e funzionale alla realizzazione di uno scopo comune - che è il presupposto di legge perché si configuri una vera e propria associazione a delinquere - si è di fronte a un accordo frutto della convenienza del momento, politica, economica, e manageriale. In sintesi è innegabile che dalla lettura degli atti si ricava che tra la Total, alcuni imprenditori lucani, e alcuni amministratori locali si è registrata una forte e preoccupante convergenza di interessi, idonea a fondare gli episodi Il palazzo di giustizia di Potenza delittuosi in contestazione. La Total guardava con favore le imprese lucane prese guidata da Ferrara era stata di perché le garantivano il rispetto degli fatto “benedetta” dai vertici regionali accordi assunti con le amministrazio- in occasione di una cena a Piacenza a ni locali, soprattutto in riferimento al cui avevano partecipato Ferrara e il utilizzo di manodopera del posto e alla presidente della regione De Filippo». Un equilibrio affaristico-politico, creazione di una corsia preferenziale per la gestione delle pratiche di compe- «turbato» dall'inversione di tendenza tenza degli enti territoriali. Questi ul- attiva dei vertici regionali, che avrebtimi, dal canto loro, si trovavano a ge- bero operato «pressioni sui vertici restire interessi esorbitanti rispetto alle gionali della Total, ai quali veniva evidimensioni dei singoli comuni, e quin- denziata l’inopportunità di una aggiudi erano pronti ad assicurargli quella dicazione dell’appalto a Francesco Fercorsia preferenziale attendendosi in rara in quanto la procura di Potenza stava svolgendo indagini sia sul suo cambio favori di ogni genere». Per quanto riguarda gli appalti, se conto che sull’appalto in questione». Una «presumibile e deprecabile fuga per l’affidamento dei lavori per la realizzazione del centro oli Tempa rossa di notizie», riservate, dagli uffici della «non residuano dubbi sulla sussisten- Regione. Queste «le motivazioni - per i giudici za dei gravi indizi di colpevolezza a carico di tutti gli indagati, fatta eccezio- - dell’atteggiamento reticente mantene per Margiotta», per la fornitura, il nuto dal presidente della Regione Vito trattamento e lo smaltimento dei fan- De Filippo» durante il suo interrogatoghi di perforazione «devono essere cir- rio nell’aprile del 2008. Queste le ragioni per cui Francesco coscritte le relative responsabilità» sempre secondo la stessa logica: l’as- Ferrara avrebbe cominciato a dicemsociazione non c’entra, anche perché bre, nel 2007, «una frenetica attività non esiste, quindi ci sono soltanto re- rivolta ad attivare canali politico-istituzionali» per risolvere quell’ostacolo sponsabilità individuali. Il personaggio chiave è il sindaco di imprevisto. Fino all’incontro con il deputato SalGorgoglione, Ignazio Tornetta, che «facendo leva sullo sproporzionato po- vatore Margiotta. «L'indagato Margiotta». E’ un capitere derivante dall’entità degli interessi economici in gioco», era tenuto in tolo a parte. «L'avvenuto incontro tra il politico e grandissima considerazione dalla Total dato che «non vi è chi non veda co- l’imprenditore, in circostanze di temme il rallentamento o l’accelerazione po e di luogo particolari e, soprattutto, di una pratica amministrativa avesse in considerazione delle motivazioni per la Total un’importanza rilevante», che animavano Ferrara e che di fatto e si assicurava l’intervento di Ferrara erano sottese alle sue richieste, certaper risolvere «le problematiche econo- mente è circostanza ambigua, idonea miche» legate ad una struttura turisti- ad alimentare perplessità e sospetti». Eppure il collegio rileva che le interca che aveva personalmente in gestione, quale «compenso per l’opera pre- cettazioni non sono univoche, in sestata» proprio in seguito all’aggiudi- guito, nell’individuazione del soggetcazione della gara per la costruzione to che sarebbe effettivamente intervedel centro oli all’imprenditore di Poli- nuto sulla dirigenza della Total, che coro, oltre che l’assegnazione del ser- potrebbe essere «quantomeno alternavizio mensa e ristorazione alla sua so- tivamente» il sindaco di Gorgoglione. Margiotta non può essere l’informacietà, e l’assunzione di persone a lui vitore di Ferrara rispetto all’esito della cine sempre dalla Total. Ma la storia dell’appalto più ricco del prima fase della gara d’appalto per progetto Tempa Rossa, per lo sfrutta- una questione «logica e cronologica», mento della concessione di estrazione e anche se non ci sono «motivi per imdi idrocarburi nella Valle del Sauro, ri- maginare una millanteria di Ferrara sale a una cena avvenuta a Piacenza il nel momento in cui rivela ad una sua confidente di aver promesso a Mar14 settembre del 2007. Secondo il collegio del Tribunale del giotta una somma ingente di denaro riesame: «Si intuisce agevolmente che per il suo intervento», «non è dato in l’aggiudicazione all’associazione d’im- alcun modo desumere se tale offerta

sia stata accettata, e soprattutto non si ricava alcuna certezza in merito alla natura e ai destinatari dell’intervento che Margiotta avrebbe dovuto porre in essere nell'interesse di Ferrara». Secondo i giudici del riesame è più probabile «a “Salvatore” non era stato richiesto di agire sulla Total», perché il suo intervento sarebbe stato «perfino superfluo», bensì di «bloccare l’interferenza indebita proveniente dalla Regione in ordine alla gara… un’inferenza regionale certamente illegittima specialmente per le ragioni sottese alla stessa», ovvero la fuga di notizie riservate sulle indagini della procura. Se è così che stanno le cose, allora l’intervento di Margiotta «seppure inopportuno ed eticamente sconveniente, sempre che vi sia stato, non potrebbe comunque essere connotato da illiceità sotto il profilo penale», anche perché manca la prova che «fosse a conoscenza dell’accordo fraudolento sottostante tra Ferrara e la Total». Esce di scena. Per quanto riguarda la cessione dei terreni per la costruzione del centro oli Tempa rossa, il Tribunale ravvede gravi indizi di colpevolezza del reato di concussione nei confronti dei dirigenti della Total e del funzionario del comune di Corleto Perticara «asservito» allo scopo. Idem per l’ipotesi di corruzione a carico del sindaco di Gorgoglione per l’aggiudicazione alla Dolomiti Appalti di Pietrapertosa della gara per la ristrutturazione del piazzale di postazione del pozzo “Gorgoglione numero2”. Confermati i gravi indizi di colpevolezza anche per un funzionario del dipartimento Ambiente della Regione, in relazione alla proroga dell'autorizzazione per un impresa di Ferrara ad estrarre materiale inerte dall’alveo del fiume Sinni. Infine l’appalto per il rifacimento della Ss 175. Nessun dubbio, secondo quanto riportato, sull’esistenza di un accordo corruttivo tra Ferrara e un funzionario della Provincia di Matera. «Pattuizione criminosa» e «atti contrari ai doveri d’ufficio», è scritto. Ma per nessuno di questi, colletti bianchi, è necessaria la custodia in carcere.


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Primo piano

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Primo piano

La complessità burocratica sul ruolo di “operatore”. In ballo Shell ed Esso

Non è facile passare il testimone

Decreto favorevole sul megadeposito Geogastock La Regione Basilicata non ha inviato alcun parere IL PARERE della Commissione Via è del 15 ottobre 2008. La firma del ministro dell’Ambiente del 9 febbraio scorso. L’ufficialità è di ieri: il governo ha detto di sì dal punto di vista ambientale - al megadeposito di gas della Valbasento. Progetto della Geogastock, società all’80 per cento della Energetic Source, totalmente detenuta dalla Avelar Energy, controllata a sua volta dalla Renova Industries. Se a qualcuno viene in mente una matrioska, non sbaglia: si tratta di una multinazionale russa di proprietà del magnate Viktor Vekselberg. Il Quotidiano della Basilicata lo aveva già scritto l’8 gennaio scorso. Ieri si è avuta la conferma dalla stessa azienda, che ne ha fatto oggetto di un comunicato stampa.

di ROCCO PEZZANO A destra, l’area in cui è prevista la realizzazione del Centro Olio di Tempa Rossa (la foto si riferisce alla fase iniziale dei lavori). A sinistra, il cartello affisso davanti al cantiere

un 25 per cento a testa - solo una società si occuperà dei lavori per costruire pozzi, condotte, strade, eventuali alloggi, magazzini, depositi eccetera. E che materialmente estrarrà petrolio e gas per piazzarlo sul mercato.

ANCHE IL SINDACO di Guardia Perticara condivide le preoccupazioni per gli effetti delle decisioni del gip. Dice Massimo Caporeale: «La sospensione cautelare di un anno dell'attività Total provocherà gravi ripercussioni per l'economia locale. Gli effetti positivi per l'occupazione erano già evidenti in zona nella fase iniziale dei lavori, con più di 100 lavoratori impiegati ed effetti diretti soprattutto nel settore della ricettività e dei servizi (ristoranti, alberghi, case in affitto, supermercati, bar, etc.). Inoltre diversi imprenditori avevano avviato o stavano per avviare investimenti sul nostro territorio, confidando nelle ricadute indotte dovute all'estrazione petrolifera. Un vero e proprio toccasana, dunque, in un momento di crisi globale che di certo non risparmia i piccoli Comuni del Mezzogiorno. Ora, invece, la notizia della sospensione provoca apprensione e allarme nelle istituzioni e nella popolazione che sul petrolio aveva fondato speranze di occupazione. Basti pensare che il cronoprogramma prevedeva l'incremento degli addetti alla realizzazione delle opere fino a 1.200/1.500 lavoratori nella seconda metà del 2009. Nel frattempo che la giustizia faccia chia-

Il giudice per le indagini preliminari Rocco Pavese, nell’atto con cui ha deciso la sospensione delle attività per la Total, ha scritto in base a quanto riportano le agenzie - che l’attività di realizzazione delle opere finalizzata alla futura estra-

zione degli idrocarburi «ben potrà essere proseguita dalle società contitolari» della concessione. E che questo sia possibile è ovvio. Ma la laconicità del periodo non contempla l’iter burocratico che bisognerà seguire.

Lo confermano all’Unmig, l’Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia. Mauro Celani - che si occupa di permessi di ricerca in terraferma - spiega: «Ci vuole ovviamente un nostro decreto per il passaggio della qualifica di operatore. Ci sono regole di sicurezza, ad esempio, per cui c’è bisogno di un provvedimento ad hoc». In effetti il decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624, che si occupa di sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione, prevede un percorso burocratico alquanto complesso. Basta già solo questo aspetto per allungare i tempi. Celani ipotizza una durata media di venti giorni per l’emanazione di un decreto. Ma si tratta di un’in-

Parlano il sindaco di Guardia Perticara, la Feneal Uil e Massari del Pdl

Un coro: no allo stop dei cantieri rezza l'auspicio è che i contitolari della Total, cioè Shell e Exxon, proseguano nelle attività avviate in modo da non mortificare ulteriormente le nostre zone, da sempre depresse ed abbandonate al proprio triste destino. I timori, tuttavia, riguardano il dubbio che questa soluzione non sia tecnicamente percorribile in tempi brevi». Al coro si unisce la Feneal Uil. Affermano il segretario confederale Carmine Vaccaro e quello di categoria Mimmo Palma: «Prima di procedere a provvedimenti che colpirebbero direttamente i lavoratori edili impegnati nei cantieri della concessione petrolifera Total “Gorgoglione”, è necessario un approfondimento della questione, attraverso un incontro alla presenza dei sindacati, della Regione, delle istituzioni locali e di esperti legali, alla luce del provvedimento giudiziario di sospensione dell'attività per la sola Total Italia. Seguiamo con grande apprensione l'evoluzione della vicenda sia per i

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Sì del ministero al gas dei russi

Totalgate, l’altra faccia

NON E’ automatico. Non è che domani la Total, impedita a proseguire le proprie attività per un anno dal giudice, passa il testimone alla Shell o alla Esso e i lavori proseguiranno senza interruzioni o quasi. Non c’è quasi nessuno nell’ambiente disposto a parlarne, perlomeno in maniera ufficiale, con tanto di nome e cognome. Mai come in questo caso, si registra un atteggiamento di “no comment” generalizzato, e la richiesta di tutti è: io ti spiego questo aspetto ma tu non citarmi, perché non ci sono ancora posizioni ufficiali. Ma è noto che nel mondo petrolifero le joint venture (ossia, le associazioni di imprese) che si creano hanno una separazione di ruoli caratterizzata dalla rigidità assoluta. La società che acquisisce il ruolo di “operatore” in loco ha un ruolo ben distinto dagli altri contitolari della concessione. Divisi i rischi economici d’impresa a seconda delle quote - in questo caso la Total ha il 50 per cento mentre Shell ed Esso

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risvolti immediati sull'occupazione che per quelli futuri, tenuto conto dei programmi a media scadenza della Total per tutte le attività relative alle concessioni “Gorgoglione” e “Tempa Rossa”, alla costruzione del Centro Oli e di altri impianti. Le aspettative tra i lavoratori edili disoccupati dell'area come dell'intera regione sono alimentate dalla rilevanza strategica dei programmi petroliferi in corso e contenuti nello specifico Accordo di Programma Regione-Total. Inoltre, come abbiamo denunciato nelle ultime settimane il comparto delle costruzioni attraversa anche nel Potentino una situazione di grande difficoltà specie a causa dell'iter burocratico-tecnico-finanziario di numerose opere pubbliche appaltate, in alcuni casi da decenni, con cantieri bloccati. Motivo in più perché, per la Uil, è indispensabile, compatibilmente con il dispositivo del provvedimento giudiziario, cosa che riteniamo possibile, non bloccare alcun cantiere nel Sauro».

Non fa mancare la propria voce Antonio Massari, del coordinamento provinciale Pdl. Dichiara in una nota: «Appare evidente come in quest'area, da decenni abbandonata al suo destino di isolamento e rimasta orfana dei suoi giovani in cerca di professionalità adeguate o semplicemente di dignitoso lavoro, vittima consapevole di decenni di promesse mancate, silenzioso bacino di voti in eterna attesa di una strada mai realizzata, sia riuscita inaspettatamente, quasi per paradosso, a trovare da se stessa la forza per emergere, per rinascere a nuova vita, diventando paradossalmente centro vitale per lo sviluppo dell'intero mezzogiorno, decisiva fonte energetica a disposizione del paese. Il destino ha regalato, a quanti abitano a Corleto Perticara e ne vivono contraddizioni e problematiche, una ricchezza della quale ancora oggi si fa fatica a cogliere le esatte proporzioni, il più grande giacimento di petrolio su terraferma dell'Europa Occiden-

dicazione puramente teorica: «Della vicenda sappiamo quello che si pubblica sui giornali, non abbiamo letto le carte», specifica. E aggiunge che non esiste un precedente. La vicenda rappresenta un unicum in cui bisognerà capire «quali saranno le cose da fare e chi le dovrà fare», conclude l’esponente del ministero per lo Sviluppo economico. Gli studi legali interessati sono al lavoro. C’è un ricorso da presentare - se ne occupa uno studio romano - e c’è da dipanare una materia su cui non esiste appiglio negli archivi legali italiani. Ma anche da parte degli avvocati c’è il “no comment” di prammatica. I dieci giorni per presentare il ricorso al Tribunale del riesame scadranno il 26 febbraio prossimo. r.pezzano@luedi.it

tale, facendo così salire questo piccolissimo centro della Basilicata agli onori della cronaca nazionale e non solo, costantemente al centro dell'attenzione di economisti e mass-media». «Un confermato stop per un anno - conclude - priverebbe ben 350 giovani, occupati a Tempa Rossa del posto di lavoro (dico 350), minerebbe gli investimenti di ogni singolo cittadino, impresa, ditta, artigiano di Corleto programmati tenendo conto del perdurare fenomeno “petrolio”, mettendo a rischio rilevanti capitali a materializzando su tanti la chiusura ed il fallimento. Il mio è un moderato invito innanzi tutto rivolto a quanti ci rappresentano in loco, affinchè trovino una strada comune da seguire, alimentino ed organizzino un confronto pubblico sul tema, ipotizzino e valutino strategie, linee-guida cui attenersi, dimenticando appartenenze o appoggi elettorali, perché il problema è di tutti, ma pochi ci rappresentano; noi siamo qui, il futuro dipende da noi, da come insieme sapremo superare questo pericolo troppo grande e pressante, per tutti. Senza Partiti, senza pssato, uniti solo per un dignitoso futuro, se sapremo gestire l'emergenza ne usciremo vincitori comunque».

L’amministrazione di Corleto Perticara

«Un macigno che pesa sulla testa della Valle del Sauro» E’ FORTE il grido di allarme lanciato dal Comune di Corleto Perticara. Ecco il testo. PESA come un macigno sulla testa degli ormai pochi residenti della Valle del Sauro la decisione del Gip del Tribunale di Potenza di sospendere la concessione Gorgoglione per un anno. Ulteriore mortificazione di un territorio che una volta rivestiva un ruolo di centralità ma che ora, soprattutto grazie a politiche errate o assenti, è diventato il fanalino di coda di una delle ultime regioni italiane. Un unico lume riaccendeva la speranza di chi fino ad ora stringeva i denti nell'attesa del promesso sviluppo derivante dallo sfruttamento della concessione Gorgoglione, qualcuno ha avuto anche il coraggio di investire ma ancora una volta il sogno è stato infranto e i debiti contratti restano. Non sembra plausibile che gli “eventuali” errori di pochi pregiudichino lo sviluppo di un intera area e frenino un progetto di rilevanza nazionale amplificata da questo periodo di crisi globale, né appare coerente affermare con un giudizio politico approssimativo che il fermo delle attività non ostacoli l'occupazione. Sono circa trecentocinquanta i lavoratori occupati attualmente nel settore ma sono previste punte a breve di più di mille operatori più l'indotto. Sono le possibilità di sviluppo che sono sempre state negate alla Comunità del Sauro, vicenda eclatante e per alcuni versi simile soprattutto per ciò che riguarda le aspettative, è stata quella della Saurina, strada che doveva collegare l'area al capoluogo e che è annoverata fra le numerose opere

incompiute. A proposito, è venuto in mente a qualcuno di indagare sul perché sono stati spesi tanti miliardi delle vecchie lire per costruire ponti oramai utilizzati dagli animali selvatici come ricovero? Ancora una volta lo Stato nelle sue numerose forme diventa il primo danneggiatore di se stesso. E se non fosse accaduto niente di illecito o se gli illeciti che si andassero ad appurare non fossero di così grande rilevanza da giustificare misure straordinarie di questa portata? Il tessuto socio-imprenditoriale, già fragile per le tante dimenticanze di una politica più urlata che praticata, si trova a fare i conti con una sospensione delle attività ed impelagato nelle lungaggini burocratiche già tanto responsabili del sottosviluppo dell'area. Ancora una volta è il burocrate, colui che a fine mese ha tutto pianificato, a decidere le sorti di chi cerca di interpretare con dignità il proprio destino e la propria quotidianità. Non c'è un metodo meno invasivo per addivenire allo stesso risultato di trionfo della giustizia? Il seppur minimo margine d'errore aborrisce la pena capitale. Per la comunità locale si prefigura un salto nel buio, pertanto auspichiamo che, mai come in questo frangente, si abbia il buon senso di stringere i tempi per arrivare ad una giusta conclusione. Amministrazione comunale Corleto Perticara

Commenti russi Ecco il testo: «Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato pubblicato sul sito del ministero dell'Ambiente il benestare di compatibilità ambientale per il progetto di trasformazione in stoccaggio gas dei giacimenti di Grottole/Ferrandina e Pisticci presentato dalla società Geogastock S.p.A, controllata da Energetic Source S.p.A. Il decreto è stato firmato dal ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio di concerto con il ministro per i Beni e le attività culturali il 9 febbraio 2009. Il progetto si articola sulla ripresa dei pozzi a gas esistenti sui giacimenti, sull'ammodernamento delle condotte gas e sulla costruzione di una Centrale di compressione/trattamento gas». «Il gas stimato ottenibile, all'inizio dell'esercizio a regime del progetto - è scritto ancora - è di circa 700 milioni di metri cubi standard con una punta giornaliera massima di circa 7 milioni di metri cubi. E' inoltre in valutazione la possibilità di un superiore working gaspari a più di un miliardo di metri cubi. Geogastock intende realizzare l'iniziativa assicurando la massima compatibilità ambientale e garantendo una importante ricaduta sul territorio sia in termici economici che occupazionali». Nella nota c’è anche il commento di Igor Akhmerov, presidente di Energetic Source: «L’approvazione del progetto di stoccaggio è un passo molto importante nella realizzazione della nostra strategia del gas in Europa». Alcune associazioni ambientaliste nei mesi scorsi davano per imminente l’approvazione da parte della Commissione per la Valutazione dell’impatto ambientale. E invece il “sì” c’era già.

Il progetto prevede lo stoccaggio nell’area della Valbasento fino a più di miliardo di metri cubi

Il ruolo dei cittadini E’ un sì condizionato, peraltro. Subordinato a una serie di prescrizioni. Alcune delle quali potrebbero essere scaturite dalle osservazioni arrivate al ministero da parte dei cittadini: dalle associazioni Allelammie, Ola, dal Partito della rifondazione comunista, dal signor Giuseppe Comple, dalla Coldiretti. Sono tutti citati nel decreto del ministro, nel quale si assicura che delle osservazioni «si è tenuto conto nel corso dell’istruzione tecnica». Attenzione a... Le prescrizioni sono tante. Si va dalle comunicazioni alla Soprintendenza archeologica alle limitazioni negli scavi delle condotte. La Geogastock dovrà stare attenta a molti aspetti: ha l’obbligo di effettuare uno studio per accertarsi dei rischi di contaminazione da cromo, cadmio, vanadio, mercurio, rame, piombo; lo studio dovrà essere sottoposto all’Arpab; bi-

Il progetto del deposito di gas in Valbasento In alto, la pagina del Quotidiano su cui era stata già pubblicata la notizia l’8 gennaio scorso

sognerà evitare l’eccessiva produzione di polveri e redigere un piano di monitoraggio per la “microsismicità”, facendolo validare dalla Regione. Per non parlare del rapporto continuo che l’azienda dovrà mantenere con il ministero per i Beni culturali. E dell’attenzione che dovrà mettere nel taglio degli alberi necessario ai lavori. Ovviamente, la validità di tutte queste prescrizioni è legata al reale controllo che gli enti preposti - i ministeri, l’Arpab, la Regione - effettueranno a tempo e luo-

go. La Regione è già in debito da questo punto di vista. Scrivono nel decreto i ministri dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dei Beni culturali Sandro Bondi: «Non è pervenuto il parere della Regione Basilicata». Ma c’è un altro passaggio: «La Regione - aggiungono i ministri potrà comunque esprimersi in sede di conclusione del procedimento di rilascio dell’autorizzazione». Un modo per emendarsi dal silenzio-assenso. ro. pez.


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DONNE TRA LIBERTA’E RISPETTO

UN ESEMPIO DI BUONA POLITICA

di MAURO ARMANDO TITA

di LARA DALESSANDRI Caro Paride, sono un liberal da sempre. Ho pagato molto per questa mia natura di uomo libero. Trovo semplicemente brillante la nota di Giancarlo Tramutoli. Concordo con le sue tesi sul popolo conformista. Un popolo che non si riconosce più nei valori di sempre. Ci aggrappiamo a qualche eroe di turno senza tanta fiducia. Amiamo donne e uomini liberi e trasgressivi e con schiena dritta. Patty Pravo è una di quelle. Mi ha colpito qualche giorno fa in una intervista a Minoli le cose dette e i "pensieri stupendi" sulla vita, l'amore, il lavoro e l'amicizia. Mi ha tanto meravigliato la sua originale trasgressione. La sua trasgressione è consistita nel fare fatiche materiali, soprattutto, nel lavoro umile, nel raccogliere mele o patate. Così come "imponeva" la mia generazione. Sembra una futilità ma non lo è affatto. La personalità di ognuno di noi si tempra con il lavoro umile. I soldi sono il male assoluto. Al nostro sessantotto che ha oscurato la meritocrazia, anzi le ha dichiarato guerra, un ruolo positivo e prioritario al lavoro, alla comunione e alla solidarietà l'ha sempre dato. Peccato che i middlescents ne hanno approfittato specie in Basilicata, patria assoluta del clientelismo e del Familismo Amorale. I figli d'arte dovrebbero dire grazie al sessantotto. Il doroteismo lucano bianco o rosso che sia deve innalzare un monumento al sessantotto. L'ideologia egualitaria ha finito per cancellare lo strumento principale a disposizione dei meno abbienti per emergere. Un esempio per tutti i sindacati con a capo la Cgil si sono fatti carico di tutte le assunzioni clientelari dei Centri F. P. con il definitivo passaggio in un ruolo apicale regionale. Bandito il criterio del merito i figli lucani di notai, ingegneri, avvocati, medici, professori universitari e funzionari pubblici sono diventati a loro volta medici, avvocati, notai ecc. Più di quanto non accadesse in Italia e in Basilicata prima del 1967. Un sessantotto che ha gettato le basi per un sistema radicalmente di destra che non ci fa sperare nel prossimo futuro. I politici seri che parlano al cuore non servono più. L'ultimo caso Soru ne è il concreto esempio. La trasgressione di Patty Pravo oltre al suo spirito libero e alla sua professionalità è consistita nei suoi anni sabbatici seguendo Carovane di beduini nel Deserto. E' un piccolo esempio di come affrontare la vita ( Quella vita che mi ha deluso più ... di te (politica) ) La nota di Cinzia Marroccoli ha squarciato il velo sugli abusi domestici. Peccato che il caso Paterno tanto dibattuto sulle pagine del Quotidiano non abbia sortito nei mesi e nelle settimane scorse alcun riscontro. Forse la disabile di Paterno non rientra nel rispetto che... manca alle donne. E' una delle madri sconociute che non ha mai goduto della vasta eco degli stupri di Bologna o di Roma. Sono quelle madri che... hanno subito per anni , in silenzio, tutte le angherìe dei mariti padroni e della società egoista e razzista Se abbiamo messo in rilievo la sensibilità e la grande caparbietà , del giudice Esposito e di tutti gli inquirenti , nel voler perseguire dopo dieci anni, un caso di violenza fisica ripugnante verso un "debole e indifeso soggetto" una ragione ci deve pur essere. Proviamo a ripensare per un attimo alla "leggerezza" e alla ignavia del caso in questione. Credo che, ogni essere civile che vive in un consesso umano avrebbe dovuto reagire come il giudice Esposito. Non ci sono parole per definire un simile comportamento. Forse, gli inquirenti dell'epoca non avevano certamente l'acume e la sensibilità del Giudice Esposito. Tanto... la povera vittima era una umile contadina ... una mera espressione umana. Una mera espressione umana che non faceva paura a nessuno e non godeva del patrocinio gratuito di telefono rosa. Questo cinismo e questa insensibilità con tanta tanta indifferenza ha colpito la Basilicata e il Meridione in questo ultimo ventennio. Telefono rosa si è fatto carico di questi casi non denunciati? Noi crediamo di no. Ci affidiamo ancora una volta a uomini e donne di buona volontà. Sperando che questi uomini e queste donne riescano a uscire dal loro guscio cittadino e metropolitano, per avviare finalmente a battere un percorso accidentato come quello delle donne indifese e umili dei nostri piccoli Comuni. La società meridionale e lucana, in particolare non può aggrapparsi solo sulle accuse o sulle denunce del Quotidiano o di qualche giudice. La società civile lucana non può svogliatamente rifarsi a un semplice richiamo di Telefono Donna o Telefono Rosa La Società civile lucana deve riprendere il suo orgoglio perso dopo Scanzano e non più ... ritrovato , neanche nell'ultima manifestazione della Val d' Agri. Noi vogliamo sperare che gli ORCHI ,di casa nostra, siano sempre più emarginati e, che, al contrario, vi sia non solo la caparbietà di giudici e inquirenti , ma, di un'opinione pubblica davvero sensibile. Di questi Giudici che hanno a cuore, non solo gli affaire politici o di personaggi vip, la società lucana ha certamente bisogno perchè hanno la consapevolezza di "distruggere" , finalmente ,un modello ancestrale che si ciba di omertà e ignavia. Una speranza, forse, c'è... l'Osservatorio Regionale sulla violenza di Genere ,in via di istituzione , può far leva su questi uomini e queste donne di provata buona volontà e sensibilità. mauro.armando.tita@alice.it

LA CORRUZIONE, DISVALORE STRUTTURALE di EMANUELE VERNAVA’ TRA LE TRE bestie che impediscono a Dante di proseguire il suo viaggio nell'Inferno, non ce n'è una che possa rappresentare la corruzione. Evidentemente non è una categoria etica “primaria”, ma “derivata”. Così che la denuncia del procuratore generale Furio Pasqualucci, a Napoli e alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, rischia, da un punto di vista etico, di risultare poco attenta alla causa vera, quella strutturale della società in genere, e in particolare della società italiana soprattutto meridionale. E la causa vera, da un punto di vista etico, è il perseguimento del “ particulare”da una parte, per dirla con un termine letterario, già da me usato in precedenza su “ il Quotidiano”, e la burocrazia della pubblica amministrazione dall'altra. La denuncia della Procura Generale, infatti, parla di corruzione “dilagante” nella pubblica amministrazione. Chi di noi per professione, ma più spesso, ahimé!, come cittadino, ha avuto a che fare con la pubblica amministrazione, non sempre, anzi direi quasi mai, ha avuto l'impressione che l' ufficio “adito” stesse lì per prestare un servizio al cittadino, ma per erogare, con un gesto di “graziosa” liberalità, un'azione di volontaria disponibilità.. Ma quando il cittadino che richiede un servizio fa capire, attraverso le carte che presenta allo “sportello”, che la “pratica” gli porterà un tot di ricchezza , il “funzionario” responsabile a volte gl'insinua con metalinguaggio,con l'elogio della volpe al corvo, che condivide, che aiuterà con tutte le sue possibilità a “velocizzare”, a far “passare” ecc. la pratica, e che sarà gradita una prova che l'interessato ha preso in considerazione l'attenzione . Oggi, anche dopo tangentopoli, queste manfrine da buon galateo sono state sostituite da rigide regole percentuali, come la cronaca, con le intercettazioni (hai!hai!) e qualche volta con qualche “pulce” elettronica, riporta talvolta con immagini che non hanno bisogno di autodifese da grande polemista, come in campo politico ne è esempio massimo un gruppetto di uomini che io denominerei body guards “metafisici” (e cioè che difendono non il corpo ma il pensiero di colui del quale stanno a guardia). Ma tutti abbiamo sempre saputo, molti hanno vissuto sulla propria pelle, anzi rimettendoci la vita senza che nessuno ne abbia saputo niente, che la corruzione, fatta di piccole e grandi “mance” o “pagamenti” veri e propri di servizi che la pubblica amministrazione avrebbe dovuto fornire senza alcun corrispettivo oltre quello obbligatorio (carte da bollo, marche da bollo a volte introvabili anche a chilometri dall'ufficio dove hai fatto la fila per un paio d'ore, ecc), da noi e, direi, da dopo il secondo dopoguerra, sia cresciuta pari pari con lo sviluppo economico. Dagli anni sessanta in poi, proprio quando noi giovinetti incominciavamo a scegliere di lottare per una società più giusta e più solidale, la corruzione incominciava ad adden-

trarsi in tutti i gangli della pubblica amministrazione, stipulando un patto tacito prima con alcune forze politiche, poi, dagli anni ottanta, con tutto il quadro politico. Sicché il burocrate e il politico, a spese dell'imprenditore, molte volte con dichiarazioni degne della Santa Alleanza, che nel 1815, dichiara abolita la schiavitù, diventano i padroni dei cittadini. Gl'imprenditori, però, non sono così stupidi da stare a guardare, ma fanno capire ai “tangentisti” che loro in qualche modo, le “regalie”, le devono recuperare. Ed eccoti opere che crollano il giorno dopo, strade incominciate e mai finite, strutture iniziate ed abbandonate da venti, trent'anni, ecc., appalti “pilotati”, revisione dei costi/prezzi dopo qualche mese dall'appalto (chiedo scusa se le mie cognizioni non sono propriamente tecniche). Ma in questa denuncia del dilagare della corruzione, la cosa veramente nuova, è che essa viene dalla magistratura contabile, ossia dalla magistratura, il terzo potere dello stato. La pubblica amministrazione è corrotta, non solo quel singolo funzionario. Il cittadino “onesto”si riterrà subito fuori da quest'accusa: non ha mai approfittato del suo “potere” ed ognuno di noi qualche fesso su cui esercitare la propria maggiore forza l'ha incontrato. Ma a questo cittadino “onesto” vorrei ricordare, come fa Padre Pio al padre morente, che quando ha accettato che le “mamme degli alunni” le facessero, alla maestra, quel regalino, costato qualche euro in più di quanto stabiliva la norma, allora è incominciata l' “iniziazione” alla corruzione, proprio come il rubacchiare sulla bancarella del mercato è, per il ragazzino, la prima prova che saprà rubare. Per il pubblico dipendente la norma stabilisce: “Il dipendente non chiede.... né accetta, neanche in occasione di festività, regali o altre utilità salvo quello di modico valore” ( cfr art. 3, commi 1 e 2, Decreto PCM e Dipartimento della Funzione Pubblica 28 novembre 2000), dove “di modico valore” significa “oggetti di natura non personale, preferibilmente condivisibili con i colleghi...”(cfr. Codice di Autodisciplina dell'Aifa del 16.06.2008); il dirigente scolastico, e quindi il funzionario pubblico,invece, non solo non può accettare regali e simili da un dipendente, ma non può agire mai per fini personali (artt. 5,6,7,8,9 del citato Decreto). E non sono norme recenti, ma antiche, molto antiche. Tanto antiche che Cicerone poté, nel lontano 70 a.c., far condannare il corrotto Caio Verre, che tra l'altro asseriva che “nihil esse tam sanctum quod non violari, nihil tam munitum quod non expugnari pecunia possit ( niente esserci di tanto sacro che non si possa violare né di tanto munito di difesa che non si possa espugnare col denaro)”; filosofia inaccettabile non solo per Cicerone, ma, da sempre, per tutti gli uomini, dagli albori della storia ad oggi. evernavà@msn.com

BARACK Obama ha ripreso a viaggiare in America per spiegare agli americani il pacchetto di misure economiche. Non pontifica, scende tra la gente, ascolta, risponde, ammette di avere fatto qualche errore. «Non capisco perchè bisogna usare i nostri soldi per salvare banchieri speculatori», ha chiesto un signore; il presidente ha risposto con calma «non premiamo chi ha ingannato o truffato, salviamo le banche stabili per assicurare crediti senza i quali le piccole e medie aziende non possono farcela». Per chi in Italia è ancora intellettualmente libero questo è un sogno, ma un sogno americano purtroppo non ci appartiene e non ci apparterrà mai! Il Berlusconi ter sta per compiere un anno, la crisi economica si aggrava e i politici si azzuffano - ben dice l'amico Vernavà - «come i galli in un pollaio». Lo spettacolo più indecente è andato in scena al Senato quando è giunta la notizia della morte di Eluana Englaro. Non intendo "profferir verbo" su questo argomento, è stato creato "ad arte" un conflitto istituzionale, «il tragico, irresolubile problema di quando smettere di difendere la vita di un individuo è stato ampiamente usato per un disegno di sovversione politica inteso a colpire - ha scritto Ernesto Galli della Loggia sul Corriere - le regole dello Stato di diritto, doverosamente difese dal Presidente della Repubblica». Qualcuno, con grande superficialità e vuoto mentale, ha evidenziato l'assenza della mamma, ignorando che questa famiglia ha vissuto da diciassette anni due vicende drammatiche. Ora è il momento di tacere, la morte impone il silenzio e il rispetto, la sceneggiata a cui abbiamo assistito è stata vergognosa! Nessun Governo ha avuto il coraggio di fare una legge sul testamento biologico; ognuno deve essere lasciato libero di agire secondo la sua coscienza e il suo credo religioso! Chiusa questa triste vicenda, sarebbe ora che il Governo si preoccupasse veramente di risolvere problemi seri e urgenti, il Cavaliere racconti alla gente - come Obama - la reale situazione del Paese, non le solite barzellette. Anche l'opposizione deve recitare qualche "mea culpa" ed essere opposizione vera, invece di votare, in perfetta sintonia, leggi per rimettere i coperchi su pentole che non si devono assolutamente aprire (Salerno, Catanzaro,Copasir docent). Sia che si tratti della relazione del presidente della Corte dei Conti, Lazzaro, o della classifica mondiale 2008 di Transparency International, l'Italia, in fatto di corruzione, esce malconcia piazzandosi al 55° posto, superata da paesi dell'Est, da Cile, Uruguay e Botswana.


Mercoledì 18 febbraio 2009

RITROVARE IL SENSO DELLA VITA di GIOVANNI DI LENA IN CASA Englaro, dopo la tempesta mediatica, dovrebbe essere tornata almeno la quiete esteriore (di quella interiore non ci è dato sapere ed è giusto così). I clamori suscitati dalla vicenda si stanno pian piano affievolendo e tra un po' calerà il sipario. L'infelice storia di Eluana ha lacerato l'animo di tutti ma ha anche evidenziato la complessità e le contraddizioni della nostra società per cui sono spinto a credere che la crisi che stiamo attraversando non investa solo l'economia e la finanza ma anche e soprattutto la dimensione umana. Non avendo saputo rispondere alle molte domande che mi sono posto vorrei tentare, insieme a voi, di vederci un po' più chiaro, non sulla vicenda in sé, ma sul particolare momento che stiamo attraversando. Il padre di Eluana, che ha ottenuto, dopo 17 anni di calvario, di poter far sospendere l'alimentazione artificiale, è salito, suo malgrado, "prepotentemente" agli onori della cronaca e per poter avere un po' di tranquillità ha dovuto chiederla esplicitamente; che fine hanno fatto in questo caso il rispetto per gli altri e la tanto sbandierata privacy? Quella che avrebbe dovuto continuare ad essere una questione personale è diventata improvvisamente pubblica e istituzionale ed ha alimentato tra le varie componenti sociali un dibattito che ha evidenziato le contraddizioni e i limiti di ognuna. La Chiesa, che si è sempre dichiarata contraria all'accanimento terapeutico, ha fatto una levata di scudi contro la sentenza dell'autorità giudiziaria che accoglieva la richiesta di Beppino Englaro, ma mantenere in vita una persona alimentandola artificialmente non è una forma di accanimento terapeutico? Il Parlamento ha fatto una corsa contro il tempo perché dopo "appena 17 anni" si è reso conto che bisognava agire con urgenza, ma si può legiferare incalzati dal tempo e sull'onda del sentimento e/o turbamento che una vicenda suscita? Che fine ha fatto la lungimiranza politica? Che dire infine dell'opinione pubblica? Di è divisa, come sempre accade, quando si affrontano questioni delicate ma è apparsa anche desiderosa di voltare pagina confermando la tendenza della nostra società a nascondere e, per quanto possibile, esorcizzare la sofferenza: la sera del decesso di Eluana i telespettatori del Grande Fratello sono stati molto più numerosi della trasmissione Porta a Porta dedicata proprio al caso Englaro. Non sto attribuendo colpe a nessuno, non avendone né diritto né titolo, cerco solo di capire, come detto in precedenza, cosa sta succedendo alla nostra civiltà e se gli atteggiamenti assunti da noi tutti non siano da verificare ed eventualmente cambiare. Quello che voglio dire è che bisogna rivalutare la solidarietà e con essa ritrovare il senso della vita, ma perché ciò avvenga dobbiamo iniziare sin da ora ad agire diversamente e a costruire il futuro ponendo segni alternativi di una umanità.

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CHI TRAMAVA LA PREOCCUPANTE CRISI CONTRO PRODI? DELLA GRANDE INDUSTRIA di LORENZO LUPO IN UNA intervista concessa a Giuliano Zincone su “Magazine”, Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, ha rivelato che pochi mesi dopo l'insediamento del governo Prodi, «in ottobre io chiamai Vasco Errani, presidente dell'Emilia Romagna, e gli dissi: “Vasco, facciamolo cadere”». Questa rivelazione, non si sa se candida o furbastra, sicuramente scomoda, non è passata inosservata e ha fatto scattare la reazione di Angelo Rovati, collaboratore di Prodi, che, in una lettera al Corriere della Sera, annota: «Prendo atto che dopo solo tre mesi dal giuramento del governo “i guastatori” erano già alacremente al lavoro». Non ha importanza la risposta di Vasco Errani, peraltro negativa, né il prosie-guo della conversazione, né le eventuali ulteriori azioni, ma riveste, invece, notevole importanza l'essenza della questione in quanto appare semplicemente inaudito e raccapricciante che un esponente non ultimo dell'allora maggioranza avesse potuto pensare di remare contro per «far cadere» Prodi a pochi mesi dalla risicata vittoria elettorale e della laboriosa formazione del governo dell'Unione. Una prima considerazione ci conduce con la memoria a quei convulsi giorni quando sulla stampa circolava l'ipotesi di un complotto, seppure nebuloso, contro Prodi. Ne aveva parlato sull'Unità il prof. Pasquino, politologo apprezzato, che, all'epoca, aveva suscitato perplessità e interrogativi, preoccupati e inquietanti, con i commenti di vario tipo sugli organi di stampa. Dall'odierna rivelazione si deduce la veridicità dell'ipotesi Pasquino. E per questo, forse, Angelo Rovati scrive in maniera liberatoria, seppure indignata: «Finalmente la maschera dell'ipocrisia e del fariseismo è caduta è venuta fuori la verità». E qui si può formulare una seconda considerazione. A tre anni circa dal fatto e con lo scenario politico completamente mutato, a chi, oggi, potrebbe interessare questa verità e, in secondo luogo, per quale motivo il governatore della Toscana ha voluto rivelarla? Anche perché Martini, in una controreplica a Rovati, esclude una vendetta contro Prodi, verso il quale, anzi, professa antica amicizia. Indagare su questo appare davvero dietrologia politica e, perciò, è preferibile lasciarla cadere. Conviene, invece, andare al nocciolo della questione, che Martini cerca di spiegare in una controreplica a Rovati, per capire il suo disagio che dice: «è sempre stato…. sull'immagine di disarmonia, di conflitto politico tra i partiti, sui veti incrociati tra le segreterie» perché «il tema era essenzialmente politico-comunicativo sulla politica e la struttura dell'Unione» che destava preoccupazione per la confusione e induceva a pensare che «ci saremmo logorati elettoralmente e avremmo dilapidato le speranze aperte dall'Unione». E' l'esatto contrario della prospettiva di Angelo Rovati che rivendica orgogliosamente la vittoria elettorale quando «molti di noi e molti militanti dell'U-

livo hanno sputato l'anima per vincere le elezioni contro un avversario titanico». Questi i dati oggettivi della questione MartiniRovati. Il fatto è che l'Unione era dibattuta da tre strategie: una, si aggrovigliava egoisticamente sul «logoramen-to» e propugnava alla maniera “carbonara” - come abbiamo letto - la fine dell'esperienza Prodi; la seconda si arroccava intorno a un vecchio detto <tutto e subito>, quasi che un programma di 280 pagine potesse realizzarsi dalla sera alla mattina con migliaia di bacchette magiche disponibili e maghi e magie moltiplicati all'infinito; la terza, ed era, a quanto pare, minoritaria, prospettava pazienza, resistenza, sacrifici covando attesa e speranza. Poi c'erano i cani sciolti come si dice - che formavano un magma incontrollabile; e, ancora, i partiti (tanti) dell'Unione l'un contro l'altro; e, in ultimo, ma non ultimi, i guastatori di professione dentro e fuori la coalizione. Un miscuglio impressionante per quantità e intensità di potenziali guastatori. Se questo era il panorama, cosa è mancato all'Unione per essere “squadra” da “sistema”? Le risposte possono essere molteplici, a seconda dei punti di vista. Cre-do, tuttavia, che la risposta più attendibile possa essere individuata nella mancata volontà comune di portare a compimento un'esperienza che sarebbe potuto assur-gere a modello. E' mancato il coraggio di osare e la rivelazione del governatore della Toscana lo conferma. E qui scattano le responsabilità collettive e personali perché, anziché macchinare complotti, bisognava aiutare il governo in difficoltà. E, poi, nel bailamme di quel periodo, sono mancati, nel centrosinistra, «pom-pieri e tessitori» in quanto gran parte dei leaders - e questo è stato un errore grave - sono trasmigrati nel governo che è stato calibrato su misura ed e diventato, perciò, il più pletorico e chiassoso della Repubblica. Una torre di Babele, insomma. Si può dire oggi, a mente fresca, che quel governo non rappresentava affatto lo spirito dell'Unione, - ne era, anzi. l'intrinseca contraddizione - ma soltanto <interessi> di rappresentanza e visibilità - nobili e legittimi quanto si vuole, ma sempre interessi - di bandiere e botteghe. E questo ha prodotto, come conseguenza, uno spaventoso deficit di <cultura di governo>. Il mancato esercizio di appoggio, infine, ha trascinato quell'esperienza nel dramma (o tragedia?) se la sinistra che, per quante difficoltà abbia potuto suscitare, e ne ha suscitata tanta!, oggi non è più in Parlamento e non credo che di ciò si possa gioire. Non c'è più il <Campanile>, sparito nel nulla per i suoi grossolani errori di gestione e di strategia politica. Sono stati costretti a dileguarsi i socialisti dello SDI e i repubblicani europei. Un terremoto insomma che nel convulso post Unione ha mutato, ancora una volta e in breve tempo, il sistema politico del nostro Paese. Ne valeva la pena?

di FRANCESCO BOCHICCHIO LA GRANDE impresa è in crisi: ci si riferisce non solo ai colossi finanziari ed assicurativi, ma anche alle grandi imprende automobilistiche americane ed europee ed a altre grandi imprese in genere: viene così ad essere, se non addirittura smentito, quanto meno messo in discussione il punto fermo della scienza economica, marxista e non, dell'assestamento dell'economia intorno ad oligopoli, necessari per i massicci investimenti richiesti dallo sviluppo economico. D'altro canto, l'esaltazione della piccola impresa da parte della destra liberista e populista viene a perdere ogni base, nel momento in cui la crisi della grande industria trascina con sé l'economia in genere: la piccola impresa porta vitalità e dinamismo, ma non è la base dell'economia, e la contraria opinione, presentata come verità assoluta ed addirittura elevata a dogma in Italia nell'ultimo quindicennio ed a base del centro-destra e del suo successo elettorale, viene a dissolversi nel vuoto, dimostrando di non essere idonea a fuoriuscire dall'alveo della mera ideologia. Con la crisi della grande impresa ci si deve confrontare come problema chiave dell'economia: due sono le ragioni di tale crisi. Da un lato, la maggiore esposizione alla crisi della grande impresa rispetto alla media ed alla piccola conferma che a essere in discussione è il modello imprenditoriale in cui l'impronta personale del titolare-capo e del suo gruppo di collaboratori di strettissima fiducia non è sufficiente, essendo necessario, per le dimensioni imprenditoriali, anche un concorso attivo di più fattori distinti: ebbene, tale conferma ha una portata esplosiva, perché comporta niente di meno che ad essere in crisi non è solo la grande impresa, ma l'impresa “tout court” quando non riconducibile direttamente e pressoché esclusivamente all'imprenditore. L'impresa quale organizzazione di mezzi e di persone in funzione di un'attività economia è stata pregiudicata, non dall'antagonismo di classe e da elementi ostili al capitalismo, ma dalle stesse dinamiche del capitalismo, vale a dire dall'incapacità di dare effettività alla separazione, conclamata formalmente, tra impresa ed imprenditore, vale a dire alla stessa organizzazione economica, e di impedire all'imprenditore di abusare della struttura, nonché dall'evoluzione dei rapporti di forza capitale/lavoro in maniera spropositata a favore del primo, il che ha comportato una notevole compressione della retribuzione e dei diritti dei lavoratori dipendenti, facendo così ineluttabilmente venir meno le condizioni per un effettivo interesse degli stessi lavoratori alle sorti dell'impresa. Dall'altro, il capitalismo ha magistral-

mente creato, ovviamente soprattutto a mezzo della grande impresa, con l'internazionalizzazione e la “globalizzazione” dell'industria e del commercio e con la preponderanza della finanza, le condizioni per la “dematerializzazione” della ricchezza e della produzione: tale “dematerializzazione” ha frantumato l'unitarietà dei lavoratori di cui si avvale l'impresa, in modo da privilegiare l'individualità del loro rapporto e la possibilità di configurarlo spesso quale lavoro autonomo, e quindi ha fatto venir meno ogni possibilità di “coscienza di classe”, il che spiega l'entusiasmo che ha suscitato; ma tale entusiasmo trascura che la “dematerializzazione” comporta, indefettibilmente, una certa evanescenza non solo delle modalità di svolgimento dell'attività, ma anche del suo oggetto: basti pensare agli strumenti derivati, gli strumenti finanziari più speculativi e rischiosi in quanto collegati ad elementi esterni, e spesso estranei allo stesso patrimonio dell'investitore, e sono stati proprio gli strumenti derivati, stipulati non più per importi marginali ma in modo addirittura preponderante, a determinare l'esplosione della crisi finanziaria. Ebbene, si è volutamente trascurato tale evanescenza e non si è intervenuti su di essa, in quanto si è inteso inibire ogni forma di opposizione o comunque di contrasto e di limite alla “dematerializzazione”, dal consegue pacificamente l'incapacità del sistema di fissare adeguatamente le regole sia per lo svolgimento di attività “dematerializzate”, sia per l'utilizzo delle relativa ricchezza sia infine per l'adeguata contabilità, ed in tal modo non si sono determinate le condizioni per impedire che l'evanescenza si trasformasse in opacità ed addirittura in assoluta indeterminatezza, falsando così la sostanza dei contratti stipulati e delle evidenze contabili. La grande impresa, come visto soggetto protagonista della “dematerializzazione”, diventa così priva di effettiva stabilità, ed esposta a incertezze e possibilità di abusi e di anomalie, che alla fine si ritorcono contro la stessa. In definitiva, la crisi della grande impresa è stata generata dalle dinamiche dello stesso sistema capitalistico e da fattori ad esso endogeni, con il libero mercato che è ormai del tutto insufficiente in quanto inidoneo a porre limiti effettivi ai comportamenti delle imprese, comportamenti alla fine-autodistruttivi: la grande impresa - da cui dipende la salvezza del sistema capitalistico - può essere rivitalizzata solo correggendo tali dinamiche, e quindi ponendo a fianco dell'insostituibile iniziativa imprenditoriale del titolare elementi di socialità e di programmazione. studiochicchio@legalebochicchio.it

VITTIME DELLA VIOLENZA DIVISE NELLE CELEBRAZIONI di ANTONIO ROMANO IL 20 LUGLIO del 2000 il Parlamento Italiano approvava la L. n. 211, con la quale istituiva il “Giorno della memoria”, il 27 gennaio, in ricordo della deportazione e dello sterminio, noto col nome di 'Shoah', l'Olocausto, perpetrato nei tanti lager del Centr'Europa dai nazisti tedeschi nei confronti del popolo ebraico e di altre comunità ritenute inferiori. Quattro anni dopo, il 30 marzo 2004, l'approvazione della L. n. 92 sanciva l'istituzione del “Giorno del ricordo”, il 10 febbraio, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre di Istriani, Fiumani e Dalmati nel secondo dopoguerra. A una botta (da sinistra) arrivava pronta la risposta (da destra). E così giustizia era fatta! Forse è vero: la Costituzione sarebbe opportuno cambiarla, aggiornandone magari già il primo articolo. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro? Non sono di sicuro d'accordo su questo incipit i tanti disoccupati, gli inoccupati, i precari, i cassintegrati, non sarà d'accordo neppure il ministro Brunetta, che ritiene di dover mettere in riga un popolo di fannulloni, coloro che non sono parte delle caste! Meglio sarebbe forse dire che l'Italia è una Repubblica (almeno per ora, ma attenzione alle manovre di qualcuno per il monopolio del potere) fondata sulla conflittualità (smisurata) e sulla legiferazione (sovrabbondante). Un giorno per ricor-

dare i morti per mano destra e un altro per pensare alle vittime per mano sinistra. 1 a Pari e patta, e tutti contenti. Siamo o no un popolo di sportivi, oltre che di santi, poeti e navigatori? Qualche riflessione. Ma la matrice di tali atti di follia umana non è una e una soltanto? Non diciamo sempre che la violenza è da condannare, da qualsiasi parte essa provenga? Qual è il messaggio che diamo nelle scuole ai nostri ragazzi, se diciamo che c'è un giorno per ricordare la Shoah e un altro per le foibe? Sarebbe di sicuro più coerente, semplice ed educativo ricordare in una medesima occasione questi due eventi, ma anche altri genocidi e tragedie dell'umanità, sui quali è calata la nebbia dell'oblio! Quei tragici fatti sono avvenuti per le divisioni ideologiche e culturali tra popoli. Se continuiamo a dividerci anche nel ricordo di quelle vittime innocenti, viene da chiedersi: perché ricordare? Almeno quando si ricordano i nostri morti sarebbe necessario non dividersi, superare le conflittualità permanenti! Ricordare dovrebbe essere l'occasione per una riflessione, al fine di superare le divisioni, cause di tutti i mali. Altrimenti si celebrerebbero cerimonie di facciata! Il Parlamento con la doppia legiferazione non ha di sicuro dato un buon messaggio per costruire una società democratica ed una civile convivenza. Ha innalzato due muri, invece di un unico altare della pace!


16 Economia Italia / Mondo Oltre il 50% delle imprese ha visto ridurre gli ordini

Si punta su last minute e stranieri

Crolla il settore metalmeccanico produzione peggiore dal 1982

Agriturismo, calano fatturato e domanda Prezzi stabili nel 2009

Mercoledì 18 febbraio 2009

IN 27 anni e oltre 100 rilevazioni sull'andamento della produzione metalmeccanica non si era mai visto un dato così negativo: nel quarto trimestre 2008 la produzione del comparto è scesa del 13,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno presedente e dell’8,8% sul terzo trimestre. Un crollo – segnala la Federmeccanica nella sua indagine congiunturale – peggiore di quello dell’industria nel complesso (-10,4% nel quarto trimestre sullo stesso periodo dell’anno precedente) soprattutto a causa del settore autoveicoli e rimorchi (35,9%). «Si tratta dei dati peggiori degli ultimi 27 anni – ha spiegato il vicepresidente di Federmeccanica Luciano Miotto presentando l’indagine – e oltre i numeri sta peggiorando anche il sentimento delle imprese. Si vede nero, la sfiducia è fortissima». Le aziende guardano con preoccupazione anche all’immediato futuro. Oltre il 50% delle imprese ha visto ridurre il proprio portafoglio ordini e per il primo trimestre del 2009 ci si aspetta «un ulteriore deterioramento» della situazione. Nel settore la cassa integrazione ordinaria, quella che si chiede per contrazione di attività produttiva dovuta a situazioni temporanee di merca-

to, ha registrato un vero e proprio boom con un +138% in media 2008 sul 2007 e un +606,4% a gennaio 2009 sullo stesso mese del 2008 mentre quella straordinaria ha registrato una flessione (grazie a questa nel complesso la cig è aumentata nel 2008 del 32% e a gennaio del 192,8%). «La cassa è finanziata con i contributi aziendali – ha spiegato il direttore generale dell’Associazione, Roberto Santarelli – a fronte di 2,9 miliardi di contributi tra ordinaria e straordinaria versati dalle imprese in un anno l'Inps ne paga circa 700 milioni». Il calo della domanda interna ha portato nel quarto trimestre anche a una riduzione delle importazioni metalmeccaniche segnando un -9,9% in valore che a fronte di un calo delle esportazioni nel periodo del 4,8% ha fatto sì che il saldo dell’interscambio commerciale sia migliorato segnando un attivo di 32 miliardi di euro a fronte dei 24 miliardi dello stesso periodo del 2007. La crisi ha avuto riflessi negativi anche sull'occupazione e sull'utilizzo degli impianti: nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 addetti nel novembre del 2008 l’occupazione è diminuita dell’1,1% rispetto allo stesso mese del 2007 mentre

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CONTRO LA CRISI

nell’ultimo trimestre dell’anno il grado di utilizzazione degli impianti del settore in generale è stato pari al 68,6% a fronte del 77% dello stesso periodo del 2007. Tra i settori in difficoltà oltre quello degli autoveicoli e rimorchi (-35,9%) c'è anche il più consistente del comparto ovvero quello delle macchine e apparecchi meccanici (-12,6%) e la metallurgia (-15,1%). Reggono invece gli altri mezzi di trasporto (-1,3%) ma solo perchè – spiega Federmeccanica – si tratta di prodotti con commesse di lungo periodo e che quindi stanno producendo sulla base di ordini fatti da più tempo. Se l’occupazione cala i salari – secondo le imprese – crescono più velocemente del costo della vita: le retribuzioni contrattuali a dicembre sono cresciute del 3,3% a fronte del +2% del costo della vita. Nelle imprese con più di 500 dipendenti nel periodo gennaio-novembre le retribuzioni di fatto invece – sempre secondo gli imprenditori – sono aumentate del 4,9% rispetto a una crescita dei prezzi al consumo nel periodo del 3,4%.

La cassa integrazione è cresciuta del 138%

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Apprezzata la proposta di Montezemolo di un tavolo Governo-imprese-sindacati

di SABINA LICCI

Anche la Cgil apre agli “Stati generali”

ROMA - Rallentamento nel 2008 e tanta incertezza per il 2009. È questa la fotografia dell'agriturismo scattata da Agriturst - Confagricoltura, che ieri a Roma ha fatto il punto di una situazione in cui l'offerta cresce ma non la domanda, i soggiorni si fanno sempre più brevi, con una perdita di fatturato. I numeri dello scorso anno, illustrati dal presidente Vittoria Brancaccio in occasione della nuova guida del 2009, parlano chiaro: diminuisce dell'1,2% il giro affari per un ammontare di 1.118 milioni, che per il prossimo anno dovrebbe calare ancora di un ulteriore 1,2%; il numero delle strutture è aumentato del 5,4% pari a 18.674, con una percentuale di previsione ancora con il segno positivo (+4,7%); crescono però anche i costi di gestione e promozione di circa il 5%. Gli ospiti del 2008 sono stati 2,8 milioni, con soggiorni di una media di 4,6 giorni; calano quindi i pernottamenti (-1,1%) e l'utilizzazione degli alloggi (-7,4%), con un fatturato medio per azienda diminuito del 6,2%. Per il 2009 il quadro delineato dovrebbe essere relativamente buono grazie ai prezzi contenuti e stabili e all'incremento di offerte last-minute. La vendita diretta su internet e la fidelizzazione dell'ospite, il passaparola, secondo Brancaccio, saranno decisivi per la tenuta del settore.

di PAOLO TAVELLA ROMA - Anche la Cgil apprezza la proposta lanciata dall'ex presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo per convocare gli stati generali sulla crisi. Una proposta in base alla quale, di fronte alla gravità dell'emergenza si ritrovino intorno a un comune tavolo di confronto, Governo, parti sociali, rappresentanti di impresa. «Fa piacere - ha spiegato ieri Susanna Camusso, segretario confederale Cgil - constatare che Confindustria, con gli Stati generali, voglia superare la fase dell'acquiescenza e dell'appiattimento sulle scelte del Go-

verno». Per Camusso è però anche importante «che una voce autorevole del mondo imprenditoriale e di Confindustria come quella di Montezemolo confermi quanto sia pesante la crisi e urgente la necessità di intervenire». Il vero nodo da sciogliere, per Camusso, resta però legato all'atteggiamento del Governo «finora inerte nel contrasto della recessione.» Apertura agli Stati generali anche da parte di un esponente Pd. Per l'ex presidente di Federmeccanica Massimo Calearo «oggi più che mai dobbiamo dimostrare di essere capaci di mettere da parte le divisioni che ci separano, per lavorare assieme ad un

grande progetto di sviluppo del nostro Paese». Concetti analoghi per una volta da parte del leader della Cisl Raffaele Bonanni. «In un momento così difficile o il Paese si alza in piedi e collabora o non difenderemo né il lavoro, né l'impresa, né la nostra indipendenza economica. Quella della collaborazione, è la strada migliore da seguire». Pronta a collaborare anche Confindustria. Il vice-presidente degli industriali Alberto Bombassei ha garantito che la sua organizzazione «oltre che a sostenere l'iniziativa è disponibile a presentare proposte». Ieri anche l'autore della proposta è tornato sull'argomento.

Nel 2009 i primi progetti pilota regionali Errore dell’Inpdap

Inps, Inail e Inpdap verso il protocollo d’intesa per la casa del Welfare

Pensione decurtata a migliaia di pensionati

PROCEDE il cammino delle istituti: la prima fase, da comsinergie fra i tre maggiori pletarsi entro la fine del mese istituti previdenziali. Nel cor- di marzo riguarderà la razioso di un incontro svoltosi ieri nalizzazione delle risorse pomeriggio presso la sede professionali a partire dai dell’Inps, è stato preso l’impe- medici e dagli avvocati in sergno di siglare entro il prossi- vizio presso i tre enti. La semo 10 marzo un protocollo di conda fase della sinergia tra intesa, che definisca un per- Inps, Inail e Inpdap avrà come obiettivo un corso in due fasi accordo più amper rendere opepio che porti alla rativa la sinergia realizzazione deltra Inps, Inail e la «casa del WelfaInpdap. E' quanre», così come into si apprende da dicato dal miniun comunicato. stero del Lavoro, All’incontro della Salute e delle erano presenti i Politiche sociali. presidenti e comPer costruire la missari straordi«casa del Welfare» nari dei tre enti – è stato tracciato Antonio Mastraun percorso conpasqua (Inps), diviso di standarMarco Sartori dizzazione di pro(Inail), Paolo Cre- Una sede dell’Inps cessi e di sistemi, scimbeni (Inpdap) – e i tre direttori gene- che possa, nel tempo, poi conrali – Vittorio Crecco (Inps), solidare attività e risorse in Alberto Cicinelli (Inail), Giu- un’unica sede fisica. L’anno seppina Santiapichi (In- 2009 vedrà la nascita dei primi progetti pilota su scala repdap). Il protocollo di intesa che gionale. Nel triennio 2010sarà siglato entro i primi 2012 avverrà la graduale giorni di marzo indicherà estensione del progetto per una vera e propria «road giungere alla nascita di map» delle sinergie tra gli un’unica «casa del Welfare».

«IERI mattina le sedi Inpdap sono state prese d’assalto da migliaia di pensionati inferociti per il fatto di ricevere una pensione ridotta fino al minimo di 450 euro in conseguenza ad un recupero forzoso». Lo afferma l'Rdb-Cub in una nota, aggiungendo che la vicenda «sta interessando circa 300.000 pensionati» ed «è stata causata da un’applicazione dissennata da parte dell’Inpdap della Finanziaria 2008, nella quale era prevista una pulitura dei dati relativi alle detrazioni fiscali attraverso una dichiarazione che deve essere presentata ogni anno al sostituto d’imposta». «Nessuno pensi di scaricare le responsabilità di questa situazione sui dipendenti», commenta Massimo Briguori della RdbCub Inpdap, secondo cui «le responsabilità vanno ricercate nei tagli operati da Tremonti, nelle crociate di Brunetta e in chi vuol far pagare la crisi ai ceti popolari: chi ha provocato questa situazione ne risponda ora davanti a centinaia di migliaia di pensionati che vedono a rischio la propria sopravvivenza».


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La Fillea Cgil in corteo per chiedere lo sblocco dei cantieri in difesa dell’occupazione e dell’economia

Tito-Brienza, incompiuta di “piazza” La città burgentina scelta come simbolo della protesta lucana

BRIENZA - «Sveglia cittadini. Chiediamo lo sblocco dei lavori pubblici. Abbiamo bisogno di sbloccare tutti i lavori. I nostri figli partono e vanno fuori a lavorare. Cittadini partecipate con noi. Chiediamo lavoro per tutti». Il grido d'allarme viene lanciato attraverso il megafono dai rappresentanti della Fillea - Cigl che alle 10 e 30 di ieri mattina si sono ritrovati in piazza Guglielmo Marconi a Brienza. Un centinaio i manifestanti, divisi tra semplici lavoratori e rappresentanti dei quadri regionali, provinciali e locali del sindacato. Il messaggio lanciato: «riavviare l'economia e difendere l'occupazione». La richiesta: «sblocco degli appalti dei Comuni e delle Province e un nuovo quadro di interventi concertati a livello locale». Richieste partite proprio dal capoluogo burgentino, luogo simbolo dell'opera infinita della Tito - Brienza. Un infrastruttura iniziata, fortemente attesa, ma mai completata. Ad oggi manca ancora quel tanto “richiesto” VI lotto. Dal sit - in di piazza, la manifestazione si è trasformata in un corteo che ha attraversato le vie principali del centro burgentino. Due gli striscioni: Fillea - Cgil Potenza e Matera, portati dai responsabili delle segreterie sindacali. Ogni passo un levar di voce «cittadini di Brienza, della

Valle e della Lucania intera, siamo qui per manifestare lo sblocco di tutti i lavori pubblici. Dai cantieri di Marinagri a quelli della Total, chiediamo lo sblocco per dare ossigeno alle famiglie. C'è una crisi di risposte». E ancora «il lavoro diventi una realtà. La Fillea Cgil oggi manifesta in tutta Italia per lo sblocco di tutti i lavori pubblici. Svegliamoci». Un invito anche al presidente della Regione: «Presidente De Filippo, dateci una risposta». E mentre il corteo muove i passi verso la sala consiliare del Comune per la conferenza stampa, il segretario generale della Fillea - Cgil di Potenza, Enzo Iacovino spiega che «l'iniziativa è a livello nazionale, indetta dalla Fillea Cgil e si tiene in 20 piazze d'Italia per chiedere lo sblocco degli appalti pubblici. Non chiediamo - sottolinea Iacovino - risorse aggiuntive ma soltanto lo sblocco delle opere pubbliche già finanziate. Pensiamo - aggiunge il segretario Iacovino - che in questo momento di crisi tutte le stazioni appaltanti dalla più piccola alla nazionale, debbano dare una risposta alla crisi accelerando le opere già cantierizzate, a partire dai Comuni che hanno ancora soldi del terremoto dell'80 e che non hanno ancora speso». Angela Pepe regione@luedi.it

Due momenti del corteo che ha sfilato per le vie di Brienza

Manifestazione e conferenza Sindacato, amministratori comunali e cittadini insieme

«Abbiamo bisogno di scelte in tempi brevi» BRIENZA - «Attivare un confronto permanente in cui ci siano la Regione, la Provincia, l’Anci e i sindaci, per avviare la cantierizzazione delle opere bloccate». E’ questa la proposta che è stata lanciata dai quadri generali della Fillea - Cgil nella conferenza stampa di ieri, dopo il corteo svoltosi nelle vie del centro del paese. Obiettivo è risollevare le sorti di un settore, quello edilizio, ritenuto «anticiclico per antonomasia». «Abbiamo bisogno di decidere e fare delle scelte che ci servono nei termini accettabili, incominciando dalla Tito - Brienza non ancora completata». E’ con queste parole che apre l’incontro il segretario generale della Fillea - Cgil di Potenza, Enzo Iacovino. Il suo è un grido rivolto a tutti perché «l'Italia è in crisi, crisi di natura mondiale e sappiamo che l'edilizia ha svolto sempre un ruolo anticiclico». «Siamo collocati - esclama poi il coordinatore regionale della Fillea - Cgil, Angelo Vaccaro - in una situazione difficile. Noi, oggi, stiamo proponendo e riproponendo politiche anticicliche sul piano occupazionale, mentre il governo sta facendo una politica che distrae i finanziamenti di opere importanti

Oggi e domani obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve

Allerta meteo sulla Sa - Rc POTENZA - Allerta meteo con precipitazioni nevose previste per oggi e domani. Pronti i presidi del personale Anas e i mezzi spargisale per la gestione della viabilità E' stato già disposto l'obbligo di catene a bordo sull'intero tratto dell'autostrada A3 L'Anas ha, infatti, comunicato che, a causa delle temperature rigide e dell'allerta neve annunciata nell'ultimo bollettino della Protezione Civile, è scattato sull'intero tratto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria il piano di intervento che prevede l'obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve. Come previsto dal piano neve 20082009 sono già pronti i presidi del personale Anas, con mezzi spargisale e spazzaneve, in collaborazione con la Polizia Stradale, la Protezione Civile e le Prefetture di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria per la gestione della viabilità e gli interventi di emergenza nelle ore di avverse condizioni metereolo-

giche. L'Anas sconsiglia di mettersi in viaggio fino a domani, escluso per motivi strettamente necessari ed urgenti. I dispositivi di traffico ed i percorsi alternativi sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate. L’Anas ricorda anche che l'informazione agli automobilisti sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso le emittenti radio-televisive, il sito Anas www.stradeanas.it e chiamando il numero verde 800.290.092 La Protezione civile ha avvertito che sono previste nevicate anche nelle zone pianeggianti di Basilicata, Puglia e Campania con quantitativi cumulati moderati che risulteranno localmente abbondanti sulle zone collinari e montuose. Nel pomeriggio di oggi previste raffiche di burrasca forte e mareggiate lungo le coste esposte.

nel Mezzogiorno. Noi abbiamo bisogno di uno sforzo straordinario in termini di maggiore collaborazione delle forze istituzionali a spendere e cantierizzare le opere». Ed ecco che il paradosso arriva in un’ opera come la Tito - Brienza. Anni e anni di attesa ma mai completata. «L'amministrazione comunale - ha sottolineato il sindaco del comune burgentino Antonio Distefano - è solidale con l'iniziativa della Fillea - Cgil per lo sblocco di una economia ferma ed è giunta l'ora di liberare risorse, non è un discorso localistico. L'opera dovrebbe iniziare a giugno - settembre di quest'anno. La speranza è che l'impegno sia mantenuto. Non si può perdere tempo rispetto a qualcosa che era già stabilito da anni. Prossimamente - aggiunge il sindaco - ci sarà un incontro ufficiale dell'infrastruttura Anas e tra un mese sarà prevista anche una conferenza stampa». Per Michele Andriulli, segretario generale della Fillea - Cgil di Matera si è fatto bene a portare la manifestazione in un luogo simbolo. «Dobbiamo continuare su questa strada per riportare al centro le nostre problematiche. Dobbiamo mettere in piedi tutte le

Chiusure sulla SS 401 fino al 28 febbraio VULTURE - L’Anas ha annunciato la proroga dell’ordinanza numero 14 del 2 febbraio 2009 in merito alla chiusura al traffico della SS. n. 401 nel tratto compreso tra il km 28+650 e il km 29+242 con percorso alternativo su SS. n. 7 Dir/c e SP segnalato sul posto. La cosiddetta strada dell’ Alto Ofanto e del Vulture fino alle ore 18 del prossimo 28 febbraio.La chiusura e le relative deviazioni saranno indicate attraverso apposite indicazioni effettuate mediante cartelli stradali.

iniziative anticicliche. Bisogna partire da quel poco di lavoro che c'è - ivi compreso quello importante - per attivare il processo lavorativo». Le fasi conclusive della conferenza sono spettate al segretario regionale della Fillea - Cgil, Antonio Pepe che ha dichiarato «Io credo che l'iniziativa di questa mattina sia importante per il Paese, per la Basilicata e anche per il comune di Brienza che si sblocchi definitivamente questa vicenda, perché questa è una vicenda a tratti poco chiara. Per quale ragione ancora questo completamento non è nella fase esecutiva con la gara d'appalto? Anche noi abbiamo assunto qualche informazione. La responsabilità è nell'ente attuatore che sta ritardando in maniera esageratamente lunga i tempi di appalto di questa strada. I ritardi sono stati addebitati a procedimenti lunghissimi, da quando voi avete dato l'ok. Ma è possibile che dopo mesi non si indice una grada d'appalto. La colpa sta nel fatto che qualcuno continua a sostenere che le risorse le mette a disposizione nel mentre non risulta essere verità, l'Anas perché non procede?» a. p.

Bagarre sul raddoppio della Potenza - Foggia

Laguardia (Udc) attacca Santarsiero «Dovrebbe pensare al capoluogo» POTENZA - «Il sindaco di Potenza Vito Santarsiero farebbe meglio ad interessarsi in questa fase di fine consigliatura a pensare di sistemare le strade del capoluogo di regione, completamente dissestate come segnalato più volte dalle continue lamentele dei cittadini e magari a seguire da vicino i lavori per il completamento di importanti arterie di collegamento dei quartieri al fine di evitare ulteriori disagi ad una comunità inviperita e delusa dal comportamento di una Giunta che si è dimostrata con i fatti incapace di gestire in questi anni l’ordinaria amministrazione». E’ questo quanto ha dichiarato il coordinatore dei Circoli Liberal di Basilicata e costituente dell’Unione di Centro Gianluigi Laguardia, commentando le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Santarsiero al TG3 di Basilicata, nel corso di una intervista in vista di una riunione per la presentazione del progetto di raddoppio della Potenza, Melfi-Candela-Foggia. «Certamente la città di Potenza – aggiunge Laguardia - merita di essere meglio collegata con il resto del Paese, senza più le illusioni di mega progetti, ma con azioni concrete che non ci sono state durante la normale routine dell’Amministrazione Santarsiero a cui è mancata in questi anni un’azione di coordinamento interistituzionale tra Comune-Provincia-Regione ed Anas».


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24 Ore in Basilicata

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E alla Ergom arrivano le tute blu di Pisticci. Nuove commesse garantiscono lavoro

Da Sulmona a Melfi per salvare il posto Trasferiti 15 operai della Magneti Marelli MELFI - Strano ma vero: non è la classica storia di operai lucani costretti a emigrare per lavorare. Questa volta il copione è al contrario: sono le tute blue della Magneti Marelli di Sulmona ad aver ricevuto l’offerta di trasferirsi nello stabilimento di Melfi per continuare a lavorare. «Visto che lo stabilimento abruzzese è rimasto chiuso per un lungo periodo di tempo, chi vuole può andare a Melfi a lavorare», si sono sentiti dire i quindici lavoratori in questione, che per lavorare saranno costretti ad emigrare a Melfi presso un altro stabilimento del gruppo torinese. La decisione è stata presa perché lo stabilimento sulmonese ha iniziato a servirsi di periodi di cassa integrazione a intermittenza da ottobre, finchè a dicembre è iniziata una lunga pausa dal lavoro, terminata solo l’otto febbraio. Il provvedimento, che riguarda la tota-

lità dei dipendenti, circa 700, sarà poi ripetuto nell’ultima settimana di febbraio e nella prima di marzo, sempre per tutti i lavoratori. La soluzione di Melfi è rivolta particolarmente a quegli operai che sono in mobilità da tempo e che vogliono recuperare qualche soldo, lavorando in un altro stabilimento e avendo vitto e alloggio pagato. Nello stabilimento lucano, infatti le cose sembrano andare meglio, nonostante la cassa integrazione alla Fiat. Sembra che a Melfi la produzione sia spinta in alto da commesse che arrivano da altre aziende del comparto auto. Livelli che si spera possano durare nel tempo. Stesso andamento anche per lo stabilimento Ergom di Melfi dove potrebbero arrivare presto 40 nuove unità provenienti dal sito di Pisticci. Quando c’è la produzione, c’è tutto. Chiedetelo agli operai di Sulmona.

Poste Italiane taglia in Basilicata L’allarme della senatrice Antezza LA SENATRICE del Pd, Maria Antezza, comuni, con gravi disagi per la popolalancia l’allarme sulle Poste di Basilicata. zione ivi residente e per le attività produttive. Tale decisione ha suIn una nota stampa ha coscitato numerose polemimunicato che con i senatori che e proteste da parte dei Filippo Bubbico e Carlo cittadini residenti nei CoChiurazzi ha presentato muni coinvolti preoccupati un’interrogazione al minisia dalla perdita del servistro dello Sviluppo econozio postale sia dallo svuotamico. mento occupazionale che «Poste italiane - scrive da essa deriva. È necessario sta penalizzando la Basiliquindi – ha concluso – che il cata con un piano drastico Ministro del Lavoro si attidi riduzione dei servizi, ma vi immediatamente per eviil Governo non sembra estare lo svuotamento occusersi accorto di quali danni pazionale delle filiali di Poi cittadini stiano subendo». La senatrice Antezza ste Italiane presenti in Ba«Il nuovo piano di riorgasilicata, anche in considenizzazione aziendale – ha spiegato Antezza – è particolarmente pe- razione delle scarse possibilità di ricollonalizzante per la regione Basilicata e pre- camento offerte dal territorio in cui atvede la chiusura definitiva di molti uffici tualmente operano i lavoratori coinvole filiali situati prevalentemente in piccoli ti».

Viggiano Il consorzio può rispondere a qualsiasi bando dell’Eni

Documento di Fim, Fiom, Uilm e Fismic

Autotrasporto, un’intesa che non soddisfa tutti

Auto, un altro allarme dei sindacati A Fiat chiedono un piano industriale

VIGGIANO - Una soddisfazione parziale per un accordo che non rispecchia forse le aspettative degli autotrasportatori. Secondo quanto riferito dal presidente del superconsorzio Trasporti Lucani, Attilio Severi, l’accordo prevede che il consorzio potrà rispondere a qualsiasi bando emesso dall’Eni per il trasporto del greggio e, se riuscirà a dimostrare di essere qualificato o più qualificato delle altre ditte rispondenti potrà lavorare su tutto il territorio nazionale. L’accordo, siglato il 16 febbraio alle ore 17.30 presso il distretto meridionale dell’Eni, non ha infatti potuto soddisfare la richiesta di una proroga al trasporto in Basilicata, come auspicavano i 58 autotrasportatori del consorzio. A impedire un proseguimento delle attività, una normativa nazionale. Come ha spiegato Severi: «Il consorzio ad oggi ha sempre trasportato greggio, proveniente dal pozzo Cerro Falcone di Calvello, per prove di produzione. Secondo quanto previsto dalla legge, non si possono ottenere autorizzazioni oltre il sesto anno. Tempo ormai scaduto anche in Basilicata, pur volendo l’Eni non potrebbe ottenere autorizzazioni in merito». Una possibilità quella del trasporto

Autotrasportatori

anche in altre zone d’Italia che il consorzio, ad oggi, non aveva considerato, potendo godere del lavoro sul proprio territorio. Eppure questo sarà il futuro degli autotrasportatori. Come espresso da Severi: «Siamo soddisfat-

ti in parte. Certamente non era quello che ci auguravamo ma, d’altra parte, siamo trasportatori Eni e avere la possibilità di lavorare, anche fuori, è sempre meglio che rimanere senza lavoro». Per quanto riguarda i mezzi e l’indebitamento, contratto da alcuni trasportatori, ognuno provvederà in base alla propria situazione economica e lavorativa e, soprattutto, in relazione alle nuove richieste che potranno pervenire con l'aggiudicazione di nuove gare di trasporto. Si chiude così la parentesi degli autotrasportatori. La mobilitazione, definitivamente sgomberata con lo spostamento dei mezzi pesanti, collocati nei pressi del centro oli di Viggiano, si dichiara conclusa. Le tre settimane di protesta, scaturite dalla chiusura del pozzo di Calvello, lasciano il passo ad una nuova fase per il consorzio e i suoi componenti. Una fase che si spera possa portare i risultati desiderati, e possa garantire la continuità lavorativa a 58 autotrasportatori che avevano investito nel settore, speranzosi di avere nel trasporto del greggio una rendita economica sufficiente a garantire il benessere delle proprie famiglie. Francesca Gresia regione@luedi.it

Lo Spi Cgil si mobilita contro il Governo Il 23 il segretario nazionale a Potenza

Interrogazione di Simonetti

e possibili e non, come si afferma o si vuole fare intendere, ideologiche. «L’avvio di questi nuovi momenti di dibattito e di proposta - ha commentato Maria Lorusso, segretario generale regionale dello Spi di Basilicata - è la migliore dimostrazione della volontà del nostro sindacato di concorrere in maniera positiva porre in essere un piano di interventi che migliorino il tenore di vita degli anziani e contribuiscano anche a parare i pesanti contraccolpi della grave crisi in atto». Il piano delle iniziative prevede assemblee e dibattiti pubblici in numerosi comuni della Regione. In particolare va segnalato l’organizzazione di una conferenza stampa per il giorno 23 febbraio prossimo presso la saletta Cgil sita a Potenza in Via Bertazzoni, con la partecipazione di Luciano Caon, segretario nazionale Spi e di Antonio Pepe, segretario generale regionale della Cgil Basilicata. regione@luedi.it

MELFI - La consigliera del gruppo regionale del Prc, Emilia Simonetti, ha chiesto l’audizione, in IV commissione consiliare , dei rappresentanti Fiat - Sata e dell’Indotto in merito alla vicenda di alcuni lavoratori licenziati, nell’ambito dell’inchiesta su presunte attività eversive alla Sata, tutt’ora non riammessi al lavoro, senza preavviso, per via della ricezione di un avviso di garanzia. «Un tale provvedimento – a giudizio di Simonetti – già si appalesava ingiustificato in virtù del principio di presunzione di innocenza, principio garantito sia dalla Costituzione italiana che dalla dichiarazione internazionale dei diritti dell’uomo. Dopo alcuni mesi – aggiunge la consigliera - il procedimento penale si è concluso ed il Pubblico Ministero ne ha richiesto l’archiviazione. E’ venuto meno, quindi –rileva Simonetti - il presupposto su cui i licenziamenti avrebbero dovuto fondarsi».

IL SINDACATO dei pensionati della Cgil ha promosso sul territorio nazionale, con le ovvie e conseguenti articolazioni e specificità locali, un programma di iniziative da svolgere dal 21 al 28 febbraio che si concluderà a Roma il 5 marzo 2009 con una manifestazione nazionale, per “inaugurare” una nuova stagione di diritti, di libertà, di dignità. Lo Spi Cgil considera, infatti, sbagliati ed inadeguati i provvedimenti economici e sociali del Gover-

no per fronteggiare e superare l’attuale drammatica crisi e rivendica gli obiettivi contenuti nella piattaforma sindacale unitaria, che conserva per lo Spi lo stesso grande valore. «Occorrono - è scritto nella nota stampa inviata ieri dallo Spi Cgil di Basilicata - misure reali ed efficaci per realizzare un nuovo meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita, per recuperare il drenaggio fiscale consentendo in tal modo la difesa del potere di acquisto dei pensionati». «Vanno approvati, inoltre - si ricorda ancora nel comunicato dello Spi - la legge sulla non autosufficienza, l’aumento delle detrazioni fiscali per tutte le pensioni, con un sostegno per gli “incapienti” e destinate più risorse agli enti locali per la diffusione e una migliore qualità dei servizi sociali contro la riduzione dello stato sociale, che il governo di prefigge di attuare». Tutte richieste concrete

Sugli operai licenziati in Sata

IL Governo ha reagito in ritardo rispetto alla grave crisi che ha coinvolto il settore automobilistico e le manovre messe a punto sono «inadeguate»: sono questi i due presupposti da cui parte l’analisi di Fiom, Fim, Uilm e Fismic che si sono incontrate per il coordinamento nazionale unitario il 17 febbraio scorso, al termine del quale hanno sottoscritto un documento unitario. «La gravità della crisi hanno concordato - è sottovalutata dal Governo, dalle istituzioni e nascosta all’opinione pubblica. Siamo di fronte a una vera emergenza sociale: sono migliaia i precari già espulsi dal lavoro, decine di aziende rischiano la chiusura per mancanza di ordini o per l’allungamento dei pagamenti, per il blocco del credito, per scelte di delocalizzazione, tutto il settore è investito dalla cassa integrazione. La crisi sta scaricando i suoi costi sui lavoratori con una pesante riduzione del reddito e la minaccia ai posti di lavoro». L’Italia già oggi produce mezzi di trasporto (in particolare auto) in una quantità inferiore agli altri paesi europei (non solo Francia e Germania, anche Gran Bretagna , Spagna , Repubblica Ceca , Polonia). «Qualsiasi scelta del Governo o delle imprese (Fiat in testa) che fosse orientata a ridurre le capacità produttive in Italia sarebbe, oltre che socialmente gravissima, priva di fondamento economico». I sindacati dei metalmeccanici ritengono indispensabili ed urgenti una serie di interventi. Al Governo chiedono di approntare consistenti stanziamenti pubblici per la ricerca delle tecnologie del futuro a basso o nullo impatto ambientale, di intervenire sia sul sistema bancario che con apposita garanzia pubblica per il credito alle piccole e medie imprese, la creazione di un fondo di garanzia sugli investimenti negli stabilimenti italiani, di intervenire immediatamente per il sostegno al reddito da garantire nella misura dell’80 del salario ai lavoratori coinvolti dalla Cig nonché a tutte le figure del mondo del lavoro (compreso chi oggi è escluso e i precari previa verifi-

La protesta delle tute blu

ca di quanto concretamente sarà definito con l'intesa stato/regioni). Ancora, l’estensione della durata della cassa ordinaria. Alle Regioni e, in generale, agli enti locali chiedono di favorire, attraverso il rinnovo del parco pubblico dei veicoli e misure a salvaguardia dell’ambiente, la domanda di mezzi meno inquinanti. Di sostenere il reddito dei lavoratori colpiti dalla crisi escludendoli dal pagamento dei servizi erogati dagli enti locali. Ancora le richieste alle imprese: il calo della produzione deve essere affrontato non scaricando i costi sui soli lavoratori attraverso la cassa integrazione e l’espulsione degli atipici; garantire la maturazione dei ratei durante i periodi di cassa e concordare interventi aggiuntivi di sostegno ai salari; privilegiare forme di riduzione dell'orario lavorativo in grado di distribuire con maggiore equità i sacrifici, utilizzare la formazione (soprattutto durante i periodi di mancanza lavoro) per la riqualificazione professionale, impegnarsi ad investire nel processo produttivo e nell’innovazione dei prodotti, predisporre piani per il reintegro nelle aziende dei lavoratori precari eventualmente già espulsi. In particolare, al gruppo Fiat, per il ruolo trainante per l’intero settore, viene chiesto un piano industriale per i prossimi anni che garantisca il mantenimento e lo sviluppo di tutte le realtà produttive italiane dei vari comparti (auto, veicoli commerciali - macchine agricole - movimento terra - motori - componentistica).


24 Ore in Basilicata 19 Ecco perché è impossibile “manomettere” la lista di attesa per ricevere gli organi Mercoledì 18 febbraio 2009

Trapianti, la difesa di Gaudiano Donazioni in calo. L’ordine dei medici: «Salviamo il sistema» SE c’è stata responsabilità dei singoli, a pagarne le conseguenze non deve essere l’impalcatura complessiva del sistema delle donazioni di organi. Il rischio che si corre è quello di un crollo del numero dei donatori. Il centro regionale dei trapianti affida a questo messaggio la propria difesa «dai tentativi di fare di tutta l’erba un fascio». Perché, quella messa in atto in questi ultimi mesi contro il centro regionale, «è una vera e propria campagna vessatoria». E di difesa c’è bisogno se è vero che da gennaio «le donazioni di organi sono in calo». Un dato in linea con la media nazionale, ma che, inevitabilmente, ha risentito anche dalle vicende giudiziarie che hanno riguardato il settore. Quell’inchiesta della Procura di Potenza su un infermiere che, presso il centro dialisi dell’Ospedale San Carlo, avrebbe chiesto denaro in cambio di promesse di trapianto «non può inficiare tutto ciò che siamo riusciti a costruire in tutti questi anni di lavoro e impegno». Dice così Vito Gaudiano, direttore generale dell’Asm di Matera, sospeso temporaneamente dall’incarico di coordinatore del centro trapianti di Basilicata, che ricorda: «Siamo stati noi a denunciare il fatto a maggio del 2008». E sceglie di farlo dalla sede dell’ordine dei medici «perché qui è in discussione in primo luogo l’etica professionale». «Si è parlato di manomissione delle liste di attesa - aggiunge Gaudiano - di pressioni, si intromissioni. Ma pensate a cosa scatenano nelle famiglie dei donatori queste gravissime accuse. Ecco perché non possiamo permetterci di far passare questo messaggio». «Non siamo i difensori dei medici - precisa il presidente dell'ordine provinciale dei Medici, Enrico Mazzeo - ma dei cittadini. Ecco perché occorre fare chiarezza e

La disperazione dei genitori che la stringevano tra le braccia

Così è morta la neonata di Oppido L’ultimo addio del paese alla piccola

Enrico Mazzeo e Vito Gaudiano

difendere il sistema. Fermo restando che garantiamo piena collaborazione alla magistratura che saprà chiarire il coinvolgimento dei singoli, c’è la necessità di non offuscare l’immagine del sistema di donazione degli organi». E nella spiegazione tecnica dell’attuale coordinatore del centro, subentrato a Vito Gaudiano, Angelo Saracino, i motivi per i quali manomettere la lista d’attesa per i trapianti è «praticamente impossibile». «La scelta del paziente da sottoporre al trapianto dice - avviene esclusivamente sulla base della comparazione della compatibilità, valutata con l'utilizzo di sofisticati sistemi informatici. Nel caso in cui il rispetto di tali regole non fosse garantito verrebbe messa a rischio non solo la buona riuscita del trapianto ma la vita stessa del paziente. Esistono dei criteri certi, insomma, il non rispetto dei quali «equivarrebbe a un omicidio colposo», tuona Gaudiano, che ammette: «Di telefonate che mi segnalavano parenti nelle liste di attesa ne ho ricevute. Ma la “raccomandazione” in questo caso è praticamente impossibile perché la graduatoria dei pazienti viene

effettuata solo sulla base della compatibilità con il donatore». Non solo. Nel corso della conferenza stampa è stato anche spiegato come la responsabilità della scelta venga condivisa con i chirurghi e anestesisti romani presso i centri di trapianto in cui gli interventi vengono realizzati. Precisazioni d’obbligo «perché da gennaio non ci sono state più donazioni». E’ questo è molto grave per una regione in cui in molti periodi si è registrato il 40 per cento delle opposizioni. Il 2008, invece, è stato un anno importante, in cui il dato della Basilicata è stato in linea con la media nazionale. «Un risultato raggiunto con tanto lavoro. Ma ora conclude Gaudiano con tono concitato - tutto rischia di essere inficiato». E, a nome di chi ha avuto la vita salva proprio grazie a una donazione, parla Donato Andresani, presidente dell’associazione trapiantati di reni di Basilicata: «Condanniamo l’atto ignobile di chi specula sulla sofferenza altrui, gettando fango su chi non lo merita. Siamo rammaricati e preoccupati. E chiediamo chiarezza». Mariateresa Labanca

OPPIDO LUCANO- Il paese è sotto shock per la morte della piccola M. A. S., di soli 46 giorni. Era nata il 31 dicembre scorso, con la felicità di mamma e papà. Due genitori semplici, umili, lui panettiere, lei casalinga. Da poco avevano coronato il loro amore con il sogno del matrimonio e da questa unione era nata lei. La piccola era venuta alla luce con una malformazione al labbro. Ed è proprio questo il motivo che li ha spinti, la scorsa notte a partire per Roma. Il viaggio della speranza, verso la capitale, che avrebbe permesso alla bimba una vita normale. La piccola doveva essere sottoposta ad una visita medica al Bambin Gesù di Roma, specializzato per questa patologia. Erano partiti all’alba da Oppido. Un viaggio tranquillo. Erano le 5, la bambina aveva appena fatto la sua poppata. Era lì tra le braccia della mamma. Tutto sembrava tranquillo. Niente faceva presagire che di lì a poco si sarebbe consumata la tragedia. Improvvisamente la piccola ha un rigurgito, la mamma la solleva, nel tentativo di farla respirare. Si accorge subito della difficoltà respiratoria della piccola. Minuti di paura, di terrore. Il papà ferma la macchina, non c’è tempo per cercare una piazzola di sosta. Sono le 5.01 quando arriva la disperata chiamata del padre al 118. Subito parte l’ambulanza della postazione di Capua, la più vicina logisticamente. Minuti interminabili, che i genitori trascorrono nella più totale dispera-

zione, nel tentativo di fare qualcosa, per impedire che la piccola soffochi. Sono le 5 e 17 quando l’ambulanza arriva sul posto. Il traffico è in tilt sull’autostrada del Sole. I genitori attendono disperati l’arrivo dei soccorsi. Il corpicino della bimba è li tra le braccia della giovane madre, senza vita. Troppo tardi la piccola non respira più. Momenti concitati. Il padre della piccola è disperato. Sedici minuti di attesa interminabile, quelli trascorsi dalla chiamata al 118. Ma non c’è tempo da perdere. I medici tentano il tutto per tutto. La piccola viene trasportata all’ospedale San Sebastiano e Sant’Anna di Caserta. Durante il tragitto le viene praticato il massaggio cardiaco. I medici cercano invano di praticare tutte le tecniche di rianimazione, sul corpicino, ormai senza vita, della piccola, sotto lo sguardo scioccato dei due genitori. Giunti al nosocomio casertano il corpicino viene trasportato al reparto di medicina legale, per l’esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro D’Alessio, per capire il reale motivo della tragedia. Sulla tragica fatalità indagano anche i carabinieri della stazione di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Cordoglio per la tragica vicenda è stato espresso dal sindaco di Oppido, Rocco Pappalardo, a nome di tutta la comunità. E ieri pomeriggio il piccolo paese ha dato l’ultimo addio alla piccola, con la cerimnonia funebre che si è svolta intorno alle 17. Carmen Paradiso


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Approvata la proposta di legge per istituire luoghi dove seppellire gli “animali d’affezione�

L’area tra le opere che verranno restaurate con fondi pubblici

In arrivo i cimiteri dedicati a “Fido�

Dal gioco del Lotto 56 milioni per il Parco Archeologico potentino

POTENZA – Importante novitĂ in arrivo per gli animali domestici e i loro padroni. I Comuni lucani, infatti, potranno, a breve, istituire cimiteri per “animali d’affezioneâ€?, un termine tecnico utilizzato per indicare cani, gatti, criceti, uccelli e tutte quelle specie “di compagniaâ€? che i padroni vorranno affidare ÂŤad adeguata sepolturaÂť per ÂŤmantenerne viva la memoriaÂť. Il Consiglio regionale della Basilicata, infatti, ha approvato ieri all’unanimitĂ una proposta di legge presentata da Maria Antezza (ex presidente del Consiglio regionale, poi eletta al Senato nel 2008 nelle liste del Pd). L’obiettivo della legge è quello di colmare un vuoto che, si legge nella relazione, ha portato in Italia alla realizzazione di molte aree private, ricordando anche l’importanza del ruolo ÂŤaffettivoÂť degli animali e il loro utilizzo nelle terapie psicologiche. Entro sei mesi la Giunta regionale

POTENZA - C’è anche il Parco Archeologico di Potenza tra le oltre 200 opere che verranno restaurate con i fondi pubblici provenienti dal gioco del Lotto. Secondo una legge non molto conosciuta, la n. 662 del 23 dicembre 1996, il ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso i Monopoli di Stato, devolve al ministero per i Beni e le AttivitĂ Culturali una parte degli utili erariali derivanti dal gioco del Lotto. Utili finalizzati proprio al recupero del patrimonio culturale italiano. E si tratta di cifre importanti: al parco lucano andranno ben 56 milioni di euro destinati a lavori da effettuare su tutta l’area.

Uno dei cimiteri giĂ esistenti in alcune regioni italiane

lucana approverĂ il regolamento per la realizzazione dei cimiteri (i siti saranno scelti dai Comuni che intendono istituirli) dove potranno essere seppellite “le specie zoofile domesticheâ€? di piccole dimensioni, purchĂŠ un veterinario certifichi la mancanza di malattie ÂŤtransitabili all’uomoÂť. Lo scorso 19 gennaio la prima Commissione consiliare permanente, Affari Istituzionali del Consiglio

regionale della Basilicata, aveva approvato all'unanimità la proposta di legge passata poi all’esame dell’Aula. La proposta in questione si basa su un accordo stipulato con il ministero della Salute nel 2003, un accordo in base al quale le Regioni possono disciplinare la realizzazione di cimiteri per animali da compagnia, destinati a mantenerne viva la memoria.

Tanti gli altri interventi previsti in diverse regioni italiane. Per il restauro della Torre di Pisa ad esempio sono stati stanziati poco piĂš di due milioni di euro fra il 2004 e il 2006. Molto piĂš complesso il piano di interventi sugli Uffizi, con uno stanziamento di oltre 49 milioni fra il 1998 e il 2006. PiĂš ingenti dunque i fondi per il Parco Archeologico di Potenza. In totale sono circa 230 i siti che beneficiano dei fondi erariali provenienti dal Lotto. Da ricordare che negli ultimi 5 anni il gioco ha fornito allo Stato 12,6 miliardi di euro (1,5 nel 2008).

Uffici dell’istituto di previdenza presi d’assalto. Qualcuno si è sentito male ed è stato soccorso sul posto

Tagli alle pensioni, panico all’Inpdap Anche piĂš di mille euro in meno per conguagli fiscali POTENZA - Qualcuno si è sentito male ed è stato soccorso sul posto, sono volati oggetti e parole pesanti, comportamenti dettati da rabbia e disperazione. Vere e proprie scene di panico si sono verificate ieri nella sede dell’Inpdap di Potenza. Ma il caos è partito giĂ alle prime ore del mattino negli uffici postali: agli sportelli i pensionati che si erano recati per ricevere le pensioni si sono trovati anche piĂš di mille euro in meno. Pensioni ridotte fino al minimo di 450 euro. Ma gli impiegati postali non hanno saputo dare spiegazioni. Il loro invito è a rivolgersi agli sportelli dell’Inpdap. E qui gli uffici sono stati presi letteralmente d’assalto. Tantissimi i pensionati che si sono susseguiti nella giornata, e chi si è recato agli sportelli alle tre del pomeriggio ne è uscito solo alle 19. Ma le spiegazioni fornite non sono bastate a calmare gli animi agitati, tutt’altro. Sembra che le notevoli riduzioni sulle pensioni siano state causate come si apprende da una fonte sindacale - ÂŤda un’applica-

File agli sportelli

zione dissennata da parte dell’Inpdap della Finanziaria 2008, nella quale era prevista una pulitura dei dati relativi alle detrazioni fiscali attraverso una dichiarazione che deve essere presentata ogni anno al sostituto d’imposta. Conguagli fiscali, insomma, che chissà per quali mo-

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tivi non sono stati detratti subito, determinando tagli cosÏ netti. Come a Potenza questo tipo di episodi si sono verificati in tutta Italia. Ma siamo solo all’inizio perchÊ, tagli della stessa entità potrebbero ripetersi anche nei prossimi mesi, nel caso di arretrati maggiori . Notizia che ha gettato nel panico molti pensio-

nati per i quali arrivare alla fine del mese è giĂ una scommessa. Molti di loro si sono sentiti male, tanto da far scattare i soccorsi immediati. E c’è da scommettere che gli stessi episodi si ripeteranno questa mattina, quando ad altri pensionati toccherĂ la stessa amara “sorpresaâ€?. ma.la.

Aiuti comunitari agricoltura Viti fa il punto con l’Arbea POTENZA – L'assessore regionale della Basilicata all’agricoltura, Vincenzo Viti, ha incontrato il direttore dell’Arbea, Gabriele Di Mauro, per verificare lo stato di attuazione dei pagamenti degli aiuti comunitari: Pac e Sviluppo Rurale. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Giunta regionale. Di Mauro ha evidenziato come l’Arbea stia procedendo, con regolaritĂ ed in attuazione della normativa comunitaria, ai pagamenti della ÂŤdomanda unicaÂť. LunedĂŹ è stato trasmesso alla Banca tesoriere un pagamento di circa 6,7 milioni di euro a favore di oltre tremila beneficiari che riceveranno l’accredito sul proprio conto corrente entro la settimana corrente. Questa mattina sarĂ trasmesso in banca un ulte-

riore decreto di pagamento di 43,2 milioni di euro a favore di oltre 17 mila beneficiari che riceveranno l’accredito sul proprio conto corrente nei primi giorni della prossima settimana. Con quest’ultimo pagamento l’Arbea avrà eseguito pagamenti a favore dell’80 per cento dei beneficiari che nel complesso sono circa 50 mila. Infatti nel corso dell’esercizio finanziario 2009 l'Arbea ha disposto pagamenti per euro 80.341.278,00 a favore di 35.982 beneficiari. Di Mauro ha rassicurato Viti sul mantenimento degli impegni per i pagamenti delle misure di sviluppo rurale (saldo 2007 e aiuti 2008), con una serie di pagamenti che avranno luogo a partire da fine febbraio inizio di marzo fino ad aprile.

SCUOLA

Istruzione oltreconfine dalla Basilicata a Mosca

ÂŤServe piano lucanoÂť

con il Consiglio regionale della Lombardia, attraverso l’organizzazione di seminari incentrati sullo studio delle problematiche attuali della democrazia italiana, della politica regionale, del decentramento istituzionale e dell’economia di mercato. Due regioni, la Lombardia e la Basilicata, lontane geograficamente – ha proseguito – ma vicine nel modo di intendere l’alto valore della democrazia come l’unica panacea capace di liberare le forze migliori ed assicurare la garanzia del rispetto dei diritti individuali. Due realtà italiane, significative del nostro Paese, la prima la piÚ ricca dal punto di vista economico e l’altra ricca di risorse naturali capaci di tramutarsi in economia e in sviluppo che insieme – ha concluso De Franchi – sapranno portare un valido contributo alla diffusione del modello democratico.

POTENZA - ÂŤLa Basilicata è l’unica regione a non avere approvato il Piano di Dimensionamento scolastico, ipotecando seriamente il futuro delle scuole lucane. Ma grazie anche all’intervento del direttore dell’ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, il Ministero dell’istruzione ha concesso una proroga dei termini per l’approvazione del Piano in questioneÂť. Ăˆ quanto ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna. ÂŤNel corso di questa delicata vicenda - afferma - il centro sinistra era troppo impegnato a ricucire le proprie divisioni interne per potersi occupare dei problemi del sistema scolastico lucano, tant’è che il Piano non è stato approvato in Consiglio. A ciò si aggiunge l’atteggiamento dell’assessore Autilio che ha sostenuto una scelta piena di elementi contraddittori e inconcludenti, non ascoltando le sollecitazioni, non solo dei sindacati, ma soprattutto delle comunitĂ locali, ponendo in essere valutazioni inadeguate, sia dal punto di vista politico che metodologico, per la stesura di un Piano sul sistema scolastico lucano che presenta importanti peculiaritĂ . Tutte queste problematiche sono emerse fin da subito, ne è dimostrazione il fatto che l’opposizione, e non solo, ha presentato in seno alla Commissione consiliare competente delle importanti modifiche, in un primo momento accolte favorevolmente, ma subito dopo ritrattate. Certamente i tempi sono stati stretti, ma è pur vero che l’Assessorato competente ha disatteso il tavolo tecnico insistentemente richiesto e dalle parti sociali e dalle comunitĂ locali, che avrebbe aperto un confronto, sia sulle problematiche che investono il sistema scolastico lucano, sia sulle scelte politiche che la Regione intendeva realizzare per individuare le linee di indirizzo per la definizione di un piano di dimensionamento scolastico coerente con la situazione lucanaÂť.

POTENZA – ÂŤPromuovere lo scambio di idee attraverso lo stimolo allo studio della politica moderna per accrescere il livello della democrazia nel solco del consolidato rapporto di amicizia tra il popolo italiano e quello russoÂť. A dichiararlo è stato il presidente del Consiglio regionale, Prospero De Franchi, in occasione della firma dell’accordo di collaborazione tra la Scuola di studi Politici di Mosca e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative, tenutosi a San Pietroburgo. ÂŤSi tratta – ha sottolineato De Franchi – di un importante riconoscimento alla democrazia italiana che fa dell’impalcatura costituzionale un modello da esportare: l’Italia, difatti, è il primo Paese straniero con cui la Russia ha definito tale tipologia di accordo. Nel corso dei prossimi mesi daremo corso a questa iniziativa, che ci vedrĂ impegnati

Lapenna (FI) interviene sul dimensionamento


Potenza Mercoledì 18 febbraio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Un’extracomunitaria è stata colpita durante un violento litigio con il ragazzo in via Pretoria

Rissa con arresto in centro Il giovane è stato accusato di lesioni e minacce E’ SUCCESSO tutto ieri mattina, in pieno centro. Un litigio, degenerato, l’intervento di un terzo, la corsa in ospedale e un arresto in serata. Pasquale Saporito, un giovane potentino, è stato arrestato, ieri sera, dalla Polizia, accusato di minacce e lesioni. Verso le dodici di ieri mattina era in un vicolo del borgo con una donna, una marocchina. In molti, tra passanti e titolari di esercizi commerciali della zona, li hanno sentiti urlare e litigare animatamente. Sembra che lei lo abbia accusato di averle sottratto un assegno o del denaro. La lite è degenerata, lei è stata colpita e sembra che nella concitazione anche lui si sia ferito. Ecco perchè la Polizia contesta a Saporito le accuse di minacce e lesioni. Nel frattempo via Pretoria, a quell’ora del mattino sempre parecchio popolata, si è riempita di curiosi e di gruppetti di persone. Sembra che un terzo uomo sia intervenuto in difesa della ragazza e che Saporito, spaventato, sia scappato all’interno della Banca d’Italia che si trova a pochissimi metri dal luogo

Alcuni momenti successivi alla rissa in via Pretoria

in cui è scoppiata la violenta lite tra i due. Nel frattempo sono intervenuti i carabinieri, sempre presenti nella ban-

ca di Stato, e due volanti della polizia di Stato (corpo che in quella zona della città ha competenza territoriale). Subito la zona è sta-

ta “bloccata” dalle volanti, anche per evitare un’eccessiva calca per l’accumulo di persone che si facevanolargo attirate dal frastuo-

no, dalle urla e dalla concitazione. La ragazza è stata trasportata all’ospedale San Carlo, con un mezzo del

118, ma sembra che le sue condizioni siano buone. In molti tra i passanti e quanti lavorano nel centro storico hanno commentato l’accaduto. Un po’ per il luogo, un po’ per l’orario, in città il fatto non è passato inosservato. Sembra che, tra quanti hanno per caso assistito alla scena, in molti abbiano notato che il ventenne abbia impiegato parecchio tempo per calmarsi. Il giovane è stato portato in Questura, dove prima di essere arrestato è stato interrogato sulle ragioni che lo hanno spinto al gesto. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza, che deciderà se convalidare comunque la misura cautelare. Non è la prima volta che nel centro storico della città si verifica un fatto simile. Solo un anno fa, una “rumorosissima” rissa in piazza Prefettura, in cui un’ex guardia giurata era stata colpita duramente da un pregiudicato. Della tumultuosa mattinata di ieri, in città, si parlerà ancora a lungo. f.a. s.l. potenza@luedi.it

Rione Lucania: denunciato un altro episodio di profanazione

Il Crocifisso torna al suo posto ma “si spoglia” Padre Pio POTENZA - Il crocifisso di rione Lucania, ieri pomeriggio è tornato a troneggiare nella nicchia davanti la chiesa di San Giuseppe, dopo essere stato ignaro protagonista, la sera di lunedì, di una brutta avventura. Schiodato dalla cappella, da un ventiseienne originario del Marocco in preda all'alcool, è stato abbandonato in un cassonetto dell'immondizia. A inchiodare l'autore dell'atto vandalico - domiciliato da circa un anno a Tito e in possesso di regolare permesso di soggiorno - una “vigile” ottantenne, residente nei pressi della chiesa. Grazie alla solerzia dell'anziana signora, pronta nel segnalare l'accaduto ai carabinieri, il giovane extracomunitario è stato “acciuffato” poco dopo, in evidente stato di ebbrezza, dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Potenza. Dopo la “profanatoria” sosta nel cassonetto, il simbolo sacro è stato riconsegnato nelle mani di un collaboratore del parroco don Peppino Nolè, per la gioia dei fedeli. Verrebbe da dire: tutto è bene, quel che finisce bene. Salvo accorgersi poi, ieri mattina, della manomissione di un altro emblema religioso del rione, la statua di Padre Pio, spogliata del saio e delle tante corone per il rosario, circa sette, donate dai devoti. A fare la scoperta alcuni abitanti che si sono ritrovati davanti alla statua bianca senza più gli abituali ornamenti e hanno immediatamente sporto denuncia. Il saio e le corone sono state cercate nei diversi cassonetti ma senza risultato. Nel quartiere, dunque, l'eco dell'avvenimento non si spegne. I racconti, anzi, passano di bocca in bocca, e in alcuni casi diventano, come raccon-

A sinistra Wilma e Daniele Corona. In alto il Crocifisso davanti alla chisa di rione Lucania staccato e buttato nel cestino. In basso a sinistra Nicola Guida e a destra Rocco Filitti (Le foto sono di Andrea Mattiacci)

ta il primo eletto del nuovo Comitato rionale Orazio Colangelo, degli atti di accusa nei confronti degli extra comunitari. L'affronto al Crocifisso la gente non l'ha proprio mandato giù, «soprattutto dopo che - spiega il Comune ha deciso senza interpellare la cittadinanza di donare l'ex campo da bocce alla “Città dei Colori”, il centro per immigrati, profughi e rifugiati della città di Potenza. Non che esistano - continua - forme di razzismo qui da noi. Si tratta però di un rione ad alto rischio e la decisione del Comune può creare un clima di tensione fra due realtà forti. Quest'ultimo episodio, del resto,

non fa che alimentare lo scontro. Basti pensare - conclude - che a giorni partirà la raccolta firme per impedire la cessione della struttura alla Città dei Colori. L'argomento, inoltre, sarà all'ordine del giorno della prima riunione del comitato di quartiere, perché se è giusto favorire l'integrazione, non bisogna dimenticare che i residenti, per primi, meritano attenzione». Ma se gli umori in questo angolo di città non sono proprio dei migliori, c'è anche chi, come l'assessore comunale all'Istruzione e residente del quartiere, Giuseppe Messina, senza nessun allarmismo interpreta l'e-

vento per quello che è: un gesto folle e offensivo messo in atto da un ubriaco. «Non attribuisco altri fini - spiega - a questa vicenda che resta comunque grave e condannabile dal punto di vista cristiano, perché colpendo il sacro colpisce un pezzo importante della comunità». Più o meno dello stesso avviso i coniugi Wilma e Daniele Corona, esercenti, non disposti a prendere a pretesto una sporadica bravata per dare addosso agli extracomunitari. Il collaboratore del parroco, del resto, chiamato in questura a recuperare il maltolto dipinge il fatto come il frutto di una sbornia e rivela che il ventiseienne

marocchino non ha risparmiato le sue scuse, appena tornato in sé. L'ipotesi del fanatismo religioso però, per alcuni abitanti, come Nicola Guida e Rocco Filitti, non è affatto da scartare. «Dovrebbero - afferma Filitti - prendere provvedimenti, perché questi gesti nascondono un fanatismo religioso molto pericoloso». A testimoniare il clima di insofferenza che si respira da quelle parti anche il fatto che ieri pomeriggio, a quanto riferiscono alcuni, un ambulante di colore è stato allontanato dal quartiere per evitare spiacevoli tafferugli. Roberta Senese


22 Potenza Un medico del San Carlo «cagionava per colpa» il decesso di una donna di Lavello Mercoledì 18 febbraio 2009

Condannato per omicidio colposo Ospedale e dottore dovranno pagare danni morali e materiali DURANTE l’udienza del 12 febbraio scorso, la Corte di Appello di Potenza, sezione penale, ha confermato la sentenza di condanna alla pena di quattro mesi di reclusione del medico di Melfi, Giuseppe Del Prete per il reato di omicidio colposo. I fatti rislagono al settembre del 2001 quando la signora, Raffaella Brescia decedeva presso l’ospedale San Carlo di Potenza dove era ricoverata per effettuare una coronarografia. Il dottore risponde dell’imputazione di omicidio colposo perché nella sua qualità di cardiologo interventista, presso il laboratorio di emodinamica dell’ospedale San Carlo, «cagionava per colpa - si legge nella sentenza - il decesso della signora Raffaella Brescia di Lavello. Invero nel corso della coronarografia, cui la donna fu sottoposta, Del Prete ometteva per negligenza, imprudenza ed imperizia di intervenire a trattare un’ipotesi marcata di shock cariogeno, insorta nel corso dell’intervento». Già il giudice di primo grado, ovvero il Tribunale penale di Potenza, rico-

L’ospedale San Carlo di Potenza

struiti i fatti aveva ravvisato una grave colpa professionale del medico di Melfi consistita nel non aver compiuto subito le operazioni che avrebbero potuto salvare la vita della paziente. Il cardiologo, secondo il giudice, avrebbe dovuto

immediatamente chiamare il rianimatore che poteva e doveva intubare la paziente, somministrare subito gli opportuni e specifici farmaci rianimatori adatti alla grave situazione che si era venuta a creare. Lo specialista, sostiene il giudice di primo grado, po-

neva in essere per un tempo risultato eccessivo, ben tredici minuti, inutili tentativi di respirazione forzata e di defribillazione. «Tutti interventi - recitano le motivazioni della sentenza di primo grado - che sarebbero stati giustificabili in una situazione di diversa e minore gravità». La Corte di Appello di Potenza, confermando in pieno la sentenza di condanna di Giuseppe Del Prete, ha altresì confermato la condanna del responsabile civile dell’Azienda, Ospedale San Carlo di Potenza «al risarcimento in solido dei danni morali e materiali subiti dalle parti civili, ossia i più stretti familiari della signora Raffaella Brescia». Pare che a tutt’oggi l’Azienda ospedaliera del capoluogo di regione si sia limitata al pagamento di una irrisoria provvisionale in quanto obbligata dalla sentenza di primo grado, mentre non ha ritenuto di risarcire completamente ed equamente il notevole danno subito dai figli e dal marito della donna deceduta. Vittorio Laviano

Si è tenuto ad Avigliano un confronto nella sede della Società di mutuo soccorso

I maestri del Lavoro riflettono sulla crisi ALL’INSEGNA di più attenta riflessione sull’annosa questione lavoro, anche alla luce del dibattito in corso nel Paese, a cui non si è sottratto il mondo ecclesiale con il suo recente convegno di Napoli dei Vescovi circa la specificità del Mezzogiorno, si è riunito ad Avigliano il dibattito organizzato dal consiglio direttivo provinciale di Potenza dei Maestri del Lavoro. L’incontro si è tenuto nella biblioteca della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Avigliano, che opera dal 1874 e che annovera fra i soci onorari l’illustre giurista Emanuele Granturco e, più recentemente, anche il console re-

gionale dei Maestri e giornalista Vittorio Sabia. Presieduto dal vice console provinciale, Rocco Molinari, (assente la Console Italia Petruzzi per motivi di salute) hanno portato il saluto del presidente della società ospitante, Luciano Sabia, ed il suo vice, Donato Romaniello, che hanno illustrato le attività e i programmi del sodalizio. Nel corso del dibattito introdotto da Vittorio Sabia, attenzione particolare è stata dedicata alla congiuntura di crisi che, interessando globalmente il Pianeta e la nazione, produce effetti devastanti sulla Regione Basilicata, i cui effetti

sono ancora tutti da verificare nella loro crudezza e ciò nonostante le notevoli potenzialità economiche, umane e naturali di cui pure dispone. Un confronto che - è stato rilevato - deve investire tutti i segmenti della società per fare fronte comune, ma principalmente per ripristinare quel concetto di fiducia verso le istituzioni, di cui oggi si avverte urgente bisogno, e con progetti mirati a realizzare percorsi di accompagnamento verso il lavoro di una moltitudine crescente di giovani, la più parte scolarizzati, evitandogli il triste esodo il cui effetto negativo è dato dalla spoliazione regionale delle intelligenze.

Regolamento urbanistico votato in commissione Solo il Pd dice “sì”, gli altri astenuti LA TERZA commissione ha licenziato, ieri sera, il Regolamento urbanistico: solo il Pd ha espresso voto favorevole, tutti gli altri gruppi presenti, sia di maggioranza che di opposizione, si sono astenuti. E proprio mentre la commissione si esprimeva, il coordinamento cittadino di Italia dei valori faceva sapere il suo chiaro “no”, dicendosi «contario all’approvazione del regolamento». Lunedì scorso c’è stato un incontro di maggioranza, Italia dei valori spiega di aver espresso «numerosissime perplessità circa l’approvazione» del provvedimento. «Richiamandosi alle precedenti occasioni nelle quali ha sempre esplicitato le proprie considerazioni di merito, rimaste inascoltate, e i dubbi sulla legittimità del documento - prosegue il coordinamento cittadino del partito - IdV ha confermato il convincimento che le trasformazioni proposte portano a un’ulteriore stato di compromissione della qualità urbana con conseguenti e irreparabili riflessi negativi sulla stessa qualità della vita». Non è tutto, «pur avendo contribuito per una migliore formulazione del documento, l’IdV rimane fortemente convinta di non potere assumere la responsabilità dell’approvazione di un documento non condiviso e non sufficientemente dibattuto con la cittadinanza». I dipietristi in consiglio comunale esprimono un solo consigliere, Roberto Galante. Ma il dato non è solo “numerico”. Perchè se la minoranza non ha opposto voto contrario, è altrettanto vero che pezzi della maggioran-

za non hanno accordato un “sì” deciso. Marcello Travaglini (del Prc, uscito dalla maggioranza ma in attesa che il partito, con un assessore in giunta, assuma una posizione ufficiale) aveva già presentato l’astensione durante la precedente adozione del regolamento. Ma al varco è atteso soprattutto il voto dei “falotichiani”, i cinque ex consiglieri Pd, ora Uniti nell’Ulivo, e quello dei Popolari uniti. Santarsiero, che del regolamento urbanistico ha fatto punto cruciale della consiliatura, attende il voto in consiglio comunale, previsto per lunedì prossimo. Ma, nel frattempo, commenta le parole di IdV: «Questo regolamento è figlio di un lavoro enorme, delle intuizioni di grandi esperti, come Campos Venuti, di professionisti, di una conferenza di pianificazione a cui hanno partecipato oltre 20 istituzioni». E poi, prosegue, «è stato partecipato ampiamente, magari anche criticato, ma non sono mancati i commenti favorevoli». Allora, «il giudizio di IdV è “politico” - dice il sindaco - legato a vicende che non attengono in modo stretto al provvedimento, con lo sforzo messo in atto per la città». E poi, a dirla tutta, «potremmo conclude - giudicare con uguale criterio quanto messo in campo da Idv». Oggi, nel frattempo, l’assemblea consiliare è chiamata a votare il nuovo regolamento dell’assemblea consiliare. Il rinvio del provvedimento, nella scorsa seduta, ha causato le dimissioni del presidente della commissione Speciale, Luciano Petrullo. s.lorusso@luedi.it

L’ADDIO

Marganella, se ne va un pezzo di storia del Potenza sport club UN ALTRO PEZZO della storia del Potenza Sport Club (novant’anni o giù di lì) se n’è andato. Antonio Manganella, 84 anni, ha ricevuto, ieri mattina, l’ultimo saluto da una folla di amici, soprattutto personaggi che hanno fatto parte della società e tifosi del sodalizio rossoblu, accorsi presso la chiesa di S. Anna della città. E' stato per molti anni l'estremo difensore del Potenza, dove milita sin dai primi anni '40: scomparso il “pioniere” Alfredo Viviani nel dicembre 1937, alla guida della società si alternano i vari Buoncristiano, Santomassimo, Caputo, Barra, Bavusi. Si disputano campionati cosiddetti “misti”: a Potenza è il comm. Mimi' Calvi a interessarsi attivamente del Club. Il suo amore per la squadra lo porta a esporsi a sacrifici finanziari notevoli, che consentono la ricostruzione societaria, anche se siamo ai tempi eroici del calcio. Basti pensare che si viaggiava su un camion che trasportava quotidianamente il grano del mulino dello stesso Calvi. Sino al 1946 si disputano campionati di assestamento (sulla Piazza d'Armi di Montereale), dove comincia a brillare la stella di

Antonio Manganella, inserito in formazione con altri giovani, il potentino Totore Pica, Totore Lasorella, Raffaele Summa (di Tolve), gli unici due “superstiti” di quel Potenza. Il popolare Antonio, che ha rappresentato sino a pochi giorni fa una delle poche testimonianze viventi del fortissimo Potenza della grande epoca tra il 1946 e 1950, personaggio schivo, ha iniziato a giocare all'età di 15 anni sui campi interregionali, con particolare riferimento alla Puglia, dove mise in evidenza la sua valentia tecnica, il grande coraggio. A Bergamo, dove effettuava il servizio di leva nella Divisione “Legnano”, si meritò gli elogi del capitano Giuseppe Meazza. Gioca poi nel Matera, distinguendosi sui campi pugliesi, tanto da meritarsi l' appellativo di “Piccolo Costagliela”, famoso portiere del Bari, società di seria A di quell'epoca con la quale effettua un provino. Nel periodo in cui ha fatto parte del Potenza, per cupidigia di alcuni dirigenti, non spicca il volo in serie “A” a fronte delle diverse richiesta pervenute dopo la sua straordinaria prestazione al Vi-

Sopra Marganella premiato al Tourist. In basso un’immagine del Potenza degli anni ‘40. A sinistra un giovane Marganella

viani in un mach amichevole con l'Atalanta. Nonostante tutto questo, Marganella non ha mai ricevuto premi oppure riconoscimenti: nel 2004, si è accorto di lui Rocco Galasso, presidente del Centro Culturale “Newman”, insieme ad altri calciatori rossoblu interventi alla rimpatriata dal sodalizio cul-

turale potentino promossa in onore degli ex calciatori del Potenza-miracolo in serie B. Sacrosanto, pertanto, questo spaccato di storia rossoblu, testimonianza di una grande passione pwer quel mondo pulito che era il gioco del calcio diversi anni fa. Antonio Marganella resterà sempre vivo nel ricordo degli

sportivi e non solo, che non morirà mai, per la lezione, non solo di calcio, ma anche di vita che ci ha lasciato. Il Quotidiano si associa al dolore della famiglia Marganella: la moglie Lucia Sanza, i figli Rosanna, Giovanni, Giuseppina, la nuora Annamaria, i generi Franco ed Enzo. Pino Gentile


Potenza 23 Il sindaco ha incontrato i sostituti procuratori dell’inchiesta come “informato” sui fatti Mercoledì 18 febbraio 2009

Ponte attrezzato, sentito Santarsiero L’amministrazione è in attesa della relazione sul sopralluogo IL PONTE attrezzato tiene banco. Due giorni fa, il sindaco Santarsiero è stato convocato in Procura e lì è stato sentito come persona informata sui fatti dai due sostituti procuratori, Henry John Woodcock e Anna Gloria Piccininni, che, sulla struttura di collegamento tra rione Cocuzzo e via Mazzini hanno aperto un’inchiesta. Alcuni giorni fa la notizia delle indagini aperte sull’opera che in città è stata “ideata” nel 1989, con la prima variante al Piano regolatore generale, ma che solo negli ultimi anni è venuta pian piano su, non senza polemiche, contenziosi, stop di natura burocratica e qualche intoppo di natura giuridica (come il sequestro che però ha interessato solo la parte privata dello sbarco del ponte a porta Salza. La situazione, oggi, però, è stata risolta per quanto riguarda la parte pubblica). L’inchiesta dei due sostituti ha ipotizzato un danno erariale per il comune di Potenza legato a un «utilizzo di prodotti di qualità inferiore a quanto previsto nel capitolato d’appalto». Subito si so-

Una veduta del Ponte attrezzato (foto Mattiacci)

no diffusi in città polemiche e timori sulla pericolosità della struttura per cui l’amministrazione ha annunciato l’imminente apertura. Con altrettanta rapidità, il sindaco Santarsiero, che da prima cittadino ha anche la responsabilità della Protezione civile cittadina, ha convocato un sopralluogo sulla struttura con tecnici comunali, i responsabili dell’impresa (l’ati Kone-Bonatti) vincitrice dell’appalto

concorso e i responsabili della società mista “Ponte attrezzato spa” (costituita con la compartecipazione dell’amministrazione comunale, quota di maggioranza, e un consorzio di imprese, Consorzio Potenza ‘90, per la realizzazione e la gestione dell’intero progetto). E da quel sopralluogo il sindaco Santarsiero - che è ancora in attesa della relazione conclusiva - ha resi noti i primi risultati che lo han-

no lasciato «sereno - aveva detto poco dopo l’ispezione sulla solidità della struttura». Quel sopralluogo aveva indicato in alcune “carenze” come le infiltrazioni d’acqua e l’assenza di alcuni chiodi, gli effetti di una lunga inattività della struttura o della presenza di plafoniere preforate in fabbrica, con i chiodi inseriti secondo i calcoli e le necessità. E sempre di calcoli si era parlato, richiamando le prove da sforzo a cui è stato sottoposto il ponte. Forse, anche alla luce di questo sopralluogo, o semplicemente in qualità di rappresentante dell’amministrazione, i due pm hanno ascoltato le dichiarazioni di Santarsiero. Una delle prime volte in cui il ponte attrezzato è arrivato all’attenzione della Procura potrebbe essere in seguito a una delibera dell’Autorità di vigilanza per i lavori pubblici che nel 2004, rispondendo ad alcuni quesiti dell’allora direttore dei lavori, aveva riscontrato diverse «irregolarità e difformità che hanno caratterizzato l’iter del procedimento fin dalla sua origine». sa.lo.

Il Comune e i Caf di Basilicata hanno firmato una convenzione

Un bonus contro il disagio Garantito un risparmio annuo sull’energia elettrica IERI mattina, nella Sala dell'Arco del Palazzo della Città a Potenza, si è svolta una Conferenza stampa nel corso della quale l’assessore ai Servizi sociali, Francesco Casella e il sindaco del capoluogo Vito Santarsiero, con la collaborazione della coordinatrice dei Caf di Basilicata Anna Carritiello, hanno illustrato l'iniziativa il “Bonus sociale energia elettrica”. Lo scopo è stato anche quello di informare la cittadinanza su questo nuovo progetto rivolto alle famiglie. Il “Bonus sociale” è uno strumento introdotto dal governo nazionale con l'obiettivo di sostenere le famiglie in condizione di disagio economico, garantendo loro un risparmio sulla spesa annua per l' energia elettrica. Consisterà in uno sconto da applicare alle bollette dell'energia elettrica, per 12 mesi. Caratteristica importante del bonus è la retroattività anche per tutto l'anno 2008. In questo caso le richieste dovranno essere fatte entro e non oltre il 31 marzo 2009. Potranno usufruire del bonus sociale tutti gli utenti domestici, intestatari di una fornitura elettrica nell'abitazione di residenza con potenza fino a 3kW, che abbiano un valore ISEE inferiore o uguale a 7.500 euro; tutte le famiglie con 4 figli a carico e con un un valore ISEE non superiore a 20.000 euro; tutti i clienti elettrici presso i quali vive un soggetto affetto da grave malattia, co“POLITICHE culturali a Potenza: quali ricadute ?”. Domanda che è anche slogan dell’iniziativa organizzata dal circolo Angilla Vecchia che aveva avviato il dibattito già su Facebook. E come logo, un “clone”, in chiave ironica, dei manifesti affissi dal comune per pubblicizzare le spese per la cultura. Loro, quelli dall’associazione suggeriscono: “noi avremmo fatto così” includendo nella discussione la comunità. La domanda, “si poteva fare di meglio in questi anni?”. Il dibattito si terrà venerdì prossimo, presso la sede del circolo. Alla provocazione in rete fa seguito anche un’iniziativa istituzionale.

stretto ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. L'assessore ha evidenziato che questa iniziativa sociale, rivolta alle famiglie, non è un caso isolato, infatti «il Comune di Potenza da anni è attento a una politica sui consumi, già 5 anni fa si è adoperato per innalzare, da 4 a 6 mila euro, la soglia per l'esonero dai servizi comunali (mense scolastiche, trasporti..)». In più c'è un tavolo di concertazione continuo voluto dall'Assessorato con la collaborazione dell'Associazione dei consumatori e con i rappresentanti del commercio per promuovere attività che possano ridurre quello che è il costo della vita. Per garantire alla cittadinanza maggiori informazioni e assistenza in più punti della Città, il Comune ha stipulato una convenzione con i Caf che aderiscono alla Consulta Nazionale. «Ci proponiamo di garantire assistenza, trasparenza, qualità ed equità nell'offrire il servizio. Invito, quindi, tutti i cittadini a rivolgersi ai Caf convenzionati per avere informazioni e per verificare i requisiti necessari per l'accesso al Bonus. Invito, anche, tutti i comuni del territorio regionale a contattare me o l'Anci Basilicata per avere maggiori informazioni sulla convenzione», ha precisato la Coordinatrice dei Caf di Basilicata Anna Carritiello.

Ovviamente, il servizio sarà completamente gratuito per il cittadino. Presso questi enti sarà altresì possibile reperire l'apposita modulistica necessaria per inoltrare le richiesta del bonus e naturalmente sarà possibile anche consegnarla. A questa modulistica, reperibile anche presso il sito dell'Autorità per l'energia, sul portale Sgate nell'area “Documentazione” e presso il Comune, il cittadino dovrà allegare la copia dell'attestazione ISEE e/o della certificazione ASL, insieme alla copia del documento di identità e, nel caso di presentazione tramite delega, copia del documento di riconoscimento del delegato. Il Primo Cittadino si è dichiarato «soddisfatto per l'intesa» e ha spiegato il motivo della convenzione: «le amministrazioni comunali, che per norma sono quelle che gestiscono le procedure, dovrebbero anche mettere in campo le proprie strutture ma essendo oberati di attività ordinaria, di carenza del personale, di una logistica non idonea per offrire un livello di assistenza e informazione necessaria ai cittadini per accedere ad azioni di questo tipo, è evidente che l'interazione con queste strutture è la migliore soluzione al problema». Al termine della conferenza il sindaco Vito Santarsiero e la coordinatrice dei Caf di Basilicata Anna Carritiello hanno firmato la convenzione. Antonella Mariani

Dibattito venerdì prossimo al circolo “Angilla vecchia”

Le ricadute sul capoluogo delle politiche culturali E’ stato il presidente del gruppo regionale di Alleanza nazionale, Antonio Tisci, a presentare un’interrogazione a risposta scritta al governatore De Filippo sui «contributi rivenienti dai Fondi Por concessi al Comune di Potenza». La polemica è nota. Santarsiero ha investito moltissimo sulla cultura, fino a farne un vero e proprio manifesto programmatico. La spesa per il settore culturale, però, è stata in

più occasioni criticata. In molti sostengono, infatti, che una città come Potenza abbia altre esigenze. «La Regione Basilicata dice il consigliere Tisci - attraverso i Fondi Por 20002006 ha concesso contributi al Comune di Potenza per il settore della cultura e il Comune ha fatto affiggere molti manifesti dal titolo “Mostriamo cosa abbiamo fatto”». Un modo di dare pubblicità alla spesa pubblica. Ma è proprio a partire da questa premes-

sa che il consigliere Tisci interroga De Filippo per conoscere «l’entità del finanziamento concesso al Comune di Potenza per la realizzazione delle iniziative nel settore della cultura» e, soprattutto, «se vi è stata, da parte del comune di Potenza, la rendicontazione delle spese effettuate». Non è tutto, Tisci chiede anche di sapere «se vi è stata o è prevista una valutazione degli effetti o delle ricadute positive sul tessuto cittadino o regionale dei fondi assegnati in tale settore e se sono stati concessi altri finanziamenti per lo stesso settore cultura ad altri Enti locali della regione».

AVVISO UTENTI Interruzione idrica PER urgenti lavori di manutenzione del serbatoio di contrada Masseria Romaniello, oggi sarà sospesa l’erogazione dell’acqua dalle ore 9.00 alle ore 14.00 di oggi, nelle seguenti contrade: Costa della Gaveta, Masseria Romaniello, Piani del Matiino, Sant’Antonio la Macchia, contrada Baragiano, Macchia Romana, Cavaliere, Cugno della Rossa, Demanio San Gerardo, Bosco Piccolo, Bosco Grande, Tiera Tufarola, Tiera di Vaglio.

PROVINCIA I Verso il piano strutturale LA Conferenza provinciale delle Autonomie Locali e Funzionali è stata convocata, dal Presidente della Provincia, Sabino Altobello, per stamattina, alle 10, presso la Biblioteca Provinciale di Potenza (via Maestri del lavoro). Durante la seduta, convocata in occasione della Conferenza di Pianificazione, i responsabili dell’ufficio provinciale Pianificazione Territoriale e il coordinatore scientifico, professor Maurizio Carta, presenteranno gli elaborati del Piano strutturale della Provincia di Potenza.

PROVINCIA II Ieri in consiglio E’ STATO approvato all’unanimità, durante la seduta di consiglio provinciale di ieri, un ordine del giorno, presentato dai capigruppo Nicola Acucella (Democratici con Di Pietro) e Giuseppe Scelzo (Prc), per promuovere azioni finalizzate alla valorizzazione e commercializzazione dei prodotti tipici agroalimentari della provincia di Potenza. L’assessore al Bilancio Vito Summa ha dato comunicazione di un prelevamento di 137 mila euro dal Fondo di riserva anche per attività riguardanti lo sportello antiusura.

FI VERSO IL PDL Nolè coordinatore cittadino Il coordinatore regionale dei Giovani di Fi-Pdl, Rocco Sarli, ha nominato Donato Nolè nuovo responsabile cittadino dei giovani di Fi verso il Pdl di Potenza. Il neo coordinatore cittadino, nel ringraziare per la fiducia accordatagli, ha dichiarato che «già in questa delicata fase di approdo al costituente Pdl e, successivamente, in previsione delle prossime elezioni amministrative, concentrerà l’impegno suo e dei tanti giovani che si riconoscono nel Pdl per affermare anche nella città capoluogo i valori del nascente partito».

FARMACO Successo della raccolta NELLA Provincia di Potenza sono stati oltre mille i cittadini che hanno aderito alla giornata di raccolta del farmaco, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus. In otto farmacie di Potenza, Melfi, Lavello, Rapolla, Avigliano, Genzano di Lucania e Rionero in Vulture sono stati infatti raccolti 1.046 farmaci, per un valore economico di 6.500 euro, con un aumento del 30 per cento rispetto all’edizione 2008. I farmaci saranno donati agli otto enti caritativi e assistenziali convenzionati, nelle stesse zone in cui sono stati raccolti.

RASSEGNA I grandi maestri del cinema SI terrà oggi pomeriggio un nuovo appuntamento con la rassegna “Lezioni di cinema in biblioteca”, con il ciclo dedicato ai grandi maestri del cinema europeo. Appuntamento alle ore 18 con “il matrimonio di Maria Braun” di Rainer Werner Fassbunder presso la biblioteca provinciale in via maestri del lavoro. La proiezione sarà introdotta dal professore Giacomo Martini. Prossimi appuntamenti, mercoledì 18 febbraio e 4 marzo.

BRUNETTA Ancora dati sulle assenze Le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono calate del 41,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2008. Lo ha comunicato anche per questo mese il ministero per la Pubblica amministrazione, precisando che la rilevazione è stata realizzata in collaborazione con l’Istat ed è relativa ai dati rilevati su 1.663 amministrazioni. Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, clamorosi sono i casi di Carini (-78,3 per cento), Conegliano e Potenza (entrambi a -72,7 per cento).


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Potenza

Mercoledì 18 febbraio 2009

ANTICA OSTERIA

Se la notizia serve per nascondere

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“Gomorra” al Don Bosco SARA’ l’attore Ivan Castiglione a portare in scena, il prossimo 24 febbraio, al teatro Don Bosco - sipario alle 21 - “Gomorra” tratto dal celebre libro di Roberto Saviano. In questo caso sono stati scelti due livelli di racconto, quello più istintivo, animalesco, violento, costituito dal braccio armato della camorra e quello imprenditoriale, che non si sporca mai le mani direttamente, che coordina a distanza che ha interessi in tutto il mondo. Ed è anche chiaro che dopo aver venduto quasi un milione di copie, lo scopo è di andare oltre il libro, di creare uno spettacolo assolutamente indipendente con caratteristiche proprie ma, che non tradisse le atmosfere così ben raccontate dal Roberto scrittore. Nello stesso tempo si è cercato di raccontare il Roberto Saviano uomo, quello distante dall’immaginario collettivo che ne fa o un eroe o un furbo. Il Saviano che torna a Casal di Principe a parlare in piazza, in quella piazza ostile, in cui ci sono gli uomini che lo vorrebbero “altrove”, che vorrebbero chiudergli la bocca, lui è li, con la forza delle sue parole, con la forza delle sue idee: “Sapere, capire diviene una necessità. L’unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare”.

L’Amleto di Preziosi OGGI ultima replica per Alessandro Preziosi calcherà le scene del teatro Don Bosco - sipario alle 21 - con “Amleto” di William Shakespeare. All’interprete principale Alessandro Preziosi, Khora.teatro ha voluto affiancare Armando Pugliese per la regia e un cast artistico di grande prestigio. Mettere in scena Amleto è un tentativo di raccontare con parole potenti come sono quelle di Shakespeare qualcosa che ci riguarda e che riguarda il tempo che stiamo vivendo, il nostro tempo. Contro il malcostume del nostro tempo il principe di Danimarca ci mostra il suo lato più debole, aggirare la realtà, rifugiarsi nella sua fragilità, ma consegna allo spettatore una chiave che deve aprire porte rispetto alle quali lo stesso Amleto rimane nascosto. Forza e debolezza, impulsività e calcolo, sensibilità e riflessione: tutto é estremo in lui, che con il suo idealismo si pone sulla scena a testimoniare, assieme a un dramma personale, i conflitti e le aspirazioni di ogni giovane contemporaneo che abbia una concezione dell’esistenza e intanto debba sperimentarne la corruttibilità. Un Amleto, inoltre, che proprio attraverso il teatro prende in trappola la coscienza del re e diventa emblema del conflitto tra padri e figli: i primi che non accettano il cambiamento e impongono ai giovani una società ormai superata, e le nuove generazioni, che tentano di non farsi sopraffare da aspettative esagerate e ambizioni irraggiungibili.

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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •IL 21 FEBBRAIO Potenza, Teatro F. Stabile, ore 21.00 “LU DIVORZIE” III edizione “Leon d’oro - Gigino La Bella” •DOMANI Potenza, Ridotto Teatro Stabile, ore 18.00 “TERRA PROMESSA” Manifestazione culturale “L’arte nell’Incontro” •FINO AL 28 FEBBRAIO Potenza, Pinacoteca provinciale, ore 18 “GIACOMO DI CHIRICO” Mostra a cura di Isabella Valente

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico

•IL 26 FEBBRAIO Potenza, Biblioteca Provinciale, ore 18 “ARTE DISABILITA” Proiezione film “Lo scafandro e la farfalla”

199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Ex 17 - 19.30 - 22 Sala 2 Ex 16.30 - 19 - 21.30 Sala 3 Italians 17.30 - 20 - 22.30 Sala 4 Il curioso caso di Benjamin Button

18 - 21 Sala 5 Questo piccolo grande.... 16.30 - 19 - 21.30 Sala 6 Operazione Valchiria... 17.40 - 20 - 22.20 Sala 7 Venerdì 13 18.30 - 20.30 - 22.30 •DUE TORRI• Ex 19 - 21.15

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Mercoledì 18 febbraio 2009

25 Il sindaco di Anzi scrive a De Filippo per la mancata erogazione delle somme previste

Contributi ai comuni senza metano Petruzzi chiede al governatore i motivi dei ritardi ANZI - I sette comuni della Basilicata ancora non serviti dalla rete del gas metano (Anzi, Calciano, Castronuovo Sant’Andrea, Calvello, Laurenzana, Roccanova e San Chirico Raparo) non hanno ancora usufruito dei contributi, previsti dalla manovra finanziaria regionale del 2008. Pertanto, il primo cittadino del Comune di Anzi, Giovanni Petruzzi, ha inviato al presidente regionale, Vito De Filippo, una missiva in cui sostiene di trovarsi «costretto a scriverle per sollecitarle l’immediata erogazione dei contributi a favore dei comuni attualmente sprovvisti dalla fornitura di gas metano, per consentire ai nuclei familiari ivi residenti di contribuire alle spese sostenute per riscaldamento, cucina e produzione di acqua calda, così come gli altri cittadini lucani che fruiscono del gas metano». Questo documento del sindaco di Anzi fa seguito all’invio di due precedenti comunicazioni alla Regione Basilicata. In primis, la delibera del consiglio comunale numero 38 del 30 novembre 2007, avente per oggetto la “Riduzione bolletta energetica famiglie lucane - Indirizzo al Consiglio Regionale”; a cui ha fatto seguito anche la let-

Il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi

tera del 14 luglio del 2008 con cui, formalmente, il sindaco Petruzzi aveva chiesto di adottare misure a favore dei comuni lucani non metanizzati. Inoltre, Giovanni Petruzzi, nell’ultima missiva, datata 17 febbraio 2009, sottolinea che il governatore Vito De Filippo, in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere regionale Franco Mollica, aveva assicurato lo stanziamento di un contributo a favore dei comuni di Laurenzana, Calvello, Anzi, San

Chirico Raparo, Castronuovo Sant’Andrea, Roccanova e Calciano, in quanto comuni non serviti attualmente dalla rete di metanizzazione. «Il contributo - aveva aggiunto De Filippo - dovrà essere corrisposto ai singoli nuclei familiari sulla base di atti amministrativi che sono in corso di predisposizione». Nella missiva inviata al presidente della Giunta Regionale, il primo cittadino anzese «non riesce a comprendere bene le ragioni dei ritardi che si stanno registrando nell’at-

Avigliano I tecnici hanno riscontrato difformità

tribuzione dei suddetti contributi, considerato che questi stessi atti erano in fase di predisposizione già nello scorso mese di dicembre, quando io e il consigliere regionale Mollica ricevemmo rassicurazioni in tal senso dal direttore generale della presidenza della Giunta, Angelo Nardozza, a margine dell’incontro dell’area Alto Basento-Camastra sulla legge istitutiva delle comunità locali». La copertura finanziaria per la riduzione della bolletta energetica deriva dalle royalties petrolifere. Paradossalmente, cinque dei sette comuni lucani in cui ancora non viene erogato il gas metano appartengono al bacino petrolifero (Legge Regionale n. 40/95). «Nell’ottica di stabilire un elementare principio di pari dignità tra tutti i cittadini lucani - ha concluso il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, nella lettera inviata a De Filippo - mi appello alla sua sensibilità politica ed istituzionale affinché rapidamente vengano erogati anche ai cittadini di Anzi, Calciano, Castronuovo Sant'Andrea, Calvello, Laurenzana, Roccanova e San Chirico Raparo, contributi economici per concorrere alle spese energetiche delle famiglie». Donato Pavese

Pignola

Ordinanza di demolizione per Palazzo Telesca

Al via il bando per il premio di medicina Petrone

Dopo un sopralluogo avvenuto nei primi giorni di gennaio, il comune aveva prima sospeso i lavori e poi, il 9 febbraio, emesso un’ordinanza che annullava due denunce di inizio attività (Dia) che avevano consentito ai Telesca di continuare i lavori sull'edificio già abitato da famiglie. Il contenzioso tra il Comune, i costruttori e i progettisti del palazzo Telesca si è articolato negli anni in diverse fasi, che hanno trovato sbocco anche nelle aule dei tribunali, penale e amministrativo. A incalzare e a sollevare ulteriori dubbi sulla legittimità dei lavori, permessi a costruire ed ordinanze è stato un promittente acquirente di un appartamento e un garage della nuova costruzione, Canio Coviello, il quale lo scorso novembre ha presentato un esposto-denuncia di opere abusive alla Procura della repubblica. Gianni Sileo

PIGNOLA - Al via a Pignola il bando di concorso per il premio Medicina “professor Potito Petrone”, promosso dall’associazione culturale Pro Loco “Il Portale” che in questa edizione festeggia il suo ventennale. L’iniziativa che, prevede il conferimento di un premio di 1,550 euro, al fine di ricordare la meritoria, instancabile e preziosa opera del professor Potito Petrone. Sono ammessi a partecipare al concorso i laureati in medicina e chirurgia presso qualunque Università Italiana, legalmente riconosciuta che siano nati nella Regione Basilicata.

AVIGLIANO – Un’ordinanza di demolizione è stata emessa dall’ufficio tecnico del comune di Avigliano nei confronti dei costruttori e dei tecnici del palazzo Telesca. Nel provvedimento si contestano difformità rilevate dai tecnici e dalla polizia municipale nella parte inferiore dell’immobile costruito lungo via Fortunato: irregolarità già inferite nel lontano 2004. Riscontrati gli abusi nella parte inferiore dello stabile per circa 4mila metri cubi di locali non autorizzati, è improprio parlare di demolizione: è corretto dire che si tratta di un’ingiunzione per la messa in ripristino secondo altre modalità, tra cui l’interramento dei tre piani. L’atto che verrà notificato in queste ore ai Telesca è successivo ad altri due provvedimenti emessi dagli uffici comunali nelle scorse settimane.

Avigliano Manutenzione mezzi comunali

Il Pdl interroga Tripaldi sull’assegnazione degli appalti

IL sindaco di Avigliano, Tripaldi

AVIGLIANO - «Nella pubblica amministrazione agire nell’ottica del risparmio ed eventualmente aggiudicare le gare di appalto all’impresa che offre il maggior ribasso è comportamento non discutibile, ma tale circostanza non deve pregiudicare i diritti dei lavoratori e la qualità del servizio». E’ quanto si legge in una nota del coordinamento cittadino del Pdl di Avigliano che interviene in merito alla gara espletata dal comune di Avigliano per la manutenzione dei mezzi comunali. A tale proposito – prosegue la nota – il coordinamento del Pdl ha presentato un’interrogazione al sindaco Tripaldi «sui termini di aggiudicazione della gara d’appalto con cui la ditta Meccanica Angelucci srl di Potenza ha

ottenuto l’appalto del servizio. La ditta in questione – aggiunge il Pdl - è libera di offrire il ribasso che meglio ritiene, ma molto grave è però l’atteggiamento assunto dall’amministrazione comunale che dovrebbe avere sempre, soprattutto in presenza di offerte antieconomiche, un controllo puntuale delle stesse. Quando le gare vengono aggiudicare con queste condizioni è ovvio che qualcosa non quadra, sicuramente potrebbe accadere che il servizio offerto non corrisponda alle intenzioni iniziali. Tutto questo sempre a discapito dell’intera comunità e nel caso anche dei lavoratori interessati. Chiediamo – conclude la nota - cosa intenda fare il sindaco Tripaldi rispetto a tutto ciò?».

Il fagiolo di Pantano protagonista a Rai Uno PIGNOLA - I fagioli di Pantano approdano in tv. Ieri mattina nella trasmissione di Raiuno “Occhio alla spesa” si è parlato, tra le altre, della varietà tipica della piana intorno al lago di Pignola i “Fasul ross scritt”. Sicuramente una vetrina di grande rilievo per questo piccolo legume dalle ottime proprietà organolettiche e nutrizionali. Il progetto di rilancio del prodotto è stato coordinato dall’azienda sperimentale in agricoltura Alsia di Pantano, patrocinato dalla pro loco pignolese “Il Portale” e appoggiato dal Comune e dalla comunità montana Alto Basento. Passi successivi e obiettivi raggiunti di recente, l'i-

scrizione dei fagioli rossi nell'elenco dei prodotti tradizionali della Basilicata e la costituzione dell'associazione di produttori. Alessandro Di Pietro, il giornalista conduttore della fortunata trasmissione, ha presentato le diverse varietà di fagioli in commercio. Insieme ai borlotti, ai cannellini, ai bianchi di Spagna e tanti altri, ampio spazio è stato dato ai fagioli di Sarconi Igp (indicazione geografica protetta) a i fagioli pantanesi. Ospite, in qualità di esperto e di produttore di fagioli, chiamato a promuovere i nostri prodotti, il professore e agronomo, Terenzio Bove. «Quella di “Occhio alla spesa” - afferma Bove - è sicuramente

una vetrina importante dalla quale emerge che quello italiano è sicuramente un prodotto di eccellenza e che il mercato è in espansione per i prodotti di qualità». Da tenere presente che la trasmissione di Di Pietro è seguita ogni mattina da oltre un milione e mezzo di persone. Il target del telespettatore medio è rappresentato dalle casalinghe, le donne che poi scelgono i prodotti sugli scaffali dei supermercati e sui banchi dei mercati. Oggi, però, chi acquista i generi alimentari è sempre più attento alla sicurezza, legge le etichette, si documenta e predilige i prodotti con il miglior rapporto qualità prezzo. Anche questo aspetto è stato evi-

denziato nel corso della trasmissione, sottolineando le caratteristiche nutrizionali dei fagioli e differenziando il prodotto fresco dal secco e dal confezionato. Si è trattato di un’occasione importante per i fagioli rossi di Pantano «ma soprattutto - evidenzia Bove - si rivelerà decisiva per recuperare entusiasmo da parte dei produttori di Pignola, perché decidano di consorziarsi, di aderire all’associazione e di risolvere così insieme i problemi legati alla produzione». I coltivatori della piana di Pantano hanno la possibilità di far decollare il proprio prodotto, ma devono crederci. Il fagiolo rosso scritto, da prodotto di nicchia, potrebbe conquistare più

I fagioli di Pantano

ampie fette di mercato dunque, l'opportunità di essere stato promosso nel corso di una trasmissione della rete ammiraglia della Rai, in questa fase di start up, è proprio il caso di dirlo, “capita a fagiolo”. Simona Brancati


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SANT'ANGELO LE FRATTE - Dopo tre anni di trattative (da aprile 2006) tra le parti sociali, le rsu e i nuovi imprenditori che dovrebbero rilevare l’opificio della Zucchi, per gli operai dell’ex Standard Tela rimangono incertezze e sbiadite speranze di riavere il posto di lavoro. E se prospettive ci saranno, occorrerà comunque aspettare il 2011 quando - questo prevede il piano di reindustrializzazione “Drap Lane” - dovrebbero essere riassorbiti i lavoratori. Più ottimisti i sindacati, secondo i quali tutto si risolverà nei prossimi 18 mesi. Nell’ultima assemblea, a cui hanno partecipato i lavoratori e i sindacati, gli operai hanno detto sì al piano di reindustrializzazione - presentato e sottoscritto in regione il giorno 6 febbraio da parte

Gli operai hanno dei dubbi, anche perché bisognerà aspettare il 2011

Standardtela, sbiadite speranze della Drap Lane Spa dell’opificio ex Standard Tela nell’area industriale Isca Pantanelle. Tra i lavoratori presenti (circa il 70%) solo una parte, però, ha votato a favore, mentre altri si sono astenuti, anche se ufficialmente risulta che hanno votato all'unanimità. Questo solo per dire del clima di sfiducia che serpeggia tra gli operai, sia nei confronti delle istituzioni ma anche e soprattutto nei confronti dei sindacati che, non da tutti vengono visti vicini agli interessi dei lavoratori. Il piano di reindustrializzazione prevede la riassunzione dei 110 operai, che da

gennaio 2008 sono in mobilità perché la Cigs è finita nel dicembre 2007, più altri 50 unità. L’impegno di spesa del piano industriale presentato è pari a circa 40 milioni di euro. Tutto questo sarà possibile se entro il 9 aprile prossimo, la Drap Lane, depositerà in regione le necessarie fideiussioni bancarie che darebbero all'imprenditore il diritto di poter usufruire dei contributi europei necessari per riavviare l'attività del tessile che, per la precisione, dovrebbe essere lana cardata per prodotti di nicchia. E se così non sarà? I sindacati da parte loro

dicono: «Occorre scommettere e avere fiducia», perché altre alternative non ve sono. I lavoratori dicono sì al piano, perché non hanno niente da scegliere e allora è meglio coltivare «un’ennesima illusione». Salvo che non si vogliano riaprire i termini del bando da parte della regione e sperare che altri imprenditori vi partecipino. Ma anche in questo caso, ci sarebbero tempi lunghi prima di raggiungere un qualche risultato positivo. Intanto circa 50 lavoratori della ex Standard Tela hanno adito a vie legali, perché rivendicano il diritto della liquidazione dei 15.000 euro a titolo ri-

sarcitorio, diritto promesso dalla Zucchi, se entro il dicembre 2007 gli operai non fossero stati assunti da un nuovo imprenditore. Essi dicono: «il diritto è maturato e il contributo ci spetta». Il risarcimento è slittato, perché, intanto, la Job and Color, con accordo ottobre 2007, si era impegnata a riaprire l’attività con la relativa assunzione degli operai, tanto che si ipotizzava l’apertura dei corsi di formazione già nell’ottobre 2008. Oggi gli operai sono in mobilità e percepiscono da gennaio già il 20% in meno dello stipendio. 33 di loro finiranno la mobilità entro il di-

cembre di quest’anno e per gli altri c’è solo tempo fino al dicembre 2010. Ora considerando la crisi del tessile e, soprattutto, considerando che la Drap Lane (società nata solo il 23 dicembre 2008, come fusione tra la Job and Color sud e Undated, in seguito al dichiarato fallimento della Job And Color), è una realtà imprenditoriale giovane, gli operai si chiedono preoccupati, se questo nuovo soggetto potrà mai garantire l'occupazione per 160 operai con un capitale sociale di solo un milione e mezzo di euro. E se anche questo accadrà, occorrerà aspettare la piena assunzione degli stessi nel 2011, così come prevede l'accordo ultimo firmato in Regione. Nubi e flebili speranze dunque per gli operai ex Standard Tela. Antonio Monaco

Manifestazione di un gruppo di cittadini di Balvano davanti alla Regione Basilicata

Divisi dal medico di famiglia Entro il 3 marzo verrà nominato un nuovo dottore BALVANO - Balvano è spaccata quasi a metà. A dividere è il medico di famiglia. Nella mattinata di ieri il sindaco del paese lucano, Costantino Di Carlo, insieme ad un gruppo di concittadini, si è recato davanti le porte del dipartimento “Salute, sicurezza e solidarietà sociale, servizi alla persona e alla comunità” della Regione Basilicata per protestare «contro una situazione che perdura ormai da due anni - sottolinea il sindaco - e che, di fatto, nega un diritto importante». Il paese in questione conta circa 2.000 abitanti e, fino al 7 marzo del 2007, poteva contare su due medici di base, «come afferma la legge continua Di Carlo - che garantisce un medico fisso ogni mille abitanti residenti e che, nel momento in cui questa figura viene a mancare, prevede che deve essere nominato un sostituto entro il semestre successivo. Il Dipartimento regionale competente in materia e le Asp hanno accumulato 2 anni di ritardo». Attualmente, la situazione a Balvano è la seguente: esiste un medico di famiglia fisso, Ezio Di Carlo (non legato al sindaco da vincoli di parentela, ma avversario politico nelle scorse elezioni), che ha 1.500 assistiti (il massimo), un medico convenzionato, Tommaso Tirotta, che ogni giorno, per cinque volte a settimana, garantisce 2 ore di presenza e la guardia medica che “entra in funzione” la sera alle ore 20 e “stacca” la mattina alle ore 8. «La questione su cui dibattiamo - spiega il sindaco - è che 1.500 abitanti possono usufruire tutti i giorni di un medico che è presente dalla mattina alla sera, mentre gli altri 500 concittadini devono “arrangiarsi” con un medico part-time. Senza aggiungere il fatto che i 1500 abitanti non hanno avuto possibilità di scelta, essendoci un unico medico “fisso”. L'interesse della Regione e delle Asp deve essere quello di salvaguardare i cittadini, non i medici». Di altro avviso l'altro Di Carlo, il medico, che non

Il gruppo “Cuori Muresi” ha incontrato Vito De Filippo

Attenzione al distretto di Muro

I cittadini di Balvano che hanno accompagnato il sindaco davanti alla Regione Basilicata (Mattiacci)

condivide la protesta. Innanzitutto contesta il numero degli abitanti di Balvano senza il “medico fisso”: non sarebbero 500, ma molti di meno, perché ci sono circa 70 bambini iscritti dal pediatra e 150 persone sono residenti all'estero. Ma comunque, a prescindere dai numeri, «nessuno è lasciato da solo - commenta il dottore - in quanto tutte le volte che c'è stata una necessità e il medico convenzionato non era presente, chiunque ha avuto la possibilità di venire da me e non ho mai fatto pagare nulla ad alcuno. Inoltre, per la guardia medica sono sempre presenti due dottori. Non viene negato nessun diritto alla salute. Aprire un altro studio a Balvano per poco più di 300 persone rappresenterebbe un costo elevato e non ce ne è alcun motivo». Come il dottor Di Carlo la pensano anche altri concittadini che accusano il sindaco di «usare questa battaglia solo per farsi propaganda e per avere visibilità. La necessità di avere un altro medico fisso non esiste». Ma che risposte hanno ot-

tenuto i protestanti dal dipartimento regionale alla Salute? «Ci hanno garantito - ha concluso il sindaco - che entro il 3 marzo verrà nominato un altro medico fisso e, entro il 27 marzo (da in cui scade la convenzione del dott. Tirotta) sarà nominato il nuovo. Sono contento che anche il presidente dell'Anci Basilicata, Vito Santarsiero, ha condiviso la nostra battaglia e per il 20 febbraio è stato anche convocato un direttivo straordinario in cui sono stato invitato a fare il punto della situazione su questo problema. Dopo quest'incontro, l'Anci stenderà una relazione e la farà pervenire al dipartimento regionale alla Salute». Anche il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Nardiello (Pdci), ha espresso «pieno sostegno» alla nuova sollecitazione del Comune e dei cittadini di Balvano per l'assegnazione del secondo medico di base. Nardiello ha, quindi, proposto di «promuovere una Conferenza di servizi sulla situazione dei medici di famiglia». Anna Maria Calabrese

MURO LUCANO - Come previsto, ieri mattina il gruppo culturale “Cuorimuresi” ha incontrato il presidente della Regione, Vito De Filippo. Nella delegazione anche gli amministratori dei comuni di Baragiano, Bella e Castelgrande. Assente, per impegni istituzionali, il commissario straordinario di Muro Lucano. L’incontro, a cui hanno partecipato anche i consiglieri regionali Michele Napoli e Sergio Lapenna, fa seguito a una serie di iniziative pubbliche che l'associazione Cuorimuresi ha posto in essere a partire dal 20 agosto 2008. A relazionare e presentare lo stato di fatto della situazione del distretto ospedaliero murese è stato il coordinatore di settore del gruppo “Cuorimuresi”, Filippo Scivoli, sulla base dei documenti stilati nelle varie fasi dell'attività programmatica e posti all'attenzione dello stesso presidente Vito De Filippo e dell'assessore alla Sanità Anto- Il presidente di Cuorimuresi Alberto Iuzzolino nio Potenza. Il tutto sulla scorta della re- consegna le firme a Vito De Filippo lazione fornita al dipartimento regionale Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, a per la petizione: già 1.116 le persone refirma del dottor Rocco Mecca, quale re- sidenti a Muro Lucano, Bella, Baragiano sponsabile del distretto sanitario di Mu- e Castelgrande, che hanno sollecitato iniro Lucano. Rocco Mecca nella sua missi- ziative utili a superare la carenza della va dell’8 gennaio 2008 ha risposto agli dotazione del personale all’ospedale di interrogati posti, illustrando l’esigenza Muro Lucano. Cuorimuresi ha invitato il di garantire, come previsto dalla norma- presidente Vito De Filippo a indicare i tiva regionale, il pieno funzionamento tempi e le modalità di risoluzione dell’andei servizi che negli anni hanno registra- nosa problematica, vissuta oggi sulla to una reale carenza di organico e una pelle degli utenti, sottoposti a continui perdita d'efficienza, sottolineando che il disagi. Rassicurazioni di un immediato Distretto murese, serve l'intero bacino ed esame della problematica e della fissazioè pari per prestazioni solo a quello di ne di un incontro per stilare un docuSant’Arcangelo. Ieri mattina, inoltre, il mento comune sono venute dal presidenpresidente di Cuorimuresi, Alberto Iuz- te De Filippo. zolino, ha presentato le firme raccolte Carmine Pepe

Fermati con 12 gr di marijuana Arrestati due ventenni a Balvano BALVANO - Hanno 20 anni i due ragazzi fermati - e successivamente arrestati - dalla Polizia stradale di Potenza. Nella notte tra lunedì e martedì, infatti, una volante ha fermato una “Lancia Y” sul raccordo autostradale 5, in territorio di Balvano. Alla vista degli agenti, i due ragazzi (R. D. e LP. U.) avrebbero tentato di disfarsi di alcune bustine di cellophane contenen-

ti 12 grammi di marijuana. Un tentativo maldestro che, infatti, ha insospettito ancor più gli agenti. Colti in flagranza di reato, i due ventenni sono stati arrestati per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, il conducente dell’auto, dopo l’arresto, è stato sottoposto a una serie di accertamenti (eseguiti

all’ospedale San Carlo di Potenza) per verificare il suo stato. Il ragazzo è risultato positivo ai cannabinoidi e, pertanto, è stato denunciato anche per il reato di guida in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti. Sotto sequestro, al momento, anche l’auto e, ovviamente, i 12 grammi di marijuana.


Mercoledì 18 febbraio 2009

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Il vincitore è un quarantenne del posto con figli che è voluto rimanere anonimo

Genzano, vinti 10.000 euro al “Gratta e vinci” GENZANO DI LUCANIA 10mila euro, in due “grattate” da 5mila l'una, su un unico biglietto. Ecco, nei particolari (insoliti, come spesso accade in questi casi), come si è “manifestata” stavolta la gradita dea bendata. Lunedì, nel tardo pomeriggio un operaio intorno ai 40 anni (padre di famiglia) si reca, come d'abitudine, presso la rivendita n° 2 di tabacchi gestita da Michelina Ciola e chiede il suo solito “Miliardario”. Non ce ne sono di disponibili, al mo-

mento, occorrerebbe andare in magazzino, e per evitare di perdere (e far perdere) tempo il figlio della titolare, Alessandro, gli propone un “Prendi Tutto”. Il cliente è titubante, vuole il “suo” biglietto, ma alla fine cede e comincia, avvezzo al gesto, a sfregare con la monetina sulla placcatura dorata che ricopre numeri e premi. A metà “fatica” spuntano 5mila euro. L'uomo (che pure aveva all'attivo altre piccole vincite) è entusiasta, smette di grattare e consegna il biglietto; ma Alessan-

dro lo incita: «ci sono ancora 4 numeri, perché non continui?», e così arriva la seconda sorpresa, stavolta davvero insperata, degli altri 5mila euro. «Mi servivano proprio, questi soldi. So già cosa farci», è il commento lapidario del vincitore, il quale così conclude, con una gioia inaspettata, la giornata del 16 febbraio. È la seconda volta che una vincita di tale rispettabile entità viene registrata nella tabaccheria “Ciola”. Una bella soddisfazione,

per la sig.ra Michelina e per il figlio Alessandro. Invece, per quanto riguarda il fortunato operaio, davvero viene da dire che chi la dura la vince. E se il “caso” ci mette lo zampino, è ancora meglio. Del resto, in un “regno” (quello dei biglietti “gratta e vinci”) in cui è appunto l'“evento aleatorio” a farla da padrone, e dove la perseveranza è la sua “ancella”, le cose non potevano andare diversamente. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Il titolare della ricevitoria con la matrice del biglietto vincente

Avallamenti, buche e mancanza di sicurezza: i cittadini chiedono interventi urgenti

Gimkana lungo la provinciale 55 Un disastro la strada che collega Maschito a Forenza Se un viaggiatore tedesco, alla stregua dei viaggiatori stranieri del settecento, avesse l'ardire di arrivare in Lucania, non potrebbe non giungere fino a Venosa. Da qui, una volta espletata la visita della cittadina, patria di Orazio, immaginiamo che, attratto dagli odori dei fiori di selva trasportati dai venti leggeri, egli desideri visitare anche Forenza, e che, per ammirare la figura tranquilla di quel centro e il verde profondo del suo grande e vecchio bosco, si metta in viaggio sulla S.P. 10. Temiamo che quel viaggio, se pur ricco di spunti naturalistici e di interessi culturali, potrebbe essere ricordato per una possibile suggestione da corso di sopravvivenza, più che per il suo indubbio fascino. Immaginiamo di accompagnarlo in questo viaggio alla scoperta Un tratto della sp 55 delle bellezze della Lucania. Lasciata Venosa, dopo un breve pianoro, una prima serie di profonde buche, disseminate come in un percorso minato, attende il nostro visitatore: solo guidando con prudenza e destrezza, riuscirà, forse, ad evitare danni e a non rimetterci i pneumatici o le sospensioni della sua vettura, ponendo già fine al viaggio. Superata Maschito il nostro viaggiatore verrebbe colto da un profondo senso di mistico sgomento: guidare con l'assoluta mancanza di punti di riferimento sulla strada è un po' come viaggiare verso l'ignoto. Un viaggio verso l'ignoto, però, non è solo un viaggio dell'animo ma anche del corpo

e ci penserà subito la strada a riportare il nostro viaggiatore alla dura realtà. Infatti lunghi e numerosi tratti di asfalto, da troppo tempo sconnessi e deformati, scuoteranno così energicamente il nostro viaggiatore, che, resterà sorpreso per la sua incolumità e cercherà con ansia qualche indizio del paese. Ma il viaggio è in pieno svolgimento e, giunto in cima a Monte Caruso, se non sarà uscito fuori strada alla prima curva, dove la sede stradale è sprofondata per un antico avvallamento, una volta superati i perenni immelmamenti di “contrada Accio”, dopo aver oltrepassato alcune frane che, più avanti, si ripropongono puntuali a ogni inverno, finalmente verrà confortato dalla vista pregevole di Forenza. Avvicinato Renato Mancino ex Sindaco di Forenza, abbastanza esasperato ha detto: «E' noto che i Forenzesi sono gente paziente e di poche pretese, ma i Tedeschi? Perciò facciamo appello alla sensibilità dei nostri rappresentanti nell'amministrazione Provinciale, affinché, oltre alle tante questioni risolte, facciano qualcosa anche per la nostra viabilità! Se non per i Forenzesi, sarebbe doveroso almeno nei riguardi di quel viaggiatore tedesco. Non vorremmo che anche egli, come J.W. Goethe, al suo ritorno in patria abbia a dire: “Bello è il paese! Ma Faustina, ahimè, più non vi ritorno». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Lavello, un commissario all’ufficio tecnico LAVELLO - La tanto paventata e scongiurata nomina di un commissario ad acta per l'adempimento di un atto dell'ufficio tecnico locale sembra essere ormai cosa fatta. Con provvedimento del presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, è stata disposta la nomina del Commissario per alcuni affari riguardanti l'Ufficio Tecnico del Comune di Lavello. Niente di più normale secondo alcuni atteso che la presunta inerzia dell'ufficio ha provocato, a detta di molti utenti, non pochi problemi, ritardi e chi più ne ha più ne metta. Il triste presagio degli esponenti della Primavera Lavellese pare abbia trovato riscontro nelle notizie dell'ultimora. Un atto dovuto quello degli organi regionali nel pieno rispetto di un iter previsto dalla normativa vigente ma certamente un provvedimento che denota un patologia burocratica su cui non si fa attendere la presa di posizione da parte delle forze politiche. «La nomina del Commissario ad acta fa sapere Antonio Pettorruso della Primavera Lavellese - è l'ennesima riprova della incapacità politica di chi amministra Lavello». «I cittadini di Lavello pagano le tasse nel proprio territorio, creano impresa, creano posti di lavoro ma non possono ottenere i permessi dal Comune. Per ottenere una semplice autorizzazione sono costretti a rivolgersi alla regione. Ed

allora a cosa serve un Sindaco ed una giunta comunale se poi deve intervenire la Regione per assicurare un diritto ai nostri cittadini? La cosa politicamente grave è che se parli con il Sindaco e i socialisti ti dicono che la colpa è della Pdl, se parli con la Pdl ti dicono che la colpa è degli uffici, l'unica cosa certa è che gli amministratori di Lavello non hanno le qualità necessarie a gestire le esigenze del commercio, dell'agricoltura, dell'artigianato e dei servizi di Lavello». «L'incapacità degli amministratori comunali - prosegue - è il filo conduttore di molte occasioni perse del nostro comune, di cui l'ultima balzata agli onori della cronaca era l'occasione di trasformare l'invaso del Rendina in una risorsa ambientale usufruibile dai cittadini come parco pubblico o come riserva idrica in un contesto socio-economico sempre più esigente di acqua. La rassegnazione regna sovrana a Lavello, nessuno si illude che la giunta comunale promuova progetti straordinari di sviluppo, mentre l'ordinaria amministrazione ormai è una cosa che non gli appartiene, se mai gli è appartenuto il concetto. Tutta l'edilizia è ferma per l'incapacità ad avviare l'iter di un nuovo regolamento urbanistico, ma gli unici a non accorgersene sono i consiglieri di maggioranza. Che dire? Speriamo che la sciagura passi presto». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

POLITICA VENOSINA Ma nel partito restano aperte diverse questioni

Pdci: «Concorsi? Manovra elettorale» VENOSA - La questione concorsi a Venosa, torna di stretta attualità. Dopo le polemiche dei mesi scorsi il comune ha bandito delle prove concorsuali a tempo determinato. Il Pdci esprime tutta la sua contrarietà definendo la faccenda come «manovre elettorali a Venosa e caduta di stile di una giunta ormai a fine mandato». «Ci resta - spiega in una nota il segretario Rocco Pugliese - solo la soddisfazione che avevamo ragione quando nel lontano 2004, dopo le elezioni comunali, avevamo chiesto (e ci è stato negato) che tutte le assunzioni (anche quelle a

tempo determinato) andavano fatte con avvisi pubblici. Il Comune di Venosa, a pochi giorni dalle prossime elezioni amministrative, ha bandito degli avvisi pubblici per la formazione di graduatorie per assunzione temporanea di personale. Non è strano che si adotta tale procedura a fine mandato e dopo aver espletato prove concorsuali? Cosa si cela dietro questa manovra? Forse si vogliono annullare i concorsi in itinere (come già abbiamo detto) perché è fuori qualche precario vicino agli amministratori o forse si vuole aggirare l'ostacolo della stabilizzazione? E poi perché si segue lo

stesso iter dei concorsi, che ha già provocato tanto scompiglio? Perché tanta fretta senza aspettare l'esito della magistratura (visto che i concorsi sono all'attenzione di un giudice)? Basta leggere gli avvisi per capire come si muove l'amministrazione. Sicuramente non si parte alla pari per i partecipanti e sempre a scapito dei disoccupati e di chi non ha santi in paradiso: infatti fra i titoli richiesti vi sono quelli riferiti a periodi già prestati presso la Pubblica amministrazione a qualsiasi titolo compresi quelli come co.co.co. Nessun criterio invece riferito alla condizione di disoccupato

o a quella sociale». Per il Pdci «Il disegno è chiaro» «si vogliono riprendere continua - le stesse figure che hanno già svolto il lavoro e per di più nello stesso settore (visto che c'è un ulteriore premio per questi fortunati). Noi inviteremo tutti i disoccupati a presentare domanda per la partecipazione e a vigilare affinché tutto si svolga correttamente. Ancora una volta però richiamiamo all'etica politica e alla trasparenza un'amm.ne che si era candidata per rinnovare i metodi della politica di chi l'aveva preceduta e far diventare la sede comunale una sede trasparente».

Pd, Rocco Teora nominato capogruppo in consiglio VENOSA - E’ pace fatta all’interno dei Partito democratico di Venosa? E’ ancora presto per dirlo ma certo la nomina del capogruppo del partito all’interno del consiglio comunale, fa tendere verso questa ipotesi. Con una nota spedita nella mattinata di ieri Pompeo Polidoro, Emanuele Brunetti, Michele Dinapoli, Rocco Prosperato, Donato Bellasalma, Gilberto Gay, Antonello Tamburriello, Giovanni Pinto, Rocco Teodora, Luigi Russo e Roberto Preite, tutti consiglieri comunali della compagine politica hanno nominato come capogruppo Rocco Teora. Certo è che le cose nelle ultime settimane non si erano messe bene. Il manifesto pubblicato a firma

di un gruppo di aderenti al partito (molti hanno visto la mano di Bellasalma) che puntava il dito contro l’operato del segretario Michele Dinapoli, non lasciava presagire niente di buono. Probabilmente le riunioni degli ultimi giorni hanno portato frutto. Del resto, presentare un partito unito alla vigilia delle elezioni comunale dovrebbe essere nell’interesse di tutte le correnti interne. Ma altre nubi si addensano sull’operato della giunta: la clamorosa bocciatura dei tecnici del Regolamento urbanistico e l’annosa questione legata ai concorsi (vedere articolo a lato) che prima erano stati congelati e che ora sono stati banditi sotto un’altra formula.


Mercoledì 18 febbraio 2009

28 Melfi Di Ciommo, per il momento, smentisce la sua candidatura

Rionero in Vulture

Quando il “lupo” Il Popolo della libertà sorride aggrappato al suo “Destino” alla vita del malato Avevamo sottolineato nei giorni scorsi come Dino Di Ciommo, Presidente dell'ordine degli avvocati del foro di Melfi, avesse declinato la candidatura alle prossime provinciali. Circostanza ribadita dallo stesso legale: «Per il momento sono impegnato e concentrato a svolgere fino in fondo il mandato che la categoria forense mi ha dato. Un compito difficile che ha bisogno di tutte le mie energie. Confermo di non essere interessato alla candidatura alle provinciali». Una conferma di ciò che era stato evidenziato con un particolare importante. Nelle sue dichiarazioni l'avvocato Di Ciommo ribadisce un rifiuto ad un impegno politico, «per il momento». Non è infatti da escludere che in vista delle comunali 2011 il suo nome potrebbe essere tirato nuovamente in ballo in qualità di uomo della società civile che si sta distinguendo per serietà e professionalità. Per ciò che concerne il Pdl il nome più gettonato resta sempre quello di Michele Destino, che desidera fortemente questa investitura e non fa nulla per nasconderlo. D'altronde, già nel 2004, subì un duro smacco nell'allora Forza Italia. Convintissimo di essere il candidato degli azzurri, fu superato in extremis da Romeo Mastromartino appoggiato all'epoca da Antonio Corbo in guerra con Pagliuca

Uno scorcio di Melfi

per la leadership territoriale del partito berlusconiano. Una brutta esperienza che ovviamente Destino vuole evitare di ripetere. Per questa ragione il presidente del consiglio comunale ultimamente si sta muovendo sempre più come uomo vicino a tutti e non particolarmente e solo ad Ernesto Navazio. Proprio per evitare che un'eventuale sua candidatura possa essere considerata donazione a Navazio nell'ambito di una negoziazione. «Al momento non esistono candida-

ture ufficiali», sentenzia il capogruppo di Forza Italia Egidio Giorgio. Una dichiarazione di facciata, veritiera che però non cambia sostanzialmente il tema in discussione. Non è fantapolitica sostenere che An chieda maggiore visibilità, a fronte delle continue rinunce che ha dovuto sostenere fin'ora. Si aprirà un confronto tra le parti che dovrà necessariamente concepire un candidato dell'intero Popolo della Libertà. Potrebbe essere Destino e sarà curioso verificare se davvero tutti lo appoggerebbero, o potrebbe essere qualcun altro in ogni caso interno agli schieramenti politici, come sottolinea lo stesso Egidio Giorgio: «All'interno del Pdl c'è ampia possibilità di scelta». Nel frattempo anche nel'UDC la discussione è più che mai viva. Venerdì prossimo vi sarà di nuovo una riunione di partito che difficilmente potrà produrre il conseguimento di una sintesi in grado di portare all'individuazione di un candidato per le provinciali. Lo stesso segretario del partito, Raffaele Moccia, rimarca che: «Vi sono diverse possibilità e tanti outsider». Una conferma a ciò che sosteniamo da tempo, compreso il raffreddamento dei rapporti, esclusivamente politici, tra Corbo e Piccolella. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Iniziativa della Caritas e di Ps2mania

Amicizia tra i popoli con la playstation L'Associazione culturale di volontariato PS2mania in collaborazione con la Caritas di Melfi organizza il Primo Torneo dell'Amicizia domenica 22 febbraio presso lo Shalom, centro di aggregazione socioculturale della stessa città. Protagonisti dell'evento sono ragazzi e ragazze di età compresa tra i 6 e i 14 anni, melfitani ed immigrati, che si sfideranno alla Play Station. E' evidente l'obiettivo del sodalizio tra la Caritas e l'Associazione: contribuire alla socializzazione fra le diverse etnie e alla loro integrazione nel tessuto sociale della cittadina normanna. Da diversi anni sono ormai presenti anche a

Melfi interi nuclei familiari provenienti da Albania, Ucraina, Romania, Tunisia, Marocco e non solo. La Caritas ha promosso varie iniziative a favore della loro integrazione. Oggi la PS2mania, sensibile verso queste realtà e memore dei successi registrati nei quattro tornei di Play Station 2, ha deciso di utilizzare il gioco virtuale per favorire l'aggregazione e la socializzazione di tutti i ragazzi presenti nella zona. Obiettivi largamente condivisi dalla Caritas, che inoltre ha messo a disposizione il Centro Immigrati Shalom come luogo in cui si disputerà la gara a partire dalle 9 e fino al momento

SPUNTI Vorrei, innanzitutto, ringraziare tutte quelle forze politiche che hanno inteso convocarci nonché invitarci a collaborare relativamente alla prossima tornata elettorale delle amministrative. Quello che è emerso dagli incontri, è che alcune di queste intendono presentarsi con liste civiche e non partitiche, perché non vedono o non vogliono vedere altre soluzioni. Ma quel che di più preoccupante, emerge, è che, a loro detta, a Barile, la politica non è più di casa. Ebbene, noi di Basilicata Popolare-Rosa Bianca, crediamo, e lo ribadiamo ad alta voce, ancora nella Politica e nei partiti. Tanto, come avviene a livello regionale e, soprattutto con la coerenza morale e valoriale che ci ha sempre contraddistinti, da riconoscerci in una alleanza con il Centro-Sinistra locale. Noi vogliamo fare politica, vogliamo che qualsiasi accordo sia politico. Perché senza politica, le responsabilità non ci sono ed i ribaltoni sono all'ordine del giorno. Nelle liste civiche, ognuno può muoversi come vuole, con chi vuole, non deve dar conto ad alcuno. Nelle fila di un partito, invece, ognuno deve dar conto non solo allo stesso, ma soprattutto agli elettori che con lui hanno condiviso un progetto politico, un programma. Ci si mette la faccia, facendo politica. E noi di Basilicata Popolare-Rosa Bianca la mettiamo, con coerenza e senza titubanze, perché per noi

Il logo dell’iniziativa

serale (ad eccezione della pausa pranzo) quando verranno premiati i sei vincitori arrivati in finale dopo le numerose sfide a colpi di joy stick. Ma a tutti i partecipanti, vincitori e vinti, la PS2mania regalerà simpatici gadgets. Nel corso

della giornata sono previsti anche brevi momenti conviviali in cui sarà possibile gustare i prodotti tipici offerti dalla pasticceria Dol.bi e dal panificio di Capobianco, entrambe attività convenzionate con l'Associazione.

RIONERO - La solidarietà è di casa a Rionero in Vulture. Nei giorni scorsi l'associazione materana Onlus Gianfranco Lupo “Un sorriso alla vita” ha incontrato, con l'amministrazione comunale rionerese, tutte le associazioni presenti sul territorio ed operanti nel Crob Irccs. L'intento di “Un sorriso alla vita” è quello di chiedere sostegno alle altre associazioni per contribuire alla costruzione delle infrastrutture necessarie alla creazione delle due camere sterili. Come molti ricorderanno lo scorso 9 dicembre è stato firmato un protocollo d'intesa con il Crob Irccs in cui l'associazione si impegnava con la somma di 100 000 euro al cofinanziamento per la realizza- Il Crob di Rionero zione di due camere sterili utili al trapianto di midollo osseo. L'associazione Lupo da sempre è impegnata a sostegno della ricerca sulla cura delle leucemie e linfomi infantili. Attualmente è sostenitrice insieme al comitato Maria Letizia Verga, alla fondazione Tettatamanti di Monza, alla fondazione città della speranza e al Berlin Frankfurt Munster, di un importante progetto europeo che ha l'obiettivo di monitorare la malattia minima residua in pazienti pediatrici affetti da leucemia linfoblastica acuta per indicare la terapia più adeguata. Presenti all'incontro con Un Sorriso alla Vita le associazioni vulturine Avo, Croce Rossa, Andos,

Unitalsi, Mano Amica, Iris che hanno risposto favorevolmente all'appello della solidarietà. Intanto a marzo è già in calendario un incontro tra l'associazione Lupo ed il nuovo direttore generale della struttura sanitaria Rocco Maglietta. Il primo incontro per la firma del protocollo, infatti, era stato fatto alla presenza dell'uscente commissario straordinario Donato Grieco. E'cura dell'associazione Lupo un incontro con il nuovo dirigente per avere continuità e garanzie di quanto stabilito con la vecchia amministrazione, precisando che come da consuetudine la quota sarà elargita quando ci saranno tutte le prerogative ad una reale e concreta fattibilità dell'opera. Primo sostenitore della raccolta fondi lanciata dall'associazione Lupo è il Comune di Rionero. Il vicesindaco D'Angelo ha proposto di includere nel cartellone di intrattenimento estivo rionerese una serata finanziata dal comune che metterà a disposizione Palazzo Fortunato e la presenza di un personaggio noto. Le associazioni vulturine dal canto loro hanno promesso l'impegno della vendita dei biglietti a quanta più gente possibile. L'intero ricavato della serata sarà poi devoluto per la costruzione delle infrastrutture necessarie alla creazione delle camere sterili. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Michele Talia: «La politica a Barile c’è e ci sarà» questa è democrazia, è attiva partecipazione dei cittadini alla vita politica di un paese. Vogliamo essere l'anello di congiunzione tra le istituzioni rappresentative e la volontà popolare. Siamo pronti a garantire la comunicazione tra elettori ed eletti. Ma per correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini di Barile, vorrei precisare ed evidenziare quanto sta accadendo in questi giorni. Nemmeno il tempo di dare la nostra adesione al progetto amministrativo di alleanza con il Centro-Sinistra, con la delega al nostro vice segretario Leonardo Croce a componente del gruppo impegnato alla preparazione del programma, ci vediamo recapitare un opuscoletto riportante una Proposta Programmatica con tanto di simbolo del Partito Democratico. Leggendo si evidenzia la candidatura a Sindaco del Dott. Mecca e sembrerebbe che il candidato sia solo una espressione del Pd e non dell'intera coalizione. Ricordo ai Coordinatori del Pd di Barile che aderire ad una coalizione significa condividere con altri partiti il programma, le strategie politiche, l'immagine, insomma parlare la stessa lingua, per essere credibili alla cittadinanza. Ma a quanto pare la coerenza e gli impegni assunti sono parole al vento. Ma quale ascolto, ma quale politica intendete perseguire ? Il Pd decide il Sindaco, il Pd decide la linea politica, il Pd decide le candida-

ture sia a livello amministrativo che a livello provinciale, il Pd insomma, fa quello che vuole ? E la Coalizione ? E' sempre la solita politica. Quello che succede a livello regionale e provinciale, lo state riversando anche a livello locale. Basilicata Popolare, non intende essere il fanalino di coda di nessuno. Noi di Basilicata Popolare-Rosa Bianca siamo liberi e forti. Liberi da ogni conformismo, da ogni debito da pagare alle oligarchie costituite. Forti della nostra identità cristiana e liberale, dei valori dei nostri padri che vogliamo trasmettere ai nostri figli, forti del nostro giuramento di servire, sempre e comunque, il bene comune. Liberi perché liberali. Forti perché cristiani. Liberi di dire la verità sul nostro paese. Forti perché oggi il vento del declino che ci minaccia pretende, da chi governa, saldezza di principi e spirito di sacrificio. Non corriamo da soli. Corrono con noi i cittadini di Barile, stanchi di gestioni inconcludenti e costose e, di chi divide il paese ed incoraggia l'odio verso l'avversario. Gestioni fatte di promesse mai mantenute. Perciò Barile di oggi è un paese seduto, triste, smarrito. Solo periodicamente drogato da momentanee, illusorie, correnti di speranza. Corrono con noi decine e decine di Barilesi, che devono solo trovare il coraggio di affermare con il voto quello che sentono, di rifiutare il ricatto delle oligarchie, di pensa-

re in positivo, di cambiare stagione. Tutti dicono di voler cambiare. Di più: tutti dicono di essere il nuovo. Così, ancora una volta, nessuno si assume le proprie responsabilità. Se infatti Barile di oggi ha una così radicale necessità di cambiare, vuol dire una sola cosa: che chi l'ha governata negli ultimi anni non è stato all'altezza del compito. Da chi è stata guidata Barile in questi ultimi anni? Dove si è sbagliato? Silenzio. La verità non abita più la casa della politica. Silenzio. Tutti sulla stessa, identica strada di prima. Mirabolanti promesse, prive di credibilità. Il treno Barile è stato condotto su un binario morto. Perciò, bisogna cambiare locomotiva e guidatori. Agli amici cattolici diciamo: state attenti, i valori di fondo della civiltà cristiana e liberale non sono negoziabili. La nostra identità è dunque chiara: noi siamo alternativi. Tocca a noi oggi essere i padri di nuove generazioni di liberi e di forti. Di generazioni che sappiano riportare Barile dove il nostro comune merita di essere, cioè tra i primi paesi della Lucania. È un'impresa esaltante per la Barile di domani, ma insieme, tutto è possibile. Michele Talia Basilicata Popolare Rosa Bianca Segreteria Provinciale


MercoledĂŹ 18 febbraio 2009

29 Lagonegrese I rappresentanti dei centri del cratere sollecitano il governatore lucano

Sisma, chiesti 3.500.000 di euro Il vertice in Regione tra De Filippo e i sindaci della zona LAURIA - Per salvare i Comuni dell'area sud dal dissesto finanziario occorrono 3 milioni e mezzo di euro. All'origine del problema c'è la decisione del Governo di non compensare il mancato introito dell'Ici e della Tarsu relative ai fabbricati danneggiati dal sisma del settembre '98 e dichiarati inagibili. La soluzione che per ora si intravede è quella di un intervento tampone della Regione Basilicata. Ha chiederlo sono stati una delegazione di sindaci che ieri pomeriggio si è incontrata con gli amministratori regionali. I sindaci, che hanno piĂš volte minacciato in questi giorni di “consegnare le chiaviâ€? dei municipi il 31 marzo prossimo, quando non potranno approvare i bilanci, hanno chiesto alla Regione di “sostituirsiâ€? al Governo. E la Regione sta lavorando in questa direzione, come ha ribadito l'assessore regionale alle infrastrutture, Innocenzo Loguercio. ÂŤIl problema è come mettere i sindaci nelle condizioni di approvare i bilanci - ha dichiarato Loguercio per questo stiamo lavorando per un intervento tampone. Stiamo valutando l'aspetto normativo e contabile per verificare la fattibilitĂ Âť.

Viggiano Nota della lista “Alternanza civica�

La minoranza: Il consiglio comunale è da annullare

I danni del terremoto del 1998

In definitiva, la Regione, dovrĂ trovare “la formaâ€? per sostituirsi al Governo. Anche se l'ultima parola, spiega ancora Loguercio, affinchĂŠ le risorse vengano poi erogate ai singoli Comuni danneggiati dal sisma, spetterĂ sempre al Governo. CosĂŹ come è avvenuto nel 2002. ÂŤStiamo valutando la forma giuridica e poi passeremo al dato contabileÂť, con-

tinua Loguercio che poi ribadisce che contemporaneamente la Regione si è attivata per un'azione forte di intermediazione. Abbiamo attivato - dice - forme di interazioni ufficiali tra sindaci, l'Anci, i Parlamentari lucani e il Governo che ha dimostrato ancora una volta un atteggiamento di impari considerazione. Soddisfatto il sindaco di

Lauria per l'incontro di ieri. ÂŤBisogna dare atto al presidente De Filippo e all'assessore Loguercio - ha detto Pisani - di aver compreso appieno le difficoltĂ delle amministrazioni comunali che dalla sera alla mattina si sono viste sottratte questo contributo senza nessun preavvisoÂť. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Marsiconuovo Intervento del consigliere provinciale, Soave

ÂŤMancanza del postino? Segnale preoccupante da parte della societĂ Âť MARSICONUOVO - Non si smorzano le polemiche a Marsiconuovo per la mancanza del portalettere. Dopo la presa di posizione del sindaco Vita, interviene anche il capogruppo del Pdci in consiglio provinciale, Raffaele Soave. ÂŤLa mancanza di un portalettere a Marsiconuovo, che si trascina da un paio di settimane, - spiega in una nota - è la testimonianza che la risposta che l’ad di Poste Ialiane Sarmi ha dato, proprio di recente, al Presidente De Filippo rispetto alle nuove sollecitazioni per il mantenimento in regione dei servizi postali, è insufficiente. Essa è anzi un nuovo segnale preoccupante della volontĂ della societĂ postaleÂť. ÂŤCon l’ammissione da parte del manager di Poste Italiane della riduzione degli orari di operativitĂ di sportelli postali in otto comuni SPINOSO - Riprendono i lavori del palazzo Ranone. Acquistato con circa 300.000, provenienti dai fondi delle royalties, il palazzo dovrebbe divenire un utile contenitore a servizio della comunitĂ che, ad oggi, risulta carente di alcuni spazi, quale la stessa sala consiliare. Uno stop, derivante dalla necessitĂ di una nuova perizia tecnica, a seguito di nuovi elementi emersi con l'avvio delle attivitĂ di ristrutturazione. Il progetto prevede, infatti, il rifacimento del tetto e dei solai, soprattutto dopo il crollo dei piani superiori, avvenuto giĂ da tempo. Alla somma stanziata, si aggiungono altri 50.000 euro di avanzo di bilancio

della provincia di Potenza si è detta solo una parte della veritĂ . Accade infatti da tempo, come denunciano i sindacati dei lavoratori postelegrafonici – con tinua – che se gli uffici postali dei piĂš piccoli comuni (e soprattutto delle contrade rurali) hanno una funzionalitĂ ridotta, per quelli “formalmenteâ€? non toccati dalla cosiddetta riorganizzazione, è sufficiente che si ammali un portalettere per non avere alcun sostituto e di conseguenza la paralisi della consegna a domicilio della corrispondenza. Gli organici negli uffici – dice ancora Soave – sono ridotti all’essenziale per aprire al massimo due sportelli e quindi ogni impegno dell’a.d. Sarmi diventa una “beffaâ€? per l’utenza lucana, in particolare gli anziani e i residenti nelle contrade rurali. Il presi-

dente Altobello e la Giunta Provinciale di Potenza stanno facendo il possibile perchĂŠ sia rispettato l’accordoconvenzione con Poste Italiane che è costato fondi propri dell’Amministrazione Provinciale. Ma – continua il capogruppo del Pdci – non è sufficie nte: è necessario che la Regione e i parlamentari lucani non sottovalutino una situazione che di giorno in giorno può riservare nuovi disagi e penalizzazioni alle nostre popolazioni e per affermare il principio del mantenimento di un servizio pubblico. Ricordo che qualche tempo fa – conclude Soave – ho ipotizzato il ricorso a societĂ private che si occupano degli stessi servizi di Poste Italiane. Sono sempre piĂš convinto che è un’ipotesi che merita un approfondimentoÂť.

Spinoso a palazzo Ranone, riprendono i lavori che il comune ha voluto impegnare, affinchĂŠ si possa, entro la primavera, chiudere i lavori e usufruire del palazzo nel miglior modo possibile. Come ha commentato il primo cittadino, Mario Solimando: ÂŤAnnessi al palazzo, l'amministrazione ha acquistato circa 6000 metri quadrati di terreno, collocato a ridosso della piazza principale del paese. Stiamo studiando le opere di urbanizzazione che potrebbero svincolare il centro stori-

co, risolvere il problema dei parcheggi e garantire la presenza di spazi ludicoricreativi per i nostri ragazziÂť. E mentre si avviano i lavori per la casa di riposo, si giunge all'approvazione del progetto preliminare per la realizzazione di una palestra comunale, funzionale anche per gli istituti scolastici presenti in paese, attualmente sprovvisti di un luogo dove praticare attivitĂ sportive. Oltre 300.000 euro i fondi da destinare alla struttura

sportiva, di cui 100.000 provenienti dalla Provincia e 200.000 dai fondi delle royalties petrolifere. Un progetto che aveva cercato di collocare la struttura a breve distanza dai plessi scolastici ma che, con il tempo, ha dovuto spostare l'ubicazione in un'area diversa del paese. Dallo sport alla ristrutturazione della villa comunale e dell'impianto di pubblica illuminazione. Con l'appalto dei lavori, presto si dovrebbe infatti procedere con l'avvio degli stessi, finanziati da fondi che l'amministrazione ha deciso di investire in interventi ÂŤnecessari al paeseÂť. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it

VIGGIANO - Bagarre nell’ultimo consiglio comunale. I consiglieri di minoranza della lista “Alternanza civicaâ€? chiedono l’annullamento dell’ultima assise del 16 febbraio. I consiglieri di minoranza, in una nota ÂŤsottolineano la mancanza del benchĂŠ minimo rispetto verso le forze politiche che compongono questo consesso per via della reiterata violazione delle norme statutarie di questo enteÂť. ÂŤOccorre evidenziare preliminarmente che fino ad oggi il Consiglio comunale non è stato mai convocato in sessione ordinaria nemmeno nei casi espressamente previsti dallo statuto comunale, giusta art. 18 comma 2^, inerenti l'approvazione delle linee programmatiche del mandato, del bilancio di previsione e del rendiconto della gestioneÂť. Per i componenti della lista civica, l’amministrazione ÂŤha disatteso anche l'art 18 comma 3 e comma 8 del giĂ richiamato statuto comunale in relazione ai tempi della convocazione i quali recitano testualmente: comma 3 “ Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno cinque giorni prima del giorno stabilito; quelle straordinarie almeno tre. In caso d'eccezionale urgenza, la convocazione può avvenire con un anticipo di almeno 24 oreâ€?. comma 8 - “La documentazione relativa alle pratiche da trattare deve essere messa a disposizione

dei consiglieri comunali almeno quattro giorni prima della seduta nel caso di sessioni ordinarie, almeno due giorni prima nel caso di sessioni straordinarie e almeno 12 ore prima nel caso di eccezionale urgenzaâ€?. Per la minoranza il consiglio ÂŤnon è stato convocato nei termini dei tre giorni prima da intendersi necessariamente “ tre giorni liberi â€? e che quindi ÂŤne consegue che la documentazione non è stata messa a disposizione della minoranza nei due giorni precedenti il consiglio. Tra l'altro, l'avviso di convocazione è stato consegnato solo venerdĂŹ pomeriggio 13 febbraio 2009 pur in considerazione del fatto che i giorni di sabato e domenica gli uffici comunali sono necessariamente chiusiÂť. Tale comportamento, oltre alla evidente violazione delle regole che soggiacciono al funzionamento del nostro Ente, è volutamente scorretto e censurabile perchĂŠ viola i sani principi di trasparenza e democrazia, alla base di ogni sana amministrazione, non consentendo alla minoranza di rivestire il ruolo che l'ordinamento le riservaÂť. Qualora non si attenga a quanto richiesto, i consiglieri Francesco Pisani, Giovanni De Blasiis, Francesco Marsicovetere, Damiano Ninni e Gianni Sepe ÂŤsaranno costretti, loro malgrado, informeranno il prefetto per i provvedimenti di conseguenzaÂť.

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Matera 30

Mercoledì 18 febbraio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Ferrandina

Scanzano

Geogastock

Villaggi turistici

Via libera dal Ministero dell’Ambiente

Protestano i lavoratori della Cit

a pag. 35

a pag. 38

Al trentacinquesimo posto nella graduatoria delle “Aree dell’accoglienza e del turismo”

Tra le eccellenze nazionali Matera reagisce alla crisi, lo confermano i dati del Censis Bando del Mobile Imbottito

Bona: «Nessuna fretta come dice la Fillea ma solo la voglia di aiutare la gente»

SONO 161 le realtà territoriali italiane d'eccellenza, individuate dal Censis, in grado di guidare la reazione alla crisi. Al Forum Nazionale “L'Italia dei Territori”, svoltosi a Mantova tre giorni fa, il Censis ha presentato la mappa dell'Italia che tira. Tra i comprensori d'eccellenza italiani che si preparano a reagire per primi alla crisi c'è anche Matera che si piazza al cinquantunesimo posto tra i 71 “Territori della produzione”, e al trentacinquesimo posto nella graduatoria delle 65 “Aree dell'accoglienza e del turismo”. Matera rientra dunque nell'arcipelago delle eccellenze territoriali, in cui si producono in totale 378 miliardi di euro l'anno, il 24,6% del Pil nazionale. Al Forum Nazionale di Mantova è stato invitato come relatore Giuseppe Bruno, presidente del consorzio di cooperative sociali “La Città Essenziale” di Matera. La Città essenziale si è distinta non solo in ambito locale, ma anche nazionale, per l'innovatività dell'azione consortile. Nell'intervento programmato, Bruno ha esposto i progetti realizzati dal consorzio in partnership con altri soggetti imprenditoriali del territorio materano in 4 diversi ambiti tematici: cultura e turismo (progetto con Fondazione Zetema e Artezeta), sport (progetto con FC Matera e Datacontact), edilizia (progetto con Co.Ge.Coop. Matera) e Piccole e medie imprese (progetto Filiera della serenità).

«Ancora una volta -sostiene Bruno- Matera esporta esperienze a livello nazionale. A Mantova ho rappresentato la grande azione che la città di Matera, e il suo comprensorio, pone in essere per la costruzione di reti e relazioni basate sulla coesione sociale per fronteggiare la crisi. L'esperienza materana che ho illustrato ha suscitato interesse tra i partecipanti al Forum per il forte valore che il Consorzio esprime attraverso il legame organico con il territorio. Un legame che passa necessariamente attraverso la valorizzazione delle sue potenzialità intese come capitale umano, dinamismo imprenditoriale e sensibilità della classe dirigente». Nell'ambito della ricerca “L'Italia dei Territori” Matera è risultata tra le poche aree del Sud Italia che è riuscita a fare del legame funzionale con il territorio un importante fattore di attrattività e successo, sotto il profilo economico, culturale, turistico e dell'innovazione. Infatti la gran parte dei comuni eccellenti (il 48%) è localizzata al Nord Ovest, il 22,7% al Nord Est, il 14,7% al Centro, il 14,6% al Sud. «Il consorzio che rappresento continua Giuseppe Bruno- si è distinto perché ha mosso azioni e relazioni che sono modelli replicabili in altri territori. Si tratta di una serie di buone prassi, riconosciute dalla qualificata platea del Forum, che esporteremo in altri territori del Nord Italia».

LA PROPOSTA

Uno sportello per i mutui ISTITUIRE uno sportello per informare i cittadini sui mutui per l'acquisto della prima casa e sui rapporti contrattuali con gli istituti bancari. E' quanto ha chiesto Cittadinanzattiva all'Amministrazione provinciale di Matera, dando seguito al protocollo d'intesa sottoscritto nel 2007 tra l'ente di via Ridola e l'associazione di volontari. Lo sportello dovrebbe essere aperto nei locali della “Casa dei Comuni”, al piano terra della Biblioteca provinciale. L'informazione verrebbe fornita in forma gratuita per i cittadini e senza alcun compenso per l'attività svolta da Cittadinanzattiva, anche nella sua qualità di associazione di consumatori. L'associazione ha istituito uno specifico gruppo di lavoro a tal proposito, costituito da propri aderenti, esperti della materia con funzioni, anche nel recente passato, di direzione in filiali di istituti bancari o ancora in servizio con diversi incarichi. Il servizio di informazione riguarderebbe gli aspetti specifici delle problematiche relative ai rapporti fra cittadini e istituti bancari e finanziari, senza pregiudicare la competenza dei notai per gli aspetti legali. L'attività dovrebbe svolgersi in

uno o due giorni della settimana per due ore consecutive, comprese comunque nell'orario di apertura al pubblico della Biblioteca. Al fine di acquisire eventuali dati da fornire ai cittadini interessati, Cittadinanzattiva ha chiesto di poter disporre dell'utilizzazione della connessione web, accessibile dai computer in dotazione presso l'ufficio della Provincia operante nella “Casa dei Comuni”. In questo modo l'associazione di cittadini potrà fornire una più completa ed adeguata informazione al pubblico di notizie relative al servizio erogato. L'iniziativa rappresenta uno dei tanti modi per promuovere la partecipazione civica e la tutela dei diritti dei cittadini e degli interessi dei consumatori. Ora si aspetta solo che la richiesta di Cittadinanzattiva venga approvata dalla Provincia. La stessa richiesta era stata inoltrata diversi mesi fa dall'associazione di Cittadinanzattiva al sindaco della città di Matera, Nicola Buccico, al quale si chiedeva di poter operare con gli stessi fini in un locale del Comune. Ma dal palazzo di via Aldo Moro non è mai pervenuta alcuna risposta. matera@luedi.it

«La Provincia conferma di voler proseguire sulla strada intrapresa attraverso la costituzione di un tavolo con i sindacati relativo al progetto sul bando per la riqualificazione e la ricollocazione dei lavoratori del salotto e dell'indotto relativo». A sostenerlo è l'assessore Pasquina Bona che, all'indomani della pubblicazione del comunicato della Fillea Cgil, rileva che la presa di posizione del sindacato «presenta una serie di osservazioni che sicuramente non vanno nella direzione di quanto l'Amministrazione provinciale ha fatto ed intende fare anche in collaborazione con le parti sociali». L'assessore sottolinea, inoltre, che la Provincia ha fretta di iniziare la fase di selezione e quindi di riqualificazione dei lavoratori interessati atteso che i tempi ministeriali sono limitati e comunque orientati al coinvolgimento di un'ampia platea di addetti. «La fretta così come la chiama la Fillea Cgil è solo dettata dalla grave crisi del settore e dalla volontà dell'Amministrazione provinciale a creare nell'ambito delle proprie competenze quelle opportunità che attraverso il progetto si potranno concretizzare nell'esclusivo interesse dei lavoratori ed anche delle imprese che nel progetto saranno coinvolte in quanto destinatarie di importanti agevolazioni». Per tale motivo l'assessore Bona difende la comunicazione inviata ai lavoratori dal dirigente del settore, dott. Saverio Petruzzellis, e quindi l'atto amministrativo prodotto in quanto rispondente ad un obbligo per lo stesso dirigente ad adempiere a tutti quei passaggi amministrativi dettati dal progetto e dalla legge. Il dott. Petruzzellis - sottolinea l'assessore - ha pertanto agito in conformità dei dettami legislativi e quindi nella piena legalità. “La comunicazione - precisa - è stata inviata anche perché sono presenti allo stato attuale 150 domande a fronte dei 240 posti disponibili e quindi la comunicazione va a ristabilire la grande opportunità per lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità a cui è destinato l'intervento progettuale ministeriale”. Per quanto attiene poi alla questione Eurosofa Srl, l'assessore evidenzia che pur trovandosi l'azienda nelle condizioni di aver posto in mobilità i suoi dipendenti, il progetto è anche ad essi rivolto così come il ministero ha precisato e come è stato evidenziato ai sindacati al tavolo di concertazione durante il quale si è inteso aprirsi alle categorie in mobilità. L'assessore è disponibile anche a seguito della nota della Fillea Cgil a convocare a breve un nuovo incontro per informare i sindacati dell'andamento del progetto.


Matera 31 Sono oltre due anni di indagine che da Cerignola portano sino a Venusio e La Martella Mercoledì 18 febbraio 2009

“Borgo” ecco l’asse dello spaccio Il percorso appulo-campano che portava la droga nei borghi L'indagine della Sezione Narcotici ha inizio nel 2OO7 dopo l'arresto di Giuseppe Papagni, pregiudicato di Cerignola, mentre tentava di spacciare eroina e cocaina tra i giovani pusher del capoluogo lucano i quali, oltre ad assumere le sostanze stupefacenti, a loro volta, le fornivano ai tossicomani materani. La polizia eseguì una perquisizione nell'abitazione di Papagni a Cerignola, nel corso della quale fu trovata una pistola calibro 38 e numerose munizioni, mentre in un garage sempre in uso a Papagni, scoprì una vera e propria raffineria in cui avveniva il confezionamento e il taglio della droga per poi immetterla sul mercato. Le indagini successive, condotte senza soluzione di continuità e con l'ausilio di intercettazioni telefoniche, consentono di individuare in Saverio Palumbo e Salvatore Gammino, altri due pregiudicati di Cerignola, i complici di Papagni. L'attività investigativa non si ferma qui. C'era ancora da scoprire da dove giungeva l'enorme quantità di hashish che girava in città e che vedeva coinvolti tantissimi giovani del capoluogo e della provincia. La tenacia degli investigatori ha consentito di stabilire dei punti di contatto tra l'organizzazione malavitosa operante a Cerignola e un uomo di Solofra, piccolo centro dell'avellinese, poi identificato nel 44enne Alberto Lettieri, pregiudicato, grossista di abbigliamento e amico di Papagni con il quale, oltre a condividere la stessa attività lavorativa, vi era uno scambio di sostanze stupefacenti. I due dialogavano telefonicamente in modo criptico parlando di capi di abbigliamento con riferimento alle diverse partite di droga. Lettieri, infatti, si occupava dello spaccio di hashish nell'avellinese che estese anche a Puglia e Basilicata proprio grazie alla nuova collaborazione con i cerignolani, che avevano intravisto nel capoluogo lucano un mercato molto redditizio. Si diceva ieri che Matera è un terminale dei canali del traffico della droga, tuttavia fa riflettere, e non poco, la capacità dimostrata dai giovani arrestati del capoluogo nell'aver predisposto una rete di spaccio organizzata e strategica per sottrarsi ai controlli delle forze dell'ordine (lo spaccio avveniva nei borghi di Venusto e Lamartella) che dimostra un certo salto di qualità delle nuove leve e un ulteriore dato molto allarmante, peraltro confermato dal Questore Gugliotta, ieri, nel corso della conferenza stampa, che in città si registra un consumo di droghe leggere e non, dalle dimensioni allarmanti mai registrato in passato. Felice Macchia matera@luedi.it

Le immagini degli arresti della Polizia lunedì mattina nell’ambito dell’Operazione Borgo (foto Videouno)

GLI ARRESTATI

I provvedimenti emessi dal Gip Orlando Questo l’elenco delle persone destinatarie di ordine di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’ “Operazione Borgo”, si tratta di pregiudicati come Giovanna Calciano 37 anni originaria di Tursi domicilata a Canosa di Puglia e tradotta nella casa circondariale di Potenza. Sarebbe l’anello di congiunzione tra Cerignola e i consumatori materani. Berardino Chiuruzzi 27 anni di Montescaglioso resosi irreperibile Salvatore Gammino 43 anni di Cerignola tradotto nella casa circondariale di Matera Alberto Lettieri 44 anni di Solofra (AV) tradotto nella casa circondariale di Matera cosiderato il fornitore di droga per il mercato di Cerignola e Matera Saverio Palumbo 44 anni di Cerignola tradotto nella casa circondariale di Matera Giuseppe Papagni 31 anni di Cerignola tradotto nella casa circondariale di Matera. E' con-

siderato il più pericoloso dell'organizzazione di Cerignola e anello di congiungimento con il gruppo di Solofra. Lucio Donato Russo 26 anni originario di Policoro ma residente a Bernalda tradotto nella casa circondariale di Matera Sono invece agli arresti domiciliari Michele Centonze 26 anni di Altamura Emanuele Di Cuia 23 anni di Matera nel corso della notifica del provvedimento veniva tratto in arresto ed associato nella casa circondariale di Matera poiché, in seguito a perquisizione domiciliare, nella sua abitazione venivano rinvenuti 62 grammi di Hashish Nicola Lorusso 21 anni di Matera Domenico Marcosano 27 anni di Matera Alessandro Perniola 28 anni di Matera costituitosi a Cagliari dove lavorava da qualche giorno Felice Tancredi 28 anni di Stigliano

Piace ad Angelo Tortorelli l’idea della Banca di credito cooperativo «Una iniziativa di forte valenza sociale per l'economia e il territorio della provincia di Matera». E' il commento del presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, alla nascita del comitato promotore per la costituzione della Banca di credito cooperativo della provincia di Matera. Un’occasione importante di sviluppo anche nel settore del credito che può dare forza alla risalita dell’economia locale in una particolare momento di difficoltà che è generale ma che si sente in maniera particolare in realtà come quelle del Sud Italia che da sempre vivono queste situazioni con maggiore incertezza. ''La Camera di commercio di Matera -ha detto Tortorelli - svolgerà sicuramente un ruolo propositivo a sostegno di questa iniziativa, perchè fondata su presupposti ed esigenze di forte valenza sociale. Senz' altro metteremo a disposizione

strutture e opportunità del sistema camerale per garantire l'appoggio istituzionale e non. Attiveremo,in proposito, iniziative di sensibilizzazione e di coinvolgimento per favorire il processo avviato dall'imprenditore Lorenzo Marsilio e da altri soggetti del mondo economico, professionale e imprenditoriale. Il progetto si inserisce ,infatti, nel dibattito di stretta attualità sulle dinamiche del credito e di sostegno al consolidamento e alla crescita delle aziende, alla vita delle famiglie , in una fase di estrema difficoltà dell'economia materana e nazionale''. Il sostegno della Camera di Commercio di Matera può risultare un ulteriore propulsore ad un progetto che ha raccolto comunque in questi pochi giorni numerosi apprezzamenti per l’iniziativa che viene portata avanti.

Angelo Tortorelli

LA REAZIONE

Pasqualicchio: « Fatto grave Mancano i punti di ritrovo Siamo abbandonati e soli» MATERA- Il borgo La Martella accusa il colpo. La sola denominazione dell'operazione della Questura di Matera “Borghi” inquieta Piero Pasqualicchio, presidente dell'Associazione Amici del Borgo. Nata poco più di un anno fa (22-122007), l'Associazione conta 150 adesioni ed è un numero chiuso per volontà del presidente ma è prevista una riapertura delle sottoscrizioni a inizio marzo. L'elenco delle cose fatte in un anno è vario e di qualità, tra le quali spicca un convegno “Alcool e droga tra i giovani” teutosi presso il centro Ecopolis con la presenza degli operatori della comunità terapeutica Fratello Sole di Irsina. Nata con scopi esclusivamente sociali, l'Associazione Amici del Borgo è turbata dagli ultimi eventi ma l'atteggiamento è quello di reagire con fattività. Da poco l'Associazione è entrata nella famiglia della Lega Italiana Protezione Ambientale (Lip Ambiente onlus). «Siamo come un sole con tanti raggi, ma gli scopi sociali sono quelli più risplendenti. Nel borgo ci viviamo noi e i nostri figli. Istintivamente mi sento vicino alle famiglie di chi è incappato in queste situazioni incresciose. Brutta l'immagine che viene fuori già dal nome dato dalla Questura per l'Operazione Borghi. Per chi ci abita è frustante. Abbiamo ripulito l'erba del Borgo, volontariato in piazza e abbiamo messo in sicurezza la nostra scuola elementare perché devastata da ragazzate varie. E torniamo al problema. Mancano punti di ritrovo a Borgo La Martella. Non può essere il muretto o il bar la risposta. Questi ragazzi dove possono andare? Poi è chiaro che certe cose trovano terreno fertile. Noi abbiamo intrapreso anche l'iniziativa di una squadra di calcio a 5, delle rappresentazioni teatrali e tante altre cose. Ma aggregare non è semplice quando non ci sono le strutture. Precedenti generazioni avevano tante cose in più. Ricordo che il valido Raffaele Paladino insegnava a rilegare testi di importanza notevole e c'erano appassionati anche ad altre cose in un locale di legno in piazza Monti Sabotini adiacente la chiesa. Negli ultimi dieci anni c'è trooppo immobilismo. Poca voglia di fare e null'altro. Pigrizia». Esiste un ritrovo, magari in Parrocchia a cui voi come Associazione vi appoggiate? O siete un soggetto laico? «Veramente siamo nati con scopi sociali e religiosi. Ma non abbiamo ricevuto-continua Pasqualicchio- sostegno o affiancamento dalla Parrocchia. Forse è l'unico cruccio che ci rode ancora dentro, quello di aver trovato una entità immobile nella nostra realtà. La cosa indubbiamente non ci fa crescere come servirebbe alle famiglie di Borgo La Martella che ora conta più di duemila abitanti con i nuovi insediamenti e ce ne sono casi bisognosi di aiuto e sostegno. Aprire dei centri d'ascolto e far crescere il volontariato sarebbe meraviglioso e fa parte del nostro progetto. Ma alla catena manca qualche anello importante che mi sembra inutile sottolineare ancora. Inoltre- e torniamo a parlare di noi- essendo un'unità cinofila della Protezione Civile che punta all'assegnazione dell'area Bradano e Basento, nulla osta che ci possano essere in queste iniziative, ed altre in cantiere, anche degli sbocchi occupazionali per i giovani del Borgo. Magari diventando addestratori di unità cinofile per il soccorso. Si può fare tanto, ma è chiaro che il Borgo deve rimboccarsi le maniche senza guardare a divisioni o guerre personali. E perché questo accada, serve che tutti facciano uno sforzo. Tutto mirato a rendere più vivibile la vita di giovani che hanno bisogno di essere stimolati e guidati. Non li si può abbandonare senza dargli un luogo dove poter confrontarsi e crescere, ovvero al destino che oggi ci porta a essere nostro malgrado protagonisti per iniziative criminose. Il nostro Borgo La Martella deve essere un altro, se si vuole restare innocenti socialmente parlando. Noi ci stiamo provando, ma qualcosa ci manca». Renato Carpentieri matera@luedi.it


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Mercoledì 18 febbraio 2009

Matera Agenda TAXI MATERA 3332685173

Maria

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Assemblea provinciale Cna DOMENICA 22 febbraio presso la sala conferenze della Parrocchia San Giuseppe Artigiano in Matera a partire dalle ore 9.30 avrà luogo l'Assemblea provinciale Cna che oltre ad assolvere ad alcuni adempimenti statutari si interrogherà su come gli artigiani e le piccole e medie imprese possono costruire risposte reali e durature all'attuale situazione. Si sono infatti avviati gli incontri della Cna Matera con la propria base associativa per discutere le linee strategiche ed operative del Piano Strategico 2009/2011. |«Nella scorsa settimana –comunica Leo Montemurro segretario provinciale Cna – abbiamo incontrato le imprese nostre iscritte operanti nei vari comparti produttivi: alimentare, comunicazione e terziario, costruzioni e installazione impianti, produzione, servizi alla comunità, turismo, federmoda e trasporti. In questa settimana chiudiamo il ciclo degli incontri con l’artigianato artistico e con le imprese del settore benessere e sanità».

Progetto sulla Pineta Jonica QUESTA mattina alle ore 10,30, presso la sala giunta della Provincia di Matera, l’assessore all’Ambiente Franco Labriola e il presidente Carmine Nigro terranno una conferenza stampa sul tema: “Progetto di valorizzazione aree Sic – Pineta Jonica”. L’importo complessivo dell’intervento è pari a due milioni di euro e riguarda i comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda. Il progetto consiste in opere di miglioramento forestale finalizzate alla fruibilità turistica della pineta, polmone verde della costa metapontina.

Sinceri ed affettuosi auguri di buon compleanno dai tuoi colleghi: Michele, Piero, Lidia e Giusi

FARMACIE DI TURNO SERVIZI SOCIALI dalle 8.30 alle 8.30 PASSARELLI Via Annunziatella, 76

0835/332752

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Il vino imp(i)azza SI svolgerà a Matera, da venerdì 20 a domenica 22 febbraio dalle 19,30, l'iniziativa "Il vino imp(i)azza", organizzata dall'Associazione Operatori Turistici di Matera Sinòpia - che raggruppa circa cinquanta soggetti del mondo del turismo, tra imprenditori, agenzie, guide turistiche, artigiani e commercianti. "Il vino imp(i)azza" è un percorso turistico, enogastronomico ed artigianale, che mette in comunicazione le varie piazze del centro storico ubicate lungo l'asse barocco (con partenza da piazza Vittorio Veneto verso piazza del Sedile e piazza Pascoli), con suggestivi spazi ipogei (piazza San Francesco e Santa Maria degli Armeni); all'interno di tali allocazioni sarà presentata la produzione alimentare, vinicola ed artigianale regionale ed interregionale.

Master WorldWideCrime La rivista giuridica “Il nuovo diritto” e l'associazione “Worldwidecrime” organizzano la prima edizione del Master breve in “Diritto delle nuove tecnologie”. Il master sarà presentato alla stampa oggi, alle ore 9,45 nella sala conferenze dell'Ordine degli avvocati di Matera al quinto piano del Palazzo di Giustizia, in via Aldo Moro. Interverranno il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Matera Francesco Berardengo e il presidente dell'associazione WorldWideCrime Walter Paolicelli. L'incontro sarà anche l'occasione per presentare la neo costituita Worldwidecrime, associazione di studio e analisi dei fenomeni criminali, la cui sede principale è a Matera. Nel corso della conferenza stampa saranno illustrate finalità e modalità di partecipazione al Master Breve in “Diritto delle nuove tecnologie” che si svolgerà a Matera dal 7 marzo all'8 maggio.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

IL 17 MARZO “Canto perché non so nuotare… da 40 anni” il titolo dello show che Massimo Ranieri porterà in scena martedì 17 marzo al Teatro Duni di Matera, città nella quale torna ancora una volta. Artista completo, cantante, ma anche attore, affabulatore ed istrione Massimo Ranieri, propone uno spettacolo straordinario e coinvolgente, canta i suoi brani più famosi e tanto amati dal pubblico ed esegue per la prima volta alcune fra le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Brani che appartengono ai repertori di grandi cantanti come Battisti, Battiato, Mina ed altri artisti italiani. Coreografie di Franco Miseria arricchite dagli splendidi costumi di Giovanni Ciacci che rendono ogni brano un quadro a sè. Nello spettacolo scritto con Gualtiero Peirce, lo showman partenopeo canta, balla e recita raccontando tappe emozionanti della sua vita.

•orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Ex 17,30-19,35-21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Revolutionary Road 17,15-19,30-21,45 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Questo piccolo grande amore 18-19,50-21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il curioso caso di Benjamin Button 16-18,50-21,40

•CINE TEATRO ANDRISANI• Monescaglioso 0835-208046 Ex 19-21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Italians 19-21,30

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Operazione Valchiria 21 •CINEMA MOJTO DRIVE IN• S.s. 106 Basentana 0835-745439 Chiuso

•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Matera 33 «Qualunque sia il candidato alla Provincia bisogna stare insieme per vincere, la parola d’ordine è unità» Mercoledì 18 febbraio 2009

Pd, appello alla responsabilità Il segretario cittadino Moliterni chiede lo stop alle divisioni UN APPELLO al senso di responsabilità ed all’unità per arrivare coesi agli appuntamenti amministrativi. Espedito Moliterni segretario cittadino del Partito Democratico prova a spegnere le polemiche degli ultimi giorni e le divisioni dopo le scelte che portano verso la candidatura di Maria Antezza alla presidenza della Provincia. Una scelta voluta dal segretario regionale Lacorazza e concordata con l’ufficio politico del partito ma che trova non poche esitazioni all’interno della pancia del partito. «Il nostro è un grande partito; la richiesta che viene dalla base e dai cittadini è una sola: unità. In questo partito dobbiamo starci tutti, ognuno con la propria cultura, le proprie esperienze, la propria sensibilità, in maniera nuova, con regole e prassi adeguate per far vivere pluralismo e unità, pari opportunità tra generi, generazioni e soprattutto posizioni politiche. Tornando al problema della candidatura alla Presidenza della Provincia, qualunque essa sia, occorre assumere un atteggiamento responsabile e lavorare tutti insieme per vincere ancora ed avere come nostro unico punto di riferimento il benessere della nostra terra». «Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una discreta pro-

duzione di comunicati stampa, interventi e prese di posizione da parte di alcuni dirigenti del Partito Democratico che, pur con sfumature ed argomentazioni diverse, hanno evidenziato, oltre un certo disagio, chiare critiche all'operato dei dirigenti regionali e provinciali del partito rispetto in particolare alle scelte che riguardano la prossima candidatura a Presidente della Giunta Provinciale. Ovviamente non discuto il diritto che ognuno ha di manifestare le proprie convinzioni e non voglio entrare nel merito delle argomentazioni che sono state poste; mi limito solo ad osservare che allo strumento delle primarie, di cui sono convinto assertore, o alla consultazione degli organismi di rappresentanza del partito si deve ricorrere sempre, in ogni caso, sia per l'individuazione di cariche elettive che di cariche di governo e di sottogoverno. Sollevare la questione, pur opportuna, solo in alcuni casi e non in altri, del coinvolgimento degli organi di partito nelle scelte che riguardano la rappresentanza,desta qualche sospetto e depotenzia il valore di una legittima richiesta. Ma è altro quello che voglio mettere in evidenza: non credo che i cittadini materani e lucani siano interessati a questioni, seppur importanti, che riguardano la ge-

Il segretario Moliterni

stione del partito; oggi sono interessati ad altro e ci chiedono altro: è in atto una grave crisi economica e sociale che richiede la nostra massima attenzione. La nostra regione, la nostra comunità regionale vive una fase di grande problematicità , nella quale pesano da un lato le debolezze e i ritardi storici in particolare quelli attinenti alle infrastrutture e alla mobilità , alle fragilità del territorio e dall'altro un seria battuta di arresto dei processi di sviluppo economico degli ultimi 15 anni e dell'ultimo in particolare. La politica del governo Berlusconi ci sta consegnando un Paese in declino, incerto, diviso, insicuro. Nella città di Matera, a fronte

della grave crisi economica e sociale che sta attraversando il nostro territorio, segnato dalla perdita di centinaia di posti di lavoro nel distretto del mobile imbottito, dall' impoverimento sempre più marcato delle fasce di popolazione più deboli, dalla perdita del potere d'acquisto delle famiglie, dall'isolamento sempre più marcato della nostra città per la mancanza di infrastrutture, dalla crisi delle piccole imprese, dal disagio sempre più diffuso dei nostri giovani, l'amministrazione comunale di centro- destra finora si è distinta solo per l'aumento delle tasse comunali. Non solo: si è constatato un particolare accanimento nei confron-

ti delle fasce di popolazione più debole. I propositi di rilancio di questa città e di miglioramento della qualità della vita dei cittadini sono un lontano ricordo legato alle promesse elettorali. Come interpretare il silenzio di questa amministrazione comunale nei confronti di quei provvedimenti del governo nazionale che ha tagliato i finanziamenti previsti per i Rioni Sassi e per il collegamento con l'autostrada A14? Non deve sfuggire al Partito Democratico quello che si sta delineando nella realtà materana:una grave crisi economica e sociale accompagnata dallo sfilacciamento delle relazioni sociali. In questo quadro di grave difficoltà abbiamo il dovere di concentrare tutto il nostro impegno e la nostra attenzione nei confronti di problemi così gravi che interessano la nostra comunità e fare un passo indietro rispetto a conflitti derivanti da difficoltà che attengono semplicemente la vita interna del nostro partito. Oggi più che mai è necessaria una forte coesione per assicurare un'azione politica autorevole, credibile, capace, decisa nell'inquadrare le questioni e nel definire le soluzioni occorrenti per consentire un ordinato e positivo sviluppo delle relazioni economiche, sociali e politiche di questa nostra comunità».

Parla Vincenzo Calabrese della Cisl pensionati

LA PROPOSTA

Parcheggi per disabili «E’ un diritto riconosciuto»

La Provincia vuole il Comunale

Continua a far discutere la questione dei disabili multati nelle aree blu dei parcheggi a pagamenti. Dopo la lettera inviata da una turista al primo cittadino della città dei Sassi, multata perchè sostava nelle strisce blu, è la volta di Vincenzo Calabrese segretario regionale della federazione pensionati della Cisl che già nell'ottobre scorso ricevette alcune multe per aver parcheggiato nelle strisce blu. Punta il dito contro chi abusa dei permessi per disabili e che occupano i parcheggi a loro riservati anche quando non trasportano un disabile. «Il Comune di Matera dichiara Vincenzo Calabrese deve chiedere scusa a tutti i disabili che ignari della normativa che li tutela hanno regolarmente pagato le multe arrivate, nonostante la circolare 107 della direzione della motorizzazione prevede che le persone con disabilità possano usufruire di importanti agevolazioni per facilitare la loro mobilità. L'esposizione del contrassegno recita la direttiva, autorizza la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio dei veicoli a servizio delle persone con disabilità in deroga ad alcune prescrizioni al riparo da improprie contestazioni o verbalizzazioni di infrazioni. Trovo ingiusto dover far ricorso in Prefettura per vedersi riconoscere un diritto”. In realtà capita sempre più frequentemente di trovare gli spazi occupati e diventa indispensabile parcheggiare nelle strisce blu. I vigili urbani si giustificano affermando si legge nella lettera della turista romana “che, poiché a Matera giravano più di 6.000 contrassegni falsi, la poli-

Il sindacalista Vincenzo Calabrese

zia municipale aveva ricevuto l'ordine di elevare a tutti le contravvenzioni, ma che se il contrassegno era valido, non sarebbe arrivata la multa a casa». Un danno soprattutto all’immagine di una città come Matera che vorrebbe fare dell’ospitalità turistica uno dei propri cavalli di battaglia e che invece si trova invischiata in situazioni per nulla simpatiche e che ne danneggiano poi l’immagine di fronte ai turisti che arrivano da altre realtà nazionali dove i disabili vengono trattati in maniera diversa. Un brutto biglietto da visita che colpisce anche i cittadini materani portatori di handicap. Non vale la tesi secondo cui una persona con un disabile in casa può usare l'auto col contrassegno anche quando il disabile di fatto nell'auto non c'è. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

Genchi precisa: «Non ho fatto alcun esposto» «NON HO MAI fatto alcun esposto su fatti di urbanistica su cui non ho mai presentato alcuna documentazione». E’ la precisazione del consigliere comunale di Matera, Domenico Genchi su un presunto esposto, arrivato alla nostra redazione, che il consigliere comunale dichiara di non aver mai presentato alla Procura della Repubblica. «Con questo io non centro nulla» ha concluso Genchi e più tardi a confermare la situazione anche la nota ufficiale dell’avvocato Leonardo Pinto che segnalava lo spiacevole episodio.

L'AMMINISTRAZIONE provinciale di Matera ha avviato un confronto con il Comune di Matera per l'affidamento o per la cessione del «Cinema Comunale» alle disponibilità della Provincia di Matera. Lo ha annunciato ieri il Presidente della Giunta provinciale Carmine Nigro. «La richiesta – ha spiegato Nigro – è motivata con la necessità di destinare alle compagnie locali uno spazio teatrale, inserito in un edificio che già ospita funzioni culturali come la biblioteca e la mediateca provinciale e altre realtà espositive». Il «Cinema Comunale», un tempo Cinema Impero, è ospitato nell’ottocentesco Palazzo dell’Annunziata di proprietà della Provincia e che risulta strategico

per la posizione che occupa.. Lo spazio destinato negli anni sia ad attività teatrale e a cinema ed attività convegnistiche era destinato in precedenza a luogo di culto dell’ex Convento dell’Annunziata. Mantiene in parte l’architettura del tempo con colonnati, destinati ad accogliere i palchi e la galleria demoliti negli anni Ottanta. Si tratta di un punto di riferimento importante per la città nel pieno del centro storico e la disponibilità della Provincia in una zona attigua all’ex convento dell’Annunziata potrebbe dare la possibilità di continuare ad ottimizzarne l’utilizzo anche in base alle tante necessità che si possono avere in quella particolare area della città di Matera. matera@luedi.it


34 Basket Under 17 Eccellenza La squadra di Cotrufo sopperisce alle assenze di Lorusso e Racanelli Mercoledì 18 febbraio 2009

La Fondiaria torna a correre Seconda parte di gara straripante, Brindisi battuto gio massimo di 18 punti e gli ospiti che negli ultimi istanti di gara piazzano un break di sei punti. All’intervallo lungo la forLA FONDIARIA PIELLE mazione materana è in MATERA: D’Ercole 25, vantaggio di ben dodici Acito 5, Gaudiano C.D. 24, punti sul punteggio di 39Vignola 12, Gaudiano R., 27. Losignore n.e., Sacco 2, Negli ultimi due quarti De Bartolo6, Loperfido si gioca con ritmi meno n.e., Passarelli n.e.. All. intensi, si mettono in eviLuciano Cotrufo. denza Centonze per gli A.S. D. QUELLI CHE IL ospiti e D’Ercole per i maBASKET BRINDISI: Baterani, mentre De Bartolo rone 4, Dell’Atti 15, Baldà un notevole contributo dassarre 6, Ungaro 4, Fain fase difensiva. telli 4, Centonze 18, OstuAnche Sacco e Roberto ni 6, Taurino. All. GianGaudiano, chiamati con franco Patera. più frequenza in campo, ARBITRI: Saggese di Vavisti gli infortuni, hanno lenzano (BA) e Desposati dato un apporto determidi Bari. nante per l’esito finale delPARZIALI 21-14, 39-27, la gara che vede la forma49-41, 74-57 zione di Cotrufo fare decisamente la differenza. UNA VITTORIA che ci voLa gara termina 74-57 leva quella della La Fon- Innocenzo Vignola con La Fondiaria che acdiaria Pielle Matera nel quista la consapevolezza campionato under 17 ecdi aver fatto un altro passo avanti verso i cellenza. play off, mentre per il Brindisi la punizioLa squadra materana allenata da Luciane è stata troppo pesante dato che ha giono Cotrufo e con l’organico ridotto al lumicato una buona pallacanestro. cino per i gravi infortuni occorsi durante «Abbiamo finalmente allontanato la mail mese di gennaio a Carlo Latorre e Claulasorte che da un po’ di tempo ci stava diedio Racanelli, i ragazzi hanno giocato una tro» spiega il dirigente accompagnatore gara accorta contro un Brindisi ben mesdella formazione materana Emanuele so in campo dall’esperto Patera e mai doGaudiano. mo. «Ogni partita terminava con un infortuLa prima parte di gara vede la formazionato, ma oggi sembra che tutto sia tornato ne matera che è assoluta padrona del camalla normalità. po che infilano un break di 10 punti in poDedichiamo la nostra vittoria ai due inchi minuti. Immediata la reazione degli fortunati, che puntualmente erano in triospiti che lentamente recuperano e chiubuna ad incoraggiare gli amici in campo. dono la prima frazione di gioco con soli Si è creato un gruppo di amici, uniti e sette punti di scarto (21-14). pronti ad incoraggiarsi l’uno con l’altro, Il secondo quarto continua sulla falsa ripossiamo dire in stile Pielle». ga del primo, raggiungendo un vantag-

FONDIARIA BRINDISI

74 57

Volley Under 18 Donne

Beffa per la Time con il Bernalda TIME Volley sfortunata. La giovane formazione allenata da Brunella Cristallo, impegnata nel campionato di pallavolo femminile under 18, la settimana scorsa ha subito una beffarda sconfitta interna. Contro il Camarda Volley Bernalda, il match è terminato tre a due a favore delle bernaldesi. Al di là del risultato finale, ugualmente va fatto un grande plauso alle ragazze della città dei Sassi che hanno disputato una gara molto bella, mettendo spesso in difficoltà la seconda forza del campionato che fino ad oggi ha vinto ben dodici gare su quattordici disputate. Solo un pizzico di sfortuna ha impedito alle materane di portare a casa una vittoria prestigiosa e utile per il morale. Lo svantaggio del primo set, terminato sul venticinque a ventuno, non ha demoralizzato la Time Volley che è riuscita subito ad ottenere il pari chiudendo il secondo gioco con lo stesso punteggio del primo. Sull'1-1 pronta è stata la risposta ospite con le bernaldesi che hanno subito provveduto a riportarsi in vantaggio riuscendoci con la vittoria del terzo set per venticinque a diciannove. La gara ha continuato a regalare emozioni con le materane brave a riportarsi in parità nel quarto set vinto per venticinque a diciannove. Nel quinto ed ultimo gioco, un piccolo calo ha costretto la Time Volley a piegarsi al gioco delle bernaldesi che

hanno vinto il tie -break sul quindici a nove. Un ko che brucia per coach Cristallo ma che al tempo stesso ha confermato le doti del gruppo materano che gara dopo gara sta dimostrando di essere cresciuto rispetto ad inizio stagione. Con il punto guadagnato, la Time Volley resta al quarto posto con ventidue lunghezze, quattro in più della Erre Volley Matera. Per quanto riguarda la Nuova Spes c'è da annotare l'undicesima sconfitta stagionale. Questa volta le ragazze del presidente Incarbona sono state battute dalla Erre Volley Group Matera per tre ad uno (25-16; 23 - 25; 25 - 22; 25-16). Messa da parte la sconfitta contro la formazione allenata da Rina Cristallo, la Spes Matera pensa già al prossimo impegno che coinciderà con l'ultima gara del campionato. Le materane saranno impegnate ancora in trasferta, questa volta le avversarie saranno le ragazze del Gi Elle Policoro. Sarà un incontro che vedrà opposte le ultime due formazioni del campionato; il team policorese occupa l'ultima piazza con solamente un punto all'attivo, mentre la compagine della città dei Sassi è penultima con cinque lunghezze. Per le ragazze del presidente Incarbona sarà l'occasione giusta per portare a casa l'intera posta in palio e terminare il campionato con una vittoria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Under 17 Regionale, Acito Canon beffata fatale il supplementare ad Avigliano DELUSIONE ma consapevolezza di aver dato il massimo: questo è lo stato d’ animo dell’ Under 17 regionale e sponsorizati da "Canon Acito". Infatti solo dopo i tempi supplementari si sono arresi all’ Avigliano complice alcuni errori arbitrali molto netti e determinanti ai fini del risultato. La Pielle parte male, malissimo, infilando solo 6 punti nel primo quarto (che perde di ben 14 punti ) e sprofondando sotto di ben 19 punti (25-6) nel mezzo del secondo quarto,chiuso sul 28-15. Nella seconda parte di gara dopo le ripetute strigliate di coach Massari, incredulo di fronte al crollo della sua squadra, la reazione è veemente e non si fa attendere : il collettivo "neroarancio" con una prova di orgoglio invidiabile costruisce un parziale notevole (13-27) ,che porta la Pielle a chiudere in leggero vantaggio il terzo quarto (41-42). L’ultimo quarto, un pò complice la stanchezza un pò complice la "situazione falli" pesante, inizia in salita dal momento che l’Avigliano riesce a reagire e a portarsi sul + 6 a 5’ dalla fine con una tripla e un gioco da tre punti. Usciti Loperfido e Bruno per cinque falli, fanno il loro ingresso sul parquet Graziano Cristallo e Giulio Santantonio, che danno manforte ai gemelli Spinello e a Francesco Di Pede. Proprio il neo entrato Cristallo realizza una tripla e, dopo aver rubato un pallone importantissimo, realizza senza problemi il canestro del momentaneo vantaggio; negli ultimi minuti la partita si innervosisce e gli arbitri, in netta dif-

ficoltà anche per la tensione in campo, eseguono chiamate discutibili tra cui un fallo "antisportivo" a Luigi Spinello, " reo" di aver spostato seppur millimetricamente il pallone dopo un canestro. L’ equilibrio è spezzato e la partita riaperta : le due squadre rimangono incollate sul risultato di parità (51-51) che "apre le porte" ai tempi supplementari. I ragazzi strigliati da coach Massari sono quanto mai determinati e concentrati a centrare una preziosa vittoria esterna. Ma nonostante gli spunti e i canestri dalla lunetta e nell’ area di Francesco Spinello e Francesco Dipede, la nostra squadra diviene impotente davanti alla chiamata di un fallo antisportivo e di un fallo tecnico,che portano l’ Avigliano ad acquisire 4 tiri liberi ed un possesso. Inevitabilmente, con 4 giocatori alla fine dei 5’ dei Supplementari (espulsi Spinello,Santantonio e Dipede oltre a Bruno e Loperfido che già si erano accomodati in panchina in precedenza) si determina la resai. Il prossimo impegno sarà la sfida tutta targata "PIELLE", si giocherà in settimana e fornirà indicazioni importanti sul proseguo del campionato. Per il futuro,la Acito Canon intende continuare ad offrire prestazioni importanti e sicuramente ad impegnarsi a fondo per conquistare la vittoria contro qualsiasi formazione, giocandosela su qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario anche se un pizzico di fortuna in più nei finali di partita non guasterebbe affatto.

Calcio a 5 Salta completamente l’intero campionato dell’under 18

Nigro Bng doppio stop forzato La Titese non si presenta per la neve nel torneo under 21

Damiano Andrisani, Luigi Taratufolo e Piero L’Episcopia

SETTIMANA di pausa forzata dall'attività agonistica per le due compagini giovanili della Bng Nigro Deportivo Matera. Sia l'under 21 che l'under 18, infatti, non hanno potuto disputare i propri match a causa delle cattive condizioni del tempo che hanno colpito gran parte del sud Italia, e soprattutto la provincia di Potenza in Basilicata. Proprio il mal tempo, con molta probabilità, ha impedito alla società potentina de La Titese di raggiungere Matera per la gara in programma nella mattinata di domenica, con i ragazzi di Damiano Andrisani che hanno atteso invano gi avversari. Il comunicato ufficiale atteso per la giornata di oggi stabilirà se La Titese ha addotto le motivazioni necessarie per il rinvio della gara o se la Bng Nigro Deportivo porterà a casa i tre punti per il forfait degli avversari. L'under 18, di conseguenza, disputando un campionato regionale ha subito le stesse conseguenze dei

compagni di squadra più grandi. Questa volta è stata una decisione della Federazione che ha bloccato il campionato, che si accinge alla disputa del girone di ritorno, rinviando tutto il programma alla settimana in corso. Quindi, proprio questo pomeriggio i ragazzi di Giampiero Andrisani saranno in campo contro la Dinamo Viggiano per riprendere il percorso che per ora li vede in testa alla classifica appaiati alla Fecip Pisticci, gli unici in grado di fermare il Deportivo alla seconda giornata di campionato sul 5-5, nonostante però, i materni vantino una differenza reti notevolmente più ampia dei diretti rivali. Dunque, i ragazzi dell'under 21 di Damiano Andrisani, attendendo il responso del giudice sportivo per la gara contro La Titese, dovranno ora preparare il prossimo match, in programma per domenica prossima in quel di Monopoli, dove Nico Gammariello e compagni affronteranno i pa-

droni di casa della Virtus, penultimi in classifica a soli 7 punti, con il chiaro intento di rimpinguare la classifica e tornare a lottare anche per i primi due posti, attualmente distanti alcuni rispettivamente otto e nove punti (considerando una gara in meno per i materani, quella contro La Titese). Con le gare più dure messe alle spalle e giocando l'ottimo calcio a cinque messo in mostra nelle ultime apparizioni, il compito per la compagine di mister Damiano Andrisani non sembra impossibile, anche se la società ha più volte ribadito che l'importante è centrare i play-off, obbiettivo quasi consolidato con largo anticipo. Alla juniores, invece, serve solamente riprendere il percorso interrotto due settimane fa con la fine del girone d'andata per portare a casa il primo campionato regionale di calcio a cinque. Francesco Calia matera@luedi.it


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Pomarico, l’Avis cittadina rinnova il direttivo Alvi conferma la chiusura, 60 operai a casa Valbasento Difficoltà anche alla Politex che avvierà la Cassa integrazione

FERRANDINA - Chiuderà entro la fine del prossimo mese di marzo il deposito che la società di distribuzione e commercializzazione “Alvi” ha nell'area di Ferrandina, lungo la statale Basentana, e la scelta avrà conseguenze negative sul futuro di circa 60 lavoratori alle dipendenze dell'impresa che gestisce l'impianto. Lo ha annunciato ieri a Matera, il direttore vendite, Gianfranco Di Mauro, nel corso di un incontro con il prefetto, Francesco Monteleone, il sindaco di Ferrandina, Domenico Ricchiuti, i responsabili della società Logitech che gestisce la struttura e la segreteria territoriale della Filcams Cgil. La chiu-

sura del deposito è stata decisa per le difficoltà legate alla crisi di mercato. La Politex Freudenberg di Pisticci, che produce tessuto non tessuto, collocherà dal 2

marzo in cassa integrazione a ordinaria a rotazione circa 80 dei 125 dipendenti in organico. Il provvedimento, della durata di undici settimane, sarà operativo

dal 2 marzo 2009 ed è stato motivato con il calo di commesse. L'intesa è stata siglata tra l'azienda,assistita da Confindustria, con le segreterie territoriali di Femca Cisl, FilcemCgil e Uilcem Uil. La Basind (ex Orsa Sud) di Pisticci ha chiesto, nel corso di un incontro con le segreterie territoriali di Femca Cisl, Filcem Cgil e Uilcem Cgil, di attivare contratti di solidarietà per i 40 dipendenti. La richiesta è stata motivata per la carenza di commesse nel settore della componentistica gomma e plastica per auto e per motivi di organizzazione logistica. provinciamt@luedi.it

POMARICO - Si è svolta domenica scorsa la XIII assemblea sociale ordinaria della sezione Avis “Madre Teresa di Caltutta” di Pomarico. L'incontro, che si è tenuto presso il locali dell'agriturismo “Colle Sisto”, ha riproposto il consueto programma annuale. Dopo la nomina dei questori di sala, infatti, è stata letta la relazione morale del consiglio direttivo e il presidente, Giuseppe Mallano, dunque ha avuto la possibilità di illustrare note positive ed eventuali segnali negativi; continuando, sono stati letti il bilancio consuntivo del 2008 e il preventivo finanziario per il 2009. Poi le elezioni. Innanzitutto, sono state rinnovate la cariche dirigenziali e poi si sono scelti i delegati alle assemblee regionale e provinciale. Infine, la consegna delle benemerenze statutarie. Prima della chiusura con dibattito e votazioni. L'Avis pomaricana è sempre fiore all'occhiello per l'associazione nazionale di solidarietà. Da anni, ormai, alterna la costante attività di raccolta donazioni di sangue con iniziative anche culturali che tendono pure a creare aggregazione. L'esempio più significativo, da questo punto di vista è la compagnia teatrale Avis diretta da Domenico Laterza, che da tempo varcando confini geografici e ottiene validi successi. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it

Al sindaco Leone si contrappone lo schieramento interno del suo vice Lazazzera

Pisticci, il Pdl nasce spaccato La corsa alla guida del nuovo partito alimenta le divisioni PISTICCI - Sono in corso a Pisticci le grandi manovre per la conquista del costituendo Pdl (Popolo della Libertà). Così tutti i componenti della maggioranza di centrodestra che amministra il Comune sono alle prese con il riposizionamento all'interno del nuovo partito-contenitore di centrodestra. In parole povere, per tentare di conquistare la maggioranza del partito. Ma essa non basta. Per poter avere peso nelle decisioni dell'Amministrazione comunale, è necessario poter contare su una maggioranza nella maggioranza. I gruppi contrapposti sono due: quello vicino al sindaco di Forza Italia, l'ingegner Michele Leone, e quello che ruota intorno al vice sindaco, l'imprenditore agricolo, Domenico Lazazzera e al presidente del consiglio comunale, l'avvocato Giovanni D'Onofrio. Dando per scontato il passaggio in Forza Italia di tutti i consiglieri comunali ex Popolari liberali, (anche se Caravita, Gallo, e l'assessore Tricchinelli sono i soli ad aver prodotto una nota di ufficializzazione), il gruppo azzurro passa da cinque componenti (più il sindaco) a nove: Nicola Panetta, Rosa Prezioso, Rosa Panetta, Ottavio Panetta e Giovanni Oliva, con l'aggiunta appunto, in ordine di arrivo, di Caravita, Gallo, D'Onofrio e Giannone. A questi nel futuro Pdl, bisognerà aggiungere i

Michele Leone

quattro consiglieri di Alleanza nazionale, Giuseppe Iannuzziello, Leonardo “Josefh” Scazzariello, Salvatore Romano e Francesco Antonio Mazzei. Totale: tredici consiglieri più il sindaco. A questi poi, dovrà necessariamente aggiungersi, il consigliere e segretario regionale dell'Udeur di Mastella, Paolo Giannasio, chirurgo presso l'ospedale di Tinchi, alla luce del fatto che l'ex ministro della Giustizia nel governo Prodi,

correrà molto probabilmente alle Europee nella Circoscrizione Sud, proprio nella lista Partito delle libertà. Con quindici consiglieri comunali su ventuno, il Pdl non avrà problemi numerici visto dall'esterno, ma come in tutte le maggioranze larghe, accade molto spesso che le lotte interne proliferino. E a Pisticci c'è già aria di due gruppi contrapposti. Con il primo cittadino a prevalere di misura sugli alleati “avversari” interni. Leone d'altronde sa benissimo che se vorrà riproporsi per un secondo mandato (nel 2012) dovrà necessariamente detenere tra le mani il “pallino” del Pdl. Altrimenti non se ne farà nulla. Che la leadership del nuovo partito interessi non poco lo dimostra un sondaggio, pubblicato su un blog, senza alcun valore scientifico, precisiamo, un “gioco” preso però troppo sul serio da parte dei sostenitori degli interessati. Alla domanda è “Chi sarà il leader del Pdl a Pisticci? Hanno votato (ieri sera alle ore 21) circa ottocento visitatori. Lazazzera e D'Onofrio guidavano con il 37% ex equo, lasciando Leone con il 20 per cento. Per il capogruppo di Forza Italia, Nicola Panetta, solo il 2 per cento, mentre alla voce “altri” solo l'1 per cento. Nell'era di internet accade anche questo. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Miglionico Mister Piccinni: «E’ comunque un punto conquistato»

Il tabù del pareggio in casa MIGLIONICO - Le partite “casalinghe” a La Martella, sono oramai diventate un tabù per il Miglionico Calcio che non riesce nell'intento di sopraffare le difese avversarie e fare bottino pieno come solitamente gli riesce nelle gare esterne. La squadra di Mister Paterino, dopo il pareggio con l'ultima in classifica della scorsa domenica a Montalbano, è stata costretta anche questa domenica a subire un nuovo pareggio da un'altra squadra in lotta per evitare la retrocessione. I termali di Latronico sono riusciti a far tirare il freno a mano agli uomini del presidente Grande facendo arenare l'attacco e inchiodando il risultato sullo 0-0. Nelle ultime 4 partite solo 3 i punti messi in cascina. Un po' pochino per inseguire il sogno di primato anche se con 42 punti conqui-

stati in 22 gare, la zona play-off è al momento, in attesa del recupero infrasettimanale del Real Irsina, ad una buona distanza di sicurezza: 7 punti. «E' stata una partita difficile precisa Piccinni - ma che non abbiamo preso sottogamba. Non pensavamo affatto che sarebbe stata una passeggiata e così alla fine si è rivelata. Un Latronico, pur se ultimo, ha fatto una partita semplice e ordinata impostato tutto sulla difensiva bloccando in ogni modo i nostri attacchi. Nel primo tempo quando eravamo più freschi, abbiamo dovuto giocare anche controvento agevolando il lavoro della loro difesa. La squadra in campo, ha lavorato non poco per centrare una vittoria che manca da quattro giornate. A differenza della partita di Montalbano dove ci fu un inatteso calo di

concentrazione, questa volta c'è poco da rimproverare ai ragazzi. Un pallonetto delizioso di capitan Tataranni a portiere battuto, avrebbe meritato miglior sorte ed invece ha trovato la traversa che ci ha negato un vantaggio già sul finire del primo tempo». Nella ripresa la musica non è cambiata. «La partita ha avuto un'altra occasionissima nei primi minuti per chiudersi a nostro vantaggio. Un fallo di mano in area ospite ha fatto decretare un rigore ma stavolta, purtroppo, la battuta di Deceglie è finita sul fondo e ha salvato il Latronico dalla capitolazione. Se fossimo andati in vantaggio, l'andamento della partita sarebbe cambiato, ma così non è stato. Il pareggio è comunque un punto conquistato». Antonio Centonze

Iniziative dei consultori dell’Asm

Progetti a sostegno delle famiglie PISTICCI - Un accompagnamento della famiglia, sin dal suo nascere, è al centro di un progetto dell'Azienda sanitaria materana, attraverso i consultori familiari di Policoro, Marconia-Pisticci e Stigliano, preceduto dalla distribuzione di ben tredicimila opuscoli a ragazzi delle scuole metapontine e dell'alta collina materana. «A tal fine- si legge in una nota dell'Asm - è stato avviato uno sportello per i genitori presso i citati Consultori familiari, che prevede: uno spazio di ascolto e di consulenza per coppie desiderose di confrontarsi con esperti rispetto a quesiti, ansie e dubbi relativi alla crescita psico-fisica dei propri figli e iniziative di formazione ed informazione in collaborazione con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio. E' stato avviato anche un servizio di mediazione familiare con funzione di promozione e supporto delle capacità genitoriali e di sostegno alle famiglie in situazione separativa. Per quelle famiglie che vivono in una particolare condizione di difficoltà e di disagio psichico è stato altresì attivato un servizio di terapia familiare che prevede la presa in carica di quelle coppie che hanno necessità di trovare un punto di equilibrio». Il progetto si avvale di professionisti dell'azienda materana assistenti sociali, psicologi, medici, pediatra adolescentologo, ed è scaturito da una iniziativa già avviata, “Supporto alla coniugalità ed alla genitorialità”, con cui sono stati individuati ed analizzati i bisogni espressi dalle famiglie del territorio del metapontino e dell'alta collina materana.

Alcuni medici

«La nostra- aggiunge la nota- è tra le Regioni dove si registra il più basso numero, in percentuale, di separazioni, anche se la tendenza, soprattutto nelle aree urbane di più recente formazione, è in crescita. Ma anche dove l'unità familiare resiste, non mancano situazioni conflittuali che spesso vengono tollerate per ragioni economiche o per il controllo sociale ancora molto forte nei comuni di più antica tradizione. Tutto questo incide in modo negativo sulla qualità della vita e sulla educazione dei figli. Il supporto del servizio consultoriale può rappresentare quindi un valido sostegno per ricostruire un clima positivo all'interno di un nucleo familiare lacerato dai conflitti e dalle incomprensioni. L'iniziativa- conclude la notaè stata assunta dalle unità operative servizi consultoriali “Minori” e “Adulti”, coordinati dagli psicologi dottor Salvatore Gentile e dalla dottoressa Marisa Bellomusto, che fanno parte del Dipartimento Materno Infantile di Policoro diretto dal dottor Michele Strippoli». Anna Carone


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«Sono pronto a ricandidarmi se la coalizione decide di proporre la continuità»

Funziona la carta del turismo rurale Il bilancio positivo del sindaco uscente Marco Delorenzo CIRIGLIANO - «Lo sviluppo di un indotto legato al turismo rurale e la realizzazione di alcuni interventi strutturali importanti sintetizzano al meglio il bilancio di questi cinque anni di mandato, in cui questa amministrazione si è saputa distinguere». E' sostanzialmente positivo, secondo il sindaco uscente, Marco Delorenzo, il bilancio del lavoro svolto dall'amministrazione comunale di Cirigliano dal 2004 a oggi. Un parere positivo, a detta del sindaco, condiviso anche dai capigruppo in consiglio comunale e che è il frutto di una serie di scelte e interventi a cui in questi anni si è dato corso. Significativa per i suoi risultati, a parere degli amministratori, è stata la scelta di puntare fortemente sul turismo rurale. Sul settore sono stati fatti diversi investimenti, come quelli per la realizzazione dell'al-

Il castello di Cirigliano

bergo “Cerellius”, unica struttura ricettiva in paese, come quelli sulla realizzazione della piscina comunale. Nell'ottica del rilancio dei servizi e delle iniziative connesse al settore turistico, inoltre, è da considerare l'affidamento di una parte del bosco di Montepiano a

una società locale per la realizzazione di un parco avventura. E sul binomio natura e benessere, il più piccolo comune della provincia punta il proprio rilancio d'immagine da spendere nei circuiti turistici. Un benessere che a Cirigliano si traduce in tran-

quillità. Proprio per accentuare questa vocazione al relax e al vivere “slow”, fuori dai ritmi del traffico delle città, gli amministratori comunali hanno in questi anni pensato e realizzato una variante per alleggerire il flusso di auto attraverso il centro del paese. Con una strada che collega direttamente le periferie a monte e a valle del piccolo paese, tutto il traffico di attraversamento evita così di passare per il corso e la piazza centrale del paese. Un vantaggio per gli automobilisti e per i trasportatori, che così evitano l'attraversamento dell'abitato, un plus di qualità della vita per cittadini e visitatori. Sempre sul versante degli investimenti in opere infrastrutturali, come ci ricorda il sindaco, vanno segnalati i lavori per il rifacimento della rete fognaria in collaborazione con Acquedotto lucano, il recupero e l'assegnazione a giovani fa-

miglie di quattro alloggi comunali e la realizzazione di un'area parcheggio. Per quanto concerne, invece, i progetti di gestione urbana, Delorenzo tiene a segnalare l'avvio di un progetto di raccolta differenziata. E per l'immediato futuro e le prossimi scelte politiche in vista delle elezioni di primavera? «Già in questi giorni -ci dice Marco Delorenzo- si è avviato un discorso complessivo fra le forze politiche di centrosinistra per dare corso ad un progetto condiviso e unitario. Ora siamo in una fase che potremmo definire di riflessione sulle possibili soluzioni per l'immediato futuro. Negli incontri che abbiamo avuto -aggiunge il sindacoci si è orientati sostanzialmente su due priorità. O ragionare su un'ipotesi di rinnovamento, presentando energie giovani da sostenere con il contributo e il sup-

porto di quanti, comunque, hanno maturato esperienza politica, oppure procedere nel prosieguo delle esperienze fin qui espresse a livello amministrativo. Per quanto mi riguarda, ovviamente, sono disponibile a entrambe le scelte e sono completamente a disposizione della coalizione». Di nomi, apprendiamo da indiscrezioni, ancora non se ne è parlato. Ma è chiaro che se si dovesse scegliere la strada della continuità amministrativa il sindaco uscente, al suo primo mandato, sarebbe in pole position per una ricandidatura. Se, invece, si scegliesse la via del rinnovamento, allora i più si dicono intenzionati a valorizzare le giovani energie presenti in paese e rappresentate da ragazzi con buoni titoli di studio e che già sono impegnati nel mondo della politica e dell'associazionismo. Rocco Olita provinciamt@luedi.it

Tricarico «L’ente Provincia ci sballotta da un gestore all’altro senza stabilità» Lanciato da “Olivetolucanotizie”

Operai costretti all’incertezza

In 60 si occupano di manutenzione delle strade provinciali TRICARICO - Continua la protesta dei lavoratori della Provincia occupati presso il servizio di manutenzione della rete viaria. In particolare difficoltà i dipendenti tricaricesi della Cosin, appaltatrice del servizio, che evidenziano una situazione occupazionale, «meritevole di un’analisi più approfondita -si legge in una nota sottoscritta da 14 lavoratori- rispetto a quella sinora svolta. Molti di noi sono ex Lavoratori socialmente utili stabilizzati presso le aziende che si sono susseguite nella aggiudicazione del servizio di manutenzione (inizialmente la Duemila Spa ed oggi la Cosin). Poiché siamo passati in carico a tali aziende -spiegano- il nostro rapporto di lavoro si è svolto senza soluzione di continuità garantito dall'articolo 4 del Ccnl Imprese di Pulizia, secondo i cui parametri siamo inquadrati. Tale norma prevede, infatti, il passaggio diretto del personale dalla azienda uscente a quella subentrante in caso di cambio di impresa nella aggiudicazione di un appalto. Attualmente siamo venuti a cono-

scenza che in favore della nostra azienda datrice di lavoro sono state concesse brevissime proroghe in fase di scadenza e che si intenderebbe far transitare tutto il personale occupato presso l'Agenzia per l'Ambiente Apea, percorso che prevederebbe un nostro transito nelle liste di disoccupazione e/o mobilità» I lavoratori esprimono, dunque, il più profondo e totale dissenso contro questa ipotesi, «perché -dicono- siamo già reduci dell'esperienza tragica degli Lsu. «Riteniamo precisano- che gli enti debbano provvedere a concedere una proroga congrua all’attuale datrice di lavoro che consenta agli uffici proposti di espletare la gara di appalto al fine della aggiudicazione definitiva in favore di una azienda che sarebbe quindi obbligata a occuparci alle sue dipendenze a tempo indeterminato, così come avviene oggi. Ribadiamo che il contratto collettivo a noi applicato prevede già la garanzia di stabilità in caso di successione nell'appalto e pertanto, quand'anche dovesse essere condivisibile il

passaggio in Apea, non sarebbe giustificato in alcun modo il nostro stato di disoccupazione e/o mobilità, ben potendo la Provincia far espletare il servizio da società esterne obbligate alla assunzione del personale così come è avvenuto a tutt'oggi. Invitiamo, pertanto, gli enti in indirizzo ad adottare tutti gli opportuni provvedimenti per la reale salvaguardia dei livelli occupazionali e ridurre al minimo l'impatto sociale di una situazione di crisi già imperante a livello mondiale. Attendiamo, altresì, segnali concreti in tal senso annunciando sin d'ora iniziative di mobilitazione tese a portare a conoscenza dell’opinione pubblica della situazione di ben 60 nuclei familiari, con tutte le esigenze connesse (mutui, finanziamenti, prestiti personali che abbiamo contratto) e del relativo danno subìto a causa del comportamento omissivo della Provincia che non è stata in grado di espletare la gara di appalto con la conseguenza del nostro licenziamento e mettendo a rischio un servizio pubblico».

Un sondaggio sul Parco OLIVETO LUCANO - Un questionario da sottoporre all’attenzione dei cittadini di Oliveto Lucano, chiamati a esprimere un parere sull’utilità del Parco naturale di GallipoliCognato e delle piccole dolomiti lucane. L’iniziativa è stata lanciata sul numero di settembre-ottobre 2008 del bimestrale “Olivetolucanotizie”. «Il Parco che non c’è -scrive il direttore Antonio Grasso- quello che avrebbe dovuto esserci, se solo l’ente di emanazione regionale si fosse, nei modi e nei tempi indicati dalla legge istitutiva dello stesso, dotato di quegli strumenti di indirizzo e regolamentazione, im-

prescindibili per il suo naturale percorso di vita. Se fatto, avrebbe beneficiato di un’altra e ben diversa considerazione da parte delle popolazioni locali. Non sarebbe percepito -si legge ancora nel testo di Antonio Grasso- come un’autentica “Spada di Damocle”. Di più. Un ostacolo oggettivo nei processi di sviluppo ed evoluzione del territorio [...]. E ciò a conferma dell’elevato grado di impopolarità di cui, oggi, il Parco naturale regionale di Gallipoli-Cognato e delle Piccole dolomiti lucane gode. Qui come nelle comunità ricadenti nell’area protetta». provinciamt@luedi.it

Il team dell’Irsinese rivendica la dignità di una partita ben giocata

Tre punti ingrati al Lauria IRSINA - Tre punti persi ma con dignità, la gara di domenica scorsa dell'Irsinese contro il Lauria. Ce l'ha messa tutta l'Irsinese sul campo del Valdiano Lauria, ma gli avversari, o meglio questo Lauria, così come afferma mister Patella, sono di categoria superiore. Squadra forte e coperta in ogni reparto, propone una buona qualità di gioco, sia sul piano tecnico che su quello tattico. Non si può pretendere di più da questa Irsinese, ieri orfana anche di Fiorino che tuttora rimane il maggiore ispiratore del gioco rossonero. Ma domenica non tutto è stato da buttare, sul campo del Lauria, Patella ha fatto esordire dal primo minuto il giovane attaccante Pier Luigi Chiarappa, mettendo

in evidenza una gran voglia di lottare e di giocare, al punto di far notare la sua assenza dal campo dopo la sua sostituzione. Mister Enzo Patella ha detto: «La sconfitta ci può stare. Dispiace per come sia arrivata, tre autentici regali dei nostri, ma sul piano del gioco il Lauria non ha affatto demeritato. Abbiamo giocato bene per un ora -spiega Patella- siamo anche andati in vantaggio con un bella rete messa a segno da Petraglia su un brillante recupero del giovane esordiente Chiarappa. Infatti, per tutto il primo tempo, per un ora circa, abbiamo ben figurato, meno bene, dopo le prime sostituzioni, ci siamo disuniti, e da quel momento in poi, non abbiamo fatto altro che alleggerire il

compito ai nostri avversari, facendo emergere tutte le loro migliori caratteristiche. Veramente forti in tutti i reparti. Il Lauria dal mio punto di vista resta la squadra che in questo campionato mi ha impressionato di più. Certo non è il caso di piangersi addosso -afferma Patella- sappiamo bene che ha volte si corre il rischio di incorrere in giornate come quella di domenica scorsa. L'importante è non perdere la testa, non è contro queste squadre che dobbiamo fare la partita della vita. In tutta sincerità -dice Patella- me la prendo maggiormente quando ci sono quelle prestazioni incolore contro squadre alla nostra portata, dove noi abbiamo l'obbligo di fare punti. Non voglio ripetermi,

Chiarappa dell’Irsinese

ma come abbiamo dimostrato in più occasioni, il nostro organico, salvo grosse defezioni, ritengo sia in grado di affrontare qualsiasi avversario, l'abbiamo dimostrato tante volte, non iniziamo oggi il

campionato, la forza nostra stà nel gruppo, domenica prossima ci riproveremo di nuovo, e la squadra risponderà per riprendere la strada giusta». Mimmo Donvito


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Bernalda Si arricchisce il fronte dell’opposizione al centrosinistra

L’Adc sposa il progetto della civica BERNALDA - La lista civica di Bernalda si arricchisce ancora di più. A renderla più forte è l'Alleanza democratici di dentro, che attraverso le parole della sua rappresentante, Grazia Stigliano, ha deciso di entrare a far parte della coalizione che si presenterà ai cittadini come alternativa al centrosinistra. Stigliano parla di progetti comuni e di cammino iniziato già qualche tempo fa in questa direzione. «Noi -ha detto la rappresentate dell'Adc- facciamo parte della Federazione di centro, composta anche dall'Udc e dal Circolo Pitagora. Ecco -ha continuato Stigliano- con questo atto si va a concretizzare a tutti gli effetti la Federazione di centro e la nostra entrata

all'interno della lista civica di Bernalda. Quindi, il cammino iniziato a settembre, si concretizza con l'effettiva entrata di tutta la sua componente all'interno della lista civica. Per entrare a far parte di questo grande gruppo significa che effettivamente esiste un unico progetto comune e una linea politica unitaria e forte. Per dirla tutta siamo contro il governo centrosinistra e per la crescita di Bernalda. Quindi ci rivediamo in pieno in tutti i punti riportati all'interno del comunicato “Impegno Solenne”, consegnato ai cittadini su corso Umberto. Un documento all'interno del quale sono elencati dei progetti che non hanno fatto bene alla nostra città. Ec-

co perché io penso, anzi sono sicura che per Bernalda passare dal centrosinistra alla neolista civica è importantissimo; lo è perché il popolo ha bisogno di un progetto concreto e serio per la propria crescita. Ad iniziare dalla trasparenza in tutto quello che si fa. Ecco, la popolazione ha bisogno di conoscere. In che modo? Attraverso la comunicazione che per noi è fondamentale e che da quest'ultima Amministrazione è stata trascurata. Comunicare significa rendere partecipe la gente di tutto quello che l'Amministrazione intende fare sul territorio. Un confronto costruttivo, che deve avere anche una parte di consapevolezza che se il cittadino non ac-

cetta il progetto, allora si deve avere il coraggio di abbandonare l'idea o, se necessaria, di progettarla insieme alle parti interessate. Questo io definisco democrazia e partecipazione del popolo. Naturalmente tutto ciò sarà possibile farlo se a governare a Bernalda sarà la nostra coalizione; e per tale motivo noi tutti invitiamo la popolazione a credere in noi e nel nostro progetto. Anche se sono sicura - conclude la rappresentante dell'Adc - che il popolo di Bernalda ha visto ed ha giudicato e che ora vuole un cambiamento, il giusto cambiamento, che porti finalmente quella ventata di aria nuova tanto desiderata in questi ultimi anni». fa.si.

Opere in piazza del Popolo Insorge la Fillea-Cgil BERNALDA - Lavori fermi in piazza del Popolo per la protesta dei cittadini: insorge la Fillea-Cgil. Con una nota diffusa ieri, il sindacato chiede lo sblocco degli appalti dei comuni e delle province in tutta Italia «per riavviare l'economia -si legge nella nota stampa- e difendere l'occupazione. La Cgil di Bernalda disapprova il blocco dei lavori in piazza del Popolo per una questione di metodo e di merito. Perché in un momento di grave crisi occupazionale -prosegue la nota- non si consente agli operai delle im- Piazza del Popolo a Bernalda prese appaltatrici di poter lavorare alla risistemazione funzionale della piazza unicamente per motivi di carattere elettorale. Invitiamo -conclude la Fillea-Cgil senza mezzi terminil'Amministrazione comunale ad accelerare tutte le procedure che permettano l'apertura di nuovi cantieri affinché almeno gli enti locali facciano quello che il Governo non sa fare». provinciamt@luedi.it

Bernalda Cessa l’emergenza per la pulizia delle strade e la raccolta dei rifiuti

I netturbini tornano al lavoro Raggiunto l’accordo con la mediazione del prefetto BERNALDA - Ieri a Bernalda splendeva il sole. Ma questa non era l'unica bella notizia della giornata, in quanto a rendere il 16 febbraio più bello è stata la voce dei venticinque operatori ecologici di Bernalda che con il loro sorriso hanno dato l'annuncio del più che positivo incontro avuto con il Prefetto di Matera. Lunedì si diceva: “Ancora sciopero dei netturbini. Un'altra giornata di sciopero e strade meno pulite”. Oggi invece, passeggiando per corso Umberto e per le vie della città, abbiamo notato che l'immondizia non c'è più. Miracolo? Sì a questi ci crediamo, ma questa volta il miracolo lo hanno fatto le parti che nella serata di lunedì si sono incontrati all'interno della stanza del prefetto di Matera. Un incontro a cui erano presenti, oltre ai sindacati e ad una delegazione degli operai bernaldesi, il prefetto di Matera, Francesco Monteleone; il sindaco di Bernalda, Francesco Renna; il segretario comunale di Bernalda, Giulia Mancino, e il presidente del consiglio comunale, Bernardino Santandrea. Al termine di questo lungo faccia a faccia solo volti sorridenti, voci squillanti e più serene. Questo lo possiamo affermare sulla base delle conversazione telefoniche giunte a noi da parte del sindaco di Bernalda e da parte della voce degli operatori ecologici che hanno parlato non già di promesse, come di solito si è abituati a sentire in queste occasioni, ma bensì di certezze quelle che ieri sono scaturite dalle parole dei vari rappresentanti istituzionali presenti alla riunione. Una grande vittoria? Di certo in tutta questa storia, che affonda le proprie radici già da qualche tempo, ha prevalso il buon senso in quanto sul banco erano presenti i venticinque padri di famiglia, il loro futuro e quello dei propri figli. Quindi, lo stop che tutti gli operatori ecologici avevano deciso di portare davanti alla sede comunale per la mancanza dello stipendio da quattro mesi, da ieri mattina

Gli operatori ecologici della Alesia al lavoro

è stato revocato. Uno stop durato solo quattro giorni, ma che ha fatto capire alla gente quanto questi nostri concittadini siano importanti per il nostro territorio; un lavoro il loro che, a sentire i cittadini incontrati per la strada, lo si apprezza in quanto con il loro operare rendono le strade

più pulite e quindi più vivibili. In questi quattro lunghi giorni di sciopero la gente chiedeva: quando le strade si Bernalda ritorneranno pulite? Una domanda che da ieri ha trovato la sua più bella risposta nel vedere tutte le tute gialle-arancioni al lavoro; anzi al superlavoro, visto che

in questi giorni la spazzatura si è accumulata. Ma la cosa che dobbiamo sottolineare è quella che già alle ore 12 della giornata, quindi dopo un solo giorno di lavoro, la situazione per le strade è tornata alla sua più piena normalità; e merito va all'entusiasmo che questi lavoratori hanno ritrovato. Una felicità che ha contagiato tutti, e la testimonianza la si legge nelle parole degli operai che hanno ringraziato il prefetto di Matera e il sindaco di Bernalda. Naturalmente dello stesso umore è il primo cittadino bernaldese, Francesco Renna, «un momento questo -ha detto il sindaco- di cui bisogna essere fieri. Devo lodare il prefetto, i sindacati, i lavoratori e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato. Ora -ha concluso Renna- bisogna lavorare su questa strada per portare a termine l'iter per l'individuazione della nuova ditta per il servizio di raccolta rifiuti a Bernalda». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Bernalda, attacchi di panico Dibattito sul libro di Linzalata BERNALDA - L'attacco di panico è un sintomo ampiamente diffuso nell'era moderna, infatti viviamo nell'era dove è sempre più acceso il senso dell'instabilità mondiale, del terrorismo, del disgregarsi dei valori, della paura di uscire fuori di casa delle fobie e di tute quelle forme che accentuano ed alimentano questo stato. E proprio su questa linea, oggi a Bernalda, sarà presentato “Attacchi di Panico”, (Diario di una sofferenza), con la partecipazione di Micaela Linzalata, autrice del libro. L'evento, organizzato dalla Fidapa, Sezione di Bernalda -Distretto Sud-Est - e patrocinato dall'Asm, vedrà, ad iniziare dalle ore 18, ospiti e cittadinanza, riunirsi all'interno della sala Incontro di Via Cairoli a Bernalda. A portare i propri saluti saranno Antonella Coviello, Presidente sezione Fidapa di Bernalda, Lucia Moccia, Vicepresidente Fidapa Distretto Sud Est, Francesco Renna, sindaco di Bernalda e Dino Paradiso, assessore alla Cultura di Bernalda. Dopo la parentesi dei saluti, da programma, inizieranno i

lavori con la partecipazione di Maria Ruccia, direttore Dipartimento di Salute Mentale dell'Asm di Matera, Emanuela Villonio, Psicologa-psicoterapeuta Dipartimento Salute Mentale dell'Asp di Venosa e Rocco Brancati, docente di Scienze della Comunicazione all'Università di Basilicata. Da registrare anche la presenza dell'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, mentre a coordinare il tutto sarà Giusy Rosamondo, piscologapsicoterapeuta del Cmr di Bernalda. Il fenomeno degli attacchi di panico,per quanto si è potuto leggere e apprendere dalle diverse esperienze, da la sensazione di un corpo che sfugge al controllo, e questo sul libro di Micaela Linzalata, viene evidenziato dal racconto in prima persona che espone in un linguaggio semplice ed immediato, sotto forma di diario, con la leggerezza di una ragazza ventenne, il calvario di questo disturbo fino alla guarigione. Un viaggio che si conclude col il lieto fine dopo un lungo tragitto. fa.si.

Ex campeggio sociale Oggi in tribunale a Pisticci METAPONTO - Resta sospesa tra ordinanze di demolizioni e battaglie legali, la sorte dell'ex campeggio sociale di Metaponto. Nel 2006 l'Amministrazione comunale di Bernalda, dopo aver eseguito il sopralluogo nel camping Olympus (gestito dall'omonima coop), ha riscontrato l'assenza dei necessari titoli abilitativi per 258 strutture, diffidando l'amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore, nonché i proprietari delle opere abusive, a rimuovere/demolire le opere abusive. Negli anni, infatti, la struttura che poteva ospitare non più di 200 postazioni amovibili, si è allargata fino a 258 posti, non più semplici roulottes, ma piccoli fabbricati su piazzole in cemento. Già dal 23 giugno 1983, il Comune di Bernalda conosceva la disponibilità del numero delle piazzole per l'insediamento di roulottes e/o altri manufatti di facile rimozione e assegnava, con deliberazione di Giunta numero 336 del 18 giugno 1982, esattamente 200 posti. L'11 dicembre 2001, la Capitaneria di Porto di Taranto ha effettuato un sopralluogo contestando al concessionario l'occupazione abusiva del suolo demaniale marittimo, ma non ha rilevato alcuna infrazione sul numero delle piazzole insistenti sull'area demaniale di 29.000 mq, data in concessione. L'8 marzo 2006, il Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica si è riunito in prefettura, attestando chiaramente che: “…è stata accertata …la realizzazione, nel corso degli anni di bungalows abusivi da parte dei campeggiatori”. In definitiva, l'ordinanza 65/2006, del Comune di

Bernalda, non ha fatto altro che diffidare 58 (od al massimo 61) proprietari di opere abusive, accertate all'interno del campeggio. «Se i bungalow e/o roulotte fino al 1999 erano 197, nel dicembre 2001 non erano variati nel numero e nel 2006 sono diventati 258 sostengono 150 cameggiatori riuniti nell'associazione “Rinascita del campeggio comunale” e difesi dall'avvocato Francesco Carulli- la differenza [61] è da ritenersi abusiva e realizzata nel corso degli anni che vanno dal 2002 al 2006». Oggi, presso il tribunale di Pisticci, i campeggiatori resisteranno a una richiesta di demolizione notificata loro dalla Olympus su analogo provvedimento del Comune, o il pagamento delle spese per la demolizione stessa, più il canone d'affitto dal 2005 a oggi. I campeggiatori non ritengono di essere abusivi, perché le loro strutture rientrano nelle 199 legalmente riconosciute, dunque non ritengono di dover demolire, né tantomeno pagare le spese di una demolizione eseguita dal concessionario. Anche perchè, sostengono dalla Rinascita, tutti i lavori interni all'area (compreso l'allargamento ritenuto abusivo) sono stati eseguiti dalla coop concessionaria. In più, dopo l'estate del 2005, il campeggio è stato chiuso e abbandonato a se stesso, senza alcuna vigilanza. I campeggiatori, da tale data, non hanno più potuto usufruire della permanenza estiva nel campeggio e hanno trovato la propria roulotte a soqquadro, con le porte divelte e gli elettrodomestici rubati. Una vicenda spinosa, in cui qualcuno dovrà fare chiarezza. provinciamt@luedi.it


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Nova Siri Internet veloce nel centro storico grazie alla nuova tecnologia

Arriva la banda larga via wireless NOVA SIRI - Finalmente una buona notizia per gli internauti residenti nel centro storico di Nova Siri, che a breve potranno disporre della tanto agognata banda larga, ovvero l'alta velocità per i collegamenti al web. Nei mesi scorsi l'argomento “internet tartaruga” ha animato infuocati forum sui blog locali tra i giovani residenti nel centro storico; così, laddove non è arrivata Telecom, per la solita logica dei bassi numeri della potenziale utenza, ha sopperito un'encomiabile iniziativa dell'assessore comunale Rosalba Favale. «Per settimane ho cercato una soluzione alternativa a Telecom

-spiega l'assessore al Quotidiano- finchè non mi è balzata all'occhio l'opportunità del wireless, il modernissimo sistema di trasmissione dati via etere». Sono, infatti, già iniziati i lavori per l'installazione dell'antenna madre da cui si propagherà il segnale per un raggio di alcuni chilometri quadrati, tanto da coprire l'intero territorio del centro storico oltre alle aree rurali limtrofe. Il servizio, che viaggerà in alcune zone addirittura più veloce di 1,5 Mbps al secondo, rispetto alla tradizionale Adsl via cavo, sfrutta la tecnologia denominata Hirpelan, che viaggia su onde radio (Bts), le quali diffon-

dono il segnale sul territorio. «Una soluzione resa possibile in seguito alla liberalizzazione delle frequenze radiolan -spiega l'assessore Favale- per la connessione a internet con il decreto Landolfi del del 4 ottobre 2005 si possono realizzare strutture di rete proprietaria (Hirpelan), in grado di fornire collegamenti internet Rdsl (Radio Digital Subscriber Line) laddove non ci sono le condizioni in cui possa esistere la connessione Ethernet \lan». Ma come funzionerà l'allaccio? «Appena terminati i lavori d'installazione del trasmettitore di segnale -spiega ancora l'assessore- ogni cittadino

potrà installare presso la propria abitazione una piccola antenna di dimensioni 20x20 cm, progettata proprio per operare in condizioni ambientali difficili. L'unità interna (pc fisso o portatile ndr) dell'utente verrà collegata tramite un singolo cavo all'antenna. Quest'ultima verrà alimentata con tecnologia Poe (Power Orver Ethernet). Dall'abitazione verrà prelevato il segnale radio che permetterà di utilizzare, o direttamente collegata al pc, o tramite un access-piont, la banda larga di Wlan». Un miracolo della tecnologia che costerà all’utente poco più di una Adsl (circa 24 eu-

L’assessore Rosalba Favale

ro mensili), ma sta risolvendo i problemi di tanti internauti che vivono in aree difficili da servire con i sistemi

tradizionali per la trasmissione dei dati hi-speed. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

La società è in debito con stagionali e fissi, oltre che con alcune aziende e il comune

I villaggi ripiombano nella crisi Sit-in dei lavoratori del Gruppo Soglia a Scanzano SCANZANO JONICO - Rabbia, incertezza e paura per il futuro, hanno animato ieri mattina la protesta pacifica dei lavoratori impegnati nelle strutture turistico-ricettive di Scanzano Jonico, Villaggio “Torre del Faro” ed Hotel Portogreco, i quali hanno manifestato dinanzi i cancelli quest'ultimo lamentando la mancata corresponsione delle spettanze retributive che per i 25 lavoratori a tempo indeterminato sono ferme allo scorso ottobre. I 318 lavoratori stagionali, invece, non hanno percepito il fondo Tfr (Trattamento di fine rapporto) e, come se non bastasse, i cassintegrati non percepiscono l'ammortizzatore sociale dallo scorso giugno, a causa della mancata presentazione presso l'Inps (ente erogante l'indennità di Cassa integrazione), da parte del Gruppo Soglia, della documentazione propedeutica necessaria. Il gruppo Soglia, fa riferimento a Gerardo Soglia, tra l'altro parlamentare del Pdl, il nuovo proprietario dei villaggi-vacanze, succeduto a Cit Holding, nel frat-

Un progetto di tutela delle pinete

I lavoratori della Cit davanti ai cancelli e con il sindaco di Scanzano Jonico Salvatore Iacobellis

tempo finita al Tribunale fallimentare e non solo, dopo la “storiaccia” dell'Accordo di Programma naufragato (Polo turistico integrato, cinque villaggi, 284 milioni di euro, delibera Cipe del maggio 2001). Anche i fornitori lamentano crediti per circa tre milioni di euro. Il Comune di Scanzano lamenta il mancato pagamento dei tributi comunali, Ici e Tarsu. «Faremo un consiglio comunale aperto perché per

noi questo è un problema sociale. -ha detto il primo cittadino Salvatore Iacobellis- Inoltre, mi metterò in rete con tutti i sindaci dei comuni italiani ospitanti strutture turistiche del Gruppo Soglia e valuteremo ogni iniziativa da prendere. Innanzitutto chiederemo al ministero dello Sviluppo economico perché ha consentito a Soglia di rilevare in queste condizioni le proprietà di Cit Holding». Dura la presa di posizio-

ne di Micaela Felicioni, segretario Sdl (Il Sindacato dei lavoratori) intercategoriale dei lavoratori del Gruppo Soglia: «Al momento -ha detto al Quotidiano- Soglia sta chiudendo anche altre attività. Noi abbiamo chiesto un incontro al ministero dello Sviluppo economico alla presenza delle banche, visto che i soci non vogliono più investire. E' grave che tutto ciò sia accaduto durante i 24 mesi del periodo di sor-

veglianza previsto dalla Legge Marzano. Da mesi ha continuato la sindacalista- stiamo chiedendo di denunciare ciò che è in inottemperanza di quella legge. Stiamo dicendo al Ministero di far dire all'azienda se è ancora interessata a portare avanti il Gruppo turistico ricettivo, altrimenti -ha concluso- passino la mano». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

UN progetto per la tutela e la salvaguardia della pineta jonica. Se ne parlerà stamane, alle 10.30, presso la sala giunta della Provincia di Matera, con l’assessore all’Ambiente, Franco Labriola, e il presidente della Provincia, Carmine Nigro,, che terranno una conferenza stampa sul tema: “Progetto di valorizzazione aree Sic – Pineta Jonica!. L’importo complessivo dell’intervento è pari a due milioni di euro e riguarda i comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Pisticci e Bernalda. Il progetto consiste in opere di miglioramento forestale finalizzate alla fruibilità turistica della pineta, polmone verde della costa metapontina. provinciamt@luedi.it

Sporting Montalbano costretto a rimanere all’ultimo posto

La neve ferma le speranze MONTALBANO JONICO - E' caduta molta neve la scorsa domenica a Pescopagano. La coltre bianca ha reso il campo di gioco del centro potentino impraticabile e la gara in calendario tra la squadra di casa e lo Sporting Montalbano è stata giustamente rinviata a data da destinarsi. E intanto il Latronico, diretta concorrente nella lotta per la permanenza in Promozione, giocava sul terreno del Miglionico e finiva per conquistare un prezioso risultato di parità in una gara ostica, stravolgendo oltretutto ogni pronostico della vigilia. Un punto sudato e il Montalbano di mister Diazenna è ritornato attardato a occupare in solitudine l'ultima posizione in graduatoria. Tutto da rifare. La neve ha

gelato il clima di fiducia, che si respirava attorno alla società jonica dopo i tanti arrivi di calciatori di categoria, in organico grazie alla generosa campagna acquisti d'inverno. Il tecnico jonico appare visibilmente contrariato per il rinvio della gara e non fa nulla per nasconderlo: «Ci eravamo preparati bene alla gara in settimana, eravamo psicologicamente carichi, determinati a fare punti per allontanarci dalla situazione critica in cui purtroppo navighiamo sin dall'inizio del campionato. Non ci voleva proprio questo secondo rinvio. Così rischiamo di perdere il ritmo partita. E poi il recupero infrasettimanale potrebbe rivelarsi un terno al lotto per noi, potrebbe comportare seri

problemi per via degli impegni di lavoro di alcuni nostri elementi. Il mercoledì non è facile recuperare l'approccio mentale più adeguato ad una gara per noi di vitale importanza. Ma è inutile prendersela con la cattiva sorte o con chicchessia. Pazienza. Pensiamo alla prossima gara». E pensando al prossimo incontro in calendario non ritorna certo l'allegria, anzi le preoccupazioni aumentano. E' attesa, infatti, sul terreno del “Puccio Dellorusso” l'Irsinese, non certo l'ultima della classe. Ma i biancoazzurri del presidente Iacovino non sono nelle condizioni di poter accampare alibi, devono soltanto pensare a raggranellare punti e porre la massima attenzione a non sbagliare

Miraglia dello Sporting Montalbano

più nulla sul terreno accidentato dello scorcio finale del campionato. Alla loro portata è rimasto un solo obiettivo per cercare di evitare quella che sembra sin da settembre una retrocessione annunciata, non rimane che la partecipazione all'appendice del torneo, i play out. Vieta-

to non esserci. Ma non è facile, perché il Latronico non ha certo l'intenzione di stare a guardare o di elargire favori. Sarà comunque una bella lotta da qui alla fine, un campionato nel campionato. Staremo a vedere. Antonio Romano provinciamt@luedi.it


Sport Mercoledì 18 febbraio 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Tra campionato e Coppa Uefa Il brasiliano non giudicato per il gol nel derby Inter-Milan. I fiorentini: «E’ un’ingiustizia»

Adriano, questa volta sei assolto Niente prova tv: il tocco di mano è stato involontario MILANO – Dall’eventualità di altri due turni di squalifica all’assoluzione in meno di 24 ore. Sarebbe stato un compleanno davvero amaro per Adriano e invece la quarta volta in tre anni sotto la mannaia della prova televisiva una volta tanto per lui ha un lieto fine. «Assolto», così ha sentenziato il giudice sportivo Giampaolo Tosel dopo la segnalazione di lunedì del procuratore federale Stefano Palazzi. Il brasiliano e l’Inter possono dunque tirare un sospiro di sollievo e anche i tifosi che ieri mattina, per iniziativa di Javier Zanetti, hanno festeggiato l’Imperatore alla Pinetina con una grigliata di carne, con gli “specialisti” Burdisso e Samuel alla “regia”. Sarebbe stato un colpo durissimo per Josè Mourinho dover rinunciare al brasiliano proprio adesso che aveve ritrovato il suo “figliol prodigo”. Un ritrovato feeling sancito dall’abbraccio in mondovisione dopo il contestatissimo gol di mano e la dedica al figlio dello Special One. Molto diverso questo dai precedenti casi di prova tv: quelli erano stati per condotta violenta (sul livornese Grandoni nel 2006 e quest’anno sul doriano Gastaldello) e simulazione (sull’atalantino Doni nel 2007), questa volta si trattava di verificare se il tocco di mano fosse stato o meno volontario. Impossibile in questo caso accertare la volontarietà del gesto di Adriano, da cui l’assoluzione del giocatore. «Le immagini televisive - osserva Tosel - non consentono di ritenere, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, che il pallone fosse stato “volontariamente” colpito per realizzare la rete». E anche il minimo dubbio è «incompatibile con l’affermazione di responsabilità disciplinare per condotta gravemente antisportiva». Del resto sull’involontarietà del mani di Adriano si era già espresso l’arbitro Rosetti convalidando il gol «non avendo avuto la percezione che lo stesso gesto fosse finalizzato a un comportamento antisportivo». «E’ una decisione giustissima - commenta l’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo - è quella che ci aspettavamo perché, come sempre abbiamo sostenuto, era evidentissimo che fosse fosse un gesto involontario». Per Paolillo l’iniziativa di Palazzi è stata «un eccesso di scrupolosità, ma va bene così perché alla fine la verità è venuta a galla». L’Ad nerazzurro lancia poi una piccola frecciata all’irritazione di Galliani: «E’ un uomo troppo intelligente per non sapere che anche l’episodio della mancata espulsione di Ambrosini è stato giudicato con bontà nei confronti del Milan». E veniamo all’altra sponda. La Fiorentina si sta preparando per la sfida di domani al “Franchi” contro l’Ajax che se-

L’attaccante brasiliano Adriano

gnerà il suo ritorno in Coppa Uefa dopo l’eliminazione dalla fase a gironi della Champions League e l’accesso alla finalissima perso la scorsa stagione ai calci di rigore con i Glasgow Rangers. La squadra viola in questi due giorni ha scelto il silenzio nel rispetto del tifoso del Genoa ancora in gravi condizioni e perché ancora scossa dai fatti di domenica.

Prandelli e i suoi, come da regolamento Uefa, torneranno a parlare ogggi alle 16,30 alla vigilia della sfida con la formazione di Van Basten per cui la prevendita sta procedendo a buoni ritmi (oltre 16.000 i biglietti venduti finora). Se la Fiorentina è in silenzio, non altrettanto lo sono i tifosi che non hanno gradito la mancata squalifica di Adriano, a fronte dei due turni di stop inflitti al centravanti viola Alberto Gilardino dopo la rete di mano al Palermo a fine ottobre. «Tutto questo è la conferma che nel calcio italiano ci sono due pesi e due misure», afferma Stefano Sartoni, uno dei leader della curva Fiesole. Rabbia anche nelle parole di Filippo Pucci, presidente del Centro di coordinamento viola club: «Ingiustizia è fatta. Ormai è chiaro che esistono figli e figliastri e che la giustizia sportiva in Italia va dove la portano gli orientamenti di alcuni mass media. Per molti il tocco di mano di Adriano era involontario e tale è stato giudicato. Inutile sorprenderci». Dalla Fiorentina si limitano a dire: «Noi siamo stati puniti e questo è un fatto, per il resto no comment». Comunque ora la concentrazione è per la partita con l’Ajax considerando che alla Coppa Uefa il club dei Della Valle tiene molto. Rispetto a domenica rientrerà Felipe Melo, Prandelli potrebbe rilanciare Semioli dal 1’ tornando al 4-3-3 o in alternativa Gobbi se opterà per il 4-4-2. Ovvia la conferma di Mutu che con la tripletta al Genoa ha raggiunto quota 13 gol.

Pippo Inzaghi in campo dal 1’

Milan all’esame Werder Brema MILANO – Dal derby alla Uefa: il Milan ricomincia in coppa Uefa laddove aveva finito l’Inter in Champions. Sulla loro strada i rossoneri si ritrovano i tedeschi del Werder Brema, eliminati proprio dal girone dei nerazzurri. Usciti come terzi in realtà contro la squadra di Mourinho fecero un figurone (1-1 a Milano, addirittura 2-1 a Brema). A distanza di poco più di due mesi proprio dalla vittoria tedesca (ma i nerazzurri erano già qualificati), la squadra di Thomas Schaaf ci riprova con i rossoneri. La Coppa Uefa però non arriva in un buon momento per entrambe le squadre: se i rossoneri hanno detto addio ai loro sogni di scudetto, il Werder sta anche peggio. L’ultimo 1-1 in campionato contro il Borussia Moenchengladbach, fanalino di coda, è l’ultimo di una serie di risultati negativi dopo i ko con Arminia Bielefeld e Schalke 04. Decimo in campionato, lontano dalla zona Champions, l’Uefa rimane per il Werder l’obiettivo su cui concentrare tutti gli sforzi. Ma per Schaaf sarà un’impresa: «Tutti sanno quanto è forte il Milan». «In questo momento - dice il general manager tedesco Klaus Allofs - siamo penalizzati dagli infortuni e dai continui cambi di formazione dovuti a questi contrattempi». Il Werder ritrova la sua stella Diego, reduce da una lunga squalifica: «Questa partita - dice - capita nel momento giusto. Noi e il Milan abbiamo il 50 per cento delle probabilità. In casa abbiamo battuto Real Madrid, Chelsea e Inter e vogliamo ripe-

terci anche con il Milan. Sarebbe importante per noi». Ma stavolta a pesare è la squalifica di Frings; i tedeschi devono rinunciare pure a Vranje (problema all’anca) e Jensen è in dubbio per un infortunio riportato con la nazionale danese. La squadra di Ancelotti parte favorita potendo contare anche sul ritorno in casa: tra l’altro nei quattro precedenti non ha mai perso, tra l’altro è imbattuto nelle sei gare disputate in Coppa Uefa in questa stagione e sempre da sei partite è imbattuto fuori casa in Europa. Ancelotti dovrebbe dare spazio in attacco a Inzaghi, mentre in porta torna Dida. Ma si ritrova con tre acciaccati eccellenti: Beckham, Ronaldinho e Pato. «Attualmente abbiamo l’indisponibilità di Kakà e forse quella di Pato. Beckham insieme a Pato ha ancora qualche problema e quindi aspettiamo la giornata di domani (oggi, ndr) per decidere il loro impiego». Poi sul Werder: «E’ una squadra dalle qualità offensive simili alle nostre, per questo sarà una partita interessante. Sarà un turno di qualificazione difficile per entrambe». «Il Werder - dice Adriano Galliani - è una buona squadra, viene dalla Champions League dove non si è qualificata per poco». Per il Milan la coppa è importante, ma l’obiettivo resta la qualificazione alla Champions evitando i preliminari. In squadra c’è anche Beckham per il quale continua la trattativa con i Galaxy: «C’è ancora un pò di distanza ma venerdì potrebbe essere la giornata decisiva».

Nelle ultime tre stagioni solo 61 partite. Campionato finito, ma il futuro è pieno di incognite per il difensore rossonero

Operato alla schiena, continua il calvario di Nesta MILANO – La stagione di Alessandro Nesta è durata appena 45 minuti. In campo, infatti, ha giocato soltanto il secondo tempo dell’amichevole di Tirana del 14 ottobre scorso. Poi più niente, fino al tentativo di rientro, dopo novanta giorni a Miami a fare fisioterapia. Disperato tentativo di evitare di tornare sotto i ferri. Si era ripresentato a Milanello sperando di poter tornare a disposizione di Ancelotti, quest’anno davvero sfortunato con i

difensori per gli infortuni a raffica (tra i più tartassati anche Kaladze e Senderos), invece dopo appena una settimana di allenamenti si era bloccato di nuovo. Ieri l’intervento chirurgico effettuato in una clinica privata milanese dall’equipe del prof. Maurizio Fornari per l’eliminazione della protusione discale. Da settimane i dolori alla schiena erano diventati lancinanti, tanto da non riuscire nemmeno a dormire. Oggi stesso Nesta

sarà dimesso, ma lo aspettano quindici giorni di assoluto riposto, poi riprenderà lentamente la rieducazione: la sua stagione comunque è finita. Continua dunque il calvario di Nesta. Nelle ultime tre stagioni è sceso in campo soltanto 61 volte, segnale eloquente di una fragilità fisica sempre crescente, cui in parte hanno contribuito anche le condizioni del campo di San Siro di cui spesso si è lamentato, e non solamente

lui. Ma nella sua carriera gli infortuni sono stati tanti. E logorato nel fisico il giocatore nel 2007 annunciò la rinuncia all’azzurro concludendo la sua avventura in Nazionale fermandosi a quota 78 presenze e senza gol. L’ultima apparizione di Nesta con la Nazionale risale a fine 2006 per il doppio impegno nelle qualificazioni di Euro 2008: con l’Ucraina rimase in panchina, contro la Georgia giocò la sua ultima partita in azzurro.

Alessandro Nesta


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Sport Prima Divisione Cozzolino: «abbiamo sulla testa la nuvola di Fantozzi»

Mercoledì 18 febbraio 2009

Il Potenza si ritrova a pezzi Tanti gli infortunati, complice il campo pesante I numeri della Prima divisione

Marcianise come un bunker Crotone super nel ritorno 19 reti Sono 19 i gol segnati nella quinta giornata di ritorno: 11 in casa e 8 fuori, in otto gare (rinviata Pescara-Marcianise). Il totale sale a 415 gol stagionali, di cui 160 fuori casa. L'anno scorso, dopo 22 turni, i gol erano 408, di cui 170 fuori casa (considerando anche uno 0-3 a tavolino). Un solo 0-0 Fra Potenza e Paganese l'unica gara senza reti. Il totale degli 0-0 sale a 25 in questa stagione. L'anno scorso, dopo 22 turni, erano 31. Tre colpacci Tre colpi esterni in otto partite: il Crotone vince a Benevento, il Foggia a Castellammare di Stabia, il Sorrento a Pistoia. Il bilancio è ora di 99 segni “1”, 64 segni “X”, 35 segni “2”. Un anno fa, dopo 22 turni, si erano registrati 85 segni “1”, 79 segni “X” e 35 segni “2”. Arezzo frena dopo 8 risultati utili La nona partita fatale all'Arezzo: la squadra amaranto cade a Taranto dopo otto risultati utili consecutivi. L'ultima sconfitta risaliva al 23 novembre (1-0 a Perugia), da allora aveva ottenuto 5 vittorie e 3 pareggi. Destino analogo a quello del Real Marcianise, che si era fermato una settimana fa dopo otto risultati utili (2 vittorie e 6 pareggi). E i toscani non segnano Fa notizia l'Arezzo che non segna, anche se conserva il miglior attacco del torneo (41 gol in 22 partite). Il Gallipoli strappa ai toscani lo scettro di miglior attacco interno (27), l'Arezzo ha sempre il miglior bottino esterno (16). La Pistoiese ha sempre il peggior attacco interno (8) e assoluto (12), il Potenza il peggior attacco esterno (3). Perugia, colabrodo improvviso Sorprende in negativo anche la quaterna subita dal Perugia a Gallipoli. Gli umbri avevano infatti la miglior difesa del girone: 14 reti al passivo nelle prime 21 gare, con una media di una rete subita ogni 135 minuti. A Gallipoli la media è stata di una rete ogni 22 minuti e mezzo. Il bunker è casertano Il Perugia perde così il titolo provvisorio di miglior difesa del girone: il Marcianise, con 17 reti al

passivo, diventa la squadra meno battuta, anche se ha una partita in meno. Il Real aveva già la miglior difesa interna (5 gol), il Perugia conserva la miglior difesa esterna (11 reti, incluse le 4 subite a Gallipoli). Il Lanciano è sempre la squadra con più gol subiti in assoluto (33) e fuori casa (22), la Pistoiese ha la peggior difesa interna (12) Grifoni in rete dopo 394’ Non è bastato al Perugia il primo gol del 2009, siglato da Del Core: gli umbri non segnavano da 394 minuti (2-0 a Lanciano il 21 dicembre). Benevento, primo ko dell’anno Prima sconfitta del 2009 per il Benevento, che era anche leader del girone di ritorno. I giallorossi avevano ottenuto 5 vittorie e 2 pareggi nelle ultime sette giornate, l'ultima sconfitta risaliva al 4-1 di Arezzo. In più, il Benevento è tornato a perdere in casa dopo 10 mesi: l'ultima sconfitta risaliva al 27 aprile 2008 (0-1 contro il Noicattaro) Crotone, che ritorno Con la vittoria al Santa Colomba il Crotone supera il Benevento nella classifica del girone di ritorno: 12 punti per la squadra di Moriero. Ecco la classifica in questione: Crotone 12; Benevento, Foligno e Gallipoli 10; Foggia, Sorrento e Taranto 9; Arezzo e Ternana 8; Cavese e Paganese 6; Juve Stabia, Potenza e Real Marcianise 5; Lanciano 3; Perugia e Pescara 2; Pistoiese 0. Pescara e Real Marcianise una gara in meno Tre cattivi Caracciolo della Paganese, Bartolucci della Pistoiese e Brunner della Juve Stabia sono i tre espulsi del turno. Il totale stagionale sale a 74 cartellini rossi. Questa la classifica di club: Foggia 8; Paganese e Sorrento 6; Pescara, Pistoiese e Potenza 5; Benevento, Cavese, Crotone, Gallipoli, Juve Stabia e Perugia 4; Arezzo, Lanciano e Real Marcianise 3; Foligno, Taranto e Ternana 2. Cipolla il cecchino Cipolla del Foligno, già specialista della Pistoiese, decide dal dischetto il derby con la Ternana. Per la Ternana è il sesto rigore contro. Il totale dei penalty assegnati in questa stagione sale a 61, di cui 42 realizzati.

IL GIUDICE SPORTIVO Prima Divisione: Paganese, tre fermati IN PRIMA divisione, girone B, due giornate a Caracciolo (Paganese), e una a Cejas (Benevento), Bonatti (Gallipoli), Brunner, Maury (Juve Stabia), Chiavaro, Taccola (Paganese), Bartolucci (Pistoiese), Sciaudone (Taranto), Borghetti (Ternana).

Seconda Divisione: due turni a Romano IN SECONDA, girone C, due giornate a Caputo (Catanzaro), Matinella (Igea ),Romano (Manfredonia), Ruggiero (Val di Sangro) e per un turno Merito (Barletta), Di Maio (Catanzaro); Bernardi (Cosenza), Gaeta (Gela), Crimi (Igea), D’Imporzano (Isola Liri), Patti (Manfredonia), Rapino (Scafatese), Polito (Vibonese), Clasadonte, Ciotti (Vigor Lamezia).

E’USCITO letteralmente a pezzi il Potenza dalla partita di domenica. Il campo pesante, oltre ad aver frenato l’assalto alla Paganese, ha accentuato i malanni già esistenti per molti elementi del gruppo, creandone anche dei nuovi. Alla ripresa degli allenamenti infatti Arleo ha avuto a disposizione ranghi ridottissimi. Fuori causa Suppa per una distorsione alla caviglia, Sabatino che si è operato ai denti e Mangiapane il cui rientro a pieno ritmo è previsto per giovedi’. Tornerà a disposizione non prima di due settimane Fabrizio Di Bella, appiedato da una ricaduta dello stiramento che lo tiene fermo già da tempo. A queste defezioni si aggiunge la contrattura che ha costretto Pires ad uscire anticipatamente dal campo e un acciacco al ginocchio, ancora da decifrare, che preoccupa Tommaso Dei. Cozzolino ha un problema agli adduttori mentre Patarini si sottoporrà oggi ad accertamenti per la distorsione al legamento collaterale del ginocchio che gli ha fatto saltare la Paganese. I cerotti praticamente sono finiti, quindi è costretto a rimanere aggregato al gruppo Matteo Berretti, che nel frattempo si sta già allenando a parte da qualche giorno per la pubalgia e avrebbe necessitato di qualche giorno di cure in un centro specialistico. Ma gli verrà chiesto il sacrificio di rimanere agli ordini dell’allenatore, anche per non danneggiare ulteriormente il lavoro quotidiano in vista della difficilissima trasferta di Perugia. Le previsioni del tempo, tutt’altro che incoraggianti per le prossime ore, hanno intanto consigliato alla società e al tecnico di emigrare in quel di Avigliano per il consueto test del giovedi’, non perchè il clima sarà migliore rispetto a quello cittadino ma quantomeno per non infierire sul terreno di gioco del Viviani apparso provato dalla neve calpestata domenica dai tacchetti. COZZOLINO Per lui una prestazione di tanta buona volontà, ma condita da qualche critica. “Ma se fosse finito dentro quel mio tiro a tre metri dalla porta recrimina l’attaccante napoletano adesso il clima sarebbe ben diverso, ci sentiamo la nuvola di Fantozzi sulla testa”. Ma non sembra esserci vittimismo fuori luogo nelle sue parole: “i problemi offensivi che abbiamo sono evidenti, soltanto tre gol segnati in trasferta parla-

no chiaro e dispiace ancora di più per l’ottimo lavoro che fanno i compagni della difesa”. Sembra intuitivo, crediamo, che a mancare forse è il raccordo, la regia, l’ultimo passaggio, il collante tra i reparti. Ma parlando con Cozzolino è d’obbligo tornare sulle polemiche innescate intorno a lui nelle ultime battute del calciomercato: “sono stato davvero male - argomenta l’ex leccese - al di là delle leggende metropolitane sui certificati medici falsi, con il presidente non c’è stato nessun problema al punto che sono andato insieme a lui dal medico che mi ha curato i problemi alla gola”. Cozzolino prova anche a rasserenare chi per qualche giorno ha pensato avesse la testa da qualche altra parte: “è da novembre che so di non potermi muovere da Potenza in virtù della gara disputata con la Cremonese in Coppa Italia, non è stata mai in ballo l’ipotesi di un mio trasferimento.” Il realismo impone “di iniziare a ragionare nell’ottica della posizione migliore possibile nella griglia play-out”. Piedi per terra, anche e soprattutto in vista di un Pistoiese - Potenza, il 15 marzo, che vale già mezza stagione. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Dei

NEWS IN BREVE Juve Stabia, silenzio stampa e ritiro a spese dei giocatori JUVE STABIA in ritiro e in silenzio stampa. Lo ha comunicato la società spiegando che la «squadra è partita per il ritiro di Serino dove svolgerà gli allenamenti in vista del prossimo impegno di campionato che vedrà i gialloblù impegnati a Crotone contro la vice capolista del girone. Inoltre, nessun tesserato è autorizzato a rilasciare interviste agli organi d’informazione».Inoltre le spese dell’albergo sono a carico dei calciatori.

La Vigor Lamezia a Danilo Pierini LA VIGOR LAMEZIA ha reso noto di aver ingaggiato Danilo Pierini come nuovo tecnico. Pierini prende il posto di Alfonso Ammirata esonerato, dopo una permanenza di un anno e mezzo sulla panchina calabrese.

Moreno Torricelli è il nuovo allenatore della Pistoiese E' il 39enne Moreno Torricelli, ex giocatore di Fiorentina, Arezzo e Juventus, il nuovo allenatore della Pistoiese. Subentra al dimissionario Salvatore Polverino, che aveva fatto un passo indietro dopo la sconfitta di domenica contro il Sorrento. Il nuovo trainer arancione, nativo di Erba, è alla prima esperienza sulla panchina di una squadra professionistica, dopo l'esperienza dello scorso anno nel settore giovanile della Fiorentina

Seconda Divisione Palumbo: «importanti i nuovi arrivati»

Melfi, il pokerissimo da centrare Al Valerio arriva il Mafredonia SI è ritrovato al Valerio il Melfi, che ha iniziato a preparare l'importantissima sfida di domenica prossima contro il Manfredonia. " Ci attende una gara molto difficile, sottolinea mister Palumbo. Daltronde questo è un campionato dove non esistono gare facili. I nostri avversari saranno ancor più motivati dalla presenza del nuovo allenatore. Nonostante le nostre quattro vittorie consecutive, non dobbiamo dimenticarci che non abbiamo ottenuto assolutamente nulla. Sappiamo che la nostra salvezza passa inevitabilmente dalle partite in casa , quindi domenica contro il Manfredonia dobbiamo cercare di ottenere i tre punti" Imperativo categorico è dunque restare sul pezzo e non abbassare la guardia. Palumbo con queste dichiarazioni tenta di sgombrare il campo da ogni equivoco. Contro il Manfredonia ci sarà da lottare anche perchè successivamente il Melfi è atteso da due trasferte consecutive,contro Gela e Pescina, di certo due clienti scomodi. Nel frattempo non si registrano defezioni in casa giallo-verde.

Manfredonia

Via D’Arrigo Ci sono Mancano e Franco Mancini

Merini in azione

Tutto l'organico è a disposizione del tecnico che può effettuare esclusive valutazioni di carattere tecnico. " Rispetto a prima posso fare affidamento su 20 giocatori tutti dello stesso livello, ribadisce Palumbo. Questo è un aspetto estremamente importante che non può che influire positivamente sull'andamento dei risultati" Una conferma a ciò che si sostiene ultimamente, relativa all'importanza degli ultimi arrivati dopo il mercato di gennaio, che oltre a irrobustire la rosa, di fatto ne hanno innalzato il livello qualitativo

offrendo un'ampia varietà di scelta al tecnico. Vi è poi da ribadire come la componente fortuna rappresenti nel calcio un elemento rilevante che non può essere trascurato. Nel girone di andata gli episodi sono stati oggettivamente contrari al Melfi, in questo girone di ritorno sembrerebbe che la dea bendata abbia deciso di sorreggere le sorti del sodalizio federiciano. Intanto confermata per giovedì pomeriggio l'amichevole contro la juniores della rappresentativa lucana. Emilio Fidanzio

MANFREDONIA Il Manfredonia, prossimo avversario del Melfi, dopo la sconfitta in casa nel derby con il Barletta, ha esonerato l’allenatore Francesco D’Arrigo, insieme al vice e preparatore dei portieri Pasquale Visconti. La società pugliese ha scelto la soluzione interna promuovendo Lorenzo Mancano della Berretti nonchè responsabile del settore giovanile, che verrà affiancato da Michele Rinaldi e come preparatore dei portieri dal materano Francesco Mancini (ex calciatore di Lazio, Napoli, Salernitana e Foggia). Per Mancano l’esordio non sarà dei più agevoli, perchè oltre alla difficoltà della partita dovrà fare a meno dell’attaccante Romano (squalificato per due turni, dopo l’espulsione nel derby) e di Patti, anche lui squalificato


Sport 41 Ieri pomeriggio ripresa degli allenamenti all’insegna del rammarico Mercoledì 18 febbraio 2009

Matera, Acampora deluso L’under: «Il mio primo gol in D non è servito» Arriva l’Angri sul Sinni

Francavilla da rigenerare FRANCAVILLA – Il Francavilla di mister Ranko Lazic, dopo la sconfitta subita a Bitonto, cerca adesso di riordinare le idee in vista del match casalingo di domenica prossima contro l’Angri. Gli allenamenti della squadra proseguono sotto l’attento sguardo dello staff tecnico, che dovrà cercare di far recuperare la forma migliore a tutti i suoi uomini. Le sedute, vengono svolte con la dovuta attenzione presso il “Gian Battista Rossi” di Senise, per evitare di compromettere il manto erboso del Fittipaldi, che necessita di un dovuto riposo. La gara disputata a Bitonto di certo, non ha convinto tutto l’ambiente sinnico, che dopo essere passato in vantaggio, ha inspiegabilmente tirato i remi in barca, consentendo così ai neroverdi di avanzare il loro raggio di azione. Un colpo di coda dell’avversario, però, era da aspettarselo. Invece, al Francavilla è successo di dover tirare il freno proprio quando si doveva dare fondo a tutte le energie, per cercare in tutti i modi di difendere il prezioso vantaggio acquisito. Così, da quella che doveva essere una trasferta da dove recuperare dei punti preziosi, si è tornati a casa con un pugno di mosche in mano. Un’azione di presunzione, come ha dichiarato il tecnico Lazic, che si aspettava dai suoi uomini, molta più rabbia agonistica. «Non dobbiamo montarci la testa – ha dichiarato - ma restare con i piedi per terra. Tutti erano convinti di poter andare a vincere a Bitonto, ma purtroppo non bisogna perdere il contatto con la realtà». Adesso, bisogna immediatamente rialzare la testa dopo quello che è successo, la gara di Bitonto deve essere di esempio per gli errori e magari per delle manovre e delle tattiche da modellare e rivedere durante questa settimana. Ormai, le inesattezze devono fare posto alla precisione e soprattutto alla rabbia agonistica, che nelle gare decisive non deve mai mancare, se si vuole ambire a traguardi importanti. L’obiettivo del patron Cupparo è di raggiungere quanto prima la salvezza e poi, perché no, togliersi qualche soddisfazione. Claudio Sole

IN eccellenza si recupera Policoro-Picerno, mentre sono previsti tre recuperi del campionato di Promozione a dir poco appassionanti . Il derby d’alta quota Atletico Scanzano – Borussia Pleiade, Real Irsina – Lagopesole e la gara tra le due ultime della classe Sporting Montalbano –Latronico sono le sfide che si terranno in questo pomeriggio alle ore 15. Partiamo con ordine con la presentazione delle tre gare. La più interessante è sicuramente quella di Scanzano. Di contro l’Atletico di Calone contro il Borussia Pleiade dell’ex Viola che due anni fa sedette sulla panchina scanzanese sfiorando la promozione tra i cadetti soltanto

UN urlo strozzato. Gennaro Acampora, under napoletano del 1989, ha messo il primo pallone della sua carriera in serie D nella porta avversaria. Ma la ciliegina sulla torta di un crescendo di prestazioni da inizio anno non ha avuto il sapore dolce. «Ho visto lo specchio della porta e ci ho provato. In settimana il tecnico ci aveva avvisato che tra i pali esordiva un nuovo portiere, ma durante una gara non c’è a lucidità per queste cose e devo ammettere che ho calciato perchè la spizzata di Diego mi ha messo nelle condizioni ottimali per calciare. E’ andata bene, ma solo per una trentina di minuti. Pio tutti hanno visto cosa è accaduto». Cosa vi ha bloccato? «Forse dire la paura di vincere non è sbagliato. Comunque abbiamo perso le distanze e tutto quanto di buono avevamo fatto prima se ne è andato via. Abbiamo, e sottolineo il plurale, sbagliato tutti. Perchè si vince e si perde in undici». Può essrci stato un calo fisico? «Abbiamo lavorato parecchio, ma sarebbe troppo semplice dire che è questo. Meritavamo almeno il pareggio, ma non parliamo dei singoli». Ieri alla ripresa degli allenamenti l’umore non era certo dei migliori?

A sinistra Gennaro Acampora dopo il gol festeggiato dai compagni prima di poter raggiungere i tifosi, una rete poi vanificata da un calo mentale e fisico che non ha permesso di gestire il vantaggio e il pareggio

Gargiulo: «Un tour de force per noi» MIMÌ Gargiulo carica il suo Pianura in vista del tour de force che inizierà domenica in casa contro lo Sporting Genzano. " Giocheremo tre gare in sette giorni di cui due fuori casa e dovremmo essere bravi e umili nell’intento di fare quanti più punti possibili. La sosta ci ha danneggiato? Onestamente non credo che risentiremo dei quindici giorni di riposo forzato perché domenica scorsa contro il Savoia ho visto una squadra tonica, concentrata, che ha espletato un bel calcio e questo mi rende molto fiducioso, se consideriamo che era una gara amichevole e che i miei uomini hanno interpretato alla grande .

Inoltre – dichiara il trainer pianurese – vedo tutti affamati di vittorie e credo che questa mentalità che noto nel gruppo ci porterà lontano e noi ci auguriamo di regalare molte gioie alla società che, e non lo dico per "arruffianarmi", merita palcoscenici calcistici di serie superiore che cercheremo di regalare alla famiglia Cafasso tramite i play off, se dovessimo fallire, sono certo che con un alcuni innesti, l´ex C2, l´anno venturo non ci sfuggirà, anche se ora è presto per parlare di queste cose perchè dobbiamo rimanere concentrati su questa stagione dove possiamo dire la nostra". sport@luedi.it

«C’era delusione e rammarico, perchè tornare da Fasano a mani vuote pesa. Dobbiamo fare tesoro di queste situazioni». Peccato per il gol, per una dedica che avrebbe avuto un sapore diverso per chi la riceveva? «Volevo correre sotto i tifosi ma in pratica mi hanno bloccato prima. Virtualmente lo faccio ora. Mia madre e mio padre sono troppo importanti per me. Mio padre era in tribuna a Fasano e immagino la sua gioia a metà. Inoltre c’è nonno Ferdinando che merita una dedica speciale. Spero di potergliela fare con un gol che vale qualche punto. Peccato ancora ma dobbiamo voltare pagina. In questi giornio rivedremo la gara tutti assieme e cercheremo di ragionare sulle cose che ci hanno bloccato dopo il mio gol». Acampora è palesemente abbattuto come il resto della squadra, ma il calcio è fatto di critiche e prestazioni positive e negative che devono essere l’elemento determinante per voltare pagina in fretta. Perchè la testa deve andare al riscatto contro il Pomigliano. Ieri ripresa degli allenam,enti al Paip e oggi doppia seduta con la mattutina allo stadio di via Sicilia e nel pomeriggio al Paip. Renato Carpentieri

Archiviata l’importante vittoria contro il Venafro di domenica scorsa

Genzano, testa al Pianura GENZANO DI LUCANIA - Lo Sporting si è ritrovato ieri sul manto erboso del Comunale di Genzano. I ragazzi alla corte di Mister Pirone, dopo la bella e meritata vittoria conquistata contro i molisani del Venafro, riprendono la preparazione in vista della delicatissima trasferta di domenica contro il Pianura di Mister Mimì Gargiulo attualmente terzo in classifica. I bianco rossi alto bradanici proveranno a portare a casa almeno un punto da questa difficile sfida. All'andata tra le mura amiche, quando a guidare i lucani c'era ancora Beppe Bardi, la compagine alto bradanica riuscì a fermare i campani sul punteggio di parità (3-3). Fu una gara vissuta intensamente sia in campo che sugli spalti con due squadre che si affrontarono a viso aperto mettendo in mostra sprazzi di bel gioco. Domenica scorsa il Pianura ha riposato per la seconda domenica consecutiva e nel ritorno in campo potrebbero pesare i minuti persi nella seconda settimana di riposo. Almeno queste potrebbero essere le speranze di uno Sporting Genzano alla ricerca di ulteriori punti salvezza che garantirebbero la permanenza diretta in categoria.

L’inizio della gara di domenica contro il Venafro

É vero che i ragazzi di Mister Pirone sono lontani appena due lunghezze dal Bitonto (prima squadra momentaneamente salva) e una sconfitta domenica non rappresenterebbe una grossa battuta d'arresto. D'altronde, però, lontano dalle mura amiche lo Sporting Genzano ha

messo in apprensione le grandi di questo torneo dimostrando carattere e tanta voglia di non mollare mai. In questo girone di ritorno i punti conquistati dallo Sporting sono gli stessi conquistati nel girone di andata: nella prima di campionato in

casa del Bacoli, lo Sporting uscì vincitore con un solo gol di scarto (0-1); medesimo risultato sul manto erboso del Comunale di Genzano alla prima di ritorno (1-0). La seconda giornata nel derby con il Francavilla lo Sporting venne sconfitto (1-0) e nel girone di ritorno, prima sconfitta di questo 2009 (2-0). Sconfitta anche alla terza di campionato contro la capolista Brindisi in terra pugliese (3-2); sconfitta più pesante a Genzano sempre ad opera dei brindisini lo scorso venticinque gennaio (3-0) che sino ad oggi risulta essere il passivo più pesante subito in questa stagione dagli altro bradanici. Tra Gelbison e Sporting l'equilibro è stato totale con lo stesso risultato sia nel girone di andata che in quello di ritorno (2-2). Risultati uguali anche nella doppia sfida col Venafro (1-0) a favore dei lucani. Statistiche confortanti per il tecnico Pirone che oltre ha sfatare il tabù delle gare casalinghe ha dato una scossa all'intero spogliatoio che ora continua a lottare domenica per domenica alla ricerca della prima piazza disponibile per la permanenza diretta in questa categoria. Rocco De Rosa

Recuperi, in Eccellenza il Picerno fa visita al Policoro Promozione, tre gare in cui spicca Scanzano-Pleiade per un punto. I policoresi sono rinfrancati dalla bella prova di Villa d’Agri messa in atto contro il Moliterno con un forte 3 – 0 grazie alle reti realizzate da Schettino su rigore, Lambertini e Graziano che hanno permesso di scavalcare il Viggiano al secondo posto e di guardare la vetta con più ottimismo. Infatti un’eventuale vittoria permetterebbe a Giannini e compagni di portarsi a due punti dalla vetta. Però l’Atletico

Scanzano non vuole essere da meno e cercherà di allungare la sua imbattibilità casalinga che dura da 30 giornate. Inoltre la formazione biancazzurra vuole riscattare la brutta partita giocata all’andata a Policoro quando in vantaggio di una rete ad opera di Chiruzzi in undici contro nove sbagliò anche un rigore con Laviola e si fece raggiungere sul pari su penalty di Schettino. Da quella partita iniziò la scalata alle prime posizioni del

Borussia Pleiade. Assente sicuro tra le due squadre lo squalificato Roberto Frabetti dell’Atletico Scanzano che è stato espulso domenica nella vittoriosa gara casalinga per 4-0 contro il Lagopesole. La seconda sfida in programma è quella di Irsina. L’incontro è tra il Real di Rizzi e il Lagopesole di Stenta in una sorta di sfida testa – coda. I materani vogliono accorciare i sette punti di distacco dai play – off e battere i castellani terz’ulti-

mi in classifica confermandosi squadra ostica tra le mura amiche. Solo il Pescopagano è riuscito ad essere corsaro in terra irsinese. Nel Real Irsina sono stati appiedati dal giudice sportivo Potenza e Santangelo, mentre nel Lagopesole è stato fermato per un turno soltanto Cloroformio. L’ultimo match di giornata è il confronto tra Montalbano ultimo e il Latronico penultimo di appena un punto. Vincere per entrambe significherebbe

una fuga a metà, ma occorrerà cogliere il risultato pieno per allontanarsi e cercare magari di avvicinarsi al Lagopesole. Un pari non servirebbe a nessuna delle due squadre in debito di ossigeno. Gli jonici finora non hanno mai ottenuto un successo davanti al pubblico amico e devono quantomeno cancellare lo zero dalla casella vittorie. I termali lontano da casa hanno segnato solo un gol quando si sono affermati per l’unica volta in questo campionato in casa del Lagopesole e deve iniziare a svegliarsi in fase di concretizzazione. Ci saranno due squalificati tra i padroni di casa: Rocco Sergi e Grieco. Biagio Bianculli


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Sport

Mercoledì 18 febbraio 2009

Classifica assottigliata. Cresce il Policoro

Si riaprono i giochi di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE IL SECONDO pari consecutivo della capolista Pisticci, dopo tredici affermazioni di fila, ha nettamente assottigliato il margine di vantaggio sulla Murese e sull'Angelo Cristofaro Oppido. Il vertice del campionato di Eccellenza si è fatto davvero appassionante. Nell'ultimo turno calcistico, infatti, soltanto la terza forza del torneo (l'Angelo Cristofaro) ha fatto bottino pieno, mentre sia gli ionici di Valente che la Murese hanno impattato contro le rispettive avversarie (Ferrandina e Ricigliano). La regina del massimo campionato regionale non è riuscita a piegare il Ferrandina che, alla vigilia di questa contesa, aveva minacciato di non scendere in campo in segno di protesta con la Figc lucana. Nonostante il vantaggio firmato da Regina, i gialloble sono stati agguantati nel finale di primo tempo dalla rete di Bosso. Sul secondo gradino, la Murese ha perso la ghiotta occasione di agguantare la vetta della classifica. I ragazzi di Lardo erano addirittura passati in svantaggio, prima di impattare la gara con Lotano. Delle tre big, come detto, soltanto l'Angelo Cristofaro di Manniello ha portato a casa l'intera posta in palio. I guizzi di Santagata e Montenegro, ad inizio ripresa, hanno rispedito a casa e senza punti il Forza Matera. Ora gli oppidani distano appena quattro lunghezze dalla leadership. E già a partire dalle prossime giornate proveranno ad acciuffarla. Il solito Valdiano ed il solito Salamone hanno annientato in rimonta e nel corso del secondo tempo l'Irsinese. Il Policoro è con un piede nei play-off grazie al successo sul Banzi; l'Azzurra Tricarico si è fatta rimontare ed impattare dall'Atella Monticchio. Poker dell'Avigliano ai danni del Balvano e successo striminzito del Picerno a Rionero contro la Vultur (doppietta per Mastroberti)

A.CRISTOFARO Ha preso a sassate il Forza Matera, avvicinandosi notevolmente alla vetta.

ATELLA M. Quinto pari nell'anno nuovo (l'ultimo in rimonta). La classifica, per ora, è positiva.

AVIGLIANO La vittoria col Balvano è un buon viatico per la rincorsa agli spareggi-promozione.

A. TRICARICO Addio play-off. Il sogno sta sfumando dopo gli ultimi risultati non proprio esaltanti.

BALVANO Non ci siamo. Tra nervosismo, cartellini rossi e sconfitte a ripetizione non si fa molta strada.

BANZI La nuova guida tecnica (Juary) non ha sortito effetti: ennesimo capitombolo stagionale.

FERRANDINA Partita da incorniciare: è mancato soltanto il successo. Comunque, prezioso pari con la capolista.

F.MATERA Ha resistito finché ha potuto al predominio dell'Oppido. La squadra è mancata di incisività.

IRSINESE

8

Aveva sperato inizialmente in un risultato positivo, ma la ripresa è stata tutta da dimenticare.

MURESE

6.5

Ha faticato ad inizio gara. E quando si è ripresa non è stata lucidissima sotto porta.

7.5

PICERNO La rimonta timbrata Mastroberti ha tirato la squadra fuori dalle “sabbie mobili”.

5

PISTICCI In difficoltà per ampi tratti della gara. Peserà l'assenza di Mels?

POLICORO

4.5

Si sono spalancate le porte dei play-off. Ora il team di Labriola deve solo entrarci.

RICIGLIANO

5

Il pareggio di Muro Lucano è positivo per sperare ancora nei play-off.

7

R.VALDIANO Travolgente e spietato soprattutto nella ripresa. E' sempre più la rivelazione.

VULTUR

5.5

Passare per due volte in vantaggio e farsi poi battere non è proprio il massimo.

Il Ferrandina si schiera contro il Comitato lucano

5

SI E' regolarmente giocata la sfida tra il Ferrandina e la capolista di Eccellenza, Pisticci. La minaccia di non scendere in campo da parte della società aragonese, in segno di protesta con la Figc lucana per non aver permesso la disputa del derby sul campo neutro di Marconia, è rientrata. Il Ferrandina, perciò, è regolarmente sceso in campo. Dopo l'importante pareggio contro il team di Valente, il numero uno del Ferrandina, Rocco Capalbo, si è così espresso: “D'ora in poi non chiederemo più nulla alla Figc e nemmeno all'amministrazione, andremo avanti a porte chiuse. La decisione di scendere in campo è maturata poco prima dell'inizio della gara. I ragazzi stavano già tornando a casa, ma la delusione che ho letto nei loro occhi mi ha convinto a cambiare idea”.

6 7 6 7.5

I numeri TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1”e“X”. 30 gol messi a segno in questa ventiduesima giornata (479 marcature in totale in campionato), di cui 16 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 14, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 esterni e 3 pari. Il migliore attacco lo detiene il Pisticci (50 reti), il peggiore è quello della Vultur Rionero (16 reti). La migliore difesa è del Pisticci (12 reti subite), mentre è del Balvano (49 reti subite) la più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Valdiano): 17 reti; Grieco (Pisticci, 1): 14 reti; Di Senso (Murese), Bozzi (Tricarico, 1), Mels (Pisticci, 2): 13 reti; Petilli (Avigliano, 1): 11 reti; Montenegro (Oppido), Messeri (Ferrandina, 1), Zizzamia (Policoro, 3): 10 reti; Fiorino (Irsinese, 1): 9 reti.

6.5 8 5

TOP E FLOP DELLA VENTUNESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

P TO

P FLO

P TO

P O L F

FLO

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Sport

Mercoledì 18 febbraio 2009

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Real Tolve e Borussia Pleiade con una marcia in più

Sempre più lotta a due di DONATO PAVESE

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE LA GIORNATA di Promozione appena trascorsa è stata favorevole soltanto per la capolista Real Tolve e per il Borussia Pleiade. La compagine di mister Viola sta scalando la classifica ed ha agguantato la piazza d'onore a quattro lunghezze di distanza dal primato. I policoresi hanno, però, una gara da recuperare. E' stata una domenica calcistica decisamente nera, invece, sia per il Viggiano che per il Miglionico. Dopo tredici risultati utili consecutivi si è infranto ad Irsina il sogno della squadra di Villani, piegata con un tris. Il Miglionico ha impattato a reti bianche contro il Latronico. Partiamo dall'alta quota della graduatoria. Con un gol per tempo, la regina Real Tolve ha annientato il Bella di mister Del Pino, inanellando la quinta vittoria di fila. Alle sue spalle, ma distante quattro punti, il Borussia Pleiade si è abbattuto con un tris in casa del Moliterno. In Val d'Agri hanno fatto la voce grossa Schettino, Lambertini e Graziano. Il Viggiano ha rimediato tre pesanti sberle in quel di Irsina dalle “bocche di fuoco” Savino (doppietta) e Papangelo N. Ora le distanze dal vertice sono più che raddoppiate, passando da due a cinque. Continua a mietere “vittime” a domicilio l'Atletico Scanzano di mister Calone. Il Lagopesole è crollato sotto i colpi di Montemurro, Benedetto e Chiruzzi. Male, molto male, il Miglionico che in casa perde punti a ripetizione. Contro l'ex fanalino di coda, Latronico, i materani non sono stati abili a sfondare il muro difensivo “termale”. Poco più in basso, il Grottole ha travolto con un poker il Varisius Matera. Il Vitalba ha finalmente sorriso contro la Santarcangiolese dopo quattro scoppole di fila. Infine, a causa della neve, è stato rinviato il confronto di bassa classifica tra il Pescopagano e lo Sporting Montalbano.

A.SCANZANO A domicilio è veramente invincibile. Non perde un confronto da anni, ormai.

BELLA Ha creato qualche grattacapo alla capolista di Promozione, ma nulla di più.

B.PLEIADE La scalata in classifica prosegue senza sosta: mancano pochi punti per acciuffare la vetta.

GROTTOLE Ha spazzato via il Varisius Matera nella ripresa, stabilizzandosi a metà classifica.

LAGOPESOLE Troppo fragile per poter impensierire la corazzata di Calone in riva allo Ionio.

LATRONICO Con i denti e con coraggio ha strappato un punto prezioso per evitare la “maglia nera”.

MIGLIONICO Ha perso, ormai, il treno per la leadership. Fanno molto male i pareggi con le ultime della classe.

MOLITERNO Il sogno play-off si è definitivamente infranto. Una brutta caduta col Borussia Pleiade.

PESCOPAGANO

8

Non è sceso in campo, a causa della neve, contro lo Sporting Montalbano.

REAL IRSINA

6

Ha annichilito facilmente il Viggiano con una prestazione davvero super.

8

REAL TOLVE Il team di Camelia è sempre più in volo. Si è sbarazzato anche del Bella.

7,5

SANTARCANGIOLESE Il baratro dei play-out è sempre più vicino. Le sta perdendo tutte.

MONTALBANO

5

Non è sceso in campo, a causa della neve, contro il Pescopagano.

VARISIUS

6

Un tonfo fragoroso che, però, non compromette i pianisalvezza.

5,5

VIGGIANO Il primo posto si è allontanato. Un crollo dopo tredici domeniche senza sconfitte.

VITALBA

5

Il periodo buio sembra essere alle spalle grazie ai fendenti inferti alla Santarcangiolese.

Miglionico, quattro incontri con solo tre punti conquistati

ng

IL GRUPPONE che fino a qualche domenica fa occupava i piani altissimi della graduatoria di Promozione si è letteralmente frammentato. Per il momento, il solo Real Tolve ha in mano le redini del campionato dall'alto delle sue 5 vittorie di seguito. Il primato, però, potrebbe essere insidiato dal Borussia Pleiade di Viola, distante quattro lunghezze dalla leadership, ma con una gara in meno da recuperare (nel difficile derby a Scanzano). Chi, invece, sembra ormai estromesso dai giochi d'alta quota è il Miglionico di mister Paterino, che ha racimolato due pareggi di fila contro le ultime della classe. Il Miglionico, negli ultimi 4 incontri, ha conquistato la miseria di 3 punti. Il Viggiano, ora distante 5 lunghezze dal Tolve, è incappato in un ko, dopo un'ottima striscia di risultati utili consecutivi.

8 8 5 ng

I numeri TURNO in cui ha prevalso il segno “1”. Ventuno gol messi a segno in questa 22° turno (424 in totale), di cui 15 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 6, invece, dalle viaggianti. Si sono registrati 4 successi interni, 2 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (39 reti), il peggiore è quello del Montalbano (8 reti). La migliore difesa è quella dell'Atletico Scanzano (8 reti subite), mentre la peggiore è quella del Montalbano (54 reti subite). Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 16 reti; Lambertini (Borussia Pleiade): 14 reti; Savino (Real Irsina), Montemurro (Atletico Scanzano): 11 reti; Rusciani, (Borussia Pleiade), Schettino (Borussia Pleiade, 1) Gonnella (Pescopagano), Tataranni (Miglionico), Sanchirico M. (Viggiano, 1): 9 reti.

5 5 7

TOP E FLOP DELLA VENTIDUESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P FLO

P TO

P O L F

P TO

P O L F

FLO

P


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Sport Valsinni surclassato: doppietta per Ripa. Apre i conti Zuccarelli

Mercoledì 18 febbraio 2009

Il Rotondella si esalta Di Vincenzo: «Giocata una partita perfetta» ROTONDELLA I.F. VALSINNI

4 0

ROTONDELLA Manolio R., Toscano, Salerno, Mele, Zuccarelli, Rubolino, Santarcangelo, Ripa, Galati, Manolio, Tarantino. A disp. Salerno, Scaiella, Ergdomus, Varlaro, Divincenzo, Mauro, Guida. All. Martino. I. FAGNANO VALSINNI Giampietro M., Giampietro G., Ferraiuolo G., Corizzo, Algeri, Natale, Campea, Montemurro, D'ambrosio, Ferraiuolo C., Torrisi. A disp. Petrigliano, Cristiano, Modarelli G., Modarelli B., Mele V. All. Modarelli ARBITRO: Manolio di Bernalda MARCATORI: Zuccarelli 10', Ripa 46' e 60', Algeri (autogol) 80'. ROTONDELLA - Il poker è di casa a Rotondella. Dopo quelli rifilati al Tursi e al Bernalda nelle ultime partite casalinghe, la squadra di Martino ha rispettato la tradizione anche nel derby “sinnico” con il Valsinni. Il risultato fotografa bene il divario

tecnico e atletico piuttosto evidente tra le due formazioni. Non cattiva, comunque, la prova della compagine di Valsinni, che già si era fatta apprezzare nell'incontro di andata bloccando sul pari il Rotondella. Il risultato di domenica si è sbloccato già dopo 10 minuti con un gol straordinario del nuovo acquisto Zuccarelli, proveniente dal Marconia, abile a sorprendere il portiere fuori dai pali con un tiro da centrocampo. Dopo il gol il Rotondella ha continuato a pungere l'avversario, pur senza riuscire a mettere a segno la rete dell'ipoteca. Gol che è arrivato al 46', poco prima del doppio fischio per l'intervallo. Al centro dell'azione ancora Zuccarelli, bravo a lanciare Ripa che, con uno slalom su tre avversari, ha fatto secco con freddezza il portiere ospite Giampietro. Gol della definitiva sicurezza al 60', ancora una volta con Ripa, ben imbeccato da una spizzata di testa di Galati. E sempre Galati, all'80', determinava l'autorete di Algeri che ha chiuso definitivamente la parti-

ta. “Una partita perfetta - ha commentato il dirigente del Rotondella Antonio Divincenzo - siamo riusciti a mantenere una pressione costante senza soffrire in difesa. Tra i migliori in campo vorrei citare Zuccarelli e Manolio, i principali attori della grande prova di forza offerta dal nostro centrocampo”. Da segnalare, inoltre, il ritorno in campo del portiere Giambattista Salerno, reduce da un grave incidente automobilistico e accolto al suo ingresso da un lungo e sentito applauso del pubblico. Il Rotondella, dunque, tiene il passo della capolista Lagonegro, sempre prima a cinque punti di distanza, e si scrolla di dosso la pressione del Montescaglioso, che non ha giocato per maltempo la partita con il Salandra, da recuperare. Avrà da giocare anche il Rotondella, che mercoledì attende il Pomarico per il recupero della 19esima giornata. Un altro poker in serbo? “Meglio non sbilanciarsi chiude Divicnenzo - l'essenziale è portare a casa i tre punti”. Pino Suriano

Spettacolare il 4-4 tra i Pantano e l’Albatros

Otto gol per un pareggio PANTANO ALBATROS

4 4

PANTANO: Abbandonato M., Minici M., Gianfredi, Mancusi, Bianconi, D'Andria, Falce, Molfese, Carovigno, Minici L., Fanelli (16' st Abbandonato F.); All. Bochicchio. ALBATROS: Rienzi, Monaco, Lancellotti C., Calogero, Gisonna, Colangelo, Lancellotti D., Calabrese, Pepe (42' pt De Felice), Mancuso F., Pagano; All Canellara. ARBITRO: Caruso di Potenza. RETI: 5' pt e 24' st Pagano, 15' pt Mancuso F., 27' pt Fanelli, 33' pt D'Andria, 1' st Falce, 16' st Carovigno, 27' st Monaco. POTENZA - Un 4-4 spettacolare. Il Pantano sembra stordito e al 5' Pagano suona la sveglia mettendo la palla nell'angolino basso dove Abbandonato M. non può arrivare. Do-

po 15' di gioco l'Albatros si procura una punizione dai 25 metri che Mancuso F. trasforma portando il punteggio sul due a zero. Sotto di due gol i padroni di casa entrano in partita e al 27' Fanelli, grazie ad un rimpallo che inganna Calogero, accorcia le distanze beffando Rienzi. Albatros in tilt e al 33' D'Andria riporta le squadre in parità.. Ripresa: dopo appena 60”, Rienzi esce di pugno ma la sua respinta carambola sulla schiena di Falce e termina in rete. L'Albatros accusa il colpo e prova a scuotersi ma un pasticcio difensivo della difesa porta Carovigno alla rete del 4-2. La partita sembra conclusa ma l'Albatros rinasce grazie a Pagano che al 24' accorcia le distanze. Il Pantano si smonta e 3' dopo Monaco porta le squadre in parità; Mancuso F. calcia l'ennesima punizione, Abbandonato respinge ma Monaco è lesto sulla ribattuta. r.d.r.

Nel girone B, viaggia spedito il Lagonegro

Rallenta il Bln Pignola Si giocano tre recuperi NEL GIRONE A di Prima Categoria, l'ultima domenica calcistica è stata pesantemente condizionata dal maltempo. Infatti, si sono disputate soltanto quattro delle otto gare in programma. Non ha giocato la capolista Pietragalla, mentre è scesa in campo la sua vice Bar La Notte Pignola, che è uscita imbattuta dal campo del Savoia. Il team pignolese ha perso l'occasione per sopravanzare in graduatoria la compagine di mister Potenza, che vanta un punto di vantaggio sulla piazza d'onore e soprattutto una gara in meno. Nel raggruppamento B, il testa-coda di giornata tra il Lagonegro e la Rigamonti Matera ha premiato la capolista di Oliva, impostasi con un set tennistico. A ruota, hanno ottenuto tre punti preziosi sia

il Rotondella che l'Aurora Tursi, rispettivamente contro Fagnano Valsinni e Satriano. Il Montescaglioso è stato bloccato dal maltempo a Salandra. GIRONE A Turno di campionato condizionato fortemente dal maltempo. Non si sono disputate ben quattro gare, rinviate ad altra data: Futura Potenza-San Cataldo, Pietragalla-Montemilone, PossidenteBarrata Potenza e Sant'Angelo Avigliano-Fst Rionero. Ha giocato regolarmente, invece, la vice-capolista del torneo, Bar La Notte Pignola, bloccata sul nulla di fatto (0-0) sul terreno di gioco del Savoia. Dopo questo risultato è fallita anche la manovra di sorpasso. Neanche il Parco Tre Fontane Potenza ha centrato l'obiettivo dei tre punti.

La terza forza del campionato, infatti, è stata fermata in parità ed a reti bianche dal San Chirico Nuovo. Spettacolo di gol e di emozioni tra Pantano ed Albatros Oppido. La contesa si è conclusa sul quattro pari. Infine, il Ruvo Venosa di mister Scola ha espugnato Abriola con la doppietta nel finale di gara del suo capitano, Gorga. GIRONE B Il Lagonegro ha conquistato il suo quindicesimo successo stagionale e sesto in trasferta sul campo della Rigamonti Matera, ormai con quasi entrambi i piedi in Seconda Categoria. La corazzata di mister Oliva ha calato la sestina in terra materana con il solito Lardo (autore di un hattrick), con Mastroianni (doppietta) e con D'Agostino (sono undici i risultati utili

consecutivi lontano da casa). A ruota, ma distante cinque lunghezze, il Rotondella ha travolto con un poker il Fagnano Valsinni che, così, deve dire addio al sogno di una possibile rimonta in alta quota. La formazione rotondellese tornerà nuovamente in campo quest'oggi nel match di recupero col Pomarico. Nonostante non abbia giocato a Salandra, il Montescaglioso ha preservato il terzo gradino del podio. L'Aurora Tursi potrebbe insidiare la compagine materana guidata da mister Cicorella battendo oggi pomeriggio il Paternicum. Intanto, nell'ultimo turno, i tursesi hanno piegato con un gol di scarto il Satriano. Potentini in vantaggio grazie ad un'autorete; Fittipaldi e Valinoti hanno rimediato lo svantaggio, prima del pari satrianese firmato da Inglese. Poi, nuovamente Valinoti, grazie alla sua doppietta, ha chiuso i conti a favore dell'Aurora Tursi. Poco più in basso, il Roccanova ha impattato a Bernalda. Gli ionici scenderanno in campo questo pomeriggio contro il Satriano. Secondo tonfo stagionale interno per il

I RECUPERI DI OGGI Prima Categoria B A. Tursi - Paternicum Bernalda - Satriano Rotondella - Pomarico

Seconda Girone B Accettura - S. Vietri Craco - Grassano Laurenzana - La Fiasca

Seconda Girone C Castelsarac - S.M.d’Agri

Paternicum contro il Pomarico. I valdagrini di Caso, sotto di un gol (Nasca), avevano riequilibrato le sorti dell'incontro su rigore con Riso. Carioscia ha messo tutti d'accordo con un altro tiro dagli undici metri. Per i materani si è trattato del sesto risultato utile di

fila, mentre il Paternicum ha raccolto soltanto un punto nelle ultime tre uscite casalinghe. Dopo una lunga attesa, il Villa d'Agri è ritornato a vincere lontano da casa. Nel derby della Val d'Agri, la Tramutolese era passata in vantaggio con Forlenza. Il Villa d'Agri ha ribaltato con la doppietta di Chirichella e la prima rete di D'Elia. Infine, quasi a sorpresa, il Sirino Mercure ha espugnato Brienza. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “2”. 35 gol messi a segno (981 marcature in totale), di cui 14 dalle formazioni che hanno giocato in casa. Si sono registrati 2 successi interni (0 nel raggruppamento A, 2 nel B), 5 vittorie esterne (1 A, 4 B) e 4 pareggi (3 nel girone A, 1 nel B). Il girone più prolifico è il B con 491 reti, seguito dall'A con 490. Il migliore attacco è del Montescaglioso (54 reti, girone B), il peggiore della Rigamonti (11 reti, girone B). La migliore difesa è del Pietragalla (8 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti (girone B) la più perforata (70 reti subite). Donato Pavese


Mercoledì 18 febbraio 2009

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Seconda Solo il Castelgrande ha una marcia in più

Gruppo C, che terzetto Cancellara, undici di fila SI E' formato un terzetto alla guida del girone C di Seconda Categoria. Perdendo lo scontro diretto con l'Oratorio Lentini Maratea, la capolista Fortitudo Moliterno è stata raggiunta sul gradino più alto del podio dalla stessa formazione tirrenica e dal Real Grumento, contemporaneamente vittorioso sulla Sanseverinese. Nel girone A, invece, nulla è mutato. Il Castelgrande si è sbarazzato in esterna dello Sport Melfi, mentre il Ginestracandida ha piegato la Fides Scalera. Nel secondo raggruppamento, il Cancellara ha preso leggermente il largo in classifica grazie al pokerissimo inflitto al Marsico ed al rinvio della gara della Metanauto Picerno. GIRONE A Corre spedita verso la meta finale la regina Castelgrande di mister Dereviziis. Il quarto successo di seguito (diciassettesimo risultato utile consecutivo) è arrivato a spese della peggior difesa di Seconda Categoria, Sport Melfi, trafitto dalle reti di Federici dal dischetto e di Messina. A otto punti di distanza, il Ginestracandida sta preservando, comunque, la seconda piazza. La compagine del Vulture ha battuto con il minimo scarto la Fides Scalera. Sempre in zona-podio, il Foggiano Melfi non ha avuto difficoltà a sbarazzarsi, per la settima volta a domicilio in questo campionato, del San Fele. Non ha, invece, giocato il Palazzo col Garnet Red Bella. Stessa sorte è toccata anche agli incontri Casteldoria Lagopesole-Atletico Genzano

LA FIASCA SILENZIOSI VIETRI

e Ruoti-San Giovanni. Nella bassa classifica hanno pareggiato il Rapolla ed il San Nicola. GIRONE B Undicesima vittoria di fila per la neo-capolista solitaria Cancellara, in attesa del match di recupero tra il Potentia Santa Cecilia e la Metanauto Picerno (gara non disputata per neve). L'undici di Cosentino ha travolto con una cinquina il Marsico. Sta collezionando insuccessi a ripetizione il Tricarico, sconfitto anche a Craco dopo il ko della settimana precedente col Cancellara. In quinta posizione, l'Atletico Balvano ha sopravanzato in classifica l'Accettura grazie al pari in quel di Anzi. Vantaggio di Casciano S. e pari anzese di Cicchetti. L'Accettura non ha giocato contro il Grassano e recupererà quest'oggi la gara non disputata con il Vietri. Anche la contesa tra il Laurenzana e l'Atletico Albano è terminata in parità (per i ragazzi di Cafarelli ha segnato Di Trinco). Scorpacciata di reti tra il La Fiasca ed il Vietri. Gli oppidani sono andati a segno con De Felice Mi. e De Felice Ma.; il Vietri ha risposto con Giordano e Macellaro R. Nell'odierno pomeriggio si recupererà la sfida Craco-Grassano. Domani toccherà a Laurenzana e La Fiasca. GIRONE C Oratorio Lentini Maratea e Real Grumento hanno centrato l'obiettivo aggancio. E non deve essere stato difficile perché nell'anno nuovo la capolista Fortitudo Moliterno non ha ancora centrato il primo successo. I tirre-

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nici, vincendo lo scontro diretto con la Fortitudo, hanno agguantato il primato. Stesso discorso per il Real Grumento che ha travolto la Sanseverinese con la tripletta di Scaldaferri M., la doppietta di Vicino ed il gol di Morello. Il Castelsaraceno non è sceso in campo contro il Chiaromonte e quest'oggi recupererà con il San Martino d'Agri. I F.lli Cafaro hanno travolto il Real Agromonte, mentre il Nemus in rimonta ha piegato il San Martino d'Agri col tris di Melchionda. Parità tra Episcopia e Trecchina; sospesa Castelluccio-Sarconi. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 50 gol messi a segno (1200 marcature in totale) in questa diciottesima giornata (13 nel girone A, 14 nel B, 23 nel C), di cui 32 dalle formazioni che hanno giocato in casa (7 nel girone A, 10 nel B, 15 nel C), 18, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (6 nel girone A, 4 nel B, 8 nel C). Si sono registrati 7 successi interni (2 nel raggruppamento A, 2 nel B, 3 nel C), 2 vittorie esterne (1 A, 0 B, 1 C) e 5 pareggi (1 nel girone A, 3 nel B, 1 nel C). Il girone più prolifico è il raggruppamento C con 430 reti, seguito dall'A con 399 e dal B con 371. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Castelgrande (54 reti), il peggiore è quello dell'Anzi (14 reti. La migliore difesa è quella del Cancellara (10 reti subite), mentre la peggiore è quella dello Sport Melfi (44 reti subite, girone A). Donato Pavese

GINESTRACANDIDA FIDESSCALERA

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LA FIASCA: Lancellotti, Palumbo, Cristofaro, Di Caro, Marone, Giacinto, Polichiso, Frisi, De Felice Mi. (1' st De Luca), La Rocca, De Felice Ma. SILENZIOSI: Gruosso, Cupolo, Iuorio, Calviello, Sannino, Macellaro R., Macellaro M., Picciuolo, Giordano, Russo, Di Carlo. ARBITRO: Giannella di Matera. RETI: De Felice Mi. al 32' pt, Giordano al 7' st, De Felice Ma. al 28' st, Macellaro R. al 36' st.

GINESTRACANDIDA: Di Pace G., Gaudioso, Pipolo L., Rizzo, Messere, Pinto, Annunziata, Cicchiello, Pipolo G. (al 25' Loriso), Di Pace T., Volonnino. All.: Lettieri. FIDES SCALERA: Viggiano, Romaniello, Larossa, Gamma, Loffredo,La rotonda,Carlucci, Gerardi ,Pascale, Leccese, Lovallo. All.: Tirico. ARBITRO: Cannone di Palazzo San Gervasio. MARCATORI: al 26' e 50' Loriso; al 27' Pascale; al 65' Di Pace; all'80' Gerardi.

OPPIDO LUCANO - La Fiasca non si rialza e resta in penultima posizione in classifica. I giallo rosso oppidesi non riescono a sfruttare il fattore casa per riacciuffare in classifica proprio i Silenziosi. Per due volte in vantaggio, La Fiasca ha sprecato tante occasioni per chiudere il mach e a 9' dal termine sono stati raggiunti da Macellaro R.. L'obiettivo salvezza è ancora a portata degli oppidesi ma serve ritrovare la vittoria quanto prima. La Fiasca, infatti, non vince dallo scorso 30 novembre quando, tra le mure amiche, si impose per uno a zero sul Mersico. Per oggi intanto (18 febbraio) è in programma la gara di recupero a Laurenzana sospesa il primo febbraio per impraticabilità del campo di gioco. La gara: La Fiasca scende in campo con la voglia di recuperare punti alle diretti concorrenti per la permanenza in categoria e De Felice Ma. subito mette pressione a Gruosso. Dopo venti minuti De Felice Ma., viene pescato da De Felice Mi., ma il suo tiro si stampa sul palo tra la disperazione dei locali. Il gol è nell'aria ed infatti al 32' è l'inossidabile De Felice Mi. a mettere la palla alle spalle di Gruosso. Il primo tempo finisci così con i padroni di casa meritatamente in vantaggio. Si ritorna in campo e dopo 7' dal fischio d'inizio Giordano porta le squadre sull'uno a uno. La Fiasca non ci sta e si riversa nella metà campo avversaria per cercare il nuovo vantaggio che arriva al minuto 28' quando De Felice Ma. salta l'uomo e fa partire un bolide imparabile per Gruosso. Sul due a uno La Fiasca prova a chiudere il mach ma Grusso è provvidenziale prima su De Felice Ma. e poi su Polichiso che si vede deviare in angolo un tiro perfetto. I padroni di casa non pungono e al 36' ci pensa Macellaro R. con un tiro, per niente irresistibile, che però assume una stranissima traiettoria e si infila alle spalle di un incredulo Lancellotti. La pressione finale degli oppidesi non sortisce nessun effetto. Ennesima partita buttata al vento per La Fiasca mentre i Silenziosi conquistano un punticino importatissimo in ottica salvezza. Rocco De Rosa

RIPACANDIDA Il Ginestracandida con questa vittoria contro una valida avversaria dell'ex allenatore Dante Tirico continua a tenere il passo sul Castelgrande, anche se otto punti di distacco sono tanti. Il campo reso pesante dalla neve caduta negli ultimi giorni non ha condizionato il gioco delle due squadre decise a vincere questa partita. Alla fine il Ginestracandida si oppone per tre reti a due ed il punteggio poteva essere ancora più vistoso per i locali se Di Pace, Annunziata e lo stesso Loriso fossero stati più precisi sotto porta. Comunque, lo Scalera vanta la miglior difesa del campionato. La cronaca. Parte bene il Ginestracandida che prima con Di Pace T. , da quasi 25 metri e poi con Annunziata, sul calcio d'angolo si rendono pericolosi, ma non inquadrano lo specchio della porta. Al 15' Gaudioso su assist. di Di Pace dal limite dell'area centra la traversa al portiere battuto. Al 25' avviene la mossa tattica vincente di Mr.Lettieri che sostituisce il difensore Pipolo G. , ed inserisce il bomber Loriso non ancora al top della condizione il quale, appena entrato, al primo pallone giocabile, su assist. di Di Pace T., dal limite dell'area, centra l'angolino basso alla destra del portiere portando in vantaggio la propria squadra. La reazione degli ospiti non si fa attendere, passa un solo minuto ed il centravanti Pascale con la complicità della difesa locale realizza il pareggio. Nel secondo tempo, dopo alcuni fraseggi al centrocampo, al 50' Loriso, liberatosi del diretto avversario dal limite dell'aria, effettua un tiro non proprio imprendibile e realizza il secondo goal per il Ginestracandida. A questo punto lo Scalera, nel tentativo di recuperare, si scopre leggermente nel reparto difensivo ed al 65' sul cross di Volonnino, Di Pace T. si trova tu per tu con Viggiano e lo trafigge con una precisa diagonale. A questo punto la gara sembrava volgere al termine, ma da una punizione, contestata dai locali, lo Scalera, grazie a Gerardi, accorcia le distanze con un tiro che trova impreparato il portiere locale. Come al solito il Ginestracandida soffre nel finale ma riesce a portare a casa l'intera posta. Lorenzo Zolfo


Sport

Mercoledì 18 febbraio 2009

Sottana con la febbre

Metz ancora acciaccato

E’ RIPRESO ieri il lavoro della Bawer Matera verso la doppia sfida casalinga contro Palestrina e Sant’Antimo il crocevia decisivo per continuare a sperare, a sette giornate dalla fine, di recuperare posizioni in classifica. Incassato il ko nel derby con più di qualche rammarico la formazione di coach Corà riprende il proprio cammino. Ieri mattina una seduta di pesi e nel pomeriggio una seduta blanda in palestra per riprendere il lavoro interrotto nei giorni passati, unica assenza quella di Luca Sottana limitato da alcuni problemi di febbre e dunque assente all’allenamento. Si conta comunque nel giro di un paio di giorni al massimo di averlo nuovamente a disposizione. Oggi intanto è prevista una doppia seduta, al mattino e al pomeriggio per ricominciare a concentrarsi alla difficile sfida di domenica prossima contro il Palestrina. Classifica alla mano la Bawer non può più fallire in casa ed ha bisogno di un colpo fuori, preferibilmente nello scontro diretto di Molfetta. Sono le condizioni per evitare un penultimo posto purtroppo sempre più vicino. p.quarto@luedi.it

SMALTITA l'euforia per il derby vinto domenica contro la Bawer Matera per la Levoni è tempo di pensare alla prossima gara in programma a Sant'Antimo domenica prossima. La squadra di Gigi Gresta ha infatti cominciato a lavorare in previsione dell'atteso test campano. Unico acciaccato Matteo Metz, assente contro la Bawer Matera a causa di una contrattura ai muscoli addominali che hanno impedito al giocatore di Gresta di scendere in campo nel derby. L'atleta dovrebbe recuperare in vista del confronto di domenica a Sant'Antimo contro l'Igea di Ciccio Ponticello. Per il resto capitan Antonino Rato e compagni sono stati al lavoro preparando la sfida di domenica con intensità. I ragazzi di Gresta, finalmente vittoriosi nel girone di ritorno hanno tutta l'intenzione di vendere cara la pelle e puntare al terzo successo esterno stagionale. Ieri pomeriggio i lupacchiotti di Gresta si sono cimentati prima con la parte atletica e successivamente con quella tecnica. f.menonna@luedi.it

La guardia Sottana

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Matteo Metz

Calcio a 5 B Prova non eccellente col Messina ma contano i tre punti

Momento magico per la Bng Il secondo posto galvanizza il Deportivo Matera MATERA - Diciamo la verità, non è stata una bella partita quella a cui hanno assistito, sabato scorso sotto il telo della tensostruttura, gli appassionati materani di calcio a cinque. La Nigro BNG Deportivo Matera, pur vincendo sullo Sporting Peloro Messina, ha sicuramente disputato una delle peggiori gare stagionali. Tre a due il risultato finale in favore dei ragazzi allenati da Angelo Bommino, frutto di una gara arruffata e povera di emozioni e di gol. Una giornata storta può capitare a tutti, importante è recuperare a più presto la condizione mentale. Ad influire sulla gara opaca dei biancoazzurri, inoltre, l'assenza per squalifica del bomber Paoliño Santos, l'unico in grado di “vedere” la porta e anche l'unico capace di tirare da qualsiasi posizione. Demeriti del Deportivo a parte, c'è anche da sottolineare la prova dei siciliani i quali, pur costretti ad inseguire, non si sono dati mai

La formazione della Nigro Bng Deportivo Matera (Videouno)

per vinti ed hanno messo in grave difficoltà i padroni di casa, soprattutto nei minuti finali della gara, quando cioè la paura di gettare alle ortiche un'occasione d'oro per guadagnare terreno nei confronti delle dirette concorrenti si è impadronito del

cuore e della mente. Ma, come si suole dire, tutto è bene ciò che finisce bene, e per la Nigro BNG è finita davvero in maniera superlativa dal momento che la squadra materana, in virtù della sconfitta dell'Aequa Gragnano sul campo del Tremulini Reggio

Calabria e del pareggio della Poiatti Mazarese sul rettangolo di gioco della capolista Vibo Licogest, è adesso al secondo posto di classifica assieme proprio al Gragnano e, cosa da non sottovalutare, a soli tre punti dalla vetta. Insomma un turno nonostante tutto molto favorevole e un calendario che potrebbe dare una ulteriore mano ai materani anche sabato prossimo poiché i biancoazzurri saranno di scena sul campo del fanalino di coda Città di Cosenza, la quale ha totalizzato sino ad oggi appena cinque punti e che sabato scorso non si è addirittura presentato ad Acerra, mentre i riflettori saranno puntati sull'altra concorrente Tremulini Reggio Calabria, in questo momento ad una sola lunghezza dalla Nigro BNG, che dovrà vedersela con uno Spazio Relax sicuramente in grado di far perdere ai calabresi ulteriore terreno. Annibale Sacco sport@luedi.it

Join the Game, ecco i team Ciclismo, ultima tornata per la fase regionale per le elezioni lucane IL COMITATO regionale Fip di Basilicata ha reso note le squadre che parteciperanno alla fase regionale del Join the Game che avrà luogo a Potenza il 29 marzo 2009. Per quanto riguarda la categoria under quattordici della provincia di Potenza le squadre chiamate a contendersi il titolo saranno la Timberwolves Black Potenza, il Nuovo Basket Potenza, la Timberwolves White, il Basket Potenza Rosso, la Timberwolves Red, la Virtus Rionero Quarzo, la Pallacanestro Avigliano e l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero. Nella categoria under quattordici maschile materana invece le formazioni chiamate a darsi battaglia nella finale potentina saranno la Virtus Group, la Cestistica Bernalda, l'A.S.C. Tursi, la Pielle Red, la Virtus Artigiuanlegno, la Pielle Green, la Virtus Co.Re.Ma. Matera e la Cestistica Grassano. Nella categoria under quattoridici maschile invece saranno in campo il Nuovo Basket A e B Potenza, il Basket Potenza Giallo, la Timberwolves

Yellow, la New Olimpia Pallacanestro Melfi, la Timberwolves Green, la Virtus Rionero Palagiocasio, la Lepore Potenza Meneghin, la Virtus Matera 96, la Pielle Black, la Virtus A.P.D. la Pielle White, la Virtus Azzurra, l'A.S.D. Fides Tricarico, la Cestistica Arcobaleno Montescaglioso e la Cestistica Bernalda. Nella categoria under quattordici femminile saranno impegnate l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture, la Basilia A, B e C, la Fides Tricarico, la Pink Bernalda e lo Sporting New e Old. Nella categoria under 13 femminile saranno in campo la Pink Bernalda e la Basilia A, B e C. Nel corso della manifestazione si svolgerà la gara di tiro da tre punti, “Oviesse Trophy”, che verrà organizzata per ognuna delle quattro categorie. La gara prevede la partecipazione di un giocatore per squadra, che dovrà iscriversi al momento del check-in presentando il modulo di frequenza alla gara. f.menonna@luedi.it

POTENZA - Novità importati ai vertici della Federazione Ciclistica di Basilicata. Lo scorso otto febbraio l'espletamento del Congresso Provinciale di Matera ha visto l'elezione a Presidente Provinciale di Carmine Acquasanta. È stato il primo tassello di questo nuovo mandato ragionale e provinciale del ciclismo lucano. Domenica 15 febbraio, invece, presso la Sala Riunioni del Comitato Regionale F.C.I. di Potenza si è svolta l'assemblea elettiva della Provincia di Potenza. Le società del potentino, che hanno risposto in massa all'appuntamento, dopo la relazione del Presidente Uscente e dei due candidati, hanno sviluppato un'interessante quanto positivo dibattito sul mondo del ciclismo nella provincia. A termine della seduta si è proceduto alle elezioni dei due candidati e delegati al Congresso Nazionale che sono risultati Vincenzo Sileo e Michele Lavieri. Inoltre si è proceduto alla nomina del Presidente Provinciale che è risultato Pippa Davide Spadino e dei tre Consiglieri che sono Gianfranco De Felice, Sandro Sicuro e Antonino Amato. I complimenti ai nuovi eletti sono stati fatti da Matteo Lioi, Presidente della F.C.I. di Basilicata e dal Comitato Regionale. Le elezioni della Lucania ciclistica non sono ancora concluse ed infatti domenica primo marzo è in programma l'assemblea regionale che si terrà presso il salone del Coni Regionale con sede a Potenza. Le elezioni in Basilicata sono nella sua fase calda e i prossimi giorni si preannunciano pieni di tensione elettorale. Stasera, infatti, saranno chiuse le porte per un'eventuale candidatura. E mentre le elezioni entrano nel vivo, le gare continuano con i ragazzi lucani impegnati in una disciplina tanto difficile quanto spettacolare come la MTB. La stagione è appena agli inizi e per tutto il periodo caldo di questo 2009 potremo assistere a gare con la speranza di vedere le ruote di un lucano davanti a tutti. Per ora i risultati invernali hanno messo in evidenza tanti lucani, su tutti Domenico Papaleo, che ha seriamente accarezzato il sogno di indossare la maglia azzurra ai mondiali di Ciclocross svolti in Olanda. L'attenzione, però, ora si sposta dalla strada, o dallo sterrato, agli uffici regionali. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Calcio a 5 B Mentre lo Spazio Relax si lecca le ferite

Nino Crapulli candidato al Consiglio nazionale MATERA - Ottava sconfitta stagionale dello Spazio Relax Team Matera. I ragazzi allenati da mister Nino Crapulli, sul rettangolo di gioco di Scafati, hanno infatti subito una nuova battuta d'arresto che, ad ogni modo, non influisce più di tanto sulla situazione generale della squadra. Lo Spazio Relax, infatti, ha ormai acquisito, di fatto, la certezza della permanenza nella serie cadetta, come pure ha perso qualsiasi illusione di promozione, per cui eventuali cali di tensione e di concentrazione sono abbastanza comprensibili. Ma, nonostante questo, c'è da dire che i biancoazzurri si sono comportati in maniera più che onorevole sul campo campano e che la sconfitta subita è stato soprattutto il frutto della giornata negativa in fase conclusiva. Insomma si è ripetuto quanto visto nella sfortunata gara del sabato precedente contro il Siracusa: tanto gioco, tante occasioni ma, alla fine, soltanto complimenti per la bella prestazione. "Bisogna ammettere - ha affermato a fine gara il tecnico materano - che loro sono stato bravi e, soprattutto, molto concreti. Si sono chiusi in difesa e ripartivano in contropiede. Ho chiamato due volte il time out per dire ai ragazzi di arretrare il baricentro della squadra, nel tentativo di fare uscire gli avversari dalla loro metà campo, ma non c'è stato nulla da fare, appena ricominciava il gioco si catapultavano tutti all'assalto. Non riuscire a fare neanche un gol è tutto dire, anche in situazione di tre contro il solo portiere siamo riusciti a non segnare. Naturalmente, con il passare dei minuti, il nervosismo l'ha fatta da padrone e così, anche quando è stato espulso Laviola, in quattro contro cinque, abbiamo sprecato due ottime palle gol. Insomma abbiamo sprecato troppo, in attacco siamo stati precipitosi e leziosi, mentre in difesa abbiamo commesso qualche leggerezza di troppo. Purtroppo ci stanno mancando le invenzioni del bomber Osvaldo Stigliano, ma è un periodo che gira male anche a lui perché fisicamente sta bene. Se la gara fosse finita 5-2 per noi nessuno avrebbe avuto nulla da

Nino Crapulli

recriminare poiché abbiamo sicuramente creato molto di più degli avversari, ma purtroppo siamo qui a commentare un'altra sconfitta: probabilmente questi risultati sono anche la conseguenza del fatto che la squadra ha già raggiunto la salvezza in anticipo”. Giunge intanto notizia della candidatura, da parte dell'attuale presidente della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli, di Nino Crapulli a Consigliere Direttivo. Le votazioni si terrano a Roma domenica prossima 22 febbraio e, nel caso in cui l'attuale presidente dovesse vincere la concorrenza degli altri candidati, Gianfranco Tosoni e Salvatore Ticli, i quali propongono a loro volta liste diverse di consiglieri, assegnerebbero al direttore generale dello Spazio Relax Matera una carica prestigiosa a livello nazionale: sarebbe il primo lucano ad entrare a far parte del consiglio direttivo. Un'occasione da non perdere, dunque, per il calcio a cinque della Basilicata, una regione tutto sommato tenuta sempre ai margini della cosiddetta stanza dei bottoni. Ma, qualsiasi sia l'esito delle urne, la nomination equivale ad un riconoscimento al valore della persona e all'abnegazione e alla correttezza con la quale Crapulli ha da ben quindici anni lavorato nell'ambiente del calcio a 5, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo di uno sport ancora troppo trascurato dai grandi organi di comunicazione nazionali, ed addirittura ignorato da quelli regionali. a.s.


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Sport B1 Donne Mascaro: «Adesso è necessaria una risposta di carattere»

Mercoledì 18 febbraio 2009

Lore Lei colpita nell’orgoglio Inattesa sconfitta sul campo del Rossano È STATA una sconfitta pesante, anche perché decisamente inaspettata per il modo in cui è arrivata, quella subita sabato scorso, sul campo della Icq Rossano, dalla Lore Lei. Se i presupposti per fare bene in terra cosentina, e continuare a tenere accesa la speranza playoff, sembravano esserci tutti per Carrozzo e compagne, l'amara realtà di un match cominciato male e finito peggio, per le biancorosse lucane, è stata davvero difficile da digerire. «Non sappiamo a cosa appellarci per trovare una spiegazione a questa debacle, visto che tutto alla vigilia sembrava girare per il verso giusto», commenta a freddo, dopo lo 0-3 di Rossano, Miriam Mascaro. «Venivamo da una settimana di allenamenti di grande intensità - prosegue la schiacciatrice calabrese, alla sua seconda stagione a Potenza -, e non possiamo assolutamente dire di aver preso sottogamba l'impegno. Erano ormai quindici giorni che aspettavamo e preparavamo questo appuntamento, convinte di portare a casa quei punti che ci avrebbero consentito di restare agganciate al treno di

Miriam Mascaro

alta classifica. Non che ora tutto sia perso, ma certo una controprestazione di questo tipo non era nei nostri programmi, e non può che portare a una profonda riflessione». «Ne abbiamo già parlato su - spiega Mascaro -, e quel che appare evidente è la necessità di una risposta di carattere a parte della squadra. Dobbiamo risalire soprattutto da questo punto di vista, e sarà necessario farlo tutte insieme. Come peraltro ci siamo ritenute tutte colpevoli, prendendoci ognuna la sua parte di responsabilità, per quello che è accaduto a Rossano. Del resto già sabato prossimo, quando al PalaPergola arriverà la capolista

Lamezia, saremo chiamate a una prova d'orgoglio. E comunque, al di là della preparazione specifica per la prossima partita, in questa settimana dovremo lavorare su noi stesse, con il principale obiettivo di ricostruire il morale del gruppo». Le motivazioni, quindi, come possibile via d'uscita dal momento più difficile della stagione della Lore Lei, ma anche come occasione per coltivare con ancor più cattiveria un sogno che i sei punti di ritardo dalla vetta - e i tre dalla zona spareggi - non consigliano a questo punto di mettere in cantina. Luca Carlone sport@luedi.it

C Donne Sorpasso del Sapri sulla Livi

C Uomini, Lauria primato assicurato

Avvicendamento in vetta alla classifica

C'E' LA matematica. Dopo la vittoria di domenica scorsa contro il Co.Gil. Costruzioni Policoro, la formazione lauriota ha conquistato la certezza del primo posto. Quando manca una giornata al termine del campionato, la Polisportiva Lauria vanta sempre quattro lunghezze in più della concorrente, Pallavolo Matera. Anche in caso di sconfitta dei laurioti e di vittoria dei materani nel prossimo turno, comunque la compagine tirrenica manterrebbe una lunghezza in più che regalerebbe, appunto, il primato. Domenica scorsa i laurioti hanno conquistato la dodicesima vittoria in tredici gare. A cadere sotto i colpi della Polisportiva, questa volta, sono stati i ragazzi del Policoro che sono stati battuti per tre set a zero (25-12; 25-15; 25-14). Colpo grosso della Pallavolo Moliterno. La formazione allenata dal tecnico Lagrutta ha battuto con un netto tre a zero il quotato Callipo Maratea -Sapri conquistando così tre punti preziosi. E' stata una gara combattuta e giocata con grande intensità da entrambi i sestetti che non hanno mai risparmiato energie. Ago della bilancia è stata la maggiore determinazione dei moliternesi che sono riusciti a chiudere il primo set sul 25 a 23. Il secondo pariziale è andato sempre alla formazione di casa che ha chiuso i conti sul 25 a 19; nonostante il passivo di due set, il Callipo ha continuato a crederci, ma alla fine si è dovuto arrendere ai colpi locali che hanno vinto il terzo gioco sul 25 a 22. Una sconfitta pesante per il Callipo che si è fatto raggiungere in classifica dalla Megacom Amatori Potenza che domenica ha vinto contro l'Edil Loperfido Matera. Un match tutto in discesa per il team potentino che ha rispettato quelli che erano i pronostici della vigilia. Evidente è la differenza tecnica che intercorre tra i due sestetti, l'Edil Loperfido niente ha potuto di fronte alla maggiore tecnica dei potentini che hanno sudato, se così si può dire, solamente nel terzo set chiuso sul 25 a 19. Il primo pariziale è stato vinto con il punteggio di 25 a 13, mentre il secondo sul 25 a 10. Nonostante la vittoriosa trasferta sul parquet della Global Aism Potenza, la Pallavolo Matera resta sempre a meno quattro ed ormai matematicamente seconda. I ragazzi allenati dal duo Lozowy - Rizzi si sono imposti senza eccessivi patemi. Tranne il secondo set che è andato ai padroni di casa (25-18), nei restanti giochi la formazione della città dei Sassi ha regolato con facilità quella potentina; il primo set è stato vinto con il punteggio di 25 a 17, il terzo 25-18 e il quarto 25-13. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

L'ASCAS Sapri mette la freccia. Il quattordicesimo turno, infatti, ha visto salire al primo posto in solitaria la formazione campana uscita vincitrice nello scontro con il Marcone Muro Volley. Gara facile per il Sapri che ha incontrato sul proprio cammino il fanalino di coda che fino ad ora ha incamerato solamente un punto. E' bastato poco alla capolista per portare a casa la vittoria: il primo set è terminato sul 25 a 15, il secondo 25 a 16 e il terzo 25 a 12. Una vittoria importante per le campane che hanno conquistato il primo posto in solitaria approfittando anche della sconfitta al tie-break delle “rivali” della Bata Livi Potenza. La formazione del capoluogo è stata battuta lontano dalle mura amiche dal Ricci Bernalda raccogliendo la seconda sconfitta consecutiva dopo quella della scorsa giornata proprio contro l'attuale capolista Sapri. Contro il Bernalda è arrivata una sconfitta inattesa, certo la compagine materana veniva da due vittorie consecutive quindi era carica al punto giusto, però, dalla Bata ci si aspettava una prova d'orgoglio dopo il ko rimediato a Sapri. Il match è terminato tre a due a favore delle berlandesi (25-18; 25-17; 22-25; 1425; 15-13). Ora sono due i punti che dividono il team potentino da quello campano; tutto si deciderà nella prossima, ed ultima, giornata quando il Bata farà gli onori di casa alla Recs Esso Matera, mentre il Sapri sarà di scena sul difficile parquet del Lavello. Proprio quest'ultima compagine, domenica scorsa, è riuscita a strappare l'intera posta in palio alla Recs Esso Volley Group Matera. La sfida è terminata tre ad uno a favore del team lavellese che ha conquistato la quarta vittoria consecutiva. Il primo parziale è stato vinto dalle potentine che si sono imposte con il punteggio di 25 a 14. Nel secondo gioco c'è stata la reazione del Volley Group che è riuscito a vincere, seppur con difficoltà, sul 29 a 27. Per il Lavello è stato solo un momento di sbandamento, perché pronto è stato il riscatto nel terzo set chiuso sul 25 a 22 e nel quarto, terminato ancora 25 a 22. Infine, è andata alla Tua Assicurazioni la gara contro il Dvd Moda Volley Bella. Tutto secondo pronostico con le ragazze potentine pronte a sfruttare ogni errore delle avversarie pur di portare a casa tre punti utili per il morale. Tre a zero è stato il risultato finale (2518; 25-18; 25-15). lo.to.


Sport 51 B2 Donne Resta la soddisfazione per la vittoria col Sala Consilina Mercoledì 18 febbraio 2009

Time, questione di approccio Emanuela Romano: «Pochi stimoli nel primo set» MATERA - Dopo la brutta prestazione di sabato ma con i tre punti conquistati la Time Volley Matera deve rivedere la gara e correggere i propri errori. A dir il vero di errori tattici veri e propri non sene sono visti tanti, ma l'approccio alla gara è stato alla camomilla, poca concentrazione poca voglia che hanno creato problemi da subito facendo perdere il primo set meritatamente. La reazione è stata flebile e grazie alla Ristits e la Vecerkova che hanno messo la squadra sul giusto binario per conquistare poi l'intera posta in palio. Ora spetta alle ragazze dare un segnale di reazione, la settimana di allenamenti sarà sicuramente improntata sul fattore psicologico delle ragazze. A una delle gemelle Romano precisamente Emanuela chiediamo da cosa è dipesa la mediocre prestazione. Quella di Sabato contro la Puntotel è stata una brutta prestazione, vi siete chieste da cosa è dipeso? «Secondo me non abbiamo giocato

La Romano e la festa della Time Matera a fine gara

male, la differenza è stata nell'approccio alla gara, nel primo set loro erano motivatissime perchè si stanno giocando la retrocessione e noi forse siamo entrate con meno stimoli rispetto a loro. Poi la gara è

andata come doveva andare». L'impressione data è stata quella oltre che di motivazione ma anche di distrazione nella ricezione e un pò di calo fisico. «Non è così, fisicamente stiamo bene come ho già detto è stato

solo un problema di concentrazione, anche perchè in alcune fasi della gara si è visto che la squadra c'è ed è uscita fuori, e alla fine quello che conta è la conquista della vittoria». Prossimo incontro, in trasferta

contro il Molfetta che all'andata ha disputato una buona gara contro di voi. «Vero all'andata giocarono bene ma noi avevamo una marcia in più, comunque andiamo per fare la nostra gara e cercare di vincere,

perchè non possiamo permetterci di perdere terreno se vogliamo conquistare i play off». Cosa si può temere dalle vostre avversarie? «Del Molfetta possiamo temere solo il loro complesso, sono un sestetto che sa difendere molto bene, con una buona impostazione quindi tutto il complesso può darci fastidio, ed in particolar modo hanno la centrale che è molto brava e di esperienza. Comunque non le sottovalutiamo e dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco già dal primo set per non rincorrere gli avversari, dobbiamo ripetere la prestazione fatta contro il Tuglie dove non abbiamo sbagliato niente». Un tuo pronostico per la fine del campionato come si classificherà la Time . «Sono scaramantica e previsioni non ne faccio». Coach Galtieri avrà da lavorare ma può essere ottimista perchè le ragazze sono consapevoli del momento e che non si può abbassare la guardia. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne Col Trani sono pesate anche le assenze B2 Donne La cura Motola non inverte la rotta

Asci, niente drammi Era in preventivo il ko con la capolista

Katia Taddei e accanto Angelica Muscillo (Andrea Mattiacci)

OTTAVO posto confermato, dopo le gare del diciannovesimo turno, per la Giocoleria Potenza. La squadra di coach Caliendo, tornata da Trani con una prevedibile quanto onorevole battuta d'arresto, ha visto però ridursi da sette a quattro i punti di margine su quel dodicesimo posto (ora occupato dal Nojaturi) che rappresenta ancora uno spauracchio per l'ultima parte della stagione del team lucano. Che non ha alcuna intenzione, proprio per questo, di fallire l'approccio alla fase conclusiva del torneo, a cominciare dal già fondamentale scontro diretto del prossimo turno casalingo contro il Battipaglia. Il calendario in effetti, dopo le prime quattro giornate decisamente ostiche del girone di ritorno, dovrebbe d'ora in avanti risultare più agevole per Avena e compagne, che pure dopo il giro di boa di metà stagione hanno fatto capire di essersi ritrovate. Raccogliendo un bottino di punti più che soddisfacente - a suon di ottime prestazioni - tra la trasferta di Sala Consilina e i confronti con le prime tre della clas-

se. A Trani, obiettivamente, le biancazzurre di Caliendo non potevano pensare di opporre una resistenza maggiore al cospetto della dominatrice del girone G, lanciata verso una promozione diretta che difficilmente le sfuggirà di mano. Lo 0-3 conclusivo, con parziali comunque piuttosto alti, è stato lo specchio di una gara sempre in pieno controllo di Rosa Ricci e socie. E nella quale l'Asci ha fatto, anche in considerazione dello stop forzato di Angelica Muscillo, quel che ha potuto. «Era difficile pensare di poter impensierire il Trani, visto l'assetto di emergenza (con la sedicenne Michela Prete a far coppia al centro con Katia Taddei) e la serata complessivamente non eccezionale della squadra», ha sottolineato il diesse potentino, Rocco Santangelo. «Abbiamo faticato parecchio in ricezione e difesa, ma tutto considerato le cose non sono andate così male. Per creare qualche grattacapo a corazzate come quella barese si deve essere al top, quello che domenica, per diversi motivi, non ci è riuscito». l.c.

Anche il Benevento piega il Montescaglioso

Daniela Cianflone

MONTESCAGLIOSO- Con la sconfitta per 3-1 (25-15; 23-25; 25-22; 25-19) maturata sul campo dell'AS Benevento Volley e relativi tre punti incamerati dalle campane che permettono loro di raggiungere quota 35 in classifica, sale a sette il numero di sconfitte consecutive per la Planitalia Montescaglioso quando è stata giocata la diciannovesima giornata del campionato di serie B2 femminile di volley. L'ultimo dei sette punti (che valgono la penultima posizione solitaria) sinora conquistati dalla squadra montese risale allo stop interno, per 3-2, con la San-

tulli Aversa, nell'ormai lontana tredicesima giornata. Da allora in poi, nonostante qualche prestazione che avrebbe meritato un esito migliore, solo sconfitte senza punti, maturate nell'ordine, con Nati a Taranto (3-1 in trasferta), Nojaturi Bari (1-3 casalingo), Primadonna Trani (3-0 esterno), Nissan Salerno (03 interno), Cofimar Battipaglia (1-3 interno), prima del 3-1 subito in terra beneventana nell'ultimo fine settimana. La squadra della Planitalia Montescaglioso, affidata da un paio di settimane al tecnico montese Egidio Motola, in precedenza secondo allenatore di Adolfo Rampino e da alcuni anni componente lo staff tecnico, ha provato a replicare alle avversarie di Benevento pareggiando l'iniziale svantaggio, ma nei due giochi successivi le campane hanno fatto valere il fattore campo e la loro superiorità, avendo ragione della Planitalia. Per la Planitalia, ancora a secco di vittorie tra le mura amiche, il prossimo impegno prevede il confronto con la Tekla Volley Scafati (Salerno), gara in programma domenica prossima alle ore 18 presso il Palauditorium “Karol Wojtyla” di Montescaglioso. All'andata le salernitane si sono imposte con il punteggio di 3-1 (25-20, 23-25, 25-23, 25-22) e, come confermato dalla successione dei parziali, la squadra montese aveva conteso fino all'ultimo i tre punti alla squadra di casa. Lo Scafati (38 punti, quinto posto in classifica) viene dalla partita casalinga con l'Italgest Tuglie (LE), vinta per 3-1. Servirà invertire quanto prima la rotta per inseguire la salvezza. Michele Marchitelli sport@luedi.it


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Sport Volley B2 Uomini La Medical Center consolida la sua terza posizione

Mercoledì 18 febbraio 2009

Virtus, avanzata in blocco Successo per le prime sei e la classifica non varia CONTINUA a non smuoversi, per le prime sei piazze, la classifica del girone I della B2 maschile. Evidentemente i valori del campionato, in questa fase di inizio girone di ritorno (vista pure la mancanza di scontri diretti), si sono consolidati, finendo per cristallizzare una classifica che vede sempre la coppia capolista Gela-Nicosia procedere a braccetto. Tallonata da una Medical Center che non ha perso l'occasione casalinga, sabato sera al cospetto dell'Acireale, di piazzare un successo pieno che l'ha mantenuta a cinque lunghezze dalle due battistrada. Mentre alle spalle dei potentini non sembrano avere alcuna intenzione di mollare - nella speranza di un posto play-off - Catona, Reggio Calabria e Catanzaro, pure loro vittoriose da tre punti e rimaste così con lo stesso svantaggio rispetto al team lucano. Dal canto suo la Virtus proverà di nuovo a rosicchiare qualcosa alle sue avversarie nel prossimo turno, che la vedrà per la seconda volta consecutiva di scena al PalaPergola: sabato a Potenza arriva il Messina, contro il quale Zuccaro e compagni non possono con-

Volley B2 Uomini

La Sidel Lagonegro riorganizza le idee DOPO la sconfitta contro il Nicosia, la Sidel riorganizza le idee. Anche contro la capolista il copione della sconfitta sembra essere stato il solito. Avanti sul 20-23 del primo set, i lagonegresi nello scorso turno, si sono fatti recuperare fino a concedere il vantaggio ospite del primo set, che poi si è concretizzato nella vittoria finale dei siciliani. I ragazzi di mister Stigliano non saputo capitalizzare il vantaggio e il miglior gioco espresso ad inizio set, crollando sul piano psicologico e mostrando una mancanza di esperienza indispensabile nei momenti topici di un match. A complicare la situazione la scorsa settimana inoltre le condizioni meteo , che hanno comportato un ritardo nell'arrivo della Sidel sul parquet siciliano. Intanto chiusa la parentesi contro la capolista, la formazione lagonegrese riparte contro l'ultima in classifica. Sabato infatti al Palasport sarà ospite l'Essepiauto di Trapani, fanalino di coda con soli 4 punti. Sarà dunque un'operazione aggancio per la formazione di mister Stigliano, che vorrà rifarsi davanti il suo pubblico. Per i bianco rossi del Presidente Cosentino, quella di sabato domani è una ghiotta occasione per continuare a tenersi stretta la zona tranquilla della classifica e per ottenere tre punti importanti. Da questa settimana l'obiettivo, delle prossime partire sarà soltanto quello di far punti poiché i prossimi match, escluso quello contro il Gela, saranno tutti alla portata della Sidel. “Migliorare nelle prestazioni in cui non abbiamo dato il meglio nel girone di andata, è il nostro obiettivo- ha dichiarato il Presidente Salvatore Cosentino- e dunque sarà prioritario conquistare punti in partite decisive come quella di sabato”.

Il tecnico Giorgio Draganov

cedersi distrazioni, anche e soprattutto per arrivare con il morale al top alle successive sfide (contro Catanzaro e Catona, entrambe in trasferta), che hanno tutta l'aria di poter essere determinanti per l'esito della loro stagione. A proposito del match risolto con una certa tranquillità con l'Acireale, coach Giorgio Draganov si è detto soddisfatto per la risposta dei suoi ragazzi: «Era importante stare attenti e concentrati contro i siciliani, che sapevamo poter essere insidiosi. Volevamo assolutamente i tre punti, e nonostante un avvio complicato

di gara, che mi ha costretto a chiamare tutti e due i timeout discrezionali prima di arrivare a quota 16, siamo riusciti a rimanere con la testa bene in partita. E poi a indirizzarla sempre di più sui binari voluti». Anche grazie a una prestazione complessivamente eccellente del gruppo rossoblù, con il solito score pesante di Vincenzo Scalcione (18 punti al rientro dalla squalifica) e le altrettanto solide prestazioni di Torsello e La Rosa, oltre che il prezioso apporto in seconda linea di un Cavaccini sempre più a suo agio nel ruolo di libero. lu.ca.

Scherma Bene anche il resto della truppa lucana

Karate Sorride lo Shintaikan Potenza

Bellino e Palumbo vincono in pedana a Napoli

Evangelista e Pastore guadagnano l’accesso alla fase nazionale

timo, diciottesimo e trentottesimo posto. Per quanto concerne il campionato di serie C di spada femminile a squadre la vittoria è andata alla società C.S. Vomero Napoli; al secondo e terzo posto rispettivamente il Club Scherma Siracusa e la S.D.A. Scherma Santeramo. Nel campionato di serie C di spada maschile a squadre si è imposta l'Associazione Messina Scherma seguita da Acc. A.Greco Caltagirone e S.S.D. Club Scherma Cosenza All'appuntamento hanno partecipato tutte le regioni del meridione, che attualmente rivestono maggior interesse anche nell'ambito internazionale. Antonella Mariani sport@luedi.it

ANCHE a Matera i portacolori dello Shintaikan-Karate Club di Potenza hanno confermato le proprie doti tecniche e agonistiche nel corso del quarantaquattresimo campionato regionale assoluto di kumitè valevole per la qualificazione al campionato italiano. La gara si è svolta domenica al Palasassi di Viale delle Nazioni Unite. La società del maestro Donato Pastore vi ha preso parte con due atleti, si tratta di Gianfranco Evangelista nella categoria fino a 65 kg e Gianluca Pastore nella categoria fino a 70 kg. Entrambi hanno confermato le ottime referenze tecniche espresse nel corso delle ultime prove agonistiche ottenendo il titolo di campione regionale di categoria, qualificandosi per il campionato italiano assoluto che avrà luogo a Lecce, il 28 e 29 marzo e alla gare di categorie al campionato italiano juniores che avrà luogo a Ostia Lido il prossimo 12 e 13 aprile. La gara materana è stata complessivamente di buon livello e ha confermato l'ottima preparazione atletica e tecnica dei due atleti potentini, ormai nel novero dei talenti di punta del movimento lucano del karate, nel settore del kumite. Ovvia la soddisfazione nell'establishment dello Shintaikan Karate Club per una prova così positiva da parte dei due atleti. Il maestro Donato Pastore ha espresso tutta la sua felicità al termine della competizione agonistica materana affermando quanto segue: “Sono davvero euforico per la prestazione dei miei atleti che hanno confermato la buona preparazione e l'ottima forma complessiva espressa finora. Mi auguro che entrambi i nostri portacolori non incappino in infortuni e contrattempi di ordine fisico”. f.menonna@luedi.it

ANCORA grandi risultati per gli schermidori della Società Schermistica Lucana dimostrati nelle gare campane disputate lo scorso week-end. Dal 14 al 15 febbraio il Circolo Nautico Posillipo, con il Patrocinio del Comune di Napoli, ha organizzato la seconda prova di qualificazione nazionale ai campionati italiani assoluti di sciabola e fioretto dove sono stati assegnati anche i titoli italiani a squadre della serie C di spada maschile e femminile. Tra i 240 atleti saliti sulle pedane delle palestre del polifunzionale di Soccavo, anche i fiorettisti lucani Edoardo Bellino, Francesca Palumbo, Fortunato Picerno, Francesco Maria D'Aquino, Fabrizio Sica, Antonino Montano e Lucrezia Lauria. I primi due sono riusciti ad aggiudicarsi la vittoria nelle rispettive categorie. Sia nella sciabola femminile che in quella maschile podio tutto campano; infatti nella prima categoria si è distinta Ilaria Romano (Club Scherma Napoli) che ha sconfitto con un punteggio di 15 a 10 Marta Puglia (C.N. Posilloppo Napoli ); al terzo posto Veronica Ricotta (Centro Sportivo Esercito-Sezione Sche) e Matina Sciscio (Dauno Foggia). Nella Sciabola maschile Giovanni de Gregorio (C.N. Posilloppo Napoli) ha superato Alessandro Tuccillo (Club Scherma Napoli). Con loro sul podio anche Nicola Zarra (Dauno Foggia) e Roberto Boccarusso (A.S. Champ Na). Nel Fioretto femminile conferma uno stato di forma ed una tecnica eccellente la lucana Francesca Palumbo (Società Scherm. Lucana Pz) che riesce ad aggiudicarsi il primo posto

vincendo in finale su Alice Cuscone (Accademia Scherma Ragusa); bene anche la compagna di società Lucrezia Lauria (Società Scherm. Lucana Pz) che si è posizionata al terzo posto insieme ad Angela Gugliotta (Conad Scherma Modica). Nel fioretto maschile gradino più alto del podio ancora lucano; Edoardo Bellino (Società Scherm. Lucana Pz) si è imposto su Carlo Cavallo (Conad Scherma Modica) per 15 stoccate a 9. Walter Polara (Conad Scherma Modica) e Giovanni Lo Buglio (Mazara Scherma) si sono classificati, invece, al terzo posto. Gli altri fiorettisti lucani Fortunato Picerno, Francesco Maria D'Aquino, Fabrizio Sica e Antonino Montano si sono posizionati rispettivamente al sesto, set-

Calcio a 5 D, caterpillar Sacro Cuore Venosa S.CUOREVENOSA SANT'ANTONIO

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SACRO CUORE VENOSA: Dinardo, Briscese P, Zotta, Mancusi, Pescuma, Paulangelo, Papa, Muccilli, Martone, Briscese D, Caloiero. All. Martone SANT'ANTONIO BELLA: Acquavia, Gruosso M, Capece, Gruosso Rob, Gruosso Ang, Ferrone, Messina, D'Ambrosio, Gruosso Roc, Gruosso And. Al. Gruosso ARBITRO: Spada di Venosa RETI: 6' e 8' Papa; 7', 13', 57'e 58' Martone; 10' e 11' Briscese D; 12', 33', 34' e 60' Muccilli; 20' Iurino; 28' Pescuma; 35' Mancusi, 50' e 52' Briscese P. VENOSA - E’ un Venosa travolgente. Al 6' è Papa a sbloccare il risultato, che si ripete all'8'. Al settimo è Martone a portare a due le reti degl'oraziani ed apre la strada al suo poker. Al 10' Bri-

scese D, appena subentrato a Papa trafigge ancora l'incolpevole Acquavia. Si ripete un minuto più tardi. Arriva anche la rete di Muccilli anche per lui un poker come il suo mister. Al 20' a in rete colui che sembra aver fatto il patto con Dio, Iurino, sembra che ogni pallone che tocca lo trasformi a rete. Ma quest'oggi palloni per lui finiscono e li non segna più. Al 28' arriva anche la rete del miglior in campo, Pescuma dopo un azione personale. Il Sacro cuore chiude con un parziale di nove a zero. La ripresa dal primo minuto si rivede la “roccia Mancusi” e tener la guardia di difesa, Passano pochissimi minuti e Muccilli sigla la rete numero dieci con un bella azione con Martone. Arriva il momento di Caloiero tra i pali e viene subito impegnato in una parata bassa ed un anticipo difficile sui piedi di Gruosso and. Un minuto più tardi mette e tre il proprio bottino. Arriva anche la rete di Mancusi con il solito

missile dalla distanza. Ma le emozioni più belle arrivano dai i due gioiellini Zotta-Briscese, al centro della polemica in settimana dopo la rissa in allenamento e messi fuori dalla lista dei convocati, poi dopo le scuse alla seria società vengono perdonati e riaggregati in rosa. Arriva la rete di Briscese P, su assist di Mancusi. Ma al 52' Zotta si libera di un avversario e serve proprio Briscese P che insacca, ed è pace fatta infatti dopo la rete i due cadono in un tenero abbraccio. Ultimi minuti stading ovazion per Zotta-Briscese. Finale a suo di goal Martone infila due volte il portiere ospite e Muccilli ancora per la 17^ volta. Il Sacro Cuore chiude a bottino pieno il girone di andata, ancora imbattuta forse un record. Si piazza a + 8 sulla seconde della lista Real Murese. Aspettando il girone di ritorno che riprenderà il 7 marzo. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it


Cultura&Spettacoli 53

Mercoledì 18 febbraio 2009

La rassegna

Carnet

Al via il primo festival per compagnie emergenti della Provincia

Teatriamo in 13 tappe di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Il teatro materano sempre più alla ribalta. Dalla passione alla professionalizzazione. Compagnie locali in vetrina per un evento unico ed importante, che coinvolgerà la città dei Sassi e tutta la provincia. Al via “Teatriamo”, il primo festival di teatro emergente organizzato dalla Provincia di Matera. Presentato ieri mattina presso l'Ente il cartellone dal presidente della Giunta, Carmine Nigro, e dall'assessore alla Cultura, Giuseppe Digilio. Il sipario si aprirà con la rappresentazione al Teatro Comunale di Matera della pièce teatrale “Premiata pasticceria Bellavista” della compagnia “Fuochi Fatui” di Nova Siri (Matera), il 20 febbraio alle ore 20.30 per la regia di Maria Adele Popolo. Tredici rappresentazioni di compagnie locali impegnate in lavori classici o in vernacolo che proseguiranno fino al prossimo 1 marzo. «Obiettivo della manifestazione - hanno spiegato Nigro e Digilio - è quello di far emergere e consolidare il teatro popolare locale nelle varie espressioni, diffondere le attività di teatro amatoriale, dialettale e della poesia estemporanea e attivare la compartecipazione di diversi enti territoriali, oltre a creare opportunità di lavoro nel campo artistico». La Provincia ha anche previsto un premio per il miglior spettacolo, che verrà inserito nel cartellone ufficiale della programmazione del Teatro Guanella di Milano e la partecipazione ad attività formati-

ve. La commissione che valuterà gli spettacoli sarà presieduta da Ulderico Pesce e vedrà numerosi rappresentanti del mondo dello spettacolo. «Il Festival - ha proseguito Digilio - prevede una kermesse itinerante, da Matera a Valsinni, passando per Montescaglioso, Colobraro, Stigliano, Grottole, Pomarico. Inoltre, i componenti delle compagnie parteciperanno gratuitamente ai sei laboratori di formazione, di 31 ore ciascuno, organizzati a Matera dalla Scuola di Recitazione Campo Teatrale di Milano - presso le nostre sedi quali l'Ageforma -che rilascerà attestato professionale di frequenza. Il costo dell'attività ammonta a 30 mila euro». Un corposo cartellone che prevede anche molti spettacoli rivolti alle scolaresche previsto per sabato 21 alle ore 11 presso l'Auditorium Gervasio di Matera a cura della compagnia “Senz'Arte” di Montescaglioso - e agli anziani. «Riuscire con un progetto solo - ha poi concluso Nigro a potenziare il cartellone culturale del territorio, a dare opportunità di formazione e di visibilità nazionale di rilievo ad attori locali, senza contare lo sforzo di valorizzare la provincia in un contesto extraterritoriale, credo sia ulteriore riprova del grande impegno profuso da questa Amministrazione per sostenere il Materano». Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.provincia.matera.it o contattare l'Ufficio Cultura allo 0835-334614. cultura@luedi.it

La presentazione di Teatriamo (Videouno)

Il cartellone Ecco il calendario della prima edizione di “Teatriamo”, tredici appuntamenti ad ingresso gratuito da non perdere: Matera, il 20 febbraio, ore 20.30 Cineteatro Comunale rappresentazione de “I Fuochi Fatui”- Nova Siri scalo “Premiata Pasticceria Bellavista” di Vincenzo Salemme. Matera, il 21 febbraio, ore 11 Auditorium Gervasio rappresentazione dell'Associazione culturale Futura Compagnia SenzArte - Montescaglioso “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Matera, il 21 febbraio, ore 20, 30 Auditorium Gervasio rappresentazione della compagnia “Sipario Aragonese” - Ferrandina “Il medico dei pazzi”di Scarpetta. Colobraro, il 22 febbraio, ore 18 Palestra Istituto Scolastico rappresentazione della compagnia teatrale materana “Talia Teatro” con J'ttatir di e con Antonio Montemurro commedia in tre atti. Matera, il 23 febbraio, ore 11 Auditorium Gervasio “Compagnia Teatro fatto in casa” - Matera con “L'amore ritorna sempre” di Massimiliano Burgi - commedia in tre atti. Ferrandina, il 24 febbraio, ore 20,30 CineTeatro della Valle “ll Gafio” - Associazione culturale di Teatro Amatoriale di Valsinni, “Il borghese gentiluomo” di Rocco Truncellito liberamente

tratta da Moliere commedia in due atti. Montescaglioso, il 25 febbraio, ore 20, 30 Cinema Andrisani “Compagnia Senza Teatro” - Ferrandina “Ditegli sempre di si” di De Filippo regia di Francesco Evangelista. Matera, il 26 febbraio, ore 11 Auditorium Gervasio, Compagnia Anspi “Libere Emozioni” - Stigliano “Non toccate la luna” di Salvatore Pellegrino. Tricarico, il 26 febbraio, ore 20,30 Cinema “Skenè Centro di Cultura Teatrale” - Matera con “La lettera di Mammà” di Peppino De Filippo - farsa in due atti. Stigliano, il 27 febbraio, ore 18 Centro sociale “Fratelli di Latte” - Grassano con “A Rdtà” ideata e scritta da Sara Contieri - commedia in due atti. Matera, il 28 febbraio, ore 11 Auditorium Gervasio “Compagnia Teatrale Stiamo Stretti -75100 Matera” con “Scarafaggi” - di Marco Bileddo - opera in atto unico. Calciano, il 28 febbraio, ore 20,30 Palatenda Compagnia “Avis teatro” - Pomarico con “Miseria e nobiltà” - regia Domenico Laterza. Matera, domenica 1 marzo, ore 20, 30 Auditorium Gervasio Compagnia “Crypta Folk” - Grottole con “V-less' d-v-ntà na brigant'”di Enza Lacetera e Tania Marino - opera teatrale in due atti. m.a.flum.

Tutti i segreti del peperoncino in un convegno MATERA - Il Peperoncino Festival di Diamante modello di studio e di ricerca per la valorizzazione dei prodotti tipici e del turismo gastronomico. Dopo le tesi di laurea all'Università di Roma e di Milano, arriva adesso la partecipazione ai corsi per l'istruzione e la formazione tecnica superiore per lo sviluppo del Mezzogiorno. Enzo Monaco, presidente dell'Accademia del Peperoncino, presenterà l'esperienza del Festival calabrese al convegno sulle “Produzioni tipiche lucane” organizzato a Matera in collaborazione con la Regione Basilicata, il Ministero dell'Università e della scienza e l'Unione Europea. L'appuntamento è per mercoledì 18 febbraio nell'Aula Magna “De Fina” del liceo scientifico “Dante Alighieri” di Matera. Assieme al presidente Enzo Monaco ci saranno il presidente della regione Basilicata, Vito De Filippo, il sindaco di Matera, Emilio Nicola Bucicco, il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, l'assessore all'Agricoltura della regione Basilicata, Vincenzo Viti, Maria Fara Favia dell'Università della Basilicata, Giulio Sarli del Cnr di Bari. Le conclusioni del convegno sono affidate ad Antonio Autilio, assessore alla Cultura e formazione della Regione Basilicata. Emilia Manco

Non solo vintage nei Sassi

Teatro di GIANNI COSTANTINO SENISE - Ritorna sul palcoscenico la Sams (società artistica di mutuo soccorso) di Senise, con lo spettacolo nel teatro Agorà della locale casa canonica, “Escursioni teatrali”. Si tratta di una rivisitazione di un impegno partito alcuni anni fa e che vede il regista della compagnia, Leonardo Chiorazzi, rileggere e reinterpretare percorsi di laboratori sperimentali, tratti da lavori di Eduardo De Filippo, Spiro Scimone, Raymond Queneau, Arthur Adamov, Aldo Palazzeschi e William Saroyan. Gli attori, tutti rigorosamente dilettanti, alcuni già ampiamente rodati ed altri all’esordio lanciati nella mischia proprio a vantaggio di un esperimento che potrebbe sembrare terapeutico e di scelta opportuna da parte dei responsabili, si immergono nella parte senza patemi di sorta e danno il meglio di se stessi con grande personalità e tranquillità, sorprendendo la spettatore: Amerigo Alfano, Monica Bellizio, Carmela Bre-

Il Sams reinterpreta i grandi autori Collage da Eduardo a Palazzeschi scia, Federica Capalbo, Rosy Cosentino, Egidio Falcone, Loredana Farisano, Rosanna Magnelli, Claudia Mancusi, Nicla Ponzio, Valentina Provenzano, Lina Santagata, Aldo Santalucia e Ilaria Tuzio. La sequenza dei brani: “E lasciatemi divertire” dalla poesia futurista di Aldo Palazzeschi; “Pericolosamente” dall’atto unico di Eduardo De Filippo; “La festa 1” da Spiro Scimone; “Esercizi di stile” da Queneau; “E’ arrivato o trentuno” dall’atto unico di Eduardo De Filippo; “Osaldo e

Zenaide” da Arthur Adamov; “La festa 2” da Spiro Scimone;”Il signor io” da Adamov; “Perché siamo così meschini” da William Saroyan;” Lo sanno solo loro” da Adamov e “Il biglietto” da Eduardo De Filippo”. Insomma, uno spettacolo che inchioda lo spettatore ad una visione ininterrotta, tutta d’un fiato, per circa due ore di intensi messaggi dell’essere e dell’apparire che Chiorazzi ha saputo mescolare ad uso e consumo di riflessioni che gli astanti ad interrogarsi sui temi che affasci-

nano l’attraversamento di questo mondo. Essenziale ma interessante e singolare la scenografia ed anche i costumi curati da Biagina Chiappetta, Mimma De Giacomo e Rosanna Magnelli; ottimo anche il suono e le luci opportune, così come la scelta delle musiche, curate da Giuseppe Gigliuto. Il programma per le prossime rappresentazioni, ad oggi, non è stato ancora comunicato, ma si pensa di portare lo spettacolo anche in altri comuni. cultura@luedi.it

MATERA - Il Vintage è moda, gli oggetti vintage sono considerati oggetti di culto. Apre a Matera il primo negozio di vintage: "NonSoloVintage" di Tiziana Lisi. La conferenza stampa si svolgerà giovedì prossimo alle ore 9.30 presso la Sala Convegni dell' Api di Matera. All’incontro presenzieranno anche Angelo Festa, responsabile regionale dell’Adiconsum e Vincenzo Di Riso, responsabile cittadino di Altroconsumo. L' inaugurazione è prevista per sabato alle ore 21 presso la sede in Via Montescaglioso n. 42/44. cultura@luedi.it


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Cultura e Spettacoli

Mercoledì 18 febbraio 2009

LA POESIA di Albino Pierro conquista anche l’Olanda. In occasione della Festa degli Innamorati, nell'ambito di un pomeriggio di intrattenimento culturale “Un altro amore op Valentijsdag” è stata presentata presso la Libreria Kennemersboekhandel di Haarlem l'antologia “Il bacio di Mezzogiorno De kus van het middaguur”. 39 poesie d'amore in versione trilingue: tursitano, italiano e olandese di Albino Pierro (Edizioni Archivia Basilicata). La traduzione in olandese del libro è stata curata da Maria van Daalen e Silvia Terribili. La traduzione in italiano è stata curata da Antonio Petrocelli. Al pomeriggio hanno partecipato la poetessa Maria van Daalen e Silvia Terribili che, sul bellissimo sottofondo musicale di Eric Colen & Co. hanno letto e declamato i versi di Albino Pierro in tursitano, italiano e olandese. Il pubblico ha partecipato con molto interesse e gradimento e ha chiesto diversi bis. L'incontro è stato organizzato dalla Scuola di Lingua e Cultura Altra Italia in collaborazione con la Libreria Kennemerboekhandel di Haarlem, la casa editrice Archivia di Rotondella (Battista D'Alessandro) e con il patrocinio del Corecom di Basilicata. Maria van Daalen è poetessa e autrice. Si è laureata in Lingua e Letteraura Nederlandese con la specializzazione in lirica medioevale. Ha lavorato come docente di olandese e come assistente universitaria. Ha anche lavorato come pubblicista per il quotidiano Trouw. Ha lavorato come revisore e redattore della rivista De Revisor ed ha organizzato diversi festival letterari sia nei Paesi Bassi che in America. Per l'Università di Groningen ha realizzato un corso di Scrittura Creativa. Ha pubblicato sette raccolte di poesie e una di racconti; la sua ultima raccolta poetica è De wet van behoud van energie (La legge di conservazione dell'energia) (Querido 2007). Insegna alla Schrijversvakschool di Amsterdam. Attualmente sta lavorando a un saggio autobiografico sulla religione Vodou (Haiti). Antonio Petrocelli nato a Montalbano Jonico (MT) vive a San Casciano Val Pesa (FI). E'laureato in Lettere con una tesi su Lotte per la terra e riforma agraria in un comune del metapontino (19431953). E' attore di teatro e di cinema e ha recitato in più di 50 film con i più importanti registi italiani. E'autore, tra l'altro, di monologhi teatrali ispirati alla realtà contadina dei pastori del Sud e di una libera traduzione tragicomica del celebre canto del Pastore Errante leopardiano in lucano. Di grande successo sono le sue declamazioni futuriste e poetiche in cui sfoggia arte di fine dicitore e abile perfor-

IL LIBRO

Poesia Presentata l’antologia trilingue

DE MURO DEBUTTA NEL ROMANZO

Accarezzando il sogno di Angelo

I versi di Pierro in olandese

La serata dedicata a Pierro in Olanda

mer. Ha scritto Volantini (CalicEditore 2001) Silvia Terribili nata ad Amelia (TR). Vive ad Amsterdam dal 1980. Laureata in Lingua e letteratura inglese presso l'Università di Perugia. Ha scritto una tesi su «Rembrandt nella letteratura olandese».

Dal 1989 lavora presso l'Istituto Italiano di Cultura per i Paesi Bassi presso il quale è stata per 15 anni coordinatore dei corsi di lingua. Dal 1993 collabora alle trasmissioni di Radio Onda Italiana, curando interviste e programmi su cinema, letteratura, cultura italiana e attualità. Fa parte del gruppo teatra-

le Quelli di Astaroth, con cui ha recitato in diverse produzioni teatrali di spettacoli di Edoardo Erba e Stefano Benni. Ha recitato inoltre nel monologo Medea di Patrizia Filia. Ma non finisce qui. Il 2009 segna l'inizio di una serie di iniziative di riscoperta dell'opera di Albino Pierro. Tra di esse segnaliamo la proiezione del documentario inchiesta su un poeta di Maria Luisa Forenza, fotografia di Alessandro Pesci e musiche originali di Arturo Annecchino, andato in onda su Rai Uno il 21 gennaio e successivamente il 18 febbraio alle 8 su Rai Educational 2. Inoltre l'attrice svedese Agneta Ekmanner sarà protagonista, assieme all'attrice Claudia Coli, di una trasposizione teatrale del documentario di Maria Luisa Forenza, uno spettacolo per immagini, musica da pianoforte, poesia in calabro-lucano, svedese e italiano, che sarà ospitato a Roma nel maggio 2009 con la collaborazione dell'Istituto Svedese di Studi Classici, il Circolo Culturale “La Scaletta” di Matera, l'Università della Calabria di Cosenza (dove è depositato l'archivio “Pierro”). cultura@luedi.it

AL CENTRO LEVI IL PUNTO SULLE RICERCHE DI ELISA ACANFORA

L’arte del Settecento in Basilicata MATERA - Nel pomeriggio, appuntamento presso il Centro Carlo Levi di piazzetta Pascoli. Si parlerà dell'Arte in Basilicata nel Settecento. Relatrice sarà Elisa Acanfora. Il contributo vuole presentare un breve e primo consuntivo delle ricerche promosse negli ultimi anni in sede universitaria sulla pittura, sulla scultura e sull’architettura in Basilicata a partire dalla fine del Seicento e per tutto il Settecento. Si tratta infatti di argomenti che hanno avuto una fortuna critica recente e appaiono, per molti versi, ancora da riscoprire. Se dunque la scoperta e la stessa nozione del barocco e del rococò lucani faticano a imporsi, è interessante, come qui si propone, riconoscere e ripercorrerne le motivazioni, di certo legate all’immagine più corrente, perché affermatasi da lungo tempo, della Basili-

cata e del suo patrimonio d’arte. Le ricerche svolte hanno fatto emergere un quadro molto più ricco e variegato di quanto sinora si riteneva, con presenze forestiere e con artisti lucani finalmente recuperati. Elisa Acanfora è professore di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli studi della Basilicata. Ha pubblicato studi sull’arte italiana nel Sei e Settecento, con particolare interesse al barocco fiorentino, tra cui la monografia di Alessandro Rosi e l’edizione critica del Trattato del modo del ridurre il fiume di Arno in canale di Sigismondo Coccapani, ritrovato nel fondo Galileiano della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. I suoi interessi più recenti riguardano la pittura e la scultura in Basilicata tra barocco e rococò. cultura@luedi.it

La sala consiliare del Comune di Melfi

di EMILIO FIDANZIO MELFI - E' stata una serata gradevole, quella che si è svolta presso l'Aula consiliare del palazzo di Città a Melfi per la presentazione del nuovo libro di Angelo Di Muro, " Accarezzando un sogno", il primo romanzo dell'autore federiciano, finora conosciuto per aver scritto apprezzati testi di satira e di poesia. L'organizzazione artistica della serata è stata affidata al Magazzino dell'Arte. Molto brava Sarah Ceccio, con la sua talentuosa interpretazione, nel saper raccontare le emozioni del libro, che racconta di una intensa storia di amore, rivolgendosi praticamente a tutti, anche in virtù di uno scritto ed un linguaggio semplice e diretto. Ma cos'è veramente "Accarezzando un sogno"? Lo abbiamo chiesto ad Angelo Di Muro. «E' una storia di amore immaginaria, rileva l'autore. Incastonata in un paesaggio da favola (la Sardegna), che a volte per analogia e contrasto, interagisce con la vicenda ed i personaggi che la interpretano. Ma è soprattutto una lunga, tenera, appassionata poesia». Personalità importanti sono intervenuti a questa presentazione, dando lustro all'avvenimento. Seppur in ritardo non è voluto mancare all'appuntamento, l'onorevole Pionati, melfitano di origine, ex vice-

direttore del Tg 1, scrittore ed autore della prefazione del libro. Il professor Gianpaolo D'Andrea, autore di una piccola gaffe, sottolineata dal pubblico presente, allorquando ha svelato il finale del libro, Gabriella Megale, presidente dei giovani imprenditori della Confindustria di Potenza, il presidente dell'associazione melfitana " De la terra nova", Goffredo Pizza, ed il sindaco di Melfi Ernesto Navazio. Tutti hanno voluto sottolineare la bontà e la piacevolezza della nuova opera di Angelo di Muro, che ci spiega perché per lui è importante "Accarezzando un Sogno". «Questo libro è per me importante, perché parla di amore. Perché edito da una casa editrice rilevante e perché soprattutto fa parte della mia evoluzione letteraria. Questi attestati di stima ed affetto che ho ricevuto da parte del pubblico, mi hanno definitivamente convinto di aver fatto bene a cimentarmi con questo, per me nuovo genere, che è il romanzo». Da rimarcare la copertina del libro curata da Rosa Gallone. Dopo "Accarezzando un sogno", Angelo Di Muro è già al lavoro. Nei prossimi mesi è pronto a presentare un nuovo volume, seguendo il filone di una verve creativa che in questo momento appare decisamente fervida. cultura@luedi.it

A RIONERO di MICHELE RIZZO RIONERO - Sono diventate un cofanetto per celebrare il ventennale dalla fondazione della Pro loco le cartoline accompagnate dai versi del poeta locale Ernesto Grieco. “Quel Vento di Natale” è il titolo del cofanetto contenente undici cartoline con illustrazioni da una parte di immagini natalizie e dall'altra delle poesie in vernacolo rionerese e non del poeta locale Ernesto Grieco. Una iniziativa lodevole, peccato che sia stata poco pubblicizzata per cui non tutti hanno potuto ammirare la bellezza delle immagini e apprezzare gli alti e significativi messaggi delle poesie del poeta rionerese Ernesto Grieco. Sul retro della cartolina di presentazione così ha scritto il presidente della Pro Loco di Rionero Michelino Verde: «Con

Vent’anni di Pro loco in cartolina questa pubblicazione la Pro loco ha inteso contribuire a diffondere tra i giovani il nostro dialetto, alta espressione della cultura dei nostri antenati. Sempre in vista dello stesso obiettivo è in programma l'iniziativa di indire un concorso a premi su tema-libero che tende a coinvolgere i giovani, le scuole e le associazioni disponibili a partecipare con elaborati di opere teatrali, poesie e cortometraggi, sempre in vernacolo rionerese. Alla promozione turistica e alle manifestazioni folcloristiche, la Pro loco di Rionero alterna momenti culturali di grande

spessore atti ad educare i giovani, a preservare la storia e la “lingua” del passato». Ernesto Grieco è da definire quasi un cantore vero, sembra, leggendo le sue poesie, che la sua immagine venga fuori proprio da quei tipici cori lignei delle chiese cristiane antiche, che tanto ci riportano indietro nel tempo. Le sue poesie sul Natale, sia quelle in lingua che quelle in vernacolo, fanno rivedere immagini e piccole storie del passato. Le poesie in vernacolo rionerese, in particolare, sembrano quasi delle nenie, dei canti.

Ricordano e fanno rivivere agli adulti scene, fatti di molti anni addietro, che egli mirabilmente racconta in versi. Potrebbe essere considerato allora un bravo cantastorie, no, ed è proprio qui la differenza, egli racconta il fatto ma si sofferma innanzitutto sull'analisi dei sentimenti, passa dalla gioia al dolore, come in “Quel. . . vento di Natale”. Il lettore quindi prova emozioni come se ascoltasse un bel canto corale. C'è profondità di sentimenti nei suoi versi perché ci sono considerazioni sul tempo che viviamo, sul male che l'uomo fa

a se stesso. Accanto all'accettazione della realtà purtroppo triste traspare sempre però la speranza che l'arrivo del Salvatore possa riportare luce, amore e pace attraverso, dicono i suoi versi, un soffio di vento, una stella, le luci, il suono delle campane o il ricordo sereno del passato o anche soltanto “L'addor' r' natal” (L'odore di Natale). cultura@luedi.it


Cultura e Spettacoli DIARIO SANREMESE di MARGHERITA AGATA SANREMO - Il debutto si avvicina e l’adrenalina sale. Arisa (Rosalba Pippa all’anagrafe) sente più che mai addosso la responsabilità di non deludere le aspettative dei tanti lucani che stasera saranno davanti al grande schermo a fare il tifo per lei. L’impatto con il palcoscenico dell’Ariston? «Bello, emozionante. L’ho già calcato ieri per le prove ed è stato incredibile. Per un attimo, scendendo dalle scale, ho temuto di cadere». A portare la giovane cantante di Pignola, allieva del Cet di Mogol, nel tempio della musica leggera italiana il concorso Sanremo Lab. Essendo una delle due vincitrici

Arisa pronta per la prima «Non voglio deludere i giovani lucani»

Arisa

dell’ultima edizione, infatti, è stata ammessa di diritto al 59° Festival di Sanremo. Gareggerà nella categoria “Nuove proposte” con il brano “Sincerità”.

«Sono molto onorata di partecipare e cercherò di dare il meglio di me. Arrivare fin qui non è stato facile. Adesso la sfida più importante da vincere è con me stessa. Sento la necessità di dimostrare che quella intrapresa è la strada giusta». Un look originale, grandi occhiali scuri. Arisa di certo non è una che passa inosservata... «Direi proprio di no. Pur vivendo in una piccola realtà di provincia, non mi sono mai fatta condizionare dal giudizio degli altri».

Come si diventa Arisa? «Essendo fedeli a se stessi risponde senza esitazione - Non ho mai ceduto alla tentazione di farmi omologare dalla massa. Sono sempre andata dritta per la mia strada, non preoccupandomi delle critiche di chi voleva farmi sentire diversa». Pronta per la gara? «Sì, sento molto la responsabilità di fare bene, per dare coraggio ai giovani lucani che sognano di fare musica a credere nelle proprie qualità». Nella terza serata duetterà con Lelio Luttazzi,

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MUSICA un mito vivente. «E’ il tipo di big con il quale speravo di gareggiare. Penso che sia una fortuna che non mi ricapiterà». E gli altri cantanti in gara? «Non ho sentito nessuno, preferisco concentrarmi su me stessa». Tempo per lo shopping o per riposare? «Macchè, solo prove, foto e interviste. D’altra parte, facendo fino a poco tempo fa l’estetista, le mie vacanze le ho fatte per tempo, è arrivato il momento di darci dentro». Potrebbe essere la nuova Giusy Ferreri... «Non so, siamo molto diverse, lei è una grande artista. Spero che accada. Il mio sogno è fare l’interpreta per tutta la vita». m.agata@luedi.it

A Melfi

A lezione di rock da Ferdy

Ferdy Sapio

di LORENZO ZOLFO

Cinema

Il film girato nei Sassi conquista la prima serata su Sky

Il ritorno del Rabdomante di BIAGIO TARASCO Un successo inaspettato su Sky per il film “Il Rabdomante” del regista Fabrizio Cattani, trasmesso il 2 febbraio scorso a partire dalle ore 23,10 su Cinemamania (canale 312), tanto che il canale satellitare di Murdoch lo riproporrà nei prossimi giorni. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 20 febbraio alle ore 5,50, sempre su Cinemamania. Seguirà una replica sullo stesso canale il 25 febbraio all'una di notte. Ma la vera novità è attesa per il prossimo 20 marzo, quando “Il Rabdomante” sarà trasmesso su Sky in prima serata. Un traguardo conquistato proprio grazie agli altissimi indici di ascolto (111 mila spettatori) registrati dal film durante la prima serata di programmazione. La pellicola, che vede fra i protagonisti gli attori materani Pascal Zullino e Nando Irene, è stata girata completamente a Matera e nella campagna circostante nel 2006 ed è uscito nelle sale cinematografiche l'anno dopo. La storia, nata da un'idea di Zullino, è quella di Harja, interpretata da Andrea Osvart, una ragazza venticinquenne dell'est, in fuga dal malavitoso Cintanidd, boss indiscusso della mala pugliese nel business dell'acqua. Harja trova rifugio in una masseria il cui proprietario è uno strano personaggio, Felice (Pascal Zullino), un quarantenne schizofrenico che vive fuori dal tempo e con il dono della rabdomanzia, la sola persona in grado di aiutare i contadini a scovare l'acqua. Il boss incarica Tonino l'esattore di trovare chi lo sta sfidando nell'aprire i pozzi d'acqua e i fratelli Camardo di rintracciare Harja. Fra Felice e la giovane in fuga nasce un amore quasi frater-

ISCRIZIONI APERTE FINO AL 20 LUGLIO

Argojazz lancia il concorso 2009

In alto una scena del Rabdomante, sotto le riprese effettuate nei Sassi di Matera

no, finché un giorno accade qualcosa che sembra minare la fiducia che lei aveva riposto in lui. Dopo diverse ricerche però sia i Camardo che Tonino riescono a sapere dove è la ragazza

“Un successo di cui essere orgogliosi» e chi è il rabdomante. Felice e Harja dovranno decidere dei loro destini. La vicenda si snoda sullo sfondo della Murgia materana e di alcuni scorci suggestivi dei Sassi. «La programma-

zione in prima serata ha dichiarato Nando Irene, che a breve vedremo in Rai come protagonista di una puntata del Commissario Rex - non può che riempirci di orgoglio. Quasi nessuno era pronto a scommettere sul successo del Rabdomante su Cinemania. La scheda del film compilata dai tecnici di Sky, come giustamente evidenziato in un articolo del Quotidiano, riportava erroneamente che le riprese erano state effettuate a Macerata e non a Matera. Ora, invece, a Sky tutti sanno dove la pellicola è stata effettivamente girata e la scheda è stata corretta». E' il minimo, per un film che si è guadagnato la prima serata. cultura@luedi.it

gojazz. I probabili artisti di MARIA ANNA FLUMERO musicali che partecipePISTICCI - Al via il sesto ranno alla sesta rasseconcorso nazionale “Ar- gna: Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso , Paolo gojazz”. Le iscrizioni scadono il Fresu, Paola Turci, Simoprossimo 20 luglio 2009. na Bencini, Serena AutieL'associazione pugliese ri, Mario Rosini e Laura Fedele». “Virginia Ecco alcuni Woolf” persedati inerenti il vera e ritorna a nuovo bando: riproporre la Terra Madre lunga kermes forte, dura, selculturale estivaggia, quella va che ha da andella Basilicani vede come lota. cation la BasiliUna madre cata, gli “Argobella e amata tenauti” di Marineramente, i na di Pisticci. poeti, i fotogra«Argojazz fi e i pittori do2009 nel segno vranno evocare della cultura, le espressioni anche quella Sergio Cammariere «dei flussi mudell'incontro afferma il direttore arti- sicali dell'uomo e della stico Felice Casucci - pri- natura dal passato al previlegia numerose forme sente». Il concorso è rid'arte, quali la musica, servato a tutti i poeti, foma anche danza , pittura, tografi e pittori. Sono ammesse al confotografia, poesia, letteratura, cinema e teatro. corso poesie in lingua itaOgni edizione del festival liana inedite. Sono ammesse al conruota a un tema differente, quest' anno il leit mo- corso massimo due foto e tiv sarà di ascoltare i cuo- due quadri. Ogni autore può inviari, con la musica dell' uomo e della natura dal pas- re un unico testo di massato». Nel corso degli an- simo 25 versi. Gli elaborati devono esni Argojazz ha forzato i confini per spingersi nei sere contenuti nel corpo territori delle sonorità della e-mail o in un docujazz, etniche, bossa,fun- mento Word nel seguente ky ha sperimentato rela- ordine: nome e cognome, zioni tra musica e poesia indirizzo, cap, città, pro,musica e fotografia, mu- vincia, numero di telefosica e pittura e questa edi- no, e-mail. La Premiazione avverzione promette un nuovo viaggio espressivo e il ti- rà nell' ultima serata di tolo "tra flussi musicali e Argojazz 2009. Per il vincitore di ogni arte ". Il cast come sempre concorso il premio sarà prestigioso e variegato , un soggiorno di 3 giorni seguendo la formula per due persone, pensio«ben collaudata che pre- ne completa presso il revede musica con finale sort degli Argonauti. Per maggiori informaculinario , con spazi musicali che vanno dalla zi oni consultare il sito inspiaggia ai boschi, sarà www.argouna delle edizioni più ric- ternet che di contenuti e impe- jazz.com. gnative nella storia di Arcultura@luedi.it

MELFI - Nella città federiciana nei prossimi mesi si produrrà musica leggera, pop e rock. Un appuntamento importante per gli amanti della musica. A tenere le lezioni, della durata di tre mesi, a partire da marzo, sarà l’artista melfitano Ferdy Sapio, già produttore con Paolo Belli, Max Caso, Pipo Landro. Il corso è finalizzato all'esecuzione di musica pop in genere, ma si adatta benissimo, oltre che per interpreti e cantautori, anche per gli amanti del canto di qualsiasi genere, a tutti coloro (musicisti e non) che vogliano approcciarsi in maniera inconsueta e stimolante al canto. Si rivolge a chi vuole sperimentare le potenzialità della propria voce, se ad un livello professionale o dilettantistico. Tutto ciò per raggiungere l'obbiettivo di poter affrontare il canto in modo “libero”, cercando di togliere le tensioni che ognuno di noi, per varie cause , ha come bagaglio. Secondo la preparazione e le caratteristiche individuali verranno affrontati, nel corso i seguenti argomenti: Conoscenza dell’apparato vocale e delle sue funzioni. Uso del fiato e delle parti muscolari a sostegno del canto. Postura. Uso delle differenti impostazioni vocali (voce di gola, di testa, di petto, falsetto, diaframma). Personalizzazione delle esecuzioni attraverso la scelta della giusta tonalità e, soprattutto, dell’interpretazione. Ear training (Ascolto). Uso corretto del microfono. Improvvisazione. Comportamento scenico. Pop music - Termine anglosassone con cui correntemente viene definita la musica popolare. L'equivalente italiano di quella che anche nel nostro paese viene, ormai chiamata musica pop può essere individuato nella cosiddetta, musica leggera. Avvicinato l’artista Ferdy Sapio ha riferito: “affronterò con i corsisti canzoni tratte dal loro repertorio per migliorare il campo al quale i corsisti sono indirizzati. Gli autori e i brani presi in considerazione saranno: Tecnica vocale (esercizi e vocalizzi), interpretazione, comportamento scenico. Le lezioni saranno ampliate tenendo conto della voce, del corpo e della musica. La nostra voce è il frutto delle esperienze che ognuno di noi ha accumulato nell'arco della propria esistenza. Il nostro corpo, quindi, diventa uno strumento unico e rarissimo con il quale sperimentare la ricerca di un'emissione vocale libera da tensioni e sovrastrutture. Durante queste giornate si tratteranno vari aspetti: il movimento corporeo, la postura, la respirazione, il ritmo, l'ascolto, il canto, che porteranno a FARE MUSICA INSIEME, un obiettivo molto spesso trascurato”. cultura@luedi.it


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Spettacoli & televisione

Mercoledì 18 febbraio 2009

Spettacoli & televisione

Mercoledì 18 febbraio 2009

Il ciclone Roberto per salvare Sanremo Gasparri, azioni legali contro lo «scandalo» della trattativa Benigni

Benigni palpeggia Baudo a Sanremo

ROMA - «Non appena sarà firmato il contratto per cedere a Benigni, in cambio di una comparsata a Sanremo, diritti video che potrebbero valere ben più di 350 mila euro, partiranno azioni legali contro tutti i dirigenti Rai coinvolti», così ieri ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. «Il danno patrimoniale all’azienda è confermato dalla presa di posizione di alcuni dirigenti, che contestano una scelta dissennata – continua – Uno scandalo che merita l’immediato intervento della magistratura, che solleciteremo». E attorno a Benigni scoppia il caso. Pronta la difesa della Rai. «Non c'è nessuna cessione di diritti, ma un accordo per materiali filmati. La Rai non ha ceduto nessun master e i materiali restano di proprietà della Rai. Non c'è depauperamento di risorse nè svendita»: lo ha precisato Bepi Nava, capo ufficio stampa Rai. «Una regola aurea delle pratiche commerciali –ha detto –è il riserbo, ma nonostante le nostre precisazioni, continuano ad esserci inesattezze. Si tratta

di diritti difficilmente utilizzabili in altra maniera, perchè non c'è chiarezza sulla titolarità. Per poterli usare ci sono delle operazioni da fare che comportano difficoltà e costi. Non si tratta di una cessione in perpetuo, ma a tempo determinato. L'accordo è temporaneo e rientra in una linea aziendale, ma dietro a tutto questo c'è un rapporto che la Rai ritiene di avere con l’artista Benigni». Ma nel borgo natale di Benigni, Vergaio (Prato), la polemica non attacca. «Per Roberto, mai compenso fu troppo alto», spiega Franco Casaglieri, storico amico dell’attore. «Ieri, il problema che ci attanagliava – spiega Casaglieri – erano le primarie del Pd a Prato. E quello di sempre: ma come la chiameranno in sardo quella cosa lì delle donne? Dei compensi per Benigni a Sanremo ne discuteremo nei prossimi giorni». Roberto Biagioni non nasconde di essere “uno di parte”. «Qualsiasi cosa faccia –dichiara –per me Roberto ha ragione. Ma lui non ha mai approfittato delle situazioni. Non è avido».

Gli amici di Vergaio «Nessun compenso per lui sarà basso»

La conferenza di apertura: da sinistra Bonolis e Laurenti; Alessia Piovan e il modello Paul Sculfor; coda all’Ariston

di SAVERIO ALBANESE

IL CASO

SANREMO - Il festival della canzone italiana numero 59 si è aperto con le nuvole dei presagi di crisi. Con la spada di Damocle dell’Auditel, la scheggia impazzita di Benigni pronta ad esplodere sul palco dell’Ariston (il direttore di Raiuno Del Noce gli avrebbe chiesto, prima dello spettacolo, di non parlare di soldi e politica) a cui Bonolis affida le sorti della prima, decisiva serata. MINA, APERTURA D’AUTORE. APPLAUSI PER OBAMA Come era noto, il festival è salutato dalla voce di Mina in “Nessun dorma”, eseguito poi al piano da una giovanissima musicista. Poi fa la sua entrata in scena la bella Alessia Piovan, in lungo abito con spacco generoso. Non mancherà l’attualità con il collegamento collegamento con Miguel D’Escoto, presidente dell’Assemblea dell’Onu, intervistato da Bonolis. ll conduttore gli ha chiesto un giudizio sul compito che dovrà affrontare il nuovo presidente degli Stati Uniti, e al nome Barack Obama in sala è partito l’applauso. «Dovrà affrontare un compito difficile –ha detto D’Escoto –bisognerà vedere se riuscirà a far cambiare la mentalità del suo popolo che per molti anni ha seguito una via individualista». UN BENIGNI “ARRABBIATO” Benigni ha la sua solita verve, ma voci dal backstage del festival lo vogliono piuttosto seccato per le polemiche sull'accordo con la Rai. Fonti vicine al comico-regista toscano dicono che a infastidirlo di più siano gli attacchi arrivati anche dalla sinistra e da quotidiani della stessa area. Benigni ha preparato il suo intervento lontano da Sanremo, all’hotel Hermitage di Montecarlo dove il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce, secondo quanto risulta a Sorrisi.com, gli ha fatto sapere che, pur confermandogli assoluta libertà d’intervento, lo invita a evitare proprio battute sul suo compenso e anche eccessivi riferimenti politici. «Vola alto» gli avrebbe detto Del Noce «come il tuo amato Dante». Come dire, parafrasando il sommo poeta «non ti curar di loro ma guarda e passa». E ovviamente non sono cessate ieri le lunghe provocazioni (vere o ad appannaggio del marketing) del brano “Luca era gay” di Povia, che poche ore prima dell’inizio dello show ha scherzato su eventuali minacce di morte durante la sua esecuzione musicale. INIZIA LA CAMPAGNA GAY ANTI-POVIA E con l’Arcigay che tuonava chiedendo lo stesso spazio del cantante per dare la controversione sull’omosessualità felice. Ma il mondo gay, come promesso, si è già mobilitato con cartelloni anti-Povia davanti all'ingresso dell'Ariston. “I diritti non si barattano per quattro soldi: venduto". "L'unico malato sei tu". "Benigni, coraggio: schierati contro l'omofobia". A sollevare i primi slogan, a poche ore dall'inizio del festival, sono stati alcuni rappresentanti della federazione giovanile dei Comunisti italiani. L'avevano promesso, e hanno mantenuto l'impegno: hanno conquistato un po' di spazio tra le centinaia di appassionati assiepati sulle transenne e hanno intonato cori contro l'artista.

A poche ore dal debutto l’appello del dg, che però nega la crisi

Del Noce: «Aiutate il festival» di ELISABETTA MALVAGNA

La protesta contro Povia andrà avanti per tutto il festival, animata dal "Comitato di liberazione da Povia. Sabato, poi, sarà la volta della manifestazione dell'Arcigay. LE CANZONI La serata è iniziata con Mina, sulle note di "Nessun dorma". Poi hanno cantato Dolcenera (Il mio amore unico); Fausto Leali (Una piccola parte); Tricarico (Il bosco delle fragole); Marco Carta (La forza mia); Patty Pravo (E io verrò un giorno là ); Marco Masini (L'Italia); Francesco Renga (Uomo senza età); Pupo, Paolo Belli e Youssou N'Dour (L'opportunità); Gemelli Diversi (Vivi per un miracolo); Albano (L'amore è sempre amore); Afterhours (Il paese è reale); Iva Zanicchi (Ti voglio senza amore); Nicky Nicolai con Stefano Di Battista (Più sole); Povia (Luca era gay); Sal Da Vinci (Non riesco a farti innamorare); Alexia con Mario Lavezzi (Biancaneve). KATY PERRY INCANTA IN LOOK DA VALENTINA CREPAX Poi è giunto il turno della superospite Katy Perry. Figlia di Pastori metodisti, la popstar è cresciuta cantando il gospel. Poi incontra il country a Nashville. Per la kermesse canora sanreme-

se si è tagliata i capelli e sfoggia un baschetto corvino alla Valentina di Crepax. Scherzando sul suo contestato brano “I kissed a girl”, in conferenza stampa aveva detto: «Se mi mettono una bella ragazza sul palco perché no», riferendosi a un possibile bacio. Dopo l’ospite la gara continua con Malika Ayane (Come foglie); Irene (Spiove il sole); Simona Molinari (Egocentrica); Filippo Perbellini (Cuore senza cuore) Eseguite tutte e sedici le canzoni dei “big” in gara e quattro delle canzoni delle Proposte, la giuria demoscopica di 300 persone, presente nella galleria del Teatro Ariston, ha votato, eliminando tre delle canzoni degli Artisti e consentendo a una graduatoria provvisoria delle quattro canzoni delle Proposte (che non è stata rivelata). Con lo stesso sistema si andrà avanti fino a venerdì, quando andranno al televoto le dodici canzoni rimaste in gara, proposte nei celebri “duetti”. E intanto oggi si va verso il verdetto degli ascolti e la prima nota dolente (e non musicale) della kermesse: lo scontro con Maria De Filippi e i suoi fenomenali “Amici”.

Iniziano le proteste degli attivisti “anti-Povia”

Fini: «Non mi piace e non lo guarderò» BOCCIATURA preventiva al festival di Paolo Bonolis da parte di un telespettatore d’eccezione, Gianfranco Fini. «Sanremo? No, non lo guarderò. Non mi piace. Non giudico, ma ho altri gusti»: lo ha detto il presidente della Camera, rispondendo alle domande dei cittadini, durante una video chat sul sito della Camera. La domanda la fa Fiorella da Pisa, uscendo a sorpresa dal seminato della politica: «Presidente, guarderà Sanremo?». E Gianfranco Fini (nella fo-

L’evento

to) risponde in tutta sincerità, senza concessioni al "monumento" dell'Italia nazional-popolare: «Non lo guarderò, non mi piace». Punto. Con buona pace di Fabrizio Del Noce, che poche ore prima - al question time in sala stampa - aveva detto: «Guardate Sanremo come lo avete guardato per 59 anni pensando magari che era musica popolare, per anziani. Ma se Sanremo non ci fosse più vi dispiacerebbe». Fini non sembra pensarla allo stesso modo.

SANREMO – A poche ore dalla partenza del festival di Sanremo, la Rai ieri ha cercato di smorzare le polemiche sui compensi. BONOLIS E DEL NOCE SULLA GRATICOLA Paolo Bonolis, in conferenza stampa con Luca Laurenti e la prima “valletta” Alessia Piovan, tira dritto e difende la sua formula, invitando tutti ad apprezzare gli sforzi fatti e a spostare l’attenzione sulle canzoni e sullo spettacolo. Accanto a lui, Fabrizio Del Noce. Il direttore di Raiuno, che lunedì aveva detto «o ci sono ascolti o è crisi», ieri rincalza con un appello: «La preoccupazione è che ci sia una disaffezione generale. Se il festival regge avrà risultati buoni sicuramente. Aiutateci a tenerlo in piedi e non ve ne pentirete». Da Roma, Bruno Vespa gli dà una mano: «Del Noce ha ragione quando dice: “chiudiamo queste partita e vedremo”. Sono convinto che con Bonolis la partita si vincerà». Il conduttore di Porta a Porta tira acqua al mulino dell’azienda di viale Mazzini: «Sanremo è un grandissimo sforzo per la Rai e per Raiuno, che oltretutto dà un sacco di soldi al comune di Sanremo». In uno dei più surriscaldati pre-Sanremo degli ultimi anni, la madrina d’onore della prima serata, Alessia Piovan, riesce solo a dire: «Spero di dare il massimo per farmi apprezzare». Mentre Bonolis tiene la barra ferma e usa l’ironia per Fabrizio Del Noce stemperare i toni. Fa finta di prendersela con un cronista, «colpevole» vampira». di aver fatto una domanda sulla musica. RENIS: «MALE SOTTOSTARE A LOGICHE DI «Lei è una persona squallida –tuona –Lei AUDIENCE «Mi ricordo quando riuscii a fanon chiede di contratti, è venuto a parla- re venire Adriano Celentano al Festival re di musica. Si vergogni!». di Sanremo: venne gratis, per amicizia, Poi sorride svelando lo scherzo e riba- per amore della musica, che deve essere disce: «Sono convinto che buona parte l'unica regina su quel palco». A ricordadei brani che ascolterete stasera (ieri per re quando Celentano salì sul palco e a chi legge, ndr.) avranno una presenza bacchettare la nuova gestione del festiradiofonica importante. Non so se farò val è stato Tony Renis, a margine di Los altri festival, penso che due siano suffi- Angeles, Italia – Film, Fashion and Art cienti. Ma in questo ho provato a privile- Fest. Il cantante e autore che ha avuto la giare un veicolo nuovo, internet, poi le direzione artistica del festival per l’ediradio saranno protagoniste nella catego- zione 2004, a Los Angeles in qualità di ria Proposte, di cui ho cercato di aprire co-chairman del festival, giunto alla sua l’ascolto dei brani». E conclude: «Non quarta edizione, si è infatti detto sorprecredo che si debba lavorare solo per gli so da quanto sta accadendo attorno alla ascolti, altrimenti si costruisce una tv kermesse canora: «Sanremo, il festival,

Il superospite

non deve sottostare a logiche di audience. Per quelle ci sono gli spettacoli del sabato sera, con le ballerine, le paiettes e tutto il resto. Sanremo è una manifestazione canora che deve rappresentare ed esaltare il patrimonio musicale espresso in un anno: tutto il resto non c'entra niente e non rispecchia la natura di un festival che è ancora uno dei maggiori a livello mondiale». MA PER I BOOKMAKER È AGONIA

Ma le parole di Bonolis e Del Noce non sono riuscite a sfatare il clima pessimista attorno al futuro del festival. Alcuni bookmaker esteri propongono nella lavagna delle quote, e, oltre alla categoria Vincitore edizione 2009, anche la possibilità che il Festival possa chiudere definitivamente: a 1.80, come riporta Agipronews, che questa eventualità si verifichi entro il 2011, mentre a 2.20 che Sanremo prosegua anche oltre i prossimi due anni. Oltremanica il bookmaker anglosvedese Unibet.com si focalizza, invece, sull'edizione di quest’anno e sul suo mattatore, Paolo Bonolis, e propone la scommessa sullo share che riuscirà a conquistare. In particolare, il bookie si chiede se Bonolis batterà il suo record personale di ascolti, stabilito nel 2005 con il 54,69% di audience. Probabile, a 1,40, che non centrerà l’impresa, mentre uno share del 54,70% si gioca a 2,50. Quote aperte, riferisce Agipronews, anche sul numero di spettatori della serata inaugurale del Festival: offerta a 1,80 per il superamento o meno della soglia dei 14,5 milioni di collegamenti. E ultimi aggiornamenti nelle quote Snai prima della serata inaugurale: le ultime ore di scommesse vedono Dolcenera e Francesco Renga principali favoriti, entrambi quotati 5. Rispetto a lunedì, sembrano aumentate le chance della canzone Uomo senza età, ieri offerta a quota 6 e leggermente ridotte quelle di Il mio amore unico, quotato ieri 4,50. Molte attese per la prova di Marco Carta (quota 6) e degli Afterhours, quotati 12 da Snai ma tra i più scommessi. Stabili le quote di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista (7) e di Al Bano (9), raggiunto da Tricarico, che vede ridotta di tre punti la quota per Il bosco delle fragole.

Il forfait

Emozione con Mina, che duetta con la piccola pianista

La scandalosa Perry che bacia le ragazze

Raoul Bova sul set venerdì non ci sarà

alla ricerca di immagine. Si tratta di un prestigioso riconoscimento ad una artista tra le più autorevoli del nostro paese. Dopo 50 anni di attività musicale con straordinari successi a livello nazionale ed internazionale, Mina rappresenta un’icona nel panorama musicale del nostro paese», dicono. «La richiesta ha registrato una vasta adesione tra i parlamentari dei vari schieramenti – a cominciare dal Vice Presidente Pdl alla Camera Osvaldo Napoli – oltre al sostegno di molti settori e personalità del mondo musicale, artistico ed intellettuale del nostro paese. Il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi – aggiungono Laratta e Merlo – l'aveva insignita alla fine del suo mandato dell’alta onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica. La nomina a Senatrice a vita sarebbe il riconoscimento del valore di questo grande patrimonio culturale e artistico».

SANREMO – «Posso immaginare che vi sarebbero state e ci saranno ancora reazioni, qualche sopracciglio sollevato... Sapevo cosa sarebbe accaduto con la mia canzone». Così Katy Perry, la 24enne artista americana ospite ieri al Festival di Sanremo. Nel suo curriculum artistico c'è la canzone 'I kissed a girl' (Ho baciato una ragazza), e dunque polemiche le sono piovute addosso negli Usa. Polemiche aumentate quando ha dichiarato il desiderio di voler baciare Angelina Jolie, Natalie Portman e Scarlett Johansson. «Ero certa che sulla mia canzone ci sarebbero stati vari interventi, però per altri questo brano ha avuto un significato, quello della curiosità e l’affrontare un tema non sempre esplicitato», ovvero l’omosessualità. Quanto alla canzone di Povia “Luca era gay”, l’artista americana ha precisato di non conoscerla e si è limitata a dire: «Quando si toccano questi temi le polemiche sono probabili».

SANREMO - Raoul Bova non sarà al festival di Sanremo venerdì 20. Per gli impegni sul set della fiction Intelligence, una serie Mediaset, «con rammarico, non potrà essere presente sul palco di Sanremo», fa sapere il suo ufficio stampa. La presenza dell’attore era legata al sostegno del progetto Mistica (che prevede la costruzione di un campus della legalità alle porte di Roma) di cui si è fatto promotore assieme al Capitano Ultimo, il colonnello dei Carabinieri Sergio De Caprio che con la sua squadrà riuscì ad arrestare il boss Totò Riina e che Bova ha interpretato in una popolare fiction. Restano confermati Morandi, Pupo, Youssou n'Dour e Paolo Belli, con la canzone “L’opportunità” che farà parte di un cd a sostegno dell’iniziativa benefica legata al sostegno del progetto.

I parlamentari Pd guidati da Laratta rilanciano l’idea di proporre la cantante senatrice a vita

Il video di Mina con “Nessun dorma”

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SANREMO -“'Nessun dorma”, e con Mina inizia la 59ma edizione del Festival di Sanremo. Un video con la prima immagine dedicata all’artista e agli orchestrali diretti da Gianni Ferrio che, sulle note della 'Turandot' di Puccini, suonano il violino in sala registrazione ha aperto la rassegna canora presentata da Paolo Bonolis. Mina è come la conosciamo da diversi anni: vestita di nero, i capelli raccolti e gli occhialoni scuri. Un video della durata di pochi minuti, che ripercorre – grazie ad un rapido montaggio – il cammino della musica, da quella classica al melodramma, ai più grandi tenori italiani, compreso Pavarotti che quell'aria amava, fino alla musica moderna. Un video poi chiuso dalla stessa Mina con un breve cenno di saluto. Quasi un arrivederci. Ancora una volta però solo dal piccolo schermo. Un arrivederci forse già a sabato, serata finale del Festival: si ipotizza che la 68enne artista di Cremona

possa esserci ancora, con un altro video quantomeno e “Mi chiamano Mimì” dalla Boheme. Poi le stesse prime note del “Nessun dorma” vengono suonate al pianoforte dalla piccola Beatrice Bonetti, 7 anni, allieva dell’Accademia musicale di Savona dove studia appunto pianforte. Quindi immagini di fuochi pirotecnici dall’esterno. Mina emoziona con la sua presenza in video con “Nessun dorma” e intanto si rilancia la proposta per Mina senatrice a vita: i parlamentari Pd Giorgio Merlo, Vice Presidente Commissione Vigilanza Rai e Franco Laratta, Commissione Telecomunicazioni Camera Deputati, sono promotori di un appello che sarà inviato nei prossimi giorni al Presidente della Repubblica. Un’idea che Bonolis in diretta ha definito «fantastica». «La proposta di Mina a Senatrice a vita non è una richiesta da ascrivere alla propaganda o

Katy Perry

Raoul Bova


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Rubriche

Mercoledì 18 febbraio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

La vostra situazione lavorativa va lentamente migliorando: continuate così. Dialogo sereno e vivace con la persona amata.

TORO 21/4 - 20/5

Avete la mente pronta, agile e una forte dialettica: difficile che qualcuno contrasti la vostra carriera. Un amore dura nel tempo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Oggi la fortuna sarà dalla vostra parte su tutti i fronti, ma la riuscita nel lavoro dipenderà da voi. In amore avete ancora paura di rischiare.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nel lavoro evitate di coltivare aspettative che non sono realistiche. State riscoprendo i sentimenti.

LEONE 23/7 - 23/8

Le cose nel lavoro stanno cambiando e se vi saranno favorevoli a questo punto dipenderà dalla vostra abilità. In amore amate le sfide.

VERGINE 24/8 - 22/9

Sul lavoro le cose procedono in maniera confusa e vi conviene muovervi con molta prudenza. In amore cogliete l'attimo.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

La cosa peggiore che potete fare nel lavoro è agire con impulsività: rischiate gravi passi falsi. Un flirt non è vero amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Non fatevi travolgere dagli entusiasmi nel lavoro: solo con la programmazione potrete migliorare le cose. Selezionate meglio le amicizie.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Oggi nel lavoro le cose non vanno molto bene: l'unica cosa che potete fare è agire con prudenza. Riscoprirete il valore degli affetti.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non fate che le divergenze di vedute compromettano i rapporti con i collaboratori. Pericolosa crisi di gelosia.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

È un buon momento per concludere affari vantaggiosi: giocate bene le carte che avete in mano. Vaga inquietudine sentimentale.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: coni A,R; est R; anemone TE = Coniare strane monete;

Non vi manca la grinta per cogliere al volo le buone occasioni nella professione a scapito della concorrenza. In amore siete vincenti.


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21.10

PRIMA SERATA

Televisioni

Mercoledì 18 febbraio 2009

MUSICALE

21.05

RUBRICA

RUBRICA

17.50

SHOW

21.10

20.30

SPORT

14.30

CARTONI

20.30

ATTUALITÀ

Sanremo 2009

Roberto Giacobbo

Geo&geo

Amici

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.00 -RubricaSanremo Question Time 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.25 -Real TvX Factor 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale TG 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -Rubrica Italia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11

08.00 -AttualitàRai News 24 08.20 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -Diretta dalla Camera dei Deputati Question Time 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.45 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsGT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.05 -TeleromanzoAgrodolce 20.25 -TeleromanzoUn posto al sole

06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -Attualità Mattino Cinque 09.55 -Real Tv Grande Fratello 10.00 -Telegiornale Tg 5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Soap Opera Beautiful 14.05 -Real Tv Grande Fratello 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5

09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaSaint Tropez - Il primo amore 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -Soap OperaMy Life 12.40 -TelefilmUn detective in corsia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13:46 - Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.35 -FilmIl cardinale Lambertini con Gino Cervi, Claudio Gora, Lia Angeleri. Genere Biografico - regia di Silverio Blasi. (Italia) - 1965 16.50 -NewsTgcom - Attualità 16.55 -NewsVie d'Italia 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore 19.55 -TelefilmWalker Texas Ranger

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 10.20 -Sit ComE alla fine arriva mamma 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniWhat's My Destiny Dragon Ball 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmPaso Adelante 15.50 -TelefilmSmallville 16.40 -Sit ComDrake & Josh 17.10 -Sit ComDrake & Josh 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principessi gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Il buio oltre il sole con Rod Taylor, Yvette Mimieux, Jim Brown - regia di Jack Cardiff (USA) - 1968 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -Serie TvJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Musicale 59° Festival della Canzone Italiana

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -Rubrica Voyager - Ai confini della conoscenza 23.05 -TelegiornaleTg 2 23.20 -RubricaRai Educational - La Storia Siamo Noi

21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Telefilm Un caso per due 23.15 -Rubrica La Superstoria

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Amici

20.30 -SportCoppa Uefa - Calcio 22.25 -FilmLame scintillanti con Rutger Hauer, Joanna Pacula, Arnold Vosloo - regia di Byron W. Thompson (USA) - 2002 23.25 -NewsTgcom - Attualità 23.30 -Previsioni del tempoMeteo

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm C.S.I. Scena del crimine 23.05 -Telefilm The Closer

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Film Quinto Potere con Faye Dunaway, Peter Finch, William Holden - regia di Sydney Lumet (USA) - 1976

00.50 -TelegiornaleTg 1 00.55 -RubricaSottovoce 01.25 -AttualitàTg 1 Le idee 02.05 -RubricaRai Educational 02.20 -RubricaRainotte 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -Film Tvll Maresciallo Rocca 2: Un

00.20 -NewsMagazine sul 2 00.50 -RubricaTg Parlamento 01.00 -Real TvX Factor 01.30 -RubricaRai Sport 02.20 -RubricaTg 2 Costume e società 02.40 -Film TvUn posto tranquillo 2 03.10 -AttualitàMedicina per voi

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02:16 - TelegiornaleNews 02.50 -RubricaNext

00.00 -Real TvGrande Fratello 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 02.45 -Real TvAmici 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza

00.40 -FilmPochi dollari per Django con A. Steffen - G. Osuna - regia di Leon Klimovsky (Ita) - 1967 02.15 -FilmA 008 operazione sterminio con I. Schoeller, A. Lupo - regia di Umberto Lenzi (Ita) - 1965 03.20 -RubricaPeste e corna e gocce...

23.55 -FilmThe Ring con N. Watts - regia di Gore Verbinski (Usa, Giap) - 2002 02.00 -NewsStudio Sport 02.25 -TelegiornaleStudio Aperto 02.40 -MusicaleTalent 1 Player 03.20 -Serie TvI Soprano

23.40 -TelefilmSex and the city 00.15 -TelefilmL word 01.10 -TelegiornaleTg La7 01.30 -RubricaMovie Flash 01.35 -AttualitàOtto e mezzo 02.15 -TelefilmStar Trek 03.15 -FilmTipi da spiaggia

Pato

I Simpson

Lilli Gruber

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.35

LA 7

ORE 21.10

IL BUIO OLTRE IL SOLE

IL CARDINALE LAMBERTINI

QUINTO POTERE

con R. Taylor, Y. Mimieux, K. More - regia di Jack Cardiff (Usa) - 1968

con G. Cervi, N. Gray, A. Foà, S. Tofano - regia di Giorgio Pàstina (Ita) - 1965

con F. Dunaway, W. Holden, P. Finch regia di Sidney Lumet (Usa) - 1976

Nel Congo Belga in rivolta nel 1960, il capitano di una formazione di mercenari deve liberare gli abitanti di una cittadina assediata dai ribelli. Questo, almeno, lo scopo ufficiale della missione che ha in realtà ben altro fine: mettere al sicuro un tesoro in diamanti grezzi che sta per cadere in mano ai ribelli e consegnarlo al governo legittimo. L'impresa riesce, ma un altro mercenario...

Nel 1739 il cardinale Lambertini, prossimo ad essere eletto papa, si adopera perché due giovani innamorati riescano a sposarsi. Adattamento di una commedia di Alfredo testoni...

Commentatore di una reteTv nazionale, Beale è in crisi di audience e sta per essere licenziato. Amareggiato e depresso, annuncia davanti alle telecamere che si suiciderà, e l'ascolto s'impenna. Diana e altri cinici manager televisivi fiutano l'affare. Trasformano Beale in un telepredicatore idolatrato dalla folla, poi, quando il fenomeno si sgonfia, lo fanno assassinare in diretta...

RETE 4

ORE 22.25

ITALIA 1

ORE 23.55

RETE 4

ORE 0.40

LAME SCINTILLANTI

THE RING

POCHI DOLLARI PER DJANGO

con C. Avery, R. Hauer - regia di Byron W. Thompson (Usa) - 2002

con N. Watts, M. Henderson - regia di Gore Verbinski (Usa/Giap) - 2002

con A. Steffen, G. Osuna, F. Wolff, J. L. Lluch - regia di León Klimovsky (Ita) 1967

Nel XII secolo, al ritorno in patria dopo una sanguinosa crociata, una donna-guerriero di nome Elizabeth scopre che la sua casa è stata attaccata e distrutta mentre il figlio Peter è stato rapito dal tiranno Grekkor. Mossa dall'ira e dalla forza della disperazione, decide di formare un piccolo esercito per intraprendere una pericolosa missione contro l'armata nemica...

Sembra una delle solite leggende metropolitane: alla proiezione di un videotape che contiene immagini da incubo, segue una telefonata che annuncia la morte dello spettatore sette giorni dopo la visione. La giornalista Rachel è piuttosto scettica rispetto alla vicenda, finché quattro adolescenti muoiono in circostanze misteriose esattamente una settimana dopo aver visto...

Django è un cacciatore di taglie sulle tracce di Trevor Norton, il rapinatore che ha svaligiato la banca di Abilene. Al suo arrivo a Rockstar viene scambiato per il nuovo sceriffo e lui non fa nulla per dimostrare il contrario. A Rockstar s'innamora anche di Sally. Lei è, tra l'altro la figlia dell'uomo che lui dovrebbe uccidere, ma che importa...?

Il Grande Fratello rimane in vetta RAI UNO L'eredita' Affari tuoi L'eredita' la sfida Il bene e il male

ora 19.49 20.41 18.50 21.17

ascolto 7.450 7.089 5.308 5.008

RAI DUE X factor Ante-factor Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra

21.15 21.04 13.32 19.39

3.060 2.689 2.278 2.154

RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Blob di tutto di piu' Geo & geo

20.36 21.12 19.59 17.45

2.841 2.618 1.736 1.638

CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Chi vuol essere Cento vetrine

20.48 21.14 19.03 14.14

8.082 7.226 4.492 4.308

ITALIA 1 In linea con I simpson Mai dire grande La ruota della fortuna

21.13 14.29 23.57 20.29

3.369 2.442 2.271 2.191

RETE 4 Walker texas ranger Sessione pomeridiana Tempesta d'amore Tempesta d'amore

20.29 14.09 18.45 19.42

2.621 1.843 1.624 1.593



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